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Per un pugno di dollari
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2022-08-12T06:09:15Z
Mariomassone
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/* Citazioni su Per un pugno di dollari */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Per un pugno di dollari
|titolooriginale=Per un pugno di dollari
|immagine= Afistfulof Eastwood.jpg
|paese= Italia/Spagna/Germania Ovest
|anno= 1964
|genere= western
|regista= [[Sergio Leone]]
|soggetto= Sergio Leone, [[Akira Kurosawa]] ''([[La sfida del samurai]])''
|sceneggiatore= Sergio Leone
|attori=
*[[Clint Eastwood]]: Joe
*[[Marianne Koch]]: Marisol
*[[Wolfgang Lukschy]]: John Baxter
*[[Sieghardt Rupp]]: Esteban Rojo
*[[Antonio Prieto]]: Don Benito Rojo
*[[José Calvo]]: Silvanito
*[[Margarita Lozano]]: Consuelo Baxter
*[[Daniel Martín]]: Julio
*[[Benito Stefanelli]]: Dougy
*[[Bruno Carotenuto]]: Antonio Baxter
*[[Joseph Egger]]: Piripero
*[[Mario Brega]]: Chico
*[[Aldo Sambrell]]: Rubio
*[[Gian Maria Volontè]]: Ramón Rojo
*[[Raf Baldassarre]]: Juan De Dios "Il Campanaro"
|doppiatori italiani =
*[[Enrico Maria Salerno]]: Joe
*[[Rita Savagnone]]: Marisol
*[[Nando Gazzolo]]: Ramón Rojo
*[[Giorgio Capecchi]]: John Baxter
*[[Bruno Persa]]: Esteban Rojo
*[[Lauro Gazzolo]]: Piripero
*[[Mario Pisu]]: don Benito Rojo
*[[Luigi Pavese]]: Silvanito
*[[Anna Miserocchi]]: Consuelo Baxter
*[[Nino Pavese]]: Josè
*[[Sergio Graziani]]: Rubio
*[[Renato Turi]]: Chico
*[[Virginio Gazzolo]]: Antonio Baxter
*[[Oreste Lionello]]: Juan De Dios
*[[Ferruccio Amendola]]: il pistolero biondo dei Baxter
*[[Arturo Dominici]]: il capitano messicano
*[[Renzo Palmer]]: voce narrante nel trailer
|note=
*'''Musiche''': [[Ennio Morricone]]
}}
'''''Per un pugno di dollari''''', primo film italiano della cosiddetta ''trilogia del dollaro'' (insieme a ''[[Per qualche dollaro in più]]'', 1965, e ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'', 1966), diretta da [[Sergio Leone]] e interpretata da [[Clint Eastwood]].
== Frasi ==
{{cronologico}}
*Vuoi diventare ricco eh? Allora sei arrivato nel posto adatto... se sarai furbo; perché qui tutti sono... o molto ricchi o morti, non c'è altra scelta. ('''Juan De Dios''')
*Diventerai ricco qui. Se non morirai prima. Ma non vorrei suonare la campana per te. ('''Juan De Dios''')
*Abbiamo già abbastanza guai in questo cimitero. ('''Silvanito''')
*Le cose viste dall'alto fanno sempre meno impressione. ('''Joe''')
*Quando i [[Padrone|padroni]] sono due allora vuol dire che ce n'è uno di troppo. ('''Silvanito''')
*I Baxter da un lato, i Rojo dall'altro... e io nel mezzo. ('''Joe''')
*Prepara tre casse ('''Joe''') {{NDR|al becchino}}
*Volevo dire quattro casse ('''Joe''') {{NDR|al becchino}}
*Vedi i morti possono essere molto utili. A me personalmente, hanno risolto situazioni difficili più di una volta. Primo perché non parlano. Secondo, eh perché se aggiustati bene, possono sembrare vivi. E Terzo anche se gli spari non succede niente perché al massimo dovrebbero morire, ma sono già morti! ('''Joe''')
*La vita di un uomo, da queste parti, è spesso legata al filo di un'informazione. ('''Benito''')
*Vigliacchi... erano disarmati! Maledetto! Siete un branco di assassini! Che tu e i tuoi fratelli possiate morire sputando sangue! Maledetti! ('''Consuelo Baxter''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
== Dialoghi ==
{{cronologico}}
*'''Joe''': Adiós, amigo!<br />'''Uomo di Baxter #1''': Ehi, di', forse non hai capito che non ci piace vedere bambocci in giro. Dov'è il tuo mulo? Te lo sei lasciato scappare?<br />'''Joe''': Ah, sì, proprio di questo ero venuto a parlarvi: c'è rimasto male.<br />'''Uomo di Baxter#1''': Chi?<br />'''Joe''': Il mio mulo. Se l'è presa per quei quattro colpi che gli avete sparato tra le zampe. E adesso non sente ragioni.<br/ >'''Uomo di Baxter #2''': Ehi! Ci stai prendendo in giro?<br />'''Joe''': No. No. No, io ho capito subito che volevate scherzare, ma lui, invece, si è offeso. E ora pretende le vostre scuse. Fate molto male a ridere. Al mio mulo non piace la gente che ride. Ha subito l'impressione che si rida di lui. Ma se mi promettete di chiedergli scusa, con un paio di calci in bocca ve la caverete.
*'''Benito''': Starete come a casa vostra.<br />'''Joe''': Spero proprio di no, a casa mia stavo malissimo.
*'''Joe''': Chissà cosa diavolo c'è in quella diligenza. <br />'''Silvanito''': Facile da sapere, ti ci avvicini e dai una guardatina dentro, se ti sparano addosso vuol dire che c'è oro. <br />'''Joe''': Già, è una buona idea.
*'''Ramón''': Sembra che non amiate la [[pace]]. <br />'''Joe''': Si può amare ciò che non si conosce e in cui non si crede?<br />'''Ramón''': Se resterete a San Miguel cambierete opinione.<br />'''Joe''': Decido io quando cambio opinione.
*'''Ramón''': Quando si vuole uccidere un uomo bisogna colpirlo al cuore, e un Winchester è l'arma più adatta.<br />'''Joe''': Sì, forse. Ma io preferisco la pistola.<br />'''Ramón''': «Quando un uomo con la [[pistola]] incontra un uomo col [[fucile]], quello con la pistola è un uomo morto». È un vecchio [[Proverbi dai film|proverbio]] messicano.
*'''John Baxter''': Ramón! Non sparate! Veniamo fuori! Ascolta, Ramón: hai vinto. Lascerò il paese, me ne andrò, farò quello che vorrai.<br />'''Ramón''': Me lo prometti?<br />'''John Baxter''': Te lo giuro, Ramón.<br />'''Ramón''': Senza trucchi, questa volta.<br />'''John Baxter''': Senza trucchi, sulla mia famiglia. Lasceremo subito il paese.<br />'''Ramón''': Forse. Ma hai chiesto il permesso a tua moglie? Non credo che sarebbe d'accordo.
*'''Ramón''': Gringo! <br/>'''Joe''': Hanno detto che mi cercavi... <br>'''Ramón''': Sei morto! <br/>'''Joe''': Lascia libero il vecchio... Be'? Che ti succede Ramon, ti trema la mano? O forse hai paura? Al cuore Ramon, se vuoi uccidere un uomo devi colpirlo al cuore. Sono parole tue no? Al cuore Ramon, al cuore, altrimenti non riuscirai a fermarmi. Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto. Avevi detto così. Vediamo se è vero. Raccogli il fucile, carica e spara.
==Citazioni su ''Per un pugno di dollari''==
*È davvero carino. Soprattutto le eleganti sparatorie del personaggio principale. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'')
*Quando uscì ''Per un pugno di dollari'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito. ([[Dario Argento]])
*Panciotto antiproiettile! Eh, che forza! È proprio una forza! Quel tipo è grandioso! (''[[Ritorno al futuro - Parte II]]'')
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Trilogia del dollaro}}
[[Categoria:Film western]]
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Giovanni Trapattoni
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2022-08-11T13:44:07Z
Bradipo Lento
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/* Citazioni di Giovanni Trapattoni */ +wl
wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Giovanni Trapattoni.jpg|thumb|Giovanni Trapattoni]]
'''Giovanni Trapattoni''' (1939 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
== Citazioni di Giovanni Trapattoni ==
*A giudizio di qualcuno, la Fiorentina avrebbe bisogno soltanto di giovani. 'Verde è una bella parola. Ma con tutti verdi si rischia di arrivare a giugno e di non riuscire a mietere il grano.<ref>Citato in ''[http://www.tv.mediaset.it/italia1/chiambretti_night/news_5329.shtml 30 marzo: Giovanni Trapattoni ospite di Chiambretti]'', ''Tv. Mediaset.it''; 29 marzo 2010.</ref>
*A proposito della benedetta (mai come in questo caso si addice meglio questo aggettivo!) acqua santa, mia sorella Romilda soleva dirmi: "Guarda, Gianni, che questa ti fortifica... ovviamente non ti assicura la vittoria." Ebbene, mi scuseranno gli intellettuali e anche i teologi di professione, ma parole come queste valgono molto di più di tanti libri, sono il segno manifesto di quanto ognuno di noi (anche la persona celebre ed affermata) abbia bisogno di affidarsi, di affidarsi anche ad un segno che rimandi ad un'Appartenenza più grande, ad un'Appartenenza con la "A" maiuscola. D'altronde è proprio questo esser convinto che c'è Qualcuno lassù che mi ha voluto prima calciatore e poi allenatore, che mi fa continuare in questo stupendo lavoro...<ref>Dalla prefazione de ''Il Catechismo del pallone'' di Corrado Gnerre, Mimep-docete, 2014.</ref>
*A volte bisogna gettare un sasso nella pozza. Avete capito? Un sasso muove l'acqua. Un [[allenatore]] non deve dormire. Lui fa "ronf, ronf" e la partita finisce 0 a 0. Sbagliato. Un coach deve sempre essere sveglio e indovinare il cambio decisivo.<ref name=icaro> Citato in Luca D'Ammando, ''[http://altrimondi.gazzetta.it/2009/03/icaro-volava-ma-icaro-era-un-p.html «Icaro volava, ma Icaro era un pirla, orco zio!». Summa della frasi più belle del Trap]'', ''Gazzetta dello Sport'', 23 marzo 2009.</ref>
*Abbiamo ritrovato il nostro filo elettrico conduttore.<ref name=telepass>Citato in Alberto Costa, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/06/Quel_Telepass_chiamato_Trap_co_9_110606054.shtml Quel Telepass chiamato Trap]'', ''Corriere della sera''; 6 giugno 2011.</ref>
*[[Antonio Conte|Antonio]] è uno dei miei figliocci. Ne ho avuti parecchi, ma se devo indicarne alcuni, lui lo metto sicuro.<ref>Citato in ''[http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/02/19/news/trapattoni_contro_conte_e_capello_una_certa_etica_non_pu_mancare-79021662/ Trapattoni contro Conte e Capello: "Una certa etica ci vuole"]'', ''Repubblica.it'', 19 febbraio 2014.</ref>
*{{NDR|Alla domanda «''Trap, lei come allenatore ha vinto tutto, ma come uomo?''»}} Be', penso sia difficile distinguere le due attività.<ref>Citato in [[Antonio Dipollina]], ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/13/brussprinter-le-calende-egizie-ecco-le-frasi.html Brussprinter e le calende egizie, ecco le frasi comiche del calcio]'', ''la Repubblica'', 13 agosto 2001.</ref>
*Bisogna costruire [[mattone|mattoni]] per essere solidi come il [[cemento armato]].<ref name=auguri> Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo21627.shtml?/from=tgcom Tanti auguri irresistibile Trap]'', ''Sport Mediaset'', 17 marzo 2009.</ref>
*Bisogna far esasperare un po' di di di di ruota da titolare. Vuol dire che sono giocatori che hanno ... le quali passati avevano delle qualità per le quali per i risultati raggiunti .. quindi è stato un riconoscimento più che meritato attribuire questo premio.<ref name=auguri/>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} [[Fabio Calcaterra|Calcaterra]] era un timido, ho dovuto violentarlo in ogni allenamento perché non prendeva l'iniziativa.<ref> Citato in Franco Coppola, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/12/18/parole-parole.html Parole parole...]'', ''la Repubblica'', 18 dicembre 1993</ref>
*Caratterialmente abbiamo dimostrato che alla base c'è anche il carattere.<ref name=auguri/>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} C'è maggior carne al fuoco al nostro arco, anche se l'arco lancia le frecce.<ref name=telepass/>
*C'è stato un momento di euforia per i tecnici più giovani. C'erano limiti ideologici, si pensava di aver trovato un elisir. Poi l'esperienza ha fatto riscoprire che la capacità, la preparazione e l'equilibrio tattico sono ancora la cosa più importante.<ref name=terzaeta>Citato in Luca Bottura, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/05/Trap_Viva_terza_eta_non_co_0_0008057341.shtml Trap: «Viva la terza età, ma non mi riguarda»]'', ''Corriere della sera'', 5 agosto 2000.</ref>
*C'è un organo ben preposto che devono stabilire se si può fare o non fare. Non so se tu partecipi solo in questa circostanza ad un evento del genere o se non hai mai visto Quelli della Domenica che mettono su la maglia con su... hanno fatto anche quella della Pace, no?, oppure per altre malattie.<ref name=auguri/>
*C'è una propensione minore ad accettare un po' più serenamente, goliardamente un po' i risultati.<ref name=auguri/>
*Ciao [[Paolo Rossi (calciatore)|Paolo]]... I giocatori non dovrebbero andarsene prima degli [[allenatore|allenatori]].<ref>Da un [https://twitter.com/giovanni_iltrap/status/1336956853935288322 tweet] del 10 giugno 2020.</ref>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Credo invece al fatto che l'esasperata interpretazione di una, dopo otto giorni, teletrasmessa, e dico non teletrasmessa come esasperazione ma teletrasmessa, cioè esasperazione sul terreno di gioco dal momento che una partita teletrasmessa rappresenta un'immagine, il risultato è importante e noi allenatori vediamo quale... di quale io ho scritto il 100%, ma noi ci esprimiamo già al 100% del potenziale di allenamento in quel momento di cui la squadra ha.<ref>''[https://www.youtube.com/watch?v=DuCuOCcqovY Mai Dire Gol - Trapattoni - Supercazzola - Anni 90]'', da Il processo di Biscardi - Tele+2 - Anni 90</ref>
*{{NDR|Su [[Roberto Baggio|Baggio]] nel 1992}} Davanti a lui c'è il mondo e ha tutto per conquistarlo. A venticinque anni, è come un pozzo di petrolio, dal quale è stato estratto pochissimo greggio.<ref>Citato in Fabio Monti, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/febbraio/28/Inter_insegue_ultima_meta_con_co_0_92022813380.shtml L'Inter insegue l'ultima meta con 15 miliardi in meno]'', ''Corriere della Sera'', 28 febbraio 1992.</ref>
*[[Alessandro Del Piero|Del Piero]] è uno di quei giocatori che rimarrà negli annali come Piola o [[Giampiero Boniperti|Boniperti]], e non solo negli almanacchi, perché si è contraddistinto per i suoi modi dentro e fuori dal campo. <ref>Citato in ''[http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quijuve/articolo/lstp/365102/ L'esclusivo club di Del Piero: Quant'è difficile restare fedeli]'', ''www.lastampa.it''; 19 ottobre 2010.</ref>
*Diciamo che puntualmente ogni tanto affiorano queste situazioni però lasciamo stare come stanno le cose perché mi sembra che da un'analisi fatta di una gara si sia voluto così creare una situazione fumogena molto, molto intensa.<ref name=lessico>Citato in Stefano Bartezzaghi, ''[http://www.repubblica.it/online/lessico_e_nuvole/trap/trap/trap.html Non dire gap se non ce l'hai nel Trap]'', ''Repubblica.it'', 10 luglio 2000.</ref>
*Direi... non è la prima partita, io direi che non è, anzi, forse, se andiamo a vedere, sicuramente una delle più numerose partite giocate così; forse non tutte si vorrebbe che fossero tutte così. Ma non ho ... ci sono delle caratteristiche soggettive che è inutile andare a ... ogni tanto si forma un po' di di di di ..sull'ottone si forma un po' di opacatezza, poi lo tiri via e torna lucido, lo so, perfettamente. Ci sono degli elementi che questo tipo di plasmaggio caratteriale, così, .. viene col tempo no? Io queste cose le conosco, oggi magari è una partita che ci voleva la sciabola.<ref name=auguri/>
*{{NDR|Riferito all'assenza di [[Lothar Matthäus]]}} Direi, forse, senza dubbio, forse che per vincere oggi ci è mancato un uomo, più che un uomo direi un uomo...<ref name=auguri/>
*È estremamente delicato, un tema che si è già dibattuto, e sul quale si andrebbero ad avere delle alienazioni, squadre di città minori e quindi il [[Calcio (sport)|calcio]] io credo che in Italia sia veramente un grosso treno culturale e quindi, tutto sommato, ritengo che in questa forma possa mantenere e gestirsi sull'arco nazionale ancora abbastanza equamente ben distribuito.<ref name=trap>Citato in Fabrizio Boccia, ''[http://www.repubblica.it/2009/02/sport/calcio/calciomercato/estero-varie/trapattoni-70-anni/trapattoni-70-anni.html E Trap disse: ''Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco'']'', ''Repubblica.it'', 16 marzo 2009.</ref>
*È un derby che, dolenti o nolenti, conta il risultato.<ref name=icaro/>
*{{NDR|[[Gianni Agnelli]]}} Era un grande esteta del calcio, voleva vincere, ma prima di tutto amava i grandi giocatori, che fossero della Juve o avversari: da Hamrin a [[Roberto Baggio|Baggio]], passando per [[Omar Sívori|Sivori]], [[Michel Platini|Platini]] e [[Diego Armando Maradona|Maradona]] [...] Era capace di valutare le persone, e non solo i calciatori, con incredibile sintesi e perspicacia. <ref>Citato in ''[http://www.raisport.rai.it/pub/sezione/stampaArticolo/1,7140,3446,00.html Un campione di sport]'', ''Raisport.rai.it''.</ref>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Forse per un rigore magari meno sbagliato sarebbe stato incensato invece che incensurato.<ref name=straparlare>Citato in [[Gian Antonio Stella]], ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/28/Trapattoni_straparlare_genio_co_0_01032810659.shtml Trapattoni, lo straparlare di un genio]'', ''Corriere della Sera'', 28 marzo 2001.</ref>
*Forse se andiamo a vedere, è una delle più numerose partite giocate così.<ref name=auguri/>
*[[Francesco Totti|Francesco]] è fondamentale proprio per le sue caratteristiche. Credo che in nessun'altra squadra europea ci sia un Totti con le caratteristiche di Totti.<ref>Citato in Alberto Costa, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/09/benedizione_del_Totti_unico_come_co_9_040609114.shtml La benedizione del c.t.: «Totti è unico: come lui c'era Platini»]'', ''Corriere della Sera'', 9 giugno 2004.</ref>
*Giocando al calcio e poi allenando tante squadre (grazie a Dio con i successi che sono quelli che sono), ho sempre pensato che questo sport potesse e possa insegnare molto. Se è lo sport più amato del mondo, un motivo deve pur esserci. Ho infatti sempre pensato che nulla accade per caso. È un insegnamento che mi porto dietro... che mi porto dietro dalla mia storia, dalla fede dei miei genitori, dalla mia terra.<ref>Dalla prefazione de ''Il Catechismo del pallone'' di Corrado Gnerre, Mimep-docete, 2014.</ref>
*Giocatori con caratteristiche diverse poi si eludono a vicenda e diventa poi anche difficile proporsi in emozione come usate dire voi.<ref name=lessico/>
*Guai a fare gli Icari della situazione. Ho detto gli Icari, non gli acari.<ref name=straparlare/>
*Ho dei dubbi su due certezze.<ref name=icaro/>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Ho voluto vedere cosa c'era dentro le viscere di questa truppa.<ref name=trap/>
*I giocatori sono liberi di fare quello che dico io.<ref name=telepass/>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} I maghi non esistono, quelli li bruciavano nelle piazze nel '300.<ref name=icaro/>
*I sogni sono sogni e non peccati, ma la realtà è diversa, con i se e i ma non si va lontano e più che l'acqua santa servirebbero i santi..<ref>Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Altri/30-dicembre-2011/blob-2011-migliori-frasi-804163295835.shtml Il blob del 2011 Le migliori frasi]'', ''Gazzetta.it'', 31 dicembre 2011.</ref>
*Il [[gatto]] potrebbe essere un eccellente calciatore, se non altro perché conosce perfettamente l'estensione del proprio territorio, lo difende con le unghie, non teme gli avversari.<ref>Dalla ''Presentazione'' a Alessandro Paronuzzi, José e Renzo Kollmann, ''Non dire gatto...'', Àncora Editrice, Milano, 2004, p. 4. ISBN 88-514-0219-1</ref>
*{{NDR|Nel 1984}} Il mio gioco non può essere paragonato al vecchio [[catenaccio]]. Non faccio praticare il fuorigioco in difesa perché mi sembra un’arma a doppio taglio, pericolosa a volte per chi la pratica. Meglio tenere i piedi per terra {{sic|ed}} avere due marcatori sulle due punte avversarie. Ma in centrocampo non ho paura di fare la zona mista con {{sic|interscambi}} di ruolo e posizione. Il calcio è movimento e la zona mista a centrocampo facilita questo movimento, così come gli incroci fra le punte. Anche giocare sulle fasce è fondamentale. Proprio come il pressing sugli avversari che è bene incominci sin dalla loro area di rigore.<ref>Citato in Tavella, Ossola, p. 420</ref>
*Il nostro calcio è prosa, non poesia.<ref name=lessico/>
*Il nostro modo di intendere il calcio raziocinante, razionale, a volte quasi speculativo...<ref> Citato in ''[http://www.giornalettismo.com/archives/128567/non-sono-marylin-ma-ho-un-bel-c-o-tutte-le-massime-del-trap/ "Non sono Marylin ma ho un bel c..o": tutte le massime del Trap]'', ''Giornalettismo.com'', 7 giugno 2011.</ref>
*Il [[pallone da calcio|pallone]] è una bella cosa, ma non va dimenticata una cosa: che è gonfio d'aria.<ref name=straparlare/>
*Il propagandarsi o l'essere il protagonista comunque sulla base quotidiana dei mezzi di comunicazione, è una esigenza che molti hanno ma che è altamente inflazionistica.<ref name=lessico/>
*Il secondo maestro è stato [[Nereo Rocco|Rocco]]. Un uomo diverso da com'è stato raccontato. Timido, rispettoso. Sembrava burbero ma non lo era, ogni tanto gli scappava una battuta in dialetto ma era un uomo colto, che non diceva mai nulla di banale. Parlava volentieri con noi, ma non aveva mai il coraggio di avvertirci: oggi stai fuori.<ref name=asso>Citato in Aldo Cazzullo, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/09/Una_volta_era_asso_ora_co_0_031109028.shtml «Una volta c'era l'asso, ora sono tutti miliardari»]'', ''Corriere della Sera'', 9 novembre 2003.</ref>
*Il successo è un pallone con quatttro spicchi. Uno appartiene ai giocatori, uno alla società, uno all'ambiente, cioè stampa e tifosi. Il quarto spetta all'allenatore.<ref>Citato dall'intervista di Licia Granello, ''Un Trap che si chiama desiderio'', ''Guerin Sportivo'' n. 4 [575] 22/28 gennaio 1986, p.25.</ref>
*In certi paesi diciamo nordici, un professore di sessant'anni – e non sto parlando di me, faccio solo un esempio – viene considerato un esperto e degno di rispetto. In Italia è un vecchio.<ref name=icaro/>
*In [[Irlanda]] piove due volte a settimana. La prima da lunedì a mercoledì, la seconda da giovedì a domenica.<ref name=tancre>Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/30-12-2012/blob-2012-913634965312.shtml Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare]'', ''Gazzetta.it'', 30 dicembre 2012.</ref>
*In Italia si vuole l'uovo, il culo caldo e la gallina, ma quando la gallina ha fatto l'uovo va via eh? Quindi non può avere il culo caldo. Noi vogliamo tutto e subito. Coccodè coccodè and go. You understand? <ref name=unita> Citato in Valerio Rosa, ''[http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2050000/2048482.xml?key=Valerio+Rosa+Roma&first=1&orderby=1&f=fir Dal gatto nel sacco al culo della gallina]'', ''l'Unità'', 8 giugno 2011.</ref>
*In quel momento della partita eravamo un po' come il serpente con la coda in bocca.<ref> Citato in Antonio Dipollina, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/20/trap-col-serpente-in-bocca-ronaldo-presenta.html Trap col serpente in bocca Ronaldo presenta la fidanzata]'', ''la Repubblica'', 20 settembre 1999.</ref>
*In questa squadra c'è ancora molto petrolio da estrarre.<ref name=auguri/>
*In vita mia sono stato fortunato. Quando sono arrivato davanti al passaggio a livello la sbarra era sempre alzata. Forse sono stato io a inventare il Telepass.<ref name=telepass/>
*Inseguendo quel pallone ho visto il nostro Paese crescere e prosperare.<ref> Citato in Massimiliano Castellani, ''[http://www.violanews.com/news.asp?idnew=46120 Trap: ''Prandelli mi somiglia e merita di arrivare ancora più in alto'']'', ''Violanews.com'', 9 novembre 2009.</ref>
*Io non sono anziano. Sono antico. E i mobili antichi sono i più pregiati.<ref>Citato in Marco Sappino, [http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2116 p.2116].</ref>
*Io preferisco la difesa mista ma se gli altri fanno da un secolo la zona pura avranno i loro motivi.<ref name=straparlare/>
*Io non mi ritengo nella fase della cosiddetta terza età perché ho la fortuna di godermi un'esperienza professionale che mi dà vita. Sto bene fisicamente, non sono povero. Sbaglierei a pormi dei limiti. Ma non mi nascondo neppure di essere un privilegiato, come altri uomini della classe dirigente recente e passata. Penso a Cuccia, una persona unica. Penso ad [[Gianni Agnelli|Agnelli]], di cui sono stato dipendente. Quando a 75 anni decise di farsi da parte, me lo confidò in anticipo. Con rammarico. Grandi vecchi, in senso buono.<ref name=terzaeta/>
*La palla non è sempre tonda, a volte c'è dentro il [[coniglio]].<ref>Citato in Alessandro Robecchi, ''[http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-palla-e%E2%80%99-tutto-meno-che-rotonda/ La palla? È tutto meno che rotonda]'', ''MicroMega'', 12 luglio 2010.</ref>
*La ricordate la storia di Golia e del gigante? È come nel film "Il sesto potere". Le tensioni sono aumentate al mille... di più, all'un per mille! <ref name=auguri/>
*La squadra sta compiendo quel gradino per mettersi sullo stesso pianerottolo delle altre.<ref name=icaro/>
*La [[Juventus Football Club|Juventus]] è un po' nel mio DNA, quindi la conosco bene. È come un drago a sette teste, gliene tagli una ma ne spunta sempre un'altra. Non molla mai, e la sua forza è nell'ambiente: il Piemonte è ancora un'isola felice, senza le tensioni di Milano e Roma, e i giocatori possono prepararsi al meglio. <ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/online/calcio/moggi/moggi/moggi.html Juve, gioia e "vendette", Moggi: "Zidane? Non ha vinto"]'', ''Repubblica.it'', 6 maggio 2002.</ref>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} La nostra è una situazione di classifica non dico tranquilla. Ma sicuramente tranquilla.<ref name=icaro/>
*La Spagna ora è insuperabile, come Davide contro Golia, un gigante da abbattere. Però mai dire mai: i gatti dormono solo quando sono tutti nel sacco.<ref name=alexirlanda>Citato in Brunella Ciullini, ''Trap: «Per Alex nella mia Irlanda c'è sempre posto»'', ''Tuttosport'', 13 aprile 2012, p. 2.</ref>
*La vita ci dà martellate sui calli.<ref name=auguri/>
*[[Nils Liedholm|Liedholm]] è stato il primo dei miei maestri, e anche il primo Campione che ho incontrato. Lo scriva così, con la c maiuscola. Per noi calciatori giovani era un papà e uno psicologo. Ti insegnava l'educazione e il modo di stare in campo. Noi gli insegnavamo l'italiano. Tutto inutile: non ha mai imparato la pronuncia. L'ultima volta che l'ho visto, alla festa per i suoi ottant'anni, dove c'erano anche [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] e Maldini, si esprimeva con gli stessi suoni gutturali nordici del 1958, l'anno del mio esordio nel Milan.<ref name=asso/>
*L'essere [[Erudizione|eruditi]] e [[Preparazione|preparati]] ha avuto una sua necessità... rispetto al passato ci sono degli approcci sicuramente più veritieri di tante fantasie.<ref name=lessico/>
*{{NDR|Su [[Alessandro Del Piero]]}} Mi bastarono dieci minuti per capire che sarebbe diventato un campione. [...] Alex è un giocatore che appartiene al popolo. Non sarà forse ai livelli di [[Pelé]] e [[Diego Armando Maradona|Maradona]], ma di [[Eusébio|Eusebio]], [[Omar Sívori|Sivori]] e [[Johan Cruijff|Cruijff]] sicuramente sì.<ref name=alexirlanda/>
*Mi è capitato di guidare le Ferrari e le Topolino ma sempre con la stessa passione.<ref name=straparlare/>
*Mi regolo in base al materiale organico e intellettivo in forza alla squadra.<ref name=straparlare/>
*Nella mia lunga carriera sono stato morso da otto [[scorpione|scorpioni]]. Ormai ho dentro l'antidoto.<ref name=trap/>
*Nella vita ci sono tre certezze: si nasce, si muore, si cambia. Io coltivo la terza <ref>Citato in Emanuele Gamba, ''[http://www.repubblica.it/2009/03/sport/calcio/nazionale/italia-irlanda/trap-pre-ita-eire/trap-pre-ita-eire.html ''Per me Cassano è da Nazionale'']'', ''Repubblica.it'', 31 marzo 2009.</ref>
*Noi non abbiamo vie di mezzo: o stiamo sulla luna o andiamo nel pozzo.<ref name=XII>Citato in Marco Sappino, [http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2112 p. 2112].</ref>
*Non accetto che mi facciano passare per "bollito". Non confondo i nomi dei giocatori, non chiamo Klinsmann uno dei miei centrocampisti, non annuncio formazioni con dodici titolari. Accetto le critiche. Non le cattiverie.<ref name=icaro/>
*Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco.<ref name=unita/>
*Non insegno chimere, le lascio a [[Arrigo Sacchi|Sacchi]]. [[Icaro]] volava, ma Icaro era un pirla.<ref name=telepass/>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Non mettiamo il [[carro]] davanti ai buoi, ma lasciamo i buoi dietro al carro.<ref name=unita/>
*Non possiamo fare i coccodrilli e piangere sul latte versato e sulle uova mangiate.<ref name=telepass/>
*Non sono né la Lollobrigida, né [[Marilyn Monroe|Marilyn]], non merito tante attenzioni, sebbene spesso abbia anch'io un bel culo! <ref name=icaro/>
*Non vorrei che a enfatizzare troppo certe situazioni da una parte e non dall'altra finisce che si crea una uniformità di idee e non una forma equivalente generale: noi abbiamo giocato bene.<ref name=lessico/>
*{{NDR|Riferito a un Italia-Brasile del 1963}} [[Pelé]] era così bravo che non veniva neanche voglia di picchiarlo. E poi quella volta lì, a Milano, aveva una caviglia in disordine. Ma doveva giocare. La tariffa del Santos era: 50mila dollari con Pelé dall'inizio, 10mila senza Pelé.<ref>Citato in [[Gianni Mura]], ''[http://www.repubblica.it/online/sport/pel/pel/pel.html Auguri re del calcio, una vita senza rivali]'', ''Repubblica.it'', 23 ottobre 2000.</ref>
*Penso alla tutela della struttura societaria che vada tutelata. <ref name=auguri/>
*Per uno come me che ama il pallone e che non è mai stato tradito dal calcio, sarebbe la cosa più bella morire in panchina, durante una partita.<ref name=icaro/>
*Più vai in alto, più tira il vento.<ref name=XII/>
*{{NDR|Su [[Gianni Agnelli]]}} Poi c'era l'Avvocato. Arrivava negli spogliatoi e trattava allo stesso modo [[Michel Platini|Platini]] e il magazziniere. Amava la Juve, ma quando gli chiesi di comprare Paolo Rossi rispose di no: "''Costa troppo e noi abbiamo migliaia di cassintegrati. Potrebbe fare un altro nome?''". Non mi ha mai dato un ordine, credo non ne abbia mai dati in vita sua, i suoi ordini erano domande: "''Ma perché quell' ala sinistra non gioca mai?''" <ref name=asso/>
*Posso spezzare ancora una lancia a favore ? Mi sembra che qualche mese fa si sia parlato di una nuova filosofia, no ? Il famoso passaggio indietro che non dovrebbe interrompere la cosa, qui siamo sulla barriera veloce, gli daremo di punta la punizione per accelerare i tempi e l'ostruzionismo di fermare il gioco in questo senso dico che sia, c'è un orientamento anche in tale senso di portare un miglioramento a quello che è l'interruzione o me. Diventano momenti di flipper.<ref name=auguri/>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Quando sento parlare di immagine, penso immediatamente a certi bei [[limone|limoni]] che poi, al momento dell'apertura, sono completamente senza sugo.<ref name=icaro/>
*Quando ti abitui allo [[zucchero]] non accetti più il sale.<ref name=trap/>
*Quando vengo in vacanza qui, mi capita di vedere persone che invecchiano di colpo da un anno all'altro. Non perché abbiano finito i soldi, gli si è solo spento l'interesse, l'ardore. Anche e soprattutto quello erotico. Il sesso è molto importante per non ridursi a esseri vegetali. Per essere ancora pieni del meglio che la vita può dare. Ma anche lavorare, se possibile, aiuta. Non rassegnandosi alla pensione e, anche se può sembrare strano che lo dica io, a una vita sulla panchina.<ref name=terzaeta/>
*Questi giocatori, nonostante il nostro paternalismo e il dialogo psicologico che a volte abbiamo, leggendo sui giornali certe frasi sono un po' umoralmente piuttosto abbacchiati, abbiamo il dovere non demagogico, magari di riservatezza.<ref name=auguri/>
*Questo mio atteggiamento è un attestato. E io ci credo molto perché è credibile.<ref name=lessico/>
*Questo qui è domenicalmente abbastanza appurabile.<ref name=auguri/>
*[[Arrigo Sacchi|Sacchi]] dice che un c.t. è come un eunuco nell' harem? Parla per sé. Io ce le ho tutte e due...<ref name=telepass/>
*Se non si può vincere bene, che almeno si vinca. I risultati restano, le squadre spettacolari e le parole durano ventiquattr'ore.<ref name=icaro/>
*Se si continua così non si esce dal baratro, ma dal barattolo.<ref name=straparlare/>
*Si gioca fino alla fine! Anche la Lituania ha giocatori che giocano in giro per l'Europa. Non è più come prima: i giocatori della Lituania giocavano le renne ai piedi? <ref name=auguri/>
*Sicuramente non si tratta del caso peggiore che ho dovuto affrontare. La squadra più problematica fu quella del dopo-Mundial, quando si aggiunsero [[Michel Platini|Platini]] e Boniek, ritornò [[Roberto Bettega|Bettega]] ed utilizzammo sin dall'inizio Paolo Rossi. Allora bisognava far quadrare equilibri tattici e valori tecnici a dispetto dei singoli. Questa volta invece ci sono tanti giovani con i quali sarà più semplice lavorare, visto che hanno ancora molto da imparare.<ref>Citato in Giancarlo Emanuel, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/24/cambiamo-modulo-serena-giochera-nel-ruolo-di.html 'Cambiamo modulo, Serena giocherà al posto di Bettega']'', ''la Repubblica'', 24 luglio 1985.</ref>
*Sono lucido e non rincoglionito come crede qualcuno.<ref>Citato in ''[http://www.sport.it/articolo/calcio-trapattoni Ein Trainer ist nicht ein Idiot!]'', ''Sport.it'', 25 settembre 2003.</ref>
*Sulla mia nazionale non mi stancherò mai di ripetere la verità. In Corea siamo usciti per gli errori sotto porta e perché nella partita decisiva non ho avuto Nesta e Cannavaro. All'Europeo la squadra è arrivata volando, con 18 risultati utili consecutivi: è stata eliminata da imbattuta, con 5 punti in 3 partite, per un gol di tacco in un'azione della Svezia viziata da due falli. Se poi vogliamo fare gli struzzi, per non dire un'altra parola simile a struzzi, liberissimi di farlo.<ref name=icaro/>
*Tante volte il tocco delle campane è bene sentirli tutti. In genere c'è il din don dan nelle campane, no? Sentire magari il solito rintocco din din din va a finire che non si sente il don dan, quindi c'è un'altra musica. Io ho voluto chiarire alcuni concetti.<ref name=trap/>
*Tanto calore intorno a me fa piacere ma insieme all'onore c'è anche l'onere: è una responsabilità grossa e io non ho la [[bacchetta magica]], non sono il mago Zurlì. Sono uno che commette errori anche se nella mia carriera sono stato abituato "male" dai molti campioni che ho allenato e che mi hanno fatto vincere tanto.<ref>Citato in Emilio Marrese, ''[http://www.repubblica.it/online/sport/naziotrap/boccia/boccia.html Trap: "Del Piero ok ma non lo aspetto"]'', ''Repubblica.it'', 30 agosto 2000.</ref>
*There is one ball, c'è un solo pallone e bisogna corrergli dietro. Se non lo rincorri fino alla nostra area, sei Ponzio Pilato.<ref name=tancre/>
*Un campione è colui che non lascia mai la squadra in 10, che ti dice cosa devi fare in campo e fuori, che non si tira indietro e non arriva in ritardo. È diverso dal fenomeno, che magari ti fa vincere la partita da solo.<ref name=asso/>
*Un ct deve ascoltare il cuore che sta a sinistra ma seguire la ragione che sta a destra.<ref name=icaro/>
*{{NDR|Su [[Gaetano Scirea]]}} Un leader col saio.<ref>Citato in [[Luigi Garlando]], ''Scirea, 20 anni. L'esempio vive'', ''La Gazzetta dello Sport'', 2 settembre 2009.</ref>
*Un palo che non para è una sola.<ref name=auguri/>
*Una sfida ostica, ma anche agnostica.<ref name=trap/>
*Tutti girano l'acqua e la raccolgono dalla stessa parte.<ref>Citato in ''[http://www.soccermagazine.it/serie-a/esclusiva-trapattoni-ho-reso-cassano-meno-scontroso-la-lazio-mi-ha-chiamato-277324/ 'Esclusiva-Trapattoni: “Ho reso Cassano meno scontroso. La Lazio mi ha chiamato”']'', ''Soccermagazine'', 24 agosto 2016.</ref>
{{Int2|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0574_01_1998_0326_0015_7671875/ «Con il pallone insegno la vita»]''|Intervista di [[Pino Corrias]], ''La Stampa'', 27 novembre 1998, p. 15.}}
*L'enfasi mi piace zero, anche se il [[Calcio (sport)|calcio]] ne strabocca. [...] Sono nato così. Mio padre faceva l'operaio, eravamo 5 fratelli, poi c'è stato il pallone, i soldi [...], ma le radici ti restano dentro. E se sei bravo le trasmetti. [...] Ho passato 25 anni negli spogliatoi. Ho visto crescere centinaia di ragazzi. Molti li ho aiutati. Quasi tutti hanno aiutato me. Ogni tanto mi telefonano ex giocatori che non vedo da 20 anni. È la cosa più bella: vuol dire che mi ricordano come persona.
*Il calcio ti mette sotto pressione perché è una gara. Ogni domenica hai il responso: vinci, perdi, pareggi. Ogni domenica hai la classifica: sei primo o sei ultimo. Ogni domenica hai i tifosi: sei un eroe oppure una nullità.
*Io amo le persone normali, anche se capisco che poi il pubblico cerca solo fenomeni o stelle o campionissimi per identificarsi... Io combatto questa roba qui.
*Un campione lo vedi per la testa che ha, non per i piedi.
*[[Diego Armando Maradona|Maradona]] aveva più grazia di tutti, ma aveva meno testa di tutti.
*{{NDR|Su [[Michel Platini]]}} Faceva una cosa e intanto ne pensava due...
{{Int2|Da ''Sacchi: povero calcio che non fa squadra''|Intervista di Massimiliano Castellani, ''Avvenire'', 8 novembre 2009.}}
*Chi scherza con la fede non è un uomo intelligente.
*Dove c'è tanto business, le ragioni del portafoglio prevalgono su quelle della coscienza.
*Sto alla larga da chi si crede un superuomo e ti bastona solo per farsi pubblicità in tv.
*Non conta quello che ho ottenuto fino a ieri, ma quello che potrò fare domani.
*Oggi dobbiamo far riflettere i giovani sulle difficoltà della vita, ma stando al loro passo e cercando di ragionare con il loro linguaggio, fornendogli esempi che fanno parte della contemporaneità. Solo così diventeranno adulti.
{{Int2|Da ''[https://www.gazzetta.it/Calcio/22-08-2014/intervista-trapattoni-balotelli-miniera-esaurimento-raiola-giuseppe-rossi-lippi-cina-90220103503.shtml Trapattoni: "Balotelli? Una miniera che rischia di esaurirsi, Raiola intervenga"]''|Intervista di Luca Calamai, ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2014.}}
*A volte è meglio scegliere il {{NDR|calciatore}} più utile che il più bravo. Quando ero giocatore, Ferrari e Mazza mi preferirono a Fogli e a [[Giacomo Bulgarelli|Bulgarelli]]. Loro erano molto più forti tecnicamente di me, ma io mi attaccavo al culo di [[Eusébio]] e di [[Pelé]]... Ed ero più utile.
*La [[Juventus Football Club|Juventus]] è un altro mondo. [...] Ricordo che l'[[Gianni Agnelli|Avvocato]] mi diceva: "Mister, noi come Juve abbiamo il dovere di essere protagonisti, ma non l'obbligo di conquistare ogni volta lo scudetto". La Juventus è la Juventus. Ha uno [[Stile Juventus|stile]] e un equilibrio. A volte non ha comprato il giocatore perché non voleva offendere i cassaintegrati della Fiat.
*Ricorderei a tutti che al calcio si gioca con un pallone solo. [...] E che bisogna [[lotta]]re. Ricordo quando chiamai un big della Juve che si era fatto rubare il pallone da un avversario che poi in [[contropiede]] aveva fatto [[gol]]. Gli chiesi: "Quanti [[polmoni]] hai?". Lui mi guardò perplesso poi disse: "Due". E io: "Quanti ne ha il tuo avversario? Te lo dico io: due. Allora devi correre come lui".
===Citazioni in inglese===
*{{NDR|Alla vigilia di Estonia - Irlanda, spareggio per le qualificazioni agli Europei 2012}} Occorre stare attenti al gatto. Non dire di avere il gatto nel sacco quando non hai ancora il gatto nel sacco.
:''Be careful of the cat. Don't say you have the cat in the sack when you don't have the cat in the sack.''<ref>Citato in ''[http://www1.skysports.com/football/news/12020/7297947/Trapattoni-wary-of-complacency Trapattoni wary of complacency]'', ''Skysports.com'', 7 novembre 2011.</ref>
*{{NDR|Dopo la gara di andata dello spareggio, terminata 4-0 per l'Irlanda}} Il gatto è nel sacco, ma il sacco non è chiuso. Il gatto è dentro, ma il sacco è aperto – e si tratta di un gatto selvaggio.
:''The cat is in the sack, but the sack is not closed. The cat is in it, but it's open — and it's a wild cat.''<ref>Citato in ''[http://www.irishtimes.com/sports/soccer/2011/1111/1224307460865.html 'Cat in the sack, but sack not closed']'', ''IrishTimes.com'', 11 novembre 2011.</ref>
===Citazioni in tedesco===
*[...] un allenatore non è nessun idiota! Un allenatore è ... vedere cosa succedere in campo. In questo partita esistevano due, tre o quattro giocatori, loro erano deboli come una vuoto bottiglia. Avete mercoledì visto, quale squadra giocato ha mercoledì? Mehmet ha giocato, o giocato Basler, o giocato Trapattoni? Questi giocatori lagnano più che gioco! Sapete, perché le squadra Italia comprano non questi giocatori? Perché noi visto abbiamo molta volte tali partita. Hanno detto, giocatori non sono per italianen, eh..., campionis. Struuunz! Strunz è qui da due anni, dieci partita ha giocato, è sempre ferito. Cosa permetten Strunz?! Anni scorsi diventato campione con Hamann, eh..., Nerlinger. Questi giocatori erano giocatori ed erano diventati campioni. È sempre ferito! Ha giocuato 25 partite in questo squadra, in questa club. Respectare deve gli altri collegen! Hanno molto simpatici collegen. Ponga a questo collegen la domanda! Non hanno nessuna coraggio rispondere, ma io so, cosa pensaren su questo giocatori. Devono dimostrare ora, io voglio, sabato {{NDR|in Germania si gioca di sabato}}, questi giocatori devono dimostrare me, ..., i suoi tiffosi, devono vincere la partita da soli. Devono da soli vincere partita! Io sono ora stanco aspettare di queste giocatore, eh.., difendo sempre questi giocatoren. Io ho sempre i debiti {{NDR|Trapattoni confonde le parole tedesche per "debiti" e "colpa"}}, su questi giocatori. Uno è Mario, uno, un altro è Mehmet. Strunz invece non è, ha solo giocato il 25 per cento questi partita!<br/> Io sono finito.
:[...] ''ein Trainer is nich ein Idiot. Ein Trainer seh, was passieren in Platz. In diese Spiel, es waren zwei, drei diese Spieler waren schwach wie eine Flasche leer! Habe sie gesehen Mittwoch? Hat gespielt Mehmet, or hat gespielt Basler, or hat gespielt Trapattoni? Diese Spieler beklagen mehr als Spiel! Wissen Sie, warum die Italien-Mannschaften kaufen nicht diese Spieler? Weil wir haben gesehen viele Male dumme Spiel. Haben gesagt, sind nicht Spieler für die italienisch, eh, Meisters. Struuunz! Strunz is zwei Jahre hier und hat gespielt zehn Spiel. Is immer verletzt. Was erlauben Strunz? Letzte Jahr Meister geworden mit Hamann, eh, Nerlinger. Diese Spieler waren Spieler! Waren Meister geworden! Ist immer verletzt! Hat gespielt 25 Spiele in dieser Mannschaft, in dieser Verein. Mussen respektieren die andere Kollega! Haben viel nett Kollegen. Stellen Sie die Kollegen die Frage! Haben keine Mut an Worten! Weil ich weiß, was denken über diese Spieler. Musen zeigen jetzt! Ich will Samstag, diese Spieler mussen zeigen mich, eh zeigen die Fans. Mussen alleine die Spiel gewinnen! Mussen alleine Spiel gewinnen! Ich bin müde jetzt der Vater dieser Spieler – eh der Verteidiger dieser Spieler! Ich habe immer die Schulde über diese Spieler! Einer is Mario, einer, andere is Mehmet! Strunz dagegen, egal, hat nur gespielt 25 Prozent diese Spiel.<br/> Ich habe fertig!'' <ref>Citato in ''[http://www.stern.de/sport/sportwelt/zornrede-was-erlauben-strunz-519604.html Was erlauben Strunz?]'', ''Stern.de'', 29 gennaio 2004.</ref>
===Attribuite===
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Noi non compriamo uno qualunque per fare [[qualunquismo]].<ref name=XXXII>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 32. ISBN 88-8598-826-2</ref>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Sia chiaro però che questo discorso resta circonciso tra noi.<ref name=XXXII/>
==Citazioni su Giovanni Trapattoni==
*A me piaceva giocare a sinistra, lui mi imponeva la destra perché vent'anni fa il tornante stava a destra e basta. Delle volte facevo finta di niente: svariavo e mi ritrovavo dall'altra parte, a sinistra. E lui giù a fischiare come un pazzo, a chiamare, a ordinare. Grande, il Trap: ho avuto discussioni anche forti, ma sempre leali. È stato, anzi è, uno dei personaggi più alla mano che abbia mai conosciuto. ([[Domenico Marocchino]])
*{{NDR|«Che cosa ha imparato da Trapattoni?»}} A non cullarmi sugli allori. Era uno che, se vincevi una partita importante, ti faceva esultare cinque minuti e subito ti ricordava che la domenica successiva ce n'era un'altra. E poi, era bravo a gestire il gruppo. Aveva giocatori che erano stati suoi avversari in campo e sapeva calibrare il peso dei senatori della squadra. ([[Antonio Cabrini]])
*Dicevano Mazzone è il Trapattoni dei poveri. Rispondevo: amici miei, Trapattoni è il Mazzone dei ricchi. ([[Carlo Mazzone]])
*È uno che saprebbe farsi capire anche dai giapponesi. ([[Arrigo Sacchi]])
*Grandissimo allenatore e grandissimo uomo. Aveva una passione incredibile che sapeva trasmettere a tutti, in particolare ai giovani. Finiti gli allenamenti spesso rimaneva lì per spiegarti alcuni movimenti, per migliorarti tecnicamente, negli stop, nei tiri. Un personaggio veramente carismatico. ([[Massimo Carrera]])
*Ho sempre ringraziato Trapattoni per avermi dato fiducia, non so quanti avrebbero subito buttato in campo un ragazzino come titolare nella Juventus. Dopo quella partita {{NDR|un'amichevole contro il Bayern Monaco nel 1991}} ci siamo incontrati in ascensore e in dialetto mi ha detto: "o tu sei matto o sei un giocatore". Era il mio papà del calcio. Lui mi seguiva al di fuori del campo, mi consigliò di smetterla con le troppe interviste e di pensare solo a giocare. ([[Moreno Torricelli]])
*La cosa che l'ha contraddistinto dagli altri è che riusciva a rallegrare il gruppo. Un allenatore ironico, faceva spesso delle battute per tenere alto il morale della squadra. Al di là delle idee tattiche, ha vinto tanto soprattutto per questo aspetto. ([[Cristiano Zanetti]])
*Trapattoni è un grande tecnico perché parla il linguaggio dei calciatori. ([[Lothar Matthäus]])
*Trapattoni è uno che cura la squadra nei minimi particolari dal lunedì alla domenica. È uno che ti sta addosso e non ti dà respiro, che ti tiene sempre sulla corda. È scrupuloso come pochi, studia gli avversari con acutezza e da buon tattico prepara le contromosse che hanno quasi sempre successo. ([[Enzo Bearzot]])
*Trapattoni? Invece delle lavatrici io gli avrei fatto pubblicizzare le superpile, quelle che durano una vita. ([[Alberto Bigon]])
*Trapattoni non si discute: è il migliore allenatore d'Europa e, forse forse, anche d'Italia. ([[Mauro Bellugi]])
*Un grande gestore del gruppo e una grande competenza calcistica. Era paziente, sapeva parlare ma anche ascoltare. Aveva umiltà, sapeva organizzare e programmare tutto, non lasciava nulla al caso. ([[Sergio Brio]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Marco Sappino, ''Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano'', Dalai editore, 2000. ISBN 8880898620
*Renato Tavella e Franco Osolla, ''Cento anni di calcio italiano: il racconto appassionante di un secolo de storia italiana: i campioni, le sfide, i momenti memorabili che hanno reso grande lo sport nazionale'', Roma, Newton & Compton, 1997, ISBN-13 97-88-88-183785-4.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Trapattoni, Giovanni}}
[[Categoria:Allenatori di calcio italiani]]
[[Categoria:Calciatori italiani]]
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Charles Dickens
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2022-08-11T19:56:21Z
Udiki
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/* Citazioni su Charles Dickens */ aggiunta una e creazione sez. George Orwell
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text/x-wiki
[[File:Dickens Gurney head.jpg|thumb|Charles Dickens]]
'''Charles Dickens''' (1812 – 1870), scrittore e giornalista britannico.
==Citazioni di Charles Dickens==
*Bere gin è un grande vizio [[Inghilterra|inglese]], ma miseria e sporcizia sono peggiori.<ref group="fonte">Da ''Sketches by Boz'', cap. XII, ''Gin-shops''. Citato in Luca Ragagnin, Enrico Remmert, ''[https://books.google.it/books?id=ynPwDQAAQBAJ Elogio della sbronza consapevole]'', Marsilio, 2020. ISBN 978-88-317-3392-2.</ref>
*In tale gruppo così numeroso e composto da elementi eterogenei, poteva apparire quasi assurdo cercare disciplina, ma la disciplina perfetta c'era, perché, qualunque fossero le sue caratteristiche, [[Carmine Crocco|Crocco]] è stato senza dubbio un capo.<ref group="fonte">Da ''All the year round'', vol. 15. {{c|traduzione?}}</ref>
*La [[Napoli|città]] si sveglia di nuovo coi [[Pulcinella]], i borsaioli, i comici e i mendicanti; con gli stracci, le marionette, i fiori, la vivacità, la sporcizia e la universale degradazione; si risveglia sciorinando al sole il suo abito d'[[Arlecchino]], l'indomani e tutti gli altri giorni, cantando e digiunando, danzando e giocando sulla riva del mare.<ref group="fonte">Da una corrispondenza di viaggio inviata al ''Daily News''; citato in ''Le Guide Mondadori. Napoli e dintorni'', Mondadori, Milano, p. 35. ISBN 88-04-4244-34</ref>
*Noi che pur siamo amanti e ricercatori del pittoresco, non dobbiamo fingere di ignorare la depravazione, la degradazione e la miseria a cui è irrimediabilmente legata l'allegra vita di [[Napoli]]!<ref group="fonte">Citato in Caterina Arcidiacono, ''Napoli, diagnosi di una città: i giovani e il lavoro'', Magma, 1999.</ref>
*{{NDR|Da una lettera a Henry Fothergill Chorley che aveva detto male degli italiani nel suo romanzo ''Roccabella''}} Pensate, se voi e io fossimo [[italiani]], e fossimo cresciuti dall'infanzia ad ora minacciati continuamente da confessionali, prigioni e sgherri infernali, potremmo voi ed io essere migliori di loro? Saremmo noi così buoni? Io, se ben mi conosco, no.<ref group="fonte" name=ssf>Citato in Silvio Spaventa Filippi, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/s/spaventa_filippi/carlo_dickens/pdf/spaventa_filippi_carlo_dickens.pdf Carlo Dickens]'', Bietti, Milano, 1941.</ref>
*Un'infarinatura di tutto, e di nulla un'esatta conoscenza.
:''A smattering of everything and a knowledge of nothing''.<ref group="fonte">Da ''Sketches by Boz'', ''Tales'', 3.</ref>
==''Barnaby Rudge''==
===[[Incipit]]===
Nell'anno 1775, c'era ai margini della foresta di Epping, a circa dodici miglia da Londra – a partire dal Ceppo in Cornhill, o piuttosto dal luogo nel quale o accanto al quale il Ceppo era in passato – un albergo chiamato la ''Cuccagna''; il che era mostrato a tutti quei viaggiatori che non sapessero né leggere né scrivere (e sessantasei anni fa molta gente, sia che viaggiasse, sia che non viaggiasse, si trovava in questa condizione) dall'emblema innalzato sul ciglio della strada di fronte alla casa, emblema che, se non di quelle ragguardevoli proporzioni che gli alberi della cuccagna solevano presentare nei tempi andati, era tuttavia un bel frassino giovane, alto trenta piedi e più dritto di saetta mai scoccata da arciere inglese.
===Citazioni===
*Ci sono delle corde, [...] nel [[cuore]] umano, che è meglio non toccare. (Mr Tappertit: cap. XXII)
*Il [[lavoro]] [...] è l'anima degli affari e la chiave di volta della prosperità. (Mr Chester: cap. XXVII)
==''Cantico di Natale''==
===[[Incipit]]===
====Maria Luisa Fehr====
Marley era morto, tanto per cominciare. Non c'era dubbio su ciò: il suo atto di morte era firmato dal pastore, dal coadiutore, dall'uomo delle pompe funebri e dal capo dei piagnoni. L'aveva firmato anche Scrooge, ed il nome di Scrooge alla Borsa degli scambi valeva per qualunque cosa a cui egli decidesse di metter mano. Il vecchio Marley era morto come un chiodo di un uscio.<br>
{{NDR|Charles Dickens, ''Canto di Natale'', traduzione di Maria Luisa Fehr, RCS Libri, 1997}}
====Alessandra Osti====
Marley era morto, tanto per cominciare. Non c'era alcun dubbio. Il registro della sua sepoltura era stato firmato dal pastore, dal chierico, dall'impresario delle pompe funebri e dal responsabile della cerimonia funebre. L'aveva firmato anche Scrooge. E il nome di Scrooge alla Borsa era valido per qualsiasi cosa su cui lui decidesse di mettere mano. Il vecchio Marley era morto come il chiodo di una porta.<br>
{{NDR|Charles Dickens, ''Canto di Natale'', traduzione di Alessandra Osti, La Repubblica-L'Espresso, 2012. ISBN 9788888240206}}
====[[Federigo Verdinois]]====
Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell'appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il mortoro. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant'oro. Il vecchio Marley era proprio morto per quanto è morto, come diciamo noi, un chiodo di porta.<br>
{{NDR|Charles Dickens, ''[[s:Cantico di Natale/Strofa Prima|Cantico di Natale]]'', traduzione di Federigo Verdinois, Hoepli, 1888}}
===Citazioni===
*Se potessi fare a modo mio, ogni idiota che se ne va attorno con cotesto "allegro [[Natale]]" in bocca, avrebbe a esser bollito nella propria pentola e sotterrato con uno stecco di agrifoglio nel cuore. Sì, proprio! ([[s:Cantico di Natale/Strofa Prima|prima strofa]])
*– Chi siete e che cosa siete? – domandò Scrooge.<br />– Sono lo Spirito di Natale passato.<ref>Citato in ''[[V per Vendetta]]''.</ref> ([[s:Cantico di Natale/Strofa Seconda|seconda strofa]])
*È un bel compenso, ed è anche giusto e consolante nell'ordine delle cose umane, che se il dolore e il malanno si attaccano, non ci sia al mondo cosa più contagiosa del buonumore e del riso. ([[s:Cantico di Natale/Strofa Terza|terza strofa]])
*Le azioni umane adombrano sempre un certo [[scopo|fine]], che può diventare inevitabile, se in quelle ci si ostina. Ma se vengono a mutare, muterà anche il fine. ([[s:Cantico di Natale/Strofa Quarta|quarta strofa]])
*Risero alcuni di quel mutamento, ma egli li lasciava ridere e non vi badava; perché sapeva bene che molte cose buone, su questo mondo, cominciano sempre col muovere il [[risata|riso]] in certa gente. ([[s:Cantico di Natale/Strofa Quinta|quinta strofa]])
==''Casa desolata''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''London. Michaelmas Term lately over, and the Lord Chancellor sitting in Lincoln's Inn Hall.''
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=KlsJAAAAQAAJ Bleak House]'', Bradbury and Evans, London, 1853.}}
====Angela Negro====
Londra. Sessione autunnale da poco conclusa e il Lord Cancelliere tiene udienza a Lincoln's Inn Hall.
===Citazioni===
*Nebbia ovunque. Nebbia su per il fiume, che fluisce tra isolette e prati verdi; nebbia giù per il fiume che scorre insudiciato tra le file di navi e le sozzure che giungono alla riva di una grande (e sporca) città. (cap. I, 2014)
*[...] un mondo avvolto nella bambagia e nella lana fina non può sentire lo strepito di mondi più vasti, e non può vederli girare intorno al sole. È un mondo smorzato e talvolta il suo sviluppo, per mancanza d'aria, non è molto sano. (cap. II, 2014)
*Una [[parola]] detta col cuore vale quanto un discorso. (John Jarndyce: cap. VI, 2014)
*[...] Mr Jarndyce [...] aveva osservato che c'erano due classi di persone [[Carità|caritatevoli]]: chi faceva poco ma suscitava un grande scalpore e chi faceva molto ma non provocava nessuno scalpore. (cap. VI, 2014)
*Infatti, per quanto il diavolo possa essere cattivo vestito di fustagno o in camiciotto (e può essere cattivo in ambedue), è più fine, più scaltro e più intollerabile, quando infila una spilla sulla camicia, si dice gentiluomo, contrassegna una carta o un colore, gioca una partita a bigliardo e si intende un po' di cambiali e pagherò. (cap. XXVI, 2014)
*[...] la regola fondamentale {{NDR|di Mr Bagnet}} è non fare mai nulla al buio, non partecipare a nulla di segreto o misterioso e non posare mai il piede dove non si vede la terra. (cap. XXVII, 2014)
*È mia moglie che dà consigli. È lei che è capace. Ma io non lo dico mai davanti a lei. Si deve mantenere la disciplina. (Mr Bagnet: cap. XXVII, 2014)
*È una malinconica verità che anche i grandi hanno dei parenti poveri. (cap. XXVIII, 2014)
*L'unico grande principio della legge [[Inghilterra|inglese]] è di fare affari. Nessun principio, con tutti gli angusti rigiri, viene mantenuto con più distinzione, sicurezza e logicità. (cap. XXXIX, 2014)
*Ma l'[[ingiustizia]] genera ingiustizia: la lotta contro le ombre e la disfatta riportata necessitano di qualcuno contro cui combattere. (cap. XXXIX, 2014)
*— E di nuovo — ripeté la signorina, catalettica di [[ostinazione]] — e poi ancora. Ancora. E molte altre volte. Infatti, sempre. (cap. XLI; 1930, p. 39)
*{{NDR|A proposito di Jo}} È morto, vostra Maestà. È morto, signori principi, duchi e marchesi. Morto, onorevoli reverendi e disonorevoli reverendi d'ogni ordine. Morto, uomini e donne, nati con celeste pietà nel cuore. E ne muoiono cosi intorno a noi ogni giorno. (cap. XLVII; 1930, p. 110)
*Quando la [[luna]] risplende fulgidissima, sembra che da essa si riversi un senso di solitudine e di calma che ha anche un influsso sui luoghi affollati pieni di vita. (cap. XLVIII; 1930, p. 125)
*{{NDR|Rivolgendosi a Mademoiselle Hortense}} [[Donna|Voi del sesso gentile]] avete reciprocamente tanta animosità quando non andate d'accordo. (Signor Bucket: cap. LIV; 1930, p. 218)
*Ora, signorina Summerson, vi darò un consiglio che, quando sarete sposata e avrete intorno una famiglia, vostro marito troverà molto utile. Quando qualcuno vi dice che è indifferente come più non potrebbe essere in tutto ciò che riguarda il [[denaro]], tenete bene d'occhio il vostro, perché è certissimo che, quando può, se lo aggranfierà. Quando una persona vi proclama: «Nelle faccende mondane io sono un bambino», considerate solo che essa grida che non vuol essere tenuta responsabile, e che voi sapete così il numero, di quella persona, il numero uno fra gli interessati. Ora io non sono di tendenze poetiche, tranne vocalmente, quando mi trovo in compagnia, ma son pratico, e questo me l'ha insegnato l'esperienza. Questa è la regola. Facilone in una cosa, facilone in tutto. Non so che questa regola sia mai fallita. E neppur voi la vedrete fallire. Né altri. (Signor Bucket: cap. LVII; 1930, pp. 256-257)
*[...] tutte le partenze e le [[Separazione|separazioni]] rappresentano in qualche modo la grande separazione finale [...]. (cap. LVIII; 1930, p. 272)
*Il [[Alba|giorno appare]] come un fantasma. Freddo, scolorato e vago, manda foriera una striscia di tinta funerea, come se proclamasse : «Chi è là, guardate che vi porto! Chi glielo dirà?». (cap. LVIII; 1930, p. 284)
===Citazioni su ''Casa desolata''===
*Quando si pubblica ''Bleak House'' è come l'impeto d'una furia demolitrice che s'abbatte sulle istituzioni giudiziarie inglesi. Par che il Dickens non sorrida più col sorriso paziente e tollerante che gli veniva dal suo istinto di carità cristiana, ma con quello corrosivo del canonico Swift, che non ne aveva, con quello smisurato e violento del curato di Meudon, che era pagano con gioia. Le parrucche della Corte di Cancelleria, che avevano resa ridicola la giustizia inglese e che videro di punto in bianco scoperte le loro soperchierie innanzi al mondo che rideva con dileggio, ebbero un bel da fare per salvarsi da quell'assalto, e si salvarono a patto di rinnegarsi e di ritornar sul campo della logica, abbandonato per insensibili e continue deviazioni e aberrazioni. ([[Silvio Spaventa Filippi]])
==''David Copperfield''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''Whether I shall turn out to be the hero of my own life, or whether that station will be held by anybody else, these pages must show. To begin my life with the beginning of my life, I record that I was born (as I have been informed and believe) on a Friday, at twelve o'clock at night. It was remarked that the clock began to strike, and I began to cry, simultaneously.''
{{NDR|Charles Dickens, ''[[s:en:Personal History of David Copperfield (1850)|The personal history of David Copperfield]]'', Bradbury and Evans, London, 1850.}}
====Cesare Pavese====
Se mi accadrà di essere io stesso l'eroe della mia vita o se questa parte verrà sostenuta da qualche altro, lo diranno queste pagine. Per iniziare la mia vita proprio dal principio, ricorderò che nacqui (così mi hanno informato e così credo) un venerdì, a mezzanotte. Si notò che il pendolo prese a battere e io a strillare, simultaneamente.
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id{{=}}bADaBAAAQBAJ David Copperfield]'', traduzione e prefazione di [[Cesare Pavese]], Einaudi, 2014. ISBN 9788858415375.}}
====Oriana Previtali====
Se io stesso risulterò l'eroe della mia vita, o se questa posizione sarà occupata da qualcun altro, è cosa che sarà decisa da queste pagine. Intanto, per cominciare la storia della mia vita col principio di essa, registro il fatto di essere nato (a quanto mi si dice e credo) di venerdì a mezzanotte. Fu osservato che l'orologio cominciò a rintoccare e io a vagire, simultaneamente.
====[[Silvio Spaventa Filippi]]====
Si vedrà da queste pagine se sarò io o un altro l'eroe della mia vita. Per principiarla dal principio, debbo ricordare che nacqui (come mi fu detto e credo) di venerdì, a mezzanotte in punto. Fu rilevato che nell'istante che l'orologio cominciava a battere le ore io cominciai a vagire.
===Citazioni===
*[...] credo che la facoltà d'[[osservazione]] sia in molti bambini, per esattezza ed acume, addirittura prodigiosa. Di parecchi adulti, anzi, notevoli per questo rispetto, credo si possa dire, con maggior proprietà, non che abbiano acquistato, ma che non abbiano mai perduto quella facoltà; tanto più che simili uomini, come m'è dato spesso d'osservare, conservano certa freschezza, certa gentilezza e certa capacità di simpatia, che son certo qualità infantili rimaste in essi intatte fino all'età matura. (David Copperfield: cap. II, 1929)
*– Tu sei troppo giovane per saper come il mondo muti ogni giorno – disse la signora Creakle – e come la gente se ne vada. Ma dobbiamo tutti apprenderlo, Davide: alcuni quando si è giovani, altri quando si è vecchi, e altri a tutte le età. (cap. IX, 1929)
*Ma le [[Moda|mode]] sono come gli esseri umani. Vengono, nessuno sa quando, perché, o come. Io credo che sotto questo aspetto tutto sia come la vita. (Mr Omer: cap. IX, 1929)
*[...] un cuore affettuoso è migliore e più forte della saggezza [...]. (cap. IX, 2007)
*La [[procrastinazione]] è un furto fatto alla vita. (Mr Micawber: cap. XII, 1929)
*[...] se un uomo ha venti sterline di [[reddito]] l'anno e spende diciannove sterline, diciannove scellini e mezzo, quell'uomo è felice; ma, se ne spende ventuno, sarà infelice. (Mr Micawber: cap. XII, 2007)
**[...] chi ha venti sterline all'anno di rendita, e spende diciannove sterline, diciannove scellini e sei pence, è felice; ma che, invece, è da compiangere, se ne spende ventuna. (1929)
*– Non commettere mai bassezze – disse mia zia; – non mentire mai; non esser mai crudele. Sfuggi questi tre vizi, Trot, e tu mi darai sempre delle buone speranze. (cap. XV, 1929)
*Vivere è imparare. Avevo i miei dubbi, confesso, ma ora sono risolti. Non lo sapevo, e ora lo so: ecco l'utilità del [[domanda]]re... no? (Steerforth: cap. XX, 1929)
*Vero – disse Barkis, agitando il berretto da notte, che era il solo mezzo di dar forza alla frase – come le tasse. Nulla di più vero. (cap. XXI, 1929)
*È inutile, Trot, ricordare il [[passato]], se non ha qualche effetto sul presente. (Betsey Trotwood: cap. XXIII, 1929)
*Era bello la [[mattina]], specialmente nelle belle mattine. Con la luce del giorno la vita mi pareva libera e fresca; con quella del sole anche più fresca e libera. (David Copperfield: cap. XXIV, 1929)
*{{NDR|Parlando di Traddles}} È veramente un bravo giovane. Non ha altri nemici che se stesso. (Mr Waterbrook: cap. XXV, 1929)
*Vi sono alcune menti volgari (non molte, voglio credere, ma ve ne sono) che preferirebbero di fare ciò che io direi prosternarsi innanzi a degli idoli. Positivamente idoli. Innanzi ai meriti, alla intelligenza, e così via. Ma queste sono idee astratte. Il [[Sangue]] invece, no. Noi vediamo il Sangue in un naso, e lo riconosciamo. Lo incontriamo in un mento, e diciamo: «Eccolo, questo è il Sangue». È positivo, è materia di fatto. Si tocca col dito. Non c'è dubbio di sorta. (cap. XXV, 1929)
*[...] gli [[Incidente|incidenti]] avvengono anche nelle famiglie meglio organizzate [...]. (Mr Micawbercap: cap. XXVIII, 2007)
*– È triste – egli disse, quando ebbe finito – ma il sole tramonta ogni giorno, e la gente muore ogni minuto, e non dobbiamo aver paura d'una sorte comune a tutti. Se noi trascurassimo di seguir la nostra sorte particolare, perché quel piede che batte egualmente alle porte di tutti gli uomini è stato sentito battere in qualche parte, ogni oggetto a questo mondo ci si dileguerebbe in mano. No! Avanti! Col cavallo ferrato a ghiaccio, se è necessario, col cavallo senza ferri, se occorre, ma avanti! Scavalchiamo tutti gli [[Ostacolo|ostacoli]] per vincere il palio. (Steerforth: cap. XXVIII, 1929)
*Cercate di non scambiare i difetti corporali con quelli mentali, mio buon amico, se non avete delle solide ragioni per farlo. (Mowcher: cap. XXXII, 1929)
*Noi abbiamo la [[Déjà vu|sensazione]], a volte, che ciò che diciamo e facciamo sia stato già detto e fatto prima, in un tempo remoto – di essere stati circondati, in oscuri secoli lontani, dagli stessi visi, dagli oggetti, dagli stessi avvenimenti – di saper già prima ciò che ci sarà detto dopo, come se immediatamente la ricordassimo. (David Copperfield: cap. XXXIX, 1929)
*[...] i termini convenzionali sono una specie di razzi, i quali, facilmente accesi, assumono alla fine una gran varietà di forme e di colori che non s'immaginavano al primo scoppio. (David Copperfield: cap. XLI, 1929)
*– L'[[Affetto|affezione]] – disse la signorina Lavinia, dando un'occhiata alla sorella, quasi per chiedere la sua approvazione, e ottenendola in forma d'un piccolo cenno del capo a ogni frase – l'affezione solida, l'omaggio, la devozione, non si esprimono facilmente. La loro voce è fioca. Modesto e riservato, l'amore si nasconde, e attende pazientemente. È come il frutto che aspetta di maturare. A volte tutta una vita si dilegua, e rimane ancora a maturare nell'ombra. (cap. XLI, 1929)
*Io non ho mai creduto possibile che un'abilità naturale o acquisita raggiunga il suo fine senza un [[lavoro]] costante, fermo, tenace. Non si può trionfare al mondo senza il lavoro. L'ingegno svegliato e qualche occasione fortunata possono formare i due lati della scala sulla quale alcuni salgono, ma i pioli della scala debbono esser fatti di materia resistente, e nulla potrebbe sostituire una completa, ardente, sincera volontà di riuscire. Non mai metter mano a nulla che non mi potesse occupare completamente, e non mai affettare di deprezzare il mio lavoro, quale che si fosse, per me sono state sempre norme di aurea saggezza. (David Copperfield: cap. XLII, 1929)
*[...] vi è una sottigliezza di percezione nel vero affetto, che si lascia indietro, anche quando si tratti dell'affetto di qualche povero [[animale]] per l'uomo, perfino l'intelligenza più alta. (David Copperfield: cap. XLII, 1929)
*Non v'è peggiore disparità, nel [[matrimonio]], del disaccordo in fatto di carattere e di idee. (Mrs Markleham: cap. XLV, 1929)
*Ho sempre osservato che chi ha qualche buona ragione per credere in se stesso, non si loda mai innanzi agli altri per farsi stimare. (David Copperfield: cap. XLVIII, 1929)
*{{NDR|A proposito di Daniel Peggotty}} Egli era stato sempre un uomo attivo, e sapeva che chi aveva bisogno d'[[aiuto]], doveva risolutamente far la propria parte e aiutarsi da sé. (cap. L, 1929)
*[...] in questa vita si deve accettare il grasso e il magro. (Mr Omer: cap. LI, 1929)
*Ahimè – disse Omer – quando si arriva a un'età in cui i due capi della vita s'incontrano; quando uno si trova, anche in buona salute, ad esser scarrozzato la seconda volta in una specie di carrettino, deve essergli dolce far del bene, se può. Ha bisogno di farne molto. E non parlo di me in particolare – disse Omer – perché, signore, il modo con cui considero le cose si è che noi precipitiamo sempre per i fianchi della collina, a qualunque età, ché il tempo non sta fermo un istante. Così cerchiamo di far sempre il bene, e d'esser felici. Proprio! (Mr Omer: cap. LI, 1929)
*Noi parliamo della tirannia delle [[parole]], ma anche noi siamo lieti di tirannizzarle; a noi piace di averne una ricca provvista che ci accompagni nelle grandi occasioni; ci pare che ci conferiscano importanza e suonino bene. E così, come non siamo molto difficili sulla qualità dei nostri valletti nelle grandi occasioni, purché portino bene la livrea e facciano numero, non diamo una grande importanza al significato o all'utilità delle parole che usiamo, purché sfilino in pompa magna. E così, come un individuo si caccia in un vespaio quando fa troppo sfoggio di servi in livrea, e così come gli schiavi quando sono troppo numerosi si ribellano contro i loro padroni, io potrei citare una nazione che s'è creata delle grandi difficoltà e se ne creerà altre maggiori col mantenere un corteggio troppo grande di parole. (David Copperfield: cap. LII, 1929)
*[...] l'avidità e la scaltrezza non sanno mai fermarsi a tempo nel loro stesso interesse. (David Copperfield: cap. LII, 1929)
*[...] son le [[Inezia|inezie]] che fanno la somma della vita. (David Copperfield: cap. LIII, 1929)
*Avevo compreso che le cose che non accadono hanno spesso su di noi, come quelle che accadono, degli effetti reali. (David Copperfield: cap. LVIII, 1929)
*{{NDR|Parlando del signore e della signorina Murdstone}} – Mia moglie arriva perfino a dire – continuò il più mite degli uomini, imbaldanzito dalla mia approvazione – che ciò che simili tipi chiamano falsamente la loro religione, non sia che un pretesto per lo sfogo dei loro cattivi istinti e della loro arroganza. (Mr Chilip: cap. LIX, 1929)
===Citazioni su ''David Copperfield''===
*''David Copperfield'' è senza dubbio il romanzo di Dickens dov'è più estrosa la caratterizzazione e dov'è più gustosa la futilità dell'intreccio. Un mondo vastissimo ci viene qui evocato: borghesi, marinai, casalinghe, truffatori, semplici ragazze, avvocati, bottegai, fantesche, spostati, in un viluppo di quotidiane avventure che non escludono né l'eroismo né la morte, eppure tutti quanti stanno al reale nella proporzione di figurine vedute allo stereoscopio. ([[Cesare Pavese]])
*Il ''David Copperfield'' prova come la storia sia un materiale amorfo e il genio tutto, che la ravviva secondo il suo calore e la colora secondo la sua luce. In quel romanzo che, in un certo grado, rappresenta la massima espressione della letteratura vittoriana, meno l'ultima parte, melodrammatica, e perciò ostica al palato di lettori non volgari, si ritrae con finezza precisa l'impercettibile della sensazione, si pondera l'imponderabile del pensiero in uno sdoppiamento istantaneo, si misura l'immensurabile della coscienza umana nell'inestricabile viluppo dell'errore. E non perché il soggetto sia Carlo Dickens, con addosso, per comodità della finzione, le spoglie di ''David Copperfield'', ma perché l'autore è quel medesimo scrittore che trascura la verità contingente e fissa i mille volti dell'eterna, ritraendone la linea essenziale, indistruttibile e immutabile. Egli era falso contro la testimonianza oculare, secondo i dati del piccolo documento quotidiano, ma irrefutabile nel quadro d'insieme dipinto con un sentimento che investiga con sicurezza ogni profondità e trae a sommo, come in una goccia d'essenza ultima, la qualità custodita dall'anima e non ancora espressa. ([[Silvio Spaventa Filippi]])
==''Dombey e Figlio''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''Dombey sat in the corner of the darkened room in the great arm-chair by the bedside, and Son lay tucked up warm in a little basket bedstead, carefully disposed on a low settee immediately in front of the fire and close to it, as if his constitution were analogous to that of a muffin, and it was essential to toast him brown while he was very new.''
{{NDR|Charles Dickens, ''[[s:en:Dombey and Son (1848)|Dombey and Son]]'', Bradbury & Evans, London, 1848.}}
====Gioia Angiolillo Zannino====
Dombey era seduto nell'angolo della camera in penombra, sulla grande poltrona accanto al letto, e il Figlio era avvolto al calduccio in una cesta posata con cura su un basso divano proprio davanti al fuoco e molto vicino ad esso come se, simile a un ''muffin'' per costituzione, appena fatto andasse abbrustolito.
===Citazioni===
*Che virtù piacevole dev'essere l'indulgenza quando abbiamo ragione, se è così piacevole anche quando abbiamo torto e non siamo assolutamente in grado di dimostrare in che modo siamo riusciti a farci conferire il privilegio di esercitarla. (cap.V)
*Le sorprese, come le disgrazie, di rado vengono da sole.<ref>Cfr. ''infra'', ''[[Charles Dickens#Oliver Twist|Oliver Twist]]'', cap. XLI.</ref> (cap. VI)
*[...] [[malinconia]] – il più a buon mercato e accessibile dei lussi [...]. (cap. VIII)
*È proprio quando le nostre [[speranze]] in boccio sono irrimediabilmente danneggiate da qualche vento violento, che siamo più inclini a rappresentarci i fiori che avrebbero potuto produrre, se fossero sbocciate [...]. (cap. X)
*Alle [[idee]], come ai fantasmi (secondo quanto comunemente si crede dei fantasmi) bisogna parlare un poco perché si spieghino, e Toots aveva smesso da un pezzo di porre qualsiasi domanda alla propria mente. (cap. XII)
*«Walter, ragazzo mio,» rispose il capitano «nei Proverbi di Salomone<ref>Questa citazione, l'unica di cui il capitano dia la fonte, è in realtà assolutamente falsa, perché un proverbio del genere non esiste tra quelli di Salomone né tra gli altri biblici [N.d.T.].</ref> troverai queste parole: "Possiamo non trovarci mai senza un [[amico]] nella necessità, e senza una bottiglia da offrirgli!". Quando le trovi, prendine nota.»<ref>Il testo: «When found, make a note of», poi divenuto motto della rivista ''Notes and Queries'', cfr. [[Giuseppe Fumagalli]], ''Chi l'ha detto?'', Hoepli, Milano, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/552|520]].</ref> (cap. XV)
*Che vecchia, vecchia usanza! Quella che viene di moda con i nostri primi vestiti, e durerà immutata finché la nostra razza avrà compiuto il suo cammino, e l'immenso firmamento si ritrarrà come una pergamena che si arrotola.<ref>[[Apocalisse di Giovanni|Apo]]. 6,14 [N.d.T.].</ref> Che vecchia, vecchia usanza... la [[Morte]]!<ref>Cfr. [[Giacomo Leopardi]], ''[[Operette morali]]'': «Primieramente io {{NDR|Moda}} che annullo o stravolgo per lo continuo tutte le altre usanze, non ho mai lasciato smettere in nessun luogo la pratica di morire, e per questo vedi che ella dura universalmente insino a oggi dal principio del mondo.»</ref><br>Oh, ringraziate Iddio, voi tutti che siete testimoni, dell'altra usanza, ancora più vecchia, l'immortalità. E voi, angioletti che foste dei bambini, abbassate su di noi sguardi non del tutto estraniati, quando il rapido fiume ci trascinerà verso l'oceano! (cap. XVI)
*Ma per sua natura, nessun affetto puro può divampare a lungo in modo così violento e spietato. La fiamma che nei suoi elementi più vili puzza di terra, può consumare il cuore che le dà asilo; ma il sacro fuoco del cielo è dolce all'anima come quello che si posò sulla testa dei Dodici raccolti, mostrando a ognuno il proprio fratello, illuminato e illeso. (cap. XVIII)
*Tira su come si deve un albero di [[fico]], e quando sarai vecchio ti siederai alla sua ombra.<ref>Probabile sintesi di alcuni tra i numerosi versetti biblici in cui è citato il fico [N.d.T.].</ref> (Capitano Cuttle: cap. XIX)
*«Dombey,» disse il maggiore battendogli un colpetto sul braccio con il bastone da passeggio «non sia così pensieroso. È una cattiva abitudine. Il vecchio Joe, sissignore, non sarebbe saldo come lei lo vede, se l'avesse coltivata. Lei è troppo un grand'uomo, Dombey, per starsene così pensieroso. Nella sua posizione, sissignore, lei è molto al di sopra di questo genere di cose.» (cap. XX)
*[...] nessun [[orfano]] al mondo può essere derelitto quanto quello che è escluso dall'affetto di un genitore vivo. (Signora dai capelli grigi: cap. XXIV)
*«Sono sicuro,» disse poi passandosi di nuovo la mano sulla fronte e picchiettando il tavolo «ho buone ragioni di credere che il trantran quotidiano, sempre identico, farebbe accettare alla gente qualsiasi cosa. Non si vede niente, non si sente niente, non si sa niente, questo è il fatto. Andiamo avanti prendendo tutto per scontato, e così proseguiamo finché qualsiasi cosa facciamo, buona, cattiva o indifferente, la facciamo per [[abitudine]]. L'abitudine è l'unica cosa a cui potrò appellarmi, quando sul letto di morte sarò chiamato a giustificarmi davanti alla mia coscienza. "L'abitudine" dirò. "Per abitudine sono stato muto, sordo, cieco e paralitico davanti a un milione di cose." "Molto pratico, certo, signor comesichiama" dirà la coscienza "ma qui non va!"» (cap. XXXIII)
*Quella madre miserabile e la sua miserabile figlia non erano forse solo la rappresentazione nel suo livello più abietto di certi vizi sociali talvolta predominanti nelle classi più alte? Nella sfera del mondo composto di circoli concentrici, non è forse vero che passiamo dal più alto al più basso solo per scoprire che i due estremi si toccano e che alla fine del nostro viaggio torniamo al punto di partenza? Con una grande differenza quanto a materia prima e a tessitura, il modello della trama non si trovava in ambienti ben più elevati? (cap. XXXIV)
*«Polly, vecchia mia,» disse Toodle «non l'ho detto mica in particolare per Rob, davvero. Parto leggero con Rob, arrivo a una diramazione, prendo a bordo quello che ci trovo, e tutto un treno di idee ci si aggancia, prima che sappia dove mi trovo, o da dove vengono quelle idee. Guarda te che nodo ferroviario sono i pensieri di un uomo, davvero!» (cap. XXXVIII)
*[...] i [[Pensiero|pensieri]] sono come il vento, e nessuno può risponderne, con certezza, per una certa durata. (Solomon Gills: cap. XXXIX)
*Non era nella natura delle cose che di fronte a uno stato d'animo ostile come quello da lui stesso suscitato, un uomo dell'umore del signor Dombey addolcisse l'imperiosa durezza del suo carattere; o che la rigida e fredda corazza d'[[orgoglio]] nella quale viveva rinchiuso si ammorbidisse nello scontro continuo con un disprezzo altero e provocatorio. È la maledizione di una natura come quella – è la parte essenziale del pesante castigo che pesa su di lei e che le è intrinseco – che se la deferenza e l'arrendevolezza dilatano i suoi difetti, e sono l'alimento grazie al quale questi prosperano, la resistenza alle sue esigenti pretese, e il vedersele contestare li incoraggiano in ugual misura. Il male che essa contiene trova in questi fattori opposti uguali mezzi per crescere e diffondersi. Dai piaceri e dalle amarezze dell'esistenza trae appoggio e vita; che ci si prosterni davanti a lei o la si misconosca, essa fa ugualmente schiavo il cuore nel quale ha il suo trono; e, adorata o rifiutata, è un padrone crudele quanto il diavolo delle storie più cupe. [...] Inoltre, insieme a una simile corazza, chi la indossa si trascina appresso un altro grave castigo. Essa resiste a ogni comprensione, affetto e fiducia; a ogni dolce simpatia dall'esterno, a ogni tenerezza, a qualsiasi delicata emozione; in compenso, alle stilettate profonde inflitte all'amor proprio è vulnerabile quanto il petto nudo all'acciaio. E tali piaghe tormentose bruciano quanto nessun'altra ferita, pure se inflitta dalla mano ferrata dell'orgoglio in persona a un orgoglio più debole, disarmato e abbattuto. (cap. XL)
*«La speranza, vedi, Walter» disse il capitano con l'accento del saggio. «La speranza. È lei che ti anima. La speranza è un salvagente, vallo a riguardare nel tuo ''Warbler'',<ref>Raccolta di canzoni del 1760 [N.d.T.].</ref> nella parte sentimentale, ma santo cielo, ragazzo, come tutti i salvagente non può far altro che galleggiare; non puoi manovrarla. Insieme alla polena della speranza, c'è un'ancora. Ma a che mi serve avere un'ancora, se non ho un fondale dove lanciarla?» (Capitano Cuttle: cap. L)
*È sempre l'abitudine che fa ostinare alcuni di noi, che pure sarebbero capaci di qualcosa di meglio, nell'orgoglio e nella caparbietà luciferine, che fa ostinare e sprofondare altri nell'infamia, la maggior parte nell'indifferenza, che ci indurisce ogni giorno, secondo il grado di elasticità della nostra argilla, come statue, e ci lascia sensibili come statue a nuove impressioni e convinzioni. (Signor Morfin: cap. LIII)
*[...] gli individui falsi e scaltri segretamente disprezzeranno e detesteranno sempre l'oggetto della loro adulazione, e si irriteranno sempre di rendere e di veder accettare un omaggio che sanno privo di valore [...]. (cap. LV)
*[...] i difetti sono a volte solo virtù spinte all'eccesso! (Signor Morfin: cap. LVIII)
===Citazioni su ''Dombey e Figlio''===
*Questa fredda tenebra, che è uno degli archetipi dell'universo di Dickens, ha nel Dombey una coloritura sociale: il libro è il monumento e la tomba dell'Inghilterra vittoriana; e Mr. Dombey è la più grande figura simbolica dell'uomo d'affari borghese, che appaia nel romanzo dell'Ottocento. Nemmeno gli eroi di Balzac posseggono tanta forza demoniaca ed emanano tanto strazio. In questo mondo, l'unico valore assoluto è la ditta, la Dombey e figlio, nella quale Mr. Dombey crede come in Dio, sino a immolargli la vita, la famiglia, e ogni qualità umana. Non esiste che la ragione, la volontà, lo sforzo, la previsione, il danaro, la gerarchia – e il libro dimostra, con atroce evidenza, che la ragione, la volontà e lo sforzo sono incapaci di ottenere qualsiasi cosa, che il danaro è vano, che la previsione non prevede, che la gerarchia non serve. Alla fine, non resta nulla. Solo il nero e il freddo. ([[Pietro Citati]])
==''Grandi speranze''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''My father's family name being Pirrip, and my christian name Philip, my infant tongue could make of both names nothing longer or more explicit than Pip. So, I called myself Pip, and came to be called Pip.''
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id{{=}}DUE2AQAAMAAJ Great Expectations]'', 3 voll., Chapman and Hall, London, 1861<sup>3</sup>.}}
====[[Fruttero & Lucentini]]====
Il cognome di mio padre essendo Pirrip, e il mio nome di battesimo Philip, la mia lingua infantile non riusciva a cavare da entrambi alcunché di più lungo o di più esplicito che Pip. Da me stesso quindi mi chiamai Pip, e anche gli altri finirono per chiamarmi così.<ref group="fonte" name=incipit>Citato in Fruttero & Lucentini, ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
====Bruno Maffi====
Il cognome di mio padre essendo Pirrip e il mio nome di battesimo Philip, la mia lingua infantile non riuscì mai a cavare da entrambi nulla di più lungo o di più esplicito che Pip. Così mi chiamai Pip, e Pip finii per essere chiamato.
====Caesara Mazzola====
Il mio cognome è Pirrip, e il mio nome di battesimo è Philip, ma dato che da bambino non riuscivo mai pronunciarli correttamente insieme, dai due nomi ne ricavai uno solo meno lungo e più semplice: Pip. Così mi chiamai Pip e finii con l'essere chiamato Pip da tutti e per sempre.
====Felicita Melchiorri====
Poiché il cognome di mio padre era Pirrip, e il mio nome di battesimo Philip, la mia lingua infantile non riuscì mai a ricavare dai due nomi nulla di più lungo o di più esplicito di Pip. Così presi a chiamarmi Pip, e Pip finii per essere chiamato.
===Citazioni===
*Non fare [[domande]], e non ti verranno dette bugie. (Miss Gargery: cap. II, 2011)
*Mrs. Gargery era una casalinga molto pulita, ma possedeva un'arte squisita di rendere la sua pulizia più sgradevole e inaccettabile della sporcizia. La pulizia è vicina alla religiosità, e alcune persone si comportano allo stesso modo con la loro religione. (cap. IV, 2011)
*– Be', Pip, – disse Joe, – sia come sia, prima di poter essere eccezionalmente [[Cultura|colto]] dovrai essere mediocremente colto, spero bene! Lo stesso re, sul trono e con tanto di corona in testa, non può mettersi a scrivere in stampatello gli atti del parlamento senza aver cominciato, quando non era che un comune principe, con l'alfabeto... Oh! – aggiunse Joe, con una significativa scrollata di testa. – E cominciato anche lui dall'A e faticato a trovar la strada della Z. E io so cosa vuol dire, sebbene non possa dire che l'abbia fatto. (cap. VII, 2012)
*{{NDR|[[Epitaffi dai libri|Epitaffio]] scritto da Joe per suo padre}} Qualunque fossero i suoi difetti, ricorda, o lettore, che era buono di cuore. (cap. VII, 2011)
*Nel piccolo mondo nel quale i [[bambini]], chiunque li allevi, conducono la loro esistenza, nulla è avvertito e sentito con maggior acutezza dell'ingiustizia. (Pip: cap. VIII, 2012)
*Quello che un vero amico ti dice è quanto segue: se non riesci ad uscire dal comune per la via diritta, non ci arriverai seguendo la via storta. (Joe Gargery: cap. IX, 2012)
*Cercate col pensiero di eliminare un dato giorno speciale della vostra vita e pensate a come diverso potrebbe essere stato il suo corso! Fermati, tu che leggi, e medita per un momento sulla lunga catena di bronzo o d'oro, di spine o di fiori, che mai ti avrebbe soggiogato se in un solo memorabile giorno si fosse formato e chiuso il primo anello. (Pip: cap. IX, 2013)
*Ho un'esperienza vastissima di [[ragazzi]], e siete tutti manigoldi. (Mr Jaggers: cap. XI, 2012)
*Tristissima cosa è vergognarsi della propria [[casa]]. (Pip: cap. XIV, 2012)
*Non è possibile sapere fin dove arrivi, nel mondo, l'influenza di un uomo dolce, onesto, dedito al dovere; ma è possibile sapere come abbia influenzato ciascuno di noi lungo il cammino [...]. (Pip: cap. XIV, 2011)
*Alzar la cresta, Pip, abbassar la testa, Pip... Così è la vita! (Joe Gargery: cap. XV, 2012)
*Il cielo sa che non dovremmo mai vergognarci delle nostre [[lacrime]], perché sono pioggia sulla polvere accecante della terra che ricopre i nostri cuori induriti. (Pip: cap. XIX, 2011)
*[...] essendo uno dei suoi {{NDR|di mio padre}} princìpi che dalla creazione del mondo nessun uomo che non sia, in fondo all'anima, un autentico [[gentiluomo]] potrà mai essere un vero gentiluomo nei modi. Lui dice che nessuna vernice può nascondere la grana del legno, e che più vernice ci metti sopra, più la grana si rivela. (Haendel: cap. XXII, 2013)
*Così, nella vita, accade che le nostre peggiori bassezze e viltà le commettiamo di solito a causa di coloro che più disprezziamo. (Pip: cap. XXVII, 2011)
*Pip, vecchio mio, la vita è fatta di tanti [[Separazione|distacchi]] appiccicati insieme, diciamo così; e uno batte il ferro, l'altro batte l'oro, un altro ancora il rame, ed è inevitabile che avvengano distacchi, fra di loro; e questi distacchi bisogna prenderli come vengono. (Joe Gargery: cap. XXVII, 2012)
*Tutti gli imbroglioni della terra messi insieme sono nulla in confronto a coloro che [[Inganno|ingannano]] se stessi [...]. (Pip: cap. XXVIII, 2011)
*– Ti dirò, – riprese, nello stesso bisbiglio rapido e appassionato, – che cos'è vero [[amore]]. È cieca ammirazione, autoumiliazione illimitata, sottomissione totale, fede e credenza contro se stessi e contro il mondo, offerta di tutto il cuore e tutta l'anima a chi ce li trafigge... (Miss Havisham: cap. XXIX, 2012)
*[...] chi occupa un posto di fiducia non è mai l'uomo più adatto. (Mr Jaggers: cap. XXX, 2012)
*«Scelga il suo ponte, Mr. Pip», replicò Wemmick, «poi vada a fare una passeggiata su quel ponte, e butti i suoi soldi nel Tamigi dall'arco centrale di quel ponte, e saprà perfettamente che fine hanno fatto. Aiuti un amico con quel denaro, e potrà anche arrivare a conoscere la fine di quel denaro... ma è una fine meno piacevole e meno utile». (cap. XXXVI, 2011)
*«Così,» continuò Estella «mi si deve prendere come sono stata fatta. Il successo non è mio, l'insuccesso neppure, ma le due cose insieme hanno prodotto me.» (cap. XXXVIII, 2013)
*Non prenda mai nulla per quel che sembra esteriormente; prenda tutto per le prove che ne ha. Non c'è miglior [[Regole dai libri|regola]]. (Mr Jaggers: cap. XL, 2012)
*Era una di quelle giornate di [[marzo]] in cui il sole brilla caldo e il vento soffia freddo, quando è estate alla luce e inverno all'ombra. (Pip: cap. XLIV, 2011)
*[...] non possiamo scorgere il fondo delle prossime ore, più di quanto possiamo scorgere il fondo di questo fiume in cui metto la mano. E neppure possiamo fermare il loro fluire, più di quanto io possa fermare il fluire di questa corrente. Mi scorre tra le dita ed è già andata, vedi! (Abel Magwitch: cap. LIV, 2011)
*Sono stata piegata e spezzata, ma... spero... in una forma migliore. (Estella: cap. LIX, 2013)
===Citazioni su ''Grandi Speranze''===
*Io, personalmente, baratto volentieri tutta ''Guerra e Pace'' per tre pagine di ''Grandi Speranze''. ([[Alessandro Baricco]])
==''Il circolo Pickwick''==
===[[Incipit]]===
====Alessandro Ceni====
Il primo raggio di luce che illumina la tenebra, e converte in abbagliante fulgore quell'oscurità in cui la primeva storia del pubblico affermarsi dell'immortale Pickwick parrebbe essere involta, discende dalla disamina della seguente rubricazione negli Atti del Circolo Pickwick, che il curatore di questi incartamenti ha il sommo piacere di presentare ai suoi lettori, come prova della diligente attenzione, indefessa assiduità, e fine perspicacia, con cui la sua ricerca in mezzo alla molteplicità dei documenti affidatigli è stata condotta.
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=t02BCwAAQBAJ Il circolo Pickwick]'', traduzione di Alessandro Ceni, Feltrinelli, Milano, 2016. ISBN 9788858824115.}}
====Silvio Spaventa Filippi====
Il primo raggio di luce che rischiara la tenebra e muta in un fulgore abbagliante l'ombra che sembra avvolgere i primi passi nella vita pubblica dell'immortale Pickwick, sprizza dalla lettura della seguente relazione nei Rendiconti del Circolo Pickwick, che il raccoglitore di queste pagine sottomette col più gran piacere al lettore, in prova della diligentissima attenzione, dell'infaticabile attività e dello squisito discernimento, con cui è stata condotta la ricerca fra la gran massa dei documenti che gli vennero affidati.
====Lodovico Terzi====
Il primo raggio di luce che rischiara le tenebre, e tramuta in abbagliante splendore l'oscurità che ai suoi inizi sembra avvolgere la vita pubblica dell'immortale Pickwick, scaturisce dalla lettura della seguente risoluzione, tolta dagli Atti del Circolo Pickwick, che il curatore di queste memorie ha il piacere di presentare ai suoi lettori, come prova della scrupolosa attenzione, dello studio indefesso e del sottile discernimento con cui ha condotto le sue ricerche nella molteplice varietà dei documenti affidatigli.
{{NDR|Charles Dickens, ''Il circolo Pickwick'', a cura di Lodovico Terzi, Adelphi, Milano, 2011. ISBN 978-88-459-7006-1.}}
====Federigo Verdinois====
Il primo raggio di luce che viene a rompere ed a fugare le tenebre nelle quali pareva involta l'apparizione dell'immortale Pickwick sull'orizzonte del mondo scientifico, la prima menzione officiale di quest'uomo prodigioso trovasi negli statuti inseriti fra i processi verbali del Circolo. L'editore dell'opera presente è lieto di poterli mettere sotto gli occhi dei suoi lettori, come una prova della scrupolosa attenzione, dello studio diuturno, dell'acume, che hanno sempre accompagnato le sue ricerche nella farraggine dei documenti affidati alle sue cure.
===Citazioni===
*Ben di rado i grandi uomini sono molto scrupolosi nella cura della persona. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 2|cap. 2]], 1879)
*— Sto meditando, — disse il signor Pickwick, — sulla strana mutabilità dei casi umani.<br>— Ah, capisco! Si entra per la porta, un giorno, e si esce per la finestra il giorno dopo. Filosofo, il signore?<br>— Osservatore della natura umana, — disse il signor Pickwick.<br>— Anch'io. In genere si è [[filosofi]] quando si ha poco da fare e meno da guadagnare. (cap. II; 1928, vol. I, p. 15)
*Ah! la [[poesia]] è nella vita ciò che i lumi e la musica sono sulla scena.... Spogliate la scena dei suoi abbellimenti e la vita delle sue illusioni.... che rimane alla scena e alla vita che metta conto di vedere o di vivere? (Jemmy: cap. III; 1928, vol. I, p. 38)
*Stenti e malattie sono così comuni al mondo da non meritare più attenzione di quanta di solito se ne accorda alle più ordinarie vicissitudini della natura umana. (Jemmy: cap. III; 1928, vol. I, p. 39)
*L'uomo è mortale, e v'è un punto oltre il quale il [[coraggio]] umano non può giungere. (cap. IV; 1928, vol. I p. 52)
*Pochi momenti vi sono nella vita di un uomo, nei quali sia così ridevole il suo imbarazzo e così scarsa in altri la commiserazione, come quando egli si trova ad inseguire il suo [[cappello]]. È indispensabile, in questa operazione del ricuperare un cappello volato via, una forte dose di freddezza e un grado speciale di giudizio. Non bisogna essere frettoloso, né precipitarvisi sopra; né d'altra parte si deve cadere nell'estremo contrario e rischiare di perderlo a dirittura. Il miglior mezzo è questo: di tener dietro dolcemente all'oggetto che si ha in mira, di essere vigile e cauto, di attendere il destro, avanzarlo di qualche passo, far poi una subita diversione, afferrarlo, e cacciarselo in capo solidamente: e tutto questo, sorridendo sempre con una certa grazia, come se la cosa vi paresse il giuoco più piacevole di questo mondo. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 4|cap. 4]], 1879)
*Dietro la carrozza era strettamente legata una canestra di vaste dimensioni – una di quelle canestre che per una vaga associazione di idee non mancano mai di destare in una mente contemplativa visioni di polli rifreddi, lingue e bottiglie di vino – e a cassetta sedeva, in uno stato di profonda sonnolenza, un ragazzo grasso e rubicondo, che un arguto osservatore avrebbe subito riconosciuto pel dispensiere ufficiale del contenuto della canestra suddetta quando il tempo opportuno per la distribuzione di quello fosse arrivato.<ref name=joe>Dalla descrizione del personaggio di Joe, il "ragazzo grasso" "letargico" è derivata la "sindrome di Picwick", altro nome con cui è nota la "sindrome obesità-ipoventilazione". {{cfr}}[[w:Sindrome obesità-ipoventilazione|voce]] su Wikipedia.</ref> ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 4|cap. 4]], 1879)
*– Maledetto ragazzo, s'è addormentato di nuovo!<br />– Davvero, un ragazzo straordinario, – disse il signor Pickwick; – dorme sempre a questo modo?<br />– Se dorme! – esclamò il vecchio signore. – Va per una commissione e dorme, serve a tavola e dorme.<br />– Strano davvero!<br />– Altro che strano! Io sono superbo di questo ragazzo; non lo darei per tutto l'oro del mondo. Perbacco, è una curiosità, capite! Joe, via questa roba, e dà qua un'altra bottiglia Joe!<br />Il ragazzo grasso si scosse, aprì gli occhi, ingoiò il pezzo di pasticcio che teneva in bocca nel punto che s'era addormito, e lentamente eseguì gli ordini del padrone, contemplando con aria cupida e molle i rimasugli del banchetto nel levare i piatti e rimetterli nella canestra.<ref name=joe/> ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 4|cap. 4]], 1879)
*[...] i filosofi, dopo tutto, non sono che uomini con una corazza. (cap. X; 1928, vol. I, p. 135)
*– [...] la miglior cosa in queste occasioni e di fare quel che fa la massa.<br />– Ma supposto che ve ne siano due delle masse? – suggerì il signor Snodgrass.<br />– Bisogna gridare con la più numerosa, – rispose il signor Pickwick. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 13|cap. 13]], 1879)
*— Le [[donna|donne]], dopo tutto, signori, — disse con entusiasmo Snodgrass, — sono il grande sostegno e il conforto della nostra vita. (cap. XIV; 1928, vol. I, p. 180)
*Non c'è un mese in tutto l'anno in cui la natura si adorni di più bella veste come nel mese di [[Agosto]]. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 16|cap. 16]], 1879)
*— Tu sei proprio un filosofo, Sam, — disse il signor Pickwick.<br>— Credo, signore, che sia una malattia di famiglia, — rispose Weller. Mio padre ha la stessa infezione. Se la mia matrigna grida, lui fischia. Se s'arrabbia e gli rompe la pipa, lui se n'esce e va a comprarsene un'altra. Allora essa s'infuria, e si fa pigliare le convulsioni; lui continua a fumare tranquillamente finché essa non ritorna in sé. È [[filosofia]] questa, signore?<br>— A ogni modo, ne fa le veci, — rispose il signor Pickwick, ridendo, — e deve averti giovato nel corso della tua vita errabonda, Sam. (cap. XVI; 1928, vol. I, p. 212)
*Non c'è nulla di così rinfrescante come il [[sonno]], come disse la fantesca prima di sorbirsi il guscio d'ovo pieno di laudano. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 16|cap. 16]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*Le [[lacrima|lagrime]] non hanno fatto mai andare un orologio o messo in moto un congegno a vapore. (Sam Weller: cap. XVI; 1928, vol. I, p. 218)
*[[Lingua]]; bravo, eccellente quando non è di donna. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 19|cap. 19]], 1879)
*È una bella cosa giocare al [[badminton|volante]], quando però non siete voi il volante e le racchette non sono due avvocati. A questo modo, il giuoco diventa troppo eccitante. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 20|cap. 20]], 1879)
*– Ho trovato una cura numero uno per la [[gotta]], Sam – rispose il signor Weller posando il bicchiere.<br />– Una cura per la gotta! – esclamò il signor Pickwick cavando in fretta il suo portafogli; – e {{sic|qual'è}}?<br />– La gotta, signore, – rispose il signor Weller, – la gotta è un certo malanno che viene dalle troppe comodità e dall'averne troppi. Se mai vi piglia la gotta, signore, subito sposatevi una vedova che abbia una buona dose di voce e che se ne serva discretamente, e la gotta ve lo dico io che non torna più. È una ricetta miracolosa, signore. Io la prendo regolarmente tutti i giorni, e posso garentire che son sicuro da qualunque malattia prodotta dallo star troppo bene. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 20|cap. 20]], 1879)
*[...] penso che il pover'uomo è vittima della connubiabilità, come disse il cappellano privato di Barba Blù con una lagrima pietosa quando andò a vederlo atterrare. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 20|cap. 20]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*[...] la [[disperazione]] di rado ci assale col primo grave colpo della sventura. L'uomo fida negli amici non ancora provati, ricordando le molte offerte di aiuto, quando non ne aveva bisogno, dei suoi allegri compagni; egli ha la speranza.... la speranza della felice inesperienza.... e per quanto possa incurvarsi sotto il primo urto, essa gli germoglia in seno, e fiorisce per un po' di tempo, finché non è abbattuta dalla delusione e dall'abbandono. (cap. XXI; 1928, vol. I, p. 286)
*Un tacito sguardo di affezione e di sollecitudine, nell'ora che tutti gli altri occhi si volgono freddamente altrove.... la {{Sic|consapevolenza}} di godere la simpatia e l'affetto d'un altro, nel momento che tutti ci hanno abbandonato.... è un rifugio, una sosta, una consolazione nella più profonda angoscia, che nessuna ricchezza è capace di comprare, nessun potere capace di offrire. (cap. XXI; 1928, vol. I, p. 287)
*È una cosa molto curiosa [...] che la miseria e le ostriche debbano andar sempre insieme. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 22|cap. 22]], 1879)
*Oramai è passata e non c'è più che fare, e questa è una consolazione, come dicono sempre in Turchia, quando tagliano la testa ad uno per un altro. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 23|cap. 23]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*Prima gli affari, e i piaceri dopo, come disse il re [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo terzo]] quando ammazzò quell'altro re nella Torre, prima di strangolare i bambini. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 25|cap. 25]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*— Sam, [[Silenzio|zitto]], — disse il signor Pickwick.<br>— Muto come un tamburo bucato, — rispose Sam. (cap. XXV; 1928, vol. I, p. 343)
*Addoloratissimo di recare un qualunque disturbo, signora, come disse il brigante alla vecchia signora quando la mise sul fuoco [...]. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 26|cap. 26]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*[...] che poi valga la pena di passar tanti guai per imparar così poco, come disse il ragazzo quando fu arrivato in fondo all'[[alfabeto]] [...]. (Tony Weller: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 27|cap. 27]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*E veramente numerosi sono i cuori ai quali il [[Natale]] arreca un breve periodo di gioia e di felicità. Quante famiglie, i cui componenti si sono dispersi qua e là lontano, nell'irrequieta lotta per la vita, si trovan riuniti di nuovo e s'incontrano di nuovo a Natale in quella felice compagnia e reciproca buona volontà, che è una così larga fonte di gioia pura e sincera, e così lontana dalle ansie e dalle tristezze del mondo, da essere annoverata, nella credenza religiosa delle nazioni più civili e insieme nelle rudi tradizioni dei più rudi selvaggi, fra le prime gioie della vita futura, largite ai beati e ai felici. Quante vecchie memorie e quante simpatie sopite ridesta il tempo di Natale! (cap. XXVIII; 1928, vol. I, p. 375)
*Su un [[matrimonio]] si scherza volentieri, ma dopo tutto non v'è molto da scherzare — parliamo semplicemente della cerimonia, e vogliamo che si comprenda particolarmente che noi non ci lasciamo trascinare a nessun sarcasmo sulla vita coniugale. Insieme col piacere e la gioia del matrimonio ci son molti rimpianti per la casa che si abbandona, le lagrime della separazione fra il padre e la sposa, la consapevolezza del distacco dai cari e buoni amici della parte più felice della vita, per affrontare cure e affanni con altri non ancora provati e poco conosciuti [...]. (cap. XXVIII; 1928, vol. I, p. 384)
*Nel limpido, azzurro cielo splendeva il sole, l'acqua scintillava sotto i suoi raggi, e gli alberi parevano più verdi e i fiori più gai, sotto il suo influsso benefico. L'acqua s'increspava con un piacevole mormorio; gli alberi stormivano allo zeffiro che bisbigliava fra le foglie; sui rami cantavano gli uccelli e l'allodola si levava in alto a dare il benvenuto al mattino. Sì, era mattina; la lucente, odorosa mattina d'estate: la più piccola foglia, il più esile filo d'erba era pieno di vita. La formica s'affrettava al suo lavoro quotidiano, la farfalla aleggiava e s'indorava ai caldi raggi del sole; miriadi d'insetti spiegavano le loro ali trasparenti, e godevano della loro breve, ma felice esistenza. La gente passava, contenta della stagione, e tutto era lucentezza e splendore. (cap. XXIX; 1928, vol. I, pp. 403-404)
*Vide che le donne, le più tenere e le più fragili delle creature di Dio, erano più frequentemente superiori alle disgrazie, alle avversità e alle angustie; e ciò perché portavano in cuore un'inesauribile fonte di affezione e di devozione. (cap. XXIX; 1928, vol. I, p. 404)
*– Benissimo, signore. C'è da basso un paio di Segaossi.<br />– Un paio di che? – domandò il signor Pickwick, alzandosi a sedere nel mezzo del letto.<br />– Un paio di Segaossi.<br />– Che è un Segaossi? – domandò il signor Pickwick, non ben certo se si trattasse di un animale vivo o di qualche cosa<br />– Come! non sapete che cosa è un Segaossi? – esclamò il signor Weller; – io mi figurava che tutti sapessero che un Segaossi è un chirurgo.<br />– Ah, un chirurgo, eh? – disse sorridendo il signor Pickwick...<br />– Per l'appunto, signore, – rispose Sam. – Questi di giù non sono però dei Segaossi patentati; si tirano su pel mestiere.<br />– In altri termini, sono [[studente di medicina|studenti di medicina]], volete dire?<br />Sam Weller accennò di sì col capo.<br />– Ne godo davvero, – disse il signor Pickwick, gettando energicamente il berretto sul piumino. – Bravi ragazzi cotesti studenti; bravissimi giovani, il cui giudizio è maturato dall'osservazione e dalla riflessione, e il cui gusto viene educato dalla lettura e dallo studio. Ne godo davvero. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 30|cap. 30]], 1879)
*Le [[Separazione|separazioni]] sono allegre durante la vita scolastica; ma fuor della scuola sono abbastanza dolorose. La morte, il dovere e i mutamenti di fortuna sciolgono ogni giorno dei gruppi felici e li sparpagliano lontano, e i fanciulli e le fanciulle non ritornano più. (cap. XXX; 1928, vol. II, p. 15)
*Quando uno sanguina entro di sé, è in una condizione pericolosa per lui; ma quando ride entro di sé è pericoloso per gli altri. (Mallard: cap. XXXI; 1928, vol. II, p. 27)
*Un [[Conto (economia)|conto]], sia detto per incidenza, è la più straordinaria locomotiva che il genio umano abbia mai inventata. Correrebbe tutta la vita, senza mai fermarsi spontaneamente. (cap. XXXII; 1928, vol. II, p. 34)
*È un [[vento]] veramente cattivo quello che non soffia bene per nessuno. (cap. XXXII; 1928, vol. II, p. 41)
*All'età mia, sarà un gran colpo, questo è certo; ma io son duro parecchio, questo è che mi consola, come disse il vecchio tacchino quando il pollaiolo gli disse che temeva di dovergli tirare il collo per portarlo al mercato. (Tony Weller: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 33|cap. 33]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*Sicché colgo l'occasione di questo giorno, Maria mia cara, come disse cuel tal debitore che usciva soltanto le domeniche [...]. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 33|cap. 33]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*[...] le verrà la voglia che ci sia dell'altro, e questa è la grande arte di scrivere le [[Lettera|lettere]]. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 33|cap. 33]], 1879)
*Gli avvocati opinano che ci siano due specie di [[Testimonianza|testimoni]] particolarmente nocivi: i riluttanti e i troppo volenterosi [...]. (Signor Winkle: cap. XXXIV; 1928, vol. II, p. 79)
*— Lo scrivete col V o col doppio V?<br>— Questo dipende dal gusto e dalla fantasia di chi lo scrive, eccellenza. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 34|cap. 34]], 1879)
*A proposito, chi sa perché molti, che non leggono e non scrivono mai, hanno sempre qualche stanzetta che chiamano [[Studio (stanza)|studio]]? ([[Sam Weller]]: cap. XXXV; 1928, vol. II, p. 97)
*È vecchio privilegio dei [[re]] di governar tutto, ma non le loro passioni. (cap. XXXVI; 1928, vol. II, p. 108)
*— Ma è sempre così, — disse Giovanni Smauker; — se il destino ti scaglia nella vita pubblica e in una funzione pubblica, devi aspettarti d'andar soggetto a tentazioni, dalle quali, Weller, gli altri sono esenti. (cap. XXXVII; 1928, vol. II, p. 116)
*Certi [[vecchi]] sono come gli elefanti. Di tanto in tanto s'eccitano e diventano selvaggi. (Roker: cap. XLII; 1928, vol. II, p. 189)
*[...] io non son troppo abituato a cantare senza lo strumento: ma tutto pel quieto vivere, come disse il marinaio quando fu nominato custode della lanterna del molo. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 43|cap. 43]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*Abbasso la melanconia, come disse lo scolaro a cui era morto il maestro. (Sam Weller: cap. XLIV; 1928, vol. II, p. 217)
*Le lagrime — disse Giobbe, con uno sguardo di momentanea astuzia, — non sono le sole prove della sofferenza, né le migliori. (cap. XLV; 1928, vol. II, pp. 233-234)
*Dolente di dover interrompere il vostro piacevole trattenimento, come disse il re quando sciolse il parlamento [...]. (Sam Weller: cap. XLVIII; 1928, vol. II, p. 267)
*[...] doveva esser così, e così è stato, come disse la vecchia signora dopo che si fu sposato il servitore. ([[Sam Weller]]: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 52|cap. 52]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*Non ci badate; tutto pel mio meglio, come disse lo {{sic|scolare}} pentito quando gli dettero il cavallo. (Tony Weller: [[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 52|cap. 52]], 1879) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*[...] più uno ingrassa, e più diventa saggio. [[Pancia]] e [[saggezza]], Samuelino, crescono sempre insieme. (Tony Weller: cap. LV; 1928, vol. II, p. 362)
*È il destino del vecchio solo, che quelli che gli stanno d'attorno debbano crearsi nuovi e diversi affetti e lasciarlo. (cap. LVI; 1928, vol. II, p. 373)
*Lasciamo il nostro vecchio amico in uno di quei momenti di pura felicità, che si trovano, se li cerchiamo, ed allietano la nostra fuggevole esistenza quaggiù. Sulla terra vi son delle ombre buie, ma le luci, nel contrasto, son più vive. Alcuni, come i pipistrelli e i gufi, hanno occhi più adatti alla tenebra che alla luce. Noi, che non abbiamo simili facoltà ottiche, siam lieti di dare il nostro ultimo sguardo d'addio ai compagni immaginari di molte ore solitarie, nel momento che la breve felicità di questo mondo, come una fulgida luce di sole, raggia in pieno su di loro. (cap. LVII; 1928, vol. II, p. 389)
*È destino di molti uomini, che vivono fra la gente e vanno innanzi con gli anni, di farsi molti veri amici e di perderli poi nel corso della vita. È destino di tutti gli autori o cronisti di crearsi degli [[Amico immaginario|amici immaginari]], e di perderli nel corso dell'arte. Né qui si arresta la disgrazia loro; perché si richiede inoltre da loro che di quelli rendano un conto preciso. ([[s:Il Circolo Pickwick/Capitolo 57|cap. 57]], 1879)
===Citazioni su ''Il circolo Pickwick''===
*Il lettore che apre la prima volta ''Pickwick'' adesso prova la stessa gioia di chi lo leggeva a fascicoli nell'anno 1836. Gli allegri personaggi, che lo popolano, ridono con la stessa schietta giocondità d'allora; gli episodi comici, che occhieggiano con grazia birichina da tutte le pagine, vi mettono con lo strepito delle risate gioiose un rumore di cascatelle che vi dà la sensazione e la visione di acque gorgoglianti e schiumose, di poggetti fioriti e di boschetti ombrosi, di desinari sull'erba, di grida e di richiami di brigate chiassose, a spasso in giornate di sole e di felicità. ''Pickwick'' si può leggere non una, ma due, tre, dieci volte, ed è sempre nuovo. È come un inesauribile riso di giovinezza eterna. ([[Silvio Spaventa Filippi]])
==''Il mistero di Edwin Drood''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''An ancient English Cathedral Tower? How can the ancient English Cathedral tower be here! The well-known massive grey square tower of its old Cathedral ? How can that be here! There is no spike of rusty iron in the air, between the eye and it, from any point of the real prospect.''
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=CTMrAAAAYAAJ The mystery of Edwin Drood]'', Chapman & Hall, London, 1870.}}
====Pier Francesco Paolini====
Il campanile di un'antica Cattedrale inglese? Ma come può trovarsi qui, quest'antica torre? Eppure, è la massiccia, e a lui ben nota, mole squadrata e grigia della torre campanaria d'una vecchia Cattedrale. Come può trovarsi qui? Come si spiega la presenza, fra l'occhio di chi guarda e questa torre, qui, di un'asta di ferro, aguzza e arrugginita?
===Citazioni===
*Cosa c'è di più grazioso di una vecchia signora (a parte una signora giovane) allorché i suoi occhi sono lucenti, allorché la sua figura è snella e compatta, allorché il suo viso è allegro e tranquillo, allorché il suo vestito è simile a quello di una pastorella di porcellana: sì delicato nei suoi colori, così adatto alla persona, così ben modellato su di lei? (cap. VI)
*«Forse, la miglior forma di civiltà e cortesia, in qualsiasi ambiente si sia stati allevati,» ribatte Edwin Drood «è badare ai propri affari.» (cap. VIII)
*È stato bene spesso osservato che le [[Donna|donne]] hanno il curioso potere di indovinare il carattere degli uomini, un potere che sembrerebbe innato ed istintivo, dato che a esso non si attinge mediante un paziente ragionamento, dato che esso non è in grado di render sufficientemente conto di se stesso, e che si esprime e manifesta con la massima sicumera anche contro un cumulo di osservazioni in contrario da parte dell'altro sesso. Ma non è stato altrettanto spesso osservato che tale potere (fallibile, come qualsiasi altro attributo umano) è in linea di massima assolutamente incapace di auto-revisione; e che quando ha espresso un parere avverso che, ai lumi dell'umano intelletto, si sia susseguentemente dimostrato erroneo, esso parere non si distingue più dal pregiudizio, per quanto concerne la sua determinazione a non venir riveduto e corretto. Anzi, la possibilità stessa di una contraddizione o confutazione, per quanto remota, impartisce a codesto femminil giudizio, sin dall'inizio, in nove casi su dieci, quella debolezza ch'è insita nella testimonianza resa da un testimone interessato; sì personalmente e sì fortemente connette, la gentil indovina, se stessa alla propria divinazione. (cap. X)
*I [[Sindaci]] vengono elevati alla loro carica affinché pronuncino discorsi e indirizzi: macchine belliche che, intrepidamente, sparano pallottole e granate contro la Grammatica Inglese. (cap. XII)
*Non v'è nulla di piccolo, per chi è veramente grande in ispirito. (cap. XVII)
*[...] mister Grewgious sollevò lo sguardo, dalle finestre alle [[stelle]], come se egli volesse leggere, in esse, qualcosa che gli era celato. Molti di noi lo vorrebbero, se lo potessero; ma nessuno di noi conosce ancora l'alfabeto degli astri – né appare probabile che mai verrà a conoscerlo, in questo stadio dell'esistenza – e ben poche lingue posson leggersi finché non si sia ben padroni dei loro segni alfabetici. (cap. XVII)
*[...] la confusione mentale non [è] sempre, necessariamente, goffa ma [può], talvolta, presentar un grazioso aspetto. (cap. XXII)
==''Il nostro comune amico''==
===[[Incipit]]===
====Filippo Donini====
Ai nostri giorni (non è necessario indicare l'anno con maggiore esattezza) una barca d'aspetto sporco e poco rassicurante, con dentro due persone, andava sul Tamigi tra il ponte di Southwark, che è di ferro, e il ponte di Londra, che è di pietra, sul finire di una sera d'autunno.
====Fruttero & Lucentini====
Ai nostri giorni (non importa precisare l'anno), una barca di sudicio e malandato aspetto, con due figure a bordo, s'aggirava sul Tamigi tra il Southwark Bridge, che è di ferro, e il London Bridge, che è di pietra, mentre il pomeriggio d'autunno andava già cedendo alla sera.<ref group="fonte" name=incipit/>
===Citazioni===
*[...] c'è una maligna tendenza dell'umanità ad approfittare della minima occasione di guardare chiunque, piuttosto che la persona che le parla. (lib. I, cap. II)
*Chi sa leggere non guarda un [[libro]], nemmeno se chiuso in uno scaffale, allo stesso modo di chi non sa leggere. (lib. I, cap. III)
*Ma dal modo come si mettono insieme vari elementi dipende se il risultato sarà una donna o un pesce, oppure una sirena. (lib. I, cap. III)
*Perché questa è la legge eterna: il [[Bene e male|male]] spesso finisce e muore con chi lo fa, ma il [[Bene e male|bene]] continua. (lib. I, cap. IX)
*Come è ben noto alla nostra saggia generazione la compra e vendita di [[Azione (finanza)|azioni]] è l'unica cosa da fare in questo mondo. Non c'è bisogno di antenati né di una buona reputazione, né di cultura, né di idee, né di bei modi: basta avere azioni. Avere abbastanza azioni da far parte del Consiglio Generale col nome in lettere maiuscole, viaggiare su e giù tra Londra e Parigi per affari misteriosi, ed essere grandi. Da dove viene quel tale? Dalle azioni. Dove va? Alle azioni. Che gusti ha? Azioni. Ha dei princìpi? Ha azioni. Che cos'è che lo manda al Parlamento? Le azioni. Forse da solo non è mai riuscito a nulla, non ha mai fatto nulla, non ha mai prodotto nulla! Ma le azioni spiegano tutto. O potenti azioni! Voi fate risplendere in alto quelle lucenti immagini per cui noi pidocchi insignificanti gradiamo notte e giorno, come per effetto dell'oppio o della cicuta: «Liberateci dal nostro denaro, sparpagliatelo per nostro conto, comprateci e vendeteci, rovinateci, soltanto vi preghiamo di assidervi tra le potenze della terra e d'ingrassare a nostre spese!» (lib. I, cap. X)
*[...] c'è nell'[[Inghilterra|inglese]] una combinazione di qualità, una modestia, un'indipendenza, una responsabilità, un riposo, combinati con l'assenza di tutto ciò che possa fare arrossire una fanciulla, che si cercherebbero invano tra le nazioni della terra. (Signor Podsnap: lib. I, cap. XI)
*L'istinto (parola che tutti capiscono bene) cammina generalmente a quattro zampe, ma la ragione sempre con due, e perciò un [[animale]] a quattro zampe non può mai raggiungere, nella bassezza, la perfezione di un uomo. (lib. II, cap. V)
*[...] il [[servo]] incompetente, da chiunque sia impiegato, è sempre contro il padrone. Anche certi governatori nati, persone nobili e molto onorevoli, che hanno dato prova di assoluta incapacità in posti importanti, si sono mostrati senza eccezione avversi al loro padrone, ora affettando sfiducia, ora ostentando insolenza. E quello che è vero del padrone e del servo negli affari pubblici, è egualmente vero dei servi e padroni privati in tutto il mondo. (lib. II, cap. VII)
*Quando la vostra [[famiglia]] vuol sbarazzarsi di voi, non c'è niente di più facile che mettervi in urto con la vostra famiglia. (lib. II, cap. V)
*L'[[amore]], benché si dica che sia cieco, sa far buona guardia [...]. (lib. II, cap. XI)
*[...] c'è una moltitudine di caratteri deboli e incapaci d'iniziativa che sono sempre pronti a entusiasmarsi per la prima idea sballata che capita (e generalmente ai giorni nostri s'infiammano per qualcuno che ha fatto qualche cosa, e poi si scopre che non ha fatto proprio nulla) [...]. (lib. II, cap. XI)
*La [[potenza]] (a meno che non sia la potenza dell'intelletto o della virtù) ha sempre la più grande attrattiva sulle nature più basse [...]. (lib. III, cap. VII))
*{{NDR|Parlando del figlio}} Sarebbe più acuto del dente di un serpente, se non fosse più piatto dell'acqua stagnante. (Fanny Cleaver: lib. III, cap. X)
*Se i grandi [[criminali]] dicessero la verità – ma essendo grandi criminali non la dicono – racconterebbero molto raramente di aver lottato contro il delitto. Lottano per compierlo. Essi tengono testa alle onde avverse, per raggiungere la riva sanguinosa, non per fuggirla. (lib. III,cap. XI)
*E questa è un'altra delle disgrazie a cui va incontro un criminale. Ci sono cinquanta porte aperte alla scoperta del suo delitto. Egli si preoccupa con infinita cura di sbarrarne saldamente quarantanove, e non si accorge della cinquantesima che resta spalancata. (lib. IV, cap. VII)
*[...] il criminale che riesce a tenere a bada il rimorso della sua coscienza che grida vendetta, non può sfuggire a una tortura più lenta che consiste nel ripetere incessantemente il delitto, nella sua immaginazione, mille e mille volte, e sempre in modo più perfetto. Nelle dichiarazioni che gli assassini fanno a loro difesa e nelle loro pretese confessioni, si può rintracciare attraverso tutte le loro bugie il filo di questa tortura che li perseguita. Se avessi fatto quello di cui mi si accusa, si può immaginare che avrei fatto questo sbaglio e quest'altro? Se avessi fatto quello di cui mi si accusa, avrei lasciato quello spiraglio per il quale ha deposto ignobilmente contro di me quel testimonio falso e malvagio? Lo stato del miserabile che continuamente trova i punti deboli del suo delitto quando non si può cambiar più niente, e cerca di rafforzarli, è uno stato che aggrava l'offesa perché ripete il delitto mille volte, ma è anche uno stato che infligge alla trista, spietata natura del colpevole la punizione di un tormento inimmaginabile. (lib. IV, cap. VII)
*L'amore è in ogni cosa un maestro ammirevole [...]. (lib. IV, cap. XI)
==''Impressioni italiane''==
*Potemmo vedere [[Genova]] prima delle tre e l'osservare come gradualmente si sviluppava il suo splendido anfiteatro, fila di case che spuntavano sopra fila di case, giardino sopra giardino, palazzo sopra palazzo, altura su altura, fu ampio motivo di occupazione per noi finché non entrammo nel suo porto imponente. (pp. 28-29)
*{{NDR|Su [[Genova]]}} Mai, in vita mia, fui così sbigottito! La meravigliosa novità di tutto, gli odori sconosciuti, l'inesplicabile sudiciume (malgrado sia considerata la più pulita delle città italiane), l'ammucchiarsi disordinato di case sporche, una sopra il tetto dell'altra; i vicoli, più squallidi e stretti che quelli di St. Giles o di Parigi vecchia; dentro e fuori i quali passavano e ripassavano non dei vagabondi ma delle signore eleganti, con veli bianchi e grandi ventagli; la totale assenza di rassomiglianza di qualsiasi casa d'abitazione o negozio o muro o sostegno o colonna con qualcosa che uno avesse visto prima; lo sporco scoraggiante, il disagio e lo sfacelo, mi stordirono completamente. (p. 29)
*Non immaginavo, quel giorno, che sarei mai arrivato ad avere un legame persino con le pietre della strada di [[Genova]] e che avrei ripensato alla città con affetto, perché connessa con tante ore di felicità e di quiete! (p. 30)
*Le prime impressioni che un posto del genere di [[Albaro]], il sobborgo di Genova dove attualmente, come direbbero i miei amici americani, sono "situato", possono difficilmente non essere, devo supporre, lugubri e deludenti. Ci vuole un po' di tempo e di abitudine per superare la sensazione di depressione che, all'inizio, nasce da tanta rovina e tanta trascuratezza. (p. 31)
*La [[Villa Bagnarello]]: o la Prigione Rosa, espressione molto più indicata per l'edificio, è in una delle più splendide posizioni immaginabili. [...] Una decrepita, tetra, spettrale, echeggiante e sinistra casa disadorna: questo è; come non ne ho mai né viste né immaginate. (pp. 32, 34)
*{{NDR|Su [[Genova]]}} È un posto che "cresce dentro di voi" giorno per giorno. Sembra sempre che vi sia qualcosa da scoprirvi. Potete smarrire il vostro cammino (che cosa gradevole è, quando siete senza meta!) venti volte al giorno, se vi aggrada; e ritrovarlo tra le più sorprendenti ed inaspettate difficoltà. Abbonda dei più strani contrasti: cose pittoresche, brutte, meschine, magnifiche, deliziose e disgustose vi si parano davanti allo sguardo ad ogni angolo. (p. 45)
*Chi vuole vedere quanto è bella la campagna negli immediati dintorni di [[Genova]] deve salire, in una giornata serena, in cime al monte Faccio o, almeno, fare una cavalcata intorno alle mura della città che è un'impresa molto più facile da compiere. Non c'è panorama più bello e più vario delle mutevoli vedute del porto e delle valli dei due fiumi, la Polcevera e il Bisagno, da quelle alture lungo le quali sono costruite le mura, poderosamente fortificate, come una piccola grande muraglia cinese. (pp. 45-46)
*La grande maggioranza delle strade è tanto stretta quanto un passaggio pubblico è possibile che lo sia – in un luogo dove la gente (sia pure degli italiani), si suppone che viva e circoli; trattandosi di veri [[Caruggi di Genova|vicoli]], con qua e là una specie di pozzo o di posto per respirare. (p. 47)
*Quando potrò dimenticare le strade dei palazzi: la ''[[Via Garibaldi (Genova)|strada Nuova]]'' e la ''[[Via Balbi|strada Balbi]]''? O come l'una mi apparve un giorno d'estate quando la vidi la prima volta sotto il più smagliante dei cieli estivi blu intenso che la sua stretta prospettiva di immense dimore riduceva ad una affusolata e preziosissima striscia di lucentezza, in contrasto con l'ombra scura sottostante? (p. 48)
*Lo splendore e la varietà delle chiese genovesi può difficilmente essere esagerato. Specialmente la [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|chiesa ''dell'Annunciata'']]: costruita, come molte altre, a spese di una nobile famiglia e che ora viene lentamente restaurata: dalla porta esterna sino alla sommità dell'alta cupola, è così finemente dipinta e dorata che sembra (come dice il Simond, nel suo piacevole libro sull'Italia) una grande tabacchiera smaltata. (p. 65)
*Ci sono tre teatri in città, a parte uno vecchio che viene aperto raramente. Il più importante – il ''[[Teatro Carlo Felice|Carlo Felice]]'': il teatro dell'opera di Genova – è uno splendido, comodo e bel teatro. (p. 68)
*Il ''[[Teatro Diurno (Genova)|Teatro Diurno]]'' è un palcoscenico coperto, all'aria aperta, dove gli spettacoli hanno luogo con la luce del giorno, nel fresco del pomeriggio; con inizio verso le quattro o le cinque e della durata di tre ore. È curioso, seduti tra il pubblico, godere una bella vista delle colline e delle case circostanti, vedere i vicini guardare dalle loro finestre e sentire le campane delle chiese e dei conventi suonare completamente a sproposito con quello che avviene in scena. (p. 69)
*Non c'è in Italia, dicono (e io ci credo), un'abitazione più piacevole di ''[[Villa delle Peschiere|Palazzo Peschiere]]'' [...] Si trova su un'altura all'interno delle mura di Genova ma appartato dalla città: è circondato da bei giardini interni, abbelliti con statue, vasi, fontane, bacini marmorei, terrazze, viali di aranci e di limoni, boschetti di rose e di camelie. Tutti gli appartamenti sono belli per proporzioni e decorazioni; ma il grande vestibolo, alto una cinquantina di piedi, con tre grandi finestre sul fondo, che guardano sull'intera città di Genova, il porto e il mare che la circonda, offre uno dei più deliziosi ed affascinanti panorami del mondo. Sarebbe difficile immaginare una dimora più gradevole e comoda di quella che offrono le grandi stanze, all'interno; e certamente niente di più delizioso potrebbe essere immaginato dello scenario fuori, alla luce del sole o al chiaro di luna. Somiglia più ad un palazzo incantato in una novella orientale che ad una sobria e grave dimora. (p. 78)
*{{NDR|Su [[Villa delle Peschiere]]}} Che si possa vagare di stanza in stanza senza mai stancarsi di osservare le decorazioni fantastiche sui muri e sui soffitti, così vivaci nella loro freschezza di colori come se fossero stati dipinti ieri; o come un piano, o anche il grande ingresso su cui si aprono altre otto stanze, sia una spaziosa passeggiata; o come ci siano corridoi e camere da letto che non usiamo e che raramente visitiamo e delle quali a malapena ritroviamo la strada; o che ci sia una veduta diversa per ognuna delle quattro facciate dell'edificio, poco importa. Ma quel panorama del vestibolo è come una visione per me. (pp. 78-79)
*{{NDR|Sul [[Monte Fasce]]}} [...] la più splendente delle colline con il bel tempo, ma la più tetra quando si avvicina il temporale [...] (p. 79)
*{{NDR|Sull'[[Spianata dell'Acquasola|Acquasola]]}} [...] una passeggiata pubblica dove la banda militare suona gaiamente, dove i veli bianchi delle genovesi si radunano numerosi e dove le famiglie nobili della città cavalcano in tondo e in tondo e in tondo, almeno in abito e carrozza di gala, se non con perfetta padronanza. (p. 80)
*Quando i suoi straordinari paesaggi sono finiti e si snoda tra una lunga linea di sobborghi, che si stendono sulla piatta riva del mare, verso [[Genova]], allora le mutevoli brevi apparizioni di questa magnifica città e del suo porto destano nuove fonti di interesse; rinnovate da ogni vasta, ingombrante, semidisabitata vecchia casa di periferia: e arrivando all'apice quando si raggiunge la porta della città e tutta Genova, con la sua bellissima baia e le colline circostanti, esplode orgogliosamente alla vista. (p. 93)
*Deliziosa [[Verona]]! Con i suoi bei palazzi antichi e l'incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Con i suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell'odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche e quiete strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi e dei Capuleti...
:''Pleasant Verona! With its beautiful old palaces, and charming country in the distance, seen from terrace walks, and stately, balustraded galleries. With its Roman gates, still spanning the fair street, and casting, on the sunlight of to-day, the shade of fifteen hundred years ago. With its marble-fitted churches, lofty towers, rich architecture, and quaint old quiet thoroughfares, where shouts of Montagues and Capulets once resounded...''<ref group="fonte">Da ''[http://www.gutenberg.org/ebooks/650 Pictures from Italy]'', ''Guntenberg.org''.</ref>
*[[Perugia]], munita di grandi mezzi di difesa dalla natura e dalla mano dell'uomo, sorge improvvisamente su di un'altura.<ref group="fonte">Citato in ''Perugia'', Guide Electa Umbria, 1993</ref>
===[[Explicit]]===
Sentiamo per l'ultima volta nel nostro viaggio risuonarci all'orecchio la lingua italiana, e lasciamo quest'[[Italia]], oppressa dalle miserie e dagli oltraggi. La lasciamo coll'amore e l'ammirazione che suscitano le sue bellezze naturali e artistiche, di che è sì miracolosamente ricca, e con un sentimento di vivo affetto per un popolo buono, paziente e gentile. L'inerzia di tanti anni, l'oppressione e lo sgoverno, si son data la mano per deteriorare l'indole di esso e per scemarne la vigoria intellettuale; delle miserabili gelosie, fomentate da piccoli principi, che vedevano nell'unione degli Italiani la loro rovina, e nella disunione la loro forza, hanno guasto e offuscato in essi il sentimento della nazionalità, e financo imbarbarita la loro lingua; ma il buono che fu sempre in essi, esiste ancora, e da queste ceneri può un giorno sorgere una nobile nazione. Sia questa una speranza che serbiamo!
{{NDR|''[https://books.google.it/books?id=T7Q8AAAAYAAJ L'Italia: impressioni e descrizioni di Carlo Dickens]'', traduzione con note del prof. Edoardo Bolchesi, Ulrico Hoepli, Napoli-Milano-Pisa, 1879.}}
==''La bottega dell'antiquario''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''Night is generally my time for walking. In the summer I often leave home early in the morning, and roam about fields and lanes all day, or even escape for days or weeks together, but saving in the country I seldom go out until after dark, though, Heaven be thanked, I love its light and feel the cheerfulness it sheds upon the earth, as much as any creature living.''
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=2dUNAAAAQAAJ The Old Curiosity Shop]'', Chapman and Hall, London, 1841.}}
====Silvio Spaventa Filippi====
È mio costume, vecchio qual sono, d'andare a passeggio quasi sempre di notte. L'estate, spesso, me n'esco di casa la mattina presto, e giro per i campi e i viottoli tutta la giornata, o anche me ne sto lontano per giorni o settimane di fila; ma, tranne che in campagna, di rado esco se non al buio, sebbene, e ne sia ringraziato il Cielo, io ami la luce del giorno e senta, al pari d'ogni creatura vivente, la gioia ch'essa riversa sul mondo.
===Citazioni===
*{{NDR|Dialogo tra personaggi innominati, il secondo dei quali è il nonno di Nell}} — Mi addolora sempre — osservai, mosso da ciò che prendevo per suo egoismo — m'addolora sempre vedere i fanciulli iniziati alle durezze della vita, quando sono appena usciti dall'infanzia. Questo scompiglia la loro fiducia e la loro semplicità... due delle migliori qualità di cui li adorna il Cielo... e fa sì ch'essi partecipino alle nostre tristezze prima che siano capaci di godere dei nostri piaceri.<br>— Non scompiglierà mai le sue — disse il vecchio, guardandomi fisso — le sorgenti sono troppo profonde. D'altra parte, i figliuoli dei poveri conoscono pochi piaceri. Anche le più tenere gioie della fanciullezza si debbono comprare e pagare. (vol. I, cap. I)
*Se l'ala dell'amicizia non dovrebbe mai mutare una piuma, l'ala della parentela non dovrebbe essere mai mozzata e arruffata. (Dick Swiveller: vol. I, cap. II)
*— No — disse Riccardino, scotendo il capo — ma di questi [[vecchi]]... non c'è da fidarsi molto, Rico. Ho una vecchia zia laggiù nel Dorsetshire che doveva morire quando io avevo otto anni, e non ha mantenuto ancora la promessa. Sono così opprimenti, così incoerenti, così sprezzanti questi vecchi... Se in famiglia non c'è l'apoplessia, Rico, non si può fare alcun calcolo su di loro, e anche allora son capaci di fartela in barba. (vol. I, cap. VII)
*— Vi dico, signora — disse il signor Witherden — ciò che penso di un galantuomo, che, come osserva il poeta, è l'opera più nobile della creazione. Io signora, son d'accordo col poeta in ogni particolare. Le Alpi vertiginose da una parte e l'uccello-mosca dall'altra, non son nulla, in fatto di esecuzione, di fronte a un onest'uomo... o a una donna... una donna. (vol. I, cap. XIV)
*[...] è costume degli [[eroi]], quando si trovano in tristi condizioni, assalire {{NDR|il [[destino]]}} con amarezza e ironia. (vol. I, cap. XXXIV)
*Nessuno si butta in terra da sé; se il suo destino lo butta in terra, tocca al destino di raccoglierlo. (Dick Swiveller: vol. I, cap. XXXIV)
*[...] come i dottori di rado pigliano le loro ricette, e i sacerdoti non sempre praticano ciò che predicano, così gli avvocati sono restii a ricorrere alla legge per conto proprio, sapendo bene che essa è un affilatissimo strumento d'incerta applicazione, dispendiosissimo a mettere in moto, e adatto più a tosare perfettamente, che a tosare la persona che bisogna tosare. (vol. I, cap. XXXVII)
*Dall'amore della casa, origina l'amor della [[patria]] [...]. (vol. II, cap. I)
*Ah, le [[vacanze]]! Perché ci lasciano dei rimpianti? Perché non possiamo ricacciarle indietro nella nostra memoria d'una settimana o due, tanto da riportarle a un tratto a quella giusta distanza donde possono essere guardate o con calma indifferenza o con un piacevole sforzo di rievocazione? Perché ci aleggiano intorno come la fragranza del vino di ieri, con un vago sentore di mal capo e di stanchezza, e come quelle buone intenzioni per l'avvenire, che formano giù negli abissi il lastricato permanente d'un vasto dominio, e quassù durano di solito fino all'ora del desinare, un po' più, un po' meno? (vol. II, cap. III)
*[...] nella maggioranza dei casi, la [[Coscienza morale|coscienza]] è un indumento molto elastico e flessibile, che si allunga molto e si adatta a una gran varietà di circostanze. Certa gente, con un prudente governo e col toglierselo a poco a poco, come si fa con una sottoveste di flanella in estate, si sforza anche, a tempo debito, di farne interamente a meno; ma vi sono altri che possono indossarlo e spogliarsene a piacere; e questo, essendo cosa più conveniente e comoda, è molto più in voga. (vol. II, cap. VI)
*[...] i cimenti più duri e più validamente sopportati sono quelli che non son mai registrati nelle memorie di questo mondo, e che pure si soffrono tutti i giorni. (Mr Marton: vol. II, cap. IX)
*Qualunque cosa faccia del rumore è gradita alla [[folla]]. (vol. II, cap. X)
*[...] la decantata voce di popolo, dissimile al sasso che rotola del proverbio,<ref>{{Cfr}} ''[[:en:w:A rolling stone gathers no moss|A rolling stone gathers no moss]]''.</ref> raccoglie molto musco nei suoi continui andirivieni [...]. (vol. II, cap. XI)
*Questo Kit appartiene a quella vostra simpatica gente virtuosa, alla simpaticissima categoria dei giusti, degl'ipocriti, dei vili, delle persone a due facce, dei traditori, delle spie, dei cagnolini che leccano chi dà loro un tozzo di pane e li vezzeggia, e che latrano e s'avventano contro tutti gli altri. (Quilp: vol. II, cap. XIV)
*Ogni cosa nella vita, buona o cattiva, ha quasi sempre un effetto su di noi per via di [[contrasto]]. (vol. II, cap. XVI)
*Così le gesta [[Violenza|violente]] vivono ancora dopo che sono scomparsi gli uomini, e le tracce della guerra e degli spargimenti di sangue {{sic|sopravviveranno}} in lugubri forme, molto tempo dopo che i distruttori non saran più che atomi di terra. (vol. II, cap. XVI)
*Vi sono delle corde nel cuore umano — strane, variabili corde — che vibrano soltanto per caso: rimaste mute e insensibili agli appelli più fervidi e gravi, rispondono finalmente al tocco più lieve e impensato. Nelle menti torbide e deboli, v'è una serie di riflessioni che l'arte può di rado guidare o l'abilità assistere, ma che si rivelerà, come è avvenuto alle grandi verità, per caso e quando lo scopritore non ha che il più semplice oggetto in vista. (vol. II, cap. XVIII)
*[...] se non vi fossero delle persone [[Cattiveria|cattive]], non ci sarebbero dei bravi [[avvocati]]. (Sansone Bronzi:<ref>Nel testo in lingua: Sampson Brass (=ottone).</ref> vol. II, cap. XIX)
*La [[tranquillità]] di spirito, Riccardo, è la dolcezza dell'esistenza. (Sansone Bronzi: vol. II, cap. XIX)
*Io non guardo alla sottoveste. Guardo al cuore. Le strisce della sottoveste non sono che le gretole della gabbia. Ma l'uccello è il cuore. Ah! Quanti poveri uccelli intristiscono continuamente e mettono i loro becchi a traverso le gretole per beccare con affetto tutta l'umanità. (Sansone Bronzi: vol. II, cap. XIX)
*— Un uomo — dice Sansone — che perde quarantasette sterline e dieci scellini in una mattinata per la propria onestà, è un uomo da invidiare. Se fossero state ottanta sterline, il piacere di questo sentimento sarebbe aumentato. Ogni sterlina perduta sarebbe stata mezzo quintale di felicità guadagnata. La calma vocina, Cristoforo — esclama Bronzi, sorridendo e picchiandosi il seno — è una lieta canzone entro di me, ed è tutta felicità e gioia! (vol. II, cap. XX)
*— Io vi do la mia parola, guardia... — disse Bronzi. Ma a questo punto la guardia s'interpose fondandosi sul principio costituzionale che le parole volano, e osservando che le chiacchiere fossero soltanto pappa per i bambini e i lattanti, e che invece il cibo dei forti fossero i [[Giuramento|giuramenti]]. (vol. II, cap. XXIII)
*Il mondo, che commette continuamente immense ingiustizie, si consola troppo facilmente con l'idea che alla vittima delle falsità ch'esso trama e della malignità ch'esso trasuda, non possa mancare, avendo la coscienza pura, un conforto nelle proprie sofferenze, e che in un modo o nell'altro, finirà per trionfare; e «in questo caso» dicono quelli che hanno abbattuto la vittima, «benché noi non ce l'aspettiamo, nessun sarà più lieto di noi». E invece il mondo farebbe bene a riflettere, che l'[[ingiustizia]] è in se stessa, per ogni animo ben fatto e generoso, il male più insoffribile, il più atroce e difficile a sopportare; e che molte coscienze pure trovarono la loro giustificazione altrove, e che molti cuori saldi si infransero appunto perché la coscienza dei propri meriti non fece che aggravare le loro sofferenze e renderle più tormentose. (vol. II, cap. XXIV)
*[...] la [[verità]], in sé considerata, è una sublime e magnifica cosa, signori, benché non si sia sempre lieti di vederla, appunto come altre sublimi e magnifiche cose, gli uragani, per esempio... (Sansone Bronzi: vol. II, cap. XXIX)
*[...] sebbene la [[necessità]] non abbia legge, ha i suoi cultori di legge. (Sansone Bronzi: vol. II, cap. XXIX)
*Tu non hai dimenticato la massima di nostro padre... il nostro riverito padre, signori... «Sospettate sempre di tutti». (Sansone Bronzi: vol. II, cap. XXIX)
*Così accade sempre che questi [[Uomo di mondo|uomini di mondo]] lo traversino corazzati per difendersi tanto del male quanto del bene, non contando il fastidio e l'assurdità di montar sempre la guardia col microscopio e di andar vestiti di ferro anche nelle più innocenti occasioni. (vol. II, cap. XXIX)
*La massima di Bronzi era che l'abitudine di far dei complimenti teneva la lingua oliata senza alcuna spesa; e siccome quell'organo utilissimo non deve mai arrugginire o stridere sui cardini nel caso specifico d'un uomo di legge, che ha bisogno d'averlo sempre facile e spedito, di rado egli perdeva l'occasione di far pompa di discorsetti lusinghieri e di espressioni laudative. (Sansone Bronzi: vol. II, cap. XXXV)
*Quando la morte s'abbatte sugli innocenti e i giovani, per ogni fragile forma dalla quale scioglie lo spirito anelante, si levano centinaia di virtù in forma di grazia, di carità e d'amore, e vanno per il mondo, versando benedizioni. Dalle lagrime che i mortali addolorati versano sulle tombe precoci, nasce qualche bene, qualche più soave natura sorge. Sotto i passi della distruttrice balzano radiose creazioni che sfidano la sua potenza, e il suo triste cammino si muta in una via luminosa che conduce al cielo. (vol. II, cap. XXXV)
*[...] la propaganda della bontà e della benevolenza non aggiunge virtù trascurabili alle buone qualità fondamentali della natura ed è un bell'argomento di soddisfazione per l'umanità tutta quanta. (vol. II, cap. XXXVI)
===[[Explicit]]===
Son tanti i [[Cambiamento|mutamenti]] che avvengono in pochi anni, e tutto passa come la narrazione d'una fiaba.
==''La piccola Dorrit''==
===[[Incipit]]===
Una trentina d'anni fa, Marsiglia bruciava un giorno ai raggi infocati del sole.<br>
Nella Francia meridionale, un sole ardente in un giorno canicolare di agosto non era allora un fenomeno più strano di quanto in altri tempi sia stato o di quanto sia adesso. Ogni cosa dentro ed intorno a Marsiglia pareva che avesse sbarrato gli occhi, abbagliata ed abbagliante, al cielo infocato; fino al punto che questo fissarsi ed abbagliarsi a vicenda era ivi divenuto come una mania generale. I forestieri venivano abbagliati dalla accesa bianchezza delle case, dei muri, delle vie, dal bagliore delle strade aride e delle prossime colline il cui verde era stato arso. Tutto intorno in un moto spasmodico sbarrava gli occhi. Tutto, meno le [[vigneto|vigne]]; le quali piegandosi sotto il fardello dei grappoli, occhieggiavano di tratto in tratto, quando l'aura calda e grave muoveva appena le loro languide foglie.
===Citazioni===
*[...] l'asserzione franca e sfacciata ha per mezzo mondo lo stesso valore di una prova irrecusabile. (lib. I, cap. I)
*[...] s'incomincia a perdonare ad un luogo, non appena lo si è lasciato [...]. (Signor Meagles: lib. I, cap. II)
*— Nel nostro viaggio attraverso la vita, — rispose freddamente la signora Wade, — noi c'incontreremo in tutti coloro che muovono verso di noi chi sa da quali parti e per quali vie; e quanto è stabilito che noi facciamo ad essi, e che essi facciano a noi, accadrà fatalmente. (lib. I, cap. II)
*E così ella {{NDR|la signora Clennam}} andava sempre bilanciando le sue partite con la Maestà del cielo, registrando le entrate a credito, tenendo strettissimo calcolo dell'attivo, e reclamando ad alta voce il saldo del suo conto. Solo per questo era notevole, per l'energia e l'enfasi che vi metteva. Mille e mille non fanno altrimenti tutti i giorni della loro vita, e ciascuno a suo modo. (lib. I, cap. V)
*— Zitto là, voi e la vostra filantropia! — esclamò l'ostessa, sorridendo e più che mai scrollando il capo. — Statemi a sentire. Io sono una donna, io. Non m'intendo punto di filantropia filosofica. So però quello che ho veduto e quello che ho guardato in questo mondo dove mi trovo. E vi so dir questo, amico mio, che vi son gente, — uomini e donne per disgrazia nostra, — che non hanno dentro di sé nulla di buono, proprio nulla. Che vi son gente che bisogna detestare con tutta l'anima. Che vi son gente che vanno trattati come nemici dichiarati della razza umana. Che vi son gente che non hanno cuore di uomo e che bisogna schiacciare come bestie selvagge, e toglierle dalla faccia della terra. Ce n'è pochi, spero; ma io ho veduto in questo mondo qui dove mi trovo ed anche nella piccola ''Aurora'', che ce n'è di questa gente. (lib. I, cap. XI)
*La maggior parte degli uomini sono abbastanza fedeli a sé stessi per serbarsi fedeli a un'antica [[illusione]]. Non è prova di leggerezza, ma anzi è una prova di costanza, quando l'illusione non regge al confronto della realtà e il contrasto le reca un colpo fatale. (lib. I, cap. XIII)
*— Eccomi qua io, — disse Pancks, proseguendo la sua argomentazione col pigionale. — Per che altro credete voi che io sia fatto? Per niente altro. Tiratemi fuori dal letto di buon mattino, mettetemi al [[lavoro]], datemi un ritaglio di tempo per ingoiare un po' di cibo, e tornate da capo e fatemi lavorar di schiena. Fatemi lavorar sempre; io farò lo stesso con voi, voi farete lo stesso con un altro, un altro con un altro e così via. Ed eccovi sommariamente tutti i doveri dell'uomo in un paese commerciale. (lib. I, cap. XIII)
*L'insegna dell'onore e della vergogna, il grado di generale e di tamburino, una statua di Pari nell'Abbazia di Westminster e l’amaca del marinaio sospesa sulle profondità dell'Oceano, la mitra e l'officina, il seggio di presidente e la galera, il trono e la ghigliottina, — verso ciascuno di cotesti punti muovono i [[Viaggio|viaggiatori]] sulla strada maestra del mondo; ma cotesta strada ha mirabili divergenze, e solo il tempo ci può far vedere dove ciascun viaggiatore è diretto. (lib. I, cap. XV)
*— Se un uomo ha la disgrazia di trovar per caso qualche cosa che torni utile al paese, bisogna bene che vi si dedichi tutto e ne veda la fine.<br>— E non sarebbe miglior partito rinunziare a far conoscere il suo ritrovato?<br>— Ah, no davvero! — rispose Doyce tentennando il capo con un sorriso pensieroso. — Il ritrovato non gli è stato messo nella testa per restarvi sepolto. Ci è stato messo perché dia qualche frutto. Voi tenete lo vostra vita a condizione che combatterete strenuamente per essa fino all'ultimo. Ogni inventore tiene la [[Invenzione|sua scoperta]] alle medesime condizioni. (lib. I, cap. XVI)
*{{NDR|Morale della barchetta}} Vecchi o giovani, irosi o pacifici, scontenti o soddisfatti, voi tutti che mi guardate, la corrente non si arresta mai. Che si gonfino pure i vostri cuori al soffio della discordia, l'onda che s'increspa intorno alla prua di questa barchetta, canta sempre la stessa canzone. Un anno dopo l'altro, tenuto conto di quanto ne trattiene la barca, l'onda fa tante miglia all'ora. Qui dei rosai, là dei gigli, niente che sia incerto o mutabile sopra questa via che fugge sempre eguale, senza arrestarsi un momento; mentre voi, imbarcati sul rapido fiume del tempo, siete così capricciosi ed instabili. (lib. I, cap. XVI)
*Io ho il merito di tenere aperto un esattissimo conto corrente a beneficio delle persone di mia conoscenza, portando a libro con una scrupolosa precisione tutto il bene ed il male che ne so. Questo lavoro lo fo così coscienziosamente, che son felice di farvi sapere che il più abbietto degli uomini può anche essere il più caro e degno amico del mondo; e sono in grado di darvi la consolante notizia che vi ha assai meno differenza di quanto possiate credere tra un [[Bontà e cattiveria|uomo onesto e un birbante]]. (Signor Gowan: lib. I, cap. XVII)
*[...] la vecchia signora viveva tuttavia deplorando la degenerazione dei tempi in compagnia di varie altre vecchie signore di ambo i sessi. (lib. I, cap. XVII)
*— La [[società]], — riprese la signora Merdle, curvando di nuovo il suo dito mignolo, — è così difficile a spiegarsi alla gioventù, e qualche volta alle persone di età matura, che io son contenta di quanto mi dite. Io vorrei che la società non fosse tanto arbitraria, non fosse così esigente... Zitto, pappagallo!<br>Il pappagallo avea messo uno strido acutissimo, come se fosse il rappresentante della società in questione e volesse sostenere il suo diritto di essere esigente.<br>— Ma, — riprese a dire la signora Merdle, — dobbiamo pigliarla come la troviamo. Sappiamo benissimo ch'ella è vuota, convenzionale, mondana, disgustevole, ma a meno che non fossimo dei selvaggi dei mari tropicali, — per me sarei stata felice di nascere in quelle parti; sento dire che vi si mena una vita deliziosa e che il clima è perfetto, — siamo obbligati a consultare cotesta società. È la sorte comune. Il signor Merdle, per esempio, è uno dei primi banchieri; affari sulla più vasta scala, ricchezza ed influenza grandissime, ma anch'egli come gli altri... Zitto, pappagallo!<br>Il pappagallo avea messo un secondo strido, il quale completava in modo così espressivo la frase interrotta, che la signora, Merdle trovò inutile di aggiungere altro. (lib. I, cap. XX)
*Uno che non può pagare trova un altro che nemmeno può pagare per farsi [[Garanzia|garantire]] che può pagare. È lo stesso caso che un uomo con le gambe di legno si faccia garantire da un altro uomo con le gambe di legno ch'egli ha due gambe di carne: né l'uno né l'altro cammineranno meglio per questo. E quattro gambe di legno vi danno più disturbo di due, quando non ne avete bisogno di nessuna. (Signor Panks: lib. I, cap. XXIII)
*Pigliate tutto ciò che potete, e tenetevi tutto ciò che non siete obbligato a restituire. Questo si chiama far gli [[Affare|affari]]. (Signor Panks: lib. I, cap. XXIII)
*{{NDR|Dialogo tra Gowan e Clennam}} — Non sono già un grande impostore, questo no. Compratevi un mio quadro, ed io vi dirò a quattr'occhi, ch'esso non vale la moneta che ci avete speso. Comprate un quadro di un altro pittore, — anche di uno di quei professoroni celebri che mi fanno stare a segno, — e c'è da scommettere cento contro uno che quanto più avrete pagato, tanto più il pittore vi avrà messo in mezzo. Fanno tutti così, sapete.<br>— Tutti i pittori?<br>— Pittori, scrittori, {{Sic|patriotti}}, tutti quelli che tengono bottega sul mercato sociale. Date venti sterline alla maggior parte delle persone di mia conoscenza, e sarete giusto ingannato fino a concorrenza della somma; datene ventimila, sarete ingannato per ventimila. (lib. I, cap. XXVI)
*[...] le nostre più grandi [[speranze]], chiuse e carezzate nel fondo del cuore, si allontanano da noi per andarsi a perdere nei vasti mari dell'eternità. (lib. I, cap. XXVIII)
*Trovarsi ricacciato in una via senza uscita, come il signor Enrico Gowan; avere per dispetto abbandonato un certo campo senza possedere le qualità necessarie per avanzare in un altro ed andare a zonzo con le mani in mano sopra un terreno neutro, maledicendo all'uno ed all'altro, non è certo una situazione morale molto favorevole, né può il tempo arrecare alcuna sorta di rimedio. Il peggior calcolo che si possa fare in questo mondo è quello di certi matematici ammalati, i quali non conoscono che la sottrazione, quando invece trattasi di dare il totale dei meriti e dei successi altrui, senza che questa aggiunga una sola unità al totale della propria addizione, in fatto di meriti e di successi.<br>D'altra parte, l'abitudine di cercare una specie di consolazione nel lamentarsi o nel vantarsi di essere disilluso, è veramente un'abitudine demoralizzatrice; la quale non tarda molto a produrre una infingarda noncuranza, una indifferenza completa per tutto ciò che richiede un lavoro costante. Deprezzare un capolavoro per far l'elogio di un lavoro mediocre, diventa una delle massime felicità di cotesti caratteri inaspriti, e non si può così prendersi giuoco della [[verità]], senza che ne soffra profondamente l'onestà dei proprii sentimenti. (lib. II, cap. VI)
*Quando si ha un po' di buon senso e una certa coltura generale, non si può dire di essere completamente [[ignoranza|ignaro]] di checchessia. (Doyce: lib. II, cap. VIII)
*Ma il signor Tenace Mollusco, bisogna sapere, era un uomo abbottonato fino alla gola, e per conseguenza un uomo di un certo peso. Tutti gli uomini così abbottonati sono uomini profondi e di peso. Sia che la facoltà riservatasi di sbottonarsi o di rimanere abbottonato imponga al genere umano, sia che si creda generalmente che la saggezza si condensi e si accresca sotto un abito abbottonato, e si svapori quando l'abito si sbottona; certo è che l'uomo che più di tutti ha importanza, è l'uomo che va abbottonato fino alla gola. (lib. II, cap. XII)
*È tanto difficile arrestare una epidemia morale, quanto una epidemia fisica; essa si dilata con la rapidità medesima della peste; il contagio, fatti i primi progressi, non risparmia né gradi, né professioni; coglie le persone più robuste, i temperamenti che meno sembrano soggetti ad essere attaccati. Son fatti questi dimostrati dall'esperienza, com'è dimostrato che l'aria è necessaria alla vita dell'uomo. Il massimo dei benefizii che si potesse rendere al genere umano sarebbe di arrestare ed isolare (strangolarli no, che sarebbe troppo), prima che l'infezione si propagasse, gli animi incancreniti, la cui debolezza e perversità diffonde questi terribili flagelli. (lib. II, cap. XIII)
*E un mezzo granello di [[realtà]], non altrimenti che una scarsa dose d'altri prodotti naturali egualmente rari, è capace di dar sapore e profumo ad una enorme quantità di diluente. (lib. II, cap. XXV)
*Nessuno di noi può sapere con chiarezza a quali persone, a quali eventi si vada debitori per questo rispetto, fino a che la ruota della vita, arrestata di botto nel suo rapido giro, non venga a rivelarcelo. Basta per questo una malattia, un dispiacere, la perdita di coloro che amiamo, e questo dimostra che la sventura è pur buona a qualche cosa. (lib. II, cap. XXVII)
*Il signor Plornish grugnì sentimentalmente nel suo stile filosofico ma poco chiaro, che c'erano degli alti, vedete, e c'erano dei bassi. Inutile il domandargli il come e il perché di questi alti e bassi; c'erano, sapete, e non c'era rimedio. Egli avea sentito dire, sissignore, che via via il mondo girava; poiché non c'era dubbio che girasse, anche i signori più sopraffini devono naturalmente trovarsi una volta a capo in giù con tutti i capelli arruffati in quello che si sarebbe potuto chiamare lo spazio. Benissimo. Questa era l'opinione del signor Plornish: benissimo. Prima o dopo, chi si trovava a capo in giù doveva tornare per forza a capo in su e i capelli tornerebbero lisci e al posto loro che sarebbe stata una vera grazia. Benissimo dunque! (lib. II, cap. XXVII)
*Gentiluomo una volta, gentiluomo sempre, gentiluomo fino all'ultimo. (Rigaud: lib. II, cap. XXVIII)
*— Li vendete tutti i vostri amici?<br>Rigaud si tolse la ''cigarette'' dalle labbra e guardò Arturo con un certo stupore. Ma si rimise subito a fumare, e riprese freddamente:<br>— Vendo tutto ciò che ha un prezzo. Come vivono, di grazia, i vostri signori avvocati, i vostri uomini di Stato, i vostri speculatori di borsa? Come vivete voi stesso? Com'è che vi trovate qui dentro? Non avete venduto nessun amico voi? Per Diana, ho motivo di credere di sì?<br>Clennam gli volse le spalle e guardò dalla finestra al muro di faccia.<br>— Il fatto è, mio caro signore, — proseguì Rigaud, — che la società si vende essa stessa; ha venduto me, ed io vendo lei. (lib. II, cap. XXVIII)
*In verità io vi dico, che molti viaggiatori si sono imbattuti andando pel mondo in idoli mostruosi; ma nessuno ha mai veduto più temerarie e grossolane e disgustevoli immagini della divinità di quelle che noi, creature nate nella polvere, facciamo ad immagine nostra, la merce delle nostre più perverse passioni. (Signora Clennam: lib. II, cap. XXX)
===Citazioni su ''La piccola Dorrit''===
*E poi il romanziere, già all'apice della sua carriera, scrisse ''Little Dorrit''. Alla miglior parte dei dickensiani questo romanzo è indigeribile. Non si capisce come l'autore del ''Pickwick'' abbia potuto scendere così facilmente al grado dello scrittore d'appendice. Forse ve lo avevano tratto l'esempio, la compagnia e la collaborazione per qualche libro, di Wilkie Collins. Ma Little ''Dorrit'' è salvato e portato in alto, come un lavoro che soltanto il genio poteva concepire, dall'idea del Ministero delle Circonlocuzioni, vasta satira della burocrazia d'ogni paese, frapposta, come un Imalaia d'inerzia, fra l'iniziativa e il bene, la malizia severa dei più animosi e la conquista, l'impeto bellicoso dei novatori e la vittoria. Il Ministero delle Circonlocuzioni è la vasta palude che specchia in immagini rugginose e tristi ciò che le sta di sopra e d'intorno; e ogni speranza che la sfiori al margine vi annega per l'eternità, e appena un brivido a fior dell'acqua, tra la vegetazione marcita, segna il punto della caduta. Gli ultimi umoristi francesi, che hanno studiato con acume malizioso e felice freschezza di rilievo, le miserie e le piccinerie dell'anima burocratica, non si son mai levati a una concezione così larga e completa, che, senza trascurare l'atto del singolo segnato dal crisma del decreto ufficiale, sa mettere in moto tutto il mastodontico, mostruoso organismo ministeriale, e seguirlo nelle più remote vibrazioni, nel lento ritmo della sua immane irresponsabilità. È una creazione gigantesca, come una di quelle opere che raccolsero lo sforzo di più generazioni, e si rappresero in mirabili armonie di marmo. ([[Silvio Spaventa Filippi]])
==''Le campane''==
===[[Incipit]]===
Non sono molto numerosi — e giacché è desiderabile che tra chi narra una storia e chi la legge si stabilisca al più presto possibile una comprensione reciproca, prego di prender nota che io non limito questa osservazione né ai giovani né ai piccoli, ma la applico a ogni sorta di gente piccola e grande, giovane e vecchia, ancora nel periodo della crescita oppure già sul declinare — non sono, dico, molto numerosi coloro a cui piacerebbe dormire in una chiesa. Non intendo parlare con questo di dormirvi durante la predica di una giornata calda (cosa che è stata realmente fatta un paio di volte), ma di dormirvi di notte e soli. Una grande moltitudine di persone sarà violentemente sorpresa, lo so, da una tale asserzione nella piena luce del giorno; ma essa si applica alla notte e deve essere discussa di notte. E io mi impegno a sostenerla con successo, in qualsiasi notte piovosa che si scelga a questo scopo contro qualsiasi contraddittore scelto nella folla, che sia disposto a incontrarmi solo in un vecchio cimitero dinanzi alla porta di una vecchia chiesa e mi dia la preventiva autorizzazione a chiuderlo dentro, se questo è necessario per convincerlo, fino all'indomani mattina.<!--p. 323-->
===Citazioni===
*Non c'è niente che si ripresenti più regolarmente dell'ora di [[pranzo]] e niente che sia meno regolare, nel presentarsi, del pranzo. (Toby Veck: p. 331)
*«Ma chi mangia la [[trippa]]?» disse il signor Filer dando un'occhiata in giro. «La trippa è senza eccezione l'articolo di consumo meno economico e più dispendioso che i mercati di questo paese abbiano la possibilità di produrre. È stato calcolato che la perdita che subisce nella cottura una libbra di trippa è superiore di sette ottavi di un quinto alla perdita che subisce una libbra di qualsiasi altra sostanza animale.<br>«Per dire le cose come stanno, la trippa è più costosa dell'ananasso di serra. Tenendo conto del numero di animali macellati regolarmente ogni anno e facendo un calcolo minimo delle quantità di trippa che le carcasse di questi animali se macellati razionalmente possono produrre, ho scoperto che la perdita su quella quantità di trippa quando viene cotta potrebbe nutrire una guarnigione di cinquecento soldati per cinque mesi di trentun giorni e un mese di febbraio in più. Che spreco, che spreco!» (p. 342)
*«Voi state per prendere marito, avete detto» proseguì l'assessore. «Una cosa molto sconvienente e indelicata per una donna, ma lasciamo andare. Quando vi sarete sposata, litigherete col marito e diverrete una moglie disgraziata. Ora potete credere che non sarà così; ma sarà così perché io ve lo dico. Desidero avvertirvi chiaramente fin d'ora che io sono deciso a farla finita con le mogli infelici. Così non venite a presentarvi davanti a me. Avrete dei figlioli, dei ragazzi. Questi ragazzi cresceranno cattivi, naturalmente, e andranno vagabondando per le strade senza né scarpe né calze. Badate bene, mia giovane amica, io li condannerò sommariamente, ciascuno di loro, perché sono deciso a farla finita coi ragazzi senza scarpe e senza calze. Forse vostro marito morirà giovane, ciò che è molto probabile, e vi lascerà con un bambino. In questo caso vi metteranno fuori di casa e anche voi andrete errando su e giù per le strade. Badate bene di non venire a errare vicino a me, mia cara, perché io sono deciso a farla finita con tutte le madri vagabonde. Anzi la mia decisione è di farla finita con tutte le madri di qualunque tipo. Non vi mettete in mente di poter addurre come scusa la malattia o i bambini, perché con tutti gli ammalati e con tutti i bambini (io spero che voi conosciate il servizio religioso, per quanto tema di no) sono deciso a farla finita. E se voi tenterete disperatamente, con ingratitudine, con empietà e con frode di affogarvi o impiccarvi, io non avrò nessuna pietà di voi, perché sono venuto nella determinazione di farla finita con tutti i suicidi. Se c'è una cosa» disse l'assessore con un sorriso soddisfatto di se stesso «della quale si può dire che io mi sia più deciso che a proposito di qualunque altra, è di farla finita coi suicidi. Perciò non ci provate. È questa la frase giusta, non è vero? Ah, ah, ora ci siamo capiti.» (pp. 347-348)
*«Mia signora,» rispose Sir Joseph con solennità «io sono nondimeno l'amico e il padre del povero, e questi riceverà nondimeno ogni incoraggiamento possibile dalle mie mani. Ogni quindici giorni verrà messo in comunicazione col signor Fish; ogni giorno di Capodanno io e i miei amici berremo alla sua salute; una volta all'anno io stesso e i miei amici gli rivolgeremo un discorso col più profondo dei sentimenti; una volta in vita sua forse può perfino accadere che riceva in pubblico, alla presenza della gente come si deve, una piccolezza qualsiasi da un amico; e quando, non più sorretto da questi stimolanti e dalla dignità del lavoro, scenderà nella sua comoda tomba, allora, mia signora» e qui Sir Joseph si soffiò il naso «io sarò l'amico e il padre dei suoi figli alle stesse condizioni.» (p. 357)
*Nere sono le nuvole che si accumulano e agitate le acque profonde allorché il Mare del Pensiero, destandosi da una bonaccia, restituisce i suoi morti. Sorgono strani e terribili mostri, in una resurrezione prematura e imperfetta; le varie parti e le varie linee di cose differenti sono congiunte e commiste a caso, e quando e come e attraverso quali gradi meravigliosi ciascuna di esse si separa dall'altra e ciascun senso e ciascun obiettivo della mente riprende la sua forma abituale e torna alla vita, questo nessun uomo può dirlo, benché ciascun uomo sia ogni giorno il depositario di questo aspetto del Grande Mistero. (p. 376)
*«La voce del [[tempo]]» disse il fantasma «grida all'uomo: va' avanti! Il tempo esiste perché egli possa avanzare e migliorare, perché il suo valore sia più grande, più grande la sua felicità, migliore la sua vita, perché progredisca innanzi, verso quella meta che è nota a lui e che egli può vedere e che è stata fissata nel periodo nel quale il tempo e lui cominciarono a esistere. Epoche di oscurità, di malvagità e di violenza, sono venute e scomparse: milioni di persone hanno sofferto, hanno vissuto e sono morte per additare a lui la via che gli sta dinanzi. Chi cerca di farlo volgere indietro o di arrestarlo nel suo corso, ferma una macchina potente che stenderà morto l'intruso e che l'arresto momentaneo renderà più feroce e più violenta.» (p. 380)
===[[Explicit]]===
Trotty aveva sognato? Oppure le sue gioie e i suoi dolori e i personaggi di essi sono soltanto un sogno? Lui stesso è un sogno e colui che racconta questa storia un sognatore che si sveglia soltanto adesso? Se è così, ascoltatore, sempre caro a lui in tutte le sue visioni, cerca di tenere in mente le severe realtà dalle quali queste ombre sono nate; e nella tua sfera, giacché nessuna è troppo ampia e nessuna troppo limitata per questo scopo, cerca di correggerle, di migliorarle e di addolcirle. Possa l'anno nuovo essere un anno felice per te, e felice per tutti gli altri la cui felicità dipende da te. Possa ciascun anno essere più felice del precedente, e possa anche il più umile dei nostri fratelli e sorelle non esser privato della sua legittima parte di quel che il nostro Creatore ha creato per il suo godimento.<!-- p. 424-->
==''Le due città''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''It was the best of times, it was the worst of times, it was the age of wisdom, it was the age of foolishness, it was the epoch of belief, it was the epoch of incredulity, it was the season of Light, it was the season of Darkness, it was the spring of hope, it was the winter of despair, we had everything before us, we had nothing before us, we were all going direct to Heaven, we were all going direct the other way—in short, the period was so far like the present period, that some of its noisiest authorities insisted on its being received, for good or for evil, in the superlative degree of comparison only.''
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://archive.org/details/taleoftwocities03dick A tale of two cities]'', Chapman and Hall, London, 1859.}}
====Beatrice Boffito Serra====
Era il migliore di tutti i tempi, era il peggiore di tutti i tempi, era il secolo della saggezza, era il secolo della stoltizia, era l'epoca della fede, era l'epoca dell'incredulità, era la stagione della Luce, era la stagione delle Tenebre, era la primavera della speranza, era l'inverno della disperazione, avevamo tutto dinanzi a noi, non avevamo nulla dinanzi a noi, andavamo dritti dritti al Cielo, andavamo dritti dritti dalla parte opposta: in breve, il periodo era tanto simile al presente che alcune delle sue più clamorose autorità insistevano affinché se ne parlasse soltanto al superlativo sia nel bene sia nel male.
====Silvio Spaventa Filippi====
Era il tempo migliore e il tempo peggiore, la stagione della saggezza e la stagione della follia, l'epoca della fede e l'epoca dell'incredulità, il periodo della luce e il periodo delle tenebre, la primavera della speranza e l'inverno della disperazione. Avevamo tutto dinanzi a noi, non avevamo nulla dinanzi a noi; eravamo tutti diretti al cielo, eravamo tutti diretti a quell'altra parte — a farla breve, gli anni erano così simili ai nostri, che alcuni i quali li conoscevano profondamente sostenevano che, in bene o in male, se ne potesse parlare soltanto al superlativo. Un re dalla grossa mandibola e una regina dall'aspetto volgare sedevano sul trono d'Inghilterra; un re dalla grossa mandibola e una regina dal leggiadro volto, sul trono di Francia. In entrambi i Paesi ai signori dalle riserve di Stato del pane e del pesce era chiaro più del cristallo che tutto in generale andava nel miglior ordine possibile e nel più duraturo assetto del mondo.
===Citazioni===
*Strana circostanza, degna di meditazione, il fatto che ogni creatura umana è [[Incomunicabilità|composta in modo da esser per tutte le altre un profondo segreto e un profondo mistero]]. Una solenne considerazione, quando entro in una grande città di notte, quella che ciascuna di quelle case, oscuramente raggruppate, chiude un suo particolare segreto; che ogni stanza in ciascuna di esse chiude un suo particolare segreto; che ogni cuore pulsante nelle centinaia di migliaia di petti che respirano nella stessa città, è, in alcuni dei suoi pensieri, un segreto per il cuore che gli è più vicino. C'è in questo un senso di spavento pari a quello della stessa morte. (lib. I, cap. III; 1936)
*Noi uomini d'affari, che serviamo una casa, non siamo padroni di noi stessi. Più che a noi stessi, dobbiamo pensare alla casa. (Jarvis Lorry: lib. I, cap. IV; 1936)
*Tristemente, tristemente, sorse il sole: sorse sullo spettacolo di cui nulla è più triste, quello d'un uomo dotato d'ingegno e di sentimento ma incapace di dirigere le sue qualità in un esercizio durevole, incapace di lavorare a proprio vantaggio e per la propria felicità, sensibile alla piaga che lo rodeva e rassegnato a lasciarsene divorare così. (lib. I, cap. V; 2012)
*L'odio per i grandi è l'omaggio involontario dei piccoli. (Marchese: lib. II, cap. IX; 1936)
*— La [[repressione]] è l'unica filosofia durevole. La torva deferenza della paura e della schiavitù, caro, — osservò il marchese, — terrà i cani obbedienti alla frusta [...]. (lib. II, cap. IX; 1936)
*[...] il primo dovere d'una [[madre]] è d'ingrassare il figlio. (Cruncher: lib. II, cap. XIV; 1936)
*— Giacomo, — disse Defarge; — a un gatto bisogna far vedere il latte, se si vuole che lo lambisca. A un cane bisogna mostrare la sua preda naturale, se si vuole che un giorno le dia la caccia. (lib. II, cap. XV; 1936)
*Castello e capanne, facce di marmo e cadavere penzolante, la macchia rossa sul pavimento di marmo, e l'acqua pura della fontana del villaggio — migliaia di ettari di terra — tutta una provincia di Francia — tutta quanta la Francia — giacevano sotto il cielo notturno concentrati in una sottile linea capillare. Così un mondo intero, con tutte le sue grandezze e le sue minuzie, giace in una stella scintillante. E come la semplice conoscenza umana può dividere un raggio di luce e analizzarne la composizione, così intelligenze più alte possono penetrare nel fioco barlume di questa nostra terra, in ogni pensiero e in ogni azione, in ogni vizio e in ogni virtù d'ogni creatura responsabile che vi respira. (lib. II, cap. XVI; 1936)
*— Bene! — disse Defarge, con una scrollatina di spalle ch'era un po' di scusa, un po' di deplorazione, — non vedremo il trionfo.<br>— Lo avremo aiutato, — rispose madama [...]. (lib. II, cap. XVI; 1936)
*[Il] chiarore della luna [...] è sempre malinconico, come la [[luce]] del sole — come la luce che si chiama la vita umana — all'alba e al tramonto. (lib. II, cap. XVII; 1936)
*In tempi di pestilenza, alcuni hanno una segreta attrazione per il morbo... un terribile impulso a morire. E tutti chiudiamo in seno simili meraviglie, alle quali manca soltanto l'occasione per mostrarsi. (lib. III, cap. VI; 1936)
*Io ammetto d'essere una [[spia]], professione che non ha una buona reputazione, sebbene sia necessario che qualcuno la eserciti; ma questo signore non è spia, e non veggo la ragione perché debba abbassarsi a far la spia. (John Barsad: lib. III, cap. VIII; 1936)
*Vi è una forza prodigiosa, — gli risposi, — nella tristezza e nella disperazione. (Dottor Manette: lib. III, cap. X; 1936)
*I contagi fisici, generati dai vizi e dalle colpose negligenze degli uomini, attaccano vittime di tutte le classi; e lo spaventoso disordine morale, nato da indicibili sofferenze, da una intollerabile oppressione e dalla spietata indifferenza, colpisce egualmente senza alcuna distinzione. (lib. III, cap. XIII; 1936)
===[[Explicit]]===
«Veggo il bambino che le stava in grembo e che porterà il mio nome, diventar uomo, e farsi strada nel mondo nella stessa professione che una volta fu mia. Lo veggo arrivare vittorioso alla meta, e il mio nome, irradiato della luce del suo, mondarsi delle macchie di cui io l'aveva bruttato. Lo veggo ancora, o capo dei giudici giusti e degli uomini onorati, condurre in questo luogo un ragazzo dello stesso mio nome, con una fronte che io conosco e i capelli d'oro — questo luogo sarà allora bello da guardare, senza più le orribili tracce di oggi — e lo veggo narrare al bambino la mia storia, con tenera e tremola voce.<br />«Quel che faccio è il meglio, di gran lunga il meglio che io abbia mai fatto; e il riposo che m'attende è il più dolce, di gran lunga il più dolce che io abbia mai conosciuto».<ref>Citato nel film ''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012). James Gordon cita infatti il passo durante l'[[elegie funebri dai film|elegia funebre]] per Bruce Wayne: «Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga, di quanto abbia mai fatto e quel che mi attende è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto.»</ref>
{{NDR|Traduzione di Silvio Spaventa Filippi}}
==''Lettere dall'Italia''==
*{{NDR|Su [[Villa Bagnarello]]}} Mi trovo in una vecchia tenuta sconquassata, la più completamente solitaria, arrugginita, stagnante che tu possa immaginare. Che cosa non darei perché tu potessi solo dare un'occhiata al cortile! Lo contemplo ogni volta che passo vicino a una finestra che guarda da quel lato della casa, perché la stalla è così piena di «insetti e sciami» [...] che mi aspetto sempre di vedere la carrozza uscirsene trainata di peso da legioni di laboriose pulci perfettamente bardate, per proprio conto. (lettera a John Forster, 20 (?) luglio 1844; p. 21)
*{{NDR|Sui modi [[Genova|genovesi]]}} [...] sono estremamente vivaci e pantomimici, tanto che due amici popolani in placida conversazione nella strada sembrano sempre sul punto di accoltellarsi da un istante all'altro. E uno straniero resta profondamente sconcertato dal fatto che poi questo non succeda. (lettera a John Forster, 20 (?) luglio 1844; p. 21)
*Ma non so come te la caveresti sui lastricati, che mettono a dura prova. È come camminare su delle biglie roventi e fumanti, con ogni tanto uno spuntone che fa inciampare. (lettera al fratello Frederick, 22 luglio 1844; p. 22)
*Vi è una Chiesa, qui, la [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|Chiesa dell'Annunciazione]], che stanno adesso restaurando (certe famiglie nobili) con gran dispendio, come opera pia. È un'ampia Chiesa, con un gran numero di cappellette all'interno, e una cupola davvero alta. Ogni Pollice di questo edificio è dipinto, e ogni Disegno è circondato da una gran cornice o bordatura dorata, di complicata lavorazione. Non puoi immaginare nulla di altrettanto splendido. Merita un intero viaggio solo il venirla a vedere. (lettera a Daniel Maclise, 22 luglio 1844; p. 24)
*{{NDR|Su ''Tour in Italy'' di [[Louis Simond]]}} È un libro proprio incantevole e lo si apprezza soprattutto per l'eccellente proposito e determinazione di non riprodurre gli stereotipi convenzionali. (lettera a John Forster, 3 agosto 1844; p. 27)
*[...] a un certo punto della sera e del mattino l'azzurro del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] supera ogni immaginazione o descrizione. È il colore più intenso e meraviglioso, credo, di tutta la natura. (lettera a John Forster, 3 agosto 1844; p. 27)
*La Villa {{NDR|[[Villa Bagnarello|Bagnarello]]}} è piuttosto disadorna in fatto di mobili, ma è estremamente pulita. La Sala è molto ampia e le camere da letto ottime. (lettera al Conte D'Orsay, 7 agosto 1844; p. 29)
*[...] mi sono guardato attorno e credo d'aver concluso un accordo per una sistemazione alle [[Villa delle Peschiere|Peschiere]]: spero di prendere possesso di quel Palazzo il primo d'ottobre. Ho a disposizione l'intero edificio, tranne il Piano Terra. Non so se abbiate mai visto le stanze. Sono davvero splendide, e ogni millimetro delle pareti è affrescato. I Giardini sono anch'essi bellissimi. (lettera al Conte D'Orsay, 7 agosto 1844; p. 29)
*Che luogo triste è l'[[Italia]]! Un paese piombato nel sonno, e senza alcuna prospettiva di risvegliarsi. (lettera al Conte D'Orsay, 7 agosto 1844; pp. 30-31)
*Non dimenticherò mai, finché vivrò, le mie prime impressioni mentre avanzavo per le vie di [[Genova]], dopo aver contemplato la splendida Vista della città, per un'ora intera, con un telescopio, dal ponte del vapore. Pensavo che fra tutte le più ammuffite, desolate, sonnolente, luride, abbandonate, immobili città del mondo intero, dimenticate da Dio, nessuna la potesse eguagliare. Mi pareva di essere giunto dove tutto finisce, dove non vi è più progresso, movimento, sviluppo, o possibilità di migliorare oltre. Tutto sembrava essersi fermato da secoli, per non riscuotersi mai più, restando immobile sotto il sole in attesa del giorno del Giudizio.<br>Adesso, invece, mi attira molto andarvi a camminare o girovagare, quando mi ci reco, in una specie di stato sognante, che è anche estremamente distensivo. Mi sembra di pensare, ma non so a che cosa, non ne ho la minima coscienza. Posso sedermi in una chiesa, o fermarmi alla fine di uno stretto Vico, zigzagando come una lurida biscia verso la parte alta, senza sentire il minimo desiderio per alcun altro tipo di divertimento. Non diversamente mi stendo sugli scogli la sera, fissando l'acqua azzurra senza ritegno, o giro per gli stretti vicoli e guardo le lucertole inseguirsi per i muri (così leggere e rapide che mi sembrano sempre ombre di qualcos'altro che passi sulle pietre) e sparire nei loro buchi così all'improvviso da lasciare pezzetti di coda di fuori, senza che se ne rendano conto. (lettera al Conte D'Orsay, 7 agosto 1844; p. 31)
*Siete mai stato a [[Lione]]? ''Quello'' è il posto. È un grande Incubo, una cattiva coscienza, un colpo di indigestione, il ricordare di aver commesso un delitto. Un posto terribile! (lettera al Conte D'Orsay, 7 agosto 1844; p. 31)
*Il [[Villa delle Peschiere|Peschiere]] è tenuto in gran considerazione per la sua salubrità: è situato nel mezzo del più splendido panorama, entro le mura di Genova, nel cuore di tutte le passeggiate della Collina, circondato dai più deliziosi giardini (pieni di fontane, alberi di arancio, e ogni sorta di piacevolezza) che tu possa immaginare [...]. All'interno, è tutto dipinto, muri e soffitti, in ogni centimetro, nel più sfarzoso dei modi. Vi sono dieci stanze per piano: solo poche sono più piccole delle più grandi stanze d'abitazione del palazzo di Hampton Court, e una è sicuramente altrettanto larga e lunga del Saloon del Teatro di Drury Lane, con una gran copertura a volta più alta di quella della Galleria Waterloo nel Castello di Windsor, anzi, a pensarci bene, molto più alta. (lettera a Thomas Mitton, 12 agosto 1844; pp. 35-36)
*Sono stato a cena dal console generale francese. Era presente, fra gli altri genovesi, il [[Gian Carlo Di Negro|Marchese di Negro]], un grassone molto più vecchio di Jerdan, {{NDR|William Jerdan}} con la stessa chiacchiera e misura di lingua. È stato amico di [[George Gordon Byron|Byron]]: la sua casa, qui, è aperta a tutti, scrive poesie, improvvisa, ed è una sorta di ottimo vecchio Blunderbore, proprio lo strumento giusto per scavare un pozzo artesiano da qualsiasi parte. (lettera a John Forster, 20 (?) agosto 1844; p. 39)
*{{NDR|Sui [[I promessi sposi|Promessi sposi]]}} È proprio un bel libro! Non mi sono ancora addentrato molto nella storia, ma ne sono del tutto incantato. I dialoghi fra lo Sposo e il Prete, la Mattina del mancato matrimonio, fra lo Sposo e la Sposa e la Madre di lei, e la descrizione del tragitto del povero Renzo alla casa del dotto avvocato, con i capponi, la scena fra loro due e l'idea complessiva del personaggio e della vicenda di Padre Cristoforo sono delineati a tocchi estremamente delicati e suggestivi. Ho appena lasciato il buon padre nella chiassosa Sala da Pranzo di Don Rodrigo e ti assicuro che sono ansiosissimo di andare avanti. (lettera a Samuel Rogers, 1 settembre 1844; pp. 42-43)
*Ricordi la Chiesa dei Cappuccini, l'[[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|Annunciata]]? Stanno ridipingendola e rinnovando completamente le dorature. E stanno costruendo un portico di marmo sopra l'entrata principale. La parte dell'interno, circa due terzi, che hanno già finito di ridecorare, è quanto di più sfarzoso si possa immaginare. Se si guarda verso le tre Cupole in alto in un giorno luminoso, stando davanti al Grande Altare, si resta storditi dallo scintillìo e dalla gloria del luogo. Ma il contrasto tra questo Tempio e i suoi ministri è sicuramente il più singolare e netto che esista al Mondo. (lettera a Samuel Rogers, 1 settembre 1844; p. 43)
*[...] mio caro amico, qualunque cosa al mondo tu abbia udito su Venezia, nessuna uguaglia la magnificenza e lo splendore della realtà. Le più sfrenate visioni delle Mille e Una Notte non sono nulla in confronto a Piazza San Marco e della prima impressione dell'interno della chiesa. La realtà sontuosa e stupefacente di Venezia è al di là delle fantasie del più audace sognatore. Nemmeno l'oppio potrebbe far sorgere un luogo simile, e un incantesimo sfumarlo poi in visione. Tutto quello che ho sentito dire, o letto in descrizioni realistiche o romanzate, o immaginato su di essa viene scavalcato di migliaia di miglia. E tu sai che, quando mi aspetto troppo da un luogo, è facile che ne resti poi deluso: ma Venezia è al di sopra, al di là, al di fuori della portata di ogni immaginazione umana. Non la si è mai decantata abbastanza. A vederla, ti commuoveresti fino alle lacrime. [...] Da oggi, Venezia è parte della mia mente. (lettera a John Forster, 12 novembre 1844; pp. 61-62)
*Non mi è mai successo prima di aver paura di descrivere quanto mi è capitato di vedere. Ma nel dirti che cos'è [[Venezia]], ebbene, sento che mi è impossibile. (lettera a John Forster, 12 novembre 1844; p. 62)
*[...] giuro (con assoluta convinzione) che [[Venezia]] è ''il'' prodigio, la nuova meraviglia del mondo. Se tu potessi esservi trasportato, senza averne mai sentito parlare, sarebbe la stessa cosa. Calpestarne le pietre, averne davanti gli scorci e nella mente la storia è qualcosa che supera tutto ciò che di essa si scrive, si dice, si pensa. Non potresti parlarmi in questa stanza, né io a te, senza stringermi le mani e dire: «Buon Dio, mio caro amico, abbiamo vissuto per vedere tutto questo!» (lettera a John Forster, 12 novembre 1844; p. 62)
*Sono rimasto alquanto scosso ieri (non sono molto forte in minuzie geografiche) nello scoprire che Romeo venne bandito a sole venticinque miglia. Tale è la distanza fra [[Mantova]] e [[Verona]]. Quest'ultimo è uno strano vecchio posto, con grandi case ormai solitarie e chiuse, esattamente come ci si aspetta che sia. La prima ha una gran quantità di farmacisti, tutt'oggi, che potrebbero interpretare la parte shakespeariana al naturale. Di tutti i piccoli stagni immobili visti finora, è il più verde e il più coperto d'erbacce. (lettera a Douglas Jerrold, 16 novembre 1844; pp. 63-64)
*Non vi è nulla che mi abbia colpito in vita mia come [[Venezia]]. È ''la'' meraviglia del mondo. Un dannato antico posto da sogno, stupendo, immateriale, impossibile, perverso, irreale. Vi sono arrivato di sera, e la sensazione di quella sera e della luminosa mattina successiva è ormai parte di me per il resto della mia esistenza. (lettera a Douglas Jerrold, 16 novembre 1844; p. 64)
*Quanto al vecchio [[Gian Carlo Di Negro|Di Negro]] è ancora un po' più brutto di quando siamo arrivati all'inizio. Dà periodici ricevimenti alla [[Villetta Di Negro|Villetta]] in cui v'è una gran quantità di vasi di fiori e qualche gelato, senza altro rinfresco. Lui si aggira declamando costantemente versi estemporanei a ogni minimo spunto. Nella sua camera da letto ha un'Arpa Gigantesca e tiene sempre pronte carta e penna per fissare le idee man mano che gli vengono, una sorta di Re David profano, ma molto innocuo. (lettera alla Contessa di Blessington, 20 novembre 1844; p. 73)
*{{NDR|Sulla [[Dialetto napoletano|lingua napoletana]]}} [...] è assai particolare ed estremamente difficile: per capirla ci vorrebbe almeno un anno di pratica costante. Non somiglia all'italiano più di quanto l'inglese non somigli al gallese. E poiché non dicono nemmeno la metà delle cose che intendono, sostituendo intere frasi con strizzate d'occhio o calci, mi meraviglio che riescano a comprendersi. (lettera a Thomas Mitton, 17 e 22 febbraio 1845; p. 90)
*Il posto {{NDR|[[Napoli]]}} è bello, ma molto meno di quanto la gente non dica. Il famoso golfo, secondo me, come veduta, è incomparabilmente inferiore a quello di [[Genova]], che è quanto di più bello abbia mai visto. Nemmeno la città, dal canto suo, è paragonabile a Genova, con cui in Italia nessuna regge il confronto, salvo Venezia. Quanto ai palazzi, nessuno uguaglia le [[Villa delle Peschiere|Peschiere]] per architetture, collocazione, giardini o stanze. (lettera a Thomas Mitton, 17 e 22 febbraio 1845; p. 90)
*[[Napoli]] in sé, invece, almeno un po' mi ha deluso. Il golfo non mi pare bello come quello di Genova, non è facile scorgerne o coglierne la linea, e l'effetto delle montagne è sciupato dalle sue dimensioni. La vita per le strade non è pittoresca e insolita neanche la metà di quanto i nostri sapientoni giramondo amino farci credere. (lettera a Emile De La Rue, 23 e 25 febbraio 1845; p. 90)
*[...] In linea di massima, la gente comune, qui in Italia, mi piace moltissimo, ma i Napoletani meno di tutti e i [[Roma]]ni poco più, perché sono focosi e brutali. (lettera a Miss Burdett Coutts, 18 marzo 1845; p. 99)
*Il fascino che ha il golfo di Genova ai miei occhi manca completamente a quello di Napoli. La città di [[Genova]] è proprio bella e pittoresca e la casa in cui abitiamo {{NDR|[[Villa delle Peschiere]]}} non ha nulla da invidiare a un Palazzo delle fiabe. (lettera a Miss Burdett Coutts, 18 marzo 1845; p. 99)
*[...] [[Venezia]] è stata un tale splendido sogno che non riesco mai a parlarne, sentendomi del tutto incapace di descriverne l'impatto sulla mia mente. (lettera a Miss Burdett Coutts, 18 marzo 1845; p. 99)
*Il [[Colosseo]] di giorno, al chiaro di luna, a lume di torcia e con ogni sorta di luce è quanto di più stupendo e terribile. (lettera a Miss Burdett Coutts, 18 marzo 1845; p. 99)
*Il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] si stende a perdita d'occhio oltre la città, ed è così azzurro, in questo momento, che nemmeno il più puro e vivido blu di Prussia che Mac abbia mai preparato sulla sua tavolozza potrebbe sostenerne il confronto. (lettera a John Forster, (?) aprile 1845; p. 104)
*[[Napoli]] mi ha ampiamente deluso. È pur vero che il tempo è stato brutto per gran parte della mia permanenza là, ma se non vi fosse stato il fango, vi sarebbe stata la polvere. E se anche avessi avuto il Sole, avrei comunque avuto anche i Lazzaroni, che sono così cenciosi, così luridi, abietti, degradati, immersi e imbevuti nella più totale impossibilità di riscatto, che renderebbero scomodo anche il Paradiso, semmai dovessero arrivarci. Non mi aspettavo di vedere una bella Città, ma qualcosa di più piacevole della lunga monotona {{Sic|filza}} di squallide case che si stendono da Chiaia al Quartiere di Porta Capuana, sì; e mentre ero piuttosto preparato all'idea di una popolazione miserabile, mi aspettavo comunque di vedere qualche straccio pulito ogni tanto, qualche gamba che ballasse, qualche viso sorridente, abbronzato dal sole. La realtà, invece, è che, se penso a Napoli in sé per sé, non mi resta un solo ricordo ''piacevole''. (lettera alla Contessa di Blessington, 9 maggio 1845; p. 107)
*{{NDR|Su Lord Holland e la sua cuoca}} Se anche dovessero aprire un ristorante pulito a [[Genova]], cosa poco credibile, data la naturale predilezione per la sporcizia, l'aglio e l'olio dei genovesi, sarebbe lo stesso un grosso rischio, perché i preti farebbero di tutto per danneggiare un uomo che ha sposato una Protestante. (lettera a John Forster, 12 maggio 1845; p. 115)
==''Martin Chuzzlewit''==
===[[Incipit]]===
Siccome nessuna signora e nessun signore che pretende di appartenere alla migliore società può provare qualsiasi simpatia per la famiglia Chuzzlewit senza aver ricevuto prove sicure della estrema antichità della sua stirpe, è una soddisfazione sapere con certezza che discende in linea diretta da Adamo ed Eva.<ref group="fonte">Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, Rizzoli, 1992. ISBN 88-17-14603-X.</ref>
===Citazioni===
*Chiunque è capace di essere allegro e di buonumore quando è ben vestito.<ref group="fonte">Citato in ''L'abito'', [https://books.google.it/books?id=DZa3AAAAQBAJ&pg=PT9 § 5], in ''Dizionario delle citazioni'', Rizzoli, 2013. ISBN 978-88-58-65464-4.</ref> (Mark Tapley: cap. V)
*Questa è la [[Regole dai libri|regola]] per i buoni affari: "Frega gli altri uomini, perché loro lo farebbero con te."<ref group="fonte">Citato in Pietro Di Lorenzo, ''L'odore dei soldi. Piccola filosofia del denaro da Platone a Wall Street'', Castelvecchi, Roma, 2008, p. [https://books.google.it/books?id=V9dvQxCBqhQC&pg=PA153#v=onepage&q&f=false 153]. ISBN 978-88-7615-223-8.</ref> (Mr Jonas: cap. XI)
==''Nicholas Nickleby''==
===[[Incipit]]===
Abitava una volta, in un luogo appartato del Devonshire, certo Goffredo Nickleby, un onesto uomo, che, in età piuttosto avanzata, messosi in capo di ammogliarsi, e non essendo abbastanza giovane o abbastanza ricco da aspirare alla mano di una ereditiera, aveva per pura affezione sposato una vecchia fiamma, la quale a sua volta se l'era preso per la stessa ragione. Così due persone, che non possono permettersi di giocare a carte per denaro, si seggono tranquillamente a tavolino, e giocano una partita per mero piacere.
===Citazioni===
*[...] l'[[oro]] solleva intorno all'uomo un fumo più nocivo per i sensi e più distruttore per i sentimenti che non la esalazione del carbone [...]. (cap. I)
*Il dolore della [[partenza]] è nulla in confronto della gioia del [[ritorno]]. (Nicholas Nickleby: cap. III)
*[...] ciò che si chiama mondo — frase convenzionale che, interpretata, significa tutti i bricconi che esso contiene [...]. (cap. III)
*L'aspetto del signor Squeers non era attraente. Egli aveva soltanto un occhio, e il pregiudizio popolare ne vuole due. (cap. IV)
*Dominate i vostri appetiti, figliuoli miei, e avrete soggiogato la natura umana. (Wackford Squeers: cap. V)
*[...] vi sono soltanto due stili nella dipintura dei [[ritratto|ritratti]], il serio e il sorridente [...]. (Signorina La Creevy: cap. V)
*Se tutti avessimo il cuore come quello che pulsa così leggero nel seno della [[Giovinezza e senilità|giovinezza]] e della bellezza, che paradiso sarebbe in terra! Se, mentre il nostro corpo [[Giovinezza e senilità|invecchia]] e s'indebolisce, il cuore potesse conservare la primitiva sua giovinezza e la primitiva sua freschezza, di quanto giovamento non ci sarebbero le nostre afflizioni e le nostre sofferenze! Ma la tenue immagine dell'Eden ch'è stampata in noi nell'infanzia felice si logora e si consuma nelle rudi lotte della vita, e presto si cancella, assai spesso per non lasciarvi altro che il vuoto più triste.<ref>Cfr. [[Giacomo Leopardi]], ''[[Operette morali]]'': «In vero, io direi che l'uso del mondo, e l'esercizio de' patimenti, sogliono come profondare e sopire dentro a ciascuno di noi quel primo uomo che egli era: il quale di tratto in tratto si desta per poco spazio, ma tanto più di rado quanto è il progresso degli anni; sempre più poi si ritira verso il nostro intimo, e ricade in maggior sonno di prima; finché durando ancora la nostra vita, esso muore.»</ref> (Signore dalla testa grigia: cap. VI)
*— Sempre a sciupare un tempo prezioso — disse infine il monaco, volgendosi alla sorella maggiore, — sempre a sciupare un tempo prezioso con codeste inezie. Ahimè, ahimè! Che si debbano così leggermente dissipare le poche bolle sulla superficie dell'eternità... le sole che il Cielo ci concede di vedere di quell'oscuro e profondo fiume! (cap. VI)
*— Se mai qualche cosa può alleviare il primo acuto dolore d'una grave perdita, è la riflessione, a mio parere, che quelli che io piango, con l'essersi mantenuti innocentemente allegri e innamorati di tutto ciò che li circondava, si son preparati per un mondo più puro e felice. Il sole, siatene certo, non risplende su questa bella terra per incontrare degli occhi accigliati.<br>— Credo che abbiate ragione, — disse il signore che aveva raccontato.<br>— Credete! — rispose l'altro, — chi può dubitarne? Prendete qualunque argomento di triste rimpianto, e vedete con quanto piacere si accompagna. Il ricordo del tempo felice può diventar dolore...<br>— Diventa! — interruppe l'altro.<br>— Bene, diventa. Ricordare la felicità che s'è perduta è dolore, ma di una specie attenuata. I nostri ricordi sono disgraziatamente misti con molte cose che deploriamo e con molte azioni di cui siamo amaramente pentiti; pure nella vita più travagliata vi sono, io credo fermamente, tanti piccoli raggi di sole da rammentare, che io penso che nessun mortale (tranne che non si sia messo oltre il recinto della speranza) berrebbe se potesse e di proposito deliberato, un bicchiere delle acque del Lete.<br>— Forse avete ragione di pensarla a codesto modo, — disse, dopo una breve riflessione, il signore dai capelli grigi. — Credo proprio di sì.<br>— Bene, allora — rispose l'altro, — il bene in questa fase di esistenza preponderà sul male, checché ne dicano i sedicenti filosofi. Se i nostri affetti sono soggetti a tribolazioni, i nostri affetti sono la nostra consolazione e il nostro conforto; e la memoria, per quanto triste, è il legame più bello e più puro fra questo mondo e l'altro. (cap. VI)
*Che disdetta per i grandi uomini del passato l'esser venuti al mondo così presto, poiché non si può ragionevolmente pretendere che un uomo nato tre o quattrocento anni fa avesse dinanzi a lui i parenti di un uomo nato adesso. L'ultimo uomo, chiunque sarà... e potrà essere un ciabattino o, per quel che se ne sa, il più volgare miserabile... avrà un [[albero genealogico]] più lungo del più gran nobile ora vivente; e io sostengo che questo non è giusto. (Signore dal viso gioviale: cap. VI)
*Non so dire con quali mezzi e con quale gradazione certe [[Marito e moglie|mogli]] cercano d'abbassar la cresta di certi [[Marito e moglie|mariti]], benché su questo argomento possa avere anch'io la mia opinione, e possa ritenere che nessun membro del Parlamento dovrebbe essere ammogliato, giacché tre deputati ammogliati su quattro debbono votare secondo la coscienza delle mogli (se una cosa simile esiste), e non secondo la loro. (Barone di Grogzwig: cap. VI)
*E il mio consiglio a tutti è questo, che se si diventa tristi e malinconici per cause simili {{NDR|problemi coniugali e finanziari}} (come avviene a molti) si debbano osservare i due lati della questione, applicando una lente d'ingrandimento a quello buono; e che se uno si sente tentato di dare un [[Suicidio|brusco addio al mondo]], è meglio si prenda prima una grossa pipa e una buona bottiglia [...]. (Signore dal viso gioviale: cap. VI)
*Di tutte le cose infruttuose, la più infruttuosa è quella di versare una [[Lacrima|lagrima]] su un giorno già trascorso. (Ralph Nickleby: cap. X)
*Si può fare la satira d'un funzionario pubblico... la colpa non è sua, ma della sua posizione elevata. (Signor Kenwigs: cap. XIV)
*I [[Leone|leoni]] quadrupedi si dice siano feroci soltanto sotto lo stimolo della fame; quelli bipedi sono tristi soltanto nel pericolo che la loro bramosia degli onori rimanga insoddisfatta. (cap. XV)
*— Che simpatico viso, e che simpatico portamento, in realtà! — disse la signora Kenwigs.<br>— Sì, certo — aggiunse la signorina Petowker. — Nel suo aspetto v'è qualcosa proprio... Dio, Dio, com'è quella parola?<br>— Quale parola? — chiese il signor Lillywick.<br>— Ebbene... Dio mio, come sono stupida — rispose la signorina Petowker, esitante. — Come si dice di quei signori che rompono i campanelli delle porte, picchiano le guardie, prendono delle vetture per conto di quelli che neppure lo sospettano, e fanno tante altre cose simili?<br>— [[Aristocratici]]? — suggerì il riscossore.<br>— Già! Aristocratici — rispose la signorina Petowker; — v'è in lui qualcosa di molto aristocratico, non è vero? (cap. XV)
*Benché un uomo possa perdere il sentimento della propria importanza quando si considera una semplice unità in una folla affaccendata, la quale non bada assolutamente a lui, non ne segue ch'egli possa liberarsi, con eguale facilità, dal vivissimo sentimento dell'importanza e della grandezza dei propri affanni.<ref>Cfr. [[Giacomo Leopardi]]: «[...] rido della felicità delle ''masse'', perché il mio piccolo cervello non concepisce una ''massa'' felice composta d'individui non felici.»</ref> (cap. XVI)
*La deplorazione che la gente bassa spesso si eleva al di sopra della sua condizione non deriva dal fatto che le persone così dette per bene si mettono al di sotto della propria? (cap. XVII)
*Dava soddisfazione udire che il vecchio s'accingeva a cominciare una vita nuova, perché era evidente che la vecchia non gli sarebbe durata a lungo. (cap. XVII)
*Non basta una vita dura, penosa e triste, per ispirar pietà. È molto per quelli che la soffrono, ma non per quelli, che pur non essendo insensibili, hanno bisogno di forti stimolanti per sentirsi impietositi e inteneriti.<br>Non son pochi i discepoli della [[carità]] che richiedono, nell'esercizio della loro vocazione, quasi gli stessi eccitamenti dei seguaci del piacere. Accade ogni giorno che una simpatia morbosa, una compassione male ispirata vada a cercare degli oggetti troppo lontani, mentre tante richieste per il legittimo esercizio delle stesse virtù, in condizione normale, sono continuamente nell'ambito della vista e dell'udito di molti che hanno il difetto di non avere una troppo sviluppata facoltà di osservazione. Insomma la carità si compiace d'essere romanzesca, come il novelliere e il drammaturgo. Un ladro in camiciotto è persona comune, appena degna del pensiero delle persone raffinate; ma si presenti vestito di velluto verde, e col cappello a pan di zucchero, e si muti il teatro della sua attività, portandolo da una città popolosa a una strada di montagna, e si troverà in lui persino l'anima della poesia e dell'avventura. Avvien così con quella grande virtù cardinale, la quale, bene alimentata ed esercitata, conduce a tutte le altre, se necessariamente non le include. Vuole del colore romanzesco; e meglio ancora se nel romanzesco non c'è troppo vita quotidiana dura, reale e penosa. (cap. XVIII)
*Così fatta è la [[speranza]], dono particolare del Cielo ai doloranti mortali, che penetra, come una sottile essenza l'aria, tutte le cose buone e cattive, universale come la morte, e più contagiosa della peste. (cap. XIX)
*Questo era uno dei vantaggi di aver vissuto così a lungo [[Solitudine|sola]]. La piccola, attiva, affaccendata, allegra creatura esisteva interamente entro se stessa, parlava a se stessa, si pigliava a confidente di se stessa, era il più che possibile sarcastica contro le persone che la offendevano, sempre in se stessa, piaceva a se stessa, e non commetteva alcun male. Se essa si lasciava andare a mormorare, non ne soffriva la reputazione di alcuno; e se essa si divertiva a vendicarsi un pochettino, non un'anima vivente ne soffriva. Una delle tante persone alle quali, per disgraziate vicende, per la conseguente inabilità a formarsi le relazioni che desidererebbero e la ritrosia a mischiarsi con le conoscenze che potrebbero fare, Londra è assolutamente un deserto come le pianure della Siria, l'umile artista aveva continuato a vivere sola ma contenta da molti anni, e finché le particolari disgrazie della famiglia Nickleby non avevano attirata la sua attenzione, s'era mantenuta senza amici, benché traboccante di sentimenti amichevoli per tutta l'umanità. Vi sono molti fervidi cuori solitari come quello della povera signorina La Creevy. (cap. XX)
*Non ho tanti [[Amicizia|amici]] che io possa confondermi nel loro numero, e dimenticare il migliore. (Nicholas Nickleby: cap. XXII)
*[...] la natura dà a ogni stagione una bellezza particolare; e da mattina a sera, come dalla culla alla tomba, non c'è che una serie di graduali mutamenti appena percettibili. (cap. XXII)
*— Come squisita incarnazione delle visioni del poeta, e realizzazione dell'intellettualità umana, che indora con fulgida luce i nostri istanti di sogno, aprendo un nuovo, magico mondo innanzi all'occhio della nostra mente, il [[dramma]] è finito, assolutamente finito — disse il signor Curdle. (cap. XXIV)
*— La vita da [[scapolo]] è penosa, caro, — disse il signor Lillywick.<br>— Sì? — chiese Nicola.<br>— Sì — soggiunse il riscossore. — Ho circa sessant'anni, e dovrei saperlo.<br>— Certo che dovreste saperlo, — pensò Nicola — ma se lo sapete o no, è un altro paio di maniche.<br>— Se mai uno scapolo ha risparmiato un po' di denaro — disse il signor Lillywick, — le sue sorelle e i suoi fratelli, i nipoti e le nipoti, mirano al denaro, e non a lui; anche se con l'essere un funzionario pubblico è il capo d'una famiglia, come per dire il condotto principale da cui si alimentano tutte le altre piccole diramazioni, in tutto il tempo non fanno che desiderarlo morto, e si sentono scoraggiati quando lo veggono in buona salute, perché ardono di venire in possesso dei suoi beni. (cap. XXV)
*Così casi d'ingiustizia e d'oppressione e di tirannia, della più strana ipocrisia, sono cose fra noi di tutti i giorni. È costume di fare le più alte meraviglie e di stupirsi di quelli che sfidano con tanta improntitudine l'opinione pubblica; ma non v'è illusione maggiore; accadono simili cose appunto perché i dissoluti consultano l'opinione del loro piccolo mondo per sbalordire il grande. (cap. XXVIII)
*[...] sebbene un abile [[adulatore]] sia un compagno delizioso se si dedica tutto a noi, diventa di gusto alquanto dubbio, se comincia a far dei complimenti ad altre persone. (cap. XXVIII)
*[...] è un fatto notevole nella storia del [[teatro]], e già da lungo tempo acquisito senza alcuna contestazione, che è molto difficile attrarvi gente se prima non le si fa credere che non ci sarà modo di entrare. (cap. XXX)
*«Io non son uomo da farmi commuovere da un bel viso», mormorò austeramente Rodolfo. «Sotto di esso v'è un brutto teschio, e gli uomini come me, che lavorano e guardano sotto la superficie, veggono il teschio e non il suo delicato involucro». (cap. XXXI)
*[...] i giorni di solitudine trascorrono abbastanza tranquillamente e felicemente [...]. (Signorina La Creevy: cap. XXXI)
*Quando parlo di [[casa]], parlo del luogo dove, in mancanza d'altro, sono raccolte le persone alle quali voglio bene; e se quel luogo fosse una tenda di zingaro o una soffitta, continuerei a chiamarla con lo stesso nome. (Nicholas Nickleby: cap. XXXV)
*Tra quelli che hanno delle qualità solide e salde, non v'è nulla di più contagioso della pura sincerità di cuore. (cap. XXXV)
*A rifletterci è una cosa molto piacevole, e fornisce una risposta completa a quelli che discutono sulla graduale degenerazione della specie, che ogni [[neonato]] a questo mondo sia sempre più bello del precedente. (cap. XXXVI)
*Il mistero e la delusione non sono assolutamente indispensabili allo sviluppo dell'[[amore]], ma ne sono, spessissimo, potenti ausiliari. «Lontan dagli occhi, lontan dal cuore», calza abbastanza bene come proverbio applicabile ai casi dell'amicizia, benché l'assenza non sia sempre necessaria per la freddezza del cuore, anche fra amici; e la sincerità e l'onestà, come pietre preziose, siano forse più facilmente imitate a distanza e scambiate per vere. Ma l'amore è efficacemente aiutato da una immaginazione calda e attiva con memoria tenace, e prospera per un bel pezzo mercé un leggerissimo e scarsissimo alimento. Accade così sovente che esso raggiunga il suo più lussureggiante sviluppo nella separazione e in circostanza della maggior difficoltà [...]. (cap. XL)
*Se l'egoismo è un ingrediente necessario nella composizione di quella passione che si chiama amore, merita questo tutte le belle frasi con cui i poeti lo esaltano nell'esercizio della loro professione? Vi sono, certo, casi autentici di uomini e di donne, che in magnanime circostanze, hanno ceduto rispettivamente la loro donna o il loro uomo a rivali di gran merito; ma è assolutamente accertato che la maggioranza di tali uomini e di tali donne non hanno fatto di necessità virtù, e non hanno nobilmente rassegnato ciò che non potevano ottenere, presso a poco come un soldato semplice potrebbe proporsi di non accettare l'ordine della giarrettiera, e un povero pio e dotto pastore, senz'altra famiglia che quella di una grossa figliuolanza, potrebbe proporsi di rinunciare a un vescovato? (cap. XLIII)
*È una bella e squisita prerogativa nella nostra natura, che quando il cuore è commosso e intenerito da qualche calma felicità o da un sentimento di affezione, ci torni potentemente e irresistibilmente il ricordo dei [[morti]]. Par che i nostri buoni pensieri e le nostre simpatie siano una specie di incantesimo che mette l'anima in grado di mettersi in un vago e misterioso rapporto con gli spiriti di quelli che ci furono cari in vita. Ahimè! quante volte e come a lungo quegli angeli pazienti si librano intorno a noi, attendendo invano la parola che è così di rado pronunciata, e così presto dimenticata! (cap. XLIII)
*L'orgoglio è uno dei sette peccati capitali, ma non l'orgoglio d'una madre per i figliuoli, poiché esso è un composto di due virtù cardinali: la fede e la speranza. (cap. XLIII)
*Vi sono degli uomini che vivendo con l'unico fine di arricchirsi, non importa con quali mezzi, ed essendo perfettamente consapevoli della bassezza e della bricconeria di quelli che impiegheranno ogni giorno per il loro scopo, affetteranno pur non di meno — anche per se stessi — un alto tono di rettitudine morale, e scuoteranno la testa, sospirando sulla depravazione di questo mondo. Alcuni dei più astuti furfanti che mai camminarono su questo globo, o piuttosto — poiché il camminare suppone almeno la posizione eretta e il portamento umano — che mai s'arrampicarono e strisciarono per i più angusti e sudici sentieri della vita, gravemente annotarono nei loro diari gli eventi giornalieri e tennero aperto un conto del dare e dell'avere col Cielo, facendo oscillare il bilancio in loro favore. È questa una gratuita offesa al Cielo (la sola cosa gratuita) da parte della falsità e della furfanteria di simil gente, o essi sperano realmente d'ingannare perfino il Cielo, e ammassar meriti nell'altro mondo nella stessa maniera come hanno ammassato ricchezze in questo? Comunque sia è così; e senza dubbio, simili registrazioni (come certe autobiografie che hanno illuminato il globo) finiranno col dimostrarsi utili, se non altro col risparmiar fastidio e tempo all'angelo incaricato delle registrazioni lassù. (cap. XLIV)
*[...] si vede in generale che quelli che si compiacciono di sogghignare della natura umana e affettano di disprezzarla, ne sono i peggiori e più tristi campioni. (cap. XLIV)
*— Mio caro amico — rispose il fratello Carlo, — voi cadete nello stesso errore in cui cadono tanti, di accusar la natura di cose che non la riguardano affatto e delle quali non è minimamente responsabile. Gli uomini parlano della natura come di una cosa astratta, e intanto perdon di vista ciò che è naturale. Ecco un povero ragazzo che non ha mai sentito intorno a sé la sollecitudine d'un parente, e che difficilmente ha conosciuto altro nella sua vita che non fosse dolore e sofferenza, eccolo presentato a un uomo che si dice suo padre, e di cui il primo atto è di partecipargli l'intenzione di metter fine al breve periodo di benessere ch'egli abbia mai goduto, consegnandolo al suo antico aguzzino e strappandolo dalle mani dell'unico amico che egli abbia mai incontrato... cioè da voi. Se la natura, in un caso simile, mettesse nel petto del ragazzo soltanto un unico segreto impulso che lo spingesse verso il padre e lo staccasse da voi, essa sarebbe una sciocca menzognera. (cap. XLIV)
*Vi sono molte amene fantasie della [[legge]] in continuo svolgimento, ma non ve n'è una più amena o più volgarmente faceta di quella che suppone che tutti gli uomini siano dello stesso valore innanzi al suo occhio parziale, e che i benefici di tutte le leggi siano egualmente raggiungibili da tutti, senza tenere il minimo conto del contenuto del borsellino di ciascuno. (cap. XLIV)
*Quando gli uomini s'accingono a fare, o a sanzionare un'[[ingiustizia]], non è raro sentirli esprimere qualche pietà per l'oggetto della loro o di qualche simile cattiveria, pur ritenendosi intanto assolutamente virtuosi e morali, e immensamente superiori a quelli che non esprimono alcuna virtù. È un modo, il loro, di sollevar la fede sulle opere, ed è un atto di consolazione. (cap. XLIV)
*— Strana cosa, la natura.<br>— È una cosa sacra, caro — osservò Snawley.<br>— Ne son persuaso — aggiunse il signor Squeers, con un sospiro morale. — Mi piacerebbe sapere che cosa potremmo fare senza di essa. La natura, — disse il signor Squeers, con solennità, — è più facile concepirla che descriverla. Che beatitudine, caro, essere in uno stato di natura! (cap. XLV)
*Le affezioni naturali e gl'istinti, mio caro amico, sono le opere più belle dell'Onnipotente, ma come tutte le altre sue belle opere debbono essere coltivate e amate: altrimenti è più che naturale che si oscurino interamente, e che nuovi sentimenti usurpino il loro posto, come accade per le più belle produzioni della terra, quando sono trascurate, che finiscono con l'esser soffocate dalle erbacce e dai rovi. (Charles Cheeryble: cap. XLVI)
*Benché la [[mattina]] possa essere, per gli spiriti irrequieti e ardenti, l'ora dell'attività e dell'energia, non è sempre il tempo in cui la speranza è più forte o lo spirito più animoso e allegro. Nei casi dubbi e difficili la giovinezza, l'attitudine, la contemplazione continua delle difficoltà che ci circondano e la loro familiarità diminuiscono impercettibilmente i nostri timori e ci danno una relativa indifferenza, se non una vaga, avventurosa fiducia in qualche soccorso prodigioso, del quale non ci curiamo d'indagare i mezzi e la natura. Ma quando la mattina ci ritroviamo di nuovo innanzi alle difficoltà, con quel buio e silenzioso abisso fra noi e la vigilia, con ogni anello della fragile catena della speranza da ribadire di nuovo, col nostro caloroso entusiasmo intepidito e la fredda calma ragione accanto, i dubbi e le diffidenze si riaffacciano. Come il viaggiatore che ripiglia il cammino il giorno, e scorge le aspre balze e le pianure deserte che la tenebra gli aveva sottratte alla vista e allo spirito, così il pellegrino nei difficoltosi sentieri della vita umana, vede, col ritorno del sole, qualche nuovo ostacolo da superare, qualche nuova altezza da raggiungere. Lontananze si stendono davanti alle quali la sera prima aveva appena dato un pensiero, e la luce che indora tutta la natura coi suoi lieti raggi sembra che non splenda che sui tristi ostacoli che giacciono disseminati fra lui e la tomba. (cap. LIII)
*— Rosolia, reumi, tosse asinina, febbri, geloni e lombaggine — disse il signor Squeers, — non sono che della [[filosofia]], niente altro che della filosofia. I corpi celesti sono filosofia, e i corpi terrestri sono filosofia. Se in un corpo celeste si scioglie una vite, si tratta di filosofia, e se si scioglie una vite in un corpo terrestre si tratta anche di filosofia; o può darsi il caso qualche volta che vi sia un po' di metafisica, ma di rado. La filosofia è proprio quella che ci vuole per me. Se il genitore d'un alunno mi fa una domanda nel ramo classico, commerciale o matematico, gravemente gli domando: «Ebbene, signore, prima di tutto siete filosofo?» «No, signor Squeers»: egli mi dice, «no», «Allora, signore», dico io «mi dispiace, perchè non sono in grado di spiegarlo». Naturalmente, il genitore va via col desiderio d'essere filosofo, e parimenti naturalmente, crede che filosofo sia io. (cap. LVII)
==''Oliver Twist''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''Among other public buildings in a certain town which for many reasons it will be prudent to refrain from mentioning, and to which I will assign no fictitious name, it boasts of one which is common to most towns, great or small, to wit, a workhouse; and in this workhouse was born, on a day and date which I need not take upon myself to repeat, inasmuch as it can be of no possible consequence to the reader, in this stage of the business at all events, the item of mortality whose name is prefixed to the head of this chapter.''
{{NDR|Boz, ''[[s:en:Oliver Twist (1838)|Oliver Twist]]'', 3 voll., Richard Bentley, London, 1838.}}
====Ugo Dettore====
Tra i vari edifici pubblici di una certa città che per molte ragioni evito di nominare e a cui non voglio dare alcun nome fittizio, ve n'è uno comune da tempo a molte città grandi e piccole, voglio dire l'ospizio di mendicità. E in questo ospizio nacque, un giorno che non merita specificare perché non ha alcuna importanza per il lettore, almeno per ora, l'esemplare umano il cui nome appare in testa a questo capitolo.
{{NDR|Charles Dickens, ''Le avventure di Oliver Twist'', traduzione di Ugo Dettore, Rizzoli, 1999<sup>11</sup>. ISBN 88-17-12319-6}}
====Mario Martino====
Tra gli altri edifici pubblici di una certa cittadina, che per diverse ragioni sarà per me prudente astenermi dal menzionare e alla quale neanche assegnerò un nome fittizio, ve n'è uno familiare un tempo alla maggior parte delle città, grandi o piccole che fossero, e cioè un ospizio di mendicità. E in questo ospizio, in un certo giorno, mese e anno che non devo darmi pena di precisare, giacché il conoscerli non potrà riuscire di alcuna utilità al lettore – per lo meno allo stato attuale delle cose – nacque l'articolo di mortalità il cui nome compare nel titolo di questo capitolo.
====Bruno Oddera====
Tra gli altri edifici pubblici di una certa cittadina che, per svariati motivi, sarà prudente astenersi dal nominare e alla quale non attribuirò alcun nome immaginario, ve n'è uno che si trova in quasi tutti i centri abitati, grandi o piccoli, vale a dire l'ospizio per i poveri; e in questo ospizio nacque,, un giorno di un anno che non starò a precisare in quanto, almeno per il momento, la cosa non può rivestire la benché minima importanza per il lettore, quell'appartenente al genere umano il cui nome figura nell'intestazione di questo capitolo.
====Silvio Spaventa Filippi====
Fra gli edifici pubblici di una certa città, che per molte ragioni giova non menzionare e alla quale non darò neppure un nome immaginario, ve n'è uno da gran tempo comune a moltissime città grandi e piccole: l'ospizio di mendicità, e nell'ospizio di mendicità, in un giorno e in un anno che non serve rammentare – anche perché non ha alcuna conseguenza pratica per chi legge, almeno per ora – nacque il campione di umanità, del cui nome si adorna l'intestazione di questo capitolo.<ref>Cioè: ''Che tratta del luogo ove nacque Oliver Twist e delle circostanze che accompagnarono la sua nascita''.</ref>
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=HOyMBQAAQBAJ Oliver Twist]'', traduzione di Silvio Spaventa-Filippi, Einaudi, 2014. ISBN 8858417445.}}
===Citazioni===
*E che stupendo esempio della potenza dell'[[Vestito|abito]] era il piccolo Oliver Twist! Avvolto nella coperta che fino ad allora aveva costituito il suo unico indumento, sarebbe potuto essere tanto il figlio di signori altolocati quanto di pezzenti, e anche il più arrogante, vedendolo per la prima volta, avrebbe avuto difficoltà ad attribuirgli un posto nella società. Ma ora, avvolto in una tela di cotone leggero, diventata gialla per quell'uso ripetuto, egli era etichettato e marchiato, ed era immediatamente collocato al suo posto: un poverello in carico alla parrocchia, un orfano per l'ospizio – l'umile e denutrito essere da fatica – spinto nel mondo a suon di ceffoni e sberle, da tutti disprezzato e da nessuno compatito. (cap. I, 2011)
*C'è uno stato di torpore, [[Dormiveglia|tra il sonno e la veglia]], durante il quale si sogna di più in cinque minuti a occhi semi-aperti, consapevoli di tutto ciò che avviene intorno, di quanto non si sognerebbe in cinque notti con gli occhi completamente chiusi e i sensi nella più totale incoscienza. In tali momenti, l'essere mortale comprende abbastanza del lavorio della sua mente per formarsi una idea, seppur vaga, del suo eccezionale potere: com'essa sia in grado di staccarsi da terra per superare spazio e tempo, libera dai legami con la sua controparte corporea. (cap. IX, 2011)
*Nel profondo del cuore umano si cela la passione di dare la [[caccia]] a qualcosa. (cap. X; 2004, p. 84)
*A gradi, scivolò in quel [[sonno]] tranquillo che solo il sollievo da un recente patire può infondere; quel calmo, beato riposo, a confronto del quale lo svegliarsi è una sofferenza. E chi, se quello fosse la morte, vorrebbe svegliarsi di nuovo alle lotte e al travaglio della vita; a tutte le sue preoccupazioni per il presente, a tutte le sue ansie per il futuro e a tutte le penose memorie del passato! (cap. XII, 2011)
*E sebbene io non intenda affermare che è pratica consueta di famosi e dotti saggi l'abbreviare la via a ogni grande conclusione, giacché il loro programma è invero piuttosto quello di allungarla con ogni sorta di divagazione e di deviazione del discorso, come quelle in cui incorrono gli ubriachi pressati da una copiosa sovrabbondanza di idee, intendo però affermare, e anzi lo affermo decisamente, che, nell'applicazione delle loro teorie, è pratica inderogabile di molti arditi filosofi dar prova di grande saggezza e acume nel pararsi da ogni circostanza che abbia una qualche probabilità di contraddirle. Allo stesso modo, è legittimo fare un piccolo torto se serve a qualcosa di grande e giusto, ed è lecito ogni mezzo se è giustificato dal suo scopo, e la quantità di giusto o ingiusto, e perfino se esista tra loro una differenza, è lasciata interamente ai filosofi interessati, affinché essi la stabiliscano in base alla loro chiara, completa e imparziale considerazione dei casi particolari. (cap. XII, 2011)
*[...] di certi [[libri]] la parte migliore è di gran lunga il dorso e la copertina. (Signor Brownlow: cap. XIV, 2011)
*È consuetudine del teatro, in tutti i buoni melodrammi con tanto di assassini, presentare scene tragiche e comiche in regolare alternanza, come gli strati bianchi e rossi in un pezzo di pancetta magra ben stagionata. In una scena vediamo l'eroe steso su un pagliericcio, schiacciato dalle sventure e incatenato; nella seguente, il suo ignaro e fedele paggio regala al pubblico una canzonetta comica. Col cuore che ci martella in petto, vediamo l'eroina nelle grinfie d'un barone spietato e superbo, la sua virtù e la sua vita ugualmente in pericolo; lei sfodera il pugnale per preservare l'una a spese dell'altra, e proprio quando la nostra tensione raggiunge il massimo si sente un fischio, e siamo immediatamente trasportati nel salone di un castello, dove un canuto siniscalco canta strofette comiche accompagnato in coro da un ancor più comico gruppo di vassalli, fuori da ogni contesto, dalle volte delle chiese ai palazzi signorili, perpetuamente in giro a gorgheggiar canzoni.<br>Questi bruschi cambiamenti paiono assurdi, eppure non sono così innaturali come sembrerebbero a prima vista. Nella vita reale, la transizione da ambienti profumati e pavimenti cosparsi di erbe ai letti di morte, dagli abiti del lutto a quelli della festa, non è affatto meno sorprendente; soltanto che in quella noi siamo attori partecipi e non passivi spettatori, e questo fa parecchia differenza. Nel teatro, che è una imitazione della vita, gli attori sono ciechi alle transizioni subitanee e ai repentini impulsi della passione o del sentimento, ma quando noi li abbiamo invece innanzi ai nostri occhi, da semplici spettatori, allora li condanniamo immediatamente in quanto bizzarri e grotteschi. (cap. XVII, 2011)
*«Ci ha del sale in zucca, quel cane. Forse che non guarda storto certi giovinotti che ridono o cantano se è in compagnia?», continuò Dodger. «O non ringhia se sente suonare un violino? O non odia i cani di razza diversa dalla sua? Ah, no! Mica!».<br>«È un vero [[Cristiano (religione)|cristiano]]», fece Charley.<br>Ciò fu detto come semplice tributo alle qualità del cane, ma la frase era appropriata anche in un altro senso, pur rimanendone mastro Bates inconsapevole, poiché ci sono parecchie gentildonne e gentiluomini, cristiani professi, che hanno marcati e singolari punti di somiglianza col cane del signor Sikes. (cap. XVIII, 2011)
*Il peggio delle [[Donna|donne]] è che basta un'inezia a risvegliare qualche sentimento sepolto, e il meglio è che non dura mai a lungo. (Fagin: cap. XIX, 2011)
*Le donne sanno dire le cose col minor numero di parole possibile. Tranne quando danno di testa, e allora sproloquiano parecchio. (Sikes: cap. XX, 2011)
*Ma anche una quisquilia è sufficiente a turbare la [[serenità]] dei nostri fragili stati d'animo! (cap. XXIII; 2004, p. 195)
*— Signora Corney — rispose il messo parrocchiale, sorridendo come sorridono gli uomini consapevoli della loro sconfinata sapienza — l'[[elemosina]] ai vagabondi, se fatta oculatamente, dico oculatamente, signora, è la salvaguardia della parrocchia. Il grande principio dell'elemosina ai vagabondi è il seguente: dare ai poveri esattamente ciò di cui non hanno bisogno; dopodiché si stancano di mendicare. (cap. XXIII; 2004, p. 197)
*Ahimè! Quanti pochi [[Viso|volti]] la natura lascia, dopo un po', a dar gioia con la loro bellezza! I dolori, gli affanni e i patimenti del mondo li mutano, così come mutano il cuore, ed è soltanto quando le passioni si spengono e non tormentano più che le oscure nubi che prima li offuscavano si dissolvono e lasciano affiorare il volto celeste. Accade sovente che il volto dei morti, perfino in quella condizione di fissa rigidità, si distenda e riprenda l'espressione di un bimbo addormentato e della sua prima età; riprenda di nuovo una tale placidità e una tale pace che chi lo conobbe nella sua felice infanzia s'inginocchia accanto alla bara con un sentimento di reverenza, ritrovando quasi il volto di un angelo in terra. (cap. XXIV, 2011)
*Ma la morte, gli incendi e i furti rendono tutti gli uomini [[Uguaglianza|uguali]] [...].(cap. XXVIII; 2004, p. 241)
*[...] una dolce melodia, il mormorio di acque in un luogo silenzioso, il profumo di un fiore, o persino il suono di una parola familiare risvegliano a volte vaghi ricordi di scene non appartenenti a questa vita, le quali, labili come il respiro, paiono giungere da un'esistenza più felice da tempo trascorsa, pur se nessuna operazione volontaria della mente è in grado di richiamarle in vita. (cap. XXX, 2011)
*Oh! Se opprimendo e corrompendo i nostri simili ponessimo mente appena ai neri effetti dell'errore umano già provati, che si addensano in alto come pesante nuvolaglia – lentamente, è vero, ma non per questo meno inesorabilmente – per piombarci poi sul capo a darci la loro ricompensa; se, nella nostra immaginazione, dessimo soltanto un istante ascolto alle testimonianze di uomini defunti, che nessun potere può tacitare e nessun orgoglio può scacciare, cosa accadrebbe delle offese e delle ingiustizie, delle sofferenze e dell'infelicità, delle crudeltà e dei torti che ciascun giorno della nostra vita reca con sé! (cap. XXX, 2011)
*Chi può descrivere la gioia e il piacere, la pace dell'animo e la dolce tranquillità che il ragazzo sentì in quell'aria salubre, tra le verdi colline e i meravigliosi boschi d'un villaggio di campagna! Chi può dire come scene di pace e tranquillità possano penetrare nell'animo dei tormentati abitanti di luoghi angusti e rumorosi, e come la loro freschezza possa trasfondersi nei loro cuori affranti! Uomini che hanno vissuto tutta una vita d'affanni in strade chiuse e affollate senza desiderio di mutar condizione; uomini per i quali l'abitudine è divenuta come una seconda natura e che son giunti quasi ad amare ciascun singolo mattone e pietra con cui è delimitato lo stretto confine dei loro passi giornalieri, persino coloro sui quali incombeva l'artiglio della morte, si dice abbiano agognato un ultimo sguardo allo spettacolo della Natura e, portati lontano dalle scene delle loro sofferenze e dei loro piaceri, pare siano entrati all'istante in una nuova condizione, e giorno dopo giorno, trascinandosi a stento per raggiungere qualche luogo ameno, verde e soleggiato, alla semplice contemplazione del cielo, delle colline, dei prati, dell'acqua luccicante, si sono ridestate in loro tali memorie che quella sorta di anticipazione del cielo ha lenito il loro rapido declino, ed essi sono scesi nella tomba placidamente, come il sole, il cui tramonto avevano contemplato dalla finestra della loro stanza solitaria appena qualche ora prima, quasi sfocasse alla loro debole vista! Le memorie richiamate a noi dalle tranquille scene della campagna non sono di questo mondo, come non lo sono le speranze e i pensieri che vi si associano. La loro benigna influenza può insegnarci a intrecciare fresche ghirlande per la tomba di coloro che abbiamo amato; può render più puri i nostri pensieri, cancellando al loro cospetto vecchi odi e rancori. Ma al di là di tutto questo, persino nella mente meno consapevole, rimane il senso, pur vago e indistinto, di aver albergato questi pensieri da tempi immemori; e questo evoca solenni pensieri d'un lontano tempo a venire, e vince ogni orgoglio e attaccamento al mondo. (cap. XXXII, 2011)
*Rapida passò la primavera e subito venne l'[[estate]] e se il villaggio era stato bello già prima, era adesso nel pieno splendore della sua lussureggiante ricchezza. I grandi alberi, che erano parsi così nudi e spogli nei mesi precedenti, erano ora nel pieno della vita e del vigore e allargando le loro verdi braccia sulla terra assetata trasformavano aride chiazze in invitanti angoletti d'ombra fitta e piacevole, dai quali godere la vista di ampie prospettive immerse nella luce del sole, a perdita d'occhio. La terra vestiva il suo mantello del verde più luminoso e spandeva intorno i suoi ricchi profumi. Era la vigorosa giovinezza dell'anno, e ogni cosa aveva un aspetto lieto e fiorente. (cap. XXXIII, 2011)
*L'attesa, la terribile attesa di quando non si può nulla mentre la vita di chi amiamo è sempre più sospesa; la tortura dei pensieri che si affollano in mente e comprimono violentemente il cuore, rendendo il respiro affannoso per le immagini funeree che essi evocano; l'ansia disperata di voler fare qualcosa, e non potere in alcun modo alleviare il dolore o diminuire il pericolo; la prostrazione dell'animo e dello spirito alla rinnovata consapevolezza della nostra impotenza: quali torture possono mai eguagliare queste, e quali pensieri, quali azioni, nel pieno di quell'onda febbrile, possono alleviarle! (cap. XXXIII, 2011)
*Non esiste [[rimorso]] più profondo di quello senza rimedio; se vogliamo evitarne i tormenti, ricordiamocene in tempo. (cap. XXXIII; 2004, p. 286)
*«Caro figlio mio», replicò la signora Maylie posandogli una mano sulla spalla, «io credo che i giovani abbiano molti impulsi di generosità che non durano, e che tra questi ve ne siano alcuni che, una volta soddisfatti, diventano ancora più fugaci. Credo, soprattutto», disse la signora fissando in viso il figlio, «che se un uomo dotato di entusiasmo, appassionato e ambizioso, prende una moglie con una macchia sul nome, anche se lei non ne ha colpa alcuna, persone ciniche e spregiudicate se ne approfitterebbero sia contro di lei sia contro i suoi figli, e tanto egli avrà fortuna nel mondo tanto egli diverrà oggetto di sorrisi di scherno. Forse, per quanto generosa e buona la sua natura, un giorno egli potrebbe pentirsi del legame contratto in gioventù e lei, sapendolo, soffrirebbe ancor più tormentosamente». (cap. XXXIV, 2011)
*Gli uomini che guardano la natura o i propri simili lamentandosi che tutto è buio e triste hanno ragione, ma quei colori spenti altro non sono che il riflesso dell'amarezza che hanno nel cuore e negli occhi. I veri colori sono delicati e si mostrano a sguardi più limpidi. (cap. XXXIV, 2011)
*A volte ci coglie un tipo particolare di sonno che, mentre sembra impadronirsi del corpo, non libera però la mente dal senso di ciò che le accade intorno e la lascia libera di vagare a proprio piacere. Se definiamo sonno ciò che arreca con sé una pesantezza invincibile, ci priva di forze e determina la totale incapacità di controllo dei nostri pensieri e del movimento, quello di Oliver era sonno. In esso tuttavia noi conserviamo la consapevolezza di ciò che accade intorno a noi e, se in quel mentre noi sogniamo, le parole effettivamente pronunciate, i suoni realmente percepibili si adeguano con sorprendente prontezza alle nostre visioni, finché realtà e immaginazione si fondono in modo così strano che poi è quasi impossibile discernerle di nuovo. Né questa è la cosa più strana di quella condizione. È un fatto indubbio che, sebbene i sensi del tatto e della vista siano allora spenti, i nostri pensieri addormentati e le scene che immaginiamo saranno influenzati, parecchio influenzati, dalla presenza pur silenziosa di qualche oggetto esterno che magari non era lì quando abbiamo chiuso gli occhi e della cui vicinanza non avevamo precisa coscienza. (cap. XXXIV, 2011)
*Nella vita ci sono promozioni che, indipendentemente dalle concrete soddisfazioni che offrono, acquistano particolare valore e dignità dai soprabiti e dai panciotti a loro peculiari. Un maresciallo ha la sua uniforme; un vescovo la sua sottana di seta; un consigliere la sua toga di seta; e un custode ha il suo tricorno. Togliete al vescovo la sua sottana, al custode il cappello e i galloni, e cosa sono mai? Uomini, semplici uomini. La dignità, e perfino la santità, a volte, sono questioni più di soprabito e panciotto di quanto qualche persona possa immaginare. (cap. XXXVII, 2011)
*Con espressione soddisfatta guardò la sua buona signora e la pregò, condiscendente, di [[piangere]] più che poteva, poiché la scienza medica riteneva quell'esercizio estremamente favorevole alla buona salute.<br>«Dilata i polmoni, idrata l'incarnato, spurga gli occhi, e molcisce il carattere», disse il signor Bumble. «Perciò, piangete pure». (cap. XXXVII, 2011)
*[...] l'[[orgoglio]], vizio delle creature più basse e degenerate non meno di quelle più in alto e tutte d'un pezzo. (cap. XL, 2011)
*[...] le [[sorprese]], come le disgrazie, di rado arrivano sole. (cap. XLI,<ref>Che ''in extenso'' s'intitola: «Contiene nuove scoperte e mostra che le sorprese, come le disgrazie, di rado arrivano sole».</ref> 2011)
*«E così eri tu quel famoso amico, eh?», chiese Claypole, alias Bolter, quando il giorno seguente, in virtù del patto stabilito, si trovò in casa dell'ebreo.<br>«Ciascuno è il miglior amico di se stesso, mio caro», replicò Fagin col suo ghigno più insinuante. «Non se ne trova l'uguale, da nessuna parte».<br>«Tranne qualche volta», replicò Morris Bolter assumendo l'aria d'un uomo vissuto, «quando certi sono i peggiori nemici di se stessi, sai».<br>«Non crederci!», disse l'ebreo. «Quando uno è il suo peggior nemico, è solo perché è troppo il suo migliore amico, non perché si preoccupi di qualcun altro. Via, via! Una cosa del genere è contro natura».<br>«E se non fosse contro, ci dovrebbe essere», replicò il signor Bolter.<br>«Questo è ragionare», disse l'ebreo. «Qualche negromante dice che il tre è il numero magico, e qualcun altro dice il sette; ma non è né il primo né il secondo, amico mio, né il primo né il secondo. È l'uno». (cap. XLIII, 2011)
*Il [[sole]], il vivido sole che ridona all'uomo non soltanto la luce, ma anche una vita nuova e nuove speranze e nuove energie, salì nel cielo splendendo vivido e radioso sulla città gremita. Ovunque, attraverso costosi vetri colorati, o finestre rotte riparate con fogli di carta, diffuse equamente il suo splendore. (cap. XLVIII; 2004, p. 415)
*Il nostro è un mondo di disillusioni, e spesso son deluse proprio le nostre speranze più vive e che più fanno onore alla nostra natura. (cap. LI, 2011)
===[[Explicit]]===
Vicino all'altare della vecchia chiesetta del villaggio c'è una lapide di marmo con su inscritta una sola parola: "Agnes"! Non c'è bara in quella tomba, e che passino molti, moltissimi anni prima che vi sia iscritto sopra un altro nome! Ma se mai le anime dei morti tornano sulla terra a visitare i luoghi benedetti dall'amore di coloro che conobbero in vita – un amore che vince la morte – allora lo spirito di Agnes certamente s'aggira, di tanto in tanto, per quel luogo solenne; e a maggior ragione lo credo perché esso si trova in una chiesa, e perché lei peccò, perdendosi.
{{NDR|Traduzione di Mario Martino}}
==''Tempi difficili''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''Now, what I want is, Facts. Teach these boys and girls nothing but Facts. Facts alone are wanted in life. Plant nothing else, and root out everything else. You can only form the minds of reasoning animals upon Facts: nothing else will ever be of any service to them. This is the principle on which I bring up my own children, and this is the principle on which I bring up these children. Stick to Facts, sir!''
{{NDR|Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id{{=}}03RFjIVjBoMC Hard times]'', Bradbury & Evans, London, 1854.}}
====Maria Rita Cifarelli e Cristina Scagliotti====
– Ora, quel che voglio sono Fatti. Solo Fatti dovete insegnare a questi ragazzi. Nella vita non c'è bisogno che di Fatti. Piantate Fatti e sradicate tutto il resto. La mente d'un animale che ragiona si può plasmare solo coi Fatti; null'altro gli sarà mai di alcuna utilità. Con questo principio educo i miei figli e con lo stesso principio educo questi ragazzi. Attenetevi ai Fatti, signore!
====Gianna Lonza====
«Ora quello che voglio sono Fatti. A questi ragazzi e ragazze insegnate soltanto Fatti. Solo i Fatti servono nella vita. Non piantate altro e sradicate tutto il resto. Solo con i Fatti si plasma la mente di un animale dotato di ragione; nient'altro gli tornerà mai utile. Con questo principio educo i miei figli, con questo principio educo questi ragazzi. Attenetevi ai Fatti, signore!».
====Mario Martino====
«Dunque voglio solo i Fatti. Insegnate a questi ragazzi e ragazze soltanto Fatti. Solo di Fatti c'è bisogno nella vita. Piantate nient'altro, estirpate tutto il resto. Solo con i Fatti si educano le menti di animali razionali e nient'altro riuscirà mai loro di alcuna utilità. Questi sono i princìpi in base ai quali educo i miei propri figli, e questi sono princìpi in base ai quali educo questi ragazzi. Perciò, signore, attenetevi ai Fatti!»
====Bruno Tasso====
Ora, quello che voglio sono Fatti. Insegnate a questi ragazzi e a queste ragazze Fatti e niente altro. Solo di Fatti abbiamo bisogno nella vita. Non piantate altro e sradicate tutto il resto. Solo coi Fatti si può plasmare la mente degli animali che ragionano: il resto non servirà mai loro assolutamente nulla. Questo è il principio su cui ho allevato i miei figli, e questo è il principio su cui ho allevato questi fanciulli. Tenetevi ai Fatti, signore!
===Libro primo===
*Strano contrasto quello fra gli uomini immersi nella foresta di telai e le macchine su cui ciascuno di loro faticava, che stridevano, laceravano, stritolavano. Tutti voi, che siete brava gente tanto ansiosa, non abbiate timore: l'Arte non riuscirà a sopraffare la Natura. Mettete, l'una accanto all'altra, l'opera di Dio e l'opera dell'uomo: dal confronto sarà sempre la prima a uscirne con onore, si tratti pure di un esercito di "manodopera" insignificante.<br>Centinaia e centinaia di "mani" al lavoro in questa fabbrica; centinaia e centinaia di cavalli vapore. Conosciamo fino all'ultima unità quello che può fare una macchina, ma neppure tutti i contabili della tesoreria nazionale, messi assieme, riusciranno mai a calcolare quale sia la capacità di agire nel bene o di operare nel male, di amore o di odio, di patriottismo o di scontento, la capacità di corrompere la virtù in vizio o di esaltare il vizio in virtù, che si annida nell'animo di ciascuno di questi schiavi mansueti, con i loro volti composti e i gesti regolarmente scanditi. Nessun mistero nella macchina; un insondabile mistero perfino nel più umile di loro – per sempre. E se sovvertissimo i sistemi dell'aritmetica che usiamo per stimare gli oggetti materiali e valutassimo con altre misure queste oscure entità ignote! (cap. XI, 2000)
*Meglio, mille volte meglio non avere neppure un tetto sulla testa che una [[casa]] nella quale si ha il timore di tornare! (cap. XII; 1999, p. 99)
*[...] agli altri suoi pensieri Stephen aggiunse la dolorosa riflessione che, di tutte le disgrazie dell'esistenza terrena, nessuno è distribuito con mano più ineguale della [[morte]]. La disparità della nascita è nulla al confronto. Se, per esempio, fossero nati quella notte, nello stesso istante, il figlio di un re e il figlio di un tessitore, che cosa sarebbe stata quella differenza a paragone della morte di una qualsiasi creatura umana utile, utile a un'altra, o da questa amata, mentre quella donna spregevole continuava a vivere! (cap. XIII, 2000)
*Come un astronomo che, in un osservatorio privo di finestre, volesse organizzare l'universo stellato col solo ausilio di carta, penna e inchiostro, così il signor Gradgrind nel ''suo'' privato osservatorio (e come il suo ve ne sono parecchi) non aveva alcun bisogno di gettare lo sguardo sugli esseri umani che gli brulicavano attorno, ma si compiaceva di tracciare i loro destini su una semplice lavagna, cancellando via le loro lacrime con un unico pezzetto di spugna sudicia. (cap. XV; 1999, p. 116)
*[...] gli indefinibili moti dell'[[Cuore e cervello|animo umano]] [...] continueranno a eludere tutte le astuzie dell'[[Cuore e cervello|algebra]], anche le più sottili, fino al giorno in cui le trombe del giudizio non abbatteranno l'algebra stessa. (cap. XV, 2000)
===Libro secondo===
*E così l'occhio stesso del cielo diventa un occhio malefico quando mani incapaci o sordide si interpongono fra lui e le cose cui egli vorrebbe recare una benedizione. (cap. I, 2012)
*Questa era un'altra delle trovate di Coketown. Non c'era [[Capitalismo|capitalista]] che, partito con sei pence in tasca e ritrovandosi con sessantamila sterline, non si stupisse che i primi sessantamila lavoratori che gli capitavano sott'occhio non facessero anche loro sessantamila sterline partendo da sei pence. Ed eccolo a rimproverarli di non essere riusciti a ottenere un risultato tanto modesto. Quello che ho fatto io, puoi farlo anche tu, no? Perché non ti ci metti e lo fai? (cap. I, 2000)
*È sempre un fatto curioso osservare come, in molte assemblee, gli ascoltatori soccombano passivamente all'insipienza di qualche presuntuoso, sia esso nobile o comune cittadino, di qualche uomo che essi – o almeno i tre quarti di essi – non riuscirebbero in alcun modo a sollevare dal suo abisso di stupidità e a portare al loro livello intellettuale. (cap. IV; 1999, p. 168)
*Chi, trovandosi in terra straniera, invano cerca, senza mai riuscirci, di leggere uno sguardo di intesa in diecimila volti, si trova in allegra compagnia a paragone di colui che, quotidianamente, passa accanto a dieci volti che, un tempo amici, [[Solitudine|ora sfuggono il suo sguardo]]. (cap. IV, 2000)
*Ben più difficile di quanto avesse mai potuto immaginare era separare, dentro di sé, la sensazione di [[abbandono]] da quella, ingiustificata, di vergogna e disonore. (cap. IV; 1999, p. 174)
*{{NDR|Al signor Bounderby}} Non serve il pugno di ferro. Non servono le vittorie e i trionfi. E non serve proprio a niente mettersi d'accordo per fare in modo che una parte ci ha sempre e comunque ragione e l'altra sempre e comunque torto. E non serve neppure lavarsene le mani. Lasciate pure migliaia e migliaia di persone a vivere la stessa vita, dentro ai guai fino al collo, ed ecco che diventeranno come un sol uomo, e voi tutti vi metterete di fronte come un altro uomo, e in mezzo ci sarà un abisso nero che non si potrà attraversare, per il poco o il tanto tempo che durerà questa miseria. A non voler stare vicino agli altri con gentilezza, pazienza e buonumore, perché è così che si sta vicini quando si hanno tanti guai, così ci si tira su quando si soffre nel bisogno (credo umilmente che in tutti i suoi viaggi questo signore {{NDR|James Harthouse}} non ha mai incontrato gente così generosa come qui), non ci si ricaverà niente finché il sole non si sarà cambiato in ghiaccio. E soprattutto non servirà a niente considerarli solo per la forza che hanno, trattarli come macchine o come numeri da sommare, senza sentimenti e senza simpatie, senza ricordi e senza preferenze, senza un animo che soffre e che spera, trattarli, quando tutto va bene, come se non hanno niente dentro e, quando va male, dicendo che non hanno sentimenti umani quando parlano con voi. Ma tutto questo non servirà a niente, signore, finché non si disferà l'opera di Dio. (Stephen Blackpool: cap. V; 1999, p. 182)
*I vecchi, soprattutto quando si sforzano di essere fiduciosi e allegri, incontrano molto rispetto fra i poveri. (cap. VI, 2000)
*È così naturale che tutti abbiano uno scopo o qualcosa da fare che chiunque se ne sta in [[ozio]] a bighellonare è, e si sente, sempre osservato. (cap. VI; 1999, p. 196)
*Quando il [[Diavolo]] gironzola come un leone ruggente, il suo aspetto attira ben pochi seguaci, a parte selvaggi e cacciatori. Ma quando se ne va agghindato, lisciato e dipinto secondo la moda, quando è stanco sia del vizio sia della virtù, satollo di zolfo infernale e di beatitudine celeste, allora è davvero il Diavolo incarnato, tanto se si dedica all'amministrazione della cosa pubblica quanto se si occupa di bollire la pece. (cap. VIII, 2011)
*Neppure in quel momento, mentre si avvicinava alla sua vecchia casa, {{NDR|Louisa Bounderby}} avvertì su di sé alcun benefico influsso. Che cosa aveva più da spartire ormai con i sogni dell'infanzia, con le sue fiabe leggiadre, con la grazia, la bellezza, l'umanità, le illusioni di cui si adorna il futuro? Tutte cose tanto belle in cui credere da piccoli, da ricordare con tenerezza una volta adulti perché, allora, anche la più insignificante di esse si eleva alla dignità di una grande e benevola disposizione del cuore che consente ai piccini che soffrono di avventurarsi per le vie irte di sassi di questo mondo, conservando quel piccolo angolo fiorito con le loro mani pure. Un giardino nel quale i figli di Adamo farebbero meglio a entrare più spesso per scaldarsi al sole con fiducia e semplicità, liberi da vanità mondane.<br />Già, cos'aveva ormai da spartire con i ricordi dell'infanzia? Il ricordo di come, al primo incontro, attraverso la luce delicata dell'immaginazione, la Ragione, le fosse apparsa come una divinità benefica che additava a divinità altrettanto magnanime e non già come un idolo arcigno, gelido e crudele, con vittime legate mani e piedi; grossa figura ottusa dallo sguardo fisso che solo un sistema di leve, azionato da un preciso numero di tonnellate, sarebbe stato in grado di smuovere. La casa paterna e la fanciullezza le rimandavano immagini di fonti e sorgenti inaridite nell'istante stesso in cui sgorgavano dal suo giovane cuore. Niente acque dorate per lei: esse fluivano invece a fecondare la terra in cui si coglie l'uva dai rovi e il fico dal pruno. (cap. IX; 1999, p. 236)
*{{NDR|Al signor Gradgrind}} Come avete potuto darmi la vita e insieme privarmi di tutte quelle piccole cose che la distinguono da uno stato di morte cosciente? Dove sono le virtù della mia anima? E i moti del cuore? Che ne avete fatto, padre, del giardino che avrebbe dovuto fiorire in mezzo a questo deserto?<br />[...]<br />Se quel giardino fosse mai esistito, sarebbero bastate le sue ceneri a salvarmi dal vuoto in cui sprofonda la mia vita. Non volevo dire questo; ma, padre, rammentate l'ultima conversazione che avemmo in questa stanza?<br />[...]<br />Quel che m'è salito alle labbra adesso, l'avrei detto anche allora, se solo per un attimo mi aveste aiutata. Non vi rimprovero, padre. Quel che non avete coltivato in me, non l'avete coltivato neppure in voi stesso. Oh, se solo l'aveste fatto tanto tempo fa, oppure mi aveste trascurata, oggi sarei di certo una creatura migliore, e più felice! (Louisa Bounderby: cap. XII; 1999, p. 258)
===Libro terzo===
*– C'è chi sostiene,<ref>Cfr. [[Blaise Pascal]]: «Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.»</ref> – proseguì egli, ancora esitante, – che esiste una [[saggezza]] della testa e una saggezza del cuore. (Gradgrind: cap. I, 2012)
*Tutte le [[Forza|forze]] troppo a lungo imprigionate, quando esplodono, portano distruzione. Anche l'aria così vitale per la terra, l'acqua portatrice di ricchezza, il calore che conduce a maturazione, si trasformano, se ingabbiate, in forze devastanti. Così avveniva anche allora nel suo cuore: le sue migliori qualità, troppo a lungo accanite contro se stesse, si erano trasformate in un cumulo di ostinazione, pronto a sollevarsi contro un'amica. (cap. I; 1999, pp. 269-270)
*Principio basilare della filosofia di Gradgrind era che tutto avesse un prezzo e che il prezzo andasse pagato. Nessuno doveva mai dare niente a nessuno, né offrire aiuto ad alcuno, senza corrispettivo. La gratitudine andava abolita, e le virtù che da essa scaturivano non dovevano esistere. Ogni frammento dell'esistenza umana, dalla nascita alla morte, era da considerarsi alla stregua di un contratto che andava stipulato da due parti contrapposte. E se a quel modo non si finiva in Paradiso voleva dire che il Paradiso non era un luogo dotato di caratteristiche politico-economiche, e non conveniva andarci. (cap. VIII; 1999, p. 345)
*{{NDR|Al signor Gradgrind}} Fembra proprio che i cafi fono due, vero, fignoria? Uno, che al mondo c'è una fpecie d'amore che dopo tutto non è foltanto intereffe, ma qualcofa di molto diverfo; e due, che quefto amore ha una fua maniera di calcolare o di non calcolare, e in un modo o nell'altro è difficile da fpiegarfi, come il modo di comportarfi dei cani! (Sleary: cap. VIII; 1999, p. 349)
*La gente deve divertirfi. Non poffono ftar fempre a ftudiare e neanche a lavorare; non fono fatti per quefte cofe!<ref>Cfr. [[Miguel de Cervantes]]: «[...] non essendo possibile che l'arco stia sempre teso né che la debole natura umana possa sostenersi senz'alcun lecito spasso.»</ref> (Sleary: cap. VIII, 2000)
*È sempre pericoloso scoprire qualcosa del mondo di un borioso fanfarone prima che sia lui stesso a scoprirlo. (cap. IX; 1999, p. 351)
*{{NDR|Al signor Bounderby, riferendosi al suo comportamento}} Niente di quel che fa un imbecille può destare sorpresa o indignazione: il comportamento di un imbecille può solo suscitare disprezzo. (Signora Sparsit: cap. IX; 1999, p. 354)
==[[Incipit]] de ''Il segnalatore''==
«Ehi, laggiu!»<br>
Quando udì una voce che lo chiamava, si trovava accanto alla porta del suo gabbiotto, con una bandiera in mano, arrotolata attorno al corto bastone. Considerata la natura del terreno, si sarebbe potuto pensare che non avesse dubbi sulla direzione da cui proveniva la voce; ma invece di sollevare lo sguardo verso il punto in cui mi trovavo, in cima alla trincea scoscesa quasi sopra la sua testa, si voltò e guardò la Linea. C'era qualcosa di particolare nel modo in cui lo fece, anche se non avrei saputo dire cosa.
==Citazioni su Charles Dickens==
*Aprite un libro e cercate di leggere, ma scoprite che [[William Shakespeare|Shakespeare]] è trito e banale, Dickens insipido e pedestre, [[William Makepeace Thackeray|Thackeray]] nioso e [[Thomas Carlyle|Carlyle]] eccessivamente sentimentale. ([[Jerome K. Jerome]])
*Ci sono [...] scrittori che mostrano deficienze assolute di capacità costruttive e che quindi, nonostante la più fertile delle invenzioni, naufragano miseramente nella trama. A questa categoria appartiene Dickens. ([[Edgar Allan Poe]])
*Dickens era un puro innovatore – un progressista per eccellenza – e non aveva alcun rimpianto delle epoche passate, ad eccezione forse di una sorta di sentimentalismo per le torri delle cattedrali. Era all'oscuro del terribile potere della superstizione – era essenzialmente un direttore di scena, la metteva in scena per provocare reazioni nel pubblico. Il suo [[Natale]] significava vischio e pudding – non la resurrezione dai morti, né la nascita di nuove stelle, né l'insegnamento di saggi o di pastori. ([[John Ruskin]])
*Dickens è uno scrittore delizioso e irritante. Quanto è difficile da maneggiare questo cordiale, unghiuto, un po' pingue, o forse pletorico, animale letterario, la cui gola poderosa sa articolare ogni sorta di voci: rugghi, rantoli, stronfi, e anche delicatissime fusa, tiepidi sgnaulii. Domestico o feroce? Quell'equivoco pelame, tra giaguaro e gatto domestico, ci fa cauti e perplessi. ([[Giorgio Manganelli]])
*Dickens narra con tale precisione, con tale minuziosità, da costringerci a seguire il suo sguardo ipnotizzante. Non aveva lo sguardo magico di [[Balzac]] [...], ma uno sguardo tutto terreno, uno sguardo da marinaio, da cacciatore, uno sguardo di falco per le piccole cose umane. – Ma sono le piccole cose – disse egli una volta – che formano il senso della vita. ([[Stefan Zweig]])
*Di tutti i romanzieri dell'età vittoriana è stato probabilmente il più critico verso la stessa età vittoriana. ([[Edmund Wilson]])
*Egli aveva uno spirito grande e pieno d'amore e la più forte simpatia per le classi povere. Provò sicuramente i migliori sentimenti e sentì la necessità di un'unione tra le classi, sperando che questa avesse luogo. E io prego perché ciò accada al più presto. ([[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]])
*Il nome di Carlo Dickens non ebbe mai gran voga in Italia. Non se ne saprebbe dire esattamente il perché. Altri scrittori stranieri, meno importanti, riuscirono a divulgarsi fra noi rapidamente e a godere, inoltre, di una incontrastata popolarità: Carlo Dickens, vivo, fu noto soltanto a quelli che si tenevano in contatto con la cultura europea; morto, soffrì l'infamia di traduzioni raffazzonate o monche, che certo non valsero ad allargargli la cerchia dei suoi già scarsi ammiratori. ([[Silvio Spaventa Filippi]])
*Io nei confronti di Dickens ho il seguente, curioso rapporto: adoro lui e non amo particolarmente i suoi libri. Non voglio dire che adoro il personaggio e non lo scrittore, non è questo: io adoro come scrive, non c'è nessuno con quella luce nella scrittura, e quella salvezza. Ma non c'è un suo solo libro che potrei definire un capolavoro, e forse neanche uno che sia riuscito a leggere senza una certa fatica. In realtà li confondo un po' tutti, e forse quando penso a Dickens, al suo modo di scrivere, penso a un unico splendido, smisurato testo che mi è accaduto di leggere qua e là, senza neanche troppa urgenza di orientarmi in modo più preciso. ([[Alessandro Baricco]])
*L'arte di Dickens era la più raffinata delle arti: era l'arte di godere di tutto. Dickens ha goduto di ogni personaggio dei suoi libri, e tutti hanno apprezzato i suoi personaggi. I suoi romanzi sono pieni di delinquenti e furfanti, ma i cattivi e vigliacchi sono persone talmente deliziose che il lettore si augura sempre il truffatore metta la testa attraverso una finestra laterale per fare un altro commento, o che il prepotente dica qualcosa d'altro dal fondo delle scale. Il lettore si augura davvero questo, ed egli non può sbarazzarsi della fantasia che l'autore speri proprio che lui pensi questo. ([[Gilbert Keith Chesterton]])
*La cosa bella di Charles Dickens è che ogni riga del suo romanzo è carica di ironia. ([[Roman Polanski]])
*La sentimentalità del Dickens è ingenua e melodrammatica, non morbosa e insidiosa; e anche se spesso caricaturali, le sue robuste e pittoresche figure, moltissime della quali son passate in proverbio, quasi maschere d'una nuova commedia dell'arte, formano una galleria quale non si era più data nella letteratura inglese dopo Chaucer e Shakespeare. ([[Mario Praz]])
*Nel caso di Dickens i valori sono nuovi. Gli autori moderni si ubriacano ancora del suo vino. Con lui [...] non occorre corteggiamento, non c'è esitazione. Ci arrendiamo alla voce di Dickens: tutto qui. Se fosse possibile, mi piacerebbe dedicare cinquanta minuti di ogni lezione a meditare, concentrandoci in silenziosa ammirazione, su Dickens. ([[Vladimir Nabokov]])
*Non c'è nessun autore inglese contemporaneo le cui opere sono lette in tutte le case e che possono dare piacere alla servitù quanto ai padroni, ai bambini come agli insegnanti. ([[Walter Bagehot]])
*''Preferisco Dickens a Dostoevskij.'' ([[Wisława Szymborska]])
*Quando la gente dice Dickens esagera, mi sembra che non abbia occhi né orecchie. Probabilmente essi hanno solo nozioni di ciò che le cose e le persone sono. ([[George Santayana]])
*Se mi venisse chiesto di indicare nell'arte moderna dei [...] modelli dell'arte superiore, religiosa, proveniente dall'amore di Dio e del prossimo, indicherei nella sfera della letteratura [...] le novelle, i racconti, i romanzi di Dickens: ''Tale of two cities'', ''Chimes'' e altri. ([[Lev Tolstoj]])
*Un delizioso narratore inglese, che dipinge gli interni di famiglia con la verità di [[David Teniers il Vecchio|Teniers-le-Vieux]] e il tocco fine e delicato di [[Charles Nodier]]. Oh, che mirabili medaglioni questi ritratti di Scrooge, di Bob Cratchit e di Mrs Peerybingle! Come si avverte sotto il romanziere l'uomo onesto! E come nell'uomo onesto si sente il poeta, quando un folle, in punto di morte, grida (le ''Tocsin''<ref>Barnaby Rudge. La parte storica di questo romanzo è il racconto delle sommosse e degli incendi di Londra nel 1790. La ''Revue Britannique'' ne pubblicò un estratto intitolato ''La Cloche du tocsin''. {{cfr}} ''Revue britannique'', vol. III, [https://books.google.it/books?id=FdIaAQAAMAAJ&pg=PA298#v=onepage&q&f=false p. 298].</ref>, cap. XVI)<br />{{centrato|''Presto sapremo cosa rende così fulgide le stelle!'' ([[Eugène Vermersch]])}}
*Vi è una fondamentale spietatezza dietro il suo stile traboccante di sentimentalismo. ([[Franz Kafka]])
===[[Pietro Citati]]===
*Non amare Dickens è un peccato mortale: chi non lo ama, non ama nemmeno il romanzo.
*Dostoevskij e Tolstoj, Conrad e Joyce, Kafka e Dylan Thomas lessero Dickens con la passione, l'entusiasmo e l'"incoerente gratitudine", che egli richiede da ciascuno di noi. Vissero dentro di lui: abitarono dentro di lui, come nella propria casa; e appresero da quel "rozzo romanziere popolare" i più sottili e arditi artifici letterari. Chi imparò da lui la tecnica del romanzo criminale, chi la presentazione dei personaggi, chi il gioco delle voci narrative: chi amò i "divini idioti", i grandi simboli, o il calore analogico delle immagini. Tutti scorsero in Dickens uno specchio – uno di quegli specchi incrinati e velati, che talvolta si trovano nelle soffitte – dove scoprire la propria arte e se stessi.
*Ci chiediamo da dove venisse a Dickens, lui che conosceva come nessuno l'orrore e la tenebra, tanta allegria alcoolica. Era il suo genio. Non credeva affatto che, in questa terra che obbedisce al Tempo e al Luogo, le cose avessero un lieto fine. Ma nel suo mondo, il "migliore dei mondi impossibili", che apparteneva allo spazio di Non-Dove, le cose andavano immutabilmente così. Questa era la sua grande utopia letteraria.
*Ogni romanzo di Dickens è folto, sterminato: un oceano, un bosco, una prateria, un esercito, una collezione di oggetti disparati e assurdi, legati fra loro da un misterioso legame. Ogni romanzo è uno sforzo di dare fondo all'universo, secondo un gioco molteplice di punti di vista. Noi leggiamo: incontriamo decine di personaggi, centinaia di scene, migliaia di pagine; e per molte settimane dimentichiamo che abbiamo una famiglia, che fuori il sole si leva e tramonta, che amici ci attendono per conversare.
===[[George Orwell]]===
*Dickens attaccò le istituzioni inglesi con una ferocia senza precedenti all'epoca. Eppure, riuscì a farlo senza farsi odiare, e, soprattutto, a farsi apprezzare e lodare dalle stesse persone che aveva criticato, in modo da divenire egli stesso una istituzione nazionale.
*Dickens è uno di quegli autori in cui la parte è migliore del tutto.
*Il genio umoristico di Dickens è legato al suo senso morale. La sua comicità si esprime al massimo della forza quando scopre nuovi peccati.
==Note==
<references/>
===Fonti===
<references group="fonte"/>
==Bibliografia==
*Charles Dickens, ''Barnaby Rudge'', traduzione di [[Fernanda Pivano]], Einaudi, Torino, 2014.
*Charles Dickens, ''[[s:Cantico di Natale|Cantico di Natale]]'', traduzione di [[Federigo Verdinois]], Hoepli, 1888.
*Charles Dickens, ''Casa desolata'', 3 voll., traduzione di [[Silvio Spaventa Filippi]], Sonzogno, Milano, 1930, [https://books.google.it/books?id=UKceT2pE8O8C vol. III].
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=Y-uMBQAAQBAJ Casa desolata]'', traduzione di Angela Negro, Einaudi, Torino, 2014. ISBN 9788858417430
*Charles Dickens, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/d/dickens/david_copperfield/pdf/dickens_david_copperfield.pdf David Copperfield]'', traduzione di Silvio Spaventa Filippi, Casa Editrice Sonzogno, Milano, 1949.
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=WNUJPqJXfCoC David Copperfield]'', traduzione di Oriana Previtali, Rizzoli, 2007. ISBN 978-88-58-60331-4.
*Charles Dickens, ''Dombey e Figlio'', traduzione di Gioia Angiolillo Zannino, Rizzoli, Milano, 1994.
*Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=KmoHuuE_qz4C Grandi speranze]'', traduzione di Maria Felicita Melchiorri, Newton Compton, Roma, 2011. ISBN 978-88-541-3357-0.
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=GxLAs1F7V7AC Grandi speranze]'', traduzione di Bruno Maffi, Rizzoli, 2012. ISBN 9788858627679.
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=QHyna_FRhMEC Grandi speranze]'', traduzione di Caesara Mazzola, Mondadori, 2013. ISBN 9788852038662.
*Charles Dickens, ''Il mistero di Edwin Drood'', traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, Milano, 2001. ISBN 88-452-9119-7.
*Charles Dickens, ''Il nostro comune amico'', traduzione di Filippo Donini, in ''I grandi classici della letteratura straniera'', 7 CD-Rom, Garzanti-Gruppo editoriale L'Espresso, Milano, 2000.
*Charles Dickens, ''Il segnalatore'', traduzione di Grazia Alineri, in ''Il colore del male. I capolavori dei maestri dell'horror'', a cura di David G. Hartwell, Armenia Editore, 1989. ISBN 8834404068
*Charles Dickens, ''Impressioni italiane'', traduzione di Claudio Maria Messina, Robin Edizioni, Roma, 2005. ISBN 88-7371-178-2
*Carlo Dickens, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/d/dickens/la_bottega_dell_antiquario/pdf/la_bot_p.pdf La bottega dell'antiquario]'', 2 voll., traduzione di Silvio Spaventa Filippi, Sonzogno, Milano, 1931.
*Carlo Dickens, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/d/dickens/la_piccola_dorrit/pdf/la_pic_p.pdf La piccola Dorrit]'', traduzione di Federigo Verdinois, F.lli Treves, Milano, 1879.
*Carlo Dickens, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/d/dickens/le_avventure_di_nicola_nickleby/pdf/le_avv_p.pdf Le avventure di Nicola Nickleby]'', traduzione di Silvio Spaventa Filippi, Sonzogno, Milano, 1937.
*Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=iOE0AAAAMAAJ Le avventure di Pickwick]'', traduzione di Silvio Spaventa Filippi, 2 voll., La nuova Italia, Venezia, 1928.
**Charles Dickens, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/d/dickens/il_circolo_pickwick/pdf/dickens_il_circolo_pickwick.pdf Il circolo Pickwick]'', traduzione di Federigo Verdinois, F.lli Treves, 1930.
*Charles Dickens, ''Le campane'', in ''Racconti di Natale'', traduzione di Emanuele Grazzi, Mondadori, Milano, 1990. ISBN 88-04-34018-5
*Carlo Dickens, ''[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/d/dickens/le_due_citta/pdf/le_due_p.pdf Le due città]'', traduzione di Silvio Spaventa Filippi, Sonzogno, Milano, 1936.
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=TZ-rJwlAuUUC Le due città]'', traduzione di Beatrice Boffito Serra, Rizzoli, 2012. ISBN 978-88-58-63899-6.
*Charles Dickens, ''Lettere dall'Italia'', traduzione di Lucio Angelini, Rosellina Archinto Editore, Milano, 1987.
*Charles Dickens, ''Oliver Twist'', Introduzione e traduzione di Mario Martino, Newton Compton, Roma, 2011. ISBN 978-88-541-3358-7.
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=Ua98XM1q7u0C Le avventure di Oliver Twist]'', traduzione di Bruno Oddera, Mondadori, Milano, 2004. ISBN 88-04-53682-9.
**Charles Dickens, ''Tempi difficili. Per questi tempi'', a cura di Maria Rita Cifarelli, traduzione di Maria Rita Cifarelli e Cristina Scagliotti, con un saggio di [[George Orwell]], Einaudi, Torino, 1999. ISBN 8806151355
**Charles Dickens, ''Tempi difficili'', traduzione di Gianna Lonza, in ''I grandi classici della letteratura straniera'', 7 CD-Rom, Garzanti-Gruppo editoriale L'Espresso, Milano, 2000.
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=Stejzuv5bv4C Tempi difficili]'', cura e traduzione di Mario Martino, Newton Compton, Roma, 2011. ISBN 978-88-541-3087-6.
**Charles Dickens, ''[https://books.google.it/books?id=no1coeWqWxYC Tempi difficili]'', traduzione di Bruno Tasso, Rizzoli, Milano, 2012. ISBN 8858627695.
*Felix Gregory de Fontaine, ''[https://books.google.it/books?id=NZg-AQAAMAAJ A cyclopedia of the best thoughts of Charles Dickens]'', E.J. Hale & Son, New York, 1872.
==Filmografia==
*''[[Canto di Natale di Topolino]]'' (1983)
*''[[S.O.S. fantasmi]]'' (1988)
*''[[Paradiso perduto (film 1998)|Paradiso perduto]]'' (1998)
*''[[Oliver Twist (film 2005)|Oliver Twist]]'' (2005)
*''[[A Christmas Carol]]'' (2009)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Il Circolo Pickwick||(1836)}}
{{Pedia|Le avventure di Oliver Twist||(1837-1839)}}
{{Pedia|Nicholas Nickleby||(1838-1839)}}
{{Pedia|La bottega dell'antiquario||(1840)}}
{{Pedia|Canto di Natale||(1843)}}
{{Pedia|Martin Chuzzlewit||(1843-1844)}}
{{Pedia|Le campane||(1844)}}
{{Pedia|Dombey e Figlio||(1846-1848)}}
{{Pedia|David Copperfield (romanzo)|''David Copperfield''|(1849-1850)}}
{{Pedia|Casa desolata||(1852-1853)}}
{{Pedia|La piccola Dorrit||(1855-1857)}}
{{Pedia|Racconto di due città||(1859)}}
{{Pedia|Grandi speranze||(1860-61)}}
{{Pedia|Il nostro comune amico||(1864-65)}}
{{Pedia|Il mistero di Edwin Drood||(1870)}}
{{DEFAULTSORT:Dickens, Charles}}
[[Categoria:Epistolografi]]
[[Categoria:Giornalisti britannici]]
[[Categoria:Scrittori britannici]]
[[Categoria:Umoristi britannici]]
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George Gordon Byron
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1894
1222198
1219570
2022-08-11T13:52:37Z
Bradipo Lento
20707
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{{w|La voce non rispetta il manuale di stile per i versi e le fonti non sono indicate in maniera puntuale.}}
[[Immagine:Lord Byron.jpg|thumb|George Gordon Byron]]
Lord '''George Gordon Noel Byron''' (1788 – 1824), poeta e politico britannico.
==Citazioni di George Gordon Byron==
*A coloro che, attraverso lenti a vapore, scoprono le stelle, e navigano nel filo del vento.<ref name=Jamison/>
*Chi ha da fare non ha [[tempo]] per le [[lacrima|lacrime]].<ref>Da ''I due Foscari'', Atto IV, Scena 1</ref>
*Così non andremo più vagando, | Nella notte fonda | Anche se il cuore vuole ancora [[amore]] | E la luna splende luminosa...<ref>Da ''So we'll go no more a-roving'', in ''Poesie'', 1817</ref>
*''Ella passa splendida come la notte | di limpidi clini e di cieli stellati; | tutto il meglio del notturno splendore | vedo sul suo viso e nei suoi occhi.''<ref>Citato in ''[[L'attimo fuggente]]''.</ref>
:''She walks in Beauty, like the night | of cloudless climes and starry skies; | and all that's best of dark and bright | meet in her aspect and her eyes.''<ref>Da ''[[s:en:The Works of Lord Byron (ed. Coleridge, Prothero)/Poetry/Volume 3/Hebrew Melodies/She walks in Beauty|She Walks in Beauty]]''</ref>
*[...] ho domandato al Dr Alexander che è qui la migliore autorità medica – e dice che l'aria di [[Genova]] è la migliore possibile – e i bagni sufficientemente convenienti [...]<ref>Da una lettera a Lady Hardy, 28 marzo 1823; in ''Vita attraverso le lettere'', p. 420</ref>
*I [[cristiano (religione)|cristiani]] hanno bruciato sul rogo altri cristiani, nella ferma convinzione che tutti gli apostoli avrebbero fatto altrettanto.<ref>Citato in [[Anthony Clifford Grayling]], ''Il significato delle cose''</ref>
*I romagnoli sono una razza rozza e fiera, ma la più adatta che io mi conosca a rinsanguare la nazione.<ref>Citato da Carlo Dotto Dè Dauli nella [https://storia.camera.it/regno/lavori/leg15/sed317.pdf 2<sup>a</sup> Tornata del 23 giugno 1884] della Camera dei Deputati (Regno d'Italia).</ref>
*Il "buon tempo andato"... il tempo è sempre buono quand'è andato.<ref>Da ''L'età del bronzo''</ref>
*Il sarcofago di Giulietta {{NDR|a [[Verona]]}}, semplice, aperto, con foglie appassite intorno, nel vasto e desolato giardino di un convento, è triste come fu triste il suo amore. Ho portato via alcuni pezzetti per darli a mia figlia e alle mie nipoti.<ref>Citato in ''[https://verona.com/it/verona/tomba-di-giulietta/ Tomba di Giulietta]'', Notiziario BPV, numero 2, anno 1995.</ref>
*Io abito ad [[Albaro]] su di un colle che domina Genova, freddo e ghiacciato ma arioso [...]<ref>Da una lettera a R. B. Hoppner, 2 gennaio 1823; in ''Vita attraverso le lettere'', p. 414</ref>
*Il ricordo della felicità non è più felicità; il ricordo del dolore è ancora dolore.<ref name=marin>Da ''Marin Faliero doge di Venezia''.</ref><ref name=e />
*L'[[amicizia]] è [[amore]] senza le sue ali.<ref>Da ''Ore d'ozio''; citato in Aa. Vv., ''Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore'', a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.</ref>
*La vera pietra di paragone del merito è il [[successo]].<ref name=marin /><ref name=e />
*''Ma prima che io parta, Tom Moore, | Eccoti un doppio [[Brindisi dalle poesie|brindisi]]! | Ecco un sospiro per chi mi ama, | Ecco un sorriso per chi mi odia, | E quale che sia il cielo su di me, | Ecco un cuore per ogni destino.''<ref>Da ''A Thomas Moore'', luglio 1817, in ''Pezzi domestici e altre poesie'', traduzione di Cesare Dapino, Einaudi, Torino, 1986, p. 189. ISBN 88-06-59386-2</ref>
*Nello [[sport]] puoi scegliere tra il piacere della vittoria e il piacere della sconfitta.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992, p. 100, ISBN 88-8598-826-2.</ref>
*Noi del mestiere siam tutti pazzi. Alcuni sono affetti da gaiezza, altri da melanconia, ma tutti siamo più o meno toccati.<ref name=Jamison>Citato in [[Kay Redfield Jamison]], ''Toccato dal fuoco'', traduzione di A. Serra, TEA, 2009, cap. 1, p. 18.</ref>
*''... O [[Ferrara]], | Quando più i duchi fra le mure tue | Dimoreranno, decadrai e i tuoi | Palazzi senza vita non saranno | Che ruine sgretolate, e la ghirlanda | Di un [[poeta]] sarà la tua corona | Unica...''<ref>Da ''Il Lamento del Tasso''</ref>
*Poiché in sé un pensiero, un pensiero assopito, racchiude anni, e in un'ora condensa una lunga vita.<ref>Da ''Il sogno'', capitolo I</ref>
*{{NDR|a [[Lady Caroline Lamb]]}} ''Ricordarmi di te, dici? Non dubitare! | Tuo marito, lui pure, oblio non ha di te. | Nessuno di noi due potrà dimenticare, | te, falsa verso di lui, te, mostro verso di me!''<ref>Citato in [[André Maurois]], ''La prima "Lady" stregata da Byron''</ref>
==''Don Giovanni''==
*Dolce è la [[vendetta]]; specialmente per le donne.<ref name=e />
*''E, dopo tutto, che cosa è una [[verità e bugia|bugia]]? | È solo la [[verità e bugia|verità]] in maschera.'' (XI, 37)<ref name=diz />
*Il [[diavolo]] non ha in tutta la riserva della sua faretra, una freccia che ferisca il cuore come una dolce voce.<ref>Citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. 1351. ISBN 978-88-203-3911-1</ref>
*Il [[piacere]] è peccato, e qualche volta il peccato è un piacere.<ref name=e />
*''L'[[odio]] è il [[piacere]] più duraturo; | gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma''. (XIII, 6)<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref>
*La differenza fra la gloria reale e la fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.<ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*Le [[Donna|donne]] le perdonavano tutto, tranne la sua faccia. (V, 113)<ref name=e />
*''Nella sua prima passione la donna ama il suo amante, | in tutte le altre ciò che ama è l'amore.''<ref>Citato in ''Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore'', a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.</ref>
*Nella vita di un uomo l'amore è una cosa a parte, per una donna è l'intera esistenza.
:''Man's love is of man's life a thing apart, | 'Tis woman's whole existence''. (I, 194)
*Non esiste moralista più severo del Piacere.<ref name=e />
*''Non v'è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito | come il [[rum]] e la vera religione''.<ref name=e />
*''Sappiamo così poco quello che facciamo | in questo mondo che mi chiedo se il dubbio stesso non sia in dubbio''. (IX, 17)<ref name=sordi/>
*''Se Laura fosse stata la moglie del [[Francesco Petrarca|Petrarca]], pensate | che lui avrebbe scritto sonetti tutta la vita?'' <ref>Citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref>
*Tutte le tragedie finiscono con la morte, tutte le commedie con un matrimonio.
*''Vino e donne, allegria e risate, | prediche e acqua di seltz l'indomani''. (II, 178)<ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
==''Il corsaro''==
===[[Incipit]]===
<poem>Sulle serene onde del mar azzurro cupo
I nostri pensieri e i nostri cuori liberi e sconfinati al pari di quello,
Dovunque ci conduca il vento e il flutto spumeggiante,
Un impero posseggono e una patria!</poem>
===Citazioni===
*''Dal sol brunita è la sua guancia; la fronte sua pallida e alta | Ricopron scompigliate nere ciocche; | E spesso, involontario, rivela un moto del suo labbro | Il superbo pensier ch'egli raffrena | E tuttavia non sa celare. | Pur se pacata è la sua voce e placido l'aspetto, | Par sempre ch'egli provi un turbamento | Che non desideri mostrare. | I profondi solchi che segnano quel volto e il mutar del colore | Attirano lo sguardo e insieme lo confondono | Come se in quegli oscuri recessi della mente | Forma prendesser passioni tempestose, quantunque indefinite.'' (Canto primo, 9, pp. 17-18)
*''Ogni tratto del volto, del cuor mostra il tumulto, | Libere le passioni si fanno più violente, né possono placarsi | Allor ch'erompon nel confuso contrasto che la gota | Fa gelar o avvampar, o rende madida la fronte. | Allor soltanto, o stranier, se pur ne hai l'ardire | Vieni a mirar l'anima sua e la tranquillità che gli è donata in sorte! | Vieni a veder quel fosco e solitario cuore | Quanto arda al pensier del maledetto suo passato! | Vieni a veder; ma chi ha mai visto o mai potrà vedere | D'un uomo tal lo sfogo delle segrete cure?'' (Canto primo, 10, p. 19)
*[...] ''E di lottare tuttavia si sforza invano | Contro una passione che anche per uno come lui | D'Amore ha nome! | Sì, è vero Amor, immutabile, immutato, | Per una donna da cui giammai si vuol diviso. | Benché le più leggiadre prigioniere vogliano attrarlo | Con lo sguardo, | Egli le sfugge e non le cerca, ma freddo passa | Innanzi a lor.'' (Canto primo, 12, p. 21)
*'''I'''<br>''«Profondo nel mio cuor riposa un tenero segreto, | Gelosamente custodito e a tutti sconosciuto, | E sol si svela quando il mio cuor col tuo batte in accordo, | E quindi a palpitar ritorna nel silenzio.''<br>'''II'''<br>''Qui entro, qual funereo lume | Arde di lenta, eterna, invisibil fiamma | Ch'estinguer non può disperazione cupa | Pur se come non mai è flebile il suo raggio.''<br>'''III'''<br>''Ricordati di me! Oh, non passar sulla mia tomba | Indifferente alle reliquie ch'essa cela: | La sola pena che il mio cuor non regge | È quella di trovar oblio dentro al tuo cuore!''<br>'''IV'''<br>''Ascolta le mie parole appassionate, flebili ed estreme: | Non biasima Virtù il pianto per l'estinto; | Una lacrima sol è quanto io ti chiedo, | La ricompensa prima, ultima e sola di questo mio immenso amore!»'' (Canto primo, 14, pp. 23-24)
*[...] ''Conrad ritornerà, ma adesso con l'ala sua veloce | Il tempo ci reca il momento dell'[[addio]]: | Perché egli vada e dove, or non importa dire, | Dacché tutto finisce nella fatal parola: addio!'' (Canto primo, 14, pp. 27-28)
*''Ascolta! Ecco rimbomba il segnale di fuoco | Che il calar del sole annuncia; egli quel sole maledice. | Più volte quella bella persona egli abbracciò, | Che muta a sé lo strinse implorando i suoi baci! | Con passo vacillante la condusse al letto, | La contemplò per un momento, come se più non la potesse contemplare.'' (Canto primo, 14, p. 28)
*[...] ''Il batter del suo cuor è tanto fioco, pieno com'è dell'immagine di lui, | Che per troppo sentir quasi non sente! | Ascolta! Ecco rimbomba il segnale di fuoco | Che il calar del sole annuncia; egli quel sole maledice. | Più volte quella bella persona egli abbracciò, | Che muta a sé lo strinse implorando i suoi baci! | Con passo vacillante la condusse al letto, | La contemplò per un momento, come se più non la potesse contemplare. | Capì che al mondo altra donna non c'era se non lei; | Sulla fredda fronte un bacio le depose, si volse; e Conrad più non c'era.'' (Canto primo, 14. pp. 28-29)
*''Mai tuttavia quel labbro pronunciò «Addio!», | Perché in quella parola, in quella fatal parola, | Ancorché si prometta speranza o fedeltà, | Della disperazion v'alita il soffio. | Su ogni tratto del pallido, immobile suo volto | Impresso ha già il dolor quello che il tempo non | Potrà mai cancellare.'' (Canto primo, 15, p. 29)
*[...] ''E chi per la [[conquista]] combatteva, ora si batte per la vita.'' (Canto secondo, 6, p. 43)
*[...] ''Il solo suo [[rimpianto]] è il viver che gli resta; | Il solo suo rimpianto | Le sue ferite troppo lievi | Cercate tuttavia con tanto ardore | Da baciar la mano portatrice di morte. | Oh, perché mai fra tanti | Non c'è uno solo che l'anima sua invii al cielo, | O all'inferno, per lui non ha importanza? | Proprio soltanto lui ha da viver ancora, | Che più d'ogni altro s'è battuto per cercar la morte? | Egli sente quello che sente il cuore dei mortali, | Quando schiacciato dall'infedele ruota di fortuna, | Il peso avverte dei delitti commessi | E insieme del vincitore la minaccia [...]'' (Canto secondo, 8, pp. 45-46)
*[...] ''Fatti, pensieri, parole, nella memoria sempre vivi, | Mai come in quell'ora son ricordati con affanno. | Quel che a suo tempo parve un'inezia o una piacevolezza, | Al ripensarlo ora con animo severo, altro non è che [[colpa]]. | Il pensiero straziante di un delitto occulto, | Che pur se a tutti è ignoto non dà minore angoscia, | In breve, tutto quello che l'occhio non può vedere senza un brivido, | Un sepolcro scoperchiato, un cuore messo a nudo | Con tutte le miserie sue sepolto, finché Orgoglio si desta | Per strappar all'anima il suo specchio e mandarlo in frantumi!'' (Canto secondo, 10, pp. 48-49)
*''«''[...] ''E tuttavia, tu ami, e io ho invidia | Per chi può posare il proprio cuore | Su un cuor che gli è fedele, | Né mai conosce il vuoto quell'errante pensier | Che, come il mio, coi fantasmi si strugge».'' (Canto secondo, 14, p. 55)
*''Finché c'era Speranza eran quei sentimenti | Languidi vacillanti e teneri, | Allorché tutto fu perduto, la tenerezza non morì ma rimase assopita | E sul suo sonno si levò quella Forza per parlare così: | «Quando non c'è da amar più nulla, non c'è più nulla da temere».'' (Canto terzo, 3, p. 63)
*[...] ''Ma incatenato, solitario, in una cella, | Sei in balia d'ogni alterno volere, | A languir costretto, a scrutar nell'intimo del cuore. | A meditar su colpe irrevocabili e sul fato imminente | Senza che resti tempo per stornarlo, | Senza che resti tempo per cancellar le colpe.'' (Canto terzo, 6, p. 68)
*''Condannami se vuoi, ma non adesso, | Oh, adesso abbi pietà di me! | Io non son quel che sembro: questa tremenda notte | La mente m'ha sconvolto, non far però ch'io impazzisca del tutto! | S'io non avessi mai amato e più lieve fosse la mia colpa, | Tu non vivresti per odiarmi, se pure odiar mi puoi.'' (Canto terzo, 14, p. 79)
*''Ella fraintende i pensieri del Corsaro | Che più a se stesso che a lei muove rimprovero | Per averla, sia pure senza intento, resa tanto infelice: | Ma ogni suo pensiero resta muto, | Cupo e profondo dentro al cuore, | Sanguinante nella tacita cella del suo petto.'' (Canto terzo, 15, pp. 79-80)
*''Egli non fa domande: ogni risposta egli ebbe | Quando posò lo sguardo su quel volto di marmo. | Basta così; Medora non è più, che cosa può importar com'ella è morta? | L'amor degli anni giovanili, la speranza di anni più sereni, | La fonte d'ogni più dolce desiderio, del trepidar più caro, | L'unica creatura al mondo ch'egli non abbia odiato, | Tutto, in un tratto medesimo gli è tolto. | Merita il Corsaro la sua sorte e tuttavia ne soffre. | Il giusto cerca la sua pace nei regni d'innocenza; | Il superbo, il perverso, che al piacer mirano soltanto, | Altro quaggiù non trovan che miserie, | E tutto perdon, tutto, anche una vil moneta. | Ma chi può sopportar di separarsi da quel che gli è più caro? | Uno sguardo stoico e un aspetto severo | Spesso son maschera d'un cuore | A cui il dolore quasi tutto ha insegnato, | E molti pensieri inariditi sono nascosti eppur non cancellati | Da un sorriso che non s'addice affatto a chi l'ostenta.'' (Canto terzo, 21, p. 86)
*''Coloro tuttavia che hanno alto sentire | Non fanno mostra del tumulto che al loro cuor dà pena. | Quando mille pensieri son tutti in un sol pensiero | Che in tutti cerca un rifugio che non trova, | Non ha parole il labbro per dir dell'animo l'affanno | E Verità non vuole che Dolore parli.'' (Canto terzo, 22, pp. 86-87)
==''Il pellegrinaggio del giovane Aroldo''==
===[[Incipit]]===
<poem>O tu in Ellade reputata di celeste nascita, Musa,
creata o favoleggiata a volontà del Poeta, di poi
bene spesso offesa in terra da lire più recenti,
la mia non osa evocarti dal tuo sacro colle; eppure,
là ho vagato lungo il tuo decantato ruscello.</poem>
===Citazioni===
*Addio, addio, mio lido natale. (I)
:''Adieu, adieu, my native shore''.
*Ero a [[Venezia]] sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall'altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall'acqua come al tocco della [[bacchetta magica|bacchetta]] di un mago... (canto IV, st. 1)
*Oh [[Roma]]! mia patria! città dell'anima! (IV canto)
*Stavo in mezzo a loro, ma non uno di loro; in un sudario | Di pensieri che non erano i loro pensieri.
:''I stood | Among them, but not of them; in a shroud | Of thoughts which were not their thoughts''. (III, 113)
==''Un vaso d'alabastro illuminato dall'interno''==
*Dal [[caos]] [[Dio]] fece un mondo, e dall'intensità delle passioni sorge un popolo.
*Ho sentito le valanghe cadere quasi ogni cinque minuti – come se Dio stesse scacciando il Diavolo dal paradiso a palle di neve.
*Io sono sempre più religioso in una giornata di sole.
*Non ho soverchia stima delle persone poetiche, specie delle donne; mi san tanto d'«ideale», nella ''pratica'' come nell'''etica''.
*Tutti tendono a credere a ciò che desiderano, dal biglietto della lotteria al passaporto per il paradiso.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Gli amanti fiorentini''===
Nel tempo che Firenze per le male fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini andava divisa, la nimicizia che si portavano grandissima le famiglie dei Bardi e dei Buondelmonti ferocemente incrudeliva. Quindi di rado accadeva che [[amore]] trovasse luogo fra loro; ma se pure accadeva, altissimo era quell'amore, sia perché la natura gli avesse sortiti a sentire profondamente, sia perché amore appigliandosi a cuori gentili, li renda meglio degli altri innamorati e pietosi.
===''Misteri e canti''===
====''Caino''====
{{centrato|Una landa fuori del Paradiso.<br>(Si leva il Sole.)}}
{{centrato|ADAMO, EVA, CAINO, ABELE, ADAH, ZILIAH.<br>''Offrono un sagrificio.''}}
<poem>'''Adamo'''. Sempiterno, Infinito, Onniscïente
Tu che fuor dalle tènebre facesti
Con un solo tuo verbo in grembo all'acque
La luce scaturir, sii benedetto!
Jéova! sii benedetto al Sol che nasce!
'''Eva'''. Dio, che il giorno hai nomato, e dalla notte
Separato il mattino, allor confusi,
Dal flutto il flutto, e detta hai firmamento
Parte dell'opra tua, sii benedetto!</poem>
====''Cielo e Terra, mistero''====
{{centrato|Luogo dirupato e selvoso vicino al monte Ararat.<br>(''Mezzanotte''.)}}
{{centrato|''Entrano'' ANAH, AHOLIBAMAH.}}
<poem>'''Anah'''. Nel sonno è il padre nostro; ed ecco l'ora
Che fra' densi vapori, onde l'alpestre
Ararat si corona, i nostri amanti
Scendono in terra. Oh come il cor mi batte!
'''Aholibamah'''. Invochiamoli.</poem>
====''Un Sogno''====
<poem>Doppia è la [[vita]]. Il sonno ha il proprio mondo;
Termine che la morte e l'esistenza
— Come a gran torto lo appelliam — divide.
Il sonno ha il proprio mondo. Immenso regno
Di fantastici veri.</poem>
====''La Sposa promessa d'Abido''====
<poem>Quella plaga conosci, ove il cipresso
Cresce al mirto vicino, e degli eventi
Di che scena ella fu, dan vera immago?
Ove scoppia il furor dell'avvoltojo
In misfatti di sangue, e la dolcezza
Del tortore si fonde in un lamento?</poem>
====''Parisina''====
:''It is the hour when from the boughs''
:''The nightingale's high note is heard;''
:''It is the hour when lovers' vows''
:''Seem sweet in every whisper'd word;''
:''And gentle winds, and waters near,''
:''Make music to the lonely ear.''
=====Andrea Maffei=====
<poem>È l'ora che le tenere querele
Tra foglia e foglia l'usignol gorgheggia,
Che degli amanti il favellìo segreto
Mormora cari giuramenti, e l'aura
Col sussurro dell'acque il suo confonde,
Tal che n'esce un accordo, un'armonia
Grata agli orecchi solitari.</poem>
{{NDR|George Gordon Byron, ''[http://www.liberliber.it/libri/b/byron/index.htm Misteri e canti]'', traduzione di Andrea Maffei, in "Poeti inglesi e francesi: Byron, Moore, Davidson, Milton, Hugo, Lamartine, Ponsard", Le Monnier, 1870}}
=====Piero Malvano=====
<poem>È questa l'ora in cui di tra le fronde
l'alta sua nota l'usignolo effonde,
l'ora in cui degli amanti le promesse
suonano dolci in lor voci sommesse;
d'acque vicine e di soave brezza
solingo orecchio musica accarezza.</poem>
{{NDR|George Byron, ''Parisina'', traduzione di Piero Malvano, Ed. Angolo Manzoni, 2010}}
=====Francesco Domenico Guerrazzi=====
È l'ora nella quale si ascolta dai ramuscelli la nota melodiosa dell'usignolo; – è l'ora nella quale i voli degli amanti appaiono più soavi in ogni mormorata parola, – e i venticelli gentili, e le acque vicine, rendono armonia all'orecchio solitario.<br>
{{NDR|Francesco Domenico Guerrazzi, ''Traduzioni'', in "[http://www.liberliber.it/libri/g/guerrazzi/index.htm Scritti]", Firenze, Le Monnier, 1847}}
====''Il Prigioniero di Chillon''====
=====I traduzione=====
<poem>Bigia, ma non per gli anni, è la mia chioma;
Non imbiancò per subito terrore,
Come in altri seguì, nel breve giro
D'una notte. Non son per la fatica
Le mie spalle curvate: il vil riposo
D'una segreta le fiaccò.</poem>
=====Carlo Bini=====
I miei capelli sono grigi, ma non dagli anni; nè in una notte<ref>«Così narrano di Lodovico Sforza, e di altri. Affermano lo stesso di Maria Antonietta moglie di Luigi XVI, ma non in tempo sì breve. Dicesi che il dolore produca il medesimo effetto, e a questa causa più che alla paura vuolsi attribuire siffatto cangiamento in quella regina».</ref> imbiancarono, come avvenne talvolta per súbita paura; curve ho le membra, ma non dalle fatiche; elle si contrassero in un vile riposo, dacché furono preda della prigione [...]<br>
{{NDR|Lord Byron, ''Il prigioniero di Chillon. Poema romantico'', traduzione di [[Carlo Bini]], in "[https://www.gutenberg.org/files/49599/49599-h/49599-h.htm#shandy1 Scritti editi e postumi]", 1849}}
====''Le Tenebre, favola''====
=====I traduzione=====
<poem>Sognai; né sola visïon la mia
Forse fu. Della sua fulgida lampa
Era vedovo il Sol; le stelle anch'esse
Rotavano sconvolte e tenebrose
Per l'etereo convesso; e fredda, oscura
Nell'aere sepolcral non rischiarato
Più dalla luna, s'avvolgea la terra.</poem>
=====Carlo Bini=====
Mi feci un sogno, che non era tutto sogno. Il Sole luminoso era spento, e le stelle erravano buie nell'eterno spazio senza raggi e senza sentiero, e la terra ghiacciata oscillava cieca e nereggiante per l'aria senza Luna.<br>
{{NDR|Lord Byron, ''Le tenebre'', traduzione di Carlo Bini, in "[https://www.gutenberg.org/files/49599/49599-h/49599-h.htm#shandy1 Scritti editi e postumi]", 1849}}
====''L'Addio''====
<poem>Addio!... se forza è pur che sia per sempre,
Per sempre addio! Rivolgersi il mio core
Non sapria contro te per quanto acerba
Gli fossi tu.... Potesse agli occhi tuoi
Tutto aprirsi il mio cor, su cui la fronte
Tante volte posavi, ed un soave
Placido sonno t'assopia! quel sonno
Che non più chiuderà le tue palpèbre!...</poem>
====''Ricordi giovanili''====
<poem>Oh fossi ancor fanciullo, e d'ogni cura
Tormentosa disciolto! errassi ancora
O per gli antri, o pei greppi irti del monte,
O giù nelle azzurrine acque del lago
Mi tuffassi d'un balzo! Avverso è il fasto
Sassone all'alma mia, che solo amica
È di {{sic|roccie}} e d'alture, ove il torrente
Nasce ed avvalla.</poem>
===''Oscar d'Alva''<ref>La catastrofe di questo Racconto fu ricavata dalla storia di Ieronimo e Lorenzo, nel primo volume dell'Armeno. — Ell'è ancora molto somiglievole alla scena dell'atto III di ''Macbeth''.</ref>===
Come soavemente risplende per le sfere serene la lampada de' cieli sopra le sponde del Lora, dove sorgono tuttora le bianche torricelle di Alva, che più non odono il fragore delle armi!
==Citazioni su George Gordon Byron==
*Byron nato con ingegno piuttosto unico che raro, servo e vittima delle sue indomate passioni, è forse il più subiettivo di tutti i poeti. Come L'Alfieri, non intese e non rese che sé; Byron ''Aroldo'', Byron ''Lara'', Byron ''Manfredo'', Byron ''Don Giovanni'', ecc. Originale sempre e sempre sincero anche nelle monotone pitture delle sue tempeste interiori, misantropo e violento; poi tenero, soave e patetico, la sua poesia è un'azione continua, una vera epopea individuale. ([[Enrico Nencioni]])
*Cresceva per la [[Grecia]] il favore e l'entusiasmo dei generosi. Byron offerse le sue fortune, negoziò un imprestito, ma in quel frattempo ammalò, e alla notizia della malattia tenne dietro ben presto quella della morte. La [[Grecia]] accorse ai suoi funerali, tutta l'[[Europa]] pianse sopra la tomba santificata dall'ultimo anno di sua vita, e s'impose il suo nome ad uno dei bastioni di Missolungi. ([[Ippolito Nievo]])
*{{NDR|[[Lady Caroline Lamb]]}} La fece sua con un sangue freddo perfetto. Byron fu per Carolina un amante detestabile, severo, che giudicava senza illusioni, con quel realismo spietato e disincantato che era, quando egli non amava, la forma naturale del suo carattere. ([[André Maurois]])
*''Mosse Byron voglioso a queste mura, | Genio privilegiato di natura; | Byron, ingegno vivido e fecondo, | Nel vol di fantasia a niun secondo, | Che d'Italia cantò glorie e sventure, | Non per giro di tempo periture. | [...] Lo conobbi, e l'ascrivo a mia fortuna: | La conoscenza sua mi fu opportuna | Per udire sovente la melode, | Che fra i vati dell'Anglia il vanto gode.'' ([[Gian Carlo Di Negro]])
*Ogni stagione aveva il suo uomo del giorno, sia politico, sia militare, sia letterario; Byron fu l'uomo del giorno senza rivali delle serate eleganti del 1812. ([[André Maurois]])
*Questo bel pallido volto segnerà il mio destino. ([[Lady Caroline Lamb]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*George Byron, ''Aroldo'', traduzione di Aldo Ricci, Sansoni, 1947.
*George Byron, ''Gli amanti fiorentini'', traduzione di [[Francesco Domenico Guerrazzi]], in "[https://www.gutenberg.org/files/47890/47890-h/47890-h.htm Traduzioni]", Le Monnier, 1847.
*George Gordon Byron, ''Il corsaro'', traduzione di Giovanna Franci e Rosella Mangaroni, Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1988. ISBN 88-7692-506-6.
*Lord Byron, ''Il prigioniero di Chillon. Poema romantico'', traduzione di [[Carlo Bini]], in "[https://www.gutenberg.org/files/49599/49599-h/49599-h.htm#shandy1 Scritti editi e postumi]", 1849.
*[[Anthony Clifford Grayling]], ''Il significato delle cose'', Il Sole 24 Ore, Trento 2007.
*[[André Maurois]], ''La prima "Lady" stregata da Byron'', traduzione di Aldo Gabrielli da ''Storia Illustrata'', Anno II, N. 1 gennaio 1958, Arnoldo Mondadori Editore.
*Lord Byron, ''Le tenebre'', traduzione di Carlo Bini, in "[https://www.gutenberg.org/files/49599/49599-h/49599-h.htm#shandy1 Scritti editi e postumi]", 1849.
*George Gordon Byron, ''[http://www.liberliber.it/libri/b/byron/index.htm Misteri e canti]'', traduzione di Andrea Maffei, in "Poeti inglesi e francesi: Byron, Moore, Davidson, Milton, Hugo, Lamartine, Ponsard", Le Monnier, 1870.
*George Byron, ''Oscar d'Alva'', traduzione di [[Francesco Domenico Guerrazzi]], in "[https://www.gutenberg.org/files/47890/47890-h/47890-h.htm Traduzioni]", Le Monnier, 1847.
*George Byron, ''Parisina'', traduzione di [[Francesco Domenico Guerrazzi]], in "[https://www.gutenberg.org/files/47890/47890-h/47890-h.htm Traduzioni]", Le Monnier, 1847.
*George Byron, ''Parisina'', traduzione di Piero Malvano, Ed. Angolo Manzoni, 2010.
*George G. Byron, ''Un vaso d'alabastro illuminato dall'interno. Diari'', a cura di Ottavio Fatica, Adelphi, 2018.
*George Gordon Byron, ''Vita attraverso le lettere'', traduzione di Masolino d'Amico, Einaudi, Torino, 1989. ISBN 88-06-11624-X.
==Voci correlate==
*[[Percy Bysshe Shelley]]
*[[Mary Shelley]]
*[[Lady Caroline Lamb]]
*[[John Polidori]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=Autore:George Gordon Byron|s_lingua=italiana|s2=en:Author:George Gordon Byron|s2_lingua=inglese}}
===Opere===
{{Pedia|Childe Harold's Pilgrimage|''Il pellegrinaggio del giovane Aroldo'' (''Childe Harold's Pilgrimage'')|(1812)}}
{{DEFAULTSORT:Byron, George Gordon}}
[[Categoria:Diaristi britannici]]
[[Categoria:Epistolografi]]
[[Categoria:Poeti britannici]]
[[Categoria:Politici britannici]]
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Jean-François Marmontel
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Bradipo Lento
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[[Immagine:Jean-François Marmontel.jpg|thumb|right|Jean-François Marmontel]]
'''Jean-François Marmontel''' (1723 – 1799), scrittore e storico francese, membro del movimento Enciclopedista.
==Citazioni di Jean-François Marmontel==
*C'è, per le scoperte un tempo di maturazione, prima del quale le ricerche sembrano infruttuose. Una [[verità]] aspetta per sbocciare la riunione dei suoi elementi. (dall'''Encyclopédie'')
*Dove si può star meglio che in seno alla [[famiglia]]? (da ''Lucile'', IV)
:''Où peut-on être mieux | Qu'au sein de sa famille?''
*La credulità è propria degli ignoranti, l'incredulità ostinata dei mezzi-dotti, il dubbio metodico dei saggi.<ref>Dalla voce ''Critica'' dell'''Encyclopédie''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*{{NDR|A proposito di [[Claudine Guérin de Tencin|madame de Tencin]]}} Non posso esprimere l'illusione in cui mi metteva la sua aria di semplicità e d'abbandono. Ah! quanta finezza di spirito, quale ingegno elastico e proteiforme si nascondeva nella sua apparente ingenuità Rido ancora della dabbenaggine colla quale esclamavo lasciandola: Che buona donna!<ref>Dalle sue memorie; citato in [[Neera]], ''Il secolo galante'', Arnaldo De Mohr editore, Milano, 1906, [https://archive.org/details/secologalante00neera/page/n165/mode/1up p. 160].</ref>
==Citazioni su Jean-François Marmontel==
*Niun libro mi avrebbe potuto insegnare quel che mi fecero conoscere, in poche conversazioni Marmontel, e [[Jean-François de La Harpe|La Harpe]] sopra le forme dello stile e sui mezzi secreti dell'eloquenza, [[Stanislas de Boufflers|Boufflers]] sopra l'arte di far cadere naturalmente un tratto piccante e felice, il [[Louis-Jules-Barbon Mancini-Mazarini duca di Nivernais|duca di Nivernais]] sopra la finezza del tatto, sopra le gradazioni della grazia, sopra la delicatezza del gusto, e l'abate [[Jacques Delille|Delille]] sopra il modo di agitare colla nostra immaginazione quella [[bacchetta magica]] che sa dar l'anima ad ogni cosa. ([[Louis Philippe de Ségur]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Marmontel, Jean-François}}
[[Categoria:Storici francesi]]
[[Categoria:Scrittori francesi]]
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Lorenzo de' Medici
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Comento del magnifico Lorenzo de' Medici sopra alcuni de' suoi sonetti
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{{nota disambigua|descrizione=altri personaggi|titolo=[[Lorenzino de' Medici]] o la disambigua [[Medici]]}}
[[Immagine:Lorenzo de Medici.jpg|thumb|Lorenzo de' Medici]]
'''Lorenzo de' Medici''', detto '''Lorenzo il Magnifico''' (1449 – 1492), signore di Firenze, letterato, mecenate e diplomatico.
==Citazioni di Lorenzo de' Medici==
*''Dalla più alta stella | Disceso è in terra un divino splendore, | Gloriosa Regina, | Vergine e sposa, madre del Signore: | O luce mattutina, | Felice chi s'inchina | A questa santa madre onesta e pia''. (da ''Alla [[Maria|Vergine]]'')
*Sappiate che chi dice male di noi non ci vuole bene.<ref>Citato in [[Francesco Guicciardini]], ''[[s:Ricordi (1530)|Ricordi]]'', C 75, in ''Opere'', a cura di Roberto Palmarocchi, Laterza, Bari, 1933.</ref> {{NDR|[[truismo]]}}
==''Canti carnascialeschi''==
*''Convien giucare e spender bei quattrini.'' (da ''[[s:Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/I. Canzona de' confortini|Canzona de' confortini]]'', v. 14)
*''Chi vince, per dolcezza si gavazza, | dileggia e ghigna, e tutto si diguazza; | credere alla [[Fortuna]] è cosa pazza: | aspetta pur che poi si pieghi e chini.'' (da ''Canzona de' confortini'', vv. 27-30)
*''Quant'è bella [[giovinezza]], | che si fugge tuttavia! | chi vuol esser lieto, sia: | di [[domani|doman]] non c'è certezza.'' (da ''[[s:Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/VII. Canzona di Bacco|Canzona di Bacco]]'', vv. 1-4) {{NDR|sul tema del [[carpe diem]]}}
*''Donne, noi siam maestri d'innestare; | in ogni modo lo sappiam ben fare.'' (da ''[[s:Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/IV. Canzona degl'innestatori|Canzona degl'innestatori]]'', vv. 1-2)
*''Cetrïuoli abbiamo e grossi, | di fuor pur ronchiosi e strani; | paion quasi pien' di cossi, | poi sono apritivi e strani; | e' si piglion con duo mani: | di fuor lieva un po' di buccia, | apri ben la bocca e succia; | chi s'avezza, e' non fa male.'' (da ''[[s:Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/VI. Canzona delle forese|Canzona delle forese]]'', vv. 13-20)
*''Orsù! seguiam questa stella benigna, | o donne vaghe, o giovinetti adorni: | tutti vi chiama la bella Ciprigna | a spender lietamente i vostri giorni, | senz'aspettar che 'l dolce tempo | torni, | ché, come fugge un tratto, mai non riede.'' (da ''[[s:Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/VIII. Canzona de' sette pianeti|Canzona de' sette pianeti]]'', vv. 21-26)
*''Dica pur chi mal dir vuole, | noi faremo e voi direte.'' (da ''[[s:Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/IX. Canzona delle cicale|Canzona delle cicale]]'', vv. 31-32)
*''Se ci è alcuna a chi la fava piaccia, | la meglio infranta abbiam che ci si faccia, | con un pestel che insino a' gusci schiaccia, | ma a menar forte ell'esce de' mortai.'' (da ''[[s:Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/XI. Canzona de' fornai|Canzona de' fornai]]'', vv. 11-14)
==''Comento del magnifico Lorenzo de' Medici sopra alcuni de' suoi sonetti''==
*Veggiamo ancora, nelle civili, proprie e domestiche operazioni, la difficultà di pigliare qualche partito nasce del concorrere in ogni partito qualche inconveniente, né si trovare di mille volte una vera deliberazione, alla quale non si possa contradire. E però quegli che sono più prudenti, indugiono più a pigliare partito, e per questa tardità si chiamono «uomini gravi». Ed il tempo si chiama «sapientissimo», perché la sapienzia vera consiste nello aspettare ed usare l'occasione; e questa non sarebbe necessaria, se non per la molta difficultà che portano seco le occorrenti deliberazioni. (p. [[s:Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu/94|88]])
*[...] il [[Felicità|contento]] umano consiste più tosto nel parere che nell'essere. (p. [[s:Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu/97|91]])
*[...] il [[Piacere e dolore|dolore]] è spesso sanza dolcezza, e la [[Piacere e dolore|dolcezza]] non mai sanza dolore. (p. 91)
*E veramente come si può imputare a gran difetto il creder leggermente quelle cose che ''prima facie'' paiono impossibili, così non mi pare da approvare la oppinione di quelli che non prestono fede ad alcuna cosa, quando ecceda in qualche parte o l'uso comune o l'ordine naturale. Perché spesso si è veduto nascere grandissimi inconvenienti presupponendo una cosa falsa, per parere quasi impossibile, e nondimeno pure essere vera. Ed, oltre questo, come il credere presto pare officio d'uomo leggieri, così assolutamente nel [[Incredulità|non credere]] dimostra grande presunzione; perché chi dice «questa cosa non può essere» presumme di sapere tutte le cose che possono essere, e quanto sia la potenza della natura. E nondimeno si vede molti effetti naturali diversi e quasi incredibili, se non fussino notissimi quasi a ogni persona. (pp. 91-[[s:Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu/98|92]])
==''Poemi''==
{{Int|''Corinto''|}}
===[[Incipit]]===
<poem>La luna in mezzo alle minori stelle
chiara fulgea nel ciel quieto e sereno,
quasi ascondendo lo splendor di quelle:
e 'l sonno aveva ogni animal terreno
dalle fatiche lor diurne sciolti:
e il mondo è d'ombre e di silenzio pieno.
Sol Corinto pastor ne' boschi folti
cantava per amor di [[Galatea (Nereide)|Galatea]]
tra' faggi, e non v'è altri che l'ascolti:
né alle luci lagrimose avea
data quïete alcuna, anzi soletto
con questi versi il suo amor piangea:
O Galatea, perché tanto in dispetto
hai Corinto pastor, che t'ama tanto?
perché vuoi tu che mora il poveretto?
Qua' sieno i miei sospiri e il tristo pianto
odono i boschi, e tu, notte, lo senti,
poi ch'io son sotto il tuo stellato ammanto.</poem>
===Citazioni===
*''''Io so che i [[verso|versi]] posson, se li sente, | di cielo in terra far venir la luna. || I versi feron già l'itaca gente | in fere trasformar ne' verdi prati: | rompono i versi il frigido serpente. || Adunque e rotti versi e non ornati | daremo al vento; ed or ho visto come | saranno a lei li miei pianti portati. || L'aura move degli arbor l'alte chiome, | che rendon mosse un mormorio soave, | ch'empie l'aere ed i boschi del suo nome: || se porta questo a me, non le fia grave | portar mio pianto a questa dura femmina | per gli alti monti e per le valli cave, | ov'abita [[Eco (mitologia)|Eco]] che i miei pianti gemina: | o questo, o il vento a lei lo portin seco: | io so che 'l pianto in pietra non si semina. || Forse ode ella vicina in qualche speco. | Non so se sei qui presso: so ben ch'io, | fuggi dove tu vuoi, sempre son teco.'' (p. 50)
*''Se 'l tuo crudo voler fosse più pio, | s'io ti vedessi qui, s'io ti toccassi | le bianche mani e 'l tuo bel viso, o dio! || se meco sopra l'erba ti posassi, | della scorza faria d'un lento salcio | una zampogna, e vorrei tu cantassi. || L'erranti chiome poi strette in un tralcio, | vedrei per l'erba il candido piè movere | ballando e dare al vento qualche calcio. || Poi stanca giaceresti sotto un rovere | io pel prato côrrei diversi fiori, | e sopra il viso tuo gli farei piovere: || di color mille e mille vari odori, | tu ridendo faresti, dove fòro | i primi côlti, uscir degli altri fuori. || Quante ghirlande sopra i be' crin d'oro | farei miste di frondi e di fioretti! | Tu vinceresti ogni bellezza loro. || Il mormorio de' chiari ruscelletti | risponderebbe alla nostra dolcezza | e 'l canto di amorosi augelletti. || Fugga, [[Ninfa (mitologia)|ninfa]], da te tanta durezza: | questo acerbo pensier del tuo cor caccia: | deh, non far micidial la tua bellezza!'' (p. 51)
*''Dov'è somma [[bellezza]] e crudeltate, | è viva morte; pur mi riconforto: | non dee sempre durar la tua beltate. || L'altra mattina in un mio piccolo orto | andavo: e 'l sol sorgente con suoi rai | uscia non già ch'io lo vedessi scorto. || Sonvi piantati dentro alcun rosai; | a' quai rivolsi le mie vaghe {{sic|ciglie}} | per quel che visto non avevo mai. || Eranvi [[rosa|rose]] candide e vermiglie: | alcuna a foglia a foglia al sol si spiega; | stretta prima, poi par s'apra e scompiglie: || altra più giovinetta si dislega | appena dalla boccia: eravi ancora | chi le sue chiuse foglie all'aer niega: || altra cadendo a piè il terreno infiora. | Così le vidi nascere e morire | e passar lor vaghezza in men d'un'ora. || Quando languenti e pallide vidi ire | le foglie a terra, allor mi venne a mente | che vana cosa è il giovenil fiorire.'' (p. 54)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''La Nencia da Barberino''<ref>Opera attribuita, di dubbia paternità.</ref>===
<poem>Ardo d'amore, e conviemme cantare
per una dama che me strugge el cuore,
ch'ogni otta ch'i' la sento ricordare,
el cor me brilla e par ch'egli esca fuore.
Ella non truova de bellezze pare,
cogli occhi gitta fiaccole d'amore;
i' sono stato in città e 'n castella
e mai ne vidi ignuna tanto bella.</poem>
===''Rime''===
<poem>Tanto crudel fu la prima feruta,
sí féro e sí veemente il primo strale,
se non che speme il cor nutrisce ed ale,
saremi morte giá dolce paruta.</poem>
===''Simposio o I Beoni''<ref>Opera attribuita.</ref>===
<poem>Nel tempo ch'ogni fronde lascia'l verde,
Et prende altro color, e'mbiancan tutti
Gli alberi; & poi ciascun sue foglie perde.
E 'l Contadin con atti rozzi, & brutti,
Ch' aspetta il guiderdon del lungo affanno
Vede pur delle sue fatiche i frutti;
Et guarda il conto suo se'l passato anno,
E stato tal', che speranza gli dia
Di star allegro, ò di futuro danno.</poem>
==Citazioni su Lorenzo de' Medici==
*È il premio, o la pena, di una natura versatile e intelligente, di essere considerato come un mistero. La mente più tarda non può seguire con sufficiente speditezza il funzionamento di uno strumento tanto sensibile, benché l'occhio segua la molteplicità dei risultati. La realtà è che l'azione e la reazione delle circostanze e del carattere sono singolarmente rapide, mentre l'osservatore crede che le manifestazioni esterne siano artificiali e drammatiche, e abbiano pochissima relazione con la vita interiore. [...] È per questo dunque che Lorenzo il Magnifico è stato così spesso dichiarato un mistero.... In realtà poche nature sono state meno misteriose della sua. Egli era un uomo completamente naturale, con una mente singolarmente aperta all'influsso delle circostanze. E proprio come il suo intelletto era versatile, così il suo carattere era ricettivo. Egli possedeva in abbondanza quelle virtù «del dare e del ricevere» quel potere di comunicare agli altri il dono della «simpatia» che per gl'Italiani significa molto di più di quanto non significhi la corrispondente parola inglese. Lorenzo era naturale e privo di affettazione. ([[Edward Armstrong]])
*''È mi parea sentir sonar Miseno, | quando in sul campo Lorenzo giugnea | sopra un caval che tremar fa il terreno; | e nel suo bel vexillo si vedea | di sopra un sole e poi l'arcobaleno.'' ([[Luigi Pulci]])
*I suoi sonetti e le sue canzoni sono assolutamente i migliori tra quanti ne furono scritti dalla morte del Petrarca, e si direbbe di trovarci a volte un'eco delle opere meno rifinite, ma anche meno presuntuose, dell'età petrarchesca: del dolce stil novo, sullo spirare del XIII secolo. Tanto egli che il suo amico Poliziano avevano subìto in gran parte l'influsso dei forti canti popolari fiorentini, e se Lorenzo fosse rimasto libero dagl'intrighi della politica e dagli affari di Stato, la poesia del Cinquecento avrebbe forse seguìto in altro corso. Disgraziatamente la moda si lasciava guidare dai poeti di Corte, che la condussero in basso fino nell'abisso del seicentismo, col suo stile pretenzioso, il suo cattivo gusto, i suoi sentimenti poco sinceri e in generale la sua mancanza di maschie virtù. ([[Arthur John Butler]])
*Sulle sue virtù come ospite e buon compagno non può esserci discussione.... egli era la personificazione della cortesia e della bontà; sempre pronto ad aiutare il talento, a far piacere a un amico, ad esaudire una supplica, a procurare lavoro, a lasciarsi fermare sulla pubblica strada. La semplicità e la cordialità delle sue lettere ai suoi ambasciatori spiegano pienamente la devozione che essi avevano per lui. Per i dotti e per gli artisti egli teneva sempre casa aperta; chiunque arrivasse prima, qualunque fosse la sua età o il suo ceto, sedeva a fianco del padrone di casa. La sua conversazione, come il suo carattere, avevano il fascino della varietà. Aveva a volte la lingua tagliente. A un cugino che si vantava della gran copia d'acqua nella sua villa osservò: – Allora potresti anche tenere le mani pulite; – a un Senese che lo compiangeva per la vista debole soggiungendo che l'aria di Firenze era nociva agli occhi, Lorenzo risponde: – E quella di Siena al cervello; – a uno che criticava la musica dello [[Antonio Squarcialupi|Squarcialupi]], Lorenzo disse: – Se sapeste quanto sia difficile raggiungere la perfezione in tutte le arti, non badereste tanto alle deficienze. − ([[Edward Armstrong]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Lorenzo de' Medici, ''[[s:Opere (Lorenzo de' Medici)/II. Comento del magnifico Lorenzo de' Medici sopra alcuni de' suoi sonetti|Comento del magnifico Lorenzo de' Medici sopra alcuni de' suoi sonetti]]'', in ''Opere'', 2 voll., a cura di Attilio Simioni, Laterza, Bari, 1913, vol. I.
*Lorenzo de' Medici, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/medici/la_nencia_da_barberino/pdf/la_nen_p.pdf La Nencia da Barberino]'', introduzione e note di Federico Sanguineti, Biblioteca Universale Rizzoli, 1992. ISBN 8817168424
*Lorenzo de' Medici, ''Poemi'', prefazione di Giovanni Papini, Carabba Editore, Lanciano, 1911.
*Lorenzo de' Medici, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/medici/simposio_o_i_beoni/pdf/simpos_p.pdf Simposio, altrimenti I Beoni]'' in "Sonetti del [[Burchiello]], del Bellincioni e d'altri poeti fiorentini alla burchiellesca", Londra (ma Livorno) 1757.
*Lorenzo de' Medici, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/medici/rime/pdf/rime_p.pdf Rime]'' a cura di A. Simioni, Bari, Laterza, 1913.
*Lorenzo de' Medici, ''Poemi'', prefazione di Giovanni Papini, Carabba Editore, Lanciano, 1911.
==Altri progetti==
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Ernst Jünger
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Bradipo Lento
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[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F073370-0006, Bad Godesberg, Ernst Jünger (cropped).jpg|thumb|Ernst Jünger nel 1986]]
'''Ernst Jünger''' (1895 – 1998), filosofo e scrittore tedesco.
==Citazioni di Ernst Jünger==
*Ci sono, nel corso del [[tempo]], in quest'incessante divenire che ci circonda, degli [[Attimo|istanti]] di tregua, nei quali comprendiamo all'improvviso che qualcosa è ''successo''.<br>In tali istanti, percepiamo chiaramente quanto, in fondo, sia scarsa l'importanza che esercitiamo sulle cose, e quanto invece tutto sorga dalle profondità e acceda all'esistenza per trascorrere in essa un breve istante prima di scomparire di nuovo, svolgendo così un compito enigmatico nell'alternanza del divenire, dell'essere e del declino.<br>Soltanto l'uomo, in quanto creatura consapevole, sente talvolta con un sentimento doloroso l'irresistibile flusso del tempo; pone la questione senza oggetto del senso reale di tutto ciò, e prova il bisogno di trattenere con accanimento il minuto transitorio, il momento che gli sfugge.<ref>Da ''Feuer und Blut'', ''Fuoco e sangue'', Magdeburgo, 1925, p. 66; citato in ''Ernst Jünger, {{small|Una vita lunga un secolo, Con 44 illustrazioni su tavola}}'', p. 328-329.</ref>
*Contemporaneamente alla crescita dei mezzi che dominano lo spazio, emerge nell'essere umano una nuova coscienza spaziale. Il crescente raggio d'azione del regno degli strumenti di trasporto di informazione e di potere si è esteso anche alle sfere politiche. Così non ci si può meravigliare di vedere nei più disparati luoghi del mondo i primi passi di una politica imperiale. Anche dietro l'impressionante e per certi versi strano accrescimento del nazionalismo connesso alla Guerra mondiale, si intuisce uno sforzo che secondo la sua essenza spinge verso il superamento dei confini dello Stato nazionale.<ref>Da ''Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro tempo'', p. 56.</ref>
*[[Divenire]] è più che vivere.<ref>Citato in [[Albert Camus]], ''L'uomo in rivolta'', traduzione di Liliana Magrini, Bompiani, 2012.</ref>
*{{NDR|Il [[viaggio|viaggiatore]] moderno}} Egli trascorre per il mondo come il gemello siamese: come homo faber e homo ludens, privo di storia, e come essere vicino alle [[Muse]], affamato di immagini, un po' orgoglioso del proprio titanismo e un po' triste per la distruzione che ne consegue. Quanto più le ali gli crescono forti e possenti, tanto più ha difficoltà a trovare il luogo dove il proprio cuore si entusiasmi e brami alcunché.<ref>Da ''Siebzig verweht I'', Stoccarda, 1995, p. 133; citato in ''Ernst Jünger, {{small|Una vita lunga un secolo}}'', p. 614.</ref>
*Evidentemente oggi è scomparsa la capacità di restituire un colloquio nel suo vero e proprio senso, nella sua realtà, nel suo effettivo svolgimento. Di questa capacità sono proprie la disposizione d'animo, il tacere, l'aura e la reciproca attenzione di chi si incontra per scambiare domande e risposte. Il [[Registratore a nastro|magnetofono]], al contrario, è uno strumento della classe dei preservativi, come la definiva [[Madame de Staël]]: ragnatela della precauzione, carrarmato del piacere.<ref>Dalla lettera a Georg Wolff del 2 ottobre 1967, ''Carteggio editoriale Ernst Klett-Ernst Jünger 1949-1997''; citato in ''Ernst Jünger, {{small|Una vita lunga un secolo}}'', pp. 611-612.</ref>
*I [[fiore|fiori]], in quanto organi erotici della nostra terra, sono come le sue cime, le sue punte, sulle quali si annuncia la luce di un sole che li avvolge nei suoi raggi e che è ancora invisibile ai nostri occhi. Risalire da essi al grande astro è un ufficio sacerdotale.<ref>Da ''San Pietro (1957)'', traduzione di Alessandra Iadicicco, Fausto Lupetti Editore, Bologna, 2015, p. 39. ISBN 9788868740757</ref>
*Il segno distintivo dell'uomo spirituale è proprio di non essere impaziente coi fatti, bensì piuttosto con gli stupidi, che vedono dappertutto nient'altro che dei fatti. [...] Una concezione seria non si erge contro le situazioni di fatto, ma le crea.<ref>Dalla Lettera ad [[Armin Mohler]] del 6 novembre 1960, citato in Paul Noack, ''Ernst Jünger. {{small|Eine Biographie}}'', Berlino, 1998, p. 256 sgg; in ''Ernst Jünger, {{small|Una vita lunga un secolo}}'', p. 595.</ref>
*L'uomo che a poco a poco si apre alla [[banalità]] si arrende come una fortezza in cui, una volta incrinate le fondamenta, non si troveranno più né forza né mistero.<ref>Da ''Ludi africani'', p. 90.</ref>
*Là dove la ''macchina'' fa la sua apparizione, la lotta dell'uomo contro di essa appare senza speranza.<ref>Da ''Politische Publizistik''.</ref><ref name=Ben>Citato in [[Andrea Benedetti]], ''Rivoluzione conservatrice e fascino ambiguo della tecnica'', Edizioni Pendagron, Bologna 2008</ref>
*La libertà spirituale non viene concessa: o c'è o manca. Ma non viene nemmeno pretesa, bensì dimostrata, e di essa vive il mondo. Nulla è più semplice di questa prova, eppure nulla è più arduo.<ref>Da ''Maxima-Minima'', p. 63.</ref>
*La [[salute]] può essere un bene. La [[malattia]] a volte può essere addirittura meglio. Le malattie sono domande, sono anche dei compiti, perfino onorificenze. Tutto dipende da come uno se le appunta.<ref>Da ''Visita a Godenholm'', p. 71-72.</ref>
*La tecnica può rivestirsi di una tendenza magica, può spiritualizzarsi o pietrificarsi, secondo il modello del gregarismo animale, così come lo ha descritto Huxley.<ref>Da ''Sessanta soffiati via''; citato in Julien Hervier, ''Conversazioni con Ernst Jünger'', p. 111.</ref>
*[[Mosè]] vide [[Roveto ardente|ardere il roveto]] ''prima'' di udire la voce e di riceverne l'incarico. Il profeta è l'avamposto all'estremo confine; non ha il sapere del sacerdote, ma è nella materia. «Una fiamma io sono di certo.» Mosè sull'Oreb, [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] sulla strada di Patmo: è lì che comincia l'indifferenziato. Lì può essere che, così come vi è ''un solo'' uomo, vi sia ''un solo'' elemento «Questo sei tu».<ref name=Upanisad>''Tat tvam asi'': citazione dalla ''[[Chāndogya Upaniṣad]]'': è uno dei quattro [[w:Mahāvākya|Mahāvākya]], i Grandi Detti delle ''[[Upaniṣad]]''.</ref><ref>Da ''Maxima-minima'', p. 60.</ref>
*Non vi è che un solo [[viaggio]], il viaggio della vita, e ogni movimento temporale corrisponde a uno dei suoi capitoli. Ogni obiettivo quotidiano è un simbolo dell'obiettivo vitale e dovrebbe essere un ''{{sic|pilgrims}} progress''. Altrimenti abbiamo percorso una falsa pista, inutile, non abbiamo fatto altro che aumentare i giri a vuoto.<ref>Da ''San Pietro (1957)'', p. 48.</ref>
*Ogni paese nasconde una parte di sostanza primordiale che designiamo con il nome di patria, e mi piace ritrovare ancora questo tipo di integrità. È una cosa che può accadere ovunque, anche nel deserto.<ref>Da ''Conversazioni con Ernst Jünger'', p. 48.</ref>
==''Ad hoc''==
*Gli uomini agiscono su di noi con la loro polarità, col loro orizzonte. Sorprendeva in [[Henry Furst|Henry]] l'intensità del sentimento e della ragione. L'aura era forte e anonima come una potenza della natura, che irradiava ora un calore gradevole ora un fluido elettrico. Così entriamo in una stanza in penombra dove ci sentiamo subito bene. Quando poi gli occhi si sono assuefatti alla poca luce, riconosciamo il numero dei quadri alle pareti, i libri, le opere d'arte. Questa è la vera via verso l'autore: conduce dall' Eros verso lo spirito, non in senso opposto, come avviene per certi matrimoni di artisti, che cominciano ammirevolmente e finiscono in modo tragico: Psiche si è bruciata le ali alla fiamma. (p. 14 della trad. it. parziale)
*[[Henry Furst]] Nel suo stile di vita, egli rappresentava ancora la classe degli ''hommes de lettres'', i quali rapidamente si estinguono e, per la verità, in modo più rapido nei paesi germanici che nei latini. Quel che li distingue è il loro modo di vivere, caro alle Muse, dietro il quale si cela un eminente lavoro. Per la loro esistenza vale lo stesso criterio che per l'opera d'arte nella quale non deve scorgersi la fatica. Questo è soltanto possibile quando l'artista trova nel suo lavoro un godimento. Con questa classe svaniscono anche i biotopi classici, o assumono carattere da museo. (pp. 14-15 della trad. it. parziale)
*{{NDR|Jünger sfoglia le lettere dell'amico Henry Furst, scomparso nel 1967, annotandone alcuni fra i più significativi passi}} Li ho scelti a caso, dal fascio delle lettere, come da un gioco di carte. Un mazzo di fiori, raccolti dall'erbario, senza farne una scelta precisa. Sembrano tuttavia schiudersi nel ricordo, come i fiori del tè, nell'Estremo Oriente. Il meglio si trova in un altro foglio, quello che non porta traccia di penna, sull'altra facciata che non può essere descritta: Henry era un genio dell'amicizia. Da lì sorgeva quella ricchezza che dispensava. Come un navigante, che si apparecchia al grande viaggio, lasciò tre o quattro fogli in inglese: ''A vele spegate verso la morte''. E questa aggiunta: «Il cuore parla al cuore, ma quel che dice si sottrae alla parola». (p. 22 della trad. it. parziale)
==''Al muro del tempo''==
*La [[mente]] può sviluppare i nessi logici solo fino a un determinato punto, raggiunto il quale la prova deve cedere il passo all'evidenza. Lì occorre compiere il salto oppure ritirarsi. <br/> Il punto di rottura in questione indica un mistero del tempo. I punti di rottura sono luoghi di ritrovamenti. Anche la morte è un punto di rottura, non una fine; ed è questo l'orizzonte della parola «origine» (da ''Uccelli d'altri cieli'', p. 14)
*Anche la partita a [[scacchi]] non finisce con una vincita o con una perdita. finisce quando i pezzi bianchi e quelli neri vengono tolti dalla scacchiera e rimessi nella scatola. Rimane allora qualcosa di diverso dalla vittoria o dalla sconfitta – rimane il ricordo di una trama che è stata tessuta, di una melodia che è stata suonata. Non rimane Scipione, rimangono [[Publio Cornelio Scipione|Scipione]] e [[Annibale]]. Il primo non può e non potrà mai esistere senza il secondo. La vincita non sta nell'ultima mossa, sta nella somma finale. (da ''Tempo misurabile e tempo del destino. Riflessioni di un non astrologo sull'astrologia'', p. 26)
*Gli [[errore|errori]] fanno parte della vita, così come le ombre fanno parte della luce. (da ''Tempo misurabile e tempo del destino. Riflessioni di un non astrologo sull'astrologia'', p. 27)
*Il singolo [[individuo]], e precisamente ogni singolo individuo, crede di avere un destino particolare e quindi anche una particolare posizione nell'universo. Tale credenza è perfettamente legittima, con ogni nuova nascita, il mondo viene concepito un'altra volta. L'uomo ha la propria vita, il proprio destino, la propria missione; i suoi organi circondano un loro peculiare centro. Qualsiasi [[dottrina]] affermi che l'uomo «a priori» nasce per lo Stato e la società è una falsa dottrina. L'uomo nasce per vivere il proprio destino. E procede su questa via. (da ''Tempo misurabile e tempo del destino. Riflessioni di un non astrologo sull'astrologia'', p. 61)
*Il mondo delle immagini mitiche è presente: per questo motivo misconoscerlo, bandirlo, conduce solo a un accumulo crescente e alla rottura, infine, degli argini. Questo mondo va quindi custodito all'interno della civiltà, anzi, la civiltà stessa è possibile solo là dove vi è posto per tale forma di custodia. Il mitico deve possedere il suo luogo peculiare nello spazio storico, la sua peculiare rotazione nel tempo storico. Nello Stato ateo, che non detronizza solo gli dèi, entrambi vengono a mancare. [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] ha colto questo vuoto con assoluta chiarezza, e nella poesia ''Il Reno'' ci ha messo in guardia dal ritorno del «Caos originario». (da ''Al muro del tempo. Divisioni umane'', p. 89)
*Chi soffre è più prossimo alla nascita. Paga il tributo maggiore, e paga anche per gli altri. A Stalingrado cambiano più cose che non a Sedan. (da ''Al muro del tempo. Divisioni umane'', p. 95)
*Abbiamo attinto, nell'attrezzarci, un livello tale che è sufficiente ormai pensare a una minima modifica dell'apparato strumentale perché emerga che la nostra tecnica non è soltanto un mondo di astrazioni, ma anche immediata realtà dello spirito della terra. Eccoci al cordone ombelicale. La [[tecnica]] è proiezione dello spirito, come l'ascia di pietra fu proiezione del pugno. (da ''Al muro del tempo. Divisioni umane'', pp. 123-124)
*Il [[mondo]] è nell'uomo insieme alla sua storia e alla sua preistoria; in lui è il labirinto, in lui è la sfinge che lo interroga. (da ''Al muro del tempo. Divisioni sideree'', p. 179)
*Il piano dell'uomo viene delimitato, circoscritto, da uno più ampio: il piano della creazione. L'originalità, l'autorità e la durata del piano dell'uomo dipendono dalla misura in cui sa corrispondere al piano della creazione. Qui ci imbattiamo nei limiti di «ragione e scienza». <br/> Il piano dell'uomo agisce all'interno del piano della creazione. Così facendo raggiunge al tempo stesso il limite e il vertice della coscienza, là dove il sapere cede il passo al culto. Così risplende la trama delle civiltà, le città rilucono: imitando l'arazzo degli universi. <br/> L'agire ''all'interno'' da parte del piano dell'uomo, è propriamente un agire ''oltre.'' Si tratta di un gioco di collaborazione e di antagonismo, in cui trova espressione anche il grandioso spettacolo della libertà, che Hegel ha penetrato in modo tanto geniale. Tale libertà si fonda sul vantaggio offerto da un potente giocatore di scacchi: questi rinuncia al pezzo più forte. (da ''Al muro del tempo. Divisioni sideree.'', p. 180)
*Dal punto di vista biologico fra uno strato che si è formato attraverso il depositarsi di diatomee o l'accumulo di coralli e una di quelle grandi colline erette dall'insediamento dell'uomo nel corso di molte generazioni non esiste differenza. In un caso come nell'altro troviamo resti di habitat mescolati alla polvere dei loro abitatori. Una metropoli sotto il cui asfalto si accumulano catacombe, sepolcri, rovine, macerie e calcinacci di cinquanta generazioni richiama alla mente una barriera corallina. La vita abita l'epidermide più superficiale e caduca, su cui muove i suoi tentacoli, si nutre e inscena i suoi giochi di guerra e d'amore. (da '' Al muro del tempo. Divisioni sideree'', p. 186)
*Quando il treno si rimette in movimento è possibile che con sé porti soltanto pochi viaggiatori: solo coloro i quali non si sono lasciati sfuggire l'ora. Potrebbe anche accadere che i più vogliano lasciarselo sfuggire, giacché la stazione sembra più gradevole, accogliente e familiare del viaggio. <br/> Fu schema analogo quello che dovette avere dinanzi agli occhi [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]], allorché delineò l'immagine del «superuomo» e dell'«ultimo uomo». Che egli abbia introdotto la compassione come segno per distinguerli, è tratto geniale, largamente incompreso. <br/> Dal punto di vista terninologico è più felice la scelta dell'espressione «ultimo uomo» rispetto a quella di «superuomo» per indicare il tipo che è riuscito a congedarsi dalla storia. Ecco il compito, il perno intorno al quale gira il movimento al muro del tempo. (da ''Al muro del tempo. Divisioni sideree'', p. 250)
*Che nell'ora fatale per la [[Germania]] egli sia stato compromesso, falsificato in ogni senso, reso sospetto, non inficia la sua opera; nella svolta epocale essa rimane una prova per valutare l'intelligenza, e anche qualcosa di più. Di [[Nietzsche]] la critica non stabilisce le coordinate, si calibra su di lui. <br/> Il Tipo nuovo non è il «signor grande» a venire, ma colui che restituirà alla «massa dei troppi» la loro dignità, il loro significato. ''Un solo'' giusto avrebbe salvato Sodoma – e se sul nostro treno si trovasse un solo uomo in grado di raggiungere una nuova mèta, verrebbe con ciò reso un servizio anche alla miriade di uomini rimasta nella stazione. (da ''Al muro del tempo. Divisioni sideree'', pp. 251-252)
==''Avvicinamenti''==
*[[Narciso (mitologia)|Narciso]] fece la conoscenza di se stesso, ma non conobbe se stesso. «Conosci te stesso» stava scritto sul tempio di Apollo a [[Delfi]]: Narciso, come altri prima e dopo di lui, fallì di fronte a questo compito, il più difficile di tutti; cercò se stesso nel riflesso della sua propria immagine. La parola «conoscere» ha un significato duplice; Narciso si abbandona a un'avventura erotica, come Faust a un'avventura spirituale. (da ''Crani e bizzarrie'', ''Ingresso'', pp. 31-32)
*{{NDR|La [[Necropoli di Tarquinia]]}} Sono molti quelli che hanno sentito la felicità che si offre laggiù, vicino ai morti. Lì non c'è bisogno della droga: la presenza è intensa. Del resto, la «presenza» è la forma intensa dell'«attimo». L'attimo è la coppa, la presenza il vino. (''Praesentia'' significa anche intrepidezza e anche potere: [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]], «''tanta est praesentia veri''», ''Metamorfosi'', IV, 612{{sic|.)}} Di sopra il sole era più caldo, il papavero fioriva più vigorosamente. Era davvero come se si fosse bevuto del vino; molti dei visitatori risalendo hanno avuto quest'impressione. Laggiù la morte è gentile, presente in veste di regina della festa. (da ''Luce oltre il muro'', ''Ingresso'', p. 55)
*La volontà di [[fuga]] non spinge l'uomo nel vuoto; a ogni uscita lo attende qualcos'altro. La fuga, intesa per se stessa come movimento, è fatale. (da ''Libri e città'', ''Europa'', p. 93)
*Il [[mito]] e la [[leggenda]] non cessano mai nella varietà delle loro immagini di indicare il prezzo che si esige in cambio del sapere. Il potere ottenuto è immenso, ma ciclopico, con un occhio solo. Non prendiamo nulla alla natura senza perdere qualcosa di nostro. (da ''Birra e vino II'', ''Europa'', p. 135)
*Questo è uno degli aspetti tragici dell'uomo moderno, anzi forse ''il'' vero aspetto tragico: saper dominare il modo, e tuttavia fallire nella sostanza. l'uomo moderno è perfetto anche nel declino. (da ''Sul grobianesimo'', ''Europa'', p. 147)
*Le [[farfalla|farfalle]] volteggiano nel fitto dei fenomeni, nella cui ombra la pantera sogna. (da ''Sulle tracce di Maupassant'', ''Europa'', p. 162)
*Che cosa significa in realtà «essere» (''wesen'')? Molto tempo prima che esistessero i filosofi, una manciata di verbi ausiliari di origine indogermanica si è {{sic|spartito}} il cosmo.<br>Quando diciamo di qualcuno: «È assente» (''abwesend''), questa frase può indicare uno stato in cui quel qualcuno è nel contempo anche presente (anwesend); ''wesen'' deve allora esprimere più un'attività che uno stato. L'assenza e la presenza sono spaccature dell'essere (''des Seins''). Il ''Wesen'' ha potere temporale, il ''Sein'' extratemporale. (da ''Oppio'', ''Oriente'', p. 214)
*A [[Eleusi]] esiste oggi una fabbrica di cemento – circostanza che avrebbe potuto disturbare la celebrazione dei piccoli misteri, in primavera, ma non quella dei grandi misteri, in autunno. Cemento e marmo diventano pura superficie, quando di conosce il «grembo materno di Persefone». Lì non ci sono più differenze. (da ''Oppio'', ''Oriente'', p. 220)
*Questo è il lusso più grande: avere il proprio [[tempo]]. Anche per questa ragione lo si è sempre inteso come sregolatezza. ''Luxus'', ''luxuria''. Questo vale particolarmente per la nostra epoca, in cui gli orologi sono dappertutto. Chi ha un tempo proprio è sospetto. (da ''Oppio'', ''Oriente'', p. 223)
*Nel serpente non sono tanto il veleno, l'immobilità, la mancanza di arti a spaventare. L'impressione è piuttosto di vedere, per un istante, la trama originaria muoversi. Vita e morte si confondono, il terreno diventa insicuro. In ognuno dei pericoli in cui casualmente ci si imbatte, è nascosto il grande, l'unico pericolo.<br>In questo senso, il serpente è un segno di confine [...] (da ''Modelli ottici'', ''Passaggi'', p. 289)
*{{NDR|La [[Nave di Oseberg|nave funeraria di Oseberg]]}} Come presso i celti, il motivo dell'intreccio svolge anche qui una funzione importante; lo si trova riprodotto più volte sul legno. È quasi impossibile che queste figure siano sorte da un puro spirito d'invenzione. Piuttosto, sembra fissato qui un complesso di linee scaturite fluidamente dall'indifferenziato, qualcosa di inafferrabile da un punto di vista artigianale, tale che si sottrae anche a ogni riduzione a formula. Questo intrecciamento cela forze che vanno ben al di là dell'ambito estetico. È la fitta rete del destino, ancora indivisa. Tutti questi fabbri, questi tessitori, questi costruttori di navi e di carri erano anche maghi. Ciò che la mano creava prendeva vita; il verso era formula magica. È in questa luce che bisogna vedere questo tipo di nave con il suo equipaggio, come un drago possente che fende le onde, sicuro della sua meta. (Da un appunto di diario, in ''Avvicinamenti'', ''Modelli ottici'', p. 290)
*Solo l'[[artista]] ormai è tanto affidabile da fornire o meglio creare sin nel fondamento, modelli validi. Nel poeta la natura scorre ancora dall'indifferenziato alla pienezza, mentre la scienza aderisce alla pienezza per consumarla. Sono grandi distanze. (da ''L'iniziativa surrealista'', ''Passaggi'', p. 302)
*L'[[essere]] si maschera dietro il tempo e i tempi; ma noi non riusciamo a scoprire il suo volto, perché, se lo smascherassimo, in mano ci resta una maschera. E già siamo ingannati, abbagliati da una nuova moda, da un nuovo volto.<br /> Questo però: mettersi nella condizione di raggiungere il luogo in cui si scorga, se non ciò che si trasforma, almeno le sue trasformazioni – questo è un avvicinamento. Qui i cammini si separano: da una parte, il rimpianto o il dileggio della maschera caduta, dall'altra, invece, l'attrazione per la nuova maschera. Una terza prospettiva è tuttavia possibile, simile a quella che si apre tra i sepolcri [[etruschi]]: lo sguardo sereno su ciò che è transitorio. (da ''L'iniziativa surrealista'', ''Passaggi'', p. 304)
*Se a un pittore come [[De Chirico]] riuscisse di svuotare completamente una qualunque casa sulla costa mediterranea, a spogliarla del suo significato attraverso un imbiancamento, non solo a demitizzarla, ma anche a disumanizzarla, a scomporla fino agli atomi di cui è fatta e poi a ricostruirla, allora gli riuscirebbe nel contempo di gettare una rete magica sullo ''skyline'' di New York. Sarebbe allora ritornato alla griglia originaria e avrebbe dato un intero treno merci pieno di calce e mattoni in cambio di un atomo di colore. (da ''L'iniziativa surrealista'', ''Passaggi'', p. 305-306)
*Dov'è che l'uomo diventa identico con se stesso? Se gli riesce il «[[Conoscere sé stessi|conosci te stesso]]», sono pur sempre in due. Anche il padre e la madre devono diventare uno solo.<br>La forza delle immagini si rivela per il fatto che esse ci tengono in loro potere. Certo, possono esercitare su di noi una costrizione ancora maggiore: assorbendoci. Quando penetriamo negli elementi, nei caratteri, negli spiriti, negli {{sic|dèi}}, non significa che diveniamo identici a loro, ma a noi stessi. Noi chiamiamo la parte assente di noi stessi. (da ''Psiconauti'', ''Messico'', p. 329)
*L'[[innamorato]] chiede in modo diverso dal curioso. Lo toccano ancora la luce e le ombre della caccia cosmica. E ancora gli si avvicina la grande cacciatrice, la dea Luna, mentre Atteone, per la sua febbrile curiosità, viene sbranato dai suoi propri cani. [...] Meraviglioso in questo grande mito è il modo in cui Chirone, precettore di Atteone, calma i cani. Crea un'immagine del loro padrone, e i cani le si riuniscono attorno, rappacificati. <br/> Faceva parte dei compiti dell'artista, dell'uomo di cultura, dell'iniziato, in tempi in cui i cani hanno perduto il loro padrone. L'opera d'arte non agisce solo come indicazione del destino in direzione del futuro – essa interpreta, risarcisce e rappacifica anche il passato. (da ''Psiconauti'', ''Messico'', p. 333)
*Lo [[scetticismo]], dagli enciclopedisti alla critica testuale e ai nichilisti dichiarati, ha introdotto un'erosione del mondo delle immagini che è finita con la rivoluzione culturale. L'imbiancamento può tuttavia coprire solo superfici. Quando il bianco è diventato assoluto, il processo comincia a mutare; la monotonia diventa eloquente. (da ''Scetticismo a volontà'', ''Messico'', p. 377)
*Una parziale cecità associata all'acutezza dell'intelligenza caratterizza l'''homo faber'', non importa se fissa lo sguardo sugli astri, sull'uomo o sull'atomo. Qui risiede il fondamento della sua potenza – anche però della sua sofferenza, forse del suo tramonto. (da ''Cane e gatto'', ''Appendici ad Avvicinamenti'', p. 390)
*Ai [[Prussia|prussiani]] le guerre non piacciono perché fanno emergere tratti elementari, portano disordine. Il loro apprezzamento va alla cornice visibile: allo [[Stato]] come grande podere, all'ordine delle piazze d'armi. Il declino della tattica lineare fu per loro una catastrofe. (da ''I prussiani e la guerra'', ''Appendici ad Avvicinamenti'', p. 398)
*{{NDR|Sui prussiani}} Niente stirpe, poco attaccamento al luogo di nascita, ma Stato e patria. Forse questo ha determinato quel sobrio modo di giudicare in questioni di potere che li ha contraddistinti nei loro tempi migliori. [[Adolf Hitler|Hitler]] ha dovuto allontanarli dall'amministrazione e dall'esercito prima di esercitare davvero il potere. L'antipatia fu sin dall'inizio reciproca. (da ''I prussiani e la guerra'', ''Appendici ad Avvicinamenti'', p. 399)
*Più che di avere scatenato delle guerre, ai prussiani si rimprovera di opporre resistenza al tempo e alla sua forza di trasformazione. Hanno costituito il blocco che in [[Europa]] si è dissolto per ultimo e che si è opposto nel modo più tenace al progresso. Se si pensa a quel che è venuto dopo di loro e a quel che forse ancora ci aspetta, forse un giorno si giudicherà diversamente anche la loro diffidenza. (da ''I prussiani e la guerra'', p. 400)
*Tra i monumenti della città ideale non dovrebbe mancare quello che il [[lettore]] ignoto ha dedicato all'autore senza nome come segno di gratitudine per il genio che gli venne in aiuto nella sua ricerca di una seconda e più leggera esistenza. (da ''Libri e lettori'', ''Appendici ad Avvicinamenti'', p. 401)
==''Boschetto 125''==
===[[Incipit]]===
Ogni volta che incomincio a scrivere su uno di questi esili quaderni che si possono così facilmente infilare in un tascapane, mi viene da pensare che, forse, non farò scorrere la matita sull'ultima pagina. Ne ho già completata un'intera serie con rapporti giornalieri, brevi osservazioni, rapidi disegni. Li tengo a casa, e immagino che più avanti, in tempi di pace, sarà bello poterli sfogliare in tutta tranquillità e intanto ricordare: così hai trascorso i tuoi giorni in quegli anni formidabili.
===Citazioni===
*A casa credono spesso che siamo così coraggiosi da non tenere la vita in alcun conto; io però ho vissuto abbastanza a lungo tra i combattenti per sapere che non esiste un uomo senza paura. Senza la paura anche il [[coraggio]] sarebbe privo di senso; essa è l'ombra scura contro cui il rischio appare più vivace e più attraente. (da ''Prima Linea'', p. 10)
*[...] c'è un elemento che non viene mai descritto abbastanza chiaramente: è il momento in cui l'uomo, appostato in agguato, ti compare davanti al volto a brevissima distanza. Un brivido, che non si può paragonare con nessun'altra sensazione, corre allora attraverso i sensi. Già i nostri lontani antenati, che lottarono contro bestie gigantesche devono aver avvertito che l'uomo è certamente un avversario d'altra natura e anche per noi che siamo abituati a restare intere settimane in mezzo agli orrori, questo incontro rappresenta sempre la prova di forza più dura. (da ''Linea principale di resistenza'', p. 52)
*Già ora, quando nei giorni di licenza sfoglio i miei diari, mi pare di leggere gli appunti di una mano sconosciuta. <br/> C'è tuttavia qualcosa di particolare di cui si conserva il ricordo: lo si avverte immediatamente quando si attraversa il campo aperto. La guerra ha il suo odore inconfondibile, un sentore del tutto singolare. Lo si riconosce come quando, sognando, ritornano in mente altri sogni completamente dimenticati. La [[guerra]] è una di quegli ambiti in cui si riscoprono i suoni originari, come quello del vento che spira e volteggia al di sopra dei campi a folate sempre più sottili, sempre più oscure. Non c'è melodia più profonda. (da ''Prima Linea'', p. 101)
==''Cacce sottili''==
*Il gioco lascia presagire ciò che può accadere in un altrove remoto, tra spiriti divini, in mondi sconosciuti. (da ''Ricordi di Rehburg'', p. 16)
*La [[caccia]], in quanto forma archetipica del grande gioco del «catturare e nascondere», è una faccenda seria; non tollera nient'altro. Argo ha cento occhi ed ''una sola'' meta. (da ''Antaeus'', p. 25)
*La forza di una terra agisce da grandi profondità e determina non solo l'armonia reciproca tra gli esseri viventi, ma anche quella della natura inanimata. Le cose più lontane si accordano tra loro nello stesso modo in cui le parole dal significato più diverso si accordano attraverso la rima. Il mondo si compone, si fa poesia. (da ''Antaeus'', p. 27)
*Ricordo che in un angolo del bosco nei pressi di Santos rimasi in questo modo affascinato da una ''morphos'' regale. Quando le ali si richiudevano avevano riflessi d'oro come di broccato, dispiegate, sembravano uno specchio argentato dal fondo azzurro. Il suo nome viene dal colore del cielo ''coelestes''. L'aria era serena, ed il sole ardeva splendente; l'incantesimo diventava sempre più forte, come lo sguardo di un occhio che, ad ogni batter di ciglio, ipnotizza sempre più intensamente. Con il piacere cresce anche un senso di paura, il presagio di un pericolo che incombe. La bellezza vuole rapirci ciò che ci appartiene; se diventa troppo forte, finirà col sottrarci anche il tempo, come al monaco di Heisterbach. (da ''Antaeus'', p. 29)
*Verso sera, i colori si facevano più morbidi, si accendevano i cromatismi di una tavolozza fuori del comune. [...] Gli ultimi raggi si rifrangevano nei campi della [[salina]] come attraverso le vetrate di una serra. Laggiù non solo tutte le vasche riflettevano bagliori di un viola intenso che scoloravano fino a riflessi di luce più chiari, ma tutta quanta l'ampia spianata tra i monti e la spiaggia ardeva, accesa da una fiamma lenta di brace, come un gigantesco opale.<br>Come era possibile un simile gioco? Certo riusciva solo grazie alla varietà di sfaccettature formata da tutti i bacini della salina. Ciascuno di essi si distingueva dagli altri ed aveva una propria forza riflettente. A questo effetto si aggiungeva quello dell'ora, e il movimento della luce. Era come se qualcuno facesse ruotare un gioiello di proporzioni cosmiche. Più in là, più vicino, neppure il canto avrebbe saputo condurmi – non più in là della trepida attesa: «Adesso, tra poco, accadrà la trasformazione». Ma perché servirsi dei sensi contro di essi? Il cieco che si nasconde in ciascuno di noi sa più del veggente. Verrà fuori al sopraggiungere della notte. (da ''Ancora cicindela'', pp. 77-78)
*Dietro alla molteplicità, di qualunque specie essa sia, si nasconde un mistero. Allo stesso modo, il testo di un grande autore è costituito di lettere, segni, frasi, paragrafi, e qualcuno lo legge senza coglierne la composizione. Ma la stessa composizione fa segno verso qualcosa di completamente diverso. Quando il [[lettore]] lo ha compreso, interrompe la lettura per abbandonarsi alla gioia di un'intesa muta. (da ''Ancora cicindela'', p. 80)
*Un [[conoscenza|sapere]] dettagliato, minuzioso, può essere nocivo. Un amante, un poeta, un vero saggio devono poter vedere allo stesso tempo di meno e di più, devono guardare con altri occhi. (da ''Mangrovie'', p. 129)
*Un'immagine vuole spezzare i confini che il concetto aveva tracciato per restringerla e definirla. Lo spirito, che lo voglia o meno, deve prenderne atto, se non vuole capitolare di fronte ai fenomeni. Estendendo i confini può di nuovo comprendervi quell'immagine. L'errore non stava nel mondo, ma nel nostro occhio, nel suo intimo. È un salto che ci riporta indietro, verso l'origine. (da ''Collyris'', p. 142)
*La [[vista]] di una pietra preziosa può rendere accessibile una montagna. (da ''Il verdemuschio'', p. 173)
*{{NDR|La [[Grotte di Nettuno|Grotta di Nettuno]]}} All'interno, l'acqua arriva alle ginocchia ed è così cristallina che la collana di anemoni di mare che profilano il suo specchio sembra fluttuare nell'aria. Sotto questa cupola bassa fa il nido la colomba delle scogliere. Sullo sfondo le volte si sviluppano per le cavità oscure. Le fenditure del terreno si perdono nel sottosuolo. Si riempiono e si svuotano con il moto delle maree, come un gigantesco polmone; qui il mare raccoglie le sue forze spaventose e incontra il mondo degli inferi. Allo schianto spumeggiante segue un sospiro, poi il gemito del risucchio dalla profondità e lo strepito della cavità della grotta, il vortice delle pietre in frantumi. [[Nettuno (divinità)|Nettuno]] e [[Plutone (divinità)|Plutone]] si scontrano, misurando le loro forze. Sulla soglia si avverte l'inquietudine. (da ''Il verdemuschio'', p. 201)
*Quanto più nel mondo cresce l'angoscia, tanto più lontani sono gli spazi che andiamo ad esplorare. Erriamo come pipistrelli nella caverna che è l'universo. (da ''Funghi'', pp. 236-237)
*{{NDR|A Sérignan, nel giardino della casa museo di Jean Henri Casimir Fabre, entomologo e poeta.}} Nei giardini come questo si dimenticano tutti i nomi, anche il proprio. Le cose parlano con la loro forza senza nome. Ci invade un senso di gioia, sorge il presagio dell'ora in cui ci lasceremo alle spalle non solo il nome, ma anche le cose. <br/> Il sole splende, tutto è tranquillo qui fuori; ora il padrone esce dalla casa dove gli avevamo reso omaggio. Si nutre ancora ed è vivo: in casa lo abbiamo venerato, qui, ora lo amiamo. (da ''Polvere colorata'', p. 272)
==''Due volte la cometa''==
*[...] la [[farfalla]], messaggero che la bellezza platonica ci invia – ma soltanto come ombra. (p. 10)
*Tre punti, anche lontani, ai confini del mondo visibile, suscitano il desiderio di unirli con una linea, così si formano le costellazioni. Questa linea è inestesa e inconcepibile; noi possiamo dunque immaginarci l'inesistente – tuttavia, per poterlo fare abbiamo bisogno di punti d'appoggio. Rivestiamo le figure con immagini, cercando di ricavare modelli dal repertorio della nostra esperienza: È un campo in cui potremmo fare esercizi. (p. 12)
*Ognuno è immortale, ma certo non come individuo. Egli non tramonta, ma viene innalzato.<br/> Mi appassiona piuttosto, da tempo, il problema del trapasso: un calice di terracotta è trasformato in oro, e poi in luce. Solo una domanda, in tale questione, mi preoccupa: se questo innalzamento sia ancora percepito dalla conoscenza, se penetri ancora nella coscienza. Ciò dovrebbe avvenire per metà nel tempo, per metà fuori dal tempo. Il sole è tramontato, ma i suoi riflessi splendono ancora. Meditazioni che s'impongono in un'epoca in cui la morte può giungere a volo radente, più veloce di quanto mai sia stato in alti tempi. (p. 37)
*I [[colore|colori]] hanno una loro vita propria, si trovano anche nella parte interna delle conchiglie assopite nelle profondità marine – è un indizio di feste segrete; grazie a una scoperta fortunata potremmo parteciparvi anche noi. (p. 72)
*L'atteggiamento di [[preghiera]] è originario e naturale, non soltanto negli uomini, ma anche in animali e piante; potremmo cercarlo anche nella materia – nei suoi tessuti, nelle sue vibrazioni. Perché il cerchio si chiude ritornando al suo inizio, perché una superficie irradiata tende a dilatarsi? Forse vuole godere del sole più intensamente, come la lucertola che si appiattisce. Esistono piante che celebrano culti solari, altre culti lunari. (p. 92)
==''Eumeswil''==
===[[Incipit]]===
Il mio nome è Manuel Venator; sono steward notturno nella casbah di Eumeswill. Non ho un aspetto appariscente; nelle gare posso contare su un terzo premio e quanto a donne non ho problemi. Ho quasi trent'anni; il mio carattere sembra faccia un'impressione gradevole – premessa indispensabile per la mia professione. Per quanto riguarda la politica, vengo giudicato persona fidata, sebbene non particolarmente impegnata. <br/> Tanto, in breve, circa la mia persona. I dati forniti sono sinceri, quantunque ancora vaghi. Li preciserò a poco a poco: a tal riguardo contengono lo spunto di una predisposizione.
===Citazioni===
*Se volgiamo indietro lo sguardo, esso cade su sepolcri e ruderi, sopra un campo di rovine. Noi stessi intanto siamo succubi di un'immagine temporale riflessa: mentre crediamo di avanzare e progredire, ci dirigiamo invece alla volta di questo passato. Presto gli apparterremo: il tempo ci oltrepassa. (da ''I maestri'', p. 18)
*Il parallelo positivo dell'anarchista è l'anarca. Costui non è l'antagonista del monarca, bensì la persona più remotamente lontana da lui, non sfiorata neppure da lui, sebbene anch'essa pericolosa. Non è l'avversario del monarca, ma il suo pendant. <br/> Il monarca vuole dominare su molti, anzi tutti, l'anarca soltanto sé stesso. (da ''I maestri'', p. 39)
*Sebbene anarca, non sono antiautoritario. Al contrario, ho bisogno di autorità, anche se non credo in essa. (da ''I maestri'', p. 61)
*La terra, di quando in quando, mostra il proprio totem, quello dell'antico [[Serpente]], liberandosi delle sue membra, o ritraendole. Ciò spiega lo Stato universale, la sparizione di civiltà, l'estinguersi di animali, le monocolture, i deserti, l'aumento di terremoti e di esplosioni plutoniche, il ritorno dei Titani – così di Atlante, che personificava l'unità, di Anteo che personificava la forza, e di Prometeo, che personificava l'astuzia della madre. <br/> A tutto ciò si ricollegò, un tempo, la caduta degli dèi. Essi tornarono poi, coloro che avevano scacciato dal trono il Padre – ciò che allora era la falce di diamante, che lo aveva fiaccato, erano adesso ragione e scienza. (da ''I maestri'', p. 81)
*Qualcosa di divino vi è indubbiamente in noi e deve, come tale, essere riconosciuto, altrimenti non potremmo avere alcuna nozione degli [[dèi]]. <br/> «Giacché un Dio opera in noi» ([[Hölderlin]]). «UNO è il principio di tutto» ([[Filolao]]). «Un dio è tra gli dèi e tra gli uomini il maggiore, non comparabile ai mortali né per forma né per idee» ([[Senofonte]]). «Un turbine di forme multiple si distacca dal Tutto» ([[Democrito]]). <br/> E sempre si torna ad [[Eraclito]]. Sul numinoso non vi è da far scalpore: ciascuno lo incontra – ciascuno ha il suo Sinai, e anche il suo Golgota. (da ''Una giornata nella casbah'', p. 204)
*Il contrassegno dei grandi [[santo|santi]], e ve ne sono ben pochi, sta nel cogliere il centro dei problemi. Le cose più semplici sono invisibili, perché celate dentro l'uomo; nulla di più arduo che far comprendere ciò ch'è ovvio. Se viene scoperto o ritrovato, scatena energie esplosive. Antonio ha ravvisato la potenza del solitario. Francesco quella del povero, Stirner quella dell'Unico. «In fondo», ognuno è solitario, povero e unico, nel mondo. (da ''Una giornata nella casbah'', p. 310)
==''Filemone e Bauci''==
*Il presentimento più forte di ogni sapere trascina verso il molto lontano, verso il segreto là nascosto. Esso vuole confermarsi nel ritrovamento, nella scoperta, nella rivelazione. In sostanza, il contatto con l'inesplorato attira più del profitto e porta passo per passo, come al centro di città tante volte distrutte e ricostruite, alla placenta dei cambiamenti. Se l'opera della [[Metamorfosi]] stupisce e rende felici non è a causa della trasformazione bensì grazie a ciò che muta dentro e dietro di sé. <br/> L'abbondanza è troppo impressionante per i sensi, essa deve dividersi nel susseguirsi del tempo. Così deve essere inteso anche il giudizio di Bachofen sulla leggenda degli Argonauti:''«Racconti come questo assomigliano a geroglifici nei quali il tempo più remoto ha depositato la memoria delle grandi trasformazioni dell'esistenza umana».'' <br/>Cosa mai sono i [[geroglifico|geroglifici]]? – Essi sono segni più forti del testo raffigurato. Scalfiscono in profondità, e non solo in superficie, non solo le epoche e le costellazioni. Descrivono non solo le vesti ma ciò che muta contemporaneamente dentro le vesti. <br/> In questo senso la nave Argo prosegue oltre Colchide; il viaggio conduce, con equipaggi differenti, attraverso il tempo come tale – si riferisce all'immenso rischio inteso solo come avventura senza fine, salvo che con il tempo. (p. 100-101)
*Mentre da [[Esiodo]] ad [[Omero]], poesia e fede sono ancora strettamente concatenate, nell'era tarda il modo del poeta di vedere gli Dei ed i loro miracoli si discosta dal modo di vedere dei fedeli. Tuttavia il [[poeta]] non sarà mai completamente vittima della scepsi come il pensatore, perché egli è l'erede di un mondo animato, di un Eros cosmogonico che con il suo raffreddamento fece irrigidire anche la poesia. <br/> Quindi il poeta è dalla parte dei fedeli – ma non dei sacerdoti con le loro esigenze. [...] <br/> Lo sguardo del poeta vuole pervadere la cosa trasformata: fino alla sorgente delle trasformazioni. <br/> Ovidio aggiunge la seduzione del veggente davanti al passaggio di scene colorate, di volta in volta solenni, spaventose oppure idilliache – davanti alla sfilata di un corteo che esce dalla porta dell'essere di fronte alla quale devono cadere le maschere, fino alla stessa porta dove esse si fondono. (p. 107)
*Noi conosciamo non solo la caduta degli Dei, ma anche lo smascheramento di tutti i miracoli attribuiti loro. Ogni Baal trova il suo Daniele. Incominciamo a dubitare quando il nesso, oppure 'quell'uno accanto all'altro' attraverso il quale il miracolo appare evidente, si è allentato. <br/> Allora il miracolo materialmente si svela come impossibile, come assurdo. Però ci si crede sempre. <br/> Cambia solo ciò che è degno di fede, il cenno convincente sul fatto. Tuttavia questo cenno attraversava sempre il fatto. Se Filemone e Bauci si spaventano – non è perché la brocca si riempie 'da sé'. Non si spaventano per il riempimento ma per il luogo del 'sé'. Quando Cristo dice: 'Tuo figlio è vivo', non intende che il cadavere adesso si riempia di vita come la brocca del vino, egli intende il figlio e la vita stessa – aldilà delle trasformazioni. Ciò suscita paura e speranze: i miracoli cambiano, il ''tremendum'' rimane. Non si riferisce al gioco delle onde, ora quieto ora infuriato, ma alla silenziosa profondità dell'oceano (p. 109)
*Ai Prometidi è data la forza trasformativa dell'occhio – a cui segue il progetto. Nietzsche si rivela come uno di loro, non solo perché 'filosofa con il martello' ma anche attraverso il momento. <br/> Prometeo, in comune con il Plutone sotterraneo, ha il martello che alza perfino contro il padre. Dove si presenta, la terra incomincia a fumare e diventa incandescente, la sua produzione è accoppiata al lavoro e quindi è di minor fascino e di maggior astuzia. Chi come lui si è reso autonomo, riesce meno 'da solo', non c'è più niente 'gratuitamente' come ricevuto dagli Dei, dalle Muse o dalla natura. A nascondere il rapimento della fortuna – ciò diventa scienza. Innanzitutto viene nascosta la vittima. (p. 113)
*La [[poesia]], laddove diventa forte, ristabilisce l'unità. L'albero non simboleggia la vita singola bensì la stirpe. Esso raffigura il genere: i fiori e i frutti che compaiono anno per anno sono gli individui. <br/>Così lo intendono le tavole o alberi genealogici. <br/> I due vecchi, con la trasformazione in alberi, sono allontanati in un altro ordine di tempo. Ciò è più di un guadagno di tempo: essi possono essere venerati. Al tempo stesso si attenuano i caratteri individuali, le foglie ombreggiano il contorno. Il profilo si spiritualizza. Dal punto di vista botanico: in natura il genere non esiste. (p. 119)
*Un fatto, un'immagine, un'opera d'arte viene modificata già dall'evidenza della percezione come se fossero toccati con la [[bacchetta magica]]. Qualcosa viene tolto, semplificato, tralasciato, e precisamente in quanto diminuisce la parte invisibile dell'oggetto a favore del visibile, e in quanto nel film domina lo svolgimento meccanico nei confronti dell'emozione interiore. <br/> Qui l'uomo in azione è sempre rappresentato meglio, è sempre al posto giusto invece di colui che medita, ed i cui pensieri -come dice Vauvenargues- 'avvengono nel cuore' <br/> Una volta fotografare era definito ''abnehmen'' (togliere o rimuovere) <br/> Come una maschera, così si toglie un aspetto esteriore, cioè l'apparenza dell'uomo. (pagg. 120-121)
==''Foglie e pietre''==
*Per noi, che ci troviamo sulla soglia di nuovi imperi, la vecchia [[Austria]] è come un fossile, dai cui reperti ossei si può indovinare la struttura di un mondo d'altro genere: un mondo che è alle spalle della modernità ma che forse ritroveremo ancora al di là di essa. (da ''Soggiorno in Dalmazia'', p. 20)
*La vista, in lontananza, delle grigie mura di [[Curzola (isola)|Curzola]] con le loro torri di guardia, poderose e tondeggianti, rafforzava la sensazione di essere fuori dal tempo: come trovarsi su una dimenticata costa medioevale o addirittura in pieno mondo omerico. Spesso gli abitanti festeggiavano qualche loro santo locale con esplosioni di mortaretti, e quando il suono cupo arrivava dal mare si era tentati di spiare con lo sguardo l'arrivo di una flotta corsara, turca o veneziana. (da ''Soggiorno in Dalmazia'', p. 32)
*Si è tentato più volte, e ancora si tenta, di esprimere attraverso [[metafora|metafore]] la differenza tra il nostro mondo nordico e quello mediterraneo, suggerendo via via contrapposizioni come forma e movimento, sole e nebbia, il cipresso e la quercia, il tetto piatto e il tetto a punta. Credo che la contrapposizione fra la cisterna e la sorgente non sia meno adeguata. [...] Lo stesso vale per la letteratura antica; la sua struttura complessiva non assomiglia a una rete fluviale ma a un sistema di locali chiusi collegati per mezzo di acquedotti. Di qui la straordinaria facilità di ricavarne citazioni, e di qui anche il fatto che i suoi «classici» sono tali in un senso del tutto diverso dal nostro. Questa possibilità di trovare ristoro nelle forme chiuse si riscontra anche nella grammatica; certe costruzioni participiali e soprattutto l'ablativo assoluto si incastonano nella prosa come piccole cisterne. Lo spirito della cisterna trova forse la sua rappresentazione più icatica nel racconto delle ''Mille e una notte'' sul facchino e le tre dame, mentre lo spirito della sorgente si esprime in modo insuperabile nella ballata goethiana del pescatore. <br/> Ritrovato lo slancio, e conversando di queste cose, muovemmo verso la cima. Friedrich Georg fece qui l'osservazione che il ''Don Chisciotte'' è una vera cisterna di buon umore. (da ''Soggiorno in Dalmazia'', pp. 39-40)
*Il [[meraviglia|meraviglioso]] non suscita in noi nessuna sorpresa, perché il meraviglioso è ciò con cui abbiamo la più profonda confidenza. La felicità che la sua vista ci procura sta propriamente nel fatto di veder confermata la verità dei nostri sogni. Come avrebbe potuto [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] altrimenti, lontano dai luoghi dove giocano i delfini, riconoscere nel suo più intimo significato la bellezza imperitura degli arcipelaghi? ''Vivono tutte ancora le isole madri di Eroi, | ogni anno rifioriscono.''<ref>La citazione di [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] è tratta dalla lirica ''Der Archipelagus'' (''L'arcipelago''), in Friedrich Hölderlin, ''Le liriche'', a cura di E. Mandruzzato, Adelphi.</ref> (da ''Soggiorno in Dalmazia'', p. 42)
*Mentre le lingue appartengono alla storia, i suoni si pongono al di fuori di qualsiasi computo temporale. Le lingue vivono come le piante, ma i suoni appartengono, al pari della terra in cui le piante hanno le radici, alla sostanza originaria del mondo. In quanto simbolo, pura immagine, il suono – e la [[vocale]] in particolare – è perciò esterno alla lingua e alle sue vicissitudini. (da ''Elogio delle vocali'', pp. 63-64)
*Nella ''[[U]]'' si incontrano i misteri della generazione e della [[morte]]; essa sta al di sotto del mondo colorato e molteplice. Il suo regno abbraccia le profondità dei mondi marini, dei culti arcaici, delle stirpi sconosciute che si sono avvicendate, e la forza di gravità di astri invisibili, che agisce da distanze infinite. (da ''Elogio delle vocali'', p. 77)
*{{NDR|Sull'opera grafica di Alfred Kubin}} Ciò che vediamo qui riflessa è la fine della vecchia [[Austria]], di cui si avverte la traccia dolorosa, ad esempio nella lirica di [[Georg Trakl|Trakl]]. Ma questa fine non è descritta là dove appare sullo scenario della storia universale, là dove è sancita sui campi di battaglia. [...] È molto più sconvolgente il fatto che la rovina, l'aggressione implacabile del [[tempo]] vengano colte in luoghi minimi e nascosti: là dove si ode il ticchettio dell'oriolo della morte<ref>''Anobium punctatum'', coleottero. Le larve scavano nel legno gallerie dal tracciato tortuoso. Di infausto presagio è considerato il richiamo sessuale che l'insetto produce picchiando contro le gallerie scavate. Per questa ragione è comunemente chiamato orologio della morte. {{cfr}} E. Jünger ''Foglie e pietre'', nota a p. 98.</ref>, dove la muffa lentamente si allarga e le tarme rodono i tessuti. La morte penetra nelle stanze borghesi; saggia con le dita il ciarpame delle frange e delle stoffe, stacca dalla parete una fotografia ingiallita per osservarla, si diverte a girare la chiavetta di un carillon di epoca Biedermeier, getta lo sguardo nei salotti impolverati col fare di un cameriere che nel bel mezzo di un'orgia sfrenata prepari con indifferenza il conto. (da ''I demoni della polvere'', pp. 97-98)
*La lingua ci ha insegnato a disprezzare troppo le cose. Le grandi [[parola|parole]] sono come il reticolo di meridiani e paralleli che avvolge la carta geografica. Ma un semplice pugno di terra non è forse più di un intero mondo sulla carta? (da ''Lettera dalla Sicilia all'uomo nella luna'', p. 100)
*[[felicità|Felice]] è la semplicità che ignora le biforcazioni del dubbio, ma più selvaggia e più virile è la felicità che fiorisce ai margini degli abissi. (da ''Lettera dalla [[Sicilia]] all'uomo nella luna'', p. 102)
*Non ci sono ore in cui si dovrebbe essere amati da ogni cosa, come un fiore sbocciato in selvaggia innocenza? Ore in cui l'eccesso ci fa schizzare via come proiettili dalle corsie dell'abitudine? Solo allora incominciamo a volare, e solo nell'incertezza si mira in alto. (da ''Lettera dalla Sicilia all'uomo nella luna'', p. 104)
*O [[ricordo]], chiave d'accesso al nucleo più intimo degli esseri umani e delle esperienze vissute! Sono certo che tu sei racchiuso anche nel vino cupo, amaro e inebriante della morte come l'ultimo e decisivo trionfo dell'essere sull'esistenza. (da ''Lettera dalla Sicilia all'uomo nella luna'', p. 105)
*Quaggiù ci è concesso raramente di vedere il fine fondersi con il suo significato. Eppure il nostro sforzo supremo tende a quello sguardo stereoscopico che coglie le cose nella loro corporeità più segreta e più immobile. (da ''Lettera dalla Sicilia all'uomo nella luna'', pp. 108-109)
*La similitudine esatta, ossia l'osservazione delle cose così come sono disposte nello spazio necessario, è lo strumento più mirabile dell'arte del tiro a segno. La sua base è l'espressione comune dell'essenziale, e il suo vertice è l'essenziale stesso.<br/>È una sorta di trigonometria superiore, il cui compito è la misurazione di invisibili stelle fisse. (da ''Lettera dalla Sicilia all'uomo nella luna'', p. 109)
*Per oltre cento anni la «[[destra]]» e la «[[sinistra]]» si sono palleggiate le masse accecate dall'illusione ottica del diritto di voto: e ogni volta l'avversario di turno sembrava offrire un rifugio dalle pretese della parte opposta. Oggi in tutti i paesi appare sempre più chiaro il dato di fatto della loro identità e anche il sogno della libertà svanisce come nella ferrea morsa di una tenaglia. (da ''La mobilitazione totale'', pp. 134-135)
*Il [[dolore]] è una di quelle chiavi che servono ad aprire non solo i segreti dell'animo ma il mondo stesso. Quando ci si avvicina a quei punti in cui l'uomo si mostra all'altezza del dolore, o superiore ad esso, si accede alle sorgenti della sua forza e al mistero che si nasconde dietro il suo potere. <br/> Dimmi il tuo rapporto con il dolore e ti dirò chi sei! (da ''Sul dolore'', p. 139)
*Gli [[altare|altari]] in rovina sono abitati da demoni. (da ''Epigrammi'', p. 187)
*Nessuno muore prima di aver adempiuto il suo compito; molti però gli sopravvivono. (da ''Epigrammi'', p. 188)
==''Giardini e strade'' ==
*In quanto [[uomo|uomini]], portiamo impresso il sigillo della superiorità, assai difficile da infrangere, a meno che non siamo noi stessi a intaccarlo [...] (da ''Nota di diario del 18 aprile 1939, Kirchhorst'', p. 21)
*Ancora una volta mi rendo conto di quanto magico sia il massiccio dello [[Harz]]. Anche la linea delle colline che lo cingono ha un che di misterioso. Nell'entroterra riposano antichi santuari e altari, racchiusi dalla cinta dei castelli sulle alture circostanti, e infine seguono, certo ormai completamente cristallizzate, le residenze principesche e le elevate cattedrali, sul margine dove incomincia la pianura. Simili patrimoni si dovrebbero abbracciare in ''un solo'' sguardo, fuori dal tempo. La forza originaria riposa nei monti stessi, come oro massiccio. Poi si aggiungono gli insediamenti umani, e alle loro costruzioni si trasmette un poco di quel segreto splendore. (da ''Nota di diario del 26 settembre 1939, Blankenburg'', p. 60)
*{{NDR|Il [[bunker]]}} È più freddo e inospitale di altri luoghi simili visti durante la [[Prima guerra mondiale|Guerra mondiale]] – già solo per il fatto che le dimore di allora erano costruite in legno e terra, rimpiazzati oggi da ferro e cemento. L'architettura è bassa e greve, neanche fosse progettata per delle tartarughe, e le pesanti porte di acciaio, che si chiudono ermeticamente, con uno scatto, contribuiscono a dare l'impressione di essere costretti dentro una cassaforte. Lo stile è tetro, sotterraneo, un intreccio tra l'opera vulcanica di un fabbro e quella grossolana di un [[Ciclopi|ciclope]]. (da ''Nota di diario dell'11 novembre 1939, Dintorni di Greffern'', p. 68)
*Marciando ho sempre permesso che gli uomini cantassero, e ciò fa bene sia a loro sia a me. Tutto quel che ha a che vedere col [[ritmo]] è un'arma contro il [[tempo]], ed è contro di esso, in fondo, che lottiamo. L'uomo combatte sempre contro la potenza del tempo. (da ''Nota di diario del 15 gennaio 1940, Flehingen'', p. 81)
*Per quanto concerne d'altra parte le ''Consolationes'' di [[Severino Boezio|Boezio]], credo che il [[dolore]] non possa esserne in alcun modo diminuito. Dobbiamo gustarlo fino in fondo. Se però il dolore, nei circuiti vitali inferiori, possiede una potenza caotica, al contatto con l'essere più elevato e nobile acquista invece la sua forma. La consolazione lo chiude in una gabbia dorata, o meglio: lo pone su un altare dotato di un valore più alto di tutti i mali che la breve vita di un uomo può patire.<br />La consolazione offerta da Boezio sortisce dunque il suo effetto ancora oggi; e tale effetto nel tempo è solo un riflesso del superiore guadagno che la poesia promette così bene nel verso: «O terra sconfitta, donaci le stelle». (da ''Nota di diario del 13 febbraio 1940, Capanna di giunchi'', p. 97)
*[...] lessi l'ultimo libro di [[Henry de Montherlant]], che ha acquistato molto. Lo annovero con Lawrence, St. Exupéry, Quinton nella piccolissima schiera di cavalieri di alto valore uscita dalla prima guerra mondiale. Solo quando l'ardore scema, affiorano i diamanti, come dal nero fiume del carbone. (da ''Nota di diario del 28 marzo 1940''<ref>Citato in Fausto Gianfranceschi, ''Il vero contemporaneo'', in ''Il diario di un conformista'', Edizioni dell'Albero, Torino, p. 18.</ref><ref>Con diversa traduzione in Guanda 2008, p. 105.</ref>)
*Anche la potenza superiore può dispiegarsi in membra, particelle e strati – nella veste sfarzosa del maschio degli uccelli e degli insetti, nel seno delle femmine che, secondo [[Novalis]], è un'incarnazione del petto al suo stato di mistero, nella genuina nobiltà con cui un popolo risplende nel suo aspetto aristocratico, e nel poeta, in cui il linguaggio fa sbocciare il suo fiore.<br/>Nell'uomo sono sopite anche qualità che solo la [[morte]] porterà a dispiegare. Allora la metamorfosi avrà luogo non più negli strati, bensì nella pienezza.<br/>Grandi avventurieri – questa sarà per voi l'ultima e suprema avventura. (da ''Nota di diario del 7 aprile 1940, Capanna nell'Anwald'', pp. 109-110)
*La sera, un bel [[plenilunio]] chiaro. Quando, con una luce come questa, si delineano sul terreno i contorni delle siepi, dei recinti, delle fronde e di altre figure, a volte ci assale uno stato d'animo che coniuga la paura all'incanto. Spesso mi sono chiesto da che cosa dipenda, e credo sia così perché in questi giochi di ombre le forme nel contempo si svelano e si spiritualizzano. Entrano in un ordine più elevato, nell'invulnerabilità che abita le loro sagome. Le cose appaiono nella loro cifra matematica, immateriali e al tempo stesso possenti. Entriamo con timore in questa griglia d'ombra e, attraversandola, ci sembra di disporre di una forza spirituale notturna. Intanto però tratteniamo il respiro – se qualcuno pronunciasse ora una parola magica, saremmo irrimediabilmente banditi dalla materia. (da ''Nota di diario del 20 aprile 1940, Friedrichstal'', pp. 116-117)
*Poiché negli ultimi mesi ho vissuto a lungo in [[Canonica|case parrocchiali]], ho acquistato una speciale sensibilità per le differenze tra l'atmosfera che regna in quelle evangeliche e in quelle cattoliche. Sono cose che non si imparano nei libri di storia. Dai protestanti si ha la sensazione di particelle minuscole tenute sospese da un'agitazione magnetica. È anche la differenza che passa tra l'antica aristocrazia e l'aristocrazia del lavoro. Pensieri sull'inevitabilità della [[Riforma protestante|Riforma]]. Si deve fare uno sforzo per cogliere tutto questo nella sua unità – come nella guida di un veicolo, quando la salita aumenta, occorre innestare un'altra marcia. Lo stimolo diventa più etico. Niente impedisce che, in uno sviluppo ulteriore, si torni a ''una sola'' chiesa, nell'organizzazione della cristianità. (da ''Nota di diario del 19 maggio 1940, Idar'', pp. 124-125)
*{{NDR|Jünger visita la [[cattedrale di Laon]]}} Qui si avverte un presagio dell'immensa forza dei secoli ancora da venire: è chiusa nel bocciolo. <br/> In cima alla torre, da cui abbracciavo con lo sguardo, in lontananza, i binari della ferrovia, le strade percorse dal traffico dei veicoli, le piste degli aerei con l'andirivieni dei velivoli che decollavano e atterravano, coglievo l'unità tra quei tempi lontani e il nostro tempo. Sentivo che proprio ''questa unità'' non deve sfuggirmi, e ho giurato a me stesso di non dimenticare mai il mio debito verso gli avi. [...] Oggi mi ha assalito il presentimento che queste cattedrali siano opere, opere della vita, estranee alle morte misure del mondo dei musei. Aveva un suo peso anche il pensiero che questa chiesa è posta sotto la mia protezione; me la sono stretta al cuore come se all'improvviso fosse diventata minuscola. (da ''Nota di diario del 10 giugno 1940, Laon'', pp. 150-151)
*In certi momenti di svolta della nostra gioventù possono presentarsi davanti a noi Bellona e Atena – l'una con la promessa di insegnarci l'arte di condurre abilmente venti reggimenti in modo che siano tutti schierati per bene al momento dello scontro, l'altra invece con il dono di saper disporre venti parole, in modo da formare una frase perfetta. Potrebbe accaderci di scegliere il secondo alloro, che fiorisce più raro e invisibile sulla roccia. (da ''Nota di diario del 12 giugno 1940, Laon'', p. 157)
*Nel nostro tempo si deve disporre della calma della [[salamandra]] se si vuole raggiungere i propri obiettivi. Ciò vale soprattutto per la [[lettura]], e la sua prosecuzione nelle fasi positive e negative; se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo. (da ''Nota di diario del 25 giugno 1940, Bourges'', p. 180)
==''Heliopolis''==
*Lucius era attaccato alla sua piccola collezione di manoscritti così come un tempo ci si affezionava alle reliquie. Nel libro stampato egli vedeva la conversazione dell'autore con il lettore e con la società del suo tempo; nel manoscritto invece, egli vedeva il dialogo con se stesso, anzi ancora di più: il suo dialogo con Dio. In ogni autore viveva, infatti, una volontà che mirava al Tutto, una scintilla di forza creatrice. Nel suo slancio verso il Tutto, egli compariva completamente libero dinanzi al suo terribile giudice, prima di essere giudicato. Il manoscritto era la scoria deliziosa lasciata da quegli incendi, da quelle devastazioni, da quelle depurazioni dello spirito. (da ''Nel Palazzo'', p. 89-90)
*Esiste una sola specie di [[amore]], al di là dello spazio e del tempo; tutti gli [[incontri]] sulla terra sono immagini, sono colori dell'unica e indivisibile luce. L'amore inteso in senso generale, l'amore nel turbine della temporalità è terreno, è nettunico; l'oceano è la culla dalla quale si erge Afrodite. Dai suoi abissi sgorga ciò che nell'amore è onda e ritmo, tensione e mescolanza, ciò che è meraviglioso e temibile. Sulla riva del mare e sugli scogli noi percepiamo la sua anonima canzone fatale, le profonde voci delle sirene che, emergendo e tuffandosi, ci attirano per perderci nel loro mare. L'attrazione è irresistibile. (da ''Nel Palazzo'', p. 93)
*La caccia alla [[felicità]] conduce nel folto della boscaglia. La felicità vi deve entrare. Essa non si trova a suo agio fra gli impazienti; dovrebbe assomigliare alla preparazione che diviene sempre più bella. La vita non può avere fretta; deve rallentare, come avviene per i grandi fiumi che scorrono verso il mare. A misura che, con l'età, essa acquista profondità e potenza interiore, porta con sé oro, navi ed esseri strani e prodigiosi. (da ''Il simposio'',p. 110)
*Ogni Stato è obbligato all'utopia non appena ha perduto il collegamento col mito. Nell'utopia esso giunge alla coscienza del proprio compito. L'utopia è l'abbozzo del progetto ideale, attraverso il quale si stabilisce la realtà. Le utopie sono la legge della nuova arca dell'alleanza; gli eserciti le portano segretamente con sé. (da ''Sul'' pagos, p. 175)
*Quando lo spirito si avvicina ai gradini superiori delle sue facoltà, giunge necessariamente alla verità. Ciò avviene proprio nel campo delle scienze. Le vie conducono tutte a un unico punto. Qui finisce la conoscenza e subentra la venerazione. Le ultime chiavi non sono né pensate né immaginate. (da ''L'apiario'',p. 203)
*Nel [[dolore]] esiste una speranza più grande che in una felicità regalata. (da ''Il pilota azzurro'',p. 316)
*Due qualità formano il [[romanzo]]: l'una è insita nell'autore e nella sua libertà, l'altra nel mondo e nella sua necessità. Chiamo la prima «autarchia», mentre il nome per la seconda sarebbe «universalità». In questo senso il cosmo di Dio è romanzo. <br/> Da questa interpretazione consegue che il romanzo può divenire, nel migliore dei casi, analogia, poiché all'autore non è concessa né autarchia, cioè completa libertà, né visione universale. Ma tutti i grandi romanzi sono pervasi da un soffio di ambedue, e in questo consiste la gioia della lettura. Il lettore si trova dentro il mondo e fuori di esso. (da ''Il parere di Ortner sul romanzo'', p. 361)
*Dimenticare il meglio, ritenere se stessi troppo equi è il pericolo dell'uomo privo di immaginazione. Se non ci fossero i sogni, egli morirebbe a se stesso senza lasciare traccia; ma così la notte gli restituisce il tratto delle grandi figure. Allora sotto la membrana giornaliera incomincia a scorrere il flusso primigenio, dall'involucro del mendicante esce il re. (da ''Sulle proprie tracce'', p. 368)
==''I prossimi titani''==
*La [[tecnica]] è la magica danza che il mondo contemporaneo balla. Possiamo partecipare alle vibrazioni e alle oscillazioni di quest'ultimo soltanto se capiamo la tecnica. Altrimenti restiamo esclusi dal gioco. (p. 22)
*La tecnica, in quanto fenomeno universale, cosmopolitico, che spinge inesorabilmente alla globalizzazione, prepara lo Stato mondiale e, anzi, in una certa misura lo ha già realizzato. Lo Stato mondiale ne è il corrispettivo politico. (p. 67)
*Quanto alla [[lettura]] e alla [[scrittura]] in genere, credo che stiamo vivendo una rivoluzione simile a quella vissuta da [[Platone]], ma in direzione opposta. Platone esperì la transizione da una cultura orale, quella della Grecia arcaica, a una cultura che fissa invece le sue espressioni mediante la scrittura, come la cultura greca classica, da cui discende la nostra civiltà. Oggi, con le nuove tecnologie di comunicazione, con la diffusione della videoscrittura, della multimedialità e della possibilità di creare «ipertesti», la scrittura tradizionale, fissa, sta diventando nuovamente fluida, mobile, trasformabile, come nell'oralità. (p. 117)
*Anche se non si volesse credere alla verità che nascondono, è impossibile non credere alla loro incomparabile potenza simbolica. Nonostante la loro consunzione moderna, i [[Mito|miti]] restano, al pari della metafisica, un ponte gettato verso la trascendenza. (p. 96)
*Penso invece che i teologi e gli intellettuali che praticano oggi con tanto zelo la demitologizzazione assomiglino a un esercito di formiche entrate in una pingue cucina: divorano e distruggono tutte le leccornie che vi trovano, ma non smettono di raccontarsi quanto sono squisite. (p. 97)
*...il sogno trascende la realtà. Forse il sogno supera anche il mito: nel sogno tutto è possibile, nel sogno ciascuno di noi è geniale. Il sogno è dunque una dimensione essenziale della vita. Sottoscriverei interamente la celebre affermazione di Calderòn secondo cui l'intera vita è un sogno. Anzi, la vita, questa sublime decomposizione della materia è forse di più: è un'ebbrezza. (p. 100)
==''Il contemplatore solitario''==
*Delle opere umane, il [[linguaggio]] è la più grande – un tappeto in cui l'intero mondo è intessuto e disegnato. (da ''Linguaggio e anatomia, Introduzione'', p. 36)
*[...] ogni [[conoscenza]] non è altro se non coscienza del proprio corpo nel senso più alto. La frase più celebre di [[Cartesio]] si può intendere così: «Io penso ''così come'' sono». (da ''Linguaggio e anatomia, La mano, Destra e sinistra'', pp. 45-46)
*Il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] è una grande patria, una dimora antica. A ogni mia nuova visita me ne accorgo con evidenza sempre maggiore. Che esista anche nel cosmo, un Mediterraneo? (da ''Presso la torre saracena'', ''Illador, 22 maggio 1954'', p. 152)
*Terra [[Sardegna|sarda]], rossa, amara, virile, intessuta in un tappeto di stelle, da tempi immemorabili fiorita d'intatta fioritura ogni primavera, culla primordiale – sentii la sua dolce altalena nel mare. Le [[isola|isole]] sono patria nel senso più profondo, ultime sedi terrestri prima che abbia inizio il volo nel cosmo. A esse si addice non il linguaggio, ma piuttosto un canto del destino echeggiante sul mare. Allora il navigante lascia cadere la mano dal timone; si approda volentieri a caso su queste spiagge. Che cosa pensare di simili fiori di loto nel mare azzurro? (da ''Presso la torre saracena'', ''Illador, 28 maggio 1954'', pp. 183-184)
*Se l'istante è armonioso e dorato, il tempo lo penetra. Ma noi usciamo dal tempo, ed esso diviene lo sfondo, il motivo intonato da una realtà lontana, come qui il battito delle onde sul litorale. (da ''Presso la torre saracena'', ''Illador, 29 maggio 1954'' p. 190)
*L'affermazione secondo cui il nostro tempo non è in grado di generare artisti è oggi un luogo comune. Ciò significa: capovolgere la gerarchia di qualità. L'[[artista]] non bada al tempo. È il tempo, piuttosto, che attende con ansia i cenni dell'artista. Nell'istante in cui l'opera gli riesce, l'artista ha redento il tempo. (da ''Presso la torre saracena'', ''Illador, 29 maggio 1954'', p. 192)
*Anche la [[vita]] dell'essere più piccolo, il suo destino effimero nel cosmo, ha la misura sufficiente all'assolvimento di un compito. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 215)
*Se ciascuno di noi fosse, alla luce del giorno, altrettanto geniale e inventivo quanto egli è di notte nel [[sogno]] non avremmo bisogno di musei. Nei nostri sogni non siamo né meri individui né soltanto stirpe di esseri viventi. In essi parla la ''species humana'' ma anche tutto ciò che la trascende, anzi, tutto ciò che trascende la vita. Diremo meglio che i sogni sono gradini che conducono alla trascendenza. Le notturne sale di museo sono vestiboli in cui deponiamo la verga e i calzari. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', pp. 218-219)
*[...] la [[vita]] è una e una sola nelle sue varie forme, come il mare con tutte le sue onde che si avvicendano resta sempre uno e uno solo. Là dove la durata è garantita, c'è un prezzo da pagare. Il calice è costoso, il vino è gratuito. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', pp. 221-222)
*Lo sguardo si fa tanto più libero quanto meno cerchiamo nella natura il rango e il valore. L'ultima risposta ad ogni domanda è: «Questo sei Tu»<ref name=Upanisad/>. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 223)
*Malgrado la loro grevità, gli scarabei sono potenti volatori; in un batter d'occhio si sollevano dal terreno e frullano via attraverso le piste naturali che si aprono nella verde cintura della giuncaia. <br>Ancor più bello è seguire, nel momento in cui spiccano il volo, i loro parenti multicolori, i cetonidi, che qui sulla sponda riposano tra i fiori di cardo. Se anche soltanto lievemente li sfiora l'ombra di una mano che vuole afferrarli, fanno uscire di scatto le ali da fenditure della corazza dorata. Le aprono articolandole e agitandole come se fossero lame d'un bluastro acciaio, delicate come un alito e più fini della seta. Un leggero vibrare, ed ecco, come scoccata dall'arco di Apollo quella {{sic|magìa}} scompare nell'azzurro.<br>Questo rimane un prodigio. Meglio di noi lo videro gli antichi. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', pp. 224-225)
*In [[autunno]] le forme acquistano una plastica maturità – la [[primavera]] è pittrice, l'autunno è scultore. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 227)
*Uno dei grandi connotati della vita esce dagli oceani e approda alla terraferma: la vita assume una forma più netta e stabile, si riversa come colata di metallo che si raffreddi. Ma conserva sempre la memoria della sua origine, flusso e riflusso permangono nella sua essenza, così come la stessa terra nel suo interno è rimasta fluida.<br>Nell'ascesa dello scarabeo spagnolo dall'umido grembo della terra al sole del Sud si ripete l'impresa rischiosa del primo approdo a terra. Se l'acqua sale dalla fontana, può essere versata e contenuta in recipienti. Ma insieme con la forma cresce il pericolo. Perfezione e morte sono vicine di casa – i frutti maturi cadono a terra. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', pp. 227-228)
*Ogni [[forma]] foggiata è soltanto una testimonianza dell'energia formatrice e soltanto un simbolo di ciò cui essa allude. L'opera d'arte è transeunte, ma attesta qualcosa di immortale. Tutte le [[immagine|immagini]] visibili sono olocausti, sono servizio liturgico nell'ambulacro che conduce a un'immagine invisibile.( (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 230)
*Ognuno è re di Thule, è sovrano agli estremi confini, è principe e mendicante ad un tempo. Se egli sacrifica l'aurea [[coppa]] della vita alla profondità blu come la notte, offre testimonianza della pienezza cui la coppa rinvia e che egli incarna senza poterla comprendere. Così il sorso d'acqua nel deserto e l'abbraccio dell'amata sono soltanto una goccia nell'eterno mare. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 233)
*Il vero [[progresso]] della storia è il fatto che all'uomo non sono sufficienti teorie capaci d'illuminare con luce propria il mondo dei fenomeni. Non gli offrono vie d'uscita. Di tempo in tempo, perciò, egli ha bisogno della «nuova luce» che è sempre la stessa anche se appare diversa. Soltanto al suo chiarore la speranza trova il proprio fondamento. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 237)
*La [[morte]] rimane regina, è sovrana assoluta nella sfera del tempo. Nel mondo terreno, ogni tiranno è beneficiario e vassallo di questo potere. Dove sono determinanti il puro sapere, il numero e la misura, è inevitabile che si estenda la paura, che cresca la minaccia.<br>Se la conoscenza che abbiamo dell'animale si limita al suo ''bios'', potremmo approdare a un'epoca disposta a concedere alla morte un potere ancora maggiore. Terrori ignoti si ergono all'orizzonte. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 238)
*{{NDR|Lo scarabeo spagnolo come uno sposo o un ospite nell'ora della festa nuziale}} Esso lustra la sua armatura e agita le antenne leggiadre, poi distende le ali e si libra nella luce. Nel profondo della terra era cieco, ora gli occhi lo fanno veggente; viveva da verme senza piedi, ora vola con le ali. Era un sognatore solitario in una camera buia; ora sciama e tripudia con legioni di suoi simili, a festa. La terra vive; dappertutto i dormienti erompono dalla polvere. (da ''Lo scarabeo spagnolo'', p. 240)
*Cuculo, tortora e upupa tramano su questa terra di alberi radi<ref>Il riferimento è alla Sardegna.</ref>un tessuto di voci con il loro canto intonato sulla U. Risuona ora come risata, ora come corteggiamento, e poi ancora come se annunciasse qualcosa d'inquietante. Il viandante dimentica gli [[uccello|uccelli]] canori e ascolta un canto della terra, un canto che esce dal suo inesauribile tesoro.<br>Le voci degli uccelli appartengono alla patria che da sempre ha avvolto gli esseri umani, guardandoli negli occhi come una madre. La terra natia è fiorita prima che l'uomo abbia fabbricato casa e focolare, prima che abbia arato e suddiviso le distese dei campi. Perciò il linguaggio degli uccelli lo commuove più profondamente che ogni altro suono a lui familiare, sia esso confortante o perturbante. (da ''Terra sarda. Un itinerario attraverso il museo di Cagliari'', p. 245)
*Afferra l'animo di noi uomini d'oggi, in queste rozze statuine, l'estrema semplicità, segno di una vita i cui significati, come quelle torri in mezzo alla minaccia, erano al sicuro da cima a fondo. Ciò che è diritto e torto, dovere e servizio, quegli uomini devono averlo saputo meglio di noi, e forse ancor meglio devono aver conosciuto i confini tra guerra e pace, tra uomo e donna. (da ''Terra sarda. Un itinerario attraverso il museo di Cagliari'', p. 246)
*Il [[Museo archeologico nazionale di Cagliari|Museo Archeologico di Cagliari]] custodisce una grande collezione di quelle statuine che furono scoperte negli scavi presso i [[nuraghe]]. Esse incarnano non soltanto un primo aurorale contributo dell'isola all'arte mondiale, ma anche il suo contributo più forte. Sono uniche nel loro genere; in altri popoli si trova qualcosa di affine, ma non di simile. [...] La vista dei bronzetti aggiunge qualcosa d'altro, e ci commuove in modo particolare grazie a un carattere specifico, di qui. È la linea legittima, il ramo dell'albero genealogico dal quale anche noi discendiamo e le cui gemme, anche se disseccate da molto tempo, sono di natura simile alla nostra. È il linguaggio del «questo sei Tu<ref name=Upanisad/>». (da ''Terra sarda. Un itinerario attraverso il museo di Cagliari'', p. 246)
*Perfetta è un'[[opera d'arte|opera]] cui nulla vorremmo aggiungere, ma anche quella cui nulla vorremmo togliere. Se tale è la sua natura, essa si sottrae all'avvicendarsi dei tempi e ai loro criteri di valutazione; è bella per sempre. (da ''Terra sarda. Un itinerario attraverso il museo di Cagliari'', p. 258)
*Ecco perché i [[tiranno|tiranni]] hanno paura. Possono ridurre all'ubbidienza milioni di uomini, ma non quell'uno che in sé ha ridotto in schiavitù la [[morte]]. Egli ristabilisce la dignità dell'uomo. Così muta il significato degli altari sacrificali lordi di sangue: l'onta e la profanazione sono servite soltanto ad accrescere lo splendore della verità.<br/>Ecco l'incubo dei tiranni: che la loro vittima s'innalzi a una libertà ad essi inaccessibile, e che si dilegui, mentre essi delirando sognano di annientarla, in spazi nei quali tortura e supplizio non hanno più alcun potere. E l'incubo dei [[boia|carnefici]] è questo: che la loro vittima riviva. Che ciò non sia mai: a questo mirano gli sforzi della scienza. (da ''Tre Ciottoli'', p. 271)
*Anche questo definisce la statura di un [[pensatore]]: fino a qual punto gli sia riuscito di superare in se stesso l'uomo storico. Esser [[profeta]] significa conoscere ben più che il futuro: il più profondo presente. (da ''Una mattina ad Antibes'', p. 284)
*La [[pianta]] parla diffondendo intorno a sé la propria {{sic|magìa}} che noi attraversiamo con i nostri passi senza avvertirla, come se lacerassimo una rete tessuta con fili troppo sottili per la nostra percezione. Questo mi divenne chiaro una sera, dopo che avevo raccolto dalla sabbia delle dune un mazzo di grandi e profumati gigli imbutiformi, che gli italiani chiamano narcisi marini. Mentre camminavo, tenendolo in mano, nella penombra del crepuscolo, arrivarono in volo grandi falene nere striate di rosso, sfingi con ali vellutate, e affondarono la tromba nei fiori. Tenevo il mazzo di fiori chiari come un calice; gli insetti entrarono in mutua comunicazione da esso, con esso e intorno ad esso, in un mondo sognante. (da ''Una mattina ad Antibes'', pp. 293-294)
*[...] tutti noi ci stiamo godendo le ore di sole, come fanno qui le lucertole in ossequio all'ammonimento che decora una meridiana provenzale:<br/>''Gai lesert, bèou toun soulèu; | l'ouro passo que trop lèu, | e deman ploura belèu.''<br/>''(Gaia [[lucertola]], bevi il tuo sole; | rapida passa l'ora, come suole, | forse domani piove, e te ne duole.)''<br/>È molto meglio contemplare i [[fiori]]; non ci tradiscono mai. Il loro progetto architettonico è senza errori. (da ''Una mattina ad Antibes'', pp. 297-298)
*[...] vediamo i fiori volgersi in direzione del sole la cui immagine essi riproducono in molte varianti di forme e in quantità innumerevole. Così vediamo i santuari e i sacrari, ma non il Sacro. Quanto meno ci occupiamo delle distinzioni, tanto più forte diventa l'intuizione. Non udiamo più il mormorio dell'albero, ma la foresta che risponde al vento. (da ''Balcone sull'Altlantico. Appunti da [[Lisbona]]'', p. 317)
==''Il cuore avventuroso''==
*Ogni tanto afferriamo con la mano un oggetto casualmente trovato, e lo rigiriamo dinanzi agli occhi – forse un cristallo di rocca, o un guscio rotto di chiocciola di cui ci sorprende la struttura interna a scala, o una punta di stalattite dal pallore lunare giunta qui dalle grotte sconosciute in cui il pipistrello traccia i suoi cerchi silenziosi. Questa è la terra d'origine dei musicali capricci, degli scherzi notturni che lo spirito senza alcuna commozione e non senza pericolo si gode come in una sua loggia solitaria. Ma ci sono anche pezzi rotondi di granito, molati e lavorati nelle marmitte glaciali, e si trovano nei punti in cui ci si affaccia su un ampio panorama, là dove il mondo appare un po' più piccolo ma anche più chiaro e regolare, come su nitide e precise carte geografiche, poiché l'ordine supremo si nasconde nel molteplice come in um rebus. Sono enigmi sorprendenti – quanto più cresce la distanza, tanto più ci avviciniamo alla soluzione. Nel punto estremo, all'infinito, la afferriamo. (da ''La cava di ghiaia'', pp. 7-8)
*La visione d'insieme non dimora nelle singole camere, ma nella compagine del mondo. Le corrisponde un pensiero che non procede mediante verità isolate, ma si sviluppa in significative connessioni; la forza ordinatrice di questo pensiero si fonda sulla facoltà combinatoria. [...] La facoltà combinatoria si distingue da quella logica in quanto si muove sempre a contatto con l'insieme e non si disperde mai negli eventi sporadici. Là dove essa tocca il particolare somiglia a un compasso di due diverse specie di metallo, con la punta d'oro infissa al centro di un cerchio. (da ''Il calcolo combinatorio'', p. 22)
*È la nascosta armonia delle cose che qui si fa suono, e della cui origine dice [[Angelus Silesius]]: ''Nello spirito, tutti i sensi sono ''un'' senso e'' un ''uso'': | ''chi vede Dio, lo gusta, lo tocca e ascolta e annusa''. Ogni percezione stereoscopica suscita in noi una sensazione di vertigine, e intanto assaporiamo in profondità un'impressione dei sensi che in principio si offriva in superficie. Tra lo stupore e il fascino si colloca, come dopo una deliziosa caduta, una scossa che cela in sé una conferma – noi sentiamo che il gioco dei sensi si muove leggero, quasi misterioso velo, quasi sipario del meraviglioso. Su questa tavola imbandita non esiste cibo che non contenga un granello d'aroma dell'eternità. (da ''Il piacere stereoscopico'', pp. 27-28)
*La pura [[contemplazione]] della vita nelle sue forme procura un godimento grazie al quale le ore fuggono via come attimi. Lo spirito divaga in campi ove la sovrabbondanza suscita spavento, e si fa simile a un viaggiatore il quale si perda in arcipelaghi da cui nessuna bussola lo ricondurrà più fuori. (da ''Frutti di mare'', p. 52)
*[...] soltanto il [[mare]] dà ai suoi abitanti quella giocosa e libera eleganza e morbidezza di toni, l'iridescente e mossa fluorescenza dei vetri antichi, la mirabile tenerezza e intimità dell'effimero. (da ''Frutti di mare'', p. 53)
*Dai grandi drammi della [[storia]], quali la tradizione li affida alla nostra memoria, ci giunge l'eco di un linguaggio che si rivolge immediatamente anche a noi; e l'archivio dei nostri documenti contiene insuperabili risposte al problema di come ci si comporti nella posizione perduta. Ai grandi corsi d'insegnamento che la storia racchiude in sé come un'accademia segreta, appartiene anche quello in cui s'impara l'arte di morire. (da ''Historia in nuce: Le posizioni perdute'', p. 105)
*''Puerto de Pollensa. Illa d'Or. ''Le case riposavano quiete nell'aria immobile, ciascuna avvolta in un delicato velo di fumo. Il viandante annega nella loro sfera come in anelli d'incenso, poiché il legno odoroso del pino montano alimenta la fiamma dei focolari. Il piacere che si prova in queste passeggiate solitarie è dovuto certamente anche al fatto che chi le compie ''omnia sua secum portat'', come voleva il filosofo [[Biante]]. La nostra coscienza ci accompagna come uno specchio sferico, o meglio come un'aura il cui centro siamo noi. Le belle immagini penetrano in quest'aura e in essa subiscono un mutamento atmosferico. Così, noi passiamo oltre un cielo di segni come sotto aurore boreali e arcobaleni. Questo squisito sposalizio con il mondo, seguito da un nobile evento di riproduzione, fa parte dei supremi piaceri a noi destinati. La [[terra]] è la nostra eterna madre e donna, e come ogni donna fa, anch'essa dona qualcosa alla nostra ricchezza. (da ''Percorsi balearici'', pp. 131-132)
*Come l'occhio in un mare molto limpido vede riposare nel fondo l'anfora e la colonna, così il libero sguardo può inoltrarsi fino a quelle misure che sono nscoste nel fondo dei tempi, sommerse dal flusso e dal riflusso. Qui si decide la sorte di una domanda alla quale anche storiografi di rango diedero una risposta negativa: se cioè la storia rientri nel rango delle scienze esatte. Alla domanda si può rispondere di sì, purché si riconosca che sotto il fluttuante specchio della storia persistono i segni supremi, immutabili nei loro rapporti come gli assi e gli angoli del cristallo. (da ''Historia in nuce: La ruota della fortuna'', p. 174)
*''Rio''. Fin dall'alba avevo vagabondato in questa residenza del dio solare, il cui portale di roccia accoglie il forestiero apparendogli come le nuove colonne d'Ercole, varcate le quali egli dimentica il Vecchio Mondo. [...]Solo nel tardo pomeriggio mi destai come da un sogno nel quale avevo dimenticato di mangiare e di bere, e sentivo che lo spirito cominciava ad affaticarsi sotto la profusione delle immagini. Eppure non riuscivo a separarmene, e mi comportavo da spilorcio col mio tempo. Senza concedermi sosta svoltai in strade e piazze sempre nuove. <br/> Ma presto mi parve che i miei passi divenissero più leggeri e che la città mutasse aspetto, stranamente. Nello stesso tempo, mutò il mio modo di vedere: mentre fino a quel momento avevo dissipato gli sguardi nella visione del nuovo e dell'ignoto, ora le immagini penetrarono in me senza sforzo. Ora poi mi erano note; mi sembrarono ricordi, composizioni di me stesso. Strumentai il mio umore a piacere, come uno che vada a passeggio con la sua bacchetta direttoriale e, gesticolando con essa in questa o in quella direzione, faccia musica col mondo. [...] La sera, in un caffé presso Copacabana, meditavo su queste relazioni. Pensai che esiste un'[[eco]] non soltanto per l'orecchio, ma anche per l'occhio: anche le immagini che osserviamo richiamano una rima, e come per ogni eco esistono relazioni sonore particolarmente favorevoli, così qui è la bellezza che risuona con maggior forza. <br/> Ma in formula più semplice e precisa, le cose si presentano in questo modo: con lo sguardo profondo e gioioso che rivolgiamo alle immagini, noi offriamo un sacrificio, e ogni volta siamo esauditi secondo il valore della nostra offerta. (da ''L'eco delle immagini'', pp. 174-175)
*{{NDR|Ponta Delgada, Azzorre: Il ripetuto richiamo di un cencioso venditore di pesci udito in lontananza soggioga con la sua modulazione misteriosa l'ascoltatore e lo attrae irresistibilmente nella sua scia.}} Ora infatti udii che egli, non appena aveva terminato il suo richiamo sonante, udito fin da lontano, mormorava ancora qualcosa, in un sussurro, guardando dinanzi a sé: forse la secca preghiera di un affamato, o una stremata imprecazione, poiché nessuno usciva dalle case e non una finestra si apriva.<br/>Così camminammo a lungo per i caldi vicoli, offrendo pesci che nessuno a mezzogiorno desidera. E a lungo ascoltai le sue due inflessioni di voce, il richiamo risonante all'intorno, esuberante e fiducioso, e la disperata parola che egli rivolgeva a se stesso, sottovoce. Seguivo quell'uomo con la bramosia di spiarlo e di origliare, e avvertivo fin troppo bene che non era ormai più in gioco il pesce da vendere, poiché l'importante era che in quella perduta isola udivo il canto dell'uomo: ''nello stesso tempo'', la melodia che a gola spiegata vantava la merce, e quella sussurrata e lamentosa. (da ''Il venditore di pesci'', p. 176)
==''Il libro dell'orologio a polvere''==
*Tutti gli altri esseri viventi, e perfino la materia inanimata, si orientano in base all'orologio cosmico. Non dobbiamo però dimenticare che esso indica il tempo in virtù della rotazione del quadrante. La terra trasforma in misura del tempo ciò che, se noi ce ne staccassimo altro non sarebbe che spazio e rifrazione inalterabile, luce mortale. Come un grande mulino cosmico essa macina per noi la ricchezza dell'universo. (p. 57)
*Il [[tempo]] ciclico e il tempo progressivo sollecitano due stati d'animo fondamentali dell'uomo, il ricordo e la speranza. Sono i due edificatori della sua dimora. In loro s'incontrano padre e figlio, spirito conservatore e spirito riformatore. (p. 65)
*L'[[orologio]] meccanico non è né un orologio tellurico, né un orologio cosmico. È una terza cosa, una creazione dell'inteletto che non indica né il tempo astronomico né il tempo terreno. Quello che ci viene dispensato è tempo astratto, tempo intellettuale. Non è un tempo che ci venga offerto in dono, come la luce del sole o gli elementi naturali, ma un tempo che l'uomo elargisce a sé stesso e di cui dispone. Ciò comporta una perdita ma anche un guadagno. E, insieme, suscita nell'uomo il suo dubbio puù radicale, se cioè egli dimori in una prigione o in un palazzo. (p. 74)
*Se l'uomo in quanto Io pratico, per usare le parole di [[Kant]], concepisce un nuovo tempo del mondo, in quanto Io teoretico riceve di ritorno questo suo tempo sotto forma di spiccioli. Il luogo ove egli può udire questa eco è l'orologio, e precisamente l'orologio nel suo senso più alto. <br/> Così, non solo intorno a noi, ma anche attraverso di noi, è sempre tesa una sottile griglia di tempo trasformato. Ma in noi vive anche la dimensione dell'eterno, un potere che si alimenta alla fonte dell'eterno e che, come il braccio di Gulliver, lacera la ragnatela del tempo dell'orologio. Lì è la nostra forza. (p. 130-131)
*Sull'ineluttabilità dello sviluppo non si possono nutrire dubbi. Ci allontaniamo a grande velocità su un saldo binario. Chi scende è destinato a rovina più certa dei suoi compagni di viaggio. Ben più importante è che egli, nel suo intimo, nel suo essere e e nel suo apprezzamento, non consenta il completo trionfo del cliché, ma si mantenga aperto al simbolo, disponibile al grande incontro. Così egli resta nella selva. Qui un attimo può compensare una vita intera trascorsa nel tempo meccanico. Qui può rifiorire l'arida vecchiaia, alla fine del viaggio, nel deserto, il bastone del pellegrino può rinverdire o far zanpillare le fonti (p. 206)
==''Il nodo di Gordio''==
*Il [[nodo]] racchiude la costrizione del destino, l'oscuro intreccio di segreti, l'impotenza dell'uomo di fronte all'oracolo. Se lo osserviamo con un po' di attenzione vediamo luccicare gli anelli del serpente. Ancora una volta il [[serpente]], immagine del potere ctonio di Gea, viene vinto. Lo possiamo scorgere nel ''python'' dei Greci, nei draghi e dragoni, nel serpente di Midggard del mondo germanico. Anche nel [[labirinto]] in cui penetra Teseo è sempre operante lo stesso potere. Lo ritroviamo nella testa di Medusa, che Perseo, principe solare, tronca. Ciò che per [[Alessandro Magno|Alessandro]] è la spada per lui è lo scudo forbito in cui si riflette la terrificante immagine. Entrambe sono le armi della coscienza che infrange la costrizione ctonia. (da ''Il nodo di Gordio'', pp. 36-37)
*Una nuova coscienza del tempo e dello spazio risplende in quel colpo di spada: getta una chiara luce sull'evento su cui imprime il suo conio e lo trasforma in storia. Porta con sé anche la scienza, anzi un inizio di ''Aufklärung'', l'acutezza del dubbio che disarma il mondo antico e lo riduce in pezzi. Lo spirito libero penetra nell'immobilità, spalanca il tempo antico e venerando come un cofano dal quale estrae tesori. (da ''Il nodo di Gordio'', p. 37)
*L'[[Asia]] è la culla dei popoli, è la madre dell'umanità, sia di quella precedente il diluvio sia di quella successiva. Su ciò concordano i documenti primitivi. È anche il luogo della rinascita nel senso più profondo: è da questo continente che provengono gli Dei. L'[[Occidente]] cercherà di continuo di includere l'Asia nel cerchio di luce della propria storia. Ma ogni volta si troverà di fronte ad un'altra luce che, risplendendo in avanti e al di là della storia, sola consente l'esistenza di un tempo misurabile. (da ''Il nodo di Gordio'', p 39)
*L'[[insegnante]] può trasmettere la conoscenza dei fenomeni, non già la realtà che sta dietro di essi. Tale realtà è incomunicabile, a meno che l'allievo non vi partecipi direttamente. In caso diverso, egli sarà bensì capace di apprendere e riprodurre la tecnica, ma non la sua libera creatività, il suo ''ethos''. Per questo, quando vuol raggiungere o superare il maestro, su di lui incombe minacciosa la sorte di [[Icaro]] che si impadronì delle ali di Dedalo. La luce mortale lo brucerà. <br/>Anche quando le creazioni appaiono rigorosamente razionali, sono cristallizzazioni di uno stato creativo nel senso più profondo. Dedalo inventò le ali non perché fosse pensatore ma perché era un artista. La tecnica fa parte di quei grandi sogni che come sorgenti sgorgano dalle profondità e poi vi si immergono. (da ''Il nodo di Gordio'', pp. 112-113)
*I modelli fondati sullo [[zero]] si riconoscono in quanto il senso si trasferisce nelle funzioni. Ne è un esempio il [[darwinismo]], che impone al mondo animale un'unità funzionale. Allo stesso tempo, l'animale, a differenza di quanto avviene nel mito o anche nel sistema {{sic|linneiano}}, perde la sua realtà. La creazione viene trasferita dall'eterno all'infinito, vale a dire dall'Uno alla statistica dei grandi numeri. Ciò che in essa è prodigio diviene zero.<br/>L'ipotesi che il nichilismo oltrepassi la linea non implica il ritorno a sistemi {{sic|prenichilisti}}. Il capovolgimento è pensabile anche nei nostri modelli, in quanto si è consapevoli dell'ambivalenza dello zero che rappresenta tanto il Nulla quanto anche il totalmente Altro. Ciò può provocare grandi sorprese: ad esempio che il materialismo si capovolga e riveli un aspetto sconosciuto. Qui potrebbe celarsi una delle risposte che l'Oriente ci riserva. (da ''Il nodo di Gordio'', pp. 127-128)
*Il [[Nodo gordiano|nodo di Gordio]] deve essere inteso come un problema posto dal destino; esso si riannoda di continuo, così come di continuo si pone il problema stesso. La spada di Alessandro fa balenare una luce nuova, una ''Aufklärung'' nel senso più elevato e solare del termine, il dubbio, il potere spirituale. (da ''Il nodo di Gordio'', p. 125)
==''Il problema di Aladino''==
===[[Incipit]]===
È ormai tempo che mi dedichi al mio problema.<ref name=incipit/>
===Citazioni===
*[...] le statistiche sono destinate a quelli di mente ristretta. Che cosa significa per esempio la domanda: «Quale colore preferite?» per uno che si sente bene nella nebbia o che si estasia della tavolozza, dell'opale, dell'arcobaleno, di un tramonto a Manila? Eppoi sotto ogni strato normale ne troviamo uno più profondo e generale, lo strato umano. L'[[uomo]] resta l'enigma per eccellenza. (p. 68)
*Il desiderio di una nuova vita può diventare molto forte. Penso all'influenza del fin amor provenzale sul [[Rinascimento]]. Vita nova – un Dante di nove anni viene trasformato da Beatrice come Petrarca da Laura – ciò che sul piano cosmico è la marea, per l'uomo è la poesia: una risposta a grandi lontananze. (p. 69)
*Dove [[Zeus]] non troneggia più, corona, scettro e confini perdono ogni senso; gli eroi si congedano con Ares, col grande Pan muore la natura. Dove la stessa Afrodite impallidisce, si giunge a promiscuità indiscriminate. <br/> Il potere di [[Dioniso]] è comprovato dal fatto che lui solo resiste. È il signore della festa nei palazzi e tra le masse, è di casa trai i principi e tra i mendicanti. La sua luce incanta l'effimera che ne è incenerita. (p. 70)
*Le inclinazioni storiche e specialmente quelle archeologiche sono strettamente intrecciate con le tombe; dopotutto il mondo è una tomba nella quale i tempi sprofondano e dalla quale asfodelicamente risorgono. È seme e raccolto in uno, e in ogni storico vive un Orfeo. (p. 98, 99)
==''Il Sogno dell'anarca''==
*La cecità aumenta con l'illuminazione; l'uomo si muove in un giardino labirintico di luce.<br/> Egli non sa più che cosa siano le leggi delle tenebre. (p. 129)
*Piante, paesaggi ed animali – cito dal diario di viaggio ''Atlantische Fahrt'' – sono «a noi intimi nella parte più profonda di noi come porzioni del Sé che si realizza sotto forma di immagini». «Talora», prosegue Jünger «generalmente in alcuni sogni e con tutta probabilità nell'ora della morte, questa immaginazione è presente in noi con una forza inaudita». (p. 120)
*In una situazione di malvagie apparizioni e di inganno il pensiero diviene pericoloso solo per il fatto di essere corretto, e spiriti che posseggono la giusta misura, fanno da specchi in cui si manifesta la nullità del mondo delle ombre. Un pensiero logico, una giusta misura, un'azione nobile, lo stesso astenersi da ciò che è vile, sono tutte queste armi che divengono tanto più afflilate quanto meno ci si lascia condizionare dal tempo. (p. 136)
*Dovevo a [[Adolf Hitler|Hitler]] la consapevolezza che nulla avevo a che fare con la politica, questi era il mio mentore ''ex-negativo...'' in mezzo alla tempesta d'entusiasmo da lui scatenata, in maniera del tutto indipendente da ragioni, direzione e contenuto di tanto entusiasmo avvertii di essere estraneo a tutto ciò. (p. 169)
*Fondamentalmente niente s'appaia tanto bene con un vecchio [[prete]] quanto un vecchio [[soldato]]. Il primo si è sacrificato per la parte della patria che sta in alto, il secondo per quella che sta in basso; nessun'altra differenza (p. 199)
==''Il tenente Sturm''==
===[[Incipit]]===
I comandanti dei plotoni della terza compagnia avevano l'abitudine di trascorrere assieme le ore che precedevano il tramonto. In quel momento del giorno i nervi erano freschi, tutti i dettagli riacquistavano il proprio valore, e si continuava instancabilmente a ribadirli in infiniti colloqui. Se ci si incontrava la mattina, dopo notti di pioggia, di fuoco e di mille tensioni diverse, allora tutti i pensieri erano sconnessi e taglienti, si passava l'uno accanto all'altro colvolto accigliato, oppure il malumore esplodeva in manifestazioni che, in tempo di pace, avrebbero offerto materia sufficiente a sedute di corte marziale di intere settimane.
===Citazioni===
*{{NDR|Il potere esercitato sull'individuo dall'apparato tecnico-produttivo ed organizzativo dello Stato moderno}} Questa coercizione, che sottometteva la vita dell'individuo a una volontà irresistibile, si manifestava al fronte con una chiarezza spaventosa. La lotta raggiungeva dimensioni gigantesche, rispetto alle quali il destino del singolo scompariva. L'ampiezza e la mortale solitudine dei campi, l'effetto a distanza delle macchine di acciaio e il rinvio di qualsiasi movimento alle ore della notte calavano sugli eventi la rigida maschera dei titani. Ci si scagliava verso la morte senza vedere il nemico; si veniva colpiti senza sapere da che parte arrivava lo sparo. [...] La decisione risultava da un calcolo aritmetico: chi poteva ricoprire con la maggior quantità di colpi un determinato numero di metri quadrati, aveva la vittoria in pugno. La battaglia era un brutale scontro di masse, una lotta sanguinosa della produzione e dei materiali. (p. 12)
*Quando Sturm, la notte, camminava accanto ai ceppi delle traverse e, dietro ciascuna di esse, vedeva una figura armata che faceva la guardia in solitudine, provava la stessa sensazione: di gigantesco e favoloso. Quella sensazione non era dovuta alle mitragliatrici, ai cannoni enormi e all'intreccio delle linee telefoniche. Era solo la forma, lo stile fugace in cui si compiva ciò che è possente. Ciò che era autentico non ne era affatto toccato, sembrava riposare nella terra come un animale e circolava nel sangue come un elemento misterioso. Era come un suono o un profumo carico di ricordi ineffabili. Doveva certamente aver stretto e pervaso gli uomini di tutti i paesi e di tutti i tempi nelle notti di battaglia. (p. 21-22)
*Sturm esitò quando la testa si ritrovò al centro della croce di collimazione del cannocchiale di puntamento. <br/> La campagna si distendeva di nuovo tranquilla e morta, solo le bianche ombrelle della cicuta tremolavano di luce. Lo aveva colpito? Non lo sapeva. Ma la questione non era se adesso, dall'altra parte, quell'uomo tingesse di rosso il fango sul suolo della trincea oppure no. Ciò che pareva sorprendente era il fatto che lui, Sturm, freddo, lucido ed estremamente cosciente, aveva appena cercato di uccidere un altro. E continuava a chiedersi con insistenza: era ancora lo stesso di un anno fa? L'uomo che ancora di recente stava scrivendo una tesi di dottorato su «La riproduzione dell'''ameba proteus'' per sezione artificiale?» Si poteva pensare un contrasto più grande di quello tra un uomo che si sprofonda amorosamente negli stati in cui la vita, ancora allo stato fluido, si raccoglie in minuscoli nuclei, e uno che a sangue freddo, spara sulla creatura più sviluppata? (p. 25-26)
==''Intervista con Alberto Moravia''==
*[...] Non voglio dunque negare la possibilità di una sintesi conseguente ad un [[guerra nucleare|conflitto nucleare]] planetario; essa tuttavia non sarebbe più di natura storica. Scavalcherebbe il piano dell'ordine storico ed umano, portando a mutazioni di carattere biologico, geologico o demoniaco. La lettura dei profeti si fa attuale. (da ''Come vivere con la bomba'', p. 62)
*Nello ''Zeitmauer'' (muro del tempo) ho messo in relazione la pietra con la favola, il bronzo con il mito, il ferro con la storia. Definisco il nuovo eone {{NDR|l'[[era atomica]]}}, tempo della radiazione. Se una nuova cultura ne dovesse nascere, essa si dovrebbe presentare attraverso opere d'arte ed un'etica che dominino lo strumento. (da ''Come vivere con la bomba'', p. 64)
*{{NDR|Il fisico atomico e l'arma nucleare}} [...] Egli non possiede un'etica di classe come il sacerdote o il soldato, altrimenti eviterebbe che un profano disponga di lui stesso e del suo sapere. Naturalmente egli soffre di preoccupazioni morali – come è stato dimostrato dal processo [[Robert Oppenheimer|Oppenheimer]] – ma non riesce a farle valere. Da lui non ci si deve aspettare nulla: è come un tale che apre la porta. (da ''Come vivere con la bomba'', p. 66)
*Personalmente preferirei un'epoca in cui non si dovessero affrontare certi problemi. Potrei rinunciare non solo alla bomba atomica, ma anche al fucile. [[Karl Marx]] disse una volta: "Sarebbe possibile un'''Iliade'' con la polvere da sparo?" Questo è il mio problema. (da ''Come vivere con la bomba'', p. 68)
==''Irradiazioni''==
*{{NDR|Sulla ''Volontà di potenza'' di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]]}} Sono annotazioni durante un viaggio attraverso mari sconvolti dal Maelström e sotto la minaccia dei mostri che emergono dalle onde. Vediamo il timoniere che osserva i suoi strumenti mentre si arroventano lentamente. Lo vediamo pensoso del corso e della {{sic|mèta}}. Egli esamina tutte le rotte possibili, le rotte estreme, sulle quali poi naufragherà la ragione pratica. Il primo momento, quello in cui ci si rende spiritualmente conto della catastrofe, è più terribile degli orrori concreti a cui si va incontro in quel mondo di fiamme. È l'avventura che tentano soltanto gli spiriti più ardimentosi, quelli di grandissima portata, proporzionati alla misura, se non al peso del carico. Restare schiacciati da questo peso, è stato il destino di Nietzsche, che oggi è di buon gusto prendere a sassate. Dopo il terremoto, ci si rivolta contro i sismografi. Però non si può far espiare ai barometri la colpa dei tifoni senza passar per gente rozza e primitiva. (p. 4)
*{{NDR|I partecipanti all'attentato del 20 luglio 1944 contro [[Adolf Hitler|Hitler]]}} [...] esistono situazioni nelle quali non bisogna badare al successo, anche se con questo ci si mette naturalmente fuori del terreno politico. Fu il loro caso: vinsero moralmente, dove storicamente naufragarono. Il loro coraggio, il loro sacrificio, non furono il coraggio e il sacrificio che s'incontrano sul campo di battaglia, ma di natura superiore; non tali da essere coronati dalla vittoria, ma dalla poesia. (p. 8)
*{{NDR|Jünger annota un sogno}} Era notte, perché nella zona dove si trovava la mia casa paterna vedevo salire nell'oscurità dei proiettili lucenti. Ma era anche giorno, perché a sinistra i campi si stendevano alla luce del sole. All'orlo di uno di questi campi, tutto coperto dal verde del seminato, vidi mia madre che attendeva; era una donna giovane e fiorente. Mi sedetti vicino a lei; e quando fui stanco, ella prese il campo come una coperta verde e la tirò su di noi. (da ''Nota di diario del 18 febbraio 1941, Sars-Poteries'', p. 15)
*A [[Cattedrale di Notre-Dame|Notre Dame]]: ho contemplato i suoi {{sic|dèmoni}} più bestiali di quelli di [[Cattedrale di Laon|Laon]]. Queste ''images'' fissano con altrettanta consapevolezza i tetti della metropoli e i lontani regni la cui conoscenza è scomparsa. La conoscenza certamente, ma anche l'esistenza? (da ''Nota di diario del 29 aprile 1941, Vincennes'', p. 25)
*Per chi non si ferma alla prima risposta. Un giovane andò una volta da un vecchio [[eremita]] e gli chiese una norma per [[vivere]]. L'eremita rispose: «Tendi verso il raggiungibile». L'adolescente ringraziò e disse che, se non era indiscreto, avrebbe voluto da lui un'altra parola ancora che gli servisse di viatico per la sua strada. Allora l'eremita aggiunse al primo consiglio il secondo: «Tendi verso l'irraggiungibile». (da ''Nota di diario del 17 giugno 1941, St. Michel'', p. 37)
*Stetti a lungo davanti a una [[iris (botanica)|iris]] violetta dalla corona tripartita; l'accesso ai calici passava per un velo d'oro e finiva in un abisso di ametista.<br/>[[fiore|Fiori]], chi vi ha ideati? (da ''Nota di diario del 17 giugno 1941, St. Michel'', p. 37)
*Ci sono sempre alcuni pochi, troppo nobili per la vita. Cercano il bianco, la solitudine. La nobiltà di questi esseri, che si puliscono con la luce dal sudiciume, risalta spesso in maniera bellissima sulla loro maschera mortuaria.<br/>Ciò che io amo nell'uomo è la sua essenza al di là della morte, e la comunanza con lei. L'amore qui non è altro che un opaco riflesso. (da ''Nota di diario del 23 febbraio 1942, Parigi'', p. 78)
*Le poste che giochiamo con i nostri centesimi sono incalcolabili, sono spaventosamente alte. Siamo come bambini che giocano con [[fagiolo|fagioli]] e non sanno che in ognuno di questi fagioli è chiusa la possibilità di maggi miracolosi e di fiori prodigiosi. (da ''Nota di diario del 6 marzo 1942, Parigi'', p. 85)
*Ora vedo spesso l'[[uomo]] come «uomo dei dolori» trascinato dall'ingranaggio di una macchina, che gli rompe costola per costola, arto per arto, mentre egli non può morire come uomo. (da ''Nota di diario del 15 marzo 1942, Parigi'', p. 87)
*Feci un bagno di sole in una [[torbiera]]. Il colore delle vecchie pareti, tagliate dalla vanga, va da un nero grasso fino a un colore frollo bruno-oro. Proprio sullo specchio d'acqua come un nastro di muschio, su cui gioca la «rugiada di sole» come un ricamo rosso. [...]<br>Che senso festoso nel camminare per la torba umida, intrisa di raggi rossastri. Qui si cammina su strati di materia di vita pura, più preziosa che l'oro. (da ''Nota di diario del 9 maggio 1942, Kirchhorst'', p. 91)
*La [[vita e morte|vita sta nella morte]] come una piccola isola verde nel mare oscuro. Indagare questo, sia pur soltanto sugli orli e sulle cinture delle maree, si chiama vera scienza, rispetto alla quale tutta la fisica e la tecnica non sono che bagatelle. (da ''Nota di diario del 19 luglio 1942, Parigi'', p. 107)
*Il mondo e il terreno dei [[mito|miti]] sono sempre presenti; simili a quella sovrabbondanza che gli dèi ci nascondono: noi camminiamo come mendicanti in mezzo a una ricchezza inesauribile. Ma i poeti ne coniano l'immagine per noi. (da ''Nota di diario del 27 luglio 1942, Parigi'', p. 112)
*{{NDR|Lo sguardo di Jünger è attirato da una coppia di galline di Sumatra esposta nella fagianeria del Jardin d'Acclimatation di Parigi}} Perché questo senso di gioioso stupore è così particolarmente vivo quando una forma nota e familiare, come può essere quella del [[gallo]] nostrano, si presenta sotto aspetti inattesi, in fogge che fanno pensare a quelle di isole al di là dei mari navigati sin dai tempi più antichi? È così forte per me questa impressione da muovermi talvolta al pianto. Allora comprendiamo quanto sia densa la sostanza di cui sono fatte le immagini familiari. Una sostanza pregna fino all'ultima cellula, e la sua superba fioritura produce l'abbondanza dal suo seno. È l'uno, l'immagine primordiale che ci diventa visibile in questo gioco magico. L'aspetto provoca pure un senso di vertigine, noi cadiamo sulla sostanza dell'aura iridata degli accidenti, come lo zampillo di una fontana. La gerarchia degli [[arcobaleno|arcobaleni]]: pensare che anche il mondo è stato formato come un tutto, secondo un'immagine primordiale che varia in miriadi di sistemi solari. (da ''Nota di diario del 16 settembre 1942, Parigi'', p. 129)
*Verso sera apparve il [[Basilica del Sacro Cuore|Sacré {{sic|Coeur}}]], a tratti splendente di luce dall'alto della sua collina, a tratti circonfuso di vapori violetti. La costruzione ha qualcosa di fantasmagorico; la sua malia sta nella distanza, che la fa apparire come il simbolo dell'elemento prodigioso presente in ogni uomo. (da ''Nota di diario del 18 ottobre 1942, Suresnes'', p. 149)
*L'[[Monte Elbrus|Elbrus]] pareva alle porte della città con la sua doppia cima, i fianchi coperti di neve risplendenti nella luce mattutina come lastre di argento; eppure è ancora distante molte giornate di marcia. L'oscura catena del Caucaso, dalla quale emerge, sembrava minuscola a confronto. Da molto tempo non sentivo più la terra così, come un'opera fatta con le mani, come il lavoro di Dio. (da ''Nota di diario del 7 dicembre 1942, Vorošilovsk'', p. 173)
*In [[Adolf Hitler|Kniébolo]]<ref name=niebla>Kniébolo è lo pseudonimo attribuito da Jünger ad Adolf Hitler.</ref>vedo l'incarnazione delle teorie scientifiche del diciannovesimo secolo in tutta la loro bruttura. (da ''Nota di diario del 13 febbraio 1943, Kirchhorst'', p. 214)
*Le dottrine puramente economiche devono necessariamente condurre al cannibalismo. (da ''Nota di diario del 21 marzo 1943, Moisson'', p. 229)
*Eppure, io non sono un amico delle [[rododendro|azalee]], poiché ho l'impressione che i loro colori siano «ametafisici». Sono, infatti, colori tutti di una dimensione. Questo è, appunto, il motivo per cui sono amati così: si rivolgono solo ai sensi, ai quali soltanto parlano; manca, tuttavia, in questa tintura puramente distillata, la stilla dell<nowiki>'</nowiki>''arcanum arcanorum supracoeleste''. (da ''Nota di diario del 19 aprile 1943, Parigi'', p. 247)
*La vera forza dell'[[uomo]] produttivo consiste soprattutto nella sua vita vegetativa, mentre quella dell'uomo attivo si nutre di volontà animale. L'albero può così divenire anche vecchissimo, è giovane a ogni fioritura. (da ''Nota di diario del 16 giugno 1943, Kirchhorst'', p. 275)
*Le [[massa|masse]] scontente sono simili a zeri, che certo possono diventare temibili, appena una unità dia loro di nuovo un significato. (da ''Nota di diario del 19 giugno 1943, Parigi'', p. 277)
*Ugualmente la gioventù tedesca ha tradito i suoi istinti. Così erano i giovani: «forti come l'acciaio Krupp, resistenti come cuoio, veloci come levrieri»; così erano i giovani che Kniébolo<ref name=niebla/>a ragione arringava come il seguito adatto a lui: cioè la stirpe in caso di bisogno si sarebbe potuta produrre anche nella siderurgia e nelle concerie con l'aiuto dello sperma animale. Così si doveva per forza giungere all'americanizzazione, ma senza il loro «valore planetario», alla soluzione ametafisica, a una esecuzione puramente tecnica della «mobilitazione totale».(da ''Nota di diario del 22 giugno 1943, Parigi'', p. 278)
*{{NDR|In ''Brave New World'' di [[Aldous Huxley|Huxley]]}} Significativo mi è sembrato quanto segue: un gruppo di cinque alti [[grattacielo|grattacieli]] risplende nella notte, lontano, come una mano ha levato le sue dita in lode al Signore. Ma questo nessuno degli atei civilizzati che li abitano lo sa; lo sa soltanto un selvaggio. smarritosi in questa terra dalla sua foresta vergine. (da ''Nota di diario del 29 luglio 1943, Parigi'', p. 300)
*Il ritmo della [[macchina]] è febbrile, ma le manca la periodicità. Le sue vibrazioni sono innumerevoli, ma senza alcuna distinzione tra loro. La macchina è un simbolo; ciò che in essa c'è di economico è pura illusione ottica, essa è una specie di macinapreghiere. (da ''Nota di diario del 4 settembre 1943, Parigi'', p. 323)
*Il massimo sforzo dell'[[arte]] occidentale potrebbe essere così interpretato; che esso tenta di creare questo testamento<ref>Un terzo testamento, successivo all'Antico e al Nuovo, dopo la Resurrezione, che emani dell'apoteosi. {{cfr}} ''Irradiazioni'', p. 328.</ref>: ciò appare chiaro attraverso le sue grandi opere. Ma si potrebbe anche dire, che ognuno di noi è autore del terzo testamento; il manoscritto è la vita, e da esso si crea la più alta realtà del testo nell'invisibile, nella spazio al di là della morte. (da ''Nota di diario del 9 settembre 1943, Parigi'', p. 328)
*Il [[cinema]], la [[radio]], il mondo della [[macchina]] nel suo complesso, deve forse servire a una migliore conoscenza di noi stessi, alla consapevolezza di quello che «non» siamo. (da ''Nota di diario del 15 settembre 1943, Parigi'', p. 335)
*Nel regno dello spirito ci sono alpinisti e minatori; i primi seguono la corrente ideale della tradizione, gli altri quella «materiale». Gli uni raggiungono più grandi altezze, una crescente chiarezza; gli altri penetrano come l'eroe di [[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann|Hoffmann]] nella novella ''La miniera di Falun'', in pozzi sempre più profondi, là dove l'idea dormiente, feconda, si rivela allo spirito in cristallina bellezza.<br>Qui sta anche la vera differenza fra l'apollineo e il dionisiaco. Ai più grandi sono concesse ambedue queste forze, hanno doppia misura, così come le Ande, la cui assoluta altezza è dimezzata per gli occhi dallo specchio del mare. Il loro dominio si espande dalla sfera più eccelsa dove regna il [[condor]], fino al regno dei mostri, nel profondo del mare. (da ''Nota di diario del 4 ottobre 1943, Parigi'', pp. 343-344)
*{{NDR|Il ghetto di Lodz-Litzmanstadt}} Questo è il paesaggio dove la natura di Kniébolo<ref name=niebla/> si palesa nel modo più chiaro e che lo stesso [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]] non ha previsto.<br/>Coloro che vengono destinati ai forni crematori bisogna che li scelga il capo del ghetto. Dopo una lunga consultazione con i rabbini, vengono scelti i vecchi e i bambini ammalati. Si dice che molti vecchi e infermi si presentino volontariamente; così tali spaventose azioni tornano sempre più in onore ai perseguitati. [...]<br/> Pronunciando Litzmanstadt, si capisce quali onorificenze Kniébolo è capace di elargire. Così egli ha onorato il nome di questo generale, vincitore di battaglie, legandolo per sempre a uno scannatoio. Fin dal principio mi è stato chiaro che le sue dimostrazioni di rispetto erano da temersi al massimo, e ho ripetuto con Friedrich Georg: <ref>Friedrich Georg Jünger. Scrittore, filosofo e poeta, fratello di Ernst Jünger.</ref> ''Non porta gloria | combattere al tuo fianco; | vale una disfatta | la tua vittoria.'' (da ''Nota di diario del 16 ottobre 1943, Parigi'', pp. 351-352)
*Là dove la [[Linguaggio|lingua]] sfocia negli elementi luminosi del pensiero, quale forza cieca, splendono nella sfaccettata oscurità palazzi, nelle costruzioni della super-matematica. (da ''Nota di diario del 17 ottobre 1943, Parigi'', pp. 352-353)
*{{NDR|Hieronymus Bosch, arte come profezia}} La [[profezia]] consiste nella sua conoscenza dei più profondi valori, in cui si specchiano e si ritrovano i [[secolo|secoli]]; come oggi il mondo della [[tecnica]] con i suoi particolari. Infatti, da queste tavole si possono presagire le forme delle bombe degli aerei e le forme dei sottomarini e in una di esse, mi pare nel ''Giardino delle libidini,'' si trova anche il pauroso pendolo di [[Edgar Allan Poe|E. A. Poe]], uno dei grandi simboli del ritmico mondo della [[morte]]. [[Hieronymus Bosch|Bosch]] è il veggente di un ''aeon'', come Poe lo è di un ''saeculum.'' (da ''Nota di diario del 4 gennaio 1944, Parigi'', pp. 376-377)
*{{NDR|L'[[Apocalisse di Giovanni]]}} Essa permette una profonda immediata penetrazione dell'occhio nell'architettura dell'universo, come la ''Teogonia'' di [[Esiodo]] e come la ''[[Genesi]]''. Nello stesso tempo avvengono moti strani: come quelli con i quali comincia a sciogliersi la rigidità simbolistica dell'antico oriente. Come una farfalla dagli occhi innumerevoli esce, con il massimo splendore delle sue origini, dalla crisalide egiziana, dalla babilonese. Questo porta ancor oggi nel leggerlo un elemento perturbante, come se si assistesse a delle più elevate metamorfosi. Si sente qui una delle deviazioni immense, quali non nascono da nessuna decisiva battaglia, da nessun sorgere o tramontare di regni, ma che, sola, la visione nel centro può produrre. Sopra i [[re]] e le loro azioni sta il [[profeta]]. (da ''Nota di diario del 15 maggio 1944, Parigi'', p. 419)
*{{NDR|Riprese filmate delle operazioni belliche a Stalingrado}} Qui non si tratta di monumenti, come si lasciano alla posterità o si innalzano alla divinità, sia pure anche soltanto in forma di una croce, rozzamente legata con vimini, ma di documenti di mortali per i mortali, e per nient'altro che mortali. Assai atroce, davvero; è l'eterno ritorno nella sua forma più grigia; sempre di nuovo scorre, nello spazio ghiacciato in monotona ripetizione questo morire; demonicamente congiurato, senza sublimazione, senza riflesso, senza consolazione. (da ''Nota di diario del 1 giugno 1944'', Parigi, p. 428)
*Nel grande studio, davanti al [[Ninfee (serie di Monet)|ciclo di ninfee]] bianche al quale [[Claude Monet|Monet]] cominciò a lavorare, giunto ormai al suo settantacinquesimo anno. Qui si può mirabilmente osservare il ritmo creatore di cristallizzazione e soluzione, con potenti avvicinamenti al nulla azzurro, alla azzurra viscosità di [[Arthur Rimbaud|Rimbaud]]. Su una delle grandi tavole è realizzato, al margine del puro tessuto della luce, come un nodo di raggi materiali, un fascio di ninfee azzurre. Un altro quadro rappresenta soltanto un cielo con nubi: queste si rispecchiano nell'acqua in una maniera che dà le vertigini. L'occhio intuisce la temerarietà, e anche la grandiosa conquista ottica della sublime soluzione, e i suoi affanni tra correnti di luce fluente. L'ultimo quadro è stato lacerato a colpi di coltello. (da ''Nota di diario del 16 luglio 1944, Parigi'', p. 438)
*La varietà e i suoi sistemi: come, per esempio, quella degli [[insetto|insetti]], di cui ho acquistato esperienza. Il fascino sta nell'ottica che si sprofonda attraverso le infinite sfaccettature della natura naturata nell'abisso della ''natura naturans''. I raggi sono quelli del prisma rovesciato: rilucono dapprima nello splendore dell'iride, ritornando poi a un colore solo. Nell'ambito variopinto predomina la sorpresa; nel [[bianco]], invece, una gioiosa e presaga inquietudine. Lo spirito si sprofonda nella volta del tesoro, dove si trova il grande ''sigillum'', il prototipo di ogni conio. (da ''Nota di diario del 24 agosto 1944, St. Dié'', p. 450)
*{{NDR|Il processo ai partecipanti all'attentato contro Hitler del 20 luglio 1944}} Egli {{NDR|Delius}} ha raccontato particolari atroci sulla passione sofferta dai nostri amici e conoscenti prima della loro esecuzione. Gli epiteti usati dal presidente del tribunale popolare nei riguardi di [[Friedrich-Werner Graf von der Schulenburg | Schulenburg]] e degli altri accusati con lui sono stati o «canaglia Schulenburg» o «criminale Schulenburg». Una volta, quando questo tipo patibolare, per distrazione, gli si era rivolto con un «conte Schulenburg» egli lo ha corretto con un inchino: «Canaglia Schulenburg, prego». Un gesto, che me lo ha fatto ricordare vivamente. (da ''Nota di diario del 5 novembre 1944, Kirchhorst'', p. 464)
*«La terra sarà maledetta per colpa tua; tu ne mangerai il frutto con affanno tutti i giorni della tua vita» ''[[Genesi]]'', 3-1.<br/>Questo passo corrisponde a quello di [[Esiodo]], nel quale si afferma che gli dèi hanno reso affannoso agli uomini procurarsi il cibo, mentre prima bastava il lavoro di una sola giornata per un anno intero.<br/>La vera [[abbondanza]], la copiosità paradisiaca, sta al di fuori del tempo. Là si trova anche la terra delle grandi, immediate creazioni, come le descrive il mito e le illustra la ''Genesi''. E là non esiste la morte. Nell'amplesso d'amore è rimasta in noi una scintilla della grande luce di tale mondo creativo: voliamo, come scagliati da una balestra, al di là del tempo. (da ''Nota di diario del 15 dicembre 1944, Kirchhorst'', p. 483)
*La lirica di Trakl è simile al volgere di un [[caleidoscopio]] fantastico, che dietro il suo vetro opalescente, nel bagliore lunare, ripete poche, ma pure pietre, in combinazioni monotone. (da ''Nota di diario del 14 marzo 1945, Kirchhorst'', p. 512)
*Ho visto una grande quercia adorna come un albero di Natale di pesci spada più lunghi di un uomo. Il colore degli animali, che si avvolgevano a lenze di seta, variegava come la madreperla, passando dall'azzurro profondo a tutte le sfumature dell'arcobaleno. Ho visto, da una certa distanza, il giocattolo al quale avevano collaborato Nettuno, Diana, e Helios, e ne ho udito nel medesimo tempo, ''stereoscopicamente'' il ''carillon''. (da ''Nota di diario del 6 aprile 1945, Kirchhorst'', p. 523)
==''L'Albero''==
*L'albero della vita è, come la clessidra, un simbolo dei tempi che si intersecano nell'eterno – è qui la sezione, nel colletto della radice. Qui è il punto che chiamiamo attimo, al di sotto di esso vediamo estendersi il passato, al di sopra il futuro. <br/>Nell'albero ammiriamo la potenza dell'archetipo. (da ''L'Albero'', in ''L'Albero'', p. 13)
*Il [[mito]] però non riconosce nell'[[albero]] solo un simbolo della vita ma anche del cosmo. Con le radici affondate nel terreno promordiale, dischiudendo la sua fioritura nell'universo, genera stelle e soli. Qui il padre e la madre sono uniti in eterno splendore. È il legno della vita al centro della città eterna in cui ancora non vi sono divisioni né luoghi sacri. Anche il frassino ''Yggrasil'', all'ombra del quale ogni giorno si riuniscono gli dèi per tenere consiglio, non deve morire con loro: sopravvive oltre il tramonto. (da ''L'Albero'', ''L'Albero'', p. 29)
*Se in una bella mattinata, prima che arrivi la schiera dei visitatori, camminiamo tra i vicoli della resuscitata [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]], il nostro sguardo, oltre le mura dove le lucertole prendono il sole, torna sempre a cadere sulla [[Vesuvio|cima]] tetra che si staglia nel cielo. Le abbiamo qui entrambe: la storia della [[Terra (pianeta)|Terra]] e quella del mondo, dentro la stessa cornice, nello stesso quadro. Come il teschio per il monaco nella sua cella, così per noi quell'altura bruciata nella campagna feconda è un monito che ricorda non solo il destino delle città e dei popoli, bensì, in assoluto, il divenire e il trapassare. (da ''L'Albero'', ''Pietre'', pp. 63-64)
==''L'operaio''==
*[...] a noi non deve assolutamente interessare quell'atteggiamento che tenta di opporre al progresso i mezzi, ad esso subordinati, dell'ironia romantica, e che è l'inconfondibile contrassegno di una vita spossata nel suo nerbo. Il nostro compito di giocatori non è quello di fare le puntate come avversari del tempo, bensì quello di puntare sul banco di cui il tempo è '' croupier'' [...]. (da ''La forma come un tutto che comprende più che la somma delle sue parti'' p. 43)
*Una [[forma]] ''è'', e nessuna evoluzione la accresce o la diminuisce. Perciò, la storia dell'evoluzione non è la storia della forma, ma tutt'al più il suo commento dinamico. L'evoluzione conosce principio e fine, nascita e morte, da cui la forma è immune. Come la forma dell'uomo era prima della nascita e sarà dopo la morte, così una forma storica è, nel suo nucleo profondo, indipendente dal tempo e dalle circostanze da cui sembra scaturire. I mezzi di cui si giova sono più nobili, la sua fecondità è immediata. La storia non produce forme, ma si modifica in virtù della forma. (da ''Il rapporto della forma con il molteplice'', p. 75)
*In particolare, dove le forme determinano il pensiero non si è obbligati a identificare l'infinito con l'illimitato. Si nota piuttosto lo sforzo di afferrare l'immagine del mondo come una totalità in sé conclusa e ben delimitata. Ma con ciò viene meno anche la maschera qualitativa che il progresso assegna al concetto di evoluzione. Nessuna evoluzione è in grado di trarre dall'essere più di quanto in esso sia contenuto. Semmai è l'essere che determina il tipo di evoluzione. Ciò vale anche per la tecnica vista a suo tempo dal progresso nella prospettiva di un'evoluzione illimitata. (da ''La tecnica come mobilitazione del mondo attuata dalla forma dell'operaio'', p. 152-153)
*La perfezione della [[tecnica]] non è altro se non uno dei segni destinati a connotare il momento conclusivo della Mobilitazione Totale in cui siamo coinvolti. Essa ha quindi la capacità di innalzare la vita a un gradino superiore di organizzazione, ma non a un gradino superiore nella scala dei valori, come credeva lo spirito del progresso. Con essa, a uno spazio dinamico e rivoluzionario subentra uno spazio statico e sommamente ordinato. Qui avviene dunque un passaggio dal mutamento all'invariabilità – un mutamento che certo farà maturare conseguenze molto importanti. <br/> Per comprendere ciò dovremmo renderci conto di come lo stato d'incessante cambiamento in cui siamo inseriti esiga per sé tutte le energie e le riserve di cui la vita dispone. (da ''La tecnica come mobilitazione del mondo attuata dalla forma dell'operaio'', p. 158)
*I sacrifici a noi richiesti sono grandi, che lo vogliamo o no; dobbiamo continuare ad accettarli. Fra noi ha preso corpo una tendenza a disprezzare «ragione e scienza»: è un falso ritorno alla natura. Ciò dipende non dal disprezzo, ma dalla soggezione dell'intelletto. Tecnica e [[natura]] non sono in contraddizione – se così le intendessimo, ciò sarebbe un sintomo di disordine presente nella vita. L'uomo che tenta di scusare la propria incapacità addebitandola ai propri mezzi senz'anima, somiglia al millepiedi della favola, condannato all'immobilità perché troppo occupato a contare i propri arti. (da ''La tecnica come mobilitazione del mondo attuata dalla forma dell'operaio'', p. 179)
*C'è ''un'' tempo astronomico, ma insieme esiste una molteplicità di tempi della vita, il cui ritmo scandisce contemporaneamente, come l'oscillare del pendolo, innumerevoli ore l'una parallela all'altra. <br/> Anzi, non esiste un [[tempo]], ''il'' tempo, ma una pluralità di tempi che accampa diritti sull'uomo. [...] Siamo nel tempo come se fossimo in piedi su un tappeto: ci guardiamo intorno, e vediamo che fino ai margini esso è tutto intessuto di antichi motivi, oppure non vediamo quei motivi e ci pare che la trama si copra interamente di nuovissime e diverse figure. Entrambe le visioni sono vere, e può accadere che un unico e medesimo fenomeno appaia come come simbolo della fine o del principio. Nella sfera della morte, tutto diviene simbolo di morte, e d'altra parte la morte è il nutrimento di cui la vita si alimenta. (da ''L'arte come raffigurazione del mondo del lavoro'', p. 181-182)
*[...] uno dei connotati dell'energia formante è la capacità di pietrificare i simboli in una ripetizione infinita che ricorda il modo di procedere della natura, come nella foglia d'acanto, nel fallo, nel [[linga|lingam]], nello scarabeo, nel cobra, nel disco solare, nel Buddha in riposo. In mondi di questa fisionomia lo straniero non prova meraviglia, ma timore, e ancora non è possibile trovarsi faccia a faccia con la grande piramide in piena notte, o con il solitario tempio di Segesta immerso nello splendore solare, senza provare paura. <br/> A un simile mondo nitido e chiuso in sé come un anello magico si avvicina palesemente anche quel tipo umano che rappresenta la forma dell'operaio; tanto più gli si avvicina, quanto più chiaramente il singolo appare come tipo. (da ''L'arte come raffigurazione del mondo del lavoro'', in p. 207-208)
==''La capanna nella vigna''==
*L'uomo vedrà sempre solo ''la'' sciagura che appaga la sua immaginazione. Niente gli riesce più difficile di percepire un infelice che sta semplicemente soffrendo – si limita a passargli accanto, come i bravi credenti nella parabola del buon [[Samaritani|samaritano]]. Così anche il soccorso il più delle volte, arriva troppo tardi.<br>[...] La grandezza di [[Martino di Tours|san Martino]] non sta tanto nel fatto che egli porga aiuto, quanto nel fatto che egli porga aiuto immediatamente al prossimo sulla via. È questa ''la'' virtù che sfiora il miracolo. (da ''Nota di diario del 12 maggio 1945, Kirchhorst'', pp. 51-52)
*A uno sportello qualsiasi può affacciarsi il tuo carnefice. Oggi ti recapita una lettera raccomandata, domani una sentenza di morte. Oggi ti fora il biglietto, domani la nuca. Ed esegue entrambe le cose con la stessa pedanteria e lo stesso senso del dovere. Chi già non se ne accorga negli atri delle stazioni ferroviarie, o nel ''keep smiling'' delle commesse, si muove come un daltonico nel nostro mondo. Esso non ha soltanto certe zone e certi periodi spaventosi: è spaventoso fin dalle fondamenta. (da ''Nota di diario del 23 maggio 1945, Kirchhorst'', p. 57)
*Spesso ho come l'impressione che i morti diventino più maturi e più miti; crescono dentro di noi con radici postume – siamo ''noi'' il vero camposanto, la vera terra consacrata del cimitero. Essi vogliono essere seppelliti nel nostro cuore. Ce ne sono grati, e questo vincolo dà alle famiglie e ai popoli la forza di trasformarsi nel tempo. (da ''Nota di diario del 30 maggio 1945, Kirchhorst'', p. 62)
*Penso anche ai ponti come ad anelli con cui la [[Parigi|capitale francese]] si sposa con il suo fiume. Sono gioielli dalle pietre risplendenti di un riflesso fatale, che il fiume inanella con una illusoria magia nell'immagine riflessa. Quanti pittori ci si sono cimentati. È una grande benedizione che si siano salvati. (da ''Nota di diario del 6 giugno 1945, Kirchhorst'', p. 66)
*[...] A che servono mai lenti e microscopi: i veri strumenti di ingrandimento sono i [[fiore|fiori]] stessi. Dobbiamo stare a osservarli finché non diventano trasparenti come lenti, e allora, nel punto focale del fascio di raggi, dietro di essi vedremo una luce: lo splendore del seme spirituale che è privo di qualsiasi estensione. È la vera ''Urplanze'', la «pianta originaria».<br>Quando il mondo ci appare sottosopra, la vista di un fiore può riportare l'ordine. (da ''Nota di diario del 15 ottobre 1945, Kirchhorst'', pp. 173-174)
*Forse le nostre giornate non sono che secondi in confronto a queste notti sull'orlo dell'eternità. Viviamo su un arcipelago di isole emerse dagli abissi, o come uno sciame di pesci volanti che, dopo un breve volo nel sole, tornano sempre a rituffarsi nel cristallo. La vita è possibile, viene conservata soltanto grazie a queste immersioni. Essa non è che un'isola nell'eternità.<br>Ancora una volta mi ritrovo a pensare: niente è meraviglioso, oppure tutto lo è. Il giudizio dipende dalla profondità cui ci è dato di immergerci. Laggiù corre un confine sul quale si cancellano tutte le differenze. L'oro, le pietre preziose, i capolavori, le tele su cui sono dipinti, le pergamene in cui sono trascritti: tutto ciò è meraviglioso, ed è unico nel suo fondamento essenziale. La stessa idea, da un punto di vista materiale, si può esprimere dicendo che ciascuno di noi, al limite estremo, finisce per arrivare all'atomo, che è un'opera meravigliosa. È il campo dorato su cui il dipinto effimero di questo mondo risplende e ritorna nel tempo. (da ''Nota di diario del 18 ottobre 1945, Ettlingen'', pp. 176-177)
*Ci sono situazioni in cui la mera esistenza diventa opporre resistenza. (da ''Nota di diario del 30 gennaio 1946, Kirchhorst'', p. 212)
*Alla [[gerarchia]] delle amicizie corrisponde una gerarchia dei segreti. Ma per comunicare l'incomunicabile bisogna essere una cosa sola. (da ''Nota di diario del 13 marzo 1947, Kirchhorst'', p. 251)
*Gli [[uomo|uomini]] hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete Sud. Dobbiamo solo cercare l'accesso ai pendii dei loro vigneti, alle miniere dei loro tesori. Allora doneranno l'oro e il vino, là dove nessuno se l'aspettava.<br/> Gli uomini sono testi geroglifici, tanti incontrano però il loro [[Jean-François Champollion|Champollion]]. Diventeranno leggibili, diventeranno avvincenti, se la chiave sarà accordata ''con amore''.<ref>In Italiano nel testo originale. {{cfr}} ''La capanna nella vigna'', nota a p. 269.</ref> (da ''Nota di diario del 7 aprile 1948, Kirchhorst'', p. 269)
==''La forbice''==
*Nell'[[opera d'arte]] il tempo acquista spessore a un livello più alto nonostante le appartenga una perfezione che avvertiamo al di fuori del tempo e che rimane irraggiungibile. È questa la ragione per cui la moda si consuma nel quotidiano, lo stile nei secoli. (p. 9)
*La meta è possibile sempre e ovunque; il viandante la porta con sé, come il suo orologio. E, se il cammino è pensato come una passione, egli porta con sé la sua croce fin dal principio.<br/>Nessuno muore prima di aver realizzato il suo compito. (p. 20)
*A chi consideri il [[cammino]] più importante della [[meta]] e ritenga la meta uno dei possibili intervalli del cammino si presenteranno ulteriori domande, soprattutto questa: se il cammino conduca al di là della meta oppure no.<br>L'[[onda]] si esaurisce nel frangente, oppure questo non è che una ''summa'', certo altamente significativa? Per restare sull'immagine del [[schermo|teleschermo]] che trasforma le onde in suoni, colori e addirittura in romanzi, esso non è forse per il raggio soltanto un filtro, che separa ciò che è divenuto superfluo dall'essenziale? Il viaggio è concluso; la nave viene abbandonata, il bagaglio resta a bordo. (p. 21)
*La [[letteratura russa|poesia russa]], all'inizio del secolo, ricevette dai chiostri ortodossi un ultimo regalo d'addio per la posterità. Viatico per i tratti più ardui del cammino. (p. 35)
*Se fosse possibile [[trapianto|trapiantare]] un testa, perché non metterne una femminile su un corpo maschile o viceversa? È verosimile che gli ostacoli sarebbero inferiori a quelli che oppone la differenza tra gruppi sanguigni. [...]<br>Nel poema centrale della trilogia ''Paria'' si trapianta, ricorrendo a una misteriosissima sostituzione, la testa di una bramina sul corpo di una delinquente, ma da questo errore non si origina una chimera, bensì una dea. (p. 47)
*La partizione tra cultura e tecnica, come quella tra fede e sapere, è una condizione di pulizia teoretica. Senza di essa, la vita diventerebbe una tragedia. (p. 51)
*[[Martin Lutero]] disse che, anche se avesse saputo che il mattino successivo il mondo sarebbe finito, avrebbe ancora piantato un albero nel suo giardino. È evidente che anch'egli riteneva il cammino più importante della meta. Anche il profeta gli darebbe la sua approvazione. L'albero sta nel libro. (80)
*Sullo schermo l'arena rimane certamente pulita, e tuttavia la violenza è presente. (p. 117)
*La flora delle giungle si decompone, nei deserti si dissecca e si trasforma in polvere. Sul muro del tempo crescono sempre [[muschio|muschi]] e [[lichene|licheni]], come già li vide Leonardo. Le loro figure danno da pensare, da sperare anche: l'acqua della vita deve esservi filtrata. Il compito che ci resta è quello di separarla dal mare, dalle nuvole, dalla rugiada. (p. 80)
*La [[cinematografia]] procura un foro e una tribuna allo stato mondiale: ne rende possibile l'esistenza. (p. 118)
*Che i Titani non sono alla fine sufficienti, fu dimostrato in forma augurale dal naufragio sull'iceberg della nave battezzata con il loro nome. È ben raro che Cassandra scenda, come allora, nei dettagli. (p 124)
*Quando si manifesta qualcosa di inaspettato che, a seconda dei casi, sbalordisce, irrita, stimola, lo si saluta come una «novità». Il che non costituisce un segno della sua bontà, ma, quanto meno, un'etichetta. Le espressioni cui si ricorre sono molteplici, il senso rimane lo stesso, da quando si parla del tempo e del suo corso. Attualmente è in corso il «post-moderno»; la parola allude ad una condizione che si è data da sempre. La si è raggiunta anche solo quando una donna indossa un cappellino nuovo. (p. 128)
*[[Ulisse]] vuole ascoltare il canto delle sirene, a costo di mettere in pericolo la propria vita. Egli percorre l'occidente fino ai suoi confini; senza di lui, esso non potrebbe nemmeno sussistere. Non ci sarebbe stato nessuno sbarco sulla luna. (p. 133)
==''La lotta come esperienza interiore''==
*In un'orgia furiosa l'uomo vero si ricompensa della sua continenza. I suoi istinti troppo a lungo repressi dalla società e dalle sue leggi ridiventano l'essenziale, la cosa santa e la ragione suprema.<ref>Da ''Der Kampf als inneres Erlebnis'', p. 30.</ref><ref name=Cai>Citato in [[Roger Caillois]], ''La vertigine della guerra'', traduzione di Mauro Pennasilico, Edizioni Lavoro, Roma 1990</ref>
*La [[guerra]] non è solamente nostra madre, è anche nostro figlio. Se essa ci ha creati, noi l'abbiamo generata. Noi siamo dei pezzi forgiati, cesellati, ma siamo ugualmente quelli che brandiscono il martello e maneggiano lo scalpello, insieme fabbri e acciaio scintillante, operai della nostra sofferenza, martiri della nostra fede.<ref>Da ''Der Kampf als inneres Erlebnis'', p. 28.</ref><ref name=Cai></ref>
*Tutte le sofferenze e tutte le torture di una generazione non avranno forse più senso di quanto non ne abbia ora per noi la lancia che un soldato strappava dalla sua ferita bruciante all'epoca della battaglia di Isso.<ref>Da ''Der Kampf als inneres Erlebnis'', p. 22.</ref><ref name=Cai></ref>
==''La pace''==
===[[Incipit]]===
Forse mai prima d'oggi una generazione, i suoi spiriti riflessivi e i suoi uomini guida sono stati investiti di una responsabilità tanto grande come ora che questa guerra volge al termine.<ref name="incipit">Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
===Citazioni===
*Moltissimi dovettero sperimentare l'amarezza di morire per una causa persa, quando si vede la morte avvicinarsi da lontano ma inesorabile. Allora doveva considerarsi fortunato chi nell'avversario riconosceva il proprio nemico e poteva cadere senza nutrire in petto alcun dubbio. Molti però, e proprio i migliori, i più valorosi e i più acuti, si videro abbandonati all'annientamento senza soggiacere al fascino delle bandiere e delle insegne militari, mentre per essi il destino era di sacrificare la vita avvinti da quella malia. (da ''La semina'', p. 15)
*[...] Su questo paesaggio di cordoglio si ergono tetri i nomi delle grandi residenze dell'assassinio, in cui nell'ultimo ed estremo abbacinamento si è cercato di sterminare intere popolazioni, intere razze, intere città, e dove la plumbea tirannide, alleata alla tecnica, festeggiava interminabili nozze di sangue. Questi antri dell'omicidio rimarranno impressi nella memoria dell'uomo fin nel più lontano futuro; sono essi i veri monumenti eretti a monito di questa guerra, [...] qui non rimane che lutto e umiliazione; perché lo scempio è stato tale da toccare tutto il genere umano, e nessuno può sottrarsi alla propria parte di colpa. Qui è terminato il progresso con i suoi pensieri e le sue idee: in questo pantano sono sfociati i tempi fin troppo intelligenti e ingegnosi. (da ''La semina'', pp. 19- 20)
*La molteplicità dei fronti celò a coloro che avevano agito e sofferto l'unità della grande opera, sedotti dal cui fascino essi operarono; eppure questa si manifesterà grazie al loro atto creativo, grazie alla loro trasformazione in vittime sacrificali. Cadendo, essi sono così diventati il buon seme che darà un ricco raccolto. (da ''La semina'', p. 25)
*Le [[patria|patrie]] non possono conquistare nuovi spazi a spese di paesi stranieri; la loro crescita deve invece nascere in accordo e con il consenso di tutti gli interessati. Ciò significa che le vecchie frontiere devono cadere grazie a nuove alleanze, e nuovi, più vasti imperi devono unificare i popoli. Questa è l'unica via per la quale le discordie fratricide possono concludersi con equità e con vantaggio di ciascuno. <br/> Ebbene, oggi è giunta l'ora dell'unificazione, e con essa anche l'ora in cui l'[[Europa]] fonda se stessa nel matrimonio dei suoi popoli, si dota di sovranità e costituzione. L'aspirazione a questa unità è più antica della corona di Carlo Magno, e tuttavia non è mai stata tanto ardente, tanto pressante come in questo nostro tempo. (da ''Il frutto'', p. 32)
*La [[pace]] potrà dirsi riuscita quando le forze consacrate alla Mobilitazione Totale libereranno il loro potenziale creativo. Con ciò sarà compiuta l'era eroica del lavoratore, che fu anche l'era rivoluzionaria. La fiumana selvaggia si è scavata il letto entro il quale diventerà pacifica. Allo stesso tempo la forma del lavoratore, abbandonando il titanismo, manifesterà nuovi aspetti: risulterà palese il suo rapporto con la tradizione, la creazione, la felicità, la religione. (da ''Il frutto'', pp. 49-50)
*{{NDR|L'unificazione dell'Europa, fondata sulla conciliazione dei principi dell'unità e della varietà, dello stato autoritario e di quello liberale.}} Le forme dello stato d'ordine autoritario sono adeguate dove uomini e cose sono organizzabili con l'ausilio della tecnica. Mentre invece deve regnare la libertà dove è in atto una crescita più profonda. Così la natura forma i molluschi: con un guscio duro sviluppato a raggiera e una parte interna molle in cui si nascondono le perle. In questa differenza sta il benessere degli stati e la felicità del singolo. (da ''Il frutto'', p. 52
*I mezzi e i metodi del pensiero tecnico non possono invadere gli ambiti dove devono crescere il benessere, l'amore, la felicità. Le forze spirituali-titaniche devono essere separate da quelle umane e divine e a esse sottoposte. <br />Ciò è possibile solo se gli uomini si rafforzano dal punto di vista metafisico nella stessa misura in cui cresce la tecnica. (da ''Il frutto'', p. 59)
==''Le api di vetro''==
*Un'[[opera d'arte]] si spegne, impallidisce nelle stanze dove ha un prezzo, ma non un valore. (p. 61)
*[...] un solo essere umano, capito fin nel profondo della sua ricchezza, può darci di più e meglio di quanto un Cesare o un Alessandro potrebbe mai conquistare. Lì è il nostro regno, la migliore delle monarchie, la migliore repubblica. Lì è il nostro giardino, la nostra fortuna. (p. 93)
*La perfezione umana e il perfezionamento tecnico non sono conciliabili. Se vogliamo l'una, bisogna sacrificare l'altra; a questo punto le strade si separano. Chi di questo è convinto sa quel che fa in un senso o nell'altro. (p. 169)
*Ogni grande quadro, ogni buon [[poema]] ha più equilibrio, è più vicino alla perfezione della confusa tappezzeria tessuta dagli avvenimenti di un secolo. (p. 230)
*L'arte politica non produce opere d'arte. Lavora su una materia ingrata. Creazioni imperfette di esseri imperfetti, ecco il sentimento che lascia questo gioco di nascite e di tramonti. (p. 231)
*Noi non sappiamo, né abbiamo il diritto di sapere, che cosa sia la storia nella sostanza, nell'assoluto, al di là del tempo. Indoviniamo, ma non conosciamo, il giudizio del Tribunale dei morti. Forse un'insperata gloria esploderà, atterrando le muraglie. (p. 231)
==''Lo Stato mondiale''==
===[[Incipit]]===
La domanda: «Dove stiamo oggi?» fa innanzitutto sorgere la controdomanda: «Ma stiamo poi da qualche parte?». È evidente che ci troviamo in [[Moto (fisica)|movimento]] e, precisamente, in una forma di movimento che non possiamo chiamare propriamente «andare», né «procedere» e nemmeno «camminare». Da tempo invece tale movimento si compie ''accelerando''. <br/> È un presupposto da cui non si può prescindere se si vuole parlare dello stato delle cose.
===Citazioni===
*Come la luce si rende visibile solo nel buio, allo stesso modo la libertà del volere risalta rispetto a un altro elemento che le si oppone e la delimita. Senza questo Altro che le impone di forza un limite, la padronanza di sé diverrebbe addirittura grottesca, assurda, infame. (p. 19)
*Vi sono tempi in cui nessuno si sente tranquillo; tempi che ricordano i movimenti inquieti del bruco che cerca un luogo dove incrisalidarsi. Ciò che esso cercava in realtà, ciò che lo trascinava nel suo moto inquieto non era precisamente un luogo: era la farfalla. Ogni involuzione è contemporaneamente un'evoluzione. Il filo in cui il bruco si avvolge è lo stesso che libererà la farfalla. <br/> In modo simile lo Stato mondiale non è semplicemente un imperativo della ragione, da realizzare attraverso l'azione conseguente di un volere. Se fosse così, se non si trattasse che di un postulato logico o etico, le cose in futuro andrebbero male per noi. esso è anche un qualcosa che sopraggiunge. (p. 37)
*Per i viaggi spaziali non sono sufficienti le esperienze giuridiche, e nemmeno le esperienze di tipo fisico, su cui si fonda il diritto. Qui l'uomo, quale che sia la sua provenienza, entra in gioco in quanto figlio della terra e in quanto suo messaggero. Egli segue gli animali che manda avanti in perlustrazione perché gli indichino le tracce. Il cane lo precedeva già al tempo delle sue prime cacce. <br/> Solo nell'allontanamento apparirà chiara al figlio l'unità della madre, e l'amore di lei, che egli condivide con le creature animate e con quelle inanimate. Nessuna nostalgia può essere più forte. Questa strada conduce non solo a una grande distanza, ma anche a nuovi, centrali luoghi sacri. (p. 38-39)
*Quando il terreno originario si solleva, la produzione viene coinvolta in una relazione che sta al di fuori e al di sopra della storia, quella appunto dell'origine che non è una creazione, ma una nascita. In questo senso la figura del padre deve trarsi da parte. <br/> Il nostro tempo si accinge a concepire una grande immagine materna che non solo comprende l'immagine del mondo in cui da sempre sono venerate le madri degli dèi e degli uomini, ma che traccia anche i confini dei misteri ultimi della materia, eterno segreto per i mortali. Il fatto che a tutto questo contribuisca, senza che lo sappiano e tuttavia con la certezza delle mete perseguite, lo spirito logico e la forma maschile della conoscenza, fa parte del paesaggio di officina e del suo stile. Anche le vittime rientrano in questo insieme. La colpa dell'uomo può essere contemporaneamente una purificazione della terra. (p. 58-59)
*Lo specifico dell'[[uomo]] sta nella libertà del volere, il che vuol dire nell'imperfezione. Sta nella possibilità di rendersi colpevole, di commettere un errore. La perfezione, al contrario, rende superflua la libertà; l'ordine razionale acquista la nettezza dell'istinto. Una delle grandi tendenze della pianificazione mira evidentemente a una tale semplificazione. Possiamo leggerlo nella natura come in un libro illustato. (p. 63-64)
*L'[[anarchia|anarchico]] nella sua forma pura è colui che riesce a risalire con la memoria a estreme lontananze: a tempi preistorici, anteriori anche al mito. Egli crede che in quel tempo l'uomo abbia realizzato la sua determinazione autentica. Egli vede questa possibilità anche per l'esistenza attuale dell'uomo, e ne trae le sue conseguenze. <br/> In tal senso l'anarchico è il conservatore originario, il radicale, colui che ricerca alle radici la salvezza e i mali della società. (p. 73-74)
*La figura dell'anarchico ha giocato un ruolo decisivo nella fase precedente i grandi rivolgimenti: senza di lui essi sarebbero impensabili. La sua protesta contro lo Stato e contro le istituzioni viene dal cuore, viene dalle radici, egli esibisce un modello migliore, più giusto, più naturale. Si combatte qui la battaglia preliminare nel corso della quale compaiono poeti di forza più grande, spiriti che si ritirano delusi quando entrano in campo gli esecutori politici. <br/> La grandezza di questa aspirazione non sta nella ricchezza delle forme che si intendono imprimere: sta nel modello, che è irraggiungibile. Dall'alba dell'umanità esso viene proiettato nel suo futuro più lontano e assomiglia a uno specchio puro, in cui essa può riconoscere le sue macchie, le sue insufficienze. Finché si è capaci di questo, la caratteristica specifica dell'umanità continua a essere la libertà del volere. (p. 76-77)
===[[Explicit]]===
La forma dello stato umano è determinata dal fatto che accanto a esso vi sono altri stati. Non è così da sempre, né, si spera, lo sarà sempre in futuro. Quando lo Stato sulla terra era un'eccezione, quando era insulare, o unico nel senso dell'origine, gli eserciti combattenti erano superflui, stavano al di fuori dell'immaginazione. La stessa situazione deve presentarsi dove lo Stato diventa unico in senso finale. Allora l'organismo dell'uomo, nel senso di ciò che è autenticamente umano, potrà manifestarsi nella sua purezza, libero dalla costrizione dell'organizzazione. (p. 79-80)
==''Nelle tempeste d'acciaio''==
===[[Incipit]]===
Il treno si fermò a Bazancourt, una cittadina della Champagne. Scendemmo. Con rispettosa incredulità tendemmo l'orecchio al rimbombo lento e ritmato del fronte, simile a quello di un laminatoio, una melodia che poi, per lunghi anni, ci sarebbe stata familiare. Lontano, la nuvola bianca di uno ''shrapnel'' si dissolveva nel cielo grigio di dicembre. Il respiro della battaglia aleggiava tutt'intorno, mettendo addosso a ognuno un brivido strano. Sapevamo noi allora che quel sordo brontolio dietro l'orizzonte, crescendo fino a diventare tuono ininterrotto, prima uno poi un altro, ci avrebbe inghiottiti tutti?
===Citazioni===
*Un odore dolciastro e una massa uncinata alla rete dei fili spinati attirarono la mia attenzione. Saltai dalla trincea nella nebbia del mattino e mi trovai davanti al cadavere rattrappito di un soldato francese. La carne, che sembrava di pesce, decomposta, spiccava col suo color bianco verdastro nell'uniforme a brandelli. Nel voltarmi per tornare feci un salto all'indietro per l'orrore: proprio vicino a me una forma umana era appoggiata a un albero. Portava i cuoi lucidi dei francesi e aveva ancora sulle spalle lo zaino pieno, sormontato da una gavetta rotonda. Due orbite vuote e qualche ciuffo di capelli sul cranio bruno-nerastro mi rivelarono che non avevo a che fare con un uomo vivo. Un altro era seduto col busto reclinato in avanti sulle gambe, come se fosse caduto in quel momento. Tutt'intorno cadaveri a dozzine, putrefatti, calcificati, mummificati, irrigiditi in una sorta di danza macabra. I francesi avevano dovuto rimanere lunghi mesi vicino a i loro compagni caduti, senza poterli seppellire. (da ''Les Eparges'', p. 29)
*Verso mezzogiorno il tiro d'artiglieria assunse la violenza di una danza sfrenata. Senza interruzione, attorno a noi, si levavano fiammate. Nuvole bianche, nere e gialle si accavallavano e si fondevano. Tra tutte, le granate a fumo nero, che i veterani chiamavano «le americane» o «secchi di carbone», esplodevano con una forza di persuasione terrificante mentre i razzi, a dozzine, spandevano intorno il loro strano cinguettio da canarini. Avevano fessure attrraverso le quali l'aria, al passaggio, risuonava con note flautate; volavano come ''carillons'' di rame, o come una specie di insetti meccanici, al di sopra di un ribollente mare di esplosioni. La cosa strana era che gli uccelli della foresta non avevano affatto l'aria di preoccuparsi per quei cento rumori diversi; stavano tranquilli al di sopra delle nuvole di fumo, tra i rami spezzati dalle granate. Nei brevi intervalli di calma, si sentivano i loro richiami e i loro trilli spensierati; sembravano perfino eccitati dalle ondate di rumori che si infrangevano attorno a loro. (da ''Les Eparges'', p. 31-32)
*Poi, un boato enorne, assordante: l'ordigno era caduto proprio in mezzo a noi. Mi rialzai mezzo morto. Nel grosso cratere, alcuni nastri da mitragliatrice, accesi dall'esplosione, emanavano una violenta luce rosa che rischiarava il fumo pesante dentro cui si torceva una massa di corpi bruciati. Gli scampati, quasi ombre in quel chiarore sinistro, fuggivano in tutte le direzioni. Grida strazianti di sofferenza e di invocazione si levavano da ogni parte. Il fluttuare della massa scura nel fondo del crarere fumante e rosseggiante diede per un attimo la visione di una scena infernale, dell'abisso più profondo e spaventoso. <br/> Restai paralizzato, come impietrito dall'orrore; poi mi rialzai di scatto e fuggii nella notte. Fu soltanto quando caddi in un fosso che ebbi la percezione di ciò che era accaduto. Non sapere, non vedere più nulla! Soltanto fuggire, fuggire, verso l'oscurità più profonda! Ma i soldati! Bisognava bene che mi occupassi di loro; mi erano tutti affidati! Cercai la forza di ritornare verso quella scena di orrore. (da ''La grande battaglia'', p. 260)
*Il giorno si era ormai levato. Dietro di noi il frastuono immane non faceva che crescere, benché la cosa sembrasse impossibile. Davanti a noi si alzava, impenetrabile allo sguardo, una muraglia di fumo, di polvere e di gas. Militari sconosciuti correvano lungo la trincea lanciando urli di gioia. Fanti e artiglieri, genieri e telefonisti, prussiani e bavaresi, ufficiali e soldati, tutti erano soggiogati da quell'uragano di fuoco e ardevano dal desiderio di buttarsi all'assalto previsto per le nove e quaranta. Alle otto e venticinque entrarono in azione i nostri lancia-bombe pesanti: li avevamo vicinissimi, disposti a brevi intervalli, dietro la trincea di prima linea. Vedemmo le enormi bombe volare descrivendo lunghi archi nel cielo e cadere poi dall'altro lato provocando esplosioni paragonabili a boati vulcanici. Gli scoppi di quei proiettili si succedevano fittissimi, provocando sul terreno una catena di crateri in eruzione.<br>Le leggi stesse della natura sembravano non avere più valore. (da ''La grande battaglia'', p. 264)
==''Oltre la linea''==
*L'[[ottimismo]] può raggiungere strati in cui il futuro, ancora assopito, viene fecondato. In tal caso lo si incontra come un sapere che raggiunge profondità maggiori che non la forza dei fatti – che addirittura può suscitarli. Il suo fulcro è più nel carattere che nel mondo. Un ottimismo fondato su queste basi va apprezzato in se stesso, dal momento che proprio la volontà, la speranza e la stessa prospettiva futura devono dare a chi lo professa la forza di resistere nel mutevole corso della storia e dei suoi pericoli. Molte cose dipendono da questo. (da ''Oltre la linea'', p. 53)
*La difficoltà di definire il [[nichilismo]] sta nel fatto che è impossibile per la mente giungere a una rappresentazione del niente. La mente si avvicina alla zona in cui dileguano sia l'intuizione sia la conoscenza, le due grandi risorse di cui essa dispone. Del niente non ci si può formare né un'immagine né un concetto. <br/> Perciò il nichilismo, per quanto possa inoltrarsi nelle zone circostanti, antistanti il niente, non entrerà mai in contatto con la potenza fondamentale stessa. (da ''Oltre la linea'', p. 59)
*Anche nei nostri deserti ci sono infatti oasi nelle quali fiorisce la terra selvaggia. Isaia lo capì in analoghi tempi cruciali. Sono i giardini ai quali il Leviatano non ha accesso, intorno ai quali egli si aggira con rabbia. È innanzitutto la morte. Mai come oggi gli uomini che non temono la morte sono infinitamente superiori al più forte potere temporale. Per questo la paura deve esere propagata ininterrottamente. I [[tiranno|tiranni]] vivono costantemente nella tremenda convinzione che a poter uscire dallo stato di paura siano in molti, non solo alcuni singoli individui; il che significherebbe con certezza la loro caduta. Questo è anche il vero motivo del rancore contro ogni dottrina del trascendente. Lì infatti si cela il massimo pericolo che l'uomo non abbia più paura. (da ''Oltre la linea'', p. 96-97)
*La seconda potenza fondamentale è l'eros; quando due persone si amano, sottraggono terreno al Leviatano, creano spazi che egli non controlla. L'eros trionferà sempre, come vero messaggero degli dèi, su tutte le costruzioni titaniche. (da ''Oltre la linea'', p. 97)
==''Prognosi''==
*In una città che si approssima a quella eterna, l'opera d'arte dovrebbe diventare sacra e il sacro mutarsi in arte. Ciò non è però conseguibile nel tempo; si può giungere solo a una conciliazione, mai a un risultato durante lo scontro delle immagini. Nella città eterna non esistono templi, poiché l'arte è giunta alla bellezza non soggetta al tempo, scopo a cui, peraltro, mira tanto instancabilmente quanto invano. Dobbiamo appagarci di quello che ci viene offerto, al pari della vecchietta che venera un [[osso]] come una reliquia.<br/> Perlomeno l'atemporalità non ci è estranea. Procediamo da essa e verso di essa andiamo. L'atemporalità ci accompagna durante il viaggio come l'unico bagaglio che non può essere smarrito. Essa getta le sue ombre su di noi quando soffriamo e ci dona la vita quando la sua luce ci sfiora. (da ''Gestaltwandel'', p. XLIV della trad. it. parziale.)
*Vi sono degli incontri totali che mettono in questione il corpo e la vita; essi inaugurano un vasto campo che si estende tra l'intelligenza politica e la disciplina etica.<br/> Nessuno può sottrarsi all'ultimo incontro, quello con la [[morte]]. Qui ognuno si espone in modo assoluto. La potenza della morte si sottrae al tempo e al numero, diventa immaginaria. Se inseriamo per il singolo, come per colui che è sconosciuto a sé, in numero base X, egli sarà esposto infinitamente:<br />{{centrato|'''X'''<sup>∞</sup>}}<br />Solo così l'individuo diventa «indivisibile», come esprime il suo nome. Il fatto che la sua potenza superi qualsiasi misura e valutazione, include una speranza che oltrepassa quella del Paradiso. L'arte e i culti circondano e ornano il muro del tempo; ognuno celebra da solo il sacramento della morte. Nella morte di Ivan Ilijc, [[Lev Tolstoj|Tolstoj]] descrive il passaggio durante il quale l'esistenza non viene tolta, ma l'individuo rinuncia ad essa. <br/> A questo proposito [[Martin Heidegger|Heidegger]] scrive: «La rinuncia non toglie. La rinuncia dona. Dona la forza inesauribile dell'infinito». (da ''Esposizione'', pp. XLV -XLVI della trad. it. parziale.)
==''Rivarol''==
*Certo è che la [[conversazione]] ha anche un compito che spetta a lei sola e che non può essere sostituito da alcun altro mezzo. In essa si deposita proprio quel che di fugace, quel chiaroscuro dei tempi che nessuno storico rievocherà. Esso tracolora con il giorno come la brina, il velluto dei frutti. <br/> È questo il senso in cui la conversazione basta a se stessa: un evento si fa compiuto, da accadimento si fa storia solo quando l'uomo che lo vive, che lo patisce ne ha parlato con un suo simile. È questo un atto magico. (da ''La vita e l'opera di Rivarol'', p. 15-16)
*[...] la trasformazione e la conservazione del mondo ad opera della poesia sono infinitamente superiori a quelle operate dalle scienze, le quali seguono la poesia da lontano. La poesia sta nel mutamento e non pertiene al progresso, che come Saturno divora teorie e invenzioni. (da ''La vita e l'opera di Rivarol'', p. 30)
*«Un'idea appartiene al mondo intero, un'immagine a te solo». questo motto, indirizzato da [[Jules Renard]] contro [[Maurice Barrès|Barrès]], si può leggere nei due sensi. Si considerino invece le immagini di Rivarol e il fatto che la loro fonte è sgorgata dfalla luce. Esse non sono immerse nel mondo sotterraneo. Sono precise, univoche, colgono nel segno. Non sorgono, come in [[Eraclito]], da oscure fontane. Per quanto attiene alla vena profonda del linguaggio, Rivarol non può essere perciò evocato accanto ai suoi contemporanei tedeschi come Herder e Hamann. Non di rado, sono i medesimi gli oggetti cui Hamann e Rivarol dedicano un aforisma. Ma «le verità sono metalli che crescono sottoterra» – questo Rivarol non avrebbe potuto dirlo. Gli manca la forza cieca, spermatica. Tutto ciò è eracliteo, e corrisponde al detto: «vale l'armonia invisibile». Qui si arriva ai profeti. (''La vita e l'opera di Rivarol'',p. 32-33)
*{{NDR|Su [[Antoine Rivaroli]]}} Un'esistenza simile viene nobilitata dall'opera, che, come la perla alla conchiglia, le conferisce senso e rango. Tra i vecchi e i nuovi autori egli resterà esemplare per l'intrepido e tuttavia ponderato atteggiamento con cui il singolo si contrappone alla corrente del tempo, che minaccia di divorare tutto e di cui solo pochi cuori e poche menti sono all'altezza. «Egli ha adornato e attrezzato la ragione con le armi dello spirito», dice uno dei suoi biografi, e questa potrebbe figurare come una massima sulla sua opera. (da ''La vita e l'opera di Rivarol'', p. 51)
*Quando il grande storico dà vita alla storia, egli ricava dal passato un'immagine significativa. Ma laddove il [[poeta]] rinnova la lingua, egli fornisce un'immagine significativa e allo stesso tempo originaria, percuote la roccia con il bastone, dallo spirito produce la vita. Dove la lingua irrigidita nel corso dei secoli diventa chiara e fluida come lava, sgorga anche la fonte in cui passato e presente sono trasparenti e indivisi. (da ''La vita e l'opera di Rivarol'', p. 58)
==''Scritti politici e di guerra 1919-1933''==
*Possiamo affermare di essere stati i primi a superare lo spirito della battaglia dei materiali e a porvi fine come a una misura soprattutto quantitativa della corrispettiva produzione. Seppure i nostri estremi e supremi sforzi non abbiano condotto al successo, comunque con essi allestimmo lo scenario del combattimento moderno, nel quale il materiale torna a essere uno strumento subordinato allo spirito e non l'elemento dominante del combattimento, cioè in cui anche colui che è materialmente svantaggiato può azzardare l'attacco. (da ''La battaglia di materiale'', ''vol. I, 1919-1925'', p. 115)
*Anche il [[destino]] detiene le proprie onorevoli leggi, ma sono leggi di una superiore consequenzialità. <br/> Il destino non conosce alcuna responsabilità personale. Il suo corso accompagna invisibile i fenomeni di superficie, ma improvvisamente, quando d'un tratto tutto il mondo ci fa caso, scosso dalla propria apparente sicurezza, in un colpo solo tutti i conti tornano. [...] Da questo punto di vista deve essere interpretata anche l'esperienza spirituale della guerra: qui una stirpe paga una colpa accumulata da lungo tempo, qui essa vive nel proprio intimo il tracollo di un'intera epoca e delle sue visioni. Certo, i più vissero alla maniera delle bestie, che soffrono senza sapere il perché, questo però è irrilevante, il destino tiene infatti segrete le proprie ragioni, solo in ritardo l'uomo può presagirne l'incondizionata necessità.<br /> Già, un'epoca che aveva visto nel materiale l'altezza suprema, subisce qui il proprio tremendo castigo da parte del materiale stesso. (da ''La battaglia come esperienza interiore'', ''vol. I, 1919-1925'', p. 121)
*Ogni fenomeno è in relazione con il proprio tempo, e tutto è determinato dalla forza configurante di una volontà metafisica che noi dobbiamo riconoscere senza sperare di poterla mai comprendere. [...] Oggi quella volontà prende corpo nella grande città. È irrilevante che si giudichi la [[metropoli]] come un fenomeno gradito oppure sgradito. L'essenziale è che essa costituisca la mente che pensa la volontà fondamentale del nostro tempo, il braccio tramite cui quella volontà crea o colpisce, e la coscienza mediatrice attraverso la quale il finito recepisce ciò che l'infinito ha da dirgli. (da ''Metropoli e campagna'', ''vol. II, 1926-1928 '', p. 97)
*Un monumento dotato di un significato umano universale e tale da rappresentare il modello di come un popolo debba onorare i propri morti. Nel cuore della città, in Place de l'Etoile, sotto il grande [[Arco di Trionfo (Parigi)|Arco di Trionfo]], riposa il [[Milite Ignoto]]. La sua tomba è l'espressione di ciò che è semplice e dignitoso, e chi vi si trattiene di fronte ha molto da imparare da essa: quale che sia la nazione da cui proviene. [...] chi osservi la vita di questa animata città scorrere via freneticamente, e pensi allo sconosciuto che riposa sotto quelle pietre, a quando certamente stava sotto il fuoco, sporco e affamato, lontano e abbandonato, e certo sommamente degno di essere amato, avverte il presagio di ciò che in un uomo è realmente prezioso.<br>Anche il soldato tedesco saluta volentieri l'Ignoto. (da ''Lettera nazionalista'', vol. II, pp. 126-127)
*Il destino subordina il movimento delle forze a un senso superiore. Così due popoli in battaglia vengono stretti in una magica unità, in un corpo ardente che genera qualcosa di nuovo. I colpi non colgono solo i combattenti: colgono al tempo stesso la materia di una forma futura che vuole essere scolpita e plasmata. In quest'opera entrambi i partner hanno la stessa importanza. Anche con il totale annientamento il vinto ha assolto un compito grandioso. Come minimo continua a vivere nel vincitore, che, a sua volta, deve al vinto larga parte della sua nuova figura. La vita sale verso l'alto avvitandosi sugli ostacoli che le si oppongono. Come da qualsiasi teoria meccanicistica vogliamo qui guardarci da quella della «selezione dei migliori». Il tramonto è significativo e fecondo quanto la vittoria. (da ''Il diritto particolare del nazionalismo'', in ''vol. II, 1926-1928'', pp. 152-153)
*Con il sigillo che il [[sacrificio]] mortale imprime all'idea si conferisce all'aspirazione ideale l'estrema espressione: vi si compie ciò che è singolare e irrevocabile, ciò dopo cui nulla più resta da fare.<br>Così l'[[eroe]] e il [[santo]], in quanto i due rappresentanti dell'umanità suprema, testimoniano, ciascuno a suo modo, per la propria idea, l'uno attraverso la sofferenza, l'altro attraverso la lotta, entrambi fino all'annientamento della propria personalità. È riposto un senso più profondo nel fatto che l'anima debba liberarsi del corpo per potersi legare totalmente alla propria idea. Alla loro condizione perfetta, a una condizione ideale, il guerriero e il martire approdano nei momenti in cui la vita – al di là di se stessa – si afferma nel modo più elevato e profondo. (da ''Il sacrificio'', in ''vol. II, 1926-1928'', pp. 262-263)
*Ogni singola vita è infatti il modello delle forze attive in un'epoca, vive anche in qualsiasi altro [[individuo]]. È come un'onda del mare, sulla cui cresta il sole si infrange, offrendo così all'occhio un appoggio in mezzo alla marea di innumerevoli altre, annunciando esse pure. Nel [[milite ignoto]] vediamo il ''concetto'' del sacrificio come un simbolo, nel singolo destino vediamo l<nowiki>'</nowiki>''immagine'' del sacrificio come un simbolo: entrambi sono emblemi che l'anima cerca di crearsi. (da ''Gli indimenticati'', ''Prefazione'', in ''vol. II, 1926-1928'', p. 276)
*Tra noi, com'è ovvio tra soldati, si parlava dell'[[avversario]] con un tono assai più conveniente e rispettoso di quanto all'epoca non si facesse sui giornali. Chi meno del cacciatore di leoni, infatti, potrebbe avere in animo di disprezzare il leone? (da ''All'avversario'', in ''vol. III, 1929-1933'', p. 22)
*La [[lotta]] è legge per il vivente; una nuova visione del mondo trasforma anzitutto i fronti su cui combattere. (da ''La rivoluzione attorno a Karl Marx'', in ''vol. III, 1929-33'', p. 49)
*Cercare di cogliere l'elementare con i mezzi della civilizzazione è come pretendere di afferrarlo allungando un mignolo: niente di più scontato che esso divori subito l'intero braccio. (da ''Cambiamenti nella letteratura di guerra: Il romanzo «O.S.» di [[Arnolt Bronnen]]'', in ''vol. III, 1929-33'', p. 56 )
*Laddove si vede ''una [[forma]]'', non hanno più alcuna importanza le astrazioni con le quali il [[liberalismo]] si ingegna di livellare il suolo divino, contano invece le profonde differenze, il tratto particolare, i confini entro i quali soltanto la vita sa dispiegare le proprie manifestazioni più alte e preziose. (da ''La volontà di dar forma'', in ''vol. III, 1929-33'', p. 66)
*In fondo, nei [[giornale|giornali]] e nelle riviste vedo una sorta di mezzo di trasporto, il cui utilizzo ci è offerto già soltanto per il fatto che partecipiamo alla vita moderna. Sono in qualche modo degli omnibus, sui quali si sale senza poter determinare la qualità dei compagni di viaggio, e che si abbandonano precisamente nei punti che si mirava a raggiungere. Niente ha valore, durante il trasporto, se non il proprio bagaglio. In un'epoca in cui si viaggia non sui carri armati, ma sugli omnibus, in cui l'inchiostro di stampa ha rimpiazzato la polvere da sparo, e in cui gli uomini che si spera di raggiungere vivono dispersi a grandi lontananze, cambiare mezzi di trasporto offre vantaggi impagabili. (da ''Conclusione di un saggio'', in ''vol. III, 1929-33'', pp. 139-140)
*Da una [[Fotografia (immagine)|fotografia]] non ci si deve affatto aspettare più di quanto essa offra. Una fine riproduzione dell'accadere esteriore assomiglia alle impronte che ci hanno lasciato certe bestie rare nella pietra. Esse offrono certamente del materiale alla vista – il modo però in cui la vita dei grandi animali si svolse nei suoi movimenti segreti è tutto da presagire e richiede della fantasia. (da ''La guerra e la fotografia'', in ''vol. III, 1929-33'', p. 196).
*Questa è la differenza tra la vita solita e quella [[eroismo|eroica]]: l'una riconosce il metro della necessità, l'altra quello dell'immortalità. La cura di emanciparsi dalle forme del passato e di essere all'altezza della memoria della posterità è solo il simbolo di una cura mirata ad assicurare il nucleo fondente della vita attraverso tutte le fiamme della distruzione. Ogni memoria si estingue, e sono tavole di pietra, figure di metallo quelle che ci sono tramandate: frammenti di popoli di cui il tempo ha dimenticato i nomi. Ma il mero assolvimento di un compito, e la peculiarità che la vita stessa, intatta dalle circostanze esteriori di abbandono, offre quale testimonianza di sé, assomiglia a un segnale imparentato con l'eternità, e di essa degno. (da ''L'indistruttibile'', in ''vol. III, 1929-33'', p. 217).
==''Sulle scogliere di marmo''==
===[[Incipit]]===
Voi tutti conoscete la selvaggia tristezza che suscita il rammemorare il tempo felice: esso è irrevocabilmente trascorso, e ne siamo divisi in modo spietato più che da quale si sia lontananza di luoghi. Le immagini risorgono, più ancora allettanti nell'alone del ricordo, e vi ripensiamo come al corpo di una donna amata, che morta riposa nella profonda terra e che simile a un miraggio riappare, circonfusa di spirituale splendore, suscitando in noi un brivido di sgomento. Sempre di nuovo ritroviamo negli affannosi sogni il passato, in ogni suo aspetto, e come ciechi brancoliamo verso di esso. La coppa della vita e dell'amore ci sembra non essere stata colma fino all'orlo, per noi, e nessun rimpianto vale a ridonarci tutto ciò che non abbiamo avuto. Oh, fosse questa tristezza d'insegnamento per ogni nuovo attimo di felicità.
===Citazioni===
*La parola è regina e maga ad un tempo. Noi seguivamo l'alto esempio di Linneo, che nel caos degli animali e delle piante era entrato con il bastone di maresciallo, che per lui era la parola. E più mirabile di tutti i regni, contendibili sempre dalla spada, il suo dominio persiste sopra i prati in fiore e sulle legioni innumerabili degli insetti e dei vermi (p. 20)
*La magistrale arte del Forestaro si dimostrava appunto nel somministrare il terrore a piccole dosi, accresciute a poco a poco, allo scopo di produrre una paralisi delle forze che gli si opponevano. Egli assumeva la parte della forza ordinatrice, in questi torbidi, che assai finemente tramava nei suoi boschi, e mentre i suoi agenti minori, entrati a far parte delle leghe della campagna, aiutavano il diffondersi dell'anarchia, gl'iniziati s'introducevano negli impieghi, nella magistratura e perfino nel clero, e vi erano stimati spiriti forti, capaci di dominare la plebaglia. Così il Forestaro agiva al modo di un cattivo medico, che aggrava il male per trarre dal malato gli sperati guadagni (p. 38)
*Profondo è l'odio che l'animo volgare nutre contro la [[bellezza]]. (p. 39)
*L'ordine umano è simile in ciò al cosmo, che di evo in evo deve rituffarsi nell'ardente caos, onde risorgerne rinnovellato. <br/> Perciò noi agimmo bene, distogliendoci da contrasti, ove non si poteva ottener gloria alcuna, e ritornando invece in pace alla marina, per rivolgerci allo studio dei fiori su quelle luminose rive. Nei variopinti disegni dei [[fiore|fiori]], come in segrete scritte a geroglifico, l'immutabile vive, e i fiori sono simili a orioli, ove sia sempre da leggersi l'ora giusta. (p. 45)
==''Tipo Nome Forma''==
*La potenza di creare tipi dell'universo emerge imponendosi dall'indistinto, la parola dal senza nome. L'indistinto e il senza nome sono uno e lo stesso; il fondo del mondo e il fondo dell'uomo sono uno. Della stessa materia sono anche il fondo dell'occhio e delle immagini: l'occhio è terreno e solare. <br/> Dove parola e immagine si incontrano danno un annuncio fugace del paese natio da cui provengono e a cui anelano. È un saluto, da una riva all'altra, oltre il fiume dei fenomeni. (da ''Del Tipo'', p. 19-20)
*Quando nel bosco confondiamo il bruco con il ramo secco e la farfalla con la foglia secca e poi ci accorgiamo dell'inganno, ci assale uno stupore cui segue il rasserenamento. Ed è giusto così, perché nella metamorfosi ci ha sorpresi qualcosa di più che una delle astuzie del microcosmo. Abbiamo riconosciuto l'unità dell'[[universo]] in una delle sue equazioni. Essa sta profondamente al di sotto delle parentele. Così tra il nostro occhio e quello che orna l'ala di una farfalla non vi è alcun rapporto anatomico, ve n'è però uno più profondo. (da ''Del Tipo'', p. 30-31)
*Nell'[[occhio]] i corpuscoli della luce si sposano con i recettori più sottili – qui svanisce la differenza tra mondo animato e inanimato, come tra perla e madreperla. L'opera d'arte attesta la trasformazione; diviene un testo runico, l'arabesco che orna il muro del tempo. (da ''Del Tipo'', p. 64)
*Il potere reale, quello spirituale e quello metafisico scaturiscono dalla medesima sorgente atemporale, restano tuttavia separati nel tempo. E nemmeno agiscono l'uno sull'altro come la moltiplicazione di un ingranaggio. La separazione delle forze è assoluta. La loro comune origine si manifesta nell'analogia, non nell'omologia. Ciò è evidente già nella diversità delle forme: la prima si esercita con l'azione, la seconda con la conoscenza, l'ultima con l'astinenza dall'azione. Per il fatto di aver accettato il calice, Socrate agisce attraverso i millenni. È un gesto più forte di quello che avrebbe compiuto infrangendo le mura del carcere – più forte però anche di tutto ciò che ha insegnato come maestro. (da ''Del Tipo'', p. 82-83)
*«Può essermi assai gradito avere delle idee senza saperlo e vederle addirittura con gli occhi». <br/>Se [[Goethe]] sostiene di non aver colto la pianta originaria solo con il pensiero, ma anche con la «visione», ciò può significare soltanto con l'intuizione o con la «rivelazione» come aveva detto Hamann. Goethe vede la potenza di configurare nell'indistinto e nella sua pienezza o, come dice egli stesso, nella «natura». [[Friedrich Schiller|Schiller]], al contrario, la vede nello spirito. Costui è dunque l'interlocutore più libero, Goethe il più potente, perché è della libera volontà e dei suoi limiti che si tratta in questo confronto, certo, il più significativo che si sia affrontato dai tempi di quello tra [[Lutero]] ed [[Erasmo da Rotterdam|Erasmo]] sullo stesso tema. (da ''Del Tipo'', p. 88-89)
*Se chiediamo a uno scolaro: «Che cos'è un giglio?» egli risponderà «è un fiore» oppure «è una pianta». Se, ancora, gli chiedessimo che cosa sia una pianta, egli risponderà, «un essere», «un essere vivente» o anche «una creatura». Se volessimo sapere da lui il significato di questo, il bambino ammutolirebbe, o si metterebbe a ridere. <br/> In questo gioco di domanda e risposta si rispecchia assolutamente la metodica del nostro penetrare nella natura. Muove dall'oggetto (il giglio indicato), attraverso il tipo (il giglio nominato), alla forma e infine all'indistinto. (da ''Della Forma'', p. 92-93)
*Ogni [[parola]] costituisce una specificazione, una ramificazione, – che anzitutto si distacca dal tronco del linguaggio, poi però anche dalle sue radici, dove abita il silenzio. Il [[silenzio]] è più potente di qualsiasi linguaggio, di qualsiasi nome, di qualsiasi parola. Lo stesso vale per ogni immagine che, nel suo linguaggio figurativo e simbolico, rappresenta un'apparenza, una specificazione, una delimitazione dell'indistinto. <br/> Nell'immagine e nella parola, nelle forme e nei loro nomi si incontrano dunque degli avamposti. Dietro l'immagine vi è l'indistinto nella sua pienezza, dietro la parola l'uomo nella sua silenziosa potenza. (da ''Della Forma'', p. 119-120)
==''Trattato del ribelle''==
*L'essere umano è ridotto al punto che da lui si pretendono le pezze d'appoggio destinate a mandarlo in rovina. E oggi bastano delle inezie a decidere la sua rovina. (p. 11)
*Nel clima della tirannide, l'umorismo, come tutte le altre manifestazioni che accompagnano la libertà, viene meno. Tanto più sarà caustica la battuta di colui che per essa è disposto a rischiare la pelle. (p. 22)
*Se le grandi [[massa|masse]] fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. È questo l'incubo dei potenti. (p. 33)
*L'inevitabile assedio dell'essere umano è pronto da tempo, e a disporlo sono teorie che tendono a una spiegazione logica e completa del mondo, e avanzano di pari passo con il progredire della tecnica. L'accerchiamento del nemico è prima razionale, poi anche sociale, e infine, al momento opportuno, lui, il nemico, viene sterminato. Non vi è destino più disperato che essere catturati in questa spirale, dove il [[diritti|diritto]] viene usato come arma. (pp. 36-37)
*In fondo tirannide e [[libertà]] non possono essere considerate separatamente, anche se dal punto di vista temporale l'una succede all'altra. È giusto dire che la tirannide rimuove e annienta la libertà – anche se non si deve dimenticare che la tirannide è possibile soltanto se la libertà è stata addomesticata e ormai ridotta a vuoto concetto. (p. 40)
*Chiamiamo invece [[Ribelle]] chi nel corso degli eventi si è ritrovato isolato, senza patria, per vedersi infine consegnato all'annientamento. Ma questo potrebbe essere il destino di molti, forse di tutti – perciò dobbiamo aggiungere qualcosa alla definizione: il Ribelle è deciso ad opporre resistenza, il suo intento è dare battaglia, sia pure disperata. Ribelle è dunque colui che ha un profondo, nativo rapporto con la libertà, il che si esprime oggi nell'intenzione di contrapporsi all'automatismo e nel rifiuto di trarne la conseguenza etica, che è il fatalismo. (pp. 41-42)
*Di volta in volta possono cambiare gli argomenti, ma la [[stupidità]] terrà il suo tribunale in eterno. Veniamo condannati, prima per aver oltraggiato gli dèi, poi per non esserci piegati a un dogma, e poi ancora per aver rinnegato una teoria. Non esistono parola o pensiero, nel cui nome non sia già stato versato del sangue. Socratica è la consapevolezza della nullità di ogni giudizio in un senso più elevato di quanto possano stabilirlo il pro e il contro degli uomini. Il vero [[giudizio]] è pronunciato sin dall'inizio: esso mira a esaltare la vittima. (p. 78)
*L'umana grandezza va conquistata lottando. Essa trionfa quando respinge nel cuore dell'uomo l'assalto dell'abiezione. Qui è racchiusa la sostanza della storia. Nell'incontro dell'uomo con se stesso, o meglio con la propria divina potenza. Chi vuole insegnare la storia deve saperlo. [[Socrate]] chiamava il suo demone questo luogo segreto da dove una voce, che era già al di là delle parole, lo consigliava e lo guidava. Potremmo chiamarlo anche il bosco. (p. 79)
*Il motto del Ribelle è: "Hic et nunc" – essendo il Ribelle uomo d'azione, azione libera ed indipendente. Abbiamo constatato che questa tipologia può comprendere solo una frazione delle masse, e tuttavia è qui che si forma la piccola élite capace di resistere all'automatismo e di far fallire l'esercizio della forza bruta. È l'antica libertà in veste moderna: la libertà sostanziale, elementare, che si ridesta nei popoli sani ogniqualvolta la tirannide dei partiti o dei conquistatori stranieri opprime il paese. Non è una libertà che si limita a protestare o emigrare: è una libertà decisa alla lotta. (pp. 93-94)
*Quando tutte le istituzioni divengono equivoche o addirittura sospette, e persino nelle chiese si sente pregare ad alta voce non per i perseguitati bensì per i persecutori, la responsabilità morale passa nelle mani del singolo, o meglio del singolo che ancora non si è piegato. (p. 114)
*Il Ribelle è il singolo, l'uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il Ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni. Qui, purché in lui sopravviva qualche purezza, tutto diventa più semplice. (p. 114)
==''Viaggi in Sicilia''==
*[[Segesta]]. Il tempio si incastra nel paesaggio in una compatta unità di forza selvaggia e di armonia. Era una giornata nuvolosa e tirava vento; il moto delle nubi e l'equilibrio dei monti sembravano subire il dominio del santuario. Se non ci fosse il tempio a concedere una dilazione, le forze della natura si scaglierebbero titanicamente l'una sull'altra. Il rapporto ideale tra potenza e ordine è raggiunto nella distribuzione in linea orizzontale e verticale: con la contemplazione lo spirito acquista sicurezza e quietudine.<br/> Simili edifici sono installazioni di ordine superiore, nella cui sfera d'influenza la vita artistica ed eroica si nutre per secoli. Vi si esterna in una volta sola l'intera forza terrestre; in questo senso è il suolo a sospingerli, come per effetto di un processo di cristallizzazione. Si sente che tra questi edifici e il suolo c'è un'affinità; eppure sono composizioni dello spirito – perciò si tratta al tempo stesso di formazioni della potenza incosciente e di quella cosciente.<br/> Durante la salita verso il teatro mi voltavo spesso verso il santuario, constatando che il prodigio cresce con la distanza. Torna a onore dei greci la cognizione del rango della riduzione e del suo rapporto con la grandezza; similmente, anche il cristallo appare come il modello ridotto ma insieme intellegibile della terra. (da ''La Conca d'oro'', Mondello 23 aprile 1929, pp. 31-32)
*Al ritorno ci siamo fermati ad Alcamo. È singolare la maniera in cui il sole disfa la pietra avvolgendola fino al nucleo nella vampa aurata. I contorni si sbriciolano e questo agglomerato solare si fonde nella lontananza con lo scenario di monti e di rocce su cui si è innalzato. Dapprincipio la patina del tempo fa invecchiare le cose, ma poi sopprime le tracce della storia e restituisce le opere alla natura. Queste diventano allora «edifici», nel senso in cui con questa parola alludiamo anche alle tane e ai nidi, come nel caso delle api, delle formiche e delle lucertole. Nel vederli siamo colti da una specie di torpore; presagiamo che qui anche la vita ha smarrito la sua dimensione storica e pulsa in guisa più istintiva ed elementare. Questa sensazione si avverte in Sicilia in modo speciale; […] (da ''La Conca d'oro'', Mondello 23 aprile 1929, p. 32)
*La corrispondenza di spazio e tempo vale anche sotto questo rispetto; gli spostamenti spaziali possono avvicinarci ai tempi passati. Comunque si voglia giudicare, in questa immersione si cela anche qualcosa di salutare: espressioni come «in [[Italia]]» o «in campagna» comportano anzitutto una diminuzione del ritmo, una scottatura più lieve allo scorrere del tempo. Si ritorna nel mondo dell'infanzia e delle fiabe. Oltre il [[Brennero]] sentiamo cadere una pietra dal petto, uno dei pesi dell'orologio della vita. (da ''La Conca d'oro'', Mondello 26 aprile 1929, p. 37)
*Tra [[simmetria]] e asimmetria c'è nel mondo organico una polarità analoga a quella della [[necessità]] e della [[libertà]] nel mondo spirituale. Con ciò sembra altrettanto difficile ritrovare la simmetria quanto recuperare l'elemento originario. Tutte le forme simmetriche inclinano allo stato inerziale, quindi si troverà che spesso vi corrisponde una tendenza alla corazzatura. Per contro le forme asimmetriche sono delle possibilità pienamente esplicate, sono i veicoli dell'evoluzione, del mutamento, della deviazione. [...] Lo stesso vale per i singoli organi; così la formazione del [[Pollice (dito)|pollice]] non è soltanto un progresso verso l'asimmetria, ma è anche un progresso della libera forza creatrice.<br>È un rapporto attivo anche nello stile umano. Mutamenti sociali, conquiste di libertà, si annunciano attraverso spostamenti e irregolarità dello stile. [...] anche il nostro [[barocco]] è in stretto rapporto con una specie nuova di libertà, e al primo avvitarsi delle colonne corrispondono sul piano spirituale avvolgimenti come quelli che si possono studiare nelle transizioni dell<nowiki>'</nowiki>''[[w:Orthoceras regulare|orthoceras]]'' all'ammonite. In questo senso lo ''[[Jugendstil]]'' è un fatale segno premonitore, e come tale è stato anche spesso inteso. La [[tecnica]] spinge invece verso la simmetria e quindi, verosimilmente, anche verso situazioni al massimo grado conservative. (da ''La Conca d'oro'', Mondello, 27 aprile 1929, pp. 40-41)
*{{NDR|La [[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|Chiesa di San Cataldo]] a [[Palermo]]}} Uno dei grandi segnali di svolta dell'Europa, più semplice e più forte ancora dell'[[Alhambra]], uno scabro cippo confinario. (da ''Uno sguardo sull'[[Etna]]'', Taormina, 27 settembre 1977, p. 55)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Visita a Godenholm''===
Il mare era così liscio e immobile che, ai piedi della scogliera, i suoi contorni si increspavano appena. Gruppi di uccelli marini riposavano sull'acqua. Pareva che, alla vista di quegli stormi sognanti, la desolazione, la solitudine della spiaggia si facessero ancora più profonde – che vi si intrecciasse il vuoto. Quel vuoto che, di quando in quando, trovava voce nel grido di un gabbiano. <br/> A ciascuno di quei richiami striduli, lamentosi, un fremito correva a Moltner.
===''Un incontro pericoloso''===
Era la prima domenica di settembre, una giornata azzurra. Spesso in quest'epoca lo splendore dell'estate concentra le sue ultime forze in un'ultima festa prima che avvampino i colori autunnali. Le notti sono più fresche; così l'alba si bagna di rugiada e la mattina è tiepida e gradevole. Il fogliame degli alberi si è scurito; si staglia contro il cielo come metallo a sbalzo. Anche nelle città si attenua la calura e vi penetra un'aura di lusso e di gaiezza.
==Citazioni su Ernst Jünger==
*Aruspice, stilita e stilizzatore anzi gran manierista e corruttore della problematica moderna Jünger di diritto entra nella storia del dandysmo europeo: un acciaiato dandy che trae luce da ogni contrasto col nichilismo moderno, suo indispensabile sfondo. ([[Marianello Marianelli]])
*{{NDR|Nel 1937 lo scrittore incontra Jünger a Berlino davanti a un cinema da cui uscivano frotte di spettatori}} Cercai di trarlo in disparte fuori dalla folla, osservando: "Orribile questa massa di popolo, questo è proprio come al congresso del partito.<ref>Negli stessi giorni si teneva a Norimberga la più imponente adunata di massa in occasione del Congresso del Partito nazionalsocialista.</ref>" Egli rispose: "Oh, non mi disprezzi il ''demos'', esso è pur già una potenza, per quanto non molto appetibile". Chiestogli cosa facesse, disse: "Mi sono cercato una specola più elevata, dalla quale osservo come le cimici si divorino tra loro". Osservai, alquanto irritato, che egli si era sempre ritirato volentieri su un'altra stella, al che egli replicò: "Sì, su una stella un po' più decente, diciamo Marte o Venere, non mai Saturno, il quale ha strisce di nebbia e inoltre lì c'è già [[Oswald Spengler|Spengler]]." ([[Ernst von Salomon]])
*Come tutti gli autori profetici Jünger balbetta. Egli autorizza una seconda lettura, proposta da [[Jan Patočka|Patočka]]. Il filosofo ceco prolungava l'esperienza del fronte con l'esoterica solidarietà di quelli che ne accettano lo sconvolgimento assoluto. Il Bene, la Salvezza, l'Immortalità e non meno la Razza, la Classe, il Genere umano, tutte le pretese verità del "giorno" perdono allora la loro immacolata evidenza. In mancanza d'ideali comuni incrollabili, una comunità demistificata può nondimeno far fronte. Nelle resistenze che inventano esseri alle prese con l' ''Erlebnis'' delle desertificazioni letali, Patočka individua i sintomi di una solidarietà degli afflitti. Quella che, dall'origine greca dell'Occidente, giura con [[Eschilo]] «né dispotismo né anachia», quella che oppone alla tirannia la democrazia e alla teologia delle violenze divine la filosofia della cura di sé, ''i. e''. della cura del male intorno e nel più profondo di sé. Non è una simile solidarietà dei mortali che evoca la melopea dei pescatori delle Azzorre? «Il canto dell'uomo – questa canzone che contemporaneamente si dispiega con orgoglio e supplica sommessa.» Libertà davanti alla morte, uguaglianza nella morte, fraternità contro la morte, assolutamente contro. Così naviga la repubblica universale dei dissidenti. ([[André Glucksmann]])
*Contrariamente a [[René Quinton|Quinton]], Jünger non trascura, piuttosto esagera il lato tecnico della guerra, che sembra annientare il guerriero ancor meglio del proiettile che lo uccide. ([[Roger Caillois]])
*È questa impassibilità di registrazione il più appariscente carattere della sua prosa, maturata del resto non solo dall'esperienza dell'età dell'acciaio, ma dall'esercizio scientifico e dallo studio degli esemplari di tutti i tempi. Il gioco dei sentimenti, come nei massimi scrittori, si riflette piuttosto in certe increspature improvvise di quella superficie smagliante; segreti refoli del ritmo o un digradare di colori nei suoni accennano – ma solo a chi paziente esamini il tessuto nell'originale – la mobilità di cieli al primo sguardo immutabili. Ché la prosa di Jünger va letta come poesia, e d'uno dei più sottili orchestratori. [...] Per Jünger «realista» nella visione della vita, ma nella pratica dell'arte – senza dubbio – platonico, ogni aspetto del mondo si deve nella scrittura modellare secondo un'idea che preesistente gli corrisponde: nell'identità dell'archetipo e della frase, la perfezione. ([[Leone Traverso]])
*I diari di guerra di Jünger forniscono forse la migliore e più sicura prova delle enormi difficoltà che incontra l'individuo quando intende conservare le proprie concezioni morali e il proprio concetto di verità in un mondo nel quale verità e morale hanno perso qualsiasi espressione riconoscibile. Nonostante l'innegabile influsso esercitato dai suoi primi lavori su taluni membri dell'intellighenzia nazista, Jünger è stato dal primo all'ultimo giorno del regime un attivo oppositore del nazismo e ha con ciò provato che il senso dell'onore un po' fuori moda, un tempo comune tra i membri del corpo degli ufficiali prussiani, era pienamente sufficiente ai fini della resistenza individuale. ([[Hannah Arendt]])
*In Ernst Jünger il collezionista, il botanico e l'entomologo s'incontrano con il metafisico: ma mentre i primi sono, per così dire, immersi nella fredda luce diurna, godono di un'ottica smaltata e tersa, sovranamente estranei alla bassura e alle bufere dell'esistenza, il secondo sembra affiorare dai chiarori diafani di un acquario con il silenzio estatico di chi ha percorso le profondità dei processi vitali, seguendo gli avvolgimenti labirintici e le trame sottilmente ambigue di misteriosi orrori e di malvagi destini. ([[Ferruccio Masini]])
*Jünger ritiene scontato che sia più degno partecipare con ebbrezza alla guerra che lasciarsi passivamente inghiottire da essa. ([[Roger Caillois]])
*Proprio lo scarto delle linee, l'efflorescenza multipla e caotica, la fascia di ramificazioni aparallele tipiche del rizoma diventano, in Jünger, la ''machina magica'', l'organo ''stereoscopico'' con cui egli interpreta la totalità del reale, calandosi in quella profondità del tempo dove si spengono le ultime grida umane. È a questa modalità del ''doppio sguardo'' che è data la possibilità non già di trascendere il divenire, bensì di scinderlo nelle sue «potenze» e quindi di ricomporlo ad un grado qualitativamente superiore di intensità significante. ([[Ferruccio Masini]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Ernst Jünger, ''Ad hoc'', Klett Verlag, Stuttgart, 1970. Traduzione italiana parziale in ''Ricordo di Henry Furst'', nel volume ''Il meglio di Henry Furst'', a cura di Orsola Nemi, Longanesi, Milano, 1970, pp. 11-22.
*Ernst Jünger, ''Al muro del tempo'', traduzione di A. La Rocca e A. Grieco, Adelphi, 2000.
*Ernst Jünger, ''Avvicinamenti. Droghe ed ebbrezza'', traduzione di Sandrin C.; Igazio U., Guanda, Parma, 2006.
*Ernst Jünger, ''Boschetto 125''. Una cronaca delle battaglie in trincea nel 1918, a cura di Quirino Principe, traduzione di Alessandra Iadicicco, Guanda, Parma, 1999.
*Ernst Jünger, ''Cacce sottili'', traduzione di A. Iadicicco, Guanda, Parma, 1997
*Julien Hervier, ''Conversazioni con Ernst Jünger'', traduzione dal francese di Armando Marchi, Guanda, Parma, 1987. ISBN 8877462612.
*Ernst Jünger, ''Due volte la cometa'', traduzione di Quirino Principe, Guanda, Parma, 1989.
*[[Heimo Schwilk]], ''Ernst Jünger, {{small|Una vita lunga un secolo, Con 44 illustrazioni su tavola}}'', traduzione di Domenico Carosso, Effatà Editrice, Cantalupa, Torino, 2013. ISBN 978-88-7402-778-1
*Ernst Jünger, ''Eumeswil'', traduzione di Maria Teresa Mandalari, Guanda, Parma, 2001. ISBN 8877463643
*Ernst Junger, ''Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico'', traduzione di Angelica Mezzolla, in ''I Quaderni di Avallon'', Il Cerchio-Iniziative Editoriali, Rimini, 1991, n. 25, pp. 99-121.
*Ernst Jünger, ''Foglie e pietre'', traduzione di Flavio Cuniberto, Adelphi, 1997. ISBN 9788845913211.
*Ernst Jünger, ''Giardini e strade. {{small|Diario 1939-1940. In marcia verso Parigi}}'', traduzione di Alessandra Iadicicco, Guanda, Parma, 2008. ISBN 978-88-8246-494-3
*Ernst Jünger, ''Heliopolis'', a cura di Quirino Principe, traduzione di Marola Guarducci, Guanda, Parma, 2006. ISBN 8882463621.
*Antonio Gnoli, Franco Volpi, ''I prossimi Titani. Conversazioni con Ernst Jünger'', Adelphi, 1997. ISBN 9788845913259
*Ernst Junger, ''Il contemplatore solitario'', a cura di Henri Plard, traduzione e postfazione di [[Quirino Principe]], Guanda, Parma, 2000, ISBN 8877463686.
*Ernst Jünger, ''Il Cuore Avventuroso. Figurazioni e capricci'', traduzione di Quirino Principe, Guanda, Parma, 2001.
*Ernst Jünger, ''Il libro dell'orologio a polvere'' , traduzione di A. La Rocca e G. Russo, Adelphi, 1994.
*Ernst Jünger e Edmund Schultz. ''Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro tempo'', traduzione di Maurizio Guerri, 2 vol., 2007, Mimesis Edizioni/Métis Presses. ISBN 978-88-8483-531-4.
*Ernst Jünger e [[Carl Schmitt]], ''Il nodo di Gordio'', a cura di Carlo Galli, traduttore di Giuseppina Panzieri, Il Mulino, Bologna, 2004. ISBN 88-15-09742-2
*Ernst Jünger, ''Il problema di Aladino'', traduzione di B.R. Bianchi, Adelphi, 1998.
*Heimo Schwilk, ''Il sogno dell'anarca''. Incontri con Ernst Jünger, traduzione di A. Sandri e C. Beretta, Herrenhaus, 1999.
*Ernst Jünger, ''Il tenente Sturm'', traduzione di Alessandra Iadicicco, Guanda, Parma 2000, ISBN 8877469684.
*Ernst Jünger, ''Irradiazioni''. Diario (1941-1945), traduzione di Henry Furst, Guanda, Parma, 1993. ISBN 9788877468246.
*Ernst Junger, ''L'Albero''. Quattro prose, traduzione di Alessandra Iadicicco, Herrenhaus, 2003. ISBN 88-87761-11-6
*Alberto Moravia, ''L'inverno nucleare'', pp. 59 -68, Bompiani, Milano, 2000, ISBN 8845245802
*Ernst Jünger. ''L'operaio. Dominio e Forma'', cura e traduzione di Quirino Principe, Guanda, Parma, 2004.
*Ernst Jünger, ''La capanna nella vigna''. Gli anni dell'occupazione 1945-1948, traduzione di Alessandra Iadicicco, Guanda, Parma, 2009.
*Ernst Jünger, ''La forbice'', traduzione di A. Jadicicco, Guanda, Parma, 1996.
*Ernst Jünger, ''La pace'', traduzione di Adriana Apa, con uno scritto di Saverio Vertone, Guanda, Parma, 1993. ISBN 8877465204
*Ernst Jünger, ''Le api di vetro'', traduzione di Henry Furst, Guanda, Parma, 1993.
*Ernst Jünger, ''Lo Stato mondiale''. Organismo e organizzazione, traduzione di Alessandra Iadicicco, Guanda, Parma, 1998. ISBN 88-7746-944-7
*Ernst Jünger, ''Ludi africani'', traduzione di Ingrid Harbeck, Guanda, Parma, 1995. ISBN 8877468378
*Ernst Jünger, ''Maxima-Minima''. Annotazioni su L'operaio , traduzione e postfazione di Alessandra Iadicicco, 2012, Guanda. ISBN9788860887573
*Ernst Jünger, ''Nelle tempeste d'acciaio'', traduzione di G. Zampaglione, Guanda, Parma, 1998.
*Ernst Jünger e Martin Heidegger ''Oltre la linea'', traduzioni di Alvise la Rocca e Franco Volpi, Adelphi, 1998.
*Ernst Jünger, ''Prognosen'', Bernd Klüser, München 1993. Traduzione italiana parziale: Prognosi, Esposizione, La rivoluzione del mondo e della terra, in La Biennale di Venezia. XLV Esposizione Internazionale d'Arte; Punti cardinali dell'arte (14 giugno – 10 ottobre 1993), vol I, traduzione di Anna Bagnari, Barbara Bertin, Marco Bettini, Nicola Curcio, Angela Fazzini, Ada Ferianis, Alberto Folin, Anthony Marasco, Susanne Müller, Elisabetta Pastorella, Paolo Vettore e Marsilio, Venezia, 1993.
*Ernst Jünger, ''Rivarol. Massime di un conservatore'', traduzioni di Brunello Lotti e Marcello Monaldi, Guanda, Parma, 2004.
*Ernst Jünger, ''Scritti politici e di guerra 1919-33,'' vol. I, 1919-1925, raccolti e commentati da Sven Olaf Berggötz, traduzione di Alessandra Jadicicco, prefazione di Quirino Principe, Libreria Editrice Goriziana. ISBN 88-86928-69-6.
*Ernst Jünger, ''Scritti politici e di guerra 1919-33,'' vol. II, 1926-1928, raccolti e commentati da Sven Olaf Berggötz, traduzione di Alessandra Iadicicco, prefazione di Quirino Principe, 2004, Libreria Editrice Goriziana. ISBN 88-86928-77-7.
*Ernst Jünger, ''Scritti politici e di guerra 1919-33,'' vol. III, 1929-1933, raccolti e commentati da Sven Olaf Berggötz, traduzione di Alessandra Iadicicco, prefazione di Quirino Principe, Libreria Editrice Goriziana, 2005. ISBN 88-86928-84-X.
*Ernst Jünger, ''Sulle scogliere di marmo'', introduzione di Quirino Principe, traduzione di Alessandro Pellegrini, Guanda, Parma, 1988.
*Ernst Jünger, ''Tipo Nome Forma'', traduzione di Alessandra Iadicicco, Herrenhaus, 2002.
*Ernst Jünger, ''Trattato del ribelle'', traduzione di F. Bovoli, Adelphi, Milano, 1990.
*Ernst Jünger, ''Un incontro pericoloso'', traduzione di Anna Bianco, Adelphi, 1997. ISBN 88-459-1338-4
*Ernst Jünger, ''Viaggi in Sicilia'', traduzione di Giuseppe Raciti, Sellerio editore,Palermo,1993.
*Ernst Jünger, ''Visita a Godenholm'', traduzione di Ada Vigliani, Adelphi, 2008. ISBN 9788845922558.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Filosofi tedeschi]]
[[Categoria:Scrittori tedeschi]]
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Wilbur Smith
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[[Immagine:Wilbur Smith.jpg|thumb|Wilbur Smith autografa una copia di ''The Quest'' (''Alle fonti del Nilo'')]]
'''Wilbur Addison Smith''' (1933 – 2021), scrittore zambiano.
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==Citazioni di Wilbur Smith==
*Alcune [[vigneto|viti]] crescono nel terreno sbagliato, altre si ammalano prima della vendemmia e altre ancora sono rovinate da un cattivo viticoltore. Non tutta l'uva fa il vino buono. (da ''La voce del tuono'')
*Ci sono gli eroi e ci sono anche i mostri, ma siamo quasi tutti comuni mortali, coinvolti in avvenimenti troppo feroci per noi. Forse alla fine di tutte queste lotte non erediteremo che le ceneri di una terra già bella (Shasa Courteney in ''I fuochi dell'ira'')
*Essendo un esperto, Shasa sapeva che il denaro non era né buono né cattivo, ma semplicemente amorale. Sapeva che il denaro non ha coscienza, ma contiene il massimo esponenziale di bene e di male che ci sia. Era l'uomo che lo possedeva ad operare la scelta, e quella scelta si chiamava potere. (da ''I fuochi dell'ira'')
*Il [[tempo]] scappa di mano, ancor più della [[ricchezza]]. Non c'è banca che possa tenere al sicuro questa cosa così preziosa, che spendiamo così prodigalmente in banalità. (da ''L'ombra del sole'')
*In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli eredi dell'Eden'')
*In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli eredi dell'Eden'')
*L'[[amore]] è la moneta più preziosa che hai a disposizione, usala nel mercato in cui sei sicuro di non essere ingannato. (da ''Uccelli da preda'')
*L'[[impazienza]] è sempre stata uno dei miei difetti. Quasi tutti gli errori che ho commesso sono stati provocati da quella, Ma con gli anni sono un po' migliorato... A venti, volevo vivere la vita intera in una settimana. Adesso mi accontenterei di un anno. (Bruce Curry in ''L'ombra del sole'')
*La [[passione]] di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. Una donna è come il calderone di un mago, che deve sobbollire a lungo sui carboni prima di poter sprigionare il suo incantesimo. Sii rapido in tutto, tranne che nell'amore. (da ''Uccelli da preda'')
*Non scrivere mai per piacere al [[pubblico]], ma per piacere a te. (da ''Il dio del fiume'')
*Per Dio, adesso capisco perché non vai a puttane. Sei una di loro. (Ralph Ballantyne in ''Gli angeli piangono'')
*Quando entrano in concorrenza per lo spazio vitale, gli [[animali]] perdono sempre. (da ''L'ultima preda'')
*Se le lacrime potessero pagare i nostri debiti, se con le mie lacrime potessi comperarti un'indulgenza nei confronti di ogni dolore, se piangendo adesso potessi fare in modo che tu non debba mai piangere... allora piangerei fino a consumarmi gli occhi. (Sean Courtney in ''Il destino del leone'')
* Questi sono i frusti sentimenti di una donnetta debole e vile. Sei stanca e non stai bene. Ora dormi. E domani sarai di nuovo coraggiosa. Domani. (Centaine De Thiry in ''La spiaggia infuocata'')
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''I Courtney Atto I''===
====''Uccelli da preda''====
La brusca inclinazione dell'albero costrinse il ragazzo ad aggrapparsi al bordo della coffa dov'era accovacciato, sessanta piedi sopra il ponte, mentre la nave virava di bordo e prendeva l'abbrivio col vento in poppa. Era una caravella e si chiamava ''Lady Edwina'', dal nome della madre del ragazzo: una donna che lui ricordava a stento.
====''Monsone''====
I tre ragazzi, risalendo la forra, sbucarono alle spalle della cappella, così da non farsi scorgere né dalla casa padronale né dalle scuderie. Come sempre li guidava Tom, il maggiore d'età, ma il fratello più piccolo gli stava alle costole e, non appena Tom fu giunto alla prima svolta del ruscello, in un punto che dominava il villaggio, il bambino riprese a protestare.
====''Orizzonte''====
Fermi sulla battigia, i tre guardavano la luna, che stendeva sulle acque scure un sentiero di riflessi baluginanti e iridescenti.<br>
«Mancano appena due giorni al plenilunio...» disse Jim Courteney in tono sicuro. «E gli steenbras rossi saranno famelici come leoni», aggiunse, riferendosi ai grandi pesci di profondità che appartenevano alla famiglia dei dentici. Spumeggiando, un'onda risalì la spiaggia fino a lambire le sue caviglie.
====''Il leone d'oro''====
Non erano più uomini, erano i detriti della guerra sospinti dall'oceano Indiano sulle sabbie rosse dell'Africa. Molti dei corpi erano stati dilaniati dai colpi d'arma da fuoco o mutilati dalle armi affilate dei nemici. Altri erano annegati e, con la decomposizione, il gas che gonfiava il loro ventre li aveva fatti riaffiorare in superficie come tappi di sughero; gli uccelli marini saprofagi e gli squali se ne erano cibati con gusto. I pochi rimasti erano stati portati dalla risacca fin sulla spiaggia, dove i predatori umani aspettavano di spolparli.<br>
Due bambini precedettero di corsa la madre e la nonna lungo la riva, strillando eccitati ogni qual volta scoprivano qualcosa depositato dal mare, non importava quanto trascurabile e insignificante fosse.<br>
«Ce n'è un altro!» gridò il più grande dei due, in somalo. Indicò il punto in cui il pennone di una nave spiccata sulla spiaggia, unito a un lungo lembo di vela strappata. Vi era attaccato il corpo di un uomo bianco, che nel tentativo di salvarsi si era legato al pennone con una volta di cima di canapa. I due ragazzi si fermarono accanto alla carcassa, ridendo.
===''I Courtney Atto II''===
====''Il destino del leone''====
Un fagiano selvatico solitario volava lungo l'erta della collina, quasi rasente i lunghi steli dell'erba. Quando raggiunse la cresta, reclinò le ali e allungò le zampe, poi scomparve al coperto. Dalla valle lo seguivano due ragazzi e un cane. Davanti veniva il cane, con la lingua rosea che penzolava all'angolo della bocca, e i gemelli lo seguivano correndo spalla a spalla. Avevano entrambi scure chiazze di sudore sulla camicia color kaki, poiché il sole africano era ancora caldo, anche se ormai mezzo nascosto dalla linea dell'orizzonte.
====''La voce del tuono''====
Quattro anni di viaggio nella foresta, lontano da ogni strada, avevano ridotto i carri a malpartito. Molti raggi e timoni erano stati rifatti con legno dei bushveld; i teloni di copertura avevano tante toppe che la stoffa originale era appena visibile; decimati dai predatori e dalle malattie, i tiri erano ridotti da diciotto a dieci buoi per carro. Tuttavia quella piccola ed esausta carovana trasportava le zanne di cinquecento elefanti: dieci tonnellate d'avorio, il frutto della carabina di Sean Courteney; avorio che, appena arrivato a Pretoria, egli avrebbe convertito in circa quindicimila sterline d'oro.
====''Gli eredi dell'Eden''====
Sul fronte francese incombeva un cielo livido e ingombro di nuvole basse, che rotolavano con lenta dignità verso le linee tedesche.<br>
Il generale di brigata Sean Courteney aveva già passato quattro inverni in Francia e ormai, grazie anche alla sua esperienza di agricoltore, era in grado di giudicarne il clima con la stessa precisione con cui valutava quello della sua Africa natale.
===''I Courtney Atto III''===
====''La spiaggia infuocata''====
Michael si svegliò al tuono rabbioso dei cannoni. Era l'osceno rito antelucano di sempre. Dai due lati delle alture le poderose artiglierie avversarie sacrificavano selvaggiamente agli dèi della guerra.<br>
Michael rimase sdraiato nel buio sotto il peso delle sei coperte di lana, guardando i lampi delle cannonate attraverso il telo. Sembrava una spaventosa aurora boreale. Le coperte erano fredde e viscide come la pelle di un morto, mentre pioggia e vento schiaffeggiavano la tenda sopra la sua testa. Il freddo cane, che lo mordeva fin sotto le coltri, gli infondeva anche un barlume di speranza: con quel tempo non si poteva volare.
====''Il potere della spada''====
La nebbia gravava sull'oceano, smorzando suoni e colori, ma i primi refoli della brezza mattutina già ne increspavano il grigiore in un lieve turbinio ondeggiante: ben presto sarebbe sparita verso l'entroterra. Il peschereccio era a tre miglia dalla costa e si manteneva ai bordi della corrente, in quella zona di confine in cui le acque luminose dei bassi fondali si mescolano a quelle più scure e ricche di plancton vitale che sorgono dagli abissi, disegnando una linea netta di verde intenso.
====''I fuochi dell'ira''====
Tara Courteney non vestiva di bianco dal giorno delle nozze. Il suo colore preferito era il verde, che meglio si adattava ai folti capelli castani.<br>
Tuttavia l'abito bianco tornava a farla sentire una sposa, oggi, tremula e un po' impaurita, ma con un senso di gioia e dedizione profondo. Colletto alto e polsini erano impreziositi da pizzi, i capelli erano stati spazzolati fino a emettere bagliori rosso rubino nella chiarità solare del Capo. Le guance erano accese dall'eccitazione: benché avesse partorito quattro figli, aveva la vita sottile di una vergine.
====''L'ultima preda''====
Era rimasta seduta senza muoversi per oltre due ore, e il bisogno di farlo era diventato quasi insostenibile. Ogni muscolo del uso corpo anelava alla liberazione. Aveva le natiche intorpidite e nonostante avesse ricevuto il consiglio di svuotare la vescica prima di entrare nel capanno da appostamento lei non lo aveva fatto, imbarazzata dalla compagnia maschile e ancora troppo intimidita dalla savana per allontanarsi da sola fino a un luogo isolato. Ora si rimproverava per quell'eccesso di pudore e di insicurezza.<br>
Guardava dalla feritoia della rozza struttura ricoperta d'erba, situata all'estremità di una stretta galleria scoperta che i portatori avevano scrupolosamente liberato dalla fitta vegetazione della savana, perché anche un solo stelo avrebbe potuto deviare un proiettile lanciato a tremila piedi al secondo. La galleria era lunga una sessantina di iarde, sufficienti per consentire un perfetto allineamento del mirino telescopico del fucile.<br>
Senza muovere la testa Claudia girò gli occhi verso il padre, seduto accanto a lei nel capanno. Aveva appoggiato la canna del fucile davanti a sé, nell'incavo di un ramo, e teneva la mano destra sul calcio: gli sarebbe bastato avvicinarlo alla guancia di pochi pollici per essere pronto a mirare e fare fuoco.
====''La volpe dorata''====
Un nugolo di farfalle s'innalzò nel sole, la brezza le sparpagliò nel cielo estivo e centomila volti giovani e splendenti si volsero per seguirne il volo.<br>
In prima fila tra quella folla immensa c'era una ragazza, la ragazza che lui stava osservando ormai da dieci giorni. Come un cacciatore che studia la preda, aveva finito per conoscere con una bizzarra intimità ogni suo gesto e movimento, il modo di voltare la testa quando qualcosa attirava la sua attenzione, il modo di inclinarla per ascoltare e di scuoterla in segno d'irritazione o d'impazienza. Ora, in un atteggiamento nuovo, la ragazza levava il volto verso la splendida nube d'insetti alati e, persino a quella distanza, l'uomo riusciva a scorgere il brillio dei denti mentre le labbra si atteggiavano in un morbido cerchio rosa di meraviglia.
===''Ciclo dei Ballantyne''===
====''Quando vola il falco''====
L'Africa stava accucciata sull'orizzonte, quasi un leone pronto all'agguato, color fulvo e oro nel primo sole, gelata dal freddo della Corrente del Benguela.<br>
Robyn Ballantyne stava in piedi accanto al parapetto della nave e la guardava. Era lì da un'ora prima dell'alba, molto prima che si cominciasse a vedere la terra. Sapeva che era là, ne sentiva nel buio la vasta presenza enigmatica, ne avvertiva il respiro, caldo e secco di aromi, sopra le fredde esalazioni vischiose della corrente su cui correva la grande nave.
====''Stirpe di uomini''====
Non era mai stato esposto alla luce del giorno, non una sola volta nei duecento milioni di anni da quando aveva assunto la sua attuale forma, eppure sembrava esso stesso una goccia di distillata luce solare.<br>
Era stato concepito in un calore immenso quanto la superficie del sole, nelle impossibili profondità sotto la crosta terrestre, nel magma fuso che sgorgava dal cuore stesso della terra. A quelle terribili temperature ogni impurità era stata bruciata ed eliminata lasciando, soli e puri, gli atomi di carbonio che, sotto pressioni che avrebbero frantumato montagne, erano stati ridotti di volume e compressi a una densità non posseduta in natura da nessun'altra sostanza.
====''Gli angeli piangono''====
Tre uomini uscirono a cavallo dalla foresta con un'impazienza trattenuta che neppure le settimane faticose di continua ricerca avevano potuto smussare.<br>
Si fermarono a fianco a fianco e guardarono giù, in un'altra valle poco profonda. Tutti gli steli dell'erba inaridita dall'inverno portavano un seme lanuginoso d'un rosa tenero, e la brezza leggera li agitava e li faceva danzare, così che sul fondovalle le antilopi nere del branco sembravano immerse fino al ventre in una turbinante nebbia rosata.
====''La notte del leopardo''====
Era un venticello che aveva già percorso più di mille miglia, perché veniva dal Kalahari, il vasto e desolato deserto che i piccoli boscimani gialli chiamano "Il Gran Secco."<br>
Adesso che aveva raggiunto la valle dello Zambesi si rompeva in vortici e mulinelli tra le colline e le scarpate accidentate.
====''Il richiamo del corvo''====
Il sole era gremito. Numerosi giovanotti in abito da sera erano stipati sui banchi, altri assiepati in piedi lungo il perimetro della stanza. L'aria illuminata dalle lampade era greve di sudore e alcol ed eccitazione, come durante un'incontro di pugilato a una fiera di contea.<br>
Ma quella sera non sarebbe stato versato del sangue. Ci si trovava nella Cambridge Union Society, la più antica società di dibattiti del paese e terreno di prova per i futuri governanti della nazione, e l'unico socntro sarebbe stato verbale, le uniche ferite quelle arrecate all'orgoglio. O almeno così stabilivano le regole.<br>
La sezione anteriore della sala era allestita come un parlamento in miniatura. Le due fazioni si fronteggiavano da banchi opposti e separati da una distanza pari alla lunghezza di due spade. Un giovane di nome Fairchild, con capelli di un biondo rossiccio e lineamenti eleganti, si stava rivolgendo al pubblico dall'apposito podio.
===''I Courtney incontrano i Ballantyne''===
====''Il trionfo del sole''====
Rebecca appoggiò i gomiti al davanzale dell'ampia finestra senza vetri, mentre il calore del deserto le soffiava in faccia come le esalazioni di un altoforno. Anche dal fiume sottostante sembrava salire del vapore, quasi fosse un calderone. In quel punto il grande corso d'acqua era largo quasi un miglio, poiché era la stagione della piena del Nilo, e la corrente era così forte da creare vortici e gorghi luccicanti su tutta la sua ampia distesa. Il Nilo Bianco era verde, adesso, e fetido del marciume degli acquitrini dove era appena passato, una zona di paludi che occupava una regione vasta quanto il Belgio. Gli arabi chiamavano quel grande pantano Bahr el Ghazal. Per gli inglesi, era il Sudd.
====''Il destino del cacciatore''====
Il 9 agosto 1906 ricorreva il quarto anniversario dell'incoronazione di Edoardo VII, sovrano del Regno Unito e dei Dominion britannici, e imperatore d'India. Per pura coincidenza era anche il diciannovesimo compleanno di uno dei fedeli sudditi di Sua Maestà, il sottotenente Leon Couteney della compagnia C, terzo battaglione, primo reggimento dei King's African Rifles, più comunemente noti come KAR. Leon stava trascorrendo il compleanno a caccia di ribelli nandi lungo la scarpata della Rift Valley, nel cuore di quel gioiello dell'impero che era l'Africa orientale britannica.
====''Grido di guerra''====
Erano trascorsi due mesi dalla dichiarazione di guerra; il sole autunnale brillava nel terso cielo della Baviera, talmente splendido che sembrava invitare a bere birra e cantare canzoni con voci stentoree e gioiose. L'Oktoberfest però era stata annullata e la limousine Double Phaeton che stava risalendo il vialetto d'accesso della villa di Grunwald, appena fuori Monaco, recava notizie tutt'altro che liete.<br>
L'auto si fermò. Lo chauffeur aprì la portiera del passeggero a un distinto signore, prossimo alla settantina, che un maggiordomo in livrea fece entrare in casa. Dopo un istante Athala, contessa di Meerburg, alzò gli occhi mentre l'avvocato di famiglia, Viktor Solomons, entrava in salotto. Capelli e barba erano ormai argentei e il passo meno vigoroso di un tempo, ma il taglio impeccabile del completo, il candore scintillante del colletto inamidato alla perfezione e l'ineccepibile lucentezza delle scarpe rispecchiavano una mente precisa, acuta e perspicace come non mai.<br>
Si fermò davanti alla poltrona di Athala, le rivolse un rispettoso cenno del capo e disse: «Buongiorno, contessa».<br>
Aveva un'aria mesta, ma era logico che fosse così, rammentò Athala: l'amato figlio di Solomons, Isidore, si trovava al fronte. Nessun genitore poteva sentirsi in pace sapendo che la vita del figlio era alla mercé degli dei della guerra.
====''La guerra dei Courtney''====
Era Parigi in primavera, una città fatta per gli innamorati nella più romantica delle stagioni, e fra tutte le coppie che passeggiavano sottobraccio nel giardino delle Tuileries in quel pomeriggio del Venerdì Santo del 1939 nessuna si amava più di quella formata dalla giovane alta e flessuosa e dall'uomo che la guardava sorridendo incredulo davanti alla propria fortuna. La brezza di inizio aprile racchiudeva ancora una punta di gelo e la ragazza si premette contro la spalla del compagno, poi alzò gli occhi verso i suoi, sapendo che lui non avrebbe resistito alla tentazione di baciarla, e al diavolo le occhiatacce di eventuali passanti scandalizzati.<br>
Altrove, un'accoppiata di perfezione femminile ed eleganza maschile simile sarebbe stata forse liquidata come ostentazione dispendiosa e superficiale, ma a Parigi la bellezza è sempre stata considerata un imperativo morale, e l'uomo e la donna in questione erano davvero magnifici. Lei sfoggiava una figura che avrebbe spinto tutte le case di moda di Rue Cambon o Avenue Montaigne a disputarsene i servigi come modella, se non fosse stato che già se la contendevano come cliente, e il suo viso era altrettanto splendido. I lineamenti, incorniciati da una folta chioma di lucidi capelli neri, lasciavano trasparire tutta la sua forza di carattere. Mascella e zigomi erano ben delineati, il mento saldo, il naso dritto e deciso, ma l'ossatura era talmente delicata e le labbra dotate di una pienezza così invitante da fugare qualsiasi accenno di mascolinità. E gli enormi occhi azzurri, limpidi come il cielo africano sotto cui era nata e orlati di folte ciglia nere che quasi non avevano bisogno di mascara, completavano il quadro di ammaliante femminilità.
====''Re dei re''====
Quando Amber Benbrook passò dal fresco ombreggiato del Gezira Club al sole del Cairo rimase per un attimo abbagliata. Incespicò sui bassi gradini che scendevano sul vialetto di ghiaia e d'istinto si aggrappò al braccio del fidanzato, il maggiore Penrod Ballantyne, che la sorresse e abbassò affettuosamente lo sguardo sui suoi magifici occhi. Lei gli sorrise.<br>
Temo di non essermi ancora abituata a questi nuovi stivaletti, Penny. La commessa ha detto che sono all'ultima moda ed erano anche terribilmente cari, ma a quanto pare non sono fatti per camminare. Sospirò e spinse fuori un piede da sotto le lunghe pieghe della gonna a strisce, ruotando leggermente la caviglia per esaminare lo stivaletto di camoscio dall'elegante tacco basso e dall'elaborata allacciatura con gancetti, asole e nastri. Nell'harem andavo quasi sempre scalza.<br>
Penrod contrasse la mascella. Il capitano Burnett e il tenente Butcher delle Coldstream Guards di Sua Maestà erano fermi dietro di loro nell'ombra del porticato e avevano sicuramente sentito le parole di Amber: quel commento sull'harem si sarebbe diffuso in tutto il club prima dell'ora di cena.<br>
Lui l'ammirava, l'amava persino, ma sarebbe stato costretto a spiegarle di nuovo che la fidanzata di un alto ufficiale non doveva parlare di certe cose in pubblico, e che il suo soggiorno nell'harem di Osman Atalan, considerato uno dei principali nemici dell'impero britannico, figurava sicuramente fra di esse.
====''Eredità di guerra''====
''Kenya, giugno 1951''
Nella luce guizzante e fumosa delle fiaccole di ramaglia Kungu Kabaya guardò, dietro la capra macellata stesa al centro della cappella missionaria abbandonata, gli uomini, le donne e i bambini che aspettavano impauriti.<br>
Erano una sessantina, membri della tribù dei kikuyu e ''squatter'', come i proprietari terrieri bianchi chiamavano i propri braccianti neri. Perché a prescindere da quanto lavorava uno squatter, da quanto tempo lui o il padre e persino il nonno avevano trascorso nella tenuta agricola, dalla maestria con cui aveva costruito la capanna in cui viveva con la famiglia, uno ''squatter'' rimaneva nella tenuta solo grazie alla benedizione del proprietario e poteva essere cacciato in qualsiasi momento, senza diritto d'appello.<br>
Kabaya spostò lo sguardo sul campanello formato da una ventina di uomini e donne scelti per prendere parte alla cerimonia di quella sera e rivolse un cenno d'assenso al ragazzo in testa al gruppo. Magro e dinoccolato, non doveva avere più di diciotto anni. Con l'avventata baldanza tipica dei giovani si era offerto volontario per prestare giuramento per primo, ma la gravità della decisione presa cominciava già a opprimerlo e il coraggio stava lasciando il posto ad ansia e trepidazione.
===Ciclo Hector Cross===
====''La legge del deserto''====
Il khamsin soffiava ormai da cinque giorni. Le nuvole di polvere correvano loro incontro attraverso la cupa vastità del deserto. Hector Cross portava una kefiah al collo e gli occhiali da deserto. La corta barba scura gli proteggeva gran parte del volto, ma le zone esposte della pelle sembravano scorticate dai granelli pungenti della sabbia. Al di sopra del frastuono del vento riusciva a sentire il vibrare cadenzato dell'elicottero che si avvicinava. Anche senza guardarli, era sicuro che nessuno degli uomini attorno a lui se ne fosse ancora accorto.
====''Vendetta di sangue''====
Si svegliò e rimase un attimo lì e con gli occhi chiusi, a valutare la situazione. Il suo istinto di guerriero doveva controllare se c'erano pericoli in agguato. Sentì il profumo di lei, il suo respito leggero e regolare come il rumore delle onde che si frangono sulla spiaggia. Va tutto bene, pensò con un sorriso, e aprì gli occhi. Voltò la testa senza far rumore, per non svegliarla.<br>
Una lama di sole filtrava fra le tende socchiuse disegnando una striscia dorata sul soffitto e su di lei, che giaceva supina con un'espressione serena. Era bellissima, nuda fra le lenzuola. I riccioli biondi sul pube erano lievemente più scuri di quelli che le incorniciavano il viso, i seni erano ingrossati per la gravidanza ormai quasi al termine. La pelle pareva più lucida, da quanti si era tesa per far posto al bambino. Ebbe un piccolo sussulto e lui, pensando alla creatura che si muoveva in quel grembo, si sentì sopraffare dall'amore che provava per la sua donna e per il figlio che stava per nascere.
====''La notte del predatore''====
Hector Cross si svegliò angosciato e per un attimo rimase steso sul letto, immobile, cercando di capire dove fosse. Aprì gli occhi con riluttanza, senza sapere cosa aspettarsi, e attraverso la doppia porta spalancata della camera lo vide avvicinarsi dalla veranda. La luce scintillante della luna formava argentei disegni cangianti sulle squame bagnate dell'animale, che puntava verso di lui facendo dondolare i fianchi, con le unghie che raspavano sul cemento. La coda dell'orrenda creatura oscillava a ogni passo poderoso e le zanne giallastre premevano sul labbro inferiore in un ghigno freddo. Hector sentì un nodo alla gola e il petto che si contraeva, assalito da un'ondata di panico. Il coccodrillo infilò la testa nel vano della porta e si fermò, guardandolo. Gli occhi erano gialli come quelli di un leone, le pupille due fessure nere. Solo a quel punto lui si accorse che era davvero gigantesco: riempiva completamente la soglia e incombeva sul letto, rendendogli impossibile la fuga.<br>
Hector si riprese in fretta dallo shock e rotolò sul fianco. Afferrò la maniglia del cassetto del comodino in cui teneva la Heckler & Koch 9mm e lo aprì. Le unghie grattarono spasmodicamente sul legno mentre cercava l'arma a tastoni, invano. Il cassetto era vuoto e lui indifeso.<br>
Si girò per fronteggiare l'enorme rettile, con le gambe ripiegate sotto di sé e la schiena contro la tastiera del letto. Sollevò le mani e le incrociò all'altezza dei polsi in una posizione di difesa da karateka.
===Romanzi egizi===
====''Il dio del fiume''====
Il fiume si snodava lento nel deserto, luminoso come una colata di metallo fuso appena sgorgato dalla fonderia. Il cielo era velato dalla foschia e il sole batteva con la violenza del maglio d'un ramaio. Nel miraggio, le colline spoglie che fiancheggiavano il [[Nilo]] parevano tremare sotto i colpi.<br>
La nostra barca procedeva veloce accanto ai papiri, abbastanza vicina perché giungesse fino a noi lo scricchiolio dei secchi pieni d'acqua degli altaleni, dai lunghi bracci controbilanciati, che irrigavano i campi. Quel suono si fondeva con il canto della ragazza seduta a prua.
====''Il settimo papiro''====
L'imbrunire avanzava dal deserto e ombrava di violaceo le dune. Attutiva tutti i suoni come un fitto manto di velluto, e la sera era tranquilla e silenziosa.<br>
Dal punto in cui si trovavano, sulla cresta della duna, potevano scorgere l'oasi e il complesso di piccoli villaggi che la circondavano. Le costruzioni erano bianche, con i tetti piatti, e le palme da dattero svettavano sugli edifici, a eccezione della moschea islamica e della chiesa copta. I due bastioni della fede si fronteggiavano sulle sponde opposte del lago.<br>
L'acqua si stava scurendo. Uno storno di anatre scese rapido a posarsi, sollevando qualche schizzo di schiuma bianca contro i canneti.<br>
L'uomo e la donna erano una coppia disparata. Lui era alto, anche se leggermente curvo, i capelli brizzolati accesi dagli ultimi raggi di sole. Lei era giovane, poco più di trent'anni, snella, attenta, vibrante. Aveva una massa di capelli ricci, raccolti sulla nuca con un cordino.
====''Figli del Nilo''====
Come un serpente che distende sinuoso le sue spire, una fila di carri da combattimento correva lungo la pista tortuosa, scendendo verso il fondovalle. Il ragazzo, aggrappato alla sponda anteriore del carro di testa, alzò gli occhi sulle pareti di roccia che sembravano serrarsi su di loro in una morsa. La pietra scabra era crivellata di fori d'accesso alle tombe antiche, fitte come le celle di un'arnia. Quei pozzi di tenebre lo fissavano come gli occhi implacabili di una legione di ''jinn''. Il principe Nefer Memnone rabbrividì e, con un furtivo segno di scongiuro della mano sinistra, distolse lo sguardo.
====''Alle fonti del Nilo''====
Due figure solitarie scendevano dalle alte montagne. Indossavano pellicce logore per il viaggio ed elmi di cuoio con i paraorecchi legati sotto il mento per proteggersi dal freddo. Avevano la barba incolta, e il volto segnato dalla fatica. Trasportavano sulle spalle tutti i loro sparuti averi. C'era voluto un viaggio difficile e scoraggiante per raggiungere quel luogo. Anche se stava davanti, Meren non aveva idea di dove si trovassero, e neppure era certo del perché si fossero spinti così lontano. Solo il vecchio che lo seguiva a poca distanza lo sapeva, e non aveva ancora deciso di spiegarglielo.
====''Il dio del deserto''====
Il sole stava tramontando quando finalmente Zaras e io riuscimmo a tornare, un po' a nuoto e un po' a guado, dove avevamo lasciato le nostre tre piccole imbarcazioni. Gli uomini furono felicissimi di rivederci. Probabilmente si erano convinti che fossimo stati scoperti ad appellarsi alle loro limitate risorse. Obbedirono di corsa ai miei ordini.<br>
La prima delle numerose e ardue imprese che mi aspettavo era portare tutti i miei uomini massicciamente armati e con indosso l'armatura, quasi nessuno dei quali in grado di nuotare, al di là dei profondi canali del fiume, sino al forte.<br>
A tale scopo scelsi la più piccola e leggera delle nostre tre imbarcazioni, poi dissi agli uomini di prelevare le cime e altri oggetti utili dalle altre due navi. Pensai di bruciare queste ultime ma i cretesi avrebbero sicuramente visto il fumo e mandato soldati a indagare. Diedi invece ordine di frantumare il fondo e affondarle nel punto della laguna in cui l'acqua era più alta.
====''L'ultimo faraone''====
Anche se avrei preferito inghiottire la spada piuttosto di ammetterlo apertamente, in cuor mio sapevo che ormai era finita.<br>
Molti decenni prima le orde di hyksos erano apparse all'improvviso entri i confini del nostro Egitto, giungendo dalle desolate lande orientali. Il loro era un popolo selvaggio e crudele, privo di qualsivoglia dote, e disponeva di un unico elemento che lo rendeva invincibile in battaglia: il carro trainato dai cavalli, che prima di allora noi egizi non avevamo mai visto né sentito nominare e che consideravamo una cosa orribile.<br>
Avevamo tentato di fronteggiare a piedi l'assalto degli hyksos ma ci avevano respinto con violenza, circondandoci agevolmente con i loro carri e riversandoci addosso una pioggia di frecce. Non ci era rimasto che tornare alle nostre imbarcazioni e fuggire verso sud lungo il possente Nilo, trascinandoci attraverso le cateratte e fino al deserto, dove eravamo rimasti per più di dieci anni, bramando la nostra terra natale.
====''Il nuovo regno''====
Sotto lo sguardo attento degli dei, i due ragazzi si inerpicarono fino alla cima dell'altura, dove il passaggio brullo era reso argenteo dal chiarore lunare e intagliato dall'ombra. La brezza fresca proveniente da est trasportava gli aromi terrosi della lussureggiante vegetazione intorno al Nilo.<br>
Erano amici sin dall'infanzia. Hui, il più coraggioso dei due, portava solo un aderente gonnellino di lino annodato all'altezza della vita, che lasciava visibili membra forti e robuste. A Lahun, la città natale da cui si erano allontanati furtivamente al tramonto, molti lo consideravano ancora un bambino, forse per via dei lineamenti adolescenziali e dell'aria innocente: guance un pizzico troppo paffute, nessuna ruga scavata dalle preoccupazioni ai lati della bocca o sulla fronte. Un bambino! Aveva diciassette anni! Arricciò il naso. Ben presto avrebbe dimostrato a quei detrattori che si sbagliavano.<br>
Lo vedi? chiese con voce tremula Kyky, che si era guadagnato il soprannome di ''Scimmietta'' grazie alla braccia magre che sembravano arrivargli quasi alle ginocchia e al viso minuto dai grandi occhi scuri.<br>
Hui si premette un dito sulle labbra e, accovacciandosi, allungò il collo per fissare le stelle che riempivano il cielo. Sì, gli dei osservavano sempre tutto, qualsiasi sciocco lo sapeva. Tremò sotto il peso di quegli occhi scintillanti. Lo aspettava un destino grandioso, se le potenze superiori erano d'accordo, e quella notte avrebbe fatto il primo passo sulla strada verso la gloria.
===''L'ombra del sole''===
«Che idea balorda!» berciò Wally Hendry. Poi ruttò e, prima di continuare il discorso, raccolse il saporino con la lingua. «Non mi va. Sento puzza di cadavere.» Era sdraiato su uno dei letti, col bicchiere in equilibrio sul petto nudo che sudava abbondantemente nell'afa del Congo.<br>
«Il guaio è che ci tocca andarci lo stesso», disse Bruce Curry senza alzare lo sguardo dal necessario per radersi che stava tirando fuori dallo zaino.
===''Ci rivedremo all'inferno''===
Flynn Patrick O'Flynn cacciava elefanti di frodo. Lo faceva di professione e ammetteva modestamente di essere il migliore sulla costa orientale dell'Africa.<br>
Rachid El Keb esportava pietre preziose, donne per gli harem e per i magnati arabi e indiani, e avorio di contrabbando. Ma lo ammetteva solo con i clienti fidati; per tutti gli altri era un armatore ricco e rispettabile.
===''Cacciatori di diamanti''===
A Nairobi arrivarono con tre ore di ritardo e quando alla fine il Boeing del volo intercontinentale toccò terra a Londra, nonostante quattro doppi whisky Johnny Lance aveva dormito a spizzichi e male.<br>
Si sentiva come se gli avessero gettato una manciata di terra negli occhi.<br>
Alla fine, dopo il debilitante controllo dei passaporti, emerse nella sala arrivi dell'aeroporto internazionale di Heathrow di pessimo umore.
===''Una vena d'odio''===
Tutto cominciò quando il mondo si stava formando, prima della comparsa dell'uomo, prima ancora che la vita stessa si fosse evoluta su questo pianeta.<br>
La crosta terrestre era ancora molle e sottile, deformata e lacerata dalle enormi pressioni interne.<br>
Lo scudo compatto che oggi forma il continente africano, stabile e definitivamente assestato, era una serie di alte montagne, un susseguirsi di catene montuose portate in superficie e poi demolite dai movimenti del magma alle grandi profondità. L'uomo non ha mai visto montagne simili; erano così imponenti da ridicolizzare l'Himalaya, montagne di roccia fumante dai crepacci e dalle ferite aperte da cui colava il magma allo stato fuso.
===''L'uccello del sole''===
L'immagine attraversò come una lama il buio della sala di proiezione e si delineò silenziosa sullo schermo... e io non la riconobbi. Attendevo da quindici anni una fotografia del genere e, ora che l'avevo sotto gli occhi, non sapevo trarne alcun significato. Mi aspettavo qualche piccolo oggetto, un teschio, forse... non certo quello schema grigio e surreale.
===''Un'aquila nel cielo''===
Le montagne dell'Hottentots Holland erano coperte di neve e ne veniva un vento simile al lamento di un animale sperduto. L'istruttore era in piedi sulla soglia del suo minuscolo ufficio, ingobbito nel giaccone chiuso con la lampo, le mani profondamente conficcate nelle tasche bordate di lana.<br>
Osservando la Cadillac nera con autista che avanzava tra i cavernosi hangar rivestiti di lamiera, atteggiò il volto a una smorfia acida. Per gli orpelli della ricchezza, Barney Venter provava un'invidia da torcere le budella.
===''Sulla rotta degli squali''===
Era una di quelle stagioni in cui il pesce arriva tardi. Tenevo barca ed equipaggio sotto pressione, spingendomi ogni giorno sempre più a nord e rientrando in porto ogni volta a tarda sera, ma era già il sei novembre quando catturammo il primo di quei grossi bestioni che discendono le acque rossastre della corrente del Mozambico.<br>
A quel punto ero ridotto alla disperazione. Avevo a bordo un agente pubblicitario di New York di nome Chuck McGeorge, uno dei clienti fissi che compivano il pellegrinaggio annuale di novemilasettecento chilometri fino all'isola di Saint Mary per la pesca del marlin. Era un ometto basso e segaligno, calvo come un uovo di struzzo, con le tempie brizzolate e un muso da scimmia scuro e avvizzito, ma aveva le gambe robuste, necessarie per issare i grossi pesci.
===''Dove finisce l'arcobaleno''===
Per Jake Barton le macchine erano femmine, con tutto il fascino, le astuzie e la puttaneria femminili. Così appena le vide, allineate dietro lo scuro fogliame delle piante di mango, esse divennero subito per lui le signore di ferro. Ce n'erano cinque, e spiccavano un po' discosto dalle pile di altro materiale che il Governo di Sua Maestà metteva in vendita.
===''Come il mare''===
Nicholas Berg scese dal tassì sul molo illuminato dai riflettori e sostò a guardare il Warlock. Sollevato dalla marea, galleggiava alto presso la banchina, cosicché le gru che gli torreggiavano accanto non riuscivano a farlo apparire piccolo.<br>
Sebbene fosse stanco, confuso e indolenzito, Nicholas sentì rinascere un senso d'orgoglio e di soddisfazione. Il Warlock sembrava una nave da guerra, agile e spavalda, con l'alta prua svasata e la linea snella che le permettevano di affrontare qualsiasi mare.
===''L'orma del Califfo''===
C'erano solo quindici passeggeri aggiunti per il volo della British Airways all'aeroporto di Victoria dell'isola di Mahé, nella repubblica oceanica delle Seychelles.<br>
Due coppie formavano un gruppo compatto mentre aspettavano il loro turno per sbrigare le formalità d'imbarco. Erano tutti giovani, tutti molto abbronzati, e sembravano tuttora spensierati e rilassati dalla loro vacanza in quell'isola di paradiso. Tra loro, però, una ragazza era talmente splendida da far sembrare insignificanti gli altri giovani con la sua sola presenza.
===''Il canto dell'elefante''===
Era una costruzione di blocchi d'arenaria, priva di finestre e con il tetto di paglia, che Daniel Armstrong aveva costruito con le sue mani quasi dieci anni prima, quando era un ranger di grado inferiore nell'amministrazione dei parchi nazionali. In seguito l'edificio era stato trasformato in un autentico deposito di tesori.<br>
Johnny Nzou infilò la chiave nel grosso lucchetto e spalancò i due battenti di tek tagliati a mano. Johnny era il capo ranger del parco nazionale di Chiwewe. In passato era stato cercatore di tracce e portatore di fucili alle dipendenze di Daniel: a quel tempo era un giovane, intelligente matabele al quale Daniel aveva insegnato a leggere, a scrivere e a parlare correntemente l'inglese alla luce di mille fuochi da bivacco.
==Citazioni su Wilbur Smith==
*Uno [[scrittori|scrittore]] che si chiama Smith non diventerà mai famoso. (Un editore; citato in [[Enzo Biagi]], ''Giro del mondo'', Rizzoli)
==Bibliografia==
*Wilbur Smith, ''Una vena d'odio'', traduzione di Piero Anselmi, Mondadori, 1982.
*Wilbur Smith, ''Dove finisce l'arcobaleno'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1984.
*Wilbur Smith, ''La spiaggia infuocata'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1986. ISBN 8878193852
*Wilbur Smith, ''Il potere della spada'', traduzione di Carlo Brera, TEA-Longanesi, 1987. ISBN 8878196010
*Wilbur Smith, ''I fuochi dell'ira'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1988. ISBN 8878191396
*Wilbur Smith, ''La notte del leopardo'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1988. ISBN 8878190313
*Wilbur Smith, ''L'ultima preda'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1989. ISBN 978-88-7819-295-3
*Wilbur Smith, ''La volpe dorata'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1990. ISBN 8878194352
*Wilbur Smith, ''L'orma del Califfo'', traduzione di Marisa Castino, Longanesi, 1990. ISBN 8878191701
*Wilbur Smith, ''La voce del tuono'', traduzione di Paola Campioli, TEA, 1990.
*Wilbur Smith, ''L'ombra del sole'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1991. ISBN 8878192538
*Wilbur Smith, ''Il canto dell'elefante'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1991. ISBN 8878195235
*Wilbur Smith, ''Il destino del leone'', traduzione di Marco Biondi, TEA-Longanesi, 1992. ISBN 8878192422
*Wilbur Smith, ''Un'aquila nel cielo'', traduzione di Giacomo Erba, Longanesi, 1993. ISBN 8878193712
*Wilbur Smith, ''Gli angeli piangono'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1994. ISBN 8878196649
*Wilbur Smith, ''Cacciatori di diamanti'', traduzione di Attilio Veraldi, Longanesi, 1995. ISBN 88-7819-753-X
*Wilbur Smith, ''Come il mare'', traduzione di Jimmy Boraschi, Longanesi, 1995. ISBN 8878193836
*Wilbur Smith, ''Il settimo papiro'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 1995. ISBN 8878186775
*Wilbur Smith, ''Quando vola il falco'', traduzione di Marco Biondi, Longanesi, 1995. ISBN 8878197521
*Wilbur Smith, ''Gli eredi dell'Eden'', traduzione di Maria Giulia Castagnone, Longanesi, 1997. ISBN 8878193844
*Wilbur Smith, ''Sulla rotta degli squali'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878182753
*Wilbur Smith, ''Uccelli da preda'', traduzione di L Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878185817
*Wilbur Smith, ''Ci rivedremo all'inferno'', traduzione di Tullia Roghi, TEA, 2000. ISBN 8878183660
*Wilbur Smith, ''Figli del Nilo'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 2001. ISBN 8830416614
*Wilbur Smith, ''Monsone'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2001. ISBN 8878188905
*Wilbur Smith, ''Orizzonte'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2003. ISBN 8830419508
*Wilbur Smith, ''Il trionfo del sole'', traduzione di Studio Oltremare, Longanesi, 2006. ISBN 8850212437
*Wilbur Smith, ''Alle fonti del Nilo'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2007. ISBN 9788830420960
*Wilbur Smith, ''Il dio del fiume'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 2008. ISBN 9788878188754
*Wilbur Smith, ''Il destino del cacciatore'', traduzione di Giampiero Hirzer, Longanesi, 2009. ISBN 97888304250
*Wilbur Smith, ''Stirpe di uomini'', traduzione di Attilio Veraldi, TEA, 2009. ISBN 9788850218769
*Wilbur Smith, ''La legge del deserto'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2013.
*Wilbur Smith, ''Vendetta di sangue'', traduzione di Lucio Zarchini, Longanesi, 2013, ISBN 978-8830439061
*Wilbur Smith, Giles Kristian, ''Il leone d'oro'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2015, ISBN 9788830438750
*Wilbur Smith, Tom Cain, ''La notte del predatore'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2016, ISBN 978-8830498743
*Wilbur Smith, David Churchill, ''Grido di guerra'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2017. ISBN 978-8830438774
*Wilbur Smith, ''L'ultimo faraone'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2017. ISBN 978-88-304-4823-0
*Wilbur Smith, David Churchill, ''La guerra dei Courtney'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2018. ISBN 978-8869053795
*Wilbur Smith, Imogen Robertson, ''Re dei re'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2019. ISBN 978-8869058462
*Wilbur Smith, Corban Addison, ''Il richiamo del corvo'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2020. ISBN 978-8869058127
*Wilbur Smith, Mark Chadbourn, ''Il nuovo regno'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2021. ISBN 978-8869059629
*Wilbur Smith, David Churchill, ''Eredità di guerra'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2021. ISBN 978-8869058134
====''Grido di guerra''====
====''La guerra dei Courtney''====
====''Re dei re''====
====''Eredità di guerra''====
== Altri progetti==
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===Opere===
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[[Categoria:Scrittori|Smith, Wilbur]]
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[[Immagine:Wilbur Smith.jpg|thumb|Wilbur Smith autografa una copia di ''The Quest'' (''Alle fonti del Nilo'')]]
'''Wilbur Addison Smith''' (1933 – 2021), scrittore zambiano.
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==Citazioni di Wilbur Smith==
*Alcune [[vigneto|viti]] crescono nel terreno sbagliato, altre si ammalano prima della vendemmia e altre ancora sono rovinate da un cattivo viticoltore. Non tutta l'uva fa il vino buono. (da ''La voce del tuono'')
*Ci sono gli eroi e ci sono anche i mostri, ma siamo quasi tutti comuni mortali, coinvolti in avvenimenti troppo feroci per noi. Forse alla fine di tutte queste lotte non erediteremo che le ceneri di una terra già bella (Shasa Courteney in ''I fuochi dell'ira'')
*Essendo un esperto, Shasa sapeva che il denaro non era né buono né cattivo, ma semplicemente amorale. Sapeva che il denaro non ha coscienza, ma contiene il massimo esponenziale di bene e di male che ci sia. Era l'uomo che lo possedeva ad operare la scelta, e quella scelta si chiamava potere. (da ''I fuochi dell'ira'')
*Il [[tempo]] scappa di mano, ancor più della [[ricchezza]]. Non c'è banca che possa tenere al sicuro questa cosa così preziosa, che spendiamo così prodigalmente in banalità. (da ''L'ombra del sole'')
*In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli eredi dell'Eden'')
*In queste cose non mi sbaglio mai, amore mio. Farebbe di tutto per non disprezzarmi, così come ora fa di tutto per non odiarmi, ma non potrebbe farne a meno. Lui è Sean Courteney, intrappolato tra le ganasce d'acciaio del proprio onore. (in ''Gli eredi dell'Eden'')
*L'[[amore]] è la moneta più preziosa che hai a disposizione, usala nel mercato in cui sei sicuro di non essere ingannato. (da ''Uccelli da preda'')
*L'[[impazienza]] è sempre stata uno dei miei difetti. Quasi tutti gli errori che ho commesso sono stati provocati da quella, Ma con gli anni sono un po' migliorato... A venti, volevo vivere la vita intera in una settimana. Adesso mi accontenterei di un anno. (Bruce Curry in ''L'ombra del sole'')
*La [[passione]] di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. Una donna è come il calderone di un mago, che deve sobbollire a lungo sui carboni prima di poter sprigionare il suo incantesimo. Sii rapido in tutto, tranne che nell'amore. (da ''Uccelli da preda'')
*Non scrivere mai per piacere al [[pubblico]], ma per piacere a te. (da ''Il dio del fiume'')
*Per Dio, adesso capisco perché non vai a puttane. Sei una di loro. (Ralph Ballantyne in ''Gli angeli piangono'')
*Quando entrano in concorrenza per lo spazio vitale, gli [[animali]] perdono sempre. (da ''L'ultima preda'')
*Se le lacrime potessero pagare i nostri debiti, se con le mie lacrime potessi comperarti un'indulgenza nei confronti di ogni dolore, se piangendo adesso potessi fare in modo che tu non debba mai piangere... allora piangerei fino a consumarmi gli occhi. (Sean Courtney in ''Il destino del leone'')
* Questi sono i frusti sentimenti di una donnetta debole e vile. Sei stanca e non stai bene. Ora dormi. E domani sarai di nuovo coraggiosa. Domani. (Centaine De Thiry in ''La spiaggia infuocata'')
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''I Courtney Atto I''===
====''Uccelli da preda''====
La brusca inclinazione dell'albero costrinse il ragazzo ad aggrapparsi al bordo della coffa dov'era accovacciato, sessanta piedi sopra il ponte, mentre la nave virava di bordo e prendeva l'abbrivio col vento in poppa. Era una caravella e si chiamava ''Lady Edwina'', dal nome della madre del ragazzo: una donna che lui ricordava a stento.
====''Monsone''====
I tre ragazzi, risalendo la forra, sbucarono alle spalle della cappella, così da non farsi scorgere né dalla casa padronale né dalle scuderie. Come sempre li guidava Tom, il maggiore d'età, ma il fratello più piccolo gli stava alle costole e, non appena Tom fu giunto alla prima svolta del ruscello, in un punto che dominava il villaggio, il bambino riprese a protestare.
====''Orizzonte''====
Fermi sulla battigia, i tre guardavano la luna, che stendeva sulle acque scure un sentiero di riflessi baluginanti e iridescenti.<br>
«Mancano appena due giorni al plenilunio...» disse Jim Courteney in tono sicuro. «E gli steenbras rossi saranno famelici come leoni», aggiunse, riferendosi ai grandi pesci di profondità che appartenevano alla famiglia dei dentici. Spumeggiando, un'onda risalì la spiaggia fino a lambire le sue caviglie.
====''Il leone d'oro''====
Non erano più uomini, erano i detriti della guerra sospinti dall'oceano Indiano sulle sabbie rosse dell'Africa. Molti dei corpi erano stati dilaniati dai colpi d'arma da fuoco o mutilati dalle armi affilate dei nemici. Altri erano annegati e, con la decomposizione, il gas che gonfiava il loro ventre li aveva fatti riaffiorare in superficie come tappi di sughero; gli uccelli marini saprofagi e gli squali se ne erano cibati con gusto. I pochi rimasti erano stati portati dalla risacca fin sulla spiaggia, dove i predatori umani aspettavano di spolparli.<br>
Due bambini precedettero di corsa la madre e la nonna lungo la riva, strillando eccitati ogni qual volta scoprivano qualcosa depositato dal mare, non importava quanto trascurabile e insignificante fosse.<br>
«Ce n'è un altro!» gridò il più grande dei due, in somalo. Indicò il punto in cui il pennone di una nave spiccata sulla spiaggia, unito a un lungo lembo di vela strappata. Vi era attaccato il corpo di un uomo bianco, che nel tentativo di salvarsi si era legato al pennone con una volta di cima di canapa. I due ragazzi si fermarono accanto alla carcassa, ridendo.
====''Il giorno della tigre''====
La ''Dowager'' era troppo invelata. Una tiepida brezza monsonica sferzava l'oceano, punteggiandolo di creste bianche che scintillavano nella luce del sole, alto nel cielo color zaffiro. Vele di gabbia e velacci erano talmente gonfi da rischiare di strapparsi. Lo scafo appesantito si dibatteva fra le enormi onde dell'Oceano indiano. La nave stava fuggendo per cercare di mettersi in salvo.<br>
Il comandante Josiah Inchbird era in piedi sul cassero a osservare, a poppavia, la nave che li inseguiva. Era comparsa all'alba, lunga, bassa e lucida come un lupo famelico, lo scafo nero costellato di portelli per i cannoni pitturati di rosso, e stava serrando le distanze.<br>
Controllò l'ammasso di vele che svolazzava sopra la sua testa. Il vento era rinfrescato e le tendeva al massimo, sforzando le cuciture. Non osava bordarne molte altre perché avrebbe rischiato la catastrofe. D'altra parte, la catastrofe era inevitabile se lui non correva il rischio.
====''Orizzonte''====
Fermi sulla battigia, i tre guardavano la luna, che stendeva sulle acque scure un sentiero di riflessi baluginanti e iridescenti.<br>
«Mancano appena due giorni al plenilunio...» disse Jim Courteney in tono sicuro. «E gli ''steenbras'' rossi saranno famelici come leoni», aggiunse, riferendosi ai grandi pesci di profondità che appartenevano alla famiglia dei dentici. Spumeggiando, un'onda risalì la spiaggia fino a lambire le sue caviglie.<br>
«Spingiamola in acqua, invece di star qui a chiacchierare», suggerì il cugino, Mansur Courteney, coi capelli che splendevano al chiaro di luna come rame lustro e un sorriso altrettanto luminoso. Diede di gomito al giovane nero che gli stava vicino, vestito solo di un perizoma bianco. Avanti, Zama. Così i tre si chinarono per spingere la piccola imbarcazione, che scivolò in avanti quasi con riluttanza prima di arenarsi nella sabbia umida.
====''Il fuoco della vendetta''====
''Fort St George, Madras, India, 1754''
I due ragazzi si arrampicarono sul muro per poi lasciarsi cadere nel giardino. L'aria della sera era pervasa dal profumo estivo di fiori di gelsomino e dell'olio di cocco che bruciava nelle lanterne. Lunghe ombre li tennero nascosti mentre si avvicinavano furtivi alla villa.<br>
Erano fratello e sorella. La ragazza, primogenita, portava i lunghi capelli biondi sciolti sulla schiena, anche se presto, data l'età, le sarebbe stato richiesto un maggior decoro. Il sole indiano le aveva reso la pelle dorata. Aveva le curve di una donna, ma un morbido viso da ragazzina, pieno di malizia.<br>
«Perché siamo venuti qui, Connie?» le chiese lui. Pur avendo un anno meno della sorella era più alto, cosa di cui andava molto fiero. Era di corporatura robusta e stava cominciando già ad assumere l'aspetto dell'uomo che sarebbe diventato. Aveva capelli rossi arruffati, vivaci occhi castani e un incarnato più scuro di quello della sorella, di un colore bronzo, che poteva farlo passare per indiano come per europeo.<br>
Constance si accovacciò dietro un'anfora di terracotta. «Mr Meridew ha organizzato una riunione. Per soli uomini.»
===''I Courtney Atto II''===
====''Il destino del leone''====
Un fagiano selvatico solitario volava lungo l'erta della collina, quasi rasente i lunghi steli dell'erba. Quando raggiunse la cresta, reclinò le ali e allungò le zampe, poi scomparve al coperto. Dalla valle lo seguivano due ragazzi e un cane. Davanti veniva il cane, con la lingua rosea che penzolava all'angolo della bocca, e i gemelli lo seguivano correndo spalla a spalla. Avevano entrambi scure chiazze di sudore sulla camicia color kaki, poiché il sole africano era ancora caldo, anche se ormai mezzo nascosto dalla linea dell'orizzonte.
====''La voce del tuono''====
Quattro anni di viaggio nella foresta, lontano da ogni strada, avevano ridotto i carri a malpartito. Molti raggi e timoni erano stati rifatti con legno dei bushveld; i teloni di copertura avevano tante toppe che la stoffa originale era appena visibile; decimati dai predatori e dalle malattie, i tiri erano ridotti da diciotto a dieci buoi per carro. Tuttavia quella piccola ed esausta carovana trasportava le zanne di cinquecento elefanti: dieci tonnellate d'avorio, il frutto della carabina di Sean Courteney; avorio che, appena arrivato a Pretoria, egli avrebbe convertito in circa quindicimila sterline d'oro.
====''Gli eredi dell'Eden''====
Sul fronte francese incombeva un cielo livido e ingombro di nuvole basse, che rotolavano con lenta dignità verso le linee tedesche.<br>
Il generale di brigata Sean Courteney aveva già passato quattro inverni in Francia e ormai, grazie anche alla sua esperienza di agricoltore, era in grado di giudicarne il clima con la stessa precisione con cui valutava quello della sua Africa natale.
===''I Courtney Atto III''===
====''La spiaggia infuocata''====
Michael si svegliò al tuono rabbioso dei cannoni. Era l'osceno rito antelucano di sempre. Dai due lati delle alture le poderose artiglierie avversarie sacrificavano selvaggiamente agli dèi della guerra.<br>
Michael rimase sdraiato nel buio sotto il peso delle sei coperte di lana, guardando i lampi delle cannonate attraverso il telo. Sembrava una spaventosa aurora boreale. Le coperte erano fredde e viscide come la pelle di un morto, mentre pioggia e vento schiaffeggiavano la tenda sopra la sua testa. Il freddo cane, che lo mordeva fin sotto le coltri, gli infondeva anche un barlume di speranza: con quel tempo non si poteva volare.
====''Il potere della spada''====
La nebbia gravava sull'oceano, smorzando suoni e colori, ma i primi refoli della brezza mattutina già ne increspavano il grigiore in un lieve turbinio ondeggiante: ben presto sarebbe sparita verso l'entroterra. Il peschereccio era a tre miglia dalla costa e si manteneva ai bordi della corrente, in quella zona di confine in cui le acque luminose dei bassi fondali si mescolano a quelle più scure e ricche di plancton vitale che sorgono dagli abissi, disegnando una linea netta di verde intenso.
====''I fuochi dell'ira''====
Tara Courteney non vestiva di bianco dal giorno delle nozze. Il suo colore preferito era il verde, che meglio si adattava ai folti capelli castani.<br>
Tuttavia l'abito bianco tornava a farla sentire una sposa, oggi, tremula e un po' impaurita, ma con un senso di gioia e dedizione profondo. Colletto alto e polsini erano impreziositi da pizzi, i capelli erano stati spazzolati fino a emettere bagliori rosso rubino nella chiarità solare del Capo. Le guance erano accese dall'eccitazione: benché avesse partorito quattro figli, aveva la vita sottile di una vergine.
====''L'ultima preda''====
Era rimasta seduta senza muoversi per oltre due ore, e il bisogno di farlo era diventato quasi insostenibile. Ogni muscolo del uso corpo anelava alla liberazione. Aveva le natiche intorpidite e nonostante avesse ricevuto il consiglio di svuotare la vescica prima di entrare nel capanno da appostamento lei non lo aveva fatto, imbarazzata dalla compagnia maschile e ancora troppo intimidita dalla savana per allontanarsi da sola fino a un luogo isolato. Ora si rimproverava per quell'eccesso di pudore e di insicurezza.<br>
Guardava dalla feritoia della rozza struttura ricoperta d'erba, situata all'estremità di una stretta galleria scoperta che i portatori avevano scrupolosamente liberato dalla fitta vegetazione della savana, perché anche un solo stelo avrebbe potuto deviare un proiettile lanciato a tremila piedi al secondo. La galleria era lunga una sessantina di iarde, sufficienti per consentire un perfetto allineamento del mirino telescopico del fucile.<br>
Senza muovere la testa Claudia girò gli occhi verso il padre, seduto accanto a lei nel capanno. Aveva appoggiato la canna del fucile davanti a sé, nell'incavo di un ramo, e teneva la mano destra sul calcio: gli sarebbe bastato avvicinarlo alla guancia di pochi pollici per essere pronto a mirare e fare fuoco.
====''La volpe dorata''====
Un nugolo di farfalle s'innalzò nel sole, la brezza le sparpagliò nel cielo estivo e centomila volti giovani e splendenti si volsero per seguirne il volo.<br>
In prima fila tra quella folla immensa c'era una ragazza, la ragazza che lui stava osservando ormai da dieci giorni. Come un cacciatore che studia la preda, aveva finito per conoscere con una bizzarra intimità ogni suo gesto e movimento, il modo di voltare la testa quando qualcosa attirava la sua attenzione, il modo di inclinarla per ascoltare e di scuoterla in segno d'irritazione o d'impazienza. Ora, in un atteggiamento nuovo, la ragazza levava il volto verso la splendida nube d'insetti alati e, persino a quella distanza, l'uomo riusciva a scorgere il brillio dei denti mentre le labbra si atteggiavano in un morbido cerchio rosa di meraviglia.
===''Ciclo dei Ballantyne''===
====''Quando vola il falco''====
L'Africa stava accucciata sull'orizzonte, quasi un leone pronto all'agguato, color fulvo e oro nel primo sole, gelata dal freddo della Corrente del Benguela.<br>
Robyn Ballantyne stava in piedi accanto al parapetto della nave e la guardava. Era lì da un'ora prima dell'alba, molto prima che si cominciasse a vedere la terra. Sapeva che era là, ne sentiva nel buio la vasta presenza enigmatica, ne avvertiva il respiro, caldo e secco di aromi, sopra le fredde esalazioni vischiose della corrente su cui correva la grande nave.
====''Stirpe di uomini''====
Non era mai stato esposto alla luce del giorno, non una sola volta nei duecento milioni di anni da quando aveva assunto la sua attuale forma, eppure sembrava esso stesso una goccia di distillata luce solare.<br>
Era stato concepito in un calore immenso quanto la superficie del sole, nelle impossibili profondità sotto la crosta terrestre, nel magma fuso che sgorgava dal cuore stesso della terra. A quelle terribili temperature ogni impurità era stata bruciata ed eliminata lasciando, soli e puri, gli atomi di carbonio che, sotto pressioni che avrebbero frantumato montagne, erano stati ridotti di volume e compressi a una densità non posseduta in natura da nessun'altra sostanza.
====''Gli angeli piangono''====
Tre uomini uscirono a cavallo dalla foresta con un'impazienza trattenuta che neppure le settimane faticose di continua ricerca avevano potuto smussare.<br>
Si fermarono a fianco a fianco e guardarono giù, in un'altra valle poco profonda. Tutti gli steli dell'erba inaridita dall'inverno portavano un seme lanuginoso d'un rosa tenero, e la brezza leggera li agitava e li faceva danzare, così che sul fondovalle le antilopi nere del branco sembravano immerse fino al ventre in una turbinante nebbia rosata.
====''La notte del leopardo''====
Era un venticello che aveva già percorso più di mille miglia, perché veniva dal Kalahari, il vasto e desolato deserto che i piccoli boscimani gialli chiamano "Il Gran Secco."<br>
Adesso che aveva raggiunto la valle dello Zambesi si rompeva in vortici e mulinelli tra le colline e le scarpate accidentate.
====''Il richiamo del corvo''====
Il sole era gremito. Numerosi giovanotti in abito da sera erano stipati sui banchi, altri assiepati in piedi lungo il perimetro della stanza. L'aria illuminata dalle lampade era greve di sudore e alcol ed eccitazione, come durante un'incontro di pugilato a una fiera di contea.<br>
Ma quella sera non sarebbe stato versato del sangue. Ci si trovava nella Cambridge Union Society, la più antica società di dibattiti del paese e terreno di prova per i futuri governanti della nazione, e l'unico socntro sarebbe stato verbale, le uniche ferite quelle arrecate all'orgoglio. O almeno così stabilivano le regole.<br>
La sezione anteriore della sala era allestita come un parlamento in miniatura. Le due fazioni si fronteggiavano da banchi opposti e separati da una distanza pari alla lunghezza di due spade. Un giovane di nome Fairchild, con capelli di un biondo rossiccio e lineamenti eleganti, si stava rivolgendo al pubblico dall'apposito podio.
===''I Courtney incontrano i Ballantyne''===
====''Il trionfo del sole''====
Rebecca appoggiò i gomiti al davanzale dell'ampia finestra senza vetri, mentre il calore del deserto le soffiava in faccia come le esalazioni di un altoforno. Anche dal fiume sottostante sembrava salire del vapore, quasi fosse un calderone. In quel punto il grande corso d'acqua era largo quasi un miglio, poiché era la stagione della piena del Nilo, e la corrente era così forte da creare vortici e gorghi luccicanti su tutta la sua ampia distesa. Il Nilo Bianco era verde, adesso, e fetido del marciume degli acquitrini dove era appena passato, una zona di paludi che occupava una regione vasta quanto il Belgio. Gli arabi chiamavano quel grande pantano Bahr el Ghazal. Per gli inglesi, era il Sudd.
====''Il destino del cacciatore''====
Il 9 agosto 1906 ricorreva il quarto anniversario dell'incoronazione di Edoardo VII, sovrano del Regno Unito e dei Dominion britannici, e imperatore d'India. Per pura coincidenza era anche il diciannovesimo compleanno di uno dei fedeli sudditi di Sua Maestà, il sottotenente Leon Couteney della compagnia C, terzo battaglione, primo reggimento dei King's African Rifles, più comunemente noti come KAR. Leon stava trascorrendo il compleanno a caccia di ribelli nandi lungo la scarpata della Rift Valley, nel cuore di quel gioiello dell'impero che era l'Africa orientale britannica.
====''Grido di guerra''====
Erano trascorsi due mesi dalla dichiarazione di guerra; il sole autunnale brillava nel terso cielo della Baviera, talmente splendido che sembrava invitare a bere birra e cantare canzoni con voci stentoree e gioiose. L'Oktoberfest però era stata annullata e la limousine Double Phaeton che stava risalendo il vialetto d'accesso della villa di Grunwald, appena fuori Monaco, recava notizie tutt'altro che liete.<br>
L'auto si fermò. Lo chauffeur aprì la portiera del passeggero a un distinto signore, prossimo alla settantina, che un maggiordomo in livrea fece entrare in casa. Dopo un istante Athala, contessa di Meerburg, alzò gli occhi mentre l'avvocato di famiglia, Viktor Solomons, entrava in salotto. Capelli e barba erano ormai argentei e il passo meno vigoroso di un tempo, ma il taglio impeccabile del completo, il candore scintillante del colletto inamidato alla perfezione e l'ineccepibile lucentezza delle scarpe rispecchiavano una mente precisa, acuta e perspicace come non mai.<br>
Si fermò davanti alla poltrona di Athala, le rivolse un rispettoso cenno del capo e disse: «Buongiorno, contessa».<br>
Aveva un'aria mesta, ma era logico che fosse così, rammentò Athala: l'amato figlio di Solomons, Isidore, si trovava al fronte. Nessun genitore poteva sentirsi in pace sapendo che la vita del figlio era alla mercé degli dei della guerra.
====''La guerra dei Courtney''====
Era Parigi in primavera, una città fatta per gli innamorati nella più romantica delle stagioni, e fra tutte le coppie che passeggiavano sottobraccio nel giardino delle Tuileries in quel pomeriggio del Venerdì Santo del 1939 nessuna si amava più di quella formata dalla giovane alta e flessuosa e dall'uomo che la guardava sorridendo incredulo davanti alla propria fortuna. La brezza di inizio aprile racchiudeva ancora una punta di gelo e la ragazza si premette contro la spalla del compagno, poi alzò gli occhi verso i suoi, sapendo che lui non avrebbe resistito alla tentazione di baciarla, e al diavolo le occhiatacce di eventuali passanti scandalizzati.<br>
Altrove, un'accoppiata di perfezione femminile ed eleganza maschile simile sarebbe stata forse liquidata come ostentazione dispendiosa e superficiale, ma a Parigi la bellezza è sempre stata considerata un imperativo morale, e l'uomo e la donna in questione erano davvero magnifici. Lei sfoggiava una figura che avrebbe spinto tutte le case di moda di Rue Cambon o Avenue Montaigne a disputarsene i servigi come modella, se non fosse stato che già se la contendevano come cliente, e il suo viso era altrettanto splendido. I lineamenti, incorniciati da una folta chioma di lucidi capelli neri, lasciavano trasparire tutta la sua forza di carattere. Mascella e zigomi erano ben delineati, il mento saldo, il naso dritto e deciso, ma l'ossatura era talmente delicata e le labbra dotate di una pienezza così invitante da fugare qualsiasi accenno di mascolinità. E gli enormi occhi azzurri, limpidi come il cielo africano sotto cui era nata e orlati di folte ciglia nere che quasi non avevano bisogno di mascara, completavano il quadro di ammaliante femminilità.
====''Re dei re''====
Quando Amber Benbrook passò dal fresco ombreggiato del Gezira Club al sole del Cairo rimase per un attimo abbagliata. Incespicò sui bassi gradini che scendevano sul vialetto di ghiaia e d'istinto si aggrappò al braccio del fidanzato, il maggiore Penrod Ballantyne, che la sorresse e abbassò affettuosamente lo sguardo sui suoi magifici occhi. Lei gli sorrise.<br>
Temo di non essermi ancora abituata a questi nuovi stivaletti, Penny. La commessa ha detto che sono all'ultima moda ed erano anche terribilmente cari, ma a quanto pare non sono fatti per camminare. Sospirò e spinse fuori un piede da sotto le lunghe pieghe della gonna a strisce, ruotando leggermente la caviglia per esaminare lo stivaletto di camoscio dall'elegante tacco basso e dall'elaborata allacciatura con gancetti, asole e nastri. Nell'harem andavo quasi sempre scalza.<br>
Penrod contrasse la mascella. Il capitano Burnett e il tenente Butcher delle Coldstream Guards di Sua Maestà erano fermi dietro di loro nell'ombra del porticato e avevano sicuramente sentito le parole di Amber: quel commento sull'harem si sarebbe diffuso in tutto il club prima dell'ora di cena.<br>
Lui l'ammirava, l'amava persino, ma sarebbe stato costretto a spiegarle di nuovo che la fidanzata di un alto ufficiale non doveva parlare di certe cose in pubblico, e che il suo soggiorno nell'harem di Osman Atalan, considerato uno dei principali nemici dell'impero britannico, figurava sicuramente fra di esse.
====''Eredità di guerra''====
''Kenya, giugno 1951''
Nella luce guizzante e fumosa delle fiaccole di ramaglia Kungu Kabaya guardò, dietro la capra macellata stesa al centro della cappella missionaria abbandonata, gli uomini, le donne e i bambini che aspettavano impauriti.<br>
Erano una sessantina, membri della tribù dei kikuyu e ''squatter'', come i proprietari terrieri bianchi chiamavano i propri braccianti neri. Perché a prescindere da quanto lavorava uno squatter, da quanto tempo lui o il padre e persino il nonno avevano trascorso nella tenuta agricola, dalla maestria con cui aveva costruito la capanna in cui viveva con la famiglia, uno ''squatter'' rimaneva nella tenuta solo grazie alla benedizione del proprietario e poteva essere cacciato in qualsiasi momento, senza diritto d'appello.<br>
Kabaya spostò lo sguardo sul campanello formato da una ventina di uomini e donne scelti per prendere parte alla cerimonia di quella sera e rivolse un cenno d'assenso al ragazzo in testa al gruppo. Magro e dinoccolato, non doveva avere più di diciotto anni. Con l'avventata baldanza tipica dei giovani si era offerto volontario per prestare giuramento per primo, ma la gravità della decisione presa cominciava già a opprimerlo e il coraggio stava lasciando il posto ad ansia e trepidazione.
===Ciclo Hector Cross===
====''La legge del deserto''====
Il khamsin soffiava ormai da cinque giorni. Le nuvole di polvere correvano loro incontro attraverso la cupa vastità del deserto. Hector Cross portava una kefiah al collo e gli occhiali da deserto. La corta barba scura gli proteggeva gran parte del volto, ma le zone esposte della pelle sembravano scorticate dai granelli pungenti della sabbia. Al di sopra del frastuono del vento riusciva a sentire il vibrare cadenzato dell'elicottero che si avvicinava. Anche senza guardarli, era sicuro che nessuno degli uomini attorno a lui se ne fosse ancora accorto.
====''Vendetta di sangue''====
Si svegliò e rimase un attimo lì e con gli occhi chiusi, a valutare la situazione. Il suo istinto di guerriero doveva controllare se c'erano pericoli in agguato. Sentì il profumo di lei, il suo respito leggero e regolare come il rumore delle onde che si frangono sulla spiaggia. Va tutto bene, pensò con un sorriso, e aprì gli occhi. Voltò la testa senza far rumore, per non svegliarla.<br>
Una lama di sole filtrava fra le tende socchiuse disegnando una striscia dorata sul soffitto e su di lei, che giaceva supina con un'espressione serena. Era bellissima, nuda fra le lenzuola. I riccioli biondi sul pube erano lievemente più scuri di quelli che le incorniciavano il viso, i seni erano ingrossati per la gravidanza ormai quasi al termine. La pelle pareva più lucida, da quanti si era tesa per far posto al bambino. Ebbe un piccolo sussulto e lui, pensando alla creatura che si muoveva in quel grembo, si sentì sopraffare dall'amore che provava per la sua donna e per il figlio che stava per nascere.
====''La notte del predatore''====
Hector Cross si svegliò angosciato e per un attimo rimase steso sul letto, immobile, cercando di capire dove fosse. Aprì gli occhi con riluttanza, senza sapere cosa aspettarsi, e attraverso la doppia porta spalancata della camera lo vide avvicinarsi dalla veranda. La luce scintillante della luna formava argentei disegni cangianti sulle squame bagnate dell'animale, che puntava verso di lui facendo dondolare i fianchi, con le unghie che raspavano sul cemento. La coda dell'orrenda creatura oscillava a ogni passo poderoso e le zanne giallastre premevano sul labbro inferiore in un ghigno freddo. Hector sentì un nodo alla gola e il petto che si contraeva, assalito da un'ondata di panico. Il coccodrillo infilò la testa nel vano della porta e si fermò, guardandolo. Gli occhi erano gialli come quelli di un leone, le pupille due fessure nere. Solo a quel punto lui si accorse che era davvero gigantesco: riempiva completamente la soglia e incombeva sul letto, rendendogli impossibile la fuga.<br>
Hector si riprese in fretta dallo shock e rotolò sul fianco. Afferrò la maniglia del cassetto del comodino in cui teneva la Heckler & Koch 9mm e lo aprì. Le unghie grattarono spasmodicamente sul legno mentre cercava l'arma a tastoni, invano. Il cassetto era vuoto e lui indifeso.<br>
Si girò per fronteggiare l'enorme rettile, con le gambe ripiegate sotto di sé e la schiena contro la tastiera del letto. Sollevò le mani e le incrociò all'altezza dei polsi in una posizione di difesa da karateka.
===Romanzi egizi===
====''Il dio del fiume''====
Il fiume si snodava lento nel deserto, luminoso come una colata di metallo fuso appena sgorgato dalla fonderia. Il cielo era velato dalla foschia e il sole batteva con la violenza del maglio d'un ramaio. Nel miraggio, le colline spoglie che fiancheggiavano il [[Nilo]] parevano tremare sotto i colpi.<br>
La nostra barca procedeva veloce accanto ai papiri, abbastanza vicina perché giungesse fino a noi lo scricchiolio dei secchi pieni d'acqua degli altaleni, dai lunghi bracci controbilanciati, che irrigavano i campi. Quel suono si fondeva con il canto della ragazza seduta a prua.
====''Il settimo papiro''====
L'imbrunire avanzava dal deserto e ombrava di violaceo le dune. Attutiva tutti i suoni come un fitto manto di velluto, e la sera era tranquilla e silenziosa.<br>
Dal punto in cui si trovavano, sulla cresta della duna, potevano scorgere l'oasi e il complesso di piccoli villaggi che la circondavano. Le costruzioni erano bianche, con i tetti piatti, e le palme da dattero svettavano sugli edifici, a eccezione della moschea islamica e della chiesa copta. I due bastioni della fede si fronteggiavano sulle sponde opposte del lago.<br>
L'acqua si stava scurendo. Uno storno di anatre scese rapido a posarsi, sollevando qualche schizzo di schiuma bianca contro i canneti.<br>
L'uomo e la donna erano una coppia disparata. Lui era alto, anche se leggermente curvo, i capelli brizzolati accesi dagli ultimi raggi di sole. Lei era giovane, poco più di trent'anni, snella, attenta, vibrante. Aveva una massa di capelli ricci, raccolti sulla nuca con un cordino.
====''Figli del Nilo''====
Come un serpente che distende sinuoso le sue spire, una fila di carri da combattimento correva lungo la pista tortuosa, scendendo verso il fondovalle. Il ragazzo, aggrappato alla sponda anteriore del carro di testa, alzò gli occhi sulle pareti di roccia che sembravano serrarsi su di loro in una morsa. La pietra scabra era crivellata di fori d'accesso alle tombe antiche, fitte come le celle di un'arnia. Quei pozzi di tenebre lo fissavano come gli occhi implacabili di una legione di ''jinn''. Il principe Nefer Memnone rabbrividì e, con un furtivo segno di scongiuro della mano sinistra, distolse lo sguardo.
====''Alle fonti del Nilo''====
Due figure solitarie scendevano dalle alte montagne. Indossavano pellicce logore per il viaggio ed elmi di cuoio con i paraorecchi legati sotto il mento per proteggersi dal freddo. Avevano la barba incolta, e il volto segnato dalla fatica. Trasportavano sulle spalle tutti i loro sparuti averi. C'era voluto un viaggio difficile e scoraggiante per raggiungere quel luogo. Anche se stava davanti, Meren non aveva idea di dove si trovassero, e neppure era certo del perché si fossero spinti così lontano. Solo il vecchio che lo seguiva a poca distanza lo sapeva, e non aveva ancora deciso di spiegarglielo.
====''Il dio del deserto''====
Il sole stava tramontando quando finalmente Zaras e io riuscimmo a tornare, un po' a nuoto e un po' a guado, dove avevamo lasciato le nostre tre piccole imbarcazioni. Gli uomini furono felicissimi di rivederci. Probabilmente si erano convinti che fossimo stati scoperti ad appellarsi alle loro limitate risorse. Obbedirono di corsa ai miei ordini.<br>
La prima delle numerose e ardue imprese che mi aspettavo era portare tutti i miei uomini massicciamente armati e con indosso l'armatura, quasi nessuno dei quali in grado di nuotare, al di là dei profondi canali del fiume, sino al forte.<br>
A tale scopo scelsi la più piccola e leggera delle nostre tre imbarcazioni, poi dissi agli uomini di prelevare le cime e altri oggetti utili dalle altre due navi. Pensai di bruciare queste ultime ma i cretesi avrebbero sicuramente visto il fumo e mandato soldati a indagare. Diedi invece ordine di frantumare il fondo e affondarle nel punto della laguna in cui l'acqua era più alta.
====''L'ultimo faraone''====
Anche se avrei preferito inghiottire la spada piuttosto di ammetterlo apertamente, in cuor mio sapevo che ormai era finita.<br>
Molti decenni prima le orde di hyksos erano apparse all'improvviso entri i confini del nostro Egitto, giungendo dalle desolate lande orientali. Il loro era un popolo selvaggio e crudele, privo di qualsivoglia dote, e disponeva di un unico elemento che lo rendeva invincibile in battaglia: il carro trainato dai cavalli, che prima di allora noi egizi non avevamo mai visto né sentito nominare e che consideravamo una cosa orribile.<br>
Avevamo tentato di fronteggiare a piedi l'assalto degli hyksos ma ci avevano respinto con violenza, circondandoci agevolmente con i loro carri e riversandoci addosso una pioggia di frecce. Non ci era rimasto che tornare alle nostre imbarcazioni e fuggire verso sud lungo il possente Nilo, trascinandoci attraverso le cateratte e fino al deserto, dove eravamo rimasti per più di dieci anni, bramando la nostra terra natale.
====''Il nuovo regno''====
Sotto lo sguardo attento degli dei, i due ragazzi si inerpicarono fino alla cima dell'altura, dove il passaggio brullo era reso argenteo dal chiarore lunare e intagliato dall'ombra. La brezza fresca proveniente da est trasportava gli aromi terrosi della lussureggiante vegetazione intorno al Nilo.<br>
Erano amici sin dall'infanzia. Hui, il più coraggioso dei due, portava solo un aderente gonnellino di lino annodato all'altezza della vita, che lasciava visibili membra forti e robuste. A Lahun, la città natale da cui si erano allontanati furtivamente al tramonto, molti lo consideravano ancora un bambino, forse per via dei lineamenti adolescenziali e dell'aria innocente: guance un pizzico troppo paffute, nessuna ruga scavata dalle preoccupazioni ai lati della bocca o sulla fronte. Un bambino! Aveva diciassette anni! Arricciò il naso. Ben presto avrebbe dimostrato a quei detrattori che si sbagliavano.<br>
Lo vedi? chiese con voce tremula Kyky, che si era guadagnato il soprannome di ''Scimmietta'' grazie alla braccia magre che sembravano arrivargli quasi alle ginocchia e al viso minuto dai grandi occhi scuri.<br>
Hui si premette un dito sulle labbra e, accovacciandosi, allungò il collo per fissare le stelle che riempivano il cielo. Sì, gli dei osservavano sempre tutto, qualsiasi sciocco lo sapeva. Tremò sotto il peso di quegli occhi scintillanti. Lo aspettava un destino grandioso, se le potenze superiori erano d'accordo, e quella notte avrebbe fatto il primo passo sulla strada verso la gloria.
===''L'ombra del sole''===
«Che idea balorda!» berciò Wally Hendry. Poi ruttò e, prima di continuare il discorso, raccolse il saporino con la lingua. «Non mi va. Sento puzza di cadavere.» Era sdraiato su uno dei letti, col bicchiere in equilibrio sul petto nudo che sudava abbondantemente nell'afa del Congo.<br>
«Il guaio è che ci tocca andarci lo stesso», disse Bruce Curry senza alzare lo sguardo dal necessario per radersi che stava tirando fuori dallo zaino.
===''Ci rivedremo all'inferno''===
Flynn Patrick O'Flynn cacciava elefanti di frodo. Lo faceva di professione e ammetteva modestamente di essere il migliore sulla costa orientale dell'Africa.<br>
Rachid El Keb esportava pietre preziose, donne per gli harem e per i magnati arabi e indiani, e avorio di contrabbando. Ma lo ammetteva solo con i clienti fidati; per tutti gli altri era un armatore ricco e rispettabile.
===''Cacciatori di diamanti''===
A Nairobi arrivarono con tre ore di ritardo e quando alla fine il Boeing del volo intercontinentale toccò terra a Londra, nonostante quattro doppi whisky Johnny Lance aveva dormito a spizzichi e male.<br>
Si sentiva come se gli avessero gettato una manciata di terra negli occhi.<br>
Alla fine, dopo il debilitante controllo dei passaporti, emerse nella sala arrivi dell'aeroporto internazionale di Heathrow di pessimo umore.
===''Una vena d'odio''===
Tutto cominciò quando il mondo si stava formando, prima della comparsa dell'uomo, prima ancora che la vita stessa si fosse evoluta su questo pianeta.<br>
La crosta terrestre era ancora molle e sottile, deformata e lacerata dalle enormi pressioni interne.<br>
Lo scudo compatto che oggi forma il continente africano, stabile e definitivamente assestato, era una serie di alte montagne, un susseguirsi di catene montuose portate in superficie e poi demolite dai movimenti del magma alle grandi profondità. L'uomo non ha mai visto montagne simili; erano così imponenti da ridicolizzare l'Himalaya, montagne di roccia fumante dai crepacci e dalle ferite aperte da cui colava il magma allo stato fuso.
===''L'uccello del sole''===
L'immagine attraversò come una lama il buio della sala di proiezione e si delineò silenziosa sullo schermo... e io non la riconobbi. Attendevo da quindici anni una fotografia del genere e, ora che l'avevo sotto gli occhi, non sapevo trarne alcun significato. Mi aspettavo qualche piccolo oggetto, un teschio, forse... non certo quello schema grigio e surreale.
===''Un'aquila nel cielo''===
Le montagne dell'Hottentots Holland erano coperte di neve e ne veniva un vento simile al lamento di un animale sperduto. L'istruttore era in piedi sulla soglia del suo minuscolo ufficio, ingobbito nel giaccone chiuso con la lampo, le mani profondamente conficcate nelle tasche bordate di lana.<br>
Osservando la Cadillac nera con autista che avanzava tra i cavernosi hangar rivestiti di lamiera, atteggiò il volto a una smorfia acida. Per gli orpelli della ricchezza, Barney Venter provava un'invidia da torcere le budella.
===''Sulla rotta degli squali''===
Era una di quelle stagioni in cui il pesce arriva tardi. Tenevo barca ed equipaggio sotto pressione, spingendomi ogni giorno sempre più a nord e rientrando in porto ogni volta a tarda sera, ma era già il sei novembre quando catturammo il primo di quei grossi bestioni che discendono le acque rossastre della corrente del Mozambico.<br>
A quel punto ero ridotto alla disperazione. Avevo a bordo un agente pubblicitario di New York di nome Chuck McGeorge, uno dei clienti fissi che compivano il pellegrinaggio annuale di novemilasettecento chilometri fino all'isola di Saint Mary per la pesca del marlin. Era un ometto basso e segaligno, calvo come un uovo di struzzo, con le tempie brizzolate e un muso da scimmia scuro e avvizzito, ma aveva le gambe robuste, necessarie per issare i grossi pesci.
===''Dove finisce l'arcobaleno''===
Per Jake Barton le macchine erano femmine, con tutto il fascino, le astuzie e la puttaneria femminili. Così appena le vide, allineate dietro lo scuro fogliame delle piante di mango, esse divennero subito per lui le signore di ferro. Ce n'erano cinque, e spiccavano un po' discosto dalle pile di altro materiale che il Governo di Sua Maestà metteva in vendita.
===''Come il mare''===
Nicholas Berg scese dal tassì sul molo illuminato dai riflettori e sostò a guardare il Warlock. Sollevato dalla marea, galleggiava alto presso la banchina, cosicché le gru che gli torreggiavano accanto non riuscivano a farlo apparire piccolo.<br>
Sebbene fosse stanco, confuso e indolenzito, Nicholas sentì rinascere un senso d'orgoglio e di soddisfazione. Il Warlock sembrava una nave da guerra, agile e spavalda, con l'alta prua svasata e la linea snella che le permettevano di affrontare qualsiasi mare.
===''L'orma del Califfo''===
C'erano solo quindici passeggeri aggiunti per il volo della British Airways all'aeroporto di Victoria dell'isola di Mahé, nella repubblica oceanica delle Seychelles.<br>
Due coppie formavano un gruppo compatto mentre aspettavano il loro turno per sbrigare le formalità d'imbarco. Erano tutti giovani, tutti molto abbronzati, e sembravano tuttora spensierati e rilassati dalla loro vacanza in quell'isola di paradiso. Tra loro, però, una ragazza era talmente splendida da far sembrare insignificanti gli altri giovani con la sua sola presenza.
===''Il canto dell'elefante''===
Era una costruzione di blocchi d'arenaria, priva di finestre e con il tetto di paglia, che Daniel Armstrong aveva costruito con le sue mani quasi dieci anni prima, quando era un ranger di grado inferiore nell'amministrazione dei parchi nazionali. In seguito l'edificio era stato trasformato in un autentico deposito di tesori.<br>
Johnny Nzou infilò la chiave nel grosso lucchetto e spalancò i due battenti di tek tagliati a mano. Johnny era il capo ranger del parco nazionale di Chiwewe. In passato era stato cercatore di tracce e portatore di fucili alle dipendenze di Daniel: a quel tempo era un giovane, intelligente matabele al quale Daniel aveva insegnato a leggere, a scrivere e a parlare correntemente l'inglese alla luce di mille fuochi da bivacco.
==Citazioni su Wilbur Smith==
*Uno [[scrittori|scrittore]] che si chiama Smith non diventerà mai famoso. (Un editore; citato in [[Enzo Biagi]], ''Giro del mondo'', Rizzoli)
==Bibliografia==
*Wilbur Smith, ''Una vena d'odio'', traduzione di Piero Anselmi, Mondadori, 1982.
*Wilbur Smith, ''Dove finisce l'arcobaleno'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1984.
*Wilbur Smith, ''La spiaggia infuocata'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1986. ISBN 8878193852
*Wilbur Smith, ''Il potere della spada'', traduzione di Carlo Brera, TEA-Longanesi, 1987. ISBN 8878196010
*Wilbur Smith, ''I fuochi dell'ira'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1988. ISBN 8878191396
*Wilbur Smith, ''La notte del leopardo'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1988. ISBN 8878190313
*Wilbur Smith, ''L'ultima preda'', traduzione di Carlo Brera, TEA, 1989. ISBN 978-88-7819-295-3
*Wilbur Smith, ''La volpe dorata'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1990. ISBN 8878194352
*Wilbur Smith, ''L'orma del Califfo'', traduzione di Marisa Castino, Longanesi, 1990. ISBN 8878191701
*Wilbur Smith, ''La voce del tuono'', traduzione di Paola Campioli, TEA, 1990.
*Wilbur Smith, ''L'ombra del sole'', traduzione di Carlo Brera, Longanesi, 1991. ISBN 8878192538
*Wilbur Smith, ''Il canto dell'elefante'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1991. ISBN 8878195235
*Wilbur Smith, ''Il destino del leone'', traduzione di Marco Biondi, TEA-Longanesi, 1992. ISBN 8878192422
*Wilbur Smith, ''Un'aquila nel cielo'', traduzione di Giacomo Erba, Longanesi, 1993. ISBN 8878193712
*Wilbur Smith, ''Gli angeli piangono'', traduzione di Roberta Rambelli, Longanesi, 1994. ISBN 8878196649
*Wilbur Smith, ''Cacciatori di diamanti'', traduzione di Attilio Veraldi, Longanesi, 1995. ISBN 88-7819-753-X
*Wilbur Smith, ''Come il mare'', traduzione di Jimmy Boraschi, Longanesi, 1995. ISBN 8878193836
*Wilbur Smith, ''Il settimo papiro'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 1995. ISBN 8878186775
*Wilbur Smith, ''Quando vola il falco'', traduzione di Marco Biondi, Longanesi, 1995. ISBN 8878197521
*Wilbur Smith, ''Gli eredi dell'Eden'', traduzione di Maria Giulia Castagnone, Longanesi, 1997. ISBN 8878193844
*Wilbur Smith, ''Sulla rotta degli squali'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878182753
*Wilbur Smith, ''Uccelli da preda'', traduzione di L Perria, Longanesi, 1997. ISBN 8878185817
*Wilbur Smith, ''Ci rivedremo all'inferno'', traduzione di Tullia Roghi, TEA, 2000. ISBN 8878183660
*Wilbur Smith, ''Figli del Nilo'', traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 2001. ISBN 8830416614
*Wilbur Smith, ''Monsone'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2001. ISBN 8878188905
*Wilbur Smith, ''Orizzonte'', traduzione di Lidia Perria, TEA, 2003. ISBN 978-8830419506
*Wilbur Smith, ''Il trionfo del sole'', traduzione di Studio Oltremare, Longanesi, 2006. ISBN 8850212437
*Wilbur Smith, ''Alle fonti del Nilo'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2007. ISBN 9788830420960
*Wilbur Smith, ''Il dio del fiume'', traduzione di Roberta Rambelli, TEA, 2008. ISBN 9788878188754
*Wilbur Smith, ''Il destino del cacciatore'', traduzione di Giampiero Hirzer, Longanesi, 2009. ISBN 97888304250
*Wilbur Smith, ''Stirpe di uomini'', traduzione di Attilio Veraldi, TEA, 2009. ISBN 9788850218769
*Wilbur Smith, ''La legge del deserto'', traduzione di Giampiero Hirzer, TEA, 2013.
*Wilbur Smith, ''Vendetta di sangue'', traduzione di Lucio Zarchini, Longanesi, 2013, ISBN 978-8830439061
*Wilbur Smith, Giles Kristian, ''Il leone d'oro'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2015, ISBN 9788830438750
*Wilbur Smith, Tom Cain, ''La notte del predatore'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2016, ISBN 978-8830498743
*Wilbur Smith, David Churchill, ''Grido di guerra'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2017. ISBN 978-8830438774
*Wilbur Smith, ''L'ultimo faraone'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2017. ISBN 978-88-304-4823-0
*Wilbur Smith, Tom Harper, ''Il giorno della tigre'', traduzione di Sara Caraffini, Longanesi, 2017. ISBN 978-8830438767
*Wilbur Smith, David Churchill, ''La guerra dei Courtney'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2018. ISBN 978-8869053795
*Wilbur Smith, Imogen Robertson, ''Re dei re'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2019. ISBN 978-8869058462
*Wilbur Smith, Tom Harper, ''Il fuoco della vendetta'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2019. ISBN 978-8869055454
*Wilbur Smith, Corban Addison, ''Il richiamo del corvo'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2020. ISBN 978-8869058127
*Wilbur Smith, Mark Chadbourn, ''Il nuovo regno'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2021. ISBN 978-8869059629
*Wilbur Smith, David Churchill, ''Eredità di guerra'', traduzione di Sara Caraffini, Harper&Collins, 2021. ISBN 978-8869058134
== Altri progetti==
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===Opere===
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[[Categoria:Scrittori|Smith, Wilbur]]
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Luigi Longo
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+1, il passo citato inizia con lettera minuscola, per prudenza inserisco [...]
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[[File:Luigi Longo 1979.jpg|miniatura|Luigi Longo nel 1979]]
'''Luigi Longo''' (1900 – 1980), politico italiano
==Citazioni di Luigi Longo==
*[...] la guerra partigiana avrebbe dovuto avere la sua conclusione e il suo sbocco logico in una insurrezione generale armata che precedesse l'arrivo degli alleati, si svolgesse in concomitanza di una offensiva decisiva e sbaragliasse il fronte della ritirata nemica. Dopo [[Quattro giornate di Napoli|Napoli]], la parola d'ordine dell'insurrezione finale acquistò un senso e un valore, e fu allora la direttiva di marcia per la parte più audace della [[resistenza italiana]].<ref>Da ''Un popolo alla macchia'', citato in Roberto Roggero, ''Oneri e onori: {{small|le verità militari e politiche della guerra di liberazione}}'', Greco & Greco, Milano, 2006, [https://books.google.it/books?id=BIVzVZoh8moC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA377&dq=&pg=PA377#v=onepage&q&f=false p. 377]. ISBN 88-7980-417-0</ref>
*{{NDR|Di [[Lenin]]}} Mi impressionò non solo il ragionamento serrato, limpido, ma la vivacità, la passione con cui esponeva il proprio pensiero, come fosse bruciato da un fuoco interiore.<ref>Da ''Tra reazione e rivoluzione'', Edizioni del Calendario, 1972.</ref>
* Penso che [[Palmiro Togliatti|Togliatti]] abbia capito la [[Resistenza italiana|Resistenza]] solo quando fucilammo Mussolini a Dongo.<ref>Citato in [[Giuliano Ferrara]], ''Le ombre del 25 aprile'', ''Il Foglio Quotidiano'', 24 aprile 2022. p. 1.</ref>
*{{NDR|Sui comizi}} Ripeto sempre ai compagni: siate chiari, altrimenti gli operai e i contadini non vi capiscono.<ref name=Ricordo>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1448_02_1980_0263_0003_20509583/ È stato al timone del pci nei momenti difficili]'', ''La Stampa'', 16 ottobre 1980.</ref>
*Sono un contadino, lento nel fare le cose, nello scrivere un articolo o preparare un comizio.<ref name=Ricordo/>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Longo, Luigi}}
[[Categoria:Politici italiani]]
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Terminator 3 - Le macchine ribelli
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/* Frasi */
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{{Film
|immagine=T3-logo.svg
|titoloitaliano=Terminator 3: Le macchine ribelli
|titolooriginale=Terminator 3: Rise of the Machines
|paese=Usa
|anno=2003
|genere=Fantascienza, azione
|regista=[[Jonathan Mostow]]
|soggetto= [[John Brancato]], [[Michael Ferris]]
|sceneggiatore=[[John Brancato]], [[Michael Ferris]]
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*[[Arnold Schwarzenegger]]: Terminator
*[[Nick Stahl]]: John Connor
*[[Claire Danes]]: Kate Brewster
*[[Kristanna Loken]]: T-X
*[[David Andrews]]: Robert Brewster
*[[Mark Famiglietti]]: Scott Petersen
*[[Earl Boen]]: Dottor Peter Silberman
*[[Moira Harris]]: Betsy
*[[Christopher Lawford]]: Aiuto di Robert Brewster
*[[Kim Robillard]]: Ispettore Edwards
|doppiatoriitaliani=
*[[Alessandro Rossi]]: Terminator
*[[Christian Iansante]]: John Connor
*[[Tiziana Avarista]]: Kate Brewster
*[[Stefanella Marrama]]: T-X
*[[Antonio Sanna]]: Robert Brewster
*[[Marco Vivio]]: Scott Petersen
*[[Michele Gammino]]: Dottor Peter Silberman
*[[Simone Mori]]: Aiuto di Robert Brewster
*[[Wladimiro Grana]]: Ispettore Edwards
|note=
}}
'''''Terminator 3: Le macchine ribelli''''', film statunitense del 2003 con [[Arnold Schwarzenegger]], regia di [[Jonathan Mostow]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
Il futuro non è scritto. L'unico destino è quello che ci creiamo con le nostre mani. Vorrei tanto crederlo. Mi chiamo John Connor, hanno tentato di assassinarmi ancora prima che nascessi. Quando avevo tredici anni ci provarono di nuovo. Macchine che vengono dal futuro: Terminator. Per tutta la vita mia madre mi ha parlato di un cataclisma che sarebbe arrivato, del giorno del giudizio, dell'inizio di una guerra fra gli uomini e le macchine. Tre miliardi di vite sarebbero state cancellate in un istante e io avrei dovuto guidare ciò che restava dell'umanità alla vittoria finale. Niente di questo è successo, nessuna bomba è caduta, i computer non hanno assunto il controllo. Abbiamo fermato il giorno del giudizio! Dovrei sentirmi al sicuro, ma non è così. E ora io vivo fuori dal sistema: niente telefono, niente indirizzo, niente e nessuno può rintracciarmi. Ho cancellato qualsiasi legame con il passato ma per quanto mi sforzi, non riesco a cancellare i miei sogni, i miei incubi. Sento il peso di un futuro che mi perseguita, di un futuro che non voglio. E continuo a scappare, il più velocemente possibile, dovunque... verso il nulla. ('''John Connor''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Frasi==
{{cronologico}}
*Come odio le macchine! ('''Kate Brewster''')
*{{NDR|Dopo aver buttato dal finestrino una pila all'idrogeno che ha provocato una piccola esplosione nucleare}} Una volta lesionate le pile all'idrogeno diventano instabili. ('''Terminator''')
*Sarah Connor. 1959-1997. Non esiste il destino, ma quello che costruiamo. ('''[[Epitaffi dai film|Epitaffio]]''')
:''Sarah Connor. 1959-1997. No fate but what we make.''
*{{NDR|Guidando il carro funebre praticamente distrutto dopo essere passato sotto a un camion}} Necessita nuovo veicolo. ('''Terminator''')
*Il desiderio è irrilevante. Io sono una macchina. ('''Terminator''')
*{{NDR|Prima di farsi esplodere insieme a T-X}} Tu sei terminata. ('''Terminator''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*{{NDR|In un locale di spogliarello per sole donne}}<br>'''Terminator''': Togliti i vestiti.<br>'''Spogliarellista''': Pazienza, tesoro!<br>'''Spogliarellista''': Sei tu puttana, aspetta il tuo turno!<br>'''Terminator''' {{NDR|Salendo sul palco}}: I vestiti.<br>'''Spogliarellista''': Parla con questa!<ref>Nella versione originale in inglese «[[:w:en:Talk to the hand|Talk to the hand]]».</ref><br>'''Terminator''' {{NDR|Afferrandogli la mano e parlandoci}}: Adesso.
*'''Terminator''': Dov'è John Connor?<br>'''Kate''': S-se te lo dico poi mi lasci andare?<br>'''Terminator''': Sì.<br>'''Kate''': È n-nel canile, in una gabbia. {{NDR|Terminator sta per chiuderla nel furgone}} Hai detto che mi lasciavi andare!<br>'''Terminator''': Ho mentito.
*'''Terminator''': John Connor, è arrivata l'ora. <br/>'''John''': Sei qui per uccidermi? <br/>'''Terminator''': No. Tu devi vivere.
*'''John''': Nemmeno ti ricordi di me? Sarah Connor. Che fece saltare la Cyberdyne. "Hasta la vista, baby". Non ti ricorda niente? <br/>'''Terminator''': Quello era un altro T-101. <br />'''John''': Ma come sarebbe, uscite da una linea di montaggio?<br />'''Terminator''': Sì, esatto.<br/>'''John''': Ah, bene, così adesso ti devo insegnare tutto quanto daccapo!
*'''Terminator''': Katherine Brewster, hai subìto qualche danno?<br/>'''Kate''': Vaffanculo, brutto stronzo! <br/> '''Terminator''': Non sono programmato a tal fine.
*'''John''': Tu non dovresti neanche esistere! Abbiamo eliminato la Cyberdyne più di dieci anni fa! Abbiamo bloccato il giorno del giudizio!<br>'''Terminator''': No, l'avete solo rimandato. Il giorno del giudizio è inevitabile.
*'''Terminator''': T-X è progettata per il combattimento estremo, energizzata da un reattore al plasma ed equipaggiata con armi incorporate. Il suo arsenale comprende micromanipolatori nanotecnologici.<br>'''John''': Spiegati...<br>'''Terminator''': Riesce a controllare le altre macchine. La sua struttura è pesantemente corazzata ed è temprata per resistere ad attacchi esterni.<br>'''John''': Ma troverai il modo di distruggerla?<br>'''Terminator''': Improbabile. Io sono un modello antiquato. T-X è più veloce, più potente e più intelligente. È una macchina per uccidere più che efficace. <br>'''John''' {{NDR|sarcastico}}: Ah, bene. Siamo a posto.<br>'''Terminator''': La mia presenza in questo spazio-tempo è stata anticipata. T-X è stata ideata per terminare altri organismi cybernetici.<br>'''John''': Cioè sarebbe una Terminator anti-Terminator? Mi stai prendendo per il culo! <br/> '''Terminator''': No, non sono attrezzato per questo.
*'''Cassiere''' {{NDR|vedendo il Terminator uscire dal negozio senza pagare la merce}}: Ehi! Ehi, ma che fa?! Non paga?!<br>'''Terminator''' {{NDR|mostrando il palmo della mano}}: Parla con questa.<ref>Nella versione originale in inglese «[[:w:en:Talk to the hand|Talk to the hand]]».</ref>
*'''Kate''': Allora, perché mi hai rapito?<br>'''John''': Senti...<br>'''Kate''': Tu sei sempre stato un delinquente e adesso te ne stai lì come se l'atteggiamento del duro potesse funzionare! Che c'è, fai parte di qualche... banda? Come fai a non vergognarti?! Be'?!<br>'''John''' {{NDR|a Terminator}}: Diglielo tu chi sono.<br>'''Terminator''': John Connor è il leader della resistenza mondiale. È l'ultima valida speranza del genere umano.<br>'''Kate''' {{NDR|accondiscendente}}: Certo... E... e lui?<br>'''John''': È un robot che viene dal futuro. È tessuto vivo in uno scheletro di metallo inviato indietro nel tempo per proteggermi.<br>'''Kate''': Vai al diavolo!<br>'''John''': Non vuole farti del male...<br>'''Kate''': Io ho un fidanzato. Che starà già cercandomi. Mi dici che diavolo volete?<br>'''John''': Cerca... di immaginare. Se tu sapessi che dovrai fare qualcosa di importante della tua vita, qualcosa di stupefacente. E magari... la cosa più importante che nessuno abbia mai fatto. Ma c'è un intoppo. Un terribile evento sta per succedere. E tu... tu non potresti... mai perdonarti se non facessi qualcosa per impedirlo, ma...<br>'''Kate''': Ma di che cosa stai parlando?<br>'''John''': È che... la vita come la conosci... e tutte le cose che dai per scontate... non dureranno. Mike Kripke. Poco fa perché... perché hai nominato la Cantina di Kripke? Perché... è là, in casa di Kripke che... noi ragazzi andavamo... a pomiciare, giusto? Allora io e te... vuoi dire che... accidenti, allora è vero! Pomiciavamo nella Cantina di Kripke, trovo incredibile che te ne sei ricordata! Wow, si vede che... ti ho fatto una certa impressione!<br>'''Kate''': Ah, falla finita... me ne ricordo perché il giorno dopo eri in TV.<br>'''John''': Oh, e... aspetta un secondo, io e te ci siamo... messi insieme il giorno prima che incontrassi lui... e di nuovo... adesso, dopo dieci anni...<br>'''Kate''': Oh, allora era proprio destino...! Una coincidenza.<br>'''John''': ...Già.
*'''John''': Non sono io quello che vuoi, stai solo sprecando tempo! <br/> '''Terminator''': Inesatto. John Connor guida la resistenza fino alla vittoria.<br/>'''John''': Come?! Perché, perché proprio io?!<br/> '''Terminator''': Tu sei John Connor.<br/>'''John''': Cazzo! Mia madre mi ha imbottito di queste stronzate fin dalla culla! E guardami, io non sono un capo, non lo sono mai stato!<br/> '''Terminator''' {{NDR|afferra Connor per il collo e lo solleva}}: Hai ragione. Non sei quello che voglio. Sto solo sprecando tempo.<br/>'''John''': Vaffanculo... fottutissima macchina!<br/> '''Terminator''' {{NDR|lo lascia andare}}: Meglio.<br/>'''John''': Allora l'hai fatto apposta!<br/> '''Terminator''': L'ira è più utile della disperazione.<br/>'''John''': Come?!<br/> '''Terminator''': Nozioni di psicologia, è un mio programma ausiliario.
*'''John''': Sei sicuro di questa storia? Di lei e me?<br/> '''Terminator''': La tua confusione non è razionale. È un esemplare femminile in età riproduttiva.<br/>'''John''': Da noi servono anche altre cose...<br/> '''Terminator''': Il mio database non contempla la dinamica del rapporto di coppia.
*{{NDR|John minaccia di uccidersi puntandosi una pistola alla tempia}}<br/> '''Terminator''': Tu non puoi autoterminarti.<br/>'''John''': No, ''tu'' non puoi! Io posso fare quello che voglio, sono un essere umano, non sono uno stramaledetto robot!<br/> '''Terminator''': Organismo cibernetico.
*'''Kate''': Grazie per quello che fai.<br/> '''Terminator''': La tua gratitudine non è richiesta. Io sono programmato per eseguire i tuoi comandi.<br/> '''John''': I suoi comandi?<br/> '''Terminator''': È stata Katherine Brewster che mi ha fatto riattivare e mi ha rimandato nel continuum spazio-temporale.
*'''John''': Ma perché non ti ho rimandato indietro io?<br/> '''Terminator''': Non sono autorizzato a rispondere alla tua domanda.<br/> '''Kate''': Perché non ti ha rimandato indietro lui?<br/> '''Terminator''': Lui era morto. Gli umani inevitabilmente muoiono.<br/> '''John''': Sì, lo so. Ma allora come...? No, forse non mi va di saperlo.<br/> '''Kate''': E com'è morto?<br/> '''Terminator''': John Connor fu terminato il 4 luglio 2032. Io fui scelto per il suo attaccamento emotivo nei riguardi del mio modello, a causa delle sue esperienze infantili. Questo facilitò la mia infiltrazione.<br/> '''John''': Come? Che stai dicendo?<br/> '''Terminator''': Ti ho ucciso io.
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
Quando giunse la piena autocoscienza, Skynet si era già diffusa dentro milioni di server in tutto il pianeta: nelle normali reti di computer degli uffici, dei dormitori delle università, dappertutto, tutto il software, tutto il cyberspazio... Addio nucleo del sistema. Nulla e nessuno poteva escludere Skynet. L'attacco inizio alle 18 e 18, proprio come aveva detto Terminator. Era il giorno del giudizio, il giorno in cui l'umanità fu quasi completamente distrutta dalle armi che aveva creato per proteggersi. Avrei dovuto capire che il nostro destino non era mai stato quello di fermare il Giorno del Giudizio, ma semplicemente di sopravvivere ad esso. Insieme. Terminator lo sapeva, aveva cercato di dircelo, ma il mio subcosciente non lo voleva sentire. Forse il futuro è già scritto, io non lo so. So solo quello che mi ha insegnato Terminator: mai rinunciare alla lotta. E mai rinuncerò. La battaglia è appena cominciata. ('''John Connor''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Terminator}}
[[Categoria:Film di fantascienza]]
[[Categoria:Film d'azione]]
[[Categoria:Terminator]]
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J. K. Rowling
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2022-08-11T13:37:21Z
Bradipo Lento
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/* Citazioni */ +wl
wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Jk-rowling-crop.JPG|thumb|J. K. Rowling nel 2006]]
'''Joanne Rowling''', nota come '''J. K. Rowling''' (1965 – vivente), scrittrice britannica. Ha anche usato lo pseudonimo '''Robert Galbraith'''.
==Citazioni di J. K. Rowling==
*Bisogna essere cauti nell'esprimere [[desiderio|desideri]], perché potrebbero avverarsi. {{NDR|In riferimento alla molta carta regalatale dopo che aveva lamentato la difficoltà di trovarne in giro per Edimburgo nei momenti di ispirazione.}} (dal ''Diario'', 10 maggio 2006, nel sito [http://www.jkrowling.com jkrowling.com])
*{{NDR|Rivolto a [[Vladimir Putin]] durante l'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]]}} È meglio che le critiche alla [[cancel culture]] occidentale non arrivino da chi al momento sta massacrando i civili per il crimine di resistere, e sta mettendo in carcere e avvelenando i propri oppositori. ([https://twitter.com/jk_rowling/status/1507364792834666511?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1507364792834666511%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.ilpost.it%2F2022%2F03%2F25%2Fputin-rowling-cancel-culture%2F Tweet] del 25 marzo 2022)<ref>Citato in [https://www.ilpost.it/2022/03/25/putin-rowling-cancel-culture/ ''Putin ora parla di "cancel culture"''], ''Ilpost.it'', 25 marzo 2022.</ref>
*Mi ricordo benissimo dei miei [[Undicenne|undici anni]]: a quell'età si è del tutto impotenti. Ma i bambini hanno un mondo segreto che per gli adulti sarà sempre impenetrabile. (dalla seconda di copertina dei libri della serie ''Harry Potter'')
*{{NDR|A proposito dell'esito del [[referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea]]}} Non penso di aver mai desiderato tanto la magia come oggi.
:''I don't think I've ever wanted magic more.''<ref>Da un [https://twitter.com/jk_rowling/status/746192965568077824 tweet] del 23 giugno 2016.</ref>
* Penso che gli [[The Smiths|Smiths]] siano l'unico gruppo la cui separazione mi abbia colpito molto personalmente. Molto triste.
:''I think the Smiths were the only group whose falling apart really affected me personally. Very sad.''<ref name="theobserver">{{Cita web |autore=Sean O'Hagan |url=http://www.guardian.co.uk/music/2007/may/06/popandrock.features1 |titolo=Morrissey - so much to answer for |data=6 maggio 2007 |editore=The Guardian |lingua=en}}</ref>)
==''Harry Potter e la pietra filosofale''==
===[[Incipit]]===
====Marina Astrologo====
Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.<br>
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e la pietra filosofale'', traduzione di Marina Astrologo, Salani}}
====Stefano Bartezzaghi====
Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di affermare di essere perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.<br>
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e la pietra filosofale'', traduzione di Marina Astrologo rivista da Stefano Bartezzaghi, Salani, 2011. ISBN 9788862561686}}
===Citazioni===
*"Questa cicatrice se la terrà per sempre"<br />"E lei non può farci niente Silente?"<br />"Anche se potessi, non lo farei. Le cicatrici possono tornare utili. Anche io ne ho una, sopra il ginocchio sinistro, che è una piantina perfetta della metropolitana di Londra." (Albus Silente e Minerva McGranitt: p. 19)
*Strada facendo, zio Vernon si lamentava con zia Petunia. A lui piaceva lamentarsi di tutto: i colleghi di lavoro, Harry, il consiglio, Harry, la banca, Harry, erano solo alcuni dei suoi argomenti preferiti. (p. 29)
*"Allora, Harry" disse il gigante voltando le spalle ai Dursley, "buon [[Auguri di compleanno dai libri|compleanno]]! Ho una cosetta per te... mi sa che a un certo punto mi ci sono seduto sopra, ma il sapore sarà ancora buono". (p. 58)
*Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts <br />Preside: Albus Silente (Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Mago, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)<br />Caro signor Potter,<br />siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.<br />L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.<br />Distinti saluti,<br />Minerva McGonagall, Vicepreside (pp. 61-62)
*«Non mi ricordo mai... che differenza c'è fra stalagmiti e stalattiti?» gridò Harry a Hagrid, cercando di sovrastare con la voce il frastuono del carrello.«Le stalagmiti hanno la 'm'» disse Hagrid. (p. 75)
*«Vedi, c'era questo mago che poi ha... ha preso la via del male. Tutto il male che riesci a immaginare. Il peggio. Il peggio del peggio». (Hagrid)
*È la [[bacchetta magica|bacchetta]] che sceglie il mago, lo ricordi. Credo che da lei dobbiamo aspettarci grandi cose, signor Potter... Dopo tutto, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato ha fatto grandi cose... terribili, è vero, ma grandi. (Olivander: p. 85)
*"Non posso trattenermi a lungo, mamma", disse {{NDR|Percy}}. "Sono sulla carrozza di testa, i Prefetti hanno due scompartimenti riservati..." <br/>"Oh, tu sei un Prefetto, Percy?" chiese uno dei gemelli con aria di grande sorpresa. "Avresti dovuto dircelo, non ne sapevamo niente." <br/>"Aspetta un attimo, mi ricordo di avergli sentito dire qualcosa in proposito", disse l'altro gemello. "Una volta..."<br/>"O due volte..."<br/>"Un minuto..."<br/>"Tutta l'estate..." (cap. 6, p. 94)
*Benvenuti al nuovo anno scolastico di Hogwarts! Prima di dare inizio al nostro banchetto, vorrei dire qualche parola. E cioè: pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! Grazie. (Albus Silente: p. 118)
*''È forse [[Grifondoro]] la vostra via, | culla dei coraggiosi di cuore: | audacia, fegato, cavalleria | fan di quel luogo uno splendore. | O forse è a [[Tassorosso]] la vostra vita, | dove chi alberga è giusto e leale: | qui la pazienza regna infinita | e il duro lavoro non è innaturale. | Oppure [[Corvonero]], il vecchio e il saggio, | se siete svegli e pronti di mente, | ragione e sapienza qui trovan linguaggio | che si confà a simile gente. | O forse a [[Serpeverde]], ragazzi miei, | voi troverete gli amici migliori | quei tipi astuti e affatto babbei | che qui raggiungono fini ed onori!'' (Cappello Parlante, cap. 7)
*«Ah, la musica» disse asciugandosi gli occhi. «Una magia che supera tutte quelle che noi facciamo qui!» (Albus Silente: p. 124)
*Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore. Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio. (Harry, riferendosi a Piton: p. 131)
*Spero che siate soddisfatti di voi stessi. Avete corso il rischio di essere uccisi... o peggio ancora, espulsi. (Hermione: p. 156)
*Sul tuo {{NDR|[[maglia (indumento)|maglione]]}} non c'è nessuna lettera, segno che la mamma crede che tu non dimentichi come ti chiami. Ma neanche noi siamo stupidi, sappiamo benissimo che ci chiamiamo Gred e Forge! (George a Harry: p. 193)
*Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere. (Albus Silente: p. 204)
*Harry si alzò in piedi. "Signore... Professor Silente... Posso farle una domanda? [...] Lei cosa vede quando si guarda in quello Specchio?" "Io? Mi vedo con in mano un paio di grossi calzini di lana [...] i calzini non bastano mai [...] chissà perché a me regalano soltanto libri". (Harry Potter e Albus Silente: p. 204)
*Tu vali dodici Malfoy. È stato il Cappello Parlante ad assegnarti a Grifondoro, no? E Malfoy dov'è finito? In quella fogna di Serpeverde... (Harry a Neville: p. 208)
*Le prime vittime sono sempre gli innocenti. (Conan: p. 241)
*Quel che è accaduto giù nei sotterranei tra te e il professor Raptor è segretissimo, quindi, naturalmente, tutta la scuola ne è al corrente. Credo che i tuoi amici Fred e George Weasley abbiano cercato di mandarti la tavoletta di una tazza del gabinetto: devono aver creduto che ti saresti divertito. Ma Madama Chips non l'ha giudicata una cosa molto igienica, e quindi l'ha confiscata. (Albus Silente: pp. 281-282)
*In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura. (Albus Silente: p. 283)
*Sai, la Pietra non era poi una cosa tanto prodigiosa. Sì, certo: tutti i soldi e tutta la vita che uno può volere... Sono le due cose che la maggior parte degli esseri umani desidera più di ogni altra... Ma il guaio è che gli uomini hanno una particolare abilità nello scegliere proprio le cose peggiori per loro. (Albus Silente: p. 283)
*Bisogna sempre chiamare le cose con il loro nome. La paura del nome non fa che aumentare la paura della cosa stessa. (Albus Silente: p. 283)
*La [[verità]] è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con cautela. (Albus Silente: p. 283)
*«Ma allora, perché Raptor non poteva toccarmi?»<br />«Vedi, tua madre è morta per salvarti. Ora, se c'è una cosa che Voldemort non riesce a concepire, è l'amore. Non poteva capire che un amore potente come quello di tua madre, lascia il segno: non una cicatrice, non un segno visibile... Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre, anche quando la persona che ci ha amato non c'è più. È una cosa che ti resta dentro, nella pelle». (Harry Potter e Albus Silente: p. 284)
*«Tuo padre ha fatto una cosa che Piton non gli ha mai perdonato».<br />«E cioè?»<br />«Gli ha salvato la vita».<br />«Che cosa?»<br />«Già...» fece Silente in tono sognante. «Strano come funziona la mente delle persone, non trovi? Il professor Piton non sopportava di dovere qualcosa a tuo padre... Io credo che quest'anno si sia tanto impegnato a proteggerti solo perché in quel modo credeva di mettersi in pari con tuo padre. Dopodiché, avrebbe potuto tranquillamente tornare a odiarne la memoria...» (Harry Potter e Albus Silente: p. 285)
*Affrontare i nemici richiede notevole ardimento. Ma altrettanto ne occorre per affrontare gli amici. (Albus Silente: p. 290)
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e la pietra filosofale'', traduzione di Marina Astrologo, Salani}}
==''Harry Potter e la camera dei segreti''==
===[[Incipit]]===
Non era la prima volta che scoppiava un litigio durante la colazione, al numero 4 di Privet Drive. Il signor Vernon Dursley era stato svegliato all'alba da un fischio acutissimo proveniente dalla camera di suo nipote Harry.<br />
«Tre volte in una settimana!» tuonò dall'altra parte del tavolo. «Se non riesci a tenere a bada quella civetta, dovrà andarsene!»<br />
Ancora una volta, Harry provò a spiegare.<br />
«Si ''annoia''» disse. «Edvige è abituata a volare all'aperto. Se solo potessi lasciarla libera di notte...»<br />
«Ma mi hai preso per scemo?» ringhiò zio Vernon con un pezzetto di uovo fritto impigliato nei baffoni. «So bene cosa succederebbe a lasciar libero quell'animale.»<br />
E scambiò un'occhiata cupa con la moglie Petunia.
===Citazioni===
*«Aspetta un po'...» mormorò Harry a Ron. «c'è una sedia vuota, al tavolo degli insegnanti... Dov'è Piton?»<br/>«Forse è malato» disse Ron tutto speranzoso.<br/>«Forse se n'è andato» disse Harry, «perché ''ancora una volta'' non è stato nominato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure»<br/>«O magari è stato licenziato» suggerì Ron con entusiasmo. «Voglio dire, tutti lo detestano...»<br/>«O forse» disse una voce glaciale alle loro spalle «sta aspettando di sapere perché voi due non siete arrivati con il treno della scuola». (Harry, Ron e Severus Piton: p. 72)
*Fu come se avessero detto a Piton che il Natale era stato soppresso.
*"E perché" chiese Ron strappandole di mano l'orario, "hai incorniciato tutte le lezioni di Allock con dei cuoricini?". <br />Hermione si affrettò a riprendersi l'orario arrossendo violentemente. (p. 89)
*«Udire voci che nessun altro sente non è un buon segno, neanche tra i maghi». (Ron Weasley: p. 133)
*Naturalmente, sapete tutti che [[Hogwarts]] è stata fondata più di mille anni fa — si ignora la data precisa — dai due maghi e dalle due streghe più famosi dell'epoca. Le quattro Case prendono nome da loro: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde. Insieme, essi costruirono questo castello, lontano dagli occhi curiosi dei Babbani, perché a quel tempo la magia era molto temuta dalla gente comune, e maghi e streghe erano crudelmente perseguitati. (Professor Rüf, cap. 9)
*«E così è stato Dobby a impedirci di salire sul treno e a romperti il braccio...» Scosse il capo. «Sai una cosa, Harry? Se non la smette di cercare di salvarti la pelle finisce che ti ammazza». (Ron Weasley: p. 167)
*«Ginny!» esclamò il signor Weasley esterrefatto. «Ma allora io non ti ho insegnato proprio niente? Che cosa ti ho sempre detto? Non ti fidare mai di niente che pensi da solo se non riesci a capire dove ha il cervello. Perché non hai mostrato il diario a me o a tua madre? Un oggetto tanto sospetto, era chiaro che fosse strapieno di magia nera!» (Arthur Weasley: p. 296)
*Sono le [[Scelta|scelte]] che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità. (Albus Silente: p. 299)
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e la camera dei segreti'', traduzione di Marina Astrologo, Salani}}
==''Harry Potter e il prigioniero di Azkaban''==
===[[Incipit]]===
Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell'anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte. E per giunta era un mago.<br />
Era quasi mezzanotte, e Harry era steso sul letto a pancia in giù, le coperte tirate sulla testa come una tenda, una torcia in mano e un grosso libro rilegato in pelle (''Storia della magia'', di Bathilda Bath) aperto e appoggiato sul cuscino. Fece scorrere la punta della penna d'aquila sulla pagina, aggrottando le sopracciglia, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a scrivere il tema: ''Perché i roghi di streghe nel Quattordicesimo Secolo furono completamente inutili''.
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e il prigioniero di Azkaban'', traduzione di Beatrice Masini, Salani}}
===Citazioni===
*«Sirius Black è fuggito per venire a cercare te? Oh, Harry... dovrai stare molto, molto attento. Non andare in cerca di guai, Harry...»<br />«Non vado in cerca di guai» disse Harry seccato. «Di solito sono i guai che trovano me». (Hermione Granger e Harry Potter: p. 65)
*«Ma insomma, che cos'avete oggi?» domandò la professoressa McGranitt, tornando se stessa con un debole pop e guardandoli tutti quanti uno a uno. «Non che sia importante, ma è la prima volta che la mia trasformazione non viene accolta da un applauso».<br />Tutti si voltarono di nuovo verso Harry, ma nessuno parlò. Poi Hermio-ne alzò la mano.<br />«Ci scusi, professoressa, abbiamo appena avuto la prima ora di Divinazione, e stavamo leggendo le foglie di tè e...»<br />«Ah, certo» esclamò la professoressa McGranitt accigliata. «Non c'è bi-sogno di aggiungere altro, signorina Granger. Ditemi, chi di voi morirà quest'anno?»<br />Tutti la fissarono.<br />«Io» disse Harry alla fine."Capisco" commentò la professoressa McGranitt guardando Harry con i suoi occhi piccoli e lucenti. "Allora è bene che tu sappia, Potter, che Sibilla Cooman ha predetto la morte di uno studente all'anno da quando è arrivata in questa scuola. Nessuno è ancora morto. Vedere presagi di morte dappertutto è il suo modo preferito di dare il benvenuto a una nuova classe. Se non fosse che non ho l'abitudine di parlar male dei miei colleghi..." <br/> La professoressa McGranitt si interruppe, e tutti notarono che aveva le narici bianche e dilatate. Poi riprese, più tranquilla: "La divinazione è uno dei settori più imprecisi della magia. Non vi nasconderò che faccio fatica a tollerarla. I veri Veggenti sono molto rari, e la professoressa Cooman..." <br/> Si interruppe di nuovo, e poi disse in tono molto pratico: "A me sembri in perfetta salute, Potter, quindi mi scuserai se non ti dispenso dai compiti oggi. Ti assicuro che se dovessi morire non sei tenuto a consegnarli". (p. 94)
*Se fossi in te vorrei vendicarmi. Gli darei la caccia... (Malfoy a Harry, parlando di Sirius Black)(p. 108)
*"Ma insomma, io sono l'unica che si è presa la briga di leggere ''Storia di Hogwarts''?" disse Hermione irritata a Harry e Ron. <br/> "È probabile" rispose Ron. "Perché?" (p. 139)
*Il professor Lupin sorrise all'indignazione sulle loro facce. "Non preoccupatevi. Parlerò io col professor Piton. Non dovete fare il tema". <br/> "Oh, ''no''" esclamò Hermione, delusa. "Io l'ho già finito!" (p. 158)
*"''Perché''? Perché mi tormentano così? Sono solo...?" <br/> "Non ha nulla a che vedere con la debolezza" rispose il professor Lupin seccamente, come se gli avesse letto nel pensiero. "I Dissennatori tormentano te più degli altri perché nel tuo passato ci sono cose terribili che gli altri non hanno mai vissuto." (p. 159)
*"I Dissennatori sono le creature più disgustose della terra. Infestano i luoghi più cupi e sporchi, esultano nella decadenza e nella disperazione, svuotano di pace, speranza e felicità l'aria che li circonda. Perfino i Babbani avvertono la loro presenza, anche se non li vedono. Se ti avvicini troppo a un Dissennatore, ogni sensazione piacevole, ogni bel ricordo ti verrà succhiato via. Se appena può, il Dissennatore si nutrirà di te abbastanza a lungo da farti diventare simile a lui... malvagio e senz'anima. Non ti rimarranno altro che le peggiori esperienze della tua vita. E le cose peggiori che sono successe a ''te'', Harry, bastano a far precipitare chiunque da un manico di scopa. Non hai niente di cui vergognarti." (p. 159)
*«Azkaban dev'essere un posto tremendo» mormorò Harry. Lupin annuì cupo.<br />«La fortezza si trova su un'isoletta in mezzo al mare, ma non servono mura e acqua per trattenere i prigionieri, non quando sono tutti intrappolati nelle proprie teste, incapaci di formulare un solo pensiero allegro. Quasi tutti impazziscono entro qualche settimana». (p. 160)
*''I signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori, sono lieti di presentarvi la Mappa del Malandrino.''(p. 164)
*Ah, be', la gente a volte è un po' stupida quando ci parli dei suoi animali (Hagrid: p. 233)
*''Il signor Lunastorta porge i suoi ossequi al professor Piton e lo prega di tenere il suo naso mostruosamente lungo lontano dagli affari altrui.'' <br/> ''Il signor Ramoso è d'accordo con il signor Lunastorta e ci tiene ad aggiungere che il professor Piton è un brutto idiota.'' <br/> ''Il signor Felpato vorrebbe sottolineare il suo gran stupore per il fatto che un tale imbecille sia diventato professore''. <br/> ''Il signor Codaliscia augura buona giornata al professor Piton e gli dà un consiglio: làvati i capelli, sporcaccione!''. (p. 244)
*"Una volta però {{NDR|Crosta}} ha morsicato Goyle" disse Ron [...] <br/>"Il suo momento di gloria" disse Fred, incapace di restar serio. "Che la cicatrice sul dito di Goyle sia perenne tributo alla sua memoria!"
*"Sì, invece" disse Ron deciso. "Questa volta non dovrai fare tutto da sola. Ti daremo una mano." <br/> "Oh, Ron!" Hermione gettò le braccia al collo di Ron e scoppiò a piangere senza ritegno. <br/> Ron, terrorizzato, l'accarezzo sulla testa, in imbarazzo. Alla fine Hermione si staccò da lui. (p. 248)
*''Expecto Patronum!''
*"TRENTA A ZERO! VI STA BENE, BRUTTI IMBROGLIONI..."<br/>"Jordan, se non riesci a commentare in modo imparziale..."<br/>"Dico le cose come stanno, professoressa!"[...] Ma Flitt aveva segnato; ci fu uno scoppio di applausi dall'ala di Serpeverde e Lee disse una parolaccia così grossa che la McGranitt cercò di strappargli il megafono magico. (p. 262)
*"Ero sicuro che saresti venuto ad aiutare il tuo amico" disse {{NDR|Sirius Black}}. "Tuo padre avrebbe fatto lo stesso per me. Sei stato coraggioso a non andare a chiamare un insegnante. Questo renderà le cose più semplici..."<br/>L'allusione a suo padre risuonò nelle orecchie di Harry come se l'avesse urlata. Un odio ribollente gli esplose nel petto e prese il posto della paura. Per la prima volta nella vita, desiderò avere la bacchetta in mano non per difendersi, ma per attaccare... per uccidere. Senza sapere cosa stava facendo, avanzò, ma ci fu un movimento ai suoi lati e due paia di mani l'afferrarono, trattenendolo.<br/>"No, Harry!" ansimò Hermione in un sussurro agghiacciato; Ron, invece, che s'era rialzato a fatica, si rivolse a Black.<br/>"Se vuoi uccidere Harry, dovrai uccidere anche noi!" disse con fierezza, benché lo sforzo di reggersi in piedi lo rendesse sempre più pallido, oscillando leggermente.<br/>Qualcosa lampeggiò negli occhi cupi di Black.<br/>"Stenditi" disse piano a Ron. "Hai la gamba rotta." <br/> "Mi hai sentito?" disse Ron debolmente, aggrappandosi a fatica a Harry, per non cadere. "''Dovrai ucciderci tutti e tre!''" (p. 287-288)
*"NO!" Gridò Hermione. "Harry, non credergli, ha aiutato Black a entrare nel castello, anche lui ti vuole morto... ''è un Lupo Mannaro!''"<br/>Scese un silenzio carico di tensione. Gli occhi di tutti erano fissi su Lupin, che sembrava straordinariamente calmo, anche se piuttosto pallido.<br/>"Questa volta non sei stata all'altezza di te stessa, Hermione." disse. "Ne hai azzeccata una su tre, temo. Non ho aiutato Sirius a entrare nel castello e di sicuro non voglio vedere Harry morto..." Uno strano tremito gli attraversò il viso. "Ma non negherò che sono un Lupo Mannaro." (p. 292)
*"Era come se qualcuno mi avesse acceso un fuoco nella testa, e i Dissennatori non potevano spegnerlo... non era una sensazione piacevole... era un'ossessione... ma mi diede forza, mi snebbiò la mente. [...] Credimi. Credimi, Harry. Non ho mai tradito James e Lily; sarei morto piuttosto che tradirli." (Sirius)
*"Sai che cosa significa?" chiese improvvisamente Black a Harry, mentre procedevano lentamente lungo il tunnel. "Consegnare Minus?"<br/> "Che tu sei libero" disse Harry. <br/>"Sì..." disse Black. "Ma io sono anche... non so se nessuno te l'ha mai detto... io sono il tuo padrino". <br/>"Sì, lo sapevo" disse Harry. <br/>"Be'... i tuoi genitori mi hanno nominato tuo tutore" disse Black seccamente. "Se fosse successo qualcosa a loro..." <br/>Harry rimase in attesa. Black intendeva dire quello che anche lui pensava? <br/>"Lo capisco, naturalmente, se vuoi restare con i tuoi zii" disse Black. "Ma... be'... riflettici. Una volta che avranno riconosciuto la mia innocenza... se tu volessi una... una casa diversa..." <br/>Qualcosa parve esplodere in fondo allo stomaco di Harry. <br/>"Co... vivere con te?" chiese, battendo la testa contro una roccia che sporgeva dal soffitto. "Lasciare i Dursley?" <br/>"Certo, lo sapevo che non avresti voluto" disse Black in fretta. "Capisco, credevo solo che..." <br/>"Sei matto?" disse Harry, la voce di colpo roca come quella di Black. "Ma certo che voglio lasciare i Dursley! Tu hai una casa? Quando posso venire?" <br/>Black vi voltò a guardarlo; la testa di Piton strisciava contro il soffitto, ma Black non ci fece caso. <br/>"Lo desideri davvero?" chiese. "Sul serio?" <br/>"Sì, sul serio!" rispose Harry. <br/>Il volto tormentato di Black si aprì nel primo vero sorriso che Harry vi avesse scorto finora. (p. 321)
*Harry scosse la testa. <br/>"È stato stupido, pensare che fosse lui" mormorò. "Voglio dire, lo sapevo che era morto..."<br/> "Credi che le persone scomparse che abbiamo amato ci lascino mai del tutto? Tuo padre è vivo in te, Harry, e si mostra soprattutto quando hai bisogno di lui. Altrimenti come avresti fatto ad evocare ''proprio'' quel Patronus? Ramoso è tornato a correre, la notte scorsa."<br/> A Harry ci volle qualche istante per capire quelle parole. <br/> "La notte scorsa Sirius mi ha raccontato tutto di come sono diventati Animagi" disse Silente sorridendo. "Un risultato eccezionale... e sono anche riusciti a farlo a mia insaputa. E poi mi è venuta in mente la forma assolutamente insolita assunta dal tuo Patronus quando ha attaccato Malfoy alla partita di Quidditch contro i Corvonero. Quindi ieri notte hai visto tuo padre, Harry... l'hai trovato dentro di te." <br/> E Silente uscì dallo studio, lasciando Harry solo con i suoi confusi pensieri. (pp. 360-361)
===[[Excipit]]===
{{NDR|Zio Vernon}} "Che cos'è quella roba?" ringhiò fissando la busta che Harry aveva ancora in mano. "Se è un altro modulo da firmare, non se ne..."<br/>"No" rispose Harry allegro, "è una lettera del mio padrino."<br/>"Padrino?" farfugliò zio Vernon. "Tu non hai un padrino..." <br/> "Sì che ce l'ho" disse Harry felice. "Era il migliore amico di mamma e papà. È stato condannato per omicidio, ma è fuggito dalla prigione dei maghi e ora è latitante. Comunque vuole tenersi in contatto con me... per sapere cosa mi succede ed assicurarsi che io sia felice..."<br/>E sorridendo all'espressione di terrore apparsa sulla faccia di zio Vernon, Harry puntò all'uscita della stazione, con Edvige che volava davanti a lui, verso quella che prometteva essere un'estate molto migliore delle precedenti.
==''Harry Potter e il calice di fuoco''==
===[[Incipit]]===
Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando i Riddle ci abitavano. Si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l'edera cresceva incolta sulla facciata. Un tempo Casa Riddle era stata una dimora elegante, certo l'edificio più vasto e grandioso nel raggio di chilometri, ma ora era umida, desolata e disabitata. <br />
Gli hangletoniani convenivano tutti che la vecchia casa era "sinistra". Mezzo secolo prima, qualcosa di strano e terribile era successo là dentro, qualcosa di cui gli abitanti più anziani del villaggio amavano ancora discutere quando erano a corto di pettegolezzi.
===Citazioni===
*Se vuoi sapere com'è un uomo, guarda bene come tratta i suoi inferiori, non i suoi pari. (Sirius Black)
*Deve capire: capire è il primo passo per accettare, e solo accettando si può guarire. (Albus Silente)
*Ah [...] Sì, l'ultimo e il peggiore. Avada Kedavra... L'Anatema che Uccide. [...] Non è bello. E non è piacevole. E non c'è contromaledizione. Non c'è modo di fermarlo. Solo una persona, che si sappia, è mai sopravvissuta, e questa persona è seduta qui di fronte a me. (Barty Crouch Jr nei panni di Alastor Moody)
*"Ron, ci presti Leo?" chiese George.<br/>"No, è fuori a consegnare una lettera" rispose Ron. "Perché?" <br/>"Perché George vuole invitarlo al ballo." disse Fred sarcastico. (Ron, Fred e George: p. 337)
*"Sai" disse Ron, i capelli ritti a furia di passarci in mezzo le dita, preso dallo sconforto, "credo che sia ora di ricorrere alle vecchie misure d'emergenza per Divinazione" <br/>"Cosa... dobbiamo inventare?" <br/>"Sì" rispose Ron, spazzando via dal tavolo la gran massa di foglietti scarabocchiati, intingendo la penna nell'inchiostro e cominciando a scrivere. <br/>"Lunedì prossimo" annunciò, "mi verrà la tosse a causa dell'infelice congiunzione di Marte e Giove". Alzò lo sguardo su Harry. "La conosci, no? Dalle un oceano di disgrazie e lei ci sguazzerà!" <br/>"Giusto", disse Harry, appallottolando il suo primo tentativo e lanciandolo nel fuoco, al di sopra delle teste di un gruppo di allievi del secondo anno seduti a chiacchierare. "D'accordo, allora... Lunedì: rischio di... ehm, ustioni". <br/>"Ci puoi giurare" fece Ron cupo, "Lunedì ci toccano di nuovo gli Schiopodi. Okay, martedì, io... ehm..."<br/>"Perderai una cosa preziosa" disse Harry, che sfogliava ''Svelare il futuro'' in cerca di spunti. <br/>"Giusto" rispose Ron, prendendo nota. "per colpa di... Mercurio. Perché invece tu non ti fai pugnalare alle spalle da qualcuno che credevi un amico?"<br/>"Sì, dai!" approvò Harry, scrivendo "e sarà perché... Venere è nella dodicesima casa." <br/>"E mercoledì avrò la peggio in una rissa."<br/> "Aah, la rissa la volevo io. No, allora io perdo una scommessa..."<br/>"E certo, perché scommetterai su di me nella rissa!" (Harry e Ron: p. 192-193)
*"Lui mancarmi? Niente affatto!" Ma era una bugia bella e buona. A Harry piaceva molto Hermione, ma non era come Ron. Ridevi molto meno, e passavi molto più tempo in biblioteca se Hermione era la tua migliore amica.
*Le sedie incatenanti stavolta erano quattro. I Dissennatori vi spinsero i prigionieri: c'era un uomo grosso che fissò Crouch con occhi vacui, un uomo più magro e nervoso i cui occhi si spostavano rapidi fra il pubblico, una donna con una folta, scura chioma lucente e le palpebre semichiuse, seduta sulla sedia con le catene come una regina su un trono, e un ragazzo sui vent'anni, che sembrava nientemeno che pietrificato. [...] Crouch si alzò e guardò i quattro con un'espressione di odio allo stato puro. "Siete stati condotti di fronte al Tribunale della Legge Magica [...] perché siate giudicati per un crimine atroce..." "Padre" disse il ragazzo dai capelli color paglia "Padre, ti prego..." "...del quale raramente abbiamo udito il pari in questa corte." Crouch alzò la voce, sovrastando quella del figlio "[...] Siete accusati di aver catturato un Auror – Frank Paciock – e di averlo sottoposto alla Maledizione Cruciatus, convinti che conoscesse l'attuale dimora del vostro signore, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato..." "Padre, non è vero!" strillò il ragazzo in catene. "Non è vero, lo giuro, padre, non rimandarmi dai Dissennatori..." [...] "Avete progettato progettato di restaurare il dominio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, e di tornare alla vita di violenza che probabilmente avete condotto quando era potente. Io ora chiedo alla giuria..." "Madre!"[...]"Madre, fermalo, madre, non ho fatto niente, non sono stato io!" "Io ora chiedo alla giuria" gridò Crouch "di alzare la mano se è convinta, come me, che questi crimini meritino una condanna a vita ad Azkaban!" Tutti insieme, maghi e streghe dell'ala destra della segreta, alzarono la mano. La folla disposta lungo le pareti scoppiò in un applauso [...], i volti pervasi di selvaggio trionfo. Il ragazzo prese ad urlare. "No! Madre, no! Non ho fatto niente, non ho fatto niente, non sapevo! Non lasciare che mi mandi laggiù, non lasciarglielo fare!" I Dissennatori rientrarono scivolando. I tre compagni del ragazzo si alzarono in silenzio; la donna dalle palpebre pesanti guardò Crouch e gridò: "Il Signore Oscuro risorgerà, Crouch! Gettaci pure ad Azkaban, noi aspetteremo! Risorgerà e verrà a cercarci, e ricompenserà noi più di ogni altro suo seguace! Solo noi siamo fedeli! Solo noi abbiamo cercato di trovarlo!" [...] "Portateli via!" ruggì [Crouch] ai Dissennatori, sputando saliva. "Portateli via, e che possano marcire laggiù!"
*Ricordatevi di Cedric. Quando e se per voi dovesse venire il momento di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile, ricordate cos'è accaduto a un ragazzo che era buono, e gentile, e coraggioso, per aver attraversato il cammino di Voldemort. Ricordatevi di Cedric Diggory. (Albus Silente)
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e il calice di fuoco'', traduzione di Beatrice Masini, Salani}}
===[[Excipit]]===
Come aveva detto Hagrid, sarà quel che sarà; e, quando fosse venuto il momento, l'avrebbe affrontato.
==''Harry Potter e l'ordine della fenice''==
===[[Incipit]]===
Il giorno più caldo dell'estate – almeno fino a quel momento – volgeva al termine e un silenzio sonnacchioso gravava sulle grandi case quadrate di Privet Drive. Le automobili di solito scintillanti sostavano impolverate nei vialetti e i prati un tempo verde smeraldo si stendevano incartapecoriti e giallognoli, perché l'irrigazione era stata proibita a causa della siccità. In mancanza delle loro consuete occupazioni – lavare l'auto e falciare il prato – gli abitanti di Privet Drive si erano rintanati nella penombra delle loro case fresche, con le finestre spalancate nella speranza di indurre una brezza inesistente a entrare. La sola persona rimasta all'aperto era un adolescente che giaceva lungo disteso sulla schiena in un'aiuola fuori dal numero quattro.
===Citazioni===
*«Nell'Ufficio Misteri» lo interruppe Silente «c'è una stanza che viene tenuta sempre chiusa. Contiene una forza al tempo stesso più meravigliosa e più terribile della morte, dell'intelligenza umana e della natura. E forse il più misterioso fra i molti soggetti che vengono studiati laggiù. E la forza contenuta in quella stanza che tu possiedi in grande quantità, e che Voldemort non possiede affatto. E stata quella a spingerti laggiù stanotte per salvare Sirius. E ti ha salvato dalla possessione di Voldemort, perché egli non può risiedere in un corpo tanto pieno della forza che lui detesta. Alla resa dei conti, non ha avuto importanza che tu non riuscissi a chiudere la tua mente. È stato il tuo cuore a salvarti».
*''Ecco cosa dovrebbero insegnarci qui'', pensò, voltandosi di fianco, ''come funziona la testa delle ragazze... sarebbe molto più utile di Divinazione, se non altro...'' (cap. 21, p. 438)
*Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore... <br />nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... <br />l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto... <br />e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive...<br />il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese... (Sibilla Cooman)
*«È stato escluso dai maghi del Ministero dopo che ha tenuto un discorso per annunciare il ritorno di Voldemort. L'hanno retrocesso dalla carica di Stregone Capo del Wizengamot – è l'Alta Corte dei Maghi – e stanno decidendo se levargli anche l'Ordine di Merlino, Prima Classe.»<br />«Ma Silente dice che non gl'importa di quello che fanno finché non lo tolgono dalle figurine delle Cioccorane.» (Lupin, Bill: cap. 5, p. 100)
*«Silente deve aver avuto le sue ragioni per non volere che Harry sapesse troppo, e parlando come chi ha a cuore tutto l'interesse di Harry...»<br/>«Non è tuo figlio», mormorò Sirius. <br/> «È come se lo fosse», ribatté la signora Weasley con forza. «Chi altri ha?» <br/> «Ha me!»
*Voglio che lei scriva ''Non devo dire bugie''. (Dolores Jane Umbridge)
*Falle vedere i sorci verdi anche per noi, Pix! (Fred, parlando della Umbridge)
*Oltre Ogni Previsione. Ho sempre pensato che io e Fred avessimo dovuto prendere 'O' in tutto, visto che già il fatto di presentarci agli esami andava ''oltre ogni previsione''..." (George)
*Un silenzio attonito accolse il suo discorso {{NDR|di Hermione}}; poi Ron disse:"Uno non può provare tutte quelle cose insieme. Scoppia" <br/>"Solo perché tu possiedi la varietà di emozioni di un cucchiaino non significa che siamo tutti così!" commentò acida Hermione, riprendendosi la piuma. (Ron e Hermione: p. 436)
*«A volte penso che la mamma di Ron abbia ragione e che Sirius faccia un po' di confusione fra te e tuo padre, Harry.» [Hermione] <br/> «Cioè credi che sia un po' tocco?» chiese Harry infiammandosi. <br/> «No, credo soltanto che sia rimasto troppo solo troppo a lungo.» rispose Hermione con semplicità.
*Sei meno simile a tuo padre di quanto pensassi... il rischio sarebbe stato il pepe per James... (Sirius).
*"Ti è piaciuta la domanda numero 10, Lunastorta?" chiese Sirius uscendo dalla Sala. <br/>"Eccome", rispose allegramente Lupin. "''Indicate i cinque segni che contraddistinguono un lupo mannaro.'' Un'ottima domanda." <br/>"Credi di essere riuscito a individuarli tutti e cinque?" disse James fingendosi preoccupato. <br/>"Credo proprio di sì", replicò Lupin. "Uno: è seduto sulla mia sedia. Due: indossa i miei vestiti. Tre: si chiama Remus Lupin." (James, Sirius, Lupin: p. 601)
*Ron mostrò la spilla.<br/>La signora Weasley emise uno strilletto identico a quello di Hermione.<br/>«Non ci credo! Non ci credo! Oh, Ron, è meraviglioso! Prefetto! Come tutti in famiglia!»<br/>{{NDR|George}}«Io e Fred chi siamo, i vicini della porta accanto?»
*Con due schiocchi sonori, i gemelli Fred e George, i fratelli maggiori di Ron, erano comparsi dal nulla nel centro della stanza. Leotordo cinguettò più selvaggiamente che mai e sfrecciò a raggiungere Edvige in cima all'armadio.<br/>"Smettetela!" ordinò Hermione debolmente ai gemelli, che avevano gli stessi capelli rosso vivo di Ron, ma erano più robusti e un po' più bassi. <br/>"Ciao, Harry" disse George con un gran sorriso. "Mi pareva di aver sentito i tuoi toni soavi." <br/>"Non devi reprimere la rabbia così, Harry, lasciala sfogare" disse Fred che pure sorrideva. "Forse a una quarantina di chilometri da qui ci sono due o tre persone che non ti hanno sentito". (Fred e George a Harry dopo che ha fatto una sfuriata a Ron e Hermione)
*"Costringerò Goyle a scrivere cento volte la stessa frase, oh, lo ucciderà, lui odia scrivere" disse Ron allegro. Abbassò la voce per imitare il ringhio di Goyle, contraendo il viso in un'espressione dolorosamente concentrata, fece il gesto di scrivere per aria.<br />"Io... non... devo... assomigliare..al sedere... di un babbuino."
*«Non ho nemmeno il coraggio di prenderlo in giro» disse Fred, guardando la figura ingobbita di Ron.<br />«Certo che... quando ha mancato il quattordicesimo...»<br /> Fece dei gesti inconsulti con le braccia, come se nuotasse a cagnolino.<br />«...be', me la risparmio per le feste, eh?»
*Harry ebbe il tempo di riflettere che, tra Neville e Ron, sarebbe stato fortunato a sostenere due minuti di conversazione con Cho che poi potesse ricordare senza voler lasciare il paese.
*''Perché Weasley è il nostro re | ogni due ne manca tre | così noi cantiam perché | perché Weasley è il nostro re. | Weasley è nato in un bidon | ha la testa nel pallon | vinceremo noi perché | perché Weasley è il nostro re.'' ([[Cori da stadio dai libri|coro]] di scherno di Serpeverde contro Ron).
*''Perché Weasley è il nostro re | ogni due ne para tre! | Così noi cantiam perché | perché Weasley è il nostro re... | Weasley è il nostro salvatore, | col suo gioco pien d'ardore, | Grifondor canta con me: | perché Weasley è il nostro re.'' ([[Cori da stadio dai libri|coro]] di trionfo dei Grifondoro, volutamente ispirato a quello dei Serpeverde, dopo che hanno vinto la partita grazie a Ron che ha salvato il gioco)
*''Hem, hem'' (Dolores Umbridge).
*Ma anche mentre continuava a divincolarsi, una parte di lui si rese conto che fino ad allora Sirius non lo aveva mai fatto aspettare... Sirius aveva rischiato tutto, sempre, per vederlo, per aiutarlo... se non era riapparso quando Harry aveva urlato il suo nome come se la sua vita ne dipendesse, la sola spiegazione possibile era che non poteva... che era davvero... (p. 748)
*«Sento di doverti un'altra spiegazione, Harry» disse Silente esitando. «Ti sarai forse chiesto perché non ti ho nominato prefetto... Confesso... di aver pensato... che avevi fin troppe responsabilità sulle spalle». Quando Harry alzò lo sguardo, vide una lacrima scivolare sul viso di Silente e scomparire dentro la lunga barba d'argento. (p. 781)
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e l'ordine della fenice'', traduzione di Beatrice Masini, Salani}}
==''Harry Potter e il principe mezzosangue''==
===[[Incipit]]===
Era quasi mezzanotte e il Primo Ministro stava seduto da solo nel suo ufficio, a leggere una lunga relazione che gli scivolava via dalla mente senza lasciare la minima traccia. Aspettava una chiamata dal presidente di un paese remoto e, tra il chiedersi quando quel disgraziato avrebbe telefonato e il cercare di allontanare gli spiacevoli ricordi di una settimana lunghissima, faticosa e complicata, nella sua testa non c'era molto spazio per altro. Più cercava di concentrarsi sui caratteri stampati della pagina, più chiara vedeva la faccia maligna del suo avversario politico. Questi era apparso al telegiornale quel giorno stesso non solo per elencare tutte le cose terribili successe nell'ultima settimana (come se ci fosse bisogno di ricordarle), ma anche per spiegare perché fossero, dalla prima all'ultima, colpa del Governo.
===Citazioni===
*All'improvviso si rese conto che il parco era silenzioso. Fanny aveva cessato di cantare. E seppe, senza sapere come, che la fenice era andata, che aveva lasciato Hogwarts per sempre, proprio come Silente aveva lasciato la scuola, aveva lasciato il mondo... Aveva lasciato lui.
*Era importante, aveva detto Silente, combattere e ancora combattere, e continuare a combattere, perché solo così il male poteva essere tenuto a bada, anche se non poteva mai essere completamente sradicato.
*Ma finalmente capiva quello che Silente aveva cercato di dirgli. Era, si disse, la differenza fra l'essere trascinato nell'arena ad affrontare una battaglia mortale e scendere nell'arena a testa alta. Forse qualcuno avrebbe detto che non era una gran scelta, ma Silente sapeva – e lo so anch'io – pensò Harry con uno slancio di feroce orgoglio – e lo sapevano anche i miei genitori – che c'era tutta la differenza del mondo.''(Harry Potter)''
*Perché hai paura di Tu-Sai-Chi? MEGLIO aver paura di No-Pupù-No-Pipì: la Sensazione di Occlusione che Stringe la Nazione!
*Silente avrà veramente lasciato la scuola solo quando non ci sarà più nessuno che gli sia fedele.
*«Al Signore Oscuro: So che avrò trovato la morte prima che tu legga queste parole, ma voglio che tu sappia che sono stato io ad aver scoperto il tuo segreto. Ho rubato il vero Horcrux e intendo distruggerlo appena possibile. Affronto la morte nella speranza che quando incontrerai il tuo degno rivale sarai di nuovo mortale.» ''(Regulus Arcturus Black)''
*"Silente dice che è più facile perdonare gli altri quando si sbagliano che quando hanno ragione" (Ron Weasley)
* E ora, Harry, usciamo nella notte e seguiamo la fugace tentatrice, l'avventura. (Albus Silente)
*E senza riflettere, senza averlo premeditato, senza preoccuparsi del fatto che cinquanta persone li stavano guardando, Harry la baciò... ''(Harry e Ginny)''
*Il fatto che Harry Potter stesse con Ginny Weasley parve interessare un sacco di gente, soprattutto ragazze, ma nelle settimane che seguirono Harry si scoprì impermeabile in un modo tutto nuovo ai pettegolezzi. In fondo, era un bel cambiamento essere sulla bocca di tutti per qualcosa che lo rendeva più felice di quanto fosse stato da molto tempo, invece che per orripilanti fatti di Magia Oscura.
*"La Grandezza ispira l'Invidia, l'Invidia genera Rancore, il Rancore produce Menzogne." (Voldemort)
*Nessun altro stava guardando. Harry si chinò a raccoglierlo, e notò qualcosa scarabocchiato lungo la base della quarta di copertina, nella stessa minuscola grafia rattrappita delle istruzioni che gli avevano meritato la bottiglia di Felix Felicis [...]. "Questo libro è proprietà del Principe Mezzo-Sangue".
*"Comunque" continuò Hermione, come se non fossero stati appena aggrediti da un tronco di legno,"Lumacorno darà una festa di Natale, Harry, e non potrai evitarla stavolta, perché mi ha chiesto di controllare le tue serate libere in modo da organizzarla quando potrai esserci anche tu". Harry gemette. Nel frattempo Ron, che si era alzato in piedi e con tutta la sua forza stava cercando si spremere il baccello nella ciotola, sbottò, rabbioso: "E questa è un'altra festa riservata ai cocchi di Lumacorno, vero?" "Solo per il Lumaclub, sì" rispose Hermione. <br/> Il baccello schizzò via dalla stretta di Ron, colpì il vetro della serra, rimbalzò sulla testa della professoressa Sprite e le fece volar via il vecchio cappello rappezzato. Harry andò a riprenderlo; quando tornò, Hermione stava dicendo: "Senti, non l'ho inventato io il nome Lumaclub..." "''Lumaclub''" ripeté Ron con un ghigno beffardo degno di Malfoy. "È penoso. Be', spero che ti diverta. Perché non provi a uscire con McLaggen, così Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi..." "Possiamo portare degli ospiti" lo interruppe Hermione, che per qualche ragione era violentemente arrossita, "e stavo per chiederti di venire, ma se la pensi così allora lascio perdere!" Harry all'improvviso desiderò che il baccello fosse volato molto più lontano, in modo da non dover stare lì con quei due. Senza che lo notassero, prese la ciotola e cercò di aprire il baccello nel modo più rumoroso e violento che riuscisse a escogitare, ma questo purtroppo non gli impedì di sentire ogni parola. <br/>"Stavi per invitare me?" chiese Ron in tutt'altro tono. <br/>"Sì" rispose Hermione, adirata. "Ma se preferisci che ''esca con McLaggen''..."<br/>Ci fu una pausa durante la quale Harry continuò a pestare il baccello elastico con una paletta. <br/>"No che non lo preferisco" bisbigliò Ron. <br/>Harry mancò il baccello e colpì la ciotola, che andò in pezzi. <br/>"Reparo" ordinò subito, picchiettando i frammenti con la bacchetta, e la ciotola tornò integra. Ma il fracasso evidentemente ricordò a Ron e Hermione che Harry era a un passo da loro. Hermione apparve turbata e cominciò subito a cercare la sua copia di ''Alberi Carnivori del Mondo'' per scoprire il modo corretto di spremere i baccelli di Pugnacio; da parte sua, Ron era imbarazzato ma anche compiaciuto. <br/> [...] Non era veramente sorpreso, pensò Harry mentre lottava con un tralcio spinoso deciso a strangolarlo; aveva avuto il sospetto che prima o poi sarebbe potuto succedere. Ma non era sicuro di come si sentiva al riguardo. Lui e Cho ormai erano troppo imbarazzati per guardarsi, figuriamoci parlarsi; e se Ron e Hermione si fossero messi insieme e poi si fossero lasciati? La loro amicizia sarebbe sopravvissuta? Harry ricordò le poche settimane in cui non si erano parlati, al terzo anno; non si era affatto divertito a cercare di riconciliarli. E se invece non si fossero lasciati? Se fossero diventati come Bill e Fleur, e si fosse rivelato imbarazzante stare con loro, e lui fosse stato escluso per sempre? (pp. 260-262)
*«Che cos'è che sai fare?» «Di tutto» esalò Riddle. Un rossore eccitato gli salì dal collo alle guance incavate; sembrava febbricitante. «Muovo le cose senza toccarle. Faccio fare agli animali quello che voglio senza addestrarli. Faccio capitare cose brutte a chi mi dà fastidio. So ferirli, se voglio».
*Voldemort stesso ha creato il suo peggior nemico, come fanno ovunque i tiranni! Hai idea di quanto i tiranni temano coloro che opprimono? Sanno benissimo che un giorno tra quelle molte vittime ce ne sarà certamente una che si leverà contro di loro e reagirà! (Albus Silente: cap. 23, p. 463)
*Perché Weasley è il nostro re, ogni due ne manca tre; Weasley è nato in un bidon, ha la testa nel pallon, così noi cantiam perché; perché Weasley è il nostro re. (coro di scherno di Serpeverde contro Ron).
*Perché Weasley è il nostro re, ogni due ne para tre; Weasley è il nostro salvatore, col suo gioco pieno d'ardore, vinceremo noi perché; perché Weasley è il nostro re. (coro di trionfo dei Grifondoro, volutamente ispirato a quello dei Serpeverde, dopo che hanno vinto la partita grazie a Ron che ha salvato il gioco)
*Errore di Voldemort, Harry, errore di Voldemort... l'adulto è sciocco e immemore, quando sottovaluta la giovinezza. (Albus Silente)
*È l'[[ignoto]] che temiamo, quando guardiamo la morte e il buio, nient'altro. (Albus Silente).
*"Andrà tutto bene, signore" ripeté ancora e ancora, più preoccupato del mutismo di Silente di quanto lo fosse stato della sua voce indebolita. "Ci siamo quasi... Posso farci Materializzare tutti e due... non si preoccupi"<br /> "Non sono preoccupato, Harry" rispose Silente, la sua voce un po' più forte nonostante l'acqua gelida. "Sono con te".
*"Mi ha accusato di essere 'l'uomo di Silente, sempre e comunque"<br /> "Molto maleducato da parte sua"<br />"Gli ho risposto che è vero."<br />Silente aprì la bocca per parlare e poi la richiuse.<br />Con enorme imbarazzo, Harry all'improvviso si accorse che i vividi occhi azzurri di Silente erano umidi, e si affrettò ad abbassare lo sguardo sulle proprie ginocchia. Quando Silente parlò, tuttavia, la sua voce era ferma.<br />"Sono molto commosso, Harry"
*Harry guardò Ginny, Ron e Hermione: il volto di Ron era contratto come se la luce del sole lo accecasse. Quello di Hermione era lucido di lacrime, ma Ginny non piangeva più. Incrociò gli occhi di Harry con la stessa espressione dura e ardente di quando lo aveva abbracciato dopo aver vinto la Coppa di Quidditch senza di lui, e lui seppe che in quel momento si capivano alla perfezione e che, quando lui le avesse detto che cosa avrebbe fatto, non avrebbe detto 'sta' attento' o 'non farlo', ma avrebbe accettato la sua decisione, perché non si sarebbe aspettata da lui niente di meno.
*Dopo alcuni minuti... o forse mezz'ora... o forse parecchi giorni di sole, si separarono. (Harry Potter)
===[[Excipit]]===
Le sue mani si chiusero meccanicamente attorno al falso Horcrux, ma nonostante tutto, nonostante il sentiero buio e tortuoso che vedeva dipanarsi davanti a lui, nonostante l'incontro finale con Voldemort dovesse avvenire di lì a un mese, un anno, o dieci, si sentì il cuore leggero all'idea che restava ancora un ultimo giorno dorato di pace da assaporare con Ron e Hermione.
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e il principe mezzosangue'', traduzione di Beatrice Masini, Salani}}
==''Harry Potter e i Doni della Morte''==
===[[Incipit]]===
I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri di distanza, nel viottolo illuminato dalla luna. Per un istante rimasero immobili, le bacchette puntate l'uno contro il petto dell'altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono rapidi nella stessa direzione.<br> «Novità?» chiese il più alto dei due.<bR>«Le migliori possibili» rispose Severus Piton.
{{NDR|J. K. Rowling, ''Harry Potter e i Doni della Morte'', traduzione di Beatrice Masini, Salani}}
===Citazioni===
*Era molto strano trovarsi in quel silenzio e sapere che stava per uscire da quella casa per l'ultima volta. Molto tempo prima, quando i Dursley andavano a divertirsi e lo lasciavano lì, le ore di solitudine erano una festa rara: interrompendosi solo per rubare qualcosa di buono dal frigo, stava di sopra a giocare col computer di Dudley, o accendeva la televisione e faceva zapping quanto e come voleva. Ricordare quei tempi gli diede una strana sensazione di vuoto: era come ricordare un fratello minore perduto. (cap. 4, p. 47)
*Harry lasciò cadere i capelli nel liquido melmoso. Non appena toccarono la superficie, la Pozione cominciò a schiumare e fumare, poi di colpo diventò limpida e brillante come l'oro.<br />«Ooh, sembri molto più appetitoso di Tiger e Goyle, Harry» commentò Hermione prima di notare le sopracciglia aggrottate di Ron. Arrossì e aggiunse: «Insomma, sai cosa voglio dire... la Pozione di Goyle sembrava moccio». (cap. 4, p. 53)
*«Pensi che sia un idiota?» gli chiese Harry.<br />«No, penso che tu sia come James» rispose Lupin. «Per lui sarebbe stato il massimo del disonore diffidare degli amici».<br />Harry sapeva dove voleva arrivare Lupin: suo padre era stato tradito dal suo amico Peter Minus. Si sentì invadere da una rabbia irragionevole. (cap. 5, p. 81)
*Mi apro alla chiusura. {{NDR|Frase sul boccino d'oro lasciato da Silente a Harry}} (cap. 7)
*La mattina dopo Harry si svegliò in un sacco a pelo sul pavimento del salotto. Una striscia di cielo era visibile tra le tende pesanti; aveva il colore azzurro fresco e limpido d'inchiostro annacquato, era tra la notte e l'alba e tutto taceva, tranne i respiri profondi e tranquilli di Ron e Hermione. Harry guardò le sagome scure che si disegnavano sul pavimento accanto a lui. Ron, in uno slancio di galanteria, aveva insistito perché Hermione dormisse sui cuscini tolti dal divano, quindi lei era più in alto. Il braccio le ricadeva sul pavimento, le dita a pochi centimetri da quelle di Ron. Forse si erano addormentati tenendosi per mano. (cap. 10, p. 167)
*Lui distolse lo sguardo, cercando di non far trasparire il proprio risentimento. Eccolo di nuovo: scegliere che cosa credere. Lui voleva la verità. Perché erano tutti così decisi a impedirgli di arrivarci? (cap. 10, p. 175)
*Naturalmente Voldemort avrà considerato le caratteristiche degli elfi domestici assolutamente indegne della sua attenzione, proprio come tutti quei Purosangue che li trattano come animali... non gli sarebbe mai venuto in mente che potessero avere un potere che lui non aveva. (Hermione; cap. 10, p. 184)
*«[...] Ho sempre detto che i maghi alla fine pagano per come trattano i loro elfi domestici. Be', è successo a Voldemort... e anche a Sirius».<br />Harry non seppe ribattere. Guardando Kreacher che singhiozzava sul pavimento, gli vennero in mente le parole di Silente, poche ore dopo la morte di Sirius: ''"Io temo che Sirius non abbia mai visto Kreacher come una creatura dotata di sentimenti profondi quanto quelli di un essere umano..."'' (cap. 10, p. 187)
*L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte. {{NDR|Frase incisa sulla lapide di James e Lily Potter e ripresa nella copertina}} (cap. 16)
*Mi unirò a te quando l'inferno gelerà. (Neville a Voldemort)
*Ron si tolse la catena e gettò il medaglione su una sedia. Si rivolse a Hermione.<br/>«Tu cosa fai?»<br/>«Cosa vuoi dire?»<br/>«Resti o cosa?»<br/>«Io...» Era a pezzi. «Sì... sì, io resto, Ron, avevamo detto [...] che l'avremmo aiutato...»<br/>«Capito. Scegli lui.»<br/>«Ron, no... ti prego...» (p. 287)
* «Dopo che te ne sei andato [Hermione] ha pianto per una settimana. Forse anche di più, ma non voleva farsi vedere.» (Harry)
*«Direi che questa notte ti sei fatto perdonare» ribatté Harry. «Hai preso la spada. Hai distrutto l'Horcrux. Mi hai salvato la vita».<br />«Detto così, mi fa sembrare molto più figo di quello che sono stato» borbottò Ron.<br />«Questo genere di cose sembra sempre più figo di quello che è stato» replicò Harry. «Sono anni che cerco di dirtelo». (cap. 19, p. 350)
*''«Allora uccidimi, Voldemort, io accetto volentieri la morte! Ma la mia morte non ti darà quello che cerchi... ci sono tante cose che non capisci...»'' (Grindenwald a Voldemort, sentito da Harry attraverso la cicatrice: cap. 23, p. 432)
*La cicatrice bruciava, ma lui dominava il dolore; lo provava, ma ne era distaccato. Aveva finalmente imparato a controllarlo, a chiudere la mente a Voldemort, proprio come Silente aveva voluto che apprendesse da Piton. Voldemort non era riuscito a possedere Harry quando era divorato dal dolore per Sirius, e adesso i suoi pensieri non potevano penetrarlo mentre piangeva Dobby. Il dolore, sembrava, scacciava Voldemort... anche se Silente avrebbe detto che era l'amore... (cap. 24, p. 441)
*''Hai dato a Ron il Deluminatore. L'avevi capito... gli hai dato un modo per tornare...<br />E avevi capito anche Codaliscia... sapevi che c'era un briciolo di rimpianto da qualche parte dentro di lui...<br />E se conoscevi loro... cosa sapevi di me, Silente?<br />Il mio destino è sapere, ma non cercare? Sapevi quanto mi sarebbe stato difficile? È per questo che l'hai reso così complicato? In modo che avessi il tempo di capirlo?'' (cap. 24, p. 445)
*Mentre seguiva Bill nel salotto, lo attraversò un pensiero assurdo, senza dubbio generato dal vino che aveva bevuto. Sembrava destinato a diventare per Teddy Lupin un padrino sconsiderato quanto Sirius Black lo era stato per lui. (cap. 25, p. 478)
*Harry rimase in silenzio. Non era il momento di manifestare i dubbi che lo arrovellavano da mesi. Aveva fatto la sua scelta scavando la tomba per Dobby; aveva deciso di proseguire lungo il tortuoso, rischioso sentiero tracciato per lui da Albus Silente, di accettare che non gli fosse stato detto tutto ciò che avrebbe voluto sapere, ma di fidarsi e basta. Non nutriva alcun desiderio di dubitare ancora, non voleva sentir dire nulla che lo distogliesse dal suo scopo. Incrociò lo sguardo di Aberforth, straordinariamente simile a quello del fratello: gli occhi azzurri sembravano passare ai raggi X l'oggetto del loro esame, proprio allo stesso modo, e Harry pensò che Aberforth sapesse che cosa stava pensando e lo disprezzasse per questo.<br />«Il professor Silente teneva a Harry, ci teneva molto» mormorò Hermione.<br />«Ma davvero?» ribatté Aberforth. «È buffo: un sacco di persone a cui mio fratello teneva molto sono finite peggio che se le avesse lasciate in pace». (cap. 28, p. 519)
*Harry rifletté in fretta, mentre ancora la cicatrice bruciava e la sua testa minacciava di aprirsi di nuovo. Silente l'aveva avvertito di non parlare degli Horcrux con nessuno tranne Ron e Hermione. ''Segreti e bugie, ecco come siamo cresciuti, e Albus... aveva un talento naturale...'' Si stava trasformando in Silente, si teneva i segreti stretti al petto, aveva paura di fidarsi degli altri? Ma Silente si era fidato di Piton e a cos'aveva portato? A un assassinio sulla torre più alta... (cap. 29, p. 536)
*"Guar... da... mi" sussurrò {{NDR|Piton}}. Gli occhi verdi incontrarono i neri, ma dopo un attimo qualcosa nel profondo di questi ultimi svanì, lasciandoli fissi e vuoti. La mano che stringeva Harry crollò a terra e Piton non si mosse più.
*No. Sei un uomo molto più coraggioso di Igor Karkaroff. Sai, a volte credo che lo Smistamento avvenga troppo presto. (Silente a Piton: cap. 33)
*{{NDR|Dialogo tra Severus Piton e Albus Silente, Piton parla di Harry}}<br/>Silente aprì gli occhi. Piton era sconvolto.<br/>«L'hai tenuto in vita perché possa morire al momento giusto?»<br/>«Non esserne stupito Severus. Quanti uomini e donne hai visto morire?» <br/>«Di recente, solo quelli che non sono riuscito a salvare» rispose Piton. Si alzò. «Tu mi hai usato [...] Ho fatto la spia per te, ho mentito per te, ho corso rischi mortali per te. Credevo che servisse a proteggere il figlio di Lily Potter. Adesso mi dici che l'hai allevato come una bestia da macello...»<br/> «Ma è commovente, Severus» osservò Silente, serio.«Ti sei affezionato al ragazzo, dopotutto?»<br/>«A ''lui''?» Urlò Piton «Expecto Patronum!»<br/> Dalla punta della sua bacchetta affiorò la cerva d'argento: atterrò sul pavimento dell'ufficio, fece un balzo e si tuffò fuori dalla finestra. Silente la guardò volar via e quando il suo bagliore argenteo svanì si rivolse a Piton, con gli occhi pieni di lacrime.<br/>«Dopo tutto questo tempo?»<br/>«Sempre» rispose Piton. (cap. 33)
*«Un momento!» fece Ron, brusco. «Abbiamo dimenticato qualcuno!»<br>«Chi?» chiese Hermione.<br>«Gli elfi domestici, saranno tutti giù in cucina, no?»<br>«Vuoi dire che dobbiamo farli combattere?» domandò Harry.<br>«No» rispose Ron, serio. «Dobbiamo farli andar via. Non vogliamo altri Dobby, no? Non possiamo chiedergli di morire per noi...»<br>Le zanne del Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra.<br>«Vi pare il momento?» gemette Harry debolmente. Ma quando non successe nulla, anzi Ron e Hermione si strinsero più forte e cominciarono a dondolare sul posto, alzò la voce. «Ehi! C'è una guerra là fuori!»<br>Ron e Hermione si separarono, ma rimasero abbracciati.<br>«Lo so, Harry» ribattè Ron, con l'aria di chi è appena stato colpito da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?» (p. 575)
*Voleva essere fermato, portato indietro, a casa...<br />Ma ''era'' a casa. Hogwarts era la prima e la migliore casa che avesse conosciuto. Lui e Voldemort e Piton, i ragazzi abbandonati, avevano tutti trovato una casa lì... (cap. 34, p. 640)
*«E la sua conoscenza è rimasta terribilmente lacunosa, Harry! Ciò che Voldemort non ritiene importante, non si dà la pena di comprenderlo. Di elfi domestici e storie per bambini, di amore, fedeltà e innocenza Voldemort non sa e non capisce niente. ''Niente.'' Che tutti hanno un potere che va oltre il suo, oltre la portata di qualunque magia, è una verità che non ha mai afferrato.<br />«Ha preso il tuo sangue convinto che l'avrebbe rafforzato. Ha accolto nel suo corpo una minuscola parte dell'incantesimo che tua madre aveva imposto su di te quando morì per te. Il suo corpo tiene vivo il sacrificio di Lily, e finché quell'incantesimo sopravvive, sopravvivi anche tu, e sopravvive l'ultima speranza di Voldemort per se stesso». (cap. 35, p. 652)
*«[...] A me nel frattempo fu offerto il posto di Ministro della Magia, e non una sola volta. Naturalmente rifiutai. Avevo imparato che non ero adatto al potere».<br />«Ma lei sarebbe stato molto, molto meglio di Caramell o Scrimgeour!» sbottò Harry.<br />«Pensi?» chiese Silente in tono grave. «Non ne sono così sicuro. Da giovane avevo dimostrato che il potere era la mia debolezza e la mia tentazione. È curioso, Harry, ma forse i governanti migliori sono quelli che non l'hanno mai desiderato. Quelli che, come te, si vedono affidare la guida e raccolgono lo scettro perché devono, e scoprono con loro sorpresa di impugnarlo bene. (cap. 35, p. 659)
*Tu sei il vero padrone della Morte, perché il vero padrone non cerca di sfuggirle. Accetta di dover morire e comprende che vi sono cose assai peggiori nel mondo dei vivi che morire. (Silente a Harry: cap. 35, p. 662)
*Non provare pietà per i morti, Harry. Prova pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore. (cap. 35, p. 664)
*Certo che sta succedendo dentro la tua testa, Harry. Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero? (Silente: cap. 35, p. 664)
*MIA FIGLIA NO, CAGNA! (la signora Weasley a Bellatrix: cap. 36 p. 675)
*«Quindi è tutto qui, capisci?» sussurrò. «La bacchetta che hai in mano sa che il suo ultimo proprietario è stato Disarmato? Perché se lo sa... sono io il vero padrone della Bacchetta di Sambuco» (Harry a Voldemort: cap. 36 p. 682)
*Tom Riddle crollò sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco e rattrappito, le mani bianche vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro. Voldemort era morto, ucciso dal rimbalzo della sua stessa maledizione, e Harry fissava, con due bacchette in mano, il guscio vuoto del suo nemico.(cap. 36 p. 683)
*«Cerca di batterlo {{NDR|Scorpius}} in tutti gli esami, Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre.»<br>«Ron, per l'amor del cielo!» ribatté Hermione, un po' seria un po' divertita. «Non cercare di metterli contro ancora prima che la scuola sia cominciata!»<br>«Hai ragione, scusa» concesse Ron, ma non riuscì a trattenersi e aggiunse: «Non dargli troppa confidenza, Rosie. Nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue.» (p. 693)
*«Albus Severus» mormorò, in modo che nessuno sentisse a parte Ginny, e lei, con molto tatto, finse di salutare Rose, già sul treno. «Tu porti il nome di due Presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde e probabilmente l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto». (Harry: p. 696)
*La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene. (p. 697)
*C’erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole. Dopo qualche tempo, i fratelli giunsero a un fiume troppo profondo per guardarlo e troppo pericoloso per attraversarlo a nuoto. Tuttavia erano versati nelle arti magiche, e così bastò loro agitare le bacchette per far comparire un ponte sopra le acque infide. Ne avevano percorso metà quando si trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata. E la Morte parlò a loro. Era arrabbiata perché tre nuove vittime l’avevano appena imbrogliata: di solito i viaggiatori annegavano nel fiume.<br />Ma la Morte era astuta. Finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia e disse che ciascuno di loro meritava un premio per essere stato tanto abile da sfuggirle.<br />Così il fratello maggiore, che era un uomo bellicoso, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra al mondo: una bacchetta che facesse vincere al suo possessore ogni duello, una bacchetta degna di un mago che aveva battuto la Morte! Così la Morte si avvicino a un albero di sambuco sulla riva del fiume, prese un ramo e ne fece una bacchetta, che diede al fratello maggiore. Il secondo fratello, che era un uomo arrogante, decise che voleva umiliare ancora di più la Morte e chiese il potere di richiamare altri dalla Morte. Così la Morte raccolse un sasso dalla riva del fiume e lo diede al secondo fratello, dicendogli che quel sasso aveva il potere di riportare in vita i morti. Infine la Morte chiese al terzo fratello, il minore, che cosa desiderava. Il fratello più giovane era il più umile e anche il più saggio dei tre, e non si fidava della Morte. Perciò chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito da lei. E la Morte, con estrema riluttanza, gli consegnò il proprio Mantello dell’Invisibilità. Poi la Morte si scansò e consentì ai tre fratelli di continuare il loro cammino, e così essi fecero, discutendo con meraviglia dell’avventura che avevano vissuto e ammirando i premi che la Morte aveva loro elargito. A tempo debito i fratelli si separarono e ognuno andò per la sua strada.<br />Il primo fratello viaggiò per un’altra settimana o più, e quando ebbe raggiunto un lontano villaggio andò a cercare un altro mago con cui aveva da tempo una disputa. Armato della Bacchetta di Sambuco, non poté mancare di vincere il duello che seguì. Lasciò il nemico a terra, morto, ed entrò in una locanda, dove si vantò a gran voce della potente bacchetta che aveva sottratto alla Morte in persona e di come essa l’aveva reso invincibile. Quella stessa notte, un altro mago si avvicinò furtivo al giaciglio dove dormiva il primo fratello, ubriaco fradicio. Il ladro rubò la bacchetta e per buona misura tagliò la gola al fratello più anziano. E fu così che la Morte chiamo a sé il primo fratello. Nel frattempo, il secondo fratello era tornato a casa propria, dove viveva solo. Estrasse la pietra che aveva il potere di richiamare in vita i defunti e la girò tra volte nella mano. Con sua gioia e stupore, la figura della fanciulla che aveva sperato di sposare prima della di lei prematura morte gli apparve subito davanti. Ma era triste e fredda, separata da lui come un velo. Anche se era tornata nel mondo dei mortali, non ne faceva veramente parte e soffriva. Alla fine il secondo fratello, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi davvero riunire a lei. E fu così che la Morte chiamò a sé il secondo fratello.<br />Ma sebbene la Morte avesse cercato il terzo fratello per molti anni, non riuscì mai a trovarlo. Fu solo quando ebbe raggiunto una veneranda età che il fratello più giovane si tolse infine il Mantello dell’Invisibilità e lo regalò a suo figlio. Dopodiché salutò la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, da pari a pari, congedandosi da questa vita. (cap. 21, p. 376)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Il baco da seta''===
«Sarà meglio» mormorò la voce rauca all'altro capo della linea, «che sia morto qualcuno di grosso, Strike».<br>
L'uomo alto, robusto e mal rasato sorrise tra sé, mentre camminava con passo pesante nel buio prima dell'alba, il telefono incollato all'orecchio.<br>
«Più o meno».
===''Il richiamo del cuculo''===
Il brusio si levava dalla strada come un ronzio di mosche. I fotografi erano ammassati contro le transenne presidiate dalla polizia, i lunghi zoom delle macchine fotografiche puntati, i respiri che si condensavano come vapore. La neve cadeva senza tregua su spalle e cappelli: dita guantate dovevano continuamente pulire le lenti. Ogni tanto partivano raffiche improvvise di clic, quando i paparazzi, per ingannare l'attesa, fotografavano la tenda di tela bianca nel mezzo della strada, davanti all'ingresso dell'alto palazzo di mattoni rossi e al balcone dell'ultimo piano da cui era caduto il corpo.
===''Il Seggio Vacante''===
Barry Fairbrother non voleva uscire a cena. Aveva avuto un mal di testa martellante per quasi tutto il fine settimana e stava lottando contro il tempo per consegnare il pezzo al giornale locale entro la scadenza.<br>
A pranzo, tuttavia, sua moglie era stata un po' fredda e taciturna, e Barry aveva concluso che il biglietto di buon anniversario non aveva attenuato il crimine di essere rimasto tutta la mattina chiuso nel suo studio. Il fatto poi che avesse scritto di Krystal, che Mary non poteva soffrire pur non dandolo a vedere, non migliorava le cose.
==''L'Ickabog''==
C'era una volta una minuscola nazione chiamata Cornucopia, da secoli governata da una lunga stirpe di re dai capelli biondi. Ai tempi della nostra storia il re si chiamava Teo il Temerario. Il 'Temerario' l'aveva aggiunto lui la mattina dell'incoronazione, in parte perché stava bene con 'Teo', ma anche perché una volta era riuscito a catturare e uccidere una vespa tutto da solo, se non contiamo i cinque valletti e il lustrascarpe.
===''La via del male''===
Non era riuscito a togliere tutto il sangue. Una linea scura come una parentesi gli era rimasta sotto l'unghia mediana della mano sinistra. Si accinse a raschiarla via, anche se non gli dispiaceva vederla: un memento dei piaceri del giorno prima. Dopo un minuto passato inutilmente a grattare, si mise l'unghia insanguinata in bocca e succhiò. Il sapore ferrigno gli ricordò l’odore della fiumana che si era riversata brutalmente sulle piastrelle del pavimento, schizzando sui muri, infradiciandogli i jeans e trasformando i teli di spugna color pesca del bagno – soffici, asciutti e piegati con cura – in stracci zuppi di sangue.
===''Le Fiabe di Beda il Bardo''===
C'era una volta un vecchio mago gentile che adoperava la magia con generosità e saggezza a beneficio dei suoi vicini. Invece di rivelare la vera origine del suo potere, egli fingeva che le pozioni, gli incantesimi e gli antidoti gli sorgessero già bell'e fatti dal piccolo calderone che chiamava la sua pentola fortunata. Nel raggio di miglia, la gente veniva da lui con i propri problemi e il mago era lieto di dare una rimestata alla pentola e aggiustare ogni cosa.<br>
{{NDR|J.K. Rowling, ''Le Fiabe di Beda il Bardo. Traduzione dalle rune di Hermione Granger'', trad. di Luigi Spagnol, Salani, 2008. ISBN 9788862560368}}
==Citazioni su J. K. Rowling==
*I romanzi di Harry Potter sono uno svago impareggiabile, storia ''pura'' dall'inizio alla fine. ([[Stephen King]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*J. K. Rowling, ''Harry Potter e la pietra filosofale'', traduzione di Marina Astrologo, Salani, 2000. ISBN 8877827025
*J.K. Rowling, ''Harry Potter e la pietra filosofale'', edizione a cura di Stefano Bartezzaghi, traduzione di Marina Astrologo, Salani, 2011. ISBN 9788862561686
*J. K. Rowling, ''Harry Potter e la camera dei segreti'', traduzione di Marina Astrologo, Salani.
*J. K. Rowling, ''Harry Potter e il prigioniero di Azkaban'', traduzione di Beatrice Masini, Salani.
*J. K. Rowling, ''Harry Potter e il calice di fuoco'', traduzione di Beatrice Masini, Salani.
*J. K. Rowling, ''Harry Potter e l'ordine della fenice'', traduzione di Beatrice Masini, Salani.
*J. K. Rowling, ''Harry Potter e il principe mezzosangue'', traduzione di Beatrice Masini, Salani.
*J. K. Rowling, ''Harry Potter e i Doni della Morte'', traduzione di Beatrice Masini, Salani.
*J.K. Rowling, ''Il Seggio Vacante'', traduzione di Silvia Piraccini, Salani, 2012. ISBN 9788867150960
*J.K. Rowling, ''L'Ickabog'', traduzione di Valentina Daniele, Salani, 2020. ISBN 9788831006705
*J.K. Rowling, ''Le Fiabe di Beda il Bardo. Traduzione dalle rune di Hermione Granger'', traduzione di Luigi Spagnol, Salani, 2008. ISBN 9788862560368
*Robert Galbraith, ''Il baco da seta'', traduzione di Andrea Carlo Cappi, Salani, 2014. ISBN 9788867158522
*Robert Galbraith, ''Il richiamo del cuculo'', traduzione di Alessandra Casella e Angela Ragusa, Salani, 2013. ISBN 9788867156788
*Robert Galbraith, ''La via del male'', traduzione di Francesco Bruno, Salani, 2016. ISBN 9788869184796
==Filmografia==
*''[[Harry Potter e la pietra filosofale]]'' (2001)
*''[[Harry Potter e la camera dei segreti]]'' (2002)
*''[[Harry Potter e il prigioniero di Azkaban]]'' (2004)
*''[[Harry Potter e il calice di fuoco]]'' (2005)
*''[[Harry Potter e l'Ordine della Fenice]]'' (2007)
*''[[Harry Potter e il principe mezzosangue]]'' (2009)
*''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1]]'' (2010)
*''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2]]'' (2011)
*''[[Animali fantastici e dove trovarli]]'' (2016)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Harry Potter e la pietra filosofale|''Harry Potter e la pietra filosofale''|(1998)}}
{{Pedia|Harry Potter e la camera dei segreti|''Harry Potter e la camera dei segreti''|(1999)}}
{{Pedia|Harry Potter e il prigioniero di Azkaban|''Harry Potter e il prigioniero di Azkaban''|(2000)}}
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{{Pedia|Il Quidditch attraverso i secoli|''Il Quidditch attraverso i secoli''|(2001)}}
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{{Pedia|Harry Potter e i Doni della Morte|''Harry Potter e i Doni della Morte''|(2007)}}
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[[Categoria:Harry Potter]]
[[Categoria:Scrittori britannici]]
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Cesare Pavese
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[[Immagine:Cesare pavese.jpg|right|thumb|Cesare Pavese]]
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'''Cesare Pavese''' (1908 – 1950), scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano.
==Citazioni di Cesare Pavese==
*[...] con [[Robert Louis Stevenson|R.L.S.]] entra nella prosa narrativa inglese, assumendovi un esotico fascino, la lezione di stile dei naturalisti francesi, la scelta della parola esatta, insostituibile, il senso del colore, del suono, della sfumatura essenziale, del particolare esattamente osservato — e insieme l'avversione a ogni intemperanza romantica o sentimentale, il gusto di una sobrietà e d'un controllo di sé quasi stoici. [...] Ma egli fu anche un narratore di favole, cui è ormai aliena ogni cronachistica e pettegola compiacenza nell'«oggettività» borghese, uno che riserva l'esattezza e la verità della frase, della sensazione, del gesto, a rendere palpabili e familiari le nostalgie, le baldanze, le fedeltà e gli eroismi dell'eterna avventura del ragazzo che entra nel mondo. Questo dissociare lo stile «veristico» del suo tempo dal programma di pseudo-scientifica inchiesta sociale che gli era congenito, nonché dal gusto decadente della sensazione scopo a se stessa, e applicarlo invece a raccontare, raccontare a rompicollo, fu un gesto inconsciamente rivoluzionario e ricco d'avvenire.<ref>Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1950/06/27/page_003.pdf La lezione di stile di Robert L. Stevenson]'', in ''l'Unità'', 27 giugno 1950, p. 3.</ref>
*''[[David Copperfield]]'' è senza dubbio il romanzo di Dickens dov'è più estrosa la caratterizzazione e dov'è più gustosa la futilità dell'intreccio. Un mondo vastissimo ci viene qui evocato: borghesi, marinai, casalinghe, truffatori, semplici ragazze, avvocati, bottegai, fantesche, spostati, in un viluppo di quotidiane avventure che non escludono né l'eroismo né la morte, eppure tutti quanti stanno al reale nella proporzione di figurine vedute allo stereoscopio.<ref>Dalla Prefazione a Charles Dickens, ''[https://www.google.it/books/edition/David_Copperfield/bADaBAAAQBAJ David Copperfield]'', Einaudi, 2014. ISBN 9788858415375.</ref>
*Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi.<ref>[https://web.archive.org/web/20160305012807/http://www.internetculturale.it/upload/immagini/ultime%20parole%20grande.jpg Parole d'addio riportate sulla prima pagina] di una copia dei ''Dialoghi con Leucò'', ritrovata su un tavolino accanto al suo corpo senza vita. Il 27 agosto 1950 Pavese si suicidò con una dose eccessiva di barbiturici in una camera al terzo piano dell'Hotel Roma in piazza Carlo Felice, a Torino.</ref>
*''Tu non sai le colline | dove si è sparso il sangue. | Tutti quanti fuggimmo | tutti quanti gettammo | l'arma e il nome.''<ref>Da ''La terra e la morte'', in ''Poesie del disamore'', Einaudi, Torino.</ref> (9 novembre 1945)
*''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi | questa morte che ci accompagna | dal mattino alla sera, insonne, | sorda, come un vecchio rimorso | o un vizio assurdo''.<ref>Da ''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi''. Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
===Dal carteggio tra Cesare Pavese e [[Bianca Garufi]]===
*Crudele lo sono ancora certamente, se crudeltà si può chiamare il normale contegno di chi rispetta le donne al punto di non volerne sapere di loro. [...] Per guarire da ogni nostalgia amorosa non c'è che sperimentare d'essere amato o voluto o bramato o quello che vuoi, da una persona che ci dia ai nervi.
*Io trovo molto bello questo maltrattarci insaziabile [...] siamo una bellissima coppia discorde.
*Saprò diventare come vuoi. Devo diventarlo, perché non voglio che la nostra storia somigli alle altre che ho bruciato.
==''Dialoghi con Leucò''==
===[[Incipit]]===
Cesare Pavese, che molti si ostinano a considerare un testardo narratore realista, specializzato in campagne e periferie americano-piemontesi, ci scopre in questi ''Dialoghi'' un nuovo aspetto del suo temperamento. Non c'è scrittore autentico, il quale non abbia i suoi quarti di luna, il suo capriccio, la musa nascosta, che a un tratto lo inducono a farsi eremita. Pavese si è ricordato di quand'era a scuola e di quel che leggeva: si è ricordato dei libri che legge ogni giorno, degli unici libri che ''legge''. Ha smesso per un momento di credere che il suo totem e tabù, i suoi selvaggi, gli spiriti della vegetazione, l'assassinio rituale, la sfera mitica e il culto dei morti, fossero inutili bizzarrie e ha voluto cercare in essi il segreto di qualcosa che tutti ricordano, tutti ammirano un po' straccamente e ci sbadigliano un sorriso. E ne sono nati questi ''Dialoghi''.
===Citazioni===
*''La Nube''. Ho paura. Ho veduto le cime dei monti. Ma non per me, Issione. Io non posso patire. Ho paura per voi che non siete che uomini. Questi monti che un tempo correvate da padroni, queste creature nostre e tue generate in libertà, ora tremano a un cenno. Siamo tutti asserviti a una mano più forte. I figli dell'acqua e del vento, i Centauri, si nascondono in fondo alle forre. Sanno di essere mostri. [...] La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene. Lo sai questo? [...] Per te la morte è una cosa che accade, come il giorno e la notte. Tu sei uno di noi, Issione. Tu sei tutto nel gesto che fai. Ma per loro, gli immortali, i tuoi gesti hanno un senso che si prolunga. Essi tastano tutto da lontano con gli occhi, le narici, le labbra. Sono immortali e non san vivere da soli. (da ''La nube'')
*''La Nube'': C'è una legge, Issione, cui bisogna ubbidire.<br/>''Issione'': Quassù la legge non arriva, Nefele. Qui la legge è il nevaio, la bufera, la tenebra. E quando viene il giorno chiaro e tu ti accosti leggera alla rupe, è troppo bello per pensarci ancora. (da ''La nube'')
*''Sarpedonte.'' Nessuno si uccide. La morte è destino. Non si può che augurarsela, Ippòloco. (da ''La Chimera'')
*''Tiresia.'' Che degli [[dèi]] si parla troppo. Esser cieco non è una disgrazia diversa da esser vivo. [...] Il mondo è più vecchio di loro. Già riempiva lo spazio e sanguinava, godeva, era l'unico dio – quando il tempo non era ancor nato. Le cose stesse, regnavano allora. Accadevano cose – adesso attraverso gli dèi tutto è fatto parole, illusione, minaccia. Ma gli dèi possono dar fastidio, accostare o scostare le cose. Non toccarle, non mutarle. Sono venuti troppo tardi. [...] È accaduto qualcosa – che non è bene né male, qualcosa che non ha nome – gli daranno poi un nome gli dèi. (da ''I ciechi'')
*''Edipo:'' Ma è davvero così vile il sesso della donna?<br/>''Tiresia'': Nient'affatto. Non ci sono cose vili se non per gli dèi.
*''Ermete.'' Gli dèi nuovi di Tessaglia che molto sorridono, soltanto di una cosa non possono ridere: credi a me che ho veduto il destino. Ogni volta che il caos trabocca alla luce, alla loro luce, devono trafiggere e distruggere e rifare. (da ''Le cavalle'')
*''Tànatos.'' Che per nascere occorra morire, lo sanno anche gli uomini. Non lo sanno gli olimpici. Se lo sono scordato. Loro durano in un mondo che passa. Non esistono: sono. Ogni loro capriccio è una legge fatale. Per esprimere un fiore distruggono un uomo. (da ''Il fiore'')
*''Britomarti.'' O Saffo, non è questo il sorridere. Sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. È morire a una forma e rinascere a un'altra. È accettare, accettare, se stesse e il destino. [...] <br />''Saffo.''Il desiderio non è canto. Il desiderio schianta e brucia, come il serpe, come il vento. (da ''Schiuma d'onda'')
*''Meleagro.'' Non so. Ma ho sentito narrare di libere vite di là dai monti e dai fiumi, di traversate, di arcipelaghi, d'incontri con mostri e con dèi. Di uomini più forti anche di me, più giovani, segnàti da strani destini. <br />''Ermete.'' Avevano tutti una madre, Meleagro. E fatiche da compiere. E una morte li attendeva, per la passione di qualcuno. Nessuno fu signore di sé né conobbe mai altro. (da ''La madre'')
*''Edipo''. No, non capisci, non capisci, non è questo. Vorrei che fossero più atroci ancora. Vorrei essere l'uomo più sozzo e più vile purché quello che ho fatto l'avessi voluto. Non subìto così. Non compiuto volendo far altro. Che cosa è ancora Edipo, che cosa siamo tutti quanti, se fin la voglia più segreta del tuo sangue è già esistita prima ancora che nascessi e tutto quanto era già detto? [...] <br />''Mendicante''. [...] [[Mendicante|Mendicare]] o regnare, che importa? Abbiamo entrambi vissuto. Lascia il resto agli dèi. <br />''Edipo''. Non saprai mai se ciò che hai fatto l'hai voluto... (da ''La strada'')
*''Prometeo.'' Tutti avete una rupe, voi uomini. Per questo vi amavo. Ma gli dèi sono quelli che non sanno la rupe. Non sanno ridere né piangere. Sorridono davanti al destino. [...] Ma ricòrdati sempre che i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che t'incutono. Così è degli dèi. Quando i mortali non ne avranno più paura, gli dèi spariranno. (da ''La rupe'')
*''Orfeo.'' Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo. [...] Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo. [...] Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti... Non vale la pena. [...] E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte. <br />''Bacca.'' E che vuol dire che un destino non tradisce? <br />''Orfeo''. Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo. (da ''L'inconsolabile'')
*''Secondo cacciatore.'' Non conosci la strada del sangue. Gli dèi non ti aggiungono né tolgono nulla. Solamente, d'un tocco leggero, t'inchiodano dove sei giunto. Quel che prima era voglia, era scelta, ti si scopre destino. Questo vuol dire, farsi lupo. Ma resti quello che è fuggito dalle case, resti l'antico Licaone. (da ''L'uomo-lupo'')
*''Litierse.'' Non c'è dei sopra il campo. C'è soltanto la terra, la Madre, la Grotta, che attende sempre e si riscuote soltanto sotto il fiotto di sangue. Questa sera, straniero, sarai tu stesso nella grotta. (da ''L'ospite'')
*''Padre.'' E dunque. Se una volta bastava un falò per far piovere, bruciarci sopra un vagabondo per salvare un raccolto, quante case di padroni bisogna incendiare, quanti ammazzarne per le strade e per le piazze, prima che il mondo torni giusto e noi si possa dir la nostra? [...]<br />''Figlio.'' [...] Sono ingiusti, gli dèi. Che bisogno hanno che si bruci gente viva? <br />''Padre''. Se non fosse così, non sarebbero dèi. Chi non lavora come vuoi che passi il tempo? Quando non c'erano i padroni e si viveva con giustizia, bisognava ammazzare ogni tanto qualcuno per farli godere. Sono fatti così. Ma ai nostri tempi non ne han più bisogno. Siamo in tanti a star male, che gli basta guardarci. (da ''I fuochi'')
*''Calipso.'' [[Immortalità|Immortale]] è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani. Ma se ti piace la parola, dilla. Tu sei davvero a questo punto? <br />''Odisseo''. Io credevo immortale che non teme la morte. <br />''Calipso''. Chi non spera di vivere. [...] Qualcuna di noi resisté ai nuovi dèi; lasciai che i nomi sprofondassero nel tempo; tutto mutò e rimase uguale; non valeva la pena di contendere ai nuovi il destino. Ormai sapevo il mio orizzonte e perché i vecchi non avevano contesto con noialtri. [...] Non c'è vero silenzio se non condiviso. [...] Non vale la pena, Odisseo. Chi non si ferma adesso, subito, non si ferma mai più. Quello che fai, lo farai sempre. Devi rompere una volta il destino. Devi uscire di strada, e lasciarti affondare nel tempo... [...] Che cos'è vita eterna se non questo accettare l'istante che viene e l'istante che va? L'ebbrezza, il piacere, la morte non hanno altro scopo. Cos'è stato finora il tuo errare inquieto? <br />''Odisseo''. Se lo sapessi avrei già smesso. Ma tu dimentichi qualcosa. <br />''Calipso''. Dimmi. <br />''Odisseo''. Quello che cerco l'ho nel cuore, come te. (da ''L'isola'')
*''Virbio.'' È felice il ragazzo che fui, quello che è morto. Tu l'hai salvato, e ti ringrazio. ma il rinato, il tuo servo, il fuggiasco che guarda la quercia e i tuoi boschi, quello non è felice, perché nemmeno sa se esiste. Chi gli risponde? chi gli parla? l'oggi aggiunge qualcosa al suo ieri? [...] Solamente altro sangue può calmare il mio. E che scorra inquieto, e poi sazio. [...] Ma ho bisogno di stringere a me un sangue caldo e fraterno. Ho bisogno di avere una voce e un destino. O selvaggia, concedimi questo. <br />''Diana''. Pensaci bene, Virbio-Ippolito. Tu sei stato felice. <br />''Virbio.'' Non importa, signora. Troppe volte mi sono specchiato nel lago. Chiedo di vivere, non di essere felice. (da ''Il lago'')
*''Circe''. Sì. Qualcuno di loro sa ridere davanti al destino, sa ridere dopo, ma durante bisogna che faccia sul serio o che muoia. Non sanno scherzare sulle cose divine, non sanno sentirsi recitare come noi. La loro vita è così breve che non possono accettare di far cose già fatte o sapute. Anche lui, l'Odisseo, il coraggioso, se gli dicevo una parola in questo senso, smetteva di capirmi e pensava a Penelope. [...] Sì ma vedi, io lo capisco. Con Penelope non doveva sorridere, con lei tutto, anche il pasto quotidiano, era serio e inedito – potevano prepararsi alla morte. Tu non sai quanto la morte li attiri. Morire è sì un destino per loro, una ripetizione, una cosa saputa, ma s'illudono che cambi qualcosa. [...] E il ritorno innumerevole dei giorni non gli parve mai destino, e correva alla morte sapendo cos'era, e arricchiva la terra di parole e di fatti. [...] L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia. Nomi e parole sono questo. Davanti al ricordo sorridono anche loro, rassegnàti. (da ''Le streghe'')
*''Teseo''. Ci fu un tempo che l'Ida non conobbe che dee. Che una dea. Era il sole, era i tronchi, era il mare. E davanti alla dea gli dèi e gli uomini si sono schiacciati. Quando una donna sfugge l'Uomo, e si ritrova dentro al sole e alla bestia, non è colpa dell'uomo. È il sangue guasto, è il caos. (da ''Il toro'')
*''Iasone.'' C'è una verginità nelle cose, Mélita, che fa paura più del rischio. Pensa all'orrore delle vette dei monti, pensa all'eco. [...] Si fa male per essere grandi, per essere dèi. <br />''Mélita''. E perché vostra vittima è sempre una donna? [...] ''Iasone.'' Ho imparato a Corinto, a non essere un dio. E conosco te, Mélita. (da ''Gli argonauti'')
*''Leucotea.'' Cara mia, ma gli dei sono il luogo, sono la solitudine, sono il tempo che passa. [...] Tutti gli dei sono crudeli. Che vuol dire? Ogni cosa divina è crudele. Distrugge l'essere caduco che resiste. Per svegliarti più forte, devi cedere al sonno. Nessun dio sa rimpiangere nulla. (da ''La vigna'')
*''Cratos.'' Ma tu sai cosa sono gli uomini? Miserabili cose che dovranno morire, più miserabili dei vermi o delle foglie dell'altr'anno che son morti ignorandolo. [...] <br />''Bia''. Ma non ne segue che il suo cenno sia scaduto. Sono invece scaduti i signori del Caos, quelli che un tempo hanno regnato senza legge. Prima l'uomo la belva e anche il sasso era dio. Tutto accadeva senza nome e senza legge. Ci voleva la fuga del dio, la grossa empietà del suo confino tra gli uomini quando ancora era bimbo e poppava alla capra, e poi la crescita sul monte tra le selve, le parole degli uomini e le leggi dei popoli, e il dolore la morte e il rimpianto, per fare del figlio di Crono il buon Giudice, la Mente immortale e inquieta. [...] Il bambino rinato divenne signore vivendo tra gli uomini. [...] La parola dell'uomo, che sa di patire e si affanna e possiede la terra, rivela a chi l'ascolta meraviglie. [...] Si conosce la bestia, si conosce l'iddio, ma nessuno, nemmeno noialtri, sappiamo il fondo di quei cuori. C'è persino, tra loro, chi osa mettersi contro il destino. Soltanto vivendo con loro e per loro si gusta il sapore del mondo. (da ''Gli uomini'')
*''Dioniso''. Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere. [...] Ma che vuoi che gli diamo? Qualunque cosa ne faranno sempre sangue. <br />''Demetra.'' C'è un solo modo, e tu lo sai. [...] Dare un senso a quel loro morire. [...] Insegnargli la vita beata. [...] Insegnargli che ci possono eguagliare di là dal dolore e dalla morte. Ma dirglielo noi. Come il grano e la vite discendono all'Ade per nascere, così insegnargli che la morte anche per loro è nuova. [...] Moriranno e avran vinta la morte. Vedranno qualcosa oltre il sangue, vedranno noi due. Non temeranno più la morte e non avranno più bisogno di placarla versando altro sangue. (da ''Il mistero'')
*''Amadriade''. Alle volte, non so. Mi chiedo che cosa sarebbe morire. Quest'è l'unica cosa che davvero ci manca. Sappiamo tutto e non sappiamo questa semplice cosa. Vorrei provare, e poi svegliarmi, si capisce. <br />''Satiro''. Sentila. Ma morire è proprio questo – non più sapere che sei morta. Ed è questo il [[diluvio]]: morire in tanti che non resti più nessuno a saperlo. [...] <br />''Amadriade''. Strana gente. Loro trattano il destino e l'avvenire, come fosse un passato. <br />''Satiro.'' Questo vuol dire, la [[speranza]]. Dare un nome di ricordo al destino. (da ''Il diluvio'')
*''Dioniso''. E carne e sangue gronderanno, non più per placare la morte, ma per raggiungere l'eterno che li aspetta. <br />''Demetra.'' Si direbbe che vedi il futuro. Come puoi dirlo?<br />''Dioniso''. Basta avere veduto il passato, Deò. Credi a me. Ma ti approvo. Sarà sempre un racconto.
==''Il carcere''==
===[[Incipit]]===
Stefano sapeva che quel paese non aveva niente di strano, e che la gente ci viveva, a giorno a giorno, e la terra buttava e il mare era il mare, come su qualunque spiaggia. Stefano era felice del mare, venendoci, lo immaginava come la quarta parete della sua prigione, una vasta parete di colori e di frescura, dentro la quale avrebbe potuto inoltrarsi e scordare la cella.
===Citazioni===
*La gioia di riavere una porta da chiudere e aprire, degli oggetti da riordinare – che era tutta la gioia della sua libertà – gli era durata a lungo, come una umile convalescenza. Stefano ne sentì presto la precarietà, quando le scoperte ridivennero abitudini; ma vivendo quasi sempre fuori, riservò per la sera e la notte il suo senso d'angoscia.
*Nessuno si fa casa di una cella, e Stefano si sentiva sempre intorno le pareti invisibili. A volte, giocando alle carte nell'osteria, fra i visi cordiali o intenti di quegli uomini Stefano, si vedeva solo e precario, dolorosamente isolato, fra quella gente provvisoria, dalle sue pareti invisibili. Il maresciallo che chiudeva un occhio e lo lasciava frequentare l'osteria, non sapeva che Stefano a ogni ricordo, a ogni disagio, si ripeteva che tanto quella non era la sua vita, che quella gente e quelle parole scherzose erano remote da lui come un deserto, e lui era un confinato, che un giorno sarebbe tornato a casa.
*[...] l'[[angoscia]] vera è fatta di noia, [...].
*[...] si resiste a star soli finché qualcuno soffre di non averci con sé, mentre la vera [[solitudine]] è una cella intollerabile.
==''Il compagno''==
===[[Incipit]]===
Mi dicevano Pablo perché suonavo la chitarra. La notte che Amelio si ruppe la schiena sulla strada di Avigliana, ero andato con tre o quattro a una merenda in collina – mica lontano, si vedeva il ponte – e avevamo bevuto e scherzato sotto la luna di settembre, finché per via del fresco ci toccò cantare al chiuso. Allora le ragazze si erano messe a ballare. Io suonavo – Pablo qui, Pablo là – ma non ero contento, mi è sempre piaciuto suonare con qualcuno che capisca, invece quelli non volevano che gridare più forte. Toccai ancora la chitarra andando a casa e qualcuno cantava. La [[nebbia]] mi bagnava la mano. Ero stufo di quella vita.
===Citazioni===
*Pensavo, invece, rientrando la sera, ai discorsi che avevo fatto con tutti ma a nessuno avevo detto ch'ero solo come un cane, e non mica perché non ci fosse più Amelio – anche lui mi mancava per questo. Forse a lui l'avrei detto che quell'estate era l'ultima e tra osterie, negozio e chitarra ero stufo. Lui le capiva queste cose. (p. 329)
*Non gli dissi ch'ero uscito con Linda. Adesso, prima cosa si sentiva quel profumo. La finestra era aperta, ma nel freddo sentivo il profumo. Guardavo in terra i mozziconi se eran sporchi di rossetto. (p. 337)
*Quando arrivai a Roma sul camion che Milo mi aveva trovato ero contento di aver fatto tanta strada e che al mondo ci fossero degli altri paesi, delle città, delle montagne, tanti posti che non avevo mai visto. Arrivammo di notte. Carletto dormiva appoggiato al conducente. (p. 404)
*Lei mi disse che andava al cinema quel giorno. Io pensai "Con la [[blusa]] a quadretti?". Nel pensarlo le diedi un'occhiata. Lei mi capì e la vidi ridere con gli occhi. Accidenti, era ben sveglia. E sembrava un ragazzo. Fino a notte rividi la testa riccia e quella bocca e il camminare nella tuta. Fu quella volta che scappai senza aspettare che chiudessimo. (p. 420)
*Cara donna, vuoi che mettiamo il letto in negozio? Sono Pablo, e lavoro a giornata.
*Il suo fianco era il mio. La sua voce era come abbracciarla.
*L'acqua correva piano piano sotto il cielo.
===[[Explicit]]===
Parlammo ancora di Torino e della casa. Lei mi parlò di Carlottina e di mia madre. – Le vedrò quando verrò a Torino? – diceva. Tornammo a piedi, verso sera. C'era un sole d'oro fra le pietre e le piante. Era l'ora che in carcere battono i ferri. Raccontai a Gina di Amelio. Lei stette a sentire, tenendomi il braccio. – Verrà a Roma, – le dissi, – verrà anche lui. Come gli altri. Poi ci lasciammo sulla porta del negozio. Era già notte.
==''Il diavolo sulle colline''==
*Sei sì o no persuaso che lo stato dell'[[uomo]] è la debolezza? Come puoi sollevarti se prima non precipiti? (V)
*Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La [[natura]] è la morte. (VII)
*Pensai a quanti [[Luogo|luoghi]] ci sono nel mondo che appartengono così a qualcuno, che qualcuno ha nel sangue e nessun altro li sa. (IX)
*Non sai che quello che ti tocca una volta si ripete? Che come si è reagito una volta, si reagisce sempre? Non è mica per caso che ti metti nei guai. Poi ci ricaschi. Si chiama il [[destino]]. (XI)
*Perché tanti discorsi ambigui, buttati con l'edera a nascondere un pozzo, quando tutti sapevamo di che pozzo si trattava? (XVIII)
*Queste notti moderne, – disse Pieretto. – Sono vecchie come il mondo.
*– È una stupida, – dissi. – Una [[donna]] innamorata è sempre stupida.
==''Il mestiere di vivere''==
[[Immagine:Cesare Pavese.png|right|thumb|Cesare Pavese]]
===[[Incipit]]===
Che qualcuna delle ultime poesie sia convincente, non toglie importanza al fatto che le compongo con sempre maggiore indifferenza e riluttanza. Nemmeno importa molto che la gioia inventiva mi riesca qualche volta oltremodo acuta. Le due cose, messe insieme, si spiegano coll'acquisita disinvoltura metrica, che toglie il gusto di scavare da un materiale informe, e insieme interessi miei di vita pratica che aggiungono un'esaltazione passionale alla meditazione su certune poesie. (6 ottobre 1935)
===Citazioni===
*La [[vita]] senza [[tabagismo|fumo]] è come il [[fumo]] senza l'arrosto. (20 dicembre 1935)
*Quale mondo giaccia di là di questo mare non so, ma ogni mare ha l'altra riva, e arriverò. (16 febbraio 1936)
*Il futuro verrà da un lungo dolore e un lungo silenzio. (16 febbraio 1936)
*Bisogna osservare bene questo: ai nostri tempi il [[suicidio]] è un modo di sparire, viene commesso timidamente, silenziosamente, schiacciatamente. Non è più un agire, è un patire. (24 aprile 1936)
*L'unico modo di sfuggire all'[[abisso]] è di guardarlo e misurarlo e sondarlo e discendervi. (24 aprile 1936)
*Una [[donna]] che non sia stupida, presto o tardi, incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre. (3 agosto 1937)
*Le uniche donne che vale la pena di sposare, sono quelle che non ci si può fidare a sposare. (30 settembre 1937)
*Un uomo non rimpiange per [[amore]] chi l'abbia tradito, ma per avvilimento di non avere meritato la fiducia. (13 novembre 1937)
*Far poesie è come far l'amore: non si saprà mai se la propria gioia è condivisa. (17 novembre 1937)
*Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l'andar degli anni si soffre sempre di più? (21 novembre 1937)
*No, non sono pazzi questa gente che si diverte, che gode, che viaggia, che fotte, che combatte – non sono pazzi, tanto è vero che vorremmo farlo anche noi. (21 novembre 1937)
*L'unica gioia al mondo è [[cominciare]]. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso – prigione, malattia, abitudine, stupidità, – si vorrebbe morire. (23 novembre 1937)
*Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente. (26 novembre 1937)
*Pensiero d'amore: ti voglio tanto bene che desidero esser nato tuo fratello, o averti messo al mondo io stesso. (30 novembre 1937)
*Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e ''refoulé''. (30 novembre 1937)
*Proprio a te doveva accadere di concentrare tutta la vita su un punto, e poi scoprire che tutto puoi fare tranne vivere quel punto. (25 dicembre 1937)
*Se il [[rapporto sessuale|chiavare]] non fosse la cosa più importante della vita, la ''[[Genesi]]'' non comincerebbe di lì. (25 dicembre 1937)
*C'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini. (25 dicembre 1937)
*Questo è definitivo: tutto potrai avere dalla vita, meno che una donna ti chiami il ''suo uomo''. E finora tutta la tua vita era fondata su questa speranza. (5 gennaio 1938)
*L'arte di vivere è l'arte di saper credere alle [[bugia|menzogne]]. (5 gennaio 1938)
*Povera gente, i [[testicoli]] da cui siamo nati, sono ancora sempre la nostra sostanza. Immensamente più felice è lo scemo, il povero, il malvagio di cui funzioni il membro, che non il genio, il ricco, l'evangelico, anormale là sotto. (5 gennaio 1938)
*{{Ancora|La difficoltà di commettere suicidio|La difficoltà di commettere suicidio sta in questo: è un atto d'ambizione che si può commettere solo quando si sia superata ogni ambizione.}} (16 gennaio 1938)
*Perché il veramente innamorato chiede la continuità, la vitalità (''lifelongness'') dei rapporti? Perché la vita è dolore e l'[[amore]] goduto è un anestetico, e chi vorrebbe svegliarsi a metà operazione? (19 gennaio 1938)
*Consolante pensiero: non contano le azioni che facciamo, ma l'animo con cui le facciamo. Cioè: soffrano pure gli altri, tanto non c'è altro al mondo che sofferenza. Il problema è solo come portare una coscienza pura. E ciò sarebbe la morale. (26 gennaio 1938)
*Per disprezzare il denaro bisogna appunto averne, e molto.<ref>[[Citazioni erroneamente attribuite|Erroneamente attribuita]] anche a [[Catherine Deneuve]].</ref> (2 febbraio 1938)
*Quei filosofi che credono all'assoluto logico della verità, non hanno mai avuto a che discorrere a ferri corti con una donna. (19 febbraio 1938)
*[[Vendetta|Vendicarsi]] di un torto ricevuto è togliersi il conforto di gridare all'ingiustizia. (5 marzo 1938)
*Non manca mai a nessuno una buona ragione per uccidersi. (23 marzo 1938)
*Perché – quando si è sbagliato – si dice «un'altra volta saprò come fare», quando si dovrebbe dire «un'altra volta so già come farò»? (25 aprile 1938)
*Siccome [[Dio]] ''poteva'' creare una [[libertà]] che non consentisse il [[male]] (cfr. lo stato dei beati liberi e certi di non peccare), ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo. (13 maggio 1938)
*In fondo, l'unica ragione perché si pensa sempre al proprio io è che col nostro io dobbiamo stare più continuamente che non chiunque altro. (26 maggio 1938)
*La [[morte]] è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo. (7 giugno 1938)
*Tutti «gli affetti più sacri» non sono che una pigra abitudine. (12 giugno 1938)
*Tanto poco un uomo s'interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene ''per amore di Dio''. (8 luglio 1938)
*Gli uomini che hanno una tempestosa vita interiore e non cercano sfogo o nei discorsi o nella scrittura, sono semplicemente uomini che non hanno una tempestosa vita interiore. (19 settembre 1938)
*Date una [[compagnia]] al solitario e parlerà più di chiunque. (19 settembre 1938)
*L'origine di tutti i peccati è il senso d'inferiorità – detto altresì [[ambizione]]. (21 settembre 1938)
*''L'uomo d'azione'' non è l'ignorante che si butta allo sbaraglio dimenticandosi, ma l'uomo che ritrova nella pratica le cose che sa. (3 ottobre 1938)
*L'offesa più atroce che si può fare a un uomo è negargli che soffra. (5 ottobre 1938)
*Sciocco addolorarsi per la perdita di una [[compagnia]]: quella persona potevamo non incontrarla mai, quindi possiamo farne a meno. (13 ottobre 1938)
*La religione consiste nel credere che ''tutto quello che ci accade è straordinariamente importante''. Non potrà mai sparire dal mondo, proprio per questa ragione. (13 ottobre 1938)
*Non si desidera di godere. Si desidera sperimentare la vanità di un piacere, per non esserne più ossessionati. (16 ottobre 1938)
*La [[fantasia]] umana è immensamente più povera della realtà. (25 ottobre 1938)
*''Soffrire non serve a niente | Soffrire limita l'efficienza spirituale | Soffrire è sempre colpa nostra | Soffrire è una debolezza''. (28 ottobre 1938)
*Non bastano le disgrazie a fare di un fesso una persona intelligente. (2 novembre 1938)
*Sostenere che i nostri successi ci sono impartiti dalla Provvidenza e non dall'astuzia, è un'astuzia di più per aumentare ai nostri occhi l'importanza di questi successi. (4 novembre 1938)
*Passavo la sera seduto davanti allo specchio per tenermi compagnia... (6 novembre 1938)
*La letteratura è una difesa contro le offese della vita. Le dice: «Tu non mi fai fesso: so come ti comporti, ti seguo e ti prevedo, godo anzi a vederti fare, e ti rubo il segreto componendoti in scaltrite costruzioni che arrestano il tuo flusso». (10 novembre 1938)
*Non si desidera possedere una donna, si desidera possederla noi soli. (13 novembre 1938)
*[[Lettura|Leggendo]] non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi. (3 dicembre 1938)
*L'[[ozio]] rende lente le ore e veloci gli anni. L'[[operosità]] rapide le ore e lenti gli anni. (10 dicembre 1938)
*La cosa più banale, scoperta in noi diventa interessantissima. Nasce da ciò, che non è più un'astratta cosa banale, ma un inaudito miscuglio di realtà e di nostra essenza. (29 gennaio 1939)
*Per libertario che sia un giovane, cerca sempre di modellarsi su di uno schema astratto, quale in sostanza deduce dall'esempio del mondo. E un uomo, per conservatore che sia, fa consistere il suo valore della deviazione individuale dal modello. (5 marzo 1939)
*Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con altri. (15 maggio 1939)
*Il sesso è un incidente: ciò che ne riceviamo è momentaneo e casuale; noi miriamo a qualcosa di più riposto e misterioso di cui il sesso è solo n segno, un simbolo. (15 maggio 1939)
*La politica è l'arte del possibile. Tutta la vita è politica. (15 maggio 1939)
*La [[guerra]] imbarbarisce perché, per combatterla, occorre indurirsi verso ogni rimpianto e attaccamento a valori delicati, occorre ''vivere come se questi valori non esistessero''; e, una volta finita, si è persa ogni elasticità di tornare a questi valori. (9 settembre 1939)
*Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede. (17 settembre 1939)
*Ci vuole la ricchezza d'esperienze del realismo e la profondità di sensi del simbolismo. (14 dicembre 1939)
*Tutta l'arte è un problema di equilibrio fra due opposti. (14 dicembre 1939)
*L'[[amore]] è la più a buon prezzo delle religioni. (21 dicembre 1939)
*Le cose gratuite sono quelle che costano di più. Come? Costano lo sforzo per capire che sono gratuite. (21 gennaio 1940)
*In genere è per mestiere disposto a sacrificarsi chi non sa altrimenti dare un senso alla sua vita. (9 febbraio 1940)
*Se una vita libera assolutamente da ogni senso di peccato fosse realizzabile, sarebbe vuota da far spavento. (17 marzo 1940)
*Le generazioni non invecchiano. Ogni giovane di qualunque tempo e civiltà ha le stesse possibilità di sempre. (19 aprile 1940)
*Finché si avranno passioni non si cesserà di ''scoprire'' il mondo. (16 giugno 1940)
*Il [[sogno]] è una costruzione dell'intelligenza, cui il costruttore assiste senza sapere come andrà a finire. (22 luglio 1940)
*Gli anacoreti si maltrattavano a quel modo, per farsi scusare presso la gente comune la beatitudine che avrebbero goduto in cielo. (27 luglio 1940)
*Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi. (28 luglio 1940)
*Non bisogna mai dire per gioco che si è [[scoraggiamento|scoraggiati]], perché può accadere che ci pigliamo in parola. (5 agosto 1940)
*La [[vita]] non è ricerca di esperienze, ma di se stessi. Scoperto il proprio strato fondamentale ci si accorge che esso combacia col proprio destino e si trova la pace. (8 agosto 1940)
*Riesce a compiere un'opera soltanto chi valga più di quest'opera. (14 agosto 1940)
*La vera genialità [...] non è conquistare una donna già desiderata da tutti, ma scovarne una preziosa in un essere ignorato. (7 ottobre 1940)
*C'è un'arte di ricevere in faccia le sferzate del dolore, che bisogna imparare. Lasciare che ogni singolo assalto si esaurisca; un dolore fa sempre singoli assalti – lo fa per mordere piú risoluto e concentrato. E tu, mentre ha i denti piantati in un punto e inietta qui il suo acido, ricordati di mostrargli un altro punto e fartici mordere – solleverai il primo. Un vero dolore è fatto di ''molti'' pensieri; ora, di pensieri se ne pensa uno solo alla volta; sappiti barcamenare tra i molti, e riposerai successivamente i settori indolenziti. (10 ottobre 1940)
*L'[[amore]] ha la virtù di denudare non i due amanti l'uno di fronte all'altro, ma ciascuno dei due davanti a sé. (12 ottobre 1940)
*I grandi amanti saranno sempre infelici, perché per loro l'amore è grande e quindi esigono dalla ''bienaimée'' la stessa intensità di pensieri ch'essi hanno per lei – altrimenti si sentono traditi. (14 ottobre 1940)
*Le cose si ottengono quando non si desiderano più. (15 ottobre 1940)
*Una decisione, un atto, sono infallibili presagi di ciò che faremo un'altra volta, non per qualche mistica ragione astrologica, ma perché escono da un automatismo che si riprodurrà. (4 aprile 1941)
*Nessuna donna fa un matrimonio d'interesse: tutte hanno l'accortezza, prima di sposare un milionario, d'innamorarsene. (14 aprile 1941)
*Quando una donna si sposa appartiene a un altro; e quando appartiene a un altro non c'è più nulla da dirle. (Inverno 1941-1942)
*Le cose si scoprono attraverso i [[ricordo|ricordi]] che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla – ora soltanto – per la prima volta. (28 gennaio 1942)
*Nell'inquietudine e nello sforzo di [[scrivere]], ciò che sostiene è la certezza che nella pagina resta qualcosa di non detto. (4 maggio 1942)
*[[Amore]] è desiderio di conoscenza. (30 agosto 1942)
*Viene un giorno che per chi ci ha perseguitato proviamo soltanto indifferenza, stanchezza della sua stupidità. Allora perdoniamo. (6 settembre 1942)
*Il [[problema]] non è la durezza della sorte, poiché tutto quello che si desidera con bastante forza, si ottiene. Il problema è piuttosto che ciò che si ottiene disgusta. E allora non deve mai accadere di prendersela con la sorte, ma con il proprio desiderio. (3 febbraio 1943)
*Nel sogno sei autore e non sai come finirà. (8 ottobre 1943)
*Raccontare le cose incredibili come fossero reali – sistema antico; raccontare le reali come fossero incredibili – moderno. (11 novembre 1943)
*La tua ''modernità'' sta tutta nel senso dell'irrazionale. (8 febbraio 1944)
*La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati. (13 febbraio 1944)
*L'innamorato e l'odiatore si fanno dei simboli, come il superstizioso. È della passione conferire ''unicità'' alle cose o persone. Chi non conosce simboli è un ignavo di [[Dante Alighieri|Dante]].<br> Ecco perché l'arte si rispecchia nei riti dei primitivi o nelle passioni forti: cerca dei simboli. E vertendo sul primitivo gode del selvaggio. Cioè dell'irrazionale (sangue e sesso). (14 luglio 1944)
*Viene un'epoca in cui ci si rende conto che tutto ciò che facciamo diventerà a suo tempo ricordo. È la maturità. Per arrivarci sogna appunto già avere dei ricordi. (1 ottobre 1944)
*Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini. (6 settembre 1945)
*Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola. (22 novembre 1945)
*Come si può aver fiducia in una persona che ''non'' si arrischia ad affidarti ''tutta'' la sua vita, giorno e notte? (28 novembre 1945)
*Certo, avere una donna che ti aspetta, che dormirà con te, è come il tepore di qualcosa che dovrai dire, e ti scalda e t'accompagna e ti fa vivere. (8 febbraio 1946)
*Non c'è [[vendetta]] più bella di quella che ''gli altri'' infliggono al tuo nemico. Ha persino il pregio di lasciarti la parte del generoso. (4 marzo 1946)
*È bello [[scrivere]] perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla. (4 maggio 1946)
*Le [[lezione|lezioni]] non si dànno, si prendono. (18 agosto 1946)
*Aspettare è ancora un'occupazione. È non aspettar niente che è terribile. (15 settembre 1946)
*C'è un solo [[piacere]], quello di essere vivi, tutto il resto è miseria. (16 settembre 1946)
*Si aspira ad avere un [[lavoro]], per avere il diritto di riposarsi. (21 luglio 1947)
*I [[problema|problemi]] che agitano una generazione si estinguono per la generazione successiva non perché siano stati risolti ma perché il disinteresse generale li abolisce. (10 agosto 1947)
*Il [[mito]] greco insegna che si combatte sempre contro una parte di sé, quella che si è superata, Zeus contro Tifone, Apollo contro il Pitone. Inversamente, ciò contro cui si combatte è sempre una parte di sé, un antico se stesso. Si combatte soprattutto per ''non'' essere qualcosa, per liberarsi. Chi non ha grandi ripugnanze, non combatte. (28 dicembre 1947)
*Non è che accadano a ciascuno cose secondo un [[destino]], ma le cose accadute ciascuno le interpreta, se ne ha la forza, disponendole secondo un senso – vale a dire, un destino. (25 gennaio 1948)
*Si odiano gli altri, perché si odia se stessi. (3 dicembre 1948)
*Perché il mondo l'[[futuro|avvenire]] ora l'hai dentro come [[passato]], come esperienza, come [[tecnica]], e il perenne e ricco mistero si ritrova essere quel tu infantile che non hai fatto in tempo a possedere. (13 febbraio 1949)
*Tutte le passioni passano e si spengono tranne le più antiche, quelle dell'infanzia. (5 aprile 1949)
*Non ci si uccide per amore di ''una'' donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla. (20 marzo 1950)
*Il gesto – il gesto – non dev'essere una vendetta. Dev'essere una calma e stanca rinuncia, una chiusa di conti, un fatto privato e ritmico. L'ultima battuta. (10 maggio 1950)
*Nulla si assomma al resto, al [[passato]]. Ricominciamo sempre. (16 agosto 1950)
*[[Chiodo]] scaccia chiodo. Ma quattro chiodi fanno una croce. (16 agosto 1950)
*I [[suicidio|suicidi]] sono omicidi timidi. Masochismo invece che sadismo. (17 agosto 1950)
===[[Explicit]]===
La cosa più segretamente temuta accade sempre.<br />Scrivo: o Tu, abbi pietà. E poi?
Basta un po' di coraggio.
Più il dolore è determinato e preciso, più l'istinto della vita si dibatte, e cade l'idea del suicidio.
Sembrava facile, a pensarci. Eppure donnette l'hanno fatto. Ci vuole umiltà, non orgoglio.
Tutto questo fa schifo.<br />Non parole. Un gesto. Non scriverò più. (18 agosto 1950)<ref>Nove giorni dopo Pavese si suicidò.</ref> <!--(1990, pag. 400)-->
==''La bella estate''==
===[[Incipit]]===
A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era cosí bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, e magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. – Siete sane, siete giovani, – dicevano, – siete ragazze, non avete pensieri, si capisce –. Eppure una di loro, quella Tina che era uscita zoppa dall'ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente, e una sera, trottando dietro gli altri, si era fermata e si era messa a piangere perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all'allegria.
===Citazioni===
*Pieretto diceva che la vecchia pretesa di trovare intatta la donna era un residuo dello stesso gusto – la sciocca mania di arrivare primo. Diceva che il gusto dell'intatto e del selvaggio era il gusto di spargere il sangue. Si [[Fare l'amore|fa all'amore]] per ferire, per spargere sangue. Il borghese che si sposa e pretende una vergine, vuole cavarsi anche lui questa voglia.
*È bello svegliarsi e non farsi [[illusioni]]. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l'innocenza. Si è disposti a soffrire.
*I lavativi hanno la pelle dura.
*La vera [[confidenza]] è sapere quel che desidera un altro, e quando piacciono le stesse cose una persona non dà più soggezione.
*Un [[padre]] va sempre aiutato. Bisogna insegnargli che la vita è difficile. Se poi, com'è giusto, tu arrivi dove lui voleva, devi convincerlo che aveva torto e che l'hai fatto per il suo bene.
==''La casa in collina''==
===[[Incipit]]===
Già in altri tempi si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. Ci tornavo la sera, dalla città che si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. Per esempio, non vedevo differenza tra quelle colline e queste antiche dove giocai bambino e adesso vivo: sempre un terreno accidentato e serpeggiante, coltivato e selvatico, sempre strade, cascine e burroni. Ci salivo la sera come se anch'io fuggissi il soprassalto notturno degli allarmi, e le strade formicolavano di gente, povera gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o sulle spalle, vociando e discutendo, indocile, credula e divertita.
===Citazioni===
*Non avevo tristezze, sapevo che nella notte la città poteva andare tutta in fiamme e la gente morire. I burroni, le ville e i sentieri si sarebbero svegliati al mattino calmi e uguali. (I; p. 3)
*Con la [[guerra]] divenne legittimo chiudersi in sé, vivere alla giornata, non rimpiangere piú le occasioni perdute. Ma si direbbe che la guerra io l’attendessi da tempo e ci contassi, una guerra cosí insolita e vasta che, con poca fatica, si poteva accucciarsi e lasciarla infuriare, sul cielo delle città, rincasando in collina. Adesso accadevano cose che il semplice vivere senza lagnarsi, senza quasi parlarne, mi pareva un contegno. Quella specie di sordo rancore in cui s’era conchiusa la mia gioventú, trovò con la guerra una tana e un orizzonte. (I; p. 4)
*Dietro ai coltivi e alle strade, dietro alle case umane, sotto i piedi, l'antico indifferente cuore della terra covava nel buio, viveva in burroni, in radici, in cose occulte, in paure d'infanzia. Cominciavo a quei tempi a compiacermi in ricordi d'infanzia. Si direbbe che sotto ai rancori e alle incertezze, sotto alla voglia di star solo, mi scoprivo ragazzo per avere un compagno, un collega, un figliolo. Rivedevo questo paese dov'ero vissuto. Eravamo noi soli, il ragazzo e me stesso. Rivivevo le scoperte selvatiche d'allora. Soffrivo sí ma col piglio scontroso di chi non riconosce né ama il prossimo. E discorrevo discorrevo, mi tenevo compagnia. Eravamo noi due soli. (I; p. 5)
*Per qualche mese studiai molto e mi fingevo un avvenire. Quell’ombra di dubbio nell’aria, quella febbre di tutti, la minaccia, la guerra vicina, rendevano piú vive le giornate e piú futili i rischi. Ci si poteva abbandonare e poi riprendere; nulla accadeva e tutto aveva sapore. Domani, chi sa. (II)
*{{NDR|Corrado a Cate}} Se non lo fossimo, dovremmo rivoltarci, tirare le bombe, rischiare la pelle. Chi lascia fare e s’accontenta, è già un fascista. (IV)
*{{NDR|Corrado a Cate}} Si passano insieme dei mesi, degli anni, poi succede. Si perde un appuntamento, si cambia casa, e uno che vedevi tutti i giorni non sai nemmeno piú chi sia. (IV)
*Il coraggio di starsene soli come se gli altri non ci fossero e pensare soltanto alla cosa che fai. Non spaventarsi se la gente se ne infischia. Bisogna aspettare degli anni, bisogna morire. Poi dopo morto, se hai fortuna, diventi qualcuno. (VIII; pp. 45-46)
*Inutile piangere. Si nasce e si muore da soli... (Corrado: VIII; p. 46)
*Per molti giorni non discesi a Torino; mi accontentavo dei giornali e della nuova libertà di ascoltare e inveire. Da ogni parte forivano voci, pettegolezzi, speranze. Lassú nelle ville nessuno pensava a una cosa: il vecchio mondo non l'avevano schiacciato gli avversari, s'era ucciso da sé. Ma c'è qualcuno che si uccida per sparire davvero? (IX; p. 47)
*Quella guerra in cui vivevo rifugiato, convinto di averla accettata, di essermene fatta una pace scontrosa, inferociva, mordeva piú a fondo, giungeva ai nervi e nel cervello. (XIII; p. 68)
*Nelle [[parola|parole]] c'è qualcosa d'[[impudicizia|impudico]]. (XIII; p. 69)
*Conta quello che si fa, non che si dice. (Cate, citando Fonso: XV; p. 82)
*È [[religione]] anche non credere in niente. (Corrado: XV; p. 82)
*Oggi ancora mi chiedo perché quei tedeschi non mi aspettarono alla villa mandando qualcuno a cercarmi a Torino. Devo a questo se sono ancora libero, se sono quassú. Perché la salvezza sia toccata a me e non a Gallo, non a Tono, non a Cate, non so. Forse perché devo soffrire dell'altro? Perché sono il piú inutile e non merito nulla, nemmeno un castigo? Perch'ero entrato quella volta in chiesa? L'esperienza del pericolo rende vigliacchi ogni giorno di piú. Rende sciocchi, e sono al punto che esser vivo per caso, quando tanti migliori di me sono morti, non mi soddisfa e non mi basta. A volte, dopo avere ascoltato l'inutile radio, guardando dal vetro le vigne deserte penso che vivere per caso non è vivere. E mi chiedo se sono davvero scampato. (XVI; pp. 87-88)
*Ma ho visto i morti sconosciuti, i morti repubblichini. Sono questi che mi hanno svegliato. Se un ignoto, un nemico, diventa morendo una cosa simile, se ci si arresta e si ha paura a scavalcarlo, vuol dire che anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una voce a questo sangue, giustificare chi l'ha sparso. Guardare certi morti è umiliante. Non sono piú faccenda altrui; non ci si sente capitati sul posto per caso. Si ha l'impressione che lo stesso destino che ha messo a terra quei corpi, tenga noialtri inchiodati a vederli, a riempircene gli occhi. Non è paura, non è la solita viltà. Ci si sente umiliati perché si capisce – si tocca con gli occhi – che al posto del morto potremmo essere noi: non ci sarebbe differenza, e se viviamo lo dobbiamo al cadavere imbrattato. Per questo ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione. (XXIII; p. 122)
===[[Explicit]]===
Io non credo che possa finire. Ora che ho visto cos'è guerra, cos'è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: – E dei caduti che facciamo? perché sono morti? – Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero.
==''La letteratura americana''==
*Perché questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo – di noi e degli altri. (da ''Ritorno all'uomo''<ref>Articolo pubblicato su ''L'Unità'' di Torino, 20 maggio 1945.</ref>; p. 198)
*La vita di ogni artista e di ogni uomo è come quella dei popoli un incessante sforzo per ridurre a chiarezza i suoi miti. (da ''Del mito, del simbolo e d'altro''<ref>Da ''Feria d'agosto'', Einaudi, Torino, 1946, pp. 209-218.</ref>; p. 274)
==''La luna e i falò''==
===[[Incipit]]===
C'è una ragione perché sono tornato in questo paese, qui e non invece a Canelli, a Barbaresco o in Alba. Qui non ci sono nato, è quasi certo; dove son nato non lo so; non c'è da queste parti una casa né un pezzo di terra né delle ossa ch'io possa dire «Ecco cos'ero prima di nascere». Non so se vengo dalla collina o dalla valle, dai boschi o da una casa di balconi. La ragazza che mi ha lasciato sugli scalini del duomo di Alba, magari non veniva neanche dalla campagna, magari era la figlia dei padroni di un palazzo, oppure mi ci hanno portato in un cavagno da vendemmia due povere donne da Monticello, da Neive o perché no da Cravanzana. Chi può dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di stagione.
===Citazioni===
*Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. (I)
*Non era un paese che uno potesse rassegnarsi, posare la testa e dire agli altri: "Per male che vada mi conoscete. Per male che vada lasciatemi vivere". Era questo che faceva paura. (III)
*I veri acciacchi dell'età sono i [[Rimorso|rimorsi]]. (VIII)
*– Che cos'è questa valle per una famiglia che viene dal mare, che non sappia niente della luna e dei falò? Bisogna averci fatto le ossa, averla nelle ossa come il vino e la polenta, allora la conosci senza bisogno di parlarne. (X)
*Nuto, che non se n'era mai andato veramente, voleva ancora capire il mondo, cambiare le cose, rompere le stagioni. O forse no, credeva sempre nella luna. Ma io, che non credevo nella luna, sapevo che tutto sommato soltanto le stagioni contano, e le stagioni sono quelle che ti hanno fatto le ossa, che hai mangiato quand'eri ragazzo. (X)
*Sembrava che tutta la pianura fosse un campo di battaglia, o un cortile. C'era una luce rossastra, scesi fuori intirizzito e scassato; tra le nuvole basse era spuntata una fetta di luna che pareva una ferita di coltello e insanguinava la pianura. Rimasi a guardarla un pezzo. Mi fece davvero spavento. (XI)
*E quando aveva detto una cosa finiva: 'Se sbaglio, correggimi'. Fu così che cominciai a capire che non si parla solamente per parlare, per dire 'ho fatto questo' 'ho fatto quello' 'ho mangiato e bevuto', ma si parla per farsi un'idea, per capire come va questo mondo. (XVII)
*L'[[ignorante]] non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa. (XVII)
*Gli diceva che sono soltanto i cani che abbaiano e saltano addosso ai cani forestieri e che il padrone aizza un cane per interesse, per restare padrone, ma se i cani non fossero bestie si metterebbero d'accordo e abbaierebbero addosso al padrone. (XVIII)
*A un certo punto i due sigari ci cadevano ai piedi, nella neve, e allora là sopra si sentiva sussurrare, agitarsi, qualche sospiro più forte. Alzando gli occhi non si vedeva che la vite secca e tante stelline fredde in cielo. (XXIII)
*Magari è meglio così, meglio che tutto se ne vada in un falò d'erbe secche e che la gente ricominci. (XXVI)
*Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca, nelle mani del governo, dei neri, dei capitalisti... (XXVI)
*Capii che Nuto aveva davvero ragione quando diceva che vivere in un buco o in un palazzo è lo stesso, che il sangue è rosso dappertutto, e tutti vogliono esser ricchi, innamorati, far fortuna. (XXIX)
===[[Explicit]]===
[...] gli chiesi se Santa era sepolta lì. – Non c'è caso che un giorno la trovino? Hanno trovato quei due... Nuto s'era seduto sul muretto e mi guardò col suo occhio testardo. Scosse il capo. – No, Santa no, – disse, – non la trovano. Una donna come lei non si poteva coprirla di terra e lasciarla così. Faceva ancora gola a troppi. Ci pensò Baracca. Fece tagliare tanto sarmento nella vigna e la coprimmo fin che bastò. Poi ci versammo la benzina e demmo fuoco. A mezzogiorno era tutta cenere. L'altr'anno c'era ancora il segno, come il letto di un falò.
==''La spiaggia''==
===[[Incipit]]===
Da parecchio tempo eravamo intesi con l'amico Doro che sarei stato ospite suo. A Doro volevo un gran bene, e quando lui per sposarsi andò a stare a Genova ci feci una mezza malattia. Quando gli scrissi per rifiutare di assistere alle nozze, ricevetti una risposta asciutta e baldanzosa dove mi spiegava che, se i soldi non devono neanche servire a stabilirsi nella città che piace alla moglie, allora non si capisce più a che cosa devano servire. Poi, un bel giorno, di passaggio a Genova, mi presentai a casa sua e facemmo la pace. Mi riuscì molto simpatica la moglie, una monella che mi disse graziosamente di chiamarla Clelia e ci lasciò soli quel tanto ch'era giusto, e quando alla sera ci ricomparve innanzi per uscire con noi, era diventata un'incantevole signora cui, se non fossi stato io, avrei baciato la mano.
===Citazioni===
*Avevamo allora l'età che si ascolta parlare l'amico come se parlassimo noi, che si vive a due quella vita in comune che ancora oggi, io, che sono scapolo, credo riescano a vivere certe coppie di sposi. (II)
*Che ti credi? Che io faccia il ritorno alle origini? Quello che importa ce l'ho nel sangue e nessuno me lo toglie. Sono qui per bere un po' del mio vino e cantare una volta con chi so io. Mi prendo uno svago e basta. (II)
*Non mescolare vino e donne, Doro. (II)
*Ecco, fa come gli altri anche lei. Ma non capisce che non possiamo litigare? Noi ci vogliamo bene. Se potessi odiarlo come odio me, allora sì lo maltratterei. Ma nessuno di noi due lo merita. Capisce? (III)
*Che cosa non sonnecchia sotto la scorza di noialtri. Bisognerebbe avere il coraggio di svegliarsi e trovare se stessi. O almeno parlarne. Si parla troppo poco a questo mondo. (IV)
*Ma ti ricordi quante parole si facevano da ragazzi. Si parlava così per dire. Sapevamo benissimo ch'eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato. (IV)
*Bisogna capire la vita. Capirla quando si è giovani. (IV)
*Sarebbe facile, se fosse vero, capire la gente. (IV)
*A tutti quanti, a tutti i matti che sforzano il cervello e che non sanno quand'è tempo di smettere. (IV)
*Nulla è volgare di per sé, ma siamo noi che facciamo la [[volgarità]] secondo che parliamo o pensiamo. (VI)
*Tutti gli anni sono stupidi. È una volta passati, che diventano interessanti. (IX)
*Niente è più inabitabile di un posto dove siamo stati felici. (XI)
==''Lavorare stanca''==
===[[Incipit]]===
''Traversare una strada per scappare di casa''<br />
''lo fa solo un ragazzo, ma quest'uomo che gira''<br />
''tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo''<br />
''e non scappa di casa.''<ref>Esiste anche la poesia ''Lavorare stanca [1]'', sempre di Pavese, il cui incipit è: «''I due, stesi sull'erba, vestiti, si guardano in faccia | tra gli steli sottili: la donna gli morde i capelli | e poi morde nell'erba. Sorride scomposta, tra l'erba''». {{Cfr}} ''Attorno a ''Lavorare stanca'' {{small|1931–1940}}'', in ''Le poesie'', Einaudi, Torino, 1998. ISBN 978-88-06-17386-9.</ref>
===Citazioni===
*''L'uomo è come una bestia, che vorrebbe far niente''.
*''[[lavoro|Lavorare]] stanca''.<ref>È anche il titolo di una poesia presente nella raccolta eponima.</ref>
*''Siamo nati per girovagare su quelle colline, | senza donne, e le mani tenercele dietro la schiena''.
==''Paesi tuoi''==
===Incipit===
Cominciò a lavorarmi sulla porta. Io gli avevo detto che non era la prima volta che uscivo di là e che un uomo come lui doveva provare anche quello, ma ecco che si mette a ridere facendo il malizioso come fossimo uomo e donna in un prato, e si butta sotto braccio il fagotto e mi dice: – Bisognerebbe non avere mio padre –. Che gli scappasse da ridere me l'aspettavo, perché un goffo come quello non esce di là dentro senza fare matterie, ma era un ridere con malizia, di quelli che si fanno per aprire un discorso. – Stasera mangerai la gallina con tuo padre, – gli dico guardando la strada. – La prima volta che si esce dal giudiziario, a casa ti fanno la festa di nozze –. Lui mi veniva dietro e mi stava attaccato come se il carrettino dei gelati che passava a tutta corsa minacciasse noi due pedoni. Non aveva mai traversato un corso, si vede, o mi stava già lavorando. Mi ricordo che né io né lui ci voltammo a guardare le Carceri.
===Citazioni===
*Non fidarti delle [[Donna|donne]] quando ammettono il [[male]].
*Quando le donne parlano ridendo è come un uomo che vi prende da parte per darvi un consiglio.
*Uno di campagna è come un ubriaco. È troppo stupido per lasciarsela fare.
==''Racconti''==
*Una volta, quando veniva l'estate, andavamo in barca. La si prendeva al ponte, ci si metteva in mutandine, e si arrivava fino ai boschi. Ci stavamo tutto il pomeriggio. (da ''La famiglia''; p. 288)
*C'è qualcosa nei miei ricordi d'infanzia che non tollera la tenerezza carnale di una donna – sia pure Clara. In quelle estati che hanno ormai nel ricordo un colore unico, sonnecchiano istanti che una sensazione o una parola riaccendono improvvisi, e subito comincia lo smarrimento della distanza, l'incredulità di ritrovare tanta gioia in un tempo scomparso e quasi abolito. (da ''Fine d'agosto''; p. 329)
*Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale. (da ''Terra d'esilio'')
==''Vita attraverso le lettere''==
*Ma alla fin fine, se lo debbo dire, io penso che a dischiudermi la vita sono stati in gran parte i libri. Non le grammatiche o i vocabolari ma tutte le opere in cui vive qualche sentimento. (Lettera ad Augusto Monti, Reaglie, agosto 1926, p. 8)
*La vita non è forse più bella perché da un momento all'altro si può perderla? (p. 39)
*Non so più dove cacciare gli occhi per trovare un me stesso che sia un po' meno misero. (p. 39)
*Per vivere bisogna aver forza e capire, scegliere. (p. 39)
*È triste, è triste: vai a sapere che cosa sono e cosa sarò. (p. 41)
*Con qualunque persona io parli, insomma, ho bisogno di farmi una faccia speciale adatta a una qualche particolare debolezza di detta persona, con evidente pregiudizio di quella che potrebbe essere la mia faccia vera. Sono così anche riuscito a non saper più quale sia questa mia faccia. Che magari non c'è neanche. (p. 61)
*La paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore? (p. 88)
*C'è qualcosa di più assurdo dell'amore? Se lo godiamo fino all'ultimo, subito ce ne stanchiamo, disgustiamo; se lo teniamo alto per ricordarlo senza rimorsi, un giorno rimpiangeremo la nostra sciocchezza e viltà di non aver osato. (p. 107)
*Non va bene esagerare in beneficenza, perché a un certo punto non si guadagna più che l'odio del beneficiato. (p. 129)
==''Walt Whitman''==
*Troppo sovente, mi pare, l'immagine di [[Walt Whitman]] che i commentatori hanno dinanzi agli occhi è quella del vecchio barbuto e secolare, intento a contemplare la farfalla o a comprendere nelle occhiaie mansuete la serenità finale di ogni gioia e miseria dell'universo.<ref name=walt>Da ''Interpretazione della poesia di Walt Whitman'', saggio pubblicato su ''La Cultura'', luglio-settembre 1933; l'opera corrisponde alla tesi con cui Pavese si laureò nel 1930 presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino.</ref> (p. 127)
*Si direbbe che [[Walt Whitman]] pensi per versi, che cioè in lui ogni pensiero, ogni lampo, si crei una forma conchiusa in cui consista e non s'adagi in un ritmo preesistente o soggetto ad altre leggi. Gli alti e bassi della «musica» whitmaniana sono gli alti e bassi del suo pensiero fantastico. Non quindi frammenti: non è più frammentaria una poesia che si semplifica fino a mostrarsi fondata e creata dal verso, dal periodo chiusa in ciascuna unità metrica.<ref name=walt/> (p. 138)
*[...] qualche volta l'immagine richiede da [[Walt Whitman]] parecchi versetti, qualche volta un pensiero si lega logicamente a un altro, ma resta il fatto definitivo della vigorosa affermazione di ciascun verso, finito, pronunciato come fosse la sintesi di tutto il libro e insieme il più ingenuo e nuovo e fresco particolare della sezione. Ora questo si spiega soltanto con la natura di quei pensieri e fantasmi whitmaniani che informano i versi.<ref name=walt/> (p. 138)
*Ogni pensiero è veramente pensato all'istante, il verso fatto della baldanza e diversità della mente in azione, che si vede nell'atto di pensarlo, ed esprime questa sua coscienza. [[Walt Whitman]] canta la gioia di scoprire pensieri.<ref name=walt/> (p. 147)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Feria d'agosto''===
Chi fossero i miei compagni di quelle giornate, non ricordo. Vivevano in una casa del paese, mi pare, di fronte a noi, dei ragazzi scamiciati – due – forse fratelli. Uno si chiamava Pale, da Pasquale, e può darsi che attribuisca il suo nome all'altro. Ma erano tanti i ragazzi che conoscevo di qua e di là.<br />
Questo Pale – lungo lungo, con una bocca da cavallo – quando suo padre gliene dava un fracco scappava da casa a mancava per due o tre giorni; sicché, quando ricompariva, il padre era già all'agguato con la cinghia e tornava a spellarlo, e lui scappava un'altra volta e sua madre lo chiamava a gran voce, maledicendolo, da quella finestra scrostata che guardava sui prati, sui boschi del fiume, verso lo sbocco della valle.
===''Notte di festa''===
Sbalzato per strane vicende di lavoro proprio in fondo all'Italia, mi sentivo assai solo e consideravo quello sporco paesello un po' come un castigo, ― quale attende, una volta almeno nella vita, ciascuno di noi ―, un po' come un buon ritiro dove raccogliermi e fare bizzarre esperienze.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
==Citazioni su Cesare Pavese==
*''E Cesare, perduto nella pioggia, | sta aspettando da sei ore il suo amore, ballerina.'' ([[Francesco De Gregori]])
*Il centro poetico dell'opera di Pavese, tolti di mezzo gli equivoci e le giustificazioni di comodo, è nella lotta tra il desiderio di comunicare e l'esigenza di non uscire, tra la conquista della realtà e il chiudersi mitologico. ([[Francesco Grisi]])
*Il suo coinvolgimento nella cospirazione [[antifascista]] era stato accidentale. La gerenza della nuova serie einaudiana della «Cultura» era stata affidata a lui perché non era politicamente sospetto. E per questo motivo si era servita del suo recapito a Torino la donna amata {{NDR|Tina Pizzardo}}, che della cospirazione era partecipe e bene esperta. Arrestato, Pavese fu ascritto all'albo d'onore del confino, perché neppure quei cosiddetti giudici l'avevano considerato meritevole di più grave pena. Dal confino, era tornato più solo e diverso di quanto fosse prima, più vulnerabile, e però con una maggiore urgenza di scrivere, di assolvere il suo proprio compito. Bisognava lasciarlo tranquillo. ([[Carlo Dionisotti]])
*In fondo, si potrebbe riconoscere qui il vero problema dell'opera pavesiana: dapprima l'intuizione della realtà lascia lo scrittore ammirato, sorpreso, desideroso di vivere in maniera sana e forte; successivamente l'elaborazione interiore però vela di ombre e di incertezze, di dubbi e di fragilità questa intuizione iniziale. ([[Antonio Spadaro]])
*Pavese è riuscito a condensare in una sintesi narrativa tutti gli elementi della propria personalità spirituale facendo dimenticare l'impegno dello scrittore nella naturalezza della creazione, come in questo suo ultimo libro {{NDR|''La luna e i falò''}}. ([[Piero Jahier]])
*Pavese sembra incapace di riconoscere che la condizione aurorale dell'infanzia non è solamente terra a cui far ritorno per capire la realtà e luogo in cui trovare rifugio, ma condizione stessa dell'esperienza del mistero del reale, possibilità di una conoscenza intesa come «prima volta» e non sempre e soltanto «seconda». ([[Antonio Spadaro]])
*Pavese voleva che lo leggessi {{NDR|''[[Ernest Hemingway#Addio alle armi|Addio alle armi]]''}} per farmi capire la differenza tra la letteratura inglese e quella americana. Gli altri libri che mi lasciò quella sera con questa intenzione furono l<nowiki>'</nowiki>''Antologia di Spoon River'' di [[Edgar Lee Masters]], l<nowiki>'</nowiki>''Autobiografia'' di [[Sherwood Anderson]] e i ''Fili d'erba'' di [[Walt Whitman]]. ([[Fernanda Pivano]])
*«Perché non tento mai un altro genere?» si chiedeva Cesare Pavese nel 1935. Era poeta, ma la tentazione della prosa cominciava a incalzare i suoi pensieri. Scriveva queste parole in una specie di diario che sarebbe diventato ''Il mestiere di vivere''; ma quello che è più rilevante è che questa domanda se la faceva nella sua stanza di [[Brancaleone Calabro]], paese dove era stato spedito al confino per l’accusa di [[antifascismo]]. Ed evidentemente era proprio quella esperienza che premeva per trovare forma di racconto, visto che in seguito ''[[Il carcere]]'', una trasfigurazione di questo periodo, sarà il primo testo in prosa compiuto che Pavese realizzerà. Nel 1938. ([[Francesco Piccolo]])
*Quando Cesare Pavese vinse '''{{NDR|il Premio Strega}}''' nel 1950 con ''[[Cesare Pavese#La%20bella%20estate|La bella estate]]'', raccontarono che era già molto depresso. Si sarebbe ucciso pochi mesi dopo. Ma la cosa che poi si seppe è che scrisse alla [[Maria Bellonci|Bellonci]] perché [[Giulio Einaudi]], il suo editore, aveva trattenuto il premio che allora era di cinquecentomila lire. ([[Antonio Debenedetti]])
*Quella sera aveva inghiottito la sua polvere assassina; nessuno di noi gliela aveva tolta dalle mani. Ci ha perdonato, ci ha chiesto perdono. Di che cosa, Pavese? Che cosa le avevo fatto, che cosa mi aveva fatto, che cosa ci aveva fatto dopo aver aiutato decine di scrittori a farsi conoscere, con quel suo viso tragico che aveva dimenticato il sorriso, quella sua vita segreta che non aveva svelato a nessuno, quella sua infinita conoscenza del mondo che non le è bastata per sopportarlo. ([[Fernanda Pivano]])
*Tu sei padronissimo di scrivermi la solita lettera cinica arcigna desesperada e angolosa. ([[Bianca Garufi]])
=== Franco Antonicelli ===
*Credo sarebbe fargli torto, ricordando Cesare Pavese, dire soltanto del narratore e del poeta, come (lasciando da parte quelli che hanno parlato dell'uomo per farne argomento di scandalo) quasi tutti quelli che si sono di lui occupati hanno fatto fino ad ora. Pavese merita molto di più. Pavese è stato ciò che oggi in Italia è più unico che raro: un intellettuale cosciente dei propri compiti verso la società.
*Mi pare di avere capito questo, tornando molte volte a leggere Pavese: che la sua opera non è finita perché la sua vita si è spezzata, ma si è conchiusa la sua vita perché era compiuta la sua opera.
*Ora mi trovo a pensare alla morte di Pavese. Posso trovare sconfortante, per me, che egli abbia voluto astenersi dal durare a vivere proprio nei momenti più tragici e impegnativi della nostra lotta nel mondo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Cesare Pavese, ''Dialoghi con Leucò'', Einaudi, Torino, 1999. ISBN 978-88-06-15160-7
*Cesare Pavese, ''Feria d'agosto'', Einaudi, Torino, 1960.
*Cesare Pavese, ''Il carcere'', Einaudi, Torino, 1961.
*Cesare Pavese, ''Il compagno'', in ''I romanzi'', Einaudi, Torino, 1961.
*Cesare Pavese, ''Il diavolo sulle colline'', in ''La bella estate'', Einaudi, Torino.
*Cesare Pavese, ''Il mestiere di vivere'', a cura di Marziano Guglielminetti e Laura Nay, Einaudi, Torino, 1990.
*Cesare Pavese, ''La bella estate'', Einaudi, Torino.
*Cesare Pavese, ''La casa in collina'', Einaudi, Torino, 1990. ISBN 88-06-11829-3
*Cesare Pavese, ''La letteratura americana {{small|e altri saggi}}'', Einaudi, Torino, 1990. ISBN 88-06-11860-9
*Cesare Pavese, ''La luna e i falò'', in ''I romanzi'', Einaudi, Torino, 1961.
*Cesare Pavese, ''La spiaggia'', Einaudi, Torino.
*Cesare Pavese, ''Lavorare stanca'', in ''Le poesie'', Einaudi, Torino, 1998. ISBN 978-88-06-17386-9
*Cesare Pavese, ''Paesi tuoi'', Einaudi, Torino, 2013. ISBN 9788858409503
*Cesare Pavese, ''Racconti'', Einaudi, Torino, 1960.
*Cesare Pavese, ''Vita attraverso le lettere'', a cura di Lorenzo Mondo, Einaudi, Torino, 1966.
*Cesare Pavese, ''Walt Whitman'', in ''La letteratura americana {{small|e altri saggi}}'', Einaudi, Torino, 1990. ISBN 88-06-11860-9
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Lavorare stanca||(1936)}}
{{Pedia|Notte di festa||(1936-1939)}}
{{Pedia|Paesi tuoi||(1941)}}
{{Pedia|La spiaggia (romanzo)|''La spiaggia''|(1942)}}
{{Pedia|Feria d'agosto||(1946)}}
{{Pedia|Dialoghi con Leucò||(1947)}}
{{Pedia|Il compagno||(1947)}}
{{Pedia|Il carcere||(1948)}}
{{Pedia|La bella estate||(1949)}}
{{Pedia|La casa in collina||(1949)}}
{{Pedia|La luna e i falò||(1950)}}
{{Pedia|Il mestiere di vivere||(1952)}}
{{DEFAULTSORT:Pavese, Cesare}}
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Felicità
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[[File:The Best Things in Life Are Free.jpg|thumb|Momenti di felicità]]
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Citazioni sulla '''felicità'''.
==Citazioni==
*A chi è felice è difficile avere una vera comprensione della miseria. ([[Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano]])
*– Ah, se potessi trovare il [[libro]] che contiene il vangelo della felicità...<br>– Amico mio, nel nostro tempo si scrivono dei libri, ma non delle [[verità]]... ([[Carlo Maria Franzero]])
*Andate pure di continente in continente, di regno in regno, di ricchezza in ricchezza, di piacere in piacere: non troverete la felicità che cercate. La terra e quanto contiene non possono appagare un'anima immortale più di quanto un pizzico di farina, in bocca ad un affamato, possa saziarlo. ([[Giovanni Maria Vianney]])
*Beate quelle persone il cui cuore è gonfio di felicità, poiché ogni gioia proviene da Dio. (''[[Sissi - Il destino di un'imperatrice]]'')
*''C'è un'Ape che se posa | su un bottone de rosa: | lo succhia e se ne va... | Tutto sommato, la felicità | è una piccola cosa.'' ([[Trilussa]])
*Chi è felice è stupido. Non è vero ma consola. ([[Marcello Marchesi]])
*Chiedetevi se siete felici e cesserete di esserlo. ([[John Stuart Mill]])
*Con il mito volgare della felicità, si può fare degli uomini press'a poco ciò che si vuole, e tutto quello che si vuole delle donne. ([[Paul Valéry]])
*''Corre intanto il seren per l'universa | calma notturna e pochi o niuno il sa: | così l'urna sovente inclina e versa | silenziosa la Felicità.'' ([[Enrico Panzacchi]])
*Dietro a ogni felicità presente è nascosto un timore futuro. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]])
*È americano quanto la torta di mele considerare un diritto la felicità, e rivolgersi alla legge per tutelare tale diritto nel caso si verifichi qualcosa che modifichi quella felicità. ([[Lawrence Lessig]])
*È arduo sopportare la felicità altrui, specie se innocente. Non poter imputare a chi l'ha raggiunta nulla d'ingiusto o disonesto, la rende indigeribile a milioni di poveri diavoli che l'hanno cercata inutilmente. Sei felice ma almeno dimmi che hai strozzato una vecchietta o che hai derubato tuo fratello. Niente, neanche questo mi viene concesso. ([[Marco Presta]])
*È certamente vero che noi dobbiamo pensare alla felicità degli altri; ma non si dice mai abbastanza che il meglio che possiamo fare per quelli che amiamo è ancora l'essere felici. ([[Émile-Auguste Chartier]])
*''E chi non ha mai visto nascere una Dea | non lo sa che cos'è la felicità.'' ([[Cesare Cremonini]])
*È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta. ([[Fabio Volo]])
*È per la felicità come per la [[verità]]: non si ''ha'', ma ci si ''è''. Felicità non è che l'essere circondati, l'«esser dentro», come un tempo nel grembo della madre. Ecco perché nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, dovrebbe uscirne: e sarebbe come chi è già nato. Chi dice di essere felice mente, in quanto evoca la felicità, e pecca contro di essa. Fedele alla felicità è solo chi dice de ''essere stato'' felice. Il solo rapporto della coscienza ala felicità è la gratitudine: ed è ciò che costituisce la sua dignità incomparabile. ([[Theodor W. Adorno]])
*– Eminenza, io non sono felice.<br/>– Perché dovrebbe essere felice? Il suo compito non è questo. Chi le ha detto che si viene al mondo per essere felici. (''[[8½]]'')
*Esser felici vuol dire potersi accorgere di se stessi senza spavento. ([[Walter Benjamin]])
*Essere felici non è poi così fantastico. Mi ricordo l'ultima volta che sono stata felice: ero così ingrassata... (''[[Sesso, bugie e videotape]]'')
*''Felicità che sappiamo soltanto guardare, aspettare, cercare già fatta, | quasi fosse anagramma perfetto di facilità, | barando su un'unica lettera...'' ([[Francesco Guccini]])
*Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità. ([[Thomas Carlyle]])
*Felice è la semplicità che ignora le biforcazioni del dubbio, ma più selvaggia e più virile è la felicità che fiorisce ai margini degli abissi. ([[Ernst Jünger]])
*Felicità è scegliersi certi fini, fare certi propositi e lottare per ottenerli e realizzarli, senza lamentarsi o deprimersi se poi non possono essere raggiunti. Si può anche dire che la felicità è avere dei valori e degli ideali e sforzarsi di seguirli. ([[Albert Ellis]])
*Felicità? È una parola che, di tanto in tanto, nella mia vita, ho raccolto, ho osservato – ma mai l'ho scoperta sotto le stesse sembianze. ([[Doris Lessing]])
*Felicità e bontà, secondo i moralisti ipocriti, sono in rapporto di effetto e causa. Non è mai esistita una cosa meno provata o probabile: la nostra felicità non è mai nelle nostre mani: ereditiamo la nostra costituzione; veniamo sballottati tra le braccia di amici e nemici; possiamo essere fatti in modo tale da sentire un ghigno o una calunnia con insolita acutezza, e trovarci nelle circostanze insolite di esservi esposti: possiamo avere nervi molto sensibili al dolore e venire afflitti da un male molto doloroso. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Felicità è vera soltanto se condivisa. ([[Christopher McCandless]])
*''Felicità mi spiace, | felicità è loquace | come un bimbo; l'ho a noia! | La mia rete ha ceduto, | la mia stella ha perduto | il fedele seguace''. ([[Sergio Corazzini]])
*''Felicità raggiunta, si cammina | per te sul fil di lama. | Agli occhi sei barlume che vacilla, | al piede, teso ghiaccio che s'incrina; e dunque non ti tocchi chi più t'ama. Se giungi sulle anime invase | di tristezza e le schiarì, il tuo mattino | è dolce e turbatore come i nidi delle cimase. Ma nulla paga il pianto del bambino a cui fugge il pallone tra le case''. ([[Eugenio Montale]])
*Felicità (''s.f.''). Gradevole sensazione suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui. ([[Ambrose Bierce]])
*Felicità? Una piccola incombenza giornaliera da curare come faresti con un giardino. ([[Annabel Buffet]])
*Figlio mio... Non voglio che tu pensi che questa è la felicità... Guarda laggiù... Quella è la felicità... No sta cacat di yacht. (''[[Sole a catinelle]]'')
*Fu già osservato mille volte, e debbo notarlo ancora una volta, che le ore che trascorriamo in prospettive di felicità, sono più piacevoli di quelle coronate dal godimento. Nel primo caso, ci prepariamo il piatto secondo il nostro appetito, nel secondo, la natura ce lo prepara lei. ([[Oliver Goldsmith]])
*Gli elementi della felicità sono dati a tutti sotto forme diverse. Beato colui che sa combinarli, misero colui che resta inerme e disperato davanti alle vuote convenzioni degli uomini. ([[Henry Furst]])
*Il compito attuale dell'arte è di introdurre caos nell'ordine. ([[Theodor W. Adorno]])
*Il contento umano consiste più tosto nel parere che nell'essere. ([[Lorenzo de' Medici]])
*Il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del [[dolore]] è ancora dolore. ([[Albert Einstein]])
*Il segreto della felicità è non permettere mai a se stessi di desiderare cose che la ragione ci dice che non abbiamo speranza di raggiungere. ([[Phyllis Dorothy James]])
*Il segreto della felicità è quello di trovare una [[monotonia]] congeniale. ([[Victor Sawdon Pritchett]])
*{{NDR|«Il tuo segreto di bellezza?»}} È la mia felicità. ([[Ellen Hidding]])
*Imparare ad [[Amor di Dio|amare Dio]] — e, con lui, il [[prossimo]] — significa aver trovato finalmente il luogo del proprio riposo, la fonte stessa della felicità. ([[Raniero Cantalamessa]])
*In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all'indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo. ([[Franz Kafka]])
*''Io la {{NDR|felicità}} inseguo per monti, per piani, | pel mare, pel cielo, nel cuore, | io la vedo, già tendo le mani, | già tengo la gloria e l'amore''. ([[Giovanni Pascoli]])
*''Io sento fra le dita | ancor color di rosa | un lungo filo bianco, | cui relegata sta, | in alto, molto in alto, | la mia felicità.'' ([[Michele Marzulli]])
*L'[[amicizia]] è il massimo alimento della felicità umana. ([[Prospero Viani]])
*L'uomo è fatto per essere felice, come l'uccello per volare. ([[Vladimir Galaktionovič Korolenko]])
*La caccia alla felicità conduce nel folto della boscaglia. La felicità vi deve entrare. Essa non si trova a suo agio fra gli impazienti; dovrebbe assomigliare alla preparazione che diviene sempre più bella. La vita non può avere fretta; deve rallentare, come avviene per i grandi fiumi che scorrono verso il mare. ([[Ernst Jünger]])
*La chiave della felicità è la disobbedienza in sé a quello che non c'è. ([[Afterhours]])
*La cosa più bella quando ci si sente felici è che sembra che non si sarà mai più infelici. (''[[Il bacio della donna ragno]]'')
*La felicità bisogna guadagnarsela. (''[[Chi è senza peccato...]]'')
*La felicità che nasce dalla chiara discriminazione percettiva della realizzazione del Sé, è chiamata sattvica. In principio sembra veleno, ma alla fine è come nettare.<br />La felicità che nasce dall'unione dei sensi con la materia è chiamata rajasica. In principio sembra nettare, ma alla fine è come veleno. (''[[Bhagavadgītā]]'')
*La felicità consiste in un corso facile di vita. ([[Zenone di Cizio]])
*La felicità consiste nell'interiorità dello spirito, ossia nello sviluppo della personalità in intima colleganza con un destino celeste. ([[Fulton John Sheen]])
*La felicità consiste nella realizzazione dello spirito attraverso il corpo. ([[Cyril Connolly]])
*La felicità – cosa maledetta! La felicità è un grande forse. Io sono l'Ateo della felicità! ([[Aleksandr Sergeevič Puškin]])
*La felicità credo che sia vivere un momento del presente senza desiderare altro: né proiettati nel [[futuro]], né nel [[passato]]. ([[Nicoletta Braschi]]).
*La felicità è accarezzare un cucciolo caldo caldo, è stare a letto mentre fuori piove, è passeggiare sull'erba a piedi nudi, è il [[singhiozzo]] dopo che è passato. ([[Charles Monroe Schulz]])
*La felicità è avere una [[famiglia]] numerosa, amorevole, sollecita e unita in un'altra città. ([[George Burns]])
*La felicità è formata di sventure evitate. ([[Alphonse Karr]])
*La felicità è il fine di se stessa. ([[Jorge Luis Borges]])
*La felicità è nel differirla, non nell'averla. Nell'averla c'è la noia di averla avuta. ([[Carmelo Bene]])
*La felicità è reale solo quando condivisa. (''[[Into the Wild - Nelle terre selvagge]]'')
*La felicità è sempre e soltanto un istante. La felicità non è una cosa che dura. Non è un tempo, è un istante o una serie di istanti. Un punto di contatto con qualche cosa di straordinario. ([[Francesco Alberoni]])
*La felicità è un'opera d'arte. Trattatela con cura. ([[Edith Wharton]])
*La felicità è un luogo che esiste solo finché non ci mettiamo i piedi. ([[Francesca Duranti]])
*La felicità è una cosa seria, no? Ecco, allora se c'è, deve essere assoluta. (''[[Bianca]]'')
*''La felicità è una pistola calda.'' ([[The Beatles]])
*La felicità è una ricompensa che giunge a chi non l'ha cercata. ([[Anton Cechov]])
*La felicità è una realtà sfuggente, simile per certi versi a un'anguilla: ogni volta che pensi di averla catturata, ti sfugge, sguscia via. ([[Willy Pasini]])
*La felicità è uno stato di grazia irraggiungibile che forse non esiste nella realtà terrena. È un qualche cosa a cui si tende, ma che non si riesce mai a raggiungere. ([[Silvio Berlusconi]])
*La felicità è vivere e io sono per la vita. ([[Giorgio Albertazzi]])
*La felicità effettiva sembra sempre molto squallida in confronto ai grandi compensi che la miseria trova. E si capisce anche che la stabilità non è neppure emozionante come l'instabilità. E l'essere contenti non ha nulla d'affascinante al paragone di una buona lotta contro la sfortuna, nulla del pittoresco di una lotta contro la tentazione, o di una fatale sconfitta a causa della passione o del dubbio. La felicità non è mai grandiosa. ([[Aldous Huxley]])
*La felicità esiste anche se hai trentatré anni, il sederone e le gambe da calciatore. (''[[Che pasticcio, Bridget Jones!]]'')
*La felicità esiste solo nel dono, nel dono completo; il suo disinteresse gli conferisce sapori d'eternità; esso ritorna alle labbra dell'anima con una soavità immortale. ([[Léon Degrelle]])
*La felicitá grande consiste in questo: ma maggiore ancora è la gloria in usare tanta fortuna laudabilmente, cioè essere clemente e perdonare; cosa propria degli animi generosi e eccelsi. ([[Francesco Guicciardini]])
*La felicità ha acquisito un profilo molto più alto, non tanto nella filosofia, quanto nella cultura più generale. È diventata addirittura un grosso affare. Milioni di ettari di foresta sono stati sacrificati sul suo altare per farne tutti quei libri che ci spiegano come far funzionare il trucco della felicità. ([[Mark Rowlands]])
*La felicità, in quanto successo personale, non è altro che l’estensione della logica del capitale alla produzione della soggettività. Interessandoci alla difficile e tumultuosa vita di Marx è possibile concludere che, contrariamente a quanto la psicologia dell’io e del miglioramento personale cercano di farci credere, la felicità non dipende dal successo personale, né dall’accumulo di proprietà o di ricchezze economiche. ([[Paul B. Preciado]])
*La felicità nasce dalla conoscenza di quell'ordine necessario che è la stessa sostanza di Dio. La conoscenza di ogni singola cosa come elemento o manifestazione necessaria di quell'ordine è contemplazione di Dio e amore intellettuale di lui. ([[Baruch Spinoza]])
*La felicità non accompagna mai né la potenza né il genio né la bellezza, benché questi tre doni siano i più desiderati dalle creature umane. Eppure la felicità è uno dei sogni più comuni degli uomini e molti credono conseguirla attraverso quei tre beni che invece la fanno impossibile. E siccome la felicità può essere difficilmente ottenuta dai deformi, dagli imbecilli e dai deboli risulta chiaramente che la ''chasse au bonheur'' che, secondo Stendhal, era la grande occupazione della vita, equivale alla [[caccia]] del liocorno o della fenice. ([[Giovanni Papini]])
*La felicità non ci spetta di diritto. È frutto di un lavoro che richiede sforzi. ([[Karl Lagerfeld]])
*La felicità non è affatto una forma di soddisfazione o compiacimento: non è serenità o contentezza, come ho creduto fino ad oggi. La felicità non porta la pace, ma una spada: ti scuote come un lancio di dadi sul quale hai puntato tutto, toglie la parola e annebbia la vista. La felicità è più forte di se stessi e poggia il suo piede con fermezza sulla tua testa. ([[Gilbert Keith Chesterton]])
*La felicità non è cosa facile a conquistare: è difficile trovarla in noi, affatto impossibile poi trovarla altrove. ([[Nicolas Chamfort]])
*La felicità non è ereditaria, la [[sifilide|lue]] sì, il [[tumore|cancro]] forse. ([[Marcello Marchesi]])
*La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa. ([[Friedrich Nietzsche]])
*La felicità non è un risultato: è una conseguenza. Se ti dico che amando sarai felice, la felicità sarà una conseguenza, non un risultato. Se pensi che devi amare, poiché vuoi essere felice, non ne verrà fuori nulla. ([[Osho Rajneesh]])
*La felicità non può attuarsi mai. Anche se le circostanze vengono superate, la natura trasporta la lotta dall'esterno all'interno e, a poco a poco, muta il nostro cuore abbastanza perché desideri una cosa diversa da ciò che gli vien dato di possedere. E se la vicenda è stata così rapida che il nostro cuore non ha avuto il tempo di mutare, non per questo la natura dispera di vincerci, in una maniera più tardiva, è vero, più sottile, ma altrettanto efficace. Allora, all'ultimo istante il possesso della felicità ci vien tolto, o piuttosto, a questo stesso possesso la natura, per un'astuzia diabolica, dà incarico di distruggere la felicità. Avendo fallito in tutto quanto rientra nel campo dei fatti della vita, la natura crea un'estrema impossibilità, l'impossibilità psicologica della felicità. Il fenomeno della felicità non s'avvera o dà luogo alle reazioni più amare. ([[Marcel Proust]])
*La felicità non si commercia, non è una app da scaricare sul telefonino. ([[Papa Francesco]])
*La felicità non si ottiene con una pillola, la vita è un privilegio. ([[Patch Adams]])
*La felicità, nonostante la [[pubblicità]] vi illuda, non ci viene dall'ultima generazione di telefonini o di computer, e più in generale di «prodotti», ma da uno straccio di «relazione in più». ([[Umberto Galimberti]])
*La felicità per me non ha motivazioni, non ne ha mai avute, per me è fatta di cose ridicole… Io la felicità l’ho trovata sempre nelle cose terrene, concrete, negli odori, nei sapori, nei rapporti umani, non nella letteratura. ([[Andrea Camilleri]])
*La felicità per noi poveretti sta solo nell'umiltà e nell'ubbidienza. ([[Émile Zola]])
*La felicità perpetua non è che un'altra parola per indicare Dio. ([[Louis De Wohl]])
*La felicità più che altro è un desiderio, è un'utopia. ([[Giorgio Albertazzi]])
*La felicità sta nella capacità di percepire ogni cosa come facente parte di noi stessi, proprietà al contempo di tutti e di nessuno. La felicità sta nella convinzione che essere vivi significhi essere testimoni di un’epoca, sentendosi in questo modo responsabili, in maniera vitale e appassionatamente responsabile, del destino collettivo del pianeta. ([[Paul B. Preciado]])
*La felicità? Un buon sigaro, un buon pasto, una bella donna; o una donna cattiva. Dipende da quanta felicità siete in grado di maneggiare. ([[George Burns]])
*La [[ricchezza]] è la piú notevole forma di felicità terrena e felicità significa anche prova per se stessi. Sei tu uomo da sopportare la tua felicità? Questo è il quesito. ([[Frans Eemil Sillanpää]])
*La somma filicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia. ([[Leonardo da Vinci]])
*La [[speranza]] raddoppia la felicità perché vivifica nel godimento de' beni, percliè conforta e sostiene ne' mali, perché ispira fermezza e coraggio contro tutti i pericoli ed ostacoli ai doveri ed alla virtù, e perché accompagna persino negli ultimi istanti della vita onde alleggerire l'aspro dolore del suo abbandono. ([[Baldassarre Poli]])
*La [[storia]] non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote. ([[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]])
*La tua felicità dipende da te. ([[Denis Ivanovič Fonvizin]])
*La vera felicità consiste nell'amore dei propri doveri. ([[Étienne-Louis Boullée]])
*La vera felicità la faccio consistere nella tranquillità d'animo, nella vita pacifica in [[famiglia]], nel rispetto e nell'affetto reciproco e in tutta l'indipendenza possibile dai fastidi che impone la società di pura [[Galateo|etichetta]]. ([[Antonio Raimondi]])
*La vera felicità (non quella solo immaginata o sognata) consiste sempre in tre cose indivisibili: forza di godere, oggetto e godimento. Governo e educazione devono provvedere a rafforzarle e abbellirle. ([[Wilhelm Heinse]])
*La vita ha richiesto oltre 4 miliardi di anni per evolversi fino a voi, e avete circa 70 anni per godervela. Non cercate solo la felicità, afferratela. ([[Eric Idle]])
*Le rimembranze della felicità già passata sono le rughe dell'anima! ([[Xavier de Maistre]])
*M'infastidisce rintracciare presso gli antichi Greci la norma morale secondo cui la felicità deve essere acquisita mediante la sofferenza. Cosa che è anche alla base delle offerte agli dei: in cambio di un bene richiesto, si abdica da uno di quelli che si possiede. Volgarità di questo cristianesimo ''ante litteram''. ([[Henry de Montherlant]])
*Ma ti sbagli se pensi che le gioie della vita vengano soprattutto dai rapporti tra le persone. Dio ha messo la felicità dappertutto, è ovunque, in tutto ciò in cui possiamo fare esperienza. Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di guardare le cose. (''[[Into the Wild - Nelle terre selvagge]]'')
*Mi dimetto dal tentativo di essere felice. ([[Jack Kerouac]])
*Mie care, la felicità consiste nel poter dire la verità senza far mai soffrire nessuno. (''[[8½]]'')
*Nessuno mi può costringere ad essere felice a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale (cioè non leda questo diritto degli altri). ([[Immanuel Kant]])
*Nessuno può essere felice finché tutti non sono felici. ([[Vivekananda]])
*Non abbiamo bisogno di cercare la felicità: se possediamo l'amore per gli altri, ci verrà data. È il dono di Dio. ([[Madre Teresa di Calcutta]])
*Non basta essere felici! È necessario anche che gli altri non lo siano. ([[Jules Renard]])
*Non c'è pienezza di felicità, senza pienezza d'[[indipendenza]]. ([[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]])
*Non credere, amico mio, che l'uomo sia capace di sentire tanta felicità quanta ne può concepire; c'è nel [[desiderio]] e nell'[[immaginazione]] meno forza che nella sensibilità. ([[Sully Prudhomme]])
*Non dissetarti a tutte le fonti che trovi: la felicità sta nell'avere sempre sete. ([[Nino Salvaneschi]])
*Non è forse la felicità qualcosa che può venire solo da noi stessi, cioè da ciò che come filosofi possiamo padroneggiare, e non dagli accidenti del mondo esterno che sono sempre così instabili e mutevoli? ([[Armando Massarenti]])
*Non è nel potere della nostra volontà non desiderare di essere felici. ([[Nicolas Malebranche]])
*Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità. ([[Charles Spurgeon]])
*Non è vero che ''ciò che ci rende felici è buono''; al contrario: ''solo ciò che è buono ci rende felici''. ([[Johann Gottlieb Fichte]])
*Non possiamo conoscere e apprezzare la felicità senza aver preso lezioni alla scuola dell'avversità. ([[Mariano José Pereira da Fonseca]])
*Non può dirsi felice uno, se non quando si contenta del proprio stato. ([[Papa Sisto V]])
*Non puoi essere felice se non metti per prima la felicità delle altre persone. ([[Russell Brand]])
*Non si può essere felici finché intorno a noi tutti soffrono e si infliggono sofferenze; non si può essere [[Morale|morali]] fintantoché il procedere delle cose umane viene deciso da violenza, inganno e ingiustizia; non si può neppure essere [[Saggezza|saggi]] fintantoché l'umanità non si sia impegnata nella gara della saggezza e non introduca l'uomo alla vita e al sapere del più saggio dei modi. ([[Friedrich Nietzsche]])
*Non si può negare a nessuno sulla terra la [[libertà]] e la felicità, anzi, tutti dovrebbero cercarle. ([[Karl Rahner]])
*Non so che diritto io abbia a tanta felicità, ma preferisco metterla da parte per il tempo della mia desolazione. ([[Henry David Thoreau]])
*Non sono stata abituata alla felicità: è qualcosa che non ho mai dato per scontato, ma pensavo che sarebbe arrivata con il [[matrimonio]]. ([[Marilyn Monroe]])
*Non voglio la felicità, nemmeno gratuitamente se non mi sento tranquillo sul destino di tutti i miei fratelli... Che mi importa del fatto di essere sicuro che la ragione vincerà, che il futuro sarà radioso, se il destino mi ha condannato ad essere testimone del trionfo del caso, dell'irrazionale, della forza bruta? ([[Vissarion Grigor'evič Belinskij]])
*Nulla giova alla felicità come sostituire il lavoro alle preoccupazioni. ([[Maurice Maeterlinck]])
*''Oggi lasciate | che sia felice, | io e basta, | con o senza tutti, | essere felice | con l'erba | e la sabbia, | essere felice | con l'aria e la terra, | essere felice | con te, con la tua bocca, | essere felice.'' ([[Pablo Neruda]])
*Ogni felicità se non è di tutti è rubata. Ogni felicità deve essere comunicata e condivisa o sfiorisce. ([[Ermes Ronchi]])
*Oh! c'è nella vita un istante di felicità, crediamolo! ([[Xavier Forneret]])
*– Ok ok, eccoti il segreto per essere felici.<br />– Non vedo l'ora di ascoltarlo.<br />– Fingi di essere felice e, alla fine, dimentica che stai fingendo. (''[[BoJack Horseman]]'')
*Onde si può ben dir, quel che ho già udito | e molti saggi dir, che sol felice | è chi unqua nel mondo mai non nasce, | o che subito nato, se ne more. | E così fugge, come dall'incendio | levato fosse, l'incostante sorte; ([[Giambattista Giraldi Cinzio]])
*Ora so che se deciderò ancora di andare in cerca della felicità, non dovrò cercarla oltre i confini del mio giardino... perché se non la trovo là... non la troverò mai da nessun'altra parte. (''[[Il mago di Oz]]'')
*Pensare alla felicità non come a uno stato vago che si prova a cose fatte, ma come a uno stato acuto che si coglie sul momento. ([[Henry de Montherlant]])
*Pensavi che la felicità stesse nell'avere tutto. Verifichi ora che, al contrario, consiste nel darti completamente. ([[Plinio Corrêa de Oliveira]])
*Per digerire la felicità naturale, come quella artificiale, bisogna avere innanzitutto il coraggio di ingoiarla; e le persone che forse meriterebbero la felicità sono proprio quelle alle quali la felicità — almeno come la concepiscono i mortali — ha sempre avuto l'effetto di un emetico. ([[Charles Baudelaire]])
*Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi. ([[Concita De Gregorio]])
*Per essere veramente felici in modo duraturo è necessario riconoscere innanzitutto la realtà della sofferenza. Forse all'inizio è deprimente, ma alla lunga ci si guadagna. ([[Tenzin Gyatso]])
*Per le persone sublimi, il non soffrire consiste nella suggestione di essere felici. ([[Carlo Maria Franzero]])
*Preferisco essere [[serenità|serena]]. Perché è lo stato d'animo in cui ti accorgi di tutto quello che vivi: adrenalina, ansia, intimità, piacere, dolore. La felicità dura poco e stordisce. Io voglio vivermi tutto fino in fondo. ([[Serena Autieri]])
*Quando ci si trova a vivere con altre persone bisogna pensare prima alla loro felicità che alla nostra. È così, rendendo gli altri felici si impara inevitabilmente a gioire della loro stessa gioia. (''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]'')
*Quando non si è mai conosciuta la felicità non si ha il diritto di disprezzarla. ([[Yukio Mishima]])
*Resta in ogni caso il pericolo costituito da chi vuole imporre, a ogni costo, il proprio modello di felicità agli altri. Di solito le conseguenze per chi vorrebbe essere felice a modo suo sono i roghi o i campi di concentramento. ([[Enzo Biagi]])
*Riflessioni sulla felicità; non si deve sognare la felicità al di fuori di quelle che sono le condizioni fondamentali dell'essenza umana; ora, la nostra essenza comporta la sazietà e la noia; la felicità perciò consiste nella soddisfazione della nostra essenza, ma nell'esercizio delle nostre facoltà; essa è una condizione terrestre. ([[Sully Prudhomme]])
*[[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]] ha detto che la felicità è uno stato negativo, ma io non sono d'accordo. Negli ultimi vent'anni ho capito che cosa significa felicità. Perché ho la fortuna di essere sposato con una moglie meravigliosa. Vorrei poter scrivere di più su questo tema, ma si tratta di amore, e il perfetto amore è la più bella di tutte le frustrazioni perché è più di ciò che si possa esprimere. ([[Charles Chaplin]])
*Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d'attesa. ([[Jules Renard]])
*Se uno fosse sempre felice, non sarebbe capace di apprezzare nulla. ([[Charlize Theron]])
*Siamo noi che non siamo pronti. Gli oggetti della nostra felicità sono qui da giorni, da anni, da secoli forse; attendono che la luce si sia fatta nei nostri occhi per vederli, e che il vigore giunga al nostro braccio per coglierli. Attendono e stupiscono di essere qui da tanto tempo, inutili. ([[Jeanne de Vietinghoff]])
*Sono felici soltanto il più sciocco degli sciocchi e il più elevato tra i mistici; ma a coloro che si trovano fra questi due limiti tocca godere e soffrire. (''[[Bhāgavata Purāṇa]]'')
*[[Moglie|Sposa]]. Una donna con una buona prospettiva di felicità dietro di lei. ([[Ambrose Bierce]])
*Talvolta si è felici per un nonnulla, ed è crudele distruggere questa gioia quando, lasciandola vivere, si può rendere ancora più felice colui che la prova. ([[Alexandre Dumas (figlio)|Alexandre Dumas, figlio]])
*Trovo la felicità nelle cose più semplici, più piccole che ci siano. Non ha niente a che vedere con la grandiosità ma ha a che fare con la semplicità. Ad esempio, tenere mio figlio stamattina, non c'è niente di migliore di questo. Questa è la mia felicità. Guardare il sole sorgere, questa è la mia felicità. Essere nella mia tavola da surf, toccare la superficie dell'oceano, questa è la mia felicità. Mettere un CD con la nuova canzone a cui la mia band sta lavorando, questa è la mia felicità. Chiamare mio padre, sentire la sua voce al telefono, essere contento di chiamarlo, questa è la mia felicità. Leggere un libro per mio figlio a cena, questa è la mia felicità. È qualcosa che è ovunque, tutta intorno a me, se sto bene con me stesso. Se sto male con me stesso, non la trovo ovunque. ([[Anthony Kiedis]])
*Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti. Tra noi ci fu chi pensò a... ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava, di liberarsi. (''[[Matrix]]'')
*Una ricetta universale per far felici le persone non esiste, ma una cosa è certa: facendole mangiare male, vai nella direzione contraria. ([[Marco Malvaldi]])
*Vi è qualcosa di curiosamente noioso nella felicità altrui: quel che comunica non può generare compassione. ([[Stefano Rodotà]])
*Vivi nell'atarassia, nella [[apatia]], e troverai la tua felicità. Non preoccuparti mai; non volere gli entusiasmi, le forti emozioni. Siamo in un'epoca di [[Egoismo|egoismi]] senza individualità, e forse appunto per questo non si è inneggiato mai così forte al collettivismo. ([[Carlo Maria Franzero]])
*Vorrei essere più forte, più indipendente e più felice. Essere felice è un dovere morale. Non è un privilegio, né una fortuna. È una scelta. ([[Chiara Castellani]])
===[[Al Bano e Romina]]===
*''Felicità | è tenersi per mano, | andare lontano, la felicità. | È il tuo sguardo innocente | in mezzo alla gente, la felicità. | È restare vicini | come bambini, la felicità.''
*''Felicità | è un bicchiere di vino | con un panino, la felicità. | È lasciarti un biglietto | dentro al cassetto, la felicità. | È cantare a due voci | quanto mi piaci, la felicità.''
*''Felicità | è una spiaggia di notte, | l'onda che batte, la felicità. | È una mano sul cuore | piena d'amore, la felicità. | È aspettare l'aurora | per farlo ancora, la felicità.''
===[[Chiara Amirante]]===
*Chiunque insegue Dio raggiunge la felicità, ma chi insegue la felicità non raggiunge Dio.
*Dalla verità che Dio è felicità siamo passati alla menzogna che la felicità è Dio.
*É vero che tutti abbiamo sete di felicità (che in fondo è sete di Dio), ma in così pochi arriviamo a questa felicità... Forse perché sbagliamo il versante del monte.
*L'obiettivo del viaggio della nostra vita non è la felicità, l'obiettivo è vivere ogni attimo felicemente.
*La felicità non dipende tanto da ciò che viviamo ma da come decidiamo di vivere tutto ciò che di doloroso e meraviglioso la vita ci regala.
*Noi siamo creati per la felicità, per vivere una vita piena, entusiasmante, con un cuore traboccante di gioia.
===[[Robert Baden-Powell]]===
*Dopo le nubi splende di nuovo il sole. Che la vostra nube particolare sia tristezza o dolore o ansietà, il sole della felicità verrà di nuovo su di voi se prenderete al meglio la situazione quando i tempi sono duri.
*Il modo vero di essere felici è rendere felici gli altri.
*La vera felicità è come il radio. È una forma di amore che diviene tanto più piena quanto più viene rivolta verso gli altri; per questo la felicità è alla portata di tutti, anche del più povero.
*Vi sono opinioni diverse su ciò che costituisce il «successo»; alcuni dicono il denaro, altri la posizione sociale, il potere, i risultati raggiunti, le onorificenze, e così via. Ma non tutte queste cose sono alla portata di ciascuno, né arrecano ciò che è il vero successo, cioè la felicità.
===[[Romano Battaglia]]===
*La felicità più grande consiste nell'accettare i nostri limiti e amarli.
*La vera felicità non si conquista, ma arriva all'improvviso con l'incanto di una notte di luna o il rumore della pioggia che batte sulle tegole del tetto. Nasce in noi se sappiamo cercarla con il nostro entusiasmo e la nostra onestà morale.<br>La felicità non si compra, si vive.
*Ho inseguito la felicità in ogni luogo, credevo di trovarla nascosta dietro alle montagne o in mezzo alla valle, ma ben presto mi sono reso conto che essa vive nel breve spazio di un respiro.
*Quando la felicità ci viene incontro non è mai vestita come pensavamo. Spesso ci passa accanto silenziosa e non sappiamo riconoscerla.
===[[Gesualdo Bufalino]]===
*Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa.
*Due [[infelicità]], sommate, possono fare una felicità.
*La felicità esiste, ne ho sentito parlare.
===[[Paolo Crepet]]===
*Essere [[libertà|liberi]] costa, non esserlo costa di piú. Essere felici è impegnativo, non esserlo richiede ancor piú sforzo.
*L'idea che la felicità sia un sentimento ''prêt-à-porter'', facile da reperire, genera una soglia bassissima di anticorpi contro la noia, induce sazietà emotiva, e ciò comporta, nel medio termine, un rischio enorme per i giovani: lo svuotamento emozionale, il distacco sensitivo dalla realtà, l'assoluta negazione del desiderio e della passione.
*La felicità è come un treno senza orario: ne passa uno ogni tanto. Non puoi prevederne l'arrivo, né sapere quando ripartirà. Il tuo compito è andare in stazione.
*Le felicità è racchiusa nel coraggio di provocarsi, di pretendere qualcosa dal proprio destino senza lasciare che faccia il suo corso senza il nostro contributo.
===[[Helen Keller]]===
*È curioso osservare quale ideale di felicità amino gli uomini e in quali singolari posti essi cerchino la sua sorgente. Alcuni la cercano nell'ammucchiare ricchezze, alcuni nella superbia del potere, altri nelle conquiste dell'arte e della letteratura. Pochi la cercano nell'esplorazione del loro spirito o nel miglioramento della conoscenza.
*La felicità è il frutto finale e perfetto dell'obbedienza alle leggi della vita.
*Molte persone hanno un'idea sbagliata di ciò che porta alla vera felicità. Essa non si raggiunge attraverso il piacere personale, ma attraverso la fedeltà ad un proposito degno.
*Non importa quanto tardo, avaro o saggio sia un uomo. Egli sa che la felicità è indisputabilmente giusta.
===[[Giacomo Leopardi]]===
*Certo l'ultima causa dell'essere non è la felicità; perocché niuna cosa è felice. (''[[Operette morali]]'')
*Dicono che la felicità dell'uomo non può consistere fuorché nella verità. Così parrebbe, perché qual felicità in una cosa che sia falsa? E come, se il mondo è diretto alla felicità, il vero non deve render felice? Eppure io dico che la felicità consiste nell'ignoranza del vero.
*Felicità non è altro che contentezza del proprio essere e del proprio modo di essere, soddisfazione, amore perfetto del proprio stato, qualunque del resto esso stato si sia, e fosse pur anco il più spregevole. Ora da questa sola definizione si può comprendere che la felicità è di sua natura impossibile in un ente che ami se stesso sopra ogni cosa, quali sono per natura tutti i viventi, soli capaci d'altronde di felicità. Un amor di se stesso che non può cessare e che non ha limiti, è incompatibile colla contentezza, colla soddisfazione. Qualunque sia il bene di cui goda un vivente, egli si desidererà sempre un ben maggiore, perché il suo amor proprio [amore della propria persona] non cesserà, e perché quel bene, per grande che sia, sarà sempre limitato, e il suo amor proprio non può aver limite. Per amabile che sia il vostro stato, voi amerete voi stesso più che esso stato, quindi voi desidererete uno stato migliore. Quindi non sarete mai contento, mai in uno stato di soddisfazione, di perfetto amore del vostro modo di essere, di perfetta compiacenza di esso. Quindi non sarete mai e non potete esser felice, né in questo mondo, né in un altro.
*La felicità è impossibile a chi la desidera, perché il desiderio, sí come è desiderio assoluto di felicità e non di una tal felicità, è senza limiti necessariamente, perché la felicità assoluta è indefinita e non ha limiti.
*Ogni felicità si trova falsa e vana, quando l'oggetto suo giunge ad essere conosciuto nella sua realtà e verità.
===[[Arthur Schopenhauer]]===
*Bastare a se stesso, esser per se stesso tutto in tutto, e poter dire: «''Omnia mea mecum porto''» (porto con me tutte le cose mie), ecco certamente la condizione più favorevole per la nostra felicità.
*È dunque facile veder chiaramente quanto la nostra felicità dipenda da ciò che ''siamo'', dalla nostra individualità, mentre non si tiene conto il più delle volte che di ciò che ''abbiamo'' o di ciò che ''rappresentiamo''.
*L'uomo più felice è dunque colui che conduce un'esistenza senza dolori troppo forti sia nel morale, sia nel fisico, e non colui che ebbe per sua parte le gioie più vive ed i piaceri più grandi.
*Quando si volesse valutare la condizione di un uomo dal punto di vista della sua felicità, bisognerebbe prender notizie non su ciò che lo diverte, ma su ciò che lo attrista.
===[[Lucio Anneo Seneca]]===
*La felicità è sempre instabile e incerta.
*La felicità vera è nella [[virtù]].
*La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
===[[Lev Tolstoj]]===
*La felicità, ecco quel ch'é – disse a sé medesimo – la felicità sta nel vivere per gli altri. E questo è chiaro. Nell'uomo è stato posto il bisogno della felicità; esso dunque è legittimo. Appagandolo egoisticamente, cioè cercando per sé la ricchezza, la gloria, i comodi della vita, l'amore, può accadere che le circostanze prendano una tal piega che sia impossibile soddisfare questi desideri. Per conseguenza, questi desideri sono illegittimi, ma non è illegittimo il bisogno di felicità. Quali desideri possono dunque sempre venir soddisfatti, nonostante le circostanze esteriori? Quali? L'amore, l'abnegazione!
*La [[vita]] è stata data agli uomini per la loro felicità, loro devono solo viverla al modo giusto. Se la gente si amasse, invece di odiarsi a vicenda, la vita sarebbe una continua felicità per tutti. [...] C'è un solo modo per far sì che la vita divenga più felice ed è che le singole persone divengano più [[bontà|buone]].
*Non vi è che un modo per essere felici: [[vivere]] per gli altri.
*Per essere felice, occorre una cosa sola: amare, e amare con sacrificio di sé, amare tutti e tutto, stendere in tutte le direzioni la tela di ragno dell'amore: chi ci capita dentro, quello va preso.
===[[Gabrielle Émilie Le Tonnelier de Breteuil]]===
*La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
*L'uomo più felice è colui che non vuole cambiare il proprio stato.
*Ogni età ha la felicità che le è propria.
*Si è felici soltanto quando i piaceri e le passioni sono soddisfatti.
*Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
===[[Marguerite Yourcenar]]===
*Come sarebbe stato scialbo essere felici!
*Ogni felicità è un'innocenza.
*Qualsiasi felicità è un capolavoro: il minimo errore la falsa, la minima esitazione la incrina, la minima grossolanità la deturpa, la minima insulsaggine la degrada.
==[[Proverbi]]==
*Tutta la felicità dell'huomo consiste, in havere un buon cavallo, un miglior cane, et un ottimo falcone. ([[Proverbi georgiani|georgiano]])
===[[Proverbi italiani]]===
*A maggior felicità, minor fede.
*Chi può conseguir oggi la propria felicità, non deve aspettar domani.
*Chi s'accontenta, gode.
*Ciascuno pianta la propria felicità, ciascuno semina le proprie gioie, e ciascuno ha in mano il proprio destino.
*È più rar della fenice, uom che in tutto sia felice.
*Felice non è, chi d'esserlo non sa.
*I soldi non fanno la felicità.
*La felicità sta in gran parte nella fantasia.
*Mondana felicità, più grande è più presto se ne va.
*Per essere felici bisogna occupare poco spazio, e cambiar poco di luogo.
*Talun festeggia quando prende moglie, tal altro quando morte gliela toglie.
*Tre cose fondano la felicità della vita: misura, ordine e convenienza.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Allegria]]
*[[Gioia]]
*[[Risata]]
*[[Sorriso]]
*[[Felicità e infelicità]]
*[[Infelicità]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|b=Il significato della vita|w_preposizione=riguardante la|wikt|preposizione=sulla}}
[[Categoria:Sentimenti]]
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Aldo Grasso
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Ibisco
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/* Citazioni */ + 2
wikitext
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'''Aldo Grasso''' (1948 – vivente), critico televisivo, giornalista e professore universitario italiano.
==Citazioni di Aldo Grasso==
*Abbandonata la coralità dei primi atti, «1994» procede verticalmente, soffermandosi a ogni puntata su un personaggio. Depurata dalle storylines meno convincenti, la commistione tra fiction e non-fiction funziona anche al netto di ansie didascaliche e citazioniste. I vari Notte, Pietro Bosco (Guido Caprino) e Veronica Castello (Miriam Leone) intrecciano ancor di più le proprie vicende con quelle dei personaggi realmente esistiti: Berlusconi (restituito con grande cura da Paolo Pierobon), Di Pietro (Antonio Gerardi), D’Alema, e ancora Bossi, Maroni, Alessandra Mussolini... «[[1994 (serie televisiva)|1994]]» è una galleria di personaggi chiave di quegli anni, che scava nelle contraddizioni del potere e dissimula un distacco che è in realtà uno sguardo senza sconti su una politica trasfigurata in mediocrità, dove a sembrarci più veri sono i personaggi fittizi. La serie accumula elementi e rimandi, con una colonna sonora che è ritratto maniacale di un’epoca (dai R.E.M. ai Blur, dai C.S.I. alle Hole) e che arricchisce la scrittura pulita di un team consolidato di sceneggiatori (Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo).<ref>Da ''[https://www.corriere.it/spettacoli/19_ottobre_06/1994-fiction-dove-sembrare-piu-veri-sono-personaggi-fittizi-39ce7fde-e857-11e9-959d-8634d2ae544d.shtml?refresh_ce-cp «1994», la fiction dove a sembrare più veri sono i personaggi fittizi]'', ''Corriere.it'', 6 ottobre 2019.</ref>
*Acquistare cartoon per adulti, mondarli e trasmetterli nei pomeriggi per ragazzi non pare, onestamente, una strategia particolarmente geniale.<ref>Da [http://forum.corriere.it/televisioni/19-06-2000/cartoni_giapponesi_e_censura-750.html ''Cartoni giapponesi e censura''], ''Corriere.it'', 19 giugno 2000.</ref>
*[[Mario Adinolfi|Adinolfi]], infatti, mostra scarsa dimestichezza con la conduzione, ha un marcato accento romanesco, è un inguaribile narciso. Però è giovane perché ha un blog. Sul quale scrive: «Sono orgoglioso di aver messo il mio lavoro a disposizione di chi ricorda che le mafie hanno causato negli ultimi quindici anni 2500 morti in questo nostro malandato paese». Non sarebbe meglio acquisire qualche competenza, oltre al mestiere di blogger, prima di affrontare temi così importanti e decisivi?<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/23/Adinolfi_Curzi_competenza_co_9_071223101.shtml Adinolfi, Curzi e la competenza]'', ''Corriere della Sera'', 23 dicembre 2007, p. 69.</ref>
*Al diavolo «La pupa e il secchione»! Al diavolo [[Platinette]] e i suoi conati di moralismo! Al diavolo la categoria infestante degli opinionisti (l'opinione inghiotte il pensiero e lo restituisce come sterco)! Al diavolo [[Maurizio Crozza|Crozza]]! Fermi tutti, c'è [[Carlo Fruttero]].<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/20/Fermi_tutti_quando_Fruttero_co_9_100420075.shtml Fermi tutti quando c'è Fruttero]'', ''Corriere della Sera'', 20 aprile 2010, p. 55.</ref>
*«[[Assolutamente sì]]»: [[Simona Ventura]] non è più capace di dire [[Sì e no|«sì» o «no»]]. Come tutti i ragazzini, e come Fedro del [[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]], sente il bisogno di aggiungere l'avverbio rafforzativo, anche in contesti in cui è totalmente inutile. Glielo hanno fatto notare ieri nel corso di ''Quelli che il calcio''. In una sola serata è riuscita a raggiungere vertici da record; e anche ieri non si è risparmiata e ha chiuso la trasmissione, passando la linea a [[Enrico Varriale]], con un «[[assolutamente sì]]».<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/settembre/27/Assolutamente_Simona_Crusca_co_9_040927077.shtml Assolutamente sì, Simona e la Crusca]'', ''Corriere della Sera'', 27 settembre 2004, p. 39.</ref>
*«[[Boris]]» (è il nome di un pesciolino rosso portafortuna) si offre come un inesorabile ma buffonesco atto d'accusa contro la cialtroneria di molta serialità italiana. Per questo piace molto a chi odia «[[I soliti idioti]]», al sereno dandinismo, molto diffuso sui giornali (la versione trendy del luogocomunismo): è rassicurante, ribadisce il primato e il disprezzo degli intelligenti sui buzzurri, è un atto di diffida nei confronti dei furbastri. Tutto bene, tutto giusto. Salvo che una lettura così — così ideologica — è riduttiva nei confronti della stessa serie. Ai dandinisti basterebbe dire: ma l'avete visto «30 Rock» di Tina Fey, che affronta lo stesso argomento ma con ben altra complessità metaforica e linguistica? Paradossalmente, per apprezzare «Boris», bisogna partire dal fatto che anche «Boris» è figlio di quella tv italiana che vive di budget risicati, di approssimazioni, di balle, di facilonerie, di romanità folkloriche, di indotto Rai. «Boris» è irresistibile proprio quando si aggrappa alla sua cattiva stella.<ref name=bor>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_novembre_18/grasso-boris-esempio-tv-intelligente_2a4b450e-11ac-11e1-8aad-a8a00236e6db.shtml «Boris» esempio di tv intelligente]'', ''Corriere.it'', 18 novembre 2011.</ref>
*«Boris» è una fiction tutta italiana che prova a riflettere su un diffuso stato d'animo della fiction italiana: il cinismo. Ridendo e scherzando, si mettono così a nudo i non pochi difetti della serialità italiana: la tolleranza estetica, l'arte di arrangiarsi, la scarsa professionalità, ecc. Questo il suo merito maggiore. Che non è poco, anzi. Troppo spesso, però, ha preferito indulgere alla caricatura, alla canzonatura, rinunciando alla battuta sferzante, al graffio, al fremito nervoso. Come poi ha dimostrato la versione cinematografica.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/17_aprile_06/boris-compie-10-anni-tanti-meriti-ma-non-serie-cult-ff9e8472-1a17-11e7-988d-d7c20f1197f1.shtml «Boris» compie 10 anni: tanti meriti ma non è una serie «cult»]'', ''Corriere.it'', 5 aprile 2017.</ref>
*[...] «[[Boris]]» viene sempre additato come un esempio di tv intelligente, di satira riuscita, di atto d'accusa contro la tv. La sensazione che si prova ora è infatti quella di recensire un film che passa in seconda visione, secondo i canoni distributivi di una volta.<ref name=bor/>
*Breve la vita del cantautore solitario e tormentato (morto in un incidente d' auto), ma intensa per la creatività delle sue composizioni tra paradosso e sarcasmo: artista esuberante e satirico, dotato di una vena musicale trascinante, [[Rino Gaetano]] ha interpretato un ruolo, arguto e irriverente, poco frequente nel panorama della canzone italiana.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/novembre/13/Quando_una_Fiction_Piacciono_Canzoni_co_9_071113048.shtml Quando di una Fiction Piacciono le Canzoni]'', ''Corriere della Sera'', 13 novembre 2007, p. 57.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Federico Buffa racconta Storie Mondiali]]''}} [[Federico Buffa|Buffa]] è un formidabile storyteller, una narratore di storie che si diramano per mille rivoli. O meglio, i racconti di Buffa hanno una struttura ad albero: il tronco è il calcio, i rami sono le connessioni che via via prendono corpo attraverso associazioni, link, collegamenti, divagazioni. A differenza di alcuni giornalisti sportivi che in passato amavano esibire il loro sapere di fronte a una platea non particolarmente attrezzata, Buffa sa che cultura è innanzitutto fare bene le cose, coltivare i dettagli (magari con alcuni vecchi Lp).<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/14_aprile_18/i-mondiali-buffa-narratore-formidabile-3ddc58e6-c6b9-11e3-ae19-53037290b089.shtml I Mondiali di Buffa narratore formidabile]'', ''Corriere.it'', 18 aprile 2014.</ref>
*C'è in [[Massimiliano Parente|Parente]], nel suo libro {{NDR|''Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler''}}, una violenza compressa, un accanimento con cui chiede alla vita (d'artista) di essere più della vita. Per lui ogni essenza permanente si è dileguata, al pari dell'idea stessa di valore. Il mondo dell'arte è la rappresentazione più bruciante del trascolorare dei valori, delle reputazioni, delle ambizioni.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/cultura/14_gennaio_29/cosi-parlo-max-fontana-genio-pop-sberleffo-all-impero-mostri-ddc94f60-8917-11e3-9f25-fc2a5b09a302.shtml Così parlò Max Fontana, genio pop. Uno sberleffo all'impero dei mostri]'', ''Corriere.it'', 29 gennaio 2014.</ref>
*C’era una volta la [[TV dei ragazzi|tv dei ragazzi]]. E ora, dicono, non c’è più. C’era una volta uno spazio sicuro per i più piccoli. E ora, dicono, quello spazio non esiste più, inghiottito dal flusso indistinto di una tv che affianca il reality al cartone animato. C’era una volta una tv pedagogica che tanto insegnava ai più piccini. E ora, dicono, la tv ha perso questo valore, non insegna più nulla, ricerca solo il maggior numero di spettatori, anche fra i bambini. C’era una volta, dicono. E se invece la tv dei ragazzi esistesse ancora, e fosse migliore, più ricca e attrezzata di quella di ieri? La tv dei ragazzi non è morta. Anzi, è la più grande novità offerta dalla tv digitale. La nostalgia per la tv dei ragazzi spesso è nostalgia per quando eravamo ragazzi: «Zurlì, mago del giovedì », «Chissà chi lo sa?», «Giovanna la nonna del corsaro nero», «Giocagiò», «I ragazzi di padre Tobia», «Il Dirodorlando», «Giramondo», «Scaramacai», «Topo Gigio»... Ma anche, per quel che riguarda gli anni 70 e 80, «Atlas Ufo Robot», «Tandem», «Bim Bum Bam» e poi il prezioso investimento pedagogico dell’ «Albero azzurro», di «Melevisione» e «Trebisonda».<ref>Da ''[https://www.corriere.it/cronache/08_settembre_17/la_nuova_tv_e_quella_per_i_ragazzi_50c6effc-8475-11dd-be21-00144f02aabc.shtml La nuova tv è quella per i ragazzi]'', ''corriere.it'', 17 settembre 2008.</ref>
*Com'è noto, «''[[Boris]]''» mette in scena il dietro le quinte di un set televisivo alle prese con una serie tv fasulla, il classico telefilm nostrano. Che finge di ispirarsi alla serialità americana ma non fa altro che ingigantire tutti i difetti di quella italiana, a partire dalle condizioni materiali di realizzazione: budget risicati, attori improbabili, piani di lavorazione approssimativi, troupe al limite della professionalità, telefoni cellulari sempre spenti, ecc. Spesso «Boris» additato come un esempio di satira riuscita, di atto d'accusa contro la tv. Star indiscussa del racconto è proprio [[René Ferretti]] (Francesco Pannofino), «il Roberto Saviano della fiction», la caricatura del regista cialtrone, figlio di quella tv italiana che vive di budget risicati, di approssimazioni, di balle, di facilonerie, di romanità folkloriche, di indotto Rai.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/12_luglio_03/a-fil-di-rete-pannofino-calcio-effetto-boris_1d5c4d8a-c4d9-11e1-a141-5df29481da70.shtml Pannofino, il calcio e l'effetto Boris]'', ''Corriere.it'', 3 luglio 2012.</ref>
*Come ci ha insegnato [[François Truffaut]], [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]] è un maestro per generazioni di registi e di spettatori: ogni volta che si vede un suo film è come se lo si vedesse per la prima volta, sempre con il fiato sospeso.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/28/solo_Hitchcock_scopre_sonoro_co_9_100428092.shtml Un solo Hitchcock e si scopre il sonoro]'', ''Corriere della Sera'', 28 aprile 2010, p. 55.</ref>
*Come tutti i veri buoni, il [[Dr. House - Medical Division|dottor House]] deve mostrarsi cattivo. Non inducano in errore i modi bruschi. Sotto una dura scorza batte un cuore grande così. Conviene ripeterlo: ''Dr. House'' è prima di tutto una grande lezione di diagnostica, un testo da rendere obbligatorio nelle facoltà di medicina.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/16/Una_Grande_Lezione_Diagnostica_co_9_060716051.shtml Una grande lezione di diagnostica]'', ''Corriere della sera'', 16 luglio 2006, p. 47.</ref>
*Competenza, modestia, essenzialità. [[Anna Billò]], con quella sua aria di entrare in punta di piedi nelle cose che fa ha dato una svolta a «Champions League Show», il programma sportivo di Sky che segue le partite delle squadre più forti d'Europa.<ref>Da ''Anna Billò, competenza e modestia per raccontare il calcio'', ''Corriere della Sera'', 23 ottobre 2020.</ref>
*Dal 1º dicembre 1973 al 2 giugno 1974 venne decretato dal governo lo stato di «[[austerità]]» per risparmiare energia: le auto non potevano circolare la domenica, cinema e teatri chiudevano alle 23, la Rai doveva cessare le trasmissioni entro le 22.45. Il provvedimento si rivelò del tutto inutile ma fu il perfetto sigillo di un clima sparagnino e provinciale, di una miseria inventiva e culturale.<ref>Da ''La tv del Ra(i)gazzo Vezzoli, La Lettura'', suppl. del ''Corriere della Sera'', 7 maggio 2017, pp. 26-27.</ref>
*Dopo otto stagioni, continue girandole di sentimenti e incroci sentimentali, pazienti in bilico tra la vita e la morte, gesti di generosità e sacrificio, salvataggi e vere carneficine ospedaliere, è ormai evidente che «[[Grey's Anatomy]]» rappresenta la perfetta e più compiuta incarnazione del melodramma nella televisione contemporanea: regole «di genere» oliate alla perfezione, con uno spruzzo di modernità che si esprime al meglio nella colonna sonora che oscilla tra il pop e l' indie americano.<ref name=grey>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/25/Grey_Anatomy_melodramma_perfetto_co_9_1201254054.shtml «Grey' s Anatomy» melodramma perfetto]'', ''Corriere della Sera'', 25 gennaio 2012, p. 47.</ref>
*E giusto per rimpiangere il tempo che fu, spiace che la finale degli Internazionali di Roma di tennis, trasmessa domenica da SkySport, non sia stata commentata da [[Gianni Clerici]] e [[Rino Tommasi]], i padri fondatori della moderna telecronaca a due. Le trasmissioni sportive devono molto ai due (i telecronisti di Sky sono tutti figli loro), inopinatamente spariti, e forse Roma avrebbe potuto rappresentare l'occasione per un grazie, per un congedo con l'onore delle armi.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_maggio_17/grasso-sabato-sera-in-tv-relitto-tristezza_858210de-8038-11e0-845d-a4559d849f1e.shtml Sabato sera in tv, un relitto di tristezza]'', ''Corriere.it'', 17 maggio 2011.</ref>
*{{NDR|Su [[Nicoletta Orsomando]]}} È stata l'annunciatrice della RAI per antonomasia, la personificazione della «[[Signorine buonasera|signorina buonasera]]». Il volto sereno, il sorriso imperturbabile, la dizione perfetta, l'eleganza discreta hanno conquistato la platea dei telespettatori. Nel corso degli anni ha condotto anche qualche rubrica di intrattenimento e ha partecipato come ospite a numerosi programmi.<ref>Da ''Addio signorina buonasera <small>Orsomando era l'annunciatrice simbolo della tv. Aveva 92 anni, il sorriso era promessa di felicità</small>'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2021.</ref>
*Ebbene sì, lo ammetto: «[[Non è la Rai]]» non mi piaceva, inutile fingere il contrario. […] Allora ero prigioniero di alcuni giudizi e di non pochi pregiudizi. Il programma in sé non era molto diverso dall’intrattenimento facile: cruciverbone, giochini telefonici, canzoni, balletti, discoteca, [[Enrica Bonaccorti]], [[Paolo Bonolis]]... Per l’esplosione delle cento adolescenti in costume, acerbe e maliziose, si parlava di lolitismo (pregiudizio), di traviamento (al ''[[Corriere della Sera|Corriere]]'' arrivavano decine e decine di lettere di genitori disperati e un critico alle prime armi ne era colpito), di strategia berlusconiana per intontire il Paese (altro pregiudizio), di deriva televisiva. Pareva che «Non è la Rai» fosse solo la risposta Fininvest a «I ragazzi del muretto» della Rai o alla «Piscina» di Alba Parietti. Tempi in cui per «L’istruttoria» di [[Giuliano Ferrara]] si parlava di Circo Barnum. I metri di paragone erano altri: «Avanzi», «Mai dire gol», per qualcuno anche «Twin Peaks».<ref name=Nonelarai>Da ''[https://www.corriere.it/spettacoli/21_settembre_05/non-rai-visto-gli-occhi-oggi-meritava-piu-elogi-51c20ff0-0e45-11ec-90a7-94fb0e4dd84c.shtml «Non è la Rai» visto con gli occhi di oggi: meritava più elogi <small>Il programma di Boncompagni, di cui si festeggia l’anniversario, era accompagnato da giudizi e pregiudizi, ma stava cambiando la tv</small>]'', ''corriere.it'', 21 settembre 2005.</ref>
*[[Antonello Falqui|Falqui]] e [[Guido Sacerdote]] erano stati negli Usa, avevano visto spettacoli nuovi, volevano proporli in Italia. Piccola parentesi: fondamentale è stato il sodalizio con Sacerdote, suo produttore e complice di tante scoperte. Guido era figlio di un ricco farmacista di Alba: per un po' proseguì l'attività paterna, ma poi abbandonò tutto, prima per seguire Remigio Paone e poi per entrare nella Rai di Milano come capo ufficio scritture. Insieme, [[Antonello Falqui|Antonello]] e Guido, girarono il mondo alla scoperta di «attrazioni» e inventarono il sabato sera della Rai.<ref>Citato in "Il regista che inventò il varietà in tv (con Mina e le Kessler)'', ''Corriere della Sera'', 22 luglio 2022.</ref>
*[[Fidel Mbanga-Bauna|Fidel Mbanga Bauna]] lavora per il Tg3 del Lazio. Nel 2003, fu il primo extracomunitario nero a presentarsi nelle liste di [[Alleanza Nazionale|Alleanza nazionale]] a Montecitorio. Il quotidiano La Padania diretto da Gigi Moncalvo titolò così: «Faccetta nera entra in Parlamento», ricevendo in cambio risentite reazioni.<ref name=Aldograsso/>
*Fra tutti i programmi culinari che la tv propone (sono tantissimi, segno che siamo passati dal cibo come nutrimento al cibo come linguaggio), «[[MasterChef Italia|MasterChef]]» è il più bello, il più attraente, il più vivace. La specialità della casa è la severità: finalmente qualcuno che ha il coraggio di essere rigoroso, esigente, inflessibile, come il magistrale Anton Ego, il critico enogastronomico di [[Ratatouille]]. I poveri di spirito confondono la severità con la cattiveria e così s'imbrogliano, preparano piatti di rara modestia, senza un briciolo di fantasia e di competenza.<ref name=surclass>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/14/MasterChef_surclassa_gli_altri_show_co_9_111014109.shtml MasterChef surclassa gli altri show culinari]'', ''Corriere della Sera'', 14 ottobre 2011, p. 71.</ref>
*[[Gianfranco Funari]] è stato l'ultimo romantico della televisione, convinto fino all'ultimo di poter cambiare il mondo apparendo. Nonostante le disillusioni, nonostante l'emarginazione. Funari ha sempre amato una televisione esagerata, gridata, popolare, persino al di sopra delle sue possibilità; ma questo era l'aspetto più affascinante, la sfida avventurosa ed eroica, l'azzardo impresso al suo modo di fare televisione. Per anni Funari è stato un parafulmine: quando si parlava di televisione spazzatura, dell'incagliarsi del video il riferimento era d'obbligo.<ref>Dalla prefazione di ''Il potere in mutande'' di Gianfranco Funari (con Morena Funari e Alessandra Sestito), Rizzoli, 2009. ISBN 978-88-17-03290-2</ref>
*«[[Gomorra - La serie|Gomorra. La serie]]» è una corsa spettrale, livida, notturna, che spaventa e seduce, come fosse il racconto di una civiltà esausta, senza redenzione.<ref name=gomorra>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/14_maggio_07/gomorra-serie-meglio-film-05d017a2-d5ab-11e3-8f76-ff90528c627d.shtml «Gomorra», la serie è meglio del film]'', ''Corriere.it'', 7 maggio 2014.</ref>
*''[[Gotham (serie televisiva)|Gotham]]'' [...] tiene Batman fuori dallo schermo e dagli eventi narrati, per concentrarsi su quanto è avvenuto prima, sulle origini del mito. L'idea del prequel però da sola non basta: se le scene e la fotografia sono molto curate, la scrittura e la recitazione non sono sempre all'altezza. E i richiamo costanti alla mitologia di Batman – si affacciano sullo schermo, ancora giovani o bambini, molti dei suoi futuri nemici: il Pinguino, l'Enigmista, Catwoman – sono forse l'indice più evidente di una narrazione che non trova appieno una sua originalità, ma è costretta a lanciare continue strizzate d'occhio ai fan per risultare interessante.<ref>Dal ''Corriere della Sera''; citato in ''[http://www.mediaset.it/quimediaset/rubriche/gotham_20073.shtml Gotham]'', ''Mediaset.it'', 10 novembre 2014.</ref>
*«[[Grey's Anatomy]]» è indubbiamente un prodotto «di genere», come lo è stato «E.R.», ma è anche una macchina narrativa che sembra non mostrare segni di usura e sa abbinare, molto più di altri telefilm, perfetta padronanza di racconto e capacità di rivolgersi a un pubblico ampio e popolare.<ref name=grey/>
*{{NDR|Su [[Romanzo criminale - La serie]]}} Ho guardato la prima puntata pieno di pregiudizi. Giunto infine alla dodicesima, devo ammettere invece che ci troviamo di fronte a uno degli esiti più riusciti della fiction italiana. La livida saga del Libanese, del Dandi, del Freddo, di Patrizia ha trovato una scrittura che finalmente esce dai canoni dell'agiografia all'italiana.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_gennaio_16/aldo_grasso_il_libanese_e_il_dandi_fiction_aa90b7f0-e39a-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml Il Libanese e il Dandi: fiction riuscita]'', ''Corriere.it'', 16 gennaio 2009.</ref>
*{{NDR|Sul [[Festival di Sanremo 2022]]}} Ho la sensazione che Sanremo stia sempre più diventando un gioco di socialità, invece che un gioco di società. Mi spiego: molti lo guardano per poterne parlare sui [[Social network|social]]. [...] Ecco: il coinvolgimento di [[Internet]] è un elemento che ha fatto aumentare gli ascolti che potevano crescere solo ringiovanendo il pubblico, visto che le altre fasce di età rimangono stabili e fidelizzate da diversi anni. [...] probabilmente le persone hanno la sensazione che la [[Pandemia di COVID-19|pandemia]] stia finendo e hanno voglia di divertirsi, di rincorrere l'allegria.<ref>Dall'intervista di Linda Varlese, ''[https://www.huffingtonpost.it/dossier/sanremo-2022/2022/02/03/news/aldo_grasso-8651705/ Aldo Grasso: "Il boom di Sanremo? La gente ha voglia di allegria. E il merito va soprattutto a Zalone"]'', ''huffingtonpost.it'', 3 febbraio 2022.</ref>
*''[[I segreti di Twin Peaks]]'' ha segnato un'epoca. Non solo televisiva. Ha simboleggiato l'inquietudine degli anni Novanta, cui ha offerto persino una colonna sonora, scritta da Angelo Badalamenti.<ref>Citato in Giorgio Nigra, ''[http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/lynch-ci-ripensa-niente-seguito-di-twin-peaks-20606/ Lynch ci ripensa: niente seguito di Twin Peaks]'', ''ilPrimatoNazionale.it'', 7 aprile 2015.</ref>
*Il [[cinismo]] è la crudeltà dei delusi: non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.<ref name=papi>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_maggio_04/cinismo-papi-ignoranza-grasso_f0dce4ce-5741-11df-8ce3-00144f02aabe.shtml Il cinismo di Papi sfrutta l'ignoranza]'', ''Corriere.it'', 4 maggio 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[How I Met Your Mother]]''}} Il costante lavoro sui dialoghi, sulla narrazione e sulle sue forme regala risate a più livelli e si aggiunge all'impeccabile recitazione degli attori (solo in parte limitata dal doppiaggio) e agli scontri tra le differenti visioni del mondo dei personaggi: dal protagonista Ted, architetto sognatore e romantico, a Robin, aspirante giornalista di origini canadesi, e alla «coppia perfetta» formata da Lily, insegnante d'asilo meno fragile di quanto sembri, e Marshall, avvocato e ragazzone un po' ingenuo. Mentre il vero «mattatore» resta Barney (un ottimo Neil Patrick Harris), sciupafemmine impunito.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_giugno_03/risate-a-piu-livelli-se-la-sitcom-e-originale_484ca9fc-8da0-11e0-b332-ace1587d6ad6.shtml Risate a più livelli se la sitcom è originale]'', ''Corriere.it'', 3 giugno 2011.</ref>
*Il fascino di questa [[Romanzo criminale - La serie (seconda stagione)|seconda serie]] sembra non consistere più nell'esplosione della violenza, nel racconto dei reati commessi dalla banda della Magliana; appare invece il desiderio di cogliere il «retroscena» del crimine, rivelare tutto ciò che è profondo, sempre sospeso tra la meschinità ([[il Freddo]], [[il Dandi]], Bufalo, Scrocchiazeppi si comportano da bulli di periferia) e la tragicità, tra lo squallore di una bar e le «mani sulla città».<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_20/a-fil-di-rete-aldo-grasso_d8017038-f475-11df-b9c7-00144f02aabc.shtml Romanzo criminale, sfida ambiziosa]'', ''Corriere.it'', 20 novembre 2010.</ref>
*Il mondo dello spettacolo dovrebbe farle un monumento, per tutta la strepitosa intelligenza, l'ironia acuminata, la grande sapienza che la [[Franca Valeri|Valeri]] ha sempre profuso: una voce salutare, grazie anche alla sua prosa amara, appena mascherata da un sorriso d'intesa.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_febbraio_01/grasso-fil-di-rete_d7c48216-2dcf-11e0-8740-00144f02aabc.shtml Franca Valeri: Rai le dedichi una serata]'', ''Corriere.it'', 1 febbraio 2011.</ref>
*Il [[Palio di Siena|Palio]] è forse la competizione più antitelevisiva che esista; per questo ha resistito per anni e conserva immutato il suo fascino. La gara in sé dura poco più di un minuto; è un minuto di fuoco dove i fantini si menano con il nerbo di bue, vengono disarcionati, rischiano di finire travolti dai cavalli. Il resto è un mistero che appartiene solo ai senesi. La Tv non può dare conto delle trattative segrete, delle congiure, della disinvoltura dei tradimenti, delle cerimonie criptiche che accompagnano la manifestazione. Non può dare un volto allo spirito feroce dei contradaioli. È solo sventolio di bandiere, folklore in costume, 50 minuti di snervante attesa nei preamboli dello stallo per un evento che si consuma in un baleno.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/04/Palio_dell_attesa_fascino_dell_co_0_9807043204.shtml Palio dell'attesa: il fascino dell'antitelevisione]'', ''la Repubblica'', 4 luglio 1998, p. 36.</ref>
*Il [[Palio di Siena|Palio]] è un rito che si ripete da secoli, sempre uguale, sempre liturgicamente rispettoso della tradizione ed anche degli intrighi sottobanco. Non è facile tradurlo in video: di veramente televisivo c'è la corsa, che dura poco più d'un minuto. Il resto è contorno, preparazione, lento caricamento della molla.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/agosto/17/svolta_ambientalista_della_festa_co_0_9508178266.shtml La svolta ambientalista della festa]'', ''la Repubblica'', 17 agosto 1995, p. 14.</ref>
*Il problema della [[Lorella Cuccarini|Cuccarini]] è che non è una cinicona come [[Maria De Filippi]] né una casinista come [[Simona Ventura]]. Lei ci crede veramente al ballo, all' impegno, al talento. A volte rischia di farsi coinvolgere emotivamente dalle storie che i ragazzi raccontano, fin troppo.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/18/Cuccarini_emozioni_talent_show_co_9_090418157.shtml Cuccarini, emozioni da talent show]'', ''Corriere della Sera'', 18 aprile 2009, p. 63.</ref>
* {{NDR|Su [[Pif]]}} Il suo è un giornalismo d'inchiesta innovativo che ha molta presa sul pubblico più giovane: quella di Pif si potrebbe definire un'antropologia ''light''.<ref>{{cita web |autore = Luca Aristodemo Gentile |url = http://www.cattolicanews.it/news-dalle-sedi-l-antropologia-light-di-pif |titolo = L'antropologia light di Pif |sito = [[Università Cattolica del Sacro Cuore]] |data = 10 aprile 2013 |accesso = 28 novembre 2014}}</ref>
*«[[Il testimone]]» di Pif è un compendio di osservazioni psicologiche più che sociologiche, sia che si parli di arte contemporanea o dell'oscuro cantante Fabio Roma. Da lui non bisogna pretendere discorsi sistematici, ma piccole osservazioni, graffi, discontinuità, una sorta di antropologia dell'inafferrabile e dell'incompiuto.<ref name=inafferabile>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2013/marzo/07/Pif_antropologia_dell_inafferrabile_co_0_20130307_6f91151a-86f1-11e2-be69-c13993ffdb2b.shtml Pif, antropologia dell'inafferrabile]'', ''Corriere della Sera'', 7 marzo 2013, p. 63.</ref>
*In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una [[Napoli]] che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti).<ref name=stran>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_02/tv-strani-effetti-grasso_1c14236c-3e2b-11df-b5a6-00144f02aabe.shtml Quando la tv crea strani effetti]'', ''Corriere.it'', 2 aprile 2010.</ref>
*[...] In «[[Covert Affairs]]» lo spionaggio subisce un processo di «soapizzazione», il punto di vista della protagonista femminile tinge tutto di rosa e anche il racconto dei retroscena del funzionamento della macchina dell'intelligence vira presto verso la descrizione degli intrecci di coppia tra gli agenti segreti, a partire da quelli di cui è protagonista il direttore dell'agenzia Arthur Campbell ([[Peter Gallagher]]), che ha tutta l'aria di essere più esperto in armi di seduzione che in armi convenzionali.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_maggio_28/Lo-spionaggio-in-versione-soap_812cbe14-88ec-11e0-9363-be870bec5f6b.shtml Lo spionaggio in versione soap]'', ''Corriere.it'', 28 maggio 2011.</ref>
*In Italia, per ragioni economiche, il [[talent show|talent]] diventa una sorta di lungo reality, con serate interminabili, liti continue, giudici che rubano spazio ai concorrenti. [...] Il talent italiano crea ascolto ma non scrittura.<ref name=talent>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_maggio_31/tv_talenti_nascosti_2989fa62-4db8-11de-891f-00144f02aabc.shtml Talent Show, l'ultima svolta tv, ora vince chi riconquista i giovani]'', ''Corriere.it'', 31 maggio 2009.</ref>
*In molti considerano la [[Parigi-Roubaix|Roubaix]] come l'ultima follia del [[ciclismo]] moderno, con quel gruppo di amatori che ogni anno ripristina i tratti di pavé, copre le buche con aguzzi cubi di pietra, pulisce stradine buone sole per i carriaggi. La Parigi-Roubaix è l'enfer du Nord, è meravigliosa insensatezza, è leggenda.<ref>Da ''[https://www.corriere.it/sport/21_ottobre_03/parigi-roubaix-vinta-colbrelli-ultima-follia-ciclismo-piu-avvincente-un-copione-vero-71d89232-2484-11ec-89bc-6ae28c3c6849.shtml Parigi-Roubaix vinta da Colbrelli: l'ultima follia del ciclismo più avvincente di un copione vero]'', ''Corriere.it'', 3 ottobre 2021.</ref>
*In [[Pif]] c'è un po' dello spirito buonista, dell'atteggiamento ex {{sic|equo}} solidale di Mtv, ma la sua indagine sulle malattie mentali è curiosa, piacevole, intelligente. Pif ribadisce un concetto fondamentale: nel racconto l'importante è il punto di vista e ogni punto di vista rappresenta anche una scelta morale.<ref name=ment>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/dicembre/05/Pif_con_intelligenza_tra_malati_co_9_081205114.shtml Pif, con intelligenza tra i malati mentali]'', ''Corriere della Sera'', 5 dicembre 2008, p. 61.</ref>
*In [[Televisione|tv]] ormai la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro.<ref name=stran/>
*{{NDR|Su [[Daniela Santanchè]]}} Indomita groupie.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/politica/12_luglio_15/grasso-minetti-padiglione-italia_51559dce-ce40-11e1-9b00-18ac498483bd.shtml Il legittimo impedimento affondò la bella Nicole]'', ''Corriere.it'', 15 luglio 2012.</ref>
*L'aspetto più piacevole di «[[MasterChef Italia|MasterChef]]» è proprio il suo andamento narrativo: il programma si struttura come un racconto, non sempre a lieto fine. Non possono adesso mancare i giudizi sui tre chef (pan per focaccia), ma solo da un punto di vista mediologico. [[Bruno Barbieri|Barbieri]] è falsamente paterno e discretamente noioso; l'ombroso Cracco vorrebbe essere il nostro [[Gordon Ramsay]] ma non ne ha né il carisma né l'antipatia, è prigioniero della sua caricatura; [[Joe Bastianich|Bastianich]] è il meno stellato dei tre, ma alla fine risulta il più simpatico e il più televisivo.<ref name=surclass/>
*{{NDR|Su ''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]''}} L'idea di fondo è di situare la storia su piani diversi, non importa se pubblici o privati, se realistici o puramente immaginari. L'importante è che le sequenze siano montate seguendo una partitura musicale e che a ogni momento di sentenziosità clinica o di drammaticità ne corrisponda uno di decostruzione retorica e satirica. [...] quando i medici vengono a contatto coi pazienti o con gli infermieri scaturiscono scintille, reazioni improprie e incontrollate, errori, sarcasmi e diagnosi da brivido.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/05/ironia_dei_medici_Mtv_co_0_030405192.shtml L'ironia dei medici di Mtv]'', ''Corriere della Sera'', 5 aprile 2003, p. 39.</ref>
*L'intuizione di Casaleggio padre è stata proprio quella di mettere in connessione sulla Rete persone «inattive e frustrate», dando loro il movimento che gli mancava, il [[Movimento 5 Stelle|M5S]]. Adesso però finiscono per essere troppo attivi.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/padiglione-italia-grasso/17_aprile_08/de-masi-parla-lavoro-teorizza-l-ozio-e614e850-1c94-11e7-a92d-71d01d371297.shtml De Masi parla di lavoro (e teorizza l'ozio)]'', ''Corriere.it'', 9 aprile 2017.</ref>
*La comicità vera di "[[Cascina Vianello]]" nasce proprio dall'impatto fantasioso con il nuovo ambiente in cui i due si sono trasferiti per ritrovare la pace.<ref name=CascinaVianello>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/20/Cascina_Vianello_due_passi_Arcore_co_0_96092013738.shtml Cascina Vianello a due passi da Arcore]'', ''Corriere della Sera'', 20 settembre 1996, p. 35.</ref>
*La disputa più avvincente era questa: la famosa coppia Arbore-Boncompagni non lavorava più insieme e in molti credevamo (critici ben più titolati di me) che la «tv intelligente» fosse prerogativa del primo e il suo contrario del secondo (senza capire che quella spudoratezza stilistica stava cambiando la tv, nel suo profondo). E poi i giornali erano pieni della cerimonia che ogni giorno si ripeteva davanti agli studi della Safa Palatino, a Roma. Centinaia di ragazze che aspiravano a far parte del cast, madri agguerrite che cercavano di imporle o di trascinarle via, interventi di psicologi e sociologi, il ''Telefono Azzurro'' bollente. Difficile non tenerne conto.<ref name=Nonelarai/>
*«La pupa e il secchione» è il trionfo della rassegnazione: salvo i concorrenti, sono tutti rassegnati. Anche noi. Rassegnati a [[Enrico Papi|Papi]], rassegnati a [[Paola Barale]], rassegnati a questa [[Televisione|tv]].<ref name=papi/>
*[...] la serie [di ''[[Gomorra - La serie|Gomorra]]''] ha questo di sconvolgente: l'inchiesta di [[Roberto Saviano]] raccontava il male generato dalla criminalità organizzata; qui, invece, il male perde i contorni rassicuranti dell'estraneo e ne acquista di più familiari, quelli che ci appartengono. Tutto ciò è merito della scrittura capace di trasformare le vele di Scampia in una lunga veglia nelle tenebre, in un'intollerabile monotonia del male.<ref name=gomorra/>
*{{NDR|Su ''[[White Collar]]''}} La serie è divertente, ben costruita anche se a volte lo stile meriterebbe di essere ingravidato da contenuti un po' più sostanziosi.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/giugno/25/Guardia_ladro_Patto_che_funziona_co_9_100625110.shtml Guardia e ladro Patto che funziona]'', ''Corriere della Sera'', 25 giugno 2010, p. 71.</ref>
*La serie [di ''[[Romanzo criminale - La serie|Romanzo criminale]]''] parte dall'uccisione di Giorgiana Masi, freddata da un colpo di pistola a Ponte Garibaldi per ricostruire le avventure della banda della Magliana, in un intreccio oscuro fra servizi segreti e criminali comuni, fra l'immaginario spaesato di [[Rino Gaetano]] e quello ben più radicato di [[Franco Califano]].<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/12/Romanzo_criminale_serie_batte_film_co_9_081112109.shtml Romanzo criminale: la serie batte il film]'', ''Corriere della Sera'', 12 novembre 2008, p. 53.</ref>
*{{NDR|Su ''[[NCIS - Unità anticrimine]]''}} La serie ha questo di singolare: non raggiunge mai vette eccelse di scrittura anche se lo standard professionale rimane alto; a differenza di «Jag» mescola un po' i generi (i morti parlano come proiezione dei vivi) e al dramma si unisce una buona dose di umorismo, per raccontare le dinamiche spesso complesse di una squadra investigativa costretta a operare in condizioni di stress (nei rapporti interpersonali, tuttavia, si notano alcuni cedimenti); i temi trattati sono sempre molto interessanti. Tocca infatti alla serialità introdurre nell'immaginario popolare argomenti che forse in passato sono stati sottovalutati.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/28/Ncis_Nessuna_Vetta_Standard_Alto_co_9_070328105.shtml Ncis, Nessuna Vetta ma Standard Alto]'', ''Corriere della Sera'', 28 marzo 2007, p.47.</ref>
*{{NDR|Su ''[[MacGyver]]''}} La serie, una delle poche che rilegge con ironia il genere degli «eroi senza paura», ha ottenuto un buon successo anche in Italia, dove è stata trasmessa sulle reti Fininvest.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref>
*La [[televisione]] ha assunto il pollaio come modello di civiltà.<ref>Da ''Al paese dei Berlusconi'', Garzanti, 1993.</ref>
*La [[Televisione|tv]] premia, indifferentemente, chi la venera come chi la irride. Basta saperla servire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/01/Perche_premia_Piero_Chiambretti_co_9_100501092.shtml Perché la tv premia Piero Chiambretti]'', ''Corriere della Sera'', 1 maggio 2010, p. 69.</ref>
*Lo spettacolo sportivo si dimostra ancora una sede particolarmente adatta per inscenare i drammi formali che assillano i sogni di una comunità, perché ogni singola gara rappresenta un paradigma, più o meno riuscito, che serve a regolare e conciliare le molte contraddizioni che attraversano la società in cui viviamo. Succede però che ora, specie con la Tv, lo sport rimanga sovente vittima della sua stessa messa in scena, del suo simulacro.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/31/Tadini_rilancia_eleganza_Gianni_Clerici_co_0_9901312861.shtml Tadini rilancia l'eleganza di Gianni Clerici]'', ''Corriere della sera'', 31 gennaio 1999, p. 30.</ref>
*Lo sviluppo delle telecomunicazioni ha creato un mondo mediato e iperconnesso e ha costretto noi che lo abitiamo a fare i conti con confini non più locali, ma globali, cambiando anche le regole con cui definiamo il nostro senso di appartenenza a una comunità. Per ora, questa appartenenza si manifesta specialmente attraverso la sofferenza e l'orrore. Una sterminata comunità mediale tenuta insieme dallo spavento.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/29/dal_Vulcano_alla_Macchia_marina_co_9_100429089.shtml Dal Vulcano alla Macchia marina Uniti dalle Tragedie (Mediatiche)]'', ''Corriere della sera'', 29 aprile 2010, p. 42.</ref>
*[[Daniele Luttazzi|Luttazzi]] è il più colto e caustico fra i nostri comici. L'unico in grado di conciliare l'epica satirica e la visionarietà.<ref>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/04/libro_Luttazzi_riscatta_cagnara_dello_co_0_0108047536.shtml ''Il libro di Luttazzi riscatta la cagnara dello show''], ''Corriere della sera'', 4 agosto 2001, p. 39.</ref>
*«[[MasterChef Italia|Masterchef]]» conferma che il famigerato genere del reality sta attraversando una trasformazione interessante, vista all'opera anche con «Pechino Express»: si sperimenta oltre la diretta, oltre il televoto. Il raffinato lavoro di montaggio alla base di questi nuovi esempi permette di raccontare i concorrenti e le loro vicende in modo meno «grezzo», più pensato e interessante, dispiegando lungo le puntate una narrazione seriale anche complessa.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/22/Cosi_Masterchef_trasforma_reality_co_0_20121222_1698fa5a-4c03-11e2-86d8-0617dbacd128.shtml Così «Masterchef» trasforma il reality]'', ''Corriere della sera'', 22 dicembre 2012, p. 71.</ref>
*{{NDR|Riferito al film ''[[L'attimo fuggente]]''}} Molto riconoscibile la voce del professor John Keating, ovvero di [[Robin Williams]] che, citando [[Walt Whitman]], insegna ai ragazzi molto più che delle nozioni: insegna ad apprezzare la vita, la bellezza, la poesia.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/17/attimo_fuggente_diventa_occasione_per_ce_0_20140217_bc27c692-97a0-11e3-9d91-25e51c2150f5.shtml Se «L'attimo fuggente» diventa l'occasione per celebrare l'Ipad]'', ''Corriere della Sera'', 17 febbraio 2014, p. 15.</ref>
*Negli ultimi 30 anni la tv generalista ha «inventato» tre grandi generi: il talk show, il [[reality show|reality]], il [[talent show]]: intimamente legati tra loro, sia pure con caratteristiche differenti. Il talk è servito soprattutto per dare voce a chi aveva difficoltà ad apparire in tv e a traghettare la famosa «gente» da un ruolo passivo a uno più attivo; il reality è il post-moderno di massa, l'assoluta indistinzione tra tv e realtà, «tra realtà bruta e realtà formatizzata» (Walter Siti); da una costola del reality è nato il talent, che paradossalmente ha il compito di riportare la professionalità in tv, dopo anni in cui sono salite alla ribalta molte persone «senza mestiere», al più fenomeni da baraccone. Il talent show, la cui forma iniziale risalirebbe alle gare nei college, ha avuto la sua consacrazione al cinema con Fame ([[Saranno famosi]], 1980), storia di alcuni studenti della High School of Performing Art di New York che, a sua volta, ha dato origine alla omonima serie tv (1982), la vera matrice di tutti i format del genere: American Idol, Pop Idol, The X Factor, Popostars, Operación Triunfo, Amici, X Factor, Ti lascio una canzone, ecc.<ref name=talent/>
*Nel programma «[[Il testimone]]», giunto intanto alla quarta stagione, Pif ha sempre intervistato illustri sconosciuti, gli piaceva fare l'antropologo dei non famosi, il curioso dello sconosciuto.<ref name=pif>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/07/Pif_intervista_vip_star_lui_co_9_110407124.shtml ''Pif intervista i vip ma la star è lui''], ''Corriere della sera'', 7 aprile 2011, p. 63.</ref>
*Nella ''paleo-TV'' (anni '50 e '60), le rubriche librarie hanno un atteggiamento pedagogizzante verso il pubblico, tipico di tutta la televisione di quegli anni. [...] Nasce la figura del divulgatore di libri e assume le sembianze di [[Luigi Silori]], ex assistente di [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], docente di letteratura italiana contemporanea nell'ateneo genovese, come tiene a precisare il ''Radiocorriere'': «Viene dalle fila della cultura universitaria, ma non ritiene illegittima questa partecipazione della letteratura alla vita, questa riscoperta comunicazione tra l'uomo e il suo libro». Le trasmissioni di Silori sono delle sfilate, delle passerelle di uomini e libri; è anche l'unico conduttore di trasmissioni sui libri cui sia concesso il privilegio di frequentare il palinsesto serale.<ref>Da ''Il libro e la televisione. Storia di un rapporto difficile'', ERI, 1993, p. 140. ISBN 88-39-70801-4</ref>
*Non capisco come [[Gerry Scotti]], dopo aver accettato (immagino non per beneficenza) di condurre tre o quattro programmi, di dirigere una radio, di fare il testimonial per più ditte, possa lamentarsi di essere sfruttato da Mediaset. Ha persino confessato di essere ricorso alle vie legali per mettere un freno a questa sovraesposizione. Naturalmente la confessione è avvenuta durante la presentazione alla stampa di un suo nuovo programma, «Paperissima».<ref name=bonolis>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_dicembre_19/grasso_fil-di-rete-alibi-bonolis-scilipoti-radio_fa61a9aa-0b49-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml Gli alibi di Bonolis e Scilipoti alla radio]'', ''Corriere.it'', 19 dicembre 2010.</ref>
*Non capisco come [[Paolo Bonolis]], quello di «Ciao Darwin» e di «Chi ha incastrato Peter Pan?», possa andare in un'università a dire che certa tv ha contribuito a corrompere il nostro Paese. Lui dov'era? Ma, ancora di più, non capisco come il pubblico degli studenti – un incontro promosso da Sinistra universitaria alla Statale di Milano – scenda in piazza a protestare contro la [[Mariastella Gelmini|Gelmini]] e, intanto, si beva gli alibi di Bonolis.<ref name=bonolis/>
*«Non è la Rai» è stata una trasmissione che ha rappresentato uno spartiacque: nel modo di fare televisione, nel modo di vederla, nel modo di rappresentare la spensieratezza. Ma è stata anche la trasmissione con cui una generazione di ragazze e ragazzi ha chiuso il suo rapporto con il mezzo. Per questo, a rivederla, conserva i caratteri di una grande festa e insieme di un lungo addio. Internet avrebbe spento ogni desiderio di rispecchiarsi in quel totem domestico così "arcaico". In apparenza, sembrava un programma senza copione, senza regia (come poi sarebbe stata tanta televisione a venire), in realtà Gianni Boncompagni è stato uno dei primi registi a capire che la televisione bastava a sé stessa, che era in atto un processo di disintermediazione, che [[Ambra Angiolini|Ambra]] sarebbe stata più interessante di Enrica Bonaccorti o di Paolo Bonolis. Bastava crearle le condizioni di esprimersi direttamente ai suoi coetanei.<ref name=Nonelarai/>
*Per tutti gli anni '60 e '70, [[Walter Cronkite|Cronkite]] ha incarnato l'esempio di giornalismo anglosassone: controllare il potere stando dalla parte della gente, acquisire grande credibilità, ascoltare sempre più campane, separare i fatti dalle opinioni ma in una versione nuova, televisiva. L'anchorman è la guida dello spettatore nella selva delle notizie, è il suo punto di riferimento, la sua luce nella notte. Di più: Cronkite era l'informazione televisiva; grazie a lui il mezzo, in quanto a stima, ha fatto passi da gigante.<ref>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/19/uomo_piu_fidato_America_Che_co_8_090719033.shtml ''«L'uomo più fidato d'America» Che pianse per la morte di JFK''], ''Corriere della sera'', 19 luglio 2009, p. 10.</ref>
*[[Pif]] è l'unico intervistatore che quando fa le domande ride di gusto. Tanto che un intervistato, un simpatico disagiato mentale, gli dice: «Tu potresti essere uno dei nostri». Pif è l'unico intervistatore che fa le domande e le accompagna con i sottotitoli, per paura che lo spettatore non capisca. Pif è l'unico intervistatore che al termine della sua inchiesta ammette candidamente: «Quel che ho capito è che c'è molto da capire». <ref name=ment/>
*[[Pif]] ha una tecnica di corteggiamento del tutto particolare: non è un pedinatore, non è un vendicatore, non è un comico prestato al sociale. Per ribaltare ai nostri occhi il mondo che descrive, si fa prima complice, mette in mostra la propria finta sprovvedutezza, affila le armi senza mai mostrarle.<ref name=inafferabile/>
*[[Pippo Baudo|Pippo]] è [[Festival di Sanremo|Sanremo]], Sanremo è Pippo. Nessuno come lui sa interpretare lo spirito del Festival, scegliere le canzoni adatte al Festival, rappresentare il [[pubblico]] che segue il Festival.<ref>Da [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2007/03_Marzo/04/pagelle.shtml ''Le pagelle di Sanremo''], ''Corriere.it'', 4 marzo 2007.</ref>
*Prendendo a pretesto la vita degli altri, [[Pif]] racconta se stesso: mette in gioco la sua persona, la sua psicologia, la sua indole. Spontaneamente o artificiosamente non è dato sapere, ma poco importa.<ref name=pif/>
*{{NDR|Su [[Mario Capanna]]}} Quando le rivoluzioni finiscono lasciano dietro solo una schiera di reduci e di burocrati. Noi abbiamo avuto una specie di rivoluzione, il mitizzato ‘68, che si è lasciata alle spalle un impiegato fedele. Di più: un parastatale della rivolta, un ufficiale di scrittura di quegli anni «formidabili». Ogni volta che interviene dimostra che la sorte di chi si è ribellato troppo è la sottomissione a un’idea fissa.<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/cronache/16_dicembre_17/mario-capanna-sessantotto-come-professione-5797a9fc-c49f-11e6-bdd5-b215bf22a380.shtml Mario Capanna, il sessantotto come professione]'', ''Corriere.it'', 17 dicembre 2016.</ref>
*Quando si dice avere nerbo: Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da Viale Mazzini dopo le escandescenze dello scrittore nella puntata di mercoledì sera: «Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali». Busi non metterà più piede in Rai (gli restano sempre gli studi Mediaset). […]«Una clausola mi imponeva di non parlare in modo offensivo di politica e di religione. Ho preteso che venisse tolta. Altrimenti cosa dovrei dire tutto il giorno? Cip-cip?»<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_marzo_19/busi-radiato-dalla-rai-ipocrisie-annunciate-aldo-grasso_f41a523a-3328-11df-82b0-00144f02aabe.shtml Busi radiato dalla Rai. Ipocrisie annunciate]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2010.</ref>
*Questa nostra società variamente descritta, e giustificata, come postmoderna, neobarocca, «copia e incolla», virtuale, vive sostanzialmente sulla [[citazione]]. Buona parte della cultura pop, dai libri alle canzoni, è tutta un blob. La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un'epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione. Temi, figure, pulsioni migrano da un territorio all'altro cambiando, nel passaggio, se stessi e lo scenario che li accoglie.<ref>Da [http://www.corriere.it/spettacoli/10_giugno_12/luttazzi_e481664e-762e-11df-9eaf-00144f02aabe.shtml ''Luttazzi, gag copiate: ma così fan tutti''], ''Corriere.it'', 12 giugno 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Neon Genesis Evangelion]]''}} Questo anime del 1995 sembra a prima vista simile a mille altre serie giapponesi. In realtà, l’ideatore e regista [[Hideaki Anno]] lavora sui cliché del genere robotico, caricandoli di nuovi e complessi significati. L’impatto è tale che in Giappone si citano a proposito dell’anime [[Sigmund Freud|Freud]] e [[Kierkegaard]] e per la prima volta l’animazione televisiva è considerata una forma d’arte. La serie coglie nel segno realizzando un approfondito ritratto della giovane generazione nipponica: i ragazzi giapponesi si riconoscono in [[Shinji Ikari|Shinji]], [[Rei Ayanami|Rei]] e [[Asuka Sōryū Langley|Asuka]], nel loro trascinarsi senza uno scopo, nella loro paura di crescere, nella loro disperata ricerca di approvazione. Di episodio in episodio l’atmosfera si fa sempre più cupa e angosciosa, grazie anche alla splendida regia di Anno, mentre parallelamente ai dilemmi esistenziali dei personaggi si dipana una trama complessa, che riguarda lo stesso futuro del genere umano, con riferimenti alla [[Bibbia]] e alla [[Cabala]] ebraica. I pericoli della scienza, utilizzata dall’uomo per perfezionare sé stesso, erano già stati affrontati ne ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra|Il mistero della pietra azzurra]]'' dallo studio Gainax, fondato da Anno e da altri animatori nel 1984. Negli ultimi due episodi di ''Evangelion'', Anno si concentra sul percorso interiore di Shinji, uscito dal suo guscio e pronto ad affrontare il mondo e gli altri. Questo atipico finale ha lasciato perplessi i fan giapponesi, tanto che Anno ha realizzato un altro finale in due film per il grande schermo ancora inediti in Italia. La difficile età dell’adolescenza, affrontata in materia meno drammatica ma non per questo meno approfondita, è al centro anche di un altro anime targato Gainax-Anno, ''[[Le situazioni di Lui & Lei]]'', trasmesso sempre da MTV.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref>
*Sembra quasi un paradosso ma spesso si fa fatica a trovare un romanzo moderno o un film che sia più interessante di un buon [[serie televisiva|telefilm]]. C'è in giro, ad esempio, un'opera che rappresenti un viaggio metafisico fra i segreti del Male più avvincente di ''[[I segreti di Twin Peaks|Twin Peaks]]''?<ref>Da ''Prima lezione sulla televisione'', Laterza, [https://books.google.it/books?id=_hSODAAAQBAJ&pg=PT35 p. 35]. ISBN 88-581-0305-X</ref>
*Sembrerà paradossale, ma la cucina è solo un pretesto: la vera forza di «[[MasterChef Italia|Masterchef]]» è nella sua attenta costruzione, nella meticolosa miscela di tutti gli «ingredienti» narrativi. Le storie di un gruppo di personaggi, che da perfetti sconosciuti diventano persone per cui (e con cui) soffriamo, aspettando il verdetto delle prove. La perizia del montaggio, che miscela la frenesia delle gare con le riflessioni dei «confessionali», e ci fa dimenticare che, a differenza di altri talent, qui tutto si è già compiuto e non possiamo intervenire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/09/Ingredienti_narrativi_sale_Masterchef_co_9_111209082.shtml Ingredienti narrativi: il sale di Masterchef]'', ''Corriere della Sera'', 9 dicembre 2011, p. 63.</ref>
*«Signore e signori, buonasera... ». Per non farsi mancare nulla, la Rai ha ritenuto che il suo primo annunciatore maschile dovesse anche essere di colore: un segno dei tempi, come si dice, sia in senso semiologico che in quello sociologico. Ma che fatica: per diventare «signorino buonasera», [[Livio Beshir]] si è laureato con lode in Scienze della Comunicazione, è diventato giornalista pubblicista, ha vinto una borsa di Studio Erasmus alla Facoltà di Scienze Sociali della Sorbonne di Parigi, ha studiato tecniche recitative al [[Living Theatre]] e conta al suo attivo esperienze di lavoro nel teatro, nella tv, nel cinema e nella pubblicità.<ref name=Aldograsso>Da
''[https://www.corriere.it/cronache/09_luglio_05/annunciatrice_beshir_grasso_f272f48c-6934-11de-b037-00144f02aabc.shtml Dall’annunciatrice Nicoletta a Beshir / I volti della tv che raccontano l’Italia <small>Papere e imitazioni alla Noschese, l’era (finita) delle signorine buonasera. Oggi il debutto di Livio</small>]'', ''corriere.it'', 5 luglio 2009.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Sant'Antonio di Padova (film)|Sant'Antonio di Padova]]''}} Sospeso tra la citazione pasoliniana (l'imbarazzante invenzione di Giulietto) e una più naturale propensione alla raffigurazione zeffirelliana, il lavoro di Marino ci restituisce [...] un santo incerto e legnoso, intellettuale e miracolistico, ossessionato dal peccato di vanagloria e stretto nell'umiltà francescana.<ref>Dal ''Corriere della Sera'', 3 aprile 2002; citato in ''[https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/sant-antonio-di-padova/52945/ Sant'Antonio di Padova]'', ''cinematografo.it''.</ref>
*Sul Mortirolo (quota 1854) è nato il mito di [[Marco Pantani]], quando il 5 giugno 1994 salutò tutti e andò in fuga nell'ultima parte della salita, passando in vetta con 10 minuti su Nelson Rodriguez, primo degli inseguitori.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/cultura/17_aprile_26/giro-d-italia-libro-volume-giacomo-pellizzari-29d373b8-2aa0-11e7-aac7-9deed828925b.shtml Aristotele in fuga sullo Stelvio. Lo spirito vitale del Giro d'Italia]'', ''Corriere.it,'' 26 aprile 2016</ref>
*{{NDR|Sulla [[cazzimma]]}} [...] termine napoletano che sta a significare un atto di sottile perfidia nei confronti del prossimo.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_giugno_16/bellucci_dalema_grasso_bbfd120e-5a46-11de-8451-00144f02aabc.shtml Bellucci e D'Alema: fisiognomica della tv]'', ''Corriere.it'', 16 giugno 2009.</ref>
*Visto in Tv, il [[Palio di Siena]] è solo il palio dell'assurdo.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/17/una_cronaca_dell_assurdo_co_0_9308174946.shtml Ma in Tv è una cronaca dell'assurdo]'', ''la Repubblica'', 17 agosto 1993, p. 11.</ref>
*[[Wikipedia]] fonda il suo sogno su un altro sogno: il senso di responsabilità di una comunità scientifica. E ai sogni, ogni tanto, bisogna crederci.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_25/wikipedia-un-sogno-a-cui-bisogna-credere-aldo-grasso_e211e69a-5040-11df-a78b-00144f02aabe.shtml Wikipedia, un sogno a cui bisogna credere]'', ''Corriere.it'', 25 aprile 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Cascina Vianello]]''}} Sandra e Raimondo hanno la grazia di un vino novello: leggeri, moderatamente effervescenti si lasciano sempre "bere". E siccome il vitigno da cui provengono è nobile, riescono a trasformare una trama esile e vaga (di Avellino, Consarino e Continenza) in una occasione di sincero divertimento.<ref name=CascinaVianello />
==''Storia della televisione italiana''==
===[[Incipit]]===
Questo libro nasce da un desiderio: restituire alla televsione italiana la sua dignità di apparato simbolico. La maggior parte degli scritti finora dedicati alla televisione ha quasi sempre privilegiato gli aspetti politici, economici, strutturali: serrate analisi sul potere politico, stringenti interrogatori sui «modi di produzione», minuziosi atti d'accusa sul ruolo della programmazione. Tutti interessanti, documentati, bene argomentati ma prigionieri di una dimenticanza: i programmi.
===Citazioni===
*[[Filiberto Guala]], il cui compito principale era quello di aprire la porta della televisione alla [[Democrazia Cristiana]] e, detto meno brutalmente, alla tradizione culturale del cattolicesimo. (p. 17)
*{{NDR|Su Filiberto Guala, amministatore delegato della Rai dal 1954 al 1956}} Due le impronte principali da lui lasciate: lo svecchiamento dell'azienda ancora molto torinese (con dirigenti Eiar e austeri signori liberali che si volevano occupare solo di prosa) e il reclutamento dei nuovi funzionari attraverso un celebre corso di addestramento. (p. 85)
*Nel 1960 Guala, dopo aver annunciato ai familiari che si concedeva una vacanza, entrò come novizio nel monastero trappista delle Frattocchie, alle porte di Roma. (p.85)
*{{NDR|Su [[Silvio Noto]]}} Entra a far parte della Compagnia della Rivista della Rai e poco dopo diventa uno dei più popolari divi dei primi ruggenti anni televisivi: ''Primo applauso'', ''Album di famiglia'' e il grande successo di ''Telematch'' assiema a [[Enzo Tortora]]. (p. 85)
*{{NDR|Su Silvio Noto}} Presentatore, attore, showman, il suo vero pezzo forte è il mimo, un mimo condito di umorismo e di una tipica gestualità meridionale sposata all'esperienza teatrale che gli permette di girare più di venti film accanto ai nomi celebri del cinema commerciale di allora: [[Walter Chiari]], Billi e Riva, Villa. (p. 85)
*Dagli anni Settanta, Noto ha chiuso ogni rapporto con la Rai ma ha continuato a fare spettacoli nelle TV commerciali. (p. 85)
*''[[Campanile sera]]'' è indubbiamente l'invenzione più squisitamente italiana della Rai; da una parte c'è il recupero di tutto un armamentario radiofonico, ben collaudato, di giochini, prove di abilità pratica alla portata di tutti, dall'altra l'idea di passare alla partecipazione individuale al gioco a quella collettiva. (p. 130)
*Con ''Campanile sera'' si innesca il meccanismo di amplificazione televisiva e dalla partecipazione individuale si passa a quella di massa, con la fatidica «manina» che, non appena viene inquadrata, si agita frenetica per inviare saluti a zii, nonni e parenti in genere. (p. 130)
*A conti fatti, non dovremmo considerare ''Campanile sera'' come una delle componenti del cosiddetto «miracolo economico»? Premi in denaro non ce ne sono (ai concorrenti convocati a Milano vengono solo rimborsate le spese di viaggio), quello che conta è poter fare bella figura in TV, essere orgogliosi del proprio Campanile davanti a tutta la Nazione; nessuno, quindi si vergogna di vivere e partecipare in prima persona al gioco e la provincia può esprimere così quel senso di coralità e unità che ha finora custodito tra la sua gente. (p. 131)
*{{NDR|Su ''[[Giovanna, la nonna del Corsaro Nero]]'', programma della Rai del 1961}} La domenica pomeriggio, dal 19 novembre, arriva sui teleschermi la «nonnina sprint, più forte di un bicchiere di gin». Si tratta di [[Anna Campori]] protagonista della rivista musicale di Vittorio Metz che affronta in incredibili avventure il pirata Morgan, battendolo a braccio di ferro, il capitano Kid, piegandolo con la spada e il pirata Barbanera, vincendolo con la pistola. Il nipote Corsaro Nero è interpretato da Roberto Villa, e le coreografie sono di Susanna Egri e la regia di Alda Grimaldi. Nicolino, forse il personaggio più strepitoso di questa saga della [[TV dei ragazzi]], è interpretato da [[Pietro De Vico]]. (p. 139)
*È la «signora» della TV italiana. Non più solo annunciatrici o vallette, le donna, grazie a [[Enza Sampò]], al suo volto sereno e rassicurate, alla sua immagine di donna sobria ed efficiente, capace di pensare e parlare, trovano in video nuove strade televisive. (p. 142)
*{{NDR|Sulle [[Gemelle Kessler]]}} Ballerine, show-girl, Alice ed Ellen (Lipsia, 28 agosto 1936), fanno il loro ingresso nella TV italiana con ''Giardino d'inverno''. Poi partecipano a ben sei serie di ''Studio Uno'' e a ''Canzonissima '69''; tornano in TV nel 1980 con ''Kessler Kabaret''. Alcune sigle dei loro programmi sono diventate famosissime, come «La notte è piccola per noi», «Da-da-umpa» e «Pollo e champagne». (p. 143)
*{{NDR|In riferimento al programma televisivo ''Scala reale''}} [[Peppino De Filippo]], per la prima volta nelle vesti di giudice di gara e presentatore, porta in televisione la macchietta [[Gaetano Pappagone|Pappagone]] e la sua arguzia napoletana. (p. 193)
*{{NDR|Su [[Alighiero Noschese]]}} Quando si toglie la vita con un colpo di pistola (era ricoverato in una clinica romana) stava preparando lo spettacolo ''L'inferno può attendere''. (p. 230)
*{{NDR|Su Alighiero Noschese}} Le sue imitazioni più riuscite restano quelle di [[Ugo La Malfa]], [[Giovanni Leone]], [[Amintore Fanfani]], la [[Regina Elisabetta II|regina Elisabetta]], [[Moshe Dayan]], [[Marco Pannella]], [[Ruhollah Khomeyni|Khomeini]]... (p. 230)
*Chi era Alighiero Noschese? È difficile definirlo. Un parodista, un mimo, un fantasista? O soltanto un prodigioso imitatore? O, più semplicemente e profondamente, un attore? (p. 230)
*[[Alighiero Noschese|Noschese]] era tutto. Un trasformista, un acrobata della voce; nella selva dei tipi e dei personaggi reali, un camaleonte che si mimetizzava non tanto con l'ambiente quanto con ogni tronco umano sul quale scegliesse di posarsi, sanguisuga fantastica, vampiro dei comportamenti e delle mimiche altrui. (p. 230)
*{{NDR|Su ''[[L'altra domenica]]''}} La più mitica e sorprendente delle trasmissioni di culto, va subito segnalata per aver anche inaugurato l'era dell'interazione elettronica. Per la prima volta infatti il pubblico può entrare in diretta comunicazione con la televisione. Basta fare un numero di telefono e avere un po' di fortuna per prendere la linea: «Indovina, indovinello, dove sta la caramello?». Pochi i soldi in palio (solo 20 mila lire) ma tanta l'ironia – i fagioli, gli indovinelli scemi e le centinaia di milioni di lire arriveranno dopo, con [[Raffaella Carrà]] & Co. (p. 320)
*''L'altra domenica'' riesce a creare un clima stralunato e fantastico, tipico dell'improvvisazione a lungo studiata, affondando le radici nella grandiosa esperienza radiofonica di ''Alto gradimento''; ma la banda dei personaggi sgangherati, lo spettacolo e la risata che nascono da un'idea che, fulminea, attraversa gli occhi del conduttore e si propaga dallo schermo alla ricerca della complicità dello spettatore, sono una novità per la TV. (pp. 320-321)
*Così, ''L'altra domenica'' diventa il gesto più radicale del «decentramento Rai», tanto invocato dai paragrafi della riforma. [[Renzo Arbore|Arbore]] comincia a crearsi uno spazio tutto suo, fuori dalla routine e dall'avvilimento. Sul modello radiofonico del ''disc-jockey'' costruisce un nuovo ruolo che si potrebbe definire del ''media-jockey'', e che consiste nel far convivere e trasformare in spettacolo, con garbate miscele e fulminanti spunti, i media più diversi: i filmati, i dischi, la diretta, i fumetti, il telefono, i sottofondi musicali. (p. 321)
*''[[Bontà loro]]'' è certamente una novità, anche se riprende, senza saperlo, il modello dei ''talk shows'' americani. Ma, a differenza di quelli, nel programma di [[Maurizio Costanzo|Costanzo]] si colgono subito il gusto italiano della chiacchiera in pubblico, la voglia di conoscere la gente che conta e quella di grufolare un po' in casa d'altri. (p. 332)
*''Bontà loro'' è il prototipo di un fenomeno destinato a dilagare e a diventare modello di ogni discorso televisivo: il bisogno di confessarsi. La politica, i problemi sociali, l'attualità non sono argomenti così interessanti quanto il «privato». (p. 332)
*''Bontà loro'' è chiacchiera. Inchieste, obbligatorie emissioni di opinioni, inquisizioni e poi giudizi non richiesti, deliri, bisogno di dire, dire, dire hanno trasformato, come insegna [[Michel Foucault]], l'uomo occidentale in una «bestia da confessione»: la «messa in discorso» di ogni problema è uno dei più sottili e abili sotterfugi con cui il potere continua a estendere la sua amministrazione. (p. 333)
*La trovata risolutiva di ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]'' è quella di considerare la provincia come l'ideale «bacino d'utenza», smettere di rivolgersi al pubblico schifiltoso delle grandi città. (p. 346)
*Dai giornali di provincia ''Portobello'' «ruba» alcune preziose macchine d'interazione: i piccoli annunci, ad esempio. Ma ecco la novità mediologica. Il mezzo televisivo fa sì che sovente i modi della messa in scena siano spietati, svuotino il povero inserzionista di ogni parvenza umana, annullino la sua personalità in favore del simulacro dell'esibizione: il gelato antisgocciolo, la scheda elettorale circolare, il progetto di spianare il colle del Turchino per fare uscire la nebbia dalla Val Padana, sono solo alcune delle tante idee di un'Italia «irreale» che ''Portobello'' rinchiude in claustrofobiche cabine provviste di telefono, per la poco entusiasmante pratica del «chi offre di più?». (p. 346)
*Del resto, sin dai tempi di ''Campanile sera'', [[Enzo Tortora|Tortora]] sa come «promuovere» il ricco materiale umano della provincia, è veramente l'unico, grande conduttore televisivo che sappia toccare, con mano leggera ma ferma, i tasti dell'universo dei «non-integrati». A ''Portobello'', la sua coltivata enfasi retorica, contrappuntata da qualche sapiente lacrima, si dispiega in tutto il suo splendore nelle due rubriche fisse: ''Fiori d'arancio'' e ''Dove sei?'', piccole felici anticipazioni dei più grevi tormenti di ''Agenzia matrimoniale'' e ''[[Chi l'ha visto?]]''. (p. 346)
*Dopo aver frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, [[Maurizio Barendson|Barendson]] [...] aveva commentato, come inviato del ''Tempo'', il primo impegno della nazionale dopo la guerra (a S. Siro contro l'Austria). (p. 348)
*Alla Tv, prima di diventare nel '68 responsabile dei servizi sportivi del Tg, aveva ideato e condotto ''Sprint'', definito il ''Tv 7'' sportivo, e che gli offrì la possibilità di accomunare il mondo dello sport a quello dello spettacolo, di avvicinare alle competizioni registi come Nanni Loy e Damiano Damiani, e attori come Vittorio Gassman, Walter Chiari e Ugo Tognazzi. (p. 348)
*La sua grande creazione è ''90 minuto'' che, come sosteneva lo stesso Barendson, «è una trasmissione piccola che indica una strada ed esalta nei suoi limiti l'attualità dell'informazione in TV». Barendson ha pubblicato due romanzi, ''Il serpente ha tutti i colori'' e ''Ivi per sempre'', e una commedia, ''Slow motion'', sul mondo del calcio. (p. 348)
*Buon musicista, dopo una ricca ma piuttosto oscura carriera di pianista e compositore, [[Enrico Simonetti|Simonetti]] [...] s'impose in TV negli anni Sessanta, con il personaggio dello svagato e surreale entertainer, grazie alla disnvoltura e al talento comico che rivelò in numerosi varietà. (p. 348)
*Dirigeva l'orchestra, accompagnava i soliti cantanti ospiti, faceva da spalla a Isabella Biagini, ma sapeva ritagliarsi anche spazi inconsueti come «fine dicitore» e soprattutto come «favoliere», con racconti strambi e graziosi fra [[Achille Campanile|Campanile]] e [[Marcello Marchesi|Marchesi]]. (p. 348)
*La ''[[telenovela]]'' è una specie di fotoromanzo animato. (p. 449)
*I cultori italiani delle ''telenovelas'' hanno già imparato a operare una profonda distinzione fra le opere in lingua portoghese e quelle in lingua spagnola. Le prime, realizzate in Brasile, sono decisamente più accurate, non esenti da citazioni «colte», stilisticamente controllate: molte riprese in esterni, belle donne, bella musica e un chiaro tentativo di misurarsi con i telefilm importati dagli States. Le seconde, invece, girate in Messico e in Argentina, sono povere dal punto di vista registico e girate per lo più in interni: fotoromanzi semoventi che si affidano totalmente al primo piano dei protagonisti, a lunghi dialoghi, al coinvolgimento emotivo con lo spettatore. (p. 450)
*Le ''telenovelas'' non vanno assolutamente confuse con le ''[[soap opera|soap]]'', anche se le loro vite s'intrecciano da più di un cinquantennio. Sponsorizzata da un detersivo, la ''soap'' nasce intorno agli anni Trenta come trasmissione radiofonica mattutina, di un quarto d'ora circa: un piccolo sceneggiato quotidiano che ha come protagonista quasi sempre una donna afflitta da problemi familiari. Ogni puntata dura quanto un bucato a mano e serve, in qualche modo, a «detergere» i problemi delle ascoltatrici. Ma è un modello inesportabile. Così la Procter & Gamble inventa per il mercato cubano la radionovela: rispetto alla ''soap'' è più elementare, piena di effettacci ma meno articolata sul piano linguistico, insomma, il classico parente povero. (p. 450)
*Le ''telenovelas'' si distinguono per area linguistica (portoghese/spagnola) e per struttura (aperta/chiusa). Quella «chiusa» si basa su una sceneggiatura scritta in anticipo, quella «aperta» su una che cresce giorno per giorno, secondo gli umori del pubblico, la simpatia degli attori, le reazioni dei giornali «popolari»; ovviamente è antropologicamente più interessante ma di difficile esportazione. (p. 450)
*{{NDR|Su [[Gian Luigi Beccaria]], in riferimento alla trasmissione televisiva ''Parola mia''}} [...] il vero divo della trasmissione, il maestro Manzi degli anni Ottanta, il prof. [[Alessandro Cutolo|Cutolo]] del vocabolario. (p. 454)
*Langarolo di origine, Ordinario di Storia della Lingua italiana all'Università di Torino, autore di preziosi libri sulla prosa italiana, sui dialetti, sui linguaggi settoriali, su [[Beppe Fenoglio]], Beccaria è stato «l'insegnante più popolare e amato d'Italia», colui che ha saputo trasmettere agli spettatori il suo entusiasmo e la sua passione per la lingua italiana. (p. 454)
*Apparentemente introverso, schivo, appartato come un eroe fenogliano, Beccaria ha a poco a poco acquistato confidenza con il mezzo, trasformando il suo ruolo di giudice-arbitro in quello più profondo del demiurgo della trasmissione. Sarebbe impensabile un'altra ''Parola mia'' senza la presenza rassicurante, il volto da grande caratterista, i modi poco formali del prof. Beccaria. (pp. 454-455)
*{{NDR|Su [[Donatella Raffai]] in riferimento alla sua conduzione del programma televisivo di Rai 3 ''Chi l'ha visto?''}} La Raffai vive il programma con il piglio di una missionaria laica; fosse per lei, sull'Italia ogni sera calarebbe il coprifuoco. (p. 505)
*''[[Chi l'ha visto?]]'' è ormai un genere, una forma di romanzo popolare che ha già creato dei sottogeneri: la foto della bimba «rapita» distribuita agli angoli delle strade, il ritratto di un bimbo scomparso diffuso dai cartoni del latte (discreta forma forma pubblicitaria anche per la Centrale del latte), le fotografie di persone sparite inviate al Presidente della Repubblica. (p. 506)
*''[[Blob (programma televisivo)|Blob]]'' è sicuramente il programma più originale di questa nostra nostra televisione, perché sotto la parvenza del divertimento – riproporre alcuni spezzoni curiosi del giorno prima, montati però da una perfida mano che s'incarica di connettere tutte le coincidenze più strambe del palinsesto – finisce per imporsi come la più perfetta trasmissiome-spia dell'attuale stato della televisione italiana. (p. 511)
*''Blob'' è un singolare esempio di metatelevisione, di televisione cioè che parla di televisione. Un collage di frammenti – il frammento, si sa, è ormai la vera unità di misura della video-visione – ripercorre una giornata televisiva all'insegna di papere, disturbi, errori, dichiarazioni folgoranti, vuoti, lapsus, distonie, insomma, di tutti i luoghi comuni, di tutti gli incidenti tecnici, di tutto lo scemenziario di cui i programmi ormai grondano in larga misura. ''Blob'' è una specie di rubrica critica della televisione fatta solo di immagini; e perciò una critica diversa da quella scritta e da quella parlata. (p. 511)
*''Blob'' si presenta come uno show autonomo fatto di ritagli, scarti, rifiuti: il vero show della televisione spazzatura. (pp. 511-512)
*[[Gianni Ippoliti]] [...] è uno dei grandi capocomici della televisone povera: da anni viaggia con una corte dei miracoli, una piccola compagnia instabile di guitti «presi dalla strada», con cui inscena, di volta in volta, sceneggiati, dibattiti, incontri, scontri. (p. 559)
*Ex arbitro di calcio, studi in sociologia, Ippoliti ha debuttato su Italia 1 con ''Provini'', rassegna di dilettanti vogliosi di andare allo sbaraglio e di essere soprattutto esaminati da un occhio impietoso. (p. 559)
{{Int2|1=''[https://www.corriere.it/spettacoli/21_febbraio_24/successo-ricchi-poveri-colpe-russia-8c487598-76af-11eb-843a-1237b4657d5e.shtml I Ricchi e Poveri, l’esilio di Marina e i confronti con gli Abba]''|2=Aldo Grasso, ''corriere.it'', 24 febbraio 2021.}}
*È una vita che mi chiedo: come mai i [[Ricchi e Poveri]] non sono gli [[Abba]]? Perché non è stato fatto un musical su di loro? Perché non un film? Le loro canzoni non potevano diventare una storia d'amore da far impallidire «Mamma mia!»?
*Martedì sera, i Ricchi e Poveri erano protagonisti di «A grande richiesta», uno dei programmi più privi d'idee che la storia di Rai 1 ricordi. Non importa. L'importante è che ci fosse anche [[Marina Occhiena]] e che lei e Angela Brambati siano tornate le amiche geniali di un tempo. Adesso, i più tignosi stanno a fare le pulci su come le canzoni sono reinterpretate dopo il ritorno dell'esiliata (un esilio durato una quarantina d'anni) ma sono minuzie.
*A [[Carlo Conti]] hanno raccontato le solite cose: come li ha scoperti [[Franco Califano]] che offriva loro le cene («Ah, ma allora siete ricchi di spirito, ma poveri di tasca»; di lì il nome Ricchi e Poveri); le esperienze teatrali con Garinei e Giovannini (che, evidentemente non hanno creduto in loro, altrimenti ciao Abba); un musical, «Sarà perché ti amo», fatto da altri e presto abortito; gli Abba che si sono ispirati a loro: «Hanno studiato le nostra canzone e le nostre armonie come noi abbiamo fatto con i Mamas & Papas. Quindi non ci hanno copiato, ma cerano delle idee musicali, il modo di armonizzare, era abbastanza simile». Sì, ma perché dagli Abba è venuto fuori un film come «Mamma mia!» e dai Ricchi e Poveri solo la partecipazione a un film di Giulio Paradisi, «Terzo Canale. Avventura a Montecarlo»?
==Citazioni su Aldo Grasso==
*Aldo Grasso fa di mestiere il critico televisivo. Non gli sfugge nulla. È l'occhio di falco del palinsesto. È uno che non fa sconti a nessuno, neppure ai valsusini che cercano di difendere la loro valle definiti da lui oggi sul Corriere "geneticamente arrabbiati" dopo che era stato dedicato un piccolo spazio ai No Tav nel programma Piazzapulita di Formigli. ([[Beppe Grillo]])
*Aldo Grasso otto volte su dieci ha sempre ragione, io non penso di far parte delle restanti due! [sorride, ''ndr'']. ([[Giovanni Benincasa]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Aldo Grasso, ''Storia della televisione italiana'', prefazione di [[Beniamino Placido]], Garzanti, Milano, 1992. ISBN 88-11-73819-9
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
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[[Categoria:Accademici italiani]]
[[Categoria:Critici televisivi italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Ibisco
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'''Aldo Grasso''' (1948 – vivente), critico televisivo, giornalista e professore universitario italiano.
==Citazioni di Aldo Grasso==
*Abbandonata la coralità dei primi atti, «1994» procede verticalmente, soffermandosi a ogni puntata su un personaggio. Depurata dalle storylines meno convincenti, la commistione tra fiction e non-fiction funziona anche al netto di ansie didascaliche e citazioniste. I vari Notte, Pietro Bosco (Guido Caprino) e Veronica Castello (Miriam Leone) intrecciano ancor di più le proprie vicende con quelle dei personaggi realmente esistiti: Berlusconi (restituito con grande cura da Paolo Pierobon), Di Pietro (Antonio Gerardi), D’Alema, e ancora Bossi, Maroni, Alessandra Mussolini... «[[1994 (serie televisiva)|1994]]» è una galleria di personaggi chiave di quegli anni, che scava nelle contraddizioni del potere e dissimula un distacco che è in realtà uno sguardo senza sconti su una politica trasfigurata in mediocrità, dove a sembrarci più veri sono i personaggi fittizi. La serie accumula elementi e rimandi, con una colonna sonora che è ritratto maniacale di un’epoca (dai R.E.M. ai Blur, dai C.S.I. alle Hole) e che arricchisce la scrittura pulita di un team consolidato di sceneggiatori (Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo).<ref>Da ''[https://www.corriere.it/spettacoli/19_ottobre_06/1994-fiction-dove-sembrare-piu-veri-sono-personaggi-fittizi-39ce7fde-e857-11e9-959d-8634d2ae544d.shtml?refresh_ce-cp «1994», la fiction dove a sembrare più veri sono i personaggi fittizi]'', ''Corriere.it'', 6 ottobre 2019.</ref>
*Acquistare cartoon per adulti, mondarli e trasmetterli nei pomeriggi per ragazzi non pare, onestamente, una strategia particolarmente geniale.<ref>Da [http://forum.corriere.it/televisioni/19-06-2000/cartoni_giapponesi_e_censura-750.html ''Cartoni giapponesi e censura''], ''Corriere.it'', 19 giugno 2000.</ref>
*[[Mario Adinolfi|Adinolfi]], infatti, mostra scarsa dimestichezza con la conduzione, ha un marcato accento romanesco, è un inguaribile narciso. Però è giovane perché ha un blog. Sul quale scrive: «Sono orgoglioso di aver messo il mio lavoro a disposizione di chi ricorda che le mafie hanno causato negli ultimi quindici anni 2500 morti in questo nostro malandato paese». Non sarebbe meglio acquisire qualche competenza, oltre al mestiere di blogger, prima di affrontare temi così importanti e decisivi?<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/23/Adinolfi_Curzi_competenza_co_9_071223101.shtml Adinolfi, Curzi e la competenza]'', ''Corriere della Sera'', 23 dicembre 2007, p. 69.</ref>
*Al diavolo «La pupa e il secchione»! Al diavolo [[Platinette]] e i suoi conati di moralismo! Al diavolo la categoria infestante degli opinionisti (l'opinione inghiotte il pensiero e lo restituisce come sterco)! Al diavolo [[Maurizio Crozza|Crozza]]! Fermi tutti, c'è [[Carlo Fruttero]].<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/20/Fermi_tutti_quando_Fruttero_co_9_100420075.shtml Fermi tutti quando c'è Fruttero]'', ''Corriere della Sera'', 20 aprile 2010, p. 55.</ref>
*«[[Assolutamente sì]]»: [[Simona Ventura]] non è più capace di dire [[Sì e no|«sì» o «no»]]. Come tutti i ragazzini, e come Fedro del [[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]], sente il bisogno di aggiungere l'avverbio rafforzativo, anche in contesti in cui è totalmente inutile. Glielo hanno fatto notare ieri nel corso di ''Quelli che il calcio''. In una sola serata è riuscita a raggiungere vertici da record; e anche ieri non si è risparmiata e ha chiuso la trasmissione, passando la linea a [[Enrico Varriale]], con un «[[assolutamente sì]]».<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/settembre/27/Assolutamente_Simona_Crusca_co_9_040927077.shtml Assolutamente sì, Simona e la Crusca]'', ''Corriere della Sera'', 27 settembre 2004, p. 39.</ref>
*«[[Boris]]» (è il nome di un pesciolino rosso portafortuna) si offre come un inesorabile ma buffonesco atto d'accusa contro la cialtroneria di molta serialità italiana. Per questo piace molto a chi odia «[[I soliti idioti]]», al sereno dandinismo, molto diffuso sui giornali (la versione trendy del luogocomunismo): è rassicurante, ribadisce il primato e il disprezzo degli intelligenti sui buzzurri, è un atto di diffida nei confronti dei furbastri. Tutto bene, tutto giusto. Salvo che una lettura così — così ideologica — è riduttiva nei confronti della stessa serie. Ai dandinisti basterebbe dire: ma l'avete visto «30 Rock» di Tina Fey, che affronta lo stesso argomento ma con ben altra complessità metaforica e linguistica? Paradossalmente, per apprezzare «Boris», bisogna partire dal fatto che anche «Boris» è figlio di quella tv italiana che vive di budget risicati, di approssimazioni, di balle, di facilonerie, di romanità folkloriche, di indotto Rai. «Boris» è irresistibile proprio quando si aggrappa alla sua cattiva stella.<ref name=bor>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_novembre_18/grasso-boris-esempio-tv-intelligente_2a4b450e-11ac-11e1-8aad-a8a00236e6db.shtml «Boris» esempio di tv intelligente]'', ''Corriere.it'', 18 novembre 2011.</ref>
*«Boris» è una fiction tutta italiana che prova a riflettere su un diffuso stato d'animo della fiction italiana: il cinismo. Ridendo e scherzando, si mettono così a nudo i non pochi difetti della serialità italiana: la tolleranza estetica, l'arte di arrangiarsi, la scarsa professionalità, ecc. Questo il suo merito maggiore. Che non è poco, anzi. Troppo spesso, però, ha preferito indulgere alla caricatura, alla canzonatura, rinunciando alla battuta sferzante, al graffio, al fremito nervoso. Come poi ha dimostrato la versione cinematografica.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/17_aprile_06/boris-compie-10-anni-tanti-meriti-ma-non-serie-cult-ff9e8472-1a17-11e7-988d-d7c20f1197f1.shtml «Boris» compie 10 anni: tanti meriti ma non è una serie «cult»]'', ''Corriere.it'', 5 aprile 2017.</ref>
*[...] «[[Boris]]» viene sempre additato come un esempio di tv intelligente, di satira riuscita, di atto d'accusa contro la tv. La sensazione che si prova ora è infatti quella di recensire un film che passa in seconda visione, secondo i canoni distributivi di una volta.<ref name=bor/>
*Breve la vita del cantautore solitario e tormentato (morto in un incidente d' auto), ma intensa per la creatività delle sue composizioni tra paradosso e sarcasmo: artista esuberante e satirico, dotato di una vena musicale trascinante, [[Rino Gaetano]] ha interpretato un ruolo, arguto e irriverente, poco frequente nel panorama della canzone italiana.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/novembre/13/Quando_una_Fiction_Piacciono_Canzoni_co_9_071113048.shtml Quando di una Fiction Piacciono le Canzoni]'', ''Corriere della Sera'', 13 novembre 2007, p. 57.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Federico Buffa racconta Storie Mondiali]]''}} [[Federico Buffa|Buffa]] è un formidabile storyteller, una narratore di storie che si diramano per mille rivoli. O meglio, i racconti di Buffa hanno una struttura ad albero: il tronco è il calcio, i rami sono le connessioni che via via prendono corpo attraverso associazioni, link, collegamenti, divagazioni. A differenza di alcuni giornalisti sportivi che in passato amavano esibire il loro sapere di fronte a una platea non particolarmente attrezzata, Buffa sa che cultura è innanzitutto fare bene le cose, coltivare i dettagli (magari con alcuni vecchi Lp).<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/14_aprile_18/i-mondiali-buffa-narratore-formidabile-3ddc58e6-c6b9-11e3-ae19-53037290b089.shtml I Mondiali di Buffa narratore formidabile]'', ''Corriere.it'', 18 aprile 2014.</ref>
*C'è in [[Massimiliano Parente|Parente]], nel suo libro {{NDR|''Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler''}}, una violenza compressa, un accanimento con cui chiede alla vita (d'artista) di essere più della vita. Per lui ogni essenza permanente si è dileguata, al pari dell'idea stessa di valore. Il mondo dell'arte è la rappresentazione più bruciante del trascolorare dei valori, delle reputazioni, delle ambizioni.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/cultura/14_gennaio_29/cosi-parlo-max-fontana-genio-pop-sberleffo-all-impero-mostri-ddc94f60-8917-11e3-9f25-fc2a5b09a302.shtml Così parlò Max Fontana, genio pop. Uno sberleffo all'impero dei mostri]'', ''Corriere.it'', 29 gennaio 2014.</ref>
*C’era una volta la [[TV dei ragazzi|tv dei ragazzi]]. E ora, dicono, non c’è più. C’era una volta uno spazio sicuro per i più piccoli. E ora, dicono, quello spazio non esiste più, inghiottito dal flusso indistinto di una tv che affianca il reality al cartone animato. C’era una volta una tv pedagogica che tanto insegnava ai più piccini. E ora, dicono, la tv ha perso questo valore, non insegna più nulla, ricerca solo il maggior numero di spettatori, anche fra i bambini. C’era una volta, dicono. E se invece la tv dei ragazzi esistesse ancora, e fosse migliore, più ricca e attrezzata di quella di ieri? La tv dei ragazzi non è morta. Anzi, è la più grande novità offerta dalla tv digitale. La nostalgia per la tv dei ragazzi spesso è nostalgia per quando eravamo ragazzi: «Zurlì, mago del giovedì », «Chissà chi lo sa?», «Giovanna la nonna del corsaro nero», «Giocagiò», «I ragazzi di padre Tobia», «Il Dirodorlando», «Giramondo», «Scaramacai», «Topo Gigio»... Ma anche, per quel che riguarda gli anni 70 e 80, «Atlas Ufo Robot», «Tandem», «Bim Bum Bam» e poi il prezioso investimento pedagogico dell’ «Albero azzurro», di «Melevisione» e «Trebisonda».<ref>Da ''[https://www.corriere.it/cronache/08_settembre_17/la_nuova_tv_e_quella_per_i_ragazzi_50c6effc-8475-11dd-be21-00144f02aabc.shtml La nuova tv è quella per i ragazzi]'', ''corriere.it'', 17 settembre 2008.</ref>
*Com'è noto, «''[[Boris]]''» mette in scena il dietro le quinte di un set televisivo alle prese con una serie tv fasulla, il classico telefilm nostrano. Che finge di ispirarsi alla serialità americana ma non fa altro che ingigantire tutti i difetti di quella italiana, a partire dalle condizioni materiali di realizzazione: budget risicati, attori improbabili, piani di lavorazione approssimativi, troupe al limite della professionalità, telefoni cellulari sempre spenti, ecc. Spesso «Boris» additato come un esempio di satira riuscita, di atto d'accusa contro la tv. Star indiscussa del racconto è proprio [[René Ferretti]] (Francesco Pannofino), «il Roberto Saviano della fiction», la caricatura del regista cialtrone, figlio di quella tv italiana che vive di budget risicati, di approssimazioni, di balle, di facilonerie, di romanità folkloriche, di indotto Rai.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/12_luglio_03/a-fil-di-rete-pannofino-calcio-effetto-boris_1d5c4d8a-c4d9-11e1-a141-5df29481da70.shtml Pannofino, il calcio e l'effetto Boris]'', ''Corriere.it'', 3 luglio 2012.</ref>
*Come ci ha insegnato [[François Truffaut]], [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]] è un maestro per generazioni di registi e di spettatori: ogni volta che si vede un suo film è come se lo si vedesse per la prima volta, sempre con il fiato sospeso.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/28/solo_Hitchcock_scopre_sonoro_co_9_100428092.shtml Un solo Hitchcock e si scopre il sonoro]'', ''Corriere della Sera'', 28 aprile 2010, p. 55.</ref>
*Come tutti i veri buoni, il [[Dr. House - Medical Division|dottor House]] deve mostrarsi cattivo. Non inducano in errore i modi bruschi. Sotto una dura scorza batte un cuore grande così. Conviene ripeterlo: ''Dr. House'' è prima di tutto una grande lezione di diagnostica, un testo da rendere obbligatorio nelle facoltà di medicina.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/16/Una_Grande_Lezione_Diagnostica_co_9_060716051.shtml Una grande lezione di diagnostica]'', ''Corriere della sera'', 16 luglio 2006, p. 47.</ref>
*Competenza, modestia, essenzialità. [[Anna Billò]], con quella sua aria di entrare in punta di piedi nelle cose che fa ha dato una svolta a «Champions League Show», il programma sportivo di Sky che segue le partite delle squadre più forti d'Europa.<ref>Da ''Anna Billò, competenza e modestia per raccontare il calcio'', ''Corriere della Sera'', 23 ottobre 2020.</ref>
*Dal 1º dicembre 1973 al 2 giugno 1974 venne decretato dal governo lo stato di «[[austerità]]» per risparmiare energia: le auto non potevano circolare la domenica, cinema e teatri chiudevano alle 23, la Rai doveva cessare le trasmissioni entro le 22.45. Il provvedimento si rivelò del tutto inutile ma fu il perfetto sigillo di un clima sparagnino e provinciale, di una miseria inventiva e culturale.<ref>Da ''La tv del Ra(i)gazzo Vezzoli, La Lettura'', suppl. del ''Corriere della Sera'', 7 maggio 2017, pp. 26-27.</ref>
*Dopo otto stagioni, continue girandole di sentimenti e incroci sentimentali, pazienti in bilico tra la vita e la morte, gesti di generosità e sacrificio, salvataggi e vere carneficine ospedaliere, è ormai evidente che «[[Grey's Anatomy]]» rappresenta la perfetta e più compiuta incarnazione del melodramma nella televisione contemporanea: regole «di genere» oliate alla perfezione, con uno spruzzo di modernità che si esprime al meglio nella colonna sonora che oscilla tra il pop e l' indie americano.<ref name=grey>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/25/Grey_Anatomy_melodramma_perfetto_co_9_1201254054.shtml «Grey' s Anatomy» melodramma perfetto]'', ''Corriere della Sera'', 25 gennaio 2012, p. 47.</ref>
*E giusto per rimpiangere il tempo che fu, spiace che la finale degli Internazionali di Roma di tennis, trasmessa domenica da SkySport, non sia stata commentata da [[Gianni Clerici]] e [[Rino Tommasi]], i padri fondatori della moderna telecronaca a due. Le trasmissioni sportive devono molto ai due (i telecronisti di Sky sono tutti figli loro), inopinatamente spariti, e forse Roma avrebbe potuto rappresentare l'occasione per un grazie, per un congedo con l'onore delle armi.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_maggio_17/grasso-sabato-sera-in-tv-relitto-tristezza_858210de-8038-11e0-845d-a4559d849f1e.shtml Sabato sera in tv, un relitto di tristezza]'', ''Corriere.it'', 17 maggio 2011.</ref>
*{{NDR|Su [[Nicoletta Orsomando]]}} È stata l'annunciatrice della RAI per antonomasia, la personificazione della «[[Signorine buonasera|signorina buonasera]]». Il volto sereno, il sorriso imperturbabile, la dizione perfetta, l'eleganza discreta hanno conquistato la platea dei telespettatori. Nel corso degli anni ha condotto anche qualche rubrica di intrattenimento e ha partecipato come ospite a numerosi programmi.<ref>Da ''Addio signorina buonasera <small>Orsomando era l'annunciatrice simbolo della tv. Aveva 92 anni, il sorriso era promessa di felicità</small>'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2021.</ref>
*Ebbene sì, lo ammetto: «[[Non è la Rai]]» non mi piaceva, inutile fingere il contrario. […] Allora ero prigioniero di alcuni giudizi e di non pochi pregiudizi. Il programma in sé non era molto diverso dall’intrattenimento facile: cruciverbone, giochini telefonici, canzoni, balletti, discoteca, [[Enrica Bonaccorti]], [[Paolo Bonolis]]... Per l’esplosione delle cento adolescenti in costume, acerbe e maliziose, si parlava di lolitismo (pregiudizio), di traviamento (al ''[[Corriere della Sera|Corriere]]'' arrivavano decine e decine di lettere di genitori disperati e un critico alle prime armi ne era colpito), di strategia berlusconiana per intontire il Paese (altro pregiudizio), di deriva televisiva. Pareva che «Non è la Rai» fosse solo la risposta Fininvest a «I ragazzi del muretto» della Rai o alla «Piscina» di Alba Parietti. Tempi in cui per «L’istruttoria» di [[Giuliano Ferrara]] si parlava di Circo Barnum. I metri di paragone erano altri: «Avanzi», «Mai dire gol», per qualcuno anche «Twin Peaks».<ref name=Nonelarai>Da ''[https://www.corriere.it/spettacoli/21_settembre_05/non-rai-visto-gli-occhi-oggi-meritava-piu-elogi-51c20ff0-0e45-11ec-90a7-94fb0e4dd84c.shtml «Non è la Rai» visto con gli occhi di oggi: meritava più elogi <small>Il programma di Boncompagni, di cui si festeggia l’anniversario, era accompagnato da giudizi e pregiudizi, ma stava cambiando la tv</small>]'', ''corriere.it'', 21 settembre 2005.</ref>
*[[Antonello Falqui|Falqui]] e [[Guido Sacerdote]] erano stati negli Usa, avevano visto spettacoli nuovi, volevano proporli in Italia. Piccola parentesi: fondamentale è stato il sodalizio con Sacerdote, suo produttore e complice di tante scoperte. Guido era figlio di un ricco farmacista di Alba: per un po' proseguì l'attività paterna, ma poi abbandonò tutto, prima per seguire Remigio Paone e poi per entrare nella Rai di Milano come capo ufficio scritture. Insieme, [[Antonello Falqui|Antonello]] e Guido, girarono il mondo alla scoperta di «attrazioni» e inventarono il sabato sera della Rai.<ref>Citato in "Il regista che inventò il varietà in tv (con Mina e le Kessler)'', ''Corriere della Sera'', 22 luglio 2022.</ref>
*[[Fidel Mbanga-Bauna|Fidel Mbanga Bauna]] lavora per il Tg3 del Lazio. Nel 2003, fu il primo extracomunitario nero a presentarsi nelle liste di [[Alleanza Nazionale|Alleanza nazionale]] a Montecitorio. Il quotidiano La Padania diretto da Gigi Moncalvo titolò così: «Faccetta nera entra in Parlamento», ricevendo in cambio risentite reazioni.<ref name=Aldograsso/>
*Fra tutti i programmi culinari che la tv propone (sono tantissimi, segno che siamo passati dal cibo come nutrimento al cibo come linguaggio), «[[MasterChef Italia|MasterChef]]» è il più bello, il più attraente, il più vivace. La specialità della casa è la severità: finalmente qualcuno che ha il coraggio di essere rigoroso, esigente, inflessibile, come il magistrale Anton Ego, il critico enogastronomico di [[Ratatouille]]. I poveri di spirito confondono la severità con la cattiveria e così s'imbrogliano, preparano piatti di rara modestia, senza un briciolo di fantasia e di competenza.<ref name=surclass>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/14/MasterChef_surclassa_gli_altri_show_co_9_111014109.shtml MasterChef surclassa gli altri show culinari]'', ''Corriere della Sera'', 14 ottobre 2011, p. 71.</ref>
*[[Gianfranco Funari]] è stato l'ultimo romantico della televisione, convinto fino all'ultimo di poter cambiare il mondo apparendo. Nonostante le disillusioni, nonostante l'emarginazione. Funari ha sempre amato una televisione esagerata, gridata, popolare, persino al di sopra delle sue possibilità; ma questo era l'aspetto più affascinante, la sfida avventurosa ed eroica, l'azzardo impresso al suo modo di fare televisione. Per anni Funari è stato un parafulmine: quando si parlava di televisione spazzatura, dell'incagliarsi del video il riferimento era d'obbligo.<ref>Dalla prefazione di ''Il potere in mutande'' di Gianfranco Funari (con Morena Funari e Alessandra Sestito), Rizzoli, 2009. ISBN 978-88-17-03290-2</ref>
*«[[Gomorra - La serie|Gomorra. La serie]]» è una corsa spettrale, livida, notturna, che spaventa e seduce, come fosse il racconto di una civiltà esausta, senza redenzione.<ref name=gomorra>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/14_maggio_07/gomorra-serie-meglio-film-05d017a2-d5ab-11e3-8f76-ff90528c627d.shtml «Gomorra», la serie è meglio del film]'', ''Corriere.it'', 7 maggio 2014.</ref>
*''[[Gotham (serie televisiva)|Gotham]]'' [...] tiene Batman fuori dallo schermo e dagli eventi narrati, per concentrarsi su quanto è avvenuto prima, sulle origini del mito. L'idea del prequel però da sola non basta: se le scene e la fotografia sono molto curate, la scrittura e la recitazione non sono sempre all'altezza. E i richiamo costanti alla mitologia di Batman – si affacciano sullo schermo, ancora giovani o bambini, molti dei suoi futuri nemici: il Pinguino, l'Enigmista, Catwoman – sono forse l'indice più evidente di una narrazione che non trova appieno una sua originalità, ma è costretta a lanciare continue strizzate d'occhio ai fan per risultare interessante.<ref>Dal ''Corriere della Sera''; citato in ''[http://www.mediaset.it/quimediaset/rubriche/gotham_20073.shtml Gotham]'', ''Mediaset.it'', 10 novembre 2014.</ref>
*«[[Grey's Anatomy]]» è indubbiamente un prodotto «di genere», come lo è stato «E.R.», ma è anche una macchina narrativa che sembra non mostrare segni di usura e sa abbinare, molto più di altri telefilm, perfetta padronanza di racconto e capacità di rivolgersi a un pubblico ampio e popolare.<ref name=grey/>
*{{NDR|Su [[Romanzo criminale - La serie]]}} Ho guardato la prima puntata pieno di pregiudizi. Giunto infine alla dodicesima, devo ammettere invece che ci troviamo di fronte a uno degli esiti più riusciti della fiction italiana. La livida saga del Libanese, del Dandi, del Freddo, di Patrizia ha trovato una scrittura che finalmente esce dai canoni dell'agiografia all'italiana.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_gennaio_16/aldo_grasso_il_libanese_e_il_dandi_fiction_aa90b7f0-e39a-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml Il Libanese e il Dandi: fiction riuscita]'', ''Corriere.it'', 16 gennaio 2009.</ref>
*{{NDR|Sul [[Festival di Sanremo 2022]]}} Ho la sensazione che Sanremo stia sempre più diventando un gioco di socialità, invece che un gioco di società. Mi spiego: molti lo guardano per poterne parlare sui [[Social network|social]]. [...] Ecco: il coinvolgimento di [[Internet]] è un elemento che ha fatto aumentare gli ascolti che potevano crescere solo ringiovanendo il pubblico, visto che le altre fasce di età rimangono stabili e fidelizzate da diversi anni. [...] probabilmente le persone hanno la sensazione che la [[Pandemia di COVID-19|pandemia]] stia finendo e hanno voglia di divertirsi, di rincorrere l'allegria.<ref>Dall'intervista di Linda Varlese, ''[https://www.huffingtonpost.it/dossier/sanremo-2022/2022/02/03/news/aldo_grasso-8651705/ Aldo Grasso: "Il boom di Sanremo? La gente ha voglia di allegria. E il merito va soprattutto a Zalone"]'', ''huffingtonpost.it'', 3 febbraio 2022.</ref>
*''[[I segreti di Twin Peaks]]'' ha segnato un'epoca. Non solo televisiva. Ha simboleggiato l'inquietudine degli anni Novanta, cui ha offerto persino una colonna sonora, scritta da Angelo Badalamenti.<ref>Citato in Giorgio Nigra, ''[http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/lynch-ci-ripensa-niente-seguito-di-twin-peaks-20606/ Lynch ci ripensa: niente seguito di Twin Peaks]'', ''ilPrimatoNazionale.it'', 7 aprile 2015.</ref>
*Il [[cinismo]] è la crudeltà dei delusi: non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.<ref name=papi>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_maggio_04/cinismo-papi-ignoranza-grasso_f0dce4ce-5741-11df-8ce3-00144f02aabe.shtml Il cinismo di Papi sfrutta l'ignoranza]'', ''Corriere.it'', 4 maggio 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[How I Met Your Mother]]''}} Il costante lavoro sui dialoghi, sulla narrazione e sulle sue forme regala risate a più livelli e si aggiunge all'impeccabile recitazione degli attori (solo in parte limitata dal doppiaggio) e agli scontri tra le differenti visioni del mondo dei personaggi: dal protagonista Ted, architetto sognatore e romantico, a Robin, aspirante giornalista di origini canadesi, e alla «coppia perfetta» formata da Lily, insegnante d'asilo meno fragile di quanto sembri, e Marshall, avvocato e ragazzone un po' ingenuo. Mentre il vero «mattatore» resta Barney (un ottimo Neil Patrick Harris), sciupafemmine impunito.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_giugno_03/risate-a-piu-livelli-se-la-sitcom-e-originale_484ca9fc-8da0-11e0-b332-ace1587d6ad6.shtml Risate a più livelli se la sitcom è originale]'', ''Corriere.it'', 3 giugno 2011.</ref>
*Il fascino di questa [[Romanzo criminale - La serie (seconda stagione)|seconda serie]] sembra non consistere più nell'esplosione della violenza, nel racconto dei reati commessi dalla banda della Magliana; appare invece il desiderio di cogliere il «retroscena» del crimine, rivelare tutto ciò che è profondo, sempre sospeso tra la meschinità ([[il Freddo]], [[il Dandi]], Bufalo, Scrocchiazeppi si comportano da bulli di periferia) e la tragicità, tra lo squallore di una bar e le «mani sulla città».<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_20/a-fil-di-rete-aldo-grasso_d8017038-f475-11df-b9c7-00144f02aabc.shtml Romanzo criminale, sfida ambiziosa]'', ''Corriere.it'', 20 novembre 2010.</ref>
*Il mondo dello spettacolo dovrebbe farle un monumento, per tutta la strepitosa intelligenza, l'ironia acuminata, la grande sapienza che la [[Franca Valeri|Valeri]] ha sempre profuso: una voce salutare, grazie anche alla sua prosa amara, appena mascherata da un sorriso d'intesa.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_febbraio_01/grasso-fil-di-rete_d7c48216-2dcf-11e0-8740-00144f02aabc.shtml Franca Valeri: Rai le dedichi una serata]'', ''Corriere.it'', 1 febbraio 2011.</ref>
*Il [[Palio di Siena|Palio]] è forse la competizione più antitelevisiva che esista; per questo ha resistito per anni e conserva immutato il suo fascino. La gara in sé dura poco più di un minuto; è un minuto di fuoco dove i fantini si menano con il nerbo di bue, vengono disarcionati, rischiano di finire travolti dai cavalli. Il resto è un mistero che appartiene solo ai senesi. La Tv non può dare conto delle trattative segrete, delle congiure, della disinvoltura dei tradimenti, delle cerimonie criptiche che accompagnano la manifestazione. Non può dare un volto allo spirito feroce dei contradaioli. È solo sventolio di bandiere, folklore in costume, 50 minuti di snervante attesa nei preamboli dello stallo per un evento che si consuma in un baleno.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/04/Palio_dell_attesa_fascino_dell_co_0_9807043204.shtml Palio dell'attesa: il fascino dell'antitelevisione]'', ''la Repubblica'', 4 luglio 1998, p. 36.</ref>
*Il [[Palio di Siena|Palio]] è un rito che si ripete da secoli, sempre uguale, sempre liturgicamente rispettoso della tradizione ed anche degli intrighi sottobanco. Non è facile tradurlo in video: di veramente televisivo c'è la corsa, che dura poco più d'un minuto. Il resto è contorno, preparazione, lento caricamento della molla.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/agosto/17/svolta_ambientalista_della_festa_co_0_9508178266.shtml La svolta ambientalista della festa]'', ''la Repubblica'', 17 agosto 1995, p. 14.</ref>
*Il problema della [[Lorella Cuccarini|Cuccarini]] è che non è una cinicona come [[Maria De Filippi]] né una casinista come [[Simona Ventura]]. Lei ci crede veramente al ballo, all' impegno, al talento. A volte rischia di farsi coinvolgere emotivamente dalle storie che i ragazzi raccontano, fin troppo.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/18/Cuccarini_emozioni_talent_show_co_9_090418157.shtml Cuccarini, emozioni da talent show]'', ''Corriere della Sera'', 18 aprile 2009, p. 63.</ref>
* {{NDR|Su [[Pif]]}} Il suo è un giornalismo d'inchiesta innovativo che ha molta presa sul pubblico più giovane: quella di Pif si potrebbe definire un'antropologia ''light''.<ref>{{cita web |autore = Luca Aristodemo Gentile |url = http://www.cattolicanews.it/news-dalle-sedi-l-antropologia-light-di-pif |titolo = L'antropologia light di Pif |sito = [[Università Cattolica del Sacro Cuore]] |data = 10 aprile 2013 |accesso = 28 novembre 2014}}</ref>
*«[[Il testimone]]» di Pif è un compendio di osservazioni psicologiche più che sociologiche, sia che si parli di arte contemporanea o dell'oscuro cantante Fabio Roma. Da lui non bisogna pretendere discorsi sistematici, ma piccole osservazioni, graffi, discontinuità, una sorta di antropologia dell'inafferrabile e dell'incompiuto.<ref name=inafferabile>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2013/marzo/07/Pif_antropologia_dell_inafferrabile_co_0_20130307_6f91151a-86f1-11e2-be69-c13993ffdb2b.shtml Pif, antropologia dell'inafferrabile]'', ''Corriere della Sera'', 7 marzo 2013, p. 63.</ref>
*In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una [[Napoli]] che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti).<ref name=stran>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_02/tv-strani-effetti-grasso_1c14236c-3e2b-11df-b5a6-00144f02aabe.shtml Quando la tv crea strani effetti]'', ''Corriere.it'', 2 aprile 2010.</ref>
*[...] In «[[Covert Affairs]]» lo spionaggio subisce un processo di «soapizzazione», il punto di vista della protagonista femminile tinge tutto di rosa e anche il racconto dei retroscena del funzionamento della macchina dell'intelligence vira presto verso la descrizione degli intrecci di coppia tra gli agenti segreti, a partire da quelli di cui è protagonista il direttore dell'agenzia Arthur Campbell ([[Peter Gallagher]]), che ha tutta l'aria di essere più esperto in armi di seduzione che in armi convenzionali.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_maggio_28/Lo-spionaggio-in-versione-soap_812cbe14-88ec-11e0-9363-be870bec5f6b.shtml Lo spionaggio in versione soap]'', ''Corriere.it'', 28 maggio 2011.</ref>
*In Italia, per ragioni economiche, il [[talent show|talent]] diventa una sorta di lungo reality, con serate interminabili, liti continue, giudici che rubano spazio ai concorrenti. [...] Il talent italiano crea ascolto ma non scrittura.<ref name=talent>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_maggio_31/tv_talenti_nascosti_2989fa62-4db8-11de-891f-00144f02aabc.shtml Talent Show, l'ultima svolta tv, ora vince chi riconquista i giovani]'', ''Corriere.it'', 31 maggio 2009.</ref>
*In molti considerano la [[Parigi-Roubaix|Roubaix]] come l'ultima follia del [[ciclismo]] moderno, con quel gruppo di amatori che ogni anno ripristina i tratti di pavé, copre le buche con aguzzi cubi di pietra, pulisce stradine buone sole per i carriaggi. La Parigi-Roubaix è l'enfer du Nord, è meravigliosa insensatezza, è leggenda.<ref>Da ''[https://www.corriere.it/sport/21_ottobre_03/parigi-roubaix-vinta-colbrelli-ultima-follia-ciclismo-piu-avvincente-un-copione-vero-71d89232-2484-11ec-89bc-6ae28c3c6849.shtml Parigi-Roubaix vinta da Colbrelli: l'ultima follia del ciclismo più avvincente di un copione vero]'', ''Corriere.it'', 3 ottobre 2021.</ref>
*In [[Pif]] c'è un po' dello spirito buonista, dell'atteggiamento ex {{sic|equo}} solidale di Mtv, ma la sua indagine sulle malattie mentali è curiosa, piacevole, intelligente. Pif ribadisce un concetto fondamentale: nel racconto l'importante è il punto di vista e ogni punto di vista rappresenta anche una scelta morale.<ref name=ment>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/dicembre/05/Pif_con_intelligenza_tra_malati_co_9_081205114.shtml Pif, con intelligenza tra i malati mentali]'', ''Corriere della Sera'', 5 dicembre 2008, p. 61.</ref>
*In [[Televisione|tv]] ormai la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro.<ref name=stran/>
*{{NDR|Su [[Daniela Santanchè]]}} Indomita groupie.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/politica/12_luglio_15/grasso-minetti-padiglione-italia_51559dce-ce40-11e1-9b00-18ac498483bd.shtml Il legittimo impedimento affondò la bella Nicole]'', ''Corriere.it'', 15 luglio 2012.</ref>
*L'aspetto più piacevole di «[[MasterChef Italia|MasterChef]]» è proprio il suo andamento narrativo: il programma si struttura come un racconto, non sempre a lieto fine. Non possono adesso mancare i giudizi sui tre chef (pan per focaccia), ma solo da un punto di vista mediologico. [[Bruno Barbieri|Barbieri]] è falsamente paterno e discretamente noioso; l'ombroso Cracco vorrebbe essere il nostro [[Gordon Ramsay]] ma non ne ha né il carisma né l'antipatia, è prigioniero della sua caricatura; [[Joe Bastianich|Bastianich]] è il meno stellato dei tre, ma alla fine risulta il più simpatico e il più televisivo.<ref name=surclass/>
*{{NDR|Su ''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]''}} L'idea di fondo è di situare la storia su piani diversi, non importa se pubblici o privati, se realistici o puramente immaginari. L'importante è che le sequenze siano montate seguendo una partitura musicale e che a ogni momento di sentenziosità clinica o di drammaticità ne corrisponda uno di decostruzione retorica e satirica. [...] quando i medici vengono a contatto coi pazienti o con gli infermieri scaturiscono scintille, reazioni improprie e incontrollate, errori, sarcasmi e diagnosi da brivido.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/05/ironia_dei_medici_Mtv_co_0_030405192.shtml L'ironia dei medici di Mtv]'', ''Corriere della Sera'', 5 aprile 2003, p. 39.</ref>
*L'intuizione di Casaleggio padre è stata proprio quella di mettere in connessione sulla Rete persone «inattive e frustrate», dando loro il movimento che gli mancava, il [[Movimento 5 Stelle|M5S]]. Adesso però finiscono per essere troppo attivi.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/padiglione-italia-grasso/17_aprile_08/de-masi-parla-lavoro-teorizza-l-ozio-e614e850-1c94-11e7-a92d-71d01d371297.shtml De Masi parla di lavoro (e teorizza l'ozio)]'', ''Corriere.it'', 9 aprile 2017.</ref>
*La comicità vera di "[[Cascina Vianello]]" nasce proprio dall'impatto fantasioso con il nuovo ambiente in cui i due si sono trasferiti per ritrovare la pace.<ref name=CascinaVianello>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/20/Cascina_Vianello_due_passi_Arcore_co_0_96092013738.shtml Cascina Vianello a due passi da Arcore]'', ''Corriere della Sera'', 20 settembre 1996, p. 35.</ref>
*La disputa più avvincente era questa: la famosa coppia Arbore-Boncompagni non lavorava più insieme e in molti credevamo (critici ben più titolati di me) che la «tv intelligente» fosse prerogativa del primo e il suo contrario del secondo (senza capire che quella spudoratezza stilistica stava cambiando la tv, nel suo profondo). E poi i giornali erano pieni della cerimonia che ogni giorno si ripeteva davanti agli studi della Safa Palatino, a Roma. Centinaia di ragazze che aspiravano a far parte del cast, madri agguerrite che cercavano di imporle o di trascinarle via, interventi di psicologi e sociologi, il ''Telefono Azzurro'' bollente. Difficile non tenerne conto.<ref name=Nonelarai/>
*«La pupa e il secchione» è il trionfo della rassegnazione: salvo i concorrenti, sono tutti rassegnati. Anche noi. Rassegnati a [[Enrico Papi|Papi]], rassegnati a [[Paola Barale]], rassegnati a questa [[Televisione|tv]].<ref name=papi/>
*[...] la serie [di ''[[Gomorra - La serie|Gomorra]]''] ha questo di sconvolgente: l'inchiesta di [[Roberto Saviano]] raccontava il male generato dalla criminalità organizzata; qui, invece, il male perde i contorni rassicuranti dell'estraneo e ne acquista di più familiari, quelli che ci appartengono. Tutto ciò è merito della scrittura capace di trasformare le vele di Scampia in una lunga veglia nelle tenebre, in un'intollerabile monotonia del male.<ref name=gomorra/>
*{{NDR|Su ''[[White Collar]]''}} La serie è divertente, ben costruita anche se a volte lo stile meriterebbe di essere ingravidato da contenuti un po' più sostanziosi.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/giugno/25/Guardia_ladro_Patto_che_funziona_co_9_100625110.shtml Guardia e ladro Patto che funziona]'', ''Corriere della Sera'', 25 giugno 2010, p. 71.</ref>
*La serie [di ''[[Romanzo criminale - La serie|Romanzo criminale]]''] parte dall'uccisione di Giorgiana Masi, freddata da un colpo di pistola a Ponte Garibaldi per ricostruire le avventure della banda della Magliana, in un intreccio oscuro fra servizi segreti e criminali comuni, fra l'immaginario spaesato di [[Rino Gaetano]] e quello ben più radicato di [[Franco Califano]].<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/12/Romanzo_criminale_serie_batte_film_co_9_081112109.shtml Romanzo criminale: la serie batte il film]'', ''Corriere della Sera'', 12 novembre 2008, p. 53.</ref>
*{{NDR|Su ''[[NCIS - Unità anticrimine]]''}} La serie ha questo di singolare: non raggiunge mai vette eccelse di scrittura anche se lo standard professionale rimane alto; a differenza di «Jag» mescola un po' i generi (i morti parlano come proiezione dei vivi) e al dramma si unisce una buona dose di umorismo, per raccontare le dinamiche spesso complesse di una squadra investigativa costretta a operare in condizioni di stress (nei rapporti interpersonali, tuttavia, si notano alcuni cedimenti); i temi trattati sono sempre molto interessanti. Tocca infatti alla serialità introdurre nell'immaginario popolare argomenti che forse in passato sono stati sottovalutati.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/28/Ncis_Nessuna_Vetta_Standard_Alto_co_9_070328105.shtml Ncis, Nessuna Vetta ma Standard Alto]'', ''Corriere della Sera'', 28 marzo 2007, p.47.</ref>
*{{NDR|Su ''[[MacGyver]]''}} La serie, una delle poche che rilegge con ironia il genere degli «eroi senza paura», ha ottenuto un buon successo anche in Italia, dove è stata trasmessa sulle reti Fininvest.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref>
*La [[televisione]] ha assunto il pollaio come modello di civiltà.<ref>Da ''Al paese dei Berlusconi'', Garzanti, 1993.</ref>
*La [[Televisione|tv]] premia, indifferentemente, chi la venera come chi la irride. Basta saperla servire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/01/Perche_premia_Piero_Chiambretti_co_9_100501092.shtml Perché la tv premia Piero Chiambretti]'', ''Corriere della Sera'', 1 maggio 2010, p. 69.</ref>
*Lo spettacolo sportivo si dimostra ancora una sede particolarmente adatta per inscenare i drammi formali che assillano i sogni di una comunità, perché ogni singola gara rappresenta un paradigma, più o meno riuscito, che serve a regolare e conciliare le molte contraddizioni che attraversano la società in cui viviamo. Succede però che ora, specie con la Tv, lo sport rimanga sovente vittima della sua stessa messa in scena, del suo simulacro.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/31/Tadini_rilancia_eleganza_Gianni_Clerici_co_0_9901312861.shtml Tadini rilancia l'eleganza di Gianni Clerici]'', ''Corriere della sera'', 31 gennaio 1999, p. 30.</ref>
*Lo sviluppo delle telecomunicazioni ha creato un mondo mediato e iperconnesso e ha costretto noi che lo abitiamo a fare i conti con confini non più locali, ma globali, cambiando anche le regole con cui definiamo il nostro senso di appartenenza a una comunità. Per ora, questa appartenenza si manifesta specialmente attraverso la sofferenza e l'orrore. Una sterminata comunità mediale tenuta insieme dallo spavento.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/29/dal_Vulcano_alla_Macchia_marina_co_9_100429089.shtml Dal Vulcano alla Macchia marina Uniti dalle Tragedie (Mediatiche)]'', ''Corriere della sera'', 29 aprile 2010, p. 42.</ref>
*[[Daniele Luttazzi|Luttazzi]] è il più colto e caustico fra i nostri comici. L'unico in grado di conciliare l'epica satirica e la visionarietà.<ref>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/04/libro_Luttazzi_riscatta_cagnara_dello_co_0_0108047536.shtml ''Il libro di Luttazzi riscatta la cagnara dello show''], ''Corriere della sera'', 4 agosto 2001, p. 39.</ref>
*«[[MasterChef Italia|Masterchef]]» conferma che il famigerato genere del reality sta attraversando una trasformazione interessante, vista all'opera anche con «Pechino Express»: si sperimenta oltre la diretta, oltre il televoto. Il raffinato lavoro di montaggio alla base di questi nuovi esempi permette di raccontare i concorrenti e le loro vicende in modo meno «grezzo», più pensato e interessante, dispiegando lungo le puntate una narrazione seriale anche complessa.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/22/Cosi_Masterchef_trasforma_reality_co_0_20121222_1698fa5a-4c03-11e2-86d8-0617dbacd128.shtml Così «Masterchef» trasforma il reality]'', ''Corriere della sera'', 22 dicembre 2012, p. 71.</ref>
*{{NDR|Riferito al film ''[[L'attimo fuggente]]''}} Molto riconoscibile la voce del professor John Keating, ovvero di [[Robin Williams]] che, citando [[Walt Whitman]], insegna ai ragazzi molto più che delle nozioni: insegna ad apprezzare la vita, la bellezza, la poesia.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/17/attimo_fuggente_diventa_occasione_per_ce_0_20140217_bc27c692-97a0-11e3-9d91-25e51c2150f5.shtml Se «L'attimo fuggente» diventa l'occasione per celebrare l'Ipad]'', ''Corriere della Sera'', 17 febbraio 2014, p. 15.</ref>
*Negli ultimi 30 anni la tv generalista ha «inventato» tre grandi generi: il talk show, il [[reality show|reality]], il [[talent show]]: intimamente legati tra loro, sia pure con caratteristiche differenti. Il talk è servito soprattutto per dare voce a chi aveva difficoltà ad apparire in tv e a traghettare la famosa «gente» da un ruolo passivo a uno più attivo; il reality è il post-moderno di massa, l'assoluta indistinzione tra tv e realtà, «tra realtà bruta e realtà formatizzata» (Walter Siti); da una costola del reality è nato il talent, che paradossalmente ha il compito di riportare la professionalità in tv, dopo anni in cui sono salite alla ribalta molte persone «senza mestiere», al più fenomeni da baraccone. Il talent show, la cui forma iniziale risalirebbe alle gare nei college, ha avuto la sua consacrazione al cinema con Fame ([[Saranno famosi]], 1980), storia di alcuni studenti della High School of Performing Art di New York che, a sua volta, ha dato origine alla omonima serie tv (1982), la vera matrice di tutti i format del genere: American Idol, Pop Idol, The X Factor, Popostars, Operación Triunfo, Amici, X Factor, Ti lascio una canzone, ecc.<ref name=talent/>
*Nel programma «[[Il testimone]]», giunto intanto alla quarta stagione, Pif ha sempre intervistato illustri sconosciuti, gli piaceva fare l'antropologo dei non famosi, il curioso dello sconosciuto.<ref name=pif>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/07/Pif_intervista_vip_star_lui_co_9_110407124.shtml ''Pif intervista i vip ma la star è lui''], ''Corriere della sera'', 7 aprile 2011, p. 63.</ref>
*Nella ''paleo-TV'' (anni '50 e '60), le rubriche librarie hanno un atteggiamento pedagogizzante verso il pubblico, tipico di tutta la televisione di quegli anni. [...] Nasce la figura del divulgatore di libri e assume le sembianze di [[Luigi Silori]], ex assistente di [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], docente di letteratura italiana contemporanea nell'ateneo genovese, come tiene a precisare il ''Radiocorriere'': «Viene dalle fila della cultura universitaria, ma non ritiene illegittima questa partecipazione della letteratura alla vita, questa riscoperta comunicazione tra l'uomo e il suo libro». Le trasmissioni di Silori sono delle sfilate, delle passerelle di uomini e libri; è anche l'unico conduttore di trasmissioni sui libri cui sia concesso il privilegio di frequentare il palinsesto serale.<ref>Da ''Il libro e la televisione. Storia di un rapporto difficile'', ERI, 1993, p. 140. ISBN 88-39-70801-4</ref>
*Non capisco come [[Gerry Scotti]], dopo aver accettato (immagino non per beneficenza) di condurre tre o quattro programmi, di dirigere una radio, di fare il testimonial per più ditte, possa lamentarsi di essere sfruttato da Mediaset. Ha persino confessato di essere ricorso alle vie legali per mettere un freno a questa sovraesposizione. Naturalmente la confessione è avvenuta durante la presentazione alla stampa di un suo nuovo programma, «Paperissima».<ref name=bonolis>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_dicembre_19/grasso_fil-di-rete-alibi-bonolis-scilipoti-radio_fa61a9aa-0b49-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml Gli alibi di Bonolis e Scilipoti alla radio]'', ''Corriere.it'', 19 dicembre 2010.</ref>
*Non capisco come [[Paolo Bonolis]], quello di «Ciao Darwin» e di «Chi ha incastrato Peter Pan?», possa andare in un'università a dire che certa tv ha contribuito a corrompere il nostro Paese. Lui dov'era? Ma, ancora di più, non capisco come il pubblico degli studenti – un incontro promosso da Sinistra universitaria alla Statale di Milano – scenda in piazza a protestare contro la [[Mariastella Gelmini|Gelmini]] e, intanto, si beva gli alibi di Bonolis.<ref name=bonolis/>
*«Non è la Rai» è stata una trasmissione che ha rappresentato uno spartiacque: nel modo di fare televisione, nel modo di vederla, nel modo di rappresentare la spensieratezza. Ma è stata anche la trasmissione con cui una generazione di ragazze e ragazzi ha chiuso il suo rapporto con il mezzo. Per questo, a rivederla, conserva i caratteri di una grande festa e insieme di un lungo addio. Internet avrebbe spento ogni desiderio di rispecchiarsi in quel totem domestico così "arcaico". In apparenza, sembrava un programma senza copione, senza regia (come poi sarebbe stata tanta televisione a venire), in realtà Gianni Boncompagni è stato uno dei primi registi a capire che la televisione bastava a sé stessa, che era in atto un processo di disintermediazione, che [[Ambra Angiolini|Ambra]] sarebbe stata più interessante di Enrica Bonaccorti o di Paolo Bonolis. Bastava crearle le condizioni di esprimersi direttamente ai suoi coetanei.<ref name=Nonelarai/>
*Per tutti gli anni '60 e '70, [[Walter Cronkite|Cronkite]] ha incarnato l'esempio di giornalismo anglosassone: controllare il potere stando dalla parte della gente, acquisire grande credibilità, ascoltare sempre più campane, separare i fatti dalle opinioni ma in una versione nuova, televisiva. L'anchorman è la guida dello spettatore nella selva delle notizie, è il suo punto di riferimento, la sua luce nella notte. Di più: Cronkite era l'informazione televisiva; grazie a lui il mezzo, in quanto a stima, ha fatto passi da gigante.<ref>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/19/uomo_piu_fidato_America_Che_co_8_090719033.shtml ''«L'uomo più fidato d'America» Che pianse per la morte di JFK''], ''Corriere della sera'', 19 luglio 2009, p. 10.</ref>
*[[Pif]] è l'unico intervistatore che quando fa le domande ride di gusto. Tanto che un intervistato, un simpatico disagiato mentale, gli dice: «Tu potresti essere uno dei nostri». Pif è l'unico intervistatore che fa le domande e le accompagna con i sottotitoli, per paura che lo spettatore non capisca. Pif è l'unico intervistatore che al termine della sua inchiesta ammette candidamente: «Quel che ho capito è che c'è molto da capire». <ref name=ment/>
*[[Pif]] ha una tecnica di corteggiamento del tutto particolare: non è un pedinatore, non è un vendicatore, non è un comico prestato al sociale. Per ribaltare ai nostri occhi il mondo che descrive, si fa prima complice, mette in mostra la propria finta sprovvedutezza, affila le armi senza mai mostrarle.<ref name=inafferabile/>
*[[Pippo Baudo|Pippo]] è [[Festival di Sanremo|Sanremo]], Sanremo è Pippo. Nessuno come lui sa interpretare lo spirito del Festival, scegliere le canzoni adatte al Festival, rappresentare il [[pubblico]] che segue il Festival.<ref>Da [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2007/03_Marzo/04/pagelle.shtml ''Le pagelle di Sanremo''], ''Corriere.it'', 4 marzo 2007.</ref>
*Prendendo a pretesto la vita degli altri, [[Pif]] racconta se stesso: mette in gioco la sua persona, la sua psicologia, la sua indole. Spontaneamente o artificiosamente non è dato sapere, ma poco importa.<ref name=pif/>
*{{NDR|Su [[Mario Capanna]]}} Quando le rivoluzioni finiscono lasciano dietro solo una schiera di reduci e di burocrati. Noi abbiamo avuto una specie di rivoluzione, il mitizzato ‘68, che si è lasciata alle spalle un impiegato fedele. Di più: un parastatale della rivolta, un ufficiale di scrittura di quegli anni «formidabili». Ogni volta che interviene dimostra che la sorte di chi si è ribellato troppo è la sottomissione a un’idea fissa.<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/cronache/16_dicembre_17/mario-capanna-sessantotto-come-professione-5797a9fc-c49f-11e6-bdd5-b215bf22a380.shtml Mario Capanna, il sessantotto come professione]'', ''Corriere.it'', 17 dicembre 2016.</ref>
*Quando si dice avere nerbo: Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da Viale Mazzini dopo le escandescenze dello scrittore nella puntata di mercoledì sera: «Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali». Busi non metterà più piede in Rai (gli restano sempre gli studi Mediaset). […]«Una clausola mi imponeva di non parlare in modo offensivo di politica e di religione. Ho preteso che venisse tolta. Altrimenti cosa dovrei dire tutto il giorno? Cip-cip?»<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_marzo_19/busi-radiato-dalla-rai-ipocrisie-annunciate-aldo-grasso_f41a523a-3328-11df-82b0-00144f02aabe.shtml Busi radiato dalla Rai. Ipocrisie annunciate]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2010.</ref>
*Questa nostra società variamente descritta, e giustificata, come postmoderna, neobarocca, «copia e incolla», virtuale, vive sostanzialmente sulla [[citazione]]. Buona parte della cultura pop, dai libri alle canzoni, è tutta un blob. La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un'epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione. Temi, figure, pulsioni migrano da un territorio all'altro cambiando, nel passaggio, se stessi e lo scenario che li accoglie.<ref>Da [http://www.corriere.it/spettacoli/10_giugno_12/luttazzi_e481664e-762e-11df-9eaf-00144f02aabe.shtml ''Luttazzi, gag copiate: ma così fan tutti''], ''Corriere.it'', 12 giugno 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Neon Genesis Evangelion]]''}} Questo anime del 1995 sembra a prima vista simile a mille altre serie giapponesi. In realtà, l’ideatore e regista [[Hideaki Anno]] lavora sui cliché del genere robotico, caricandoli di nuovi e complessi significati. L’impatto è tale che in Giappone si citano a proposito dell’anime [[Sigmund Freud|Freud]] e [[Kierkegaard]] e per la prima volta l’animazione televisiva è considerata una forma d’arte. La serie coglie nel segno realizzando un approfondito ritratto della giovane generazione nipponica: i ragazzi giapponesi si riconoscono in [[Shinji Ikari|Shinji]], [[Rei Ayanami|Rei]] e [[Asuka Sōryū Langley|Asuka]], nel loro trascinarsi senza uno scopo, nella loro paura di crescere, nella loro disperata ricerca di approvazione. Di episodio in episodio l’atmosfera si fa sempre più cupa e angosciosa, grazie anche alla splendida regia di Anno, mentre parallelamente ai dilemmi esistenziali dei personaggi si dipana una trama complessa, che riguarda lo stesso futuro del genere umano, con riferimenti alla [[Bibbia]] e alla [[Cabala]] ebraica. I pericoli della scienza, utilizzata dall’uomo per perfezionare sé stesso, erano già stati affrontati ne ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra|Il mistero della pietra azzurra]]'' dallo studio Gainax, fondato da Anno e da altri animatori nel 1984. Negli ultimi due episodi di ''Evangelion'', Anno si concentra sul percorso interiore di Shinji, uscito dal suo guscio e pronto ad affrontare il mondo e gli altri. Questo atipico finale ha lasciato perplessi i fan giapponesi, tanto che Anno ha realizzato un altro finale in due film per il grande schermo ancora inediti in Italia. La difficile età dell’adolescenza, affrontata in materia meno drammatica ma non per questo meno approfondita, è al centro anche di un altro anime targato Gainax-Anno, ''[[Le situazioni di Lui & Lei]]'', trasmesso sempre da MTV.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref>
*Sembra quasi un paradosso ma spesso si fa fatica a trovare un romanzo moderno o un film che sia più interessante di un buon [[serie televisiva|telefilm]]. C'è in giro, ad esempio, un'opera che rappresenti un viaggio metafisico fra i segreti del Male più avvincente di ''[[I segreti di Twin Peaks|Twin Peaks]]''?<ref>Da ''Prima lezione sulla televisione'', Laterza, [https://books.google.it/books?id=_hSODAAAQBAJ&pg=PT35 p. 35]. ISBN 88-581-0305-X</ref>
*Sembrerà paradossale, ma la cucina è solo un pretesto: la vera forza di «[[MasterChef Italia|Masterchef]]» è nella sua attenta costruzione, nella meticolosa miscela di tutti gli «ingredienti» narrativi. Le storie di un gruppo di personaggi, che da perfetti sconosciuti diventano persone per cui (e con cui) soffriamo, aspettando il verdetto delle prove. La perizia del montaggio, che miscela la frenesia delle gare con le riflessioni dei «confessionali», e ci fa dimenticare che, a differenza di altri talent, qui tutto si è già compiuto e non possiamo intervenire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/09/Ingredienti_narrativi_sale_Masterchef_co_9_111209082.shtml Ingredienti narrativi: il sale di Masterchef]'', ''Corriere della Sera'', 9 dicembre 2011, p. 63.</ref>
*«Signore e signori, buonasera... ». Per non farsi mancare nulla, la Rai ha ritenuto che il suo primo annunciatore maschile dovesse anche essere di colore: un segno dei tempi, come si dice, sia in senso semiologico che in quello sociologico. Ma che fatica: per diventare «signorino buonasera», [[Livio Beshir]] si è laureato con lode in Scienze della Comunicazione, è diventato giornalista pubblicista, ha vinto una borsa di Studio Erasmus alla Facoltà di Scienze Sociali della Sorbonne di Parigi, ha studiato tecniche recitative al [[Living Theatre]] e conta al suo attivo esperienze di lavoro nel teatro, nella tv, nel cinema e nella pubblicità.<ref name=Aldograsso>Da
''[https://www.corriere.it/cronache/09_luglio_05/annunciatrice_beshir_grasso_f272f48c-6934-11de-b037-00144f02aabc.shtml Dall’annunciatrice Nicoletta a Beshir / I volti della tv che raccontano l’Italia <small>Papere e imitazioni alla Noschese, l’era (finita) delle signorine buonasera. Oggi il debutto di Livio</small>]'', ''corriere.it'', 5 luglio 2009.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Sant'Antonio di Padova (film)|Sant'Antonio di Padova]]''}} Sospeso tra la citazione pasoliniana (l'imbarazzante invenzione di Giulietto) e una più naturale propensione alla raffigurazione zeffirelliana, il lavoro di Marino ci restituisce [...] un santo incerto e legnoso, intellettuale e miracolistico, ossessionato dal peccato di vanagloria e stretto nell'umiltà francescana.<ref>Dal ''Corriere della Sera'', 3 aprile 2002; citato in ''[https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/sant-antonio-di-padova/52945/ Sant'Antonio di Padova]'', ''cinematografo.it''.</ref>
*Sul Mortirolo (quota 1854) è nato il mito di [[Marco Pantani]], quando il 5 giugno 1994 salutò tutti e andò in fuga nell'ultima parte della salita, passando in vetta con 10 minuti su Nelson Rodriguez, primo degli inseguitori.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/cultura/17_aprile_26/giro-d-italia-libro-volume-giacomo-pellizzari-29d373b8-2aa0-11e7-aac7-9deed828925b.shtml Aristotele in fuga sullo Stelvio. Lo spirito vitale del Giro d'Italia]'', ''Corriere.it,'' 26 aprile 2016</ref>
*{{NDR|Sulla [[cazzimma]]}} [...] termine napoletano che sta a significare un atto di sottile perfidia nei confronti del prossimo.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_giugno_16/bellucci_dalema_grasso_bbfd120e-5a46-11de-8451-00144f02aabc.shtml Bellucci e D'Alema: fisiognomica della tv]'', ''Corriere.it'', 16 giugno 2009.</ref>
*Visto in Tv, il [[Palio di Siena]] è solo il palio dell'assurdo.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/17/una_cronaca_dell_assurdo_co_0_9308174946.shtml Ma in Tv è una cronaca dell'assurdo]'', ''la Repubblica'', 17 agosto 1993, p. 11.</ref>
*[[Wikipedia]] fonda il suo sogno su un altro sogno: il senso di responsabilità di una comunità scientifica. E ai sogni, ogni tanto, bisogna crederci.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_aprile_25/wikipedia-un-sogno-a-cui-bisogna-credere-aldo-grasso_e211e69a-5040-11df-a78b-00144f02aabe.shtml Wikipedia, un sogno a cui bisogna credere]'', ''Corriere.it'', 25 aprile 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Cascina Vianello]]''}} Sandra e Raimondo hanno la grazia di un vino novello: leggeri, moderatamente effervescenti si lasciano sempre "bere". E siccome il vitigno da cui provengono è nobile, riescono a trasformare una trama esile e vaga (di Avellino, Consarino e Continenza) in una occasione di sincero divertimento.<ref name=CascinaVianello />
==''Storia della televisione italiana''==
===[[Incipit]]===
Questo libro nasce da un desiderio: restituire alla televsione italiana la sua dignità di apparato simbolico. La maggior parte degli scritti finora dedicati alla televisione ha quasi sempre privilegiato gli aspetti politici, economici, strutturali: serrate analisi sul potere politico, stringenti interrogatori sui «modi di produzione», minuziosi atti d'accusa sul ruolo della programmazione. Tutti interessanti, documentati, bene argomentati ma prigionieri di una dimenticanza: i programmi.
===Citazioni===
*[[Filiberto Guala]], il cui compito principale era quello di aprire la porta della televisione alla [[Democrazia Cristiana]] e, detto meno brutalmente, alla tradizione culturale del cattolicesimo. (p. 17)
*{{NDR|Su Filiberto Guala, amministatore delegato della Rai dal 1954 al 1956}} Due le impronte principali da lui lasciate: lo svecchiamento dell'azienda ancora molto torinese (con dirigenti Eiar e austeri signori liberali che si volevano occupare solo di prosa) e il reclutamento dei nuovi funzionari attraverso un celebre corso di addestramento. (p. 85)
*Nel 1960 Guala, dopo aver annunciato ai familiari che si concedeva una vacanza, entrò come novizio nel monastero trappista delle Frattocchie, alle porte di Roma. (p.85)
*{{NDR|Su [[Silvio Noto]]}} Entra a far parte della Compagnia della Rivista della Rai e poco dopo diventa uno dei più popolari divi dei primi ruggenti anni televisivi: ''Primo applauso'', ''Album di famiglia'' e il grande successo di ''Telematch'' assiema a [[Enzo Tortora]]. (p. 85)
*{{NDR|Su Silvio Noto}} Presentatore, attore, showman, il suo vero pezzo forte è il mimo, un mimo condito di umorismo e di una tipica gestualità meridionale sposata all'esperienza teatrale che gli permette di girare più di venti film accanto ai nomi celebri del cinema commerciale di allora: [[Walter Chiari]], Billi e Riva, Villa. (p. 85)
*Dagli anni Settanta, Noto ha chiuso ogni rapporto con la Rai ma ha continuato a fare spettacoli nelle TV commerciali. (p. 85)
*''[[Campanile sera]]'' è indubbiamente l'invenzione più squisitamente italiana della Rai; da una parte c'è il recupero di tutto un armamentario radiofonico, ben collaudato, di giochini, prove di abilità pratica alla portata di tutti, dall'altra l'idea di passare alla partecipazione individuale al gioco a quella collettiva. (p. 130)
*Con ''Campanile sera'' si innesca il meccanismo di amplificazione televisiva e dalla partecipazione individuale si passa a quella di massa, con la fatidica «manina» che, non appena viene inquadrata, si agita frenetica per inviare saluti a zii, nonni e parenti in genere. (p. 130)
*A conti fatti, non dovremmo considerare ''Campanile sera'' come una delle componenti del cosiddetto «miracolo economico»? Premi in denaro non ce ne sono (ai concorrenti convocati a Milano vengono solo rimborsate le spese di viaggio), quello che conta è poter fare bella figura in TV, essere orgogliosi del proprio Campanile davanti a tutta la Nazione; nessuno, quindi si vergogna di vivere e partecipare in prima persona al gioco e la provincia può esprimere così quel senso di coralità e unità che ha finora custodito tra la sua gente. (p. 131)
*{{NDR|Su ''[[Giovanna, la nonna del Corsaro Nero]]'', programma della Rai del 1961}} La domenica pomeriggio, dal 19 novembre, arriva sui teleschermi la «nonnina sprint, più forte di un bicchiere di gin». Si tratta di [[Anna Campori]] protagonista della rivista musicale di Vittorio Metz che affronta in incredibili avventure il pirata Morgan, battendolo a braccio di ferro, il capitano Kid, piegandolo con la spada e il pirata Barbanera, vincendolo con la pistola. Il nipote Corsaro Nero è interpretato da Roberto Villa, e le coreografie sono di Susanna Egri e la regia di Alda Grimaldi. Nicolino, forse il personaggio più strepitoso di questa saga della [[TV dei ragazzi]], è interpretato da [[Pietro De Vico]]. (p. 139)
*È la «signora» della TV italiana. Non più solo annunciatrici o vallette, le donna, grazie a [[Enza Sampò]], al suo volto sereno e rassicurate, alla sua immagine di donna sobria ed efficiente, capace di pensare e parlare, trovano in video nuove strade televisive. (p. 142)
*{{NDR|Sulle [[Gemelle Kessler]]}} Ballerine, show-girl, Alice ed Ellen (Lipsia, 28 agosto 1936), fanno il loro ingresso nella TV italiana con ''Giardino d'inverno''. Poi partecipano a ben sei serie di ''Studio Uno'' e a ''Canzonissima '69''; tornano in TV nel 1980 con ''Kessler Kabaret''. Alcune sigle dei loro programmi sono diventate famosissime, come «La notte è piccola per noi», «Da-da-umpa» e «Pollo e champagne». (p. 143)
*{{NDR|In riferimento al programma televisivo ''Scala reale''}} [[Peppino De Filippo]], per la prima volta nelle vesti di giudice di gara e presentatore, porta in televisione la macchietta [[Gaetano Pappagone|Pappagone]] e la sua arguzia napoletana. (p. 193)
*{{NDR|Su [[Alighiero Noschese]]}} Quando si toglie la vita con un colpo di pistola (era ricoverato in una clinica romana) stava preparando lo spettacolo ''L'inferno può attendere''. (p. 230)
*{{NDR|Su Alighiero Noschese}} Le sue imitazioni più riuscite restano quelle di [[Ugo La Malfa]], [[Giovanni Leone]], [[Amintore Fanfani]], la [[Regina Elisabetta II|regina Elisabetta]], [[Moshe Dayan]], [[Marco Pannella]], [[Ruhollah Khomeyni|Khomeini]]... (p. 230)
*Chi era Alighiero Noschese? È difficile definirlo. Un parodista, un mimo, un fantasista? O soltanto un prodigioso imitatore? O, più semplicemente e profondamente, un attore? (p. 230)
*[[Alighiero Noschese|Noschese]] era tutto. Un trasformista, un acrobata della voce; nella selva dei tipi e dei personaggi reali, un camaleonte che si mimetizzava non tanto con l'ambiente quanto con ogni tronco umano sul quale scegliesse di posarsi, sanguisuga fantastica, vampiro dei comportamenti e delle mimiche altrui. (p. 230)
*{{NDR|Su ''[[L'altra domenica]]''}} La più mitica e sorprendente delle trasmissioni di culto, va subito segnalata per aver anche inaugurato l'era dell'interazione elettronica. Per la prima volta infatti il pubblico può entrare in diretta comunicazione con la televisione. Basta fare un numero di telefono e avere un po' di fortuna per prendere la linea: «Indovina, indovinello, dove sta la caramello?». Pochi i soldi in palio (solo 20 mila lire) ma tanta l'ironia – i fagioli, gli indovinelli scemi e le centinaia di milioni di lire arriveranno dopo, con [[Raffaella Carrà]] & Co. (p. 320)
*''L'altra domenica'' riesce a creare un clima stralunato e fantastico, tipico dell'improvvisazione a lungo studiata, affondando le radici nella grandiosa esperienza radiofonica di ''Alto gradimento''; ma la banda dei personaggi sgangherati, lo spettacolo e la risata che nascono da un'idea che, fulminea, attraversa gli occhi del conduttore e si propaga dallo schermo alla ricerca della complicità dello spettatore, sono una novità per la TV. (pp. 320-321)
*Così, ''L'altra domenica'' diventa il gesto più radicale del «decentramento Rai», tanto invocato dai paragrafi della riforma. [[Renzo Arbore|Arbore]] comincia a crearsi uno spazio tutto suo, fuori dalla routine e dall'avvilimento. Sul modello radiofonico del ''disc-jockey'' costruisce un nuovo ruolo che si potrebbe definire del ''media-jockey'', e che consiste nel far convivere e trasformare in spettacolo, con garbate miscele e fulminanti spunti, i media più diversi: i filmati, i dischi, la diretta, i fumetti, il telefono, i sottofondi musicali. (p. 321)
*''[[Bontà loro]]'' è certamente una novità, anche se riprende, senza saperlo, il modello dei ''talk shows'' americani. Ma, a differenza di quelli, nel programma di [[Maurizio Costanzo|Costanzo]] si colgono subito il gusto italiano della chiacchiera in pubblico, la voglia di conoscere la gente che conta e quella di grufolare un po' in casa d'altri. (p. 332)
*''Bontà loro'' è il prototipo di un fenomeno destinato a dilagare e a diventare modello di ogni discorso televisivo: il bisogno di confessarsi. La politica, i problemi sociali, l'attualità non sono argomenti così interessanti quanto il «privato». (p. 332)
*''Bontà loro'' è chiacchiera. Inchieste, obbligatorie emissioni di opinioni, inquisizioni e poi giudizi non richiesti, deliri, bisogno di dire, dire, dire hanno trasformato, come insegna [[Michel Foucault]], l'uomo occidentale in una «bestia da confessione»: la «messa in discorso» di ogni problema è uno dei più sottili e abili sotterfugi con cui il potere continua a estendere la sua amministrazione. (p. 333)
*La trovata risolutiva di ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]'' è quella di considerare la provincia come l'ideale «bacino d'utenza», smettere di rivolgersi al pubblico schifiltoso delle grandi città. (p. 346)
*Dai giornali di provincia ''Portobello'' «ruba» alcune preziose macchine d'interazione: i piccoli annunci, ad esempio. Ma ecco la novità mediologica. Il mezzo televisivo fa sì che sovente i modi della messa in scena siano spietati, svuotino il povero inserzionista di ogni parvenza umana, annullino la sua personalità in favore del simulacro dell'esibizione: il gelato antisgocciolo, la scheda elettorale circolare, il progetto di spianare il colle del Turchino per fare uscire la nebbia dalla Val Padana, sono solo alcune delle tante idee di un'Italia «irreale» che ''Portobello'' rinchiude in claustrofobiche cabine provviste di telefono, per la poco entusiasmante pratica del «chi offre di più?». (p. 346)
*Del resto, sin dai tempi di ''Campanile sera'', [[Enzo Tortora|Tortora]] sa come «promuovere» il ricco materiale umano della provincia, è veramente l'unico, grande conduttore televisivo che sappia toccare, con mano leggera ma ferma, i tasti dell'universo dei «non-integrati». A ''Portobello'', la sua coltivata enfasi retorica, contrappuntata da qualche sapiente lacrima, si dispiega in tutto il suo splendore nelle due rubriche fisse: ''Fiori d'arancio'' e ''Dove sei?'', piccole felici anticipazioni dei più grevi tormenti di ''Agenzia matrimoniale'' e ''[[Chi l'ha visto?]]''. (p. 346)
*Dopo aver frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, [[Maurizio Barendson|Barendson]] [...] aveva commentato, come inviato del ''Tempo'', il primo impegno della nazionale dopo la guerra (a S. Siro contro l'Austria). (p. 348)
*Alla Tv, prima di diventare nel '68 responsabile dei servizi sportivi del Tg, aveva ideato e condotto ''Sprint'', definito il ''Tv 7'' sportivo, e che gli offrì la possibilità di accomunare il mondo dello sport a quello dello spettacolo, di avvicinare alle competizioni registi come Nanni Loy e Damiano Damiani, e attori come Vittorio Gassman, Walter Chiari e Ugo Tognazzi. (p. 348)
*La sua grande creazione è ''90 minuto'' che, come sosteneva lo stesso Barendson, «è una trasmissione piccola che indica una strada ed esalta nei suoi limiti l'attualità dell'informazione in TV». Barendson ha pubblicato due romanzi, ''Il serpente ha tutti i colori'' e ''Ivi per sempre'', e una commedia, ''Slow motion'', sul mondo del calcio. (p. 348)
*Buon musicista, dopo una ricca ma piuttosto oscura carriera di pianista e compositore, [[Enrico Simonetti|Simonetti]] [...] s'impose in TV negli anni Sessanta, con il personaggio dello svagato e surreale entertainer, grazie alla disnvoltura e al talento comico che rivelò in numerosi varietà. (p. 348)
*Dirigeva l'orchestra, accompagnava i soliti cantanti ospiti, faceva da spalla a Isabella Biagini, ma sapeva ritagliarsi anche spazi inconsueti come «fine dicitore» e soprattutto come «favoliere», con racconti strambi e graziosi fra [[Achille Campanile|Campanile]] e [[Marcello Marchesi|Marchesi]]. (p. 348)
*La ''[[telenovela]]'' è una specie di fotoromanzo animato. (p. 449)
*I cultori italiani delle ''telenovelas'' hanno già imparato a operare una profonda distinzione fra le opere in lingua portoghese e quelle in lingua spagnola. Le prime, realizzate in Brasile, sono decisamente più accurate, non esenti da citazioni «colte», stilisticamente controllate: molte riprese in esterni, belle donne, bella musica e un chiaro tentativo di misurarsi con i telefilm importati dagli States. Le seconde, invece, girate in Messico e in Argentina, sono povere dal punto di vista registico e girate per lo più in interni: fotoromanzi semoventi che si affidano totalmente al primo piano dei protagonisti, a lunghi dialoghi, al coinvolgimento emotivo con lo spettatore. (p. 450)
*Le ''telenovelas'' non vanno assolutamente confuse con le ''[[soap opera|soap]]'', anche se le loro vite s'intrecciano da più di un cinquantennio. Sponsorizzata da un detersivo, la ''soap'' nasce intorno agli anni Trenta come trasmissione radiofonica mattutina, di un quarto d'ora circa: un piccolo sceneggiato quotidiano che ha come protagonista quasi sempre una donna afflitta da problemi familiari. Ogni puntata dura quanto un bucato a mano e serve, in qualche modo, a «detergere» i problemi delle ascoltatrici. Ma è un modello inesportabile. Così la Procter & Gamble inventa per il mercato cubano la radionovela: rispetto alla ''soap'' è più elementare, piena di effettacci ma meno articolata sul piano linguistico, insomma, il classico parente povero. (p. 450)
*Le ''telenovelas'' si distinguono per area linguistica (portoghese/spagnola) e per struttura (aperta/chiusa). Quella «chiusa» si basa su una sceneggiatura scritta in anticipo, quella «aperta» su una che cresce giorno per giorno, secondo gli umori del pubblico, la simpatia degli attori, le reazioni dei giornali «popolari»; ovviamente è antropologicamente più interessante ma di difficile esportazione. (p. 450)
*{{NDR|In riferimento alla trasmissione televisiva della Rai ''Parola mia''}} [[Luciano Rispoli]] [...], aria da aristocratico meridionale, cerimonioso fino all'eccesso, è l'ideatore e conduttore della trasmissione basata sulla conoscenza del dizionario e della letteratura italiana. (p. 454)
*Come dirigente Rai, Rispoli ha all'attivo alcune fortunate trasmissioni radiofoniche come ''Chiamate Roma 3131'' (nella sua versione originaria, prima di Corrado Guerzoni, ha dato il via alle confessioni e alle chiacchiere più spudorate via etere), ''Gran varietà'', ''Il buttafuori''. È stato anche direttore del Dipartimento Scuola Educazione (il settore didattico della Rai, incricato di sostenere in qualche modo la produzione culturale e didattica dell'Ente); ma molti lo hanno rimproverato di preferire la presenza in video all'oscuro e oneroso compito del dirigente. (p. 454)
*Finalmente è arrivato il successo di ''Parola mia'' e Rispoli ha conosciuto la popolarità: così ha potuto dar sfogo a tutta la sua affettazione, alla sua esibita leziosaggine, alla sua omaggiosa ossequiosità verso le casalinghe senza più la paura di essere rimproverato da critici maliziosi. (p. 454)
*{{NDR|Su [[Gian Luigi Beccaria]], in riferimento alla trasmissione televisiva ''Parola mia''}} [...] il vero divo della trasmissione, il maestro Manzi degli anni Ottanta, il prof. [[Alessandro Cutolo|Cutolo]] del vocabolario. (p. 454)
*Langarolo di origine, Ordinario di Storia della Lingua italiana all'Università di Torino, autore di preziosi libri sulla prosa italiana, sui dialetti, sui linguaggi settoriali, su [[Beppe Fenoglio]], Beccaria è stato «l'insegnante più popolare e amato d'Italia», colui che ha saputo trasmettere agli spettatori il suo entusiasmo e la sua passione per la lingua italiana. (p. 454)
*Apparentemente introverso, schivo, appartato come un eroe fenogliano, Beccaria ha a poco a poco acquistato confidenza con il mezzo, trasformando il suo ruolo di giudice-arbitro in quello più profondo del demiurgo della trasmissione. Sarebbe impensabile un'altra ''Parola mia'' senza la presenza rassicurante, il volto da grande caratterista, i modi poco formali del prof. Beccaria. (pp. 454-455)
*{{NDR|Su [[Donatella Raffai]] in riferimento alla sua conduzione del programma televisivo di Rai 3 ''Chi l'ha visto?''}} La Raffai vive il programma con il piglio di una missionaria laica; fosse per lei, sull'Italia ogni sera calarebbe il coprifuoco. (p. 505)
*''[[Chi l'ha visto?]]'' è ormai un genere, una forma di romanzo popolare che ha già creato dei sottogeneri: la foto della bimba «rapita» distribuita agli angoli delle strade, il ritratto di un bimbo scomparso diffuso dai cartoni del latte (discreta forma forma pubblicitaria anche per la Centrale del latte), le fotografie di persone sparite inviate al Presidente della Repubblica. (p. 506)
*''[[Blob (programma televisivo)|Blob]]'' è sicuramente il programma più originale di questa nostra nostra televisione, perché sotto la parvenza del divertimento – riproporre alcuni spezzoni curiosi del giorno prima, montati però da una perfida mano che s'incarica di connettere tutte le coincidenze più strambe del palinsesto – finisce per imporsi come la più perfetta trasmissiome-spia dell'attuale stato della televisione italiana. (p. 511)
*''Blob'' è un singolare esempio di metatelevisione, di televisione cioè che parla di televisione. Un collage di frammenti – il frammento, si sa, è ormai la vera unità di misura della video-visione – ripercorre una giornata televisiva all'insegna di papere, disturbi, errori, dichiarazioni folgoranti, vuoti, lapsus, distonie, insomma, di tutti i luoghi comuni, di tutti gli incidenti tecnici, di tutto lo scemenziario di cui i programmi ormai grondano in larga misura. ''Blob'' è una specie di rubrica critica della televisione fatta solo di immagini; e perciò una critica diversa da quella scritta e da quella parlata. (p. 511)
*''Blob'' si presenta come uno show autonomo fatto di ritagli, scarti, rifiuti: il vero show della televisione spazzatura. (pp. 511-512)
*[[Gianni Ippoliti]] [...] è uno dei grandi capocomici della televisone povera: da anni viaggia con una corte dei miracoli, una piccola compagnia instabile di guitti «presi dalla strada», con cui inscena, di volta in volta, sceneggiati, dibattiti, incontri, scontri. (p. 559)
*Ex arbitro di calcio, studi in sociologia, Ippoliti ha debuttato su Italia 1 con ''Provini'', rassegna di dilettanti vogliosi di andare allo sbaraglio e di essere soprattutto esaminati da un occhio impietoso. (p. 559)
{{Int2|1=''[https://www.corriere.it/spettacoli/21_febbraio_24/successo-ricchi-poveri-colpe-russia-8c487598-76af-11eb-843a-1237b4657d5e.shtml I Ricchi e Poveri, l’esilio di Marina e i confronti con gli Abba]''|2=Aldo Grasso, ''corriere.it'', 24 febbraio 2021.}}
*È una vita che mi chiedo: come mai i [[Ricchi e Poveri]] non sono gli [[Abba]]? Perché non è stato fatto un musical su di loro? Perché non un film? Le loro canzoni non potevano diventare una storia d'amore da far impallidire «Mamma mia!»?
*Martedì sera, i Ricchi e Poveri erano protagonisti di «A grande richiesta», uno dei programmi più privi d'idee che la storia di Rai 1 ricordi. Non importa. L'importante è che ci fosse anche [[Marina Occhiena]] e che lei e Angela Brambati siano tornate le amiche geniali di un tempo. Adesso, i più tignosi stanno a fare le pulci su come le canzoni sono reinterpretate dopo il ritorno dell'esiliata (un esilio durato una quarantina d'anni) ma sono minuzie.
*A [[Carlo Conti]] hanno raccontato le solite cose: come li ha scoperti [[Franco Califano]] che offriva loro le cene («Ah, ma allora siete ricchi di spirito, ma poveri di tasca»; di lì il nome Ricchi e Poveri); le esperienze teatrali con Garinei e Giovannini (che, evidentemente non hanno creduto in loro, altrimenti ciao Abba); un musical, «Sarà perché ti amo», fatto da altri e presto abortito; gli Abba che si sono ispirati a loro: «Hanno studiato le nostra canzone e le nostre armonie come noi abbiamo fatto con i Mamas & Papas. Quindi non ci hanno copiato, ma cerano delle idee musicali, il modo di armonizzare, era abbastanza simile». Sì, ma perché dagli Abba è venuto fuori un film come «Mamma mia!» e dai Ricchi e Poveri solo la partecipazione a un film di Giulio Paradisi, «Terzo Canale. Avventura a Montecarlo»?
==Citazioni su Aldo Grasso==
*Aldo Grasso fa di mestiere il critico televisivo. Non gli sfugge nulla. È l'occhio di falco del palinsesto. È uno che non fa sconti a nessuno, neppure ai valsusini che cercano di difendere la loro valle definiti da lui oggi sul Corriere "geneticamente arrabbiati" dopo che era stato dedicato un piccolo spazio ai No Tav nel programma Piazzapulita di Formigli. ([[Beppe Grillo]])
*Aldo Grasso otto volte su dieci ha sempre ragione, io non penso di far parte delle restanti due! [sorride, ''ndr'']. ([[Giovanni Benincasa]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Aldo Grasso, ''Storia della televisione italiana'', prefazione di [[Beniamino Placido]], Garzanti, Milano, 1992. ISBN 88-11-73819-9
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Grasso, Aldo}}
[[Categoria:Accademici italiani]]
[[Categoria:Critici televisivi italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Harry Potter e la pietra filosofale
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2022-08-11T13:33:55Z
Bradipo Lento
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|immagine = Harry-potter-and-the-sorcerers-stone-logo.svg
|titoloitaliano= Harry Potter e la pietra filosofale
|titolooriginale= Harry Potter and the Philosopher's Stone
|genere= avventura/fantastico
|regista= [[Chris Columbus]]
|soggetto= [[J. K. Rowling]] ''([[J. K. Rowling#Harry Potter e la pietra filosofale|romanzo]])''
|sceneggiatore= [[Steven Kloves]]
|attori=
*[[Daniel Radcliffe]]: [[Harry Potter (personaggio)|Harry Potter]]
*[[Rupert Grint]]: Ron Weasley
*[[Emma Watson]]: Hermione Granger
*[[Tom Felton]]: Draco Malfoy
*[[Jamie Waylett]]: Vincent Tiger
*[[Joshua Herdman]]: Gregory Goyle
*[[Julie Walters]]: Molly Weasley
*[[Bonnie Wright]]: Ginny Weasley
*[[James Phelps]]: Fred Weasley
*[[Oliver Phelps]]: George Weasley
*[[Chris Rankin]]: Percy Weasley
*[[Matthew Lewis]]: Neville Paciock
*[[Alfred Enoch]]: Dean Thomas
*[[Devon Murray]]: Seamus Finnigan
*[[Sean Biggerstaff]]: Oliver Baston
*[[Danielle Tabor]]: Angelina Johnson
*[[Emily Dale]]: Katie Bell
*[[Leilah Sutherland]]: Alicia Spinnet
*[[Jamie Yeates]]: Marcus Flint
*[[Will Theakston]]: Terence Higgs
*[[Scot Fearn]]: Adrian Pucey
*[[Luke Youngblood]]: Lee Jordan
*[[Eleanor Columbus]]: Susan Bones
*[[Richard Harris]]: Prof. Albus Silente
*[[Maggie Smith]]: Prof.ssa Minerva McGranitt
*[[Alan Rickman]]: Prof. Severus Piton
*[[Warwick Davis]]: Filius Vitious
*[[Robbie Coltrane]]: Rubeus Hagrid
*[[David Bradley]]: Argus Gazza
*[[Richard Griffiths]]: Vernon Dursley
*[[Fiona Shaw]]: Petunia Evans Dursley
*[[Harry Melling]]: Dudley Dursley
|doppiatoriitaliani=
*[[Alessio Puccio]]: Harry Potter
*[[Giulio Renzi Ricci]]: Ronald (Ron) Weasley
*[[Letizia Ciampa]]: Hermione Granger
*[[Flavio Aquilone]]: Draco Malfoy
*[[Anna Rita Pasanisi]]: Molly Weasley
*[[Erica Necci]]: Ginny Weasley
*[[Lorenzo De Angelis]]: Fred e George Weasley
*[[Emiliano Coltorti]]: Percy Weasley
*[[Gabriele Patriarca]]: Neville Paciock
*[[Alessio Ward]]: Seamus Finnigan
*[[Stefano Crescentini]]: Oliver Baston
*[[Simone Crisari]]: Marcus Flint
*[[Gianni Musy]]: Prof. Albus Silente
*[[Paola Mannoni]]: Prof.ssa Minerva McGranitt
*[[Francesco Vairano]]: Prof. Severus Piton
*[[Vittorio Stagni]]: Filius Vitious
*[[Paolo Lombardi]]: Vernon Dursley
*[[Melina Martello]]: Petunia Evans Dursley
*[[Fabrizio De Flavis]]: Dudley Dursley
|note='''Musiche''': [[John Williams]]
}}
'''''Harry Potter e la pietra filosofale''''', film inglese del 2001 con [[Daniel Radcliffe]], [[Rupert Grint]] e [[Emma Watson]], regia di [[Chris Columbus]].
==[[Incipit]]==
{{NDR|Una notte un anziano signore, Albus Silente, si aggira misteriosamente a Little Whinging, nel Surrey. All'improvviso tira fuori un oggetto magico, un Deluminatore, con il quale spegne tutte le luci dei lampioni. Pochi secondi dopo un gatto miagola}}<br/>'''Albus Silente''': Dovevo immaginare che l'avrei trovata qui, professoressa McGranitt.<br/>'''Minerva McGranitt''': {{NDR|Il gatto si trasforma nella professoressa McGranitt}} Buonasera, professor Silente. Sono vere le voci, Albus?<br/>'''Albus Silente''': Temo di sì, professoressa. Le buone e le cattive.<br/>'''Minerva McGranitt''': E il bimbo?<br/>'''Albus Silente''': Hagrid lo porterà qui.<br/>'''Minerva McGranitt''': Lei trova saggio affidare ad Hagrid un compito importante come questo?<br/>'''Albus Silente''': Ah, professoressa, affiderei ad Hagrid la mia stessa vita! {{NDR|proprio in quel momento una motocicletta volante atterra vicino a loro}}<br/>'''Hagrid''': Professor Silente, signore! Professoressa McGranitt!<br/>'''Albus Silente''': Nessun problema, spero, Hagrid.<br/>'''Hagrid''': Nossignore. Il marmocchio si è addormentato mentre volavamo sopra Bristol. Cerchi di non svegliarlo. Eccolo qua. {{NDR|Prendono il bambino}}<br/>'''Minerva McGranitt''': Albus, crede davvero che sia il caso... di lasciarlo con queste persone? {{NDR|i Dursley}} Li ho osservati tutto il giorno, sono la peggior specie di babbani immaginabili! Dico sul serio!<br/>'''Albus Silente''': Sono i soli parenti che ha.<br/>'''Minerva McGranitt''': Questo piccino diventerà famoso, non ci sarà bambino nel nostro mondo che non conoscerà il suo nome.<br/>'''Albus Silente''': Esatto! Sarà molto meglio per lui crescere lontano da tutto questo... finché non sarà pronto. {{NDR|Hagrid accenna un pianto}} Via, via, Hagrid! Questo non è un vero addio, dopotutto. {{NDR|Silente lascia una lettera per i Dursley}} Buona fortuna, Harry Potter.
==Frasi==
*{{NDR|Parlando dei folletti della Gringott}} Hagrid, cosa sono esattamente questi cosi? ('''Harry Potter''')
*{{NDR|Ron ha appena tentato invano di far diventare giallo Crosta}} Sei sicuro che sia un ''vero'' incantesimo? Be', non funziona, ''direi''! Naturalmente anch'io ho provato a farne alcuni semplici e mi sono riusciti ''sempre''! ('''Hermione Granger''')
*{{NDR|La prof. McGranitt accoglie gli allievi del primo anno}} Benvenuti a Hogwarts. Dunque, fra qualche minuto varcherete questa soglia e vi unirete ai vostri compagni, ma prima che prendiate posto verrete smistati nelle vostre case. Sono ''Grifondoro'', ''Tassorosso'', ''Corvonero'' e ''Serpeverde''. Per il tempo che starete qui, la vostra casa sarà la vostra famiglia: i trionfi che otterrete le faranno guadagnare punti e ogni violazione delle regole le farà perdere punti. Alla fine dell'anno, alla casa con più punti verrà assegnata la ''Coppa delle Case''. ('''Minerva McGranitt''')
*{{NDR|Al suo primo ingresso nela ''Sala Grande''}} Il soffitto non è vero. Sembra un cielo stellato, ma è una magia. È nel libro ''Storia di Hogwarts''. Io l'ho letto! ('''Hermione Granger''')
*Salve! Come andiamo? Benvenuti a Grifondoro! ('''Sir Nicholas''')
*{{NDR|Guidando i nuovi ''Grifondoro'' alla sala comune}} Ma tenete d'occhio le scale, a loro piace cambiare! ('''Percy Weasley''')
*{{NDR|Presentando il suo corso}} Non ci saranno sventolii di [[bacchetta magica|bacchette]] o stupidi incantesimi in questo corso! Come tale, non mi aspetto che molti di voi apprezzino la sottile scienza e l'esatta arte del preparare pozioni, comunque ai pochi, scelti dal fato, che possiedono la predisposizione... io posso insegnare come stregare la mente e irretire i sensi. Posso dire come imbottigliare la fama, approntare la gloria e finanche mettere un fermo alla morte. Tuttavia, magari alcuni di voi sono venuti a Hogwarts in possesso di abilità così formidabili da sentirsi completi abbastanza... da non prestare attenzione! ('''Severus Piton''')
*{{NDR|Alla prima lezione di Volo}} Se vedo una sola scopa per aria, chi la monta si ritroverà espulso da Hogwarts prima che riesca a dire Quidditch! ('''Madama Bumb''')
*{{NDR|A Filius Vitious, dopo che la piuma di Seamus gli è esplosa in faccia}} Credo che ci vorrà un'altra piuma qui, professore. ('''Harry Potter''')
*Tuo padre me l'aveva affidato prima di morire. È ora che ti sia restituito. Fanne buon uso. ('''Biglietto allegato al mantello dell'invisibilità''')
*{{NDR|Ai studenti di Hogwarts, alzando un forte tono per cessare il panico, a causa dell'entrata del troll nei sotterranei}} Silenzio!!! Ragazzi, per favore, niente panico! {{NDR|a bassa voce}} Bene. I prefetti riporteranno gli studenti della loro Casa nei dormitori. Gli insegnanti mi seguiranno nei sotterranei. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Rivolto al troll}} Ehi, cervello di gallina!! ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|Tirando fuori la sua bacchetta dal naso del troll}} Bleeah, caccole di troll! ('''Harry Potter''')
*Non vi sembra un po' curioso che quello che Hagrid desidera di più sia un [[drago]] e che si presenti uno sconosciuto che per caso ne ha uno? Quante persone vanno in giro con un uovo di drago in tasca? Perché non ci ho pensato prima?! ('''Harry Potter''')
*{{NDR|A Harry, Hermione e Ron}} Vi state immischiando in cose che non sono fatti vostri... È pericoloso! Quello che il cane sorveglia è una faccenda tra il professor Albus Silente e Nicholas Flamel. ('''Hagrid''')
*Peccato, hanno tolto di mezzo le vecchie punizioni. Quando ti mettevano in castigo ti ritrovavi nei sotterranei appeso per i pollici! Dio quanto mi mancano quelle urla! ('''Argus Gazza''')
*{{NDR|Dopo averlo salvato da un misterioso e tenebroso essere, che in realtà è proprio Voldemort che stava succhiando il sangue dell'Unicorno}} Harry Potter, devi andare via! Molte creature ti conoscono qui, la foresta non è un luogo sicuro a quest'ora, specialmente per te. ('''Fiorenzo''')
*Bere il sangue di un [[unicorno]] ti tiene in vita anche se sei a un passo dalla morte, ma ad un prezzo spaventoso... Hai ucciso una cosa purissima e dal momento che il suo sangue tocca le tue labbra, vivrai una vita a metà, una vita dannata. ('''Fiorenzo''')
*{{NDR|Davanti allo specchio delle brame}} Sono io! Però sono caposcuola! E ho in mano la coppa del Quidditch! E per la miseriaccia, sono anche il capitano della squadra! Sto una favola! ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|A Harry}} Vedo che tu, come molti altri prima di te, hai scoperto le dolcezze dello specchio delle brame. Suppongo che ormai tu abbia capito cosa fa. Voglio darti un indizio: l'uomo più felice della terra guarderebbe nello specchio e vedrebbe solo sé stesso, esattamente com'è. ('''Albus Silente''')
*Non serve a niente rifugiarsi nei sogni, Harry, e dimenticarsi di vivere. ('''Albus Silente''')
*Ho sempre sentito dire che gli esami finali a Hogwarts erano spaventosi, invece io li ho trovati piacevoli! ('''Hermione Granger''')
*{{NDR|A Hermione, che ha appena pietrificato Neville che cercava di impedirgli di uscire di notte}} Qualche volta sei un po' terrificante, lo sai, sì?! Bravissima, ma terrificante... ('''Ron Weasley''')
*Tranello del diavolo, tranello del diavolo, è uno spasso mortale... ma il sole gli fa male... ma certo, il tranello del diavolo odia la luce del sole! ''Lumos solem''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Hermione Granger''')
*{{NDR|Prima di sacrificarsi durante la partita di scacchi}} Harry, sei tu quello che deve continuare, lo so... Non io, non Hermione, tu! ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|Al Re della scacchiera}} Scacco Matto. ('''Harry Potter''').
*Io? Furbizia e tanti libri. Ci sono cose più importanti: amicizia... e coraggio. ('''Hermione Granger''').
*{{NDR|A Harry}} Quello che è accaduto fra te e il professor Raptor è segretissimo, perciò naturalmente tutta la scuola lo sa! ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Parlando della pietra filosofale}} Solo una persona che avesse voluto ''trovare'' la pietra, trovarla, ma non usarla, avrebbe potuto prenderla. È stata una delle mie idee più brillanti! ('''Albus Silente''')
*Ah, gelatine "Tuttigusti + 1"! Sono stato molto sfortunato da giovane: ne ho trovata una al gusto di vomito, e da allora per me hanno perso ogni attrattiva. Ma credo che andrò tranquillo con una caramella mou... Ahimè, cerume! ('''Albus Silente''')
*Occorre notevole ardimento per affrontare i [[Amico e nemico|nemici]], ma molto di più per affrontare gli [[Amico e nemico|amici]]! Attribuisco dieci punti a Neville Paciock. ('''Albus Silente''')
*Grifondoro vince la coppa delle case! ('''Albus Silente''')
*''Petrificus Totalus''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Hermione Granger''')
*''Oculus Reparo''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Hermione Granger''')
*''Alohomora''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Hermione Granger''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Dopo che allo zoo il vetro è sparito}}<br />'''Vernon Dursley''' {{NDR|afferra Harry per i capelli}}: Cos'è successo?!<br/>'''Harry Potter''': Lo giuro, non lo so... un minuto prima c'era il vetro, e poi è sparito come per magia!<br/>'''Vernon Dursley''' {{NDR|lo manda nello ripostiglio del sottoscala con uno spintone}}: Non esiste quella robaccia, la magia! {{NDR|lo rinchiude dentro da solo}}
*'''Vernon Dursley''': Se ne vada immediatamente, signore. Questa è un'efrazione.<br/> '''Hagrid''': Essiccati Dursley, vecchia prugna!
*'''Harry Potter''': Scusami ma... ehm... tu chi sei?<br/>'''Hagrid''': Rubeus Hagrid. Custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts, è chiaro che saprai tutto di Hogwarts.<br/>'''Harry Potter''': Mi spiace, no.<br/>'''Hagrid''': No? Perdinci, ma non ti sei mai chiesto dove i tuoi hanno imparato tutto?<br/>'''Harry Potter''': Tutto cosa?<br/>'''Hagrid''': Tu sei un mago, Harry.<br/>'''Harry Potter''': I-Io sono cosa?<br/>'''Hagrid''': Un mago. Un mago coi fiocchi direi! Una volta studiato un pochetto...<br/>'''Harry Potter''': No, no, ti sbagli. Insomma, non...posso essere u-un mago, voglio dire sono solo... Harry. Solo Harry.<br/>'''Hagrid''': Be', Solo Harry. Fai mai capitare qualcosa? Qualcosa che non ti spieghi quando sei arrabbiato o spaventato? {{NDR|Hagrid consegna a Harry la lettera di ammissione}}<br/>'''Harry Potter''': ''Caro signor Potter, siamo lieti di informarla che lei è stato ammesso alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts''?<br/>'''Vernon Dursley''': Non ci andrà glielo assicuro, lo abbiamo giurato quando lo abbiamo preso. Basta sciocchezze!<br/>'''Harry Potter''': Lo sapevate?! Sapevate che sono un mago e non me l'avete mai detto?!<br/>'''Petunia Dursley''': Sì che lo sapevamo! E come potevi non esserlo?! La mia... ''perfetta'' sorella era quello che era. Mia madre... e mio padre erano così fieri il giorno che lei ricevette la sua lettera! "''Abbiamo una strega in famiglia, non è meraviglioso?''". Io ero l'unica a vederla com'era veramente: una spostata! Poi conobbe quel Potter! Nascesti tu, e io lo sapevo che saresti stato come loro, altrettanto strano, altrettanto anormale. Poi, se permetti, sono saltati in aria come un petardo, e ci sei capitato tu tra capo e collo!<br/>'''Harry Potter''': Saltati in aria? Mi avevate detto che erano morti in un incidente d'auto!<br/>'''Hagrid''': Un incidente d'auto? Un incidente d'auto ha ucciso Lily e James Potter?!<br/>'''Petunia Dursley''': Dovevamo dire qualcosa...<br/>'''Hagrid''': È un affronto! È uno scandalo!<br/>'''Vernon Dursley''': Lui non ci andrà!<br/>'''Hagrid''': Oh oh oh, e immagino che glielo impedirà un grosso babbano come te, vero?<br/>'''Harry Potter''': Babbano?<br/>'''Hagrid''' {{NDR|a bassa voce}}: Uno senza poteri magici. {{NDR|rialzando nuovamente la voce}} Questo ragazzo è iscritto dal giorno che è nato! Andrà alla miglior scuola di magia e stregoneria del mondo e sarà sotto il miglior preside che Hogwarts ha mai visto: Albus Silente!<br/>'''Vernon Dursley''': Non intendo pagare perché un vecchio strampalato gli insegni trucchi di magia!<br/>'''Hagrid''' {{NDR|tira fuori il suo ombrello magico e lo punta minacciosamente verso i Dursley}}: Mai insultare Albus Silente davanti a me! {{NDR|lancia un incantesimo che fa spuntare a Dudley una coda di maiale}}
*'''Harry Potter''' {{NDR|leggendo il foglio con le istruzioni da seguire per essere ammessi ad Hogwarts}}: "Tutti gli studenti devono essere forniti di un calderone in peltro misura standard 2 e possono portare, se lo desiderano, o un gufo, o un gatto, o un rospo". Tutto questo lo troviamo a Londra?! <br/> '''Hagrid''': Se sai dove andare!
*'''Hagrid''' {{NDR|appena usciti dal Paiolo Magico}}: Visto, Harry? Sei famoso!<br/>'''Harry Potter''': Ma perché sono famoso, Hagrid? Tutta quella gente lì dentro, come fanno a sapere chi sono io? <br/> '''Hagrid''': Non credo di essere la persona più adatta per dirtelo, Harry.
*'''Olivander''': Curioso! Davvero curioso!<br/>'''Harry Potter''': Scusi, ma cosa c'è di curioso?<br/>'''Olivander''': Io ricordo tutte quelle {{NDR|le bacchette}} che ho venduto, signor Potter. Si dà il caso appunto che la fenice, la cui piuma risiede nella sua bacchetta, abbia dato un'altra piuma, soltanto una e basta. È curioso che lei sia destinato a questa bacchetta, quando la sua gemella le ha inferto quella cicatrice.<br/>'''Harry Potter''': E chi possedeva quella bacchetta?<br/>'''Olivander''': Oh, noi non pronunciamo il suo nome! È la bacchetta a scegliere il mago, signor Potter. Non è sempre chiaro il perché, ma credo che sia chiaro che noi possiamo aspettarci grandi cose da lei. Dopotutto, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato ha fatto grandi cose... terribili! Certo, ma grandi!
*{{NDR|Al Paiolo Magico}}<br/>'''Hagrid''': Ti senti bene, Harry? Stai zitto zitto.<br/>'''Harry Potter''': Ha ucciso i miei genitori, vero? {{NDR|indicando la sua cicatrice}} Chi mi ha fatto questa. Tu lo sai, Hagrid. So che lo sai!<br/>'''Hagrid''': Primo, e ricordalo, Harry, perché è molto importante: non tutti i maghi sono buoni, alcuni diventano cattivi. Anni fa c'è stato un mago che è diventato cattivissimo! Il suo nome era V... Il suo nome era V...<br/>'''Harry Potter''': Magari prova a scriverlo!<br/>'''Hagrid''': No, non so come si scrive... e va bene. {{NDR|a bassa voce}} Voldemort.<br/>'''Harry Potter''': Voldemort!?<br/>'''Hagrid''': Shhhh!! Erano tempi bui Harry, molto bui. Voldemort cominciò a raccogliere seguaci, li condusse sulla via del male. Chi cercava di fermarlo trovava la morte. I tuoi genitori combatterono contro di lui. Nessuno sopravviveva se lui decideva di ucciderlo. Nessuno, neanche uno, tranne te!<br/>'''Harry Potter''': Me? Voldemort voleva uccidere... me?!<br/>'''Hagrid''': Sì, non è un taglio qualsiasi quello che hai sulla fronte, Harry. Un segno come quello ti rimane solo quando sei toccato da una maledizione, una maledizione potente.<br/>'''Harry Potter''': Cos'è successo a... Tu-Sai-Chi?<br/>'''Hagrid''': Be', c'è chi dice che è morto. Baggianate, così penso io. No! Per me è ancora in circolazione, troppo stanco per andare avanti. Ma una cosa è assolutamente certa: qualcosa di te lo ha fatto sbarellare quella notte. Per questo sei famoso, per questo tutti conoscono il tuo nome: tu sei il Bambino Sopravvissuto!
*'''Molly Weasley''': Fred, tocca a te!<br/>'''George Weasley''': Lui non è Fred, io sono Fred!<br/>'''Fred Weasley''': Parola mia, insomma, e dici di essere nostra madre!<br/>'''Molly Weasley''': Oh scusami, George. <br/>'''Fred Weasley''': Te l'ho fatta, io sono Fred!
*'''Harry Potter''': Gelatine "Tuttigusti più uno"?!<br/>'''Ron Weasley''': Tutti i gusti per davvero. E c'è cioccolato e menta piperita... e c'è anche spinaci, fegato e trippa. George giura che ne ha trovata una al gusto di caccole!
*{{NDR|Parlando di Silente nella figurina delle Cioccorane}}<br/>'''Harry Potter''': Ehi, è sparito!<br/> '''Ron Weasley''': Be', non puoi pretendere che resti lì tutto il giorno, no? {{NDR|presentandogli il suo topo domestico}} A proposito, lui è Crosta! Patetico, vero?<br/>'''Harry Potter''': Solo un pochino.
*'''Draco Malfoy''': È vero allora quello che dicevano sul treno: Harry Potter è venuto a Hogwarts! {{NDR|La folla di studenti rumoreggia}} Loro sono Tiger e Goyle, e io sono Malfoy... Draco Malfoy. {{NDR|Ron soffoca una risata}} Il mio nome ti fa ridere, eh? Non c'è bisogno che ti chieda il tuo: capelli rossi, una vecchia toga di seconda mano... devi essere un Weasley! Scoprirai che alcune famiglie di maghi sono migliori di altre, Potter. Non vorrai fare amicizia con le persone sbagliate. Posso aiutarti io. {{NDR|tende la mano verso Harry}}<br/>'''Harry Potter''': So riconoscerle da solo le persone sbagliate, grazie!
*'''Cappello parlante''' {{NDR|in testa ad Harry, deve trovare la casa adatta a lui}}: Hmmm... difficile, molto difficile! Coraggio da vendere, vedo. Anche un cervello niente male, c'è talento, oh sì! E desiderio di mettersi alla prova... ma dove ti colloco?!<br/>'''Harry Potter''' {{NDR|Fra sé e sé}}: Non Serpeverde... Non Serpeverde...<br/>'''Cappello parlante''': Non Serpeverde, eh? Ne sei sicuro? Potresti diventare grande, sai? È tutto qui, nella tua testa... e Serpeverde ti aiuterebbe sulla via della grandezza, su questo non c'è dubbio... no?<br/>'''Harry''' {{NDR|Fra sé e sé}}: No, ti prego, ti prego... Tutto tranne Serpeverde... Tutto tranne Serpeverde...<br/>'''Cappello parlante''': Be', se ne sei sicuro... Sarà meglio... Grifondoro!!!
*{{NDR|Con la posta Neville riceve una ricordella}}<br/>'''Dean Thomas''': Ehi, guardate! Neville ha avuto una ricordella.<br/>'''Hermione Granger''': So tutto sull'argomento! Quando il fumo diventa rosso significa che hai dimenticato qualcosa.<br/>{{NDR|Il fumo nella ricordella diventa rosso}}<br/>'''Neville Paciock''': Ma il problema è... che non ricordo cosa ho dimenticato!
*{{NDR|Ron e Harry ritardano alla lezione di Trasfigurazione, vedono un gatto sulla cattedra e credono che la prof. McGranitt non sia in classe}}<br/>'''Ron Weasley''': Ce l'abbiamo fatta! Te l'immagini la faccia della McGranitt se eravamo in ritardo? {{NDR|Il gatto sulla cattedra assume le forme della prof McGranitt}} È stata maledettamente brava!<br/>'''Minerva McGranitt''': Oh, grazie per questo giudizio, signor Weasley. Forse risulterebbe più utile se trasformassi il signor Potter e te in un orologio da taschino. Almeno uno di voi sarebbe puntuale.<br/>'''Harry Potter''': Ci siamo persi.<br/>'''Minerva McGranitt''': Magari vi occorre una mappa. Spero che troviate lo stesso i vostri posti.
*{{NDR|Dopo essere sfuggiti al cane a tre teste nel 3° piano}}<br/>'''Ron Weasley''': Ma come gli salta in testa di tenere un coso come quello chiuso in una scuola?!<br/>'''Hermione Granger''': Tu non li usi gli occhi, vero? Non hai visto su cosa poggiava le zampe?<br/>'''Ron Weasley''': Non gli ho guardato le zampe, ero un tantino preoccupato per le teste! O forse tu non le hai notate, erano tre!<br/>'''Hermione Granger''': Stava sopra una botola, il che significa che non era lì per caso. Fa la guardia a qualcosa.<br/>'''Harry Potter''': La guardia a qualcosa?<br/>'''Hermione Granger''': Sì, esatto. Ora, se a voi due non dispiace, io me ne vado a letto prima che a uno di voi venga un'altra brillante idea per farci uccidere, o peggio, espellere! {{NDR|entra nel dormitorio delle ragazze e chiude la porta}}<br/>'''Ron Weasley''' {{NDR|rivolgendosi a Harry}}: Quella ha bisogno di rivedere le sue priorità!
*'''Oliver Baston''': Il Quidditch è facile da capire. Ogni squadra ha sette giocatori: tre Cacciatori, due Battitori, un Portiere e un Cercatore, saresti tu. Ci sono tre tipi di palle. Questa {{NDR|estrae dalla cassa una palla rossa}} si chiama Pluffa. I Cacciatori si lanciano la Pluffa, e cercano di farla entrare in uno di quei tre anelli. Il Portiere, cioè io, difende gli anelli. Mi segui fin qui?<br>'''Harry''': Credo di sì. {{NDR|nota altre sue palle nere}} Quelle cosa sono?<br>'''Oliver Baston''': Ah, prendi questa. {{NDR|porge ad Harry una piccola mazza e libera una delle due palle nere, che inizia a volare per aria}} Attento, torna indietro... {{NDR|Harry lancia via la palla con la mazza}} Ah! Non male, Potter. Bravo come Battitore! {{NDR|La palla ritorna indietro}} Oh-oh... {{NDR|blocca a terra la palla e la rimette nella cassa}}<br>'''Harry''': Che cos'era?<br>'''Oliver Baston''': Un Bolide. Rognosi i Bolidi. Ma tu sei un Cercatore. L'unica cosa di cui ti devi preoccupare è questa: {{NDR|estrae dalla cassa una piccola palla dorata dotata di ali}} il Boccino d'Oro.<br>'''Harry''': Mi piace questa palla.<br>'''Oliver Baston''': Ah, ti piace ora. Ma vedrai, è velocissima e quasi impossibile da vedere.<br>'''Harry''': E cosa devo farci?<br>'''Oliver Baston''': L'acchiappi... prima dell'altra squadra. Se l'acchiappi la partita è finita. Acchiappalo, Potter, e noi vinciamo!
*'''Filius Vitious''': Una delle abilità più rudimentali di un mago è la levitazione, o capacità di far sì che gli oggetti volino. E... avete le vostre piume? {{NDR|Hermione alza la propria piuma}} Bene. Ora... Non dimenticate il bel movimento del polso che abbiamo provato. Mh? Agitare e colpire. Coraggio.<br>'''Studenti''': {{NDR|In coro}} Agitare e colpire.<br>'''Filius Vitious''': Bene. Oh, e... Enunciate... ''Wingardium Leviósa''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} Su, provate.<br>'''Studenti''': {{NDR|In coro}} ''Wingardium Leviósa''. ''Wingardium Leviósa''.<br>'''Ron''': ''Wingardium Leviosàa''! {{NDR|scuote forte la bacchetta}}<br>'''Hermione''': No. Fermo, fermo, fermo. Così caverai l'occhio a qualcuno. Per di più, sbagli pronuncia. È ''leviósa'', non ''leviosàa''.<br>'''Ron''': Fallo tu, visto che sei una sapientona. Dai, forza.<br>'''Hermione''': ''Wingardium Leviósa''! {{NDR|la piuma comincia ad innalzarsi}}<br>'''Filius Vitious''': Oh, oh! Molto bene! Avete visto, ragazzi? La signorina Granger ce l'ha fatta! Eh, eh, eh! Splendido!
*'''Ron''': "È ''leviósa'', non ''leviosàa''." È insopportabile, dico davvero. Per forza che poi non ha amici. {{NDR|Hermione li supera urtandogli volutamente contro}}<br>'''Harry''': Ti ha sentito, credo.
*
*'''Hagrid''' {{NDR|parlando del cane a tre teste incontrato al 3° piano da Harry, Ron ed Hermione}}: Chi vi ha parlato di Fuffi?<br/>'''Ron Weasley''': Fuffi?<br/>'''Hermione Granger''': Quel coso ha un nome?!<br/>'''Hagrid''': Ma certo che ha un nome, è mio. L'ho comprato da un irlandese che ho conosciuto al pub l'anno scorso.
*{{NDR|Harry e Ron parlano del troll trovato nei sotterranei}}<br/>'''Harry Potter''': Come avrà fatto ad entrare?<br/>'''Ron Weasley''': Certo non da solo, i troll sono molto stupidi, qualcuno ha voluto fare uno scherzo!
*{{NDR|Harry, Ron ed Hermione hanno appena fatto fuori il troll nel bagno delle ragazze}}<br/>'''Prof. McGranitt''': Oh, santo cielo! Esigo una spiegazione da voi due!<br/>'''Harry Potter''': Bé, vede...<br/>'''Ron Weasley''': Le cose sono andate...<br/>'''Hermione Granger''': È colpa mia, professoressa McGranitt.<br/>'''Prof. McGranitt''': Cosa? Signorina Granger!<br/>'''Hermione Granger''': Stavo cercando il troll. Ho letto sull'argomento e ho pensato di potermela cavare, ma mi sbagliavo. Se Harry e Ron non fossero venuti a cercarmi probabilmente sarei morta.<br/>'''Prof. McGranitt''': Pur stando così le cose, il tuo è stato un gesto estremamente incosciente! Da te mi sarei aspettata un comportamento più razionale! Mi hai molto deluso, signorina Granger! Cinque punti verranno tolti a Grifondoro, per la tua grave mancanza di giudizio! {{NDR|Si rivolge ad Harry e Ron}} Quanto a voi due, signorini, spero vi rendiate conto di essere stati molto fortunati. Non molti studenti del primo anno sanno affrontare un troll di montagne ed essere in grado di raccontarlo! Cinque punti... verranno assegnati a ognuno di voi, per la vostra fortuna sfacciata!
*'''Fred Weasley''': Gioco duro il Quidditch.<br/>'''George Weasley''': Brutale! Ma sono anni che non muore nessuno! Qualcuno sparisce di tanto in tanto...<br/>'''Fred Weasley''': Ma rispunta fuori dopo un mese o due!
*{{NDR|Poco prima di entrare in campo per la prima partita di Quidditch della stagione}}<br/>'''Oliver Baston''': Paura, Harry?<br/>'''Harry Potter''': Un po'...<br/>'''Oliver Baston''': È normale. Ce l'avevo anch'io alla mia prima partita.<br/>'''Harry Potter''': Cos'è successo?<br/>'''Oliver Baston''': Io... Non mi ricordo bene. Ho preso un Bolide in testa dopo due minuti... e mi sono risvegliato all'ospedale.
*'''Ron Weasley''': Hai fatto i bagagli.<br/>'''Hermione Granger''': E tu non li hai fatti!<br/>'''Ron Weasley''': Cambio di programma, i miei genitori hanno deciso di andare in Romania a trovare mio fratello Charlie. Lui studia i draghi lì.<br/>'''Hermione Granger''': Bene, così puoi aiutare Harry! Lui dovrà andare in biblioteca a cercare informazioni su Nicholas Flamel.<br/>'''Ron Weasley''': Abbiamo cercato centinaia di volte!<br/>'''Hermione Granger''': Non nella sezione proibita. Buon Natale, ragazzi!<br/>{{NDR|Mentre Hermione si allontana, Ron si rivolge a Harry}}<br/>'''Ron Weasley''': Abbiamo avuto una cattiva influenza su di lei.
*{{NDR|In biblioteca, riferendosi a Harry}}<br/>'''Hermione Granger''': Ti ho fatto guardare nella sezione sbagliata, come ho potuto essere così stupida! {{NDR|scaraventa un enorme volume sul tavolo, e Harry sobbalza}} L'ho preso settimane fa, cercavo una lettura leggera.<br/>'''Ron Weasley''': Quello... sarebbe leggero?! {{NDR|Lei lo guarda storto}}<br/>'''Hermione Granger''': Ma certo! Eccolo qui. Nicolas Flamel è l'unico che ha fabbricato la Pietra Filosofale.<br/>'''Harry Potter e Ron Weasley''': La cosa?<br/> '''Hermione Granger''' {{NDR|irritata}}: Uffa! Ma voi non leggete? La Pietra Filosofale è una sostanza leggendaria dai poteri sbalorditivi. Può trasformare qualunque metallo in puro oro, e produce l'Elisir di Lunga vita. Chi lo beve diventa immortale! <br /> '''Ron Weasley''': Immortale? <br /> '''Hermione Granger''': Vuol dire che non muori mai! <br /> '''Ron Weasley''': Lo so che vuol dire! <br/>'''Harry Potter''': Shhh!<br/> '''Hermione Granger''': L'unica Pietra attualmente esistente appartiene al signor Nicholas Flamel, il noto alchimista, che l'anno scorso ha festeggiato il seicentosessantacinquesimo compleanno. Ecco cosa sorveglia Fuffi al terzo piano! Ecco cosa c'è sotto la botola: la Pietra Filosofale!
*{{NDR|Parlando dell'uovo di drago di Hagrid}}<br/>'''Harry Potter''': Hagrid, cos'è esattamente?<br/>'''Hagrid''': Questo è un... È un...<br/>'''Ron Weasley''': Io lo so che cos'è! Ma Hagrid, dov'è che l'hai preso?!<br/>'''Hagrid''': L'ho vinto! A uno straniero che ho conosciuto al pub! Sembrava contento di liberarsene, per la verità.
*'''Hagrid''': Norberto non c'è più. Silente lo ha spedito in Romania, vivrà in una colonia.<br/>'''Hermione Granger''': Ma questo è un bene, no? Starà con la sua stessa specie!<br/>'''Hagrid''': Sì, ma se poi non gli piace la Romania?! Se gli altri draghi gli fanno i dispetti?! È solo un cucciolo dopotutto.
*'''Hermione Granger''': Vuoi dire che Tu-Sai-Chi in questo momento è là fuori nella foresta?<br/>'''Harry Potter''': Ma è debole, deve bere il sangue degli unicorni! Non capite?! Ci eravamo sbagliati, Piton non vuole la pietra per sé, la vuole rubare per Voldemort. Con l'elisir di lunga vita Voldemort ridiventerà forte e... e tornerà.<br/>'''Ron Weasley''': Ma... se torna, tu non credi che cercherà di... ucciderti, vero?!<br/>'''Harry Potter''': Se avesse potuto avrebbe cercato di uccidermi stanotte!<br/>'''Ron Weasley''': E pensare che ero tutto preoccupato per l'esame di Pozioni!
*'''Hermione Granger''': State fermi, tutti e due! Questo è il ''Tranello del diavolo'', dovete stare calmi, altrimenti vi ucciderà più in fretta!<br/>'''Ron''' {{NDR|sarcastico}}: Ucciderci più in fretta?! Ah, ora sì che posso stare calmo!
*'''Harry Potter''': Lei?! {{NDR|Raptor si volta}} No, non può essere! Piton, era... era lui che...<br />'''Raptor''': Sì, lui sembra il tipo giusto, vero? Con lui in giro, chi sospetterebbe del p-p-p-povero, b-b-balbettante professor Raptor?<br />'''Harry Potter''': Ma... ma quel giorno, durante la partita di Quidditch, Piton ha cercato di uccidermi.<br />'''Raptor''': No, caro mio. IO ho cercato di ucciderti!! E credimi, se il mantello di Piton non avesse preso fuoco interrompendo il mio contatto visivo, io ci sarei riuscito! Anche con Piton che borbottava le sue contro maledizioni!<br />'''Harry Potter''': Piton stava cercando di salvarmi?<br />'''Raptor''': Sapevo che eri un pericolo per me fin dall'inizio, specialmente dopo Halloween!<br />'''Harry Potter''': Allora lei ha fatto entrare il troll!<br />'''Raptor''': Che bravo, Potter! Sì. Ma Piton sfortunatamente non ci è cascato. Mentre gli altri correvano verso i sotterranei, è andato al terzo piano per intercettarmi. Ed è ovvio, che non si è più fidato di me. Non mi lasciava quasi mai solo. Ma lui non capisce. Io non sono mai solo. Mai. Allora, cos'è che fa questo specchio? Vedo quello che desidero? Mi vedo con in mano la Pietra. Ma come la prendo?<br />'''Voldemort''': Usa il ragazzo.<br />'''Raptor''': Vieni qui, Potter!! Sùbito!!! {{NDR|Harry si avvicina di fronte allo specchio}} Dimmi, che cosa vedi? {{NDR|Harry vede lui stesso nello spesso di avere la pietra filosofale che prende nella sua tasca, ma lo scopre con orrore di averlo veramente}} Cosa c'è? Cosa vedi?<br />'''Harry Potter''' {{NDR|mentendo fin di bene}}: Sto... sto stringendo la mano a Silente. Ho vinto la coppa delle case, vedo.<br />'''Voldemort''': Mente!<br />'''Raptor''': Dì la verità!!! Cosa vedi?!?<br />'''Voldemort''': Fa' parlare me con lui.<br />'''Raptor''': Padrone, non ne avete la forza.<br />'''Voldemort''': Ho abbastanza forza per quesssto. {{NDR|Raptor toglie via tutto il turbante che scopre dietro la sua testa c'è il volto di Voldemort}} Harry Potter, ci rivediamo.<br />'''Harry Potter''': Voldemort.<br />'''Voldemort''': Sì. Vedi cosa sono diventato? Vedi cosa devo fare per sopravvivere? Vivere a spese di un altro. Sono un parassita. Il sangue di unicorno riesce a rinvigorirmi, ma non può darmi un corpo tutto mio... Ma c'è una cosa che lo può fare, una cosa che, quando si dice la sorte, sta nella tua tasca! {{NDR|Harry fa per scappare via, terrorizzato per quello che vuole fare alla pietra}} Fermalo!!! {{NDR|Raptor schiocca le dita per avvolgere le fiamme intorno all'uscita per non far scappare Harry}} Non fare l'idiota. Perché andare incontro a una morte orripilante, quando puoi unirti a me e vivere?<br />'''Harry Potter''' {{NDR|rifiutando con rabbia}}: Mai!!<br />'''Voldemort''' {{NDR|sghignazza malignamente}}: Il coraggio! Ce l'avevano anche i tuoi. Dimmi, Harry. Ti piacerebbe rivedere tuo padre e tua madre? {{NDR|nello specchio Lily e James Potter}} Insieme, possiamo farli tornare. Ti chiedo solo qualcosa in cambio. Si, così, Harry. Non esiste [[bene e male]], esiste solo il potere... E quelli troppo deboli per averlo! E insieme, faremo cose straordinarie! Avanti, dammi la pietra!!! {{NDR|il riflesso di Lily e James svaniscono}}<br />'''Harry Potter''' {{NDR|rifiutando nuovamente con rabbia che non sembra affatto giusto}}: Bugiardo!!!<br />'''Voldemort''' {{NDR|rivolto a Raptor}}: Uccidilo!!!
*'''Raptor''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]], dopo che la sua mano si è incenerita a causa del contatto fisico di Harry}}: Cos'è questa magia?!<br/>'''Voldemort''': Idiota, prendi la pietra!
*'''Albus Silente''': Harry, lo sai perché il professor Raptor non sopportava che tu lo toccassi? {{NDR|Harry fa segno di no con la testa}} A causa di tua madre. Lei si è sacrificata per te, e un atto come questo lascia il segno. {{NDR|Harry si tocca la cicatrice}} No, no. Non è un segno visibile. Ti resta dentro, nella pelle.<br />'''Harry Potter''': Che cos'è?<br />'''Albus Silente''': L'amore, Harry. L'amore.
*'''Hagrid''': Ehm, senti, Harry, se quello scemo di tuo cugino Dudley ti dà qualche seccatura, puoi sempre minacciarlo di fargli spuntare due orecchie tipo la sua coda.<br/>'''Harry Potter''': Ma, Hagrid, non ci è permesso fare magie lontano da Hogwarts, lo sai bene.<br/>'''Hagrid''': Io sì, ma tuo cugino no, giusto?
==[[Explicit]]==
'''Hermione Granger''': Sembra strano tornare a casa, non ti pare?<br/>'''Harry Potter''': Quella non è casa mia! Non proprio!
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Harry Potter}}
[[Categoria:Film d'avventura]]
[[Categoria:Film fantasy]]
[[Categoria:Harry Potter]]
[[Categoria:Film con incipit]]
[[Categoria:Film con explicit]]
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Harry Potter e la camera dei segreti
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2022-08-11T13:35:10Z
Bradipo Lento
20707
/* Dialoghi */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= Harry Potter e la camera dei segreti
|titolooriginale= Harry Potter and the Chamber of Secrets
|paese= Regno Unito/USA
|anno= 2002
|genere= avventura, fantastico
|regista= [[Chris Columbus]]
|soggetto= [[J. K. Rowling]] ''([[J. K. Rowling#Harry Potter e la camera dei segreti|romanzo]])''
|sceneggiatore= [[Steven Kloves]]
|attori=
*[[Daniel Radcliffe]]: [[Harry Potter (personaggio)|Harry Potter]]
*[[Rupert Grint]]: Ronald (Ron) Weasley
*[[Emma Watson]]: Hermione Granger
*[[Tom Felton]]: Draco Malfoy
*[[Jason Isaacs]]: Lucius Malfoy
*[[Jamie Waylett]]: Vincent Tiger
*[[Joshua Herdman]]: Gregory Goyle
*[[Mark Williams]]: Arthur Weasley
*[[Julie Walters]]: Molly Weasley
*[[James Phelps]]: Fred Weasley
*[[Oliver Phelps]]: George Weasley
*[[Chris Rankin]]: Percy Weasley
*[[Matthew Lewis]]: Neville Paciock
*[[Richard Harris]]: Prof. Albus Silente
*[[Maggie Smith]]: Prof.ssa Minerva McGranitt
*[[Alan Rickman]]: Prof. Severus Piton
*[[Warwick Davis]]: Filius Vitious
*[[Miriam Margolyes]]: Pomona Sprite
*[[Kenneth Branagh]]: Gilderoy Allock
*[[Zoe Wanamaker]]: Madama Bumb
*[[Robbie Coltrane]]: Rubeus Hagrid
*[[David Bradley]]: Argus Gazza
*[[Gemma Jones]]: Poppy Chips
*[[Sally Mortemore]]: Irma Pince
*[[Richard Griffiths]]: Vernon Dursley
*[[Fiona Shaw]]: Petunia Evans Dursley
*[[Harry Melling]]: Dudley Dursley
*[[Christian Coulson]]: Tom Orvoloson Riddle
*[[Rober Hardy]]: Cornelius Caramell
*[[Peter Best]]: Walden MacNair
*[[John Cleese]]: Nick-Quasi-Senza-Testa
*[[Nina Young]]: Dama Grigia
*[[Shirley Henderson]]: Mirtilla Malcontenta
*[[Adrian Rawlins]]: James Potter
*[[Geraldine Somerville]]: Lily Evans Potter
*[[Saunders triplets]]: Harry Potter bambino
*[[Martin Bayfield]]: Il giovane Rubeus Hagrid
|doppiatoriitaliani=
*[[Alessio Puccio]]: Harry Potter
*[[Giulio Renzi Ricci]]: Ronald (Ron) Weasley
*[[Letizia Ciampa]]: Hermione Granger
*[[Flavio Aquilone]]: Draco Malfoy
*[[Massimo Lodolo]]: Lucius Malfoy
*[[Mino Caprio]]: Arthur Weasley
*[[Anna Rita Pasanisi]]: Molly Weasley
*[[Lorenzo De Angelis]]: Fred e GeorgeWeasley
*[[Emiliano Coltorti]]: Percy Weasley
*[[Gabriele Patriarca]]: Neville Paciock
*[[Gianni Musy]]: Prof. Albus Silente
*[[Paola Mannoni]]: Prof.ssa Minerva McGranitt
*[[Francesco Vairano]]: Prof. Severus Piton
*[[Francesco Pannofino]]: Rubeus Hagrid
*[[Bruno Conti (attore)|Bruno Conti]]: Argus Gazza
*[[Paolo Lombardi]]: Vernon Dursley
*[[Melina Martello]]: Petunia Evans Dursley
*[[Fabrizio De Flaviis]]: Dudley Dursley
*[[Dario Penne]]: Nick-Quasi-Senza-Testa
*[[Ilaria Stagni]]: Mirtilla Malcontenta
|note='''Musiche''': [[John Williams]]
}}
'''''Harry Potter e la camera dei segreti''''', film inglese del 2002 con [[Daniel Radcliffe]], [[Rupert Grint]] e [[Emma Watson]], regia di [[Chris Columbus]].
==Frasi==
*{{NDR|Cercando di impedire che Harry se ne vada con la macchina stregata di Ron}} Eh no, ragazzo! Tu e quel maledetto piccione non andrete da nessuna parte! ('''Vernon Dursley''')
*Papà lavora al ministero della magia, ufficio "Uso improprio dei manufatti dei babbani". Lui adora i babbani, li trova affascinanti! ('''Ron Weasley''')
*Harry, tu devi sapere tutto sui babbani... Qual è, con esattezza, la funzione di una papera di gomma? ('''Arthur Weasley''')
*Via via, Draco, più garbato! ('''Lucius Malfoy''')
*La tua cicatrice è leggenda... Come d'altronde il mago che te l'ha procurata! ('''Lucius Malfoy''')
*La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa. ('''Hermione Granger''')
*Capelli rossi, espressioni vuote, malandato libro di seconda mano... Voi dovete essere i Weasley! ('''Lucius Malfoy''')
*{{NDR|Ad Arthur Weasley}} Frequentare babbani... Credevo che la sua famiglia non potesse cadere più in basso. ('''Lucius Malfoy''')
*{{NDR|Subito dopo il decollo con la macchina volante dei Weasley}} Ron, devi sapere che molti babbani non sono abituati a vedere una macchina volante! ('''Harry Potter''')
*Sono consapevole delle nostre regole, Severus, visto che ne ho stilate alcune io stesso. ('''Albus Silente''')
*Lasciate che vi presenti il vostro nuovo insegnante di ''Difesa contro le Arti Oscure''...Io! Gilderoy Allock, Ordine di Merlino, terza classe, membro della Lega Contro Le Arti Oscure e cinque volte vincitore del premio... per il sorriso più seducente del Settimanale delle Streghe! Ma non parliamo di questo... non mi sono liberato di Bandon la strega facendole un sorriso! ('''Gilderoy Allock''')
*La fama è un'amica volubile, Harry: la [[celebrità (qualità)|celebrità]] se ne viene e la celebrità se ne va, non dimenticarlo! ('''Gilderoy Allock''')
*{{NDR|A Harry, che minaccia di strangolarlo per la perdita del treno e per il bolide fellone che gli ha scagliato contro}} Dobby è abituato alle minacce di morte, signore. Dobby ne riceve cinque volte al giorno a casa. ('''Dobby''')
*{{NDR|Dopo che Tyger e Goyle sono svenuti dopo aver mangiato i muffin con la pozione soporifera, piano di Harry, Ron e Hermione per strappargli dei capelli e preparare la Pozione Polisucco}} Si può essere così scemi? ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|A Ron e Harry, nei panni di Tiger e Goyle}} I Weasley non li diresti dei purosangue, da come si comportano. Mettono in imbarazzo tutto il mondo dei maghi... tutti loro! ('''Draco Malfoy''')
*{{NDR|Ad Hagrid, che gli aveva intimato di uscire da casa sua}} Credimi, non sono pervaso da alcun piacere nel trovarmi nella tua... Questa la chiami casa?! ('''Lucius Malfoy''')
*{{NDR|Al corpo pietrificato di Hermione}} Ti vorrei con noi, Hermione... Vorrei il tuo aiuto... Ora più che mai. ('''Harry Potter''')
*{{NDR|A Harry, che viene circondato insieme dai ragni di Aragog}} Posso avere paura, ora?! ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|Rivolto a Harry, dopo la fuga dai ragni di Aragog, nella Foresta Proibita}} Seguite i ragni, seguite i ragni! Se Hagrid esce mai da Azkaban io lo ammazzo!! ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|A un capannello di professori che ha appena appreso del rapimento di Ginny}} Scusate, mi ero appisolato! Cos'è successo? ('''Gilderoy Allock''')
*{{NDR|A Harry, prima che entri nella Camera dei Segreti}} Harry, se tu dovessi morire sei il benvenuto nel mio gabinetto! ('''Mirtilla Malcontenta''')
*{{NDR|Rivolto a Harry}} No!!! La Fenice ha accecato il Basilisco, ma lui può ancora sentirti! ('''Tom Riddle''')
*{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]] rivolto a Harry Potter mentre quest'ultimo è intento a distruggere il suo diario}} Che cosa fai? Fermo!! No!!! ('''Tom Riddle''')
*{{NDR|Al termine della battaglia contro il Basilisco e Tom Riddle}} È tutto passato, Ginny! È finita. È solo un ricordo! ('''Harry Potter''')
*Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre [[scelte|scelte]]. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Rivolto a Harry, riferendosi a Dobby}} Mi hai fatto perdere il mio Servo!!! ('''Lucius Malfoy''')
*{{NDR|Rivolto a Harry}} Anche i tuoi erano degli stupidi ficcanaso. Questa è una promessa, Potter! Un giorno, presto, tu farai la stessa brutta fine! ('''Lucius Malfoy''')
*''Aparecium''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Hermione Granger''')
*''Peskipiksi Pesternomi''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Gilderoy Allock''')
*''Immobilus''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Hermione Granger''')
*''Finite Incantatem''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Hermione Granger''')
*''Expelliarmus''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Severus Piton''')
*''Rictusempra''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Harry Potter''')
*''Serpensortia''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Draco Malfoy''')
*''Vipera Evanesca''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Severus Piton''')
*''Aragna Exumai''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Harry Potter''')
*''Oblivion''!<ref>«''Obliviate''» in lingua originale.</ref> {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Gilderoy Allock''')
==Dialoghi==
*{{NDR|incontrando Dobby nella sua stanza mentre lo zio Vernon accoglie i Mason}} '''Harry Potter''': Chi sei, tu? <br/>'''Dobby''': Dobby, signore. Dobby l'elfo domestico. <br/>'''Harry Potter''': Non per essere scortese, credi, ma questo non è il momento più adatto per avere un elfo domestico in camera mia. <br/>'''Dobby''': Oh. Oh, sì, signore. Dobby comprende. È solo che... Dobby è venuto a dirle... è difficile, signore. Dobby si chiede da dove cominciare.<br/>'''Harry Potter''': Perché non ti siedi? <br/>'''Dobby''': Se-sedermi? {{NDR|colto alla sprovvista, comincia a piagnucolare}} <br/>'''Harry Potter''': Dobby... Shhh! Mi dispiace, non intendevo offenderti, scusami. <br/>'''Dobby''': Offendere Dobby? Dobby ha sentito della sua grandezza, signore, ma mai un mago gli ha chiesto di accomodarsi, come fosse un suo pari... <br/>'''Harry Potter''': Be', non avrai conosciuto molti maghi educati allora. <br/>'''Dobby''': No, infatti. Che cosa orribile da dire... {{NDR|si autopunisce prendendo ripetutamente a testate il comò sul quale c'è la gabbia di Edvige}} Cattivo Dobby! Cattivo! <br/>'''Harry Potter''': Fermo! Dobby! Dobby, zitto! Dobby, ti prego, smettila! {{NDR|i rumori si sentono dal piano di sotto}} <br/>'''Vernon Dursley''': Oh, non fateci caso, è solo il gatto. {{NDR|i Mason sono perplessi, mentre Dobby prende ancora il comodino a testate}} <br/>'''Harry Potter''': Basta! Smettila, Dobby, ti prego! {{NDR|Dobby smette di punirsi}} Stai bene? <br/>'''Dobby''': Dobby doveva assolutamente punirsi, signore. Dobby ha quasi parlato male della sua famiglia, signore. <br/>'''Harry Potter''': La tua famiglia? <br/>'''Dobby''': La famiglia di maghi che Dobby serve, signore. Dobby è costretto a servire una sola famiglia per sempre. Se mai sapessero che Dobby è stato qui... Ma Dobby doveva venire. Dobby deve proteggere Harry Potter, avvertirlo! Harry Potter non deve tornare alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts quest'anno! {{NDR|Harry lo guarda perplesso}} C'è un complotto! Un complotto, sì! Dovranno accadere le cose più terribili! <br/>'''Harry Potter''' {{NDR|ancora più confuso}}: Quali cose terribili? Chi sta complottando? <br/>'''Dobby''': Non posso dirlo! <br/>'''Harry Potter''': E va bene. Ho capito! Non puoi dirlo. {{NDR|Dobby sale sul comodino e si punisce ancora una volta, stavolta sbattendosi la lampada in faccia}} Dobby! Metti giù la lampada! <br/>'''Vernon Dursley''': Così, quando arrivano alla nona buca...{{NDR|Vernon sta raccontando la barzelletta del golfista giapponese, ma sente i grugniti di Dobby dal piano di sopra, dove Harry sta cercando di costringerlo a lasciare andare la lampada}} <br/>'''Harry Potter''': Dammi la lampada! {{NDR|sente lo zio Vernon dall'altra parte della porta}} Dobby, smettila! {{NDR|irritato, riesce a costringere Dobby a mollare la presa sulla lampada, poi lo afferra per la federa che ha indosso}} Va' lì dentro e non fiatare! {{NDR|lo chiude nell'armadio, giusto prima che lo zio Vernon apra la porta}}
*'''Molly Weasley''': I tuoi figlioli hanno guidato la tua macchina incantata fino al Surrey e ritorno stanotte. <br/> '''Arthur Weasley''': Ma davvero?! E com'è andata? {{NDR|La signora Weasley lo guarda storto}} Voglio dire, avete fatto molto male, ragazzi... Molto, molto male...
*'''Draco Malfoy''': Scommetto che ti è piaciuto, Potter. Il famoso Harry Potter! Anche se entri in una libreria finisci in prima pagina! <br/> '''Ginny Weasley''': Lascialo in pace! <br/> '''Draco Malfoy''' {{NDR|Rivolto ad Harry}}: Guarda, Potter... ti sei fatto la ragazza!
*'''Lucius Malfoy''': A che le serve disonorare il nome stesso di mago se poi non la pagano nemmeno bene?! <br/> '''Arthur Weasley''': Abbiamo idee molto diverse riguardo a ciò che disonora il nome di mago, Malfoy.
*{{NDR|All'arrivo a Hogwarts con la macchina volante, essa perde il controllo e Ron, per fermarla, spezza a metà la bacchetta, poi la macchina cade sul Platano Picchiatore}} <br/> '''Ron Weasley''': La mia [[bacchetta magica|bacchetta]]! Guarda la mia bacchetta! <br/> '''Harry Potter''': Ringrazia che non è il tuo collo!
*'''Severus Piton''': Siete stati visti da non meno di 7 babbani! Avete un'idea della gravità della cosa? Avete rischiato di rivelare il nostro mondo! Senza parlare del danno inflitto al Platano Picchiatore che fa parte di queste terre da prima che voi nasceste.<br/>'''Ron Weasley''': Sinceramente professor Piton, credo che abbia fatto lui più male a noi. <br/>'''Severus Piton''': Silenzio! Vi assicuro che se apparteneste ai Serpeverde e il vostro destino dipendesse da me entrambi vi ritrovereste sul treno di ritorno, stanotte! Sta di fatto... <br/>'''Albus Silente''': ...che non è così.<br/>'''Harry Potter''': Professor Silente! Professoressa McGranitt!<br/>'''Severus Piton''': Signor preside, questi ragazzi si sono fatti beffe del decreto di restrizione delle arti magiche tra i minorenni. Con ciò...<br/>'''Albus Silente''': Sono consapevole delle nostre regole, Severus, visto che ne ho stilate alcune io stesso. Tuttavia, come capo della casa del Grifondoro, spetta alla professoressa McGranitt stabilire il provvedimento appropriato.<br/>'''Ron Weasley''': Prendiamo la nostra roba allora.<br/>'''Minerva McGranitt''': Di cosa stai parlando, signor Weasley?<br/>'''Ron Weasley''': Lei ci espellerà, non è vero?<br/>'''Minerva McGranitt''': Non oggi, signor Weasley. Ma devo far comprendere ad entrambi la gravità di ciò che avete fatto. Stanotte scriverò alle vostre famiglie ed entrambi riceverete un castigo.
*'''Dean Thomas''': Ron, è il tuo gufo? {{NDR|Errol, il gufo dei Weasley, porta una strana lettera rossa, ma si schianta in una ciotola di patatine sul tavolo dei Grifondoro, mentre dei Serpeverde sghignazzano}}<br> '''Ron Weasley''': È un pericolo pubblico questo uccello! {{NDR|afferra la lettera e si rende conto di cosa si tratta, mentre Errol vola via}} Oh, no! <br> '''Seamus Finnigan''' {{NDR|ironico}}: Avete visto? Weasley si è beccato una Strillettera! {{NDR|i Serpeverde sghignazzano di nuovo}}<br>'''Neville Paciock''' {{NDR|a disagio}}: Coraggio, Ron. Una volta ne ho ignorata una di mia nonna. È stato orribile!<br>'''Strillettera di Molly Weasley''' {{NDR|Ron apre nervosamente la Strillettera, che prende vita propria, assume sembianze simili a quelle di una bocca coi denti e comincia a urlare con la voce di sua madre, spaventandolo al punto che perde la presa su di essa}}: Ronald Weasley!!! Come hai osato rubare la macchina?! Sono veramente disgustata!! Ora in ufficio tuo padre verrà sottoposto a un'inchiesta e sarà tutta colpa tua! {{NDR|tutti rivolgono lo sguardo verso Ron}} Se farai un altro passo falso noi ti riporteremo subito a casa!!! {{NDR|Ron, in preda alla paura, annuisce, e la Strillettera si calma e si rivolge a Ginny}} Oh! Ginny cara, congratulazioni, sei una Grifondoro! Tuo padre ed io siamo molto fieri! {{NDR|la Strillettera fa una linguaccia delusa a Ron e poi si straccia in tanti pezzi di carta, scomparendo}}
*'''Hermione Granger''': È un po' strano, non trovate? <br> '''Harry Potter''': Strano? <br> '''Hermione Granger''': Tu senti una voce, una voce che tu solo puoi sentire, e spunta fuori Mrs Purr pietrificata! Lo trovo... strano. <br> '''Harry Potter''': Pensi che avrei dovuto dirglielo? A Silente e agli altri, intendo. <br> '''Ron Weasley''': Sei impazzito? <br> '''Hermione Granger''': No, Harry. Perfino nel mondo dei maghi sentire voci non è un buon segno. <br>'''Uomo nel quadro''': Ha ragione, sai?
*'''Ron Weasley''' {{NDR|dopo aver sentito Harry parlare in serpentese di fronte a tutti quanti durante il duello tra lui e Malfoy}}: Sei un Rettilofono, perché non ce l'hai detto?<br/>'''Harry Potter''': Io sono cosa?<br/>'''Hermione Granger''': Puoi parlare con i serpenti.<br/>'''Harry''': Lo so! Insomma, accidentalmente ho aizzato un pitone contro mio cugino allo zoo una volta... una volta, e con questo? Scommetto che un sacco di gente lo sa fare.<br/>'''Hermione Granger''': No, invece. Non è un dono comune a tutti, Harry. È male!<br/>'''Harry Potter''': Cosa c'è di male? Se non avessi detto al serpente di non attaccare Justin, lui...<br/>'''Ron Weasley''': Ah, allora è questo che gli hai detto!<br/>'''Harry Potter''': Eri presente, mi hai sentito!<br/>'''Ron Weasley''': Ti ho sentito parlare in Serpentese, la lingua dei serpenti!<br/>'''Harry Potter''': Ho parlato una lingua diversa?! Non me ne sono reso conto. Come posso parlare una lingua senza sapere di conoscerla?<br/>'''Hermione Granger''': Non lo so, Harry, ma sembrava che tu incitassi il serpente ad attaccare! Harry, stammi a sentire. C'è un motivo per cui il simbolo dei Serpeverde è un serpente: Salazar Serpeverde era un Rettilofono, parlava con i serpenti anche lui.<br/>'''Ron Weasley''': Esatto! Ora tutti penseranno che tu sei il suo pro-pro-pro-pronipote o che so io.<br/>'''Harry Potter''': Ma non lo sono! Non posso esserlo!<br/>'''Hermione Granger''': È vissuto migliaia di anni fa. Per quanto ne sappiamo potresti esserlo!
*'''Minerva McGranitt''': Sì, signorina Granger? <br> '''Hermione Granger''': Professoressa, mi chiedevo se poteva parlarci della Camera dei Segreti. <br> '''Minerva McGranitt''': {{NDR|con disagio}} Molto bene. Tutti sapete, naturalmente, che Hogwarts è stata fondata più di mille anni fa dai due maghi e le due streghe più famosi dell'epoca: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero e Salazar Serpeverde. Ora, tre dei fondatori vivevano in grande armonia tra loro. Uno, invece no. <br>'''Ron Weasley''': {{NDR|a Harry}} Indovina quale! <br> '''Minerva McGranitt''': Salazar Serpeverde voleva essere più selettivo sugli studenti da ammettere a Hogwarts. Era convinto che il sapere magico andasse custodito nelle famiglie di soli maghi, in altre parole, i Purosangue. Decise di lasciare la scuola. Ora, secondo la leggenda, Serpeverde aveva costruito in questo castello una camera nascosta, nota come la "Camera dei Segreti". Bene, poco prima della sua partenza, egli la sigillò, in attesa del giorno in cui fosse arrivato nella scuola il suo vero erede. Solo l'Erede sarebbe stato capace di aprire la Camera e farne scaturire gli orrori contenuti, e, così facendo, epurare la scuola da tutti coloro che, secondo Serpeverde, erano indegni di studiare la magia. <br>'''Hermione Granger''': I figli di Babbani. <br>'''Minerva McGranitt''': Bene. Naturalmente la scuola è stata controllata molte volte. Nessuna camera del genere è stata mai trovata. <br> '''Hermione Granger''': Professoressa, secondo la leggenda che cosa racchiude la Camera? <br>'''Minerva McGranitt''': Ecco, si dice che la Camera sia la dimora di qualcosa che solo l'Erede di Serpeverde sa controllare. Si dice che sia la dimora... di un mostro.
*'''Harry Potter''': Credo di essermi rotto un braccio! {{NDR|il bolide manipolato da Dobby ha rotto il braccio di Harry}} <br/>'''Gilderoy Allock''': Non preoccuparti, Harry, te lo rimetto a posto io in un lampo!<br/>'''Harry Potter''': No, lei no!<br/>'''Gilderoy Allock''': Oh, poverino, non sa quello che dice!
*'''Minerva McGranitt''' {{NDR|dopo che Silente ha aperto la macchina fotografica di Colin Canon, rimasto pietrificato dal Basilisco}}: Cosa può significare, Albus? <br> '''Albus Silente''': Significa che i nostri studenti sono in grave pericolo. <br> '''Minerva McGranitt''': Cosa devo dire agli insegnanti? <br> '''Albus Silente''': La verità. Dica loro che Hogwarts non è più un luogo sicuro. È come temevamo, Minerva. La Camera dei Segreti è stata veramente aperta di nuovo!
*'''Ron Weasley''': Illuminami! Perché prepariamo questa pozione alla luce del giorno e in pieno bagno delle ragazze? Non ci potrebbero scoprire?<br/>'''Hermione Granger''': No, non viene mai nessuno qui. <br/>'''Ron Weasley''': Come mai?<br/>'''Hermione Granger''': Mirtilla Malcontenta.<br/>'''Ron Weasley''': Chi?<br/>'''Hermione Granger''': Mirtilla Malcontenta.<br/>'''Ron Weasley''': Chi è Mirtilla Malcontenta?<br/>'''Mirtilla''': Io sono Mirtilla Malcontenta! Hu! Non mi aspetto che tu mi conosca, chi parla mai della mediocre, malinconica, musona Mirtilla Malcontenta? {{NDR|Mirtilla, strillando e piagnucolando, entra dentro il water}}<br/>'''Hermione Granger''': È un tantino suscettibile.
*'''Cappello Parlante''': Pulce nell'orecchio, Potter?!<br/>'''Harry''': Mi domandavo se mi avevi messo nella Casa giusta...<br/>'''Cappello Parlante''': Sì... Sei stato particolarmente difficile da collocare, ma confermo quello che ho detto l'anno scorso: saresti stato bene tra i Serpeverde.<br/>'''Harry''': Ti sbagli!
*'''Hagrid''': {{NDR|entrando frettolosamente nell'ufficio di Silente}} Professor Silente, signore, non è stato Harry!<br/>'''Albus Silente''': Hagrid...<br/>'''Hagrid''': E sono pronto a giurarlo davanti al Ministro della Magia!<br/>'''Albus Silente''': {{NDR|alzando la voce, interrompendolo}} Hagrid! Calmati... Io non penso che Harry abbia aggredito qualcuno.<br/>'''Hagrid''': Certo che non lo pensa e... Oh... Giusto, allora... Io aspetto fuori!
*{{NDR|Prima del duello}}<br/>'''Draco Malfoy''': Paura, Potter?<br/>'''Harry Potter''': Ti piacerebbe.
*{{NDR|Draco incontra Ron e Harry, nei panni di Tiger e Goyle}}<br/>'''Draco Malfoy''': Perché porti gli occhiali?!<br/>'''Harry Potter''': Ah, ehm... leggevo.<br/>'''Draco Malfoy''': Leggevi?! Perché, sai leggere?
*'''Ron Weasley''': Ma che può farti se uno ti tira addosso qualcosa? Insomma... ti passerebbe solo attraverso.<br/>'''Mirtilla Malcontenta''' {{NDR|urlando}}: Ah, certo!! Scaraventiamo libri su Mirtilla, tanto lei non sente niente!!! Dieci punti se le trapassi lo stomaco!! Cinquanta punti se le trapassi la testa!!!
*'''Oliver Baston''': Ora ascoltate! Se giochiamo bene i Tassorosso non avranno speranza: siamo più forti, più veloci e più furbi!<br/>'''Fred/George Weasley''': Per non dire che sono spaventati a morte che Harry possa pietrificarli se dovessero volargli vicino!<br/>'''Oliver Baston''': Giusto anche questo!
*'''Harry Potter''' {{NDR|trovandosi nella Camera dei Segreti vede Ginny stesa per terra priva di sensi}}: Ginny! {{NDR|correndo verso di lei}} Ginny, ti prego, dimmi che non sei morta! Svegliati! Svegliati! Ti prego, svegliati!<br/>'''Tom Riddle''' {{NDR|apparendo dal nulla}}: Non si sveglierà.<br/>'''Harry Potter''': Tom? Tom Riddle? Che vuol dire non si sveglierà? Non sarà...? <br/>'''Tom Riddle''': È ancora viva... ma per poco.<br/>'''Harry''': Sei un fantasma?<br/>'''Tom Riddle''': Un ricordo. Conservato in un diario per cinquant'anni.<br/>'''Harry Potter''' {{NDR|tocca la mano di Ginny}}: È fredda come il ghiaccio. Ginny, ti prego, dimmi che non sei morta! Svegliati! Devi aiutarmi, Tom, c'è un [[Basilisco (mitologia)|Basilisco]]!<br/>'''Tom Riddle''' {{NDR|dopo aver preso la bacchetta di Harry}}: Verrà solo se chiamato.<br/>'''Harry Potter''': Dammi la mia bacchetta, Tom.<br/>'''Tom Riddle''': Non ne avrai bisogno.<br/>'''Harry Potter''': Ascolta, dobbiamo andare, dobbiamo salvarla!<br/>'''Tom Riddle''': Temo di non poterlo fare, Harry. Vedi, più Ginny si indebolisce, più io mi fortifico. Sì, Harry. È stata Ginny Weasley ad aprire la Camera dei Segreti.<br/>'''Harry Potter''': No. Non avrebbe potuto! Non avrebbe voluto!<br/>'''Tom Riddle''': È stata Ginny ad aizzare il Basilisco contro i Mezzosangue e la gatta di Gazza. Ginny ha scritto i messaggi minacciosi sui muri.<br/>'''Harry Potter''': Ma perché?<br/>'''Tom Riddle''': Perché gliel'ho detto io. Scoprirai che sono molto persuasivo, non che lei sapesse quello che faceva. Era, diciamo, in una specie di trance. Tuttavia il potere del diario cominciò a spaventarla e tentò di disfarsene nel bagno delle ragazze. E allora, chi lo trovava se non tu? Proprio la persona che ero così ansioso di incontrare.<br/>'''Harry Potter''': E perché volevi incontrare me?<br/>'''Tom Riddle''': Sapevo che dovevo parlarti, conoscerti se ci riuscivo. Così ti ho mostrato come avevo catturato quel sempliciotto di Hagrid per avere la tua fiducia.<br/>'''Harry Potter''' {{NDR|con rabbia}}: Hagrid è amico mio! E tu l'hai incastrato, non è vero?<br/>'''Tom Riddle''': La mia parola contro quella di Hagrid. Solo Silente sembrava credere alla sua innocenza.<br/>'''Harry Potter''': Perché Silente ti ha inquadrato subito, eh?<br/>'''Tom Riddle''': Certo, mi ha tenuto fastidiosamente d'occhio dopo quella storia. Sapevo che non era saggio riaprire la Camera mentre ero ancora a scuola, allora ho deciso di tramandare un diario, per conservare i miei ricordi di 16 anni in quelle pagine, così un giorno avrei potuto aiutare un altro a onorare Salazar Serpeverde e la sua nobile opera.<br/>'''Harry Potter''': Be', non ce l'hai fatta questa volta. Tra poche ore la pozione di Mandragola sarà pronta e tutti i pietrificati ritorneranno normali.<br/>'''Tom Riddle''': Non te l'ho detto? Uccidere i Mezzosangue non m'importa più ormai. Da molti mesi, sai, il mio nuovo bersaglio... sei proprio tu! Come mai un neonato senza straordinari poteri magici ha potuto sconfiggere il più grande mago di tutti i tempi?! Come hai fatto a cavartela con solo una cicatrice mentre i poteri di Voldemort sono andati distrutti?!<br/>'''Harry Potter''': Che ti importa di come ho fatto? Voldemort è vissuto dopo di te. <br />'''Tom Riddle''': Voldemort è... il mio passato, presente... e futuro. {{NDR|scrive con la bacchetta il suo nome "TOM ORVOLOSON RIDDLE", che si trasforma nella frase "SON IO LORD VOLDEMORT"}}<br/>'''Harry''' {{NDR|scioccato}}: Tu! Tu sei l'erede di Serpeverde! Tu sei Voldemort!<br/>'''Tom Riddle''': Di sicuro non avrai pensato che avrei mantenuto quello sporco nome da babbano di mio padre, non è vero? No. Mi sono creato un nuovo nome, un nome che un giorno i maghi avrebbero temuto di pronunciare una volta diventato il più grande mago del mondo!<br/>'''Harry Potter''': Albus Silente è il più grande mago del mondo!<br/>'''Tom Riddle''': Silente è stato cacciato da questo castello, è bastato il ricordo di me!<br/>'''Harry''': Non se ne andrà mai! Non finché quelli che rimangono gli saranno leali! {{NDR|la fenice Fanny entra nella Camera}} Fanny? {{NDR|Fanny lascia cadere dalle sue zampe il Cappello Parlante per Harry}}<br/>'''Tom Riddle''': E così è questo che Silente manda al suo grande difensore: un uccello canterino e un vecchio cappello! {{NDR|si gira verso la statua di Salazar Serpeverde e chiama il Basilisco parlando in Serpentese}} Confrontiamo il potere di Lord Voldemort, erede di Salazar Serpeverde, con quello del famoso Harry Potter! {{NDR|dalla bocca della statua esce il basilisco}}
*'''Dobby''': Harry Potter ha liberato Dobby. Come può Dobby mai ripagarlo?<br/>'''Harry Potter''': Basta che mi prometti una cosa.<br/>'''Dobby''': Qualunque cosa, signore.<br/>'''Harry Potter''': Non provare mai più a salvarmi la vita!
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Harry Potter}}
[[Categoria:Film d'avventura]]
[[Categoria:Film fantasy]]
[[Categoria:Harry Potter]]
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Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
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2022-08-11T13:33:18Z
Bradipo Lento
20707
/* Dialoghi */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|immagine = Harry-potter-and-the-prisoner-of-azkaban-logo.svg
|titoloitaliano = Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
|titolooriginale = Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
|paese= Gran Bretagna / USA
|anno = 2004
|genere = avventura, fantastico
|regista = [[Alfonso Cuarón]]
|soggetto = [[J. K. Rowling]]
|sceneggiatore = [[Steven Kloves]]
|attori =
*[[Daniel Radcliffe]]: [[Harry Potter (personaggio)|Harry Potter]]
*[[Rupert Grint]]: Ronald (Ron) Weasley
*[[Emma Watson]]: Hermione Granger
*[[Tom Felton]]: Draco Malfoy
*[[Jamie Waylett]]: Vincent Tiger
*[[Joshua Herdman]]: Gregory Goyle
*[[Mark Williams]]: Arthur Weasley
*[[Julie Walters]]: Molly Weasley
*[[Bonnie Wright]]: Ginny Weasley
*[[James Phelps]]: Fred Weasley
*[[Oliver Phelps]]: George Weasley
*[[Chris Rankin]]: Percy Weasley
*[[Matthew Lewis]]: Neville Paciock
*[[Devon Murray]]: Seamus Finnigan
*[[Genevieve Gaunt]]: Pansy Parkinson
*[[Michael Gambon]]: Prof. Albus Silente
*[[Maggie Smith]]: Prof.ssa Minerva McGranitt
*[[Alan Rickman]]: Prof. Severus Piton
*[[Warwick Davis]]: Prof. Filius Vitious
*[[David Thewlis]]: Prof. Remus John Lupin
*[[Emma Thompson]]: Prof.ssa Sibilla Cooman
*[[Robbie Coltrane]]: Rubeus Hagrid
*[[David Bradley]]: Argus Gazza
*[[Richard Griffiths]]: Vernon Dursley
*[[Fiona Shaw]]: Petunia Evans Dursley
*[[Harry Melling]]: Dudley Dursley
*[[Pam Ferris]]: Marge Dursley
*[[Gary Oldman]]: Sirius Black
*[[Timothy Spall]]: Peter Minus
*[[Rober Hardy]]: Cornelius Caramell
*[[Adrian Rawlins]]: James Potter
*[[Geraldine Somerville]]: Lily Evans Potter
*[[Julie Christe]]: Madama Rosmerta
*[[Lee Ingleby]]: Stan Picchetto
*[[Dawn French]]: Signora Grassa
*[[Lenny Henry]] (voce): Testa Rattrappita
|doppiatoriitaliani=
* [[Alessio Puccio]]: Harry Potter
* [[Giulio Renzi Ricci]]: Ron Weasley
* [[Letizia Ciampa]]: Hermione Granger
* [[Flavio Aquilone]]: Draco Malfoy
* [[Mino Caprio]]: Arthur Weasley
* [[Anna Rita Pasanisi]]: Molly Weasley
* [[Lorenzo De Angelis]]: Fred e George Weasley
* [[Emiliano Coltorti]]: Percy Weasley
* [[Gabriele Patriarca]]: Neville Paciock
* [[Alessio Ward]]: Seamus Finnegan
* [[Gianni Musy]]: Albus Silente
* [[Paola Mannoni]]: Minerva McGranitt
* [[Francesco Vairano]]: Severus Piton
* [[Danilo De Girolamo]]: Remus Lupin
* [[Emanuela Rossi]]: Sibilla Cooman
* [[Francesco Pannofino]]: Rubeus Hagrid
* [[Paolo Lombardi]]: Vernon Dursley
* [[Melina Martello]]: Petunia Evans
* [[Lorenza Biella]]: Marge Dursley
* [[Massimo Venturiello]]: Sirius Black
* [[Roberto Stocchi]]: Peter Minus
* [[Sandro Pellegrini]]: Cornelius Caramell
* [[Ludovica Modugno]]: Madama Rosmerta
* [[Simone Crisari]]: Stan Picchetto
* [[Marco Mete]]: Testa Rattrappita
}}
'''''Harry Potter e il prigioniero di Azkaban''''', film del 2004 con [[Daniel Radcliffe]], [[Rupert Grint]] e [[Emma Watson]], regia di [[Alfonso Cuarón]].
==Frasi==
*{{NDR|Parlando di Harry}} Non devi rimproverarti per come alla fine è venuto su questo qui, Vernon! Dipende tutto dal sangue: cattivo sangue non mente mai! ('''Zia Marge''')
*{{NDR|Accogliendo Harry sul ''Nottetempo''}} Benvenuti sul ''Nottetempo'', mezzo di trasporto di emergenza per maghi e streghe in difficoltà. Mi chiamo Stan Picchetto e sarò il vosto bigliettaio per questa notte! ('''Stan Picchetto''')
*Ehi, se c'è la zuppa di piselli mangiala, prima che lei mangi te! ('''Testa penzolante, Nottetempo''')
*Ehi ragazzi, ragazzi... Perché quelle facce lunghe?! ('''Testa penzolante, Nottetempo''')
*Come ministro della Magia è mio dovere informarti, signor Potter, che questa sera sul presto la sorella di tuo zio è stata localizzata, appena a sud di Sheffield... Fluttuava intorno a una ciminiera. Il dipartimento di cancellazione della magia accidentale si è subito attivato e lei è stata convenientemente bucata e la sua memoria modificata. Non avrà alcun ricordo dell'incidente, in alcun modo. Perciò questo è quanto, e nessuno si è fatto male. ('''Cornelius Caramell''')
*{{NDR|A Harry, stupito di non essere stato punito per aver usato a casa la magia}} Suvvia Harry, il Ministero non spedisce qualcuno ad Azkaban perché ha gonfiato la zia! ('''Cornelius Caramell''')
*{{NDR|Parlando di Grattastinchi}} Un gatto?! È questo che ti hanno detto?! Sembra più un maiale con la pelliccia, credimi! ('''Ron Weasley''')
*Il nostro insegnante di ''Cura delle creature magiche'' da anni, ha deciso di andare in pensione per trascorrere più tempo con gli arti che gli restano! ('''Albus Silente''')
*Su richiesta del Ministero della Magia, Hogwarts, almeno fino a nuovo avviso, ospiterà i Dissennatori di Azkaban, fino al momento della cattura di Sirius Black. I Dissennatori saranno di guardia a ogni accesso alla scuola. Ora, pur se rassicurato che la loro presenza non disturberà le nostre quotidiane attività, un avvertimento: i Dissennatori sono creature malvagie, non faranno distinzione fra colui a cui danno la caccia e chi si trova sul loro cammino, pertanto devo avvertire tutti, intendo ognuno di voi, di non dar loro alcun motivo di farvi del male. Non è nella natura di un Dissennatore il perdonare. Ma sapete, la felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce. ('''Albus Silente''')
*La prima cosa da sapere sugli ippogrifi è che sono creature molto orgogliose, si offendono subito! Non dovete mai insultare un ippogrifo, potrebbe essere l'ultima cosa che fate nella vita! ('''Hagrid''')
*{{NDR|Alla lezione di Difesa contro le Arti Oscure tutti provano l'incantesimo ''Riddikulus''}} Questa lezione è ridicola! ('''Draco Malfoy''')
*Andate a pagina 394. ('''Severus Piton''')
*{{NDR|In merito alla scomparsa della Signora Grassa}} Signor Gazza, raduni i fantasmi. Che perlustrino ogni quadro del castello per trovare la Signora Grassa. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|A Madama Rosmerta}} Molti anni fa, quando i genitori di Harry capirono di essere segnati, ti ricordi? Si nascosero. Pochi sapevano dove fossero, uno di questi era Sirius Black. E lui lo disse a Tu-Sai-Chi! ('''Minerva McGranitt''')
*Sirius Black magari non ha messo le mani sui Potter, ma è il motivo per cui sono morti! ('''Minerva McGranitt''')
*{{NDR|A Hermione}} Magari sei giovane, ma il cuore che ti batte nel petto è raggrinzito come quello di una zitella. La tua anima è arida, come le pagine dei libri cui sei disperatamente devota. ('''Sibilla Cooman''')
*{{NDR|Dopo che Hermione ha abbandonato l'aula di divinazione}} È impazzita Hermione... Insomma, non che non sia sempre stata pazza, ma ora è evidente, se ne accorgono tutti! ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|A Harry}} Lui ritornerà stanotte. Stanotte, colui che ha tradito gli amici, il cui cuore si è corrotto con l'omicidio, romperà le catene. Sangue innocente verrà versato e servo e padrone si ritroveranno riuniti ancora, lo sooooooo! ('''Sibilla Cooman''', in stato di trance)
*Di solito ho un temperamento molto mansueto come cane. Infatti più di una volta James mi consigliò una cura permanente: alla coda ci si abitua, ma le pulci ti uccidono! ('''Sirius Black''')
*La voce di un [[bambino]], per quanto onesta e sincera, è insignificante per chi ha dimenticato come ascoltare. Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci s'intromette, pericolosa. Sirius Black è nella cella in cima alla Torre Oscura. Conosci la legge, signorina Granger, non dovete essere visti, e fareste bene, secondo me, a tornare prima dell'ultimo rintocco, altrimenti le conseguenze saranno troppo devastanti per parlarne. Se stanotte avrete successo, più di una vita innocente verrà risparmiata. Tre giri dovrebbero bastare! Oh, a proposito, quando si è in [[dubbio]], trovo che tornare sui propri passi sia un modo saggio di cominciare! ('''Albus Silente''')
*Questo è un giratempo, Harry. La McGranitt me l'ha dato al primo trimestre, è così che ho frequentato le lezioni tutto l'anno! ('''Hermione Granger''')
*{{NDR|Dopo aver scoperto che Sirius Black era amico dei suoi genitori, che li ha traditi e che è il suo padrino}} Era loro amico... e li ha traditi... Era loro amico!! Spero che mi trovi! Perché quando lo farà io sarò pronto! Quando lo farà io ucciderò Black! ('''Harry Potter''')
*{{NDR|Rivolto a Sirius Black}} Hai tradito i miei genitori! Sono morti per causa tua! ('''Harry Potter''')
*Black era malvagio. Lui non uccise Peter Minus... lo ''distrusse''! Un dito; rimase solo questo, un dito. Nient'altro! ('''Cornelius Caramell''')
*{{NDR|Rivolto a Draco Malfoy, che ha fatto sì che Fierobecco venisse giustiziato esagerando il suo infortunio al braccio}} Tu! Brutto perfido lurido schifoso scarafaggio! ('''Hermione Granger''')
*{{NDR|in infermeria con la gamba rotta, dopo che Silente ha suggerito a Harry e Hermione di usare la Giratempo}} Ma di che miseriaccia stava parlando? ('''Ron Weasley''')
*''Expecto Patronum''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Harry Potter''')
*''Arresto Momentum''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Albus Silente''')
==Dialoghi==
*'''Zio Vernon''': Non puoi fare magie fuori della scuola.<br/>'''Harry''': Dici?! Proviamo!<br/>'''Zio Vernon''': Non ti faranno più tornare ora. Non hai dove andare!<br/>'''Harry''': Non m'importa. Dovunque è meglio di qui.
*'''Harry''': Ma i Babbani? Non ci vedono?<br/>'''Stan Picchetto''': I Babbani?! Loro non vedono niente, dico bene?<br/>'''Testa Rattrappita''': No, ma se li infilzi con la forchetta sentono!
*'''Harry''': Chi è quello? Quell'uomo!<br/>'''Picchetto''': Chi è questo?! Tu chiedi...?! È Sirius Black, ecco chi è! Non dirmi che non hai mai sentito parlare di Sirius Black. È un assassino. L'hanno pure sbattuto ad Azkaban per questo.<br/>'''Harry''': Com'è scappato?<br/>'''Picchetto''': Be', è proprio questa la domanda. È stato il primo che ce l'ha fatta. Era un grande sostenitore di... Tu-Sai-Chi. Ne avrai sentito parlare.<br/>'''Harry''': Sì, ne ho sentito parlare.
*'''Arthur Weasley''': Harry, molti al Ministero tenterebbero vivamente di dissuadermi dal divulgare quello che sto per rivelarti. Ma io credo che tu debba conoscere i fatti: tu sei in pericolo, in un grave pericolo!<br/>'''Harry Potter''': C'entra qualcosa Sirius Black, signore?<br/>'''Arthur Weasley''': Cosa sai di Sirius Black, Harry?<br/>'''Harry Potter''': Solo che è fuggito da Azkaban.<br/>'''Arthur Weasley''': E sai perché? {{NDR|Harry scuote la testa}} Tredici anni fa, quando hai bloccato...<br/>'''Harry Potter''': ...Voldemort!<br/>'''Arthur Weasley''': Non dire quel nome!<br/>'''Harry Potter''': Mi scusi.<br/>'''Arthur Weasley''': Quando hai bloccato Tu-Sai-Chi, Black ha perso tutto ma fino ad oggi rimane ancora un suo fedele servitore, e, nella sua mente, tu sei l'unico ostacolo che ancora impedisce a Tu-Sai-Chi di tornare al potere, e questo è il motivo per cui è fuggito da Azkaban: per trovare te.<br/>'''Harry Potter''': E uccidermi?<br/>'''Arthur Weasley''': Harry, devi giurarmi che qualunque cosa tu possa sentire non andrai in cerca di Black!<br/>'''Harry Potter''': Signor Weasley, perché dovrei andare a cercare qualcuno che vuole uccidermi?
*'''Remus Lupin''': Neville, vuoi venire prego? {{NDR|Neville avanza titubante}} Coraggio, non essere timido, coraggio, coraggio. Ciao! Bene, cos'è che ti spaventa di più? {{NDR|Neville farfuglia incomprensibilmente un nome}} Come dici?<br/>'''Neville''': Il professor Piton!<br/>'''Professor Lupin''': Il professor Piton... sì, spaventa tutti! Se non sbaglio tu vivi con tua nonna.<br/>'''Neville''': Sì, non voglio che il molliccio si trasformi in lei, però!
*'''Harry Potter''': Professore, posso farle una domanda?<br/>'''Remus Lupin''': Vuoi sapere perché ti ho impedito di affrontare quel molliccio, vero? Credevo fosse ovvio, ho supposto che avrebbe preso la forma di Lord Voldemort.<br/>'''Harry Potter''': Ho pensato a Lord Voldemort all'inizio, ma poi mi sono ricordato di quella notte sul treno e del Dissennatore.<br/>'''Remus Lupin''': Sono davvero sbalordito! Indica che quello che ti fa più paura è la paura stessa. È molto saggio.<br/>'''Harry Potter''': Prima di svenire ho sentito qualcosa: una donna... che urlava.<br/>'''Remus Lupin''': I Dissennatori ci costringono a rivivere i nostri peggiori ricordi, il nostro dolore diventa il loro potere.<br/>'''Harry Potter''': Credo che fosse mia madre, la notte in cui fu uccisa.<br/>'''Remus Lupin''': Sai, la prima volta che ti ho visto, Harry, ti ho riconosciuto immediatamente. Non dalla cicatrice ma dagli occhi, come quelli di tua madre, Lily. Sì... oh sì, la conoscevo. Tua madre mi è stata al fianco in un momento in cui nessun altro c'era. Non solo era una strega singolarmente dotata, era una donna gentile, fuori dal comune. Sapeva vedere la bellezza negli altri, perfino, e forse, particolarmente quando una persona non riusciva a vederla in se stessa. Mentre tuo padre, James, d'altro canto, lui... aveva un certo, diciamo, talento per i guai! Un talento che, si vocifera, ha tramandato a te! Assomigli a loro più di quanto credi. Col tempo ti accorgerai fino a che punto.
*'''Harry Potter''': Mi scusi, signore. Dov'è il professor Lupin?<br/>'''Severus Piton''': Questo non è affar tuo, vero Potter? È sufficiente dire che il vostro professore si trova nell'incapacità di insegnare al momento attuale. Andate a pagina 394.
*'''Severus Piton''': Ora, chi di voi è in grado di dirmi la differenza tra un Animagus e un lupo mannaro? {{NDR|Hermione alza la mano ma Piton, girato di spalle, non la nota}} Nessuno? Davvero deludente!<br/>'''Hermione Granger''': Scusi, signore. Un Animagus è un mago che sceglie di trasformarsi in animale, un lupo mannaro non ha scelta. Ad ogni luna piena, quando si trasforma, non ricorda più la propria identità, ucciderebbe il suo migliore amico se lo incontrasse. Per di più lui risponde solamente al richiamo della sua specie. {{NDR|Accanto a lei, Malfoy imita il verso del lupo}}<br/>'''Severus Piton''': Grazie, signor Malfoy. È la seconda volta che parli non interpellata, signorina Granger. Non sai trattenerti o provi orgoglio ad essere un'insopportabile "so tutto io"?<br/>'''Ron Weasley''': Non ha tutti i torti, sai?<br/>'''Severus Piton''': Cinque punti in meno al Grifondoro! Come antidoto alla vostra ignoranza voglio sulla mia scrivania entro lunedì mattina due rotoli di pergamena sul lupo mannaro, con particolare enfasi su come riconoscerlo.<br/>'''Harry Potter''': Signore, c'è il Quidditch domani!<br/>'''Severus Piton''': Allora ti suggerisco di fare particolare attenzione, signor Potter. La perdita di un arto non varrà come scusa! Pagina 394!
*'''Harry Potter''': Professore, perché i Dissennatori mi fanno questo effetto? Insomma, più che a ogni altro?<br/>'''Remus Lupin''': Ascolta, i Dissennatori sono tra le creature più ripugnanti che vivono sulla Terra, si nutrono di ogni sensazione gradevole, ogni ricordo felice. Finché a una persona non rimane assolutamente niente, solo le sue peggiori esperienze. Tu non sei debole, Harry. I Dissennatori hanno più effetto su di te che sugli altri perché ci sono dei veri orrori nel tuo passato, orrori che i tuoi compagni possono a stento immaginare. Non hai nulla di cui vergognarti.<br/>'''Harry Potter''': Ho paura, professore!<br/>'''Remus Lupin''': Be', ti riterrei uno sciocco se non l'avessi.<br/>'''Harry Potter''': Devo sapere come combatterli! Lei può insegnarmelo. Ha scacciato quel Dissennatore dal treno.<br/>'''Remus Lupin''': Ce n'era solo uno quella notte.<br/>'''Harry Potter''': Però l'ha mandato via.<br/>'''Remus Lupin''': Be', non ho la presunzione di essere un esperto, Harry. Ma, dato che i Dissennatori sembrano aver sviluppato un particolare interesse per te, magari ti potrei insegnare, ma dopo le feste, per ora devo riposare.
*{{NDR|Harry si trova di notte in un corridoio, ma dopo aver spento la luce della sua [[bacchetta magica|bacchetta]] con l'incantesimo Nox, viene beccato da Piton, che gli punta la bacchetta}}<br/>'''Severus Piton''': Potter, che cosa fai a zonzo per i corridoi di notte?<br/>'''Harry Potter''': Sono sonnambulo.<br/>'''Severus Piton''': È straordinario quanto somigli a tuo padre, Potter. Anche lui era estremamente arrogante, si pavoneggiava nel castello.<br/>'''Harry Potter''': {{NDR|irritato}} Mio padre non si pavoneggiava. E io neanche. Ora, se non le dispiace, le sarei grato se abbassasse la bacchetta.<br/>'''Severus Piton''' {{NDR|abbassa la bacchetta e nota la Mappa del Malandrino nella tasca della felpa di Harry}}: Le tasche, vuotale. {{NDR|insistendo}} Ho detto "le tasche, vuotale"! {{NDR|Harry tira fuori la mappa}} Che cos'è?<br/>'''Harry Potter''': Una pergamena di riserva.<br/>'''Severus Piton''': Davvero? Aprila. {{NDR|Harry la apre e Piton punta la propria bacchetta sulla mappa}} ''Rivela i tuoi segreti''! {{NDR|sulla mappa compare una scritta}} Leggila.<br/>'''Harry Potter''': ''Messieurs Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso porgono i loro omaggi al professor Piton e...''<br/>'''Severus Piton''': Continua.<br/>'''Harry Potter''': ''...e gli chiedono di tenere la sua lunghissima appendice nasale fuori dagli affari altrui''!<br/>'''Severus Piton''': Brutto insolente, piccolo...<br/>'''Remus Lupin''': Professore!<br/>'''Severus Piton''': Bene bene, Lupin! Fuori per una passeggiatina al chiaro di luna, vero?<br/>'''Remus Lupin''': Harry, stai bene? {{NDR|Harry accenna un sì con la testa}}<br/>'''Severus Piton''': Questo resta da vedere! {{NDR|afferra la mappa dalla mano di Harry}} Ho appena confiscato un curiosissimo artefatto al signor Potter. Dà un'occhiata, Lupin, dovrebbe essere l'area di tua competenza, è chiaro. È piena di magia oscura!<br/>'''Remus Lupin''': Oh, ne dubito grandemente, Severus. A me sembra una semplice pergamena creata per insultare chiunque tenti di leggerla. {{NDR|ride}} Sospetto che Zonko ne sia l'autore! {{NDR|Piton tenta di prendergli la mappa ma Lupin gliela allontana}} Ciononostante, dovrei indagare su alcune qualità che magari possiede. È dopotutto, come dici tu, la ''mia'' area di competenza.
*'''Remus Lupin''': Non ho la più pallida idea, Harry, di come questa mappa sia entrata in tuo possesso. Ma francamente mi lascia esterrefatto che tu non l'abbia consegnata. Non hai mai pensato che questa nelle mani di Sirius Black può portare a te? {{NDR|timidamente Harry scuote leggermente la testa}} No?<br/>'''Harry Potter''': No, signore.<br/>'''Remus Lupin''': Sai, neanche tuo padre ha mai seguito molto le regole ma lui e tua madre hanno dato la loro vita per salvare la tua! E sperperare il loro sacrificio andando in giro per il castello, non protetto, con un assassino in libertà, mi sembra un modo vergognoso di ripagarli! Ascolta, io non ti coprirò un'altra volta, Harry, mi hai sentito?<br/>'''Harry Potter''': Sì, signore.<br/>'''Remus Lupin''': Voglio che tu torni al tuo dormitorio, e che ci rimanga. E non fare deviazioni! Se lo farai {{NDR|indicando la Mappa del Malandrino}} lo saprò!<br/>'''Harry Potter''': Professore, affinché lo sappia non credo che la mappa funzioni sempre. Poco fa indicava che c'era qualcuno nel castello, qualcuno che so essere morto.<br/>'''Remus Lupin''': Ah, davvero? E chi sarebbe mai?<br/>'''Harry Potter''': Peter Minus.<br/>'''Remus Lupin''': Questo non è possibile!<br/>'''Harry Potter''': È solo quello che ho visto. Buonanotte, professore.
*'''Hermione Granger''': {{NDR|parandosi davanti a Harry e afferrandogli i polsi}} Se vuole uccidere Harry dovrà uccidere anche noi!<br/>'''Sirius Black''': No. Solo uno morirà stanotte.<br/>'''Harry Potter''': E allora sarai tu! {{NDR|gli salta addosso dopo essersi liberato dalla presa di Hermione}}
*'''Severus Piton''' {{NDR|Dopo aver disarmato Sirius Black}}: ''Expelliarmus''! Ah, la vendetta è dolcissima! Quanto ho sperato di essere io a catturarti!<br/>'''Remus Lupin''': Severus, io... {{NDR|Piton gli punta la bacchetta contro}}<br/>'''Severus Piton''': L'ho detto a Silente che aiutavi un vecchio amico a entrare nel castello! E ora ecco la prova!<br/>'''Sirius Black''': Perfetto, Piton. Ancora una volta la tua mente acuta e penetrante si è applicata e sei arrivato alla conclusione sbagliata. Ora, se vuoi scusarci, Remus e io abbiamo una faccenda in sospeso da sistemare!<br/>'''Severus Piton''' {{NDR|Gli punta la bacchetta in gola}}: Dammi un motivo, ti prego!<br/>'''Remus Lupin''': Severus, non fare lo sciocco.<br/>'''Sirius Black''': Inutile, è un'abitudine!<br/>'''Remus Lupin''': Sirius, sta' zitto!<br/>'''Sirius Black''': Ah, sta' zitto tu, Remus!<br/>'''Severus Piton''': Ma sentitevi, litigate come una vecchia coppia di sposi!<br/>'''Sirius Black''': Perché non te ne torni a giocare con le tue provettine da chimico?<br/>'''Severus Piton''': Potrei farlo, sai? Ma perché deludere i Dissennatori? Ci tengono tanto a vederti! Individuo un fremito di paura. Ah, sì, il bacio del Dissennatore! Si può solo immaginare cosa sia resistergli. Dicono che sia quasi insopportabile da vedere, ma io farò del mio meglio!
*'''Harry Potter''': Hermione.<br/>'''Hermione Granger''': Sì?<br/>'''Harry Potter''': Prima, giù al lago, quando ero con Sirius, ho davvero visto qualcuno. Questo qualcuno ha mandato via i Dissennatori.<br/>'''Hermione Granger''': Con un Patronus. Ho sentito Piton dire a Silente che, secondo lui, solo un mago potentissimo lo poteva evocare!<br/>'''Harry Potter''': È stato mio padre! È stato mio padre a evocare il Patronus!<br/>'''Hermione Granger''': Ma Harry, tuo padre è...<br/>'''Harry Potter''': Morto, lo so. Ti dico solo quello che ho visto.
*'''Sirius Black''' {{NDR|Dopo essere stato liberato da Harry ed Hermione}}: Vi sarò sempre grato per questo, a tutti e due!<br/>'''Harry Potter''': Voglio venire con te.<br/>'''Sirius Black''': Un giorno forse. Per un po' la mia vita sarà troppo imprevedibile. Inoltre, il tuo posto è qui.<br/>'''Harry Potter''': Ma tu sei innocente!<br/>'''Sirius Black''': E tu lo sai. E per ora tanto basta. Sei stanco di sentirtelo dire, immagino, ma tu somigli così tanto a tuo padre. Tranne che per gli occhi. Tu hai...<br/>'''Harry Potter''': ...gli occhi di mia madre.<br/>'''Sirius Black''': È crudele che io abbia passato così tanto tempo con James e Lily e tu così poco, ma sappi questo: quelli che ci amano non ci lasciano mai veramente. E puoi sempre trovarli, qui dentro. {{NDR|gli appoggia la mano sul petto}}
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
{{NDR|I titoli di coda sono racchiusi fra due voci fuori campo di Harry, e compaiono come scritte sulla Mappa del Malandrino}}
*Lumos! Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!
*Fatto il misfatto! Nox!
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Harry Potter e il prigioniero di Azkaban''}}
{{Harry Potter}}
[[Categoria:Film d'avventura]]
[[Categoria:Film fantasy]]
[[Categoria:Harry Potter]]
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Harry Potter e il calice di fuoco
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1191590
2022-08-11T13:42:15Z
Bradipo Lento
20707
/* Frasi */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Harry Potter e il calice di fuoco
|immagine =
|titolooriginale = Harry Potter and the Goblet of Fire
|paese= Gran Bretagna
|anno = 2005
|genere = Avventura, fantastico
|regista = [[Mike Newell]]
|soggetto = [[J. K. Rowling]]
|sceneggiatore = [[Steven Kloves]]
|attori=
*[[Daniel Radcliffe]]: [[Harry Potter (personaggio)|Harry Potter]]
*[[Rupert Grint]]: Ronald (Ron) Weasley
*[[Emma Watson]]: Hermione Granger
*[[Tom Felton]]: Draco Malfoy
*[[Jason Isaacs]]: Lucius Malfoy
*[[Jamie Waylett]]: Vincent Tiger
*[[Joshua Herdman]]: Gregory Goyle
*[[Mark Williams]]: Arthur Weasley
*[[Bonnie Wright]]: Ginny Weasley
*[[James Phelps]]: Fred Weasley
*[[Oliver Phelps]]: George Weasley
*[[Matthew Lewis]]: Neville Paciock
*[[Shefali Chowdhury]]: Calì Patil
*[[Afshan Azad]]: Padma Patil
*[[Robert Pattinson]]: Cedric Diggory
*[[Stanislav Ianevski]]: Viktor Krum
*[[Clémence Poésy]]: Fleur Delacour
*[[Katie Leung]]: Cho Chang
*[[Michael Gambon]]: Prof. Albus Silente
*[[Maggie Smith]]: Prof.ssa Minerva McGranitt
*[[Alan Rickman]]: Prof. Severus Piton
*[[Warwick Davis]]: Filius Vitious
*[[Robbie Coltrane]]: Rubeus Hagrid
*[[David Bradley]]: Argus Gazza
*[[Frances de la Tour]]: Olympe Maxime
*[[Predrag Bjelac]]: Igor Karkaroff
*[[Tolga Safer]]: Aiutante di Igor Karkaroff
*[[Jeff Rawle]]: Amos Diggory
*[[Gary Oldman]]: Sirius Black
*[[Timothy Spall]]: Peter Minus
*[[Ralph Fiennes]]: Lord Voldemort
*[[Robert Hardy]]: Cornelius Caramell
*[[Brendan Gleeson]]: Alastor "Malocchio" Moody
*[[Roger Lloyd-Pack]]: Barty Crouch
*[[David Tennant]]: Barty Crouch Jr.
*[[Shirley Henderson]]: Mirtilla Malcontenta
*[[Adrian Rawlins]]: James Potter
*[[Geraldine Somerville]]: Lily Potter
*[[Miranda Richardson]]: Rita Skeeter
*[[Eric Sykes]]: Frank Bryce
|doppiatoriitaliani =
*[[Alessio Puccio]]: Harry Potter
*[[Giulio Renzi Ricci]]: Ron Weasley
*[[Letizia Ciampa]]: Hermione Granger
*[[Flavio Aquilone]]: Draco Malfoy
*[[Massimo Lodolo]]: Lucius Malfoy
*[[Mino Caprio]]: Arthur Weasley
*[[Erica Necci]]: Ginny Weasley
*[[Lorenzo De Angelis]]: Fred e George Weasley
*[[Gabriele Patriarca]]: Neville Paciock
*[[David Chevalier]]: Cedric Diggory
*[[Jun Ichikawa]]: Cho Chang
*[[Gianni Musy]]: Albus Silente
*[[Paola Mannoni]]: Minerva McGranitt
*[[Francesco Vairano]]: Severus Piton
*[[Francesco Pannofino]]: Rubeus Hagrid
*[[Anne Marie Sanchez]]: Olympe Maxime
*[[Greg Snegoff]]: Igor Karkaroff
*[[Vittorio Congia]]: Amos Diggory
*[[Massimo Venturiello]]: Sirius Black
*[[Roberto Stocchi]]: Peter Minus
*[[Massimo Popolizio]]: Lord Voldemort
*[[Sandro Pellegrini]]: Cornelius Caramell
*[[Paolo Buglioni]]: Alastor Moody
*[[Carlo Reali]]: Barty Crouch
*[[Riccardo Niseem Onorato]]: Barty Crouch Jr.
*[[Ilaria Stagni]]: Mirtilla Malcontenta
*[[Gaetano Varcasia]]: James Potter
*[[Michela Alborghetti]]: Lily Potter
*[[Alessandra Korompay]]: Rita Skeeter
*[[Carlo Baccarini]]: Frank Bryce
}}
'''''Harry Potter e il calice di fuoco''''', film inglese del 2005 con [[Daniel Radcliffe]], [[Rupert Grint]] e [[Emma Watson]], regia di [[Mike Newell]].
==Frasi==
*[[Imprecazioni dai film|Per la barba di Merlino]]! Tu devi essere Harry Potter! ('''Amos Diggory''')
*Adoro la magia! ('''Harry Potter''') {{NDR|Ammirando le dimensioni interne come quelle di un appartamento di quella che da fuori sembrava una normalissima tenda canadese}}
*{{NDR|Al figlio Draco che si vantava per l'invito in tribuna da parte di Caramell}} Non vantarti, Draco! Con questa gente non ce n'è bisogno. ('''Lucius Malfoy''')
*Hogwarts è stata scelta per ospitare un evento leggendario: il Torneo Tremaghi. Ora, per quelli di voi che non lo sanno, il Torneo Tremaghi chiama a raccolta tre scuole per una serie di competizioni di magia. Da ogni scuola, un solo studente viene scelto per gareggiare. Voglio essere chiaro, chi è scelto se la vedrà da solo, e fidatevi se vi dico che queste gare non sono per i deboli di cuore. ('''Albus Silente''')
*Eterna gloria, ecco cosa attende lo studente che vincerà il Torneo Tremaghi! Ma per guadagnarsela questo studente dovrà superare tre prove, tre prove estremamente pericolose invero. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Parlando di Alastor Moody}} Molte celle di Azkaban sono piene grazie a lui, ma di questi tempi è più svitato di un tappo! ('''Ron Weasley''')
*Il calice di fuoco! Chiunque desideri proporsi per il Torneo deve solo scrivere il suo nome su un pezzo di pergamena e gettarlo nelle fiamme prima di giovedì sera a quest'ora. Non fatelo con tanta leggerezza: il prescelto non può tornare indietro! E da questo momento il ''Torneo Tremaghi'' è iniziato! ('''Albus Silente''')
*Schiere di streghe e di maghi hanno affermato di aver eseguito gli ordini di Voi-Sapete-Chi perché? Sotto l'influenza della maledizione ''Imperius''! Ma qui sta il punto: come li scoviamo i bugiardi?! ('''Alastor Moody''')
*{{NDR|Riferendosi a Harry}} Avada Kedavra! {{NDR|il ragno su cui ha scagliato la maledizione crolla subito morto}} L'anatema che uccide. Si sa che una sola persona è sopravvissuta ad esso... ed è in questa stanza. ('''Alastor Moody''')
*Che quartetto carismatico! Salve, io sono Rita Skeeter. Scrivo per la Gazzetta del Profeta. Ma di certo lo sapete già, no? Siete voi che noi non conosciamo. Siete la notizia succulenta. Quali vezzi si celano dietro queste guanciotte rosee? Quali misteri nascondono i muscoli? In breve, com'è che un campione nasce? "Io, Me stessa e Me" vuole saperlo, per non parlare dei miei lettori accaniti. Dunque, chi se la sente di confidarsi? Mh? ('''Rita Skeeter''')
*{{NDR|A Harry}} Non so chi abbia messo il tuo nome in quel calice, Harry, ma chiunque sia stato non è tuo amico. Le persone muoiono in questo torneo! ('''Sirius Black''')
*{{NDR|Parlando dei draghi}} Sono creature incomprese da tutti... Però devo ammettere che quello Spinato è un magnifico cattivone! ('''Hagrid''')
*Questi rappresentano quattro draghi in carne e ossa, ad ognuno dei quali è stato dato un uovo d'oro da proteggere. Il vostro obiettivo è semplice: raccogliere l'uovo. Dovete fare questo perché ogni uovo contiene un indizio senza il quale non potete sperare di passare alla prova successiva. ('''Barty Crouch''')
*Il Ballo del Ceppo è una tradizione del Torneo Tremaghi sin da quando ha avuto inizio. La sera della vigilia di Natale noi e i nostri ospiti ci riuniremo nella Sala Grande per una serata di ben educate frivolezze. Come rappresentanti della scuola che ospita mi aspetto che ciascuno, ripeto, ciascuno di voi parta col piede giusto. E intendo in senso letterale perché nel Ballo del Ceppo... innanzitutto e soprattutto... si danza. {{NDR|Gli studenti farfugliano tra di loro}} Silenzio! La casa di Godric Grifondoro ha meritato il rispetto del mondo dei maghi per quasi dieci secoli. Non vi permetterò in una sola serata di imbrattare questo nome comportandovi come una balbettante bambocciona banda di babbuini! ('''Prof McGranitt''')
*{{NDR|Parlando a Harry del suo rapporto con Krum}} Noi non parliamo mai del torneo. Anzi, non parliamo affatto... Lui è più un tipo fisico... Voglio dire che non è particolarmente loquace! Per lo più mi guarda studiare... Un po' irritante in effetti! ('''Hermione Granger''')
*Visto che il signor Potter sarebbe arrivato primo per la sua determinazione nel salvare non solo il signor Weasley ma anche gli altri ostaggi, abbiamo convenuto di premiarlo con il secondo posto! Per l'eccezionale fibra morale! ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Al ministro della magia Caramell}} Un vero [[leadership|capo]] fa quello che è giusto al di là di cosa pensano gli altri. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Harry ha appena utilizzato il pensatoio di Silente}} La [[curiosità]] non è peccato, Harry, ma dovresti esercitare cautela. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Alla platea}} Stamattina presto il professor Moody ha posto la coppa Tremaghi al centro del labirinto, solo lui ne conosce l'esatta posizione. Siccome il signor Diggory e il signor Potter sono alla pari al primo posto, entreranno per primi nel labirinto, seguiti dal signor Krum e dalla signorina Delacour. La prima persona che toccherà la coppa sarà il vincitore! Ho raccomandato al personale di pattugliare il perimetro, qualora un concorrente volesse ritirarsi dalla prova, lui o lei sparerà scintille rosse a raffica con la [[bacchetta magica|bacchetta]]. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Piano, ai quattro campioni}} Nel labirinto non troverete draghi o creature degli abissi, invece affronterete qualcosa di molto più impegnativo. Vedete, le persone cambiano nel labirinto... Oh, trovate la coppa se potete, ma siate molto cauti, potreste perdere voi stessi lungo la strada. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Parlando del cimitero in cui sono sepolti i Riddle}} Qui ci sono già stato... In un sogno. ('''Harry Potter''')
*{{NDR|Per resuscitare Lord Voldemort}} Osso del padre... donato senza consenso. Carne del servo... sacrificata con consenso... e sangue del nemico... prelevato con la forza. Il Signore Oscuro sorgerà di nuovo. ('''Codaliscia''')
*{{NDR|Ai suoi seguaci}} Benvenuti, amici miei! Tredici anni sono passati, eppure eccovi qui davanti a me, come se fosse soltanto ieri. Mi confesso davvero deluso grandemente. Non uno di voi ha tentato di trovarmi! ('''Lord Voldemort''')
*{{NDR|A Lord Voldemort}} Vi assicuro, mio signore, io non ho mai rinunciato alla vecchia via. Il viso che sono stato obbligato a presentare ogni giorno dopo la vostra assenza... Oh, quello è la mia vera maschera... ('''Lucius Malfoy''')
*{{NDR|Rivolto a Harry}} Ti presenterei agli altri, ma dicono che tu sei famoso quasi quanto me, di questi tempi: il Ragazzo Che È Sopravvissuto. Quante bugie hanno alimentato la tua leggenda, Harry! Rivelerò quello che accadde veramente quella notte di tredici anni fa, divulgherò come effettivamente ho perso i miei poteri. È stato l'amore... Vedi, quando la cara dolce Lily Potter diede la vita per il suo unico figlio, fornì la massima protezione. Io non potevo toccarlo, era magia antica, Una cosa che avrei dovuto prevedere. Ma non importa, non importa. Le cose sono cambiate! Io posso toccarti, adesso! ('''Lord Voldemort''')
*Io ti ucciderò, Harry Potter. Io ti distruggerò. Dopo stanotte nessuno metterà più in dubbio i miei poteri. Dopo stanotte, se parleranno di te, parleranno solo di come tu hai supplicato di morire e di come io, da signore misericordioso, ti ho favorito. ('''Lord Voldemort''')
*Non voltarmi le spalle Harry Potter, voglio che tu mi guardi quando ti ucciderò, voglio vedere la luce lasciare i tuoi occhi! ('''Lord Voldemort''')
*{{NDR|Ai suoi seguaci, mentre combatteva contro Harry}} Non intervenite! Io lo devo finire! Lui è mio!! ('''Lord Voldemort''')
*{{NDR|Durante l'elogio funebre a Cedric Diggory}} Oggi prendiamo atto di una perdita davvero atroce. Cedric Diggory era, come sapete tutti, un eccezionale lavoratore, infinitamente equanime, e, cosa più importante, un fedele... fedele amico. Per tanto ritengo che abbiate il diritto di sapere esattamente com'è morto. Vedete, Cedric Diggory è stato assassinato... da Lord Voldemort! Il Ministero della Magia non desidera che io ve lo dica, ma per me non farlo sarebbe un insulto alla sua memoria! Ora, il dolore che proviamo per questa terribile perdita mi rammenta... ''ci'' rammenta che, nonostante proveniamo da luoghi diversi e parliamo lingue diverse, i nostri cuori battono all'unisono. Alla luce dei recenti avvenimenti i legami di amicizia che abbiamo stretto quest'anno saranno più importanti che mai. Ricordatevi questo e Cedric Diggory non sarà morto invano. Ricordatevi questo e noi onoreremo un ragazzo che è stato gentile, onesto, coraggioso e sincero fino alla fine. ('''Albus Silente''')
*{{NDR|A Harry, parlando dei letti a baldacchino del dormitorio}} Non ho mai amato queste tende. Detti loro fuoco il mio quarto anno... per caso, naturalmente! ('''Albus Silente''')
*{{NDR|Rivolto a Harry, dopo aver litigato}} Mi hai rotto! ('''Ron Weasley''')
*{{NDR|Dopo che Harry si è tuffato nel lago prima di aver inghiottito l'Algabranchia fornitagli da Neville per respirare sott'acqua e non è ancora riapparso}} Oh mio Dio! Ho ucciso Harry Potter! ('''Neville Paciock''')
*Alastor Moody. Ex Auror, scontento del Ministero, e nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. Sono qui perché me l'ha chiesto Silente. Fine della storia, addio, ciao. Ci sono domande? ('''Alastor Moody''')
*{{NDR|Quando Harry lo prende da parte per spiegargli della prima prova}} Fai schifo, fai pena, Potter! Potter puzza! ('''Amici di Cedric Diggory''')
*{{NDR|A Harry, riferendosi alla ferita sul suo braccio}} Ti mostro il mio marchio, se tu mi mostri il tuo! ('''Barty Crouch Jr.''')
*''Crucio''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Lord Voldemort''')
*''Avada Kedavra''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Lord Voldemort''')
*''Accio Firebolt''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Harry Potter''')
==Dialoghi==
*'''Ron Weasley''' {{NDR|Parlando di Krum}}: Non c'è nessuno come Krum. È come un uccello... il modo in cui cavalca il vento! È più di un atleta... è un artista!<br/>'''Ginny Weasley''': Per me ne sei innamorato, Ron!<br/>'''Ron Weasley''': Ah, sta' zitta, tu!<br/>'''Harry, Fred e George''' {{NDR|Cantando, prendendo in giro Ron}}: Viktor ti amo... credi a me... se non ci sei il mio cuore batte solo per te!
*{{NDR|Harry e Ron davanti al calice di fuoco}}<br/>'''Ron Weasley''': Eterna gloria... Sarebbe magnifico, no? Fra tre anni, quando avremo l'età per essere scelti.<br/>'''Harry Potter''': Già, meglio tu che io!
*{{NDR|Fred e George vogliono tentare di mettere i loro nomi nel calice grazie a una pozione invecchiante, in quanto non è permesso ai minori di 17 anni}}<br/>'''Hermione Granger''': Un genio come Silente non può farsi imbrogliare da un trucco patetico, scemo e balordo come la pozione invecchiante!<br/>'''Fred Weasley''': Per questo è così geniale!<br/>'''George Weasley''': Perché è patetico, scemo e balordo!
*{{NDR|Ron è offeso e geloso perché il nome di Harry è finito nel calice, ma non gli crede quando ha detto di non averlo messo}}<br/>'''Harry Potter''': Non sono stato io a chiedere questo, Ron. Capito? Ti comporti da stupido.<br/>'''Ron Weasley''': Sì, è quello che sono: Ron Weasley, cioè l'amico stupido di Potter.
*'''Rita Skeeter''': Un ragazzo di appena dodici... {{NDR|si riferisce agli anni di Harry}}<br/>'''Harry Potter''': Ne ho quattordici, scusi!<br/>'''Rita Skeeter''': Che sta per competere contro tre studenti, non solo di gran lunga più emotivamente maturi di quanto tu sia, ma maestri in incantesimi che tu non effettueresti neanche nei tuoi sogni più vivaci... Agitato?!<br/>'''Harry Potter''': Io... io non so, in realtà non ci ho pensato.<br/>'''Rita Skeeter''': {{NDR|nota che Harry ha lo sguardo rivolto verso la sua penna magica}} Ignora la penna. Certo tu non sei un ragazzo di dodici anni qualunque.<br/>'''Harry Potter''': {{NDR|seccato}} Quattordici.<br/>'''Rita Skeeter''': La tua storia è leggenda. Credi sia stato il trauma del tuo passato a renderti così incline a iscriverti a un torneo tanto pericoloso.<br/>'''Harry Potter''': No, io non mi sono iscritto. <br/>'''Rita Skeeter''': Certo che no. Tutti amano i ribelli, Harry {{NDR|rivolgendosi alla sua penna}} Cancella l'ultima frase. {{NDR|la penna magica di Rita cancella la frase più in basso}} Parlando dei tuoi genitori se fossero vivi, cosa credi proverebbero? Orgoglio o ansietà? Perché il tuo atteggiamento dimostra almeno un patologico bisogno di attenzioni, o peggio, uno psicotico desiderio di morte. <br/>'''Harry Potter''': {{NDR|nota ciò che ha scritto Rita}} Ehi! Non mi luccicano gli occhi per i fantasmi del mio passato!
*'''Ron Weasley''' {{NDR|Ron arriva nella sala di ritrovo di Grifondoro dal dormitorio mentre Harry parla con Sirius attraverso il camino}}: Con chi stai parlando?<br/>'''Harry''': Cosa?! Chi dice che parlo con qualcuno?<br/>'''Ron''': Ho sentito delle voci.<br/>'''Harry''': Forse ti immagini le cose. Non sarebbe la prima volta.<br/>'''Ron Weasley''': Ti starai solo preparando per la prossima intervista magari!
*'''Hermione Granger''': {{NDR|a causa del loro litigio in precedenza, Harry e Ron non si rivolgono la parola, e Hermione è costretta a consegnare i loro messaggi l'uno all'altro. In quel momento, ne sta consegnando uno da parte di Ron a Harry, che è presso il lago con Neville}} Ronald vorrebbe che io ti dicessi che Seamus gli ha detto che a Dean è stato detto da Calì che Hagrid ti sta cercando.<br/> '''Harry Potter''': {{NDR|confuso, non riuscendo a capire che intendeva dire Hermione}} Davvero? Beh... Cosa?<br/>'''Hermione Granger''': Cosa gli devo dire? {{NDR|a Ron, che le sussurra qualcosa, poi si rivolge di nuovo a Harry}} A Dean è stato detto da Calì che... ti prego, non chiedermi di ripeterlo... Hagrid ti sta cercando.<br/> '''Harry Potter''': Puoi dire a Ronald...{{NDR|viene interrotto da Hermione}}<br/>'''Hermione Granger'''{{NDR|con rabbia}}: Non sono il tuo gufo!
*'''Draco Malfoy''': Perché così teso, Potter? Mio padre e io abbiamo scommesso, sai? Per me non duri più di dieci minuti in questo torneo. Lui non è d'accordo. Secondo lui neanche cinque!<br/>'''Harry Potter''': Non m'importa un accidente di quello che pensa tuo padre, Malfoy. Lui è vile e crudele, e tu sei patetico!<br/>'''Draco Malfoy''': Patetico?! {{NDR|sta per tirargli un incantesimo alle spalle ma Moody lo ferma}}<br/>'''Alastor Moody''': Eh no, figliolo! {{NDR|trasforma Draco in un furetto}} Ti insegno io a non fare incantesimi a chi è di spalle! Schifoso, codardo, lurido... <br/>'''Minerva McGranitt''': Professor Moody! Ma cosa sta facendo?<br/>'''Alastor Moody''': Insegno. <br/>'''Minerva McGranitt''': Quello... quello è uno studente?<br/>'''Alastor Moody''': Tecnicamente è un furetto! {{NDR|prende Draco trasformato in furetto e lo infila nei pantaloni di Tiger, allorché la McGranitt lo fa tornare in forma umana una volta uscito via}}<br/>'''Draco Malfoy''' {{NDR|tornato in forma umana}}: Mio padre lo verrà a sapere!<br/>'''Alastor Moody''': È una minaccia?!<br/>'''Minerva McGranitt''': Professor Moody!<br/>'''Alastor Moody''': È una minaccia?!<br/>'''Minerva McGranitt''': Professore!<br/>'''Alastor Moody''': Potrei raccontare storie su tuo padre che farebbero arricciare perfino i tuoi capelli unti...!<br/>'''Minerva McGranitt''': Alastor!<br/>'''Alastor Moody''': E non finisce qui!<br/>'''Minerva McGranitt''': Alastor, noi ''mai'' usiamo la Trasfigurazione per punire qualcuno. Sicuramente Silente gliel'avrà detto!<br/>'''Alastor Moody''': Me l'avrà accennato...<br/>'''Minerva McGranitt''': Allora farà bene a ricordarselo. {{NDR|agli studenti che guardavano la scena}} Via! {{NDR|si allontana e Moody le fa una smorfia}}
*{{NDR|All'estrazione dei draghi per la prima prova}}<br/>'''Barty Crouch''': Rimane solo...<br/>'''Harry Potter''': Lo Spinato...<br/>'''Barty Crouch''': Cosa, ragazzo?!<br/>'''Harry Potter''': Niente... {{NDR|dicendo quelle parole Harry avrebbe lasciato capire che sapeva a cosa andava incontro}}
*{{NDR|A Harry, dopo il superamento della prima prova}}<br/>'''Fred Weasley''': Non potevi perdere la vita!<br/>'''George Weasley''': Una gamba forse...<br/>'''Fred Weasley''': O un braccio...<br/>'''George Weasley''': Ma rimetterci tutto il pacchetto...<br/>'''Fred e George''': ...mai!<br/>'''Seamus Finnegan''': Zitti! Forza, Harry! Qual è l'indizio?<br/>'''Harry Potter''': Chi vuole che lo apra? {{NDR|si riferisce all'uovo d'oro che ha preso nella prima prova, e tutti nella sala di ritrovo di Grifondoro esultano}} Volete che lo apra? {{NDR|tutti esultano di nuovo e Harry apre l'uovo. Dall'uovo esce un fortissimo stridio che costringe tutti, anche le persone nei quadri, a tapparsi le orecchie, e Harry lo richiude}}<br/>'''Ron Weasley''': Miseriaccia, che cos'era?!
*'''Ron Weasley''': Tu non sei tanto sbarellato da mettere il tuo nome nel calice di fuoco.<br/>'''Harry Potter''': Ci sei arrivato! Ci hai messo un po'!<br/>'''Ron Weasley''': Non ero l'unico a pensarlo, lo dicevano tutti alle tue spalle.<br/>'''Harry Potter''' {{NDR|si guarda intorno}}: Splendido, mi fa sentire molto meglio.<br/>'''Ron Weasley''': Almeno ti ho avvertito dei draghi.<br/>'''Harry Potter''': Hagrid mi ha avvertito dei draghi!<br/>'''Ron Weasley''': No no no, io! Non ti ricordi più?! Ho detto a Hermione di dire a te che Seamus mi aveva detto che Calì aveva detto a Dean che Hagrid ti cercava. Seamus non mi ha mai detto niente, perciò è da me che è partita la cosa! Pensavo che così passava tutto, una volta che avresti capito.<br/>'''Harry Potter''': Chi... Chi avrebbe mai potuto capirlo?! È una cosa da matti!<br/>'''Ron Weasley''': Già, lo è, vero?! Dovevo essere parecchio sconvolto.<br/>'''Hermione Granger''': Uomini...
*{{NDR|Ron è costretto a ballare con la prof. McGranitt come dimostrazione}}<br/>'''Harry Potter''': Non glielo farete dimenticare mai, eh?<br/>'''Fred e George''': Mai!
*'''Ron Weasley''': Miseriaccia... Miseriaccia! Oh, miseriaccia... {{NDR|Ron sta cercando con difficoltà di mettersi il suo orrendo abito da cerimonia per il Ballo del Ceppo, e in quel momento arriva Harry, vestito in un abito decisamente più elegante e presentabile}} Quello cos'è? Quello cos'è?!<br/> '''Harry Potter''': Il mio abito da cerimonia.<br/> '''Ron''': Ma quello è adatto! Nessun merletto, nessuno colletto equivoco...<br/> '''Harry Potter''': Beh, credo che il tuo sia più tradizionale.<br/> '''Ron Weasley''': Tradizionale?! Questo è antico! Sembro la mia prozia Tessie! {{NDR|si annusa l'ascella}} Puzzo come la mia prozia Tessie...{{NDR|si guarda allo specchio assieme a Harry, imbarazzato}} Ammazzami, Harry...
*'''Ron Weasley''': Accidenti, Harry, tu uccidi i draghi, se non trovi tu una ragazza allora chi?!<br/>'''Harry Potter''': In questo momento uscirei con un drago!
*{{NDR|Calì e la sorella si annoiano in disparte: i loro cavalieri, Ron e Harry, si piangono addosso sconsolati}}<br/>'''Studente''': Posso avere il tuo braccio?<br/>'''Calì''': Braccio... gamba... Sono tua!
*'''Ron Weasley''': {{NDR|parlando di Krum}} Ti sta usando...<br/>'''Hermione Granger''': Come osi! E poi so badare a me stessa.<br/>'''Ron Weasley''': Ne dubito. È troppo vecchio!<br/>'''Hermione Granger''': Che cosa?! Che cosa?! È questo che pensi?<br/>'''Ron Weasley''': Sì, è questo che penso...<br/>'''Hermione Granger''': Allora sai qual è la soluzione, non è vero?!<br/>'''Ron Weasley''': Sentiamo...<br/>'''Hermione Granger''' {{NDR|piange}}: La prossima volta che c'è un ballo raccogli il coraggio e invitami prima che lo faccia qualcun altro! E non come ultima risorsa!<br/>'''Ron Weasley''' {{NDR|titubante}}: Be', questo... questo, insomma, non c'entra un tubo... Harry. <br/> '''Hermione Granger''' {{NDR|si volta verso di lui}}: Dove sei stato? {{NDR|Harry sta per rispondere ma Hermione lo ferma}} Non importa, a letto tutti e due! <br/> '''Ron Weasley''' {{NDR|a bassa voce rivolto a Harry, mentre salgono le scale}}: Fanno paura, quando crescono...<br/>'''Hermione Granger''' {{NDR|di nuovo sull'orlo delle lacrime}}: Ron, hai rovinato tutto!
*{{NDR|Fred e George offrono scommesse sulla seconda gara}}<br/>'''Fred''': Tre giovanotti...<br/>'''George''': Una dama...<br/>'''Fred''': Vanno sotto in quattro...<br/>'''George''': Ma tornano su in quattro?! <br/>'''Ginny''': Non siate così maligni!
*{{NDR|Harry salva Cedric da una delle radici magiche del labirinto}}<br/>'''Cedric''': Sai, per un momento ho pensato che avresti lasciato che mi prendesse.<br/>'''Harry''': Per un momento l'ho pensato.
*'''Cedric Diggory''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Chi sei?! Che cosa vuoi?!<br/>'''Voldemort''': Uccidi l'altro! <br/>'''Codaliscia''': Avada Kedavra! {{NDR|uccide Cedric}} <br/>'''Harry''': No! Cedric!
*'''Alastor Moody''': C'erano altri? Nel cimitero, c'erano altri?<br/>'''Harry''': Be'... Io... Io non... credo di aver detto niente su un cimitero, professore!
*'''Albus Silente''': Inviate un gufo ad Azkaban, scopriranno che gli manca un prigioniero.<br/>'''Barty Crouch Jr''': Là mi riaccoglieranno come un eroe!<br/>'''Albus Silente''': Forse. Io non ho mai avuto molto tempo per gli eroi.
*'''Harry Potter''': Professore, quando ero al cimitero c'è stato un momento in cui la bacchetta di Voldemort e la mia sono entrate in contatto.<br/>'''Silente''': ''Prior Incantatio''... hai visto i tuoi genitori quella notte, vero? Sono riapparsi. {{NDR|Harry fa cenno di sì}} Nessun incantesimo risveglia i morti, confido che tu lo sappia. Momenti bui e difficili ci attendono. Presto dovremo affrontare la scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile. Ma ricorda questo: qui hai degli amici, non sei solo.
*'''Ron Weasley''': Credete che avremo mai un anno tranquillo ad Hogwarts?!<br/>'''Hermione Granger''': No!<br/>'''Harry Potter''': No...<br/>'''Ron''': Già neanch'io... Ah be', cos'è la vita senza draghi!
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Harry Potter e il calice di fuoco''|w=Harry Potter e il calice di fuoco (film)|commons=Harry Potter and the Goblet of Fire (film)}}
{{Harry Potter}}
[[Categoria:Film d'avventura]]
[[Categoria:Film fantasy]]
[[Categoria:Harry Potter]]
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Due fantagenitori
0
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2022-08-11T13:41:05Z
Bradipo Lento
20707
/* Scambio di ruoli */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{FictionTV
|titoloitaliano=Due fantagenitori
|tipofiction= Serie TV d'animazione
|immagine=
|didascalia=
|genere= commedia/fantastico/avventura
|ideatore= [[Butch Hartman]]
|doppiatorioriginali=
*[[Tara Strong]]: Timmy Turner
*[[Daran Norris]]: Cosmo/Anti-Cosmo/Papà di Timmy
*[[Susan Blakeslee]]: Wanda/Anti-Wanda/Madre di Timmy
*[[Grey Delisle]]: Vicky
*[[Carlos Alazraqui]]: Denzel Crocker
|doppiatoriitaliani =
*[[Antonella Baldini]]: Timmy Turner
*[[Luigi Ferraro]]: Cosmo/Anti-Cosmo
*[[Francesca Guadagno]]: Wanda/Anti-Wanda
*[[Sergio Di Giulio]]: Papà di Timmy (1^voce)
*[[Maurizio Reti]]: Papà di Timmy (2^voce)
*[[Irene Di Valmo]]: Mamma di Timmy
*[[Claudia Razzi]]: Vicky
*[[Vittorio Stagni]]: Denzel Crocker (1^voce)
*[[Luca Graziani]]: Denzel Crocker (2^voce)
}}
'''''Due fantagenitori''''', serie televisiva d'animazione trasmessa dal 2001.
==Prima stagione==
===Episodio 1===
====''Timmy diventa grande''====
*Secondo me peggio di lei ci sono solo le supposte! ('''Wanda''')
====''Potere folle''====
*''C'era un contadino | che aveva un cagnolino | di nome Bingolino!'' ('''Cosmo''') {{NDR|[[canzoni dalle serie televisive|canzone]]}}
===Episodio 2===
====''Fuori dallo spazio''====
*'''Wanda''': Timmy, abbiamo [[una buona e una cattiva notizia|una buona notizia e una cattiva]]!<br/>'''Timmy''': Qual è la buona?<br/>'''Cosmo''': L'alieno che ti abbiamo portato è un principe, il suo pianeta Yugopotamia è sempre in guerra!<br/>'''Wanda''': E i suoi genitori stanno per scatenare una guerra all'ultimo sangue con la Terra per riprenderlo!<br/>'''Timmy''': E la cattiva notizia?<br/>'''Wanda''': Ma... è questa la cattiva notizia!<br/>'''Timmy''': E qual è quella buona?!<br/>'''Cosmo''': Eh... ho trovato questa moneta!
===Episodio 3===
====''Piccolo Timmy''====
*Cosa? Ci sono degli animali? Stanno spolverando?! Uscite immediatamente da qui!!! ('''Vicky''')
===Episodio 4===
====''Viaggio nel tempo''====
*Un piccolo strappo muscolare, ma cos'è quest'odore di bruciato!? ('''Papà di Timmy''')
*Ho vinto questo trofeo trent'anni fa e lo mostravo a tutti con orgoglio, ma ora tu me l'hai incenerito, hai distrutto un bellissimo ricordo, sono molto arrabbiato per quello che hai fatto e vorrei che tu sparissi all'istante, capito!? ('''Papà di Timmy''')
===Episodio 6===
====''Sogni rivelatori''====
*'''Timmy''': Visto che quei mostri mi assalgono solo durante il sonno, mi basterà rimanere sveglio! Fosse anche per il resto della mia vita! {{NDR|passano diversi giorni, senza che si addormenti}}<br/>'''Mamma di Timmy''': Timmy, è ora di andare a scuola!<br/>'''Timmy''': È già il resto della mia vita?
==Seconda stagione==
===Episodio 8===
====''Concerto rock''====
*Timmy, rispetto la tua privacy e per questo busso, ma facendo valere la mia autorità di padre entro lo stesso! ('''Papà di Timmy''')
*Ora l'unica cosa che mi serve è un giudice di pace disposto ad unire in matrimonio qualcuno controvoglia... a me Internet! ('''Vicky''')
===Episodio 9===
====''Bambino giocattolo''====
*{{NDR|Dopo aver ricattato due bambini affinché facessero dei lavori domestici al posto suo}} Tutto questo ricattare mi fa venire sete! ('''Vicky''')
*{{NDR|A Doidle, credendo che abbia rovesciato un bicchiere di limonata mentre è stato Timmy}} Brutto cagnaccio, guarda cos'hai fatto! Questo si fa solo in giardino o a casa di Timmy! ('''Vicky''')
*{{NDR|Riferito a Tootie, esaltata dal regalo appena ricevuto}} Non è cattiva, è solo una femmina! Non è colpa sua. ('''Timmy''')
====''Prova d'innocenza''====
*Timmy sai che non devi far urlare come una pollastra tuo padre tre volte in un giorno! ('''Mamma di Timmy''')
*'''Papà di Timmy''': Giovanotto, ora spiegaci dove hai preso tutti questi giocattoli!<br/>'''Timmy''': Ehm... su Internet!<br/>'''Papà di Timmy''': Internet? E dove l'hai preso Internet?
*'''Papà di Timmy''': Dove hai preso questo bel carrarmato?<br/>'''Timmy''': Ehm... su Internet!<br/>'''Genitori di Timmy''': Be', se lo dici tu!
===Episodio 10===
====''Vita da film''====
*'''Timmy''' {{NDR|dopo essere diventato con un abbigliamento simile a quello dei protagonisti dei film d'azione}}: Senti qua! Ho una barba da 5 del pomeriggio!<br/>'''Cosmo''': E siamo alle 7 del mattino!
====''Il saputello''====
*'''Cosmo''': Ehi! Lo conosci il "gioco del non studio"?<br/>'''Timmy''': E come si gioca?<br/>'''Cosmo''' {{NDR|buttando tutti i suoi libri di scuola dalla scrivania}}: Ci stai già giocando!<br/>'''Timmy e Cosmo''': Sì! {{NDR|iniziano giocare ai videogiochi}}
*'''Mamma di Timmy''': Puoi anche prenderti gioco delle mie conoscenze aritmetiche fino alle 14:00 ma non sopporto che a quest'ora tu abbia quel tono da saputello!<br/>'''Timmy''': Ho il tono da saputello? Me lo potete dimostrare?<br/>'''Papà di Timmy''': Come sarebbe?!<br/>'''Timmy''': In un universo infinito, dove la realtà viene filtrata attraverso le nostre mutevoli percezioni, fornire qualsiasi definizione su qualsivoglia cosa non è che speculazione basata solo su dati empirici!<br/> '''Mamma di Timmy''': Ho seguito solo fino a "universo infinito"...<br/>'''Papà di Timmy''': Perché mi sento scoppiare la testa?!
===Episodio 11===
====''Scambio di ruoli''====
*Che cosa fa rima con "faccende di casa"? Faccende di casa! ('''Vicky''')
*{{NDR|Timmy deve andare nel Mondo Fatato per far pratica come fantagenitore, ma sbaglia posto}}<br/>'''Timmy''': Mondo Fatato?<br/>'''Vampiro''': Mondo Pauroso.<br/>'''Timmy''': Tu non fai paura!<br/>'''Vampiro''' {{NDR|mostrandogli una foto}}: Allora ecco una foto dei piedi di tua nonna!<br/> '''Timmy''' {{NDR|urlando}}: Ah! Che orrore! {{NDR|scompare e riappare in un altro luogo}} Mondo Fatato?<br/>'''Bigfoot''': Mondo Peloso.<br/>'''Mucca fatata''': {{NDR|comparendo vicino a Timmy}} Mondo Lattaio?<br/> '''Timmy''': Mondo Peloso!<br/>'''Mucca fatata''': Oh, dannazione! {{NDR|scompare, poi Timmy usa di nuovo la [[bacchetta magica]] e ricompare nel Mondo Fatato}}
===Episodio 12===
====''Timmy è invisibile''====
*Quindi, facendo la somma degli angoli e addizionandoli al mio stipendio si ottiene... non molto, devo dire. ('''maestro di geometria caricatura di [[Albert Einstein]]''')
*'''Maestra di spagnolo''': ¿Donde esta el queso del gobierno?<br/>'''Cosmo''': Aqui! Mira, tengo un puerco en mi tasca.<br/>'''Wanda''': Hai un maiale nella tasca?<br/>'''Cosmo''': Sì!
====''Superstizione''====
*{{NDR|Dopo che Timmy ha espresso il desiderio di liberare tutti gli Anti-maghi}}<br/>'''Timmy''': Ehi, io voglio, ascolta tu, io ho bisogno di parlare... ma perché non si fermano? {{NDR|Riferito agli Anti-maghi}}<br/>'''Anti-Cosmo''': Scusa, Timothy, come mai dovrebbero farlo?<br/>'''Timmy''': Cosmo?<br/>'''Anti-Cosmo''': Io sono l'Anti-mago Cosmo, e non posso essere assolutamente definito un idiota...<br/>'''Anti-Wanda''': ...E io invece sono l'Anti-Wanda, sono incredibilmente stupida e anziché con le mani mangio sempre con i piedi. {{NDR|Mangia un panino con i piedi}}<br/>'''Anti-Cosmo''': Siamo stati bloccati dietro quella maledetta porta per secoli, ma sapevamo che un certo venerdì 13 un bambino sarebbe stato così stupido da ordinare ai suoi padrini fatati di liberarci tutti. Sei il nostro eroe, il nostro grande grande stupidissimo eroe!<br/>'''Anti-fotografo''': Flash-scoop! {{NDR|Scatta una foto con Timmy e Anti-Cosmo}}
*{{NDR|A Cosmo e Wanda mentre gli Anti-Maghi si avvicinano}} Se non dovessi farcela... dite a mio padre... che è un po' strano! ('''Timmy''')
===Episodio 13===
====''Un amico egoista''====
*{{NDR|Riferendosi ai cereali ''Chester'O's''}} Ma questo è il cibo degli Dei! ('''Papà di Timmy''')
===Episodio 15===
====''Timmy, draghi e cavalieri''====
*'''Re Artù''' {{NDR|dopo che Timmy lo ha aiutato a sconfiggere un drago}}: Grazie Timmy! Ti andrebbe di far parte dei cavalieri del divano ottagonale?<br/>'''Timmy''': Ehm... che ne dici della Tavola Rotonda?
===Episodio 18===
====''Deja vù''====
*Buone notizie, Turner! Hai reso la F di insufficiente insufficiente, infatti sto per darti una Super F! ('''Crocker''')
===Episodio 20===
====''Pericolo scampato''====
*'''Papà di Timmy''': Già come i nostri, io mi travesto da tua madre!<br/>'''Mamma di Timmy''': E io mi travesto da tuo padre!<br/>''' Timmy''': Sì e io andrò dritto in terapia!<br/>'''Papà di Timmy''': No tu andrai in giro a fare dolcetto e scherzetto, che tu sia pazzo o no!
*'''Timmy''' {{NDR|dopo che, grazie al suo desiderio tutti i costumi di Halloween sono diventati reali}}: Finalmente sono una vera mummia! Ma Vicky è rimasta sempre la stessa?<br/>'''Cosmo''': La prossima volta la travestiremo da essere umano! O da sottaceto.
==Terza stagione==
===Episodio 21===
====''Fuori dalle regole''====
*'''Timmy''': Ciao papà, ma non dovresti essere al lavoro? Non hai i pantaloni?!<br/>'''Papà di Timmy''': Sono da precisini... e poi sono in vacanza.<br/>'''Timmy''': Anch'io vorrei essere in vacanza ma ho i compiti di matematica.<br/>'''Papà di Timmy''': Ah, lo studio è da precisini, come i pantaloni. Giochiamo a frisbee invece.<br/>'''Timmy''': Ma non ce l'ho mai avuto un frisbee!<br/>'''Papà di Timmy''': Usiamo il libro di matematica!
*Le bollette della luce sono da precisini, come i pantaloni. ('''Papà di Timmy''')
*Almeno chiedi scusa quando esci dalla pancia dei lottatori di sumo. ('''Mamma di Timmy''')
*Se quando sono severi i genitori vuol dire che ti vogliono bene, il fatto che mi hanno messo in gabbia vuol dire che mi amano! ('''Timmy''')
===Episodio 22===
====''I denti splendenti''====
*{{NDR|Dopo aver sentito al telegiornale che i denti di Chip Skylar sono scomparsi}}<br/>'''Timmy''': Bender! Scommetto i miei denti del giudizio che è stato lui!<br/>'''Cosmo''': Ma non hai denti del giudizio!<br/>'''Wanda''': E neanche giudizio!<br/>
*'''Chip Skylar''' {{NDR|dopo che Timmy gli ha riportato i denti}}: Grazie Timmy, sei stato grande!<br/>'''Timmy''': Più di te!<br/>'''Chip Skylar''': Non esageriamo! Forza ragazzi! Giriamo questo spot... tiriamo fuori i denti!
===Episodio 23===
====''DJ Doppia T''====
*Ehi Vicky, siamo venuti a riprenderci i nostri soldi perché DJ doppia T ha detto che fai schifo! ('''Papà di Timmy''')
===Episodio 25===
====''Il congresso dei fantagenitori''====
*Se Timmy Turner ha preso una A, ci può essere solo una spiegazione... Folletti magici! ('''Crocker''')
*'''Mamma di Timmy''': Uuh! non avevo mai visto dei fiori danzanti come il suo!<br/>'''Crocker''': No, vede? Questo è un detector per i fantagenitori, anche se assomiglia un po' a un fiore danzante!
====''Una giornata di relax per Wanda''====
*'''Timmy''' {{NDR|a Cosmo}}: E va bene! Un solo desiderio che riguardi lo scarafaggio! Che avesse tanta intelligenza da trasmettermi i suoi pensieri! {{NDR|il desiderio viene esaudito}}<br/>'''Scarafaggio''': Dominio assoluto sul mondo!<br/>'''Cosmo''': Be', chi l'avrebbe mai detto!<br/>
*'''Timmy''' {{NDR|annotando}}: Gli scarafaggi hanno costruito una città futuristica nell'arco... di tre ore?<br/>'''Cosmo''': Ops, forse li ho resi troppo intelligenti! Devo rimediare?<br/>'''Timmy''': No, mica sanno che sono gli unici che sopravviverebbero a un'invasione nucleare!<br/>{{NDR|arriva una fila di scarafaggi che trainano una bomba atomica}}<br/>'''Cosmo''': Solo una coincidenza?
*{{NDR|A Cosmo, che per eliminare gli scarafaggi ha chiamato sulla terra i marziani}} Gli alieni distruggono tutto! Tranne gli scarafaggi! Eppure ci vai al cinema! ('''Timmy''')
*'''Timmy''' {{NDR|giocando a carte}}: Hai un tre?<br/>'''Cosmo''': Cos'è un tre?
===Episodio 27===
====''Abra Catastrofe!'' (prima parte)====
*'''Vicky''': Salve signori Turner! Io sono Vicky, la baby sitter! {{NDR|appaiono dei lampi sullo sfondo}}<br/>'''Timmy''' {{NDR|ai genitori}}: Qualcun altro ha notato i lampi?
===Episodio 29===
====''Abra Catastrofe!'' (terza parte)====
*{{NDR|Riferendosi alle fate}} Eh!? È vero! Esistono! Posso provarlo! Ahahahahah! Oh Uh! (Crocker)
===Episodio 31===
====''Crimson Mentone incontra i super genitori''====
*Forza miei compagni di sventura, è il momento di mostrare a questo mondo le nostre tre D: Distruzione, Disperazione e ancora più Disperazione! ('''Nega Chin''')
====''Motore in panne''====
*'''Papà di Timmy''': Cosa ti fa sentire giovane?<br/>'''Timmy''': Ehm... il mio certificato di nascita?<br/>'''Papà di Timmy''': Impegnati di più.<br/>'''Timmy''': Farmi comprare dei giocattoli!
===Episodio 35===
====''Caccia alle streghe''====
*'''Alden Bitterot''': Sei sopravvissuto! Allora devi essere una strega!<br/>'''Timmy''': O un ragazzo che sa nuotare...
===Episodio 36===
====''Il silenzio è d'oro''====
*'''Cosmo''': Ti aiuteremo noi con le sciarade! {{NDR|si trasforma}} Forza! Cosa sono?<br/>'''Timmy''': Un cavallo bianco...<br/>'''Cosmo''': Uh! No! Sono una zebra senza strisce! Sei il peggior giocatore di sciarade che esista!<br/>'''Wanda''': Smettila di sgridare così Timmy!<br/>'''Timmy''': Smettila di sgridare così Cosmo!<br/>'''Wanda''': Smettila di sgridare me per aver sgridato Cosmo per aver sgridato te!<br/>'''Timmy''': Smettila di sgridarmi per aver sgridato te che hai sgridato Cosmo che ha sgridato me!<br/>'''Wanda''': Non sgridare me che ho sgridato te che hai sgridato me perché ho sgridato Cosmo che ha sgridato te!<br/>'''Cosmo''': Smettila di sgridare Timmy che ha sgridato te che hai sgridato lui che ha sgridato, bla, bla!
===Episodio 37===
====''Gioco di squadra''====
*'''1º giocatore dei Ballhogs''': La palla è mia!<br/>'''2º giocatore dei Ballhogs''': No, è mia!<br/>'''3º giocatore dei Ballhogs''': No, è mia!!<br/>'''Tutta la squadra azzuffandosi''': Mia-mia-mia-mia-mia...
==Quarta stagione==
===Episodio 44===
====''Timmy ha sempre ragione''====
*'''Crocker''': Turner, ti dispiacerebbe smettere di borbottare, e di' alla classe quante stelle ci sono nella [[Bandiera degli Stati Uniti d'America|bandiera americana]]?<br/>'''Timmy''': Ah… quarantanove?<br/>'''Crocker''': Sbagliato! Riprova!<br/>'''Direttrice Waxelplax''': Attenzione ragazzi! C'è una magnifica notizia! Il nord e il sud Dakota hanno superato tutte le loro controversie e hanno deciso di essere un solo grande Dakota! Quindi ora ci sono quarantanove stati!
===Episodio 53===
====''Fanta Zapping'' (prima parte)====
*Io sono Vicky, la dominatrice assoluta dell'odiato Timmy! Ahahahah! ('''Vicky''')
==Quinta stagione==
===Episodio 59===
====''Diabolicamente Timmy''====
*'''Timmy''': Salve mamma. Come va papà? Mi date una mano a fare i compiti?<br/>'''Mamma di Timmy''': Non ci starai mica chiedendo di fare i bravi genitori? C'è il nostro show preferito: ''A caccia di cattivi genitori''!<br/>'''Papà di Timmy''': Sì, perciò tieni... va' fuori a giocare con l'acido! {{NDR|dà a Timmy una provetta con un liquido corrosivo e lo spinge verso la porta di casa}}
*Cosa c'è di più virile di una sana sporcizia? ('''Cosmo''')
====''Al parco dei divertimenti''====
*Ed ecco le montagne russe, guardate! Sono le più alte, le più veloci e con la maggiore percentuale di infarti di tutto il mondo. ('''Timmy''')
*'''Timmy''': Mitico! Ho il cervello di un decenne in un corpo da sedicenne e sapete che vuol dire?<br/>'''Cosmo''': Che sei diventato un modello?
*{{NDR|Cosmo è vestito da rene e Wanda da pancreas}}<br/>'''Bambini''': Ehi guarda chi c'è, il nostro organo pimpante preferito: Kelly Kidney! {{NDR|riferiti a Cosmo}}<br/>'''Wanda''': E allora io? Sono il [[pancreas]]!<br/>'''Bambina #1''': Capirai... non sei neanche un organo vitale!<br/>'''Bambina #2''': A mio padre lo hanno asportato da un pezzo.<br/>'''Cosmo''': Ti possiamo anche eliminare!
===Episodio 63===
====''Il mondo senza Timmy Turner''====
*{{NDR|A Timmy}} Non bisogna essere gentili solo per farsi notare. Bisogna esserlo solo perché è la cosa giusta. ('''Jorgen Von Strangle''')
===Episodio 68===
====''Le parole magiche''====
*Consiglio del mese: scommettere sempre e soltanto sulla giustizia! ('''Crimson Mentone''')
===Episodio 71===
====''La biblioteca magica''====
*{{NDR|Riferendosi all'arma di Mandie, che crede essere una supplente}} Bella quella spada infuocata, io sotto la mia cattedra ho un martello chiodato! ('''Preside Waxelplax''')
===Episodio 73===
====''Nelle profondità degli abissi''====
*{{NDR|Riferito a Timmy che si sta cambiando davanti a lui}} Ehi, abbronzatura intima! ('''Cosmo''')
===Episodio 77===
====''La cacciatrice di fate''====
*{{NDR|Dopo che la cacciatrice di fate ha bloccato tutte le porte e finestre}} Ah! Sbarre alle finestre? Porte sbarrate? Nessun problema! {{NDR|Un elicottero piazza un enorme retino per farfalle sopra la scuola dentro cui sono chiusi, annullando così i suoi poteri e quelli di Wanda}} Va bene, questo è un problema! ('''Cosmo''')
===Episodio 79===
====''Jimmy e Timmy: Amici nemici''====
*{{NDR|Sottovoce a Cosmo e Wanda}} Vorrei un'astronave come quella di Jimmy... {{NDR|a voce alta davanti agli altri}}...che andrò ad inventare dietro quell'albero! ('''Timmy''')
*'''Jimmy''' {{NDR|nel laboratorio di Crocker, che Timmy sta spacciando per suo}}: Questo non è il tuo laboratorio, Turner!<br/>'''Timmy''': Ah, no? E tu che ne sai?<br/>'''Jimmy''': Come mai ci sono foto del tuo insegnante attaccate dappertutto?<br/>'''Timmy''': Be', sai com'è... sono uno che ama la scuola!<br/>'''Sheen''': E questa tua foto centrata da un bersaglio? E quel cartello su cui c'è scritto "Io Odio Timmy"?<br/>'''Timmy''': Ehm... Mancanza di autostima?<br/>'''Sheen''': Manca anche a me!
==Ottava stagione==
===Episodio 122===
====''Il desiderio segreto di Timmy Turner''====
*'''Foop''': Non voglio tornare a Hocus Poconos, quindi chiedo la riesaminazione del processo a Timmy Turner!<br/>'''Giudice del Fantatribunale''': Negativo.<br/>'''Poof''': Poof poof poof!<br/>'''Giudice del Fantatribunale''': Questa è l'argomentazione più sensata che io abbia mai sentito!
==Nona stagione==
===Episodio 134===
====''Fascino Emo''====
*Trattore, sei più potente di un reattore, e poi c'è un altro fattore, io sono attratto da te! ('''Cosmo''')
===Episodio 151===
====''Past and Furius''====
*Forse non ho cambiato il futuro, ma devo cambiarmi i pantaloni! ('''Cosmo''')
==Voci correlate==
*''[[È arrivato Baby Poof]]'', film 2008
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Serie televisive fantastiche]]
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Fiaba
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Bradipo Lento
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{{voce tematica}}
[[File:Dore ridinghood.jpg|thumb|''Cappuccetto rosso'' ([[Gustave Doré]], 1862)]]
Citazioni sulla '''fiaba'''.
*Care fiabe che commossero i popoli del [[tempo]] dei tempi, e che rallegrano, allorché volte in prosa, i ragazzi d'oggi. ([[Olga Visentini]])
*Edulcorare le favole è un doppio errore: è ingannare i piccoli e allontanarli da un genere potenzialmente utile in pedagogia. I piccoli normali, diligenti torturatori di mosche cui strappano le ali e le zampe a una a una, preferiscono decisamente le favole orride e scabrose, e hanno ragione da vendere. Diamogli le favole più orride e scabrose, le rileggeranno da adulti, ancora con profitto. ([[Sergio Ricossa]])
*Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo. ([[Gianni Rodari]])
*L'analisi delle forme della fiaba è possibile e con la medesima precisione con la quale viene elaborata la morfologia delle formazioni organiche. ([[Vladimir Jakovlevič Propp]])
*La leggenda può servire alla storia e la fiaba alla vita: ma storia e vita non sono poi l'una continuazione dell'altra? ([[Olga Visentini]])
*La leggenda è del popolo, la fiaba è per il fanciullo: ma l'una e l'altra si somigliano fin quasi a identificarsi: infatti, i popoli nelle loro origini storiche e le creature nella loro infanzia vedono il mondo con lo stesso sguardo: par quasi che un prisma azzurro sia posto tra il loro occhio e quello che gli uomini adulti chiamano la Realtà. ([[Olga Visentini]])
*Morfologicamente possiamo chiamare fiaba un qualunque svolgimento che da un danneggiamento o da una mancanza, attraverso funzioni intermedie, giunge al matrimonio o altre funzioni utilizzate in qualità di conclusione [...] Un tale svolgimento è stato da noi definito passo. Ogni nuovo danneggiamento, ogni nuova mancanza genera un nuovo passo. Una sola fiaba può comprendere più passi [...] un passo può seguire immediatamente all'altro; essi però possono anche intrecciarsi. ([[Vladimir Jakovlevič Propp]])
*Nelle favole i fantasmi d'onnipotenza sono e restano dominanti. Proprio là dove dobbiamo inchinarci maggiormente di fronte alle forze della natura, la favola ci soccorre con i suoi motivi tipici. Nella realtà siamo deboli: per questo gli eroi delle favole sono forti e invincibili; nella nostra attività e nel nostro sapere siamo limitati e ostacolati dal tempo e dallo spazio: per questo gli eroi delle favole vivono in terno, sono contemporaneamente in cento posti diversi, leggono l'avvenire e {{sic|conosocno}} il passato. Pesantezza, durezza, impenetrabilità della materia ci si oppongono e ci ostacolano: nelle favole, invece, l'uomo possiede ali, il suo sguardo penetra attraverso le pareti, la sua [[bacchetta magica]] gli apre ogni porta. ([[Sándor Ferenczi]])
*Tutte le favole parlano di oppressione femminile. ''La bella e la bestia'' illustra la sindrome di Stoccolma: Bella si innamora della bestia che l'ha imprigionata. La sirenetta deve perdere la voce per avere un fidanzato e non mi far parlare di Biancaneve. (''[[Sex Education]]'')
==Voci correlate==
*[[E vissero felici e contenti]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Fiabe]]
[[Categoria:Narrativa]]
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Dario Argento
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Mariomassone
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[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Dario Argento */
wikitext
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[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/lifestyle/cinema/intervista-dario-argento Dario Argento: «Sono tornato a farvi paura»]''|Intervista di Francesco D'Errico, ''Panorama.it'', 28 febbraio 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Occhiali neri (film)|Occhiali neri]]''}} Nel 2001 ho scritto una sceneggiatura, l'ennesima storia di una donna, in questo caso una escort, che viene perseguitata da un serial killer. Però a differenza di altri miei film ho deciso di inserirvi un lato tenero, perché la protagonista incontrerà un bambino con cui stabilirà quasi un rapporto tra madre e figlio, che poi si capovolgerà. Credo di aver pensato al rapporto con mia figlia Asia, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
*La disabilità rende il protagonista più fragile, più esposto ai pericoli e alla malvagità, quindi deve combattere con ancora maggior vigore la propria battaglia per la sopravvivenza.
*{{NDR|«Qual è stato il suo rapporto con i critici?»}} Pessimo fin dall'inizio della carriera, infatti qualche volta ho desiderato farli finire ammazzati come nei miei film. A parte gli scherzi, una volta mi arrabbiavo per le critiche negative, ora non mi importa più nulla.
*Quando uscì ''[[Per un pugno di dollari]]'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito.
*A dire la verità a me ''[[Titane (film)|Titane]]'', che ha vinto la Palma d'oro a Cannes, non è neanche piaciuto, l'ho trovato banale e pieno di trovate gratuite. Molto meglio ''Parasite'', quello sì un gran film, e ''La forma dell'acqua'' del mio amico Guillermo del Toro.
*Sinceramente non sento di avere eredi, anche se molti si sono ispirati ai miei film.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Magdi Allam
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Bradipo Lento
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/* Citazioni di Magdi Allam */ +wl
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[[File:Magdi Allam 02.JPG|thumb|Magdi Cristiano Allam]]
'''Magdi Cristiano Allam''' (1952 – vivente), giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano.
==Citazioni di Magdi Allam==
*A [[Saddam Hussein|Saddam]] vanno benissimo i bombardamenti americani purché riesca a sopravvivere e a riproporsi come l'unico eroe arabo che ha retto alla sfida contro la superpotenza mondiale. Nessuno ama Saddam ma tutti temono di gran lunga il caos che potrebbe ripercuotersi ai danni della stabilità dell'intero Medio Oriente.<ref name="vittoriapolitica"/>
*{{NDR|Sul [[Ramadan]]}} Allah lo concepì come il mese del digiuno, della penitenza, della meditazione e della purificazione dell'anima. I musulmani l'hanno trasformato nel mese delle abbuffate, della spensieratezza, dei veglioni con gli amici, della riscoperta dei piaceri del corpo. Allah lo nobilitò come il mese più sacro, quello della rivelazione del Corano. I musulmani l'hanno snaturato in una sfrenata festa terrena.<ref name="troppapolitica">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/10/troppa-politica-poca-religione-il-ramadan-divide.html?ref=search ''Troppa politica poca religione. Il Ramadan divide i fedeli di Allah''], ''la Repubblica'', 10 gennaio 1997.</ref>
*Analizzando la sequenza e la durata delle dinastie politiche nel mondo musulmano, si nota come esse siano state tutte relativamente brevi, estinguendosi nell'arco di poche generazioni: perché la legittimità del loro potere era tanto fragile da venire sostituito da un altro.<ref name="califfomorte"/>
*Ciò che i [[Talebani|Taliban]] stanno facendo, scegliendo proprio un bambino per realizzare i loro rituali di morte, non è assolutamente un atto di matrice tribale, ma l'invenzione di un orrendo rito di passaggio attraverso la violenza e la produzione della morte. E si deve sottolineare che quei riti di morte non hanno nulla a che fare con l'Islam: sono un prodotto della follia umana che ricorda i riti di morte dei Khmer rossi del regime di Pol Pot che utilizzavano bambini per uccidere adulti; perché il totalitarismo ha la capacità di annientare l'essere umano. Quel rito di passaggio cancella definitivamente la gerarchia fra il mondo dell'infanzia e il mondo degli adulti; è un rito di morte che ha la funzione di esprimere un'unica cosa, la sottomissione all'ordine talebano – per i Taliban, l'ordine di Dio – che è superiore a tutto ed esercita la sua sovranità in modo totale, arrogandosi il diritto di rubare a una persona la vita, l'infanzia, l'adolescenza, semplicemente perché la persona non esiste in quanto tale, non esiste la persona con le sue emozioni, le sue gioie, le sue paure; la persona è solo un oggetto, uno strumento dell'ordine imposto che ha già deciso per te, ha deciso se sei puro o impuro, se sei un vero musulmano o un falso musulmano, e così via. Ma, lo ripeto, tutto ciò non ha nulla a che fare con la violenza di tipo tribale che etnografi e antropologi hanno mirabilmente descritto tra '800 e primo '900. Ciò cui assistiamo è il frutto di una malattia che trasforma la morte della cultura in cultura della morte, una malattia che si è sviluppata all'interno di una parte del mondo musulmano, schiacciata da una realtà mondiale che alla fine non può controllare perché comunque la libertà e la dignità saranno sempre più forti della barbarie.<ref name="ritodimorte">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/22/un-rito-di-morte-che-tradisce.html?ref=search ''Un rito di morte che tradisce l'islam''], ''la Repubblica'', 22 aprile 2007.</ref>
*Come i grandi dittatori della Storia, da Hitler a Saddam Hussein, il mullah [[Mohammed Omar|Mohammad Omar]] ha subito il trauma della perdita precoce del padre e si è dovuto assumere in tenera età la responsabilità del mantenimento della famiglia. E la sua vita è avvolta da un impenetrabile alone di mito e mistero che alimenta la venerazione di un uomo senza volto e senza voce ma i cui ordini vengono eseguiti come fossero dei precetti religiosi.<ref name="mullahomar">Da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/09/20/tutti-segreti-del-mullah-omar-leader-talibano.html ''Tutti i segreti del mullah Omar leader talibano senza volto''], ''la Repubblica'', 20 settembre 2001</ref>
*Da "socialista scientifico" nel '69, [[Ja'far al-Nimeyri|Nimeiry]] è passato ad essere prima "socialista scientifico" nel '69, Nimeiry è passato ad essere prima "socialista arabo" e poi "socialista alla sudanese"; in una seconda fase dopo aver sposato la causa dell'islamizzazione, si è prima autoproclamato "Imam" (guida religiosa suprema) e successivamente ha annacquato il suo integralismo messianico trasformandosi nel propugnatore di una "via sudanese" all'Islam. A fare le spese di questo trasformismo sono state a turno tutte le forze comuniste, nazionaliste, islamiche e autonomiste del paese.<ref name="spietatoisolato"/>
*Diciamola tutta la verità: destra e sinistra sono finite nel vicolo cieco della faziosità partitica e del disinteresse della collettività perché è estremamente arduo in Italia definire il quadro delle certezze valoriali che sostanziano l'identità nazionale.<ref>Da ''Non basta regolare i flussi. Vanno salvati i nostri valori'', ''Corriere della Sera'', 25 aprile 2007, p. 36.</ref>
*Dietro alla "Guerra santa" sferrata dai Taliban contro le fotografie, i dipinti, la televisione e il cinema c'è la convinzione che l'Islam imporrebbe l'aniconismo, il divieto di riprodurre immagini. In particolare l'Islam prescriverebbe il rifiuto delle immagini degli esseri viventi perché potrebbero essere idolatrati. Alla base vi è la persuasione che essendo Allah l'unico creatore della vita e avendo Allah creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, la persona che riproduce un essere vivente tenterebbe di competere con Allah. Nei testi sacri si specifica che le creature vengono prima formate con l'argilla, proprio come fa un artista, e successivamente Allah infonde loro la vita. Ed è così che all'artista che osa sfidare Allah tentando di imitarlo è riservato il fuoco eterno dell'Inferno.<ref name="distruggeteimmagini"/>
*È un dittatore che ha deciso di affrontare frontalmente la superpotenza mondiale nel momento della sua maggiore vulnerabilità, a causa dell'imminenza delle elezioni presidenziali e della spaccatura tra Europa e Stati Uniti sulla lotta al terrorismo internazionale. Il redivivo Saddam si è così imposto come la variabile impazzita nella campagna elettorale di Clinton. Bush vinse la guerra del Golfo ma perse le elezioni. Per Clinton è una scelta ardua. Se restasse con le mani legate, gli Usa perderebbero il prestigio e l'influenza nel Golfo. Ma non può neppure rischiare di mandare a morire dei soldati americani. Saddam gli ha teso una vera trappola.<ref name="saddamredivivo"/>
*È [...] probabile che, nell'eventuale improvvisa scomparsa di Assad, si riaprano i giochi politici in Siria, probabilmente con regolamenti di conti tra le opposte fazioni confessionali, politiche e militari, creando una fase di instabilità in tutta la regione.<ref name="assadmalato">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/01/23/assad-malato-senza-eredi-la-pace-con.html?ref=search ''Assad malato e senza eredi. La pace con Israele rallenta''], ''la Repubblica'', 23 gennaio 1994.</ref>
*E proprio quanto sta accadendo in Pakistan conferma la natura aggressiva di questo [[terrorismo islamista|terrorismo islamico]] che massacra principalmente gli stessi musulmani e che, contrariamente a un luogo comune diffuso, non è affatto la reazione alla guerra o all'occupazione di una potenza straniera.<ref>Da ''Il contrasto tra Islam e democrazia'', ''Corriere della Sera'', 29 dicembre 2007, p. 36.</ref>
*{{NDR|Su [[Ali Khamenei]]}} Egli ha predicato l'apertura dell'Iran al mondo esterno, ma internamente è fautore di un'economia centralizzata. Tutti i suoi viaggi all'estero sono avvenuti in paesi comunisti o progressisti: non è mai stato in Occidente. La morte di Khomeini ha inesorabilmente avviato la scomparsa di un sistema di valori, di potere e di governo che era una diretta emanazione della sua interpretazione non ortodossa della teologia sciita, rifletteva le sue ambizioni politiche e sfruttava il suo carisma. Il sistema del velayat-e faqih ha infatti rappresentato una rottura con l'ortodossia teologica e politica sciita che predica la taqiya, la dissimulazione dei propri sentimenti, un atteggiamento di quietismo politico. Ai credenti si chiede di simulare un'obbedienza al sovrano, nell'attesa che finisca l'occultamento del dodicesimo imam Mohammad al Mahdi, che gli sciiti ritengono scomparso dal mondo nell'anno 874 e che con la sua ricomparsa ripristinerà la giustizia. Questa eresia si è concretizzata nell'attribuzione a Khomeini che nella gerarchia religiosa sciita aveva il rango di ayatollah ozma del titolo di imam, che gli sciiti riservano al vicario del profeta Maometto. Nessuno ha oggi in Iran l'autorità e il carisma per farsi venerare e obbedire ciecamente così come è stato con Khomeini.<ref name="khameneileader"/>
*Forse l'immagine più terrificante della storia moderna dell'Iraq è quella dei corpi appesi di re Feisal II e della sua famiglia nella loro reggia a Bagdad, ribattezzato con gusto macabro Qasr al Nihayyah, il Palazzo della Fine. Era il 14 luglio 1958, data che segna la fine della monarchia hashemita che, grazie all'intesa con la Gran Bretagna, aveva dato vita all'attuale stato iracheno nel 1921. I corpi furono poi orribilmente profanati trascinandoli disumanamente per le strade della capitale. Re Hussein di Giordania, allora ventitreenne, espressione dell'altro ramo della famiglia hashemita, traumatizzato dalla barbara sorte riservata al parente (figlio del prozio), in un attimo d'ira scandì questa promessa di vendetta: «Giuro su Dio che ci sarà un funerale in ogni casa irachena».<ref name="generaleprincipe">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/07/29/un-generale-un-principe-opposizione-cerca.html?ref=search ''Un generale o un principe? L'opposizione cerca un leader''], ''la Repubblica'', 29 luglio 2002.</ref>
*Gli intransigenti taliban afghani hanno promesso 60 giorni di prigione per chi non osserverà il digiuno. Ed è così che il Ramadan diventa anche l'occasione per animare dispute teologiche sull'interpretazione del Verbo di Allah.<ref name="troppapolitica"/>
*Gli islamici strumentalizzano l'Islam per un fine eminentemente politico, la conquista del potere assoluto.<ref name="iranguida"/>
*{{NDR|Su [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani]]}} Il comune denominatore di tutta la sua carriera è decisamente il fiuto per gli affari e per il successo.<ref name="lottasuccessione">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/06/apre-la-lotta-di-successione.html?ref=search ''S'apre la lotta di successione''], ''la Repubblica'', 6 giugno 1989.</ref>
*Il [[Corano]] è un testo profondamente ed esplicitamente antiebraico. Allah condanna gli ebrei come ''«i più feroci nemici di coloro che credono»''. Gli ebrei sono ''«coloro che Allah ha maledetto»'', perché ''«uccidevano ingiustamente i profeti», «praticano l'usura», «con falsi pretesti divorano i beni della gente»''. Così come Allah «ha ''trasformato in scimmie e porci»'', gli ebrei che, in aggiunta, ''«somigliano a un asino»''.<ref>Da ''Islam. Siamo in guerra'', [https://books.google.it/books?id=S87eCgAAQBAJ&pg=PT77 p. 77].</ref>
*Il [[multiculturalismo]] invece è tutt'altro dalla multiculturalità. <br /> Mentre la multiculturalità è un dato che concerne gli «altri», il multi-culturalismo è un dato che concerne il «noi». Il multiculturalismo è un'ideologia che immagina di poter governare la pluralità etnica, confessionale, culturale, giuridica e linguistica senza un comune collante valoriale e identitario, limitandosi sostanzialmente a elargire a piene mani diritti e libertà a tutti indistintamente senza richiedere in cambio l'ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole. Il multiculturalismo laddove viene praticato, principalmente in Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Germania, ha finito per disgregare anche fisicamente la società al suo interno con la presenza di quartieri-ghetto abitati quasi esclusivamente dagli immigrati, ha accreditato l'immagine di nazioni alla stregua di «terre di nessuno» alimentando l'appetito di chi ci guarda come se fossimo «terre di conquista».<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/se-multiculturalismo-genera-nuovi-mostri-e-dirlo-non-reato.html Se il multiculturalismo genera nuovi mostri (e dirlo non è un reato)]'', ''il Giornale.it'', 1º agosto 2011.</ref>
*Il multiculturalismo è il modello nordeuropeo. Si basa sulla certezza che sia possibile convivere pacificamente, nello stesso spazio sociale e giuridico, mantenendo identità e idee di cittadinanza diverse. [...] Il multiculturalismo ha creato ghetti spaventosi. Quartieri di pachistani islamici, di indiani indù, di musulmani somali. Ha sfilacciato la società, ne causa l'esplosione. Il multiculturalismo ha creato ghetti spaventosi: quartieri di pachistani, di indiani, di somali. Ha sfilacciato la società, ne causa l'esplosione.<ref name=renatofarina>Dall'intervista di Renato Farina, ''Libero'', 21 novembre 2004; riportata in ''[https://www.culturacattolica.it/religioni/islam/con-l-islam-siamo-alla-resa-dei-conti Con l'islam siamo alla resa dei conti]'', ''CulturaCattolica.it''.</ref>
*{{NDR|Sull'[[Emirato Islamico dell'Afghanistan]]}} Il paese più oscurantista e apparentemente impermeabile alla modernizzazione e alla democrazia.<ref name="successodirottamento">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/01/02/il-successo-del-dirottamento-dara-il-via.html?ref=search ''Il successo del dirottamento darà il via a nuove violenze''], ''la Repubblica'', 2 gennaio 2000.</ref>
*Il [[Pakistan]], paese di 140 milioni di abitanti di cui il 20 per cento sciiti, è da anni in preda a una sanguinosa guerra intestina alimentata dall'odio settario religioso e razziale che si interseca con il più vasto quadro di rivalità con gli stati contigui.<ref name="guerraintestina"/>
*Il punto è proprio questo: noi oggi tocchiamo con mano che nel momento in cui si ammette anche una sola eccezione all'inviolabilità della vita dal concepimento alla morte naturale, finiamo per spalancare la voragine dell'inciviltà che inesorabilmente, prima o dopo, finirà per mettere a repentaglio la vita di noi tutti. <br /> Che orrore assistere al lugubre spettacolo dei miliziani assetati di sangue che invocando sempre più ossessivamente «Allah Akhbar», il dio islamico è grande, elevando sempre più forte le urla fino a creare un clima da rito satanico, infieriscono sul corpo di [[Mu'ammar Gheddafi|Gheddafi]] uccidendolo e sfregiandolo. <br /> Ho subito associato questa scena all'atroce sgozzamento e decapitazione del ventiseienne ebreo americano Nick Berg il 7 maggio 2004 in Irak, per mano di Al Zarqawi, il luogotenente di [[Osama bin Laden|Bin Laden]], che proprio mentre avvicinava la lama della spada al collo e l'affondava fino a separare la testa dal busto urlava all'unisono con gli altri terroristi presenti «Allah Akhbar». Quale dio potrebbe mai consentire la violazione del bene della vita, il principio fondante della nostra umanità e il valore cardine della nostra civiltà?<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/vita-umana-sacrapure-quella-dei-tiranni.html La vita umana è sacra. Pure quella dei tiranni]'', ''il Giornale.it'', 24 ottobre 2011.</ref>
*Il Ramadan sottolinea infine l'irrisolta inconciliabilità tra fede e scienza. Il Corano, trasmesso da Allah a Maometto nel settimo secolo quando non esisteva ancora il telescopio, prescrive che il mese del digiuno inizi subito dopo aver scorto la luna nuova, una constatazione affidata all'osservazione oculare diretta. Oggi gli islamici progressisti consigliano di affidarsi alla strumentazione astronomica e ai computer. Ma il clero più tradizionalista, quello saudita in testa, si oppone. Ciò impedisce che, alle soglie del Duemila, il Ramadan inizi nello stesso giorno in tutti i paesi musulmani.<ref name="troppapolitica"/>
*Il Saddam che torna al centro della scena internazionale è un dittatore che ha imparato che per sopravvivere deve essere spietato e non aver riguardi per nessuno.<ref name="saddamredivivo"/>
*Il vecchio [[Hafiz al-Asad|Leone di Damasco]] ruggiva ma non mordeva. E oggi il più giovane e inesperto [[Bashar al-Assad|Bashar]] seguirà le sue orme. Stando alla storia recente della Siria e alla storia personale degli Assad lo scenario futuro più verosimile non sarà l'escalation della tensione ma all'opposto un rientro nella cuccia con la coda tra le gambe. La vera priorità di Bashar, al pari di quella del padre Hafez, non è mai stata la riconquista del Golan bensì la strumentalizzazione dello stato d'emergenza nazionale per legittimare il protrarsi del proprio potere dispotico all'interno della Siria.<ref name="leonetrappola">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/18/bashar-leone-in-trappola-la-siria-sempre.html?ref=search ''Bashar, leone in trappola. La Siria è sempre più isolata''], ''la Repubblica'', 18 aprile 2001.</ref>
*{{NDR|Sull'assimilazionismo}} Impone a ciascuno di rinunciare alla propria identità religiosa e culturale per aderire a un patriottismo che coincide col laicismo. Insopportabile, nefasto. Non è possibile un’omogeneizzazione, gli uomini si ribellano.<ref name=renatofarina/>
*Interpretando nella maniera più bieca e faziosa la legge di Allah, i Taliban vorrebbero riportare l'Afghanistan all'epoca mitizzata dell'Islam originario fondato da Maometto nel settimo secolo. "Tutte le immagini di animali e altre creature viventi appese nei negozi, nelle case e in altri luoghi devono essere distrutte a partire da domani", hanno ordinato ieri i nuovi padroni dell'Afghanistan. I pittori non potranno più ritrarre immagini di esseri viventi. Dovranno essere distrutti anche i giocattoli di plastica e di carta con raffigurazioni di uomini o animali. Il divieto assoluto delle immagini degli esseri viventi non mancherà di scatenare polemiche nel mondo islamico.<ref name="distruggeteimmagini">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/06/distruggete-le-immagini.html?ref=search ''"Distruggete le immagini''], ''la Repubblica'', 6 ottobre 1997.</ref>
*[[Ali Khamenei|Khamenei]], una personalità religiosa di rango medio (è un hojatolislam, carica gerarchica inferiore all'ayatollah), costituzionalmente non potrebbe accedere alla carica di guida, perché non è un marja, un dottore della legge a cui si fa riferimento per risolvere le dispute teologiche. Inoltre egli non gode né di carisma né di seguito popolare tali da farne un'autorità religiosa accettabile da personalità a lui superiori e dall'intera comunità sciita iraniana. Sul piano politico, Khamenei è un personaggio in declino, dopo aver perso il comando delle Forze armate e mentre si appresta a cedere la sua attuale carica a Rafsanjani. La nomina di Khamenei, se sul piano politico rappresenta una soluzione di compromesso provvisoria tra i due uomini forti del regime, Ahmad Khomeini e Rafsanjani, sul piano istituzionale conferma la scelta di svuotare la carica della guida della rivoluzione dei poteri assoluti e divini attribuiti a Khomeini.<ref name="khameneileader">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/06/khamenei-leader-di-transizione.html?ref=search ''Khamenei, leader di transizione''], ''la Repubblica'', 6 giugno 1989.</ref>
*L'esplosione della guerra delle moschee in Iraq è la prova inequivocabile che il male vero dell'islam si annida al suo interno. Ed è l'ideologia dell'odio e della morte da parte di coloro che si sono auto-proclamati detentori della Verità, dell'unico «Vero Islam», finendo per disconoscere il diritto alla vita di tutti coloro che non si sottomettono al loro arbitrio. Così come attesta, facendo il raffronto con la reazione alla pubblicazione delle vignette su Maometto, che il terrorismo è sempre aggressivo, mai reattivo. Se non ci fossero i burattinai del terrore che strumentalizzano la religione e fanno leva sulle frustrazioni delle masse, non ci sarebbe il terrorismo.<ref>Da ''Un sacrilegio più grave delle vignette'', ''Corriere della Sera'', 24 febbraio 2006, p. 1.</ref>
*L'hojatolislam Mohammad Khatami è stato eletto alla presidenza della Repubblica con il voto massiccio dei giovani, delle donne, degli intellettuali, dei liberali e della sinistra islamica. I veri vincitori sono gli iraniani, il grande perdente è il regime.<ref name="irancivile">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/05/30/iran-della-societa-civile.html?ref=search ''L'Iran della società civile''], ''la Repubblica'', 30 maggio 1997.</ref>
*L'uscita di scena di [[Husayn di Giordania|re Hussein]] avvia di fatto la fine dell'era post-coloniale in tutto il Medio Oriente e prelude a un'era di radicali mutamenti non solo nei gruppi dirigenti ma anche nella realtà geopolitica dell'intera regione. Il "modello" incarnato da re Hussein è quello del leader ultrasessantenne al potere da vari decenni, con seri problemi fisici e non meno gravi difficoltà politiche. L'esercito è il cardine di un potere esercitato con un'autocrazia sostanziale e una democrazia formale, che si caratterizza con la disaffezione e lo scontento delle masse, attentati, colpi di stato, crescita dell'integralismo islamico e del terrorismo. La priorità strategica è la salvaguardia ad ogni costo di stati nazionali, perlopiù assurde creature del colonialismo, con la repressione spietata di qualsiasi movimento libertario che tenda all'affermazione delle nazionalità naturali su base etnico-confessionale.<ref name="vecchimalati">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/06/ora-cresce-la-paura-per-grandi.html?ref=search ''E ora cresce la paura per i Grandi vecchi malati''], ''la Repubblica'', 6 febbraio 1999.</ref>
*La fine del regime di [[Ja'far al-Nimeyri|Gaafar Nimeiry]] è la naturale conseguenza della sua spietata repressione di tutte le forze politiche interne che ha prodotto il suo totale isolamento e la perdita di fiducia da parte di tutti gli interlocutori politici.<ref name="spietatoisolato">Da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/04/07/spietato-isolato-il-dittatore-ha-preparato-la.html?ref=search ''Spietato e isolato, il dittatore ha "preparato" la sua fine''], ''la Repubblica'', 7 april 1985</ref>
*La fragilità interna del Pakistan è testimoniata dalla lunga catena di golpe militari, assassinii politici, stragi etnico-confessionali e tre guerre esterne verificatesi dall'indipendenza nel '47.<ref name="guerraintestina"/>
*[...] la globalizzazione multiculturalista dove si appiattiscono tutte le religioni, le culture, i valori e le identità per toglierci l'anima, «cosificando» la persona e atomizzando la società per ridurci a individui interessati esclusivamente alla dimensione dell'avere e dell'apparire che trascurano la dimensione dell'essere.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/cosi-pisapia-cre-babele-multiculturale.html Così Pisapia creò una Babele multiculturale]'', ''il Giornale.it'', 15 agosto 2011.</ref>
*La guerra civile curda conferma che l'adozione della democrazia formale non è una [[bacchetta magica]] che risolve ed estirpa una realtà di autocrazia, settarismo e miseria economica.<ref name="saddamredivivo">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/09/01/saddam-il-redivivo-non-ha-piu-rivali.html?ref=search ''Saddam il redivivo non ha più rivali''], ''la Repubblica'', 1º settembre 1996.</ref>
*La nomina di [[Ali Khamenei|Khamenei]] è un primo passo verso la separazione di fatto del potere religioso da quello politico, con l'attribuzione al successore di Khomeini di un ruolo puramente simbolico. Prevedibilmente Khamenei potrà essere considerato come un imam joumaa, ovvero il coordinatore tra tutti i religiosi che pronunciano dei sermoni nella preghiera collettiva del venerdì in tutte le moschee dell'Iran. Ora bisognerà vedere se questa metamorfosi ideologica e politica potrà avvenire in modo indolore, soffocando senza traumi le istanze dell'opposizione per un autentico e radicale rinnovamento.<ref name="khameneileader"/>
*La promessa di Khatami di "costruire un Iran libero, prospero, indipendente e sicuro nel rispetto della legge, senza tirannie o violazioni della legalità, con il concorso di tutte le opinioni e di tutte le esperienze", sarà una strada tutta in salita. Nell'ambito della teocrazia la "guida spirituale" detiene il potere di veto su tutte le decisioni del governo e del parlamento.<ref name="irancivile"/>
*La recente [[guerra del Golfo]] ha dimostrato il limite dei bombardamenti dall'alto o a distanza per centrare un bersaglio preciso come il presidente iracheno. L'alternativa di un intervento da terra dovrebbe rivelarsi più efficace. Ma ovviamente molto più pericolosa.<ref name="ordineclinton"/>
*La roccaforte di Allah sulla terra è apparentemente potente e temibile. Quattro stati, che si proclamano apertamente islamici e identificano le loro leggi con i precetti del Corano, formano un insieme geograficamente contiguo nell'Asia occidentale. [[Pakistan]], [[Afghanistan]], [[Iran]] e [[Arabia Saudita]] sono una potenza di oltre 230 milioni di abitanti che detiene le maggiori riserve di petrolio e gas del mondo, controlla un'area strategica per il transito degli oleodotti dal Caucaso al Mediterraneo e dispone del più forte esercito del Terzo mondo, dopo la Cina, dotato della bomba atomica. Se la roccaforte di Allah fosse unita diventerebbe un'inarrestabile locomotiva della Umma, la Nazione dell'Islam, che trasformerebbe il miliardo di musulmani in una rispettabile superpotenza nel contesto di un mondo proiettato verso il multipolarismo. Ma così non è.<ref name="guerraintestina">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/05/una-guerra-intestina-divide-popoli-di-allah.html?ref=search ''Una guerra intestina divide i popoli di Allah''], ''la Repubblica'', 5 gennaio 1999.</ref>
*La storia politica del mondo musulmano è intrisa di sangue, a iniziare dai primi califfi dell'islam: di essi uno soltanto, Abu Bakr, morì di morte naturale, gli altri tre furono ammazzati perché considerati dei tiranni. In realtà nelle sue strutture politiche il mondo musulmano ha sempre enfatizzato il pericolo di cadere nel disordine e dunque ha visto nella tirannia una minaccia permanente.<ref name="califfomorte">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/01/02/il-califfo-messo-morte.html?ref=search ''Il califfo messo a morte''], ''la Repubblica'', 2 gennaio 2007.</ref>
*La verità è che sia il terrorismo islamico sia quello neonazista, si fondano sulla supremazia della razza o della religione, nel caso di Anders Behrin Breivik indicata come «cristiana», si equivalgono nella loro divisione faziosa dell'umanità dove loro, detentori di una verità assoluta che deve essere imposta con la forza, condividono sia il principio che chi non la pensa come loro non ha diritto di esistere sia la pratica della violenza per la realizzazione dei loro obiettivi. La differenza sostanziale è che mentre gli islamici che uccidono gli «infedeli» sono legittimati da ciò che ha ordinato loro Allah nel Corano e da quanto ha fatto Maometto, i cristiani che uccidono per qualsivoglia ragione lo fanno in flagrante contrasto con ciò che è scritto nei Vangeli.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/strage-norvegia-razzismo-laltra-faccia-multiculturalismo.html La strage in Norvegia. Il razzismo è l'altra faccia del multiculturalismo]'', ''il Giornale.it'', 24 luglio 2011.</ref>
*La verità è che le istituzioni in [[Italia]], dal [[governo]] al Parlamento, dalle forze dell'ordine alla magistratura, hanno paura di affrontare e di scontrarsi con gli estremisti islamici che si sono saldamente arroccati nelle moschee.<ref>Da ''Predicatori di odio e istituzioni timide'', ''Corriere della Sera'', 23 dicembre 2007, p. 34.</ref>
*La violenza intrinseca nell'[[islam]] la cogliamo nei loghi dei gruppi islamici, dove compare ovunque il Corano abbinato a delle armi e a violente prescrizioni di Allah.<ref>Da ''Islam. Siamo in guerra'', [https://books.google.it/books?id=S87eCgAAQBAJ&pg=PT80 p. 80]</ref>
*Lo [[sciismo]], sorto come movimento confessionale e politico in rotta con l'ortodossia sunnita a cui appartiene il 90 per cento del miliardo di musulmani del mondo, guida la rivolta islamica grazie alla sua fede nel martirio e nella cieca obbedienza alla gerarchia clericale.<ref name="iranguida">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/22/iran-guida-fanatici-di-allah-ma.html?ref=search ''L'Iran guida i fanatici di Allah ma i fondamentalisti sono divisi''], ''la Repubblica'', 23 marzo 1994.</ref>
*[[Maria]] è così un vincolo di unione tra cristiani e musulmani, perché anche nel Corano essa è il modello dell'anima credente che si è abbandonata completamente nel Signore per compiere sempre e generosamente la sua divina volontà.<ref>Da ''Io, musulmano, al pellegrinaggio di Loreto'', ''Corriere della Sera'', 10 giugno 2006.</ref>
*Non è un mistero che all'interno del regime dei taliban, che a quattro anni dalla presa di Kabul è boicottato dalla comunità internazionale, vi sono dei seri contrasti.<ref name="successodirottamento"/>
*Oggi estremismo e [[terrorismo]] rappresentano la prima emergenza internazionale e la più grave minaccia alla sicurezza nazionale. Ma penso che l'[[fondamentalismo islamico|estremismo]] si alimenti di una sostanziale ambiguità insita nel [[Corano]] e nell'azione concreta svolta da [[Maometto]].<ref>Dall'intervista di Eleonora Barbieri, ''[http://www.ilgiornale.it/news/magdi-allam-non-c-islam-moderato.html Magdi Allam: "Non c'è un islam moderato"]'', ''il Giornale.it'', 25 marzo 2008.</ref>
*Oltre l'80 per cento delle donne egiziane ha subito la clitoridectomia o l'[[infibulazione]]. Il governo vorrebbe proibire questa pratica, in vigore sia tra i musulmani che tra i cristiani, per il danno che arreca alla salute fisica e sessuale delle donne, nonché per le sue conseguenze sulla crisi delle coppie che sfocia in divorzi e nella diffusione della droga. Ma gli islamici difendono la rimozione di "quella protuberanza", ritenendola all'origine della libidine e della prostituzione femminile.<ref name="sessomutilato">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/25/il-sesso-mutilato-divide-gli-egiziani.html?ref=search ''Il sesso mutilato divide gli egiziani''], ''la Repubblica'', 25 ottobre 1994.</ref>
*{{NDR|Sulla [[Guerra civile in Nigeria]]}} [...] oltre un milione di persone morirono per il tentativo secessionista attuato dall'etnia cattolica degli ibo che volle monopolizzare la nascente ricchezza petrolifera scoperta nel proprio sottosuolo. Ebbene l'esercito federale che stroncò la ribellione era composto prevalentemente da militari appartenenti all'etnia Yoruba, formata al 60 per cento da cristiani, e all'etnia Hausa dove dominano i musulmani. Il fatto che da quando è stata introdotta la sharia, la legge islamica, in 12 stati del nord della Nigeria, gli incidenti di natura confessionale e politica siano prevalentemente concentrati a Kaduna e a Kano, dove predominano le etnie Hausa e Fulani Peul, merita una riflessione.<ref>Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/11/23/il-pretesto-del-corano.html Il pretesto del Corano]'', ''la Repubblica'', 23 novembre 2002.</ref>
*Partiamo dal buon senso, e da un punto fermo: nessuna deroga al rispetto delle leggi, ai valori percepiti come fondamentali dalla società. Un'identità forte dello Stato, a livello istituzionale. Sul piano religioso, forte riferimento identitario del cattolicesimo. Su quello culturale, la necessità di imparare la lingua italiana.<ref name=renatofarina/>
*Per i genitori la tahara (letteralmente la purificazione, così la gente comune chiama la circoncisione maschile e femminile) è un evento festoso perché testimonia il passaggio della figlia all'adolescenza e, quindi, alla soglia del matrimonio. La clitoridectomia va fatta "perché la bambina maturi", oppure "perché non sia come il maschio", considerando la clitoride come l'omologo del pene maschile. Questo paragone raggiunge il culmine nell'infibulazione con la rimozione delle grandi labbra considerate omologhe allo scroto maschile. La clitoride asportata viene legata al polso della bambina per una settimana, dopodiché viene gettata nel Nilo. La mutilazione genitale delle donne, praticata nel 60 per cento dei casi senza anestesia e da parte di gente che non ha alcuna preparazione medica, porta all'infiammazione della vulva, della vagina, dell'utero e delle ovaie, determinando forti dolori durante il rapporto sessuale e la lacerazione dei tessuti durante il parto, ciò che in definitiva sfocia nel ripudio del sesso e nella frigidità delle donne. L'88 per cento delle egiziane raggiunge l'orgasmo soltanto tramite la masturbazione, mentre il 36 per cento non ha mai raggiunto l'orgasmo dopo il matrimonio. E i mariti, anche loro insoddisfatti, ricorrono con sempre maggior frequenza a delle sostanze stupefacenti che dovrebbero ritardare i tempi del loro orgasmo nel disperato tentativo di far godere la moglie.<ref name="sessomutilato"/>
*{{NDR|Sulla [[guerra Iran-Iraq]]}} Per l'Iran il contenimento della guerra è solo un mezzo per dividere gli sceicchi arabi dall'Iraq, per questi ultimi nient'altro che un primo passo verso la pace totale. Cosicché è nuovamente riesplosa la "guerra alle petroliere" che solo nell'ultimo anno ha provocato il danneggiamento di 62 navi e la morte di 13 marinai. Dalle dichiarazioni ufficiali Iraq e Iran sembrano nuovamente avviarsi verso una guerra di lunga durata, ma non ci sembra che potranno resistere tanto a lungo. In particolare Khomeini deve fare i conti con il riesplodere dell'opposizione armata nel Kurdistan e nel Belucistan oltreché del fenomeno terroristico interno di cui il dirottamento negli ultimi quattro mesi di sei aerei civili e militari è soltanto l'aspetto più spettacolare. Ma il fattore che forse maggiormente influirà sull'esito della guerra è il calo dell'interesse strategico della rotta petrolifera del Golfo a vantaggio della rotta continua del Mar Rosso.<ref name="golfoquattro">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/22/nel-golfo-quatro-anni-dopo-una-guerra.html?ref=search ''Nel golfo quattro anni dopo una guerra''], ''la Repubblica'', 22 settembre 1984.</ref>
*Per me è il giorno più bello della vita. [...] Il miracolo della Resurrezione di [[Cristo]] si è riverberato sulla mia anima liberandola dalle tenebre di una predicazione dove l'odio e l'intolleranza nei confronti del "diverso", condannato acriticamente quale "nemico", primeggiano sull'amore e il rispetto del "prossimo" che è sempre e comunque "persona"; così come la mia mente si è affrancata dall'oscurantismo di un'ideologia che legittima la menzogna e la dissimulazione, la morte violenta che induce all'omicidio e al suicidio la cieca sottomissione e la tirannia permettendomi di aderire all'autentica religione della Verità, della Vita e della [[Libertà]]. Nella mia prima [[Pasqua]] da cristiano io non ho scoperto solo Gesù, ho scoperto per la prima volta il vero e unico [[Dio]], che è il Dio della [[Fede]] e Ragione.<ref>Da ''La mia scelta'', ''Corriere della Sera'', 23 marzo 2008.</ref>
*Politicamente [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani|Rafsanjani]] si caratterizza come un abile mediatore e un protagonista attento, dinamico e spregiudicato, che non si lascia sfuggire le occasioni per farsi strada e per liquidare i propri avversari. La sua sete di potere è tangibile e incolmabile.<ref name="lottasuccessione"/>
*Preoccupa la reazione critica, se non ostile, di tanta stampa «autorevole» nei confronti del Papa. Se le mie posizioni dovessero coincidere con quelle di [[Osama Bin Laden|Bin Laden]], dei Fratelli Musulmani e del regime nazi-islamico iraniano, capirei subito che ho sbagliato.<ref>Da ''Se l'Occidente decide di autocensurarsi'', ''Corriere della Sera'', 28 settembre 2006, p. 46.</ref>
*[...] prendo atto che [[Papa Francesco]], insignito come «Uomo dell'anno» da ''Time Magazine'', ''Vanity Fair'' e ''The Advocate'', la più antica rivista della comunità [[gay]] americana, è più preoccupato della sorte dei [[clendestino|clandestini]] di [[Lampedusa]], più in generale dei [[povertà|poveri]] e degli [[emarginazione|emarginati]] nelle periferie del mondo globalizzato, che dedito sia a contrastare il genocidio dei cristiani d'Oriente sia a salvare il cristianesimo dal relativismo religioso e dall'invasione islamica all'interno stesso dell'Europa. Il fatto che anche il settimanale L'Espresso abbia scelto come «Uomo dell'anno» Costantino Baratta, cittadino di Lampedusa, per aver salvato la vita a 12 clandestini dopo il naufragio di un barcone lo scorso 3 ottobre culminato nella morte di 366 persone, sottolinea come in quest'Occidente, ma anche in questa Chiesa di Bergoglio, prevalgano l'ideologia del buonismo, immigrazionismo, multiculturalismo e globalismo, che ci impongono di assecondare il prossimo a prescindere dalle conseguenze per il nostro vissuto, permeati dall'ideologia del relativismo valoriale e del pauperismo che finiscono per inculcare in noi l'accettazione e la rassegnazione nei confronti di tutto e di tutti. Per contro la difesa dei cristiani d'Oriente e la guerra ad oltranza al radicalismo e al terrorismo islamico, si collocano nel contesto della salvaguardia delle nostre radici, della nostra fede, dell'identità nazionale, dei valori tradizionali a partire dalla centralità della famiglia naturale, come attesta l'opposizione ferma di [[Vladimir Putin|Putin]] al [[matrimonio tra persone dello stesso sesso|matrimonio omosessuale]] proprio mentre quest'[[Unione Europea]] l'ha legittimato concependolo come l'apice della civiltà. Ecco perché, anche a costo di sfidare l'impopolarità, sostenete il Premio «Uomo dell'anno» a Putin, al-Sisi e [[Bashar al-Assad|Assad]]: significa dire no all'ideologia del globalismo e del relativismo, e dire sì al localismo nel contesto degli Stati nazionali e alla civiltà fondata sulla certezza di chi siamo.<ref>Da [http://www.ilgiornale.it/news/interni/putin-e-assad-sono-i-veri-uomini-dellanno-anti-terrore-979249.html Putin e Assad sono i veri uomini dell'anno anti-terrore], ''Il Giornale.it'', 31 dicembre 2013.</ref>
*Probabilmente anche l'America, dopo greci, persiani, arabi, mongoli, russi, inglesi e sovietici, scoprirà che in Afghanistan l'unica alleanza che conta è quella che si basa sul legame tribale ed etnico.<ref name="retetaliban">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/10/08/nella-rete-dei-taliban.html?ref=search ''Nella rete dei taliban''], ''la Repubblica'', 8 ottobre 2001.</ref>
*Quelli che vietano il [[Presepe]] sono italiani affetti dalla peggiore delle malattie: l'odio di sé stessi.<ref>Da ''[http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2015/12/05/56671/ Quegli italiani che odiano se stessi]'', ''Il Giornale.it'', 5 dicembre 2015.</ref>
*Saddam non dorme mai nello stesso luogo per due notti consecutive, si muove in continuazione, spesso manda in una direzione un convoglio di macchine presidenziali con a bordo un suo sosia per trarre in inganno i suoi molti nemici interni. Ma questi sotterfugi non sfuggono alle potenti "orecchie" dei satelliti-spia americani che sono in grado di captare la voce di Saddam, le sue conversazioni e seguirne in tal modo gli spostamenti.<ref name="ordineclinton">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/24/ordine-di-clinton-uccidete-saddam.html?ref=search ''L'ordine di Clinton. Uccidete Saddam''], ''la Repubblica'', 24 dicembre 1997.</ref>
*Se dopo il bombardamento Saddam dovesse riemergere, anche se sulle macerie di un paese devastato, canterebbe comunque vittoria. E le folle irachene e arabe sarebbero pronte a credergli.<ref name="vittoriapolitica">Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/02/09/la-vittoria-politica-di-saddam-negli-incubi.html?ref=search ''La vittoria politica di Saddam negli incubi dei governi arabi''], ''la Repubblica'', 9 febbraio 1998.</ref>
*{{NDR|Su [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani]]}} Se il suo pragmatismo lo presenta come un interlocutore accettabile per l'occidente, viceversa la sua spregiudicatezza lo rende un personaggio infido e imprevedibile.<ref name="lottasuccessione"/>
*Siamo pertanto doppiamente ingenui e illusi: immaginiamo che relativizzando il cristianesimo per legittimare l'islam loro si renderanno più disponibili nei nostri confronti, mentre all'opposto finiamo per essere percepiti come una landa deserta che merita di essere occupata dai musulmani.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/prete-prega-allah-chiesa-tradisce-sua-fede.html Il prete prega Allah dentro la chiesa? Tradisce la sua fede]'', ''il Giornale.it'', 2 settembre 2011.</ref>
*Secondo la leggenda il [[Mohammed Omar|mullah Omar]] ordinò l'assalto finale a Kabul indossando il sacro mantello del profeta Maometto, che si trova nel sacrario di Kandahar, se lo poggiò sulle spalle e proclamò la Jihad, la Guerra santa, contro il presidente Burhanuddin Rabbani. La verità è che il mullah Omar è arrivato al potere grazie alle armi del Pakistan e ai soldi di Bin Laden.<ref name="mullahomar"/>
{{Int|1=Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/24/taliban-rubano-la-voce-alle-donne.html?ref=search ''I Taliban "rubano" la voce alle donne'']|2=''la Repubblica'', 24 ottobre 1997}}
*Dopo le donne senza volto e senza corpo, le donne afghane ora sono anche senza voce. I Taliban hanno realizzato un altro passo in avanti verso la trasformazione delle donne in fantasmi. Da ieri è entrato in vigore il divieto di trasmettere la voce femminile tramite le onde di Radio Shariat, la Radio della Legge islamica gestita dai Taliban. Un programma preparato dalla Croce Rossa per illustrare alla popolazione raccomdazioni in materia di sicurezza, è stato diffuso solo dopo essere stato "depurato" delle voci femminili e delle musiche di fondo. Anche la musica, al pari dell'immagine e della voce delle donne, è blasfema. Devono morire murate vive in casa. Senza poter uscire se non accompagnate dal marito, dal padre o da un fratello.
*Nell'Afghanistan dei Taliban le donne rassomigliano sempre più a degli zombie sepolte sotto la burqa, una cella ambulante in stoffa con un'unica grata all'altezza degli occhi. Come degli autentici fantasmi appaiono e spariscono in un baleno perché ormai il mondo esterno non appartiene più loro. Devono essere a tal punto fantasmi che gli è stato ordinato di non indossare le scarpe con i tacchi alti perché fanno rumore segnalando la loro presenza, ricordando la loro esistenza.
*L'ideale dei Taliban è una società di soli uomini e dove la presenza delle donne, incatenate nel buio delle case, si giustifichi solo per la loro peculiarità riproduttiva.
{{Int|1=Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/11/03/ultima-provocazione-del-dittatore-dimezzato.html?ref=search ''L'ultima provocazione del dittatore dimezzato'']|2=''la Repubblica'', 3 novembre 1997}}
*Il dittatore iracheno si è arrogato il diritto di decidere quali ispettori internazionali possano e quali invece non possano partecipare al piano dell'Onu di smantellamento degli arsenali chimici, biologici e nucleari iracheni. E ha così deciso di cacciare gli ispettori americani rei, a suo avviso, di appartenere a un paese che mira a rovesciare il suo potere e ad affamare il popolo iracheno mantenendo in vigore ad oltranza l'embargo. La risposta americana, degli alleati occidentali e dell'Onu è stata ferma: o Saddam ritira la sua "inaccettabile decisione" oppure andrà incontro a delle "gravi conseguenze". Non si esclude una rappresaglia militare per costringere Saddam a fare marcia indietro. Nel più classico e consolidato stile saddamiano, il dittatore di Bagdad è ricorso anche questa volta a un imbroglio verbale tipico del mercante del "suk", dicendo apparentemente "sì" quando in realtà si tratta di un "no".
*Concepisce il mondo a sua immagine e somiglianza, non riesce a comprendere fino a dove può giocare con carte false e quando invece deve smetterla di barare. Ancora una volta Saddam ha dimostrato di essere un capobanda furbastro piuttosto che un capo di Stato intelligente, un uomo malato di paranoia che ha irrimediabilmente rotto i ponti con la realtà circostante.
*È un dato di fatto che Saddam concepisce se stesso e la propria vita solo in funzione della conquista e del mantenimento del potere. Si è totalmente identificato con il potere, che non fa alcuna distinzione tra il proprio destino e quello dell'Iraq. Quello che va bene per lui deve andare bene per l'Iraq. In quest'ottica tutti gli iracheni, compresi le mogli e i figli, hanno diritto di esistere o meno soltanto se servono alla salvaguardia del suo potere. Ecco perché le sanzioni hanno penalizzato solo il popolo iracheno senza intaccare la dittatura di Saddam. I pochi soldi che è riuscito a racimolare con il contrabbando prima e con la vendita autorizzata del greggio dopo, li ha utilizzati per sé e per la sua Guardia repubblicana. Delle migliaia di bambini morti di fame o di malattia, Saddam non si è affatto preoccupato. Ecco perché le sanzioni non solo non servono ma sono addirittura controproducenti.
*[[George H. W. Bush|Bush]] preferì la certezza di un Iraq unito sotto la dittatura di Saddam piuttosto che il rischio di un Iraq democratico ma forse diviso tra curdi, sunniti e sciiti. E fu così che il sostegno di Bush a Saddam arrivò al punto da consentirgli di impiegare gli elicotteri e le armi chimiche per reprimere nel sangue la più imponente rivolta popolare esplosa in Iraq all'indomani della liberazione del Kuwait. Ebbene è giunta l'ora di fare autocritica.
*Non si può punire un popolo per le colpe di un dittatore irrecuperabile alla ragione di Stato e al diritto internazionale. Bisogna spegnere i riflettori su Saddam e accenderli sul popolo iracheno. Senza riflettori il narcisismo e la megalomania, che sono la linfa vitale di cui si nutre il tiranno di Bagdad, si esaurirebbero e Saddam sprofonderebbe nell'oblio del capitolo più nero della storia contemporanea dell'Iraq.
{{Int|1=Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/06/ora-cresce-la-paura-per-grandi.html?ref=search ''E ora cresce la paura per i Grandi vecchi malati'']|2=''la Repubblica'', 6 febbraio 1999}}
*L'uscita di scena di [[Husayn di Giordania|re Hussein]] avvia di fatto la fine dell'era post-coloniale in tutto il Medio Oriente e prelude a un'era di radicali mutamenti non solo nei gruppi dirigenti ma anche nella realtà geopolitica dell'intera regione. Il "modello" incarnato da re Hussein è quello del leader ultrasessantenne al potere da vari decenni, con seri problemi fisici e non meno gravi difficoltà politiche.
*Re Hussein a 63 anni è stato in assoluto il leader politico più longevo, 46 anni di potere in uno Stato sorto solo 78 anni fa come ricompensa dell'impero britannico a suo nonno, il re Abdallah, per aver partecipato alla rivolta promossa da Lawrence d'Arabia nel 1916-1918 contro i turco-ottomani.
*Al pari di [[Husayn di Giordania|re Hussein]], il [[Hasan II del Marocco|sovrano marocchino]] si considera un miracolato essendo sopravvissuto a decine di attentati e golpe militari. E non è un caso che l'autoritarismo sostanziale che caratterizza il suo potere si inquadra nel contesto di una nazione multietnica in cui i berberi rappresentano la principale comunità.
*Se la realtà multi-etnica e multi-confessionale dell'Iraq dovesse trovare un governo diverso ispirato alla democrazia e all'autodeterminazione, l'intero Medio Oriente ne rifletterebbe l'esito in una reazione a catena. Ecco perché, quando scocca l'ora della verità, i Grandi malati del Medio Oriente preferiscono tenersi Saddam. Ma l'addio di [[Husayn di Giordania|re Hussein]] ha ricordato a tutti che nessuno è immortale e che è impossibile bloccare il corso della Storia.
{{Int|1=Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/04/15/il-doppio-gioco-di-damasco.html?ref=search Il doppio gioco di damasco]''|2=''la Repubblica'', 15 aprile 2003}}
*Morire per Saddam? La risposta del presidente [[Bashar al-Assad|Bashar Al Assad]] è un secco no. Il dittatore iracheno è stato un nemico giurato dei fratelli-rivali del Baath siriano. Probabilmente se lo avesse tra le mani, lo consegnerebbe subito a George W. Bush per mettere a tacere la nuova offensiva dell'America. Prima che si trasformi in Syrian Freedom.
*La televisione siriana non ha mostrato le immagini in diretta dell'abbattimento della grande statua di Saddam nella Piazza dei Martiri di Bagdad. Mentre gli iracheni e il mondo intero festeggiavano la fine della dittatura, i siriani si sorbivano un'altra dose di camomilla virtuale. Troppe le somiglianze tra i due regimi baasisti. Troppe le statue e le immagini degli Assad, Hafez e Bashar, per non temere di fare la stessa sorte. È vero che Hafez e Saddam erano acerrimi nemici. Ma il pomo della discordia era la leadership del movimento panarabo. Non certamente la democrazia. La loro contesa si svolgeva a suon di colpi di stato e di sanguinose purghe. Di sicuro non nei seggi elettorali. Anche oggi il giovane Assad sembra voler tenere i piedi su due staffe. Spera di risultare credibile e convincente presso la comunità internazionale ma, al tempo stesso, si erge a pioniere e leader del movimento rivoluzionario della riscossa araba contro la strategia della superpotenza mondiale.
*La politica della Siria è quantomeno schizofrenica. Da tempo ospita e sostiene apertamente i gruppi terroristici islamici e nazionalisti. Recentemente è diventata l'avamposto dei mujahiddin, i combattenti della Guerra santa, che continuano a scatenare la guerriglia contro i marines in Iraq.
*È vero che tradizionalmente il regime siriano è più pragmatico e flessibile di quello iracheno. Assad padre è arrivato al punto di schierare l'esercito siriano a fianco di quello americano nella guerra di liberazione del Kuwait contro le forze di Saddam nel 1991. Ciò induce a ritenere che anche il giovane Bashar farà del suo meglio per favorire una soluzione politica al nuovo conflitto esploso con l'America.
{{Int|1=Da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/05/24/la-sfida-ai-profeti-di-violenza-nelle.html?ref=search ''La sfida ai profeti di violenza nelle moschee'']|2=''la Repubblica'', 24 maggio 2003}}
*{{NDR|Sui [[Fratelli Musulmani]]}} Si tratta di una centrale integralista internazionale che ha come logo il Corano e la spada. Vuole islamizzare la società e conquistare il potere politico. Sul terreno si è consolidata una "struttura organica dell'Islam radicale" che, facendo leva sulla crisi di identità dei giovani musulmani, ha già prodotto dei mujahiddin, i combattenti della Guerra santa, e potrebbe forgiare dei shahid, i "martiri" che anelano al Paradiso di Allah.
*{{NDR|Sui [[Fratelli Musulmani]]}} I cinque cardini della loro ideologia sono: "Allah è il nostro fine. Il Profeta è il nostro modello. Il Corano è la nostra legge. La Jihad è il nostro cammino. Il martirio è la nostra aspirazione". Alla confraternita si aderisce facendo la bay' a, un atto rituale di sottomissione all'autorità religiosa e politica dell'emiro della comunità o della moschea. Una pratica che viene rispettata anche in Italia. L'obiettivo dichiarato è di conquistare il potere tramite l'islamizzazione della società dal basso e, laddove si trovi costretto, nel rispetto delle leggi. L'islamizzazione dal basso avviene principalmente tramite il controllo delle moschee e delle scuole coraniche; l'offerta di servizi sociali, sanitari, culturali, di consulenza legale anche gratuitamente per i non abbienti; la gestione di enti e aziende che producano profitto e che siano compatibili con l'etica islamica (macellerie, finanziarie, librerie, ristoranti, consorzi di certificazione della carne halal, ditte di importazione e esportazione di prodotti alimentari halal, cioè conformi alla legge islamica). Il monopolio della rappresentanza del movimento islamico è il loro obiettivo immediato, per ergersi a unico interlocutore presso i governi e le istituzioni. Al di fuori dall'Italia l'uso della forza contro i regimi tacciati di apostasia o considerati "infedeli" viene considerato legittimo.
*Nell'Islam [[Sunnismo|sunnita]], a cui aderisce la stragrande maggioranza dei musulmani italiani, non esistono la figura del sacerdote, l'istituzione del clero né a maggior ragione un Papa che incarna i dogmi della fede. Ciò si deve al fatto che il rapporto tra il fedele e Dio è diretto, non necessita di intermediari. L'imam, che letteralmente significa "colui che sta davanti", è semplicemente colui che guida la preghiera collettiva in moschea. Si tratta di un ruolo, non di un rango. Questo ruolo può formalizzarsi per opportunità, ma resta un ruolo.
{{Int|1=Da [http://www.repubblica.it/viaggi/2009/02/28/news/l_algeria_e_il_volto_di_una_donna_bellissima-117039423/?ref=search ''L'Algeria? È il volto di una donna bellissima'']|2=''Repubblica.it'', 28 febbraio 2009}}
*{{NDR|Sull'[[Algeria]]}} È la terra dei [[tuareg]] e del deserto, delle dune e del granito. È stata abitata da romani, ebrei, berberi, cristiani, africani e arabi, lasciando il più vasto patrimonio monumentale del continente africano.
*Un paese con il volto di una donna bellissima, dai folti capelli rossi e gli occhi azzurri, di statura alta e di costituzione forte, passata alla storia con il nome di Kahina, la Profetessa, la più leggendaria delle eroine berbere.
*Furono i romani, che occuparono la regione per quasi sei secoli, a definire la popolazione autoctona della sponda meridionale del Mediterraneo «barbari», intesi come estranei alla loro cultura e il nome fu successivamente traslitterato dagli arabi in berberi. In realtà i berberi erano depositari di una remota civiltà il cui alfabeto "tifinagh", considerato il più antico del mondo, viene ancora usato dai tuareg nel sud dell'Algeria.
*Un immenso paese grande otto volte l'Italia che sorge proprio di fronte a casa nostra, ma ancora tutto da scoprire; una realtà dai mille volti per tanti versi vergine e incontaminato, ma che rappresenta una fonte inesauribile di testimonianze di storia vissuta dall'antichità ai giorni nostri; un posto unico dove si possono ammirare le pitture rupestri di Hoggar e Tassili del 6000 a.C. affiorate nel deserto del Sahara, il più esteso della terra.
*Colpisce subito la realtà multietnica e multiculturale della gente, assistiamo a una società dove convivono persone di pelle nera, di chiara origine africana, di pelle scura, discendenti dagli arabi, di pelle bianca, berberi chaoui dell'Aures o kabili della Kabilia. È una realtà che esiste sin dall’epoca dei romani come testimoniano il fatto che nel III secolo la maggioranza dei senatori di Roma erano di origine africana e che lo stesso imperatore Lucio Settimio Severo (146-211) era un africano di Leptis Magna.
*I [[tuareg]], a differenza degli arabi, hanno preservato un sistema matriarcale che affida alla donna, che va in giro a capo scoperto e rifiuta di portare il hijab, il compito di educare i figli, di gestire la casa e provvedere all'economia domestica. I tuareg, i berberi, gli arabi, i francofoni, i laici e gli islamici sono tutti parte integrante di questa affascinante realtà multietnica, multiculturale, multilinguistica e per certi versi multiconfessionale che si chiama Algeria.
*Questa società così molteplice e vitale potrebbe rivelarsi la vera ricchezza di un'Algeria democratica e liberale in grado di rendersi autosufficiente anche dopo la fine inevitabile della manna petrolifera. Ecco perché l'Algeria ha bisogno del turismo che è invece una risorsa inesauribile se viene gestita con saggezza e lungimiranza.
{{int|Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/interni/bersani-ora-basta-899699.html Perché me ne vado da questa Chiesa debole con l'islam]''|''Il Giornale.it'', 25 marzo 2013}}
*Credo nel Gesù che ho amato sin da bambino, leggendolo nei Vangeli e vivificato da autentici testimoni.
*La mia conversione al cattolicesimo, avvenuta per mano di Benedetto XVI nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008, la considero conclusa ora in concomitanza con la fine del suo papato.
*La verità è che la Chiesa è fisiologicamente relativista. Il suo essere contemporaneamente Magistero universale e Stato secolare, ha fatto sì che la Chiesa da sempre accoglie nel suo seno un'infinità di comunità, congregazioni, ideologie, interessi materiali che si traducono nel mettere insieme tutto e il contrario di tutto.
*Sono contrario al buonismo che porta la Chiesa a ergersi a massimo protettore degli immigrati, compresi – e soprattutto – i clandestini.
*Faccio questa scelta, nella sofferenza interiore e nella consapevolezza della disapprovazione che genererà nella patria del cattolicesimo, perché sento come imperativo il dovere morale di continuare ad essere coerente con me stesso e con gli altri nel nome del primato della verità e della libertà.
{{int|Da ''[https://www.magdicristianoallam.it/blogs/verita-e-libeta/la-sconfitta-della-democrazia-nello-stato-simbolo-e-garante-della-democrazia-nel-mondo.html La sconfitta della democrazia nello Stato simbolo e garante della democrazia nel Mondo]''|Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]], ''Magdicristianoallam.it'', 8 gennaio 2021}}
*Scene simili si sono finora viste solo nel Terzo Mondo o negli Stati dove c'è un sistema democratico formale ma non sostanziale. Il fatto che gli Stati Uniti, considerati l'emblema e il garante ovunque nel Mondo delle libertà individuali e del liberalismo economico, attestino uno sconvolgente degrado istituzionale, registrino una seria minaccia violenta al sistema democratico e in prospettiva all'integrità dello Stato federale, ci obbliga a prendere atto che quanto è accaduto a Washington il 6 gennaio è solo la punta dell'iceberg che prospetta un cambiamento radicale a livello mondiale, che va oltre la contingenza di un evento isolato nel tempo e nello spazio.
*Dobbiamo prendere atto che l'assalto armato al Congresso della prima potenza mondiale che non ha esitato a scatenare guerre in tutto il Mondo nel nome della democrazia, ci fa toccare con mano la crisi profonda della democrazia come sistema rappresentativo della volontà popolare, garante della sovranità popolare, fulcro dello stato di diritto fondato sulla certezza e sul primato della legge, ma anche come l'istituto costituzionale atto a assicurare la governabilità dello Stato.
*Cari amici, l'insieme del quadro turbolento delle elezioni americane, dalla denuncia di una truffa elettorale e di una vittoria rubata al rifiuto del Presidente in carica di riconoscere la legittimità del Presidente eletto, dall’assalto armato al Congresso all’annuncio di Trump che non parteciperà alla cerimonia dell'insediamento di Biden il 20 gennaio pur rassegnandosi al passaggio dei poteri, si traduce nella sconfitta della democrazia nello Stato concepito come il simbolo e che si erge a guardiano della democrazia nel Mondo.
==''Io amo l'Italia''==
===[[Incipit]]===
Così come il primo vagito testimonia l'inizio della vita terrena del neonato, non scorderò mai la reazione traumatica e liberatoria che contrassegnò il mio ingresso nella vita dell'Italia trapiantata in Egitto. Avevo quattro anni. Era il settembre del 1956. I particolari appartengono ormai a un mondo onirico di cui riesco ad afferrare solo immagini sfuocate, pulsioni remote, odori rarefatti. Di quel giorno conservo labili tracce di colori distesi, il caldo attenuato, i profumi regalati da una natura che si rinnova segnalando il passaggio all'autunno.
===Citazioni===
*I [[convegno|convegni]] servono poco o nulla. Nella gran parte dei casi [...] si risolvono in cerimonie autoreferenziali dove i relatori, comunque troppi, si parlano addosso e sono noiosi sino alla morte. (p. 164)
*Il [[caso]] è come i granelli di [[polline]] che vagano nell'atmosfera, si posano su tanti fiori ma sposano solo quello che è pronto alla fecondazione. Anche noi dobbiamo essere pronti ad abbracciare il caso quando si presenta, se vogliamo, grazie a esso, rigenerarci di vera vita. (p. 70)
*L'[[Italia]] è la patria dei [[tuttologo|tuttologi]]: tutti pretendono di dire la loro su tutto, anche se non hanno una competenza specifica sull'argomento. (p. 91)
*L'[[Italia]] è succube di una concezione letteraria dell'informazione in cui conta più la forma che il contenuto. Si pubblicano sciocchezze madornali, l'importante è che siano confezionate con eleganza. (p. 92)
*Riconosco a [[Eugenio Scalfari|Scalfari]] il merito di aver realizzato un miracolo creando il secondo quotidiano d'Italia che talvolta si aggiudica il primo posto. Ha avuto un'intuizione felice e ha saputo investire al meglio su alcuni professionisti per offrire un'alternativa a istanze politiche e culturali presenti nella sinistra italiana. Ma al tempo stesso lo reputo responsabile del degrado ideologico della stampa italiana, avendo legato lo straordinario successo di un grande giornale, formalmente indipendente, alla logica della militanza politica per promuovere campagne faziose e talvolta personali contro gli avversari. (p. 84)
==Citazioni su Magdi Allam==
*Nessuno potrebbe scambiare Magdi Allam con uno di quegli scalzacani intenti a bombardarci con [...] le "bombe al panzanio". Allam è autore di libri e saggi di notevole valore scientifico. L'ultimo, appena uscito, si intitola ''Saddam, storia segreta di un dittatore'' (Mondadori, 2003). Non voglio anticipare troppo di questo libro, che si legge con sbalordimento crescente via via che si procede. Magari gli dedicherò una recensione apposita. Però un breve commento si impone, per capire la coerenza dell'Allam saggista con l'Allam reporter. Anzitutto il libro ha una peculiarità che lo differenzia da tanti altri: la bibliografia (contenuta nelle note). È forse la più breve che la saggistica abbia mai conosciuto: due sole facciate, roba da Guinness dei primati. In tre capitoli su sette, poi, si fonda su un semplice articolo di giornale. Memorabile la base documentaria del secondo capitolo, che non ha che un'unica fonte: un pezzo su ''Gente'' intitolato ''Sono stata per trent'anni l'amante di Saddam''. Mai avevo visto ''Gente'' divenire fonte di uno studio storico e psico-sociologico [...] tesi di fondo dell'autore è che Saddam Hussein sia diventato cattivo a causa del nome (che vorrebbe dire "disgrazia"<ref>Il reale significato è "chi urta duramente". {{Cfr}} ''Vocabolario Arabo-Italiano'', Roma, Istituto per l'Oriente, 1964 e succ. ed., II pp. 738-739a.</ref>) e per via della madre che lo maltrattava. Le dimensioni di questa cattiveria le scopriamo con orrore già a pagina 7: "Un suo ex compagno di scuola ha ricordato che Saddam rubava la merenda dei bambini. Se loro tentavano di riprendersela attaccandolo in più di uno, lui buttava il cibo per terra e lo calpestava con il piede". Terribile. Il resto è un crescendo drammatico: Saddam che sorride in pubblico ma sta serio quando è solo, Saddam che detesta portare gli occhiali e che si tinge i capelli, Saddam che è un donnaiolo impenitente ecc. ([[Valerio Evangelisti]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Magdi Allam, ''Io amo l'Italia. Ma gli italiani la amano?'', Oscar Mondadori, Milano, 2007. ISBN 9788804569176
*Magdi Allam, ''Islam. Siamo in guerra'', Youcanprint, 2015. ISBN 9788893213004
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto/notizia|Magdi Allam fonda il partito «Protagonisti per l'Europa Cristiana»|data=30 novembre 2008}}
{{DEFAULTSORT:Allam, Magdi}}
[[Categoria:Giornalisti egiziani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Politici egiziani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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Gustav Hasford
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Bradipo Lento
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[[Immagine:Hasford.jpg|thumb|Gustav Hasford]]
'''Gustav Hasford''' (1947 – 1993), scrittore statunitense.
* Se il nostro istinto [[omicidio|omicida]] non è chiaro e forte esiteremo al momento della [[verità]]. Non uccideremo. Diverremo dei marine morti. E ci ritroveremo in un [[mare]] di merda perché i marine non possono morire senza permesso; siamo proprietà del governo. (da ''The Short-Timers'')
==''Nato per uccidere''==
===[[Incipit]]===
C'è bisogno di marines pochi ma in gamba.<br>La recluta dice di chiamarsi Leonard Pratt.<br>Il sergente Gerheim dà una guardata a quel burino secco secco e là per là lo soprannomina "Gomer Pyle", come quel marmittone della tivù americana.<br>Magari per fare lo spiritoso. Nessuno di noi ride.<br>È l'[[alba]]. Marines in divisa da fatica. Tre istruttori che gridano "IN RIGA! ALLINEATI! NON MUOVERSI! NON FIATARE!" Edifici in mattoni rossi. Salici ammantati di musco spagnolo. Lunghe file irregolari di civili sudaticci, ritti in piedi su orme gialle dipinte sul piazzale di cemento.
===Citazioni===
*''From the halls of Montezuma |To the shores of Tripoli, | We will fight our country's battles, | On land, anda air, and sea. | If the Army and the Navy | Ever gaze on heaven's scenes, | They will find the streets are guarded by | United States Marines...''<br>Dal [[Messico]] di Montezuma | alle spiagge tripoline, | pugneremo per la [[Patria]], | sulla [[terra]] in [[cielo]] e in [[Mare|mar]]! | Se i fanti e i marinari | volgon gli [[Occhio|occhi]] lassù al cielo | vedranno sugli spalti | i marines a guardia star! (p. 18)
*''Hey, Marine, have you heard? | Hey, Marine... | L. B. J. has passed the word. | Hey, Marine... | Say good-by to Dad and Mom. | Hey, Marine... | Youìre gonna die in Viet Nam. | Hey, Marine, yeah!''<br>Ehi, marine, hai sentito? | Ehi, marine... | [[Lyndon Johnson]] ti chiama. | Ehi, marine... | Di' addio a [[mamma]] e papà, | Ehi, marine... | Morirai in Vietnam. | Ehi, marine, ehilà! (p. 32-33)
*Tengo il mio [[fucile]] a portat'arm, delicatamente, come fosse una reliquia, una [[bacchetta magica]], un oggetto di ferro e [[argento]], con la cassa in legno di tek, pallottole d'[[oro]], percussore di cristallo, il mirino tempestato di gioielli. L'[[arma]] mi obbedisce. Terrò stretta Vanessa, la mia carabina. L'abbraccerò. La terrò solo abbracciata per un po'. Me ne starò nascosto in questo [[sogno]] oscuro fintanto che potrò. (p. 40)
*I marines, nuovi di zecca, del mio plotone scattano sull'attenti, in posizione orizzontale sulle brande, coi fucili sul present'arm.<br>I marines attendono: cento giovani lupi mannari con il fucile in [[mano]].<br>Io guido il coro:<br>''Questo è il mio fucile. | Ce ne sono molti uguali, ma questo qui è mio...'' (p. 40)
*Rafter Man le legge ad alta [[voce]], quelle lettere. Riesce ancora a esserne commosso.<br>Per me, sono come le scarpe per i morti, che non camminano. (p. 50)
*Quasi ogni marine in Vietnam ha con sé uno speciale calendario, su cui contare i giorni della ferma: i soliti 365 più un 20 extra, per i marines. I marines di complemento son chiamati ''short timers'', ovvero naja-corta. Certuni, questo calendario lo portano disegnato a pennarello sul giubbotto di pelle. Altri, sull'elmetto. C'è chi ce l'ha tatuato. Su alcuni calendari è raffigurato il [[cane]] Snoopy con il [[corpo]] scacchettato; su altri, c'è un elmetto sopra un paio di scarponi con sotto la scritta: ''The Short Timer''. I disegni variano, ma il più popolare è quello della [[donna]] formosa – giovanissima – il cui corpo è suddiviso in tanti pezzi, come un puzzle. Ogni [[giorno]], un altro tocco della sua deliziosa anatomia vien cancellatto – lasciando, s'intende, la fica per ultima. (p. 50-51)
*In [[guerra]], la prima vittima è la [[verità]].<ref>Cfr. [[Arthur Ponsonby]]: «Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la Verità».</ref> (p. 67)
*La [[storia]] si scriverà col [[sangue]] e col ferro, ma si stampa con l'inchiostro. (p. 67)
*L'articolo che scrivo sul serio è un capolavoro. Ci vuole del talento per convincere la gente che la guerra è una bella esperienza. Venghino! Venghino! Venite tutti in Vietnam, [[paradiso]] esotico, perla dell'[[Asia]] di Sud-Est! Vi incontrerete persone stimolanti, interessanti, favolosi esemplari di un'antica cultura... e li ammazzerete . Sii tu, ragazzo, il primo del tuo quartiere a laurearti killer. (p. 51)
*Il mio [[corpo]] è ubbidiente. Io intendo mantenere il mio corpo nelle stesse eccellenti condizioni di quando me l'han dato in dotazione. (p. 103)
*La tua reazione alla tua stessa [[morte]] non è altro che intensificata curiosità. (p. 106)
*Tu guardi il fango secco che incrosta gli [[Stivale|stivali]] del marine senza testa e e ti sconvolge che i suoi piedi somiglino tanto ai tuoi. (p. 106)
*Nel tuo sonno affatturato, di morte, tu sei un manifesto affisso a un muro che dice: L'[[Arma|ARMA]] DEI MARINES COSTRUISCE [[Uomo|UOMINI]] – [[Corpo|CORPO]] – [[Mente|MENTE]] – [[Spirito|SPIRITO]]. (107)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Gustav Hasford, ''Nato per uccidere'' (''The Short-timers''), traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, Milano, 1989.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori statunitensi|Hasford, Gustav]]
[[Categoria:Militari statunitensi|Hasford, Gustav]]
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Louis Philippe de Ségur
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[[Immagine:Ségur, Louis Philippe de.jpg|thumb|Louis Philippe de Ségur]]
'''Louis Philippe, conte di Ségur''' (1753 – 1830), diplomatico e storico francese.
==Citazioni di Louis Philippe de Ségur==
*Fino a tanto che il fuoco sacro dell'[[patriottismo|amor di patria]] si conserva, una [[nazione]] è libera, attiva e potente.<ref name=Gar>Citato in G. B. Garassini e Carla Morini, ''Gemme'', classe 5 maschile, Sandron, Milano [post. 1911].</ref>
*Gli mancavano due cose che l'Italia pena a produrre: generali e soldati. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 665-666)
:''Il lui manquait deux choses que l'Italie ne produit guère: des généraux et des soldats''.
*Niun libro mi avrebbe potuto insegnare quel che mi fecero conoscere, in poche conversazioni [[Jean-François Marmontel|Marmontel]], e [[Jean-François de La Harpe|La Harpe]] sopra le forme dello stile e sui mezzi secreti dell'eloquenza, [[Stanislas de Boufflers|Boufflers]] sopra l'arte di far cadere naturalmente un tratto piccante e felice, il [[Louis-Jules-Barbon Mancini-Mazarini duca di Nivernais|duca di Nivernais]] sopra la finezza del tatto, sopra le gradazioni della grazia, sopra la delicatezza del gusto, e l'abate [[Jacques Delille|Delille]] sopra il modo di agitare colla nostra immaginazione quella [[bacchetta magica]] che sa dar l'anima ad ogni cosa. (da ''Mémoires''; citato in [[Giuseppe Bianchetti]], ''Dello scrittore italiano discorsi nove'')
*Tentò [[Carlo X di Francia|Carlo X]] fin da' pricipii del suo regno di diffondere per tutta la Francia, come ad un pio monarca conveniva, i sentimenti di religione che i tempi avean soffocati. Numerose schiere partirono di missioni straniere portando seco un numero considerevole di libri di divozione, almanacchi, cantici, crocifissi, scapolari effigie miracolose, e via discorrendo.<ref>Da ''Storia di Francia'', volta in italiano dal cav. L. Rossi e dal prof. G. Barbieri, Stamperia nella Pietà de' turchini, Napoli, 1837, tomo XVIII, [https://archive.org/details/bub_gb_bdCuIXgnbkwC/page/n40/mode/1up cap. VII, pp. 37-38].</ref>
*Tutti i malvagi sono bevitori di acqua, e lo dimostra il [[diluvio]]. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/603#c1704|571]])
:''Tous les méchants sont buveurs d'eau; | C'est bien prouvé par le déluge''.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto|w=Louis Philippe, comte de Ségur|w_site=en|commons=Category:Louis-Philippe de Ségur}}
{{DEFAULTSORT:Segur, Louis Philippe}}
[[Categoria:Diplomatici francesi]]
[[Categoria:Storici francesi]]
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Incredulità
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aggiunta una di Lorenzo de' Medici
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{{voce tematica}}
[[File:Caravaggio incredulity.jpg|thumb|Incredulità di San Tommaso ([[Caravaggio]])]]
Citazioni sull''''incredulità'''.
*[Bisogna] cominciare col compiangere gli increduli: sono abbastanza infelici per la loro stessa condizione. Non bisognerebbe ingiuriarli, tranne il caso che ciò possa servire a qualcosa; ma ad essi questo nuoce. ([[Blaise Pascal]])
*E veramente come si può imputare a gran difetto il creder leggermente quelle cose che ''prima facie'' paiono impossibili, così non mi pare da approvare la oppinione di quelli che non prestono fede ad alcuna cosa, quando ecceda in qualche parte o l'uso comune o l'ordine naturale. Perché spesso si è veduto nascere grandissimi inconvenienti presupponendo una cosa falsa, per parere quasi impossibile, e nondimeno pure essere vera. Ed, oltre questo, come il credere presto pare officio d'uomo leggieri, così assolutamente nel non credere dimostra grande presunzione; perché chi dice «questa cosa non può essere» presumme di sapere tutte le cose che possono essere, e quanto sia la potenza della natura. E nondimeno si vede molti effetti naturali diversi e quasi incredibili, se non fussino notissimi quasi a ogni persona. ([[Lorenzo de' Medici]])
*Gli increduli d'[[Europa]] combattono i [[Cristianesimo| cristiani]] più come [[Nemico|nemici]] politici che come avversari religiosi: essi odiano la [[fede]] più come l'opinione di un [[partito]] che come una erronea credenza; e nel sacerdote combattono assai più l'amico del [[potere]] che non il rappresentante di [[Dio]]. ([[Alexis de Tocqueville]])
*L'incredulità, diceva la voce fredda, è un mezzo di autodifesa. Quando le sensazioni sono troppo forti, scatta un interruttore di sicurezza, dopo di che, tutto quello che esula dalla norma viene rifiutato. ([[Nigel Kneale]])
*L'incredulità è rispettabile e religiosa, nel senso più profondo della parola, quando è il frutto di un pensiero, il quale, conoscendo a fondo l'oggetto a cui rinuncia, è perfettamente consapevole della propria azione, delle sue cause e delle sue conseguenze; quando è la manifestazione della sincerità di un animo che non sa vivere in ciò che per lui è un errore. ([[Gaetano Negri]])
*L'incredulità è un accidente; la [[fede]] sola è lo stato permanente dell'[[umanità]]. ([[Alexis de Tocqueville]])
*La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. [...] Lo stato d'animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l'incredulità, ma l'indifferenza, in non saper che farsene di queste domande. Ma l'indifferenza è veramente la morte dell'uomo. ([[Norberto Bobbio]])
*La nostra società è composta da una miriade di società, sottosocietà ed ambienti molto differenti gli uni dagli altri. Nondimeno l'incredulità è diventata l'opzione prevalente in un numero sempre crescente di tali ambienti ed è diventata egemone in alcuni luoghi cruciali, come ad esempio nella vita accademica ed intellettuale, dai quali può agevolmente estendersi agli altri. ([[Charles Taylor]])
*La prima ed essenziale condizione di un'incredulità pensata, forte, sicura di {{sic|sé}} stessa, è quella di avere per precedente una fede profondamente sentita ed amata. Colui che non ha creduto fortemente sarà un incredulo superficiale, leggero, il quale non sente il valore delle proprie negazioni. ([[Gaetano Negri]])
==Voci correlate==
*[[Credere]]
*[[Fede]]
*[[Incredibile]]
*[[Scetticismo]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante l'|wikt}}
[[Categoria:Concetti religiosi]]
[[Categoria:Relazioni]]
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Lina Wertmüller
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Italaid
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/* Regia */ +film
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[[Immagine:Lina_Wertmuller_2000.jpg|right|thumb|Lina Wertmuller]]
{{Premio|Oscar|
*Oscar alla carriera (2020)
}}
'''Lina Wertmüller''', pseudonimo di '''Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich''', (1928 – 2021), regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana.
==Citazioni di Lina Wertmüller==
*{{NDR|Su ''I basilischi'', primo film come regista}} Andando sul set di ''[[Salvatore Giuliano]]'' di [[Francesco Rosi|Rosi]], in Sicilia, decidemmo con amici di fare un giro per le cattedrali della Puglia, finimmo al confine con la [[Basilicata]] in un paesino che si chiama Palazzo San Gervaso, era quello da cui era venuto mio padre a Roma per fare l'avvocato. Non c'ero mai stata. Incontrai zii e parenti ed ebbi l'ispirazione per fare un ritratto del Sud profondo: la borghesia, lo struscio, il rapporto padri figli, ragazzi e ragazze...<ref>Da intervista di Arianna Finos ''[https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/08/10/news/lina_wertmuller-203843320/ Lina Wertmuller: “Io, una Gian Burrasca di novant’anni”]'', ''Rep.repubblica.it'', 10 agosto 2018</ref>
*In questo periodo sto scrivendo alcune storie interessanti e chissà che non possa tornare a girare un film da queste parti. Adoro la [[Sicilia]]. Non vi rendete conto di stare su uno scoglio di importanza strategica: cosa c'è di meglio delle invasioni per accrescere la civiltà?<ref>Citato in ''[http://www.iltempo.it/cultura-spettacoli/cinema/2015/05/24/l-annuncio-1.1418050 Lina Wertmüller «Vorrei girare un film in Sicilia»]'', ''Il Tempo.it'', 24 maggio 2015</ref>
*[[Napoli]] è la dea della bellezza. La voglia di cantare dei napoletani deriva dalla loro natura di artisti. Perché disprezzare i mandolini che venivano suonati anche da [[Domenico Cimarosa|Cimarosa]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]. Il [[Conservatorio di San Pietro a Majella|Conservatorio S. Pietro a Maiella]] contiene un enorme patrimonio musicale, è un forziere inesauribile dove l'incuria e l'ignoranza hanno fatto marcire cose inestimabili. Qualsiasi paese al mondo avrebbe attinto a questo patrimonio per creare una stagione speciale d'arte. Napoli dovrebbe diventare, almeno per quattro/cinque mesi all'anno, Turistlandia, un posto cioè dove tutti potrebbero arrivare guidati dalla grande vela della musica, dell'arte e della bellezza.<ref>Citato in Giuliana Gargiulo, ''Napoli è'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 1997, [https://books.google.it/books?id=Qrj9YPpN-QYC&pg=PA102&dq=&sa=X&ved=0ahUKEwj_huXJ1drmAhXC-aQKHf1zDnQQ6AEIKDAA#v=onepage&q&f=false pp. 102-103]. ISBN 88-7188-168-0</ref>
*Per [[Mina (cantante)|Mina]] ho scritto il testo di ''Mi sei scoppiato dentro al cuore'', ma come regista, ovviamente, ho pensato più di una volta a lei, perché mi piace moltissimo, soprattutto per la sua particolare caratteristica di mettere insieme il freddo e il caldo, di unire una notevole sensibilità, una bella voce, una grande abilità esteriore con questa bella faccia da medaglia, con questo aspetto statuario da bella Italia. (citato in Romy Padovano, ''Mina. I mille volti di una voce'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1998)
{{int|Da ''[https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/arte_e_cultura/15_ottobre_01/lina-wertmuller-amo-napoli-piu-che-citta-perla-antica-6c73408a-6815-11e5-83f1-f546e3e37417.shtml Lina Wertmüller: «Amo Napoli. Più che una città, una perla antica»]''|Intervista di Alessandro Chetta, ''Corriere della Sera / Corriere del Mezzogiorno / Cultura'', 1 ottobre 2015.}}
*Come si fa a dire che la [[camorra]] è un dato costitutivo di Napoli? Significa non conoscere la storia di questa città, vittima di continue dominazioni nei secoli. Il popolo minuto doveva difendersi da dominatori ogni volta diversi e nei suoi strati diciamo più distanti dalla Storia ha assunto atteggiamenti di un certo tipo, poi precipitati con la modernità. Ci sono, pertanto, anche tanti mascalzoni. Ma assumerlo a fatto costitutivo non si può.
*Sì la amo davvero. È molto più che una città. È speciale. Una perla antica.
*[...] per me non è un luogo fisico ma un posto dell’anima.
==''Tutto a posto e niente in ordine: Vita di una regista di buonumore''==
===[[Incipit]]===
In principio era Werdmüller<br>L’aveva vista danzare sulle punte, in tutù di candido tulle, una sera d’inverno del 1827, tra i velluti e gli ori del Teatro dell’Opera di Zurigo. Un brivido era serpeggiato, sotto il raffinato vestiario –camicia di seta e trine di Bruxelles, jabot inamidato, frac di velluto –e lungo i peli bruni che, leggeri, gli coprivano il torace. Sì! Peli bruni e forti come avevano avuto molti della famiglia fin dal Trecento –peli da pirati mediterranei –presagio di Sud. Lungo i peli del torace, dicevo, corse quel brivido, su fino al collo forte ma aristocratico, serrato nel complicato colletto da sera fiorito di pizzi. Poi il brivido era sceso lungo la linea centrale dei peli, giù verso l’ombelico e di lì verso il centro basso del suo piacere.
===Citazioni===
*A chi, come si dice nella maleducatissima Roma, ''«non je po’ fregà de meno»'', consiglio di saltare i due seguenti episodi.
*La mia grande protettrice diventò la divina [[Andreina Pagnani]], la più grande attrice del nostro teatro, di gran lunga la più brava, e poi Sarah Ferrati, Rina Morelli e tutte le altre primedonne di quei tempi. In realtà, io avevo conquistato la simpatia di Andreina con «i giochetti», le scenette che facevamo di sera, di casa in casa, dopo lo spettacolo. Era molto bella, con i suoi straordinari occhi azzurri e con quella voce che ha incantato tutti gli italiani. Non solo a teatro, ma anche con i suoi indimenticabili doppiaggi. Tutte le prime donne dei film di Hollywood le doppiava lei. Era spiritosa e amava i giovani.
*Lei {{NDR|Andreina Pagnani}} aveva avuto un grande amore giovanile. Come accadeva per la trama dei romanzi di [[Liala]], si trattava di un pilota, era caduto con l'aereo, ma Andreina gli era rimasta fedele.
*Andreina era stata una prediletta di [[Luchino Visconti|Visconti]], finché una certa sera, mentre preparavano ''Il candeliere'' di [[Alfred de Musset]], ci fu un incidente. In scena c'era un velario dietro al quale si intravedevano delle ombre. Durante le prove, Visconti aveva sempre immaginato che lì dietro, attraverso quel gioco di chiaroscuri, si assistesse a una specie di spogliarello. A un certo punto, mentre Andreina saliva la scaletta che la portava dietro al velario, Visconti le disse: «Quando arrivi lassù, dietro al velario, Andreina, tu ti spogli».<br> E lei rispose: «No».<br>Luchino, facendo finta di non aver sentito, insistette: «Quando arrivi lì, ti spogli...».<br>E lei, imperiale: «No!».<br>«Tu adesso vai lì e ti spogli!»<br>«No!»<br>Luchino, che non accettava i capricci di un'attrice, fosse pure la grande Pagnani, ripeté: «Andreina, tu vai là e ti spogli!».<br>«No!»<br>Quel piccolo «no» era molto più che un «no». Luchino era il regista e quindi aveva il potere di dare ordini, ma Andreina era un'attrice di prim'ordine, amata e apprezzata da tutti. Quindi era una lotta di poteri. Non si poteva deflettere, ne andava di mezzo la dignità dei due ruoli. Fu la fine. Il sodalizio più importante del teatro italiano si infranse su quel no. Da allora cambiò tutto. Luchino abbandonò il teatro dicendo: «Chi mi ama mi segua».
==Citazioni su Lina Wertmüller==
*Lina Wertmüller è la prima regista donna riconosciuta a livello internazionale nella storia del cinema. ([[Anselma Dell'Olio]])
* Penso [che l'[[Premio Oscar|Oscar]] ] sia un premio assolutamente dovuto e credo sia un peccato che questi grandi maestri debbano ricevere riconoscimenti del genere solo dopo tanto tempo. ([[Ciro Esposito]])
*Sfidando gli scettici, l'autrice dichiara ideale il suo matrimonio, «che non conosce crisi». Ha una stima sconfinata per il marito {{NDR|lo scenografo teatrale Enrico Job}}, che considera il vero artista della famiglia. Dopo l'incontro con Job, i suoi film assumono quelle connotazioni visive esuberanti, sopra le righe, coloratissime, debordanti, considerate la sua firma d'autore, insieme alle tematiche che mescolano politica, amore e sesso.<br>La regista è amata e molto contestata per i contenuti paradossali del suo cinema: l'adorazione anche per il più abietto dei maschi, le ambigue bizzarrie politico-morali e la raffigurazione mostruosa della femminilità. ([[Anselma Dell'Olio]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Regia===
*''[[Il giornalino di Gian Burrasca (sceneggiato televisivo)|Il giornalino di Gian Burrasca]]'' (1964-1965)
*''[[Questa volta parliamo di uomini]]'' (1965)
*''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' (1972)
*''[[Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto]]'' (1974)
*''[[Pasqualino Settebellezze]]'' (1975)
*''[[Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici]]'' (1978)
*''[[Io speriamo che me la cavo (film)|Io speriamo che me la cavo]]'' (1987)
===Sceneggiatura===
*''[[Il giornalino di Gian Burrasca (sceneggiato televisivo)|Il giornalino di Gian Burrasca]]'' (1964-1965)
*''[[Questa volta parliamo di uomini]]'' (1965)
*''[[Fratello sole, sorella luna]]'' (1972)
*''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' (1972)
*''[[Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto]]'' (1974)
*''[[Pasqualino Settebellezze]]'' (1975)
*''[[Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici]]'' (1978)
===Attrice===
*''[[Benvenuto Presidente!]]'' (2013)
===Doppiaggio===
*''[[Mulan]]'' (1998)
==Bibliografia==
*Lina Wertmüller, ''Tutto a posto e niente in ordine: Vita di una regista di buonumore'', Mondadori, Milano, 2012. ASIN: B009OXDKVK
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Wertmüller, Lina}}
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Clive Barnes
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Maxpoto
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'''Clive Barnes''' (1927 – 2008), critico musicale britannico.
*{{NDR|Su ''[[Sylvia (balletto)|Sylvia]]''}} La parte è tutta per Fonteyn. Sfrutta tutta la sua imperiosità, la sua tenerezza, il suo pathos, la sua femminilità, la sua bravura. Ci dona una Fonteyn trionfante, una Fonteyn sorprendente, una Fonteyn esotica, una Fonteyn patetica, una Fonteyn in cielo. La portata della sua danza è ineguale, ciò che trasmette ad un semplice movimento, sublime. L'intero balletto è come una corona di fiori donata ad una ballerina dal suo coreografo.
:''The part has everything for Fonteyn. It exploits her imperiousness, her tenderness, her pathos, her womanliness, her bravura. It gives us Fonteyn triumphant, Fonteyn bewildered, Fonteyn exotic, Fonteyn pathetic, Fonteyn in excelsis. The range of her dancing is unequalled, the heart-splitting significance she can give to a simple movement unsurpassed. The whole ballet is like a garland presented to the ballerina by her choreographer.'' (citato in ''[http://www.ballet.co.uk/magazines/yr_04/dec04/gw_rev_sylvia_past_1104.htm Ballet magazine]'', novembre 2004)
==Altri progetti==
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[[Categoria:Critici musicali britannici]]
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'''Clive Barnes''' (1927 – 2008), critico musicale britannico.
*{{NDR|Su ''[[Sylvia (balletto)|Sylvia]]''}} La parte è tutta per Fonteyn. Sfrutta tutta la sua imperiosità, la sua tenerezza, il suo pathos, la sua femminilità, la sua bravura. Ci dona una Fonteyn trionfante, una Fonteyn sorprendente, una Fonteyn esotica, una Fonteyn patetica, una Fonteyn in cielo. La portata della sua danza è ineguale, ciò che trasmette ad un semplice movimento, sublime. L'intero balletto è come una corona di fiori donata ad una ballerina dal suo coreografo.
:''The part has everything for Fonteyn. It exploits her imperiousness, her tenderness, her pathos, her womanliness, her bravura. It gives us Fonteyn triumphant, Fonteyn bewildered, Fonteyn exotic, Fonteyn pathetic, Fonteyn in excelsis. The range of her dancing is unequalled, the heart-splitting significance she can give to a simple movement unsurpassed. The whole ballet is like a garland presented to the ballerina by her choreographer.'' (citato in ''[http://www.ballet.co.uk/magazines/yr_04/dec04/gw_rev_sylvia_past_1104.htm Ballet magazine]'', novembre 2004)
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[[Categoria:Critici musicali britannici]]
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Suspiria
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2022-08-12T06:08:24Z
Mariomassone
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/* Citazioni su Suspiria */
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text/x-wiki
{{Film
|immagine =
|didascalia =
|titoloitaliano = Suspiria
|titolooriginale = Suspiria
|paese = Italia / Germania Ovest
|anno = 1977
|genere = horror
|regista = [[Dario Argento]]
|sceneggiatore = [[Dario Argento]] e [[Daria Nicolodi]]
|attori =
*[[Jessica Harper]]: Susy Benner
*[[Stefania Casini]]: Sara
*[[Alida Valli]]: miss Tanner
*[[Joan Bennett]]: madame Blanc
*[[Flavio Bucci]]: Daniel
*[[Miguel Bosé]]: Mark
*[[Eva Axen]]: Patricia Ingle
*[[Susanna Javicoli]]: Sonia
*[[Barbara Magnolfi]]: Olga
*[[Rudolf Schündler]]: professor Milius
*[[Udo Kier]]: dottor Mandel
*[[Renato Scarpa]]: professor Verdegast
|doppiatori originali=
*[[Emanuela Rossi]]: Susy Benner
*[[Rosetta Calavetta]]: madame Blanc
*[[Flaminia Jandolo]]: Patricia Ingle
*[[Simona Izzo]]: Sonia
*[[Vittoria Febbi]]: Olga
*[[Giorgio Piazza]]: professor Milius
*[[Manlio De Angelis]]: dottor Mandel
|note =
}}
'''''Suspiria''''', film italiano del 1977 con [[Jessica Harper]], [[Stefania Casini]], [[Miguel Bosé]], [[Alida Valli]], [[Udo Kier]] e [[Joan Bennett]], regia di [[Dario Argento]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
Susy Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aeroporto di New York e giunse in Germania alle 22:45 ora locale... ('''Narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Frasi==
{{cronologico}}
*Questo è Pablo, l'inserviente factotum. È orrendo, non è vero? Puoi anche dirlo, tanto non ti capisce. Parla soltanto rumeno. ('''Miss Tanner''') {{NDR|presentandolo a Susy}}
*Susy... Sara... Da qualche parte ho letto che i nomi che cominciano con la lettera "[[S]]" sono i nomi dei serpenti! ('''Olga''')
*Tenete presente che io sono cieco, non sordo. ('''Daniel''')
*La [[sfortuna]] non è data dagli specchi incrinati, ma dai cervelli incrinati. ('''Professor Mandel''')
*{{NDR|Le [[strega|streghe]] fanno}} il male. Nient'altro al di fuori di quello. Conoscono e praticano segreti occulti che danno loro il potere di agire sulla realtà, sulle persone. Ma solo – ripeto, solo – in senso maligno. [...] Il loro scopo è ottenere vantaggi materiali e personali, ma possono raggiungerli esclusivamente con il male degli altri. Con la malattia, con la sofferenza, il dolore e, non di rado, con la morte di coloro che prendono di mira per una qualsiasi ragione. ('''Professor Milius''')
*Vede, si può benissimo ridere di tutte queste cose, anche della [[magia]]. Comunque sappia che la magia è «''quoddam ubique, quoddam semper, quoddam ab omnibus creditum est''». Che significa: «la magia è quella cosa che ovunque, sempre e da tutti è creduta». ('''Professor Milius''')
*Il segreto è: ho visto oltre la porta! I tre iris! Gira quello blu! ('''Pat''') {{NDR|ricordo di Susy, che capisce infine il senso della frase}}
==Dialoghi==
*'''Sara''': Susy? Sei sveglia...?<br/>'''Susy''': Sì. Che c'è?<br/>'''Sara''': Senti questo respiro? È come un sibilo: senti! Secondo te, da che parte viene?<br/>'''Susy''': Da qui dietro...<br/>'''Sara''': Ma sì, certo...<br/>'''Susy''': Come?<br/>'''Sara''': Ci prendono in giro, Susy: la direttrice è qui! È lei, il respiro che sentiamo! È lei, la direttrice!<br/>'''Susy''': Come lo sai?<br/>'''Sara''': Ne sono certa! L'anno scorso abitavo in una delle due stanze per gli ospiti, quelle che stanno in cima alle scale. Una notte sentii arrivare una persona. Era molto tardi. Entrò nella camera accanto, e si mise a dormire. Ascolta: è lo stesso modo strano, lo stesso respiro. Così strano, che non l'ho mai dimenticato... Senti, Susy: era esattamente uguale! Quando la mattina vidi madame Blanc, seppi che la direttrice aveva passato la notte nella scuola, e proprio nella camera vicina alla mia! Così adesso so, con assoluta certezza, che lei è qui! ''...questo respiro, non puoi più dimenticarlo!''
==Citazioni su ''Suspiria''==
*Dario Argento stava facendo dei provini in hotel e mi chiamò. Gli piacqui molto anche se mi disse che non aveva una parte per me. Ne escogitammo una insieme... ripensandoci ora alla fine mi diede la parte maschile più importante. È stato un bella esperienza lavorare con Dario, anche se una volta volle a tutti i costi andare a visitare Dachau, vicino Monaco; io gli dissi di non andare ma lui ci andò comunque. Il risultato fu che al suo rientro era pieno di paranoie, fino al punto di voler spostare la produzione del film in Italia. ([[Udo Kier]])
*Se ricordi, nella pellicola Dario mi uccideva in modo brutale. All’epoca, non essendo io davvero a venir sbudellato in scena, mi misi dietro alla cinepresa assieme a lui e, vedendo la ferocia dell’assassinio, gli dissi che doveva odiare davvero i tedeschi per farmi fare quella fine!! ([[Udo Kier]])
===[[Dario Argento]]===
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia.
*Per ''Suspiria'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
===[[Stefania Casini]]===
*Il film che mi ha dato più soddisfazione. Per il quarantennale mi hanno invitata a diverse proiezioni e dappertutto ho visto file di giovani appassionati. Ho firmato poster in tutte le lingue. Un cult, un film evergreen amatissimo in tutto il mondo.
*Il mio ruolo, Sarah, doveva farlo [[Daria Nicolodi]] ma si fece male a un piede. Io non ero ballerina, dovetti fare una full immersion di venti giorni in danza classica. Ma girare un horror è molto divertente, ti butti in lastre di vetro che sono orzo, fai cose che nella vita da sciura non faresti mai.
*Non c'erano gli effetti speciali digitali di oggi, si trattava di affascinanti trucchi artigianali. Per esempio in una scena dovevo cadere in una vetrata ed ero impaurita anche se Dario mi diceva che era fatta di lastre d'orzo e non mi sarei fatta nulla. Dopo un po’ mi buttai. Aveva ragione, nessun danno e momento divertente.
===[[Daria Nicolodi]]===
*Dario non conosceva l'autore. La trama e la sceneggiatura di ''Suspiria'' sono però anche la vera storia di mia nonna che, giovanissima, andò a studiare in Germania in un'Accademia per perfezionarsi in pianoforte, e invece scopri che vi si insegnava la magia nera. Così scappò via.
*È un film metafisico, anche, ma soprattutto fantastico. Convinsi Argento, che era stufo di girare gialli, a gettarsi con me in quest'avventura del fantastico. Fu la prima volta nella sua filmografia.
*Il soggetto di ''Suspiria'' deriva in parte dalle storie che mi raccontava mia nonna e in parte dalla lettura delle ''Confessioni di un oppiomane'' di [[Thomas de Quincey]], all'interno del quale, nel racconto ''Suspiria de Profundis'' già si parlava delle "Tre Madri", che sarebbe stato il tema della trilogia di cui quel film era il primo capitolo.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Trilogia de Le Tre Madri}}
[[Categoria:Film horror]]
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Lilo & Stitch
0
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2022-08-12T11:57:27Z
Vittorio Fedele
80315
/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Lilo & Stitch
|titolooriginale = Lilo & Stitch
|paese = Stati Uniti d'America
|anno = 2002
|genere = Animazione
|regista = [[Chris Sanders]], [[Dean DeBlois]]
|sceneggiatore = Chris Sanders, Dean DeBlois
|doppiatorioriginali=
*[[Daveigh Chase]]: Lilo
*[[Chris Sanders]]: Stitch
*[[Tia Carrere]]: Nani
*[[David Ogden Stiers]]: Jumba
*[[Kevin McDonald]]: Pleakley
*[[Ving Rhames]]: Cobra Bubbles
*[[Zoe Caldwell]]: Presidentessa del consiglio
*[[Jason Scott Lee]]: David Kawena
*[[Kevin Michael Richardson]]: Capitano Gantu
|doppiatoriitaliani=
*[[Lilian Caputo]]: Lilo
*[[Bob van der Houven]]: Stitch
*[[Maura Cenciarelli]]: Nani
*[[Paolo Lombardo]]: Jumba
*[[Mino Caprio]]: Pleakley
*[[Paolo Buglioni]]: Cobra Bubbles
*[[Paola Tedesco]]: Presidentessa del consiglio
*[[Nanni Baldini]]: David Kawena
*[[Glauco Onorato]]: Capitano Gantu
|note=
*Nominato ad un '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premio Oscar]]''' (2003):
**Miglior film d'animazione
}}
'''''Lilo & Stitch''''', film statunitense d'animazione della Disney del 2002, diretto dai registi [[Chris Sanders]] e [[Dean DeBlois]].
==[[Incipit]]==
{{Incipit film}}
'''Presidentessa del consiglio''': Leggete i capi d'imputazione.<br />'''Gantu''': Dottor Jumba Jookiba, scienziato capo delle industrie per la difesa delle galassie, lei si trova di fronte a questo consiglio con l'accusa di avere effettuato esperimenti genetici illegali.<br />'''Presidentessa del consiglio''': Come si dichiara?<br />'''Jumba''': No colpevole! Miei esperimenti sono squisitamente teorici e si sono svolti in limiti di legalità!<br />'''Presidentessa del consiglio''': Eppure noi riteniamo che lei abbia creato qualcosa, dottore.<br />'''Jumba''': Creato qualcosa? Ma questo sarebbe altamente irresponsabile e contro etica! Io non potrei mai, mai... {{NDR|Stitch viene rivelato al consiglio}} crearne un altro come questo. {{NDR|Stitch ringhia e si scaraventa contro la cupola}}<br />'''Gantu''': Che cos'è quella mostruosità?<br />'''Jumba''': Mostruosità, lei chiama? Quello che avete davanti è primo esemplare di nuova specie. L'ho chiamato Esperimento 626. A prova di proiettile e di fuoco, pensa più velocemente di un supercomputer! Riesce a vedere in buio e sposta oggetti tremila volte più grandi di lui! Suo unico istinto è quello distruggere tutto quello che tocca! {{NDR|ride maniacalmente}}<br />'''Presidentessa del consiglio''': Perciò è davvero un mostro.<br />'''Jumba''': Sì, ma piccolissimo.<br />'''Gantu''': È un affronto alla natura! Deve essere distrutto!!!<br />'''Presidentessa del consiglio''': Si calmi, capitano Gantu. Forse possiamo comunicare con lui. Esperimento 626, dacci un segno che riesci a capirci. Dimostra a questo consiglio dentro di te c'è qualcosa di buono.<br />'''Stitch''' {{NDR|schiarendosi la voce per attirare le attenzioni del consiglio}}: ''Meega nala kweesta!'' (Voglio distruggere!) {{NDR|il consiglio è sconvolto}}<br />'''Presidentessa del consiglio''': Che linguaggio sconcio! {{NDR|Stitch ride istericamente}}<br />'''Jumba''' {{NDR|cercando di difenderlo}}: Quello non l'ho insegnato io!<br />'''Gantu''': Arrestate subito quell'idiota di scienziato!<br />'''Jumba''': Preferirei essere chiamato ''genio di male''!<br />'''Presidentessa del consiglio''': Per quanto riguarda quell'abominio, è il prodotto malriuscito di una mente distorta! Per lui non c'è posto fra noi. Capitano Gantu, lo porti via.<br />'''Gantu''': Con immenso piacere!<br />
==Frasi==
*{{NDR|Rivolto a Stitch, fingendosi dispiaciuto}} Ti senti a disagio? Ohhh! Bene! Il nostro consiglio ti ha condannato all'esilio su un asteroide deserto. {{NDR|fingendo di consolarlo}} Perciò rilassati, goditi il viaggio {{NDR|con espressione di rabbia}} e non farti venire in strane idee! Queste armi sono state programmate sulla tua mappa genetica. Non colpiranno nessuno, tranne te. {{NDR|Stitch gli morde il ditone, e lui minaccia con la sua pistola}} Argh! Tu, piccolo... ('''Gantu''')
*Bleah! Ehi, sembra che si stia infettando? ('''Gantu''')
*{{NDR|Durante la fuga di Stitch}} Sorveglianza, recarsi al portello 7! Autorizzazione a terminare l'evaso! Sparare a vista!! Sparare a vista!!! ('''Gantu''')
*{{NDR|Durante la fuga di Stitch}} Sorveglianza al comando, è nel condotto di aerazione! ('''Soldato''')
*{{NDR|Dopo la fuga di Stitch}} Chiamami il controllo galattico. ('''Gantu''')
*{{NDR|Leggendo un giornale nella sua prima pagina}} "Arrestato scienziato idiota"?! {{NDR|in un raptus di rabbia, strappa il giornale in diversi pezzi e se li divora}} ('''Jumba''')
*{{NDR|Rivolto a Plekley}} Allora di', mio caro mono occhio, in quale povero, miserando, indifeso pianetucolo mia mostruosa creatura scatenerà sua ira? ('''Jumba''')
*{{NDR|Rivolto a Stitch}} Che gioia rivedere il tuo delizioso musetto! ('''Jumba''')
*{{NDR|Rivolto a Jumba}} Non puoi sparare, e non puoi farsi vedere! Ma si guardi, hai l'aspetto di un mostro. Dobbiamo confonderci con loro. ('''Plekley''')
*Cosa si prova quando non si ha niente, nemmeno dei ricordi cui aggrapparsi, quando è notte fonda? ('''Jumba''')
*''Auwe''! ('''David''')
*"''Ohana''" significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato. ('''Lilo''')
*{{NDR|A Stitch}} Sai, tu rompi tutto quello che tocchi. Perché non costruisci qualcosa, invece? ('''Lilo''')
*Pronto, Cobra Bubbles? Gli alieni {{NDR|riferendosi a Jumba e Pleakley}} stanno attaccando la mia casa! ('''Lilo''')
*{{NDR|A Stitch riferita alla fotografia sotto il suo cuscino}} Questi eravamo noi una volta. Stava piovendo, e i miei erano usciti in macchina. Ai tuoi cos'è successo? La notte ti sento piangere.. sogni i tuoi genitori? È per questo che distruggi tutto, e che mi spingi? La nostra famiglia è piccola, e non ci sono giocattoli; ma se vuoi, tu puoi farne parte. Sarai il nostro bambino, e ti cresceremo con amore. {{NDR|Stitch è in procinto di andarsene}} ''Ohana'' significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato. Ma se vuoi andartene, puoi farlo. Io mi ricorderò di te. Io ricordo tutti quelli che se ne vanno. ('''Lilo''')
*{{NDR|Rivolto a Nani}} Mi permetta di illustrarle la difficile e precaria situazione nella quale si trova. Io sono quello che viene chiamato quando le cose vanno male, e qui le cose vanno davvero molto male. ('''Cobra Bubbles''')
*Oh, non mi lamento, mamma. Sono in campeggio con un pazzo criminale e... che altro? Ah sì, un mostro mi ha masticato la testa! ('''Pleakley''')
*{{NDR|Riferito a Stitch}} Farsi scudo di una bimba indifesa? È spregevole anche per lui! ('''Jumba''')
*{{NDR|Parlando di Stitch, discutendo col telefono}} Sembra che sia un koala, un koala feroce. Non riesco nemmeno ad accarezzarlo, continua a guardarmi come se volesse a mangiarmi! ('''Nani''')
*{{NDR|Sentendo vicino il disco della musica di Elvis Presley}} Adoro questa canzone! ('''Jumba''')
*Tu hai rovinato tutto, lo sai?! {{NDR|Stitch gli mostra la sua vera forma aliena, e gli riferisce a Jumba e Pleakley}} Sei uno di loro. {{NDR|lo spinge via delusa}} Stai lontano da me, Stitch! ('''Lilo''')
*{{NDR|Alla Presidentessa del consiglio}} Stitch, io mi chiamo Stitch! ('''Stitch''')
*Aiutooo! No! Non mi piace l'oceano! Oh guardi, un piccolo delfino! Sono molto gentili! Aiutano i marinai! No, è uno squalo! È uno squalo e non è gentile! Somiglia a un delfino! Imbroglione! Imbroglione! Ecco che arriva un polpo! Oh no, i polpi sono anche peggio degli squali! Io detesto questo pianeta! ('''Pleakley''')
*{{NDR|Ansimando, rivolgendosi a Stitch per i guai che gli ha fatto passare}} Mostriciattolo! ('''Jumba''')
*{{NDR|A David, riferendosi a Nani}} Non preoccuparti. Le piacciono il tuo didietro e i tuoi capelli. Io lo so: ho letto il suo diario. ('''Lilo''')
*{{NDR|A Lilo e Nani}} Ehi, io non sarò un dottore, ma so che quando si è un po' giù non c'è cura migliore di un paio di tavole e del rumore delle onde. ('''David''')
*{{NDR|Rivolto a Nani}} È di questo che ha bisogno?! La realtà è che lei ha bisogno di Lilo più di quanto sua sorella abbia bisogno di lei! ('''Cobra Bubbles''')
*{{NDR|Riferito a Stitch}} Sua tendenza distruttiva si sta manifestando: verrà attratto da grandi città, dove ingorgherà fogne, invertirà cartelli stradali e ruberà a tutti scarpa sinistra. ('''Jumba''')
*Lilo... A volte cerchi di fare del tuo meglio, ma le cose non sempre vanno per il verso giusto. Le cose a volte devono cambiare e... forse qualche volta cambiano per il meglio. ('''Nani''')
*Allacciare cinture! ('''Jumba''')
*{{NDR|Rivolto a Stitch, che cerca di salvare Lilo}} Piccolo selvaggio, vattene dalla mia astronave! ('''Gantu''')
*{{NDR|Alla Presidentessa del consiglio}} Questa è mia famiglia. L'ho trovata per conto mio. È piccola e disastrata, ma bella. Si, molto bella. ('''Stitch''')
==Dialoghi==
*'''Presidentessa del consiglio''' {{NDR|dopo la grande fuga di Stitch}}: Allora dov'è?!<br />'''Ufficiale del consiglio''': È ancora nell'iperspazio.<br />'''Presidentessa del consiglio''': In che punto uscirà.<br />'''Ufficiale del consiglio 2''': Lo sto calcolando. Quadrante 17, sezione 005, area 51. È un pianeta che si chiama Terra.<br />'''Presidentessa del consiglio''': Voglio parlare subito con un esperto di quel pianeta! {{NDR|notando sul grande schermo}} E questa cos'è?<br />'''Ufficiale del consiglio 3''': Acqua. Lo ricopre quasi tutte. <br />'''Presidentessa del consiglio''': Non sopravviverà nell'acqua, la sua densità delle molecolare è troppo alta. {{NDR|vedendo sullo schermo che un'astronave, guidata da Stitch viene atterrata su un'isola hawaiana}} No! Naturalmente... Quanto tempo ci resta? <br />'''Ufficiale del consiglio 2''': Il suo atterraggio è previsto tra 3 ore e 42 minuti.<br /> '''Presidentessa del consiglio''' {{NDR|ansimando}}: Dobbiamo sterminare il pianeta.<br />'''Pleakley''' {{NDR|arrivando}}: Momento! Buoni! Fermi tutti! La Terra è una riserva naturale protetta! Eh, già. La usiamo per ripopolare la famiglia delle zanzare, le quali – glielo ricordo – sono una specie in via d'estinzione!<br />'''Presidentessa del consiglio''': Quindi mi sembra di capire che lei è l'esperto?<br />'''Pleakley''': Non so se considerarmi tale... {{NDR|si ricompone e diventa serio}} Agente Pleakley al suo servizio.<br />'''Presidentessa del consiglio''': E se distruggessimo quell'isola?<br />'''Pleakley''': No, pazza incosciente! Le zanzare si nutrono di una primitiva forma di vita umanoide {{NDR|civiltà umana}} che ha impiantato colonie ovunque!<br />'''Presidentessa del consiglio''': Sono intelligenti?<br />'''Pleakley''': No, ma sono molto delicati: ogni volta che un asteroide si schianta sul loro pianeta devono ricominciare da capo. Sono affascinanti, non è vero? Con questo sono riuscito a studiarli.<br />'''Presidentessa del consiglio''': E se facessi atterrare lì le nostre forze militari?<br />'''Pleakley''': Be', mi sembra una pessima idea! Queste sono creature molto semplici, mia cara signora! Creeremmo una gran baraonda, scateneremmo il panico sul pianeta!<br />'''Presidentessa del consiglio''': Un arresto discreto richiederebbe una conoscenza di 626 che non possediamo! Mi dica, signor Pleakley, chi riterrebbe più adatto al suo recupero?<br />'''Pleakley''': Vediamo... Ce l'ha un fratello? Una nonna a cui vuole bene? Un cugino simpatico? Un vicino con la barba?
*'''Insegnante di hula''' {{NDR|dopo la prova del ballo di hula, mentre Mertle e le sue amiche si sono scivolate dal pavimento bagnato che gocciolava Lilo}}: Pausa, pausa! Lilo, perché sei tutta bagnata?<br />'''Lilo''': Oggi è il giorno del panino. {{NDR|l'insegnante di hula è confuso}} Ogni giovedì porto al pesce Pudge un panino col burro di arachidi.<br />'''Insegnante di hula''' {{NDR|continuando a non capire}}: Pudge è un pesce?<br />'''Lilo''': Oggi a casa non c'era più il burro di arachidi, perciò ho chiesto a mia sorella cosa potevo dargli, e lei mi ha risposto un panino al tonno. Non posso dare del tonno a Pudge! {{NDR|bisbigliando}} Lei lo sa che cos'è il tonno?<br />'''Insegnante di hula''': Un pesce?<br />'''Lilo''': Esatto, è un pesce!! Se dessi del tonno a Pudge sarei una persona abominevole! Ho fatto tardi perché sono andata a comprare il burro di arachidi, e questo perché a casa avevamo solo quello schifo di tonno!!!<br />'''Insegnante di hula''': Lilo, Lilo. Ma perché è tanto importante?<br />'''Lilo''' {{NDR|seria}}: Pudge controlla il tempo. {{NDR|gelo generale}}<br />'''Mertle''': Tu sei pazza. {{NDR|Lilo le salta addosso e la picchia}}
*'''Lilo''': Sulle nocche c'è scritto "Cobra". Cobra Bubbles. Lei non assomiglia ad un assistente sociale.<br/>'''Cobra Bubbles''': Ho delle mansioni speciali.<br/>'''Lilo''': Le è mai capitato di uccidere qualcuno?<br/>'''Cobra Bubbles''': Qui stiamo andando fuori tema. Parliamo un po' di te. Dimmi, sei felice?<br/>'''Lilo''' {{NDR|guarda verso Nani, intenta a mimare cosa deve dire}}: Be', sono equilibrata. Faccio una dieta variata, guardo a destra e a sinistra prima di attraversare, faccio sempre il pisolino... {{NDR|Nani alza il pugno per incitare Lilo}} E vengo punita.<br/>'''Cobra Bubbles''': Vieni punita?<br/>'''Lilo''' {{NDR|mentre Nani, resasi conto dell'errore, continua disperatamente a gesticolare, cercando di zittirla}}: Sì, le assicuro che vengo punita per bene. Anche cinque volte al giorno. Coi mattoni.<br/>'''Cobra Bubbles''': Coi mattoni?<br/>'''Lilo''': Dentro una federa.
*'''Lilo''': La devo far pagare alle mie amichette. {{NDR|Cobra guarda Nani, che fissa verso Lilo, arrabbiata}}<br />'''Cobra Bubbles''' {{NDR|dando il suo numero di telefono a Lilo}}: Chiamami se resti di nuovo sola a casa.<br />'''Lilo''': Sarà fatto.<br />'''Cobra Bubbles''' {{NDR|rivolto a Nani, prima di andarsene}}: Nel caso se lo stia chiedendo, non è andata bene. {{NDR|apre la porta con molta forza incredibile, tirando via tutti i chiodi}} Ha solo tre giorni per farmi cambiare idea. {{NDR|se ne va}}
*'''Nani''': Sei proprio un disastro!<br />'''Lilo''': Be', perché non mi vendi? Al posto mio ti compri un coniglio!<br />'''Nani''': Sono certa che un coniglio sarebbe più educato di te!<br />'''Lilo''': E compralo! Sarai più felice, perché un coniglio è anche più in gamba di me!<br />'''Nani''': E... parla di meno!<br />'''Lilo''': Andreste d'accordo, perché puzza come te! {{NDR|sbatte la porta dietro di sé}}<br />'''Nani''': Va' in camera tuaaa!!!<br />'''Lilo''': Io ci sono ''già'' in camera mia!!! {{NDR|sbatte nuovamente la porta dietro di sé}}
*'''Commessa canile''': Oh, sì. Potete adottare quello che volete. Escluso lui!! {{NDR|prende Stitch e Nani allontana Lilo}}<br />'''Nani''': Cos'è quest'affare?<br />'''Commessa canile''': Un cane, almeno credo! Ma stamattina era morto!<br />'''Nani''': Stamattina era morto?<br />'''Commessa canile''': Pensavamo fosse morto! Era finito sotto un camion!<br />'''Lilo''': Sì, mi piace un sacco! Vieni, piccolo! {{NDR|Stitch si avvicina a Lilo tirando la commessa canile che cerca di trattenerlo e si arrampica sulla gamba di Nani}}<br />'''Nani''': Non è che ne preferiresti un altro?<br />'''Commessa canile''': Abbiamo esemplari migliori, tesoro.<br />'''Lilo''': Lui è il migliore di tutti! Riesce a parlare! Di' "ciao".<br />'''Stitch''': Ciao... ciao...<br />'''Commessa canile''': I cani non parlano, tesoro. {{NDR|Stitch ringhia}}<br />'''Lilo''': L'ha fatto.<br />'''Nani''': Sei proprio sicura di volere lui? {{NDR|Stitch, ansimando, infila la lingua nel naso e mangia il muco che ne estrae}}<br />'''Lilo''': Sì, è in gamba. Si vede subito.
*'''Commessa canile''': Devi trovargli un nome. <br />'''Lilo''': Il suo nome è Stitch.<br />'''Commessa canile''': Ma quello non è un vero nome! {{NDR|vede Nani che gli fa gesti con la mano}} Ehm... in Islanda... ma qui è un gran bel nome! {{NDR|Stitch ringhia scocciato}} Stitch allora. Per l'adozione sono due dollari.<br />'''Lilo''': No, lo compro io! {{NDR|rivolta a Nani}} Puoi prestarmi due dollari?
*'''Jumba''': Siamo licenziati! Ora faremo a modo mio!!<br /> '''Pleakley''': A modo suo? No, ehi, aspetti!
*'''Jumba''' {{NDR|sghignazzando di averlo ancora ritrovato}}: Non scappare, non farmi sparare. Sei troppo costoso. Così... Così fai il bravo. <br />'''Stitch''': Aspetto?<br />'''Jumba''': Che cosa? {{NDR|gli nota di vedere un libro del ''Brutto anatroccolo'', sotto i suoi piedi}}<br />'''Stitch''': Famiglia.<br />'''Jumba''': Ah, tu non hai una famiglia. Io ti ho creato.<br />'''Stitch''': Forse... io posso...<br />'''Jumba''': Sei nato per distruggere. Non avrai mai un legame. Avanti non fare storie, dobbiamo smontare. {{NDR|Stitch terrorizzato di quello che ha detto, scappa via, in lontananza, fino alla casa di Lilo}} Aspetta! Non scappare! Non scappare!! Raahhh!!!
*'''Jumba''' {{NDR|incastrando una carota nella canna della sua stessa pistola nelle mani di Stitch}}: Mai giocare con armi.<br />'''Stitch''': Va bene. {{NDR|dà l'arma a Jumba}}<br />'''Jumba''': Grazie. {{NDR|realizzando che la sua pistola esploderà, la dà a Stitch}} Oh, mi sono ricordato che è tuo compleanno. Tanti auguri.<br />'''Stitch''' {{NDR|ridando l'arma a Jumba}}: Buon Natale!<br />'''Jumba''' {{NDR|ridandola a Stitch}}: Non è Natale!<br />'''Stitch''' {{NDR|ridandola a Jumba}}: Felice Hannukah!<br />'''Jumba''' {{NDR|ridandola a Stitch}}: Non è Hannukah! {{NDR|lui e Stitch continuano a passarsi l'arma dall'uno all'altro, mentre Pleakley porta Lilo in salvo}} Una cucuzza!<br />'''Stitch''': Due cucuzze!<br />'''Jumba''': Tre cucuzze!<br />'''Stitch''': Quattro cucuzze!<br />'''Jumba''': Cinque cucuzze!<br />'''Stitch''': Sei cucuzze!<br />'''Jumba''': Tutto è cucuzza!<br />'''Stitch''': Am...<br />'''Jumba''': ba...<br />'''Stitch''': ra...<br />'''Jumba''': ba...<br />'''Stitch''': ci...<br />'''Jumba''': ci...<br />'''Stitch''': cocò!<br />'''Jumba''': Ha! Ho vinto! {{NDR|l'arma gli esplode in faccia distruggendo la casa di Lilo}}
*'''Jumba''': Cooosa?! Dopo tutto quello che mi hai fatto passare osi chiedermi di aiutarti?! Io dovrei aiutare te?!?<br />'''Stitch''': Ih! <br />'''Jumba''': Va bene.<br />'''Pleakley''': ''Va bene''? Farà come dice lui?<br />'''Jumba''': Eh, già. È stato convincente.<br />'''Pleakley''': Convincente?! E quindi qual è la nostra prossima mossa?<br /> '''Jumba''': Una salvataggio.<br />'''Nani''': Andiamo a prendere Lilo?<br />'''Stitch''' {{NDR|sorridendo}}: Ih!
*'''Pleakley''': Oh bene! Speravo proprio di aggiungere furto, sequestro e atti vandalici alla lista di cose che ho fatto oggi!<br />'''Jumba''' {{NDR|ridendo}}: Anche tu?
*'''Gantu''': Mostro abominevole!<br />'''Stitch''': Testa di rapa!
*'''Stitch''': Aloha!<br />'''Gantu''' {{NDR|cercando di pestarlo con il suo pugno}}: Sei vile! Spregevole! Disgustoso!!!<br />'''Stitch''': Ma anche coccoloso!!!
==Voci correlate==
*''[[Provaci ancora, Stitch!]]'' (2003)
*''[[Lilo & Stitch 2 - Che disastro Stitch!]]'' (2005)
*''[[Leroy & Stitch]]'' (2006)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Disney}}
[[Categoria:Classici Disney]]
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Robin Hood (film 1973)
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151.15.6.112
/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= Robin Hood
|immagine=
|didascalia = Little John
|genere= animazione
|regista= [[Wolfgang Reitherman]]
|soggetto=
|sceneggiatore= [[Larry Clemmons]], [[Ken Anderson (sceneggiatore)|Ken Anderson]]
|doppiatorioriginali=
*[[Brian Bedford]]: Robin Hood
*[[Phil Harris]]: Little John
*Sir [[Peter Ustinov]]: Principe Giovanni
*[[Terry Thomas]]: Sir Biss
*[[Monica Evans]]: Lady Marian
*[[Andy Devine]]: Fra Tuck
*[[Roger Miller]]: Cantagallo
*[[Carole Shelley]]: Lady Cocca
*[[Pat Buttram]]: Sceriffo di Nottingham
*[[James Patrick O'Malley]]: Otto
*[[John Fiedler]]: Sagrestano
*[[Beulah Bondi]]: Ma' Topo
*[[Dana Laurita]]: Coniglietta
*[[Barbara Luddy]]: Mamma Coniglia
*[[Ken Curtis]]: Codicillo
*[[George Lindsey]]: Saetta
*[[Richie Sanders]]: Tobia
*[[Ken Curtis]]: Tonto
|doppiatoriitaliani=
*[[Pino Colizzi]]: Robin Hood
*[[Pino Locchi]] (voce), [[Tony De Falco]] (canto): Little John
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: Principe Giovanni
*[[Sergio Tedesco]]: Sir Biss
*[[Micaela Esdra]] (voce), [[Gianna Spagnuolo]] (canto): Lady Marian
*[[Manlio De Angelis]]: Fra Tuck
*[[Gianni Marzocchi]]: Cantagallo
*[[Lydia Simoneschi]]: Lady Cocca
*[[Carlo Romano]]: Sceriffo di Nottingham
*[[Arturo Dominici]]: Otto
*[[Marcello Tusco]]: Sagrestano
*[[Miranda Bonansea]]: Ma' Topo
*[[Emanuela Rossi]]: Coniglietta
*[[Franca Dominici]]: Mamma Coniglia
*[[Fabrizio Vidale]]: Codicillo
*[[Fabio Boccanera]]: Saetta
*[[Marco Bresciani]]: Tobia
*[[Sergio Fiorentini]]: Crucco
*[[Gianfranco Bellini]]: Tonto
*[[Giorgio Piazza]]: Voce narrante
*[[Glauco Onorato]]: Capitan Coccodrillo
}}
'''''Robin Hood''''', film d'animazione statunitense del 1973.
==[[Incipit]]==
{{Incipit film}}
'''Voce narrante''': Tanto tempo fa, il buon re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone partì per una crociata in terra santa. Durante la sua assenza, il Principe Giovanni, suo avido e sleale fratello usurpò la corona. Robin Hood era l'unica speranza del popolo. Egli derubava i ricchi per sfamare i poveri e il popolo lo adorava.<br/>'''Cantagallo''': Ci sono un'infinità di leggende e di racconti fantastici su Robin Hood e tutti diversi. Be', noi del Regno Animale abbiamo la nostra versione ed eccovi la storia di quel che accadde nella Foresta di Sherwood...
==Frasi==
{{cronologico}}
*''Robin Hood e Little John van per la foresta, | ed ognun con l'altro ride e scherza come vuol; | Son felici del successo, delle loro gesta. | Urca urca! Tirulero! Oggi splende il sol. | Non pensavano ad i rischi che correvan nel gettarsi in acqua per trovare ristor | e che un subdolo Sceriffo e i suoi stupidi scagnozzi eran lì decisi a farli fuor.'' ('''Cantagallo''')
*Urca urca! Tirulero! ('''Robin Hood e Little John''')
*Mamma! ('''Principe Giovanni''')
*Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? ('''Principe Giovanni''')
*{{NDR|Dopo che il Principe Giovanni gli ha rotto furiosamente uno specchio in testa}} Gasp! Sette anni di guai! E avete rotto lo ssspecchio di vostra madre! ('''Sir Biss''')
*Mamma! E anche sporco di fango! ('''Principe Giovanni''')
*Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato, per noi! ('''Sceriffo di Nottingham''')
*Tenete, e fatevi coraggio, un giorno tornerà la felicità a Nottingham. ('''Robin Hood''')
*''Mi ricordo quando eri tu | un ragazzo e nulla più; | siam cresciuti noi, ma tanto ancor | è cresciuto il nostro [[Amore|amor]]. | Prima il tempo non passava mai, | ora vola, ma sai, | svanirà la [[vita]] ma | resterà l'amor. | Finirà tutto ma per noi due l'amor vivrà.'' ('''Lady Marian''')
*{{NDR|Riferito a Lady Cocca}} Prendete la grassona!!! ('''Principe Giovanni''')
*''Di [[Giovanni d'Inghilterra|Giovanni Re]] tra un millennio e più ancor si parlerà | non certo per le sue virtù, né per la sua [[bontà]]. | Lontano è Re Riccardo contro i Turchi a guerreggiar | e quel buono a nulla fa tutti quanti tribolar. | Fenomeno d'incapacità, nei [[libri]] di Storia lui sarà il Re più fasullo d'[[Inghilterra]]. | Sul trono sta seduto là, lui gioca a fare il Re, | neanche sa di far pietà, ridicolo com'è, | fa le bizze come un matto se non ha quel che vuol lui | poi diventa mammone | e si succhia il ditone (sì, ce l'han tutti con lui). | Ma quando Riccardo tornerà il comodo suo più non farà. | Va' via Re Fasullo d'Inghilterra!'' ('''Little John''')
*{{NDR|Rivolto allo sceriffo di Nottingham}} La stanno cantando, eh? Be' canteranno su un'altra musica! Raddoppia le tasse! Triplica le tasse! Spremi fino all'ultima goccia questi insolenti "bifolchi canori"! ('''Principe Giovanni''')
*Tasse, tasse, tasse. A forza di tasse, {{NDR|Principe Giovanni}} spremette il cuore e l'anima del povero popolo di Nottingham. Chi non poteva pagare le tasse, finiva in galera. Eh, sì. Ci sono anch'io. Nottingham era proprio nei guai. ('''Cantagallo''')
*''Ogni città | qualche guaio ha | ma qua e là c'è serenità | ma non a [[Nottingham]]. | Com'è triste subir | questa tirannia | e non poter volare via | dopo tanto pianto, | dopo aver sofferto tanto. | Forse un po' di gioia tornerà | ma non a Nottingham.'' ('''Cantagallo''')
*{{NDR|Urlando}} È l'[[una di notte]], e tutto va bene!!! ('''Tonto''')
*Tonto, come faccio a dormire con te che strilli tutto va bene tutto il tempo? ('''Sceriffo di Nottingham''')
*Poffarbacco Crucco, punta questa trappola da un'altra parte. ('''Sceriffo di Nottingham''')
*{{NDR|Rivolto a Biss, dopo aver fallito per la seconda volta, per uccidere Robin Hood}} Mamma!!! Fermo brutto vigliacco di un cobra!! Questo poltronaccio di un pitone! Aspidee!! Anguilla travestita da serpente!!! Fermati, Fermatiiii!!!! ('''Principe Giovanni''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Little John''': Sai una cosa, Robin? Mi è venuto un dubbio! Noi due siamo brava gente, o delinquenti? Sai, il fatto di derubare ai ricchi per sfamare i poveri non è...<br>'''Robin Hood''': "Derubare"!? Ma che brutta parola, noi non rubiamo! Noi ci facciamo... prestare qualcosa da chi può farne a meno.<br>'''Little John''': Prestare!? Però, ne abbiamo di debiti, eh?
*'''Lady Marian''': Sono certa che sa quanto io l'amo ancora. <br> '''Lady Cocca''': Certamente. E credetemi, mia cara, un giorno non lontano vostro zio Re Riccardo avrà un fuorilegge per nipote! <br> '''Lady Marian''': Oh Cocca... ma quando? Quando? <br> '''Lady Cocca''': Pazienza, mia cara, pazienza. E ricordate: la lontananza rafforza l'amore. <br> '''Lady Marian''': Oppure lo distrugge...
*'''Saetta''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Tobia''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Saetta''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare.<br/>'''Tobia''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare. {{NDR|[[Giuramenti dai film|giuramento]]}}
*'''Sir Biss''' {{NDR|dopo aver visto Robin Hood, che vestito da chiromante, ha rubato l'anello al Principe Giovanni}}: Ssssire! {{NDR|sibilandogli nell'orecchio}} Avete visssto che cosssa...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Oh, smettila di fischiarmi nelle orecchie!<br/>{{NDR|Little John, vestito anche lui da chiromante, bacia i vari anelli del Principe Giovanni, e quando Biss lo fissa sospettoso lui sorride mostrando le pietre preziose}}<br/>'''Sir Biss''': S-s-ssire...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Eh? {{NDR|afferrando Biss per il collo}} Biss! Hai sibilato il tuo ultimo sibilo! {{NDR|gli annoda il collo}}
*'''Little John''' {{NDR|[[Si traveste da Duca]]}} : Eh, il vecchio Rob è un ottimo attore, ma aspetta che veda la scena che reciterò al Principe Giovanni. Oh! Mio Signor. Mio stimato Sovrano Regale del Regno! Il Numero Uno in persona! Come siete bello!<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Ride compiaciuto]]}} : Eh, eh, eh, eh. Ha molto stile. Eh? Biss? Di savoir faire il a. N'est-ce pas? Biss? <br/> '''Little John''': Eh, eh, eh. Mi avete tolto le parole di bocca, PG.<br/> '''Principe Giovanni''': PG? Oh, oh, oh, mi piace davvero! Biss, fallo scrivere su tutte le mie valigie. Oh, oh, oh, oh. PG, sì!<br/> '''Sir Biss''': E voi chi siete mai ssssignore? <br/> '''Little John''': Sono Sir Reginald, Duca di Whisky e non tirarmi fuori la lingua, lombrico! E ora, Vostra Potenza, permettetemi di esprimermi la mia deferenza {{NDR|[[Sta per baciargli la mano]]}} .<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Sta ritirando la mano]]}}: No! No! No! Perdonatemi, ma ho perso più gioielli in questo modo che...prego, accomodatevi.<br/> '''Little John''': Grazie, PG. Non esiste posto migliore di questo. E' il banco reale. Oh, oh, oh. Un momento! Ma che succede? Oh. Scusa, marmocchio!<br/> '''Sir Biss''': Marmocchio! Voi,sssignore, avete preso il mio sssedile {{NDR|[[Il Principe Giovanni e Little John ridono a crepapelle]]}}.<br/> '''Principe Giovanni''': Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah! Ora vai in giro e tieni aperti i tuoi occhi da serpente per chi sai bene tu.<br/> '''Sir Biss''': Voi volete dire che sono congedato?<br/> '''Little Jonh''': Hai sentito Sua Onnipotenza? Dai, muoviti, rettile! Sparisci! Eclìssati! Lombrico!<br/> '''Sir Biss''': Che inssssolenza! Rettile! Marmocchio! Lombrico! Ma chi sssi crede di essssere quello stupido duca?
*'''Principe Giovanni''': Biss! Non ti trovo mai quando mi servi...<br/>'''Sir Biss''' {{NDR|cantando dentro la botte di birra dentro cui era stato rinchiuso precedentemente da Fra'Tuck}}: ''Arrivo, arrivo, evviva Noe' Gran Patriarca | salpato nell'arca...'' {{NDR|il Principe Giovanni toglie il tappo della botte, e Sir Biss ne esce ubriaco}} Ah, siete qua vecchio mio! P.G., non ci crederete, ma in realtà la cicogna è Robin Hood!<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|lentamente, trattenendo la rabbia}}: Robin... Hood... {{NDR|Sir Biss annuisce ridacchiando, ma il Principe Giovanni si infuria, e lo afferra scuotendolo}} Aaahh! {{NDR|lega Sir Biss ad un palo con una serie di complicatissimi nodi}} E adesso sciogliti, se ti riesce!
*'''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando a Robin Hood}}: I traditori della corona devono morire!!! <br /> '''Robin Hood''': Di quale corona?! Quella corona appartiene a Re Riccardo! Evviva Re Riccardo! <br /> {{NDR|Il Principe Giovanni lo guarda sorpreso}} <br /> '''Folla''' {{NDR|in coro}}: Evviva Re Riccardo! <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando e saltando sul trono in preda alla rabbia}}: Basta! Io sono il re! Io, io sono il Reeeeee! {{NDR|rivolto alle sue guardie}} Ed ora tagliategli la testa!!!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Salve, frate. Be', sembra proprio che sia arrivato al momento giusto eh?<br>'''Sagrestano''': Che cosa vuole qui quel pancione prepotente?<br>'''Ma' Topo''': Papà, ssh.<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Mmmh. Bene che cosa abbiamo qui?<br>'''Fra' Tuck''': No, un momento, sceriffo! Qu-qu-quella è un'elemosina per i poveri!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Ne sono convinto. Per questo la prendo per il povero Principe Giovanni. Eheheh. Tutto va, anche se poco.<br>'''Ma' Topo''': Oh. Rimettetelo subito là!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': E sua Maestà vi benedirà con tutto il suo cuore, sorellina.<br>'''Fra' Tuck''': Brutta canaglia di un ladro!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Via, calmati frate. Io faccio solo il mio dovere.<br>'''Fra' Tuck''': Prelevando le tasse per quel'arrogante, avido, spietato, malvagio principe Giovanni?<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Senti, frate: a te piace predicare! Finirai a predicare col collo dentro il cappio del boia!<br>'''Fra' Tuck''' {{NDR|urlando}}: Fuori dalla mia chiesa! Fuori! Fuori! Fuori! Fuori!<br>'''Ma' Topo''': Oh, santo cielo!<br>'''Fra' Tuck''': Tu vuoi le tasse, eh? E va bene te le do io le tasse!<br>'''Sagrestano''': Dagliele sode! Dagliele!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Sei in arresto per alto tradimento della corona!<br>'''Ma' Topo''': Oh no!<br>'''Sagrestano''': Su, non piangere mamma.
*'''Sir Biss''': Sire, le tasse affluiscono copiose, la prigione è piena... e, oh, ho una buona notizia, Sire. Fra Tuck è in galera. <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando}}: Fra' Tuck?!? È Robin Hood che voglio, pezzo di idiota!!! Darei tutto il mio oro solo per mettere le mani su quel... hai, hai detto Fra Tuck? <br /> '''Sir Biss''': L'ho detto? S-sì, l'ho detto. <br /> '''Principe Giovanni''': Ah, ho un'idea, Biss! Userò quel Fratacchione come esca per attirare Robin Hood. <br /> '''Sir Biss''': Un'altra trappola? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, sì, stupido serpente. Fra' Tuck sarà condotto nel patibolo sulla piazza del villaggio. <br /> '''Sir Biss''': Ma Sire, impiccare Fra' Tuck? Un uomo di chiesa? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, mio scrupoloso rettile. E quando il nostro astuto eroe si precipiterà a salvare il corpulento monaco, {{NDR|sghignazza malignamente}} i miei uomini lo acciufferanno! Hahahah!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Ahhhh, bene Crucco, è tutto pronto e sistemato a dovere. <br /> '''Crucco''': Sì, è una delle più belle forche che abbiate mai preparato, Sceriffo. <br /> '''Tonto''': Sceriffo, non credete che sia il caso di dare un provatina a quella botola? {{NDR|lo Sceriffo cade nella botola}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Poffarbacco, ora capisco perché tua mamma ti ha chiamato Tonto. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Carità, la carità per i poveri. Sentono le mie vecchie orecchie la melodica voce dello Sceriffo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eheheh, proprio così, vecchio. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Che sta succedendo qui? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Ci prepariamo a impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': No, impiccare... ehm... impiccare Fra' Tuck? <br /> '''Tonto''': Eccome, all'alba. E forse ci sarà una doppia impiccagione. <br /> '''Crucco''': Shh, chiudi il becco, allocco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Una doppia impiccagione, eh? E chi può essere l'altro che andrà sulla forca? <br /> '''Crucco''': Ehi, vecchio, stai diventando un po' troppo curioso! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ah, io dicevo così per dire. Ehm ehm, non potrebbero succedere dei guai se arrivasse Robin Hood? <br /> '''Tonto''': Ah, questa sì che è bella, Sceriffo. Ha indovinato! <br /> '''Crucco''': Tonto, cuciti il becco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ahh, non c'è da preoccuparsi. Lo Sceriffo è troppo abile, troppo intelligente e troppo furbo per gente come lui, dico io. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''' {{NDR|sentendosi sempre più lusingato}}: Eheheh, hai sentito, Tonto? Per esser cieco sa riconoscere un uomo di valore quando lo "vede", dico io.<br /> '''Crucco''': Ho ancora l'impressione che questo vecchio vagabondo ficcanaso sappia un po' troppo!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Naaah! Piantala, Crucco! Non è che un innocuo vecchio mendicante cieco.<br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': La Carità, la carità per i poveri {{NDR|dopo essersi nascosto, si toglie il travestimento}} .<br /> '''Little John''': Rob, non possiamo lasciare impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Robin Hood''': L'unica sua salvezza è farlo evadere questa notte.<br /> '''Little John''': Farlo evadere? Non c'è modo di poter entrare là dentro!<br /> '''Robin Hood''': Ma dobbiamo farlo, o Fra' Tuck all'alba morrà!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Aspetta un momento. Hai messo la sicura alla "Vecchia Betsy"? {{NDR|cioè una balestra}} <br /> '''Crucco''': {{NDR|dietro lo Sceriffo con la balestra in mano}} Come no, Sceriffo. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Proprio questo mi fa paura. Va' avanti tu. {{NDR|Crucco si fa avanti}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Coraggio voi la dentro, venite fuori con le mani in alto. <br /> '''Crucco''': Sì le mani verso il cielo. <br /> '''Robin Hood''': {{NDR|si traveste da Tonto}} Guarda questa mia esibizione, amico. <br /> '''Little John''': Sii prudente, Rob. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Iih. Santo Cielo, Crucco! Metti giù quella balestra. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eh! Cribbio, Crucco! E' solo Tonto! E poffarbacco! Torna a fare la tua ronda, di corsa! Fila!<br /> '''Crucco''': Ci torno! Ci torno!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Quel Crucco farebbe innervosire chiunque! Non succederà niente! Quel frattacchione penzolerà dalla forca appena spunta l'alba. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Ehm. Sceriffo, perché non vi mettete seduto qui, comodo comodo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Grazie, Tonto.<br /> '''Tonto/Robin Hood''': E ora chiudete i vostri occhioni sonnacchiosi e contate le pecore. E ora perché non vi allentate la cinta? {{NDR|gli canta la ninna nanna mentre gli ruba le chiavi}} Dormi, bambino. Dormi, tesor. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Tonto, sei proprio un tesoro. <br /> '''Crucco''': {{NDR|dopo aver sentito chiudere la porta da Little John, usa la balestra}} Un momento! Un'evasione! Un'evasione! L'ho sentito, Sceriffo. La porta, la porta!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Senti! Per l'ultima volta, basta coi falsi allarmi! {{NDR|gli dà un calcio}}<br /> '''Robin Hood''': {{NDR|a Little John}} Ora, tu libera Fra'Tuck e gli altri. Io faccio una visita al tesoro reale.
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
'''Cantagallo''': Bene gente! Ora sapete come sono andate a finire veramente le cose! <br /> '''Coro''': ''Resterà l'amor! Urca urca tirulero oggi splende il sol! Urca urca tirulero oggi splende il soool!''
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Disney}}
[[Categoria:Classici Disney]]
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/* Frasi */
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{{Film
|titoloitaliano= Robin Hood
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|didascalia = Little John
|genere= animazione
|regista= [[Wolfgang Reitherman]]
|soggetto=
|sceneggiatore= [[Larry Clemmons]], [[Ken Anderson (sceneggiatore)|Ken Anderson]]
|doppiatorioriginali=
*[[Brian Bedford]]: Robin Hood
*[[Phil Harris]]: Little John
*Sir [[Peter Ustinov]]: Principe Giovanni
*[[Terry Thomas]]: Sir Biss
*[[Monica Evans]]: Lady Marian
*[[Andy Devine]]: Fra Tuck
*[[Roger Miller]]: Cantagallo
*[[Carole Shelley]]: Lady Cocca
*[[Pat Buttram]]: Sceriffo di Nottingham
*[[James Patrick O'Malley]]: Otto
*[[John Fiedler]]: Sagrestano
*[[Beulah Bondi]]: Ma' Topo
*[[Dana Laurita]]: Coniglietta
*[[Barbara Luddy]]: Mamma Coniglia
*[[Ken Curtis]]: Codicillo
*[[George Lindsey]]: Saetta
*[[Richie Sanders]]: Tobia
*[[Ken Curtis]]: Tonto
|doppiatoriitaliani=
*[[Pino Colizzi]]: Robin Hood
*[[Pino Locchi]] (voce), [[Tony De Falco]] (canto): Little John
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: Principe Giovanni
*[[Sergio Tedesco]]: Sir Biss
*[[Micaela Esdra]] (voce), [[Gianna Spagnuolo]] (canto): Lady Marian
*[[Manlio De Angelis]]: Fra Tuck
*[[Gianni Marzocchi]]: Cantagallo
*[[Lydia Simoneschi]]: Lady Cocca
*[[Carlo Romano]]: Sceriffo di Nottingham
*[[Arturo Dominici]]: Otto
*[[Marcello Tusco]]: Sagrestano
*[[Miranda Bonansea]]: Ma' Topo
*[[Emanuela Rossi]]: Coniglietta
*[[Franca Dominici]]: Mamma Coniglia
*[[Fabrizio Vidale]]: Codicillo
*[[Fabio Boccanera]]: Saetta
*[[Marco Bresciani]]: Tobia
*[[Sergio Fiorentini]]: Crucco
*[[Gianfranco Bellini]]: Tonto
*[[Giorgio Piazza]]: Voce narrante
*[[Glauco Onorato]]: Capitan Coccodrillo
}}
'''''Robin Hood''''', film d'animazione statunitense del 1973.
==[[Incipit]]==
{{Incipit film}}
'''Voce narrante''': Tanto tempo fa, il buon re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone partì per una crociata in terra santa. Durante la sua assenza, il Principe Giovanni, suo avido e sleale fratello usurpò la corona. Robin Hood era l'unica speranza del popolo. Egli derubava i ricchi per sfamare i poveri e il popolo lo adorava.<br/>'''Cantagallo''': Ci sono un'infinità di leggende e di racconti fantastici su Robin Hood e tutti diversi. Be', noi del Regno Animale abbiamo la nostra versione ed eccovi la storia di quel che accadde nella Foresta di Sherwood...
==Frasi==
{{cronologico}}
*''Robin Hood e Little John van per la foresta, | ed ognun con l'altro ride e scherza come vuol; | Son felici del successo, delle loro gesta. | Urca urca! Tirulero! Oggi splende il sol. | Non pensavano ad i rischi che correvan nel gettarsi in acqua per trovare ristor | e che un subdolo Sceriffo e i suoi stupidi scagnozzi eran lì decisi a farli fuor.'' ('''Cantagallo''')
*Urca urca! Tirulero! ('''Robin Hood e Little John''')
*Mamma! ('''Principe Giovanni''')
*Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? ('''Principe Giovanni''')
*{{NDR|Dopo che il Principe Giovanni gli ha rotto furiosamente uno specchio in testa}} Gasp! Sette anni di guai! E avete rotto lo ssspecchio di vostra madre! ('''Sir Biss''')
*Mamma! E anche sporco di fango! ('''Principe Giovanni''')
*Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato, per noi! ('''Sceriffo di Nottingham''')
*Tenete, e fatevi coraggio, un giorno tornerà la felicità a Nottingham. ('''Robin Hood''')
*''Mi ricordo quando eri tu | un ragazzo e nulla più; | siam cresciuti noi, ma tanto ancor | è cresciuto il nostro [[Amore|amor]]. | Prima il tempo non passava mai, | ora vola, ma sai, | svanirà la [[vita]] ma | resterà l'amor. | Finirà tutto ma per noi due l'amor vivrà.'' ('''Lady Marian''')
*{{NDR|Riferito a Lady Cocca}} Prendete la grassona!!! ('''Principe Giovanni''')
*''Di [[Giovanni d'Inghilterra|Giovanni Re]] tra un millennio e più ancor si parlerà | non certo per le sue virtù, né per la sua [[bontà]]. | Lontano è Re Riccardo contro i Turchi a guerreggiar | e quel buono a nulla fa tutti quanti tribolar. | Fenomeno d'incapacità, nei [[libri]] di Storia lui sarà il Re più fasullo d'[[Inghilterra]]. | Sul trono sta seduto là, lui gioca a fare il Re, | neanche sa di far pietà, ridicolo com'è, | fa le bizze come un matto se non ha quel che vuol lui | poi diventa mammone | e si succhia il ditone (sì, ce l'han tutti con lui). | Ma quando Riccardo tornerà il comodo suo più non farà. | Va' via Re Fasullo d'Inghilterra!| Giovanni, re fasullo d'Inghilterra.| Quell'avido cupido, pavido stupido. Zotico lepido, storico trepido. Ladro rapace, re incapace. Il re fasullo d'Inghilterra. Yeah!'' ('''Little John''')
*{{NDR|Rivolto allo sceriffo di Nottingham}} La stanno cantando, eh? Be' canteranno su un'altra musica! Raddoppia le tasse! Triplica le tasse! Spremi fino all'ultima goccia questi insolenti "bifolchi canori"! ('''Principe Giovanni''')
*Tasse, tasse, tasse. A forza di tasse, {{NDR|Principe Giovanni}} spremette il cuore e l'anima del povero popolo di Nottingham. Chi non poteva pagare le tasse, finiva in galera. Eh, sì. Ci sono anch'io. Nottingham era proprio nei guai. ('''Cantagallo''')
*''Ogni città | qualche guaio ha | ma qua e là c'è serenità | ma non a [[Nottingham]]. | Com'è triste subir | questa tirannia | e non poter volare via | dopo tanto pianto, | dopo aver sofferto tanto. | Forse un po' di gioia tornerà | ma non a Nottingham.'' ('''Cantagallo''')
*{{NDR|Urlando}} È l'[[una di notte]], e tutto va bene!!! ('''Tonto''')
*Tonto, come faccio a dormire con te che strilli tutto va bene tutto il tempo? ('''Sceriffo di Nottingham''')
*Poffarbacco Crucco, punta questa trappola da un'altra parte. ('''Sceriffo di Nottingham''')
*{{NDR|Rivolto a Biss, dopo aver fallito per la seconda volta, per uccidere Robin Hood}} Mamma!!! Fermo brutto vigliacco di un cobra!! Questo poltronaccio di un pitone! Aspidee!! Anguilla travestita da serpente!!! Fermati, Fermatiiii!!!! ('''Principe Giovanni''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Little John''': Sai una cosa, Robin? Mi è venuto un dubbio! Noi due siamo brava gente, o delinquenti? Sai, il fatto di derubare ai ricchi per sfamare i poveri non è...<br>'''Robin Hood''': "Derubare"!? Ma che brutta parola, noi non rubiamo! Noi ci facciamo... prestare qualcosa da chi può farne a meno.<br>'''Little John''': Prestare!? Però, ne abbiamo di debiti, eh?
*'''Lady Marian''': Sono certa che sa quanto io l'amo ancora. <br> '''Lady Cocca''': Certamente. E credetemi, mia cara, un giorno non lontano vostro zio Re Riccardo avrà un fuorilegge per nipote! <br> '''Lady Marian''': Oh Cocca... ma quando? Quando? <br> '''Lady Cocca''': Pazienza, mia cara, pazienza. E ricordate: la lontananza rafforza l'amore. <br> '''Lady Marian''': Oppure lo distrugge...
*'''Saetta''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Tobia''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Saetta''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare.<br/>'''Tobia''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare. {{NDR|[[Giuramenti dai film|giuramento]]}}
*'''Sir Biss''' {{NDR|dopo aver visto Robin Hood, che vestito da chiromante, ha rubato l'anello al Principe Giovanni}}: Ssssire! {{NDR|sibilandogli nell'orecchio}} Avete visssto che cosssa...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Oh, smettila di fischiarmi nelle orecchie!<br/>{{NDR|Little John, vestito anche lui da chiromante, bacia i vari anelli del Principe Giovanni, e quando Biss lo fissa sospettoso lui sorride mostrando le pietre preziose}}<br/>'''Sir Biss''': S-s-ssire...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Eh? {{NDR|afferrando Biss per il collo}} Biss! Hai sibilato il tuo ultimo sibilo! {{NDR|gli annoda il collo}}
*'''Little John''' {{NDR|[[Si traveste da Duca]]}} : Eh, il vecchio Rob è un ottimo attore, ma aspetta che veda la scena che reciterò al Principe Giovanni. Oh! Mio Signor. Mio stimato Sovrano Regale del Regno! Il Numero Uno in persona! Come siete bello!<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Ride compiaciuto]]}} : Eh, eh, eh, eh. Ha molto stile. Eh? Biss? Di savoir faire il a. N'est-ce pas? Biss? <br/> '''Little John''': Eh, eh, eh. Mi avete tolto le parole di bocca, PG.<br/> '''Principe Giovanni''': PG? Oh, oh, oh, mi piace davvero! Biss, fallo scrivere su tutte le mie valigie. Oh, oh, oh, oh. PG, sì!<br/> '''Sir Biss''': E voi chi siete mai ssssignore? <br/> '''Little John''': Sono Sir Reginald, Duca di Whisky e non tirarmi fuori la lingua, lombrico! E ora, Vostra Potenza, permettetemi di esprimermi la mia deferenza {{NDR|[[Sta per baciargli la mano]]}} .<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Sta ritirando la mano]]}}: No! No! No! Perdonatemi, ma ho perso più gioielli in questo modo che...prego, accomodatevi.<br/> '''Little John''': Grazie, PG. Non esiste posto migliore di questo. E' il banco reale. Oh, oh, oh. Un momento! Ma che succede? Oh. Scusa, marmocchio!<br/> '''Sir Biss''': Marmocchio! Voi,sssignore, avete preso il mio sssedile {{NDR|[[Il Principe Giovanni e Little John ridono a crepapelle]]}}.<br/> '''Principe Giovanni''': Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah! Ora vai in giro e tieni aperti i tuoi occhi da serpente per chi sai bene tu.<br/> '''Sir Biss''': Voi volete dire che sono congedato?<br/> '''Little Jonh''': Hai sentito Sua Onnipotenza? Dai, muoviti, rettile! Sparisci! Eclìssati! Lombrico!<br/> '''Sir Biss''': Che inssssolenza! Rettile! Marmocchio! Lombrico! Ma chi sssi crede di essssere quello stupido duca?
*'''Principe Giovanni''': Biss! Non ti trovo mai quando mi servi...<br/>'''Sir Biss''' {{NDR|cantando dentro la botte di birra dentro cui era stato rinchiuso precedentemente da Fra'Tuck}}: ''Arrivo, arrivo, evviva Noe' Gran Patriarca | salpato nell'arca...'' {{NDR|il Principe Giovanni toglie il tappo della botte, e Sir Biss ne esce ubriaco}} Ah, siete qua vecchio mio! P.G., non ci crederete, ma in realtà la cicogna è Robin Hood!<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|lentamente, trattenendo la rabbia}}: Robin... Hood... {{NDR|Sir Biss annuisce ridacchiando, ma il Principe Giovanni si infuria, e lo afferra scuotendolo}} Aaahh! {{NDR|lega Sir Biss ad un palo con una serie di complicatissimi nodi}} E adesso sciogliti, se ti riesce!
*'''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando a Robin Hood}}: I traditori della corona devono morire!!! <br /> '''Robin Hood''': Di quale corona?! Quella corona appartiene a Re Riccardo! Evviva Re Riccardo! <br /> {{NDR|Il Principe Giovanni lo guarda sorpreso}} <br /> '''Folla''' {{NDR|in coro}}: Evviva Re Riccardo! <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando e saltando sul trono in preda alla rabbia}}: Basta! Io sono il re! Io, io sono il Reeeeee! {{NDR|rivolto alle sue guardie}} Ed ora tagliategli la testa!!!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Salve, frate. Be', sembra proprio che sia arrivato al momento giusto eh?<br>'''Sagrestano''': Che cosa vuole qui quel pancione prepotente?<br>'''Ma' Topo''': Papà, ssh.<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Mmmh. Bene che cosa abbiamo qui?<br>'''Fra' Tuck''': No, un momento, sceriffo! Qu-qu-quella è un'elemosina per i poveri!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Ne sono convinto. Per questo la prendo per il povero Principe Giovanni. Eheheh. Tutto va, anche se poco.<br>'''Ma' Topo''': Oh. Rimettetelo subito là!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': E sua Maestà vi benedirà con tutto il suo cuore, sorellina.<br>'''Fra' Tuck''': Brutta canaglia di un ladro!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Via, calmati frate. Io faccio solo il mio dovere.<br>'''Fra' Tuck''': Prelevando le tasse per quel'arrogante, avido, spietato, malvagio principe Giovanni?<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Senti, frate: a te piace predicare! Finirai a predicare col collo dentro il cappio del boia!<br>'''Fra' Tuck''' {{NDR|urlando}}: Fuori dalla mia chiesa! Fuori! Fuori! Fuori! Fuori!<br>'''Ma' Topo''': Oh, santo cielo!<br>'''Fra' Tuck''': Tu vuoi le tasse, eh? E va bene te le do io le tasse!<br>'''Sagrestano''': Dagliele sode! Dagliele!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Sei in arresto per alto tradimento della corona!<br>'''Ma' Topo''': Oh no!<br>'''Sagrestano''': Su, non piangere mamma.
*'''Sir Biss''': Sire, le tasse affluiscono copiose, la prigione è piena... e, oh, ho una buona notizia, Sire. Fra Tuck è in galera. <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando}}: Fra' Tuck?!? È Robin Hood che voglio, pezzo di idiota!!! Darei tutto il mio oro solo per mettere le mani su quel... hai, hai detto Fra Tuck? <br /> '''Sir Biss''': L'ho detto? S-sì, l'ho detto. <br /> '''Principe Giovanni''': Ah, ho un'idea, Biss! Userò quel Fratacchione come esca per attirare Robin Hood. <br /> '''Sir Biss''': Un'altra trappola? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, sì, stupido serpente. Fra' Tuck sarà condotto nel patibolo sulla piazza del villaggio. <br /> '''Sir Biss''': Ma Sire, impiccare Fra' Tuck? Un uomo di chiesa? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, mio scrupoloso rettile. E quando il nostro astuto eroe si precipiterà a salvare il corpulento monaco, {{NDR|sghignazza malignamente}} i miei uomini lo acciufferanno! Hahahah!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Ahhhh, bene Crucco, è tutto pronto e sistemato a dovere. <br /> '''Crucco''': Sì, è una delle più belle forche che abbiate mai preparato, Sceriffo. <br /> '''Tonto''': Sceriffo, non credete che sia il caso di dare un provatina a quella botola? {{NDR|lo Sceriffo cade nella botola}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Poffarbacco, ora capisco perché tua mamma ti ha chiamato Tonto. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Carità, la carità per i poveri. Sentono le mie vecchie orecchie la melodica voce dello Sceriffo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eheheh, proprio così, vecchio. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Che sta succedendo qui? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Ci prepariamo a impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': No, impiccare... ehm... impiccare Fra' Tuck? <br /> '''Tonto''': Eccome, all'alba. E forse ci sarà una doppia impiccagione. <br /> '''Crucco''': Shh, chiudi il becco, allocco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Una doppia impiccagione, eh? E chi può essere l'altro che andrà sulla forca? <br /> '''Crucco''': Ehi, vecchio, stai diventando un po' troppo curioso! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ah, io dicevo così per dire. Ehm ehm, non potrebbero succedere dei guai se arrivasse Robin Hood? <br /> '''Tonto''': Ah, questa sì che è bella, Sceriffo. Ha indovinato! <br /> '''Crucco''': Tonto, cuciti il becco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ahh, non c'è da preoccuparsi. Lo Sceriffo è troppo abile, troppo intelligente e troppo furbo per gente come lui, dico io. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''' {{NDR|sentendosi sempre più lusingato}}: Eheheh, hai sentito, Tonto? Per esser cieco sa riconoscere un uomo di valore quando lo "vede", dico io.<br /> '''Crucco''': Ho ancora l'impressione che questo vecchio vagabondo ficcanaso sappia un po' troppo!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Naaah! Piantala, Crucco! Non è che un innocuo vecchio mendicante cieco.<br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': La Carità, la carità per i poveri {{NDR|dopo essersi nascosto, si toglie il travestimento}} .<br /> '''Little John''': Rob, non possiamo lasciare impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Robin Hood''': L'unica sua salvezza è farlo evadere questa notte.<br /> '''Little John''': Farlo evadere? Non c'è modo di poter entrare là dentro!<br /> '''Robin Hood''': Ma dobbiamo farlo, o Fra' Tuck all'alba morrà!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Aspetta un momento. Hai messo la sicura alla "Vecchia Betsy"? {{NDR|cioè una balestra}} <br /> '''Crucco''': {{NDR|dietro lo Sceriffo con la balestra in mano}} Come no, Sceriffo. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Proprio questo mi fa paura. Va' avanti tu. {{NDR|Crucco si fa avanti}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Coraggio voi la dentro, venite fuori con le mani in alto. <br /> '''Crucco''': Sì le mani verso il cielo. <br /> '''Robin Hood''': {{NDR|si traveste da Tonto}} Guarda questa mia esibizione, amico. <br /> '''Little John''': Sii prudente, Rob. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Iih. Santo Cielo, Crucco! Metti giù quella balestra. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eh! Cribbio, Crucco! E' solo Tonto! E poffarbacco! Torna a fare la tua ronda, di corsa! Fila!<br /> '''Crucco''': Ci torno! Ci torno!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Quel Crucco farebbe innervosire chiunque! Non succederà niente! Quel frattacchione penzolerà dalla forca appena spunta l'alba. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Ehm. Sceriffo, perché non vi mettete seduto qui, comodo comodo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Grazie, Tonto.<br /> '''Tonto/Robin Hood''': E ora chiudete i vostri occhioni sonnacchiosi e contate le pecore. E ora perché non vi allentate la cinta? {{NDR|gli canta la ninna nanna mentre gli ruba le chiavi}} Dormi, bambino. Dormi, tesor. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Tonto, sei proprio un tesoro. <br /> '''Crucco''': {{NDR|dopo aver sentito chiudere la porta da Little John, usa la balestra}} Un momento! Un'evasione! Un'evasione! L'ho sentito, Sceriffo. La porta, la porta!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Senti! Per l'ultima volta, basta coi falsi allarmi! {{NDR|gli dà un calcio}}<br /> '''Robin Hood''': {{NDR|a Little John}} Ora, tu libera Fra'Tuck e gli altri. Io faccio una visita al tesoro reale.
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
'''Cantagallo''': Bene gente! Ora sapete come sono andate a finire veramente le cose! <br /> '''Coro''': ''Resterà l'amor! Urca urca tirulero oggi splende il sol! Urca urca tirulero oggi splende il soool!''
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Disney}}
[[Categoria:Classici Disney]]
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2022-08-12T10:59:07Z
151.15.6.112
/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= Robin Hood
|immagine=
|didascalia = Little John
|genere= animazione
|regista= [[Wolfgang Reitherman]]
|soggetto=
|sceneggiatore= [[Larry Clemmons]], [[Ken Anderson (sceneggiatore)|Ken Anderson]]
|doppiatorioriginali=
*[[Brian Bedford]]: Robin Hood
*[[Phil Harris]]: Little John
*Sir [[Peter Ustinov]]: Principe Giovanni
*[[Terry Thomas]]: Sir Biss
*[[Monica Evans]]: Lady Marian
*[[Andy Devine]]: Fra Tuck
*[[Roger Miller]]: Cantagallo
*[[Carole Shelley]]: Lady Cocca
*[[Pat Buttram]]: Sceriffo di Nottingham
*[[James Patrick O'Malley]]: Otto
*[[John Fiedler]]: Sagrestano
*[[Beulah Bondi]]: Ma' Topo
*[[Dana Laurita]]: Coniglietta
*[[Barbara Luddy]]: Mamma Coniglia
*[[Ken Curtis]]: Codicillo
*[[George Lindsey]]: Saetta
*[[Richie Sanders]]: Tobia
*[[Ken Curtis]]: Tonto
|doppiatoriitaliani=
*[[Pino Colizzi]]: Robin Hood
*[[Pino Locchi]] (voce), [[Tony De Falco]] (canto): Little John
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: Principe Giovanni
*[[Sergio Tedesco]]: Sir Biss
*[[Micaela Esdra]] (voce), [[Gianna Spagnuolo]] (canto): Lady Marian
*[[Manlio De Angelis]]: Fra Tuck
*[[Gianni Marzocchi]]: Cantagallo
*[[Lydia Simoneschi]]: Lady Cocca
*[[Carlo Romano]]: Sceriffo di Nottingham
*[[Arturo Dominici]]: Otto
*[[Marcello Tusco]]: Sagrestano
*[[Miranda Bonansea]]: Ma' Topo
*[[Emanuela Rossi]]: Coniglietta
*[[Franca Dominici]]: Mamma Coniglia
*[[Fabrizio Vidale]]: Codicillo
*[[Fabio Boccanera]]: Saetta
*[[Marco Bresciani]]: Tobia
*[[Sergio Fiorentini]]: Crucco
*[[Gianfranco Bellini]]: Tonto
*[[Giorgio Piazza]]: Voce narrante
*[[Glauco Onorato]]: Capitan Coccodrillo
}}
'''''Robin Hood''''', film d'animazione statunitense del 1973.
==[[Incipit]]==
{{Incipit film}}
'''Voce narrante''': Tanto tempo fa, il buon re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone partì per una crociata in terra santa. Durante la sua assenza, il Principe Giovanni, suo avido e sleale fratello usurpò la corona. Robin Hood era l'unica speranza del popolo. Egli derubava i ricchi per sfamare i poveri e il popolo lo adorava.<br/>'''Cantagallo''': Ci sono un'infinità di leggende e di racconti fantastici su Robin Hood e tutti diversi. Be', noi del Regno Animale abbiamo la nostra versione ed eccovi la storia di quel che accadde nella Foresta di Sherwood...
==Frasi==
{{cronologico}}
*''Robin Hood e Little John van per la foresta, | ed ognun con l'altro ride e scherza come vuol; | Son felici del successo, delle loro gesta. | Urca urca! Tirulero! Oggi splende il sol. | Non pensavano ad i rischi che correvan nel gettarsi in acqua per trovare ristor | e che un subdolo Sceriffo e i suoi stupidi scagnozzi eran lì decisi a farli fuor.'' ('''Cantagallo''')
*Urca urca! Tirulero! ('''Robin Hood e Little John''')
*Mamma! ('''Principe Giovanni''')
*Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? ('''Principe Giovanni''')
*{{NDR|Dopo che il Principe Giovanni gli ha rotto furiosamente uno specchio in testa}} Gasp! Sette anni di guai! E avete rotto lo ssspecchio di vostra madre! ('''Sir Biss''')
*Mamma! E anche sporco di fango! ('''Principe Giovanni''')
*Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato, per noi! ('''Sceriffo di Nottingham''')
*Tenete, e fatevi coraggio, un giorno tornerà la felicità a Nottingham. ('''Robin Hood''')
*''Mi ricordo quando eri tu | un ragazzo e nulla più; | siam cresciuti noi, ma tanto ancor | è cresciuto il nostro [[Amore|amor]]. | Prima il tempo non passava mai, | ora vola, ma sai, | svanirà la [[vita]] ma | resterà l'amor. | Finirà tutto ma per noi due l'amor vivrà.'' ('''Lady Marian''')
*{{NDR|Riferito a Lady Cocca}} Prendete la grassona!!! ('''Principe Giovanni''')
*''Di [[Giovanni d'Inghilterra|Giovanni Re]] tra un millennio e più ancor si parlerà | non certo per le sue virtù, né per la sua [[bontà]]. | Lontano è Re Riccardo contro i Turchi a guerreggiar | e quel buono a nulla fa tutti quanti tribolar. | Fenomeno d'incapacità, nei [[libri]] di Storia lui sarà il Re più fasullo d'[[Inghilterra]]. | Sul trono sta seduto là, lui gioca a fare il Re, | neanche sa di far pietà, ridicolo com'è, | fa le bizze come un matto se non ha quel che vuol lui | poi diventa mammone | e si succhia il ditone (sì, ce l'han tutti con lui). | Ma quando Riccardo tornerà il comodo suo più non farà. | Va' via Re Fasullo d'Inghilterra!| Giovanni, Re fasullo d'Inghilterra.| Quell'avido cupido, pavido stupido. Zotico lepido, storico trepido. Ladro rapace, Re incapace. Il Re fasullo d'Inghilterra. Yeah!'' ('''Little John''')
*{{NDR|Rivolto allo sceriffo di Nottingham}} La stanno cantando, eh? Be' canteranno su un'altra musica! Raddoppia le tasse! Triplica le tasse! Spremi fino all'ultima goccia questi insolenti "bifolchi canori"! ('''Principe Giovanni''')
*Tasse, tasse, tasse. A forza di tasse, {{NDR|Principe Giovanni}} spremette il cuore e l'anima del povero popolo di Nottingham. Chi non poteva pagare le tasse, finiva in galera. Eh, sì. Ci sono anch'io. Nottingham era proprio nei guai. ('''Cantagallo''')
*''Ogni città | qualche guaio ha | ma qua e là c'è serenità | ma non a [[Nottingham]]. | Com'è triste subir | questa tirannia | e non poter volare via | dopo tanto pianto, | dopo aver sofferto tanto. | Forse un po' di gioia tornerà | ma non a Nottingham.'' ('''Cantagallo''')
*{{NDR|Urlando}} È l'[[una di notte]], e tutto va bene!!! ('''Tonto''')
*Tonto, come faccio a dormire con te che strilli tutto va bene tutto il tempo? ('''Sceriffo di Nottingham''')
*Poffarbacco Crucco, punta questa trappola da un'altra parte. ('''Sceriffo di Nottingham''')
*{{NDR|Rivolto a Biss, dopo aver fallito per la seconda volta, per uccidere Robin Hood}} Mamma!!! Fermo brutto vigliacco di un cobra!! Questo poltronaccio di un pitone! Aspidee!! Anguilla travestita da serpente!!! Fermati, Fermatiiii!!!! ('''Principe Giovanni''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Little John''': Sai una cosa, Robin? Mi è venuto un dubbio! Noi due siamo brava gente, o delinquenti? Sai, il fatto di derubare ai ricchi per sfamare i poveri non è...<br>'''Robin Hood''': "Derubare"!? Ma che brutta parola, noi non rubiamo! Noi ci facciamo... prestare qualcosa da chi può farne a meno.<br>'''Little John''': Prestare!? Però, ne abbiamo di debiti, eh?
*'''Lady Marian''': Sono certa che sa quanto io l'amo ancora. <br> '''Lady Cocca''': Certamente. E credetemi, mia cara, un giorno non lontano vostro zio Re Riccardo avrà un fuorilegge per nipote! <br> '''Lady Marian''': Oh Cocca... ma quando? Quando? <br> '''Lady Cocca''': Pazienza, mia cara, pazienza. E ricordate: la lontananza rafforza l'amore. <br> '''Lady Marian''': Oppure lo distrugge...
*'''Saetta''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Tobia''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Saetta''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare.<br/>'''Tobia''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare. {{NDR|[[Giuramenti dai film|giuramento]]}}
*'''Sir Biss''' {{NDR|dopo aver visto Robin Hood, che vestito da chiromante, ha rubato l'anello al Principe Giovanni}}: Ssssire! {{NDR|sibilandogli nell'orecchio}} Avete visssto che cosssa...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Oh, smettila di fischiarmi nelle orecchie!<br/>{{NDR|Little John, vestito anche lui da chiromante, bacia i vari anelli del Principe Giovanni, e quando Biss lo fissa sospettoso lui sorride mostrando le pietre preziose}}<br/>'''Sir Biss''': S-s-ssire...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Eh? {{NDR|afferrando Biss per il collo}} Biss! Hai sibilato il tuo ultimo sibilo! {{NDR|gli annoda il collo}}
*'''Little John''' {{NDR|[[Si traveste da Duca]]}} : Eh, il vecchio Rob è un ottimo attore, ma aspetta che veda la scena che reciterò al Principe Giovanni. Oh! Mio Signor. Mio stimato Sovrano Regale del Regno! Il Numero Uno in persona! Come siete bello!<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Ride compiaciuto]]}} : Eh, eh, eh, eh. Ha molto stile. Eh? Biss? Di savoir faire il a. N'est-ce pas? Biss? <br/> '''Little John''': Eh, eh, eh. Mi avete tolto le parole di bocca, PG.<br/> '''Principe Giovanni''': PG? Oh, oh, oh, mi piace davvero! Biss, fallo scrivere su tutte le mie valigie. Oh, oh, oh, oh. PG, sì!<br/> '''Sir Biss''': E voi chi siete mai ssssignore? <br/> '''Little John''': Sono Sir Reginald, Duca di Whisky e non tirarmi fuori la lingua, lombrico! E ora, Vostra Potenza, permettetemi di esprimermi la mia deferenza {{NDR|[[Sta per baciargli la mano]]}} .<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Sta ritirando la mano]]}}: No! No! No! Perdonatemi, ma ho perso più gioielli in questo modo che...prego, accomodatevi.<br/> '''Little John''': Grazie, PG. Non esiste posto migliore di questo. E' il banco reale. Oh, oh, oh. Un momento! Ma che succede? Oh. Scusa, marmocchio!<br/> '''Sir Biss''': Marmocchio! Voi,sssignore, avete preso il mio sssedile {{NDR|[[Il Principe Giovanni e Little John ridono a crepapelle]]}}.<br/> '''Principe Giovanni''': Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah! Ora vai in giro e tieni aperti i tuoi occhi da serpente per chi sai bene tu.<br/> '''Sir Biss''': Voi volete dire che sono congedato?<br/> '''Little Jonh''': Hai sentito Sua Onnipotenza? Dai, muoviti, rettile! Sparisci! Eclìssati! Lombrico!<br/> '''Sir Biss''': Che inssssolenza! Rettile! Marmocchio! Lombrico! Ma chi sssi crede di essssere quello stupido duca?
*'''Principe Giovanni''': Biss! Non ti trovo mai quando mi servi...<br/>'''Sir Biss''' {{NDR|cantando dentro la botte di birra dentro cui era stato rinchiuso precedentemente da Fra'Tuck}}: ''Arrivo, arrivo, evviva Noe' Gran Patriarca | salpato nell'arca...'' {{NDR|il Principe Giovanni toglie il tappo della botte, e Sir Biss ne esce ubriaco}} Ah, siete qua vecchio mio! P.G., non ci crederete, ma in realtà la cicogna è Robin Hood!<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|lentamente, trattenendo la rabbia}}: Robin... Hood... {{NDR|Sir Biss annuisce ridacchiando, ma il Principe Giovanni si infuria, e lo afferra scuotendolo}} Aaahh! {{NDR|lega Sir Biss ad un palo con una serie di complicatissimi nodi}} E adesso sciogliti, se ti riesce!
*'''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando a Robin Hood}}: I traditori della corona devono morire!!! <br /> '''Robin Hood''': Di quale corona?! Quella corona appartiene a Re Riccardo! Evviva Re Riccardo! <br /> {{NDR|Il Principe Giovanni lo guarda sorpreso}} <br /> '''Folla''' {{NDR|in coro}}: Evviva Re Riccardo! <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando e saltando sul trono in preda alla rabbia}}: Basta! Io sono il re! Io, io sono il Reeeeee! {{NDR|rivolto alle sue guardie}} Ed ora tagliategli la testa!!!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Salve, frate. Be', sembra proprio che sia arrivato al momento giusto eh?<br>'''Sagrestano''': Che cosa vuole qui quel pancione prepotente?<br>'''Ma' Topo''': Papà, ssh.<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Mmmh. Bene che cosa abbiamo qui?<br>'''Fra' Tuck''': No, un momento, sceriffo! Qu-qu-quella è un'elemosina per i poveri!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Ne sono convinto. Per questo la prendo per il povero Principe Giovanni. Eheheh. Tutto va, anche se poco.<br>'''Ma' Topo''': Oh. Rimettetelo subito là!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': E sua Maestà vi benedirà con tutto il suo cuore, sorellina.<br>'''Fra' Tuck''': Brutta canaglia di un ladro!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Via, calmati frate. Io faccio solo il mio dovere.<br>'''Fra' Tuck''': Prelevando le tasse per quel'arrogante, avido, spietato, malvagio principe Giovanni?<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Senti, frate: a te piace predicare! Finirai a predicare col collo dentro il cappio del boia!<br>'''Fra' Tuck''' {{NDR|urlando}}: Fuori dalla mia chiesa! Fuori! Fuori! Fuori! Fuori!<br>'''Ma' Topo''': Oh, santo cielo!<br>'''Fra' Tuck''': Tu vuoi le tasse, eh? E va bene te le do io le tasse!<br>'''Sagrestano''': Dagliele sode! Dagliele!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Sei in arresto per alto tradimento della corona!<br>'''Ma' Topo''': Oh no!<br>'''Sagrestano''': Su, non piangere mamma.
*'''Sir Biss''': Sire, le tasse affluiscono copiose, la prigione è piena... e, oh, ho una buona notizia, Sire. Fra Tuck è in galera. <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando}}: Fra' Tuck?!? È Robin Hood che voglio, pezzo di idiota!!! Darei tutto il mio oro solo per mettere le mani su quel... hai, hai detto Fra Tuck? <br /> '''Sir Biss''': L'ho detto? S-sì, l'ho detto. <br /> '''Principe Giovanni''': Ah, ho un'idea, Biss! Userò quel Fratacchione come esca per attirare Robin Hood. <br /> '''Sir Biss''': Un'altra trappola? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, sì, stupido serpente. Fra' Tuck sarà condotto nel patibolo sulla piazza del villaggio. <br /> '''Sir Biss''': Ma Sire, impiccare Fra' Tuck? Un uomo di chiesa? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, mio scrupoloso rettile. E quando il nostro astuto eroe si precipiterà a salvare il corpulento monaco, {{NDR|sghignazza malignamente}} i miei uomini lo acciufferanno! Hahahah!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Ahhhh, bene Crucco, è tutto pronto e sistemato a dovere. <br /> '''Crucco''': Sì, è una delle più belle forche che abbiate mai preparato, Sceriffo. <br /> '''Tonto''': Sceriffo, non credete che sia il caso di dare un provatina a quella botola? {{NDR|lo Sceriffo cade nella botola}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Poffarbacco, ora capisco perché tua mamma ti ha chiamato Tonto. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Carità, la carità per i poveri. Sentono le mie vecchie orecchie la melodica voce dello Sceriffo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eheheh, proprio così, vecchio. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Che sta succedendo qui? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Ci prepariamo a impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': No, impiccare... ehm... impiccare Fra' Tuck? <br /> '''Tonto''': Eccome, all'alba. E forse ci sarà una doppia impiccagione. <br /> '''Crucco''': Shh, chiudi il becco, allocco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Una doppia impiccagione, eh? E chi può essere l'altro che andrà sulla forca? <br /> '''Crucco''': Ehi, vecchio, stai diventando un po' troppo curioso! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ah, io dicevo così per dire. Ehm ehm, non potrebbero succedere dei guai se arrivasse Robin Hood? <br /> '''Tonto''': Ah, questa sì che è bella, Sceriffo. Ha indovinato! <br /> '''Crucco''': Tonto, cuciti il becco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ahh, non c'è da preoccuparsi. Lo Sceriffo è troppo abile, troppo intelligente e troppo furbo per gente come lui, dico io. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''' {{NDR|sentendosi sempre più lusingato}}: Eheheh, hai sentito, Tonto? Per esser cieco sa riconoscere un uomo di valore quando lo "vede", dico io.<br /> '''Crucco''': Ho ancora l'impressione che questo vecchio vagabondo ficcanaso sappia un po' troppo!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Naaah! Piantala, Crucco! Non è che un innocuo vecchio mendicante cieco.<br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': La Carità, la carità per i poveri {{NDR|dopo essersi nascosto, si toglie il travestimento}} .<br /> '''Little John''': Rob, non possiamo lasciare impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Robin Hood''': L'unica sua salvezza è farlo evadere questa notte.<br /> '''Little John''': Farlo evadere? Non c'è modo di poter entrare là dentro!<br /> '''Robin Hood''': Ma dobbiamo farlo, o Fra' Tuck all'alba morrà!
*'''Sceriffo di Nottingham''': Aspetta un momento. Hai messo la sicura alla "Vecchia Betsy"? {{NDR|cioè una balestra}} <br /> '''Crucco''': {{NDR|dietro lo Sceriffo con la balestra in mano}} Come no, Sceriffo. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Proprio questo mi fa paura. Va' avanti tu. {{NDR|Crucco si fa avanti}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Coraggio voi la dentro, venite fuori con le mani in alto. <br /> '''Crucco''': Sì le mani verso il cielo. <br /> '''Robin Hood''': {{NDR|si traveste da Tonto}} Guarda questa mia esibizione, amico. <br /> '''Little John''': Sii prudente, Rob. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Iih. Santo Cielo, Crucco! Metti giù quella balestra. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eh! Cribbio, Crucco! E' solo Tonto! E poffarbacco! Torna a fare la tua ronda, di corsa! Fila!<br /> '''Crucco''': Ci torno! Ci torno!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Quel Crucco farebbe innervosire chiunque! Non succederà niente! Quel frattacchione penzolerà dalla forca appena spunta l'alba. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Ehm. Sceriffo, perché non vi mettete seduto qui, comodo comodo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Grazie, Tonto.<br /> '''Tonto/Robin Hood''': E ora chiudete i vostri occhioni sonnacchiosi e contate le pecore. E ora perché non vi allentate la cinta? {{NDR|gli canta la ninna nanna mentre gli ruba le chiavi}} Dormi, bambino. Dormi, tesor. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Tonto, sei proprio un tesoro. <br /> '''Crucco''': {{NDR|dopo aver sentito chiudere la porta da Little John, usa la balestra}} Un momento! Un'evasione! Un'evasione! L'ho sentito, Sceriffo. La porta, la porta!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Senti! Per l'ultima volta, basta coi falsi allarmi! {{NDR|gli dà un calcio}}<br /> '''Robin Hood''': {{NDR|a Little John}} Ora, tu libera Fra'Tuck e gli altri. Io faccio una visita al tesoro reale.
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
'''Cantagallo''': Bene gente! Ora sapete come sono andate a finire veramente le cose! <br /> '''Coro''': ''Resterà l'amor! Urca urca tirulero oggi splende il sol! Urca urca tirulero oggi splende il soool!''
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Disney}}
[[Categoria:Classici Disney]]
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Richard Bach
0
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1222190
1209499
2022-08-11T13:42:57Z
Bradipo Lento
20707
/* Alla ricerca dell'ispirazione */ +wl
wikitext
text/x-wiki
[[File:JohnathanLivingstonSegull.jpg|thumb|Elaborazione fotografica ispirata a ''Il gabbiano Jonathan Livingston'']]
'''Richard David Bach''' (1936 – vivente), scrittore statunitense.
{{indicedx}}
==Citazioni di Richard Bach==
*Gli [[angelo|angeli]] hanno sempre detto queste cose: non preoccuparti, non temere, tutto andrà bene.<ref name=dono>Da ''Un dono d'ali''.</ref>
*''Può forse | una distanza materiale separarci | davvero dagli [[amicizia|amici]]? Se tu desideri essere | da Rae, non ci sei forse già?''<ref>Da ''Nessun luogo è lontano''.</ref>
*Un [[libro]] non è mai finito. È sempre lì, in attesa che qualcuno lo migliori ancora dopo una [[rilettura|nuova lettura]].<ref>Da ''Prefazione alla seconda edizione'' (1972) in ''Straniero alla terra'', p. 8.</ref>
*Uno [[scrittore]] professionista è un dilettante che non ha mai smesso di scrivere.<ref name=dono/>
===Attribuite===
*Se [[amore|ami]] qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo, altrimenti non lo è mai stato.
:''If you love someone, set them free. If they come back they're yours; if they don’t they never were.''
::Nessuna prova che Bach abbia creato o usato tale frase.<ref>Garson O'Toole, ''Hemingway Didn't Say That. The Truth Behind Familiar Quotations'', Little A, New York, 2017.</ref>
==''Biplano''==
===[[Incipit]]===
Come la sera della "prima" di una nuova vita, solo che è giorno, e al posto del sipario di velluto che si apre maestoso ci sono le porte di lamiera ondulata dell'hangar, che stridono nelle guide di cemento, più ingrippate che maestose. Dentro l'hangar, ancora sommerso nell'oscurità, con due grandi pozze di buio che ristagnano sotto le ali, e che evaporano man mano che si spalancano le grandi porte, c'è la nuova vita. Un biplano da museo.
===Citazioni===
*Mi chiedo se gli aeroplani non ci considerino come noi consideriamo i cani o i gatti: per ogni anno che loro invecchiano, noi invecchiamo di quindici o venti anni.
*Come l'astronomia senza un telescopio può essere priva d'interesse, così lo è il cielo senza un aeroplano.
*Con un aeroplano, si può imparare a conoscere il cielo come un vecchio amico, e a sorridere quando lo si vede.
*Un [[aviatore|pilota]] non può parlare delle meraviglie del cielo nemmeno all'essere più amato.
*[...] i piloti vedono talvolta oltre la cortina, oltre il velo di velluto impalpabile e scoprono la verità che c'è oltre l'uomo, la forza che c'è oltre l'universo.
*Sarebbe una bella cosa. Passare il tempo a fare sogni ad occhi aperti di giorno e svegliarsi per ritrovarsi circondati dalla notte.
*Perché il cielo è l'unico mondo, letteralmente l'unico mondo che ci sia per un aeroplano e per l'uomo che lo conduce.
*Ma ogni volta, ogni singola volta, l'avviamento del motore segna l'inizio del [[Trasporto aereo|viaggio]]. Se volete farvi un'idea dell'avventura del volo, aspettate il momento in cui i motori cominciano a girare. In qualunque pagina della storia dell'aviazione, per qualsiasi tipo di aeroplano, in quell'istante c'è un frammento o un grosso blocco di avventura, di epopea e di fascino. Il pilota, nell'abitacolo, prepara se stesso e il suo aeroplano. In tutte le lingue, con un centinaio di termini diversi, viene il momento in cui una parola o un segnale hanno un unico significato: Vai. «Libero!»
*[...] mentre assumiamo un assetto orizzontale e rettilineo, per condividere la gioia di altre macchine e di altri uomini che sono felici solo quando volano.
*Vento e nuvola e cielo; comuni denominatori della perfezione, eterni. Puoi cambiare la [[cielo e terra|terra]]. Estirpare l'erba, spianare le colline, versare su tutto questo una città. Ma puoi estirpare il vento? Seppellire una nuvola nel cemento? Deformare il cielo per adattarlo all'immagine che l'uomo se ne fa? Mai.
*Ma non c'è bisogno di essere tanto sarcastici, perché quando dico che è scomparsa la perizia di un tempo non dico la verità. La perizia di un tempo e i vecchi tempi sono sempre lì per coloro che vogliono cercarli.
*Se io non compissi il dovere elementare di curarlo quando le sue ruote sono sul terreno, non avrei mai il diritto di chiedergli un favore speciale, una volta ogni tanto, quando è in volo, Il favore, forse, di andare avanti anche se la pioggia si abbatte come un solido muro sul suo motore, o di resistere con i suoi tiranti e i suoi montanti ai vortici improvvisi e furiosi dei venti di montagna. E magari anche l'estremo favore di sfracellarsi sulle rocce di un deserto durante un atterraggio di fortuna, lasciando però che il suo pilota ne esca incolume.
*Ricordo il consiglio che mi diede una volta un comandante di aviolinee. Mai dare ascolto alle previsioni dei [[Meteorologia|meteorologi]]. Il tempo che c'è là è quello nel quale tu devi volare, e non saprai com'è fino a che non ti ci troverai dentro.
*Non ho fretta, perché quelli che volano con un vecchio lento biplano non possono permettersi di avere fretta.
*Questo è volare. La capacità di slanciarsi felici attraverso il cielo, di vedere il mondo che ci è familiare da tutti i punti di vista, o non vederlo affatto, di girare la testa e di passare un'ora in quell'altro mondo dove le colline, le pianure, le falesie, i laghi e le praterie sono fatti solo di nubi.
*Ma quanto più lentamente voliamo, tanto più possiamo vedere la [[terra]] e apprezzarla.
*Un aeroplano, specie un vecchio aeroplano, non può avere fretta.
*{{NDR|In riferimento al sud degli Stati Uniti}} Ma dal cielo non si può vedere l'odio che lo dilania, e il Sud appare come una terra dolce e bella.
*Bei posti. E anche bei momenti. Non momenti che " sono stati " belli, ma che sono belli.
*Non è la circostanza che conta, ma la [[lezione]] appresa. Non il simbolo, ma il suo significato. Non ciò che è al di fuori, ma ciò che accade dentro.
*La parola «[[aeroporto]]» serve spesso per definire un prato, accanto al quale un contadino tiene una pompa di benzina mimetizzata. In alcune parti del paese è un gioco diffuso, un'occasione per gareggiare: la Caccia all'Aeroporto.
*Tutta la mia vita è modellata sugli esempi degli altri. Esempi da imitare, esempi da non seguire.
*Imparo che dentro ognuno di noi dorme un essere che si risveglia solo nei momenti delle decisioni istantanee e delle azioni rapide.
*{{NDR|Con riferimento a Dallas}} Questa è la città dove fu ucciso il presidente. Sono contento di non doverci atterrare.
*Inoltre, ogni miglio percorso è un miglio di meno da percorrere.
*In un vecchio aeroplano il decollo e l'atterraggio rappresentano momenti un po' critici, ma il volo in se stesso è il modo di viaggiare più semplice, più controllabile da... da sempre.
*[...] appare subito chiaro al pilota, dopo poche ore di volo, che le organizzazioni aeronautiche si prendono troppo sul serio.
*Ma quando sei incalzato dalla furia degli elementi che imperversa nel cielo, hai bisogno di tutte le armi di cui puoi disporre.
*{{NDR|Con riferimento alle correnti termiche ascensionali}} Perciò l'uomo che guida un aeroplano, per essere il migliore dei piloti, deve credere nell'invisibile.
*Ma se il pilota vola abbastanza a lungo e abbastanza lontano, viene il giorno in cui la differenza fra il credere e il non credere coincide con la differenza che passa fra il risolvere e il non risolvere un problema.
*Non sono mai riuscito a scoprire dove vivano gli abitanti dei villaggi francesi, e ho lasciato l'Europa perplesso, come tutti gli altri piloti della mia squadriglia, continuando a chiedermi a chi servissero i villaggi e le case.
*Come molti piloti, preferirei volare a diciassettemila metri con un aeroplano piuttosto che affacciarmi dal secondo piano di una casa.
*L'amante dell'avventura che stava sonnecchiando si sveglia e dice: «Forse una battaglia? Che cosa ci aspetta? Che vedi laggiù? C'è speranza di ingaggiare una grande battaglia?»
*Non è l'atterraggio di fortuna che preoccupa il pilota, ma l'incertezza del momento in cui avverrà.
*Ignoro se gli automobilisti sappiano quanto sono importanti per gli aviatori. Sono fonte di gioia quando i venti di coda permettono all'aeroplano di superarli agevolmente. Fonte di gioia anche quando il traffico è intenso sulla strada e il pilota può sorpassare dieci macchine al secondo. Sono una presenza rassicurante nelle terre desolate, dove la loro apparizione rappresenta un segno di vita. E sono l'ultima risorsa quando, scomparsa la gioia, è necessario atterrare su un'autostrada e chiedere aiuto.
*Urrah! Sento di nuovo sotto i piedi la terra, solida e morbida. E c'è una pompa di benzina! E un distributore della Coca-Cola! Fabens, Texas, non ti dimenticherò mai.
*E poi venitemi a parlare di cielo sovraffollato. Ma forse i primi trecento metri non contano come cielo.
*Potrei atterrare su quella pista nel senso della larghezza e mi avanzerebbe ancora spazio, ma a volte i pesanti aerei che partono dalla base devono sfruttare tutta la lunghezza della pista per poter decollare. Che razza di modo di volare.
*La premura che mi spinge ad anteporre la California alle lezioni da imparare ha incrinato la fiducia che esisteva fra noi, e il biplano ha smesso di insegnarmi, o anche solo di consigliarmi, da prima che ci sorprendesse il temporale.
*La prudenza e io non siamo andati troppo spesso a braccetto in questi ultimi giorni, ma dopo tutto qualche volta bisognerebbe anche seguirne i consigli.
*L'unico motivo per cui non fuggo, gridando, è solo una questione di prospettiva: la capacità di sentirmi tanto grande da poter considerare quell'acqua come una cosa trascurabile e non pericolosa. E mentre la guardo, mi chiedo. può essere lo stesso con tutte le cose che incutono terrore?
*Aeroplano, puoi farcela ancora? Ti sto chiedendo molto oggi, e non ho nemmeno controllato i tuoi longheroni e tutto il resto. Posso farcela, se puoi farcela tu, pilota. Le parole mi rintronano nel cervello come se fosse stata la mazza a spingercele. Il mio aeroplano è di nuovo con me! È un momento strano e meraviglioso. Un momento fantastico. Non combatto più da solo, combatto con il mio aeroplano. E lui, nel bel mezzo della battaglia, mi dà ancora una lezione. Fino a che il pilota crede nella sua battaglia, e continua a combattere, il suo aeroplano combatterà con lui. Quando il pilota crede che il suo aeroplano lo abbia abbandonato, o stia per abbandonarlo, allora cominciano i guai. Se non credi nel tuo aeroplano, non sarai mai un pilota.
*Finalmente, nell'improvvisa quiete di un hangar scuro, uomo e biplano soli insieme, troviamo la nostra risposta al quesito del viaggio. Quattro parole. Ne valeva la pena.
==''Il gabbiano Jonathan Livingston''==
===[[Incipit]]===
<div style="text-align:left;">'''Era di primo mattino,'''</div>
e il sole appena sorto luccicava tremolando sulle scaglie del mare appena increspato.<br />
A un miglio dalla costa un peschereccio arrancava verso il largo. E fu data la voce allo Stormo. E in men che non si dica tutto lo Stormo Buonappetito si adunò, si diedero a giostrare ed accanirsi per beccare qualcosa da mangiare. Cominciava così una nuova dura giornata.
===Citazioni===
*Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del grande [[gabbiano]], un'infinita idea di [[libertà]], senza limiti.
*Raggiungerai il [[paradiso]], allora, quando avrai raggiunto la velocità perfetta. Il che non significa mille miglia all'ora, né un milione di miglia, e neanche vuol dire volare alla velocità della luce. Perché qualsiasi numero, vedi, è un limite, mentre la [[perfezione]] non ha limiti. Velocità perfetta, figlio mio, vuol dire solo esserci, esser là.
*È buffo. Quei gabbiani che non hanno una meta ideale e che viaggiano solo per viaggiare, non arrivano da nessuna parte, e vanno piano. Quelli invece che aspirano alla perfezione, anche senza intraprendere alcun viaggio, arrivano dovunque, e in un baleno.
*Siamo liberi di andare dove ci aggrada e di essere quelli che siamo.
*Noi dobbiamo lasciar perdere, scavalcare tutto ciò che ci limita.
*Ma è vero! Io sono un gabbiano perfetto, senza limiti né limitazioni!
*Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato.<ref>Cfr. «L'essenziale è invisibile agli occhi» ([[Antoine de Saint-Exupéry]]).</ref> Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola.
*Scegliamo il nostro [[mondo]] successivo in base a ciò che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui, gli stessi handicap.
*Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano.
*«..Poiché tu hai imparato tutto. Hai terminato un corso di istruzione, e ne incomincia un altro, per te. Adesso». Come aveva illuminato tutta quanta la sua vita, il lume dell'intelletto lo soccorse in quel momento, e lui capì. Avevano ragione quegli uccelli. Lui poteva volare, sì, più in alto. Ed era l'ora, sì di andare a casa. Abbracciò con un ultimo sguardo il suo cielo, i magnifici campi del cielo, dove aveva imparato molte cose.<br/>«Sono pronto» disse alfine.<br/>E il gabbiano Jonathan Livingston fece prua verso l'alto, scortato da quei due splendidi uccelli, e scomparvero insieme nella notte.
*Più alto vola il gabbiano, e più vede lontano.
*Bisogna esercitarsi a vedere la [[bontà]] che c'è in ognuno.
*«Che dici mai? Sully, vergogna!» lo rimproverò Jonathan. «Via, non dire sciocchezze! Cosa studiamo a fare, tutto il giorno? Se la nostra amicizia dipendesse da cose come lo spazio e il tempo, allora, una volta superati spazio e tempo, noi avremmo anche distrutto questo nostro sodalizio! Non ti pare? Ma se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà nient'altro che l'Adesso e il Qui, il Qui e l'Adesso. E non ti sa che, in questo [[Hic et nunc|Hic et Nunc]], noi avremo occasione di vederci, eh, ogni tanto?»
==''Illusioni''==
===[[Incipit]]===
#Discese nel mondo un maestro, nato nella terra santa dell'Indiana, cresciuto sulle mistiche alture ad est di Fort Wayne
#Il maestro imparò nelle scuole pubbliche dell'Indiana le cose di questo mondo, e poi crescendo il mestiere di meccanico riparatore di automobili.
#Ma il maestro possedeva cognizioni di altri paesi e di altre scuole, grazie ad altre vite da lui vissute. Ricordava queste ultime e ricordando divenne savio e forte, per cui altri si resero conto della sua forza e a lui si rivolsero per essere consigliati.
===Citazioni===
*Imparare significa scoprire quello che già sai. Fare significa dimostrare che lo sai. Insegnare è ricordare agli altri che sanno bene quanto te. Siete tutti allievi, praticanti, maestri.
*Il tuo solo [[dovere]] in ogni [[esistenza]] è di essere fedele a te stesso. Essere fedele a chiunque altro, o a qualsiasi altra cosa, non soltanto è impossibile, ma il segno di un falso Messia.
*Le domande più semplici sono le più profonde. Dove sei nato? Dov'è la tua casa? Dove stai andando? Che cosa stai facendo? Pensa a queste cose di quando in quando, e osserva le tue risposte cambiare.
*Tu insegni meglio ciò che più hai bisogno di imparare.
*Gli [[amicizia|amici]] ti conosceranno meglio nel primo minuto dell'incontro di quanto gli estranei possano conoscerti in mille anni.
*Il modo migliore per evitare [[responsabilità]] consiste nel dire: «Ho avuto responsabilità».
*Sei guidato nella tua esistenza dalla creatura interiore capace di apprendere dal gaio essere spirituale che è il tuo vero Io. Non voltare le spalle a [[futuro|futuri]] possibili prima di essere certo che non hai niente da imparare da essi. Sei sempre libero di cambiare [[idea]] e di scegliere un avvenire diverso, o un diverso [[passato]].
*Non esiste nulla che sia un problema senza un dono per te nelle mani. Tu cerchi problemi perché hai bisogno dei loro doni.
*Il legame che unisce la tua vera [[famiglia]] non è quello del sangue, ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite. Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto.
*Cavilla sui tuoi limiti e senza [[dubbio]] ti apparterranno.
*Mai ti si concede un [[desiderio]] senza che inoltre ti sia concesso il [[potere]] di farlo avverare. Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia.
*Il [[mondo]] è il quaderno degli esercizi, le pagine sulle quali esegui le somme. Non è realtà, sebbene tu possa esprimere la realtà in esso qualora lo desideri. Sei inoltre libero di scrivere assurdità, o menzogne, o di strappare le pagine.
*Il [[peccato originale]] consiste nel limitare l'Essere. Non lo commettere.
*Se ti eserciterai ad essere immaginario per qualche [[tempo]], capirai che i [[Personaggio immaginario|personaggi immaginari]] sono talora più reali delle persone con un corpo e i battiti cardiaci.
*La tua [[coscienza]] è il metro della schiettezza del tuo [[egoismo]]. Ascoltala attentamente.
*Ogni persona, tutti gli eventi della tua [[vita]] sono lì perché tu li hai attratti lì. Quello che decidi di fare con essi dipende da te.
*La [[verità]] che tu dici non ha passato né futuro. È e non deve essere altro.
*Ecco una prova per accertare se la tua missione sulla terra è compiuta. Se sei vivo non lo è.
*Per poter vivere libero e felicemente devi sacrificare la [[noia]]. Non sempre è un facile sacrificio.
*Non lasciarti sgomentare dagli addii. Un addio è necessario prima che ci si possa ritrovare. E il ritrovarsi dopo momenti o esistenze, è certo per coloro che sono amici.
*L'indizio della tua [[ignoranza]] è l'intensità con cui credi nell'ingiustizia e nella tragedia. Quella che il [[bruco]] chiama la [[fine del mondo]], il maestro la chiama una [[farfalla]].
*Quanto più mi piace fare qualcosa, tanto meno lo chiamo [[lavoro]].
==''Le ali del tempo''==
===[[Incipit]]===
Il problema era il portello. Non c'era verso che rimanesse aperto.<br />Il portello di un Piper Cub è formato da due pezzi: la metà superiore ampia e trapezoidale, parzialmente in plexiglass per consentire la visibilità; la metà inferiore ricoperta di tela gialla come il resto dell'aereo. Quest'ultima non pone problemi perché appena sganciata si rovescia in giù e resta bloccata dal suo stesso peso. Ma l'altra ruota su se stessa aprendosi verso l'alto ed è dotata di un piccolo dispositivo di fermo che tiene spalancato il portello quando il pilota o il passeggero entrano o escono dall'abitacolo. Tale dispositivo tiene bloccato il portello in posizione aperta anche durante la fase di rullaggio e di decollo.
===Citazioni===
*Tuffarsi in quel vento... Ecco perché quelli come me se la godono sugli aerei.
*Non sono un incompetente, sono un genio del design.
*La nostra capacità di riconoscere qualsiasi oggetto fallisce dopo se si dispone di meno di mezzo secondo. Per gli oggetti geometrici, se si ha a disposizione meno d'un cinquantesimo di secondo. Ma la percezione d'un sorriso rimarrà in noi dopo che è balenato per non più d'un millesimo di secondo, tanto è sensibile la nostra mente alla vista del volto umano.
==''Alla ricerca dell'ispirazione''==
*Ascolta la tua vita. [...] Ti sta dicendo tutto quello che hai bisogno di sapere su cosa puoi fare del tuo futuro.
*«Che differenza c'è tra dedizione e [[ostinazione]]?»<br/>«Be'» rispose «direi che chi è dedito è in sintonia con la vita, mentre chi è ostinato no!»
*Il [[talento]] è un dono meraviglioso, ma imparare a usarlo è davvero un'impresa.
*Lo [[Senso della vita|scopo della tua vita]] è dare il [[meglio]] di te.
*Usando la penna come una [[bacchetta magica]], realizzava l'[[Incantesimi dai libri|incantesimo]]: più la frase è breve, più è densa di significato.
==''Un ponte sull'Eternità''==
*Finché non farai spazio nella tua vita per qualcuno altrettanto importante quanto te stesso, sarai sempre solo solo, in pena, e smarrito.
*L'opposto di [[solitudine]] [...] non è stare insieme. È stare in [[intimità]].
*Non si fanno mai sbagli. Gli eventi che ci tiriamo addosso, per sgradevoli che siano, sono necessari al fine di apprendere quello che imparare dobbiamo.
*Se vuoi la [[magia]], togliti l'armatura! La [[magia]] è molto più forte dell'acciaio!
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Richard Bach, ''Alla ricerca dell'ispirazione'' (''Writer Ferrets: Chasing the Muse''), traduzione di Cesare Avanzi, Rizzoli, 2004.
*Richard Bach, ''Biplano'', traduzione di Argia Micchettoni, Rizzoli, 1974.
*Richard Bach, ''Il gabbiano Jonathan Livingston'' (''Jonathan Livingston seagull'', 1970), traduzione di Pier Francesco Paolini, Rizzoli, 1987.
*Richard Bach, ''Illusioni. Le avventure di un Messia riluttante'' (''Illusions the adventures of a reluctant Messiah'', 1977), traduzione di Bruno Oddera, Rizzoli, 1987.
*Richard Bach, ''Le ali del tempo'' (''Out of My Mind'', 1999), traduzione di Francesca Bandel Dragone, illustrazioni di Richard Murphy, Rizzoli, Perugia 1999.
*Richard Bach, ''Nessun luogo è lontano'', traduzione di Pier Francesco Paolini, Rizzoli, 1980.
*Richard Bach, ''Straniero alla terra'' (''Stranger to the Ground'', 1963), traduzione di Paola e Alberto Cercereri, Superbur, Milano, 1987. ISBN 88-17-11323-9
*Richard Bach, ''Un dono d'ali'' (''A Gift of Wings''), traduzione di Carlo Zorzoli, Rizzoli, 1987.
*Richard Bach, ''Un ponte sull'Eternità'', traduzione di Pier Francesco Paolini, Rizzoli.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Biplano (romanzo)|''Biplano''}}
{{Pedia|Il gabbiano Jonathan Livingston||}}
{{DEFAULTSORT:Bach, Richard}}
[[Categoria:Aviatori statunitensi]]
[[Categoria:Scrittori statunitensi]]
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Il libro della giungla (film 1967)
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text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= Il libro della giungla
|titoloalfabetico= Libro della giungla, Il
|immagine= Mogli und Balu - panoramio.jpg
|didascalia= Murales che raffigura il cucciolo d'uomo Mowgli, l'orso Baloo e il serpente Kaa
|genere= animazione
|regista= [[Wolfgang Reitherman]]
|soggetto= [[Rudyard Kipling]] ''(romanzo)''
|sceneggiatore= [[Larry Clemmons]], [[Ralph Wright]], [[Ken Anderson (sceneggiatore)|Ken Anderson]], [[Vance Gerry]]
|doppiatorioriginali=
*[[Phil Harris]]: Baloo
*[[Sebastian Cabot]]: Bagheera
*[[Bruce Reitherman]]: Mowgli
*[[Sterling Holloway]]: Kaa
*[[George Sanders]]: Shere Khan
*[[Louis Prima]]: Re Louie
*[[J. Pat O'Malley]]: Colonnello Hathi e Buzzie
*[[Verna Felton]]: Winifred
*[[Clint Howard]]: Junior
*[[Chad Stuart]]: Flaps
*[[Lord Tim Hudson]]: Dizzy
*[[John Abbott]]: Akela
*[[Ben Wright]]: Rama
*[[Darleen Carr]]: Shanti
|doppiatoriitaliani=
*[[Loris Loddi]] (voce), [[Luigi Palma]] (canto): Mowgli
*[[Pino Locchi]] (voce), [[Tony De Falco]] (canto): Baloo
*[[Corrado Gaipa]]: Bagheera
*[[Sergio Tedesco]]: Kaa
*[[Carlo D'Angelo]]: Shere Khan
*[[Lorenzo Spadoni]]: Re Luigi
*[[Luigi Pavese]]: Colonnello Hathi
*[[Lydia Simoneschi]]: Guendalina
*[[Amalia De Rita]]: Ragazza indiana
*[[Bruno Persa]], [[Carlo Romano]], [[Oreste Lionello]], [[Gino Baghetti]]: gli avvoltoi
*[[Manlio Busoni]]: Akela
*[[Luciano De Ambrosis]]: Rama
|note=
}}
'''''Il libro della giungla''''', film d'animazione statunitense del 1967.
== [[Incipit]] ==
Si raccontano molte strane leggende su queste giungle dell'India, ma nessuna è così strana come quella di un ragazzino chiamato Mowgli. La sua storia cominciò quando il silenzio della giungla fu rotto da un insolito rumore. {{NDR|Si sente un bambino piangere}} Era un suono che nessuno aveva mai sentito prima di allora dalle nostre parti. Era un cucciolo d'uomo. Se avessi saputo fino a che punto sarei rimasto coinvolto nella faccenda avrei seguito il mio primo impulso e me ne sarei andato per i fatti miei. Quel cucciolo d'uomo doveva essere nutrito e subito. C'erano molti giorni di cammino per arrivare al più vicino villaggio e senza le cure di una madre non sarebbe sopravvissuto a lungo. Ad un tratto ebbi un lampo: una famiglia di lupi, amici miei, era stata allietata da una bella cucciolata. {{NDR|Bagheera attira l'attenzione dei lupi dando una leggera zampata alla culla che fa piangere il neonato}} Sapevo che non ci sarebbero stati problemi con mamma lupa per via del suo istinto materno, ma non ero altrettanto sicuro riguardo a Rama, il padre. {{NDR|10 anni dopo}} Per dieci volte le piogge erano venute e se n'erano andate e io mi ero fermato spesso a vedere come se la cavava Mowgli, il cucciolo d'uomo. Era il beniamino di tutti i lupetti del branco. {{NDR|Mowgli ulula e i cuccioli cresciuti gli fanno le feste}} Nessun figlio d'uomo era mai stato più felice, eppure io sapevo che un giorno egli avrebbe dovuto tornare dalla sua gente. E infine, una notte, gli anziani del branco dei lupi si riunirono alla Roccia del Consiglio, poiché [[Shere Khan]], la tigre, era tornata in quella parte della giungla. Questa riunione avrebbe cambiato completamente il futuro del cucciolo d'uomo. ('''Bagheera''')
== Frasi ==
*Spirito di corpo. È così che mi guadagnai la promozione nella brigata pachidermi del maragià. Fu nell'88 mi pare. O sbaglio? [...] Fu allora che mi decretarono la Victoria Cross per atti di coraggio e sprezzo del pericolo. Ah ah ah. Quelli sì che erano tempi! Disciplina. Disciplina innanzitutto. Tempra il carattere, e tutto quanto il resto. ('''Colonnello Hathi''')
*''Ti bastan poche [[briciola|briciole]], lo stretto indispensabile e i tuoi malanni puoi dimenticar; | in fondo basta il minimo, sapessi quanto è facile, trovar quel po' che occorre per campar! | Mi piace girare, ma ovunque io sia mi sento di stare a casa mia; | ci son lassù le api che il loro miele fan per me, | se sotto un sasso poi guarderò ci troverò | le formiche e un po' io me ne mangerò! | Vicino a te quel che ti occorre puoi trovar, | lo puoi trovar!'' ('''Baloo''' '''cantando''' '''Lo stretto indispensabile''')
*''Attento ai [[fico d'India|fichi d'India]] perché | hanno tante spine, ma invece se | tu trovi un fico ch'è normal | te lo prendi e non ti farai del mal.'' ('''Baloo''')
*Se farai come quell'ape... ti stancherai troppo. ('''Baloo''')
*SSSenti un po', ma cosssa c'è qui? Un cucciolo d'uomo! Uno squisitisssimo cucciolo d'uomo! ('''Kaa''')
*Spera in me, solo in me. (dalla canzone di '''Kaa''')
*''Nostro compito è marciar | e la giungla attraversar, | non sappiam perché ma ci dicon che | è un segreto militar.'' ('''Elefanti''' '''cantando la marcia del colonnello Hathi''')
*E ricorda, un [[elefante]] non dimentica niente. ('''Colonnello Hathi''')
*Coraggio, Bagghi, ritmo ritmo! ('''Baloo''')
*Insegnami il segreto del rosso fuoco dell'uomo. ('''Re Luigi''' a Mowgli)
*Non ammetto cuccioli d'uomo nella mia giungla! ('''Colonnello Hathi''' a Mowgli)
*Non lo sai che tutti scappano davanti a Shere Khan? ('''Shere Khan''' a Mowgli)
*Però ragazzi che festa movimentata. ('''Baloo''')
*Che mi prenda un accidente se do più confidenza a quello ssscricciolo tutto pelle e ossssa! Uh, se non mi becco una lombaggine questa volta... ('''Kaa''')
==Dialoghi==
*'''Bagheera''': Baloo, ognuno deve stare con quelli fatti come lui! Tu per esempio la sposeresti una pantera?<br/>'''Baloo''': Non saprei ... Ah! Ora che ci penso nessuna pantera mi ha mai chiesto la zampa!
*'''Mowgli''': Tu mi hai detto una bugia, Kaa! Mi avevi detto di fidarmi di te.<br/>'''Kaa''': Avevi ragione tu, figliolo! Non ci si può fidare di nessuno!
*'''Avvoltoio Buzzie''': Ehi Flaps. Cosa facciamo? <br /> '''Avvoltoio Flaps''': Non lo so. Tu cosa vuoi fare? <br /> '''Avvoltoio Buzzie''': Senti, Flaps, io dico "che cosa facciamo?", tu dici "tu cosa vuoi fare?"! Allora io dico "che cosa facciamo?", tu dici "tu cosa vuoi fare?"! "Che cosa facciamo?", "Cosa vuoi fare?", facciamo qualcosa!! <br /> '''Avvoltoio Flaps''': Okay. Tu cosa vuoi fare? <br /> '''Avvoltoio Buzzie''': Oh, per la miseria! Ci risiamo, sempre la stessa musica!!
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
{{NDR|Dopo che Mowgli va a vivere nel villaggio degli uomini}} <br/>'''Baloo''' {{NDR|scioccato}}: È fritto {{NDR|Mowgli}} !<br/>'''Bagheera''': Ah, era inevitabile Baloo! Lui non poteva farci niente! Doveva succedere! Ora Mowgli è là {{NDR|il villaggio degli uomini}} dov'è il suo posto!<br/>'''Baloo''': Già... forse hai ragione... ma penso sempre che sarebbe diventato un orso perfetto! Be', vieni amico Bagghi, torniamo anche noi là {{NDR|la giungla}} dov'è il nostro posto! Perché in fondo {{NDR|canta}} ''Ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile...'' <br/>'''Bagheera''': ''e i tuoi malanni puoi dimenticar...''<br/>'''Baloo e Bagheera''': ''Ti bastan poche briciole sapessi quanto è facile, trovar quel po' che serve per campar!''
==Voci correlate==
*''[[Il libro della giungla 2]]'' (2003)
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Il libro della giungla''}}
{{Disney}}
{{Il libro della giungla}}
[[Categoria:Classici Disney]]
[[Categoria:Opere basate su Il libro della giungla]]
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Discussione:Josip Broz Tito
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Delle citazioni riportate qui io salverei solo quella collegata a Time Magazine. Le "fonti" che linkano dei file audio su un sito abbastanza "amatoriale" e un link a youtube non ben specificato non mi sembrano fonti affidabili. e le altre sono senza fonte... altri pareri? --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 21:35, 4 nov 2008 (CET)
:ho eliminato quello che ritenevo non "affidabile". --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 19:24, 9 nov 2008 (CET)
== Berisa Berisha Nusret ==
Berisha Berisa Nusret 10-08-1970 Jugoslavija Serbia Pristina Beograd
1. Njubnjana 2 .Zagreb 3 Sarajevo 4. Titograd 5 .Skopnje 6. Prstina 7. Novi Sad 8. Beodgrad Potpis Pecat SRB Nuova ex Jugoslavija in Europa 28 Massaggi 1975-2022 Nusret Berisa Nusret Berisha Il Gradonacalnik Serbia Beograd Il Sindaco Brescia UE Leggenda : [[Speciale:Contributi/62.18.113.59|62.18.113.59]] ([[User talk:62.18.113.59|msg]]) 23:13, 11 ago 2022 (CEST)
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Delle citazioni riportate qui io salverei solo quella collegata a Time Magazine. Le "fonti" che linkano dei file audio su un sito abbastanza "amatoriale" e un link a youtube non ben specificato non mi sembrano fonti affidabili. e le altre sono senza fonte... altri pareri? --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 21:35, 4 nov 2008 (CET)
:ho eliminato quello che ritenevo non "affidabile". --[[Utente:Quaro75|Quaro75]] 19:24, 9 nov 2008 (CET)
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Giancarlo Giannini
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text/x-wiki
[[Immagine:Giancarlo Giannini.jpg|thumb|right|Giancarlo Giannini]]
'''Giancarlo Giannini''' (1942 – vivente), attore, doppiatore e regista italiano.
==Citazioni di Giancarlo Giannini==
*Avendo fatto molti film insieme a Turi Ferro, siamo diventati molto amici e mi ha insegnato i sapori della [[Sicilia]]. Ho imparato la "parlata" catanese, che considero il vero dialetto. Vivendo con lui, ogni volta, per me era una scoperta all'insegna di questa straordinaria terra. Aveva ragione [[Vitaliano Brancati|Brancati]], il quale diceva "per essere siciliani bisogna essere diversi". Essendo poi io del nord, ho vissuto in maniera particolarmente intensa tutto questo.<ref>Citato in ''[http://catania.livesicilia.it/2014/01/12/giancarlo-giannini-grazie-a-turi-ferro-amo-la-sicilia_276415/ Giancarlo Giannini: "Grazie a Turi Ferro amo la Sicilia"]'', ''Live Sicilia.it'', 12 gennaio 2014.</ref>
*Devo al film della Wertmuller ''Mimì metallurgico ferito nell'onore'' il successo di un personaggio che è piaciuto molto all'estero e con il quale sono stato a lungo identificato con grande piacere.<ref>Dall'intervista di Eleonora Lombardo, [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/11/06/giannini-ho-imparato-a-fare-lattore-spiando-i-sicilianiPalermo01.html?ref=search ''Giannini "Ho imparato a fare l'attore spiando i siciliani"''], ''la Repubblica'', 6 novembre 2016.</ref>
*Io non credo che la somiglianza dell'attore con il personaggio aiuti nell'interpretazione. Anzi, più è lontano e meglio è. Quando mi telefona un regista e mi dice: «Guarda, saresti perfetto per quel ruolo; sembri tu!», io mi preoccupo. Per carità...<ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895</ref>
*La scena del film [[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]] che preferisco è quella del ballo, dopo l'invito fatto con voce sommessa pensando forse a promesse d'amore perdute, a sogni inevasi. Rivela la fantasia e il senso dello spettacolo degli americani, che fanno guidare una Ferrari a un cieco: gli italiani si sarebbero vergognati. Il film è in crescendo, ma io preferisco gli intermezzi più intimisti.<ref>Citato in Grassi Giovanna, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/04/Giannini_doppiare_Pacino_che_lezione_co_0_9601043158.shtml Giannini: doppiare Al Pacino, che lezione]'', ''Corriere della Sera'', 4 gennaio 1996, p. 24.</ref>
*''Pasqualino Settebellezze'' era un film che non voleva far nessuno, perché parla di un campo di concentramento. È una storia vera. Sono riuscito a convincere Lina {{NDR|[[Lina Wertmüller|Wertmüller]]}} a farlo e ha avuto quattro candidature all'Oscar.<ref>Dall'intervista di Silvia Bizio, ''Giancarlo Giannini: “Il cinema è morto? Me lo diceva già Fellini”'', ''Rep.repubblica.it'', 15 febbraio 2019.</ref>
{{int|1=Da ''[https://web.archive.org/web/20100921065317/http://raivaticano.blog.rai.it/2010/09/14/giannini-il-mistero-salvera-il-mondo/ Il Mistero salverà il mondo]''|2 = Intervista di Vito Magno, ''Rai Vaticano'', 14 settembre 2010}}
*È vero che il poeta scrive le parole, ma è bello leggere la [[poesia]] tra una riga e l'altra, cioè nello spazio bianco, quello spazio che ti lascia la possibilità di fantasticare e di pensare al sottotesto.
*Sono convinto che [[Giacomo Leopardi]] sia un amante straordinario della vita, un pessimista allegro, in pratica un ottimista.
*Quando morì mio figlio provai un dolore terribile, ma mentre consolavo gli altri pensavo che forse stava meglio di noi.
*La [[bellezza]] ci farà fiorire di nuovo.
*Dio ci ha dato la possibilità di scoprire i piccoli misteri di tutti i giorni: concentriamoci su quelli.
*La [[curiosità]] è il motore del mondo.
==Citazioni su Giancarlo Giannini==
*{{NDR|Sul doppiaggio di [[Michael Douglas]]}} Giannini, che l'ha fatto, è bravissimo, ma lo sfonda un po' troppo. ([[Oreste Rizzini]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
{{div col}}
*''[[Lo sbarco di Anzio]]'' (1968)
*''[[Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)]]'' (1970)
*''[[La prima notte di quiete]]'' (1972)
*''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' (1972)
*''[[Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto]]'' (1974)
*''[[Pasqualino Settebellezze]]'' (1975)
*''[[Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici]]'' (1978)
*''[['O re]]'' (1989)
*''[[Giacobbe (film)|Giacobbe]]'' (1994)
*''[[Il profumo del mosto selvatico]]'' (1995)
*''[[Hannibal]]'' (2001)
*''[[Il cuore altrove]]'' (2003)
*''[[Man on Fire - Il fuoco della vendetta]]'' (2004)
*''[[Agente 007 - Casinò Royale]]'' (2006)
*''[[L'onore e il rispetto]]'' (2006)
*''[[Milano-Palermo: il ritorno]]'' (2007)
*''[[Agente 007 - Quantum of Solace]]'' (2008)
{{div col end}}
===Doppiatore===
{{div col}}
*''[[Morte a Venezia (film)|Morte a Venezia]]'' (1971)
*''[[Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto]]'' (1974)
*''[[Professione: reporter]]'' (1975)
*''[[Shining]]'' (1980)
*''[[Rombo di tuono]]'' (1984)
*''[[L'ultimo imperatore]]'' (1987)
*''[[Wall Street (film)|Wall Street]]'' (1987)
*''[[Batman (film 1989)|Batman]]'' (1989)
*''[[Americani (film)|Americani]]'' (1992)
*''[[Scent of a Woman - Profumo di donna]]'' (1992)
*''[[Heat - La sfida]]'' (1995)
*''[[Il presidente - Una storia d'amore]]'' (1995)
*''[[Riccardo III - Un uomo, un re]]'' (1996)
*''[[Donnie Brasco]]'' (1997)
*''[[L'avvocato del diavolo]]'' (1997)
*''[[Insider - Dietro la verità]]'' (1999)
*''[[Ogni maledetta domenica]]'' (1999)
*''[[Insomnia]]'' (2002)
*''[[S1m0ne]]'' (2002)
*''[[Amore estremo - Tough Love]]'' (2003)
*''[[La regola del sospetto]]'' (2003)
*''[[Evilenko]]'' (2004)
*''[[Il mercante di Venezia (film 2004)|Il mercante di Venezia]]'' (2004)
*''[[The Departed - Il bene e il male]]'' (2006)
*''[[Ocean's Thirteen]]'' (2007)
*''[[Up]]'' (2009)
*''[[Wall Street: il denaro non dorme mai]]'' (2010)
*''[[C'era una volta a... Hollywood]]'' (2019)
*''[[The Irishman]]'' (2019)
{{div col end}}
==Voci correlate==
*[[Adriano Giannini]], figlio
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Giannini, Giancarlo}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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text/x-wiki
[[Immagine:Giancarlo Giannini.jpg|thumb|right|Giancarlo Giannini]]
'''Giancarlo Giannini''' (1942 – vivente), attore, doppiatore e regista italiano.
==Citazioni di Giancarlo Giannini==
*Avendo fatto molti film insieme a Turi Ferro, siamo diventati molto amici e mi ha insegnato i sapori della [[Sicilia]]. Ho imparato la "parlata" catanese, che considero il vero dialetto. Vivendo con lui, ogni volta, per me era una scoperta all'insegna di questa straordinaria terra. Aveva ragione [[Vitaliano Brancati|Brancati]], il quale diceva "per essere siciliani bisogna essere diversi". Essendo poi io del nord, ho vissuto in maniera particolarmente intensa tutto questo.<ref>Citato in ''[http://catania.livesicilia.it/2014/01/12/giancarlo-giannini-grazie-a-turi-ferro-amo-la-sicilia_276415/ Giancarlo Giannini: "Grazie a Turi Ferro amo la Sicilia"]'', ''Live Sicilia.it'', 12 gennaio 2014.</ref>
*Devo al film della [[Lina Wertmüller|Wertmuller]] ''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' il successo di un personaggio che è piaciuto molto all'estero e con il quale sono stato a lungo identificato con grande piacere.<ref>Dall'intervista di Eleonora Lombardo, [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/11/06/giannini-ho-imparato-a-fare-lattore-spiando-i-sicilianiPalermo01.html?ref=search ''Giannini "Ho imparato a fare l'attore spiando i siciliani"''], ''la Repubblica'', 6 novembre 2016.</ref>
*Io non credo che la somiglianza dell'attore con il personaggio aiuti nell'interpretazione. Anzi, più è lontano e meglio è. Quando mi telefona un regista e mi dice: «Guarda, saresti perfetto per quel ruolo; sembri tu!», io mi preoccupo. Per carità...<ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895</ref>
*La scena del film [[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]] che preferisco è quella del ballo, dopo l'invito fatto con voce sommessa pensando forse a promesse d'amore perdute, a sogni inevasi. Rivela la fantasia e il senso dello spettacolo degli americani, che fanno guidare una [[Ferrari]] a un cieco: gli italiani si sarebbero vergognati. Il film è in crescendo, ma io preferisco gli intermezzi più intimisti.<ref>Citato in Grassi Giovanna, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/04/Giannini_doppiare_Pacino_che_lezione_co_0_9601043158.shtml Giannini: doppiare Al Pacino, che lezione]'', ''Corriere della Sera'', 4 gennaio 1996, p. 24.</ref>
*''[[Pasqualino Settebellezze]]'' era un film che non voleva far nessuno, perché parla di un campo di concentramento. È una storia vera. Sono riuscito a convincere Lina {{NDR|[[Lina Wertmüller|Wertmüller]]}} a farlo e ha avuto quattro candidature all'Oscar.<ref>Dall'intervista di Silvia Bizio, ''Giancarlo Giannini: “Il cinema è morto? Me lo diceva già Fellini”'', ''Rep.repubblica.it'', 15 febbraio 2019.</ref>
{{int|1=Da ''[https://web.archive.org/web/20100921065317/http://raivaticano.blog.rai.it/2010/09/14/giannini-il-mistero-salvera-il-mondo/ Il Mistero salverà il mondo]''|2 = Intervista di Vito Magno, ''Rai Vaticano'', 14 settembre 2010}}
*È vero che il poeta scrive le parole, ma è bello leggere la [[poesia]] tra una riga e l'altra, cioè nello spazio bianco, quello spazio che ti lascia la possibilità di fantasticare e di pensare al sottotesto.
*Sono convinto che [[Giacomo Leopardi]] sia un amante straordinario della vita, un pessimista allegro, in pratica un ottimista.
*Quando morì mio figlio provai un dolore terribile, ma mentre consolavo gli altri pensavo che forse stava meglio di noi.
*La [[bellezza]] ci farà fiorire di nuovo.
*Dio ci ha dato la possibilità di scoprire i piccoli misteri di tutti i giorni: concentriamoci su quelli.
*La [[curiosità]] è il motore del mondo.
==Citazioni su Giancarlo Giannini==
*{{NDR|Sul doppiaggio di [[Michael Douglas]]}} Giannini, che l'ha fatto, è bravissimo, ma lo sfonda un po' troppo. ([[Oreste Rizzini]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
{{div col}}
*''[[Lo sbarco di Anzio]]'' (1968)
*''[[Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)]]'' (1970)
*''[[La prima notte di quiete]]'' (1972)
*''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' (1972)
*''[[Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto]]'' (1974)
*''[[Pasqualino Settebellezze]]'' (1975)
*''[[Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici]]'' (1978)
*''[['O re]]'' (1989)
*''[[Giacobbe (film)|Giacobbe]]'' (1994)
*''[[Il profumo del mosto selvatico]]'' (1995)
*''[[Hannibal]]'' (2001)
*''[[Il cuore altrove]]'' (2003)
*''[[Man on Fire - Il fuoco della vendetta]]'' (2004)
*''[[Agente 007 - Casinò Royale]]'' (2006)
*''[[L'onore e il rispetto]]'' (2006)
*''[[Milano-Palermo: il ritorno]]'' (2007)
*''[[Agente 007 - Quantum of Solace]]'' (2008)
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===Doppiatore===
{{div col}}
*''[[Morte a Venezia (film)|Morte a Venezia]]'' (1971)
*''[[Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto]]'' (1974)
*''[[Professione: reporter]]'' (1975)
*''[[Shining]]'' (1980)
*''[[Rombo di tuono]]'' (1984)
*''[[L'ultimo imperatore]]'' (1987)
*''[[Wall Street (film)|Wall Street]]'' (1987)
*''[[Batman (film 1989)|Batman]]'' (1989)
*''[[Americani (film)|Americani]]'' (1992)
*''[[Scent of a Woman - Profumo di donna]]'' (1992)
*''[[Heat - La sfida]]'' (1995)
*''[[Il presidente - Una storia d'amore]]'' (1995)
*''[[Riccardo III - Un uomo, un re]]'' (1996)
*''[[Donnie Brasco]]'' (1997)
*''[[L'avvocato del diavolo]]'' (1997)
*''[[Insider - Dietro la verità]]'' (1999)
*''[[Ogni maledetta domenica]]'' (1999)
*''[[Insomnia]]'' (2002)
*''[[S1m0ne]]'' (2002)
*''[[Amore estremo - Tough Love]]'' (2003)
*''[[La regola del sospetto]]'' (2003)
*''[[Evilenko]]'' (2004)
*''[[Il mercante di Venezia (film 2004)|Il mercante di Venezia]]'' (2004)
*''[[The Departed - Il bene e il male]]'' (2006)
*''[[Ocean's Thirteen]]'' (2007)
*''[[Up]]'' (2009)
*''[[Wall Street: il denaro non dorme mai]]'' (2010)
*''[[C'era una volta a... Hollywood]]'' (2019)
*''[[The Irishman]]'' (2019)
{{div col end}}
==Voci correlate==
*[[Adriano Giannini]], figlio
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Giannini, Giancarlo}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Citazioni su '''Scientology'''.
==Citazioni==
*C'è qualcosa che fa rabbrividire, forse persino di malefico, in questa gente. ([[Rupert Murdoch]])
*Come un simile fenomeno vanti ancora oggi credenti di spicco quali Tom Cruise e si tenga a galla nonostante gli scandali, le palesi assurdità, i lati oscurissimi e finanche la morte del suo messia, lo spiegano l’illuminazione di partenza, il miliardo di dollari in attività liquide, i centodieci ettari di proprietà sparsi per il mondo, l’eredità lasciata da Hubbard in diritti di autore. In una sola parola, i soldi. Con buona pace della fantascienza e delle bibbie. ([[Tommaso Pincio]])
*La magia nera è il vero nucleo di Scientology, ed è probabilmente la sola parte di Scientology che funziona davvero. ([[Ronald DeWolf]])
*Quando fai parte dell'organizzazione tutto il buono che ti succede è grazie a Scientology e tutto quello che non è buono è colpa tua. (Sylvia Yvonne "Spanky" Taylor, ''[[Going Clear]]'')
*Scientology è una filosofia religiosa applicata. Il termine ''Scientology'' è preso dalla parola latina ''scio'' (conoscere nel significato assoluto del termine) e dalla parola greca ''logos'' (lo studio di). Di per sé la parola significa letteralmente "sapere come conoscere". Scientology si può ulteriormente definire come lo studio di occuparsi dello spirito in relazione a se stesso, agli universi e alle altre forme di vita. ([[L. Ron Hubbard]])
*Tutto nella Chiesa di Scientology segue un copione. ([[Mark Rathbun]])
===[[Gerry Armstrong (attivista)|Gerry Armstrong]]===
[[File:Gerry Armstrong With Sign.jpg|thumb|Gerry Armstrong]]
*I portavoce e i testimoni di Scientology si sono spinti molto avanti per "provare" che Scientology è una religione valida, mentre sanno perfettamente che era semplicemente una terapia del comportamento mascherata da "chiesa", e si facevano beffe delle vere pratiche religiose oneste.
*La mia conoscenza, basata su documenti e osservazione diretta, è che la ragione principale per cui il Sig. Hubbard ha chiamato Scientology "religione", oltre all'evasione fiscale, è di nascondersi dietro i diritti Costituzionali relativi alle religioni, e quindi portare avanti il suo progetto di controllo mentale e mantenere i suoi seguaci nell'inganno.
*Mi ero reso conto di essere stato attirato in Scientology da una rete di bugie, da macchiavelliche tecniche di controllo mentale e dalla paura.
*Secondo quanto da me compreso - convinzione mantenuta per tutto il tempo che ho passato in Scientology - e dalle direttive espresse da altri membri della Sea Org, Scientology operava completamente come un'impresa, e i suoi sforzi per essere riconosciuta come "religione" erano unicamente per evadere le tasse e le leggi del governo.
===[[Paulette Cooper]]===
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*Le persone che sono entrate in Scientology per soddisfare la loro curiosità avrebbero fatto meglio a leggere i giornali.<br>Avrebbero così letto che Scientology è attualmente sotto inchiesta in Inghilterra.<br>Avrebbero letto che Scientology è stata proibita nello stato di Victoria, Australia, in Western Australia e South Australia.<br>Avrebbero letto che in Scientology alcune persone hanno il permesso di ascoltare i segreti sessuali più intimi di altra gente dopo solo qualche mese di addestramento.<br>Avrebbero letto delle "lezioni di morte" che si tenevano in scuole britanniche dirette da Scientologist.<br>Avrebbero letto di un gruppo chiamato "The Process" che idolatra il sesso e il diavolo, crede in ogni tipo di perversione sessuale e che è stato iniziato da Scientologist.<br>Avrebbero letto che un uomo chiamato Charles Manson, imprigionato per l'assassinio di Sharon Tate e altre persone, pare sia stato uno Scientologist.<br>Avrebbero letto di un gruppo che ha cercato di "impossessarsi" dell'''Associazione Nazionale di Igiene Mentale'' in Inghilterra, e quel gruppo era composto da Scientologist.<br>Avrebbero letto di un "reverendo" di Scientology che andava a letto con una donna sposata che si era rivolta a lui in cerca di aiuto per i suoi problemi matrimoniali, e che fu poi ucciso dal marito della donna.<br>Avrebbero letto di un gruppo che sottopone i membri a una "macchina della verità" mentre i superiori fanno domande sui dettagli più intimi della loro vita sessuale, e poi mandano le risposte al leader del gruppo, che è il fondatore di Scientology.
*La "Chiesa di Scientology", come si definisce oggi, non sostiene più di curare la gente dai suoi problemi emotivi e fisici. Adesso dichiara che quello che le sta a cuore è il benessere spirituale.
*Vi sono notevoli differenze tra le confessioni Cattoliche o Episcopali e una confessione Scientology.<br>Innanzitutto, prima di cominciare l'auditing, gli Scientologist fanno firmare al confessante una liberatoria in cui giura che non farà mai causa.<br>Secondo, gli Scientologist fanno pagare per questa possibilità di liberarsi, e addebitano per il privilegio enormi somme di denaro.<br>Terzo, si ha scarsissima possibilità di scelta intorno a ciò che viene "confessato", perché le domande vengono ripetute più volte, e sono del tipo "Hai mai fatto qualcosa di cui tua madre si vergognerebbe, se la scoprisse?". Non ci si può limitare a rispondere alle domande, ma si deve rispondere con accuratezza e in maniera sincera, altrimenti il "rilevatore di bugie" se ne accorgerà.<br>Quarto, le informazioni intime rivelate all'auditor non vengono tenute strettamente confidenziali. Questi fascicoli possono essere esaminati anche da dieci persone diverse, dato che i racconti fatti dal preclear sono disponibili a tutti i suoi auditor (che spesso ammontano a cinque o sei) più al Direttore dei Procedimenti, e occasionalmente all'Ufficiale di Etica, una specie di ufficiale di polizia interna dell'organizzazione di Scientology. Inoltre lo stesso Hubbard ha accesso alle confessioni.
*Pregare gli Scientologist di levare il vostro nome dalle loro ''mailing list'' spesso non porta bene. Gli australiani hanno riportato che quando qualcuno scriveva chiedendo che il suo nome venisse cancellato, gli Scientologist gli rispondevano dicendo che il significato della lettera non era molto chiaro.
*Gli Scientologist non hanno mai preso gli attacchi a cuor leggero.<br>Nonostante il credo della Chiesa di Scientology sancisca che "tutti gli uomini hanno il diritto di pensare liberamente, esprimere liberamente le loro opinioni, controbattere e scrivere sulle opinioni degli altri", nel passato tutto ciò non è stato applicato a chi desiderava pensare, parlare o scrivere contro Scientology.
*Gli Scientologist sono fulminei nel querelare non solo chi scrive, ma anche chi parla contro, e alcune di queste cause, oltre ad essere contraddittorie, sono anche divertenti.
*La ragione per cui gli Scientologist indagano quelli che parlano contro, è la ferma credenza che chi la attacca stia commettendo reati che teme possano essere scoperti dagli Scientologist.
*Ancor peggio di ciò che accade a un esterno che attacca Scientology è quel che attende uno Scientologist che si ribella o fa torto al gruppo.<br>Quest'ultimo può a sua volta diventare l'oggetto di un'inchiesta, tuttavia nel suo caso si tratterà di una faccenda molto meno complicata. Gli Scientologist infatti hanno accesso diretto alle cartelle del ''preclear'', dove si trovano raccolti i suoi segreti più intimi e le sue confessioni.
*Non sono molti gli Scientologist che abbandonano volontariamente il gruppo. La maggior parte di loro crede fermamente in Scientology ed è convinta che li stia aiutando. Ma i disillusi sono costretti a pensarci due volte prima di andarsene. Ogni Scientologist che sia stato ''audito'' in maniera approfondita ha rivelato una gran quantità di informazioni intime e personali a un ''auditor'', le cui qualifiche e standard etici possono essere discutibili.
*Molta gente pensa che Hubbard abbia trasformato la "scienza" di Dianetics nella "religione" di Scientology per evitare le molte tasse e difficoltà finanziarie che li stavano affliggendo. [...] Ma gli aspetti religiosi non hanno soltanto permesso a Scientology di non pagare le tasse, ma anche di evitare le azioni legali - o "persecuzioni", come preferiscono chiamarle - che minacciavano Dianetics. La legge concede molto spazio alle religioni, che non sono costrette a convivere con gli standard ristretti di altri gruppi.<br>La religione ha inoltre aiutato Scientology a reclutare nuovi membri. La prospettiva che sia una religione conferisce all'organizzazione un senso di rispettabilità, spesso rafforzata dai Reverendi della Chiesa che possono indossare abbigliamento clericale completo di collarino, gilè, abito nero e una croce "più grande di quella dell'Arcivescovo di Canterbury", come uno scettico londinese l'ha descritta.
*Gli Scientologist credono che l'obiettivo definitivo degli psichiatri sia la "dominazione di ogni uomo, donna o bambino attraverso l'uso di programmi di indottrinamento di 'salute mentale', che ora vengono addirittura promossi e promulgati a livello prenatale." Queste ultime parole sono interessanti davvero, visto che sono gli Scientologist e non gli psichiatri a far leva sul "prenatale".<br>Nonostante Hubbard affermi che gli psichiatri pensano ai loro pazienti come a "pezzi di carne", ricordo al lettore che egli chiamava i nuovi arrivati in Scientology "carne cruda".
*Invece di preparare i seguaci ad affrontare il mondo reale, cosa che ci si aspetterebbe da una terapia, Scientology li educa a vivere nel mondo di Scientology.
*Una domanda a cui non ho ancora dato risposta - ed è una di quelle che mi rivolgono con più frequenza - è: "Perché la gente entra in Scientology?"<br>In primo luogo, perché non hanno letto questo libro - o qualsiasi altro materiale riveli qualcosa di concreto sul gruppo. [...]<br>Personalmente ritengo che una delle cose che attragga maggiormente la gente in Scientology sia "l'apparenza". Scientology appare religiosa (ministri di culto, abbigliamento clericale ecc.); appare scientifica ("Scientologia"); appare legata alla "tecnologia" (l<nowiki>'</nowiki>''E-Meter''); sembra possedere un corpo di conoscenze di natura filosofica (gli scritti di Hubbard). [...]<br>Scientology porta significato nella vita laddove un tempo c'era soltanto il vuoto. [...] E sarebbe anche un obiettivo degno di lode, eccetto che per una cosa: a nessuno è permesso di essere in disaccordo o criticare il modo in cui gli Scientologist pensano di salvare il pianeta.
===[[Bent Corydon]]===
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*Ero entrato in Scientology nel 1961, a 19 anni, dopo aver letto i libri di Hubbard ed essere rimasto impressionato da teoria e pratica dei suoi metodi di assistenza. "L'uomo è fondamentalmente buono" spiegava Hubbard. Ed ora, grazie ad una scienza della mente e dello spirito veramente funzionale, quella bontà fondamentale poteva essere liberata dalle aberrazioni - quegli scuri impulsi, pene e confusione che lo avviluppavano.<br>Ora non erano più necessarie punizioni e costrizioni per mantenere l'ordine e permettere alla società di operare al meglio. E poi la punizione "non funziona", è solo una soluzione a breve termine che, sul lungo periodo, peggiora le cose. Con il know-how contenuto in Scientology, spiegava Hubbard, l'Umanità poteva finalmente ottenere un livello di razionalità superiore. Ora erano possibili comprensione reciproca e libertà.
*Noi, come la maggioranza degli scientologist, credevamo di essere in marcia per creare una nuova civiltà - un pianeta davvero sano a livello mentale. Le "storie di successo" personali abbondavano. Chiunque ascoltasse questi racconti e guardasse i nostri volti non poteva che restare impressionato dai guadagni personali e dal sincero entusiasmo. Il messaggio era: "Scientology funziona".
*A migliaia pagavano le cifre ingiustificate a cui venivano venduti corsi e procedimenti di Scientology. Per dare un'idea in valore attuale di quanto la gente è disposta a pagare, ecco un esempio dei prezzi dell'auditing presi da una recente rivista ufficiale di una delle organizzazioni più importanti di Hubbard – ogni pacchetto di dodici ore e mezza di un tipo di auditing chiamato "Lists 10,11 e 12" costa 13.000 dollari. In altre parole, questo auditing costa oltre 1000 dollari l'ora. E se ne devono acquistare almeno 25 ore.
*Gli scientologist non fanno uso di droghe, ed esiste addirittura un programma antidroga di Scientology - il Narconon - originariamente creato da William Benitez, carcerato nella prigione statale dell'Arizona. A volte ha successo nel suo intento.
*In Scientology è uso comune etichettare i dissidenti come "psicotici". È Hubbard stesso che lo ordina nelle sue direttive scritte.
*Secondo Hubbard il modo di reagire davanti a Scientology è un indicatore diretto di dove la persona si trovi sulla "Scala del Tono" - una reazione negativa indica un livello BASSO. Secondo tale standard se questo fosse un "Pianeta Scientology", così agognato dalla base del movimento, tutti i critici di Hubbard e della sua chiesa non avrebbero alcun tipo di diritto. Forse, invece che sterminarci, nella sua benevolenza la chiesa potrebbe offrirci la possibilità di fare un "adattamento alla realtà" in qualche campo di riabilitazione.
*È mia opinione che L. Ron Hubbard creò Scientology come una trappola.<br>C'è chi opinerà che Scientology contiene alcune verità meravigliose ed alcune ingegnose tecniche di assistenza. Non potrei essere più d'accordo. Ma per molti esse sono state il classico pezzo di formaggio dentro la trappola.
*Grazie alla natura dualistica o "dicotomica" del movimento Scientology - stavo diventando sempre meno disposto a comunicare su certi argomenti. Dopo tutto essere uno scientologist - specialmente con l'avvento dell'ultra autoritarismo della fine degli anni '60 - significava accettare restrizioni sul pensiero e sulla comunicazione. Ma tali restrizioni - questo era il nostro modo di razionalizzare - erano necessarie affinché Scientology potesse raccogliere l'immensa sfida e il compito urgente di portare sulla Terra libertà e sanità mentale. Dopo tutto quando in gioco è la sopravvivenza dell'intera razza umana, piccolezze come la "libertà di parola" devono essere collocate nella loro giusta prospettiva.
*Che le cattive azioni commesse siano un fattore determinante della propria sfortuna è un concetto molto radicato in Scientology. Tuttavia sostenere che almeno alcuni dei problemi della chiesa possano essere il risultato di "overt" commessi da Hubbard o dai suoi rappresentanti sarebbe considerato blasfemo.
===''[[Going Clear - Scientology e la prigione della fede]]''===
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*Le chiese sono esentasse perché si presuppone che forniscano un servizio pubblico. Per dimostrare tale utilità, le chiese non devono accumulare il denaro, ma lo devono spendere per dare assistenza ai fedeli. Con questa scusa, la Chiesa ha fatto notevoli investimenti in proprietà immobiliari, esentasse, in tutto il mondo. Il costo della manodopera, è praticamente nullo.
*Per ogni causa legale, la Chiesa assume avvocati di lusso. Sono determinati a usare ogni cavillo presente nel Codice per evitare a [[David Miscavige|Miscavige]] di testimoniare sugli abusi della Chiesa o sul fatto che la religione di Scientology operi come un'azienda a servizio dei capricci di un singolo individuo.
*La Chiesa sta investendo e acquistando immobili di valore in tutto il mondo. Questa manovra finanziaria ha dato a Scientology un potere enorme. È una sorta di società di facciata esentasse, con un patrimonio di oltre tre miliardi di dollari.
===[[Paul Haggis]]===
*Abbiamo chiuso una parte della nostra mente. Noi ci siamo volontariamente ammanettati. Abbiamo volontariamente rifiutato cose che ci avrebbero fatto soffrire, se solo le avessimo guardate. Quando credi davvero in qualcosa non pensi con la tua testa, quindi non posso condannare coloro che non ne vengono fuori o che si nascondono una volta usciti, perché si vergognano. Io provo la stessa vergogna.
*Credono sinceramente che solo Scientology può salvare il mondo e che ogni anno stanno facendo passi da gigante in questa direzione. Si aggrappano a questa convinzione nonostante non esista alcuna evidenza che stiano avendo il più infimo impatto su un qualche problema, ovunque nel mondo. Gli scientologist accettano semplicemente le rassicurazioni della chiesa che è così. Al contrario, le quantità di prove schiaccianti provenienti da fonti inappuntabili che dicono che la loro organizzazione ha fatto e sta facendo gravi danni a migliaia di persone, vengono liquidate senza alcun esame.
*Quasi tutti gli scientologist che conosco sono brave persone, sinceramente interessate a migliorare le condizioni di questo pianeta e ad aiutare il prossimo. Devo pensare che se anche loro sapessero ciò che ora so io, anche loro ne resterebbero inorriditi. Ma so quanto mi è stato facile difendere la nostra organizzazione e liquidare i critici, senza mai analizzare sul serio ciò che essi dicevano; l'ho fatto per trentacinque anni.
*Si dipingono come perseguitati, come vittime, e tu ti identifichi con loro. Ma poi, cominciano a chiederti donazioni sempre maggiori. Mi pressavano e penso di aver donato 250 mila dollari. Sanno essere convincenti, mi stavano addosso. Mi dicevo: "Siamo sotto attacco, Paul".
*Te la presentano come una cosa assolutamente logica, tutto ha un senso. E percorri quello che loro chiamano il "ponte". Fai gli auditing e va bene. E poi la fase successiva non va più tanto bene, ma ormai hai pagato per quella, quindi la fai.
===[[Russell Miller]]===
*C'erano [...] sorprendenti paralleli tra Scientology e le pseudo-scienze più strane come la [[frenologia]], la [[semantica generale]] del Conte [[Alfred Korzybski]] e la "[[iridologia]]", che insegnava che tutti i malanni fisici potevano essere diagnosticati con l'osservazione dell'iride dell'occhio. Molte pseudo-scienze di questo tipo erano costruite su una struttura di assunti tra i più sconclusionati, ma attraevano un devoto seguito. Si trattava invariabilmente della creazione di un singolo individuo, fortemente carismatico, che i seguaci vedevano come un genio di ispirazione divina. Al leader veniva conferito potere assoluto, i critici venivano derisi, i successi sbandierati ai quattro venti, i fallimenti ignorati. Gli oppositori venivano oscuramente accusati di avere motivazioni diverse per impedire il progresso della razza umana - lamentela frequente di Hubbard.
*Hubbard aveva presentato Scientology come una logica estensione di Dianetics, ma si trattava di uno sviluppo di innegabile convenienza poiché gli assicurava di rimanere in affari anche se, alla fine, il tribunale avesse assegnato il controllo di Dianetics, e i suoi preziosi copyright, a «quella piccola flatulenza», l'odiato Don Purcell. La differenza tra Dianetics e Scientology era che Dianetics si rivolgeva al corpo, laddove Scientology si rivolgeva all'anima. Con la sua solita ampollosità Hubbard affermava che si era «imbattuto nell'incontrovertibile, scientificamente convalidata prova dell'esistenza dell'ANIMA umana.»
*Scientology era sbocciata nel dopoguerra, epoca di protesta e incertezza in cui i giovani erano alla ricerca di senso di appartenenza, di un significato da dare alla vita. Hubbard li offriva entrambi, prometteva risposte e coltivava un forte senso di gruppo, di esclusività che separava gli scientologisti dal mondo reale.
===[[David Miscavige]]===
*I movimenti religiosi del pianeta che ci hanno preceduto hanno lasciato in varia misura una scia di pace e carità. Tuttavia scopriamo che il pianeta si trova in questo stato perché quei movimenti non avevano quel che noi abbiamo: la tecnologia per salvare l'anima umana.
*In Dianetics e Scientology si trovano le risposte a queste domande: Chi sono? Qual è lo scopo di tutto ciò? E cosa succede quando muoio?<br>Le risposte sono: Tu sei un essere spirituale, distinto e separato da un corpo. Hai vissuto molte vite e vivrai ancora. Cerchi di sopravvivere per te, la tua famiglia, il tuo gruppo, l'umanità, l'universo fisico e come spirito. E quando hai conseguito quel livello di illuminazione, puoi comprendere il Creatore.
*Le mete di Scientology sono una civiltà senza ''pazzia'', senza ''criminali'' e senza ''guerre'', in cui le persone capaci possano prosperare e l'uomo sia ''libero'' di innalzarsi a più elevate altezze. Inerente a Scientology vi è anche il fatto che una persona si assuma responsabilità, non solo per se stessa, ma per il mondo in generale. E assolutamente nessuna di queste attività ha a che fare con il puro credere o con una fede cieca in una dottrina. Usiamo quel che conosciamo per aiutare gli altri, quali che siano la loro razza, credo, colore o religione.
*Scientology è una religione nata nell'era tecnologica del XX secolo. E se chiedeste a qualsiasi scientologist vi direbbe che è una religione pratica, con soluzioni pratiche per conseguire una consapevolezza e scopo maggiori nella vita di tutti i giorni. Quando hai le risposte alle domande della vita, non c'è parte dell'esistenza per la quale non si possano usare, per migliorarla.
*Scientology ha le soluzioni. Soluzioni vere, che funzionano. Parole audaci? ''Sì''. Ma sono le stesse che milioni di persone, provenienti da 150 paesi diversi, possono dirvi personalmente.
===[[Tony Ortega]]===
*Ho la sensazione che l'IRS o l'FBI stiano prendendo tempo, stiano osservando mentre Scientology continua a indebolirsi e affondare. A un certo punto entreranno in azione. E allora Miscavige e Scientology trascorreranno il resto dei loro giorni in tribunale, e la successione non avrà più molto senso
*L'organizzazione fu fondata negli anni '50 e per certi versi si è conservata nell'ambra: Scientology è ancora guidata dalle parole di L. Ron Hubbard, i suoi libri e le sue direttive non possono essere in alcun modo alterati nonostante sia morto da 26 anni. Perciò quando in Dianetics, libro del 1950, Hubbard definì l'omosessualità una "perversione" e l'anno dopo la descrisse come "ostilità nascosta" sulla sua carta dell'emozione umana, da lui ribattezzata "Scala del Tono", per gli scientologist quelle parole restano iscritte nella pietra.
*Scientology crede nell'esistenza di una terapia che "curerà" gli omosessuali. [...] Stando a quanto mi dicono ex funzionari della chiesa, nei circoli superiori del potere esecutivo di Scientology quella convinzione è pervasiva. Solo nei centri minori di Scientology, nelle strutture locali più aperte alle istanze gay, sembra esistere un atteggiamento più liberale verso l'affiliazione Scientology degli omosessuali.
*Se chiedi a un cristiano, a un ebreo, o a un musulmano: "in che cosa credi?", lui ti esporrà le parti principali della sua religione in un paio di minuti. In cosa crede un scientologist? Devi essere in Scientology da sette o otto anni e aver scucito un paio di centinaia di migliaia di dollari prima di conoscere l'antefatto su Xenu, il Signore galattico. Se lo dicessero il primo giorno, quanta gente si unirebbe? È una specie di specchietto per le allodole quello che dicono alla gente: "È una filosofia applicata che ti aiuta nella comunicazione". Davvero? E perché Tom Cruise paga mille dollari per farsi estrarre dal corpo alieni invisibili?
===[[Cyril Vosper]]===
*Gli scientologist sono felici perché sentono di stare compiendo un'opera vitale nel salvare le qualità di un'umanità e di una civiltà che essi, e molti altri, vedono erosa dal materialismo e dall'egoismo. Portate loro via Scientology e si uniranno alla massa frustrata. Portate loro via la ''raison d'etre'' e gli porterete via la fede.
*L'enfasi delle psicoterapie viene posta sull'estirpazione dell'aberrazione mentale e sul portare il paziente a uno stato "normale" o "accettabile" entro gli attuali canoni sociali. Scientology rompe con questa tradizione poiché l'aberrazione mentale viene mostrata come essere unicamente il risultato di una diminuita consapevolezza spirituale, di una sicurezza e capacità attenuate. Lo scopo ultimo di Scientology è quello di produrre un essere con capacità fortemente accresciute, molto oltre qualsiasi cosa prima immaginata possibile per l'essere umano. Rimettere il Thetan nella sua giusta posizione di superiorità e libertà e non in balia di conclusioni estranee al tempo presente.
*La pubblicità dei servizi di Scientology non riconosce molta intelligenza al suo pubblico.<br>«Non essere ragionevole» ha detto Hubbard, e la sua pubblicità è doverosamente irragionevole. Spesso è anche incomprensibile, superficiale, noiosa, piena di vanterie (sempre!), di cattivo gusto, inaccurata, non informativa, assurda, ipocrita, pretenziosa, poco perspicace, grezza, zuccherosa, ridicola, egocentrica, impudente, esagerata, priva di immaginazione, di fatto decisamente tipica, come tutte le pubblicità.
*Ogni religione, ideologia politica o dittatore ha proposto una teoria «per il bene dell'Umanità», indipendentemente da quanto degradante fosse. Tutti gli scientologist credono e sostengono con gli occhi splendenti del proselitista che: «Scientology è la sola cosa che può salvare l'Umanità».<br>Dopo aver visto, lavorato e avere conosciuto da vicino un grande numero di scientologist che erano stati "chiariti", il futuro proposto da Hubbard è al contempo grottesco e terrificante. Quelle persone avevano perso il controllo della propria mente. La loro prospettiva della realtà e il contatto con essa erano così limitati da essere assurdi. Ma sono intimamente convinti di essere dei super uomini. Ne sono convinti come nessun altro aderente a qualsiasi altra religione potrà mai essere così convinto della propria infallibilità.<br>Essi intendono "salvare il mondo da se stesso", sia che il mondo voglia essere salvato sia che non lo voglia. E il pensiero stesso di un simile destino per il buon vecchio mondo è terrificante.
*Perché Scientology? Perché milioni di persone ricevono le sue riviste? Perché centinaia di migliaia di persone pensano che Scientology sia il solo modo che la razza umana ha per ritrovare se stesse e sopravvivere alla minaccia della Bomba Atomica, dell'esplosione demografica, dell'erosione dei valori, o di qualsiasi altro tra la moltitudine di problemi che ci affliggono? Perché dopo tutte le filosofie radicali che si sono succedute nel corso dei secoli, e tutti i problemi e miserie che esse hanno causato, la gente ancora si affolla attorno a un'ennesima [[bacchetta magica]] che risolverà tutti i suoi problemi e renderà il mondo un luogo di pace, luce e amore?<br>La ragione deve essere proprio questa. Il mondo non è pieno di pace, luce e amore. Tutti noi vorremmo che lo fosse. Quando si presenta qualcuno che sostiene di avere la formula e vanta l'efficacia dei suoi metodi, quell'uomo sarà seguito. E se fa in modo di tenere sempre una succosa carota davanti al naso dei suoi seguaci ci sarà sempre chi penserà che valga la pena seguirlo. E se allo stesso tempo riesce a parlare del grandioso valore del suo seguito, della loro integrità e superiorità etica, se riuscirà a convincere i seguaci che saranno loro ad ereditare la Terra, allora farà appello sia alla loro natura più superficiale che a quella più profonda. Se riesce a mostrare una personalità magnetica e pretese di umiltà molti lo ameranno e lo seguiranno, indipendentemente da dove vada.
*Scientology è molto simile a quasi tutte le altre pseudoscienze. È stata sviluppata e rigidamente controllata da un solo uomo le cui parole vengono ritenute sacrosante dai seguaci. L'atteggiamento verso la critica è che il critico è finanziato da interessi occulti che vogliono mantenere la razza umana a livello primitivo, oppure è un pazzo; forse entrambe le cose. I successi vengono proclamati a voce alta, mentre i fallimenti sono ignorati oppure diligentemente giustificati. I seguaci descrivono apertamente il Fondatore come un genio di statura eccelsa e di divina ispirazione, e lui ovviamente ha la medesima considerazione di se stesso. La sua disciplina è L'UNICO modo per risolvere le difficoltà, e lo fa con tanta facilità da far sembrare gli altri ricercatori del settore degli stupidi sempliciotti. Il leader e i suoi seguaci si arrogano un'autorità di giudizio delle faccende umane che nella realtà è ingiustificata.
*Scientology non è l'unica psicoterapia che sostiene di aver scoperto il fenomeno delle vite precedenti. A differenza di altri ambiti psicoterapeutici molto più cauti, Scientology non vede però l'ora di abbracciare ciò che non è comunemente accettato, poiché esso dimostra la natura veramente rivoluzionaria della materia e dà ad Hubbard la possibilità di criticare la mancanza di immaginazione delle altre filosofie. Probabilmente è vero che altre filosofie avrebbero rifiutato le vite precedenti senza una completa analisi, poiché per chi cerca di comprovare il proprio materialismo scientifico esse sono inaccettabili e solleverebbero troppi quesiti di natura spirituale. Ma Hubbard non ha fornito prove verificabili. Effettivamente è quasi impossibile provare, in un modo o nell'altro, l'esistenza di vite precedenti. Esse sono state materia di imbrogli e di molti discorsi pseudo scientifici incomprensibili, ma se Hubbard ha organizzato una procedura che cercava di verificare le sue affermazioni ed è stato in grado di dimostrare centinaia di casistiche "controllate quando possibile", le sue dichiarazioni avrebbero dovuto avere qualche peso. Si può solo concludere che o l'argomento effettivamente non può prestarsi ad alcuna analisi, oppure che il disprezzo di Hubbard per la razza umana è tale da non sentirsi in obbligo di verificare alcunché. Probabilmente sono vere entrambe le cose.
*Scientology non è una scienza perché i suoi assunti sono affermati fin dall'inizio come verità e non vengono permessi ulteriori controlli. Potrebbe avere un valore, ma non è una scienza.
*Se in futuro verrà scritta un'accurata storia del ventesimo secolo - e se Scientology si guadagnerà la storia mi chiedo se esisteranno gli storici, per non parlare degli storici credibili - Scientology si guadagnerà di sicuro un riconoscimento, tra le sue molte altre caratteristiche di rilievo, per aver ridotto gli ideali umani, la filosofia, la religione e la saggezza alla stregua di una qualsiasi marca di fagioli in scatola.
*Se uno scientologist dovesse diventare scettico, il che sorprendentemente accade molto di rado, verrebbe buttato fuori o sottoposto a procedimenti al punto tale da cancellare quella contagiosa malattia, l'incredulità. Secondo il ragionamento ambivalente di Hubbard, il fatto che lo scetticismo verso Scientology possa essere sottoposto a procedimento e cancellato dimostra che tale scetticismo si basa su una aberrazione reattiva. Essere critici di Scientology è la prova che si sta negando la vera ed essenziale bontà insita in tutti noi. Tale comportamento contraddittorio, insano ed auto distruttivo deve naturalmente essere corretto con la massima efficienza e velocità. Se l'individuo si è spinto al punto di rifiutare i procedimenti, vale a dire di essere liberato da se stesso, allora, pur con tutto il dispiacere possibile, egli rappresenta un pericolo per il solo movimento sulla Terra capace di essere una valida risposta alla Bomba Atomica, all'Esplosione Demografica, alle Guerre, alla Marcia Inarrestabile della Tecnologia, a Dandruff e a tutte le altre minacce che si palesano all'orizzonte. Deve essere espulso.
===[[Lawrence Wright]]===
*Era appena finita l'era hippie, e quello che proponeva Scientology era come sballarsi senza droga. Era un luogo dove la gente andava ed esplorava idee nuove e spesso incontrava persone famose: Leonard Cohen, i musicisti del Grateful Dead, Rock Hudson. E così comprarono il Celebrity Center. L'idea era quella di attirare personaggi famosi e usarli come promotori della religione.
*Gli scientologi di seconda generazione hanno di norma una familiarità con il linguaggio e la cultura della Chiesa molto maggiore di quella dei genitori; per contro, possono sentirsi un po' smarriti quando cercano di interagire con una società che non li comprende.
*In Scientology c'è posto per un Essere Supremo – delle Otto dinamiche di Hubbard, rappresenta quella più alta –, ma l'idea di Dio riveste un ruolo marginale rispetto a molte religioni. D'altra parte, alcuni culti venerano degli oggetti – pietre, icone o mandale – piuttosto che una divinità. Gli scientologi non pregano; ma lo stesso si può dire dei buddhisti. L'idea della salvezza, così centrale nel cristianesimo, non è poi tanto diversa dall'affermazione di Hubbard che la legge fondamentale dell'universo è la spinta alla sopravvivenza. Flinn paragonò la distinzione tra preclear e clear alle nozioni di irretimento nel samsara e illuminazione tipiche del buddhismo, o alle dottrine cristiane del peccato e della grazia. Il credo di Scientology secondo cui gli esseri umani sono «thetan» significa semplicemente che siamo creature dotate di un'anima immortale, un concetto che nessun cristiano metterebbe in discussione.
*Pochi scientologi hanno avuto un'esperienza di conversione, un improvviso e radicale riorientamento della propria vita; è molto più comune un'accettazione graduale e incondizionata di asserzioni che in principio erano probabilmente considerate inaccettabili o assurde, una progressiva resa della volontà da parte di persone a cui sono state promesse forza e autorità accresciute. Da questo esempio traspare il motore che porta avanti tutti i grandi movimenti sociali, nel bene o nel male.
*Possono accadere due cose: la prima è che l'Agenzia delle tasse riconsideri l'esenzione fiscale, l'altra è che una delle celebrità che fa da megafono si rivolti contro la Chiesa, e Tom Cruise dovrebbe essere a capo di quel coro.
*Scientology è senza dubbio tra le religioni più stigmatizzate al mondo, a causa della sua eccentrica cosmologia, del suo atteggiamento vendicativo verso critici e transfughi, e dei danni inferti alle famiglie smembrate dalla politica di «disconnessione» della Chiesa: il distacco forzato dei membri dalle persone che ne ostacolano l'agognato progresso spirituale. Negli Stati Uniti le garanzie costituzionali di libertà religiosa tutelano la Chiesa per azioni che potrebbero altrimenti essere considerate illegali o in aperta violazione delle leggi sulla tratta di persone o sugli standard lavorativi. Molte di queste pratiche sono ben note al pubblico.
*Scientology ha un ruolo d'eccezione nel novero delle religioni nate nel ventesimo secolo e sopravvissute in quello attuale. La Chiesa non rilascia dati ufficiali sul numero dei seguaci, ma dichiara in via ufficiosa otto milioni di membri in tutto il mondo, una cifra basata sul quantitativo di persone che le hanno fatto una donazione. [...] Nonostante decenni di adesioni in calo e scandali ricorrenti che avrebbero probabilmente affondato altre fedi, a più di venticinque anni dalla morte del suo chimerico leader, L. Ron Hubbard, Scientology continua a tenersi a galla. La sua sopravvivenza è dovuta in parte alle colossali risorse finanziarie, che, secondo ex membri bene informati, si aggirano intorno al miliardo di dollari in attività liquide – un patrimonio che eclissa quelli di gran parte delle maggiori religioni mondiali, almeno per quanto riguarda le riserve di contante. Tali ricchezze testimoniano l'avidità dei suoi membri, l'incessante attività di raccolta fondi e l'eredità in diritti d'autore sulle migliaia di libri e articoli pubblicati da Hubbard.
*Scientology, in realtà, è un viaggio nella mente di Ron Hubbard. E più ti addentri, più diventi come Ron Hubbard.
==Voci correlate==
*[[E-meter]]
*[[Etica (Scientology)]]
*[[L. Ron Hubbard]], fondatore
*[[David Miscavige]], attuale leader
*[[Sea Organization]]
*[[Thetan]]
*[[Xenu]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Scientology| ]]
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T. H. White
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Bradipo Lento
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[[File:White-in-Boston-CollegeII.jpg|thumb|Terence Hanbury White]]
'''Terence Hanbury White''' (1906 – 1964), scrittore britannico.
==Citazioni di Terence Hanbury White==
*I nostri lettori di quell'epoca [...] hanno tre convinzioni nelle loro magnifiche zucche. La prima è che la specie umana sia superiore alle altre. La seconda è che il ventesimo secolo sia superiore ai secoli precedenti. La terza è che gli adulti del ventesimo secolo siano superiori ai giovani. L'insieme di questo inganno può essere bollato come Progresso e chiunque lo metta in discussione viene definito puerile, reazionario o escapista. La Marcia dell'Intelletto, che il cielo li aiuti.<ref>Da ''Il libro di Merlino'', in ''Il re che fu, il re che sarà'', a cura di Massimo Scorsone, traduzione di Maria Benedetta de Castiglione, Antonio Ghirardelli, Maria Grazia Bosetti e Stefania Bertola, Mondadori, Milano, 2021. ISBN 9788835709800</ref>
==''La spada nella roccia''==
===[[Incipit]]===
Al lunedì, al mercoledì e al venerdì vi erano Bella Scrittura e ''Summulae Logicales'', mentre il resto della settimana era dedicato a ''Organon'',
Ripetizione e Astrologia. L'istitutrice si confondeva sempre con l'astrolabio, e quando era particolarmente confusa se la prendeva con Wart, ovvero Bitorzolo, colpendolo sulle nocche delle dita con una verga. Non colpiva Kay sulle nocche, perché da adulto lui sarebbe diventato sir Kay, il signore di quella terra. Wart veniva chiamato così perché, grossomodo, la parola faceva rima con Art, abbreviazione del suo vero nome. Quel nomignolo glielo aveva affibbiato Kay. Kay si chiamava semplicemente Kay, poiché era troppo nobile per avere un soprannome e sarebbe andato su tutte le furie se qualcuno avesse tentato di dargliene uno. L'istitutrice aveva i capelli rossi e una misteriosa ferita che mostrava a tutte le donne del castello, dietro le porte chiuse, traendone grande prestigio. Si riteneva che si trovasse nel punto dove lei sedeva e che se la fosse procurata sedendosi per errore su un'armatura durante un picnic. Quando, infine, si offrì di mostrarla a sir Ector, padre di Kay, ebbe una crisi isterica e fu licenziata. In seguito si scoprì che era stata ben tre anni in un ospedale per malati di mente.
===Citazioni===
*{{NDR|Sul [[Mago Merlino]]}} Indossava un'ampia veste lunga, con quattro stole ricamate con i segni dello zodiaco e vari segni cabalistici, come triangoli con occhi dentro, strane croci, foglie di alberi, ossa di uccelli e altri animali, nonché un planetario con stelle che brillavano come pezzi di uno specchio quando il sole vi batte sopra. Portava un cappello a punta simile a quello che si mette in testa agli scolari negligenti o al copricapo usato dalle dame dell'epoca, solo che le dame avevano anche un pezzo di velo fluttuante alla sommità. Possedeva anche una [[bacchetta magica]] di ''lignum vitae'', che aveva posato sull'erba davanti a sé, e un paio di occhiali con montatura di corno come quelli di re Pellinore. Erano occhiali fuori del comune, perché mancavano delle stanghette, con una forma che ricordava più quella delle forbici o delle antenne della vespa ''Pepsis''. (cap. 3)
*Mentre {{NDR|Merlino}} danzava, cantava. Questa era la sua [[Canzoni dai libri|canzone]]:<br/>«Terapeutico,<br/>Elefantiaco,<br/>Diagnosi,<br/>Bum!<br/>Pancreatico,<br/>Microstatico,<br/>Antitossico,<br/>Tum!<br/>Con un normale catabolismo,<br/>Farfuglismo e balbettismo,<br/>Snip, Snap, Snorum,<br/>Taglia via il suo addomorum.<br/>Dispepsia,<br/>Anemia,<br/>Tossiemia.<br/>Uno, due, tre,<br/>E Lui sen va,<br/>Con le cinque ghinee,<br/>Cantando trallalà.» (cap. 5)
*L'amore è un tiro giocatoci dalle energie dell'evoluzione. Il piacere è l'esca preparata dalle stesse. Vi è solo la [[forza]]. La forza è propria della mente individuale, ma la forza della mente non basta. È la forza del corpo a decidere tutto, alla fine, e la Ragione è solo del più Forte. (Re del Fossato, cap. 5)
*La fortezza era percorsa da gallerie scavate nella roccia e sopra l'ingresso di ciascuna galleria c'era un cartello che diceva:<br/>TUTTO CIÒ CHE NON È PROIBITO È OBBLIGATORIO (cap. 13)
*La volta dell'alba si riempiva di araldi, e questo è ciò che [[Canzoni dai libri|cantavano]]:<br/>Tu, mondo che giri, che scorri sotto le nostre ali,<br/>Innalza il bianco sole ad accogliere i beniamini del mattino.<br/><br/>Mira, su ogni petto lo scarlatto e il vermiglio,<br/>Odi, da ogni gola la chiarina e i campanelli.<br/><br/>Ascolta, i liberi, vaganti ranghi in nere squadriglie,<br/>Corni e cacciatori del cielo, segugi e stalloni luminosi d'alba.<br/><br/>Libera, libera; lontana, lontana; e bella sulle ali ondeggianti<br/>Viene l'Anser albifrons, e canta e suona. (cap. 18)
*«Ma non combattono tra loro per il [[pascolo]]?»<br/>«Santo cielo, quanto sei sciocco!» esclamò lei. «Non ci sono [[Confine|confini]] tra le [[Oca|oche]].»<br/>«Che cosa intendi per confini, per favore?»<br/>«Linee immaginarie tracciate sul terreno, mi pare. Come facciamo ad avere confini, se voliamo? Quelle tue formiche... e gli uomini, anche... dovrebbero ben smettere di combattere, alla fine, se si alzassero nell'aria.» (cap. 18)
*Quando si è tristi [...] la cosa migliore è [[Apprendimento|apprendere]] qualcosa. Questo è l'unico rimedio infallibile. Puoi diventare vecchio e tremante nella persona, puoi restar sveglio la notte prestando attenzione ai disturbi delle tue arterie, puoi sentire la mancanza del tuo unico amore, vedere il mondo circostante devastato da perfidi folli o sapere che il tuo onore viene calpestato e gettato nelle cloache da menti abiette. C'è un unico rimedio, allora, per questo: apprendere. Capire perché il mondo si muove e che cosa lo muove. Questo è l'unico argomento che la mente non può mai esaurire, da cui non può mai essere tormentata, che non può temere e di cui non può diffidare né rammaricarsi. Conoscere è quello che ti ci vuole. Guarda quante cose vi sono da imparare! Scienza pura, l'unica purezza che esista. Puoi apprendere l'astronomia nel corso di una vita, la storia naturale in tre, la letteratura in sei. E poi, dopo aver esaurito un miliardo di vite per medicina, biologia, teocritica, geografia, storia ed economia... ebbene, puoi cominciare a costruire una ruota da carro col legno giusto, oppure trascorrere cinquant'anni imparando a cominciare a imparare come battere il tuo avversario nella scherma. Dopo di che potrai ricominciare da capo con la matematica, fino a che non sarà giunto il momento di imparare ad arare. (Merlino, cap. 21)
*Re Pellinore chiuse gli occhi con forza, allungò le braccia in entrambe le direzioni e [[Profezie dai libri|proclamò]] solennemente: «CHIUNQUE ESTRAGGA QUESTA SPADA DA QUESTA ROCCIA E INCUDINE, SARÀ RE DI TUTTA L'INGHILTERRA PER DIRITTO DI NASCITA». (cap. 22)
===[[Explicit]]===
«Ebbene, Wart» disse Merlino «eccoci... o eravamo... di nuovo insieme. Come stai bene con la corona! Non mi fu permesso dirtelo prima, o poi, ma tuo padre era, o sarà, Re Uther Pendragon, e fui io stesso, travestito da mendicante, a portarti al castello di sir Ector, nelle tue fasce dorate. So tutto sulla tua nascita e sui tuoi genitori, e so anche chi ti diede il tuo vero nome. Conosco le pene e le gioie che ti attendono, e so che non ci sarà mai più alcuno che oserà chiamarti col soprannome affettuoso di Wart, ovvero Bitorzolo. Da ora in poi tua sorte gloriosa sarà portare il fardello e godere la nobiltà del titolo che ti spetta: perciò ora chiedo con insistenza il privilegio di essere il primo tra i tuoi sudditi a rivolgertelo, mio caro sovrano, re Artù.»<br/>«Resterete con me a lungo?» domandò Wart, senza comprendere un gran che di tutto quel discorso.<br/>«Sì, Wart» rispose Merlino. «O, meglio, dovrei dire (oppure avrei dovuto dire?) "Sì, Re Artù".»
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Terence Hanbury White, ''La spada nella roccia'', in ''Re in eterno'', traduzione di Maria Benedetta de Castiglione e Antonio Ghirardelli, Mondadori, Milano, 1989. ISBN 88-04-32667-0
==Voci correlate==
*''[[La spada nella roccia]]'' – film 1963
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|La spada nella roccia||(1938)}}
{{DEFAULTSORT:White, Terence Hanbury}}
[[Categoria:Scrittori britannici]]
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Darkwing Duck
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{{FictionTV
|titoloitaliano=Darkwing Duck
|tipofiction= Serie TV d'animazione
|titolooriginale= Darkwing Duck
|immagine = Darkwing Duck 1991 logo.svg
|paese= USA
|anno= 1991-1992
|genere= avventura, azione, commedia
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|ideatore= [[Tad Stones]]
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|doppiatorioriginali=
*[[Jim Cummings]]: Drake Mallard/Darkwing Duck, Negaduck, Beppe Parapiglia, Talponi
*[[Christine Cavanaugh]]: Ocalina Mallard
*[[Terence McGovern]]: Jet McQuack
*[[Dan Castellaneta]]: Megavolt
*[[Tino Insana]]: Clorofix
*[[Michael Bell]]: Quackerjack
*[[Jack Angel]]: Liquidator
*[[Rob Paulsen]]: Becco D'Acciaio
*[[Kenneth Mars]]: Tuskernini
*[[Tim Curry]]: Toros Bulba
*[[Kaith Soucie]]: Morgana McCawber
*[[Katie Leigh]]: Tonnaso Parapiglia
*[[Dana Hill]]: Tank Parapiglia
|doppiatoriitaliani=
*[[Oliviero Dinelli]]: Drake Mallard/Darkwing Duck
*[[Antonella Baldini]]: Ocalina Mallard
*[[Roberto Pedicini]]: Jet McQuack
*[[Stefano Carraro]]: Negaduck
*[[Fabrizio Manfredi]]: Megavolt
*[[Vittorio Battarra]]: Clorofix
*[[Oreste Baldini]]: Quackerjack
*[[Mauro Bosco]]: Liquidator, Talponi
*[[Marco Bolognesi]]: Becco D'Acciaio
*[[Renzo Stacchi]]: Toros Bulba, Stego, Paddywhack, Lilliput
*[[Vittorio Amandola]]: Tuskernini
*[[Laura Boccanera]]: Morgana McCawber
*[[Ilaria Stagni]]: Tonnaso Parapiglia
*[[Roberto Stocchi]]: Beppe Parapiglia
*[[Silvia Pepitoni]]: Alice Parapiglia
*[[Paolo Vivio]]: Tank Parapiglia
|note=
}}
'''''Darkwing Duck''''', serie animata statunitense della Disney, spin-off di ''[[DuckTales - Avventure di paperi]]'', andata in onda per la prima volta nel 1991.
==Frasi dell'eroe==
*Dagli addosso Duck!
*Io sono Darkwing Duck!
*Io sono il terrore che svolazza nella notte.
*Io sono il brivido che corre per la tua schiena.
*Io sono il capello sulla lente del vostro proiettore.
*Io sono il carceriere che getta nel fiume la tua chiave.
*Io sono il chiodo che sfregia le vostre carrozzerie.
*Io sono il colesterolo che ti ostruisce le arterie.
*Io sono il dito nel vostro piatto di minestra.
*Io sono il fritto che sfrigola nella tua padella.
*Io sono il tubetto di giallo di cadmio che non riesci ad aprire.
*Io sono il [[ketchup]] sulle tue patatine.
*Io sono il mal di testa nella mente criminale.
*Io sono il moscerino che imbratta il vostro parabrezza.
*Io sono il parchimetro che finisce mentre siete ancora nel negozio.
*Io sono il preside che ti manda a chiamare.
*Io sono il prurito che non riesci a raggiungere.
*Io sono il ragno velenoso che ti morde sul collo.
*Io sono il seme di more tra i denti che non si toglie neanche con lo spazzolino.
*Io sono il terrore che rema nella notte.
*Io sono il terrore che semina il panico nella notte.
*Io sono il topolino che rosicchia il tuo formaggio.
*Io sono la bolla ripiena di pus che si rompe nel tuo scarpone.
*Io sono il tassametro sul taxi della giustizia.
*Io sono la bottiglia che non riesci ad aprire.
*Io sono la maschera a ossigeno per le vittime soffocate dal crimine.
*Io sono la chiave di metallo sopra la scatola di sardine.
*Io sono la forbice che pota le vostre siepi.
*Io sono la lampadina bruciata che non riuscite a svitare.
*Io sono la lozione novanta che non ti fa bruciare.
*Io sono la nevrosi che ha bisogno di uno psichiatra da 500 $ l'ora.
*Io sono la nuvola nera che fa piovere sulla tua vacanza.
*Io sono la prima vittima dell'invasione degli alieni.
*Io sono il moscone spiaccicato sul parabrezza del tuo ufo.
*Io sono la pulce che non riesci a trovare.
*Io sono la sorpresa nel tuo pacchetto di patatine.
*Io sono la termite che divora i vostri pavimenti di legno.
*Io sono le batterie che non sono incluse.
*Io sono l'edizione straordinaria che interrompe il tuo programma preferito.
*Io sono l'eroe di cui ogni cultura in ogni angolo del mondo ha bisogno.
*Io sono l'esattore delle tasse che bussa alla tua porta.
*Io sono l'insetto schifoso che si arrampica sulla gamba dei tuoi pantaloni.
*Io sono lo sciacallo che divora le vostre ossa.
*Io sono lo spillo che bucherà la tua bolla.
*Io sono l'ostacolo che fa deragliare il vostro treno.
*Io sono l'unghia incarnita schiacciata da un macigno.
*Io sono senza il fumo blu che mi distingue.
*Succhia gas, criminale.
==Negaduck==
* Questo dovrebbe tenere occupato il mio gemellino virtuoso! Okay. Forse fingere di essere Darkwing Duck è un'azione perfida! Ma dopotutto, io sono Negaduck, il più perfido dei perfidi!
* È così, a St. Canard sarebbe nata una nuova eroina, eh? Una ragazzina per giunta! In altre parole l'obbiettivo perfetto per il nemico pubblico numero uno!
* Oggi St. Canard! Domani il mondo intero!
==Quackerjack==
* È tempo di giocare!
==Liquidator==
* {{NDR|Riferendo a Negaduck}} Proprio quando il crimine stava per pagare, è spuntato il traditore.
==Becco D'Acciaio==
* Prendeteli ragazzi!
==Citazioni==
===Prima stagione===
====Episodio 1, ''Panico nella notte (1^parte)''====
*Questa è la città di St. Canard. Come in ogni altra grande metropoli ha dei seri problemi di criminalità. ('''Darkwing Duck''', all'inizio del primo episodio)
*'''Darkwing Duck''' {{NDR|Uscendo dalla stazione di polizia dopo aver catturato un criminale}}: Ma dov'è la stampa? Credevo che fosse l'epoca dei Mass Media! Dove sono quelli del telegiornale? Ho passato tutto il giorno a stirare questa mantellina.
====Episodio 9, ''Fumetto a quattro mani''====
*'''Darkwing Duck''' {{NDR|Vedendo il fumetto su di lui}}: Non posso crederci è una...<br>'''Capo editore''': È una cosa avvincente, vero? Sa, noi dell'imponente società dei fumetti abbiamo grandi speranze sull'uscita di questo numero. E sinceramente, signor Darkwing, sentiamo odore di un successo senza precedenti.<br>'''Darkwing Duck''': Oh, per la verità, anch'io sento un'odore. Ma è una gran puzza!<br>'''Capo editore''': Perchè? C'è qualcosa che non va, signore?<br>'''Darkwing Duck''': Qualcosa? Oh no. Qualcosa. Tutto dal primo all'ultimo disegno. Questo fumetto non ha nessun rapporto con la realtà!<br>'''Capo editore''': Ecco, le spiego. Forse ci siamo presi, come dire? Qualche licenza drammatica, allo scopo di rendere più umano il personaggio, capisce?<br>'''Darkwing Duck''': La vostra licenza drammatica è stata revocata!<br>'''Capo editore''': Vede, abbiamo pensato che lei potrà sembrare troppo coraggioso, troppo audace, e troppo più grande di quello vero.<br>'''Darkwing Duck''': Ma è logico! È proprio così che è fatto un eroe. Questa cosa mi rovinerebbe, tutti mi riderebbero dietro, nessuno tremerebbe davanti a me. Mi ascolti bene, questa roba sarà letta da bambini piccoli e impressionabili. Come potranno prendermi come modello? Se pensano che sono un vigliacco. Se volete fare dei fumetti basati sulla mia vita, cercate di informarvi meglio! C'è una sola persona in cui mi fido per un lavoro del genere. E quella sono io!
====Episodio 20, ''La grande sfida (1^parte)''====
*'''Megavolt''': Il congegno elettro-schiavo è in attesa di essere attivato.<br>'''Quackerjack''': E il dipartimento di polizia è stato eliminato.<br>'''Negaduck''': Splendido. E ora dobbiamo togliere dal nostro cammino l'altro più grande ostacolo: la centrale S.H.U.S.H.. E questo è pane per i denti di Negaduck.<br>'''Liquidator''': Attenzione! È Negaduck? Oppure Darkwing Duck? Neanche uno S.H.U.S.H. capirà mai la differenza.<br>'''Clorofix''': Ma che cosa fa se arriva Darkwing Duck?<br>'''Negaduck''': Qualcosa di questo genere, ma peggio.
====Episodio 21, ''La grande sfida (2^parte)''====
*'''Darkwing Duck''' {{NDR|Con una voce femminile}}: Cesto di fiori per Negaduck.<br>'''Negaduck''': Io detesto i fiori. <br>'''Darkwing Duck''': Scusi, ho detto fiori? Volevo dire... Ehm... Volevo dire... Crani! Cesto di crani per Negaduck!<br>'''Negaduck''': Sì, vengo subito. Speriamo che ve le valsa la pena. <br>'''Darkwing Duck''' {{NDR|Con la sua voce normale}}: Scusi, ho detto crani? Volevo dire incudine!
====Episodio 32, ''La guerra dei giocattoli''====
*Fagli vedere chi sei! ('''Darkwing Duck''' ad Ocalina)
====Episodio 33, ''Le origini segrete di Darkwing Duck''====
*'''Ocalinozza''': Protoni che fissa! Quello lì è il vero costume di Darkwing Duck?<br>'''Archeologo''': No! Questo è solo un rifacimento da una serie di cartoni di immenso successo basati sulle mitiche imprese di Darkwing.
*'''Moglie di Drakel''': Che sta succedendo? Drakel, che succede? Nessuna brutta notizia, spero?<br>'''Drakel''': È cominciata la fine del mondo!<br>'''Moglie di Drakel''': Bè, si, questo la qualifichi come una brutta notizia!<br>'''Drakel''': È tutta colpa di quel tonto di mio fratello! Ha costruito una bomba capace di far saltare l'intero pianeta! Ha minacciato di distruggere Zipton, se il consiglio non l'avesse nominato "Gran Maritozzo di Corte"!<br>'''Moglie di Drakel''': Ma sicuramente non l'ha usata!<br>'''Drakel''': Bè, no! Ah, cioè sì! Pare... pare che ci sia stato un'incidente con il detonatore! Ahha! Ecco che cosa stavo cercando! Il vecchio gasatore al laser del nonno! Tornerà utile al piccolo sul grillofrizzo!<br>'''Moglie di Drakel''': Grillofrizzo?<br>'''Drakel''': Custodiscilo con cura, mio piccolo caro! Potrebbe farti molto comodo un giorno!<br>'''Moglie di Drakel''': Drakel, tesoro, non vorrai dire che...<br>'''Drakel''': Sì! Noi tutti periremo! Ma nostro figlio sopravviverà! Sul quel nuovo mondo, egli crescerà e prospererà e farà grandi cose! E... e chi lo sa? Può anche darsi che in un tempo lontano, faranno tutta una serie di [[Cartone animato|cartoni animati]] basata sulle sue mitiche imprese!
*'''Moglie del fratello di Drakel''': Non te l'avevo detto forse che era un'idea da idioti?<br>'''Fratello di Drakel''': Guarda che non è stata colpa mia!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Te l'avevo detto che succede! Se poi esplode e di cosa diventerai Gran Maritozzo, allora? Gran Maritozzo di un mucchio di calcerazzi! Ah, sai che soddisfazione!<br>'''Fratello di Drakel''': Bè, la bomba non sarebbe mai esplosa, se quell'idiota di mio fratello non si fosse seduto sul detonatore! Che cos'era? L'orologio del forno? Meglio che vai a vedere l'arrosto!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Ehi, dove credi di svignartela?<br>'''Fratello di Drakel''': Al grillofrizzo! Addio! È stato un bel matrimonio! Peccato che sia finito così!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Tu non vai da nessuna parte!<br>'''Fratello di Drakel''': Eh, bè, senti, mettiamola così! Qui in fondo saltiamo solo per aria! Ma vuol mettere sul grillofrizzo, quando dovranno vedersela con lui!
*'''Vendicatrice''': Cos'è?<br>'''Darkwing Duck''': Coo-Coo Cola! Ne vuoi?<br>'''Vendicatrice''': Aa! Tienila lontano! Buttala buttala!<br>'''Darkwing Duck''': È senza caffeina!<br>'''Jet''': Non hai capito! La Coo-Coo Cola è il punto debole della Vendicatrice!
====Episodio 35, ''La banda degli imbranati''====
*'''Negaduck''': Una rapina al giorno toglie la povertà di torno! Bè ci vediamo!<br>'''Quackerjack''': Nah andiamo, Negaduck! Non resti mai con noi, dopo una rapina!<br>'''Negaduck''': Ehi, Quackerjack! Perchè pensi che faccia così, eh? Potrebbe essere perchè non vi sopporto, oppure potrebbe anche essere perchè siete dei buoni a nulla, oppure è perchè ho di meglio da fare, ecco!<br>'''Liquidator''': No! Non può essere per questo. Liquidator pensa che tu ora vorresti con noi per un altro motivo!<br>'''Megavolt''': Perchè tu hai un nascondiglio segreto!<br>'''Negaduck''': Oh bravo, Megavolt! Questo vuol dire usargli le batterie dal cervello!<br>'''Clorofix''': Oh! Noi non c'è l'abbiamo un nascondiglio segreto! Perchè non possiamo venire nel tuo?<br>'''Negaduck''': Clorofix! Se io vi permettessi di venire nel mio nascondiglio segreto, non sarebbe più un segreto! Il motivo per cui ho un nascondiglio segreto è che voglio stare lontano dalla banda degli imbranati! Ci vediamo al prossimo crimine!<br>'''Quackerjack''': Al diavolo lui e il suo nascondiglio segreto. {{NDR|Imitando Cervello di Banana}} Perchè non lo inseguiamo, così scopriamo dove si trova?
*'''Megavolt''': Il nascondiglio segreto di Negaduck è nel forno zucchero, pepe e panna montata?<br>'''Liquidator''': Ma aspetta! Non finisce qui!<br>'''Clorofix''': Non dobbiamo farci vedere da Negaduck!
*'''Negaduck''': Imbranati! Avete rovinato tutto. Avete buttato Darkwing Duck nel Negaverso!<br>'''Megavolt''': Nel cosa?<br>'''Negaduck''': È il mio nascondiglio segreto, brutti idioti!
====Episodio 38, ''Giochi di ruolo''====
*'''Giornalista''': Edizione speciale della sera: Darkwing Duck, matto scatenato o delinquente pazzo?<br>'''Darkwing Duck''': He! Matto scatenato o deliquente... delinquente pazzo?<br>'''Giornalista''': Sì, esatto! Delinquente! Darkwing Duck alla fine ha scelto il mondo del crimine! È ricercato per una lista di reati troppo lunga da innumerare! Ma che comprende? Incendio doloroso, furto, di rottamento, rapimento, calcio al gatto, gioco d'azzardo e calpestamento di aiuole! Non fa meraviglia che il sindaco abbia offerto una taglia da un milione di dollari!<br>'''Darkwing Duck''': Impossibile! Ma è ridicolo! Ne valgo almeno 10!
====Episodio 50, ''Dalla missione alla pensione''====
*'''Derek Blunt''': Guarda!<br>'''Darkwing Duck''': Sono Becco D'Acciaio e Ammoniaca Pine!<br>'''Jet''': Ammoniaca sta facendo piazza pulita!<br>'''Darkwing Duck''': Sono due dei migliori agenti dell'O.C.A.! Che cosa fanno qui?<br>'''Derek Blunt''': Dovrebbe essere chiaro anche per te, Darkwing! Questo posto è una copertura! Phineas Sharp ha riunito questi furfanti per mettere all'asta il suo elenco di agenti S.H.U.S.H..<br>'''Darkwing Duck''': Vuol dire il nostro elenco! Dobbiamo assolutamente entrare!<br>'''Derek Blunt''': Ci serve un travestimento!
====Episodio 53, ''Galeotto fu il biscotto''====
*Non chiamarmi Scintilla! ('''Megavolt''' a Quackerjack)
====Episodio 61, ''Robinia Hood''====
*'''Darkwing Duck''': Io ero occupato a salvare le vostre vite!<br>'''Ocalina''': Non è vero! Tu eri occupato a fare l'eroe!<br>'''Darkwing''': Va bene! Adesso basta! Niente più frecce! Niente più aiutanti! E niente più Robinia Hood! È chiaro? Avevo ragione fin dall'inizio!
*'''Jet''': Che peccato! Detesto quando tu e Ocalina litigate!<br>'''Darkwing''': Lo so, anch'io. Avevo forse torto a fermarla? Eh, affrontare un criminale come Negaduck non è il classico lavoretto del doposcuola.<br>'''Jet''': Sai, mio padre diceva sempre che prima o poi arriva il momento che un genitore deve arrendersi. Perchè se gli stai troppo dietro, il bambino potrebbe ribellarsi. E Ocalina deve cominciare a badare a se stessa. Perchè, anche se è un errore, l'emozione di vederla volare da sola è indescrivibile.<br>'''Darkwing''': Tuo padre ha detto tutto questo?<br>'''Jet''': Già. Prima di cacciarmi per mandarmi a lavorare.
===Seconda stagione===
====Episodio 10, ''Cattive notizie''====
*'''Darkwing Duck''': Guarda, Grizzlykof!<br>'''Grizzlykof''': Ah! Io non ci casco! È il trucco più vecchio del mondo! {{NDR|Però non è un trucco è un onda gigantesca che arriva su di loro}}
==Voci correlate==
*''[[DuckTales - Avventure di paperi]]'' (1987-1990)
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Darkwing Duck''|w|commons=Category:Darkwing Duck}}
{{Serie animate Disney}}
[[Categoria:Serie televisive d'animazione Disney]]
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Supernatural (serie televisiva)
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Bradipo Lento
20707
/* Episodio 7, La grande zucca */ +wl
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{{FictionTV
|titoloitaliano= Supernatural
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|anno= 2005 - in corso
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|episodi= 307+
|ideatore=Eric Kripke
|attori=
*[[Jared Padalecki]]: Samuel "Sam" Winchester
*[[Jensen Ackles]]: Dean Winchester
*[[Misha Collins]]: Castiel
*[[Katie Cassidy]]: Ruby
*[[Lauren Cohan]]: Bela Talbot
*[[Mark Sheppard]]: Crowley
*[[Mark Pellegrino]]: Lucifero
*[[Alexander Calvert]]: Jack
*[[Genevieve Cortese]] : Ruby
*[[Jim Beaver]]: Bobby Singer
*[[Ruth Connell]]: Rowena
|doppiatoriitaliani=
*[[David Chevalier]]: Samuel "Sam" Winchester
*[[Stefano Crescentini]]: Dean Winchester
*[[Vittorio Guerrieri]]: Castiel
*[[Domitilla D'Amico]]: Ruby
*[[Myriam Catania]]: Bela Talbot
*[[Marco Mete]]: Crowley
*[[Angelo Maggi]]: Lucifero
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'''''Supernatural''''', serie televisiva statunitense in onda in Italia dal 13 febbraio 2007.
{{cronologico}}
==Stagione 1==
===Episodio 1, ''La caccia ha inizio''===
*'''Dean''': Sta' calmo, tigre!<br/ >'''Sam''': Dean? Mi hai fatto prendere un colpo!<br/>'''Dean''': Sei fuori allenamento, eh? {{NDR|Sam lo atterra di colpo}} O forse no...
*'''Sam''': Qualsiasi cosa tu voglia dirmi, puoi farlo davanti a lei.<br/ >'''Dean''': D'accordo. Papà manca da qualche giorno.<br/>'''Sam''': Starà bevendo da qualche parte. Appena gli sarà passata la sbronza, vedrai che si farà vivo.<br/>'''Dean''': Papà è andato a ''caccia'' e manca da casa da alcuni giorni.<br/>'''Sam''': Scusaci, Jessica, facciamo due chiacchiere fuori.
*'''Sam''': Pensavo di aver smesso con la caccia.<br>'''Dean''': Dai, non era facile, ma non era così male!<br />'''Sam''': Davvero? Quando ho detto a papà che avevo paura di quello che c'era nel mio armadio, mi ha dato una pistola!<br/ >'''Dean''': Che avrebbe dovuto fare?<br/ >'''Sam''': Avevo solo nove anni! Ti rendi conto? Avrebbe dovuto dire: «non devi avere paura del buio»!<br/>'''Dean''': "Non devi avere paura del buio"? Ma certo che devi averne paura, sai cosa c'è lì fuori?!
*'''Dean''': Allora, che vuoi fare? Vivere una vita normale, la solita routine, tutti i giorni? Vuoi questo?<br/ >'''Sam''': Normale, no. Sicura.
*'''Dean''': Non posso farcela da solo.<br/ >'''Sam''': Certo che puoi.<br/>'''Dean''': È vero... però non voglio.
*'''Jessica''': Stai partendo? È per tuo padre? È successo qualcosa?<br/>'''Sam''': Sì... un piccolo problema familiare.<br/>'''Jessica''': Tuo fratello ha detto che era andato a una battuta di caccia.<br/>'''Sam''': Ah, sì. È a caccia di cervi, su alla baita. Sicuramente Jim, Jack e Jose sono con lui.<ref>''Jim Beam'', ''Jack Daniel's'' e ''Jose Cuervo'' sono tutte e tre marche di alcolici.</ref>
*'''Sam''': Guarda che roba...devi aggiornare la tua collezione di cassette!<br/>'''Dean''': Perché?<br/>'''Sam''': Tanto per cominciare, adesso si usano i CD e poi... [[Black Sabbath]]? [[Motorhead]]? [[Metallica]]? Questa roba andava ai tempi di mio nonno!<br/>'''Dean''': Mi dispiace, rassegnati, Sammy. Chi guida sceglie la musica. E il saputello chiude la bocca.<br/>'''Sam''': Sammy era un cicciotello di dodici anni, adesso sono Sam, chiaro?<br/>'''Dean''': Scusa, ma non ti sento. La musica è troppo alta!
*Agente Mulder, agente Scully<ref name=xfiles>In riferimento ai personaggi di ''[[X-Files]]'': [[w:Fox Mulder|Fox Mulder]] e [[w:Dana Scully|Dana Scully]].</ref>... ('''Dean''')
*'''Dean''': Puoi fingere quanto vuoi, Sammy. Ma prima o poi dovrai affrontare chi sei veramente.<br/>'''Sam''': E chi sarebbe?<br/>'''Dean''': Uno di noi.
*Puzzi come una fogna... ('''Sam''')
*'''Sam''': Dean... per quello che ho detto prima su mamma e papà, mi dispiace. Io...<br>'''Dean''': Niente sentimentalismi.<br>'''Sam''': Va bene. Idiota.<br>'''Dean''': Imbecille!
*'''Poliziotto''': Allora... finti sceriffi, finte carte di credito... c'è qualcosa di vero?<br/>'''Dean''': Le mie tette!
*'''Ufficiale''': Allora, qual è il tuo vero nome?<br/>'''Dean''': Te l'ho detto: Nugent, Ted Nugent.<ref>Cfr. [[w:Ted Nugent|Ted Nugent]].</ref>
*'''Sam''': Come ti è saltato in mente di sparare in faccia a un fantasma?<br/>'''Dean''': Intanto ti ho salvato la vita... e ti dico un'altra cosa: se mi hai rotto la macchina... ti uccido!
*Abbiamo un lavoro da fare. ('''Sam''')
===Episodio 2, ''Wendigo''===
*'''Dean''': Avete posto per altri due?<br>'''Hailey''': Volete venire con noi?<br>'''Roy''': E loro chi sono?<br>'''Hailey''': È tutto quello che il parco nazionale può offrire come squadra di soccorso!<br>'''Roy''': Siete Rangers?<br>'''Dean''': Sì, esatto.<br>'''Hailey''': E andate nei boschi con stivali da moto e jeans?<br>'''Dean''': Non mi donano gli short!
*'''Dean''': Che animali preferisci cacciare?<br>'''Roy''': Più che altro cervi, qualche volta orsi...<br>'''Dean''': E di' un po'... [[Bambi]] e Yoghi non si sono mai vendicati?
*'''Hailey''': Voi non siete rangers. Allora, si può sapere chi siete?<br/>'''Dean''': Sam e io siamo fratelli. E stiamo cercando nostro padre, che potrebbe essere qui. In fondo noi siamo sulla stessa barca.<br/>'''Hailey''': Perché non me lo hai detto fin dall'inizio?<br/>'''Dean''': Te lo sto dicendo adesso. Non sono mai stato così sincero con una donna... davvero!
*'''Sam''': Non possiamo portare Haley là fuori. <br> '''Dean''': Oh, davvero? Cosa le diciamo? Che non può venire nel bosco perché c'è un enorme e spaventoso mostro? <br> '''Sam''': Si. <br> '''Dean''': Suo fratello è disperso, Sam. Lei non se ne starà in disparte. Ora noi andiamo con lei, la proteggiamo e teniamo gli occhi aperti per il nostro caro amico predatore. <br> '''Sam''': Trovare papà non è abbastanza? {{NDR|chiude il cofano}} Adesso dobbiamo anche fare i babysitter?
*'''Haley Collins''': E tu fai un'escursione con gli stivali da moto e jeans? <br> '''Dean''': Dolcezza, non mi donano gli shorts.
*'''Dean''': Vuoi dirmi cosa succede? <br> '''Sam''': Dean... <br> '''Dean''': No, non stai bene. Sei come una pistola carica. Non è da te. Dovrei essere io quello aggressivo, ricordi?
*'''Dean''': Questo è il perché. {{NDR|prende il diario di papà}} Questo libro. Questo è la cosa più preziosa di papà. Tutto quello che sa su ogni creatura malvagia è qui dentro. E lo ha dato a noi. Penso che voglia che continuiamo dove lui ha finito, sai, salvare le persone, cacciare – gli affari di famiglia. <br> '''Sam''': Non ha nessun senso. Perché, perché non ci chiama? Perché non ci dice cosa vuole; dove è? <br> '''Dean''': Non lo so. Ma per come la vedo io, papà ci ha dato un lavoro e io ho intenzione di farlo. <br> '''Sam''': Dean, no. Devo trovare papà. Devo trovare l'assassino di Jessica. È l'unica cosa a cui riesco a pensare. <br> '''Dean''': Okay, va bene, Sam. Li troveremo, te lo prometto. Ascoltami: devi essere paziente. La ricerca potrebbe durare molto tempo e tutta questa rabbia, noi puoi lasciare che ti divori dentro, ti ucciderà. Devi avere pazienza.<br> '''Sam''': Come fai? Come fa papà? <br> '''Dean''': Be', per primo... loro. {{NDR|guarda Hailey e suo fratello}}. La nostra famiglia è rovinata ormai, forse possiamo aiutarne altre. Rendere le cose più sopportabili. Ti dico cos'altro aiuta: uccidere il più gran numero di quei malvagi figli di puttana.
*'''Haley''': Devi proprio sminuire il momento?<br> '''Dean''': Già.
===Episodio 3, ''La morte nell'acqua''===
*{{NDR|guardando Dean}} Deve essere dura con il tuo senso dell'orientamento – mai in grado di trovare la strada per una frase decente per rimorchiare. ('''Andrea Barr''')
*'''Sam''': "I bambini sono il massimo"? Ma se non li sopporti!<br/>'''Dean''': Io li adoro, i bambini!<br/>'''Sam''': Va bene, dimmene tre di cui sai almeno il nome. {{NDR|Sam continua a camminare e lascia indietro Dean, confuso.}}<br/>'''Dean''': Ci sto pensando!
*Così i pastelli sono più il tuo genere? Figo. Alle ragazze piacciono gli artisti. Ehi, questi sono davvero belli. Ti dispiace se mi siedo e coloro con te per un po? Non sono tanto male. Sai, penso che tu mi riesca a sentire, solo non vuoi parlare. Non so esattamente cosa sia successo a tuo padre, ma so che è stato qualcosa di brutto. Penso di sapere come ti senti.Quando avevo la tua età, ho visto qualcosa...comunque...be', forse pensi che nessuno ti ascolterebbe, o uh... o crederebbe. Voglio che tu sappia che io lo farò. Non devi per forza parlare, puoi farmi un disegno di quello che hai visto quel giorno al lago con tuo padre. {{NDR|Lucas Barr continua a disegnare}} Okay, nessun problema. Questo è per te. {{NDR|porge a Luca il disegno che ha fatto}} Questa è la mia famiglia. {{NDR|indica le persone che ha disegnato}} Questo è mio padre. Questa è mia mamma. Questo è quel nerd di mio fratello e questo sono io. Va bene, faccio pena come artista. Ci vediamo, Lucas. ('''Dean''')
*Hai paura. È okay, ti capisco. Vedi, quando avevo la tua età, ho visto qualcosa di davvero brutto succedere a mia mamma e anche io avevo paura. Non volevo parlare, proprio come te. Ma vedi, mia mamma, sapevo che avrebbe voluto che io fossi coraggioso. Ci penso ogni giorno. E faccio del mio meglio per essere coraggioso. E forse... tuo padre vorrebbe che anche tu fossi coraggioso. ('''Dean''')
*'''Dean''' {{NDR|mette la scatola dei sandwich in macchina}}: Va bene, ora che sai parlare, questa è una frase molto importante, quindi voglio che tu la ripeta ancora una volta. <br> '''Lucas''': Gli Zeppelin spaccano! <br> '''Dean''': Grande. Batti il cinque. Prenditi cura di tua madre, okay? <br> '''Lucas''': Va bene. <br> '''Andrea''': {{NDR|bacia Dean}} Grazie. <br> '''Dean''': {{NDR|imbarazzato}} Sam, muoviti. Dobbiamo metterci in viaggio prima che tramonti il sole.
*'''Sheriff Devins''': Vi do due possibilità. Posso arrestarvi per aver impersonato ufficiali governativi e trattenervi come testimoni nella sparizione di Bill Carlton. O possiamo considerarlo un giorno sfortunato, voi salite in macchina, vi lasciate la città alle spalle e non vi fate mai più vedere da me.<br/>'''Sam''': Scelgo la porta numero due.
*'''Sam''': Sai... quello che mi hai detto della mamma... non me l'avevi mai raccontato prima.<br/>'''Dean''': Non è nulla... oddio, non dirmi che dobbiamo abbracciarci, vero?
===Episodio 4, ''Il fantasma dell'aria''===
*'''Sam''': Senti, apprezzo il fatto che ti preoccupi per me...<br/>'''Dean''': Oh, non sono preoccupato per te. È il tuo lavoro mantenermi in vita. Quindi ho bisogno che tu sia in forma.
*'''Dean''': Dai, sembro uno dei Blues Brothers!<br/>'''Sam''': Non è vero... Somigli di più a un adolescente al primo ballo!
*'''Sam''': Cos'è quello?<br/>'''Dean''': È un EMF. Legge le frequenze elettromagnetiche.<br/>'''Sam''': Sì, so cos'è un EMF – ma perché assomiglia ad un walkman rotto?<br/>'''Dean''': Perché è quello che è, è fatto in casa.
*'''Sam''': Allora, dobbiamo usare il [[Piani dalle serie televisive|piano]] B: saliamo su quell'aereo.<br/>'''Dean''': Che dici? Ehi, aspetta un secondo.<br/>'''Sam''': Dean, quell'aereo sta partendo con più di cento passeggeri a bordo e se abbiamo ragione quell'aereo precipiterà!<br/>'''Dean''': Lo so!<br/>'''Sam''': D'accordo, noi saliamo sull'aereo. Dobbiamo trovare il demone ed esorcizzarlo. Io prendo i biglietti, tu prendi la roba in macchina, tutto quello che passa il controllo. Ci vediamo qui tra cinque minuti. Stai bene?<br/>'''Dean''': Be'... no, non proprio.<br/>'''Sam''': Perché? Che c'è?<br/>'''Dean''': Be', io ho un problema con il...<br/>'''Sam''': Con il volo?<br/>'''Dean''': Fino ad ora non è mai venuto fuori!<br/>'''Sam''': Stai scherzando, vero?<br/>'''Dean''': Ti sembra che stia scherzando? Perché credi che vada ovunque in macchina?? <br> '''Sam''': Va bene, uhh...vado da solo. <br> '''Dean''': Cosa!?<br> '''Sam''': Risolverò questo caso da solo. <br> '''Dean''': Sei pazzo? Lo hai detto anche te: questo aereo si schianterà.<br> '''Sam''': Senti, Dean, possiamo farlo insieme, posso farlo da solo. Non vedo una terza opzione qui. <br> '''Dean''': Andiamo! Davvero?
*'''Dean''': Sam, questo aereo si schianterà, ok? Quindi piantala di trattarmi come se fossi pazzo!<br/>'''Sam''': Devi rilassarti.<br/>'''Dean''': Be', mi spiace ma non ci riesco.<br/>'''Sam''': Certo che ci riesci.<br/>'''Dean''': Senti, piantala con le smancerie. Non funziona!
*'''Sam''': Canticchi i [[Metallica]]?<br/>'''Dean''': Mi calma! <br> '''Sam''': Ascolta, ho capito che sei nervoso, va bene, ma devi stare concentrato.
*'''Sam''': Cosa facciamo se è posseduta?<br/>'''Dean''': Ci sono diversi modi per verificarlo. Ho portato l'acqua santa.<br/>'''Sam''': No, credo che potremmo essere più delicati. Nel caso sia posseduta, pronuncia il nome di Cristo.<br/>'''Dean''': Oh, divertente. {{NDR|Fa per alzarsi}}<br/>'''Sam''': Ehi!<br/>'''Dean''': Cosa c'è?<br/>'''Sam''': Dillo in latino.<br/>'''Dean''': Sì, lo so. {{NDR|Inizia ad avviarsi}}<br/>'''Sam''': Ehi!<br/>'''Dean''': Cosa c'è? <br> '''Sam''': In latino si pronuncia ''Christus''.<br/>'''Dean''': Diamine, lo so! Non sono stupido.
*'''Sam''': Tutto ciò non ti ha mai tenuto sveglio la notte? {{NDR|Dean scuote la testa}} Mai. Non hai mai paura? <br> '''Dean''': {{NDR|scuote di nuovo la testa}} No, non davvero. {{NDR|Sam prende il coltello sotto il cuscino di Dean}} Questa non è paura. Questa è precauzione. <br> '''Sam''': Ah, come vuoi. Sono troppo stanco per discutere.
===Episodio 5, ''Terrore allo Specchio''===
*'''Sam''': Forse non è roba per noi. Potrebbe essere una qualche malattia strana.<br/>'''Dean''': Quante volte nella lunga e svariata carriera di papà si è trattato di una strana malattia e non di un qualche segnale di una orrenda morte soprannaturale?<br/>'''Sam''': Uh... quasi mai.<br/>'''Dean''': Esattamente.
*'''Sam''': Perché hai lasciato che mi addormentassi?<br/>'''Dean''': Perché sono un fratello eccezionale.<br/>'''Sam''': Trovato qualcosa?<br/>'''Dean''': A parte aver raggiunto un nuovo livello di frustrazione? No.
*'''Charlie''': Sono pazza, vero?<br/>'''Dean''': No, non sei pazza.<br/>'''Charlie''': Dio, questo mi fa sentire ancora peggio!
*'''Sam''': Ehi, visione notturna? {{NDR|guarda Dean attraverso la camera con la visione notturna}} <br> '''Dean''': Somiglio a [[Paris Hilton]]?
*'''Dean''': Va bene, sai cosa? Adesso basta! {{NDR|accosta la macchina, si gira verso Sam}} Riguarda Jessica, vero? {{NDR|Sam non dice nulla}} Pensi sia il tuo piccolo sporco segreto? Che l'hai uccisa in qualche modo? {{NDR|Sam è in silenzio}} Sam, questo deve finire. Intendo gli incubi e...e gridare il suo nome nel bel mezzo della notte. Ti ucciderà. Ora ascoltami, non è stata colpa tua. Se vuoi incolpare qualcuno, allora incolpa la cosa che l'ha uccisa. {{NDR|Sam continua a non rispondere}} Va bene, perché non te la prendi con me? Sono io che ti ho portato via da lei. <br> '''Sam''': Non è colpa tua. <br> '''Dean''': Be', non dovresti incolparti, perché non c'era nulla che avresti potuto fare. <br> '''Sam''': Avrei potuto avvisarla. <br> '''Dean''': Di cosa? Non sapevi che sarebbe successo. Inoltre, tutto ciò non è un segreto. So tutto. Non funzionerà con Maria. <br> '''Sam''': No, non lo sai. <br> '''Dean''': Non so cosa? <br> '''Sam''': Non sai tutto. Non ti ho detto tutto.<br> '''Dean''':{{NDR|confuso}} Di cosa stai parlando? <br> '''Sam''': Be', non sarebbe un segreto se te lo dicessi, no?<br> '''Dean''' {{NDR|scioccato}}: No... non mi piace. Non succederà. Scordatelo. <br> '''Sam''': Dean, quella ragazza morirà a meno che non facciamo qualcosa. E sai cosa? Chi sa quante altre persone moriranno dopo? Adesso, lo facciamo. Devi lasciarmelo fare.
*'''Dean''': Ehi, Sam? <br> '''Sam''': Sì? <br> '''Dean''': Questi devono essere cosa? Seicento anni di sfiga?
*'''Sam''': Charlie? {{NDR|Charlie si gira}} La morte del tuo ragazzo. Dovresti provare a perdonarti. Qualsiasi cosa avresti fatto, probabilmente non saresti riuscita a fermarlo. A volte le cose brutte succedono. <br> '''Dean''': È un buon consiglio.
*'''Dean''': Ehi, Sam? <br> '''Sam''': Sì? <br> '''Dean''': Ora che tutto è finito, dimmi qual è il segreto. <br> '''Sam''': Ascolta, sei mio fratello. E morirei per te. Ma ci sono delle cose che ho bisogno di tenere per me.
===Episodio 6, ''Questione di pelle''===
*'''Dean''': Spero che sia tu, Sam. E non quello scherzo della natura.<br/>'''Sam''': Sì, sono io. Lui è andato da Rebecca... con le tue sembianze.<br/>'''Dean''': Be', non è stupido: ha scelto il più bello!
*'''Dean''': Credo che siamo vicini alla sua tana...<br/>'''Sam''': Come fai a saperlo?<br/>'''Dean''': Perché c'è un'altra pozza di roba vomitosa vicina alla tua faccia...
*'''Dean''': Mi dispiace, Sam.<br/>'''Sam''': Per che cosa?<br/>'''Dean''': Vorrei che le cose fossero diverse... che tu potessi essere un normale studente.<br/>'''Sam''': Ah, lascia perdere. La verità è che in fondo nemmeno a Stanford mi sentivo a mio agio.<br/>'''Dean''': Questo perché sei un po' strano.<br/>'''Sam''': Ah, sì, grazie.<br/>'''Dean''': Ma lo sono anche io e giuro che ti starò vicino per sempre.<br/>'''Sam''': {{NDR|ridendo}} Sì, questo lo so.
*'''Dean''': Certo, è un peccato... Mi spiace perderlo.<br/>'''Sam''': Perdere cosa?<br/>'''Dean''': Quante altre occasioni avrò di andare al mio funerale?
*'''Dean''': Odio dirlo, ma questo è esattamente ciò di cui parlo. Tu hai mentito ai tuoi amici perché se avessero saputo chi sei veramente, sarebbero spaventati. È solo... sarebbe più facile per te se...<br> '''Sam''': Se fossi come te. <br> '''Dean''': Ehi, che ti piaccia o no, non siamo come le altre persone. Ma ti dirò una cosa: tutto questo schifo non è privo di vantaggi.
*'''Dean da mutaforma''': Sono tuo fratello. Vedi, in fondo, sono solo geloso. Hai degli amici, potresti avere una vita. Io? So di essere un mostro. E prima o dopo, tutti mi abbandoneranno. <br> '''Sam''': Di cosa stai parlando? <br> '''Dean da mutaforma''': Mi hai lasciato. Cavolo, ho fatto tutto quello che papà mi chiedeva e anche lui mi ha abbandonato. Nessuna spiegazione, solo ''poof''.
===Episodio 7, ''L'uomo uncino''===
*{{NDR|Dean e Sam, fingendo di cercare un alloggio, si infiltrano in un dormitorio di studenti universitari e si imbattono in un ragazzo che si dipinge il corpo di viola}} <br> '''Ragazzo''': E voi chi siete?<br/>'''Dean''': I tuoi compagni di stanza.<br/>'''Ragazzo''': Fammi un favore, dipingimi la schiena, ho un concorso importante..<br/>'''Dean''': L'artista è lui {{NDR|indicando Sam}}, non sai che cosa è capace di fare.. <br/>
*{{NDR|Dean sta scavando in una tomba per dissotterrare un cadavere.}} Ecco fatto, la prossima volta ci vado io a casa di Lory. ('''Dean''')
*'''Lori Sorensen''': Oh, Dio! Anche Marta Stewart? <br> '''Taylor''': Qua! Mettiti questo! <br> '''Lori''': Um... non so se questa sia davvero "io". <br> '''Taylor''': Lori! C'e una ragazza sexy sepolta da qualche parte! Diamine, ragazza! <br> '''Lori''': Okay! Questo è lui probabilmente! Vado di sotto! <br> '''Taylor''': Non fare nulla che io non farei! <br> '''Lori''': Non c'è nulla che tu non faresti! <br> '''Taylor''': È vero!
*'''Dean''': Il tuo, uhh, il tuo caffe con doppio latte di vaniglia si sta raffreddando, Francis. <br> '''Sam''': Fottiti.
*'''Dean''': Gli ho detto che sei un idiota e che ti stavamo facendo uno scherzo.<br> '''Sam''': E riguardo il fucile? <br> '''Dean''': Ho detto che stavi cacciando fantasmi e spiriti e che era caricato a salve. Sai, tipico il tipo scherzo da college. <br> '''Sam''': E ti ha creduto?<br> '''Dean''': Be', tu sembri un idiota.
*'''Dean''': Fratello, il college è fantastico! <br> '''Sam''': Questa non è stata esattamente la mia esperienza.<br> '''Dean''': Fammi indovinare: biblioteche, studio, tutte A. {{NDR|Sam annuisce}} Che nerd.
*'''Dean''': Va bene, scegli te.<br> '''Sam''': Prendo la casa.<br> '''Dean''': Okay. Ehi, stai lontano dal cassetto della biancheria.
*Ecco! La prossima volta, guardo io la casa della ragazza carina. ('''Dean''')
===Episodio 8, ''Insetti''===
*'''Sam''': Dustin Burwash, pare sia morto di Creutzfeldt-Jakob.<br/>'''Dean''': Eh??<br/>'''Sam''': Il [[encefalopatia spongiforme bovina|morbo della mucca pazza]].<br/>'''Dean''': Mucca pazza... Non ne hanno parlato da [[Oprah Winfrey|Oprah]]? <br> '''Sam''': Tu guardi Oprah? {{NDR|Dean non risponde}}
*'''Venditore''': Lasciate che vi dica che noi accettiamo proprietari di qualsiasi razza, religione, colore o preferenza sessuale.<br/>'''Dean''': Siamo fratelli.
*'''Capo vendita''': Lasciate che vi dica che noi accettiamo proprietari di qualsiasi razza, religione, colore o preferenza sessuale. <br> '''Dean''': Certo, vado a parlare con Larry. {{NDR|Rivolto a Sam}} D'accordo, tesoro?
*'''Sam''': Lo rispetto. Ma qualsiasi cosa facessi non era mai abbastanza. <br> '''Dean''': Quindi cosa stai dicendo? Che papà era deluso da te? <br> '''Sam''': Era? È... e lo sarà sempre.<br> '''Dean''': Perché pensi questo? <br> '''Sam''': Perché non volevo cacciare con l'arco... o cacciare spiriti perché volevo andare a scuola e vivere la mia vita, che nella nostra famiglia mi ha reso il mostro. <br> '''Dean''': Sai, sei come la ragazza bionda in ''The Munsters''. <br> '''Sam''': Dean, sai come sono i papà quando i loro figli fanno un goal? Orgogliosi. La maggior parte dei papà non caccia i figli di casa. <br> '''Dean''': Mi ricordo quel litigio. In effetti, mi sembra di ricordare un paio di frasi provenire dalla tua bocca. <br> '''Sam''': Sai, la verità è... quando troveremo papà... non penso mi vorrà vedere. <br> '''Dean''': Sam, papà non è mai stato deluso da te. Mai. Aveva paura. <br> '''Sam''': Che cosa stai dicendo?<br> '''Dean''': Aveva paura di cosa ti sarebbe potuto succedere se lui non fosse stato nei paraggi. Ma anche quando non parlavate... passava da Stanford ogni volta che poteva.Ti teneva d'occhio. Si assicurava che stessi bene.<br> '''Sam''': Cosa? <br> '''Dean''': Già. <br> '''Sam''': Perché non me lo hai mai detto?<br> '''Dean''': È una strada a due corsie, fratello. Avresti potuto chiamare te.
*'''Dean''': Cacciare è il nostro lavoro. E la paga fa schifo. <br> '''Sam''': Sì, ma carte di credito clonate, truffa... non è la cosa più onesta del mondo, Dean. <br> '''Dean''': Be', vediamo. {{NDR|pesa le due cose}} Onestà... divertimento facile. {{NDR|pausa}} Non c'è contesto. Inoltre, siamo bravi in questo. È quello per cui siamo stati cresciuti. <br> '''Sam''': Sì, be', è discutibile il modo in cui siamo stati cresciuti.
*'''Sam''': Joe White Tree? {{NDR|l'uomo annuisce}} Vorremo farle un paio di domande, se per lei va bene.<br> '''Dean''': Siamo studenti universitari.<br> '''Joe White Tree''': Non è vero. State mentendo.<br> '''Dean''': Be', la verità è...<br> '''Joe''': Sai chi comincia le frasi con "la verità è"? I bugiardi.<br> '''Sam''': Ha mai sentito parlare di Oasis Plains? È un alloggio vicino Atoka Valley. <br> '''Joe''': Lui mi piace. Lui non è un bugiardo.
===Episodio 9, ''Ritorno a casa''===
*Papà, lo so che ho già lasciato altri messaggi. Non so nemmeno se li ricevi. Ma sono con Sam e siamo in Lawrance e c'è qualcosa nella nostra vecchia casa. Non so se è la cosa che ha ucciso mamma o no... ma... non so cosa fare. Quindi, qualsiasi cosa stai facendo, se potessi venire qua... per favore. Ho bisogno del tuo aiuto. ('''Dean''')
*'''Missouri {{NDR|accompagnando alla porta un cliente}}''': Su, coraggio! Non preoccuparti di niente, tua moglie è pazza di te!<br/>'''Cliente''': Grazie di tutto!<br/>'''Missouri, chiudendo la porta''': Uff, povero scemo! Sua moglie si sta facendo il giardiniere.<br/>'''Dean''': Perché non gliel'ha detto?<br/>'''Missouri''': La gente non viene qui per la verità, viene per avere buone notizie.
*'''Missouri''': Se ti azzardi a mettere i piedi sul tavolino ti pesto con un cucchiaio.<br/>'''Dean''': Non ho fatto niente.<br/>'''Missouri''': Be', ma ci stavi pensando.
*'''Missouri''': Sam, oh, tesoro. Mi dispiace per la tua ragazza. E tuo padre... è assente. <br> '''Sam''': Come fai a sapere tutto questo?<br> '''Missouri''': Be', ci stavi pensando proprio adesso.<br> '''Dean''': Dov'è? Sta bene?<br> '''Missouri''': Non lo so.<br> '''Dean''': Non lo sai? Dovresti essere una veggente, giusto?<br> '''Missouri''': Ragazzo, pensi sia una maga? Sarò anche in grado di leggere i pensieri e percepire le energie in una stanza, ma non posso tirare fuori i fatti dal nulla.
*'''Dean''': Mamma? <br> '''Mary Winchester''': Dean. Sam. Mi dispiace.<br> '''Sam''': Per cosa?<br> '''Mary''': {{NDR|al poltergeist}} Andatevene dalla mia casa. E lascia andare i miei figli.
*'''Missouri''': Quel ragazzo... ha delle grandi abilità. Ma perché non sia riuscito a percepire suo padre, non ne ho idea. <br> '''John Winhester''': Lo spirito di Mary – pensi che abbia davvero salvato i ragazzi? <br> '''Missouri''': Sì. John Winchester, ti potrei schiaffeggiare. Per quale motivo non vai a parlare con i tuoi figli? <br> '''John''': Lo voglio. Non hai idea di quanto li voglia vedere. Ma non posso. Non ancora. Non fino a quando saprò la verità.
===Episodio 10, ''La rivolta''===
*{{NDR|Dean sta leggendo il diario di suo padre}} Gli voglio un bene dell'anima, ma scrive come una gallina. ('''Dean''')
*Secondo te chi è il medium più sexy? [[Patricia Arquette]], [[Jennifer Love Hewitt]] o tu?<ref>Protagoniste rispettivamente di ''[[Medium (serie televisiva)]]'' o ''[[Ghost Whisperer - Presenze]]''.</ref> ('''Dean''')
*'''Kath''': Ma voi come sapete di questa cosa degli spettri?<br/>'''Sam''': È il nostro lavoro.<br/>'''Kath''': Come si può fare un lavoro del genere?<br/>'''Sam''': A scuola non andavamo tanto bene...
*'''Sam''': Credimi, ho guardato dappertutto. Non c'è nessuna stanza segreta!<br/>'''Dean''': Già... È per questo che la chiamano così, no?!
*Fammi sapere se vedi qualche cadavere, Haley Joel. ('''Dean''')
*'''Kat''': Ehi, Gavin?<br> '''Gavin''': Sì? <br> '''Kat''': Se usciamo di qui vivi, ti mollo.
*'''Dean''': Sam, metti giù la pistola.<br> '''Sam''': {{NDR|posseduto dal Dr. Sanford Ellicott}} È un ordine?<br> '''Dean''': No, solo un'amichevole richiesta.
*'''Dean''': Davvero? Mi odi davvero così tanto. Be', tieni. {{NDR|porge a Sam la sua pistola}} Questo farà meglio il lavoro di quanto possano farlo dei proiettili di sale. Forza, Sam, premi il grilletto. Sparami! Fallo! {{NDR|Sam preme il grilletto, ma spara a vuoto. Dean lo colpisce e allontana la pistola}} Amico, non ti avrei mai dato una pistola carica. ('''Dean''')
*Quando qualcuno dice che un posto è infestato, non andateci. ('''Dean''')
*{{NDR|Sam si è risvegliato dopo essere stato posseduto}} <br> '''Dean''': Non proverai ad uccidermi, vero?<br> '''Sam''': No.<br> '''Dean''': Bene. Perché sarebbe imbarazzante.
===Episodio 11, ''Lo spaventapasseri''===
*{{NDR|Rivolto allo spaventapasseri}} Fai veramente schifo! ('''Dean''')
*'''Meg''': Chi era?<br/>'''Sam''': Mio fratello.<br/>'''Meg''': Che cosa ti ha detto?<br/>'''Sam''': Mi ha detto "addio".
*'''Sam''': Dean, se questo demone ha ucciso la mamma e Jess e papà ci è vicino, dobbiamo essere lì. Dobbiamo aiutare. <br> '''Dean''': Papà non vuole il nostro aiuto!<br> '''Sam''': Non me ne importa. <br> '''Dean''': Ci sta dando un ordine.<br> '''Sam''': Non mi importa. Non dobbiamo sempre fare quello che ci dice.<br> '''Dean''': Sam, papà ci sta chiedendo di lavorare, di salvare vite. È importante.<br> '''Sam''': Va bene, ho capito, credimi, ho capito. Ma è da troppo tempo che aspetto la vendetta. <br> '''Dean''': Va bene, ascolta, so come ti senti.<br> '''Sam''': Lo sai? {{NDR|Dean sembra scioccato dal tono di Sam}} Quanti anni avevi quando è morta mamma? Quattro? Jess è morta sei mesi fa. Come diavolo fai a sapere come mi sento? <br> '''Dean''': Papà ha detto che non è sicuro. Per nessuno di noi. Lui sa di sicura qualcosa che noi non sappiamo, quindi se ha detto di stare lontani, stiamo lontani.<br> '''Sam''': Non capisco tua fiducia cieca nei confronti di papà. Non lo metti mai in dubbio.<br> '''Dean''': Già, questo vuol dire essere un bravo figlio! {{NDR|Sam esce dalla macchina, raccoglie la sua roba dal cofano}} Sei un egoista bastardo, lo sai? Fai solo quello che vuoi tu. Non te ne importa nulla di quello che gli altri pensano.<br> '''Sam''': Questo è quello che pensi davvero?<br> '''Dean''': Sì. <br> '''Sam''': Be', allora l'egoista bastardo va in California.<br> '''Dean''': Andiamo, non sei serio.<br> '''Sam''': Sono serissimo.<br> '''Dean''': Siamo nel bel mezzo della notte! Ehi, me ne sto andando, mi hai sentito? <br> '''Sam''': Questo è quello che io voglio che tu faccia.<br> '''Dean''': Addio, Sam.
*'''Sam''': Lo spaventapasseri si è mosso dalla sua croce? <br> '''Dean''': Te l'ho detto, Burkitsville, Indiana: una città divertente.
*'''Dean''': Spero che la tua crostata di mele ne valga la pena! <br> '''Emily''': Quindi qual è il [[Piani dalle serie televisive|piano]]?<br> '''Dean''': Ci sto pensando.<br> {{NDR|diverse ore dopo}}<br> '''Emily''': Non hai un piano, vero? <br> '''Dean''': Ci sto pensando...
*'''Dean''': Come sei arrivato qua?<br> '''Sam''': Ho rubato una macchina.<br> '''Dean''': Questo è il mio ragazzo!
*'''Dean''': Ti devo mollare da qualche parte?<br> '''Sam''': No, penso che resterò con te. <br> '''Dean''': Cosa ti ha fatto cambiare idea?<br> '''Sam''': Non ho cambiato idea. Voglio ancora trovare papà... e tu sei sempre una spina nel fianco. Ma mamma e Jess sono morte. Papà è chissà dove. Me e te siamo tutto ciò che è rimasto. Quindi, se dobbiamo farlo... lo facciamo insieme. <br> '''Dean''': Tienimi, Sam. È stato commovente.<br> '''Sam''': Dovresti baciarmi il culo, eri carne da macino prima che arrivassi. <br> '''Dean''': Sì, certo. Avevo un piano, ne sarei uscito.<br> '''Sam''': Certo.
===Episodio 12, ''Il guaritore''===
*'''Dean''': Hai mai visto la televisione di giorno? È uno schifo. <br> '''Sam''': {{NDR|sospira}} Ho parlato con il tuo dottore.<br> '''Dean''': Quell'orsacchiotto. Ooooh! Darò la caccia a quella puttana.<br> '''Sam''': Dean.<br> '''Dean''': Sì, va bene. Be', sembra che lascerai la città senza di me.<br> '''Sam''': Che cosa stai dicendo? Non ti lascio qui.<br> '''Dean''': Ehi, è meglio che ti prenda cura della macchina o ti giuro che ti darò la caccia.<br> '''Sam''': Non penso sia divertente.<br> '''Dean''': Dai, forza. È un po divertente. {{NDR|pausa}} Ascolta, Sammy, cosa vuoi che dica? È un giro pericoloso. Ho disegnato la paglia più corta. Tutto qua, fine della storia.<br> '''Sam''': Non parlare così, okay? Abbiamo ancora altre opzioni.<br> '''Dean''': Quali opzioni? La cremazione o il seppellimento. So che non è facile, ma morirò e te non puoi farci nulla.<br> '''Sam''': Guardami.
*'''Protestante''': Roy Le Grange è un ciarlatano, non è un guaritore!<br/>'''Dean''': Amen, fratello!<br/>'''Sam''': Bravo, continua così!
*'''Dean''': Layla, io non sono molto religioso, ma dirò una preghiera per te.<br/>'''Layla''': Questo sì che è un bel miracolo.
*Non morirò in un ospedale dove non ci sono infermiere sexy. ('''Dean''')
*'''Dean''': Non mi lascerai morire in pace, vero?<br> '''Sam''': Non ti lascerò morire, punto! Andiamo!
*'''Dean''': Perché? Perché me? Tra tutte quelle persone malate, perché salvare me? <br> '''Roy Le Grange''': Be', come ho detto prima, Dio mi ha guidato. Ho guardato nel tuo cuore e sei emerso tra tutti gli altri. <br> '''Dean''': Che cosa ha visto nel mio cuore?<br> '''Roy''': Un giovane uomo con un grande scopo. Un lavoro da fare. E non è finito.
===Episodio 13, ''Route 666''===
*'''Sam''': Che significa una "vecchia amica"?<br/>'''Dean''': Un'amica che non è nuova!<br/>'''Sam''': Grazie tante! Allora, si chiama Cassie, eh? Non ne hai mai parlato!<br/>'''Dean''': Ah no? Uscivamo insieme...<br/>'''Sam''': Quindi sei stato con qualcuna per più di una notte?<br/>'''Dean''': Che c'è? Devo mettere i manifesti?
*'''Sam''': Ah, la mia vita era così semplice... solo l'università, gli esami, relazioni su norme culturali di tipo policentrico...<br/>'''Dean''': Praticamente ti ho salvato da una vita molto noiosa.<br/>'''Sam''': Già, ma a volte la noia mi manca.<br/>'''Dean''': Allora, il pick-up assassino...<br/>'''Sam''': E anche le frasi che non cominciano con "il pick-up assassino".
*'''Sam''': Oh, e non vorrai dimenticare di dire anche l'altra cosa. <br> '''Dean''': Quale altra cosa?<br> '''Sam''': Il lavoro serio non finito. Dean, che cosa succede tra di voi? <br> '''Dean''': Va bene, magari eravamo un po più coinvolti di quanto ho detto.<br> '''Sam''': Oh, ok. Sì.<br> '''Dean''': Okay, molto di più. Forse. E le ho detto del segreto di famiglia, di quello che facciamo e non avrei dovuto.<br> '''Sam''': No, ascolta, tutti si devono aprire con qualcuno a volte. <br> '''Dean''': Gia, io no. È stato stupido avvicinarsi così tanto e guarda come è andata a finire. La smetteresti? <br> '''Sam''': La amavi.<br> '''Dean''': Oh, mio Dio.<br> '''Sam''': Eri innamorato di lei, ma l'hai lasciata. Oh, uao. Lei ti ha lasciato. <br> '''Dean''': Sali in macchina.
*'''Sam''': Glielo hai detto? Il segreto di famiglia? [[Regole dalle serie televisive|Regola numero uno]]: facciamo quello che dobbiamo fare e teniamo la bocca chiusa. Per un anno e mezzo, non ho fatto altro che mentire a Jessica e tu esci un paio di volte con una ragazza dell'Ohio e le dici tutto? {{NDR|Dean non risponde}} Dean!<br> '''Dean''': Sì! A quanto pare.
*'''Sam''': E tu pensi che questo pick-up assassino lo abbia investito sulla strada? <br> '''Cassie''' {{NDR|imbarazzata}}: Oh, quando lo dici a voce alta...Ascolta, sono un po' scettica su questa... faccenda dei fantasmi o qualsiasi cosa voi ragazzi facciate.<br> '''Dean''': Scettica. Sì, se ricordo bene, penso tu abbia detto che era da pazzi.
*'''Sam''': Dean, dove sei?<br> '''Dean''': Sono nel mezzo del nulla con un pick-up assassino che mi insegue!
*'''Dean''': Forse? Forse! E se ti fossi sbagliato? <br> '''Sam''': Huh. Sinceramente non ci ho pensato.<br> '''Dean''': {{NDR|scimmiottando Sam}} "Sinceramente non ci ho pensato" {{NDR|chiude il telefono}} Lo uccido!
*'''Sam''': Intendi che sei uscito con una ragazza? Per più di una notte?<br> '''Dean''': Sto parlando qualche lingua sconosciuta?
*'''Dean''': Non lasciare la casa. <br> '''Cassie''': Non essere così autoritario con me, lo odio. <br> '''Dean''': Non lasciare la casa, per favore?
===Episodio 14, ''Incubi''===
*'''Sam''': Sai, ho scoperto una cosa in comune con i Miller.<br/>'''Dean''': Quale?<br/>'''Sam''': Le nostre famiglie sono maledette.<br/>'''Dean''': La nostra non è maledetta! C'è solo... qualche zone d'ombra qua e là.<br/>'''Sam''': Io parlerei piuttosto di tenebre.<br/>'''Dean''': Tenebroso sarai tu...
*'''Sam''': Non uccideremo Max. <br> '''Dean''': Allora cosa? Lo consegniamo alla polizia e diciamo: «Segregatelo, ufficiale. Uccide con il potere della mente»?
*'''Sam''': Be', ti dirò una cosa. Siamo stati fortunati ad avere papà. <br> '''Dean''': Non avrei mai pensato di sentirtelo dire. <br> '''Sam''': Be', sarebbe potuto andare in un altra direzione, dopo mamma. Un po' più di tequila, un po' meno di caccia al demone e avremo avuto la stessa infanzia di Max. Tutto considerato, ne siamo usciti – okay, grazie a lui.<br> '''Dean''': Tutto considerato.
*'''Sam''': Non sei preoccupato che un giorno diventerò come Max?<br> '''Dean''': No, assolutamente. Sai perché?<br> '''Sam''': No. Perché?<br> '''Dean''': Perché tu hai un vantaggio che Max non aveva.<br> '''Sam''': Papà? Perché papà non è qui Dean.<br> '''Dean''': No. Me. {{NDR|sorride}} Finché avrai me accanto, nulla di brutto ti potrà succedere.
*'''Dean''': So cosa dobbiamo fare per le tue premonizioni. So dove dobbiamo andare. <br> '''Sam''': Dove?<br> '''Dean''': Vegas. Cosa? Avanti!
===Episodio 15, ''La famiglia Bender''===
*'''Sceriffo''': Lei sa che il fratello di Sam, Dean, è morto a Saint Louis. E che era stato indagato per omicidio.<br/>'''Dean''': Sì, certo... Era la pecora nera della famiglia... Un bel ragazzo, però.
*Se te lo dico, non mi trasformerai in un posacenere, vero? ('''Dean''')
===Episodio 16, ''Ombre''===
*'''Dean''': Dunque, parlavo con la barista...<br/>'''Sam''': Hai saputo niente a parte il suo numero?<br/>'''Dean''': Senti, io sono un professionista. Mi offende che tu possa pensare una cosa del genere... D'accordo. {{NDR|Dean mostra il tovagliolo con il numero}}<br/>'''Sam''': Potresti pensare anche con il tuo cervello superiore, Dean?<br/>'''Dean''': Eh?
*Dunque, ricapitolando, l'unica informazione utile che abbiamo ottenuto finora è il numero di telefono della barista. ('''Dean''')
*'''Meg''': Pensa che ho conosciuto addirittura anche [[Chad Michael Murray|Michael Murray]] in un bar...<br/>'''Sam''': Chi?
*Qualche volta non pensare solo col cervello superiore. ('''Dean''')
*'''Sam''': Ma ci sarà pure un desiderio che vuoi realizzare.<br/>'''Dean''': Sì. Non voglio che tu te ne vada appena questo sarà concluso.<br/>'''Sam''': Qual è il tuo problema?<br/>'''Dean''': Perché pensi che ti abbia trascinato dappertutto? Eh? Perché pensi sia venuto fino a Stanford?<br/>'''Sam''': Perché papà era nei guai. Perché volevi trovare la cosa che ha ucciso la mamma.<br/>'''Dean''': Sì, Sam, ma c'è molto di più... Tu e io, e papà... Vorrei che fossimo di nuovo insieme. Che fossimo di nuovo una famiglia.<br/>'''Sam''': Dean, noi siamo una famiglia. Io farei qualsiasi cosa per te, ma le cose non saranno mai più come prima, mi dispiace.<br/>'''Dean''': Potrebbero.<br/>'''Sam''': Io non voglio che lo siano.
===Episodio 17, ''La casa infernale''===
*'''Ed''': Oh, Signore...<br/>'''Harry''': ... [[John Ronald Reuel Tolkien#Il Signore degli Anelli|degli anelli]]!
*'''Dean''': La leggenda non dice che Mordechai prende solo le ragazze?<br/>'''Sam''': Infatti.<br/>'''Dean''': Questo spiega perché ha aggredito te, ma io che c'entro?<br/>'''Sam''': Spassoso.
*'''Dean''': Cioè, mi stai dicendo che Mordechai esiste soltanto perché la gente ci crede?<br/>'''Sam''': Non lo so, può darsi.<br/>'''Dean''': E Babbo Natale? Io ci credo, come mai non l'ho mai visto portarmi i regali?<br/>'''Sam''': Perché sei molto cattivo.
*'''Ed''': Tu sei un cacciatore di fantasmi!<br/>'''Harry''': Lo so, ma non avevo mai visto un fantasma prima d'ora! Insomma un ''vero'' fantasma!<br/>'''Ed''': È l'occasione della nostra vita. Avremo fama, successo, soldi a palate... e donne. Un sacco di donne! Perciò sii coraggioso. Avanti, prova a pensare: [[Buffy l'ammazzavampiri|Buffy]] che cosa farebbe?<br/>'''Harry''': È inutile, Ed, lei è più forte di me.
===Episodio 18, ''Qualcosa di stregato''===
*Senti, io non uso questo tesserino. Sopra c'è scritto "ispettore ''Bikini''". ('''Sam''')
*'''Michael''': Matrimoniale o due singole?<br/>'''Dean''': Due singole.<br/>'''Michael''': {{NDR|guardando Sam appoggiato alla macchina}} Sì, figurati...<br/>'''Dean''': Come hai detto?<br/>'''Michael''': Bella macchina.
===Episodio 19, ''Il quadro maledetto''===
*'''Dean''': Non ne caveremo un ragno dal buco con quello stronzo, ma con Sarah...<br/>'''Sam''': Potresti farti dare le informazioni da lei.<br/>'''Dean''': Ahahah, fallo tu.<br/>'''Sam''': No, no, no, no, rimorchiare è una tua specialità.<br/>'''Dean''': Già, ma non stava fissando me.
*'''Dean''': Se è cambiata la posizione di Isaiah forse sono cambiate anche altre cose, che potrebbero darci degli indizi.<br/>'''Sam''': Come nel ''[[Dan Brown#Il codice da Vinci|Codice da Vinci]]''?<br/>'''Dean''': Ehm, ecco... Non lo so, lo devo ancora vedere quel film.
*Ho bruciato la bambola, ho fermato lo spirito e non mi ringrazia nemmeno. ('''Dean''')
===Episodio 20, ''Una pistola dal passato''===
*I vampiri... è sempre più comico. ('''Dean''')
===Episodio 21, ''Una città da salvare''===
*È più facile vincere alla lotteria che comunicare con te {{NDR|Dean a suo padre}}
*'''Sam''': Potremmo dire loro la verità.<br/>{{NDR|I due fratelli si guardano in faccia}} '''Sam e Dean''': Naaaah.
*'''Dean''': Mi sentirei meglio se fossimo con lui a dargli una mano.<br/>'''Sam''': Mi sentirei meglio se ''lui'' fosse con noi a darci una mano.
*'''Dean''': No, Sam, no!<br/>'''Sam''': Lasciami andare, è ancora li.<br/>'''Dean''': Sta bruciando tutto, sarebbe un suicidio.<br/>'''Sam''': Non mi importa!<br/>'''Dean''': A me sì!
*'''Dean''': Quindi sei disposto a sacrificare te stesso, è così?<br/>'''Sam''': Sì. Sì, è proprio così.<br/>'''Dean''': Be', questo non accadrà mai. Non finché ci sarò io.<br/>'''Sam''': Ma che cavolo stai dicendo? È tutta la vita che cerchiamo questo demone. È l'unica cosa di cui ci è mai importato.<br/>'''Dean''': Sam, anch'io voglio uccidere ''quel'' demone, capito? Ma non vale la pena di morire. Se cacciare questo demone significa farti ammazzare, allora spero con tutto il cuore di non trovarlo mai.
*Sam, ascolta. Noi tre siamo tutto quello che abbiamo. Tu e papà siete tutto quello che ho... A volte mi sembra di non potercela fare... senza te o papà. ('''Dean''')
===Episodio 22, ''La trappola del diavolo''===
*Tu e papà vi somigliate più di quanto pensassi, lo sai? Entrambi non vedete l'ora di sacrificarvi per la causa, il che è lodevole, ma sarò io a dovervi seppellire! ('''Dean''')
*Sam ed io possiamo diventare ossessivi, ma tu... tu proteggi la tua famiglia. Lo hai sempre fatto. ('''John''')
==Stagione 2==
===Episodio 1, ''Nel momento della morte''===
*Sto facendo come [[Patrick Swayze|Swayze]] in ''[[Ghost - Fantasma|Ghost]]''! ('''Dean''')
*Grazie di non aver mollato Sammy. ('''Dean''')
*Tu ti sei occupato di Sammy e di me... e non ti sei mai lamentato. Sono davvero orgoglioso di te. ('''John a Dean''')
===Episodio 2, ''Tutti amano i clown''===
*'''Sam''': È quello Ash?<br/>'''Jo''': Mhm. È un genio!<br/>'''Dean''': Stai scherzando? Sembra uno che lavora in tournée con i [[Lynyrd Skynyrd]]!
*'''Dean''': So che cosa stai pensando, perché proprio un clown?<br/>'''Sam''': No, ma piantala!<br/>'''Dean''': Pensavi non me ne ricordassi? Andiamo... ancora ti metti a piangere quando vedi un clown in televisione!<br/>'''Sam''': E la tua paura di volare?<br/>'''Dean''': Gli aerei si schiantano!<br/>'''Sam''': E a quanto pare i clown uccidono!
*'''Dean''': Scusi il disturbo, stiamo cercando il signor Cooper, l'ha visto?<br/>'''Cieco''': Che cos'è? Uno scherzo?<br/>'''Dean''': Oh, no, mi scusi io...<br/>'''Cieco''': Non credi che farei di tutto per poter vedere il signor Cooper, un tramonto o qualsiasi altra cosa?<br/>'''Dean''': {{NDR|Rivolto a Sam}} Non ti va di aiutarmi?<br/>'''Sam''': Veramente no...<br/>'''Nano''': Ehi, Berry, c'è qualche problema?<br/>'''Cieco''': Sì, questo qui odia i ciechi!<br/>'''Dean''': Chi? Io? No, si sbaglia. Giuro che non...<br/>'''Cieco''': Allora, amico, qual è il problema?<br/>'''Dean''': Nessuno, è solo un ''piccolo'' malinteso!<br/>'''Nano''': ''Piccolo''? Figlio di puttana!
*Per quanto ne so papà è morto pensando che lo odiassi. Perciò avevi ragione, quello che sto facendo adesso è troppo poco... È troppo tardi... Lui mi manca molto, mi sento terribilmente in colpa e non sto bene, sai? Per niente... Ma neanche tu, questo lo so. ('''Sam''')
===Episodio 3, ''Vampiri''===
*Forse dovremmo guardare anche dentro la bocca, magari le hanno ficcato qualcosa in gola, tipo la farfalla del ''[[Il silenzio degli innocenti|Silenzio degli innocenti]]''. ('''Dean''')
*'''Sam''': Prendi una bacinella...<br/>'''Dean''': Trovato qualcosa?<br/>'''Sam''': No, sto per vomitare.
*Non parlo di questo con Sammy, faccio come se non fosse mai successo... Ma la verità è che non me la sto cavando molto bene. ('''Dean''')
*'''Lenore''': Eli, adesso smettila!<br/>'''Sam''': Sì, ''Eli'', adesso smettila.
*{{NDR|Prendendo la testa di Gordon sotto braccio e iniziando a camminare, facendogliela sbattere - apposta - contro lo stipide della porta}} Oh, scusa. ('''Dean''')
*'''Dean''': Dammi un pugno.<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Andiamo! Su, forza, dai! Non reagirò, coraggio!<br/>'''Sam''': No!<br/>'''Dean''': Andiamo... ti pago da bere. Colpiscimi, coraggio!<br/>'''Sam''': Mi sembra che tu per oggi ne abbia già prese abbastanza.
*'''Dean''': Ma il mio istinto mi diceva di farlo. Volevo ucciderla, ucciderli tutti!<br/>'''Sam''': Sì, ma non lo hai fatto ed è questo che conta.<br/>'''Dean''': Già. Grazie alla mia spina del fianco!<br/>'''Sam''': Vorrà dire che continuerò ad esserlo, allora.<br/>'''Dean''': Grazie!<br/>'''Sam''': Non c'è di che!
===Episodio 4, ''Il mistero della tomba''===
*Abbiamo già perso papà, abbiamo perso la mamma e io ho perso Jessica... Non voglio perdere anche te. ('''Sam''')
*'''Dean''': Spariamo un colpo alla testa!<br/>'''Sam''': Smettila, Dean. Tu hai visto troppi film di [[George A. Romero|Romero]].
*Quello che è morto deve restare morto. ('''Dean''')
*'''Sam''': Ma dovevi usare me come esca?<br/>'''Dean''': Pensavo fossi il suo tipo... Aveva un gusto orribile per i ragazzi.
*'''Dean''': Mi dispiace.<br/>'''Sam''': Per cosa?<br/>'''Dean''': Per il mio comportamento e per papà. Lui era anche tuo padre ed è tutta colpa mia.<br/>'''Sam''': Ma di che parli?<br/>'''Dean''': So che lo hai pensato, e anche io. Non ci vuole un genio per capirlo; lì in ospedale, una improvvisa guarigione è stato un miracolo, e poco dopo papà muore e la Colt sparisce.<br/>'''Sam''': Dean!<br/>'''Dean''': Non puoi dire che non ci sia un collegamento. Non so come sia fosse coinvolto il demone. Non so come sia avvenuta la cosa, ma papà è morto per colpa mia è di questo sono sicuro.<br/>'''Sam''': Questo non lo sappiamo! Non per certo.<br/>'''Dean''': Tu e papà siete le persone più importanti della mia vita e ora... non sarei mai dovuto tornare. Non è stato naturale e ora guarda cosa è successo. Ero morto e dovevo rimanerci. Volevi sapere quello che provo? Ecco qua, allora! Allora, Sam, cosa potresti dirmi per farmi sentire meglio?
===Episodio 5, ''Strane premonizioni''===
*'''Sam''': Quindi per te sono un mostro?<br/>'''Dean''': Sei sempre stato strano.
*'''Sam''': Cerca un'altra cosa, per favore. Se c'è stato un incendio a Guthry... l'incendio dovrebbe essere partito nella stanza di un bambino nella notte del suo sesto mese di vita.<br/>'''Ash''': {{NDR|Sconcertato.}} Scusami se te lo chiedo, amico, ma mi spieghi perché dovrei mettermi a cercare una cosa del genere?<br/>'''Sam''': Perché ti offro una birra.<br/>'''Ash''': Dammi 15 minuti.
*'''Dean''': È meglio se ce ne occupiamo noi. E poi se ti porto via con me tua madre mi ucciderà.<br/>'''Jo''': Hai paura di mia madre?<br/>'''Dean''': Diciamo di sì.
*'''Sam''': Dean! Andy ha preso l'Impala!<br/>'''Dean''': Lo so. Mi ha chiesto di provarla e io gliel'ho subito data.<br/>'''Sam''': Che cosa?<br/>'''Dean''': Ha fatto come [[Obi-Wan Kenobi]]! Controllava la mia mente!
*Sei davvero così stupido? Se uno scopre di avere un gemello... lo chiama al telefono, che ne so, lo invita a bere qualcosa... non inizia ad ammazzare la gente! ('''Andy''')
===Episodio 6, ''Senza uscita''===
*'''Jo''': {{NDR|Passandogli un fascicolo}} Prendilo, non ti morde.<br/>'''Dean''': No, ma tua madre sì.
*'''Sam''': Per la miseria!<br/>'''Dean''': È ectoplasma. Forse so con chi abbiamo a che fare... È l'omino dei marshmallow!
*{{NDR|I due rimangono incastriati in una strettoia}} '''Dean''': Ci vorrebbe un po' di bromuro.<br/>'''Jo''': Cosa?<br/>'''Dean''': Niente, dicevo bello stretto il muro.
*'''Jo''': Dean, hai rubato una betoniera?<br/>'''Dean''': L'ho presa in prestito.
===Episodio 7, ''I soliti sospetti''===
*'''Dean''': Che ne pensi, Scully, andiamo?<br/>'''Sam''': Io non sono Scully. Tu sei Scully!<br/>'''Dean''': No, io sono Mulder. Tu sei la donna, fratellino!<ref name=xfiles/>
*Mi chiamo Dean Winchester. Sono dell'Aquario, mi piacciono i tramonti, le passeggiate sulla spiaggia e le ragazze allegre. E non ho ucciso nessuno! ('''Dean''')
*'''Sam''': Lo sa? Questa storia non mi piace.<br/>'''Diana''': Lo credo, stai riesumando un corpo!<br/>'''Sam''': No, non è quello. Questa è una cosa del tutto normale per me.
*'''Sam''': Donna in gamba...<br/>'''Dean''': Ma è un poliziotto. Non trovi che abbia un aspetto familiare?<ref>L'attrice che in questo episodio interpreta Diana ([[Linda Blair]]), la donna di cui parlano, recitò nel film ''[[L'esorcista]]''. Poco dopo Dean fa un riferimento al film citando la zuppa di piselli. Il modo in cui i due fratelli camminano via mentre parlano in questa scena, ricorda molto il finale del film in questione, che a sua volta voleva citare ''[[Casablanca]]''.</ref><br/>'''Sam''': No, perché?<br/>'''Dean''': Non lo so... hai fame?<br/>'''Sam''': No.<br/>'''Dean''': Non so perché, ma ho un gran voglia di zuppa di piselli.
===Episodio 8, ''Patto con il diavolo''===
*La segretaria si chiama Carly, ha ventitré anni, tette grosse e sono vere. ('''Dean''')
*'''Dean''': Questo non so che cos'è.<br/>'''Sam''': L'indirizzo di Carly su [[Myspace]].<br/>'''Dean''': Già, MySpace. Ma che cos'è? {{NDR|Sam ride}} Seriamente, che cos'è? Un sito porno?
===Episodio 9, ''Croatoan''===
*'''Sergente''': {{NDR|Puntandogli un fucile contro.}} Scendi dalla macchina!<br/>'''Dean''': Brutto figlio di...<br/>'''Sergente''': Mani in alto! Scendi, avanti!<br/>'''Dean''': Sta' calmo, ragazzone! {{NDR|Dean tira fuori la pistola.}} Giù il fucile!<br/>'''Sergente''': Giù la pistola!<br/>'''Dean''': Giù il fucile!<br/>'''Sergente''': Sei uno di loro?<br/>'''Dean''': Io no, e tu?<br/>'''Sergente''': No!<br/>'''Dean''': Puoi mentire!<br/>'''Sergente''': Anche tu!
*'''Sergente''': Che cosa sta succedendo?<br/>'''Dean''': Non lo so.<br/>'''Sergente''': Il mio vicino, il signor Rogers...<br/>'''Dean''': Hai un vicino che si chiama Rogers?<ref>''Il vicinato di Mr. Rogers'' era una vecchia serie televisiva.</ref><br/>'''Sergente''': Adesso non più.
*'''Sam''': È la cosa più stupida che tu abbia mai fatto!<br/>'''Dean''': Su questo ho i miei dubbi.
===Episodio 10, ''Destino crudele''===
*Sono un grande esperto di computer, detto anche la scimmietta della tastiera. ('''Ash''')
*{{NDR|Cercando di distrarre lo psichiatra.}} Mi sono appena ricordata che da piccola ho ingoiato ben otto lecca-lecca e poi mi sono scolata una bottiglia di aranciata. Non crede che sia un tentativo di suicidio? ('''Ava''')
*'''Sam''': Stai bene?<br/>'''Ava''': {{NDR|Sconvolta.}} Se sto bene?<br/>'''Sam''': Sì.<br/>'''Ava''': Ti ho appena aiutato a rubare la cartella clinica di uno psichiatra... {{NDR|Sorride.}} Sto alla grande!
*'''Sam''': Calibro 223 a carica subsonica. Deve aver messo un silenziatore sulla canna.<br/>'''Ava''': Fantastico... si può sapere chi sei tu?<br/>'''Sam''': È solo che... mi piacciono molto i telefilm di [[T.J. Hooker]]...
*Sam non può diventare un mostro! Ha perfino i sensi di colpa se incappa in un sito porno. ('''Dean''')
===Episodio 11, ''La casa delle bambole''===
*'''Dean''': Oh... è veramente fico! Non lavoriamo mai in posti così.<br/>'''Sam''': Così come?<br/>'''Dean''': Una casa vecchio stile infestata... nebbia, sicuramente passaggi segreti, quest'atmosfera così inglese... Magari incontriamo [[Scooby-Doo|Fred, Daphne e Scooby-Doo]]. Mmm, Daphne, l'adoro!
*La domanda più inquietante comunque è: perché ci credono gay? ('''Dean''')
*Accidenti, ci sono un mucchio di bambole... sono belle e non hanno per niente l'aria inquietante! ('''Dean''')
*'''Sam''': Sei autoritario!<br/>'''Dean''': Cosa?!<br/>'''Sam''': Sei autoritario! ... e basso.<br/>'''Dean''': Hai bevuto?<br/>'''Sam''': Certo! E allora?... stupido.
*'''Dean''': Hai salvato la madre e la bambina... Avrei potuto salvarle io, ma non volevo farti sentire inutile.<br/>'''Sam''': Grazie, sei molto generoso.
===Episodio 12, ''Un'insolita rapina''===
*'''Dean''': Maledetti poliziotti...<br/>'''Sam''': Fanno il loro lavoro.<br/>'''Dean''': No, fanno il ''nostro'' lavoro, ma non lo sanno, e lo fanno anche male.
*'''Ronald''': Entrambi i crimini sono opera della stessa cosa.<br/>'''Sam''': E sarebbe, sig. Resnick?<br/>'''Ronald''': I cinesi ci stanno lavorando da anni, e prima ancora i russi. Parte uomo, parte macchina. Come [[Terminator]], ma il genere che si può tramutare, che può assomigliare ad altre persone.<br/>'''Dean''': Come in ''[[Terminator 2 - Il giorno del giudizio|Terminator 2]]''.<br/>'''Ronald''': Esattamente!
*Questa ''non'' è una rapina! Tutti quanti subito a terra, capito? Tutti a terra, maledizione! ('''Ronald''')
*Parlo io, non credo che tu gli piaccia, [[Matrix Reloaded|agente Johnson]]! ('''Dean''')
*Lo sapevo! Appena ve ne siete andati! Non siete dell'FBI, chi siete? Per chi lavorate, eh? Siete [[Men in Black (ufologia)|Men in Black]]? ('''Ronald''')
*Siamo proprio pazzi... ('''Dean''')
===Episodio 13, ''L'angelo vendicativo''===
*'''Dean''': Gli angeli non esistono, Sammy.<br/>'''Sam''': Ci sono molte più testimonianze sugli angeli che su qualsiasi altra cosa a cui abbiamo dato la caccia.<br/>'''Dean''': Non è vero, ce ne sono di più sugli unicorni, ma ti assicuro che non ne ho mai visto uno cavalcare i raggi di luna o l'arcobaleno.<br/>'''Sam''': Quindi gli unicorni non esistono?
*Ho imparato una grande lezione: togli gli addobbi natalizi dopo Capodanno o sarai pugnalato da una prostituta inviata da Dio. Ah! ('''Dean''')
*Vuoi evocarlo? Fantastico, invitiamo anche [[Whoopi Goldberg|Whoopi]]! ('''Sam''')
*'''Sam''': C'è così tanto male nel mondo e io ho paura. E quando penso al mio destino e alla fine che dovrei fare anch'io... <br> '''Dean''': Be', non preoccuparti per quello, va bene? Ci penso io a te. <br> '''Sam''': Sì, certo, lo so. Ma tu sei solo un uomo, Dean. E io avevo bisogno di credere che ci fosse qualcos'altro a proteggermi, capisci? Un potere... superiore. Un bene supremo... e che forse...<br> '''Dean''': Forse cosa? <br> '''Sam''': Forse potevo essere salvato.
===Episodio 14, ''Le due facce di Sam''===
*'''Sam''': Che hai scoperto?<br/>'''Dean''': Ti sei registrato due giorni fa sotto il nome di [[Richie Sambora|Richard Sambora]]. La cosa più agghiacciante di tutta questa storia è che sei un fan dei [[Bon Jovi]].
*'''Clerk''': Vattene via subito o chiamo la polizia!<br/>'''Dean''': Ce l'hai con lui?<br/>'''Clerk''': Certo! Ieri questo stronzo è venuto qui ubriaco fradicio, ha preso una bottiglia di whisky e ha iniziato a scolarsela.<br/>'''Dean''': Questo qui? {{NDR|A Sam.}} Ma ora bevi whisky?<br/>'''Clerk''': E quando se n'è andato mi ha pure spaccato la bottiglia in testa.<br/>'''Dean''': Questo qui?!<br/>'''Clerk''': Ma che, parlo arabo per caso?
*'''Dean''': Ho fatto di tutto per proteggerti.<br/>'''Sam''': Lo so.<br/>'''Dean''': Non posso.. Preferisco morire.
*{{NDR|Rivolto a Jo}} Sei un macellaio. ('''Dean''')
*'''Dean''': Ti chiamerò, ok?<br/>'''Jo''': Non lo farai...
*'''Dean''': Sammy?<br/>'''Sam''': Mi sono perso qualcosa? {{NDR| Dean tira un pugno a Sam}}
*'''Sam''': Hai un aspetto terribile, lo sai?<br/>'''Dean''': Be', senti chi parla.
===Episodio 15, ''Storie incredibili''===
*Le coppie sposate possono sempre divorziare, lui e io siamo come due gemelli siamesi. ('''Dean''')
*'''Sam''': Dean, hai per caso usato il mio computer?<br/>'''Dean''': No.<br/>'''Sam''': Oh, davvero? Allora come mai è bloccato sul sito delle "belletettoneasiatiche.com"?
*'''Sam''': Il tuo cibo nel frigo?<br/>'''Dean''': Che c'entra il mio cibo?<br/>'''Sam''': Quello non è più cibo, Dean. È immondizia.<br/>'''Dean''': A me piace.
*'''Sam''': Di' un po': che faresti se rovinassi la tua macchina?<br/>'''Dean''': Non vivresti tanto a lungo.
*'''Sam''': Ehi, ridammi i miei soldi.<br/>'''Dean''': No. No, consideralo un risalcimento per il trauma emotivo.
===Episodio 16, ''Un conto in sospeso''===
*'''Dean''': Sembrava uno che ha perso un combattimento con un tagliaerba?<br/>'''Molly''': Come fa a saperlo?<br/>'''Dean''': Ho provato a indovinare...
*'''Molly''': Quindi voi praticamente siete come gli [[Ghostbusters - Acchiappafantasmi|Acchiappafantasmi]]...<br/>'''Dean''': Già! A parte le tute...
*Solo per una volta vorrei voltare l'angolo e vedere una bella casa... ('''Dean''')
*Quando Sam parla di certe cose sembra uscito da ''[[Ghost Whisperer - Presenze|Ghost Whisperer]]''. ('''Dean''')
*'''Sam''': È un'antica usanza di campagna piantare un albero come lapide.<br/>'''Dean''': Sei un'enciclopedia vivente delle stranezze, lo sai?<br/>'''Sam''': Sì, lo so.
*'''Molly''': Oh, Dio, ti ringrazio!<br/>'''Dean''': No, chiamami Dean.
===Episodio 17, ''Cuore''===
*'''Dean''': Mi dispiace, Sam, ma non credo alle casualità. Questa volta, fratellino, ci troviamo di fronte a un bel lupo mannaro. Non ne vediamo uno da quando eravamo piccoli.<br/>'''Sam''': Va bene, Sparky, e sai una cosa? Dopo averlo ucciso andremo a Disneyland!
*'''Madison''': Glen, loro sono i detective...<br/>'''Dean''': Landis. E lui è il detective Dante.<ref>Cfr. [[w:John Landis|John Landis]] e [[w:Joe Dante|Joe Dante]].</ref>
*'''Sam''': Trovato niente?<br/>'''Dean''': Niente, neanche un pacchetto di gomme.<br/>'''Sam''': Controlla nel freezer, magari ci sono dei cuori dentro una confezione gelato.
*Direi che Kurt assomiglia sempre più al nostro Cujo. ('''Dean''')
===Episodio 18, ''Mistero a Hollywood''===
*'''Sam''': Sembra che il set sia infestato.<br/>'''Dean''': Come ''[[Poltergeist - Demoniache presenze|Poltergeist]]''?<br/>'''Sam''': Potrebbe essere un poltergeist...<br/>'''Dean''': No, no, no. Il film ''Poltergeist''.
*'''Dean''': Che fa l'assistente?<br/>'''Sam''': Credo sia una specie di schiavo.
*È come ''Tre uomini e una culla''!<ref>In realtà il film della leggenda è ''[[Tre scapoli e un bebè]]'', si tratta di un errore della traduzione italiana.</ref> ('''Dean''')
*'''Dean''': Senti, quando abbiamo finito dobbiamo andare a vedere la tomba di [[w:Johnny Ramone|Johnny Ramone]].<br/>'''Sam''': Vuoi esumare anche lui?<br/>'''Dean''': Morditi la lingua, infedele!
*Forse gli spiriti vogliono chiudere il film perché pensano che sia brutto... e in fondo non hanno torto. ('''Sam''')
===Episodio 19, ''Detenzione forzata''===
*Non preoccuparti... non ti scambierò con delle sigarette. ('''Dean''')
*Dean, questa è senza dubbio la cosa più stupida e folle che abbiamo mai fatto nella nostra lunga e onorata carriera di stupidaggini e follie. ('''Sam''')
*'''Sam''': Sicuro che sia lui?<br/>'''Dean''': Abbastanza.<br/>'''Sam''': Dean, considerate le circostanze vorrei qualcosa di più che abbastanza...<br/>'''Dean''': Più che abbastanza.
*'''Detenuto Lucas''': Stai parlando con me? Stai parlando con me?<br/>'''Dean''': Ecco un altro che ha visto troppe volte ''[[Taxi Driver]]''...
*'''Dean''': Vorrei avere una palla da baseball...<br/>'''Detenuto Lucas''': Come? Che cos'hai detto?<br/>'''Dean''': Vorrei avere una palla da baseball. Sai, come... come [[Steve McQueen]].
*'''Dean''': Come ci entriamo?<br/>'''Sam''': Ho un [[Piani dalle serie televisive|piano]].<br/>'''Dean''': Questo è il Sammy che conosco! Sei proprio come [[Clint Eastwood]] in ''[[Fuga da Alcatraz (film 1979)|Fuga da Alcatraz]]'', lo sai?<br/>'''Sam''': Il problema è: anche se troviamo qualcosa, come la bruciamo? Non abbiamo niente per farlo.<br/>'''Dean''': Per fortuna io sono come [[James Garner]] ne ''[[La grande fuga]]''!
*'''Dean''': Visto? Sono più convincente di un pubblicitario!<br/>'''Sam''': Magari la apri, dopo aver finito di farti i complimenti da solo?
===Episodio 20, ''Desideri nascosti''===
*'''Professore''': Mi scusi, ha forse bevuto?<br/>'''Dean''': Tutti quanti non fanno che chiedermelo però... no.
*'''Dean''': Scendi dall'auto!<br/>'''Sam''': Vengo con te.<br/>'''Dean''': Mi saresti solo d'impicccio.<br/>'''Sam''': Pazienza.
===Episodio 21, ''Scontro tra prescelti, parte 1''===
*'''Sam''': Andy, che cos'hai?<br/>'''Andy''': Mi serve un secondo. Sto elaborando il concetto che i demoni esistono.
*'''Jake''': Il sale è un'arma?<br/>'''Sam''': Benvenuto nel nuovo mondo.<br/>'''Andy''': Speriamo che in questo nuovo mondo ci sia da mangiare.
*'''Andy''': [[David Hasselhoff|D. Hasselhoff]]?<br/>'''Sam''': Sì, è la firma di Dean. È... è difficile da spiegare.
*'''Dean''': Ehi, guardami... la ferita non è profonda. Non è così grave, credimi! Sammy... Sam! Ehi, ascoltami, ti rimetteremo in sesto! Tornerai come nuovo, eh? Mi prenderò cura di te, sta' tranquillo... È questo il mio compito... prendermi cura di quella spina nel fianco del mio fratellino, no? Sam...? Sam, Sam... Sammy! No! No nono no! Oddio... SAAAM!
===Epiosodio 22, ''Scontro tra prescenti, parte 2''===
*'''Azazel''': Salve, Jake.<br/>'''Jake''': Sto sognando, vero?<br/>'''Azazel''': Ho fra le mani un genio. Be', congratulazioni, Jake. Ce l'hai fatta, sei l'unico sopravvissuto. L'[[American Idol]]. Ti confesso che non eri il cavallo su cui avevo puntato, ma comunque sei stato in gamba.<br/>'''Jake''': Vai... all'inferno!<br/>'''Azazel''': Ci sono stato. Già fatto.
*Ho sempre cercato di proteggerti, di metterti al sicuro... Non c'era bisogno che me lo dicesse papà, è sempre stata una mia responsabilità. È sempre stato il mio compito... L'unico. E invece ho fallito. Io ho sbagliato e ti chiedo scusa! Forse è questo il mio destino, deludere quelli che amo. Ho deluso nostro padre e ora, per finire, ho deluso perfino te. Come faccio a vivere con questo rimorso? Cosa devo fare? Sammy, che cosa posso fare? ('''Dean''')
*'''Dean''': Forza, avanti, fatti vedere, puttana!<br/>'''Demone''': Piano, tesoro, sveglierai i vicini.
*'''Sam''': Io non riesco ancora a crederci, Dean... per anni ci siamo preparati soltanto per questo, e ora io... non so davvero che cosa dire.<br />'''Dean''': Io sì... {{ndr|Riferito al demone che hanno appena ucciso.}} Ho vendicato mia madre, gran figlio di puttana!
*'''Sam''': Non avresti dovuto farlo, come hai potuto?<br/>'''Dean''': Non arrabbiarti con me, ti scongiuro. Dovevo farlo. Dovevo occuparmi di te, è il mio compito!<br/>'''Sam''': E quale credi che sia il mio di compito?<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Sam''': Tu mi hai salvato la vita un mucchio di volte, hai sacrificato tutto per me non credi che farei lo stesso anch'io? Tu sei mio fratello e non c'è ''niente'' che non farei per te. Non mi importa quanto ci vorrà, ma stavolta voglio essere io a salvarti la vita.
==Stagione 3==
===Episodio 1, ''I magnifici Sette''===
*'''Sam''': Dammi il tuo coltello.<br/>'''Dean''': Perché?<br/>'''Sam''': Lo voglio usare per cavarmi gli occhi.
*'''Bobby''': Ma come diavolo fai a mangiare cheesburger e bacon a colazione?<br/>'''Dean''': Be', ora ho venduto l'anima e mi resta solo un anno, il colesterolo non è un problema.
*'''Sam''': Dean, che stai facendo?<br/>'''Dean''': Consolo i famigliari della vittima. Tu che fai?<br/>'''Sam''': Lavoro.
*Ho lasciato le chiavi in macchina, ho sbagliato a fare il bucato, ma non ho mai provocato la fine del mondo. ('''Isaac''')
*'''Dean''': Non posso vivere se tu muori. Non posso.<br/>'''Sam''': Quindi io vivrò e tu morirai.<br/>'''Dean''': Questa è l'idea, grossomodo.
*'''Dean''': La verità è che sono stanco, è come se ci fosse una luce alla fine del tunnel.<br/>'''Sam''': Sono le fiamme dell'Inferno.<br/>'''Dean''': Sì, può darsi, ma tu sarai vivo e io sarò in pace. Me lo merito dopo tanto tempo. Ho un anno da vivere, Sam, e voglio godermelo fino in fondo, quindi che ne dici di andare ad ammazzare insieme qualche demone, uh?
*'''Sam''': Sei incredibile.<br/>'''Dean''': {{NDR|sorridendo}} Verissimo.
===Episodio 2, ''Il mistero di Morning Hill''===
*'''Sam''': Stavo ordinando una pizza.<br/>'''Dean''': Ti rendi conto che sei in un ristorante?<br/>'''Sam''': Sì. Sì, ovvio... Ma volevo una pizza, sai com'è.<br/>'''Dean''': D'accordo, mister stranezza.
*Io sorriderò di sicuro dopo 24 ore con Elastic Girl... Che meraviglia. Io ti sembro Mister Incredible? ('''Dean''')
===Episodio 3, ''Scatole maledette''===
*'''Bobby''': Tieni d'occhio tuo fratello, lo "jellato".<br/>'''Dean''': {{NDR|Rivolto a Sam}} Che è successo?<br/>'''Sam''': Ho perso una scarpa.
*'''Dean''': Uao, fai schifo! Adesso la tua fortuna ha girato?<br/>'''Sam''': Credo di sì.<br/>'''Dean''': Chissà quanto...
*'''Bela''': Puoi avere la zampa. Per un milione e mezzo. <br>'''Dean''': Carina. Sì, adesso chiamo la mia banca.
*'''Bela''': Essere un cacciatore è forse più nobile? Un gruppo di sociopatici che cercano di salvare un mondo che non può essere salvato.<br>'''Dean''': Ah, non sei proprio ottimista.<br>'''Bela''': Andremo tutti all'Inferno, tanto vale godersi il viaggio.<br>'''Dean''': Ah, su questo ti do ragione.
*'''Dean''': Sono Batman! <br />'''Sam''': {{NDR|Sarcastico}} Sì, sei Batman.
===Episodio 4, ''Sin City''===
*Oh, cavolo. Ah, mi dispiace. Temo che ci sia stato un piccolo malinteso. Eh, sì, ehm... forse adesso è meglio che vada, i proiettili però li prendo io, questa ve la lascio qui. {{NDR|Posando la pistola}} Vi auguro... buona giornata. ('''Sam''')
*'''Dean''': Ma Sam verrà a cercarmi e lui è molto più bravo di me in latino.<br/>'''Casey''': Oh, giusto, Sam. Tutti dicono che lui è quello intelligente.<br/>'''Dean''': Tutti?
*'''Casey''': Ehi, Dean, ho visto un lampo di lussuria nel tuo sguardo. Potrebbe essere un modo per ingannare l'attesa, ma non credo che domani mi rispetteresti.<br/>'''Dean''': Non è un problema, tanto non ti rispetto nemmeno adesso.
===Episodio 5, ''Favole Assassine''===
*Detective [[Robert Plant|Plant]], detective [[Jimmy Page|Page]], dipartimento dello sceriffo della contea. ('''Dean''')
*'''Sam''': Ecco, stavo pensando alle favole.<br/>'''Dean''': Ah, davvero? Che cosa carina. E tu pensi spesso alle favole?
*Ok, forse si tratta di favole... favole completamente incasinate. Ma non esiste al mondo che io baci un [[rospo]]. ('''Dean''')
*'''Sam''': Ricordi Cenerentola? La zucca che viene trasformata in carrozza e i topini che diventano cavalli?<br/>'''Dean''': Non mi starai diventando gay? Non mi rispondere.
===Episodio 6, ''La nave fantasma''===
*Manca una pallottola dalla Colt, com'è successo? Non sono stato io, quindi se non hai sparato ad un barattolo demoniaco... ('''Dean''')
*Ora ditemi: come si può annegare nella [[doccia]]? ('''Ms. Case''')
*'''Dean''': Che vecchia pazza.<br/>'''Sam''': Perché? Perché crede nei fantasmi?<br/>'''Dean''': Guarda come difende la sua ragazza il cucciolone.<br/>'''Sam''': Baciami.<br/>'''Dean''': Sì, se non ti bacia prima lei.
*'''Sam''': Come dormi la notte?<br/>'''Bela''': Tra lenzuola di seta, rotolandomi nuda nei soldi.<br/>
*'''Dean''': Posso spararle?<br/>'''Sam''': Non in pubblico.
*'''Dean''': Va bene, dillo: sono ridicolo.<br/>'''Bela''': Non avrei usato queste parole.<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Bela''': Quando tutto sarà finito, faremo sesso selvaggio.<br/>'''Dean''': ... io non sono un uomo oggetto!
*'''Dean''': La prossima volta rendimi partecipe dei tuoi piani.<br/>'''Bela''': Non volevo che pensassi. In quello non sei molto bravo.<br/>'''Dean''': ...<br/>'''Bela''': Oh, guarda, stai cercando una risposta sagace.<br/>'''Dean''': Fottiti.<br/>'''Bela''': Molto raffinato.
*'''Dean''': Non posso credere che ci abbia fregato di nuovo.<br/>'''Sam''': Ti.<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Sam''': Per essere precisi, lei ''ti'' ha fregato, non ci.<br/>'''Dean''': Grazie, Sam! Mi aiuti molto.
===Episodio 7, ''La notte dei vampiri''===
*'''Sam''': Sai una cosa? Sono stufo di questo atteggiamento da kamikaze.<br/>'''Dean''': Da kamikaze? Mi sento più un ninja.
*Io ti conosco! È tutta la vita che viviamo insieme, ti osservo da quando avevo quattro anni, Dean. Perché volevo assomigliare al mio fratello maggiore, quindi sì, io ti conosco. E meglio di chiunque altro al mondo. ('''Sam''')
*'''Sam''': E vorrei che...<br/>'''Dean''': Che cosa?<br/>'''Sam''': Che la smettessi di fare il grand'uomo e tornassi ad essere mio fratello, perché... questo mi manca.
*È compito mio insegnare al mio fratellino come si fa. ('''Dean''')
===Episodio 8, ''A very supernatural Christmas''===
*'''Dean''': Allora, avevo ragione? È il serial killer spazzacamino?<br/>'''Sam''': Sì, ecco... In effetti è Dic van Dyke!<br/>'''Dean''': Chi?<br/>'''Sam''': Mary Poppins!<br/>'''Dean''': Chi è?<br/>'''Sam''': Ma per favore! Lascia perdere!
*{{NDR|Da bambini}}<br />'''Sam''': Papà è una spia?<br/>'''Dean''': Mh mh, è James Bond.<br/>'''Sam''': Perché ci spostiamo spesso?<br/>'''Dean''': Perché dovunque andiamo la gente si stanca di te.
*'''Sam''': Probabilmente c'era dell'olmaria in quelle ghirlande.<br/>'''Dean''': Cavolo! Ma davvero?! Che accidenti è l'olmaria?
*Che mi dirai adesso? Che il coniglietto pasquale è ebreo? ('''Dean''')
*Non toccarmi di nuovo, ''cavolo'', o ti uccido, ''cavolo''! ('''Dean''')
===Episodio 9, ''Malleus maleficarum''===
*Perché ci vanno sempre di mezzo i conigli? ('''Dean''')
*'''Sam''': Fanno anche magia nera, Dean, devono essere fermate.<br/>'''Dean''': Fermate fermate?<br/>'''Sam''': {{NDR|Annuisce.}}<br/>'''Dean''': Sono esseri umani, Sam.<br/>'''Sam''': Sono delle assassine.<br/>'''Dean''': Brucia, strega, brucia.
*Mi vuoi uccidere? Mettiti in fila, puttana. ('''Dean''')
*'''Ruby''': Ricordo bene com'era.<br/>'''Dean''': Com'era cosa?<br/>'''Ruby''': Essere umana.
===Episodio 10, ''La spirale dei sogni''===
*'''Dean''': Sam, svegliati!<br/>'''Sam''': {{NDR|Si sveglia dopo aver sognato Bela.}}<br/>'''Dean''': Eri andato. Facevi dei bei grugniti di felicità... chi stavi sognando?<br/>'''Sam''': Cosa? Nessuno. Niente.<br/>'''Dean''': Dai dimmelo. Angelina Jolie?<br/>'''Sam''': No!<br/>'''Dean''': Brad Pitt?!<br/>'''Sam''': No... no! Non ha importanza.
*'''Sam''': Un momento, un momento, serve anche questo. {{NDR|Prende il capello di Bobby dal sacchetto.}} Ecco.<br/>'''Dean''': Che accidenti è?<br/>'''Sam''': Un capello di Bobby.<br/>'''Dean''': Dobbiamo bere un capello di Bobby?
===Episodio 11, ''Un martedì infernale''===
*È tuo? {{NDR|Dopo aver trovato un reggiseno, rivolto a Sam.}} ('''Dean''')
*'''Dean''': Che c'è?<br/>'''Sam''': Non lo so.<br/>'''Dean''': Ti senti bene?<br/>'''Sam''': No, ecco. Sai, ho fatto uno strano sogno.<br/>'''Dean''': Mh, davvero? Erano clown o nani?
*'''Dean''': È stato figo come nei film?<br/>'''Sam''': No, te la sei fatta addosso!<br/>'''Dean''': Certo che me la sono fatta addosso! Cosa vuoi che faccia un povero disgraziato investito da un'auto? Andiamo...
*'''Dean''': È buffo.<br/>'''Sam''': Che c'è?<br/>'''Dean''': Questo tizio passa la vita a screditare posti misteriosi e poi sparisce in uno di questi. Lo trovo poetico, come i [[dessert]].<br/>'''Sam''': Hai ragione, proprio come i dessert.
*'''Dean''': Quindi siamo bloccati in una specie di...<br/>'''Sam''': Sta' zitto e mangia!<br/>
===Episodio 12, ''Le leggi della guerra''===
*'''Groves''': Sam e Dean Winchester, sono il vicecapo Steven Groves, felice di fare la vostra conoscenza.<br/>'''Dean''': Be', almeno qualcuno lo è.
*'''Sam''': Come va?<br/>'''Dean''': {{NDR|Guardando il fazzoletto poggiato sulla sua spalla ferita.}} Magnificamente!
*È strano, non trovi? Direi che sono venuti per noi, non l'hanno mai fatto prima. È come se avessimo una taglia sulla testa. Forse perché siamo eccezionali. Sì, credo che sia per questo. ('''Dean''')
*'''Henricksen''': Allora a quanto pare esistono.<br/>'''Dean''': Ma certo. E anche i fantasmi e i lupi mannari, i vampiri, i changelings e anche i clown mangiapersone.<br/>'''Henricksen''': Se lo dici tu...<br/>'''Dean''': Invece Bigfoot è una bufala.
*'''Nancy''': Salve, piccola.<br/>'''Lilith''': Mi scusi, sto cercando due ragazzi, sono fratelli. Uno è molto alto e l'altro è molto carino.<br/>'''Nancy''': Come ti chiami, tesoro?<br/>'''Lilith''': Lilith. {{NDR|Fa esplodere la stazione di polizia.}}
===Episodio 13, ''Ghostfacers''===
*'''Corbett''': Adesso la butto giù {{NDR|Prova a buttare giù la porta con dei calci ma non ci riesce.}}<br/>'''Spruce''': Gira la maniglia.<br/>'''Corbett''': Certo, è un'ottima idea.
*'''Sam''': È mezzanotte e zero quattro, Dean, sei contento?<br/>'''Dean''': Sì, sono contento.<br/>'''Sam''': Avevi detto: «andiamo alla Morton House, è il nostro Gran Canyon».<br/>'''Dean''': Sam, non voglio ascoltarti.<br/>'''Sam''': Ti erano rimasti due mesi di vita, invece no, moriremo questa sera.
*'''Dean''': Ragazzi, non è divertente, aprite.<br/>'''Ed''': Chi ha chiuso la porta?<br/>'''Dean''': È stato lui, vuole separarci. Ed, ascoltami...<br/>'''Ed''': Cosa?<br/>'''Dean''': Nel mio sacco c'è del sale, fa' un cerchio e mettiti all'interno.<br/>'''Ed''': Dentro? {{NDR|Rivolto a Harry.}}<br/>'''Harry''': Così dice.<br/>'''Ed''': {{NDR|Rivolto a Dean.}} Dentro il tuo sacco?<br/>'''Dean''': Dentro il sale, idiota!<br/>'''Ed ed Harry''' (insieme): Aah.
===Episodio 14, ''Telefonate dall'Aldilà''===
*'''Dean''': Prepara la tua roba, Sam. Si parte.<br/>'''Sam''': Perché? Che è successo?<br/>'''Dean''': Era Bobby {{NDR|Dopo averci parlato al telefono.}}, in Ohio un banchiere si è sparato e Bobby è convinto che c'entri uno spirito.<br/>'''Sam''': Parlavate di questo caso?<br/>'''Dean''': No, figurati, si parlava del più e del meno. Dei nostri cantanti preferiti. Di che vuoi che parlassimo?
*'''Sam''': {{NDR|Dopo che Dean ha parlato al telefono con il padre morto.}} Vuoi dire papà? Era lui? Ne sei sicuro?<br/>'''Dean''': Non lo so, forse.<br/>'''Sam''': Ma che voce aveva?<br/>'''Dean''': Quella di Oprah.
*'''Sam''': Ascolta, mi dispiace che non fosse papà.<br/>'''Dean''': Devo farti le mie scuse anch'io.<br/>'''Sam''': Aah, no.<br/>'''Dean''': Avevi ragione tu.<br/>'''Sam''': Lascia perdere.<br/>'''Dean''': Lo sai, speravo che ci fosse un modo per sciogliere quel patto. Invece devo abituarmi all'idea che... finirò all'inferno. Finirò all'inferno per sempre.<br/>'''Sam''': Sì.<br/>'''Dean''': Ho paura, Sam. Ho davvero tanta paura.<br/>'''Sam''': Lo so.<br/>'''Dean''': Ero disposto a credere a qualunque cosa. Sai, l'ultimo atto di un uomo disperato.<br/>'''Sam''': Non c'è niente di sbagliato nella speranza.<br/>'''Dean''': Con la speranza non si risolve niente. Non posso sperare che papà mi salvi con un miracolo dell'ultimo minuto. Non posso aspettarmi che lo faccia nessuno. Solo io posso tirarmi fuori da tutto questo.<br/>'''Sam''': Ed io.<br/>'''Dean''': Ed io?<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Ho appena fatto una battuta drammatica e tu me la rovini con "ed io".<br/>'''Sam''': Sei diventato un attore?<br/>'''Dean''': Lasciamo perdere.
===Episodio 15, ''La formula dell'immortalità''===
*'''Sam''': Ricordi quella notizia di ieri?<br/>'''Dean''': Spogliarellista soffoca uomo con le cosce?<br/>'''Sam''': Intendevo l'altra.<br/>'''Dean''': Ah, il tipo con lo stomaco strappato via che arriva al pronto soccorso e muore.<br/>'''Sam''': Era il fegato. Comunque ho appena scoperto una cosa molto interessante.<br/>'''Dean''': Cioè?<br/>'''Sam''': Il corpo era pieno di impronte digitali insanguinate non della vittima.<br/>'''Dean''': Bene il mio amico [[David Caruso|Dave Caruso]] sarebbe entusiasta.
*'''Sam''': La seta era utilizzata per le suture all'inizio del diciannovesimo secolo. Dava diversi problemi: i pazienti contraevano infezioni, il tasso di mortalità era altissimo.<br/>'''Dean''': Che bei tempi.<br/>'''Sam''': Già e per evitare che l'infezione si diffondesse, i medici dell'epoca utilizzavano dei vermi.<br/>'''Dean''': Io sto mangiando.<br/>'''Sam''': Funzionava perché i vermi mangiano i tessuti danneggiati e non toccano quelli sani e quando hanno trovato quell'uomo, la cavità lasciata del rene era piena di vermi.<br/>'''Dean''': Sto mangiando!
===Episodio 16, ''Non c'è pace per il maligno''===
*'''Bobby''': New Harmony, Indiana. È lì che si trova.<br/>'''Sam''': Bene, andiamo.<br/>'''Dean''': Ehi, ehi. Aspettate. Cerchiamo di ragionare un attimo.<br/>'''Sam''': Qual è il problema?<br/>'''Dean''': Qual è il problema?! Adesso te lo dico io. Primo, non siamo sicuri che sia Lilith a controllare il mio patto, visto che ce l'ha detto Bela. Io non mi fido di quella stronza, è soltanto una bugiarda. Seconda cosa, ammesso che troviamo Lilith, non riusciremo a farla fuori e per finire, non è lei che ti vorrebbe vedere con le budella stese al sole?<br/>'''Bobby''': Tu sì che sai come tirarci su il morale!<br/>'''Dean''': È un dono di natura.
*'''Sam''': Come hai fatto ad arrivare così presto?<br/>'''Ruby''': Ho usato il mio jet supersonico.
*'''Dean''': Ma guarda chi si vede, la nostra piccola puttana.<br/>'''Ruby''': Dean... galante come sempre!
*La famiglia non è solo appartenenza di sangue. ('''Bobby''')
*'''Dean''': E intanto sgozziamo questa bambina di dieci anni?<br/>'''Sam''': Lo so che è orrendo.<br/>'''Dean''': Ma non mi dire!
*'''Dean''': Oh.<br/>'''Ruby''': Che c'è?<br/>'''Dean''': Niente. È che prima non potevo vederlo... sei davvero brutta.
*'''Sam''': Che vuoi che faccia, allora?<br/>'''Dean''': Continua a lottare e abbi cura della mia macchina.
==Stagione 4==
===Episodio 1, ''Lazzaro risorge''===
*'''Bobby''': È bello vederti, ragazzo.<br/>'''Dean''': Sì, anche per me.<br/>'''Bobby''': Ma... come hai fatto a ritornare?<br/>'''Dan''': Non lo so, so soltanto che mi sono svegliato in una cassa... {{NDR|Bobby gli butta l'acqua santa contro.}} ... E come vedi non sono un demone.<br/>'''Bobby''': Scusa, meglio essere prudenti.
*Scusate, voi due state insieme? {{NDR| Dopo che Dean e Sam si sono abbracciati}} ('''Ruby''')
*'''Dean''': Allora, dimmi, quanto ti è costato?<br/>'''Sam''': La ragazza? Io non le pago, Dean.
*'''Sam''': Ho provato di tutto. Questa è la verità. Ho provato ad aprire le porte dell'inferno. Diavolo, ho cercato di negoziare, Dean, ma nessun demone ha voluto fare un patto con me, va bene? Tu marcivi all'inferno per mesi... per mesi... ed io non potevo impedirlo. Quindi, mi dispiace, ma non sono stato io, ok? Dean, mi dispiace.<br/>'''Dean''': È tutto a posto, Sammy. Non ti devi scusare. Ti credo.<br/>'''Bobby''': Non fraintendetemi... Sono felice che l'anima di Sam rimanga intatta, ma questo solleva un dubbio atroce.<br/>'''Dean''': Se non è stato lui a tirarmi fuori, allora cos'è stato?
*'''Dean''': Che cavolo è quello?<br/>'''Sam''': È un iPod, non vedi?<br/>'''Dean''': Dovevi solo prenderti cura di lei, non trasformarla {{NDR|riferito all'Impala}}<br/>'''Sam''': Pensavo che ormai fosse la mia auto.
*'''Dean''': Chi è Jesse?<br/>'''Pamela''': Be', non è stato per sempre.<br/>'''Dean''': Peggio per lui.<br/>'''Pamela''': Forse meglio per te.<br/>'''Dean''' {{NDR|a Sam}}: Amico, io ci sto.<br/>'''Sam''': Già, ti mangerà vivo.<br/>'''Dean''': Ehi, sono appena uscito di prigione. Fatevi sotto.<br/>'''Pamela''' {{NDR|a Sam}}: sei invitato anche tu, brontolone.<br/>'''Dean''' {{NDR|a Sam}}: Solo per la seduta!.
*Hai eseguito bene il rituale? {{NDR|Bobby lo guarda storto}} Scusa... come sei permaloso!
*'''Dean''': Chi sei?<br/>'''Castiel''': Sono quello che ti ha afferrato stretto e salvato dalla perdizione.<br/>'''Dean''': Sì, questo l'avevo capito. Voglio dire, ''cosa'' sei?<br/>'''Castiel''': Sono un angelo del Signore.
*'''Dean''': Senti, amico, non riesci a darmela a bere. Allora, chi sei veramente?<br/>'''Castiel''': Te l'ho detto.<br/>'''Dean''': Giusto. E perché mai un angelo mi avrebbe salvato dall'inferno?<br/>'''Castiel''': Le cose buone accadono, Dean.<br/>'''Dean''': Non secondo la mia esperienza.<br/>'''Castiel''': Qual è il problema? Non pensi di meritare di essere salvato.
===Episodio 2, ''Sei lì Dio? Sono io, Dean Winchester''===
*'''Sam''': Dimmi, cosa altro potrebbe essere stato?<br/>'''Dean''': Non lo so... so solo che non sono stato tastato da un angelo.
*Non mi piace essere puntato ad una festa di compleanno, figuriamoci da Dio. ('''Dean''')
*'''Dean''': Allora? {{NDR| Dopo aver raccomandato a Sam di non dimenticarsi la torta e dopo aver guardato nel sacchetto.}}<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Dov'è la torta?
*'''Bobby''': Questo è un segno, ragazzi.<br/>'''Sam e Dean''' {{NDR|insieme}}: Un segno di cosa?<br/>'''Bobby''': Dell'Apocalisse.
*'''Bobby''': Cicuta, oppio e assenzio.<br/>'''Dean''': Oppio?
*'''Castiel''': Ottimo lavoro con i testimoni.<br/>'''Dean''': Eri coinvolto in tutto ciò?<br/>'''Castiel''': Io ne... ero a conoscenza.<br/>'''Dean''': Be', grazie tante per l'assistenza angelica. Sai, ho rischiato che mi strappassero il cuore dal petto.<br/>'''Castiel''': Ma non è successo.<br/>'''Dean''': Pensavo che gli angeli fossero guardiani. Ali soffici, l'aureola... tipo, che ne so, Michael Landon. Non dei cazzoni.<br/>'''Castiel''': Leggi la Bibbia. Gli angeli sono i guerrieri di Dio. Io sono un soldato.<br/>'''Dean''': Sì? E allora perché non hai combattuto?<br/>'''Castiel''': Non sono qui per stare appollaiato sulla tua spalla. Abbiamo problemi ben più gravi.<br/>'''Dean''': Problemi? C'era della gente che stava per essere fatta a pezzi quaggiù! E comunque, mentre succedeva tutto questo, dove diavolo era il tuo capo, eh, se poi esiste un Dio?<br/>'''Castiel''': Dio esiste.<br/>'''Dean''': Non ne sono convinto. Perché se Dio esiste, cosa diavolo sta aspettando, eh? Il genocidio? La terra invasa dai mostri? L'apocalisse del cavolo? A che punto solleverà un maledetto dito per aiutare i poveri bastardi inchiodati quaggiù?<br/>'''Castiel''': Dio opera...<br/>'''Dean''': Se dici "per vie misteriose", non risponderò di me e ti prenderò a calci nel culo. Quindi Bobby aveva ragione... riguardo i testimoni... Questa è una specie di... avvisaglia dell'apocalisse.<br/>'''Castiel''': Ecco perché siamo qui. Stanno per accadere grandi cose.<br/>'''Dean''': Cose che vorrei sapere?<br/>'''Castiel''': Sinceramente lo dubito, ma devi saperlo. La resurrezione dei testimoni è uno dei sessantasei sigilli.<br/>'''Dean''': Ok. Immagino non si tratti di un'attrazione di Gardaland.<br/>'''Castiel''': Qualcuno sta spezzando quei sigilli... Lilith.<br/>'''Dean''': Ha lanciato lei l'incantesimo. Ha fatto risorgere lei i testimoni.<br/>'''Castiel''': E non solo qui. Altri venti cacciatori sono morti.<br/>'''Dean''': Ovvio. Ha scelto le vittime che i cacciatori non sono riusciti a salvare, così sarebbero venuti di corsa da noi.<br/>'''Castiel''': Lilith ha uno discreto senso dell'umorismo.<br/>'''Dean''': Be', abbiamo ridato pace a quegli spiriti.<br/>'''Castiel''': Non importa. Il sigillo è stato spezzato.<br/>'''Dean''': Che motivo c'era di spezzare il sigillo?<br/>'''Castiel''': Considera i sigilli come serrature su una porta.<br/>'''Dean''': Ok. Una volta aperta l'ultima...<br/>'''Castiel''': Lucifero sarà libero.<br/>'''Dean''': Lucifero? Pensavo che Lucifero fosse solo una storiella che raccontano al catechismo dei demoni. Non esiste niente del genere.<br/>'''Castiel''': Tre giorni fa, pensavi che non esistesse niente come me. Perché pensi che siamo qui, in mezzo a voi, per la prima volta dopo duemila anni?<br/>'''Dean''': Per fermare Lucifero.<br/>'''Castiel''': Ecco perché siamo venuti.<br/>'''Dean''': Be'... Finora ottimo lavoro. Un lavoro spettacolare con i testimoni. Ottimo.<br/>'''Castiel''': Ci abbiamo provato. Ci saranno altre battaglie. Altri sigilli. Alcune le vinceremo, alcune le perderemo. Questa l'abbiamo persa. Le nostre schiere non sono illimitate. Sei dei miei fratelli sono morti sul campo questa settimana. Pensi che le armate del paradiso dovrebbero solo andarsene in giro dietro a te? Il quadro generale è molto più grande. Dovresti mostrarmi rispetto. Ti ho trascinato io fuori dall'inferno. Posso sempre rimandartici.
===Episodio 3, ''In principio''===
*'''Castiel''': Ciao, Dean. Cosa stavi sognando?<br/>'''Dean''': Ti eccita guardare la gente che dorme? Che vuoi?
*'''Dean''': Cos'è questo?<br/>'''Castiel''': Cosa ti sembra?<br/>'''Dean''': È reale?<br/>'''Castiel''': Molto.<br/>'''Dean''': Ok, cosa c'è? Gli angeli hanno messo le mani su delle Delorean? Come sono arrivato qui?<br/>'''Castiel''': Il tempo è fluido, Dean. Non è facile, ma, talvolta, possiamo piegarlo.<br/>'''Dean''': Be', piegalo un'altra volta. O dimmi che diavolo ci faccio qui.<br/>'''Castiel''': Te l'ho detto. Tu devi impedirlo.<br/>'''Dean''': Impedire cosa? C'è qualcosa di malvagio che ce l'ha con mio padre? {{NDR|Dean si gira verso Castiel, ma lui è scomparso}} Ma dai... sei allergico alle risposte dirette, brutto figlio di puttana?
*Sammy, ovunque tu sia... mamma è una bellezza. Finirò all'inferno... di nuovo. ('''Dean''')
*'''Deanna''': Forse è stata una tempesta elettromagnetica, i grafici del servizio meteo dovrebbero arrivare venerdì.<br/>'''Dean''': Per posta?<br/>'''Samuel''': No, abbiamo affittato un jet che ce li porterà stanotte.
*'''Samuel''': Ma è successo due giorni fa, è impossibile che sia su quella lista.<br/>'''Dean''': Mio padre vedeva il futuro.
*'''Dean''': Lo so che voi pensate che io sia pazzo.<br/>'''Samuel''': Sembri davvero un bravo ragazzo, Dean, ma sì, sei pazzo.<br/>'''Dean''': Sì, forse.
*'''Dean'''. Non sono riuscito ad impedire niente. Ha fatto lo stesso il patto. È morta comunque nella nursery, vero?<br/>'''Castiel''': Non essere troppo duro con te stesso. Non avresti potuto impedirlo.<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Castiel''': Il destino non può essere cambiato, Dean. Tutte le strade portano alla stessa destinazione.
===Episodio 4, ''Metamorfosi''===
*'''Sam''': Dean... Dean! Dean, cosa stai facendo? Cosa stai... te ne stai andando?<br/>'''Dean''': Non hai bisogno di me. Tu e Ruby andate a combattere i demoni.<br/>'''Sam''': Aspetta, Dean, dai... {{NDR|Dean gli dà un pugno in faccia}} Soddisfatto? {{NDR|Dean lo colpisce di nuovo}} Mi sa di no...<br/>'''Dean''': Ti rendi almeno conto di quanto ti sia spinto oltre il limite? Quanto oltre il normale? Oltre l'umano?<br/>'''Sam''': Sto solo esorcizzando dei demoni.<br/>'''Dean''': Con la mente! Cos'altro riesci a fare?<br/>'''Sam''': Posso rispedirli all'inferno. Funziona solo coi demoni ed è tutto.<br/>'''Dean''': Cos'altro riesci a fare?<br/>'''Sam''': Te l'ho detto!<br/>'''Dean''': E io ho tutte le ragioni del mondo per crederci...<br/>'''Sam''': Senti, avrei dovuto dirti qualcosa. Mi dispiace, Dean. Davvero. Ma cerca di vedere il lato positivo...<br/>'''Dean''': Il lato positivo?<br/>'''Sam''': Faccio uscire demoni da persone innocenti.<br/>'''Dean''': Usa il pugnale!<br/>'''Sam''': Il pugnale uccide le vittime! Quello che faccio io permette alla maggior parte di sopravvivere! Senti, ho salvato più persone negli ultimi cinque mesi di quante ne salviamo in un anno.<br/>'''Dean''': È questo che Ruby ti vuole far credere? È con questa scusa che ti ha ingannato per farti usare i tuoi poteri? Ti sfuggirà tutto di mano, fratellino. Aspetta e vedrai. Perché tutto diventerà sempre più buio e ancora più buio... e Dio solo sa dove si andrà finire.<br/>'''Sam''': Non mi spingerò troppo oltre.<br/>'''Dean''': Sei già andato troppo oltre, Sam. Se non ti conoscessi... ti darei la caccia. E lo stesso farebbero gli altri cacciatori.<br/>'''Sam''': Tu non c'eri più. Io ero qui. Ho dovuto continuare a lottare senza di te. E quello che sto facendo funziona.<br/>'''Dean''': Be', dimmi... se è così fantastico... allora perché mi hai mentito al riguardo? Perché un angelo mi ha detto di fermarti?<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Cas ha detto che se non ti fermerò io, lo farà lui. Vedi cosa significa, Sam? Significa che Dio non vuole che tu faccia queste cose. Allora, te ne starai lì e basta, a dirmi che tutto questo è un bene?
*'''Sam''': Travis ha detto di tenere un occhio aperto per qualsiasi cosa strana.<br/>'''Dean''': Strana?<br/>'''Sam''': Già.<br/>'''Dean''': In vita mia ho visto tipi stranissimi, un po' strani, strani tendenti alla pazzia, ma quello lì è soltanto uno palloso.<br/>'''Sam''': Non lo so, Dean. Travis sembrava abbastanza sicuro. {{NDR|Jack Montgomery inizia a mangiare carne cruda}} Direi che è classificabile come strano.
*Ascoltami... Hai un buco nero dentro di te, lo so. Credimi, lo so. Ma questo non significa che tu debba caderci dentro. Non devi essere un mostro. Non importa quello che sei. Importa solo quello che fai. La scelta è tua. ('''Sam''') {{NDR|a Jack Montgomery}}
===Episodio 5, ''Monster Movie''===
*'''Dean''': Dobbiamo ancora vedere il nuovo film d[[Indiana Jones|i Indiana Jones]].<br/>'''Sam''': Visto.<br/>'''Dean''': Senza di me?<br/>'''Sam''': Tu eri all'inferno.<br/>'''Dean''': Questa non è una scusa!
*'''Sam''': Può descriverci l'aggressore? <br/>'''Ed''': Oh, era un vampiro. <br/>'''Dean''': Ok, bene... e con questo intende... <br/>'''Ed''': Lo sa, un vampiro. <br/>'''Dean''': Quindi, aveva l'aspetto di... <br/>'''Ed''': Aveva l'aspetto di un vampiro. Sa, con i canini, i capelli tirati indietro, il mantello elegante e quella specie di affarino tipo medaglione, con il nastro? <br/>'''Dean''': Intende come Dracula? <br/>'''Ed''': Esatto. Come Dracula. Sputato fino all'accento. <br/>'''Dean''': L'accento?
===Episodio 6, ''Febbre da fantasma''===
*{{NDR|Sam porge a Dean una pistola}}<br/>'''Dean''': Oh, io quella non la porto. {{NDR|Sam lo guarda di traverso}} Potrebbe esplodere. {{NDR|afferra una torcia elettrica}} Prendo la torcia.<br/>'''Sam''': Sì, bravo.
*'''Sam''': Okay. Uno... due... tre... {{NDR|apre l'armadietto rivelando un gatto miagolante}}<br/>'''Dean''': {{NDR|lancia un lungo grido femminile e Sam lo guarda Stupito}} Ero terrorizzato!
*'''Dean''': Che stiamo facendo?<br/>'''Sam''': Cacciamo un fantasma.<br/>'''Dean''': Un fantasma, giusto. E chi fa queste cose?<br/>'''Sam''': Noi.<br/>'''Dean''': Noi? Giusto. E questo, Sam, questo è esattamente il motivo per cui le nostre vite fanno schifo. Insomma, andiamo. Diamo la caccia ai mostri! Ma che diavolo? Insomma, la gente normale vede un mostro e scappa. Ma non noi... No, no, no. Noi... noi andiamo alla ricerca di esseri che vogliono ucciderci. Sì? O mangiarci! E sai chi fa queste cose? I malati di testa! Noi... siamo pazzi! Sai, e poi c'è il cibo orribile, e poi ci sono le camere di motel schifose e le cameriere agli autogrill con strani sfoghi... Insomma, chi vorrebbe questa vita, Sam, eh? Sul serio! Ti piace davvero stare chiuso in una macchina con me, 8 ore al giorno, ogni singolo giorno? Io non credo! Insomma, guido troppo veloce, e ascolto gli stessi cinque album in continuazione, e ci canto anche sopra. Sono seccante, lo so. E tu... tu sei uno scorreggione! Mangi mezzo burrito e diventi tossico! Insomma, sai che ti dico? Scordatelo.<br/>'''Sam''': Oh, Dean. Dove vai?<br/>'''Dean''': Stammi lontano, Sam, ok? Perché io ho chiuso. Ho chiuso con i mostri e... e i cerberi e... la malattia del fantasma e con la maledetta apocalisse. Sono fuori. Ho chiuso. Lascio.
*'''Sam''': Come ti senti, comunque?<br/>'''Dean''': Bene.<br/>'''Bobby''': Sicuro, Dean? Perché questo lavoro può diventare davvero terrificante.<br/>'''Dean''': Sto bene! Volete cacciare? Caccerò. Ucciderò qualunque cosa.<br/>'''Sam''': Awww.<br/>'''Bobby''': È adorabile.
===Episodio 7, ''La grande zucca''===
*'''Sam''': Fai sul serio? Dopo che quel tipo ha ingoiato tutte quelle lamette?<br/>'''Dean''': Amico, è Halloween.<br/>'''Sam''': Già. Per noi ogni giorno è Halloween.<br/>'''Dean''': Non fare il guastafeste.
*Già, be', se tu fossi una vecchia megera di seicento anni e potessi scegliere un travestimento per tornare in vita... non sceglieresti quello di una sexy cheerleader? Io lo farei. ('''Dean''')
*'''Sam''': Pensavo fossero diversi.<br/>'''Dean''': Chi? Gli angeli?<br/>'''Sam''': Sì.<br/>'''Dean''': Be', ho provato a dirtelo.<br/>'''Sam''': È solo che... Insomma, pensavo fossero giusti.<br/>'''Dean''': Be', sono giusti. E forse è quello il problema. Di certo, non c'è niente di più pericoloso di qualche svitato che pensa di avere una missione divina.<br/>'''Sam''': Ma, insomma, è questo Dio... e il Paradiso? È per questo che ho pregato?
*L'unica ragione per cui sei ancora vivo, Sam Winchester, è perché sei stato utile. Nel momento in cui questo smetterà di essere vero, e diventerai più un problema che altro... Una parola... una sola... e ti trasformerò in polvere. Per quanto riguarda tuo fratello... digli che forse dovrebbe scendere dal piedistallo. Chiedi a Dean cosa si ricorda dell'inferno. ('''Uriel''')
*'''Dean''': Fammi indovinare. Sei qui per il "te l'avevo detto".<br/>'''Castiel''': No.<br/>'''Dean''': Bene, perché non sono proprio interessato.<br/>'''Castiel''': Non sono qui per giudicarti, Dean.<br/>'''Dean''': Allora perché sei qui?<br/>'''Castiel''': I nostri ordini...<br/>'''Dean''': Sì, ne ho avuto abbastanza di questi tuoi ordini.<br/>'''Castiel''': I nostri ordini... non erano di fermare l'evocazione di Samhain. Erano di fare qualsiasi cosa ci avresti detto di fare.<br/>'''Dean''': I tuoi ordini erano di seguire i miei ordini?<br/>'''Castiel''': Era un test. Per vedere come ti comporteresti sotto il fuoco nemico, se così possiamo dire.<br/>'''Dean''': Era una strega. Non lo sbarco in Normandia. Quindi non ho passato il vostro test, eh? Ho capito. Ma sai una cosa? Se tu potessi agitare quella tua [[bacchetta magica]] per viaggiare nel tempo, e potessimo rifare tutto da capo, io farei la stessa scelta. Perché non so cosa succederà quando quei sigilli verranno rotti. Cavolo, non so nemmeno cosa succederà domani. Ma ciò che so è che tutto questo... Questi bambini... le altalene, gli alberi... tutto quanto... è ancora qui grazie a me a mio fratello.<br/>'''Castiel''': Mi hai frainteso, Dean. Non sono come pensi. Pregavo perché scegliessi di salvare la città.<br/>'''Dean''': Davvero?<br/>'''Castiel''': Queste persone... sono tutte creature di mio padre. Sono opere d'arte. Però... anche se hai fermato Samhain, il sigillo è stato rotto. E siamo un passo più vicini all'inferno in terra, per tutte le creature. E questo non è un modo di dire, Dean. È letterale. Tu, fra tutti, dovresti... capire cosa significa. Ti dirò una cosa, se prometti di non dirla ad anima viva.<br/>'''Dean''': Okay.<br/>'''Castiel''': Io non sono... uno strumento, come dici tu. Ho delle domande, ho... ho dei dubbi. Non so più cosa è giusto e cosa è sbagliato. Se tu, qui, abbia agito bene o male. Ma... nei mesi che verranno, avrai altre decisioni da prendere. Non invidio il peso che ti porti sulle spalle, Dean. No davvero.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Serie televisive fantastiche]]
[[Categoria:Serie televisive horror]]
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Franchino
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Bradipo Lento
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{{wikificare|Vanno sistemate le fonti e le canzoni attenendosi alle convenzioni.}}
[[File:Franchino voltato.JPG|thumb|Franchino]]
'''Franchino''', nome d'arte di Francesco Principato (1953 – vivente), disc jockey e cantante italiano.
==Citazioni==
*''Benvenuti al Matrix, ritmodromo italiano. Anche questa notte sarà musica e magia. In console questa notte, oltre a Ronny Play, Ricky le Roi, Gabry Fasano e Franchino. Saturday night! Saturday night! A partire da questo momento la musica si chiama Ricky le Roi!'' (da ''[//www.youtube.com/watch?v=ozioQvWgF5o I will found you]'' al Matrix, Brescia)
*Non conosco un musicista andato in pensione. (da ''[//www.youtube.com/watch? v=RhC4VuGHJqY Intervista a Franchino]'', ''AgendaToscana.tv'')
==Citazioni tratte da canzoni==
<!--in ordine alfabetico-->
*''Allora, a tu che sei il più grande ti regalerò il mio mulino. A tu che sei il mediano ti regalerò il mio mulo e a te che sei il più piccolo ti regalerò il mio gatto. Ma cosa me ne faccio di un gatto?!? di un gatto... Datemi una sacca ed un paio di [[Stivale|stivali]] ed io vi regalerò il mondo! vi regalerò il mondo! pieno di musica e pieno di magia!'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=XobJ5eiRuAg Il gatto con gli stivali]'')
*''Benvenuto nella tua desertica, nuova realtà.'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=R77B1OD8kRE È controllo]'')
*''Chissà se c'è qualcuno di voi che sa com'è nata la musica elettronica. Ve lo posso raccontare io. C'era una volta, circa 12 miliardi di anni fa, quando qualcosa lassù nel cielo si incontrò, ozoto, zolfo, insomma tutte le molecole necessarie per far scoppiare qualcosa, anzi lo chiamarono il Big Bang, la Grande Botta. 12 miliardi di anni fa. Da tutto questo è nato anche Ricky Le Roi, Franchino, tutti voi; pensate un po', se non ci fosse stata la Grande Botta, dove eravamo noi, a quest'ora, cosa avremmo fatto? C'era una volta la Grande Botta, qua al Matrix dove tutti sono un po' scimmiette: good morning monkeys!'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=YK22wo9OzTY La Grande Botta]'')
*''David Bowie is transexual, George Michael is transexual, Michael Jackson is transexual, Bill Clinton is transexual, Dave Murray is transexual, Gorbaciov is transexual, Mario Più... Ah! Ah! Ah! Is transexual, Elton John is transexual, Maybe.'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=xsCiGMgxO-k Maybe]'')
*''Era l'ultimo, il più piccolo. Papà e Mamma dissero: "cosa facciamo è così piccolo!" "Portiamolo nella foresta". Allora lui piccolino piccolino si accorse che papà e mamma lo volevano abbandonare e si mise in tasca dei sassolini bianchi. Strada facendo, lì lasciava cadere uno a uno, l'uno dopo l'altro. Quando arrivarono nella foresta papà gli disse: "Pollicino, aspettami qua!" E il vigliacco se ne andò. Pollicino, piccolino piccoletto, ricordandosi dell'afterhour precedente, cominciò a raccogliere i sassolini, uno dietro l'altro e li mangiava; e quando arrivato all'ultimo si ritrovò in afterhour.'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=3dUfi3e2q_A Pollicino]'')
*''La proiezione mentale del tuo io digitale.'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=R77B1OD8kRE È controllo]'')
*''Ogni [[pensiero]] è discutibile''. (da ''[//www.youtube.com/watch? v=tloeO7RcuhQ Ogni Pensiero]'')
*''Se io potessi avere una [[bacchetta magica]], chissà cosa ti farei!'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=vj253QSAzAw Magia]'')
*''Siccome la magia non la possiamo portare via, speriamo che la magia, porti via noi. O magia o magia, siccome non ti posso portare via con me, o magia o magia, portami via, fammi volare, sopra le nuvole, fammi volare. Magia!'' (da ''[//www.youtube.com/watch? v=vj253QSAzAw Magia]'')
==Altri progetti==
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[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Disc jockey italiani]]
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Al crepuscolo (antologia)
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Bradipo Lento
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{{torna a|Stephen King}}
'''''Al crepuscolo''''', antologia di '''[[Stephen King]]''' del 2008.
==''Introduzione''==
*La mia opera era anche la mia gioia. Nella maggior parte dei casi quei racconti mi sballavano, mi procuravano un viaggio. Sgorgavano uno via l'altro, come i successi dalla stazione rock AM che, quando scrivevo, ascoltavo sempre nel locale lavanderia che era anche il mio studio. <br />Li scrivevo di getto, raramente ci tornavo sopra dopo la seconda stesura e mai mi sarei sognato di domandarmi da dove saltassero fuori o in che modo la struttura di un buon romanzo differisca dalla struttura di un romanzo, o con quale tecnica si affrontino questioni come la psicologia di un personaggio, retroscena e cornice temporale. Mi lasciavo trasportare da puro istinto, mi facevo guidare da nient'altro che dalle mie intuizioni e da una totale, infantile fiducia in me stesso. Per me contava solo che mi venissero quelle idee. Solo di quello dovevo preoccuparmi. Di certo non riflettei mai sul fatto che scrivere racconti sia un'arte fragile, di quelle che, se non vengono esercitate con costanza, vengono presto dimenticate. (p. XI)
*Molte cose nella vita sono come andare in bicicletta, ma scrivere racconti non è una di esse. Ci si può veramente dimenticare come si fa. (p. XII)
*Sono buoni questi racconti? Sì, io credo di sì. È letteratura? Non lo so e non sono sicuro che m'importi; chiedetelo a un critico. Vi aiuteranno ad ammazzare la noia di un lungo viaggio? Spero di sì, perché quando succede è come essere toccati da una [[bacchetta magica]]. <br /> Di sicuro, a me è piaciuto a scriverli. E spero che a voi piacerà leggerli, anche questo so. Spero che vi portino via. E finché ricorderò come si fa, non smetterò. (p. XIV)
*Voglio ringraziarvi per esserci. Scriverei ancora se mi abbandonaste? La risposta è sì. Perché mi sento felice quando le parole si assommano e l'immagine si forma e le persone inventate fanno cose che mi deliziano. Però con te è meglio, Fedele Lettore. <br />Sempre meglio con te. (p. XIV)
==[[Incipit]]==
===''Willa''===
Non vedi al di là del naso, gli aveva detto, ma non era sempre vero. Non sentiva del tutto immeritato il suo disprezzo, ma non era neppure del tutto cieco. E nella stazione dove si trovava, mentre le scorie del tramonto si scioglievano in un arancio tetro sopra la Wind River Range, David si guardò attorno e vide che Willa non c'era più. Disse a se stesso di non esserne sicuro, ma era solo la sua testa, le sue viscere in subbuglio ne avevano la certezza.
===''Torno a prenderti''===
Dopo la morte della bambina, Emily prese a correre. Prima solo fino in fondo al vialetto, dove sostava piegata in due artigliandosi le gambe appena sopra le ginocchia, poi fino in fondo all'isolato, poi giù, fino al QwikPik di Kozy al termine della discesa. Lì comprava del pane o della margarina, magari una merendina al cioccolato, un Ho Ho o un Ring Ding, se altro non le veniva in mente. All'inizio tornava indietro camminando, ma poi prese a farla di corsa anche in senso inverso. Poi venne il momento di chiudere con le merendine. Fu sorprendentemente difficile.
===''Il sogno di Harvey''===
Janet si gira dal lavello e bum, tutt'a un tratto al tavolo della cucina c'è seduto suo marito in maglietta bianca e boxer, che la guarda.<br>
Sempre più spesso il sabato mattina ha trovato quest'uomo – che nei giorni lavorativi è un pezzo grosso di Wall Street – seduto proprio lì e vestito proprio così: spalle curve, sguardo vacuo, guance ispide di bianco, tettine maschili ad arrotondargli la maglietta, capelli dritti sopra la nuca come Alfalfa delle Piccole Canaglie, ma invecchiato e rimbambito.
===''Area di sosta''===
Avrebbe potuto dire che in un punto imprecisato tra Jacksonville e Sarasota era stato protagonista di una versione letteraria della leggendaria trasformazione da cabina telefonica di Clark Kent, ma non avrebbe saputo dire dove o come. Dal che si deduceva che non era un fatto molto drammatico. Ma allora contava qualcosa?
===''Cyclette''===
A una settimana dal check-up che aveva rimandato per un anno (per la verità gli anni erano stati tre, come avrebbe puntualizzato sua moglie se fosse stata ancora viva), Richard Sifkitz fu invitato dal dottor Brady a visionare e discutere i risultati. Non avendo avvertito niente di apertamente sinistro nella voce del medico, il paziente accettò abbastanza volentieri.
===''Le cose che hanno lasciato indietro''===
Le cose di cui vi voglio raccontare, quelle che hanno lasciato indietro, sono comparse a casa mia nell'agosto del 2002. Ne sono sicuro, perché le ho trovate quasi tutte poco dopo aver aiutato Paula Robeson con il suo condizionatore. Il ricordo necessita sempre di un riferimento e questo è il mio. Paula era un'illustratrice di libri per bambini, bella (diavolo, ''molto'' bella), con un marito nell'import-export. Un uomo tende a ricordare le occasioni che gli capitano di poter dare una mano a una bella signora in difficoltà (persino una che continua a ripeterti di essere «molto sposata»); sono occasioni fin troppo rare. Di questi tempi di solito i cavalieri erranti in pectore riescono solo a peggiorare la situazione.
===''Pomeriggio del diploma''===
Janice non sa decidersi su come chiamare il posto dove vive Buddy. È troppo grande per definirlo villa con giardino, troppo piccolo per definirlo tenuta e il nome sul pilastrino all'imboccatura del viale d'accesso, HARBORLIGHTS, la fa vomitare. Sembra il nome di un ristorante di New London, di quelli dove la specialità è sempre pesce. Così si risolve quasi sempre a dire «da te», come in «andiamo da te a giocare a tennis» o «andiamo da te a fare il bagno».
===''N.''===
''28 maggio 2008''
Caro Charlie,<br>
mi fa un effetto strano chiamarti così e insieme mi sembra del tutto naturale, anche se l'ultima volta che ti ho visto avevo quasi la metà degli anni che ho ora. Ne avevo sedici e mi ero presa una sbandata tremenda per te. (Lo sapevi? Ma certo che lo sapevi.) Ora sono una donna felicemente sposata con un bambino piccolo e ti vedo continuamente alla CNN nella rubrica medica. Sei ancora attraente (be', quasi!) come lo eri ai vecchi tempi, quando si andava tutti e tre a pescare e al cinema, al ''Railroad'' di Freeport.
===''Il gatto del diavolo''===
Guardandolo, Halston giudicò il vecchio sulla sedia a rotelle malato, terrorizzato e pronto a morire. Era un esperto in materia. La morte era il lavoro di Halston; nella sua carriera da operatore indipendente l'aveva consegnata a diciotto uomini e sei donne. Ne conosceva bene l'aspetto.
===''Il «New York Times» in offerta speciale''===
Quando il telefono comincia a squillare, è appena uscita dalla doccia, ma anche se la casa è ancora piena di parenti — li sente al piano di sotto, sembra che non se ne andranno via più, sembra che non ne abbia mai avuti tanti — nessuno risponde. Nemmeno la segreteria telefonica, che James ha programmato perché scatti dopo il quinto squillo.
===''Muto''===
I confessionali erano tre. La lucetta sopra la porta di quello centrale era accesa. Sui banchi non c'era nessuno. La chiesa era vuota. Dalle finestre entrava luce colorata che disegnava rettangoli nella navata centrale. Monette pensò se andarsene e rimase. Entrò allora nel confessionale in funzione. Quando ebbe chiuso la porta e si fu seduto, lo sportellino scorrevole alla sua destra si aprì. Davanti a lui, fissato alla parete con una puntina blu, c'era un cartoncino. Sul cartoncino, scritto a macchina, lesse: POICHÉ TUTTI HANNO PECCATO E HANNO MANCATO LA GLORIA DI DIO. Era passato molto tempo, ma a Monette non sembrava che fosse una frase della Chiesa di Roma. Nemmeno nella versione del catechismo di Baltimora.
===''Ayana''===
Pensavo che non avrei mai raccontato questa storia. Mia moglie era contraria, diceva che nessuno mi avrebbe creduto e che mi avrebbe procurato solo imbarazzo. Quello che intendeva, naturalmente, è che avrebbe imbarazzato lei. «E Ralph e Trudy allora?» le chiesi. «Loro c'erano. Hanno assistito anche loro.»
===''Alle strette''===
Tutte le mattine Curtis Johnson si faceva otto chilometri in bicicletta. Aveva interrotto per un po' dopo la morte di Betsy, ma aveva scoperto che senza la sua pedalata mattutina era più triste che mai. Così aveva ripreso. La sola differenza è che aveva smesso di mettersi il casco. Percorreva per quattro chilometri il Gulf Boulevard, poi girava e tornava indietro. Usava sempre le piste ciclabili. Non gli importava di vivere o morire, ma rispettava la legge.
==''Note al crepuscolo''==
*Uno degli aspetti più belli della fantasia è che offre allo scrittore la possibilità di esplorare cosa potrebbe (o non potrebbe) accadere dopo che il nostro giro di giostra finisce. [...] Sono stato cresciuto da metodista ortodosso e anche se ho rinnegato da molto tempo gli aspetti strutturati della religione e la maggior parte delle sue asserzioni dogmatiche, resto fedele all'idea fondamentale che, in un modo o nell'altro, sopravviviamo alla morte. Mi è difficile accettare che esseri così complicati e qualche volta meravigliosi vengano alla fine semplicemente scartati, gettati via come rifiuti sul ciglio di una strada. (Probabilmente è solo che non voglio crederlo.) Come potrebbe essere questa sopravvivenza, però... dovrò aspettare per scoprirlo. La mia ipotesi migliore è che potremmo sentirci confusi e non del tutto disposti ad accettare la nostra nuova condizione. La mia migliore speranza è che l'amore sopravviva anche alla morte (sono un romantico, fatemi pure causa, checcazzo). (p. 518)
*Quando ci poniamo domande su Dio, una di quelle che stanno in cima alla lista è perché certe persone vivono e certe persone muoiono; perché certe persone guariscono e certe altre no. [...] Se una persona vive, diciamo: «È un miracolo». Se muore diciamo: «È la volontà di Dio». Non c'è una risposta razionale ai miracoli e non c'è modo di comprendere la volontà di Dio: il quale, se c'è davvero, potrebbe non avere per noi più interesse di quello che ho io per i microbi che in questo momento vivono sulla mia pelle. Ma i miracoli avvengono, a me sembra; ogni respiro è un miracolo nuovo. La realtà è sottile ma non sempre buia. (p. 526)
*Alla fine ho scritto questo racconto per lo stesso motivo per cui ho scritto tanti altri racconti alquanto sgradevoli, Fedele Lettore: per passare a te quello che fa paura a me. Non posso chiudere senza confessare con quanto infantile divertimento l'ho scritto. Sono riuscito persino a disgustare me stesso. <br /> Be'. <br /> Un pochino. (p. 527)
==Bibliografia==
*Stephen King, ''Al crepuscolo'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 2008. ISBN 9788820046019.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Raccolte di racconti]]
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Joe Haldeman
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[[Immagine:Joe Haldeman Finncon2007.jpg|thumb|Joe Haldeman]]
'''Joe William Haldeman''' (1943 – vivente), scrittore statunitense.
==''Guerra eterna''==
===[[Incipit]]===
— Questa sera vi mostreremo otto sistemi per uccidere un uomo senza far rumore. — Il tizio che aveva parlato era un sergente che dimostrava al massimo cinque anni più di me. Quindi, se aveva ucciso un uomo in combattimento, senza far rumore o meno, doveva averlo ucciso quand'era ancora in fasce.
===Citazioni===
*Perché ti capitano quelle stanche quando tu ne hai voglia, e quelle vogliose quando sei stanco tu? Mi prestai all'inevitabile. (p. 14)
*In effetti, era lei che aveva imparato un trucco nuovo. Lo chiamava il cavatappi francese. Non volle dirmi, però, chi glielo aveva insegnato. Mi sarebbe piaciuto stringergli la mano, a quel tipo. Quando avessi recuperato le forze.
*Mi sentii stringere la gola, e capii che tutti i sadici nastri d'addestramento, tutte le morti orribili durante le esercitazioni non erano bastati a prepararmi a quella improvvisa realtà... che anch'io avevo una [[bacchetta magica]], e potevo puntarla verso un essere vivente e trasformarlo in un pezzo fumante di carne semicotta; io non ero un soldato di professione, non avevo mai voluto esserlo, avrei preferito non doverlo essere
*Non ci sono parole per descrivere un sandwich d'insalata di pollo e una birra fresca dopo due anni di merda riciclata.
*Marygay [...] qui nessuno è infelice.
*Per due volte spostai il mio peso, come per buttarmi. Non lo feci, ma non per paura del dolore o della perdita. Il dolore sarebbe stato solo una scintilla di un attimo, e a perderci sarebbe stato soltanto l'esercito. E sarebbe stata la sua vittoria suprema su di me... dopo aver dominato la mia vita per tanto tempo, costringermi a porvi fine. E questa soddisfazione volevo lasciarla al nemico.
*In ogni nido c'è un utero artificiale che si prende cura di una persona per i primi otto o dieci mesi dopo l'attivazione. Quella che lei chiamerebbe nascita avviene in un periodo di giorni; non è l'evento drastico e traumatico di una volta.
*Lo scopo era di impedire alle persone di fare i bambini nel modo biologico. Perché: 1) mostravano una deplorevole mancanza di buon senso nella scelta del partner genetico; e 2) il Consiglio riteneva che le differenze razziali avessero lo spiacevole effetto di dividere inutilmente l'umanità; con un controllo totale delle nascite, in poche generazioni sarebbe invece stato possibile fare in modo che tutti appartenessero a un'unica razza.
*Cominciavo a rendermi conto che non avevo la più vaga idea di come dovessi comportarmi, socialmente. Quasi tutto il mio comportamento "normale" era basato su un complesso, tacito codice d'etichetta sessuale. Adesso dovevo trattare gli uomini come se fossero donne e viceversa? Oppure trattare tutti quanti come fratelli e sorelle? Era una gran confusione.
*Dopo cinquecento anni, continuavano a metterli dietro, i fermagli dei [[reggiseno|reggiseni]].
*Io sono, noi siamo cloni di un singolo individuo. Circa duecentocinquant'anni fa, il mio nome era Kalm. Adesso è Uomo. [...] Io sono più di dieci miliardi di individui, ma una sola coscienza [..] Nessun altro tipo umano viene attivato, poiché io sono il modello perfetto. Gli individui che muoiono vengono sostituiti.
*Il fatto era che l'economia terrestre aveva bisogno d'una guerra, e quella era l'ideale. Offriva un magnifico pozzo senza fondo in cui buttare danaro a palate, ma serviva a unificare l'umanità.
=== [[Explicit]] ===
Marygay Potter Mandella (24 Post Road, Paxton) ha dato alla luce venerdì scorso un magnifico maschietto di tre chili.
Marygay si vanta di essere la seconda in ordine di anzianità tra gli abitanti di Middle Finger, poiché è nata nel 1977. Ha combattuto durante quasi tutta la Guerra Eterna, poi ha atteso per 261 anni il suo compagno a bordo della navetta temporale.
Il bimbo, per il quale i genitori non hanno ancora scelto un nome, è nato in casa con l'assistenza di un'amica di famiglia, la dottoressa Diana Alsever-Moore.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Fondazione Stileman''===
Dopo il primo centinaio di anni, alcune persone cessarono di correre rischi. Quando si dispone di un corpo nuovo e giovane… o quanto meno sano… ogni dieci o dodici anni, è difficile resistere alla tentazione di usarlo in ogni modo possibile e immaginabile, ma se si cerca di trascorrere secoli scalando montagne, immergendosi in apnea e via discorrendo, prima o poi si devono fare i conti con le statistiche. Le Cliniche Stileman posseggono i mezzi per liberare l'organismo umano dal cancro o dalla sclerosi e per dare a organi vitali, muscoli e ossa l'impressione di essere tornati nuovi di zecca... ma se si perde un'ala d'aliante nel bel mezzo di un'improvvisa tempesta si muore come qualsiasi mortale, come qualsiasi «effimero».
===''Mondo senza fine''===
''Diario del Capitano, Data Astrale 7502.9.''<br\>
''Questa mattina, giunti quasi alla fine dell'esplorazione a scopo di carteggiamento del Settore 3, abbiamo goduto di un raro spettacolo. Alle 07.39, Antares ha eclissato Deneb… e per un istante le due stelle più brillanti di questo tratto di spazio hanno dato l'impressione di unirsi e di fondere le loro luci, una azzurra e una rossa.''<br\>
''La maggior parte dell'equipaggio ha interrotto le sue attività per assistere allo spettacolo. Questo non è stato un viaggio emozionante.''
===''Salme''===
Ho sempre sonni tumultuosi che mi rendono la vita difficile, ma io mi ostino a cercare di tenerlo nascosto. Oh, sì, è difficile parlarne. Risale tutto a vent'anni or sono, quando stavo in Vietnam. Alle Fosse.<br />
Nella [[giungla]], i [[cadavere|cadaveri]] passano molto velocemente dal brutto al peggio. Trascorrono solo poche ore prima che il ''rigor mortis'' li renda difficili da maneggiare, difficili da infilare in un contenitore di plastica. Perché intanto cominciano, se sono cadaveri di bianchi o di gialli, a diventare verdolini nei punti in cui la pelle è esposta. Poi diventano neri e cominciano a puzzare.<br />
Poi si gonfiano e scoppiano.
===''Tricentenario''===
DICEMBRE 1975
Gli scienziati sostenevano che il Sole poteva far parte di un sistema doppio. Perché il suo compagno restasse sconosciuto, ovviamente, doveva essere piccolo e fioco, e lontano migliaia di unità astronomiche.<br\>
Alla fine l'avrebbero trovato; anzi, ''li'' avrebbero trovati. E sarebbero stati utili.
==Bibliografia==
*Joe Haldeman, ''Fondazione Stileman'', traduzione di Annarita Guarnieri, Ed. Nord, 1991.
*Joe Haldeman, ''Guerra eterna'', traduzione di Roberta Rambelli, Urania Collezione n. 10, novembre 2003, Arnoldo Mondadori Editore, Milano. ISSN 1721-6427
*Joe Haldeman, ''Mondo senza fine'', traduzione di Annarita Guarnieri, Garden Ed., 1988.
*Joe Haldeman, ''Salme'', traduzione di Marzio Tosello, Mondadori, 1993.
*Joe Haldeman, ''Tricentenario'', traduzione di Roberta Rambelli, in "I Premi Hugo 1976-1983", a cura di Sandro Pergameno, Ed. Nord, 1991.
==Voci correlate==
*[[Jack C. Haldeman II]]
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Haldeman, Joe}}
[[Categoria:Scrittori statunitensi]]
[[Categoria:Scrittori di fantascienza statunitensi]]
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Justice League Unlimited (seconda stagione)
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Bradipo Lento
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/* Episodio 22, Questioni autorevoli */ +wl
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{{Torna a|Justice League Unlimited}}
'''''[[Justice League Unlimited]]''''', seconda stagione.
==Episodio 14, ''Il gatto e il canarino''==
*'''Black Canary''': Black Canary.<br/>'''Freccia Verde''': Freccia Verde. {{NDR|Si stringono la mano}} Ti ho vista in giro.<br/>'''Black Canary''': Lo so. Ti basta prendere a pugni la sacca o ti va di fare qualche round con me?<br/>'''Freccia Verde''':...<br/>'''Black Canary''': Solo come allenamento.<br/>'''Freccia Verde''': Mi accontento anche di questo.
*'''Freccia Verde''': Bene, alla fine ho capito, ecco perché sei venuta a cercare me. Non ti serve Freccia Verde – Ti servono i suoi bigliettoni.<br/>'''Black Canary''': Non è così!<br/>'''Freccia Verde''': No? E allora dimmi tu – Com'è?<br/>'''Black Canary''': Pensavo di potermi fidare di te.
*'''Black Canary''': Vogliamo aiutarti, Ted. Vogliamo portarti via da questo posto.<br >'''Wildcat''': Perché? Vi sembra che abbia qualche problema?<br >'''Black Canary''': Ce li avrai se non riesci a vedere cosa sei diventato qui! Intrattieni la gente che si diverte a vedere due galli in un pollaio.<br >'''Wildcat''': Combattere è il mio mestiere, va bene? È quello che ho sempre fatto meglio, e che continuo a fare meglio – Mi chiamo Wildcat, colui che combatte! Io sono questo.
*'''Black Canary''': Se usassi i miei poteri per forzarlo, lui poi tornerebbe indietro. Dobbiamo fare in modo che si convinca.<br >'''Freccia Verde''': Non vorrai veramente sfidarlo.<br >'''Black Canary''': Devo. Sconfiggerlo è l'unico modo per farlo smettere.<br >'''Freccia Verde''' {{NDR|prendendo una freccia dalla bisaccia}}: Pensavo che stessi recitando, come al solito.<br >'''Black Canary''': Che cosa intendi dire, scusa?<br >'''Freccia Verde''': Tutto quell'interesse che hai mostrato per me alla Watchtower. Tu hai voluto avvicinarmi solo per venire con te.<br >'''Black Canary''': Chi ha detto che fingevo?<br >'''Freccia Verde''': Oh no, Ora conosco il tuo gioco.<br >'''Black Canary''': No, questo non è un gioco!<br >'''Freccia Verde''': Davvero? Allora vieni, dimmelo guardandomi negli occhi. {{NDR|Black Canary si avicina e lo guarda negli occhi, dalla freccia che ha estratto esce del gas che l'addormenta. Quindi Freccia Verde prende il suo posto nel match contro Wildcat}}
*'''Black Canary''' {{NDR|a Freccia Verde, mentre lo stringe tra le braccia credendo che sia morto dopo il match con Wildcat}}: Sai, hai fatto una cosa incredibilmente stupida. Sei un arrogante, ostinato, maschilista e... tanto, tanto dolce {{NDR|lo bacia}} Mi dispiace.<br >'''Freccia Verde''': {{NDR|Riaprendo gli occhi}} A me no.
==Episodio 15, ''Legami con il passato''==
*'''Flash''': Gradirei essere trattato con un po' più di rispetto.<br/>'''Enlonged Man''': Prova a spiegarmi,io sono qui da più tempo di te e vengo trattato come un novellino.<br/>'''Flash''': Be', sempre meglio che essere trattato come un poppante! Dopo tutto, io faccio parte dei primi sette! Dimmi la verità Ralph, ti sembro così immaturo?<br/> {{NDR|La scena si allarga e li mostra che giocano alla "lotta dei robot"}}<br/>'''Enlonged Man''': No, neanche un po'.<br/>'''Flash''': Ah! Guarda, ti ho staccato la testa!<br/>'''Enlonged Man''': Non è giusto però, il verde ha le braccia più lunghe!<br >'''Flash''': Non è vero.
*'''Big Barda''': Non abbiamo bisogno di quei codardi. Ce la caveremo da soli.<br >'''Flash''': Sai una cosa, Bertha? Ci sono anch'io!<br >'''Big Barda''' {{NDR|prendendolo per la gola}}: Barda!<br >'''Flash''' {{NDR|soffocando}}: E io che cosa ho detto?
*'''Virnam Wundebar'''{{NDR|con accento tedesco}}: Kalibak, Kalibak, Kalibak. Ho usato tutte le punizioni peggiori, ogni tortura che conosco. E ancora ti rifiuti di servire la nobile causa di Virman Wundebar!<br />'''Kalibak''': È più nobile la mia ascella di quella causa.
*'''Kalibak''': Guarda chi si vede! Quel traditore del mio fratellastro, e la sua bestia.<br >'''Big Barda''': Verme arrogante! Come osi... {{NDR|Gli va incontro con l'intento di colpirlo}}<br >'''Flash''': Volete smetterla? Che cosa avete, dodici anni? Caspita, sono più maturo io di voi.
*'''Kalibak''': Cavoli, salvato da una femmina!<br >'''Flash''' {{NDR|a Big Barda}}: Può sempre lasciarti cadere. {{NDR|Big Barda sta per lasciare la presa}} Scherzavo!
*'''Martian Manhunter''': Flash...<br >'''Flash''': Sì, lo so, lo so ... è vero, non ti ho informato. Ma guarda com'è andata a finire. Tu sei stato liberato, si è concluso tutto alla perfezione ... e Kalibak è in un luogo dove nessuno può sfruttare i suoi poteri.<br >'''Martian Manhunter''': Non volevo...<br >'''Flash''': Sì, è vero! Ho fatto tutto di nascosto, ma sai una cosa? Sarei pronto a rifarlo! Perché hai forse qualcosa da dire?<br >'''Martian Manhunter''': Volevo solo chiederti se andava di giovare alla "lotta dei robot". {{NDR|sorride}}<br >'''Flash''': I verdi sono i miei! {{NDR|corre via}}<br >'''Martian Manhunter''': I verdi li avrei voluti io...
*{{NDR|Rivolto a Nonna Dolce}} Sei sempre stata così ottusa o il problema è iniziato con la senilità? ('''Oberon''')
==Episodio 16, ''Giudizio finale''==
*'''Mylo''': Risolverai il mio problema?<br />'''Doomsday''': Sì. Liberami. {{NDR|Mylo libera Doomsday, che, però, sta per ucciderlo}}<br />'''Mylo''' {{NDR|[[Ultime parole da DC Comics|ultime parole]]}}: Che cosa fai?!<br />'''Doomsday''': Risolvo il tuo problema.
*Superman. Sono qui per ucciderti. È il momento sbagliato? ('''Doomsday''')
*'''Superman''': So benissimo chi sei. E non ho intenzione di farti del male.<br >'''Doomsday''': Per me tu resti Superman. Io devo ucciderti.<br >'''Superman''': Perché?<br >'''Doomsday''': Sono stato fatto per questo. Non m'importa perché.
*'''Superman''' {{NDR|a Batman, preoccupato che possa impazzire e distruggere il mondo}}: Be', c'è sempre quella Kryptonite che hai da parte.<br >'''Batman''': Non scherzarci sopra! Non oggi! Ti ho appena evitato un colpo mortale.
== Episodio 17, ''Task Force X'' ==
*'''Deadshot''': Qual è l'obiettivo?<br >'''Colonnello Flag''': Il quartier generale della Justice League.<br >'''Deadshot''': Ho sempre voluto morire per il mio paese.
*'''Colonnello Flag''': Superman ti sorprende, tu cosa fai?<br >'''Plastique''': Prima o dopo essermi cambiata i pantaloncini?
*'''Plastique''': Chiedi a Boomerang perché è scattato il metal detector.<br />'''Capitan Boomerang''': Avevo in tasca 75 cent, perché avrei dovuto buttarli via?
*{{NDR|Deadshot e Plastique sono sull'elevatore, Lanterna Verde lo blocca con l'anello}}<br >'''Lanterna Verde''': Salve.<br >'''Deadshot''': Come va? {{NDR|si guardano in silenzio, poi Deadshot decide di fare uno scherzo a Plastique}} Uh, mi scusi, Mr. Lanterna? Ormai son sei mesi che mia moglie mi segue per avere l'autografo di Supergirl, lei non sa a quale piano si trova?<br >'''Lanterna Verde''' {{NDR|annoiato}}: Non l'ho vista. {{NDR|lascia andare l'elevatore}}<br >'''Deadshot''': Okay, grazie comunque.<br >'''Plastique''': Sei un uomo molto cattivo.<br >'''Deadshot''': Non dirmi che questo non ti piace.
*{{NDR|Dopo che Flag ha deciso di attendere il resto del gruppo}} Sei fuori di testa? Dobbiamo andarcene subito! {{NDR|Flag lo guarda storto}} Ehm... qualcuno ha detto 'dobbiamo andarcene'? Possiamo anche aspettare. ('''Boomerang''')
*'''Martian Manhunter''': Lo vuoi capire che non possiamo più fidarci di lui?<br >'''Lanterna Verde''': J'onn, non possiamo più fidarci di nessuno, ormai.
==Episodio 18, ''Verso il caos''==
*'''Zatanna''' {{NDR|parlando al contrario}}: !edA'lled onort lus edeis tsuaF !otudrep ottut È<ref>«È tutto perduto! Faust siede sul trono dell'Ade!»</ref>
*{{NDR|Dei demoni stanno attaccando Shayera; uno di loro le afferra un'ala e si allontanano tutti spaventati}}<br >'''Shayera''': Esatto! Proprio così. Come vedete sono un angelo! Potete sfogarvi con me quanto vi pare, ma non vi conviene provarci con il Capo! {{NDR|indica in alto e i demoni si allontanano}} Se sono tutti così {{NDR|cioè così stupidi}} sarà un giochetto da ragazzi!
*{{NDR|Wonder Woman aver preso demone Abenazar col lazo costretto a rivelarela verità su dove si trova Felix Faust}}<br >'''Shayera''': Come ci riuscita?<br >'''Wonder Woman''': Con il lazo magico. Che tene pare?<br >'''Shayera''': Se non vuoi dirmi la verità fa come vuoi!
*Ad ogni modo, mi sento in [[paradiso]]. In senso figurato ovviamente! ('''Felix Faust''', riferendosi al trovarsi nella biblioteca di Ade)
*'''Wonder Woman''': Tutto bene Alata?<br >'''Shayera''': Abbastanza. Non pensavo di avere bisogno di un giubbotto quaggiù. Tu non senti freddo così scoperta?<br >'''Wonder Woman''': No. Per niente!<br >'''Shayera''' {{NDR|sarcastica}}: Non ho più domande! La principessa non ha mai freddo. La principessa non soffre mai! Nemmeno il caldo dentro il fuoco di Tartaro!<br >'''Wonder Woman''': Certo che soffro il caldo!<br >'''Shayera''': Ma dai! Tu sei perfetta! Non mi sorprenderei se mi dicessi che ... {{NDR|Il dialogo viene interrotto dall'urlo di Ade}}
*E io posso colpire più forte! ('''Wonder Woman''', {{NDR|Scagliandosi contro Faust con la mazza di Alata dopo che lo stregone lo ha imprigionato}})
*'''Wonder Woman''': E noi due? Siamo amiche?<br >'''Shayera''': Come lo sono l'olio e l'aceto. Possiamo interagire, ma senza mescolarci.<br >'''Wonder Woman''': Mi sembra giusto!
==Episodio 19, ''Nuove coppie''==
*{{NDR|Freccia Verde e Black Canary si gettano all'inseguimento di Mandragola dopo aver preso la chiave che Question teneva come indizio ed intimano a lui e Huntress di rimanere lì, appena sono andati Huntress tira un pugno alla spalla di Question}}<br >'''Question''': Aow! Questo per cos'era?<br >'''Huntress''': Tutte quelle cosa del folle uomo del mistero, e non riesci neanche a nascondere un indizio senza essere visto?<br >'''Question''': La chiave non era un indizio. Era mia. Invece, questa lista di container navali in arrivo che ho preso mentre tu li distraevi: questa è l'indizio.
*'''Huntress''': Sei molto più sveglio di quello che dicono.<br >'''Question''': Abbastanza sveglio da capire che tu non sai nulla del Cadmus.<br >'''Huntress''': ...Mi serviva il tuo aiuto.<br >{{NDR|Question mostra di conoscere la vera identità di Huntress e la storia di come Mandragola abbia ucciso la sua famiglia}}<br >'''Huntress''': Se sai tutto questo allora provabilmente sai anche cosa ha intenzione di fargli quando catturerò Mandragola. Allora perché mi hai aiutata?<br >'''Question''': Questa... è una bella domanda.
*'''Question''': Ci stanno seguendo.<br >'''Huntress''': Seminali!<br >'''Question''': Come i bagagli all'aeroporto, dolcezza.
*Vuoi assaggiare un pezzo di me, biondina? Prendimi! ('''Huntress''', parlando a Black Canary; subito dopo preme sull'acceleratore dell'auto)
*{{NDR|Black Canary e Freccia Verde guidano sui binari di un treno}}<br >'''Freccia Verde''': S-Siamo g-già morti?<br >'''Black Canary''': No.<br >'''Freccia Verde''': S-Siamo g-già morti?<br >'''Black Canary''': Senti, quando moriremo ti prometto che ti avvertirò!
*{{NDR|Question e Huntress guidano sui binari e il treno gli viene incontro}}<br >'''Huntress''': Treno...!<br >'''Question''': L'ho visto!<br >'''Huntress''': Treno!<br >'''Question''': L'ho visto!
*'''Black Canary''': Non posso crederci. {{NDR|Colpisce Freccia Verde}} Avevo ricostruito quella moto con le mie mani!<br >'''Freccia Verde''': Hai assolutamente ragione. Scusa se ho salvato le nostre vite.<br >'''Black Canary''': Rhhgghhr {{NDR|si allontana}}<br >'''Freccia Verde''': E J'onn dice che è Huntress quella instabile.
*'''Huntress''': Perché hai affrontato tanti pericoli per aiutarmi? Perché rischiare la tua vita per me?<br >'''Question''': Perché... {{NDR|volta la faccia dall'altro lato}} Mi piaci.<br >{{NDR|Huntress da un lungo bacio a Question dopodiché lo prende per la cravatta e lo trascina via}}<br >'''Question''': Dove stiamo andando?<br >'''Huntress''': Non fare troppe domande.<br >'''Black Canary''': Mi dispiace, ma... eww!
==Episodio 20, ''Lo scontro''==
*'''Batman''': J'onn, siamo nei guai!<br >'''Martian Manhunter''': Stai chiedendo aiuto?<br >'''Batman''': Sì!<br >'''Martian Manhunter''': Tu non chiedi mai aiuto!<br >'''Batman''': Mandaci i rinforzi e basta!
*{{NDR|Batman e Superman parlano del combattere i supercriminali}}<br >'''Batman''': Non ti pare di essere un po' troppo duro con il Boy Scout?<br >'''Superman''': Credevo di essere io il Boy Scout.<br >'''Batman''': Anche io finche non ho incontrato Capitan Marvel!
*'''Superman''': Li hai letti i giornali oggi?<br >'''Capitan Marvel''': Solo la pagina dei fumetti!
*'''Superman''': Perché difendete tutti Capitan Marvel?<br >'''Batman''': A noi piace quel tipo. È così... allegro.
==Episodio 21, ''Rivali in amore''==
*'''Lanterna Verde''': Perché l'hai fatto?<br >'''Martian Manhunter''': Vixen non ha svolto molte missioni nello spazio, ho pensato fosse una buona esperienza per lei.<br >'''Lanterna Verde''': Sai a cosa mi riferivo. Mandare la mia ex e la mia ragazza nella stessa missione.<br >'''Martian Manhunter''': Probabilmente ti verrà difficile da credere, ma non tengo in considerazione la tua vita sentimentale quando prendo le decisioni di comando.
*'''Vixen''': Ti sei mai fermato a guardare quello a cui spari?<br >'''Vigilante''': No – a essere onesti mi basta sparargli.
*'''Parah Dul''': Davvero pensavi di passarla liscia dopo aver tradito tutto l'impero Thanaghariano?<br >'''Vigilante''': Questa poi. Pensavo fossimo noi quelli che ha tradito.<br >'''Vixen''': Sembra quasi che tradisca chiunque, cowboy.
*'''Vigilante''': Ehi Vix, si suppone che questo sia il tuo territorio, no? Usa qualcuno dei tuoi trucchi animali e renditi utile.<br >'''Vixen''': Cosa ti fa pensare che io conosca tutto della giungla? Vivo in un loft a Chelsea!
*'''Shayera''': Non ho intenzione di discutere con voi. Siete mia responsabilità, è necessario...<br >'''Vigilante''': Cosa, fidarci di te? Mi sembra abbiamo già avuto prova di non potere.<br >'''Vixen''': Vig, non possiamo farlo ora – lei è il leader della missione.<br >'''Vigilante''': È una Thanaghariana! Non so cosa hai fatto tu durante l'invasione...<br >'''Vixen''': Li ho combattuti. <br >'''Vigilante''': Be', anch'io, ho fatto del mio meglio! Ma i falchi mi presero, mi rinchiusero in una cella minuscola, mi umiliarono – il tuo popolo, Alata!
==Episodio 22, ''Questioni autorevoli''==
*Tu sei disegnata nel mio eccentrico Karma. ('''Question''', rivolto ad Huntress)
*'''Huntress''': Hai preso quello per cui sei venuto?<br >'''Question''': Credo di sì.<br >'''Huntress''': {{NDR|con voce suadente}} Allora possiamo prenderci il resto della serata totalmente libera...<br >'''Question''': Ci sono tre Tetrabytes di dati qui. Sarò impegnato per giorni.<br >{{NDR|Huntress, offesa, toglie l'Hard Drive dalle mani di Question}}<br >'''Question''': Uhm... Cena e film va bene?<br >'''Huntress''': È un inizio. {{NDR|mettendosi l'Hard Drive nella cintura}}
*'''Superman''': Non colpiremo mai il governo!<br >'''Question''': Nemmeno se Luthor è a capo di quel governo?
*'''Question''': Voglio mettere in chiaro una cosa, Luthor. Anche se il mio disgusto per lei come essere umano è indefinibile, quello che sto per fare non è personale.<br >'''Lex Luthor''': Che cosa stai blaterando?<br >'''Question''': Tutto ciò che esiste ha un carattere specifico. Ogni entità esiste come qualcosa in particolare, e ha caratteristiche che la rendono quello che è. A è A, e non importa ciò che egli chiama a casa, Luthor è Luthor.
*'''Question''': Se devo salvare il mondo, la sua esistenza deve finire prima delle elezioni.<br >'''Luthor''' {{NDR|impassibile}}: Stai per uccidermi perché Superman non può.<br >'''Question''': Sono un ben noto picchiatello. La reputazione della Justice League sopravviverà alle mie azioni, e l'eredità di Superman rimarrà intatta.
*{{NDR|Durante la battaglia ha rivelato la sua super-forza per battere Question}}<br >'''Luthor''': Presidente? Sciocco uomo senza volto. La mia campagna è una farsa – una piccola parte di un sistema molto più grande. Presidente? Hai qualche idea di a quanta potenza avrei dovuto rinunciare per essere presidente? È vero, bluff cospirazionista. Ho speso 75 milioni di dollari in una campagna presidenziale falsa. Tutti solo per levare di torno Superman.
*'''Superman''': Come può lavorare per queste persone? Sa chi sono?<br >'''Professor Hamilton''': Intermediari del potere, politici, criminali, e Black Ops mercenari con una sola cosa in comune: sono l'ultima speranza dell'umanità contro la tua razza.<br >'''Superman''': Di cosa sta parlando? L'umanità non ha bisogno di protezione da noi.<br >'''Professor Hamilton''': Ho voluto crederlo. Ho pensato che fossi un angelo custode venuto a rispondere alle nostre preghiere. Ma anche Lucifero era un angelo, no?
*'''Professor Hamilton''': L hai dimenticato – sono stato vicino a subire la tua ira, quando hai portato Supergirl ai Laboratori STAR per le cure mediche. So di cosa sei capace.<br >'''Superman''': È di questo che si tratta? Un po' spaventato e ci ha tradito? Hai rubato il DNA di Kara! Violato la sua fiducia! La mia fiducia!<br >'''Professor Hamilton''': L'uovo o la gallina, Superman?
*'''Dr. Moon''': Questo non deve continuare. Posso far smettere le visioni in qualsiasi momento. Hai rubato i file dal nostro computer. Dimmi solo quello che hai scoperto.<br >'''Question''' {{NDR|chiacchiere a vuoto sui vari complotti}}: Il topico da applicare non serve a prevenire la carie. Ma a far individuare i denti da satellite.<br >'''Dr. Moon''': Dimmi quello che sai.<br >'''Question''': Anche Le punte di plastica alle estremità dei lacci sono complotti. Il loro vero scopo è sinistro!<br >'''Dr. Moon''' {{NDR|infastidito}}: Dimmi quello che sai.<br >'''Question''': Esiste una [[bacchetta magica]]! È stata forgiata da mistici Illuminati per impedirci di scoprire la verità.
*{{NDR|Superman fa irruzione nel laboratorio del Dr.Moon e questi gli punta contro una pistola}}<br >'''Superman''': Non essere stupido – gettala.<br >{{NDR|Il Dr.Moon getta la pistola}}<br >'''Huntress''': Scusa, ma non basta! {{NDR|Stende il Dr.Moon e gli punta contro la sua balestra}}<br >'''Superman''': Huntress!<br >'''Huntress''' {{NDR|Abbassa l'arma}}: Sì. Okay.
*'''Huntress''': Reggiti a me. Ce ne stiamo andando fuori di qui.<br >'''Question''': {{NDR|indebolito, stordito e balbettante}} Messaggi segreti ... codificati in catene di amminoacidi nelle colazioni gratuite dei carb-bar...<br >'''Huntress''': Coraggio, piccolo. Va tutto bene adesso.
==Episodio 23, ''Punto critico''==
*{{NDR|Capitan Atom sta cercando di impedire a Superman e Huntress di salvatare Question}}<br >'''Superman''': Questo è ridicolo. Se non vuoi aiutarci, vattene e basta.<br >'''Capitan Atom''': Non è una mia scelta, Superman. Ho i miei ordini, legali e corretti. <br >'''Huntress''': Superman ti ha appena detto di farti da parte.<br >'''Capitan Atom''': L'ho sentito, signora. Non accadrà. {{NDR|Superman fa per spostare Capitan Atom, gli dà un pugno facendogli attraversare tutta la stanza}}
*'''Superman''': Hai combattuto bene. Ora sta giù.<br >'''Capitan Atom''': Sai che non posso farlo.
*Non toccatelo! Lui sta con la Justice League. ('''Superman''', ai dottori di Cadmus, avvicinatisi per accertarsi delle condizioni di Capitan Atom)
*{{NDR|Huntress rimuove la maschera di Question, rivelando il suo vero - sebbene malconcio - volto}}<br >'''Question''': Avevi ragione. Io sono il ragazzo più brutto di tutti i tempi.<br >'''Huntress''': Non ai miei occhi. {{NDR|Si baciano, Huntress spegne le luci|}}
*'''Superman''': Che cosa è successo, l'interrogatorio? Come ha fatto Cadmus a catturarti?<br >'''Question''': Sono andato a uccidere Luthor in modo che non potesse.<br >'''Superman''': Non è così che agiamo noi.<br >'''Question''': E come agiamo, Superman? La tua controparte ha ucciso Luthor, questo Luthor sta tramando per farvi infuriare...<br >'''Superman''': Dobbiamo fare un lavoro pulito.<br >'''Question''': ...Rovinare la tua reputazione, aizzare i vostri amici e compagni contro di voi, la corsa agli armamenti di superpoteri – ma non puoi soccombere.<br >'''Superman''': Posso chiudere Cadmus senza uccidere Luthor. <br >'''Question''': Buona fortuna, allora. Se hai torto, non è come se fosse la fine del mondo – giusto?
*'''Superman''': Ti sembro Batman per caso?<br >'''Flash''': In realtà, ogni tanto sì. Soprattutto quando siamo tutti così agitati.
==Episodio 24, ''Panico nei cieli''==
*La noia è la mia Kryptonite... Ok, la Kryptonite è la mia Kryptonite, ma sai cosa intendevo. ('''Galatea''')
*{{NDR|Galatea sta per partire per la sua missione ma si ferma sulla porta}}<br >'''Professor Hamilton''': Cosa c'è?<br >'''Galatea''': Niente. {{NDR|Torna indietro e lo abbraccia}} Addio, papà.
*'''Superman''': Che cosa abbiamo fatto?<br >'''Martian Manhunter''': Non abbiamo fatto nulla. Una forza esterna ha preso il controllo del generatore di binari di fusione. Chi c'è dietro è il responsabile della distruzione di Cadmus. Non siamo noi.<br >'''Superman''': Vallo a dire a tutte quelle persone in New Mexico. Sono terrorizzate da noi. E anche il governo.<br >'''Lanterna Verde''': Non possiamo permettere che ci impediscano di fare il nostro lavoro. Noi non siamo qui per essere amati. Siamo qui per rendere il mondo un luogo più sicuro.<br >'''Superman''': Come abbiamo fatto fino ad oggi?
*'''Batman''': Tu vuoi che io faccia cosa?!<br >'''Wonder Woman''': Consegnarti in custodia al governo degli Stati Uniti, insieme al resto di noi.<br >'''Flash''': Sì, ha senso, va bene.<br >'''Superman''': Ci incontrerai alle coordinate che ti ho inviato prima. Dovremmo andare tutti insieme.<br >'''Batman''': Questo è il [[Piani dalle serie televisive|piano]] più stupido che abbia mai sentito. Se ti senti in colpa, riabilita il tuo nome. Non stare in disparte in attesa che sia qualcun altro a farlo.<br >'''Wonder Woman''': Abbiamo già votato. Cinque a favore.<br >'''Flash''': Sei.<br >'''Wonder Woman''': Devi venire con noi, Bruce.<br >'''Batman''': Io non devo fare niente. Sono un membro part-time, ricordi? {{NDR|Riattacca}}<br >'''Wonder Woman''': L'ha presa molto meglio di quanto mi aspettassi.
*'''Ufficiale''' {{NDR|ai membri fondatori della Lega}}: Dov'è Batman?<br >'''Flash''': È in ritardo. La Batmobile ha perso una ruota. Il Joker è scappato. {{NDR|un soldato gli puna un'arma|}} Questo è quello che ho sentito.
*'''Supergirl''': Sono preoccupata per loro, Acciaio. Sono preoccupata per mio cugino.<br >'''Acciaio''': Non esserlo. Tutti nella [[Justice League|Lega]] fanno un buon lavoro, ma quei sette? Sono i migliori in assoluto. Non perché sono i più potenti – non lo sono. Non tutti. E non solo perché sono stati i primi. Ma perché sono speciali. L'hanno dimostrato più e più volte. Hanno fatto scelte difficili, hanno dato l'esempio. Fanno ciò che è giusto, non ciò che è più facile. E arrivano sempre in cima. Se la caveranno, Kara. Lo faremo tutti.
*'''Batman''': Quando tu e Atom avete lavorato insieme per fermare il primo Amazo, ti ha mostrato i progetti dettagliati. E ho il sospetto che tu abbia una memoria fotografica.<br >'''Lex Luthor''': Sono troppo modesto per vantarmi.
*'''Lex Luthor''': Credevi davvero di potermi fermare tutta da sola?<br >'''Amanda Waller''': In realtà, sì. Ma sulla possibilità di scontro potrei aver sbagliato... {{NDR|I membri fondatori della Lega entrano attraverso la finestra}}<br >'''Flash''': Ta-dah! <br >'''Superman''': È finita, Lex.<br >'''Lex Luthor''': Non finché... {{NDR|Lex urla all'improvviso in agonia; viticci e componenti metallici emergono da lui, sul suo petto compare un simbolo familiare kryptoniano - insieme a un teschio come volto}}<br >'''Brainiac''': Speravo di rimanere nascosto, fino a quando avrei potuto installarmi nell'androide. Ma hai forzato la mano.<br >'''Superman''': Brainiac!
==Episodio 25, ''Caduta libera''==
*{{NDR|Dopo che Brainiac ha rivelato sé stesso all'interno di Lex Luthor}}<br >'''Flash''': Ragazzi, quel tipo è messo molto male<br >'''Lex Luthor''': Io non capisco che cosa mi stia succedendo!<br >'''Brainiac''': Sei sotto il mio controllo. Sono anni che mi nascondo dentro di te, Lex Luthor. Ho influenzato tutte le scelte che hai fatto, e adesso siamo arrivati a questo punto. Non ricordi che ti ho rapito proprio qui, in questo posto?<br >{{NDR|Flashback }}<br >'''Lex Luthor''': Sì... Mi hai costretto a costruirti un nuovo corpo.<br >'''Brainiac''': Kal-El ha distrutto quel corpo e mi ha rovinato i piani. Comunque, ne ho sempre uno di riserva. Rifletti: non avresti potuto sopravvivere dopo lo scontro che abbiamo avuto, a meno che...<br >'''Lex Luthor''': A meno che... non fossi stato tu a volermi vivo?!<br >'''Brainiac''': Quel raggio ha sparato il nanocarico della copia microscopica-olistica del mio programma direttamente dentro di te. Da allora sono diventato più forte, e ho protetto il tuo corpo nell'attesa di trasferirmi in qualcosa di più adatto a me.<br >'''Lex Luthor''': Sei stato tu a guarirmi dal cancro ... a darmi i super-poteri!<br >'''Brainiac''': Il tuo guscio ha una struttura proteica che non bastava alle mie esigenze. Erano necessari dei ritocchi.<br >'''Flash''': Mi spiace interrompere questa bellissima conversazione, ma è giunto il momento di andare in prigione.<br >'''Amanda Waller''': Sono d'accordo con te. {{NDR|spara a Brainiac/Luthor}}
*'''Lex Luthor''': Dove diavolo siamo finiti?<br >'''Brainiac''': A diversi chilometri dal punto dove ci cerca dove la Justice League. Devo riparare i sistemi che sono stati danneggiati.<br >'''Lex Luthor''': E io che cosa centro con questa storia?<br >'''Brainiac''': Strano che non l'abbia capito! Registrerò le tue informazioni, e poi distruggerò l'originale. {{NDR|Lex si mette a ridere}} La mia missione ti diverte? Fammi capire.<br >'''Lex Luthor''': Ammettiamo che tu ci riesca. Assorbirai le informazioni della [[Terra]] e poi distruggi il pianeta. E poi che fai?<br >'''Brainiac''': Ripeto la stessa produra nell' universo, finché non ho inglobato tutte le conoscenze che ci sono e poi distruggo il Creato.<br >'''Lex Luthor''': E dopo?<br >'''Brainiac''': Poi il mio programma è completo. Le mie funzioni finiscono qui.<br >'''Lex Luthor''': Se ti impossesserai di tutte le conoscenze sarai come Dio!<br >'''Brainiac''': Il programma sarà completato e sarà la fine di tutto.<br >'''Lex Luthor''': E se invece fosse soltanto l'inizio? Potrebbe essserci uno scopo nel fatto che riesci a completare il tuo programma!<br >'''Brainiac''': È alquanto improbabile che l'inferiorità del tuo intelletto umano abbia qualcosa da offrirmi.<br >'''Lex Luthor''': Siamo diventati così intimi che sorvolerò sull'insulto, ma voglio offrirti l'unica cosa che ti è sempre mancata e che io, invece, ho in grande abbondanza.<br >'''Brainiac''': E sarebbe?<br >'''Lex Luthor''': La fantasia, mio caro! Ho una proposta da farti, socio.
*'''Flash''': Non c'è traccia di Brainiac.<br >'''Lanterna Verde''': Nemmeno il mio anello riesce a trovarlo.<br >'''Shayera''': Quindi è danneggiato e indebolito. Avrà bisogno di ripararsi.<br >'''Wonder Woman''': Potrebbe scaricare Luthor e trovarsi un altro corpo.<br >'''Superman''': No. Lui sta puntando a più alto livello di tecnologia.<br >'''Martian Manhunter''': Più della LexCorp? Allora andrà alla STAR.<br >'''Amanda Waller''': Andrà alla Cadmus.<br >'''Shayera''': Lì fanno nanotecnologia no? Che cosa c'é di più avanzato in questo campo?<br >'''Batman''': Il Cuore Scuro. {{NDR|alla Waller}} L'abbiamo distrutto, ma i vostri uomini confiscato i resti.<br >'''Amanda Waller''': Non siamo mai stati in grado di rimetterli in funzione.<br >'''Batman''': Vogliamo scommettere che Brainiac ne è capace?
*{{NDR|Brainiac assorbe un drone del Cuore Scuro}}<br >'''Lex Luthor''': Brainiac?<br >'''Brainiac''': Ho aggiunto questa tecnologia al mio database. I nano-assemblatori rispondono alle mie routine di comando. Basta un pensiero perché convertano ogni materia prima in ciò che voglio!<br >'''Lex Luthor''': Bene. Allora possiamo iniziare. Quindi ti faccio vedere ...<br >'''Brainiac''': Dall'incontro con [[Darkseid]] ho imparato che non ci si può fidare degli esseri organici.<br >'''Lex Luthor''': Non posso che essere d'accordo. Ma se noi siamo una cosa sola allora non dovremmo avere problemi di fiducia, ti pare?<br >'''Brainiac''': È vero.<br >{{NDR|Brainiac prende il controllo di più droni. La loro materia si estende su di lui e Luthor, e li fonde in un unico essere - Brainthor}}<br >'''Brainthor'''{{NDR|con la voce di Brainiac}}: Siamo una cosa sola. Uno dentro l'altro. Adesso possiamo costruire una macchina che ci consentirà di assorbire in un colpo solo tutte le informazioni della Terra. {{NDR|voce di Luthor}}E dopo?{{NDR|Voce di Brainiac}}Ci sono la galassia e il resto dell'universo.{{NDR|Voce di Luthor}} Ho capito. Ricostruiremo l'universo!
*'''Superman''': Lo so che sei lì dentro, Lex. Fermalo!<br >'''Brainthor''': Hai ragione. Infatti ci sono... e mi piace davvero molto, credimi! Sto per avere tutto ciò che ho sempre desiderato: potere, sapienza illimitata e l'immortalità!<br >'''Superman''': E per questo devi distruggere la Terra?!<br >'''Brainthor''':Spesso negli affari, Superman, bisogna rinunciare a qualcosa!<br >'''Shayera''' {{NDR|parte alla carica}}: Basta chiacchere, attacchiamo!
*Abbiamo perso la loro fiducia! La gente ha paura di noi! Il potere logora, dopotutto. E chi ha più potere di Superman? ('''Brainiac-Lord Superman''')
*Secondo te è rimasta anche solo una persona sulla Terra o su Thanagar che non ci disprezzi?! ('''Brainiac-Lord Alata''', attaccando Shayera)
*Abbiamo amato la traditrice! L'abbiamo amata e l'abbiamo persa – ''per sempre''! ('''Brainiac-Lord Lanterna Verde''', attaccando Lanterna Verde)
*'''Brainiac-Lord Flash''' {{NDR|attaccando Flash}}: Fannuloni! Bambini! Pagliacci! Non c'è posto per voi tra tra i super eroi più grandi del mondo!<br >'''Flash''': Lo dici tu! Io ho un posto al tavolo della conferenza e voglio lasciarci il mio segno! {{NDR|perfora il duplicato con un pugno e vibrando a grande velocità lo distrugge}}
*'''Superman''' {{NDR|combattendo una copia Justice Lord di sé stesso|}}: Io non sono come te! Non sono per niente come te!<br/>'''Brainiac-Lord Superman''' {{NDR|si trasforma in Lex Luthor}}: Questa è la parte in cui devi uccidermi, giusto? {{NDR|Superman esita}} Su, coraggio. Usa la tua super vista. Sai perfettamente di volerlo fare.
*'''Shayera''' {{NDR|dopo che Lanterna Verde ha distrutto una copia della Justice Lord Alata}}: Stavi provando troppo piacere, caro. <br >'''Lanterna Verde''': Così mi sono sfogato. Ma mi ha spezzato il cuore.<br >'''Shayera''' {{NDR|decapita la copia del Justice Lord Lanterna Verde}}: La cosa è reciproca te lo assicuro.
*'''Brainthor''' {{NDR|a Flash, l'ultimo eroe rimasto in piedi con la voce di Luthor}}: A quanto pare Question avesse ragione. Prima eliminerò te e poi arriverà Armaggedon, puntuale come un orologio.<br >'''Flash''': No! {{NDR|si libera e si alza in piedi}}<br >'''Brainthor''' {{NDR|voce di Brainiac}}: Hai forse intenzione di batterti, ragazzo?<br >{{NDR|pausa, Flash scappa nella direzione opposta. Brainthor inizia la ricostruzione della sua torre, quando Flash arriva dall'altra parte del pianeta e gli dà un pugno}}
*{{NDR|Dopo essersi mosso più velocemente di quanto avesse mai fatto prima, e strappato letteralmente Brainiac dal corpo di Luthor, Flash scompare}}<br >'''Lex Luthor''' {{NDR|ride}}: L'avreste mai detto, eh? L'ho steso per sempre! {{NDR|Alza lo sguardo per vedere Superman, arrabbiato, che incombe su di lui}} Lo sai prima credo di essermi sbagliato. Penso che sia questa la parte in cui mi devi uccidere. {{NDR|Superman afferra per il collo Lex con rabbia}}<br >'''Superman''': Non sono stato io ad uccidere il presidente Luthor. Mi piacerebbe tanto poter dire il contrario, ma non è così.
*'''Shayera''' {{NDR|trova la dimensione in cui Flash è svanito}}: FLASH!<br >'''Flash''': Shayera? Sapessi che bello! Sento la forza ... la Forza della Velocità ... Mi sta richiamando a casa... Adesso devo andare...<br >'''Shayera''': No, Wally! Prendimi la mano!<br >'''Lanterna Verde''': Ci sono anch'io, Wally!<br >'''Superman''': Ci siamo tutti!<br >{{NDR|Tutti i membri della Lega si stringono la mano e cercano di staccare Flash dalla Forza della Velocità, anche Batman}}<br >'''Lanterna Verde''': Devi tornare da noi!<br >{{NDR|Flash è finalmente tirato fuori dalla Forza della Velocità}}<br >'''Flash''': Non potrò mai essere così veloce. Se ci riprovo, non riuscirei a tornere indietro.
*'''Superman''': Questa è il discorso più difficle della mia vita... sono colpevole. Siamo tutti colpevoli. Ci siamo macchiati tutti del peccato di superbia. Con le migliori intenzioni, abbiamo cercato di proteggere la Terra e i suoi abitanti, ma abbiamo fallito! Guardavamo dall'alto della nostra Torre di Controllo e abbiamo permesso ai nostri poteri di separarci dalle stesse persone che avremmo dovuto proteggere. Noi non vogliamo spaventare nessuno. Per questo motivo, la Torre verrà smantellata di Controllo. L'arma che avevamo a bordo è distrutta. Smaltiremo anche quello che resta.<br >'''Folla''': {{NDR|mormorii di incredulità}}<br >'''Superman''': E non è tutto. Vorremo ringraziare i membri della Justice League per il coraggio dimostrato, ma in futuro agiremo tutti in modo indipendente. Non vogliamo più sembrare un esercito. Da questo momento preciso la Justice League è sciolata! Non ho altro da dire. {{NDR|I membri fondatori iniziano a camminare fuori dalla scena, ma vengono interrotti da Freccia Verde}}<br >'''Freccia Verde''': Chi l'ha detto? Non ricordi quello che abbiamo fatto ieri? Abbiamo salvato il pianeta, di nuovo! Credi che questo non significhi niente? Beh, ripensaci! La Justice League andrà avanti, con o senza di te. Senti, nessuno può mettere in discussione il tuo impegno a migliorare la situazione. Se ora te ne vai perchè credi di aver già fatto abbastanza, va bene. Vi portermemo in trionfo. Ma se lo fai perché credi che sia più facile che continuare, allora non sei l'eroe che tutti credono. Il mondo ha bisogno della Justice League, e la Justice League ha bisogno di te, Superman!
*'''Batman''': Quis custodiet ipsos custodes?<br >'''Freccia Verde''': Chi controlla il controllore? Già stato previsto!
*{{NDR|Uffici del Daily Planet; notte - Lois sta lavorando|}}<br >'''Clark Kent''': Fai gli straordinari?<br >'''Lois Lane''': Oh, ciao Clark. Sto finendo il mio articolo il sulla League. Quante "S" ci sono in "indeciso"?<br >'''Clark Kent''': Una – Tutto qui quello che hai trovato da dire?<br >'''Lois Lane''': Sono sempre stata dura con la League, come tutti immagino, soprattutto con Superman. Forse perché ci ha abitato a livelli troppo alti... Gli concedo una tregua. È umano, no{{NDR|Riferito a Superman}}? Hai capito?<br >'''Clark Kent''' {{NDR|sorride}}: Sì. Ho capito.
==Episodio 26, ''Epilogo''==
*'''Terry''': Perché mi hai fatto questo, Bruce?!<br >'''Bruce''': L'unica cosa che conta è la nostra missione. Dovresti saperlo.<br >'''Terry''': Che cosa mi dici degli altri? Dick, Barbara, Tim, Selina ... Ti volevano bene, ma hanno deciso di abbandonarti tutti! Ti sei chiesto come mai?<br >'''Bruce''': No, neanche per un secondo. Se ne sono andati perché nessuno aveva capito lo scopo della missione.
*{{NDR|Ace si trova su un'altalena nel bel mezzo del suo castello fantasy}}<br >'''Ace''': Ciao Batman.<br >'''Batman''': Ciao Ace.<br >'''Ace''': Ti è piaciuto giocare con la mia Banda della Scala Reale?<br >'''Batman''': Non così tanto, temo.<br >'''Ace''': Già. Non sono per niente simpatici. Gli ho dato un sacco di poteri e non si degnano nemmeno di giocare con me.<br >'''Batman''': Davvero? Chissà perché?<br >'''Ace''': Quando ero piccola, Cadmus<ref>Sebbene Cadmus sia il nome di un progetto governativo (come ribadito da Amanda Waller più avanti nell'episodio), nella versione italiana del dialogo, Ace ne parla come se si trattasse una persona.</ref> mi faceva giocare qualcosa di diverso, ma nemmeno con lui mi divertivo. Mi legava a una sua macchina, mi metteva dei fili in testa e mi chiedeva: "Sei capace di spostare questo oggetto con la tua mente?" {{NDR|telecineticamente sradica un albero}} "Certo, lo posso fare!" Ma lui non stava giocando. {{NDR|si ferma il vento}} Mi stava allenando. Mi voleva trasformare in... Mi stavano trasformando in "un'arma per la giustizia", così diceva! Lui ha ottenuto la sua arma, ma mi ha anche cancellato per sempre l'infanzia!<br >'''Batman''': So che cosa significa.<br >'''Ace''': Tu mi capisci, vero? Non c'è bisogno che tu risponda. Ti ho letto nella mente. So che non hai intenzione di usare l'arma della signora Waller su di me.<br >'''Batman''': Non posso {{NDR|butta via l'arma}} come vedi.<br >'''Ace''': Cercherai di convincermi a rimettere a posto la realtà che ho modificato, prima che io muoia?<br >'''Batman''': Sì.<br >'''Ace''': Mi rimane poco da vivere.<br >'''Batman''': Sì... e mi dispiace.<br >'''Ace''' {{NDR|[[Ultime parole da DC Comics|ultime parole]], con le lacrime agli occhi}}: Puoi restarmi vicino? Ho paura...<br >{{NDR|Batman si siede commosso sull'altalena accanto a lei, ed Ace gli offre la sua mano e lui la prende. Nella scena successiva tutte le illusioni di Ace cominciano a svanire intorno alla Justice League e ad Amanda Waller. Per ultimo svanisce il castello, e si vede Batman avvicinarsi col corpo morto di Ace in braccio, mentre i suoi compagni lo assistitono esterrefatti}}<br >'''Amanda Waller''' {{NDR|voce fuori campo}}: E rimase con lei finché non venne la sua ora!
*'''Amanda Waller''': Prima che tu nascessi io e Batman eravamo nemici. La sua Justice League formava l'esercito più potente del mondo, e come ben sai ero a capo del progetto Cadmus. Ma negli anni anni ho imparato a rispettare Batman, perfino a fidarmi.<br>'''Terry''': Il lavoro sporco qualcuno dove pur farlo, no?<br>'''Amanda Waller''':Lo sai che sono stata il tramite del governo con la Justice League? Ho conosciuto un sacco di persone straordinarie, ma nessuna di loro uguagliava Batman.<br>'''Terry''' {{NDR|sarcastico}}: È chiaro. Chi potrebbe?<br>'''Amanda Waller''': Non è come pensi!<br>
*Guarda quante medicine. Questa è la pillola per la pressione. Questa per quell'accidenti di diabete ... Quest'altra ancora per la funzione pituitaria. E questa non so nemmeno a cosa serva... Ah sì! Per [[Malattia di Alzheimer|l'Alzheimer]]. ('''Amanda Waller''')
*È stato abbastanza facile ottenere il DNA di Bruce. Ce n'erano tracce ovunque in città. Ma ero lontana dall'obbiettivo. ('''Amanda Waller''')
*Ma quando si tenta di riprodurre Batman, la genetica c'entra soltanto in parte. {{NDR|si volta verso Terry che si inquieta}} Ci vuole anche una disgrazia!<br/>{{NDR|un flashback mostra un giovane Terry lasciare un cinema con i suoi genitori dopo aver visto Il Fantasma Grigio, mentre la Waller narra}} Se conosci questa storia fermami. Hai otto anni, i tuoi genitori ti hanno accompagnato a vedere un film d'azione. è una bella serata per la tua famiglia! {{NDR|Nel flashback i McGinnis sono in nel parcheggio del teatro; il Fantasma aspetta nel buio}} Tu non lo sai, ma tra le ombre della sera si nasconde una figura misteriosa... {{NDR|Appare la sagoma del Fantasma, alias Andrea Beaumont}}Il [[piani dalle serie televisive|piano]] è semplice! Il killer ti deve immobilizzare mentre uccide i tuoi. Il trauma ti spingerà sulla strada che ti farà diventare Batman, ma c'è un problema: il killer è una donna e decide non agire. {{NDR|Il Fantasma non ha il coraggio di ucciderli e li lascia andare via togliendosi la maschera; in seguito lei e la Waller litigano}} Ho discusso a lungo con lei, ma nel cuore sapevo che aveva ragione! Tutti dicono che Batman è ossessionato, che fa qualunque cosa per raggiungere lo scopo ... ma non ricorrerebbe mai all'omicidio! Se volevo rimanere fedele a ciò per cui si era battuto, non potevo farlo! ('''Amanda Waller''')
*Sai, sono più di cinquant'anni che conosco Bruce Wayne, e che osservo attentamente te e la tua vita. Tu non sei il clone di Bruce. Sei suo figlio! Ci sono alcune somiglianze, certo, ma ci sono anche altrettante differenze. <br/>Non hai il suo stesso cervello - Questo è lampate - ma il tuo cuore è uguale al suo. E nonostante l'arroganza, io non ho mai conosciuto nessuno che tenesse di più alle persone che amava come Bruce Wayne, ad eccezione di te. ('''Amanda Waller''')
*'''Bruce''': Quella è la mia sedia.<br >'''Terry''': Già. Ti faccio posto. {{NDR|si alza}}<br >'''Bruce''': Dove diavolo sei stato? <br >'''Terry''': Avevo delle cose da sbrigare.<br >'''Bruce''': Non fare l'enigmatico con me! Soprattutto a quest'ora. Dovevi chiamarmi! C'era la minestra. È fredda ormai.<br >'''Terry''': Scusami! Non volevo ti preoccupassi.<br >'''Bruce''': {{NDR|Cercando di aprire il flacone dei suoi farmaci}} Ero più preoccupato per Gotham. Perché Batman non era presente<br >'''Terry''': {{NDR|apre il flacone per Bruce e gli porge le pillole|}} Tutto sotto controllo, come sempre.<br >'''Bruce''': {{NDR|guarda Terry per un attimo e prende le pillole}} Ha chiamato Kent. Vuole avere la tua opionione per un caso a cui sta lavorando. Dice se vi vedete alla Metro-Tower.<br >'''Terry''': Bene. Vado a vestirmi. {{NDR|si dirige verso l'ingresso Batcaverna}}<br >'''Bruce''': Mangia qualcosa prima, o perderai le forze!<br >'''Terry''': Quando torno.<br >'''Bruce''': Sei molto testardo, lo sai vero?<br >'''Terry''': Esattamente come il mio vecchio.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto|w=Episodi di Justice League Unlimited (seconda stagione)|preposizione=riguardante la|etichetta=seconda stagione di ''Justice League Unlimited''}}
{{Justice League}}
[[Categoria:Serie televisive d'animazione|Justice League Unlimited, 2]]
[[Categoria:Justice League]]
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Mosè
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Spinoziano
2297
wikitext
text/x-wiki
[[File:Guido Reni - Moses with the Tables of the Law - WGA19289.jpg|thumb|''Mosè con le tavole della legge'' ([[Guido Reni]], 1624 ca.)]]
'''Mosè''', personaggio biblico, profeta e condottiero.
==Citazioni di Mosè==
{{cronologico}}
===''[[Libro dell'Esodo|Esodo]]''===
*Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il [[Rovo ardente|roveto]] non brucia?
*Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?
*Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?
*Mio Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono mai stato prima e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua.
===''[[Numeri (Bibbia)|Numeri]]''===
*Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, tanto che tu mi hai messo addosso il carico di tutto questo popolo? L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: Pòrtatelo in grembo, come la balia porta il bambino lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Da dove prenderei la carne da dare a tutto questo popolo? Perché si lamenta dietro a me, dicendo: Dacci da mangiare carne! Io non posso da solo portare il peso di tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; io non veda più la mia sventura!
*Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!
*Ora se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: Siccome il Signore non è stato in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, li ha ammazzati nel deserto. Ora si mostri grande la potenza del mio Signore, perché tu hai detto: Il Signore è lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione. Perdona l'iniquità di questo popolo, secondo la grandezza della tua bontà, così come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui.
===''[[Deuteronomio]]''===
*''Voglio proclamare il nome del Signore: | date gloria al nostro Dio! | Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua; | tutte le sue vie sono giustizia; | è un Dio verace e senza malizia; | Egli è giusto e retto.''
*''Perché porzione del Signore è il suo popolo, | Egli lo trovò in terra deserta, | in una landa di ululati solitari. | Lo circondò, lo allevò, | lo custodì come pupilla del suo occhio. | Come un'aquila che veglia la sua nidiata, | che vola sopra i suoi nati, | egli spiegò le ali e lo prese, | lo sollevò sulle sue ali.''
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} ''Te beato, Israele! Chi è come te, | popolo salvato dal Signore? | Egli è lo scudo della tua difesa | e la spada del tuo trionfo. | I tuoi nemici vorranno adularti, | ma tu calcherai il loro dorso.''
===''[[Salmi]]''===
*''Signore, tu sei stato per noi un rifugio | di generazione in generazione. | Prima che nascessero i monti | e la terra e il mondo fossero generati, | da sempre e per sempre tu sei, Dio.''
*''Gli anni della nostra vita sono settanta, | ottanta per i più robusti, | ma quasi tutti sono fatica, dolore; | passano presto e noi ci dileguiamo. | Chi conosce l'impeto della tua ira, | tuo sdegno, con il timore a te dovuto? | Insegnaci a contare i nostri giorni | e giungeremo alla sapienza del cuore.''
*''Volgiti, Signore; fino a quando? | Muoviti a pietà dei tuoi servi. | Saziaci al mattino con la tua grazia: | esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. | Rendici la gioia per i giorni di afflizione, | per gli anni in cui abbiamo visto la sventura. | Si manifesti ai tuoi servi la tua opera | e la tua gloria ai loro figli. | Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: | rafforza per noi l'opera delle nostre mani, | l'opera delle nostre mani rafforza.''
==Citazioni su Mosè==
*Gli inizi dello jahvismo sono dominati dalla personalità di Mosè. Egli è stato l'iniziatore religioso del popolo e il suo primo legislatore. Le tradizioni anteriori, che sfociano in lui, e il ricordo degli avvenimenti che egli ha diretti sono diventati l'epopea nazionale; la religione di Mosè ha segnato per sempre la fede e le pratiche del popolo; la legge di Mosè è restata la sua norma. Gli adattamenti imposti dal cambiamento dei tempi avvennero secondo il suo spirito e si coprirono della sua autorità. Importa poco che noi non possiamo attribuirgli con sicurezza la redazione di nessuno dei testi del [[Pentateuco]]: egli ne è il personaggio centrale e la tradizione giudaica aveva ragione di chiamare il Pentateuco il libro della legge di Mosè. (''[[La Bibbia di Gerusalemme]]'')
*L'assiriologia ha messo in chiaro che la storia di Mosè fu in parte copiata da quella dell'accadiano [[Sargon di Akkad|re Sargon]], che «nacque in luogo deserto, venne messo dalla propria madre in un paniere di giunchi, lanciato nel fiume, raccolto ed educato da uno straniero, dopo il quale diventò re», e ciò mille e più anni prima di Mosè. ([[Emilio Bossi]])
*Mosè. Quest'uomo che tanto ha dato al ciclismo in Italia e nel mondo. ([[Giobbe Covatta]])
*Mosè dice che il Creatore del mondo ha eletto il popolo ebreo, veglia esclusivamente su di esso, di esso si preoccupa, ad esso rivolge tutta intera la sua attenzione. Quanto agli altri popoli, come e da quali Dei sieno governati, di ciò Mosè non fa nessuna questione: troppo, forse, gli sembra di lasciare che anche essi godano il sole e la luna. ([[Flavio Claudio Giuliano]])
*Mosè vide ardere il roveto ''prima'' di udire la voce e di riceverne l'incarico. Il profeta è l'avamposto all'estremo confine; non ha il sapere del sacerdote, ma è nella materia. «Una fiamma io sono di certo.» Mosè sull'Oreb, Giovanni sulla strada di Patmo: è lì che comincia l'indifferenziato. Lì può essere che, così come vi è ''un solo'' uomo, vi sia ''un solo'' elemento «Questo sei tu»<ref>Citazione dalla ''[[Chāndogya Upaniṣad]]'': è uno dei quattro [[w:Mahāvākya|Mahāvākya]], i Grandi Detti delle ''[[Upaniṣad]]''.</ref>. ([[Ernst Jünger]])
*Noi non neghiamo il valore della profezia di Mosè, ma ci basiamo anche su di essa per mostrare le vicende di [[Gesù]]. ([[Origene di Alessandria]])
*Partirono entrambi e, dopo essere saliti su una nave, quello {{NDR|[[al-Khidr]]}} vi produsse una falla. Chiese {{NDR|Mosè}}: «Hai prodotto la falla per far annegare tutti quanti? Hai certo commesso qualcosa di atroce!».<br>Rispose: «Non ti avevo detto che non avresti avuto pazienza insieme con me?».<br>Disse: «Non essere in collera per la mia dimenticanza e non impormi una prova troppo difficile».<br>Continuarono insieme e incontrarono un giovanetto che [quello] uccise. Insorse: «Hai ucciso un incolpevole, senza ragione di giustizia? Hai certo commesso un’azione orribile».<br>Rispose: «Non ti avevo detto che non avresti avuto pazienza insieme con me?».<br>Disse: «Se dopo di ciò ancora ti interrogherò, non mi tenere più insieme con te. Ti prego di scusarmi».<br>Continuarono insieme e giunsero nei pressi di un abitato. Chiesero da mangiare agli abitanti, ma costoro rifiutarono l’ospitalità. S’imbatterono poi in un muro che minacciava di crollare e [quello] lo raddrizzò. Disse: «Potresti ben chiedere un salario per quello che hai fatto».<br>Disse: «Questa è la separazione. Ti spiegherò il significato di ciò che non hai potuto sopportare con pazienza.<br>Per quel che riguarda la nave, apparteneva a povera gente che lavorava sul mare. L’ho danneggiata perché li inseguiva un tiranno che l’avrebbe presa con la forza.<br>Il giovane aveva padre e madre credenti, abbiamo voluto impedire che imponesse loro ribellione e miscredenza e abbiamo voluto che il loro Signore desse loro in cambio [un figlio] più puro e più degno di affetto.<br>Il muro apparteneva a due orfani della città e alla sua base c’era un tesoro che apparteneva loro. Il loro padre era uomo virtuoso e il tuo Signore volle che raggiungessero la loro età adulta e disseppellissero il loro tesoro; segno questo della misericordia del tuo Signore. Io non l’ho fatto di mia iniziativa. Ecco quello che non hai potuto sopportare con pazienza» (''[[Corano]]'')
*Si troverà subito che, fra i condottieri {{NDR|greci}}, i più crudeli e perversi hanno usato contro gli autori delle più gravi ingiurie maggior clemenza che non Mosè contro chi non aveva alcun torto. ([[Flavio Claudio Giuliano]])
*Sono stuffo dei fottutissimi media! È colpa loro se ci troviamo in questi casini. E se Mosè avesse tra le palle sondaggi e telecamere, quando mai lo portava il suo popolo fuori dall'Egitto?! (''[[La seconda guerra civile americana]]'')
===''[[Bibbia]]''===
{{cronologico}}
*La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. [...] Ora la [[Bithia (Bibbia)|figlia del faraone]] scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. [...] Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: "Io l'ho salvato dalle acque!" (''[[Libro dell'Esodo]]'')
*Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole. Quando Mosè scese dal monte [[Monte Sinai biblico|Sinai]] – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. (''[[Libro dell'Esodo]]'')
*[[Miriam (Esodo)|Maria]] e [[Aronne]] parlarono contro Mosè a causa della donna etiope che aveva sposata; infatti aveva sposato una Etiope. Dissero: "Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?". Il Signore udì. Ora Mosè era molto più mansueto di ogni uomo che è sulla terra. [...] Il Signore disse: "''Ascoltate le mie parole! | Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore, | in visione a lui mi rivelerò, | in sogno parlerò con lui. | Non così per il mio servo Mosè: | egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa. | Bocca a bocca parlo con lui, | in visione e non con enigmi | ed egli guarda l'immagine del Signore. | Perché non avete temuto | di parlare contro il mio servo Mosè?''". (''[[Numeri (Bibbia)|Numeri]]'')
*Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè – lui con il quale il Signore parlava faccia a faccia – per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nel paese di Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutto il suo paese, e per la mano potente e il terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele. (''[[Deuteronomio]]'')
*''Dimenticarono Dio che li aveva salvati, | che aveva operato in Egitto cose grandi, | meraviglie nella terra di Cam, | cose terribili presso il Mar Rosso. | Ed egli li avrebbe sterminati, | se Mosè, il suo eletto, | non si fosse posto sulla breccia davanti a lui | per impedire alla sua collera di distruggerli.'' (''[[Salmi]]'')
*''Essa<ref name="sapienza">La sapienza.</ref> liberò un popolo santo e una stirpe senza macchia | da una nazione di oppressori. | Entrò nell'anima di un servo del Signore | e si oppose con prodigi e con segni a terribili re.'' (''[[Libro della Sapienza]]'')
*''Essa<ref name="sapienza" /> fece riuscire le loro imprese | per mezzo di un santo profeta: | attraversarono un deserto inospitale, | fissarono le tende in terreni impraticabili, | resistettero agli avversari, respinsero i nemici.'' (''[[Libro della Sapienza]]'')
*''Da lui fece sorgere<ref>Da Giacobbe, Dio fece sorgere.</ref> un uomo di pietà, | che riscosse una stima universale | e fu amato da Dio e dagli uomini: | Mosè, il cui ricordo è benedizione. | Lo rese glorioso come i santi | e lo rese grande a timore dei nemici. | Per la sua parola fece cessare i prodigi | e lo glorificò davanti ai re; | gli diede autorità sul suo popolo | e gli mostrò una parte della sua gloria. | Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine; | lo scelse fra tutti i viventi. | Gli fece udire la sua voce; | lo introdusse nella nube oscura | e gli diede a faccia a faccia i [[Dieci comandamenti|comandamenti]], | legge di vita e di intelligenza, | perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza, | i suoi decreti a Israele.'' (''[[Siracide]]'')
*''Allora si ricordarono dei giorni antichi, | di Mosè suo servo. | Dov'è colui che fece uscire dall'acqua del Nilo | il pastore del suo gregge? | Dov'è colui che gli pose nell'intimo | il suo santo spirito; | colui che fece camminare alla destra di Mosè | il suo braccio glorioso, | che divise le acque davanti a loro | facendosi un nome eterno; | colui che li fece avanzare tra i flutti | come un cavallo sulla steppa?'' (''[[Libro di Isaia]]'')
*''Per mezzo di un profeta il Signore | fece uscire Israele dall'Egitto | e per mezzo di un profeta lo custodì.'' (''[[Libro di Osea]]'')
*[[Gesù]] prese con sé [[Pietro apostolo|Pietro]], [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu [[Trasfigurazione di Gesù|trasfigurato]] davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed [[Elia]], che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". (''[[Vangelo secondo Matteo]]'')
*Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole? ([[Gesù]], ''[[Vangelo secondo Giovanni]]'')
*Perciò, fratelli santi, partecipi di una vocazione celeste, fissate bene lo sguardo in Gesù, l'apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo, il quale è fedele a colui che l'ha costituito, come lo fu anche Mosè in tutta la sua casa. Ma in confronto a Mosè, egli è stato giudicato degno di tanta maggior gloria, quanto l'onore del costruttore della casa supera quello della casa stessa. Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto è Dio. In verità Mosè fu fedele in tutta la sua casa come servitore, per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunziato più tardi; Cristo, invece, lo fu come figlio costituito sopra la sua propria casa. (''[[Lettera agli Ebrei]]'')
*Per fede Mosè, appena nato, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché videro che il bambino era bello; e non ebbero paura dell'editto del re. Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di esser chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo del peccato. Questo perché stimava l'obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto; guardava infatti alla ricompensa. Per fede lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re; rimase infatti saldo, come se vedesse l'invisibile. Per fede celebrò la pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti. (''[[Lettera agli Ebrei]]'')
===[[Cesare Cantù]]===
*Mosè pregò da Dio: «Fammi passare sotto gli occhi quanto v'ha di buono; fatti conoscere a me; mostrami i tuoi sentieri»: e dalla verità de' dogmi dedusse la santità della morale.
*Origini d'un popolo son quelle stesse del mondo, e Mosè le raccontò in undici brevi capitoli. Tutte le genti pretendono essere le più antiche; ma quando vengono a spiegarci i primitivi loro tempi, li riempiono di cicli astronomici e di mitologici avvenimenti. Mosè no. L'onnipotente e libera volontà di un Dio crea istantaneamente la materia; dappoi successivamente le dà ordine, e vita; e dopò i pesci e i rettili e i volatili e i quadrupedi, ultimo produce l'uomo, del quale sono annoverate le famiglie fino a quell'[[Abramo]] che è stipite della gente ebrea.
*Perché un branco di schiavi risalisse alla dignità di popolo, Mosè dovea insegnargli un passato, costituirne il presente, preparargli l'avvenire: e poiché senza storia non v'è popolo, il gran legislatore espose al suo le proprie origini.
===[[Salvatore Minocchi]]===
*«Chày Jahvéh», ''Viva [[Yahweh|Jahvé]]''; ecco il grido di guerra con cui Mosè dovette agitare i connazionali verso la ribellione e la libertà, come due mil'anni dopo, [[Maometto]] suscitava l'incendio degli Arabi nel nome di Allah.
*Egli appartiene al novero dei pochi spiriti magni, il [[Gautama Buddha|Budda]], [[Socrate]], [[Gesù]], [[Zarathustra|Zaratustra]], rivelazioni e incarnazioni del Divino nell'uomo, che il genere umano non potrà mai dimenticare nella eterna faticosa ascensione verso la sua divinità.
*Il tratto di un bambino deposto da' genitori in una cestella sulle acque in riva al fiume, e quindi tratto e cresciuto alla provvidenziale missione cui è destinato, è un motivo mitologico ovvio nella vita degli antichi eroi e semidei, che, molti secoli innanzi la tradizione biblica intorno a Mosè, i Babilonesi avevano per esempio applicato al loro vecchio e gran re Sargon di Agade. E chi non rammenta la giovinezza di Edipo di Romolo e Remo?
*La importanza di Mosè, iniziatore insieme religioso e politico, di gran lunga oltrepassa i confini del Giudaismo in cui, dopo l'esilio di Babilonia, fu incarnato il pensiero dei profeti. Questo semplice e appassionato figlio del deserto è uno degli uomini più perfetti che siano mai apparsi nella storia; a rimanerne persuasi basta il fatto che, dopo non molto più di tremil'anni, nel giro di circa ottanta generazioni, ottocento milioni di anime – Israeliti, Cristiani e Musulmani – metà dell'uman genere, in Mosè riconoscono il primo dei loro profeti.
==Note==
<references />
==Filmografia==
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*''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]'' (1956)
*''[[Mosè (miniserie televisiva 1974)|Mosè]]'' (1974)
*''[[Mosè (miniserie televisiva 1995)|Mosè]]'' (1995)
*''[[Il principe d'Egitto]]'' (1998)
*''[[Exodus - Dei e re]]'' (2014)
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==Voci correlate==
{{div col|3}}
*[[Iochebed]] – madre
*[[Aronne]] – fratello
*[[Miriam (Esodo)|Miriam]] – sorella
*[[Sefora]] – moglie
*[[Gherson]] – figlio
*[[Bastone di Mosè]]
*[[Legge mosaica]]
*[[Passaggio del mar Rosso]]
*[[Tavole della Legge]]
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Condottieri biblici]]
[[Categoria:Profeti ebraici]]
[[Categoria:Salmisti biblici]]
[[Categoria:Santi dell'Antico Testamento]]
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'''Aggiornato''': {{#time:j F Y, H:i|{{REVISIONTIMESTAMP}} }} '''Utente''': {{REVISIONUSER}}
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== Barre verticali ==
Da qualche mese mi sono accorto che su Mac (o almeno, sull'ultimo iMac), sia con Firefox sia con Chrome, lo stile che usiamo [[Wikiquote:Trascrizione#Versi|per i versi]] (corsivo + barre verticali) ha una resa terribile, perché le barre verticali diventano oblique (/), cosa che non ho mai riscontrato su Windows. C'è qualcosa che possiamo fare? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:37, 16 mar 2022 (CET)
:Io purtroppo non me ne intendo, spero che nel messaggio che hai lasciato in officina su Wikipedia qualcuno possa aiutarti. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:33, 18 mar 2022 (CET)
::Facciamo una prova:
::# <span style="font-style: italic; font-family: Arial">|</span>
::# <span style="font-style: italic; font-family: Helvetica">|</span>
::# <span style="font-style: italic; font-family: sans-serif">|</span>
::Quali di queste barre vedi oblique sul Mac? [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 15:21, 18 mar 2022 (CET)
:::{{ping|Sakretsu}} :D La seconda e la terza.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:40, 18 mar 2022 (CET)
::::Allora dovresti poter ottenere la stessa resa di Windows inserendo nel [[Utente:Spinoziano/common.css|tuo CSS personale]] la seguente regola:
<syntaxhighlight lang=css>
@media screen {
html, body {
font-family: Arial;
}
}
</syntaxhighlight>
::::Siccome è una questione di font, c'è da considerare però che anche altri utenti potrebbero visualizzare le barre oblique a seconda di cosa è installato sul loro dispositivo in uso. O si dovrebbe dividere il corsivo (es. <code><nowiki>''Primo verso'' | ''secondo verso''</nowiki></code>) o un'altra soluzione per tutti potrebbe essere quella di creare un template apposito che applichi il corsivo solo al testo (es. <code><nowiki>{{versi| Primo verso | secondo verso | terzo verso | quarto verso. || Nuova strofa. }}</nowiki></code>)--[[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 22:57, 20 mar 2022 (CET)
:::::{{ping|Sakretsu}} Grazie mille! Sì, la mia preoccupazione non è tanto per me, che in genere per editare su Wikiquote continuo a usare Windows, quanto per una parte di lettori che possono avere quel problema di visualizzazione. Una soluzione comune mi sembra una buona idea, ma bisogna valutare quanto il problema di visualizzazione sia esteso: se capita solo su qualche Mac può non valerne la pena; ho scritto qui anche per sentire se magari altri avevano notato lo stesso problema su altri dispositivi. Confermo che quel testo nel css risolve il problema su Mac, ma mi chiedo: può creare problemi su Windows o problemi di altro genere a chi non usa il Mac? Se non c'è nessuna controindicazione, si potrebbe aggiungerlo nell'interfaccia comunque per risolvere il problema a eventuali tutti, o può generare altri problemi? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:37, 21 mar 2022 (CET)
::::::Anch'io, da utente Linux, vedo oblique la seconda e la terza; e in generale ovunque su Wikiquote perché il mio font predefinito è un sans serif. Personalmente, non avendola mai vista dritta, ho sempre dato per scontato che l'inclinazione col corsivo fosse un risultato desiderato :D --[[Utente:Syd Storm|Syd Storm]] ([[Discussioni utente:Syd Storm|scrivimi]]) 21:13, 21 mar 2022 (CET)
:::::::La skin Vector si limita per l'appunto a dare priorità ai font sans-serif. Quale font sans-serif sarà poi impiegato nel concreto dipende come dicevo dal dispositivo in uso. Il codice sopra imposterebbe come font Arial (il font sans-serif predefinito di Windows), ma sconsiglio questa soluzione per vari motivi:
:::::::# le impostazioni di font di it.wikiquote non sarebbero più allineate a quelle degli altri wiki Wikimedia
:::::::# sui dispositivi dove non è installato Arial non si otterrebbe comunque l'effetto desiderato
:::::::# non è una soluzione a lungo termine, la resa di Arial potrebbe cambiare in futuro
:::::::# gli utenti come Syd dovrebbero effettuare qualche passaggio in più per tornare a visualizzare it.wikiquote con un font sans-serif diverso
:::::::--[[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 15:38, 22 mar 2022 (CET)
::::::::{{ping|Sakretsu}} ma l'eventuale template {{tl|Versi}} che codice dovrebbe avere per applicare il corsivo a tutto tranne alla "|"? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:22, 24 mar 2022 (CET)
:::::::::Vedi [[Template:Versi]] e [[Modulo:Versi]]. Ad esempio, <code><nowiki>{{versi| Primo verso | secondo verso || Nuova strofa }}</nowiki></code> restituirebbe {{versi| Primo verso | secondo verso || Nuova strofa }}. In altre parole i versi sarebbero passati come valori al template, e alla barra verticale e a tutto il resto ci penserebbe quest'ultimo [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 00:40, 25 mar 2022 (CET)
::::::::::Che figo. E potrebbe non mettere in corsivo anche cose tipo [...], per esempio? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:11, 25 mar 2022 (CET)
:::::::::::Sì, si possono specificare [[Special:Permalink/1200712#L-8|qui]] separate da virgola: <code><nowiki>{{versi| Primo [...] verso }}</nowiki></code> → {{versi| Primo [...] verso }} [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 00:56, 26 mar 2022 (CET)
::::::::::::{{ping|Sakretsu}} ottimo, mi sembra molto utile! Grazie :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:49, 26 mar 2022 (CET)
{{rientro}} Andrebbe aggiungo tra le eccezioni anche […] (scritto con i puntini in carattere unico). Tecnicamente potrebbe passare un bot a mettere il template nelle voci dove ci sono i versi? Bisognerebbe stare attenti, nel caso, ai [...] già esclusi manualmente dal corsivo. Ma non dico di farlo passare subito, per il momento possiamo iniziare a usare manualmente il template e vediamo come va. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:26, 26 mar 2022 (CET)
:Aggiunto. Per quanto riguarda il bot, si può fare. Se decidete di effettuare le sostituzioni e vi serve una mano, chiedete pure [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 20:34, 26 mar 2022 (CET)
::D'accordo per il template. Farei prima prove su poche piccole voci, controllare bene il risultato e gli eventuali problemi e poi ampliare.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:24, 22 apr 2022 (CEST)
== itWikiCon 2022 - Costruiamo insieme il programma ==
Carissimi, quest'anno, dopo quattro anni (con un intermezzo online nel 2020), torna [[:m:ItWikiCon/2022|itWikiCon]] in presenza! Si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre a Verbania e il team sta già lavorando da qualche mese all'organizzazione. Adesso è arrivato il momento di costruire il programma: abbiamo creato una pagina ([[:m:ItWikiCon/2022/Programma/Proposte|questa]]) dove è possibile proporre una presentazione, una tavola rotonda, una discussione, oppure indicare gli argomenti a cui si è interessati e che si vorrebbero ascoltare/di cui si vorrebbe discutere a itWikiCon. Entro il 1º maggio 2022 tutti i wikimediani sono invitati a proporre idee e suggerire temi legati ai progetti, alle comunità, alle policy, alle questioni tecniche, alla conoscenza libera, eccetera, o a manifestare il proprio interesse alle [[:m:Category:ItWikiCon 2022 - Proposte|proposte già presentate]].<br/>Prossimamente apriremo ufficialmente le iscrizioni e Wikimedia Italia e Wikimedia Svizzera metteranno a disposizione alcune borse di partecipazione per contribuire alle spese di viaggio e alloggio dei partecipanti. Ma nel frattempo potete indicare la vostra presenza in [[:m:ItWikiCon/2022/Partecipanti|questa pagina]].<br/>Per qualsiasi domanda, richiesta o suggerimento non esitate a contattare me o uno dei [[:m:ItWikiCon/2022/Informazioni#Team|membri dell'organizzazione]] di itWikiCon 2022! --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:09, 20 mar 2022 (CET)
== Wikimedia Italia - Secondo bando 2022 per progetti dei volontari ==
Ciao a tutte e tutti,
Wikimedia Italia è lieta di annunciare la pubblicazione del secondo bando 2022 di finanziamento rivolto ai progetti dei volontari, per la realizzazione di progetti, eventi e iniziative proposti da volontari, anche non soci di Wikimedia Italia, che contribuiscono al raggiungimento dello scopo dell'associazione.
Il budget disponibile per il bando è di complessivi € 45.000, e i volontari possono presentare una richiesta di finanziamento da € 1.000 a € 10.000, a copertura totale o parziale dei costi di realizzazione del progetto.
I progetti vanno '''presentati entro il 15 maggio''' e si devono chiudere entro il 31 dicembre.
*[https://wiki.wikimedia.it/wiki/Secondo_bando_2022_per_progetti_dei_volontari '''Pagina del bando''']
*[https://www.wikimedia.it/news/nuovo-bando-volontari-2022-di-wikimedia-italia/ '''Articolo''']
--[[Utente:Anisa Kuci (WMIT)|Anisa Kuci (WMIT)]] ([[Discussioni utente:Anisa Kuci (WMIT)|scrivimi]]) 11:09, 14 apr 2022 (CEST)
== Note per testi ==
Ho fatto un piccolo esperimento nella voce di [[Fabri Fibra]] che rientrerebbe sempre nel discorso più ampio cantanti/parolieri con [[template:Autori testi]] e [[template:Collaborazioni]] e potrebbe rappresentare, volendo, la quadratura del cerchio.
Come era stato fatto in passato per separare le note generiche dalle fonti o anche le soluzioni degli indovinelli, avevo infatti pensato di separare le note sugli autori dei testi dalle altre note della voce e di riporre la sezione delle note dedicate alla fine della sezione "Citazioni tratte da canzoni". In [[Fabri Fibra]] potete vedere l'esempio tangibile.
Che ve ne pare?--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 07:48, 22 apr 2022 (CEST)
:Come per le fonti separate dalle note generiche, terrei però le note "Testi" come sottosezione di "Note", non in un altro punto della voce, per uniformità con quanto fatto altrove (il fatto di vedere una sezione di citazioni sotto una di note stona un po' rispetto quanto siamo abituati).-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:30, 22 apr 2022 (CEST)
== Numerazione delle pagine di libri in formato digitale ==
Saluto tutti. E' la prima volta che passo da questo progetto e avrei intenzione di scrivere qualche voce, quindi vi torturerò con domande probabilmente sciocchine sciocchine. Ecco la prima. Quando inserisco una nota che si riferisce a un libro, posso usare la numerazione delle pagine in formato digitale? Se affermativo, va specificato anche il formato (.epub, ,mobi, ecc)? Grazie--[[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 10:03, 22 apr 2022 (CEST)
:Sì, puoi usarla. Il formato non occorre indicarlo. Quando farai degli inserimenti controlleremo se ci sono eventuali problemi, non preoccuparti; in caso di dubbi chiedi pure. Buon lavoro,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:36, 22 apr 2022 (CEST)
::Grazie [[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 12:39, 22 apr 2022 (CEST)
== Chiarimenti ==
Rieccomi con due domande: 1) Sto scrivendo la pagina di una persona che è anche sceneggiatore. Alcuni titoli di sceneggiature o soggetti di film sono già presenti su Wikiquote ma l'elenco presente su Wikipedia è molto più lungo. Come devo regolarmi? Cito, linkando, solo i titoli presenti su wikiquote o devo mettere anche quelli mancanti? In questo ultimo caso, i titoli vanno linkati per future creazioni o vanno digitati senza link? 2) Sono accettabili citazioni dal canale YouTube del personaggio o è meglio evitare? Grazie infinite per la pazienza :-) --[[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 21:32, 24 apr 2022 (CEST)
:Grazie a te, non c'è di che. 1) Su Wikiquote la regola è: solo i titoli presenti su Wikiquote 2) Sono accettabili, se è lui a parlare; poi dipende molto da com'è concretamente il video.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 07:57, 25 apr 2022 (CEST)
::Grazie:-). Ho pubblicato la voce. Ho provato ad aggiungerla sulla home di Wikiquote nell'elenco delle nuove voci, ma mi è uscito l'avviso di pagina bloccata e che solo gli utenti registrati possono modificarla. Spero che non sia fondamentale. [[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 19:40, 25 apr 2022 (CEST)
== Coming soon: Improvements for templates ==
<div class="plainlinks mw-content-ltr" lang="it" dir="ltr">
<!--T:11-->
[[File:Overview of changes in the VisualEditor template dialog by WMDE Technical Wishes.webm|thumb|Modifiche importanti alla finestra di dialogo dei template]]
Ciao, presto sul tuo wiki cambieranno alcune cose per i template:
La [[mw:Special:MyLanguage/Help:VisualEditor/User guide#Editing templates|'''finestra di dialogo dei template''' nell'editor visuale]] e nell'[[mw:Special:MyLanguage/2017 wikitext editor|editor 2017 di wikitesto]] (funzione beta) sarà '''migliorata considerevolmente''':
Per gli utenti dovrebbe diventare più semplice capire come compilare i template e come inserire altri parametri.
* [[metawiki:WMDE Technical Wishes/VisualEditor template dialog improvements|pagina del progetto]], [[metawiki:Talk:WMDE Technical Wishes/VisualEditor template dialog improvements|pagina di discussione]]
Nelle preferenze si potrà inoltre attivare la nuova '''modalità daltonici dell'evidenziazione della sintassi''' (estensione [[mw:Special:MyLanguage/Extension:CodeMirror|CodeMirror]]).
* [[metawiki:WMDE Technical Wishes/Improved Color Scheme of Syntax Highlighting#Color-blind_mode|pagina del progetto]], [[metawiki:Talk:WMDE Technical Wishes/Improved Color Scheme of Syntax Highlighting|pagina di discussione]]
Le modifiche arriveranno il 10 maggio e sono gli ultimi miglioramenti previsti nell'ambito "[[m:WMDE Technical Wishes/Templates|Templates]]" della [[m:WMDE Technical Wishes|lista dei desideri tecnici di WMDE]].
Attendiamo il tuo feedback sulle nostre pagine di discussione!
</div> -- [[m:User:Johanna Strodt (WMDE)|Johanna Strodt (WMDE)]] 13:13, 29 apr 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Johanna Strodt (WMDE)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=WMDE_Technical_Wishes/Technical_Wishes_News_list_all_village_pumps&oldid=23222263 -->
== Wikioscar 2022 ==
Ciao! Anche quest'anno nei '''[https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Scherzi_e_STUBidaggini/Wikioscar/2022 Wikioscar]''' che si tengono su Wikipedia in lingua italiana è presente un [https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Scherzi_e_STUBidaggini/Wikioscar/2022#Wikicitazionista premio] per l'utente che non usa mai parole proprie. Potete votare il vostro utente preferito dal 1° al 7 maggio! --[[Utente:GC85|GC85]] ([[Discussioni utente:GC85|scrivimi]]) 09:47, 1 mag 2022 (CEST)
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Editing news 2022 #1</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="message"/><i>[[metawiki:VisualEditor/Newsletter/2022/April|Read this in another language]] • [[m:VisualEditor/Newsletter|Subscription list for this multilingual newsletter]]</i>
[[File:Junior Contributor New Topic Tool Completion Rate.png|thumb|New editors were more successful with this new tool.]]
The [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools#New discussion tool|New topic tool]] helps editors create new ==Sections== on discussion pages. New editors are more successful with this new tool. You can [[mw:Talk pages project/New topic#21 April 2022|read the report]]. Soon, the Editing team will offer this to all editors at the 20 Wikipedias that participated in the test. You will be able to turn it off at [[Special:Preferences#mw-prefsection-editing-discussion]].<section end="message"/>
</div>
[[User:Whatamidoing (WMF)|Whatamidoing (WMF)]] 20:55, 2 mag 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/VisualEditor/Newsletter/Wikis_with_VE&oldid=22019984 -->
== Categoria:Pubblicisti italiani ==
Ho notato [[:Categoria:Pubblicisti italiani|questa]] categoria ma su Wikipedia non esiste. Il template Bio mette i pubblicisti nella categoria giornalisti. Perciò che si fa? Manteniamo la categoria o riverso le voci nella categoria giornalisti? {{ping|AnjaQantina}} ti pingo essendo l'autore della categoria :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 19:25, 19 mag 2022 (CEST)
:Scusa il ritardo. Per la L. 169/1963 i pubblicisti sono collaboratori di un giornale, mentre i giornalisti sono professionisti che lavorano presso un giornale. Le due figure non si equivalgono, ed hanno infatti compiti e contratti molto diversi, con iscrizioni nell'albo dei giornalisti in sezioni ben diverse. Indipendentemente da quello che fa il template Bio separerei nettamente le due figure e le due funzioni. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 13:05, 26 giu 2022 (CEST)
==Categoria:Errori di compilazione del template Interprogetto - template vuoto==
Creiamo la [[:Categoria:Errori di compilazione del template Interprogetto - template vuoto]]? Come su [[w:Categoria:Errori di compilazione del template Interprogetto - template vuoto|Wikipedia]]. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 17:58, 29 mag 2022 (CEST)
:Sì, certo :) Ma nella descrizione su Wikipedia "ma sono visualizzabili" andrebbe corretto con "ma non sono visualizzabili", giusto?-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 07:56, 30 mag 2022 (CEST)
::Ad essere sincero la frase suonava strana anche a me :P --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 18:12, 30 mag 2022 (CEST)
:::Fatto, la categoria si sta riempiendo. Pingatemi se qualcosa non va [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 15:27, 1 giu 2022 (CEST)
::::{{ping|Sakretsu}} si potrebbe fare in modo che la categoria non compaia nei ns Utente e Discussioni utente? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:36, 16 giu 2022 (CEST)
:::::Sì, ho [[Speciale:Diff/1212580|aggiunto]] i namespace dove è ammessa la categoria. Sono [[w:Speciale:Permalink/124284390#L-461|gli stessi]] su Wikipedia [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 12:40, 18 giu 2022 (CEST)
::::::{{ping|Sakretsu}} grazie ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 07:57, 19 giu 2022 (CEST)
== Citazioni di personaggi immaginari su una persona / un altro autore ==
Scrivo per chiarire un dubbio relativo al modello di ''voce su persone''.
Quando si vuole riportare una frase che in un romanzo viene pronunciata da un personaggio (immaginario), è corretto indicare soltanto l'autore del romanzo o è preferibile citare anche l'opera e il personaggio in questione?
Ad esesempio, nella sezione ''Citazioni su Persona X'':
* La persona X è... (Autore Y)
* La persona X è... (Personaggio W, Opera Z, Autore Y)
La seconda possibilità viene indicata esplicitamente nelle linee guida per le voci tematiche. --[[Utente:Italaid|Italaid]] ([[Discussioni utente:Italaid|scrivimi]]) 09:47, 18 giu 2022 (CEST)
:Il personaggio immaginario e l'opera si citano nelle tematiche solo se esiste una voce sul personaggio e una sull'opera (es. "Mi sembra che più ci si sposta..." in [[Oriente]]), altrimenti si riporta solo l'autore del romanzo. Se non è chiaro fai un esempio così è più facile capirsi. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:07, 18 giu 2022 (CEST)
== Maiuscole o minuscole? ==
{{ping|AssassinsCreed|Danyele|Gaux}}{{ping|Spinoziano|Superchilum}} {{ping|Homer|Ibisco|Dread83}} Il quesito che pongo è semplice: è meglio scrivere per indicare una fonte ''Corriere.it'' o ''corriere.it''? Maiuscole o minuscole? Personalmente non ho preferenze specifiche, o almeno non ho elementi di cognizione particolari per esprimerne; sarebbe però una cosa buona riuscire a definire questo aspetto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:59, 19 giu 2022 (CEST)
:Io, personalmente, sarei per seguire lo stile già normalmente adottato da Wikipedia, dove il sito viene riportato tutto ''minuscolo''. Ma è solo una preferenza estetica, alla fine la cosa in sé mi è indifferente: dopo anni in cui ho sentito tutto (e il contrario di tutto) sull'argomento, m'interessa solo che venga deciso uno stile ''unico'', finalmente e una volta per tutte '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 01:35, 20 giu 2022 (CEST)
::Personalmente preferirei l'uso della maiuscola per
:::1. uniformità con ciò che facciamo con le testate giornalistiche e, volendo, con gli editori dei libri;
:::2. i loghi dei siti quasi sempre riportano una o più lettere maiuscole (esempi ''YouTube.com'', ''Google.com'', ''ilFattoQuotidiano.it'').
::Sinceramente guardando [[Aiuto:Fonti]] e varie voci in vetrina credevo fosse questa la "regola", ma ho poi scoperto che la tendenza attuale era un'altra. Quanto all'opzione delle minuscole non mi convince del tutto perché:
:::1. negli URL si indicano in minuscolo solo per convenzioni informatiche;
:::2. in molti aspetti di questo genere tendiamo a discostarci da Wikipedia quindi non sarebbe un problema farlo anche in questo caso.
::Ovviamente concordo sul fatto che sia una questione minoritaria e anzi approfitterei della discussione per parlare contestualmente degli spazi, mi spiego con degli esempi:
:::''ilfattoquotidiano.it'' o ''il fatto quotidiano.it''
:::''lastampa.it'' o ''la stampa.it''
::I due aspetti peraltro mi sembrano almeno in parte concatenati.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 05:45, 20 giu 2022 (CEST)
::::Per quanto concerne gli URL, personalmente non avrei dubbi, scriverei:
:::::''ilfattoquotidiano.it'' e ''lastampa.it'' --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 11:05, 20 giu 2022 (CEST)
::::::Anch'io personalmente mi sono abituato a scriverli così, poi nel dubbio l'uniformità con Wikipedia mi sembra un punto a favore. Un'eccezione la farei per i siti-social come Facebook e YouTube, da non citare con ".com" né in minuscolo né in corsivo, ma con il titolo del sito-contenitore (sono più contenitori che testate): "YouTube" e "Facebook".-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:19, 20 giu 2022 (CEST)
:Stando all'Accademia della Crusca e Treccani, occorrerebbe utilizzare le maiuscole nel momento in cui ci si riferisce alle testate (il ''Corriere della Sera'' o ''il Fatto Quotidiano''); non vi è però una regolamentazione delle maiuscole nella scrittura degli url, o almeno io non l'ho trovata analizzata in nessun luogo dell'Internet, pertanto mi baserei su quelli che furono (e sono tuttora) i basamenti dell'informatica: "senza spazi e senza maiuscole". E aggiungerei: senza eccezioni; che si tratti di social network o altro, pur sempre degli indirizzi url rimangono. Quindi: ''corriere.it'', ''ilfattoquotidiano.it'', ''youtube.com'', ''facebook.com'', ''google.it''. --[[Speciale:Contributi/84.220.99.81|84.220.99.81]] ([[User talk:84.220.99.81|msg]]) 08:21, 24 giu 2022 (CEST)
{{rientro}} Prego {{ping|Homer|Dread83|Ibisco}}, se desiderano intervenire, di dare il loro parere. Mi scuso per l'<s>errore</s> i ping aggiunti in alto senza firma. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:25, 20 giu 2022 (CEST)
:Dacché i pro e i contro sono stati già quasi tutti brillantemente squadernati, mi limito a dire solo che sono nettamente per il minuscolo. --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 16:47, 20 giu 2022 (CEST)
:: Sono anche io per il minuscolo, maiuscole e minuscole nell'indicazione di un sito sono graficamente orrende, gli spazi poi solo assolutamente senza senso. --[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 21:10, 20 giu 2022 (CEST)
:::Se {{ping|DonatoD}}, esperto com'è, vuole dare il suo contributo, sarebbe cosa utile e molto gradita. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 01:04, 21 giu 2022 (CEST) Prego {{ping|Mariomassone|GryffindorD}} di dare un parere. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:24, 21 giu 2022 (CEST)
::::Ciao! Per me, va bene tutto in minuscolo, senza spazi, con l'eccezione indicata da Spinoziano. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 09:13, 21 giu 2022 (CEST)
:::::Per me è indifferente, basta sceglierne una. Ok anche con Spinoziano. Per gli spazi, direi di no, se si tiene il ".it" o ".com" o quello che è IMHO si mette direttamente l'URL così com'è senza spazi. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:09, 21 giu 2022 (CEST)
{{rientro}} Perfetto, direi che c'è consenso per la minuscola iniziale e (come era ovvio) niente spazi (ma almeno lo abbiamo deciso inequivocabilmente). Unica cosa: fatico a capire l'eccezione indicata da {{ping|Spinoziano}}, o meglio la capisco in parte, ma siccome potrebbe essere soggetta a interpretazioni (a meno che non si stili un elenco di siti che fanno eccezione) sarei per la totale uniformità a questo punto.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 07:09, 19 lug 2022 (CEST)
:{{ping|AssassinsCreed}}, vuoi aggiornare tu le linee guida, che sai meglio di chiunque dove mettere le mani? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:35, 19 lug 2022 (CEST)
== Maiuscole o minuscole per editori ==
Attenzione! La questione posta da {{ping|Sun-crops}} sull'uso delle maiuscole e minuscole è ben più ampia (e complessa). L'URL è solo un aspetto marginale e tutto sommato semplice. Facciamo un altro esempio: l'editore. Come scriviamo Sansoni editore o Sansoni Editore (come appare nelle copertine). Pincopallo & figli o Pincopallo & Figli? Fino a qualche tempo fa seguivo la norma dell'uso minimale delle maiuscole (nel dubbio minuscolo! mi sembra che dicano le norme di Pedia). I consigli al riguardo di un linguista, mi hanno fatto ricredere. Sansoni Editore deve essere considerato un marchio e come tale dovrebbe rimanere immutato. Anche nel caso fosse (il bruttissimo) Pincopallo Editore & Successori. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 18:51, 21 giu 2022 (CEST)
:{{ping|Gaux}} Sì, sono d'accordo. Restando nell'esempio, Sansoni Editore, imho, è una soluzione migliore, anche esteticamente, che Sansoni editore; ma se si scrivesse solo Sansoni, si sarebbe in errore? [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:17, 21 giu 2022 (CEST)
::(Ho creato un titolo di sezione separato per gli editori, per non intasare la discussione sugli url). Io opterei appunto per un semplice "Sansoni", si capisce già che è un editore e poi indichiamo anche la città. Noi citiamo gli editori come riferimenti bibliografici, la questione del marchio aziendale non dovrebbe interessarci più di tanto. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:13, 22 giu 2022 (CEST)
:::Sono assolutamente d'accordo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:23, 22 giu 2022 (CEST)
::::{{ping|Sun-crops}} Non sempre è così semplice. Facciamo il caso Mondadori. C'è Arnoldo Mondadori Editore (o editore); Bruno Mondadori Editore (o editore); Editoriale Giorgio Mondadori; Mondadori Electa. Mondadori non basta. Comunque, non voglio essere pignolo più di tanto, volevo solo richiamare l'attenzione che definire regole può essere più complesso di quanto s'immagini. Specialmente poi quando si voglia, e tutti lo vogliamo, mantenere la nostra Quote ad un livello alto, anche formale. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 10:22, 23 giu 2022 (CEST)
:::::Non è eccesso di pignoleria, Gaux: quelli che evidenzi sono elementi non trascurabili. Sono d'accordo che se ci sono dati imprescindibili da includere, come negli esempi proposti, questo va fatto. D'accordo anche sulla difficoltà di definire regole necessarie a mantenere un alto livello qualitativo ed è vero che nulla è semplice e scontato. Noi tutti proviamo a fare del nostro meglio. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:27, 23 giu 2022 (CEST) {{ping|Gaux}} {ping|Gaux}} (Ho sistemato il ping precedente errato) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:29, 23 giu 2022 (CEST)
:::::Concordo con Gaux: non è questione di secondaria importanza riportare la casa editrice nel modo corretto e il caso ''Mondadori'' è un esempio lampante di quanto limitarsi ad abbreviare per comodità facilitativa oppure basarsi sul logo in copertina non è abbastanza. Nella mia esperienza qui su WQ e nella gestione delle bibliografie su WP io ho seguito una "mia" regola: utilizzare la ragione sociale della casa editrice alla quale sono associati i diritti del libro in questione. È un dato che si trova (quasi) sempre in tutti i libri, nelle primissime pagine iniziali. Lasciatemi prendere a esempio qualche casistica dai libri che ho qui disponibili sul tavolo, per tentare di essere più chiaro:<br><br>
:::::1) in copertina, sotto al logo, leggo un ''LIBRI SCHEIWILLER - PLAYON'' tutto maiuscolo. Mi basta sfogliare un paio di pagine per leggere che PlayOn è il nome della collana e imbattermi nella dicitura:<br>
:::::''© by Libri Scheiwiller, Milano''.<br>
:::::Ecco allora che '''Libri Scheiwiller''' è il modo (per me) corretto di riportare il nome della casa editrice.<br><br>
:::::2) in copertina leggo un ''UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / CLASSICI'' tutto maiuscolo. Sfoglio un paio di pagine e mi imbatto nella dicitura:<br>
:::::''© Giangiacomo Feltrinelli Editore''.<br>
:::::Per me il modo corretto di riportare il nome della casa editrice in questo caso è interamente '''Giangiacomo Feltrinelli Editore'''.<br><br>
:::::3) in copertina vedo solo un logo che riconosco appartenere alla casa editrice Einaudi. Appena apro il libro scorgo la dicitura:<br>
:::::''© 2020 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino''.<br>
:::::Stando alla regola che mi sono dato, in questo caso utilizzerei '''Giulio Einaudi editore''' con la lettera e minuscola.<br><br>
:::::In tal modo non vi è nemmeno da interrogarsi su come utilizzare maiuscole e minuscole: si riporta ciò che è scritto nel libro, esattamente come è stato scritto all'interno del libro. --[[Speciale:Contributi/84.220.99.81|84.220.99.81]] ([[User talk:84.220.99.81|msg]]) 08:04, 24 giu 2022 (CEST)
::::::Concordo pienamente. Davo per scontato che la ragione sociale riportata sulla copertina, come avviene anche per il titolo e il nome dell'autore del testo, è da evitare perché spesso alterata da convenzioni meramente tipografiche (uso o abuso del maiuscolo o maiuscoletto). --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 17:20, 29 giu 2022 (CEST)
==Citazione da targa sul muro==
Secondo voi una citazione [http://www.chieracostui.com/costui/meridiane/mscheda.asp?ID=282 così] è ammessa? E se sì, in che pagina? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:31, 26 giu 2022 (CEST)
:Ciao! Non vedo perché no, riportiamo anche le epigrafi. Suppongo sia da inserire in [[Bartolomeo D'Albertis]]. [https://www.google.it/books/edition/Il_giro_di_Genova_in_501_luoghi/aiyZDQAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=L'industre%2C%20dove%20il%20vento%20regna&pg=PT757&printsec=frontcover Questo libro] può essere utile. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 11:26, 26 giu 2022 (CEST)
::Grazie {{ping|Dread83}} ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 13:52, 7 lug 2022 (CEST)
== Citazione di Zlatan Ibrahimović ==
Una delle citazioni di Zlatan Ibrahimović è riportata così:
*{{NDR|«Quando pensi al numero 10 a chi pensi?»}} A [[Diego Armando Maradona|Maradona]]. Lui è il simbolo del [[maglia numero dieci|numero 10]]. La gente oggi vuole vestire la maglia numero 10 per Maradona.<ref>Dall'intervista ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2020/11/28/maradona-ibrahimovic-intervista Ibrahimovic: "Maradona faceva tutto col cuore. È il simbolo di tutti noi calciatori"]'', ''Skysport.com'', 28 novembre 2020.</ref>
ma guardando la fonte tutta la frase è racchiusa tra virgolette in modo tale da far capire che la frase è pronunciata da una sola persona, e non domanda-risposta. Si deve proprio mettere il template NDR? Fatemi uscire dall'ignoranza, per favore!... [[Speciale:Contributi/2001:B07:6442:8903:4930:9DCA:5245:51DE|2001:B07:6442:8903:4930:9DCA:5245:51DE]] ([[User talk:2001:B07:6442:8903:4930:9DCA:5245:51DE|msg]]) 09:58, 7 lug 2022 (CEST)
:Ciao! Confermo che sono parole di Ibra. Ho visto un pezzettino dell'intervista su Youtube. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 10:34, 7 lug 2022 (CEST)
::Verso la fine di [https://www.youtube.com/watch?v=d3AKMMmcdWI questo video] c'è la prima parte di quella dichiarazione, ed è effettivamente stata pronunciata dallo stesso Ibrahimovic. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 13:48, 7 lug 2022 (CEST)
<references />
== Sono aperte le registrazioni alla itWikiCon 2022! ==
[[File:ItWikiCon_Verbania_2022_candidacy_logo.svg|thumb|250px|Il logo di itWikiCon Verbania 2022]]
Ciao a tutti. <br />
Da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre 2022, avrà luogo la itWikiCon. <br />
Dopo pause e pandemie varie l'evento sarà di nuovo in presenza e si svolgerà a [[Verbania]].
La registrazione si può fare a '''[https://www.2022.itwikicon.org/ questo link]'''.
Wikimedia Italia e Wikimedia CH hanno costituito un fondo per l'erogazione di borse di partecipazione per sostenere i costi di partecipazione all'evento. La richiesta di una borsa viene fatta tramite il modulo di registrazione.
Per chi richiede una borsa di partecipazione il termine ultimo per completare la registrazione è il 30 agosto, per chi non richiede una borsa il termine è invece il 18 settembre.
Il programma, ancora in costruzione, è disponibile su meta: [[:meta:ItWikiCon/2022/Programma|ItWikiCon/2022/Programma]]<br/>
Per qualsiasi domanda potete scrivere qui, oppure sulla pagina di discussione su meta.
Grazie a tutti e vi aspettiamo numerosi e pieni di idee e curiosità!
Gli organizzatori <br />
[[User:Civvì]], [[User:Yiyi]], [[User:CristianNX]], [[User:Superchilum]], [[User:FrangeCe]], [[User:Valerio Bozzolan]], [[User:Hitrandil]]
== Apostrofo tipografico o dattilografico ==
Ciao a tutti,
mi ostino pazientemente prima di pubblicare le citazioni a sostituire tutti gli apostrofi tipografici o curvi (’) che trovo con quelli dattilografici o diritti ('). Mi chiedevo faccio bene o potrei impiegare più proficuamente il mio tempo? In altre parole l'uso dell'accento tipografico in Quote è riprovato? Grazie. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 17:48, 3 ago 2022 (CEST)
:Ciao! Per me, sì, fai bene. Non trovo nulla nelle nostre pagine d'aiuto (sarebbe il caso di integrare), perciò cito da [[s:Wikisource:Convenzioni di trascrizione|Wikisource]]: "Nei progetti Wikimedia, per continuità nell'uso informatico, per facilitare l'inserimento dei testi dato che l'apostrofo uncinato è relativamente difficile da ottenere tramite tastiera, si è generalizzato l'uso dell'apostrofo non uncinato per quanto difforme rispetto alle edizioni a stampa." Questo non va contro il principio di massima fedeltà all'originale: sulle convenzioni grafiche si può intervenire. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 18:48, 3 ago 2022 (CEST)
::Grazie Dread83, continuerò come ho sempre fatto. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 18:53, 3 ago 2022 (CEST)
:::Prego! Chiedo agli altri utenti: se c'è consenso, vorrei esplicitare la cosa in [[Wikiquote:Trascrizione]]. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 18:57, 3 ago 2022 (CEST)
::::Sì, certo, e ringrazio anch'io per il chiarimento: non sapevo che fosse scritto da qualche parte... :D -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:18, 4 ago 2022 (CEST)
{{rientro}} Gaux, ma tu sostituisci tutti gli accenti uno per uno? Nel caso sappi che c'è la funzione "cerca e sostituisci": in sede di modifica, nella seconda barra sùbito sotto il titolo della voce, all'estremità destra c'è un'icona con la lente d'ingrandimento; cliccala, il resto viene da sé. Veramente, e qui mi rivolgo agli amministratori, su Wikisource c'è un tool che trasforma ''in un solo clic'' gli apostrofi dattilografici in tipografici, secondo le convenzioni proprie di quel progetto che si sono sopra ricordate; sarebbe utile averlo anche qui, dove però ovviamente si tratterebbe di convertire gli apostrofi tipografici in dattilografici. Anzi, già che ci sono dico che sarebbe bello avere anche un altro dei tool di Wikisource, cioè "unisci linee", buono per quando si fa copia-incolla da file PDF, sennò ogni volta tocca aggiustare manualmente gli "a capo" che ne risultano. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 11:15, 4 ago 2022 (CEST)
:Confesso (con imbarazzo), non lo sapevo!! Grazie Udiki, la mia produttività, con la tua informazione, avrà un robusto incremento. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 16:56, 4 ago 2022 (CEST)
::Ho dimenticato di dire che bisogna prima cliccare dove dice "Avanzate", solo così si aprirà la seconda barra di cui parlavo. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 17:06, 4 ago 2022 (CEST)
:::Ah, finalmente ho scoperto perché "cerca e sostituisci" mi compariva su Wikiquote ma non su Wikipedia: perché lì non cliccavo "Avanzate"! Grazie Udiki! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:58, 5 ago 2022 (CEST)
::::Salve, un wikisourciano di passaggio! Da noi la questione è un po' complessa perché per facilitare la digitazione nei titoli e nei link abbiamo deciso di mantenere gli apostrofi "informatici", ma nelle trascrizioni dei testi abbiamo deciso di mantenere gli apostrofi "dattilografici" a suon di gadget di sostituzione, con alcuni momenti di bipolarismo non indifferente. Proprio per il fatto che a volte la letteralità portata all'estremo si rivela controproducente per i nuovi utenti e non sussistendo qui su Quote necessità di mantenere apostrofi dattilografici con conseguenti gadget di sostituzione ecc. ecc., per il quieto vivere vi consiglio caldamente di seguire le orme di Wikipedia e di generalizzare l'apostrofo "informatico"... ehm, il segno di minuto primo ^__^ come apostrofo ufficiale. - '''[[:s:it:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[:s:it:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 21:32, 7 ago 2022 (CEST)
== Sposo drogato ==
Ok
8wk792fg51mnffg9u9t7jkq81hz53t0
1222309
1222307
2022-08-12T10:29:25Z
Dread83
47
Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/5.91.232.250|5.91.232.250]] ([[User talk:5.91.232.250|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]
wikitext
text/x-wiki
{| class="noprint" width="100%" cellpadding="0" cellspacing="0" style="-moz-border-radius:.5em; border-radius:.5em; padding:0.5em; background-color:#FFFAF0; border:2px solid #FF9000;"
|-
|{{Bar}}
|}
'''Aggiornato''': {{#time:j F Y, H:i|{{REVISIONTIMESTAMP}} }} '''Utente''': {{REVISIONUSER}}
__TOC__ __NEWSECTIONLINK__
== Barre verticali ==
Da qualche mese mi sono accorto che su Mac (o almeno, sull'ultimo iMac), sia con Firefox sia con Chrome, lo stile che usiamo [[Wikiquote:Trascrizione#Versi|per i versi]] (corsivo + barre verticali) ha una resa terribile, perché le barre verticali diventano oblique (/), cosa che non ho mai riscontrato su Windows. C'è qualcosa che possiamo fare? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:37, 16 mar 2022 (CET)
:Io purtroppo non me ne intendo, spero che nel messaggio che hai lasciato in officina su Wikipedia qualcuno possa aiutarti. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:33, 18 mar 2022 (CET)
::Facciamo una prova:
::# <span style="font-style: italic; font-family: Arial">|</span>
::# <span style="font-style: italic; font-family: Helvetica">|</span>
::# <span style="font-style: italic; font-family: sans-serif">|</span>
::Quali di queste barre vedi oblique sul Mac? [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 15:21, 18 mar 2022 (CET)
:::{{ping|Sakretsu}} :D La seconda e la terza.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:40, 18 mar 2022 (CET)
::::Allora dovresti poter ottenere la stessa resa di Windows inserendo nel [[Utente:Spinoziano/common.css|tuo CSS personale]] la seguente regola:
<syntaxhighlight lang=css>
@media screen {
html, body {
font-family: Arial;
}
}
</syntaxhighlight>
::::Siccome è una questione di font, c'è da considerare però che anche altri utenti potrebbero visualizzare le barre oblique a seconda di cosa è installato sul loro dispositivo in uso. O si dovrebbe dividere il corsivo (es. <code><nowiki>''Primo verso'' | ''secondo verso''</nowiki></code>) o un'altra soluzione per tutti potrebbe essere quella di creare un template apposito che applichi il corsivo solo al testo (es. <code><nowiki>{{versi| Primo verso | secondo verso | terzo verso | quarto verso. || Nuova strofa. }}</nowiki></code>)--[[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 22:57, 20 mar 2022 (CET)
:::::{{ping|Sakretsu}} Grazie mille! Sì, la mia preoccupazione non è tanto per me, che in genere per editare su Wikiquote continuo a usare Windows, quanto per una parte di lettori che possono avere quel problema di visualizzazione. Una soluzione comune mi sembra una buona idea, ma bisogna valutare quanto il problema di visualizzazione sia esteso: se capita solo su qualche Mac può non valerne la pena; ho scritto qui anche per sentire se magari altri avevano notato lo stesso problema su altri dispositivi. Confermo che quel testo nel css risolve il problema su Mac, ma mi chiedo: può creare problemi su Windows o problemi di altro genere a chi non usa il Mac? Se non c'è nessuna controindicazione, si potrebbe aggiungerlo nell'interfaccia comunque per risolvere il problema a eventuali tutti, o può generare altri problemi? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:37, 21 mar 2022 (CET)
::::::Anch'io, da utente Linux, vedo oblique la seconda e la terza; e in generale ovunque su Wikiquote perché il mio font predefinito è un sans serif. Personalmente, non avendola mai vista dritta, ho sempre dato per scontato che l'inclinazione col corsivo fosse un risultato desiderato :D --[[Utente:Syd Storm|Syd Storm]] ([[Discussioni utente:Syd Storm|scrivimi]]) 21:13, 21 mar 2022 (CET)
:::::::La skin Vector si limita per l'appunto a dare priorità ai font sans-serif. Quale font sans-serif sarà poi impiegato nel concreto dipende come dicevo dal dispositivo in uso. Il codice sopra imposterebbe come font Arial (il font sans-serif predefinito di Windows), ma sconsiglio questa soluzione per vari motivi:
:::::::# le impostazioni di font di it.wikiquote non sarebbero più allineate a quelle degli altri wiki Wikimedia
:::::::# sui dispositivi dove non è installato Arial non si otterrebbe comunque l'effetto desiderato
:::::::# non è una soluzione a lungo termine, la resa di Arial potrebbe cambiare in futuro
:::::::# gli utenti come Syd dovrebbero effettuare qualche passaggio in più per tornare a visualizzare it.wikiquote con un font sans-serif diverso
:::::::--[[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 15:38, 22 mar 2022 (CET)
::::::::{{ping|Sakretsu}} ma l'eventuale template {{tl|Versi}} che codice dovrebbe avere per applicare il corsivo a tutto tranne alla "|"? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:22, 24 mar 2022 (CET)
:::::::::Vedi [[Template:Versi]] e [[Modulo:Versi]]. Ad esempio, <code><nowiki>{{versi| Primo verso | secondo verso || Nuova strofa }}</nowiki></code> restituirebbe {{versi| Primo verso | secondo verso || Nuova strofa }}. In altre parole i versi sarebbero passati come valori al template, e alla barra verticale e a tutto il resto ci penserebbe quest'ultimo [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 00:40, 25 mar 2022 (CET)
::::::::::Che figo. E potrebbe non mettere in corsivo anche cose tipo [...], per esempio? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:11, 25 mar 2022 (CET)
:::::::::::Sì, si possono specificare [[Special:Permalink/1200712#L-8|qui]] separate da virgola: <code><nowiki>{{versi| Primo [...] verso }}</nowiki></code> → {{versi| Primo [...] verso }} [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 00:56, 26 mar 2022 (CET)
::::::::::::{{ping|Sakretsu}} ottimo, mi sembra molto utile! Grazie :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:49, 26 mar 2022 (CET)
{{rientro}} Andrebbe aggiungo tra le eccezioni anche […] (scritto con i puntini in carattere unico). Tecnicamente potrebbe passare un bot a mettere il template nelle voci dove ci sono i versi? Bisognerebbe stare attenti, nel caso, ai [...] già esclusi manualmente dal corsivo. Ma non dico di farlo passare subito, per il momento possiamo iniziare a usare manualmente il template e vediamo come va. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:26, 26 mar 2022 (CET)
:Aggiunto. Per quanto riguarda il bot, si può fare. Se decidete di effettuare le sostituzioni e vi serve una mano, chiedete pure [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 20:34, 26 mar 2022 (CET)
::D'accordo per il template. Farei prima prove su poche piccole voci, controllare bene il risultato e gli eventuali problemi e poi ampliare.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:24, 22 apr 2022 (CEST)
== itWikiCon 2022 - Costruiamo insieme il programma ==
Carissimi, quest'anno, dopo quattro anni (con un intermezzo online nel 2020), torna [[:m:ItWikiCon/2022|itWikiCon]] in presenza! Si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre a Verbania e il team sta già lavorando da qualche mese all'organizzazione. Adesso è arrivato il momento di costruire il programma: abbiamo creato una pagina ([[:m:ItWikiCon/2022/Programma/Proposte|questa]]) dove è possibile proporre una presentazione, una tavola rotonda, una discussione, oppure indicare gli argomenti a cui si è interessati e che si vorrebbero ascoltare/di cui si vorrebbe discutere a itWikiCon. Entro il 1º maggio 2022 tutti i wikimediani sono invitati a proporre idee e suggerire temi legati ai progetti, alle comunità, alle policy, alle questioni tecniche, alla conoscenza libera, eccetera, o a manifestare il proprio interesse alle [[:m:Category:ItWikiCon 2022 - Proposte|proposte già presentate]].<br/>Prossimamente apriremo ufficialmente le iscrizioni e Wikimedia Italia e Wikimedia Svizzera metteranno a disposizione alcune borse di partecipazione per contribuire alle spese di viaggio e alloggio dei partecipanti. Ma nel frattempo potete indicare la vostra presenza in [[:m:ItWikiCon/2022/Partecipanti|questa pagina]].<br/>Per qualsiasi domanda, richiesta o suggerimento non esitate a contattare me o uno dei [[:m:ItWikiCon/2022/Informazioni#Team|membri dell'organizzazione]] di itWikiCon 2022! --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:09, 20 mar 2022 (CET)
== Wikimedia Italia - Secondo bando 2022 per progetti dei volontari ==
Ciao a tutte e tutti,
Wikimedia Italia è lieta di annunciare la pubblicazione del secondo bando 2022 di finanziamento rivolto ai progetti dei volontari, per la realizzazione di progetti, eventi e iniziative proposti da volontari, anche non soci di Wikimedia Italia, che contribuiscono al raggiungimento dello scopo dell'associazione.
Il budget disponibile per il bando è di complessivi € 45.000, e i volontari possono presentare una richiesta di finanziamento da € 1.000 a € 10.000, a copertura totale o parziale dei costi di realizzazione del progetto.
I progetti vanno '''presentati entro il 15 maggio''' e si devono chiudere entro il 31 dicembre.
*[https://wiki.wikimedia.it/wiki/Secondo_bando_2022_per_progetti_dei_volontari '''Pagina del bando''']
*[https://www.wikimedia.it/news/nuovo-bando-volontari-2022-di-wikimedia-italia/ '''Articolo''']
--[[Utente:Anisa Kuci (WMIT)|Anisa Kuci (WMIT)]] ([[Discussioni utente:Anisa Kuci (WMIT)|scrivimi]]) 11:09, 14 apr 2022 (CEST)
== Note per testi ==
Ho fatto un piccolo esperimento nella voce di [[Fabri Fibra]] che rientrerebbe sempre nel discorso più ampio cantanti/parolieri con [[template:Autori testi]] e [[template:Collaborazioni]] e potrebbe rappresentare, volendo, la quadratura del cerchio.
Come era stato fatto in passato per separare le note generiche dalle fonti o anche le soluzioni degli indovinelli, avevo infatti pensato di separare le note sugli autori dei testi dalle altre note della voce e di riporre la sezione delle note dedicate alla fine della sezione "Citazioni tratte da canzoni". In [[Fabri Fibra]] potete vedere l'esempio tangibile.
Che ve ne pare?--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 07:48, 22 apr 2022 (CEST)
:Come per le fonti separate dalle note generiche, terrei però le note "Testi" come sottosezione di "Note", non in un altro punto della voce, per uniformità con quanto fatto altrove (il fatto di vedere una sezione di citazioni sotto una di note stona un po' rispetto quanto siamo abituati).-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:30, 22 apr 2022 (CEST)
== Numerazione delle pagine di libri in formato digitale ==
Saluto tutti. E' la prima volta che passo da questo progetto e avrei intenzione di scrivere qualche voce, quindi vi torturerò con domande probabilmente sciocchine sciocchine. Ecco la prima. Quando inserisco una nota che si riferisce a un libro, posso usare la numerazione delle pagine in formato digitale? Se affermativo, va specificato anche il formato (.epub, ,mobi, ecc)? Grazie--[[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 10:03, 22 apr 2022 (CEST)
:Sì, puoi usarla. Il formato non occorre indicarlo. Quando farai degli inserimenti controlleremo se ci sono eventuali problemi, non preoccuparti; in caso di dubbi chiedi pure. Buon lavoro,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:36, 22 apr 2022 (CEST)
::Grazie [[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 12:39, 22 apr 2022 (CEST)
== Chiarimenti ==
Rieccomi con due domande: 1) Sto scrivendo la pagina di una persona che è anche sceneggiatore. Alcuni titoli di sceneggiature o soggetti di film sono già presenti su Wikiquote ma l'elenco presente su Wikipedia è molto più lungo. Come devo regolarmi? Cito, linkando, solo i titoli presenti su wikiquote o devo mettere anche quelli mancanti? In questo ultimo caso, i titoli vanno linkati per future creazioni o vanno digitati senza link? 2) Sono accettabili citazioni dal canale YouTube del personaggio o è meglio evitare? Grazie infinite per la pazienza :-) --[[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 21:32, 24 apr 2022 (CEST)
:Grazie a te, non c'è di che. 1) Su Wikiquote la regola è: solo i titoli presenti su Wikiquote 2) Sono accettabili, se è lui a parlare; poi dipende molto da com'è concretamente il video.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 07:57, 25 apr 2022 (CEST)
::Grazie:-). Ho pubblicato la voce. Ho provato ad aggiungerla sulla home di Wikiquote nell'elenco delle nuove voci, ma mi è uscito l'avviso di pagina bloccata e che solo gli utenti registrati possono modificarla. Spero che non sia fondamentale. [[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 19:40, 25 apr 2022 (CEST)
== Coming soon: Improvements for templates ==
<div class="plainlinks mw-content-ltr" lang="it" dir="ltr">
<!--T:11-->
[[File:Overview of changes in the VisualEditor template dialog by WMDE Technical Wishes.webm|thumb|Modifiche importanti alla finestra di dialogo dei template]]
Ciao, presto sul tuo wiki cambieranno alcune cose per i template:
La [[mw:Special:MyLanguage/Help:VisualEditor/User guide#Editing templates|'''finestra di dialogo dei template''' nell'editor visuale]] e nell'[[mw:Special:MyLanguage/2017 wikitext editor|editor 2017 di wikitesto]] (funzione beta) sarà '''migliorata considerevolmente''':
Per gli utenti dovrebbe diventare più semplice capire come compilare i template e come inserire altri parametri.
* [[metawiki:WMDE Technical Wishes/VisualEditor template dialog improvements|pagina del progetto]], [[metawiki:Talk:WMDE Technical Wishes/VisualEditor template dialog improvements|pagina di discussione]]
Nelle preferenze si potrà inoltre attivare la nuova '''modalità daltonici dell'evidenziazione della sintassi''' (estensione [[mw:Special:MyLanguage/Extension:CodeMirror|CodeMirror]]).
* [[metawiki:WMDE Technical Wishes/Improved Color Scheme of Syntax Highlighting#Color-blind_mode|pagina del progetto]], [[metawiki:Talk:WMDE Technical Wishes/Improved Color Scheme of Syntax Highlighting|pagina di discussione]]
Le modifiche arriveranno il 10 maggio e sono gli ultimi miglioramenti previsti nell'ambito "[[m:WMDE Technical Wishes/Templates|Templates]]" della [[m:WMDE Technical Wishes|lista dei desideri tecnici di WMDE]].
Attendiamo il tuo feedback sulle nostre pagine di discussione!
</div> -- [[m:User:Johanna Strodt (WMDE)|Johanna Strodt (WMDE)]] 13:13, 29 apr 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Johanna Strodt (WMDE)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=WMDE_Technical_Wishes/Technical_Wishes_News_list_all_village_pumps&oldid=23222263 -->
== Wikioscar 2022 ==
Ciao! Anche quest'anno nei '''[https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Scherzi_e_STUBidaggini/Wikioscar/2022 Wikioscar]''' che si tengono su Wikipedia in lingua italiana è presente un [https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Scherzi_e_STUBidaggini/Wikioscar/2022#Wikicitazionista premio] per l'utente che non usa mai parole proprie. Potete votare il vostro utente preferito dal 1° al 7 maggio! --[[Utente:GC85|GC85]] ([[Discussioni utente:GC85|scrivimi]]) 09:47, 1 mag 2022 (CEST)
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Editing news 2022 #1</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="message"/><i>[[metawiki:VisualEditor/Newsletter/2022/April|Read this in another language]] • [[m:VisualEditor/Newsletter|Subscription list for this multilingual newsletter]]</i>
[[File:Junior Contributor New Topic Tool Completion Rate.png|thumb|New editors were more successful with this new tool.]]
The [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools#New discussion tool|New topic tool]] helps editors create new ==Sections== on discussion pages. New editors are more successful with this new tool. You can [[mw:Talk pages project/New topic#21 April 2022|read the report]]. Soon, the Editing team will offer this to all editors at the 20 Wikipedias that participated in the test. You will be able to turn it off at [[Special:Preferences#mw-prefsection-editing-discussion]].<section end="message"/>
</div>
[[User:Whatamidoing (WMF)|Whatamidoing (WMF)]] 20:55, 2 mag 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/VisualEditor/Newsletter/Wikis_with_VE&oldid=22019984 -->
== Categoria:Pubblicisti italiani ==
Ho notato [[:Categoria:Pubblicisti italiani|questa]] categoria ma su Wikipedia non esiste. Il template Bio mette i pubblicisti nella categoria giornalisti. Perciò che si fa? Manteniamo la categoria o riverso le voci nella categoria giornalisti? {{ping|AnjaQantina}} ti pingo essendo l'autore della categoria :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 19:25, 19 mag 2022 (CEST)
:Scusa il ritardo. Per la L. 169/1963 i pubblicisti sono collaboratori di un giornale, mentre i giornalisti sono professionisti che lavorano presso un giornale. Le due figure non si equivalgono, ed hanno infatti compiti e contratti molto diversi, con iscrizioni nell'albo dei giornalisti in sezioni ben diverse. Indipendentemente da quello che fa il template Bio separerei nettamente le due figure e le due funzioni. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 13:05, 26 giu 2022 (CEST)
==Categoria:Errori di compilazione del template Interprogetto - template vuoto==
Creiamo la [[:Categoria:Errori di compilazione del template Interprogetto - template vuoto]]? Come su [[w:Categoria:Errori di compilazione del template Interprogetto - template vuoto|Wikipedia]]. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 17:58, 29 mag 2022 (CEST)
:Sì, certo :) Ma nella descrizione su Wikipedia "ma sono visualizzabili" andrebbe corretto con "ma non sono visualizzabili", giusto?-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 07:56, 30 mag 2022 (CEST)
::Ad essere sincero la frase suonava strana anche a me :P --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 18:12, 30 mag 2022 (CEST)
:::Fatto, la categoria si sta riempiendo. Pingatemi se qualcosa non va [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 15:27, 1 giu 2022 (CEST)
::::{{ping|Sakretsu}} si potrebbe fare in modo che la categoria non compaia nei ns Utente e Discussioni utente? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:36, 16 giu 2022 (CEST)
:::::Sì, ho [[Speciale:Diff/1212580|aggiunto]] i namespace dove è ammessa la categoria. Sono [[w:Speciale:Permalink/124284390#L-461|gli stessi]] su Wikipedia [[Utente:Sakretsu|Sakretsu]] ([[Discussioni utente:Sakretsu|炸裂]]) 12:40, 18 giu 2022 (CEST)
::::::{{ping|Sakretsu}} grazie ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 07:57, 19 giu 2022 (CEST)
== Citazioni di personaggi immaginari su una persona / un altro autore ==
Scrivo per chiarire un dubbio relativo al modello di ''voce su persone''.
Quando si vuole riportare una frase che in un romanzo viene pronunciata da un personaggio (immaginario), è corretto indicare soltanto l'autore del romanzo o è preferibile citare anche l'opera e il personaggio in questione?
Ad esesempio, nella sezione ''Citazioni su Persona X'':
* La persona X è... (Autore Y)
* La persona X è... (Personaggio W, Opera Z, Autore Y)
La seconda possibilità viene indicata esplicitamente nelle linee guida per le voci tematiche. --[[Utente:Italaid|Italaid]] ([[Discussioni utente:Italaid|scrivimi]]) 09:47, 18 giu 2022 (CEST)
:Il personaggio immaginario e l'opera si citano nelle tematiche solo se esiste una voce sul personaggio e una sull'opera (es. "Mi sembra che più ci si sposta..." in [[Oriente]]), altrimenti si riporta solo l'autore del romanzo. Se non è chiaro fai un esempio così è più facile capirsi. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:07, 18 giu 2022 (CEST)
== Maiuscole o minuscole? ==
{{ping|AssassinsCreed|Danyele|Gaux}}{{ping|Spinoziano|Superchilum}} {{ping|Homer|Ibisco|Dread83}} Il quesito che pongo è semplice: è meglio scrivere per indicare una fonte ''Corriere.it'' o ''corriere.it''? Maiuscole o minuscole? Personalmente non ho preferenze specifiche, o almeno non ho elementi di cognizione particolari per esprimerne; sarebbe però una cosa buona riuscire a definire questo aspetto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:59, 19 giu 2022 (CEST)
:Io, personalmente, sarei per seguire lo stile già normalmente adottato da Wikipedia, dove il sito viene riportato tutto ''minuscolo''. Ma è solo una preferenza estetica, alla fine la cosa in sé mi è indifferente: dopo anni in cui ho sentito tutto (e il contrario di tutto) sull'argomento, m'interessa solo che venga deciso uno stile ''unico'', finalmente e una volta per tutte '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 01:35, 20 giu 2022 (CEST)
::Personalmente preferirei l'uso della maiuscola per
:::1. uniformità con ciò che facciamo con le testate giornalistiche e, volendo, con gli editori dei libri;
:::2. i loghi dei siti quasi sempre riportano una o più lettere maiuscole (esempi ''YouTube.com'', ''Google.com'', ''ilFattoQuotidiano.it'').
::Sinceramente guardando [[Aiuto:Fonti]] e varie voci in vetrina credevo fosse questa la "regola", ma ho poi scoperto che la tendenza attuale era un'altra. Quanto all'opzione delle minuscole non mi convince del tutto perché:
:::1. negli URL si indicano in minuscolo solo per convenzioni informatiche;
:::2. in molti aspetti di questo genere tendiamo a discostarci da Wikipedia quindi non sarebbe un problema farlo anche in questo caso.
::Ovviamente concordo sul fatto che sia una questione minoritaria e anzi approfitterei della discussione per parlare contestualmente degli spazi, mi spiego con degli esempi:
:::''ilfattoquotidiano.it'' o ''il fatto quotidiano.it''
:::''lastampa.it'' o ''la stampa.it''
::I due aspetti peraltro mi sembrano almeno in parte concatenati.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 05:45, 20 giu 2022 (CEST)
::::Per quanto concerne gli URL, personalmente non avrei dubbi, scriverei:
:::::''ilfattoquotidiano.it'' e ''lastampa.it'' --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 11:05, 20 giu 2022 (CEST)
::::::Anch'io personalmente mi sono abituato a scriverli così, poi nel dubbio l'uniformità con Wikipedia mi sembra un punto a favore. Un'eccezione la farei per i siti-social come Facebook e YouTube, da non citare con ".com" né in minuscolo né in corsivo, ma con il titolo del sito-contenitore (sono più contenitori che testate): "YouTube" e "Facebook".-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:19, 20 giu 2022 (CEST)
:Stando all'Accademia della Crusca e Treccani, occorrerebbe utilizzare le maiuscole nel momento in cui ci si riferisce alle testate (il ''Corriere della Sera'' o ''il Fatto Quotidiano''); non vi è però una regolamentazione delle maiuscole nella scrittura degli url, o almeno io non l'ho trovata analizzata in nessun luogo dell'Internet, pertanto mi baserei su quelli che furono (e sono tuttora) i basamenti dell'informatica: "senza spazi e senza maiuscole". E aggiungerei: senza eccezioni; che si tratti di social network o altro, pur sempre degli indirizzi url rimangono. Quindi: ''corriere.it'', ''ilfattoquotidiano.it'', ''youtube.com'', ''facebook.com'', ''google.it''. --[[Speciale:Contributi/84.220.99.81|84.220.99.81]] ([[User talk:84.220.99.81|msg]]) 08:21, 24 giu 2022 (CEST)
{{rientro}} Prego {{ping|Homer|Dread83|Ibisco}}, se desiderano intervenire, di dare il loro parere. Mi scuso per l'<s>errore</s> i ping aggiunti in alto senza firma. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:25, 20 giu 2022 (CEST)
:Dacché i pro e i contro sono stati già quasi tutti brillantemente squadernati, mi limito a dire solo che sono nettamente per il minuscolo. --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 16:47, 20 giu 2022 (CEST)
:: Sono anche io per il minuscolo, maiuscole e minuscole nell'indicazione di un sito sono graficamente orrende, gli spazi poi solo assolutamente senza senso. --[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 21:10, 20 giu 2022 (CEST)
:::Se {{ping|DonatoD}}, esperto com'è, vuole dare il suo contributo, sarebbe cosa utile e molto gradita. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 01:04, 21 giu 2022 (CEST) Prego {{ping|Mariomassone|GryffindorD}} di dare un parere. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:24, 21 giu 2022 (CEST)
::::Ciao! Per me, va bene tutto in minuscolo, senza spazi, con l'eccezione indicata da Spinoziano. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 09:13, 21 giu 2022 (CEST)
:::::Per me è indifferente, basta sceglierne una. Ok anche con Spinoziano. Per gli spazi, direi di no, se si tiene il ".it" o ".com" o quello che è IMHO si mette direttamente l'URL così com'è senza spazi. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:09, 21 giu 2022 (CEST)
{{rientro}} Perfetto, direi che c'è consenso per la minuscola iniziale e (come era ovvio) niente spazi (ma almeno lo abbiamo deciso inequivocabilmente). Unica cosa: fatico a capire l'eccezione indicata da {{ping|Spinoziano}}, o meglio la capisco in parte, ma siccome potrebbe essere soggetta a interpretazioni (a meno che non si stili un elenco di siti che fanno eccezione) sarei per la totale uniformità a questo punto.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 07:09, 19 lug 2022 (CEST)
:{{ping|AssassinsCreed}}, vuoi aggiornare tu le linee guida, che sai meglio di chiunque dove mettere le mani? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:35, 19 lug 2022 (CEST)
== Maiuscole o minuscole per editori ==
Attenzione! La questione posta da {{ping|Sun-crops}} sull'uso delle maiuscole e minuscole è ben più ampia (e complessa). L'URL è solo un aspetto marginale e tutto sommato semplice. Facciamo un altro esempio: l'editore. Come scriviamo Sansoni editore o Sansoni Editore (come appare nelle copertine). Pincopallo & figli o Pincopallo & Figli? Fino a qualche tempo fa seguivo la norma dell'uso minimale delle maiuscole (nel dubbio minuscolo! mi sembra che dicano le norme di Pedia). I consigli al riguardo di un linguista, mi hanno fatto ricredere. Sansoni Editore deve essere considerato un marchio e come tale dovrebbe rimanere immutato. Anche nel caso fosse (il bruttissimo) Pincopallo Editore & Successori. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 18:51, 21 giu 2022 (CEST)
:{{ping|Gaux}} Sì, sono d'accordo. Restando nell'esempio, Sansoni Editore, imho, è una soluzione migliore, anche esteticamente, che Sansoni editore; ma se si scrivesse solo Sansoni, si sarebbe in errore? [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:17, 21 giu 2022 (CEST)
::(Ho creato un titolo di sezione separato per gli editori, per non intasare la discussione sugli url). Io opterei appunto per un semplice "Sansoni", si capisce già che è un editore e poi indichiamo anche la città. Noi citiamo gli editori come riferimenti bibliografici, la questione del marchio aziendale non dovrebbe interessarci più di tanto. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:13, 22 giu 2022 (CEST)
:::Sono assolutamente d'accordo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:23, 22 giu 2022 (CEST)
::::{{ping|Sun-crops}} Non sempre è così semplice. Facciamo il caso Mondadori. C'è Arnoldo Mondadori Editore (o editore); Bruno Mondadori Editore (o editore); Editoriale Giorgio Mondadori; Mondadori Electa. Mondadori non basta. Comunque, non voglio essere pignolo più di tanto, volevo solo richiamare l'attenzione che definire regole può essere più complesso di quanto s'immagini. Specialmente poi quando si voglia, e tutti lo vogliamo, mantenere la nostra Quote ad un livello alto, anche formale. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 10:22, 23 giu 2022 (CEST)
:::::Non è eccesso di pignoleria, Gaux: quelli che evidenzi sono elementi non trascurabili. Sono d'accordo che se ci sono dati imprescindibili da includere, come negli esempi proposti, questo va fatto. D'accordo anche sulla difficoltà di definire regole necessarie a mantenere un alto livello qualitativo ed è vero che nulla è semplice e scontato. Noi tutti proviamo a fare del nostro meglio. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:27, 23 giu 2022 (CEST) {{ping|Gaux}} {ping|Gaux}} (Ho sistemato il ping precedente errato) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:29, 23 giu 2022 (CEST)
:::::Concordo con Gaux: non è questione di secondaria importanza riportare la casa editrice nel modo corretto e il caso ''Mondadori'' è un esempio lampante di quanto limitarsi ad abbreviare per comodità facilitativa oppure basarsi sul logo in copertina non è abbastanza. Nella mia esperienza qui su WQ e nella gestione delle bibliografie su WP io ho seguito una "mia" regola: utilizzare la ragione sociale della casa editrice alla quale sono associati i diritti del libro in questione. È un dato che si trova (quasi) sempre in tutti i libri, nelle primissime pagine iniziali. Lasciatemi prendere a esempio qualche casistica dai libri che ho qui disponibili sul tavolo, per tentare di essere più chiaro:<br><br>
:::::1) in copertina, sotto al logo, leggo un ''LIBRI SCHEIWILLER - PLAYON'' tutto maiuscolo. Mi basta sfogliare un paio di pagine per leggere che PlayOn è il nome della collana e imbattermi nella dicitura:<br>
:::::''© by Libri Scheiwiller, Milano''.<br>
:::::Ecco allora che '''Libri Scheiwiller''' è il modo (per me) corretto di riportare il nome della casa editrice.<br><br>
:::::2) in copertina leggo un ''UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / CLASSICI'' tutto maiuscolo. Sfoglio un paio di pagine e mi imbatto nella dicitura:<br>
:::::''© Giangiacomo Feltrinelli Editore''.<br>
:::::Per me il modo corretto di riportare il nome della casa editrice in questo caso è interamente '''Giangiacomo Feltrinelli Editore'''.<br><br>
:::::3) in copertina vedo solo un logo che riconosco appartenere alla casa editrice Einaudi. Appena apro il libro scorgo la dicitura:<br>
:::::''© 2020 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino''.<br>
:::::Stando alla regola che mi sono dato, in questo caso utilizzerei '''Giulio Einaudi editore''' con la lettera e minuscola.<br><br>
:::::In tal modo non vi è nemmeno da interrogarsi su come utilizzare maiuscole e minuscole: si riporta ciò che è scritto nel libro, esattamente come è stato scritto all'interno del libro. --[[Speciale:Contributi/84.220.99.81|84.220.99.81]] ([[User talk:84.220.99.81|msg]]) 08:04, 24 giu 2022 (CEST)
::::::Concordo pienamente. Davo per scontato che la ragione sociale riportata sulla copertina, come avviene anche per il titolo e il nome dell'autore del testo, è da evitare perché spesso alterata da convenzioni meramente tipografiche (uso o abuso del maiuscolo o maiuscoletto). --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 17:20, 29 giu 2022 (CEST)
==Citazione da targa sul muro==
Secondo voi una citazione [http://www.chieracostui.com/costui/meridiane/mscheda.asp?ID=282 così] è ammessa? E se sì, in che pagina? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:31, 26 giu 2022 (CEST)
:Ciao! Non vedo perché no, riportiamo anche le epigrafi. Suppongo sia da inserire in [[Bartolomeo D'Albertis]]. [https://www.google.it/books/edition/Il_giro_di_Genova_in_501_luoghi/aiyZDQAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=L'industre%2C%20dove%20il%20vento%20regna&pg=PT757&printsec=frontcover Questo libro] può essere utile. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 11:26, 26 giu 2022 (CEST)
::Grazie {{ping|Dread83}} ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 13:52, 7 lug 2022 (CEST)
== Citazione di Zlatan Ibrahimović ==
Una delle citazioni di Zlatan Ibrahimović è riportata così:
*{{NDR|«Quando pensi al numero 10 a chi pensi?»}} A [[Diego Armando Maradona|Maradona]]. Lui è il simbolo del [[maglia numero dieci|numero 10]]. La gente oggi vuole vestire la maglia numero 10 per Maradona.<ref>Dall'intervista ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2020/11/28/maradona-ibrahimovic-intervista Ibrahimovic: "Maradona faceva tutto col cuore. È il simbolo di tutti noi calciatori"]'', ''Skysport.com'', 28 novembre 2020.</ref>
ma guardando la fonte tutta la frase è racchiusa tra virgolette in modo tale da far capire che la frase è pronunciata da una sola persona, e non domanda-risposta. Si deve proprio mettere il template NDR? Fatemi uscire dall'ignoranza, per favore!... [[Speciale:Contributi/2001:B07:6442:8903:4930:9DCA:5245:51DE|2001:B07:6442:8903:4930:9DCA:5245:51DE]] ([[User talk:2001:B07:6442:8903:4930:9DCA:5245:51DE|msg]]) 09:58, 7 lug 2022 (CEST)
:Ciao! Confermo che sono parole di Ibra. Ho visto un pezzettino dell'intervista su Youtube. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 10:34, 7 lug 2022 (CEST)
::Verso la fine di [https://www.youtube.com/watch?v=d3AKMMmcdWI questo video] c'è la prima parte di quella dichiarazione, ed è effettivamente stata pronunciata dallo stesso Ibrahimovic. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 13:48, 7 lug 2022 (CEST)
<references />
== Sono aperte le registrazioni alla itWikiCon 2022! ==
[[File:ItWikiCon_Verbania_2022_candidacy_logo.svg|thumb|250px|Il logo di itWikiCon Verbania 2022]]
Ciao a tutti. <br />
Da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre 2022, avrà luogo la itWikiCon. <br />
Dopo pause e pandemie varie l'evento sarà di nuovo in presenza e si svolgerà a [[Verbania]].
La registrazione si può fare a '''[https://www.2022.itwikicon.org/ questo link]'''.
Wikimedia Italia e Wikimedia CH hanno costituito un fondo per l'erogazione di borse di partecipazione per sostenere i costi di partecipazione all'evento. La richiesta di una borsa viene fatta tramite il modulo di registrazione.
Per chi richiede una borsa di partecipazione il termine ultimo per completare la registrazione è il 30 agosto, per chi non richiede una borsa il termine è invece il 18 settembre.
Il programma, ancora in costruzione, è disponibile su meta: [[:meta:ItWikiCon/2022/Programma|ItWikiCon/2022/Programma]]<br/>
Per qualsiasi domanda potete scrivere qui, oppure sulla pagina di discussione su meta.
Grazie a tutti e vi aspettiamo numerosi e pieni di idee e curiosità!
Gli organizzatori <br />
[[User:Civvì]], [[User:Yiyi]], [[User:CristianNX]], [[User:Superchilum]], [[User:FrangeCe]], [[User:Valerio Bozzolan]], [[User:Hitrandil]]
== Apostrofo tipografico o dattilografico ==
Ciao a tutti,
mi ostino pazientemente prima di pubblicare le citazioni a sostituire tutti gli apostrofi tipografici o curvi (’) che trovo con quelli dattilografici o diritti ('). Mi chiedevo faccio bene o potrei impiegare più proficuamente il mio tempo? In altre parole l'uso dell'accento tipografico in Quote è riprovato? Grazie. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 17:48, 3 ago 2022 (CEST)
:Ciao! Per me, sì, fai bene. Non trovo nulla nelle nostre pagine d'aiuto (sarebbe il caso di integrare), perciò cito da [[s:Wikisource:Convenzioni di trascrizione|Wikisource]]: "Nei progetti Wikimedia, per continuità nell'uso informatico, per facilitare l'inserimento dei testi dato che l'apostrofo uncinato è relativamente difficile da ottenere tramite tastiera, si è generalizzato l'uso dell'apostrofo non uncinato per quanto difforme rispetto alle edizioni a stampa." Questo non va contro il principio di massima fedeltà all'originale: sulle convenzioni grafiche si può intervenire. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 18:48, 3 ago 2022 (CEST)
::Grazie Dread83, continuerò come ho sempre fatto. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 18:53, 3 ago 2022 (CEST)
:::Prego! Chiedo agli altri utenti: se c'è consenso, vorrei esplicitare la cosa in [[Wikiquote:Trascrizione]]. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 18:57, 3 ago 2022 (CEST)
::::Sì, certo, e ringrazio anch'io per il chiarimento: non sapevo che fosse scritto da qualche parte... :D -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:18, 4 ago 2022 (CEST)
{{rientro}} Gaux, ma tu sostituisci tutti gli accenti uno per uno? Nel caso sappi che c'è la funzione "cerca e sostituisci": in sede di modifica, nella seconda barra sùbito sotto il titolo della voce, all'estremità destra c'è un'icona con la lente d'ingrandimento; cliccala, il resto viene da sé. Veramente, e qui mi rivolgo agli amministratori, su Wikisource c'è un tool che trasforma ''in un solo clic'' gli apostrofi dattilografici in tipografici, secondo le convenzioni proprie di quel progetto che si sono sopra ricordate; sarebbe utile averlo anche qui, dove però ovviamente si tratterebbe di convertire gli apostrofi tipografici in dattilografici. Anzi, già che ci sono dico che sarebbe bello avere anche un altro dei tool di Wikisource, cioè "unisci linee", buono per quando si fa copia-incolla da file PDF, sennò ogni volta tocca aggiustare manualmente gli "a capo" che ne risultano. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 11:15, 4 ago 2022 (CEST)
:Confesso (con imbarazzo), non lo sapevo!! Grazie Udiki, la mia produttività, con la tua informazione, avrà un robusto incremento. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 16:56, 4 ago 2022 (CEST)
::Ho dimenticato di dire che bisogna prima cliccare dove dice "Avanzate", solo così si aprirà la seconda barra di cui parlavo. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 17:06, 4 ago 2022 (CEST)
:::Ah, finalmente ho scoperto perché "cerca e sostituisci" mi compariva su Wikiquote ma non su Wikipedia: perché lì non cliccavo "Avanzate"! Grazie Udiki! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:58, 5 ago 2022 (CEST)
::::Salve, un wikisourciano di passaggio! Da noi la questione è un po' complessa perché per facilitare la digitazione nei titoli e nei link abbiamo deciso di mantenere gli apostrofi "informatici", ma nelle trascrizioni dei testi abbiamo deciso di mantenere gli apostrofi "dattilografici" a suon di gadget di sostituzione, con alcuni momenti di bipolarismo non indifferente. Proprio per il fatto che a volte la letteralità portata all'estremo si rivela controproducente per i nuovi utenti e non sussistendo qui su Quote necessità di mantenere apostrofi dattilografici con conseguenti gadget di sostituzione ecc. ecc., per il quieto vivere vi consiglio caldamente di seguire le orme di Wikipedia e di generalizzare l'apostrofo "informatico"... ehm, il segno di minuto primo ^__^ come apostrofo ufficiale. - '''[[:s:it:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[:s:it:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 21:32, 7 ago 2022 (CEST)
gcjlx6q5nt8u5pz9ksdwxhsxw96gfn0
Massimo Polidoro
0
56608
1222312
1216368
2022-08-12T10:44:10Z
Udiki
86035
/* Citazioni di Massimo Polidoro */ aggiunta una citazione, m'è parso di capire che l'ordine di quelle preesistenti fosse – giustamente – temporale e mi sono adeguato. Sostituiti gli apostrofi tipografici come da convenzione, si veda da ultimo [[Wikiquote:Bar#Apostrofo_tipografico_o_dattilografico|questa discussione]]. Sostituiti pure gli apici uncinati
wikitext
text/x-wiki
[[File:Massimo Polidoro.JPG|thumb|Massimo Polidoro (2014)]]
'''Massimo Polidoro''' (1969 – vivente), giornalista, scrittore e divulgatore scientifico italiano, segretario nazionale e cofondatore del CICAP.
==Citazioni di Massimo Polidoro==
*{{NDR|Sul [[Mostro di Loch Ness]]}} Accantoniamo per un momento tutte le considerazioni relative al fatto che un essere di grandi dimensioni probabilmente non sopravviverebbe nelle acque gelide del lago. Supponiamo dunque che un dinosauro di questo tipo sia rimasto intrappolato a Loch Ness quando, dopo l'ultima glaciazione, il livello delle terre cominciò a salire, separando le acque del lago dal mare. Potrebbe essere uno scenario realistico? D'altra parte, non moltissimi anni fa furono rinvenuti al largo delle coste del Madagascar dei [[Celacanto|celacanti]], cioè dei pesci che si supponeva fossero estinti proprio da 70 milioni di anni. È evidente che un plesiosauro, per poter essere giunto fino a noi vivo e vegeto, non potrebbe aver compiuto il suo viaggio da solo. Devono come minimo essercene stati due all'inizio, poi i figli di questi devono poi essersi riprodotti fino ad arrivare all'attuale mostro o mostri, se ce ne sono di più, a Loch Ness. Però, sorge un altro problema: se questa teoria fosse vera, il fondo del lago dovrebbe essere ricoperto da centinaia di scheletri di dinosauri, mentre tutti gli esami condotti hanno mostrato che il fondo del lago è piatto e che non ci sono caverne in cui i plesiosauri avrebbero potuto nascondersi o creare un cimitero.<ref name=lochness>Da [https://www.youtube.com/watch?v=61zAEB0gBw8 ''Does the LOCH NESS monster really exist?''], ''YouTube'', 15 giugno 2018.</ref>
*Il breve tempo trascorso tra l'osservazione di un celacanto e la successiva cattura di più esemplari è in forte contrasto con la lunga saga del mostro di Loch Ness, in cui un'ipotetica specie di animale gigante ha eluso anche una cattura di tipo fotografico in un'area relativamente piccola d'acqua.<ref name=lochness/>
*{{NDR|Sulle [[pietre di Ica]]}} Se almeno queste fossero autentiche, costituirebbero una prova straordinaria che ci porterebbe a riscrivere interamente la storia dell'umanità e, magari, fornirebbe carburante per le teorie degli antichi astronauti. Iniziamo allora dalla prima possibilità: una civiltà umana esistita anche durante l'epoca dei dinosauri. Questa è la teoria più cara a Cabrera, convinto che le incisioni siano state realizzate tra 65-230 milioni di anni fa da una civiltà umana super evoluta che poi però sarebbe tornata alla barbarie, lasciando le pietre incise quale unica testimonianza del suo straordinario sapere. Ovviamente, questo non spiega come mai una civiltà tanto evoluta da costruire telescopi e da praticare la microchirurgia abbia lasciato come unica traccia del suo passaggio solo dei rozzi disegni sulla pietra. Non spiega nemmeno perché, con tanta tecnologia a disposizione, questa antica civiltà evoluta dava la caccia ai dinosauri con lance e bastoni. E, soprattutto, non spiega perché non esistano al mondo altre prove che una simile civiltà sia mai esistita, i resti di qualche telescopio preistorico per esempio. Sarebbero una scoperta fenomenale, ma, a dirla tutta, basterebbe qualche ossicino di questi antichissimi antenati degli uomini. Invece non è mai stato trovato nulla.<ref>Da [https://www.youtube.com/watch?v=TX4390MZMXM ''Le misteriose PIETRE DI ICA - Strane Storie''], ''YouTube'', 31 gennaio 2020.</ref>
*{{NDR|Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]]}} Ragazzi, guardate, se tutta quella gente lì era tutta pagata e tutta d'accordo, allora diciamo che anche Trump era un attore che ha interpretato la parte di quello che fomentava la rivolta di quella gente. Giusto?! Ecco, cerchiamo di ragionare, cerchiamo di stare con i piedi per terra. Quello che è accaduto è esattamente la conseguenza matematica di quello che Trump ha seminato costantemente. Quindi non c'è stato nessun complotto, c'è stata l'idiozia di un uomo che non solo è riuscito a perdere la Casa Bianca con tutta questa costante diffusione di menzogne, di bugie, di odio, ma è riuscito anche a perdere il controllo del Senato.<ref>Da [https://www.youtube.com/watch?v=Qz36qqngCms ''Assalto al Congresso USA: il giorno più nero dell'America''], ''YouTube'', 7 gennaio 2021.</ref>
*Sarà esistito per davvero? Nei decenni a venire, il mito di [[mokele mbembe]] avrebbe comunque continuato a riaffriorare, nonostante la totale assenza di prove della presenza di una simile creatura. Oggi è ancora più difficile credere che esista una popolazione sconosciuta di [[sauropodi]] (perché non può essercene solo uno sopravvissuto per milioni di anni), oltre per l'assoluta mancanza di scheletri di tali animali, anche per via delle numerose spedizioni zoologiche nel Congo e delle frequenti perlustrazioni aerei e satellitari capaci di documentare la presenza di animali anche in zone molto piccole. Il mito, come dicevamo, nasceva in coincidenza con la riscoperta dei fossili di dinosauro e le leggende su mokele mbembe ricalcavano credenze allora ritenute vere, ma che ora sappiamo essere false, come il fatto che i sauropodi, per esempio, non erano animali che vivevano nelle paludi e non passavano il tempo immersi nei laghi o nei fiumi.<ref>Da [https://www.youtube.com/watch?v=DF9UGUQSo-Q ''Mokele Mbembe: l'ultimo dinosauro?''], ''YouTube'', 23 febbraio 2021.</ref>
*{{NDR|Sulla [[macchina del fango]]}} Il meccanismo è semplice. Per mettere in cattiva luce qualcuno – per esempio un collega; magari, invece, un amore non corrisposto o un giornalista o un giudice che indagano su qualcosa di scomodo – si mettono in giro delle voci, false, che non sono mirate apertamente a screditare qualcuno, a dire "quello è un ladro, quello è un assassino", ma a fare intendere che forse c'è qualcosa di losco sotto.<ref>Dall'[https://www.raiplay.it/video/2022/08/La-macchina-del-fango---Superquark-03082022-eb5d2880-ee8a-47df-b164-fe604afbb0c3.html intervento] per la rubrica ''Psicologia delle bufale'' all'interno del programma televisivo ''Superquark'', 3 agosto 2022.</ref>
{{Int|Dall'introduzione di [https://www.cicap.org/new/files/11-9_cospirazione_impossibile.pdf ''11/9 - La cospirazione impossibile'']|CICAP, 2014}}
*L'11 settembre 2001 quattro aeroplani dirottati da 19 terroristi arabi si schiantarono contro le Torri Gemelle a New York, contro il Pentagono a Washington e solo per poco non riuscirono a distruggere anche la Casa Bianca o il Campidoglio. Fu il più grande attacco subìto dagli Stati Uniti d'America sul proprio suolo dopo quello di Pearl Harbor, nel 1941, una devastazione che provocò la morte di quasi 3.000 persone e mise in ginocchio la più grande potenza mondiale. Fu anche la tragedia meglio documentata della storia.<br>Ciò nonostante, a sei anni di distanza da quegli eventi, un sondaggio della Scripps News Service e dell'Università dell'Ohio rivelava che un americano su tre era convinto che dietro gli attentati ci fosse, in un modo o nell'altro, il Governo statunitense. Negli anni seguenti, la percentuale è scesa, attestandosi però pur sempre tra il 6 e il 15% nel 2010.
*Che Bush e i suoi abbiano letteralmente approfittato degli attentati per i loro più o meno nascosti interessi di parte sono in pochi a dubitarlo. Saddam Hussein non nascondeva armi chimiche e non aveva collaborato in alcun modo agli attentati, eppure Bush riuscì a fare approvare una nuova guerra contro l'Iraq approfittando del dolore e dell'indignazione di una nazione ferita e presentando prove che si sono poi rivelate false.<br>Ma che il presidente americano e i suoi sodali abbiano mentito su tante cose, soprattutto sulle vere ragioni della guerra, non prova in alcun modo che gli attacchi dell'11 settembre siano stati provocati dallo stesso governo.
*C'è chi ritiene responsabili Bush e i suoi cortigiani e chi invece lo vede come un complotto israeliano. Chi lo interpreta come una cospirazione ordita dai baroni del petrolio e dai fabbricanti di armi e chi invece dà la colpa alla CIA e ai servizi deviati. C'è chi pensa che gli attentatori sarebbero stati partner volontari, chili considera involontari complici manipolati dall'alto e chi addirittura afferma che non sarebbero mai esistiti. Così come non sarebbero nemmeno mai esistite le 265 persone imbarcatesi sui quattro voli schiantatisi quella mattina. O, se sono esistite, ora sarebbero state uccise dall'esercito o traslocate in qualche base segreta e isolata dal resto del mondo.
*Probabilmente, l'idea che l'11 settembre sia stato un complotto governativo, piuttosto che un attacco terroristico arabo, va ricercata nella idealizzazione che molti hanno degli Stati Uniti e dei loro mezzi militari. Se i caccia non si sono alzati in volo immediatamente per abbattere gli aerei dirottati significa che qualcuno aveva ordinato loro di non farlo. Il fatto che il sistema di difesa aerea americano fosse progettato per difendersi da attacchi esterni e non interni; il fatto che i terroristi disattivarono il transponder quasi subito dopo il dirottamento, impedendo così di localizzare i loro aerei; il fatto che i protocolli burocratici e le catene decisionali allungassero in maniera spropositata i tempi di reazione; il fatto che nessuno avesse previsto un attacco di quel tipo e non fosse in alcun modo preparato a reagire di conseguenza; il fatto insomma che abbiamo a che fare con persone, capaci di sbagliare come tutti quanti, e non con supereroi infallibili non viene preso minimamente in considerazione da chi sostiene le ipotesi di complotto.
{{Int|Da [https://www.laregione.ch/culture/societa/1255676/la-lunga-marcia-delle-bufale-fra-facebook-co ''La lunga marcia delle bufale, fra Facebook & Co'']|Intervista di Ivo Silvestro, ''Laregione.ch'', 27 aprile 2018}}
*Ovviamente le bufale, le fandonie e le menzogne sono sempre esistite, partendo dall'Impero romano e, ci fosse una documentazione, probabilmente da ancora prima. E sempre esisteranno. La differenza oggi è data dallo strumento del web che permette di diffonderle e di amplificarle in maniera rapidissima.
*La questione è che i media tradizionali si ritrovano a competere in un mondo che ha un ritmo molto più veloce. In questa corsa è inevitabile che a rimetterci sia la verifica delle notizie.
*Bisogna imparare a diventare non dico dei fact checker, ma abituarsi a mettere a confronto fonti diverse, sapere come farsi un'idea dell'affidabilità di una fonte. Non fidarsi dei titoli strillati e delle frasi a effetto come "nessuno ne parla", "quello che gli altri non dicono". Nel lungo termine, la cosa più utile e interessante è investire nello sviluppo del senso critico. E questo lo devi fare con i giovani, perché sono loro che si ritroveranno ad affrontare i problemi più grossi. Ma se a scuola non si insegna come destreggiarsi tra le notizie, a valutare le informazioni e le fonti, è molto difficile sperare che le cose migliorino.
{{Int|Da [https://it.sputniknews.com/intervista/202010259692633-polidoro-cicaop-i-no-mask--complottisti-senza-strategia-manipolati-dallestrema-destra---video/ ''Polidoro (CICAP): "I No Mask – complottisti senza strategia manipolati dall'estrema destra"'']|Intervista di Niva Mirakyan, ''Sputniknews.it'', 25 ottobre 2020}}
*Ci sono da un lato delle persone poco informate, persone che magari sono giustamente spaventate e confuse perché non hanno gli strumenti critici per capire la situazione che stiamo attraversando. Infatti non è facile per nessuno capire le dimensioni e la portata della pandemia. La stessa scienza ha bisogno di tempo per mettere a fuoco il problema e cercare di trovare una via d'uscita. Quindi, è normale che ci sia incertezza e anche confusione. Poi ci sono persone che vivono molto male questa incertezza e si lasciano suggestionare da quello che trovano sul web, dove si parla di improbabili complotti, di idee e di teorie che non hanno nessuna credibilità. Si lasciano manipolare da esponenti politici, spesso di estrema destra, che cercano invece di canalare questa frustrazione e rabbia nel tentativo di raccogliere consensi.
*Spesso a questo tipo di manifestazioni partecipano in effetti anche quelli che sono contro il 5G, quelli che sono contro i vaccini (no vax) e anche quei personaggi che vedono complotti e cospirazioni ovunque. Sono persone che non si fidano di nessuno, tranne di quello che trovano sul web, dove è pieno di informazioni valide ma anche di colossali fesserie. Spesso essere diffidenti è un bene, ma quando non si è in grado di distinguere tra fonti credibili e fonti che non lo sono, si finisce per abboccare a qualunque falsità solo perché conferma i nostri pregiudizi.
*Nei mesi di lockdown le bufale erano veramente quotidiane, tutti giorni ne usciva una. È stato molto faticoso verificare e ribattere a tutte le scemenze che venivano fuori, anche perché a volte a diffonderle erano persone che avrebbero dovuto comportarsi in maniera più seria, come è stato il caso di qualche medico. Una volta è stato addirittura un Premio Nobel, [[Luc Montagnier]], a fare affermazioni del tutto sconclusionate senza portare nessuna prova di ciò che affermava. Segno che nemmeno un premio Nobel mette al sicuro dalla superficialità.
{{Int|Da [http://www.metamagazine.it/giancarlo-montoni-intervista-massimo-polidoro/ ''Giancarlo Montoni intervista Massimo Polidoro'']|Intervista di Giancarlo Montoni, ''Metamagazine.it'', 31 dicembre 2020}}
*{{NDR|[[Piero Angela]]}} mi fece un discorso che rappresenta, secondo me, un esempio della sua grande passione per la conoscenza e la predisposizione ad aiutare gli altri. Mi raccontò di come, nonostante il suo lavoro gli concedesse guadagni importanti e nonostante il suo consulente finanziario gli consigliasse altri tipi di investimenti, lui preferisse supportare le persone nelle quali vedeva un alto potenziale.
*Molte persone si convincono di avere facoltà straordinarie, ma se ne convincono perché fraintendono qualcosa che non si sanno spiegare, perché non sanno fare un esperimento e in questo non c'è nulla di condannabile, poiché non è il loro mestiere.
*Non si tratta di mettere nessuno in imbarazzo o di dare a nessuno dello sciocco o dell'incompetente, ma semplicemente di capire che tutti possiamo sbagliarci e cadere in errore, anche premi Nobel.
*Chi ha già intrapreso un percorso e crede in certe cose difficilmente [[cambio di opinione|cambia idea]], anche di fronte a evidenze che gli dimostrano che ciò in cui crede è sbagliato. I ragazzi, invece, hanno ancora tutto da imparare. Possono iniziare da subito a farsi le domande giuste, a capire che bisogna chiedere evidenze a chi fa delle affermazioni, senza farsi intimidire dai titoli accademici o dalla celebrità di qualcuno. Una volta appreso questo metodo, cresceranno con uno spirito più critico e si faranno prendere in giro sicuramente di meno.
*Quando si va dietro al loro tipo di ragionamento: "Io ho ragione, dimostrami che ho torto", ma nella scienza non funziona così. Chi fa l'affermazione deve portare le prove di ciò che afferma, se vuole essere creduto, sennò si arrangia.
*[[James Randi|Randi]] è stato fondamentale nel far capire che tutti possono essere ingannati e lo ha fatto portando la sua arte, l'illusionismo, nel mondo scientifico, dimostrando, da un lato come sia facile anche per uno scienziato farsi prendere per il naso se non conosce i meccanismi dell'inganno, dall'altro mettere in guardia, proprio smascherando quelli che erano trucchi ritenuti fenomeni paranormali. Ha fatto si che tutti capissero che il prestigiatore poteva essere al servizio della scienza per aiutarla e per aiutare i ricercatori a distinguere ciò che può essere credibile da ciò che non lo è per i motivi più diversi.
{{Int|Da ''Un ricordo di James Randi: intervista a Massimo Polidoro''|''Query'' n. 44, inverno 2020}}
[[File:Massimo Polidoro and James Randi at ECSO cruise.jpg|thumb|Polidoro e [[James Randi]] nel 2017]]
*{{NDR|Su [[James Randi]]}} Lui non sopportava le ingiustizie, non sopportava i prepotenti e chi si approfittava dei più deboli. Aveva una grande compassione per chi credeva, a causa della disperazione, nelle affermazioni dei ciarlatani, come chi si convinceva che i guaritori filippini o quelli carismatici potessero davvero curare le malattie... Perché si rendeva conto che si trattava di persone disperate, che erano state illuse. Dunque, era furibondo nei confronti dei personaggi che alimentavano false credenze. Ed era questo un po' il motore che lo faceva insistere, andare avanti e impegnarsi tantissimo per ridurre – se non togliere di mezzo – le attività di questi ciarlatani.
*Con il complottismo non è in gioco qualcuno che dice di avere delle facoltà paranormali; ci si trova davanti a persone che dicono: «le cose stanno così, le prove ci sono, ma non sono facili da trovare»... È sufficiente quello, a volte, a convincere il pubblico, no?
*Trasformandole in uno spettacolo, Randi rendeva evidente che certi personaggi erano dei ciarlatani e che facevano affermazioni assurde. E queste sembravano vere solo perché la gente non conosceva i trucchi: ma quando si trovavano davanti degli esperti, finivano smentiti.
{{Int|Da [https://www.youtube.com/watch?vɧCQs6QiQYC0&t ''Anunnaki, Biglino e il culto degli antichi astronauti'']|''YouTube'', 5 febbraio 2021}}
*In Italia riscuotano ancora molto successo le teorie di [[Mauro Biglino]]. Si tratta di un ex consulente finanziario che, in seguito a una serie di guai legali legati alla truffa della "crack Bersano", si è messo a studiare in proprio e si è "reinventato" traduttore dell'ebraico biblico per alcuni testi delle Edizioni San Paolo. Egli rilegge e interpreta la Bibbia come se fosse il resoconto d'incontri tra gli uomini e gli extraterrestri. O meglio, questo lui non lo dice apertamente, ma è quello che lascia intendere ai suoi tantissimi seguaci che leggono i suoi libri e partecipano alle sue conferenze, che sono poi riprese, registrate e ritrasmesse su YouTube, dove raggiungono un pubblico molto ampio.
*Il problema di questo tipo di teorie è che tentano di rileggere testi come la Bibbia o l<nowiki>'</nowiki>''[[Epopea di Gilgameš]]'' come se si trattasse di libri di storia. Il fatto è che non lo sono. Parliamo di testi che sono stati composti da più autori sconosciuti che raccolgono storie e leggende tramandate a voce fino a quel punto, magari inizialmente ispirate anche da qualche accadimento reale ma poi completamente stravolte nel passaparole e dunque senza alcuna pretesa di storicità. [...] Il rischio di voler leggere i testi antichi, o a volte anche certe raffigurazioni antiche, alla lettera e, dunque, senza avere alcuna competenza o conoscenza sulle tradizioni, le abitudini e le credenze dei popoli che li hanno realizzati, è semplicemente quello di rendersi ridicoli.
*L'unica cosa che renderebbe le storie sugli [[Teoria degli antichi astronauti|antichi astronauti]] interessanti, trasformandole immediatamente in materia di vastissimo studio scientifico, sarebbe trovare anche una sola prova che dimostri il passaggio di antiche civiltà sul nostro pianeta, qualcosa come il monolite di ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', un oggetto che nel film di Kubrick compare nella preistoria e che poi viene ritrovato anche sulla luna, dimostrando così la sua natura inequivocabilmente extraterrestre.
{{Int|Da [https://mailchi.mp/massimopolidoro.com/vergogna ''Se la vergogna è troppo grande...'']|Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]], ''Mailchi.mp'', 7 marzo 2021}}
*Gli arresti di circa 300 persone che sono seguiti alle identificazioni, rese possibili anche dal fatto che gli stessi insorti si riprendevano con il cellulare per poi vantarsi online della loro impresa – qualcosa che la dice lunga sull'intelligenza di queste persone -, hanno portato a identificare componenti di organizzazioni di estrema destra come gli Oath Keepers, i Proud Boys e tanti altri sostenitori di Donald Trump. Difficile davvero definirli "infiltrati di sinistra".
*Secondo un sondaggio della Suffolk University, commissionato da ''USA Today'', il 58% degli elettori di Trump si dice convinto che la rivolta sia stata un attacco ispirato dagli antifa. Solo il 28% dice che è stata una manifestazione di sostenitori di Trump. Inoltre, il 90% di tali elettori esonera Trump da qualunque responsabilità: certo, ha detto che era arrivato il momento di marciare sul Campidoglio per far capire con la forza ai legislatori chi aveva realmente vinto le elezioni, certo ha detto che sarebbe stato alla loro testa in quella marcia, ma poi se l'è filata alla Casa Bianca per godersi lo spettacolo in TV. Quindi, è il ragionamento di questi elettori, se lui non era fisicamente alla testa del movimento non può essere ritenuto responsabile.
*Ormai è evidente che il Partito Repubblicano americano può fare ben poco per non perdere la stragrande maggioranza degli elettori, persone che sarebbero disposte a seguire Trump qualunque cosa chieda loro di fare. Sarà interessante vedere che cosa succederà nei prossimi mesi e anni, se Trump si candiderà di nuovo, come sembra intenzionato a fare, se nascerà un altro partito conservatore che prenda le distanze dall'estremismo e dal suprematismo bianco...
{{Int|Da [https://www.ilpost.it/2021/09/29/complotti-polidoro/ ''Che fare con lo zio complottista?'']|''Ilpost.it'', 29 settembre 2021}}
*La differenza tra chi crede alle più estreme teorie cospirative e chi non ci crede non va [...] interpretata nei termini di una contrapposizione tra malati e sani, paranoici e razionali, ma piuttosto come una competizione tra diverse versioni e fonti, finalizzata a comprendere la realtà sociale. Lo zio complottista non ha perso la testa, insomma, cerca solamente di spiegarsi il mondo e lo fa come può, attribuendo cioè valore a ipotesi che sembrano dare significato a un mondo frammentato e caratterizzato dall'incertezza, riducendo in questo modo l'ansia che prova. Studi recenti sembrano infatti confermare che uno stato di ansia, come quello sperimentato durante la pandemia da Covid-19, può in effetti spingere le persone a pensare in un modo che si avvicina di più al complottismo.
*Semplificare la realtà, a volte fino all'estremo, in modo da riportare una parvenza di ordine in quello che spesso è un mondo complesso e caotico, è proprio un'altra delle funzioni svolte dalle teorie del complotto.
*Sovrastimando il poco che si sa veramente circa un dato problema, cioè, ci si illude di avere "visto la luce", di avere capito tutto e di avere scoperchiato qualche enorme segreto gelosamente custodito dai potenti. Ci si sente come eroi, novelli Robin Hood che combattono contro il malvagio sceriffo di Nottingham, senza accorgersi che, come Don Chisciotte, probabilmente si sta solo agitando la spada contro banalissimi mulini a vento.
*Smontare ogni teoria del complotto portando fatti, dati e numeri può servire in qualche caso e ha un effetto preventivo su chi non conosce una data teoria e può così sfuggire al suo fascino. Ma quando la teoria ha già preso forma nella mente di qualcuno, insistere per smontarla ha come unico effetto quello di fare irrigidire ancora di più chi ha abbracciato le ipotesi cospiratorie. Il fatto stesso che non ci siano prove a sostegno di una certa teoria, per chi ci crede è una prova che quella teoria deve essere giusta: "Vedi? Sono talmente potenti che hanno fatto sparire ogni traccia!"
*Perché sono nate così tante teorie cospirazioniste sugli attacchi dell'11 settembre o, prima ancora, sull'assassinio del presidente Kennedy? E perché l'idea di una pandemia che mette in crisi l'intero pianeta viene da tanti rifiutata? Perché sono eventi imprevedibili e, in quanto tali, terrificanti. Se nemmeno la potenza più forte del mondo, gli Stati Uniti, o il suo presidente, e nemmeno l'intero pianeta possono considerarsi al sicuro, allora significa che nessuno di noi può mai esserlo veramente. Ed è questo a spaventare.
*Contro gli ebrei, Soros, Bill Gates o persino i "rettiliani" lo zio complottista può immaginare di poter combattere: contro il caso e l'imprevedibile no. È come se entrassero in gioco meccanismi di protezione della propria autostima, che permettono di imputare la responsabilità della condizione di svantaggio propria o dei propri valori a specifici soggetti o al sistema in generale.
*In molti casi c'è tanta solitudine, ci sono persone che si sentono lasciate indietro, emarginate o escluse dalla società. Ed è proprio nell'isolamento che nasce il risentimento, la rabbia e il desiderio di rivalsa. Sminuire le preoccupazioni dello zio complottista, quindi, è il modo più sicuro per lasciarlo in balia dei teorici del complotto. Cerchiamo allora di aiutarlo a sentirsi parte della comunità, della famiglia, anche se ci costa molto e dopo l'ennesima idiozia che ci sentiamo ripetere vorremmo soltanto mandarlo a quel paese. I demagoghi o chiunque miri a speculare sulla sofferenza e sulla paura legittima di tanti per i propri sporchi fini, siano questi un bieco ritorno economico o una radicalizzazione ideologica finalizzata a un vantaggio elettorale o, peggio, ad alimentare il caos, non aspettano altro.
*Sono indubbiamente tempi "interessanti" quelli che stiamo vivendo. Però abbiamo una scelta: possiamo limitarci a essere spettatori, lasciando che le cose vadano a rotoli e lo zio finisca per perdere del tutto il senno, oppure possiamo contribuire, per quanto in nostro potere, a migliorare un poco la vita di tutti, la nostra e quella di chi ci sta accanto.
==''Il mondo sotto sopra''==
===Incipit===
Il Covid? Non esiste. I vaccini? Provocano l'autismo. Le scie degli aerei? Veleno per alterare il clima. Gli attacchi dell'11 settembre? Una messinscena degli americani. La Luna? Non ci siamo mai andati. La Terra? È piatta.<br>Ciò che fino a ieri era considerato da tutti vero e accertato all'improvviso viene messo in discussione, mentre in molti ambiti della vita i fatti perdono sempre più valore a favore di credenze irrazionali, pregiudizi e teorie della cospirazione.<br>Stiamo precipitando in un mondo dove ogni cosa è sottosopra e la verità è solo un punto di vista in mezzo a tanti?<br>Siamo entrati in una fase in cui le fandonie, oggi ribattezzate "fake news", sono all'ordine del giorno. False notizie diffuse per speculare sui bisogni e i timori più deboli, per attaccare i propri avversari politici, per alimentare i propri pregiudizi o per screditare chi è portatore di verità scomode rendono sempre più difficile riuscire a distinguere il vero dal falso.<br>Bugie, truffe e propaganda non sono certo una novità, ma oggi, grazie al web, le notizie false tendono a diffondersi in maniera globale come mai era successo prima, superando i tradizionali confini locali e raggiungendo strati sempre più ampi di popolazione.
===Citazioni===
*Sempre più persone si avvicinano a teorie che fino a poco tempo fa sembravano confinate a minoranze stravaganti: da quelli che credono che la terra sia piatta e chi pensa che il cancro sia il frutto di "pensieri sbagliati", da chi sostiene che l'uomo sarebbe il prodotto di esperimenti genetici di civiltà extraterrestri a quelli convinti di potersi nutrire di sola luce, da chi immagina che il pianeta sia governato da una razza di lucertole extraterrestri "mutaforma" a chi invece crede che tutti i mali sulla Terra siano opera del miliardario ebreo [[George Soros]] o del fondatore di Microsoft [[Bill Gates]], da chi è sicuro che gli extraterrestri arriveranno a salvarci a quelli convinti che il mondo in cui viviamo sia solo una finzione come nel film ''[[Matrix]]'', fino ad arrivare alla più pericolosa teoria del complotto moderna, quella di [[QAnon]], in cui si crede che una "cricca" di potenti e star di Hollywood, dedita al satanismo e alla tratta dei minori, governi il mondo in segreto e, sempre in segreto, sia combattuta da [[Donald Trump]]: una follia che farebbe sorridere, se non fosse che i suoi seguaci si sono già distinti per avere imbracciato le armi e avere cercato di "farsi giustizia" da soli. (p. 11)
*{{NDR|Sullo [[scandalo Watergate]]}} È una storia importante, non solo perché ci dimostra che cospirazioni ordite ai massimi livelli esistono per davvero, ma ci conferma che possono anche essere smascherate, perché nella vita reale le cose non vanno mai perfettamente come le si pianifica, a differenza di quello che credono i teorici della cospirazione. (p. 28)
*La differenza principale rispetto al passato, dunque, è che oggi, grazie al web e, in particolare, ai social media come [[Facebook]], [[Twitter]] o a forum come ''[[Reddit]]'', ''[[4chan]]'', o ''[[8chan]]'' (oggi diventato ''8kun'') le notizie false tendono a diffondersi in maniera globale come mai era successo prima, superando i tradizionali confini locali e raggiungendo strati sempre più ampi di popolazione. Questa diffusione è particolarmente rapida, il che rende più complesso poterla fermare attraverso una smentita, che arriva comunque in ritardo e non riesce quindi a contrastare con piena efficacia la notizia falsa. (p. 31)
*{{NDR|Sulla [[teoria della cospirazione del Pizzagate]]}} Una bufala sconclusionata, dunque, creata ad arte sul web e disseminata da commentatori irresponsabili, finiva per convincere una persona suggestionabile a imbracciare un fucile e a "investigare" da solo la faccenda che, solo per un caso fortuito, non si è conclusa con la morte di qualche malcapitato o dello stesso autoproclamatosi giustiziere. (p. 37)
*Il caso del "Pizzagate" è un episodio importante. Non solo perché ci mostra come una fandonia possa avere conseguenze pesanti sul mondo reale, ma anche perché ci conferma una volta di più che ciò che conta per molti non sono i fatti ma i sentimenti che certe notizie suscitano e i pregiudizi su cui riescono a fare leva. (p. 37)
*Il "Pizzagate", insomma, era un modo come un altro per fare insinuazioni maligne sui Democratici, associarli con atti di estrema depravazione per renderli particolarmente sgradevoli. Che ci sarà mai di male?<br>È un modo certamente efficace per raccogliere facile consenso (chi non è contrario alla prostituzione minorile?) ma indubbiamente scorretto, diffamatorio e apertamente cinico. Non molto diverso dalle pratiche operate da Stalin e da Hitler nel dipingere gli ebrei come manipolatori, sabotatori e cospiratori che puntavano a impadronirsi del mondo.<br>Non importa, ciò che conta è che queste storie ''sembrino'' verosimili, che riescano insomma a "risuonare" in quella parte del pubblico che è più propensa a crederci. (p. 39)
*Nel best seller ''[[Trump: L'arte di fare affari|The Art of the Deal]]'', scritto nel 1987 da [[Tony Schwartz]], ma firmato dal futuro presidente americano Donald Trump, una delle idee in esso contenute è che è l'impatto di una storia ciò che conta, non la sua veridicità. Dal suo avvocato e amico Roy Cohn, Trump aveva imparato che imporre un "brand", un marchio, importava di più che rincorrere l'obiettività di un resoconto. In questo gioco, i fatti diventano un lusso se non qualcosa di assolutamente irrilevante. È quella che nel libro Trump (o meglio Schwartz che lo ha scritto, ma Trump deve per lo meno averlo letto e approvato) chiama "iperbole verosimile". (p. 40)
*Il semplice fatto che le accuse del "rituale notturno satanico" siano del tutto fantasiose non significa che le conseguenze delle azioni di chi le crede vere non siano reali. Cristiani ed ebrei furono perseguitati e uccisi per davvero, così come lo furono tutti quelli che erano considerati eretici, i Cavalieri templari e tutti coloro, donne e uomini, che si credevano dediti alla stregoneria. Tutti morti assassinati a causa di una frottola che non sembra volersi estinguersi mai.<br>La formula del rituale notturno è infatti perfetta per disumanizzare chi ci spaventa o chi consideriamo un nemico e per giustificare l'uso della violenza impiegata per "difenderci". (p. 50)
*Non c'è alcuna evidenza scientifica che la tecnica della "regressione ipnotica" abbia qualche autentica efficacia o che permetta realmente di recuperare ricordi perduti. Anzi, il sospetto che si fa sempre più forte è che siano proprio gli stessi terapeuti, con le loro domande mirate, a indirizzare le parole dei pazienti, convincendoli di avere subito abusi che, nella realtà, non si sarebbero mai verificati. (p. 53)
*La [[memoria]] è un meccanismo molto delicato e suscettibile di parecchie distorsioni involontarie, che oltre ai falsi ricordi comprendono effetti dovuti alla suggestione, all'ansia da prestazione, alla pressione sociale e alla confabulazione, ovvero la fusione tra ricordi diversi o l'unione di veri ricordi e fantasie. Ecco perché chiunque dica "Me lo ricordo benissimo!" forse sta sopravvalutando le capacità del suo e del nostro cervello. (p. 62)
*Ma perché possiamo prendere per vere le cose che ci vengono dette, sia che ciò avvenga di persona, su internet o attraverso media più tradizionali, senza farci troppe domande? Perché, per dirla in parole povere, il nostro cervello è "pigro". O, se vogliamo metterla diversamente, il cervello è una macchina complessa che deve gestire una quantità impressionante di informazioni: di conseguenza, appena può utilizzare schemi che ha già elaborato e che conosce bene lo fa immediatamente.<br>Soppesare le plausibilità e la fonte di una nuova informazione, infatti, richiede uno sforzo cognitivo maggiore rispetto al fatto di accettare semplicemente che il messaggio che riceviamo sia vero. (p. 74)
*I fatti alternativi non esistono, o una cosa è vera o non lo è. E in questo caso non c'era alcuna possibile discussione sul fatto che la folla per Obama era tre volte quella raccolta per Trump. Punto e basta. (p. 78)
*Già a partire dalla sua campagna elettorale, si doveva capire che l'unica strategia che {{NDR|Donald Trump}} avrebbe seguito come punto di riferimento costante era quella già anticipata nel libro ''[[Trump: L'arte di fare affari|The Art of the Deal]]'', vale a dire l'idea che ciò che conta non sono i fatti ma la storia che si presenta. (p. 78)
*La [[dissonanza cognitiva]] è quella che l'individuo sperimenta di fronte alla consapevolezza di detenere un'idea che contrasta con i fatti e che spinge verso il cambiamento dell'elemento più debole. Ciò è vero particolarmente nei casi in cui è a rischio la propria autostima: quanti sono pronti ad ammettere che credendo a una profezia, o alle troppo lusinghiere promesse elettorali, si sono dimostrati degli ingenui o, peggio, degli stupidi? Pochi, se non nessuno.<br>Riducendo la dissonanza, le persone difendono le proprie scelte e conservano un'immagine positiva di se stesse. Nel caso degli attacchi rivolti a cristiani, ebrei, Templari, streghe o rivali nemici, tutti accusati di celebrare i satanici "rituali notturni", non potendo accettare l'idea di vedere se stessi come spietati assassini, né potendo negare gli effetti della violenza esercitata, gli aggressori risolvono il disagio interiore scaricando la colpa sulle vittime: "Erano così abominevoli che non meritavano altro". (p. 85)
*Più una persona è decisa a non modificare il proprio comportamento e più farà resistenza di fronte alle informazioni che minacciano tali scelte. Nel caso dei fumatori, per esempio, si è visto che quelli che più difficilmente ammettono i pericoli del fumo sono coloro che hanno tentato di smettere in passato ma non ci sono riusciti. Il fallimento li ha resi ancora più decisi a continuare. (pp. 85-86)
*Una [[profezia]] sbagliata raramente mette in crisi un sistema di credenze. Mentre noi ci focalizziamo sull'accuratezza di un'affermazione isolata come fosse un test per valutare la credibilità di un gruppo, chi fa parte di quel gruppo e ne accetta la teologia potrebbe non essere turbato affatto da ciò che a lei o lui sembra solo un trascurabile inciampo. Qualcuno abbandonerà il gruppo, solitamente i membri più recenti o quelli meno convinti, ma la maggioranza vivrà una dissonanza cognitiva molto limitata e, dunque, farà solo minimi cambiamenti alle proprie credenze. Continuerà come se niente fosse e, anzi, il superamento di quello che a noi appare come un fallimento lo farà sentire spiritualmente più ricco. (p. 87)
*{{NDR|Sulle [[profezie sul 21 dicembre 2012]]}} Chi l'aveva sostenuta, scrivendo libri e dedicandovi programmi televisivi, giustificò in seguito la mancata fine del mondo con l'idea che, in realtà, era veramente finito un mondo "vecchio" e ne era iniziato uno nuovo dal punto di vista "spirituale", anche se noi non possiamo vederne gli effetti e probabilmente non riusciremo a vederlo ancora per decenni...<br>Tutte queste persone, insomma, sono disposte a dire qualunque cosa possibile tranne ammettere di aver creduto a una bufala. Per quanto possa dispiacerci ammetterlo, infatti, l'uomo non è affatto un essere razionale. (p. 88)
*Anticamente, i nostri antenati che vivevano nella savana ed erano alle prese con leoni, pantere e altre gravi minacce alla propria sopravvivenza, non potevano permettersi di riflettere troppo. Era necessario decidere in fretta se la sagoma scura che si vedeva tra le foglie poteva essere un predatore o solo un gioco di luci e ombre: non farlo poteva significare l'estinzione. Dunque, meglio scappare ''sempre'' nella convinzione che si tratti di un leone, anche se 99 volte su 100 non c'è nulla, anziché fermarsi a verificare l'unica volta in cui il leone c'è per davvero. (pp. 91-92)
*Il cervello emotivo è difatti più veloce e automatico e si avvale di circuiti neuronali più collaudati dal basso verso l'alto, mentre le connessioni delle informazioni che viaggiano in direzione opposta, dalla corteccia verso il sistema limbico, sono in qualche modo più deboli.<br>E questo succede perché mentre l'ambiente intorno a noi si è sviluppato in maniera rapidissima, passando nel giro di diecimila anni dalle caverne ai viaggi nello spazio, il cervello dell'uomo ne ha richiesti oltre 200.000 di anni per passare da quello del primo ''Homo sapiens'' all'attuale. Semplificando, è ovvio che l'ingegnere spaziale, l'operatore di borsa o il neurochirurgo siano infinitamente più intelligenti del Neanderthal, ma in fondo in fondo la parte istintuale tra i due non è poi tanto diversa. (p. 94)
*Una volta si diceva "L'ho visto sul giornale!" e poi "L'ha detto la televisione!", per rimarcare che un'affermazione doveva necessariamente essere vera, perché si credeva che nessuno avrebbe scritto o detto il falso sui giornali o in televisione. Col passare del tempo, e con la perdita di credibilità dei mezzi di comunicazione tradizionale, questo modo di dire si è trasformato in "L'ho visto sul web!". In questo caso, l'idea è che sostituendo la fruizione passiva di una notizia, come avviene con la tv e i giornali, dove sono i direttori delle testate e gli editori a scegliere e a decidere che cosa comunicare e in che modo farlo, con la ricerca di informazioni attiva e in prima persona, condotta dal singolo utente, si possa essere al riparo da eventuali distorsioni.<br>Fateci caso, dieci volte su dieci se qualcuno afferma: «Io sono un pensatore indipendente» o «Non mi fido dei media, faccio da solo le mie ricerche» è molto probabile che creda a bufale e a teorie del complotto. (p. 102)
*Nel tentativo di accontentare i propri utenti, e convincerli a rimanere il più a lungo possibile nelle proprie "stanze", i social media mettono in atto meccanismi invisibili di selezione dei contenuti, che mostrano solo ciò che corrisponde ai gusti sei singoli utenti e nasconde tutto il resto.<br>In altre parole, se il web è una finestra sul mondo, è come se sui social quella finestra non si aprisse sull'esterno, bensì sulla nostra cameretta, mostrandoci solo ciò che ci è familiare. Qual è la conseguenza? Che, a furia di vedere solo cose che ci piacciono e che condividiamo, finiamo per convincerci che il mondo sia fatto a nostra immagine e somiglianza. E, ovviamente, chiunque dica cose che non si inquadrano con questa visione per noi familiare e rassicurante non può che sembrarci una voce fuori dal coro, forse qualcuno poco informato o, peggio, un provocatore, magari pagato dai "poteri forti" per nasconderci la verità. (pp. 106-107)
*Se gli esperti non contano più nulla, poi, ognuno può improvvisarsi esperto "alternativo" e trattare con sufficienza chi invece sa di che cosa parla. È una distorsione cognitiva nota come [[Effetto Dunning-Kruger]], dal nome dei suoi scopritori, e che si può tradurre con il detto: "chi meno sa più crede di sapere". Chi non è esperto, infatti, può essere portato in certe circostanze a sopravvalutare le proprie competenze, a non riconoscere i propri limiti ed errori e a finire per trattare con supponenza chi è veramente esperto. (p. 122)
*I motivi alla base della diffusione di bufale sono dunque i più diversi: c'è chi le crea per spingere particolari ideologie, chi vuole contrastare idee contrarie alle sue, chi lo fa per alimentare la propaganda politica o per oscurare notizie scomode. C'è anche chi si inventa bufale per ignoranza, ripetendo o ingigantendo cose che ha sentito dire, così come c'è chi cerca di arricchirsi sfruttando la naturale curiosità umana per le notizie più estreme, emotivamente coinvolgenti e clamorose o, semplicemente, accarezzando pulsioni e desideri di un pubblico fin troppo facilmente manipolabile.<br>Poi, però, ci sono quelli che, non fidandosi delle fonti "ufficiali", spesso a ragione, decidono di diventare "pensatori indipendenti" ma, anziché sviluppare capacità critiche e di verifica dei fatti, inziano a leggere le notizie a modo loro, le reinterpretano come fa loro più comodo, scovano codici e simbologie nelle frasi più banali, osservano le fotografie o i video cercando dettagli nascosti ma visibili solo a loro... Si comportano insomma come il tassista Jerry Fletcher, complottista convinto interpretato da Mel Gibson nel film del 1997 ''[[Ipotesi di complotto]]''. (p. 135)
*Frustrazione, senso di inadeguatezza o il bisogno di dimostrare che "io non la bevo!" contribuiscono a creare sedicenti detective dilettanti che, convinti di dimostrare al mondo il proprio acume, riescono solo ad alimentare paure per pericoli inesistenti. (p. 136)
*Le vere cospirazioni e le malefatte di potenti e criminali sono state sventate sempre e solo da ottimi cronisti o investigatori integerrimi, gente che sa fare il proprio mestiere e che, non di rado, per farlo fino in fondo finisce per rimetterci la pelle.<br>Nessuno di questi complottisti da poltrona ha mai veramente scoperto qualcosa di segreto o di nascosto, nessuno di loro ha mai sventato un'autentica cospirazione politica, industriale o di altro tipo, ma nel tentativo di farsi passare per paladini della verità e vittime del sistema alcuni di essi sono riusciti a creare parecchi danni e persino trasformarsi in stalker. (p. 136)
*{{NDR|Sulla [[teoria del complotto sulle scie chimiche]]}} È stato calcolato che per organizzare un simile complotto bisognerebbe coinvolgere tutti i piloti di aerei, gli assistenti di volo, i controllori di volo, e poi naturalmente i progettisti degli aerei, gli ingegneri, i tecnici, i meccanici, gli studiosi del clima, i biologi, i chimici, i medici... Insomma, si tratta di milioni di persone di cui bisognerebbe comprare il silenzio: parliamo di miliardi di dollari o di euro. Davvero può esistere un complotto per il quale valga la pena spendere tanto? (p. 139)
*Personaggi come [[Alex Jones]] non sono realmente convinti delle teorie che presentano nei loro programmi, ma se ne servono puramente per finalità commerciali. È emerso, infatti, che gli argomenti di cui parla Jones vengono scelti sulla base degli acquisti che gli spettatori fanno dallo store del sito di ''Info Wars''. Se un argomento si rivela adatto a promuovere certi prodotti, allora verrà ripetuto più spesso. (p. 145)
*{{NDR|Sulla [[teoria del complotto del piano Kalergi]]}} Le prove del piano? Honsik riesce a citare solo alcune frequentazioni di Kalergi, che comunque apparteneva a un'élite europea cosmopolita, e addirittura i vincitori di un premio a lui intitolato, consegnato per l'appunto a chi si spende di più per l'Europa. Quindi, assolutamente nulla. E non è un caso che questo tipo di argomentazioni sia rimasto a lungo relegato nel sottobosco dei gruppi di estrema destra. (p. 148)
*{{NDR|Sulla [[teoria del complotto sul genocidio bianco]]}} Il fatto che non ci sia nessun piano di sostituzione etnica, che anche volendo sarebbe irrealizzabile dal punto di vista genetico, oltre che insensato, non conta nulla. Come sempre, di fronte alla complessità dei fenomeni che la società si trova ad affrontare, chi ha ricorso a racconti semplici e rassicuranti, capaci di dare una parvenza di speigazione al mondo, trova sempre chi lo ascolta. Soprattutto se tali "rivelazioni" sono presentate come conoscenze segrete, che ci vengono tenute nascoste e che può capire solo chi ha la capacità di aprire gli occhi di fronte alla verità. (p. 149)
*Certamente c'è una sfiducia generalizzata nella comunità medica, vista con sospetto per via degli interessi che pervadono la ricerca farmacologica. Indubbiamente gli interessi economici sono fortissimi, ma esattamente come ci sono in tanti altri settori, compresi quelli di chi produce rimedi omeopatici o prodotti "bio". Quello che sfugge è che dietro ogni nuovo farmaco o terapia ci sono controlli strettissimi e lunghe e complesse sperimentazioni volte ad accertarne l'efficacia, mentre per l'omeopatia, così come per le presunte "cure miracolose" dei Di Bella e Stamina, non esistono controlli. (pp. 155-156)
*[[Ryke Geerd Hamer|Hamer]], un medico tedesco radiato dall'albo, affermava che tutte le malattie, comprese gravi patologie quali i tumori, sono la manifestazione di un conflitto interiore, e che il paziente può guarire da solo una volta che lo avrà risolto.<br>Alcuni esempi di questi "conflitti interiori"? Presto detto: la paura di morire causa il cancro al polmone, la paura di avere una malattia causa la malattia stessa, il senso di soffocamento un tumore alla gola, la voglia di portare qualcuno al petto causa il tumore mammario, un maestro cattivo provoca la leucemia... e si potrebbe proseguire a lungo con queste assurdità, (pp. 160-161)
*Chiaramente Hamer non ha mai dimostrato in nessun modo che le sue idee e relative cure funzionino. Come sempre ci si affida al passaparola di persone che si illudono di guarire, riempiono le bacheche sui social network di messaggi incoraggianti e positivi, che sembrano confermare l'efficacia del trattamento. Queste persone poi muoiono e nessuno torna sui social per dire che le cure di Hamer e dei suoi seguaci non hanno funzionato. (p. 161)
*Hamer [...] non ha mai riconosciuto che le sue idee erano fallimentari, nonostante tutti i suoi pazienti morissero. Anzi, non solo sosteneva di essere vittima di un complotto da parte della medicina convenzionale, ma in un impeto antisemita arrivava a dire anche che la chemioterapia è un'arma per sterminare tutti i non-ebrei e che gli ebrei in realtà seguirebbero tutti la "medicina germanica" e per questo nessuno di loro avrebbe mai avuto il cancro. Una follia irresponsabile. (p. 162)
*Come fa ad avere così tanta presa questa terapia che porta i suoi pazienti unicamente a morire tra atroci sofferenze, visto che il metodo Hamer proibisce anche l'uso della morfina per attenuare i dolori?<br>Per lo stesso motivo per cui hanno successo tutte le presunte "cure miracolose": la comparsa di qualcuno che sostiene di avere trovato un rimedio prodigioso, semplice e innocuo, per malattie devastanti che possono richiedere cure pesanti e faticose, è sempre accolta come una boccata d'aria fresca da quanti si trovano a vivere una situazione di difficoltà estrema. E, come sempre, sono le persone psicologicamente più fragili e in preda alla disperazione a cadere vittime di questi imbonitori. (p. 163)
*E dunque, può valere la pena ricordare che i ciarlatani presentano in buona parte, se non completamente, le caratteristiche qui sotto elencate:<br>– possono vantare titoli altisonanti, rilasciati da fantomatiche istituzioni, oppure attribuirsi ruoli che sono loro estranei (Vannoni che si fa chiamare "dottore", anche se è solo dottore in Scienze della comunicazione) e, se sono medici, finiscono immancabilmente radiati per le loro condotte illecite;<br>– disprezzano il mondo scientifico che, a loro dire, mostrerebbe una pregiudiziale chiusura nei loro confronti per paura di perdere prestigio e potere;<br>– denunciano continue congiure ai loro danni da parte dei "poteri forti" e, comunque, della "kasta";<br>– citano spesso esempi in cui illustri scienziati sono stati incompresi dalla comunità scientifica dell'epoca;<br>– non diffondono le loro "scoperte" tramite i normali canali usati dalla scienza (riviste accreditate, congressi scientifici...), ma preferiscono rivolgersi al web e ai tradizionali mezzi di comunicazione di massa (tv, giornali popolari...);<br>– il loro linguaggio è infarcito di termini scientifici, al fine di apparire altisonanti e credibili, come l'[[Azzecca-garbugli|Azzeccagarbugli]] dei ''[[I promessi sposi|Promessi Sposi]]'', ma è privo del rigore che caratterizza la vera scienza;<br>– spesso affermano che solo chi è particolarmente sensibile, o ha una certa esperienza, può verificare le loro affermazioni: in altre parole, solo pochi eletti avrebbero questa fortuna per un non meglio precisato "diritto di nascita";<br>– rifiutano di sottoporre le proprie affermazioni a rigorosi controlli scientifici, preferendo portare in loro favore le testimonianze dei loro seguaci. (p. 176)
*Gli [[Pseudoscienza|pseudoscienziati]], che spesso e volentieri si paragonano a Galileo, dovrebbero ricordarselo e vergognarsi: la sua forza stava nel fatto di potere dimostrare a tutti ciò che affermava, mentre chi fa pseudoscienza non può e non vuole dimostrare nulla a nessuno ma chiede che gli si creda sulla parola e quando viene smentito dai fatti grida al complotto. (p. 180)
*{{NDR|Su [[David Icke]]}} La sua teoria, esposta attraverso libri best seller e tournée affollatissime in tutto il mondo, ipotizza che queste forze, incarnate dai potenti bramosi di potere sopra citati, altro non sarebbero che "alieni mutaforma", che lui chiama "rettiliani", provenienti dalla costellazione del Drago, distante "solo" 309 anni luce dal sistema solare. Che vuol dire? Che viaggiando alla velocità della luce (tutt'ora è impossibile immaginare di potervisi anche solo avvicinare con la tecnologia moderna) ci vorrebbero solo 309 anni per compiere il viaggio! Bazzecole, per Icke. (p. 201)
*Ricordate poi quella serie televisiva degli anni '80, ''[[Visitors (serie televisiva)|Visitors]]'', in cui si raccontava di visitatori extraterrestri che si presentavano come socievoli e benevoli amici, salvo poi rivelarsi, sotto la maschera umana, tremendi rettili carnivori? Per Icke è un documentario. (p. 201)
*{{NDR|Su [[QAnon]]}} Come finirà la partita? Con il "grande risveglio", cioè il momento in cui Trump colpirà la rete dei pedofili che saranno poi imprigionati a Guantanamo. Sono già pronti 25.000 rinvii a giudizio destinati ai dirigenti del Partito democratico e a tutti gli esponenti della ''cabal''!<br>E Q? È un dirigente di altissimo livello e il suo ruolo è quello di preparare al gran giorno la parte più sana e più accorta dell'opinione pubblica, cioè i frequentatori dei forum di estrema destra e i partecipanti ai comizi di Trump, nel corso dei quali si notano sempre più grandi cartelli con la lettera "Q" e magliette su cui si legge "Noi siamo Q". Ma perché mai Trump avrebbe autorizzato un suo collaboratore a spifferare tutta la faccenda, rivelando così apertamente i suoi piani anche ai suoi nemici? Non sembra una mossa tanto geniale... (pp. 216-217)
*{{NDR|Su [[QAnon]]}} Il rifiuto di prendere le distanze da una pericolosa "minaccia terroristica", come l'ha definita l'FBI, da parte del presidente americano, non è poi molto diversa dal rifiuto, poco tempo prima di distanziarsi dai gruppi del suprematismo bianco. Il fatto è che con la rielezione a rischio, Trump non intende inimicarsi nessun gruppo che potrebbe votarlo. Anche se si tratta di criminali razzisti, neonazisti e terroristi. (p. 222)
*L'[[adrenocromo]] è un composto chimico organico derivato dall'ossidazione dell'adrenalina. Un suo derivato, il carbazocromo, è impiegato come farmaco per curare soggetti epilettici o come emostatico nelle emorragie capillari e per curare le emorroidi. Stop.<br>Come viene descritto dai seguaci di QAnon? Come la "droga delle élite liberali di Hollywood", che si può ricavare solo dal sangue di bambini torturati durante rituali satanici. Ecco a che cosa servono quei milioni di bambini tenuti segregati nei sotterranei americani e tristemente conosciuti anche come bambini-talpa! Quante inchieste, quante denunce di casi simili e quante condanne ci sono state finora per questi immondi crimini? Zero.<br>La verità è che questa idea nasce da un romanzo del 1971 d Hunter S. Thompson, intitolato ''Paura e disgusto a Las Vegas'', poi diventato anche un film di Terry Gilliam con Johnny Depp, dove l'autore – per sua stessa ammissione – si è inventato di sana pianta l'idea dell'adrenocromo come droga per sballare ricavata da esseri umani torturati. È un'invenzione letteraria, forse ispirata dall'accenno a una sostanza psicotropa chiamata "drencrom" che si trova nel celebre romanzo ''Arancia meccanica'' di Anthony Burgess. (p. 224)
*Intanto cresce l'attesa per il "Great Awakening", il grande risveglio in cui Trump prenderà il potere su tutto il pianeta, oscurando tutti i media e instaurando la legge marziale globale. Non solo: oltre a fare piazza pulita dei cattivi che rovinano il mondo, Trumpo porterà la pace e la prosperità e regalerà energia gratuita a tutti, grazie a una tecnologia eccezionale (forse regalataci dagli extraterrestri?). Quando succederà? Molto presto, è imminente, questione di giorni, se non di ore... (p. 225)
*Sarebbe ragionevole rendersi conto che non solo Trump non ha fatto nulla per chi lo ha votato, ma ha aiutato soprattutto i milionari come lui. Farlo, però, significherebbe riconoscere di essere stati degli ingenui, illusi dai tanti specchietti per le allodole agitati durante la campagna presidenziale (e poi ancora durante tutta la presidenza): le "invasioni" di immigrati, il muro al confine con il Messico, il bisogno di sicurezza...<br>Accettare dunque l'idea di essersi fatti prendere in giro o cercare conforto in una storia alternativa? Per molti, QAnon rappresenta proprio questo: sembra che Trump non faccia niente per noi, ma in realtà sta combattendo (in gran segreto) una battaglia epocale contro la setta segreta di pedofili satanisti che ha in mano il pianeta. (p. 227)
*"Fare ricerca", secondo i seguaci di QAnon, e la stessa cosa vale anche per chi in generale ama definirsi "pensatore indipendente", si riduce a fare qualche ''search'' su Google o a guardare qualche video su YouTube, convincendosi di riuscire in questo modo a raggiungere una visione autentica del mondo perché, in apparenza, non filtrata dai canali di informazione tradizionali. Quando questo succede, però, sprofondare nella tana del Bianconiglio è un attimo. (p. 230)
*La storia della [[guerra in Iraq]] non fa che dimostrarci una volta di più che immaginare che un governo possa macchiarsi di una cospirazione, sulla base di domcumenti falsificati e per finalità ben diverse da quelle dichiarate, è assolutamente legittimo. (p. 237)
*{{NDR|Sulla [[teoria del complotto lunare]]}} Nel presunto complotto per falsificare lo sbarco sulla Luna, per esempio, bisogna presumere che siano coinvolte centinaia di migliaia di persone che hanno lavorato per la NASA, ma a queste vanno aggiunti anche gli astronomi sovietici e quelli di tutto il mondo che hanno seguito l'evento sui loro strumenti: un'ipotesi assolutamente implausibile. Al contrario, l'idea che pochi individui vicini al presidente Nixon abbiano cospirato per entrare negli uffici dei Democratici al Watergate era plausibile e appare degna di indagine, al punto da rivelarsi poi vera. (pp. 237-238)
*{{NDR|Sulla [[teoria del complotto sulle scie chimiche]]}} Ne inizia a parlare nel 1996 e nonostante tutto il clamore e l'allarmismo scatenato in oltre vent'anni non è successo assolutamente nulla: gli aerei continuano a circolare, con le abituali scie di condensa sempre al seguito, e anche se c'è stata qualche interrogazione parlamentare, incoraggiata da superficialità e ignoranza scientifica, non c'è mai stata una sola inchiesta militare o di polizia. Lo zero assoluto. Ma, poiché rappresenta una fonte di sostentamento importante per chi propaga la bufala, di "scie chimiche" si continuerà probabilmente a parlarne ancora a lungo. (p. 239)
*Alla base di molte credenze irrazionali e delle teorie del complotto sembrerebbe esserci la necessità di ottenere risposte e spiegazioni chiare e semplici per fatti e fenomeni che spesso sono tutt'altro che semplici o tutt'altro che risolvibili. Si preferisce dare retta a chi vende bugie, anziché accettare una realtà che non ci soddisfa. Si dà ragione a chi alimenta paure contro chi è diverso da noi, anziché riconoscere i nostri limiti. Ancora una volta si cerca un conforto nella bugia anziché ascoltare verità che ci fanno soffrire. (p. 246)
*Le persone credono alle singole teorie cospirative perché sono alla ricerca di un gruppo da incolpare per la condizione in cui vivono. Laddove invece sono più elevati i livelli di ostilità e di sfiducia, questi non si traducono nella ricerca di uno specifico gruppo bersaglio, ma piuttosto nella convinzione che il mondo in genere sia dominato da forze negative e ostili all'individuo. (p. 254)
*Le teorie della cospirazione sono plausibili, certo, ma schematiche e coerenti. Funzionano in maniera razionale e lineare, rispecchiando così il modo di procedere della mente umana più che la realtà, spesso casuale e incoerente. Nelle teorie del complotto, insomma, il caso non gioca alcun ruolo: tutto è programmato e riconducibile a una precisa volontà nascosta che controlla ogni singolo evento. Ma la realtà non funziona così. (p. 258)
*Un primo effetto negativo {{NDR|delle teorie del complotto}} è quello di indurre un senso di impotenza politica. Che cosa può fare la gente normale, insomma, se il mondo è gestito da società segrete, come gli Illuminati, da famiglie facoltose, come i Rockerfeller o i Rothschild, o da agenzie di intelligence, come la CIA o il KGB, che operano in segreto per stabilire un nuovo ordine mondiale? Tanto vale arrendersi. [...] Un secondo effetto, oltre a creare angoscia per qualcosa che non esiste o non costituisce un reale pericolo, è quello di produrre autentici danni sociali. Credere che i vaccini siano responsabili dell'autismo, per esempio, teoria come si è visto alimentata e ingigantita dalla truffa di un medico radiato dall'albo, pagato per dichiarare il falso, può avere effetti devastanti. Chi rifiuta di vaccinare i propri figli, a volte per legittimi timori parentali, altre, vedendo le vaccinazioni come una macchinazione dei governi e di Big Pharma, infatti, non solo li espone al rischio di malattie che si ritenevano debellate, come il vaiolo, la rabbia o il tetano, ma contribuisce alla diffusione dei virus anche nel resto della popolazione. Un ultimo, ma non per questo meno deleterio effetto delle teorie della cospirazione è quello di deviare l'attenzione verso pericoloi immaginare o infondati distogliendola dalle minacce autentiche. Ecco allora scendere in piazza gruppi di persone che manifestano contro le "scie chimmiche", invece di dirigere la propria protesta verso autentiche fonti di inquinamento, come gli scarichi delle automobili, lo smaltimento abusivo di riuti tossici, naturalmente, i combustibili fossili che sono alla base del problema del riscaldamento globale. (pp. 269-271)
*In effetti, il complottismo nasce da autentici problemi che riguardano l'ambiente, la sicurezza, la salute... ma anziché mettere a fuoco le cause di tali problemi per tentare di affontarli e risolverli, si concentra su dettagli insignificanti, li ingigantisce e distorce, identificando capri espiatori e finendo per disperdere tutte quelle energie che, diversamente impiegate, potrebbero portare a un reale cambiamento. (p. 271)
*Chi nega lo sbarco sulla Luna, l'evoluzione, il riscaldamento globale, la pericolosità del Covid-19 o l'Olocausto, talvolta vive in un mondo chiuso, dove la conclusione arriva prima dei fatti, e si illude a livelli diversi di essere un pensatore indipendente, un paladino della verità, senza mai accorgersi di avere abbracciato una fede che può resistere solo se non si incontrano mai i fatti o, se si incontrano, chiudendo gli occhi di fronte a essi. (p. 272)
*Idee un tempo coltivate da un certo ambiente di sinistra, nel tentativo di dare un senso al mondo, sono state abbracciate ed estremizzate, in maniera del tutto inconsapevole, dalla odierna mentalità di destra. Trump, che a proposito diella lettura in generale dichiara: «Non ho tempo!», forse non ha mai sentito parlare del postmodernismo e del relativismo che ne deriva, ma di certo ne abbraccia l'argomento secondo cui tutte le verità sono parziali. (p. 274)
*Il capovolgimento del significato, un altro trucco totalitario della "neolingua" inventata da Orwell per il monso distopico di ''1984'' (sulla facciata del ministero della Verità sono impressi te slogan: «La guerra è pace», «La libertà è schiavitù», «L'ignoranza è forza»), è adottato apertamente da Trump. Un esempio è il suo utilizzo dell'espressione "fake news" per indicare non le notizie che si dimostrano false a una verifica dei fatti, ma tutto ciò che gli sembra fastidioso, imbarazzante o che lo mette in cattiva luce. (pp. 274-275)
*Questa idea dell'equilibrio tra posizioni diverse, nata nell'interesse dei cittadini, e positiva per esempio nella gestione di un dibattito politico, si è rivelata deleteria quando il tema in discussione era di tipo scientifico. Non ci può essere equivalenza quando un punto di vista rappresenta l'intera comunità scientifica e l'altro una minoranza screditata. (p. 278)
*Attraverso la disinformazone, le industrie del tabacco sono riuscite a ritardare di oltre una generazione l'entrata in vigore di norme più restrittive sul fumo, provocando così decine di milioni di morti.<br>Eppure, questa stessa identica strategia, è stata utilizzata ripetutamente dalle industrie petrolifere, dai ''think tank'' di destra e da qualunque altra azienda o soggetto impegnato a screditare la scienza quando questa iniziava a scoprire l'esistenza di rischi ambientali di qualche tipo: è successo con il DDT, le piogge acide, l'amianto e oggi succede con il riscaldamento globale. (p. 278)
*Il messaggio di [[Greta Thunberg|Greta]] è straordinariamente efficace perché la sua voce è identica a quella del bambino che nella favola di Hans Christian Andersen rivela quello che tutti hanno sotto gli occhi, a non hanno il coraggio di ammettere: «Il re è nudo!» [...] Molto efficace. Troppo. E così, ecco che la "macchina della negazione" non ha tardato a entrare in azione con il solito obiettivo: quello di cercare di delegittimare Greta, anziché rispondere nel merito dei problemi su cui lei, con il suo attivismo, cerca di puntare l'attenzione.<br>E allora, ecco che subito compare che attacca Greta accusandola di essere una massona, una "rettiliana" e, forse l'attacco più maligno, una malata incapace di intendere e di volere. Greta presenta infatti in forma lieve alcune caratteristiche dei Disturbi dello Spettro Autistico, ma ciò non le impedisce di provare emozioni, di ragionare e di esprimersi in maniera piuttosto articolata, a differenza dei suoi denigratori. (p. 285)
*Chi nega l'Olocausto, che comprende oltre a quello degli ebrei anche lo sterminio di rom, gay, comunisti, testimoni di Geova, dissidenti e disabili fisici e psichici, sostiene che si tratta di una colossale cospirazione per diffamare i nazisti e trasformare in vittime gli ebrei. Davvero i nazisti hanno una reputazione da proteggere? (p. 289)
*{{NDR|Sulla [[teoria del complotto lunare]]}} Ogni obiezione che sembrerebbe a prima vista spiegabile solo con il complotto, in realtà trova sempre una risposta chiara e definitiva se si parla con autentici esperti e si prendono in esame i fatti e non le fantasie. Tuttavia, c'è un'argomentazione che dovrebbe togliere ogni possibile dubbio: in quegli anni di Guerra Fredda, c'era una vera e propria gara per la supremazia spaziale tra Stati Uniti e Unione Sovietica e tutti ipiù potenti strumenti radar, ottici e radio, non solo quelli russi, ma anche quelli di tutti gli altri paesi nemici degli Stati Uniti, osservavano di continuo le missioni Apollo. Se ci fosse stato anche solo il sospetto di una mistificazione si può stare certi che chi considerava l'America un nemico l'avrebbe dichiarao con particolare enfasi a tutto il mondo. Invece, non solo non accadde ma anche i sovietici, sportivamente, riconobbero che sulla Luna c'erano arrivati per primi gli americani. (p. 295)
*{{NDR|Sulla [[teoria degli antichi astronauti]]}} L'idea comune alle teorie degli antichi astronauti è quella di alieni visti come "dèi", con poteri straordinari, che in tutto l'universo avrebbero scelto proprio noi terrestri: il che, ovviamente, ci fa sentire creature particolarmente speciali. Se mettiamo a confronto questa idea con quella decisamente meno incoraggiante fornita dalle attuali conoscenze scientifiche, ovvero che la Terra e i suoi abitanti rappresentano un insignificante granellino perso nella vastità dell'universo, (insignificante per il cosmo, naturalmente, ma preziosissimo per tutti noi), è facile capire perché la prima abbia per un certo tipo di persone, disposte a rifiutare tutta la scienza fino a oggi raccolta in favore di credenze che sanno essere marginali, un richiamo di gran lunga più potente. (p. 309)
*La credenza negli antichi astronauti può essere considerata l'equivalente di una moderna mitologia, che riprende gli stessi temi di quelle antiche ma li riveste con un abito più adatto a una civiltà tecnologica e spaziale come la nostra. La stessa rilettura letterale della Bibbia o di altri testi sacri va incontro a coloro che sono fortemente legati alle narrazioni religiose con cui sono cresciuti, ma faticano a prendere sul serio gli aspetti soprannaturali. Così, i miracoli e i prodigi biblici diventano gli effetti di tecnologie incomprensibili per i nostri antenati e tutto torna. (p. 310)
*{{NDR|Sul [[respirianesimo]]}} Le persone che affermano di seguire questa pratica pericolosissima sostongeno di essere circa 3000 in Europa. È estremamente dubbio che lo facciano davvero fino in fondo, mentre sono sicurissimi i casi di coloro che hanno provato a seguire questa pratica e sono morte. (p. 313)
*{{NDR|Sul [[respirianesimo]]}} Gli stessi portavoce del movimento, come [[Jasmuheen]], in realtà mentono: si nutrono di nascosto, oppure bevono spremute, mangiano cioccolato, cibo vegetariano, frutta e si convincono che non ci sia nulla di male. Si giustificano dicendo che qualche "scappatella" è consentita più per sfizio che per necessità.<br>In realtà, se smettessero di fare scappatelle, morirebbero nel giro di pochi giorni. (p. 314)
*C'è da chiedersi se davvero, rispetto a oggi, le cose andassero molto meglio nel passato. Se penso a quando ero un bambino e un ragazzino, al di là dell'innegabile nostalgia per un'età più lieta e spensierata, ricordo benissimo la tensione costante che si percepiva nella società. Ogni giorno al telegiornale si parlava di Brigate Rosse, di attentati terroristici, di bombe, di stragi, di rapimenti e, naturalmente, del rischio di una guerra nucleare sempre incombente. Allora forse davvero gli anni migliori erano quelli in cui i miei genitori erano ragazzi, cioè gli [[Anni 1950|anni cinquanta]]? In effetti, il boom economico stava per arrivare, ma nelle loro case ancora non c'era l'elettricità o l'acqua corrente e la "latrina" era sempre fuori casa, in estate e in inverno. I vestiti venivano rattoppati di continuo e si faceva il bagno completo una volta a settimana. Non sembra poi un'epoca tanto esaltante. Allora forse erano i nonni, i loro genitori, quelli che stavano meglio? Quali, quelli che sono cresciuti tra due guerre mondiali, dove morivano 170 bambini ogni mille nati (oggi ne muoiono 4 su 1000) e dove loro hanno avuto la fortuna di sopravvivere ai rastrellamenti dei nazisti e ai bombardamenti aerei?<br>Come si vede, i bei tempi andati sono solo un mito. (pp. 316-317)
*Le persone che sono più attirate da questo tipo di spiegazioni, infatti, sono quelle che cercano più sicurezza e un maggiore controllo sulla situazione, ma l'ansia generata dalle teorie cospiratorie sembra avere come effetto principale quello di far sentire queste persone ancora più impotenti, incerte e disilluse: diminuisce così la fiducia nelle autorità e si prepara il terreno per nuove teorie ancora più estreme e scollegate dalla realtà. (p. 323)
*Senza contare gli altri costi di cui si è già parlato, primo tra tutti quello paradossale per cui le teorie del complotto finiscono per difendere lo stato delle cose anziché cambiarlo. La verità è che il mondo è molto complesso e non si può sperare di capirlo abbeverandosi alla fonte di chi alimenta paure immaginarie e fomenta i poeggiori istinti. (pp. 323-324)
*{{NDR|Sulla [[pandemia di COVID-19]]}} Le vere armi biologiche non fanno 500 morti in due mesi, ne fanno migliaia o decine di migliaia in poche ore. Non permettono alle persone di guarire una volta colpite, mentre qui sono più quelli che sono guariti (al momento di andare in stampa oltre 41 milioni di persone) rispetto a quelli che sono morti (1 milione e 480.000). Le armi biologiche poi non hanno periodi di incubazione di un paio di settimane, ma si rivelano letali immediatamente o, al massimo, nel giro di 48 o 72 ore. Chi usa armi biologiche vuole rendere inoffensivo il nemico, non costringerlo a letto con il raffreddore per due o tre settimane. Basterebbero queste semplici considerazioni per capire che chi parla di "armi biologiche" o "virus creati in laboratorio e fuggiti al controllo" sta dicendo falsità per speculare sulla paura o, semplicemente, non sa di che cosa parla. (pp. 336-337)
*La palma d'oro per la cura più assurda, per non dire idiota e criminale, va ai complottisti di QAnon. Secondo costoro il coronavirus sarebbe una nuova "malatia di moda", ideata da Bill e Melinda Gates per annientare gran parte della popolazione e costringerla poi a comprare i vaccini per salvarsi. Come difendersi? Il suggerimento più diffuso è quello di sciacquarsi la bocca, fare gargarismi e poi inghiottire bicchierate di... candeggina! Il consiglio è quello di lavarcisi anche la faccia e spruzzarla dentro gli occhi. Incredibilmente, a incoraggiare qualcosa del genere è stato anche l'ormai ex presidente Donald Trump, secondo il quale un possibile rimedio potrebbe essere quello di servirsi del disinfettante che si usa per pulire la casa, magari iniettandolo in vena: in fondo quello uccide i germi in pochi istanti, non potrebbe fare lo stesso con il virus? Nei giorni successivi, così, aumentano le chiamate ai centri di avvelenamento perché qualcuno ha pensato di prendere Trump alla lettera e lui stesso è costretto a dire che il suo era solo sarcasmo, anche se il suo tono era serissimo. (pp. 337-338)
*La cronaca purtoppo ci regala ogni giorno esempi di intolleranza e di razzismo che non hanno ragione di essere. Per molti il coronavirus è solo un pretesto per sfogare la propria rabbia, nata da ignoranza e superficialità; persone insomma che sono intolleranti a prescindere. (p. 338)
*Se davvero ci fosse una correlazione tra [[5G]] e coronavirus, come mai un paese che ''non'' ha il 5G, come l'Iran, era ai primi posti per i decessi da coronavirus nel mondo? (p. 347)
*I virus e le onde elettromagnetiche sono cose completamente diverse. È come dire che il sapore alla fragola si trasmette meglio quando in tv c'è il telegiornale. Non ha senso. E allo stesso modo non ha senso dire che il coronavirus si diffonde con il 5G, come se un virus potesse "cavalcare" o fare surf sulle onde elettromagnetiche. (pp. 348-349)
*[[Anthony Fauci|Fauci]] è odiato dagli estremisti, che lo considerano un infiltrato del ''deep state''. [[Shiva Ayyadurai|Shiva]], dunque, attacca Fauci accusandolo di far parte di Big Pharma e di avere interessi nell'industria dei vaccini. Inoltre, dichiara che il Covid-19 sarebbe stato creato dal ''deep state'' a Fort Detrick, nello stato del Maryland, dove si tova un laboratorio militare americano e, da lì, portato poi a Wuhan.<br>Secondo Shiva, poi, le persone che si ammalano in realtà soffrirebbero di un sistema immunitario debole, carente di vitamina C e D e, dunque, basterebbe prendere qualche integratore per guarire.<br>Le prove a sostegno di tutte queste affermazioni? Ma quali prove? Chi si inventa complotti, lo sappiamo, non porta mai prove e il "dr. Shiva" candidamente ammette che la sua è solo "una teoria personale", giusta o sbagliata che sia. (p. 350)
*{{NDR|Su [[Shiva Ayyadurai]]}} Non è un medico. Quel "dottor" che pretende sia utilizzato durante le interviste denota solo il fatto che si è laureato in ingegneria. È un informatico. Che c'entra con la medicina? Niente. Ma lui dice che i medici non capisono niente di sistema immunitario e di alimentazione... (p. 350)
*Si tratta di un altro mitomane che, come spesso accade, riceve tanta attenzione sui social semplicemente perché sembra una persona rispettabile e credibile che avalla le idee più bislacche e prive di fondamento? Sì, ma non c'è solo questo. Shiva, infatti, si era candidato per il Senato americano nello schieramento di Donald Trump. E così tutto si spiega.<br>La tecnica per cercare di accumulare popolarità alimentando controversie e sperare così di essere eletti, dopotutto, è la stessa impiegata da Trump: dare voce alle idee più estremiste, incoraggiare complottismi e negazionismo, cercando di imporsi come punto di riferimento divisivo. C'era da temere che funzionasse ancora una volta: purtroppo, come si sa, chi alimenta idee false, ma confortanti per una parte del pubblico, ha sempre più seguito di chi cerca di stare con i piedi per terra e di far ragionare le persone. Tuttavia, Shiva ha perso le primarie repubblicane e, al suo posto, al Senato è stato candidato Kevin O'Connor. Inutile dire che per il povro Shiva è stato anche quello un complotto... (p. 351)
*{{NDR|Su [[Luc Montagnier]]}} Alcuni anni fa, [...] aveva preso per buona la teoria dell'acqua con la memoria, una bufala sbugiardata già alla fine degli anni '80 e che sarebbe servita a fornire un minimo di credito all'omeopatia. La rivista «Nature», con l'aiuto di [[James Randi]], aveva scoperto che in realtà nel laboratorio che conduceva gli esperimenti in questione c'era una ricercatrice che falsificava i dati. Una volta che la ricercatrice era stata allontanata l'acqua aveva perso la memoria.<br>Eppure, Montagnier ha continuato a sostenere che quella menzogna fosse vera. E poi ha addirittura pubblicato studi su idee altrettanto bislacche su una sconosciuta rivista cinese, la «Interdisciplinary Sciences: Computational Life Sciences». Perché proprio quella? Chissà, forse può avere aiutato il fatto che a dirigere quella rivista è... Montagnier in persona. Si è chiesto il permesso e se lo è concesso da solo, insomma. (p. 352)
*Purtoppo, quello che tanti non capiscono, è che gli scienziati sono esseri umani e, come tali, possono sbagliare ed essere soggetti a ''bias'' di tanti tipi. C'è chi ambisce a fare carriera politica, come Shiva, e non si preoccupa di alterare la verità dei fati pur di ottenere il consenso a cui mira. C'è chi, forse, ha perso il contatto con la realtà, magari a causa dell'età o di qualche problema cognitivo, e magari dice semplicemente ciò che gli passa per la testa, senza preoccuparsi di portare alcuna prova. (p. 353)
*Nella scienza il dibattito è fondamentale, di fronte a un nuovo fenomeno è normale che le opinioni siano diverse, a volte totalmente divergenti. A fare chiarezza è poi la ricerca che, un passo alla volta, riesce a definire come stanno le cose e chiarire i fatti. Solo allora le opinioni degli scienziati saranno concordi. (p. 356)
*Se il virus fosse stato creato in laboratorio, [...] non sarebbe stato difficile individuare, in tratti ben localizzati della sua sequenza, l'inserimento di interi blocchi di DNA estranei (come sarebbe stato quello dell'HIV, se la ricerca citata da Montagnier non fosse farlocca). I blocchi di DNA estranei, infatti, rappresentano un marchio di fabbrica tipico della manipolazione genetica. (pp. 357-358)
*{{NDR|Su [[Donald Trump]]}} Avendo in larga misura ignorato o volutamente sottovalutato il fenomeno, e ritrovandosi negli Stati Uniti con le più alte percentuali di contagio e di decessi al mondo, la sua soluzione per cercare di farsi rieleggere alle presidenziali di novembre è stata quella di cavalcare ancora di più la frustrazione e il complottismo. Persino di fronte al suo stesso contagio, e a quello di altri componenti della Casa Bianca, ai quali era caldamente suggerito di circolare senza mascherina, Trump ha minimizzato. Molto probabilmente, questo atteggiamento ha contribuito alla sua sconfitta. (p. 361)
*Ascoltare, sforzarsi di capire gli altri, evitare gli attacchi ''ad personam'' e restare ancorati ai fatti sono le uniche strade con cui si può cercare di costruire ponti. E chi desidera il progresso del proprio paese dovrebbe sforzarsi di coltivare e investire nella cultura, anziché alimentare rabbia, sospetto e rivalse fini a se stesse.<br>Ecco perché è importante per tutti sviluppare spirito critico e mentalità scientifica, imparando a verificare i fatti e a non lasciarsi incantare da ciò che sembra plausibile, arrivando così a capire che, molto spesso, correre appresso a fantasiose teorie del complotto o ad allarmi immaginari finisce per distrarci dall'affrontare i veri rischi e pericoli a cui tutti gli uomini e il pianeta su cui viviamo sono esposti. (p. 363)
*La soluzione, dunque, è quella di affidarsi al principio KISS: Keep It Simple, Stupid! (Falla semplice, stupido!). Che significa concentrarsi sui fatti che si intendono comunicare, impegnandosi nel contempo a rendere il messaggio snello, non troppo complesso e facile da leggere. Vanno evitati i toni sensazionalistici e i commenti sprezzanti, il cui unico effetto è quello di allontanare le persone. Se possibile chiudere con uno slogan facile e breve che possa essere condiviso sui social, tipo: «97 scienziati che si occupano del clima su 100 concordano sul fatto che l'uomo sta causando il surriscaldamento globale». Oppure: «Uno studio dimostra che i vaccini MMR sono sicuri». (p. 377)
==[[Incipit]] di ''Eravamo solo bambini''==
''Marzo 1996''
Sono quasi passati trent'anni, eppure non c'è notte che non mi corichi rivedendo nella mente il film di quegli orrori. Orrori di cui fui testimone e vittima al tempo stesso. A noi allora sembrava normale. Almeno a quelli che conservavano un minimo d'intelletto. O forse ci sforzavamo di credere che fosse normale, che non poteva essere altrimenti. Era il nostro mondo, l'unico che conoscevamo. L'idea che persone adulte non avessero il diritto di trattare a quel modo dei bambini difficilmente ci sarebbe potuta passare per il cervello.<br>
D'accordo, chi di noi poi s'è salvato magari non è diventato un esempio di virtù. Furti, rapine, spaccio per molti sono stati l'unico modo per tirare a campare. Qualcuno poi se l'è preso la droga, qualcuno il manicomio e qualche altro, come Alfredo, deve scontare l'ergastolo perché da vittima si è trasformato in carnefice. E io, anche se sono riuscito a starmene fuori da certi ambienti, non posso dire di essere sempre stato uno stinco di santo. Ma avrei voluto vedere voi, con l'educazione che avevamo ricevuto!
==Bibliografia==
*Massimo Polidoro, ''Eravamo solo bambini'', Piemme, 2010. ISBN 9788856610567
*Massimo Polidoro, ''Il mondo sottosopra'', Piemme, 2021. ISBN 9788855446587
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Gossip Girl
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2022-08-11T13:55:00Z
Bradipo Lento
20707
/* Episodio 4, Il tocco di Eva */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{FictionTV
|titoloitaliano= Gossip Girl
|tipofiction= serie TV
|immagine=Gossip Girl title card.jpg
|titolooriginale= Gossip Girl
|paese= Stati Uniti d'America
|anno= 2007 - 2012
|genere= teen drama
|stagioni= 6
|episodi= 121
|ideatore= [[Josh Schwartz]],<br />[[Stephanie Savage]]
|attori=
*[[Kristen Bell]]: Gossip Girl (voce)
*[[Blake Lively]]: Serena van der Woodsen
*[[Leighton Meester]]: Blair Waldorf
*[[Penn Badgley]]: Dan Humphrey
*[[Chace Crawford]]: Nate Archibald
*[[Taylor Momsen]]: Jenny Humphrey
*[[Ed Westwick]]: Chuck Bass
*[[Jessica Szohr]]: Vanessa Abrams
*[[Kelly Rutherford]]: Lily van der Woodsen
*[[Matthew Settle]]: Rufus Humphrey
*[[Hilary Duff]]: Olivia Burke
|doppiatoriitaliani=
*[[Valentina Mari]]: Gossip Girl
*[[Francesca Manicone]]: Serena van der Woodsen
*[[Eleonora Reti]]: Blair Waldorf
*[[David Chevalier]]: Dan Humphrey
*[[Davide Perino]]: Nate Archibald
*[[Alessia Amendola]]: Jenny Humphrey
*[[Daniele Raffaeli]]: Chuck Bass
*[[Federica De Bortoli]]: Vanessa Abrams
*[[Francesca Guadagno]]: Lily van der Woodsen
*[[Francesco Bulckaen]]: Rufus Humphrey
*[[Perla Liberatori]]: Olivia Burke
|note=Basata sull'omonima collana di romanzi di [[Cecily von Ziegesar]]
}}
'''''Gossip Girl''''', serie televisiva statunitense trasmessa dal 2007 al 2012.
==Stagione 1==
===Episodio 1, ''Buon giorno Upper East Side''===
====Frasi====
*Ti amo tanto Nate Archibald: sempre stato e sempre sarà. ('''Blair Waldorf''' a Nate Archibald)
*Quando il [[Principe Azzurro]] trovò la scarpetta di [[Cenerentola (personaggio)|Cenerentola]], non lo accusarono di essere feticista. ('''Dan Humphrey''' al portiere)
====Dialoghi====
*'''Nate''': Insomma, non abbiamo diritto alla felicità?<br />'''Chuck''': Sta a sentire, Socrate: quello a cui abbiamo diritto è un fondo fiduciario, forse una casa agli Hamptons o una bella malattia, ma la felicità non sembra essere contemplata, quindi adesso fuma e sancisci l'accordo con Blair perché di certo ora hai diritto a una scopata.
*'''Dan''': Vuoi davvero uscire con uno che non conosci?<br />'''Serena''': Non puoi essere peggiore di quelli che conosco.
===Episodio 2, ''Brunch selvaggio''===
====Frasi====
*La visita di S è stata breve e non molto piacevole. Ma sapete, la vendetta è un piatto che va servito freddo. Avete fame? ('''Gossip Girl''')
*Sembra che B e C abbiamo una certa fame. Di vendetta, intendo. ('''Gossip Girl''')
*Be', non mi esprimo sull'educazione che ha dato ai suoi figli, ma Bart Bass è il re del brunch! ('''Dan Humphrey''' a Serena van der Woodsen)
*Non c'è niente di male a tenere un segreto se la verità può ferire qualcuno! ('''Serena van der Woodsen''' a Nate Archibald)
*Senti Blair, o cerchi di perdonarmi e andiamo avanti, oppure è finita. ('''Nate Archibald''' a Blair Waldorf)
*L'uomo misterioso di Serena non è più un mistero: il suo nome è... ah, ma che importa? Ora che lui e S hanno chiuso, i suoi quindici minuti di notorietà sono terminati. Ma sua sorella Jenny ha un vestito nuovo, regalatole da Blair in persona. Tutti sanno che un Eleanor originale è la divisa dell'esercito privato di B, ma J sarà un fedele soldato o si metterà dalla parte delle forze ribelli di S? E Serena, sappiamo che oggi è andata via dal brunch senza amici, senza ragazzo e senza più un luogo in cui fuggire. È proprio il caso di dirlo: dalle stelle alle stalle. Forza, Serena, ora tocca a te. E lo sai chi ti tiene d'occhio? Gossip Girl. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Nate''' {{NDR|riferendosi al pugno dato da Dan a Chuck}}: Ti ha centrato in pieno. Mai provarci con chi ha fratelli.<br />'''Chuck''': Se sapessi come si chiama, lo cercherei e lo ucciderei.<br />'''Nate''': Adesso uccidi la gente, vuoi strangolarlo con la sciarpa?<br />'''Chuck''': Non prendere in giro la mia sciarpa, è il mio marchio.<br />'''Nate''': Era così per dire, la sciarpa assassina...
===Episodio 3, ''La mia peggiore amica''===
*I valori della comunità della Dartmouth sono l'integrità, la responsabilità e il rispetto. Be', ecco, qui al St. Jude ho imparato l'integrità, come fratello maggiore ho imparato la responsabilità e dai miei genitori, che si sono sacrificati per mandarmi a questa scuola, ho imparato il rispetto. Tutto questo per dire una cosa: Dartmouth è il mio sogno. E... non l'ho mai chiesto alla Dartmouth, ma credo che ricambi il sentimento. Stavo scherzando o, almeno, ci provavo. ('''Dan Humphrey''' all'esaminatore)
*L'anno scorso il suo cervello ha partorito un pensiero, ma è morto di solitudine. ('''Dan Humphrey''' a Rufus Humphrey su Nate Archibald)
===Episodio 4, ''Che botte se incontri Blair''===
*Mi raccomando, non infilate il mestolo nella pentola sbagliata. ('''Chuck Bass''')
*Nessuno è libero di scegliere la propria famiglia, ma può scegliere i propri amici. In un mondo governato da ipocriti legali e conti bancari, un buon amico è una grande ricchezza. E, anche se a volte capita che gli amici ci fanno saltare i nervi, bisogna ammettere che saremmo un po' meno ricchi senza di loro. Serena e Blair, be', sono davvero una bella coppia di amiche. No, non ho gli occhi bagnati di lacrime, è solo l'allergia. Senza di voi io non sarei nessuno. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 5, ''Dare Devil''===
*Un proverbio per te, piccola Jenny: "Più sali, più ti fai male quando cadi". Spero che il tuo zaino Hello Kitty contenga anche un paracadute. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 7, ''Victor, Victrola''===
*Come potete immaginare, Upper East Side, la proibizione non regge il confronto con l'esibizione. La libertà è nella natura umana e non importa per quanto tempo fai la brava, non si può tenere a freno una ragazzaccia. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 8, ''Un compleanno da ricordare''===
====Frasi====
*Parli del diavolo e spuntano le corna, oppure la sua sciarpa firmata. Attenzione, B, l'inferno non è pericoloso come un Chuck Bass respinto. ('''Gossip Girl''')
*Io mi preoccupo di tre cose, Nate: i soldi, i piaceri che possono comprare e te. ('''Chuck Bass''' a Nate Archibald)
*Attenzione, B, non essere così sicura quando scommetti con un Bass, potresti perdere la camicia e le mutandine. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Blair''': E se esprimessi un desiderio di compleanno? <br /> '''Prete''': Sono un prete, non un genio. <br /> '''Blair''': Be', la prossima volta che parlerà con Lui gli chiederà di far tornare il mio ragazzo da me?
*'''Chuck''': Tu continui a credere di dover stare con Nate altrimenti il mondo finirà. Affrontalo: è finita. <br /> '''Blair''': Mi sembri un fidanzato geloso. <br /> '''Chuck''': Sì, giusto. Lo vorresti. <br /> {{NDR|Lunga pausa di silenzio}}<br /> '''Blair''': No. Tu lo vorresti. <br /> '''Chuck''': Ti prego, dimentichi con chi stai parlando. <br /> '''Blair''': Anche tu. Io... io ti piaccio?! <br /> '''Chuck''': Definisci "piacere". <br /> '''Blair''': Ah! Tu... tu vuoi prendermi in giro. Io non ci posso credere che... <br /> '''Chuck''': Che cosa credi che senta ora? Non ho dormito, ho la nausea come se avessi qualcosa nello stomaco. Che svolazza. <br /> '''Blair''': Le farfalle? Oh, no no no no, no, questo non sta succedendo, no. <br /> '''Chuck''': Credimi, nessuno è più sorpreso o pieno di vergogna di quanto sia io. <br /> '''Blair''': Chuck, tu lo sai che io adoro tutte le creature di Dio e le metafore che esse ispirano, ma... queste tue farfalle devono essere uccise.
===Episodio 9, ''La torta ti fa bella''===
*Blair è il capo di tutti. ('''Nate Archibald''')
===Episodio 10, ''Amori in corso''===
*Lei userà sempre la forchetta da dessert per l'antipasto e si sentirà sempre... così nudo, qualunque cosa indossi, e alle cene sarà come se parlassero una lingua che sembra la sua e lei crederà di conoscerla, ma loro non la sentiranno, e lei non li capirà comunque. Col tempo comprenderà che le persone... non la vedono davvero quando la guardano, ma si domandano se per Serena lei è un capriccio o il suo caso di carità. Verrà il giorno in cui comprenderà che ragazze come Serena non finiscono con "Dan Humphrey", ma con tutti i Carter del mondo, e che persone come lei diventano gli aneddoti sulla loro sciocca gioventù durante i cocktail pomeridiani. ('''Cecilia "CeCe" Rhodes''' a Dan Humphrey)
*Avvistato. Chuck Bass perde qualcosa con cui nessuno sapeva che dovesse fare i conti: il suo cuore. ('''Gossip Girl''')
*Si dice spesso che la verità non conti, le persone vedono ciò che vogliono vedere: alcuni potrebbero fare un passo indietro e scoprire che stavano guardando lo stesso grande quadro; altri potrebbero accorgersi che le loro bugie li hanno intrappolati; altri ancora potrebbero vedere ciò che è sempre stato lì. E poi c'è un altro tipo di persone: quelle che scappano più veloce che possono per non doversi guardare dentro. E, per quanto riguarda me, vedo tutto più chiaramente ora... ('''Gossip Girl''')
===Episodio 11, ''Un fidanzato tutto suo''===
*Sentite queste campanelle? È arrivato il Natale in città! Alcune famiglie sentono davvero l'aria di festa, cercando di tenere i loro problemi a distanza. Altre famiglie cercano di passare un buon Natale anche quando i loro problemi non sono poi così distanti. Alcuni regali forse saranno restituiti, ma altri sono per sempre. Altri regali arrivano quando meno te li aspetti, e tutti sanno che i regali più grandi stanno nelle scatole più piccole. E poi ci sono scatole che vorresti non avere mai aperto. Vi auguro un allegro e felice Natale. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 12, ''Bugie e videotape''===
*Nell'Upper East Side è facile pensare che il mondo sia esattamente come appare: raffinato, elegante, lussuoso. Ma a volte è sufficiente una piccola chiave per aprire la porta del lato selvaggio. ('''Gossip Girl''')
*Nel mio mondo, se io vengo sospeso o espulso, intestano un'ala {{sic|all'edificio}} ai Bass. ('''Chuck Bass''' a Dan Humphrey)
*Adesso che sesso e bugie sono state catturate su videotape, il documentario di Vanessa è appena diventata la nuova uscita più attesa dell'anno. ('''Gossip Girl''')
*Chi l'avrebbe mai detto che B e C fossero simili mecenati! Chiamatela filantropia o corruzione, ma a quanto pare tutti hanno un prezzo. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 13, ''La sottile linea tra Chuck e Nate''===
*Sei una Waldorf, ricordi? Non è la gente a dirti chi sei, sei tu a dirlo a loro. Resta e combatti. Io combatterò con te. ('''Serena van der Woodsen''' a Blair Waldorf)
===Episodio 16, ''Tutto su mio fratello''===
*Chi dice che i soldi non fanno la felicità non sa dove fare [[shopping]]! ('''Blair Waldorf''' alle Perfide)
*La verità viene sempre a galla, è una delle [[Regole dalle serie televisive|regole]] fondamentali del tempo. E, quando viene a galla, può renderti libero o annullare del tutto quello per cui hai lottato. Un altro modo in cui la verità viene fuori è quando lo fa del tutto spontaneamente. Oppure quando, senza dire una parola, tutto è forte e chiaro. Ma la cosa peggiore che la verità possa fare è non renderti libero dopo averla detta, ma incatenarti per sempre. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 17, ''Ragazze sull'orlo di una crisi di nervi''===
====Frasi====
*Avvistati: Blair e Chuck riuniti per difendere l'onore di Serena. Con amici così, chi ha bisogno di un esercito? ('''Gossip Girl''')
*Se fossi in te, Serena, mi preoccuperei: nella città che non dorme mai, tante cose possono succedere in una notte. Sogni d'oro, Serena. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Nate''': Nessuno di noi è un santo.<br />'''Blair''': Io ho fatto sesso con lui {{NDR|Chuck}} sul sedile di una limu.<br />'''Chuck''': Parecchie volte.<br />'''Nate''': Io ho fatto sesso con te {{NDR|Serena}} a un matrimonio mentre stavo con lei {{NDR|Blair}}. {{NDR|Rivolto a Chuck}} Una volta.<br />'''Chuck''': Io sono Chuck Bass.
*'''Blair''': E se ti dicessi che so dov'è Georgina Sparks adesso?<br />'''Chuck''': Direi becchiamo quella stronza!
*'''Serena''': Sto cercando Dan e Georgina.<br />'''Chuck''': Sei sfortunata, è andata via.<br />'''Serena''': E Dan?<br />'''Chuck''': Sono sfortunato, è ancora in giro.
===Episodio 18, ''Molto terrore per nulla''===
*Non te l'hanno detto? Sono io la stronza da queste parti. ('''Blair Waldorf''' a Georgina Sparks)
*Carissimi fratelli, siamo qui riuniti di fronte a tutti voi per vedere quest'uomo e questa donna che si accingono ad incasinare tutto. Scusate se tiro fuori un fazzoletto e lo passo a D e a S. A quanto pare, non sono l'unica che piange ai matrimoni. ('''Gossip Girl''')
*Mio padre è uno che insegue sempre quello che vuole, e Lily van der Woodsen non è stata un'eccezione. Come tipico dei Bass, il suo inseguimento è stato diretto e qualche volta tutt'altro che morbido. Quello che ho imparato da mio padre mentre corteggiava Lily è l'importanza di essere perseveranti, e che, di fronte al vero amore, non ci si arrende, anche quando l'oggetto delle tue attenzioni ti supplica di farlo. E una cosa che ho imparato da Lily è che è importante perdonare. Ha dato a mio padre una seconda possibilità e allo stesso tempo ho visto lui diventare un uomo che meritava di essere perdonato, e un giorno spero di essere fortunato anch'io e trovare qualcuno che faccia lo stesso per me. ('''Chuck Bass''')
==Stagione 2==
===Episodio 1, ''Estate, un meraviglioso batticuore''===
====Frasi====
*Contrariamente a tutto il resto, sesso, bugie e scandali non vanno mai in vacanza; invece, prendono la superstrada di Long Island e vanno a est, verso gli Hamptons. L'estate è la stagione in cui hanno più da fare. Una versione estiva di Park Avenue, con piscine e campi da tennis. Cambiano i giocatori, ma la partita è sempre la stessa. ('''Gossip Girl''')
*Avvistato. Chuck Bass che aspetta il pullman, una dozzina di rose in una mano e il cuore nell'altra. Sapete come si dice: è bello tornare a casa da un uomo, ancora meglio tornare a casa con un uomo. Perfido il karma, almeno quanto Blair Waldorf. ('''Gossip Girl''')
*Non sapevo che i robot fossero gelosi. Hai aggiornato il software mentre ero via? ('''Blair Waldorf''' a Chuck Bass)
*Tre parole, sette lettere, dille e sarò tua. ('''Blair Waldorf''' a Chuck Bass)
*A volte, gli astri si allineano affinché due vecchi amici si ritrovino, ma a volte si allineano affinché due vecchie fiamme brucino completamente. ('''Gossip Girl''')
*Dicono che gli amori estivi siano passeggeri, ma a volte quello che comincia come un flirt può diventare una cosa seria. Una passeggiata sulla spiaggia può essere quello che ci serve per chiarirci le idee, aprire il cuore e scrivere un nuovo finale per una vecchia storia. Ci sono quelli che restano scottati dalla passione, che vogliono dimenticare e ricominciare, mentre altri vogliono solo che ogni attimo duri per sempre. Ma tutti sono d'accordo su una cosa: l'abbronzatura svanisce, le luci si spengono e ci stanchiamo della sabbia nelle scarpe. La fine dell'estate è l'inizio di una nuova stagione, perciò ci ritroviamo a guardare al futuro. Ancora non avete visto niente. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Serena''': Certe volte ancora mi manca Dan. Più di certe volte. Continuamente.<br />'''Blair''': L'unica cosa più stupida di stare con Dan Humphrey, è rimpiangere Dan Humphrey.
===Episodio 2, ''Mai stata accusata''===
*Si capisce che è [[amore]] quando parli come un assassino. ('''Nate Archibald''' a Chuck Bass)
===Episodio 3, ''La notte oscura''===
*L'amore potrà anche svanire con le stagioni, ma certe amicizie durano tutto l'anno, come la nostra. Sapete di amarmi. ('''Gossip Girl''')
*È l'Upper East Side! Non è chic avere caldo! ('''Nate''')
===Episodio 4, ''Ex-files''===
*Cerca vendetta su Google e ottieni blairwaldorf.com. ('''Dan Humphrey''' a Vanessa Abrams)
===Episodio 5, ''Serena sorge ancora''===
*Se c'è una cosa che ho imparato è che i pettegolezzi non esisterebbero senza i segreti. Forse hai il coraggio di svelare il tuo segreto, ma poi questo ti si ritorce contro, o il segreto di qualcun altro potrebbe colpirti in modo imprevisto. Ci sono segreti che sei felice di tenere per te; altri salgono in superficie solo per essere sepolti più in profondità. Ma i segreti più influenti sono le verità che pensavi di non poter mai rivelare, che una volta pronunciate avrebbero cambiato tutto... Ma non temere, B: le stelle più splendenti bruciano prima, o meglio, è quello che si dice. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 6, ''Il nuovo paradiso può attendere''===
*Bene alzati, uccellini mattinieri, sono Gossip Girl. Tutti noi facciamo dei sogni, alcuni belli, alcuni brutti, alcuni divertenti e alcuni freudiani. E alcuni sono i sogni che abbiamo da tutta una vita. ('''Gossip Girl''')
*Sogni. Tutti quanti ne fanno. Alcuni belli, alcuni brutti, alcuni proprio da dimenticare. A volte ci si rende conto che sono sogni di altri tempi. A volte sembra che si stiano finalmente realizzando. E alcune persone hanno solo incubi. Ma qualunque sia il vostro sogno, quando arriva il mattino la realtà affiora e il sogno scivola via piano piano. Sognate un po' anche me. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 7, ''Chuck nella vita reale''===
*Non c'è niente come l'autunno a New York: non sono solo le foglie a cambiare, qualcosa nell'aria porta alla luce i veri colori di ognuno. ('''Gossip Girl''')
*Io ti ho dato la caccia anche troppo, è ora che tu dia la caccia a me. ('''Chuck Bass''' a Blair Waldorf)
===Episodio 8, ''Dillo con parole tue''===
====Frasi====
*Avvistata. La bella dell'Upper East Side che lancia il guanto della sfida alla sua bestia preferita. Ma attenta, principessa, ci vorrà molto più di una gamba per farti bramare da questo principe. ('''Gossip Girl''')
*A volte, la cosa più importante da capire è quando alzare i tacchi e quando abbassare la testa. ('''Gossip Girl''')
*Nella vita reale, il [[principe]] se ne va con la [[principessa]] sbagliata. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Blair''': Sei qui per gioire?<br />'''Chuck''': Per che cosa?<br />'''Blair''': Be', hai vinto! Stappa lo champagne.<br />'''Chuck''': Non ho vinto.<br />'''Blair''': Perché a me sembra di aver perso?<br />'''Chuck''': Il motivo per cui non riusciamo a dirci quelle parole non è perché non siano vere.<br />'''Blair''': Allora perché?<br />'''Chuck''': Penso che entrambi sappiamo che, nel momento in cui lo faremo, non sarà l'inizio di qualcosa, sarà la fine. Riflettici! Chuck e Blair che vanno al cinema? Chuck e Blair che si tengono per mano?<br />'''Blair''': Non dobbiamo fare per forza queste cose, possiamo fare quello che ci va.<br />'''Chuck''': È questo che ci piace.<br />'''Blair''': Il gioco.<br />'''Chuck''': Senza non sono sicuro di quanto dureremmo. Sarebbe solo questione di tempo prima di rovinare tutto. Io preferirei aspettare. Poi, magari, in futuro...<br />'''Blair''': Immagino che ci sia del piacere lancinante in tutto questo.
===Episodio 11, ''I meravigliosi Archibald''===
*Dato che la festa sta per finire, vorrei fare un momento la lista delle cose per cui sono grata. Sono grata perché, per quanto le cose possano andare male, le vecchie amicizie si riaccendono sempre. Sono grata per le nuove relazioni che ci aiutano a capire quanto c'eravamo allontanati da noi stessi, e quanto ci avvicina il fatto di essere noi stessi. E sono grata perché, qualunque cosa accada, si può sempre tornare a casa: che sia casa tua, o no. Ma la cosa per cui sono più grata? Persino nel giorno in cui si perdona di più, le persone possono fare qualcosa di imperdonabile. Firmato, timbrato e consegnato. Sempre vostra. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 13, ''Amori in corso''===
*Quando si seppellisce una persona, si seppelliscono anche i suoi segreti. Ma nell'Upper East Side, i morti possono continuare a parlare. ('''Gossip Girl''')
*Non abbiamo nulla quando veniamo al mondo e nulla ci portiamo via lasciandolo, ma lasciamo un gran disordine a chi rimane... ('''Gossip Girl''')
*La verità è che bisogna essere masochisti per amare un tale narcisista. ('''Blair Waldorf''' a Cyrus Rose su Chuck Bass)
*Pare che Chuck Bass non sia il solo ad aver perso qualcuno che amava questa settimana. Le nostre più sincere condoglianze, signorina Waldorf. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 14, ''Nel regno dei Bass''===
*Incredibile, il nuovo anno è appena iniziato e già cominciano i segreti. Come andrà a finire questa volta? Nell'anno nuovo non conta ciò che è successo, ma ciò che succederà. Ma il passato è sempre con noi, che aspetta di mescolarsi con il presente e, quando lo farà, io ci sarò. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 16, ''L'ammissione a Yale''===
*Vero amore, tradimento... vendetta e ancora vendetta. Un'eroina con uno scopo impossibile! Se solo Mozart fosse vissuto nell'Upper East Side. Puoi tenerti il tuo flauto magico, Amadeus, questa regina vuole solo un biglietto dorato per Yale. ('''Gossip Girl''')
*A volte una fine ci mette molto ad arrivare, ma quando accade è quasi troppo facile da ignorare. Alcuni inizi cominciano talmente piano che non ti rendi conto che stanno avvenendo. Ma spesso la fine arriva quando meno te lo aspetti e quello che annuncia è più oscuro di quanto si immagini. Non tutti gli inizi sono motivo di festeggiamento; anche molte cose brutte hanno un inizio: i litigi, l'influenza e la peggiore di tutte... la guerra. L'inizio di un inizio.
===Episodio 17, ''Conoscenza carnale''===
*Questa è la Constance. Non lo capite? Se Mary Poppins viene qui a dirci quello che dobbiamo fare, allora tutto quello per cui abbiamo lottato in questi anni andrà sprecato! Non è per Yale, è per la nostra eredità! Quello che facciamo qui oggi riecheggerà in eterno. Chi è con me? ('''Blair Waldorf''' alle Perfide)
*A volte, l'unica cosa che resta da fare è stringersi tra le braccia un'ultima volta e poi lasciarsi. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 20, ''Quel che resta di J.''===
*Errori, ne facciamo tutti. Spesso li commettiamo in buona fede, teniamo un segreto per proteggere qualcuno. O non accettiamo di non essere più la persona di una volta. A volte non capiamo quali errori ci abbiano resi le persone che siamo, o lo capiamo appena in tempo per sistemare le cose. Ma ogni errore è commesso per un motivo, per insegnarci una lezione che altrimenti non impareremo mai, e speriamo di non ripetere mai più quell'errore. Ma, fortunatamente per me, continuiamo a sbagliare. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 24, ''Ragazze della Valley''===
*Le spalline potranno anche passare di moda, ma una [[Migliore amico|migliore amica]] è per sempre. Perché, anche quando non sai dove stai andando, aiuta a sapere che non ci stai andando da sola. Nessuno ha tutte le risposte e a volte la cosa migliore da fare è semplicemente chiedere scusa e lasciare che il passato rimanga il passato. Altre volte, dobbiamo guardare al futuro e sapere che, anche quando crediamo di averle viste tutte, la vita può ancora sorprenderci e possiamo ancora sorprendere noi stessi. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 25, ''Arrivederci Gossip Girl''===
====Frasi====
*Non così in fretta, non vi diplomerete finché anch'io non avrò dato i miei diplomi. Ma i miei sono etichette e le etichette si incollano. Nate Archibald: sgualdrino di lusso. Dan Humphrey: talpa perfetta. Chuck Bass: codardo. Blair Waldorf: debole. Quanto a Serena van der Woodsen, dopo oggi sei ufficialmente insignificante. ('''Gossip Girl''')
*Anna Bolena pensava con il cuore e fu decapitata, così sua figlia Elisabetta decise di non sposare mai un uomo e sposò il suo paese. Dimentica i ragazzi e tieni gli occhi sul premio, Jenny Humphrey. Non puoi obbligare la gente ad amarti, ma puoi fare in modo che ti tema. Per quello che vale, tu sei la mia regina. Io scelgo te. ('''Blair Waldorf''' a Jenny Humphrey)
====Dialoghi====
*'''Blair''': È successo e basta.<br />'''Chuck''': Lasciami in pace.<br />'''Blair''': Non sei arrabbiato con me per questo e io non sono arrabbiata con te per Vanessa.<br />'''Chuck''': Smettila di dirmi quello che provo.<br />'''Blair''': Stiamo facendo quello che facciamo sempre, trovare delle scuse, ma ora non voglio più farlo. So che hai detto a Serena che mi ami.<br />'''Chuck''': Serena ha capito male.<br />'''Blair''': L'anno scorso l'hai detto a Nate e quest'anno a Serena. Lo dici a tutti tranne a me. Perché non riesci a dirmelo? Gossip Girl dice che sei un codardo.<br />'''Chuck''': Non è vero e tu lo sai.<br />'''Blair''': Può avere ragione su di te quanto vuole, ma non le permetterò di avere ragione su di me. Non sarò più debole. Non puoi scappare, devi restare e ascoltare questa volta: Chuck Bass, io ti amo. Ti amo così tanto che mi consuma. Ti amo e so che anche tu mi ami. Dimmi che mi ami e tutto quello che abbiamo fatto, tutti i gossip, le bugie e il dolore, non saranno stati vani. Ti prego, dimmi che non sono stati vani.<br />'''Chuck''': Forse era così, ma ora tutto è cambiato.
*'''Blair''': Perché non sei in Europa?<br />'''Chuck''': Sono andato a Parigi solo per prenderti i tuoi amaretti preferiti da Pierre Hermé.<br />'''Blair''': E in Germania?<br />'''Chuck''': Per prendere le tue calze preferite da Falke, sai quanto le adoro.<br />'''Blair''': Che cosa ci fai qui allora?<br />'''Chuck''': Avevi ragione, sono stato un codardo a scappare di nuovo, ma dovunque andassi tu eri sempre con me. Dovevo tornare.<br />'''Blair''': Io vorrei crederti, ma non posso. Mi hai ferita troppe volte.<br />'''Chuck''': Puoi credermi questa volta.<br />'''Blair''': Tutto qui?<br />'''Chuck''': Ti amo anch'io.<br />'''Blair''': Ma puoi dirlo due volte? No, sono seria.<br />'''Chuck''': Ti amo, ti amo e sono tre. Ti amo, ti amo, ti amo.
==Stagione 3==
===Episodio 1, ''Inversione di fortuna''===
*Crescere significa una sola cosa: indipendenza. La vogliamo tutti. A volte usiamo gli altri pur di ottenere la nostra. Qualche volta la troviamo l'uno nell'altro. Altre volte la nostra indipendenza ci costa qualcos'altro e il prezzo può essere alto. Perché più spesso di quanto pensiamo, per ottenere la nostra indipendenza dobbiamo lottare. Mai rinunciare, mai arrendersi. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 2, ''La matricola''===
*C'era una volta in un paese lontano una regina incontrastata. Ora poverina è solo una gran sfigata. ('''Georgina Sparks''' a Blair Waldorf)
===Episodio 3, ''Il ragazzo perduto''===
*Chi non ha una Georgina nell'armadio? ('''Serena van der Woodsen''' a Dan Humphrey)
===Episodio 4, ''Una star all'università''===
*Io sono Chuck Bass e ti ho detto che ti amo. Stai dicendo che sono più facile da conquistare di un mucchio di pseudointellettuali depressi che hanno nostalgia di casa? Questo mi offende, tesoro. ('''Chuck Bass''' a Blair Waldorf)
*Sapete quello che penso? Andiamo al cinema perché vogliamo vedere le favole. Una regina addormentata svegliata dal bacio del suo vero amore. Una principessa che mette da parte i suoi gioielli per farsi strada a modo suo. Amanti separati che tornano insieme. Purtroppo la vita non è una favola. E il lieto fine è più unico che raro. Nella vita reale, la regina diventa una tiranna. Incita i suoi sudditi alla guerra. Ecco perché abbiamo bisogno dei film. Per ricordarci che, nonostante tutto, l'amore può sempre sbocciare nei posti più improbabili. E che, qualche volta, anche le favole possono diventare realtà. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 6, ''Eva contro Eva''===
* Quando si tratta della famiglia, in fondo al cuore rimaniamo sempre dei bambini. Non importa quanto diventiamo grandi, avremo sempre bisogno di un luogo da poter chiamare casa, perché, senza le persone che amiamo di più, non possiamo fare altro che sentirci soli al mondo. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 7, ''Come diventare un perfetto Bass''===
* Come tutte le cose belle, la notte delle streghe deve finire. La nostra vera natura è rivelata. Gli scherzetti si trasformano in dolcetti, e togliere la maschera può essere divertente quanto indossarla. Tutto torna come prima, tranne per le bambine che dimenticano che Halloween dura una sola notte. Hanno tenuto addosso la maschera così a lungo che non riescono più a ricordare chi fossero prima d'indossarla. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 8, ''Il nonno: parte II''===
* A volte è difficile vedere i confini che abbiamo tracciato finché non li attraversiamo. Ecco quello che succede quando ci affidiamo alle persone che amiamo per tirarci su e perché ci diano qualcosa a cui aggrapparci. Poi ci sono dei confini tracciati in modo netto e, se osi oltrepassare quelli, potresti non riuscire più a tornare indietro. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 10, ''Triangoli amorosi''===
*A volte, solo dopo che hai calato il sipario si fanno i conti con se stessi, cercando di capire chi vorremmo essere o chi invece potremmo essere, o chi vogliamo veramente. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 11, ''Verità svelate''===
*Un altro Ringraziamento volge al termine. E la cosa per cui sono più grata? La verità. A volte è la verità che non vuoi affrontare o la verità che cambierà la tua vita. A volte è la verità che sarebbe dovuta venire a galla da tempo o la verità che hai pregato non vedesse mai la luce del sole. Alcune verità possono non essere accolte come speravamo, ma restano incise a lungo dopo essere state dette. La verità per cui sono più grata? Quella che non ti aspetti e che ti piove dal cielo. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 12, ''Il fantasma di Bart''===
*Dicono che gli [[Incidente|incidenti]] non esistano. A volte la realtà si abbatte contro di noi, altre volte cala su di noi lentamente, malgrado tutti i nostri sforzi per ignorarla. ('''Gossip Girl''')
*Sinatra canta "New York, New York è una città infernale". E nell'Upper East Side a volte sembra davvero di stare all'inferno. Anche quando siamo sicuri di aver meritato un bel lieto fine, non sempre possiamo averlo. Qualcuno si tormenta con i ripensamenti. Qualcuno ha una missione segreta da compiere. E solo la Bella Addormentata trova il suo principe. In questa città non c'è niente di certo: la notte può spingerti verso un futuro tenebroso o farti sprofondare in un misterioso passato. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 13, ''Il medaglione pieno di dolore''===
*Con il tempo dovuto, riusciamo tutti a vedere quello che è sempre stato sotto i nostri occhi e capiamo che non importa quanto tempo ci sia voluto, valeva la pena aspettare. Ma per alcuni quel momento non arriva mai: invece di curare vecchie ferite, l'attesa non fa altro che aprirne di nuove. Una volta dopo l'altra. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 16, ''L'impero colpisce ancora''===
*Se sei quello che indossi, è meglio che indossi quello che preferisci. Sono poche le ragazze fortunate che non sbagliano mai. Il loro aspetto? Sempre impeccabile, con gli accessori perfettamente abbinati. Ma la maggior parte delle ragazze si stanca dei vecchi abiti e farebbe qualsiasi cosa per mettersi sulle spalle l'oggetto del desiderio del momento. Poi ci sono quelle prive di personalità: ladre di moda, capaci solo di sfilarti i vestiti di dosso. E ricordatevi sempre che le apparenze possono ingannare. Ma qualsiasi cosa indossiate, vestitevi sempre per lasciare il segno. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 17, ''Bass-tardi senza gloria''===
*Dire a una donna che ti piacciono i suoi vestiti non è mentire, è sopravvivere. ('''Rufus Humphrey''' a Dan Humphrey)
*Attenta B, non dimenticare la tua prima [[Regole dalle serie televisive|regola]] in battaglia: diffida dei Bass che portano doni. ('''Gossip Girl''')
*Quando la battaglia finisce e si depongono le armi, prendono forma nuove strategie. I soldati decidono di combattere per se stessi, vengono strette nuove alleanze, ma ci sono anche delle vittime. In amore e in guerra tutte le armi feriscono, la domanda è: chi sopravviverà per combattere un altro giorno? ('''Gossip Girl''')
===Episodio 18, ''L'insostenibile leggerezza di Blair''===
*Sei Blair Waldorf, "punizione" è il tuo secondo nome. ('''Nate Archibald''' a Blair Waldorf)
*Non c'è niente che sia troppo orribile da raccontare agli amici. Ricordi? Noi non giudichiamo e perdoniamo tutto. ('''Nate Archibald''' a Blair Waldorf)
*Non ho mai pensato che fosse possibile amare troppo qualcuno, ma forse lo è. ('''Blair Waldorf''' a Chuck Bass)
*Molte persone pensano che sia il [[cuore e cervello|cervello]] a controllare le nostre azioni, ma spesso è il [[cuore e cervello|cuore]] che fa il lavoro maggiore. È capace di farci fare le cose più folli, ma può anche spingerci a intraprendere nuove avventure. Perché, quando apriamo il nostro cuore, possiamo esplorare un mondo d'amore e essere piacevolmente sorpresi da coloro che fanno già parte della nostra vita. Ma sfortunatamente i nostri cuori sono molto sensibili, e quando si spezzano tutto quanto intorno a noi va in frantumi. Eclissi totale del cuore. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 19, ''Il dottor Strambamore''===
*'''Blair''': Non ha senso negare il passato. Chuck è parte di me e lo sarà sempre. Solo che fa così male...<br />'''Dorota''': In Polonia abbiamo un detto: "l'amore è come una ferita alla testa, ti stordisce, pensi di morire, ma ti riprendi... di solito!".
===Episodio 20, ''Bentornato, papà''===
*Si dice che siamo tutti legati alla ruota della fortuna. Per nessun'altra cosa è così vero come per le complicate vicende d'amore. E se una coppia si gode la ritrovata felicità, un'altra cola a picco. Ma in alto o in basso che siate, non mettetevi troppo comodi perché l'unica cosa di cui si può essere certi è che la ruota continuerà a girare. ('''Gossip Girl''')
*Fate attenzione, Humphrey: dicono che sia l'amore a creare una famiglia, ma nell'Upper East Side tutti sanno che è la proprietà immobiliare a crearla. ('''Gossip Girl''')
*Dicono che i familiari sono coloro che ti accolgono sempre a braccia aperte, ma se invece ti sbattessero la porta in faccia? O ancora peggio, lasciassero prendere il tuo posto a qualcun altro? Che ne dici, Serena, chi è il tuo paparino? ('''Gossip Girl''')
===Episodio 21, ''Ex-mariti e mogli''===
*Giorno nuovo, stilista nuovo. Che vi stiate preparando per l'amore o per la guerra, ringraziate Dio per le amiche e per la moda. ('''Gossip Girl''')
*Quando l'albero genealogico cade, tutti abbiamo bisogno di un amico che ci conduca fuori dalla foresta. O al suo interno. Ma attenzione: quando scende l'oscurità, emerge la vera natura e tutto diventa lecito. Fino al mattino. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 22, ''Ultimo tango, poi Parigi''===
*Ciò che semini raccogli. Chi la fa l'aspetti. Non importa quanto corri lontano, non puoi mai scappare davvero. Tutto ti raggiunge alla fine. E quando succede, in genere sono guai. ('''Gossip Girl''')
*E in un solo istante, tutto cambia. Ci lasciamo il passato alle spalle e ci gettiamo verso l'ignoto, verso il nostro futuro. Partiamo per luoghi lontani in cerca di noi stessi. O cerchiamo di perderci esplorando piaceri più vicini a casa. I problemi cominciano quando ci rifiutiamo di cambiare e rimaniamo aggrappati alle vecchie abitudini. Ma, se rimaniamo troppo aggrappati al passato, il futuro potrebbe non arrivare mai. Finché morte non ci separi. ('''Gossip Girl''')
==Stagione 4==
===Episodio 2, ''Doppia identità''===
====Frasi====
*Si dice che sia facile dimenticare i nostri problemi quando il tempo è bello, ma basta solo un po' di vento freddo per risbatterci la realtà dritta in faccia! Attenta Blair: chi semina vento, raccoglie tempesta! ('''Gossip Girl''')
*Con Dan avvistato mentre baciava Vanessa e Nate che faceva colazione con una nuova bionda, sembra che gli scommettitori abbiano preso una batosta. Serena van der Woodsen entrerà alla Columbia da single. Questo sondaggio è concluso e nessuno ha vinto! ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Blair''': Solo perché sei vestito male non vuol dire che non sei Chuck Bass.<br />'''Chuck''': Perché dovrei esserlo?<br />'''Blair''': Dovevi dirmelo che ti avevano sparato.<br />'''Chuck''': Credevo mi avresti sparato tu.<br />'''Blair''': L'ho fatto. Moltissime volte, nei miei sogni. Quelli piacevoli. Ma se eri davvero ferito avrei voluto saperlo.<br />'''Chuck''': Quando sono rinvenuto non avevo documenti. Nessuno sapeva chi fossi, nessuno mi avrebbe cercato. Potevo essere vivo, ma non doveva esserlo per forza anche Chuck Bass.<br />'''Blair''': Cambiare il tuo nome non cambia quello che sei.<br />'''Chuck''': È un buon inizio. Un'occasione per vivere onestamente, guadagnare il rispetto degli altri. Magari... diventare una persona che si possa amare.<br />'''Blair''': Una persona ti ha amato. Ed è... per lei e... per tutti gli altri che stai abbandonando che non puoi scappare, e invece lo stai facendo. Io non credo che la persona migliore in cui dici di volerti trasformare sia un codardo. Credo che affronterebbe quello che ha fatto.<br />'''Chuck''': Io ho distrutto l'unica cosa che abbia mai amato.<br />'''Blair''': Non ti amo più ormai. Ma ci vuole molto più di te per distruggere Blair Waldorf.<br />'''Chuck''': La tua vita sarebbe più facile se io non tornassi.<br />'''Blair''': Questo è vero, ma non sarebbe la mia vita se tu non ci fossi.
===Episodio 3, ''La resa dei conti''===
*Certe volte basta solo uscire allo scoperto, non importa quali segreti oscuri verranno alla luce. ('''Gossip Girl''')
*Dopo aver assaggiato il [[caviale]], mi stupisce di come a un uomo possa piacere il pesce gatto. ('''Blair Waldorf''' a Serena van der Woodsen su Nate Archibald)
*Amici o amanti, la [[convivenza]] è sempre e comunque un rischio. Ogni volta che cambi le regole, non sai in che modo loro cambieranno te. Decidiamo di rischiare perché il traguardo potrebbe essere meraviglioso, ma la verità è che non sappiamo mai con chi stiamo vivendo o le compagnie che frequentano. Guardatevi le spalle, ragazzi: i guai stanno per arrivare e sono pronti a sconvolgere l'Upper East Side. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 4, ''Il tocco di Eva''===
*All'improvviso, il nostro cinico multimilionario è diventato generoso. Ma che cosa ha causato questa metamorfosi? O dovrei dire chi? Che una fatina francese abbia colpito Chuck con la sua [[bacchetta magica]]? O semplicemente stare con un angelo ti fa venir voglia di avere le ali? ('''Gossip Girl''')
*'''Serena''': Era così facile quando ero a Parigi.<br />'''Blair''': No, tu eri facile a Parigi.
*Nei prestigiosi palazzi dell'élite di [[Manhattan]], a volte le porte che apriamo appartengono a qualcun altro. E a volte facciamo entrare qualcuno, solo per poi lasciarlo fuori al freddo. Infine a volte, malgrado quello che vorremmo, la porta ha semplicemente troppe serrature. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 6, ''La tregua''===
*Ci aggrappiamo al dolore perché è ciò che ci è rimasto. Ma non dobbiamo: possiamo scegliere. ('''Chuck Bass''' a Blair Waldorf)
===Episodio 7, ''La guerra dei Roses''===
*Non devi mai smettere di essere una ragazzina. Devi solo ricordarti di decidere quali scomodi testimoni vuoi avere intorno la prossima volta che ti mostrerai tale. ('''Eleanor Waldorf''' a Blair Waldorf)
*Alla fine di ogni guerra, i guerrieri tornano a casa sperando che quello che hanno visto e fatto non rimanga con loro per sempre. Buddha una volta disse "È meglio conquistare se stessi che vincere mille battaglie". Ma altri guerrieri non riescono a smettere di combattere e pianificano nel buio la prossima guerra. Il vero guerriero, però, è colui che sa che le guerre non finiscono mai, cambiano e basta, e non potrà mai esserci pace finché le armi saranno cariche e ci saranno munizioni in abbondanza. Queste armi possono essere letali. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 8, ''Juliet non abita più qui''===
====Frasi====
*Si dice che un'immagine valga più di mille parole, ma in questo caso sembrano esserci solo tre parole per descrivere adeguatamente queste immagini: oh mio Dio! Sembra proprio che la vendetta di Vanessa sia diventata digitale. ('''Gossip Girl''')
*Avvistato un brutto anatroccolo esiliato. Speriamo che non si trasformi in un cigno nero. ('''Gossip Girl''')
*A volte nella vita ci troviamo a degli incroci e siamo costretti a scegliere quale strada imboccare. E non c'è modo di sapere se il nostro viaggio ci porterà piacere o dolore. E una volta che abbiamo fatto la nostra scelta, non si può più tornare indietro. Attenzione Upper East Side, questo potrebbe essere l'inizio di un'amicizia terribile. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 9, ''Le streghe di Bushwick''===
====Frasi====
*Nell'Upper East Side le possibilità sono infinite. Prima o poi perfino le persone che hanno tutto devono scegliere. ('''Gossip Girl''')
*Attenzione S. Sembra che Brooklyn abbia di nuovo una squadra finalmente. E questa volta tra le sue fila c'è anche un impostore. ('''Gossip Girl''')
*Attenzione festaioli, al ballo in bianco e nero di Bass è stato aggiunto un po' di pepe: che voi siate santi o peccatori, la vita ultraterrena non è mai stata cosi bella. ('''Gossip Girl''')
*Sembra che la battaglia tra Brooklyn e l'Upper East Side sia finalmente giunta a un punto cruciale. Si dice che il ragazzo solitario e il ragazzo d'oro abbiano entrambi dichiarato il proprio amore, ma a Serenentola hanno dato tempo fino a mezzanotte per decidere. Quell'abito di Carolina Herrera la farà pur sembrare un angelo, ma questa decisione è diabolica. ('''Gossip Girl''')
*A quanto pare santi e peccatori non sono gli unici a contendersi le anime stasera. Non è una sorpresa che C e B abbiano ceduto al lato oscuro, ma che ne sarà dei ragazzi ai due lati del ponte? È difficile da dirsi, visto che sono stati baciati entrambi da Serena van der Woodsen. Per fortuna ho le foto che lo provano. ('''Gossip Girl''')
*Nella battaglia fra il bene e il male, 1 a 0 per i peccatori. Sembra che S possa diventare la prossima vittima sacrificale. Sogni d'oro dolce angelo. ('''Gossip Girl''')
*Ecco come funziona il destino: quando hai troppe scelte, all'improvviso non te ne resta più nessuna. Il principe delle tenebre finalmente vede la luce ed è allora che si rende conto che non può più averla, e che il tempo dell'amore è arrivato ed è passato. A noi non resta che continuare ad andare avanti. Accettare la scelta non è un nostro problema. Tocca al destino decidere. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Blair''': La mia Balenciaga nera sarà perfetta per condannarti in pubblico.<br />'''Chuck''': Io amo il pubblico.<br />'''Blair''': Io amo la condanna.<br />'''Chuck''': Io amo te.
*'''Chuck''': Io ti amo.<br />'''Blair''': Ti amo anch'io. Non pretendo che tu mi aspetti.<br />'''Chuck''': Se due sono destinati a stare insieme alla fine si ritroveranno sempre.<br />'''Blair''': Lo pensi davvero?<br />'''Chuck''': Certo.<br />'''Blair''': Anch'io.
===Episodio 10, ''Angoscia''===
*Il giorno del Ringraziamento è la mia festa preferita. Come sempre lo passerò rendendo grazie per l'abbondanza di segreti che vi ho rubato quest'anno. Ma lasciate un posto per me alla vostra tavola, tornerò giusto in tempo per il dessert. ('''Gossip Girl''')
*Buon pomeriggio popolo dell'Upper East Side, vi siete abbuffati quanto me? Spero di no perché vi ho portato una bella torta per dessert e ha la ciliegina sopra. A quanto pare la reginetta delle feste è caduta dal carro delle feste per atterrare in un centro di recupero. Era andata a una festa con un'amica da sballo. Ti sei divertita S, ma sembra che tu abbia molto da recuperare. ('''Gossip Girl''')
*Durante le feste chiamiamo i nostri abituali schemi di comportamento tradizioni. E, come ogni schema, una volta stabiliti sono difficili da infrangere. A volte ci convinciamo di poter creare nuove tradizioni, ma poi capiamo che non ci sarebbero tradizioni se le cose cambiassero. Altre volte, anche cose che non consideravamo tali possono diventare tradizioni. Ma le tradizioni migliori sono quelle che fanno avvicinare le persone, perfino nelle circostanze più insolite. Si sa, l'unione fa la forza. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 11, ''Fuori città''===
*La capacità di pensare ma non agire è quello che distingue gli uomini dalle bestie. ('''Ben Donovan''' a Serena van der Woodsen)
*Avvistati Dan e Blair uscire da un bar con due espressi doppi. Ma sappiamo che non è la caffeina a farli parlare a raffica: è una missione. Allacciate le cinture ragazzi, sembra proprio che questa demoniaca alleanza stia per mettersi in marcia. ('''Gossip Girl''')
*Dicono che raccogli quello che semini. Meglio tirare fuori i guanti da giardinaggio Lily, sembra che avrai un grande raccolto quest'anno. ('''Gossip Girl''')
*Ogni volta che rinunciamo a qualcosa a cui teniamo veramente, speriamo che l'universo ci ricompenserà per la nostra scelta altruistica. Comunque non è sempre il fato a regalarci un dono, a volte è qualcuno che ci sta accanto. Se ami qualcuno lascialo libero. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 12, ''I ragazzi stanno bene''===
*L'anno nuovo è davvero gelido nell'Upper East Side. È il momento di dare in beneficenza il guardaroba autunnale e di presentare al mondo una nuova versione migliore di voi. E potrebbe significare guardare al futuro e dimenticare gli errori passati o finalmente mettersi in cammino su una strada completamente diversa. Ma il nuovo anno non spazza via i vecchi problemi. ('''Gossip Girl''')
*Per l'anno nuovo ci proponiamo di fare ciò che abbiamo sempre sognato di fare e di non commettere mai più gli stessi errori. Potremmo sorprendere noi stessi nell'affrontare il futuro o rimanere sorpresi nel mettere a posto il passato. La [[disonestà]] può aiutare qualcuno a fare buoni nuovi propositi, mentre altri rimangono a chiedersi se possono fare i conti con la realtà. E sia che si abbandoni tutto andando a letto con il nemico, sia che si faccia del proprio meglio per rinsaldare una vecchia amicizia, una cosa è certa: ogni cosa è possibile. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 13, ''Damien Darko''===
*Brrr gente dell'Upper Est Side, fa freddo fuori. Febbraio si avvicina e dobbiamo attrezzarci per evitare i sintomi da congelamento. Alcuni si scaldano alla vecchia maniera, altri cercano il conforto delle persone amate e altri ancora allontano la malinconia colorando la vita. ('''Gossip Girl''')
*Niente è più freddo di una guerra fredda. ('''Gossip Girl''')
*Sembra che, per colpa del freddo e del denaro, tra Serena e la sua mammina sia sceso il gelo, e a quanto pare non tutti sono in saldo a gennaio. ('''Gossip Girl''')
*Attento Dan, è la stagione dell'influenza, ma niente è più contagioso della diffidenza. ('''Gossip Girl''')
*Mi dispiace S, ma mi sa che l'unica cosa che ti scalderà questo inverno saranno i dolci ricordi. ('''Gossip Girl''')
*Questo inverno, anche se ci copriamo bene, una leggerezza può farci congelare. A volte spunta un raggio di sole e ci da speranza. Ma nell'Upper East Side il ghiaccio più pericoloso te lo trovi sempre davanti. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 14, ''Il nascondiglio segreto''===
*Una donna saggia una volta consigliò di dire una preghiera la mattina appena svegli: dopotutto non puoi mai sapere cosa ti riservi la giornata. Da un caloroso arrivederci ad un gelido buongiorno, dalla silenziosa solitudine alla compagnia a sorpresa. Il giorno non aspetta nessuno. ('''Gossip Girl''')
*Sembra che i nostri peccatori preferiti dell'Upper East Side abbiano trovato la risposta alle loro preghiere. Per nostra fortuna la loro strada per il paradiso passa per l'inferno. ('''Gossip Girl''')
*Tieni gli occhi aperti, ragazzo solitario, il tuo nuovo coinquilino si sta ambientando in fretta, ma sei tu quello che dovrà spuntare le sue bugie. ('''Gossip Girl''')
*Sta attenta B, il telefono del tuo capo squilla all'impazzata, ma se perdi lo squillo perdi il lavoro. ('''Gossip Girl''')
*Spiacente S, il tuo accompagnatore avrà pure il diritto di non rispondere, ma tu adesso sei sulla bocca di tutti. ('''Gossip Girl''')
*Avvistato! Un ragazzo solitario cerca di salvare un uomo innocente. Sembra che Brooklyn sia l'unico colpevole di favoreggiamento. ('''Gossip Girl''')
*Dicono che l'universo abbia un grande senso dell'umorismo; a volte quando i tuoi sogni si avverano può sembrarti addirittura un incubo, perché ottenere ciò che si vuole implica sempre qualche responsabilità. E, anche quando pensi di essere completamente al sicuro, non sei mai fuori pericolo. Ogni lieto fine non è altro che un nuovo inizio perché nell'Upper East Side i bei momenti non durano mai a lungo. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 16, ''Un amore tutto suo''===
*Quando finalmente ottieni ciò che vuoi, il problema è che c'è sempre qualcuno che prova a portartelo via. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 17, ''L'impero del figlio''===
*Si dice che scappiamo solo dalle cose che veramente ci spaventano. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 19, ''Meschinità in rosa''===
*È terribile assistere impotenti quando qualcuno arriva e si porta via quello che tu desideri tanto. ('''Charlie Rhodes''')
*Non puoi dire di conoscere qualcuno finché non hai provato a metterti nei suoi panni. All'inizio forse potresti sentirti un pochino goffo, ma se indossi quei panni da molto tempo potresti scoprire che è bello cambiarli. Ma evitate di sentirvi troppo a vostro agio, ragazzi, perché da un momento all'altro potreste ritrovarvi nudi! ('''Gossip Girl''')
===Episodio 20, ''La principessa e il ranocchio''===
*Nel regno dell'Upper East Side una bella fanciulla incontrò un giorno una bestia col cuore aperto al nulla. Ma mentre la bestia chiusa in una torre di silenzi finì, la fanciulla trovò un principe a cui dire "oui". Ma da queste parti il lieto fine è spesso assente: se fossi in B, mi guarderei le spalle da un inaspettato fendente. ('''Gossip Girl''')
*E come in ogni favola di principesse che si rispetti, ad un tratto la regina malvagia appare. Ma in realtà è l'aiutante della regina colei da cui B dovrebbe scappare. ('''Gossip Girl''')
*Ho bisogno di te. Come mai prima d'ora. ('''Chuck Bass''' a Blair Waldorf)
*Nel regno dell'Upper East Side, quando la notte arrivò, la bella fanciulla dalla bestia scappò. I suoi più cari amici cominciavano il distacco, mentre i nemici già disponevano l'attacco. Sulla sponda opposta del fiume, sotto un bagliore fioco, una misteriosa fanciulla faceva il suo gioco. E con la bestia finalmente sconfitta, quasi ogni favola finisce con una principessa felice e una migliore amica che gioisce. Ma in un regno in cui i veri castelli sono di tutti alla portata, è importante ricordare che, dove tutte le favole finiscono, la nostra è appena iniziata. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 21, ''Il vero colpevole''===
*Si dice che l'amore sia la migliore medicina, a meno che tu non la prenda del tutto! ('''Gossip Girl''')
*I sogni sono soltanto sogni, o forse no... I sogni sono il luogo in cui la fantasia e la realtà si scontrano. Tutto quello che hai sempre voluto sembra avverarsi, finché non ti rendi conto che è soltanto l'inizio di un incubo. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 22, ''...e vissero felici e contenti?''===
*Credimi, so come ci si sente quando non riesci a prendere decisioni: ti senti impotente perché non vuoi fare del male a nessuno, ma col risultato che finisci per fare del male a tutti, oltre che a te stessa. ('''Serena van der Woodsen''' a Charlie Rhodes)
*'''Chuck''': Non permettere a nessuno di dirti che non sei potente. Sei la donna più potente che conosca.<br />'''Blair''': Dovrò esserlo tanto per allontanarmi da te.<br />'''Chuck''': Lo so. Ma devo lasciarti andare. E tu devi fare lo stesso.
*Dicono che separarsi sia un dolce soffrire, ma non sarebbe bello se almeno una volta non lo fosse? ('''Gossip Girl''')
*Nella vita i cambiamenti di solito sono segnati da eventi importanti: compleanni, lauree, matrimoni... Ma i cambiamenti più grandi spesso avvengono nei momenti meno eclatanti: quando ci fermiamo a vedere chi siamo, perché ogni volta che vediamo dove siamo arrivati vediamo anche quant'altra strada dobbiamo fare. Per poterci trasformare completamente, dobbiamo liberarci di tutto quello a cui ci aggrappiamo per metterci su un nuovo cammino: quello giusto. Ma se alla fine scopri che la persona che sei diventata non è la persona che volevi essere, puoi sempre fare marcia indietro e riprovarci. E magari la prossima volta non sarai tanto sola quando sarà tutto finito. Troppo tardi per fare marcia indietro. ('''Gossip Girl''')
*Dovevo fare una scelta e... e ho scelto me. ('''Serena van der Woodsen''')
==Stagione 5==
===Episodio 1, ''Preparativi di nozze''===
====Frasi====
*I codici postali sono diversi, ma i cretini sono uguali ovunque. ('''Nate Archibald''')
*Le parole possono ferire, ma non uccidono: è che il dolore che provocano non guarisce mai. Soprattutto se sono parole che non avremmo mai voluto leggere. ('''Gossip Girl''')
*Spesso per trovare una nuova strada è sufficiente fare una curva stretta e vedere che succede, ma state attenti, a volte potreste trovarvi davanti a un vicolo cieco. ('''Gossip Girl''')
*Il ragazzo solitario impara che due parole e cinque lettere non servono a niente se nessuno vuole sentirle. ('''Gossip Girl''')
*Stiamo crescendo. Dobbiamo cominciare ad essere responsabili per noi stessi, invece di esserlo per gli altri. ('''Chuck Bass''')
*Niente si può nascondere a lungo. E spesso ti ritrovi davanti chi meno ti aspetteresti. In attesa di cambiare tutto per sempre. Che tu lo voglia o no. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Sarta''': Già lo sanno?<br />'''Blair''': Sanno cosa?<br />'''Sarta''': Di quante settimane sei. Io direi... sei settimane. Mi hanno mandato le tue misure.<br />'''Blair''': Be', è evidente che non sai leggere o erano sbagliate perché non sono incinta.<br />'''Sarta''': A me puoi anche mentire, ma il tuo corpo dirà a tutto il mondo la verità quando ti sposerai.
===Episodio 2, ''La bella e la festa''===
*Si dice che il sangue sia più forte dell'acqua. Ma è anche più difficile da pulire quando si versa. ('''Gossip Girl''')
*Nemmeno Blair Waldorf può piegare il DNA al proprio volere. ('''Dan Humphrey''')
*Magari non sono i legami di sangue che creano una famiglia. Forse sono le persone che conoscono i nostri segreti e ci amano ugualmente, così che possiamo essere finalmente noi stessi. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 3, ''Chi è il padre?''===
====Frasi====
*Dicono che l'unico modo per vincere le tue paure sia affrontare ciò che temi di più. Devi avere il coraggio di credere in te stessa. E rischiare l'eventualità di un fallimento. Ma prova a nasconderti dalle tue paure e rischi di venirne ingoiato per intero. ('''Gossip Girl''')
*Niente è più noioso dell'eccesso di moralità, Humphrey. ('''Chuck Bass''' a Dan Humphrey)
*Una parte di me voleva tanto che fosse tuo. ('''Blair Waldorf''' a Chuck Bass)
*Se affronti le tue paure la ricompensa può essere generosa, potresti scoprire la vera forza di una relazione o il tuo grado di sopportazione. Il problema è che più cose ottieni e più rischi di perderle. Preparatevi a scoprire di che pasta siete fatti: per sopravvivere nell'Upper East Side è meglio non avere paura. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Blair''': Ho bisogno di parlarti.<br />'''Chuck''': Pensavo ci fossimo già detti tutto quello che c'era da dire, Blair.<br />'''Blair''': Chuck...<br />'''Chuck''': Non sarà un altro dei maldestri tentativi di Dan di farmi commuovere...<br />'''Blair''': Sono incinta. Di... Louis. Non volevo che lo venissi a sapere da qualcun altro e ti chiedessi se il bambino fosse tuo.<br />'''Chuck''': Premuroso da parte tua.<br />'''Blair''': Sì, be'... Se conosco abbastanza Chuck Bass, so che la paternità non lo interessa.
===Episodio 4, ''Libro a sorpresa''===
====Frasi====
*In letteratura possono esserci migliaia di finali diversi: alcuni felici, altri tristi. Alcuni con un colpo di scena. Alcune storie sono solo l'inizio di molto altro. E poi ci sono i finali da favola dove la principessa conquista il suo principe. E finali che ti inducono a fare un'analisi introspettiva della tua vita e del posto che occupi nel mondo. E poi c'è quel finale che avevi previsto a chilometri di distanza, ma che in qualche modo ti coglie lo stesso di sorpresa. Ma non preoccupatevi, amici dell'Upper East Side. Questa storia non è finita. Siamo solo all'inizio di un capitolo nuovo di zecca. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Dan''': Perché tu non sei arrabbiato? Il tuo personaggio muore. Accidentalmente, ma non è un finale felice.<br />'''Chuck''': Tutto il contrario. Comunque, anche se è finzione, non avrei mai usato una cintura; piuttosto una sciarpa di chartreuse, più morbida.
===Episodio 5, ''Ho bisogno di aiuto''===
*È questo il problema dello scrivere quello che sai solo tu. Presto anche gli altri lo verranno a sapere. ('''Gossip Girl''')
*Per quanto possa essere difficile espiare i propri peccati, la ricompensa varrà il sacrificio. Ma la parte più difficile è anche solo ammettere che si sia mai commesso un peccato. Per molte persone è troppo faticoso affrontare i propri crimini e pensano che sia più facile fingere che non siano mai avvenuti. Il problema del nascondere i propri peccati è che ritornano sempre e un giorno, quando qualcuno ha già espiato le proprie trasgressioni del passato, arriva un principe che non può fare a meno di commetterne una per la prima volta. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 6, ''Sono il numero nove''===
====Frasi====
*'''Chuck''': Mi dispiace di aver perso le staffe quando mi hai detto che Louis ha chiesto la tua mano. Mi dispiace non averti aspettata sull'Empire State Building, di aver pensato che fossi di mia proprietà. Mi dispiace... di non averti detto che ti amavo quando sapevo che era così. Ma soprattutto mi dispiace di aver rinunciato a noi: tu non l'hai mai fatto.<br />'''Blair''': Grazie. Spero che il non rinunciare alle persone non rappresenti poi la mia rovina.
====Dialoghi====
*Non preoccuparti, amore, nessuno si farà male. Non troppo. ('''Blair Waldorf''' a Louis Grimaldi)
*Dicono che ogni strada abbia una fine, ma a volte hai la sensazione che la fine somigli all'inizio, anche quando pensi di aver camminato tanto. All'improvviso puoi ritrovarti esattamente al punto di partenza, perché ogni viaggio è pieno di curve e di svolte. E un passo falso potrebbe significare il disastro. Ma non importa come, dovrai rimanere in gara e creare da solo la tua strada. Perché non si può tornare indietro adesso. E a quanto pare questo sarà il viaggio più importante di tutti. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 7, ''Sleep No More''===
*Tutte le maschere alla fine cadono, e insieme a loro anche i guanti. ('''Gossip Girl''')
*Indossiamo tutti maschere diverse per ragioni diverse. A volte mettiamo la maschera di chi vorremmo essere in realtà, a volte la mettiamo perché non riusciamo ad affrontare quello che c'è sotto o perché è quello che qualcun altro vuole che siamo. E a volte indossiamo una maschera perché speriamo di restare nascosti. Ma il problema dell'indossare una maschera è che possono strapparcela da un momento all'altro. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 8, ''Festa di matrimonio''===
*È molto importante stare attenti a che cosa si dice agli altri perché a volte le tue parole possono tornare a tormentarti. Può succedere a tutti. Persino a me. ('''Gossip Girl''')
*Mi dispiace, B. Dev'essere difficile tenere la testa fuori dall'acqua quando il tuo principe sta facendo affondare tutti quelli intorno a te. ('''Gossip Girl''')
*Fedeli lettori, vorrei scusarmi con tutti voi per la terribile ed imbarazzante violazione della sicurezza che si è verificata stasera. In tempi orribili come questi avete molte opzioni: puoi decidere di portarti sull'offensiva e batterti agitando i pugni, o puoi fare i bagagli e ammettere la sconfitta. Oppure puoi decidere di ubriacarti fino all'oblio e sperare che passerà tutto. Qualunque cosa io scelga per riconquistare la vostra fiducia, una cosa è certa: non finisce qui tra di noi. Perché, per quanto possiate combattermi, sapete di amarti. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 9, ''Ricatti e segreti''===
====Frasi====
*Quindi non sono l'unica ad essere disprezzata da tutti. I fan del ragazzo solitario continuano a diminuire, ma i suoi critici aumentano e si moltiplicano. Il mio preferito? @IoodioHumphrey. ('''Gossip Girl''')
*Se mai vi capitasse di prendere la febbre del sabato sera, l'ultima cosa che vorreste è che qualcuno alzi il riscaldamento. ('''Gossip Girl''')
*Non scatenavi il mio lato oscuro, Blair. Sei la cosa più luminosa entrata nella mia vita. Ero diventato cupo e disperato soltanto perché avevo paura di perderti. Il tuo amore mi ha tenuto vivo. ('''Chuck Bass''' a Blair Waldorf)
*Se volete giocare col fuoco, attenti a non lasciare fiammiferi in giro che altri possano usare. La disco non è morta davvero, e neanche io. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Chuck''': Sono diventato l'uomo che voleva e ora lei ne ha scelto un altro. È troppo tardi.<br />'''Nate''': La ami ancora, eh?<br />'''Chuck''': Non so immaginarmi senza di lei.
===Episodio 10, ''L'amore vero''===
*Scuse fatte e problema della sicurezza sistemato, ma dopo due settimane ancora nessuna soffiata. A quanto pare nessuno sa portare rancore come un abitante dell'Upper East Side. E nessuno sa mentire come loro. ('''Gossip Girl''')
*È arrivato il momento che io accetti che se vuoi veramente qualcosa devi uscire e andartelo a prendere. ('''Gossip Girl''')
*Attenzione, ragazzi. La mia fine potrebbe semplicemente essere la fine di uno di voi. ('''Gossip Girl''')
*Dicono che l'amore sia cieco, ma a quanto pare la gelosia ci vede benissimo, fino a Monaco! ('''Gossip Girl''')
*Amerò il tuo bambino tanto quanto amo te. ('''Chuck Bass''' a Blair Waldorf)
*Camus ha detto che la vita è la somma delle nostre scelte. Fate scelte sagge e la fortuna vi sorriderà. Ma se fate scelte sbagliate non avete idea del prezzo che c'è da pagare. ('''Gossip Girl''')
*A tutti piace pensare di poter governare la propria vita, ma in verità l'idea di poter controllare il nostro destino è un'illusione. Possiamo sceglierci gli amici più leali, il lavoro dei sogni, l'amore vero, ma alla fine è il destino a decidere per noi. Possiamo solo sperare di avere la forza di cavarcela con le carte che ci dà. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 11, ''Fine di una storia?''===
====Frasi====
*Come puoi dire così? Noi eravamo l'unica cosa importante! ('''Chuck Bass''' a Blair Waldorf)
*Lo sappiamo solo tu, io e Dio, e Dio non spettegola. ('''Blair Waldorf''' a Dan Humphrey)
*Solo perché non staremo insieme, non significa che non ti amerò. ('''Blair Waldorf''' a Chuck Bass)
*Ti prego, Dio. Hai preso il mio bambino. Non farlo anche con Chuck. Se davvero esisti, lascialo vivere. Farò qualsiasi cosa. Prometto che manterrò il mio voto di sposare Louis. E non starò mai più con Chuck. ('''Blair Waldorf''')
====Dialoghi====
*'''Louis''': Vorrei assumere un investigatore. Devo sapere se la donna che sto per sposare ha per caso un amante. <br> '''Chuck''': Be', siamo entrambi qui, quindi con chi altro potrebbe tradirti?
*'''Dan''': Mi dispiace di non averti detto di Serena e me, ma non volevamo che le famiglie lo sapessero, e tu sei il suo fratellastro.<br />'''Chuck''': Anche tu.
===Episodio 12, ''Il padre e la sposa''===
====Frasi====
*Intrappolata sotto il peso di una falsa accusa, ho pensato molto al tipo di ragazza che voglio essere d'ora in poi. Mi piacerebbe essere il tipo che fa quello che dice che sta per fare. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Nate''': C'è una linea sottile tra il sorvegliare e lo [[stalking]].<br />'''Chuck''': Sì, l'essere scoperto, ma non intendo farlo.
*'''Blair''': Perdonami, padre, perché ho peccato. Ho... chiuso le porte dell'ascensore quando ho visto una donna correre per prenderlo.<br />'''Padre Cavalia''': Perché l'hai fatto?<br />'''Blair''': Ci voleva molto tempo per raggiungere la hall e aveva troppo profumo. P. Diddy l'ha chiamato "Indimenticabile" infatti.
*'''Chuck''': Blair è stata in una chiesa per mezzora.<br>'''Nate''': Ti prego, dimmi che non l'hai seguita fin dentro.<br>'''Chuck''': Certo che no, non volevo bruciare la mia copertura o essere dato alle fiamme.
*'''Blair''': Potrebbe esserci qualche amore che sembra più grande di altri, più complicato o più difficile da dimenticare, ma c'è una ragione per cui non si dimentica.<br />'''Beatrice''': Non puoi scegliere chi amare.<br />'''Blair''': Ma puoi scegliere come amarlo, però. E ci sono alcune persone che puoi amare solo non stando insieme a loro.
===Episodio 13, ''G.G.''===
====Frasi====
*C'era una volta la principessa B, una regina vergine, e il suo re si chiamava Archibald. Chi avrebbe mai pensato che dopo solo cinque anni lei avrebbe trasformato quel cerchietto in una vera tiara? Anch'io ne ho fatta di strada, ma se pensate che in questo mio recente periodo di silenzio abbia riflettuto su chi sono e su cosa ho fatto negli stessi cinque anni, lasciate che vi dica che siete molto lontani dalla verità. Ho solo pianificato il mio ritorno. Quindi, se fossi in voi, terrei d'occhio questo spazio perché la nuova Gossip Girl sta arrivando. Quale sarà il mio primo post? Posso solo dirvi che fareste meglio a pregare che non riguardi voi. ('''Gossip Girl''')
*Dopo che Blair e Louis diranno "lo voglio", Serena e io diremo "noi no" e torneremo solo ad essere amici. ('''Dan Humphrey''' a Rufus Humphrey)
*Il mondo sta andando a rotoli se la persona più onesta che conosciamo è Chuck Bass. ('''Nate Archibald''' a Dan Humphrey)
*Certo che ti amo, Chuck, io ti ho sempre amato. Ti amo sempre più ogni giorno se è possibile amare qualcuno così tanto. ('''Blair Waldorf''' a Chuck Bass)
*Pensi di non poter stare con Chuck per via del patto che hai fatto con Dio, ma... magari il voto è solo una scusa che usi per proteggerti dalla confusione e dall'incertezza di una vita con l'uomo che ami veramente. ('''Serena van der Woodsen''' a Blair Waldorf)
*Non cominciare una vita falsa perché hai paura di affrontarne una reale. ('''Serena van der Woodsen''' a Blair Waldorf)
*I matrimoni sono uno dei più grandi cambiamenti che puoi fare nella vita. Sono un nuovo inizio, il passo successivo nell'evoluzione di una persona. Ma evolvere è una cosa insidiosa. Non puoi cambiare senza cambiare il mondo che ti sta attorno. E non tutti potrebbero vedere la tua trasformazione come la vedi tu. Ma se riesci a sopravvivere e a rinascere davvero, allora magari posso farlo anch'io. Quindi, a cominciare da oggi, il passato sarà solo un prologo. Inizia tutto da qui. Ah, e se vi state chiedendo chi abbia preso il bouquet, non lo dirò mai. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Blair''': Non vivere con te è la cosa più difficile che abbia mai fatto, ma almeno io ho qualcuno che mi ama al mio fianco. Anche tu dovresti trovare qualcuno che ti ami.<br />'''Chuck''': Ce l'ho. È proprio qui davanti a me.
===Episodio 14, ''Luna di fiele''===
====Frasi====
*Tutti vogliono che il proprio matrimonio sia perfetto. Ma nell'Upper East Side la perfezione non basta. Anche se certi disastri non possono essere evitati. Ma per quanto possiate pianificare la perfezione, c'è sempre qualche intoppo. ('''Gossip Girl''')
*Elizabeth Taylor ha divorziato lì {{NDR|in Repubblica Dominicana}} la quarta volta. C'è una specie di scappatoia legale per cui non serve lo sposo. O magari si fanno corrompere. In ogni caso, ci penserò quando sarò lì. ('''Blair Waldorf''')
*Io non mi faccio insultare da una con la Samsonite. Prestami la carta di credito, vado a comprare un vestito e tu mi fai il biglietto. Tanto fanno credito a quelli di Brooklyn, no? ('''Blair Waldorf''' a Dan Humphrey)
*Ci sono dei segreti che non rivelerò mai. Ma molti segreti sono dell'ottimo materiale da ricatto. È così che vanno le cose nell'Upper East Side. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
*'''Blair''': L'impiegato dell'hotel mi ha riconosciuta. Hai visto come mi fissava? <br >'''Dan''': Dopo che gli hai praticamente detto che la spa fa schifo?
===Episodio 15, ''Cuori infranti''===
*Attenzione, B: potrai anche cercare di fare Cupido, ma tutte le frecce sono puntate verso di te. ('''Gossip Girl''')
*Scusa, S: sembra che i tuoi sette minuti in paradiso si siano appena trasformati in sette secondi all'inferno. ('''Gossip Girl''')
*Vi ho promesso che avrei rivelato un gigantesco segreto oggi e non l'ho fatto. Ma non è proprio questo [[San Valentino (festa)|San Valentino]]? Speranze infrante, sentimenti feriti, relazioni troncate? È un giorno pieno di cocenti delusioni nel quale è facile approfittare di chi è vulnerabile e solo. Mentre qualcuno continua a languire per un grande amore non corrisposto, altri non possono fare a meno di pensare di essere stati imbrogliati. Sarebbe bello credere che per la maggior parte delle persone San Valentino finisca bene, ma sappiamo tutti che è più probabile ritrovarsi con il cuore infranto. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 16, ''Cross Rhodes''===
*Febbraio è il mese più corto, ma il freddo pungente lo fa sembrare il più lungo. Quelli furbi, come me, scappano verso climi più tropicali, mentre alcuni dei miei amici dell'Upper East Side usano questo periodo per finire il proprio lavoro. Altri si raggomitolano sperando di trovare calore nei loro complotti. E poi ci sono le case in cui dentro sembra che faccia ancora più freddo che fuori. ('''Gossip Girl''')
*Quando aspettiamo l'arrivo della primavera, cerchiamo disperatamente segnali della fine del rigido inverno. E i segnali sono chiari: un raggio di sole squarcia l'oscurità. Il germoglio di una nuova relazione che sboccia dal terreno ghiacciato. Un improvviso picco della temperatura. Ma non dimenticate, voi dell'Upper East Side: febbraio non è la fine dell'inverno in questa città. Dovete aspettare ancora un po'. Le isole tropicali si sono rivelate noiose e la mancanza di scandali mi rattrista, perciò ho deciso di riscaldare un po' l'atmosfera da lontano. Ho ricevuto un'e-mail dal Ragazzo Solitario che farà ribollire il sangue a Chuck Bass. Ma se pensate che l'inverno sia finito, vi sbagliate. Sicuramente arriverà un'altra ondata di freddo. E purtroppo, alcuni non sopravviveranno all'inverno. Quindi abbandonate il freddo, gente dell'Upper East Side, e venite al calduccio di casa mia. La mia porta è sempre aperta. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 18, ''Serata di beneficenza''===
* La primavera è la stagione della rinascita, il momento di cambiare, il momento di sbocciare. Ma ci sono sempre germogli tardivi. E alcuni germogli vengono strappati prima che possano fiorire. Fioriscono nuovi legami e assumono nuove forme. I vecchi legami, invece, possono essere riconsiderati. Ma alcune cose non cambiano mai: è pur sempre l'Upper East Side, nel caso l'abbiate dimenticato. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 19, ''Una nuova It Girl''===
*A volte lottiamo per qualcosa solo per scoprire, nel momento in cui l'abbiamo ottenuta, che i nostri obiettivi sono cambiati. Per alcuni è troppo tardi: il dado è tratto e il danno è stato fatto. Ma altre volte otteniamo quello che abbiamo sempre desiderato, solo per poi scoprire che non è quello di cui abbiamo bisogno. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 20, ''La vera madre''===
*Anche nell'Upper East Side, le leggi della fisica stabiliscono che quello che sale deve scendere, anche quando ci sembra di essere a un milione di chilometri da terra. Ma quando abbiamo toccato il fondo, speriamo che in un modo o nell'altro la nostra fortuna cambi, che una grande forza le faccia cambiare rotta. ('''Gossip Girl''')
*Sono una donna che ha vissuto: ho molto da nascondere. ('''Diana Payne''' a Serena van der Woodsen)
*L'Upper East Side è pieno di scommettitori audaci. Alcuni scelgono di scommettere su loro stessi, mentre altri sono felici di scommettere su qualcun altro. Ma la fortuna è una cosa buffa: è facile da accettare quando è dalla tua parte, ma quando non lo è la chiami ingiustizia, la chiami slealtà. Ma ricordate: la [[Regole dalle serie televisive|regola]] più importante nel [[gioco d'azzardo]] è che vince sempre il banco. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 21, ''Cattivissima B''===
*Ti preoccupi così tanto di quello che la gente pensa di te che ormai non sai più nemmeno chi sei. ('''Dan Humphrey''' a Blair Waldorf)
===Episodio 22, ''I predatori dell'arte perduta''===
*Dicono che nella vita ci siano due versioni di ogni storia, ma nell'Upper East Side ce ne sono sempre tre: quella di lui, quella di lei, ma la più importante è sempre la mia! ('''Gossip Girl''')
*Quando fai il doppio gioco con una doppiogiochista, i problemi raddoppiano sempre. ('''Gossip Girl''')
*Ovviamente tutti sanno che nell'Upper East Side niente dura per sempre e, quando si chiude una porta, ce n'è sempre un'altra che si apre. L'unica domanda è: chi ci aspetta dietro la soglia? ('''Gossip Girl''')
===Episodio 23, ''I fuggitivi''===
*A volte cercare delle risposte porta solo ad altre domande, e a volte è meglio non sapere. Ma il modo migliore per evitare di dover dare una risposta è direttamente evitare la domanda. ('''Gossip Girl''')
*Dicono che la verità renda liberi, ma alcune verità hanno un prezzo. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 24, ''Il ritorno dell'anello''===
====Frasi====
*Buongiorno, Upper East Side. Siete vestiti bene oggi? Sapete che l'immagine è tutto. Ma sotto quei vestiti e quei sorrisi perfetti, tutti hanno i propri segreti non proprio perfetti. ('''Gossip Girl''')
*"Questa nuova storia d'amore con Dan è divertente, ma lo stimolo culturale è abbastanza? E se non riuscissi ad amare mai più nessuno come amo Chuck?". Sembra che qualcuno abbia usato il presente, non il passato. Ora sappiamo chi c'è nel cuore di Blair e la domanda è: c'è posto per due? ('''Gossip Girl''')
*Nessuno sa come fare un gesto romantico meglio di un Bass. ('''Bart Bass''' a Chuck Bass)
*Se fossi forte abbastanza, starei bene senza il bisogno di nessuno. ('''Blair Waldorf''' a Eleanor Waldorf)
*Le industrie Bass hanno bisogno di un uomo al timone. Non di un ragazzo. Non sei mai cresciuto. Puoi cominciare ora. ('''Bart Bass''')
*Gli emarginati restano fuori dal giro, almeno per ora. ('''Gossip Girl''')
*Hai lottato per me tutto l'anno. Sono venuta a lottare per te. Hai detto che scommetto contro di te ma, per questa volta, punto tutto. ('''Blair Waldorf''' a Chuck Bass)
====Dialoghi====
*'''Eleanor''': Non riesco a credere quanto tu sia molto più matura di me quando avevo la tua età. Immagino sia per via del divorzio e tutti gli altri errori che hai già commesso.<br />'''Blair''': Le cose non diventeranno più facili a breve. È giunta la resa dei conti: Dan contro Chuck.<br />'''Eleanor''': Oh. Hai sempre amato Jane Austen.
*'''Blair''': Mi dispiace.<br />'''Chuck''': Non mi serve la tua pietà.<br />'''Blair''': Non sono venuta qui per compatirti. Sono qui perché è il momento di essere onesta con te. Ti amo. Sono innamorata di te. Ho cercato di resistere, di scappare, ma non posso e non voglio più farlo, ormai.<br />'''Chuck''': E quindi?<br />'''Blair''': Ora posso stare con te. Non è quello che vuoi?<br />'''Chuck''': Lo era, prima che perdessi tutto.<br />'''Blair''': Le industrie Bass non sono tutto. Prenderò le redini della società di mia madre e sarà il nostro futuro.<br />'''Chuck''': L'unica ragione per cui la Waldorf Design ha un futuro è perché io ho rinunciato al mio. Mio padre ha ragione: metto sempre te al primo posto e tu scommetti contro di me ogni volta. Adesso non ho niente.<br />'''Blair''': Tu hai me.<br />'''Chuck''': Non è abbastanza. Mi serve un futuro.<br />'''Blair''': Permettimi di farne parte.<br />'''Chuck''': Non voglio essere il signor Blair Waldorf. Io sono Chuck Bass.
==Stagione 6==
===Episodio 1, ''Cercasi Serena disperatamente''===
*Quel che era vecchio torna nuovo, potrebbe essermi rimasto poco tempo, ma certe cose restano per sempre. Le promesse d'amore, le minacce di guerra, e la caduta dei potenti. E solo perché ho visto di tutto, non significa che abbia visto tutto. E devo ammettere che questo non se lo aspettava nessuno. Potreste pensare che i miei giorni migliori siano passati, ma questa vecchia ragazza ha ancora qualche asso nella manica. Restate in ascolto. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 3, ''La sfilata dello scandalo''===
* Dicono che si debba odiare il gioco, non il giocatore. Ma quando sei tu che hai inventato le regole perdere brucia davvero. ('''Gossip Girl''')
* Tolstoj ha scritto: "Tutte le famiglie felici si somigliano, e invece ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". Soprattutto nell'Upper East Side. Alcuni sono troppo felici perché il dolore possa turbarli. Mentre altri scelgono di sputare nel piatto dove mangiano, anche se non sanno bene chi, da quel momento in poi, li nutrirà. Ma sia che la famiglia sia felice oppure che sia infelice, è sempre meglio restare uniti perché certi legami sono semplicemente indistruttibili. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 4, ''Il ritratto di Lady Alexander''===
* Tutti abbiamo qualcosa nel nostro passato che vorremmo cancellare. Ma nell'Upper East Side non è così facile premere il tasto "Cancella": c'è sempre una traccia dei tuoi misfatti da qualche parte, e c'è sempre qualcuno che la sta cercando. Meglio non ignorare il passato, ma invece imparare da esso, altrimenti la storia tende a ripetersi. ('''Gossip Girl''')
===Episodio 5, ''Il ballo delle debuttanti''===
* '''Blair''': Sei sicuro di voler ancora aspettare?<br />'''Chuck''': L'attesa viene premiata, dicono.
===Episodio 6, ''Il paese delle creature selvagge''===
* Si sa, le rondini annunciano la primavera e il canto degli usignoli può rallegrare una giornata, ma qualsiasi simpatia per i volatili scompare se un'aquila arrabbiata sta scendendo in picchiata su di te. ('''Gossip Girl''')
* Sono le persone che conosci meglio quelle che puoi ferire di più. ('''Serena van der Woodsen''' a Dan Humphrey)
===Episodio 7, ''L'ultima occasione''===
====Frasi====
* Si dice che nulla ispiri al perdono più della vendetta. ('''Gossip Girl''')
* A volte la luce è così abbagliante che vedi solo quella. In altre occasioni, le nubi nere ti divorano e sembra che il cielo non possa schiarirsi più. Ma quando il sole splende mentre la pioggia cade, può apparire un [[arcobaleno]] dolceamaro. Quindi attenti: proprio quando pensate di andare ballando verso il tramonto, potrebbe colpirvi un lampo inaspettato. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
* '''Blair''': Da quando le regine si fanno chiamare "don"? <br /> '''Sage''': A tutti piace la corona, ma se si tratta di potere la mafia di certo batte la monarchia.
===Episodio 8, ''È davvero complicato''===
====Frasi====
* Il Ringraziamento sarà anche finito, ma ho sentito che tra i nostri abitanti preferiti dell'Upper East Side c'è ancora qualcosa che bolle in pentola, e molto presto tutti cominceranno a scottarsi. Quando ravvivi una vecchia fiamma, a volte finisci per bruciarti e devi ricominciare da zero. Per fortuna le pietanze che si cuociono a fuoco lento sono sempre le più appetitose. Bon appétit. ('''Gossip Girl''')
====Dialoghi====
* '''Chuck''': Verresti in guerra con me? <br /> '''Blair''': Temevo che non me l'avresti mai chiesto.
===Episodio 9, ''Non salire su quell'aereo''===
====Frasi====
* Bart Bass riuscirà ad ingannare l'FBI, ma non sa cosa significa affrontare Blair Waldorf e le sue streghe. ('''Blair Waldorf''' a Serena van der Woodsen, Georgina Sparks, Ivy Dickens e Sage Spence)
* Serena, so di averti ferita. Ma io ti amo ancora. Qualche volta l'ho dimenticato, ho fatto un sacco di errori, ho fatto degli enormi, maledetti errori. Ma non ho mai smesso un istante di amarti. ('''Dan Humphrey''' a Serena van der Woodsen)
* Tu non sei un uomo. Un uomo si assume la responsabilità delle proprie azioni. Un uomo si prende cura della propria famiglia, un uomo non dà soldi a una madre per abbandonare il figlio e dopo non dice a quel figlio che sua madre è morta. Un uomo di sicuro non cerca di uccidere suo figlio! ('''Chuck Bass''' a Bart Bass)
====Dialoghi====
* '''Blair''': Ti prego, dimmi che stai andando a casa a riposarti dopo questa giornata stancante e non a prendere i bagagli per andare all'aeroporto. <br /> '''Serena''': Mi dispiace, Blair, lo sai che sono una frana con gli addii... <br /> '''Blair''': Non ci sarà nessun addio, Serena. Lo so che le cose non vanno bene. Ma tu le vedi peggio di quello che sono. Sei stata tu ad insegnarmelo: ricordi il primo anno di liceo, quando ero all'eliporto in partenza per l'Europa dopo lo scandalo della gravidanza e il toto-padre? <br /> '''Serena''': E non eri neanche incinta. <br /> {{ndr|Ridono}} <br /> '''Blair''': Adesso siamo in grado di riderci perché... non mi hai lasciata partire. Mi dicesti che gli scandali passano, sarà lo stesso col racconto di Dan. <br /> '''Serena''': No, non finché vivo qui. A Los Angeles a nessuno interessa se esco col ragazzo sbagliato, non interessa cosa faccio, ho la possibilità di reinventarmi. <br /> '''Blair''': Reinventarsi è per le attricette da quattro soldi che vogliono essere te. Lo sai quante amicizie continuano dopo la fine del liceo? Questa è la parte più bella per noi, non puoi partire adesso. <br /> '''Serena''': Hai detto tu che siamo migliori su territori diversi. Ricordi a Parigi? ''Rive droite'', ''rive gauche''... <br /> '''Blair''': Allora vai nel West Side e ci vediamo a Central Park e ci sarà luce sufficiente per far brillare tutte e due. <br /> '''Serena''': Sì, ma continuerei a vivere nella mia ombra. No, devo andare. <br /> '''Blair''': Ma... non c'è il Sarabeth a Los Angeles... o il Serendipity... o me. Serena, pensaci bene. <br />{{ndr|Serena abbraccia Blair in silenzio e si allontana}}
===Episodio 10, ''New York, I Love You XOXO!''===
* L'Upper East Side sembrava uscito dalla penna di Fitzgerald o di Thackeray. Teenager che si comportavano da adulti, adulti che si comportavano da teenager, con i loro segreti, i loro gossip, vivendo nell'opulenza più vera e sfrenata. L'appartenenza a questa cerchia era così riservata che non si poteva comprare: era un diritto di nascita, un diritto di nascita che io non avevo e che l'impegno non poteva garantirmi. Tutto ciò che sapevo di quel mondo lo avevo letto nei libri, da lì venne l'idea: se non ero nato in quel mondo... forse potevo entrarci scrivendo. Avevo ascoltato molto e riuscivo a imitare il linguaggio delle ragazze della Constance, ma ogni scrittore ha bisogno della sua musa ed è stato quando ho visto la foto di Serena col vestito bianco che ho capito di avere per le mani qualcosa che poteva creare una leggenda. E ho lanciato il sito: in poche settimane ho ricevuto dozzine di e-mail da gente dell'Upper East Side, così le ho pubblicate in forma anonima. E poi... ne ho ricevute altre. Presto è diventato contagioso, tutti mandavano pettegolezzi. E quando Serena è tornata dal collegio, ho scritto il primo post su di me: il ragazzo solitario, l'emarginato, il perdente. Forse ero lo zimbello di tutti, ma tutti parlavano di me. ('''Dan Humphrey''')
==Citazioni su ''Gossip Girl''==
*La serie è diventata un vero e proprio cult per i giovani della cosiddetta ''iPod generation'' e, tra segreti, misteri, tormentate storie d'amore e personaggi rigorosamente di bell'aspetto, ha saputo farsi strada nel difficile mondo degli ascolti per ben 6 stagioni ospitando svariate guest star del mondo della TV e della musica. (''[[Il Morandini]]'')
==Altri progetti==
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Ombretta Colli
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Bradipo Lento
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[[Immagine:Ombretta Colli.jpg|thumb|Ombretta Colli]]
'''Ombretta Colli''', pseudonimo di '''Ombretta Comelli''' (1943 – vivente), cantante, attrice e politica italiana.
==Citazioni di Ombretta Colli==
{{cronologico}}
*Non ho nostalgia: le battaglie le ho fatte quando era ora. Oggi sono più divertita e allegra.<ref>Dall'intervista ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0916_01_1990_0222_0065_12591480/ Ombretta Colli si confida]'', ''La Stampa'', 23 settembre 1990.</ref>
*Per i figli del vento, costruirò Nomadopoli. [...] Bisogna pensare in grande, bisogna guardare alle esperienze oltre frontiera, a Parigi, ad esempio, dove i nomadi hanno una loro parte della città che rappresenta un'attrattiva per il resto dei cittadini e per gli stessi visitatori. [...] un impegno a cui voglio dedicarmi. Certo non si realizzano queste cose con la [[bacchetta magica]], occorre lavorare seriamente, anche per alcuni anni. Ma bisogna arrivarci. I nomadi sono persone che hanno una loro cultura e una loro caratteristica. Sono diversi? Approfittiamone. Cerchiamo un confronto. Diamo loro la possibilità di esprimersi al meglio, in un ambiente civile, con regole da rispettare da tutt'e due le parti. Su questa strada credo che arriveremo a una soluzione soddisfacente. Nomadopoli può diventare una ricchezza della città, addirittura un'attrattiva turistica, dove i milanesi possono accorrere per scoprire il fascino di certi loro costumi.<ref>Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/08/Colli_contro_tutti_Per_figli_co_0_9707084087.shtml La Colli contro tutti: "Per i figli del vento costruirò Nomadopoli"]'', ''Corriere della sera'', 8 luglio 1997.</ref>
{{Int|1=Da ''[http://interviste.sabellifioretti.it/?p=554#more-554 Ombretta Colli]''|2=Intervista di [[Claudio Sabelli Fioretti]], ''Sette'', riportato in ''Interviste.sabellifioretti.it'', 19 luglio 2001.}}
*Io non sono mai stata di sinistra. Per me era un'etichetta appiccicata.
*Io ho avuto dei voti molto alternativi e ho sempre sostenuto che un cittadino premia e punisce.
*La complicità maschile esiste sempre. Per la [[donna]] si è tornati alla situazione antica con un rischio che già ognuna di noi intravedeva: la sua mascolinizzazione.
*Radicale, capellone, socialista, verde. Adesso Margherita. Che cos'è? Un movimento cattolico? [[Francesco Rutelli|Rutelli]] mi sembra sempre uno che sta recitando una parte.
*{{NDR|Sul [[voltagabbana]] nella politica}} Uno che indossa un abito non suo. Che sta sempre dalla parte più interessante. I socialisti stanno decollando? Sempre stato socialista! I verdi sono la cosa più eccitante del momento? Sempre stato ambientalista!
==''Tra Giorgio e Gaber''==
*Del [[Sessantotto]] io non mi innamorai proprio per niente. Non mi innamoro mai quando il presupposto è violento, io voglio essere convinta, non messa alle strette e lì le frasi per convinverti erano: "Se incontro un fascista, lo lascio in una pozza di sangue"... Poi questa occupazione continua dell'università, la violenza che serpeggiava... Per [[Giorgio Gaber|Giorgio]] e [[Sandro Luporini|Sandro]] fu diverso, videro degli slanci sotto questi fatti. Anche se va sottolineato come loro intuirono anche, perfettamente, tutto quello che dal Sessantotto sarebbe poi successo nei decenni a seguire. Però, mentre su tante cose ho seguito Gaber, del Sessantotto non ho mai avuto questa grande ammirazione.
*E quando sono entrata in politica, ecco un'altra situazione che molti hanno giudicato "strana". Anche se Giorgio mi disse, in merito, una cosa sola. Semplicemente che la politica, secondo lui, aveva bisogno di brave persone, e che lui mi riteneva tale. Del resto le ideologie, come Gaber aveva cantato spesso, erano finite da tempo, e la mia scelta nasceva dall'esigenza di impegnarmi in cause sociali. Come ho dimostrato nei fatti.
*Perché non credo che sia sempre giusta la sincerità nei confronti di una persona che non sta bene: ognuno di noi ha una forza dentro da cui attingere, vero. Però ci sono anche dei momenti in cui capisci che è più forte il male. E se chi ti sta curando ti dice "Lei non camminerà più" è sbagliato. A un essere umano la [[speranza]] non la devi togliere mai, non c'è nessun motivo al mondo per togliere la speranza. Siamo tutti predisposti a mentire per qualsiasi stupidata e poi, di fronte a una cosa così delicata, davanti a una persona che sta combattendo una battaglia incredibile, ecco che troviamo la forza della sincerità?
==Note==
<references />
==Filmografia==
*''[[Giandomenico Fracchia - Sogni Proibiti di uno di noi]]'' (1975)
*''[[Arrivano i bersaglieri]]'' (1980)
*''[[La terrazza]]'' (1980)
==Bibliografia==
*Ombretta Colli, ''Tra Giorgio e Gaber. La testimonianza di Ombretta Colli''; in ''Gaber, Giorgio, il Signor G. Raccontato da intellettuali, amici, artisti'', a cura di Andrea Pedrinelli, Kowalski, Milano, 2008, pp. 213-218. ISBN 978-88-7496-754-4
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Colli, Ombretta}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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Grey's Anatomy (ottava stagione)
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Bradipo Lento
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/* Episodio 14, Quello che ti serve è l'amore */ +wl
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{{Torna a|Grey's Anatomy}}
'''''Grey's Anatomy''''', ottava stagione.
==Episodio 1, ''Caduta libera''==
*Anche i matrimoni più belli finiscono. Un attimo prima sei saldo come una roccia, un attimo dopo non lo sei più. E ci sono sempre due versioni: la tua e la loro. Tutte e due le versioni, però, cominciano nello stesso modo: tutte e due cominciano con due persone che si innamorano. Nessuno si sposa pensando di sbagliare, pensano tutti che sarà un matrimonio riuscito. Arriva sempre come uno shock, il momento in cui ti rendi conto che è finita. Un attimo prima sei saldo come una roccia, un attimo dopo non lo sei più. ('''Meredith''')
*'''Meredith''': Mi metto a fare la mamma. <br/>'''Cristina''': Senti, c'è una voragine gigantesca, Teddy mi sta addosso, non chiamarmi d'urgenza se non è una cosa seria! <br/>'''Meredith''': È una cosa seria! Forse essere licenziata è stato positivo. Che dicono gli ottimisti quando gli capita qualcosa di brutto per non farlo sembrare tanto brutto? <br/>'''Cristina''': Si chiude la porta e si apre un portone? <br/>'''Meredith''': Si! Forse, è successo questo, proprio questo. E posso fare marmellate e portare mia figlia a scuola e a giocare con le amiche e magari basta questo. Magari io diventerò una brava mamma. <br/>'''Cristina''': Ok! Ok, adesso vomito! Chiamami quando Meredith è tornata. <br/>'''Meredith''': Forse anche tu vuoi fare la mamma ed è per questo che non riesci ad abortire. <br/>'''Cristina''': Mi piacerebbe volere un figlio, vorrei volerlo da morire perché allora sarebbe tutto facile: sarei felice, avrei Owen e la mia vita non sarebbe un casino, ma non lo voglio. Non voglio un figlio, non voglio fare marmellate, non voglio accompagnarlo a scuola. Sul serio, sul serio, io non voglio diventare madre, voglio fare il chirurgo! E ti prego di capire. Mi serve che qualcuno mi capisca, vorrei che quel qualcuno fosse Owen, vorrei che da un momento all'altro lui lo capisse e venisse da me ma questo non succederà. Sei tu la mia persona. Ho bisogno che tu sia lì stasera alle sei a tenermi la mano, perché sono spaventata, Meredith, e triste, perché mio marito non riesce a capirlo, perciò devi capirlo tu.
*'''Meredith''': Owen, lei non ha ancora abortito. Lo vuole fare e non può per causa tua, perché ti ama. E tu invece di amarla, la punisci. E per cosa? Perché è la donna di cui ti sei innamorato? <br/>'''Owen''': Questi non sono affari tuoi Meredith... <br/>'''Meredith''': Sai che cosa succederà se Cristina avrà un figlio che non vuole? Potrebbe ucciderla. Fingere di amare un figlio almeno quanto ama la chirurgia potrebbe arrivare a ucciderla e rovinerà vostro figlio. Lo sai che vuol dire essere cresciuto da una persona che non ti vuole? Io sì. Sapere che hai ostacolato la carriera di tua madre? Io sì. Io sono stata cresciuta da una Cristina, mia madre era come lei e da figlia non desiderata io ti dico: non farle questo, perché lei è gentile e affettuosa e non può farcela. Il senso di colpa per il rancore verso vostro figlio la mangerà viva.
* Hai quello che serve? Se il tuo matrimonio è in crisi, riesci a superare la tempesta? Quando la terra cede e tutto il tuo mondo crolla, forse devi solo avere fede, fede nel poter superare tutto insieme. Forse devi solo tenere duro, e qualunque cosa accada, non mollare mai. ('''Meredith''')
==Episodio 2, ''Se n'è andata''==
*Quando mia madre lasciò mio padre, non gli disse che andava via e mi portava con sé finché non atterrammo dall'altro parte del paese. A quell'epoca si chiamavano problemi familiari. Oggi si chiamerebbe rapimento. ('''Meredith''')
*'''Meredith''': Credo di aver rapito una bambina...<br/>'''Cristina''': Ok, primo: non hai rapito una bambina, è tua figlia. Hai fatto questo: l'hai portata a fare un riposino, in un posto molto strano, e non hai risposto al telefono. Sai tanta gente trova che la tecnologia di oggi sia troppo invadente, quindi non sei la prima a non rispondere al telefono o al cercapersone. Allora, dobbiamo solamente trovare una ragione per cui sei sparita per un'ora!<br/>'''Meredith''': Quattro... quattro ore. Janet si sarebbe presa la bambina, così me ne sono andata.<br/>'''Cristina''': Ok, va bene. Senti commettiamo tutti degli errori. Ma dai io ho quasi uccido Alex in sala operatoria oggi. Troveremo una scusante. <br/>'''Meredith''': Comeee?<br/>'''Cristina''': Non lo so.<br/>'''Meredith''': No, come hai quasi ucciso Alex?<br/>'''Cristina''': Con un CC di Epi. Comunque, dai gli passerà. Solo... Tu resta qui, sistemo tutto io!<br/>'''Meredith''': Che cosa vuoi fare?<br/>'''Cristina''': Sistemare tutto!
*'''Arizona''': Devi fare pace con i tuoi amici. <br/>'''Alex''': Sì, va bene. <br/>'''Arizona''': Uno di loro ti ha quasi ucciso oggi. <br/>'''Alex''': È stato un incidente. <br/>'''Arizona''': Nessuno ti guarda le spalle, a nessuno importa di te e allora capitano gli incidenti, ok? Non è un problema personale, è professionale. Fa di te un soggetto a rischio. In più significa che devo preoccuparmi io per te, perché non lo fa nessun altro e non voglio dovermi preoccupare per te, preferisco darti il tormento nel mio reparto.
*'''Cristina''': Alzati! <br/>'''Alex''': No, io devo stare 24 ore sotto osservazione perché tu per poco non mi ammazzavi! <br/>'''Cristina''': Ho rivelato un'aritmia che non sapevi di avere, forse ti ho salvato la vita. Dopo ti faccio un'ecg, ora in piedi! <br/>'''Alex''': Tu dovresti coprirmi le spalle! Ho fatto una puttanata, ok? Ero ubriaco, ero incazzato! <br/>'''Cristina''': Oh, per l'amor di Dio! <br/>'''Alex''': No, ho fatto uno sbaglio! Tu sbagli continuamente. Io non ho nessuno, voi siete tutto quello che ho, dovete perdonarmi! <br/>'''Cristina''': Va bene! Come vuoi, sei perdonato! Però alzati da questo letto.
*Janet, Meredith è la miglior madre che un figlio possa avere. Ama Zola, ama me. E se ha un difetto è quello che il suo amore la porta a fare qualsiasi cosa per chi ama. ('''Derek''')
*Pensi che il vero amore sia l'unica cosa che possa spezzarti il cuore, la cosa che ti riempie la vita e la illumina, o la distrugge. Poi, diventi madre. ('''Meredith''')
==Episodio 3, ''Prendi il controllo''==
*Lavori, studi, ti prepari. Mesi e anni che portano a un giorno: il giorno in cui dovrai farti avanti. In quel giorno dovrai essere pronto a tutto. Ma c'è una cosa per cui non sarai mai del tutto pronto. Il giorno in cui dovrai farti da parte. ('''Meredith''')
*La questione non è farsi degli amici, ma sei sicuro di volere come nemica la Bailey? ('''Callie''')
*'''Meredith''': Non ti fidi di me. <br/>'''Derek''': Perché dovrei fidarmi di te? Perché dovrei fidarmi di te?! Hai rovinato la mia ricerca, ostacolato la mia carriera, hai quasi distrutto la tua, quella di Richard, non ho ragione di fidarmi! <br/>'''Meredith''': E allora perché stai con me? <br/>'''Derek''': Per quello! {{NDR|indicando il post-it del matrimonio}} Perché io ci credevo davvero! Ho promesso che non sarei scappato, ho promesso che ti avrei amata. <br/>'''Meredith''': Anche quando mi odi. <br/>'''Derek''': Anche quando ti odio, sì. Ci sto provando Meredith, ma tu me lo rendi maledettamente difficile. <br/>'''Meredith''': Capisco, e non voglio che tu mantenga la promessa se non lo vuoi veramente, e se non puoi fidarti di me con Zola. <br/>'''Derek''': Si mi fido di te con Zola. <br/>'''Meredith''': Ma se hai appena detto... <br/>'''Derek''': Non volevo dire ciò che ho detto. So che l'hai presa per proteggerla, so che hai alterato lo studio per Adele e Richard, ti sei messa davanti ad una pallottola per me. So perché fai queste cose, è questo che amo di te. <br/>'''Meredith''': E che odi di me. <br/>'''Derek''': Sì. <br/>'''Meredith''': Perciò, non ti fidi di me sul lavoro? <br/>'''Derek''': No: non mi fido. <br/>'''Meredith''': Beh, è facile allora: basta non lavorare insieme! <br/>'''Derek''': Che cosa vuoi dire? <br/>'''Meredith''': Non ti assisterò più. Accetto le conseguenze. Se vogliamo stare insieme, con o senza Zola, non possiamo lavorare insieme.
*A volte succede in un istante, facciamo un passo avanti, diventiamo il capo, vediamo una via davanti a noi. Vediamo una strada e la percorriamo, perfino quando non abbiamo idea di dove ci condurrà. ('''Meredith''')
==Episodio 4, ''Che c'è negli uomini...''==
*{{NDR|I personaggi maschili della serie si alternano per pronunciare a turno parte del discorso}}<br />'''Derek''': Ci sono precise differenze fra il [[cervello]] del maschio e quello della femmina.<br />'''Webber''': Il cervello femminile ha l'[[Ippocampo (anatomia)|ippocampo]] più grande, perciò di solito le donne ricordano e memorizzano meglio.<br />'''Alex''': L'encefalo maschile ha una corteccia parietale più estesa, che lo aiuta a respingere un attacco.<br />'''Jackson''': Il cervello maschile affronta le sfide in modo diverso da quello femminile.<br />'''Mark''': Le donne sono strutturate per comunicare con il linguaggio, dettagli, empatia. Gli uomini? Non così tanto.<br />'''Owen''': Non significa che siamo meno capaci di provare emozioni.<br />'''Derek''': Noi possiamo parlare dei nostri sentimenti, è solo che, la maggior parte delle volte, in realtà preferiamo non farlo.
*'''Avery''': Sarà pure fuori luogo, ma potrei venire a casa sua e prendere a martellate qualcosa? <br/>'''Derek''': Amo il tuo spirito d'iniziativa.
*A volte non si vede la parte gioiosa della vita finché non è finita. ('''Webber''')
*{{NDR|I personaggi maschili della serie si alternano per pronunciare a turno parte del discorso}}<br /> '''Alex''': Sii uomo, la gente lo dice continuamente...<br />'''Owen''': Ma che cosa vuol dire?<br />'''Webber''': È una questione di forza?<br />'''Owen''': È una questione di sacrificio?<br />'''Jackson''': Si tratterà di vincere?<br />'''Mark''': Forse è più semplice di così.<br />'''Derek''': Devi sapere quando non fare l'uomo. A volte ci vuole un vero uomo per mettere da parte il proprio ego, ammettere la sconfitta e, semplicemente, ricominciare tutto da capo.
==Episodio 5, ''L'amore per un figlio''==
*Il corpo umano è progettato per compensare la [[perdita]], si adatta in modo che non gli serva ciò che non può avere. Ma a volte la perdita è troppo grande e il corpo non riesce a compensare da solo, è allora che entra in gioco il chirurgo. ('''Meredith''')
*'''Teddy''': Hei Miranda, vieni alla cena stasera? <br/>'''Miranda''': {{NDR|Osservando Ben Andar via}} Sii...<br/>'''Teddy''': E venite solo tu e Eli o anche le chiappe di Ben saranno dei nostri?
*Siamo così pieni di speranze all'inizio delle cose, ma sembra che ci sia solo un mondo da conquistare, non da perdere. Dicono che l'incapacità di accettare la perdita sia una forma di follia, probabilmente è vero, ma a volte è l'unico modo per restare vivi. ('''Meredith''')
==Episodio 6, ''La forza del silenzio''==
*Da bambini eravamo semplici: un urlo e avevamo fame, un altro eravamo stanchi. È solo da adulti che diventiamo complicati. Cominciamo a nascondere i sentimenti, a costruire muri, si arriva al punto in cui non sappiamo mai veramente cosa qualcuno pensi o provi. Senza volerlo diventiamo maestri del travestimento. ('''Meredith''')
*'''Avery''': Sei ostetrica ora? Che crollo verticale. <br/>'''Alex''': Le manca Zola, ha l'utero dolente. <br/>'''Cristina''': E lasciala stare, imbecille! Mi metti in imbarazzo. <br/>'''Meredith''': Faccio nascere bambini, faccio nascere la vita. <br/>'''Cristina''': Sì, sai mi fai venire la nausea, ok? Passare tempo in sala parto per qualche settimana ok, passi pure, ma indossare il camice della squadra della vulva in pubblico è... Abbiamo certi standard, Meredith.
*'''Cristina''': È il mio 5° anno, devo giustificare ogni decisione presa in sala operatoria agli esami. <br/>'''Callie''': Sai perché ho scelto te come aiuto? Perché tu, tu corri rischi folli in sala operatoria. I chirurghi che ho avuto negli ultimi 3 anni vanno sul sicuro, sono noiosi. Ora sei la versione B di te stessa. Lo so, il 5° anno è competitivo, la tua carriera dipende da questo, ma se non stai attenta ti sveglierai un giorno e capirai di non essere più la persona fica, spudorata, spontanea, decisionalista, folle e divertente! La persona che credevi di essere, e invece sei diventata una qualsiasi mogliettina triste che sta a casa la sera e parla di cucina come se fosse un orgasmo quando è chiaro che non lo è. Un orgasmo è un orgasmo. <br/>'''Cristina''': Scusami, come? <br/>'''Callie''': Non lasciare che il 5° anno ti spezzi.
*Mark, io ti voglio bene. Adoro il modo in cui stai con nostra figlia, mi piace il fatto che tu e Arizona siate amici ma tu, tu devi andare via perché stasera voglio mangiare pizza e bere birra a letto con mia moglie e raccontarle tutto del collo che ho ricostruito e fare tanto sesso, ok? Siamo genitori stupendi ma non siamo solo mamme e papà, noi siamo eccitanti, siamo sexy e il tuo nuovo hobbie, la salsa olandese, le costolette, il Coq au vin, sono d'ostacolo alla nostra vita sessuale. Ti prego, ricomincia a fare sesso. Sì, ma non stasera, stasera fai la baby-sitter. ('''Callie''')
*Non sempre è facile dire quel che pensi, a volte devi sentirti costretto a farlo. A volte però è meglio tenere le cose per sé, volare basso, anche quando il tuo corpo vibra per la voglia di dire tutto. E così resti in silenzio, mantieni il segreto e trovi altri modi che ti rendano felice. ('''Meredith''')
==Episodio 7, ''Coach fammi giocare''==
*I chirurghi non possono essere pigri, i rischi sono troppo grandi. Appena smettiamo di dare il massimo succede qualcosa di terribile, una cosa che non avevamo previsto. ('''Meredith''')
*'''April''': Il capo non si rende conto che molto del lavoro che faccio rende possibile lo svolgersi di questi interventi. Insomma, tutta la distribuzione del personale, degli orari, perciò magari, ecco, magari non sono sempre in sala operatoria ma io... <br/>'''Callie''': April, vuoi fare l'assistente amministrativo, è questo che ti fa cantare il cuore? <br/>'''April''': No, naturalmente no. <br/>'''Callie''': Allora smetti di lamentarti, smetti di nasconderti dietro le scartoffie. Se ti piace farlo, fallo. Entra in sala operatoria, non dormire, non mangiare, fai questo e basta.
*'''Cristina''': Io mi arrendo, non ho idea di cosa lei cerchi di fare. Se opero sbaglio, se non opero sbaglio! Sono una specializzanda al quinto anno che fa il lavoro del primo. Che cosa vuole?! <br/>'''Teddy''': Voglio che tu faccia un elenco. <br/>'''Cristina''': Ok, dove? Sulla lavagna? Non farò mai interventi senza casco di sicurezza! <br/>'''Teddy''': Voglio che tu faccia un elenco di tutti gli interventi che sogni di fare da sempre. Mira in alto e cercherò di farteli ottenere. Perché abbiamo finito, sei una specialista ormai e questo è il tuo regalo. <br/>'''Cristina''': Mi prende in giro? <br/>'''Teddy''': Senti, al principio di quest'anno hai quasi ucciso Alex Karev in sala operatoria, perché dovevi essere lì, dovevi essere la migliore e dovevi essere la prima ma oggi, oggi ho visto un chirurgo diverso, altrettanto bravo e anche altrettanto avanzato però eri disposta a lavorare in equipe, oggi hai messo il paziente prima di te ed era questo che io volevo vedere, perciò hai finito. Fai un elenco.
*'''Owen''': Allora, vi voglio solo dire che sono fiero di tutti voi, siete una squadra incredibile. <br/>'''Cristina''': Ora chi è ubriaco? <br/>'''Owen''': Vi ho visti lavorare insieme, risolvere problemi insieme, vi ho osservati insegnare e apprendere l'uno dall'altro, vi fate avanti quando serve e fate più di quanto vi si chieda di fare. Siete la squadra migliore di cui abbia mai fatto parte. <br/>'''Mark''': Mio dio! <br/>'''Derek''': Di che diavolo stai parlando, Owen?! <br/>'''Alex''': È molto triste. <br/>'''Mark''': Commovente! <br/>'''Callie''': Non penserai che abbiamo una possibilità di vincere? <br/>'''Owen''': Cosa? Questa partita? No, no! Facciamo schifo! Siete dei pessimi giocatori di softball ma come medici siete straordinari e sono fiero di essere il vostro capo, siete tutti qui e volevo solo dirvi questo. Adesso, adesso siamo a terra! Allora, che ne dite di morire in battaglia?
*Perciò forse non saremo sempre vincenti, ma non siamo pigri. Corriamo dei rischi, ci esponiamo al fallimento, miriamo in alto e a volte, sì, ci capita lo strike-out. Ma a volte riesci a fare un fuori campo. ('''Meredith''')
==Episodio 8, ''Un cuore in una scatola''==
*Diciamo che ti trovi in sala operatoria a riparare una vena cava, quando a un tratto scoppia l'inferno. Allora tagli qui, suturi là e presto quella brutta situazione sarà solo acqua passata. Peccato che non si possano risolvere tutti gli imprevisti della vita col bisturi, cioè, ci si potrebbe provare ma credo che verrebbe considerata un'aggressione a mano armata. ('''Meredith''')
*'''Luois O'Malley''' : Callie! <br/>'''Callie''' : Oh mio Dio, mamma O'Malley, che bello rivederti! Lo so, lo so non ti ho chiamata e avrei voluto farlo tante volte, ma sei qui ora, proprio ora. Come mai sei qui? Stai bene? Sta bene Grey? <br/>'''Meredith''': Sì, speriamo, stiamo aspettando che apra la tac. <br/> '''Luois O'Malley''' {{NDR|rivolgendosi ad Arizona}}: Salve! <br/> '''Arizona''': Salve! <br/> '''Callie''': Ehm, certo, scusa, ti presento la Dottoressa Robbins. <br/> '''Luois O'Malley''': Ciao! <br/> '''Infermiere''': Luois O'Malley? <br/> '''Meredith''': Oh, bene, eccoci. <br/> '''Luois O'Malley''': Arrivederci cara. (Rivolgendosi ad Arizona) È stato un piacere conoscerti!. <br/> '''Arizona''' (Rivolgendosi a Callie): Tutto okay? <br/> '''Callie''': Sì, credo di sì, mi pare, sì. <br/> '''Arizona''': Aspetta. Polly? Sei qui? Sto arrivando. La mia possibile borsista è qui devo andare. A dopo Dottoressa Torres.
*'''Mark''': Hai idea di cosa abbia Avery? Sembra così lontano. <br/>'''Alex''': Vuole che gli metta un biglietto nell'armadietto? <br/>'''Mark''': Che dici? <br/>'''Alex''': Vuole che suturi l'innesto?
*'''Miranda''': Questa donna ha lavorato così duramente per crescere suo figlio e poi un giorno lui si è buttato sotto un autobus, certo si l'ha fatto per salvare una persona ma... Tu lavori e lavori, per insegnare ai tuoi figli a fare la cosa giusta e vuoi essere fiera di loro quando si impegnano per fare ciò che ritengono giusto ma vederli distruggersi per farlo, per fare quello che gli hai insegnato ti fa impazzire. Tu, tu mi fai impazzire. Lui era il mio preferito, George O'Malley, è vero, era il mio preferito. <br/>'''Meredith''': Lo so, lui era il buono.
*O'Malley non era un'idiota, ok? Se fosse qui adesso sarebbe il migliore, avrebbe scippato l'incarico di specializzando capo a Kepner. Non mi piace pensare a lui solo perché poi penso a Izzie e mi viene la tristezza, le lacrime e non mi faccio le belle ragazze ubriache che per tutto il giorno hanno pensato a quanto sono fico. Alla fine è tutto qui, George è morto, Izzie se n'è andata e siamo tutti diversi. Siamo diversi. ('''Alex''')
*Fa un po' paura come tutto può finire male in un attimo. Qualche volta ci vuole una grossa perdita per ricordarti quello a cui tieni di più, qualche volta il risultato è che ti ritrovi più forte, più saggio, più preparato per affrontare il prossimo disastro che ti si presenterà. Qualche volta, ma non sempre. ('''Meredith''')
==Episodio 9, ''Buia Era La Notte''==
*''Ho avuto una giornata terribile'', lo diciamo continuamente. Una lite col capo, l'influenza intestinale, il traffico. È questo che definiamo terribile, quando non è successo nulla di terribile. ('''Meredith''')
*'''Mark''': Non vuole più nessun figlio? <br /> '''Derek''': Zola era sua figlia, non ne vuole un'altra. <br /> '''Mark''': Ci penserà su, è arrabbiata. Dalle del tempo. Senti, se non funzionerà potremmo condividere Sofia. Ha già tre genitori, sembra funzionare. Nessuno è troppo stanco, nessuno passa notti in bianco... possiamo metterci d'accordo per i turni. <br /> '''Derek''': È una bambina, non una multiproprietà.
*Cerca una madre surrogata, non puoi rinunciare così a una famiglia. Fatti fare un figlio dalla Yang, lei rimane incinta solo a guardarla. ('''Alex''')
*Queste sono le cose per cui preghiamo: una cura canalare, il colloquio col fisco, il caffè versato sul vestito buono. Quando capitano le cose davvero terribili, preghiamo un dio in cui non crediamo perché ci restituisca i piccoli orrori e si riprenda questo. Sembra ridicolo adesso, vero? La cucina allagata, l'orticaria, la lite che ti lascia tremante di rabbia. Sarebbe stato diverso se avessimo potuto vedere cos'altro ci aspettava? Avremmo capito che quelli erano i più bei momenti della nostra vita? ('''Meredith''')
==Episodio 10, ''All'improvviso''==
*Le vittime di un impatto improvviso sono tra le più difficili da curare. Non è tanto durante la collisione che rimangono ferite ma da ciò che accade dopo: la forza centrifuga continua a farle muovere, le sbatte dentro il veicolo, le butta fuori dal parabrezza, fa sbattere i loro organi interni contro lo scheletro, i corpi vengono colpiti più volte, perciò non c'è modo di sapere l'effettiva entità dei danni fino a quando non si fermano. ('''Meredith''')
*Non puoi prepararti a un impatto improvviso, non puoi aggrapparti a qualcosa, ti colpisce e basta, dal nulla. E all'improvviso la vita che facevi prima è finita, per sempre. ('''Meredith''')
==Episodio 11, ''Momento magico''==
*Sei mai stato il protagonista di una commedia, il solista in un concerto? Tutti gli occhi sono puntati su di te, in attesa che tu faccia quello che sono venuti a vedere, hai un'ansia incredibile di esibirti. Un tempo le sale operatorie erano chiamate teatri di anatomia, fa ancora quest'effetto: gruppi di persone che si preparano per lo spettacolo, le scene vengono allestite, ci sono i costumi, le maschere, gli arredi di scena, tutto deve essere provato, coreografato, tutto in funzione del momento in cui si aprirà il sipario. ('''Meredith''')
*'''Miranda''': È un'idea assurda, della quale non voglio parlare, perché è assurda. <br/>'''Ben''': Non è assurda. Dormiremo in un letto solo, faremo colazione alla stessa tavola, pagheremo una bolletta della luce anziché due. <br/>'''Miranda''': È per questo che vuoi che venga a vivere con te, per risparmiare sull'elettricità? <br/>'''Ben''': È la decisione più responsabile, per il pianeta. <br/>'''Miranda''': Non vengo a vivere con te. Da quanto stiamo insieme, due settimane? <br/>'''Ben''': Due settimane e nove mesi, prima della pausa. Voglio premere di nuovo play da dove ci siamo fermati, non voglio ricominciare da capo. <br/>'''Miranda''': Perché è per il bene del pianeta? <br/>'''Ben''': E ho una tv più bella.
*'''Bayley''': Allora, sto per dirti una cosa della mia vita personale. <br/>'''Meredith''': Davvero? <br/>'''Bayley''': Ok, la mia vita personale non è affar tuo. Sapere cose della tua vita personale è motivo di grande tristezza nella mia esistenza. <br/>'''Meredith''': Mi addolora molto. <br/>'''Bayley''': E il fatto che tu ora saprai della mia è esponenzialmente peggio ma non so come risolvere la questione. Stiamo per operare con il dottor Warren, lui e io stiamo insieme. <br/>'''Meredith''': Questo lo sanno tutti. <br/>'''Bayley''': Non potresti fingere?! <br/>'''Meredith''': Oh, lei e il dottor Warren?! Wow! <br/>'''Bayley''': Cercherà di discutere di questioni personali in sala operatoria e io non voglio che lo faccia, perciò ti insegnerò delle cose, tante, e tu dovrai fare delle domande, tante, e se lui riesce a infilare una battuta di tipo personale tu puoi dimenticare come si impugna un bisturi e chiedermi aiuto. <br/>'''Meredith''': Ok, mi faccia capire. Mi ha portata via da un intervento che capita una volta nella vita per fare da cuscinetto tra lei e il suo fidanzato?! <br/>'''Bayley''': Non usare questo tono con me!
*'''Miranda''': Senti, quello che abbiamo è bello, perché vuoi correre e complicare tutto e quasi sicuramente rovinarlo?<br />'''Ben''': Perché non siamo più dei bambini. Perché la mia vita è ora. non fra dieci anni o cinque o fra 14 mesi, ma qui e ora. E voglio condividerla ogni giorno, ogni mattina, ogni sera. E se tu non vuoi questo allora non siamo fatti l'uno per l'altra.<br />'''Miranda''': Ci siamo rimessi insieme due settimane fa, io non posso...<br />'''Ben''': Bene, direi che mi hai risposto.
*Uh Zola, guarda c'è papino! Sta operando un mielomeningocele, sai dire mielomeningocele? ('''Meredith''')
*Che stronzo! Finge di essere gentile e triste per la moglie a casa con l'Alzhaimer, dispensa saggezza zen dopo mezzo secolo d'esperienza come chirurgo, bhè! Sapete una cosa? Lo Yoda laggiù è lo squalo peggiore di tutti, è pericoloso e perfido. ('''Alex''')
*Arrivi a un punto nella carriera, che dico nella vita, in cui ti rendi conto di avere più ieri che domani e rendersene conto è dura per un uomo. Ma quando hai la chance di partecipare ad una cosa del genere, lotti come una tigre, tutto perché pensi di poter restare più tempo in gioco. ('''Richard''')
*'''Ben''': T-rex contro megalosauro, chi vince? <br/>'''Miranda''': Non lo so, non ne ho idea. <br/>'''Ben''': Sai chi lo sa? Io lo so, e anche Tuck lo sa. Il megalosauro è 10 volte più piccolo, il t-rex se lo mangia quando vuole. T-rex contro ptenarodonte però, lo ptenarodonte può volare, è facile vincere così, a meno che non lo consideri un forfait. Sì, potrei continuare, e anche Tuck. Tu sei già annoiata e ne parliamo da 30 secondi. Mi piace Tuck, mi piace stare con Tuck, mi piaccioni i dinosauri e i transformers e mi piaci tu. Voglio tutto il pacchetto.
*Se la vita fosse tutta una prova generale e avessimo il tempo per rifarla, potremmo provare e riprovare ogni momento, finché non lo facciamo bene. Purtroppo, ogni giorno della nostra vita è una performance a sé. E sembra che anche quando abbiamo la possibilità di provare e prepararci e riprovare, non sei mai veramente pronto per i grandi momenti della vita. ('''Meredith''')
==Episodio 12, ''Speranza per chi non ha speranza''==
*''Non c'è più niente da fare per lei'': è l'ultima cosa che un chirurgo vorrebbe dire a un paziente. Rinunciare non è facile per noi, perciò facciamo tutto il possibile per evitarlo. Per un chirurgo una causa persa vuol dire solo impegnarsi di più. ('''Meredith''')
*'''April''': Questa qui ha il patio e il garage, ma questa ha il parquet, lavatrice e asciugatrice. <br/>'''Jackson''': Sicura di voler traslocare? <br/>'''April''': Meredith e Derek hanno la bambina e tu vivi con la tua ex. Traslochiamo.<br/>'''Alex''': Vengo io, Zola mi rovina la piazza. Ogni donna che porto a casa vuole fare un figlio non appena la vede. <br/>'''April''': Haha, no! non voglio abitare con te, voglio allontanarmi da te! <br/>'''Alex''': Allora tu e io, non vorrai mica vivere con Mary Poppins?<br/>'''Jackson''': Perché no? cucina, pulisce...<br/>'''April''': E sono tua amica!<br/>'''Alex''': Ma che cavolo...?<br/>'''Meredith''': Mi serve cibo per la festa di Zola. Non ho tempo per la spesa. La decimillesima operazione di Richard durerà un secolo! Teddy si arrabbierà se prendo un po del suo cibo per vedova? <br/>'''Cristina''': No, fa pure! prendi e tacchino alla tetrazzini. <br/>'''Meredith''': Uuu buono! <br/>'''Cristina''': {{NDR|Rivolta ad Alex}} Tu e Mcqueen avete trovato un paziente disposto a farsi operare?<br/>'''Alex''': Baciami il culo! <br/>'''Cristina''': Ah, Meredith, Proctologia! Ecco la tua specializzazione. Esplora le chiappe. <br/>'''April''': Perché non fai chirurgia generale come tua madre? <br/>'''Alex''': Anche per il marketing, quando la gente sente il nome di Grey sa che è di alta qualità. <br/>'''Jackson''': No, non puoi vincere se segui le orme di un fenomeno. <br/>'''Cristina''': Disse il nipote mediocre e noioso di Harper Avery!
*'''Alex''': Oh, adesso vuoi vivere con me? <br/>'''April''': No. Sei volgare, sei un maiale, attiri le sciacquette come un magnete e lasci calzini lerci in giro. Continua così e finirai vecchio e solo, per la strada, malato di un'antica forma di sifilide. <br/>'''Jackson''': Ecco, penso che stia cercando di dire sì, sarebbe contenta se dividessi la casa con noi giusto? <br/>'''Alex''': Fico! <br/>'''Jackson''': {{NDR| Mentre Alex va via}} Non potevamo permetterci il bell'appartamento solo noi due, vero? <br/>'''April''': Parquet e lavatrice e asciugatrice? È così, voglio quello che voglio.
*Quando getti la spugna? Quando ammetti che una causa è davvero persa. Si arriva ad un punto in cui tutto diventa troppo. Quando non ne possiamo più di litigare e allora ci arrendiamo. È allora che comincia il lavoro vero. Trovare speranza laddove sembra che non ce ne sia assolutamente più. ('''Meredith''')
==Episodio 13, "E Se..."==
*"Il figlio che hai è il figlio che eri destinato ad avere, doveva andare per forza cosi" ti dicono questo nell'ufficio [[Adozione|adozioni]], in ogni caso mi piace pensare che sia vero. Ma tutto il resto nella vita sembra puramente casuale. E se... avessi detto o fatto una piccola cosa e avessi mandato tutto all'aria? E se avessi scelto un'altra vita? O un'altra persona? Forse non ci saremmo mai trovati. E se fossi stata cresciuta in modo diverso? Se mia madre non si fosse mai ammalata? Se avessi avuto un buon padre? E se... e se... ('''Meredith''')
*'''Meredith''': Che c'è? <br/>'''Cristina''': Non faremo tipo che io dico una cosa, tu ne dici un'altra, poi una delle due piange e c'è un momento catartico? <br/>'''Meredith''': Oh no. <br/>'''Cristina''': Bene. <br/>'''Meredith''': È solo che niente, niente va come credevo che sarebbe andato. È come se non riconoscessi neanche più la mia vita. <br/>'''Cristina''': So che vuoi dire, devi dormire un po', devi andare a dormire, fai schifo. <br/>'''Meredith''': Sempre meglio di te.<br/>'''Cristina''': Non è possibile.
*'''Meredith''': Perché stasera non dimentichi il malumore e sei solo un uomo in un bar? <br/>'''Derek''': E tu solo una donna in un bar?<br/>'''Meredith''' Esattamente, e bevo Tequila!
*La tua vita è un dono, accettalo. Non importa quanto incasinata o piena di dolore possa sembrare. Ci sono cose che accadono perché è come se fossero destinate ad accadere, come se dovessero andare per forza così. ('''Meredith''')
==Episodio 14, ''Quello che ti serve è l'amore''==
*A volte nella vita l'amore vince veramente su tutto: stanchezza, privazione del sonno, tutto. E poi altre volte l'amore sembra che porti solo dolore. ('''Meredith''')
*'''Lexie''': Buon anniversario, signore. <br/>'''Richard''': Grazie, dottoressa Grey! Andrò a casa presto, starò il più possibile con mia moglie. E tu dove andrai, in giro a spassartela? <br/>'''Lexie''': Eh, non me la spasso con nessuno da diversi giorni!...Oddio! Mi scusi. Che volgarità! No, io per San Valentino non ho impegni, non ho impegni.
*'''Owen''': So che hai vissuto un inferno, e che in qualche modo ne sono responsabile e che è un lutto e non ci sono [[bacchetta magica|bacchette magiche]] ma, eravamo amici, ho davvero bisogno di un'amica oggi. Allora che ne pensi di attraversare la strada e andare da Joe a bere insieme un bicchiere, che ne dici? O bere molti, molti bicchieri. <br/>'''Teddy''': È tutto? Hai finito? Io ti odio. Dal momento in cui hai anteposto le esigenze del tuo ospedale alla morte di mio marito io ti ho odiato. Sdraiata nel letto di notte da sola guardo il posto in cui dormiva mio marito e dentro di me, con ogni cellula del mio corpo io ti odio. Vorrei che fossi morto tu al suo posto. Penso a tutti quei soldati, quei bravi ragazzi che sono morti in Iraq e non solo quale dio possa aver permesso che tu sopravvivessi. Noi non siamo amici, questo non è un lutto, non passerà. Io ti odio!
*Cara Clementine, mi dispiace che tu stia male ma non mi dispiace che tu sia la mia ragazza. La cosa più brutta che ci sia è stare soli a San Valentino, ma io sto pensando a te adesso. Penso di tenerti per mano mentre ci buttiamo insieme dal trampolino. Ti amo. P.S. Non importa chi abbia attaccato i pidocchi all'altro, sono felice che li abbiamo avuti insieme. Con amore Nico. ('''Alex''')
*'''Miranda''': Ok, ho ancora il camice lo so, mi dispiace ho avuto un intervento e poi ne è arrivato un altro e poteva sembrare che ti avessi dato buca ma non è cosi, possiamo andare a cena. <br/>'''Ben''': La cena è andata, sono le 23.23 di sera. Mi hai dato buca a cena più di due ore fa.<br/>'''Miranda''': Ho rovinato il nostro San Valentino?<br/>'''Ben''': Miranda... <br/>'''Miranda''': Sono una persona tremenda, lo so, non trovo il tempo come dovrei. Non sono brava sai nelle cose romantiche però stavo lavorando e non puoi rimproverarmi per questo. Non puoi rimproverarmi perché salvo delle vite! E se vuoi lasciarmi perché non sono venuta a una cena per salvare una vita allora non voglio neanche fare le cose romantiche con te!<br/>'''Ben''': Miranda... <br/>'''Miranda''': Perché... perché sei vestito così?<br/>'''Ben''': Perché sono le 23.23. San Valentino non è ancora finito...
*Cerchiamo sempre un modo per placare il dolore. Qualche volta plachiamo il dolore sfruttando al meglio ciò che abbiamo, qualche volta perdendoci nel momento. E qualche volta per placare il dolore basta solo dichiarare una tregua. ('''Meredith''')
==Episodio 15, ''Mi hai visto ultimamente?''==
*Quando le hai provate tutte ma quel mal di testa non passa, non smetti di tossire, il gonfiore non se ne va, è il momento di rivolgersi a un professionista. Come chirurghi passiamo anni ad affinare capacità di percezione che ci permettano di capire esattamente quale sia il problema, il guaio è che a volte tutto il tempo trascorso ad affinare quelle capacità di percezione ti può rendere una persona con un punto di vista molto limitato, e come discuti con qualcuno che ha la scienza dalla propria parte? ('''Meredith''')
*Sai cos'è meglio di un compagno di studi? Uno schiavetto! ('''Alex''')
*'''Arizona''': Sai perché mi piaci tanto? <br/>'''Alex''': Onestamente, non ne ho idea. <br/>'''Arizona''': Mi ricordi me. Noi chirurghi pediatrici siamo crudeli. Siamo i chirurghi più insensibili dell'ospedale. Quando ero specializzanda ero un vero film dell'orrore.
*'''Miranda''': Avery aveva ragione: Carrie potrà finalmente usare le braccia. Allora, allora perché io dicevo di no? <br/>'''Mark''': Volevi essere prudente. <br/>'''Miranda''': È una paziente speciale per me, ho fatto un lavoro all'avanguardia su di lei in passato. <br/>'''Mark''': Sei stata una specializzanda come Avery, più si acquista esperienza più si diventa conservatori. <br/>'''Miranda''': Conservatori? Oh, è a questo che ti porta il successo? Perciò sei felice e poi hai paura e vuoi che nella tua vita non cambi niente? <br/>'''Mark''': Tu sei cresciuta e non vuoi rischiare, perché sai che i rischi hanno delle conseguenze. Per questo abbiamo intorno gli specializzandi, ci mantengono vivi. <br/>'''Miranda''': Mi stai dicendo che non sono più giovane ormai? <br/>'''Mark''': Ti sto dicendo che sei arrivata.
*Magari non ci piacerà ma è davvero importante fermarsi una volta ogni tanto, uscire dalla propria testa e vedere le cose in prospettiva. In effetti scoprire che guardavi le cose nel modo sbagliato può essere quasi liberatorio. E all'improvviso vedi nuove potenzialità, nuove possibilità, dove non le avevi mai viste prima e va tutto bene quando in un situazione disperata all'improvviso vedi la luce, purtroppo però a volte accade il contrario. ('''Meredith''')
==Episodio 16, ''Facciamo tutto da soli''==
*Come chirurghi siamo abituati a consultarci tra noi, valutare punti di vista opposti, incoraggiamo perfino i pazienti a chiedere una seconda opinione. Perché chiedere una seconda opinione quando sai di avere ragione? Perché, se vogliamo essere sinceri, i chirurghi sono molti simili ai cowboys: è più probabile che facciano tutto da soli. ('''Meredith''')
*'''Derek''': Come va con la tua dolce metà? <br/>'''Mark''': {{NDR|Parlando di Jackson}} C'è tensione, preoccupazione per l'esame, risponde male ai pazienti. Ho cercato di trovargli sesso facile... <br/>'''Derek''': Io parlavo di Julia. <br/>'''Mark''': Oh! Ma certo. Lei, lei sta bene, grazie, sta bene.
*'''Cristina''': Avevi animali da piccola? <br/>'''April''': Aah, pesci. Sì, pesci, un paio di criceti, due cani. Perché? <br/>'''Cristina''': Cerco solo di conoscerti meglio, tutto qui. Come si chiamavano i tuoi cani? <br/>'''April''': Vediamo, c'era Buster e Picols, Picols era uno Schnauzer! <br/>'''Cristina''': Come si chiama tua madre? <br/>'''April''': Vuoi entrare nel mio account?! <br/>'''Cristina''': Mi servono i turni delle infermiere. <br/>'''April''': Non faccio io i turni delle infermiere, se tu sapessi qualcosa di come funziona un ospedale... <br/>'''Cristina''': Tu conosci i turni delle infermiere, tu sei April Kepner, tu sai qualunque cosa. <br/>'''April''': Una in particolare? <br/>'''Cristina''': Aaah... Emily, qualcosa. <br/>'''April''': Era di giorno, in unità coronarica, ma poi ha cambiato coi turni di notte in terapia intensiva chirurgica. È strano ma il dottor Hunt ha controfirmato, dovrebbe essere regolare. {{NDR| Cristina corre via}} Hei, se la vedo piangere o sanguinare me la prendo con te! Hacker!
*'''Mark''': Sei una donna affascinante. <br/>'''April''': Chi? Io?! <br/>'''Mark''': Tu e Avery passate molto tempo insieme, vero? <br/>'''April''': È vero, sì, ma siamo solo compagni di studio, cioè non siamo, ecco... <br/>'''Mark''': Lui è un bel ragazzo, bella struttura ossea, sguardo ipnotico ecc. <br/>'''April''': Penso di sì...<br/>'''Mark''': Hai notato che è molto teso ultimamente? <br/>'''April''': Come ho detto studiamo insieme, perciò... <br/>'''Mark''': I compagni di studio dovrebbero aiutarsi, alleviare un po' lo stress. Magari estendere il rapporto di compagnia. <br/>'''April''': Estendere? Ehm, io... <br/>'''Mark''': Siete due persone affascinanti, non ti viene in mente come alleviare lo stress? <br/>'''April''': Potremmo fare qualche [[passeggiata]]. <br/>'''Mark''': Passeggiare fa bene, passeggiare è carino. Pensavo che visto che studiate insieme e siete amici potreste approfondire il vostro rapporto e diventare un po' più che amici. <br/>'''April''': Oh! Vuole dire... Vuo... <br/>'''Mark''': Voglio. <br/>'''April''': Dottor Sloan! <br/>'''Mark''': E ci guadagnano tutti. <br/>'''April''': Queste sono [[molestie sessuali]], lo sa, vero?! <br/>'''Mark''': Io li considero incoraggiamenti sessuali. {{NDR|April va via}} Pensaci bene, Kepner! Per il bene della squadra!
*{{NDR|A Cristina}} Che progetti hai? I tuoi progetti, perciò i nostri progetti. Qualsiasi cosa sia devo saperlo. Stai progettando un omicidio, un attacco nucleare? Va bene, io ti aiuto. Sono sicura che ci sarà una buona ragione ma dimmi che vuoi fare! ('''Meredith''')
*Puoi chiedere consiglio agli altri, circondarti di consiglieri fidati, ma alla fine la decisione è sempre tua e solo tua. E quando è il momento di agire e sei da solo, con le spalle al muro, l'unica voce che conta è quella nella tua testa, quella che ti dice ciò che probabilmente sapevi già, quella che quasi sempre ha ragione. ('''Meredith''')
==Episodio 17, ''Un passo di troppo''==
*Siamo abituati ad essere vigli, a indagare sul problema, a fare tutte le domande giuste, a scoprire l'origine del problema finché non sappiamo esattamente qual è, e possiamo affrontarlo. Ci vuole estrema cautela o rischiamo di fare un passo falso. Possiamo creare problemi dove non ce ne sono. ('''Meredith''')
*'''Mark''': Che fine ha fatto la tua turist sexy? <br/>'''Jackson''': Non è qui per un tour, sono stato incastrato, mia madre cerca di espandere la dinastia degli Avery. Perché non le ha detto che abbiamo da fare? <br/>'''Mark''': Tu e la sexy dottoressa dovreste fare qualcosa, capisci il punto? Anzi tu dovresti darle qualcosa. <br/>'''Jackson''': Ma quanti anni ha, dodici? Perché questa ossessione di farmi fare sesso? <br/>'''Mark''': Per me funziona, così ti trasmetto la mia saggezza. <br/>'''Jackson''': E fa anche il ruffiano. <br/>'''Mark''': È qui per una notte. <br/>'''Jackson''': No. Non voglio dare a mia madre questa soddisfazione. <br/>'''Mark''': Non è tua madre che dovresti soddisfare! <br/>'''Jackson''': Che ragazzino!
* '''Cristina''': Da quando ti fai la specializzanda mamma del prematuro? <br/>'''Alex''': Cosa?! <br/>'''Meredith''': Morgan?! <br/>'''Alex''': Non me la faccio. <br/>'''Cristina''': Bhè, stavate tutti e due nella stanzetta stamattina, prima dell'alba... <br/>'''Alex''': Sì, a studiare! <br/>'''Cristina''': Le davi da mangiare. <br/>'''Meredith''': Alex! No, cane cattivo! <br/>'''Alex''': Smettila! Ma dai, è la mia specializzanda, ed è una paziente. <br/>'''Meredith''': Finirà come con Rebecca. <br/>'''Cristina''': Ah sì, faccia maciullata! Quella è stata brutta. <br/>'''Meredith''': Sì, lei si innamorerà di te e dopo impazzirà e farà pipì sul mio divano. <br/>'''Cristina''': Ah, che schifo. <br/>'''Alex''': Andate al diavolo, tutte e due. <br/>'''Meredith''': Sì, ma tienila lontana dal mio divano, ti prego!
*'''Callie''': Stai con Morgan? <br/>'''Alex''': Noo. No, quello scemo del fidanzato l'ha mollata, vuole solo qualcuno vicino, è la mia matricola. <br/>'''Callie''': Certo... Hai mai visto quei gorilla che amano coccolare un gattino e lo allevano come un figlio? <br/>'''Alex''': Ah ah. <br/>'''Callie''': Si chiama imprinting: il gattino spaventato lascia che il gorillone lo coccoli perché non c'è mamma gatta, oppure fidanzato gatto scemo se n'è andato. <br/>'''Alex''': Che cosa?! Non è così. <br/>'''Callie''': Attento, perché lei è cotta. <br/>'''Alex''': Per niente! Sai che ti dico? Perché non vai a vedere Animal Channel?! <br/>'''Callie''': Stupido gorillone.
*'''Cristina''': Tu mi ami ancora? <br/>'''Owen''': Ti amo così tanto da soffrire.
*Le nostre intenzioni sono sempre pure, vogliamo sempre fare quello che è giusto, ma abbiamo anche la grinta per superare i limiti. Perciò corriamo il rischio di andare oltre. Ci dicono: 'Non fare del male', mentre ci insegnano a farci spazio con una lama. E così facciamo qualcosa, quando avremmo fatto meglio a lasciar perdere. Perché è difficile ammettere che non ci sono problemi da affrontare e lasciar stare, prima di peggiorare le cose, prima di provocare un danno irreparabile. ('''Meredith''')
==Episodio 18, ''Il leone si è addormentato''==
*C'è un detto in sala operatoria: non coccolare il leone. Vuol dire che per quanto un tumore possa sembrare benigno, per quanto sia piccolo, per quanto siano definiti i suoi margini, è comunque un tumore, è comunque pericoloso e ti può mordere. ('''Meredith''')
*'''Jackson''': Siamo venuti a vedere i cuori. <br/>'''Alex''': Che vergogna! La Yang fa crescere organi e io devo rattoppare il nonnino. <br/>{{NDR|squilla il telefono}} '''Jackson''': È sempre Morgan? Perché non le rispondi? <br/>'''Alex''': Devo essere come un topo morto, freddo come un morto, ok? È questo che le serve. È tutto il giorno che cerco di starle lontano e lei... {{NDR|il telefono squilla ancora}} Vedi? <br/>'''Jackson''': Dai, puoi farcela. Ma sì, sei bravo a fare lo stronzo e il passo successivo è essere freddo come un topo morto, giusto Yang? {{NDR|Cristina lo ignora}} Lo vedi come fa? Devi fare così anche tu, fai così, fai come lei!
*'''Mark''': Che fai? <br/>'''Callie''': Cerco di indovinare quante dermatologhe si è fatta mia moglie. Quella di sicuro, sì anche quella, probabilmente. Uh! La specialista in tecniche di ringiovanimento del corpo, si ma certo, Cheryl. <br/>'''Mark''': Devi fartene una ragione, tutti hanno un passato. <br/>'''Callie''': Mi sta benissimo che abbia un passato, solo che non sapevo di dover lavorare, operare forse o bere, con una ex al bar. <br/>'''Mark''': Quella donna si sveglia tutti i giorni, vede la mia faccia nella sua cucina con in braccio sua figlia, la figlia che tu e io abbiamo fatto insieme. <br/>'''Callie''': Sì, credo che non sia facile per lei. <br/>'''Mark''': Facile?! Sapere che sei stata con il Golden Boy dell'ospedale? <br/>'''Callie''': Ah... <br/>'''Mark''': Lei vive un inferno, Torres. Io sono un Dio! La uccide!
*'''Richard''': Ognuno di questi oggetti è stato estratto da un paziente. <br/>'''Jackson''': Lucine natalizie? Ma andiamo! Da dove...? <br/>'''Richard''': Meglio non saperlo...<br/>'''Jackson''': E come ha...? <br/>'''Richard''': Con grande, grande attenzione... È fantastico vero? <br/>'''Jackson''': In effetti, sì. <br/>'''Richard''': A volte abbiamo un genio sul tavolo operatorio, altre volte un idiota. Personalmente, ho un debole per gli idioti. Non tiri fuori la zanna di un leone da un genio!
*Abbiamo sentito gli avvertimenti, e li abbiamo ignorati. Sfidiamo la fortuna, lanciamo i dadi, giochiamo col fuoco. È la natura umana: quando ci dicono di non toccare una cosa, di solito la tocchiamo, anche se sappiamo di non doverlo fare. Forse perché, sotto sotto, cerchiamo solo guai. ('''Meredith''')
==Episodio 19, ''Apparati vitali''==
* C'è una canzoncina che dice: l'osso del piede è collegato all'osso della gamba, l'osso della gamba è collegato all'osso del ginocchio. In medicina impari che tutto è più complicato, eppure la canzoncina non è sbagliata, tutto è collegato. L'osso del piede è collegato all'osso della gamba, l'osso della gamba è collegato all'osso del ginocchio e se togli un pezzo, il resto finisce in pezzi. [...] Il corpo umano è fatto di apparati che lo tengono in vita, c'è quello che ti fa respirare e quello che ti fa stare in piedi, quello che ti fa sentire la fame e quello che ti fa essere felice. Sono tutti collegati, tira via un pezzo e tutto il resto finisce in pezzi. Ed è solo quando sembra che i nostri apparati possano venir meno che ci rendiamo conto di quanto dipendevamo da loro da sempre. ('''Meredith''')
*'''Miranda''': Non posso venire alla cena per sole donne, scusate. <br/>'''Arizona''': Abbiamo bisogno di te! <br/>'''Miranda''': Bhè, non posso venire perché Ben e io, eh, andiamo, a... a scuola di ballo stasera. Salsa! <br/>'''Callie''': Tu e Ben? Fate salsa? Ahahaha, no. Voi fate sesso a casa! <br/>'''Miranda''': Hei! Io e Ben abbiamo una lezione di ballo che rimandiamo da molto tempo stasera. Scusate, sarete solo voi due. <br/>'''Callie''': Certo! <br/>'''Arizona''': Scommetto che sarà lunga. <br/>'''Callie''': Molto lunga.
*'''Mark''': Io pianto il seme dell'innovazione, lo annaffio e ouilà: sboccia! Sono o non sono un capo fantastico?! <br/>'''Ben''': Evviva il capo!... Quando torna Hunt? <br/>'''Derek''': Mai troppo presto.
*Basta usare mia sorella come database, l'abbiamo rotta! ('''Meredith''')
*'''Owen''': Tornerò a prendere il resto della mia roba un'altra volta. Ciao. <br/>'''Cristina''': Ciao. <br/>'''Owen''': Ti amerò per sempre, sei l'amore della mia vita. Non amerò mai un'altra donna. <br/>'''Cristina''': Non ti ricordi neanche come si chiama. <br/>'''Owen''': Abbi cura di te.
*'''Meredith''': Cristina, ci sei? Ti sento respirare, tutto bene? <br/>'''Cristina''': Ci sono. <br/>'''Meredith''': Ti senti meglio? <br/>'''Cristina''': {{NDR|scoppia in lacrime}} Sì, sto meglio. <br>'''Meredith''': Cristina, so che non vuoi parlarne ma io sono qui. Sono qui perciò voglio stare al telefono con te finché non vorrai mettere giù. Sono qui. Sono qui.
==Episodio 20, ''La ragazza senza nome''==
*Quando sei piccolo vorresti che le cose restassero come sono: la stessa maestra, la stessa casa, gli stessi amici. Fare il chirurgo non è diverso, ti abitui agli stessi specializzandi, le stesse infermiere, lo stesso ospedale. Naturalmente tutto questo cambia non appena arrivi al quinto anno di specializzazione e devi trovare un altro posto. Abbandonare il passato è facile, è andare avanti che è doloroso, così qualche volta lottiamo per mantenere le cose come stanno. Però le cose non possono restare come sono, a un certo punto devi abbandonare tutto, andare avanti, perché, per quanto sia doloroso, è l'unico modo per crescere. ('''Meredith''')
*'''Jackson''': L'Nags? Da quando l'Nags offre posti agli specializzandi? <br/>'''Cristina''': Oh, non li offrono. Tranne che a me, una dea! <br/>'''Alex''': Biscotti vecchi! <br/>'''Cristina''': Oh, Karev, è dura per te pregare per un colloquio mentre alcuni senza far niente vengono corteggiati. <br/>'''Alex''': Nessuno prega. <br/>'''April''': Dovresti farlo, così magari avresti un colloquio! <br/>'''Cristina''': Adoro la perfida Kepner!
*'''Alex''': Il tuo nome è un marchio, sei come un Ritz-Carlton della chirurgia, che ti importa se ti vogliono solo per questo?! <br/>'''Cristina''': Perché lui sa di essere solo un motel sull'autostrada.
*'''April''': Sta attenta, potrebbero giudicarti più per la tua personalità che per quello che conta, ovvero il curriculum. <br/>'''Alex''': Meredith non è come te, la sua personalità non fa schifo. <br/>'''April''': Ah, chi se ne frega! Anche questi programmi possono far schifo! Io sono stanca di non essere me stessa, io mi piaccio! <br/>'''Alex''': Allora sei la sola!... Me l'hai servita su un piatto d'argento.
*Direi fammi gli auguri, ma non mi servono! ('''Cristina''')
*'''Alex''': Sa chi è un ottimo mentore? <br/>'''Arizona''': Oh stai per dire me e ci daremo il cinque?
*È una di quelle cose che dicono tutti, non puoi andare avanti finchè non abbandoni il passato. Abbandonare il passato è facile, è andare avanti che è doloroso. Così qualche volta lottiamo. Per mantenere le cose come stanno. Però le cose non possono restare come sono. A un certo punto devi abbandonare tutto, andare avanti. Perchè per quanto sia doloroso, è l'unico modo per crescere. ('''Meredith''')
==Episodio 21, ''Il momento della verità''==
*Prova a immaginare, hai fatto cinque anni di specializzazione per cercare di diventare chirurgo, ma quei cinque anni all'improvviso non contano. L'unica cosa che conta, l'unica cosa che si frappone tra te e la tua corriera è un esame, in un hotel a caso, di una città a caso, con un esaminatore a caso che ti fa domande a caso. Nervoso? Faresti bene ad esserlo. [...] Asilo, liceo, college, facoltà di medicina, specializzazione: tutto porta a questo momento. Alcuni crollano per la tensione, altri danno il meglio. Comunque sia non c'è altro da fare, non si può più né studiare né prepararsi. Che ti piaccia o no, il momento è ora, l'unica cosa che può fare è esserci. ('''Meredith''')
*'''April''': Ventitré minuti di ritardo?! Non va bene! <br/>'''Alex''': È troppo tardi per chiedere un mezzo senza te sopra?
*'''Callie''': Vuoi stare in sala con questi due? Si odiano! <br/>'''Miranda''': Ah, sono professionisti, andrà tutto bene. <br/>'''Callie''': No, è uno schifo, c'è tensione, freddezza ed è pericoloso. Sembra di disinnescare una bomba in una casa stregata, costruita su un campo minato dove ci sono orsi dappertutto armati di pugnali! <br/>'''Miranda''': No, no, dovrò stare là con loro per le prossime 8 ore. <br/>'''Callie''': Devi domarli, o morirai. Moriremo tutti! Il loro odio distruggerà l'ospedale e poi l'intero pianeta! Conto su di te, Bailey. Tutti noi contiamo su di te, che Dio ti aiuti.
*'''Meredith''': Mia figlia mi ha chiuso il telefono in faccia. <br/>'''Cristina''': Si? Lo rifarà.
*'''Cathrine''': Richard! Sei un esaminatore?! <br/>'''Richard''': O è così o sono un tuo stalker. <br/>'''Cathrine''': Allora comunque sia, va bene!
==Episodio 22, ''Lascia andare i brutti momenti''==
*[[Carpe diem]], quant'è fastidioso il carpe diem? Come fai a pianificare una vita, una carriera, una famiglia, se pensi solo a carpire il diem? Se dovessimo godere ogni momento di ogni giorno, non ci sarebbero medici, chi finirebbe medicina? Saremmo troppo impegnati a vivere il qui e ora, qualunque cosa ciò significhi. [...] Ammetterò che gli antichi romani avevano ragione, si deve vivere la vita. E vivere significa che ogni mattina quando ti svegli devi scegliere, fra cogliere ciò che la vita ci offre sul momento e andare avanti, anche col brutto tempo; oppure tirare le tende e chiudere fuori il giorno. ('''Meredith''')
*'''Mark''': Julia mi ha buttato addosso la follitropina stamattina. <br/>'''Derek''': Cos'è un gioco erotico? No, guarda, non lo voglio sapere!
*Forse verrò a vivere qui, nel gabinetto, nel mio vomito, fino alla morte. ('''Meredith''')
*''''Miranda''': Se uno viene da me con un problema, io rispondo con una metafora. <br/>'''Derek''': Una metafora? <br/>'''Miranda''': Una figura retorica per cui... <br/>'''Derek''': So cos'è una metafora. <br/>'''Miranda''': Fantastico! Perciò la prossima volta che qualcuno ti pone un problema rispondi con una metafora. <br/>'''Derek''': Qualunque tipo di metafora? <br/>'''Miranda''': Vedi, è questo il bello: lui ne trarrà delle conclusioni che lo aiuteranno a prendere delle decisioni che avrebbe preso comunque. <br/>'''Derek''': Preferisco essere sincero. <br/>'''Miranda''': Ah, fa' come vuoi. Ma se seguono il tuo consiglio e poi non funziona? La sincerità ti si rivolterà contro.
*'''Dottore''': È il bagno degli uomini, se non ti dispiace... <br/>'''April''': Che c'è?! Siete dei medici! Io ho visto i vostri così, voi avete visto la mia, è solo carne e cartilagine! Svegliatevi!
*Sapete, io sono circondata da scienziati da più di 10 anni ormai. Nascondevo i miei sentimenti, il mio rapporto con Dio per paura di essere derisa o criticata o giudicata meno valida come medico. Mi nascondevo, mi vergognavo di ammettere che amo Dio, che questo è l'unico rapporto sul quale io conto e ora non so se l'ho rovinato per sempre o se mi sono liberata delle sue limitazioni. La sola cosa che so per certo è che ho smesso di nascondermi. ('''April''')
*'''Lexie''': Grazie per oggi, per avermi fatto... <br/>'''Mark''': Hai fatto un ottimo lavoro. <br/>'''Lexie''': Grazie. <br/>'''Mark''': Tutto ok? <br/>'''Lexie''': Ti amo. Oh! Oh mio dio! Mi è uscito di slancio, mi è uscito dalla bocca come una specie di... Io, io ti amo. Dio! L'ho ridetto. Io, io, io ti amo. Davvero. Io, io ti amo e ho cercato di non dirlo, mi sono sforzata tanto di reprimerlo e ignorarlo e non dirlo e Jackson è un bravo ragazzo. Sì, lui, lui è bello ed è più giovane di te e non ha nipoti o figli con la sua migliore amica lesbica, ed è un Avery e io gli piacevo. Sai, gli piacevo davvero. Ma non avrebbe mai funzionato perché io, io amo te. Ti amo talmente tanto e tu, tu sei dentro di me. È come una malattia, è come se fossi contagiata da Mark Sloan. E non riesco a pensare a niente e a nessun altro, non riesco a dormire, non riesco a respirare, non riesco a mangiare e ti amo. Ti amo in ogni momento, in ogni minuto di ogni giorno. Io, io, io... Io amo te.
==Episodio 23, ''La grande migrazione''==
*Ci sono degli uccellini, una specie di rondine credo, in settembre in migliaia lasciano la piovosa Seattle per svernare in Messico, non sono mica scemi! E ogni anno la gente a gruppi si raduna in giro per Seattle a bere birra e guardare gli stormi volare via. La chiamano la grande [[migrazione]]. Non so come facciano quegli uccellini, viaggiano per migliaia di miglia senza perdersi, sbattono contro le finestre, vengono mangiati dai gatti ma od ogni primavera sono sempre qui. Forse tornano nel posto che conoscono. La gente dice che è meraviglioso vederli partire, dicono che riesci a vedere il momento preciso nel quale, con qualche misterioso segnale, tutti insieme decidono di prendere il volo. ('''Meredith''')
*Lei mi sta facendo un brutto scherzo! Poi mi dirà che mi ha insegnato qualcosa anche se in realtà non ho imparato niente! ('''Alex''')
*'''Alex''': Hopkins mi vuole! <br/>'''Cristina''': Johns Hopkins? L'ospedale? Non la Hopkins fabbrica di frigoriferi?
*'''Miranda''': È un parassita che capita di vedere una sola volta nella vita! Scusa se ora lo trovo più interessante delle parole crociate o dell'insalata mista. <br/>'''Ben''': Il paziente ha assunto antiparassitari, il verme presto morirà. Ora non puoi fare altro che andare a pranzo. Non è come uno dei tuoi film dove la larva si riproduce nel cervello riducendo il povero umano ospite in uno zombie che con un morso infetterà tutta la popolazione della base! <br/>'''Miranda''': Che film è? <br/>'''Ben''': Che? <br/>'''Miranda''': No, dev'essere forte, non l'ho visto! <br/>'''Ben''': L'ho appena inventato io.
*Non discutere con lei, è la star di un film di fantascienza. Sfidala e con la pistola laser ti atomizza le chiappe! ('''Ben''')
*'''Alex''': Nessuno mi ha mai voluto così. <br/>'''Richard''': Certo, non riconosci la scena, Karev. La folla in delirio, gente che scatta fotografie, lo strappo del nastro al traguardo... <br/>'''Alex''': Ma di che sta parlando? <br/>'''Richard''': È questo che succede quando arrivi primo.
*'''Callie''': Ehi, l'ho appena visitato, i parametri vitali sono stabili. Dorme. <br/>'''Arizona''': Non andartene mai. <br/>'''Callie''': Che?? <br/>'''Arizona''': Non andartene... mai. Promettilo subito. <br/>'''Callie''': Non vado da nessuna parte, promesso. <br/>'''Arizona''': Dopo mio fratello pensavo di... di non poter fare più una cosa del genere, non farò più una cosa del genere. E invece... eccomi qui. <br/>'''Callie''': Quello che non riesci a fare lo farò io. Sono qui, è così che andrà. Ok? Vieni qui.
==Episodio 24, ''Distacchi''==
*Un mese fa alla facoltà di medicina i medici erano i vostri professori, oggi i medici siete voi. I sette anni da [[medico specializzando|specializzandi]] in chirurgia saranno i più belli e i più brutti della vostra vita. Verrete messi sotto pressione, otto di voi passeranno ad una specializzazione più facile, cinque di voi non reggeranno la pressione e a due di voi verrà chiesto di andarsene. Questo è il punto di partenza, la vostra arena, la vostra partita dipende da voi. ('''Richard''')
*'''Alex''': Tua moglie è una pazza! <br/>'''Callie''': Sì, però è carina.
*'''Owen''': Dov'è la tua lealtà? Ti si chiede di servire il tuo paese. <br/>'''Teddy''': Sai dove siamo adesso Hunt? Nella sala dov'è morto mio marito, proprio qui, su questo tavolo e non importa quante cose meravigliose, sorprendenti e miracolose succederanno su questo tavolo, sarà sempre la sala dov'è morto mio marito. E l'ascensore sud sarà sempre il luogo dove l'ho incontrato e la mensa sarà sempre il luogo in cui pranzavamo. Vorrei tanto andar via da qui e non pensarci più, ma non ti ho mai visto abbattuto e depresso come ora e dopo tutto quello che ti ho fatto passare e la tolleranza e la gentilezza e l'amicizia che mi hai dimostrato, io non ti lascio. Per la mia lealtà, non adrò via da qui né per il Metcop né per nessun altro.
*'''Owen''': Io me la caverò. <br> '''Teddy''': No, non è vero. Stai perdendo l'amore della tua vita. <br/>'''Owen''': Sì. Ovunque io guardi, spero di vederla. Non se n'è ancora andata e già mi manca. <br/>'''Teddy''': Vorrei poterti dire che passerà, ma non è vero.
*'''Callie''': Ehi! Che cavolo fate?! <br/>'''Alex''': Mangiamo. <br/>'''Callie''': No, no, avete una cena stasera, la più importante della vostra vita! <br/>'''April''': Il fatto è che non posso mangiare l'anatra, avevo una papera alla fattoria, viveva in casa. <br/>'''Callie''': Ordina una bistecca. <br/>'''April''': Il fatto è che avevo una mucca... <br/>'''Jackson''': A dire il vero nessuno vuole andare stasera. <br/>'''Callie''': Sta ordinando l'anatra! Ma come, non vi piace festeggiare? <br/>'''Alex''': Sì, a Baltimora, all'Hoptkins. <br/>'''Jackson''': Tra Webber e me c'è una questione in sospeso, lui sa ciò che ha fatto. <br/>'''April''': Io non ho superato l'esame, non ho niente da festeggiare! <br/>'''Callie''': Ooh buuu, povera April, non ha superato l'esame, che dramma eh? Io sono stata licenziata come capo degli specializzandi, ah! E mio marito mi tradiva. <br/>'''April''': Lei è stata sposata? Con un uomo? <br/>'''Callie''': ...che è morto. E pensavo che non sarei più stata felice, ma ora la mia vita va bene, stupendamente bene. Perciò un brutto momento non è niente, è un intoppo e nel frattempo ti perdi il momento. Hai finito la specializzazione? Fermati, e festeggia questo. Perché la vita cambia in un istante, è come lanciare una moneta: un attimo sei infelice e l'attimo dopo incontri la donna più fantastica del mondo e te ne innamori. Questo momento, il tuo momento? Arriva solo una volta. Ah! E l'anatra è davvero pazzesca!
*'''Jackson''': Ho scelto la Tulane. <br/>'''April''': Bene, sono felice per te. <br/>'''Jackson''': Sto male, comunque. Male nel lasciare tutto, nel lasciare te, ma sono contento che invece tu ne sia felice. <br/>'''April''': Per niente! Non sono felice proprio di niente, invece! Non sono felice che tutto ciò che credevo di essere non si sia dimostrato vero, non sono un chirurgo abilitato, non sono più vergine, non sono una buona cristiana. Non so cosa sono ma so che non sono felice! Mi è piaciuto fare l'amore con te, mi ha fatto provare delle emozioni. Tu mi hai cambiata, Jackson, e di questo sono felice ma mi dispiace non essere vergine per l'uomo che sposerò, questo non mi fa felice per niente e in realtà non mi va neppure che tu ci stia male, perché sei il mio migliore amico. Perciò, sai una cosa? La Torres ha ragione. I miei problemi saranno ancora i miei problemi domani e il giorno dopo e il giorno dopo ancora e tra qualche settimana il mio migliore amico sarà alla Tulane e forse non lo rivedrò più perciò per una sera voglio provare a dimenticare tutto, e provarci davvero. Voglio provare ad essere felice, sono felice stasera, sarò molto felice perché è un momento felice e dovremmo festeggiarlo, ok? Perciò puoi toglierti quell'espressione da funerale ed essere felice con me? <br/>'''Jackson''': Sei molto carina. <br/>'''April''': Anche tu.
*'''Arizona''': Sono la dottoressa Robin, lasciate il vostro nome e il numero e vi richiamerò, grazie. <br/>'''Alex''': Salve, sono Alex. Senta, ecco, l'unica ragione per cui l'Hoptkins mi vuole è perché lei mi ha fatto diventare qualcuno. Certo, mi ha creato lei. Non so perché una volta ha detto di vedere qualcosa in me, e insomma, il più delle volte penso che lei sia pazza ma io vado all'ospedale Hoptkins per vedere se valgo qualcosa anche quando non c'è lei a tenermi per mano. Penso di volerle dire grazie, o quello che è, non lo so. Se si vuole arrabbiare per questo, allora si arrabbi pure. Arrivederci.
*'''Miranda''': Tu non puoi più prendere decisioni per conto tuo senza comunicarlo a me, non puoi. Non puoi dire: oh, magari faccio domanda per la specializzazione e vediamo come va, lo dirò a Miranda se viene fuori qualcosa ma per ora è un piccolo segreto fra me e me. La tua vita non è più così ormai. Quando si divide la vita con una persona, si parla insieme, si pensa insieme, le decisioni si prendono insieme, si è leali l'uno con l'altra. Tu non sei più libero e indipendente ormai, hai capito? <br/>'''Ben''': Vuol dire che ci sposiamo lo stesso? <br/>'''Miranda''': Ma che?! Sono stata io a chiedertelo! In impermeabile e tanga! Dimostrando ancora una volta che nulla di buono può venire da un tanga! Ma, eccomi qui, a chiedertelo ancora. Che vuoi, una scritta nel cielo? <br/>'''Ben''': Era più chiaro in impermeabile e tanga. <br/>'''Miranda''': Sai che ti dico? Prova a metterti un laccetto nel sedere e poi fammi sapere se ti piace. <br/>'''Ben''': Sai, forse questa è la conversazione più romantica della mia vita. <br/>'''Miranda''': Non ti propongo romanticismo, mister, propongo il matrimonio e se non sei pronto... <br/>'''Ben''': Tu mi ami, vero? <br/>'''Miranda''': Sono tanto arrabbiata con te. <br/>'''Ben''': Sei tanto arrabbiata che mi sposi solamente per farmi dispetto. <br/>'''Miranda''': Sì, esatto è così.
*I sette anni da specializzandi in chirurgia saranno i più belli e i più brutti della nostra vita. Verremo messi sotto pressione. Questo è il punto di partenza, la nostra arena, la nostra partita dipende da noi. ('''Meredith''')
==Altri progetti==
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== Cosa ci faccio qui? ==
Lavoro essenzialmente su [[w:Pagina Principale|Wikipedia]], dove ho messo le mani soprattutto su pagine riguardanti anime e manga e su aspetti del Giappone e della sua cultura.
Qui mi diverto ad aggiungere frasi o dialoghi che mi hanno particolarmente colpito mentre guardavo i miei cartoni o leggevo qualche libro e manga, nello spirito collaborativo di tutti i progetti dell'enciclopedia. Spero di non aver fatto troppi pasticci... {{smile}}{{clear}}
== Dicono di me... ==
{{quote|Sarai pure un Bradipo come velocità a vedere gli episodi, ma ti confermi un Ghepardo nel tenere sott'occhio la savana.}}
<small>[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Bradipo_Lento&diff=867518&oldid=867145 nella mia pagina di discussione], 28 agosto 2017.</small>
== Mie creazioni ==
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|Titolo = '''Anime e manga'''
|ColoreSfondoTitolo = #AFEEEE
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*''[[A Silent Voice]]''
*''[[Ayashi no Ceres]]''
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*''[[Hand Maid May]]''
*''[[I"s]]''
*''[[In realtà io sono...]]''
*''[[Inuyasha]]'' <small>Inserite 65 citazioni</small>
*''[[Jeeg robot d'acciaio]]''
*''[[Kiseiju - L'ospite indesiderato]]''
*''[[L'attacco dei giganti]]''
*''[[L'attacco dei giganti (prima stagione)]]'' <small>Inserite 57 citazioni</small>
*''[[L'attacco dei giganti (seconda stagione)]]''
*''[[L'attacco dei giganti (terza stagione)]]''
*''[[La malinconia di Haruhi Suzumiya]]''
*''[[La voce delle stelle]]''
*''[[Le situazioni di Lui & Lei]]''
*''[[Lei, l'arma finale]]'' <small>Inseriti incipit e 23 citazioni</small>
*''[[Love Hina]]''
*''[[Made in Abyss]]''
*''[[Occultic;Nine]]''
*''[[Paradise Kiss]]''
*''[[Prison School]]''
*''[[Psycho-Pass]]'' <small>Inserite 55 citazioni</small>
*''[[Sakura Mail]]''
*''[[serial experiments lain]]''
*''[[Sound! Euphonium]]''
*''[[Steins;Gate]]'' <small>Inseriti incipit, 105 citazioni, explicit e sezione ''Citazioni su Steins;Gate'' con 2 citazioni</small>
*''[[Sword Art Online]]'' <small>Inserite 30 citazioni</small>
*''[[Tokyo Ghoul (prima stagione)]]''
*''[[Tokyo Ghoul √A]]''
*''[[Tokyo Ghoul:re]]''
*''[[Video Girl Ai]]''
*''[[Video Girl Len]]''
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{{cassetto
|Titolo = '''Doppiatori'''
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*[[Massimiliano Alto]]
*[[Flavio Aquilone]]
*[[Gianfranco Bellini]]
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*[[David Chevalier]]
*[[Domitilla D'Amico]]
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|Titolo = '''Film'''
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*''[[Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento]]''
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*Personaggi di ''[[Steins;Gate]]'': [[Suzuha Amane]]{{·}}[[Itaru Hashida]]{{·}}[[Moeka Kiryū]]{{·}}[[Kurisu Makise]]{{·}}[[Faris Nyannyan]]{{·}}[[Rintarō Okabe]]{{·}}[[Mayuri Shiina]]{{·}}[[Nae Tennōji]]{{·}}[[Yūgo Tennōji]]{{·}}[[Ruka Urushibara]]
*Personaggi di ''[[Sword Art Online]]'': [[Asuna Yūki]]{{·}}[[Kirito]]{{·}}[[Leafa]]
*Personaggi di ''[[Toradora!]]'': [[Taiga Aisaka]]{{·}}[[Ami Kawashima]]{{·}}[[Minori Kushieda]]
*Personaggi di ''[[Video Girl Ai]]'': [[Ai Amano]]{{·}}[[Moemi Hayakawa]]{{·}}[[Yota Moteuchi]]
*Personaggi di ''[[Welcome to the NHK]]'': [[Hitomi Kashiwa]]{{·}}[[Kaoru Yamazaki]]{{·}}[[Megumi Kobayashi]]{{·}}[[Minegishi]]{{·}}[[Misaki Nakahara]]{{·}}[[Tatsuhiro Satō]]
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{{cassetto
|Titolo = '''Voci tematiche'''
|ColoreSfondoTitolo = #ee82ee
|Contenuto =
{{div col|strette}}
*[[Bacchetta magica]]
*[[Bacchette per il cibo]]
*[[Cosplay]]
*[[Divisa]]
*[[Hikikomori]]
*[[Hummer H2]]
*[[Linea di universo]]
*[[Live action]]
*[[Osmanto]]
*[[Ossicodone]]
*[[Palazzo imperiale di Tokyo]]
*[[PGM Hécate II]]
*[[Principio antropico]]
*[[Sveglia]]
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|Titolo = '''Altre pagine'''
|ColoreSfondoTitolo = #D2B48C
|Contenuto =
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*[[Yoshitoshi ABe]]
*[[Ryūnosuke Akutagawa]]
*[[Luigi Albertelli]]
*[[Giorgio Amitrano]]
*''[[The Anime Encyclopedia]]''
*[[Natalia Batista]]
*[[Al Capone]]
*''[[Clannad]]''
*[[Convenience store]]
*[[Andrea Delogu]]
*[[Pau Donés]]
*[[Michaël Dudok de Wit]]
*[[Kazuhiro Fujita]]
*[[Jukki Hanada]]
*[[Mamoru Hosoda]]
*[[Keiko Ichiguchi]]
*[[Taichi Ishidate]]
*[[Atsuko Ishizuka]]
*[[Shunji Iwai]]
*[[Fumiyo Kōno]]
*[[LP (cantante)]]
*[[Shintaro Kago]]
*[[Sunao Katabuchi]]
*[[Masakazu Katsura]]
*[[Satoshi Kon]]
*[[Hirokazu Kore'eda]]
*[[Gabriele Mainetti]]
*[[Taiyō Matsumoto]]
*[[Annalisa Minetti]]
*[[Mozilla Firefox]]
*[[Gō Nagai]]
*[[Nena]]
*[[Yoshiaki Nishimura]]
*[[Satoru Nishizono]]
*[[Rena Nōnen]]
*[[Naoko Ogigami]]
*[[Mamoru Oshii]]
*[[Yoshitoki Ōima]]
*''[[Ouran High School Host Club]]''
*[[Fumihiko Sori]]
*[[Kevin Penkin]]
*[[Principio antropico]]
*[[Mahiro Takasugi]]
*[[Tatsuhiko Shibusawa]]
*[[Makoto Shinkai]]
*[[Ema Stokholma]]
*[[Gengoroh Tagame]]
*[[Rumiko Takahashi]]
*[[Isao Takahata]]
*[[Yuriko Tiger]]
*[[Kazuhide Tomonaga]]
*[[Kōkichi Tsuburaya]]
*[[Tony Valente]]
*[[Ryōsuke Yamada]]
*[[Yūsuke Yamamoto]]
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== Pagine ampliate ==
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*''[[5 cm al secondo]]'' <small>aggiunte 12 citazioni ed explicit</small>
*[[Antonella Clerici]] <small>aggiunte 6 citazioni</small>
*''[[Ano Hana]]'' <small>aggiunte 33 citazioni ed explicit</small>
*''[[Claymore]]''
*''[[Cose nostre - Malavita]]''
*''[[Cowboy Bebop]]'' <small>aggiunte 30 citazioni</small>
*''[[Death Note]]'' <small>ristrutturata la pagina inserendo la sezione delle citazioni dall'anime</small>
*''[[Excel Saga]]'' <small>aggiunte 28 citazioni</small>
*[[Giampiero Galeazzi]] <small>aggiunte 7 citazioni</small>
*[[Giorgia Vecchini]] <small>aggiunte 3 citazioni</small>
*''[[Kimagure Orange Road]]''
*''[[La ricompensa del gatto]]'' <small>aggiunti incipit e 9 citazioni</small>
*''[[Lamù]]'' <small>aggiunte 5 citazioni e creata sezione ''Citazioni su'' con tre citazioni</small>
*''[[Maison Ikkoku]]'' <small>aggiunte 13 citazioni e creata sezione ''Citazioni su'' con una citazione</small>
*''[[Mawaru-Penguindrum]]'' <small>incipit ed explicit, aggiunte 44 citazioni</small>
*''[[Nana]]'' <small>[[Aiuto:Wikificare|wikificata]] la pagina; aggiunte 39 citazioni dall'anime</small>
*''[[Neon Genesis Evangelion]]'' <small>aggiunte 16 citazioni</small>
*''[[Noein]]'' <small>aggiunte 13 citazioni</small>
*[[Omar Fantini]] <small>aggiunte 3 citazioni</small>
*''[[Planetes]]'' <small>aggiunte 14 citazioni</small>
*''[[Ranma ½]]'' <small>creata sezione ''Citazioni su'' con una citazione; aggiunte 25 citazioni dalla serie</small>
*''[[Shimoneta]]'' <small>aggiunte 20 citazioni e creata sezione ''Frasi ricorrenti'' con due citazione</small>
*''[[Steins;Gate 0]]'' <small>Creata la sezione per le citazioni dall'anime</small>
*''[[Sword Art Online II]]'' <small>aggiunte 51 citazioni</small>
*''[[Sword Art Online Alternative: Gun Gale Online]]''
*''[[Tokyo Magnitude 8.0]]'': <small>incipit ed explicit, aggiunte 14 citazioni</small>
*''[[Toradora!]]'' <small>incipit ed explicit, aggiunte 26 citazioni</small>
*[[Vincenzo Mollica]] <small>aggiunte 7 citazioni</small>
*''[[Welcome to the NHK]]'': ho contribuito a portare la voce in [[Wikiquote:Vetrina|vetrina]] insieme a [[utente:Spinoziano|Spinoziano]]. Queste sono le modifiche fatte: <small>incipit ed explicit della serie, del manga e del libro, aggiunte 18 citazioni dalla serie, 15 dal manga e 7 dal libro. Aggiunte alcune ''Citazioni su'' con l'importante aiuto di Spinoziano</small>
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== Attrezzi ==
La mia [[Utente:Bradipo Lento/Scarabocchi|sandbox]] per prove assortite
== Statistiche ==
* [http://toolserver.org/~quentinv57/sulinfo/Bradipo%20Lento Numero di interventi distinti per progetto]
* [https://tools.wmflabs.org/supercount/index.php?user=Bradipo+Lento&project=it.wikiquote Interventi su Wikiquote con grafici]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=Bradipo Lento|w}} e sui suoi deliri di onnipotenza...
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Discussioni utente:Spinoziano
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Bradipo Lento
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/* re: Bradip Gate */ dubbio dubbioso
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{{Cassetto|titolo=Archivio|testo=
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*[[Discussioni utente:Spinoziano/Archivio2007-2010|2007 – 2010]]
*[[Discussioni utente:Spinoziano/Archivio2011|2011]]
*[[Discussioni utente:Spinoziano/Archivio2012 (1ª parte)|2012 (1ª parte)]]
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*[[Discussioni utente:Spinoziano/Archivio2021|2021]]
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__TOC__
== How we will see unregistered users ==
<section begin=content/>
Ciao!
Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia.
Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate.
Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento.
Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia.
Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio.
Grazie.
/[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/>
19:17, 4 gen 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 -->
== Neon Genesis Evangelion ==
Ciao! Notando la "edit war" che sta avvenendo nella voce di [[Neon Genesis Evangelion]] in merito alla frase di '''Kaji''' nell'episodio '''19''', vorrei fare presente che esistono più versioni ufficiali di quel dialogo - e di altri -, in quanto facenti parti di altrettanti doppiaggi ufficiali. La citazione che l'IP anonimo sta tentando di inserire è la versione curata da [[w:Gualtiero_Cannarsi|Cannarsi]]. Quindi, in questo caso, non dovrebbero essere mantenute entrambe con i rispettivi riferimenti? --[[Speciale:Contributi/62.11.205.155|62.11.205.155]] ([[User talk:62.11.205.155|msg]]) 18:55, 23 gen 2022 (CET)
:Tra le due versioni di quella frase non ci sono differenze rilevanti, quindi credo per ora sia meglio seguire per uniformità lo stesso doppiaggio, quello storico, a cui fanno riferimento le altre citazioni riportate nella pagina. Ma fino ad oggi non sapevo del nuovo doppiaggio, grazie per la segnalazione. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:29, 24 gen 2022 (CET)
== Cancellazione ==
Ciao Spin, buon sabato. Vuoi per favore dare uno sguardo alla mia cancellazione? C'è un link che rinvia ad un'università presente in en.wikipedia. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:11, 12 mar 2022 (CET)
:Grazie Spin. Il passaggio da divinità ad umano, sia pure regale, mi dà un certo sollievo: finiti i guai con Apollo (sento sempre, vedo sempre, di tanto in tanto un sibilar, un balenar di lame...). Consolante peraltro il fatto che si tratti del XIV° e non del [[Luigi XVI di Francia|n. 16]] perché in un modo o nell'altro sempre a [[ghigliottina|lame]] si va a finire, et les [[Robespierre|Maximilien]] & Co. temo non ci sia proprio modo di ammansirli. Di fronte all'incarnazione della Virtù non avrei scampo. Ma, mi domando: come potrei dire – non essendo – let's face it – Spinoziano, Superchilum, Creed, DonatoD, Homer, AssassinsCreed come potrei in coscienza dire: Wikiquote c'est moi? No no, es ist unmöglich: wikiquote c'est vous e tutti i collaboratori e, fra loro, per una piccola parte, anche moi. Grazie infinite Spin, ma Sun-crops à la lanterne... {{NDR|È vero che à la lanterne (alla lama) ci finisce il n° 16 e non il 14. Ma con la specialissima sfortuna che mi sorride perennemente – experto crede – non è affatto da escludere – in caso di [[Eterno ritorno|Ewige Wiederkunft des Gleichen]] – l'ipotesi di un'eccezionale sospensione dei vincoli spazio-temporali, e quindi della necessaria successione temporale, l<nowiki>'</nowiki>''inaudito'', l<nowiki>'</nowiki>''incredibile'', il ''du jamais vu'', nel mio caso avverrebbe con fatale certezza, con conseguente ''molto <s>ungleichlich</s> ungleich azione totale retroattiva en masse'' sul n. 14, moi. E questo per l'eternità (altrimenti che Eterno ritorno sarebbe)}} e, siccome sono un po' in sovrappeso, dovrei anche risarcire i danni alla povera lanterne e al cappio stesso, pagare le spese di una doppia, forse tripla ''pendaison'', ove si volesse passare dalle lame alle funi. Pensandoci bene, meglio di no meglio di no. Ma, grazie Spin per quest'alternativa, per avere esplorato questa possibilità, grazie. Un po' di più mi sorride l'idea di essere un [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Re Lazzarone]], ma anche proprio un [[Lazzari|Lazzarone]] – al netto beninteso di certe ''estreme'' intempranze lazzaroniche seguite alla restaurazione borbonica del 1799 – andrebbe più che bene, anzi benonissimo. Mi piacciono, tutto sommato e al netto di ciò che – come ho detto – va detratto, mi piacciono, mi sono sempre piaciuti moltissimo i Lazzaroni, moltissimo: questi – a modo loro, anche loro – particolarissimi ''philosophes''. Ma dove stanno più... Finiti, da un pezzo, anche loro. Dommage. Ciao, Spin. Grazie. Buon Fine Settimana, da quel {{small|Lazzarone}} di {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:06, 12 mar 2022 (CET)
::Ciao Spin. Ultimato il Lever du Roi, dopo il fatidico "Sire, è ora", visitato dal [[Utente:AssassinsCreed|Primo Medico]] e dal Chirurgo (un validissimo salassatore germanico, Michael Xaver von und zu S P), conclusasi la Grande Entrata, ricambio l'augurio di Buona Domenica. Rassicuro il Medico: per gli eccessi con la favorite, sono perfettamente in regola, vita sanissima, ineccepibile la mia: ''Maista' e bbuono'' (nonostante sia una Maestà) di favorite non ne ho, harem sideralmente vuoto, il Nada Totale; per esclusivo, antichissimo privilegio godo del totale sfavore delle favorite. Elles me boudent. Per gli altri eccessi, seguirò scrupolosamente le tue preziose indicazioni; del resto sono già da decenni per più di tre quarti vegetariano. Certo, potrei morire tranquillamente di gotta. ''Potrei'', ma oltre alle Grandi Entrate, debbo fare i conti con le possibili pericolosissime Piccole Entrate o Entrate dal Retro dell'ouroboros, dell'anulus aeternitatis: come già evidenziato, un guasto, un incepparsi del congegno eterno, uno spiraglio e il rifluire dei secoli con inversione retroagente del Karma sono assicurati. Ma te l'immagini, un prodigioso anacronismo divenire realtà: Port-Royal e gli Stati Generali (magicamente autoconvocatisi) alleati contro di me. Immagina la favolosa triplice alleanza, la chimera: Pascal Danton Robespierre. 'A vermutta, come di dice a Napoli, di Luigi XVI la vorrebbero da me, e chi li convince gli ultimi due e tutti gli altri che si trovano per un banalissimo guasto nel secolo sbagliato? Ma non pensiamoci troppo, sarà quel che sarà. Grazie di tutto, grazie all'Eminentissimo Medico. A tutti, nel giorno 13 del mese di <s>dicembre</s> <s>aprile</s> marzo dell'anno di grazia 2022 Buona domenica. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:01, 13 mar 2022 (CET) P. S. Spin, ma non è che di paragone in paragone, stai accarezzando l'idea di [[w:Amaterasu|questa identificazione]]? Lì sono [[w:Katana|lame tremende]], in confronto quelle di Efesto sono temperini. Evitiamo i Kami, s'il te plaît. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:11, 13 mar 2022 (CET)
:::OK. Ciao Spin. {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:22, 13 mar 2022 (CET)
== Berta Castañé ==
Ciao Spin. Per questa voce anche io avevo rilevato numerosi seri problemi che avevo esposto nell'o.d.m. Concordo quindi con la cancellazione e ti ringrazio. Purtroppo non conosco le altre voci create dall'utente con diversi ip, ma è chiaro che se presentano gli stessi problemi che abbiamo rilevato debbono essere cancellate. Ti ringrazio ancora e ti saluto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:34, 7 apr 2022 (CEST)
== Re: ''Sun''ta Pasqua ==
Ciao, Spin. È sempre un grande piacere un tuo messaggio, qualunque ne sia il motivo, in qualunque occasione, sempre. Ti ringrazio molto per gli auguri che ricambio di cuore, ti auguro di trascorre una felice Pasqua – mai come quest'anno la Pasqua è tanto significativa – con le persone che ti sono care. Grazie, Spin. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:47, 17 apr 2022 (CEST)
== Come imparare l'utilizzo dei progetti senza essere redarguiti con avvisi e blocchi? ==
Ciao Spinoziano, ti scrivo perché purtroppo anche qui si ripete quello che mi è già successo su Wikipedia: sto ancora imparando come funziona (lo conosco ancor meno di quanto conoscessi Wikipedia) ed anche qui hanno cominciato già con avvisi e ammonizioni, mentre sull'altro progetto ne ho avute veramente troppe sin dal giorno in cui ero neoiscritto (ora sono bloccato fino al 10 luglio) ed ho quindi deciso di non tornarci più neanche dopo la fine del blocco. Come si può fare per poter essere guidati e seguiti (soprattutto in casi di lievi forme d'autismo come il mio) senza che gli errori siano considerati vandalismo e nessuno degli amministratori inizi già a preparare il tasto da premere? Su Wikipedia, fino ad inizio aprile, avevo evitato di chiedere l'assegnazione di un tutor, perchè vedevo che era proprio difficile trovare qualcuno che conoscesse abbastanza l'autismo senza dirmi in maniera offensiva che "sfruttassi la mia condizione", cosa che non vorrei venisse neanche pensata, e vedevo spesso comportamenti a me inadatti da parte di molti utenti più esperti, per cui ero sicurissimo che anche per un altro utente potesse essere difficile che ci capissimo e volevo evitare che lui/lei potesse ritenere di "'perdere tempo dietro a me". Ed anche dopo che avevo trovato una grandissima disponibilità da parte di un paio di utenti, qualcun altro ha continuato a percepire disturbo nei miei edit e nel doverci stare dietro (e non solo l'amministratore che ha bloccato).--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 10:14, 23 apr 2022 (CEST)
:L'avviso vandalismo è arrivato DOPO le spiegazioni che mi hanno dato e senza che avessi compiuto altri edit. La voce [[Gildo Claps]] poteva non essere enciclopedica, ma l'avevo già creata ''prima'' che mi venissero date le spiegazioni che dici tu. Ed infatti in questo caso la mia condizione non c'entra neppure nulla, a me stesso veniva detto di non aggredire gli utenti inesperti con avvisi di vandalismo per i loro errori.--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 12:35, 23 apr 2022 (CEST)
:: {{ping|Potenza2021}} Avevo deciso di restare rigorosamente fuori da questa discussione, ma dopo aver letto il messaggio precedente devo intervenire per dire che lei ''mente'', mente per la gola. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:53, 23 apr 2022 (CEST) {{ping|Potenza2021}} E per essere più precisi: "senza che avessi compiuto altri edit"= ho pregato di sistemare gli edit irregolari [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussioni_utente:Potenza2021#Re:_Citazioni_senza_fonte] e lei se ne è completamente infischiato, nonostante mi fossi fatto carico di sistemare parte delle irregolarità [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Madonna_(cantante)&diff=next&oldid=1204100] e avessi creato – al suo posto – la voce [[Vito Santarsiero]], evitandole un secondo annullamento. Quello che lei sostiene sulla creazione della voce [[Gildo Claps]] – creazione consapevole di voce non enciclopedica (un grosso edit improprio a definirlo eufemisticamente...) –, è completamente falso [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussioni_utente:Potenza2021#Re:_Enciclopedia], e quindi... non occorre ripetere quanto già scritto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:27, 23 apr 2022 (CEST)
::::{{ping|Sun-crops}} e Lei come si permette di dirlo? Soprattutto, chi è Lei per dirmi "Lei mentre per la gola"?--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 13:14, 23 apr 2022 (CEST)
::::Infischiato? No, questo è inaccettabile. Semplicemente mi era sfuggito di farlo: io comunque vedo UN SOLO edit che presentava le stesse criticità di Vito Santarsiero (quello su [[Lucio Dalla]], ma ho letto che hanno annullato in quanto la fonte era considerata non affidabile. Infine, Lei non ha nessun diritto di "giudicare" cosa è vero, cosa è consapevole... non siamo ad un processo.--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 13:38, 23 apr 2022 (CEST)
{{rientro}} {{ping|Potenza2021}} Discutere con lei è semplicemente inutile. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:44, 23 apr 2022 (CEST)
== Re:Pertinenza ==
Ciao, grazie per i complimenti. Come puoi vedere sono nuovo e sto imparando un po' per volta. Effettivamente ero anch'io in dubbio se inserire la citazione del castoro e di internet. Pensandoci un po' quella di internet non è molto pertinente e provvedo a rimuoverla. Una domanda: quella del blackjack è pertinente o no? --<br clear="all"/> <span style="text-shadow: 1px 1px 1px #66CCAA">'''[[User:Andr€a|<span style="color:#008C45">An</span><span style="color:#F4F5F0">dr</span><span style="color:#CD212A">€a</span>]]''' </span>('''[[User talk:Andr€a|talk]]''') 11:13, 20 mag 2022 (CEST)
:Neanch'io conosco il blackjack, ma penso che sia più incentivato sul mercanteggio che sul blackjack. <br clear="all"/> <span style="text-shadow: 1px 1px 1px #66CCAA">'''[[User:Andr€a|<span style="color:#008C45">An</span><span style="color:#F4F5F0">dr</span><span style="color:#CD212A">€a</span>]]''' </span>('''[[User talk:Andr€a|talk]]''') 12:11, 20 mag 2022 (CEST)
::{{Fatto}} e grazie ancora per i complimenti. <br clear="all"/> <span style="text-shadow: 1px 1px 1px #66CCAA">'''[[User:Andr€a|<span style="color:#008C45">An</span><span style="color:#F4F5F0">dr</span><span style="color:#CD212A">€a</span>]]''' </span>('''[[User talk:Andr€a|talk]]''') 13:13, 20 mag 2022 (CEST)
== Re: My Dress-Up Darling ==
Ciao Spinoziano, grazie dell'aiuto. Ho occasionalmente fatto qualche ritocco su questa wiki ma era da un bel po' che non contribuivo. Purtroppo ho solo iniziato la voce ma ho dovuto stopparmi, stasera completerò le citazioni dell'anime, per poi inserire quelle del manga se differenti. Per quanto riguarda l'anime sto facendo fede ai sottotitoli ufficiali di Crunchyroll. Ti chiedo se devo inserire questa fonte come nota o se è autoesplicativa.
Per quanto riguarda le citazioni del manga ho in mano i tre volumi cartacei usciti in Italia, mentre vorrei chiederti come sarebbe più opportuno fare per quelli non ancora usciti ufficialmente. Se è possibile fare affidamento su fansub o se preferibile non mettere nulla. Oltre al modello voce, sto guardando anche altre voci simili come esempio.
Grazie mille. --[[Utente:Torque|Torque]] ([[Discussioni utente:Torque|scrivimi]]) 15:50, 23 mag 2022 (CEST)
== Dolci inganni ==
Ciao! Hai ragione, avevo già la pagina aperta per aggiungerlo ma poi per qualche motivo me ne sono dimenticato. ''Calvario'' lo vidi anni fa e mi piacque moltissimo in effetti. Però mi sa che tu ti sia fatto l'idea che mi piacciano solo film pesanti a sfondo religioso... XD [[Utente:Phyrexian|Phyrexian]] [[Discussioni utente:Phyrexian|ɸ]] 20:36, 10 giu 2022 (CEST)
== Re: Ping ==
Grazie per la dritta, Spin. Chiedo scusa per l'errore. Ciao. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:19, 20 giu 2022 (CEST)
:Ancora una volta un grande grazie, tutti chiarimenti fondamentalissimi. Ciao Spin. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:18, 22 giu 2022 (CEST)
==Categoria dissidenti ucraini ==
Ciao, Spin. Scusami se ti scrivo per una piccola grana. Ho creato, poi cancellato la categoria perché ho pensato, a causa della segnalazione di un errore di collegamento nel risultato finale (ma ho collegato bene in wikidata da cui però risulta che la categoria manca in it.wikipedia), che fosse una categoria errata, dovendosi considerare esatta la sola Categoria:Dissidenti sovietici che non abbiamo ancora. I poeti inclusi nella categoria cancellata sono [[Lina Kostenko]] e [[Vasyl Stus]]. Poi però ho letto in [https://en.wikipedia.org/wiki/Category:Ukrainian_dissidents wikidata] che questi due autori rientano in questa categoria. Cosa sarebbe meglio fare: ripristinare la categoria che ho cancellato, oppure creare in futuro anche la categoria dissidenti sovietici e includervi tutti i dissidenti delle varie nazionalità dell'ex Unione Sovietica, o creare entrambe le categorie dissidenti sovietici e ucraini, e includervi i dissidenti ucraini. Prevedo anche la complicazione, in propettiva, di dover creare le categorie dissidenti russi, ucraini, bielorussi ecc. ecc. in aggiunta ai sovietici. Oppure lasciamo per ora tutto così com'è? Grazie infinite, Spin, scusami, ti auguro di trascorrere una buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:04, 23 giu 2022 (CEST)
:Benissimo Spin. Grazie. Ciao --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:58, 24 giu 2022 (CEST)
::[[File:Propozycja DA.svg|20px|✔]] '''{{LangSwitch
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|be = Зроблена
|br = Graet
|bs = Urađeno
|az = Hazırdır
|ca = Fet
|cs = Vyřízeno
|da = Gjort
|de = Erledigt
|en = Done
|eo = Farite
|es = Hecho
|fi = Tehty
|fa = انجام شد
|fr = Fait
|gl = Feito
|he = בוצע
|it = Fatto
|ja = 完了
|ka = გაკეთდა
|ko = 완료
|mk = Извршено
|ml = ചെയ്തിരിക്കുന്നു
|nds= Daan
|nl = Uitgevoerd
|nn = Gjort
|ro = Efectuat
|ru = Сделано
|pl = Załatwione
|pt = Feito
|sco= Dane
|sl = Urejeno.
|sq = U bë
|sv = Utfört
|tr = Yapıldı
|tt = Эшләнде
|zh = 完成
}}''' Ancora grazie e buon fine settimana. Ciao --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:20, 24 giu 2022 (CEST)
== Re: Paolo I di Russia ==
Ho risposto al tuo messaggio. Purtroppo, per la comparsa di un infernale box "Visuale", la mia risposta è apparsa nella mia pagina di discussioni, anziché nella tua. Ciao, [[Utente:TableDark|TableDark]] ([[Discussioni utente:TableDark|scrivimi]]) 17:59, 26 giu 2022 (CEST)
==Lettura==
Ciao Spinoziano, ti scrivo sull'[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Lettura&oldid=prev&diff=1213925 aggiunta] e anzi grazie per aver deciso boldamente coi ringraziamenti che spiegavano. :-) Sai che che non mi so bene decidere nemmeno io bene su quale sia la pagina migliore? Ci ho pensato parecchio... Nel senso, la Lessing si riferisce alla lettura nel suo complesso, o forse ancora più precisamente alla "cultura" (o all'acculturamento), più che al libro, che a questo punto è solo un termine usato come [[wikipedia:it:sineddoche|sineddoche]] e non il soggetto della citazione. Magari si può trovare un terzo termine ancora più opportuno... Non è semplice in questi casi. :-) --[[Utente:Teatroge|Teatroge]] ([[Discussioni utente:Teatroge|scrivimi]]) 06:17, 27 giu 2022 (CEST)
:Hmm... Può essere. Quando si ascolta dire qualcosa dentro a un discorso, col tono e la partecipazione di chi la dice, in effetti c'è sempre un'impressione diversa rispetto a leggerla (o rileggerla) quando è a sé stante, è già capitato anche a me. A me pare abbastanza efficace rispetto a tante altre che esprimono lo stesso concetto, quasi un aforisma. Anche se, sì, tutto sommato è semplice... --[[Utente:Teatroge|Teatroge]] ([[Discussioni utente:Teatroge|scrivimi]]) 19:22, 4 lug 2022 (CEST)
== Corsivi in traduzione ==
Ciao Spin, ti chiedo la cortesia di un chiarimento in relazione a questa modifica [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Barbara_Hannigan&type=revision&diff=1214435&oldid=1193069]: esiste, a mia insaputa, una regola che prevede l'impiego del corsivo, anche se non è presente nella fonte, nel riportare espressioni o locuzioni straniere? Scrivere femme fatale in corsivo nella traduzione comporta l'aggiunta di un'enfasi che nel testo originale non esiste. Ma se la regola è di inserire in corsivo, anche se non c'è nell'originale, mi adeguo. Ciao, grazie. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:02, 29 giu 2022 (CEST)
:Grazie Spin, scusami, ma devo chiederti ancora una cosa, anzi due: femme fatale è un'espressione poco comune? --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:11, 29 giu 2022 (CEST) La seconda: espressioni intere vanno in corsivo? --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:12, 29 giu 2022 (CEST)
::Grazie infinite Spin. 'A Maronna m'adda da' 'na grande pacienzia. 'A Maronna c'accumpagna a mme a tte. Grazie mille. Buon pomeriggio. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:22, 29 giu 2022 (CEST)
== [[Theodor W. Adorno]] ==
<del>Salve! Nella voce in oggetto, riguardo l'opera ''Minima moralia'', in bibliografia ci sono due edizioni: una datata 1974, l'altra senza data, entrambe di Einaudi. Che senso ha tenere l'edizione senza data? L'avevo tolta, ma un altro utente l'ha reinserita dicendo che "Purtroppo c'è una citazione non coperta dall'edizione 1974, altrimenti l'avrei fatta io questa modifica". (Notasi che anche lui è sostanzialmente d'accordo, infatti dice che l'avrebbe fatta lui quella stessa modifica). Ma quella citazione continua a non essere coperta da nessuna fonte precisa. Ho proposto di marcare con [[Template:Da controllare]], come si fa in questi casi quando addirittura non si sposta la citazione nella pagina di discussione. Ho chiesto all'utente, che se non sbaglio ha il testo, di verificare la citazione. Ma ha fatto una edit war, non ha chiesto il parere di un terzo come avevo proposto, ha ripristinato tutto e ha persino bloccato la pagina. Non mi sembra esattamente un modo di fare costruttivo. Secondo te cos'è più giusto fare?</del> [[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 17:57, 30 giu 2022 (CEST)
:Come non detto, ci ha pensato il buon Dread. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 18:35, 30 giu 2022 (CEST)
== Citazione errata ==
Mi sono accorto che l'unica citazione attribuita a [[William Drummond di Hawthornden]] (ecc. «Colui che non vuole ragionare è un fanatico» / «He that will not reason is a bigot», ecc.) è errata: è stata pronunciata dal suo quasi omonimo William Drummond of Logiealmond, autore di ''Academical Questions'' ([http://books.google.com/books?id=U9FOAAAAYAAJ&pg=PR15 vedi Google libri, ''Academical Questions'', Preface, p. 15]). Cosa si fa di solito in casi del genere? Si chiede la cancellazione della pagina "William Drummond di Hawthornden", oppure si lascia la pagina ma si toglie la citazione, oppure si rinominare la pagina "William Drummond di Hawthornden" in "William Drummond of Logiealmond")? --[[Utente:TableDark|TableDark]] ([[Discussioni utente:TableDark|scrivimi]]) 20:50, 30 giu 2022 (CEST)
== Mia presenza futura ==
Ciao, Spin. Scusami per l'ora in cui ti scrivo, la cosa in fondo è molto semplice: per varie ragioni, sulle quali non mi dilungo, non so se potrò collaborare ancora, e con quale assiduità potrò farlo. Nei prossimi giorni cercherò di essere presente, ma è possibile anche che in un futuro piuttosto prossimo debba ritirarmi, ripresentandomi al lavoro periodicamente, se potrò. Non sarebbe una cattiva idea, penso, sondare un po' il terreno per capire se c'è la possibilità di nominare un amministratore. Ti saluto con affetto. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:37, 4 lug 2022 (CEST) P. S. Spin, mi si vedrà qui forse ancora per alcuni giorni, solo perché vorrei fare attività di revisione sulle mie pagine, per quello che posso. Ma non durerà a lungo. Quindi credo sarebbe buona cosa se si riuscisse a nominare un amministratore, e qui non mancano persone con titoli solidissimi. In ogni caso non sarò presente per molto tempo, né più tutti i giorni, come è stato praticamente sempre per oltre dieci anni. Ciao. E, vista l'ora, sia pure con molto anticipo, buona giornata --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:34, 5 lug 2022 (CEST) Sì, Spin, la parabola della mia collaborazione si è conclusa. Non potrà più essere come prima. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:38, 5 lug 2022 (CEST) Un'ultima cosa: in un messaggio inviato a Udiki, ho parlato di fortuna; spero che nessuno fraintenda quel che volevo dire. Purtroppo non si può parlare con semplicità, senza trucchi, senza cazzimme, come si deve parlare, diritti negli occhi, da uomini a uomini, appunto da galantuomini (sono fresco di nomina ;-)) – si finisce regolarmente spalle al muro; ma voi mi conoscete da tanto tempo e non fraintenderete, ne sono certo. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:27, 5 lug 2022 (CEST)
:Grazie per il tuo messaggio, Spin. Un affettuoso saluto. {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:07, 5 lug 2022 (CEST)
== Francesco Marto ==
Ciao. [[:File:Francisco Marto2.jpg|Questa]] non è la fotografia (ufficiale) del 1917, questa è una riproduzione fatta alcuni anni dopo le apparizioni (possibilmente dopo la morte di Francisco), per questo è stato messo il ritratto catalogato come "immagine di valore". La fotografia che vuoi mettere e a cui fare riferimento –in cui appare con sua sorella Giacinta e sua cugina Lúcia– è [[:File:ChildrensofFatima.jpg|qui]]. [[Speciale:Contributi/81.41.189.179|81.41.189.179]] ([[User talk:81.41.189.179|msg]]) 14:11, 17 lug 2022 (CEST)
== [[Alexandre Dumas (padre)]] ==
Ciao, Spin. Scusami se ti do un po' di fastidio con questo problema: trovi giustificata questa modifica [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Alexandre_Dumas_%28padre%29&type=revision&diff=1219155&oldid=1219108] con cui viene rimosso l'incipit di C. Siniscalchi? Io non la trovo giustificata, a me sembra una modifica arbitraria e distuttiva; fatta in perfetta buona fede, ma... Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:40, 26 lug 2022 (CEST) Spin, agge pacienzia, ti devo dare ancora fastidio: si pone inoltre un problema per le categorie in [[Simulazione]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Simulazione&type=revision&diff=1219148&oldid=1071392] che ho reintrodotto. Ora, se i miei interventi di ripritino non sono giustificati, non mi si deve dare necessariamente ragione. Non sono scemo e non voglio quindi avere per forza ragione, a Napoli si dice: 'a ragione s' 'a pigliano 'e fesse. E io non sono fesso fino a questo punto. Sono sì un grandissimo, colossalissimo fesso, ma per altre ragioni, in altro modo. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:08, 26 lug 2022 (CEST)
:Mi viene in mente adesso, che, per evitare queste – diciamo così – spiacevolezze si potrebbe ''forse'' spostare la voce Simulazione a Simulazione (qualità) o qualcosa del genere. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:02, 26 lug 2022 (CEST)
== [[XVII secolo]] ==
Salve, ho creato questa voce, ma non posso collegarla all'elemento Wikidata perché la [[d:Q7016|relativa pagina]] è semiprotetta. Per favore, quando puoi pensaci tu. [[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 18:43, 5 ago 2022 (CEST)
== re: Bradip Gate ==
Ciao Spino, vedo che su Steins;Gate ti stai dando molto da fare con le ennemila visual novel che hanno pubblicato! Giustamente le linee di universo sono infinite e anche le possibilità di inventarsi nuove trame che si innestano su quella principale non mancano. Vuoi sapere una cosa divertente? Uno dei miei colleghi si prenderà un anno di aspettativa perché ha vinto un dottorato di ricerca al CNR: quasi quasi chiedo a lui se può mettere una parolina buona al CERN per l'uso dell'LHC per il microonde telefonico {{smile}} Per la vetrina ti ringrazio per la disponibilità, ma ora purtroppo - complice anche il gran caldo che mi ha distrutto già da maggio e che mi ha completamente azzerato la voglia di fare qualcosa in più rispetto alla routine quotidiana - penso che attenderò un po' prima di pensarci. Come dici tu è praticamente impossibile trovare "citazioni su" Steins;Gate (obbligatorie per le voci sulle serie in vetrina), anche l'idea di cercare qualcosa tra le interviste ai doppiatori alla fine non ha portato a niente. Per ora direi che abbiamo aspettato dieci anni, vediamo se qualcosa apparirà prima o poi...
Su ''Clannad'' ho fatto pochi progressi, in questo momento sono fermo alle prime battute dell'arco di Kotomi e ancora non ho trovato niente da aggiungere a quello che avevi inserito - mi ricordavo una battuta molto divertente, ma l'avevo vista su una versione non ufficiale (*coff coff*) del gioco e in quella rilasciata da Sekai Project la traduzione è completamente diversa. Le prossime due settimane sono in ferie, se riesco a trovare un po' di tempo potrei provare ad andare un po' avanti visto che vorrei proprio aggiungere roba dall'intenso arco ''After Story''. [[Utente:Bradipo Lento|Bradipo Lento]] ([[Discussioni utente:Bradipo Lento|scrivimi]]) 17:11, 6 ago 2022 (CEST)
:Su ''Clannad'' forse non ci sono ancora arrivato al punto delle forbici, ho visto un punto che mi sembrava proprio quello che dici: il divertimento era vedere Tomoya chiedere a Kotomi "Cosa sono quelle" e lei che risponde con varie traduzioni di "forbici"! Il finale della storia è stato ostico anche per me che ho solo visto l'anime, presi il gioco proprio per vedere se riuscivo a chiarirmi qualcosa in più su quel punto e sul mondo parallelo delle sfere di luce.
:La citazione di ''The Anime Encyclopedia'' per ''Steins;Gate'' me l'ero persa, allora come direbbe [[Frankenstein Junior|Frederick Frankenstin]] '''Si... può... fare!''' Vediamo un po' cosa riesco a imbastire con i miei tempi da bradipo {{diavoletto}} --[[Utente:Bradipo Lento|Bradipo Lento]] ([[Discussioni utente:Bradipo Lento|scrivimi]]) 18:03, 6 ago 2022 (CEST)
::Un piccolo dubbio: [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Clannad&curid=117478&diff=1222159&oldid=1221365 questa citazione] è stata la base per la creazione della voce tematica [[bacchetta magica]] dove l'ho riportata completa della versione originale. È giusto o nelle tematiche si riporta solo la versione tradotta, dato che l'originale è comunque reperibile nella voce da cui è tratta? La mia memoria è alquanto fallace e non sono riuscito a trovare linee guida al riguardo o a individuare una voce con un caso simile...
::Per Steins;Gate sto preparando la domanda (?) per la vetrina, ma la inserirò dopo il 20 di agosto sperando che ci siano più persone che la vedano per avere più partecipazione. --[[Utente:Bradipo Lento|Bradipo Lento]] ([[Discussioni utente:Bradipo Lento|scrivimi]]) 10:26, 12 ago 2022 (CEST)
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Bradipo Lento
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}}
__TOC__
== How we will see unregistered users ==
<section begin=content/>
Ciao!
Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia.
Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate.
Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento.
Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia.
Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio.
Grazie.
/[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/>
19:17, 4 gen 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 -->
== Neon Genesis Evangelion ==
Ciao! Notando la "edit war" che sta avvenendo nella voce di [[Neon Genesis Evangelion]] in merito alla frase di '''Kaji''' nell'episodio '''19''', vorrei fare presente che esistono più versioni ufficiali di quel dialogo - e di altri -, in quanto facenti parti di altrettanti doppiaggi ufficiali. La citazione che l'IP anonimo sta tentando di inserire è la versione curata da [[w:Gualtiero_Cannarsi|Cannarsi]]. Quindi, in questo caso, non dovrebbero essere mantenute entrambe con i rispettivi riferimenti? --[[Speciale:Contributi/62.11.205.155|62.11.205.155]] ([[User talk:62.11.205.155|msg]]) 18:55, 23 gen 2022 (CET)
:Tra le due versioni di quella frase non ci sono differenze rilevanti, quindi credo per ora sia meglio seguire per uniformità lo stesso doppiaggio, quello storico, a cui fanno riferimento le altre citazioni riportate nella pagina. Ma fino ad oggi non sapevo del nuovo doppiaggio, grazie per la segnalazione. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:29, 24 gen 2022 (CET)
== Cancellazione ==
Ciao Spin, buon sabato. Vuoi per favore dare uno sguardo alla mia cancellazione? C'è un link che rinvia ad un'università presente in en.wikipedia. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:11, 12 mar 2022 (CET)
:Grazie Spin. Il passaggio da divinità ad umano, sia pure regale, mi dà un certo sollievo: finiti i guai con Apollo (sento sempre, vedo sempre, di tanto in tanto un sibilar, un balenar di lame...). Consolante peraltro il fatto che si tratti del XIV° e non del [[Luigi XVI di Francia|n. 16]] perché in un modo o nell'altro sempre a [[ghigliottina|lame]] si va a finire, et les [[Robespierre|Maximilien]] & Co. temo non ci sia proprio modo di ammansirli. Di fronte all'incarnazione della Virtù non avrei scampo. Ma, mi domando: come potrei dire – non essendo – let's face it – Spinoziano, Superchilum, Creed, DonatoD, Homer, AssassinsCreed come potrei in coscienza dire: Wikiquote c'est moi? No no, es ist unmöglich: wikiquote c'est vous e tutti i collaboratori e, fra loro, per una piccola parte, anche moi. Grazie infinite Spin, ma Sun-crops à la lanterne... {{NDR|È vero che à la lanterne (alla lama) ci finisce il n° 16 e non il 14. Ma con la specialissima sfortuna che mi sorride perennemente – experto crede – non è affatto da escludere – in caso di [[Eterno ritorno|Ewige Wiederkunft des Gleichen]] – l'ipotesi di un'eccezionale sospensione dei vincoli spazio-temporali, e quindi della necessaria successione temporale, l<nowiki>'</nowiki>''inaudito'', l<nowiki>'</nowiki>''incredibile'', il ''du jamais vu'', nel mio caso avverrebbe con fatale certezza, con conseguente ''molto <s>ungleichlich</s> ungleich azione totale retroattiva en masse'' sul n. 14, moi. E questo per l'eternità (altrimenti che Eterno ritorno sarebbe)}} e, siccome sono un po' in sovrappeso, dovrei anche risarcire i danni alla povera lanterne e al cappio stesso, pagare le spese di una doppia, forse tripla ''pendaison'', ove si volesse passare dalle lame alle funi. Pensandoci bene, meglio di no meglio di no. Ma, grazie Spin per quest'alternativa, per avere esplorato questa possibilità, grazie. Un po' di più mi sorride l'idea di essere un [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Re Lazzarone]], ma anche proprio un [[Lazzari|Lazzarone]] – al netto beninteso di certe ''estreme'' intempranze lazzaroniche seguite alla restaurazione borbonica del 1799 – andrebbe più che bene, anzi benonissimo. Mi piacciono, tutto sommato e al netto di ciò che – come ho detto – va detratto, mi piacciono, mi sono sempre piaciuti moltissimo i Lazzaroni, moltissimo: questi – a modo loro, anche loro – particolarissimi ''philosophes''. Ma dove stanno più... Finiti, da un pezzo, anche loro. Dommage. Ciao, Spin. Grazie. Buon Fine Settimana, da quel {{small|Lazzarone}} di {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:06, 12 mar 2022 (CET)
::Ciao Spin. Ultimato il Lever du Roi, dopo il fatidico "Sire, è ora", visitato dal [[Utente:AssassinsCreed|Primo Medico]] e dal Chirurgo (un validissimo salassatore germanico, Michael Xaver von und zu S P), conclusasi la Grande Entrata, ricambio l'augurio di Buona Domenica. Rassicuro il Medico: per gli eccessi con la favorite, sono perfettamente in regola, vita sanissima, ineccepibile la mia: ''Maista' e bbuono'' (nonostante sia una Maestà) di favorite non ne ho, harem sideralmente vuoto, il Nada Totale; per esclusivo, antichissimo privilegio godo del totale sfavore delle favorite. Elles me boudent. Per gli altri eccessi, seguirò scrupolosamente le tue preziose indicazioni; del resto sono già da decenni per più di tre quarti vegetariano. Certo, potrei morire tranquillamente di gotta. ''Potrei'', ma oltre alle Grandi Entrate, debbo fare i conti con le possibili pericolosissime Piccole Entrate o Entrate dal Retro dell'ouroboros, dell'anulus aeternitatis: come già evidenziato, un guasto, un incepparsi del congegno eterno, uno spiraglio e il rifluire dei secoli con inversione retroagente del Karma sono assicurati. Ma te l'immagini, un prodigioso anacronismo divenire realtà: Port-Royal e gli Stati Generali (magicamente autoconvocatisi) alleati contro di me. Immagina la favolosa triplice alleanza, la chimera: Pascal Danton Robespierre. 'A vermutta, come di dice a Napoli, di Luigi XVI la vorrebbero da me, e chi li convince gli ultimi due e tutti gli altri che si trovano per un banalissimo guasto nel secolo sbagliato? Ma non pensiamoci troppo, sarà quel che sarà. Grazie di tutto, grazie all'Eminentissimo Medico. A tutti, nel giorno 13 del mese di <s>dicembre</s> <s>aprile</s> marzo dell'anno di grazia 2022 Buona domenica. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:01, 13 mar 2022 (CET) P. S. Spin, ma non è che di paragone in paragone, stai accarezzando l'idea di [[w:Amaterasu|questa identificazione]]? Lì sono [[w:Katana|lame tremende]], in confronto quelle di Efesto sono temperini. Evitiamo i Kami, s'il te plaît. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:11, 13 mar 2022 (CET)
:::OK. Ciao Spin. {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:22, 13 mar 2022 (CET)
== Berta Castañé ==
Ciao Spin. Per questa voce anche io avevo rilevato numerosi seri problemi che avevo esposto nell'o.d.m. Concordo quindi con la cancellazione e ti ringrazio. Purtroppo non conosco le altre voci create dall'utente con diversi ip, ma è chiaro che se presentano gli stessi problemi che abbiamo rilevato debbono essere cancellate. Ti ringrazio ancora e ti saluto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:34, 7 apr 2022 (CEST)
== Re: ''Sun''ta Pasqua ==
Ciao, Spin. È sempre un grande piacere un tuo messaggio, qualunque ne sia il motivo, in qualunque occasione, sempre. Ti ringrazio molto per gli auguri che ricambio di cuore, ti auguro di trascorre una felice Pasqua – mai come quest'anno la Pasqua è tanto significativa – con le persone che ti sono care. Grazie, Spin. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:47, 17 apr 2022 (CEST)
== Come imparare l'utilizzo dei progetti senza essere redarguiti con avvisi e blocchi? ==
Ciao Spinoziano, ti scrivo perché purtroppo anche qui si ripete quello che mi è già successo su Wikipedia: sto ancora imparando come funziona (lo conosco ancor meno di quanto conoscessi Wikipedia) ed anche qui hanno cominciato già con avvisi e ammonizioni, mentre sull'altro progetto ne ho avute veramente troppe sin dal giorno in cui ero neoiscritto (ora sono bloccato fino al 10 luglio) ed ho quindi deciso di non tornarci più neanche dopo la fine del blocco. Come si può fare per poter essere guidati e seguiti (soprattutto in casi di lievi forme d'autismo come il mio) senza che gli errori siano considerati vandalismo e nessuno degli amministratori inizi già a preparare il tasto da premere? Su Wikipedia, fino ad inizio aprile, avevo evitato di chiedere l'assegnazione di un tutor, perchè vedevo che era proprio difficile trovare qualcuno che conoscesse abbastanza l'autismo senza dirmi in maniera offensiva che "sfruttassi la mia condizione", cosa che non vorrei venisse neanche pensata, e vedevo spesso comportamenti a me inadatti da parte di molti utenti più esperti, per cui ero sicurissimo che anche per un altro utente potesse essere difficile che ci capissimo e volevo evitare che lui/lei potesse ritenere di "'perdere tempo dietro a me". Ed anche dopo che avevo trovato una grandissima disponibilità da parte di un paio di utenti, qualcun altro ha continuato a percepire disturbo nei miei edit e nel doverci stare dietro (e non solo l'amministratore che ha bloccato).--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 10:14, 23 apr 2022 (CEST)
:L'avviso vandalismo è arrivato DOPO le spiegazioni che mi hanno dato e senza che avessi compiuto altri edit. La voce [[Gildo Claps]] poteva non essere enciclopedica, ma l'avevo già creata ''prima'' che mi venissero date le spiegazioni che dici tu. Ed infatti in questo caso la mia condizione non c'entra neppure nulla, a me stesso veniva detto di non aggredire gli utenti inesperti con avvisi di vandalismo per i loro errori.--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 12:35, 23 apr 2022 (CEST)
:: {{ping|Potenza2021}} Avevo deciso di restare rigorosamente fuori da questa discussione, ma dopo aver letto il messaggio precedente devo intervenire per dire che lei ''mente'', mente per la gola. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:53, 23 apr 2022 (CEST) {{ping|Potenza2021}} E per essere più precisi: "senza che avessi compiuto altri edit"= ho pregato di sistemare gli edit irregolari [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussioni_utente:Potenza2021#Re:_Citazioni_senza_fonte] e lei se ne è completamente infischiato, nonostante mi fossi fatto carico di sistemare parte delle irregolarità [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Madonna_(cantante)&diff=next&oldid=1204100] e avessi creato – al suo posto – la voce [[Vito Santarsiero]], evitandole un secondo annullamento. Quello che lei sostiene sulla creazione della voce [[Gildo Claps]] – creazione consapevole di voce non enciclopedica (un grosso edit improprio a definirlo eufemisticamente...) –, è completamente falso [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussioni_utente:Potenza2021#Re:_Enciclopedia], e quindi... non occorre ripetere quanto già scritto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:27, 23 apr 2022 (CEST)
::::{{ping|Sun-crops}} e Lei come si permette di dirlo? Soprattutto, chi è Lei per dirmi "Lei mentre per la gola"?--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 13:14, 23 apr 2022 (CEST)
::::Infischiato? No, questo è inaccettabile. Semplicemente mi era sfuggito di farlo: io comunque vedo UN SOLO edit che presentava le stesse criticità di Vito Santarsiero (quello su [[Lucio Dalla]], ma ho letto che hanno annullato in quanto la fonte era considerata non affidabile. Infine, Lei non ha nessun diritto di "giudicare" cosa è vero, cosa è consapevole... non siamo ad un processo.--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 13:38, 23 apr 2022 (CEST)
{{rientro}} {{ping|Potenza2021}} Discutere con lei è semplicemente inutile. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:44, 23 apr 2022 (CEST)
== Re:Pertinenza ==
Ciao, grazie per i complimenti. Come puoi vedere sono nuovo e sto imparando un po' per volta. Effettivamente ero anch'io in dubbio se inserire la citazione del castoro e di internet. Pensandoci un po' quella di internet non è molto pertinente e provvedo a rimuoverla. Una domanda: quella del blackjack è pertinente o no? --<br clear="all"/> <span style="text-shadow: 1px 1px 1px #66CCAA">'''[[User:Andr€a|<span style="color:#008C45">An</span><span style="color:#F4F5F0">dr</span><span style="color:#CD212A">€a</span>]]''' </span>('''[[User talk:Andr€a|talk]]''') 11:13, 20 mag 2022 (CEST)
:Neanch'io conosco il blackjack, ma penso che sia più incentivato sul mercanteggio che sul blackjack. <br clear="all"/> <span style="text-shadow: 1px 1px 1px #66CCAA">'''[[User:Andr€a|<span style="color:#008C45">An</span><span style="color:#F4F5F0">dr</span><span style="color:#CD212A">€a</span>]]''' </span>('''[[User talk:Andr€a|talk]]''') 12:11, 20 mag 2022 (CEST)
::{{Fatto}} e grazie ancora per i complimenti. <br clear="all"/> <span style="text-shadow: 1px 1px 1px #66CCAA">'''[[User:Andr€a|<span style="color:#008C45">An</span><span style="color:#F4F5F0">dr</span><span style="color:#CD212A">€a</span>]]''' </span>('''[[User talk:Andr€a|talk]]''') 13:13, 20 mag 2022 (CEST)
== Re: My Dress-Up Darling ==
Ciao Spinoziano, grazie dell'aiuto. Ho occasionalmente fatto qualche ritocco su questa wiki ma era da un bel po' che non contribuivo. Purtroppo ho solo iniziato la voce ma ho dovuto stopparmi, stasera completerò le citazioni dell'anime, per poi inserire quelle del manga se differenti. Per quanto riguarda l'anime sto facendo fede ai sottotitoli ufficiali di Crunchyroll. Ti chiedo se devo inserire questa fonte come nota o se è autoesplicativa.
Per quanto riguarda le citazioni del manga ho in mano i tre volumi cartacei usciti in Italia, mentre vorrei chiederti come sarebbe più opportuno fare per quelli non ancora usciti ufficialmente. Se è possibile fare affidamento su fansub o se preferibile non mettere nulla. Oltre al modello voce, sto guardando anche altre voci simili come esempio.
Grazie mille. --[[Utente:Torque|Torque]] ([[Discussioni utente:Torque|scrivimi]]) 15:50, 23 mag 2022 (CEST)
== Dolci inganni ==
Ciao! Hai ragione, avevo già la pagina aperta per aggiungerlo ma poi per qualche motivo me ne sono dimenticato. ''Calvario'' lo vidi anni fa e mi piacque moltissimo in effetti. Però mi sa che tu ti sia fatto l'idea che mi piacciano solo film pesanti a sfondo religioso... XD [[Utente:Phyrexian|Phyrexian]] [[Discussioni utente:Phyrexian|ɸ]] 20:36, 10 giu 2022 (CEST)
== Re: Ping ==
Grazie per la dritta, Spin. Chiedo scusa per l'errore. Ciao. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:19, 20 giu 2022 (CEST)
:Ancora una volta un grande grazie, tutti chiarimenti fondamentalissimi. Ciao Spin. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:18, 22 giu 2022 (CEST)
==Categoria dissidenti ucraini ==
Ciao, Spin. Scusami se ti scrivo per una piccola grana. Ho creato, poi cancellato la categoria perché ho pensato, a causa della segnalazione di un errore di collegamento nel risultato finale (ma ho collegato bene in wikidata da cui però risulta che la categoria manca in it.wikipedia), che fosse una categoria errata, dovendosi considerare esatta la sola Categoria:Dissidenti sovietici che non abbiamo ancora. I poeti inclusi nella categoria cancellata sono [[Lina Kostenko]] e [[Vasyl Stus]]. Poi però ho letto in [https://en.wikipedia.org/wiki/Category:Ukrainian_dissidents wikidata] che questi due autori rientano in questa categoria. Cosa sarebbe meglio fare: ripristinare la categoria che ho cancellato, oppure creare in futuro anche la categoria dissidenti sovietici e includervi tutti i dissidenti delle varie nazionalità dell'ex Unione Sovietica, o creare entrambe le categorie dissidenti sovietici e ucraini, e includervi i dissidenti ucraini. Prevedo anche la complicazione, in propettiva, di dover creare le categorie dissidenti russi, ucraini, bielorussi ecc. ecc. in aggiunta ai sovietici. Oppure lasciamo per ora tutto così com'è? Grazie infinite, Spin, scusami, ti auguro di trascorrere una buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:04, 23 giu 2022 (CEST)
:Benissimo Spin. Grazie. Ciao --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:58, 24 giu 2022 (CEST)
::[[File:Propozycja DA.svg|20px|✔]] '''{{LangSwitch
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}}''' Ancora grazie e buon fine settimana. Ciao --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:20, 24 giu 2022 (CEST)
== Re: Paolo I di Russia ==
Ho risposto al tuo messaggio. Purtroppo, per la comparsa di un infernale box "Visuale", la mia risposta è apparsa nella mia pagina di discussioni, anziché nella tua. Ciao, [[Utente:TableDark|TableDark]] ([[Discussioni utente:TableDark|scrivimi]]) 17:59, 26 giu 2022 (CEST)
==Lettura==
Ciao Spinoziano, ti scrivo sull'[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Lettura&oldid=prev&diff=1213925 aggiunta] e anzi grazie per aver deciso boldamente coi ringraziamenti che spiegavano. :-) Sai che che non mi so bene decidere nemmeno io bene su quale sia la pagina migliore? Ci ho pensato parecchio... Nel senso, la Lessing si riferisce alla lettura nel suo complesso, o forse ancora più precisamente alla "cultura" (o all'acculturamento), più che al libro, che a questo punto è solo un termine usato come [[wikipedia:it:sineddoche|sineddoche]] e non il soggetto della citazione. Magari si può trovare un terzo termine ancora più opportuno... Non è semplice in questi casi. :-) --[[Utente:Teatroge|Teatroge]] ([[Discussioni utente:Teatroge|scrivimi]]) 06:17, 27 giu 2022 (CEST)
:Hmm... Può essere. Quando si ascolta dire qualcosa dentro a un discorso, col tono e la partecipazione di chi la dice, in effetti c'è sempre un'impressione diversa rispetto a leggerla (o rileggerla) quando è a sé stante, è già capitato anche a me. A me pare abbastanza efficace rispetto a tante altre che esprimono lo stesso concetto, quasi un aforisma. Anche se, sì, tutto sommato è semplice... --[[Utente:Teatroge|Teatroge]] ([[Discussioni utente:Teatroge|scrivimi]]) 19:22, 4 lug 2022 (CEST)
== Corsivi in traduzione ==
Ciao Spin, ti chiedo la cortesia di un chiarimento in relazione a questa modifica [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Barbara_Hannigan&type=revision&diff=1214435&oldid=1193069]: esiste, a mia insaputa, una regola che prevede l'impiego del corsivo, anche se non è presente nella fonte, nel riportare espressioni o locuzioni straniere? Scrivere femme fatale in corsivo nella traduzione comporta l'aggiunta di un'enfasi che nel testo originale non esiste. Ma se la regola è di inserire in corsivo, anche se non c'è nell'originale, mi adeguo. Ciao, grazie. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:02, 29 giu 2022 (CEST)
:Grazie Spin, scusami, ma devo chiederti ancora una cosa, anzi due: femme fatale è un'espressione poco comune? --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:11, 29 giu 2022 (CEST) La seconda: espressioni intere vanno in corsivo? --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:12, 29 giu 2022 (CEST)
::Grazie infinite Spin. 'A Maronna m'adda da' 'na grande pacienzia. 'A Maronna c'accumpagna a mme a tte. Grazie mille. Buon pomeriggio. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:22, 29 giu 2022 (CEST)
== [[Theodor W. Adorno]] ==
<del>Salve! Nella voce in oggetto, riguardo l'opera ''Minima moralia'', in bibliografia ci sono due edizioni: una datata 1974, l'altra senza data, entrambe di Einaudi. Che senso ha tenere l'edizione senza data? L'avevo tolta, ma un altro utente l'ha reinserita dicendo che "Purtroppo c'è una citazione non coperta dall'edizione 1974, altrimenti l'avrei fatta io questa modifica". (Notasi che anche lui è sostanzialmente d'accordo, infatti dice che l'avrebbe fatta lui quella stessa modifica). Ma quella citazione continua a non essere coperta da nessuna fonte precisa. Ho proposto di marcare con [[Template:Da controllare]], come si fa in questi casi quando addirittura non si sposta la citazione nella pagina di discussione. Ho chiesto all'utente, che se non sbaglio ha il testo, di verificare la citazione. Ma ha fatto una edit war, non ha chiesto il parere di un terzo come avevo proposto, ha ripristinato tutto e ha persino bloccato la pagina. Non mi sembra esattamente un modo di fare costruttivo. Secondo te cos'è più giusto fare?</del> [[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 17:57, 30 giu 2022 (CEST)
:Come non detto, ci ha pensato il buon Dread. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 18:35, 30 giu 2022 (CEST)
== Citazione errata ==
Mi sono accorto che l'unica citazione attribuita a [[William Drummond di Hawthornden]] (ecc. «Colui che non vuole ragionare è un fanatico» / «He that will not reason is a bigot», ecc.) è errata: è stata pronunciata dal suo quasi omonimo William Drummond of Logiealmond, autore di ''Academical Questions'' ([http://books.google.com/books?id=U9FOAAAAYAAJ&pg=PR15 vedi Google libri, ''Academical Questions'', Preface, p. 15]). Cosa si fa di solito in casi del genere? Si chiede la cancellazione della pagina "William Drummond di Hawthornden", oppure si lascia la pagina ma si toglie la citazione, oppure si rinominare la pagina "William Drummond di Hawthornden" in "William Drummond of Logiealmond")? --[[Utente:TableDark|TableDark]] ([[Discussioni utente:TableDark|scrivimi]]) 20:50, 30 giu 2022 (CEST)
== Mia presenza futura ==
Ciao, Spin. Scusami per l'ora in cui ti scrivo, la cosa in fondo è molto semplice: per varie ragioni, sulle quali non mi dilungo, non so se potrò collaborare ancora, e con quale assiduità potrò farlo. Nei prossimi giorni cercherò di essere presente, ma è possibile anche che in un futuro piuttosto prossimo debba ritirarmi, ripresentandomi al lavoro periodicamente, se potrò. Non sarebbe una cattiva idea, penso, sondare un po' il terreno per capire se c'è la possibilità di nominare un amministratore. Ti saluto con affetto. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:37, 4 lug 2022 (CEST) P. S. Spin, mi si vedrà qui forse ancora per alcuni giorni, solo perché vorrei fare attività di revisione sulle mie pagine, per quello che posso. Ma non durerà a lungo. Quindi credo sarebbe buona cosa se si riuscisse a nominare un amministratore, e qui non mancano persone con titoli solidissimi. In ogni caso non sarò presente per molto tempo, né più tutti i giorni, come è stato praticamente sempre per oltre dieci anni. Ciao. E, vista l'ora, sia pure con molto anticipo, buona giornata --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:34, 5 lug 2022 (CEST) Sì, Spin, la parabola della mia collaborazione si è conclusa. Non potrà più essere come prima. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:38, 5 lug 2022 (CEST) Un'ultima cosa: in un messaggio inviato a Udiki, ho parlato di fortuna; spero che nessuno fraintenda quel che volevo dire. Purtroppo non si può parlare con semplicità, senza trucchi, senza cazzimme, come si deve parlare, diritti negli occhi, da uomini a uomini, appunto da galantuomini (sono fresco di nomina ;-)) – si finisce regolarmente spalle al muro; ma voi mi conoscete da tanto tempo e non fraintenderete, ne sono certo. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:27, 5 lug 2022 (CEST)
:Grazie per il tuo messaggio, Spin. Un affettuoso saluto. {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:07, 5 lug 2022 (CEST)
== Francesco Marto ==
Ciao. [[:File:Francisco Marto2.jpg|Questa]] non è la fotografia (ufficiale) del 1917, questa è una riproduzione fatta alcuni anni dopo le apparizioni (possibilmente dopo la morte di Francisco), per questo è stato messo il ritratto catalogato come "immagine di valore". La fotografia che vuoi mettere e a cui fare riferimento –in cui appare con sua sorella Giacinta e sua cugina Lúcia– è [[:File:ChildrensofFatima.jpg|qui]]. [[Speciale:Contributi/81.41.189.179|81.41.189.179]] ([[User talk:81.41.189.179|msg]]) 14:11, 17 lug 2022 (CEST)
== [[Alexandre Dumas (padre)]] ==
Ciao, Spin. Scusami se ti do un po' di fastidio con questo problema: trovi giustificata questa modifica [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Alexandre_Dumas_%28padre%29&type=revision&diff=1219155&oldid=1219108] con cui viene rimosso l'incipit di C. Siniscalchi? Io non la trovo giustificata, a me sembra una modifica arbitraria e distuttiva; fatta in perfetta buona fede, ma... Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:40, 26 lug 2022 (CEST) Spin, agge pacienzia, ti devo dare ancora fastidio: si pone inoltre un problema per le categorie in [[Simulazione]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Simulazione&type=revision&diff=1219148&oldid=1071392] che ho reintrodotto. Ora, se i miei interventi di ripritino non sono giustificati, non mi si deve dare necessariamente ragione. Non sono scemo e non voglio quindi avere per forza ragione, a Napoli si dice: 'a ragione s' 'a pigliano 'e fesse. E io non sono fesso fino a questo punto. Sono sì un grandissimo, colossalissimo fesso, ma per altre ragioni, in altro modo. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:08, 26 lug 2022 (CEST)
:Mi viene in mente adesso, che, per evitare queste – diciamo così – spiacevolezze si potrebbe ''forse'' spostare la voce Simulazione a Simulazione (qualità) o qualcosa del genere. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:02, 26 lug 2022 (CEST)
== [[XVII secolo]] ==
Salve, ho creato questa voce, ma non posso collegarla all'elemento Wikidata perché la [[d:Q7016|relativa pagina]] è semiprotetta. Per favore, quando puoi pensaci tu. [[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 18:43, 5 ago 2022 (CEST)
== re: Bradip Gate ==
Ciao Spino, vedo che su Steins;Gate ti stai dando molto da fare con le ennemila visual novel che hanno pubblicato! Giustamente le linee di universo sono infinite e anche le possibilità di inventarsi nuove trame che si innestano su quella principale non mancano. Vuoi sapere una cosa divertente? Uno dei miei colleghi si prenderà un anno di aspettativa perché ha vinto un dottorato di ricerca al CNR: quasi quasi chiedo a lui se può mettere una parolina buona al CERN per l'uso dell'LHC per il microonde telefonico {{smile}} Per la vetrina ti ringrazio per la disponibilità, ma ora purtroppo - complice anche il gran caldo che mi ha distrutto già da maggio e che mi ha completamente azzerato la voglia di fare qualcosa in più rispetto alla routine quotidiana - penso che attenderò un po' prima di pensarci. Come dici tu è praticamente impossibile trovare "citazioni su" Steins;Gate (obbligatorie per le voci sulle serie in vetrina), anche l'idea di cercare qualcosa tra le interviste ai doppiatori alla fine non ha portato a niente. Per ora direi che abbiamo aspettato dieci anni, vediamo se qualcosa apparirà prima o poi...
Su ''Clannad'' ho fatto pochi progressi, in questo momento sono fermo alle prime battute dell'arco di Kotomi e ancora non ho trovato niente da aggiungere a quello che avevi inserito - mi ricordavo una battuta molto divertente, ma l'avevo vista su una versione non ufficiale (*coff coff*) del gioco e in quella rilasciata da Sekai Project la traduzione è completamente diversa. Le prossime due settimane sono in ferie, se riesco a trovare un po' di tempo potrei provare ad andare un po' avanti visto che vorrei proprio aggiungere roba dall'intenso arco ''After Story''. [[Utente:Bradipo Lento|Bradipo Lento]] ([[Discussioni utente:Bradipo Lento|scrivimi]]) 17:11, 6 ago 2022 (CEST)
:Su ''Clannad'' forse non ci sono ancora arrivato al punto delle forbici, ho visto un punto che mi sembrava proprio quello che dici: il divertimento era vedere Tomoya chiedere a Kotomi "Cosa sono quelle" e lei che risponde con varie traduzioni di "forbici"! Il finale della storia è stato ostico anche per me che ho solo visto l'anime, presi il gioco proprio per vedere se riuscivo a chiarirmi qualcosa in più su quel punto e sul mondo parallelo delle sfere di luce.
:La citazione di ''The Anime Encyclopedia'' per ''Steins;Gate'' me l'ero persa, allora come direbbe [[Frankenstein Junior|Frederick Frankenstin]] '''Si... può... fare!''' Vediamo un po' cosa riesco a imbastire con i miei tempi da bradipo {{diavoletto}} --[[Utente:Bradipo Lento|Bradipo Lento]] ([[Discussioni utente:Bradipo Lento|scrivimi]]) 18:03, 6 ago 2022 (CEST)
::Un piccolo dubbio: [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Clannad&curid=117478&diff=1222159&oldid=1221365 questa citazione] è stata la base per la creazione della voce tematica [[bacchetta magica]] dove l'ho riportata completa della versione originale. È giusto o nelle tematiche si riporta solo la versione tradotta, dato che l'originale è comunque reperibile nella voce da cui è tratta? La mia memoria è alquanto fallace e non sono riuscito a trovare linee guida al riguardo o a individuare una voce con un caso simile...
::Per Steins;Gate sto preparando la domanda (?) per la vetrina, ma la inserirò dopo il 20 di agosto sperando che ci siano più persone che la vedano per avere più partecipazione. --[[Utente:Bradipo Lento|Bradipo Lento]] ([[Discussioni utente:Bradipo Lento|scrivimi]]) 10:26, 12 ago 2022 (CEST)
:::Sistemata la citazione come da indicazioni, grazie! Per la vetrina potrei proporre la voce tra oggi e domani, visto che potrebbe essere megio approfittare di questo periodo: appena ho un attimo per sistemare il tutto ci penso. Ciao e grazie! --[[Utente:Bradipo Lento|Bradipo Lento]] ([[Discussioni utente:Bradipo Lento|scrivimi]]) 10:50, 12 ago 2022 (CEST)
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Il Mereghetti
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2022-08-11T21:26:50Z
Mariomassone
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wikitext
text/x-wiki
{{indicedx}}
'''''Il Mereghetti''''', dizionario enciclopedico dei film.
==Citazioni==
<!-- SEGUIRE L'ORDINE ALFABETICO PER FILM, COME NEL DIZIONARIO -->
===A===
*''[[Blade Runner]]'' e il finale di ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', [[David Cronenberg|Cronenberg]] e la saga di [[Godzilla]] vengono allegramente contaminati nel più costoso e delirante film d'animazione mai realizzato in Giappone. Per chi non ha familiarità col fluviale fumetto omonimo, la storia – date le molte ellissi – è difficilmente decifrabile. Innegabile, comunque, il fascino visivo: il tratto è inconfondibilmente nipponico, ma animazione e colori sono spesso stupefacenti. (''[[Akira (film)|Akira]]''; 2003, p. 54)
*Magari fosse trash: non riesce a far ridere neanche involontariamente. (''[[Alex l'ariete]]''; 2003, p. 64)
*[...] [[Walt Disney|Disney]] creò un'opera anomala, ai limiti della sovversione, dove lo spirito già non ortodosso di [[Lewis Carroll|Carroll]] diventa quasi iconoclasta. (''[[Alice nel Paese delle Meraviglie (film 1951)|Alice nel Paese delle Meraviglie]]''; 2003, p. 67)
*Uno dei film hollywoodiani che ha saputo esprimere con maggior forza ed efficacia un messaggio pacifista e antimilitarista: gli anni non hanno tolto forza all'opera e anche i tagli imposti dalla produzione [...] non fanno che accrescere l'impatto visivo delle violentissime e molto realistiche scene di battaglia – riprese con bellissime carrellate laterali – tanto da dar l'impressione che Milestone metta «più energia a far morire i suoi personaggi che a farli vivere» [Lourcelles]. (''[[All'ovest niente di nuovo]]''; 2010, p. 112)
*Vent'anni dopo ''I vitelloni'', Fellini [...] ripensa alle proprie origini, mescolando come sempre amore e odio, distacco e nostalgia, giudizio e complicità. E come sempre, facendo tutto a Cinecittà, passaggio notturno del transatlantico Rex compreso. Film apparentemente in tono minore, ma in realtà tra i più coesi e riusciti. (''[[Amarcord]]''; 2010, p. 138)
*Forse un po' scontato nella conclusione troppo «positiva», il film ha tuttavia un grande impatto emotivo: l'atmosfera dei quartieri popolari e dei suoi frustrati abitanti è toccante e [[James Cagney|Cagney]] è perfetto nell'interpretare un gangster che sa di aver fallito ma che conserva tutta la sua dignità. (''[[Gli angeli con la faccia sporca]]''; 2003, p. 144)
*Film di commissione [...] che [[Roberto Rossellini|Rossellini]] [...] accettò di dirigere per pure ragioni alimentari: lo stile naturalistico del testo, a cui non mancano neppure un paio di scene madri, non ha niente a che vedere con l'idea rosselliniana di cinema: e i risultati lo dimostrano. (''[[Anima nera (film 1962)|Anima nera]]''; 2003, p. 153)
*Nato come tentativo di ripetere il successo di ''[[Riso amaro]]'' [...], il film [...] non risente della sua origine di commissione. Costruito con una struttura a flashback che incastra le scene nell'ospedale (girate con occhio documentaristico) con quelle dei ricordi, è tutto giocato sulle opposizioni che lacerano il personaggio di Anna [...]: ne esce così un appassionato ritratto femminile nel quale il senso del dovere si scontra con il richiamo dell'erotismo. (''[[Anna (film 1951)|Anna]]''; 2003, p. 154)
*Per alcuni è il peplum mai realizzato, con dèi e mostri (creati dal celebre Ray Harryhausen) insolitamente infantili e fragili, che rivelano tutta la libertà, l'ironia e l'intelligenza di un adattamento (di Jan Read e Beverley Cross) che rilegge maliziosamente la mitologia greca alla luce del debole contemporaneo. Spettacolare l'uso naturale degli esterni (Palinuro e i templi greci di Paestum), perfetta la cadenza del ritmo, vivace la scelta dei colori: nel suo genere, un film sorprendente e unico. (''[[Gli Argonauti]]''; 2003, p. 180)
*Il regista, già sceneggiatore del ''[[Il fuggitivo (film 1993)|Fuggitivo]]'', guarda a ''[[X-Files]]'' e all'''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'', con prevedibile corredo di effetti speciali. Buono per una domenica pomeriggio di pioggia. (''[[The Arrival (film 1996)|The Arrival]]''; 2003, p. 187)
*Spesso sembra che al regista non interessi raccontare una storia, ma semplicemente giocare con maschere, musiche, pavoni e tappeti: e tuttavia riesce a trasmettere un'allegria contagiosa, infantile e sofisticata. Una festa per gli occhi e le orecchie, che sfida ogni tentativo di etichetta, e ha anche il pregio di non andare per le lunghe. (''[[Asik Kerib - Storia di un ashug innamorato]]''; 2003, p. 194)
*Da [[Agatha Christie]], con un cast prestigioso, un'elegante ricostruzione d'epoca e qualche lungaggine di troppo. Il doppiaggio elimina il meglio, cioè il bizzarro inglese parlato dagli stranieri, che porta indirettamente alla soluzione del mistero. Un irriconoscibile [[Albert Finney|Finney]] è [[Hercule Poirot]]. (''[[Assassinio sull'Orient Express (film 1974)|Assassinio sull'Orient Express]]''; 2010, p. 285)
[[File:Attila il flagello di Dio (1954) Anthony Quinn 10.png|thumb|[[Anthony Quinn]] in ''[[Attila (film 1954)|Attila]]'']]
*Ricostruzione kolossal delle invasioni barbariche dell'anno 450: grandi mezzi (è stata impiegata anche la Cavalleria dell'Esercito italiano), contrasti di civiltà (anche se i barbari sono più simpatici della corte romana), intrighi di potere (con la Loren nei panni della sorella dell'imperatore che si offre ad Attila), ma anche la sensazione di un bigino riletto col senno di poi. (''[[Attila (film 1954)|Attila]]''; 2003, p. 212)
*Un salutare inno alla rivolta e al ''carpe diem'', significativamente collocato un anno prima dei fatidici anni Sessanta. Un gran successo, nonostante l'eccessiva enfasi melodrammatica di [[Robin Williams]]. O forse proprio in virtù di questa. Oscar alla sceneggiatura di [[Tom Schulman]]. Al di là delle qualità artistiche il film ha comunque un grande merito: aver scatenato l'immaginario pedagogico di tutta una generazione costretta a subire una pedagogia che di immaginario non ha più niente. (''[[L'attimo fuggente]]''; 2010, p. 305)
===B===
*Allevato da una coppia di cani da pastore [...] il maialino Babe impara ad accudire le pecore (da cui riesce a farsi obbedire perché invece di abbaiare gli ordini, li chiede con dolcezza) e, ribaltando il suo destino «naturale» – che è quello di finire in padella – convince il padrone ([[James Cromwell|Cromwell]]) di essere così bravo da farsi iscrivere a una gara per cani da pastore. Una favola moderna (con tanto di morale: anche le regole più secolari si possono infrangere), dove gli animali – veri – conquistano il primo piano lasciando gli umani sullo sfondo. [...] questo «film per bambini» racconta con una naturalezza accattivante e coinvolgente il potere infinito delle buone maniere e l'entusiasmo della sovversione (l'oca che vuole sostituirsi al gallo per annunciare il sole). (''[[Babe - Maialino coraggioso]]''; 2003, p. 233)
*L'umorismo di Brooks a volte è greve, a volte molto cerebrale: i protagonisti vedono la cassetta di ''Balle spaziali'' per conoscere in anticipo il seguito della storia; il mostriciattolo di ''[[Alien]]'' esce dallo stomaco di John Hurt che si lamenta: «No, ancora!». (''[[Balle spaziali]]''; 2003, p. 248)
*[...] la non disprezzabile risposta del produttore De Laurentiis ai kolossal hollywoodiani: il gigantismo è utilizzato al meglio da Fleischer per sottolineare le contrapposizioni simboliche che attraversano l'esistenza di Barabba – la luce e le tenebre, la morte e la resurrezione – e che danno al film un autentico spirito religioso, praticamente unico in superproduzioni di questo tipo. (''[[Barabba (film)|Barabba]]''; 2003, p. 259)
*Un grandioso affresco umanitarista, pieno di nobile retorica, nel quale si sentono echi di [[Victor Hugo]] e di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]]: al centro c'è la descrizione – mai disperata – del «pozzo senza fine e senza fondo della miseria umana», dalla cui esplorazione i vari personaggi (e il regista con loro) trovano la forza di continuare la loro missione in favore delle miserie altrui. Per inseguire la moltitudine di personaggi che popolano il film, Kurosawa utilizza da maestro il CinemaScope, privilegiando i campi lunghi, anche se rimane in parte schiacciato dalle sue ambizioni e dagli intenti didascalici. (''[[Barbarossa (film 1965)|Barbarossa]]''; 2003, p. 261)
*Una vera tragedia degli equivoci, forse il miglior film di [[Luigi Chiarini|Chiarini]]: l'esigenza di raffinatezza formale tipica del «calligrafismo» (di cui il regista era uno degli esponenti di punta) qui si combina con uno stile vigoroso evidente anche nei personaggi minori (l'acidissima zia del notaio intepretata da [[Teresa Franchini]], piccolo capolavoro di battute e recitazione), capace di creare un'atmosfera incandescente e mortifera con cui alludere agli umori dell'epoca ben oltre la riduzione letteraria. Merito indubbio dell'operazione va alla sceneggiatura [...]. A [[Umberto Barbaro|Barbaro]], in particolare, viene da attribuire la forte connotazione sociale che rende leggibile il film anche in chiave di dramma di classe. Notevole la presenza palpitante della [[Luisa Ferida|Ferida]], attrice di regime generalmente impiegata in ruoli aggressivi e sensuali, che attraversa il film come un fantasma introducendo un clima «fantastico» abbastanza insolito nel cinema del periodo. (''[[La bella addormentata (film 1942)|La bella addormentata]]''; 2003, p. 277)
*Sbilanciato dal punto di vista narrativo, soprattutto per la stereotipata recitazione da «cattivo» di [[Francis X. Bushman]], il film ha comunque due momenti indimenticabili, la battaglia navale e la famosa corsa delle bighe, che non ha nulla da invidiare per tensione e perfezione tecnica a quella girata da [[Andrew Marton]] nel 1959, anche per merito delle scenografie di [[Cedric Gibbons]] e degli effetti speciali di Kenneth Gordon MacLean. (''[[Ben-Hur (film 1925)|Ben-Hur]]''; 2003, p. 288)
*[...] un film agiografico ma misurato. (''[[Bernadette (film 1943)|Bernadette]]''; 2003, p. 292)
*La pellicola che ha segnato una svolta nella carriera di [[John Woo|Woo]] (fino ad allora autore di ''wuxiapian'' e film comici) e nel cinema di Hong Kong, inaugurando il genere del mélo-noir metropolitano in cui le sparatorie iperrealiste sostituiscono i duelli tradizionali. I temi sono quelli classici di Woo: l'elogio dell'amicizia, la difesa anacronistica di un mondo votato all'autodistruzione, la violenza stilizzata dove si mescolano lacrime e sangue. L'impianto da film popolare e certe ingenuità dispiacciono agli occidentali abituati ai successivi lavori del regista, ma il respiro è epico e travolgente. Un trampolino di lancio anche per [[Chow Yun-fat|Chow]], che ruba la scena nella parte dell'ex killer umiliato, con impermeabile e occhiali scuri. (''[[A Better Tomorrow (film 1986)|A Better Tomorrow]]''; 2016, p. 552)
*Versione moderna dell'opera di [[William Shakespeare|Shakespeare]] (neppure citato nei titoli, forse perché l'Italia era in guerra con la Gran Bretagna) ambientata nella periferia romana, ma poco aiutata da due attori fuori parte. (''[[La bisbetica domata (film 1942)|La bisbetica domata]]''; 2003, p. 308)
===C===
*Una commedia gialla raffinata e piena di ironia, [...] fondata – secondo un meccanismo di «spostamento» narrativo tipicamente hitchcockiano – non tanto sulla scoperta del ladro vero quanto sul tema dell'identità del ladro presunto. (''[[Caccia al ladro]]''; 2003, p. 363)
*Tra comicità e patetismo, un mondo di risorse e umanità che Loy aveva già esplorato nelle sue indagini televisive, affidato all'estro agrodolce di Manfredi. (''[[Café Express]]''; 2010, p. 537)
*Ambientazione inusuale, claustrofobica e notturna, e recitazione avvincente fino all'epilogo risolutore. (''[[La campana del convento]]''; 2003, p. 380)
*[...] Camerini abbandona i consueti temi piccolo-borghesi e realizza una genuina commedia d'ambientazione popolaresca. [...] la censura fascista manipolò il film a tal punto da rendere incomprensibile la sua presunta componente eversiva. (''[[Il cappello a tre punte]]''; 2003, p. 395)
*Nonostante la presenza di sceneggiatori come Richard Matheson e Robert Bloch (Russ Jones, non accreditato è l'autore del secondo segmento) e un cast di primo piano, è uno dei film a episodi meno riusciti della Amicus. L'umorismo nero, caratteristico di queste produzioni, funziona solo nell'ultimo episodio; e la blanda regia di Duffel si limita a qualche inquadratura sbilenca nei momenti cruciali. (''[[La casa che grondava sangue]]''; 2003, p. 414)
*Come [[Robinson Crusoe]] (senza cannibali e con un po' di zen in più), una parabola sulla necessità di perdere tutto per ritrovare se stessi attraverso il confronto con una natura insondabile e indifferente dalle vicende umane. Ma se [[Daniel Defoe|Defoe]] teorizzava la fuga dalla società neoindustriale del capitalismo selvaggio, [[Robert Zemeckis|Zemeckis]]-con le armi della civiltà digitale che finge di ripudiare- non vede l'ora di riportare indietro il suo eroe, anche se (quasi) rinuncia al lieto fine hollywoodiano. Scritto da William Broyles jr. Girato con tempi di lavorazione molto lunghi (sedici mesi: nella pausa tra le riprese, durata un anno, il regista ha diretto ''[[Le verità nascoste]]'') per consentire a [[Tom Hanks]] (meritata la nomination all'Oscar) di dimagrire 22 chili. (''[[Cast Away]]''; 2014, p. 690)
*Thriller con la pretesa di elevarsi al di sopra del cinema di genere, ma che risulta solo fiacco e noioso. (''[[Il cervello dei morti viventi]]''; 2003, p. 449)
*L'ottavo lungometraggio di [[Hayao Miyazaki|Miyazaki]] (unico sceneggiatore) è il suo risultato finora più alto, anche se i temi che lo percorrono (l'infanzia come sogno di cui ritardare la fine, l'armonia animista delle cose, il pittoricismo delle immagini) sono già tutti nei suoi lavori precedenti. Le invenzioni visionarie e poetiche sono incessanti e sempre felici, tra memorie di ''Alice nel paese delle meraviglie'', iconografia shintoista, teatro kabuki e surrealismo. E si fondono per creare un universo sorprendente e a tratti cupissimo, che disattende le leggi della logica e della fisica, e dove non è possibile discernere tra buoni e cattivi. I personaggi si stagliano nella memoria in sequenze di grande durezza (l'iniziale mutazione dei genitori), di delicata poesia (il memorabile viaggio in treno sulla ferrovia sommersa), di indefinibile suspense (l'arrivo notturno del traghetto da cui fuoriescono silenti gli ospiti della «colonia»). Ottima colonna sonora di Joe Hisaishi. (''[[La città incantata]]''; 2003, p. 495)
*Le immagini mostrano ma non raccontano, alludono ma non dicono. Proliferano simboli e visioni inaudite (decine di libri messi ad asciugare sui tetti e sfogliati dal vento, pesci che si dibattono fuor d'acqua, greggi che invadono una chiesa, angeli della morte che scendono dal soffitto): lo spettatore non deve però decifrarli pedantemente, ma immergersi in essi, come in un quadro o in una musica. (''[[Il colore del melograno]]''; 2003, p. 515)
*Un ennesimo remake a basso costo dove il ridicolo prevale sull'horror. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''; 2003, p. 554)
*Un kolossal made in Italy che cerca di mediare esigenze spettacolari con il rispetto per la verità storica: gran lavoro degli sceneggiatori [...]. (''[[Costantino il Grande (film)|Costantino il Grande]]''; 2003, p. 581)
===D===
*Una favola fantastica in stile Tolkien, rielaborata dai creatori dei Muppets: l'intreccio è banale, ma i pupazzi sono spettacolari. (''[[Dark Crystal]]''; 2003, p. 618)
*Diligente l'ambientazione, compassata la sceneggiatura, complessivamente impacciato il cast. (''[[David e Golia]]''; 2003, p. 622)
[[File:Susan Hayward 4.jpg|thumb|[[Gregory Peck]] e [[Susan Hayward]] in ''[[Davide e Betsabea]]'']]
*Un'accurata ma noiosa versione cinematografica del celebre episodio biblico (l'amore adulterino del re David per la moglie di un suo ufficiale) che gli attori cercano di vivacizzare come possono. (''[[Davide e Betsabea]]''; 2003, p. 622)
*Tipico film catastrofico, che fa propri tutti gli stereotipi del genere. Ha avuto un sensazionale impatto orrorifico sul pubblico, e tale risvolto sociale conta molto di più delle sue qualità artistiche, decisamente scarse. (''[[The Day After - Il giorno dopo]]''; 2003, p. 622)
*La sceneggiatura di [[Bill Marsilii|Bill Marsili]] e [[Terry Rossio]] gioca con i soliti paradossi temporali, sorvolando sulla plausibilità dell'elemento fantascientifico e tentando fin che può di arginare facilonerie e incongruenze. Il gioco regge mezz'ora, poi svacca inesorabile nell'''action movie'' bombarolo con storia d'amore e ''happy ending'' di rito. In realtà, [[Tony Scott|Scott]] vorrebbe rappresentare paure contemporanee: e se avalla ambiguamente (come già nel suo precedente ''[[Nemico pubblico (film 1998)|Nemico pubblico]]'') una tecnologia che viola la privacy a fin di bene, azzecca però un paio di sequenze tecnicamente complesse (come l'inseguimento in auto tra passato e presente) e l'ambientazione nella [[Louisiana]] in ricostruzione dopo l'uragano [[Uragano Katrina|Katrina]]. (''[[Déjà vu - Corsa contro il tempo]]''; 2010, p. 905)
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''; 2003, p. 640)
*[…] è uno dei più bei film sull'amicizia e sul rapporto dell'uomo con la natura, semplice ed emozionante come solo i capolavori sanno essere. Commovente il modo con cui Kurosawa sa raccontare l'ingenuo animismo di Dersu (il suo parlare al fuoco e al vento, all'acqua e alla tigre), ma anche il suo senso di fratellanza universale (quando lascia qualche provvista nella capanna per il prossimo, eventuale occupante). (''[[Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure]]''; 2003, p. 643)
*Il film [...] risente della sua origine teatrale ma sa far rivivere con emozione e intensità le persecuzioni del clero durante il Terrore. (''[[I dialoghi delle Carmelitane (film 1960)|I dialoghi delle Carmelitane]]''; 2003, p. 653)
*Film catastrofico, tedioso e pieno di buoni sentimenti. (''[[Il diavolo alle 4]]''; 2003, p. 658)
[[File:Yul Brynner in The Ten Commandments film trailer.jpg|thumb|[[Yul Brynner]] ne ''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]'']]
*La magniloquenza e il gigantismo non tolgono però al film la sua appassionata carica emotiva e le libertà storiche che DeMille si è preso (per esempio nel personaggio di Nefertiti/Anne Baxter) colorano la storia con alcune sfumature ancor oggi godibili. (''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]''; 2003, p. 664)
*Gioco tra gatto e topo con molti capovolgimenti, che sfrutta al meglio l'ambientazione claustrofobica. Tocchi d'ironia, massicce dosi d'azione, effetti visivi strabilianti, una suspense ininterrotta e Bruce Willis che azzecca una delle sue parti migliori: che cosa si può volere di più? (''[[Trappola di cristallo|Die Hard - Trappola di cristallo]]''; 2003, p. 666)
*Il miglior ''Frankenstein'' del ciclo [[Hammer Film Productions|Hammer]] e l'ultimo grande film di Fisher che, nella cornice del racconto gotico, inserisce una riflessione sulla diversità solo abbozzata negli episodi precedenti. (''[[Distruggete Frankenstein!]]''; 2003, p. 678)
*Un affresco composito di un mondo senza più nessun punto di riferimento [...]. Ben presto divenne un cult movie anche all'estero, diffondendo l'uso di neologismi come «paparazzo». (''[[La dolce vita]]''; 2010, p. 990)
*[...] un'esangue biografia modello esportazione, girata nel centenario della morte del santo. Perde il confronto con il ''[[Don Bosco (film 1935)|Don Bosco]]'' del '35, diretto da Goffredo Alessandrini. (''[[Don Bosco (film 1988)|Don Bosco]]''; 2003, p. 694)
*Un film superficiale ma ben confezionato: l'intrigo funziona, il ritratto della città {{NDR|Torino}} e della società incuriosisce, gli attori sono bravi. (''[[La donna della domenica]]''; 2010, p. 1006)
*Di notevole c'è l'atmosfera mortifera che riflette quella di un'epoca (vedi il coevo ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]''), splendidamente resa dalla fotografia di [[Massimo Terzano]]: un clima che aleggia sin dalla prima, memorabile sequenza del funerale sotto la pioggia, prosegue con l'ostinato senso di vuoto degli interni, cui fa da contrappunto la solitudine delle cime, e culmina nell'enorme croce commemorativa che staziona per mesi nella casa degli sposi. (''[[La donna della montagna]]''; 2003, p. 701)
[[File:Joan Bennett in The Woman in the Window trailer 2.jpg|miniatura|[[Joan Bennett]] in ''[[La donna del ritratto]]'']]
*[...] un noir avvincente che ripropone il tema più caro al regista: il sottile confine tra innocenza e colpevolezza, raccontato con una narrazione minuziosamente realistica ma sviluppato con un andamento potentemente onirico. Uno dei migliori ritratti del grigiore borghese e di quello che può nascondere dietro la sua faccia rispettosa. (''[[La donna del ritratto]]''; 2003, p. 702)
*Bellissime le scenografie di Ken Adam, come la sala da guerra del Pentagono. (''[[Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba]]''; 2010, p. 1040)
*''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'', che non a caso arriva sul finire del secolo, ha il merito di approfondire e sintetizzare a livello popolare i sottintesi ideologici del vampirismo ottocentesco, che - grazie a la cinema - avranno un grande seguito anche nel Novecento. (2003, p. 729)
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il conte transilvano è in pratica l'ultimo degli eroi romantici: alle prese con l'irrazionale, il magico, il misterioso, in sospeso tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la Morte e l'Immortalità. Naturalmente è destinato alla sconfitta in una società che si è votata alla Scienza (e più tardi alla tecnologia), ma non prima di aver scosso alle fondamenta il sistema di valori su cui tale società è fondata. (2003, p. 729)
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Ciò che più sorprende in lui è l'assenza di rimorso, la noncuranza delle conseguenze delle sue azioni. Agli occhi degli altri personaggi maschili del romanzo, che sotto la guida del dottor Abraham si schierano a tutela dell'ordine ideologico costituito, Dracula è l'incarnazione di Satana senza senso di colpa, del potere senza limiti, del sesso senza coscienza né controllo. (2003, p. 729)
*Non per tutti i gusti, ma negli anni conserva un suo strano fascino. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''; 2003, p. 732)
*Coppola (che ha utilizzato la sceneggiatura di James Hart) vede Dracula come Lucifero e angelo caduto, con una lettura che non è delle più abusate, capace di dare al personaggio una statura epica che sorprende chi conosceva la malinconia romantica del ''Nosferatu'' di Herzog. Ma poi lo appesantisce con un immaginario cattolico e sessuofobo, tutto giocato sull'ambivalenza di angelo e bestia, piacere e morte, che lascia freddi. (''[[Dracula di Bram Stoker]]''; 2003, p. 732)
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Molto fedele allo spirito del romanzo di Bram Stoker, questo film definisce l'aspetto moderno di Dracula (i canini sporgenti sono un'invenzione di Fisher e l'interpretazione di Christopher Lee aggiunge un tocco di inquietante perversità al personaggio letterario). (''[[Dracula il vampiro]]''; 2003, p. 732)
*Non una parodia come ci ha spesso abituato Brooks, ma uno strano pastiche tra scontato citazionismo (di cui fa le spese soprattutto la versione di Coppola) e un'ormai stanca comicità goliardico-caotica. (''[[Dracula: morto e contento]]''; 2003, p. 732)
*Il tocco di Fisher si ritrova nella condanna di ogni moralismo (il Male incarnato da Dracula, ma anche l'eccesso di puderie di una delle due coppie, proprio per questo vittime designate del vampiro) e soprattutto nella lettura parareligiosa del mito di Dracula, visto come un nuovo anti-Cristo. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]''; 2003, p. 733)
*Quasi un remake non dichiarato di ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', prodotto dalla [[Hammer Film Productions|Hammer]]. Ma la formula è quella tipica dell'horror commerciale degli anni '90: humour nero, splatter e colonna sonora ''metal''. [...] Una stupidaggine, voluta e prodotta da Wes Craven. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]''; 2003, p. 733)
*Film per ragazzi intelligente e ben diretto la cui uscita nelle sale è passata praticamente inosservata. (''[[Il drago del lago di fuoco]]''; 2003, p. 733)
*Esordio nella regia del premio Oscar per gli effetti speciali di ''[[2001: Odissea nello spazio|2001]]'', che risponde al pessimismo di [[Stanley Kubrick|Kubrick]] con una dichiarazione di ottimismo ecologico. Uno dei pochi film (con il molto posteriore ''[[Alien]]'') dove il peso degli effetti speciali non soffoca la dimensione umana del racconto. Anzi, [[Douglas Trumbull|Trumbull]] arriva a «umanizzare» i simpatici robot che aiutano [[Bruce Dern|Dern]] (bravissimo) nella sua opera. Poetico e affascinante. (''[[2002, la seconda odissea]]''; 2003, p. 749)
*Piccolo gioiello della fantascienza inglese, ispirato al romanzo ''La morte dell'erba'' di [[John Christopher]], che teorizza «da destra» la supremazia dell'istinto animale nell'uomo: tesi che il film esemplifica con una chiarezza quasi imbarazzante, soprattutto durante il lungo viaggio. Filmato con bel piglio documentario. (''[[2000: la fine dell'uomo]]''; 2003, p. 749)
*La Maggenti, anche autrice della sceneggiatura, mette molta carne al fuoco (i pregiudizi non riguardano solo la sessualità ma anche la razza e il censo), ma fortunatamente rifugge dal ''politically correct'' e si lascia andare con raffinata naturalezza al racconto di una storia d'amore che cresce pian piano e non si dimentica. Notevoli le due attrici protagoniste, praticamente esordienti. (''[[Due ragazze innamorate]]''; 2003, p. 754)
*[...] il film punta il suo fascino non sugli scenari futuristici (anzi, è improbabile che nel XXI secolo tutto sia così simile a oggi) ma sulla apocalittica visione del destino dell'uomo e della voracità cannibalesca del potere. Belle le ambientazioni in una New York notturna e decadente, costantemente avvolta in una nebbia inquinante, superbe le interpretazioni di [[Charlton Heston]] e di [[Edward G. Robinson|E.G. Robinson]] nel suo ultimo, commovente, ruolo. (''[[2022: i sopravvissuti]]''; 2003, p. 750)
===E===
*È un agente delle assicurazioni o una perfetta ladra high-tech la giovane Virginia Baker ([[Catherine Zeta-Jones|Zeta-Jones]]), che si associa col vecchio marpione scozzese Robert MacDougal ([[Sean Connery|Connery]]: dichiara dieci anni in meno) per il furto di fine millennio a Kuala Lampur? E soprattutto, vuole fregarlo o cascherà tra le sue braccia? Quasi tutto come in un giallo-rosa di una volta (niente sesso e violenza), se non che i ladri alla fine scappano col malloppo: ma perché si dovrebbe fare il tifo per loro? Solo perché grondano fascino (almeno nelle intenzioni dei produttori)? Sceneggiatura più arrabbiata di quello che sembra, a firma di [[Ronald Bass|Ron Bass]] e [[William Broyles Jr.|William Broyles]]. Cinema commerciale di vacuità insostenibile, anche se eseguito professionalmente. (''[[Entrapment]]''; 2010, p. 1131)
*Un film sottilmente ipocrita, non solo perché, con scarso coraggio, non fa vedere nulla, ma anche perché {{sic|Lulú}}, alla fine, viene riportata all'ovile dal provvidenziale maritino. L'erotismo dal punto di vista femminile resta una pia intenzione. (''[[Le età di Lulù]]''; 2003, p. 813)
===F===
*Di fronte a questo adattamento (di [[Jim Uhls]]) del romanzo di [[Chuck Palahniuk]], la critica si è divisa: grido di rivolta contro una società post-consumista o pericolosa apologia di un neotribalismo fascista? Smisuratamente ambizioso ma anche autoparodico, il film appare alla fine confuso e impari al compito che si prefigge: sagace nell'individuare certi sintomi (crisi maschile, fuga dalla realtà, scissione della personalità), abile a stordire – soprattutto all'inizio – con una messa in scena visionaria (notevole la fotografia di [[Jeff Cronenweth]]), capace di colpire a fondo con il cinismo (memorabile il culturista cui sono spuntate le tette, interpretato dal cantante [[Meat Loaf]]), ma senza saper riflettere in modo articolato sui problemi evocati. In definitiva americano quanto un talk show un po' esagitato. (''[[Fight Club (film)|Fight Club]]''; 2010, p. 1252)
*[...] il film è uno straordinario ritratto di una certa America di provincia, puritana e intollerante, su cui il regista innesta, attraverso il personaggio del giornalista ([[Arthur Kennedy|Kennedy]]), una spietata riflessione sui meccanismi del consenso e sul ruolo dei mass media. [...] [[Burt Lancaster|Lancaster]], in una delle sue più dense interpretazioni [...]. (''[[Il figlio di Giuda]]''; 2003, p. 884)
*Flop commerciale, anche se non tutto è da buttare in questo film ambizioso, vorticoso e sovraccarico. Meglio peccare per eccesso che per difetto. (''[[Il filo del rasoio (film 1984)|Il filo del rasoio]]''; 2003, p. 887)
*[...] è un ritratto agiografico piuttosto ordinario, in cui il regista rinuncia a una rilettura personale per soddisfare le esigenze del pubblico medio internazionale. Non male il cast, e commovente a tratti l'interpretazione di [[Bradford Dillman|Dillman]]. (''[[Francesco d'Assisi (film 1961)|Francesco d'Assisi]]''; 2003, p. 922)
*Girato con uno stile spoglio e fluido (cosi da lasciare molto spazio alla scenografìa e conseguentemente all'atmosfera opprimente), il film evita gli effetti troppo facili o le scene troppo cruente (anche per non urtare la sensibilità del pubblico di allora), ma riesce a descrivere i pericoli e le tentazioni della scienza e contemporaneamente a fare della creatura una «rappresentazione simbolica e metafisica dell'uomo, tormentato e diviso tra la riconoscenza e l'odio per un creatore che l'ha fatto così imperfetto» [Lourcelles]. (''[[Frankenstein (film 1931)|Frankenstein]]''; 2010, p. 1318)
*Ultimo dei cinque film della saga di Frankenstein diretti dal grande regista inglese per la [[Hammer Film Productions|Hammer]]: Cushing è un ''mad doctor'' emblematicamente rifugiatosi in un manicomio, ma l'atmosfera del film limita le invenzioni visive e la fotografia di Brian Probyn fa rimpiangere il sanguinio technicolor di Jack Asher. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno]]''; 2003, p. 927)
*[...] il film cerca di recuperare le utopie e gli incubi [[George Orwell|orwelliani]], ma dopo un buon inizio scade rapidamente nello schematismo e nella prevedibilità. (''[[La fuga di Logan]]''; 2003, p. 943)
*Un piccolo capolavoro del melodramma fantastico [...]. La sceneggiatura di [[John Patrick (drammaturgo)|John Patrick]] si destreggia con grande abilità nel continuo passaggio tra i diversi tempi della narrazione riuscendo a rendere avvincente una storia fatta soprattutto di rimpianti e di azioni mancate: a dare coesione alla trama è una incondizionata dichiarazione di fiducia nella forza dei sentimenti e dell'amore, dimostrata per antifrasi attraverso l'infelice rapporto di Rollo e Lark [...] e rivissuta in parallelo dal legame nascente tra Grizel e Pax. Così, anche il tragico epilogo – legato alla violenza della guerra – finisce per ribadire, con la forza dell'''amour fou'', il messaggio di speranza nella capacità umana di far trionfare i sentimenti sulle paure e gli egoismi. (''[[Fuga nel tempo]]''; 2003, p. 944)
*Uno strano melodramma [...] pieno di fraintendimenti e di situazioni-limite per l'epoca (tutte le famiglie possibili nel film sono a pezzi e non si ricompongono, tutti i personaggi femminili sono donne sole e indipendenti), che all'enfasi sentimentale predilige i toni smorzati e termina in modo sorprendentemente aperto. Alla base c'è l'idea che tutti soffrono per la mancanza di amore ma evita con cura soluzioni estreme, optando per un registro quotidiano e verosimile che è una rarità nei film italiani dei primissimi anni Quaranta. (''[[La fuggitiva (film 1941)|La fuggitiva]]''; 2003, p. 945)
*Il film che ha lanciato [[Bruce Lee]] sulla ribalta internazionale imponendo la magistrale padronanza dell'attore nell'eseguire la tecnica del kung-fu. (''[[Il furore della Cina colpisce ancora]]''; 2003, p. 958)
===G===
*Solenne dramma storico-religioso [...] costruito su misura per la diva hollywoodiana più spirituale dell'epoca, che due anni prima aveva interpretato il personaggio a teatro con grande successo. Frutto di lunghe e minuziose ricerche storiche, risulta un po' rigido e pomposo, alla ricerca di un arduo equilibrio tra parola e immagine. (''[[Giovanna d'Arco (film 1948)|Giovanna d'Arco]]''; 2003, p. 1019)
*[...] il film è ancora abbastanza gracile nella sua struttura narrativa, ma il montaggio sa dare un buon ritmo alla storia. (''[[Giuditta di Betulia]]''; 2003, p. 1027)
[[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']]
*Nato dall'incubo della bomba (con evidenti sottintesi antiamericani) ma anche dalla paura tipicamente giapponese della «minaccia che viene dal mare», il film oggi può apparire datato per la semplicità degli effetti speciali [...] ma l'occhio con cui Honda guarda a questo mostro veramente cattivo, insensibile e spietato è soffuso di una tristezza e di una malinconia autentica e ancora toccante. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]''; 2003, p. 1039)
*Scritto dal regista con [[Bernd Lichtenberg]] (debitrice del racconto ''Rip van Winkle'' di [[Washington Irving]]!), una commedia fondata su un paradosso esile ma accattivante: che il socialismo reale sia stato vissuto dai suoi militanti come una specie di «grande madre», con i difetti e i pregi di un'ingombrante genitrice. Non mancano idee irresistibili, come i falsi telegiornali che millantano una riunificazione alla rovescia, coi berlinesi dell'Ovest in fuga dalle «false certezze» del liberismo; ma le metafore sono eccessive, certe citazioni sono fuori luogo (la testa di Lenin che vola sulla città come il Cristo della ''[[La dolce vita|Dolce vita]]'' di [[Fellini]]) e il trono troppo brioso della prima parte – molto ben recitata – stride con la svolta mélo finale. Straordinario successo in patria. (''[[Good Bye, Lenin!]]''; 2016, p. 1913)
*[...] ''La grande luce'' colloca all'estero il personaggio interpretato da [[Elsa De Giorgi]], donna fatale, simbolo del Vizio e del Male (a cui fa da contraltare, nel paesino, nientemeno che la Vergine Maria), ma – a differenza di altri film dell'epoca – ambienta in Italia l'ingiustizia da cui la storia prende il via e dà prova di un originale impasto linguistico mescolando dialetti meridionali, genovese e spagnolo. (''[[Montevergine (film)|La grande luce]]''; 2003, p. 1057)
===H===
*Estremamente sadico (la censura italiana ha tagliato almeno '7), ottiene solo di incupire e deprimere lo spettatore. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'inferno]]''; 2003, p. 1102)
*La quinta puntata della saga dei Cenobiti (qui meno presenti che nelle precedenti) ha una struttura da thriller pliziesco, mentre le suggestioni horror rimandano ad ''Allucinazione perversa'' e alla serie di ''Nightmare''. Tra ralenti da telefilm e qualche immagine patinata, almeno si cerca un po' di originalità: i fan che non pretendono troppo possono gradire. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]''; 2003, p. 1103)
*Il quarto capitolo della serie è un pasticcio senza capo né coda, che risente di vicende produttive disastrose: la Miramax cacciò il regista Kevin Yagher (che si rifiutò di firmare il film), chiamò Joe Chappelle a dirigere alcune scene e rimontò il tutto. Le creature dell'inferno non fanno più paura, ma sembrano arteriosclerotiche; il ''gore'' c'è ma è indolore, e l'interesse dei fan è annullato. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta|Hellraiser - La stirpe maledetta]]''; 2003, p. 1103)
*Opera prima di [[Clive Barker]], lo scrittore inglese troppe volte definito il successore di Stephen King, è una geniale e spregiudicata discesa nell'immaginario infernale, popolato di incubi maestosi e fantasie sadomaso. I temi del sesso e della morte, della carnalità e della dissoluzione della carne sono messi a fuoco lucidamente in un esemplare contesto di torbida visionarietà. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser - Non ci sono limiti]]''; 2003, p. 1103)
*Clive Barker si tira da parte e [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] diventa protagonista a tutti gli effetti, aspirando a rimpiazzare Freddy Krueger nell'immaginario horror degli anni Novanta. Effetti speciali ormai stravisti, e noia che regna sovrana. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città|Hellraiser III]]''; 2003, p. 1103)
*[...] uno dei capisaldi del filone pornosoft, patinato e assolutamente non erotico ritratto di una donna contenta di essere vittima. (''[[Histoire d'O (film)|Histoire d'O]]''; 2003, p. 1108)
===I===
*Influenzato da un [[Georges Bataille|Bataille]] riletto attraverso le componenti più sadomasochistiche della cultura giapponese, il film rifiuta polemicamente la realtà storica per rinchiudersi in una «minuziosa, insostenibile, affascinante descrizione dei suoi rituali di possesso sessuale» [P. Mayersberg], nuova e ulteriore rappresentazione dell'alienazione sociale da parte del più immoralista e visionario dei registi nipponici {{NDR|[[Nagisa Ōshima]]}}. (''[[Ecco l'impero dei sensi|L'impero dei sensi]]''; 2003, p. 1136)
*Le complicatissime premesse dell'ottima sceneggiatura (scritta dal regista) sono mirate a costruire un concitato e appassionante ''action movie'' fantascientifico che vuole riflettere sul nostro presente: un mondo in cui il capitalismo ha ridotto l'uomo a merce e in cui, letteralmente, il tempo è diventato denaro. L'impresa del reietto che si ribella al destino sfidando l'estabilishment rielabora in modo originale sia il mito di Robin Hood sia quello di Bonnie e Clyde, rivendicando una resistenza neo-umanista alle logiche di un Potere che ha amplificato la disuguaglianza sociale. Un film-scommessa molto personale (e coerente con le opere migliori di [[Andrew Niccol|Niccol]]), a cui si perdonano volentieri qualche inverosimiglianza e un paio di scivoloni mélo, ma che non ha purtroppo goduto né del favore della critica né di quello del pubblico. (''[[In Time]]''; 2014{{c|manca l'edizione in bibliografia}})
*Commedia sexy malamente ispirata a ''Le imprese di un giovane dongiovanni'' di [[Guillaume Apollinaire|Apollinaire]]: trine, merletti e cura dell'ambientazione non arricchiscono granché un film svogliatamente erotico. (''[[L'iniziazione (film 1987)|L'iniziazione]]''; 2003, p. 1168)
*Melodramma meno convenzionale di quello che la trama faccia immaginare, anche perché il personaggio di [[Otello Toso|Toso]], ''déraciné'' segnato dalla violenza della guerra ed ecologista ante litteram (educa i cani da caccia ma è contro la caccia), è decisamente insolito nel panorama dell'epoca. (''[[Gli innocenti pagano]]''; 2003, p. 1171)
===L===
*Un feroce e lucido melodramma sociale sulle relazioni personali impostate come rapporti di potere [...]. (''[[Le lacrime amare di Petra von Kant]]''; 2003, p. 1262)
*Inconsueta prova di [[Pasquale Festa Campanile|Festa Campanile]], che si ispira a un suo romanzo per affrontare un tema più serio del solito, ma il risultato, anche per alcune indulgenze a una comicità facile e volgare, è inferiore alle attese. (''[[Il ladrone]]''; 2003, p. 1267)
*La [[Hammer Film Productions|Hammer]] si appoggia agli Shaw Brothers in un momento di crisi, ma il connubio tra horror gotico e kung fu non funziona: i combattimenti che punteggiano gratuitamente l'intreccio appaiono forzati, così come le relazioni amorose che sbocciano tra i membri delle due diverse razze. Suggestivi, invece, i vampiri d'oro del titolo (sono i discepoli di cui si serve Dracula per il suo macabro rituale di dissanguamento delle vittime), che appaiono tra fumi e luci colorate. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''; 2003, p. 1283)
*Trasposizione cinematografica di un'antica leggenda georgiana, dove si mescolano orgoglio nazionalista e mistica del sacrificio, è un'opera visionaria, coloratissima, dove il regista distrugge la struttura lineare del racconto in brevi scene autonome. [...] Sullo schermo si alternano così oggetti simbolici e animali stilizzati, personaggi e panorami che possono sconcertare per la loro «discontinuità», ma che offrono anche momenti di solenne bellezza e di appassionato folclore. (''[[La leggenda della fortezza di Suram]]''; 2003, p. 1283)
*Tentativo di horror metafisico padano (ma [[Pupi Avati]] aveva fatto di meglio) accolto nella più assoluta indifferenza, dimostrazione di com'è difficile girare in Italia storie fuori dai soliti schemi. (''[[Luci lontane (film 1987)|Luci lontane]]''; 2003, pp. 1320-1321)
===M===
*[...] a suscitare dubbi non è la verità di quanto raccontato, bensì la confezione. [[Peter Mullan|Mullan]] [...] usa senza sfumature le armi del grottesco e della caricatura, ed è con i mezzi più plateali che estorce allo spettatore la rabbia e le lacrime. (''[[Magdalene]]''; 2003, p. 1346)
*Fisher creca nuovi spunti per ridare interesse all'argomento; i dialoghi tra la ragazza resuscitata e la testa dell'amato sono divertenti, l'erotismo è più esplicito del solito, ma il film è di quelli che interessano solo i fan del genere. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]''; 2003, p. 1362)
*[...] un film edificante che spinge spudoratamente sul pedale della commozione. Un must delle sale parrocchiali di una volta. (''[[Marcellino pane e vino]]''; 2003, p. 1380)
*Sottilmente morboso ([[Alfred Hitchcock|Hitch]] voleva mostrare una passione feticista) e generalmente sottovalutato (specie dal pubblico), un thriller psicologico [...] dove la suspense – meglio ancora che in ''[[Io ti salverò]]'' – si concentra su un segreto che la protagonista si porta dentro dall'infanzia. Uno dei più riusciti giochi hitchcockiani sull'ambiguità, la reticenza e l'allusione. (''[[Marnie]]''; 2003, p. 1396)
[[File:The Curse Of Frankenstein (1957) trailer - Peter Cushing experimenting 1.png|thumb|[[Peter Cushing]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|barone Frankenstein]] ne ''[[La maschera di Frankenstein]]'']]
*Cushing è ottimo, ma la regia di Fisher non è così geniale come vogliono molti cinefili. (''[[La maschera di Frankenstein]]''; 2003, p. 1401)
*I fratelli Wachowski, anche sceneggiatori, attingono alle filosofie orientali e alla fantascienza di [[Philip K. Dick]] (e mettono in mano a Neo ''Simulacri e simulazione'' di [[Jean Baudrillard|Baudrillard]]) per asserire che il mondo è illusione e la realtà virtuale è un incubo. I Wachowski riescono a tenere sotto controllo un intreccio complesso, ma forse non sono all'altezza per costruire una saga che ha l'ambizione di coronare quasi mezzo secolo di fantascienza letteraria e cinematografica; e sono troppi i debiti non dichiarati, da ''[[Zardoz]]'' a ''[[Terminator]]''. Non mancano, però, la suggestione e il divertimento. (''[[Matrix]]''; 2003, p. 1411)
*La sceneggiatura di John Houghton tenta di aggiornare le gesta del vampiro ai tempi della Swinging London e sovrappone Dracula con l'Anticristo: ma l'esperimento non convince. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''; 2003, p. 1451)
*Al suo primo film parlato, [[Fritz Lang|Lang]] continua a impiegare con maestria le metafore visive e le immagini evocative che avevano fatto grande il muto, e insieme si vale in modo assai moderno delle risorse del sonoro. (''[[M - Il mostro di Düsseldorf]]'', 2010, p. 2089)
*Radiografia di un'impasse non solo generazionale (nonostante don Giulio sia con ogni evidenza [[Michele Apicella]] in abito talare), è un film «sgradevole» nel rivendicare il proprio essere nevrotico, moralista, «adolescenziale». Raggelante nella sua lucidità, [...] coglie con precisione il punto di rottura degli anni Ottanta, reso perfettamente nella scena del ballo in chiesa al ritmo sconsolato ma anche sognante di ''Ritornerai''. In televisione l'essenzialità cinematografica del regista viene penalizzata, eppure averne avuti di film così, dove la religione è una questione di «fede» in sospeso, l'amore (individuale e collettivo) è una dichiarazione d'impotenza, la solitudine è l'unica, miserabile conquista e la fuga non è un'arte, bensì una soluzione dopo tante prove. (''[[La messa è finita]]''; 2003, p. 1427)
*È tutta [[Sergio Leone|leoniana]] l'idea di riflettere sul crepuscolo dei miti e insieme sulla loro necessità, omaggiando il western americano (da [[John Ford|Ford]] a [[Sam Peckinpah|Peckinpah]], il cui nome viene letto su una lapide) e il proprio stesso cinema, mentre gli ammiccamenti comici vengono dal successo di ''[[Lo chiamavano Trinità...]]'' Il risultato è ibrido: i toni elegiaci stridono con gli sganassoni e le facezie di [[Terence Hill|Hill]], e certe divagazioni volgarotte (la sequenza dell'orinatoio, aggiunta in corso di riprese) sono discutibili. La confezione è professionale, e lo stile si distacca da quello del maestro (vedi i ralenti alla Peckinpah), anche se [[Tonino Valerii|Valerii]] si limita a fare da esecutore. (''[[Il mio nome è Nessuno]]''; 2016, p. 2753)
*Un melodramma complicato e pieno di incongruenze [...]. La storia è francamente irreale [...], la recitazione (specie dell'inebetito [[Massimo Serato|Serato]]) poco più che da filodrammatica, ma la straordinaria fotografia di [[Piero Portalupi]], astratta ed espressionista nello stesso tempo, giustifica da sola la visione del film. (''[[Monastero di Santa Chiara (film)|Monastero di Santa Chiara]]''; 2003, p. 1490)
*Sasdy si ispira alla vicenda dell'ungherese Erzsebet Bathory (raccontata anche da Borowczyk in un episodio di ''I racconti immorali'') e prosegue il suo percorso di critica al potere: coloro che condannano la contessa a una fine atroce non sono certo stinchi di santo. Ma dei suoi film per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] è il meno efficace: le troppe concessioni al morboso stridono col tentativo di rendere tragica la sorte della contessa, tratteggiata come una donna incapace di accettare la vecchiaia. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]''; 2003, p. 1511)
===N===
*Elegante ma freddo remake del capolavoro di Murnau, attento soprattutto alla creazione di un'atmosfera algida e funerea, dove le sorti dei personaggi sono predestinate sin dal principio. Questa lenta progressione (il film dura 40' in più dell'originale di Murnau pur essendogli molto fedele) verso la tragedia ha il suo punto di forza in Kinski, che rinnova la figura classica del vampiro facendone un personaggio stanco e distante, quasi restio a seguire la propria inclinazione di mostro necrofilo. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]''; 2003, p. 1592)
*Incauto debutto alla regia di un produttore e sceneggiatore: in una fotografia ricercata, che finisce per produrre cartoline stucchevoli, il cast internazionale barcolla su una storiella male impostata, e Kinski straborda con risultati ben diversi dal film di Herzog, facendo rimpiangere gli eccessi dei suoi innumerevoli B-movie. (''[[Nosferatu a Venezia]]''; 2003, p. 1592)
===O===
*Ormai un piccolo classico del cinema dell'orrore, grazie soprattutto alla mano di [[Georges Franju|Franju]], che mescola con maestria fantasia e realismo, morbosità e lirismo, in un crescendo che culmina nella straordinaria sequenza finale. (''[[Occhi senza volto]]''; 2003, p. 1625)
*Un duro spaccato urbano, insolito nel cinema della Nuova Zelanda. Partendo dalla violenza, dalla miseria e dall'emarginazione che aliena la famiglia (ma senza cadute nel vittimismo), Tamahori gira con l'energia combattiva di Milius e la rabbia di [[Ken Loach|Loach]], alla ricerca della cultura maori perduta da consegnare alle nuove generazioni insieme alla ritrovata dignità femminile. (''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]''; 2003, p. 1645)
*Cinque anni bastano a smarrire le ambizioni socio-etnologiche del prototipo, anche se lo sceneggiatore (e autore del romanzo d'origine) è sempre [[Alan Duff]]. I dilemmi morali sono tranciati con l'accetta, il clou del film sono i pestaggi (belli tosti), ma si respira anche un'aria genuina e simpaticamente dimessa. Film ad alto tasso di testosterone da sale di periferia, come non se ne fanno più. (''[[Once Were Warriors 2 - Cinque anni dopo]]''; 2003, p. 1645)
*Connubio di satira sociale e fantascienza [...], è uno dei film chiave degli anni Sessanta per la sua capacità di rompere con i generi tradizionali hollywoodiani e aprire il cinema a nuove forme espressive [...]. (''[[Operazione diabolica]]''; 2003, p. 1650)
*Con molto sangue e poca sostanza, segna la fine del grande cinema gotico made in Britain prodotto dalla [[Hammer Film Productions|Hammer]]. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]''; 2003, p. 1665)
===P===
*Tra gobbi e lesbiche, falli veri e finti, un elogio delle case chiuse approssimativo e ripetitivo, percorso però da un innegabile vitalismo e da sprazzi di humour. (''[[Paprika (film 1991)|Paprika]]''; 2003, p. 1695)
*[[Leonardo Pieraccioni|Pieraccioni]] (sceneggiatore con [[Giovanni Veronesi]]) ritorna senza simpatia e senza humour alla formula stantia di ''[[Fuochi d'artificio]]'', tra sentimentalismo annacquato e pretese di sociologia spicciola. Le immagini da cartolina vorrebbero solleticare ancora una volta i sogni dell'italiano medio, ma i tentativi di involgarimento segnalano che si è giunti al fondo del barile. La [[Anna Maria Barbera|Barbera]] ripropone il personaggio televisivo della siciliana Sconsolata, in una serie di pietose scenette che nulla c'entrano con la storia principale: eppure si deve anche a lei il successo del film, vincitore a sorpresa della sfida del Natale 2003. (''[[Il paradiso all'improvviso]]''; 2016, p. 3200)
*Un film politico e poetico allo stesso tempo, che all'inizio adotta i moduli della favola grottesca, con un surrealismo di stampo buñueliano, e poi sfocia via via in un dramma che ricorda le antiche tragedie greche. (''[[Pentimento (film 1984)|Pentimento]]''; 2003, p. 1733)
*Anche se assomiglia un po' troppo a ''Suspiria'', è uno dei migliori Argento di quel periodo, al quale si perdona l'abuso di heavy metal nella colonna sonora. (''[[Phenomena]]''; 2003, p. 1754)
*Il film più noto di [[Ed Wood|Wood]] ha la fama (immeritata: altri hanno fatto ben di peggio) di essere il più brutto della storia del cinema; negli Usa è stato oggetto di culto molto prima che [[Tim Burton]] dedicasse un biopic al suo autore, dove racconta tutti gli aneddoti sulla lavorazione ([[Bela Lugosi|Lugosi]], morto anzitempo, venne sostituito da un improbabile «sosia» che si tiene il volto coperto). Del film in sé restano memorabili le interpretazioni dilettantistiche di un gruppo di freaks scelti accuratamente (il lottatore [[Tor Johnson|Johnson]], la presentatrice televisiva Vampira, il futurologo Criswell che recita prologo ed epilogo), le incredibili scenografie (un'astronave con tendine al posto delle porte), le incongruenze del racconto. Il pasticcio sarebbe quasi divertente (a cominciare dall'originale commistione di fantascienza e horror), se non andasse per le lunghe e non tentasse di elevarsi con un risibile messaggio pacifista. (''[[Plan 9 from Outer Space]]''; 2016)
[[File:Profondo Rosso Macha Méril 2.png|thumb|[[Macha Méril]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']]
*A tutt'oggi il più abile dei film di Argento: un attacco deliberato ai nervi dello spettatore, martellato da un montaggio quasi subliminale, da una musica ipnotica (del jazzista Giorgio Gaslini e dei Goblin) e da esplosioni di violenza rimaste ineguagliate. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''; 2003, p. 1852)
*Malgrado qualche momento in cui il ritmo cede, il decimo lungometraggio ''anime'' di Miyazaki (anche unico sceneggiatore) costruisce ancora una volta un mondo in cui mistero e irrazionale vengono accettati come eventi naturali, e dove i rapporti di causa ed effetto seguono regole (anche fisiche) insondabili. E in ciò conferma l'unicità della sua arte. Nuovo, questa volta, è l'uso di scenari molto semplificati (colori tenui, sfondi dipinti ad acquerello, scenografie essenziali) che però non ostacolano invenzioni narrative metaforiche (i «pesci-acqua» che gli adulti scambiano per onde e i bambini vedono nella loro reale forma animalesca), o rimandi ai miti fondanti della cultura giapponese (l'ambivalenza del mare, la centralità della figura femminile e la latitanza di quella maschile), encomiabilmente mai sottolineati. Le assurde fattezze di Fujimoto sono un omaggio allo stile di [[Osamu Tezuka]]. Incompreso da buona parte della critica, e snobbato dal pubblico. (''[[Ponyo sulla scogliera]]''; 2018, pp. 2346-2347)
*Pacifismo all'acqua di rose in un film ingenuo e fiacco. (''[[La protesta del silenzio]]''; 2003, p. 1860)
===Q===
*Da un soggetto di [[James G. Ballard]], un film che ignora la profondità dello scritto per puntare sugli effetti speciali (ottimamente realizzati da Jim Danforth) e sull'ambientazione. Divertente e spettacolare. (''[[Quando i dinosauri si mordevano la coda]]''; 2003, p. 1874)
*Città contro campagna, corruzione contro onestà: nonostante le apparenze, niente a che vedere con l'esaltazione ruralista di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Qui è lo spirito populista di [[Cesare Zavattini|Zavattini]] [...] a prendere il sopravvento sulla regia solitamente «tirannica» (ma sempre puntuale) di [[Alessandro Blasetti|Blasetti]]. Del resto, la crisi coniugale e la compromissione amorosa non erano certo temi graditi al regime, soprattutto se introdotti da efficaci squarci di degradazione urbana. Un piccolo grande film che contribuì a incrinare irreparabilmente gli edificanti ritratti ufficiali, anticipando umori e caratteri che sarebbero emersi compiutamente nel periodo neorealista. Il cast è particolarmente ispirato, ma i tecnici non sono da meno [...]. (''[[4 passi fra le nuvole]]''; 2003, p. 1889)
===R===
*Una parabola sulla relatività della verità, con un'apertura umanitaria nel finale. Congegnato con grande abilità e un superiore senso di ironia, e girato con uno stile nervoso e molto moderno. Il film che ha reso noti Kurosawa, Mifune e la Kyo in Occidente, Leone d'oro a Venezia e Oscar per il miglior film straniero. Accusato di essere troppo europeizzante dagli occidentali (ma i racconti di Akutagawa da cui è tratto sono degli anni Dieci), e poco amato in patria (i produttori non volevano mandarlo a Venezia perché pensavano fosse poco esportabile): capita anche ai capolavori. (''[[Rashomon]]''; 2003, p. 1943)
*Uno dei più singolari tra i film che si ispirano ai Vangeli, sceneggiato da Philip Yordan, rimontato dalla produzione perché considerato troppo violento, agiografico e manierato in certi momenti, ma anche sorprendentemente inventivo in altri (soprattutto la prima parte). Un film irrisolto, ed è un peccato perché molti dei motivi cari a Ray (il rapporto padre-figlio, il peso del passato sulle nostre azioni, il destino delle vittime, il ruolo dell'intercedente) rimandano a temi presenti nei Vangeli. (''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]''; 2003, p. 1949)
*Insulso e goffo film in costume di un pioniere del genere. (''[[La regina di Saba]]''; 2003, p. 1954)
*Fedele e imponente versione del romanzo di [[Lev Tolstoj]], che nell'adattamento firmato da [[Renato Castellani]] [...] stempera il messaggio evangelico originale a favore di una moralità più laica e pragmatica. Se la struttura del racconto (con i suoi flashback a incastro che fanno scoprire poco alla volta la verità allo spettatore) è compatta e avvincente, così come la capacità di descrivere con poche battute l'ipocrisia e i pregiudizi che condannano Katjuša e portano invece a considerare con indulgenza il comportamento di Dimitrij, il vero punto debole del film è nella scarsa intensità dei due protagonisti, belli ma decisamente inerti. (''[[Resurrezione (film 1958)|Resurrezione]]''; 2003, p. 1963)
*Voluto da [[Will Smith]] per dirigere la storia vera di [[Chris Gardner|Gardner]] (sceneggiata da [[Steven Conrad]]), l'esordio statunitense di [[Gabriele Muccino|Muccino]] avviene nel migliore dei modi possibili: una nomination per Smith, buoni incassi sia in America che in Italia e una consacrazione professionale nella mecca del cinema. Quella che poteva essere la più scontata e zuccherosa delle storie (un uomo precipita ai gradini più bassi della povertà prima di risalire verso il successo) diventa il ritratto coinvolgente e credibile di un americano alle prese con le tante contraddizioni della vita e della società, che Muccino sceglie di raccontare utilizzando il più possibile ambientazioni dal vero -ricoveri per senzatetto compresi- per imprimere al film un'atmosfera credibilmente realistica (aiutato anche dalla fotografia di [[Phedon Papamichael]]). Frenando ogni facile concessione emotiva (le tante umiliazioni che Chris deve sopportare, la notte trascorsa nella metropolitana, l'egoismo degli amici) e controllando la recitazione di Will Smith, il mito dell'«edonismo reaganiano» finisce per essere letto da un'angolazione meno scontata e superficiale e l'eterna favola del successo a portata di mano diventa qualche cosa di più complesso e credibile. (''[[La ricerca della felicità]]''; 2016, p. 3700)
*Tecnicamente, i risultati sono ancora artigianali, ma il film - che accosta con un certo estro il fantastico e il quotidiano - la dice lunga sulle inquietudini e le paure dell'epoca. (''[[Il risveglio del dinosauro]]''; 2003, p. 1982)
*Uno degli innumerevoli, e fra i minori, capitoli della saga di Frankenstein diretto da un regista che è anche un eccellente direttore della fotografia, ma che dimostrerà quanto vale in altri film. Décor raffinato come sempre per i prodotti [[Hammer Film Productions|Hammer]]. (''[[La rivolta di Frankenstein]]''; 2003, p. 1997)
===S===
*Tardo e lutulento kolossal biblico [...]: l'ultimo film di [[King Vidor|Vidor]]. [...] Grandiose le scene di massa e le scollature della [[Gina Lollobrigida|Lollo]]: il canto del cigno di un colosso di Hollywood, che però non ha mai dato il meglio di sé nelle superproduzioni. (''[[Salomone e la regina di Saba]]''; 2003, p. 2034)
*Si ha l'impressione di essere alla fine di un'epoca e di un horror che non sa più stare al passo coi tempi. (''[[I satanici riti di Dracula]]''; 2003, p. 2049)
*Remake di ''[[Profumo di donna]]'': tutte le gag possibili sui ciechi (compreso Slade al volante di una [[Ferrari]]) e uno spirito dolciastro che vorrebbe ispirarsi all'''[[L'attimo fuggente|Attimo fuggente]]'' ma sa soprattutto di conformismo. La gigioneria di [[Al Pacino|Pacino]] – doppiato in italiano da [[Giancarlo Giannini]] – si è meritata l'Oscar e comunque sa reggere le quasi tre ore del film. (''[[Scent of a Woman - Profumo di donna]]''; 2010, p. 2956)
*Un melodramma strappalacrime racchiuso in un lungo flashback con cornice edificante: la summa del cinema [[Raffaello Matarazzo|matarazziano]]. L'unica novità rispetto agli altri film del regista è il ritratto di una donna completamente sola, tanto all'inizio quanto alla fine. L'insopprimibile carica erotica della [[Silvana Pampanini|Pampanini]] viene utilizzata in funzione del senso di colpa e della sofferenza da scontare. (''[[La schiava del peccato]]''; 2003, p. 2067)
*Gli effetti speciali in stop motion di Ray Harryhausen sono spettacolari, il film no. Le scenografie consentono di fare a gara a chi indovina gli anacronismi. (''[[Scontro di titani]]''; 2003, p. 2074)
*Dopo il fallimento di ''[[Psycho (film 1998)|Psycho]]'', [[Gus Van Sant|Van Sant]] accetta la regia di un film su misura per Connery (anche produttore, lo si vede dall'abbondanza di primissimi piani). La sceneggiatura di Mike Rich non eccelle per originalità (lo scontro interclassista rimanda a ''[[Will Hunting - Genio ribelle]]'', il rapporto allievo-maestro a ''[[L'attimo fuggente]]'', il climax finale a ''[[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]]''), la tensione omoerotica tra i due protagonisti cade nel vuoto: ma la confezione non fa una grinza, e la simpatia di Connery fa digerire un prodotto troppo pensato a tavolino. (''[[Scoprendo Forrester]]''; 2010, p. 2971)
*Un omaggio favolistico ai protagonisti del cinema horror classico, in teoria dedicato ai minori di quattordici anni, in realtà troppo mite anche per loro. (''[[Scuola di mostri]]''; 2003, p. 2079)
*Magni romanizza Pilato e, alla fine, lo fa diventare un eroe controvoglia, come molti personaggi della commedia all'italiana. Volenteroso tentativo di un regista colto-popolare di uscire dagli stereotipi e di confrontarsi con temi universali. (''[[Secondo Ponzio Pilato]]''; 2003, p. 2083)
*[...] è il secondo viaggio infernale compiuto da [[Alberto Lattuada|Lattuada]] (dopo ''[[Il bandito]]'') nell'Italia disintegrata dell'immediato dopoguerra. In un momento in cui il messaggio di speranza è quasi obbligatorio, il regista ritrae un universo livido e senza vie d'uscita, dove la messinscena crudemente realistica assume via via connotazioni simboliche. (''[[Senza pietà]]''; 2003, p. 2107)
*Commediola all'acqua di rose [...] che scherza su alcune delle caratteristiche nazionali dell'italiano – la litigiosità condominiale, l'assenteismo assembleare – ma che offre soprattutto l'occasione per un paio di divertenti duetti tra [[Aldo Fabrizi|Fabrizi]] e [[Peppino De Filippo|Peppino]] [...]. (''[[Siamo tutti inquilini]]''; 2003, p. 2145)
*Simpatico thriller urbano, realizzato con solido professionismo in tempo quasi reale con ritmi intelligentemente spezzati tra violenta concitazione ed efficaci sospensioni. Il lieto fine è assicurato, ma arriva dopo molti colpi di scena e con quel tanto di ironia che smussa il buonismo del copione di [[Richard Wenk]]. (''[[Solo due ore]]''; 2010, p. 3141)
*Nel romanzo ''Before the Fact'' di A.B. Cox, Lina si lasciava uccidere per amore, ma Hitchcock, in parte condizionato dalla produzione, ha scelto un'ambiguità ben più sottile, che lascia salva la sessuofobia di fondo (l'equazione tra matrimonio e pericolo, che fu di ''[[Rebecca, la prima moglie (film 1940)|Rebecca]]'' e sarà di ''[[Marnie]]''). (''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]''; 2003, p. 2199)
*[[Mario Mattoli|Mattòli]] prosegue nella politica (e nell'estetica) dei «film che parlano al vostro cuore», concludendo una tetralogia iniziata con ''[[Luce nelle tenebre]]'' [...]: la sceneggiatura [...] rispetta gli schemi del melodramma popolare, ma cerca anche di costruire dei personaggi a tutto tondo. (''[[Stasera niente di nuovo]]''; 2003, p. 2239)
*Il libro di [[Kathryn Hulme]], sceneggiato da [[Robert Anderson (sceneggiatore)|Robert Anderson]], è portato sullo schermo con la formula [[Fred Zinnemann|Zinnemann]]: grandi temi trattati senza manicheismi, attenta analisi psicologica, serietà assoluta e un professionismo che tende a farsi un po' incolore. La [[Audrey Hepburn|Hepburn]] in versione drammatica all'inizio sembra un po' spaesata, ma diventa man mano più convincente. (''[[La storia di una monaca]]''; 2003, p. 2250)
*[...] [[Fritz Lang|Lang]] riprende il cast e il triangolo ambiguo di ''[[La donna del ritratto]]'', raccontando senza battere ciglio una storia beffarda di colpa e degradazione. Nessun personaggio si salva, ma il tono non è quello enfatico del melodramma. Libero da condizionamenti produttivi, Lang girò una delle sue migliori opere del periodo americano. [...] [[Edward G. Robinson|Robinson]] grandeggia e non fa rimpiangere [[Michel Simon]], interprete dell'originale di [[Jean Renoir|Renoir]]. (''[[La strada scarlatta]]''; 2003, p. 2258)
===T===
*[...] un thriller della brughiera con poca suspense e molto melodramma d'atmosfera. È l'ultimo film britannico di Hitchcock (che non appare nel film), evidentemente a disagio nel trattare una storia piuttosto lontana dalle sue corde. [[Charles Laughton]], la cui esuberanza sfugge al controllo del regista, è anche coproduttore. (''[[La taverna della Giamaica]]''; 2003, p. 2308)
*Il rigore stilistico e la partecipe aderenza agli eventi sono alla base di un'intensa ed emozionante parabola sul rapporto fra gli uomini e la natura, sul valore di un mondo impermeabile ai sussulti della modernità. Attori non professionisti, presa diretta del suono, in perfetta ottemperanza ai precetti del neorealismo. (''[[Il tempo si è fermato]]''; 2003, p. 2320)
*Nel Giappone contemporaneo il benessere ha cancellato la dignità: e per Ai (Nikaido), prostituta specializzata in prestazioni sado-maso, conservarla è molto difficile. Murakami, noto romanziere, illustra un campionario di perversioni e di umiliazioni in cui, alla fine, cliente e prostituta si salutano sempre educatamente. Molto duro e sul filo dell'hard-core, ma senza compiacimenti pruriginosi: lo sguardo del regista è a un tempo distaccato e partecipe al punto di vista di Ai. La versione italiana, già sforbiciata qua e là (ma quasi mai nelle scene di sesso) taglia quasi 20' dello straordinario finale [[Michelangelo Antonioni|antonioniano]] (eliminando per intero dei personaggi), in cui Ai vaga per una Tokyo deserta alla ricerca del suo primo amore. Il film perde così parte della sua originalità. (''[[Tokyo Decadence]]''; 2003, p. 2363)
*Cruento e stralunato, il film vuole applicare la vena surreale e mistica di Jodorowsky al filone western, già filtrato attraverso gli eccessi del sottogenere «all'italiana», ma il delirio è troppo personale per coinvolgere lo spettatore. (''[[El Topo]]''; 2003, p. 2368)
*La struttura è quella classica (e un po' scontata) dell'avventura spaziale, il messaggio quello della lotta dell'individuo contro il potere dispotico, ma la novità è che si tratta del primo film che sposta l'azione nel mondo virtuale dell'elettronica, con alcune sequenze rivoluzionarie realizzate completamente in computer graphic. (''[[Tron (film)|Tron]]''; 2003, p. 2417)
*Una commedia che combina satira di costume e humor («basso») con una leggerezza al vetriolo e una spudoratezza calcolata, ritrovando il ritmo delle commedie screwball (anche se la protagonista femminile, a differenza di quanto accadeva negli anni Quaranta, è oggetto passivo delle iniziative maschili, inconsapevole di ciò che scatena attorno a sé). Tra un ammiccamento all'anticonformismo dei [[fratelli Marx]] e un altro al «cattivo gusto» di [[John Waters (regista 1946)|John Waters]], molte le gag diventate popolari: da quelle ''politically incorrect'' (i dispetti al fratello handicappato di Mary, il cagnolino fulminato e ricucito come Frankenstein) a quelle esplicitamente sessuali (il membro di Ted impigliato nella lampo dei pantaloni, la retata tra gli omosessuali, lo sperma che l'ignara Mary usa come gel per i capelli). (''[[Tutti pazzi per Mary]]''; 2010, p. 3494)
===U===
*[...] realizzato in anni di incubo atomico, è un monito un po' pomposo ma sincero sui pericoli dell'armamento atomico, che affida la sua suggestione alla luminosa fotografia di [[Giuseppe Rotunno|Rotunno]] e all'inquietante spettralità di una San Francisco deserta. (''[[L'ultima spiaggia (film 1959)|L'ultima spiaggia]]''; 2003, p. 2448)
*[[Martin Scorsese|Scorsese]] presenta un Cristo atipico che, lontano dall'agiografia come dalle facili letture rivoluzionarie, vive dei rovelli e della poetica del regista: il retaggio della religiosità italoamericana di Brooklyn, la cultura rock, l'amore per il cinema, la costante – in tutti i suoi precedenti personaggi – di un tormentato rapporto con il proprio destino. Tutto ciò nel contesto di un film visionario che non concede nulla all'allettamento estetico dello spettatore. Ottima la musica dalle sonorità africane di [[Peter Gabriel]]. (''[[L'ultima tentazione di Cristo]]''; 2003, p. 2449)
*Melodramma eccessivamente verboso [...] nel quale i classici temi [[Raffaello Matarazzo|matarazziani]] (il sesso e il denaro come origine di tutti i problemi, lo scontro tra il perbenismo delle vecchie generazioni e l'insofferenza delle giovani) sembrano vivificarsi solo nel doppio personaggio della protagonista, figlia e insieme madre, divisa tra aggressività repressa e riservatezza protettrice. (''[[L'ultima violenza]]''; 2003, p. 2449)
*Sulla scia dei successi di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]], [[Mario Mattoli|Mattòli]] rifà [...] ''[[Stasera niente di nuovo]]'': qui però l'atmosfera è più cupa e disillusa (si veda il medico interpretato da [[Nino Besozzi|Besozzi]]), e alla coscienza protofemminista di Matarazzo si sostituisce una rassegnata accettazione del proprio destino di sconfitta [...]. (''[[L'ultimo amante]]''; 2003, p. 2453)
*Ambizioni e durata sono da affresco epico, ma l'impostazione spettacolare – per quanto a tratti efficace – è risaputa. Tra echi di ''[[Balla coi lupi]]'', coreografie guerresche stile ''[[Braveheart]]'' e più di un riferimento a ''[[Duello nel Pacifico]]'', la sceneggiatura di [[John Logan]] e [[Marshall Herskovitz]] sembra abbracciare posizioni antiamericaniste e addirittura ''no global'': ma poi affonda nella retorica più inerte (la guerra ha senso solo se a sostenerla ci sono gli ideali e il senso dell'onore; ogni uomo è padrone del suo destino). [[Tom Cruise|Cruise]] mostra i suoi limiti di attore drammatico, sempre oscurato dal carisma di [[Ken Watanabe|Watanabe]]. Grande successo di pubblico, anche in Giappone. (''[[L'ultimo samurai]]''; 2016, p. 4632)
*Biografia con chiari intenti didattici, che mescola momenti didascalici (la perorazione antidivorzista fatta alla contessa interpretata da [[Isa Miranda]]) ad altri più informativi (la puntigliosa ricostruzione del conclave che portò all'elezione di [[Papa Pio X|Pio X]], documentato in tutti i suoi più minuti momenti), con evidente scapito per l'equilibrio narrativo (e per il successo al botteghino [...]). (''[[Gli uomini non guardano il cielo]]''; 2003, p. 2479)
===V===
*Libera rilettura di un momento della diaspora ebraica, 150 anni prima di Cristo: i siriani sembrano nazisti (10 ebrei per ogni siriano ucciso, ordina Apollonio) e gli ebrei mettono in discussione le loro regole (anche di sabato si può combattere). Discreta ricchezza produttiva. (''[[Il vecchio testamento]]''; 2003, p. 2528)
*Questo film dimostra immediatamente la genialità del suo autore, capace di sfruttare (e inventare) tutte le possibilità tecniche della nascente cinematografia per mescolare precisione meccanica e affabulazione, destrezza tecnica e funambolismo. (''[[Viaggio nella Luna]]''; 2010, p. 3679)
*Autentici ''deus ex machina'' dell'operazione (alla regia c'è l'esordiente che diresse la seconda unità dell'intera trilogia di ''[[Matrix]]''), [[Lana e Andy Wachowski|Andy e Larry Wachowsky]] producono e adattano liberamente per lo schermo l'omonima ''graphic novel'' di [[Alan Moore]] (testi) e [[David Lloyd]] (disegni), apparsa – incompiuta – sulla rivista «Warrior» nel 1981 e poi completata nel 1989 per la DC Comics: e fanno convivere l'estetica spettacolare e gli effetti digitali collaudati nei loro ''action movie'' con riferimenti letterali e cinefili (''[[1984]]'' di [[George Orwell|Orwell]], ''[[La maschera di Zorro]]'', ''[[Gaston Leroux#Il fantasma dell'Opera|Il fantasma dell'Opera]]'', ''[[Batman]]'', ''[[Il conte di Montecristo (film 1934)|Il Conte di Montecristo]]''), riflessioni note (i limiti della libertà individuale, i pericoli del totalitarismo), provocazioni meno ovvie (soprattutto dopo l'[[Attentati dell'11 settembre 2001|11/9]]: il terrorismo è giustificabile?) e uno struggente lato romantico. Notevole la performance di [[Hugo Weaving|Weaving]] (doppiato da [[Gabriele Lavia]]), che la maschera fissa e priva di sguardi di [[Guy Fawkes|Fawkes]] costringe a recitare solo con la voce e con il corpo. Moore ha inspiegabilmente disconosciuto il film, e il suo nome non compare nei titoli di testa. (''[[V per Vendetta]]''; 2010, p. 3744)
*[...] è il primo film da protagonista per [[James Dean]], perfetto nella parte dell'adolescente tormentato e ipersensibile, al cui punto di vista aderisce il racconto. [[Elia Kazan|Kazan]] riesce a trovare un equilibrio tra Storia e drammi privati, ritmi solenni da saga e momenti concitati da psicodramma. (''[[La valle dell'Eden]]''; 2003, p. 2521)
*Pasolini restituisce la violenza, lo scandalo e la bellezza della parola di Gesù senza gli orpelli dell'iconografia tradizionale. Sceglie volti di non professionisti, gira tra i Sassi di Matera e gli scabri paesaggi del Sud d'Italia, e riesce a catturare, da laico, il mistero del sacro. Lo stile alterna la macchina da presa a mano che insegue il volto dei personaggi a composizioni memori della pittura quattrocentesca, la brutalità realistica (gli indemoniati, il lebbroso, la crocifissione) all'elegia estatica (il battesimo, l'annuncio finale). Bello ed emozionante come nessun film che sia mai stato tratto dai Vangeli, al di là delle intenzioni d'autore e delle polemiche che l'accompagnarono. (''[[Il Vangelo secondo Matteo]]''; 2003, p. 2525)
*Dal punto di vista formale regge più che bene all'usura del tempo, ed è superiore al precedente. (''[[La vendetta di Frankenstein]]''; 2003, p. 2534)
*[...] accurato, ma di maniera e troppo lungo [...]. (''[[Il violinista sul tetto]]''; 2003, p. 2581)
==Bibliografia==
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2004'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2003. ISBN 88-8490-419-6
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2011'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2010. ISBN 978-88-6073-626-0
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2017'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2016. ISBN 978-88-6852-947-5
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2019'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2018. ISBN 978-88-9388-138-8
==Voci correlate==
*[[Il Farinotti]]
*[[Il Morandini]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Enciclopedie del cinema|Mereghetti]]
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Il Morandini
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'''''il Morandini''''', dizionario enciclopedico dei film e (a partire dall'edizione ''2014''<ref>Tale edizione è indicata per le citazioni con l'anno di pubblicazione, il 2013, ed anche per le altre edizioni è indicato tra parentesi tonde, accanto alle citazioni, l'anno di pubblicazione e non del titolo.</ref>) delle serie televisive.
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==Citazioni==
===Film===
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====A====
*Pur non volendo [[Agostino d'Ippona|Agostino]] come un protagonista tradizionale, [[Roberto Rossellini|Rossellini]] (1908-77) non ha saputo farne il testimone convincente di un'epoca di transizione. Non mancano i momenti eloquenti (la decisione sull'eredità tra i due fratelli Sisto e Papirio; il rifiuto dell'offerta di Siriaco; il discorso finale) né le pagine in cui la disadorna semplicità del suo linguaggio trova le sue illuminazioni (la visita in carcere e l'uccisione di Marcellino). Invece di essere epica (nel senso di [[Bertolt Brecht|Brecht]]), la rappresentazione dei fatti e dei personaggi risulta generica. È probabilmente il meno riuscito tra i suoi film storico-didattici ([[La presa del potere da parte di Luigi XIV|Luigi XIV]], [[Socrate (film)|Socrate]], [[Blaise Pascal (miniserie televisiva)|Pascal]], [[L'età di Cosimo de' Medici|Cosimo]], [[Cartesius (miniserie televisiva)|Cartesio]], ecc.). (''[[Agostino d'Ippona (miniserie televisiva)|Agostino d'Ippona]]''; 2000, p. 28)
*1° lungometraggio di animazione violenta e catastrofica per adulti di [[Katsuhiro Otomo|K. Otomo]] che, con la collaborazione di [[Izo Ashimoto]], l'ha tratto da un suo fumetto di grande successo in Giappone, servendosi di un'agguerrita squadra di tecnici tra cui lo scenografo [[Toshiharu Mizutano]] e la pirotecnica fotografia di [[Katsuji Misawa]]. “Un risultato impressionante che spesso suggerisce una bizzarra miscela espressionista di ''2001: Odissea nello spazio'', ''[[I guerrieri della notte]]'', ''[[Blade Runner]]'' e ''[[Il pianeta proibito]]''” ([[Geoff Andrew]]). Figura al 19° posto in un elenco dei 20 migliori film di ''science fiction'' (con ''Blade Runner'', ''[[Gattaca - La porta dell'universo|Gattaca]]'' e ''[[Matrix]]'') secondo la rivista statunitense ''Wired'' nel 2002. (''[[Akira (film)|Akira]]''; 2013, p. 34)
*Solenne e sereno, grave e pur lieve come le musiche di [[Johann Sebastian Bach|Bach]] che l'accompagnano, il 9° di [[Ermanno Olmi|Olmi]] è – con ''[[Novecento]]'' (1976) di [[Bernardo Bertolucci|B. Bertolucci]] che è il suo opposto – il più grande film italiano degli anni '70, e l'unico, forse, in cui si ritrovano i grandi temi [[Publio Virgilio Marone|virgiliani]]: ''labor, pietas, fatum''. Gli sono stati rimproverati, come limiti, una rappresentazione idealizzata, perché troppo lirica, del mondo contadino, la cancellazione della lotta di classe, la rarefazione spiritualistica del contesto sociale. È indubbio che al versante in ombra (grettezza, avidità, violenza, odi feroci) del mondo contadino Olmi ha fatto soltanto qualche accenno, e in cadenze bonarie, ma anche in quest'occultamento è stato fedele a sé stesso e alla sua ''pietas''. (''[[L'albero degli zoccoli]]''; 2000, p. 33)
*Dramma carcerario in linea con la migliore tradizione hollywoodiana (claustrofobico, violento, garantista, liberale) con 2 novità: il tema della durata (il tempo che passa) e i connotati sociali del protagonista, direttore di banca, vittima di un errore giudiziario. Le mozartiane ''Nozze di Figaro'' in una sequenza d'antologia. (''[[Le ali della libertà]]''; 2000, p. 39)
*Film insignificante per tutti, anche per la [[Gina Lollobrigida|Lollo]] che, dopo 11 film, era ancora nell'anticamera del successo. (''[[Alina (film)|Alina]]''; 2000, p. 40)
*Dal romanzo (1929) di Erich Maria Remarque: nel 1914, istigati da un loro insegnante, alcuni studenti tedeschi si arruolano volontari, ma presto al fronte scoprono che la guerra ha poco da spartire col coraggio, il dovere o l'etica. Nessuno ritornerà. Un classico del cinema pacifista, distribuito in Italia soltanto nel 1956. Fu uno dei primi "colossi" del cinema sonoro. La sua forza e soprattutto la sua fama derivano da una sagace fusione delle sue componenti: il realismo della regia, la spettacolarità delle scene di battaglia, il lirismo dei dialoghi. (''[[All'ovest niente di nuovo]]''; 2010, p. 49)
*È una gradevole commedia americana del dopoguerra traboccante buoni sentimenti e un ingenuo moralismo. Quello che conta sono la recitazione dei 3 bravi protagonisti e l'ambientazione gustosa. (''[[Al tuo ritorno]]''; 2000, p. 49)
*Vent'anni dopo ''I vitelloni'' F. Fellini torna in Romagna con un film della memoria e, soltanto parzialmente, della nostalgia. La parte fuori dal tempo è più felice di quella storica. Umorismo, buffoneria, divertimento, finezze, melanconia. (''[[Amarcord]]''; 2010, p. 59)
*''L'angelo bianco'' raggiunge il suo scopo: far versare lacrime. Gli interpreti fanno del loro meglio per dare ai personaggi alquanto inverosimili qualche verosimile accento. Ma c'è anche una dimensione fantastica [...] che gli dà un tono insolito. (''[[L'angelo bianco (film 1955)|L'angelo bianco]]''; 2000, p. 81)
*Diretto senza convinzione, non abbastanza riscattato da una scrittura disadorna e da un bianconero sporco da cinegiornale. (''[[Anima nera (film 1962)|Anima nera]]''; 2000, p. 84)
*L'insegnante di Boston riesce a far passare la ribelle Helen dallo stato ''animale'' a quello ''umano'', e a fare di lei ''sua'' figlia, nel senso più profondo della parola. [...] È la descrizione epica di una battaglia che culmina nella straordinaria scena di 9 minuti tra Annie e Helen intorno al tavolo da pranzo. Pur non trascurando la complessità sentimentale e ideologica del testo di [[William Gibson (commediografo)|Gibson]], mette con furia l'accento sulla dimensione fisica della battaglia. Il suo vero tema non è l'handicap fisico e nemmeno l'insegnamento o la comunicazione, ma il principio stesso della vita e della liberazione: il modo con cui le energie vitali, se abbastanza tenaci, possono vincere barriere od ostacoli. Ingiustamente accusato di teatralismo, dunque sottovalutato. (''[[Anna dei miracoli]]''; 2000, p. 86)
*In attesa di affermarsi nel genere mitologico [[Pietro Francisci|Francisci]] si dedica alle vite dei santi, in bilico tra ingenuità e astuzia spettacolare. Consigliabile solo alle anime pie. (''[[Antonio di Padova (film)|Antonio di Padova]]''; 2000, p. 91)
*Drammone sentimentale con venature gialle, macchinoso e improbabile. (''[[Appassionatamente (film 1954)|Appassionatamente]]''; 2000, p. 93)
*Un gustoso film d'avventure, originale nell'impostazione, nelle trovate e specialmente nel caleidoscopico grafismo. (''[[Arabesque]]''; 2000, p. 97)
*Giallo deduttivo-geometrico di [[Agatha Christie]], un enigma tra un cast di tutte star messo in scena con elegante ironia e raffinata bravura. (''[[Assassinio sull'Orient Express (film 1974)|Assassinio sull'Orient Express]]''; 2010, p. 122)
*Poteva esserci qualcosa di originale e intrigante soprattutto nello studio dei caratteri se la sceneggiatura di [[Anthony Shaffer]] non l'avesse complicato con un assassinio misterioso. (''[[L'assoluzione (film 1978)|L'assoluzione]]''; 2000, p. 113)
*Questo bizzarro dramma giallo e cattolico ha zeppe, vuoti d'aria, cadute ma l'ambiente è descritto con finezza e intorno ai due fratelli protagonisti c'è un gruppetto di personaggi ben caratterizzati. (''[[L'assoluzione]]''; 2000, p. 113)
*Coraggioso nella scelta tematica, discutibile nella sua poco critica esaltazione dell'individualismo e con qualche forzatura retorica, è una macchina narrativa perfettamente oliata che non perde un colpo sino al finale che scalda il cuore, inumidisce gli occhi e strappa l'applauso. Di suo [[Peter Weir|p. Weir]] ci mette l'abituale misticismo e la sapiente guida nella recitazione dei ragazzi inesperti tra cui spicca [[Robert Sean Leonard|R.S. Leonard]] sebbene solo [[Ethan Hawke|E. Hawke]] abbia fatto carriera. (''[[L'attimo fuggente]]''; 2010, p. 130)
*Film eccessivo nell'azione, nella violenza, nella grandiosità delle scenografie, negli effetti speciali (Oscar per Eric Brevig), nella visibilità, nell'ideologia. Suggestiva macchina narrativo-spettacolare con una vertiginosa struttura a scatole cinesi, imperniata sull'ambiguità tra realtà e apparenza, con alleggerimenti grotteschi e parentesi erotiche. (''[[Atto di forza]]''; 2000, p. 118)
====B====
*Garanti in sceneggiatura gli inossidabili toscani [[Leonardo Benvenuti|Benvenuti]] & [[Piero De Bernardi|De Bernardi]], è una galleria di caricature, macchiette e macchiettoni strapaesani con il contorno di ragazze appetitose. Apprezzabile rinuncia alla volgarità con qualche punta crudele nei dialoghi. ("È la foto del nonno. Un po' mossa, ma nonno aveva il Parkinson.") (''[[Bagnomaria (film)|Bagnomaria]]''; 2000, pp. 134-135)
*Discontinuo fuoco d'artificio di trovate comiche. La sua debolezza deriva dal modello parodiato: ''Guerre stellari'' era già, se pur in modo latente, una parodia. (''[[Balle spaziali]]''; 2000, p. 138)
*Il più insulso, insensato e dilettantesco film del catalano [[Bigas Luna]], qui inetto direttore di attori, per giunta. La [[Valeria Marini|Marini]] è una bella statua inespressiva che ha due posizioni, ritta e sdraiata. Filodrammatici gli altri. Al suo confronto ''[[La donna del fiume]]'' (1954) con [[Sophia Loren|S. Loren]] fa figura di capolavoro. (''[[Bambola (film 1996)|Bambola]]''; 2000, p. 139)
*Film neorealista ''sui generis'': il suo neorealismo è tutto nella prima, suggestiva sequenza, ma poi si trasforma in una ''gangster story'' di modello americano sulla quale il regista innesta la sua cultura cinematografica, ma anche una robustezza narrativa e una funzionalità espressiva che saranno costanti nei suoi film successivi. È, a modo suo, un film formalista, mentre appaiono incongruenti o approssimativi, nel loro romanticismo, i contenuti etici e sociali. (''[[Il bandito]]''; 2000, p. 142)
*Con ''Donzoko'' (''[[I bassifondi]]'', 1957) e ''[[Dodes'ka-den]]'' (1970) forma una sorta di trilogia sociale della miseria nell'itinerario di Kurosawa. Sul tema tradizionale del rapporto tra maestro e allievo, è la storia di una presa di coscienza, un romanzo di educazione. Di grande bellezza plastica nell'uso del grande schermo (Tohoscope), sostenuto da una solenne colonna musicale ([[Franz Joseph Haydn|Haydn]], la ''Nona'' di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]) e da una varietà di registri narrativi (tenerezza, crudeltà, due gustosi intermezzi comici), affollato di personaggi, risulta un po' programmatico e didattico nel suo assillo di essere un capolavoro umanistico. (''[[Barbarossa (film 1965)|Barbarossa]]''; 2000, p. 145)
*Vicenda, ricostruzione storico-politica e indagine psicologica dei personaggi sono secondarie rispetto alla spettacolare grandiosità delle scene di battaglia, girate con grande abbondanza di mezzi. (''[[La battaglia dei giganti]]''; 2010, p. 165)
*Intenzioni: mostrare in luce positiva la cultura latinoamericana basata sulla famiglia. Risultato: un film generosamente didattico e commovente [...]. (''[[Bella (film)|Bella]]''<ref>Citato in ''[https://www.mymovies.it/film/2006/bella/ Bella]'', ''mymovies.it''.</ref>)
*Non è soltanto un film di propaganda. Grazie alla sceneggiatura di [[Ugo Betti]] e [[Alessandro De Stefani]], si cerca anche una riflessione sulla guerra e il suo significato. (''[[Bengasi (film)|Bengasi]]''; 2000, p. 158)
*Influenzato dai colossi storici del cinema italiano degli anni '10 di cui riprende l'enfasi e le esagerazioni, mescolandole con un misticismo sentimentale di marca anglosassone, è un melodramma storico che conta soprattutto per 2 sequenze (la battaglia delle triremi, la corsa delle bighe) di straordinario dinamismo plastico. (''[[Ben-Hur (film 1925)|Ben-Hur]]''; 2000, p. 158)
*La religiosità "made in Hollywood", ridotta a merce spettacolare di grande effetto. (''[[Bernadette (film 1943)|Bernadette]]''; 2000, p. 161)
*Attivo dal 1973, [[John Woo|J. Woo]] aveva diretto una quindicina di ''Wuxiapian'' (film di cavalieri erranti) quando, grazie al famoso regista-produttore [[Tsui Hark]], con questo film inaugurò nel cinema di Hong Kong il filone dei noir metropolitani iperrealisti e contribuì alla propria trasferta verso Hollywood, dove fu largamente imitato da [[Quentin Tarantino|Tarantino]] e soci. Nonostante i difetti di sceneggiatura il film ebbe un grande successo. Il suo tema centrale è ancora quello romantico dell'amicizia virile all'insegna dell'eroismo. La violenta frenesia ridondante dell'azione non nasconde le influenze occidentali nella poetica di Woo, teso a contaminare la lezione Hollywoodiana di Siegel e [[Sam Peckinpah|Peckinpah]] e quella europea di [[Jean-Pierre Melville|Melville]] e [[Sergio Leone|Leone]]. (''[[A Better Tomorrow (film 1986)|A Better Tomorrow]]''; 2013, p. 191)
*Colosso mitico-religioso hollywoodiano in salsa italiana con alcune sequenze di alta suggestione spettacolare (l'arca di Noè, la torre di Babele). Non è difficile per i fan di [[John Huston|Huston]] individuarvi le costanti tematiche e stilistiche dell'agnostico regista americano; agli altri basta lo spettacolo. (''[[La Bibbia (film 1966)|La Bibbia]]''; 2000, p. 164)
*Farsa per un pubblico di bocca buona, dal fine [[Ferdinando Maria Poggioli|Poggioli]] si può pretendere di più. Nazzari e la Silvi, insieme, hanno fatto di meglio. (''[[La bisbetica domata (film 1942)|La bisbetica domata]]''; 2000, p. 168)
*Ventitré anni nella breve vita di [[Blaise Pascal|Pascal]] [...] da quando, sedicenne, pubblica l'importante ''Saggio sulle coniche'' sino alla morte (una delle sequenze più intense), passando per la "notte di fuoco" [...] in cui, in un momento di estasi mistica, ritrova il senso di Dio. Raccontato con una semplicità di linguaggio che è frutto di lucidità e di umiltà come un "uomo esile, sofferente, che stava sempre male, ma pieno di curiosità, di interessi, di slanci, di timori", diviso tra l'ansia scientifica e la pietà religiosa. L'esordiente [[Pierre Arditi|P. Arditi]], figlio di un fornaio, sarebbe diventato uno degli attori più sensibili del teatro e del cinema d'oltralpe. (''[[Blaise Pascal (miniserie televisiva)|Blaise Pascal]]''; 2000, p. 171)
*Per la 2ª volta all'apice della sua fama (6 film nel 1950!) [[Amedeo Nazzari|Nazzari]] è ottimo in questa variazione sul personaggio del fuorilegge romantico. (''[[Il brigante Musolino]]''; 2000, p. 183)
====C====
*Commedia ferroviaria, degna del teatro di [[Eduardo De Filippo]], sull'Italia di 3ª classe. Intorno a un grande [[Nino Manfredi|Manfredi]] si muove una colorita folla di macchiette. Fa ridere, ma anche riflettere. (''[[Café Express]]''; 2013, p. 238)
*Di ambientazione insolita e di origine teatrale [...], questo giallo d'investigazione si raccomanda per la cura dei particolari, la finezza della recitazione, specialmente femminile, l'eleganza dello stile. (''[[La campana del convento]]''; 2000, p. 204)
*[[Luigi Zampa|L. Zampa]], specialista di commedie agre e intrise di succhi civili (''[[Vivere in pace]]'', ''[[L'onorevole Angelina]]'', ''[[Anni difficili]]''), ha fatto di meglio, ma anche qui riesce a divertire con intelligenza. (''[[Campane a martello]]''; 2000, p. 204)
*Seguito di ''[[La mia via]]'' (1944), ebbe altrettanto successo [...]. Il tasso di sciroppo sentimentale è ancor più alto. Film natalizio a prova di bomba. (''[[Le campane di Santa Maria]]''; 2000, p. 204)
*Tutto giocato sul doppio dei fratelli De Filippo (con il regista a disagio, come il solito, con la fisicità non mediata dell'attore comico), il film è svelto e divertente, con alcune cadute folcloristiche di tono, ma non tra i migliori del Camerini dell'epoca. (''[[Il cappello a tre punte]]''; 2000, p. 213)
*Testo arguto ed effervescente. Ambientazione superba e accurata. [[Gino Cervi|Cervi]] gioca in casa. (''[[Il cardinale Lambertini (film 1954)|Il cardinale Lambertini]]''; 2000, p. 216)
*Film (cast compreso) voluto dal produttore [[David O. Selznick|D.O. Selznick]] che [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]] diresse malvolentieri: sceneggiatura verbosa, prolissa, troppo complicata. Qualche lampo di lancinante perversità. (''[[Il caso Paradine]]''; 2000, p. 230)
*[...] è un film di mare e solitudine diviso in 3 parti. Nella 1a c'è la formidabile e paurosa sequenza dell'incidente aereo; nella 2a sull'atollo (80 minuti circa sui 135 complessivi) il momento più poetico è l'incontro notturno con la balena; la 3a è un tiremmolla sentimentale che si può perdere. Più di una inverosimiglianza nella parte centrale (nemmeno un insetto), ma i dialoghi del nuovo Robinson con il pallone (il suo specchio, non il suo servo) e la sua lotta per sopravvivere hanno un accento veritiero. (''[[Cast Away]]''; 2010, p. 258)
*Premiato con il Leone d'oro alla carriera, [[Hayao Miyazaki|H. Miyazaki]] (che avrebbe dovuto limitarsi a produrre il film con il suo studio Ghibli) mescola fiaba nipponica, fantasmi d'Oriente e ambientazione da Mitteleuropa 800 in una delle più affascinanti avventure di animazione degli ultimi tempi, dove non mancano l'eterna lotta tra il Bene e il Male, la minaccia della guerra fuori dal tempo, ma anche la speranza nel futuro e il bisogno di fantasia e immaginazione. (''[[Il castello errante di Howl]]''; 2010, p. 259)
*È un film che fece commuovere e piangere le folle all'inizio degli anni '50. Feuilleton popolare, ha anche il merito di una ambientazione e una patina neorealistica assai suggestiva. (''[[Catene (film 1949)|Catene]]''; 2000, p. 232)
*Conta per l'elegante ricostruzione della società a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, la preferenza ai toni crepuscolari piuttosto che celebrativi ed eroici, l'esaltazione del militarismo sabaudo che, se non si contrappone, si sovrappone a quello fascista. (''[[Cavalleria (film)|Cavalleria]]''; 2000, p. 236)
*[[Luigi Comencini|L. Comencini]] ha lavorato con discrezione e pudore, in difficile equilibrio tra patetico e comico, ma il perno del film, e la sua forza, è [[Beppe Grillo]], con la sua recitazione sotto le righe, al risparmio, di una sobrietà tutta genovese. (''[[Cercasi Gesù]]''; 2000, p. 243)
*Melodramma missionario che promosse [[Gregory Peck|G. Peck]] al ruolo di star. Tratto da un romanzo di [[A. J. Cronin|Archibald J. Cronin]], è dignitoso, solidamente costruito ma prolisso. (''[[Le chiavi del paradiso]]''; 2000, p. 251)
*2° film di L. Pieraccioni che l'ha scritto, diretto e interpretato: simpatico, spesso salace, quasi mai scurrile, sorretto da un'affiatata recitazione di squadra, da un'intelligente scelta dei tempi comici, girato con garbo da un principiante cha ha visto i film giusti e ha imparato la lezione. [[Alessandro Haber|A. Haber]] si conferma principe dei caratteristi italiani. Campione d'incassi della stagione 1996-97. (''[[Il ciclone]]''; 2010, p. 291)
*Neorealismo in chiave cattolica. Il film conta soprattutto per il bianconero del grande [[Aldo Graziati|G.R. Aldo]], la coerenza pittorica delle inquadrature, l'atmosfera delle paludi pontine, il clima affocato che precede lo stupro. (''[[Cielo sulla palude]]''; 2000, p. 260)
*Ermetico, ma abbagliante. Molte noie con la censura sovietica. (''[[Il colore del melograno]]''; 2010, p. 316)
*Assai fedele al romanzo (1897) di Bram Stoker, è una piccola chicca per gli amanti dei racconti vampireschi in cui l'intelligenza e il gusto sopperiscono alla povertà dei mezzi. C. Lee ammirevole per sobrietà. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''; 2010, p. 340)
*Prodotto dalla Romana Film di F. Misiano, specializzata in cinema popolare "napoletano", è uno dei 2 film di finzione di A. Petrucci che v'immette la sua inclinazione al documentario sociologico e al racconto pedagogico edificante, un'indubbia pulizia espositiva, una certa cura psicologica. (''[[Cortile (film 1955)|Cortile]]''; 2000, p. 312)
*È un classico del filone storico in costume di moda in Italia negli anni '60: tra scene spettacolari di battaglia e sontuose scenografie, gli attori, beniamini del pubblico di quei tempi, se la cavano. (''[[Costantino il Grande (film)|Costantino il Grande]]''; 2000, p. 316)
*[...] Dmytryk s'è cimentato con la vita del leggendario fra' Giuseppe da Copertino, ma i risultati sono ora modesti ora goffi. (''[[Cronache di un convento]]''; 2000, p. 323)
*La moda di questo genere è finita, ma – superata la balordaggine del soggetto e la rozzezza della regia – i film con [[Bruce Lee]], questo [[Fred Astaire]] del kung-fu, offrono momenti gustosi, ricordando quasi il dinamismo spensierato del cinema muto. (''[[Dalla Cina con furore]]''; 2000, p. 331)
====D====
*Poliziesco spettacolare e a tratti suggestivo ma [[Walter Hill|Hill]] ha fatto di meglio. È stata la prima troupe americana autorizzata a fare riprese sulla piazza Rossa di Mosca. (''[[Danko]]''; 2000, p. 333)
*Sopravvalutato, resta in ogni modo un robusto melodramma di guerra. (''[[Da qui all'eternità]]''; 2000, p. 335)
*Ebbe 3 nomination ai premi Oscar: Philip Dunne per la sceneggiatura (insolitamente sobria, anti De Mille), Leon Shamroy per la fotografia (sontuosa, affettata) e per le musiche di Alfred Newman. Potabile. (''[[Davide e Betsabea]]'', 2000, p. 337)
*Il brivido si alterna al sorriso. (''[[Destinazione... Terra!]]''; 2000, p. 351)
*È un poliziesco con un sottofondo intricato di fantascienza metafisica e risvolti da melodramma romantico. (''[[Déjà vu - Corsa contro il tempo]]''; 2010, p. 387)
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''); 2010, p. )
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 5.png|thumb|[[Jack Palance]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Interessante rivistazione televisiva del ''Dracula'' (1897) di Bram Stoker, che Jack Palance impersona come una figura quasi patetica, vittima di un destino crudele. Atmosfera gotica sapientemente ricreata, grazie anche alla bella sceneggiatura di Richard Matheson. (''[[Il demone nero]]''; 2010, p. 392)
*[…] è un'opera che ricorda [[Robert J. Flaherty|Flaherty]] e [[Aleksandr Petrovič Dovženko|Dovgenko]] per l'intensa, lirica, panteistica rappresentazione del rapporto tra uomo e natura. Dersu Uzala – impersonato con eccezionale mimetismo da un attore non professionista mongolo che nella vita fa il musicologo – vive in armoniosa e religiosa simbiosi con la natura, parla col fuoco e gli animali, ma ha poco da spartire con il mito del "buon selvaggio". (''[[Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure]]''; 2000, p. 349)
*Zeppa di coincidenze inverosimili, la storia di Martin Goldschmidt avrebbe potuto scivolare nel grottesco o nel ridicolo. In mano a [[Edgar G. Ulmer|E.G. Ulmer]] (1900-72), regista di serie B che fu rivalutato in Europa retrospettivamente, è diventato un piccolo noir di culto, raccontato con la tecnica del monologo interiore: un allucinato apologo sull'assurdo e sul caso. Ma è soltanto il caso che spinge Al Roberts a fare quel "detour" (svolta, deviazione)? (''[[Detour - Deviazione per l'inferno]]''; 2000, p. 353)
*Con una prestigiosa compagnia di attori, i due registi ne hanno fatto una trasposizione forte, severa, teatraleggiante. (''[[I dialoghi delle Carmelitane (film 1960)|I dialoghi delle Carmelitane]]''; 2000, p. 355)
*[[Spencer Tracy|Tracy]] gigioneggia e [[Frank Sinatra|Sinatra]] gli va dietro in questo drammone quasi catastrofico dove lo zucchero del sentimento prevale sul sale dell'avventura. (''[[Il diavolo alle 4]]''; 2000, p. 358)
*{{NDR|[[Cecil B. DeMille|DeMille]]}} Spese 13 milioni di dollari (del '56!) per nominare il nome di Dio invano e ne incassò 43. Cocktail di grandiosità spettacolare e prudenti audacie erotiche. (''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]''; 2000, p. 362)
*Prodotta da [[Morgan Freeman|M. Freeman]] (è costata pochissimo), uscita in sole 15 sale, ambientata in un sobborgo multietnico, è una deliziosa commedia di dialoghi – accusata in modo troppo semplicistico di retorica e moralismo – dove non succede nulla e si dicono tante cose. È un incontro tra due mondi, due sessi, due razze, due generazioni: due persone che riescono a comunicare per un giorno e si danno una mano, e ognuno dei due, alla fine, qualcosa ha imparato. Un po' melenso? Forse, ma averne! (''[[10 cose di noi]]''; 2010, p. 408)
*Maestro dell'horror, [[Terence Fisher|Fisher]], classe 1904, ha resuscitato i vecchi mostri (Dracula, Frankenstein, l'Uomo Lupo, il dr. Jekyll) rinnovandoli con il colore. Il suo humour ha fatto il resto. Divertente. (''[[Distruggete Frankenstein!]]''; 2000, p. 370)
*Viaggio attraverso il disgusto, cinegiornale e affresco di una Roma raccontata come una Babilonia precristiana, affascinante e turpe. Una materia da giornale in rotocalco trasfigurata in epica. Uno spartiacque nel cinema italiano, un film-cerniera nell'itinerario felliniano con la sua costruzione ad affresco, a blocchi narrativi e retrospettivamente un film storico che interpreta con acutezza un momento nella storia d'Italia. Dopo lo scandalo ecclesiastico e politico, un successo mondiale. Lanciò, anche a livello internazionale, il termine "paparazzo". (''[[La dolce vita]]''; 2010, p. 424)
*Su un sagace adattamento di Age & Scarpelli un film simpatico, agile nella regia "invisibile", apprezzabile nella descrizione ambientale e nella direzione degli attori [...]. (''[[La donna della domenica]]''; 2000, p. 384)
*Splendido bianconero di [[Massimo Terzano]], una bella sequenza di funerale, musiche di [[Nino Rota]]. (''[[La donna della montagna]]''; 2000, p. 384)
*Il tema centrale è quello del ''doppelganger'' con la sua problematica del doppio, del bene e del male, dell'Ego e del Superego. Può essere interpretato come un romanzo di apprendimento il cui protagonista ha voluto dare un'occhiata dall'altra parte dell'abisso e ha imparato la lezione. Il labile confine tra innocenza e delitto e la potenziale colpevolezza di chiunque sono due temi tipici di [[Fritz Lang|Lang]]. La continuità con i suoi film tedeschi è palese. (''[[La donna del ritratto]]''; 2000, p. 385)
*Ossessivamente attento alla fisicità del corpo umano, il cinema del siciliano [[Aurelio Grimaldi|A. Grimaldi]] approda qui alla sua inevitabile spiaggia: un porno-film ''arty'' dove assembla spogliarelli hard, iniezioni di un sociologismo d'accatto, un pasolinismo di terza mano, lavaggi igienici di organi sessuali, acrobatici congressi carnali subacquei, una misoginia di fondo accanitamente negata a parole. (''[[La donna lupo]]''; 2000, p. 388)
*Gioca sui due tavoli dell'ironia parodistica e dell'erotismo romantico, puntando tutto sul fascino sparviero e l'eleganza alla Byron di F. Langella. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]''; 2010, p. 449)
*È un film senza stile perché ne insegue troppi. (''[[Dracula di Bram Stoker]]''; 2010, p. 449)
*Con ''La maschera di Frankenstein'', è il prototipo della società britannica Hammer che influenza il cinema orrorifico degli anni '60, è il film che definisce l'aspetto moderno di Dracula (compresi i canini, invenzione di Fisher) con la sua inquietante dimensione di erotismo perverso, reso benissimo da Lee che pure è presente sullo schermo soltanto 9 minuti, resi intensamente suggestivi dal montaggio creativo e dalla musica di James Bernard. Pur con qualche variazione, la sceneggiatura di Jimmy Sangster è fedele al romanzo di Stoker e al suo spirito. (''[[Dracula il vampiro]]''; 2000, p. 402)
*Qualche gag divertente, 2 sequenze di ballo, il fascino grifagno di Nielsen non riscattano un film parodistico che gira a vuoto o va sul facile. (''[[Dracula morto e contento]]''; 2010, p. 449)
*Ideologicamente e figurativamente il film è in linea con l'altro, ma gli rimane inferiore. Notevole la sequenza della morte di Dracula nell'acqua gelata. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]''; 2010, pp. 449-450)
*In bilico tra sentimentale e comico, il film vince sul secondo versante, grazie soprattutto alla bravura dei suoi due protagonisti. Napoli contro Roma, match pari, ma entrambe hanno dato di meglio. (''[[I due compari]]''; 2000, p. 406)
*Diretto dal realizzatore degli effetti speciali di ''[[2001: Odissea nello spazio|2001: odissea nello spazio]]'', esordiente nella regia, (sceneggiato, tra gli altri, da [[Michael Cimino]]), è, pur con ingenuità e pesantezze didattiche, un buon esempio di cinema fantaecologico e apocalittico. Quasi un monologo per [[Bruce Dern|Dern]], aiutato nel suo lavoro da simpatici robot. Bella colonna musicale di [[Peter Schickele]]. (''[[2002: la seconda odissea]]''; 2010, p. 461)
*Continua a essere il film di SF più inquietante, adulto, stimolante e controverso che sia mai stato fatto, senza contare il suo fascino plastico-figurativo e sonoro-musicale. (''[[2001: Odissea nello spazio]]''; 2000, pp. 411-412)
*Più che l'azione, piuttosto confusa e incoerente, conta l'atmosfera splendidamente resa all'insegna di un forte pessimismo ecologico sul Medioevo prossimo venturo. (''[[2022: i sopravvissuti]]''; 2000, p. 412)
====E====
*2 le star: il buono [[Matt Damon|Damon]] (bravissimo, da premio) e la cattiva [[Jodie Foster|Foster]], sobria, dura, elegante. Peccato che il film abbondi nel finale di una violenza stereotipata con troppi inverosimili corpo a corpo tra i nostri eroi e i malvagi ossequienti al potere. (''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]''<ref>Citato in ''[https://www.mymovies.it/film/2013/elysium/ Elysium]'', ''mymovies.it''.</ref>)
*Una delle carte vincenti è la sceneggiatura di [[Ronald Bass|Ronn Bass]] (Oscar per ''[[Rain Man - L'uomo della pioggia|Rain Man]]'') e [[William Broyles Jr.]] Mescola con astuzia il vecchio romanticismo delle commedie giallo-rosa su coppie in conflitto (Tracy-Hepburn, Bogart-Bacall), la strepitosa e acrobatica inverosimiglianza di [[James Bond]] e il dispiego della tecnologia digitale negli effetti speciali. Governa con sagacia, come dice il titolo ("Intrappolamento"), il tema dell'ambiguità (chi dei due imbroglia l'altro?) e amministra con pudore la latente dimensione erotica e la stoica senilità dell'eroe. Connery, anche dei produttori, rivela la sua vera età soltanto nel finale dopo aver impregnato il personaggio di umorismo crepuscolare. Ex ballerina e cantante, [[Catherine Zeta-Jones|C. Zeta-Jones]] non è soltanto bella. Deboli i personaggi di contorno. (''[[Entrapment]]''; 2010, p. 485)
*Più neocattolico che neorealista, meno abile di ''[[Il generale Della Rovere]]'' (1959) ma più autentico, il film conferma le qualità di [[Roberto Rossellini|Rossellini]] come poeta civile, ma è un po' prolisso ed edificante, qua e là di una simbologia grossolana. Magistrale l'uso dello zoom e una ottima [[Giovanna Ralli|Ralli]]. (''[[Era notte a Roma]]''; 2000, p. 432)
*Non manca nessuno dei classici ingredienti del genere biblico-avventuroso: sentimenti con le maiuscole, intrighi, danze lascive, duelli e donne scoperte. C'è anche uno sforzo di analisi psicologica. (''[[Ester e il re]]''; 2000, p. 443)
*Pur con la velleità di raccontare l'erotismo con l'ottica femminile, è un film per uomini soli. Ipocrita, fintamente trasgressivo, con qualche immagine indisponente. (''[[Le età di Lulù]]''; 2000, p. 444)
*La debolezza del film risiede nell'impossibilità di mostrare Evilenko in azione sostituita da immagini allusive o ammiccanti, mediocri, annacquate da dialoghi didattici, soltanto in parte riscattate dall'inquietante istrionismo ben temperato di McDowell. (''[[Evilenko]]''; 2010, p. 505)
====F====
*Traducendo in film una sceneggiatura brillante e spiritosa [[Antonio Pietrangeli|A. Pietrangeli]] ha saputo narrare la sua favola surrealistica con un distacco e un'eleganza inconsueti alla commedia italiana. (''[[Fantasmi a Roma]]''; 2000, p. 460)
*Rincorre modelli realistici francesi d'anteguerra adattandoli alla Roma minutamente cronistica e piccoloborghese del dopoguerra. (''[[Fatalità (film 1947)|Fatalità]]''; 2000, p. 463)
*Sotto la scorza di un ''action movie'' si cela una commedia cerebrale, un film di idee che è anche un metafilm, una metafora del cinema. Il protagonista non vuole migliorare sé stesso né la realtà che l'ha deluso, ma adattarla ai suoi desideri. Dal romanzo (1996) di [[Chuck Palahniuk]], sceneggiato da [[Jim Uhls|Jim Huhls]], il 4° film del californiano [[David Fincher|Fincher]] conferma la sua perizia narrativa e la padronanza del mezzo, ma anche l'inclinazione a un nichilismo programmatico e a una perversa manipolazione dello spettatore. Dati i tempi, è divenuto, specialmente tra il pubblico giovane, un film di culto. (''[[Fight Club (film)|Fight Club]]''; 2010, p. 538)
*Con ''[[Catene (film 1949)|Catene]]'' e ''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]'' segnò l'apice del melodramma popolare strappalacrime e della coppia divistica [[Amedeo Nazzari|Nazzari]]-[[Yvonne Sanson|Sanson]]. Solo i cuori di pietra non piansero. (''[[I figli di nessuno (film 1951)|I figli di nessuno]]''; 2000, p. 478)
*[...] parla al cuore in triplice modo: abilmente confezionato, efficacemente vivace in alcune scene, sottile in altre, furbo e accattivante. (''[[Figli di un dio minore]]''; 2000, p. 478)
*È in assoluto il miglior film USA del 1960, e uno dei migliori di [[Richard Brooks|R. Brooks]], romanziere, sceneggiatore e regista: un saggio inquietante e geniale sulla religiosità dell'''homo americanus''. (''[[Il figlio di Giuda]]''; 2000, p. 480)
*Tratto da un dramma teatrale di Thomas Job, è un melodramma a suspense con risvolti incestuosi al quale, per ragioni di censura, fu imposta una conclusione assurda. Efficacemente fosco, fosforescente con forza. (''[[La fine della famiglia Quincy]]''; 2000, p. 482)
*Peripezie e pericoli a catena. Divertimento di alta classe sotto il segno di una libera e leggera fantasia [[Ludovico Ariosto|ariostesca]]. È l'avventura allo stato puro con episodi di straordinario fascino. (''[[La fortezza nascosta]]''; 2000, p. 496)
*Più che personaggi i due attori sono funzioni di un programma, serviti da esecrabili e talora ridicoli dialoghi di Edith Bruck, che si muovono su uno sfondo troppo bello di Chioggia, in una villa troppo sontuosa, in un ambiente troppo raffinato, tutto fotografato con luci troppo morbide da Dante Spinotti. (''[[Fotografando Patrizia]]''; 2000, p. 499)
*Parodia del romanzo (1897) di Bram Stoker di notevole impegno produttivo con qualche passaggio divertente. Gli autori sono passati in cineteca, le invenzioni buffe non mancano. (''[[Fracchia contro Dracula]]''; 2010, p. 565)
*È violento e duro già nella cornice ambientale (un'Umbria umida, fosca, ventosa) cui hanno contribuito scene e costumi di D. Donati e la fotografia di G. Lanci e E. Guarnieri. Violento nella rappresentazione di guerra, prigionia, miseria, malattia, nella rievocazione della santità di Francesco, specialmente quando s'interroga, con uno strazio che sfiora la disperazione, sul silenzio di Dio. I suoi difetti sono quasi tutti per eccesso: ridondanza misticheggiante nelle musiche di Vangelis, una certa prolissità, spia di debolezza drammaturgica. (''[[Francesco (film)|Francesco]]''; 2000, p. 500)
*Molti mezzi, scarsi risultati. Nonostante tutto, [[Bradford Dillman|B. Dillman]] è un Francesco simpatico. (''[[Francesco d'Assisi (film 1961)|Francesco d'Assisi]]''; 2000, p. 500)
*[...] undici episodi [...] alcuni assai belli per la loro autenticità e la fresca ispirazione religiosa, altri un po' forzati e di religiosità troppo ufficiale, ma in sostanza l'adesione del fulmineo linguaggio rossellininiano all'interpretazione del francescanesimo imperniata sulla semplicità dà risultati straordinari. Girato con veri frati francescani e altri attori non professionisti. Il suo pregio maggiore è di aver trattato i [[I fioretti di san Francesco|Fioretti di San Francesco]] come episodi di ''[[Paisà]]''. (''[[Francesco, giullare di Dio]]''; 2000, p. 501)
*Prodotto da Carl Laemmle Jr. per la Universal, il film cancella quasi completamente le tracce della mediazione teatrale grazie alla sceneggiatura e soprattutto alla regia inventiva e figurativamente raffinata dell'inglese J. Whale. Oltre a lasciare il suo segno sul copione (è sua l'idea del mulino), scelse il compatriota B. Karloff per la parte del mostro e ne affidò il trucco a Jack Pierce. Il suo modo fluido di far muovere la cinepresa, insolito nel 1931 che valorizza le scenografie e i comportamenti dei personaggi e crea un'atmosfera di morbosa suggestione, impressionò il pubblico e sottrasse il film all'usura del tempo. Le sequenze da citare sono numerose: i funerali d'apertura; la nascita della "creatura" con il suo motivo ascensionale; l'incontro con la bambina; la folla dei contadini con le fiaccole; l'incendio conclusivo. Come nel romanzo di Mary Shelley, la colpa (il peccato) di Frankenstein non è di aver sfidato Dio nel creare la vita, ma nell'emularlo e nel competere con lui come padrone assoluto della "creatura". Lo dimostra la delicata sequenza in cui nella camera dove il suo creatore l'ha rinchiuso penetra un raggio di sole, accolto dal "mostro" con un mezzo sorriso. Immediatamente Frankenstein gli toglie la luce, ossia, simbolicamente, ogni conoscenza che non venga da lui. Il vero crimine di Frankenstein è contro la società. (''[[Frankenstein (film 1931)|Frankenstein]]''; 2010, p. 568)
*2ª regia del trentenne e raffinato [[Alberto Lattuada|A. Lattuada]]. Poco più di un esercizio di stile, ma l'omonimo romanzo (1913) di [[Luciano Zuccoli]] gli dà la prima occasione di esplorare la sessualità infantile e giovanile. (''[[La freccia nel fianco (film)|La freccia nel fianco]]''; 2000, p. 508)
*Racconto di fantascienza che non lesina sul piano del meraviglioso, aiutato dalla suggestiva fotografia di [[Ernest Laszlo]]. Come dire che la cornice vale più del quadro. C'è, infatti, debolezza logica, confusione, mancanza di stile. (''[[La fuga di Logan]]''; 2000, p. 513)
*Lacrime e vecchi merletti. Tipico dramma romantico con targa M-G-M. È uno straripamento di ricordi d'amore e nostalgie. [[David Niven|D. Niven]] poco convincente, attorniato da uno stuolo di garbate interpreti. (''[[Fuga nel tempo]]''; 2000, p. 514)
*[...] un film pulito, scorrevole, diretto con mano leggera incline al pastello più che alle forti tinte. (''[[La fuggitiva (film 1941)|La fuggitiva]]''; 2000, p. 514)
*2º, e il migliore, dei 4 film tratti dal celebre giallo (1902) di [[Arthur Conan Doyle]]. Atmosfera suggestiva, suspence e un [[Peter Cushing|P. Cushing]] infalllibile come Sherlock Holmes. (''[[La furia dei Baskerville]]''; 2000, p. 520)
*È il film che lanciò Bruce Lee a livello internazionale. Benché approssimativo sotto molti punti di vista, è importante perché a) segna una svolta nel cinema d'azione di Hong Kong in direzione del realismo, riportando l'attore e le sue esibizioni atletiche al centro del racconto; b) apre la strada ai film di kung fu degli anni '70 anche se nella maggior parte sono di qualità mediocre o pessima. (''[[Il furore della Cina colpisce ancora]]''; 2000, p. 521)
====G====
*È l'itinerario alla scoperta di sé stesso che porta a Dio. Il decoro, l'onestà intellettuale e le nobili intenzioni degli autori sono fuori discussione, ma in questo Jeoshua di [[Kim Rossi Stuart|Rossi Stuart]] – che non soccombe al ruolo, e non è poco – si avverte la preoccupazione ecumenica (ed economica) di non sollevare polemiche, non turbare, non offendere, evitare scorrettezze. Ne risulta una rappresentazione senza una vera forza, frenata e prudente. Anche a livello iconografico non c'è una scelta stilistica personale, ma una sintesi del cinema cristologico che sfiora e spesso scade nella galleria del "già visto". (''[[I giardini dell'Eden]]''; 2000, p. 540)
*Visto oggi, suscita reazioni diverse. Inferiore nelle scene di massa ai film in costume italiani di quegli anni, si distingue per il tentativo di dare una misura umana, dolente, quotidiana ad avvenimenti lontani nel tempo. Molti difetti tra cui una goffa Giuditta (B. Sweet) e la ridicola scena dei baccanali, ma almeno due sequenze notevoli: la sortita dei difensori per l'acqua e la caduta di Betulia. (''[[Giuditta di Betulia]]''; 2000, p. 561)
*Se non lo si prende troppo sul serio, diverte. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]''; 2000, p. 569)
*L'attore [[Ben Affleck|B. Affleck]], anche sceneggiatore con Aaron Stockard, esordisce in regia col romanzo ''La casa buia'' del bostoniano [[Dennis Lehane]], autore di ''Mystic River'', delegando la parte del protagonista al fratello [[Casey Affleck|Casey]], che se la cava. Più adatto, forse, a stare dietro alla macchina da presa che non davanti, non riesce però a fare un film originale, a prescindere da un ingegnoso confronto col grande talento di [[Clint Eastwood]]. Racconto manicheo, personaggi inamidati, più di un finale senza vere sorprese. (''[[Gone Baby Gone]]''; 2013, p. 678)
*Conclusione di amaro patetismo retrospettivo, ovvero: come arrivare alla verità attraverso la menzogna. Commedia agrodolce che diverte, commuove e fa pensare, grazie al personaggio della madre, meno comunista di quel che sembra. Il merito è della sceneggiatura di Bernd Lichtenberg che parte da uno spunto simile a quello di ''[[Underground]]'' di [[Emil Kusturica|Kusturica]]. Al suo 3° lungometraggio per il cinema, [[Wolfgang Becker|Becker]], anche cosceneggiatore, controlla il traffico, ma fa poco per evitare o coprire i passaggi cuciti col filo bianco. Grande successo in Germania. (''[[Good Bye, Lenin!]]''; 2013, p. 679)
*Robusto romanzo popolare, notevole per la coesione delle sue componenti: recitazione, miscela linguistica (dialetti italiani, il castigliano), valori figurativi (fotografia di Arturo Gallea), attenzione al materiale plastico. È uno dei più interessanti prodotti del cinema del periodo fascista per il modo con cui combina i valori di un cattolicesimo arcaico, dell'ideologia ruralista e del nazionalismo. (''[[Montevergine (film)|La grande luce (Montevergine)]]''; 2000, p. 579)
*Che strazio, però, quando i personaggi parlano. (''[[La guerra dei mondi (film 1953)|La guerra dei mondi]]''; 2000, p. 592)
*Nato da una sceneggiatura tormentata (cui posero mano una dozzina di persone di cui solo sei accreditate), è un colossal frutto di due tendenze inconciliabili: l'intenzione dei produttori [[Carlo Ponti|Ponti]]-[[Dino De Laurentiis|De Laurentiis]] di farne un grande e rutilante spettacolo di massa e l'ambizione del regista di rispettare lo spirito del testo (facendo perno sul personaggio di Pierre-[[Henry Fonda|H. Fonda]]) nell'ottica del proprio mondo. Prevalse la prima, rimangono alcune tracce della seconda. (''[[Guerra e pace (film 1956)|Guerra e pace]]''; 2000, p. 593)
====H====
*Film di propaganda anti-americana che quasi diventa un atto d'accusa contro il razzismo dei bianchi. Rozzo, goffo, melodrammatico, ma efficace, col piede sull'acceleratore. Spiccano le sequenze pugilistiche, grazie anche all'apporto di [[Erminio Spalla|Spalla]], [[Primo Carnera|Carnera]], Longo, Venturi, Silvestri. (''[[Harlem (film)|Harlem]]''; 2000, p. 601)
*O sta per Obbediente, per Oca o per zero? In Francia, dove ebbe grande successo (in Italia un po' meno), offrì a molti spettatori l'alibi culturale (del "buon gusto") per fare i guardoni a pagamento, ma è un album di immagini patinate animato con uno stile da carosello pubblicitario, un prodotto in linea con l'ideologia capitalistica dominante fondata sull'avere invece che sull'essere. Non a caso la bella O fa la fotografa di moda. (''[[Histoire d'O (film)|Histoire d'O]]''; 2000, p. 607)
====I====
*[...] è un film fatto su misura per un pubblico infantile, ma che probabilmente piace più agli adulti ambientalisti (come evasione dallo stress quotidiano) che ai bambini. Troppi messaggi edificanti condensati in un prodotto che è, insieme, racconto di formazione, dramma familiare a lieta fine, apologo animalista ed ecologico, requisitoria contro la civiltà dei consumi e l'onnipotente legge del profitto. Qua e là si sentono la mano e il talento di [[Carroll Ballard|C. Ballard]] (1937), ex documentarista che si è avvalso, come in ''[[Black Stallion]]'', della fotografia di [[Caleb Deschanel]] di uno splendore cromatico incline allo stile del "National Geographic". (''[[L'incredibile volo]]''; 2000, p. 630)
*[...] è un film francese (nell'ambientazione e nello spirito) più che italiano, immoralista più che osceno, impregnato con elegante leggerezza di succhi antiborghesi, antimilitaristi, anticlericali. Musiche valzeristiche di Nicola Piovani, luminosa fotografia di Luigi Verga, un protagonista che recita sopra le righe. (''[[L'iniziazione (film 1987)|L'iniziazione]]''; 2000, p. 640)
*Film simpatico, spesso didattico, ma anche capace di momenti autenticamente commossi, con cui si chiude una ideale trilogia di [[Luigi Magni|L. Magni]] contro il potere temporale del Papato (''[[Nell'anno del Signore]]'', 1969, e ''[[In nome del Papa Re|In nome del Papa re]]'', 1977, i primi due). (''[[In nome del popolo sovrano]]''; 2000, p. 642)
*Rispetto a ''[[Gattaca - La porta dell'universo|Gattaca]]'' (1997), è un efficace esempio di SF d'azione, ricco di inseguimenti e sparatorie. Tra i 2 protagonisti, Bonnie & Clyde del futuro, il più incisivo è [[Justin Timberlake|Timberlake]]. Tra le figure di contorno spicca [[Cillian Murphy|Murphy]] nella parte di uno sbirro traditore delle sue origini sociali. Rarefatto, ossessivo e, a modo suo, dogmatico. Il neozelandese Niccol rimane un cineasta-autore da seguire. (''[[In Time]]''; 2013, p. 780)
====K====
*[...] l'australiano Beresford tenta di staccarsi dai "colossi" storico-religiosi hollywoodiani, riuscendovi soltanto in parte. Esterni in Sardegna esaltati dalla fotografia di Donald McAlpine, pregevoli i contributi di K. Adam (scene) e J. Mollo (costumi). Più che [[Richard Gere|Gere]], attore di medie virtù, spicca [[Edward Woodward|E. Woodward]], re Saul di epico spessore. (''[[King David]]''; 2000, p. 685)
====L====
*Riduzione di un testo teatrale, scritto e messo in scena dallo stesso R.W.F. l'anno prima, è il più autobiografico tra i suoi primi film e un ammirevole esempio di trasposizione dal palcoscenico allo schermo. Attraverso la duplice dialettica servo/padrone e amore/denaro sfocia, con la protagonista che alla fine si ritrova nella situazione di partenza, in un melodramma tipicamente fassbinderiano. (''[[Le lacrime amare di Petra von Kant]]''; 2000, p. 691)
*Abilmente in bilico tra realismo e fantasia, è più interessante che divertente. (''[[Un ladro in paradiso]]''; 2000, p. 694)
*Il romanzo di [[Pasquale Festa Campanile|P. Festa Campanile]] (1977) non è senza meriti, ma, trasposto in film, perde in sottigliezza quel che acquista in comicità farsesca. [[Enrico Montesano|E. Montesano]] s'impegna assai, [[Claudio Cassinelli|C. Cassinelli]] fa un Cristo dignitoso. (''[[Il ladrone]]''; 2000, p. 694)
*Da un best seller (1903) di Henry De Vere Stacpoole, già portato sullo schermo in Inghilterra nel 1949 con ''[[Incantesimo nei mari del sud|Incantesimo nei Mari del Sud]]''. [[Randal Kleiser|R. Kleiser]], regista buono a poco e capace di tutto, ne ha cavato uno sciropposo fotoromanzo sentimentale, tutto imperniato sull'attesa: quando fornicheranno? Bella fotografia di Nestor Almendros. (''[[Laguna blu]]''; 2000, p. 695)
*Fanno da traino a questa commedia toscana di caratteri la mora [[Maria Grazia Cucinotta|M.G. Cucinotta]] e [[Alessandro Haber|A. Haber]], prof. di filosofia e pittore della domenica, che si esibisce in una breve scena di infallibile recitazione spiritata. Commedia simpatica e fluttuante dove si colgono i debiti verso ''[[Amici miei]]'', gli echi dell'umorismo sulfureo dei [[Giancattivi]] e le tracce del naturalismo sociale nel quale si muovono i film-maker toscani con il loro campione [[Giuseppe Ferlito]]. (''[[I laureati]]''; 2000, p. 700)
*Singolare equazione tra l'orripilante occidentale e il sadico orientale, unisce l'horror film di vampiri più classico al genere kung-fu. Un po' gratuito a livello narrativo, ma a modo suo affascinante. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''; 2000, p. 703)
*Visionario e rarefatto, ermetico e allegorico, incline al manierismo, ma con molti momenti e immagini di solenne bellezza. (''[[La leggenda della fortezza di Suram]]''; 2010, p. 801)
*È il 1° film con [[Alida Valli|A. Valli]]-[[Fosco Giachetti|F. Giachetti]], una coppia che diventerà famosa in quegli anni. Il 1° in cui [[Mario Mattoli|M. Mattòli]] fa tutto da solo. Il 1° presentato con la frase di lancio "i film che parlano al vostro cuore". A. Valli e [[Clara Calamai|C. Calamai]] incredibilmente sorelle. (''[[Luce nelle tenebre]]''; 2000, p. 724)
*[...] l'idea di origine non è male, ma [[Aurelio Chiesa|A. Chiesa]] non ha saputo farne buon uso. Inerte e prolisso. (''[[Luci lontane (film 1987)|Luci lontane]]''; 2000, p. 726)
*Si sente la mano di [[Jacques Laurent|Cecil de Saint-Laurent]], autore di ''Caroline Cherie'' e sceneggiatore con Christian-Jaque e con Jacques Sigurd: è storia spudoratamente romanzata. Spettacolo fastoso di cartapesta. Cauto erotismo di lusso sapientemente amministrato. Lucrezia più disgraziata che colpevole. (''[[Lucrezia Borgia (film 1953)|Lucrezia Borgia]]''; 2000, p. 726)
*Sullo sfondo (allora quasi inedito per il cinema) dei monti calabresi si svolge un dramma rusticano di passioni e psicologie elementari e schematiche, ma – in coppia con [[Silvana Mangano|S. Mangano]] reduce da ''[[Riso amaro]]'' – [[Amedeo Nazzari|A. Nazzari]] dà una delle sue migliori interpretazioni. (''[[Il lupo della Sila]]''; 2000, p. 733)
====M====
*È il 3° Frankenstein, e il peggiore, dell'onorevole Mr. Fisher, mal servito da un copione che sembra scritto in stato di ebbrezza alcolica. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]''; 2000, p. 750)
*Un classico del genere strappalacrime-cattolico-edificante ad alto tasso di zuccheri sentimentali. (''[[Marcellino pane e vino]]''; 2000, p. 761)
*Forse il film più psicanalitico di A. Hitchcock, e uno dei più incompresi e sottovalutati, uno dei suoi pochi insuccessi di pubblico. Divise anche la critica: i più lo considerano poco riuscito, nonostante la sua inquietante intensità (vicina a quella di ''Vertigo''), i meno lo tengono per un capolavoro per il modo con cui in questa perversa storia d'amore si alternano fiamme romantiche, misteri contorti della psiche, sospetti polizieschi. Memorabile interpretazione di T. Hedren (1935), mentre quella di S. Connery (1930) soffre dell'irrisolta duplicità con cui è scritto il personaggio: il suo atteggiamento protettivo (anche per autocensura) prevale troppo sul feticismo sadico. (''[[Marnie]]''; 2000, pp. 770-771)
*[...] è sicuramente il più costoso, probabilmente il più cupo, forse il più fantasioso ''cyber-action movie'' degli anni '90. Frutto di una disinvolta ibridazione tra il cinema d'arti marziali di Hong Kong, l'ideologia violenta del videogame, la fantascienza alla [[Philip K. Dick|P.K. Dick]] e la grafica dei fumetti, è un giocattolone divertente a livello figurativo e scenografico e sul piano dell'azione: sdoppiamenti, combattimenti, effetti speciali a iosa. Nel resto è un pastrocchio saccente e misticheggiante. I suoi fautori, interessati e non, sostengono che bisogna vederlo tre volte: la prima per l'impatto emotivo, la seconda per capire la storia, la terza per coglierne i significati più profondi. (''[[Matrix]]''; 2000, p. 780)
*Guai a catena. Con la regina del melodramma italiano degli anni '50, [[Yvonne Sanson|Y. Sanson]], più infelice e disgraziata che mai. Bisogna avere un cuore di pietra per non divertirsi. (''[[Menzogna (film)|Menzogna]]''; 2000, p. 785)
*Il grande impiego di mezzi, la cura per i costumi e l'ambientazione non bilanciano lo scarso approfondimento dei caratteri e il ritmo sonnolento della narrazione. (''[[Le meravigliose avventure di Marco Polo (Lo scacchiere di Dio)|Le meravigliose avventure di Marco Polo]]''; 2000, p. 786)
*[...] 5° film di [[Nanni Moretti|N. Moretti]], il più grave e il meno nevrotico: la pena prevale sul sarcasmo, la costernazione sull'indignazione. Pur nel suo lucido laicismo di fondo, è il 1° film italiano sulla condizione sacerdotale. Nonostante una certa invadenza dell'attore a scapito del regista, Moretti ha alzato il tiro e fatto centro. (''[[La messa è finita]]''; 2000, p. 788)
*Ispirata ai quattro Vangeli (ma in particolare a [[Vangelo secondo Marco|quello di Marco]]) con una forte componente mariana e una premeditata omissione del contesto storico-politico, questa vita di Cristo si rivolge all'umanità più che alla divinità del personaggio, espungendo gran parte dei miracoli e le profezie sulla fine del mondo e riducendo al minimo i riferimenti al soprannaturale. Esplicitamente popolare nel rispetto della tradizione iconografica, quasi da presepio, è un film tutto rosselliniano nell'illuminata indolenza, nel ritmo incalzante, nella disadorna semplicità della scrittura, nella trasparenza dello stile che può sembrare sciattezza. (''[[Il messia]]''; 2000, pp. 788-789)
*Campione stagionale d'incassi negli USA in guerra, questa commedia sentimentale, imperniata sui buoni sentimenti e su un'idillica visione del mondo, può apparire oggi sdolcinata e svenevole, ma i duetti tra [[Bing Crosby|B. Crosby]] e [[Barry Fitzgerald|B. Fitzgerald]] rimangono deliziosi. (''[[La mia via]]''; 2000, p. 794)
*È un proseguimento ideale dei ''Trinità'' (manca [[Bud Spencer]]) e per molti versi è meglio dei suoi "genitori": la contrapposizione [[Terence Hill|Hill]]-[[Henry Fonda|Fonda]] è un'invenzione furbesca che tiene in piedi un western allegro e divertente. Ideato e prodotto da [[Sergio Leone]]. (''[[Il mio nome è nessuno]]'', 2000, p. 807)
*Se Turi Vasile, Diego Fabbri, Ennio Flaiano, Antonio Pietrangeli, Jean Ferry, Suso Cecchi D'Amico – responsabili del testo deleterio col regista – meriterebbero una severa condanna, A. Nazzari e A. Valli sono assolti per insufficienza di prove, gli altri attori per non aver commesso il fatto. (''[[Il mondo le condanna]]''; 2000, p. 829)
====N====
*È il 1° techno-thriller che fa perno su Internet, in forma di incubo e in cadenze di racconto da inseguimento. Assurdo a livello logico, sul piano emotivo è una sagra del già visto, del banale, del prevedibile. In questo veicolo per la [[Sandra Bullock|Bullock]] che ha grinta, grazia e sessappiglio, soltanto il contesto informatico è interessante. (''[[The Net - Intrappolata nella rete]]''; 2010, p. 983)
*{{NDR|Su [[Steven Seagal]]}} Al suo confronto, in termini di recitazione, [[Chuck Norris]] sembra [[Laurence Olivier]]. (''[[Nico (film)|Nico]]''; 2000, p. 870)
*Attivo nel muto dal 1915, [[Guido Brignone|Brignone]] (1887-1959) diresse la 27enne [[Yvonne Sanson|Sanson]], nata a Salonicco, regina del melodramma, dall'anatomia vistosa e dal volto addolorato in questo drammone napoletano alla [[Carolina Invernizio]] che non vale quelli di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]]. (''[[Noi peccatori]]''; 2000, p. 877)
*È un congegno teatrale [...] che non ha trovato né uno sceneggiatore né un regista adatti: tutto funziona – gli interpreti, il dialogo, l'ambientazione – tranne il racconto che non ha né ritmo né invenzioni. (''[[Non siamo angeli (film 1955)|Non siamo angeli]]''; 2000, p. 883)
*Con la cauzione di una scrupolosa fedeltà alla cronaca, è un edificante film di propaganda religiosa, caratteristico del periodo di guerra fredda: quasi più anticomunista che filocattolico. Alla Warner dovevano farsi perdonare di aver prodotto ''[[Mission to Moscow]]'' (1943). (''[[Nostra Signora di Fatima (film)|Nostra Signora di Fatima]]''; 2000, p. 888)
*[...] è forse la migliore versione del romanzo, sicuramente la più fastosa (più di 3000 comparse) e la più suggestiva a livello figurativo (splendido bianconero di Joseph H. August, scene di Van Nest Polglase). L'interpretazione di Laughton fu molto lodata, ma oggi appare schiacciata dal trucco e dal poco spazio che la sceneggiatura gli concede per approfondire la psicologia del personaggio. Ne escono meglio M. O'Hara e C. Hardwicke in una compagnia di attori ben diretti da un Dieterle che mise a frutto la lezione del grande regista teatrale Max Reinhardt. Non sono da trascurare, perché inseriti con accorta leggerezza, gli accenni polemici contro l'oscurantismo, il fanatismo, la violenza, la discriminazione razziale, implicitamente diretti all'ideologia e alla politica del nazionalsocialismo. (''[[Notre Dame (film 1939)|Notre Dame]]''; 2000, p. 889)
====O====
*18° film di [[Nicholas Ray|Ray]], e inizio della sua parabola discendente. 2 temi a lui cari: bellezza e violenza, qui entrambi attributi della natura. Fotografia bellissima. Antropologicamente presuntuoso e schematico. (''[[Ombre bianche]]''; 2000, p. 916)
*Questo ''[[Rocco e i suoi fratelli]]'' degli antipodi, tratto dal romanzo omonimo di Alan Duff, è un melodramma iniziatico, romanzo di formazione, tragedia urbana con eccessi, truculenze, ridondanze, condotto a ritmo incalzante, impregnato di un'energia coinvolgente, illuminato dalla memorabile Madre Courage di [[Rena Owen|R. Owen]]. (''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]''; 2000, p. 918)
*È, in una certa misura, il patto di Faust aggiornato alla moderna tecnologia. L'idea originale è di un romanzo di David Ely, sapientemente sceneggiato da Lewis John Carlino. Come con la fantapolitica di ''[[Va' e uccidi]]'' (1962), [[John Frankenheimer|Frankenheimer]] è a suo agio con la fantasociologia; gli dà una mano con un suggestivo bianconero il vecchio James Wong Howe, operatore di merito. Finale allucinante, attaccare le cinture. (''[[Operazione diabolica]]''; 2000, p. 921)
*[...] uno dei più foschi e appenati {{NDR|film}} di Bergman. Il ricorso all'espediente dei fantasmi è giocato sulle corde di una ironia romantica che, nelle intenzioni dell'autore, è uno strumento per far sì che lo spettatore non s'identifichi nei personaggi, ma mantenga un distacco critico. (''[[L'ora del lupo]]''; 2000, p. 923)
[[File:Orca (1977) trailer - Richard Harris 3.png|thumb|[[Richard Harris]] ne ''[[L'orca assassina]]'']]
*Tentativo poco riuscito di mischiare orrore, suspense ed ecologia in un'avventura in cui si passa dalla parte della preda. (''[[L'orca assassina]]''; 2010, p. 1049)
*C'è qualche eco del grande [[David Wark Griffith|Griffith]] in questo melodramma all'aria aperta sullo sfondo dei montagnosi paesaggi canadesi. Personaggi disegnati con l'accetta. (''[[Ossessione di donna]]''; 2000, p. 934)
*Un Ben Hur del cinema d'avanguardia. Il tentativo di un autoritratto in forma fantastica. Il diario di bordo di un autore. Il rapporto su un ingorgo esistenziale. Un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e alla rottura della drammaturgia tradizionale che ebbero luogo nel cinema a cavallo tra gli anni '50 e '60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con "La Dolce Vita". Personaggi memorabili e sequenze d'antologia. Il suo vero contenuto è la fitta trama dei rapporti di Guido (Mastroianni, qui più che mai alter ego di Fellini) con la moglie e l'amante, con l'ambiente di lavoro e gli estranei, con i Guru della Chiesa e della Critica, col passato e l'avvenire, con sé stesso. "L'enfer c'est les autres", aveva detto Sartre. Fellini ribalta l'affermazione: la vita – e il cinema – sono gli altri, i vivi e i morti, gli esseri reali e le creature della fantasia. Bisogna accettarli tutti con amore, gratitudine, solidarietà. (''[[8½ ]]''; 2010, p. 1060)
====P====
*Campione d'incassi a sorpresa della stagione 2003-04 davanti a ''[[Natale in India]]'' con grande gaudio di [[Leonardo Pieraccioni|L. Pieraccioni]] (anche produttore e sceneggiatore con [[Giovanni Veronesi]]), della Medusa e degli esercenti tutti. Caso più unico che raro di comico fiorentino alla camomilla, Pieraccioni, minacciato dai 40 anni, raggiunge qui il limite di una tisana calmante ed emolliente. (''[[Il paradiso all'improvviso]]''; 2010, p. 1075)
*Film denso che dà spesso nel tragico. Melodramma con risvolti di critica sociale. Alcuni momenti di grande intensità. La [[Paola Barbara|Barbara]] è di un'espressività penetrante. (''[[La peccatrice (film 1940)|La peccatrice]]''; 2000, p. 969)
*È un grottesco poema satirico che osa paragonare la dittatura stalinana a quella hitleriana con un accostamento che a molta parte della sinistra occidentale ripugnava allora e oggi ripugna ancora (un po' meno). (''[[Pentimento (film 1984)|Pentimento]]''); 2010, p. 1099)
*Un film che parla al cuore: un dramma "[[Melodramma strappalacrime|d'appendice]]", quel genere che in letteratura ebbe la sua stagione di grazia nel periodo umbertino e che il pubblico popolare italiano continuò ad amare fino agli anni '60. (''[[Perdonami!|Perdonami]]''; 2000, p. 975)
*Il programmatico disinteresse per la logica narrativa esplode nel delirio truculento dell'ultima mezz'ora con 4 o 5 finali infilati l'uno nell'altro, ulteriore dimostrazione di un narcisismo esibizionistico quasi disperato. (''[[Phenomena]]''; 2010, p. 1113)
*Suspense, bizzarria, sorprese ed effetti speciali primitivi ma efficaci. (''[[Il pianeta proibito]]''; 2000, p. 986)
*Potabile sul versante della commedia, insopportabile quando inclina al sentimentalismo. (''[[Piccole donne (film 1949)|Piccole donne]]''; 2000, p. 989)
*Melodramma strappalacrime di basso profilo. Persino [[Amedeo Nazzari|Nazzari]] è meno in parte del solito. Regia anonima. (''[[Pietà per chi cade]]''; 2000, p. 994)
*Qualificato con l'iperbole del "film più brutto della storia del cinema" e, perciò, diventato oggetto di culto. Il che non gli impedisce di essere assai divertente, almeno per chi sa apprezzarne lo spudorato dilettantismo, le strampalate scenografie, i dialoghi tremendi, l'assurda logica narrativa. (''[[Plan 9 from Outer Space]]'', 2000, p. 1003)
*Ispirata alla ''[[La sirenetta|Sirenetta]]'' di [[Hans Christian Andersen|Andersen]], l'ultima opera di Miyazaki non ha il fascino assoluto, misterioso e poetico di ''[[La città incantata]]'': è una gradevole favola sull'amore, sulle promesse, sul rispetto degli altri. Miyazaki si oppone ideologicamente – e orgogliosamente- all'animazione computerizzata e mette all'opera 70 artisti con la matita per creare 170000 disegni. Il risultato figurativo è in linea con quello dei contenuti: delicato, piacevole, non aggressivo, per tutti, anche per i più piccoli. (''[[Ponyo sulla scogliera]]''; 2013, p. 1210)
*Film di transizione – e di occasione – nell'itinerario di [[Vittorio De Sica|De Sica]] alla sua 6ª prova registica, si fa apprezzare per il gusto dei dettagli realistici, la cura delle inquadrature, il rifiuto della retorica edificante, il suo fondo laico. (''[[La porta del cielo]]''; 2000, p. 1013)
*[...] un film elegante e un po' leccato che vernicia politamente la rude scorza del romanzo. (''[[Un posto al sole (film)|Un posto al sole]]''; 2000, p. 1016)
*[...] il dramma svolge la sua indagine sul mistero della santità attraverso cinque ritratti di suore di cui con efficace concisione si suggerisce il carattere, i problemi, i tormenti. Dalla dialettica tra questi personaggi e l'invisibile presenza di [[Teresa di Lisieux|Teresa]] esce una testimonianza sulla vita conventuale che [[Vittorio Cottafavi|Cottafavi]] (1914-98) mette in immagini con nitore figurativo, asciutta intensità e sapiente direzione degli interpreti. (''[[Il processo di Santa Teresa del Bambino Gesù]]''; 2000, p. 1039)
*1° film a Hollywood del britannico M. Newell: un inetto apologo pacifista con encefalogramma piatto. (''[[La protesta del silenzio]]''; 2000, p. 1047)
====Q====
*Tentativo parzialmente riuscito di conciliare l'approfondimento psicologico dei caratteri con le esigenze della propaganda patriottica. Il personaggio di [[Amedeo Nazzari|A. Nazzari]], comunque, rimane interessante. (''[[Quelli della montagna]]''; 2000, p. 1073)
*[...] la sceneggiatura [...] punta su 2 linee narrative: 1) l'amore tra Licia ([[Marie Theres Relin|T. Relin]]) e Marco Vinicio ([[Francesco Quinn|F. Quinn]]) cioè la trascendenza, l'epifania di un mondo nuovo e la cristianità; 2) il rapporto tra Nerone ([[Klaus Maria Brandauer|K.M. Brandauer]]) e Caio Petronio ([[Frederic Forrest|F. Forrest]]), cioè la romanità, la decadenza e la coscienza della decadenza. È la 2ª componente "laica" che, senza schiacciarla, prevale sulla prima "religiosa" e che si risolve in una moderna riflessione sulla nozione di crisi di cui Petronio è l'intellettuale lucido e Nerone l'artista nevrotico. Ma il rapporto tra i 2 personaggi può essere letto anche come quello tra un attore fallito (Nerone) e un autore realizzato (Petronio). Brandauer e Forrest li hanno resi in modo magistrale. Funzionali alle intenzioni di [[Franco Rossi (regista)|Rossi]] e dei suoi sceneggiatori sono le scene di [[Luciano Ricceri]], i costumi di [[Jost Jacob]] (le une e gli altri lontani dal Kitsch e dagli stereotipi dei colossi hollywoodiani) e la fotografia di [[Luigi Kuveiller]]. (''[[Quo vadis? (miniserie televisiva)|Quo vadis?]]''; 2000, p. 1080)
====R====
*Scandito dal ritmo ossessivo di un bolero, è un film in cui le diverse componenti letterarie, psicologiche (persino psicanalitiche) e drammatiche si fondono in una superiore unità filmica che rimanda al cinema muto e, insieme, anticipa la tecnica televisiva con un linguaggio febbrilmente barocco nel suo virtuosistico dinamismo. (''[[Rashomon]]''; 2000, p. 1101)
*È il più politico tra i colossi hollywoodiani sulla vita del Cristo, quello che più insiste, in parallelo alla vicenda religiosa, sulla presenza romana in Giudea. Barabba e Giuda, per esempio, sono proposti come Zeloti, partigiani nazionalisti in lotta contro gli occupanti. Scritto da Philip Yordan e rimontato dal produttore Samuel Bronston (per la M-G-M), presenta, in fondo, Gesù come un profeta minore. Perciò la cattolica Legion of Decency lo attaccò come "teologicamente, storicamente, evangelicamente trascurato". Privo del senso del sacro, conta per le sue parti più laiche dove N. Ray può meglio far sentire i segni dei temi a lui cari come quello della lotta per comunicare un'idea. Film diseguale e parzialmente risolto, ma le sequenze notevoli non mancano: il dinamismo del Sermone della Montagna, la scena del processo davanti a Pilato. Ribattezzato beffardamente da ''Time'': "I Was a Teenager Jesus". (''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]''; 2000, p. 1105)
*Uno dei primi film in costume (e sandaloni) di P. Francisci che pochi anni dopo avrebbe dato inizio al ciclo di Ercole e degli altri uomini forti, meritandosi dalla critica francese l'appellativo di "re del ''peplum''". Basso costo, pochi mezzi, poche comparse, ma un certo mestieraccio. (''[[La regina di Saba]]''; 2000, p. 1108)
*[[Gabriele Muccino|Muccino]] realizza un film sul fascino dell'''american dream'' di cui lui stesso sembra l'incarnazione. Ma nonostante le promesse di mantenere uno sguardo ruvido per fotografare con realismo le due facce di un paese tanto generoso quanto inesorabile, il regista scade nello stucchevole e nel sentimentale in un susseguirsi imperterrito di scene madri verso le lacrime più facili. Forza del film è l'interpretazione concitata del protagonista, nominato all'Oscar. I duetti con il (vero) figlio Jaden riciclano la lezione de ''[[La vita è bella]]'', come nella scena dei bagni in metropolitana. (''[[La ricerca della felicità]]''; 2010, p. 1252)
*[...] s'affida specialmente agli effetti speciali di [[Ray Harryhausen]], geniale artigiano dei trucchi. Lento e verboso nella 1ª parte, ha i suoi momenti più vispi quando il bestione attacca il faro dove uno scienziato (C. Kellaway) s'immerge nel mare con una batisfera alla sua ricerca e quando, come King Kong, irrompe in Manhattan. Un ''must'' per i patiti della SF. (''[[Il risveglio del dinosauro]]''; 2000, p. 1123)
*Ogni paragone con [[Jerry Lewis]] è superficiale: la nevrosi distruttiva sotto la maschera dell'idiozia di [[Jim Carrey|J. Carrey]] non ha niente da spartire con i personaggi infantili e disadattati del primo Lewis. Sconnesso con alcuni numeri comici azzeccati. Attenzione al drammatico finale. (''[[Il rompiscatole]]''; 2000, p. 1141)
*È un film curioso e insensato, suggestivo e inattendibile, ben fatto e poco interessante. Poco importa se il ritratto corrisponda o no a quello del vero [[Jack Ruby|Ruby]]. Il personaggio c'è, [[Danny Aiello|D. Aiello]] gli dà credibilità e spessore fin quando non esce dai binari. Gli sta quasi alla pari il personaggio fittizio della bionda spogliarellista Candy Cane della quale [[Sherilyn Fenn|S. Fenn]] rende bene l'impasto di tenerezza e calcolo, di perversione e ingenuità. (''[[Ruby - Il terzo uomo di Dallas]]''; 2000, p. 1148)
====S====
*Tyrone Power morì a metà delle riprese e Y. Brynner lo sostituì, sbagliando l'impostazione del personaggio in chiave di forza e di dominio invece che sul conflitto tra dovere e piacere. Qualche scena memorabile (la battaglia finale con la trovata degli scudi dorati) non riscatta la sua natura di "digest" hollywoodiano. (''[[Salomone e la regina di Saba]]''; 2000, p. 1155)
*È, forse, il più assurdo e delirante tra i colossi biblici di Hollywood. Ignorarlo sarebbe stolto quasi quanto prenderlo sul serio. La mano del regista è elegante. (''[[Sansone e Dalila (film 1949)|Sansone e Dalila]]''; 2000, p. 1161)
*Remake del film di [[Dino Risi]] del 1974 alla cui origine c'era il romanzo di [[Giovanni Arpino]] ''Il buio e il miele'' (1969). La differenza fondamentale tra i due film è che il giovane nella commedia amara di Risi era subordinato al protagonista, mentre qui è diventato coprotagonista. Solo nel gran finale le due vicende si mescolano, il che spiega la lunghezza del film, che tra le sue virtù non ha la leggerezza ed eccede nella ruffianeria demagogica degli effetti sentimentali. Due pezzi di bravura: la folle corsa su una [[Ferrari]] rossa guidata dal cieco attraverso un quartiere periferico e il tango che il grande [[Al Pacino|A. Pacino]] (efficacemente doppiato da [[Giancarlo Giannini|G. Giannini]]) danza con una giovane sconosciuta. (''[[Scent of a Woman - Profumo di donna]]''; 2010, p. 1315)
*[[Gus Van Sant|G. Van Sant]], dopo [[Will Hunting]], dirige su richiesta di [[Sean Connery|S. Connery]] produttore un'altra storia di formazione, scritta da [[Mike Rich]] e vagamente ispirata a [[J. D. Salinger]] e al mito nordamericano del "grande romanzo del secolo", ma anche ai canoni yankee dell'agonismo e della fiducia in sé stessi. In altalena tra stereotipi hollywoodiani e finezza di annotazioni, melodramma e ironia, il film si affida al talento naturale dell'esordiente [[Rob Brown|R. Brown]] e al mestiere collaudato di un Connery sotto le righe. (''[[Scoprendo Forrester]]''; 2010, p. 1322)
*Guidato dal vecchio complice, N. Manfredi fa un Pilato ciociaro, scettico e pigro, in un film serio, interessante e persino coraggioso. La parte storica è ineccepibile, il resto meno. (''[[Secondo Ponzio Pilato]]''; 2000, p. 1183)
*La vicenda e i personaggi suonano falsi perché risentono troppo di schemi letterari. All'attivo alcune sequenze iniziali molto efficaci e la guida degli attori. (''[[Senza pietà]]''; 2000, p. 1197)
*Nonostante i suoi meriti, commuove ma non coinvolge. [[Raf Vallone|R. Vallone]] ha, specialmente nella 2ª parte, momenti alti. (''[[Uno sguardo dal ponte]]''; 2000, p. 1213)
*[...] una commedia dolciastra all'insegna dei buoni sentimenti. Scampoli di neorealismo, scatti comici, bravi caratteristi. (''[[Siamo tutti inquilini]]''; 2000, p. 1217)
*Un film che rispecchia scrupolosamente la formula narrativa-rappresentativa industriale, cioè un cinema che privilegia la narrazione, il significato, l'attore senza tempi morti. (''[[I segreti di Filadelfia]]''; 2000, p. 1187)
*Costruito con un lungo flashback, il più radicale, pessimista e inventivo film di [[John Carpenter|Carpenter]] è fondato sulla competizione tra realtà e fantasia e diventa un apologo sulla potenza della scrittura. Apocalittico, ma non privo di ambiguità né ironia, ricco di invenzioni registiche, scenografiche, sonore, (colonna musicale curata, come al solito, dal regista), sapiente nel suggerire l'orrore senza mostrarlo, è una metafora allarmante sull'abominio della società dello spettacolo e una riflessione critica sul genere cui appartiene. (''[[Il seme della follia]]''; 2013, p. 1416)
*Thriller erotico di terz'ordine: drammaturgia sgangherata, personaggi improbabili, sagra degli stereotipi e delle assurdità nelle motivazioni psicologiche. Resta solo il sessappiglio di [[Sharon Stone|S. Stone]]. (''[[Sliver]]''; 2000, p. 1233)
*È il colosso biblico che mandò a picco la Titanus. Costò 6 miliardi contro i 3 stanziati. Squinternato nella struttura, ma con qualche pagina vigorosa. Enfatico, smisurato. [...] Tutte le regole dei colossi biblici, imperniati sul binomio sesso+religione, sono rispettate anche se le audacie erotiche sono più prudenti di quel che il titolo promette, sostituite col surrogato del sadismo la cui oscenità è più contrabbandabile di quella sessuale. Anche qui, comunque, tutto si svolge a Sodoma e nei dintorni. Di Gomorra nemmeno l'ombra. (''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]''; 2000, p. 1235)
*Intelligente poliziesco d'azione con stile da western, critica alla polizia corrotta e preciso disegno psicologico dei due personaggi principali, permeato da una vena sentimentale sincera, sceneggiato con cura, diretto da un mestierante del genere (suoi tutti gli ''[[Arma letale]]'') e montato con ritmo e giusta suspense. Ma la cosa migliore è [[Bruce Willis|B. Willis]] nei panni di un poliziotto stanco, malinconico, che si sente un fallito e ritrova dignità e autostima nel difendere a ogni costo un uomo, anche se si tratta "solo" di un delinquentello nero e petulante. (''[[Solo due ore]]''; 2010, p. 1396)
*Uno dei capolavori della commedia italiana del "boom". La società di quel periodo è resa con un'euforia rara, un'ammirevole sapienza nel passare dall'agro al dolce, dal comico al grave. Il pubblico lo capì meglio dei critici. (''[[Il sorpasso]]''; 2000, p. 1248)
*Carosello tragicomico di amori incrociati. La migliore commedia del regista, un capolavoro. Nelle cadenze frivole di un "invito al castello" con risvolti comici da pochade rivela un retrogusto amarissimo. Grande compagnia d'attori, eleganza suprema. Bergman sostiene di essere negato all'umorismo, al registro leggero. Dopo ''[[Una lezione d'amore]]'', questo film lo smentisce. (''[[Sorrisi di una notte d'estate]]''; 2013, p. 1484)
*Investigazione interiore, thriller psicologico. Famosa la scena del bicchiere di latte. Epilogo insoddisfacente (anche per Hitchcock) diverso da quello del romanzo [...]. (''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]''; 2000, p. 1249)
*Scurrile, politicamente sfacciato sino all'assurdo (e all'irresponsabilità), è una miscela sgangherata di pulp, Kitsch, satirica trasgressione, simpatia e cattivo gusto. (''[[South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero|South Park]]''; 2000, p. 1254)
*È un film sonoro, ma senza una parola di dialogo. Sul piano formale è tutt'altro che disprezzabile e riesce a raggiungere una innegabile tensione drammatica in più di una sequenza. R. Milland è bravissimo nella sua interpretazione di nevrotico. Scritto da R. Rouse con Clarence Greene, ha i limiti di ogni narrazione imperniata su una scommessa stilistica. Al risultato concorre la suggestiva ambientazione realistica negli esterni di Washington e New York. (''[[La spia]]''; 2000, p. 1261)
*Melodramma di successo che resiste al tempo. (''[[Stasera niente di nuovo]]''; 2000, p. 1275)
*Con la colta complicità di Bernardino Zapponi, L. Magni privilegia in Neri – canonizzato nel 1622 – lo zelo cristiano, fatto di invidiabile buonumore e disprezzo delle mondanità. Più che film storico, pencola verso la commedia musicale con le canzoni scritte da Angelo Branduardi. Godibili l'Ignazio di Loyola di p. Leroy, Sisto V di M. Adorf, il diavolo calderaro di R. Montagnani, il garbo di J. Dorelli che fa un Neri alla [[Bing Crosby|Crosby]] (''[[La mia via]]''). La sequenza in cui si siedono – tutti stinchi di santo spagnoli – Teresa d'Avila, Giovanni della Croce e Ignazio di Loyola ricorda [[Luis Buñuel|Buñuel]] di ''[[La via lattea (film 1969)|La via lattea]]''. (''[[State buoni se potete]]''; 2000, p. 1275)
*Rifacimento di ''[[La cagna (film 1931)|La chienne]]'' (1931) di [[Jean Renoir]] [...], ma [[Fritz Lang|F. Lang]], aiutato da un'ottima sceneggiatura di [[Dudley Nichols]], ne ha cavato qualcosa di originale: una storia psicologica con un magico sottofondo da incubo. (''[[La strada scarlatta]]''; 2000, p. 1287)
*Pretenzioso nel voler essere un'analisi dell'inconscio femminile, è un fantasy adrenalinico, più videogioco che film, che nel giro di meno di mezz'ora diventa ripetitivo, esageratamente estetizzante (scenografie di Rick Carter e costumi di Michael Wilkinson), troppo concentrato sull'erotismo delle giovani interpreti costrette in personaggi privi di spessore, retorico nel finale. (''[[Sucker Punch (film 2011)|Sucker Punch]]''; 2013, p. 1539)
*Stravaganza sgangherata e, infine, stucchevole, ricca di effetti speciali e di citazioni (''[[Blade Runner]]'', ''[[Chi ha incastrato Roger Rabbit|Roger Rabbit]]'', ''[[Atto di forza|Total Recall]]'', ''[[Guerre stellari|Guerre Stellari]]'', ''[[Jurassic Park]]'', ecc.), ma povera di intelligenza e priva di brio. [...] Soltanto per minori di 12 anni videodipendenti. (''[[Super Mario Bros. (film)|Super Mario Bros]]''; 2000, p. 1302)
====T====
*Ultimo film inglese di Hitchcock che non riuscì mai ad amarlo. Macchinoso, un po' enfatico, teatraleggiante, un po' stupido, ma è pur sempre un tenebroso incontro con i mostri della mente e del sogno. (''[[La taverna della Giamaica]]''; 2000, p. 1316)
*Racconto di comportamenti più e prima ancora che di psicologie, non fa concessioni allo spettacolo o al romanzo: nessun incidente, nemmeno una piccola slavina, tutto concentrato sui gesti, gli oggetti, i piccoli particolari quotidiani con un filo di bonaria ironia. Una piccola musica, un film di grazia. (''[[Il tempo si è fermato]]''; 2000, p. 1323)
*È il caso raro di un film laico, appoggiato più all'antropologia che alla psicologia, che, attraverso la leggerezza e la concretezza della vita quotidiana, suggerisce il senso del sacro, la religione vissuta come energia dell'amore. (''[[Thérèse]]''; 2000, p. 1339)
*Enorme successo di pubblico per questo film d'avventure girato come un lungo spot pubblicitario da Tony Scott (fratello del più celebre Ridley). ''Ad majorem gloriam'' dell'epoca di [[Ronald Reagan]]. E di [[Tom Cruise]]. (''[[Top Gun]]''; 2013, p. 1602)
*Lavora bene con la macchina da presa l'attore-regista cileno di origine russa [[Alejandro Jodorowsky|A. Jodorowsky]], traducendo in immagini e suoni i suoi (non sempre chiari) messaggi poetici e filosofici di anarchico narcisista, alchimista manipolatore di simboli. Per qualcuno questo è "il primo western surrealista". (''[[El Topo]]''; 2000, p. 1351)
*2° capitolo, tra ''[[Catene (film 1949)|Catene]]'' (1950) e ''[[I figli di nessuno (film 1951)|I figli di nessuno]]'' (1951) della popolare trilogia "lacrimosa" con la coppia A. Nazzari-Y. Sanson. Gli stereotipi del romanzo d'appendice ridotti all'essenziale con due o tre colpi di regia. (''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]''; 2000, p. 1352)
*Il principio di base è l'accumulazione, come se lo sceneggiatore [[Aldo De Benedetti]] avesse voluto condensare in un film solo due o tre romanzi d'appendice. (''[[Torna! (film 1953)|Torna!]]''; 2000, p. 1352)
*Sulla via di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]], [[Riccardo Freda|R. Freda]], ispiratosi a un fatto di cronaca del 1922, conduce in porto il melodramma passando di scena madre in scena madre. [[Amedeo Nazzari|A. Nazzari]] convince più di [[Vittorio Gassman|V. Gassman]], che si stava specializzando nelle parti di cattivo. (''[[Il tradimento]]''; 2000, p. 1359)
*[...] il 5° film di [[Mario Soldati|M. Soldati]] regista conta per l'orchestrazione capziosa dei rapporti psicologici, l'impiego drammatico del paesaggio (fotografia di [[Massimo Terzano|M. Terzano]] e O. [[Otello Martelli|Martinelli]]), l'ingegnoso assillo di "fare cinema". (''[[Tragica notte]]''; 2000, p. 1361)
*Il titolo originale ''Die Hard'' è meno fuorviante di quello italiano: si riferisce proprio al protagonista, solo contro tutti, e alla feroce lotta che deve intraprendere. Non è un catastrofico, è un memorabile, stringato e avvincente film d'azione. (''[[Trappola di cristallo]]''; 2000, p. 1364)
*''[[Tron (film)|Tron]]'' (frammento di elettronica) è una divertente variante pirotecnica di ''[[Guerre stellari]]''. Prodotto dalla Disney. Film-computer, e non soltanto film sul computer, tra riferimenti scientifici che non sono affatto scientifici, ha la sua brava morale americanamente ottimistica. È il 1° film sulla realtà virtuale. (''[[Tron (film)|Tron]]''; 2000, p. 1381)
*{{NDR|Nel film}} sono messi in fila tutti gli stereotipi della commedia sentimentale per smontarli e frantumarli con una spudorata buffoneria che sghignazza sulle regole del "politicamente corretto" e del buon costume. Sono passate agli onori della cronaca, se non della storia, le gag del gel e quella antica (ma qui per la prima volta dotata del controcampo in passato sempre negato) del pene chiuso di scatto nella cerniera dei pantaloni. Critici e spettatori divisi in due fazioni: chi lo prende per un umorismo sopra le righe, ma intelligente e liberatorio e chi lo respinge come un esempio di trivialità goliardica [...]. (''[[Tutti pazzi per Mary]]''; 2000, p. 1390)
====U====
*Unico film fantastico nella carriera di Hitchcock, comincia in cadenze di commedia mondana e termina nei toni di un'allegoria apocalittica, basata sulle 3 unità della tragedia classica (luogo, tempo, azione). Inquietante, non soltanto impressionante. (''[[Gli uccelli]]''; 2000, p. 1393)
*[...] [[Martin Scorsese|M. Scorsese]] rifiuta i tre modelli cinematografici a disposizione (il colossal hollywoodiano, [[Roberto Rossellini|Rossellini]], [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]]) e persegue una propria via, discutibile ma sicuramente personale. Recupera la cultura cattolica meridionale di Little Italy di cui s'è alimentato nell'infanzia, la filtra attraverso la sua memoria di ''cinéphile'' onnivoro e la "cristologia" rock degli anni '70 (eloquente la scelta di [[Peter Gabriel]] per le musiche) e tenta persino di rappresentare Cristo in modi "barbarici" come potrebbero vederlo uomini africani o latino-americani, di cultura diversa da quella euro-occidentale. Il suo è un Dio delle debolezze che ha preso sul serio l'incarnazione e che ha uno spessore teologico maggiore di quel che è sembrato alla maggioranza dei critici e dei cattolici scandalizzati. (''[[L'ultima tentazione di Cristo]]''; 2000, p. 1400)
*[...] il 35° film di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]] chiude il ciclo del melodramma matarazziano di cui è in un certo modo il compendio, ma chiude anche, non senza malinconia, il suo itinerario di regista. I 5 film successivi sono soltanto il segno di una sopravvivenza. (''[[L'ultima violenza]]''<ref>Citato in ''[https://www.mymovies.it/film/1957/lultima-violenza/ L'ultima violenza]'', ''mymovies.it''.</ref>)
*Un piccolo classico della SF al cinema. Il suo discorso di rispetto per gli alieni lo distingue dall'isteria di quel periodo di guerra fredda. Bravi attori, solida sceneggiatura, pochi trucchi, molta sobrietà. (''[[Ultimatum alla Terra]]''; 2000, p. 1400)
*Nonostante l'apporto di [[Alberto Moravia|Moravia]] alla sceneggiatura, la vicenda, aggiornata agli anni '50, non sta in piedi. La condizione della donna è esaminata con piagnucolosa curiosità, e non basta la bravura della [[Alida Valli|Valli]] a riscattarla. Ambientazione milanese fiacca. (''[[Ultimo incontro]]''; 2000, p. 1406)
*Global colossal etno-epico da 140 milioni di dollari con ambizioni storiche, filosofiche e artistiche che all'atto pratico vengono sacrificate sull'altare del dio mercato. Al suo attivo il potente romanticismo della vicenda ([[John Logan|J. Logan]], [[Marshall Herskovitz|M. Herskovitz]], [[Edward Zick|E. Zwick]]), le grandiose scene di battaglia – su tutte l'emozionante carica dei samurai a cavallo che sbucano come fantasmi dalla nebbia in mezzo al bosco –, la documentata ricostruzione degli ambienti ([[Lilly Kilvert]]) e dei costumi ([[Ngila Dickson]]), l'intensa interpretazione di Watanabe nei panni dell' "ultimo samurai", che sprona Cruise a dare il meglio di sé. Infestato, però, da stereotipi hollywoodiani e cadute nella soap opera, come il ridicolo incontro finale con l'imperatore e l'''happy end'' sentimentale. (''[[L'ultimo samurai]]''; 2013, p. 1670)
====V====
*Costato 50 milioni di dollari a [[Joel Silver]] (''[[Matrix]]'') che l'ha prodotto per la Warner, questo colosso di fantapolitica ha i suoi veri autori nei [[Lana e Andy Wachowski|fratelli Wachovski]] (''Matrix'') che l'hanno coprodotto e sceneggiato dal romanzo a fumetti di [[Alan Moore]] e [[David Lloyd]], delegandone la regia all'ex aiuto regista [[James McTeigue|McTeigue]]. [...] È una silloge di [[Robin Hood]], [[Zorro]], [[Gaston Leroux#Il fantasma dell'Opera|Fantasma dell'Opera]], che protegge, ama, rigenera la giovane Evey, trasformandola in complice ed erede sino alla vittoria finale. La componente ideologica non è da prendere troppo sul serio, ma nemmeno da trascurare: le fonti indirette sono britanniche in letteratura (''[[Il mondo nuovo]]'' di [[Aldous Huxley|Huxley]], ''[[1984]]'' di [[George Orwell|Orwell]]) e in musica ([[Sex Pistols]]). Struttura narrativa compatta, ineccepibili i contributi tecnici (fotografia, scene, costumi, colonna sonora, effetti speciali). La maschera del protagonista rimanda alle sembianze di [[Guy Fawkes]] (1570-1606) che doveva essere l'esecutore del cosiddetto ''Gunpowder Plot'' ([[Congiura delle polveri]]) del 5-11-1605, organizzato da un gruppo di altolocati cattolici per distruggere la sede del parlamento e il [[re Giacomo I Stuart]] e fomentare un'insurrezione popolare. Memorabile sequenza finale di Londra invasa da migliaia di insorti con la maschera di V prima dell'ultima esplosione. (''[[V per Vendetta]]''; 2010, p. 1679)
*[...] è una parafrasi (o un'interpretazione?) in chiave psicanalitica della storia di Caino e Abele dove il primo non è malvagio, ma disperato e cerca di trovare nell'amore la salvezza. [...] È anche il 1º film di [[James Dean|J. Dean]] protagonista e rimane tuttora soprattutto come il suo ritratto. (''[[La valle dell'Eden]]''; 2000, p. 1442)
*La vita del Cristo secondo uno dei tre evangelisti sinottici da cui, però, sono stati espunti tutti i passi escatologici e la maggior parte dei miracoli. È un film laico, rivolto a mettere in luce l'umanità più che la divinità di un Gesù severo, pugnace, medievale, carico di tristezza e di solitudine. Quando il regista riesce a far coincidere il testo di Matteo con l'autobiografia, la passione con l'ideologia, è il film di un poeta. In senso teologico, è un vangelo senza speranza. Con il suo sincretismo formale, i riferimenti pittorici, la scabra luminosità, il richiamo a un Terzo Mondo che non è più solo preistoria, raggiunge una forte tonalità epica e religiosa. (''[[Il Vangelo secondo Matteo]]''; 2000, p. 1445)
*Seguito di ''La maschera di Frankenstein'' (1957) cui è superiore: il personaggio del barone, vero protagonista della serie della britannica Hammer (mentre quella hollywoodiana dell'Universal privilegiava la Creatura, cioè Boris Karloff), è di una complessità insolita, grazie alla sceneggiatura articolata di Jimmy Sangster, e T. Fisher non gli nega la comprensione, se non la simpatia. (''[[La vendetta di Frankenstein]]''; 2000, p. 1450)
*È il film di Natale per eccellenza, uno dei capolavori del cinema sentimentale di tutti i tempi. [...] [[James Stewart|Stewart]] dà il meglio in un personaggio che passa dall'ottimismo al pessimismo più nero come la commedia passa dal comico all'incubo, dal documentario alla favola. (''[[La vita è meravigliosa]]''; 2000, pp. 1481-1482)
*Melodramma popolare che anticipa la serie [[Amedeo Nazzari|Nazzari]]-[[Yvonne Sanson|Sanson]] degli anni '50 con una risentita descrizione dell'Italia in rovine (borsaneristi e cafoni arricchiti in opposizione agli stenti e alle sofferenze dei più). Una [[Alida Valli|A. Valli]] intensa e un ottimo [[Eduardo De Filippo|E. De Filippo]]. (''[[La vita ricomincia]]''; 2000, p. 1484)
*Melodramma fiammeggiante in puro stile anni '50: società corrotta e la donna, sua vittima, trasformata in eroina con l'aureola. (''[[Vortice (film 1953)|Vortice]]''; 2000, p. 1496)
====W====
*Per più di un'ora è divertente, credibile, vispo come una commedia dei tempi d'oro. Avvince e convince meno quando assume il ritmo di un thriller d'inseguimento. La morale è di un sano pacifismo. (''[[Wargames - Giochi di guerra]]''; 2000, p. 1498)
*Farsa macabra mal combinata e mal recitata, con la presunzione di far della critica sociale. Inspiegabile successo di pubblico, tale da generare un [[Weekend con il morto 2|seguito]]. (''[[Weekend con il morto]]''; 2010, p. 1684)
*Immedicabile volgarità di fondo a ritmo demenziale e recitazione agitata. Sceneggiatore dell'altro, R. Klane ha fatto la regia. Il cambio di mano è inavvertibile. (''[[Weekend con il morto 2]]''; 2000, p. 1499)
====Y====
*Il film parte piano e lascia lo spettatore nella stessa condizione di spaesamento e incredulità vissuta dai 2 protagonisti, derubati della propria identità. La vita semplice di Mitsuha, costruita sul tramandarsi generazionale di costumi e tradizioni andate perdute, si contrappone a quella frenetica di Taki, cameriere e studente in una Tokyo spersonalizzante e superficiale. Un incontro-scontro di 2 anime ben distinte, al di là dello spazio e del tempo, che ricorda alla lontana il coreano ''[[Si-wor-ae|Il mare]]'' (2000) e il suo remake americano ''[[La casa sul lago del tempo]]'' (2006). La cometa, vista e attesa con stati d'animo diversi dai due ragazzi, diventa il simbolo dell'inevitabilità del destino e il tramite che rende indivisibile il loro legame. (''[[Your Name.]]''; 2017, p. 1719)
===Serie televisive===
*Ideatore della serie è [[J.J. Abrams]], padre del ben più noto ''[[Lost]]'', che anche in questo caso riesce, puntata dopo puntata, a tenere lo spettatore incollato allo schermo, grazie a trame e sottotrame ricche di idee e situazioni. Spiccano nel cast l'ancora semisconosciuta [[Jennifer Garner]] e un ottimo [[Victor Garber]]. (''[[Alias (serie televisiva)|Alias]]'', 2013, p. 1807)
*La serie nasce da una costola di ''[[Buffy l'ammazzavampiri]]'', giunta con successo a cavallo del 2000 alla terza stagione. Benché parte del cast e la produzione siano le stesse, è un prodotto televisivo più cupo e dark, cui mancano quei guizzi geniali che caratterizzavano la serie madre, non riuscendo quindi a imporsi come cult dei primi 2000 al pari di quanto è avvenuto per la famosa cacciatrice di vampiri. (''[[Angel (serie televisiva)|Angel]]'', 2013, p. 1808)
*Irriverente e scorretto, in pieno stile AMC, una delle reti televisive USA più all'avanguardia di oggi. (''[[Breaking Bad]]'', 2016, p. 1712)
*Nato dalla mente televisiva di [[Josh Schwartz]], già ideatore di prodotti di culto tra i giovani come ''[[The O.C.]]'' e ''Gossip Girl'', è un perfetto cocktail di azione e comicità, definizione di personaggi completi e tanta spontaneità per uno dei telefilm più particolari degli ultimi anni. Difficile da catalogare. (''[[Chuck]]''; 2013, p. 1811)
*La serie parte da un flashback nell'anno in cui è avvenuto il crimine e si muove poi avanti e indietro nel tempo in maniera quasi totalmente libera. Ottima fotografia dalle luci particolari ma incredibilmente efficaci per le scene del passato, bella colonna musicale con alcune delle canzoni più celebri del periodo. È la prima serie esterna al format ''[[CSI]]'' a comparire in un crossover con ''[[CSI: NY]]''. (''[[Cold Case - Delitti irrisolti]]''; 2013, p. 1812)
*La serie è infestata da dialoghi assurdi e situazioni improbabili e mette a dura prova i nervi di uno spettatore normale, eppure resta una pietra miliare dell'evoluzione del teen drama ed è stata ispiratrice di buona parte delle serie per i più giovani. (''[[Dawson's Creek]]''; 2013, p. 1813)
*Conclusasi all'8ª stagione, ha conquistato l'America e il mondo con una certa dose di suspense e una comicità un pó cinica. Si vocifera che la fama improvvisa che ha investito le attrici abbia creato una spirale di gelosie e rivalità tra di loro che rendevano il set pressocché invivibile. (''[[Desperate Housewives]]''; 2013, p. 1813)
*Liberamente ispirato a Sherlock Holmes, ''Dr. House'' si presenta come il più originale dei telefilm medici, e le vicende ospedaliere riescono a equilibrarsi con le storie personali. (''[[Dr. House - Medical Division]]''; 2013, p. 1815)
*Un cast di grandi nomi ([[Michael Crichton]] il creatore, [[George Clooney]] e [[Julianna Margulies]], tra i protagonisti delle prime stagioni) e una regia di ottimo livello hanno saputo soddisfare le aspettative dei fan per tutto il tempo della sua durata, senza cali. (''[[E.R. - Medici in prima linea]]'', 2013, p. 1815)
*Accolta inizialmente con grandi critiche, la serie è tra le più longeve e seguite di sempre, imponendosi come un'ottima risposta europea all'egemonia dei serial USA. In patria ha battuto ogni record di longevità (per una serie TV). Unico paese dove la serie non ha spopolato rimangono (stranamente) gli Stati Uniti. (''[[L'ispettore Derrick]]''; 2013, p. 1819)
*Ideata e scritta principalmente dall'attore e scrittore [[Julian Fellowes]], andata in onda per la prima volta nel 2010, la serie è riuscita facilmente nella scalata al successo. È sicuramente il prodotto anglo-americano di maggior successo, ha ottenuto nel 2012 il primato di serie con il numero più alto di nomination agli Emmy Awards nella storia del premio. È attualmente uno degli show più diffusi in tutto il mondo. Per la tenuta di Downtown Abbey, vera e propria protagonista, è stato utilizzato l'Highclere Castle, nello Hampshire. [[Maggie Smith]], nei panni della capostipite e tradizionalista Violet, è indimenticabile. (''[[Downton Abbey]]''; 2016, p. 1723)
*La CBS propone un genere di difficile gestione e temi che tendono al tragico, ma le sceneggiature coinvolgenti e ben bilanciate rendono la serie piacevole e scorrevole, mantenendola a ottimi livelli fino alla sua conclusione nel 2010. (''[[Ghost Whisperer - Presenze]]''; 2013, p. 1816)
*La serie è diventata un vero e proprio cult per i giovani della cosiddetta ''iPod generation'' e, tra segreti, misteri, tormentate storie d'amore e personaggi rigorosamente di bell'aspetto, ha saputo farsi strada nel difficile mondo degli ascolti per ben 6 stagioni ospitando svariate guest star del mondo della TV e della musica. (''[[Gossip Girl]]''; 2013, p. 1817)
*Tra gli esordi più felici della storia della TV: i suoi primi episodi la rendono una delle migliori serie fantascientifiche degli ultimi anni. Poi ha perso lo smalto e il decadimento, in termini di ascolti, ne ha determinato la cancellazione improvvisa, senza che gli autori avessero il tempo di scrivere un finale conclusivo e soddisfacente. A nulla sono valse le petizioni dei fans e i tentativi di attori e produttori di portare i personaggi sul grande schermo per un'ultima, definitiva e conclusiva avventura. (''[[Heroes]]''; 2013, p. 1818)
*Alla base del progetto e ideatore della serie, [[Carlo Lucarelli]], scrittore italiano di successo specializzato in romanzi gialli e noir. A detta dello stesso Lucarelli, a ispirare la serie sono stati i film dedicati all'ispettore Callaghan. (''[[L'ispettore Coliandro]]''; 2013, p. 1818)
*La serie nasce come uno dei 4 ''spin-off'' della serie ''Arcibaldo'' ed è riuscita col tempo a sovrastare il successo dello show d'origine mantenendosi al top della fama per 11 stagioni e segnando la storia della TV a cavallo tra gli anni '70 e '80. Le tematiche politiche sono trattate sempre senza aggressività o pesantezza, anche in episodi il cui tema centrale coinvolge questioni delicate di gravità non indifferente, quali il razzismo, il suicidio o l'analfabetismo. (''[[I Jefferson]]''; 2013, p. 1819)
*Tra i più famosi polizieschi degli ultimi anni, seguito da svariati ''spin-off'' ([[Law & Order: LA|l'ultimo]] di questi ambientato a Los Angeles), la serie è in grado di fornire una visione a 360° del sistema giuridico-investigativo USA, senza lasciare nulla di non detto o inconcluso. (''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]''; 2013, p. 1819)
*Un ottimo soggetto e un grande [[Tim Roth]] purtroppo non hanno salvato questa serie che, dopo 2 anni di successi, è stata cancellata alla sua 3a (un po' più scarsa) stagione. (''[[Lie to Me]]''; 2013, p. 1819)
*La risposta femminile a ''[[Queer as Folk]]'' introduce a un mondo abbastanza sconosciuto, guidando lo spettatore nella vita dei personaggi, con alternanza di comicità e tragedia. Comunque in profondità. (''[[The L Word]]''; 2013, p. 1820)
*Nonostante le svariate incongruenze riscontrabili nel corso delle varie stagioni e l'assurdità degli episodi vissuti da MacGyver, le sue imprese, come avvenne anche con [[Chuck Norris]], sono diventate oggetto di innumerevoli battute e freddure, e questa è una delle serie che ha avuto più presa sulla gioventù degli anni '80 in tutto il mondo. (''[[MacGyver]]''; 2013, p. 1820)
*Straordinaria ricostruzione di un paese contraddittorio, dalle scene e dai costumi di una perfezione unica, ai dettagli comportamentali, alle abitudini e ai pensieri di personaggi meravigliosamente delineati di questi Stati Uniti ormai perduti. Vincitore di svariati Emmy Award e Golden Globe. (''[[Mad Men]]''; 2016, p. 1740)
*I baffi e i magnifici occhiali a goccia di [[Tom Selleck]], cult degli anni '80, sono poi divenuti simbolo dell'intera decade. (''[[Magnum, P.I.]]''; 2013, p. 1820)
*Una serie di successo che ha saputo conquistare migliaia di fans nel mondo grazie ai suoi personaggi un po' bizzarri ma indimenticabili e alla genuinità ironica e brillante nel raccontare i rapporti umani più importanti della vita, che spesso sono i più complicati. (''[[Una mamma per amica]]''; 2013, p. 1820)
*Un raro esempio di show poliziesco dai risvolti sovrannaturali che, portando sullo schermo un personaggio realmente esistito, ha saputo conquistare una folta parte di audience americana che, normalmente, non si avvicina al poliziesco. Ottimo equilibrio tra le premonizioni, le indagini e la vita famigliare. (''[[Medium (serie televisiva)|Medium]]''; 2013, p. 1821)
*Prodotta dai fratelli [[Ridley Scott|Ridley]] e [[Tony Scott]], sempre molto attivi sul versante della produzione televisiva, la serie ha fatto incetta di premi nel tempo, tra cui il Premio Carl Sagan, conferito per "la comprensione pubblica della scienza". Nell'arco di 6 stagioni molti ruoli secondari sono stati affidati a star di successo del mondo televisivo. (''[[Numb3rs]]''; 2013, p. 1823)
*Un teen drama incredibilmente longevo che ha saputo trovare la chiave per rinnovarsi costantemente anno dopo anno. In particolare si è rivelata una scelta giusta il salto temporale di 4 anni nel futuro operato nella 5ª stagione, che ha permesso agli autori di mantenere lo stesso cast e gli stessi personaggi cresciuti senza arrampicarsi sui vetri con spiegazioni. (''[[One Tree Hill]]''; 2013, p. 1823)
*Un magistrale prodotto TV per un genere che raramente ha trovato realizzazioni di questo livello sul piccolo schermo. Tensione continua. Per onorarla in maniera originale, i produttori decisero di finirla col botto e, anziché sviluppare una conclusione canonica, girarono uno speciale di 2 ore intitolato ''Prison Break: The Final Break''. (''[[Prison Break]]''; 2013, p. 1824)
*{{NDR|Addison Montgomery}} Uno dei personaggi più riusciti nati dalla penna di [[Shonda Rhimes]], secondo molti la donna più potente della TV americana, abbandona la serie d'origine ''[[Grey's Anatomy]]'' guadagnandosi uno show tutto suo, dove può mostrare per 6 stagioni le mille sfaccettature di una donna che potrebbe avere tutto, ma alla fine sembra sempre uscire perdente dalla vita. (''[[Private Practice]]''; 2013, p. 1825)
*Dopo il successo ottenuto al cinema e sulla carta stampata, ecco la serializzazione del più celebre dei supereroi, Superman, mostratoci qua nella sua vita da adolescente spaventato dai propri poteri, prima di diventare il paladino della giustizia ed eroe dell'umanità che tutti conosciamo. (''[[Smallville]]''; 2013, p. 1828)
*Un ottimo prodotto che è stato, giustamente, indicato come l'opera di cultura pop più importante degli ultimi 25 anni. Una curiosità: gli attori che impersonano i mafiosi hanno tutti origine italiana. Singolare e ancora inspiegata la freddezza dell'accoglienza in Italia, unico paese dove gli ascolti della serie non hanno raggiunto i record mirabolanti come nel resto del mondo. (''[[I Soprano]]''; 2013, p. 1828)
*Tra le prime e più celebri serie TV italiane che, ispirandosi alle tendenze d'oltreoceano, mostrano un mondo di giovani pensato per i giovani. Nonostante l'alto audience, la maggior parte dei protagonisti non ha avuto fortuna negli anni successivi. (''[[I ragazzi della 3ª C]]''; 2013, p. 1825)
*Esilaranti le visioni mentali del simpatico J.D. dal cuore d'oro. L'ultima stagione, nella quale alcuni membri del cast hanno raggiunto il ruolo di mentori di nuove leve dell'ospedale, rappresenta una delle peggiori scelte di mercato televisive che, pur di sfruttare la fama della serie fino all'ultimo, ha gettato al vento 8 anni di grande qualità per un prodotto finale scadente e banale. (''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]''; 2013, p. 1826)
*Comicità originale dall'impostazione innovativa (i personaggi sono 30enni single legati da vincoli di amicizia e cinicamente indifferenti alla morale comune), che provoca spesso e volentieri disastri nelle vite altrui senza scomporsi mai troppo. Vincitrice di 10 Emmy Award e 3 Golden Globe. (''[[Seinfeld]]''; 2013, p. 1827)
*La serie, i cui episodi sono spesso incentrati su problemi della vita di tutti i giorni e sulle difficoltà che si affrontano crescendo, era molto impostata sull'etica cristiana protestante e oscurata dal bigottismo della società americana. Al punto di aver fatto gradualmente sparire dalla scena una delle sue protagoniste, la sorella maggiore Mary, perché l'interprete [[Jessica Biel]] aveva posato in costume sulla copertina di alcune riviste. Ironia della sorte, la Biel è l'unico membro del cast ad aver avuto fortuna nella sua carriera, divenendo una star di livello internazionale. (''[[Settimo cielo]]''; 2013, p. 1827)
*Il successo della serie, seppur poco longeva, ha assicurato ai due protagonisti fama pressoché eterna, rinfrescata da un [[Starsky & Hutch (film)|adattamento cinematografico]] del 2004. Anche grazie alla serie la Ford Gran Torino è diventata una delle automobili più amate e più richieste dai collezionisti. (''[[Starsky & Hutch]]''; 2013, p. 1828)
*Con un merchandising paragonabile forse solo a quello di ''[[Guerre stellari]]'', è sicuramente una delle serie di fantascienza più amate di tutti i tempi: prova ne sono gli 11 film per il cinema, la serie animata e gli svariati ''spin-off'' prodotti nel corso degli anni. (''[[Star Trek (serie classica)]]''; 2013, p. 1828)
*Serie di punta della Warner Bros che per 8 anni ha stuzzicato l'immaginazione di ragazzine e bambine nei primi anni 2000. (''[[Streghe]]''; 2013, p. 1829)
*Nemmeno il terribile e oltraggioso adattamento italiano della serie (nell'originale Francesca Cacace è Fran Fine, giovane ebrea dalla famiglia ingombrante) è stato in grado di rovinare la comicità spontanea e innocente di questa serie, caposaldo tra le sitcom dei dorati anni '90. (''[[La tata]]''; 2013, p. 1829)
*La serie, ottima nella riproduzione del passato al pari di quanto lo era stata ''[[Happy days]]'', ha anche lanciato un'intera nuova generazione di attori che è riuscita facilmente a farsi strada al termine delle riprese. (''[[That '70s Show]]''; 2013, p. 1829)
*Remake statunitense di ''Yo soy Betty, la fea'', telenovela colombiana di successo. Lo show, che ricorda molto nei primi episodi il film ''[[Il diavolo veste Prada]]'', è leggero e piacevole nel suo guardare con ironia al contraddittorio e un pó perverso mondo della moda, fatto di apparenza e nessuna sostanza. (''[[Ugly Betty]]''; 2013, p. 1830)
*Buon prodotto televisivo la cui forza risiede nei 2 protagonisti e nel disegno del rapporto che li unisce, contraddittorio ma incredibilmente genuino e affettuoso. A interpretare il giovane truffatore Neal è uno dei volti considerati più affascinanti dello star system, quello del fino ad allora sconosciuto [[Matt Bomer]]. (''[[White Collar]]''; 2016, p. 1771)
*Un cult, capostipite nel suo genere e grande maestro di mistero e tensione. (''[[X-Files]]''; 2013, p. 1832)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini: dizionario dei film 2001'', con la collaborazione di Sandro Mogni e Saverio Mauro Tassi, Zanichelli, Bologna, 2000. ISBN 88-08-03105-5
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2011: dizionario dei film'', con la collaborazione di Mauro Tassi, Zanichelli, Bologna, 2010. ISBN 978-88-082-2722-5
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2014: dizionario dei film e delle serie televisive'', Zanichelli, Bologna, 2013. ISBN 978-88-083-4476-2
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2017: dizionario dei film e delle serie televisive'', Zanichelli, Bologna, 2016. ISBN 978-88-08-75703-6
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2018: dizionario dei film e delle serie televisive'', Zanichelli, Bologna, 2017. ISBN 978-88-08-29119-6
==Voci correlate==
*[[Morando Morandini]]
*[[Il Mereghetti]]
*[[il Farinotti]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Enciclopedie del cinema|Morandini]]
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Fucile
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Bradipo Lento
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[[Immagine:Josef Mansfeld Auseer Jagdstillleben 1879.jpg|thumb|''Josef Mansfeld'' (A. Jagdstillleben, 1879)]]
Citazioni sui '''fucili'''.
== Citazioni ==
*Ci vuole mestiere per uccidere col fucile, capo. Bisogna concludere che è per questo motivo che nessun capo di stato è mai stato ucciso col fucile in duecento anni. (''[[JFK - Un caso ancora aperto]]'')
*Ecco la storia. Un uomo spara con un fucile per molti anni e va in guerra. In seguito, restituisce il fucile all'armeria e pensa che non dovrà mai più usarlo. Ma qualsiasi cosa quell'uomo farà con le mani, amare una donna, costruire una casa, cambiare il pannolino di suo figlio, le sue mani ricorderanno quel fucile. (''[[Jarhead]]'')
*Il miglior modo per difendersi dalle pistole è nascondersi molto lontano e rispondere al fuoco col fucile più grande che trovi. ([[Lee Child]])
*Il fucile è il vero re dell'[[Africa]], uccidi gli uomini, incatena le donne. ([[Tippu Tip]])
*Il fucile è la prima arma che si impara ad usare perché... ti permette di mantenere una certa distanza dal cliente. Più ti avvicini a diventare professionista, più riesci ad avvicinarti al cliente. Il [[coltello]] per esempio, è l'ultima cosa che si impara. (''[[Léon]]'')
*''In questo mondo di fenomeni, | di gente pronta ad uccidersi | io un fucile ce l'ho... | lo tengo sotto il letto.'' ([[Vasco Rossi]])
*''In tutto il mondo uniamoci, | perché il nostro avvenire | possiamo conquistarcelo | solo con il fucile.'' ([[Alfredo Bandelli]])
*''No, non serve la ragione | contro un colpo di cannone: | il potere deve uscire | dalla canna del fucile.'' ([[Alfredo Bandelli]])
*Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto. (''[[Per un pugno di dollari]]'')
*Tengo il mio fucile a portat'arm, delicatamente, come fosse una reliqua, una [[bacchetta magica]], un oggetto di ferro e argento, con la cassa in legno di tek, pallottole d'oro, percussore di cristallo, il mirino tempestato di gioielli. L'arma mi obbedisce. Terrò stretta Vanessa, la mia carabina. L'abbraccerò. La terrò solo abbracciata per un po'. Me ne starò nascosto in questo sogno oscuro fintanto che potrò. ([[Gustav Hasford]])
===''[[Full Metal Jacket]]''===
*Il fucile è solo uno strumento, è il cuore di pietra quello che uccide. Se la vostra volontà di uccidere non è pura, ben controllata, potreste esitare al momento della verità.
*Questo è il mio fucile. Ce ne sono tanti come lui, ma questo è il mio. Il mio fucile è il mio migliore amico, è la mia vita. Io debbo dominarlo come domino la mia vita. Senza di me il mio fucile non è niente; senza il mio fucile io sono niente. Debbo saper colpire il bersaglio, debbo sparare meglio del mio nemico che cerca di ammazzare me, debbo sparare io prima che lui spari a me e lo farò. Al cospetto di Dio giuro su questo credo: il mio fucile e me stesso siamo i difensori della patria, siamo i dominatori dei nostri nemici, siamo i salvatori della nostra vita e così sia, finché non ci sarà più nemico ma solo pace, amen.
*Stanotte, vi porterete a letto il vostro fucile, e darete al vostro fucile un nome di ragazza, perché sarà quello l'unico buco che voialtri rimedierete qui dentro. I bei tempi dei ditalini alle vostre Mary-Jane-Fica-Rotta con le loro belle mutandine rosa sono finiti! Siete sposati al fucile, quel coso fatto di legno e di ferro, e rimarrete fedeli soltanto a lui!
=== [[Mao Zedong]] ===
*Affinché non esistano più fucili, occorre il fucile.
*È molto difficile che il popolo lavoratore... si renda conto dell'importanza di impugnare il fucile.
*Ogni comunista deve comprendere questa verità: «Il potere politico nasce dalla canna del fucile».
==Voci correlate==
*[[AK-47]]
*[[Arma]]
*[[Pistola]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Fucili| ]]
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Libro di Isaia
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Spinoziano
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{{Antico Testamento}}
'''''Libro di Isaia''''', testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana, attribuito al profeta [[Isaia]].
==[[Incipit]]==
[[File:Isaiah-Michelangelo.jpg|thumb|left|''Isaia'' ([[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], 1509)]]
<poem>
Visione che [[Isaia]], figlio di Amoz, ebbe su [[Regno di Giuda|Giuda]] e su [[Gerusalemme]] nei giorni di [[Ozia]], di [[Iotam (re)|Iotam]], di [[Acaz]] e di [[Ezechia]], re di Giuda.
Udite, cieli; ascolta, terra,
perché il Signore dice:
"Ho allevato e fatto crescere figli,
ma essi si sono ribellati contro di me.
Il [[bue]] conosce il proprietario
e l'[[asino]] la greppia del padrone,
ma [[Israele]] non conosce
e il mio popolo non comprende".
</poem>
{{NDR|''La sacra Bibbia'', edizione CEI, 1974}}
==Citazioni==
*''Se il Signore degli eserciti | non ci avesse lasciato un resto, | gia saremmo come [[Sodoma e Gomorra|Sòdoma]], | simili a Gomorra.'' (1, 9; 1974)
*''"Che m'importa dei vostri [[sacrificio animale|sacrifici]] senza numero?" | dice il Signore. | "Sono sazio degli olocausti di montoni | e del grasso di giovenchi; | il sangue di tori e di agnelli e di capri | io non lo gradisco.'' (1, 11; 1974)
*''Smettete di presentare offerte inutili, | l'incenso è un abominio per me; | noviluni, sabati, assemblee sacre, | non posso sopportare delitto e solennità.'' (1, 13; 1974)
*''Anche se i vostri [[peccato|peccati]] fossero come scarlatto, | diventeranno bianchi come neve. | Se fossero rossi come porpora, | diventeranno come lana.'' (1, 18; 1974)
*''Egli sarà giudice fra le genti | e sarà arbitro fra molti popoli. | Forgeranno le loro [[spada|spade]] in vomeri, | le loro lance in falci; | un popolo non alzerà più la spada | contro un altro popolo, | non si eserciteranno più nell'arte della guerra.''<ref>Passo presente anche nel ''[[Libro di Michea]]'' (4, 3).</ref> (2, 4; 1974)
*''Canterò per il mio diletto | il mio cantico d'amore per la sua [[Vigneto|vigna]]. | Il mio diletto possedeva una vigna | sopra un fertile colle. | Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi | e vi aveva piantato scelte viti; | vi aveva costruito in mezzo una torre | e scavato anche un tino. | Egli aspettò che producesse uva, | ma essa fece uva selvatica. | Or dunque, abitanti di Gerusalemme | e uomini di Giuda, | siate voi giudici fra me e la mia vigna. | Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna | che io non abbia fatto? | Perché, mentre attendevo che producesse uva, | essa ha fatto uva selvatica?'' (5, 1 – 4; 1974)
*''L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato, | gli occhi dei superbi si abbasseranno.'' (5, 15; 1974)
*Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei [[Serafino|serafini]], ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro: "''Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. | Tutta la terra è piena della sua gloria''". (6, 1 – 3; 1974)
*E dissi: "''Ohimè! Io sono perduto, | perché un uomo dalle labbra impure io sono | e in mezzo a un popolo | dalle labbra impure io abito; | eppure i miei occhi hanno visto | il re, il Signore degli eserciti''". Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse: "''Ecco, questo ha toccato le tue labbra, | perciò è scomparsa la tua iniquità | e il tuo peccato è espiato''". Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!". Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo: ''Ascoltate pure, ma senza comprendere, | osservate pure, ma senza conoscere. | Rendi insensibile il cuore di questo popolo, | fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi | e non veda con gli occhi | né oda con gli orecchi | né comprenda con il cuore | né si converta in modo da esser guarito''". Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose: "''Finché non siano devastate | le città, senza abitanti, | le case senza uomini | e la campagna resti deserta e desolata''". (6, 5 – 11; 1974)
*Nei giorni di [[Acaz]] [...], [[Rezin|Rezìn]] re di Aram e [[Pekach]] [...] marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Efraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento. Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz [...]. Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl". (7, 1 – 6; 1974)
*''Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. | Egli mangerà [[panna]] e [[miele]] finché non imparerà a rigettare il [[bene e male|male]] e a scegliere il [[bene e male|bene]].''<ref>Citazione considerata, nella tradizione cristiana, come pertinente a [[Maria]] e [[Gesù]] (alla venuta del Messia sono dedicati numerosi passi del ''Libro di Isaia'').</ref> (7, 14 – 15; 1974)
*'' Per l'abbondanza del latte che faranno, | si mangerà la panna; | di panna e miele si ciberà | ogni superstite in mezzo a questo paese.'' (7, 22; 1974)
*''Avverrà in quel giorno: | ogni luogo, dove erano mille [[Vigneto|viti]] | valutate mille sicli d'argento, | sarà preda dei [[Rovo|rovi]] e dei pruni. | Vi si entrerà armati di frecce e di arco, | perché tutta la terra sarà rovi e pruni. | In tutti i monti, | che erano vangati con la vanga, | non si passerà più | per paura delle spine e dei rovi.'' (7, 23 – 25; 1974)
*In passato {{NDR|Dio}} umiliò la terra di [[Zabulon (tribù)|Zàbulon]] e la terra di [[Neftali (tribù)|Nèftali]], ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il [[Giordano (fiume)|Giordano]] e la curva di Goim.<ref name="Matteo">{{Cfr}} ''[[Vangelo secondo Matteo]]'': «Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: ''Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, | sulla via del mare, al di là del Giordano, | Galilea delle genti; | il popolo immerso nelle tenebre | ha visto una grande luce; | su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte | una luce si è levata''».</ref> (8, 23; 1974)
*''Il popolo che camminava nelle tenebre | vide una grande luce; | su coloro che abitavano in terra tenebrosa | una luce rifulse.''<ref name="Matteo" /> (9, 1; 1974)
*''Poiché un bambino è nato per noi, | ci è stato dato un figlio. | Sulle sue spalle è il segno della sovranità | ed è chiamato: | Consigliere ammirabile, Dio potente, | Padre per sempre, Principe della pace; | grande sarà il suo dominio | e la pace non avrà fine | sul trono di Davide e sul regno, | che egli viene a consolidare e rafforzare | con il diritto e la giustizia, ora e sempre; | questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.'' (9, 5 – 6; 1974)
*''[[Manasse (tribù)|Manàsse]] contro [[Efraim (tribù)|Efraim]] | ed Efraim contro Manàsse, | tutti e due insieme contro Giuda.'' (9, 20; 1974)
*''Oh! [[Assiria]], verga del mio furore, | bastone del mio sdegno. | Contro una nazione empia io la mando | e la comando contro un popolo con cui sono in collera | perché lo saccheggi, lo depredi | e lo calpesti come fango di strada. | Essa però non pensa così | e così non giudica il suo cuore, | ma vuole distruggere | e annientare non poche nazioni.'' (10, 5 – 7; 1974)
*Contro l'Assiria il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì [[Madianiti|Madian]] alla roccia di [[Oreb e Zeeb|Oreb]]; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto. (10, 26; 2008)
*''Un [[germoglio]] spunterà dal tronco di [[Iesse]], | un virgulto germoglierà dalle sue radici.'' (11, 1; 1974)
*''Il [[lupo]] dimorerà insieme con l'[[agnello]], | la [[leopardo|pantera]] si sdraierà accanto al [[capretto]]; | il [[vitello]] e il [[leone|leoncello]] pascoleranno insieme | e un fanciullo li guiderà. | La [[mucca|vacca]] e l'[[orso|orsa]] pascoleranno insieme; | si sdraieranno insieme i loro piccoli. | Il leone si ciberà di paglia, come il bue. | Il lattante si trastullerà sulla buca dell'[[aspide]]; | il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.'' (11, 6 – 8; 1974)
*''In quel giorno | la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, | le genti la cercheranno con ansia, | la sua dimora sarà gloriosa.'' (11, 10; 1974)
*''Cesserà la gelosia di [[Efraim (tribù)|Efraim]] | e gli avversari di Giuda saranno sterminati; | Efraim non invidierà più Giuda | e Giuda non osteggerà più Efraim.'' (11, 13; 1974)
*''Ecco, io eccito contro di loro i [[Medi]] | che non pensano all'argento, | né si curano dell'oro. | Con i loro archi abbatteranno i giovani, | non avranno pietà dei piccoli appena nati, | i loro occhi non avranno pietà dei bambini.'' (13, 17 – 18; 1974)
*''[[Babilonia]], perla dei regni, | splendore orgoglioso dei [[Caldei]], | sarà come [[Sodoma e Gomorra|Sòdoma e Gomorra]] sconvolte da Dio. | Non sarà abitata mai più né popolata | di generazione in generazione. | L'Arabo non vi pianterà la sua tenda | né i pastori vi faranno sostare i greggi. | Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto, | i gufi riempiranno le loro case, | vi faranno dimora gli struzzi, | vi danzeranno i sàtiri. | Ululeranno le iene nei loro palazzi, | gli sciacalli nei loro edifici lussuosi.'' (13, 19 – 22; 1974)
*''Negli inferi è precipitato il tuo fasto, | la musica delle tue arpe; | sotto di te v'è uno strato di marciume, | tua coltre sono i vermi. | Come mai sei caduto dal cielo, | [[Lucifero]], figlio dell'aurora? | Come mai sei stato steso a terra, | signore di popoli? | Eppure tu pensavi: | Salirò in cielo, | sulle stelle di Dio | innalzerò il trono, | dimorerò sul monte dell'assemblea, | nelle parti più remote del settentrione. | Salirò sulle regioni superiori delle nubi, | mi farò uguale all'Altissimo. | E invece sei stato precipitato negli inferi, | nelle profondità dell'abisso!'' (14, 11 – 15; 1974)
*Io insorgerò contro di loro — parola del Signore degli eserciti —, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe – oracolo del Signore —. Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione — oracolo del Signore degli eserciti —. (14, 22 – 23; 1974)
*''Il Signore degli eserciti ha giurato: | "In verità | come ho pensato, accadrà | e succederà come ho deciso. | Io spezzerò l'[[Assiria|Assiro]] nella mia terra | e sui miei monti lo calpesterò. | Allora sparirà da loro il suo giogo, | il suo peso dalle loro spalle".'' (14, 24 – 25; 1974)
*''Non gioire, [[Filistea]] tutta, | perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva. | Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera | e il suo frutto sarà un drago alato. | I poveri pascoleranno sui miei prati | e i miseri vi riposeranno tranquilli; | ma farò morire di fame la tua stirpe | e ucciderò il tuo resto. | Urla, porta; grida, città; | trema, Filistea tutta, | perché dal settentrione si alza il fumo | e nessuno si sbanda dalle sue schiere.'' (14, 29 – 31; 1974)
*''È stata devastata di notte, | [[Ar (città)|Ar-Moab]] è stata distrutta; | è stata devastata di notte, | Kir-Moab è stata distrutta. | È salita la gente di [[Dhiban|Dibon]] | sulle alture, per piangere; | su [[Monte Nebo|Nebo]] e su Màdaba | [[Moabiti|Moab]] innalza un lamento; | ogni testa è stata rasata, | ogni barba è stata tagliata.'' (15, 1 – 2; 1974)
*''Emettono urla [[Chesbon|Chesbòn]] ed Elealè, | le loro grida giungono fino a Iàas. | Per questo tremano le viscere di Moab, | freme la sua anima.'' (15, 4; 1974)
*Il mio cuore verso Moab grida, il suo sbarramento si è ritirato fino a [[Zoar (Bibbia)|Segor]] indomita come vitella trienne. (15, 5; 1959)
*''Le acque di [[Nimrim|Nimrìm]] sono un deserto, | l'erba si è seccata, finita è la pastura; | non c'è più nulla di verde.'' (15, 6; 1974)
*''Le acque di [[Dhiban|Dimòn]] sono piene di sangue, | eppure colpirò Dimòn con altri mali; | un leone per i fuggiaschi di Moab | e per il resto del paese.'' (15, 9; 1974)
*''Abbiamo udito l'orgoglio di Moab, | l'orgogliosissimo, | la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza, | la vanità delle sue chiacchiere.'' (16, 6; 1974)
*''Sono squallidi i campi di Chesbòn, | languiscono le viti di Sibmà. | Signori di popoli | ne hanno spezzato i tralci | che raggiungevano [[Iazer|Iazèr]], | penetravano fin nel deserto; | i loro rami si estendevano liberamente, | giungevano al mare. | Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr | sui vigneti di Sibmà. | Ti inonderò con le mie lacrime, | Chesbòn, Elealè, | perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia | è piombato il grido dei vignaioli.'' (16, 8 – 9; 1974)
*''Ecco, [[Damasco]] cesserà di essere una città, | diverrà un cumulo di rovine. | Le città di [[Aroer|Aroèr]] saranno abbandonate; | saranno pascolo delle greggi, | che vi riposeranno senza esserne scacciate. | A Èfraim sarà tolta la cittadella, | a Damasco la sovranità.'' (17, 1 – 3; 2008)
*''Mi gridano da Seir: | "Sentinella, quanto resta della notte? | Sentinella, quanto resta della notte?". | La sentinella risponde: | "Viene il mattino, poi anche la notte; | se volete domandare, domandate, | convertitevi, venite!".'' (21, 11 – 12; 1974)
*''Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno | al pianto e al lamento, | a rasarvi il capo e a vestire il sacco. | Ecco invece si gode e si sta allegri, | si sgozzano buoi e si scannano greggi, | si mangia carne e si beve vino: | "Si mangi e si beva, perché domani moriremo!".''<ref>Cfr. ''[[Prima lettera ai Corinzi]]'': «Se i morti non risorgono, ''mangiamo e beviamo, perché domani moriremo''».</ref> (22, 12 – 13; 1974)
*''Rècati da questo ministro, | da [[Sebna]], il maggiordomo, e digli: | «Che cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui, | tanto da scavarti qui un sepolcro?». | Scavarsi in alto il proprio sepolcro, | nella rupe la propria tomba! | Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo, | ti afferrerà saldamente, | certamente ti rotolerà ben bene | come una palla, verso una regione estesa. | Là morirai e là finiranno i tuoi sontuosi cocchi, | o ignominia del palazzo del tuo signore! | Ti toglierò la carica, | ti rovescerò dal tuo posto. | In quel giorno avverrà | che io chiamerò il mio servo [[Eliakim (figlio di Chelkia)|Eliakìm]], figlio di [[Chelkia]]; | lo rivestirò con la tua tunica, | lo cingerò della tua cintura | e metterò il tuo potere nelle sue mani. | Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme | e per il casato di Giuda. | Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: | se egli apre, nessuno chiuderà; | se egli chiude, nessuno potrà aprire. | Lo conficcherò come un piolo in luogo solido | e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.'' (22, 15 – 23; 2008)
*Su di lui {{NDR|[[Eliakim (figlio di Chelkia)|Eliakìm]]}} faranno convergere ogni gloria della casa di suo padre: germogli e rampolli, ogni piccolo vasellame, dalle coppe alle anfore. In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – cederà il piolo conficcato in luogo solido. Si spezzerà, cadrà e andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato. (22, 24 – 25; 2008)
*''È questa la vostra città gaudente, | le cui origini risalgono a un'antichità remota, | i cui piedi la portavano lontano | per fissarvi dimore? | Chi ha deciso questo | contro [[Tiro (città antica)|Tiro]] l'incoronata, | i cui mercanti erano principi, | i cui trafficanti erano i più nobili della terra? | Il Signore degli eserciti lo ha deciso | per svergognare l'orgoglio | di tutto il suo fasto, | per umiliare i più nobili sulla terra.'' (23, 7 – 9; 1974)
*''Eliminerà la morte per sempre; | il Signore Dio asciugherà le lacrime | su ogni volto; | la condizione disonorevole del suo popolo | farà scomparire da tutto il paese, | poiché il Signore ha parlato.'' (25, 8; 1974)
*''[[Moabiti|Moab]] invece sarà calpestato al suolo, | come si pesta la paglia nella concimaia. | Là esso stenderà le mani, | come le distende il nuotatore per nuotare; | ma il Signore abbasserà la sua superbia, | nonostante l'annaspare delle sue mani. | L'eccelsa fortezza delle tue mura | egli abbatterà e demolirà, | la raderà al suolo.'' (25, 10 – 12; 1974)
*''Si usi pure clemenza all'[[Empietà|empio]], | non imparerà la giustizia; | sulla terra egli distorce le cose diritte | e non guarda alla maestà del Signore.'' (26, 10; 1974)
*''Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, | [[Risurrezione|risorgeranno]] i loro cadaveri. | Si sveglieranno ed esulteranno | quelli che giacciono nella polvere, | perché la tua rugiada è rugiada luminosa, | la terra darà alla luce le ombre.'' (26, 19; 1974)
*''In quel giorno il Signore punirà | con la spada dura, grande e forte, | il [[Leviatano|Leviatàn]] serpente guizzante, | il Leviatàn serpente tortuoso | e ucciderà il drago che sta nel mare.'' (27, 1; 1974)
*''In quel giorno la [[Vigneto|vigna]] sarà deliziosa: | cantàtela! | Io, il Signore, ne sono il guardiano, | a ogni istante la irrigo; | per timore che la si danneggi, | ne ho cura notte e giorno.'' (27, 2 – 3; 2008)
*''Ara forse tutti i giorni l'aratore, | rompe e sarchia la terra? | Forse non ne spiana la superficie, | non vi semina l'[[Aneto|anèto]] e non vi sparge il [[cumino]]? | E non vi pone grano e orzo | e spelta lungo i confini? | E la sua perizia rispetto alla regola | gliela insegna il suo Dio. | Certo, l'anèto non si batte con il tribbio, | né si fa girare sul cumìno il rullo, | ma con una bacchetta si batte l'anèto | e con la verga il cumìno. | Il [[frumento]] vien forse schiacciato? | Certo, non lo si pesta senza fine, | ma vi si spinge sopra il rullo | e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo.'' (28, 24 – 28; 1974)
*''Poiché questo popolo | si avvicina a me solo a parole | e mi onora con le labbra, | mentre il suo cuore è lontano da me | e il culto che mi rendono | è un imparaticcio di usi umani, | perciò, eccomi, continuerò | a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; | perirà la sapienza dei suoi sapienti | e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti.''<ref>Cfr. ''[[Prima lettera ai Corinzi]]'': «Sta scritto infatti: ''Distruggerò la sapienza dei sapienti | e annullerò l'intelligenza degli intelligenti''».</ref> (29, 13 – 14; 1974)
*''Oracolo sulle bestie del [[Deserto del Negev|Negheb]]. | In una terra di angoscia e di miseria, | della leonessa e del leone che ruggisce, | di aspidi e draghi volanti, | essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini, | i loro tesori sulla gobba di cammelli | a un popolo che non giova a nulla. | Vano e inutile è l'aiuto dell'[[Antico Egitto|Egitto]]; | per questo lo chiamo «[[Raab (mitologia)|Raab]] l'ozioso».'' (30, 6 – 7; 2008)
*Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi [[idolatria|idoli]] rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai loro. Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. (30, 22 – 24; 1974)
*La luce della [[sole e luna|luna]] sarà come la luce del [[sole e luna|sole]] e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse. (30, 26; 1974)
*''Poiché alla voce del Signore tremerà l'[[Assiria]], | quando il Signore percuoterà con la verga. | Ogni colpo del bastone punitivo, | che il Signore le farà piombare addosso, | sarà accompagnato con tamburelli e cetre. | Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose. | Il [[Tofet]], infatti, è preparato da tempo: | esso è pronto anche per il re. | Profondo e largo è il rogo, | fuoco e legna abbondano. | Lo accenderà, come torrente di zolfo, | il soffio del Signore.'' (30, 31 – 33; 2008)
*''Come per la sua preda | ruggisce il [[leone]] o il leoncello, | quando gli si raduna contro | tutta la schiera dei pastori, | e non teme le loro grida | né si preoccupa del loro chiasso, | così scenderà il Signore degli eserciti | per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.'' (31, 4; 1974)
*''Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore, | ecco essa si abbatte su [[Edomiti|Edom]], | su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia. | La spada del Signore è piena di sangue, | è imbrattata di grasso, | del sangue di agnelli e di capri, | delle viscere grasse dei montoni, | perché si compie un sacrificio al Signore in [[Bozra]], | una grande ecatombe nel paese di Edom.'' (34, 5 – 6; 1974)
*''Si rallegrino il deserto e la terra arida, | esulti e fiorisca la steppa. | Come fiore di narciso fiorisca; | sì, canti con gioia e con giubilo. | Le è data la gloria del Libano, | lo splendore del [[Monte Carmelo|Carmelo]] e di Saròn.'' (35, 1 – 2; 1974)
*''Allora lo zoppo salterà come un cervo, | griderà di gioia la lingua del muto, | perché scaturiranno acque nel deserto, | scorreranno torrenti nella steppa. | La terra bruciata diventerà una palude, | il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. | I luoghi dove si sdraiavano gli [[sciacallo|sciacalli]] | diventeranno canneti e giuncaie.'' (35, 6 – 7; 1974)
*''Tu hai preservato la mia vita | dalla fossa della distruzione, | perché ti sei gettato dietro le spalle | tutti i miei peccati. | Poiché non gli inferi ti lodano, | né la morte ti canta inni; | quanti scendono nella fossa | non sperano nella tua fedeltà. | Il vivente, il vivente ti rende grazie | come io oggi faccio.'' ([[Ezechia]]: 38, 17 – 19; 1974)
*''Parlate al cuore di [[Gerusalemme]] | e gridatele | che è finita la sua schiavitù, | è stata scontata la sua iniquità, | perché ha ricevuto dalla mano del Signore | doppio castigo per tutti i suoi peccati.'' (40, 2; 1974)
*''Una voce grida: | "Nel deserto preparate | la via al Signore, | appianate nella steppa | la strada per il nostro Dio.<ref>Cfr. la voce ''[[w:Vox clamantis in deserto|Vox clamantis in deserto]]'' su Wikipedia.</ref> | Ogni valle sia colmata, | ogni monte e colle siano abbassati; | il terreno accidentato si trasformi in piano | e quello scosceso in pianura. | Allora si rivelerà la gloria del Signore | e ogni uomo la vedrà, | poiché la bocca del Signore ha parlato".'' (40, 3 – 5; 1974)
*''Ogni [[uomo]] è come l'[[erba]] | e tutta la sua gloria è come un [[fiore]] del campo. | Secca l'erba, il fiore appassisce | quando il soffio del Signore spira su di essi. | Secca l'erba, appassisce il fiore, | ma la [[parola di Dio|parola del nostro Dio]] dura sempre. | Veramente il popolo è come l'erba.'' (40, 6 – 8; 1974)
*''Come un [[pastore]] egli fa [[pascolo|pascolare]] il gregge | e con il suo braccio lo raduna; | porta gli agnellini sul seno | e conduce pian piano le pecore madri.'' (40, 11; 1974)
*''Io, il Signore, sono il primo | e io stesso sono con gli ultimi.'' (41, 4; 1974)
*''E avvierò i [[Cecità|ciechi]] per la strada che mai avevano conosciuta, | e gl'incamminerò per i sentieri che avevano ignorato; | cangerò le loro tenebre in luce | e le vie torte in istrade diritte: | queste cose farò con essi e non li abbandonerò.'' (42, 16; 1959)
*''Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, | Israele ai predoni? | Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, | per le cui vie non vollero camminare, | la cui legge non osservarono? | Egli, perciò, ha riversato su di esso | la [[Ira di Dio|sua ira]] ardente e la violenza della guerra. | L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme | senza che egli se ne accorgesse, | lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.'' (42, 24 – 25; 1974)
*I fabbricatori di [[Idolatria|idoli]] sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. (44, 9 – 11; 1974)
*Il [[fabbro]] lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli dà forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. Il [[falegname]] stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere. (44, 12 – 14; 1974)
*''Io dico a [[Ciro II di Persia|Ciro]]: Mio pastore; | ed egli soddisferà tutti i miei desideri, | dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata; | e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta.'' (44, 28; 1974)
*''Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: | "Io l'ho preso per la destra, | per abbattere davanti a lui le nazioni, | per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, | per aprire davanti a lui i battenti delle porte | e nessun portone rimarrà chiuso".'' (45, 1; 1974)
*''Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato | un [[vaso]] fra altri vasi di argilla? | Dirà forse la creta al vasaio: "Che fai?" | oppure: "La tua opera non ha manichi"?'' (45, 9; 1974)
*''"Io l'ho stimolato per la giustizia; | spianerò tutte le sue vie. | [[Ciro II di Persia|Egli]] ricostruirà la mia città | e rimanderà i miei deportati, | senza denaro e senza regali", | dice il Signore degli eserciti.'' (45, 13; 1974)
*''Svegliati, svegliati, rivestiti di forza, | o braccio del Signore. | Svegliati come nei giorni antichi, | come tra le generazioni passate. | Non hai tu forse fatto a pezzi [[Raab (mitologia)|Raab]], | non hai trafitto il drago?'' (51, 9; 1974)
*''Non ha apparenza né bellezza | per attirare i nostri sguardi, | non splendore per provare in lui diletto. | Disprezzato e reietto dagli uomini, | uomo dei dolori che ben conosce il patire, | come uno davanti al quale ci si copre la faccia, | era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. | Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, | si è addossato i nostri dolori | e noi lo giudicavamo castigato, | percosso da Dio e umiliato. | Egli è stato trafitto per i nostri delitti, | schiacciato per le nostre iniquità. | Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; | per le sue piaghe noi siamo stati guariti.'' (53, 3 – 5; 1974)
[[File:Maria Taferl - Hochaltar 4 Jesaia.jpg|thumb|Statua raffigurante Isaia che porta una tavola con l'ultima parte del passo 53, 8 in latino]]
*''Maltrattato, si lasciò umiliare | e non aprì la sua bocca; | era come agnello condotto al macello, | come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, | e non aprì la sua bocca. | Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; | chi si affligge per la sua sorte? | Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, | per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.'' (53, 7 – 8; 1974)
*''Il giusto mio servo giustificherà molti, | egli si addosserà la loro iniquità. | Perciò io gli darò in premio le moltitudini, | dei potenti egli farà bottino, | perché ha consegnato se stesso alla morte | ed è stato annoverato fra gli empi, | mentre egli portava il peccato di molti | e intercedeva per i peccatori.'' (53, 11 – 12; 1974)
*''Ecco, io ho creato il [[fabbro]] | che soffia sul fuoco delle braci | e ne trae gli strumenti per il suo lavoro, | e io ho creato anche il distruttore per devastare.'' (54, 16; 1974)
*''L'[[empietà|empio]] abbandoni la sua via | e l'uomo iniquo i suoi pensieri; | ritorni al Signore che avrà misericordia di lui | e al nostro Dio che largamente perdona. | Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, | le vostre vie non sono le mie vie – oracolo del Signore. | Quanto il cielo sovrasta la terra, | tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, | i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.'' (55, 7 – 9; 1974)
*''Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo | e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, | senza averla fecondata e fatta germogliare, | perché dia il seme a chi semina | e il pane a chi mangia, | così sarà della [[Parola di Dio|mia parola]] uscita dalla mia bocca: | non ritornerà a me senza effetto, | senza aver operato ciò che desidero | e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.'' (55, 10 – 11; 2008)
*''Non dica l'[[eunuco]]: | "Ecco, io sono un albero secco!". | Poiché così dice il Signore: | "Agli eunuchi, che osservano i miei sabati, | preferiscono le cose di mio gradimento | e restan fermi nella mia alleanza, | io concederò nella mia casa | e dentro le mie mura un posto e un nome | migliore che ai figli e alle figlie; | darò loro un nome eterno | che non sarà mai cancellato".'' (56, 3 – 5; 1974)
*''I loro olocausti e i loro sacrifici | saranno graditi sul mio altare, | perché la mia casa si chiamerà | casa di preghiera per tutti i popoli.''<ref>Cfr. ''[[Vangelo secondo Matteo]]'': «''La mia casa sarà chiamata casa di preghiera''».</ref> (56, 7; 2008)
*''Gli empi sono come un mare agitato | che non può calmarsi | e le cui acque portan su melma e fango. | Non v'è pace per gli empi, dice il mio Dio.'' (57, 20 – 21; 1974)
*''È forse come questo il [[digiuno]] che bramo, | il giorno in cui l'uomo si mortifica? | Piegare come un giunco il proprio capo, | usare sacco e cenere per letto, | forse questo vorresti chiamare digiuno | e giorno gradito al Signore? | Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: | sciogliere le catene inique, | togliere i legami del giogo, | rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? | Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, | nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, | nel vestire uno che vedi nudo, | senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?'' (58, 5 – 7; 1974)
*''Se tratterrai il piede dal violare il [[Shabbat|sabato]], | dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, | se chiamerai il sabato delizia | e venerando il giorno sacro al Signore, | se lo onorerai evitando di metterti in cammino, | di sbrigare affari e di contrattare, | allora troverai la delizia nel Signore.'' (58, 13 – 14; 1974)
*''Lo spirito del Signore Dio è su di me | perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; | mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, | a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, | a proclamare la libertà degli schiavi, | la scarcerazione dei prigionieri, | a promulgare l'anno di misericordia del Signore, | un giorno di vendetta per il nostro Dio, | per consolare tutti gli afflitti, | per allietare gli afflitti di Sion, | per dare loro una corona invece della cenere, | olio di letizia invece dell'abito da lutto, | canto di lode invece di un cuore mesto.'' (61, 1 – 3; 1974)
*''Allora si ricordarono dei giorni antichi, | di [[Mosè]] suo servo. | Dov'è colui che fece uscire dall'acqua del Nilo | il pastore del suo gregge? | Dov'è colui che gli pose nell'intimo | il suo santo spirito; | colui che fece camminare alla destra di Mosè | il suo braccio glorioso, | che [[Passaggio del mar Rosso|divise le acque]] davanti a loro | facendosi un nome eterno; | colui che li fece avanzare tra i flutti | come un cavallo sulla steppa? | Non inciamparono, | come armento che scende per la valle: | lo spirito del Signore li guidava al riposo.'' (63, 11 – 14; 1974)
*''Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, | mi feci trovare da chi non mi cercava. | Dissi: "Eccomi, eccomi" | a gente che non invocava il mio nome.'' (65, 1; 1974)
*''Ecco infatti io creo | nuovi cieli e nuova terra; | non si ricorderà più il passato, | non verrà più in mente, | poiché si godrà e si gioirà sempre | di quello che sto per creare, | e farò di Gerusalemme una gioia, | del suo popolo un gaudio.'' (65, 17 – 18; 1974)
*''Prima che mi invochino, io risponderò; | mentre ancora stanno parlando, | io già li avrò ascoltati.'' (65, 24; 1974)
*''Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, | il leone mangerà la paglia come un bue, | ma il [[serpente]] mangerà la polvere, | non faranno né male né danno | in tutto il mio santo monte.'' (65, 25; 1974)
[[File:Jerusalem Western Wall Isaiah verse closeup.jpg|thumb|Iscrizione in ebraico, presso il Muro del Pianto a Gerusalemme, della prima parte del passo 66, 14: «Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca»]]
*''Il cielo è il mio trono, | la terra lo sgabello dei miei piedi. | Quale casa mi potreste costruire? | In quale luogo potrei fissare la dimora? | Tutte queste cose ha fatto la mia mano | ed esse sono mie – oracolo del Signore –. | Su chi volgerò lo sguardo? | Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito | e su chi teme la mia parola.'' (66, 1 – 2; 1974)
*''Giunge un rumore, un frastuono dalla città, | un rumore dal tempio: | è la voce del Signore che paga | il contraccambio ai suoi nemici.<ref>Si è fatta spesso erroneamente risalire a questo versetto la locuzione latina ''[[Vox populi, vox Dei]]'' (nella ''Vulgata'' è: «Vox clamoris de civitate, vox de templo, vox Domini reddentis retributionem inimicis suis»); cfr. [[w:Vox populi, vox Dei|la voce]] su Wikipedia.</ref> | Prima di provare i dolori, ha partorito; | prima che le venissero i dolori, | ha dato alla luce un maschio.'' (66, 6 – 7; 1974)
*''Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, | le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca. | La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi, | ma si sdegnerà contro i suoi nemici. | Poiché, ecco, il Signore viene con il [[fuoco]], | i suoi carri sono come un turbine, | per riversare con ardore l'ira, | la sua minaccia con fiamme di fuoco. | Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia | su tutta la terra'' [...]. (66, 14 – 16; 1974)
==[[Explicit]]==
<poem>
Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini
che si sono ribellati contro di me;
poiché il loro verme non morirà,
il loro fuoco non si spegnerà
e saranno un abominio per tutti.
</poem>
{{NDR|''La sacra Bibbia'', edizione CEI, 1974}}
==Citazioni sul ''Libro di Isaia''==
*Ebbene, non credo che Nostro Signore voglia sentirci contestare troppo. Isaia, capitolo 55, versetto 8: "Le mie vie non sono le vostre vie" e credo che in fondo con questo volesse dire "Sono misterioso ragazzi. Rassegnatevi!" (''[[La famiglia omicidi]]'')
*L'atteggiamento del «Deutero-Isaia» di fronte al dolore è antitetico a quello del [[Buddha]]: egli non cercava di sfuggirlo, ma lo accettava come un'esperienza che poteva recare positivi frutti spirituali. Non sappiamo se parlando del «servo che soffre» egli si riferiva, come sembra, ad un individuo innominato ma storicamente concreto, oppure si tratti di una personificazione della comunità ebraica. La seconda delle due possibili interpretazioni di questa figura enigmatica è la più convincente, la più in linea con la tradizione profetica alla quale il «Deutero-Isaia» si ricollega. In ogni caso, è evidente che il «Deutero-Isaia» credeva che la sofferenza, sopportata pazientemente, può essere una esperienza creativa per tutti quelli che ne sono implicati, compresa la vittima stessa nel corso della propria tragedia. Gli scritti del «Deutero-Isaia» sono forse i più antichi nei quali si possa trovare questo atteggiamento verso il dolore. ([[Arnold J. Toynbee]])
*L'importanza del libro di ''Isaia'' è straordinaria. Esso, non solo impiega un ebraico classico e uno stile generalmente elevato, ma si riferisce ad un periodo delicatissimo della storia civile e religiosa del regno di Giuda. Ma, più ancora che su ciò, la sua importanza si fonda sui numerosi e chiarissimi preannunzi che esso contiene riguardo al futuro Messia, e che gli hanno meritato l'epiteto di Vangelo anticipato. ([[Giuseppe Ricciotti]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*''La sacra Bibbia'', traduzione di G. Bonaccorsi, G. Castoldi, G. Giovannozzi, G. Mezzacasa, F. Ramorino, G. Ricciotti, G. M. Zampini, Salani Editore, Firenze, 1959.
*''[http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM La sacra Bibbia]'', edizione CEI, 1974.
*''[https://www.bibbiaedu.it/CEI2008/at/Is/1/ Isaia]'', edizione CEI, 2008.
==Voci correlate==
*[[Isaia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}}
[[Categoria:Antico Testamento|Isaia]]
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Cocaina
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Mariomassone
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[Immagine:Man sniffing.jpg|thumb|Un uomo che sniffa cocaina]]
Citazioni sulla '''cocaina'''.
*A confronto di questo vizio delle forme perfette, la cocaina non è che un passatempo per capistazione. ([[Louis-Ferdinand Céline]])
*A quel tempo stavamo ancora studiando gli effetti della cocaina sul cervello umano. Non sapevamo molto ma sapevamo che era roba potentissima. La cocaina ti dirotta i centri del piacere del cervello. Un topo preferirà la cocaina a cibo e acqua, preferirà la cocaina al sonno o al sesso, alla vita stessa. Il cervello umano non è esattamente uguale a quello di un topo, a meno che non si parli di cocaina. (''[[Narcos (serie televisiva)|Narcos]]'')
*Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'')
*''Bianca vergine pura | toglimi la paura, | trasformami in un vincente, | imboscati dalla pula, | le strade sono piene della tua gloria zio prega, | nel nome della riga del cd e della scheda.'' ([[Club Dogo]])
*Ho tirato fuori la bustina, l'apro su uno specchio. È un vecchio rito, forse un po' troppo usato, specie dai principianti. Prendo un po' di polvere, bagnandomi la punta dell'indice e raccogliendola così, poi la passo sulle labbra di Grazia come se fosse un rossetto. La bacio e risento il sapore amarognolo della coca non tagliata, purissima. ([[Alda Teodorani]])
*Io mi ricordo tutto. È 'na strunzata che la cocaina ti scassa la memoria, so trent'anni che la tiro e non mi sono dimenticato niente. Io me la ricordo tutta la cocaina che mi sono tirato. Del resto tutti hanno tirato in questi anni di merda, chi è che non l'ha fatto? Soltanto i poveri non hanno pippato, e non sanno quello che si sono persi. (''[[L'uomo in più]]'')
*La cocaina è il modo che usa Dio per dire che tu stai facendo troppi soldi. ([[Robin Williams]])
*La cocaina è un vizio particolarmente dispendioso. Ne vale la pena? Dicono che aguzzi l'ingenio. Se fosse vero, tu saresti un genio. ([[Francis Urquhart]], ''[[House of Cards (miniserie televisiva)#Prima stagione|House of Cards]]'')
*La cocaina è una truffa: lascia le persone come sono e le illude di essere diverse. ([[Giorgio Faletti]])
*La cocaina entrò con forza nella vena ulnare di Duncan Andrew, spinta dallo stantuffo di una siringa. Fu subito l'allarme chimico. Diversi enzimi e cellule del sangue riconobbero le molecole di cocaina come appartenenti a una famiglia di composti detti alcaloidi, di produzione vegetale, comprendenti sostanze fisiologicamente attive, quali la caffeina, la morfina, la stricnina e la nicotina. ([[Robin Cook]])
*La cocaina esplose nella cultura americana come una [[bomba atomica]]: partì da Hollywood e si estese fino all'east-coast in un attimo; si facevano tutti, ma dico proprio tutti. Inventammo noi il mercato, praticamente se sniffavi coca alla fine degli anni settanta o nei primi anni ottanta c'era un'85% di probabilità che provenisse da noi. (''[[Blow]]'')
*Mai presa. Se la cocaina mi vede, si eccita lei. ([[Vittorio Sgarbi]])
*Non è vero che stravedo per la cocaina. Mi piace solo il suo odore. ([[Alfredo Accatino]])
*O fra', viene a vede' a fabbrica dô zuccaro, vie! Nuje 'a tagliammo bbona, sulo nu quarto è munnezza. Sempe meno munnezza 'e chella ca ce mettono l'ate. Oh, coccheduno ce mette pure 'o vveleno pê zoccole. Nuje simmo puriste: sulo fenacetina. (''[[Gomorra - La serie (terza stagione)|Gomorra - La serie]]'')
*''Polvere bianca | polvere bianca | ti odio! | Sei dolce e sei amara | come una donna | sei pura e sei buio. | Giovani odiatela | la polvere bianca | sì! vi fa volare | per poi farvi | ritornare nel buio più cupo. | Vola per l'aria | limiti di un'anima | fatta a pezzi | si tocca il fondo | i fatti diventano voragini buie... | e poi di colpo | i dolori si placano | e il cielo è un'esplosione di luce | poi più nulla. | L'indomani | solo un trafiletto sui giornali | ennesimo giovane morto: per droga. | Polvere bianca | ti odio.'' ([[Raffaele Cutolo]])
*– Quanto viene questa?<br>– Costa circa duemila dollari all'oncia.<br>– Davvero? E non mi ricordo mai quanto viene in anni di galera. (''[[Io e Annie]]'')
*Ricordo quando da ragazzo cominciai a farmi di cocaina. La vivevo come una bellissima sensazione, e non vedevo la strada verso la pazzia e la morte. La cocaina ti provoca una grande euforia, ma quando l'effetto finisce tutto diventa orribile: ti precipita all'inferno, un inferno peggiore di quello dantesco. Fu proprio per attenuare la "caduta" da cocaina che cominciai con l'eroina. ([[Anthony Kiedis]])
*''Se si desidera cadere giù, giù a terra; cocaina. | Lei non mente, lei non mente, lei non mente, cocaina.'' ([[Eric Clapton]])
*– Sicura che fosse cocaina?<br />– Negli anni novanta ero una modella, conosco la cocaina! (''[[Desperate Housewives (quarta stagione)|Desperate Housewives]]'')
*Un irlandese trova il figlio che sniffa cocaina, e gli dice: "Se ti becco un'altra volta, te la ficco su per il naso". (''[[The Pusher]]'')
*Tutta sta fretta de fa succede le cose c'a messa er capitalismo, e 'nfatti poi c'ha dato 'a cocaina pe' sta ar passo. (''[[Strappare lungo i bordi]]'')
*– Voi due siete piuttosto fichi, facciamo baldoria? {{NDR|facendo il gesto di sniffare}}<br />– Co... Eh? Cocaina, giusto?<br />– Andiamo dai, non ditemi che non avete mai sniffato...<br />– Be', no... non di recente!<br />– Credevo si facesse solamente in Florida! (''[[Ted]]'')
==Voci correlate==
*[[Crack (stupefacente)]]
*[[Droga]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}}
{{interprogetto/notizia|Osservatorio UE sulle droghe: boom nel consumo di cocaina|data=22 novembre 2007}}
[[Categoria:Droghe]]
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Marco Pozza
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Bradipo Lento
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[[File:Don Marco Pozza .jpg|thumb|Marco Pozza]]
Don '''Marco Pozza''' (1979 – vivente), presbitero, scrittore e giornalista italiano.
==Citazioni di Marco Pozza==
*Alle volte ci vengono teorie che ci fanno presentare un Dio astratto, un Dio ideologico...Un’idea, perfetto; e che ti provano l’esistenza di Dio come fosse una matematica. [...] {{NDR|I santi}} Hanno capito cosa è credere in un Dio che è Padre e non in un dio-Mandrake, con la [[bacchetta magica]].<ref>Dall'intervista a papa Francesco, ''Io Credo'', Tv2000, 17 febbraio 2020. Citata in Alessandro Gnocchi, [https://www.ricognizioni.it/bergoglio-e-il-dio-mandrake/ ''Bergoglio e il dio-Mandrake''], ''Ricognizioni'', 7 febbraio 2020.</ref>
{{Intestazione|Da Stefano Stimamiglio, ''[http://www.credere.it/n-7-2015/la-storia-di-copertina-marco-pozza.html Quel Dio imbarazzante]'', ''Credere'', n. 7 2015}}
*[[Dio]] imbarazza, spiazza. è con l'effetto sorpresa che ci recupera sempre e dovunque siamo, fosse pure l'inferno del carcere.
*L'infelicità porta a imboccare scorciatoie fallimentari, che attendono solo qualcuno che le redima, riaccendendo l'entusiasmo "imbarazzante" di Dio.
*La nostra fede non ti chiede di annullare le passioni, ma di farle esplodere.
*Quando sono contrastato, trovo grande forza.
*Una Chiesa che non disturba non è la mia Chiesa.
==''L'odore del gregge''==
===[[Excipit]]===
Celebravamo la perfezione senza avvertire ciò che lo sguardo andava smarrendo: la lotta tra l'Angelo e la bestia, tra la Grazia e la disgrazia, tra la Bellezza e l'ambiguità. Tra Lui e l'altro. Come credenziale del viaggio rimane l'eco di mille sillabe. Che è poi la grammatica della misericordia: l'unica parola capace di tessere con mani di donna una tela dove gli opposti si necessitano per celebrare la vita. C'è un granaio di tempo a disposizione. E sotto le provviste del granaio – ch'è sempre la somma di mille spighe e tanti covoni – giace il solito sogno, mai vestito d'abitudine: che nessuna casa sia senza la festa del cuore. E dove l'odore del gregge è sempre un anticipo del profumo di Cielo.
==''Il pomeriggio della luna''==
* Amare l'uomo quando meno lo merita è rimettere mano a strade scomparse dalle mappe.
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
*Marco Pozza, ''L'odore del gregge. Squarci di misericordia sul far della sera'', Edizioni CVS, Roma, 2013.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Pozza, Marco}}
[[Categoria:Presbiteri italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1
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Bradipo Lento
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{{Film
|immagine = Golden snitch (cropped).jpg
|didascalia = «Mi apro alla chiusura».
|attori=
*[[Daniel Radcliffe]]: [[Harry Potter (personaggio)|Harry Potter]]
*[[Rupert Grint]]: [[Ron Weasley]]
*[[Emma Watson]]: [[Hermione Granger]]
*[[Ralph Fiennes]]: [[Lord Voldemort]]
*[[Helena Bonham Carter]]: [[Bellatrix Lestrange]]
*[[Tom Felton]]: [[Draco Malfoy]]
*[[Jason Isaacs]]: [[Mangiamorte#Lucius Malfoy|Lucius Malfoy]]
*[[Helen McCrory]]: [[Personaggi minori di Harry Potter#Narcissa Malfoy|Narcissa Malfoy]]
*[[Rhys Ifans]]: [[Xenophilius Lovegood]]
*[[Evanna Lynch]]: [[Luna Lovegood]]
*[[James Phelps]]: [[Fred e George Weasley|Fred Weasley]]
*[[Oliver Phelps]]: [[Fred e George Weasley|George Weasley]]
*[[Mark Williams (attore)|Mark Williams]]: [[Weasley (famiglia)#Arthur Weasley|Arthur Weasley]]
*[[Julie Walters]]: [[Weasley (famiglia)#Molly Prewett in Weasley|Molly Weasley]]
*[[Bonnie Wright]]: [[Ginny Weasley]]
*[[Robbie Coltrane]]: [[Rubeus Hagrid]]
*[[Domhnall Gleeson]]: [[Weasley (famiglia)#William Arthur Weasley (detto Bill)|Bill Weasley]]
*[[Clémence Poésy]]: [[Fleur Delacour]]
*[[Brendan Gleeson]]: [[Alastor Moody]]
*[[David Thewlis]]: [[Remus Lupin]]
*[[Natalia Tena]]: [[Ninfadora Tonks]]
*[[George Harris]]: [[Ordine della Fenice#Kingsley Shacklebolt|Kingsley Shacklebolt]]
*[[Andy Linden (attore)|Andy Linden]]: [[Ordine della Fenice#Mundungus Fletcher|Mundungus Fletcher]]
*[[Alan Rickman]]: [[Severus Piton]]
*[[Peter Mullan]]: [[Yaxley]]
*[[Bill Nighy]]: [[Rufus Scrimgeour]]
*[[Guy Henry]]: [[Pius O'Tusoe]]
*[[Imelda Staunton]]: [[Dolores Umbridge]]
*[[Timothy Spall]]: [[Peter Minus]]
*[[John Hurt]]: [[Olivander]]
*[[Matthew David Lewis|Matthew Lewis]]: [[Neville Paciock]]
*[[Warwick Davis]]: [[Unci-Unci]]
*[[Miranda Richardson]]: [[Rita Skeeter]]
*[[Nick Moran]]: [[Scabior]]
*[[David O'Hara]]: [[Albert Runcorn]]
*[[Steffan Rhodri]]: [[Personaggi minori di Harry Potter#Reg Cattermole|Reg Cattermole]]
*[[Sophie Thompson]]: [[Mafalda Hopkirk]]
*[[Arben Bajraktaraj]]: [[Antonin Dolohov]]
*[[Rod Hunt]]: [[Thorfinn Rowle]]
*[[Hazel Douglas]]: [[Bathilda Bath]]
*[[Michael Byrne]]: [[Personaggi minori di Harry Potter#Gellert Grindelwald|Gellert Grindelwald]] da anziano
*[[Jamie Campbell Bower]]: [[Personaggi minori di Harry Potter#Gellert Grindelwald|Gellert Grindelwald]] da giovane
*[[Carolyn Pickles]]: [[Charity Burbage]]
*[[Frances de la Tour]]: [[Olympe Maxime]]
*[[Devon Murray]]: [[Seamus Finnigan]]
*[[Rade Serbedzija]]: [[Gregorovitch]]
*[[David Ryall]]: [[Elphias Doge]]
*[[Freddie Stroma]]: [[Cormac McLaggen]]
*[[Dave Legeno]]: [[Fenrir Greyback]]
*[[Richard Griffiths]]: [[Vernon Dursley]]
*[[Fiona Shaw]]: [[Petunia Dursley]]
*[[Harry Melling]]: [[Dudley Dursley]]
*[[Michael Gambon]]: [[Albus Silente]]
*[[Jim Broadbent]]: [[Horace Lumacorno]]
|doppiatorioriginali=
*[[Toby Jones]]: [[Personaggi minori di Harry Potter#Dobby|Dobby]]
*[[Simon McBurney]]: [[Personaggi minori di Harry Potter#Kreacher|Kreacher]]
|doppiatoriitaliani=
*[[Alessio Puccio]]: Harry Potter
*[[Giulio Renzi Ricci]]: Ron Weasley
*[[Letizia Ciampa]]: Hermione Granger
*[[Massimo Popolizio]]: Lord Voldemort
*[[Laura Boccanera]]: Bellatrix Lestrange
*[[Flavio Aquilone]]: Draco Malfoy
*[[Massimo Lodolo]]: Lucius Malfoy
*[[Franca D'Amato]]: Narcissa Malfoy
*[[Gianluca Tusco]]: Xenophilius Lovegood
*[[Veronica Puccio]]: Luna Lovegood
*[[Lorenzo De Angelis]]: Fred e George Weasley
*[[Mino Caprio]]: Arthur Weasley
*[[Anna Rita Pasanisi]]: Molly Weasley
*[[Erica Necci]]: Ginny Weasley
*[[Francesco Pannofino]]: Rubeus Hagrid
*[[Paolo Vivio]]: Bill Weasley
*[[Paolo Buglioni]]: Alastor Moody
*[[Danilo De Girolamo]]: Remus Lupin
*[[Domitilla D'Amico]]: Ninfadora Tonks
*[[Fabrizio Pucci]]: Kingsley Shacklebolt
*[[Renzo Stacchi]]: Mundungus Fletcher
*[[Francesco Vairano]]: Severus Piton
*[[Massimo Corvo]]: Yaxley
*[[Ennio Coltorti]]: Rufus Scrimgeour
*[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Pius O'Tusoe
*[[Ida Sansone]]: Dolores Umbridge
*[[Roberto Stocchi]]: Peter Minus
*[[Giorgio Lopez]]: Olivander
*[[Gabriele Patriarca]]: Neville Paciock
*[[Mario Scaletta]]: Unci-Unci
*[[Francesco Sechi]]: Scabior
*[[Sergio Graziani]]: Gellert Grindelwald
*[[Sergio Di Giulio]]: Gregorovitch
*[[Dante Biagioni]]: Elphias Doge
*[[Lorenzo Accolla]]: Cormac McLaggen
*[[Paolo Lombardi]]: Vernon Dursley
*[[Fabrizio De Flaviis]]: Dudley Dursley
*[[Gianni Musy]]: Albus Silente
*[[Carlo Valli]]: Horace Lumacorno
*[[Nanni Baldini]]: Dobby
*[[Franco Zucca]]: Kreacher
}}
'''''Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1''''', film statunitense del 2010 diretto da [[David Yates]].
==[[Incipit]]==
Questi sono tempi duri, non lo si può negare. Forse il nostro mondo non ha mai affrontato una minaccia come quella di oggi. Ma io dico questo a tutta la cittadinanza: noi, sempre vostri servitori, continueremo a difendere la vostra libertà e a respingere le forze che tentano di portarvela via. Il vostro Ministero rimane forte. ('''Rufus Scrimgeour''')
==Frasi==
*Nagini, la cena. ('''Lord Voldemort''')
*{{NDR|Leggendo le Fiabe di Beda il Bardo}} C'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole. Dopo un po' i fratelli giunsero a un fiume troppo pericoloso da attraversare. Essendo versati nelle arti magiche, ai tre fratelli bastò agitare le [[Bacchetta magica|bacchette]] per costruire un ponte. Ma prima di poterlo attraversare trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata: era la Morte. Si sentiva imbrogliata perché di solito i viaggiatori annegavano nel fiume. Ma la Morte era astuta: finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia, e disse che meritavano un premio per la loro abilità a sfuggirle. Il maggiore chiese una bacchetta più potente di qualsiasi altra al mondo, così la Morte gliene fece una da un albero di Sambuco che era nelle vicinanze. Il secondo fratello decise di voler umiliare la Morte ancora di più, e chiese il potere di richiamare i propri cari dalla tomba, così la Morte raccolse una pietra dal fiume e gliela offrì. Infine la Morte si rivolse al terzo fratello, un uomo umile. Lui chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene da quel posto senza essere seguito dalla Morte, e così la Morte, con riluttanza, gli consegnò il proprio Mantello dell'Invisibilità. Il primo fratello raggiunse un lontano villaggio armato della Bacchetta di Sambuco, e uccise un mago con cui in passato aveva litigato. Inebriato dal potere che la Bacchetta di Sambuco gli aveva dato si vantò della sua invincibilità. Ma quella notte un altro mago rubò la Bacchetta, e per buona misura gli tagliò la gola, e così la Morte chiamò a sé il primo fratello. Il secondo fratello tornò a casa, tirò fuori la Pietra e la girò tre volte nella mano. Con sua gioia la ragazza che sperava di sposare prima della di lei morte prematura gli apparve. Ma presto ella divenne triste e fredda perché non apparteneva al mondo dei mortali. Reso folle dal suo desiderio il secondo fratello si tolse la vita per unirsi a lei, e così la Morte si prese il secondo fratello. Riguardo al terzo fratello, la Morte lo cercò per molti anni ma non fu mai in grado di trovarlo. Solo quando ebbe raggiunto una veneranda età il fratello più giovane si tolse il Mantello dell'Invisibilità e lo donò a suo figlio. Poi salutò la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, congedandosi da questa vita da pari a pari. ('''Hermione''')
*{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} Un bellissimo posto dove stare con gli amici! Dobby è felice: è con il suo amico Harry Potter! ('''Dobby''')
==Dialoghi==
*'''Harry''': Pensi che siano lì dentro Hermione, mamma e papà?<br />'''Hermione''': Sì, io penso di sì.
*'''Ron''': {{NDR|dopo essere tornato}} Ehi.<br />'''Hermione''': {{NDR|lo spinge, gli toglie lo zaino di mano e lo colpisce con delle foglie a ogni parola in preda alla rabbia}} Sei... un vero... '''DEFICIENTE''', Ronald Weasley! Ti rifai vivo dopo settimane, e dici ''Ehi''?! {{NDR|si gira verso Harry}} Dov'è la mia bacchetta, Harry? Dov'è la mia bacchetta? <br/>'''Harry''': Non lo so.<br/>'''Hermione''': Harry Potter, dammi la mia bacchetta!<br/>'''Harry''': Non ce l'ho!<br/>'''Ron''': Come mai ha la tua bacchetta? <br/>'''Hermione''': {{NDR|si rivolge di nuovo a Ron}} Lascia perdere perché ha la mia bacchetta! {{NDR|nota il Medaglione di Serpeverde distrutto da Ron e la Spada di Godric Grifondoro tra le sue mani}} Quello cos'é? Lo hai distrutto. E come mai tu, guarda caso, hai la spada di Grifondoro?<br/>'''Harry''': È una lunga storia. <br/>'''Hermione''': Non credere che questo cambi qualcosa. <br/>'''Ron''': Certo che no! Ho solo distrutto un maledetto Horcrux, perché dovrebbe cambiare qualcosa? Senti, volevo tornare non appena me ne sono andato, ma non sapevo come trovarvi. <br/>'''Harry''': Sì, come ci hai trovati? <br/>'''Ron''': {{NDR|tira fuori il Deluminatore}} Con questo. Non spegne solo le luci. Non so come funziona, ma-ma la mattina di Natale, dormivo in un piccolo pub, alla larga dai Ghermidori. E l'ho sentita.<br/>'''Harry''': Cosa?<br/>'''Ron''': Una voce. La tua voce, Hermione. Veniva da qui.<br />'''Hermione''': Esattamente cosa ho detto, posso saperlo?<br />'''Ron''': Il mio nome, solo il mio nome. Come un bisbiglio. Così l'ho preso, l'ho fatto scattare, ed è comparsa questa pallina di luce... e ho capito. E infatti ha galleggiato verso di me la palla di luce, mi è entrata nel petto ed è finita qui... proprio qui. E ho capito che mi avrebbe portato dove dovevo andare, così mi sono smaterializzato e sono sbucato su questa collina. Era buio non sapevo dove fossi, speravo solo che uno di voi si sarebbe mostrato... e così è stato.
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1''}}
{{Harry Potter}}
[[Categoria:Film fantasy]]
[[Categoria:Harry Potter]]
[[Categoria:Film con incipit]]
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Cristina D'Avena
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Bradipo Lento
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text/x-wiki
[[File:Cristina D'Avena al Giffoni Film Festival cropped.jpg|thumb|Cristina D'Avena]]
'''Cristina D'Avena''' (1964 – vivente), cantante italiana.
== Citazioni di Cristina D'Avena ==
*Faccio molti concerti per i [[gay]]. Mi vesto da fatina perché loro mi vogliono ancora così. Creamy è un simbolo. Una bambina maschiaccio che con la [[bacchetta magica]] si trasforma in prima donna. È l'ideale della trasformazione. Molti di loro sono cresciuti con questa speranza. Quando canto Creamy o Sailor Moon i gay si commuovono.<ref name="punkabbestia">Citato in ''[http://www.huffingtonpost.it/2014/07/20/cristina-davena_n_5603264.html Cristina D'Avena: "Oggi mi vesto da fatina per i gay e faccio piangere i punkabbestia"]'', ''huffingtonpost.it'', 20 luglio 2014.</ref>
*Una volta a un mio concerto è venuto un [[punkabbestia]], barba, piercing, birra. Ho pensato: si sarà sbagliato. Poi quando ho iniziato a cantare Memole e lui è scoppiato a piangere, ho capito: l'infanzia è il rifugio di tutti. Bisogna tornare alla purezza dell'infanzia.<ref name="punkabbestia"></ref>
{{Int|''[https://www.lanazione.it/firenze/spettacoli/cristina-davena-intervista-1.4261200 Cristina D’Avena: "L'età non esiste"]''|Articolo pubblicato su ''lanazione.it'', 26 ottobre 2018}}
*Ho un pubblico trasversale fatto di nonni, di adulti e di bambini. E tutti vengono ai miei concerti. A sentirmi e a cantare con me le mie canzoni che sono anche le loro: di questo vado fiera e sono orgogliosa. E in più mi diverto.
*Gli anni mi danno il senso che anagraficamente il tempo passa, è vero. Ma che io non me accorgo e non ne sento neppure uno di questi anni. È bellissimo.
*Ho recuperato i maschietti che in quell'età critica adolescenziale si vergognavano a dire che gli piacevano le sigle dei cartoni animati. Appena passato quel periodo me li ritrovo impazziti di divertimento ai miei concerti.
*Adesso non sei abbastanza figo se non hai un cartone di riferimento, ce ne sono tantissimi di ragazzi che la pensano così. [...] E quel ragazzino che a 12 anni magari si vergognava a dire cosa preferiva, adesso mette nel telefonino al suoneria di [[Batman]].
== Citazioni su Cristina D'Avena ==
*Cristina D'Avena per esempio non è mai stata nostra rivale: lei è una seria professionista delle sigle per bambini. ([[Luigi Albertelli]])
== Note ==
<references />
==Altri progetti==
{{ip}}
{{DEFAULTSORT:D'Avena, Cristina}}
[[Categoria:Cantanti italiani]]
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Breaking Bad (seconda stagione)
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2022-08-11T13:44:50Z
Bradipo Lento
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/* Episodio 6, Una lezione indimenticabile */ +wl
wikitext
text/x-wiki
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{{TOCright}}
'''''[[Breaking Bad]]''''', seconda stagione.
{{cronologico}}
==Episodio 1, ''Tutto cambia''==
*Walt, io capisco che hai paura, che sei arrabbiato, frustrato e so anche che tutto questo è ingiusto però non posso accettare che ti sfoghi su di me! ('''Skyler''')
*{{NDR|A Jesse}} Come puoi pensare di uccidere un uomo se non sai neanche aprire un caricatore?! ('''Walter''')
*Secondo te ai [[Cina|cinesi]] capita mai di avere voglia di [[cucina statunitense|cibo americano]]? Voglia di hamburger, patatine, ali di pollo fritte e bibite gassate? Tutto take away. Oppure voglia di provare a usare forchetta e coltello. Me lo sono sempre chiesta. ('''Marie''')
*{{NDR|[[Barzellette dalle serie televisive]]}} Un muto dice a un sordo "Un cieco ci spia!" e poi aggiunge "Attento, un paralitico ci insegue!" ('''Steven Gomez''')
*{{NDR|Visionando il filmato di videosorveglianza che riprende Walt e Jesse scassinare e rubare da una fabbrica di prodotti chimici}}<br>'''Steven Gomez''': Guarda quei due. Sta a vedere che fanno.<br>'''Hank''': Che diavolo è?<br>'''Steven Gomez''': Termite. Così mi hanno detto. Brucia più o meno a 5000 gradi. [[James Bond]] la usa sempre nei suoi film.<br>'''Hank''': Però, sono dei professionisti. {{NDR|Nel video Walt e Jesse trasportano goffamente il barile di metilammina}} Ahah! No, ritiro quello che ho detto! Ma scusa, non potevano rubare una carriola? È così difficile spostarlo? Fatelo rotolare! È un barile, idioti!
*Voglio trasformare questi semi in ricina [...] la [[ricina (proteina)|ricina]] è un veleno potentissimo, letale anche in piccole dosi, ed è molto difficile da rilevare durante l'autopsia. [...] Alla fine degli anni '70 la ricina fu utilizzata dal KGB per assassinare un giornalista bulgaro. Modificarono la punta di un ombrello e gli iniettarono una piccolissima dose nella gamba. Stiamo parlando di un volume poco più grande della capocchia di uno spillo. ('''Walter''')
*'''Hank''': Noi dobbiamo essere comprensivi. Dobbiamo avere pazienza e darle tutto l'aiuto possibile.<br>'''Skyler''': Oh, davvero?<br>'''Hank''': Sì...<br>'''Skyler''': {{NDR|Isterica}} ''Io'' ho bisogno d'aiuto. ''Io''. La quasi quarantenne incinta con un figlio in arrivo che non era stata prevista. E con un marito malato di cancro che ogni tanto sparisce chissà dove, sta via per ore e a mala pena mi rivolge ancora la parola, con un figlio lunatico, intrattabile, con un conto corrente sempre in rosso e uno schifosissimo scaldabagno che da settimane ormai perde acqua marrone e fa marcire il pavimento del ripostiglio perché non abbiamo i soldi per farlo riparare! Ma che importa? Che vuoi che sia? Ora dovrei venire da te e chiederti "Ti prego, dimmi che cosa posso fare per aiutare quella stronza, viziata e ora anche cleptomane che ha sempre avuto bisogno di essere al centro dell'attenzione?" Perché di sicuro tra le due di sicuro è lei, è lei che ha davvero dei seri problemi! {{NDR|Scoppia a piangere. Hank tenta di abbracciarla}}<br>'''Hank''': Se vuoi posso dare un'occhiata allo scaldabagno...
*'''Hank''': {{NDR|Ridacchiando, sulla scena di un delitto}} Questa è bella! Abbiamo di fronte un uomo da record: il criminale più stupido del mondo! Non l'hanno ammazzato. Guardate: questo bestione cercava di prendere il cadavere dell'altro quando questa catasta dev'essere scivolata è rimasto gravemente ferito al braccio ed è morto dissanguato!<br>'''Steven Gomez''': Giustizia divina, finalmente!<br>'''Hank''': Già, finalmente! Ehi, vieni qui! Voglio farmi fare una foto insieme a lui! Mi raccomando, devi inquadrare anche il sangue! Ahahah!
==Episodio 2, ''Grigliato''==
*Sono sempre contento di lavorare coi padri di famiglia: coinvolgi tanta gente. ('''Tuco''')
*Me lo aspettavo, io prevedo il futuro. È un dono che conservo qui, nel profondo della mente. Sapevo già che avrebbero cercato di arrestarmi. Gonzo... È stato lui a dirlo agli sbirri! Mi ha tradito, quel verme bastardo, mi ha tradito! Di lui mi fidavo, come di un fratello! Sono stato generoso con lui, sono stato generoso! Se troverò Gonzo gli strapperò le budella, lo spellerò tutto e userò la sua pellaccia per farmi un sacco da pugilato! Ogni volta che lo colpirò sarà una lezione per me stesso, perché non ci si deve mai... Mai fidare delle persone che si amano! ('''Tuco''')
*[[Chemioterapia]] e [[marijuana]] vanno d'accordo come la torta di mele e i tartufi. ('''Marie''')
*'''Jesse''': Ti prego, no! Non mi sparare, non voglio morire!<br>'''Tuco''': Dimmi che cosa avete fatto, Walter!<br> '''Jesse''': {{NDR|Senza farsi vedere scava nella sabbia e trova un sasso}} Fermati! Non voglio morire! No!<br>'''Tuco'''{{NDR|[[Ultime parole da Breaking Bad|Ultime parole]]}}: Dimmi che avete fatto!<br>'''Walter''': Abbiamo cercato di avvelenarti. {{NDR|Tuco si gira verso di lui}} Abbiamo cercato di avvelenarti. Perché sei fuori di testa. Non sei altro che un povero bastardo che merita solo di morire!<br>{{NDR|Jesse lo colpisce col sasso e lo disarma del fucile d'assalto [[M16]]. Lotta corpo a corpo. Jesse riesce a prendergli la pistola che ha addosso e gli spara}}<br>'''Tuco''': Aaaaah!<br> '''Jesse''': {{NDR|Gli dà un calcio facendolo cadere in una fossa}} Muori, bastardo!<br>'''Walter''': Morirà dissanguato.
==Episodio 3, ''Punto da un'ape morta''==
*È Hank. È indistruttibile. ('''Marie''')
*'''Badger''': Sei [[Roald_Dahl#La_fabbrica_di_cioccolato|Willy Wonka]]! Sei Willy Wonka e io ho trovato il biglietto d'oro! Ahh, fammi salire sulla tua barca magica, navighiamo lungo il fiume di metanfetamina e cioccolato! Dove tieni l'efedrina?<br />'''Jesse''': Cuciniamo col sistema P2P, quello è un barile di metilammina in soluzione acquosa, in questo modo non serve l'efedrina.
*'''Jesse''': Che vuole dire? Che ho sparato a qualcuno? Con una pistola?<br>'''Hank''': Tu? No. L'unica cosa che spari sono le cazzate.
*'''Wendy la prostituta''': Dov'è la mia Root Beer? Coraggio. Devo fare pipì, ho il calo degli zuccheri, ho dei problemi di salute!<br>'''Hank''': Che tipo di problemi di salute? Astinenza da pene? Hai il ''cazzus interruptus''?
*Dottore, mia moglie è incinta di sette mesi di un bambino che non abbiamo voluto, mio figlio di quindici anni ha una paresi cerebrale, io sono decisamente troppo qualificato per insegnare chimica in un liceo, quando riesco a lavorare guadagno 43.700$ l'anno, ho visto tutti i miei colleghi e i miei amici superarmi in tutto, in ogni modo possibile, ed entro diciotto mesi sarò morto... e lei mi chiede perché sono scappato? ('''Walter''')
*{{NDR|Hector "Tio" Salamanca viene interrogato per testimoniare contro Jesse}}<br>'''Jesse''': Guardatelo bene! Non sa neanche su che pianeta si trova!<br>'''Steven Gomez''': ''Señor'', siamo sul pianeta Marte?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': ...<br>'''Steven Gomez''':{{NDR|nota di contestualizzazione o bibliografia}} Siamo sul pianeta Saturno?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': ...<br>'''Steven Gomez''': Siamo sul pianeta Terra?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': {{NDR|Ding!}}<br>'''Steven Gomez''': ''Señor'', oggi è venerdì?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': ...<br>'''Steven Gomez''': Oggi è lunedì?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': ...<br>'''Steven Gomez''': Oggi è martedì?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': {{NDR|Ding!}}<br>'''Hank''': Ok. Sembra che si sia con la testa. Procediamo.<br>'''Steven Gomez''': ''Señor'', quest'uomo era a casa sua ieri?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': ...<br>'''Steven Gomez''': {{NDR|Più insistente}} ''Señor'', quest'uomo era a casa sua ieri?<br>'''Hector "Tio" Salamanca''': ...<br>'''Hank''': Questo ragazzo era a casa sua, vero? Stava facendo affari con suo nipote Tuco?<br>'''Steven Gomez''': ''Señor'', ha paura di quest'uomo?<br>'''Hank''': Naa, non ha paura. Forza, nonnetto. Non vuoi aiutarci?<br>{{NDR|Tio si fa la diarrea addosso}}<br>'''Steven Gomez''': Oh, cazzo...<br>'''Hank''': Immagino sia un "no".
*Krazy-8, Tuco...in qualche modo, ma non so come, è tutto collegato. Una semplice connessione. Solo che non la vedo... ('''Hank''')
*{{NDR|Nudo, con indosso solo cappello e occhiali}} Senti cara, io pensavo di andare un attimo al supermercato. A te serve qualcosa? Che so, una coca? Delle patatine? Che dici? ('''Walter''')
==Episodio 4, ''Giù''==
*Troveranno il [[succo d'arancia]] e di [[Succo di pompelmo|pompelmo]] per il quale come sapete non ho una passione ma... considerando tutti i polifenoli e il limonene che ha, non può che far bene. ('''Walter''')
*'''Walter''': Non sa nemmeno chi sono i Boz Scaggs!<ref>Cfr.: [[:w:it:Boz Scaggs|Boz Scaggs]].</ref> Come educatori abbiamo fallito.<br>'''Skyler''': Sai, stavo pensando che non lo so nemmeno io chi sono.
*'''Walter''': Flynn! Lo sapevi che ora si fa chiamare "Flynn"?<br>'''Skyler''': Mh-mh.<br>'''Walter''': Ah, ah. Ok, Flynn. Va bene. Come [[Errol Flynn]].<br>'''Skyler''': Al momento gli piace essere chiamato così.<br>'''Walter''': Cos'ha contro "Walter Junior"?<br>'''Skyler''': Non prenderla come un fatto personale. Vuole avere una sua identità.
*Figliolo, non possiamo impedirti di distruggere la tua vita, ma non ci trascinerai a fondo con te. ('''Adam Pinkman''', padre di Jesse)
*E dov'è la colazione?<ref>Il personaggio di Walter Jr. appare molto spesso mentre fa colazione insieme alla famiglia, mentre non assume un ruolo rilevante nella trama principale. L'ossessione di Walter Jr. per la colazione è diventata una battuta ricorrente tra i fan e ha generato un internet meme. {{Cfr}} {{en}} ''[http://knowyourmeme.com/memes/walt-jr-loves-breakfast Walt Jr. Loves Breakfast]'', ''knowyourmeme.com''.</ref> ('''Walter "Flynn" Jr.''')
*{{NDR|A Jesse, caduto in un bagno chimico}} Come mai sei blu?! ('''Walter''')
*Tu non pensi perché trovi troppo faticoso pensare, Signor Pinkman! [...] Siamo soci in cosa? Tu cosa fai di preciso, si può sapere, eh?! Sono io a fare la roba, no?! La cucino io! Tu invece che cosa fai? Solo il tossicodipendente! Sei uno squallido miserabile drogato! Sei troppo stupido anche per comprendere e seguire anche le più semplici ed elementari istruzioni! Troppo stupido! ('''Walter''') {{NDR|[[insulti dalle serie televisive|insulto]]}}
==Episodio 5, ''Una pistola per Jesse''==
*'''Hank''': Fanno sempre lo stesso nome: "Heisenberg". Almeno quei pochi con cui entriamo in contatto.<br>'''George Merkert''': Heisenberg?<br>'''Hank''': Sì, lo so. Potrebbe essere una leggenda metropolitana. Eppure ci dev'essere qualcuno che produce quella roba azzurra. Ad ogni modo, staremo in allerta.<br>'''George Merkert''': Sai perché gli squali sono in cima alla catena alimentare?<br>'''Hank''': Forse perché hanno tre file di denti e mangiano di tutto?<br>'''George Merkert''': Perché fanno migliaia di chilometri pur di raggiungere la loro preda.<br>'''Hank''': Sì, io l'avevo sentito.<br>'''George Merkert''': E tu sei il nostro squalo bianco.
*'''Jane''': E in più ci sono altre due mensilità anticipate. Tariffa NFLS. Senza rimborso.<br>'''Jesse''': Be', certo, la tariffa NFLS. È ovvio, già. {{NDR|Jane Ride}} Ok. È uno scherzo. Che vuol dire "NFLS"?<br>'''Jane''': Non Fare Lo Stronzo.
*'''Jane''': Come ti chiami, fra l'altro?<br>'''Jesse''': Jesse... ehm...[[Jesse Jackson]].<br>'''Jane''': Sul serio?
*{{NDR|[[Canzoni dalle serie televisive|Cantando]] mentre distilla la birra in garage}} ''E tutti i miei amici | vanno a festeggiare | questa grande occasione | con qualcosa di speciale | e perciò stasera brinderemo | con la ShraderBräu! | ShraderBräu! | Pom pom pom pom pom! | ShraderBräu!'' ('''Hank''')
*Io servo a te più di quanto tu servi a me, Walt. ('''Jesse''')
*'''Walter''': Da dove vengono i criminali come quelli che hai...cioè, cosa pensi che li faccia diventare quello che sono?<br>'''Hank''': Ti posso rispondere come per gli scarafaggi. Tutto quello che so è che il mondo ne è pieno.
*Hai incassato quindicimila dollari senza rischiare niente! Io ci sto in mezzo, so come funziona! Anche i miei ragazzi lo sanno e stanno attenti. Ma a volte non basta. E tu mentre noi rischiamo il culo te ne stai con la tua preziosa famiglia! Perché non la pianti di dare lezioni? ('''Jesse''')
==Episodio 6, ''Una lezione indimenticabile''==
*Monoalcheni, diolefini, sistemi trienici, polienici sono termini che possono fare venire un gran mal di testa. Però quando sarete presi dallo scoraggiamento – e succederà! – dovrete ricordare che c'è un elemento: il [[carbonio]]. Il carbonio è l'elemento fondamentale, non ci sarebbe vita se non ci fosse il carbonio in nessun luogo, in nessun luogo dell'universo. Tutto ciò che vive, ha vissuto o vivrà è a base di carbonio. [...] A me piace pensare... mi piace pensare che il diamante e la donna che lo porta al dito sono composti dalla stessa sostanza. Poi c'è il diamante sintetico. [...] Il dottor [[H. Tracy Hall|Hall]] ha ideato il primo procedimento riproducibile per la fabbricazione di diamanti sintetici. Lo ha ideato negli anni '50. Al giorno d'oggi si usano diamanti sintetici nella perforazione di pozzi petroliferi, in elettronica...hanno un mercato di miliardi di dollari. A quell'epoca Hall lavorava per la General Electric che con la sua invenzione ha realizzato guadagni incalcolabili. Sapete come la General Electric ha ricompensato Hall? Mh? Con un buono del tesoro da dieci dollari. [...] Hanno ricompensato il dottor Hall con un buono del tesoro stampato su carta composta da carbonio per quello che ha ottenuto dal... carbonio. ('''Walter''')
*Scopri chi sono, poi insieme mettiamo loro un bel sacco sulla testa, li leghiamo per bene, li portiamo al centro del deserto, li spogliamo nudi, e li seppelliamo fino al collo in un formicaio di formiche rosse. Era in un vecchio western. ('''Walter''')
*'''Gretchen Schwartz''': Vediamo se ho capito bene. Noi ci siamo offerti di pagare tutte le tue cure senza alcuna condizione ed è un'offerta tra l'altro ancora valida che tu hai rifiutato per orgoglio o per altre ragioni e poi racconti a tua moglie che in realtà le paghiamo noi le tue cure? Ci hai coinvolti nelle tue squallide bugie e nostra insaputa e contro la nostra volontà! E ora te ne stai seduto tranquillo e vuoi convincermi che la cosa non mi riguarda?!<br>'''Walter''': Già. Sì, il concetto è più o meno questo.<br>'''Gretchen Schwartz''': Non ti riconosco più. Davvero Walt, che ti è successo? Ora sembri un'altra persona.<br>'''Walter''': Ma tu cosa vuoi saperne di come sono io, Gretchen? Che tipo di persona ti aspettavi che fossi esattamente? Quello che viene a implorare la tua carità? Così tu puoi sventolare il tuo libretto d'assegni come fosse una [[bacchetta magica]] che col suo tocco può farmi dimenticare il fatto che tu e Elliott mi avete tagliato fuori!?<br>'''Gretchen Schwartz''': Come puoi dire una cosa del genere?<br>'''Walter''': Con il frutto delle mie faticose ricerche voi state guadagnando milioni di dollari!
*'''Schizzo''': Ogni [[cassaforte]] ha il suo punto debole. Se costruissi casseforti dove lo metteresti il punto debole?<br>'''Donna di Schizzo''': Da nessuna parte. Le casseforti devono essere... foooorti!<br>'''Schizzo''': Il punto debole lo mettono sotto! Lo mettono sotto dove non si vede!
*'''Donna di Schizzo''': Non so più come dirtelo che non puoi trattarmi così!<br>'''Schizzo''': {{NDR|Sotto al bancomat mentre cerca di scassinarlo}} Lasciami in pace cretina! Piantala di disturbarmi! Non vedi che sto facendo una cosa molto importante?! Sono nel momento cruciale! Perciò invece di rompere dammi una mano, stupida vacca! E sta' zitta!<br>'''Donna di Schizzo''': Non chiamarmi "vacca"!<br>'''Schizzo''': E invece ti chiamo vacca perché sei una vacca! Una stupida vacca! Vacca! Vacca! Vacca! Vacca! Vacca! Vacca! Mi hai sentito, vacca?! Sentito vacca? Sei solo una stupida vacca e lo sanno tutti! Vacca! Vacca! Vacca! Vacca! Vacca!<br>'''Donna di Schizzo''': Non sono una vacca!<br>'''Schizzo''': {{NDR|[[Ultime parole da Breaking Bad|Ultime parole]]}} Vacca! Vacca! Vacca! Vacca! Vacca!<br>{{NDR|Lei fa perdere l'equilibrio al bancomat facendolo cadere sulla testa di Schizzo}}<br>'''Jesse''': No! No! Cosa fai?! No!<br>{{NDR|Ruba la metanfetamina dalla tasca di Schizzo}}<br>'''Donna di Schizzo''': Non sono una vacca!
==Episodio 7, ''Nero e azzurro''==
*''La città si chiama Duke | Nuovo Messico lo stato | Tra la sua gente mafiosa | la sua fama si è propagata | A causa di una nuova droga | che i gringos hanno creato | Dicon che è di colore azzurro | e di pura qualità | Questa droga potente | che circola per la città | E i padroni della piazza | non sono riusciti a fermarla | Il Cartello si sta arrabbiando | gli hanno mancato di rispetto | Parlan di un certo "Heisenberg" | che ora controlla il mercato | Nessuno sa niente di lui | perché non lo hanno mai visto | Il Cartello ci tiene al rispetto | e non ha mai perdonato | Questo compare è già morto | ma non lo hanno ancora avvisato | La fama di Heisenberg | è arrivata fino a Michoacan | Da laggiù vogliono venire | a provare questo cristallo | Questa roba azzurra | è già diventata internazionale | Ora sì, gli sta bene, al Nuovo Messico il nome | Somiglia al Messico | Per tutta la droga che nasconde | Solo che c'è un capo gringo | come "Heisenberg" lo conoscono | Il Cartello si sta arrabbiando | gli hanno mancato di rispetto | Parlan di un certo "Heisenberg" | che ora controlla il mercato | Nessuno sa niente di lui | perché non lo hanno mai visto | Alla furia del Cartello | nessuno è mai sfuggito | Questo compare ora è morto | ma ancora non lo hanno avvisato'' ('''''Negro y Azul: The Ballad of Heisenberg'' dei Los Cuates de Sinaloa''')
:''La ciudad se llama Duke, Nuevo Mexico, el estado | Entre la gente mafiosa | Su fama se ha propagado | Causa de una nueva droga | Que los gringos han creado | Dicen que es color azul | Y que es pura calidad | Esa droga poderosa | que circula en la ciudad | Y los dueños de la plaza | no la pudieron parar | Anda caliente el cartel | Al respeto le faltaron | Hablan de un tal "Heisenberg" | Que ahora controla el mercado | Nadie sabe nada de él | Porque nunca lo han mirado | El cartel es de respeto | Y jamás ha perdonado | Ese compa ya está muerto | Nomás no le han avisado | La fama de "Heisenberg" | Ya llegó hasta Michoacán | Desde allá quieren venir | a probar ese cristal | Ese material azul | ya se hizo internacional | Ahora si le quedó bien | a Nuevo Mexico el nombre | A México se parece | en tanta droga que esconde | solo que hay un capo gringo, | por "Heisenberg" lo conocen. | Anda caliente el cartel | Al respeto le faltaron | Hablan de un tal "Heisenberg" | Que ahora controla el mercado | Nadie sabe nada de él | Porque nunca lo han mirado | A la furia del cartel | Nadie jamás ha escapado | Ese compa ya está muerto | Nomás no le han avisado.''
*Sai cos'è un legame? Una grande forza di attrazione... legame covalente, legame ionico... parlo dell'aggregazione di atomi e molecole per formare composti... i legami chimici sono quelli che formano la materia. I legami sono ciò che tengono insieme il mondo fisico, inclusi noi. ('''Walter''')
*{{NDR|Nel nuovo ufficio di Hank, a El Paso, Texas}}<br>'''Hank''': Ehi, e quello?<br>'''Collega''': Jesús Malverde, il patrono degli [[spacciatore|spacciatori]].<ref>{{Cfr}} [[:w:Jesús Malverde|Jesús Malverde]].</ref><br>'''Hank''': Sì, sì, lo so anch'io chi è! Ci vanno tutti questi figli di puttana a pregare! "''Por favor, señor santo nada anti-droga! Por favor!''" {{NDR|Ride tra sé e sé}} Mi chiedevo solo perché lo tiene lì. Se dai la caccia ai [[nazismo|nazisti]] che fai? Metti una svastica?<br>'''Collega''': [[Sun Tzu]].<br>'''Hank''': "San che"?!<br>'''Collega''': Un generale cinese del sesto secolo diceva che se conosci il nemico come te stesso combatterai senza danno molte battaglie.
*Tu sei un [[pesce palla]]. Un pesce palla. Pensaci, piccolo di dimensioni, non svelto, non molto astuto, facile vittima dei predatori, ma il pesce palla ha un'arma segreta no, lo sai... cosa fa il pesce palla Jesse? Il pesce palla si gonfia, il pesce palla si espande fino a diventare 4-5 volte più grande, ma perché, perché lo fa? Per mettere paura agli altri pesci, ecco perché, per spaventarli, così i predatori di cui parlavamo prima se la svignano, e questo sei tu, tu sei il pesce palla. Capisci, è tutta un'illusione, nient'altro...nient'altro che aria. Ora chi oserà mettersi contro il pesce palla Jesse? ('''Walter''')
*'''Tortuga''': Mi chiamano "Tortuga". Sai che vuol, dire?<br>'''Hank''': Be', secondo me tradotto significa "figlio di puttana".<br>'''Tortuga''': Vuol dire tartaruga. Sono io. Mi prendo il mio tempo, però vinco sempre.
*'''Jesse''': È strano che un'artista di tatuaggi non abbia tatuaggi.<br>'''Jane''': È un impegno troppo grande.
*Hola DEA. ('''Scritta sulla tartaruga''')
*Che c'è, Shrader? Non dirmi che non hai mai visto una testa mozzata sopra una tartaruga! ('''Detective di El Paso''')
*Dobbiamo aumentare i prezzi. Accaparrati il mercato e aumenta i prezzi: è la base dell'[[economia]]. ('''Walter''')
==Episodio 8, ''Conviene chiamare Saul''==
*'''Badger''': ''Maybe, baby...''<br>'''Getz''': Ciao. Senti... hai della roba?<br>'''Badger''': Non so di che parli amico.<br>'''Getz''': Va bene, come vuoi. Quello che intendevo dire è che hai roba da vendere te ne compro un paio di grammi.<br>'''Badger''': Per chi mi hai preso? È inutile, si vede che sei uno sbirro.<br>'''Getz''': Che cosa? Ma come ti viene in mente?<br>'''Badger''': Ah, be', per esempio, ehm...per quel furgone parcheggiato laggiù. È tuo vero?<br>'''Getz''': Quale furgone?<br>'''Badger''': Pensavi che passasse inosservato? È un furgone da sbirri! Guarda, laggiù ce n'è un altro uguale! "Duke City Flowers"?! Incredibile! Non potevate essere più originali? Eheheh!<br>'''Getz''': Sei fuori strada. Io voglio solo sballarmi.<br>'''Badger''': Il furgone del fiorista! Ah... Sai che dovreste provare? Il camion dei rifiuti. Sul serio, non sto scherzando. È un suggerimento. Se fai salire gli sbirri su un camion dei rifiuti a nessuno verrà mai da pensare che al posto dei netturbini c'è una squadra di sbirri! Se fossi in te ci penserei. {{NDR|Urlando}} Pensateci anche voi! Eheheh!<br>'''Getz''': Ho capito, me ne vado.<br>'''Badger''': Oh! Voi sbirri vi arrendete così?<br>'''Getz''': Non sono uno sbirro!<br>'''Badger''': Alzati la maglietta, fammi vedere che non hai microfoni!<br>'''Getz''': E va bene. Ma se lo faccio è soltanto per dimostrarti che hai torto! {{NDR|Si alza la maglietta}}<br>'''Badger''': {{NDR|Prendendolo in giro}} Ah! Sei troppo bianco! Mi accechi! Eheheh!<br>'''Getz''': Deficiente!<br>'''Badger''': Ehi, vieni qui, scherzavo! Avanti, non puoi andartene così. Siediti, coraggio. E poi non capisco di che ti lamenti. Gli addominali non ti mancano. Dico male?<br>'''Getz''': Dì quello che vuoi. Non so più tanto sicuro di volermi sballare, con i tuoi giochetti mi hai fatto passare la voglia.<br>'''Badger''': Ma dai, non fare così. In fondo ti ho soltanto chiesto di dimostrarmi che non sei uno sbirro.<br>'''Getz''': Che cos'altro devo fare per convincerti?<br>'''Badger''': Non lo so. Ho un'idea. Vai da quel tipo laggiù e dagli un pugno in faccia.<br>'''Getz''': Di chi parli? Di quello laggiù? <br>'''Badger''': Sì.<br>'''Getz''': No, mi romperebbe il culo!<br>'''Badger''': Eheheh! Hai ragione. Aaah... Serve un altra idea.<br>'''Getz''': Già. {{NDR|Pausa}} Ho trovato. Una cosa semplicissima. Quando domandi a uno sbirro se è uno sbirro, lui è obbligato a dire la verità. È scritto nella costituzione.<br>'''Badger''': Nella costituzione americana?<br>'''Getz''': Sicuro. Coraggio, fammi questa domanda.<br>'''Badger''': Sei uno sbirro?<br>'''Getz''': No, no. Così non va. Dev'essere una cosa ufficiale.<br>'''Badger''': Va bene. Lei è un agente di polizia?<br>'''Getz''': {{NDR|Alza la mano in segno di giuramento}} No, io non sono un agente di polizia.<br>'''Badger''': D'accordo. Sono centosettantacinque dollari.<br>'''Getz''': Però!<br>'''Badger''': Il prezzo è questo, amico.<br>'''Getz''': Ok.<br>{{NDR|Si scambiano i soldi e la droga}}<br>'''Badger''': Tieni, amico. Divertiti.<br>'''Getz''': Alla prossima. {{NDR|Si alza dalla panchina e fa per allontanarsi, poi facendo finta di doversi allacciare la stringa di una scarpa estrae la pistola per puntarla addosso a Badger}} Polizia di Albuquerque! Sei in arresto! Mani in alto! {{NDR|Arrivano i furgoni del fiorista con le sirene accese}}
*{{NDR|[[Pubblicità dalle serie televisive|Spot televisivo]] di Saul Goodman}}<br>'''Imputato #1''': Avevo un buon lavoro, ma un giorno il mio capo mi ha accusato di furto! Mi conviene chiamare Saul!<br>'''Imputato #2''': Avevo bevuto a una festa, non facevo niente di male!<br>'''Poliziotta''': Signore, lei è in arresto.<br>'''Imputato #2''': Mi conviene chiamare Saul!<br>'''Saul Goodman''': Il mio nome è Saul Goodman. Sapevi di avere dei diritti? Lo dice la nostra costituzione e lo dico anch'io. Finché non si dimostra io credo che ogni uomo, donna o bambino sia innocente! Ed è per questo che intendo lottare per te! Ti conviene chiamare Saul! Chiama il 505 164! Ripeto 505 164! Parliamo spagnolo!
*'''Saul''': Signori, vi ho sentiti parlare del mio cliente. C'è qualcosa che dovete dirmi? <br /> '''Hank''': Sì, il suo spot televisivo è spazzatura. {{NDR|Gomez ride}} Immagino che gli attori li abbia presi in un bordello. <br /> '''Saul''': Sì, in quello dove lavora sua madre, tra l'altro fa ancora l'offerta del 3x2.
*Ho passato tutta la vita ad avere paura, paura di disgrazie terribili che potevano accadere oppure no, per cinquant'anni ho vissuto nella paura, ritrovandomi sempre sveglio alle tre del mattino. Ma ora è diverso, da quando mi hanno diagnosticato il cancro ho iniziato a dormire bene. [...] Mi sono reso conto che è la paura la peggiore delle disgrazie; è la paura il vero nemico, perciò alzati va ad affrontare la vita reale e se il mondo è un bastardo allora colpiscilo con tutta la forza che hai. ('''Walter''')
*Da parte mia riceverai la miglior difesa che il denaro possa comprare. ('''Saul''')
*Il mio vero cognome è McGill. Sa, lo stile ebreo attira la gente del quartiere e così fingo anch'io di essere membro della tribù. ('''Saul''')
*Avere la coscienza pulita ha il suo prezzo. ('''Saul''')
*'''Saul''': Walter, sono il suo legale. Tutti i suoi segreti con me sono al sicuro. Sono un avvocato, non un ricattatore. E un avvocato può essere utile anche ai narcotrafficanti. Soprattutto ai narcotrafficanti!<br>'''Walter''': Vuol farmi credere che lo sta facendo solo per bontà d'animo?<br>'''Saul''': No! Sta scherzando?! Non ha visto le mie tariffe orarie?
==Episodio 9, ''4 giorni fuori''==
*{{NDR|A Jesse}} [[Georgia O'Keeffe]] è una pittrice. Non conosci Georgia O'Keeffe? [...] Un po' di cultura non uccide. E forse ti piace anche... alcuni suoi dipinti sembrano delle [[vagine]]. ('''Jane''')
*Ciao, se vi conosco lasciate un messaggio. ('''Segreteria telefonica di Jesse''')
*'''Walter''': Io me lo merito. Merito tutto questo...<br>'''Jesse''': Smettila subito! Ricorda che quello che hai fatto l'hai fatto per la tua famiglia! Giusto?<br>'''Walter''': Non sono riuscito a fare altro che deluderli, farli preoccupare e mentire. Accidenti, quante bugie! Non so nemmeno io quante ne ho dette! Non me lo ricordo più!
*'''Walter''': Jesse... il tuo corpo è pericolosamente a corto di sali minerali... sodio, potassio, calcio... e quando finiranno il cervello smetterà di comunicare con i tuoi muscoli, i polmoni non respireranno più, e il cuore non pomperà più. Se ti metti a camminare sotto il sole nel giro di un'ora sarai morto.<br>'''Jesse''': Ok, adesso piantala con questa lagna da depresso e fatti venire subito in mente qualcosa di scientifico!<br>'''Walter''': Qualcosa di scientifico, certo...<br>'''Jesse''': Su, muoviti! Tu sei in gamba! Tu sai ricavare il veleno persino dai fagioli! No? Senti, qui c'è tutto un laboratorio! Sta qui! Va bene? Perché non... non prendi questa roba chimica e non fai qualche strano miscuglio... un razzo di segnalazione per chiedere soccorso o puoi costruire una specie di robot teleguidato... che vada a cercare aiuto! Oppure una batteria o... no, perché non... perché non smontiamo qualche pezzo del camper e creiamo qualcosa di completamente diverso? Tipo un [[fuoristrada]] e ce ne andiamo via col fuoristrada!
*'''Jesse''': Che cosa costruiamo?<br />'''Walter''': L'hai detto tu.<br />'''Jesse''': Un robot?<br />'''Walter''': Una batteria.<br />'''Jesse''': Sì!<br />'''Walter''': Muoviti!
*'''Walter''': Una [[pila (elettrotecnica)|batteria]] è una cella galvanica, nient'altro che un anodo e un catodo separati da un elettrolite, giusto? [...] Da una parte c'è l'ossido di mercurio e la grafite delle pastiglie dei freni, questo è il catodo, cioè il polo positivo, è da qui che si produce la corrente che portiamo fuori, chiaro? E, ti faccio vedere, da quest'altra parte c'è l'anodo... questo... è zinco, quello che si trova nelle monete e nei metalli galvanizzati.<br />'''Jesse''': Quindi la spugna è l'elettrolita?<br />'''Walter''': Sì, cioè no, l'idrossido di potassio è l'elettrolita. Però sì, c'ho imbevuto le spugne. Bravo. E adesso che cosa utilizziamo per condurre la nostra splendida corrente? Quale specifico elemento? {{NDR|agita un filo di rame}}<br />'''Jesse''': Aaaaah... Un filo!<br />'''Walter''': No. Il rame.
==Episodio 10, ''Game Over''==
*Vorrei fare un [[brindisi dalle serie televisive|brindisi]] con la mia bibita analcolica. So che una festa non può certo ricompensare il vostro sostegno e la vistra davvero infinita cortesia, ma, che sia chiaro, Hank voglio che scorra un fiume di [[Margarita (cocktail)|Margarita]]! Noi vogliamo... vogliamo ringraziarvi tutti in questi mesi be' abbiamo afforntato una sfida, per dirlo con un eufemismo, ma devo dire che Walt si è battuto da campione. Tesoro, sono proprio fiero di te. Va bene, la smetto con questa roba melensa, sì. Ma è la verità: è stato forte. E finalmente dopo tanto tempo siamo ottimisti per il futuro. Comunque io... oh, vorrei anche esprimere la mia gratitudine a due persone... due persone davvero speciali che oggi non sono potute venire, ma si scusano e mandano i loro auguri: Gretchen e Elliot Schwartz. Per quelli che non li conoscono dirò solo che... che sono... be', degli eroi. Sono dei nostri amici molto molto generosi che si sono offerti di pagare le spese per la terapia di Walt. E così è stato. Perciò... a Gretchen e Elliot! ('''Skyler''')
*È molto strano... quando ho saputo la diagnosi, [[tumore|cancro]], mi sono chiesto: "Insomma, perché proprio a me?" Poi l'altro giorno, quando ho avuto la buona notizia {{NDR|tumore in remissione}}, mi sono... mi sono chiesto la stessa cosa. ('''Walter''')
*Bisogna riconoscere che quei bastardi hanno una certa originalità, non c'è che dire: un detonatore al mercurio, una batteria da nove volt, più o meno un paio d'etti d'esplosivo, e quella gentaglia festeggia. ('''Hank''')
*È mio figlio! La mia bottiglia! La mia casa! ('''Walter''')
*Dover essere forti ti esaurisce ogni energia. ('''Ted Beneke''')
*{{NDR|In un negozio Walter si ferma ad osservare il contenuto di un carrello della spesa}}<br>'''Walter''': I fiammiferi non sono quelli giusti. <br>'''Cliente''': Cosa?<br>'''Walter''': I fiammiferi. Quelli non vanno bene. Il fosforo rosso si trova sulle strisce d'accensione, non sui fiammiferi. Devi prendere la scatola grossa. Quella da almeno duecento pezzi. Servono tante strisce d'accensione, chiaro? Quelli ne hanno una sola. E non prendere tutto nello stesso negozio! Compra un po' alla volta. Articoli diversi in diversi negozi così non generi sospetti. Mh? Mi segui oppure no?<br>{{NDR|Il cliente scappa via senza il carrello}}
*Restate fuori dal mio territorio. ('''Walter''')
==Episodio 11, ''Mandala''==
*'''Tomás''': Cos'hai a quell'orecchio?<br>'''Combo'''{{NDR|[[Ultime parole da Breaking Bad|Ultime parole]]}}: Affari miei. Togliti di torno! Che aspetti? Sparisci!<br>{{NDR|Il bambino Tomás gli spara sette colpi di pistola uccidendolo}}
*Voi avete bisogno di entrare in affari con un vero professionista del ramo, qualcuno che tratti il vostro prodotto come una qualunque merce ad alto margine di guadagno, perché questo è. Qualcuno che prelevi il vostro prodotto e che acquisti l'intero stock. Qualcuno che è in questo commercio da più di vent'anni, e non è mai stato beccato. ('''Saul''')
*Uno dei miei amici che stava lavorando per me è stato ammazzato. È colpa mia. L'ho messo io a quell'incrocio. ('''Jesse''')
*'''Gus''': {{NDR|Parlando di Jesse}} Io devo domandarle: come mai proprio lui?<br>'''Walter''': Perché fa quello che dico io e perché posso fidarmi.
*Non ci si può mai fidare di un drogato. ('''Gus''')
*'''Skyler''': Qui risulta quasi un milione di dollari di entrate non registrate. Ma non ti rendi conto che...<br>'''Ted''': Mi rendo conto che devo salvare l'azienda. Che devo salvare i vostri posti di lavoro, i vostri stipendi, le vostre pensioni e la possibilità di far studiare i vostri figli e anche i miei, ovviamente.<br>'''Skyler''': Questo non ti autorizza ad evadere le tasse!<br>'''Ted''': Ma io sono costretto! I conti parlano chiaro! Sono perseguitato dalle banche! Quelli del fisco sono autentiche sanguisughe! E se non cerco di...<br>'''Skyler''': Ted, per cose del genere si va in prigione!<br>'''Ted''': Mio padre ha creato l'azienda dal nulla e io non posso lasciarla andare in malora. I suoi dipendenti sono la mia famiglia. Io non posso chiudere solo perché abbiamo avuto due anni neri. Skyler, non mi denunciare. Ti prego.
*{{NDR|Jane fa provare per la prima volta l'[[eroina]] a Jesse}}<br>'''Jesse''': Che effetto farà?<br>'''Jane''': Avrai freddo. Sta tranquillo passa. Poi, vedrai... Ci vediamo lì.
==Episodio 12, ''Phoenix''==
*'''Skyler''': {{NDR|Parlando di Holly}} Non è bellissima? Credo che sia la bambina più bella del mondo!<br>'''Walt''': Ha un ottimo patrimonio genetico. È naturale che sia così.
*'''Jesse''': Perché non avete dei computer? Siamo nel ventunesimo secolo. <br> '''Walt''': Cazzo ci fai qui? <br> '''Jesse''': No, fermo. Tu hai preso la roba. Ho sentito i messaggi in segreteria e ci sono arrivato. <br> '''Walt''': Ci sei arrivato, eh? Beh, congratulazioni [[Albert Einstein|Einstein]].
*'''Walter''': Skyler, questa è carità!<br>'''Skyler''': Perché lo dici come se fosse... una parolaccia?
*'''Walt''': È una cosa assurda! Ho così tanti contanti che li conto pesandoli sulla bilancia del mio bagno. Però non posso spenderli! Non ne posso parlare con la mia famiglia! Tutti loro pensano che io sia a tanto così da essere sul lastrico! È assurdo!<br>'''Saul''': Be' è il motivo per cui i gangstar hanno gli amanti.<br>'''Walt''': Come?<br>'''Saul''': Le donne dei gangstar. Non ha mai visto ''[[La furia umana]]''?<br>'''Walt''': Sì, certo ho visto ''[[La furia umana]]'' ma non capisco che relazione ci possa essere.<br>'''Saul''': Forse hai più bisogno di un'amante che di una moglie a cui non puoi dire i tuoi segreti.<br>'''Walt''': Lascia stare...<br>'''Saul''': Che senso hanno i soldi che non puoi spendere, eh? Se cade un albero e nessuno lo sente?<ref>Cfr.: [[:w:en:If a tree falls in a forest|If a tree falls in a forest]]</ref> Be', hai capito il punto. Parlargliene è fuori discussione?<br>'''Walt''': Assolutamente!<br>'''Saul''': Be', vediamo cos'altro si può fare... C'è sempre il "Ehi, ho trovato una borsa piena di soldi sui binari del treno!"<br>'''Walt''': Sì, come no.<br>'''Saul''': No? Sembrava buona... Lo zio Murray. Ah, sì! Sì! Ho tanti ricordi felici dello zio Murray che mi sculaccia sulle sue ginocchia. Abbiamo perdso le tracce del vecchio pervertito anni fa. Ma ora è schiattato e mi ha lasciato i milioni."<br>'''Walt''': No. No. Non può essere la fortuna sfacciata oppure qualche parente immaginario che ci ha salvati! No! Io li ho guadagnati quei soldi! Sono miei! E adesso mio figlio ha creato un sito web, salvatewalterwhite.com, invitando a fare donazioni anonime! Hai idea di come questo possa farmi sentire?<br>'''Saul''': Guarda qui, ha PayPal e tutto il resto.<br>'''Walt''': Elemosina virtuale. Ecco che cos'è. Scuotere una tazza di latta davanti al mondo intero.
*Era un insegnante delle superiori. Che può farti? darti un brutto voto? Mandarti dalla preside? ('''Jane''') {{NDR|A Jesse, parlando di Walter}}
*''Se la bimba fa la nanna è contenta anche la mamma. | Bimba mia, non piangere così che la tua mamma è sempre qui. | Bimba mia, dormi serena che se no la mamma sarà in pena. | Bimba mia, stai bene qua insieme alla tua mamma e al tuo papà'' ('''Skyler''') {{NDR|[[Ninna nanne dalle serie televisive]]}}
*'''Jane''': Sai che cos'è?<br>'''Jesse''': Una montagna di soldi.<br>'''Jane''': Questa è la libertà! È come dire "posso andare ovunque nel mondo! Posso decidere di essere chiunque!"
*'''Donald Margolis''': {{NDR|Commentando una notizia del telegiornale}} Hanno trovato l'acqua su Marte.<br>'''Walt''': Sì, pare di sì.<br>'''Donald Margolis''': Non so che farmene dell'informazione, ma per fortuna l'hanno trovata.<br>'''Walt''': Oh, be', a dire il vero potrebbero decidere di separare l'idrogeno dall'ossigeno ed utilizzarlo nella produzione di carburante per i viaggi spaziali. Praticamente si può traformare Marte in una grande stazione di servizio. Quindi è... già.... Viviamo in tempi incredibili.<br>'''Donald Margolis''': All'acqua su Marte!<br>'''Walt''': {{NDR|[[Brindisi dalle serie televisive|Brindando]] con una birra scura doppio malto}} All'acqua su Marte!
==Episodio 13, ''Albuquerque''==
*'''Mike''': Dirai così: ti sei svegliato, l'hai trovata e non sai altro. Ripeti. Per favore. "Mi sono svegliato, l'ho trovata e non so altro." Ripeti! {{NDR|Gli tira uno schiaffo}}<br>'''Jesse''': Mi sono svegliato, l'ho trovata e non so altro.<br>'''Mike''': Di nuovo.<br>'''Jesse''': Mi sono svegliato, l'ho trovata e non so altro.<br>'''Mike''': Di nuovo. Un'altra volta.<br>'''Jesse''': Mi sono svegliato, l'ho trovata e non so altro. Mi sono svegliato, l'ho trovata e non so altro. {{NDR|Piange}}
*Ciao. Se telefonate per vendermi qualcosa non chiamate più. Gli amici invece lascino un messaggio in segreteria. {{NDR|beep}} ('''Segreteria telefonica di Jane''')
*Io l'amavo! Che mi importa di vivere se lei non c'è più? ('''Jesse''')
*Mi merito quello che mi capita. ('''Jesse''')
*'''Intervistatrice''': È una brava persona, vero?<br>'''Walter Junior''': Altroché. Lo chieda a chiunque. Le diranno che è un grande padre, un grande insegnante, nessuno conosce la chimica meglio di lui. È un padre paziente, è sempre disponibile, lui è gentile con tutti, non fa mai cose contrarie alla legge. E mi ha insegnato a comportarmi come lui.<br>'''Intervistatrice''': Tuo padre è il tuo eroe?<br>'''Walter Junior''': Ah, sì, vero, signora. Assolutamente. Mio padre è il mio eroe.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Breaking Bad}}
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[[Categoria:Stagioni di Breaking Bad]]
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Walter White
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Bradipo Lento
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/* Seconda stagione */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{Personaggio
|alfabetico= White, Walter
|nocat=nocat <!-- disabilito la categorizzazione automatica -->
|medium = televisione
|universo = Breaking Bad
|nome = Walter White
|alterego = Heisenberg
|autore = [[Vince Gilligan]]
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}}
'''Walter Hartwell White''', protagonista di ''[[Breaking Bad]]''.
==Citazioni di Walter White==
{{cronologico}}
===[[Breaking Bad (prima stagione)|Prima stagione]]===
*Io mi chiamo Walter Hartwell White. Abito al 308 di Negra Arroyo Lane, Albuquerque, New Mexico, 87104. A tutte le forze dell'ordine, questa non è una confessione. Sto solo parlando alla mia famiglia. Skyler, sei l'amore della mia vita. Spero che tu lo sappia. Walter Junior, tu sei il mio ometto. Ci sono... Ci saranno delle c-cose... delle cose che verrete a sapere su di me nei prossimi giorni. Volevo solo farvi sapere, ecco, che non importa quello che sembra. Avevo solo voi nel mio cuore. Addio.
*La chimica è, tecnicamente... la chimica è lo studio delle sostanze, ma io preferisco vederla come lo studio dei cambiamenti. Ad esempio, pensate a questo: elettroni, loro cambiano i loro livelli di energia; molecole... le molecole cambiano i loro legami; elementi... si combinano e cambiano in composti. Be', questa... questa è la vita, giusto? Cioè è solo... è la costante, è il ciclo: creazione e dissoluzione, poi di nuovo creazione poi ancora dissoluzione, è crescita poi decadimento, poi trasformazione! Ed è affascinante, davvero!
*Non hai niente, sei al punto di partenza. Ma tu sei nel giro, e io conosco la chimica. Stavo pensando che io e te potremmo diventare soci. (a [[Jesse Pinkman]])
*Mi sono svegliato.
*Il fosforo rosso in presenza di umidità e accelerato dal calore sviluppa fosfuro di idrogeno: gas fosfina. Una bella boccata e... puff!
*{{NDR|Facendo lezione}} Il termine "chirale" deriva dalla parola greca "mano". Il concetto è quello che...come la vostra mano sinistra e la vostra mano destra sono immagini speculari l'una dell'altra, sono identiche pur essendo opposte, bene...allo stesso modo anche i composti organici possono esistere come immagini speculari l'uno dell'altro fino a livello molecolare. Ma seppur due composti appaiono uguali non sempre si comportano in egual modo. Per esempio...ehm...per esempio...ch-chiedo scusa...per esempio, uhm, il talidomide, cioè...cioè l'isomero destrorso del composto talidomide è un buon farmaco, assai efficace. È prescritto alle donne incinte contro la nausea da gravidanza, ma commettendo l'errore di prescrivere alla stessa donna incinta l'isomero sinistrorso del composto talidomide, be', suo figlio verrà al mondo con orribili malformazioni. Ed è precisamente quello che è accaduto negli anni '50.<ref>Cfr.: [[:w:talidomide|talidomide]] e [[:w:focomelia|focomelia]].</ref> Perciò chirale, chiralità...cioè immagini speculari. Chiaro? Attivo, inattivo...buono, cattivo...
*Che cosa mi stavi chiedendo, scusami? Ah sì: perché ti ho mandato a cercare quello stupido coso di plastica... perché l'acido idrofluorico non attacca la plastica, mentre invece dissolve metalli, pietra, vetro, ceramica. Era questa la ragione.
*L'[[anima]]...è sempre questione di chimica.
*Io pranzavo spesso in quel locale perché era vicino al mio laboratorio, infatti ci andavo in bicicletta. Nel momento in cui la notai, non ebbi dubbi: cominciai ad andare soltanto quando sapevo che c'era lei di turno. Se c'era poca gente si appoggiava al bancone e faceva i cruciverba, ma...ma cercava di non farsi vedere, faceva finta di lavorare. Quando mi accorsi di questo fatto anch'io cominciai a fare i cruciverba mentre mangiavo il panino col formaggio. E così, ogni giorno a pranzo facevamo le parole crociate del New York Times. Fra noi c'erano tre metri di distanza. E...finalmente un giorno vidi che mi stava guardando, allora cominciai a dire «Mi scusi, ehm...quattordici orizzontale, sette lettere, inizia con "F". Le posso chiedere che cos'ha scritto lei?» E fu così che iniziammo a parlare. Io...io ero una vera frana coi cruciverba. Non credo di averne mai finito uno. Tua madre invece era bravissima.
*Quello che voglio io...ciò che desidero...di cui ho bisogno..è poter [[scegliere]]. [...] Pensandoci mi sembra di non aver mai fatto davvero di testa mia. Delle scelte intendo. È come se tutta la mia vita non avessi mai avuto il diritto di poter decidere quello che volevo fare. Adesso ho una nuova sfida: il [[cancro]]. E tutto ciò che mi resta da fare è scegliere come affrontarla. [...] Quei dottori parlano di "[[sopravvivere]]" un anno o due come se fosse l'unica cosa che conta. Ma a che mi serve sopravvivere se sono troppo stanco per lavorare, per godermi un pranzo, per fare l'amore? Per il tempo che mi resterà da vivere io ho deciso di starmene a casa mia. Voglio dormire nel mio letto. Non voglio ingoiare trenta o quaranta pillole al giorno e perdere tutti i capelli senza avere nemmeno la forza di alzarmi, talmente nauseato da non riuscire nemmeno a muovere la testa e tu...lì a farmi da infermiera. No...mi sentirei...mi sentirei come...come un vegetale tenuto in vita artificialmente, una larva...fermo ad aspettare la [[morte]]. No, no. Conservereste di me solo quel ricordo, solo la parte peggiore.
*Il laboratorio è il mio regno.
*Le reazioni chimiche sono trasformazioni che avvengono su due livelli: materiale ed energetico. Quando abbiamo una reazione graduale il cambiamento di livello energetico è lieve, al punto che possiamo anche non accorgerci che c'è una reazione in corso, come ad esempio quando la ruggine comincia a formarsi sul fondo di un'auto... Ma quando una reazione avviene in fretta accade che sostanze di per sé innocue interagiscono in modo tale da generare enormi scariche di energia... [...] Le esplosioni sono la conseguenza di reazioni chimiche che hanno svolgimento quasi istantaneo. Quelli che hanno reazioni più rapide sono proprio gli esplosivi, e il fulminato di mercurio è per l'appunto un esplosivo. Tanto più in fretta avviene la reazione, tanto più violenta sarà l'esplosione.
*'''Tuco''': Come ti chiami?<br>'''Walter''': Heisenberg.<br>'''Tuco''': Heisenberg. Piacere. Accomodati Heisenberg.
*{{NDR|Dopo aver innescato un'esplosione nella base di Tuco}} Fulminato di mercurio. Le meraviglie della chimica.
*Non useremo la pseudoefedrina, faremo il fenilacetone con uno scaldaprovette, poi useremo l'amminazione riduttiva per ottenere i due chili di metanfetamina promessi.
===[[Breaking Bad (seconda stagione)|Seconda stagione]]===
*Voglio trasformare questi semi in ricina [...] la ricina è un veleno potentissimo, letale anche in piccole dosi, ed è molto difficile da rilevare durante l'autopsia. [...] Alla fine degli anni '70 la ricina fu utilizzata dal KGB per assassinare un giornalista bulgaro. Modificarono la punta di un ombrello e gli iniettarono una piccolissima dose nella gamba. Stiamo parlando di un volume poco più grande della capocchia di uno spillo.
*Dottore, mia moglie è incinta di sette mesi di un bambino che non abbiamo voluto, mio figlio di quindici anni ha una paresi cerebrale, io sono decisamente troppo qualificato per insegnare chimica in un liceo, quando riesco a lavorare guadagno 43.700$ l'anno, ho visto tutti i miei colleghi e i miei amici superarmi in tutto, in ogni modo possibile, ed entro diciotto mesi sarò morto... e lei mi chiede perché sono scappato?
*{{NDR|Nudo, con indosso solo cappello e occhiali}} Senti cara, io pensavo di andare un attimo al supermercato. A te seve qualcosa? Che so, una coca? Delle patatine? Che dici?
*Monoalcheni, diolefini, sistemi trienici, polienici sono termini che possono fare venire un gran mal di testa. Però quando sarete presi dallo scoraggiamento – e succederà! – dovrete ricordare che c'è un elemento: il [[carbonio]]. Il carbonio è l'elemento fondamentale, non ci sarebbe vita se non ci fosse il carbonio in nessun luogo, in nessun luogo dell'universo. Tutto ciò che vive, ha vissuto o vivrà è a base di carbonio. [...] A me piace pensare... mi piace pensare che il diamante e la donna che lo porta al dito sono composti dalla stessa sostanza. Poi c'è il diamante sintetico. [...] Il dottor [[H. Tracy Hall|Hall]] ha ideato il primo procedimento riproducibile per la fabbricazione di diamanti sinettici. Lo ha ideato negli anni '50. Al giorno d'oggi si usano diamanti sintetici nella perforazione di pozzi petroliferi, in elettronica...hanno un mercato di miliardi di dollari. A quell'epoca Hall lavorava per la General Electric che con la sua invenzione ha realizzato guadagni incalcolabili. Sapete come la General Electric ha ricompensato Hall? Mh? Con un buono del tesoro da dieci dollari. [...] Hanno ricompensato il dottor Hall con un buono del tesoro stampato su carta composta da carbonio per quello che ha ottenuto dal...carbonio.
*'''Gretchen Schwartz''': Vediamo se ho capito bene. Noi ci siamo offerti di pagare tutte le tue cure senza alcuna condizione ed è un'offerta tra l'altro ancora valida che tu hai rifiutato per orgoglio o per altre ragioni e poi racconti a tua moglie che in realtà le paghiamo noi le tue cure? Ci hai coinvolti nelle tue squallide bugie e nostra insaputa e contro la nostra volontà! E ora te ne stai seduto tranquillo e vuoi convincermi che la cosa non mi riguarda?!<br>'''Walter''': Già. Sì, il concetto è più o meno questo.<br>'''Gretchen Schwartz''': Non ti riconosco più. Davvero Walt, che ti è successo? Ora sembri un'altra persona.<br>'''Walter''': Ma tu cosa vuoi saperne di come sono io, Gretchen? Che tipo di persona ti aspettavi che fossi esattamente? Quello che viene a implorare la tua carità? Così tu puoi sventolare il tuo libretto d'assegni come fosse una [[bacchetta magica]] che col suo tocco può farmi dimenticare il fatto che tu e Elliott mi avete tagliato fuori!?<br>'''Gretchen Schwartz''': Come puoi dire una cosa del genere?<br>'''Walter''': Con il frutto delle mie faticose ricerche voi state guadagnando milioni di dollari!
*I legami chimici sono quelli che formano la materia. I legami sono ciò che tengono insieme il mondo fisico, inclusi noi.
*Ho passato tutta la vita ad avere paura, paura di disgrazie terribili che potevano accadere oppure no, per cinquant'anni ho vissuto nella paura, ritrovandomi sempre sveglio alle tre del mattino. Ma ora è diverso, da quando mi hanno diagnosticato il cancro ho iniziato a dormire bene. [...] Mi sono reso conto che è la paura la peggiore delle disgrazie; è la paura il vero nemico, perciò alzati va ad affrontare la vita reale e se il mondo è un bastardo allora colpiscilo con tutta la forza che hai.
*'''Walter''': Io me lo merito. Merito tutto questo...<br>'''Jesse''': Smettila subito! Ricorda che quello che hai fatto l'hai fatto per la tua famiglia! Giusto?<br>'''Walter''': Non sono riuscito a fare altro che deluderli, farli preoccupare e mentire. Accidenti, quante bugie! Non so nemmeno io quante ne ho dette! Non me lo ricordo più!
*È molto strano... quando ho saputo la diagnosi, cancro, mi sono chiesto: insomma, perché proprio a me? Poi l'altro giorno, quando ho avuto la buona notizia, mi sono...mi sono chiesto la stessa cosa.
*È mio figlio! La mia bottiglia! La mia casa!
*Restate fuori dal mio territorio.
*'''Walter''': Skyler, questa è carità!<br>'''Skyler''': Perché lo dici come se fosse...una parolaccia?
*'''Walt''': È una cosa assurda! Ho così tanti contanti che li conto pesandoli sulla bilancia del mio bagno. Però non posso spenderli! Non ne posso parlare con la mia famiglia! Tutti loro pensano che io sia a tanto così da essere sul lastrico! È assurdo!
*Io li ho guadagnati quei soldi! Sono miei! E adesso mio figlio ha creato un sito web, salvatewalterwhite.com, invitando a fare donazioni anonime! Hai idea di come questo possa farmi sentire? [...] Elemosina virtuale. Ecco che cos'è. Scuotere una tazza di latta davanti al mondo intero.
===[[Breaking Bad (terza stagione)|Terza stagione]]===
*[...] Bisogna continuare a vivere. Andare avanti. Anche noi dovremmo superare e continuare a vivere perché non possiamo fare altro. Dobbiamo sopravvivere.
*Ho fatto delle cose orribili, ma le ho fatte per una buona ragione. L'ho fatte per noi. Quelli sono per il college di Walter Junior e per Hollie, quando sarà grande. L'assicurazione sanitaria per te e per i ragazzi, per la fisioterapia di Junior e il sostegno scolastico. Sono i soldi per la spesa, la benzina, per le feste di compleanno e di laurea. Skyler, quel denaro è per il tetto che hai sulla testa, per il mutuo che non potrai pagare con il salario di contabile part time quando me ne sarò andato. Ti prego. Ti prego. Quei soldi io non li ho rubati. Non appartengono a nessun altro. Li ho guadagnati. Le cose che ho fatto per guadagnarli...quello...quello che ho dovuto affrontare sono io che ci devo convivere. Skyler, tutto quello che ho fatto...tutti i sacrifici che ho fatto per questa famiglia...tutto questo sarà stato inutile se non accetti quello che mi sono guadagnato. Ti prego.
*Lei ritiene che io reclami una sorta di diritto per certi versi anche presuntuoso sulla mia formula, mh? Una sorta di smodato orgoglio, suppongo, che lei crede stia semplicemente prendendo il sopravvento su di me annebbiando il mio giudizio? [...] Mi limito a rispettare la [[chimica]]. Perché la chimica dev'essere rispettata.
*Mi nomini una sola cosa al mondo che non sia negoziabile.
*Nel viaggio per venire all'ospedale abbiamo trovato solo semafori verdi, tutti i semafori che abbiamo incrociato erano verdi, verdi. Eheh, quando mai capita? Passavamo e bing, bing, scattavano sul verde. Per tutto il tragitto sono riuscito a pensare solo: perché oggi? Perché, perché non ho la possibilità di passare qualche minuto in più con la mia famiglia. Non ho mai desiderato tanto trovare un bell'ingorgo. Almeno sarei rimasto coi miei cari... un altro po'. Comunque sono sopravvissuto a quest'ospedale, e sono molto meno forte di tuo marito.
*'''Walt''': C'è stato un momento perfetto e mi è passato accanto. Già, avrei dovuto averne abbastanza, arrendermi. Era questo il punto. Tutto questo non avrebbe più senso se non avessi voglia di vivere. Ma dovevo mollare prima che lei lo scoprisse, Skyler. Doveva succedere prima.<br>'''Jesse''': Momento perfetto? Per cosa? Per morire? Perché stai parlando di morte?<br>'''Walt''': Sto dicendo che ho vissuto troppo a lungo. Uno vuole che sentano la sua mancanza. È così. Vuoi che il ricordo che hanno di te sia...Non so...ma lei si rifiuta. Proprio non vuole capire. Per quanto bene io cerchi di spiegarglielo, in questi giorni è così...Io-io credo che esista una sorta di combinazione di parole...devono esistere alcune parole che messe in un ordine specifico possano spiegare tutto. Ma con lei non...io proprio non le ho proprio trovate queste parole.<br>'''Jesse''': Signor White, perché non ti siedi?<br>'''Walt''': Eh? Sai, magari prima della finta amnesia temporanea. Ma prima dell'amnesia non avevo abbastanza denaro, quindi no, non allora. E poi in quel momento mia figlia non era ancora nata. Doveva essere dopo la nascita di Hollie.<br>'''Jesse''': Signor White...<br>'''Walt''': Di sicuro prima dell'operazione. Sì, prima. Oh, cazzo. Quel maledetto secondo cellulare! Mi chiedo come sia stato possibile. Ah, forse era quello il momento giusto: la notte in cui è morta Jane. Io ero...ero a casa e ci occorrevano dei pannolini e ho detto "vado io", ma ovviamente era una scusa. È stata la sera...la sera che ti ho portato i soldi, ti ricordi?<br>'''Jesse''': Sì, me lo ricordo.<br>'''Walt''': E poi mi sono fermato in un bar. Era strano, non lo faccio mai. Andare in un bar da solo. Così sono entrato, mi sono seduto e...Non te l'ho mai detto.<br>'''Jesse''': Che eri andato in un bar?<br>'''Walt''': Io...mi sono seduto e quell'uomo, uno sconosciuto, si mette a conversare con me. Era un perfetto sconosciuto, ma invece viene fuori che è il padre di Jane, Donald Margolis.<br>'''Jesse''': Di che cosa stai parlando?<br>'''Walt''': Ah, certo, allora non lo sapevo. Non era altro che un tizio in un bar. Io l'ho capito soltanto dopo l'incidente, quando è finito su tutti i giornali.<br>'''Jesse''': Il padre di Jane?<br>'''Walt''': Ma tu pensa alle probabilità. Una volta ho provato a calcolarle: erano astronomiche! Pensa alle probabilità! Io che entro, mi siedo, quella notte, in quel bar, proprio vicino a quell'uomo!<br>'''Jesse''': Di che avete parlato?<br>'''Walt''': Ehm...dell'acqua su Marte...della famiglia...<br>'''Jesse''': In che senso della famiglia?<br>'''Walt''': Gli ho detto che avevo una figlia e lui mi ha detto che ne aveva una anche lui. E ha detto che non bisogna mai abbandonare la famiglia. E io non l'ho fatto. Ho seguito il suo consiglio. D'altronde l'universo è casuale. Non è inevitabile. È puro caos. Particelle subatomiche in una collisione continua e senza scopo. È questo che ci insegna la scienza. Ma che ci dice questo? Che cosa ci dice quando la stessa notte in cui la figlia di quell'uomo muore, proprio io sto bevendo un bicchiere con lui, mh? Come può essere casuale?
*Ero a casa a guardare la tv. Mi pare un documentario sull'habitat degli elefanti. Skyler e Hollie erano in un altra stanza, le sentivo dal baby monitor, lei cantava una ninna nanna. Oh, se solo fossi vissuto fino a quel momento...Non un secondo di più...sarebbe stato perfetto...
*'''Gus''': Mmm, mi stupisce sempre il modo in cui i sensi scatenano la memoria. Questo stufato è semplicemente un amalgama di ingredienti: presi separatamente questi ingredienti non mi dicono nulla, non hanno alcun significato. Ma, con questa precisa combinazione l'odore di questo cibo istantaneamente mi fa tornare alla mente l'infanzia. Com'è possibile?<br />'''Walter''': Praticamente tutto questo avviene nell'ippocampo, dove si formano le connessioni neurali. I nostri sensi permettono ai neuroni di esprimere segnali che ritornano esattamente agli stessi punti del cervello precedentemente utilizzati, cioè dove si conserva la [[memoria]]. È una cosa chiamata memoria relazionale.
===[[Breaking Bad (quarta stagione)|Quarta stagione]]===
*Davvero? Allora dimmi per favore. L'idrogenazione catalitica è protica o aprotica? Non me lo ricordo più! E se la riduzione non è stereospecifica come fa il nostro prodotto a essere enantiomericamente puro? Insomma, 1 fenile, 1 idrossido, 2 di metilaminpropano, contenenti ovviamente centri chirali al carbonio 1 e 2 della catena di propano? Quindi la riduzione a metanfetamina elimina quali dei centri chirali? Perché l'ho dimenticato. Avanti, aiutami professore!
*{{NDR|[[Brindisi dalle serie televisive|Brindando]] con lo Champagne Cuvée Pol Roger Sir [[Winston Churchill]] dopo aver comprato l'autolavaggio per riciclare il denaro}} Alle auto pulite e ai soldi puliti.
*Il manganese ha uno stato di ossidazione che va da -3 a +7, il che gli da una gamma cromatica che va dal viola, al verde, al blu. Al massimo della sua stabilità, cioè a +2, diventa rosa.
*'''Segreteria telefonica''': Qui parla la famiglia White. Lasciate un messaggio.<br>'''Walt''': Ehm...ciao. Sono io. Ehm, io...volevo solo dirti che io stavo pensando a te e...e ai ragazzi e...e che ti amo.
*Con chi stai parlando adesso? Chi pensi di avere davanti, mh? Lo sai quanto guadagno in un anno? Anche se te lo dicessi, non ci crederesti. Sai che succederebbe se di punto in bianco non andassi pià al lavoro? Che un'impresa che ha un giro d'affari di una multinazionale chiuderebbe, sparirebbe! Non esisterebbe più senza di me! No, è chiaro, è evidente che non sai con chi stai parlando. Ti comunico che non mi stanno minacciando, Skyler. Sono io la minaccia. Se sparassero a chi apre quella porta morirei io? No. A me non possono sparare.
:''I am not in danger, Skyler. I am the danger. A guy opens his door and gets shot and you think that of me? No. I am the one who knocks!''
*'''Bogdan Wolynetz''': {{NDR|Dando le chiavi dell'autolavaggio a Walter}} Chi avrebbe mai supposto che un giorno avrei dato queste chiavi a lei. {{NDR|Va verso una banconota da un dollaro incorniciata}} Il primo dollaro che ho incassato...<br>'''Walt''': Bogdan. Così com'è.<br>{{NDR|Porge la mano. Bogdan gli da il dollaro incorniciato. Walter rompe il vetro della cornice, estrae la banconota e la usa per comprare una bibita al distributore automatico.}}
*I problemi non sono dovuti a malattie ma a mie precise scelte. A scelte fatte solamente da me. E sono scelte che rifarei.
*La lingua migliore: il ''dinero''.
*Mai cedere il controllo. La diriga lei la sua vita. [...] Ah, al diavolo il cancro. Io convivo con il [[tumore|cancro]] da quasi un anno. È come una condanna a morte, secondo la maggior parte della gente. Ma, tutto sommato, fin dalla nascita abbiamo una condanna a morte. Quindi a intervalli regolari vengo qui a fare i miei controlli, sapendo bene che una di queste volte, magari anche oggi, mi daranno brutte notizie. Ma finché non accade, la mia vita la dirigo io. Non ne cedo il controllo.
*'''Jesse''': Più o meno sommando, come dice la matematica o l'algerba...sommando un pezzo di merda "+" a un pezzo di merda "-" otteniamo 0 pezzi di merda.<br>'''Walt''': Te la do io un'equazione! Hank inchioda Gus = Hank inchioda noi!
*Be', tanto che vuoi che cambi? Siamo già condannati comunque.
*'''Walt''': Mio padre è morto quando avevo sei anni. Lo sapevi, vero?<br>'''Walter "Flynn" Jr.''': Sì.<br>'''Walt''': Mh. Aveva il [[Malattia di Huntington|morbo di Huntington]]. È...Distrugge parti del cervello, perdi il controllo dei muscoli, porta alla demenza. È una malattia davvero brutta. Ed è genetica. Mia madre era terrorizzata che io potessi averla, quindi mi fecero tanti esami quand'ero bambino, ma risultai negativo. Mio padre si ammalò gravemente quando avevo quattro o cinque anni. Passò parecchio tempo in ospedale e...mia madre mi raccontava tantissime cose su mio padre. Parlava di lui continuamente. Conoscevo la sua personalità, come trattava le persone. Sapevo addirittura come gli piacevano le bistecche: cottura media. Come te. Io sapevo molte cose di lui, avevo molte informazioni perché la gente voleva raccontarmi queste cose. Loro dipingevano il ritratto di mio padre per me e io ho sempre finto che fosse il mio stesso modo di vederlo, di portarlo con me. Ma era una bugia. La verità è che io ho un solo reale lucido ricordo di mio padre. Dev'essere stato poco prima che morisse. Mia madre mi portava in ospdedale per fargli visita e ricordo l'odore di quel posto. Bleah, i prodotti chimici! Era come se avessero usato insieme tutti i prodotti detergenti trovati nel raggio di almeno cinquanta miglia. Come se dovessero coprire l'odore della gente malata. Ah, c'era un fetore di disinfettante e candeggina che riusciva a impregnare i polmoni. Ad ogni modo lì, sdraiato sul letto, c'era mio padre. Lui era in stato confusionale e mia madre, ricordo, che mi prese sulle gambe. Era seduta sul letto vicino a lui così riuscii a vederlo bene, capisci? Ma a essere sincero mi spaventava. Lui mi guardava dritto negli occhi. Ma non sono sicuro che sapesse chi fossi. E...e tua nonna, lei parlava cercando di essere cordiale, come sempre, ma l'unica cosa che riesco a ricordarmi è il suo respiro. Se tu sapessi quel...quel rumore insistente, come se qualcuno agitasse una bomboletta spray vuota. Non c'era più niente dentro di lui. Comunque, quello purtroppo è l'unico vero ricordo che ho di mio padre. Io non voglio che tu pensi a me nello stato in cui ero ieri sera. Io non voglio che quello sia il ricordo che avrai di me quando non ci sarò più.<br>'''Walter "Flynn" Jr.''': R-ricordarti in quel modo n-non sarebbe così male. Sarebbe brutto ricordarti come sei stato...come sei stato per tutto quest'anno. Almeno ieri sera eri...e-eri te stesso. Capisci?
*Skyler, è da un anno ormai che vivo sotto minaccia di morte per questo ho dovuto fare delle scelte. Ascolta, sono io che devo pagare le conseguenze di quelle scelte, nessun altro. E quelle conseguenze sono imminenti. Non si può più prorogare l'inevitabile.
*Segreteria di Walter White. Dopo il segnale dite il vostro nome, numero e motivo della chiamata. Grazie. ('''Segreteria telefonica''')
*Ho aspettato tutto il giorno che Gus mi inviasse uno dei suoi uomini per uccidermi...e sei tu Jesse. Chi conosci che non si fa scrupoli ad usare i bambini? Jesse, chi conosci che abbia acconsentito all'omicidio di bambini, mh? Gus! È stato...è sempre stato dieci passi avanti a me, ogni volta e adesso l'unica cosa che gli serviva per sbarazzarsi di me era il tuo consenso e cavolo, adesso ce l'ha. Ce l'ha! Non solo, ma ti ha manipolato perché fossi tu a premere il grilletto per lui!
*Ho vinto io.
===[[Breaking Bad (quinta stagione)|Quinta stagione]]===
*'''Walt''': Così tu hai pensato bene di elargire seicentoventiduemila dollari che appartenevano a me a un uomo che è stato a letto con mia moglie.<br>'''Saul''': È una mia assistita. Come te. Dirai che la cosa può creare strane situazioni? Assolutamente sì. Ma stando così le cose la mia etica professionale mi obbliga...<br>'''Walt''': "Etica"? Scusami, avrò capito male, ma mi è sembrato di aver sentito pronunciare la parola "etica". In che senso? Tu non sei [[Perry Mason]]. Tu sei un avvocatuccio da due soldi. E lavori per me.<br>'''Saul''': Sì, ma Perry Mason non ha mai avuto clienti che pretendevano che facesse per loro... {{NDR|Mostra la sigaretta avvelenata}} cose del genere, è chiaro? Io sto rischiando grosso per te! [...] Ma mi lamento io? No! No! Io continuo a proteggerti in qualunque caso. Non mi tiro indietro io! Ma perché non mi hai detto che il ragazzino sarebbe finito in ospedale?! Sai una c...Prendi questa sigaretta e alza i tacchi! Io e te abbiamo chiuso! {{NDR|Walt si avvicina minaccioso}} Che cosa vuoi? Andiamo...Ehi...Ehi...<br>'''Walt''': Avremo chiuso quando ''io'' dirò che avremo chiuso.
*'''Walt''': Ehi. So che è successo a Ted.<br>'''Skyler''': Non aprirà bocca.<br>'''Walt''': {{NDR|La abbraccia}} Ti perdono.
*{{NDR|A Jesse}} Quello che è successo è andato a finire bene, capito? Io non cambierei una virgola. Tu ed io che lavoriamo insieme, che ci proteggiamo. È questo che ci ha salvati.
*'''Saul''': Posso...posso dire una cosa? Se vincessi alla lotteria dieci milioni di dollari il giorno successivo che cosa non faresti? Non compreresti un altro biglietto della lotteria, giusto? Penseresti a quanto sei stato fortunato e ti godresti il resto della tua vita. Cosa che secondo me, con il dovuto rispetto, dovreste pensare di fare voi.<br>'''Walt''': Che lotteria avrei vinto esattamente?<br>'''Saul''': Eheh. Be', tu sei vivo. Secondo me questa è già una bella fortuna.<br>'''Walt''': Sono vivo. E sono al verde. Calcolando i soldi che devo a Jesse ho un buco di circa quarantamila dollari. Ti sembra un momento accettabile per fermarsi, eh? C'è oro nelle strade che aspetta solamente di essere trovato e preso. Ma io dovrei lasciar perdere e anche Jesse, immagino?
*Quando quello che faccio è per una buona causa non dobbiamo preoccuparci. Per me niente è più importante della mia famiglia.
*Quando c'è un'infestazione di termiti, di blatte, di pulci, si fa intervenire una ditta di disinfestazioni. Arrivano i tecnici, i proprietari lasciano la casa, che viene sigillata e poi bombardata di veleno. La lasciano sotto i teloni per giorni ed è normale, nessuno ci fa caso, com'è normale che emetta strani odori. Qualcuno si incuriosisce? No. Qualcuno prova a entrarci? Scherziaziamo. Ed è lì che cucineremo. [...] Piazzati i teloni entriamo, cuciniamo la partita, bombardiamo col veleno e dopo ce ne andiamo.
*I segreti creano barriere tra le persone.
*{{NDR|Guardando ''[[Scarface]]'' con il figlio}} Oh, mio Dio, guarda: sono morti. Muoiono tutti in questo film.
*La vita è bella, Skyler.
*'''Walt''': Posso garantire che Gus Fring è morto, e la minaccia era lui. Era lui il pericolo. <br> '''Skyler''': Credevo fossi tu il pericolo.
*Abbiamo appena cominciato. Niente fermerà questo treno. Niente.
*Voglio farti vedere una cosa. Vedi questo orologio? È un regalo di compleanno. Ebbene, chi mi ha fatto questo regalo mi voleva morto anche lui. Non molto tempo fa mi ha puntato una pistola in mezzo agli occhi, proprio qui, e ha minacciato di uccidermi. Ma ha cambiato idea sul mio conto, Skyler. E lo farai anche tu.
*La fiducia funziona se è a due sensi.
*La metilamina acquosa ha una base di acqua, però pesa leggermente meno dell'acqua. Perciò noi rimuoveremo 1000 galloni di metilamina dal vagone cisterna, ma la rimpiazzeremo con circa 9/10 di quel volume in acqua, il che vuol dire 900,24 galloni.
*Adesso finalmente siamo indipendenti, finalmente abbiamo tutto ciò che ci serve e nessuno a cui rendere conto se non a noi stessi. E nel giro di un anno, un anno e mezzo, quando avremo cucinato questa metilammina e guadagnato i nostri soldi ne avremo di tempo per gli esami di coscienza.
* Hai sentito parlare di una compagnia chiamata Grey Matter? [...] L'ho cofondata ai tempi della specializzazione con un paio di amici. Per la precisione l'ho chiamata io così. All'ora era solo una cosa dilettantesca. Avevamo un paio di brevetti in corso di registrazione, ma niente di sconvolgente. Eravamo consapevoli però del suo potenziale. Sì, avremmo conquistato il mondo. Questo pensavamo. Poi questa...Be', successe qualcosa fra noi tre e, non scendero in particolari, ma per motivi personali decisi di lasciare al compagnia e vendetti la mia quota ai due soci. Accettai una buonuscita di ben cinquemila dollari. Ah, be', a quel tempo si trattava di un sacco di soldi. Indovina quanto vale adesso la compagnia? [...] Miliardi. Mi spiego? 2,16 miliardi fino a venerdì scorso. Controllo tutte le settimane. E io ho venduto la mia quota, il mio potenziale, per soli cinquemila dollari. Ho venduto il futuro dei miei figli per qualche mese d'affitto. [...] Jesse, ricordo che mi hai chiesto se il nostro scopo fosse produrre metanfetamina o fare soldi. Nessuno dei due. Costruire un impero è il mio scopo.
*Mi ha costretto a sbattere i miei figli fuori di casa. Mi ha detto che sta contando i giorni perché non vede l'ora che mi ritorni il cancro. Mia moglie sta aspettando che io muoia. Il nostro business è tutto ciò che mi rimane. È tutto ciò che ho. E voi volete portarmelo via.
*'''Walter''': Quindi siete una squadretta delle medie contro i New York Yankees. La vostra è solo una mediocre sottomarca di generica cola, invece la mia è Coca Cola vera!<br />'''Distributore di Phoenix''': D'accordo. Ok, quindi se ti facciamo fuori adesso e ti lasciamo qui, la Coca Cola sparisce dal mercato, giusto? Che te ne pare? Restiamo noi.<br />'''Walter''': Davvero tu vorresti vivere in un mondo senza Coca Cola? Il mio socio dice che a seguito del nostro successo siete passati a una ricetta a base di fenilacetone. State colorando la vostra metanfetamina perché somigli alla mia. Avete già scopiazzato il mio famoso prodotto come più non potevate, ma ora potreste essere direttamente voi a venderlo.<br />'''Distributore di Phoenix''': Stammi a sentire. Non rinunceremo al nostro accordo solo per diventare i tuoi galoppini. E per cosa poi? Per dare a dei tossici uno sballo migliore?<br />'''Walter''': Uno sballo migliore, significa clienti che pagano di più. Maggiore è la purezza, maggiore è il rendimento. Parliamo di un profitto di 130 milioni di dollari, che non sarà gettato all'aria da qualche vostro cuoco da quattro soldi. Ora ascoltami tu: hai il più grande cuoco di metanfetamina, anzi, i due più grandi cuochi di metanfetamina d'America e grazie alla nostra competenza guadagnerete più da quel 35% di quanto non guadagnereste da soli.<br />'''Distributore di Phoenix''': Questo lo dici tu. Come mai siamo così fortunati? Perché vuoi noi?<br/>'''Walter''': Mike ha deciso di ritirarsi dalla nostra società, quindi ora la sua quota associativa è disponibile. Se gestirete il suo ramo, la distribuzione. E se darete a lui cinque dei quindici milioni di dollari che avete portato qui oggi. Consideratela una provvigione per averci messi in contatto. Abbiamo 40 once di prodotto pronti alla consegna, pronte a partire. E voi lo siete?<br />'''Distributore di Phoenix''': Chi cazzo sei?<br />'''Walter''': Andiamo, tutti voi sapete bene chi sono. Di' il mio nome.<br />'''Distributore di Phoenix''': Cosa? Io non ne ho la più pallida idea, non lo so chi sei.<br />'''Walter''': Sì invece. Sono il cuoco. Io sono l'uomo che ha ucciso Gus Fring.<br />'''Distributore di Phoenix''': Stronzate! L'ha fatto fuori il cartello.<br />'''Walter''': Ne sei sicuro?<br />{{NDR|scena con sguardi che confermano che l'omicidio di Gus Fring è commesso da Walter}}<br />'''Walter''': Molto bene. E adesso di' il mio nome.<br />'''Distributore di Phoenix''': Sei Heisenberg.<br />'''Walter''': Hai maledettamente ragione.
*Essere i migliori sul mercato è una qualità molto rara, non si può gettare all'aria una cosa del genere.
*Se per caso credi che esista l'[[inferno]], sinceramente non so cosa pensi tu, siamo già sulla strada buona per andarci, giusto? Ma finché non sarò lì non tirerò i remi in barca.
*'''Jesse''': Io ho chiuso. Va bene? Perciò dammi i miei soldi così tu e io avremo chiuso.<br>'''Walt''': D'accordo. Perché? Perché vuoi questi soldi?<br>'''Jesse''': Perché sono i miei. È la mia parte quella.<br>'''Walt''': E non sono sporchi di sangue? Sei uno così puro e con tanta sensibilità d'animo. No, no, no, no, non devi toccare quel denaro sporco. Io ti impedirò di toccarlo, Jesse. No, tu lo vuoi e lo vuoi quanto lo voglio io e non è affatto sbagliato volere il denaro. Dico bene? Allora resta e lavora insieme a me. Ti assicuro che guadagnerai dieci volte più di quello che hai ora.<br>'''Jesse''': Come ti pare, amico. Se non mi vuoi pagare non mi interessa.<br>'''Walt''': Sì, invece.<br>'''Jesse''': È tutto tuo. Chiaro? Ma io ho chiuso. {{NDR|Se ne va}}<br>'''Walt''': No, invece! Tu non hai chiuso! Tu non te ne andrai! Perché se te ne vai da qui non avrai proprio niente! Mi hai capito, Jesse? Niente! Jesse!
*'''Walt''': È buffo, io ho visto un Bounder ieri mattina.<br>'''Jesse''': Un Bounder?<br>'''Walt''': Sì, era il nostro camper. Un Bounder.<br>'''Jesse''': Oh. E ne hai visto uno uguale?<br>'''Walt''': Sì. Be', insomma, avrà avuto un paio d'anni in meno. Un modello anni '80. Era sicuramente messo meglio del nostro catorcio. E anche verniciato meglio e non aveva fori di proiettile.<br>'''Jesse''': Già, quell'affare era un incubo.<br>'''Walt''': Sì. Era primitivo.<br>'''Jesse''': Ogni volta che passavo col rosso pregavo che non mi lasciasse per strada.<br>'''Walt''': Già. Poi tutto d'un tratto faceva quel suono stridulo e strano che spuntava dal nulla. Sembravano gatti impazziti!<br>'''Jesse''': Era la cinghia dello sterzo. Ecco cos'era. Io ho sempre usato un sistema, una strategia: quella di non far scendere i giri.<br>'''Walt''': Ricordi quella volta che siamo rimastio senza benzina?<br>'''Jesse''': Oh, l'indicatore. Segnava sempre mezzo pieno.<br>'''Walt''': Ti sei fatto tre miglia con una tanica mentre io aspettavo lì e pregavo che non arrivassero i poliziotti oppure qualche buon samaritano.<br>'''Jesse''': I soldi li avevamo. Perché dovevamo avere il camper più schifoso dell'universo?<br>'''Walt''': Per inerzia?<br>'''Jesse''': Già. Sì. Inerzia.
*{{NDR|A Skyler}} Ehi... Ho chiuso. Ho chiuso.
*'''Hank''': {{NDR|Dopo averlo aggredito}} Sei stato tu!<br>'''Walt''': Hank... Hank...<br>'''Hank''': Sei stato tu! Fin dall'inizio, sempre tu! Figlio di puttana! Hai fatto un incidente per allontanarmi dalla lavanderia!<br>'''Walt''': Calmati.<br>'''Hank''': E chi mi ha chiamato per dirmi che Marie era in ospedale? Non era Pinkman. Tu avevi il mio numero. Hai ucciso dieci testimoni per salvarti il culo!<br>'''Walt''': Hank, ascoltami...<br>'''Hank''': Hai messo una bomba in una casa di riposo! Heisenberg! Heiseinberg! Maledetto bastardo doppiogiochista!<br>'''Walt''': Hank, io non so come ti vengono in mente certe cose.<br>'''Hank''': Giuro sulla mia testa che ti farò crepare in galera.<br>'''Walt''': Cerca di calmarti, per favore. Queste accuse infondate potrebbero distruggere la nostra famiglia!<br>'''Hank''': Non te ne frega un cazzo della famiglia!<br>'''Walt''': Hank, mi è tornato il cancro.<br>'''Hank''': Bene, allora ti auguro di marcire.<br>'''Walt''': Mi dispiace che tu la pensi... Io voglio davvero distruggere questo male. Sto rifacendo la chemio, sto lottando con tutte le mie forze. Ma la verità è che tra sei mesi tu non avrai più nessuno a cui fare un processo. Anche se tu in qualche modo riuscissi a convincere qualcuno che io sono stato capace di fare certe cose, sappiamo bene entrambi che io non metterei mai piede in una cella. Sono un uomo che sta morendo, lavoro in un autolavaggio e giuro su Nostro Signore ti sto dicendo la verità. Perché denunciarmi?<br>'''Hank''': Di' a Skyler di portare qui i ragazzi, poi ne riparliamo.<br>'''Walt''': Questo non succederà mai.<br>'''Hank''': Io non so chi sei... non so nemmeno con chi sto parlando.<br>'''Walter''': In questo caso, se non sai nemmeno io chi sono... Allora penso che faresti meglio a stare molto attento a ciò che fai.
*Mi chiamo Walter Hartwell White. Risiedo al 308 di Negra Arroyo Lane, Albuquerque, New Mexico, 87104. Questa è la mia confessione. Se state guardando questo video forse sono già morto, ucciso da mio cognato, Hank Schrader. Hank era nell'ultimo anno ha costruito un impero sulla metanfetamina servendosi di me come chimico. Poco dopo il mio cinquantesimo compleanno mi chiese di avvalermi delle mie conoscenze di chimica per cucinare metanfetamina che lui avrebbe smerciato servendosi della rete di contatti che ha con il suo lavoro nella DEA. Io ne fui sorpreso, non capivo, avevo sempre considerato Hank un uomo di sani principi, inoltre ero particolarmente vulnerabile in quel periodo, lui ne era consapevole e seppe approfittarne. Ero atterrito, mi era stato diagnosticato un cancro che minacciava di gettare nella miseria la mia famiglia. Hank in seguito a una retata mi dimostrò quanto fosse facile fare soldi anche con minime quantità di droga. Io ero debole, non volevo che la mia famiglia finisse sul lastrico, così accettai. Hank aveva un socio, un faccendiere, un certo Gustavo Fring. Hank mi mise al servizio di questo individuo come uno schiavo, quando tentai di andare via Fring minacciò la mia famiglia, non sapevo che fare. Dopo qualche tempo Hank e Fring ebbero un contrasto e le cose precipitarono. Fring riuscì a organizzare una sorta di attentato contro Hank che fallì procurandogli però delle gravi ferite. Toccò a me pagargli le spese mediche che ammontano a poco più di 177 mila dollari. Quando si ristabilì Hank era deciso a vendicarsi, con l'aiuto di un uomo, un certo Hector Salamanca, pianificò l'omicidio di Fring. La bomba che utilizzò la fabbricai io stesso. È chiaro che non potevo rifiutarmi. Mi trovo spesso a pensare al suicidio, ma sono un vigliacco. Volevo andare alla polizia ma avevo paura: Hank intanto è salito al vertice della DEA di Albuquerque. Per tenermi in riga, mi ha tolto i figli, per tre mesi li ha tenuti con se. Mia moglie non ha mai saputo niente della mia attività criminosa, era sconvolta quando scoprì quello che avevo fatto. È stato un inferno. Mi detesto per quello che ho combinato alla mia famiglia. Ultimamente ho provato di nuovo a sganciarmi e per tutta risposta lui mi ha fatto questo. {{NDR|Indica l'occhio nero}} Io non ce la faccio più, vivo nella paura che un giorno o l'altro Hank possa uccidermi o peggio: che possa fare del male alla mia famiglia. L'unica soluzione che ho trovato è stata registrare questo video, nella speranza che tutti possano finalmente vedere quest'uomo per quello che è veramente.
*'''Walt''': Jesse, per favore, permettimi di aiutarti. Non mi piace vederti in questo stato. Forse è ora di cambiare.<br>'''Jesse''': Cambiare cosa?<br>'''Walt''': Non lo so. Non lo so, forse... Forse è il momento per te di prendere il largo, lasciare la città senza guardarti alle spalle. Saul conosce un tizio, è specializzato nel fornire alla gente una nuova identità. Lui può sistemarti in qualche posto lontano e organizzarti una nuova vita. Sì, lo so, è una soluzione un po' estrema, ma può essere quella che fa per te. Anzi, sono convinto che per te è l'ideale: riparti da zero. Eh, sì. Pensaci bene. Ti cerchi un lavoro. Un lavoro legale, qualcosa che ti piace. Ti trovi una ragazza, metti sù famiglia. Sei ancora così giovane. In fondo che cosa lasci qui? Credimi, se potessi farei a cambio con te. Tutta una vita davanti con la possibilità di ricominciare per bene. In pochi anni tutto questo diventerà niente più che un brutto sogno.<br>'''Jesse''': Sei in grado per una volta di non manipolarmi?<br>'''Walt''': Ma di che stai parlando?<br>'''Jesse''': Potresti smetterla di manipolarmi per almeno una decina di secondi e smetterla di prendermi in giro?<br>'''Walt''': Jesse, no, non ti sto manipolando.<br>'''Jesse''': Sì. Sì, invece. Piantala con questo falso paternalismo e dimmi la verità. Insomma, tu la metti come se questa idea di partire fosse solo per il mio bene, per rifarmi una vita. Invece è per il tuo bene. Ti fa comodo che me ne vada. Così quel testa di cazzo di tuo cognato non riuscirà ad ingabbiarti. Perché non me lo dici? Dillo che mi stai chiedendo un favore! Dimmi che non ti frega un cazzo di me e che se non accetto, se non accetto mi ammazzerai così come hai ucciso Mike! Cioè, si tratta di questo o sbaglio? È per questo che mi hai fatto venire nel deserto: nel caso io non accettassi. Forza! Dimmi che è necessario per te!<br>{{NDR|Walt lo abbraccia e Jesse piange}}
*Sto morendo, ho di nuovo il cancro, capisci? Così farai del male solamente alla mia famiglia. Hai capito? Io non potrò neanche spenderli quei soldi. Non sono per me. Non vivrò abbastanza per servirmene. Appartengono ai miei figli.
*{{NDR|A Jesse}} Io ho visto morire Jane. Ero là e l'ho vista morire. L'ho vista andare in overdose e strozzarsi fino a spegnersi. Avrei potuto salvarla, ma non l'ho fatto.
*Ma che diavolo vi è preso a tutti e due?! Noi siamo una famiglia! Siamo una famiglia...
*'''Walt''': {{NDR|Durante una telefonata monitorata dalla polizia}} È solo colpa tua! Questo è il risultato della tua mancanza di rispetto! Te l'avevo detto, Skyler. Ti sto avvertendo da un anno intero. Se mi ostacoli ci saranno delle conseguenze! Mi sembrava di essere stato chiaro, no?<br>'''Skyler''': Tu ti sei preso mia figlia!<br>'''Walt''': Perché dovevi imparare!<br>'''Skyler''': Devi riportarmela subito!<br>'''Walt''': Forse ora mi ascolterai! Forse ora userai quella tua dannata testa! Lo sai? Tu non hai mai creduto in me! Non mi sei mai stata grata per tutto quello che ho fatto per questa famiglia! "Oh, no! Walt, Walt, devi smetterla! Questa cosa deve finire, è immorale! È illegale! Qualcuno potrebbe farsi male!" Ti sei sempre lagnata e lamentata per come guadagno i soldi! Mi deprimi mentre io mi do da fare! E ora...ora tu vai a racontare a mio figlio tutto quello che faccio dopo che ti ho detto, ripetuto, di tenere chiusa quella tua dannata bocca! Tu sei solo una stupida puttana! Come hai osato?! <br>'''Skyler''': Mi dispiace.<br>'''Walt''': Tu...tu non hai il diritto di discutere niente di quello che faccio io! E poi tu che accidenti ne sai di quello che faccio? Niente! Ho fatto tutto io! Io! Da solo! Con nessun altro!<br>'''Skyler''': {{NDR|Si rende conto che Walter la sta scagionando da ogni possibile accusa e decide di stare al gioco}} Hai ragione. Hai ragione.<br>'''Walt''': Ricorda queste parole, Skyler: Stai alle regole o anche tu farai la fine che ha fatto Hank.<br>'''Skyler''': Walt, dimmi che cosa è successo. Dov'è Hank? Ti prego, dobbiamo saperlo adesso.<br>'''Walt''': {{NDR|Sta per scoppiare a piangere, ma riesce a controllarsi e a mantenere il suo tono minaccioso}} Non lo rivedrete mai più, Hank. Lui mi ha ostacolato! Pensaci bene, Skyler. Famiglia o no, tu questo devi accettarlo.<br>'''Skyler''': Walt, voglio solo riavere Hollie. Ti pergo Walt. Torna subito a casa.<br>'''Walt''': Non posso. Ho ancora delle cose da fare. {{NDR|Distrugge il telefono}}
*'''Walt''': Non puoi restare ancora?<br>'''Ed l'estrattore''': Ecco...mi aspetta un viaggio molto lungo.<br>'''Walt''': Solo due ore. Se resti ti darò altri diecimila dollari. Ti prego.<br>'''Ed l'estrattore''': Diecimila. Un'ora.
*'''Impiegato''': DEA, ufficio distrettuale di Albuquerque. Mi dica pure.<br>'''Walt''': Salve. Io vorrei parlare con l'agente che si occupa delle indagini su Walter White.<br>'''Impiegato''': Chi è al telefono?<br>'''Walt''': Walter White.
*{{NDR|Elliott gli punta addosso una posata}} Elliott, se intendi metterla su questo piano ti servirà un coltello più grande.
*'''Walt''': Lì ci sono nove milioni e settecentoventimila dollari.<br>'''Gretchen Schwartz''': Questi soldi da dove vengono e perché li hai portati qui da noi?<br>'''Walt''': Li ho guadagnati e voi li dovrete dare ai miei figli.<br>'''Gretchen Schwartz''': Cosa? Perché?!<br>'''Elliott Schwartz''': Walt, io non credo...<br>'''Walt''': Quando mio figlio compirà diciotto anni, ovvero fra dieci mesi e due giorni da oggi, voi gli darete questi soldi sotto forma di fondo fiduciario irrevocabile. Gli direte inoltre che gli serviranno per fare quellio che vuole, ma con la speranza che li usi per la sua istruzione all'università e per il benessere della sua famiglia.<br>'''Elliott Schwartz''': W-Walt, i-io non so se riusciamo a seguirti, perché, ehm... voglio dire, perché nello specifico dovremmo...<br>'''Gretchen Schwartz''': Se hai deciso di dare ai tuoi figli i soldi della droga allora fallo da solo!<br>'''Walt''': Mia moglie e mio figlio mi odiano. Non li prenderebbero mai. E anche se fosse, il governo federale glieli toglierebbe. Ma da due ricchi benefattori conosciuti per le loro azioni caritatevoli, che firmano come se niente fosse un assegno di ventotto milioni di dollari per le vittime dell'abuso di metanfetamina, be', credo proprio che quei soldi sarebbero ben accetti.<br>'''Gretchen Schwartz''': Ma non avrebbe senso che venissero da noi.<br>'''Walt''': Lo avrebbe eccome. I miei figli sono vittime innocenti del loro "mostruoso" padre, un uomo che una volta voi conoscevate molto bene. Chiamatelo "nobile gesto" o "rigurgito di coscienza", chiamatelo come volete, ma fatelo. E voi non dovrete spendere un centesimo dei vostri soldi. Se ci saranno da pagare tasse o parcelle di avvocati li prenderete da qui. Userete i miei soldi, mai i vostri.<br>'''Elliott Schwartz''': D'accordo, Walt. Questo mi sembra alquanto ragionevole. Quindi adesso cosa succede?<br>'''Walt''': Solo una stretta di mano e poi me ne vado. {{NDR|Si danno una stretta di mano}} Posso fidarmi che facciate quanto vi ho chiesto?<br>'''Elliott Schwartz''': Sì, assolutamente puoi fidarti.<br>{{NDR|Walt fa per andarsene, si volta verso la finestra per poi fare un cenno con la mano. Su Elliott e Gretchen appaiono i puntini rossi dei laser, i cui raggi provengono dall'esterno.}}<br>'''Walt''': Fermi. Non muovetevi. Non muovete un solo muscolo. Non vorrei che pensassero che state cercando di fuggire. Respirate. Sapete, fino ad oggi pomeriggio avevo duecentomila dollari in più che mi sarebbe piaciuto lasciare su questo tavolo, invece ho deciso di darli ai due migliori killer ad Ovest del Mississipi. Ora, qualunque cosa mi succeda domani... loro saranno ancora là, a controllarvi. E se per qualsiasi ragione i miei figli non dovessero ricevere quei soldi, inizierà una specie di conto alla rovescia. Così un giorno o l'altro, dopo una settimana o un anno, mentre passeggerete a Santa Fe, a Manhattan o a Praga o dovunque sia, parlando delle quotazioni delle vostre innumerevoli azioni, senza preoccupazioni al mondo, ecco che all'improvviso vi accorgerete di un rumore di passi dietro di voi, e prima ancora che voi possiate girarvi... BAM! L'oscurità. Su con la vita, bellissima gente. Finalmente potete fare la cosa giusta.
*'''Skyler''': Dai, parla. Perché sei venuto qui?<br>'''Walt''': È finita. E sentivo il bisogno di un vero addio.
*'''Walter''': Skyler, tutto quello che ho fatto, tu devi capire ...<br />'''Skyler''': Se ti sento dire per l'ennesima che hai fatto tutto questo per la nostra famiglia...<br />'''Walter''': L'ho fatto per me. Mi piaceva farlo. Ed ero molto bravo. E... mi sono sentito... mi sono sentito vivo.
*{{NDR|Walt posa la pistola per terra e la sposta in modo tale che Jesse possa prenderla}}<br>'''Walt''': Fallo. So che lo vuoi.<br>'''Jesse''': Dì la verità! Dì che sei tu che vuoi che lo faccia! Non succederà niente se prima non lo sento dire da te!<br>'''Walt''': Io lo voglio.<br>'''Jesse''': {{NDR|Lascia cadere la pistola a terra}} Allora dovrai farlo da solo.
*'''Walt''': Sono Walt. Come ti senti? Un po' come sotto un treno? Come se avessi l'influenza? Dev'essere la ricina che ti ho dato. L'ho infilata nella bustina di Stevia che metti sempre nella tua camomilla.<br>'''Lydia''': Oh, mio Dio...<br>'''Walt''': {{NDR|[[Ultime parole da Breaking Bad|Ultime parole]]}} Be'... addio, Lydia.
==Citazioni su Walter White==
*C'è un Walter White in ogni persona nel mondo, siamo tutti in grado di fare quello che ha fatto lui. Con le stesse circostanze, chiunque si potrebbe sentire minacciato abbastanza fino a quando qualcosa, come la diagnosi terminale nel caso di Walt, lo libera e gli fa dire: "Fanculo! Faccio una cosa coraggiosa nella mia vita, lo faccio per me, la mia famiglia. E poi muoio". Naturalmente, un piano "semplice" va sempre storto. ([[Bryan Cranston]])
*Non ho mai visto niente di simile! [...] La tua interpretazione di Walter White è stata la migliore che io abbia mai visto. ([[Anthony Hopkins]])
===Da altri personaggi di ''Breaking Bad''===
{{cronologico}}
*Walt, il tuo cervello ha le dimensioni del Wisconsin, ma non lo useremo contro di te! Ma hai il cuore al posto giusto, amico. Hai il cuore al posto giusto. Ti vogliamo bene, Walt. Davvero. ([[Hank Schrader]])
*Tu sei il maestro della metanfetamina! Ogni tossico da qui a Timbuctù vorrà provarla! (Jesse Pinkman)
*– È una brava persona, vero?<br>– Altroché. Lo chieda a chiunque. Le diranno che è un grande padre, un grande insegnante, nessuno conosce la chimica meglio di lui. È un padre paziente, è sempre disponibile, lui è gentile con tutti, non fa mai cose contrarie alla legge. E mi ha insegnato a comportarmi come lui.<br>– Tuo padre è il tuo eroe?<br>– Ah, sì, vero, signora. Assolutamente. Mio padre è il mio eroe.
*A W.W. La mia stella, il mio perfetto silenzio. (Gale Boetticher)
*{{NDR|Heisenberg è}} lo chef delle metanfetamine. Da cinque stelle Michelin, candele e tovaglie bianche. Forse non dovrei dire una cosa simile... ma quel tipo era un genio. Non ho altre parole per descriverlo. Voglio dire, se avesse usato quel cervello per qualcosa di buono, non lo so... chissà cosa avrebbe potuto fare. Sicuramente avrebbe potuto aiutare l'umanità. Quanti geni ci sono nel mondo veramente? Se avesse imboccato la direzione giusta... chissà... (Hank Schrader)
*Qualcuno deve proteggere questa famiglia dall'uomo che protegge questa famiglia. (Skyler White)
*– Non credi che potresti almeno dire "Ciao! Come va?"<br>– Come va?<br>– Bene. E a te? Be', non hai altro da dire? Non provi neanche una...una parvenza d-di sollievo nel vedere che sono ancora vivo, mh?<br>– Sì, sono sollevata. E ho anche paura.<br>– Paura? Di che cosa?<br>– Di te.
*Tu porti guai. Mi dispiace che il ragazzo non se ne accorga. Io invece sì. Tu sei una bomba a tempo. Tic-tic-tic-tic. E non ho intenzione di starti vicino quando farai il botto. (Mike)
*Guarda Walt che l'aver ucciso [[Jesse James]]... non fa di te Jesse James. (Mike)
*All'altro mio W.W. preferito. È un onore lavorare con te. Con affetto, G.B. (Dedica da parte di Gale Boetticher nel libro di poesie ''[[Walt Whitman#Foglie d'erba|Foglie d'erba]]'' di [[Walt Whitman]])
:''To my other favorite W.W. It's an honour working with you. Fondly, G.B.''
*Il signor White è il diavolo. Chiaro? Lui è più intelligente di voi, è più fortunato di voi. Qualunque...qualunque cosa voi pensiate possa accadere, vi giuro che sarà l'esatto contrario di quanto poi accadrà veramente! (Jesse Pinkman)
*Io non posso certo parlare di questo Heisenberg di cui si sta discutendo, ma qualunque cosa sia diventato quell'uomo dolce, gentile e brillante che ho avuto modo di conoscere tanto tempo fa ora non c'è più. (Gretchen Schwartz)
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto|w}}
{{Breaking Bad}}
[[Categoria:Personaggi di Breaking Bad]]
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Passaggio del mar Rosso
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Spinoziano
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Aivazovsky Passage of the Jews through the Red Sea.jpg|thumb|upright=1.4|''Passaggio degli Ebrei attraverso il mar Rosso'' (Ivan Aivazovsky, 1891)]]
Citazioni sul '''passaggio del Mar Rosso'''.
==Citazioni==
*– Ecco qua, il Mar Rosso. Ora non ci resta che attraversarlo a nuoto.<br/>– Non ho il costume da bagno.<br/>– Io non voglio tagliarmi con le conchiglie.<br/>– E io non voglio l'acqua che mi entra nelle orecchie.<br/>– Io ho mangiato venti minuti fa.<br/>– Tutto quello che scaricano al Cairo finisce direttamente qui.<br/>– Ah, e va bene, vedrò cosa posso fare. (''[[I Griffin]]'')
*In molti versetti {{NDR|di alcuni inni}} la maternità immacolata di Maria viene paragonata al passaggio del Mar Rosso da parte degli Ebrei. Per esempio, nel versetto: 'Nel Mar Morto è stata tracciata una volta l'immagine della Vergine Sposa'. ([[Boris Pasternak]])
*Per fede attraversarono il Mare Rosso come fosse terra asciutta; questo tentarono di fare anche gli Egiziani, ma furono inghiottiti. (''[[Lettera agli Ebrei]]'')
===''[[Antico Testamento]]''===
*''Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, | li guidò per una strada meravigliosa, | divenne loro riparo di giorno | e luce di stelle nella notte. | Fece loro attraversare il Mar Rosso, | guidandoli attraverso molte acque; | sommerse invece i loro nemici | e li rigettò dal fondo dell'abisso.'' (''[[Libro della Sapienza]]'')
*''Divise il mar Rosso in due parti: | perché eterna è la sua misericordia. | In mezzo fece passare Israele: | perché eterna è la sua misericordia. | Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: | perché eterna è la sua misericordia.'' (''[[Salmi]]'')
*''Dov'è colui'' [...] ''che fece camminare alla destra di Mosè | il suo braccio glorioso, | che divise le acque davanti a loro | facendosi un nome eterno; | colui che li fece avanzare tra i flutti | come un cavallo sulla steppa? | Non inciamparono, | come armento che scende per la valle: | lo spirito del Signore li guidava al riposo.'' (''[[Libro di Isaia]]'')
*Feci dunque uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso. Quelli gridarono al Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi spinsi sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciò che io avevo fatto agli Egiziani. (''[[Libro di Giosuè]]'')
*''Minacciò il mar Rosso e fu disseccato, | li condusse tra i flutti come per un deserto; | li salvò dalla mano di chi li odiava, li riscattò dalla mano del nemico. | L'acqua sommerse i loro avversari; | nessuno di essi sopravvisse. | Allora credettero alle sue parole | e cantarono la sua lode.'' (''[[Salmi]]'')
*''Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento, | terra asciutta apparire dove prima c'era acqua, | una strada libera aprirsi nel Mar Rosso | e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti; | per essa passò tutto il tuo popolo, | i protetti della tua mano, | spettatori di prodigi stupendi. | Come cavalli alla pastura, | come agnelli esultanti, | cantavano inni a te, Signore, che li avevi liberati.'' (''[[Libro della Sapienza]]'')
====''[[Libro dell'Esodo|Esodo]]''====
{{cronologico}}
*Il Signore disse a Mosè: "Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza [[Bastone di Mosè|il bastone]], stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. Ecco io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri.
*Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare.
*Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri". Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.
==Voci correlate==
*[[Libro dell'Esodo]]
*[[Mosè]]
*[[Piaghe d'Egitto]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
[[Categoria:Ebraismo]]
[[Categoria:Episodi biblici]]
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Incantesimi dai libri
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Bradipo Lento
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text/x-wiki
{{Raccolta}}
Raccolta di '''incantesimi''' tratti '''dai libri'''.
*''Kiathla tsilu silokwe silokwe silokwe. Kiai silu silu, tsithl.'' ([[Aldous Huxley]])
*Usando la penna come una [[bacchetta magica]], realizzava l'incantesimo: più la frase è breve, più è densa di significato. ([[Richard Bach]])
===[[Mark Twain]]===
*Be', ti pigli il tuo gatto e vai al camposanto verso mezzanotte quando che hanno seppellito qualche mascalzone; e quand'è mezzanotte viene un diavolo, o anche due o tre, ma tu non li vedi, senti solo qualcosa che pare il vento, o magari li senti che parlano; e quando che si portano via il tizio, tu gli lanci dietro il gatto e dici 'Diavolo segui il corpo, gatto segui il diavolo, porri seguite il gatto, e ''io'' con voi ho fatto!'. 'Sta roba qui ti porta via ''qualunque'' porro.
*Eccolo là! Ma come si fa a dire di curare i porri con l'acqua morta a 'sto modo da scemi! Guarda che così non ti funziona mica. Ci devi andare da solo nel bosco, dove sai che c'è un tronco con l'acqua morta, e a mezzanotte precisa ti metti con la schiena contro il tronco e ci ficchi la mano dentro e dici:<br/>{{destra|Grano d'orzo, grano d'orzo, acqua morta a più non posso,<br/>mescola mescola, spalma sul porro e te lo toglierai di dosso}}e poi vai via subito, undici passi, con gli occhi chiusi, e poi fai tre giri su te stesso e vai dritto a casa senza parlare con nessuno. Perché se parli l'incantesimo si spezza.
*"Pigli un fagiolo, lo spacchi a metà, e poi fai un taglio al porro per farci uscire un po' di sangue, e poi metti il sangue su un pezzetto del fagiolo, e poi scavi una buca e ce lo seppellisci verso mezzanotte dove c'è un crocicchio, quando che c'è la luna nuova, e poi il resto del fagiolo ci dai fuoco. E allora vedi che il pezzetto che ha il sangue comincia a tirare e tirare, ché vuol far venire l'altro pezzetto, e allora il sangue comincia a tirare il porro, e tu vedi come viene via subito."<br/>"Sì, è proprio così che si fa, Huck... proprio così; però se quando lo seppellisci dici 'Fagiolo, sta' giù; porro sciò; a darmi fastidio non tornare più!' è meglio. [...]"
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The Dark Crystal
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Mariomassone
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/* Frasi */
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{{Film
|titoloalfabetico= Dark Crystal
|titoloitaliano=Dark Crystal
|titolooriginale=The Dark Crystal
|immagine=Skeksis on Display.jpg
|didascalia= Il costume di Generale skekUng, in mostra al ''Puppetry Arts Center'' in Atlanta, Georgia.
|paese=Gran Bretagna
|anno=1982
|genere=fantasia
|regista=Jim Henson e Frank Oz
|soggetto=Jim Henson e David Odell
|sceneggiatore=Jim Henson
|attori=
*[[Jim Henson]]: Jen/skekZok il maestro delle cerimonie/skekSo l'imperatore
*[[Kathryn Mullen]]: Kira
*[[Frank Oz]]: Aughra/skekSil il ciambellano
*[[Dave Goelz]]: skekUng il generale dei garthim/Fizzgig
*[[Louise Gold]]: skekAyuk il buongustaio
*[[Brian Muehl]]: urSu il maestro di Jen/urZah il custode del rito/skekEkt l'artista
*[[Bob Payne]]: skekOk lo storico
*[[Mike Quinn]]: skekNa il signore degli schiavi
*[[Tim Rose]]: skekShod il tesoriere
*[[Steve Whitmire]]: skekTek lo scienziato
*[[Jean Pierre Amiel]]: urUtt il tessitore
*[[Hugh Spight]]: urAmaj il cuoco
*[[Robbie Barnett]]: urYod l'indovino
*[[Swee Lim]]: urNol l'erborista
*[[Simon Williamson]]: urSol il cantore
*[[Hus Levant]]: urAc lo scrivano
*[[Toby Philpott]]: urTih l'alchimista
*[[Dave Greenaway]] e [[Richard Slaughter]]: urIm il guaritore
*[[Hugh Spight]], [[Swee Lim]], e [[Robbie Barnett]]: i trampolieri
*[[Joseph O'Conor]]: Narratore e voce di ungIm
|doppiatoriitaliani=
*[[Marco Guadagno]]: Jen
*[[Gastone Pescucci]]: skekSil il ciambellano
*[[Renato Mori]]: urSu il maestro di Jen
*[[Nando Gazzolo]]: Narratore
|note=
}}
'''''Dark Crystal''''', film britannico del 1982, regia di [[Jim Henson]] e [[Frank Oz]].
{{tagline|Un altro mondo. Un altra epoca. Al tempo dei prodigi.}}
==[[Incipit]]==
Un altro mondo. Un altra epoca. Al tempo dei prodigi. Mille anni fa questa terra era verde e buona finché il cristallo si rupe e un pezzo venne perduto; un frammento del cristallo. E, in seguito, cominciarono le lotte, e apparirono due nuove razze; gli crudeli Skeksis e i gentili Mistici. Qui, nel castello del cristallo, gli Skeksis imposero il loro dominio sul mondo. Ora gli Skeksis si riuniscono nella stanza sacra, dove il cristallo è sospeso su una colonna di aria e fuoco. Gli Skeksis, con i loro corpi rigidi e deformi, le loro volontà spietate e malefiche, hanno regnato per mille anni. Eppure ora sono rimasti solo in dieci. Una razza morente retta da un imperatore morente, dieci prigionieri in loro stessi in una terra morente. Oggi, si riuniscono ancora una volta intorno al cristallo, mentre il primo sole si avvicina allo zenit, perché questo e il rituale degli Skeksis; cosi come hanno depredato la terra, hanno anche imparato ad estrarre nuova vita dal sole. Oggi si ristoreranno di nuovo, ingannando la morte ancora una volta, attraverso il potere della loro sorgente, il loro tesoro, il loro destino; il cristallo nero. Ma oggi la cerimonia del sole non da alcun conforto. Oggi un imperatore giace in agonia. Oggi un nuovo imperatore dovrà impadronirsi del trono. ('''Narratore''')
==Frasi==
*Mille anni fa il cristallo si rupe, e qui, lontano dal castello, la razza dei Mistici venne a vivere un sogno di pace. La loro vita e la dolce e semplice, gentile dei veri saggi. Eppure adesso sono rimasti solo in dieci; una razza morente che ripete con forze calanti i rituali antichi di cui conserva un nebuloso ricordo. Ma oggi il rituale non da alcun conforto. Oggi, il più saggio dei Mistici giace in agonia. Oggi, convocano colui che dovrà salvarli. ('''Narratore''')
*Nella valle dei Mistici vive un Gelfling; Jen. Gli Skeksis uccisero sua famiglia, sterminarono suo clan. Soltanto Jen sopravvisse alla strage, e fu allevato dal più saggio dei Mistici. Ma esiste una profezia. Sono passati mille anni, e ora il mondo deve essere di nuovo sottoposto a un periodo di prova. Ora dev'essere guarito o passare per sempre sotto il dominio del male. In questa epoca, il prescelto e Jen. Oggi, il flauto di Jen non da alcun conforto, perché oggi il suo maestro e in punto di morte, e un viaggio deve cominciare; il viaggio lungo e pericoloso di Jen. ('''Narratore''')
*Ma sono tutti morti i Gelfling, uccisi dai Garthim, non puoi essere un Gelfling. Hai l'aspetto d'un Gelfling. Hai l'odore di'un Gelfling. Forse tu sei un Gelfling! ('''Aughra''')
*Mille anni fa, ci fu una grande congiunzione. Io ero presente; tre soli si allinearono. Fu allora che il cristallo si rupe e apparvero gli Skeksis e i Mistici. Sarà un altra grande congiunzione tra poco. Potrà succedere qualunque cosa; il mondo intero potrebbe incendiarsi. Fine di Aughra! ('''Aughra''')
*La grande congiunzione è la fine del mondo, oppure l'inizio. Fine, inizio, è la stessa cosa; grande cambiamento. A volte bene, a volte male. ('''Aughra''')
*Pipistrelli del cristallo partite! Cercate sulla terra, cercate sull'acqua, cercate il cielo! ('''skekZok''')
*Quando il triplice sole splenderà singolo, ciò che fu disgiunto e disfatto di nuovo sarà integro, i due diventeranno uno, per mano di Gelfling oppure di nessuno. ('''Jen''') {{NDR|[[profezie dai film|profezia]]}}
*La Grande Congiunzione arriva. Ora vivremo in eterno. Vivremo in eterno! ('''skekZok''')
==Dialoghi==
*'''urSu''': La profezia dice quando i tre soli si congiungeranno...<br />'''Jen''': Maestro, che cos'è successo?<br />'''urSu''': Ascoltami bene, Gelfling. Ti ho chiamato per dirti che sei in pericolo, e io ti devo lasciare presto.<br />'''Jen''': Lasciarmi? Maestro, no!<br />'''urSu''': Ti ho già parlato degli Skeksis e il loro malefico potere, Ghelfling.<br />'''Jen''': Gli Skeksis hanno ucciso mia madre e mio padre.<br />'''urSu''': La storia scorre assai più profonda di quel che tu possa conoscere, e tu ne sei parte.<br />'''Jen''': Io non capisco, maestro.<br />'''urSu''': Gli Skeksis hanno paura di te e giureranno di distruggerti, perché nella profezia è scritta che tu dovrai trovare il frammento; il frammento di cristallo.<br />'''Jen''': Il frammento di cristallo?!<br />'''urSu''': Per salvare il nostro mondo, Gelfling, tu dovrai trovare il frammento di cristallo. E devi trovarlo prima che i tre soli siano uniti, altrimenti gli Skeksis regneranno per l'eternità.<br />'''Jen''': Dove si trova?<br />'''urSu''': [[Aughra]] custodisce il frammento. Segui il sole maggiore per un giorno intero fino alla casa di Aughra. Lassu, sull'alta collina, Aughra scruta tutti i segreti.<br />'''Jen''': Aughra? Segui il sole maggiore? Maestro, io sono soltanto un Gelfling.<br />'''urSu''': Tutto è nelle tue mani. I nostri cammini devono separarsi. I tre soli non aspetteranno. Ricordati di me, Jen. Forse ci rincontreremo in un altra vita, ma mai più in questa. Mai più.
*'''skekEkt''': Oh sì, ciambellano. Finalmente è arrivato l'ora di scegliere un nuovo imperatore.<br />'''skekSil''': Già, sarebbe giusto che fosse io.<br />'''skekUng''': Lui no, io devo regnare!
*'''skekZok''': {{NDR|vedendo il ciambellano avvicinarsi allo scettro}} Fermati, idiota! Quello non ti appartiene.<br />'''skekSil''': Indietro, verme!.<br />'''skekUng''': Ciambellano! Ciambellano, lascia lo scettro. Io ti sfido.<br/>'''skekSil''': Sì, la prova della pietra.<br/>'''skekUng''': La prova della pietra!<br/>'''skekNa''': ''Haakskeekah'', la prova della pietra!
*'''Jen''': Sto cercando Aughra.<br />'''Aughra''': Chi ti ha mandato?<br />'''Jen''': Il mio maestro; il più saggio dei Mistici.<br />'''Aughra''': Dove si trova? Qui intorno?<br />'''Jen''': È morto.<br />'''Aughra''': Può essere dovunque.
*'''Kira''': ''Kto vy?''<br />'''Jen''': E...?<br />'''Kira''': ''Òtkuda?''<br />'''Jen''': Tu... Gelfing? Come me?<br />'''Kira''': Be, sì!<br />'''Jen''': Ma io credevo di essere l'unico.<br />'''Kira''': Anch'io credevo di esserlo.
*'''skekZok''': A me sembra che quel Gelfling sia riuscito a fuggire.<br />'''skekUng''': Nessun Gelfling è mai riuscito a sfuggire ai miei micidiali Garthim!
*'''Aughra''': Idioti! Skeksis idioti! Che cosa volete da me?<br />'''skekUng''': Ma questo non è un Gelfling!<br />'''Aughra''': Ma certo che non sono un Gelfling! E tu sei una putrida lucertola! Vi farò il malocchio io!<br />'''skekZok''': Era con lui. Lo ha aiutato. Dove si trova?<br />'''Aughra''': Andato. Gelfling andato. Stupidi Garthim! Se volevi il Gelfling perché non me lo hai chiesto? Eh no! Hai mandato questi cervelli da granchio a bruciare la mia casa. Adesso casa andata, Gelfling andato, e qui c'è solo Aughra. Meschini mocciosi ammuffiti di madre melmosa! Finirete appesi ad una forca!<br />'''skekEkt''': Oh, che volgarità!<br />'''skekZok''': Attenta a quel che dici, vecchiaccia. Noi siamo i signori del Cristallo.<br />'''Aughra''': Signori? Ancora per poco. Avete dimenticato la profezia? Un Gelfling metterà a fine il potere degli Skeksis. Il Gelfling verrà, vi farà strisciare come i vermi che siete. {{NDR|[[insulti dai film|insulto]]}}
*'''Kira''':Che cosa sono quei segni strani?<br>'''Jen''': Tutto questo è scrittura.<br>'''Kira''': Che cos'è la scrittura?<br>'''Jen''': Parole che restano. Il mio maestro me l'ha insegnato.
*'''skekSil''': La profezia. La profezia ha causato lo sterminio dei Gelfling.<br>'''Jen''': Quella profezia?<br>'''skekSil''': Sì.<br>'''Jen''': È per questo che gli Skeksis hanno ucciso i Gelfling?<br>'''skekSil''': Sì, è così. Grave errore. Gli Skeksis hanno paura, temono i Gelfling.<br>'''Jen''': Ma tu sei uno Skeksis.<br>'''skekSil''': Ma sono vostro amico. Vi ho salvato dai Garthim.<br>'''Jen''': E perché l'hai fatto?<br>'''Kira''': Non dargli ascolto! È un inganno.<br>'''skekSil''': No! Vi prego, dovete ascoltare. Sono in disgrazia, e se porto la pace non sarò più in disgrazia.<br>'''Jen''': Metterai fine agli attacchi dei Garthim?<br>'''skekSil''': Sì. Vi prego, venite con me al castello. Vi prego, dimostrate che volete la pace. Dimostrate che Gelfling non ci faranno del male. Vi prego. Vi prego. Vi prego...
*'''Jen''': La profezia non ha mai parlato di questo.<br />'''Kira''': I profeti non sanno tutto.
==[[Explicit]]==
Ed ora la profezia è compiuta. Ora siamo di nuovo uno. Molto tempo fa, nella nostra arroganza ed illusione, abbiamo frantumato il Puro Cristallo ed il nostro mondo si è spaccato. Il vostro coraggio e il vostro sacrificio ci hanno resi integri e hanno ripristinato il vero potere del Cristallo. Tienila stretta. Lei fa parte di te, come tutti noi facciamo parte l'uno dell'altro. Ora vi lasciamo il Cristallo della Verità. Create il vostro mondo alla sua luce. ('''UngIm''')
==Citazioni su ''The Dark Crystal''==
*Adoro la scena in cui il ciambellano viene svestito. Perde la battaglia, e di conseguenza viene bandito. E se si considera il fatto che tutti questi Skeksis che devono svestirlo e bandirlo dal regno hanno oltre agli attori al loro interno hanno anche tre o quattro persone, o da due a quattro persone. C'è una gran confusione. Ed è stato difficile farli muovere tutti. Ed è come avere un piccolo esercito in movimento. ([[Frank Oz]])
*È una storia sul bene e sul male, della crescita di Jen nell'incontrare un nuovo mondo. ([[Frank Oz]])
*Una favola fantastica in stile Tolkien, rielaborata dai creatori dei Muppets: l'intreccio è banale, ma i pupazzi sono spettacolari. (''[[Il Mereghetti]]'')
===[[Brian Froud]]===
*Facemmo molte ricerche. Leggemmo molto sulle varie religioni e filosofie e forme d'arte. Volevamo rendere vivi questi personaggi che esistessero nel loro mondo non solo per il breve periodo di tempo in cui li vedevamo nel film. Vogliamo sapere che quando li lasciamo alla fine del film loro vivranno ancora. Avranno lo stesso stile di vita.
*Per tutto questo film ci sono molti simboli. Ho dovuto disegnare un mondo intero, un mondo che non era mai stato visto prima e che [...] si percepisse essere reale, che avesse, in particolare, una storia. Aveva un passato, perché eravamo appena arrivati in questo posto e dovevamo credere in quello che vedevamo. Così pensai che se ogni cosa che si vedeva avesse avuto sopra qualche simbolo, e forme che sembrassero essere collegate in maniera specifica a questo mondo, si avrebbe avuta l'impressione che fosse un mondo antico.
*Qualche anno fa, alla presentazione di questo film ad Albuquerque, c'era un pubblico di studenti universitari. Non riuscirono a cogliere quello che vedevano.<br>Dicevano:"Beh, cos'è questo?"<br>E io risposi: "Sono pupazzi".<br>Il fatto è che loro erano cresciuti nell'era del digitale e il digitale ha la sua qualità, e questo ha un altro tipo di qualità, ed è per via del fatto che è reale. È fisico. Tutto quello che vedete è stato costruito. [...] La gravità ne fa parte, quindi tutto cade e si muove nel modo che conosciamo. E questo conferisce molta immediatezza al film. E penso che questo sia quello che il pubblico apprezzi del film ancora oggi. Pensavamo di fare altri film come questo, ma non li abbiamo mai fatti. Quindi questo spicca, rimane isolato come una specie di evento speciale.
*Una volta ho visto questo film in italiano, ed era esilarante. [...] Questa scena {{NDR|degli Skeksis che complottano fra di loro}}, in particolare, era molto divertente, perché quando lo ascolti in italiano, è come se fosse un Vaticano demente.
*Abbiamo inventato una storia che ci piaceva. Cioè, abbiamo fatto questo film per noi stessi. [...] Non si potrebbe rifare. I commercialisti non ti permetterebbero di farlo, o gli addetti al marketing direbbero: "Beh, chi...? Dovete definire il vostro audience". E Jim voleva solo divertirsi. Voleva sperimentare delle idee e credo davvero che questo abbia un aspetto mistico tipico di Jim Henson. Sapete, era un pensatore profondo. E credo che questo [...] indica parte della sua filosofia sul fatto che tutto sia collegato, qui. Ecco perché quando lo disegnai, ho messo questi simboli e geometria. Tutto, persino le creature, hanno simbolismi. E dice che tutto in questo mondo è collegato, che tutti hanno bisogno di contare sul prossimo, e lo fanno davvero. La risoluzione del film è portare le creature tutte insieme.
===[[Jim Henson]]===
*È probabilmente la cosa più difficile che abbia mai fatto. Quella in cui c'era da lavorare di più. Quella più difficile. Ma è stata anche la più divertente. La più gratificante. E tra tutti i progetti su cui ho lavorato, è quello di cui vado più fiero.
*È una storia d'avventura, ma certamente non del nostro mondo.
*La gente non dovrebbe aspettarsi i Muppet perché non sono presenti. Questo è qualcos'altro.
*Mi piace pensare a Dark Crystal come a una specie di opera d'arte. E per me lo è. Ma non è l'opera d'arte di una persona. Non è qualcosa che ho fatto da solo, ma qualcosa che ha fatto Frank, Brian, Gary e tutti gli attori. Centinaia di persone hanno creato questa cosa. Come lavoro, credo sia qualcosa che ci darà sempre soddisfazione.
*Nella nostra idea originale cercavamo delle piante che erano una specie di via di mezzo tra piante e animali. E quindi avevamo animali che avevano radici in un posto e avevamo piante che andavano in giro. E cercavamo una combinazione interessante tra le due. Dovremmo trovare tutti i tipi di sfondo al di là delle cose, al di là di quello che si vedeva. Conoscevamo il paesaggio. Avevamo mappe del paesaggio, e sapevamo cosa c'era sulle montagne. Il colore per tutte queste diverse aree, gli animali e piante diverse che vivano lì. Pochissimo di tutto questo finisce nel film ma dovevamo saperlo per [...] farlo funzionare come un mondo vero. Quindi, anche se ne mostrammo solo una piccola parte nel film, abbiamo a che fare con qualcosa che ha della sostanza.
*Originariamente Aughra doveva essere un vecchio saggio, poi mi sono lasciato convincere da mia figlia a trasformarlo in una maga, così come Shirley, mia figlia, mi ha costretto ad evidenziare la figura di Kira.
*Quando iniziammo a lavorare al progetto, volevo prima creare il mondo. Volevo cominciare con un mondo adeguato a questi personaggi e com'era il posto. Piante, alberi, rocce, tutto questo. Cominciare da quello, prima, e poi sviluppare la storia. Ed è questo quello che abbiamo fatto. Cominciammo a pensare a questo e nello stesso momento in cui cominciammo a pensarci, vidi parte del lavoro di Brian Froud e me ne innamorai immediatamente. Pensavo che sarebbe stato quel genere di cosa che andava bene per quest'idea particolare. E i suoi concetti, visivamente, erano quel tipo di cose che potevamo riportare su tre dimensioni. Una delle cose che mi ha attratto che quelle creature particolari che aveva disegnato erano quel genere di cosa che facilmente sarebbe diventata una creatura vivente.
*Volevo girare un film dove le creature non ci assomigliassero.
==Voci correlate==
*[[A. C. H. Smith]]
*''[[Dark Crystal: La resistenza]]''
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''The Dark Crystal''}}
[[Categoria:Film d'avventura]]
[[Categoria:Film fantastici]]
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Clannad
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Bradipo Lento
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/* Arco di Kotomi */ +1
wikitext
text/x-wiki
{{Videogioco
|nomegioco = Clannad
|immagine = Clannad Logo.svg
|nomeoriginale = クラナド
|nometraslitterato = Kuranado
|anno = 2004
|sviluppo = Key
|pubblicazione = Key<br />Steam (PC)
|genere = visual novel
|piattaforma = Microsoft Windows/PlayStation 2/PlayStation Portable/Xbox 360/PlayStation 3
|tema = dramma/sentimentale
}}
'''''Clannad''''', visual novel prodotta dalla Key e pubblicata in Giappone nel 2004. Dal gioco sono state tratte due serie anime per complessivi 48 episodi.
==Frasi==
{{cronologico}}
=== Parte introduttiva ===
*Odio questa città. Ci sono troppi ricordi qui che preferirei dimenticare. Tutti i giorni è la stessa [storia]. Andare a scuola, trovare gli amici, tornare a casa in un luogo che non sopporto... Non accade mai niente di nuovo. (Mi chiedo se la mia vita cambierà mai...) ('''Tomoya''')
:''I hate this town. There's just too many memories here I'd rather forget. Everyday is the same. Go to school, see friends, come home to a place I can't stand... Nothing new ever happens. (I wonder if my life will ever change...)''
* *Sigh* Sospiro sconsolato mentre guardo in alto verso il cielo. Scorgo il cancello della scuola. Comunque, di chi è stata l'idea di mettere una scuola sulla cima di una enorme salita? La collina continua, come se fosse un incubo infinito. ('''Tomoya''')
:''*Sigh* I exhale dejectedly while gazing up at the sky. There stand the school gates. Whose idea was to put a school at the top of a giant slope, anyway? The hill goes on like a never-ending nightmare.''
*Guardo alla mia destra. Una ragazza è lì ferma, proprio vicino a me. Dal colore del distintivo della scuola sulla sua divisa, posso dire che anche lei è una studentessa del terzo anno.<ref>Le divise degli studenti nipponici hanno un particolare (in questo caso il distintivo dell'istituto) che presenta un colore diverso a seconda dell'anno del corso. Nella scuola superiore presente in ''Clannad'' il colore è verde per il primo anno (vedi distintivo di Fuko), rosso per il secondo anno (vedi distintivo di Tomoyo) e blu per il terzo anno (vedi distintivo di Nagisa, Tomoya e di quasi tutti gli altri personaggi citati).</ref> Ma lei non è una persona che mi è familiare. I suoi capelli corti, che le arrivano appena sotto alle spalle, ondeggiano nel vento. ('''Tomoya''')
:''I look to my right. A girl is standing there, just still at me. I can tell from the color of the school insigna on her uniform that she's also a third-year student. But she isn't someone familiar to me. Her short hair, that comes to just above her shoulders, flutters in the wind.''
*Non importa se è vecchia o meno. Una cosa che è carina è sempre carina, a prescindere da quando la guardi. ('''Nagisa''')
:''It doesn't matter whether it's old or not. Something that's cute is always cute, regardless of when you look at it.''
=== Arco di Fuko ===
*Non ho idea di quanto sia dura la situazione che Fuko sta vivendo, ma fino a quando rimarrà in questa casa {{NDR|da Nagisa}} la solitudine sarà una di quelle cose che non proverà. ('''Tomoya''')
:''I haven't any idea how harsh a situation Fuko's experiencing, but as long as she stays in this house, loneliness is the one thing she won't feel.''
*Prima ho notato... [che] tutti gli alunni di questa scuola hanno iniziato a parlare di questa ragazza che nessuno di loro ha mai visto. Le loro congetture su di lei si sentono dappertutto. Ma nessuna di queste si può descrivere come negativa per lei. Un'innocente ragazza che ha sempre lavorato duramente, andando in giro per la scuola... così sembra apparire nei ricordi di tutti. E a un certo punto... tutti hanno iniziato ad aspettare. Attendono il giorno in cui aprirà i suoi occhi. Io non faccio eccezione. Non so perché, ma sembra che lei mi piaccia molto. Anche se non ci siamo mai incontrati. Questa sensazione misteriosa si è radicata dentro di me. Ecco perché, come tutti gli altri, desidero che questo giorno venga. E questo giorno arriverà. Senza alcun dubbio. ('''Tomoya''')
:''Before I notice... all the students in school have started talking about that girl whom no one has even seen. Their speculations about her are heard everywhere. But not a single one of them could be described as unfavorable of her. An innocent girl who always works her hardest, running around the school... that seems to be how she appears in everybody's mind. And at some point... everyone starts waiting. Waiting for the day she opens her eyes. I am no exception. I don't know why, but I seem to like her a lot. Even though we haven't even met. Such a mysterious feeling is rooted inside me. That's why, just like everyone else, I long for that day to come. And that day will come. Without a doubt.''
=== Arco comune di Kyou e Ryou ===
*Mentre guardo la commessa che incarta il pendente con raffinatezza, mi immagino mentre glielo consegno. Mi chiedo se questo la renderà felice. Oggi ho imparato che acquistare qualcosa per qualcuno può essere inaspettatamente divertente. ('''Tomoya''', che ha acquistato un pendente per Ryou)
:''As I look the clerk wrapping the pendant neatly by hand, I imagine myself handing this to her. I wonder if she'll be happy with this. Today, I learned that buying something for someone can be unexpectedly fun.''
*Un [[appuntamento]] inizia nel momento in cui inizi ad aspettare. ('''Ryou''')
:''A date starts the moment you start waiting.''
*{{NDR|Dopo aver trascorso la giornata al centro commerciale, Tomoya chiede a Ryou dove voglia andare; lei risponde che, se è insieme a lui, ovunque le va bene.}}<br />Comunque, oggi siamo già stati in tutti i luoghi degni di nota qui intorno. In pratica non c'è più un "da qualche parte" dove poter andare. Così continuiamo a passeggiare tenendoci per mano. Lei cammina lentamente, in modo da allungare, anche di poco, il tempo da trascorrere insieme. Io mi adeguo al suo passo... Il tempo scorre lentamente... Anche se chiudo gli occhi, posso sentire attraverso il suo calore che lei è vicino a me. Questo mi dà un senso di conforto e di tranquillità che le parole non possono descrivere. ('''Tomoya''')
:''Even so, we've alredy gone to all the places of note around here today. In the end, ther just isn't "anywhere" we can go to. And so we just keep on walking while holding hands. She walks slowly, so as to lengthen the time we have together even by just a little. And I match her footsteps... Time flows by gradually... Even if I close my eyes, I can feel through her warmth that she's next to me. It gives me a sense of comfort and tranquillity that words cannot describe.''
=== Arco di Ryou ===
*{{NDR|Kyou sorride felice perché Tomoya le ha chiesto di chiamarlo per nome, circostanza che per i giapponesi implica un rapporto molto stretto tra due persone.}}<br />Non lontano da me c'è un sorriso pieno di gioia e felicità. La possibilità che una piccola occasione si trasformi in un enorme passo avanti... Il mio... No. Il nostro viaggio inizia da qui. ('''Tomoya''')
:''Not far from me, there is a smile filled with joy and happiness. The possibility that a small opportunity will turn into a huge step forward... My... No. Our journey begins here.''
=== Arco di Kyou ===
[[immagine:Minchiate card deck - Florence - 1860-1890 - Trumps - 13 - La Morte.jpg|thumb|150px|right|Alcuni mazzi di Tarocchi, per ''La Morte'', non riportano il nome della carta]]
*{{NDR|Tomoya si è accorto che Ryou è un po' turbata dopo la giornata trascorsa con lui e le chiede cosa abbia.}}<br />A dire il vero... mi sento un po' preoccupata per oggi. In realtà stamani ho letto la mia sorte... e... ho avuto un responso piuttosto negativo. Ho trovato ''La Morte'' rovesciata sulla carta che rappresenta il futuro. Può indicare un mancato cambiamento, stagnazione, indecisione e incomprensioni... Non sembra qualcosa che possa essere considerato positivamente, giusto? ('''Ryou''')
:''To tell the truth... I felt a little worried about today... Actually, I told my own fortune this morning... And... I got somewhat bad result. I got a reversed Death for the card that hints at the future... It can stand for failure to change, stagnation, indecision, and misunderstandings... It doesn't sound like something that can be taken positively, right?''
*{{NDR|Ryou ha chiesto a Tomoya se lui la ami}} Non ho ancora detto a Ryou che mi piace. Anche se usciamo insieme... non le ho mai detto quello che provo. Ma... cosa provo in realtà? La mia bocca si sta seccando, la lingua si è incollata al palato, e nonostante le mie labbra si muovano le parole non riescono a uscire. Il silenzio sgradevole [che c'è tra noi] continua. Anche la mia gola si sta seccando, come se si rifiutasse di dare voce a qualsiasi parola. Data l'atmosfera, sembra quasi che stia esitando anche a sospirare. Non riesco a guardarla dritto negli occhi. ('''Tomoya''')
:''I haven't yet told Ryou that I like her... Even though we are dating... I haven't once told her how I myself feel. But... how do I actually feel...? The inside of my mouth begins to dry up. My tongue is glued to the roof of my mouth, and although my lips are moving, words do not come out. The unpleasant silence continues. Even my throat begins to dry up, as if it is refusing to give voice to any words. Given the atmosphere, it feels as if I am even hesitating to sigh. I can't look her straight in the eye.''
*Sono così crudele... Ho cercato di farvi mettere insieme... Dicevo a Ryou che ce la poteva fare... ma in realtà speravo che le cose non andassero bene! Ho sperato che tu la rifiutassi! Questi erano i miei pensieri! Odio me stessa! Mi comporto come se mi prendessi cura degli altri, ma in realtà penso solo a me stessa... Nonostante non voglia farmi del male, voglio che gli altri rimangano feriti... Mi odio per quello che sono! ('''Kyou''', che confida a Tomoya di essersi innamorata di lui)
:''I am so cruel... I was trying to get the two of you together... I was telling Ryou that she could do it... but in reality, I didn't want it to go well...! I'd hoped that you would turn her down...! I was doing everything with that on my mind! I hate myself...! I act as though I care for others, but in reality I only think for myself... Even though I didn't want myself to be hurt, I wanted others to be hurt... I hate how I am like that!''
*Lentamente, il sole cala sempre di più, allungando le ombre sul terreno. Anche il pavimento di linoleum del corridoio è tinto di cremisi dal tramonto. Mi chiedo come mai il rosso, un colore che dovrebbe essere vivace e intenso, diventi così malinconico in occasioni come questa...? ('''Tomoya''')
:''Gradually, the sun hangs lower and lower, stretching out the shadows on the ground. The linoleum flooring of the hallway is also dyed crimson by the sunset. I wonder why red, a color that's supposed to be lively and intense, becomes so melancholic on occasions like this...?''
*Non voglio perdonarti... Quindi... non scusarti. Se ti scusi, mi viene voglia di perdonarti. [...] Io... ho molto apprezzato il tempo che ho trascorso insieme a te, Tomoya. Siamo andati in molti luoghi diversi. Abbiamo pranzato insieme, noi due da soli. E mi hai comprato un pendente. Ci siamo anche baciati... Mi hai lasciato così tanti ricordi... Se ti scusassi... e io ti perdonassi... mi sembrerebbe che il tempo che abbiamo trascorso insieme fosse tutta una bugia... Tutti questi sono dei ricordi molto preziosi per me, quindi non scusarti. ('''Ryou''', mentre Tomoya cerca di scusarsi con lei perché vuole lasciarla)
:''I don't want to forgive you... So please... don't apologize... If you apologize, it makes me want to forgive you. [...] I... really enjoyed the time I spent together with you, Tomoya-kun. We went to many different places. We had lunch together, just the two of us. And you bought me a pendant. We also kissed... You gave me so many memories... If you apologize... and I forgive you... then it makes me feel that the time we spent together was all a lie... They are all very precious memories to me... so please don't apologize.''
=== Arco di Misae ===
*Ti piace veramente far piangere le donne, non è vero? ('''Misae''', dopo che Tomoya le ha detto che la ama per quello che è)
:''You really do enjoy making women cry, don't you?''
=== Arco di Tomoyo ===
*Non pensi che sia più femminile mantenere almeno ALCUNI segreti? ('''Tomoyo''')
:''Don't you think it's more feminine to hold at least SOME secrets?''
*La nostra famiglia non era per niente calorosa. Erano sempre freddi e apatici. Non importava cosa accadesse. Anche quando ho iniziato la scuola elementare, anche durante le giornate sportive, anche quando prendevo buoni voti, anche quando vinsi un premio per un disegno fatto per i compiti delle vacanze estive... a loro non importava niente. Capisci, Tomoya? [...] Sono cresciuta senza amore. ('''Tomoyo''')
:''Our household just didn't feel warm at all. They were always cold and apathetic. No matter what happened. Even when I started elementary school, even during sports day, even when I got good grades, even when I got a prize for a drawing for summer vacations homework... They never cared at all. Do you understand, Tomoya? [...] I was raised without any love.''
*Qualcosa che non potevo accettare era diventata qualcosa di accettabile. Mi chiedo se sia per via di questa "famiglia" di cui lei parla spesso. Mi chiedo se Tomoyo sia qualcosa di simile a una famiglia per me. Siamo rimasti separati per tutto questo tempo. Tuttavia, entrambi avevamo gli stessi identici sentimenti. Entrambi siamo nati in famiglie fredde, prive di calore. Era veramente una parente perduta da tempo. ('''Tomoya''')
:''Something I couldn't accept had turned into somthing acceptable. I wonder if it is because of this... "family" she often talks about. I wonder if Tomoyo is something like family to me. The entire time, we had been separated. However, we both bore the exact same feelings. Both of us had been born to cold households, with no warmth at all. She truly was a long-lost relative.''
=== Arco di Kappei ===
*Se c'è amore, allora anche le [[Verità e bugia|bugie]] sono la [[Verità e bugia|verità]]. ('''Yoshino''')
:''If there is love, then even lies are the truth.''
==Dialoghi==
{{cronologico}}
===Parte introduttiva ===
[[immagine:Cosplayer di Nagisa Furukawa.jpg|thumb|Cosplayer rappresentante Nagisa Furukawa]]
*'''Nagisa''': Ti piace questa scuola?<br />'''Tomoya''': Huh...? [...]<br>'''Nagisa''': A me piace veramente tanto. Ma... so che prima o poi tutto cambia. Le cose divertenti, quelle felici... tutto questo. Nulla può rimanere lo stesso per sempre. [...] Anche se le cose cambiano, sarò ancora in grado di apprezzarle qui? Io...<br />'''Tomoya''': Devi solo trovare qualcos'altro, proprio così!<br />'''Nagisa''': Huh? [...]<br />'''Tomoya''': Dovresti trovare altre cose che sono divertenti, altre cose che ti rendono felice. Tutto qui. Non è troppo difficile, giusto? [...] Su, andiamo!
:''– Do you like this school?<br />– Huh...? [...]<br>– I really, really like it. But... I know that sooner or later, everything changes. The fun things, the happy things... All of it. Nothing can stay the same forever. [...] Even if things change, will I still be able to enjoy it here? I...<br />– You just have to find more, that's it<br />– Huh? [...]<br />– Then you have to find more things that are fun, more things that make you happy. That's all. That can't be too hard, right? [...]<br />C'mon, let's go.''
*'''Nagisa''' {{NDR|Tomoya si è incamminato verso la scuola}}: Anpan...<ref>Un panino di pasta dolce ripieno di marmellata di fagioli rossi.</ref> [...]<br />'''Tomoya''': Baguette.<br />'''Nagisa''': Non capisco cosa vuoi dire.<br />'''Tomoya''': Mi hai tolto le parole di bocca, stavo giusto per chiedertelo io. Allora, ti pice l'anpan o qualcosa del genere? È così?<br />'''Nagisa''': No, non particolarmente. Ma non è come se lo odiassi. Credo che mi piaccia più di quanto possa non piacermi. [...]<br />'''Tomoya''': D'accordo, allora. Muoviamoci.<br />'''Nagisa''': Va bene!<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: C'era un po' di ritrovata energia nella sua risposta. Forse si trattava di una sorta di strano incantesimo che aveva appena lanciato.
:''– Anpan... [...]<br />– Baguette.<br />– I don't really understand what you mean.<br />– You took the words out of my mouth. I was just going to say that to you. So what, you like anpan or something? Is that it?<br />– No, not particularly. But it's not as if I hate it. I guess I like it more than I dislike it. [...]<br />– All right, well, let's get going.<br />– Okay!<br />There's a bit of newfound energy in her response. Maybe that was some kind of weird magical spell she cast just now.''
*'''Nagisa''' {{NDR|ha detto di non avere amici perché è stata assente da scuola per molto tempo}}: Avevo trascorso solo poco tempo con quelle ragazze e... Beh, loro non sono più in questa scuola. [...]<br />'''Tomoya''': Perché no?<br />'''Nagisa''': Si sono tutte diplomate. Proprio questa primavera.<br />'''Tomoya''': Per quanto tempo sei stata assente?<br />'''Nagisa''': Nove mesi.<br />'''Tomoya''': Capisco... {{NDR|pensando}} Deve sentirsi come una studentessa che si è trasferita in un'altra scuola. Considerate le circostanze, perché non dovrebbe?<br />'''Nagisa''': Mi sento come Urashima Taro.<ref>Il pescatore che, dopo essere stato in visita al palazzo del dio drago del mare, una volta tornato a casa scoprì di essersi assentato per trecento anni. Per approfondire vedi la [[w:Urashima Tarō|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref>
:''– I had only spent a little bit of time with those girls, and... Well, they aren't at this school any longer. [...]<br />– Why not?<br />– Tey all graduated. Just this spring.<br />– ... How long were you away for?<br />– Nine months.<br />– I see...<br />She must feel like a transer student at a brand new school. Considering the circumstances, how could she not?<br />– I felt like Urashima Taro.''
*'''Tomoya''' {{NDR|che aveva sentito Nagisa mormorare "Salisbury Steak" mentre era assorta}}: Su, mangiati una ''Salisbury Steak''<ref>Piatto composto da carne macinata a cui sono aggiunti altri ingredienti, simile all'hamburger, molto diffuso in Giappone. Per approfondire vedi la [[w:en:Salisbury steak|voce corrispondente]] su Wikipedia in lingua inglese.</ref> e tirati su.<br />'''Nagisa''': Huh? Come facevi a sapere che volevo una ''Salisbury Steak'' per cena?<br />'''Tomoya''': Ho un talento [nascosto]... {{NDR|pensando}} Ha perduto tutto quello che amava in questa scuola. Così, al loro posto... si è consolata con il cibo, che ha usato per rimanere motivata e per tirare avanti.
:''– Well, eat a Salisbury Steak and cheer up.<br />– Huh? How'd you know I wanted Salisbury steak for dinner?<br />– I have a knack...<br />She had lost everything she loved at this school. So, in the place of all that... She rewarded herself with food as a way to stay motivated and more forward.''
=== Arco di Fuko ===
*'''Sunohara''' {{NDR|Tomoya è appena rientrato in classe}}: Oh, bentornato.<br />'''Tomoya''': Huh? Sei qui?<br />'''Sunohara''': Comunque, è questo il modo di salutarmi? Sembra quasi che non dovrei essere qui.<br />'''Tomoya''': Esatto, non dovresti. Sei un obbrobrio.<br />'''Kyou''': L'unica cosa che puoi fare qui è produrre anidride carbonica, giusto? Anche le erbacce sono meglio [di te] perché producono ossigeno.<br />'''Sunohara''': Ragazzi, state dicendo delle cose crudeli!
:''– Oh, welcome back.<br />– Huh? You're here?<br />– Is that any way to greet me? You make it sound like I shouldn't be there.<br />– Well, you really shouldn't be. You're an eyesore.<br />– The only thing you accomplish here is producing carbon dioxide, right? Even weeds are better because they produce oxygen.<br />– You guys say some pretty harsh things!''
[[immagine:Frischling 02.jpg|thumb|Botan, in realtà, è un cucciolo di cinghiale; Kyou lo indica chiaramente alcune battute dopo il dialogo riportato.]]
*'''Kyou''' {{NDR|indicando Botan}}: Questo è il mio animale domestico.<br />'''Tomoya''': Intendi questa cosa rotonda?<br />'''Kyou''': Non è carino?<br />'''Tomoya''': ...È una nuova razza di cane o è un procione?<br />'''Kyou''': Hai gli occhi foderati di prosciutto? Perché pensi che sia un cane o un procione?<br />'''Tomoya''': Che cos'è, allora?<br />'''Kyou''': Un maialino.<br />'''Tomoya''': Cacca di maiale?<br />'''Kyou''': Ti ammazzo.<br />'''Tomoya''': Non dirlo sorridendo. È raccapricciante.
:''– That's my pet.<br />– You mean this round thing?<br />– Isn't it cute?<br />– ...Is it some new breed of dog or raccoon?<br />– Are your eyes stuffed with marbles? Just why would you think this is a dog or raccon?<br />– What is it, then?<br />– It's a piglet.<br />– Pig shit?<br />– I'll kill you.<br />– Don't say that with a smile. It's creepy.''
*'''Sunohara''' {{NDR|ha preso un calcio da Kyou}}: Mi sembra di essere appena stato preso a calci. Credo di aver intravisto qualcosa di azzurro insieme alla suola di una scarpa. Scommetto che erano le sue mutandi...<br />'''Kyou''': Toglitelo dalla testa! {{NDR|colpisce nuovamente Sunohara, poi si rivolge a Tomoya imbarazzata}} Hai sentito quello che ha detto?<br />'''Tomoya''': Non ho sentito niente.
:''– It seems I was kicked just now. I think I caught a glimpse of something light blue honing in on me along with the bottom of a shoe. I bet that was her panti...<br />– Erase that from your mind! You heard that?<br />– Didn't hear a thing.''
*'''Fuko''': Aspetta, strana persona!<br />'''Tomoya''': Così ero io, allora? {{NDR|aveva ignorato Fuko quando lo chiamava "strana persona"}}<br />'''Fuko''': Non è ovvio? Non è facile trovare qualcuno che possa uguagliare il tuo livello di stranezza.<br />'''Tomoya''': Una persona come te si vede una volta ogni dieci anni... e ci sono buone probabilità che non stia esagerando.<br />'''Fuko''': No, non è un'esagerazione.<br />'''Tomoya''': Grazie mille.<br />'''Fuko''': Non c'è di che. La verità merita di essere detta.<br />'''Tomoya {{NDR|pensando}}''': E io dovrei fare qualche commento sarcastico adesso, no?
:''– Please wait, weird person!<br />– So it was me after all? [...]<br />– Isn't it obvious? It's not easy to find someone who can match your level of weirdness.<br />– A person like you wouldn't appear more than once every ten years... And then there are good odds that's not even an exaggeration.<br />– No, it's totally not an exaggeration.<br />– Thank you very much.<br />– Don't mention it. The truth deserves to be told.<br >And I deserve to make some sarcastic comments here, don't I?''
*'''Fuko''': C'è un'altra strana persona!<br />'''Sunohara''': Cosa? Che cosa ci sarebbe di strano in me?<br />'''Fuko''': Il colore dei tuoi capelli è impossibile.<br />'''Sunohara''': Ci siamo appena incontrati, e questo è il modo in cui mi parli...
:''– There's another weird person!<br />– What? Just what's weird about me?<br />– The color of your hair is impossible.<br />– We've only just met, and this is how you talk to me.''
*'''Ragazzo''': Fantasmi?<br />{{NDR|Tomoya riflette mentre ascolta}} Due alunni seduti davanti a me sono assorti in pettegolezzi assurdi, hanno ancora i libri di testo in mano.<br />'''Ragazzo A''': Sì, sembra che alcuni ne abbiano visti diversi di loro ultimamente. In particolare, il fantasma di una studentessa.<br />'''Ragazzo B''': Davvero?<br />{{NDR|Tomoya ripensa alla parole appena sentite}} È una conversazione stupida, ma anche se non volessi sentirla non posso fare a meno di ascoltare.<br />'''Ragazzo A''': C'è questo ragazzo che conosce quella studentessa, e secondo lui è decisamente un fantasma.<br />'''Ragazzo B''': Dici sul serio?<br />'''Ragazzo A''': Sì, perché vedi, quella ragazza... è rimasta coinvolta in un incidente stradale due anni fa. Dicono che fu ricoverata in ospedale per un po', ma alla fine non sono riusciti a salvarla... Subì l'incidente appena iniziato il liceo... così sembra che sia ancora legata a questo luogo perché non è riuscita a vivere in pieno l'atmosfera delle scuole superiori. A quanto pare è questo il motivo per cui è diventata un fantasma che viene qui per divertimento...<ref>Secondo la tradizione giapponese Fuko sarebbe uno ''yūrei'', ossia uno spirito che non riesce a raggiungere il paradiso perché legato a un particolare luogo o perché qualche conflitto emotivo lo lega ancora alla vita terrena. Per approfondire vedi la [[w:yūrei|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> È una di quelle storie tristi.
:''– Ghosts?<br />Two students sitting in front of me are engrossed in absurd gossip, reference books still in hands.<br />– Yeah, it sounds like people have been seeing a lot of them lately. Especially a female student's ghost.<br />– For real... ?<br />It's a stupid conversation, but whether or not I want to hear it, I do.<br />– There's this guy who knows that student too, and according to him, it's definitely a ghost.<br />– Are you serious...?<br />– Yeah... because you see, that girl... was in a traffic accident two years ago. They say she was hospitalized for a while, but in the end, they couldn't save her... She got in the accident right after starting high school... so she still felt an attachment to this place since she wasn't able to have a full high school experience... And that's apparently why she became a ghost that comes here for fun... It's kind of a sad story.''
[[immagine:Starfish 02 (paulshaffner).jpg|thumb|Una stella marina, la passione di Fuko]]
*'''Fuko''': Okazaki-san...<br />'''Tomoya''': Sono qui...<br />'''Fuko''': Ricordi il sogno di cui Fuko ti aveva parlato?<ref>Fuko, quando parla di se stessa, usa la terza persona.</ref><br />'''Tomoya''': Sì, ricordo... è quello dove ero mezzo nudo, giusto...<br />'''Fuko''': Sì... Nel sogno Okazaki-san correva in giro in maniera strana, e dopo aver trovato Fuko che giocava da sola sulla spiaggia le ha preso la mano. "Cosa stai facendo tutta sola? Oggi è la festa delle stelle marine!" dicevi... e hai tirato questa mano.<br />'''Tomoya''': Uh-huh...<br />'''Fuko''': Da quando Okazaki-san è apparso, ogni giorno è stato come una festa. Okazaki-san ha sempre portato Fuko in luoghi emozionanti, ogni giorno era... una festa delle stelle marine. È stato davvero, davvero emozionante.<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Come se fosse inghiottita dai rumori della folla, la sua voce diviene sempre più flebile.<br />'''Fuko''': È veramente così...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: E il calore della sua mano...<br />'''Fuko''': ...tanto divertente.<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: ...sta scomparendo... vorrei gridare il suo nome, ma... non riesco a recuperarlo dalla mia memoria... e mi metto a piangere.
:''– Okazaki-san...<br />– I'm here...<br />– Do you remember the dream Fuko told you about?<br />– Yes... I remember... It's the one in which I was half naked, right...<br />– Yes... In the dream Okazaki-san was running around really weird, and found Fuko playing alone on the beach and took her hand. "What are you doing all alone? Today is the Starfish Festival!" you said... then you pulled this hand.<br />– Uh-huh...<br />– Ever since Okazaki-san appeared every day has been really like a festival. Okazaki-san always takes Fuko to exciting places, every day was... a starfish festival. It was really, really exciting.<br />– As if swallowed into the noises from the crowd, her voice is getting fainter and fainter<br />– It's really so...<br />– And the warmth of her hand...<br />– ...much fun.<br />– ...is vanishing... I want to call out her name, but... it's nowhere to be found in my memory... I start crying.''
*'''Kouko''': Okazaki-san... Ho la sensazione che Fu-chan<ref>Kouko accosta alla prima parte del nome della sorella (Fuko) il suffisso ''chan'' che si usa come vezzeggiativo per indicare i figli, i fratelli minori o le amiche intime.</ref> sia qui... Perché... questo è... qualcosa che ha fatto lei stessa... la sua prediletta... stella marina.<ref>Fuko regalava stelle marine scolpite nel legno come partecipazione per le nozze della sorella; Kouko sta parlando di una di queste stelle che Fuko le aveva fatto avere.</ref><br />'''Tomoya''': Sì...<br />'''Kouko''': "Congratulazioni, Onee-chan<ref>Termine familiare traducibile come "sorellona", per indicare con affetto la sorella maggiore.</ref>"... "Sii sempre felice", mi ha detto... Fu-chan questo mi ha detto...<br />'''Tomoya''': L'ho sentito anch'io.<br />'''Kouko''': Forse, nel suo sogno... mi sta mandando i suoi auguri per me. E questi devono essere riusciti a raggiungermi. Ecco perché devo andare subito al suo fianco. Per dirle quanto le sia grata. e per fargli sapere che... Yuu-kun<ref>Anche in questo caso Kouko aggiunge il suffisso ''kun'' utilizzato per indicare gli amici stretti (di sesso maschile) alla prima parte del nome del marito (Yusuke).</ref> ed io saremo... sempre al suo fianco... perché... fino a quando saremo in grado di mantenere la nostra felicità... sono sicura che anche lei potrà essere felice.<br />'''Tomoya''': Sì... sono certo che lo sarà.
:''– Okazaki-san... I feel like Fu-chan is here... Because... this is... something she made herself... her favorite... starfish.<br />– Yeah...<br />– "Onee-chan, congratulations"... "Please always be happy," she said to me... Fu-chan said that to me...<br />– I heard that, too.<br />– Maybe, in her dream... she's sending her whises to me. And those must have reached me. That's why I must go to her side right away. To tell her how thankful I am. And to let her know that... Yuu-kun and I will... always be by her side... because... as long as we can uphold our happiness... I'm sure she can be happy, too.<br />– Yes... I'm sure she will.''
=== Arco comune di Kyou e Ryou ===
*'''Kyou''': Come mai sei in questa classe così presto?<br />'''Tomoya''': Sono arrivato in orario. Che altro?<br />'''Kyou''': Stai scherzando?<br />'''Tomoya''': È così raro per me essere qui in orario?<br />'''Kyou''': Non è raro, è che avrei creduto di avere più probabilità di vedere un UFO.
:''– Why are in this classroom so early?<br />– I got here in time. What else? [...]<br />–...You're kidding?<br />– Is it that rare for me to be here in time?<br />– It's not rare, it's just I would say I have a better chance of seeing a UFO.'''
[[immagine:Chinese rice congee.jpg|thumb|Una ciotola di ''Congee'', la farinata di riso]]
*{{NDR|Tomoya si è appena ripreso dopo essere stato investito dal motorino di Kyou; entrambi sono in ritardo e Kyou sta per ripartire}}<br />'''Tomoya''': Almeno dammi un passaggio fino a scuola.<br />'''Kyou''': Questo motociclo ha un posto solo.<br />'''Tomoya''': Se mi stringo ci sarà posto per due.<br />'''Kyou''': Cosa? Non sarà che... vuoi abbracciarmi?<br />'''Tomoya''': Stai dicendo che ti andrebbe bene?<br />'''Kyou''': Se a te sta bene di non essere in grado di mangiare niente altro che farinata di riso per pranzo. Oh, volevo dire che ti romperò la mascella se ci provi.
:''– Then, at least give me a ride to school.<br />– This bike only seats one.<br />– If i squeeze in, there will be room for two.<br />– What? Could it be that... you want to hug me?<br />– Are you saying it's okay to?<br />– If you're okay with not being able to eat anything but rice porridge for lunch. Oh, I meant I will break your jaw if you try.'''
*{{NDR|Sunohara ha visto Kyou dare una lettera a Tomoya, e pensa che sia una dichiarazione d'amore}}<br />'''Sunohara''': Hahaha, va bene. Ci sono delle cose che sono difficili da dire perché siamo amici. Non mi interessa. La nostra amicizia non è così debole da inacidirsi solo per cose come questa.<br />'''Tomoya''': No, voglio dire... tu realmente credi che noi siamo amici...?<br />'''Kyou''': Ho sempre creduto che tu fossi il suo lacchè o qualcosa del genere.<br />'''Tomoya''': O un subalterno, o un fattorino.<br />'''Sunohara''': Voi due siete davvero fatti l'uno per l'altra!
:''– Hahaha, it's okay. There are some things that are hard to say because we are friends. I don't mind at all. Our firendship isn't so weak that it would turn sour just because of something like this.<br />– No, I mean... you actually think we're friends...?<br />– I always thought you were his lackey or something.<br />– Or an underling, or an errand boy.<br />– You two really are perfect for each other!''
*'''Kyou''': Allora, cosa farai domani?<br />'''Tomoya''': Dormirò fino a mezzogiorno. {{NDR|Kyou sospira}} Cosa significa quel sospiro?<br />'''Kyou''': Adesso hai una fidanzata {{NDR|Ryou}}, sai? Quindi smettila di trascorrere i giorni di festa da solo. Che diavolo, smettila di dormire fino a tardi e di vivere come un bradipo.<br />'''Tomoya''': ...ragazzi, sembra che in realtà sia quasi una pena avere una fidanzata...<br />'''Kyou''': Hai detto qualcosa?<br />'''Tomoya''': No, niente...
:''– So what are you doing tomorrow?<br />– Sleeping in until noon.<br />– *Sigh*<br />– What's with the sigh...?<br />– You have a girlfriend now, you know? So stop spending your holidays by yourself. Hell, stop sleeping in and spending your life like a sloth.<br />– ...Man, guess it's quite a pain to actually have a girlfriend...<br />– Did you say something?<br />– Nope, nothing.''
=== Arco di Ryou ===
*'''Kyou''': Se tenterai di tirare fuori qualcosa di strano che possa tradire le aspettative di Ryou... come arrivare di nuovo tardi a scuola... te l'accorcerò.<br />'''Tomoya''': ... Accorciare cosa...?<br />'''Kyou''': 1. La tua altezza, 2. La tua capigliatura, 3. La tua aspettativa di vita, 4. Tutto questo. Comunque ti lascerò scegliere quella che preferisci! Il mio consiglio è la 4!
:''– If you try to pull anything funny that would betray Ryou's expectations... like coming to school late again... I'll shorten it.<br />– ...Shorten what...?<br />– 1. Your height, 2. Your hair, 3. Your lifespan, 4. All of the above. In any case, I'll let you pick one you like! My recommendation is 4!''
=== Arco di Kyou ===
*{{NDR|Kyou si sta dichiarando a Sunohara; Tomoya è nascosto dietro una siepe e li osserva}}<br />'''Sunohara''': Kyou, a te piace Okazaki, vero?<br />'''Kyou''': ...Ugh... C-Cosa stai dicendo? Io non...<br />'''Sunohara''': È solo un'intuizione la mia, dopo avervi visto. Ovviamente mi scuserò se mi sbaglio. {{NDR|Kyou rimane in silenzio}} Visto che non riesci a dire niente... Immagino di non sbagliarmi, huh?<br />'''Kyou''': Io... Io... Io...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: A corto di parole, le labbra di Kyou tremavano. Incapace di trovare una risposta... Incerta su dove posare lo sguardo... La sua sola risposta fu un'espressione incerta e preoccupata sul suo volto.
:''– Kyou, you like Okazaki, don't you?<br />– ... Ugh... Wh-What are you talking about... I don't really...<br />– This is just a hunch I have, having watched the two of you. Well, I'll apologize if I am wrong... Since you're not saying anything... guess I'm not wrong, huh?<br />– I– I... I...<br />At a loss for words, Kyou's lips are trembling. Unable to come up with an answer... Unsure of where to look... Her only response is an unsettled, uneasy look on her face.''
*'''Sunohara''': Ehi, Okazaki: stai veramente bene insieme a Ryou Fujibayashi?<br />'''Tomoya''': ... Huh...?<br />'''Sunohara''': Sei stato forzato, o qualcosa del genere, a uscire insieme a Ryou-chan? Se tu me lo chiedessi, penserei che tu sia molto più spontaneo quando sei insieme a Kyou. Come ti sentivi mentre ci stavi guardando? Tra serenità e dolore, mi chiedo quale emozione evochi in realtà il sentimento "amore".
:''– Hey Okazaki. Are you really ok with Ryou Fujibayashi?<br />– ...Huh...?<br />– Have you been pushing yourself or something to go out wirh Ryou-chan? If you ask me, I think you're far more natural when you're with Kyou. When you were watching us just now, how did you feel? Between serenity and pain, I wonder wich emotion the feeling "love" actually evokes.''
[[Immagine:Anh Do walking the red carpet.jpg|thumb|Ryou stringe a sé il braccio di Tomoya più di quanto faccia la donna mostrata nella foto con il suo compagno]]
*{{NDR|Tomoya ha notato che Ryou è più spigliata del solito}} Fujibayashi sorride, e stringe a sé il mio braccio con ancora più forza. {{NDR|Rivolto a Ryou}} Fujibayashi...<br />'''Ryou''': Sì?<br />'''Tomoya''': Um... sta toccando.<br />'''Ryou''': Cosa?<br />'''Tomoya''': Um... il tuo seno...<br />'''Ryou''': Eh... ah! Wa... uh... um...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Dopo aver sentito le mie parole, il suo viso avvampò immediatamente, e per un momento lasciò il mio braccio per stringerlo nuovamente a sé dopo poco. Di nuovo, potevo sentire la sensazione di morbidezza del suo seno che premeva su di me. {{NDR|rivolto a Ryou}} ...Fujibayashi...?<br />'''Ryou''': Ah... uh... umm...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Con le lacrime sul punto di uscirle dagli occhi e con il volto completamente arrossato, volge il suo sguardo verso di me.<br />'''Ryou''': Io... Io penso che finché usciamo insieme... um... Q-Questo vada bene. {{NDR|Tomoya riflette su quanto accaduto}} Questa fu la cosa piuttosto sorprendente che disse {{NDR|Ryou riprende a parlare}} E-e adesso... um... a-andiamo. [...]<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Kyou me l'aveva già detto ma... Ryou è sorprendentemente procace.
:''Fujibayaashi smiles, and grabs my arm even tighter<br />– Fujibayashi...<br />– Yes?<br />– Um... it's touching.<br />– What is... ?<br />Um... your breast...<br />– Eh... ah! Wa... uh... um...<br />Upon hearing what I said, her face immediately flushes deep red, and for a moment she lets go of my arm. However, she quickly grabs my arm again. Once again, I can feel the soft sensation of her breast pressing against me.<br />– ...Fujibayashi...?<br />– Ah... uh... umm... With tears building up in her eyes and her face flushing red, she looks at me.<br />– I-I think since we're going out... um... th-this is fine. That's quite an amazing thing she just said. A-And so... um... l-let'sgo. [...]<br /> Kyou did mention this before, but... she really is surprisingly busty...''
*'''Tomoya''': Ah... um... come posso dirtelo...? Le tue profezie sono... giuste...?<br />'''Ryou''': Sì, spesso sono errate. Be', è vero che è un peccato quando sono errate, ma penso che sia meglio così. Piuttosto, io credo che le profezie siano migliori quando sono sbagliate [...]<br />'''Tomoya''': Come mai? Non è che le profezie sono significative solo quando sono giuste?<br />'''Ryou''': Questo non è vero. È solo una profezia, niente altro. Sono soltanto i cartelli indicatori che ti guidano nel futuro... o cosa accadrà d'ora in poi. Così, se una profezia si avverasse, non penseresti che sembrerebbe che ci fosse una sola occasione per il futuro? Ed è per questo che le profezie sono migliori quando sono errate. Vorrei credere che ci siano molte opportunità sulla strada che dobbiamo percorrere.
:''– Ah... um... well, how should I say this...? Your fortunes are... well... <br />– Yes, they are often wrong. Well, it is true that it's a shame when they are off, but I think it's better off that way. Rather, I think fortunes are better when they are wrong. [...]<br />– How come? Don't fortunes only have meaning when they are right?<br />– That's not true. It' just fortune telling, nothing more. It's only one of the signposts that guide you to the future... or what will happen from now on. So if a fortune comes true, don't you think that feels like there's only one possibility for the future? And that's why fortunes are better when tey are off. I would like to think there are a lot of possibilities on the road ahead of us.''
*{{NDR|Sunohara ha capito che Tomoya vorrebbe lasciare Ryou perché in realtà ama Kyou}}<br />'''Sunohara''': Non dirmi che pensi di uscirne pulito da questa situazione? Inoltre credo che ci sia un'altra cosa su cui ti stai sbagliando.<br />'''Tomoya''': ...Di cosa... si tratta?<br />'''Sunohara''': In questo momento non importa cosa tu faccia, farai del male a una di loro. [...] Non te l'ho appena detto? Che sarebbe meglio se tu trovassi un modo per fare loro il minor male possibile? In questo momento, qualunque cosa tu faccia non potrai evitare di ferire almeno una di loro. Per tua informazione, proprio per questo non c'è il modo di uscirne completamente puliti. [...] Più tempo ti ci vorrà a trovare una soluzione, più profonda diventerà questa ferita.
:''– Say, don't tell me you think you can get out of this one clean? Also, I think there's one other thing you're mistaken about.<br />– ...What... is it?<br />– Right now, no matter what you do, you're going to hurt one of them. [...] Didn't I just tell you? That it's best if you look for a way that hurts them the least? Right now, whatever you do, you can't avoid hurting at least one of them. Just so you know, there's no way you can get out of this one completely clean because of that. [...] The longer it takes for you to come up with an answer, the deeper the wound will become.''
=== Arco di Misae ===
*{{NDR|Tomoya è nella stanza di Misae; quando lei rientra dopo aver sbrigato una commissione, le offre una tazza di caffè}}<br />'''Misae''': Cosa? Come facevi a sapere dove tengo il caffè in chicchi?<br />'''Tomoya''': Ormai ho già dato un'occhiata approssimativa a dove si trovano tutte le cose in questa stanza.<br />'''Misae''': Non dirmi che hai perlustrato la mia stanza mentre non c'ero.<br />'''Tomoya''': Ti andrebbe bene se lo facessi?<br />'''Misae''': Se lo vuoi sapere veramente, la mia biancheria intima è nel secondo cassetto della credenza dall'alto.<br />'''Tomoya''': Huh? Davvero? {{NDR|pensando}} Mi accorgo che sto guardando la credenza.<br />'''Misae''': Sembra che tu non abbia fatto niente, a giudicare da questa reazione.<br />'''Tomoya''': Questo è un trucchetto piuttosto cattivo... [...] Comunque [la biancheria] è veramente nel secondo cassetto?<br />'''Misae''': Perché non controlli da solo?<br />'''Tomoya''': Posso?<br />'''Misae''': In realtà è nel primo cassetto. Il secondo è quello dove metto le mie calze.
:''– So? How come you know where I keep my coffee beans?<br />– I've roughly got a grasp on where everything is in this room by now.<br />– Don't tell me ypu've been searching my room while I'm not here.<br />– Is it all right if I do so?<br />– If you really want to know, my underwear's in the second dresser drawer from the top.<br />– Huh? Really? I find myself looking at the dresser.<br />– It does look like you haven't done anything, judging by that reaction.<br />– That's a pretty evil trick... [...] Are they really in the second drawer, though?<br />– Why don't you check for yourself?<br />– Can I?<br />– They're actually in the first drawer. The second one is where I put my socks.''
*{{NDR|Misae ha scoperto che il ragazzo che amava è già fidanzato; Shima, che la ama, la consola}}<br />'''Shima''': Credo che io, il "me di adesso", sia innamorato della "Misae-san di adesso". Mi piacciono cose come il fatto che tu rimproveri... o che ti preoccupi... Mi piace anche il fatto che hai un buon profumo quando mi prendi per il collo. [...] E anche perché sei bella, Misae-san.<br />'''Misae''': Avrei preferito che me lo avessi detto prima...
:''– I think that I, the "me of right now", fell in love with the "Misae-san of right now". I like things like how you scold... or how you worry... I even love the fact that you smell nice when you grab my neck. [...] And also because you're beautiful, Misae-san.<br />– I'd preferred it if you said that first...''
=== Arco di Koumura ===
*{{NDR|Sunohara è stato colpito di sorpresa da Tomoyo e si sta rialzando}}<br />'''Sunohara''': Anche un maestro buddista non può vincere contro un attacco a sorpresa...<br />'''Tomoya''': Così, in quella tua testa, i buddisti sono esperti di arti marziali o qualcosa del genere? Sei veramente un idiota.<br />'''Sunohara''': È solo un modo di dire!!
:''– Even a Buddhist master can't win against a surprise attack...<br />– So in that head of yours, Buddhists are martial artists or something? You really are a dumbass.<br />– It's just a figure of speech!!''
*{{NDR|Sunohra pensa che Tomoyo non sia una ragazza e cerca un modo per dimostrarlo: dice di non aver avuto tempo per radersi}}<br />'''Sunohara''': Sono, come dire, veramente spiacente di chiedertelo, ma potresti prestarmi il tuo rasoio?<br />'''Tomoyo''': E perché dovrei prestarti un rasoio?<br />'''Sunohara''': Sì! Ci è cascata! L'hai sentito anche tu! Vero, Okazaki?<br />'''Tomoya''': Sì, ho sentito tutto chiaramente, ma... [...]<br />'''Sunohara''' {{NDR|a Tomoyo}}: Hai appena detto "Io", giusto?! [...] In altre parole, questo vuol dire che hai un rasoio. E in questo caso...<br />'''Tomoyo''': Ovviamente non ce l'ho [...] Quando dicevo "Io" quello che intendevo era "Dove avrei qualsiasi tipo di obbligo di prestarti uno qualsiasi dei miei effetti personali?" E soprattutto... [...] Non lo sai che è maleducato chiedere questo a una signora?! {{NDR|Tomoyo prende ripetutamente a calci Sunohara, poi si rivolge a Tomoya}} Era legittima difesa.<br />'''Tomoya''': Sì. Era legittima difesa.
:''– So I'm, like, really sorry for asking, but could you perhaps, like, lend me your razor?<br />– And why do I have to lend you a razor?<br />– Yes! She fell for it! You heard it too! Right, Okazaki?<br />– Yeah, I heard it all right, but... [...] <br />– You said "I" just now, didn't you?! [...] In other words, it means that you own a razor. And in that case...<br />– Of course I don't own one. [...] When I said "I", what I meant was, "where do I have any kind of obligation to lend you any of my belongings?" More importantly... [...] Don't you know it's rude to ask that of a lady?! This was self-defense. [...]<br />– Yup. It was self-defense.''
*{{NDR|Sunohra, viste le dimensioni del seno di Tomoyo, crede che sia finto e tenta di dimostrarlo}}<br />'''Sunohara''': Oh, no! Ho dimenticato il seno che mi serve per la prossima lezione! Tomoyo, per favore prestami il tuo!<br />'''Tomoyo''': Perché?<br />'''Sunohara''': Sì! Ci è cascata! Mi hai chiesto "perché", questo significa che puoi prestarlo, giusto? Questo significa che puoi togliertelo, giusto?<br />'''Tomoyo''': Ovviamente non posso togliermelo... [...] E soprattutto [...] quale diavolo di lezione utilizza il seno? {{NDR|Tomoyo prende ripetutamente a calci Sunohara}}<br />'''Tomoya''': È stato per legittima difesa.<br />'''Tomoyo''': Sì.
:''– Oh, no! I forgot the boobs I need for my next class! Tomoyo, please lend me your boobs!<br />– Why?<br />– Yes! She fell for it! You asked me "why", which means that you can lend them out, right? That means you can take them off, right?!<br />– Of course I can't just take them off... [...] More importantly... [...] What the hell class uses breasts?!<br />– It was in self-defense.<br />– Yup.''
*{{NDR|Tomoya si è dichiarato a Nagisa; l'indomani lei gli dice che non si sente adeguata ad essere la sua fidanzata}}<br />'''Nagisa''': Vedi, Okazaki-san... tu sei alto, sei fantastico, sei una persona meravigliosa. Io però sono una piagnucolona timida che non è nemmeno carina.<br />'''Tomoya''': Hey, Furukawa? [...] Hai presente quella grande famiglia dei [[dango]]<ref>Il ''dango'' è un dolce giapponese a forma di piccolo gnocco; in ''Clannad'' Nagisa cita spesso "La grande famiglia dei Dango" (''Dango Daikazoku''), un cartone animato che aveva ottenuto un grande successo diversi anni prima dove i protagonisti sono dei ''dango''.</ref> che ti piace così tanto? Come ti sentiresti se qualcuno ne parlasse male dicendo che non sono carini?<br />'''Nagisa''': Mi farebbe sentire... veramente triste.<br />'''Tomoya''': Vero? È quello che provo io adesso. [...] C'è una ragazza che mi piace molto, e si chiama Nagisa Furukawa. Potresti non parlare male di lei?<br />'''Nagisa''': Va bene... Mi dispiace, penso che sia molto carina. ...Aspetta, uh?<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Sono scoppiato a ridere. Sembrava che Furukawa non avesse ancora capito veramente cosa le stessi dicendo.<br />'''Nagisa''': Mi sento come se tu mi avessi detto qualcosa di veramente imbarazzante.<br />'''Tomoya''': Te lo stai solo immaginando.
:''– Well, Okazaki-san... you're tall, and you're cool, and... you're a wonderful person. But I'm a shy crybaby who isn't even cute.<br />– Hey, Furukawa...? [...] You know that Big Dango Family you like so much? How would you feel if someone badmouthhed them by saying they weren't cute?<br />– It would make me feel... very sad?<br />– Right? That's how I feel right now. [...] There's a girl I like a lot, and her name is is Nagisa Furukawa. Could you please not badmouth her?<br />– Oh, okay... I'm sorry. I think she's very cute. ...Wait, hm?<br />– I burst into laughter. Furukawa still doesn't seem to fully understand what I told her.<br />– I kind of feel like you just said something really embarassing.<br />– You're just imagining things.''
=== Arco di Tomoyo ===
*'''Tomoya''': Ma perché eri così selvaggia, allora?<br />'''Tomoyo''': Non avevo davvero una ragione per essere selvaggia. Ma [ora] ho una ragione per non essere selvaggia. Chiunque passi attraverso la pubertà diventerà selvaggio se non ha una ragione per non farlo. Questo è quello che penso. Mi sbaglio?<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: È la prima volta che ne sento parlare, ma credo che ci sia qualcosa di vero in queste parole.
:''– But why were you so wild back then?<br />– I didn't really have a reason for being wild. But I do have a reason for not being wild. Anyone going through puberty will go wild if they don'y have a reason not to. That's what I think. Am I wrong?<br />– This is the first time I've heard about this, but I do feel like there's some truth to it.''
*'''Tomoyo''': Non ho nessuna fiducia nella mia personalità. Sono soltanto una di quei cosiddetti "maschiacci". Però, a dire il vero... in realtà sono piuttosto fiduciosa del mio aspetto.<br />'''Tomoya''': Sì, i tuoi seni sono piuttosto grandi.<br />'''Tomoyo''': Sei proprio un maiale, non è vero?!
:''– I don't have any confidence in my personality. I'm just one of those so-called "tomboys"... But, to tell the truth... I actually am a bit confident in my appearance.<br />– Yeah, your breasts are pretty big.<br />– You really are a leach, aren't you?!''
*'''Tomoyo''': Sono sicura che solo tu conosci il dolore che provi. Se fossi in grado di comprendere il tuo dolore con il poco tempo che sono stata con te, forse potrei diventare una consulente, una chiromante o qualcosa del genere.<br />'''Tomoyo''': Sì, è vero...
:''– I'm sure that only you know the pain you feel. If I understood your pain in just the short time I've been with you, I'd probably go become a consuellor or a fortune teller or something.<br />– Yeah, that's true...''
*'''Tomoyo''': La zuppa di zucca è uno dei piatti che sono abbastanza brava a fare. Sai, sono piuttosto fiduciosa; inoltre, ci sto mettendo dentro anche un po' d'amore, solo per te. Anche se fosse cattiva per tutti gli altri, penso che per te sarebbe sicuramente deliziosa.<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Tomoyo versa un po' di zuppa su un piattino e l'assaggia.<br />'''Tomoyo''': Buona. Sarebbe buona anche per le altre persone.
:''– Pumpkin soup's one of the dishes I'm quite good at making. I'm pretty confident with this one, you know. Plus, I'm putting some love into this, just for you. Even if it tastes bad to everyone else, I think for you it'll be absolutly delicious.<br />Tomoyo pours some on a saucer and tastes it.<br />– Good. It'd even taste good to other people too.''
*{{NDR|Tomoya, che ha terminato gli studi, ha parlato con Takafumi (il fratello di Tomoyo) prendendo in giro la ragazza; ora è andato al lavoro lasciando Takafumi e Tomoyo all'inizio del viale che porta alla scuola}}<br />'''Takafumi''': Non dovresti dargli il suo pranzo?<br />'''Tomoyo''': Oh, no. Ma allora, lo sai? {{NDR|che stiamo insieme}}<br />'''Takafumi''': Voi due siete piuttosto divertenti. Sembrate una bella coppia. Penso che andrò d'accordo con lui.
:''– Don't you need to give his food?<br />– Oh, no. Or actually, you know?<br />– You two're quite funny. You seem like a good match. I think I'll get along with him.''
=== Arco di Kotomi ===
*{{NDR|Tomoya è in libreria con Kotomi, e ha visto che lei vuole tagliare qualcosa da un libro che sta sfogliando}}<br />'''Tomoya''': Cosa stai tenendo in mano? {{NDR|pensando}} Indico le forbici, sollecitando una risposta. [...] <br />'''Kotomi''': Forbici. È uno strumento usato per tagliare carta o stoffa.<br />'''Tomoya''': Lo so.<br />'''Kotomi''': La lama è fatta di acciaio inossidabile e il manico è in plastica. [...] In inglese si pronuncia ''scissors''. In francese, ''ciseaux''. In italiano, ''forbici''. In latino, ''forfex''.<br />
:''– What's that you're holding? I point at the scissors and press for an answer.'' [...]<br />– ''Scissors. It's a tool used to cut paper or cloth.<br />– I know that.<br />– The blade is made of stainless steel and the handle is made of plastic.'' [...] ''In english, it's scissors. In French, it's ciseaux. In Italian, it's forbici. In latin, is forfex.''
*{{NDR|Tomoya aveva chiesto a Kotomi un libro da leggere; quello che aveva scelto era troppo complesso per lui}}<br />'''Kotomi''': Questo non è propriamente un romanzo, ma... è un best seller in molti paesi diversi.<br />'''Tomoya''': È difficile da leggere?<br />'''Kotomi''': Per niente. Lo leggono sia i bambini che gli adulti.<br />'''Tomoya''': È [un libro] veramente spesso...<br />'''Kotomi''': Ci sono molte storie qui dentro. La mia preferita è quella dell'[[arca di Noè]].<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Guardo con attenzione il titolo. Era "[[Antico Testamento]]". [...]<br />'''Tomoya''': Sei forse cristiana?<br />'''Kotomi''': Ho anche il [[Corano]]. È un best seller in molti paesi diversi. Ah, ho anche il Ramayana.<ref>Il Rāmāyaṇa è uno dei testi della religione induista. Per approfondire vedi la [[w:Rāmāyaṇa|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> È un best seller in molti paesi diversi. Sono tutti meravigliosi.<br />
:''– This isn't exactly a novel, but... It's a best seller in a lot of different countries.<br />–Isn't it hard to read?<br />– Not at all. Both kids and adults read it.<br />– It's really thick...<br />– There are lots of stories in it. My favorite one is about Noah's Arc.<br />– I look at the title carefully. It reads "Old Testament".'' [...]<br />''– Are you even Christian?<br />– I also haver the Koran. It's a best seller in a lot of different countries. Oh, I have the Ramayana over here. It's a best seller in a lot of different countries. They're all wonderful.''
*'''Ryou''': Sembra una [[bacchetta magica]]... <br />'''Kotomi''': Cos'è una bacchetta magica?<br />'''Ryou''': Um... se la agiti mentre pronunci una formula magica usciranno un sacco di stelle e appariranno delle fate...<br />
:''– It looks like a magic wand...<br />– What's a magic wand?<br />– Um... if you wave it while casting a spell, lots of stars shoot out and fairies appear...''
[[File:Michiyo-Yagi- 06N6355.jpg|thumb|Una suonatrice di ''koto'' durante un'esibizione]]
*'''Kotomi''': Perché il mio nome è [[Kotomi]]? [...]<br />'''Padre''': Il mondo è formato da tantissime minuscole [[Arpa|arpe]] che sono invisibili a occhio nudo.<br />'''Kotomi''': Tante... arpe?<br />'''Padre''': Sì. Nella lingua di questo Paese, la parola che usiamo è "koto". Il mondo è pieno di arpe, e ciascuna di esse produce un diverso tipo di suono. E tutte si intrecciano in maniera complessa per formare una singola melodia. Per questo il mondo è così bello.<br />'''Kotomi''': Chi suona le arpe? [...]<br />'''Padre''': Probabilmente [[Dio]], penso. [...]<br />'''Kotomi''': Dov'è Dio?<br />'''Padre''': Dio è ovunque. Solo che non possiamo vederlo. E lui vigila sempre con gentilezza su di noi.
:''– Why is my name Kotomi?'' [...]<br />''– The world is formed by very many tiny harps that are invisible to the naked eye.''<br />– ''Lots of... harps?''<br />– ''Yes. In the language of this country, the word we use is "koto." The world is filled with harps, and each and every one plays a different kind of sound. And they all intertwine in a complex way to form a single melody. That is why this world is so beautiful.''<br />– ''Who is playing the harps?'' [...]<br />– ''Probably God, I think.'' [...]<br />– ''Where is God?''<br />– ''God is everywhere. We just can't see him. And he's always kindly watching over us.''
==Citazioni su ''Clannad''==
*La maggior parte degli harem è facile da liquidare. [Un ragionamento] del genere è pericoloso, perché questo anime harem è molto vicino alla perfezione. Dopo averlo visto, anche i vecchi enciclopedisti stanchi avranno bisogno di una dose di qualcosa di intelligente, cinico e adulto per tirarsi fuori dalle grinfie di questa bellissima droga. Vi farà marcire il cervello e vi farà piangere con la nostalgia di qualcosa che non avete mai avuto. (''[[The Anime Encyclopedia]]'')
*Primavera. A partire dall'ordinaria vita scolastica, una storia di persone e di una città.
:── 春。ありふれた学園生活から始まる、人と町の物語。<ref>Dal retro della confezione del gioco per PlayStation 4.</ref>
:(''Haru. Arifureta gakuen seikatsu kara hajimaru, hito to machi no monogatari.'')
*– Ricorda, ci sono bugie buone e bugie cattive: le bugie cattive feriscono le persone, le bugie buone le salvano!<br />– Da quale eroge l'hai presa questa?<br />– CLADDAN... e non è un eroge, è una visual novel che ti insegna il senso della vita, quindi stai zitto! (''[[Steins;Gate]]'')
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Clannad''}}
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Bradipo Lento
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wikitext
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{{Videogioco
|nomegioco = Clannad
|immagine = Clannad Logo.svg
|nomeoriginale = クラナド
|nometraslitterato = Kuranado
|anno = 2004
|sviluppo = Key
|pubblicazione = Key<br />Steam (PC)
|genere = visual novel
|piattaforma = Microsoft Windows/PlayStation 2/PlayStation Portable/Xbox 360/PlayStation 3
|tema = dramma/sentimentale
}}
'''''Clannad''''', visual novel prodotta dalla Key e pubblicata in Giappone nel 2004. Dal gioco sono state tratte due serie anime per complessivi 48 episodi.
==Frasi==
{{cronologico}}
=== Parte introduttiva ===
*Odio questa città. Ci sono troppi ricordi qui che preferirei dimenticare. Tutti i giorni è la stessa [storia]. Andare a scuola, trovare gli amici, tornare a casa in un luogo che non sopporto... Non accade mai niente di nuovo. (Mi chiedo se la mia vita cambierà mai...) ('''Tomoya''')
:''I hate this town. There's just too many memories here I'd rather forget. Everyday is the same. Go to school, see friends, come home to a place I can't stand... Nothing new ever happens. (I wonder if my life will ever change...)''
* *Sigh* Sospiro sconsolato mentre guardo in alto verso il cielo. Scorgo il cancello della scuola. Comunque, di chi è stata l'idea di mettere una scuola sulla cima di una enorme salita? La collina continua, come se fosse un incubo infinito. ('''Tomoya''')
:''*Sigh* I exhale dejectedly while gazing up at the sky. There stand the school gates. Whose idea was to put a school at the top of a giant slope, anyway? The hill goes on like a never-ending nightmare.''
*Guardo alla mia destra. Una ragazza è lì ferma, proprio vicino a me. Dal colore del distintivo della scuola sulla sua divisa, posso dire che anche lei è una studentessa del terzo anno.<ref>Le divise degli studenti nipponici hanno un particolare (in questo caso il distintivo dell'istituto) che presenta un colore diverso a seconda dell'anno del corso. Nella scuola superiore presente in ''Clannad'' il colore è verde per il primo anno (vedi distintivo di Fuko), rosso per il secondo anno (vedi distintivo di Tomoyo) e blu per il terzo anno (vedi distintivo di Nagisa, Tomoya e di quasi tutti gli altri personaggi citati).</ref> Ma lei non è una persona che mi è familiare. I suoi capelli corti, che le arrivano appena sotto alle spalle, ondeggiano nel vento. ('''Tomoya''')
:''I look to my right. A girl is standing there, just still at me. I can tell from the color of the school insigna on her uniform that she's also a third-year student. But she isn't someone familiar to me. Her short hair, that comes to just above her shoulders, flutters in the wind.''
*Non importa se è vecchia o meno. Una cosa che è carina è sempre carina, a prescindere da quando la guardi. ('''Nagisa''')
:''It doesn't matter whether it's old or not. Something that's cute is always cute, regardless of when you look at it.''
=== Arco di Fuko ===
*Non ho idea di quanto sia dura la situazione che Fuko sta vivendo, ma fino a quando rimarrà in questa casa {{NDR|da Nagisa}} la solitudine sarà una di quelle cose che non proverà. ('''Tomoya''')
:''I haven't any idea how harsh a situation Fuko's experiencing, but as long as she stays in this house, loneliness is the one thing she won't feel.''
*Prima ho notato... [che] tutti gli alunni di questa scuola hanno iniziato a parlare di questa ragazza che nessuno di loro ha mai visto. Le loro congetture su di lei si sentono dappertutto. Ma nessuna di queste si può descrivere come negativa per lei. Un'innocente ragazza che ha sempre lavorato duramente, andando in giro per la scuola... così sembra apparire nei ricordi di tutti. E a un certo punto... tutti hanno iniziato ad aspettare. Attendono il giorno in cui aprirà i suoi occhi. Io non faccio eccezione. Non so perché, ma sembra che lei mi piaccia molto. Anche se non ci siamo mai incontrati. Questa sensazione misteriosa si è radicata dentro di me. Ecco perché, come tutti gli altri, desidero che questo giorno venga. E questo giorno arriverà. Senza alcun dubbio. ('''Tomoya''')
:''Before I notice... all the students in school have started talking about that girl whom no one has even seen. Their speculations about her are heard everywhere. But not a single one of them could be described as unfavorable of her. An innocent girl who always works her hardest, running around the school... that seems to be how she appears in everybody's mind. And at some point... everyone starts waiting. Waiting for the day she opens her eyes. I am no exception. I don't know why, but I seem to like her a lot. Even though we haven't even met. Such a mysterious feeling is rooted inside me. That's why, just like everyone else, I long for that day to come. And that day will come. Without a doubt.''
=== Arco comune di Kyou e Ryou ===
*Mentre guardo la commessa che incarta il pendente con raffinatezza, mi immagino mentre glielo consegno. Mi chiedo se questo la renderà felice. Oggi ho imparato che acquistare qualcosa per qualcuno può essere inaspettatamente divertente. ('''Tomoya''', che ha acquistato un pendente per Ryou)
:''As I look the clerk wrapping the pendant neatly by hand, I imagine myself handing this to her. I wonder if she'll be happy with this. Today, I learned that buying something for someone can be unexpectedly fun.''
*Un [[appuntamento]] inizia nel momento in cui inizi ad aspettare. ('''Ryou''')
:''A date starts the moment you start waiting.''
*{{NDR|Dopo aver trascorso la giornata al centro commerciale, Tomoya chiede a Ryou dove voglia andare; lei risponde che, se è insieme a lui, ovunque le va bene.}}<br />Comunque, oggi siamo già stati in tutti i luoghi degni di nota qui intorno. In pratica non c'è più un "da qualche parte" dove poter andare. Così continuiamo a passeggiare tenendoci per mano. Lei cammina lentamente, in modo da allungare, anche di poco, il tempo da trascorrere insieme. Io mi adeguo al suo passo... Il tempo scorre lentamente... Anche se chiudo gli occhi, posso sentire attraverso il suo calore che lei è vicino a me. Questo mi dà un senso di conforto e di tranquillità che le parole non possono descrivere. ('''Tomoya''')
:''Even so, we've alredy gone to all the places of note around here today. In the end, ther just isn't "anywhere" we can go to. And so we just keep on walking while holding hands. She walks slowly, so as to lengthen the time we have together even by just a little. And I match her footsteps... Time flows by gradually... Even if I close my eyes, I can feel through her warmth that she's next to me. It gives me a sense of comfort and tranquillity that words cannot describe.''
=== Arco di Ryou ===
*{{NDR|Kyou sorride felice perché Tomoya le ha chiesto di chiamarlo per nome, circostanza che per i giapponesi implica un rapporto molto stretto tra due persone.}}<br />Non lontano da me c'è un sorriso pieno di gioia e felicità. La possibilità che una piccola occasione si trasformi in un enorme passo avanti... Il mio... No. Il nostro viaggio inizia da qui. ('''Tomoya''')
:''Not far from me, there is a smile filled with joy and happiness. The possibility that a small opportunity will turn into a huge step forward... My... No. Our journey begins here.''
=== Arco di Kyou ===
[[immagine:Minchiate card deck - Florence - 1860-1890 - Trumps - 13 - La Morte.jpg|thumb|150px|right|Alcuni mazzi di Tarocchi, per ''La Morte'', non riportano il nome della carta]]
*{{NDR|Tomoya si è accorto che Ryou è un po' turbata dopo la giornata trascorsa con lui e le chiede cosa abbia.}}<br />A dire il vero... mi sento un po' preoccupata per oggi. In realtà stamani ho letto la mia sorte... e... ho avuto un responso piuttosto negativo. Ho trovato ''La Morte'' rovesciata sulla carta che rappresenta il futuro. Può indicare un mancato cambiamento, stagnazione, indecisione e incomprensioni... Non sembra qualcosa che possa essere considerato positivamente, giusto? ('''Ryou''')
:''To tell the truth... I felt a little worried about today... Actually, I told my own fortune this morning... And... I got somewhat bad result. I got a reversed Death for the card that hints at the future... It can stand for failure to change, stagnation, indecision, and misunderstandings... It doesn't sound like something that can be taken positively, right?''
*{{NDR|Ryou ha chiesto a Tomoya se lui la ami}} Non ho ancora detto a Ryou che mi piace. Anche se usciamo insieme... non le ho mai detto quello che provo. Ma... cosa provo in realtà? La mia bocca si sta seccando, la lingua si è incollata al palato, e nonostante le mie labbra si muovano le parole non riescono a uscire. Il silenzio sgradevole [che c'è tra noi] continua. Anche la mia gola si sta seccando, come se si rifiutasse di dare voce a qualsiasi parola. Data l'atmosfera, sembra quasi che stia esitando anche a sospirare. Non riesco a guardarla dritto negli occhi. ('''Tomoya''')
:''I haven't yet told Ryou that I like her... Even though we are dating... I haven't once told her how I myself feel. But... how do I actually feel...? The inside of my mouth begins to dry up. My tongue is glued to the roof of my mouth, and although my lips are moving, words do not come out. The unpleasant silence continues. Even my throat begins to dry up, as if it is refusing to give voice to any words. Given the atmosphere, it feels as if I am even hesitating to sigh. I can't look her straight in the eye.''
*Sono così crudele... Ho cercato di farvi mettere insieme... Dicevo a Ryou che ce la poteva fare... ma in realtà speravo che le cose non andassero bene! Ho sperato che tu la rifiutassi! Questi erano i miei pensieri! Odio me stessa! Mi comporto come se mi prendessi cura degli altri, ma in realtà penso solo a me stessa... Nonostante non voglia farmi del male, voglio che gli altri rimangano feriti... Mi odio per quello che sono! ('''Kyou''', che confida a Tomoya di essersi innamorata di lui)
:''I am so cruel... I was trying to get the two of you together... I was telling Ryou that she could do it... but in reality, I didn't want it to go well...! I'd hoped that you would turn her down...! I was doing everything with that on my mind! I hate myself...! I act as though I care for others, but in reality I only think for myself... Even though I didn't want myself to be hurt, I wanted others to be hurt... I hate how I am like that!''
*Lentamente, il sole cala sempre di più, allungando le ombre sul terreno. Anche il pavimento di linoleum del corridoio è tinto di cremisi dal tramonto. Mi chiedo come mai il rosso, un colore che dovrebbe essere vivace e intenso, diventi così malinconico in occasioni come questa...? ('''Tomoya''')
:''Gradually, the sun hangs lower and lower, stretching out the shadows on the ground. The linoleum flooring of the hallway is also dyed crimson by the sunset. I wonder why red, a color that's supposed to be lively and intense, becomes so melancholic on occasions like this...?''
*Non voglio perdonarti... Quindi... non scusarti. Se ti scusi, mi viene voglia di perdonarti. [...] Io... ho molto apprezzato il tempo che ho trascorso insieme a te, Tomoya. Siamo andati in molti luoghi diversi. Abbiamo pranzato insieme, noi due da soli. E mi hai comprato un pendente. Ci siamo anche baciati... Mi hai lasciato così tanti ricordi... Se ti scusassi... e io ti perdonassi... mi sembrerebbe che il tempo che abbiamo trascorso insieme fosse tutta una bugia... Tutti questi sono dei ricordi molto preziosi per me, quindi non scusarti. ('''Ryou''', mentre Tomoya cerca di scusarsi con lei perché vuole lasciarla)
:''I don't want to forgive you... So please... don't apologize... If you apologize, it makes me want to forgive you. [...] I... really enjoyed the time I spent together with you, Tomoya-kun. We went to many different places. We had lunch together, just the two of us. And you bought me a pendant. We also kissed... You gave me so many memories... If you apologize... and I forgive you... then it makes me feel that the time we spent together was all a lie... They are all very precious memories to me... so please don't apologize.''
=== Arco di Misae ===
*Ti piace veramente far piangere le donne, non è vero? ('''Misae''', dopo che Tomoya le ha detto che la ama per quello che è)
:''You really do enjoy making women cry, don't you?''
=== Arco di Tomoyo ===
*Non pensi che sia più femminile mantenere almeno ALCUNI segreti? ('''Tomoyo''')
:''Don't you think it's more feminine to hold at least SOME secrets?''
*La nostra famiglia non era per niente calorosa. Erano sempre freddi e apatici. Non importava cosa accadesse. Anche quando ho iniziato la scuola elementare, anche durante le giornate sportive, anche quando prendevo buoni voti, anche quando vinsi un premio per un disegno fatto per i compiti delle vacanze estive... a loro non importava niente. Capisci, Tomoya? [...] Sono cresciuta senza amore. ('''Tomoyo''')
:''Our household just didn't feel warm at all. They were always cold and apathetic. No matter what happened. Even when I started elementary school, even during sports day, even when I got good grades, even when I got a prize for a drawing for summer vacations homework... They never cared at all. Do you understand, Tomoya? [...] I was raised without any love.''
*Qualcosa che non potevo accettare era diventata qualcosa di accettabile. Mi chiedo se sia per via di questa "famiglia" di cui lei parla spesso. Mi chiedo se Tomoyo sia qualcosa di simile a una famiglia per me. Siamo rimasti separati per tutto questo tempo. Tuttavia, entrambi avevamo gli stessi identici sentimenti. Entrambi siamo nati in famiglie fredde, prive di calore. Era veramente una parente perduta da tempo. ('''Tomoya''')
:''Something I couldn't accept had turned into somthing acceptable. I wonder if it is because of this... "family" she often talks about. I wonder if Tomoyo is something like family to me. The entire time, we had been separated. However, we both bore the exact same feelings. Both of us had been born to cold households, with no warmth at all. She truly was a long-lost relative.''
=== Arco di Kappei ===
*Se c'è amore, allora anche le [[Verità e bugia|bugie]] sono la [[Verità e bugia|verità]]. ('''Yoshino''')
:''If there is love, then even lies are the truth.''
==Dialoghi==
{{cronologico}}
===Parte introduttiva ===
[[immagine:Cosplayer di Nagisa Furukawa.jpg|thumb|Cosplayer rappresentante Nagisa Furukawa]]
*'''Nagisa''': Ti piace questa scuola?<br />'''Tomoya''': Huh...? [...]<br>'''Nagisa''': A me piace veramente tanto. Ma... so che prima o poi tutto cambia. Le cose divertenti, quelle felici... tutto questo. Nulla può rimanere lo stesso per sempre. [...] Anche se le cose cambiano, sarò ancora in grado di apprezzarle qui? Io...<br />'''Tomoya''': Devi solo trovare qualcos'altro, proprio così!<br />'''Nagisa''': Huh? [...]<br />'''Tomoya''': Dovresti trovare altre cose che sono divertenti, altre cose che ti rendono felice. Tutto qui. Non è troppo difficile, giusto? [...] Su, andiamo!
:''– Do you like this school?<br />– Huh...? [...]<br>– I really, really like it. But... I know that sooner or later, everything changes. The fun things, the happy things... All of it. Nothing can stay the same forever. [...] Even if things change, will I still be able to enjoy it here? I...<br />– You just have to find more, that's it<br />– Huh? [...]<br />– Then you have to find more things that are fun, more things that make you happy. That's all. That can't be too hard, right? [...]<br />C'mon, let's go.''
*'''Nagisa''' {{NDR|Tomoya si è incamminato verso la scuola}}: Anpan...<ref>Un panino di pasta dolce ripieno di marmellata di fagioli rossi.</ref> [...]<br />'''Tomoya''': Baguette.<br />'''Nagisa''': Non capisco cosa vuoi dire.<br />'''Tomoya''': Mi hai tolto le parole di bocca, stavo giusto per chiedertelo io. Allora, ti pice l'anpan o qualcosa del genere? È così?<br />'''Nagisa''': No, non particolarmente. Ma non è come se lo odiassi. Credo che mi piaccia più di quanto possa non piacermi. [...]<br />'''Tomoya''': D'accordo, allora. Muoviamoci.<br />'''Nagisa''': Va bene!<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: C'era un po' di ritrovata energia nella sua risposta. Forse si trattava di una sorta di strano incantesimo che aveva appena lanciato.
:''– Anpan... [...]<br />– Baguette.<br />– I don't really understand what you mean.<br />– You took the words out of my mouth. I was just going to say that to you. So what, you like anpan or something? Is that it?<br />– No, not particularly. But it's not as if I hate it. I guess I like it more than I dislike it. [...]<br />– All right, well, let's get going.<br />– Okay!<br />There's a bit of newfound energy in her response. Maybe that was some kind of weird magical spell she cast just now.''
*'''Nagisa''' {{NDR|ha detto di non avere amici perché è stata assente da scuola per molto tempo}}: Avevo trascorso solo poco tempo con quelle ragazze e... Beh, loro non sono più in questa scuola. [...]<br />'''Tomoya''': Perché no?<br />'''Nagisa''': Si sono tutte diplomate. Proprio questa primavera.<br />'''Tomoya''': Per quanto tempo sei stata assente?<br />'''Nagisa''': Nove mesi.<br />'''Tomoya''': Capisco... {{NDR|pensando}} Deve sentirsi come una studentessa che si è trasferita in un'altra scuola. Considerate le circostanze, perché non dovrebbe?<br />'''Nagisa''': Mi sento come Urashima Taro.<ref>Il pescatore che, dopo essere stato in visita al palazzo del dio drago del mare, una volta tornato a casa scoprì di essersi assentato per trecento anni. Per approfondire vedi la [[w:Urashima Tarō|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref>
:''– I had only spent a little bit of time with those girls, and... Well, they aren't at this school any longer. [...]<br />– Why not?<br />– Tey all graduated. Just this spring.<br />– ... How long were you away for?<br />– Nine months.<br />– I see...<br />She must feel like a transer student at a brand new school. Considering the circumstances, how could she not?<br />– I felt like Urashima Taro.''
*'''Tomoya''' {{NDR|che aveva sentito Nagisa mormorare "Salisbury Steak" mentre era assorta}}: Su, mangiati una ''Salisbury Steak''<ref>Piatto composto da carne macinata a cui sono aggiunti altri ingredienti, simile all'hamburger, molto diffuso in Giappone. Per approfondire vedi la [[w:en:Salisbury steak|voce corrispondente]] su Wikipedia in lingua inglese.</ref> e tirati su.<br />'''Nagisa''': Huh? Come facevi a sapere che volevo una ''Salisbury Steak'' per cena?<br />'''Tomoya''': Ho un talento [nascosto]... {{NDR|pensando}} Ha perduto tutto quello che amava in questa scuola. Così, al loro posto... si è consolata con il cibo, che ha usato per rimanere motivata e per tirare avanti.
:''– Well, eat a Salisbury Steak and cheer up.<br />– Huh? How'd you know I wanted Salisbury steak for dinner?<br />– I have a knack...<br />She had lost everything she loved at this school. So, in the place of all that... She rewarded herself with food as a way to stay motivated and more forward.''
=== Arco di Fuko ===
*'''Sunohara''' {{NDR|Tomoya è appena rientrato in classe}}: Oh, bentornato.<br />'''Tomoya''': Huh? Sei qui?<br />'''Sunohara''': Comunque, è questo il modo di salutarmi? Sembra quasi che non dovrei essere qui.<br />'''Tomoya''': Esatto, non dovresti. Sei un obbrobrio.<br />'''Kyou''': L'unica cosa che puoi fare qui è produrre anidride carbonica, giusto? Anche le erbacce sono meglio [di te] perché producono ossigeno.<br />'''Sunohara''': Ragazzi, state dicendo delle cose crudeli!
:''– Oh, welcome back.<br />– Huh? You're here?<br />– Is that any way to greet me? You make it sound like I shouldn't be there.<br />– Well, you really shouldn't be. You're an eyesore.<br />– The only thing you accomplish here is producing carbon dioxide, right? Even weeds are better because they produce oxygen.<br />– You guys say some pretty harsh things!''
[[immagine:Frischling 02.jpg|thumb|Botan, in realtà, è un cucciolo di cinghiale; Kyou lo indica chiaramente alcune battute dopo il dialogo riportato.]]
*'''Kyou''' {{NDR|indicando Botan}}: Questo è il mio animale domestico.<br />'''Tomoya''': Intendi questa cosa rotonda?<br />'''Kyou''': Non è carino?<br />'''Tomoya''': ...È una nuova razza di cane o è un procione?<br />'''Kyou''': Hai gli occhi foderati di prosciutto? Perché pensi che sia un cane o un procione?<br />'''Tomoya''': Che cos'è, allora?<br />'''Kyou''': Un maialino.<br />'''Tomoya''': Cacca di maiale?<br />'''Kyou''': Ti ammazzo.<br />'''Tomoya''': Non dirlo sorridendo. È raccapricciante.
:''– That's my pet.<br />– You mean this round thing?<br />– Isn't it cute?<br />– ...Is it some new breed of dog or raccoon?<br />– Are your eyes stuffed with marbles? Just why would you think this is a dog or raccon?<br />– What is it, then?<br />– It's a piglet.<br />– Pig shit?<br />– I'll kill you.<br />– Don't say that with a smile. It's creepy.''
*'''Sunohara''' {{NDR|ha preso un calcio da Kyou}}: Mi sembra di essere appena stato preso a calci. Credo di aver intravisto qualcosa di azzurro insieme alla suola di una scarpa. Scommetto che erano le sue mutandi...<br />'''Kyou''': Toglitelo dalla testa! {{NDR|colpisce nuovamente Sunohara, poi si rivolge a Tomoya imbarazzata}} Hai sentito quello che ha detto?<br />'''Tomoya''': Non ho sentito niente.
:''– It seems I was kicked just now. I think I caught a glimpse of something light blue honing in on me along with the bottom of a shoe. I bet that was her panti...<br />– Erase that from your mind! You heard that?<br />– Didn't hear a thing.''
*'''Fuko''': Aspetta, strana persona!<br />'''Tomoya''': Così ero io, allora? {{NDR|aveva ignorato Fuko quando lo chiamava "strana persona"}}<br />'''Fuko''': Non è ovvio? Non è facile trovare qualcuno che possa uguagliare il tuo livello di stranezza.<br />'''Tomoya''': Una persona come te si vede una volta ogni dieci anni... e ci sono buone probabilità che non stia esagerando.<br />'''Fuko''': No, non è un'esagerazione.<br />'''Tomoya''': Grazie mille.<br />'''Fuko''': Non c'è di che. La verità merita di essere detta.<br />'''Tomoya {{NDR|pensando}}''': E io dovrei fare qualche commento sarcastico adesso, no?
:''– Please wait, weird person!<br />– So it was me after all? [...]<br />– Isn't it obvious? It's not easy to find someone who can match your level of weirdness.<br />– A person like you wouldn't appear more than once every ten years... And then there are good odds that's not even an exaggeration.<br />– No, it's totally not an exaggeration.<br />– Thank you very much.<br />– Don't mention it. The truth deserves to be told.<br >And I deserve to make some sarcastic comments here, don't I?''
*'''Fuko''': C'è un'altra strana persona!<br />'''Sunohara''': Cosa? Che cosa ci sarebbe di strano in me?<br />'''Fuko''': Il colore dei tuoi capelli è impossibile.<br />'''Sunohara''': Ci siamo appena incontrati, e questo è il modo in cui mi parli...
:''– There's another weird person!<br />– What? Just what's weird about me?<br />– The color of your hair is impossible.<br />– We've only just met, and this is how you talk to me.''
*'''Ragazzo''': Fantasmi?<br />{{NDR|Tomoya riflette mentre ascolta}} Due alunni seduti davanti a me sono assorti in pettegolezzi assurdi, hanno ancora i libri di testo in mano.<br />'''Ragazzo A''': Sì, sembra che alcuni ne abbiano visti diversi di loro ultimamente. In particolare, il fantasma di una studentessa.<br />'''Ragazzo B''': Davvero?<br />{{NDR|Tomoya ripensa alla parole appena sentite}} È una conversazione stupida, ma anche se non volessi sentirla non posso fare a meno di ascoltare.<br />'''Ragazzo A''': C'è questo ragazzo che conosce quella studentessa, e secondo lui è decisamente un fantasma.<br />'''Ragazzo B''': Dici sul serio?<br />'''Ragazzo A''': Sì, perché vedi, quella ragazza... è rimasta coinvolta in un incidente stradale due anni fa. Dicono che fu ricoverata in ospedale per un po', ma alla fine non sono riusciti a salvarla... Subì l'incidente appena iniziato il liceo... così sembra che sia ancora legata a questo luogo perché non è riuscita a vivere in pieno l'atmosfera delle scuole superiori. A quanto pare è questo il motivo per cui è diventata un fantasma che viene qui per divertimento...<ref>Secondo la tradizione giapponese Fuko sarebbe uno ''yūrei'', ossia uno spirito che non riesce a raggiungere il paradiso perché legato a un particolare luogo o perché qualche conflitto emotivo lo lega ancora alla vita terrena. Per approfondire vedi la [[w:yūrei|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> È una di quelle storie tristi.
:''– Ghosts?<br />Two students sitting in front of me are engrossed in absurd gossip, reference books still in hands.<br />– Yeah, it sounds like people have been seeing a lot of them lately. Especially a female student's ghost.<br />– For real... ?<br />It's a stupid conversation, but whether or not I want to hear it, I do.<br />– There's this guy who knows that student too, and according to him, it's definitely a ghost.<br />– Are you serious...?<br />– Yeah... because you see, that girl... was in a traffic accident two years ago. They say she was hospitalized for a while, but in the end, they couldn't save her... She got in the accident right after starting high school... so she still felt an attachment to this place since she wasn't able to have a full high school experience... And that's apparently why she became a ghost that comes here for fun... It's kind of a sad story.''
[[immagine:Starfish 02 (paulshaffner).jpg|thumb|Una stella marina, la passione di Fuko]]
*'''Fuko''': Okazaki-san...<br />'''Tomoya''': Sono qui...<br />'''Fuko''': Ricordi il sogno di cui Fuko ti aveva parlato?<ref>Fuko, quando parla di se stessa, usa la terza persona.</ref><br />'''Tomoya''': Sì, ricordo... è quello dove ero mezzo nudo, giusto...<br />'''Fuko''': Sì... Nel sogno Okazaki-san correva in giro in maniera strana, e dopo aver trovato Fuko che giocava da sola sulla spiaggia le ha preso la mano. "Cosa stai facendo tutta sola? Oggi è la festa delle stelle marine!" dicevi... e hai tirato questa mano.<br />'''Tomoya''': Uh-huh...<br />'''Fuko''': Da quando Okazaki-san è apparso, ogni giorno è stato come una festa. Okazaki-san ha sempre portato Fuko in luoghi emozionanti, ogni giorno era... una festa delle stelle marine. È stato davvero, davvero emozionante.<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Come se fosse inghiottita dai rumori della folla, la sua voce diviene sempre più flebile.<br />'''Fuko''': È veramente così...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: E il calore della sua mano...<br />'''Fuko''': ...tanto divertente.<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: ...sta scomparendo... vorrei gridare il suo nome, ma... non riesco a recuperarlo dalla mia memoria... e mi metto a piangere.
:''– Okazaki-san...<br />– I'm here...<br />– Do you remember the dream Fuko told you about?<br />– Yes... I remember... It's the one in which I was half naked, right...<br />– Yes... In the dream Okazaki-san was running around really weird, and found Fuko playing alone on the beach and took her hand. "What are you doing all alone? Today is the Starfish Festival!" you said... then you pulled this hand.<br />– Uh-huh...<br />– Ever since Okazaki-san appeared every day has been really like a festival. Okazaki-san always takes Fuko to exciting places, every day was... a starfish festival. It was really, really exciting.<br />– As if swallowed into the noises from the crowd, her voice is getting fainter and fainter<br />– It's really so...<br />– And the warmth of her hand...<br />– ...much fun.<br />– ...is vanishing... I want to call out her name, but... it's nowhere to be found in my memory... I start crying.''
*'''Kouko''': Okazaki-san... Ho la sensazione che Fu-chan<ref>Kouko accosta alla prima parte del nome della sorella (Fuko) il suffisso ''chan'' che si usa come vezzeggiativo per indicare i figli, i fratelli minori o le amiche intime.</ref> sia qui... Perché... questo è... qualcosa che ha fatto lei stessa... la sua prediletta... stella marina.<ref>Fuko regalava stelle marine scolpite nel legno come partecipazione per le nozze della sorella; Kouko sta parlando di una di queste stelle che Fuko le aveva fatto avere.</ref><br />'''Tomoya''': Sì...<br />'''Kouko''': "Congratulazioni, Onee-chan<ref>Termine familiare traducibile come "sorellona", per indicare con affetto la sorella maggiore.</ref>"... "Sii sempre felice", mi ha detto... Fu-chan questo mi ha detto...<br />'''Tomoya''': L'ho sentito anch'io.<br />'''Kouko''': Forse, nel suo sogno... mi sta mandando i suoi auguri per me. E questi devono essere riusciti a raggiungermi. Ecco perché devo andare subito al suo fianco. Per dirle quanto le sia grata. e per fargli sapere che... Yuu-kun<ref>Anche in questo caso Kouko aggiunge il suffisso ''kun'' utilizzato per indicare gli amici stretti (di sesso maschile) alla prima parte del nome del marito (Yusuke).</ref> ed io saremo... sempre al suo fianco... perché... fino a quando saremo in grado di mantenere la nostra felicità... sono sicura che anche lei potrà essere felice.<br />'''Tomoya''': Sì... sono certo che lo sarà.
:''– Okazaki-san... I feel like Fu-chan is here... Because... this is... something she made herself... her favorite... starfish.<br />– Yeah...<br />– "Onee-chan, congratulations"... "Please always be happy," she said to me... Fu-chan said that to me...<br />– I heard that, too.<br />– Maybe, in her dream... she's sending her whises to me. And those must have reached me. That's why I must go to her side right away. To tell her how thankful I am. And to let her know that... Yuu-kun and I will... always be by her side... because... as long as we can uphold our happiness... I'm sure she can be happy, too.<br />– Yes... I'm sure she will.''
=== Arco comune di Kyou e Ryou ===
*'''Kyou''': Come mai sei in questa classe così presto?<br />'''Tomoya''': Sono arrivato in orario. Che altro?<br />'''Kyou''': Stai scherzando?<br />'''Tomoya''': È così raro per me essere qui in orario?<br />'''Kyou''': Non è raro, è che avrei creduto di avere più probabilità di vedere un UFO.
:''– Why are in this classroom so early?<br />– I got here in time. What else? [...]<br />–...You're kidding?<br />– Is it that rare for me to be here in time?<br />– It's not rare, it's just I would say I have a better chance of seeing a UFO.'''
[[immagine:Chinese rice congee.jpg|thumb|Una ciotola di ''Congee'', la farinata di riso]]
*{{NDR|Tomoya si è appena ripreso dopo essere stato investito dal motorino di Kyou; entrambi sono in ritardo e Kyou sta per ripartire}}<br />'''Tomoya''': Almeno dammi un passaggio fino a scuola.<br />'''Kyou''': Questo motociclo ha un posto solo.<br />'''Tomoya''': Se mi stringo ci sarà posto per due.<br />'''Kyou''': Cosa? Non sarà che... vuoi abbracciarmi?<br />'''Tomoya''': Stai dicendo che ti andrebbe bene?<br />'''Kyou''': Se a te sta bene di non essere in grado di mangiare niente altro che farinata di riso per pranzo. Oh, volevo dire che ti romperò la mascella se ci provi.
:''– Then, at least give me a ride to school.<br />– This bike only seats one.<br />– If i squeeze in, there will be room for two.<br />– What? Could it be that... you want to hug me?<br />– Are you saying it's okay to?<br />– If you're okay with not being able to eat anything but rice porridge for lunch. Oh, I meant I will break your jaw if you try.'''
*{{NDR|Sunohara ha visto Kyou dare una lettera a Tomoya, e pensa che sia una dichiarazione d'amore}}<br />'''Sunohara''': Hahaha, va bene. Ci sono delle cose che sono difficili da dire perché siamo amici. Non mi interessa. La nostra amicizia non è così debole da inacidirsi solo per cose come questa.<br />'''Tomoya''': No, voglio dire... tu realmente credi che noi siamo amici...?<br />'''Kyou''': Ho sempre creduto che tu fossi il suo lacchè o qualcosa del genere.<br />'''Tomoya''': O un subalterno, o un fattorino.<br />'''Sunohara''': Voi due siete davvero fatti l'uno per l'altra!
:''– Hahaha, it's okay. There are some things that are hard to say because we are friends. I don't mind at all. Our firendship isn't so weak that it would turn sour just because of something like this.<br />– No, I mean... you actually think we're friends...?<br />– I always thought you were his lackey or something.<br />– Or an underling, or an errand boy.<br />– You two really are perfect for each other!''
*'''Kyou''': Allora, cosa farai domani?<br />'''Tomoya''': Dormirò fino a mezzogiorno. {{NDR|Kyou sospira}} Cosa significa quel sospiro?<br />'''Kyou''': Adesso hai una fidanzata {{NDR|Ryou}}, sai? Quindi smettila di trascorrere i giorni di festa da solo. Che diavolo, smettila di dormire fino a tardi e di vivere come un bradipo.<br />'''Tomoya''': ...ragazzi, sembra che in realtà sia quasi una pena avere una fidanzata...<br />'''Kyou''': Hai detto qualcosa?<br />'''Tomoya''': No, niente...
:''– So what are you doing tomorrow?<br />– Sleeping in until noon.<br />– *Sigh*<br />– What's with the sigh...?<br />– You have a girlfriend now, you know? So stop spending your holidays by yourself. Hell, stop sleeping in and spending your life like a sloth.<br />– ...Man, guess it's quite a pain to actually have a girlfriend...<br />– Did you say something?<br />– Nope, nothing.''
=== Arco di Ryou ===
*'''Kyou''': Se tenterai di tirare fuori qualcosa di strano che possa tradire le aspettative di Ryou... come arrivare di nuovo tardi a scuola... te l'accorcerò.<br />'''Tomoya''': ... Accorciare cosa...?<br />'''Kyou''': 1. La tua altezza, 2. La tua capigliatura, 3. La tua aspettativa di vita, 4. Tutto questo. Comunque ti lascerò scegliere quella che preferisci! Il mio consiglio è la 4!
:''– If you try to pull anything funny that would betray Ryou's expectations... like coming to school late again... I'll shorten it.<br />– ...Shorten what...?<br />– 1. Your height, 2. Your hair, 3. Your lifespan, 4. All of the above. In any case, I'll let you pick one you like! My recommendation is 4!''
=== Arco di Kyou ===
*{{NDR|Kyou si sta dichiarando a Sunohara; Tomoya è nascosto dietro una siepe e li osserva}}<br />'''Sunohara''': Kyou, a te piace Okazaki, vero?<br />'''Kyou''': ...Ugh... C-Cosa stai dicendo? Io non...<br />'''Sunohara''': È solo un'intuizione la mia, dopo avervi visto. Ovviamente mi scuserò se mi sbaglio. {{NDR|Kyou rimane in silenzio}} Visto che non riesci a dire niente... Immagino di non sbagliarmi, huh?<br />'''Kyou''': Io... Io... Io...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: A corto di parole, le labbra di Kyou tremavano. Incapace di trovare una risposta... Incerta su dove posare lo sguardo... La sua sola risposta fu un'espressione incerta e preoccupata sul suo volto.
:''– Kyou, you like Okazaki, don't you?<br />– ... Ugh... Wh-What are you talking about... I don't really...<br />– This is just a hunch I have, having watched the two of you. Well, I'll apologize if I am wrong... Since you're not saying anything... guess I'm not wrong, huh?<br />– I– I... I...<br />At a loss for words, Kyou's lips are trembling. Unable to come up with an answer... Unsure of where to look... Her only response is an unsettled, uneasy look on her face.''
*'''Sunohara''': Ehi, Okazaki: stai veramente bene insieme a Ryou Fujibayashi?<br />'''Tomoya''': ... Huh...?<br />'''Sunohara''': Sei stato forzato, o qualcosa del genere, a uscire insieme a Ryou-chan? Se tu me lo chiedessi, penserei che tu sia molto più spontaneo quando sei insieme a Kyou. Come ti sentivi mentre ci stavi guardando? Tra serenità e dolore, mi chiedo quale emozione evochi in realtà il sentimento "amore".
:''– Hey Okazaki. Are you really ok with Ryou Fujibayashi?<br />– ...Huh...?<br />– Have you been pushing yourself or something to go out wirh Ryou-chan? If you ask me, I think you're far more natural when you're with Kyou. When you were watching us just now, how did you feel? Between serenity and pain, I wonder wich emotion the feeling "love" actually evokes.''
[[Immagine:Anh Do walking the red carpet.jpg|thumb|Ryou stringe a sé il braccio di Tomoya più di quanto faccia la donna mostrata nella foto con il suo compagno]]
*{{NDR|Tomoya ha notato che Ryou è più spigliata del solito}} Fujibayashi sorride, e stringe a sé il mio braccio con ancora più forza. {{NDR|Rivolto a Ryou}} Fujibayashi...<br />'''Ryou''': Sì?<br />'''Tomoya''': Um... sta toccando.<br />'''Ryou''': Cosa?<br />'''Tomoya''': Um... il tuo seno...<br />'''Ryou''': Eh... ah! Wa... uh... um...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Dopo aver sentito le mie parole, il suo viso avvampò immediatamente, e per un momento lasciò il mio braccio per stringerlo nuovamente a sé dopo poco. Di nuovo, potevo sentire la sensazione di morbidezza del suo seno che premeva su di me. {{NDR|rivolto a Ryou}} ...Fujibayashi...?<br />'''Ryou''': Ah... uh... umm...<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Con le lacrime sul punto di uscirle dagli occhi e con il volto completamente arrossato, volge il suo sguardo verso di me.<br />'''Ryou''': Io... Io penso che finché usciamo insieme... um... Q-Questo vada bene. {{NDR|Tomoya riflette su quanto accaduto}} Questa fu la cosa piuttosto sorprendente che disse {{NDR|Ryou riprende a parlare}} E-e adesso... um... a-andiamo. [...]<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Kyou me l'aveva già detto ma... Ryou è sorprendentemente procace.
:''Fujibayaashi smiles, and grabs my arm even tighter<br />– Fujibayashi...<br />– Yes?<br />– Um... it's touching.<br />– What is... ?<br />Um... your breast...<br />– Eh... ah! Wa... uh... um...<br />Upon hearing what I said, her face immediately flushes deep red, and for a moment she lets go of my arm. However, she quickly grabs my arm again. Once again, I can feel the soft sensation of her breast pressing against me.<br />– ...Fujibayashi...?<br />– Ah... uh... umm... With tears building up in her eyes and her face flushing red, she looks at me.<br />– I-I think since we're going out... um... th-this is fine. That's quite an amazing thing she just said. A-And so... um... l-let'sgo. [...]<br /> Kyou did mention this before, but... she really is surprisingly busty...''
*'''Tomoya''': Ah... um... come posso dirtelo...? Le tue profezie sono... giuste...?<br />'''Ryou''': Sì, spesso sono errate. Be', è vero che è un peccato quando sono errate, ma penso che sia meglio così. Piuttosto, io credo che le profezie siano migliori quando sono sbagliate [...]<br />'''Tomoya''': Come mai? Non è che le profezie sono significative solo quando sono giuste?<br />'''Ryou''': Questo non è vero. È solo una profezia, niente altro. Sono soltanto i cartelli indicatori che ti guidano nel futuro... o cosa accadrà d'ora in poi. Così, se una profezia si avverasse, non penseresti che sembrerebbe che ci fosse una sola occasione per il futuro? Ed è per questo che le profezie sono migliori quando sono errate. Vorrei credere che ci siano molte opportunità sulla strada che dobbiamo percorrere.
:''– Ah... um... well, how should I say this...? Your fortunes are... well... <br />– Yes, they are often wrong. Well, it is true that it's a shame when they are off, but I think it's better off that way. Rather, I think fortunes are better when they are wrong. [...]<br />– How come? Don't fortunes only have meaning when they are right?<br />– That's not true. It' just fortune telling, nothing more. It's only one of the signposts that guide you to the future... or what will happen from now on. So if a fortune comes true, don't you think that feels like there's only one possibility for the future? And that's why fortunes are better when tey are off. I would like to think there are a lot of possibilities on the road ahead of us.''
*{{NDR|Sunohara ha capito che Tomoya vorrebbe lasciare Ryou perché in realtà ama Kyou}}<br />'''Sunohara''': Non dirmi che pensi di uscirne pulito da questa situazione? Inoltre credo che ci sia un'altra cosa su cui ti stai sbagliando.<br />'''Tomoya''': ...Di cosa... si tratta?<br />'''Sunohara''': In questo momento non importa cosa tu faccia, farai del male a una di loro. [...] Non te l'ho appena detto? Che sarebbe meglio se tu trovassi un modo per fare loro il minor male possibile? In questo momento, qualunque cosa tu faccia non potrai evitare di ferire almeno una di loro. Per tua informazione, proprio per questo non c'è il modo di uscirne completamente puliti. [...] Più tempo ti ci vorrà a trovare una soluzione, più profonda diventerà questa ferita.
:''– Say, don't tell me you think you can get out of this one clean? Also, I think there's one other thing you're mistaken about.<br />– ...What... is it?<br />– Right now, no matter what you do, you're going to hurt one of them. [...] Didn't I just tell you? That it's best if you look for a way that hurts them the least? Right now, whatever you do, you can't avoid hurting at least one of them. Just so you know, there's no way you can get out of this one completely clean because of that. [...] The longer it takes for you to come up with an answer, the deeper the wound will become.''
=== Arco di Misae ===
*{{NDR|Tomoya è nella stanza di Misae; quando lei rientra dopo aver sbrigato una commissione, le offre una tazza di caffè}}<br />'''Misae''': Cosa? Come facevi a sapere dove tengo il caffè in chicchi?<br />'''Tomoya''': Ormai ho già dato un'occhiata approssimativa a dove si trovano tutte le cose in questa stanza.<br />'''Misae''': Non dirmi che hai perlustrato la mia stanza mentre non c'ero.<br />'''Tomoya''': Ti andrebbe bene se lo facessi?<br />'''Misae''': Se lo vuoi sapere veramente, la mia biancheria intima è nel secondo cassetto della credenza dall'alto.<br />'''Tomoya''': Huh? Davvero? {{NDR|pensando}} Mi accorgo che sto guardando la credenza.<br />'''Misae''': Sembra che tu non abbia fatto niente, a giudicare da questa reazione.<br />'''Tomoya''': Questo è un trucchetto piuttosto cattivo... [...] Comunque [la biancheria] è veramente nel secondo cassetto?<br />'''Misae''': Perché non controlli da solo?<br />'''Tomoya''': Posso?<br />'''Misae''': In realtà è nel primo cassetto. Il secondo è quello dove metto le mie calze.
:''– So? How come you know where I keep my coffee beans?<br />– I've roughly got a grasp on where everything is in this room by now.<br />– Don't tell me ypu've been searching my room while I'm not here.<br />– Is it all right if I do so?<br />– If you really want to know, my underwear's in the second dresser drawer from the top.<br />– Huh? Really? I find myself looking at the dresser.<br />– It does look like you haven't done anything, judging by that reaction.<br />– That's a pretty evil trick... [...] Are they really in the second drawer, though?<br />– Why don't you check for yourself?<br />– Can I?<br />– They're actually in the first drawer. The second one is where I put my socks.''
*{{NDR|Misae ha scoperto che il ragazzo che amava è già fidanzato; Shima, che la ama, la consola}}<br />'''Shima''': Credo che io, il "me di adesso", sia innamorato della "Misae-san di adesso". Mi piacciono cose come il fatto che tu rimproveri... o che ti preoccupi... Mi piace anche il fatto che hai un buon profumo quando mi prendi per il collo. [...] E anche perché sei bella, Misae-san.<br />'''Misae''': Avrei preferito che me lo avessi detto prima...
:''– I think that I, the "me of right now", fell in love with the "Misae-san of right now". I like things like how you scold... or how you worry... I even love the fact that you smell nice when you grab my neck. [...] And also because you're beautiful, Misae-san.<br />– I'd preferred it if you said that first...''
=== Arco di Koumura ===
*{{NDR|Sunohara è stato colpito di sorpresa da Tomoyo e si sta rialzando}}<br />'''Sunohara''': Anche un maestro buddista non può vincere contro un attacco a sorpresa...<br />'''Tomoya''': Così, in quella tua testa, i buddisti sono esperti di arti marziali o qualcosa del genere? Sei veramente un idiota.<br />'''Sunohara''': È solo un modo di dire!!
:''– Even a Buddhist master can't win against a surprise attack...<br />– So in that head of yours, Buddhists are martial artists or something? You really are a dumbass.<br />– It's just a figure of speech!!''
*{{NDR|Sunohra pensa che Tomoyo non sia una ragazza e cerca un modo per dimostrarlo: dice di non aver avuto tempo per radersi}}<br />'''Sunohara''': Sono, come dire, veramente spiacente di chiedertelo, ma potresti prestarmi il tuo rasoio?<br />'''Tomoyo''': E perché dovrei prestarti un rasoio?<br />'''Sunohara''': Sì! Ci è cascata! L'hai sentito anche tu! Vero, Okazaki?<br />'''Tomoya''': Sì, ho sentito tutto chiaramente, ma... [...]<br />'''Sunohara''' {{NDR|a Tomoyo}}: Hai appena detto "Io", giusto?! [...] In altre parole, questo vuol dire che hai un rasoio. E in questo caso...<br />'''Tomoyo''': Ovviamente non ce l'ho [...] Quando dicevo "Io" quello che intendevo era "Dove avrei qualsiasi tipo di obbligo di prestarti uno qualsiasi dei miei effetti personali?" E soprattutto... [...] Non lo sai che è maleducato chiedere questo a una signora?! {{NDR|Tomoyo prende ripetutamente a calci Sunohara, poi si rivolge a Tomoya}} Era legittima difesa.<br />'''Tomoya''': Sì. Era legittima difesa.
:''– So I'm, like, really sorry for asking, but could you perhaps, like, lend me your razor?<br />– And why do I have to lend you a razor?<br />– Yes! She fell for it! You heard it too! Right, Okazaki?<br />– Yeah, I heard it all right, but... [...] <br />– You said "I" just now, didn't you?! [...] In other words, it means that you own a razor. And in that case...<br />– Of course I don't own one. [...] When I said "I", what I meant was, "where do I have any kind of obligation to lend you any of my belongings?" More importantly... [...] Don't you know it's rude to ask that of a lady?! This was self-defense. [...]<br />– Yup. It was self-defense.''
*{{NDR|Sunohra, viste le dimensioni del seno di Tomoyo, crede che sia finto e tenta di dimostrarlo}}<br />'''Sunohara''': Oh, no! Ho dimenticato il seno che mi serve per la prossima lezione! Tomoyo, per favore prestami il tuo!<br />'''Tomoyo''': Perché?<br />'''Sunohara''': Sì! Ci è cascata! Mi hai chiesto "perché", questo significa che puoi prestarlo, giusto? Questo significa che puoi togliertelo, giusto?<br />'''Tomoyo''': Ovviamente non posso togliermelo... [...] E soprattutto [...] quale diavolo di lezione utilizza il seno? {{NDR|Tomoyo prende ripetutamente a calci Sunohara}}<br />'''Tomoya''': È stato per legittima difesa.<br />'''Tomoyo''': Sì.
:''– Oh, no! I forgot the boobs I need for my next class! Tomoyo, please lend me your boobs!<br />– Why?<br />– Yes! She fell for it! You asked me "why", which means that you can lend them out, right? That means you can take them off, right?!<br />– Of course I can't just take them off... [...] More importantly... [...] What the hell class uses breasts?!<br />– It was in self-defense.<br />– Yup.''
*{{NDR|Tomoya si è dichiarato a Nagisa; l'indomani lei gli dice che non si sente adeguata ad essere la sua fidanzata}}<br />'''Nagisa''': Vedi, Okazaki-san... tu sei alto, sei fantastico, sei una persona meravigliosa. Io però sono una piagnucolona timida che non è nemmeno carina.<br />'''Tomoya''': Hey, Furukawa? [...] Hai presente quella grande famiglia dei [[dango]]<ref>Il ''dango'' è un dolce giapponese a forma di piccolo gnocco; in ''Clannad'' Nagisa cita spesso "La grande famiglia dei Dango" (''Dango Daikazoku''), un cartone animato che aveva ottenuto un grande successo diversi anni prima dove i protagonisti sono dei ''dango''.</ref> che ti piace così tanto? Come ti sentiresti se qualcuno ne parlasse male dicendo che non sono carini?<br />'''Nagisa''': Mi farebbe sentire... veramente triste.<br />'''Tomoya''': Vero? È quello che provo io adesso. [...] C'è una ragazza che mi piace molto, e si chiama Nagisa Furukawa. Potresti non parlare male di lei?<br />'''Nagisa''': Va bene... Mi dispiace, penso che sia molto carina. ...Aspetta, uh?<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Sono scoppiato a ridere. Sembrava che Furukawa non avesse ancora capito veramente cosa le stessi dicendo.<br />'''Nagisa''': Mi sento come se tu mi avessi detto qualcosa di veramente imbarazzante.<br />'''Tomoya''': Te lo stai solo immaginando.
:''– Well, Okazaki-san... you're tall, and you're cool, and... you're a wonderful person. But I'm a shy crybaby who isn't even cute.<br />– Hey, Furukawa...? [...] You know that Big Dango Family you like so much? How would you feel if someone badmouthhed them by saying they weren't cute?<br />– It would make me feel... very sad?<br />– Right? That's how I feel right now. [...] There's a girl I like a lot, and her name is is Nagisa Furukawa. Could you please not badmouth her?<br />– Oh, okay... I'm sorry. I think she's very cute. ...Wait, hm?<br />– I burst into laughter. Furukawa still doesn't seem to fully understand what I told her.<br />– I kind of feel like you just said something really embarassing.<br />– You're just imagining things.''
=== Arco di Tomoyo ===
*'''Tomoya''': Ma perché eri così selvaggia, allora?<br />'''Tomoyo''': Non avevo davvero una ragione per essere selvaggia. Ma [ora] ho una ragione per non essere selvaggia. Chiunque passi attraverso la pubertà diventerà selvaggio se non ha una ragione per non farlo. Questo è quello che penso. Mi sbaglio?<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: È la prima volta che ne sento parlare, ma credo che ci sia qualcosa di vero in queste parole.
:''– But why were you so wild back then?<br />– I didn't really have a reason for being wild. But I do have a reason for not being wild. Anyone going through puberty will go wild if they don'y have a reason not to. That's what I think. Am I wrong?<br />– This is the first time I've heard about this, but I do feel like there's some truth to it.''
*'''Tomoyo''': Non ho nessuna fiducia nella mia personalità. Sono soltanto una di quei cosiddetti "maschiacci". Però, a dire il vero... in realtà sono piuttosto fiduciosa del mio aspetto.<br />'''Tomoya''': Sì, i tuoi seni sono piuttosto grandi.<br />'''Tomoyo''': Sei proprio un maiale, non è vero?!
:''– I don't have any confidence in my personality. I'm just one of those so-called "tomboys"... But, to tell the truth... I actually am a bit confident in my appearance.<br />– Yeah, your breasts are pretty big.<br />– You really are a leach, aren't you?!''
*'''Tomoyo''': Sono sicura che solo tu conosci il dolore che provi. Se fossi in grado di comprendere il tuo dolore con il poco tempo che sono stata con te, forse potrei diventare una consulente, una chiromante o qualcosa del genere.<br />'''Tomoyo''': Sì, è vero...
:''– I'm sure that only you know the pain you feel. If I understood your pain in just the short time I've been with you, I'd probably go become a consuellor or a fortune teller or something.<br />– Yeah, that's true...''
*'''Tomoyo''': La zuppa di zucca è uno dei piatti che sono abbastanza brava a fare. Sai, sono piuttosto fiduciosa; inoltre, ci sto mettendo dentro anche un po' d'amore, solo per te. Anche se fosse cattiva per tutti gli altri, penso che per te sarebbe sicuramente deliziosa.<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Tomoyo versa un po' di zuppa su un piattino e l'assaggia.<br />'''Tomoyo''': Buona. Sarebbe buona anche per le altre persone.
:''– Pumpkin soup's one of the dishes I'm quite good at making. I'm pretty confident with this one, you know. Plus, I'm putting some love into this, just for you. Even if it tastes bad to everyone else, I think for you it'll be absolutly delicious.<br />Tomoyo pours some on a saucer and tastes it.<br />– Good. It'd even taste good to other people too.''
*{{NDR|Tomoya, che ha terminato gli studi, ha parlato con Takafumi (il fratello di Tomoyo) prendendo in giro la ragazza; ora è andato al lavoro lasciando Takafumi e Tomoyo all'inizio del viale che porta alla scuola}}<br />'''Takafumi''': Non dovresti dargli il suo pranzo?<br />'''Tomoyo''': Oh, no. Ma allora, lo sai? {{NDR|che stiamo insieme}}<br />'''Takafumi''': Voi due siete piuttosto divertenti. Sembrate una bella coppia. Penso che andrò d'accordo con lui.
:''– Don't you need to give his food?<br />– Oh, no. Or actually, you know?<br />– You two're quite funny. You seem like a good match. I think I'll get along with him.''
=== Arco di Kotomi ===
*{{NDR|Tomoya è in libreria con Kotomi, e ha visto che lei vuole tagliare qualcosa da un libro che sta sfogliando}}<br />'''Tomoya''': Cosa stai tenendo in mano? {{NDR|pensando}} Indico le forbici, sollecitando una risposta. [...] <br />'''Kotomi''': Forbici. È uno strumento usato per tagliare carta o stoffa.<br />'''Tomoya''': Lo so.<br />'''Kotomi''': La lama è fatta di acciaio inossidabile e il manico è in plastica. [...] In inglese si pronuncia ''scissors''. In francese, ''ciseaux''. In italiano, ''forbici''. In latino, ''forfex''.<br />
:''– What's that you're holding? I point at the scissors and press for an answer.'' [...]<br />– ''Scissors. It's a tool used to cut paper or cloth.<br />– I know that.<br />– The blade is made of stainless steel and the handle is made of plastic.'' [...] ''In english, it's scissors. In French, it's ciseaux. In Italian, it's forbici. In latin, is forfex.''
*{{NDR|Tomoya aveva chiesto a Kotomi un libro da leggere; quello che aveva scelto era troppo complesso per lui}}<br />'''Kotomi''': Questo non è propriamente un romanzo, ma... è un best seller in molti paesi diversi.<br />'''Tomoya''': È difficile da leggere?<br />'''Kotomi''': Per niente. Lo leggono sia i bambini che gli adulti.<br />'''Tomoya''': È [un libro] veramente spesso...<br />'''Kotomi''': Ci sono molte storie qui dentro. La mia preferita è quella dell'[[arca di Noè]].<br />'''Tomoya''' {{NDR|pensando}}: Guardo con attenzione il titolo. Era "[[Antico Testamento]]". [...]<br />'''Tomoya''': Sei forse cristiana?<br />'''Kotomi''': Ho anche il [[Corano]]. È un best seller in molti paesi diversi. Ah, ho anche il Ramayana.<ref>Il Rāmāyaṇa è uno dei testi della religione induista. Per approfondire vedi la [[w:Rāmāyaṇa|voce corrispondente]] su Wikipedia.</ref> È un best seller in molti paesi diversi. Sono tutti meravigliosi.<br />
:''– This isn't exactly a novel, but... It's a best seller in a lot of different countries.<br />–Isn't it hard to read?<br />– Not at all. Both kids and adults read it.<br />– It's really thick...<br />– There are lots of stories in it. My favorite one is about Noah's Arc.<br />– I look at the title carefully. It reads "Old Testament".'' [...]<br />''– Are you even Christian?<br />– I also haver the Koran. It's a best seller in a lot of different countries. Oh, I have the Ramayana over here. It's a best seller in a lot of different countries. They're all wonderful.''
*'''Ryou''': Sembra una [[bacchetta magica]]... <br />'''Kotomi''': Cos'è una bacchetta magica?<br />'''Ryou''': Um... se la agiti mentre pronunci una formula magica usciranno un sacco di stelle e appariranno delle fate...<br />
:''– It looks like a magic wand...<br />– What's a magic wand?<br />– Um... if you wave it while casting a spell, lots of stars shoot out and fairies appear...''
*{{NDR|Tomoya oltre al suo zaino sta portando quello di Kotomi, Nagisa, Ryou e Kyou}}<br />'''Kyou''': Perché sei arrabbiato?<br />'''Tomoya''': Lasciami in pace.<br />'''Kyou''': Credevo che saresti stato felice di essere circondato da fiori come questi.<br />'''Tomoya''': Guarda attentamente. L'unica cosa da cui sono circondato sono le vostre borse.<br />'''Kyou''': Stai rovinando l'atmosfera. Quando dicevo "fiori" intendevo dire "ragazze".<br />'''Tomoya''': Una di loro è coperta da spine aguzze.<br />'''Kyou''': Hai detto qualcosa?<br />'''Tomoya''': Deve essere stata la tua immaginazione.<br />
:''– What are you grimming about?<br />– Leave me alone.<br />– I guess you'd be happy to be surrounded by flowers like this.<br />– Look carefully. The only things I'm surrounded by are your bags.<br />– You're ruining the mood. When I said "flowers", I meant "girls".<br />– One of them is covered in sharp thorns.<br />– Did you say something?<br />– Must have been your imagination.''
[[File:Michiyo-Yagi- 06N6355.jpg|thumb|Una suonatrice di ''koto'' durante un'esibizione]]
*'''Kotomi''': Perché il mio nome è [[Kotomi]]? [...]<br />'''Padre''': Il mondo è formato da tantissime minuscole [[Arpa|arpe]] che sono invisibili a occhio nudo.<br />'''Kotomi''': Tante... arpe?<br />'''Padre''': Sì. Nella lingua di questo Paese, la parola che usiamo è "koto". Il mondo è pieno di arpe, e ciascuna di esse produce un diverso tipo di suono. E tutte si intrecciano in maniera complessa per formare una singola melodia. Per questo il mondo è così bello.<br />'''Kotomi''': Chi suona le arpe? [...]<br />'''Padre''': Probabilmente [[Dio]], penso. [...]<br />'''Kotomi''': Dov'è Dio?<br />'''Padre''': Dio è ovunque. Solo che non possiamo vederlo. E lui vigila sempre con gentilezza su di noi.
:''– Why is my name Kotomi?'' [...]<br />''– The world is formed by very many tiny harps that are invisible to the naked eye.''<br />– ''Lots of... harps?''<br />– ''Yes. In the language of this country, the word we use is "koto." The world is filled with harps, and each and every one plays a different kind of sound. And they all intertwine in a complex way to form a single melody. That is why this world is so beautiful.''<br />– ''Who is playing the harps?'' [...]<br />– ''Probably God, I think.'' [...]<br />– ''Where is God?''<br />– ''God is everywhere. We just can't see him. And he's always kindly watching over us.''
==Citazioni su ''Clannad''==
*La maggior parte degli harem è facile da liquidare. [Un ragionamento] del genere è pericoloso, perché questo anime harem è molto vicino alla perfezione. Dopo averlo visto, anche i vecchi enciclopedisti stanchi avranno bisogno di una dose di qualcosa di intelligente, cinico e adulto per tirarsi fuori dalle grinfie di questa bellissima droga. Vi farà marcire il cervello e vi farà piangere con la nostalgia di qualcosa che non avete mai avuto. (''[[The Anime Encyclopedia]]'')
*Primavera. A partire dall'ordinaria vita scolastica, una storia di persone e di una città.
:── 春。ありふれた学園生活から始まる、人と町の物語。<ref>Dal retro della confezione del gioco per PlayStation 4.</ref>
:(''Haru. Arifureta gakuen seikatsu kara hajimaru, hito to machi no monogatari.'')
*– Ricorda, ci sono bugie buone e bugie cattive: le bugie cattive feriscono le persone, le bugie buone le salvano!<br />– Da quale eroge l'hai presa questa?<br />– CLADDAN... e non è un eroge, è una visual novel che ti insegna il senso della vita, quindi stai zitto! (''[[Steins;Gate]]'')
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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Profezie dai film
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{{Raccolta}}
Raccolta di '''profezie''' tratte '''dai film'''.
*Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo. E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'')
*Chiunque profanerà l'immagine del puma dio sarà distrutto dall'uomo puma vivente. (''[[L'uomo puma]]'')
*Dio, dammi la luce. Dammi la luce. Tuo figlio s'alzerà dal letto prima che le foglia cadano. [...] Vor dì che tu' figlio in autunno s'alzera. (''[[Ladri di biciclette]]'')
*"Durante un'epoca gloriosa una donna profeta emergerà portando il fuoco e una spada di luce. Irromperà in un'epoca di oscura confusione come una folgore e il suo nome sarà la manifestazione dello spirito della carne." (''[[Born in Flames]]'')
*– È la fine del mondo! "Ed il Signore disse allora alle montagne e alle colline e ai fiumi e alle valli: «Tremate, perché io rivolgerò la spada contro di voi e devasterò i vostri alti luoghi.»"! [[Libro di Ezechiele|Ezechiele]], capitolo 6.<br>– "Guai a coloro che si alzano a bere la mattina per cominciare di buon'ora."<br>– [[Libro di Isaia|Isaia]], capitolo 5. (''[[Gli uccelli]]'')
*Guard' che io ho lette 'i scritture di [[Nostradamus|Nostratamo]] e ti posso carantire, dich ti dich, che: pe' tre anni, quest' l'ha scritt' Nostratamo, pe' tre anni morirann tre papa all'anno, poi pe' un anno morre un papa ogni tre ann' e dopo 'o scudett' lo vince la [[Juventus|Giuventus]], lo becc' la Giuventus, sempre. (''[[Eccezzziunale... veramente]]'')
*La profezia della zingara: "Vedo del sangue nella tua vita." (''[[Assunta Spina]]'')
*Quando accadrà, così avrà inizio: qualche oscuro martire in qualche provincia dimenticata, poi la pazzia ammorberà le legioni, tarlando l'impero; poi, la fine di Roma. (''[[La tunica]]'')
*Quando il triplice sole splenderà singolo, ciò che fu disgiunto e disfatto di nuovo sarà integro, i due diventeranno uno, per mano di Gelfling oppure di nessuno. (''[[Dark Crystal]]'')
*Quando l'oro, l'argento e il bronzo perderanno il loro equilibrio, le ali delle tenebre copriranno tutti i cieli e l'oscurità si abbatterà sul mondo avvolgendolo completamente. Demoni malvagi si impadroniranno delle anime deboli degli uomini e renderanno il mondo indegno della pietà degli dèi. (''[[Legend of Lemnear]]'')
*Sarà come se la terra diventasse una stella, purificata dal fuoco. E tutto il male sarà spazzato via. Alzando lo sguardo, vedremo gli angeli scendere giù dal cielo, che ci porteranno il nutrimento, e forse degli abiti nuovi, bianchi come i loro, o azzurri come il colore del cielo. Angoscia e dolore sprofonderanno nella terra, e tutto sarà fatto nuovo, perché il Figlio di Dio è risorto alla luce, e il mondo è diventato il suo regno. (''[[Barabba (film)|Barabba]]'')
*Un uomo vestito d'azzurro scenderà dal cielo e radunerà attorno a sé tutti coloro che sono ancora vivi al mondo e li condurrà a nuove terre, a terre incontaminate e pure. (''[[Nausicaä della Valle del vento]]'')
{{Raccolte dai media|Profezie|dai film}}
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{{Raccolta}}
Raccolta di '''profezie''' tratte '''dai film'''.
*Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo. E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'')
*Chiunque profanerà l'immagine del puma dio sarà distrutto dall'uomo puma vivente. (''[[L'uomo puma]]'')
*Dio, dammi la luce. Dammi la luce. Tuo figlio s'alzerà dal letto prima che le foglia cadano. [...] Vor dì che tu' figlio in autunno s'alzera. (''[[Ladri di biciclette]]'')
*"Durante un'epoca gloriosa una donna profeta emergerà portando il fuoco e una spada di luce. Irromperà in un'epoca di oscura confusione come una folgore e il suo nome sarà la manifestazione dello spirito della carne." (''[[Born in Flames]]'')
*– È la fine del mondo! "Ed il Signore disse allora alle montagne e alle colline e ai fiumi e alle valli: «Tremate, perché io rivolgerò la spada contro di voi e devasterò i vostri alti luoghi.»"! [[Libro di Ezechiele|Ezechiele]], capitolo 6.<br>– "Guai a coloro che si alzano a bere la mattina per cominciare di buon'ora."<br>– [[Libro di Isaia|Isaia]], capitolo 5. (''[[Gli uccelli]]'')
*Guard' che io ho lette 'i scritture di [[Nostradamus|Nostratamo]] e ti posso carantire, dich ti dich, che: pe' tre anni, quest' l'ha scritt' Nostratamo, pe' tre anni morirann tre papa all'anno, poi pe' un anno morre un papa ogni tre ann' e dopo 'o scudett' lo vince la [[Juventus|Giuventus]], lo becc' la Giuventus, sempre. (''[[Eccezzziunale... veramente]]'')
*La profezia della zingara: "Vedo del sangue nella tua vita." (''[[Assunta Spina]]'')
*Quando accadrà, così avrà inizio: qualche oscuro martire in qualche provincia dimenticata, poi la pazzia ammorberà le legioni, tarlando l'impero; poi, la fine di Roma. (''[[La tunica]]'')
*Quando il triplice sole splenderà singolo, ciò che fu disgiunto e disfatto di nuovo sarà integro, i due diventeranno uno, per mano di Gelfling oppure di nessuno. (''[[Dark Crystal]]'')
*Quando l'oro, l'argento e il bronzo perderanno il loro equilibrio, le ali delle tenebre copriranno tutti i cieli e l'oscurità si abbatterà sul mondo avvolgendolo completamente. Demoni malvagi si impadroniranno delle anime deboli degli uomini e renderanno il mondo indegno della pietà degli dèi. (''[[Legend of Lemnear]]'')
*Quando vedrete una montagna nera sulle nuvole, apparirà un essere mostruoso che vorrà distruggere il mondo. [...] Ma se la luna che tramonta è rossa e il sole sorge a ovest, allora verranno due mostri a salvare la Terra. (''[[Godzilla contro i robot]]'')
*Sarà come se la terra diventasse una stella, purificata dal fuoco. E tutto il male sarà spazzato via. Alzando lo sguardo, vedremo gli angeli scendere giù dal cielo, che ci porteranno il nutrimento, e forse degli abiti nuovi, bianchi come i loro, o azzurri come il colore del cielo. Angoscia e dolore sprofonderanno nella terra, e tutto sarà fatto nuovo, perché il Figlio di Dio è risorto alla luce, e il mondo è diventato il suo regno. (''[[Barabba (film)|Barabba]]'')
*Un uomo vestito d'azzurro scenderà dal cielo e radunerà attorno a sé tutti coloro che sono ancora vivi al mondo e li condurrà a nuove terre, a terre incontaminate e pure. (''[[Nausicaä della Valle del vento]]'')
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{{Raccolta}}
Raccolta di '''profezie''' tratte '''dai film'''.
*Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo. [...] E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'')
*Chiunque profanerà l'immagine del puma dio sarà distrutto dall'uomo puma vivente. (''[[L'uomo puma]]'')
*Dio, dammi la luce. Dammi la luce. Tuo figlio s'alzerà dal letto prima che le foglia cadano. [...] Vor dì che tu' figlio in autunno s'alzera. (''[[Ladri di biciclette]]'')
*"Durante un'epoca gloriosa una donna profeta emergerà portando il fuoco e una spada di luce. Irromperà in un'epoca di oscura confusione come una folgore e il suo nome sarà la manifestazione dello spirito della carne." (''[[Born in Flames]]'')
*– È la fine del mondo! "Ed il Signore disse allora alle montagne e alle colline e ai fiumi e alle valli: «Tremate, perché io rivolgerò la spada contro di voi e devasterò i vostri alti luoghi.»"! [[Libro di Ezechiele|Ezechiele]], capitolo 6.<br>– "Guai a coloro che si alzano a bere la mattina per cominciare di buon'ora."<br>– [[Libro di Isaia|Isaia]], capitolo 5. (''[[Gli uccelli]]'')
*Guard' che io ho lette 'i scritture di [[Nostradamus|Nostratamo]] e ti posso carantire, dich ti dich, che: pe' tre anni, quest' l'ha scritt' Nostratamo, pe' tre anni morirann tre papa all'anno, poi pe' un anno morre un papa ogni tre ann' e dopo 'o scudett' lo vince la [[Juventus|Giuventus]], lo becc' la Giuventus, sempre. (''[[Eccezzziunale... veramente]]'')
*La profezia della zingara: "Vedo del sangue nella tua vita." (''[[Assunta Spina]]'')
*Quando accadrà, così avrà inizio: qualche oscuro martire in qualche provincia dimenticata, poi la pazzia ammorberà le legioni, tarlando l'impero; poi, la fine di Roma. (''[[La tunica]]'')
*Quando il triplice sole splenderà singolo, ciò che fu disgiunto e disfatto di nuovo sarà integro, i due diventeranno uno, per mano di Gelfling oppure di nessuno. (''[[Dark Crystal]]'')
*Quando l'oro, l'argento e il bronzo perderanno il loro equilibrio, le ali delle tenebre copriranno tutti i cieli e l'oscurità si abbatterà sul mondo avvolgendolo completamente. Demoni malvagi si impadroniranno delle anime deboli degli uomini e renderanno il mondo indegno della pietà degli dèi. (''[[Legend of Lemnear]]'')
*Quando vedrete una montagna nera sulle nuvole, apparirà un essere mostruoso che vorrà distruggere il mondo. [...] Ma se la luna che tramonta è rossa e il sole sorge a ovest, allora verranno due mostri a salvare la Terra. (''[[Godzilla contro i robot]]'')
*Sarà come se la terra diventasse una stella, purificata dal fuoco. E tutto il male sarà spazzato via. Alzando lo sguardo, vedremo gli angeli scendere giù dal cielo, che ci porteranno il nutrimento, e forse degli abiti nuovi, bianchi come i loro, o azzurri come il colore del cielo. Angoscia e dolore sprofonderanno nella terra, e tutto sarà fatto nuovo, perché il Figlio di Dio è risorto alla luce, e il mondo è diventato il suo regno. (''[[Barabba (film)|Barabba]]'')
*Un uomo vestito d'azzurro scenderà dal cielo e radunerà attorno a sé tutti coloro che sono ancora vivi al mondo e li condurrà a nuove terre, a terre incontaminate e pure. (''[[Nausicaä della Valle del vento]]'')
{{Raccolte dai media|Profezie|dai film}}
[[Categoria:Profezie dai media|Film]]
[[Categoria:Raccolte dai film]]
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Godzilla contro i robot
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/* Dialoghi */
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text/x-wiki
{{Film
|titoloalfabetico= Godzilla contro i robot
|titoloitaliano=Godzilla contro i robot
|titolooriginale=Gojira tai Mekagojira
|immagine=
|didascalia= Robot Godzilla
|paese=Giappone
|anno=1974
|genere=horror fantascientifico
|regista=[[Jun Fukuda]]
|soggetto=
|sceneggiatore=Shinichi Sekizawa e Jun Fukuda
|attori=
*[[Masaaki Daimon]]: Keisuke Shimizu
*[[Kazuya Aoyama]]: Masahiko Shimizu
*[[Akihiko Hirata]]: Professor Hideto Miyajima
*[[Hiroshi Koizumi]]: Professor Wagura
*[[Reiko Tajima]]: Saeko Kaneshiro
*[[Hiromi Matsushita]]: Ikuko Miyajima
|note=
}}
'''''Godzilla contro i robot''''', film giapponese del 1974, regia di [[Jun Fukuda]], quattordicesimo sequel di ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'' del 1954.
==Frasi==
{{cronologico}}
*Solo un Dio può battere [[Godzilla]]. Ed è il nostro invincibile re Sisar! Ma nessuno conosce il segreto capace di riportare in vita il drago divino. Oh, Godzilla! Distruggi il popolo del Giappone che cercò di soggogare la tribù degli Azumi. Sii tu lo strumento della nostra vendetta. ('''Sacerdote Azumi''')
*Povero Godzilla! Ti accorgerai molto presto che non puoi competere con il nostro [[Mechagodzilla|robot Godzilla]]. ('''Kuronuma''')
*Ordina all'agente numero uno di rubare immediatamente la statuetta del re Sisar. Ora che hanno decifrato quella scritta sono in grado di risvegliare il grande drago. Saremmo nei guai se re Sisar facesse sorgere dalla Terra altri mostri. ('''Kuronuma''')
*I giapponesi sono la nostra rovina. Toccando re Sisar con le vostre mani sacrileghe, avete portato la maledizione sulla nostra isola. ('''Sacerdote Azumi''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Sacerdote Azumi''': Che ti è successo? Cosa hai visto?</br>'''Naomi''': Un orrendo mostro che metterà a fuoco le nostre città, calpestando tutti coloro che fuggono.
*'''Saeko Kaneshiro''': Ci pensa? Queste pitture sono sono state fatte dall'antico popolo di Okinawa.</br>'''Keisuke Shimizu''': Ne è sicura?</br>'''Saeko Kaneshiro''': Certo. Questa qui sembra una montagna che galleggia nel cielo, e ci sono due soli. Chissà cosa hanno voluto rappresentare. Che strana simbologia! Questi sembrano demoni. È la rappresentazione grafica di una profezia, forse.</br>'''Keisuke Shimizu''': Una profezia, eh? Ma questo dragone somiglia molto a questo qui! Lei sa che cos'è?</br>'''Saeko Kaneshiro''': Sì, è lo stesso. È il dio custode degli Azumi. Si chiama re Sisar.</br>'''Keisuke Shimizu''': Re Sisar?</br>'''Saeko Kaneshiro''': C'è un'antica leggenda qui nell'isola di Okinawa, tramandata ancora di padre in figlio. Racconta che quando il popolo del Giappone venne a conquistare Okinawa, un drago invincibile uscì dalle viscere della Terra e salvò la famiglia reale. Eccolo, è qui. È re Sisar.
*'''Keisuke Shimizu''': Quelle nuvole sembrano una montagna nera!</br>'''Saeko Kaneshiro''': Sì. Quando vedrete una montagna nera sulle nuvole, apparirà un essere mostruoso che vorrà distruggere il mondo.</br>'''Keisuke Shimizu''': Come?</br>'''Saeko Kaneshiro''': È la profezia di quelle pitture.</br>'''Keisuke Shimizu''': Davvero?</br>'''Saeko Kaneshiro''': Sì. E continua all'incirca così; Ma se la luna che tramonta è rossa e il sole sorge a ovest, allora verranno due mostri a salvare la Terra. {{NDR|[[profezie dai film|profezia]]}}
*'''Hideto Miyajima''': Adesso ho capito! Il mostro che è uscito dal monte Fuji è un robot!</br>'''Keisuke Shimizu''': Un robot?</br>'''Hideto Miyajima''': È costruito con metallo spaziale. Potremmo chiamarlo un "robot Godzilla".
*'''Hideto Miyajima''': Chi è lei? Che cosa vuole?</br>'''Kuronuma''': Conquistare la vostra Terra. Veniamo dalla nebulosa nera dello spazio esterno.</br>'''Hideto Miyajima''': Avevo indovinato. "Spaziali".</br>'''Kuronuma''': Ammiro il suo acume di scienziato. Il robot Godzilla è la nostra arma decisiva per la conquista del Globo. Purtroppo si è guastata la sua centrale di coordinamento. Se non lo ripariamo subito, il nostro programma subirà un ritardo. E quindi per sollecitare le cose ho pensato di valermi della sua esperienza che è così insigne da aver meritato il premio Nobel.</br>'''Hideto Miyajima''': Mi rifiuto!</br>'''Kuronuma''': Professor Myiajima, robot Godzilla è un cyborg creato dai nostri tecnici dopo un attento studio del Godzilla vivente. Esaminarlo non le interessa? Per uno scienziato come lei questa è un'occasione insperata.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Godzilla]]
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{{Film
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|titolooriginale=Gojira tai Mekagojira
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|paese=Giappone
|anno=1974
|genere=horror fantascientifico
|regista=[[Jun Fukuda]]
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|sceneggiatore=Shinichi Sekizawa e Jun Fukuda
|attori=
*[[Masaaki Daimon]]: Keisuke Shimizu
*[[Kazuya Aoyama]]: Masahiko Shimizu
*[[Akihiko Hirata]]: Professor Hideto Miyajima
*[[Hiroshi Koizumi]]: Professor Wagura
*[[Reiko Tajima]]: Saeko Kaneshiro
*[[Hiromi Matsushita]]: Ikuko Miyajima
|note=
}}
'''''Godzilla contro i robot''''', film giapponese del 1974, regia di [[Jun Fukuda]], quattordicesimo sequel di ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'' del 1954.
==Frasi==
{{cronologico}}
*Solo un Dio può battere [[Godzilla]]. Ed è il nostro invincibile re Sisar! Ma nessuno conosce il segreto capace di riportare in vita il drago divino. Oh, Godzilla! Distruggi il popolo del Giappone che cercò di soggogare la tribù degli Azumi. Sii tu lo strumento della nostra vendetta. ('''Sacerdote Azumi''')
*Povero Godzilla! Ti accorgerai molto presto che non puoi competere con il nostro [[Mechagodzilla|robot Godzilla]]. ('''Kuronuma''')
*Ordina all'agente numero uno di rubare immediatamente la statuetta del re Sisar. Ora che hanno decifrato quella scritta sono in grado di risvegliare il grande drago. Saremmo nei guai se re Sisar facesse sorgere dalla Terra altri mostri. ('''Kuronuma''')
*I giapponesi sono la nostra rovina. Toccando re Sisar con le vostre mani sacrileghe, avete portato la maledizione sulla nostra isola. ('''Sacerdote Azumi''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Sacerdote Azumi''': Che ti è successo? Cosa hai visto?</br>'''Naomi''': Un orrendo mostro che metterà a fuoco le nostre città, calpestando tutti coloro che fuggono.
*'''Saeko Kaneshiro''': Ci pensa? Queste pitture sono sono state fatte dall'antico popolo di Okinawa.</br>'''Keisuke Shimizu''': Ne è sicura?</br>'''Saeko Kaneshiro''': Certo. Questa qui sembra una montagna che galleggia nel cielo, e ci sono due soli. Chissà cosa hanno voluto rappresentare. Che strana simbologia! Questi sembrano demoni. È la rappresentazione grafica di una profezia, forse.</br>'''Keisuke Shimizu''': Una profezia, eh? Ma questo dragone somiglia molto a questo qui! Lei sa che cos'è?</br>'''Saeko Kaneshiro''': Sì, è lo stesso. È il dio custode degli Azumi. Si chiama re Sisar.</br>'''Keisuke Shimizu''': Re Sisar?</br>'''Saeko Kaneshiro''': C'è un'antica leggenda qui nell'isola di Okinawa, tramandata ancora di padre in figlio. Racconta che quando il popolo del Giappone venne a conquistare Okinawa, un drago invincibile uscì dalle viscere della Terra e salvò la famiglia reale. Eccolo, è qui. È re Sisar.
*'''Keisuke Shimizu''': Quelle nuvole sembrano una montagna nera!</br>'''Saeko Kaneshiro''': Sì. Quando vedrete una montagna nera sulle nuvole, apparirà un essere mostruoso che vorrà distruggere il mondo.</br>'''Keisuke Shimizu''': Come?</br>'''Saeko Kaneshiro''': È la profezia di quelle pitture.</br>'''Keisuke Shimizu''': Davvero?</br>'''Saeko Kaneshiro''': Sì. E continua all'incirca così; Ma se la luna che tramonta è rossa e il sole sorge a ovest, allora verranno due mostri a salvare la Terra. {{NDR|[[profezie dai film|profezia]]}}
*'''Hideto Miyajima''': Adesso ho capito! Il mostro che è uscito dal monte Fuji è un robot!</br>'''Keisuke Shimizu''': Un robot?</br>'''Hideto Miyajima''': È costruito con metallo spaziale. Potremmo chiamarlo un "robot Godzilla".
*'''Hideto Miyajima''': Chi è lei? Che cosa vuole?</br>'''Kuronuma''': Conquistare la vostra Terra. Veniamo dalla nebulosa nera dello spazio esterno.</br>'''Hideto Miyajima''': Avevo indovinato. "Spaziali".</br>'''Kuronuma''': Ammiro il suo acume di scienziato. Il robot Godzilla è la nostra arma decisiva per la conquista del Globo. Purtroppo si è guastata la sua centrale di coordinamento. Se non lo ripariamo subito, il nostro programma subirà un ritardo. E quindi per sollecitare le cose ho pensato di valermi della sua esperienza che è così insigne da aver meritato il premio Nobel.</br>'''Hideto Miyajima''': Mi rifiuto!</br>'''Kuronuma''': Professor Myiajima, robot Godzilla è un cyborg creato dai nostri tecnici dopo un attento studio del Godzilla vivente. Esaminarlo non le interessa? Per uno scienziato come lei questa è un'occasione insperata.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film di Godzilla]]
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Sándor Ferenczi
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Bradipo Lento
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/* Citazioni di Sándor Ferenczi */ +wl
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'''Sándor Ferenczi''' (1873 – 1933), psicoanalista e psichiatra ungherese.
==Citazioni di Sándor Ferenczi==
*Nelle [[fiaba|favole]] i fantasmi d'onnipotenza sono e restano dominanti. Proprio là dove dobbiamo inchinarci maggiormente di fronte alle forze della natura, la favola ci soccorre con i suoi motivi tipici. Nella realtà siamo deboli: per questo gli eroi delle favole sono forti e invincibili; nella nostra attività e nel nostro sapere siamo limitati e ostacolati dal tempo e dallo spazio: per questo gli eroi delle favole vivono in terno, sono contemporaneamente in cento posti diversi, leggono l'avvenire e {{sic|conosocno}} il passato. Pesantezza, durezza, impenetrabilità della materia ci si oppongono e ci ostacolano: nelle favole, invece, l'uomo possiede ali, il suo sguardo penetra attraverso le pareti, la sua [[bacchetta magica]] gli apre ogni porta. (da ''Le tappe evolutive del senso di realtà'', in ''Fondamenti di psicoanalisi'', vol I, ''Teoria'', Guaraldi, Rimini, 1972, p. 56.<ref>Citato in Riccardo Marchese, Luigi Concato, Giuseppe Tibaldi , Antonio Genovese e Adriano Colombo, ''Uomini e istituzioni'', {{small|''Ricerche interdisciplinari sui principali meccanismi della società''}}, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1979<sup>3</sup>, p. 766.</ref>)
==Citazioni su Sándor Ferenczi==
*È qualche cosa che anche Ferenczi, un allievo di Freud aveva capito negli anni Trenta. La stessa Klein utilizzava i giocattoli perché i bambini possono comunicare l'inconscio non a parole ma attraverso il gioco e a volte anche gli adulti possono comunicare certi stati di rêverie, di sogno attraverso il gioco [...] Lo psicodramma [come l'analisi attiva] si può definire come Cocteau chiamava il cinema: un sogno dormito in piedi. ([[Ottavio Rosati]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{stub}}
{{DEFAULTSORT:Ferenczi, Sándor}}
[[Categoria:Psichiatri ungheresi]]
[[Categoria:Psicoanalisti ungheresi]]
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I segreti di Twin Peaks (prima stagione)
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Ignazio Cannata
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{{torna a|I segreti di Twin Peaks}}
{{TOCright}}
'''''[[I segreti di Twin Peaks]]''''', prima stagione.
[[File:Snoqualmie Falls, Snoqualmie, WA.jpeg|thumb|Le Snoqualmie Falls, una delle location della serie]]
==[[Incipit]]==
{{Incipit serie televisive}}
Benvenuti a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]]. Mi chiamo Margaret Lanterman. Vivo a Twin Peaks. Mi conoscono come la donna-ceppo. C'è una storia dietro questo. Ci sono molte storie a Twin Peaks. Alcune sono tristi, alcune divertenti. Alcune sono storie di pazzia, di violenza. Alcune sono ordinarie tuttavia hanno un senso di intrinseco mistero. Il mistero della vita. Qualche volta, il mistero della morte. Il mistero della foresta, la foresta che circonda Twin Peaks. Per introdurre questa storia, lasciatemi dire che incorpora tutto. È oltre il fuoco, anche se pochi saprebbero cosa significa. È una storia di molti, ma comincia con una persona. E la conoscevo. Quella che è alla guida di molti è Laura Palmer. Laura è la prescelta.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref>
:''Welcome to Twin Peaks. My name is Margaret Lanterman. I live in Twin Peaks. I am known as the Log Lady. There is a story behind that. There are many stories in Twin Peaks – some of them are sad, some funny. Some of them are stories of madness, of violence. Some are ordinary. Yet they all have about them a sense of mystery – the mystery of life. Sometimes, the mystery of death. The mystery of the woods. The woods surrounding Twin Peaks. To introduce this story, let me just say it encompasses the all – it is beyond the 'fire', though few would know that meaning. It is a story of many, but begins with one – and I knew her. The one leading to the many is Laura Palmer. Laura is the one.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993">Le introduzioni della Signora Ceppo sono posteriori alla prima messa in onda della serie televisiva sulla ABC; sono state scritte da [[David Lynch]] in occasione della trasmissione degli episodi sul canale televisivo Bravo nel 1993, due anni dopo la fine della serie. {{Cfr}} {{en}} Susan King, [http://articles.latimes.com/1993-06-13/news/tv-2570_1_twin-peaks ''Retro: Taking Another 'Peak': Bravo airs all 30 episodes of series with real lynchian intros''], ''Articles.LATimes.com'', 13 giugno 1993.</ref>)
{{NDR|Casa Packard. Josie si guarda allo specchio, Pete saluta Catherine prima di uscire}}<br>'''Pete''': Vado a pesca. {{NDR|si avvia verso la spiaggia}} E la sirena solitaria suona. {{NDR|Pete vede un sacco di plastica sulla spiaggia, si avvicina e nota dei capelli sbucare dal sacco. La scena si sposta in casa, Pete chiama la polizia}} Oddio... Lucy? Lucy, sono Pete Martell. Lucy, passami Harry, è urgente.<br>{{NDR|Al commissariato di polizia}}<br>'''Lucy''': Sceriffo, è Pete Martell dallo stabilimento. Glielo passerò all'apparecchio che è sul tavolo davanti alla sedia... l-la sedia rossa, quella contro il muro. Il tavolo è quello piccolo, con la lampada che-che abbiamo spostato ieri dall'angolo... il telefono nero, non quello marrone.<br>'''Harry''' {{NDR|al telefono}}: Buongiorno Pete, che cosa c'è?<br>'''Pete''' {{NDR|al telefono}}: È morta... è avvolta nella plastica, Harry!<ref>Nella versione originale in inglese: «''She's dead – wrapped in plastic!''»</ref><br>'''Harry''' {{NDR|al telefono}}: No, no, no, no... Aspetta! Aspetta un secondo, Pete. Dove? Tu aspettami lì, arrivo subito. {{NDR|a Lucy}} Telefona al dottor Hayward, digli di raggiungermi al Packard Mill, la spiaggia sotto la roccia. Poi butta Andy giù dal letto e digli di venire subito. Chiaro?<br>'''Lucy''': Che è successo?<br>'''Harry''': C'è un cadavere sulla spiaggia. Lucy, non parlare di questo con nessuno mentre sono via.
==Episodio 1, ''Passaggio a Nord-Ovest'' / Pilota==
{{cronologico}}
*'''Dr. Hayward''': Mio Dio, Laura!<br>'''Harry''': Laura Palmer! {{NDR|riconoscendo il cadavere di Laura Palmer nel sacco di plastica sulla spiaggia}}
*Mio Dio... La mia bambina... Oh, no! No! No! No! No! ('''Sarah''') {{NDR|urlando e mettendosi le mani nei capelli dopo aver saputo della morte di Laura}}
*'''Shelly''': Sei in ritardo, Heidi. Troppe salsicce stamattina?<br />'''Heidi''': La mia macchina non si metteva in moto.<br />'''Shelly''': O stavi mettendo in moto il tuo ragazzo?<br />{{NDR|Heidi ride}}<br />'''Bobby''': Ma i tedeschi non sono sempre puntuali?<br />{{NDR|Heidi ride}}
*'''Bobby''': Una canzone per voi, ragazze! {{NDR|seleziona il brano ''I'm Hurt Bad'' nel jukebox e inserisce una moneta}} Okay. Norma, ti rivedrò nei miei sogni.<br />'''Norma''': Dipende dalla mia voglia di venirci.<br />'''Bobby''': Vuol dire che verrò io nei tuoi.
*È quasi sera in Francia. Avanti, cowboy, accendi il tuo fuoco! ('''Shelley''') {{NDR|facendogli bere a Bobby dell'alcool dalla fiaschetta}}
*{{NDR|Prima di sapere della morte di Laura}}<br>'''James''': È un buon giorno per un picnic, vero?<br>'''Donna''': Ah, certo!
*Ehi, amico, c'è qualcosa nell'aria. ('''Mike Nelson''')
*Io l'amavo... e lei... lei amava me! Voi credete che io non sia andato agli allenamenti perché ho ammazzato la mia ragazza?! Siete tutti pazzi! ('''Bobby''') {{NDR|ai poliziotti}}
*{{NDR|Messaggio agli studenti tramite l'interfono}} Un momento di attenzione, prego. Vi parla il preside Wolchezk. È per me un grande dolore dovervi informare che durante la notte la vostra amica Laura Palmer è stata assassinata. Questo è un momento davvero terribile per tutti noi... per tutti noi che la conoscevamo, per gli amici, la famiglia. È molto importante che in questa difficile prova cerchiamo di aiutarci l'uno con l'altro. La polizia mi ha chiesto di trasmettervi un messaggio. Se c'è qualcuno tra voi che sia a conoscenza dei movimenti di Laura dopo la scuola, nel pomeriggio oppure durante la sera, per favore, si faccia avanti. Ho disposto che tutte le lezioni abbiano termine qui per oggi, ma prima di lasciare la scuola vorrei chiedere a voi tutti di unirvi a me in un minuto di silenzio...per Laura... e per la sua memoria. {{NDR|chiude la comunicazione e scoppia a piangere}} Oddio... ('''Preside George Wolchezk''')
*'''Sarah''': Ma chi c'è nella stanza?<br>'''Harry''': Suo marito con uno dei miei uomini.<br>'''Sarah''': Avrei dovuto capirlo dal suono dei passi che non poteva essere Laura...
*'''Catherine''': Come ti chiami?<br>'''Fred Traux''': Fred Traux.<br>'''Catherine''': Licenziato.
*Diane, undici e trenta di mattina del 24 febbraio. Sono quasi arrivato a Twin Peaks, cinque miglia a sud della frontiera canadese, due miglia ad ovest dei confini dello stato. Diavolo, non avevo mai visto tanti alberi in tutta la mia vita! Come direbbe [[W. C. Fields]], meglio stare qui che a [[Philadelphia]]. Temperatura 12°, cielo leggermente nuvoloso. Il [[Meteorologia|meteorologo]] ha previsto pioggia. Be', guadagnare tutti quei soldi per sbagliare il 60% delle volte è un bel lavorare. Miglia percorse tutt'oggi: settantanovemila. Il serbatoio è in riserva, ormai manca poco, farò il pieno appena giunto in città, poi ti dirò quanto mi è costato. La colazione è venuta sei dollari e trentuno centesimi al... Lamplighter Inn, sulla statale numero 2, vicino a Lewis Fork. Ho preso un sandwich al tonno, una fetta di torta di ciliegie ed un caffè. Non male davvero. Diane, se dovessi capitare da quelle parti ti consiglio la torta. Bene, la prima persona che incontrerò sarà... ehm... sarà lo sceriffo Harry Truman. Non è un nome difficile da ricordare.<ref>Il personaggio prende il nome dal 33° presidente degli Stati Uniti [[Harry S. Truman]].</ref> Lo troverò al Calhoun Memorial Hospital. Devo esaminare attentamente una ragazza che è stata ritrovata fuori città in pessime condizioni. Appena finito mi cercherò un motel, spero che lo sceriffo mi consigli un posto pulito a un prezzo ragionevole. Questo mi serve: un posto pulito a un prezzo ragionevole. Ah, Diane, quasi dimenticavo: debbo scoprire che alberi sono questi. Sono davvero fantastici! ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
[[File:Pseudotsuga menziesii Tiger Mountain Seattle.jpg|thumb|– Sceriffo, come si chiamano gli alberi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!<br>– Douglas Firs.]]
*'''Agente Cooper''': Ci sono alcune questioni da chiarire immediatamente. Ho imparato a mie spese che è meglio essere franchi subito. Quando l'FBI entra in gioco ne prende il comando. Ora lei lavorerà per me. A volte la polizia locale oppone resistenza, spero che lei capisca.<br>'''Harry''': Come le ho già detto, siamo lieti che lei sia qui.<br>'''Agente Cooper''': Sceriffo, come si chiamano gli alberi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!<br>'''Harry''': Douglas Firs.<br>'''Agente Cooper''': Douglas Firs...
*'''Harry''' {{NDR|presentando l'agente Cooper a Jacoby}}: Ehm, lui è l'agente speciale Dale Cooper.<br>'''Jacoby''' {{NDR|togliendosi un tappo dall'orecchio}}: [[Gary Cooper]]?<br>'''Harry''': Agente Cooper.
*{{NDR|Dopo aver conosciuto il dottor Jacoby}}<br>'''Agente Cooper''': Quel tale è uno psichiatra?<br>'''Harry''': Sì. È un po' squinternato.
*'''Agente Cooper''' {{NDR|registrazione per Diane}}: Diane, sono all'obitorio di Twin Peaks con il corpo della vittima. Come si chiama?<br>'''Harry''': Laura Palmer.<br>'''Agente Cooper''': Laura Palmer. Non hanno ancora fatto l'autopsia. Diane, è la stessa cosa. Me lo sentivo che l'avrei trovata anche qui.<br>'''Harry''': Trovato cosa?<br>'''Agente Cooper''': Anulare sinistro, sotto l'unghia. Vediamo che cosa ci ha lasciato. È una "R". Diane, consegnalo ad Albert e al suo staff. Non andare da Sam. Albert in queste cose ci sa fare di più. Dobbiamo spedirlo subito.
*'''Donna''' {{NDR|sarcastica, lamentandosi del fidanzato Mike Nelson}}: Sono brava a scegliere, vero?<br>'''Nadine''' {{NDR|urlando ad Ed, all'improvviso}}: Ed, stai ancora spettando che quelle tende si montino da sole?!<br>'''Ed''': Sì, d'accordo! {{NDR|a Donna}} Hai visto? Anch'io sono bravo a scegliere.
*'''Agente Cooper''' {{NDR|registrazione per Diane}}: Diane, ho appena aperto il diario di Laura. Quella che ho davanti è l'ultima annotazione, datata 23 febbraio. Te la leggo. "Ancora asparagi a pranzo. Io odio gli asparagi. Vuol dire che non crescerò mai?" Ah, qui c'è un'aggiunta. "Sono nervosa. Incontrerò J. stanotte." È la lettera "J", Diane. "J"... Poi non c'è scritto altro. Be', è qualcosa per cominciare.<br>'''Harry''': Certo, è una lettera su ventisei.<br>'''Agente Cooper''': Sì, una lettera su ventisei. Diane, in data sei febbraio c'è una scritta, "Giorno 1", e attaccata alla pagina con un nastro adesivo c'è una busta di plastica contenente una sostanza bianca e una chiave simile a quelle usate per le cassette di sicurezza. {{NDR|a Harry}} Sceriffo, dopo che lei avrà tolto delicatamente la chiave faremo analizzare la busta e scommetto che qui dentro c'è stata della cocaina.<br>'''Harry''': No, questo non è possibile.<br>'''Agente Cooper''': Non ha mai avuto sorprese fino ad oggi?<br>'''Harry''': Stia a sentire, Cooper. Lei non conosceva Laura Palmer.<br>'''Agente Cooper''': Facciamoci dare l'autorizzazione ad aprire la cassetta di sicurezza, forse scopriremo qualcosa di più su Laura Palmer. {{NDR|al registratore}} Diane, ora ho in mano una scatola di coniglietti di cioccolata.
*{{NDR|Al telefono}}<br>'''Andy''': Lucy...<br>'''Lucy''': Andy, sei tu?<br>'''Andy''' {{NDR|piangendo}}: Di' a Harry che abbiamo scoperto dov'è successo... Dove hanno portato Ronette e Laura e le hanno torturate.... Di' a Harry... che non ho pianto...<br>'''Lucy''': Andy, non ti senti bene? Tesoro?<br>'''Andy''': Lucy, è una cosa orribile...<br>'''Lucy''': Andy, tesoro...<br>'''Andy''': Oddio...
*Hanno trovato la mia amica Laura... sdraiata a faccia in giù in una spiaggia qui vicino... Era completamente nuda. L'avevano assassinata... ('''Audrey''') {{NDR|ai norvegesi}}
*I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! ('''Receptionist del Great Northern Hotel''') {{NDR|urlando e suonando il campanello}}
*Diane, quattro e dieci del pomeriggio, luogo del delitto. C'è qualcosa che era sfuggito prima: un mucchio di spazzatura di circa 40 centimetri di diametro, in cima c'è una catenina con un cuore d'oro. No, aspetta, mezzo cuore d'oro. Alla base del mucchio di spazzatura c'è un pezzetto di carta di giornale, con una scritta che sembra essere fatta con il sangue: "Fuoco cammina con me".<ref name=fire/> Sceriffo, dobbiamo assolutamente trovare chi ha l'altra metà del cuore. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*{{NDR|Osservando la Signora Ceppo che accende e spegne la luce per richiamare l'attenzione dell'assemblea cittadina}}<br>'''Agente Cooper''': Chi è la signora con il ceppo?<br>'''Harry''': La chiamano la Signora Ceppo.
*Dana, che cosa ti suona meglio? "Lo sbocciare della calda sera" oppure "la fioritura della calda sera"? [...] Vediamo, adesso che è passato qualche minuto mi piace "il fiorito sbocciare della calda sera". ('''Harriet''') {{NDR|scrivendo una poesia}}
*'''Dr. Hayward''': Dov'è tua sorella?<br>'''Harriet''' {{NDR|confessando che Donna è scappata di casa di nascosto}}: Papà, adesso ti dirò tutto e senza fare troppi giri di parole.<br>'''Dr. Hayward''': Harriet...<br>'''Harriet''': La vedi la finestra?
*'''Harry''': Che stai intagliando?<br>'''Agente Cooper''': Un flauto. Che altro fare in una città in cui il giallo significa ancora "rallentare" invece di "accelerare"?
*La pazienza non rende virtù. ('''Agente Cooper''') {{NDR|durante un inseguimento}}
*Be', questo è il sogno segreto di ogni poliziotto. ('''Agente Cooper''') {{NDR|davanti al tavolo imbandito di doughnut}}
==Episodio 2, ''Tracce verso il nulla''==
{{cronologico}}
*Ho un ceppo, certo. Lo trovate divertente? Io, no. Ogni cosa ha la sua ragione d'essere. Le ragioni spiegano persino l'assurdo. Pensate che ci sia tempo per capire le ragioni del comportamento umano? Non credo proprio. Certi lo trovano, il tempo. Si chiamano detective? Ora vedrete cosa la vita ci insegna.
:Ho in mano un ceppo, sì. Vi sembra divertente? Non lo è per me. Dietro ogni cosa ci sono delle ragioni. Le ragioni possono anche spiegare l'assurdo. Abbiamo forse il tempo di capire le ragioni dietro il comportamento degli esseri umani? Penso di no. Alcuni usano il proprio tempo per quello. Si chiamano forse detective? Osserva e vedi quello che la vita ti insegna.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref>
::''I carry a log – yes. Is it funny to you? It is not to me. Behind all things are reasons. Reasons can even explain the absurd. Do we have the time to learn the reasons behind the human being's varied behavior? I think not. Some take the time. Are they called detectives? Watch – and see what life teaches.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*{{NDR|A testa in giù, con i piedi attaccati a una sbarra di ferro}} Diane, sono le sei e diciotto, stanza 315, Great Northern Hotel di Twin Peaks. Ho dormito bene. Stanza per non fumatori, non c'è odore di tabacco, qui gli uomini d'affari li trattano molto bene. Ah, c'è un ottimo profumo di abete nell'aria. Lo sceriffo Truman mi aveva detto che questo era un buon albergo, ed aveva ragione: pulito, prezzi ragionevoli per la stagione, il telefono che funziona. Perfino il bagno sembra perfetto: non gocciola e c'è acqua calda in abbondanza a tutte le ore. Devono essersi ispirati alle cascate che vedo qui fuori. Materasso duro ma non troppo. E soprattutto non è scomodo come quello di El Paso. È stato un vero incubo. Però mi sembra di avertela già raccontata questa storia. Non ho ancora provato la televisione. L'antenna c'è, non credo che avrò particolari problemi. Ma la vera prova del nove, come tu sai molto bene, Diane, è quella tazza di caffè al mattino che mi farebbe tornare da te in mezz'ora. {{NDR|scende dalla sbarra}} Diane, ci stavo pensando proprio stamattina. Ci sono ancora due cose che mi preoccupano e non sto parlando solo da agente federale, ma anche da uomo della strada: quali rapporti c'erano fra [[Marilyn Monroe]] e i [[Kennedy]]? Chi ha premuto il [[Assassinio di John Fitzgerald Kennedy|grilletto contro il presidente]]? ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*{{NDR|Ordinando la colazione}} Lo sa? Questa è, mi permetta, un'autentica tazza di [[caffè]]. Lei non sa quanti caffè ho bevuto nella mia vita e questo è uno dei migliori. Ora vorrei due uova molto cotte – non me lo dica – è duro per le arterie, ma le abitudini sono dure a morire. Dure come voglio le mie uova. Della pancetta, molto croccante, quasi bruciata. La faccia fuori. Perfetto. E poi un succo di pompelmo. Ma mi raccomando che sia di... {{NDR|vede Audrey avvicinarsi}} di frutti maturi. ('''Agente Cooper''')
*Aiutami... ('''Laura''') {{NDR|voce fuori campo}}
*'''Nadine''': Finalmente a casa mia ho delle belle tende nuove. Me le ha comprate Ed ieri da Gentle Jean e le ha fatte montare subito. Sono marroncine, molto chiare. Sono rimasta sveglia tutta la notte. Lo sai perché non ho mai dormito?<br>'''Norma''': No, non lo so.<br>'''Nadine''': Stavo cercando un sistema perché la nuova guida per le tende non facesse il minimo rumore E sai come funziona? Sai cosa la fa funzionare? L'idea mi è venuta alle quattro di stamattina mentre stavo aspettando che mio marito si liberasse da certe affettuose attenzioni. Batuffoli d'ovatta! Penso che così dovrà essere silenziosa per forza!
*'''Harry''': Sai, forse avrei dovuto studiare medicina.<br>'''Agente Cooper''': Perché?<br>'''Harry''': Perché sto cominciando a sentirmi come se fossi il [[dottor Watson]]!
[[File:A small cup of coffee.JPG|thumb|– Signor Cooper, come lo gradisce?<br>– Nero, come il buio di una notte senza luna.<br>– Senza latte, insomma.]]
*'''Pete''' {{NDR|servendo il caffè}}: Signor Cooper, come lo gradisce?<br>'''Agente Cooper''': Nero, come il buio di una notte senza luna.<br>'''Pete''': Senza latte, insomma.
*Fermi, non bevete il caffè, vi prego! Roba da non credere! Pensate, c'era un pesce! Un pesce dentro la caffetiera! ('''Pete''')
*{{NDR|A Bobby}} La ribellione in un ragazzo giovane come te è una caratteristica indispensabile. A volte è un segno di forza. In altre parole, Robert, io rispetto la tua natura ribelle, ma il fatto di essere tuo padre mi impone di contenere questo tuo modo di agire entro i limiti stabiliti dalla società ed entro i limiti stabiliti da questa famiglia. Robert, conosco la tua riluttanza ad affrontare un discorso serio con me. A volte il silenzio è d'oro. Il silenzio si può interpretare come sintomo d'intelligenza: più stiamo in silenzio, più ascoltiamo. {{NDR|quando vede Bobby tentare di accendersi una sigaretta gli molla uno schiaffo che fa atterrare la sigaretta nella pietanza che c'è nel piatto della signora Briggs}} Senti, io sono tollerante e paziente, ma la pazienza ha un limite. Avere la strada libera da ogni ostacolo è stata e sarà sempre la maggiore aspirazione di ogni essere umano. Robert, tu e io lavoreremo per eliminare ogni ostacolo. ('''Garland Briggs''')
*'''Shelly''': Qualcosa da mangiare, sceriffo?<br>'''Harry''': L'agente Cooper vorrebbe provare quella crostata stupenda.<br>'''Agente Cooper''': Crostata di ciliegie?<br>'''Shelly''': La più buona dello Stato!
*Lo sai che non riesco a togliermi dalla bocca il sapore di quel caffè al pesce? ('''Agente Cooper''')
*'''Agente Cooper''' {{NDR|parlando della Signora Ceppo}} Posso chiederle del ceppo?<br>'''Harry''': L'hanno fatto in molti...
*'''Signora Ceppo''': Scusate se m'intrometto, stavate parlando di Laura Palmer?<br>'''Agente Cooper''': Sì.<br>'''Signora Ceppo''': Un giorno il mio ceppo avrà da dire la sua su questa storia. Il mio ceppo ha visto qualcosa l'altra notte.<br>'''Agente Cooper''': Davvero? Cosa ha visto?<br>'''Signora Ceppo''': Glielo chieda. {{NDR|l'agente Cooper è esitante}} Sarà per un'altra volta.
==Episodio 3, ''Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer''==
{{cronologico}}
*Certe volte, le idee, così come gli uomini, saltano fuori e dicono, "Salve". Si presentano, le suddette idee, con parole... Sono parole? Queste idee hanno uno strano modo di parlare. Tutto ciò che vediamo in questo mondo si basa sulle idee di qualcuno. Certe idee sono distruttive, altre, costruttive. Certe idee si presentano come sogni. Posso ripeterlo: certe idee si presentano come sogni.
:Qualche volta le idee, come le persone, si alzano e dicono, "Salve". Si presentano, queste idee, con parole. Sono forse parole? Queste idee parlano così stranamente. Tutto quello che vediamo in questo mondo è basato sulle idee di qualcuno. Alcune idee sono distruttive, altre costruttive. Alcune idee possono arrivare sotto forma di un sogno. Posso dirlo ancora: alcune idee possono arrivare sotto forma di sogni.<ref name="sottotitoli"/>
::''Sometime ideas, like men, jump up and say "hello". They introduce themselves, these ideas, with words. Are they words? These ideas speak so strangely. All that we see in this world is based on someone's ideas. Some ideas are destructive, some are constructive. Some ideas can arrive in the form of a dream. I can say it again: some ideas arrive in the form of a dream.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Fratellino, questo è il sandwich più gustoso che abbia assaggiato in tutta la mia vita: è una baguette con Camembert e burro. Ne ho mangiati quattro al giorno per tutto il tempo che sono stato lì {{NDR|in Francia}}. ('''Jerry''') {{NDR|a Ben}}
*{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Jerry''': Senti Ben, non vorresti fare un salto al casinò prima?<br>'''Ben''': Jerry, non sono venuto qui per perdere i pantaloni, ma piuttosto per togliermeli!
*{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Jerry''': Dolcezza, vorrei ordinare due drink: io vorrei un doppio scotch on the rocks e mio fratello prende invece un doppio scotch on the rocks.<br>'''Barista''': Il che fa due doppi scotch on the rocks.<br>'''Jerry''': Prossima lezione: scienze biologiche!
*{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Ben''' {{NDR|recitando il ''Sonetto 18'' di [[William Shakespeare]]}}: ''Ti paragonerò dunque ad un giorno d'estate? | Tu sei ben più leggiadra, mite temperata; | ruvidi venti sferzano i bocciuoli di Maggio...''<br>'''Jerry''': È bravo mio fratello, eh?<br>'''Ben''': ''...ed ogni bellezza alla fine declina | e cade a causa del fato o del volubile corso della natura, | ma la tua eterna estate non potrà mai svanire, | né perderai il possesso della tua bellezza, | né la morte...''<br>'''Jerry''' {{NDR|rovinando l'atmosfera}}: Dov'è la ragazza nuova?<br>'''Blackie''': Se vuoi veramente l'amore, è già dietro la porta che aspetta.
*Mi dovete più di diecimila dollari! Leo ha bisogno di un paio di scarpe nuove! ('''Leo''') {{NDR|a Bobby e Mike}}
*{{NDR|Inavvertitamente Ed cammina sopra l'invenzione di Nadine, delle guide per tende modificate con batuffoli di ovatta}}<br>'''Nadine''': Ed!<br>'''Ed''': Mi dispiace Nadine, scusa!<br>'''Nadine''': Sei passato sopra la guida delle tende!<br>'''Ed''': Ma cara, era proprio in mezzo alla stanza.<br>'''Nadine''': E tu credi che sia un caso? Sono stata io stessa a mettercele! Per tutta la notte ho lavorato a questo mio nuovo progetto: sto per escogitare un sistema che renderà le guide per le tende silenziose al cento per cento!<br>'''Ed''': Mi dispiace davvero, Nadine.<br>'''Nadine''': Ed, sei un essere nauseante!
*Ogni giorno la vita ricomincia e ogni ora racchiude la promessa di un... ''Invito all'amore''. ('''Annunciatore televisivo''') {{NDR|introduzione della soap opera ''Invito all'amore''}}
*Ottimo questo caffè! E caldo! ('''Agente Cooper''')
*{{NDR|Davanti a una cartina del Tibet, in mezzo al bosco}} Per potervi spiegare quello che faremo adesso devo prima darvi qualche informazione su un paese chiamato [[Tibet]], un paese permeato di spiritualità. Per secoli il sovrano del Tibet ha preso il nome di [[Dalai Lama]], nel '50 la Cina comunista invase il Tibet, eppur lasciando il Dalai Lama al suo posto, assunse il controllo dell'intera regione. Nel '59 in seguito a una rivolta contro i cinesi, il Dalai Lama è stato costretto a fuggire in India e da quel giorno vive lì in esilio. In conseguenza di un sogno che ho fatto tre anni fa ho cominciato a interessarmi della sorte del popolo tibetano e ho sentito il desiderio di aiutarlo. In seguito a quello stesso sogno mi sono reso conto di aver acquisito inconsciamente i fondamenti di una tecnica deduttiva basata sulla coordinazione mente-corpo che nell'insieme agisce al più profondo livello di intuizione. ('''Agente Cooper''')
*Dio, come amo questa musica! Una musica che fa sognare... ('''Audrey''') {{NDR|e poi si mette a ballare sotto le note di ''Audrey's Dance'' nel RR Diner}}
*Ne ho visti di posti lerci e puzzolenti in vita mia, ma questi li batte tutti. ('''Albert Rosenfield''') {{NDR|appena arrivato a Twin Peaks}}
*'''Nadine''' {{NDR|urlando dall'altra stanza}}: Ed!<br>'''Ed''': Oh mio Dio...<br>'''Nadine''' {{NDR|si fionda su Ed per abbracciarlo}}: Oh, Ed! Sono così felice, amore mio! Ed è tutto merito tuo!<br>'''Ed''': Che vuoi dire?<br>'''Nadine''': Tu non sai che cos'hai fatto per me.<br>'''Ed''': No, non lo so.<br>'''Nadine''': Oh, Ed, che bestia sei! Quando hai portato tutto quel grasso in casa, stamattina, ne hai lasciato cadere un po' sui miei batuffoli di cotone, ma invece di buttarli via ho fatto una porva: li ho messi nella mia guida per tende. E Ed, devi sentirlo con le tue orecchie! {{NDR|fa scorrere le tende con entusiasmo}} Completamente silenziose!<br>'''Ed''': E questo che significa?<br>'''Nadine''': Oh, Ed, che rischiamo di diventare molto ricchi.
*Io avevo qualche problema con un pesce: si era andato a ficcare nel filtro dell'acqua. ('''Pete''')
*'''Catherine''': Leva i tuoi sporchi stivali dal mio letto e va' in camera tua!<br>'''Pete''': Non volevo rischiare di sporcare con l'olio di visone il mio copriletto nuovo.<br>'''Catherine''': Tu l'olio di visone ce l'hai in testa.
*Dobbiamo danzare! Dobbiamo danzare, Sarah! Dobbiamo danzare! ('''Leland''') {{NDR|ruotando su se stesso tenendo in mano una foto di Laura}}
*"''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | [[Fuoco]], cammina con me''".<ref>Nella versione originale in inglese: «''Through the darkness of future past | The magician longs to see. | One chants out between two worlds. | Fire walk with me.''» Alcune fonti citano però "''chance out''" invece di "''chants out''" ma i sottotitoli ufficiali della versione DVD riportano ufficialmente "''chants out''".</ref><ref name=fire>In lingua originale ''Fire walk with me'', titolo del [[Fuoco cammina con me|film]] del 1992.</ref> Noi viviamo tra la gente, tu lo chiameresti un negozio conveniente. Noi ci viviamo sopra, proprio così com'è, come lo vedi tu. Anch'io sono stato toccato dall'essere infernale. Un tatuaggio sulla spalla sinistra. Ah, ma il giorno che vidi il volto di Dio, divenni un altro, e mi staccai da solo il braccio intero. Il mio nome è Mike e il suo è Bob. ('''Mike''') {{NDR|nel sogno dell'Agente Cooper}}
*Mike? Mike? Puoi sentirmi? "''Ti catturerò con il mio sacco mortale''". Tu penserai che io sia impazzito. Ma ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! ('''Bob''') {{NDR|nel sogno dell'Agente Cooper}}
*Forza, balliamo! ('''Nano''') {{NDR|nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper}}
:''Let's rock!''
*{{NDR|Nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper}}<br>'''Nano''': Ho una grande notizia. Quella gomma che ti piaceva tanto è di moda questi giorni. Lei è mia cugina. Ma non diresti che è esattamente uguale alla piccola Laura Palmer?<br>'''Agente Cooper invecchiato''': Ma lei... lei è Laura Palmer. Non sei Laura Palmer?<br>'''Laura''': No. Io sento di conoscerla. Certe volte le braccia si piegano all'indietro.<br>'''Nano''': Lei conosce tanti segreti. Viviamo in un posto dove gli uccelli cantano un grazioso motivo e c'è sempre tanta musica nell'aria.<br>{{NDR|Il Nano danza sotto le note di ''Dance of the Dream Man'' e Laura sussurra qualcosa all'orecchio dell'Agente Cooper}}<ref>Nella versione originale in inglese:<br>''– I've got good news That gum you like is going to come back in style. She's my cousin. But doesn't she look almost exactly like Laura Palmer?<br>– But it is Laura Palmer. Are you Laura Palmer?<br>– I feel like I know her, but sometimes my arms bend back.<br>– She's filled with secrets. Where we're from, the birds sing a pretty song and there's always music in the air.''</ref>
==Episodio 4, ''Riposa nel dolore''==
{{cronologico}}
[[File:2008-04-26, Twede's Cafe, North Bend, Washington.jpg|thumb|Twede's Cafe (North Bend), luogo delle riprese degli esterni del Double R Diner.]]
*C'è una certa tristezza in questo mondo, poiché ignoriamo molte cose. Sì, ignoriamo molte belle cose. Cose come la verità. Pertanto, la tristezza della nostra ignoranza è molto reale. Le lacrime sono vere. Che cosa sono le lacrime? Ci sono persino piccoli condotti, i condotti lacrimali, per produrre queste lacrime, in caso di tristezza. Poi, il giorno in cui la tristezza ci colpisce, ci chiediamo: "Chissà se questa tristezza, che mi fa piangere, chissà se questa tristezza che mi spezza il cuore avrà mai fine?" La risposta, ovviamente, è sì. Un giorno, la tristezza avrà fine.
:''There is a sadness in this world, for we are ignorant of many things. Yes, we are ignorant of many beautiful things – things like the truth. So sadness, in our ignorance, is very real. The tears are real. What is this thing called a tear? There are even tiny ducts – tear ducts – to produce these tears should the sadness occur. Then the day when the sadness comes – then we ask: "Will this sadness which makes me cry – will this sadness that makes my heart cry out – will it ever end?" The answer, of course, is yes. One day the sadness will end.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Audrey, l'inclinazione a destra della tua scrittura indica una natura romantica, un cuore ardente, sta' attenta! ('''Agente Cooper''')
*Una focaccia imburrata con sciroppo d'acero e una fetta di [[prosciutto]] appena scaldata. È indescrivibile l'incontro del sapore del prosciutto con quello dell'acero. ('''Agente Cooper''')
*Il mio sogno è un codice che deve essere decifrato. Decifrato il sogno, risolto il caso. ('''Agente Cooper''')
*Lo sapete voi da dove provengono i [[sogno|sogni]]? [...] I neuroni producono {{sic|acelticolina}} mediante la quale inviano impulsi al proencefalo. Questi impulsi diventano immagini e le immagini diventano sogni, ma nessuno sa perché scegliamo queste particolari immagini. ('''Agente Cooper''')
*'''Dr. Hayward''': Lei è l'uomo più insensibile che abbia mai conosciuto. Non avevo mai incontrato uno così totalmente privo di compassione.<br>'''Albert Rosenfield''': A me la compassione esce dalle orecchie, nonno. Io sono il sultano dei sentimenti. Dottor Hayward, ho viaggiato per più di duemila miglia ed evidentemente per qualche secolo per raggiungere questa cloaca allo scopo di effettuare dei test. Ora, non le chiedo di capire questi test, non sono così crudele, le chiedo soltanto di levarsi dai piedi e di lasciarmi finire il lavoro!
*Signor Horne, capisco che la sua posizione in questa degna comunità le permetta un comportamento venale e insincero e le consenta di esprimersi in modo irritante. La stupidità, ad ogni modo, non è mai perdonabile. Perciò mi stia a sentire: voi potete fare il funerale in qualunque momento – scavate la fossa e seppellite la bara – io invece non posso eseguire questi test l'anno prossimo, tra un mese, una settimana o domani, li posso fare soltanto adesso. {{NDR|maneggiando il trapano}} Ho ancora un sacco di taglia e cuci da fare. Signori, perché non tornate alle vostre sedie a dondolo e vi fate un cicchetto? ('''Albert Rosenfield''')
*'''Garland Briggs''': Abbiamo delle responsabilità verso i morti. La [[responsabilità]] è la molla della [[convivenza]] sociale. Ogni uomo è responsabile delle sue azioni e queste azioni sono un contributo al bene comune.<br>'''Bobby Briggs''': E cosa c'è di buono nel mettere qualcuno sotto terra?<br>'''Garland Briggs''': È il modo con cui gli uomini chiudono un capitolo. È in questi momenti che si imparano certe cose, si impara ad andare avanti, anche senza coloro che abbiamo amato. Robert, nella vita devi affrontare anche questo e andare avanti comunque.<br>'''Bobby Briggs''': Grandioso!<br>'''Garland Briggs''': Vedi, mi rendo conto che stai provando una crescente riluttanza ad affrontare con me un significativo scambio di idee. Questo ci conduce a un un punto morto. Mentre io vorrei tanto che tu vincessi questa tua riluttanza, non è detto che sia sempre negativa, anzi a volte è la sola via percorribile. Figliolo, non avere paura. Saremo tutti accanto a te.<br>'''Bobby Briggs''': Paura? E di che?<br>'''Garland Briggs''': Del funerale.<br>'''Bobby Briggs''': Non ho paura di questo maledetto funerale. Paura? Non vedo l'ora di andarci. {{NDR|poi urlando}} Paura?! Ho intenzione di farvi saltare in aria!
*Le attrezzature qui danno un nuovo senso al termine "primitivo". ('''Albert Rosenfield''')
*Sono stato qui a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]] per poco tempo, ma in questo periodo ho visto decoro, onore e dignità. L'omicidio non è un fatto ordinario qui. Non è un dato statistico da aggiornare tutte le sere. La morte di Laura Palmer ha profondamente scosso tutti, uomini, donne, bambini, perché la vita ha un senso qui, ogni vita. Ci sono valori che credevo scomparsi ma mi sbagliavo, li ho ritrovati a Twin Peaks. ('''Agente Cooper''') {{NDR|ad Albert Rosenfield}}
*{{NDR|Al funerale}} Amen! Che c'è da guardare? Cosa state aspettando? Siete rivoltanti. Maledetti ipocriti, siete rivoltanti! Lo sapevate tutti che Laura era nei guai, ma nessuno ha fatto niente. Nessuno di voi, brava gente. Volete sapere chi ha ammazzato Laura? Siete stati voi! Siamo stati tutti. E le belle parole non la riporteranno in vita, risparmiate le preghiere. Lei comunque ne avrebbe riso. ('''Bobby Briggs''')
*Leland, non rovinare anche questo! ('''Sarah''') {{NDR|al funerale di Laura, dopo che Leland si è lanciato disperato sulla sua bara, il cui meccanismo si è inceppato e la fa andare su e giù}}
*'''Harry''': Senti, che ne diresti di una bella fetta di torta di mirtilli?<br>'''Agente Cooper''': Mi sembra un'ottima idea. Norma, una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia e caffè.<br>'''Norma''': Torno subito. {{NDR|va via}}<br>'''Agente Cooper''': Big Ed, da quanto tempo stai con Norma?<br>'''Harry''' {{NDR|riferendosi alla scommessa fatta in precedenza}}: Ed, credo che quel conto sia per te.
*Ma questa viene direttamente dal paradiso delle torte! ('''Agente Cooper''') {{NDR|mangiando una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia al RR Diner}}
*Twin Peaks è diversa. Lontana dal resto del mondo, l'avrai notato. [...] Ed è proprio per questo che ci piace. Ma c'è anche il rovescio della medaglia, come in tutte le cose. Forse è il prezzo che paghiamo per vivere qui. [...] C'è una specie di malattia nell'aria. Qualcosa di molto, molto strano tra questi vecchi boschi. Puoi chiamarla come vuoi. Una maledizione. Una presenza. Assume forme diverse, ma è stata tenuta lontana da qui da tempo immemorabile e noi siamo sempre pronti a combatterla. [...] Come i nostri padri. E non finirà con noi. Poi toccherà ai nostri figli. ('''Harry''')
*Sono una persona terribile, agente Cooper. Faccio finta di non esserlo, ma lo sono. Certo, io ascolto i problemi dei miei pazienti, giorno dopo giorno, e questa gente mi considera un amico. La verità è che non me ne frega niente. Credevo che nessuno e nulla mi potesse più interessare. Laura però era diversa. ('''Jacoby''')
*'''Agente Cooper''': Tu credi nell'anima?<br>'''Hawk''': In molte anime.<br>'''Agente Cooper''': In più di una?<br>'''Hawk''': È una leggenda indiana: le anime della veglia danno vita al corpo e alla mente e le anime dei sogni vagano.<br>'''Agente Cooper''': Le anime dei sogni... E dove vagano?<br>'''Hawk''': In posti lontani. Nella terra dei morti.<br>'''Agente Cooper''': È dove si trova ora Laura?<br>'''Hawk''': Laura è sotto terra, agente Cooper. È l'unica cosa di cui sono certo.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] con la birra}}: A Laura. Buon viaggio.
*Nessuno vuole ballare con me! ('''Leeland''') {{NDR|piangendo in mezzo alla pista da ballo}}
*Lui fa il barista lì, non lo sai? ('''Bernard Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
==Episodio 5, ''L'uomo con un solo braccio''==
{{cronologico}}
*Persino coloro che ridono talvolta non hanno una risposta. Queste creature si presentano, ma siamo sicuri di averle già incontrate da qualche parte. Sì? Guardate nello specchio, che cosa vedete? Si tratta di un sogno o di un incubo? Ci stanno introducendo contro il nostro volere? Sono specchi? Vedo il fumo. Sento odore di bruciato. Sta per aver inizio la battaglia.
:Anche quelli che ridono a volte sono colti impreparati. Queste creature si presentano, ma giuriamo di averle incontrate prima, altrove. Sì? Guarda nello specchio. Cosa vedi? È un sogno o un incubo? Ci stanno presentando contro la nostra volontà? Sono forse specchi? Posso vedere il fumo. Posso annusare il fuoco. La battaglia si avvicina.<ref name=sottotitoli/>
::''Even the ones who laugh are sometimes caught without an answer: these creatures who introduce themselves but we swear we have met them somewhere before. Yes, look in the mirror. What do you see? Is it a dream, or a nightmare? Are we being introduced against our will? Are they mirrors? I can see the smoke. I can smell the fire. The battle is drawing nigh.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Sì, sì, aveva capelli lunghi, capelli sudici, grigi, che arrivavano alle spalle. L'ho visto ai piedi del letto di Laura. Sembrava un animale. [...] Aveva un tale sguardo, una faccia terrificante! ('''Sarah''') {{NDR|raccontando di aver avuto una visione di Bob}}
*Era notte, vedevo un raggio di luce che illuminava il terreno. Poi una mano, coperta da un guanto solleva un sasso e raccoglie un ciondolo spezzato a metà. Era di Laura. ('''Sarah''') {{NDR|raccontando della visione che ha avuto}}
*{{NDR|Harry entra nel commissariato interrompendo Lucy che guarda la soap opera ''Invitation to Love''}}<br>'''Harry''': Ciao, Lucy. Ci sono novità?<br>'''Lucy''': Be', grazie a Jade, Jared ha deciso di non suicidarsi più e ha cambiato testamento lasciando il Towers a Jade invece che a Emerald, ma Emerlad l'ha scoperto e ora cerca di convincere Chet a darle il testamento per poterlo distruggere. Montana vuole uccidere Jared prima di mezzanotte così il Towers resterà a Emerald e Montana, ma credo proprio che lei faccia il doppio gioco e lui non lo sappia ancora. Povero Chet!<br>'''Harry''': Ci sono novità ''qui''?
*'''Agente Cooper''': Laura veniva da lei perché era diventata tossicodipendente?<br>'''Jacoby''': Agente Cooper, mi piacerebbe aiutarla, ma non in questa forma. Non posso darle delle risposte finché lei mi chiede informazioni coperte dal segreto professionale.<br>'''Agente Cooper''': Allora possiamo dire che Laura veniva da lei perché aveva dei problemi.<br>'''Jacoby''': Oh, ma certo.<br>'''Agente Cooper''': Erano problemi di natura sessuale?<br>'''Jacoby''': Agente Cooper, i problemi della società contemporanea sono tutti di natura sessuale. {{NDR|nota la mappa del Tibet appesa alla lavagna}} Tibet. Lo sa, anch'io sono molto attratto dai paesi orientali, ma il mio interesse non va oltre le [[Hawaii]]. Gli antichi abitanti di quelle isole ricorrevano spesso al potere calmante dello zenzero per lenire le pene di una profonda delusione la cui origine, nella maggior parte dei casi era sessuale.<br>'''Agente Cooper''': Lo [[zenzero]] non dà assuefazione, la [[cocaina]] sì.<br>'''Jacoby''': Guardi, il solo fatto che Laura Palmer cercasse dei rimedi, non importa quanto discutibile, era senz'altro un segno positivo.<br>'''Agente Cooper''': Dottor Jacoby, capisco che lei fosse molto attaccato a Laura Palmer, ma allora perché non vuole aiutarci?<br>'''Jacoby''': Be', sa, temo che le indagini che sto conducendo personalmente mi terranno occupato per il resto dei miei giorni. Laura aveva tanti segreti e attorno a questi segreti aveva costruito una fortezza che io in sei lunghi mesi di lavoro non sono stato in grado di espugnare. Ecco perché considero la mia vita un completato fallimento.
*Avevo intuito che il mio sogno e la visione di Sarah erano correlati. non sono venuto con voi stamattina per non influenzarla. Io ho poteri telepatici. ('''Agente Cooper''')
*Quando la segheria andrà in fumo i titoli sui giornali dovranno dire "Josie Packard incendia il suo stabilimento per frodare l'assicurazione" e non "hot dog gigante arrostito nel bosco". ('''Ben''')
*{{NDR|La polizia fa irruzione nella stanza di motel di Philip Gerard, l'uomo con un braccio solo}}<br>'''Harry''': Signor Gerard, non si muova!<br>'''Philip Gerard''': Oh, mio Dio!<br>'''Harry''': Le mani in alto e bene in vista!<br>{{NDR|Philip Gerard alza il solo braccio che possiede}}
*'''Agente Cooper''': Il braccio che ha perso aveva un tatuaggio?<br>'''Philip Gerard''': Che domande sono queste? Sono solo un rappresentante!<br>'''Harry''': Stia calmo, signor Gerard. È una domanda come un'altra.<br>'''Agente Cooper''': Se lei non vuole rispondere lo scopriremo lo stesso. Allora, che cosa c'era scritto?<br>'''Philip Gerard''': C'era... c'era scritto... "Mamma"! {{NDR|scoppia a piangere}}
*'''Audrey''': Ho fatto qualche ricerca. Ho scoperto che nella vita reale non c'è l'[[algebra]].<br>'''Donna''': Forse dovresti andartene via e unirti a un circo.<br>'''Audrey''': Scappare... No, ho un'idea migliore: uno straniero alto, tenebroso, affascinante si innamora pazzamente di me e mi trascina in una vita piena di misteri e di intrighi internazionali.<br>'''Donna''': Vuoi dire l'agente dell'FBI? Tu sogni, Audrey.
*Tu la conoscevi molto meglio di me, ma una cosa l'ho capita: Laura era una spostata. ('''Audrey''') {{NDR|a Donna}}
*'''Audrey''': Lo sai che cos'è il One Eyed Jacks?<br>'''Donna''': Non è un western con [[Marlon Brando]]?<ref>{{Cfr}} ''[[I due volti della vendetta]]'' (''One-Eyed Jacks''), film del 1961, regia di [[Marlon Brando]].</ref><br>'''Audrey''': È un locale oltre il confine, con molte ragazze al servizio dei clienti.<br>'''Donna''': E tu pensi che Laura fosse una di queste?<br>'''Audrey''': Non ne ho idea, ma se fosse non lo vorresti sapere?<br>'''Donna''': Certo, questo spiegherebbe diverse cose.<br>'''Audrey''': Sai, ci ho pensato spesso. Ho pensato a Laura in un posto come quello. Ed è una cosa che mi da i brividi... dei brividi caldi, come se tenessi in mano un cubetto di ghiaccio per lungo tempo.
*'''Agente Cooper''': Nel mio sogno Mike diceva di vivere sopra un negozio di prodotti a buon mercato.<br>'''Harry''': Lo sai, credo che dovresti aver paura dei tuoi sogni.
*Nel corso di un'indagine così intricata la via più breve fra due punti non è necessariamente una linea retta. ('''Agente Cooper''')
*'''Andy''': Lucy non vuole più parlarmi, e io non so il perché. Non so perché si stia comportando in questa maniera. Non riesco proprio a immaginarlo.<br>'''Agente Cooper''': Non c'è logica nel suo comportamento, devi rassegnarti. Nel grande disegno le [[donne]] sono state dipinte con pennelli diversi.<br>'''Hawk''': E così sia.
*'''Harry''': Ti sei mai sposato, Cooper?<br>'''Agente Cooper''': No, ma ho conosciuto qualcuno che mi ha fatto capire quali siano i doveri, gli obblighi e i rischi del mio lavoro e mi ha fatto conoscere il dolore di un cuore spezzato.<br>'''Hawk''': "Una donna può farti volare come il falco. Un'altra può darti la potenza del leone. Ma ce n'è una sola nel corso della vita che può riempirti il cuore di stupore e donarti l'emozione di una gioia mai provata." L'ho scritto per la mia fidanzata.
*Grazie Tod, questa mi servirà ad aumentare il mio fondo previdenziale per quando andrò in pensione! ('''Norma''') {{NDR|risentita nei confronti di un cliente che ha dato solo una moneta come mancia}}
*'''Shelly''': Ho incontrato un uomo di troppo nella mia vita, e me lo sono sposato. La conosci la storia.<br>'''Norma''': Dovresti cercare di parlare con Leo.<br>'''Shelly''': Leo non parla. Picchia. All'inizio era meraviglioso, sai? Questo ragazzone muscoloso con la sua macchina sportiva. Poi ci siamo sposati e ho scoperto che voleva solo una cameriera che lavorasse gratis. Mi sento così stupida...<br>'''Norma''': Eccoci qua. Due uomini a testa e non sappiamo che fare con nessuno dei quattro.
*'''Audrey''': Papà, ti vergogni di me?<br>'''Ben''': Audrey, tu sei... sei mia figlia...
*Ho visto una mia amica recisa come un fiore che aveva appena iniziato a sbocciare. La vita può essere così breve. Non durerò in eterno, l'ho capito solamente adesso ed è per questo che voglio cambiare. ('''Audrey''')
*Quando due fatti separati vengono a coincidere durante lo svolgimento di una stessa indagine, bisogna sempre prestare la massima attenzione. ('''Agente Cooper''')
*Un tocco di classe, Leo, davvero. Un'automobile rosso fiamma per un incontro segreto. Grande. ('''Ben''')
*Laura diceva che sua madre aveva degli strani poteri, strane visioni, strani sogni premonitori. Capitava anche a Laura. ('''Donna''')
*Comincio a pensare che la rivedrò. Sai, mi capita di avvertire la sua presenza o di sentire la sua voce. Certe volte mi sembra addirittura di vederla. ('''James''') {{NDR|parlando di Laura a Donna}}
==Episodio 6, ''I sogni di Cooper''==
{{cronologico}}
*Recito la mia parte nel teatro della vita. Dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Ma la risposta non può giungere finché non siamo pronti ad ascoltarla. Perciò dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Talvolta la mia ira verso il fuoco è evidente. Talvolta non si tratta proprio di ira. Può apparire tale, ma forse è un indizio? Il fuoco del quale parlo non è un fuoco cordiale.
:Faccio la mia parte nel palcoscenico del mondo. Faccio quello che posso per formulare la risposta perfetta. Ma quella risposta non può arrivare prima che tutti siano pronti a sentirla. Quindi dico quel che posso per offrire la risposta perfetta. Qualche volta, la mia rabbia per il fuoco è evidente. Qualche volta non è rabbia, veramente. Può apparire come tale, ma potrebbe essere un indizio? Il fuoco di cui parlo non è un tipo di fuoco.<ref name="sottotitoli"/>
::''I play my part on my stage. I tell what I can to form the perfect answer. But that answer cannot come before all are ready to hear. So I tell what I can to form the perfect answer. Sometimes my anger at the fire is evident. Sometimes it is not anger, really. It may appear as such, but could it be a clue? The fire I speak of is not a kind fire.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Diane, sono le quattro e ventotto del mattino. Sono stato appena svegliato dal fracasso infernale che in questo momento sta sovrastando la mia voce. {{NDR|punta il registratore in alto per far sentire i canti degli islandesi}} Ti rendi conto?! Fino a questa notte ho creduto che il Great Northern Hotel fosse uno degli alberghi più silenziosi che avessi mai frequentato, ma questa è la conferma definitiva che quando si è lontani da casa non c'è alcuna speranza di poter conservare la pace e la tranquillità per lungo tempo. Diane, ti prego di spedirmi al più presto due paia di quei tappi di cera per orecchie che ho usato l'ultima volta che sono stato a New York. Naturalmente non ho pensato a portarli perché non credevo che fosse necessario e invece... {{NDR|punta il registratore di nuovo in alto}} ('''Agente Cooper''')
*'''Agente Cooper''': Il mercoledì solitamente andavo a scuola quando avevo la tua età.<br>'''Audrey''': Sembra impossibile che abbia avuto la mia età.<br>'''Agente Cooper''': Ho molte foto che lo provano.
*{{NDR|L'agente Cooper apre una busta contenuta tra le pagine di una copia della rivista erotica ''Flash World'' trovata in casa di Jacques Renault}}<br>'''Agente Cooper''': Vediamo chi scriveva a Ronette. L'hanno spedita dalla Georgia. {{NDR|trova una polaroid di un uomo vestito da donna}}<br>'''Dr. Hayward''': Bel tipo!<br>'''Agente Cooper''': Una cosa è sicura: barba e baffi rovinano l'effetto della lingerie. Tu che ne dici?<br>'''Harry''': Che non diventerà mai Miss Georgia.
*Non vogliamo far male a nessuno, e rinunciamo alle cose a cui teniamo. Sto cominciando a pensare che in questo mondo si arriva alla fine della vita e non si ha niente di bello da ricordare. ('''Norma''') {{NDR|a Ed}}
*{{NDR|Audrey cerca lavoro ai magazzini Horne, proprietà del padre}}<br>'''Audrey''': Allora, mi dica, che cos'ha in mente per me?<br>'''Emory Battis''': Vede, Audrey, come dice sempre suo padre, si parte dal basso per arrivare in alto. Pensavo per il momento al reparto confezione pacchetti per regali. Un lavoro part-time, dopo la scuola.<br>'''Audrey''': No. No-no-no-no-no. No. Emory, posso parlarle con franchezza?<br>'''Emory Battis''': Ma certo che può.<br>'''Audrey''' {{NDR|va dall'altro lato della scrivania, per avvicinarsi a lui}}: Parliamo di... vendite.<br>'''Emory Battis''': Vendite?<br>'''Audrey''': Profumi.<br>'''Emory Battis''': Ma si tratta del settore più difficile della nostra azienda: articoli dispendiosi, rapporti delicati con i clienti...<br>'''Audrey''': Lavorare lì riempirebbe il mio cuore di gioia.<br>'''Emory Battis''': Credo che dovrò parlarne con suo padre.<br>'''Audrey''': Emory, senta che cosa facciamo: dirà a mio padre che mi sto dando un gran da fare a confezionare pacchetti, invece mi farà stare dietro al banco dei profumi da questo pomeriggio. {{NDR|lo afferra per la cravatta con fare minaccioso}} E se non lo farà io mi strapperò i vestiti di dosso e comincerò a strillare come un'aquila e dirò a mio padre che ha tentato di violentarmi. Spero di averle chiarito le idee...<br>'''Emory Battis''': Ehm... Sì.<br>'''Audrey''': "Sì" cosa?<br>'''Emory Battis''': Sì, signorina Horne.<br>'''Audrey''' {{NDR|torna dall'altro lato della scrivania, sorridente}}: Vogliamo cominciare a mettere nero su bianco?
*'''James''': Donna, ci sono alcune cose che devi sapere. Ti ho detto che mio padre è morto quando avevo dieci anni. Non è vero. Fa il musicista, vive sulla costa occidentale. Era un violento, picchiava me e la mamma.<br>'''Donna''': Mi dispiace.<br>'''James''': Mia madre era scrittrice. Era molto brava, scriveva poesie, racconti brevi... Ora è alcolizzata. Se queste cose ti danno fastidio, dimmelo, io smetto.<br>'''Donna''': Non mi danno fastidio. Raccontami.<br>'''James''': È vero che la settimana scorsa era fuori città. Ma non per lavoro. Di solito in questi casi prende una stanza in un motel da due soldi, compra qualche bottiglia di quello buono e... e si diverte con dei ragazzi. {{NDR|si allontana e volge lo sguardo verso l'orizzonte}}<br>'''Donna''' {{NDR|lo abbraccia}}: Non ha importanza.<br>'''James''': Ti ho detto tutto perché non voglio avere segreti con te. Non devono esserci ipocrisie fra noi. I segreti rovinano tutto, distruggono la felicità fra due persone. Non deve succedere anche a noi.<br>'''Donna''': Non succederà, noi siamo diversi. {{NDR|si baciano}}<br>'''James''': Avevi ragione tu ieri. Ci ho pensato. dobbiamo farlo. Dobbiamo assolutamente scoprire cosa è successo a Laura o questo mistero ci rovinerà la vita.<br>'''Donna''': Ce la faremo, James.<br>'''James''': Il suo spirito è qui intorno, e non ha pace.<br>'''Donna''': Scopriremo chi l'ha uccisa. Glielo dobbiamo.
*"Giovane studentessa cerca chi la educhi nell'arte dell'amore. Accetta solo uomini maturi e generosi." ('''Agente Cooper''') {{NDR|leggendo l'[[pubblicità dalle serie televisive|annuncio]] lasciato da Laura Palmer su un numero della rivista erotica ''Flash World'' }}
*Il giorno prima che Laura morisse ho avuto come la sensazione che fosse nei guai. Mi sono sempre sentita vicino a lei, per questo sono venuta subito qui. Sapete, non conoscevo Laura a fondo, ma lei era uguale a me. In famiglia dicevano sempre che eravamo identiche. ('''Maddy''')
*{{NDR|Seduta di psicoterapia familiare dal dottor Jacoby}}<br>'''Jacoby''': Fai uso di qualche droga, Bobby?<br>'''Bobby''': No.<br>'''Garland''': Alcool!<br>'''Betty''': L'alcool è una droga.<br>'''Bobby''': Mi ha chiesto un'altra cosa.<br>'''Betty''': L'alcool non conta?<br>'''Bobby''': Tutti bevono un po'.
*'''Jacoby''' {{NDR|parlando di Laura}}: Dimmi Bobby, cos'è successo la prima volta che avete fatto l'amore?<br>'''Bobby''': Ma che razza di domande mi fa?!<br>'''Jacoby''': Bobby, tu hai pianto?<br>'''Bobby''': Cos'avrei fatto?!<br>'''Jacoby''': E poi cos'ha fatto Laura, ha riso di te? {{NDR|Bobby è turbato}} Ti è dispiaciuto molto quando è morta?<br>'''Bobby''': Laura voleva morire.<br>'''Jacoby''': E tu come lo sai?<br>'''Bobby''': Me l'ha detto lei. <br>'''Jacoby''': E che altro ti ha detto? Ti ha detto anche che non c'è bontà a questo mondo?<br>'''Bobby''': Diceva che le persone provano a essere buone, ma sono ormai corrotte, marce, lei più degli altri e che ogni volta che aveva tentato di trasformare il mondo in un posto migliore, dentro di lei era esplosa una forza orribile e l'aveva trascinata giù all'inferno. Quella cosa la portava sempre più giù, nel più nero degli incubi ed era sempre più difficile liberarsene e trovare la luce.<br>'''Jacoby''': Ti è capitato di avere la sensazione che Laura nascondesse qualche orribile segreto?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Così orrendo da indurla a desiderare la morte?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Così orrendo da indurla a cercare le debolezze delle persone e poi da approfittarne, tentandole, privandole della dignità, portandole a compiere gesti terribili, degradanti?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Voleva corrompere la gente perché si sentiva sporca e corrotta anche lei.<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': È questo che è successo anche a te, Bobby? {{NDR|Bobby scoppia a piangere}} È questo che ti ha fatto Laura?<br>'''Bobby''' {{NDR|disperato}}: Era così... convincente! Mi faceva spacciare droga per averne anche lei!
*State tranquilli, il mio ceppo non morde. ('''Signora Ceppo''')
:''My log does not judge.''
*I gufi qui non ci daranno fastidio. ('''Signora Ceppo''')
:''The owls won't see us in here.''
*Con il tè! I biscotti non scappano! ('''Signora Ceppo''') {{NDR|schiaffeggiando la mano dell'agente Cooper, che ha tentato di mangiare un biscotto prima che il tè fosse pronto}}
*'''Harry''': Ci stava aspettando?<br>'''Signora Ceppo''': Siete in ritardo di due giorni. Ma sono affari vostri. Il mio ceppo ha visto qualcosa. Qualcosa d'importante.
[[File:Fire fire flames.jpg|thumb|Il fuoco è il diavolo celato come un codardo nel fumo. (Signora Ceppo)]]
*Mio marito faceva il taglialegna. Ha incontrato il diavolo. Il [[fuoco]] è il diavolo celato come un codardo nel fumo. ('''Signora Ceppo''')
*Il bosco nasconde molti spiriti, Margaret. ('''Hawk''') {{NDR|alla Signora Ceppo}}
*''Signora Ceppo''' {{NDR|porgendo il ceppo verso l'agente Cooper}}: Glielo può chiedere adesso.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|dopo aver avuto l'approvazione di Harry, si avvicina al ceppo}}: Che cos'hai visto quella notte, la notte in cui Laura fu uccisa?<br>'''Signora Ceppo''' {{NDR|al ceppo, accarezzandolo}}: Parlerò io per te. Era buio, sentivo ridere, i gufi volavano, molte cose si erano fermate, sentivo ridere, due uomini, due ragazze, delle luci, c'erano delle luci nel bosco, oltre la collina, i gufi erano vicini e il buio ormai la stava circondando, poi il silenzio, più tardi dei passi, si intravede un uomo nell'ombra, urla, in lontananza... Terribile... Terribile... Una voce.<br>'''Agente Cooper''': Di uomo o di donna?<br>'''Signora Ceppo''': Di donna. E dopo, oltre la collina, i gufi non gridavano più.
*'''Pete''': Mi raccomando, vacci piano con l'alcol stasera, Catherine.<br>'''Catherine''' {{NDR|prende due flûte di champagne e ne scola uno subito}}: Un paio di bicchieri e anche tu potresti sembrarmi simpatico.
*Heba, lo sai che il tuo nome è un modo di dire americano? "Heba, Heba" non l'avevi mai sentito dire prima?<ref>Il nome Heba è simile all'espressione "[[:wikt:en:hubba hubba|hubba hubba]]", utilizzata negli Stati Uniti per esprimere apprezzamento nei confronti di una persona attraente.</ref> ('''Jerry''') {{NDR|a Heba, la ragazza islandese}}
*Che cosa si ottiene incrociando un norvegese con uno svedese, mh? Un socialista che vuole essere re! ('''Ben''') {{NDR|raccontando una [[barzellette dalle serie televisive|barzelletta]] agli islandesi}}
*'''Ben''': Vediamoci nel mio ufficio, ma dammi due minuti per liberarmi.<br>'''Catherine''': Il paradiso può attendere.
:''– Meet me in my office. Give me two minutes to break away.<br>– Hell hath no fury.''<ref>{{Cfr}} ''[[:wikt:en:hell hath no fury like a woman scorned|hell hath no fury like a woman scorned]]''.</ref>
*{{NDR|Catherine chiede spiegazioni sulla fiche del One Eyed Jacks}}<br>'''Catherine''': Che ci faceva questa fiche – tu sai da dove viene – nei tuoi pantaloni? Credevo tu preferissi donne con una certa esperienza.<br>'''Ben''': Me l'ha data Jerry. {{NDR|Catherine gli da uno schiaffo}} È un portafortuna, credevo di averlo perso. Sono contento di averlo ritrovato. {{NDR|gli da un altro schiaffo}} Hai finito? {{NDR|e un altro ancora}}<br>'''Catherine''': Sì.<br>'''Ben''': In questo caso... {{NDR|la bacia appassionatamente}}
*Mh, aspetta un momento, fammi capire bene... vuoi dire che nel tuo paese non c'è neppure l'ombra di un albero?! ('''Pete''') {{NDR|parlando con Einar Thorson, l'uomo d'affari [[Islanda|islandese]]}}
==Episodio 7, ''Tempo di realizzazione''==
{{cronologico}}
*La bellezza è nell'occhio di chi guarda. Eppure certi aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", qualcuno ha detto. Pertanto fissiamo gli occhi, per vedere la natura dell'anima. Talvolta, quando vediamo gli occhi... quei momenti terribili in cui vediamo gli occhi, occhi che... che sono privi di un'anima, allora riconosciamo le tenebre e ci domandiamo, "Dov'è la bellezza?" Non ve n'è alcuna, negli occhi di chi è privo di un'anima.
:La bellezza è negli occhi di chi guarda. Ma ci sono quelli che aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", disse qualcuno. Allora noi guardiamo dritto negli occhi per vedere la natura dell'anima. Qualche volta, quando vediamo gli occhi, quelle orribile volte in cui vediamo gli occhi, occhi che... non hanno anima, allora vediamo le tenebre. Poi ci chiediamo: "Dov'è la bellezza?" Non c'è, se gli occhi sono senz'anima.<ref name="sottotitoli"/>
::''Beauty is in the eye of the beholder. Yet there are those who open many eyes. "Eyes are the mirror of the soul", someone has said. So we look closely at the eyes to see the nature of the soul. Sometimes when we see the eyes – those horrible times when we see the eyes, eyes that... that have no soul – then we know a darkness, then we wonder: "Where is the beauty"? There is none if the eyes are soulless.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*{{NDR|Audrey è entrata di nascosto in camera dell'agente Cooper per farsi trovare nuda sotto le coperte}}<br>'''Agente Cooper''': Audrey, tu sei ancora minorenne e io sono un agente dell'FBI.<br>'''Audrey''': Vuoi davvero che me ne vada?<br>'''Agente Cooper''': Quello che vorrei fare e quello che devo fare sono due cose diverse, Audrey. Vedi, nella mia professione è richiesto il rispetto di determinati valori. valori che ho giurato di difendere. Sarebbe sbagliato, Audrey. Lo sappiamo tutti e due.<br>'''Audrey''': Non ti piaccio neanche un po'?<br>'''Agente Cooper''': No, anzi, mi piaci molto. Sei molto bella, intelligente, attraente. Un uomo non potrebbe desiderare di più. Ma quello che ti serve più di ogni altra cosa è un amico che ti sappia ascoltare.<br>'''Audrey''': Un amico, eh?<br>'''Agente Cooper''': Cercherò di procurarmi delle birre e delle patatine giù in cucina, poi voglio che mi racconti tutti i tuoi guai.<br>'''Audrey''': Ci vorrà tutta la notte.<br>'''Agente Cooper''': Be', la notte è giovane. Senti, mentre vado a prendere queste cose, perché non ti vesti?<br>'''Audrey''': Non posso dirti tutti i miei segreti.<br>'''Agente Cooper''': I segreti sono pericolosi, Audrey.<br>'''Audrey''': E tu ne hai?<br>'''Agente Cooper''': No.<br>'''Audrey''': Laura ne aveva tanti di segreti.<br>'''Agente Cooper''': E cercare di scoprirli è il mio lavoro.
*Come va, dottore?<ref name="doc">Nella versione originale in inglese «''What's up, doc?''», la frase tormentone di Bugs Bunny, personaggio dei cartoni animati Warner Bros.</ref> Solo una parola prima di andare a letto. Credo che farò un sogno stanotte. Uno di quei sogni, capisci? Quelli che piacciono a te. È più facile parlare, con il registratore. Sento che potrei parlare di tutto. Di tutti i miei segreti. Anche i più intimi. So che questo ti piace, dottore. E so che anch'io ti piaccio. Questo sarà il mio piccolo segreto, va bene? Come la tua noce di cocco. Perché è così facile per me fare innamorare un uomo? Non devo neanche impegnarmi troppo. O forse... se fosse più difficile... ('''Laura''') {{NDR|registrazione per il dottor Jacoby}}
*{{NDR|Audrey lavora al reparto profumi dei magazzini Horne}}<br>'''Audrey''': Ecco, provi questo: è all'essenza di mughetto.<br>'''Signora''': No, questo non va bene. Vorrei qualcosa di più importante.<br>'''Audrey''': "Importante"?<br>'''Signora''': Sì, più adatto a me. Forse non mi sono spiegata, cara. Vorrei qualcosa di classe e che sia alla moda.<br>'''Audrey''' {{NDR|con insolenza}}: Perché non prova ad appendersi la boccetta al collo? Avrà un profumo e un accessorio alla moda. Due articoli al prezzo di uno!<br>'''Signora''': Non è affatto spiritosa, signorina. {{NDR|se ne va via offesa}}<br>'''Audrey''': Grazie per aver preferito i magazzini Horne!
*Credi che la gente possa cambiare? Io no. ('''Harry''')
*Harry, voglio darti un consiglio prezioso. Una volta al giorno, tutti i giorni, fatti un piccolo regalo. Non programmarlo e non andarlo a cercare, ma... lascia che arrivi. Può essere una camicia vista in un negozio, un sonnellino nel tuo ufficio oppure... due ottime tazze di caffè nero fumante. ('''Agente Cooper''')
*Oh, magnifico! Questo è un caffè! Non c'è niente come una tazza di caffè nero! ('''Agente Cooper''') {{NDR|bevendo il caffè al Double R Diner}}
*Nuove emozioni domani con ''Invito all'amore''. ('''Annunciatore televisivo''')
*'''Ed''': Su, tesoro, non te la prendere.<br>'''Nadine''': Tu non sai quanto sia grave... Non hai idea di quante cose avevo progettato per noi due...<br>'''Ed''': Lo so.<br>'''Nadine''': Un televisore nuovo ultimo modello... Avevo anche visto un motoscafo...<br>'''Ed''': Nadine...<br>'''Nadine''': E non era soltanto per quello che avrei comprato, ma perché avremmo vissuto una nuova vita.<br>'''Ed''': All'ufficio brevetti ci sono tanti funzionari. Vedrai, ne troveremo uno che capisca il valore delle tue guide per tende.<br>'''Nadine''': "Rifiutate"! "Rifiutate": ecco quello che ha detto. Nessun altro dirà qualcosa di diverso.<br>'''Ed''': Nadine, non arrenderti! Devi insistere! {{NDR|si abbracciano}}
[[File:Treasure Boat Shipyard - mynah bird - P1070975.JPG|thumb|Ehilà, Waldo. Laura. Laura. Non andare là. Fa male. Fa male. Fermati. Fermati. Fermati. Leo, no! Leo, no! (Waldo)]]
*Ehilà, Waldo. {{NDR|fischia}} Laura. Laura. Non andare là. {{NDR|fa un verso}} Fa male. Fa male. Fermati. Fermati. Fermati. Leo, no! Leo, no! ('''Waldo''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} {{NDR|registrazione di Waldo, prima che Leo gli sparasse}}
*{{NDR|Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura}}<br>'''Blackie''': Tu sembri un agente.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|scherzoso}}: Io sono un agente!<br>'''Blackie''': Tu sembri [[Cary Grant]]. Avete un nome?<br>'''Ed''': Barney e Fred. Siamo di Tri-City.<br>'''Blackie''': Bene. Tu, Fred, cosa fai?<br>'''Ed''': Ho un'autofficina. {{NDR|l'agente Cooper gli lancia uno sguardo}} Ehm... io sono dentista.<br>'''Blackie''': Ah, io ho una CHevrolet parcheggiata qua fuori che ha qualche problema di carie. Puoi darle un'occhiata?<br>'''Ed''': Speravo che tu avessi bisogo del mio aiuto. Sarò felice di guardare sotto il tuo cofano.
*{{NDR|Audrey vuole essere assunta al One Eyed Jacks usando una falsa identità}}<br>'''Blackie''': Tu non sei timida, vero dolcezza?<br>'''Audrey''': No, non direi. {{NDR|le porge il curriculum vitae}}<br>'''Blackie''' {{NDR|leggendo}}: Hester Prynne. Un nome grazioso. Maple House a Vancouver, da Roy a Chicago, poi a Calgary dall'87 all'89. Dove hai lavorato a Calgary, tesoro?<br>'''Audrey''': In giro.<br>'''Blackie''': Puoi dirmi un nome?<br>'''Audrey''': Il Lost Dude Ranch.<br>'''Blackie''': Mh... E Big Amos condice ancora la baracca?<br>'''Audrey''': Mh-mh. Ed è sempre più grasso.<br>'''Blackie''': Big Amos è il nome del mio cane. Anch'io ho letto ''[[La lettera scarlatta]]''<ref>Hester Prynne è il nome della protagonista del romanzo di [[Nathaniel Hawthorne]].</ref> al liceo come te. Dammi un buon motivo per cui non ti debba rispedire con un calcio nel mondo civile. {{NDR|Audrey prende la ciliegia dal drink di Blackie, la mangia e annoda il picciolo con la lingua}} Firma qui. benvenuta al One Eyed Jacks, Hester.
*{{NDR|Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura}}<br>'''Ed''': Il [[blackjack]] non è il mio gioco.<br>'''Agente Cooper''': Sai contare fino a dieci?<br>'''Ed''': Quando non bevo.<br>'''Agente Cooper''': Allora puoi vincere a blackjack.
==Episodio 8, ''L'ultima sera''==
{{cronologico}}
*L'uomo [[ubriachezza|ubriaco]] cammina in un modo che è impossibile da imitare, se si è sobri, e viceversa. Chi è [[malvagità|malvagio]] ha un comportamento, per quanto sia furbo, riconoscibile all'occhio esperto. Sarà smascherato. Sono forse troppo riservata? No, non si deve mai rispondere nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questa canzone in particolare finirà con tre suoni acuti. Come il rullo dei tamburi che annunciano la morte.
:Un uomo ubriaco cammina in un modo abbastanza inverosimile per essere imitato da un uomo sobrio, e viceversa. Un uomo malvagio ha un modo di fare, non importa quanto sia astuto, all'occhio esperto, la sua vera natura non sfugge. Sono forse troppo criptica? No. Uno non può mai rispondere a domande nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questo suono particolare finirà con tre toni acuti. Come tamburi mortali.<ref name=sottotitoli/>
::''A drunken man walks in a way that is quite impossible for a sober man to imitate, and vice versa. An evil man has a way, no matter how clever – to the trained eye, his way will show itself. Am I being too secretive? No. One can never answer questions at the wrong moment. Life, like music, has a rhythm. This particular song will end with three sharp notes, like deathly drumbeats.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*{{NDR|Donna e James si sono introdotti di nascosto in casa del dottor Jacoby e hanno trovato una scatola piena di ombrellini da cocktail commemorativi}}<br>'''James''': Ombrellini? {{NDR|leggendo l'etichetta legata a uno degli ombrellini}} "Kahala Hilton, 8 luglio 1969. Primo uomo sulla Luna."<ref>L'8 luglio 1969 è il giorno in cui l'[[Apollo 11]] è stato lanciato da Cape Kennedy, è poi atterrato il 20 luglio, e il 21 [[Buzz Aldrin]] ha messo piede sulla Luna.</ref><br>'''Donna''' {{NDR|osservando un altro ombrellino}}: "9 agosto 1974. Ho appena messo gli occhi su Mimsy."<br>'''James''': Bizzarro.<br>'''Donna''': Già.
*'''Harry''': Tu e Lucy vi parlate di nuovo?<br>'''Andy''': Come diceva sempre il mio sergente istruttore: "È una guerra già persa." {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*{{NDR|Hawk e Harry parlano in codice prima dell'arresto di Jacques Renault}}<br>'''Hawk''' {{NDR|alla radio della polizia}}: Harry, sono Hawk. La trota risale la corrente verso la rete.<br>'''Harry''': Hawk, ottimo lavoro. Ora prepariamo l'arpione. Cosa mi dici dell'agente Cooper?<br>'''Hawk''' {{NDR|via radio}}: È a dieci minuti di strada. Probabilmente si perderà la pesca, ma sarà qui per quando lo griglieremo.<br>'''Harry''': Ricevuto. Passeremo all'azione appena il pesce farà vedere le pinne.
*Come va, dottore?<ref name=doc/> Sono Laura, nel caso non l'avessi capito. Oggi è giovedì 23, e sono così annoiata. A dire la verità, oggi mi sento un po' strana. Certo, James è carino, ma è talmente stupido. E poi comincio ad averne abbastanza delle sue smancerie. Ehi, ti ricordi di quell'uomo misterioso di cui ti ho parlato? Be', se ti rivelassi il suo nome tu saresti davvero nei guai. Lui non sarebbe più un uomo misterioso ma tu saresti senz'altro un uomo morto. Credo che un paio di volte abbia cercato di uccidermi. Ma, come avrai indovinato, mi sono eccitata ancora di più. Non è strano il sesso? Poi questo tizio sa come accendere il mio "fuoco". E mi piace la sua Corvette rossa. Oh-oh! Sta arrivando la mamma con il latte e i biscotti. A più tardi, Lawrence. Ciao-ciao. ('''Laura''') {{NDR|registrazione per il dottor Jacoby}}
*Sai, ho imparato un [[proverbi dalle serie televisive|detto]] in prigione. [...] "Una volta che sei in affari con qualcuno, lo sei per tutta la vita". È come il matrimonio. ('''Hank''') {{NDR|a Josie, facendole sgorgare il sangue dal dito per fare il "patto di sangue"}}
*E pensare che il mio passatempo preferito in questi anni è stato aggredire l'unica persona abbastanza paziente da sopportare le mie stranezze. ('''Catherine''') {{NDR|a Pete}}
*{{NDR|Dopo molti giorni durante i quali non si sono parlati, Lucy e Andy si baciano}}<br>'''Lucy''': Oh, Andy!<br>'''Andy''': Oh, passerotto!<br>'''Lucy''': Aspetto un figlio. {{NDR|Andy esce dalla stanza attonito, Ed e Hawk sono perplessi}} Il caffè è pronto!
*Non so niente di quella storia. Sono sceso dalla collina e l'auto di Leo non c'era. Così mi sono fatto quindici miglia a piedi... Per tornare a casa... ('''Jacques Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*{{NDR|Dopo aver interrogato Jacques Renault}}<br>'''Harry''': E così Leo avrebbe portato le ragazze sul vagone da solo. Tu gli credi?<br>'''Agente Cooper''': È troppo stupido per fingere.
*Il materasso che ti danno in galera sarà alto – diciamo – alto così! {{NDR|indica uno spessore con le dita}} E quando ti ci sdrai la sera pensi: "In un materasso così sottile come hanno fatto a metterci le pietre dentro?" ('''Hank''')
*Diane, quattro e trentasette di mattina. Dopo una lunghissima notte di indagini sto rientrando nella mia stanza. Abbiamo fermato un sospetto e Leo Johnson, l'uomo che credo responsabile della morte di Laura, non riuscirà a sfuggire a lungo alla trappola che gli abbiamo preparato. Mi sono appena reso conto che c'è un grande silenzio qui. Ciò mi porta a concludere con un certo sollievo che gli islandesi che stavano in questo piano hanno lasciato l'albergo... o sono svenuti. Forse non avrò bisogno dei tappi per le orecchie che ho ricevuto stamattina, Diane. Anche se credo che sia più prudente utilizzarli, come misura precauzionale. Ho ordinato latte caldo al servizio in camera. Questo dovrebbe essere sufficiente a garantirmi qualche ora di sonno ristoratore. Il [[servizio in camera]] ventiquattr'ore su ventiquattro è una delle grandi conquiste della civiltà. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Twin Peaks}}
{{DEFAULTSORT:I segreti di Twin Peaks, 01}}
[[Categoria:Stagioni de I segreti di Twin Peaks]]
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2022-08-12T01:03:09Z
Ignazio Cannata
56122
Dialogo incompleto
wikitext
text/x-wiki
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{{TOCright}}
'''''[[I segreti di Twin Peaks]]''''', prima stagione.
[[File:Snoqualmie Falls, Snoqualmie, WA.jpeg|thumb|Le Snoqualmie Falls, una delle location della serie]]
==[[Incipit]]==
{{Incipit serie televisive}}
Benvenuti a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]]. Mi chiamo Margaret Lanterman. Vivo a Twin Peaks. Mi conoscono come la donna-ceppo. C'è una storia dietro questo. Ci sono molte storie a Twin Peaks. Alcune sono tristi, alcune divertenti. Alcune sono storie di pazzia, di violenza. Alcune sono ordinarie tuttavia hanno un senso di intrinseco mistero. Il mistero della vita. Qualche volta, il mistero della morte. Il mistero della foresta, la foresta che circonda Twin Peaks. Per introdurre questa storia, lasciatemi dire che incorpora tutto. È oltre il fuoco, anche se pochi saprebbero cosa significa. È una storia di molti, ma comincia con una persona. E la conoscevo. Quella che è alla guida di molti è Laura Palmer. Laura è la prescelta.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref>
:''Welcome to Twin Peaks. My name is Margaret Lanterman. I live in Twin Peaks. I am known as the Log Lady. There is a story behind that. There are many stories in Twin Peaks – some of them are sad, some funny. Some of them are stories of madness, of violence. Some are ordinary. Yet they all have about them a sense of mystery – the mystery of life. Sometimes, the mystery of death. The mystery of the woods. The woods surrounding Twin Peaks. To introduce this story, let me just say it encompasses the all – it is beyond the 'fire', though few would know that meaning. It is a story of many, but begins with one – and I knew her. The one leading to the many is Laura Palmer. Laura is the one.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993">Le introduzioni della Signora Ceppo sono posteriori alla prima messa in onda della serie televisiva sulla ABC; sono state scritte da [[David Lynch]] in occasione della trasmissione degli episodi sul canale televisivo Bravo nel 1993, due anni dopo la fine della serie. {{Cfr}} {{en}} Susan King, [http://articles.latimes.com/1993-06-13/news/tv-2570_1_twin-peaks ''Retro: Taking Another 'Peak': Bravo airs all 30 episodes of series with real lynchian intros''], ''Articles.LATimes.com'', 13 giugno 1993.</ref>)
{{NDR|Casa Packard. Josie si guarda allo specchio, Pete saluta Catherine prima di uscire}}<br>'''Pete''': Vado a pesca. {{NDR|si avvia verso la spiaggia}} E la sirena solitaria suona. {{NDR|Pete vede un sacco di plastica sulla spiaggia, si avvicina e nota dei capelli sbucare dal sacco. La scena si sposta in casa, Pete chiama la polizia}} Oddio... Lucy? Lucy, sono Pete Martell. Lucy, passami Harry, è urgente.<br>{{NDR|Al commissariato di polizia}}<br>'''Lucy''': Sceriffo, è Pete Martell dallo stabilimento. Glielo passerò all'apparecchio che è sul tavolo davanti alla sedia... l-la sedia rossa, quella contro il muro. Il tavolo è quello piccolo, con la lampada che-che abbiamo spostato ieri dall'angolo... il telefono nero, non quello marrone.<br>'''Harry''' {{NDR|al telefono}}: Buongiorno Pete, che cosa c'è?<br>'''Pete''' {{NDR|al telefono}}: È morta... è avvolta nella plastica, Harry!<ref>Nella versione originale in inglese: «''She's dead – wrapped in plastic!''»</ref><br>'''Harry''' {{NDR|al telefono}}: No, no, no, no... Aspetta! Aspetta un secondo, Pete. Dove? Tu aspettami lì, arrivo subito. {{NDR|a Lucy}} Telefona al dottor Hayward, digli di raggiungermi al Packard Mill, la spiaggia sotto la roccia. Poi butta Andy giù dal letto e digli di venire subito. Chiaro?<br>'''Lucy''': Che è successo?<br>'''Harry''': C'è un cadavere sulla spiaggia. Lucy, non parlare di questo con nessuno mentre sono via.
==Episodio 1, ''Passaggio a Nord-Ovest'' / Pilota==
{{cronologico}}
*'''Dr. Hayward''': Mio Dio, Laura!<br>'''Harry''': Laura Palmer! {{NDR|riconoscendo il cadavere di Laura Palmer nel sacco di plastica sulla spiaggia}}
*Mio Dio... La mia bambina... Oh, no! No! No! No! No! ('''Sarah''') {{NDR|urlando e mettendosi le mani nei capelli dopo aver saputo della morte di Laura}}
*'''Shelly''': Sei in ritardo, Heidi. Troppe salsicce stamattina?<br />'''Heidi''': La mia macchina non si metteva in moto.<br />'''Shelly''': O stavi mettendo in moto il tuo ragazzo?<br />{{NDR|Heidi ride}}<br />'''Bobby''': Ma i tedeschi non sono sempre puntuali?<br />{{NDR|Heidi ride}}
*'''Bobby''': Una canzone per voi, ragazze! {{NDR|seleziona il brano ''I'm Hurt Bad'' nel jukebox e inserisce una moneta}} Okay. Norma, ti rivedrò nei miei sogni.<br />'''Norma''': Dipende dalla mia voglia di venirci.<br />'''Bobby''': Vuol dire che verrò io nei tuoi.
*È quasi sera in Francia. Avanti, cowboy, accendi il tuo fuoco! ('''Shelley''') {{NDR|facendogli bere a Bobby dell'alcool dalla fiaschetta}}
*{{NDR|Prima di sapere della morte di Laura}}<br>'''James''': È un buon giorno per un picnic, vero?<br>'''Donna''': Ah, certo!
*Ehi, amico, c'è qualcosa nell'aria. ('''Mike Nelson''')
*Io l'amavo... e lei... lei amava me! Voi credete che io non sia andato agli allenamenti perché ho ammazzato la mia ragazza?! Siete tutti pazzi! ('''Bobby''') {{NDR|ai poliziotti}}
*{{NDR|Messaggio agli studenti tramite l'interfono}} Un momento di attenzione, prego. Vi parla il preside Wolchezk. È per me un grande dolore dovervi informare che durante la notte la vostra amica Laura Palmer è stata assassinata. Questo è un momento davvero terribile per tutti noi... per tutti noi che la conoscevamo, per gli amici, la famiglia. È molto importante che in questa difficile prova cerchiamo di aiutarci l'uno con l'altro. La polizia mi ha chiesto di trasmettervi un messaggio. Se c'è qualcuno tra voi che sia a conoscenza dei movimenti di Laura dopo la scuola, nel pomeriggio oppure durante la sera, per favore, si faccia avanti. Ho disposto che tutte le lezioni abbiano termine qui per oggi, ma prima di lasciare la scuola vorrei chiedere a voi tutti di unirvi a me in un minuto di silenzio...per Laura... e per la sua memoria. {{NDR|chiude la comunicazione e scoppia a piangere}} Oddio... ('''Preside George Wolchezk''')
*'''Sarah''': Ma chi c'è nella stanza?<br>'''Harry''': Suo marito con uno dei miei uomini.<br>'''Sarah''': Avrei dovuto capirlo dal suono dei passi che non poteva essere Laura...
*'''Catherine''': Come ti chiami?<br>'''Fred Traux''': Fred Traux.<br>'''Catherine''': Licenziato.
*Diane, undici e trenta di mattina del 24 febbraio. Sono quasi arrivato a Twin Peaks, cinque miglia a sud della frontiera canadese, due miglia ad ovest dei confini dello stato. Diavolo, non avevo mai visto tanti alberi in tutta la mia vita! Come direbbe [[W. C. Fields]], meglio stare qui che a [[Philadelphia]]. Temperatura 12°, cielo leggermente nuvoloso. Il [[Meteorologia|meteorologo]] ha previsto pioggia. Be', guadagnare tutti quei soldi per sbagliare il 60% delle volte è un bel lavorare. Miglia percorse tutt'oggi: settantanovemila. Il serbatoio è in riserva, ormai manca poco, farò il pieno appena giunto in città, poi ti dirò quanto mi è costato. La colazione è venuta sei dollari e trentuno centesimi al... Lamplighter Inn, sulla statale numero 2, vicino a Lewis Fork. Ho preso un sandwich al tonno, una fetta di torta di ciliegie ed un caffè. Non male davvero. Diane, se dovessi capitare da quelle parti ti consiglio la torta. Bene, la prima persona che incontrerò sarà... ehm... sarà lo sceriffo Harry Truman. Non è un nome difficile da ricordare.<ref>Il personaggio prende il nome dal 33° presidente degli Stati Uniti [[Harry S. Truman]].</ref> Lo troverò al Calhoun Memorial Hospital. Devo esaminare attentamente una ragazza che è stata ritrovata fuori città in pessime condizioni. Appena finito mi cercherò un motel, spero che lo sceriffo mi consigli un posto pulito a un prezzo ragionevole. Questo mi serve: un posto pulito a un prezzo ragionevole. Ah, Diane, quasi dimenticavo: debbo scoprire che alberi sono questi. Sono davvero fantastici! ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
[[File:Pseudotsuga menziesii Tiger Mountain Seattle.jpg|thumb|– Sceriffo, come si chiamano gli alberi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!<br>– Douglas Firs.]]
*'''Agente Cooper''': Ci sono alcune questioni da chiarire immediatamente. Ho imparato a mie spese che è meglio essere franchi subito. Quando l'FBI entra in gioco ne prende il comando. Ora lei lavorerà per me. A volte la polizia locale oppone resistenza, spero che lei capisca.<br>'''Harry''': Come le ho già detto, siamo lieti che lei sia qui.<br>'''Agente Cooper''': Sceriffo, come si chiamano gli alberi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!<br>'''Harry''': Douglas Firs.<br>'''Agente Cooper''': Douglas Firs...
*'''Harry''' {{NDR|presentando l'agente Cooper a Jacoby}}: Ehm, lui è l'agente speciale Dale Cooper.<br>'''Jacoby''' {{NDR|togliendosi un tappo dall'orecchio}}: [[Gary Cooper]]?<br>'''Harry''': Agente Cooper.
*{{NDR|Dopo aver conosciuto il dottor Jacoby}}<br>'''Agente Cooper''': Quel tale è uno psichiatra?<br>'''Harry''': Sì. È un po' squinternato.
*'''Agente Cooper''' {{NDR|registrazione per Diane}}: Diane, sono all'obitorio di Twin Peaks con il corpo della vittima. Come si chiama?<br>'''Harry''': Laura Palmer.<br>'''Agente Cooper''': Laura Palmer. Non hanno ancora fatto l'autopsia. Diane, è la stessa cosa. Me lo sentivo che l'avrei trovata anche qui.<br>'''Harry''': Trovato cosa?<br>'''Agente Cooper''': Anulare sinistro, sotto l'unghia. Vediamo che cosa ci ha lasciato. È una "R". Diane, consegnalo ad Albert e al suo staff. Non andare da Sam. Albert in queste cose ci sa fare di più. Dobbiamo spedirlo subito.<br>'''Harry''': E va bene, Cooper. Vuole dirmi una buona volta che diavolo ha trovato?<br>'''Agente Cooper''': Ho una lunga storia da raccontarle.
*'''Donna''' {{NDR|sarcastica, lamentandosi del fidanzato Mike Nelson}}: Sono brava a scegliere, vero?<br>'''Nadine''' {{NDR|urlando ad Ed, all'improvviso}}: Ed, stai ancora spettando che quelle tende si montino da sole?!<br>'''Ed''': Sì, d'accordo! {{NDR|a Donna}} Hai visto? Anch'io sono bravo a scegliere.
*'''Agente Cooper''' {{NDR|registrazione per Diane}}: Diane, ho appena aperto il diario di Laura. Quella che ho davanti è l'ultima annotazione, datata 23 febbraio. Te la leggo. "Ancora asparagi a pranzo. Io odio gli asparagi. Vuol dire che non crescerò mai?" Ah, qui c'è un'aggiunta. "Sono nervosa. Incontrerò J. stanotte." È la lettera "J", Diane. "J"... Poi non c'è scritto altro. Be', è qualcosa per cominciare.<br>'''Harry''': Certo, è una lettera su ventisei.<br>'''Agente Cooper''': Sì, una lettera su ventisei. Diane, in data sei febbraio c'è una scritta, "Giorno 1", e attaccata alla pagina con un nastro adesivo c'è una busta di plastica contenente una sostanza bianca e una chiave simile a quelle usate per le cassette di sicurezza. {{NDR|a Harry}} Sceriffo, dopo che lei avrà tolto delicatamente la chiave faremo analizzare la busta e scommetto che qui dentro c'è stata della cocaina.<br>'''Harry''': No, questo non è possibile.<br>'''Agente Cooper''': Non ha mai avuto sorprese fino ad oggi?<br>'''Harry''': Stia a sentire, Cooper. Lei non conosceva Laura Palmer.<br>'''Agente Cooper''': Facciamoci dare l'autorizzazione ad aprire la cassetta di sicurezza, forse scopriremo qualcosa di più su Laura Palmer. {{NDR|al registratore}} Diane, ora ho in mano una scatola di coniglietti di cioccolata.
*{{NDR|Al telefono}}<br>'''Andy''': Lucy...<br>'''Lucy''': Andy, sei tu?<br>'''Andy''' {{NDR|piangendo}}: Di' a Harry che abbiamo scoperto dov'è successo... Dove hanno portato Ronette e Laura e le hanno torturate.... Di' a Harry... che non ho pianto...<br>'''Lucy''': Andy, non ti senti bene? Tesoro?<br>'''Andy''': Lucy, è una cosa orribile...<br>'''Lucy''': Andy, tesoro...<br>'''Andy''': Oddio...
*Hanno trovato la mia amica Laura... sdraiata a faccia in giù in una spiaggia qui vicino... Era completamente nuda. L'avevano assassinata... ('''Audrey''') {{NDR|ai norvegesi}}
*I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! ('''Receptionist del Great Northern Hotel''') {{NDR|urlando e suonando il campanello}}
*Diane, quattro e dieci del pomeriggio, luogo del delitto. C'è qualcosa che era sfuggito prima: un mucchio di spazzatura di circa 40 centimetri di diametro, in cima c'è una catenina con un cuore d'oro. No, aspetta, mezzo cuore d'oro. Alla base del mucchio di spazzatura c'è un pezzetto di carta di giornale, con una scritta che sembra essere fatta con il sangue: "Fuoco cammina con me".<ref name=fire/> Sceriffo, dobbiamo assolutamente trovare chi ha l'altra metà del cuore. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*{{NDR|Osservando la Signora Ceppo che accende e spegne la luce per richiamare l'attenzione dell'assemblea cittadina}}<br>'''Agente Cooper''': Chi è la signora con il ceppo?<br>'''Harry''': La chiamano la Signora Ceppo.
*Dana, che cosa ti suona meglio? "Lo sbocciare della calda sera" oppure "la fioritura della calda sera"? [...] Vediamo, adesso che è passato qualche minuto mi piace "il fiorito sbocciare della calda sera". ('''Harriet''') {{NDR|scrivendo una poesia}}
*'''Dr. Hayward''': Dov'è tua sorella?<br>'''Harriet''' {{NDR|confessando che Donna è scappata di casa di nascosto}}: Papà, adesso ti dirò tutto e senza fare troppi giri di parole.<br>'''Dr. Hayward''': Harriet...<br>'''Harriet''': La vedi la finestra?
*'''Harry''': Che stai intagliando?<br>'''Agente Cooper''': Un flauto. Che altro fare in una città in cui il giallo significa ancora "rallentare" invece di "accelerare"?
*La pazienza non rende virtù. ('''Agente Cooper''') {{NDR|durante un inseguimento}}
*Be', questo è il sogno segreto di ogni poliziotto. ('''Agente Cooper''') {{NDR|davanti al tavolo imbandito di doughnut}}
==Episodio 2, ''Tracce verso il nulla''==
{{cronologico}}
*Ho un ceppo, certo. Lo trovate divertente? Io, no. Ogni cosa ha la sua ragione d'essere. Le ragioni spiegano persino l'assurdo. Pensate che ci sia tempo per capire le ragioni del comportamento umano? Non credo proprio. Certi lo trovano, il tempo. Si chiamano detective? Ora vedrete cosa la vita ci insegna.
:Ho in mano un ceppo, sì. Vi sembra divertente? Non lo è per me. Dietro ogni cosa ci sono delle ragioni. Le ragioni possono anche spiegare l'assurdo. Abbiamo forse il tempo di capire le ragioni dietro il comportamento degli esseri umani? Penso di no. Alcuni usano il proprio tempo per quello. Si chiamano forse detective? Osserva e vedi quello che la vita ti insegna.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref>
::''I carry a log – yes. Is it funny to you? It is not to me. Behind all things are reasons. Reasons can even explain the absurd. Do we have the time to learn the reasons behind the human being's varied behavior? I think not. Some take the time. Are they called detectives? Watch – and see what life teaches.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*{{NDR|A testa in giù, con i piedi attaccati a una sbarra di ferro}} Diane, sono le sei e diciotto, stanza 315, Great Northern Hotel di Twin Peaks. Ho dormito bene. Stanza per non fumatori, non c'è odore di tabacco, qui gli uomini d'affari li trattano molto bene. Ah, c'è un ottimo profumo di abete nell'aria. Lo sceriffo Truman mi aveva detto che questo era un buon albergo, ed aveva ragione: pulito, prezzi ragionevoli per la stagione, il telefono che funziona. Perfino il bagno sembra perfetto: non gocciola e c'è acqua calda in abbondanza a tutte le ore. Devono essersi ispirati alle cascate che vedo qui fuori. Materasso duro ma non troppo. E soprattutto non è scomodo come quello di El Paso. È stato un vero incubo. Però mi sembra di avertela già raccontata questa storia. Non ho ancora provato la televisione. L'antenna c'è, non credo che avrò particolari problemi. Ma la vera prova del nove, come tu sai molto bene, Diane, è quella tazza di caffè al mattino che mi farebbe tornare da te in mezz'ora. {{NDR|scende dalla sbarra}} Diane, ci stavo pensando proprio stamattina. Ci sono ancora due cose che mi preoccupano e non sto parlando solo da agente federale, ma anche da uomo della strada: quali rapporti c'erano fra [[Marilyn Monroe]] e i [[Kennedy]]? Chi ha premuto il [[Assassinio di John Fitzgerald Kennedy|grilletto contro il presidente]]? ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*{{NDR|Ordinando la colazione}} Lo sa? Questa è, mi permetta, un'autentica tazza di [[caffè]]. Lei non sa quanti caffè ho bevuto nella mia vita e questo è uno dei migliori. Ora vorrei due uova molto cotte – non me lo dica – è duro per le arterie, ma le abitudini sono dure a morire. Dure come voglio le mie uova. Della pancetta, molto croccante, quasi bruciata. La faccia fuori. Perfetto. E poi un succo di pompelmo. Ma mi raccomando che sia di... {{NDR|vede Audrey avvicinarsi}} di frutti maturi. ('''Agente Cooper''')
*Aiutami... ('''Laura''') {{NDR|voce fuori campo}}
*'''Nadine''': Finalmente a casa mia ho delle belle tende nuove. Me le ha comprate Ed ieri da Gentle Jean e le ha fatte montare subito. Sono marroncine, molto chiare. Sono rimasta sveglia tutta la notte. Lo sai perché non ho mai dormito?<br>'''Norma''': No, non lo so.<br>'''Nadine''': Stavo cercando un sistema perché la nuova guida per le tende non facesse il minimo rumore E sai come funziona? Sai cosa la fa funzionare? L'idea mi è venuta alle quattro di stamattina mentre stavo aspettando che mio marito si liberasse da certe affettuose attenzioni. Batuffoli d'ovatta! Penso che così dovrà essere silenziosa per forza!
*'''Harry''': Sai, forse avrei dovuto studiare medicina.<br>'''Agente Cooper''': Perché?<br>'''Harry''': Perché sto cominciando a sentirmi come se fossi il [[dottor Watson]]!
[[File:A small cup of coffee.JPG|thumb|– Signor Cooper, come lo gradisce?<br>– Nero, come il buio di una notte senza luna.<br>– Senza latte, insomma.]]
*'''Pete''' {{NDR|servendo il caffè}}: Signor Cooper, come lo gradisce?<br>'''Agente Cooper''': Nero, come il buio di una notte senza luna.<br>'''Pete''': Senza latte, insomma.
*Fermi, non bevete il caffè, vi prego! Roba da non credere! Pensate, c'era un pesce! Un pesce dentro la caffetiera! ('''Pete''')
*{{NDR|A Bobby}} La ribellione in un ragazzo giovane come te è una caratteristica indispensabile. A volte è un segno di forza. In altre parole, Robert, io rispetto la tua natura ribelle, ma il fatto di essere tuo padre mi impone di contenere questo tuo modo di agire entro i limiti stabiliti dalla società ed entro i limiti stabiliti da questa famiglia. Robert, conosco la tua riluttanza ad affrontare un discorso serio con me. A volte il silenzio è d'oro. Il silenzio si può interpretare come sintomo d'intelligenza: più stiamo in silenzio, più ascoltiamo. {{NDR|quando vede Bobby tentare di accendersi una sigaretta gli molla uno schiaffo che fa atterrare la sigaretta nella pietanza che c'è nel piatto della signora Briggs}} Senti, io sono tollerante e paziente, ma la pazienza ha un limite. Avere la strada libera da ogni ostacolo è stata e sarà sempre la maggiore aspirazione di ogni essere umano. Robert, tu e io lavoreremo per eliminare ogni ostacolo. ('''Garland Briggs''')
*'''Shelly''': Qualcosa da mangiare, sceriffo?<br>'''Harry''': L'agente Cooper vorrebbe provare quella crostata stupenda.<br>'''Agente Cooper''': Crostata di ciliegie?<br>'''Shelly''': La più buona dello Stato!
*Lo sai che non riesco a togliermi dalla bocca il sapore di quel caffè al pesce? ('''Agente Cooper''')
*'''Agente Cooper''' {{NDR|parlando della Signora Ceppo}} Posso chiederle del ceppo?<br>'''Harry''': L'hanno fatto in molti...
*'''Signora Ceppo''': Scusate se m'intrometto, stavate parlando di Laura Palmer?<br>'''Agente Cooper''': Sì.<br>'''Signora Ceppo''': Un giorno il mio ceppo avrà da dire la sua su questa storia. Il mio ceppo ha visto qualcosa l'altra notte.<br>'''Agente Cooper''': Davvero? Cosa ha visto?<br>'''Signora Ceppo''': Glielo chieda. {{NDR|l'agente Cooper è esitante}} Sarà per un'altra volta.
==Episodio 3, ''Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer''==
{{cronologico}}
*Certe volte, le idee, così come gli uomini, saltano fuori e dicono, "Salve". Si presentano, le suddette idee, con parole... Sono parole? Queste idee hanno uno strano modo di parlare. Tutto ciò che vediamo in questo mondo si basa sulle idee di qualcuno. Certe idee sono distruttive, altre, costruttive. Certe idee si presentano come sogni. Posso ripeterlo: certe idee si presentano come sogni.
:Qualche volta le idee, come le persone, si alzano e dicono, "Salve". Si presentano, queste idee, con parole. Sono forse parole? Queste idee parlano così stranamente. Tutto quello che vediamo in questo mondo è basato sulle idee di qualcuno. Alcune idee sono distruttive, altre costruttive. Alcune idee possono arrivare sotto forma di un sogno. Posso dirlo ancora: alcune idee possono arrivare sotto forma di sogni.<ref name="sottotitoli"/>
::''Sometime ideas, like men, jump up and say "hello". They introduce themselves, these ideas, with words. Are they words? These ideas speak so strangely. All that we see in this world is based on someone's ideas. Some ideas are destructive, some are constructive. Some ideas can arrive in the form of a dream. I can say it again: some ideas arrive in the form of a dream.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Fratellino, questo è il sandwich più gustoso che abbia assaggiato in tutta la mia vita: è una baguette con Camembert e burro. Ne ho mangiati quattro al giorno per tutto il tempo che sono stato lì {{NDR|in Francia}}. ('''Jerry''') {{NDR|a Ben}}
*{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Jerry''': Senti Ben, non vorresti fare un salto al casinò prima?<br>'''Ben''': Jerry, non sono venuto qui per perdere i pantaloni, ma piuttosto per togliermeli!
*{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Jerry''': Dolcezza, vorrei ordinare due drink: io vorrei un doppio scotch on the rocks e mio fratello prende invece un doppio scotch on the rocks.<br>'''Barista''': Il che fa due doppi scotch on the rocks.<br>'''Jerry''': Prossima lezione: scienze biologiche!
*{{NDR|Al One Eyed Jacks}}<br>'''Ben''' {{NDR|recitando il ''Sonetto 18'' di [[William Shakespeare]]}}: ''Ti paragonerò dunque ad un giorno d'estate? | Tu sei ben più leggiadra, mite temperata; | ruvidi venti sferzano i bocciuoli di Maggio...''<br>'''Jerry''': È bravo mio fratello, eh?<br>'''Ben''': ''...ed ogni bellezza alla fine declina | e cade a causa del fato o del volubile corso della natura, | ma la tua eterna estate non potrà mai svanire, | né perderai il possesso della tua bellezza, | né la morte...''<br>'''Jerry''' {{NDR|rovinando l'atmosfera}}: Dov'è la ragazza nuova?<br>'''Blackie''': Se vuoi veramente l'amore, è già dietro la porta che aspetta.
*Mi dovete più di diecimila dollari! Leo ha bisogno di un paio di scarpe nuove! ('''Leo''') {{NDR|a Bobby e Mike}}
*{{NDR|Inavvertitamente Ed cammina sopra l'invenzione di Nadine, delle guide per tende modificate con batuffoli di ovatta}}<br>'''Nadine''': Ed!<br>'''Ed''': Mi dispiace Nadine, scusa!<br>'''Nadine''': Sei passato sopra la guida delle tende!<br>'''Ed''': Ma cara, era proprio in mezzo alla stanza.<br>'''Nadine''': E tu credi che sia un caso? Sono stata io stessa a mettercele! Per tutta la notte ho lavorato a questo mio nuovo progetto: sto per escogitare un sistema che renderà le guide per le tende silenziose al cento per cento!<br>'''Ed''': Mi dispiace davvero, Nadine.<br>'''Nadine''': Ed, sei un essere nauseante!
*Ogni giorno la vita ricomincia e ogni ora racchiude la promessa di un... ''Invito all'amore''. ('''Annunciatore televisivo''') {{NDR|introduzione della soap opera ''Invito all'amore''}}
*Ottimo questo caffè! E caldo! ('''Agente Cooper''')
*{{NDR|Davanti a una cartina del Tibet, in mezzo al bosco}} Per potervi spiegare quello che faremo adesso devo prima darvi qualche informazione su un paese chiamato [[Tibet]], un paese permeato di spiritualità. Per secoli il sovrano del Tibet ha preso il nome di [[Dalai Lama]], nel '50 la Cina comunista invase il Tibet, eppur lasciando il Dalai Lama al suo posto, assunse il controllo dell'intera regione. Nel '59 in seguito a una rivolta contro i cinesi, il Dalai Lama è stato costretto a fuggire in India e da quel giorno vive lì in esilio. In conseguenza di un sogno che ho fatto tre anni fa ho cominciato a interessarmi della sorte del popolo tibetano e ho sentito il desiderio di aiutarlo. In seguito a quello stesso sogno mi sono reso conto di aver acquisito inconsciamente i fondamenti di una tecnica deduttiva basata sulla coordinazione mente-corpo che nell'insieme agisce al più profondo livello di intuizione. ('''Agente Cooper''')
*Dio, come amo questa musica! Una musica che fa sognare... ('''Audrey''') {{NDR|e poi si mette a ballare sotto le note di ''Audrey's Dance'' nel RR Diner}}
*Ne ho visti di posti lerci e puzzolenti in vita mia, ma questi li batte tutti. ('''Albert Rosenfield''') {{NDR|appena arrivato a Twin Peaks}}
*'''Nadine''' {{NDR|urlando dall'altra stanza}}: Ed!<br>'''Ed''': Oh mio Dio...<br>'''Nadine''' {{NDR|si fionda su Ed per abbracciarlo}}: Oh, Ed! Sono così felice, amore mio! Ed è tutto merito tuo!<br>'''Ed''': Che vuoi dire?<br>'''Nadine''': Tu non sai che cos'hai fatto per me.<br>'''Ed''': No, non lo so.<br>'''Nadine''': Oh, Ed, che bestia sei! Quando hai portato tutto quel grasso in casa, stamattina, ne hai lasciato cadere un po' sui miei batuffoli di cotone, ma invece di buttarli via ho fatto una porva: li ho messi nella mia guida per tende. E Ed, devi sentirlo con le tue orecchie! {{NDR|fa scorrere le tende con entusiasmo}} Completamente silenziose!<br>'''Ed''': E questo che significa?<br>'''Nadine''': Oh, Ed, che rischiamo di diventare molto ricchi.
*Io avevo qualche problema con un pesce: si era andato a ficcare nel filtro dell'acqua. ('''Pete''')
*'''Catherine''': Leva i tuoi sporchi stivali dal mio letto e va' in camera tua!<br>'''Pete''': Non volevo rischiare di sporcare con l'olio di visone il mio copriletto nuovo.<br>'''Catherine''': Tu l'olio di visone ce l'hai in testa.
*Dobbiamo danzare! Dobbiamo danzare, Sarah! Dobbiamo danzare! ('''Leland''') {{NDR|ruotando su se stesso tenendo in mano una foto di Laura}}
*"''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | [[Fuoco]], cammina con me''".<ref>Nella versione originale in inglese: «''Through the darkness of future past | The magician longs to see. | One chants out between two worlds. | Fire walk with me.''» Alcune fonti citano però "''chance out''" invece di "''chants out''" ma i sottotitoli ufficiali della versione DVD riportano ufficialmente "''chants out''".</ref><ref name=fire>In lingua originale ''Fire walk with me'', titolo del [[Fuoco cammina con me|film]] del 1992.</ref> Noi viviamo tra la gente, tu lo chiameresti un negozio conveniente. Noi ci viviamo sopra, proprio così com'è, come lo vedi tu. Anch'io sono stato toccato dall'essere infernale. Un tatuaggio sulla spalla sinistra. Ah, ma il giorno che vidi il volto di Dio, divenni un altro, e mi staccai da solo il braccio intero. Il mio nome è Mike e il suo è Bob. ('''Mike''') {{NDR|nel sogno dell'Agente Cooper}}
*Mike? Mike? Puoi sentirmi? "''Ti catturerò con il mio sacco mortale''". Tu penserai che io sia impazzito. Ma ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! ('''Bob''') {{NDR|nel sogno dell'Agente Cooper}}
*Forza, balliamo! ('''Nano''') {{NDR|nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper}}
:''Let's rock!''
*{{NDR|Nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper}}<br>'''Nano''': Ho una grande notizia. Quella gomma che ti piaceva tanto è di moda questi giorni. Lei è mia cugina. Ma non diresti che è esattamente uguale alla piccola Laura Palmer?<br>'''Agente Cooper invecchiato''': Ma lei... lei è Laura Palmer. Non sei Laura Palmer?<br>'''Laura''': No. Io sento di conoscerla. Certe volte le braccia si piegano all'indietro.<br>'''Nano''': Lei conosce tanti segreti. Viviamo in un posto dove gli uccelli cantano un grazioso motivo e c'è sempre tanta musica nell'aria.<br>{{NDR|Il Nano danza sotto le note di ''Dance of the Dream Man'' e Laura sussurra qualcosa all'orecchio dell'Agente Cooper}}<ref>Nella versione originale in inglese:<br>''– I've got good news That gum you like is going to come back in style. She's my cousin. But doesn't she look almost exactly like Laura Palmer?<br>– But it is Laura Palmer. Are you Laura Palmer?<br>– I feel like I know her, but sometimes my arms bend back.<br>– She's filled with secrets. Where we're from, the birds sing a pretty song and there's always music in the air.''</ref>
==Episodio 4, ''Riposa nel dolore''==
{{cronologico}}
[[File:2008-04-26, Twede's Cafe, North Bend, Washington.jpg|thumb|Twede's Cafe (North Bend), luogo delle riprese degli esterni del Double R Diner.]]
*C'è una certa tristezza in questo mondo, poiché ignoriamo molte cose. Sì, ignoriamo molte belle cose. Cose come la verità. Pertanto, la tristezza della nostra ignoranza è molto reale. Le lacrime sono vere. Che cosa sono le lacrime? Ci sono persino piccoli condotti, i condotti lacrimali, per produrre queste lacrime, in caso di tristezza. Poi, il giorno in cui la tristezza ci colpisce, ci chiediamo: "Chissà se questa tristezza, che mi fa piangere, chissà se questa tristezza che mi spezza il cuore avrà mai fine?" La risposta, ovviamente, è sì. Un giorno, la tristezza avrà fine.
:''There is a sadness in this world, for we are ignorant of many things. Yes, we are ignorant of many beautiful things – things like the truth. So sadness, in our ignorance, is very real. The tears are real. What is this thing called a tear? There are even tiny ducts – tear ducts – to produce these tears should the sadness occur. Then the day when the sadness comes – then we ask: "Will this sadness which makes me cry – will this sadness that makes my heart cry out – will it ever end?" The answer, of course, is yes. One day the sadness will end.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Audrey, l'inclinazione a destra della tua scrittura indica una natura romantica, un cuore ardente, sta' attenta! ('''Agente Cooper''')
*Una focaccia imburrata con sciroppo d'acero e una fetta di [[prosciutto]] appena scaldata. È indescrivibile l'incontro del sapore del prosciutto con quello dell'acero. ('''Agente Cooper''')
*Il mio sogno è un codice che deve essere decifrato. Decifrato il sogno, risolto il caso. ('''Agente Cooper''')
*Lo sapete voi da dove provengono i [[sogno|sogni]]? [...] I neuroni producono {{sic|acelticolina}} mediante la quale inviano impulsi al proencefalo. Questi impulsi diventano immagini e le immagini diventano sogni, ma nessuno sa perché scegliamo queste particolari immagini. ('''Agente Cooper''')
*'''Dr. Hayward''': Lei è l'uomo più insensibile che abbia mai conosciuto. Non avevo mai incontrato uno così totalmente privo di compassione.<br>'''Albert Rosenfield''': A me la compassione esce dalle orecchie, nonno. Io sono il sultano dei sentimenti. Dottor Hayward, ho viaggiato per più di duemila miglia ed evidentemente per qualche secolo per raggiungere questa cloaca allo scopo di effettuare dei test. Ora, non le chiedo di capire questi test, non sono così crudele, le chiedo soltanto di levarsi dai piedi e di lasciarmi finire il lavoro!
*Signor Horne, capisco che la sua posizione in questa degna comunità le permetta un comportamento venale e insincero e le consenta di esprimersi in modo irritante. La stupidità, ad ogni modo, non è mai perdonabile. Perciò mi stia a sentire: voi potete fare il funerale in qualunque momento – scavate la fossa e seppellite la bara – io invece non posso eseguire questi test l'anno prossimo, tra un mese, una settimana o domani, li posso fare soltanto adesso. {{NDR|maneggiando il trapano}} Ho ancora un sacco di taglia e cuci da fare. Signori, perché non tornate alle vostre sedie a dondolo e vi fate un cicchetto? ('''Albert Rosenfield''')
*'''Garland Briggs''': Abbiamo delle responsabilità verso i morti. La [[responsabilità]] è la molla della [[convivenza]] sociale. Ogni uomo è responsabile delle sue azioni e queste azioni sono un contributo al bene comune.<br>'''Bobby Briggs''': E cosa c'è di buono nel mettere qualcuno sotto terra?<br>'''Garland Briggs''': È il modo con cui gli uomini chiudono un capitolo. È in questi momenti che si imparano certe cose, si impara ad andare avanti, anche senza coloro che abbiamo amato. Robert, nella vita devi affrontare anche questo e andare avanti comunque.<br>'''Bobby Briggs''': Grandioso!<br>'''Garland Briggs''': Vedi, mi rendo conto che stai provando una crescente riluttanza ad affrontare con me un significativo scambio di idee. Questo ci conduce a un un punto morto. Mentre io vorrei tanto che tu vincessi questa tua riluttanza, non è detto che sia sempre negativa, anzi a volte è la sola via percorribile. Figliolo, non avere paura. Saremo tutti accanto a te.<br>'''Bobby Briggs''': Paura? E di che?<br>'''Garland Briggs''': Del funerale.<br>'''Bobby Briggs''': Non ho paura di questo maledetto funerale. Paura? Non vedo l'ora di andarci. {{NDR|poi urlando}} Paura?! Ho intenzione di farvi saltare in aria!
*Le attrezzature qui danno un nuovo senso al termine "primitivo". ('''Albert Rosenfield''')
*Sono stato qui a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]] per poco tempo, ma in questo periodo ho visto decoro, onore e dignità. L'omicidio non è un fatto ordinario qui. Non è un dato statistico da aggiornare tutte le sere. La morte di Laura Palmer ha profondamente scosso tutti, uomini, donne, bambini, perché la vita ha un senso qui, ogni vita. Ci sono valori che credevo scomparsi ma mi sbagliavo, li ho ritrovati a Twin Peaks. ('''Agente Cooper''') {{NDR|ad Albert Rosenfield}}
*{{NDR|Al funerale}} Amen! Che c'è da guardare? Cosa state aspettando? Siete rivoltanti. Maledetti ipocriti, siete rivoltanti! Lo sapevate tutti che Laura era nei guai, ma nessuno ha fatto niente. Nessuno di voi, brava gente. Volete sapere chi ha ammazzato Laura? Siete stati voi! Siamo stati tutti. E le belle parole non la riporteranno in vita, risparmiate le preghiere. Lei comunque ne avrebbe riso. ('''Bobby Briggs''')
*Leland, non rovinare anche questo! ('''Sarah''') {{NDR|al funerale di Laura, dopo che Leland si è lanciato disperato sulla sua bara, il cui meccanismo si è inceppato e la fa andare su e giù}}
*'''Harry''': Senti, che ne diresti di una bella fetta di torta di mirtilli?<br>'''Agente Cooper''': Mi sembra un'ottima idea. Norma, una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia e caffè.<br>'''Norma''': Torno subito. {{NDR|va via}}<br>'''Agente Cooper''': Big Ed, da quanto tempo stai con Norma?<br>'''Harry''' {{NDR|riferendosi alla scommessa fatta in precedenza}}: Ed, credo che quel conto sia per te.
*Ma questa viene direttamente dal paradiso delle torte! ('''Agente Cooper''') {{NDR|mangiando una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia al RR Diner}}
*Twin Peaks è diversa. Lontana dal resto del mondo, l'avrai notato. [...] Ed è proprio per questo che ci piace. Ma c'è anche il rovescio della medaglia, come in tutte le cose. Forse è il prezzo che paghiamo per vivere qui. [...] C'è una specie di malattia nell'aria. Qualcosa di molto, molto strano tra questi vecchi boschi. Puoi chiamarla come vuoi. Una maledizione. Una presenza. Assume forme diverse, ma è stata tenuta lontana da qui da tempo immemorabile e noi siamo sempre pronti a combatterla. [...] Come i nostri padri. E non finirà con noi. Poi toccherà ai nostri figli. ('''Harry''')
*Sono una persona terribile, agente Cooper. Faccio finta di non esserlo, ma lo sono. Certo, io ascolto i problemi dei miei pazienti, giorno dopo giorno, e questa gente mi considera un amico. La verità è che non me ne frega niente. Credevo che nessuno e nulla mi potesse più interessare. Laura però era diversa. ('''Jacoby''')
*'''Agente Cooper''': Tu credi nell'anima?<br>'''Hawk''': In molte anime.<br>'''Agente Cooper''': In più di una?<br>'''Hawk''': È una leggenda indiana: le anime della veglia danno vita al corpo e alla mente e le anime dei sogni vagano.<br>'''Agente Cooper''': Le anime dei sogni... E dove vagano?<br>'''Hawk''': In posti lontani. Nella terra dei morti.<br>'''Agente Cooper''': È dove si trova ora Laura?<br>'''Hawk''': Laura è sotto terra, agente Cooper. È l'unica cosa di cui sono certo.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] con la birra}}: A Laura. Buon viaggio.
*Nessuno vuole ballare con me! ('''Leeland''') {{NDR|piangendo in mezzo alla pista da ballo}}
*Lui fa il barista lì, non lo sai? ('''Bernard Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
==Episodio 5, ''L'uomo con un solo braccio''==
{{cronologico}}
*Persino coloro che ridono talvolta non hanno una risposta. Queste creature si presentano, ma siamo sicuri di averle già incontrate da qualche parte. Sì? Guardate nello specchio, che cosa vedete? Si tratta di un sogno o di un incubo? Ci stanno introducendo contro il nostro volere? Sono specchi? Vedo il fumo. Sento odore di bruciato. Sta per aver inizio la battaglia.
:Anche quelli che ridono a volte sono colti impreparati. Queste creature si presentano, ma giuriamo di averle incontrate prima, altrove. Sì? Guarda nello specchio. Cosa vedi? È un sogno o un incubo? Ci stanno presentando contro la nostra volontà? Sono forse specchi? Posso vedere il fumo. Posso annusare il fuoco. La battaglia si avvicina.<ref name=sottotitoli/>
::''Even the ones who laugh are sometimes caught without an answer: these creatures who introduce themselves but we swear we have met them somewhere before. Yes, look in the mirror. What do you see? Is it a dream, or a nightmare? Are we being introduced against our will? Are they mirrors? I can see the smoke. I can smell the fire. The battle is drawing nigh.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Sì, sì, aveva capelli lunghi, capelli sudici, grigi, che arrivavano alle spalle. L'ho visto ai piedi del letto di Laura. Sembrava un animale. [...] Aveva un tale sguardo, una faccia terrificante! ('''Sarah''') {{NDR|raccontando di aver avuto una visione di Bob}}
*Era notte, vedevo un raggio di luce che illuminava il terreno. Poi una mano, coperta da un guanto solleva un sasso e raccoglie un ciondolo spezzato a metà. Era di Laura. ('''Sarah''') {{NDR|raccontando della visione che ha avuto}}
*{{NDR|Harry entra nel commissariato interrompendo Lucy che guarda la soap opera ''Invitation to Love''}}<br>'''Harry''': Ciao, Lucy. Ci sono novità?<br>'''Lucy''': Be', grazie a Jade, Jared ha deciso di non suicidarsi più e ha cambiato testamento lasciando il Towers a Jade invece che a Emerald, ma Emerlad l'ha scoperto e ora cerca di convincere Chet a darle il testamento per poterlo distruggere. Montana vuole uccidere Jared prima di mezzanotte così il Towers resterà a Emerald e Montana, ma credo proprio che lei faccia il doppio gioco e lui non lo sappia ancora. Povero Chet!<br>'''Harry''': Ci sono novità ''qui''?
*'''Agente Cooper''': Laura veniva da lei perché era diventata tossicodipendente?<br>'''Jacoby''': Agente Cooper, mi piacerebbe aiutarla, ma non in questa forma. Non posso darle delle risposte finché lei mi chiede informazioni coperte dal segreto professionale.<br>'''Agente Cooper''': Allora possiamo dire che Laura veniva da lei perché aveva dei problemi.<br>'''Jacoby''': Oh, ma certo.<br>'''Agente Cooper''': Erano problemi di natura sessuale?<br>'''Jacoby''': Agente Cooper, i problemi della società contemporanea sono tutti di natura sessuale. {{NDR|nota la mappa del Tibet appesa alla lavagna}} Tibet. Lo sa, anch'io sono molto attratto dai paesi orientali, ma il mio interesse non va oltre le [[Hawaii]]. Gli antichi abitanti di quelle isole ricorrevano spesso al potere calmante dello zenzero per lenire le pene di una profonda delusione la cui origine, nella maggior parte dei casi era sessuale.<br>'''Agente Cooper''': Lo [[zenzero]] non dà assuefazione, la [[cocaina]] sì.<br>'''Jacoby''': Guardi, il solo fatto che Laura Palmer cercasse dei rimedi, non importa quanto discutibile, era senz'altro un segno positivo.<br>'''Agente Cooper''': Dottor Jacoby, capisco che lei fosse molto attaccato a Laura Palmer, ma allora perché non vuole aiutarci?<br>'''Jacoby''': Be', sa, temo che le indagini che sto conducendo personalmente mi terranno occupato per il resto dei miei giorni. Laura aveva tanti segreti e attorno a questi segreti aveva costruito una fortezza che io in sei lunghi mesi di lavoro non sono stato in grado di espugnare. Ecco perché considero la mia vita un completato fallimento.
*Avevo intuito che il mio sogno e la visione di Sarah erano correlati. non sono venuto con voi stamattina per non influenzarla. Io ho poteri telepatici. ('''Agente Cooper''')
*Quando la segheria andrà in fumo i titoli sui giornali dovranno dire "Josie Packard incendia il suo stabilimento per frodare l'assicurazione" e non "hot dog gigante arrostito nel bosco". ('''Ben''')
*{{NDR|La polizia fa irruzione nella stanza di motel di Philip Gerard, l'uomo con un braccio solo}}<br>'''Harry''': Signor Gerard, non si muova!<br>'''Philip Gerard''': Oh, mio Dio!<br>'''Harry''': Le mani in alto e bene in vista!<br>{{NDR|Philip Gerard alza il solo braccio che possiede}}
*'''Agente Cooper''': Il braccio che ha perso aveva un tatuaggio?<br>'''Philip Gerard''': Che domande sono queste? Sono solo un rappresentante!<br>'''Harry''': Stia calmo, signor Gerard. È una domanda come un'altra.<br>'''Agente Cooper''': Se lei non vuole rispondere lo scopriremo lo stesso. Allora, che cosa c'era scritto?<br>'''Philip Gerard''': C'era... c'era scritto... "Mamma"! {{NDR|scoppia a piangere}}
*'''Audrey''': Ho fatto qualche ricerca. Ho scoperto che nella vita reale non c'è l'[[algebra]].<br>'''Donna''': Forse dovresti andartene via e unirti a un circo.<br>'''Audrey''': Scappare... No, ho un'idea migliore: uno straniero alto, tenebroso, affascinante si innamora pazzamente di me e mi trascina in una vita piena di misteri e di intrighi internazionali.<br>'''Donna''': Vuoi dire l'agente dell'FBI? Tu sogni, Audrey.
*Tu la conoscevi molto meglio di me, ma una cosa l'ho capita: Laura era una spostata. ('''Audrey''') {{NDR|a Donna}}
*'''Audrey''': Lo sai che cos'è il One Eyed Jacks?<br>'''Donna''': Non è un western con [[Marlon Brando]]?<ref>{{Cfr}} ''[[I due volti della vendetta]]'' (''One-Eyed Jacks''), film del 1961, regia di [[Marlon Brando]].</ref><br>'''Audrey''': È un locale oltre il confine, con molte ragazze al servizio dei clienti.<br>'''Donna''': E tu pensi che Laura fosse una di queste?<br>'''Audrey''': Non ne ho idea, ma se fosse non lo vorresti sapere?<br>'''Donna''': Certo, questo spiegherebbe diverse cose.<br>'''Audrey''': Sai, ci ho pensato spesso. Ho pensato a Laura in un posto come quello. Ed è una cosa che mi da i brividi... dei brividi caldi, come se tenessi in mano un cubetto di ghiaccio per lungo tempo.
*'''Agente Cooper''': Nel mio sogno Mike diceva di vivere sopra un negozio di prodotti a buon mercato.<br>'''Harry''': Lo sai, credo che dovresti aver paura dei tuoi sogni.
*Nel corso di un'indagine così intricata la via più breve fra due punti non è necessariamente una linea retta. ('''Agente Cooper''')
*'''Andy''': Lucy non vuole più parlarmi, e io non so il perché. Non so perché si stia comportando in questa maniera. Non riesco proprio a immaginarlo.<br>'''Agente Cooper''': Non c'è logica nel suo comportamento, devi rassegnarti. Nel grande disegno le [[donne]] sono state dipinte con pennelli diversi.<br>'''Hawk''': E così sia.
*'''Harry''': Ti sei mai sposato, Cooper?<br>'''Agente Cooper''': No, ma ho conosciuto qualcuno che mi ha fatto capire quali siano i doveri, gli obblighi e i rischi del mio lavoro e mi ha fatto conoscere il dolore di un cuore spezzato.<br>'''Hawk''': "Una donna può farti volare come il falco. Un'altra può darti la potenza del leone. Ma ce n'è una sola nel corso della vita che può riempirti il cuore di stupore e donarti l'emozione di una gioia mai provata." L'ho scritto per la mia fidanzata.
*Grazie Tod, questa mi servirà ad aumentare il mio fondo previdenziale per quando andrò in pensione! ('''Norma''') {{NDR|risentita nei confronti di un cliente che ha dato solo una moneta come mancia}}
*'''Shelly''': Ho incontrato un uomo di troppo nella mia vita, e me lo sono sposato. La conosci la storia.<br>'''Norma''': Dovresti cercare di parlare con Leo.<br>'''Shelly''': Leo non parla. Picchia. All'inizio era meraviglioso, sai? Questo ragazzone muscoloso con la sua macchina sportiva. Poi ci siamo sposati e ho scoperto che voleva solo una cameriera che lavorasse gratis. Mi sento così stupida...<br>'''Norma''': Eccoci qua. Due uomini a testa e non sappiamo che fare con nessuno dei quattro.
*'''Audrey''': Papà, ti vergogni di me?<br>'''Ben''': Audrey, tu sei... sei mia figlia...
*Ho visto una mia amica recisa come un fiore che aveva appena iniziato a sbocciare. La vita può essere così breve. Non durerò in eterno, l'ho capito solamente adesso ed è per questo che voglio cambiare. ('''Audrey''')
*Quando due fatti separati vengono a coincidere durante lo svolgimento di una stessa indagine, bisogna sempre prestare la massima attenzione. ('''Agente Cooper''')
*Un tocco di classe, Leo, davvero. Un'automobile rosso fiamma per un incontro segreto. Grande. ('''Ben''')
*Laura diceva che sua madre aveva degli strani poteri, strane visioni, strani sogni premonitori. Capitava anche a Laura. ('''Donna''')
*Comincio a pensare che la rivedrò. Sai, mi capita di avvertire la sua presenza o di sentire la sua voce. Certe volte mi sembra addirittura di vederla. ('''James''') {{NDR|parlando di Laura a Donna}}
==Episodio 6, ''I sogni di Cooper''==
{{cronologico}}
*Recito la mia parte nel teatro della vita. Dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Ma la risposta non può giungere finché non siamo pronti ad ascoltarla. Perciò dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Talvolta la mia ira verso il fuoco è evidente. Talvolta non si tratta proprio di ira. Può apparire tale, ma forse è un indizio? Il fuoco del quale parlo non è un fuoco cordiale.
:Faccio la mia parte nel palcoscenico del mondo. Faccio quello che posso per formulare la risposta perfetta. Ma quella risposta non può arrivare prima che tutti siano pronti a sentirla. Quindi dico quel che posso per offrire la risposta perfetta. Qualche volta, la mia rabbia per il fuoco è evidente. Qualche volta non è rabbia, veramente. Può apparire come tale, ma potrebbe essere un indizio? Il fuoco di cui parlo non è un tipo di fuoco.<ref name="sottotitoli"/>
::''I play my part on my stage. I tell what I can to form the perfect answer. But that answer cannot come before all are ready to hear. So I tell what I can to form the perfect answer. Sometimes my anger at the fire is evident. Sometimes it is not anger, really. It may appear as such, but could it be a clue? The fire I speak of is not a kind fire.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Diane, sono le quattro e ventotto del mattino. Sono stato appena svegliato dal fracasso infernale che in questo momento sta sovrastando la mia voce. {{NDR|punta il registratore in alto per far sentire i canti degli islandesi}} Ti rendi conto?! Fino a questa notte ho creduto che il Great Northern Hotel fosse uno degli alberghi più silenziosi che avessi mai frequentato, ma questa è la conferma definitiva che quando si è lontani da casa non c'è alcuna speranza di poter conservare la pace e la tranquillità per lungo tempo. Diane, ti prego di spedirmi al più presto due paia di quei tappi di cera per orecchie che ho usato l'ultima volta che sono stato a New York. Naturalmente non ho pensato a portarli perché non credevo che fosse necessario e invece... {{NDR|punta il registratore di nuovo in alto}} ('''Agente Cooper''')
*'''Agente Cooper''': Il mercoledì solitamente andavo a scuola quando avevo la tua età.<br>'''Audrey''': Sembra impossibile che abbia avuto la mia età.<br>'''Agente Cooper''': Ho molte foto che lo provano.
*{{NDR|L'agente Cooper apre una busta contenuta tra le pagine di una copia della rivista erotica ''Flash World'' trovata in casa di Jacques Renault}}<br>'''Agente Cooper''': Vediamo chi scriveva a Ronette. L'hanno spedita dalla Georgia. {{NDR|trova una polaroid di un uomo vestito da donna}}<br>'''Dr. Hayward''': Bel tipo!<br>'''Agente Cooper''': Una cosa è sicura: barba e baffi rovinano l'effetto della lingerie. Tu che ne dici?<br>'''Harry''': Che non diventerà mai Miss Georgia.
*Non vogliamo far male a nessuno, e rinunciamo alle cose a cui teniamo. Sto cominciando a pensare che in questo mondo si arriva alla fine della vita e non si ha niente di bello da ricordare. ('''Norma''') {{NDR|a Ed}}
*{{NDR|Audrey cerca lavoro ai magazzini Horne, proprietà del padre}}<br>'''Audrey''': Allora, mi dica, che cos'ha in mente per me?<br>'''Emory Battis''': Vede, Audrey, come dice sempre suo padre, si parte dal basso per arrivare in alto. Pensavo per il momento al reparto confezione pacchetti per regali. Un lavoro part-time, dopo la scuola.<br>'''Audrey''': No. No-no-no-no-no. No. Emory, posso parlarle con franchezza?<br>'''Emory Battis''': Ma certo che può.<br>'''Audrey''' {{NDR|va dall'altro lato della scrivania, per avvicinarsi a lui}}: Parliamo di... vendite.<br>'''Emory Battis''': Vendite?<br>'''Audrey''': Profumi.<br>'''Emory Battis''': Ma si tratta del settore più difficile della nostra azienda: articoli dispendiosi, rapporti delicati con i clienti...<br>'''Audrey''': Lavorare lì riempirebbe il mio cuore di gioia.<br>'''Emory Battis''': Credo che dovrò parlarne con suo padre.<br>'''Audrey''': Emory, senta che cosa facciamo: dirà a mio padre che mi sto dando un gran da fare a confezionare pacchetti, invece mi farà stare dietro al banco dei profumi da questo pomeriggio. {{NDR|lo afferra per la cravatta con fare minaccioso}} E se non lo farà io mi strapperò i vestiti di dosso e comincerò a strillare come un'aquila e dirò a mio padre che ha tentato di violentarmi. Spero di averle chiarito le idee...<br>'''Emory Battis''': Ehm... Sì.<br>'''Audrey''': "Sì" cosa?<br>'''Emory Battis''': Sì, signorina Horne.<br>'''Audrey''' {{NDR|torna dall'altro lato della scrivania, sorridente}}: Vogliamo cominciare a mettere nero su bianco?
*'''James''': Donna, ci sono alcune cose che devi sapere. Ti ho detto che mio padre è morto quando avevo dieci anni. Non è vero. Fa il musicista, vive sulla costa occidentale. Era un violento, picchiava me e la mamma.<br>'''Donna''': Mi dispiace.<br>'''James''': Mia madre era scrittrice. Era molto brava, scriveva poesie, racconti brevi... Ora è alcolizzata. Se queste cose ti danno fastidio, dimmelo, io smetto.<br>'''Donna''': Non mi danno fastidio. Raccontami.<br>'''James''': È vero che la settimana scorsa era fuori città. Ma non per lavoro. Di solito in questi casi prende una stanza in un motel da due soldi, compra qualche bottiglia di quello buono e... e si diverte con dei ragazzi. {{NDR|si allontana e volge lo sguardo verso l'orizzonte}}<br>'''Donna''' {{NDR|lo abbraccia}}: Non ha importanza.<br>'''James''': Ti ho detto tutto perché non voglio avere segreti con te. Non devono esserci ipocrisie fra noi. I segreti rovinano tutto, distruggono la felicità fra due persone. Non deve succedere anche a noi.<br>'''Donna''': Non succederà, noi siamo diversi. {{NDR|si baciano}}<br>'''James''': Avevi ragione tu ieri. Ci ho pensato. dobbiamo farlo. Dobbiamo assolutamente scoprire cosa è successo a Laura o questo mistero ci rovinerà la vita.<br>'''Donna''': Ce la faremo, James.<br>'''James''': Il suo spirito è qui intorno, e non ha pace.<br>'''Donna''': Scopriremo chi l'ha uccisa. Glielo dobbiamo.
*"Giovane studentessa cerca chi la educhi nell'arte dell'amore. Accetta solo uomini maturi e generosi." ('''Agente Cooper''') {{NDR|leggendo l'[[pubblicità dalle serie televisive|annuncio]] lasciato da Laura Palmer su un numero della rivista erotica ''Flash World'' }}
*Il giorno prima che Laura morisse ho avuto come la sensazione che fosse nei guai. Mi sono sempre sentita vicino a lei, per questo sono venuta subito qui. Sapete, non conoscevo Laura a fondo, ma lei era uguale a me. In famiglia dicevano sempre che eravamo identiche. ('''Maddy''')
*{{NDR|Seduta di psicoterapia familiare dal dottor Jacoby}}<br>'''Jacoby''': Fai uso di qualche droga, Bobby?<br>'''Bobby''': No.<br>'''Garland''': Alcool!<br>'''Betty''': L'alcool è una droga.<br>'''Bobby''': Mi ha chiesto un'altra cosa.<br>'''Betty''': L'alcool non conta?<br>'''Bobby''': Tutti bevono un po'.
*'''Jacoby''' {{NDR|parlando di Laura}}: Dimmi Bobby, cos'è successo la prima volta che avete fatto l'amore?<br>'''Bobby''': Ma che razza di domande mi fa?!<br>'''Jacoby''': Bobby, tu hai pianto?<br>'''Bobby''': Cos'avrei fatto?!<br>'''Jacoby''': E poi cos'ha fatto Laura, ha riso di te? {{NDR|Bobby è turbato}} Ti è dispiaciuto molto quando è morta?<br>'''Bobby''': Laura voleva morire.<br>'''Jacoby''': E tu come lo sai?<br>'''Bobby''': Me l'ha detto lei. <br>'''Jacoby''': E che altro ti ha detto? Ti ha detto anche che non c'è bontà a questo mondo?<br>'''Bobby''': Diceva che le persone provano a essere buone, ma sono ormai corrotte, marce, lei più degli altri e che ogni volta che aveva tentato di trasformare il mondo in un posto migliore, dentro di lei era esplosa una forza orribile e l'aveva trascinata giù all'inferno. Quella cosa la portava sempre più giù, nel più nero degli incubi ed era sempre più difficile liberarsene e trovare la luce.<br>'''Jacoby''': Ti è capitato di avere la sensazione che Laura nascondesse qualche orribile segreto?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Così orrendo da indurla a desiderare la morte?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Così orrendo da indurla a cercare le debolezze delle persone e poi da approfittarne, tentandole, privandole della dignità, portandole a compiere gesti terribili, degradanti?<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': Voleva corrompere la gente perché si sentiva sporca e corrotta anche lei.<br>'''Bobby''': Sì.<br>'''Jacoby''': È questo che è successo anche a te, Bobby? {{NDR|Bobby scoppia a piangere}} È questo che ti ha fatto Laura?<br>'''Bobby''' {{NDR|disperato}}: Era così... convincente! Mi faceva spacciare droga per averne anche lei!
*State tranquilli, il mio ceppo non morde. ('''Signora Ceppo''')
:''My log does not judge.''
*I gufi qui non ci daranno fastidio. ('''Signora Ceppo''')
:''The owls won't see us in here.''
*Con il tè! I biscotti non scappano! ('''Signora Ceppo''') {{NDR|schiaffeggiando la mano dell'agente Cooper, che ha tentato di mangiare un biscotto prima che il tè fosse pronto}}
*'''Harry''': Ci stava aspettando?<br>'''Signora Ceppo''': Siete in ritardo di due giorni. Ma sono affari vostri. Il mio ceppo ha visto qualcosa. Qualcosa d'importante.
[[File:Fire fire flames.jpg|thumb|Il fuoco è il diavolo celato come un codardo nel fumo. (Signora Ceppo)]]
*Mio marito faceva il taglialegna. Ha incontrato il diavolo. Il [[fuoco]] è il diavolo celato come un codardo nel fumo. ('''Signora Ceppo''')
*Il bosco nasconde molti spiriti, Margaret. ('''Hawk''') {{NDR|alla Signora Ceppo}}
*''Signora Ceppo''' {{NDR|porgendo il ceppo verso l'agente Cooper}}: Glielo può chiedere adesso.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|dopo aver avuto l'approvazione di Harry, si avvicina al ceppo}}: Che cos'hai visto quella notte, la notte in cui Laura fu uccisa?<br>'''Signora Ceppo''' {{NDR|al ceppo, accarezzandolo}}: Parlerò io per te. Era buio, sentivo ridere, i gufi volavano, molte cose si erano fermate, sentivo ridere, due uomini, due ragazze, delle luci, c'erano delle luci nel bosco, oltre la collina, i gufi erano vicini e il buio ormai la stava circondando, poi il silenzio, più tardi dei passi, si intravede un uomo nell'ombra, urla, in lontananza... Terribile... Terribile... Una voce.<br>'''Agente Cooper''': Di uomo o di donna?<br>'''Signora Ceppo''': Di donna. E dopo, oltre la collina, i gufi non gridavano più.
*'''Pete''': Mi raccomando, vacci piano con l'alcol stasera, Catherine.<br>'''Catherine''' {{NDR|prende due flûte di champagne e ne scola uno subito}}: Un paio di bicchieri e anche tu potresti sembrarmi simpatico.
*Heba, lo sai che il tuo nome è un modo di dire americano? "Heba, Heba" non l'avevi mai sentito dire prima?<ref>Il nome Heba è simile all'espressione "[[:wikt:en:hubba hubba|hubba hubba]]", utilizzata negli Stati Uniti per esprimere apprezzamento nei confronti di una persona attraente.</ref> ('''Jerry''') {{NDR|a Heba, la ragazza islandese}}
*Che cosa si ottiene incrociando un norvegese con uno svedese, mh? Un socialista che vuole essere re! ('''Ben''') {{NDR|raccontando una [[barzellette dalle serie televisive|barzelletta]] agli islandesi}}
*'''Ben''': Vediamoci nel mio ufficio, ma dammi due minuti per liberarmi.<br>'''Catherine''': Il paradiso può attendere.
:''– Meet me in my office. Give me two minutes to break away.<br>– Hell hath no fury.''<ref>{{Cfr}} ''[[:wikt:en:hell hath no fury like a woman scorned|hell hath no fury like a woman scorned]]''.</ref>
*{{NDR|Catherine chiede spiegazioni sulla fiche del One Eyed Jacks}}<br>'''Catherine''': Che ci faceva questa fiche – tu sai da dove viene – nei tuoi pantaloni? Credevo tu preferissi donne con una certa esperienza.<br>'''Ben''': Me l'ha data Jerry. {{NDR|Catherine gli da uno schiaffo}} È un portafortuna, credevo di averlo perso. Sono contento di averlo ritrovato. {{NDR|gli da un altro schiaffo}} Hai finito? {{NDR|e un altro ancora}}<br>'''Catherine''': Sì.<br>'''Ben''': In questo caso... {{NDR|la bacia appassionatamente}}
*Mh, aspetta un momento, fammi capire bene... vuoi dire che nel tuo paese non c'è neppure l'ombra di un albero?! ('''Pete''') {{NDR|parlando con Einar Thorson, l'uomo d'affari [[Islanda|islandese]]}}
==Episodio 7, ''Tempo di realizzazione''==
{{cronologico}}
*La bellezza è nell'occhio di chi guarda. Eppure certi aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", qualcuno ha detto. Pertanto fissiamo gli occhi, per vedere la natura dell'anima. Talvolta, quando vediamo gli occhi... quei momenti terribili in cui vediamo gli occhi, occhi che... che sono privi di un'anima, allora riconosciamo le tenebre e ci domandiamo, "Dov'è la bellezza?" Non ve n'è alcuna, negli occhi di chi è privo di un'anima.
:La bellezza è negli occhi di chi guarda. Ma ci sono quelli che aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", disse qualcuno. Allora noi guardiamo dritto negli occhi per vedere la natura dell'anima. Qualche volta, quando vediamo gli occhi, quelle orribile volte in cui vediamo gli occhi, occhi che... non hanno anima, allora vediamo le tenebre. Poi ci chiediamo: "Dov'è la bellezza?" Non c'è, se gli occhi sono senz'anima.<ref name="sottotitoli"/>
::''Beauty is in the eye of the beholder. Yet there are those who open many eyes. "Eyes are the mirror of the soul", someone has said. So we look closely at the eyes to see the nature of the soul. Sometimes when we see the eyes – those horrible times when we see the eyes, eyes that... that have no soul – then we know a darkness, then we wonder: "Where is the beauty"? There is none if the eyes are soulless.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*{{NDR|Audrey è entrata di nascosto in camera dell'agente Cooper per farsi trovare nuda sotto le coperte}}<br>'''Agente Cooper''': Audrey, tu sei ancora minorenne e io sono un agente dell'FBI.<br>'''Audrey''': Vuoi davvero che me ne vada?<br>'''Agente Cooper''': Quello che vorrei fare e quello che devo fare sono due cose diverse, Audrey. Vedi, nella mia professione è richiesto il rispetto di determinati valori. valori che ho giurato di difendere. Sarebbe sbagliato, Audrey. Lo sappiamo tutti e due.<br>'''Audrey''': Non ti piaccio neanche un po'?<br>'''Agente Cooper''': No, anzi, mi piaci molto. Sei molto bella, intelligente, attraente. Un uomo non potrebbe desiderare di più. Ma quello che ti serve più di ogni altra cosa è un amico che ti sappia ascoltare.<br>'''Audrey''': Un amico, eh?<br>'''Agente Cooper''': Cercherò di procurarmi delle birre e delle patatine giù in cucina, poi voglio che mi racconti tutti i tuoi guai.<br>'''Audrey''': Ci vorrà tutta la notte.<br>'''Agente Cooper''': Be', la notte è giovane. Senti, mentre vado a prendere queste cose, perché non ti vesti?<br>'''Audrey''': Non posso dirti tutti i miei segreti.<br>'''Agente Cooper''': I segreti sono pericolosi, Audrey.<br>'''Audrey''': E tu ne hai?<br>'''Agente Cooper''': No.<br>'''Audrey''': Laura ne aveva tanti di segreti.<br>'''Agente Cooper''': E cercare di scoprirli è il mio lavoro.
*Come va, dottore?<ref name="doc">Nella versione originale in inglese «''What's up, doc?''», la frase tormentone di Bugs Bunny, personaggio dei cartoni animati Warner Bros.</ref> Solo una parola prima di andare a letto. Credo che farò un sogno stanotte. Uno di quei sogni, capisci? Quelli che piacciono a te. È più facile parlare, con il registratore. Sento che potrei parlare di tutto. Di tutti i miei segreti. Anche i più intimi. So che questo ti piace, dottore. E so che anch'io ti piaccio. Questo sarà il mio piccolo segreto, va bene? Come la tua noce di cocco. Perché è così facile per me fare innamorare un uomo? Non devo neanche impegnarmi troppo. O forse... se fosse più difficile... ('''Laura''') {{NDR|registrazione per il dottor Jacoby}}
*{{NDR|Audrey lavora al reparto profumi dei magazzini Horne}}<br>'''Audrey''': Ecco, provi questo: è all'essenza di mughetto.<br>'''Signora''': No, questo non va bene. Vorrei qualcosa di più importante.<br>'''Audrey''': "Importante"?<br>'''Signora''': Sì, più adatto a me. Forse non mi sono spiegata, cara. Vorrei qualcosa di classe e che sia alla moda.<br>'''Audrey''' {{NDR|con insolenza}}: Perché non prova ad appendersi la boccetta al collo? Avrà un profumo e un accessorio alla moda. Due articoli al prezzo di uno!<br>'''Signora''': Non è affatto spiritosa, signorina. {{NDR|se ne va via offesa}}<br>'''Audrey''': Grazie per aver preferito i magazzini Horne!
*Credi che la gente possa cambiare? Io no. ('''Harry''')
*Harry, voglio darti un consiglio prezioso. Una volta al giorno, tutti i giorni, fatti un piccolo regalo. Non programmarlo e non andarlo a cercare, ma... lascia che arrivi. Può essere una camicia vista in un negozio, un sonnellino nel tuo ufficio oppure... due ottime tazze di caffè nero fumante. ('''Agente Cooper''')
*Oh, magnifico! Questo è un caffè! Non c'è niente come una tazza di caffè nero! ('''Agente Cooper''') {{NDR|bevendo il caffè al Double R Diner}}
*Nuove emozioni domani con ''Invito all'amore''. ('''Annunciatore televisivo''')
*'''Ed''': Su, tesoro, non te la prendere.<br>'''Nadine''': Tu non sai quanto sia grave... Non hai idea di quante cose avevo progettato per noi due...<br>'''Ed''': Lo so.<br>'''Nadine''': Un televisore nuovo ultimo modello... Avevo anche visto un motoscafo...<br>'''Ed''': Nadine...<br>'''Nadine''': E non era soltanto per quello che avrei comprato, ma perché avremmo vissuto una nuova vita.<br>'''Ed''': All'ufficio brevetti ci sono tanti funzionari. Vedrai, ne troveremo uno che capisca il valore delle tue guide per tende.<br>'''Nadine''': "Rifiutate"! "Rifiutate": ecco quello che ha detto. Nessun altro dirà qualcosa di diverso.<br>'''Ed''': Nadine, non arrenderti! Devi insistere! {{NDR|si abbracciano}}
[[File:Treasure Boat Shipyard - mynah bird - P1070975.JPG|thumb|Ehilà, Waldo. Laura. Laura. Non andare là. Fa male. Fa male. Fermati. Fermati. Fermati. Leo, no! Leo, no! (Waldo)]]
*Ehilà, Waldo. {{NDR|fischia}} Laura. Laura. Non andare là. {{NDR|fa un verso}} Fa male. Fa male. Fermati. Fermati. Fermati. Leo, no! Leo, no! ('''Waldo''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} {{NDR|registrazione di Waldo, prima che Leo gli sparasse}}
*{{NDR|Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura}}<br>'''Blackie''': Tu sembri un agente.<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|scherzoso}}: Io sono un agente!<br>'''Blackie''': Tu sembri [[Cary Grant]]. Avete un nome?<br>'''Ed''': Barney e Fred. Siamo di Tri-City.<br>'''Blackie''': Bene. Tu, Fred, cosa fai?<br>'''Ed''': Ho un'autofficina. {{NDR|l'agente Cooper gli lancia uno sguardo}} Ehm... io sono dentista.<br>'''Blackie''': Ah, io ho una CHevrolet parcheggiata qua fuori che ha qualche problema di carie. Puoi darle un'occhiata?<br>'''Ed''': Speravo che tu avessi bisogo del mio aiuto. Sarò felice di guardare sotto il tuo cofano.
*{{NDR|Audrey vuole essere assunta al One Eyed Jacks usando una falsa identità}}<br>'''Blackie''': Tu non sei timida, vero dolcezza?<br>'''Audrey''': No, non direi. {{NDR|le porge il curriculum vitae}}<br>'''Blackie''' {{NDR|leggendo}}: Hester Prynne. Un nome grazioso. Maple House a Vancouver, da Roy a Chicago, poi a Calgary dall'87 all'89. Dove hai lavorato a Calgary, tesoro?<br>'''Audrey''': In giro.<br>'''Blackie''': Puoi dirmi un nome?<br>'''Audrey''': Il Lost Dude Ranch.<br>'''Blackie''': Mh... E Big Amos condice ancora la baracca?<br>'''Audrey''': Mh-mh. Ed è sempre più grasso.<br>'''Blackie''': Big Amos è il nome del mio cane. Anch'io ho letto ''[[La lettera scarlatta]]''<ref>Hester Prynne è il nome della protagonista del romanzo di [[Nathaniel Hawthorne]].</ref> al liceo come te. Dammi un buon motivo per cui non ti debba rispedire con un calcio nel mondo civile. {{NDR|Audrey prende la ciliegia dal drink di Blackie, la mangia e annoda il picciolo con la lingua}} Firma qui. benvenuta al One Eyed Jacks, Hester.
*{{NDR|Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura}}<br>'''Ed''': Il [[blackjack]] non è il mio gioco.<br>'''Agente Cooper''': Sai contare fino a dieci?<br>'''Ed''': Quando non bevo.<br>'''Agente Cooper''': Allora puoi vincere a blackjack.
==Episodio 8, ''L'ultima sera''==
{{cronologico}}
*L'uomo [[ubriachezza|ubriaco]] cammina in un modo che è impossibile da imitare, se si è sobri, e viceversa. Chi è [[malvagità|malvagio]] ha un comportamento, per quanto sia furbo, riconoscibile all'occhio esperto. Sarà smascherato. Sono forse troppo riservata? No, non si deve mai rispondere nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questa canzone in particolare finirà con tre suoni acuti. Come il rullo dei tamburi che annunciano la morte.
:Un uomo ubriaco cammina in un modo abbastanza inverosimile per essere imitato da un uomo sobrio, e viceversa. Un uomo malvagio ha un modo di fare, non importa quanto sia astuto, all'occhio esperto, la sua vera natura non sfugge. Sono forse troppo criptica? No. Uno non può mai rispondere a domande nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questo suono particolare finirà con tre toni acuti. Come tamburi mortali.<ref name=sottotitoli/>
::''A drunken man walks in a way that is quite impossible for a sober man to imitate, and vice versa. An evil man has a way, no matter how clever – to the trained eye, his way will show itself. Am I being too secretive? No. One can never answer questions at the wrong moment. Life, like music, has a rhythm. This particular song will end with three sharp notes, like deathly drumbeats.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*{{NDR|Donna e James si sono introdotti di nascosto in casa del dottor Jacoby e hanno trovato una scatola piena di ombrellini da cocktail commemorativi}}<br>'''James''': Ombrellini? {{NDR|leggendo l'etichetta legata a uno degli ombrellini}} "Kahala Hilton, 8 luglio 1969. Primo uomo sulla Luna."<ref>L'8 luglio 1969 è il giorno in cui l'[[Apollo 11]] è stato lanciato da Cape Kennedy, è poi atterrato il 20 luglio, e il 21 [[Buzz Aldrin]] ha messo piede sulla Luna.</ref><br>'''Donna''' {{NDR|osservando un altro ombrellino}}: "9 agosto 1974. Ho appena messo gli occhi su Mimsy."<br>'''James''': Bizzarro.<br>'''Donna''': Già.
*'''Harry''': Tu e Lucy vi parlate di nuovo?<br>'''Andy''': Come diceva sempre il mio sergente istruttore: "È una guerra già persa." {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*{{NDR|Hawk e Harry parlano in codice prima dell'arresto di Jacques Renault}}<br>'''Hawk''' {{NDR|alla radio della polizia}}: Harry, sono Hawk. La trota risale la corrente verso la rete.<br>'''Harry''': Hawk, ottimo lavoro. Ora prepariamo l'arpione. Cosa mi dici dell'agente Cooper?<br>'''Hawk''' {{NDR|via radio}}: È a dieci minuti di strada. Probabilmente si perderà la pesca, ma sarà qui per quando lo griglieremo.<br>'''Harry''': Ricevuto. Passeremo all'azione appena il pesce farà vedere le pinne.
*Come va, dottore?<ref name=doc/> Sono Laura, nel caso non l'avessi capito. Oggi è giovedì 23, e sono così annoiata. A dire la verità, oggi mi sento un po' strana. Certo, James è carino, ma è talmente stupido. E poi comincio ad averne abbastanza delle sue smancerie. Ehi, ti ricordi di quell'uomo misterioso di cui ti ho parlato? Be', se ti rivelassi il suo nome tu saresti davvero nei guai. Lui non sarebbe più un uomo misterioso ma tu saresti senz'altro un uomo morto. Credo che un paio di volte abbia cercato di uccidermi. Ma, come avrai indovinato, mi sono eccitata ancora di più. Non è strano il sesso? Poi questo tizio sa come accendere il mio "fuoco". E mi piace la sua Corvette rossa. Oh-oh! Sta arrivando la mamma con il latte e i biscotti. A più tardi, Lawrence. Ciao-ciao. ('''Laura''') {{NDR|registrazione per il dottor Jacoby}}
*Sai, ho imparato un [[proverbi dalle serie televisive|detto]] in prigione. [...] "Una volta che sei in affari con qualcuno, lo sei per tutta la vita". È come il matrimonio. ('''Hank''') {{NDR|a Josie, facendole sgorgare il sangue dal dito per fare il "patto di sangue"}}
*E pensare che il mio passatempo preferito in questi anni è stato aggredire l'unica persona abbastanza paziente da sopportare le mie stranezze. ('''Catherine''') {{NDR|a Pete}}
*{{NDR|Dopo molti giorni durante i quali non si sono parlati, Lucy e Andy si baciano}}<br>'''Lucy''': Oh, Andy!<br>'''Andy''': Oh, passerotto!<br>'''Lucy''': Aspetto un figlio. {{NDR|Andy esce dalla stanza attonito, Ed e Hawk sono perplessi}} Il caffè è pronto!
*Non so niente di quella storia. Sono sceso dalla collina e l'auto di Leo non c'era. Così mi sono fatto quindici miglia a piedi... Per tornare a casa... ('''Jacques Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*{{NDR|Dopo aver interrogato Jacques Renault}}<br>'''Harry''': E così Leo avrebbe portato le ragazze sul vagone da solo. Tu gli credi?<br>'''Agente Cooper''': È troppo stupido per fingere.
*Il materasso che ti danno in galera sarà alto – diciamo – alto così! {{NDR|indica uno spessore con le dita}} E quando ti ci sdrai la sera pensi: "In un materasso così sottile come hanno fatto a metterci le pietre dentro?" ('''Hank''')
*Diane, quattro e trentasette di mattina. Dopo una lunghissima notte di indagini sto rientrando nella mia stanza. Abbiamo fermato un sospetto e Leo Johnson, l'uomo che credo responsabile della morte di Laura, non riuscirà a sfuggire a lungo alla trappola che gli abbiamo preparato. Mi sono appena reso conto che c'è un grande silenzio qui. Ciò mi porta a concludere con un certo sollievo che gli islandesi che stavano in questo piano hanno lasciato l'albergo... o sono svenuti. Forse non avrò bisogno dei tappi per le orecchie che ho ricevuto stamattina, Diane. Anche se credo che sia più prudente utilizzarli, come misura precauzionale. Ho ordinato latte caldo al servizio in camera. Questo dovrebbe essere sufficiente a garantirmi qualche ora di sonno ristoratore. Il [[servizio in camera]] ventiquattr'ore su ventiquattro è una delle grandi conquiste della civiltà. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Twin Peaks}}
{{DEFAULTSORT:I segreti di Twin Peaks, 01}}
[[Categoria:Stagioni de I segreti di Twin Peaks]]
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Il Grinta (film 2010)
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/* Frasi */
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{{Film
|attori=
* [[Jeff Bridges]]: Reuben J. "Rooster" Cogburn
* [[Matt Damon]]: La Boeuf
* [[Josh Brolin]]: Tom Chaney
* [[Hailee Steinfeld]]: Mattie Ross
* [[Barry Pepper]]: "Lucky" Ned Pepper
* [[Domhnall Gleeson]]: Moon
* [[Dakin Matthews]]: Col. Stonehill
* [[Leon Russom]]: sceriffo
* [[Paul Rae]]: Emmett Quincy
* [[Elizabeth Marvel]]: Mattie Ross a 40 anni
* [[Ed Corbin]]: Bear Man
* [[Bruce Green]]: Harold Parmalee
* [[Peter Leung]]: Mr. Lee
* [[Candyce Hinkle]]: proprietaria della pensione
* [[Jarlath Conroy]]: becchino
* [[David Lipman]]: avvocato
* [[Scott Sowers]]: condannato a morte non pentito
|doppiatorioriginali=
* [[J. K. Simmons]]: J. Noble Daggett
|doppiatoriitaliani=
* [[Rodolfo Bianchi]]: "Rooster" Cogburn
* [[Massimiliano Manfredi]]: La Boeuf
* [[Roberto Draghetti]]: Tom Chaney
* [[Letizia Ciampa]]: Mattie Ross
* [[Christian Iansante]]: "Lucky" Ned Pepper
* [[Emiliano Coltorti]]: Moon
* [[Dario Penne]]: Col. Stonehill
* [[Giorgio Lopez]]: sceriffo
* [[Claudio Fattoretto]]: Emmett Quincy
* [[Roberta Pellini]]: Mattie Ross a 40 anni
* [[Vittorio Di Prima]]: Bear Man
* [[Bruce Green]]: Harold Parmalee
* [[Haruhiko Yamanouchi]]: Mr. Lee
* [[Rita Savagnone]]: proprietaria della pensione
* [[Sergio Di Giulio]]: becchino
* [[Bruno Alessandro]]: avvocato
* [[Simone Mori]]: condannato a morte non pentito
* [[Michele Gammino]]: J. Noble Daggett
}}
'''''Il Grinta''''', film del 2010 con [[Jeff Bridges]], [[Matt Damon]], [[Josh Brolin]] e [[Hailee Steinfeld]], regia di [[Joel e Ethan Coen]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*Il più cattivo è Rooster Cogburn. È spietato, un duro, lo chiamano "il Grinta". Non sa cosa sia la paura. ('''Sceriffo''')
*Io non credo né alle favole, né ai sermoni, né alle promesse sui soldi, sorellina. ('''Cogburn''') {{NDR|a Mattie}}
*Se punti un uomo con forza e decisione, non ha il tempo di pensare a quanti sono con lui. Pensa solo a se stesso. A come salvarsi dalla furia che gli sta per piombare addosso. ('''Cogburn''')
*Sparo alle spalle dell'ultimo, così capiscono che abbiamo intenzioni serie. ('''Cogburn''')
*Prima di poter essere impiccato, vorrei poter dire che spero... ('''Lingua nella Pioggia''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Se vuoti il sacco io ti ammazzo! ('''Emmett Quincy''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Ci incontreremo più tardi...Camminando nella gloria del Signore... ('''Moon''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Allora, Rooster, mi hai riempito di piombo. Direi che nessuno di noi vedrà il giudice Parker... ('''"Lucky" Ned Pepper''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Tuo padre era un ficcanaso come te! Onestamente non mi pento di avergli sparato! Pensava che Tom Chaney contasse poco. E tu? Tu mi faresti una dichiarazione? Siete tutti contro di me! ('''Tom Chaney'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Mattie''': Ma avevamo promesso di seppellirlo!<br />'''Cogburn''': Il terreno è troppo duro. Se quegli uomini volevano un funerale decente si dovevano far ammazzare d'estate.
==Citazioni su ''Il Grinta''==
*{{NDR|«Il suo film d'esordio, ''Il Grinta'', è stato un botto»}} Avevo 13 anni quando l'ho girato ma ancora oggi, a ripensarci, mi sembra surreale... Mi viene difficile pensare a quel set come a un lavoro, è stata felicità pura. Un film scritto benissimo, sul set ero innamorata di tutti, dai [[fratelli Coen]] a [[Josh Brolin]], [[Matt Damon]], [[Jeff Bridges]]... Mi sostenevano, mi coccolavano. Ricordo che alla fine del mio ultimo ciak appena gridarono "And that's a wrap on Hailee!", e questa è l'ultima scena di Hailee, io cominciai a piangere, per me era la fine del mondo, un crollo emotivo, non riuscivo a smettere. Jeff e Matt sorridevano, io mi vergognavo, pensavo ridessero di me invece era un modo per dirmi: Hailee, questo è solo l'inizio, ne vivrai migliaia di momenti così. ([[Hailee Steinfeld]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film western]]
[[Categoria:Film drammatici]]
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{{Film
|attori=
* [[Jeff Bridges]]: Reuben J. "Rooster" Cogburn
* [[Matt Damon]]: La Boeuf
* [[Josh Brolin]]: Tom Chaney
* [[Hailee Steinfeld]]: Mattie Ross
* [[Barry Pepper]]: "Lucky" Ned Pepper
* [[Domhnall Gleeson]]: Moon
* [[Dakin Matthews]]: Col. Stonehill
* [[Leon Russom]]: sceriffo
* [[Paul Rae]]: Emmett Quincy
* [[Elizabeth Marvel]]: Mattie Ross a 40 anni
* [[Ed Corbin]]: Bear Man
* [[Bruce Green]]: Harold Parmalee
* [[Peter Leung]]: Mr. Lee
* [[Candyce Hinkle]]: proprietaria della pensione
* [[Jarlath Conroy]]: becchino
* [[David Lipman]]: avvocato
* [[Scott Sowers]]: condannato a morte non pentito
|doppiatorioriginali=
* [[J. K. Simmons]]: J. Noble Daggett
|doppiatoriitaliani=
* [[Rodolfo Bianchi]]: "Rooster" Cogburn
* [[Massimiliano Manfredi]]: La Boeuf
* [[Roberto Draghetti]]: Tom Chaney
* [[Letizia Ciampa]]: Mattie Ross
* [[Christian Iansante]]: "Lucky" Ned Pepper
* [[Emiliano Coltorti]]: Moon
* [[Dario Penne]]: Col. Stonehill
* [[Giorgio Lopez]]: sceriffo
* [[Claudio Fattoretto]]: Emmett Quincy
* [[Roberta Pellini]]: Mattie Ross a 40 anni
* [[Vittorio Di Prima]]: Bear Man
* [[Bruce Green]]: Harold Parmalee
* [[Haruhiko Yamanouchi]]: Mr. Lee
* [[Rita Savagnone]]: proprietaria della pensione
* [[Sergio Di Giulio]]: becchino
* [[Bruno Alessandro]]: avvocato
* [[Simone Mori]]: condannato a morte non pentito
* [[Michele Gammino]]: J. Noble Daggett
}}
'''''Il Grinta''''', film del 2010 con [[Jeff Bridges]], [[Matt Damon]], [[Josh Brolin]] e [[Hailee Steinfeld]], regia di [[Joel e Ethan Coen]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*Il più cattivo è Rooster Cogburn. È spietato, un duro, lo chiamano "il Grinta". Non sa cosa sia la paura. ('''Sceriffo''')
*Io non credo né alle favole, né ai sermoni, né alle promesse sui soldi, sorellina. ('''Cogburn''') {{NDR|a Mattie}}
*Se punti un uomo con forza e decisione, non ha il tempo di pensare a quanti sono con lui. Pensa solo a se stesso. A come salvarsi dalla furia che gli sta per piombare addosso. ('''Cogburn''')
*Sparo alle spalle dell'ultimo, così capiscono che abbiamo intenzioni serie. ('''Cogburn''')
*Prima di poter essere impiccato, vorrei poter dire che spero... ('''Lingua nella Pioggia''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Se vuoti il sacco io ti ammazzo! ('''Emmett Quincy''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Ci incontreremo più tardi...Camminando nella gloria del Signore... ('''Moon''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Allora, Rooster, mi hai riempito di piombo. Direi che nessuno di noi vedrà il giudice Parker... ('''"Lucky" Ned Pepper''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Tuo padre era un ficcanaso come te! Onestamente non mi pento di avergli sparato! Pensava che Tom Chaney contasse poco. E tu? Tu mi faresti una dichiarazione? Siete tutti contro di me! ('''Tom Chaney'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Sto invecchiando... ('''Reuben "Rooster" Cogburn''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Mattie''': Ma avevamo promesso di seppellirlo!<br />'''Cogburn''': Il terreno è troppo duro. Se quegli uomini volevano un funerale decente si dovevano far ammazzare d'estate.
==Citazioni su ''Il Grinta''==
*{{NDR|«Il suo film d'esordio, ''Il Grinta'', è stato un botto»}} Avevo 13 anni quando l'ho girato ma ancora oggi, a ripensarci, mi sembra surreale... Mi viene difficile pensare a quel set come a un lavoro, è stata felicità pura. Un film scritto benissimo, sul set ero innamorata di tutti, dai [[fratelli Coen]] a [[Josh Brolin]], [[Matt Damon]], [[Jeff Bridges]]... Mi sostenevano, mi coccolavano. Ricordo che alla fine del mio ultimo ciak appena gridarono "And that's a wrap on Hailee!", e questa è l'ultima scena di Hailee, io cominciai a piangere, per me era la fine del mondo, un crollo emotivo, non riuscivo a smettere. Jeff e Matt sorridevano, io mi vergognavo, pensavo ridessero di me invece era un modo per dirmi: Hailee, questo è solo l'inizio, ne vivrai migliaia di momenti così. ([[Hailee Steinfeld]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film western]]
[[Categoria:Film drammatici]]
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Antonio Ghirelli
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[[File:Antonio Ghirelli1.jpg|thumb|Antonio Ghirelli (2008)]]
'''Antonio Ghirelli''' (1922 – 2012), giornalista e scrittore italiano.
==Citazioni di Antonio Ghirelli==
*Il segno più originale della presenza di [[Salvatore Di Giacomo]] nella «belle époque» partenopea, sta nella sua sdegnosa estraneità alle mode letterarie che imperversavano in quell'epoca: il classicismo professorale di [[Giosuè Carducci|Carducci]], il patetico decadentismo di [[Giovanni Pascoli|Pascoli]] e di [[Sergio Corazzini|Corazzini]], l'immaginifico barocchismo di [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]], che pure a [[Napoli]] era di casa. Chino sul foglio bianco come un grande artigiano, don Salvatore si isola dal frastuono delle gazzette e dei salotti, dedicandosi piuttosto a portare ad estrema perfezione uno strumento personale che non somiglia a nessun altro, il vernacolo, mediato sì dalla realtà popolare ma filtrato attraverso esperienze altamente sofisticate, che vanno dai lirici greci dell'epoca di [[Saffo]] all'opera buffa dell'epoca di [[Giovanni Paisiello|Paisiello]], passando per la narrativa del Cortese e del [[Giambattista Basile|Basile]]. La fusione che egli realizza tra la struttura colta del suo dialetto e la tradizione parlata attinge la perfezione nei versi delle ariette e delle canzoni nuove, dove la parola si libera «in un aere musicale» e appare «disposta a vivere per ritmi e metri in una trepidantissima aura di suggerimenti».<ref>Da ''Introduzione'' a Salvatore Di Giacomo, ''Tutte le poesie'', Newton ẟ Compton, 1997, p. 9. ISBN 88-8183-643-2</ref>
==''Storia di Napoli''==
*{{NDR|Su [[Francesco II delle Due Sicilie]]}} Il [[Montezuma]] di Gaeta. (da ''Il Montezuma di Gaeta'', p. 241)
*Anche nell'abbandonarsi alle passioni più stravaganti, un napoletano si concede in genere un margine di ironia, di scetticismo, di scherzo giocoso: questa è una caratteristica che rimane inalterata nel tempo e che, anzi, viene accentuandosi. Il «sale attico» è versato a piene mani nella conversazione di ogni giorno, nei caffè come nei salotti, durante la passeggiata sulla [[Riviera di Chiaia|Riviera]] o nel ridotto del [[Teatro di San Carlo|San Carlo]], alla stregua di una sorta di arte minore, che viene coltivata anche dai ceti meno accessibili alle curiosità erudite, fino ad entrare nella leggenda cittadina. È un costume che impronta di sé, anche all'estero, un [[XVIII secolo|secolo]] nel quale perfino la scienza, come osserva [[Francesco De Sanctis]], assume un tono conversativo, e spiriti eminenti come [[Montesquieu]] e [[Georges-Louis Leclerc de Buffon|Buffon]] non disdegnano di mescolarsi ai brillanti convegni mondani e di divulgare in ogni forma, dall'epistolario agli articoli di giornale, un pensiero che non può restare più appannaggio di pochi eletti, nella misura in cui si propone di trasformare radicalmente la società. [[Encyclopédie|Enciclopedia]] e [[Rivoluzione francese|rivoluzione]] nascono dalla stessa incubatrice, come il più brillante e violento paradosso della storia. (da ''Un lazzarone sul trono'', pp. 132-133)
*Il processo di unificazione, ancorché legittimo ed irreversibile, si risolve in un fallimento senza uguali nella storia del nazionalismo europeo, eccezion fatta forse per il rapporto tra Irlanda del Nord e Regno Unito. A spiegarlo, bisogna individuare tutta una serie di debolezze, di errori, di delitti le cui responsabilità andranno ripartite equamente tra i conquistatori piemontesi, l'opposizione radicale e – almeno per quanto riguarda la città – la classe dirigente napoletana. [...] In pratica, si può anticipare un giudizio molto severo: dal 1860 sino ai nostri giorni, si è ripetuta a [[Napoli]] la storia di servilismo e di cupidigia caratteristica di ogni élite indigena nei paesi coloniali, con tutte le contraddizioni e le aggravanti inerenti ad un'operazione del genere quando venga realizzata all'interno di una comunità nazionale ed a spese di un gruppo etnico di forte personalità e di cospicue tradizioni civili.<br>Ovviamente, in tema di colonizzazione del Mezzogiorno la responsabilità primaria va assegnata ai conquistatori. I ceti conservatori e quelli moderati, non solo piemontesi, la cui alleanza Cavour ha saldato nel «connubio», si accostano alle Due Sicile con la diffidenza, l'incomprensione, il pregiudizio razziale che sono funzione, al tempo stesso, di un'ignoranza pressoché totale di quella realtà e di un'ottusa difesa della propria egemonia. [...] {{NDR|Per almeno mezzo secolo}} Esercito ed amministrazione del Regno d'Italia realizzano una strategia di rapina che solleva inizialmente la reazione sanguinosa del brigantaggio e quella strisciante della camorra, per accamparsi quindi pressoché indisturbata sul deserto delle risorse e delle iniziative. (da ''La piemontesizzazione'', pp. 259-60)
*[...] è fuori dubbio che il trapianto delle norme e degli orientamenti {{NDR|del [[Regno di Sardegna]]}} dovrebbe accompagnarsi quanto meno ad un attento lavoro di adattamento, di integrazione, di trasformazione: rinunciarvi è segno vistoso di miopia politica, se non debba addirittura addebitarsi ad un disegno premeditato. {{NDR|Oltre all'adozione del sistema fiscale sabaudo}} L'impoverimento delle risorse meridionali è aggravato in maniera irreparabile da altre due misure che le autorità unitarie emanano tra l'ottobre del '60 e l'agosto dell'anno successivo: la prima unifica il debito pubblico delle Due Sicilie con quello del Regno di Sardegna, che è due volte più pesante; la seconda estende, ancora automaticamente, alle terre liberate la tariffa doganale piemontese, abbassando dell'80 per cento i dazi protettivi e scardinando di conseguenza le strutture dell'industria locale, mentre finisce al Nord l'oro del Banco di Napoli: una consistenza monetaria di 443 milioni di lire oro contro i 148 del resto d'Italia. (da ''La piemontesizzazione'', p. 264)
*Il colpo di grazia viene dalla politica tributaria: l'esosa imposizione fiscale impedisce l'accumulazione di risparmio e di capitale, bloccando così per altro verso il potenziale sviluppo della industria, mentre espropria una larga parte del reddito disponibile nel Sud per coprire il disavanzo statale nonché le altre spese amministrative, infrastrutturali e militari di cui si giovano soprattutto le regioni e i gruppi industriali del Nord.<br>È una grandinata di tasse che si abbatte sui ceti produttivi e sulla popolazione: prima la ricchezza mobile, poi la famigerata imposta sul macinato, l'imposta sui pesi e le misure, quella sulle vetture e i domestici: una serie di fendenti vibrati all'impazzata contro tutte le classi sociali, con l'effetto di stroncare contemporaneamente offerta e domanda. Il governo unitario non trova energie e risorse per altri obiettivi che non siano la preparazione della guerra contro l'Austria per liberare il Veneto e, più tardi, l'ultimo assalto agli Stati della Chiesa. (da ''L'economia strozzata'', p. 276)
*{{NDR|La relazione dell'inchiesta Saredo, pur evidenziando le responsabilità della classe dirigente napoletana e del governo}} Anziché partire da un'approfondita analisi dei rapporti fra le classi e da una corretta identificazione dei centri di potere, [...] muove da una tesi astratta, venata di incredibili pregiudizi, secondo cui la popolazione napoletana sarebbe inadatta per definizione alla vita sociale, a cagione di un pronunciato individualismo che deriverebbe da inclinazioni estetiche, improntate dalla natura ovvero ereditate direttamente dai progenitori ellenici. [...] Sono idee aberranti che si collegano non solo al clima culturale del momento dominato dal positivismo lombrosiano, ma anche e forse soprattutto al sentimento di frustrazione da cui è posseduta la classe dirigente nazionale di fronte al fallimento del processo unitario. Incapace, per angustia di prospettive ed inconfessati interessi materiali, di individuare i gravi errori commessi nei quattro decenni seguiti alla liberazione del Mezzogiorno, la borghesia settentrionale – non meno che il personale politico romano – ne trasferisce la responsabilità sulla presunta inferiorità etnica degli ex regnicoli. [...] Ci sono del resto studiosi come Alfredo Niceforo che elevano queste vergognose teorie a livello di dimostrazione pseudoscientifica, utilizzando concetti di morfologia umana e di anatomia comparata: il suo ''Italiani del Nord e italiani del Sud'' non dispiacerebbe ad Alfred Rosenberg, come farebbe la felicità Adolf di Hitler l'altro libro ''L'italia barbara contemporanea'', in cui l'eminente razzista definisce i napoletani come un popolo femminile, mentre i settentrionali naturalmente sarebbero un popolo maschile, in altre parole una specie di ''Herrenfolk''. (da ''L'inchiesta Saredo'', pp. 336-337)
==''Aspettando la rivoluzione''==
===[[Incipit]]===
La storia della sinistra moderna, una storia nobile e tempestosa, ricca di contrasti, di scissioni e anche di personaggi ed episodi poco edificanti, comincia in Europa e quindi in Italia dopo il fallimento delle rivoluzioni esplose nel 1848. Quell'esito improvviso e deludente diffonde tra non pochi oppositori dell'ordine costituito l'amara sensazione che il riformismo, la speranza di guadagnare spazi di indipendenza e di libertà nell'ambito di una revisione costituzionale delle strutture sociopolitiche, siano del tutto illusori.
===Citazioni===
*Al di là delle pesanti, decisive responsabilità della sinistra nell'avvento del [[fascismo]] non si possono ignorare gli altri fattori che hanno contribuito a trasformare la [[marcia su Roma]] in una gita turistica [...] anche i politici di parte liberale, da [[Vittorio Emanuele Orlando|Orlando]] a [[Luigi Facta|Facta]], non hanno avuto la statura, l'energia, i programmi indispensabili per salvare le istituzioni democratiche [...] Al dunque, liberali e cattolici (liquidata dal [[Vaticano]] la segreteria di [[Luigi Sturzo|Sturzo]] nel Partito popolare) preferiranno fiancheggiare o tollerare [[Benito Mussolini|Mussolini]] anziché far causa comune con i socialisti contro la minaccia della dittatura. (da ''La farneticazione rivoluzionaria'', cap. XIV, p. 134)
*[...] l'incapacità {{NDR|del [[Partito comunista italiano]]}} di fare i conti con le ragioni di fondo che hanno determinato il fallimento dell'esperienza russa e che indurranno i comunisti cinesi alla più drastica revisione ideologica, produrrà due conseguenze fatali per il destino della nostra [[sinistra in Italia|sinistra]]: l'isolamento dei socialisti nel faticoso negoziato dal 1955 al 1990 che caratterizzerà l'alleanza con la [[Democrazia cristiana]] e il graduale declino dello stesso Pci, fino all'inglorioso alibi del Partito democratico di sinistra e al successivo malcerto approdo nel cosiddetto Partito democratico, con una miriade di micropartiti comunisti a fargli concorrenza. (Da ''Una svolta epocale'', cap. XXIII pp. 225-26)
*La fondazione del Partito comunista d'Italia arriva al culmine di un drammatico dopoguerra nel quale il sistema Italia è andato in pezzi. Le istituzioni del regno sabaudo, le forze politiche parlamentari, i gruppi sociali dominanti in campo industriale e finanziario non riescono ad assorbire le grandi trasformazioni sociali determinate dal consolidamento del capitalismo interno, dal crollo degli imperi centrali e dal trionfo della Rivoluzione d'ottobre. (da ''Livorno, funesta scissione'', cap. XV, p. 143)
*Lo stato pietoso degli alloggi nelle grandi città italiane provocò nel solo periodo tra il 1884 e il 1887 epidemie di [[colera]] che sterminarono 55 mila sventurati. Pochi anni prima, su 3600 minatori delle zolfare siciliane soltanto 203 erano stati riconosciuti abili al servizio militare. E, come si diceva, la situazione nelle campagne era addirittura catastrofica. Purtroppo il solo rimedio che i governi di allora opposero alla desolazione dei poveri fu l'emigrazione. (da ''Il modello tedesco'', cap. V, p. 37)
===[[Explicit]]===
[...] in una prospettiva più ampia, ad annientare la sinistra italiana è stata prima la smarrita diaspora dei compagni di [[Bettino Craxi|Craxi]] dopo l'inchiesta di [[Mani pulite]], poi il cieco, sprezzante rifiuto dei compagni di [[Achille Occhetto|Occhetto]], di [[Massimo D'Alema|D'Alema]] e dello stesso [[Walter Veltroni|Veltroni]] di riconoscersi, dopo la catastrofe del modello sovietico, nel socialismo democratico.
==Citazioni su Antonio Ghirelli==
* Il giornalismo sportivo, io penso, deve molto a Ghirelli nel senso di una partecipazione emotiva e pur razionale che ne allargò i confini popolari [...]. Il giornalismo sportivo con Ghirelli fu [[cultura]]. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonio Ghirelli, ''Aspettando la rivoluzione. Cento anni di sinistra italiana'', Oscar storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2008. ISBN 978-88-04-57994-6
*Antonio Ghirelli, ''Storia di Napoli'', Einaudi, Torino, 1992. ISBN 88-06-12974-0
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Ghirelli, Antonio}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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[[File:Antonio Ghirelli1.jpg|thumb|Antonio Ghirelli (2008)]]
'''Antonio Ghirelli''' (1922 – 2012), giornalista e scrittore italiano.
==Citazioni di Antonio Ghirelli==
*Il segno più originale della presenza di [[Salvatore Di Giacomo]] nella «belle époque» partenopea, sta nella sua sdegnosa estraneità alle mode letterarie che imperversavano in quell'epoca: il classicismo professorale di [[Giosuè Carducci|Carducci]], il patetico decadentismo di [[Giovanni Pascoli|Pascoli]] e di [[Sergio Corazzini|Corazzini]], l'immaginifico barocchismo di [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]], che pure a [[Napoli]] era di casa. Chino sul foglio bianco come un grande artigiano, don Salvatore si isola dal frastuono delle gazzette e dei salotti, dedicandosi piuttosto a portare ad estrema perfezione uno strumento personale che non somiglia a nessun altro, il vernacolo, mediato sì dalla realtà popolare ma filtrato attraverso esperienze altamente sofisticate, che vanno dai lirici greci dell'epoca di [[Saffo]] all'opera buffa dell'epoca di [[Giovanni Paisiello|Paisiello]], passando per la narrativa del Cortese e del [[Giambattista Basile|Basile]]. La fusione che egli realizza tra la struttura colta del suo dialetto e la tradizione parlata attinge la perfezione nei versi delle ariette e delle canzoni nuove, dove la parola si libera «in un aere musicale» e appare «disposta a vivere per ritmi e metri in una trepidantissima aura di suggerimenti».<ref>Da ''Introduzione'' a Salvatore Di Giacomo, ''Tutte le poesie'', Newton ẟ Compton, 1997, p. 9. ISBN 88-8183-643-2</ref>
==''Storia di Napoli''==
*{{NDR|Su [[Francesco II delle Due Sicilie]]}} Il [[Montezuma]] di Gaeta. (da ''Il Montezuma di Gaeta'', p. 241)
*Anche nell'abbandonarsi alle passioni più stravaganti, un napoletano si concede in genere un margine di ironia, di scetticismo, di scherzo giocoso: questa è una caratteristica che rimane inalterata nel tempo e che, anzi, viene accentuandosi. Il «sale attico» è versato a piene mani nella conversazione di ogni giorno, nei caffè come nei salotti, durante la passeggiata sulla [[Riviera di Chiaia|Riviera]] o nel ridotto del [[Teatro di San Carlo|San Carlo]], alla stregua di una sorta di arte minore, che viene coltivata anche dai ceti meno accessibili alle curiosità erudite, fino ad entrare nella leggenda cittadina. È un costume che impronta di sé, anche all'estero, un [[XVIII secolo|secolo]] nel quale perfino la scienza, come osserva [[Francesco De Sanctis]], assume un tono conversativo, e spiriti eminenti come [[Montesquieu]] e [[Georges-Louis Leclerc de Buffon|Buffon]] non disdegnano di mescolarsi ai brillanti convegni mondani e di divulgare in ogni forma, dall'epistolario agli articoli di giornale, un pensiero che non può restare più appannaggio di pochi eletti, nella misura in cui si propone di trasformare radicalmente la società. [[Encyclopédie|Enciclopedia]] e [[Rivoluzione francese|rivoluzione]] nascono dalla stessa incubatrice, come il più brillante e violento paradosso della storia. (da ''Un lazzarone sul trono'', pp. 132-133)
*Il processo di unificazione, ancorché legittimo ed irreversibile, si risolve in un fallimento senza uguali nella storia del nazionalismo europeo, eccezion fatta forse per il rapporto tra Irlanda del Nord e Regno Unito. A spiegarlo, bisogna individuare tutta una serie di debolezze, di errori, di delitti le cui responsabilità andranno ripartite equamente tra i conquistatori piemontesi, l'opposizione radicale e – almeno per quanto riguarda la città – la classe dirigente napoletana. [...] In pratica, si può anticipare un giudizio molto severo: dal 1860 sino ai nostri giorni, si è ripetuta a [[Napoli]] la storia di servilismo e di cupidigia caratteristica di ogni élite indigena nei paesi coloniali, con tutte le contraddizioni e le aggravanti inerenti ad un'operazione del genere quando venga realizzata all'interno di una comunità nazionale ed a spese di un gruppo etnico di forte personalità e di cospicue tradizioni civili.<br>Ovviamente, in tema di colonizzazione del Mezzogiorno la responsabilità primaria va assegnata ai conquistatori. I ceti conservatori e quelli moderati, non solo piemontesi, la cui alleanza Cavour ha saldato nel «connubio», si accostano alle Due Sicile con la diffidenza, l'incomprensione, il pregiudizio razziale che sono funzione, al tempo stesso, di un'ignoranza pressoché totale di quella realtà e di un'ottusa difesa della propria egemonia. [...] {{NDR|Per almeno mezzo secolo}} Esercito ed amministrazione del Regno d'Italia realizzano una strategia di rapina che solleva inizialmente la reazione sanguinosa del brigantaggio e quella strisciante della camorra, per accamparsi quindi pressoché indisturbata sul deserto delle risorse e delle iniziative. (da ''La piemontesizzazione'', pp. 259-60)
*[...] è fuori dubbio che il trapianto delle norme e degli orientamenti {{NDR|del [[Regno di Sardegna]]}} dovrebbe accompagnarsi quanto meno ad un attento lavoro di adattamento, di integrazione, di trasformazione: rinunciarvi è segno vistoso di miopia politica, se non debba addirittura addebitarsi ad un disegno premeditato. {{NDR|Oltre all'adozione del sistema fiscale sabaudo}} L'impoverimento delle risorse meridionali è aggravato in maniera irreparabile da altre due misure che le autorità unitarie emanano tra l'ottobre del '60 e l'agosto dell'anno successivo: la prima unifica il debito pubblico delle Due Sicilie con quello del Regno di Sardegna, che è due volte più pesante; la seconda estende, ancora automaticamente, alle terre liberate la tariffa doganale piemontese, abbassando dell'80 per cento i dazi protettivi e scardinando di conseguenza le strutture dell'industria locale, mentre finisce al Nord l'oro del Banco di Napoli: una consistenza monetaria di 443 milioni di lire oro contro i 148 del resto d'Italia. (da ''La piemontesizzazione'', p. 264)
*Il colpo di grazia viene dalla politica tributaria: l'esosa imposizione fiscale impedisce l'accumulazione di risparmio e di capitale, bloccando così per altro verso il potenziale sviluppo della industria, mentre espropria una larga parte del reddito disponibile nel Sud per coprire il disavanzo statale nonché le altre spese amministrative, infrastrutturali e militari di cui si giovano soprattutto le regioni e i gruppi industriali del Nord.<br>È una grandinata di tasse che si abbatte sui ceti produttivi e sulla popolazione: prima la ricchezza mobile, poi la famigerata imposta sul macinato, l'imposta sui pesi e le misure, quella sulle vetture e i domestici: una serie di fendenti vibrati all'impazzata contro tutte le classi sociali, con l'effetto di stroncare contemporaneamente offerta e domanda. Il governo unitario non trova energie e risorse per altri obiettivi che non siano la preparazione della guerra contro l'Austria per liberare il Veneto e, più tardi, l'ultimo assalto agli Stati della Chiesa. (da ''L'economia strozzata'', p. 276)
*{{NDR|La relazione dell'inchiesta Saredo, pur evidenziando le responsabilità della classe dirigente napoletana e del governo}} Anziché partire da un'approfondita analisi dei rapporti fra le classi e da una corretta identificazione dei centri di potere, [...] muove da una tesi astratta, venata di incredibili pregiudizi, secondo cui la popolazione napoletana sarebbe inadatta per definizione alla vita sociale, a cagione di un pronunciato individualismo che deriverebbe da inclinazioni estetiche, improntate dalla natura ovvero ereditate direttamente dai progenitori ellenici. [...] Sono idee aberranti che si collegano non solo al clima culturale del momento dominato dal positivismo lombrosiano, ma anche e forse soprattutto al sentimento di frustrazione da cui è posseduta la classe dirigente nazionale di fronte al fallimento del processo unitario. Incapace, per angustia di prospettive ed inconfessati interessi materiali, di individuare i gravi errori commessi nei quattro decenni seguiti alla liberazione del Mezzogiorno, la borghesia settentrionale – non meno che il personale politico romano – ne trasferisce la responsabilità sulla presunta inferiorità etnica degli ex regnicoli. [...] Ci sono del resto studiosi come Alfredo Niceforo che elevano queste vergognose teorie a livello di dimostrazione pseudoscientifica, utilizzando concetti di morfologia umana e di anatomia comparata: il suo ''Italiani del Nord e italiani del Sud'' non dispiacerebbe ad Alfred Rosenberg, come farebbe la felicità Adolf di Hitler l'altro libro ''L'italia barbara contemporanea'', in cui l'eminente razzista definisce i napoletani come un popolo femminile, mentre i settentrionali naturalmente sarebbero un popolo maschile, in altre parole una specie di ''Herrenfolk''. (da ''L'inchiesta Saredo'', pp. 336-337)
*Toccato il fondo della disperazione, constatata per diretta esperienza la disintegrazione dei poteri costituiti, bruciata ogni fiducia nei valori tradizionali della società borghese, la popolazione più scettica e paziente d'Europa diventa paradossalmente la protagonista della prima rivolta europea contro la dominazione hitleriana. Tutti i ceti sociali, le donne, i giovanissimi partecipano alla rivolta. Vistosa è la sproporzione tra i miseri mezzi di cui dispongono i ribelli e lo strapotente armamento di un nemico che si ispira ad una concezione di guerra totale senza precedenti nella storia. La crescente vicinanza del corpo di spedizione angloamericano agevola, anche sotto il profilo psicologico, il compito dei patrioti; ma l'andamento delle [[quattro giornate di Napoli]], dopo le prime trentasei ore di resistenza seguite all'annuncio dell'armistizio, documenta eloquentemente le qualità morali e il coraggio del popolo napoletano. (da ''Partigiani e sciuscià'', pp. 512-513)
==''Aspettando la rivoluzione''==
===[[Incipit]]===
La storia della sinistra moderna, una storia nobile e tempestosa, ricca di contrasti, di scissioni e anche di personaggi ed episodi poco edificanti, comincia in Europa e quindi in Italia dopo il fallimento delle rivoluzioni esplose nel 1848. Quell'esito improvviso e deludente diffonde tra non pochi oppositori dell'ordine costituito l'amara sensazione che il riformismo, la speranza di guadagnare spazi di indipendenza e di libertà nell'ambito di una revisione costituzionale delle strutture sociopolitiche, siano del tutto illusori.
===Citazioni===
*Al di là delle pesanti, decisive responsabilità della sinistra nell'avvento del [[fascismo]] non si possono ignorare gli altri fattori che hanno contribuito a trasformare la [[marcia su Roma]] in una gita turistica [...] anche i politici di parte liberale, da [[Vittorio Emanuele Orlando|Orlando]] a [[Luigi Facta|Facta]], non hanno avuto la statura, l'energia, i programmi indispensabili per salvare le istituzioni democratiche [...] Al dunque, liberali e cattolici (liquidata dal [[Vaticano]] la segreteria di [[Luigi Sturzo|Sturzo]] nel Partito popolare) preferiranno fiancheggiare o tollerare [[Benito Mussolini|Mussolini]] anziché far causa comune con i socialisti contro la minaccia della dittatura. (da ''La farneticazione rivoluzionaria'', cap. XIV, p. 134)
*[...] l'incapacità {{NDR|del [[Partito comunista italiano]]}} di fare i conti con le ragioni di fondo che hanno determinato il fallimento dell'esperienza russa e che indurranno i comunisti cinesi alla più drastica revisione ideologica, produrrà due conseguenze fatali per il destino della nostra [[sinistra in Italia|sinistra]]: l'isolamento dei socialisti nel faticoso negoziato dal 1955 al 1990 che caratterizzerà l'alleanza con la [[Democrazia cristiana]] e il graduale declino dello stesso Pci, fino all'inglorioso alibi del Partito democratico di sinistra e al successivo malcerto approdo nel cosiddetto Partito democratico, con una miriade di micropartiti comunisti a fargli concorrenza. (Da ''Una svolta epocale'', cap. XXIII pp. 225-26)
*La fondazione del Partito comunista d'Italia arriva al culmine di un drammatico dopoguerra nel quale il sistema Italia è andato in pezzi. Le istituzioni del regno sabaudo, le forze politiche parlamentari, i gruppi sociali dominanti in campo industriale e finanziario non riescono ad assorbire le grandi trasformazioni sociali determinate dal consolidamento del capitalismo interno, dal crollo degli imperi centrali e dal trionfo della Rivoluzione d'ottobre. (da ''Livorno, funesta scissione'', cap. XV, p. 143)
*Lo stato pietoso degli alloggi nelle grandi città italiane provocò nel solo periodo tra il 1884 e il 1887 epidemie di [[colera]] che sterminarono 55 mila sventurati. Pochi anni prima, su 3600 minatori delle zolfare siciliane soltanto 203 erano stati riconosciuti abili al servizio militare. E, come si diceva, la situazione nelle campagne era addirittura catastrofica. Purtroppo il solo rimedio che i governi di allora opposero alla desolazione dei poveri fu l'emigrazione. (da ''Il modello tedesco'', cap. V, p. 37)
===[[Explicit]]===
[...] in una prospettiva più ampia, ad annientare la sinistra italiana è stata prima la smarrita diaspora dei compagni di [[Bettino Craxi|Craxi]] dopo l'inchiesta di [[Mani pulite]], poi il cieco, sprezzante rifiuto dei compagni di [[Achille Occhetto|Occhetto]], di [[Massimo D'Alema|D'Alema]] e dello stesso [[Walter Veltroni|Veltroni]] di riconoscersi, dopo la catastrofe del modello sovietico, nel socialismo democratico.
==Citazioni su Antonio Ghirelli==
* Il giornalismo sportivo, io penso, deve molto a Ghirelli nel senso di una partecipazione emotiva e pur razionale che ne allargò i confini popolari [...]. Il giornalismo sportivo con Ghirelli fu [[cultura]]. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonio Ghirelli, ''Aspettando la rivoluzione. Cento anni di sinistra italiana'', Oscar storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2008. ISBN 978-88-04-57994-6
*Antonio Ghirelli, ''Storia di Napoli'', Einaudi, Torino, 1992. ISBN 88-06-12974-0
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Ghirelli, Antonio}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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I racconti dello zio Tom
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text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = I racconti dello zio Tom
|titoloalfabetico = Racconti dello zio Tom
|titolooriginale = Song of the South
|immagine=
|didascalia=
|genere= musicale, tecnica mista
|regista = [[Harve Foster]] e [[Wilfred Jackson]]
|soggetto = [[Raymond Dalton]]
|sceneggiatore = [[Raymond Dalton]]
|attori =
*[[James Baskett]]: Zio Tom
*[[Bobby Driscoll]]: Johnny
*[[Luana Patten]]: Ginny
*[[Glenn Leedy]]: Toby
*[[Ruth Warrick]]: Sally
*[[Lucile Watson]]: Nonna
*[[Hattie McDaniel]]: Zia Tempy
*[[Erik Rolf]]: John
*[[Mary Field]]: Sig.ra Favers
*[[Georgie Nokes]]: Jake Favers
*[[Gene Holland]]: Joe Favers
|doppiatorioriginali =
*[[Johnny Lee]]: Fratel Coniglietto
*[[James Baskett]]: Comare Volpe, Voce Narrante
*[[Nick Stewart]]: Compare Orso
|doppiatoriitaliani =
Doppiaggio originale
*[[Mario Besesti]]: Zio Tom
*[[Flaminia Jandolo]]: Johnny
*[[Lydia Simoneschi]]: Sally
*[[Tina Lattanzi]]: Nonna
*[[Maria Saccenti]]: Zia Tempy
*[[Giulio Panicali]]: John
*[[Stefano Sibaldi]]: Fratel Coniglietto
*[[Mauro Zambuto]]: Comare Volpe
*[[Vinicio Sofia]]: Compare Orso
Ridoppiaggio (1973)
*[[Alessandro Sperlì]]: Zio Tom, voce narrante
*[[Laura Boccanera]]:Johnny
*[[Emanuela Rossi]]: Ginny
*[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Toby
*[[Fiorella Betti]]: Sally
*[[Lydia Simoneschi]]: Nonna
*[[Maria Saccenti]]: Zia Tempy
*[[Luciano De Ambrosis]]: John
*[[Fabio Boccanera]]: Joe Favers
*[[Cinzia De Carolis]]: Jake Favers
*[[Vittorio Stagni]]: Fratel Coniglietto
*[[Gianfranco Bellini]]: Comare Volpe
*[[Sergio Fiorentini]]: Compare Orso, La Rana
*[[Ferruccio Amendola]]: introduttore
|note=
*Vincitore del [[:Categoria:Film premi Oscar|premio Oscar]] (1948) alla miglior canzone (''Zip-A-Dee-Doo-Dah'')
}}
'''''I racconti dello zio Tom''''', film statunitense del 1946 con [[James Baskett]], regia di [[Wilfred Jackson]] e [[Harve Foster]].
==Frasi==
*Tu non hai guadagnato un accidente, brutto ladro di conigli! ('''Comare Volpe''') {{NDR|a Compare Orso}}
*Ah sì, eh? Adesso lo prendo e gli stacco la testa dal collo. ('''Compare Orso''')
*Io glielo avevo detto che dai propri guai non si può fuggire. Non esiste un posto cosi lontano. ('''Zio Tom''')
*Questo è quello che avevi detto l'ultima volta, e pure la penultima, e la terzultima. Stacchiamogli la testa dal collo e facciamola finita. ('''Compare Orso''')
*No, no, io no lo voglio invitare a cena. Io gli voglio staccare la testa dal collo. Punto e basta. ('''Compare Orso''')
*Il trastulliolà è un posto segreto dove si crepa dalle risate. ('''Fratel Coniglietto''')
*Non ti impicciare, Compare Orso! È un altro dei suoi trucchetti! ('''Comare Volpe''')
*Non capisci che è uno dei suoi trucchi, brutto imbecille. ('''Comare Volpe''') {{NDR|a Compare Orso}}
*No, non piangete! Monelli vergognosi! Ma siccome avete fatto arrabbiare di nuovo a vostra madre, anche per uno di quei bambini di nome Johnny, niente coccole per mesi! E adesso ridaremo Cinci proprio a quel bambino, così imparate! ('''Signor Faver''')
Sapete, ragazzi? Questa è la giornata più Zippe-Di-Du-Dah! ('''Fratel Coniglietto''')
==Dialoghi==
*'''Zio Tom''': Così imparano. Se lo meritano. Hanno avuto ciò che si meritavano. Proprio peggio per loro. E dopo la sconfitta di Comare Volpe e Compare Orso, nonostante le risate allegre e felici di Fratel Coniglietto per il trastulliolà, per tutto quello che hai fatto, figliolo, io ti prometto che d'ora in poi ti racconto "sempre" le storie. Sei contento? Felice? ('''Zio Tom''') {{NDR|a Johnny, dopo il pensiero della sconfitta disperata di Joe e Jack, e dopo la sconfitta di Comare Volpe e Compare Orso da Fratel Coniglietto}}<br />'''Johnny''': Molto di più, Zio Tom! Molto di più!<br />'''Zio Tom''': Bene!
==Altri progetti==
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{{Disney}}
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[[Categoria:Film in tecnica mista]]
[[Categoria:Film musicali]]
[[Categoria:Film premi Oscar]]
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Michele Anselmi
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/* Citazioni di Michele Anselmi */
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'''Michele Anselmi''' (??? – vivente), critico cinematografico italiano.
==Citazioni di Michele Anselmi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su [[Christopher Lee]]}} Guai a parlargli di Dracula. Diventa subito nervoso. È come – scusate l'ovvietà – chiedere a un vampiro se gradisce l'aglio, la luce del giorno, i paletti di legno e il plasma in bottiglia. No, Christopher Lee, forse il più celebre «principe delle tenebre» dello schermo, insieme a Bela Lugosi e a Max Schreck, non è un tipo simpatico: difetta di autoironia e, a differenza del suo amico e collega Vincent Price, deve sentirsi poco in pace col proprio passato vampiresco, altrimenti riconoscerebbe serenamente che la grande fama, nel cinema, gliel'ha ragalata soltanto il conte della Transilvania.<ref name="draculainpensione">Da [https://archivio.unita.news/assets/main/1982/11/27/page_017.pdf ''Dracula in pensione''], ''L'Unità'', 27 novembre 1982.</ref>
*Messa da parte ogni connotazione socio-politica, Bava & Argento riciclano malamente gli stereotipi della cultura punk: ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un bombardamento continuo di rock duro e di luci espressioniste, il «fantasma del palcoscenico» occhieggia da dietro lo schermo, si trova perfino il modo di ironizzare sulla cocaina (alcuni balordi la sniffano direttamente da un barattolo di Coca Cola). Tutte cose già viste e digerite. Ma il pubblico accorre in massa e sembra divertirsi un mondo.<ref>Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1985/10/08/page_014.pdf Allegria, arrivano i Demoni]'', ''L'Unità'', 8 ottobre 1985.</ref>
*Guardandolo bene da vicino, qualcosa gli è rimasto dell'aristocratico vampiro scaturito dalla penna di Bram Stoker: forse sono gli occhi, quegli occhi terribili che il regista Terence Fisher voleva iniettati di sangue; o forse quella voce bassa e impostata che sembra evocare misteriose saghe; o forse ancora quella bocca larga e sensuale dalla quale aspetti invano che spuntino i classici canini.<ref name="draculainpensione"/>
*{{NDR|Su ''[[Frankenstein di Mary Shelley]]''}} Sulla falsariga del ''[[Dracula di Bram Stoker]]'', l'inglese Branagh ha portato il suo carisma di attore e regista di scuola shakespeariana in questa impresa da 35 milioni di dollari rivelatasi una mezzo fallimento al botteghino. Troppo ambizioso? No, magari solo irrisolto, non possedendo il cineasta britannico né il talento visionario di un Coppola né la fantasia cupa di un Neil Jordan.<ref name="megliokarloff">Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1995/02/10/page_035.pdf Filologia di Frankenstein (ma era meglio Karloff)]'', ''L'Unità'', 10 febbraio 1995.</ref>
*''Frankenstein di Mary Shelley'' non regge assolutamente il confronto con il ''[[Dracula di Bram Stoker]]'', nel reinventare lo spirito del racconto, umanizzando il mostro, Branagh pecca di narcisismo e di megalomania, senza riuscire a imporre una sua cifra personale. È come se urlasse al suo film «Parla!», e quello restasse muto.<ref name="megliokarloff"/>
*{{NDR|''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]''}} Con qualche semplificazione melodrammatica che non disturba, Tamahori imbastisce una tragedia familiare dai risvolti antropologici che corre veloce verso lo ''showdown'' sanguinario.<ref name="warriors">Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1995/01/17/page_035.pdf Madre guerriera contro il machismo]'', ''L'Unità'', 17 gennaio 1995.</ref>
*Anatomia di una famiglia marginale, ma anche di un pezzo di società in bilico tra ritualità tribali e omologazioni consumistiche, ''Once Were Warriors'' si propone come un pugno nello stomaco dello spettatore.<ref name="warriors"/>
*{{NDR|Su ''[[Sidney]]''}} Spira un'aria crepuscolare, vagamente alla Saint Jack di Bogdanovich, in questo film fragile ma non brutto che ha per tema il il senso di colpa. Pur piazzando nel cast il nero Samuel L. Jackson, l'attore-feticcio di Pulp Fiction (qui fa il ricattatore parolacciaro), il ventottenne regista non "tarantineggia" e si allontana anzi dalla rappresentazione della violenza oggi alla moda. Sydney è infatti un film pieno di tempi morti, primi piani, camminate tra le slot-machines, frammenti di dialogo (che il modello sia California Poker?). Ma non manca di suggestione, laddove gioca a spiazzare lo spettatore, lasciandolo nel dubbio, con un sovrappiù di ambiguità, sulle intenzioni di Sydney.<ref>Da ''l'Unità'', 22 giugno 1997; citato in [http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/sydney/35003/ ''Sydney''], ''cinematografo.it''.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Swingers]]''}} Scritto e interpretato da Jon Favreau, all'insegna di un tenero autobiografismo, il film può essere apprezzato anche da chi non conosce i locali prediletti della cosiddetta "cocktail generation" losangelina. Le canzoni di Sinatra e Dean Martin fanno da amabile contrappunto rétro alle disavventure sentimentali di Mike, un comico newyorkese sbarcato a Hollywood per dimenticare la ragazza che lo mollò su due piedi. Partendo da un'osservazione acuta della realtà che li circonda, Liman e Favreau colgono tic, mode e fissazioni di quella società scalcinata che gravita attorno al mondo dello spettacolo. [...] Girato a basso costo, utilizzando una cinepresa superleggera, Swingers rovista nell'ambiente degli attori squattrinati con l'aria di "rubare" dalla vita battute e sketch. Ma dietro la naturalezza esibita dagli interpreti c'è un copione rifinito fino all'ultima virgola.<ref>Da ''l'Unità'', 21 agosto 1997; citato in [http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/swingers/35083/ ''Swingers''], ''cinematografo.it''.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Tutti pazzi per Mary]]''}} Avrete capito che ce n'è per tutti: per gli omosessuali, i disabili, gli animalisti. Magari qualcuno si offenderà e spedirà qualche querela. Ma farebbe male. Se è vero che anche a ''Paperissima'' – complice l'ex ministro Antonio Guidi – si può fare una gag su un handicappato senza per questo offendere la sfortunata categoria.<ref>Da ''l'Unità'', 16 ottobre 1998; citato in [http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/tutti-pazzi-per-mary/35492/ ''Tutti pazzi per Mary''], ''cinematografo.it''.</ref>
*Hai voglia a sbizzarrirti sul tema della [[suocera|suocere]]. Basta fare un giretto su [[Wikiquote]], le citazioni caustiche abbondano: da «Non ho parlato con mia suocera per diciotto mesi: non volevo interromperla» (Ken Dodd) a «Sono appena tornato da un viaggio di piacere. Ho accompagnato mia suocera all'aeroporto» ([[Milton Berle]]). Evidentemente il genere tira.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=270418 Il regista di Moretti fa un film per Canale 5]'', ''ilgiornale.it'', 20 giugno 2008.</ref>
*{{NDR|Su ''[[L'uomo che verrà]]''}} Volendo risalire a dei modelli estetici si potrebbe citare il cinema di Ermanno Olmi o Mario Brenta. Ma in realtà Diritti persegue una sua propria poetica nel restituire, utilizzando attori professionisti e gente presa sul posto, la dura vita di quelle contrade rurali, le arcaiche dinamiche familiari, la fatica del lavorare la terra. I mezzadria, il passaggio delle stagioni. [...] Colpisce, vedendo il film severo e toccante, al quale però non giova l'eccesso di musica, una certa pietas cristiana, che probabilmente deriva dal libro ''Le querce di Monte Sole'' scritto da monsignor Luciano Gherardi e scelto come spunto. ''L'uomo che verrà'' evocato dal titolo è certo il fratellino di Martina, ma anche, si direbbe, un novello Gesù bambino da sottrarre ai nuovi Erode. Un segno di speranza sui destini dell'umanità.<ref>Da ''Il Riformista'', 22 ottobre 2009; citato in [http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/l-uomo-che-verr-/52028/ ''L'uomo che verrà''], ''cinematografo.it''.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Vi prego, collegatevi su YouTube battendo così sulla tastiera: Dracula 3D – Clip Ita – Lucy prende fuoco – Sceglilfilm.it. Non ci si può credere. Naturalmente sui giornali si grida al grande evento di culto e straculto dopo la civettuola anteprima a Cannes, si apprezza il (probabile) gioco citazionista, da vecchio b-movie della Hammer riveduto e corretto con una punta di Mario Bava; si rende omaggio al “maestro dell’horror” per antonomasia, cioè Dario Argento, classe 1940, diciannove titoli alle spalle. Tuttavia quella scena di ''Dracula'' è davvero oltre… il ridicolo. A un passo dalla parodia involontaria, dentro il malinconico tramonto di un regista che pare vivere di ricordi, slegato dal mondo, aristocraticamente lontano da ciò che passa, più o meno dignitosamente, il cine-convento.<ref name="scult">Da ''[https://cinemonitor.it/dracula-3d-una-sequenza-gia-scult/ Dracula 3D. Una sequenza già (s)cult]'', ''Cinemonitor.it'', 26 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Sembra una roba da filodrammatica, diciamo pure una scena di ''Ed Wood'', solo che lì Tim Burton ricostruiva col tenero trasporto ironico un certo cinema di serie Z fatto di niente. Invece Argento vuol fare sul serio, spaventare il pubblico, marcare una differenza rispetto alla saga di ''Twilight''. Non si prende per nulla in giro. Azzarda che «col mio ''Dracula'' in 3D ''Avatar'' vi sembrerà un film superato»; Dracula lo affascina «perché incarna alla perfezione il concetto di Eros e Thanatos», e via con surrealismo ed espressionismo. Andate a vedere il film, magari raffrontandolo col cartone animato ''[[Hotel Transylvania]]'', e riparliamone.<ref name="scult"/>
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1985/02/05/page_013.pdf Argento, Signore delle mosche]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''L'Unità'', 5 febbraio 1985.}}
*Sette miliardi di ''budget'', 40 milioni di insetti, tre gigantesche ventole a turbina per ricreare il vento, 450 diversi effetti speciali, una super-gru capace di portare la macchina da presa a 30 metri d'altezza, luci a fibre ottiche, costumi firmati Armani, eccetera eccetera: non c'è che dire, stavolta Dario Argento – novello Signore delle mosche – ha fatto le cose in grande. Forse troppo.
*Da ''Phenomena'' si può uscire vagamente disgustati ma non inquieti, l'orrore che abbiamo appena gustato non si ritaglia un posticino nell'inconscio ma scivola via veloce, lasciando nello spettatore un senso di estraneità.
*''Phenomena'' è un film alquanto schizofrenico che gioca tutte le sue carte nello sfrenato finale a ripetizione: trenta minuti di orrore martellante che purtroppo gira a vuoto, probabilmente perché il disvelamento del doppio assassino giunge troppo improvviso e gratuito. Meglio la prima parte, più sfumata e figurativamente elegante, piena di fruscii premonitori (il famoso ''phön'' che gonfia le foreste) e di tenere disquisizioni sulle qualità segrete degli insetti. Era quella la strada da seguire. Più magia e meno frattaglie.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/22/page_021.pdf Casta diva, perché tanto sangue su di te?]''|Su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 22 dicembre 1987.}}
*Già, la tecnica in ''Opera'' ce n'è da vendere, e talvolta rasenta la genialità, grazie anche all'apporto ultraprofessionale dell'operatore britannico Ronald Charles Taylor [...], ma è il film ancora una volta a non reggere, come se il regista se ne infischiasse dell'intreccio, delle facce, della progressione, persino dell'epilogo. È un vecchio vizio, anzi forse non è più nemmeno un vizio: è l'idea di cinema che Argento sta perseguendo da qualche anno a questa parte, con esiti commerciali peraltro lietissimi.
*''Opera'' è un film che infila l'una dopo l'altra le nefandezze canoniche senza sprezzo del ridicolo.
*I problemi nascono con la concertazione della suspense, insomma con la grammatica del brivido che è sempre più elementare, gratuita, quasi un canovaccio da riempire con insinuanti movimenti di macchina e virtuosismi cromatici.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1997/12/04/page_009.pdf Un Bossi a stelle e strisce?]''|Su ''[[La seconda guerra civile americana]]'', ''L'Unità'', 4 dicembre 1997.}}
*Dai versi di Emma Lazarus che campeggiano sulla Statua della Libertà: «Venite a me, povere stanche masse, giunte qui a respirare la libertà, e che siete state respinte dai vostri Paesi». Bello e nobile: peccato che nel film di Joe Dante il famoso monumento cada in frantumi, ignominiosamente, minato da un commando di «leghisti» delusi dall'American Dream.
*L'ipotesi, allarmante anzichenò, è la seguente: che cosa succede se il paese più potente del mondo si ritrova sull'orlo di una guerra civile per lo spappolarsi progressivo del cemento - il melting pot - che lo fece grande? Ma la lezione che viene dal film, prodotto dalla tv via cavo Hbo e ora distribuito dalla Mikado, vale anche per la nostra sgangherata Italia, presa d’assalto dai curdi e dagli albanesi in fuga, corrosa dalle spinte secessioniste provenienti dalla Padania.
*Fa molto ridere ''La seconda guerra civile americana'', ma è un riso che sgomenta e fa riflettere, anche quando assume i tratti della farsa.
*Nel mettere in scena l'ingegnoso copione di Martyn Burke, il regista di Gremlins si diverte a beffeggiare i simboli-chiave della cultura americana, presidente incluso (scambia [[Theodore Roosevelt|Teddy Roosevelt]] con [[Franklin Delano Roosevelt]]), affidando il proprio punto di vista alle parole sagge del vecchio giornalista nero interpretato da James Earl Jones. È un'America isterica, stolida, pronta a sparare per aver confuso la parola «secessione» con «successione», quella descritta da Dante; e soprattutto un'America governata dagli indici d'ascolto: al punto che l'ultimatum lanciato dalla Casa Bianca scadrà dopo 67 ore e mezzo (non 72) per non privare i cittadini dell’ultima puntata della soap-opera di successo ''Figli, figli miei''.
{{Int|Da ''[https://cinemonitor.it/anche-i-vampiri-muoiono-addio-a-sir-christopher-lee-93-anni-una-vita-da-dracula-ma-non-solo/ Anche i vampiri muoiono: Addio a Sir Christopher Lee, 93 anni, una vita da Dracula ma non solo]''|''Cinemonitor.it'', 12 giugno 2015.}}
*Si può capire perché sir [[Christopher Lee]], il cui nome completo suonava Christopher Frank Carandini Lee, non ne potesse più del conte Dracula, che pure gli aveva regalato fama internazionale dal 1958 in poi, grazie ai film della mitica casa britannica Hammer. Basta dare uno sguardo su YouTube al video intitolato "Christopher Lee as Dracula: Bite Montage", in sostanza uno spiritoso montaggio dei micidiali morsi vampireschi inferti dall’attore sui colli di tante pallide e poppute fanciulle nel corso di una dozzina di film. Sempre lo stesso rituale.
*L’uomo era spiritoso, curioso, di un’eleganza naturale, fumava solo sigari Montecristo n.1, da qualche anno s’era fatto crescere una bella barba da venerabile, parlava otto lingue, incluse svedese, russo e greco, e gli piaceva molto stare sul set: pare sia comparso in 230 film, ma c’è chi azzarda 280.
*Insieme a Vincent Price, Peter Cushing, Peter Lorre, John Carradine e Boris Karloff, s’era imposto come uno dei grandi interpreti del genere horror, quando l’orrore era di cartapesta e poco sanguinario, senza tanti effetti speciali. Lui che adorava la commedia sentimentale hollywoodiana e avrebbe voluto essere un po’ Cary Grant, se non proprio Laurence Olivier...
==Note==
<references />
{{DEFAULTSORT:Anselmi, Mario}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
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Roberto Pedicini
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Mariomassone
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/* Film */
wikitext
text/x-wiki
'''Roberto Pedicini''' (1962 – vivente), attore e doppiatore italiano.
==Citazioni di Roberto Pedicini==
*Il [[doppiaggio]] è un'arte tecnica che deve far sognare e far esprimere i desideri degli attori. Far vivere liberamente quelle che sono le emozioni delle persone nel caso della nostra materia.<ref name=rp>Dall'intervista di Daniela Sgambelluri, ''[http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2006/08/266614.shtml Intervista esclusiva a Roberto Pedicini]'', ''supereva.it'', 26 agosto 2008.</ref>
*[[Kevin Spacey]] è l'attore che attualmente incarna i miei pensieri rispetto alla recitazione. Ha la capacità di immedesimazione e di trasformazione dei ruoli e lavora estremamente sul sottile soprattutto sulle espressioni degli occhi e del viso. Un altro attore simile che ho doppiato, che poi si è perso nei meandri delle droghe, è [[Mickey Rourke]], altro attore che recitava con lo sguardo.<ref name=rp />
*Mi piacerebbe che venisse fuori l'amore che ho per questa professione {{NDR|il doppiaggio}}. Credo che qualunque lavoro, se fatto con amore, regali grandi soddisfazioni. Se invece lo si fa solo per l'aspetto economico non si riesce ad apprezzarlo pienamente.<ref name=rp />
*Non sopporto le persone che si fermano solo alla bella [[voce]]. E' come considerare una persona bella solo dall'aspetto. Non ho mai creduto negli anni di avere una bella voce. Forse la voce diventa bella migliorando se stessi, e la propria consapevolezza; per me per esempio c'è stato Jack Folla. Ho sempre creduto di avere una voce gradevole, ma non che fosse la mia migliore caratteristica, mi è sempre piaciuto lavorare sempre sui personaggi, e non sulla loro estetica.<ref name=ar>Da ''[https://web.archive.org/web/20040401101016/http://alerossi.com/pedicini.html Intervista a Roberto Pedicini]'', ''alerossi.com''.</ref>
*{{NDR|Il [[doppiaggio]]}} Un piccolo mondo, un mondo di voyeur dell'anima. Mi sento un voyeur dell'anima, mi piace definirmi così perché un buon doppiaggio è quando tu riesci ad osservare perfettamente tutte le emozioni che ti trasmette quell'attore, l'anima di quel personaggio, e riuscire chiaramente poi a riprodurle.<ref name=ar/>
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
*''[[L'inchiesta (miniserie televisiva)|L'inchiesta]]'' (2007)
===Doppiatore===
====Film====
{{div col|strette}}
*''[[Il padrino]]'' (1972; riddoppiaggio 2007)
*''[[Cani arrabbiati]]'' (1974; riddoppiaggio 2002)
*''[[Amadeus]]'' (1984)
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Aliens - Scontro finale]]'' (1986)
*''[[Corto circuito (film)|Corto circuito]]'' (1986)
*''[[Mission]]'' (1986)
*''[[Good Morning Babilonia]]'' (1987)
*''[[La storia fantastica]]'' (1987)
*''[[Wall Street (film)|Wall Street]]'' (1987)
*''[[Big]]'' (1988)
*''[[Trappola di cristallo]]'' (1988)
*''[[Ore 10: calma piatta]]'' (1989)
*''[[L'impero del crimine]]'' (1991)
*''[[Pomodori verdi fritti alla fermata del treno]]'' (1991)
*''[[1492 - La conquista del paradiso]]'' (1992)
*''[[Americani (film)|Americani]]'' (1992)
*''[[Basic Instinct]]'' (1992)
*''[[Wind - Più forte del vento]]'' (1992)
*''[[Schindler's list - La lista di Schindler]]'' (1993)
*''[[Sliver]]'' (1993)
*''[[Una vita al massimo]]'' (1993)
*''[[Assassini nati - Natural Born Killers]]'' (1994)
*''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994)
*''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]'' (1994)
*''[[Priscilla - La regina del deserto]]'' (1994)
*''[[Batman Forever]]'' (1995)
*''[[Braveheart - Cuore impavido]]'' (1995)
*''[[Clockers]]'' (1995)
*''[[I soliti sospetti]]'' (1995)
*''[[L'odio]]'' (1995)
*''[[Othello (film 1995)|Othello]]'' (1995)
*''[[Specie mortale]]'' (1995)
*''[[Bambola (film 1996)|Bambola]]'' (1996)
*''[[Il rompiscatole]]'' (1996)
*''[[Riccardo III - Un uomo, un re]]'' (1996)
*''[[Sleepers]]'' (1996)
*''[[Space Jam]]'' (1996)
*''[[Alien - La clonazione]]'' (1997)
*''[[Carne trémula]]'' (1997)
*''[[Il Santo (film)|Il Santo]]'' (1997)
*''[[Mezzanotte nel giardino del bene e del male]]'' (1997)
*''[[Murder at 1600 - Delitto alla Casa Bianca]]'' (1997)
*''[[Number 23]]'' (1997)
*''[[Blues Brothers - Il mito continua]]'' (1998)
*''[[Celebrity]]'' (1998)
*''[[La maschera di Zorro]]'' (1998)
*''[[La sottile linea rossa]]'' (1998)
*''[[Paradiso perduto (film 1998)|Paradiso perduto]]'' (1998)
*''[[Paura e delirio a Las Vegas]]'' (1998)
*''[[Salvate il soldato Ryan]]'' (1998)
*''[[The Truman Show]]'' (1998)
*''[[American Beauty]]'' (1999)
*''[[Man on the Moon]]'' (1999)
*''[[Once Were Warriors 2 - Cinque anni dopo]]'' (1999)
*''[[Prima che sia notte (film)|Prima che sia notte]]'' (2000)
*''[[The Big Kahuna]]'' (2000)
*''[[U-571]]'' (2000)
*''[[Donnie Darko]]'' (2001)
*''[[Hellraiser 5: Inferno]]'' (2000)
*''[[Final Fantasy (film)|Final Fantasy]]'' (2001)
*''[[Il destino di un cavaliere]]'' (2001)
*''[[K-PAX - Da un altro mondo]]'' (2001)
*''[[Sweet November - Dolce novembre]]'' (2001)
*''[[The Shipping News - Ombre dal profondo]]'' (2001)
*''[[Tommaso (film 2001)|Tommaso]]'' (2001)
*''[[L'importanza di chiamarsi Ernest]]'' (2002)
*''[[Montecristo (film 2002)|Montecristo]]'' (2002)
*''[[Red Dragon]]'' (2002)
*''[[Due cavalieri a Londra]]'' (2003)
*''[[Il tesoro dell'Amazzonia]]'' (2003)
*''[[La regola del sospetto]]'' (2003)
*''[[Luther - Genio, ribelle, liberatore]]'' (2003)
*''[[The Life of David Gale]]'' (2003)
*''[[Looney Tunes: Back in Action]]'' (2003)
*''[[Un tocco di zenzero]]'' (2003)
*''[[X-Men 2]]'' (2003)
*''[[50 volte il primo bacio]]'' (2004)
*''[[After the Sunset]]'' (2004)
*''[[Catwoman (film)|Catwoman]]'' (2004)
*''[[La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler]]'' (2004)
*''[[Evilenko]]'' (2004)
*''[[Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi]]'' (2004)
*''[[Nella mente del serial killer]]'' (2004)
*''[[Se mi lasci ti cancello]]'' (2004)
*''[[Spider-Man 2]]'' (2004)
*''[[Van Helsing]]'' (2004)
*''[[Batman Begins]]'' (2005)
*''[[King Kong (film 2005)|King Kong]]'' (2005)
*''[[La famiglia omicidi]]'' (2005)
*''[[Partnerperfetto.com]]'' (2005)
*''[[A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare]]'' (2006)
*''[[Il codice da Vinci]]'' (2006)
*''[[L'imbroglio - The Hoax]]'' (2006)
*''[[L'ultimo inquisitore]]'' (2006)
*''[[Superman Returns]]'' (2006)
*''[[Una notte al museo]]'' (2006)
*''[[The Departed - Il bene e il male]]'' (2006)
*''[[American Gangster]]'' (2007)
*''[[L'amore ai tempi del colera]]'' (2007)
*''[[La leggenda di Beowulf]]'' (2007)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Non è un paese per vecchi]]'' (2007)
*''[[Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo]]'' (2007)
*''[[Spider-Man 3]]'' (2007)
*''[[Stardust (film)|Stardust]]'' (2007)
*''[[21 (film)|21]]'' (2008)
*''[[Agente Smart - Casino totale]]'' (2008)
*''[[Frost/Nixon - Il duello]]'' (2008)
*''[[John Rambo (film)|John Rambo]]'' (2008)
*''[[Operazione Valchiria (film)|Operazione Valchiria]]'' (2008)
*''[[Sette anime]]'' (2008)
*''[[Vicky Cristina Barcelona]]'' (2008)
*''[[A Christmas Carol]]'' (2009)
*''[[Bastardi senza gloria]]'' (2009)
*''[[Moon (film)|Moon]]'' (2009)
*''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' (2009)
*''[[Una notte al museo 2 - La fuga]]'' (2009)
*''[[Dylan Dog - Il film]]'' (2010)
*''[[Easy Girl]]'' (2010)
*''[[Il cigno nero (film)|Il cigno nero]]'' (2010)
*''[[L'apprendista stregone]]'' (2010)
*''[[Prince of Persia: Le sabbie del tempo]]'' (2010)
*''[[Professione inventore]]'' (2010)
*''[[Scontro tra titani]]'' (2010)
*''[[The Tourist]]'' (2010)
*''[[Uomini di Dio]]'' (2010)
*''[[Bed Time]]'' (2011)
*''[[Come ammazzare il capo... e vivere felici]]'' (2011)
*''[[Johnny English - La rinascita]]'' (2011)
*''[[Margin Call]]'' (2011)
*''[[Transformers 3]]'' (2011)
*''[[Hunger Games (film)|Hunger Games]]'' (2012)
*''[[Skyfall]]'' (2012)
*''[[Hunger Games: La ragazza di fuoco]]'' (2013)
*''[[Kick-Ass 2 (film)|Kick-Ass 2]]'' (2013)
*''[[L'uomo d'acciaio]]'' (2013)
*''[[Now You See Me - I maghi del crimine]]'' (2013)
*''[[Come ammazzare il capo 2]]'' (2014)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1]]'' (2014)
*''[[Notte al museo - Il segreto del faraone]]'' (2014)
*''[[The Equalizer - Il vendicatore]]'' (2014)
*''[[Una folle passione]]'' (2014)
*''[[Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2]]'' (2015)
*''[[Codice 999]]'' (2016)
*''[[King Arthur - Il potere della spada]]'' (2017)
*''[[Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar]]'' (2017)
*''[[Tre manifesti a Ebbing, Missouri]]'' (2017)
*''[[Billionaire Boys Club (film 2018)|Billionaire Boys Club]]'' (2018)
*''[[L'apparizione (film)|L'apparizione]]'' (2018)
*''[[Being the Ricardos]]'' (2021)
*''[[Dune (film 2021)|Dune]]'' (2021)
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====Film d'animazione====
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*''[[La bella e la bestia (film 1991)|La bella e la bestia]]'' (1991)
*''[[Il gobbo di Notre Dame (film 1996)|Il gobbo di Notre Dame]]'' (1996)
*''[[A Bug's Life - Megaminimondo]]'' (1998)
*''[[Il principe d'Egitto]]'' (1998)
*''[[Il re leone II - Il regno di Simba]]'' (1998)
*''[[Madagascar 2]]'' (2008)
*''[[Megamind]]'' (2010)
*''[[LEGO Batman - Il film]]'' (2017)
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====Serie animate====
*''[[Darkwing Duck]]'' (1991 - 1992)
*''[[Timon e Pumbaa (serie animata)|Timon e Pumbaa]]'' (1995 - 1999)
====Serie televisive====
{{div col|strette}}
*''[[Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman]]'' (1993 - 1997)
*''[[Dawson's Creek]]'' (1998 - 2003)
*''[[In the Beginning - In principio era]]'' (2000)
*''[[Taken]]'' (2002)
*''[[Desperate Housewives]]'' (2004 - 2012)
*''[[San Pietro (miniserie televisiva)|San Pietro]]'' (2005)
*''[[Heroes]]'' (2006 - 2010)
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 - 2019)
*''[[Hannibal (serie televisiva)|Hannibal]]'' (2013 - 2015)
*''[[House of Cards - Gli intrighi del potere]]'' (2013 - in corso)
*''[[I Medici]]'' (2016 - 2019)
*''[[L'onore e il rispetto]]'' (2017)
*''[[The Book of Boba Fett]]'' (2021 - 2022)
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Pedicini, Roberto}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Animali fantastici e dove trovarli
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Bradipo Lento
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/* Frasi */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Animali fantastici e dove trovarli
|immagine =
|genere = fantastico/avventura
|regista = [[David Yates]]
|soggetto = [[J. K. Rowling]]
|sceneggiatore = J. K. Rowling
|attori =
*[[Eddie Redmayne]]: Newt Scamander
*[[Katherine Waterston]]: Porpentina "Tina" Goldstein
*[[Dan Fogler]]: Jacob Kowalski
*[[Alison Sudol]]: Queenie Goldstein
*[[Ezra Miller]]: Credence Barebone
*[[Samantha Morton]]: Mary Lou Barebone
*[[Jon Voight]]: Henry Shaw Sr.
*[[Carmen Ejogo]]: Seraphina Picquery
*[[Ron Perlman]]: Gnarlack
*[[Colin Farrell]]: Percival Graves
*[[Johnny Depp]]: Gellert Grindelwald
|doppiatori italiani =
*[[Davide Perino]]: Newt Scamander
*[[Francesca Manicone]]: Porpentina "Tina" Goldstein
*[[Nanni Baldini]]: Jacob Kowalski
*[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Queenie Goldstein
*[[Manuel Meli]]: Credence Barebone
*[[Barbara De Bortoli]]: Mary Lou Barebone
*[[Ugo Maria Morosi]]: Henry Shaw Sr.
*[[Laura Romano]]: Seraphina Picquery
*[[Paolo Marchese]]: Gnarlack
*[[Simone D'Andrea]]: Percival Graves
*[[Fabio Boccanera]]: Gellert Grindelwald
|note=
*Vincitore del '''[[:Categoria:Film premi Oscar|Premio Oscar]] (2017)''' per i migliori costumi
}}
'''''Animali fantastici e dove trovarli''''', film del 2016 con [[Eddie Redmayne]] e [[Katherine Waterston]], regia di [[David Yates]].
==Frasi==
*{{NDR|Parlando all'animale dentro la sua valigia}} Dougal... non ti agitare, per favore. Non manca molto. ('''Newt Scamander''')
*{{NDR|Chiamando Newt}} Ehi! Signor Tizio Inglese! Il suo uovo si sta schiudendo. ('''Jacob Kowalski''')
*Non sto civettando. ('''Queenie Goldstein''')
*{{NDR|Tra sé}} Che hai fatto oggi, Jacob? Sono stato dentro una valigia. ('''Jacob Kowalski''')
*{{NDR|In piedi davanti a una vetrina rotta, coperto di gioielli rubati}} Sono andati di là, agente. ('''Jacob Kowalski''')
*{{NDR|Vedendo un leone apparire per strada}} Trovo New York inaspettatamente interessante. ('''Newt Scamander''')
*{{NDR|Dopo aver scoperto la fuga di Newt e Jacob}} Ma gli abbiamo fatto la cioccolata... ('''Queenie Goldstein''')
*Per la barba di Merlino! ('''Newt Scamander''')
*Scusi, signor Gnarlak. {{NDR|gli tira un pugno, ribaltandolo}} Mi ricorda il mio caposquadra! ('''Jacob Kowalski''')
*{{NDR|A Jacob e Queenie}} Voi due andate di là. E cercate di non essere prevedibili. ('''Newt Scamander''')
*Pickett? Fammi un sorriso, avanti. Pickett, fammi un... {{NDR|Pickett gli fa una pernacchia}} Va bene, questo è indegno di te. ('''Newt Scamander''')
*Tina, sbuchi sempre fuori dove meno dovresti. ('''Percival Graves (Gellert Grindelwald)''')
*{{NDR|Rivolto agli Auror}} Giù le [[bacchetta magica|bacchette]], o dovrete rispondervi a me! ('''Percival Graves (Gellert Grindelwald)''')
*{{NDR|Rivolto a Newt}} Moriremo, un pochino? ('''Gellert Grindelwald''')
*{{NDR|In una lettera a Jacob}} Gentile signor Kowalski, lei è sprecato in una fabbrica di scatolame. Accetti questi gusci di uova di Occamy come garanzia per la sua pasticceria. Un benefattore. ('''Newt Scamander''')
*''Alohomora''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Newt Scamander''')
*''Accio''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Tina Goldstein''')
*''Revelio''! {{NDR|[[Incantesimi dai film|incantesimo]]}} ('''Newt Scamander''')
==Dialoghi==
*'''Ufficiale di dogana''': Britannico, eh?<br/>'''Newt''': Sì.<br/>'''Ufficiale di dogana''': Prima volta a New York?<br/>'''Newt''': Sì.<br/>'''Ufficiale di dogana''':C'è del cibo, lì dentro?<br/>'''Newt''': No.<br/>'''Ufficiale di dogana''': Bestie vive? {{NDR|si apre un chivistello della valigia, e Newt lo richiude}}<br/>'''Newt''': Devo farla aggiustare...ahm, no.<br/>'''Ufficiale di dogana''': Diamo un'occhiata. {{NDR|Newt regola un piccolo quadrante di ottone su "Babbanabile", l'ufficiale apre la valigia e ci trova dei vestiti}} Benvenuto a New York.
*'''Mary Lou''': Sei un cercatore? Un cercatore della verità?<br/>'''Newt''': Sono più un cacciatore, in realtà.
*'''Tina''': Almeno mi dica che ha provveduto al No-Mag.<br/>'''Newt''': A cosa?<br/>'''Tina''': Al No-Mag. Non-Magico. Il non mago!<br/>'''Newt''': Ah!... Scusi, noi li chiamiamo Babbani.
*'''Tina''': È appena stato in Guinea Equatoriale?<br/>'''Newt''': E ho compiuto un anno sul campo. Sto scrivendo un libro sulle creature magiche.<br/>'''Tina''': Una guida per sterminarle?<br/>'''Newt''': No, una guida per far capire alla gente perché dobbiamo proteggere queste creature invece che ucciderle.
*{{NDR|un Billywig ronza accanto a loro}}<br/>'''Tina''': Che cos'era?<br/>'''Newt''': Una falena. Molto grossa.
*{{NDR|Newt e Tina passano per una folla di No-Mag verso l'appartamento di Jacob}}<br/>'''Poliziotto''': Ehi! Ehi, zitti! C'è una testimonianza!<br/>'''Donna''': Questa è stata un'altra esplosione di gas! Io non ce li riporto i ragazzini lassù, se non è sicuro!<br/>'''Poliziotto''': Mi scusi, signora, ma non c'è odore di gas.<br/>'''Uomo''': Sì, sì, non era gas, agente. Io l'ho visto. Era un gigantesco, enorme ippopo... {{NDR|Newt gli passa accanto e agita la bacchetta}} ...gas. Sì, gas! Gas! {{NDR|la folla inizia a dargli ragione}}
*'''Tina''': Era aperta?<br/>'''Newt''': Solo un pizzico.
*{{NDR|Newt si prepara a cancellare la memoria a Jacob}}<br/>'''Tina''': Non può Obliviarlo, aspetti! Ci serve come testimone.<br/>'''Newt''': Scusi, ma se mi ha urlato dietro per mezza New York per non averlo fatto prima.<br/>'''Tina''': È ferito! Sta male, non vede?<br/>'''Newt''': Se la caverà. Il Purvincolo non ha un morso serio. {{NDR|Jacob vomita in un angolo, e lui inizia a preoccuparsi}} Sì, ammetto che... è una reazione più grave del previsto. Ma se fosse una cosa seria, avrebbe...<br/>'''Tina''': Cosa?<br/>'''Newt''': Be', il primo sintomo sarebbero fiamme dall'ano. {{NDR|Jacob si tasta il sedere, spaventato}}<br/>'''Tina''': Oh, che gran pasticcio!
*'''Newt''': Lei è una Legilimens?<br/>'''Queenie''': mh-hm, sì... ma ho sempre avuto problemi con voi britannici. È per l'accento.<br/>'''Jacob''': Lei sa leggere nel... pensiero?<br/>'''Queenie''': Oh...stai tranquillo, caro. Pensano tutti quello che ha pensato lei quando mi ha visto.
*'''Jacob''': Signor Scamander?<br/>'''Newt''': Oh, mi chiami Newt.<br/>'''Jacob''': Newt. Non credo che sia un sogno.<br/>'''Newt''': Cosa glielo fa dire?<br/>'''Jacob''': Non ho la capacità di immaginarmelo.
*'''Newt''': Bisogna che vada. Devo trovarli prima che si facciano del male.<br/>'''Jacob''': Prima che si facciano del male?<br/>'''Newt''': Sì, signor Kowalski. Si trovano in un territorio straniero, circondati dalle più feroci creature sul pianeta... umani.
*'''Newt''': Lei piace alla gente, vero signor Kowalski?<br/>'''Jacob''': Oh, be', sono sicuro che piaci anche tu, eh?<br/>'''Newt''': No, io no, li infastidisco.
*'''Newt''': Le hanno concesso il prestito?<br/>'''Jacob''': No. Non do garanzie. Sotto le armi troppo tempo, non lo so.<br/>'''Newt''': Ha fatto la guerra?<br/>'''Jacob''': Certo che ho fatto la guerra, come tutti. Perché, tu no?<br/>'''Newt''': Io lavoravo più con i draghi. Forteventre. Ucraini. Fronte orientale.
*'''Newt''' {{NDR|dando un casco a Jacob}}: Metta questo.<br/>'''Jacob''': Ma... perché dovrei indossare un affare così?<br/>'''Newt''': Perché il suo cranio è suscettibile a rottura se compresso con forza.
*'''Newt''' {{NDR|fissando una pettorina a Jacob}}: Adesso, non si deve assolutamente preoccupare.<br/>'''Jacob''': Ti crede mai nessuno quando dici di non preoccuparsi?<br/>'''Newt''': Be', la mia filosofia è: preoccupati e soffri due volte.
*'''Jacob''': Qualcuno vuole dirmi questo Obscuriale o Obscurius che cosa sarebbe?<br/>'''Tina''': Non se ne vedeva uno da secoli.<br/>'''Newt''': Ne ho incontrato uno in Sudan tre mesi fa. Erano di più, un tempo, ma ancora esistono. Risale a prima della clandestinità. Quando ancora venivamo cacciati dai Babbani- I maghi e le streghe, da piccoli, a volte cercavano di reprimere la magia per evitare persecuzioni. Così invece di imbrigliare o controllare i loro poteri hanno sviluppato quello che chiamiamo un Obscurus.<br/>'''Tina''': È un'instabile, incontrollabile forza oscura che erompe e attacca...e poi svanisce...gli Obscurali non vivono a lungo, vero?<br/>'''Newt''': Non ci sono casi documentati di Obscuriali arrivati a più di dieci anni. Quella che ho visto in Africa ne aveva otto quando... ne aveva otto quando è morta.<br/>'''Jacob''': Ma che cosa vuoi dirmi? Che il senatore Shaw è stato ucciso da un bambino?
*'''Graves (Grindelwald)''': Lei è un uomo interessante, signor Scamander.<br/>'''Tina''': Signor Graves... {{NDR|Graves la interrompe}}<br/>'''Graves (Grindelwald)''': L'hanno cacciata da Hogwarts per aver messo a rischio una vita umana...<br/>'''Newt''': È stato un incidente.<br/>'''Graves (Grindelwald)''' ...con un animale. Eppure uno dei suoi insegnanti si è opposto con forza alla sua espulsione. Ora: come mai Albus Silente è così affezionato a lei?
*'''Graves (Grindelwald)''': Quindi lasciare libero un branco di pericolose creature è stato solo un altro incidente? E' così?<br/>'''Newt''': Perché avrei dovuto farlo apposta?<br/>'''Graves (Grindelwald)''': Per smascherare la stirpe dei maghi. Provocare una guerra tra il mondo magico e quello non magico.<br/>'''Newt''': Intende un massacro per il bene superiore.<br/>'''Graves (Grindelwald)''': Sì. Diciamo.<br/>'''Newt''': Non sono uno di quei fanatici di Grindelwald, signor Graves.
*'''Jacob''': Come? Non devi Obliviarmi?<br/>'''Queenie''': Certo che no. Sei uno di noi, ora.
*{{NDR|dopo che una delle creature di Newt salva Tina dall'esecuzione e li protegge dagli incantesimi degli Auror}}<br/>'''Tina''' {{NDR|correndo}}: Cos'è quel coso?<br/>'''Newt''': Un Velenottero.<br/>'''Tina''' {{NDR|ridendo}}: Già lo amo!
*'''Tina''': Graves ha sempre insistito che le perturbazioni dipendevano da un animale. Dobbiamo trovare le tue creature, così non potrà più usarle come capro espiatorio.<br/>'''Newt''': Ce n'è solo una da recuperare. Dougal, il mio Demiguise.<br/>'''Tina''' {{NDR|sorridendo}}: Dougal?<br/>'''Newt''': C'è un problemino: è, ehm... invisibile.<br/>'''Tina''': Invisibile?<br/>'''Newt''': Sì, più o meno sempre, lui ha...ehm...<br/>'''Tina''': Come si prende una cosa...<br/>'''Newt''': Con immensa difficoltà.
*'''Jacob''' {{NDR|aspettando davanti a un bancone}}: Che si deve fare qui, per bere? {{NDR|una bottiglia gli compare in mano e, dietro il bancone, spunta un elfo domestico che Jacob contempla allibito}}<br/>'''Barista''': Che c'è? Non hai mai visto un elfo domestico?<br/>'''Jacob''' {{NDR|fingendosi disinvolto}}: Ah, no, no, no, figurati, li amo. Gli elfi domestici! Mio zio è un elfo domestico.
*'''Queenie''': I No-Mag sono tutti come te?<br/>'''Jacob''' {{NDR|in tono serio e seduttivo}}: No, solo io sono come me. {{NDR|beve un cicchetto di Acquallegra e gli sfugge una risata stridula e acuta}}
*'''Newt''': Dimmi di farmi gli affari miei, ma... ho visto qualcosa in quella pozione della morte. Ti ho visto abbracciare il Secondo Salemiano.<br/>'''Tina''': Si chiama Credence. Sua madre lo picchia. Lei picchia tutti quelli che adotta, ma lui sembra odiarlo di più.<br/>'''Newt''': E' lei la No-Mag che hai aggredito?<br/>'''Tina''': E' così che ho perso il posto. L'ho assalita in un'adunata di fronte ai suoi seguaci. Li hanno dovuti Obliviare tutti. Fu un grande scandalo.
*'''Gnarlak''': Allora... lei è quello con la valigia piena di mostri, eh?<br/>'''Newt''': Le notizie volano. Speravo che fosse in grado di dirmi se ci sono stati avvistamenti. Tracce. Cose così.<br/>'''Gnarlak''': Lei ha una bella taglia sopra la testa, signor Scamander. Perché aiutarla? Invece di consegnarla?<br/>'''Newt''': Immagino che dovrò convincerla, in qualche modo.<br/>'''Gnarlak''': Lo consideri il costo del coperto. {{NDR|Newt gli porge due galeoni}} Il MACUSA offre molto di più. {{NDR|Newt estrae uno strumento di metallo}} Un lunascopio? Ne ho già cinque.<br/>'''Newt''' {{NDR|tirando fuori qualcos'altro}}: Uovo di Ashwinder congelato.<br/>'''Gnarlak''': Ora sì, cominciamo... {{NDR|vede Pickett uscire dalla tasca di Newt}} un momento... quello è un Asticello, vero?
*'''Credence''': Mamma...<br/>'''Mary Lou''': Non sono la tua mamma. Tua madre era contro natura. Una donna malvagia.
*'''Tina''': Dimmi la verità... ora è tutto quello che è uscito dalla valigia?<br/>'''Newt''': Ti dirò la verità. Sì, è tutto.
*'''Jacob''': Avete detto scuola? C'è una scuola? Una Scuola di Magia, qui in America?<br/>'''Queenie''': Oh, ma certo! Ilvermorny. Senza dubbio la migliore scuola di maghi del mondo.<br/>'''Newt''': Converrai con me che la migliore Scuola di Magia del mondo è Hogwarts.<br/>'''Queenie''': Hogcomenò!
*'''Graves (Grindelwald)''': Tu sei un Magonò, Credence. L'ho fiutato nell'istante in cui ti ho conosciuto.<br/>'''Credence''': Cosa?<br/>'''Graves (Grindelwald)''': Hai ascendenze magiche, ma nessun potere.<br/>'''Credence''': Ma lei doveva insegnarmi.<br/>'''Graves (Grindelwald)''': E' impossibile insegnarti. Tua madre è morta. È questo il tuo premio.
*'''Graves (Grindelwald)''' {{NDR|dopo che Credence si rivela essere l'Obscurus}}: Credence, ti devo delle scuse.<br/>'''Credence''': Mi fidavo di lei, la credevo mio amico. La credevo diverso.<br/>'''Graves (Grindelwald)''': Lo puoi controllare, Credence.<br/>'''Credence''': Non credo di volerlo, signor Graves.
*'''Graves (Grindelwald)''': Sciocchi. Capite che cosa avete fatto?<br/>'''Picquery''': L'Obscuriale è stato ucciso per mio ordine, signor Graves.<br/>'''Graves (Grindelwald)''': Sì. E la storia ne terrà debito conto, Madama Presidente. Stasera si è consumata l'ingiustizia!<br/>'''Picquery''': Si era reso responsabile della morte di un No-Mag. Poteva smascherare l'intera comunità. Ha infranto una delle nostre più sacre leggi.<br/>'''Graves (Grindelwald)''': Una legge che ci tiene rintanati come topi di fogna! Una legge che soffoca la nostra vera natura! Una legge che costringe a vivere nella paura, a farsi piccoli per non rischiare di essere scoperti! Le chiedo, Madama Presidente... lo chiedo a tutti voi... questa legge che protegge? Noi? O loro? {{NDR|si fa per andarsene}} Mi rifiuto di inchinarmi oltre.<br/>'''Picquery''': Auror, alleggerite il signor Graves della sua bacchetta e riportatelo indietro.
*'''Grindelwald''' {{NDR|con disprezzo}}: Riuscirete a trattenermi?<br/>'''Picquery''': Faremo del nostro meglio, signor Grindelwald.
*'''Jacob''' {{NDR|riguardo la sua imminente perdita di memoria}}: Ehi, è la cosa migliore. Dai... io, in fondo, non avrei nemmeno dovuto essere qui. Non avrei dovuto sapere niente di niente. Lo sanno tutti che Newt mi ha fatto restare perché... ehi, Newt, perché mi hai fatto restare?<br/>'''Newt''': Perché mi piaci. Perché tu sei mio amico. E non dimenticherò quanto mi hai aiutato, Jacob.<br/>'''Queenie''': Io vengo con te. E ce ne andremo, da qualche altra parte. Vedi... io non lo troverei mai un altro come te.<br/>'''Jacob''': Ce ne sono milioni come me.<br/>'''Queenie''': No. No. Ce n'è solo uno come te.
*'''Newt''' {{NDR|salutando Tina al molo di New York}}: Be', è stato...<br/>'''Tina''' {{NDR|ridendo}}: Eh, sì!
*'''Cliente''' {{NDR|riferito alle paste di Jacob a forma di animali fantastici}}: Da dove prende le sue idee, signor Kowalski?<br/>'''Jacob''': Ah, non lo so. Non lo so. {{NDR|sorride}} Arrivano e basta.
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===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''===
*Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}}
*Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}}
*Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}}
*Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}}
*Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}}
*L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}}
==Bibliografia==
*[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX.
===''Spigolando...''===
*''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''')
*''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''')
*{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]])
*Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''')
*Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''')
*{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''')
:''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref>
*{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''')
*{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''')
*Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''')
*[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''')
*La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''')
*[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''')
*[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in
''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''')
*''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''')
*{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''')
*Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877)
:''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref>
*''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''')
*{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''')
*{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref>
*{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>)
*Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis.
:''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref>
*Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref>
*{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga)
[[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]]
Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre
*[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover]
*''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.''
:''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater
*{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.''
''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80)
Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false]
*È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile]
'''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena.
==Citazioni di Anca Damian==
*{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref>
==Altri progetti==
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{{s}}
{{DEFAULTSORT:Damian, Anca}}
[[Categoria:Registi rumeni]]
==Note==
<references />
==Anne Barratin==
[https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false]
[https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224]
==Navbox==
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==Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte==
*'''Appennere 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'''
:''Appendere gli abiti ad un cattivo (malfermo) chiodo.''
::{{spiegazione|Essersi grandemente sbagliati sul conto di una persona (averla ritenuta troppo mite, accomodante, averla sottovalutata, avere affrettatamente concluso che fosse un cliente facile o averla ritenuta affidabile et similia. Es. ''Hê appiso 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'' ''Hai appeso gli abiti a un chiodo malfermo'', e cioè: ''Hai capito proprio male, ti sei proprio sbagliato''}}
*'''Essere buono 'ncuorpo.'''
:''Essere buono in corpo''
::{{spiegazione|Essere un tipo tosto, per nulla malleabile; un "cliente" difficile.}}
*'''Essere buono sott' 'a 'na zuppa 'e fave.'''
:''Essere buoni sotto una zuppa di fave.''
::{{spiegazione|Non essere buoni per nulla.}}
*'''Levà 'a vocca a cocche ccosa (o coccosa).'''
:''Togliere la bocca da qualche cosa.''
::{{spiegazione|Non gradire più qualcosa.}}
*''''O guappo a trucco.'''
:''Il guappo "truccato"''
::{{spiegazione|Un finto guappo, una tigre di carta; un [https://it.wiktionary.org/wiki/baudruche baudruche], in sostanza.}}
*''''O male 'e mola e 'a musica dint' 'e rrecchie.'''
:''Il mal di mola e la musica nelle orecchie.''
::{{spiegazione|Una tormentosa scocciatura, una situazione insopportabile}}
*'''Tené 'a scarda dint' a ll'uocchie.'''
:''Avere la scheggia negli occhi.''
::{{spiegazione|Gli occhi sono lo specchio dell'anima, occhi nei quali balena una "scheggia", non sono occhi limpidi. Lo si dice di una persona maligna.}}
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Josef Radetzky
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2022-08-11T13:27:09Z
Bradipo Lento
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text/x-wiki
[[File:Josef Graf Radetzky Lithographie.jpg|thumb|Josef Radetzky in una litografia del 1850 circa]]
'''Josef Radetzky''' (1766 – 1858), feldmaresciallo austriaco.
==Citazioni di Josef Radetzky==
*{{NDR|Riferendosi alle [[cinque giornate di Milano]]}} ''Ore 2 della notte dal 18 al 19 marzo 1848''<br>[...] A [[Milano]] è stato dichiarato lo stato d'assedio. Il consigliere governativo, conte Pachta, che era stato completamente depredato e solo con grande stento aveva salvato la vita, è arrivato sotto scorta al castello, verso sera. Gli ho affidato, provvisoriamente, la direzione degli eventuali affari governativi.<br>Non posso ancora dichiarare le mie perdite in morti e feriti, ma certo non possono essere state insignificanti.<br>Per il momento la situazione è tranquilla, ma certo è possibile che col far del giorno la battaglia ricominci.<br>Sono deciso a rimanere padrone di Milano ad ogni costo. Se la lotta non viene abbandonata, farò bombardare la città.<ref name="Rapporto_Radetzky">Rapporto di Radetzky a [[Karl Ludwig von Ficquelmont|Ficquelmont]] del 19, 21 e 22 marzo 1848, in ''Archiv für österreichische Geschichte'', Vienna 1906, vol. XCV, pp. 150-58; citato in [[Denis Mack Smith]], ''Il Risorgimento italiano. {{small|Storia e testi}}'', Gius. Laterza & Figli, 1968; edizione Club del Libro, 1981, pp. 259-264.</ref>
*''19 marzo, ore 5 pomeridiane''<br>[...] Le vie di Milano sono come morte, nessuna bottega, nessuna porta si è aperta per tutto il giorno, e mi sono visto costretto a procurarmi la carne necessaria facendo uso di grossi reparti di soldati. Per fortuna sono stato avvisato ancora in tempo che la carne era avvelenata: altrimenti una sciagura immensa si sarebbe abbattuta su di noi, poiché si trovò effettivamente che parecchia carne era avvelenata.<ref name="Rapporto_Radetzky"/>
*''21 marzo, ore 10 del mattino''<br>[...] Ieri la battaglia è continuata con grande furia; ci debbono essere stati molti caduti da entrambe le parti; non posso dichiarare le mie perdite, perché mi mancano ancora i dati completi. La città di Milano è stata sconvolta fin dalle fondamenta, tanto che è difficile farsene un'idea. Non cento, ma mille barricate bloccano le strade, e il partito, nell'esecuzione delle sue misure, dispiega un'avvedutezza e un'audacia che indicano con assoluta evidenza che alla testa ci sono capi militari fatti venire dall'estero. Il carattere del popolo di Milano mi sembra trasformato come per un colpo di [[bacchetta magica]]: il fanatismo ha preso persone di ogni età, di ogni rango, uomini e donne.<ref name="Rapporto_Radetzky"/>
*''22 marzo 1848''<br>[...] È la decisione più tremenda della mia vita, ma non posso tenere Milano più a lungo. L'intero paese è in rivolta. Alle spalle sono minacciato dal Piemonte. Possono distruggere tutti i ponti alle mie spalle, non ho materiali per ricostruirli e tanto meno mezzi di trasporto. Non so nulla di quello che accade dietro di me. Mi ritirerò passando per Lodi, allo scopo di evitare le grandi città, e anche perché la campagna, che questa strada attraversa, è libera.<ref name="Rapporto_Radetzky"/>
==Citazioni su Josef Radetzky==
*Aveva sposato una Contessa austriaca che viveva a Vienna e gli aveva dato otto figli da cui non gli venivano che dispiaceri. Uno militava ai suoi ordini lì a Milano, ma era un così cattivo arnese che un prete un giorno lo schiaffeggio per strada. Radetzky mandò a chiamare il prete, gli strinse la mano e gli disse: "''{{sic|Crazzie}}''". Per amante si era presa una brava stiratrice lombarda che sapeva cucinare bene gli gnocchi, di cui era ghiottissimo, e dalla quale ebbe altri quattro figli. Non era affatto un odiatore degl'italiani: tant'è vero che, quando andò in pensione, rimase a Milano, e lì morì nel '58. Era soltanto un fedele servitore del suo Paese, di cui non discuteva la causa. E soprattutto era un vecchio lupo di guerra coraggioso, astuto e risoluto. ([[Indro Montanelli]])
*Questo grande soldato non aveva mai conosciuto sconfitte, e a ottant'anni suonati conservava intatte prestanza fisica ed energia morale. Come tutti i militari, credeva soltanto nella spada e nella disciplina. Ma non somigliava affatto all'immagine che di lui ci ha tramandato la storiografia risorgimentale: quella del crudele "impiccatore", del caporalaccio ottuso, grossolano e brutale. Era al contrario un grande signore, di tratto ruvido ma generoso, perpetuamente alle prese con problemi di bilancio perché aveva le mani bucate. ([[Indro Montanelli]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Radetzky, Josef}}
[[Categoria:Militari austriaci]]
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Basil l'investigatopo
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Basil l'investigatopo
|titolo originale = Basil The Great Mouse Detective
|immagine =
|paese = Stati Uniti d'America
|anno = 1986
|genere = animazione, avventura, giallo
|regista = [[Ron Clements]], [[John Musker]], [[Burny Mattinson]], [[David Michener]]
|soggetto = [[Paul Galdone]], [[Eve Titus]] (romanzo)
|sceneggiatore = [[Ron Clements]], [[Vance Gerry]], [[Steve Hulett]], [[Burny Mattinson]], [[David Michener]], [[Bruce Morris]], [[John Musker]], [[Matthew O'Callaghan]], [[Melvin Shaw]], [[Peter Young]]
|produttore = [[Burny Mattinson]]
|doppiatori originali =
*[[Barrie Ingham]]: Basil di Baker Steet; Bartolomiao
*[[Val Bettin]]: David Q. Topson
*[[Susanne Pollatschek]]: Olivia Flaversham
*[[Alan Young]]: Hiram Flaversham
*[[Vincent Price]]: prof. Padraic Rattigan
*[[Candy Candido]]: Vampirello
*[[Eve Brenner]]: regina Maustarda
*[[Diana Chesney]]: signora Placidia
*[[Shani Wallis]]: dama da compagnia
*[[Ellen Fitzhugh]]: cameriera
*[[Walker Edmiston]]: cittadino
|doppiatori italiani =
*[[Paolo Buglioni]]: Basil di Baker Steet
*[[Gigi Angelillo]]: David Q. Topson
*[[Federica De Bortoli]]: Olivia Flaversham
*[[Mario Bardella]]: Hiram Flaversham
*[[Glauco Onorato]]: prof. Padraic Rattigan
*[[Marco Bresciani]]: Vampirello
*[[Gabriella Genta]]: regina Maustarda
*[[Paola Giannetti]]: signora Placidia
*[[Rosalba Caramoni]]: dama da compagnia
*[[Germana Dominici]]: cameriera
*[[Tonino Accolla]]: cittadino
*[[Marco Guadagno]]: Bartolomiao
}}
'''''Basil l'investigatopo''''', film d'animazione statunitense del 1986, regia di [[Ron Clements]] e [[John Musker]].
==Frasi==
*Mi piace essere cattivo. ('''Rattigan''')
*{{NDR|rivolto ai suoi tirapiedi}} Amici miei, stiamo per imbarcarci nel più odioso, nel più malvagio, nel più diabolico piano della mia illustre carriera! Il più grande crimine mai ideato, un crimine che vivrà nell'infamia! {{NDR|i tirapiedi lo applaudiscono esultando}} Domani sera, la nostra amata regina celebra il suo sessantesimo anniversario e, con l'entusiastico aiuto del nostro caro amico, il signor Flaversham, sarà una notte che non potrà più dimenticare! {{NDR|brucia la sua immagine sul giornale con il sigaro mentre i suoi tirapiedi sussultano}} La sua ultima notte, e la mia prima, quale supremo governatore di tutti i topi! {{NDR|i tirapiedi esultano}} ('''Rattigan''')
*''Ho un grande cervello'' | ''Ma non solo quello'' | ''Sono alto e sì, molto bello!'' ('''Rattigan''')
*O Rattigan, diabolico ratto! ('''Bartolomiao''')
*{{NDR|Rivolto a Bartolomiao}} Io non sono un ratto!!! ('''Rattigan''')
*Come ha osato ficcare il suo stupido naso nel mio magnifico piano quell'idiota di Basil?! ('''Rattigan''')
*Povero Basil! Oh, gli faro trovare una piccola sorpresa! ('''Rattigan''')
*Sparisci, ubriacone a otto zampe! ('''Cliente del locale''') {{NDR|Al polipo giocoliere}}
*Non puoi fuggire questa volta, Basil!!! {{NDR|Mentre aggredisce selvaggiamente Basil con l'intento di ucciderlo}} ('''Rattigan''')
==Dialoghi==
*'''Basil''': Di sicuro sua madre saprà dov'è. <br> '''Olivia''': Io... io non ho la mamma. <br> '''Basil''' {{NDR|smette scioccato di suonare il suo violino}}: Beh... ehm... noi... allora può darsi che... Ora ascolti, non ho tempo per cercare padri dispersi! <br> '''Olivia''': Io non l'ho perso! Mio padre è stato rapito da un pipistrello! <br /> '''Basil''': {{NDR|accorgendosi che sta parlando di Vampirello}} Hai detto... pipistrello? <br /> '''Olivia''': Sì... <br /> '''Basil''': E... aveva un'ala spezzata? <br /> '''Olivia''': Non lo so, ma aveva una gamba di legno! <br /> '''Basil''': HA! <br /> '''Topson''': Questo significa... che lo conosce! <br /> '''Basil''': Conoscerlo?! Quel pipistrello di nome Vampirello è al servizio dello stesso demonio che era l'obiettivo del mio esperimento! L'orrore di ogni mio risveglio, lo scellerato Professor Rattigan! {{NDR|indicando una sua fotografia che lo ritrae mentre sorride in modo sornione, illuminata dal fuoco del focolare e da una scarica di fulmini}} <br /> '''Topson''': Eh... Rattigan? <br /> '''Basil''': È un vero genio, Topson! Un genio che ha votato la sua vita al male! Il Napoleone del crimine, Topson! <br /> '''Topson''': È così malvagio come dice lei? <br /> '''Basil''': È peggio, Topson! Per anni ho tentato di catturarlo arrivandogli vicino, molto vicino! Ma ogni volta è riuscito a sfuggire alla mia presa! A Londra, non c'è un solo angolo sicuro quando Rattigan è in libertà! Non esiste piano malvagio, che egli non tramerebbe! Nessun atto depravato, che non commetterebbe! Chissà quale vile piano potrebbe star macchinando quel furfante, mentre parliamo...
*'''Rattigan''': {{NDR|ridacchia maleficamente mentre osserva il signor Flaversham che opera a malincuore il clone robotico della Regina fumando un sigaro}} Un piano piuttosto ingegnoso, eh, Flaversham? {{NDR|pizzicandogli la guancia}} Non sei orgoglioso di farne parte anche tu? Hmm? <br /> '''Signor Flaversham''': Tutto questo affare è... è, è, è... mostruoso! <br /> '''Rattigan''': Per domani sera il nostro piccolo congegno sarà pronto, non è vero? Tu sai cosa... succederà se fallisci... {{NDR|lo minaccia con la campanella che usa per chiamare la sua gatta Lucrezia}} <br /> '''Signor Flaversham''': {{NDR|impaurito ma risoluto}} Non... non... non me ne importa! {{NDR|manovra il clone robotico in modo che si rovesci il té addosso, vada in malfunzionamento e rovesci una goccia di olio sul giaccone di Rattigan, che se lo ripulisce con un'espressione irata}} Puoi fare di me ciò che vuoi, non voglio più far parte di questa, questa... assurda malvagità! <br /> '''Rattigan''': Molto bene, se questa è la tua decisione... {{NDR|prendendo la bambola meccanica realizzata da Flaversham per la figlia Olivia}} Ehm... a proposito, credo che mi prenderò la libertà di far portare qua tua figlia, Flaversham! <br /> '''Signor Flaversham''': {{NDR|sussultando inorridito}} Olivia?! <br /> '''Rattigan''': Hehehehe... {{NDR|attivando la bambola meccanica; con finto tono compassionevole}} Trascorrerei molte notti insonni, se le dovesse accadere qualche disgrazia... {{NDR|sghignazza sadicamente}} <br /> '''Signor Flaversham''': Tu... tu non lo farai! <br /> '''Rattigan''': {{NDR|prende la bambola e la distrugge lentamente con un'espressione furibonda; un attimo di silenzio con una smorfia da finto preoccupato}} Finiscilo, Flaversham! {{NDR|il signor Flaversham si rimette mogiamente al lavoro}}
*'''Rattigan''': {{NDR|canticchiando tra sé e sé}} Mi piace essere cattivo! {{NDR|a Vampirello, addormentato a testa in giù}} Vampirello! Vampirello! Sveglia!!! E all'erta come sempre! {{NDR|Vampirello si sveglia e cade giù}} Ecco qua la lista, ora sai cosa devi fare! {{NDR|consegna a Vampirello la lista di cose da rubare}} E non ti sbagliare!!! <br /> '''Vampirello''': Hehe, sì sì, non mi sbaglierò! Hehe... {{NDR|leggendo la lista}} Utensili, ingranaggi, ragazza, uniformi... <br /> '''Rattigan''': Muoviti, Vampirello! <br /> '''Vampirello''': Sto andando! Sto andando! Sto andando! {{NDR|corre a rubare le cose sulla lista passando per uno scolo fognario}}
*'''Rattigan''' {{NDR|a Vampirello, che ha perso la lista delle cose da rubare}}: Dov'è la lista?! <br />'''Vampirello''': La lista, sì, sì...è successo così: ero nel negozio e stavo prendendo le uniformi, quando udii un...{{NDR|imita l'ululato del cane di Basil}}<br />'''Rattigan''': Non ti stai spiegando affatto.<br />'''Vampirello''': Arrivò un cane, scappai; avevo una cuffietta, la bambina nel sacco e Basil mi stava inseguendo... <br />'''Rattigan''' {{NDR|infuriato}}: Cosa?! Che c'entra Basil?! Che hai combinato, misera bestiaccia?!? {{NDR|sta per venirgli un attacco di isteria ma si calma}} Ah, mio caro Vampirello, sei stato appeso a testa in giù troppo a lungo!<br />'''Vampirello''': Davvero non sei arrabbiato? Ah-ah! Sono contento che la prendi così bene! {{NDR|dopo un po' urla terrorizzato quando Rattigan suona il campanello per chiamare la sua gatta}}
*'''Basil''': {{NDR|esplorando la zona attorno al covo di Rattigan in cerca di Olivia}} Ah! Topson, la bottiglia! {{NDR|i due vanno a liberare Olivia}} <br /> '''Basil''': {{NDR|cercando di togliere il tappo}} È incastrato! <br /> '''Topson''': {{NDR|battendo sul vetro della bottiglia}} Olivia? {{NDR|Vampirello si gira travestito da Olivia, rivelando che era un tranello e che sono stati raggirati da Rattigan}} <br /> '''Tirapiedi''': Benvenuto, Basil! {{NDR|compare tale scritta con tanto di striscioni, palloncini e coriandoli, per grandissimo shock di Basil, mentre tutti quanti lo deridono crudelmente}} <br /> '''Rattigan''': {{NDR|applaudendo}} Bravi, bravi! Una splendida interpretazione, hehehehe! {{NDR|Basil fa una smorfia arrabbiatissima}} Sebbene, sarò sincero, vi stavo già aspettando da un quarto d'ora... {{NDR|ridacchia mentre estrae il suo orologio da tasca}} Hai avuto qualche problema con il piccolo chimico? <br /> '''Basil''': {{NDR|con falso tono amichevole}} Rattigan, nessuno tranne me può avere una migliore opinione di te! {{NDR|furente}} Ed io ritengo che tu sia uno spregevole e disgustoso sorcio di fogna! <br /> '''Rattigan''': {{NDR|chiudendo l'orologio da tasca con un sorriso sornione quanto il suo ghigno}} A proposito, Basil... Il tuo travestimento è così originale! {{NDR|gli strappa i baffi finti mentre i suoi tirapiedi lo deridono}} Sul serio, avresti potuto ingannarmi se non ti smascheravo! {{NDR|ride sadicamente}} Il più grande... {{NDR|ride e spinge Basil}} detective... {{NDR|ride ancora aggrappandosi a Basil}} di tutta... la città! {{NDR|scoppia in una risata canzonatoria coi suoi tirapiedi}} <br /> '''Basil''': Avanti, sfogati adesso, perché prima o poi ti manderò in galera!!! <br /> '''Rattigan''': Sei uno sciocco, ancora non l'hai capito?! {{NDR|afferrando e scuotendo Basil}} Ha trionfato la mente superiore! Ho vinto!!! {{NDR|lui, Vampirello e il resto dei suoi tirapiedi esplodono in una crudele risata irrisoria, Basil cerca di mantenere la sua compostezza ma alla fine si deprime e abbassa la testa umiliato mentre Rattigan e i suoi tirapiedi lo deridono indicandolo}} <br /> '''Topson''': {{NDR|preoccupato}} Basil? <br /> '''Rattigan''': Ah, come mi diverto! Come mi diverto, hahahahaha! Quanto mi piace, mi piace, mi piace, hahahahaha!
*'''Vampirello''': Dobbiamo alleggerire il carico!<br />'''Rattigan''': Oooh, tu vuoi alleggerire il carico! Hai avuto un'ottima idea! {{NDR|Rattigan afferra Vampirello e lo getta fuori bordo}}<br />'''Vampirello''' {{NDR|[[Ultime parole dai film d'animazione Disney|ultime parole]]}}: No! Che fai? Ho un'ala spezzata, non posso volare! Non posso volare!!!
*'''Rattigan''' {{NDR|[[Ultime parole dai film d'animazione Disney|ultime parole]]}} {{NDR|dopo aver apparentemente ucciso Basil}}: HO VINTO!!! {{NDR|ride in modo malefico}}<br>'''Basil''': Ne sei proprio sicuro? La partita non è ancora finita! {{NDR|suona il campanello; il Big Ben scocca e stordisce Rattigan, che precipita giù urlando terrorizzato e trascinando con sé Basil}}
==Altri progetti==
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[[Categoria:Classici Disney]]
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Cinque giornate di Milano
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Bradipo Lento
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[[File:Episodio delle cinque giornate (Baldassare Verazzi).jpg|thumb|200px|Episodio delle cinque giornate di Baldassare Verazzi]]
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Citazioni sulle '''cinque giornate di Milano'''.
==Citazioni==
*'''Paolo''': Jonathan, Brad, Johnny, Frank, Mike... Dimmi la prossima, Jonathan. Cosa? Vedi di parlare più forte. Sussurra, ma più forte. Quante furono le giornate di Milano legate al nome di Radetzky? <br />'''Luca''': Cinque. Cinque. <br />'''Paolo''': Tre, sono tre giornate. Scrivi "tre". <br />'''Luca''': Ma sono cinque. Cinque giornate di Milano. <br />'''Paolo''': Fidati, io so come vanno certe cose. Cosa ha fatto questo Radetzky? Ha dato un pugno all'arbitro? Gli hanno dato cinque giornate. Lui è andato in appello e la squalifica gliela hanno ridotta a tre. Fidati. Le cose finiscono sempre così. (''[[Camera Café]]'')
*Vorrei che Milano tornasse la città insorta del 1848, piena di virgulti e voglia di cambiamento, una Milano dove l'interesse privato e particolare venisse messo da parte per fare spazio al bene comune. ([[Antonio Scurati]])
===[[Aldo Forbice]]===
*I [[milanesi]] decisero di non fumare più per colpire duramente le finanze austriache. Poi presero di mira le cantanti e le ballerine austriache, come con la bellissima Fanny Elssler, costretta a lasciare il palco della Scala, subissata dai fischi. Come siamo lontani dalle modalità sanguinose del terrorismo di oggi. Furono quelli i primi segnali organizzati dei patrioti che poi sfociarono nelle cinque giornate di Milano.
*Quelle delle cinque giornate fu la prima battaglia di massa di liberazione contro l'occupante straniero: il popolo fu in prima linea, ma anche la borghesia e l'aristocrazia vi parteciparono attivamente.
*Una rivolta senza capi preordinati, che divise le famiglie, che alimentò, forse per la prima volta, le speranze per liberare l'Italia dai troppi despoti, con l'obiettivo di dar vita a un'unica nazione.
===[[Josef Radetzky]]===
*''Ore 2 della notte dal 18 al 19 marzo 1848''<br> A Milano è stato dichiarato lo stato d'assedio. Il consigliere governativo, conte Pachta, che era stato completamente depredato e solo con grande stento aveva salvato la vita, è arrivato sotto scorta al castello, verso sera. Gli ho affidato, provvisoriamente, la direzione degli eventuali affari governativi. Non posso ancora dichiarare le mie perdite in morti e feriti, ma certo non possono essere state insignificanti. Per il momento la situazione è tranquilla, ma certo è possibile che col far del giorno la battaglia ricominci. Sono deciso a rimanere padrone di Milano ad ogni costo. Se la lotta non viene abbandonata, farò bombardare la città
*''19 marzo, ore 5 pomeridiane''<br>[...] Le vie di Milano sono come morte, nessuna bottega, nessuna porta si è aperta per tutto il giorno, e mi sono visto costretto a procurarmi la carne necessaria facendo uso di grossi reparti di soldati. Per fortuna sono stato avvisato ancora in tempo che la carne era avvelenata: altrimenti una sciagura immensa si sarebbe abbattuta su di noi, poiché si trovò effettivamente che parecchia carne era avvelenata.
*''21 marzo, ore 10 del mattino''<br>[...] Ieri la battaglia è continuata con grande furia; ci debbono essere stati molti caduti da entrambe le parti; non posso dichiarare le mie perdite, perché mi mancano ancora i dati completi. La città di Milano è stata sconvolta fin dalle fondamenta, tanto che è difficile farsene un'idea. Non cento, ma mille barricate bloccano le strade, e il partito, nell'esecuzione delle sue misure, dispiega un'avvedutezza e un'audacia che indicano con assoluta evidenza che alla testa ci sono capi militari fatti venire dall'estero. Il carattere del popolo di Milano mi sembra trasformato come per un colpo di [[bacchetta magica]]: il fanatismo ha preso persone di ogni età, di ogni rango, uomini e donne.
*''22 marzo 1848''<br>[...] È la decisione più tremenda della mia vita, ma non posso tenere Milano più a lungo. L'intero paese è in rivolta. Alle spalle sono minacciato dal Piemonte. Possono distruggere tutti i ponti alle mie spalle, non ho materiali per ricostruirli e tanto meno mezzi di trasporto. Non so nulla di quello che accade dietro di me. Mi ritirerò passando per Lodi, allo scopo di evitare le grandi città, e anche perché la campagna, che questa strada attraversa, è libera.
==Voci correlate==
*[[Milano]]
*[[Risorgimento]]
*[[Unità d'Italia]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Eventi degli anni 1840]]
[[Categoria:Rivoluzioni]]
[[Categoria:Storia d'Italia]]
[[Categoria:Storia di Milano]]
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Mika Waltari
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'''Mika Toimi Waltari''' (1908 – 1979), scrittore finlandese.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Sinuhe l'egiziano''===
Io, Sinuhe, figlio di Sennut e di sua moglie Kipa, scrivo questo. Non scrivo per la gloria degli dei della terra di Kem, poiché sono sono stanco di dei, né per la gloria dei Faraoni, poiché sono stanco delle loro gesta. Scrivo non per timore né per alcuna speranza di futuro, ma per me stesso soltanto.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> Durante la mia vita ho veduto, conosciuto, perduto troppo per diventare preda del terrore vano, e per ciò che riguarda la fede nell'immortalità ne sono altrettanto infastidito quanto lo sono dagli dèi e dai re. Scrivo queste pagine unicamente per piacere mio, e in ciò differisco da ogni altro scrittore passato e che verrà.<br>
Inizio questo libro nel terzo anno del mio esilio sulle spiagge del Mare Orientale, donde salpano le navi per il paese di Punt, in prossimità del deserto, in prossimità di quelle colline da cui venne cavata la pietra per le statue degli antichi re. Scrivo queste pagine perché il vino è amaro al mio palato, perché ho perduto ogni piacere delle donne e perché né i giardini né gli stagni abbondanti di pesci mi danno più alcun diletto. Ho scacciato i cantori, e il suono dei flauti e degli strumenti a corda è tormento al mio orecchio. Perciò scrivo questo, io, Sinuhe, al quale più non interessano le ricchezze, le coppe d'oro, l'ebano, l'avorio e la mirra.<br>
Queste cose non mi sono state tolte. Gli schiavi temono ancora la mia verga; le guardie inchinano il capo e tendono la mano innanzi a me sino a terra. Ma impedimenti sono stati posti al mio cammino e nessuna nave può approdare entro la risacca di queste spiagge, e mai più respirerò l'odore della Terra Nera in una notte primaverile.<br>
Un tempo il mio nome fu scritto nel libro d'oro del Faraone, e io sedevo alla sua destra. Le mie parole avevano più forza di quelle dei potenti del paese di Kem; i nobili mi inviavano doni, e al mio collo appendevano catene d'oro. Possedevo tutto ciò che un uomo può desiderare, ma essendo uomo desideravo di più. Perciò sono quello che sono. Fui scacciato da Tebe durante il sesto anno di regno del Faraone Horemheb, per essere battuto a morte come un cane se fossi ritornato... per essere spiaccicato come una ranocchia tra le pietre se avessi osato muovere un passo oltre la zona che era stata delimitata come mio luogo di abitazione. Questo fu per comando del Re, del Faraone che un tempo era stato mio amico.<br>
Ma prima di iniziare questo libro lascerò che il mio cuore gridi i suoi lamenti, poiché così deve gridare un cuore di esiliato quando è oppresso dal dolore.<br>
Colui che ha bevuto una volta l'acqua del Nilo anelerà in eterno a ritornare nuovamente presso le sue sponde; nessun'acqua di nessun altro paese potrà placare la sua sete.<br>
Vorrei scambiare la mia coppa per una ciotola di argilla grezza, purché i miei piedi potessero ancora una volta calpestare la soffice polvere del paese di Kem. Sarei pronto a barattare le mie vesti di lino per le pelli di uno schiavo se ancora una volta mi fosse dato di udir frusciare al vento della primavera le canne del fiume.<br>
Chiare erano le acque della mia giovinezza; dolce era la mia follia. Aspro è il vino della vecchiezza, e il favo più dolce non saprebbe compensare il rozzo pane della mia povertà. Volgetevi, o anni... rifluite di nuovo, o anni svaniti... veleggia, Ammon, da oriente a levante attraverso i cieli e riconducimi la mia giovinezza! Non una parola io muterò, non altererò il mio anche minimo atto. Fragile calamo, levigato papiro, ridatemi la mia follia e la mia giovinezza!
===''L'angelo nero''===
Oggi vi vidi e vi parlai per la prima volta. È stato come un terremoto, tutto era sconvolto nel mio animo, le profondità del mio cuore si spalancarono ed io non ritrovai più la mia natura caratteristica.<br>Ho quarant'anni e ritenevo di aver raggiunto l'autunno della mia vita.<br>
Avevo viaggiato molto, in paesi lontani e vissuto molte vite. Il Signore mi aveva parlato, palesandosi a me in molti modi; a me gli angeli si erano rivelati e non vi avevo creduto. Ma quando vi ho vista, non ho potuto fare a meno di credere, per il miracolo di cui mi è stata concessa la grazia.<br>
Vi vidi di fronte alla chiesa di Santa Sofia, accanto alle porte di bronzo. Era il momento dell'uscita, dopo il proclama del cardinale Isidoro che, nel silenzio generale, aveva annunciato in latino e greco l'Unione delle Chiese. Celebrando la Messa che seguiva, recitò il credo e quando giunse alla frase «e dal Figlio», molti fedeli si coprirono le facce, mentre da parte delle donne nelle gallerie si poterono udire singhiozzi e gemiti.<br>
Me ne stavo sulla calca, in una navata laterale, dietro ad una colonna di pietra grigia; toccandola, sentii che era umida, come se persino le fredde pietre del tempio traspirassero la loro angoscia.
===''Trums l'etrusco''===
Io, Lars Turms, l'immortale, mi svegliai alla primavera e vidi che la terra era nuovamente rifiorita.<br>
Mi guardai intorno, contemplai la mia splendida dimora, vidi l'oro e l'argento, le statue di bronzo, i rossi vasi sfigurati, le pareti dipinte, ma non provai orgoglio; come può infatti un immortale possedere alcunché?<br>
Tra miriadi di oggetti preziosi scelsi un umile recipiente di argilla e per la prima volta in tanti anni ne versai il contenuto nel palmo della mano e lo contai. Erano le pietre della mia vita.<br>
Posai quindi il recipiente ai piedi della dea e percossi uno scudo di bronzo. I domestici entrarono silenziosi, mi dipinsero il volto, le mani e le braccia col rosso sacro e mi vestirono della sacra tunica.<br>
Poiché avevo fatto ciò che avevo fatto per me stesso, non per la mia città o per la mia gente, non mi lasciai trasportare nella lettiga cerimoniale, bensì attraversai a piedi la città. La popolazione, nel vedere le mie mani e il mio volto dipinti, si ritraeva, i bambini cessavano i loro giochi, e una fanciulla, presso la porta cittadina, smise di suonare il flauto.<br>
Uscii dalla città e scesi nella valle, lungo il medesimo sentiero dal quale un tempo ero venuto. Il cielo era di un azzurro intenso, nelle mie orecchie echeggiava il canto degli uccelli, le colombe della dea tubavano dolcemente. I lavoratori che sudavano nei campi sostarono rispettosi alla mia vista, tornando poi a curvare la schiena alla loro fatica.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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===Opere===
{{Pedia|Sinuhe l'egiziano (romanzo)|Sinuhe l'egiziano|}}
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{{DEFAULTSORT:Waltari, Mika}}
[[Categoria:Scrittori finlandesi]]
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Ultime parole da I Soprano
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DoctorMorte
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/* Prima parte */Il personaggio non pronuncia alcuna parola prima di morire.
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{{Raccolta}}
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi della serie televisiva '''''[[I Soprano]]''''' in punto di morte.
==Citazioni==
{{cronologico}}
===Prima Stagione===
*Emil. ('''Emil Kollar''')
::{{spiegazione|A causa di una controversia tra la mafia del New Jersey e i clan ceceni per lo smaltimento dei rifiuti il potente capomandamento Tony Soprano stabilisce un incontro di pace: suo cugino Christopher Moltisanti e Emil Kollar, nipote del leader dei ceceni, si incontrano di notte alla macelleria Satriale. Per distendere la tensione, Chris offre al ceceno della cocaina chiamandolo beffardamente "e-mail": mentre un irritato Emil su mette a sniffare la droga il giovane italoamericano passa alle sue spalle e, estraendo da un cassone una pistola, giustizia il ceceno sparandogli alla nuca, commettendo così il suo primo omicidio.}}
*Mi prendo la colazione. Ti spiace? ('''Hector Anthony''')
::{{spiegazione|Dopo un avvertimento di Tony Christopher decide di lasciar stare il progetto di rapinare i camion sotto la protezione del potente Junior Soprano, liquidando così il complice Brendan Filone: questi pertanto tenta il colpo con gli spacciatori Special K e Antijuan, intercettando un camion guidato dal suo complice Hector Anthony. Fatto scendere l'autista, Brendan incarica Special K di portare via il camion, ma il ragazzo non riesce a mettere in moto: egli pertanto fa per scendere in modo da lasciare il posto ad Hector, ma inavvertitamente lascia cadere la sua pistola a cui parte un colpo. Irritati per la sua stupidità, Brendan e Antijuan rimproverano Special K, ma nel mezzo del litigio Hector crolla a terra, colpito dal colpo vagante partito dalla pistola.}}
*Ti prego, Tony, ti prego! ('''Fabian "Febby" Petrulio/Fred Peters''')
::{{spiegazione|Mentre visita alcuni college con la figlia Meadow, Tony incontra un certo Fred Peters, che crede di riconoscere: dopo un attenta indagine, scopre che egli in realtà è l'ex affiliato Fabian "Febby" Petrulio, divenuto un pentito ed entrato nel programma protezione testimoni. Anche Petrulio a sua insaputa lo ha riconosciuto e tenta di ucciderlo una notte, non riuscendo per via della presenza di alcuni testimoni: il pentito prova anche ad assoldare due balordi a cui vende della droga, ma essi rifiutano l'offerta. Uscito dal suo ufficio armato di pistola, Febby non vede nessuno e abbassa la guardia, ma in quel momento viene attaccato alle spalle da Tony, che gli stringe un cavo attorno al collo: terrorizzato, Petrulio supplica di essere risparmiato, ma l'ex complice si dimostra senza pietà e lo strangola brutalmente.}}
*No, no, Mikey! Aspetta, ti prego! No! ('''Rusty Irish''')
::{{spiegazione|Divenuto apparentemente il boss della famiglia Junior si fa fare un nuovo abito su misura, notando però che il suo sarto sta piangendo: su sollecitazione del gangster il sarto rivela il suo giovane nipote Dominic si è suicidato gettandosi da un ponte per colpa della droga. Il giorno dopo Mickey Palmice e Joseph Marino, uomini di fiducia di Junior, trascinano su un ponte lo spacciatore Rusty Irish, responsabile di aver venduto la droga a Dominic: terrorizzato, Rusty prova a ricordare loro di essere affiliato al caporegime Albert Barese, ma i due se ne fregano e lo gettano oltre il ponte, facendolo precipitare nella cascata sottostante.}}
*Va bene, lo farò! ('''Gallegos''')
::{{spiegazione|Travestiti da facchini Chris, Paulie Gualtieri e Big Pussy Bonpensiero intercettano nel suo appartamento il narcotrafficante Gallegos, che negli ultimi tempi ha provato a sottrarre il racket della droga alla famiglia. Dopo averlo legato e imbavagliato, Paulie ordina a Gallegos di mandare un messaggio al cartello per cui lavora, interrompendo l'interferenza nello spaccio: terrorizzato, il gangster colombiano accetta l'offerta, ma Paulie decide di mandare il messaggio diversamente e uccide Gallegos sparandogli in testa.}}
*Forza! E Andiamo! ('''Vin Makazian''')
::{{spiegazione|Dopo alcuni successi dell'FBI, Tony riceve dal suo informatore nella polizia, il capitano Vin Makazian, la soffiata secondo cui il fedele Big Pussy sarebbe divenuto una spia: insospettito, il caporegime ordina a Paulie di scoprire se il loro amico è una spia e di ucciderlo qualora la notizia si rivelasse vera. A seguito di un dialogo con l'amico Jimmy Altieri perot Tony si rende conto che in realtà è quest'ultimo l'infiltrato: infuriato, egli malmena brutalmente Makazian, insultandolo e rinnegando la loro presunta amicizia. Il giorno dopo, Makazian si reca presso un ponte, abusando del suo potere per superare il traffico: sceso poi dalla macchina, egli sale sul parapetto e, infilandosi il suo distintivo, si getta giù non riuscendo più a vivere felice.}}
*Va bene! ('''Donnie Paduana''')
::{{spiegazione|Venuto a sapere che Tony comanda la famiglia alle sue spalle Junior decide, con l'appoggio della cognata Livia, di uccidere il nipote ordinando a Mikey Palmice di occuparsene: egli assolda come intermediario Donnie Paduana, i cui sicari falliscono però un primo tentativo. Le due parti hanno quindi un nuovo incontro, durante il quale Donnie fa una battuta crudele sul coinvolgimento di Livia nell'assassinio del figlio: finita la trattativa Mikey torna alla macchina su cui si trova Junior, ma il suo capo dice di non fidarsi di Paduana temendo che possa sparlare anche di lui. Mickey allora ordina all'altro uomo fidato di Junior, Chucky Signore, di fermare l'intermediario: subito dopo Mikey si avvicina alla macchina e, chiedendogli ironicamente scusa, uccide Donnie con un colpo alla testa.}}
*Brutti pezzi di merda, che state facendo? Io sono un capitano! ('''Jimmy Altieri''')
::{{spiegazione|Dopo una serie di incontri in cui ha dimostrato atteggiamenti sospetti, Jimmy Altieri si reca insieme a Chris in un appartamento di New York per una serata di svago con alcune prostitute: due aspettano per un po' nella stanza finché non entra a sorpresa Silvio Dante, braccio destro di Tony nonché suo principale sicario. Vedendo Silvio armato, Jimmy prova a prendere una pistola nascosta nelle scarpe, ma viene rapidamente disarmato: furente, il caporegime insulta ai due ma rimane di sasso quando apprende che Tony lo ha scoperto come informatore, venendo ucciso subito dopo da Silvio con un colpo alla nuca.}}
*Dici sul serio? ('''Chucky Signore''')
::{{spiegazione|Sopravvissuto all'attentato ordito da suo zio e da sua madre, Tony è deciso più che mai a fermare Junior e a prendere ufficialmente il potere: con l'appoggio degli altri caporegime, egli innanzitutto delinea con i suoi uomini i principali sicari di Junior da eliminare per prevenire nuovi attentati. Il giorno dopo, Chucky Signore, sgherro di punta di Junior, fa per partire ad un giro di pesca con il suo battello: a sorpresa però vede avvicinarsi Silvio e Tony, quest'ultimo con un grosso pesce in mano. Alle domande sospettose di Chucky Tony risponde cordialmente affermando di essere venuto solo per andare a pescare con lui: contemporaneamente però estrae dalla bocca del pesce una pistola con cui crivella di colpi il sicario.}}
*Ti prego, Christopher, abbi pietà! ('''Michael "Mikey" Palmice''')
::{{spiegazione|Uscito di casa per fare un po' di Jogging, Mikey Palmice viene affiancato da una macchina lungo una strada isolata: notando che a bordo ci sono Paulie e Chris il braccio destro di Junior capisce la situazione e si dà alla fuga nei boschi. L'inseguimento si protrae a lungo e Mikey riesce inizialmente a seminare i due inseguitori mentre Paulie finisce nelle ortiche: Chris però lo raggiunge e lo azzoppa mentre prova a superare un fiumiciattolo. Terrorizzato, il gangster chiede pietà ai suoi aguzzini scaricando la colpa dell'attentato a Tony su Junior: Chris tuttavia non ha dimenticato la morte dell'amico Brendan e pertanto crivella di colpi Mikey insieme a Paulie, massacrandolo senza pietà.}}
===Seconda Stagione===
*Capolinea, figliolo. ('''Philip "Philly Spoons" Parisi''')
::{{spiegazione|Divenuto apparentemente il nuovo boss della famiglia in quanto ultimo affiliato di Junior non incarcerato o ucciso, Philip "Philly Spoons" Parisi si reca a prendere il sottoposto Gigi Cestone, uscito da poco dal carcere: in macchina i due parlano del più e del meno e Philly spiffera a Gigi le voci secondo cui Livia sarebbe coinvolta nell'attentato contro il figlio Tony. Una volta arrivati a destinazione il boss fa per salutare il suo sottoposto: a sua insaputa tuttavia Gigi è passato dalla parte di Tony ed estratta una pistola spara in testa a Philly, colpevole di aver diffuso voci contro i Soprano.}}
*Dai, è già sul fuoco! ('''Jimmy Bones''')
::{{spiegazione|Divenuto un informatore dell'FBI, il nevrotico e paranoico Big Pussy si incontra in un supermercato con il suo agente di contatto quando si imbatte in un suo conoscente, Jimmy Bones: terrorizzato che questi possa parlare di lui agli altri gangster, l'informatore viene tuttavia rassicurato dall'agente dell'FBI che si spaccia per un suo amico. Pochi giorni dopo, Bones riceve l'inaspettata visita di Pussy, venuto a trovarlo per una visita di piacere: volendo offrirgli del caffé, Bones dà le spalle a Pussy, che subito lo colpisce con un martello alla nuca colpendolo ripetutamente quando cade a terra, non volendo testimoni scomodi.}}
*La cintura, porca puttana! ('''Sean Gismonte''')
::{{spiegazione|Ormai stufi di essere solo gli sgherri di Chris, Sean Gismonte e Matthew Bevilacqua decidono di uccidere il loro capo in modo da impressionare i vertici della famiglia: i due si appostano sotto casa di Chris e dopo averlo visto uscire Sean lo cri dlla di colpi. I due poi fanno per scendere dall'auto per completare l'opera, ma la cintura di Sean si incastra bloccandolo al sedile: approfittando della distrazione dei due per l'inconveniente, un ferito Chris recupera la propria pistola e spara contro la macchina, riuscendo a colpire Sean alla testa.}}
*No! Ti prego, no! Mamma! Ti prego, Tony, ti prego! ('''Matthew Bevilacqua''')
::{{spiegazione|Grazie ad una soffiata del caporegime Richie Aprile, Tony scopre il nascondiglio di Matthew Bevilacqua: deciso a fargliela pagare, il boss va da lui insieme a Big Pussy, verso il quale ha iniziato a nutrire dei sospetti. Pestato dai due mafiosi, un terrorizzato Matthew confessa il suo coinvolgimento nell'attentato scaricando tutta la colpa su Sean: apparentemente comprensivo, Tony si dimostra amichevole e arriva addirittura ad offrire una Sprite al giovane criminale. Dopo aver bevuto tuttavia Matthew viene informato da Tony che questo è stato il suo ultimo pasto: in preda al panico, il ragazzo supplica il boss venendo tuttavia colpito al petto da lui e, dopo un attimo di esitazione, crivellato da Big Pussy.}}
*Janice, lascia stare, non sono dell'umore adatto! ('''Richie Aprile''')
::{{spiegazione|Mentre pianifica l'assassinio di Tony, divenuto irrispettoso nei suoi confronti, Richie Aprile cena con la fidanzata Janice, sorella del boss: la conversazione cade presto sul figlio del caporegime, che da un po' di tempo ha atteggiamenti effemminati. Stupita dal bigottismo del fidanzato, Janice afferma che non ci sarebbe alcun problema se suo figlio fosse omosessuale: irritato dalla sua affermazione, Richie le tira un brutale ceffone per poi ordinarle di prendere la cena in cucina. Sconvolta e finalmente consapevole della vera natura del fidanzato, la donna prende dalla cucina una pistola e gliela punta contro: reputandolo una scherzo, Richie prende la donna ancora una volta a male parole, ma viene immediatamente colpito al petto da una Janice in stato di shock, che lo finisce subito dopo con un colpo alla testa.}}
*Si... Ho la testa quasi vuota, comincio ad essere un po' sbronzo. Perché? Cristo Santo... Devo sedermi. Non ce la faccio a stare in piedi. Ti sta bene, Tony? Se mi siedo... ('''Salvatore "Big Pussy" Bompensiero''')
::{{spiegazione|Dopo una serie di indagini e intuizioni, Tony riesce ad accettare l'amara verità: il fedelissimo Big Pussy è diventato da tempo un informatore per l'FBI. Avvisati Silvio e Paulie, i tre portano l'amico in alto mare e gli rivelano di sapere tutto: inizialmente Big Pussy prova a negare, ma presto si rassegna ed ammette tutto, demoralizzando gli amici. Per stemperare la tensione, il traditore propone un ultimo giro di tequila, in cui i quattro bevono e scherzano come ai vecchi tempi: finita la bevuta però Tony, Silvio e Paulie estraggono le loro pistole, lasciando Big Pussy interdetto. Dopo che l'amico li supplica di non colpirlo alla faccia, Paulie e Tony commentano malinconicamente la loro amicizia passata: ormai sbronzo e consapevole del suo destino, Big Pussy fa per sedersi venendo immediatamente crivellato di colpi dai tre.}}
===Terza Stagione===
*Brutto figlio di puttana! ('''Salvatore "Mustang Sally" Intile''')
::{{spiegazione|Pochi giorni dopo aver prestato Bryan Spatafora, fratello del mafioso Vito, il criminale Salvatore "Mustang Sally" Intile riceve la visita del suo padrino di battesimo, l'anziano sicario Robert Baccalieri: inviato da Tony, il vecchio suggerisce a Sally di scusarsi personalmente con Vito per avere salva la vita. Mentre il figlioccio gli prende un bicchiere d'acqua tuttavia il signor Baccalieri estrae una pistola, preparandosi ad ucciderlo per ordine di Tony: in quel momento tuttavia irrompe Carlos, amico di Sally che costringe il vecchio sicario a sparare rapidamente sui due. Ferito all'orecchio, Sally si scaglia furente contro il suo padrino di battesimo per prendergli la pistola: dopo una breve colluttazione tuttavia è il signor Baccalieri ad avere la meglio, sparando in testa al figlioccio.}}
*No, signor Baccalà, per favore, non mi spari! ('''Carlos''')
::{{spiegazione|Dopo aver ucciso Mustang Sally il signor Baccalieri inala un po' di medicine per il suo cancro ai polmoni e si avvicina a Carlos suggerendogli di dire qualcosa prima di morire: terrorizzato, Carlos prova a chiedere pietà facendosi scudo con una sedia, ma viene immediatamente centrato alla testa dal vecchio sicario, deciso a non lasciare alcun testimone.}}
*Oh, cazzo! ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Sr.''')
::{{spiegazione|Dopo il duplice omicidio di Mustang Sally e Carlos il signor Baccalieri fugge via in macchina, fumandosi una sigaretta per stemperare la tensione: vedendo le auto della polizia dirigersi verso la casa di Sally il vecchio sicario ridacchia pensando al lavoro svolto, ma presto inizia a tossire violentemente per colpa del fumo della sigaretta. Sempre più sofferente per il proprio cancro, Baccalieri prova a prendere il suo inalatore, ma nella fretta gli cade di tasca finendo sotto i sedili: ormai allo stremo, il vecchio sviene e si schianta con l'auto contro un palo, morendo sul colpo.}}
*Ti senti meglio adesso? Ti senti un vero uomo?! ('''Tracee''')
::{{spiegazione|Messa incinta dal violento mafioso Ralph Cifarietto, la timida spogliarellista Tracee non va al lavoro per giorni, rimanendo a casa con l'amante: infuriato, Silvio la raggiunge e la malmena per mandarla al lavoro, sotto lo sguardo divertito di Ralph. Qualche sera dopo, Tracee insulta Ralph davanti a tutti i ganster del Bada Bing: portata nel parcheggio la ragazza, l'amante sembra volerla tranquillizzare, ma alla fine fa una battuta crudele su di lei. Rendendosi conto di aver amato un mostro, Tracee inizia a tirargli dei pugni e ad affermare che si considera un uomo solo se tratta male le donne ragazza: furibondo per gli insulti, Ralph pesta selvaggiamente la povera ragazza in un raptus d'ira, finendo per ucciderla a pugni.}}
*'''Carlo Renzi''':Presto, sbrighiamoci! Andiamocene via di qui! <br/>'''"Sunshine"''':Beh, "se non perdi la testa quando la perdono gli altri"...
::{{spiegazione|Decisi a farsi rispettare dai membri della famiglia per diventare affiliati, Jackie Aprile Jr e il suo amico Dino Zerilli commettono un azione spavalda: rapinare il tavolo da gioco del mafioso Eugene Pontecorvo, ispirandosi ad un colpo fatto in gioventù da Tony e Jackie Aprile Sr. Accompagnati dall'amico Carlo Renzi i ragazzi commettono la rapina, ma le cose iniziano ad andare male visto che Chris ha riconosciuto la voce di Jackie: come se non bastasse il biscazziere cinese Sunshine continua ad irritare i tre con i suoi proverbi, nonostante gli altri mafiosi lo invitino a tacere. All'ennesimo proverbio del biscazziere, un nervoso Jackie lo crivella di colpi istintivamente: nella sparatoria che ne segue Chris rischia di essere ucciso da Carlo, riuscendo a sparargli prontamente alla testa.}}
*Chris...Ti prego! Non sapevamo che c'eri anche tu! Noi stiamo con Ralph! Ti prego... ('''Dino Zerilli''')
::{{spiegazione|Riusciti ad uscire dalla bisca, Jackie e Dino hanno una brutta sorpresa: il loro autista, lo spacciatore Matush, li ha abbandonati subito dopo aver sentito degli spari. Riuscito a rubare una macchina, Jackie si dà alla fuga piantando in asso Dino: questi non fa in tempo a preoccuparsi che viene raggiunto da Chris e da Albert Barese, decisi a fargli pagare lo sgarro. Sotto il tiro dei due gangster, il terrorizzato Dino scarica la colpa di tutto su Jackie e chiede pietà a Chris, un tempo suo amico: privi di compassione i due gangster crivellano di colpi il ragazzo sparandogli ripetutamente alla testa.}}
*Che cos'hai da ridere? ('''Jackie Aprile Jr''')
::{{spiegazione|Nascosto in una casa del quartiere nero, Jackie telefona a Tony chiedendogli pietà in nome dell'amicizia tra suo padre e il boss: ormai stanco delle scuse del ragazzo, Tony lascia il tutto nelle mani di Ralph Cifarietto, capo del ragazzo nonché compagno di suo madre. Il giorno dopo la telefonata Jackie va a cercare alcuni amici in grado di dargli una mano salutando scherzosamente la famiglia che lo ha ospitato: una volta all'esterno il ragazzo cammina circospetto per strada, ma non si accorge della presenza di Vito Spatafora, braccio destro di Ralph che arrivandogli alle spalle gli spara un colpo alla nuca.}}
===Quarta Stagione===
*Ti chiedo perdono! Perdonami...Mi dispiace, mi dispiace! ('''Barry Haydou''')
::{{spiegazione|Deciso a fare di Chris il suo erede, Tony gli rivela il nome dell'assassino di suo padre Dickie: si tratta di Barry Haydou, tenente di polizia in pensione che venne pagato da un gangster sfregiato dal mafioso. Recatosi a casa di Haydou Chris lo ammanetta alla sua scala e gli rivela il nome di suo padre:credendolo un rapinatore il poliziotto dichiara di non aver mai sentito pronunciare quel nome e tenta invano di liberarsi. Quando Chris gli punta la pistola alla testa tuttavia Haydou prova a supplicarlo dichiarandosi dispiaciuto per la morte di Dickie: comprendendo di trovarsi realmente davanti all'assassino del padre Chris non esita a sparargli due volte alla testa.}}
*Si, cazzo, era un animale! Da cento dollari al pezzo! Mio figlio sta in un letto d'ospedale! Non mi pare che ti lamenti, no, quando ti porto una bella busta piena, non te ne frega niente da dove viene! Non guardarmi in quel modo! Era una cavalla, che cazzo! Ma che sei, vegetariano? Mangi salsicce e bistecche a carrettate! ('''Ralph Cifarietto''')
::{{spiegazione|In un periodo particolarmente teso per la sua vita, Tony riceve la notizia della morte in un incendio della sua amata cavalla Pie-Oh-May: sconvolto, egli si reca a casa di Ralph, con cui aveva comprato la cavalla, per dargli la tragica notizia. A causa della condizione del figlio Justin, finito in coma per un incidente, Ralph non presta particolarmente attenzione alle polemiche sul boss: irritato, Tony lo accusa prima implicitamente e poi direttamente di aver ucciso la loro cavalla per frodare l'assicurazione. Sconcertato dalle affermazioni del socio, Ralph gli vomita addosso tutto l'odio e il disprezzo per lui e afferma di fregarsene della morte della cavalla: furente con lui, Tony gli tira un pugno scatenando una violenta colluttazione, al termine della quale strangola brutalmente Ralph per tutti i torti che gli ha fatto.}}
*Sei sempre stato un piccolo bastardo! Aiuto! Aiu... ('''Minn Matrone''')
::{{spiegazione|Bisognoso di soldi extra, Paulie decide di rubare i soldi di un'amica di sua madre, l'anziana Minn Matrone: tuttavia a sua insaputa la vecchia è rimasta in casa dal bingo e lo sorprende in camera da letto. Cercando di calmarla, Paulie si inventa una scusa per la sua presenza, ma Minn t non gli crede e dopo aver provato invano a chiamare la polizia prova ad uscire dalla casa: raggiunta e bloccata dal gangster, la vecchia gli vomita in faccia tutto l'odio che ha sempre provato per lui e prova a chiamare aiuto, venendo soffocata brutalmente con un cuscino.}}
*'''Stanley Johnson''':Non ha smesso: si è preso una vacanza! <br/>'''Credenzio Curtis''':Senti, non dire un cazzo a Lola di questa cosa: mi sgonfierà le palle per gli alimenti e...
::{{spiegazione|Su richiesta del vice boss di New York Johnny Sack Tony prepara l'omicidio del suo capo, il potente Carmine Lupertazzi: pertanto ordina a Chris di assumere gli spacciatori Credenzio Curtis e Stanley Johnson come sicari per l'assassinio. All'ultimo tuttavia Carmine fiuta il pericolo e scende a patti con Johnny, rendendo inutile il suo eventuale omicidio: pertanto Chris si reca sotto un ponte per incontrare Johnson e Curtis pagandoli comunque per il disturbo. Dopo che il mafioso si allontana i due criminali tornano in macchina parlando del più e del meno: prima di andarsene tuttavia i due vengono raggiunti dagli affiliati Benny Fazio e Peter La Rosa che li crivellano di colpi in modo da non lasciare testimoni per l'attentato.}}
===Quinta Stagione===
*Di...Capelli bruciati... ('''Carmine Lupertazzi''')
::{{spiegazione|Per festeggiare l'uscita di prigione di Angelo Garepe, consigliere dei Lupertazzi, Tony, Johnny e Carmine lo invitano ad un pranzo su un campo da golf: qui i gangster parlano del più e del meno, anche se Johnny inizia a preoccuparsi per il suo boss, che risponde alle domande confusamente e con aria assente. Poco dopo infatti Carmine viene colpito da un infarto e crolla a terra: dopo dei giorni di coma in ospedale il vecchio boss morirà senza svegliarsi, creando un vuoto di potere nella famiglia Lupertazzi.}}
*Si, certo...Andate a buttarli al Black Jack, brutti stronzi che siete! ('''Raoul''')
::{{spiegazione|In crisi per una disputa economica, Paulie e Chris arrivano quasi alle mani fuori da un locale in cui hanno cenato: ad interromperli è il cameriere Raoul, che chiede umilmente perché la mancia sia stata misera. Insultato pesantemente dai due, il cameriere li insulta a sua volta e fa per tornare verso il locale: infuriato, Chris afferra un sasso da terra e glielo tira sulla nuca. Inizialmente soddisfatti i due gangster si rendono presto conto che Raoul è in preda alle convulsioni e che probabilmente gli hanno compromesso il cervello: terrorizzato, Paulie estrae una pistola e finisce il poveretto sparandogli due volte nel petto.}}
*Che cazzo... Jason! Jason! Jason! No! Oh, mio Dio... ('''Lorraine Calluzzo''')
::{{spiegazione|Nella faida che si crea dopo la morte di Carmine Lupertazzi la criminale Lorraine Calluzzo si schiera con suo figlio Little Carmine e i consiglieri Rusty Milio e Angelo Garepe: nonostante Johnny Sack la faccia minacciare dal suo accolito Phil Leotardo la donna continua a riscuotere denaro per i suoi avversari. Pochi giorni dopo la minaccia, Lorraine esce dalla doccia trovandosi inaspettatamente davanti a Billy Leotardo: frustata con un asciugamano la donna fugge terrorizzata invocando il suo amante Jason Evanina. Una volta in soggiorno però Lorraine inciampa proprio nel cadavere di Jason, ucciso da Joey Peeps: sconvolta, la donna prova a sgattaiolare via pateticamente venendo immediatamente uccisa da Billy con un colpo di pistola alla testa.}}
*Pure io. ('''Heather''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ciao...Tony, giusto? Anche tu da queste parti? ('''Joseph "Joey Peeps" Pepparelli''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ti prego, Philly, noi siamo amici! ('''Angelo Garepe''')
::{{spiegazione|Mentre torna a casa, Angelo viene tamponato dalla macchina dietro alla sua: inizialmente scocciato, il vecchio mafioso si stupisce quando dal veicolo scendono i fratelli Leotardo, che lo invitano ad un presunto accordo di pace con Johnny Sack. Pur provando dei sospetti, Angelo sceglie di fidarsi e fa per andare alla sua macchina, ma fatti pochi passi viene strangolato con una garota da Billy e trascinato a forza nel baule della sua macchina: mentre viene avvolto in un sacco di plastica il vecchio gangster supplica Phil di risparmiarlo, ma quest'ultimo è senza pietà e gli spara due colpi alla testa.}}
*Eccomi, eccomi: stavo finendo il mio Gin. Cazzo! ('''Billy Leotardo''')
::{{spiegazione|In un bar a bere, un depresso Phil ha un flashback sulla sera precedente: dopo la defezione di Little Carmine, sconvolto dai troppi morti della guerra in corso, il gangster si reca in un pub col fratello Billy per festeggiare. Rimproverandolo per essere uscito tardi, Phil non si accorge tuttavia che Tony Blundetto li sta raggiungendo: furioso per la morte del suo caro amico Angelo, il mafioso del New Jersey spara contro i fratelli ferendo Phil e uccidendo Billy sul colpo.}}
*Fanculo, non ce l'ho con te! M'hai fregato come un pivello, stronzo: m'hai venduto borotalco! ('''Gilbert Nieves''')
::{{spiegazione|Durante un colloquio con l'FBI, a cui passa informazioni Adriana La Cerva, fidanzata storica di Chris, racconta di come una notte ha prestato l'ufficio del suo locale allo spacciatore Matush: la situazione tuttavia precipita quando nell'ufficio entra Gilbert Nieves, uomo truffato dallo spacciatore che rivuole indietro i suoi soldi. Minacciato da un coltello, Matush si mostra accondiscendente e fa per dare a Nieves i suoi soldi, ma mentre è distratto l'uomo viene colpito alla testa con un posacenere da Khamir, braccio destro dello spacciatore: nella colluttazione che ne segue Nieves viene trattenuto a terra da Khamir e pugnalato al cuore da Matush, il tutto sotto gli occhi sconvolti di Adriana.}}
*No, no, no! Ti prego, no... ('''Adriana La Cerva''')
::{{spiegazione|Ormai disperata e con poche alternative, Adriana racconta a Chris di essere un'informatrice e gli chiede di fuggire via con lui: inizialmente sconvolto, il giovane gangster sembra accettare la situazione ed esce per sistemare le ultime faccende. Ore dopo Adriana riceve da Tony la notizia che Chris ha tentato il suicidio e la invita a raggiungerlo: inizialmente decisa a fuggire, la ragazza sceglie di recarsi in ospedale facendosi accompagnare da Silvio. I due tuttavia si fermano in uno spiazzo isolato in mezzo ai boschi: Adriana realizza quindi che Chris l'ha tradita informando Tony del suo legame con l'FBI. Disperata, la ragazza inizia a piangere e supplica Silvio che senza dire nulla la trascina brutalmente fuori dalla macchina: Adriana prova a strisciare via piangendo e gemendo, ma Silvio è implacabile e la uccide con due colpi alla testa.}}
===Sesta Stagione===
====Prima parte====
*Qui sopra c'è Tony che parla dell'omicidio di Angelo Giancalone: la qualità del suono è scadente, ma la può portare lo stesso...In aula...Lì c'è...Tutto... ('''Raymond "Ray" Curto''')
::{{spiegazione|Durante uno dei suoi colloqui con l'FBI, a cui passa informazioni da anni per una collaborazione reciproca, il caporegime Ray Curto consegna all'agente Sanseverino un nastro in cui Tony parla di alcuni delitti: il vecchio criminale tuttavia appare affaticato durante il colloquio e, dopo un'ultima informazione, muore sul colpo stroncato da un infarto fulminante.}}
*Si. Ciao! ('''Teddy Spirodakis''')
::{{spiegazione|Deciso a trasferirsi in Florida per lasciarsi la vita criminale alle spalle, Eugene Pontecorvo accetta un incarico da Christopher, nella speranza che questi interceda con Tony: recatosi a tarda notte in una tavola calda Eugene si avvicina a Teddy Spirodakis, debitore di Christopher, e dopo averlo salutato amichevolmente lo uccide sparandogli in testa.}}
*Okay.('''Eugene Pontecorvo''')
::{{spiegazione|Nonostante l'omicidio di Spirodakis, le alte sfere della famiglia negano a Gene il trasferimento in Florida: disperato, l'uomo prova a rivolgersi all'FBI, a cui passa da tempo delle informazioni, ma anche gli agenti si oppongono alla sua decisione, ritenendolo un elemento troppo prezioso. Tornato a casa, il gangster passa la notte a guardare vecchie foto di suo figlio, ormai divenuto un drogato in duri rapporti con lui: ormai depresso e desideroso di farla finita, Eugene si impicca nel suo garage, procurandosi una morte lenta e dolorosa.}}
*'''Rusty Millio''':Vediamo, museo... <br/>'''Eddie Pietro''': Eastern Parkway. <br/>'''Rusty Millio''':Eastern Parkway, non Belt Parkway!
::{{spiegazione|Al matrimonio della figlia Allegra, Johnny Sack commissiona a Tony l'omicidio di Rusty Millio: l'anziano caporegime infatti continua ad opporsi alla reggenza di Phil Leotardo e il boss vuole sbarazzarsene una volta per tutte. Pochi giorni dopo Rusty fa per uscire da casa sua col fido gusrdiaspalle Eddie Pietro quando viene bloccato da due uomini, Italo e Salvatore: i due, apparentemente dei turisti, chiedono informazioni sull'ubicazione di un museo, confondendo i due gangster per via del suo italiano stretto. Consultandosi con Eddie, Rusty comprende che i due hanno sbagliato strada e li rimprovera aspramente: pochi istanti dopo tuttavia Italo e Salvatore, in realtà due sicari arrivati da Napoli su richiesta di Tony, estraggono le loro pistole e uccidono i due gangster sparandogli in testa.}}
*Senta, io non mi voglio mettere a discutere. Abito qui in fondo al sentiero: chiamo la polizia, arriveranno subito. Metta le doppie freccie, mi raccomando. ('''Uomo tamponato''')
::{{spiegazione|Fuggito una volta che la sua omosessualità viene scoperta, Vito Spatafora fugge nel New Hampshire dove inizia una nuova vita col pompiere Jim: lo stile di vita tranquillo dell'uomo comune tuttavia non soddisfa il suo stile di vita basato su denaro e potere e pertanto decide dopo pochi giorni di tornare nel New Jersey. Mentre guida sovrappensiero per la relazione persa con Jim, Vito non si accorge di un auto parcheggiata vicino ad un vialetto d'accesso e la tampona: il proprietario dell'auto, fermo a prendere la posta, assiste all'incidente e si insospettisce dall'atteggiamento reticente del mafioso, proponendo di chiamare la polizia. Dovendo restare nell'anonimato Vito prova ad offrire del denaro per risolvere in fretta la situazione, ma il proprietario dell'altra auto è inamovibile e fa per tornare in casa per prendere il telefono: stizzito, il mafioso finge di prendere i dati dell'assicurazione e dopo aver recuperato una pistola dalla macchina colpisce alla nuca l'uomo.}}
*No, no! ('''Vito Spatafora''')
::{{spiegazione|Tornato nel New Jersey, Vito chiede a Tony di poter rientrare nel giro facendosi trasferire ad Atlantic City: seppur con riluttanza tuttavia il boss sceglie di preparare il suo assassinio, in modo da poter placare la furia di Phil Leotardo, cugino della moglie del fuggiasco. Dopo aver confermato a Tony l'appuntamento del giorno dopo, Vito torna soddisfatto nel motel in cui si è trasferito: appena entrato in casa tuttavia viene bloccato e imbavagliato dai mafiosi di New York Gerry Torciano e Dominic Aniello. Subito dopo Phil esce dall'armadio e, sedendosi sul letto, guarda con disprezzo il parente, definendolo una disgrazia a causa della sua omosessualità: terrorizzato, Vito viene massacrato brutalmente con delle mazze di ferro da Gerry e Dominic, il tutto sotto lo sguardo freddo e privo di compassione di Phil.}}
*No, ma che dico: il rossetto di Carlo stava sul suo uccello! ('''Dominic "Fat Dom" Aniello''')
::{{spiegazione|Mentre preparano la cena nel retro della macelleria Satriale Silvio e Carlo Gervasi ricevono la visita di Dominic Aniello, di passaggio mentre va a salutare sua figlia: i tre finiscono per parlare della morte di Vito e il mafioso newyorkese inizia ad alludere sarcasticamente ad una dilagante omosessualità tra gli uomini del Jersey. Nonostante Silvio lo inviti a tacere Dominic finisce col fare una battuta di cattivo gusto sulla possibilità omosessualità di Carlo: furibondo, Silvio lo colpisce alla nuca con un aspirapolvere e lo trattiene mentre Carlo lo pugnala ripetutamente al petto in un raptus d'ira.}}
====Seconda parte====
*Non...Sparare...! ('''Renè LeCours''')
::{{spiegazione|Durante una cena in famiglia per il compleanno di Tony, il boss fa una battuta crudele sulla sorella Janice, venendo immediatamente pestato dal furente cognato Bobby: per vendicarsi Tony gli ordina di commettere il suo primo omicidio per concludere un affare con dei trafficanti canadesi. La vittima è René LeCours, colpevole di aver negato all'ex moglie, sorella di uno dei trafficanti, il permesso di vedere la figlia: pertanto Bobby si reca nella lavanderia del condominio in cui l'uomo vive, provando a prenderlo alle spalle. René tuttavia lo nota dal riflesso di un oblò e voltandosi alza le mani, venendo colpito al petto: nonostante venga afferrato dall'uomo e supplicato di fermarsi, Bobby gli dà con le la rime agli occhi il colpo di grazia sparandogli in testa.}}
*Che c'è, il cameriere si è preso le ferie?! ('''Gerry Torciano''')
::{{spiegazione|Con Johnny Sack in prigione e Phil Leotardo fuori dagli affari la famiglia Lupertazzi passa un periodo di vuoto di potere: i due principali contendenti al ruolo di boss sono Gerry Torciano, fedele protetto di Phil, e il veterano Faustino "Doc" Santoro. Per consolidare la propria leadership Gerry invita Silvio ad una cena per parargli della situazione di New York: i due parlano di vari argomenti, tra cui il ritiro di Phil, finché due escort convocate da Silvio non arrivano al tavolo. Inaspettatamente però nel ristorante irrompono alcuni sicari di Santoro, che crivellano di colpi il mafioso di New York facendo schizzare sangue sugli altri conviviali: mentre Silvio si dà alla fuga con le ragazze Gerry prova a trascinarsi via venendo immediatamente finito con un colpo alla testa dal capo dei sicari.}}
*Lei è qui...('''John "Johnny Sack" Sacrimoni''')
::{{spiegazione|In prigione da un paio d'anni, Johnny Sack apprende di avere un cancro ai polmoni in fase terminale: l'uomo si rassegna all'idea di morire e presto si ritrova sul letto di morte. Circondato dalla fedele moglie Ginny e dalle figlie Allegra e Catherine, Johnny inizia a faticare a respirare e, nel pieno del delirio, ha una visione di sua madre: Ginny allora fa per prendergli una sigaretta, sua ossessione che lo ha caratterizzato per tutta la vita portandolo alla fine, ma appena si volta verso il marito si rende conto che ormai è morto.}}
*Amuninni a casa, picciotti. ('''Faustino "Doc" Santoro''')
::{{spiegazione|A seguito della morte di Johnny Sack e del protetto Gerry Phil decide di tornare in gioco per prendere il potere sui Lupertazzi: l'occasione si presenta quando Doc Santoro, ora ufficialmente il boss, mangia provocatoriamente nel suo piatto davanti al suo braccio destro Butch DeConcini. Poche sere dopo l'anziano boss lascia un locale preparandosi a salire in macchina coi suoi due bodyguard, ma nota che uno dei due fugge via all'improvviso: in quel momento infatti arriva un commando di sicari inviati da Butch che crivellano immediatamente di colpi Santoro e l'altro suo sgherro.}}
*Chris, tu sei nella Mafia e io no! ('''J.T. Dolan''')
::{{spiegazione|Per via della sua disintossicazione e del suo desiderio di diventare un uomo più responsabile Chris viene sempre più emarginato dalla famiglia: una sera allora prova a distendersi un po' dopo una riappacificazione con Paulie, ma viene comunque insultato e ridicolizzato da tutti i presenti. Depresso e ubriaco, si reca allora dall'amico sceneggiatore JT Dolan per trovare conforto: lo sceneggiatore tuttavia non lo considera realmente un amico per via delle pressioni che gli ha imposto e si limita ad invitarlo a parlare col suo sponsor degli alcolisti anonimi. Ormai delirante, Chris pensa di distruggere la famiglia attraverso una soffiata e prova a parlarne con JT: quest'ultimo tuttavia lo zittisce brutalmente non volendo che l'amico spifferi proprio a lui i segreti della mafia. Comprendendo quindi di essere completamente estraneo sia all'ambiente malavitoso che a quello normale, Chris torna in sé ed estraendo una pistola uccide freddamente JT sparandogli alla testa.}}
*Non lo passo il il test antidroga...Chiamami un taxi... ('''Christopher "Chris" Moltisanti''')
::{{spiegazione|Mentre tornano in piena notte da un incontro con Phil Tony e Chris si mettono a parlare del più e del meno non accorgendosi di essere finiti contromano: quando una macchina arriva nel senso opposto pertanto Christopher è costretto a sterzare finendo fuori strada e provocando un brutto incidente che distrugge la macchina. Mentre Tony se la cava con le costole rotte, Chris versa in gravi condizioni e fatica a respirare: noncurante, il ragazzo chiede al cugino di chiamargli un taxi, avendo sniffato della cocaina prima di partire e non essendo quindi in grado di superare il test antidroga. Sceso dalla macchina e avvicinatosi al finestrino del pilota Tony fa per chiamare i soccorsi, ma vedendo il seggiolino della figlia di Chris completamente distrutto sceglie di mettere giù la telefonata: reputando il cugino un totale irresponsabile pericoloso per lui e per i suoi cari il boss finisce per soffocarlo tappandogli bocca e naso, lasciandolo annegare nel suo stesso sangue.}}
*Si? ('''Burt Gervasi''')
::{{spiegazione|Con Phil e i mafiosi di New York decisi ad annientarli dopo l'ultimo sgarbo, molti membri della famiglia iniziano a valutare di passare dall'altra parte: uno di questi è Burt Gervasi, che dopo aver rivelato a Silvio di aver tradito la famiglia lo invita a pensare di unirsi a lui. La mattina dopo Silvio va a trovare Burt a casa sua volendo approfondire la questione: contento, il traditore lo fa entrare in casa per parlare della questione, ma appena gli dà le spalle viene immediatamente strangolato con una garota mentre il suo cane abbaia furiosamente contro Silvio.}}
*Papà, mi hanno sparato! ('''Yarina Kastropovich''')
::{{spiegazione|Per prevenire la guerra scatenata da Phil i capi della famiglia Soprano scelgono di uccidere il boss newyorchese: per farlo scelgono di avvalersi ancora una volta del sicario napoletano Italo, a cui viene fornito l'indirizzo dell'amante di Phil, Yarina Kastropovich. Bussando alla porta della donna Italo si ritrova davanti suo padre Alec, molto simile nell'aspetto a Phil: scambiandolo per il suo obbiettivo il sicario entra con una scusa e gli spara immediatamente in testa. Sentendo dei rumori Yarina si affaccia dalle scale venendo immediatamente colpita al petto: implorando l'aiuto del padre la ragazza cade dalle scale venendo finita con un colpo alla testa da Italo.}}
*A lui non interessa... ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Jr''')
::{{spiegazione|Una volta fallito l'attentato a Phil Tony ordina a tutti i suoi uomini di rifugiarsi in una casa sicura: il fido braccio destro e cognato Bobby tuttavia lascia il cellulare in macchina mentre entra in un negozio di trenini, non sentendo la chiamata in arrivo del suo boss. Chiacchierando amichevolmente con il proprietario del negozio Bobby osserva il modellino del treno Blue Comet, un pezzo ricercato e prezioso per la sua collezione: ammirandone le qualità il mafioso decide di acquistarlo, negando divertito che si tratti di un regalo per il figlio quando il proprietario glielo chiede. Terminato l'acquisto Bobby fa per andarsene, ma nel negozio è entrato un commando di sicario di Phil Leotardo: senza il tempo di estrarre la pistola egli viene immediatamente crivellato di colpi, cadendo su un plastico con sopra i suoi amati trenini.}}
*Forza, andiamo! ('''Silvio Dante''')
::{{spiegazione|Prima di fuggire in una casa sicura Silvio e Patsy Parisi si fermano al Bada Bing per svuotare gli uffici e recuperare i documenti importanti: una volta usciti nel parcheggio i due fanno per andarsene, ma vengono intercettati da una macchina con a bordo due uomini di Phil, Raymond D'Abaldo e Petey B. Nella sparatoria che ne segue Patsy si dà alla fuga mentre Silvio prova a prendere la sua pistola nella borsa nel sedile posteriore: a causa della cintura tuttavia non riesce a prenderla agevolmente e i sicari ne approfittano per crivellarlo di colpi. Portato in ospedale, Silvio finisce in coma profondo senza la possibilità di risveglio, risultando cerebralmente morto.}}
*Di a quell'imbecille di farmacista di chiamare il dottor Yaconis: devo farmi dare sei giorni di Plavix... ('''Phil Leotardo''')
::{{spiegazione|Delusi dalla piega che ha preso la faida col New Jersey e scontenti di Phil come capo Butch DeConcini e il consigliere Albie Cianfalone stringono una trattativa con Tony e Paulie per chiudere la guerra ed ammazzare il boss: grazie ad una soffiata dell'agente dell'FBI Harris, storico rivale della loro organizzazione, Tony e i suoi scoprono inoltre che Phil si nasconde in una stazione di servizio. Pochi giorni dopo Phil riceve la visita della moglie Patty, venuta per salutarlo con i suoi nipotini gemelli: dopo aver salutato scherzosamente i due neonati il boss di New York ordina alla moglie di chiedere dei farmaci ai suoi medici, ma in quel momento sopraggiunge il soldato dei Soprano Walden Belfiore che gli spara due colpi di pistola alla testa sotto lo sguardo disperato della moglie.}}
*Ah, questi li ho ordinati per tutti. ('''Anthony "Tony" Soprano''')
::{{spiegazione|Dopo un'ultima visita ad uno zio Junior ormai distrutto dalla demenza senile Tony va a cena in un locale aspettando la sua famiglia: dopo aver messo sul juke-box del locale "Don't Stop Believing" viene raggiunto dalla moglie Carmela con cui parla brevemente della futura testimonianza che verrà fatta da Carlo Gervasi. Poco dopo entra anche il figlio A.J. seguito da un uomo misterioso e dall'aria taciturna: questi si siede al bancone e, dopo aver lanciato alcuni sguardi al tavolo dei Soprano, si alza per andare in bagno. Mentre la figlia Meadow finisce di parcheggiare fuori dal locale Tony passa ai famigliari degli anelli di cipolla: sentendo il campanello della porta del locale il boss alza lo sguardo, ma in quel momento lo schermo diventa nero e qualsiasi suono si interrompe. Il finale volutamente aperto è stato per anni causa di dibattito tra gli appassionati, ma è fortemente implicito che Tony sia stato assassinato, presumibilmente dall'uomo misterioso andato in bagno, e che lo schermo nero rappresenti il suo punto di vista dopo la morte.}}
[[Categoria:Ultime parole dai media|Soprano]]
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2022-08-11T19:14:48Z
DoctorMorte
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/* Prima Stagione */
wikitext
text/x-wiki
{{Raccolta}}
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi della serie televisiva '''''[[I Soprano]]''''' in punto di morte.
==Citazioni==
{{cronologico}}
===Prima Stagione===
*Emil. ('''Emil Kollar''')
::{{spiegazione|Irritato per la sbagliata pronuncia del suo nome, il gangster ceceno Emil Kollar sniffa della cocaina offertagli da Christopher Moltisanti, non sapendo che il giovane è stato incaricato dai suoi capi di giustiziarlo con un colpo alla nuca.}}
*Mi prendo la colazione. Ti spiace? ('''Hector Anthony''')
::{{spiegazione|A causa di una pistola caduta al rapinatore Special K, il camionista messicano Hector Anthony viene colpito al petto da un colpo vagante e muore sotto lo sguardo sconvolto di Brendan Filone, responsabile della rapina.}}
*Ti prego, Tony, ti prego! ('''Fabian "Febby" Petrulio/Fred Peters''')
::{{spiegazione|Attaccato alle spalle da Tony Soprano, il pentito Febby Petrulio invoca invano la pietà del gangster venendo immediatamente strangolato con un cavo elettrico.}}
*No, no, Mikey! Aspetta, ti prego! No! ('''Rusty Irish''')
::{{spiegazione|Colpevole di aver spinto al suicidio il nipote del sarto di fiducia di Junior Soprano, lo spacciatore Rusty Irish viene gettato giù da un ponte dagli affiliati Mickey Palmice e Joseph Marino nonostante le sue richieste di pietà.}}
*Va bene, lo farò! ('''Gallegos''')
::{{spiegazione|Intercettato da Christopher, Big Pussy Bompensiero e Paulie Gualtieri, lo spacciatore colombiano Gallegos viene ucciso con un colpo alla testa da Paulie per mandare un messaggio ai suoi mandanti.}}
*Forza! E Andiamo! ('''Vin Makazian''')
::{{spiegazione|Ormai depresso e rinnegato da tutti i suoi amici, il poliziotto corrotto Vin Makazian abusa del suo potere per avvicinarsi ad un ponte e, appuntandosi il distintivo sul petto, si getta giù per suicidarsi.}}
*Va bene! ('''Donnie Paduana''')
::{{spiegazione|Mentre fa per allontanarsi da un incontro con gli uomini di Junior per organizzare la morte di Tony, Donnie Paduana viene avvicinato da Mickey Palmice che, su ordine di Junior, gli spara in testa per via della sua propensione a diffondere malelingue sui suoi datori di lavoro.}}
*Brutti pezzi di merda, che state facendo? Io sono un capitano! ('''Jimmy Altieri''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore dell'FBI, il capo mandamento Jimmy Altieri viene attirato con l'inganno da Chris in un appartamento, e una volta lì viene preso alle spalle e giustiziato con un colpo alla nuca da Silvio Dante.}}
*Dici sul serio? ('''Chucky Signore''')
::{{spiegazione|Mentre si prepara ad uscire in barca il fedele sicario di Junior Chucky Signore viene avvicinato da Tony, che tiene in mano un grosso pesce: pur sospettoso, Chucky non fa in tempo a fare nulla che viene crivellato di colpi da Tony con una pistola tirata fuori dal pesce.}}
*Ti prego, Christopher, abbi pietà! ('''Michael "Mikey" Palmice''')
::{{spiegazione|Braccato da Paulie e Christopher nei boschi, Mikey Palmice viene azzoppato nei pressi di un fiumiciattolo. Terrorizzato, egli scarica la colpa dell'attentato a Tony di Junior e invoca pietà, ma viene brutalmente crivellato di colpi dai due sicari.}}
===Seconda Stagione===
*Capolinea, figliolo. ('''Philip "Philly Spoons" Parisi''')
::{{spiegazione|Divenuto apparentemente il nuovo boss della famiglia in quanto ultimo affiliato di Junior non incarcerato o ucciso, Philip "Philly Spoons" Parisi si reca a prendere il sottoposto Gigi Cestone, uscito da poco dal carcere: in macchina i due parlano del più e del meno e Philly spiffera a Gigi le voci secondo cui Livia sarebbe coinvolta nell'attentato contro il figlio Tony. Una volta arrivati a destinazione il boss fa per salutare il suo sottoposto: a sua insaputa tuttavia Gigi è passato dalla parte di Tony ed estratta una pistola spara in testa a Philly, colpevole di aver diffuso voci contro i Soprano.}}
*Dai, è già sul fuoco! ('''Jimmy Bones''')
::{{spiegazione|Divenuto un informatore dell'FBI, il nevrotico e paranoico Big Pussy si incontra in un supermercato con il suo agente di contatto quando si imbatte in un suo conoscente, Jimmy Bones: terrorizzato che questi possa parlare di lui agli altri gangster, l'informatore viene tuttavia rassicurato dall'agente dell'FBI che si spaccia per un suo amico. Pochi giorni dopo, Bones riceve l'inaspettata visita di Pussy, venuto a trovarlo per una visita di piacere: volendo offrirgli del caffé, Bones dà le spalle a Pussy, che subito lo colpisce con un martello alla nuca colpendolo ripetutamente quando cade a terra, non volendo testimoni scomodi.}}
*La cintura, porca puttana! ('''Sean Gismonte''')
::{{spiegazione|Ormai stufi di essere solo gli sgherri di Chris, Sean Gismonte e Matthew Bevilacqua decidono di uccidere il loro capo in modo da impressionare i vertici della famiglia: i due si appostano sotto casa di Chris e dopo averlo visto uscire Sean lo cri dlla di colpi. I due poi fanno per scendere dall'auto per completare l'opera, ma la cintura di Sean si incastra bloccandolo al sedile: approfittando della distrazione dei due per l'inconveniente, un ferito Chris recupera la propria pistola e spara contro la macchina, riuscendo a colpire Sean alla testa.}}
*No! Ti prego, no! Mamma! Ti prego, Tony, ti prego! ('''Matthew Bevilacqua''')
::{{spiegazione|Grazie ad una soffiata del caporegime Richie Aprile, Tony scopre il nascondiglio di Matthew Bevilacqua: deciso a fargliela pagare, il boss va da lui insieme a Big Pussy, verso il quale ha iniziato a nutrire dei sospetti. Pestato dai due mafiosi, un terrorizzato Matthew confessa il suo coinvolgimento nell'attentato scaricando tutta la colpa su Sean: apparentemente comprensivo, Tony si dimostra amichevole e arriva addirittura ad offrire una Sprite al giovane criminale. Dopo aver bevuto tuttavia Matthew viene informato da Tony che questo è stato il suo ultimo pasto: in preda al panico, il ragazzo supplica il boss venendo tuttavia colpito al petto da lui e, dopo un attimo di esitazione, crivellato da Big Pussy.}}
*Janice, lascia stare, non sono dell'umore adatto! ('''Richie Aprile''')
::{{spiegazione|Mentre pianifica l'assassinio di Tony, divenuto irrispettoso nei suoi confronti, Richie Aprile cena con la fidanzata Janice, sorella del boss: la conversazione cade presto sul figlio del caporegime, che da un po' di tempo ha atteggiamenti effemminati. Stupita dal bigottismo del fidanzato, Janice afferma che non ci sarebbe alcun problema se suo figlio fosse omosessuale: irritato dalla sua affermazione, Richie le tira un brutale ceffone per poi ordinarle di prendere la cena in cucina. Sconvolta e finalmente consapevole della vera natura del fidanzato, la donna prende dalla cucina una pistola e gliela punta contro: reputandolo una scherzo, Richie prende la donna ancora una volta a male parole, ma viene immediatamente colpito al petto da una Janice in stato di shock, che lo finisce subito dopo con un colpo alla testa.}}
*Si... Ho la testa quasi vuota, comincio ad essere un po' sbronzo. Perché? Cristo Santo... Devo sedermi. Non ce la faccio a stare in piedi. Ti sta bene, Tony? Se mi siedo... ('''Salvatore "Big Pussy" Bompensiero''')
::{{spiegazione|Dopo una serie di indagini e intuizioni, Tony riesce ad accettare l'amara verità: il fedelissimo Big Pussy è diventato da tempo un informatore per l'FBI. Avvisati Silvio e Paulie, i tre portano l'amico in alto mare e gli rivelano di sapere tutto: inizialmente Big Pussy prova a negare, ma presto si rassegna ed ammette tutto, demoralizzando gli amici. Per stemperare la tensione, il traditore propone un ultimo giro di tequila, in cui i quattro bevono e scherzano come ai vecchi tempi: finita la bevuta però Tony, Silvio e Paulie estraggono le loro pistole, lasciando Big Pussy interdetto. Dopo che l'amico li supplica di non colpirlo alla faccia, Paulie e Tony commentano malinconicamente la loro amicizia passata: ormai sbronzo e consapevole del suo destino, Big Pussy fa per sedersi venendo immediatamente crivellato di colpi dai tre.}}
===Terza Stagione===
*Brutto figlio di puttana! ('''Salvatore "Mustang Sally" Intile''')
::{{spiegazione|Pochi giorni dopo aver prestato Bryan Spatafora, fratello del mafioso Vito, il criminale Salvatore "Mustang Sally" Intile riceve la visita del suo padrino di battesimo, l'anziano sicario Robert Baccalieri: inviato da Tony, il vecchio suggerisce a Sally di scusarsi personalmente con Vito per avere salva la vita. Mentre il figlioccio gli prende un bicchiere d'acqua tuttavia il signor Baccalieri estrae una pistola, preparandosi ad ucciderlo per ordine di Tony: in quel momento tuttavia irrompe Carlos, amico di Sally che costringe il vecchio sicario a sparare rapidamente sui due. Ferito all'orecchio, Sally si scaglia furente contro il suo padrino di battesimo per prendergli la pistola: dopo una breve colluttazione tuttavia è il signor Baccalieri ad avere la meglio, sparando in testa al figlioccio.}}
*No, signor Baccalà, per favore, non mi spari! ('''Carlos''')
::{{spiegazione|Dopo aver ucciso Mustang Sally il signor Baccalieri inala un po' di medicine per il suo cancro ai polmoni e si avvicina a Carlos suggerendogli di dire qualcosa prima di morire: terrorizzato, Carlos prova a chiedere pietà facendosi scudo con una sedia, ma viene immediatamente centrato alla testa dal vecchio sicario, deciso a non lasciare alcun testimone.}}
*Oh, cazzo! ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Sr.''')
::{{spiegazione|Dopo il duplice omicidio di Mustang Sally e Carlos il signor Baccalieri fugge via in macchina, fumandosi una sigaretta per stemperare la tensione: vedendo le auto della polizia dirigersi verso la casa di Sally il vecchio sicario ridacchia pensando al lavoro svolto, ma presto inizia a tossire violentemente per colpa del fumo della sigaretta. Sempre più sofferente per il proprio cancro, Baccalieri prova a prendere il suo inalatore, ma nella fretta gli cade di tasca finendo sotto i sedili: ormai allo stremo, il vecchio sviene e si schianta con l'auto contro un palo, morendo sul colpo.}}
*Ti senti meglio adesso? Ti senti un vero uomo?! ('''Tracee''')
::{{spiegazione|Messa incinta dal violento mafioso Ralph Cifarietto, la timida spogliarellista Tracee non va al lavoro per giorni, rimanendo a casa con l'amante: infuriato, Silvio la raggiunge e la malmena per mandarla al lavoro, sotto lo sguardo divertito di Ralph. Qualche sera dopo, Tracee insulta Ralph davanti a tutti i ganster del Bada Bing: portata nel parcheggio la ragazza, l'amante sembra volerla tranquillizzare, ma alla fine fa una battuta crudele su di lei. Rendendosi conto di aver amato un mostro, Tracee inizia a tirargli dei pugni e ad affermare che si considera un uomo solo se tratta male le donne ragazza: furibondo per gli insulti, Ralph pesta selvaggiamente la povera ragazza in un raptus d'ira, finendo per ucciderla a pugni.}}
*'''Carlo Renzi''':Presto, sbrighiamoci! Andiamocene via di qui! <br/>'''"Sunshine"''':Beh, "se non perdi la testa quando la perdono gli altri"...
::{{spiegazione|Decisi a farsi rispettare dai membri della famiglia per diventare affiliati, Jackie Aprile Jr e il suo amico Dino Zerilli commettono un azione spavalda: rapinare il tavolo da gioco del mafioso Eugene Pontecorvo, ispirandosi ad un colpo fatto in gioventù da Tony e Jackie Aprile Sr. Accompagnati dall'amico Carlo Renzi i ragazzi commettono la rapina, ma le cose iniziano ad andare male visto che Chris ha riconosciuto la voce di Jackie: come se non bastasse il biscazziere cinese Sunshine continua ad irritare i tre con i suoi proverbi, nonostante gli altri mafiosi lo invitino a tacere. All'ennesimo proverbio del biscazziere, un nervoso Jackie lo crivella di colpi istintivamente: nella sparatoria che ne segue Chris rischia di essere ucciso da Carlo, riuscendo a sparargli prontamente alla testa.}}
*Chris...Ti prego! Non sapevamo che c'eri anche tu! Noi stiamo con Ralph! Ti prego... ('''Dino Zerilli''')
::{{spiegazione|Riusciti ad uscire dalla bisca, Jackie e Dino hanno una brutta sorpresa: il loro autista, lo spacciatore Matush, li ha abbandonati subito dopo aver sentito degli spari. Riuscito a rubare una macchina, Jackie si dà alla fuga piantando in asso Dino: questi non fa in tempo a preoccuparsi che viene raggiunto da Chris e da Albert Barese, decisi a fargli pagare lo sgarro. Sotto il tiro dei due gangster, il terrorizzato Dino scarica la colpa di tutto su Jackie e chiede pietà a Chris, un tempo suo amico: privi di compassione i due gangster crivellano di colpi il ragazzo sparandogli ripetutamente alla testa.}}
*Che cos'hai da ridere? ('''Jackie Aprile Jr''')
::{{spiegazione|Nascosto in una casa del quartiere nero, Jackie telefona a Tony chiedendogli pietà in nome dell'amicizia tra suo padre e il boss: ormai stanco delle scuse del ragazzo, Tony lascia il tutto nelle mani di Ralph Cifarietto, capo del ragazzo nonché compagno di suo madre. Il giorno dopo la telefonata Jackie va a cercare alcuni amici in grado di dargli una mano salutando scherzosamente la famiglia che lo ha ospitato: una volta all'esterno il ragazzo cammina circospetto per strada, ma non si accorge della presenza di Vito Spatafora, braccio destro di Ralph che arrivandogli alle spalle gli spara un colpo alla nuca.}}
===Quarta Stagione===
*Ti chiedo perdono! Perdonami...Mi dispiace, mi dispiace! ('''Barry Haydou''')
::{{spiegazione|Deciso a fare di Chris il suo erede, Tony gli rivela il nome dell'assassino di suo padre Dickie: si tratta di Barry Haydou, tenente di polizia in pensione che venne pagato da un gangster sfregiato dal mafioso. Recatosi a casa di Haydou Chris lo ammanetta alla sua scala e gli rivela il nome di suo padre:credendolo un rapinatore il poliziotto dichiara di non aver mai sentito pronunciare quel nome e tenta invano di liberarsi. Quando Chris gli punta la pistola alla testa tuttavia Haydou prova a supplicarlo dichiarandosi dispiaciuto per la morte di Dickie: comprendendo di trovarsi realmente davanti all'assassino del padre Chris non esita a sparargli due volte alla testa.}}
*Si, cazzo, era un animale! Da cento dollari al pezzo! Mio figlio sta in un letto d'ospedale! Non mi pare che ti lamenti, no, quando ti porto una bella busta piena, non te ne frega niente da dove viene! Non guardarmi in quel modo! Era una cavalla, che cazzo! Ma che sei, vegetariano? Mangi salsicce e bistecche a carrettate! ('''Ralph Cifarietto''')
::{{spiegazione|In un periodo particolarmente teso per la sua vita, Tony riceve la notizia della morte in un incendio della sua amata cavalla Pie-Oh-May: sconvolto, egli si reca a casa di Ralph, con cui aveva comprato la cavalla, per dargli la tragica notizia. A causa della condizione del figlio Justin, finito in coma per un incidente, Ralph non presta particolarmente attenzione alle polemiche sul boss: irritato, Tony lo accusa prima implicitamente e poi direttamente di aver ucciso la loro cavalla per frodare l'assicurazione. Sconcertato dalle affermazioni del socio, Ralph gli vomita addosso tutto l'odio e il disprezzo per lui e afferma di fregarsene della morte della cavalla: furente con lui, Tony gli tira un pugno scatenando una violenta colluttazione, al termine della quale strangola brutalmente Ralph per tutti i torti che gli ha fatto.}}
*Sei sempre stato un piccolo bastardo! Aiuto! Aiu... ('''Minn Matrone''')
::{{spiegazione|Bisognoso di soldi extra, Paulie decide di rubare i soldi di un'amica di sua madre, l'anziana Minn Matrone: tuttavia a sua insaputa la vecchia è rimasta in casa dal bingo e lo sorprende in camera da letto. Cercando di calmarla, Paulie si inventa una scusa per la sua presenza, ma Minn t non gli crede e dopo aver provato invano a chiamare la polizia prova ad uscire dalla casa: raggiunta e bloccata dal gangster, la vecchia gli vomita in faccia tutto l'odio che ha sempre provato per lui e prova a chiamare aiuto, venendo soffocata brutalmente con un cuscino.}}
*'''Stanley Johnson''':Non ha smesso: si è preso una vacanza! <br/>'''Credenzio Curtis''':Senti, non dire un cazzo a Lola di questa cosa: mi sgonfierà le palle per gli alimenti e...
::{{spiegazione|Su richiesta del vice boss di New York Johnny Sack Tony prepara l'omicidio del suo capo, il potente Carmine Lupertazzi: pertanto ordina a Chris di assumere gli spacciatori Credenzio Curtis e Stanley Johnson come sicari per l'assassinio. All'ultimo tuttavia Carmine fiuta il pericolo e scende a patti con Johnny, rendendo inutile il suo eventuale omicidio: pertanto Chris si reca sotto un ponte per incontrare Johnson e Curtis pagandoli comunque per il disturbo. Dopo che il mafioso si allontana i due criminali tornano in macchina parlando del più e del meno: prima di andarsene tuttavia i due vengono raggiunti dagli affiliati Benny Fazio e Peter La Rosa che li crivellano di colpi in modo da non lasciare testimoni per l'attentato.}}
===Quinta Stagione===
*Di...Capelli bruciati... ('''Carmine Lupertazzi''')
::{{spiegazione|Per festeggiare l'uscita di prigione di Angelo Garepe, consigliere dei Lupertazzi, Tony, Johnny e Carmine lo invitano ad un pranzo su un campo da golf: qui i gangster parlano del più e del meno, anche se Johnny inizia a preoccuparsi per il suo boss, che risponde alle domande confusamente e con aria assente. Poco dopo infatti Carmine viene colpito da un infarto e crolla a terra: dopo dei giorni di coma in ospedale il vecchio boss morirà senza svegliarsi, creando un vuoto di potere nella famiglia Lupertazzi.}}
*Si, certo...Andate a buttarli al Black Jack, brutti stronzi che siete! ('''Raoul''')
::{{spiegazione|In crisi per una disputa economica, Paulie e Chris arrivano quasi alle mani fuori da un locale in cui hanno cenato: ad interromperli è il cameriere Raoul, che chiede umilmente perché la mancia sia stata misera. Insultato pesantemente dai due, il cameriere li insulta a sua volta e fa per tornare verso il locale: infuriato, Chris afferra un sasso da terra e glielo tira sulla nuca. Inizialmente soddisfatti i due gangster si rendono presto conto che Raoul è in preda alle convulsioni e che probabilmente gli hanno compromesso il cervello: terrorizzato, Paulie estrae una pistola e finisce il poveretto sparandogli due volte nel petto.}}
*Che cazzo... Jason! Jason! Jason! No! Oh, mio Dio... ('''Lorraine Calluzzo''')
::{{spiegazione|Nella faida che si crea dopo la morte di Carmine Lupertazzi la criminale Lorraine Calluzzo si schiera con suo figlio Little Carmine e i consiglieri Rusty Milio e Angelo Garepe: nonostante Johnny Sack la faccia minacciare dal suo accolito Phil Leotardo la donna continua a riscuotere denaro per i suoi avversari. Pochi giorni dopo la minaccia, Lorraine esce dalla doccia trovandosi inaspettatamente davanti a Billy Leotardo: frustata con un asciugamano la donna fugge terrorizzata invocando il suo amante Jason Evanina. Una volta in soggiorno però Lorraine inciampa proprio nel cadavere di Jason, ucciso da Joey Peeps: sconvolta, la donna prova a sgattaiolare via pateticamente venendo immediatamente uccisa da Billy con un colpo di pistola alla testa.}}
*Pure io. ('''Heather''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ciao...Tony, giusto? Anche tu da queste parti? ('''Joseph "Joey Peeps" Pepparelli''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ti prego, Philly, noi siamo amici! ('''Angelo Garepe''')
::{{spiegazione|Mentre torna a casa, Angelo viene tamponato dalla macchina dietro alla sua: inizialmente scocciato, il vecchio mafioso si stupisce quando dal veicolo scendono i fratelli Leotardo, che lo invitano ad un presunto accordo di pace con Johnny Sack. Pur provando dei sospetti, Angelo sceglie di fidarsi e fa per andare alla sua macchina, ma fatti pochi passi viene strangolato con una garota da Billy e trascinato a forza nel baule della sua macchina: mentre viene avvolto in un sacco di plastica il vecchio gangster supplica Phil di risparmiarlo, ma quest'ultimo è senza pietà e gli spara due colpi alla testa.}}
*Eccomi, eccomi: stavo finendo il mio Gin. Cazzo! ('''Billy Leotardo''')
::{{spiegazione|In un bar a bere, un depresso Phil ha un flashback sulla sera precedente: dopo la defezione di Little Carmine, sconvolto dai troppi morti della guerra in corso, il gangster si reca in un pub col fratello Billy per festeggiare. Rimproverandolo per essere uscito tardi, Phil non si accorge tuttavia che Tony Blundetto li sta raggiungendo: furioso per la morte del suo caro amico Angelo, il mafioso del New Jersey spara contro i fratelli ferendo Phil e uccidendo Billy sul colpo.}}
*Fanculo, non ce l'ho con te! M'hai fregato come un pivello, stronzo: m'hai venduto borotalco! ('''Gilbert Nieves''')
::{{spiegazione|Durante un colloquio con l'FBI, a cui passa informazioni Adriana La Cerva, fidanzata storica di Chris, racconta di come una notte ha prestato l'ufficio del suo locale allo spacciatore Matush: la situazione tuttavia precipita quando nell'ufficio entra Gilbert Nieves, uomo truffato dallo spacciatore che rivuole indietro i suoi soldi. Minacciato da un coltello, Matush si mostra accondiscendente e fa per dare a Nieves i suoi soldi, ma mentre è distratto l'uomo viene colpito alla testa con un posacenere da Khamir, braccio destro dello spacciatore: nella colluttazione che ne segue Nieves viene trattenuto a terra da Khamir e pugnalato al cuore da Matush, il tutto sotto gli occhi sconvolti di Adriana.}}
*No, no, no! Ti prego, no... ('''Adriana La Cerva''')
::{{spiegazione|Ormai disperata e con poche alternative, Adriana racconta a Chris di essere un'informatrice e gli chiede di fuggire via con lui: inizialmente sconvolto, il giovane gangster sembra accettare la situazione ed esce per sistemare le ultime faccende. Ore dopo Adriana riceve da Tony la notizia che Chris ha tentato il suicidio e la invita a raggiungerlo: inizialmente decisa a fuggire, la ragazza sceglie di recarsi in ospedale facendosi accompagnare da Silvio. I due tuttavia si fermano in uno spiazzo isolato in mezzo ai boschi: Adriana realizza quindi che Chris l'ha tradita informando Tony del suo legame con l'FBI. Disperata, la ragazza inizia a piangere e supplica Silvio che senza dire nulla la trascina brutalmente fuori dalla macchina: Adriana prova a strisciare via piangendo e gemendo, ma Silvio è implacabile e la uccide con due colpi alla testa.}}
===Sesta Stagione===
====Prima parte====
*Qui sopra c'è Tony che parla dell'omicidio di Angelo Giancalone: la qualità del suono è scadente, ma la può portare lo stesso...In aula...Lì c'è...Tutto... ('''Raymond "Ray" Curto''')
::{{spiegazione|Durante uno dei suoi colloqui con l'FBI, a cui passa informazioni da anni per una collaborazione reciproca, il caporegime Ray Curto consegna all'agente Sanseverino un nastro in cui Tony parla di alcuni delitti: il vecchio criminale tuttavia appare affaticato durante il colloquio e, dopo un'ultima informazione, muore sul colpo stroncato da un infarto fulminante.}}
*Si. Ciao! ('''Teddy Spirodakis''')
::{{spiegazione|Deciso a trasferirsi in Florida per lasciarsi la vita criminale alle spalle, Eugene Pontecorvo accetta un incarico da Christopher, nella speranza che questi interceda con Tony: recatosi a tarda notte in una tavola calda Eugene si avvicina a Teddy Spirodakis, debitore di Christopher, e dopo averlo salutato amichevolmente lo uccide sparandogli in testa.}}
*Okay.('''Eugene Pontecorvo''')
::{{spiegazione|Nonostante l'omicidio di Spirodakis, le alte sfere della famiglia negano a Gene il trasferimento in Florida: disperato, l'uomo prova a rivolgersi all'FBI, a cui passa da tempo delle informazioni, ma anche gli agenti si oppongono alla sua decisione, ritenendolo un elemento troppo prezioso. Tornato a casa, il gangster passa la notte a guardare vecchie foto di suo figlio, ormai divenuto un drogato in duri rapporti con lui: ormai depresso e desideroso di farla finita, Eugene si impicca nel suo garage, procurandosi una morte lenta e dolorosa.}}
*'''Rusty Millio''':Vediamo, museo... <br/>'''Eddie Pietro''': Eastern Parkway. <br/>'''Rusty Millio''':Eastern Parkway, non Belt Parkway!
::{{spiegazione|Al matrimonio della figlia Allegra, Johnny Sack commissiona a Tony l'omicidio di Rusty Millio: l'anziano caporegime infatti continua ad opporsi alla reggenza di Phil Leotardo e il boss vuole sbarazzarsene una volta per tutte. Pochi giorni dopo Rusty fa per uscire da casa sua col fido gusrdiaspalle Eddie Pietro quando viene bloccato da due uomini, Italo e Salvatore: i due, apparentemente dei turisti, chiedono informazioni sull'ubicazione di un museo, confondendo i due gangster per via del suo italiano stretto. Consultandosi con Eddie, Rusty comprende che i due hanno sbagliato strada e li rimprovera aspramente: pochi istanti dopo tuttavia Italo e Salvatore, in realtà due sicari arrivati da Napoli su richiesta di Tony, estraggono le loro pistole e uccidono i due gangster sparandogli in testa.}}
*Senta, io non mi voglio mettere a discutere. Abito qui in fondo al sentiero: chiamo la polizia, arriveranno subito. Metta le doppie freccie, mi raccomando. ('''Uomo tamponato''')
::{{spiegazione|Fuggito una volta che la sua omosessualità viene scoperta, Vito Spatafora fugge nel New Hampshire dove inizia una nuova vita col pompiere Jim: lo stile di vita tranquillo dell'uomo comune tuttavia non soddisfa il suo stile di vita basato su denaro e potere e pertanto decide dopo pochi giorni di tornare nel New Jersey. Mentre guida sovrappensiero per la relazione persa con Jim, Vito non si accorge di un auto parcheggiata vicino ad un vialetto d'accesso e la tampona: il proprietario dell'auto, fermo a prendere la posta, assiste all'incidente e si insospettisce dall'atteggiamento reticente del mafioso, proponendo di chiamare la polizia. Dovendo restare nell'anonimato Vito prova ad offrire del denaro per risolvere in fretta la situazione, ma il proprietario dell'altra auto è inamovibile e fa per tornare in casa per prendere il telefono: stizzito, il mafioso finge di prendere i dati dell'assicurazione e dopo aver recuperato una pistola dalla macchina colpisce alla nuca l'uomo.}}
*No, no! ('''Vito Spatafora''')
::{{spiegazione|Tornato nel New Jersey, Vito chiede a Tony di poter rientrare nel giro facendosi trasferire ad Atlantic City: seppur con riluttanza tuttavia il boss sceglie di preparare il suo assassinio, in modo da poter placare la furia di Phil Leotardo, cugino della moglie del fuggiasco. Dopo aver confermato a Tony l'appuntamento del giorno dopo, Vito torna soddisfatto nel motel in cui si è trasferito: appena entrato in casa tuttavia viene bloccato e imbavagliato dai mafiosi di New York Gerry Torciano e Dominic Aniello. Subito dopo Phil esce dall'armadio e, sedendosi sul letto, guarda con disprezzo il parente, definendolo una disgrazia a causa della sua omosessualità: terrorizzato, Vito viene massacrato brutalmente con delle mazze di ferro da Gerry e Dominic, il tutto sotto lo sguardo freddo e privo di compassione di Phil.}}
*No, ma che dico: il rossetto di Carlo stava sul suo uccello! ('''Dominic "Fat Dom" Aniello''')
::{{spiegazione|Mentre preparano la cena nel retro della macelleria Satriale Silvio e Carlo Gervasi ricevono la visita di Dominic Aniello, di passaggio mentre va a salutare sua figlia: i tre finiscono per parlare della morte di Vito e il mafioso newyorkese inizia ad alludere sarcasticamente ad una dilagante omosessualità tra gli uomini del Jersey. Nonostante Silvio lo inviti a tacere Dominic finisce col fare una battuta di cattivo gusto sulla possibilità omosessualità di Carlo: furibondo, Silvio lo colpisce alla nuca con un aspirapolvere e lo trattiene mentre Carlo lo pugnala ripetutamente al petto in un raptus d'ira.}}
====Seconda parte====
*Non...Sparare...! ('''Renè LeCours''')
::{{spiegazione|Durante una cena in famiglia per il compleanno di Tony, il boss fa una battuta crudele sulla sorella Janice, venendo immediatamente pestato dal furente cognato Bobby: per vendicarsi Tony gli ordina di commettere il suo primo omicidio per concludere un affare con dei trafficanti canadesi. La vittima è René LeCours, colpevole di aver negato all'ex moglie, sorella di uno dei trafficanti, il permesso di vedere la figlia: pertanto Bobby si reca nella lavanderia del condominio in cui l'uomo vive, provando a prenderlo alle spalle. René tuttavia lo nota dal riflesso di un oblò e voltandosi alza le mani, venendo colpito al petto: nonostante venga afferrato dall'uomo e supplicato di fermarsi, Bobby gli dà con le la rime agli occhi il colpo di grazia sparandogli in testa.}}
*Che c'è, il cameriere si è preso le ferie?! ('''Gerry Torciano''')
::{{spiegazione|Con Johnny Sack in prigione e Phil Leotardo fuori dagli affari la famiglia Lupertazzi passa un periodo di vuoto di potere: i due principali contendenti al ruolo di boss sono Gerry Torciano, fedele protetto di Phil, e il veterano Faustino "Doc" Santoro. Per consolidare la propria leadership Gerry invita Silvio ad una cena per parargli della situazione di New York: i due parlano di vari argomenti, tra cui il ritiro di Phil, finché due escort convocate da Silvio non arrivano al tavolo. Inaspettatamente però nel ristorante irrompono alcuni sicari di Santoro, che crivellano di colpi il mafioso di New York facendo schizzare sangue sugli altri conviviali: mentre Silvio si dà alla fuga con le ragazze Gerry prova a trascinarsi via venendo immediatamente finito con un colpo alla testa dal capo dei sicari.}}
*Lei è qui...('''John "Johnny Sack" Sacrimoni''')
::{{spiegazione|In prigione da un paio d'anni, Johnny Sack apprende di avere un cancro ai polmoni in fase terminale: l'uomo si rassegna all'idea di morire e presto si ritrova sul letto di morte. Circondato dalla fedele moglie Ginny e dalle figlie Allegra e Catherine, Johnny inizia a faticare a respirare e, nel pieno del delirio, ha una visione di sua madre: Ginny allora fa per prendergli una sigaretta, sua ossessione che lo ha caratterizzato per tutta la vita portandolo alla fine, ma appena si volta verso il marito si rende conto che ormai è morto.}}
*Amuninni a casa, picciotti. ('''Faustino "Doc" Santoro''')
::{{spiegazione|A seguito della morte di Johnny Sack e del protetto Gerry Phil decide di tornare in gioco per prendere il potere sui Lupertazzi: l'occasione si presenta quando Doc Santoro, ora ufficialmente il boss, mangia provocatoriamente nel suo piatto davanti al suo braccio destro Butch DeConcini. Poche sere dopo l'anziano boss lascia un locale preparandosi a salire in macchina coi suoi due bodyguard, ma nota che uno dei due fugge via all'improvviso: in quel momento infatti arriva un commando di sicari inviati da Butch che crivellano immediatamente di colpi Santoro e l'altro suo sgherro.}}
*Chris, tu sei nella Mafia e io no! ('''J.T. Dolan''')
::{{spiegazione|Per via della sua disintossicazione e del suo desiderio di diventare un uomo più responsabile Chris viene sempre più emarginato dalla famiglia: una sera allora prova a distendersi un po' dopo una riappacificazione con Paulie, ma viene comunque insultato e ridicolizzato da tutti i presenti. Depresso e ubriaco, si reca allora dall'amico sceneggiatore JT Dolan per trovare conforto: lo sceneggiatore tuttavia non lo considera realmente un amico per via delle pressioni che gli ha imposto e si limita ad invitarlo a parlare col suo sponsor degli alcolisti anonimi. Ormai delirante, Chris pensa di distruggere la famiglia attraverso una soffiata e prova a parlarne con JT: quest'ultimo tuttavia lo zittisce brutalmente non volendo che l'amico spifferi proprio a lui i segreti della mafia. Comprendendo quindi di essere completamente estraneo sia all'ambiente malavitoso che a quello normale, Chris torna in sé ed estraendo una pistola uccide freddamente JT sparandogli alla testa.}}
*Non lo passo il il test antidroga...Chiamami un taxi... ('''Christopher "Chris" Moltisanti''')
::{{spiegazione|Mentre tornano in piena notte da un incontro con Phil Tony e Chris si mettono a parlare del più e del meno non accorgendosi di essere finiti contromano: quando una macchina arriva nel senso opposto pertanto Christopher è costretto a sterzare finendo fuori strada e provocando un brutto incidente che distrugge la macchina. Mentre Tony se la cava con le costole rotte, Chris versa in gravi condizioni e fatica a respirare: noncurante, il ragazzo chiede al cugino di chiamargli un taxi, avendo sniffato della cocaina prima di partire e non essendo quindi in grado di superare il test antidroga. Sceso dalla macchina e avvicinatosi al finestrino del pilota Tony fa per chiamare i soccorsi, ma vedendo il seggiolino della figlia di Chris completamente distrutto sceglie di mettere giù la telefonata: reputando il cugino un totale irresponsabile pericoloso per lui e per i suoi cari il boss finisce per soffocarlo tappandogli bocca e naso, lasciandolo annegare nel suo stesso sangue.}}
*Si? ('''Burt Gervasi''')
::{{spiegazione|Con Phil e i mafiosi di New York decisi ad annientarli dopo l'ultimo sgarbo, molti membri della famiglia iniziano a valutare di passare dall'altra parte: uno di questi è Burt Gervasi, che dopo aver rivelato a Silvio di aver tradito la famiglia lo invita a pensare di unirsi a lui. La mattina dopo Silvio va a trovare Burt a casa sua volendo approfondire la questione: contento, il traditore lo fa entrare in casa per parlare della questione, ma appena gli dà le spalle viene immediatamente strangolato con una garota mentre il suo cane abbaia furiosamente contro Silvio.}}
*Papà, mi hanno sparato! ('''Yarina Kastropovich''')
::{{spiegazione|Per prevenire la guerra scatenata da Phil i capi della famiglia Soprano scelgono di uccidere il boss newyorchese: per farlo scelgono di avvalersi ancora una volta del sicario napoletano Italo, a cui viene fornito l'indirizzo dell'amante di Phil, Yarina Kastropovich. Bussando alla porta della donna Italo si ritrova davanti suo padre Alec, molto simile nell'aspetto a Phil: scambiandolo per il suo obbiettivo il sicario entra con una scusa e gli spara immediatamente in testa. Sentendo dei rumori Yarina si affaccia dalle scale venendo immediatamente colpita al petto: implorando l'aiuto del padre la ragazza cade dalle scale venendo finita con un colpo alla testa da Italo.}}
*A lui non interessa... ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Jr''')
::{{spiegazione|Una volta fallito l'attentato a Phil Tony ordina a tutti i suoi uomini di rifugiarsi in una casa sicura: il fido braccio destro e cognato Bobby tuttavia lascia il cellulare in macchina mentre entra in un negozio di trenini, non sentendo la chiamata in arrivo del suo boss. Chiacchierando amichevolmente con il proprietario del negozio Bobby osserva il modellino del treno Blue Comet, un pezzo ricercato e prezioso per la sua collezione: ammirandone le qualità il mafioso decide di acquistarlo, negando divertito che si tratti di un regalo per il figlio quando il proprietario glielo chiede. Terminato l'acquisto Bobby fa per andarsene, ma nel negozio è entrato un commando di sicario di Phil Leotardo: senza il tempo di estrarre la pistola egli viene immediatamente crivellato di colpi, cadendo su un plastico con sopra i suoi amati trenini.}}
*Forza, andiamo! ('''Silvio Dante''')
::{{spiegazione|Prima di fuggire in una casa sicura Silvio e Patsy Parisi si fermano al Bada Bing per svuotare gli uffici e recuperare i documenti importanti: una volta usciti nel parcheggio i due fanno per andarsene, ma vengono intercettati da una macchina con a bordo due uomini di Phil, Raymond D'Abaldo e Petey B. Nella sparatoria che ne segue Patsy si dà alla fuga mentre Silvio prova a prendere la sua pistola nella borsa nel sedile posteriore: a causa della cintura tuttavia non riesce a prenderla agevolmente e i sicari ne approfittano per crivellarlo di colpi. Portato in ospedale, Silvio finisce in coma profondo senza la possibilità di risveglio, risultando cerebralmente morto.}}
*Di a quell'imbecille di farmacista di chiamare il dottor Yaconis: devo farmi dare sei giorni di Plavix... ('''Phil Leotardo''')
::{{spiegazione|Delusi dalla piega che ha preso la faida col New Jersey e scontenti di Phil come capo Butch DeConcini e il consigliere Albie Cianfalone stringono una trattativa con Tony e Paulie per chiudere la guerra ed ammazzare il boss: grazie ad una soffiata dell'agente dell'FBI Harris, storico rivale della loro organizzazione, Tony e i suoi scoprono inoltre che Phil si nasconde in una stazione di servizio. Pochi giorni dopo Phil riceve la visita della moglie Patty, venuta per salutarlo con i suoi nipotini gemelli: dopo aver salutato scherzosamente i due neonati il boss di New York ordina alla moglie di chiedere dei farmaci ai suoi medici, ma in quel momento sopraggiunge il soldato dei Soprano Walden Belfiore che gli spara due colpi di pistola alla testa sotto lo sguardo disperato della moglie.}}
*Ah, questi li ho ordinati per tutti. ('''Anthony "Tony" Soprano''')
::{{spiegazione|Dopo un'ultima visita ad uno zio Junior ormai distrutto dalla demenza senile Tony va a cena in un locale aspettando la sua famiglia: dopo aver messo sul juke-box del locale "Don't Stop Believing" viene raggiunto dalla moglie Carmela con cui parla brevemente della futura testimonianza che verrà fatta da Carlo Gervasi. Poco dopo entra anche il figlio A.J. seguito da un uomo misterioso e dall'aria taciturna: questi si siede al bancone e, dopo aver lanciato alcuni sguardi al tavolo dei Soprano, si alza per andare in bagno. Mentre la figlia Meadow finisce di parcheggiare fuori dal locale Tony passa ai famigliari degli anelli di cipolla: sentendo il campanello della porta del locale il boss alza lo sguardo, ma in quel momento lo schermo diventa nero e qualsiasi suono si interrompe. Il finale volutamente aperto è stato per anni causa di dibattito tra gli appassionati, ma è fortemente implicito che Tony sia stato assassinato, presumibilmente dall'uomo misterioso andato in bagno, e che lo schermo nero rappresenti il suo punto di vista dopo la morte.}}
[[Categoria:Ultime parole dai media|Soprano]]
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2022-08-11T19:23:18Z
DoctorMorte
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/* Seconda Stagione */
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{{Raccolta}}
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi della serie televisiva '''''[[I Soprano]]''''' in punto di morte.
==Citazioni==
{{cronologico}}
===Prima Stagione===
*Emil. ('''Emil Kollar''')
::{{spiegazione|Irritato per la sbagliata pronuncia del suo nome, il gangster ceceno Emil Kollar sniffa della cocaina offertagli da Christopher Moltisanti, non sapendo che il giovane è stato incaricato dai suoi capi di giustiziarlo con un colpo alla nuca.}}
*Mi prendo la colazione. Ti spiace? ('''Hector Anthony''')
::{{spiegazione|A causa di una pistola caduta al rapinatore Special K, il camionista messicano Hector Anthony viene colpito al petto da un colpo vagante e muore sotto lo sguardo sconvolto di Brendan Filone, responsabile della rapina.}}
*Ti prego, Tony, ti prego! ('''Fabian "Febby" Petrulio/Fred Peters''')
::{{spiegazione|Attaccato alle spalle da Tony Soprano, il pentito Febby Petrulio invoca invano la pietà del gangster venendo immediatamente strangolato con un cavo elettrico.}}
*No, no, Mikey! Aspetta, ti prego! No! ('''Rusty Irish''')
::{{spiegazione|Colpevole di aver spinto al suicidio il nipote del sarto di fiducia di Junior Soprano, lo spacciatore Rusty Irish viene gettato giù da un ponte dagli affiliati Mickey Palmice e Joseph Marino nonostante le sue richieste di pietà.}}
*Va bene, lo farò! ('''Gallegos''')
::{{spiegazione|Intercettato da Christopher, Big Pussy Bompensiero e Paulie Gualtieri, lo spacciatore colombiano Gallegos viene ucciso con un colpo alla testa da Paulie per mandare un messaggio ai suoi mandanti.}}
*Forza! E Andiamo! ('''Vin Makazian''')
::{{spiegazione|Ormai depresso e rinnegato da tutti i suoi amici, il poliziotto corrotto Vin Makazian abusa del suo potere per avvicinarsi ad un ponte e, appuntandosi il distintivo sul petto, si getta giù per suicidarsi.}}
*Va bene! ('''Donnie Paduana''')
::{{spiegazione|Mentre fa per allontanarsi da un incontro con gli uomini di Junior per organizzare la morte di Tony, Donnie Paduana viene avvicinato da Mickey Palmice che, su ordine di Junior, gli spara in testa per via della sua propensione a diffondere malelingue sui suoi datori di lavoro.}}
*Brutti pezzi di merda, che state facendo? Io sono un capitano! ('''Jimmy Altieri''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore dell'FBI, il capo mandamento Jimmy Altieri viene attirato con l'inganno da Chris in un appartamento, e una volta lì viene preso alle spalle e giustiziato con un colpo alla nuca da Silvio Dante.}}
*Dici sul serio? ('''Chucky Signore''')
::{{spiegazione|Mentre si prepara ad uscire in barca il fedele sicario di Junior Chucky Signore viene avvicinato da Tony, che tiene in mano un grosso pesce: pur sospettoso, Chucky non fa in tempo a fare nulla che viene crivellato di colpi da Tony con una pistola tirata fuori dal pesce.}}
*Ti prego, Christopher, abbi pietà! ('''Michael "Mikey" Palmice''')
::{{spiegazione|Braccato da Paulie e Christopher nei boschi, Mikey Palmice viene azzoppato nei pressi di un fiumiciattolo. Terrorizzato, egli scarica la colpa dell'attentato a Tony di Junior e invoca pietà, ma viene brutalmente crivellato di colpi dai due sicari.}}
===Seconda Stagione===
*Capolinea, figliolo. ('''Philip "Philly Spoons" Parisi''')
::{{spiegazione|Riportato a casa dal carcere il soldato Gigi Cestone, Philip Parisi viene inaspettatamente assassinato proprio dal suo passeggero, inviato da Tony per uccidere l'ultimo uomo di Junior rimasto libero.}}
*Dai, è già sul fuoco! ('''Jimmy Bones''')
::{{spiegazione|Temendo che possa riferire di averlo visto con un agente dell'FBI, Big Pussy fa visita al suo conoscente Jimmy Bones e approfittando di un momento di distrazione lo tramortisce con una martellata alla nuca, per poi procedere a massacrarlo senza pietà.}}
*La cintura, porca puttana! ('''Sean Gismonte''')
::{{spiegazione|Nel tentativo di avanzare nei ranghi della mafia i due associati Sean Gismonte e Matthew Bevilacqua provano ad assassinare Christopher: prima di potergli dare il colpo di grazia però Sean rimane bloccato al sedile per via della cintura, permettendo a Chris di ucciderlo con un colpo alla testa.}}
*No! Ti prego, no! Mamma! Ti prego, Tony, ti prego! ('''Matthew Bevilacqua''')
::{{spiegazione|Nonostante le false promesse di Tony, Matthew Bevilacqua viene crivellato di colpi senza pietà dal caporegime e da Big Pussy per il suo coinvolgimento nell'attentato a Christopher.}}
*Janice, lascia stare, non sono dell'umore adatto! ('''Richie Aprile''')
::{{spiegazione|A seguito di una lite domestica il caporegime Richie Aprile picchia la fidanzata Janice Soprano, ordinandole poi di recuperare il resto della loro cena. In stato di shock, Janice prende invece una pistola e la punta contro Richie, che sottovalutando la situazione viene colpito al petto e, dopo un istante di stupore, finito con un colpo alla testa.}}
*Si... Ho la testa quasi vuota, comincio ad essere un po' sbronzo. Perché? Cristo Santo... Devo sedermi. Non ce la faccio a stare in piedi. Ti sta bene, Tony? Se mi siedo... ('''Salvatore "Big Pussy" Bompensiero''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore, Big Pussy viene portato in barca da Tony, Paulie e Silvio, suoi amici più cari, e messo davanti alla verità. Dopo attimi di malinconia e tristezza, i quattro decidono di fare un'ultima bevuta insieme, al termine della quale i tre mafiosi puntano la pistola contro l'ex amico. Chiedendo di non essere colpito in faccia, un ubriaco Big Pussy fa per sedersi venendo immediatamente crivellato di colpi.}}
===Terza Stagione===
*Brutto figlio di puttana! ('''Salvatore "Mustang Sally" Intile''')
::{{spiegazione|Pochi giorni dopo aver prestato Bryan Spatafora, fratello del mafioso Vito, il criminale Salvatore "Mustang Sally" Intile riceve la visita del suo padrino di battesimo, l'anziano sicario Robert Baccalieri: inviato da Tony, il vecchio suggerisce a Sally di scusarsi personalmente con Vito per avere salva la vita. Mentre il figlioccio gli prende un bicchiere d'acqua tuttavia il signor Baccalieri estrae una pistola, preparandosi ad ucciderlo per ordine di Tony: in quel momento tuttavia irrompe Carlos, amico di Sally che costringe il vecchio sicario a sparare rapidamente sui due. Ferito all'orecchio, Sally si scaglia furente contro il suo padrino di battesimo per prendergli la pistola: dopo una breve colluttazione tuttavia è il signor Baccalieri ad avere la meglio, sparando in testa al figlioccio.}}
*No, signor Baccalà, per favore, non mi spari! ('''Carlos''')
::{{spiegazione|Dopo aver ucciso Mustang Sally il signor Baccalieri inala un po' di medicine per il suo cancro ai polmoni e si avvicina a Carlos suggerendogli di dire qualcosa prima di morire: terrorizzato, Carlos prova a chiedere pietà facendosi scudo con una sedia, ma viene immediatamente centrato alla testa dal vecchio sicario, deciso a non lasciare alcun testimone.}}
*Oh, cazzo! ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Sr.''')
::{{spiegazione|Dopo il duplice omicidio di Mustang Sally e Carlos il signor Baccalieri fugge via in macchina, fumandosi una sigaretta per stemperare la tensione: vedendo le auto della polizia dirigersi verso la casa di Sally il vecchio sicario ridacchia pensando al lavoro svolto, ma presto inizia a tossire violentemente per colpa del fumo della sigaretta. Sempre più sofferente per il proprio cancro, Baccalieri prova a prendere il suo inalatore, ma nella fretta gli cade di tasca finendo sotto i sedili: ormai allo stremo, il vecchio sviene e si schianta con l'auto contro un palo, morendo sul colpo.}}
*Ti senti meglio adesso? Ti senti un vero uomo?! ('''Tracee''')
::{{spiegazione|Messa incinta dal violento mafioso Ralph Cifarietto, la timida spogliarellista Tracee non va al lavoro per giorni, rimanendo a casa con l'amante: infuriato, Silvio la raggiunge e la malmena per mandarla al lavoro, sotto lo sguardo divertito di Ralph. Qualche sera dopo, Tracee insulta Ralph davanti a tutti i ganster del Bada Bing: portata nel parcheggio la ragazza, l'amante sembra volerla tranquillizzare, ma alla fine fa una battuta crudele su di lei. Rendendosi conto di aver amato un mostro, Tracee inizia a tirargli dei pugni e ad affermare che si considera un uomo solo se tratta male le donne ragazza: furibondo per gli insulti, Ralph pesta selvaggiamente la povera ragazza in un raptus d'ira, finendo per ucciderla a pugni.}}
*'''Carlo Renzi''':Presto, sbrighiamoci! Andiamocene via di qui! <br/>'''"Sunshine"''':Beh, "se non perdi la testa quando la perdono gli altri"...
::{{spiegazione|Decisi a farsi rispettare dai membri della famiglia per diventare affiliati, Jackie Aprile Jr e il suo amico Dino Zerilli commettono un azione spavalda: rapinare il tavolo da gioco del mafioso Eugene Pontecorvo, ispirandosi ad un colpo fatto in gioventù da Tony e Jackie Aprile Sr. Accompagnati dall'amico Carlo Renzi i ragazzi commettono la rapina, ma le cose iniziano ad andare male visto che Chris ha riconosciuto la voce di Jackie: come se non bastasse il biscazziere cinese Sunshine continua ad irritare i tre con i suoi proverbi, nonostante gli altri mafiosi lo invitino a tacere. All'ennesimo proverbio del biscazziere, un nervoso Jackie lo crivella di colpi istintivamente: nella sparatoria che ne segue Chris rischia di essere ucciso da Carlo, riuscendo a sparargli prontamente alla testa.}}
*Chris...Ti prego! Non sapevamo che c'eri anche tu! Noi stiamo con Ralph! Ti prego... ('''Dino Zerilli''')
::{{spiegazione|Riusciti ad uscire dalla bisca, Jackie e Dino hanno una brutta sorpresa: il loro autista, lo spacciatore Matush, li ha abbandonati subito dopo aver sentito degli spari. Riuscito a rubare una macchina, Jackie si dà alla fuga piantando in asso Dino: questi non fa in tempo a preoccuparsi che viene raggiunto da Chris e da Albert Barese, decisi a fargli pagare lo sgarro. Sotto il tiro dei due gangster, il terrorizzato Dino scarica la colpa di tutto su Jackie e chiede pietà a Chris, un tempo suo amico: privi di compassione i due gangster crivellano di colpi il ragazzo sparandogli ripetutamente alla testa.}}
*Che cos'hai da ridere? ('''Jackie Aprile Jr''')
::{{spiegazione|Nascosto in una casa del quartiere nero, Jackie telefona a Tony chiedendogli pietà in nome dell'amicizia tra suo padre e il boss: ormai stanco delle scuse del ragazzo, Tony lascia il tutto nelle mani di Ralph Cifarietto, capo del ragazzo nonché compagno di suo madre. Il giorno dopo la telefonata Jackie va a cercare alcuni amici in grado di dargli una mano salutando scherzosamente la famiglia che lo ha ospitato: una volta all'esterno il ragazzo cammina circospetto per strada, ma non si accorge della presenza di Vito Spatafora, braccio destro di Ralph che arrivandogli alle spalle gli spara un colpo alla nuca.}}
===Quarta Stagione===
*Ti chiedo perdono! Perdonami...Mi dispiace, mi dispiace! ('''Barry Haydou''')
::{{spiegazione|Deciso a fare di Chris il suo erede, Tony gli rivela il nome dell'assassino di suo padre Dickie: si tratta di Barry Haydou, tenente di polizia in pensione che venne pagato da un gangster sfregiato dal mafioso. Recatosi a casa di Haydou Chris lo ammanetta alla sua scala e gli rivela il nome di suo padre:credendolo un rapinatore il poliziotto dichiara di non aver mai sentito pronunciare quel nome e tenta invano di liberarsi. Quando Chris gli punta la pistola alla testa tuttavia Haydou prova a supplicarlo dichiarandosi dispiaciuto per la morte di Dickie: comprendendo di trovarsi realmente davanti all'assassino del padre Chris non esita a sparargli due volte alla testa.}}
*Si, cazzo, era un animale! Da cento dollari al pezzo! Mio figlio sta in un letto d'ospedale! Non mi pare che ti lamenti, no, quando ti porto una bella busta piena, non te ne frega niente da dove viene! Non guardarmi in quel modo! Era una cavalla, che cazzo! Ma che sei, vegetariano? Mangi salsicce e bistecche a carrettate! ('''Ralph Cifarietto''')
::{{spiegazione|In un periodo particolarmente teso per la sua vita, Tony riceve la notizia della morte in un incendio della sua amata cavalla Pie-Oh-May: sconvolto, egli si reca a casa di Ralph, con cui aveva comprato la cavalla, per dargli la tragica notizia. A causa della condizione del figlio Justin, finito in coma per un incidente, Ralph non presta particolarmente attenzione alle polemiche sul boss: irritato, Tony lo accusa prima implicitamente e poi direttamente di aver ucciso la loro cavalla per frodare l'assicurazione. Sconcertato dalle affermazioni del socio, Ralph gli vomita addosso tutto l'odio e il disprezzo per lui e afferma di fregarsene della morte della cavalla: furente con lui, Tony gli tira un pugno scatenando una violenta colluttazione, al termine della quale strangola brutalmente Ralph per tutti i torti che gli ha fatto.}}
*Sei sempre stato un piccolo bastardo! Aiuto! Aiu... ('''Minn Matrone''')
::{{spiegazione|Bisognoso di soldi extra, Paulie decide di rubare i soldi di un'amica di sua madre, l'anziana Minn Matrone: tuttavia a sua insaputa la vecchia è rimasta in casa dal bingo e lo sorprende in camera da letto. Cercando di calmarla, Paulie si inventa una scusa per la sua presenza, ma Minn t non gli crede e dopo aver provato invano a chiamare la polizia prova ad uscire dalla casa: raggiunta e bloccata dal gangster, la vecchia gli vomita in faccia tutto l'odio che ha sempre provato per lui e prova a chiamare aiuto, venendo soffocata brutalmente con un cuscino.}}
*'''Stanley Johnson''':Non ha smesso: si è preso una vacanza! <br/>'''Credenzio Curtis''':Senti, non dire un cazzo a Lola di questa cosa: mi sgonfierà le palle per gli alimenti e...
::{{spiegazione|Su richiesta del vice boss di New York Johnny Sack Tony prepara l'omicidio del suo capo, il potente Carmine Lupertazzi: pertanto ordina a Chris di assumere gli spacciatori Credenzio Curtis e Stanley Johnson come sicari per l'assassinio. All'ultimo tuttavia Carmine fiuta il pericolo e scende a patti con Johnny, rendendo inutile il suo eventuale omicidio: pertanto Chris si reca sotto un ponte per incontrare Johnson e Curtis pagandoli comunque per il disturbo. Dopo che il mafioso si allontana i due criminali tornano in macchina parlando del più e del meno: prima di andarsene tuttavia i due vengono raggiunti dagli affiliati Benny Fazio e Peter La Rosa che li crivellano di colpi in modo da non lasciare testimoni per l'attentato.}}
===Quinta Stagione===
*Di...Capelli bruciati... ('''Carmine Lupertazzi''')
::{{spiegazione|Per festeggiare l'uscita di prigione di Angelo Garepe, consigliere dei Lupertazzi, Tony, Johnny e Carmine lo invitano ad un pranzo su un campo da golf: qui i gangster parlano del più e del meno, anche se Johnny inizia a preoccuparsi per il suo boss, che risponde alle domande confusamente e con aria assente. Poco dopo infatti Carmine viene colpito da un infarto e crolla a terra: dopo dei giorni di coma in ospedale il vecchio boss morirà senza svegliarsi, creando un vuoto di potere nella famiglia Lupertazzi.}}
*Si, certo...Andate a buttarli al Black Jack, brutti stronzi che siete! ('''Raoul''')
::{{spiegazione|In crisi per una disputa economica, Paulie e Chris arrivano quasi alle mani fuori da un locale in cui hanno cenato: ad interromperli è il cameriere Raoul, che chiede umilmente perché la mancia sia stata misera. Insultato pesantemente dai due, il cameriere li insulta a sua volta e fa per tornare verso il locale: infuriato, Chris afferra un sasso da terra e glielo tira sulla nuca. Inizialmente soddisfatti i due gangster si rendono presto conto che Raoul è in preda alle convulsioni e che probabilmente gli hanno compromesso il cervello: terrorizzato, Paulie estrae una pistola e finisce il poveretto sparandogli due volte nel petto.}}
*Che cazzo... Jason! Jason! Jason! No! Oh, mio Dio... ('''Lorraine Calluzzo''')
::{{spiegazione|Nella faida che si crea dopo la morte di Carmine Lupertazzi la criminale Lorraine Calluzzo si schiera con suo figlio Little Carmine e i consiglieri Rusty Milio e Angelo Garepe: nonostante Johnny Sack la faccia minacciare dal suo accolito Phil Leotardo la donna continua a riscuotere denaro per i suoi avversari. Pochi giorni dopo la minaccia, Lorraine esce dalla doccia trovandosi inaspettatamente davanti a Billy Leotardo: frustata con un asciugamano la donna fugge terrorizzata invocando il suo amante Jason Evanina. Una volta in soggiorno però Lorraine inciampa proprio nel cadavere di Jason, ucciso da Joey Peeps: sconvolta, la donna prova a sgattaiolare via pateticamente venendo immediatamente uccisa da Billy con un colpo di pistola alla testa.}}
*Pure io. ('''Heather''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ciao...Tony, giusto? Anche tu da queste parti? ('''Joseph "Joey Peeps" Pepparelli''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ti prego, Philly, noi siamo amici! ('''Angelo Garepe''')
::{{spiegazione|Mentre torna a casa, Angelo viene tamponato dalla macchina dietro alla sua: inizialmente scocciato, il vecchio mafioso si stupisce quando dal veicolo scendono i fratelli Leotardo, che lo invitano ad un presunto accordo di pace con Johnny Sack. Pur provando dei sospetti, Angelo sceglie di fidarsi e fa per andare alla sua macchina, ma fatti pochi passi viene strangolato con una garota da Billy e trascinato a forza nel baule della sua macchina: mentre viene avvolto in un sacco di plastica il vecchio gangster supplica Phil di risparmiarlo, ma quest'ultimo è senza pietà e gli spara due colpi alla testa.}}
*Eccomi, eccomi: stavo finendo il mio Gin. Cazzo! ('''Billy Leotardo''')
::{{spiegazione|In un bar a bere, un depresso Phil ha un flashback sulla sera precedente: dopo la defezione di Little Carmine, sconvolto dai troppi morti della guerra in corso, il gangster si reca in un pub col fratello Billy per festeggiare. Rimproverandolo per essere uscito tardi, Phil non si accorge tuttavia che Tony Blundetto li sta raggiungendo: furioso per la morte del suo caro amico Angelo, il mafioso del New Jersey spara contro i fratelli ferendo Phil e uccidendo Billy sul colpo.}}
*Fanculo, non ce l'ho con te! M'hai fregato come un pivello, stronzo: m'hai venduto borotalco! ('''Gilbert Nieves''')
::{{spiegazione|Durante un colloquio con l'FBI, a cui passa informazioni Adriana La Cerva, fidanzata storica di Chris, racconta di come una notte ha prestato l'ufficio del suo locale allo spacciatore Matush: la situazione tuttavia precipita quando nell'ufficio entra Gilbert Nieves, uomo truffato dallo spacciatore che rivuole indietro i suoi soldi. Minacciato da un coltello, Matush si mostra accondiscendente e fa per dare a Nieves i suoi soldi, ma mentre è distratto l'uomo viene colpito alla testa con un posacenere da Khamir, braccio destro dello spacciatore: nella colluttazione che ne segue Nieves viene trattenuto a terra da Khamir e pugnalato al cuore da Matush, il tutto sotto gli occhi sconvolti di Adriana.}}
*No, no, no! Ti prego, no... ('''Adriana La Cerva''')
::{{spiegazione|Ormai disperata e con poche alternative, Adriana racconta a Chris di essere un'informatrice e gli chiede di fuggire via con lui: inizialmente sconvolto, il giovane gangster sembra accettare la situazione ed esce per sistemare le ultime faccende. Ore dopo Adriana riceve da Tony la notizia che Chris ha tentato il suicidio e la invita a raggiungerlo: inizialmente decisa a fuggire, la ragazza sceglie di recarsi in ospedale facendosi accompagnare da Silvio. I due tuttavia si fermano in uno spiazzo isolato in mezzo ai boschi: Adriana realizza quindi che Chris l'ha tradita informando Tony del suo legame con l'FBI. Disperata, la ragazza inizia a piangere e supplica Silvio che senza dire nulla la trascina brutalmente fuori dalla macchina: Adriana prova a strisciare via piangendo e gemendo, ma Silvio è implacabile e la uccide con due colpi alla testa.}}
===Sesta Stagione===
====Prima parte====
*Qui sopra c'è Tony che parla dell'omicidio di Angelo Giancalone: la qualità del suono è scadente, ma la può portare lo stesso...In aula...Lì c'è...Tutto... ('''Raymond "Ray" Curto''')
::{{spiegazione|Durante uno dei suoi colloqui con l'FBI, a cui passa informazioni da anni per una collaborazione reciproca, il caporegime Ray Curto consegna all'agente Sanseverino un nastro in cui Tony parla di alcuni delitti: il vecchio criminale tuttavia appare affaticato durante il colloquio e, dopo un'ultima informazione, muore sul colpo stroncato da un infarto fulminante.}}
*Si. Ciao! ('''Teddy Spirodakis''')
::{{spiegazione|Deciso a trasferirsi in Florida per lasciarsi la vita criminale alle spalle, Eugene Pontecorvo accetta un incarico da Christopher, nella speranza che questi interceda con Tony: recatosi a tarda notte in una tavola calda Eugene si avvicina a Teddy Spirodakis, debitore di Christopher, e dopo averlo salutato amichevolmente lo uccide sparandogli in testa.}}
*Okay.('''Eugene Pontecorvo''')
::{{spiegazione|Nonostante l'omicidio di Spirodakis, le alte sfere della famiglia negano a Gene il trasferimento in Florida: disperato, l'uomo prova a rivolgersi all'FBI, a cui passa da tempo delle informazioni, ma anche gli agenti si oppongono alla sua decisione, ritenendolo un elemento troppo prezioso. Tornato a casa, il gangster passa la notte a guardare vecchie foto di suo figlio, ormai divenuto un drogato in duri rapporti con lui: ormai depresso e desideroso di farla finita, Eugene si impicca nel suo garage, procurandosi una morte lenta e dolorosa.}}
*'''Rusty Millio''':Vediamo, museo... <br/>'''Eddie Pietro''': Eastern Parkway. <br/>'''Rusty Millio''':Eastern Parkway, non Belt Parkway!
::{{spiegazione|Al matrimonio della figlia Allegra, Johnny Sack commissiona a Tony l'omicidio di Rusty Millio: l'anziano caporegime infatti continua ad opporsi alla reggenza di Phil Leotardo e il boss vuole sbarazzarsene una volta per tutte. Pochi giorni dopo Rusty fa per uscire da casa sua col fido gusrdiaspalle Eddie Pietro quando viene bloccato da due uomini, Italo e Salvatore: i due, apparentemente dei turisti, chiedono informazioni sull'ubicazione di un museo, confondendo i due gangster per via del suo italiano stretto. Consultandosi con Eddie, Rusty comprende che i due hanno sbagliato strada e li rimprovera aspramente: pochi istanti dopo tuttavia Italo e Salvatore, in realtà due sicari arrivati da Napoli su richiesta di Tony, estraggono le loro pistole e uccidono i due gangster sparandogli in testa.}}
*Senta, io non mi voglio mettere a discutere. Abito qui in fondo al sentiero: chiamo la polizia, arriveranno subito. Metta le doppie freccie, mi raccomando. ('''Uomo tamponato''')
::{{spiegazione|Fuggito una volta che la sua omosessualità viene scoperta, Vito Spatafora fugge nel New Hampshire dove inizia una nuova vita col pompiere Jim: lo stile di vita tranquillo dell'uomo comune tuttavia non soddisfa il suo stile di vita basato su denaro e potere e pertanto decide dopo pochi giorni di tornare nel New Jersey. Mentre guida sovrappensiero per la relazione persa con Jim, Vito non si accorge di un auto parcheggiata vicino ad un vialetto d'accesso e la tampona: il proprietario dell'auto, fermo a prendere la posta, assiste all'incidente e si insospettisce dall'atteggiamento reticente del mafioso, proponendo di chiamare la polizia. Dovendo restare nell'anonimato Vito prova ad offrire del denaro per risolvere in fretta la situazione, ma il proprietario dell'altra auto è inamovibile e fa per tornare in casa per prendere il telefono: stizzito, il mafioso finge di prendere i dati dell'assicurazione e dopo aver recuperato una pistola dalla macchina colpisce alla nuca l'uomo.}}
*No, no! ('''Vito Spatafora''')
::{{spiegazione|Tornato nel New Jersey, Vito chiede a Tony di poter rientrare nel giro facendosi trasferire ad Atlantic City: seppur con riluttanza tuttavia il boss sceglie di preparare il suo assassinio, in modo da poter placare la furia di Phil Leotardo, cugino della moglie del fuggiasco. Dopo aver confermato a Tony l'appuntamento del giorno dopo, Vito torna soddisfatto nel motel in cui si è trasferito: appena entrato in casa tuttavia viene bloccato e imbavagliato dai mafiosi di New York Gerry Torciano e Dominic Aniello. Subito dopo Phil esce dall'armadio e, sedendosi sul letto, guarda con disprezzo il parente, definendolo una disgrazia a causa della sua omosessualità: terrorizzato, Vito viene massacrato brutalmente con delle mazze di ferro da Gerry e Dominic, il tutto sotto lo sguardo freddo e privo di compassione di Phil.}}
*No, ma che dico: il rossetto di Carlo stava sul suo uccello! ('''Dominic "Fat Dom" Aniello''')
::{{spiegazione|Mentre preparano la cena nel retro della macelleria Satriale Silvio e Carlo Gervasi ricevono la visita di Dominic Aniello, di passaggio mentre va a salutare sua figlia: i tre finiscono per parlare della morte di Vito e il mafioso newyorkese inizia ad alludere sarcasticamente ad una dilagante omosessualità tra gli uomini del Jersey. Nonostante Silvio lo inviti a tacere Dominic finisce col fare una battuta di cattivo gusto sulla possibilità omosessualità di Carlo: furibondo, Silvio lo colpisce alla nuca con un aspirapolvere e lo trattiene mentre Carlo lo pugnala ripetutamente al petto in un raptus d'ira.}}
====Seconda parte====
*Non...Sparare...! ('''Renè LeCours''')
::{{spiegazione|Durante una cena in famiglia per il compleanno di Tony, il boss fa una battuta crudele sulla sorella Janice, venendo immediatamente pestato dal furente cognato Bobby: per vendicarsi Tony gli ordina di commettere il suo primo omicidio per concludere un affare con dei trafficanti canadesi. La vittima è René LeCours, colpevole di aver negato all'ex moglie, sorella di uno dei trafficanti, il permesso di vedere la figlia: pertanto Bobby si reca nella lavanderia del condominio in cui l'uomo vive, provando a prenderlo alle spalle. René tuttavia lo nota dal riflesso di un oblò e voltandosi alza le mani, venendo colpito al petto: nonostante venga afferrato dall'uomo e supplicato di fermarsi, Bobby gli dà con le la rime agli occhi il colpo di grazia sparandogli in testa.}}
*Che c'è, il cameriere si è preso le ferie?! ('''Gerry Torciano''')
::{{spiegazione|Con Johnny Sack in prigione e Phil Leotardo fuori dagli affari la famiglia Lupertazzi passa un periodo di vuoto di potere: i due principali contendenti al ruolo di boss sono Gerry Torciano, fedele protetto di Phil, e il veterano Faustino "Doc" Santoro. Per consolidare la propria leadership Gerry invita Silvio ad una cena per parargli della situazione di New York: i due parlano di vari argomenti, tra cui il ritiro di Phil, finché due escort convocate da Silvio non arrivano al tavolo. Inaspettatamente però nel ristorante irrompono alcuni sicari di Santoro, che crivellano di colpi il mafioso di New York facendo schizzare sangue sugli altri conviviali: mentre Silvio si dà alla fuga con le ragazze Gerry prova a trascinarsi via venendo immediatamente finito con un colpo alla testa dal capo dei sicari.}}
*Lei è qui...('''John "Johnny Sack" Sacrimoni''')
::{{spiegazione|In prigione da un paio d'anni, Johnny Sack apprende di avere un cancro ai polmoni in fase terminale: l'uomo si rassegna all'idea di morire e presto si ritrova sul letto di morte. Circondato dalla fedele moglie Ginny e dalle figlie Allegra e Catherine, Johnny inizia a faticare a respirare e, nel pieno del delirio, ha una visione di sua madre: Ginny allora fa per prendergli una sigaretta, sua ossessione che lo ha caratterizzato per tutta la vita portandolo alla fine, ma appena si volta verso il marito si rende conto che ormai è morto.}}
*Amuninni a casa, picciotti. ('''Faustino "Doc" Santoro''')
::{{spiegazione|A seguito della morte di Johnny Sack e del protetto Gerry Phil decide di tornare in gioco per prendere il potere sui Lupertazzi: l'occasione si presenta quando Doc Santoro, ora ufficialmente il boss, mangia provocatoriamente nel suo piatto davanti al suo braccio destro Butch DeConcini. Poche sere dopo l'anziano boss lascia un locale preparandosi a salire in macchina coi suoi due bodyguard, ma nota che uno dei due fugge via all'improvviso: in quel momento infatti arriva un commando di sicari inviati da Butch che crivellano immediatamente di colpi Santoro e l'altro suo sgherro.}}
*Chris, tu sei nella Mafia e io no! ('''J.T. Dolan''')
::{{spiegazione|Per via della sua disintossicazione e del suo desiderio di diventare un uomo più responsabile Chris viene sempre più emarginato dalla famiglia: una sera allora prova a distendersi un po' dopo una riappacificazione con Paulie, ma viene comunque insultato e ridicolizzato da tutti i presenti. Depresso e ubriaco, si reca allora dall'amico sceneggiatore JT Dolan per trovare conforto: lo sceneggiatore tuttavia non lo considera realmente un amico per via delle pressioni che gli ha imposto e si limita ad invitarlo a parlare col suo sponsor degli alcolisti anonimi. Ormai delirante, Chris pensa di distruggere la famiglia attraverso una soffiata e prova a parlarne con JT: quest'ultimo tuttavia lo zittisce brutalmente non volendo che l'amico spifferi proprio a lui i segreti della mafia. Comprendendo quindi di essere completamente estraneo sia all'ambiente malavitoso che a quello normale, Chris torna in sé ed estraendo una pistola uccide freddamente JT sparandogli alla testa.}}
*Non lo passo il il test antidroga...Chiamami un taxi... ('''Christopher "Chris" Moltisanti''')
::{{spiegazione|Mentre tornano in piena notte da un incontro con Phil Tony e Chris si mettono a parlare del più e del meno non accorgendosi di essere finiti contromano: quando una macchina arriva nel senso opposto pertanto Christopher è costretto a sterzare finendo fuori strada e provocando un brutto incidente che distrugge la macchina. Mentre Tony se la cava con le costole rotte, Chris versa in gravi condizioni e fatica a respirare: noncurante, il ragazzo chiede al cugino di chiamargli un taxi, avendo sniffato della cocaina prima di partire e non essendo quindi in grado di superare il test antidroga. Sceso dalla macchina e avvicinatosi al finestrino del pilota Tony fa per chiamare i soccorsi, ma vedendo il seggiolino della figlia di Chris completamente distrutto sceglie di mettere giù la telefonata: reputando il cugino un totale irresponsabile pericoloso per lui e per i suoi cari il boss finisce per soffocarlo tappandogli bocca e naso, lasciandolo annegare nel suo stesso sangue.}}
*Si? ('''Burt Gervasi''')
::{{spiegazione|Con Phil e i mafiosi di New York decisi ad annientarli dopo l'ultimo sgarbo, molti membri della famiglia iniziano a valutare di passare dall'altra parte: uno di questi è Burt Gervasi, che dopo aver rivelato a Silvio di aver tradito la famiglia lo invita a pensare di unirsi a lui. La mattina dopo Silvio va a trovare Burt a casa sua volendo approfondire la questione: contento, il traditore lo fa entrare in casa per parlare della questione, ma appena gli dà le spalle viene immediatamente strangolato con una garota mentre il suo cane abbaia furiosamente contro Silvio.}}
*Papà, mi hanno sparato! ('''Yarina Kastropovich''')
::{{spiegazione|Per prevenire la guerra scatenata da Phil i capi della famiglia Soprano scelgono di uccidere il boss newyorchese: per farlo scelgono di avvalersi ancora una volta del sicario napoletano Italo, a cui viene fornito l'indirizzo dell'amante di Phil, Yarina Kastropovich. Bussando alla porta della donna Italo si ritrova davanti suo padre Alec, molto simile nell'aspetto a Phil: scambiandolo per il suo obbiettivo il sicario entra con una scusa e gli spara immediatamente in testa. Sentendo dei rumori Yarina si affaccia dalle scale venendo immediatamente colpita al petto: implorando l'aiuto del padre la ragazza cade dalle scale venendo finita con un colpo alla testa da Italo.}}
*A lui non interessa... ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Jr''')
::{{spiegazione|Una volta fallito l'attentato a Phil Tony ordina a tutti i suoi uomini di rifugiarsi in una casa sicura: il fido braccio destro e cognato Bobby tuttavia lascia il cellulare in macchina mentre entra in un negozio di trenini, non sentendo la chiamata in arrivo del suo boss. Chiacchierando amichevolmente con il proprietario del negozio Bobby osserva il modellino del treno Blue Comet, un pezzo ricercato e prezioso per la sua collezione: ammirandone le qualità il mafioso decide di acquistarlo, negando divertito che si tratti di un regalo per il figlio quando il proprietario glielo chiede. Terminato l'acquisto Bobby fa per andarsene, ma nel negozio è entrato un commando di sicario di Phil Leotardo: senza il tempo di estrarre la pistola egli viene immediatamente crivellato di colpi, cadendo su un plastico con sopra i suoi amati trenini.}}
*Forza, andiamo! ('''Silvio Dante''')
::{{spiegazione|Prima di fuggire in una casa sicura Silvio e Patsy Parisi si fermano al Bada Bing per svuotare gli uffici e recuperare i documenti importanti: una volta usciti nel parcheggio i due fanno per andarsene, ma vengono intercettati da una macchina con a bordo due uomini di Phil, Raymond D'Abaldo e Petey B. Nella sparatoria che ne segue Patsy si dà alla fuga mentre Silvio prova a prendere la sua pistola nella borsa nel sedile posteriore: a causa della cintura tuttavia non riesce a prenderla agevolmente e i sicari ne approfittano per crivellarlo di colpi. Portato in ospedale, Silvio finisce in coma profondo senza la possibilità di risveglio, risultando cerebralmente morto.}}
*Di a quell'imbecille di farmacista di chiamare il dottor Yaconis: devo farmi dare sei giorni di Plavix... ('''Phil Leotardo''')
::{{spiegazione|Delusi dalla piega che ha preso la faida col New Jersey e scontenti di Phil come capo Butch DeConcini e il consigliere Albie Cianfalone stringono una trattativa con Tony e Paulie per chiudere la guerra ed ammazzare il boss: grazie ad una soffiata dell'agente dell'FBI Harris, storico rivale della loro organizzazione, Tony e i suoi scoprono inoltre che Phil si nasconde in una stazione di servizio. Pochi giorni dopo Phil riceve la visita della moglie Patty, venuta per salutarlo con i suoi nipotini gemelli: dopo aver salutato scherzosamente i due neonati il boss di New York ordina alla moglie di chiedere dei farmaci ai suoi medici, ma in quel momento sopraggiunge il soldato dei Soprano Walden Belfiore che gli spara due colpi di pistola alla testa sotto lo sguardo disperato della moglie.}}
*Ah, questi li ho ordinati per tutti. ('''Anthony "Tony" Soprano''')
::{{spiegazione|Dopo un'ultima visita ad uno zio Junior ormai distrutto dalla demenza senile Tony va a cena in un locale aspettando la sua famiglia: dopo aver messo sul juke-box del locale "Don't Stop Believing" viene raggiunto dalla moglie Carmela con cui parla brevemente della futura testimonianza che verrà fatta da Carlo Gervasi. Poco dopo entra anche il figlio A.J. seguito da un uomo misterioso e dall'aria taciturna: questi si siede al bancone e, dopo aver lanciato alcuni sguardi al tavolo dei Soprano, si alza per andare in bagno. Mentre la figlia Meadow finisce di parcheggiare fuori dal locale Tony passa ai famigliari degli anelli di cipolla: sentendo il campanello della porta del locale il boss alza lo sguardo, ma in quel momento lo schermo diventa nero e qualsiasi suono si interrompe. Il finale volutamente aperto è stato per anni causa di dibattito tra gli appassionati, ma è fortemente implicito che Tony sia stato assassinato, presumibilmente dall'uomo misterioso andato in bagno, e che lo schermo nero rappresenti il suo punto di vista dopo la morte.}}
[[Categoria:Ultime parole dai media|Soprano]]
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2022-08-11T19:47:49Z
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/* Terza Stagione */
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{{Raccolta}}
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi della serie televisiva '''''[[I Soprano]]''''' in punto di morte.
==Citazioni==
{{cronologico}}
===Prima Stagione===
*Emil. ('''Emil Kollar''')
::{{spiegazione|Irritato per la sbagliata pronuncia del suo nome, il gangster ceceno Emil Kollar sniffa della cocaina offertagli da Christopher Moltisanti, non sapendo che il giovane è stato incaricato dai suoi capi di giustiziarlo con un colpo alla nuca.}}
*Mi prendo la colazione. Ti spiace? ('''Hector Anthony''')
::{{spiegazione|A causa di una pistola caduta al rapinatore Special K, il camionista messicano Hector Anthony viene colpito al petto da un colpo vagante e muore sotto lo sguardo sconvolto di Brendan Filone, responsabile della rapina.}}
*Ti prego, Tony, ti prego! ('''Fabian "Febby" Petrulio/Fred Peters''')
::{{spiegazione|Attaccato alle spalle da Tony Soprano, il pentito Febby Petrulio invoca invano la pietà del gangster venendo immediatamente strangolato con un cavo elettrico.}}
*No, no, Mikey! Aspetta, ti prego! No! ('''Rusty Irish''')
::{{spiegazione|Colpevole di aver spinto al suicidio il nipote del sarto di fiducia di Junior Soprano, lo spacciatore Rusty Irish viene gettato giù da un ponte dagli affiliati Mickey Palmice e Joseph Marino nonostante le sue richieste di pietà.}}
*Va bene, lo farò! ('''Gallegos''')
::{{spiegazione|Intercettato da Christopher, Big Pussy Bompensiero e Paulie Gualtieri, lo spacciatore colombiano Gallegos viene ucciso con un colpo alla testa da Paulie per mandare un messaggio ai suoi mandanti.}}
*Forza! E Andiamo! ('''Vin Makazian''')
::{{spiegazione|Ormai depresso e rinnegato da tutti i suoi amici, il poliziotto corrotto Vin Makazian abusa del suo potere per avvicinarsi ad un ponte e, appuntandosi il distintivo sul petto, si getta giù per suicidarsi.}}
*Va bene! ('''Donnie Paduana''')
::{{spiegazione|Mentre fa per allontanarsi da un incontro con gli uomini di Junior per organizzare la morte di Tony, Donnie Paduana viene avvicinato da Mickey Palmice che, su ordine di Junior, gli spara in testa per via della sua propensione a diffondere malelingue sui suoi datori di lavoro.}}
*Brutti pezzi di merda, che state facendo? Io sono un capitano! ('''Jimmy Altieri''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore dell'FBI, il capo mandamento Jimmy Altieri viene attirato con l'inganno da Chris in un appartamento, e una volta lì viene preso alle spalle e giustiziato con un colpo alla nuca da Silvio Dante.}}
*Dici sul serio? ('''Chucky Signore''')
::{{spiegazione|Mentre si prepara ad uscire in barca il fedele sicario di Junior Chucky Signore viene avvicinato da Tony, che tiene in mano un grosso pesce: pur sospettoso, Chucky non fa in tempo a fare nulla che viene crivellato di colpi da Tony con una pistola tirata fuori dal pesce.}}
*Ti prego, Christopher, abbi pietà! ('''Michael "Mikey" Palmice''')
::{{spiegazione|Braccato da Paulie e Christopher nei boschi, Mikey Palmice viene azzoppato nei pressi di un fiumiciattolo. Terrorizzato, egli scarica la colpa dell'attentato a Tony di Junior e invoca pietà, ma viene brutalmente crivellato di colpi dai due sicari.}}
===Seconda Stagione===
*Capolinea, figliolo. ('''Philip "Philly Spoons" Parisi''')
::{{spiegazione|Riportato a casa dal carcere il soldato Gigi Cestone, Philip Parisi viene inaspettatamente assassinato proprio dal suo passeggero, inviato da Tony per uccidere l'ultimo uomo di Junior rimasto libero.}}
*Dai, è già sul fuoco! ('''Jimmy Bones''')
::{{spiegazione|Temendo che possa riferire di averlo visto con un agente dell'FBI, Big Pussy fa visita al suo conoscente Jimmy Bones e approfittando di un momento di distrazione lo tramortisce con una martellata alla nuca, per poi procedere a massacrarlo senza pietà.}}
*La cintura, porca puttana! ('''Sean Gismonte''')
::{{spiegazione|Nel tentativo di avanzare nei ranghi della mafia i due associati Sean Gismonte e Matthew Bevilacqua provano ad assassinare Christopher: prima di potergli dare il colpo di grazia però Sean rimane bloccato al sedile per via della cintura, permettendo a Chris di ucciderlo con un colpo alla testa.}}
*No! Ti prego, no! Mamma! Ti prego, Tony, ti prego! ('''Matthew Bevilacqua''')
::{{spiegazione|Nonostante le false promesse di Tony, Matthew Bevilacqua viene crivellato di colpi senza pietà dal caporegime e da Big Pussy per il suo coinvolgimento nell'attentato a Christopher.}}
*Janice, lascia stare, non sono dell'umore adatto! ('''Richie Aprile''')
::{{spiegazione|A seguito di una lite domestica il caporegime Richie Aprile picchia la fidanzata Janice Soprano, ordinandole poi di recuperare il resto della loro cena. In stato di shock, Janice prende invece una pistola e la punta contro Richie, che sottovalutando la situazione viene colpito al petto e, dopo un istante di stupore, finito con un colpo alla testa.}}
*Si... Ho la testa quasi vuota, comincio ad essere un po' sbronzo. Perché? Cristo Santo... Devo sedermi. Non ce la faccio a stare in piedi. Ti sta bene, Tony? Se mi siedo... ('''Salvatore "Big Pussy" Bompensiero''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore, Big Pussy viene portato in barca da Tony, Paulie e Silvio, suoi amici più cari, e messo davanti alla verità. Dopo attimi di malinconia e tristezza, i quattro decidono di fare un'ultima bevuta insieme, al termine della quale i tre mafiosi puntano la pistola contro l'ex amico. Chiedendo di non essere colpito in faccia, un ubriaco Big Pussy fa per sedersi venendo immediatamente crivellato di colpi.}}
===Terza Stagione===
*Brutto figlio di puttana! ('''Salvatore "Mustang Sally" Intile''')
::{{spiegazione|A seguito di una colluttazione, il criminale "Mustang Sally" Intile viene finalmente ucciso con un colpo alla testa dall'anziano sicario nonché suo padrino di battesimo Robert Baccalieri Sr, in quanto colpevole del pestaggio al fratello di un affiliato.}}
*No, signor Baccalà, per favore, non mi spari! ('''Carlos''')
::{{spiegazione|Avendo assistito suo malgrado all'omicidio del suo vicino Mustang Sally, lo sfortunato Carlos prova invano a chiedere pietà e a farsi scudo con una sedia venendo immediatamente ucciso dal signor Baccalieri.}}
*Oh, cazzo! ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Sr.''')
::{{spiegazione|Per colpa di una sigaretta fumata per alleviare la tensione dopo l'omicidio di Mustang Sally e di Carlos, il signor Baccalieri inizia a tossire violentemente a causa del suo cancro ai polmoni e finisce per svenire alla guida, schiatandosi contro un albero e morendo sul colpo.}}
*Ti senti meglio adesso? Ti senti un vero uomo?! ('''Tracee''')
::{{spiegazione|A causa delle angherie del fidanzato Ralph Cifarietto, la spogliarellista Tracee finisce per insultarlo davanti a tutti gli affiliati, provocando una lite che si sposta subito nel parcheggio. Riuscendo apparentemente a calmarla, Raplh si concede un'ultima battuta crudele sul figlio che Tracee aspetta da lui, portando la ragazza a mettere in dubbio la sua mascolinità. Dopo un pugno in faccia, la coraggiosa Tracee provoca ulteriormente Ralph per il suo atteggiamento, ma questi ormai è fuori controllo e procede a pestare a morte la povera ragazza.}}
*'''Carlo Renzi''':Presto, sbrighiamoci! Andiamocene via di qui! <br/>'''"Sunshine"''':Beh, "se non perdi la testa quando la perdono gli altri"...
::{{spiegazione|Nel tentativo di rapinare il tavolo da gioco di Eugene Pontecorvo insieme agli amici Dino Zerilli e Carlo Renzi, Jacke Aprile Jr si lascia prendere dal panico e crivella di colpi il croupier Sunshine: nella sparatoria che segue Carlo prova ad uccidere Christopher venendo prontamente eliminato con un colpo alla testa.}}
*Chris...Ti prego! Non sapevamo che c'eri anche tu! Noi stiamo con Ralph! Ti prego... ('''Dino Zerilli''')
::{{spiegazione|Abbandonato dall'amico Jackie, Dino Zerilli viene raggiunto da Christopher e da Albert Barese e nonostante le sue suppliche e la sua affiliazione a Ralph Cifarietto viene immediatamente giustiziato con due colpi alla testa.}}
*Che cos'hai da ridere? ('''Jackie Aprile Jr''')
::{{spiegazione|Nascosto nel quartiere nero, Jackie Jr contatta Tony per scusarsi e chiedere di essere perdonato per la rapina. Poco dopo il giovane lascia la casa sicura in cui si trova per andare da alcuni amici, salutando scherzosamente i proprietari a cui ormai si è affezionato. Appena è per strada però Jackie viene attaccato alle spalle da Vito Spatafora, uomo di fiducia del suo patrigno Ralph Cifarietto che lo giustizia con un colpo alla testa.}}
===Quarta Stagione===
*Ti chiedo perdono! Perdonami...Mi dispiace, mi dispiace! ('''Barry Haydou''')
::{{spiegazione|Deciso a fare di Chris il suo erede, Tony gli rivela il nome dell'assassino di suo padre Dickie: si tratta di Barry Haydou, tenente di polizia in pensione che venne pagato da un gangster sfregiato dal mafioso. Recatosi a casa di Haydou Chris lo ammanetta alla sua scala e gli rivela il nome di suo padre:credendolo un rapinatore il poliziotto dichiara di non aver mai sentito pronunciare quel nome e tenta invano di liberarsi. Quando Chris gli punta la pistola alla testa tuttavia Haydou prova a supplicarlo dichiarandosi dispiaciuto per la morte di Dickie: comprendendo di trovarsi realmente davanti all'assassino del padre Chris non esita a sparargli due volte alla testa.}}
*Si, cazzo, era un animale! Da cento dollari al pezzo! Mio figlio sta in un letto d'ospedale! Non mi pare che ti lamenti, no, quando ti porto una bella busta piena, non te ne frega niente da dove viene! Non guardarmi in quel modo! Era una cavalla, che cazzo! Ma che sei, vegetariano? Mangi salsicce e bistecche a carrettate! ('''Ralph Cifarietto''')
::{{spiegazione|In un periodo particolarmente teso per la sua vita, Tony riceve la notizia della morte in un incendio della sua amata cavalla Pie-Oh-May: sconvolto, egli si reca a casa di Ralph, con cui aveva comprato la cavalla, per dargli la tragica notizia. A causa della condizione del figlio Justin, finito in coma per un incidente, Ralph non presta particolarmente attenzione alle polemiche sul boss: irritato, Tony lo accusa prima implicitamente e poi direttamente di aver ucciso la loro cavalla per frodare l'assicurazione. Sconcertato dalle affermazioni del socio, Ralph gli vomita addosso tutto l'odio e il disprezzo per lui e afferma di fregarsene della morte della cavalla: furente con lui, Tony gli tira un pugno scatenando una violenta colluttazione, al termine della quale strangola brutalmente Ralph per tutti i torti che gli ha fatto.}}
*Sei sempre stato un piccolo bastardo! Aiuto! Aiu... ('''Minn Matrone''')
::{{spiegazione|Bisognoso di soldi extra, Paulie decide di rubare i soldi di un'amica di sua madre, l'anziana Minn Matrone: tuttavia a sua insaputa la vecchia è rimasta in casa dal bingo e lo sorprende in camera da letto. Cercando di calmarla, Paulie si inventa una scusa per la sua presenza, ma Minn t non gli crede e dopo aver provato invano a chiamare la polizia prova ad uscire dalla casa: raggiunta e bloccata dal gangster, la vecchia gli vomita in faccia tutto l'odio che ha sempre provato per lui e prova a chiamare aiuto, venendo soffocata brutalmente con un cuscino.}}
*'''Stanley Johnson''':Non ha smesso: si è preso una vacanza! <br/>'''Credenzio Curtis''':Senti, non dire un cazzo a Lola di questa cosa: mi sgonfierà le palle per gli alimenti e...
::{{spiegazione|Su richiesta del vice boss di New York Johnny Sack Tony prepara l'omicidio del suo capo, il potente Carmine Lupertazzi: pertanto ordina a Chris di assumere gli spacciatori Credenzio Curtis e Stanley Johnson come sicari per l'assassinio. All'ultimo tuttavia Carmine fiuta il pericolo e scende a patti con Johnny, rendendo inutile il suo eventuale omicidio: pertanto Chris si reca sotto un ponte per incontrare Johnson e Curtis pagandoli comunque per il disturbo. Dopo che il mafioso si allontana i due criminali tornano in macchina parlando del più e del meno: prima di andarsene tuttavia i due vengono raggiunti dagli affiliati Benny Fazio e Peter La Rosa che li crivellano di colpi in modo da non lasciare testimoni per l'attentato.}}
===Quinta Stagione===
*Di...Capelli bruciati... ('''Carmine Lupertazzi''')
::{{spiegazione|Per festeggiare l'uscita di prigione di Angelo Garepe, consigliere dei Lupertazzi, Tony, Johnny e Carmine lo invitano ad un pranzo su un campo da golf: qui i gangster parlano del più e del meno, anche se Johnny inizia a preoccuparsi per il suo boss, che risponde alle domande confusamente e con aria assente. Poco dopo infatti Carmine viene colpito da un infarto e crolla a terra: dopo dei giorni di coma in ospedale il vecchio boss morirà senza svegliarsi, creando un vuoto di potere nella famiglia Lupertazzi.}}
*Si, certo...Andate a buttarli al Black Jack, brutti stronzi che siete! ('''Raoul''')
::{{spiegazione|In crisi per una disputa economica, Paulie e Chris arrivano quasi alle mani fuori da un locale in cui hanno cenato: ad interromperli è il cameriere Raoul, che chiede umilmente perché la mancia sia stata misera. Insultato pesantemente dai due, il cameriere li insulta a sua volta e fa per tornare verso il locale: infuriato, Chris afferra un sasso da terra e glielo tira sulla nuca. Inizialmente soddisfatti i due gangster si rendono presto conto che Raoul è in preda alle convulsioni e che probabilmente gli hanno compromesso il cervello: terrorizzato, Paulie estrae una pistola e finisce il poveretto sparandogli due volte nel petto.}}
*Che cazzo... Jason! Jason! Jason! No! Oh, mio Dio... ('''Lorraine Calluzzo''')
::{{spiegazione|Nella faida che si crea dopo la morte di Carmine Lupertazzi la criminale Lorraine Calluzzo si schiera con suo figlio Little Carmine e i consiglieri Rusty Milio e Angelo Garepe: nonostante Johnny Sack la faccia minacciare dal suo accolito Phil Leotardo la donna continua a riscuotere denaro per i suoi avversari. Pochi giorni dopo la minaccia, Lorraine esce dalla doccia trovandosi inaspettatamente davanti a Billy Leotardo: frustata con un asciugamano la donna fugge terrorizzata invocando il suo amante Jason Evanina. Una volta in soggiorno però Lorraine inciampa proprio nel cadavere di Jason, ucciso da Joey Peeps: sconvolta, la donna prova a sgattaiolare via pateticamente venendo immediatamente uccisa da Billy con un colpo di pistola alla testa.}}
*Pure io. ('''Heather''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ciao...Tony, giusto? Anche tu da queste parti? ('''Joseph "Joey Peeps" Pepparelli''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ti prego, Philly, noi siamo amici! ('''Angelo Garepe''')
::{{spiegazione|Mentre torna a casa, Angelo viene tamponato dalla macchina dietro alla sua: inizialmente scocciato, il vecchio mafioso si stupisce quando dal veicolo scendono i fratelli Leotardo, che lo invitano ad un presunto accordo di pace con Johnny Sack. Pur provando dei sospetti, Angelo sceglie di fidarsi e fa per andare alla sua macchina, ma fatti pochi passi viene strangolato con una garota da Billy e trascinato a forza nel baule della sua macchina: mentre viene avvolto in un sacco di plastica il vecchio gangster supplica Phil di risparmiarlo, ma quest'ultimo è senza pietà e gli spara due colpi alla testa.}}
*Eccomi, eccomi: stavo finendo il mio Gin. Cazzo! ('''Billy Leotardo''')
::{{spiegazione|In un bar a bere, un depresso Phil ha un flashback sulla sera precedente: dopo la defezione di Little Carmine, sconvolto dai troppi morti della guerra in corso, il gangster si reca in un pub col fratello Billy per festeggiare. Rimproverandolo per essere uscito tardi, Phil non si accorge tuttavia che Tony Blundetto li sta raggiungendo: furioso per la morte del suo caro amico Angelo, il mafioso del New Jersey spara contro i fratelli ferendo Phil e uccidendo Billy sul colpo.}}
*Fanculo, non ce l'ho con te! M'hai fregato come un pivello, stronzo: m'hai venduto borotalco! ('''Gilbert Nieves''')
::{{spiegazione|Durante un colloquio con l'FBI, a cui passa informazioni Adriana La Cerva, fidanzata storica di Chris, racconta di come una notte ha prestato l'ufficio del suo locale allo spacciatore Matush: la situazione tuttavia precipita quando nell'ufficio entra Gilbert Nieves, uomo truffato dallo spacciatore che rivuole indietro i suoi soldi. Minacciato da un coltello, Matush si mostra accondiscendente e fa per dare a Nieves i suoi soldi, ma mentre è distratto l'uomo viene colpito alla testa con un posacenere da Khamir, braccio destro dello spacciatore: nella colluttazione che ne segue Nieves viene trattenuto a terra da Khamir e pugnalato al cuore da Matush, il tutto sotto gli occhi sconvolti di Adriana.}}
*No, no, no! Ti prego, no... ('''Adriana La Cerva''')
::{{spiegazione|Ormai disperata e con poche alternative, Adriana racconta a Chris di essere un'informatrice e gli chiede di fuggire via con lui: inizialmente sconvolto, il giovane gangster sembra accettare la situazione ed esce per sistemare le ultime faccende. Ore dopo Adriana riceve da Tony la notizia che Chris ha tentato il suicidio e la invita a raggiungerlo: inizialmente decisa a fuggire, la ragazza sceglie di recarsi in ospedale facendosi accompagnare da Silvio. I due tuttavia si fermano in uno spiazzo isolato in mezzo ai boschi: Adriana realizza quindi che Chris l'ha tradita informando Tony del suo legame con l'FBI. Disperata, la ragazza inizia a piangere e supplica Silvio che senza dire nulla la trascina brutalmente fuori dalla macchina: Adriana prova a strisciare via piangendo e gemendo, ma Silvio è implacabile e la uccide con due colpi alla testa.}}
===Sesta Stagione===
====Prima parte====
*Qui sopra c'è Tony che parla dell'omicidio di Angelo Giancalone: la qualità del suono è scadente, ma la può portare lo stesso...In aula...Lì c'è...Tutto... ('''Raymond "Ray" Curto''')
::{{spiegazione|Durante uno dei suoi colloqui con l'FBI, a cui passa informazioni da anni per una collaborazione reciproca, il caporegime Ray Curto consegna all'agente Sanseverino un nastro in cui Tony parla di alcuni delitti: il vecchio criminale tuttavia appare affaticato durante il colloquio e, dopo un'ultima informazione, muore sul colpo stroncato da un infarto fulminante.}}
*Si. Ciao! ('''Teddy Spirodakis''')
::{{spiegazione|Deciso a trasferirsi in Florida per lasciarsi la vita criminale alle spalle, Eugene Pontecorvo accetta un incarico da Christopher, nella speranza che questi interceda con Tony: recatosi a tarda notte in una tavola calda Eugene si avvicina a Teddy Spirodakis, debitore di Christopher, e dopo averlo salutato amichevolmente lo uccide sparandogli in testa.}}
*Okay.('''Eugene Pontecorvo''')
::{{spiegazione|Nonostante l'omicidio di Spirodakis, le alte sfere della famiglia negano a Gene il trasferimento in Florida: disperato, l'uomo prova a rivolgersi all'FBI, a cui passa da tempo delle informazioni, ma anche gli agenti si oppongono alla sua decisione, ritenendolo un elemento troppo prezioso. Tornato a casa, il gangster passa la notte a guardare vecchie foto di suo figlio, ormai divenuto un drogato in duri rapporti con lui: ormai depresso e desideroso di farla finita, Eugene si impicca nel suo garage, procurandosi una morte lenta e dolorosa.}}
*'''Rusty Millio''':Vediamo, museo... <br/>'''Eddie Pietro''': Eastern Parkway. <br/>'''Rusty Millio''':Eastern Parkway, non Belt Parkway!
::{{spiegazione|Al matrimonio della figlia Allegra, Johnny Sack commissiona a Tony l'omicidio di Rusty Millio: l'anziano caporegime infatti continua ad opporsi alla reggenza di Phil Leotardo e il boss vuole sbarazzarsene una volta per tutte. Pochi giorni dopo Rusty fa per uscire da casa sua col fido gusrdiaspalle Eddie Pietro quando viene bloccato da due uomini, Italo e Salvatore: i due, apparentemente dei turisti, chiedono informazioni sull'ubicazione di un museo, confondendo i due gangster per via del suo italiano stretto. Consultandosi con Eddie, Rusty comprende che i due hanno sbagliato strada e li rimprovera aspramente: pochi istanti dopo tuttavia Italo e Salvatore, in realtà due sicari arrivati da Napoli su richiesta di Tony, estraggono le loro pistole e uccidono i due gangster sparandogli in testa.}}
*Senta, io non mi voglio mettere a discutere. Abito qui in fondo al sentiero: chiamo la polizia, arriveranno subito. Metta le doppie freccie, mi raccomando. ('''Uomo tamponato''')
::{{spiegazione|Fuggito una volta che la sua omosessualità viene scoperta, Vito Spatafora fugge nel New Hampshire dove inizia una nuova vita col pompiere Jim: lo stile di vita tranquillo dell'uomo comune tuttavia non soddisfa il suo stile di vita basato su denaro e potere e pertanto decide dopo pochi giorni di tornare nel New Jersey. Mentre guida sovrappensiero per la relazione persa con Jim, Vito non si accorge di un auto parcheggiata vicino ad un vialetto d'accesso e la tampona: il proprietario dell'auto, fermo a prendere la posta, assiste all'incidente e si insospettisce dall'atteggiamento reticente del mafioso, proponendo di chiamare la polizia. Dovendo restare nell'anonimato Vito prova ad offrire del denaro per risolvere in fretta la situazione, ma il proprietario dell'altra auto è inamovibile e fa per tornare in casa per prendere il telefono: stizzito, il mafioso finge di prendere i dati dell'assicurazione e dopo aver recuperato una pistola dalla macchina colpisce alla nuca l'uomo.}}
*No, no! ('''Vito Spatafora''')
::{{spiegazione|Tornato nel New Jersey, Vito chiede a Tony di poter rientrare nel giro facendosi trasferire ad Atlantic City: seppur con riluttanza tuttavia il boss sceglie di preparare il suo assassinio, in modo da poter placare la furia di Phil Leotardo, cugino della moglie del fuggiasco. Dopo aver confermato a Tony l'appuntamento del giorno dopo, Vito torna soddisfatto nel motel in cui si è trasferito: appena entrato in casa tuttavia viene bloccato e imbavagliato dai mafiosi di New York Gerry Torciano e Dominic Aniello. Subito dopo Phil esce dall'armadio e, sedendosi sul letto, guarda con disprezzo il parente, definendolo una disgrazia a causa della sua omosessualità: terrorizzato, Vito viene massacrato brutalmente con delle mazze di ferro da Gerry e Dominic, il tutto sotto lo sguardo freddo e privo di compassione di Phil.}}
*No, ma che dico: il rossetto di Carlo stava sul suo uccello! ('''Dominic "Fat Dom" Aniello''')
::{{spiegazione|Mentre preparano la cena nel retro della macelleria Satriale Silvio e Carlo Gervasi ricevono la visita di Dominic Aniello, di passaggio mentre va a salutare sua figlia: i tre finiscono per parlare della morte di Vito e il mafioso newyorkese inizia ad alludere sarcasticamente ad una dilagante omosessualità tra gli uomini del Jersey. Nonostante Silvio lo inviti a tacere Dominic finisce col fare una battuta di cattivo gusto sulla possibilità omosessualità di Carlo: furibondo, Silvio lo colpisce alla nuca con un aspirapolvere e lo trattiene mentre Carlo lo pugnala ripetutamente al petto in un raptus d'ira.}}
====Seconda parte====
*Non...Sparare...! ('''Renè LeCours''')
::{{spiegazione|Durante una cena in famiglia per il compleanno di Tony, il boss fa una battuta crudele sulla sorella Janice, venendo immediatamente pestato dal furente cognato Bobby: per vendicarsi Tony gli ordina di commettere il suo primo omicidio per concludere un affare con dei trafficanti canadesi. La vittima è René LeCours, colpevole di aver negato all'ex moglie, sorella di uno dei trafficanti, il permesso di vedere la figlia: pertanto Bobby si reca nella lavanderia del condominio in cui l'uomo vive, provando a prenderlo alle spalle. René tuttavia lo nota dal riflesso di un oblò e voltandosi alza le mani, venendo colpito al petto: nonostante venga afferrato dall'uomo e supplicato di fermarsi, Bobby gli dà con le la rime agli occhi il colpo di grazia sparandogli in testa.}}
*Che c'è, il cameriere si è preso le ferie?! ('''Gerry Torciano''')
::{{spiegazione|Con Johnny Sack in prigione e Phil Leotardo fuori dagli affari la famiglia Lupertazzi passa un periodo di vuoto di potere: i due principali contendenti al ruolo di boss sono Gerry Torciano, fedele protetto di Phil, e il veterano Faustino "Doc" Santoro. Per consolidare la propria leadership Gerry invita Silvio ad una cena per parargli della situazione di New York: i due parlano di vari argomenti, tra cui il ritiro di Phil, finché due escort convocate da Silvio non arrivano al tavolo. Inaspettatamente però nel ristorante irrompono alcuni sicari di Santoro, che crivellano di colpi il mafioso di New York facendo schizzare sangue sugli altri conviviali: mentre Silvio si dà alla fuga con le ragazze Gerry prova a trascinarsi via venendo immediatamente finito con un colpo alla testa dal capo dei sicari.}}
*Lei è qui...('''John "Johnny Sack" Sacrimoni''')
::{{spiegazione|In prigione da un paio d'anni, Johnny Sack apprende di avere un cancro ai polmoni in fase terminale: l'uomo si rassegna all'idea di morire e presto si ritrova sul letto di morte. Circondato dalla fedele moglie Ginny e dalle figlie Allegra e Catherine, Johnny inizia a faticare a respirare e, nel pieno del delirio, ha una visione di sua madre: Ginny allora fa per prendergli una sigaretta, sua ossessione che lo ha caratterizzato per tutta la vita portandolo alla fine, ma appena si volta verso il marito si rende conto che ormai è morto.}}
*Amuninni a casa, picciotti. ('''Faustino "Doc" Santoro''')
::{{spiegazione|A seguito della morte di Johnny Sack e del protetto Gerry Phil decide di tornare in gioco per prendere il potere sui Lupertazzi: l'occasione si presenta quando Doc Santoro, ora ufficialmente il boss, mangia provocatoriamente nel suo piatto davanti al suo braccio destro Butch DeConcini. Poche sere dopo l'anziano boss lascia un locale preparandosi a salire in macchina coi suoi due bodyguard, ma nota che uno dei due fugge via all'improvviso: in quel momento infatti arriva un commando di sicari inviati da Butch che crivellano immediatamente di colpi Santoro e l'altro suo sgherro.}}
*Chris, tu sei nella Mafia e io no! ('''J.T. Dolan''')
::{{spiegazione|Per via della sua disintossicazione e del suo desiderio di diventare un uomo più responsabile Chris viene sempre più emarginato dalla famiglia: una sera allora prova a distendersi un po' dopo una riappacificazione con Paulie, ma viene comunque insultato e ridicolizzato da tutti i presenti. Depresso e ubriaco, si reca allora dall'amico sceneggiatore JT Dolan per trovare conforto: lo sceneggiatore tuttavia non lo considera realmente un amico per via delle pressioni che gli ha imposto e si limita ad invitarlo a parlare col suo sponsor degli alcolisti anonimi. Ormai delirante, Chris pensa di distruggere la famiglia attraverso una soffiata e prova a parlarne con JT: quest'ultimo tuttavia lo zittisce brutalmente non volendo che l'amico spifferi proprio a lui i segreti della mafia. Comprendendo quindi di essere completamente estraneo sia all'ambiente malavitoso che a quello normale, Chris torna in sé ed estraendo una pistola uccide freddamente JT sparandogli alla testa.}}
*Non lo passo il il test antidroga...Chiamami un taxi... ('''Christopher "Chris" Moltisanti''')
::{{spiegazione|Mentre tornano in piena notte da un incontro con Phil Tony e Chris si mettono a parlare del più e del meno non accorgendosi di essere finiti contromano: quando una macchina arriva nel senso opposto pertanto Christopher è costretto a sterzare finendo fuori strada e provocando un brutto incidente che distrugge la macchina. Mentre Tony se la cava con le costole rotte, Chris versa in gravi condizioni e fatica a respirare: noncurante, il ragazzo chiede al cugino di chiamargli un taxi, avendo sniffato della cocaina prima di partire e non essendo quindi in grado di superare il test antidroga. Sceso dalla macchina e avvicinatosi al finestrino del pilota Tony fa per chiamare i soccorsi, ma vedendo il seggiolino della figlia di Chris completamente distrutto sceglie di mettere giù la telefonata: reputando il cugino un totale irresponsabile pericoloso per lui e per i suoi cari il boss finisce per soffocarlo tappandogli bocca e naso, lasciandolo annegare nel suo stesso sangue.}}
*Si? ('''Burt Gervasi''')
::{{spiegazione|Con Phil e i mafiosi di New York decisi ad annientarli dopo l'ultimo sgarbo, molti membri della famiglia iniziano a valutare di passare dall'altra parte: uno di questi è Burt Gervasi, che dopo aver rivelato a Silvio di aver tradito la famiglia lo invita a pensare di unirsi a lui. La mattina dopo Silvio va a trovare Burt a casa sua volendo approfondire la questione: contento, il traditore lo fa entrare in casa per parlare della questione, ma appena gli dà le spalle viene immediatamente strangolato con una garota mentre il suo cane abbaia furiosamente contro Silvio.}}
*Papà, mi hanno sparato! ('''Yarina Kastropovich''')
::{{spiegazione|Per prevenire la guerra scatenata da Phil i capi della famiglia Soprano scelgono di uccidere il boss newyorchese: per farlo scelgono di avvalersi ancora una volta del sicario napoletano Italo, a cui viene fornito l'indirizzo dell'amante di Phil, Yarina Kastropovich. Bussando alla porta della donna Italo si ritrova davanti suo padre Alec, molto simile nell'aspetto a Phil: scambiandolo per il suo obbiettivo il sicario entra con una scusa e gli spara immediatamente in testa. Sentendo dei rumori Yarina si affaccia dalle scale venendo immediatamente colpita al petto: implorando l'aiuto del padre la ragazza cade dalle scale venendo finita con un colpo alla testa da Italo.}}
*A lui non interessa... ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Jr''')
::{{spiegazione|Una volta fallito l'attentato a Phil Tony ordina a tutti i suoi uomini di rifugiarsi in una casa sicura: il fido braccio destro e cognato Bobby tuttavia lascia il cellulare in macchina mentre entra in un negozio di trenini, non sentendo la chiamata in arrivo del suo boss. Chiacchierando amichevolmente con il proprietario del negozio Bobby osserva il modellino del treno Blue Comet, un pezzo ricercato e prezioso per la sua collezione: ammirandone le qualità il mafioso decide di acquistarlo, negando divertito che si tratti di un regalo per il figlio quando il proprietario glielo chiede. Terminato l'acquisto Bobby fa per andarsene, ma nel negozio è entrato un commando di sicario di Phil Leotardo: senza il tempo di estrarre la pistola egli viene immediatamente crivellato di colpi, cadendo su un plastico con sopra i suoi amati trenini.}}
*Forza, andiamo! ('''Silvio Dante''')
::{{spiegazione|Prima di fuggire in una casa sicura Silvio e Patsy Parisi si fermano al Bada Bing per svuotare gli uffici e recuperare i documenti importanti: una volta usciti nel parcheggio i due fanno per andarsene, ma vengono intercettati da una macchina con a bordo due uomini di Phil, Raymond D'Abaldo e Petey B. Nella sparatoria che ne segue Patsy si dà alla fuga mentre Silvio prova a prendere la sua pistola nella borsa nel sedile posteriore: a causa della cintura tuttavia non riesce a prenderla agevolmente e i sicari ne approfittano per crivellarlo di colpi. Portato in ospedale, Silvio finisce in coma profondo senza la possibilità di risveglio, risultando cerebralmente morto.}}
*Di a quell'imbecille di farmacista di chiamare il dottor Yaconis: devo farmi dare sei giorni di Plavix... ('''Phil Leotardo''')
::{{spiegazione|Delusi dalla piega che ha preso la faida col New Jersey e scontenti di Phil come capo Butch DeConcini e il consigliere Albie Cianfalone stringono una trattativa con Tony e Paulie per chiudere la guerra ed ammazzare il boss: grazie ad una soffiata dell'agente dell'FBI Harris, storico rivale della loro organizzazione, Tony e i suoi scoprono inoltre che Phil si nasconde in una stazione di servizio. Pochi giorni dopo Phil riceve la visita della moglie Patty, venuta per salutarlo con i suoi nipotini gemelli: dopo aver salutato scherzosamente i due neonati il boss di New York ordina alla moglie di chiedere dei farmaci ai suoi medici, ma in quel momento sopraggiunge il soldato dei Soprano Walden Belfiore che gli spara due colpi di pistola alla testa sotto lo sguardo disperato della moglie.}}
*Ah, questi li ho ordinati per tutti. ('''Anthony "Tony" Soprano''')
::{{spiegazione|Dopo un'ultima visita ad uno zio Junior ormai distrutto dalla demenza senile Tony va a cena in un locale aspettando la sua famiglia: dopo aver messo sul juke-box del locale "Don't Stop Believing" viene raggiunto dalla moglie Carmela con cui parla brevemente della futura testimonianza che verrà fatta da Carlo Gervasi. Poco dopo entra anche il figlio A.J. seguito da un uomo misterioso e dall'aria taciturna: questi si siede al bancone e, dopo aver lanciato alcuni sguardi al tavolo dei Soprano, si alza per andare in bagno. Mentre la figlia Meadow finisce di parcheggiare fuori dal locale Tony passa ai famigliari degli anelli di cipolla: sentendo il campanello della porta del locale il boss alza lo sguardo, ma in quel momento lo schermo diventa nero e qualsiasi suono si interrompe. Il finale volutamente aperto è stato per anni causa di dibattito tra gli appassionati, ma è fortemente implicito che Tony sia stato assassinato, presumibilmente dall'uomo misterioso andato in bagno, e che lo schermo nero rappresenti il suo punto di vista dopo la morte.}}
[[Categoria:Ultime parole dai media|Soprano]]
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/* Quarta Stagione */
wikitext
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{{Raccolta}}
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi della serie televisiva '''''[[I Soprano]]''''' in punto di morte.
==Citazioni==
{{cronologico}}
===Prima Stagione===
*Emil. ('''Emil Kollar''')
::{{spiegazione|Irritato per la sbagliata pronuncia del suo nome, il gangster ceceno Emil Kollar sniffa della cocaina offertagli da Christopher Moltisanti, non sapendo che il giovane è stato incaricato dai suoi capi di giustiziarlo con un colpo alla nuca.}}
*Mi prendo la colazione. Ti spiace? ('''Hector Anthony''')
::{{spiegazione|A causa di una pistola caduta al rapinatore Special K, il camionista messicano Hector Anthony viene colpito al petto da un colpo vagante e muore sotto lo sguardo sconvolto di Brendan Filone, responsabile della rapina.}}
*Ti prego, Tony, ti prego! ('''Fabian "Febby" Petrulio/Fred Peters''')
::{{spiegazione|Attaccato alle spalle da Tony Soprano, il pentito Febby Petrulio invoca invano la pietà del gangster venendo immediatamente strangolato con un cavo elettrico.}}
*No, no, Mikey! Aspetta, ti prego! No! ('''Rusty Irish''')
::{{spiegazione|Colpevole di aver spinto al suicidio il nipote del sarto di fiducia di Junior Soprano, lo spacciatore Rusty Irish viene gettato giù da un ponte dagli affiliati Mickey Palmice e Joseph Marino nonostante le sue richieste di pietà.}}
*Va bene, lo farò! ('''Gallegos''')
::{{spiegazione|Intercettato da Christopher, Big Pussy Bompensiero e Paulie Gualtieri, lo spacciatore colombiano Gallegos viene ucciso con un colpo alla testa da Paulie per mandare un messaggio ai suoi mandanti.}}
*Forza! E Andiamo! ('''Vin Makazian''')
::{{spiegazione|Ormai depresso e rinnegato da tutti i suoi amici, il poliziotto corrotto Vin Makazian abusa del suo potere per avvicinarsi ad un ponte e, appuntandosi il distintivo sul petto, si getta giù per suicidarsi.}}
*Va bene! ('''Donnie Paduana''')
::{{spiegazione|Mentre fa per allontanarsi da un incontro con gli uomini di Junior per organizzare la morte di Tony, Donnie Paduana viene avvicinato da Mickey Palmice che, su ordine di Junior, gli spara in testa per via della sua propensione a diffondere malelingue sui suoi datori di lavoro.}}
*Brutti pezzi di merda, che state facendo? Io sono un capitano! ('''Jimmy Altieri''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore dell'FBI, il capo mandamento Jimmy Altieri viene attirato con l'inganno da Chris in un appartamento, e una volta lì viene preso alle spalle e giustiziato con un colpo alla nuca da Silvio Dante.}}
*Dici sul serio? ('''Chucky Signore''')
::{{spiegazione|Mentre si prepara ad uscire in barca il fedele sicario di Junior Chucky Signore viene avvicinato da Tony, che tiene in mano un grosso pesce: pur sospettoso, Chucky non fa in tempo a fare nulla che viene crivellato di colpi da Tony con una pistola tirata fuori dal pesce.}}
*Ti prego, Christopher, abbi pietà! ('''Michael "Mikey" Palmice''')
::{{spiegazione|Braccato da Paulie e Christopher nei boschi, Mikey Palmice viene azzoppato nei pressi di un fiumiciattolo. Terrorizzato, egli scarica la colpa dell'attentato a Tony di Junior e invoca pietà, ma viene brutalmente crivellato di colpi dai due sicari.}}
===Seconda Stagione===
*Capolinea, figliolo. ('''Philip "Philly Spoons" Parisi''')
::{{spiegazione|Riportato a casa dal carcere il soldato Gigi Cestone, Philip Parisi viene inaspettatamente assassinato proprio dal suo passeggero, inviato da Tony per uccidere l'ultimo uomo di Junior rimasto libero.}}
*Dai, è già sul fuoco! ('''Jimmy Bones''')
::{{spiegazione|Temendo che possa riferire di averlo visto con un agente dell'FBI, Big Pussy fa visita al suo conoscente Jimmy Bones e approfittando di un momento di distrazione lo tramortisce con una martellata alla nuca, per poi procedere a massacrarlo senza pietà.}}
*La cintura, porca puttana! ('''Sean Gismonte''')
::{{spiegazione|Nel tentativo di avanzare nei ranghi della mafia i due associati Sean Gismonte e Matthew Bevilacqua provano ad assassinare Christopher: prima di potergli dare il colpo di grazia però Sean rimane bloccato al sedile per via della cintura, permettendo a Chris di ucciderlo con un colpo alla testa.}}
*No! Ti prego, no! Mamma! Ti prego, Tony, ti prego! ('''Matthew Bevilacqua''')
::{{spiegazione|Nonostante le false promesse di Tony, Matthew Bevilacqua viene crivellato di colpi senza pietà dal caporegime e da Big Pussy per il suo coinvolgimento nell'attentato a Christopher.}}
*Janice, lascia stare, non sono dell'umore adatto! ('''Richie Aprile''')
::{{spiegazione|A seguito di una lite domestica il caporegime Richie Aprile picchia la fidanzata Janice Soprano, ordinandole poi di recuperare il resto della loro cena. In stato di shock, Janice prende invece una pistola e la punta contro Richie, che sottovalutando la situazione viene colpito al petto e, dopo un istante di stupore, finito con un colpo alla testa.}}
*Si... Ho la testa quasi vuota, comincio ad essere un po' sbronzo. Perché? Cristo Santo... Devo sedermi. Non ce la faccio a stare in piedi. Ti sta bene, Tony? Se mi siedo... ('''Salvatore "Big Pussy" Bompensiero''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore, Big Pussy viene portato in barca da Tony, Paulie e Silvio, suoi amici più cari, e messo davanti alla verità. Dopo attimi di malinconia e tristezza, i quattro decidono di fare un'ultima bevuta insieme, al termine della quale i tre mafiosi puntano la pistola contro l'ex amico. Chiedendo di non essere colpito in faccia, un ubriaco Big Pussy fa per sedersi venendo immediatamente crivellato di colpi.}}
===Terza Stagione===
*Brutto figlio di puttana! ('''Salvatore "Mustang Sally" Intile''')
::{{spiegazione|A seguito di una colluttazione, il criminale "Mustang Sally" Intile viene finalmente ucciso con un colpo alla testa dall'anziano sicario nonché suo padrino di battesimo Robert Baccalieri Sr, in quanto colpevole del pestaggio al fratello di un affiliato.}}
*No, signor Baccalà, per favore, non mi spari! ('''Carlos''')
::{{spiegazione|Avendo assistito suo malgrado all'omicidio del suo vicino Mustang Sally, lo sfortunato Carlos prova invano a chiedere pietà e a farsi scudo con una sedia venendo immediatamente ucciso dal signor Baccalieri.}}
*Oh, cazzo! ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Sr.''')
::{{spiegazione|Per colpa di una sigaretta fumata per alleviare la tensione dopo l'omicidio di Mustang Sally e di Carlos, il signor Baccalieri inizia a tossire violentemente a causa del suo cancro ai polmoni e finisce per svenire alla guida, schiatandosi contro un albero e morendo sul colpo.}}
*Ti senti meglio adesso? Ti senti un vero uomo?! ('''Tracee''')
::{{spiegazione|A causa delle angherie del fidanzato Ralph Cifarietto, la spogliarellista Tracee finisce per insultarlo davanti a tutti gli affiliati, provocando una lite che si sposta subito nel parcheggio. Riuscendo apparentemente a calmarla, Raplh si concede un'ultima battuta crudele sul figlio che Tracee aspetta da lui, portando la ragazza a mettere in dubbio la sua mascolinità. Dopo un pugno in faccia, la coraggiosa Tracee provoca ulteriormente Ralph per il suo atteggiamento, ma questi ormai è fuori controllo e procede a pestare a morte la povera ragazza.}}
*'''Carlo Renzi''':Presto, sbrighiamoci! Andiamocene via di qui! <br/>'''"Sunshine"''':Beh, "se non perdi la testa quando la perdono gli altri"...
::{{spiegazione|Nel tentativo di rapinare il tavolo da gioco di Eugene Pontecorvo insieme agli amici Dino Zerilli e Carlo Renzi, Jacke Aprile Jr si lascia prendere dal panico e crivella di colpi il croupier Sunshine: nella sparatoria che segue Carlo prova ad uccidere Christopher venendo prontamente eliminato con un colpo alla testa.}}
*Chris...Ti prego! Non sapevamo che c'eri anche tu! Noi stiamo con Ralph! Ti prego... ('''Dino Zerilli''')
::{{spiegazione|Abbandonato dall'amico Jackie, Dino Zerilli viene raggiunto da Christopher e da Albert Barese e nonostante le sue suppliche e la sua affiliazione a Ralph Cifarietto viene immediatamente giustiziato con due colpi alla testa.}}
*Che cos'hai da ridere? ('''Jackie Aprile Jr''')
::{{spiegazione|Nascosto nel quartiere nero, Jackie Jr contatta Tony per scusarsi e chiedere di essere perdonato per la rapina. Poco dopo il giovane lascia la casa sicura in cui si trova per andare da alcuni amici, salutando scherzosamente i proprietari a cui ormai si è affezionato. Appena è per strada però Jackie viene attaccato alle spalle da Vito Spatafora, uomo di fiducia del suo patrigno Ralph Cifarietto che lo giustizia con un colpo alla testa.}}
===Quarta Stagione===
*Ti chiedo perdono! Perdonami...Mi dispiace, mi dispiace! ('''Barry Haydou''')
::{{spiegazione|Accusato da Christopher di aver ucciso suo padre Dickie, l'ex poliziotto Barry Haydou prova a negare, salvo poi spaventarsi e chiedere perdono al ragazzo che lo uccide senza pietà con due colpi di pistola.}}
*Si, cazzo, era un animale! Da cento dollari al pezzo! Mio figlio sta in un letto d'ospedale! Non mi pare che ti lamenti, no, quando ti porto una bella busta piena, non te ne frega niente da dove viene! Non guardarmi in quel modo! Era una cavalla, che cazzo! Ma che sei, vegetariano? Mangi salsicce e bistecche a carrettate! ('''Ralph Cifarietto''')
::{{spiegazione|Dopo la morte della sua cavalla Pei-Oh-May Tony si reca da Ralph, comproprietario della cavalla, e lo avvisa del fatto. Sotto stress per un grave incidente capitato al figlio Jason, Ralph non dimostra particolare dispiacere per la cavalla, portando Tony a sospettare il suo coinvolgimento nella sua morte per frodare l'assicurazione. Indignato per i sospetti del suo capo, Ralph lo definisce ipocrita e lo insulta ripetutamente, portando ad una tremenda rissa tra i due al termine della quale Tony strangola Ralph in un impeto d'odio per tutti i problemi che gli ha causato.}}
*Sei sempre stato un piccolo bastardo! Aiuto! Aiu... ('''Minn Matrone''')
::{{spiegazione|Imbattutasi in Paulie Gualtieri nel suo appartamento, l'anziana Minn Matrone non crede alle sue scuse e, capendo di essere stata derubata, minaccia di riferire tutto a sua madre e alla polizia, portando un furioso Paulie a soffocarla brutalmente con un cuscino.}
*'''Stanley Johnson''':Non ha smesso: si è preso una vacanza! <br/>'''Credenzio Curtis''':Senti, non dire un cazzo a Lola di questa cosa: mi sgonfierà le palle per gli alimenti e...
::{{spiegazione|Apparentemente pagati nonostante il loro attentato al boss di New York Carmine Lupertazzi sia stato annullato, i sicari Stanley Johnson e Credenzio Curtis vengono attaccati a tradimento dagli uomini di Christopher Benny Fazio e Peter LaRosa, venendo brutalmente crivellati di colpi.}}
===Quinta Stagione===
*Di...Capelli bruciati... ('''Carmine Lupertazzi''')
::{{spiegazione|Per festeggiare l'uscita di prigione di Angelo Garepe, consigliere dei Lupertazzi, Tony, Johnny e Carmine lo invitano ad un pranzo su un campo da golf: qui i gangster parlano del più e del meno, anche se Johnny inizia a preoccuparsi per il suo boss, che risponde alle domande confusamente e con aria assente. Poco dopo infatti Carmine viene colpito da un infarto e crolla a terra: dopo dei giorni di coma in ospedale il vecchio boss morirà senza svegliarsi, creando un vuoto di potere nella famiglia Lupertazzi.}}
*Si, certo...Andate a buttarli al Black Jack, brutti stronzi che siete! ('''Raoul''')
::{{spiegazione|In crisi per una disputa economica, Paulie e Chris arrivano quasi alle mani fuori da un locale in cui hanno cenato: ad interromperli è il cameriere Raoul, che chiede umilmente perché la mancia sia stata misera. Insultato pesantemente dai due, il cameriere li insulta a sua volta e fa per tornare verso il locale: infuriato, Chris afferra un sasso da terra e glielo tira sulla nuca. Inizialmente soddisfatti i due gangster si rendono presto conto che Raoul è in preda alle convulsioni e che probabilmente gli hanno compromesso il cervello: terrorizzato, Paulie estrae una pistola e finisce il poveretto sparandogli due volte nel petto.}}
*Che cazzo... Jason! Jason! Jason! No! Oh, mio Dio... ('''Lorraine Calluzzo''')
::{{spiegazione|Nella faida che si crea dopo la morte di Carmine Lupertazzi la criminale Lorraine Calluzzo si schiera con suo figlio Little Carmine e i consiglieri Rusty Milio e Angelo Garepe: nonostante Johnny Sack la faccia minacciare dal suo accolito Phil Leotardo la donna continua a riscuotere denaro per i suoi avversari. Pochi giorni dopo la minaccia, Lorraine esce dalla doccia trovandosi inaspettatamente davanti a Billy Leotardo: frustata con un asciugamano la donna fugge terrorizzata invocando il suo amante Jason Evanina. Una volta in soggiorno però Lorraine inciampa proprio nel cadavere di Jason, ucciso da Joey Peeps: sconvolta, la donna prova a sgattaiolare via pateticamente venendo immediatamente uccisa da Billy con un colpo di pistola alla testa.}}
*Pure io. ('''Heather''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ciao...Tony, giusto? Anche tu da queste parti? ('''Joseph "Joey Peeps" Pepparelli''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ti prego, Philly, noi siamo amici! ('''Angelo Garepe''')
::{{spiegazione|Mentre torna a casa, Angelo viene tamponato dalla macchina dietro alla sua: inizialmente scocciato, il vecchio mafioso si stupisce quando dal veicolo scendono i fratelli Leotardo, che lo invitano ad un presunto accordo di pace con Johnny Sack. Pur provando dei sospetti, Angelo sceglie di fidarsi e fa per andare alla sua macchina, ma fatti pochi passi viene strangolato con una garota da Billy e trascinato a forza nel baule della sua macchina: mentre viene avvolto in un sacco di plastica il vecchio gangster supplica Phil di risparmiarlo, ma quest'ultimo è senza pietà e gli spara due colpi alla testa.}}
*Eccomi, eccomi: stavo finendo il mio Gin. Cazzo! ('''Billy Leotardo''')
::{{spiegazione|In un bar a bere, un depresso Phil ha un flashback sulla sera precedente: dopo la defezione di Little Carmine, sconvolto dai troppi morti della guerra in corso, il gangster si reca in un pub col fratello Billy per festeggiare. Rimproverandolo per essere uscito tardi, Phil non si accorge tuttavia che Tony Blundetto li sta raggiungendo: furioso per la morte del suo caro amico Angelo, il mafioso del New Jersey spara contro i fratelli ferendo Phil e uccidendo Billy sul colpo.}}
*Fanculo, non ce l'ho con te! M'hai fregato come un pivello, stronzo: m'hai venduto borotalco! ('''Gilbert Nieves''')
::{{spiegazione|Durante un colloquio con l'FBI, a cui passa informazioni Adriana La Cerva, fidanzata storica di Chris, racconta di come una notte ha prestato l'ufficio del suo locale allo spacciatore Matush: la situazione tuttavia precipita quando nell'ufficio entra Gilbert Nieves, uomo truffato dallo spacciatore che rivuole indietro i suoi soldi. Minacciato da un coltello, Matush si mostra accondiscendente e fa per dare a Nieves i suoi soldi, ma mentre è distratto l'uomo viene colpito alla testa con un posacenere da Khamir, braccio destro dello spacciatore: nella colluttazione che ne segue Nieves viene trattenuto a terra da Khamir e pugnalato al cuore da Matush, il tutto sotto gli occhi sconvolti di Adriana.}}
*No, no, no! Ti prego, no... ('''Adriana La Cerva''')
::{{spiegazione|Ormai disperata e con poche alternative, Adriana racconta a Chris di essere un'informatrice e gli chiede di fuggire via con lui: inizialmente sconvolto, il giovane gangster sembra accettare la situazione ed esce per sistemare le ultime faccende. Ore dopo Adriana riceve da Tony la notizia che Chris ha tentato il suicidio e la invita a raggiungerlo: inizialmente decisa a fuggire, la ragazza sceglie di recarsi in ospedale facendosi accompagnare da Silvio. I due tuttavia si fermano in uno spiazzo isolato in mezzo ai boschi: Adriana realizza quindi che Chris l'ha tradita informando Tony del suo legame con l'FBI. Disperata, la ragazza inizia a piangere e supplica Silvio che senza dire nulla la trascina brutalmente fuori dalla macchina: Adriana prova a strisciare via piangendo e gemendo, ma Silvio è implacabile e la uccide con due colpi alla testa.}}
===Sesta Stagione===
====Prima parte====
*Qui sopra c'è Tony che parla dell'omicidio di Angelo Giancalone: la qualità del suono è scadente, ma la può portare lo stesso...In aula...Lì c'è...Tutto... ('''Raymond "Ray" Curto''')
::{{spiegazione|Durante uno dei suoi colloqui con l'FBI, a cui passa informazioni da anni per una collaborazione reciproca, il caporegime Ray Curto consegna all'agente Sanseverino un nastro in cui Tony parla di alcuni delitti: il vecchio criminale tuttavia appare affaticato durante il colloquio e, dopo un'ultima informazione, muore sul colpo stroncato da un infarto fulminante.}}
*Si. Ciao! ('''Teddy Spirodakis''')
::{{spiegazione|Deciso a trasferirsi in Florida per lasciarsi la vita criminale alle spalle, Eugene Pontecorvo accetta un incarico da Christopher, nella speranza che questi interceda con Tony: recatosi a tarda notte in una tavola calda Eugene si avvicina a Teddy Spirodakis, debitore di Christopher, e dopo averlo salutato amichevolmente lo uccide sparandogli in testa.}}
*Okay.('''Eugene Pontecorvo''')
::{{spiegazione|Nonostante l'omicidio di Spirodakis, le alte sfere della famiglia negano a Gene il trasferimento in Florida: disperato, l'uomo prova a rivolgersi all'FBI, a cui passa da tempo delle informazioni, ma anche gli agenti si oppongono alla sua decisione, ritenendolo un elemento troppo prezioso. Tornato a casa, il gangster passa la notte a guardare vecchie foto di suo figlio, ormai divenuto un drogato in duri rapporti con lui: ormai depresso e desideroso di farla finita, Eugene si impicca nel suo garage, procurandosi una morte lenta e dolorosa.}}
*'''Rusty Millio''':Vediamo, museo... <br/>'''Eddie Pietro''': Eastern Parkway. <br/>'''Rusty Millio''':Eastern Parkway, non Belt Parkway!
::{{spiegazione|Al matrimonio della figlia Allegra, Johnny Sack commissiona a Tony l'omicidio di Rusty Millio: l'anziano caporegime infatti continua ad opporsi alla reggenza di Phil Leotardo e il boss vuole sbarazzarsene una volta per tutte. Pochi giorni dopo Rusty fa per uscire da casa sua col fido gusrdiaspalle Eddie Pietro quando viene bloccato da due uomini, Italo e Salvatore: i due, apparentemente dei turisti, chiedono informazioni sull'ubicazione di un museo, confondendo i due gangster per via del suo italiano stretto. Consultandosi con Eddie, Rusty comprende che i due hanno sbagliato strada e li rimprovera aspramente: pochi istanti dopo tuttavia Italo e Salvatore, in realtà due sicari arrivati da Napoli su richiesta di Tony, estraggono le loro pistole e uccidono i due gangster sparandogli in testa.}}
*Senta, io non mi voglio mettere a discutere. Abito qui in fondo al sentiero: chiamo la polizia, arriveranno subito. Metta le doppie freccie, mi raccomando. ('''Uomo tamponato''')
::{{spiegazione|Fuggito una volta che la sua omosessualità viene scoperta, Vito Spatafora fugge nel New Hampshire dove inizia una nuova vita col pompiere Jim: lo stile di vita tranquillo dell'uomo comune tuttavia non soddisfa il suo stile di vita basato su denaro e potere e pertanto decide dopo pochi giorni di tornare nel New Jersey. Mentre guida sovrappensiero per la relazione persa con Jim, Vito non si accorge di un auto parcheggiata vicino ad un vialetto d'accesso e la tampona: il proprietario dell'auto, fermo a prendere la posta, assiste all'incidente e si insospettisce dall'atteggiamento reticente del mafioso, proponendo di chiamare la polizia. Dovendo restare nell'anonimato Vito prova ad offrire del denaro per risolvere in fretta la situazione, ma il proprietario dell'altra auto è inamovibile e fa per tornare in casa per prendere il telefono: stizzito, il mafioso finge di prendere i dati dell'assicurazione e dopo aver recuperato una pistola dalla macchina colpisce alla nuca l'uomo.}}
*No, no! ('''Vito Spatafora''')
::{{spiegazione|Tornato nel New Jersey, Vito chiede a Tony di poter rientrare nel giro facendosi trasferire ad Atlantic City: seppur con riluttanza tuttavia il boss sceglie di preparare il suo assassinio, in modo da poter placare la furia di Phil Leotardo, cugino della moglie del fuggiasco. Dopo aver confermato a Tony l'appuntamento del giorno dopo, Vito torna soddisfatto nel motel in cui si è trasferito: appena entrato in casa tuttavia viene bloccato e imbavagliato dai mafiosi di New York Gerry Torciano e Dominic Aniello. Subito dopo Phil esce dall'armadio e, sedendosi sul letto, guarda con disprezzo il parente, definendolo una disgrazia a causa della sua omosessualità: terrorizzato, Vito viene massacrato brutalmente con delle mazze di ferro da Gerry e Dominic, il tutto sotto lo sguardo freddo e privo di compassione di Phil.}}
*No, ma che dico: il rossetto di Carlo stava sul suo uccello! ('''Dominic "Fat Dom" Aniello''')
::{{spiegazione|Mentre preparano la cena nel retro della macelleria Satriale Silvio e Carlo Gervasi ricevono la visita di Dominic Aniello, di passaggio mentre va a salutare sua figlia: i tre finiscono per parlare della morte di Vito e il mafioso newyorkese inizia ad alludere sarcasticamente ad una dilagante omosessualità tra gli uomini del Jersey. Nonostante Silvio lo inviti a tacere Dominic finisce col fare una battuta di cattivo gusto sulla possibilità omosessualità di Carlo: furibondo, Silvio lo colpisce alla nuca con un aspirapolvere e lo trattiene mentre Carlo lo pugnala ripetutamente al petto in un raptus d'ira.}}
====Seconda parte====
*Non...Sparare...! ('''Renè LeCours''')
::{{spiegazione|Durante una cena in famiglia per il compleanno di Tony, il boss fa una battuta crudele sulla sorella Janice, venendo immediatamente pestato dal furente cognato Bobby: per vendicarsi Tony gli ordina di commettere il suo primo omicidio per concludere un affare con dei trafficanti canadesi. La vittima è René LeCours, colpevole di aver negato all'ex moglie, sorella di uno dei trafficanti, il permesso di vedere la figlia: pertanto Bobby si reca nella lavanderia del condominio in cui l'uomo vive, provando a prenderlo alle spalle. René tuttavia lo nota dal riflesso di un oblò e voltandosi alza le mani, venendo colpito al petto: nonostante venga afferrato dall'uomo e supplicato di fermarsi, Bobby gli dà con le la rime agli occhi il colpo di grazia sparandogli in testa.}}
*Che c'è, il cameriere si è preso le ferie?! ('''Gerry Torciano''')
::{{spiegazione|Con Johnny Sack in prigione e Phil Leotardo fuori dagli affari la famiglia Lupertazzi passa un periodo di vuoto di potere: i due principali contendenti al ruolo di boss sono Gerry Torciano, fedele protetto di Phil, e il veterano Faustino "Doc" Santoro. Per consolidare la propria leadership Gerry invita Silvio ad una cena per parargli della situazione di New York: i due parlano di vari argomenti, tra cui il ritiro di Phil, finché due escort convocate da Silvio non arrivano al tavolo. Inaspettatamente però nel ristorante irrompono alcuni sicari di Santoro, che crivellano di colpi il mafioso di New York facendo schizzare sangue sugli altri conviviali: mentre Silvio si dà alla fuga con le ragazze Gerry prova a trascinarsi via venendo immediatamente finito con un colpo alla testa dal capo dei sicari.}}
*Lei è qui...('''John "Johnny Sack" Sacrimoni''')
::{{spiegazione|In prigione da un paio d'anni, Johnny Sack apprende di avere un cancro ai polmoni in fase terminale: l'uomo si rassegna all'idea di morire e presto si ritrova sul letto di morte. Circondato dalla fedele moglie Ginny e dalle figlie Allegra e Catherine, Johnny inizia a faticare a respirare e, nel pieno del delirio, ha una visione di sua madre: Ginny allora fa per prendergli una sigaretta, sua ossessione che lo ha caratterizzato per tutta la vita portandolo alla fine, ma appena si volta verso il marito si rende conto che ormai è morto.}}
*Amuninni a casa, picciotti. ('''Faustino "Doc" Santoro''')
::{{spiegazione|A seguito della morte di Johnny Sack e del protetto Gerry Phil decide di tornare in gioco per prendere il potere sui Lupertazzi: l'occasione si presenta quando Doc Santoro, ora ufficialmente il boss, mangia provocatoriamente nel suo piatto davanti al suo braccio destro Butch DeConcini. Poche sere dopo l'anziano boss lascia un locale preparandosi a salire in macchina coi suoi due bodyguard, ma nota che uno dei due fugge via all'improvviso: in quel momento infatti arriva un commando di sicari inviati da Butch che crivellano immediatamente di colpi Santoro e l'altro suo sgherro.}}
*Chris, tu sei nella Mafia e io no! ('''J.T. Dolan''')
::{{spiegazione|Per via della sua disintossicazione e del suo desiderio di diventare un uomo più responsabile Chris viene sempre più emarginato dalla famiglia: una sera allora prova a distendersi un po' dopo una riappacificazione con Paulie, ma viene comunque insultato e ridicolizzato da tutti i presenti. Depresso e ubriaco, si reca allora dall'amico sceneggiatore JT Dolan per trovare conforto: lo sceneggiatore tuttavia non lo considera realmente un amico per via delle pressioni che gli ha imposto e si limita ad invitarlo a parlare col suo sponsor degli alcolisti anonimi. Ormai delirante, Chris pensa di distruggere la famiglia attraverso una soffiata e prova a parlarne con JT: quest'ultimo tuttavia lo zittisce brutalmente non volendo che l'amico spifferi proprio a lui i segreti della mafia. Comprendendo quindi di essere completamente estraneo sia all'ambiente malavitoso che a quello normale, Chris torna in sé ed estraendo una pistola uccide freddamente JT sparandogli alla testa.}}
*Non lo passo il il test antidroga...Chiamami un taxi... ('''Christopher "Chris" Moltisanti''')
::{{spiegazione|Mentre tornano in piena notte da un incontro con Phil Tony e Chris si mettono a parlare del più e del meno non accorgendosi di essere finiti contromano: quando una macchina arriva nel senso opposto pertanto Christopher è costretto a sterzare finendo fuori strada e provocando un brutto incidente che distrugge la macchina. Mentre Tony se la cava con le costole rotte, Chris versa in gravi condizioni e fatica a respirare: noncurante, il ragazzo chiede al cugino di chiamargli un taxi, avendo sniffato della cocaina prima di partire e non essendo quindi in grado di superare il test antidroga. Sceso dalla macchina e avvicinatosi al finestrino del pilota Tony fa per chiamare i soccorsi, ma vedendo il seggiolino della figlia di Chris completamente distrutto sceglie di mettere giù la telefonata: reputando il cugino un totale irresponsabile pericoloso per lui e per i suoi cari il boss finisce per soffocarlo tappandogli bocca e naso, lasciandolo annegare nel suo stesso sangue.}}
*Si? ('''Burt Gervasi''')
::{{spiegazione|Con Phil e i mafiosi di New York decisi ad annientarli dopo l'ultimo sgarbo, molti membri della famiglia iniziano a valutare di passare dall'altra parte: uno di questi è Burt Gervasi, che dopo aver rivelato a Silvio di aver tradito la famiglia lo invita a pensare di unirsi a lui. La mattina dopo Silvio va a trovare Burt a casa sua volendo approfondire la questione: contento, il traditore lo fa entrare in casa per parlare della questione, ma appena gli dà le spalle viene immediatamente strangolato con una garota mentre il suo cane abbaia furiosamente contro Silvio.}}
*Papà, mi hanno sparato! ('''Yarina Kastropovich''')
::{{spiegazione|Per prevenire la guerra scatenata da Phil i capi della famiglia Soprano scelgono di uccidere il boss newyorchese: per farlo scelgono di avvalersi ancora una volta del sicario napoletano Italo, a cui viene fornito l'indirizzo dell'amante di Phil, Yarina Kastropovich. Bussando alla porta della donna Italo si ritrova davanti suo padre Alec, molto simile nell'aspetto a Phil: scambiandolo per il suo obbiettivo il sicario entra con una scusa e gli spara immediatamente in testa. Sentendo dei rumori Yarina si affaccia dalle scale venendo immediatamente colpita al petto: implorando l'aiuto del padre la ragazza cade dalle scale venendo finita con un colpo alla testa da Italo.}}
*A lui non interessa... ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Jr''')
::{{spiegazione|Una volta fallito l'attentato a Phil Tony ordina a tutti i suoi uomini di rifugiarsi in una casa sicura: il fido braccio destro e cognato Bobby tuttavia lascia il cellulare in macchina mentre entra in un negozio di trenini, non sentendo la chiamata in arrivo del suo boss. Chiacchierando amichevolmente con il proprietario del negozio Bobby osserva il modellino del treno Blue Comet, un pezzo ricercato e prezioso per la sua collezione: ammirandone le qualità il mafioso decide di acquistarlo, negando divertito che si tratti di un regalo per il figlio quando il proprietario glielo chiede. Terminato l'acquisto Bobby fa per andarsene, ma nel negozio è entrato un commando di sicario di Phil Leotardo: senza il tempo di estrarre la pistola egli viene immediatamente crivellato di colpi, cadendo su un plastico con sopra i suoi amati trenini.}}
*Forza, andiamo! ('''Silvio Dante''')
::{{spiegazione|Prima di fuggire in una casa sicura Silvio e Patsy Parisi si fermano al Bada Bing per svuotare gli uffici e recuperare i documenti importanti: una volta usciti nel parcheggio i due fanno per andarsene, ma vengono intercettati da una macchina con a bordo due uomini di Phil, Raymond D'Abaldo e Petey B. Nella sparatoria che ne segue Patsy si dà alla fuga mentre Silvio prova a prendere la sua pistola nella borsa nel sedile posteriore: a causa della cintura tuttavia non riesce a prenderla agevolmente e i sicari ne approfittano per crivellarlo di colpi. Portato in ospedale, Silvio finisce in coma profondo senza la possibilità di risveglio, risultando cerebralmente morto.}}
*Di a quell'imbecille di farmacista di chiamare il dottor Yaconis: devo farmi dare sei giorni di Plavix... ('''Phil Leotardo''')
::{{spiegazione|Delusi dalla piega che ha preso la faida col New Jersey e scontenti di Phil come capo Butch DeConcini e il consigliere Albie Cianfalone stringono una trattativa con Tony e Paulie per chiudere la guerra ed ammazzare il boss: grazie ad una soffiata dell'agente dell'FBI Harris, storico rivale della loro organizzazione, Tony e i suoi scoprono inoltre che Phil si nasconde in una stazione di servizio. Pochi giorni dopo Phil riceve la visita della moglie Patty, venuta per salutarlo con i suoi nipotini gemelli: dopo aver salutato scherzosamente i due neonati il boss di New York ordina alla moglie di chiedere dei farmaci ai suoi medici, ma in quel momento sopraggiunge il soldato dei Soprano Walden Belfiore che gli spara due colpi di pistola alla testa sotto lo sguardo disperato della moglie.}}
*Ah, questi li ho ordinati per tutti. ('''Anthony "Tony" Soprano''')
::{{spiegazione|Dopo un'ultima visita ad uno zio Junior ormai distrutto dalla demenza senile Tony va a cena in un locale aspettando la sua famiglia: dopo aver messo sul juke-box del locale "Don't Stop Believing" viene raggiunto dalla moglie Carmela con cui parla brevemente della futura testimonianza che verrà fatta da Carlo Gervasi. Poco dopo entra anche il figlio A.J. seguito da un uomo misterioso e dall'aria taciturna: questi si siede al bancone e, dopo aver lanciato alcuni sguardi al tavolo dei Soprano, si alza per andare in bagno. Mentre la figlia Meadow finisce di parcheggiare fuori dal locale Tony passa ai famigliari degli anelli di cipolla: sentendo il campanello della porta del locale il boss alza lo sguardo, ma in quel momento lo schermo diventa nero e qualsiasi suono si interrompe. Il finale volutamente aperto è stato per anni causa di dibattito tra gli appassionati, ma è fortemente implicito che Tony sia stato assassinato, presumibilmente dall'uomo misterioso andato in bagno, e che lo schermo nero rappresenti il suo punto di vista dopo la morte.}}
[[Categoria:Ultime parole dai media|Soprano]]
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2022-08-11T21:51:15Z
Sun-crops
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Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/37.159.6.36|37.159.6.36]] ([[User talk:37.159.6.36|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:DoctorMorte|DoctorMorte]]
wikitext
text/x-wiki
{{Raccolta}}
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi della serie televisiva '''''[[I Soprano]]''''' in punto di morte.
==Citazioni==
{{cronologico}}
===Prima Stagione===
*Emil. ('''Emil Kollar''')
::{{spiegazione|Irritato per la sbagliata pronuncia del suo nome, il gangster ceceno Emil Kollar sniffa della cocaina offertagli da Christopher Moltisanti, non sapendo che il giovane è stato incaricato dai suoi capi di giustiziarlo con un colpo alla nuca.}}
*Mi prendo la colazione. Ti spiace? ('''Hector Anthony''')
::{{spiegazione|A causa di una pistola caduta al rapinatore Special K, il camionista messicano Hector Anthony viene colpito al petto da un colpo vagante e muore sotto lo sguardo sconvolto di Brendan Filone, responsabile della rapina.}}
*Ti prego, Tony, ti prego! ('''Fabian "Febby" Petrulio/Fred Peters''')
::{{spiegazione|Attaccato alle spalle da Tony Soprano, il pentito Febby Petrulio invoca invano la pietà del gangster venendo immediatamente strangolato con un cavo elettrico.}}
*No, no, Mikey! Aspetta, ti prego! No! ('''Rusty Irish''')
::{{spiegazione|Colpevole di aver spinto al suicidio il nipote del sarto di fiducia di Junior Soprano, lo spacciatore Rusty Irish viene gettato giù da un ponte dagli affiliati Mickey Palmice e Joseph Marino nonostante le sue richieste di pietà.}}
*Va bene, lo farò! ('''Gallegos''')
::{{spiegazione|Intercettato da Christopher, Big Pussy Bompensiero e Paulie Gualtieri, lo spacciatore colombiano Gallegos viene ucciso con un colpo alla testa da Paulie per mandare un messaggio ai suoi mandanti.}}
*Forza! E Andiamo! ('''Vin Makazian''')
::{{spiegazione|Ormai depresso e rinnegato da tutti i suoi amici, il poliziotto corrotto Vin Makazian abusa del suo potere per avvicinarsi ad un ponte e, appuntandosi il distintivo sul petto, si getta giù per suicidarsi.}}
*Va bene! ('''Donnie Paduana''')
::{{spiegazione|Mentre fa per allontanarsi da un incontro con gli uomini di Junior per organizzare la morte di Tony, Donnie Paduana viene avvicinato da Mickey Palmice che, su ordine di Junior, gli spara in testa per via della sua propensione a diffondere malelingue sui suoi datori di lavoro.}}
*Brutti pezzi di merda, che state facendo? Io sono un capitano! ('''Jimmy Altieri''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore dell'FBI, il capo mandamento Jimmy Altieri viene attirato con l'inganno da Chris in un appartamento, e una volta lì viene preso alle spalle e giustiziato con un colpo alla nuca da Silvio Dante.}}
*Dici sul serio? ('''Chucky Signore''')
::{{spiegazione|Mentre si prepara ad uscire in barca il fedele sicario di Junior Chucky Signore viene avvicinato da Tony, che tiene in mano un grosso pesce: pur sospettoso, Chucky non fa in tempo a fare nulla che viene crivellato di colpi da Tony con una pistola tirata fuori dal pesce.}}
*Ti prego, Christopher, abbi pietà! ('''Michael "Mikey" Palmice''')
::{{spiegazione|Braccato da Paulie e Christopher nei boschi, Mikey Palmice viene azzoppato nei pressi di un fiumiciattolo. Terrorizzato, egli scarica la colpa dell'attentato a Tony di Junior e invoca pietà, ma viene brutalmente crivellato di colpi dai due sicari.}}
===Seconda Stagione===
*Capolinea, figliolo. ('''Philip "Philly Spoons" Parisi''')
::{{spiegazione|Riportato a casa dal carcere il soldato Gigi Cestone, Philip Parisi viene inaspettatamente assassinato proprio dal suo passeggero, inviato da Tony per uccidere l'ultimo uomo di Junior rimasto libero.}}
*Dai, è già sul fuoco! ('''Jimmy Bones''')
::{{spiegazione|Temendo che possa riferire di averlo visto con un agente dell'FBI, Big Pussy fa visita al suo conoscente Jimmy Bones e approfittando di un momento di distrazione lo tramortisce con una martellata alla nuca, per poi procedere a massacrarlo senza pietà.}}
*La cintura, porca puttana! ('''Sean Gismonte''')
::{{spiegazione|Nel tentativo di avanzare nei ranghi della mafia i due associati Sean Gismonte e Matthew Bevilacqua provano ad assassinare Christopher: prima di potergli dare il colpo di grazia però Sean rimane bloccato al sedile per via della cintura, permettendo a Chris di ucciderlo con un colpo alla testa.}}
*No! Ti prego, no! Mamma! Ti prego, Tony, ti prego! ('''Matthew Bevilacqua''')
::{{spiegazione|Nonostante le false promesse di Tony, Matthew Bevilacqua viene crivellato di colpi senza pietà dal caporegime e da Big Pussy per il suo coinvolgimento nell'attentato a Christopher.}}
*Janice, lascia stare, non sono dell'umore adatto! ('''Richie Aprile''')
::{{spiegazione|A seguito di una lite domestica il caporegime Richie Aprile picchia la fidanzata Janice Soprano, ordinandole poi di recuperare il resto della loro cena. In stato di shock, Janice prende invece una pistola e la punta contro Richie, che sottovalutando la situazione viene colpito al petto e, dopo un istante di stupore, finito con un colpo alla testa.}}
*Si... Ho la testa quasi vuota, comincio ad essere un po' sbronzo. Perché? Cristo Santo... Devo sedermi. Non ce la faccio a stare in piedi. Ti sta bene, Tony? Se mi siedo... ('''Salvatore "Big Pussy" Bompensiero''')
::{{spiegazione|Scoperto come un informatore, Big Pussy viene portato in barca da Tony, Paulie e Silvio, suoi amici più cari, e messo davanti alla verità. Dopo attimi di malinconia e tristezza, i quattro decidono di fare un'ultima bevuta insieme, al termine della quale i tre mafiosi puntano la pistola contro l'ex amico. Chiedendo di non essere colpito in faccia, un ubriaco Big Pussy fa per sedersi venendo immediatamente crivellato di colpi.}}
===Terza Stagione===
*Brutto figlio di puttana! ('''Salvatore "Mustang Sally" Intile''')
::{{spiegazione|Pochi giorni dopo aver prestato Bryan Spatafora, fratello del mafioso Vito, il criminale Salvatore "Mustang Sally" Intile riceve la visita del suo padrino di battesimo, l'anziano sicario Robert Baccalieri: inviato da Tony, il vecchio suggerisce a Sally di scusarsi personalmente con Vito per avere salva la vita. Mentre il figlioccio gli prende un bicchiere d'acqua tuttavia il signor Baccalieri estrae una pistola, preparandosi ad ucciderlo per ordine di Tony: in quel momento tuttavia irrompe Carlos, amico di Sally che costringe il vecchio sicario a sparare rapidamente sui due. Ferito all'orecchio, Sally si scaglia furente contro il suo padrino di battesimo per prendergli la pistola: dopo una breve colluttazione tuttavia è il signor Baccalieri ad avere la meglio, sparando in testa al figlioccio.}}
*No, signor Baccalà, per favore, non mi spari! ('''Carlos''')
::{{spiegazione|Dopo aver ucciso Mustang Sally il signor Baccalieri inala un po' di medicine per il suo cancro ai polmoni e si avvicina a Carlos suggerendogli di dire qualcosa prima di morire: terrorizzato, Carlos prova a chiedere pietà facendosi scudo con una sedia, ma viene immediatamente centrato alla testa dal vecchio sicario, deciso a non lasciare alcun testimone.}}
*Oh, cazzo! ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Sr.''')
::{{spiegazione|Dopo il duplice omicidio di Mustang Sally e Carlos il signor Baccalieri fugge via in macchina, fumandosi una sigaretta per stemperare la tensione: vedendo le auto della polizia dirigersi verso la casa di Sally il vecchio sicario ridacchia pensando al lavoro svolto, ma presto inizia a tossire violentemente per colpa del fumo della sigaretta. Sempre più sofferente per il proprio cancro, Baccalieri prova a prendere il suo inalatore, ma nella fretta gli cade di tasca finendo sotto i sedili: ormai allo stremo, il vecchio sviene e si schianta con l'auto contro un palo, morendo sul colpo.}}
*Ti senti meglio adesso? Ti senti un vero uomo?! ('''Tracee''')
::{{spiegazione|Messa incinta dal violento mafioso Ralph Cifarietto, la timida spogliarellista Tracee non va al lavoro per giorni, rimanendo a casa con l'amante: infuriato, Silvio la raggiunge e la malmena per mandarla al lavoro, sotto lo sguardo divertito di Ralph. Qualche sera dopo, Tracee insulta Ralph davanti a tutti i ganster del Bada Bing: portata nel parcheggio la ragazza, l'amante sembra volerla tranquillizzare, ma alla fine fa una battuta crudele su di lei. Rendendosi conto di aver amato un mostro, Tracee inizia a tirargli dei pugni e ad affermare che si considera un uomo solo se tratta male le donne ragazza: furibondo per gli insulti, Ralph pesta selvaggiamente la povera ragazza in un raptus d'ira, finendo per ucciderla a pugni.}}
*'''Carlo Renzi''':Presto, sbrighiamoci! Andiamocene via di qui! <br/>'''"Sunshine"''':Beh, "se non perdi la testa quando la perdono gli altri"...
::{{spiegazione|Decisi a farsi rispettare dai membri della famiglia per diventare affiliati, Jackie Aprile Jr e il suo amico Dino Zerilli commettono un azione spavalda: rapinare il tavolo da gioco del mafioso Eugene Pontecorvo, ispirandosi ad un colpo fatto in gioventù da Tony e Jackie Aprile Sr. Accompagnati dall'amico Carlo Renzi i ragazzi commettono la rapina, ma le cose iniziano ad andare male visto che Chris ha riconosciuto la voce di Jackie: come se non bastasse il biscazziere cinese Sunshine continua ad irritare i tre con i suoi proverbi, nonostante gli altri mafiosi lo invitino a tacere. All'ennesimo proverbio del biscazziere, un nervoso Jackie lo crivella di colpi istintivamente: nella sparatoria che ne segue Chris rischia di essere ucciso da Carlo, riuscendo a sparargli prontamente alla testa.}}
*Chris...Ti prego! Non sapevamo che c'eri anche tu! Noi stiamo con Ralph! Ti prego... ('''Dino Zerilli''')
::{{spiegazione|Riusciti ad uscire dalla bisca, Jackie e Dino hanno una brutta sorpresa: il loro autista, lo spacciatore Matush, li ha abbandonati subito dopo aver sentito degli spari. Riuscito a rubare una macchina, Jackie si dà alla fuga piantando in asso Dino: questi non fa in tempo a preoccuparsi che viene raggiunto da Chris e da Albert Barese, decisi a fargli pagare lo sgarro. Sotto il tiro dei due gangster, il terrorizzato Dino scarica la colpa di tutto su Jackie e chiede pietà a Chris, un tempo suo amico: privi di compassione i due gangster crivellano di colpi il ragazzo sparandogli ripetutamente alla testa.}}
*Che cos'hai da ridere? ('''Jackie Aprile Jr''')
::{{spiegazione|Nascosto in una casa del quartiere nero, Jackie telefona a Tony chiedendogli pietà in nome dell'amicizia tra suo padre e il boss: ormai stanco delle scuse del ragazzo, Tony lascia il tutto nelle mani di Ralph Cifarietto, capo del ragazzo nonché compagno di suo madre. Il giorno dopo la telefonata Jackie va a cercare alcuni amici in grado di dargli una mano salutando scherzosamente la famiglia che lo ha ospitato: una volta all'esterno il ragazzo cammina circospetto per strada, ma non si accorge della presenza di Vito Spatafora, braccio destro di Ralph che arrivandogli alle spalle gli spara un colpo alla nuca.}}
===Quarta Stagione===
*Ti chiedo perdono! Perdonami...Mi dispiace, mi dispiace! ('''Barry Haydou''')
::{{spiegazione|Deciso a fare di Chris il suo erede, Tony gli rivela il nome dell'assassino di suo padre Dickie: si tratta di Barry Haydou, tenente di polizia in pensione che venne pagato da un gangster sfregiato dal mafioso. Recatosi a casa di Haydou Chris lo ammanetta alla sua scala e gli rivela il nome di suo padre:credendolo un rapinatore il poliziotto dichiara di non aver mai sentito pronunciare quel nome e tenta invano di liberarsi. Quando Chris gli punta la pistola alla testa tuttavia Haydou prova a supplicarlo dichiarandosi dispiaciuto per la morte di Dickie: comprendendo di trovarsi realmente davanti all'assassino del padre Chris non esita a sparargli due volte alla testa.}}
*Si, cazzo, era un animale! Da cento dollari al pezzo! Mio figlio sta in un letto d'ospedale! Non mi pare che ti lamenti, no, quando ti porto una bella busta piena, non te ne frega niente da dove viene! Non guardarmi in quel modo! Era una cavalla, che cazzo! Ma che sei, vegetariano? Mangi salsicce e bistecche a carrettate! ('''Ralph Cifarietto''')
::{{spiegazione|In un periodo particolarmente teso per la sua vita, Tony riceve la notizia della morte in un incendio della sua amata cavalla Pie-Oh-May: sconvolto, egli si reca a casa di Ralph, con cui aveva comprato la cavalla, per dargli la tragica notizia. A causa della condizione del figlio Justin, finito in coma per un incidente, Ralph non presta particolarmente attenzione alle polemiche sul boss: irritato, Tony lo accusa prima implicitamente e poi direttamente di aver ucciso la loro cavalla per frodare l'assicurazione. Sconcertato dalle affermazioni del socio, Ralph gli vomita addosso tutto l'odio e il disprezzo per lui e afferma di fregarsene della morte della cavalla: furente con lui, Tony gli tira un pugno scatenando una violenta colluttazione, al termine della quale strangola brutalmente Ralph per tutti i torti che gli ha fatto.}}
*Sei sempre stato un piccolo bastardo! Aiuto! Aiu... ('''Minn Matrone''')
::{{spiegazione|Bisognoso di soldi extra, Paulie decide di rubare i soldi di un'amica di sua madre, l'anziana Minn Matrone: tuttavia a sua insaputa la vecchia è rimasta in casa dal bingo e lo sorprende in camera da letto. Cercando di calmarla, Paulie si inventa una scusa per la sua presenza, ma Minn t non gli crede e dopo aver provato invano a chiamare la polizia prova ad uscire dalla casa: raggiunta e bloccata dal gangster, la vecchia gli vomita in faccia tutto l'odio che ha sempre provato per lui e prova a chiamare aiuto, venendo soffocata brutalmente con un cuscino.}}
*'''Stanley Johnson''':Non ha smesso: si è preso una vacanza! <br/>'''Credenzio Curtis''':Senti, non dire un cazzo a Lola di questa cosa: mi sgonfierà le palle per gli alimenti e...
::{{spiegazione|Su richiesta del vice boss di New York Johnny Sack Tony prepara l'omicidio del suo capo, il potente Carmine Lupertazzi: pertanto ordina a Chris di assumere gli spacciatori Credenzio Curtis e Stanley Johnson come sicari per l'assassinio. All'ultimo tuttavia Carmine fiuta il pericolo e scende a patti con Johnny, rendendo inutile il suo eventuale omicidio: pertanto Chris si reca sotto un ponte per incontrare Johnson e Curtis pagandoli comunque per il disturbo. Dopo che il mafioso si allontana i due criminali tornano in macchina parlando del più e del meno: prima di andarsene tuttavia i due vengono raggiunti dagli affiliati Benny Fazio e Peter La Rosa che li crivellano di colpi in modo da non lasciare testimoni per l'attentato.}}
===Quinta Stagione===
*Di...Capelli bruciati... ('''Carmine Lupertazzi''')
::{{spiegazione|Per festeggiare l'uscita di prigione di Angelo Garepe, consigliere dei Lupertazzi, Tony, Johnny e Carmine lo invitano ad un pranzo su un campo da golf: qui i gangster parlano del più e del meno, anche se Johnny inizia a preoccuparsi per il suo boss, che risponde alle domande confusamente e con aria assente. Poco dopo infatti Carmine viene colpito da un infarto e crolla a terra: dopo dei giorni di coma in ospedale il vecchio boss morirà senza svegliarsi, creando un vuoto di potere nella famiglia Lupertazzi.}}
*Si, certo...Andate a buttarli al Black Jack, brutti stronzi che siete! ('''Raoul''')
::{{spiegazione|In crisi per una disputa economica, Paulie e Chris arrivano quasi alle mani fuori da un locale in cui hanno cenato: ad interromperli è il cameriere Raoul, che chiede umilmente perché la mancia sia stata misera. Insultato pesantemente dai due, il cameriere li insulta a sua volta e fa per tornare verso il locale: infuriato, Chris afferra un sasso da terra e glielo tira sulla nuca. Inizialmente soddisfatti i due gangster si rendono presto conto che Raoul è in preda alle convulsioni e che probabilmente gli hanno compromesso il cervello: terrorizzato, Paulie estrae una pistola e finisce il poveretto sparandogli due volte nel petto.}}
*Che cazzo... Jason! Jason! Jason! No! Oh, mio Dio... ('''Lorraine Calluzzo''')
::{{spiegazione|Nella faida che si crea dopo la morte di Carmine Lupertazzi la criminale Lorraine Calluzzo si schiera con suo figlio Little Carmine e i consiglieri Rusty Milio e Angelo Garepe: nonostante Johnny Sack la faccia minacciare dal suo accolito Phil Leotardo la donna continua a riscuotere denaro per i suoi avversari. Pochi giorni dopo la minaccia, Lorraine esce dalla doccia trovandosi inaspettatamente davanti a Billy Leotardo: frustata con un asciugamano la donna fugge terrorizzata invocando il suo amante Jason Evanina. Una volta in soggiorno però Lorraine inciampa proprio nel cadavere di Jason, ucciso da Joey Peeps: sconvolta, la donna prova a sgattaiolare via pateticamente venendo immediatamente uccisa da Billy con un colpo di pistola alla testa.}}
*Pure io. ('''Heather''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ciao...Tony, giusto? Anche tu da queste parti? ('''Joseph "Joey Peeps" Pepparelli''')
::{{spiegazione|Per rispondere alla morte di Lorraine Rusty e Angelo decidono di fare a loro volta un morto nelle fila di Johnny Sack: per farlo assoldano Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano nonché vecchio amico di Angelo. Qualche sera dopo Joey Peeps passa in un bordello per ritirare il pizzo: sentendo che la prostituta Heather fa una strada simile alla sua per tornare a casa il mafioso si offre galantemente di accompagnarla. Una volta in macchina i due chiacchierano amichevolmente finché Tony Blundetto non si avvicina al finestrino di Joey: quest'ultimo lo riconosce e dopo averlo salutato fa per chiedergli cosa sia venuto a fare, ma Tony estrae subito la pistola e crivella di colpi il mafioso insieme alla povera Heather.}}
*Ti prego, Philly, noi siamo amici! ('''Angelo Garepe''')
::{{spiegazione|Mentre torna a casa, Angelo viene tamponato dalla macchina dietro alla sua: inizialmente scocciato, il vecchio mafioso si stupisce quando dal veicolo scendono i fratelli Leotardo, che lo invitano ad un presunto accordo di pace con Johnny Sack. Pur provando dei sospetti, Angelo sceglie di fidarsi e fa per andare alla sua macchina, ma fatti pochi passi viene strangolato con una garota da Billy e trascinato a forza nel baule della sua macchina: mentre viene avvolto in un sacco di plastica il vecchio gangster supplica Phil di risparmiarlo, ma quest'ultimo è senza pietà e gli spara due colpi alla testa.}}
*Eccomi, eccomi: stavo finendo il mio Gin. Cazzo! ('''Billy Leotardo''')
::{{spiegazione|In un bar a bere, un depresso Phil ha un flashback sulla sera precedente: dopo la defezione di Little Carmine, sconvolto dai troppi morti della guerra in corso, il gangster si reca in un pub col fratello Billy per festeggiare. Rimproverandolo per essere uscito tardi, Phil non si accorge tuttavia che Tony Blundetto li sta raggiungendo: furioso per la morte del suo caro amico Angelo, il mafioso del New Jersey spara contro i fratelli ferendo Phil e uccidendo Billy sul colpo.}}
*Fanculo, non ce l'ho con te! M'hai fregato come un pivello, stronzo: m'hai venduto borotalco! ('''Gilbert Nieves''')
::{{spiegazione|Durante un colloquio con l'FBI, a cui passa informazioni Adriana La Cerva, fidanzata storica di Chris, racconta di come una notte ha prestato l'ufficio del suo locale allo spacciatore Matush: la situazione tuttavia precipita quando nell'ufficio entra Gilbert Nieves, uomo truffato dallo spacciatore che rivuole indietro i suoi soldi. Minacciato da un coltello, Matush si mostra accondiscendente e fa per dare a Nieves i suoi soldi, ma mentre è distratto l'uomo viene colpito alla testa con un posacenere da Khamir, braccio destro dello spacciatore: nella colluttazione che ne segue Nieves viene trattenuto a terra da Khamir e pugnalato al cuore da Matush, il tutto sotto gli occhi sconvolti di Adriana.}}
*No, no, no! Ti prego, no... ('''Adriana La Cerva''')
::{{spiegazione|Ormai disperata e con poche alternative, Adriana racconta a Chris di essere un'informatrice e gli chiede di fuggire via con lui: inizialmente sconvolto, il giovane gangster sembra accettare la situazione ed esce per sistemare le ultime faccende. Ore dopo Adriana riceve da Tony la notizia che Chris ha tentato il suicidio e la invita a raggiungerlo: inizialmente decisa a fuggire, la ragazza sceglie di recarsi in ospedale facendosi accompagnare da Silvio. I due tuttavia si fermano in uno spiazzo isolato in mezzo ai boschi: Adriana realizza quindi che Chris l'ha tradita informando Tony del suo legame con l'FBI. Disperata, la ragazza inizia a piangere e supplica Silvio che senza dire nulla la trascina brutalmente fuori dalla macchina: Adriana prova a strisciare via piangendo e gemendo, ma Silvio è implacabile e la uccide con due colpi alla testa.}}
===Sesta Stagione===
====Prima parte====
*Qui sopra c'è Tony che parla dell'omicidio di Angelo Giancalone: la qualità del suono è scadente, ma la può portare lo stesso...In aula...Lì c'è...Tutto... ('''Raymond "Ray" Curto''')
::{{spiegazione|Durante uno dei suoi colloqui con l'FBI, a cui passa informazioni da anni per una collaborazione reciproca, il caporegime Ray Curto consegna all'agente Sanseverino un nastro in cui Tony parla di alcuni delitti: il vecchio criminale tuttavia appare affaticato durante il colloquio e, dopo un'ultima informazione, muore sul colpo stroncato da un infarto fulminante.}}
*Si. Ciao! ('''Teddy Spirodakis''')
::{{spiegazione|Deciso a trasferirsi in Florida per lasciarsi la vita criminale alle spalle, Eugene Pontecorvo accetta un incarico da Christopher, nella speranza che questi interceda con Tony: recatosi a tarda notte in una tavola calda Eugene si avvicina a Teddy Spirodakis, debitore di Christopher, e dopo averlo salutato amichevolmente lo uccide sparandogli in testa.}}
*Okay.('''Eugene Pontecorvo''')
::{{spiegazione|Nonostante l'omicidio di Spirodakis, le alte sfere della famiglia negano a Gene il trasferimento in Florida: disperato, l'uomo prova a rivolgersi all'FBI, a cui passa da tempo delle informazioni, ma anche gli agenti si oppongono alla sua decisione, ritenendolo un elemento troppo prezioso. Tornato a casa, il gangster passa la notte a guardare vecchie foto di suo figlio, ormai divenuto un drogato in duri rapporti con lui: ormai depresso e desideroso di farla finita, Eugene si impicca nel suo garage, procurandosi una morte lenta e dolorosa.}}
*'''Rusty Millio''':Vediamo, museo... <br/>'''Eddie Pietro''': Eastern Parkway. <br/>'''Rusty Millio''':Eastern Parkway, non Belt Parkway!
::{{spiegazione|Al matrimonio della figlia Allegra, Johnny Sack commissiona a Tony l'omicidio di Rusty Millio: l'anziano caporegime infatti continua ad opporsi alla reggenza di Phil Leotardo e il boss vuole sbarazzarsene una volta per tutte. Pochi giorni dopo Rusty fa per uscire da casa sua col fido gusrdiaspalle Eddie Pietro quando viene bloccato da due uomini, Italo e Salvatore: i due, apparentemente dei turisti, chiedono informazioni sull'ubicazione di un museo, confondendo i due gangster per via del suo italiano stretto. Consultandosi con Eddie, Rusty comprende che i due hanno sbagliato strada e li rimprovera aspramente: pochi istanti dopo tuttavia Italo e Salvatore, in realtà due sicari arrivati da Napoli su richiesta di Tony, estraggono le loro pistole e uccidono i due gangster sparandogli in testa.}}
*Senta, io non mi voglio mettere a discutere. Abito qui in fondo al sentiero: chiamo la polizia, arriveranno subito. Metta le doppie freccie, mi raccomando. ('''Uomo tamponato''')
::{{spiegazione|Fuggito una volta che la sua omosessualità viene scoperta, Vito Spatafora fugge nel New Hampshire dove inizia una nuova vita col pompiere Jim: lo stile di vita tranquillo dell'uomo comune tuttavia non soddisfa il suo stile di vita basato su denaro e potere e pertanto decide dopo pochi giorni di tornare nel New Jersey. Mentre guida sovrappensiero per la relazione persa con Jim, Vito non si accorge di un auto parcheggiata vicino ad un vialetto d'accesso e la tampona: il proprietario dell'auto, fermo a prendere la posta, assiste all'incidente e si insospettisce dall'atteggiamento reticente del mafioso, proponendo di chiamare la polizia. Dovendo restare nell'anonimato Vito prova ad offrire del denaro per risolvere in fretta la situazione, ma il proprietario dell'altra auto è inamovibile e fa per tornare in casa per prendere il telefono: stizzito, il mafioso finge di prendere i dati dell'assicurazione e dopo aver recuperato una pistola dalla macchina colpisce alla nuca l'uomo.}}
*No, no! ('''Vito Spatafora''')
::{{spiegazione|Tornato nel New Jersey, Vito chiede a Tony di poter rientrare nel giro facendosi trasferire ad Atlantic City: seppur con riluttanza tuttavia il boss sceglie di preparare il suo assassinio, in modo da poter placare la furia di Phil Leotardo, cugino della moglie del fuggiasco. Dopo aver confermato a Tony l'appuntamento del giorno dopo, Vito torna soddisfatto nel motel in cui si è trasferito: appena entrato in casa tuttavia viene bloccato e imbavagliato dai mafiosi di New York Gerry Torciano e Dominic Aniello. Subito dopo Phil esce dall'armadio e, sedendosi sul letto, guarda con disprezzo il parente, definendolo una disgrazia a causa della sua omosessualità: terrorizzato, Vito viene massacrato brutalmente con delle mazze di ferro da Gerry e Dominic, il tutto sotto lo sguardo freddo e privo di compassione di Phil.}}
*No, ma che dico: il rossetto di Carlo stava sul suo uccello! ('''Dominic "Fat Dom" Aniello''')
::{{spiegazione|Mentre preparano la cena nel retro della macelleria Satriale Silvio e Carlo Gervasi ricevono la visita di Dominic Aniello, di passaggio mentre va a salutare sua figlia: i tre finiscono per parlare della morte di Vito e il mafioso newyorkese inizia ad alludere sarcasticamente ad una dilagante omosessualità tra gli uomini del Jersey. Nonostante Silvio lo inviti a tacere Dominic finisce col fare una battuta di cattivo gusto sulla possibilità omosessualità di Carlo: furibondo, Silvio lo colpisce alla nuca con un aspirapolvere e lo trattiene mentre Carlo lo pugnala ripetutamente al petto in un raptus d'ira.}}
====Seconda parte====
*Non...Sparare...! ('''Renè LeCours''')
::{{spiegazione|Durante una cena in famiglia per il compleanno di Tony, il boss fa una battuta crudele sulla sorella Janice, venendo immediatamente pestato dal furente cognato Bobby: per vendicarsi Tony gli ordina di commettere il suo primo omicidio per concludere un affare con dei trafficanti canadesi. La vittima è René LeCours, colpevole di aver negato all'ex moglie, sorella di uno dei trafficanti, il permesso di vedere la figlia: pertanto Bobby si reca nella lavanderia del condominio in cui l'uomo vive, provando a prenderlo alle spalle. René tuttavia lo nota dal riflesso di un oblò e voltandosi alza le mani, venendo colpito al petto: nonostante venga afferrato dall'uomo e supplicato di fermarsi, Bobby gli dà con le la rime agli occhi il colpo di grazia sparandogli in testa.}}
*Che c'è, il cameriere si è preso le ferie?! ('''Gerry Torciano''')
::{{spiegazione|Con Johnny Sack in prigione e Phil Leotardo fuori dagli affari la famiglia Lupertazzi passa un periodo di vuoto di potere: i due principali contendenti al ruolo di boss sono Gerry Torciano, fedele protetto di Phil, e il veterano Faustino "Doc" Santoro. Per consolidare la propria leadership Gerry invita Silvio ad una cena per parargli della situazione di New York: i due parlano di vari argomenti, tra cui il ritiro di Phil, finché due escort convocate da Silvio non arrivano al tavolo. Inaspettatamente però nel ristorante irrompono alcuni sicari di Santoro, che crivellano di colpi il mafioso di New York facendo schizzare sangue sugli altri conviviali: mentre Silvio si dà alla fuga con le ragazze Gerry prova a trascinarsi via venendo immediatamente finito con un colpo alla testa dal capo dei sicari.}}
*Lei è qui...('''John "Johnny Sack" Sacrimoni''')
::{{spiegazione|In prigione da un paio d'anni, Johnny Sack apprende di avere un cancro ai polmoni in fase terminale: l'uomo si rassegna all'idea di morire e presto si ritrova sul letto di morte. Circondato dalla fedele moglie Ginny e dalle figlie Allegra e Catherine, Johnny inizia a faticare a respirare e, nel pieno del delirio, ha una visione di sua madre: Ginny allora fa per prendergli una sigaretta, sua ossessione che lo ha caratterizzato per tutta la vita portandolo alla fine, ma appena si volta verso il marito si rende conto che ormai è morto.}}
*Amuninni a casa, picciotti. ('''Faustino "Doc" Santoro''')
::{{spiegazione|A seguito della morte di Johnny Sack e del protetto Gerry Phil decide di tornare in gioco per prendere il potere sui Lupertazzi: l'occasione si presenta quando Doc Santoro, ora ufficialmente il boss, mangia provocatoriamente nel suo piatto davanti al suo braccio destro Butch DeConcini. Poche sere dopo l'anziano boss lascia un locale preparandosi a salire in macchina coi suoi due bodyguard, ma nota che uno dei due fugge via all'improvviso: in quel momento infatti arriva un commando di sicari inviati da Butch che crivellano immediatamente di colpi Santoro e l'altro suo sgherro.}}
*Chris, tu sei nella Mafia e io no! ('''J.T. Dolan''')
::{{spiegazione|Per via della sua disintossicazione e del suo desiderio di diventare un uomo più responsabile Chris viene sempre più emarginato dalla famiglia: una sera allora prova a distendersi un po' dopo una riappacificazione con Paulie, ma viene comunque insultato e ridicolizzato da tutti i presenti. Depresso e ubriaco, si reca allora dall'amico sceneggiatore JT Dolan per trovare conforto: lo sceneggiatore tuttavia non lo considera realmente un amico per via delle pressioni che gli ha imposto e si limita ad invitarlo a parlare col suo sponsor degli alcolisti anonimi. Ormai delirante, Chris pensa di distruggere la famiglia attraverso una soffiata e prova a parlarne con JT: quest'ultimo tuttavia lo zittisce brutalmente non volendo che l'amico spifferi proprio a lui i segreti della mafia. Comprendendo quindi di essere completamente estraneo sia all'ambiente malavitoso che a quello normale, Chris torna in sé ed estraendo una pistola uccide freddamente JT sparandogli alla testa.}}
*Non lo passo il il test antidroga...Chiamami un taxi... ('''Christopher "Chris" Moltisanti''')
::{{spiegazione|Mentre tornano in piena notte da un incontro con Phil Tony e Chris si mettono a parlare del più e del meno non accorgendosi di essere finiti contromano: quando una macchina arriva nel senso opposto pertanto Christopher è costretto a sterzare finendo fuori strada e provocando un brutto incidente che distrugge la macchina. Mentre Tony se la cava con le costole rotte, Chris versa in gravi condizioni e fatica a respirare: noncurante, il ragazzo chiede al cugino di chiamargli un taxi, avendo sniffato della cocaina prima di partire e non essendo quindi in grado di superare il test antidroga. Sceso dalla macchina e avvicinatosi al finestrino del pilota Tony fa per chiamare i soccorsi, ma vedendo il seggiolino della figlia di Chris completamente distrutto sceglie di mettere giù la telefonata: reputando il cugino un totale irresponsabile pericoloso per lui e per i suoi cari il boss finisce per soffocarlo tappandogli bocca e naso, lasciandolo annegare nel suo stesso sangue.}}
*Si? ('''Burt Gervasi''')
::{{spiegazione|Con Phil e i mafiosi di New York decisi ad annientarli dopo l'ultimo sgarbo, molti membri della famiglia iniziano a valutare di passare dall'altra parte: uno di questi è Burt Gervasi, che dopo aver rivelato a Silvio di aver tradito la famiglia lo invita a pensare di unirsi a lui. La mattina dopo Silvio va a trovare Burt a casa sua volendo approfondire la questione: contento, il traditore lo fa entrare in casa per parlare della questione, ma appena gli dà le spalle viene immediatamente strangolato con una garota mentre il suo cane abbaia furiosamente contro Silvio.}}
*Papà, mi hanno sparato! ('''Yarina Kastropovich''')
::{{spiegazione|Per prevenire la guerra scatenata da Phil i capi della famiglia Soprano scelgono di uccidere il boss newyorchese: per farlo scelgono di avvalersi ancora una volta del sicario napoletano Italo, a cui viene fornito l'indirizzo dell'amante di Phil, Yarina Kastropovich. Bussando alla porta della donna Italo si ritrova davanti suo padre Alec, molto simile nell'aspetto a Phil: scambiandolo per il suo obbiettivo il sicario entra con una scusa e gli spara immediatamente in testa. Sentendo dei rumori Yarina si affaccia dalle scale venendo immediatamente colpita al petto: implorando l'aiuto del padre la ragazza cade dalle scale venendo finita con un colpo alla testa da Italo.}}
*A lui non interessa... ('''Robert "Bobby Baccalà" Baccalieri Jr''')
::{{spiegazione|Una volta fallito l'attentato a Phil Tony ordina a tutti i suoi uomini di rifugiarsi in una casa sicura: il fido braccio destro e cognato Bobby tuttavia lascia il cellulare in macchina mentre entra in un negozio di trenini, non sentendo la chiamata in arrivo del suo boss. Chiacchierando amichevolmente con il proprietario del negozio Bobby osserva il modellino del treno Blue Comet, un pezzo ricercato e prezioso per la sua collezione: ammirandone le qualità il mafioso decide di acquistarlo, negando divertito che si tratti di un regalo per il figlio quando il proprietario glielo chiede. Terminato l'acquisto Bobby fa per andarsene, ma nel negozio è entrato un commando di sicario di Phil Leotardo: senza il tempo di estrarre la pistola egli viene immediatamente crivellato di colpi, cadendo su un plastico con sopra i suoi amati trenini.}}
*Forza, andiamo! ('''Silvio Dante''')
::{{spiegazione|Prima di fuggire in una casa sicura Silvio e Patsy Parisi si fermano al Bada Bing per svuotare gli uffici e recuperare i documenti importanti: una volta usciti nel parcheggio i due fanno per andarsene, ma vengono intercettati da una macchina con a bordo due uomini di Phil, Raymond D'Abaldo e Petey B. Nella sparatoria che ne segue Patsy si dà alla fuga mentre Silvio prova a prendere la sua pistola nella borsa nel sedile posteriore: a causa della cintura tuttavia non riesce a prenderla agevolmente e i sicari ne approfittano per crivellarlo di colpi. Portato in ospedale, Silvio finisce in coma profondo senza la possibilità di risveglio, risultando cerebralmente morto.}}
*Di a quell'imbecille di farmacista di chiamare il dottor Yaconis: devo farmi dare sei giorni di Plavix... ('''Phil Leotardo''')
::{{spiegazione|Delusi dalla piega che ha preso la faida col New Jersey e scontenti di Phil come capo Butch DeConcini e il consigliere Albie Cianfalone stringono una trattativa con Tony e Paulie per chiudere la guerra ed ammazzare il boss: grazie ad una soffiata dell'agente dell'FBI Harris, storico rivale della loro organizzazione, Tony e i suoi scoprono inoltre che Phil si nasconde in una stazione di servizio. Pochi giorni dopo Phil riceve la visita della moglie Patty, venuta per salutarlo con i suoi nipotini gemelli: dopo aver salutato scherzosamente i due neonati il boss di New York ordina alla moglie di chiedere dei farmaci ai suoi medici, ma in quel momento sopraggiunge il soldato dei Soprano Walden Belfiore che gli spara due colpi di pistola alla testa sotto lo sguardo disperato della moglie.}}
*Ah, questi li ho ordinati per tutti. ('''Anthony "Tony" Soprano''')
::{{spiegazione|Dopo un'ultima visita ad uno zio Junior ormai distrutto dalla demenza senile Tony va a cena in un locale aspettando la sua famiglia: dopo aver messo sul juke-box del locale "Don't Stop Believing" viene raggiunto dalla moglie Carmela con cui parla brevemente della futura testimonianza che verrà fatta da Carlo Gervasi. Poco dopo entra anche il figlio A.J. seguito da un uomo misterioso e dall'aria taciturna: questi si siede al bancone e, dopo aver lanciato alcuni sguardi al tavolo dei Soprano, si alza per andare in bagno. Mentre la figlia Meadow finisce di parcheggiare fuori dal locale Tony passa ai famigliari degli anelli di cipolla: sentendo il campanello della porta del locale il boss alza lo sguardo, ma in quel momento lo schermo diventa nero e qualsiasi suono si interrompe. Il finale volutamente aperto è stato per anni causa di dibattito tra gli appassionati, ma è fortemente implicito che Tony sia stato assassinato, presumibilmente dall'uomo misterioso andato in bagno, e che lo schermo nero rappresenti il suo punto di vista dopo la morte.}}
[[Categoria:Ultime parole dai media|Soprano]]
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== Grazie ==
grazie del benvenuto ….però se scrivo qualcosa o aggiungo date me le togliete, le mie fonti sono sicure oltretutto è il mio lavoro per questo ne sono sicuro quando inserisco le date di nascita...grazie
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== Trecani ==
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== Grazie ==
grazie del benvenuto ….però se scrivo qualcosa o aggiungo date me le togliete, le mie fonti sono sicure oltretutto è il mio lavoro per questo ne sono sicuro quando inserisco le date di nascita...grazie
:Ciao {{ping|Cinciripi}}, cosa intendi? I tuoi contributi sono ancora zero, ti riferisci a modifiche prima di esserti registrato? Su quali voci? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:17, 11 lug 2019 (CEST) p.s.: ricordati di firmare, v. [[Aiuto:Firma]]
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Massimo Rivola
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Danyele
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/* Citazioni di Massimo Rivola */ +4 / fix minori
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[[File:Piero Savazzi, Massimo Rivola, Mark Stephens, Official Agreement Signing.jpg|thumb|Massimo Rivola (al centro) nel 2013]]
'''Massimo Rivola''' (1971 – vivente), dirigente sportivo italiano.
==Citazioni di Massimo Rivola==
{{cronologico}}
*{{NDR|«Chi le parlò per primo di [[Charles Leclerc|Charles]]?»}} Il suo amico Jules Bianchi, quando era nell'Academy, non smetteva di dirmi quanto fosse forte questo bambino, per il quale nei weekend liberi andava a fare da coach e da meccanico sulle piste di kart. [...] Un paio di volte mi ha lasciato a bocca aperta. Nel 2017 stava già dominando il campionato di F.2, quando in Belgio fu squalificato dopo la vittoria in gara-1 e costretto a partire ultimo il giorno dopo. Provai a tirarlo su. Ma lui mi rispose: "Max sono contento, così potrò finalmente sorpassare un po' di piloti". Poi, alla vigilia di Baku, vide morire suo padre Hervé [per un male incurabile, ''ndr''], ma prese il primo aereo e arrivò in pista, vincendo la gara. Molti al suo posto sarebbero crollati.<ref>Dall'intervista di Luigi Perna, ''[https://www.gazzetta.it/fuorigioco/04-01-2019/leclerc-parla-massimo-rivola-ex-ds-ferrari-academy-corre-solo-vincere-32098831862.shtml Leclerc, parla Massimo Rivola l'ex d.s. della Ferrari Academy: "Corre solo per vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2019.</ref>
*Chi lavora in [[Formula 1|F1]] è abituato a essere parte attiva della prestazione. La gara è il momento più bello perché si dialoga col pilota e si definiscono insieme a lui le strategie. In moto invece sei al muretto in una situazione passiva, più da tifoso che da tecnico.<ref name="Motociclismo">Dall'intervista ''[https://www.motociclismo.it/aprilia-motogp-costa-15-milioni-euro-stagione-altri-spendono-quintuplo-72850 "La MotoGP ci costa 15 milioni a stagione. C'è chi ne spende il quintuplo"]'', ''Motociclismo.it'', 26 giugno 2019.</ref>
*Io sono un motociclista di lungo corso... A 14 anni avevo il cinquantino e lo elaboravo segnando con l'Uniposca il bordo delle gomme e montando il carburatore del 19. Insomma, ero il classico tamarro... {{NDR|«Non ci dica magari che quel cinquantino era pure un Aprilia...»}} Eh sì, era l'ET 50. O almeno lo era nelle intenzioni: avevo dato la caparra, e quando andai a saldare insieme a mio padre, al posto della concessionaria c'era una gelateria, e della mia moto nessuna traccia: concessionaria fallita, la più grande delusione della mia vita. Mi sono rifatto a 16 anni con la Aprilia AF1 125, bianca con le righine fucsia. Anche lì marmitta e carburatore originali sparirono presto... andavo a truccare la moto dallo stesso meccanico di Loris Capirossi.<ref name="Motociclismo"/>
*[[KTM]] è rimasta sempre coerente con la propria filosofia e questo ha pagato. In MotoGP corrono col telaio a traliccio, tanto di cappello. A me il loro design non piace, ma sono stati bravissimi col marketing a dare l'immagine di moto maschia, rude. E sono anche quelli che hanno investito più sui giovani, sia nel racing che nel prodotto.<ref name="Cavaciuti">Dall'intervista di Christian Cavaciuti, ''[https://www.dueruote.it/sport/motogp/2019/08/13/massimo-rivola-intervista.html Massimo Rivola: "La mia Aprilia rialzerà la testa"]'', ''Dueruote.it'', 13 agosto 2019.</ref>
*{{NDR|«Qual è la principale differenza tra un team di F1 e uno di MotoGP? [...]»}} C'è una maggiore strutturazione dovuta alla quantità di persone, mentre la qualità delle persone che ci lavorano è secondo me paragonabile. La F1 non solo ha i motori turbo e ibridi, ma anche tanti strumenti in più: GPS, radio, telemetria real-time... Inoltre c'è una grande sovrapposizione di competenze, e lo stesso dato è analizzato da tante persone: a bordo pista, nel box, in azienda. Tutto questo rende la F1 più complessa, anche se dal punto di vista tecnico la moto è per tanti aspetti più complessa dell'auto, perché il pilota incide tantissimo sulla prestazione. Ma la moto non è real-time, per cui stiamo ancora tutti ai box in trepidante attesa che il pilota rientri per chiedergli "Come va". Anzi, una delle prime cose che ho chiesto è di rendere più oggettivo il commento del pilota, che vive di sensazioni non necessariamente veritiere.<ref name="Cavaciuti"/>
*Il pilota auto e il pilota moto sono due "animali" differenti: per quanto riguarda le due ruote, l'impatto del pilota sulle prestazioni è tanto di più rispetto a quello delle macchine. Nelle auto un pilota non in forma perde due decimi rispetto ad uno in forma, nelle moto due secondi. Creare l'ambiente giusto intorno ai rider è dunque fondamentale.<ref name="Iuliano">Dall'intervista di Isabel Iuliano, ''[https://www.formulapassion.it/manifestomotore/parliamone-con/motogp-massimo-rivola-nuova-aprilia-pronta-per-il-primo-test-in-malaysia-iannone-espargaro-misano-455825.html Rivola: "Nuova Aprilia pronta per il primo test in Malesia"]'', ''Formulapassion.it'', 12 settembre 2019.</ref>
*{{NDR|Nel 2019}} Non penso che il formato attuale del mondiale sia corretto in ottica futura: se la Superbike si pone come antagonista della MotoGP, perde in partenza. Penso che le moto utilizzate dovrebbero essere molto più derivate dalla serie, sarebbe interessante combinare gare brevi con gare endurance. Essendo derivate, devono resistere a lungo. Se ad una moto di serie devo cambiare il motore dopo 1500 km, non è una moto di serie.<ref name="Iuliano"/>
*{{NDR|«Qual è la differenza principale tra Formula 1 e tra MotoGP?»}} Dal punto di vista dell'evento, quelli della MotoGP sono bellissimi ovunque. In qualunque appuntamento paddock e tribune sono pieni di gente, in F1 il paddock è più triste perché c'è poca gente perché è molto più rigido. Ci sono alcuni Gran Premi come Monza, Montreal, Melbourne, Silverstone, bellissimi, mentre altri sono deserti, e questo è molto triste. Probabilmente perché i prezzi dei biglietti sono troppo alti. La Formula 1 è molto staccata dalla gente. Lo spettacolo offerto dalla MotoGP è palesemente molto più bello di quello offerto dalla F1. La F1 a me piace perché conosco certi tecnicismi e leggo le gare in maniera diversa da un tifoso normale. Conosco dei retroscena, la metà dei piloti li ho visti crescere. Qui si respira una grandissima passione, l'utente della moto è un appassionato e anche chi si avvicina che non è un motociclista diventa subito appassionato di questi tipi di eventi. C'è anche il rumore della moto che ha un effetto adrenalinico sullo spettatore. La macchina la vedo molto più come un business, ci sono case automobilistiche coinvolte che spendono centinaia di milioni. Qui c'è l'aspetto umano del pilota che ha un effetto sulla prestazione enorme. Non è detto che quello che ha la moto potenzialmente ingegneristicamente più veloce sia il più veloce per tutti i piloti. Devi ritagliare un vestito su misura [...].<ref>Dall'intervista di Serena Zunino, ''[https://www.insella.it/motogp/news/intervista-esclusiva-massimo-rivola-aprilia-ora-ha-una-nuova-credibilita-152758 Massimo Rivola: "Aprilia ora ha una nuova credibilità"]'', ''Insella.it'', 26 novembre 2019.</ref>
*Generalmente preferisco lavorare con chi ha il potenziale più grande, a prescindere dal suo [[carattere]]. Quello si può mettere a posto, mentre se non c'è il potenziale fai fatica a tirarlo fuori.<ref>Dall'intervista di Matteo Aglio, ''[https://www.gpone.com/it/2021/09/10/motogp/rivola-vinales-ci-da-la-responsabilita-di-cui-avevamo-bisogno.html MotoGP, Rivola: "Vinales ci dà la responsabilità di cui avevamo bisogno"]'', ''Gpone.com'', 10 settembre 2021.</ref>
*La grande differenza tra le moto e le auto è che in Formula 1 se non hai la macchina migliore non vinci [...]. Qui, nelle moto, il fattore umano conta molto di più [...]<ref>Da un'intervista a ''Marca''; citato in ''[https://www.gpone.com/it/2022/05/05/motogp/rivola-e-piu-facile-che-aprilia-vinca-un-titolo-piuttosto-che-alonso.html MotoGP, Rivola: "È più facile che Aprilia vinca un titolo piuttosto che Alonso"]'', ''Gpone.com'', 5 maggio 2022.</ref>
*{{NDR|Nel 2022, sul futuro del motomondiale}} Penso che la chiave del successo in Formula 1 sia stata la rumorosità del motore, del V12, del V10 e di altri motori a combustione interna. Era un suono bellissimo. Dovremmo evitare l'errore della Formula 1 che ha cambiato totalmente il sound dei propulsori. In Formula 1, l'ibrido è una sofisticata versione super ibrida. Ma è pur sempre un motore a combustione con booster elettrico. [...] Anche se vogliamo essere ambasciatori di un mondo sostenibile in termini di rumore, gas di scarico e così via, non dobbiamo mettere a repentaglio le grandi emozioni per il Motomondiale in pista. Non dobbiamo imitare la Formula 1. [...] Le priorità sono chiare: dobbiamo garantire un bello spettacolo e puntare a zero emissioni.<ref>Dall'intervista di Günther Wiesinger a ''Speedweek.com''; citato in ''[https://www.gpone.com/it/2022/08/11/motogp/rivola-il-sound-dei-motori-f1-era-bellissimo-non-facciamo-lo-stesso-errore.html MotoGP, Rivola: "Il sound dei motori F1 era bellissimo. Non facciamo lo stesso errore"]'', ''Gpone.com'', 11 agosto 2022.</ref>
{{Int2|''[https://www.ilfoglio.it/sport/2022/02/26/news/dopo-valentino-rossi-in-moto-c-e-ancora-tanta-italia-3737076/ Dopo Valentino Rossi, in moto c'è ancora tanta Italia]''|Intervista di Umberto Zapelloni, ''Ilfoglio.it'', 26 febbraio 2022.}}
*Credo che nessuno sia in grado di ripetere quello che ha fatto [[Valentino Rossi|Valentino]] perché è cambiato il mondo del motorsport e lo scenario. Valentino è stato clamorosamente geniale in qualsiasi tipo di azione, cose che sono state ancora più apprezzate in quell'epoca. Lui è stato genuino e spontaneo in ogni sua manifestazione, poi abbiamo visto anche tanti tentativi di scimmiottarlo. Valentino non è replicabile [...].
*Un pilota può fare la differenza anche in auto se è nelle condizioni giuste. Ma fare la differenza in auto significa, esagero, guadagnare 3 decimi. Nella moto la differenza può essere di un secondo. Noi possiamo anche progettare la miglior moto del mondo, ma se non trasmette fiducia al pilota che la deve spingere a 360 all’ora alla fine i risultati non arrivano. Dobbiamo bilanciare i numeri con la sensibilità del pilota. Nelle auto gli ingegneri considerano un pilota quasi una costante, nelle moto è una grande variabile anche perché muovendosi, un uomo di 70/80 chili su un mezzo di 157 chili, incide sulla dinamica, mentre in auto, dove a malapena può muovere la testa, incide zero.
*{{NDR|Su [[Fernando Alonso]]}} Nessuno leggeva le gare come lui. Tante volte al muretto ci faceva sentire dei pirla perché lui vedeva oltre. Noi eravamo davanti ai computer, lui stava facendo un altro mestiere, ma capiva le cose prima degli altri. Ci sono dei piloti che ti insegnano tanto.
*Credo che alla fine la differenza la facciano le persone. Ho imparato a trasmettere a chiunque lavora con noi, dal pilota di punta alla signora che alla sera viene a pulire gli uffici che ognuno può fare la differenza. Questa è la barca, questi sono i remi e tutti dobbiamo remare nella stessa direzione. E soprattutto dobbiamo crederci.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Rivola, Massimo}}
[[Categoria:Dirigenti sportivi italiani]]
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Charles Leclerc
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Danyele
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/* Citazioni su Charles Leclerc */ +1
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text/x-wiki
[[File:Charles-Leclerc.jpg|thumb|Charles Leclerc (2020)]]
'''Charles Leclerc''' (1997 – vivente), pilota automobilistico monegasco.
==Citazioni di Charles Leclerc==
{{cronologico}}
*Passare dalla F.2 alla [[Formula 1|F.1]]? Lo confesso, il salto è stato superiore alle mie aspettative, pensavo sarebbe stato difficile, ma non così. Oggi un debuttante in F.1 ha più problemi rispetto al passato, perché una volta i piloti potevano debuttare dopo aver percorso parecchi km di prove, oggi invece no. Le prove le fai al simulatore e poi quando entri in macchina davvero, devi scoprire tutto un mondo nuovo. Non fai molti km di test, per cui arrivi alla prima gara che guidi a intuito, a sensazioni, scopri giro per giro come va una F.1. Un conto è il simulatore di F.1, un altro guidarla davvero.<ref name="Ciccarone">Dall'intervista di Paolo Ciccarone, ''[https://www.automoto.it/formula1/intervista-a-charles-leclerc-professione-predestinato.html Intervista a Charles Leclerc, Professione predestinato]'', ''automoto.it'', 5 agosto 2018.</ref>
*Onestamente non sento molta [[pressione]] su di me. Io cerco solo di pensare a quello che devo fare giorno per giorno, perché il futuro non lo posso gestire o affrontare adesso. [...] Ho dovuto superare la morte prematura di mio padre, eppure avevo una gara subito dopo e l'ho vinta. Ricordo ancora le urla che ho lanciato perché era dedicata a lui quella corsa. Un momento difficile sotto tutti i punti di vista. Non mi sono fatto prendere dalla [[frenesia]] e dall'[[ansia]], ho pensato solo a quello che dovevo fare. La filosofia di un passo alla volta.<ref name="Ciccarone"/>
*Su [[Monte Carlo|Monaco]] circolano tanti [[stereotipi]], se dici che non ci vivono solo i ricchi non ci crede nessuno. Sono gli stranieri ad avere tanti soldi, non i monegaschi "puri" come me. Mi considero fortunato perché papà poteva permettersi di comprarmi un kart per farmi cominciare, ma non navigavamo nell'oro e andando avanti siamo stati limitati perché l'automobilismo è un sport costoso.<ref name="Sette">Da un'intervista a ''Sette'', Corriere della Sera, 7 giugno 2019; citato in Daniele Sparisci, ''[https://www.corriere.it/sette/incontri/19_agosto_15/charles-leclerc-ero-emotivo-mi-sono-allenato-forza-mentale-0b80b4c0-bc5c-11e9-b2e3-1b2f85015b12.shtml Charles Leclerc: «Ero emotivo, mi sono allenato alla forza mentale»]'', ''corriere.it'', 15 agosto 2019.</ref>
*{{NDR|«Si ricorda della prima volta che ha messo piede a [[Scuderia Ferrari|Maranello]]?»}} Benissimo, ero con Jules {{NDR|Bianchi}}. Lui non era ancora in F1, io giovanissimo lo aspettavo fuori dal cancello della pista di Fiorano. Lo stavano intervistando, io dovevo restare fuori perché non avevo il pass. Fissavo quel cancello nella speranza che un giorno sarei potuto entrare. Adesso lo attraverso spesso.<ref name="Sette"/>
*La mattina mi alzo e penso a [[vincere]], vado a letto la sera e penso a vincere, e quando sono in monoposto non posso che pensare a vincere.<ref name="Chinchero">Dall'intervista di Roberto Chinchero, ''[https://it.motorsport.com/f1/news/f1-leclerc-mi-sveglio-con-un-pensiero-fisso-vincere-con-ferrari/4551858/ Leclerc: "Mi sveglio con un pensiero fisso: vincere con Ferrari"]'', ''motorsport.com'', 3 ottobre 2019.</ref>
*{{NDR|«Quando sta per prendere il via un Gran Premio, hai mai pensato che rappresenti una grande azienda?»}} Quando ti ritrovi in bagarre con il tuo compagno di squadra ci pensi, sai che da quello che fai dipende il risultato del lavoro di mille persone, e se sono in lotta [...] è un aspetto che tengo in considerazione, non puoi prenderti rischi. Ce l'hai sempre un po' nella testa.<ref name="Chinchero"/>
*{{NDR|Sul correre per la Ferrari}} Da piccolo, quando guardavo il Gran Premio {{NDR|di Monaco}}, cercavo sempre la macchina rossa non so perché, è sempre stato così. Quando mi guardo che sono in rosso, sono fiero ed è un'emozione speciale.<ref>Da un'intervista a ''Che tempo che fa'', Rai 2, 16 febbraio 2020; citato in un [https://twitter.com/chetempochefa/status/1229164931913789442 post] su ''twitter.com'', 16 febbraio 2020.</ref>
*Quando ero bambino, ero davvero pazzo. Ero un giovane aspirante pilota con il 95% di emozioni e solo il 5% di razionalità. Quindi ho lavorato duramente su me stesso, anche mentalmente, per cambiare un po' quelle proporzioni. Vivo questo sport con passione e dedizione. Non diventerò mai un pilota freddo e calcolatore, ma ci sono alcune cose a cui devi pensare nel modo giusto quando sei in pista. Ecco perché cerco di essere per il 55% razionale e per il 45% istintivo.<ref>Da un'intervista a ''DLui'', la Repubblica; citato in Simone Peluso, [https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/leclerc-non-saro-mai-un-pilota-freddo-e-calcolatore-ferrari-intervista-dlui-repubblica-558528.html ''Leclerc: "Non sarò mai un pilota freddo e calcolatore"''], ''formulapassion.it'', 4 aprile 2021.</ref>
*{{NDR|Sulla prima visita in Ferrari, da bambino}} [...] rimasi seduto nel parcheggio per due ore e intanto cercavo di immaginare come fosse l'interno della sede. Nella mente mi figuravo di ammirare una struttura simile a quella vista in ''[[La fabbrica di cioccolato|Charlie e la Fabbrica di Cioccolato]]'', capisci? Con gli Umpa Lumpa che scorrazzavano in giro.<ref name="Lamont">Dall'intervista di Tom Lamont, ''[https://www.gqitalia.it/sport/article/charles-leclerc-carlos-sainz-ferrari I piloti della Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz stanno risalendo al top della Formula 1]'', ''gqitalia.it'', 9 agosto 2022.</ref>
*{{NDR|Sulla professione di pilota}} La preoccupazione di mia madre è grandissima. E non so cosa dirle. Oltre al fatto che amo il mio lavoro. Non c'è nulla in particolare che possa aggiungere per farla sentire meglio. Non le dirò che starò attento. Sarebbe una falsità. Farò del mio meglio, in ogni caso. Lei lo sa bene: è uno sport pericoloso. Nel corso degli anni è diventato molto più sicuro, ma rimarrà sempre un'attività dove il rischio esiste. [Leclerc fa un sorriso in apparenza stonato rispetto al tono del discorso. Nei suoi occhi c'è un leggero luccichio piratesco, ''ndr'']. Mamma sa che sono l'uomo più felice al mondo quando sono in macchina.<ref name="Lamont"/>
==Citazioni su Charles Leclerc==
*{{NDR|«Chi le parlò per primo di Charles?»}} Il suo amico Jules Bianchi, quando era nell'Academy, non smetteva di dirmi quanto fosse forte questo bambino, per il quale nei weekend liberi andava a fare da coach e da meccanico sulle piste di kart. [...] Un paio di volte mi ha lasciato a bocca aperta. Nel 2017 stava già dominando il campionato di F.2, quando in Belgio fu squalificato dopo la vittoria in gara-1 e costretto a partire ultimo il giorno dopo. Provai a tirarlo su. Ma lui mi rispose: "Max sono contento, così potrò finalmente sorpassare un po' di piloti". Poi, alla vigilia di Baku, vide morire suo padre Hervé [per un male incurabile, ''ndr''], ma prese il primo aereo e arrivò in pista, vincendo la gara. Molti al suo posto sarebbero crollati. ([[Massimo Rivola]])
*Pare un divo, un cannibale, il ragazzo ideale per mamme, figlie e tifosi dal palato fine. ([[Giorgio Terruzzi]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Leclerc, Charles}}
[[Categoria:Piloti di Formula 1 monegaschi]]
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Ottavio Rosati
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Bradipo Lento
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/* Citazioni su Ottavio Rosati */ +wl
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text/x-wiki
{{wikificare|voce con citazioni non a norma; citazioni sul personaggio in numero eccessivo o non pertinenti; le fonti delle "citazioni su" vanno solo nelle voci degli autori}}
[[File:SONY DSC-2848x4272-010716 Ottavio Rosati.jpg|thumb|Ottavio Rosati con i suoi Cacatoa Teto e Iside]]
'''Ottavio Rosati''' (1950 – vivente), psicoanalista, regista e sceneggiatore italiano.
==Citazioni di Ottavio Rosati==
*{{NDR|Su ''La moda proibita''}} Cercavamo la location ideale per allestire l'abito Oceano, un capolavoro di 300 metri di seta nelle sfumature del mare, che richiese cinque mesi di lavoro di cinque sarte: l'abbiamo trovata in una stazione della metropolitana di Napoli, la Toledo, dove si trova un'opera di Bob Wilson che riproduce lo scintillio del mare. Lì abbiamo ambientato la storia di questi due ragazzi, onirica e surreale.<ref>Citato in Chiara Beghelli, ''[https://www.ilsole24ore.com/art/roberto-capucci-l-anti-imprenditore-moda-docufilm-racconta-sua-vita-abiti-e-arte-AEtV2YMF Roberto Capucci, l'anti-imprenditore della moda: un docufilm racconta la sua vita di abiti e arte]'', ''IlSole24Ore.com'', 16 luglio 2018.</ref>
*{{NDR|Ad [[Alessandro Cecchi Paone]] sulle differenze tra ''[[Da Storia nasce Storia]]'' e il ''Grande Fratello''}} Ci possono essere 50.000 telecamere e le persone non si vedono. Ce ne possono essere un paio e le persone si vedono molto bene. Dipende dall'occhio con cui si guarda dentro la telecamera [...] la possibilità di rispecchiarsi e di vedersi con una certa lucidità può aiutare a conoscere quei livelli di comunicazione che magari si ignorano. Noi non sappiamo cosa sarebbe stata la psicoanalisi se ai tempi di Freud avessimo avuto questa tecnologia. Se noi avessimo non solo i resoconti scritti ma anche i video, la storia della psichiatria contemporanea sarebbe diversa. Ed è molto probabile che entro 20, 30 anni l'incontro di queste due cose che sono apparentemente molto diverse, lo spettacolo, i gruppi, la clinica e le ricerche porterà a delle nuove formule di intervento sociale.<ref>Dall'intervista di Alessandro Cecchi Paone nel programma televisivo ''La macchina del Tempo'', Retequattro, 2000. [https://www.youtube.com/watch?v=znWTww0fAFM Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*{{NDR|su [[Alejandro Jodorowsky]]}} Coltissimo saggista, instancabile cineasta, generoso terapeuta, Jodorowsky è uno degli uomini più straordinari attualmente presenti sul pianeta. Con la sua Psicomagia ha dato alla psicoanalisi e alle tecniche terapeutiche attive un contributo paragonabile a quello di Moreno con lo psicodramma e a quello di Jung con l'immaginazione attiva. Nella sua vita e nella sua opera la ricerca coesiste col gioco, la saggezza si sposa al talento: Jodo è un genio della mente bicamerale nella scia di [[Alberto Savinio|Savinio]], [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] e [[Leonardo da Vinci|Leonardo]].<ref name=AiPSIM>Intervista di Diana Botti presidente AiPSIM ([http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/637-intervista-di-diana-botti-presidente-aipsim-gennaio-2019 Plays.it])</ref>
*Con [[Fernanda Pivano|Fernanda]] a Trastevere avevamo due appartamenti confinanti e avevo aperto un passaggio segreto sul terrazzo. Un mio coniglio d'angora correva sempre da lei per rosicchiare i suoi cartoni. [...] C'erano confezioni di cioccolata di due, tre cinque anni prima. Un'archeologia del cacao. Per fortuna ci pensava il coniglio a dare una rinfrescata. Lei si infuriava e urlava ''Portati via questo animale schifoso!'' Io glielo mettevo in braccio e lei scoppiava a ridere. ''Certo però che è un bel bestiolino... Che buffo che è! Che bel codino!'' Tutto questo con la voce più musicale che ho mai sentito: un pianoforte. Lei era diplomata al conservatorio e insegnava al conservatorio. Andava alla Scala con [[Eugenio Montale|Montale]]. Non ho mai osato dirglielo ma forse lei avrebbe voluto vivere non per la letteratura ma per la musica.<ref name=playsC> L'architrave e l'architetto intervista di Moreno Cerquetelli a Ottavio Rosati. ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati-e-moreno-cerquetelli/96-l-architrave-e-l-architetto Plays.it]''</ref>
*{{NDR|Su psicodramma e cinema}} Con il caso de ''L'uomo di febbraio'' [[Milton H. Erickson|Erickson]] dà una soluzione al tentativo di [[Sándor Ferenczi|Ferenczi]] di spostare verso l'efficacia terapautica e riparativa le ambizioni prevalentemente conoscitive della psicoanalisi freudiana e realizza un vero e proprio psicodramma ''à deux''.<ref name=Tratroterapia>da ''J. L. Moreno e gli action methods'' pref. a Manuale di psicodramma, n.1 - ''Il teatro come terapia'', Ubaldini, Roma, 1985, p.26</ref>
*{{NDR|Sul caso de 'L'uomo del magnetofono'}} Con le loro richieste all’analista entrambi, l’uomo dei topi e Abrahams, dal punto di vista della psicanalisi di [[Freud]] “agiscono dentro un fantasma” per usare la formula con cui Octave Mannoni traduce “acting out”. Si parla di “acting out” all’interno di un’analisi ortodossa (anche se noiosa, persino se inutile) quando il paziente fa, anziché dire, e osa esprimere i suoi conflitti con fatti e non parole. [...] “acting out” e “passaggio all’atto” sono come topo di città e topo di campagna, cugini stretti e lontani, più o meno educati, in ogni caso animaletti fastidiosi all’interno dello studio. A differenza dello psicodramma, lo spazio analitico è riservato al dire, non al fare. Perciò Abraham, per noi dello psicodramma, è un Santo. Come la [[Françoise Dolto|Dolto]]. Come [[Milton Erickson]].<ref name=magnetofono> Per l'Uomo del magnetofono ([http://www.plays.it/ipod/per-l-uomo-del-magnetofono Teatro Stabile di Roma])</ref>
*Conosco [[Fernanda Pivano|Nanda]] dal 1973 e da allora non è passato giorno senza che l'abbia vista, abbia litigato con lei o le abbia telefonato. Forse per questo c'è voluto più d'un anno per ridurre a 50 minuti un'intervista di 30 ore girata {{NDR|per il film ''Generazioni d'amore''}} nell'estate del 2000, dentro e fuori il palazzo di Trastevere descritto da Fernanda Pivano nel romanzo ''La mia kasbah''.<ref>Citato in ''[https://www.torinofilmfest.org/it/19-torino-film-festival/film/generazioni-d'amore---le-quattro-americhe-di-fernanda/395/ Generazioni d'amore – Le quattro Americhe di Fernanda]'', ''TorinoFilmFest.org''.</ref>
*{{NDR|Sul Teatro di Psicodramma}} Da quasi trenta anni Plays porta avanti il progetto del Teatro di Psicodramma ben attrezzato: luci, suono, mini-camere, regia. [[Fernanda Pivano]], che ha contribuito allo sviluppo dello psicodramma in Italia, mi aveva promesso di collaborare con un lascito di "cento milioni di lire... o la maggior somma" [...] Su questa base ho scritto e messo in rete [...] ''Quattro decenni di Plays per il Teatro del Tempo tra la Pivano e [[Marie-Louise von Franz]]''.<ref name=AiPSIM>Intervista di Diana Botti presidente AiPSIM ([http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/637-intervista-di-diana-botti-presidente-aipsim-gennaio-2019 Plays.it])</ref>
*Da questo frammento rubato da Abrahams non si può concludere niente ma si può capire molto. Impossibile seguire la regola di [[Karl Kraus]]: ''Nei casi dubbi ci si decida per il giusto''. [...] A causa del silenzio del dr. Van Nypelseer la richiesta di Abrahams {{NDR|di registrare la seduta}} non viene né soddisfatta né interpretata. Ma credere che questo desiderio inesaudito non significhi niente sarebbe altrettanto sciocco che prendere l’analista per un analista malvagio. Il dottore di Abrahams non è un analista cattivo ma un cattivo analista. Metterlo in scena a teatro è peggio che metterlo in prigione.<ref name=magnetofono/>
*Da ragazzo ero allievo di [[Juan Rodolfo Wilcock|Wilcock]] l'ingegnere-scrittore argentino che, per insegnarmi cos'è la scrittura, mi faceva leggere l'Aleph di [[Jorge Luis Borges|Borges]] al contrario, un paragrafo alla volta. Wilcock mi prendeva affettuosamente in giro. Mi insegnava ad amare i cani e a fare i raggi X ai luoghi comuni. Disprezzava la psicologia ma poi aveva una finezza di ascolto da grande psicanalista. Una volta mi disse: «Sai che mi ha detto oggi tua madre al telefono: ''Signor Wilcock, sono preoccupata: mio figlio è a letto con l'influenza e non mi mangia.'' Tu lo capisci in che guaio ti trovi? Lei vuole che te la porti al letto e te la mangi!» L'ironia di Wilcock era pari a quella di [[Ennio Flaiano|Flaiano]]. Come il suo surrealismo. Poteva sembrare amaro ma in realtà era un uomo buonissimo.<ref>Dall'intervista di Enrico Santori, ''Dallo psicodramma allo psicoplay'', ''Giornale Storico del Centro Studi Psicologia e Letteratura'', Fioriti ed., 2007, vol. 5; riportato in ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati-e-enrico-d-santori/97-dallo-psicodramma-allo-psicoplay Plays.it]''.</ref>
*Dopo pochi anni, nella stessa città, [[Jacob Levi Moreno|Moreno]] fece il passo successivo a quello di Freud suggerendo una formula rivoluzionaria, un’alternativa pragmatica: far salire lo spettatore sul palco a rappresentare se stesso di fronte ad altri spettatori che a turno avrebbero preso il ruolo di protagonisti e attori. Non si trattava solo di uno strumento psichiatrico di cui avrebbero approfittato tutti, anche gli allievi di Freud, ma di una nuova formula di espressione teatrale. A Moreno fu chiaro che gli spettatori non si limitano a identificarsi nei grandi personaggi sulla scena. Non avendo una scena dove elaborare la propria storia, rischiano di perderla d’occhio [...] Il suo ''Teatro della Spontaneità'' nacque in alternativa a una cultura teatrale talmente anemica che [[Karl Kraus]] poté dirne: ''Un tempo a Vienna gli attori erano veri e le scene di cartapesta, ma oggi accade il contrario''. <ref>''Moreno regista della platea'' prefazione a ''Psychodrama, n.3'', tr. it. ''Manuale di psicodramma'', Ubaldini, Roma, 1987 [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/129-introduzione-al-manuale-di-psicodramma-vol-3-di-jacob-levi-moreno/ riportata in Plays>]</ref>
*Eccomi qua a Colonia con il bibliodramma su Giacobbe per venti artisti europei in gara. Il ''Play'' si combina al ''Game'', direbbe Caillois, perché uno solo di loro vincerà il concorso ed esporrà la sua opera alla ''Kunst Station''. Intuisco che a vincere sarà Sidival Fila. Sia perché è un genio. Sia perché è Priore Francescano. Sia perché sicuramente farà lui il ruolo di Giacobbe. Sia perché siamo diventati amici. E il gruppo? Se faremo dei giochini perbene, uscirà fuori una cosa banale, da catechismo. Vergogna e nausea. Se saranno davvero Spontanei la professoressa Dior dirà che sono pericoloso. Già non mi saluta... Oggi se ne è uscita con una citazione di Romolo Guardini: ''il gioco va bene ma non bisogna esagerare!'' Probabilmente la madre gli faceva mettere la canottiera. Giocare l’Antico Testamento in una chiesa/galleria diretta dall'Animus di una signora dei Parioli! Come faccio a stare calmo con tutte le banalità che ascolto e questo continuo profumo di Dior... Dior... Dior? Perché sono qui? Lavoro? No. Se non gioco non faccio giocare gli altri. E se non faccio giocare gli altri non lavoro. <ref>Diario di un bibliodramma instabile ([http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/539-diario-di-un-bibliodramma-impossibile-di-ottavio-rosati/)]</ref>
*{{NDR|Su ''Psychodrame'' di [[Roberto Rossellini|Rossellini]] e [[Jacob Levi Moreno|Moreno]]}} E' il nucleo di una rivoluzione che stava per cambiare il mondo: l'allargamento dei gruppi tramite le reti. Non solo televisive. [[Jacob L. Moreno|Moreno]] non ha inventato Internet ma la ha intuita.<ref>''Psychodrame al Torino Film Festival'' dal booklet ''Psychodrame'', Istituto Luce, 2019, p.93.</ref>
*{{NDR|Sulla TV generalista}} Entrato nello studio de ''I fatti vostri'' e stretta la mano a [[Giancarlo Magalli|Magalli]] sentii un pugno allo stomaco psichico: lo stile strapaesano e dolciastro del set faceva pensare alla parodia della tv fatta da [[Fellini]] in ''Ginger e Fred'' con mucche, bande, trenini. Ora c'eravamo dentro anche noi. Mi resi conto che ''I fatti vostri'' era lo Spin-off dello Spin-off, dello Spin-off di un programma dove avevo fatto con [[Alessandro Cecchi Paone]] ''Lo psicologo di famiglia'', una rubrica che era stata fermata per eccesso di libri e cultura. Era il momento giusto per vendicarmi del suo inamovibile autore. Eravamo una diretta e avevo a disposizione due cacatoa pronti a tutto.<ref name=balcone>Un balcone per Iside([http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/136-un-acting-out-per-iside-di-ottavio-rosati Articolo])</ref>
*{{NDR|Sullo psicodramma}} È qualche cosa che anche [[Sándor Ferenczi|Ferenczi]], un allievo di Freud aveva capito negli anni Trenta. La stessa [[Melanie Klein|Klein]] utilizzava i giocattoli perché i bambini possono comunicare l'inconscio non a parole ma attraverso il gioco e a volte anche gli adulti possono comunicare certi stati di ''rêverie'', di sogno attraverso il gioco [...] Lo psicodramma si può definire come [[Cocteau]] chiamava il cinema: un sogno dormito in piedi.<ref>Dal programma televisivo di [[Vittorio Gassman]], ''Tutto il mondo è teatro'', Rai uno, 17 gennaio 1991. [https://www.youtube.com/watch?v=SAtfZumV-M4&list=PLPYEAhXhF49ksiXCmGkHTExk0oD5z3gN4&index=2&t=8s Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*{{NDR|Su una proposta di legge contro gli analisti selvaggi}} È un'idea non poco eccentrica. Il suo autore trascura il fatto che il carisma del camice bianco non è più quello di Freud e nemmeno quello di [[Archibald Joseph Cronin|Cronin]] o del dottor Kildare ma delle macchiette di [[Alberto Sordi|Sordi]]. Ben diverse da quelle dei medici sono le dottrine che un analista dovrebbe studiare: scienze umane, linguistica, filosofia della scienza... Prescrivere la laurea in medicina come discriminante sarebbe come risolvere il problema della cattiva cucina prescrivendo la laurea in biologia, quello dei cattivi scultori con la laurea in ingegneria, quello della disonestà nazionale con la laurea in legge.<ref>Dall'intervista di Luciana Sica, ''Freud si è tolto il camice bianco'', ''Paese Sera'', 3 giugno 1980; riportata su ''[http://www.plays.it/ipod/rassegna-stampa-sullo-psicodramma-e-gli-eventi-di-ipod Plays.it]''.</ref>
*{{NDR|Come testimone alle nozze di [[Tinto Brass]] e Caterina Varzi}} È un momento molto bello, solenne e brillante. Eccitante e intelligente come il cinema di Tinto e come la vita di Caterina [...] e, al di là dell'affetto personale che corre nella famiglia, negli amici, nei gruppi di lavoro, nei collaboratori mi sembra, e sono profondamente emozionato nel dirlo, che sia importante perché stabilisce un precedente di ruolo di un tipo di affetto creativo, rivoluzionario, innovativo per cui in questa società finora non c'era nemmeno la parola per dirlo. Perché si sono sempre idealizzate le famiglie e le discendenze biologiche, nonostante le loro gravi mancanze, e non c'è nemmeno una parola per dire la cosa importantissima che Tinto ha fatto per Caterina e quello che Caterina ha fatto per Tinto, che erano sposi molto prima di sposarsi.<ref>Dal socioplay ''L'amore in piazza'', Ordine degli psicologi, 2017. [https://www.imdb.com/video/vi1949678617?playlistId=tt9478954&ref_=tt_ov_vi Video] disponibile su ''Imdb.com''.</ref>
*{{NDR|Rivolto a [[Ennio Flaiano]]}} Gli scrittori italiani, tranne poche eccezioni, sono accusati di essere noiosi e di raccontare storie private. Pare che in loro si rifletta il conformismo della nostra società, una società bacchettona anche quando crede di essere rivoluzionaria. C'è forse una minore convinzione nel lavoro dello scrittore, mentre al contrario cresce la diffidenza verso il lavoro creativo. [...] Lei si è sempre diviso tra il cinema e la letteratura, dando la prevalenza all'uno o all'altra. In questi ultimi tempi sembrava che avesse scelto la letteratura. Ora si parla di un film su Cristo, che lei scriverebbe per il regista [[Franco Zeffirelli]]. Si dice anche che il racconto cinematografico avrà la forma di un'inchiesta.<ref>Da ''L'italiano non ride: intervista a Ennio Flaiano'', Il Mondo (Rizzoli), 14 aprile 1972, pp. 16-17; riportata in ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/600-intervista-a-ennio-flaiano-di-ottavio-rosati Plays.it]''.</ref>
*Grazie ad [[Aldo Carotenuto]] avevo conosciuto e intervistato [[James Hillman|Hillman]] e la [[Marie-Louise von Franz|von Franz]] per la mia rubrica su Radio3. Aldo era un uomo che approvava con entusiasmo qualunque lavoro culturale. Metteva tutto a disposizione di tutti, come fa anche Vezio Ruggieri: libri, contatti, idee. In quegli anni lo appassionava la lotta per imporre Jung accanto a Freud in Italia e guardava con simpatia a [[Jacob Levi Moreno|Moreno]] e allo psicodramma. <ref name=playsC/>
*I capricci di [[Roberto Capucci|Capucci]] durante la produzione per me sono comprensibili e del tutto rispettabili. Lui è un genio. Per dirla con [[Billy Wilder|Billy Wilder]]r: se vuoi [[Marilyn Monroe|Marilyn]] nel film, aspettati di doverla aspettare sul set.<ref name=LMP>Storia segreta della Moda Proibita [https://www.plays.it/plays/documenti/la-moda-proibita/151-storia-segreta-della-moda-proibita/ Plays]</ref>
*{{NDR|Da La rinascita di don Romeo}} Ieri abbiamo fatto delle riprese col drone a Capestrano e ho scoperto che il cimitero ha un nuovo custode. Un giovane simpatico, sposato ma pieno di ragazze. Mi ha confidato che compensa l’eccesso di Thanatos del suo mestiere facendo sesso ai piedi del Gran Sasso. L’inconscio è incredibile! Pensi che per un lapsus avevo scritto il contrario: facendo Sasso ai piedi del gran Sesso. Gli ho fatto un provino per il film.<ref name=romeo> Dal play 'La rinascita di don Romeo'[http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/664-la-rinascita-di-don-romeo-di-ottavio-rosati Plays.it]</ref>
*{{NDR|Su ''La moda proibita''}} Il mio film è la prova che [[Roberto Capucci|Capucci]] si è servito del denaro per finanziare la creazione di abiti scultorei. Per rendere possibili opere d'arte come ''Oceano'' dove sono stati impiegati 200 metri di seta plissé, tagliati in 1500 pezzi di tessuto in 30 toni di colore del mare.<ref>Citato in Noemi Penna, ''A Giugno l'home video del doc di Ottavio Rosati: La moda proibita'', ''La Stampa'', 4 maggio 2019.</ref>
*Il disinteresse di [[Nikola Tesla|Tesla]], l'incapacità di arricchirsi è sempre stata caratterizzata da profondi attacchi invidiosi e filistei. Non sorprende che, secondo un archetipo cristiano, Tesla proprio perché vuole donare molto al mondo muore, apparentemente, solo e senza un soldo, in una stanza d'albergo di New York.<ref>Dal programma televisivo ''Nikola Tesla, lo scienziato dimenticato'', ''Voyager'', Rai due, 29 novembre 2008. [https://www.youtube.com/watch?v=L35bMOg-66c Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*{{NDR|Da La rinascita di don Romeo}} Il maestro [di Feng shui] mi ha sconsigliato assolutamente di tenere in casa il piccolo tempio Egizio in miniatura che ho costruito in onore di Don Romeo. Una cosa del genere ha effetti troppo yin. A lungo andare, il modellino succhierebbe le energie yang della casa e dello studio. Per fortuna, casa mia è abitata da pappagalli, che con i loro voli ravvivano il ''Chi'' dell’ambiente. Come depuratori di energie i pappagalli sono pari ai gatti, a condizione che non siano stati strappati al loro nido. Tenere in gabbia un animale infelice ha esiti nefasti. Ma sembra che da me i padroni siano loro.<ref name=romeo/>
*{{NDR|Sul teatro di psicodramma}} Invitato ad agire sul palcoscenico, il corpo umano si rivela il magazzino teatrale della memoria.<ref name=Tratroterapia/>
*I pappagalli, soprattutto i [[cacatua]], hanno una sensibilità particolare [...] sono come dei radar e captano immediatamente se c'è tensione nell'aria o se qualcuno sta mentendo. Se una persona in uno psicodramma vuole nascondere qualcosa di profondo, il pappagallo se ne accorge e si mette a urlare [...] Può capitare un paziente chiuso nel suo mondo inaccessibile, preso da una disperazione quasi suicidale e lo psicoanalista è preso da sconforto perché non può instaurare un rapporto con il paziente. A realizzare il contatto interviene il pappagallo [...] Non basta occuparsi di un animale per guarire. Bisogna riconoscere la sua alterità e studiarlo come altro da sé e non come doppio di se stessi.<ref>Citato in Gabriele Salari, ''Un pappagallo radar aiuta lo psicoanalista'', ''l'Unità'', 30 luglio, 1997; riportato in ''[http://www.profesnet.it/petnews/pappag02.htm Profesnet.it]''</ref>
*La dimensione più autentica di [[Jacob Levi Moreno|Moreno]] non era quella dell'accademico o dello psicologo sociale, ma quella del regista psichiatrico di improvvisate semplici o geniali, che si sforzò di teorizzare con quel ‘fattore spontaneità’ poco comprensibile agli psicologi amanti di silenzi e appuntamenti rigorosi. <ref name=Tratroterapia/>
*La [[Françoise Dolto|Dolto]] è stata un personaggio centrale per la psicoanalisi dei bambini con le sue innovazioni teoriche e pratiche per cui fu definita "la nonna dei francesi". Fu lei a riconoscere lo statuto di soggetto al bambino anche prima della nascita fino a parlargli attraverso il ventre della madre e a ottenere risposta attraverso i suoi movimenti. La sola allieva di Lacan che tradusse il pensiero in momenti di gioco terapeutico ricchi di amore, intuito e coraggio come quelli del 'caso Dominique' che ogni psicodrammatista dovrebbe conoscere a memoria come le grandi poesie. L'Europa le deve un film anzi una serie che la faccia entrare nelle case di chi non legge libri.<ref>In ''Dalla Dolto ai quiz all'americana'' [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/136-un-acting-out-per-iside-di-ottavio-rosati/ in Plays.it]</ref>
*{{NDR|Sul denaro e i traumi}} La nostra domanda per il riconoscimento della scuola di specializzazione fu respinta due volte, da personaggi universitari che in vita loro non avevano fatto una sola ora di psicodramma, sapevano solo leggere libri di psicologia, fare sedute e lezioni. Alla fine chiesi aiuto con i nervi a pezzi a un mio vecchio amico scout divenuto sempre meno scout e sempre più professore. Per prima cosa mi invitò a nascondere la cosa più bella che avevo fatto e cioè gli psicodrammi di Rai3 (''Per carità: l'Università non è Hollywood!'') poi accese un sigaro e mi dettò l'elenco dei docenti giusti, uno per uno. Avevo i nervi a pezzi: in quel periodo perdevo tutto, o me lo facevo rubare, dalle chiavi alle bici, al motorino, al cellulare. Cassieri e taxisti che dovevano avere 10 euro mi rubavano 50 euro dal resto di 100. Un giorno scout mi telefonò: ''Ottavio, la domanda è passata. La commissione non l'ha nemmeno aperta: gli è bastato sapere che la presentavo io''. Non so se era vero ma è vero che disse così. In cambio mi chiese due borse di studio per certe sue assistenti e di inviargli 5, 6 pazienti come fossero conigli da tirar fuori dal cilindro. Diedi le borse ma non le vite. Mi disse anche: ''Sai, Jung è morto. Ora ci sono le neuroscienze.'' Cominciai la scuola e gli studenti videro subito che le sue assistenti erano mini spie. Passò un anno prima che mi liberassi di loro e di lui. Gli dissi che voleva il pizzo, lui disse che ero pazzo. Urlò che ero narcisista, ingrato e non conoscevo la realtà. Minacciò che mi avrebbe fatto chiudere la scuola, usando i toni e i modi di un gerarca obbedito da studenti, amanti e assistenti. [...] Questi sono i soldi che qualcuno fa con i diplomifici di psicoterapia.<ref name=ISOLDI>Dall'intervista di Enrico Santori, ''I soldi tra inconscio e realtà'' in [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati-e-enrico-d-santori/652-i-soldi-tra-inconscio-e-realta-intervista-di-enrico-santori-a-ottavio-rosati Plays.it]</ref>
*La pandemia, che ci ha fatto cancellare varie presentazioni all'estero, sta passando e oggi (20 maggio 2020) arriva il primo rendiconto dell'Istituto Luce su ''La Moda Proibita'': la distribuzione è partita dopo tre o quattro ''coup de theatre'' di [[Roberto Capucci|Capucci]], ineluttabili in caso di ''Genio sul set''. Come la decisione improvvisa del Maestro di non presentarsi alla prima internazionale alla sala Fellini del 2018 solo perché a Cinecittà, Alta Roma ospita anche una mostra di costumi TV della [[Raffaella Carrà|Carrà]]. Ancora me le vedo [[Anna Fendi|Fendi]] mamma e Fendi figlia che, stupitissime, dicono: ''Rosati, faccia qualcosa. Lo convinca Lei. Vada a prenderlo a casa… Faccia presto!''.<ref name=LMP>Storia segreta della Moda Proibita [https://www.plays.it/plays/documenti/la-moda-proibita/151-storia-segreta-della-moda-proibita/ Plays]</ref>
*La prima va rifatta una seconda volta. Persino Elda Ferri e [[Roberto Cicutto]], talenti rari del cinema e della distribuzione, che nella loro carriera hanno visto e superato di tutto, restano senza parole. Loro due sanno come manovrare la macchina di un film. [[Roberto Capucci|Capucci]] no perché, come Balenciaga che si nascondeva, per lui il successo commerciale non va messo al primo posto. Per il nostro film Roberto ha sempre detto e scritto bellissime parole di apprezzamento e gratitudine ma poi si sottrae alla presentazione in Canada e ai lanci in TV. Il contrario di quello che è successo con [[Valentino Garavani|Valentino]] Garavani e il suo socio Giancarlo Giammetti a Matt Tyrnauer, regista e produttore di ''Valentino The Last emperor'', il quale scrive: ''“Odio” è una parola davvero troppo leggera e gentile per descrivere la loro reazione al film… lo trovavano troppo personale e poco glamourous. Volevano che cambiassi e tagliassi … tutto… Giammetti era estremamente arrabbiato e mi diceva che anche Valentino lo era.'' Solo che, alle presentazioni del film ai Festival eccoli in prima fila il Gatto e la Volpe a godersi le standing ovation e ad abbracciare Tyrnauer con le lacrime agli occhi. Conformi al detto di [[Ennio Flaiano|Flaiano]] ''Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore''. Quindi a ciascuno il suo. A Tyrnauer il tormento e l'estasi. A me il contrario.<ref name=LMP/>
*La prossima volta faccio una fiction basata su storie vere. ''La Moda Proibita'' è il mio ultimo ritratto di un Genio vivente. Ho già dato e ho già preso. Magari la storia vera del film sarà proprio questa di come siamo riusciti a fare questo docufilm altrettanto proibito della moda di Roberto. Con [[Toni Servillo|Toni Servillo]] nel ruolo di Capucci. Nei flash back [[Piera Degli Esposti|Piera Degli Esposti]] come la [[Fernanda Pivano|Pivano]] a 90 anni e [[Umberto Orsini]] che fa un cameo di Balenciaga. Non mi viene in mente nessuno che potrebbe fare Ottavio se non Francesco. Io certamente non posso mettermi nei suoi panni. Sono troppo puer.<ref name=LMP/>
*{{NDR|Su ''Psychodrame'' (1956) di [[Roberto Rossellini|Rossellini]] e [[Jacob Levi Moreno|Moreno]]}} La RTF non poteva mandare in onda una ripresa così complicata. [...] Mentre ne “Lo psicodramma di un matrimonio” di Moreno girato alla Sorbonne nel 1964 c'è molto di quello che lui faceva il teatro di Beacon come direttore di psicodramma. Lì Moreno e al meglio: carismatico ma non direttivo. Invece entrando nello studio della RTF Moreno entra nella tana del lupo, in una futuribile fabbrica delle conserve culturali. Gioca in casa del nemico-amico.<ref>''Psychodrame al Torino Film Festival'' dal booklet ''Psychodrame'', Istituto Luce, 2019, p.93.</ref>
*La seconda prima de La moda proibita all’Ara Pacis nel 2019 ricade su Plays cioè su me e il ''millenial'' Francesco (nominato produttore esecutivo sul campo) che per il film ha fatto tanto e bene nel più napoletano e generoso dei modi. Resiliente felice e miracolistico io ho strapagato il cast tecnico senza mai pensare ai nostri due onorari, forse in linea con quello che negli anni Settanta, [[Giorgio Armani]] disse ad [[Adriana Mulassano]]: ''Adriana, sono avvilito perché ho capito che Capucci lavora per l’eternità non per la bottega''. Quando Francesco oggi reclama: ''Ottavio, sono avvilito perché ho avuto troppo Capucci, non mi dispiacerebbe un po’ di Armani'', mi ricorda quando chiesi al mio analista: ''Prof. [[Mario Trevi (psicoanalista)|Trevi]], ho preso troppo Jung. Mi dia un po’ di Freud!''. Che altro posso dare a Francesco oltre a tutto quello che gli ho già dato? Giusto la profezia dello sciamano che ho scovato a Nuoro: ''Stai tranquillo, i soldi grossi verranno. E saranno tanti. Questo lavoro avrà sempre più successo col passare del tempo.'' Un bel tempo: a metà strada tra la bottega e l’eternità. <ref name=LMP/>
*La sua ombra, [[Fernanda Pivano|Fernanda]] non ha avuto il coraggio di rivelarla. Forse temeva che sfigurasse in confronto a quella di [[Allen Ginsberg|Ginsberg]] o persino di [[Erica Jong|Erika Jong]]. In questo Fernanda è stata il contrario della [[Alda Merini|Merini]]. Era troppo attaccata all’eleganza per narrare la sua pallida ombra. Come romanziere si vergognava del peggio di sé. Cioè del meglio. Abbiamo litigato per giorni sui suoi due romanzi scritti per sottrazioni emotive.<ref name=ISOLDI/>
*Lei aveva un padre banchiere nel quale si era identificata: la Pivano ha creato il suo successo investendo il suo talento in personaggi di successo. Al tempo stesso però erano personaggi alternativi, che Riccardo Pivano non avrebbe mai avvicinato. Il Vero Sè erotico e sincero della Nanda era appaltato a loro. Lo nascondeva mettendolo in evidenza sulla scrivania come nel racconto ''La lettera rubata'' di [[Edgar Allan Poe|Allan Poe]].<ref name=ISOLDI/>
*{{NDR|Durante le prove di 'Fantasmi' con [[Leo Gullotta]]}} Leo è un furbacchione, un affascinante incantatore di serpenti, un generoso donatore di gioia di vivere. E sarà divertente vederlo alle prese con finti psicodrammi pirandelliani e veri psicodrammi gullottiani.<ref>Gaia Sciacca, ''Leo Gullotta prof. all’Universita'', La Sicilia, 12 marzo, 2001, p.22</ref>
*L'esistenzialismo di [[Jacob Levi Moreno|Moreno]] non è quello di [[Jean-Paul Sartre|Sartre]] per cui l'inferno sono gli altri, ma quello di [[Martin Buber|Buber]] per cui l'Altro è Dio.<ref name=Tratroterapia/>
*Lo psicodramma non esiste, esistono solo gli psicodrammatisti.<ref>Dall'intervista di Felice Perussia al Teatro di Psicodramma di Torino per la presentazione di ''Psychodrame'' di J. L. Moreno e R. Rossellini al Torino Cinema Festival, 24 novembre 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=DkjAupE-9Wg Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*{{NDR|Su Fernanda Pivano}} Molti passaggi dei suoi ''Diari'' raccontano quello che ha fatto e dove, e come e quando, nei minimi dettagli. Ma non dicono con chi. Scrive: ''qualcuno mi portava al Parco Nazionale… Qualcuno mi faceva un film..''. Questi racconti alla [[Eugène Ionesco|Ionesco]] sono la sua fiction. Una fiction che crea ''desaparecidos'', direbbe la [[Oriana Fallaci|Fallaci]]. Eppure in questa fiction Fernanda è sincera. La sua integrità (il valore di cui andava fiera) coesisteva con la dissociazione. Come figlia di Riccardo Pivano, lei non era integrale. Ogni tanto disintegrava ma era integra.<ref name=ISOLDI/>
*{{NDR|Su Harold Brodkey}} Molto di questo rapporto con l'omosessualità si trova in un romanzo che lui scrisse per il "Consorzio Nuova Venezia", ''Amicizie profane'', finora fuori commercio. Sono più di 400 pagine, il racconto di due amici. Nino e Onni, guarda caso un anagramma, due volti di una stessa personalità. Onni, l'italiano, è un attore divo delle scene, figlio d'una madre che lo prostituiva ai nazisti, votato al divismo. Nino è lo scrittore che crede nella ricerca interiore, nella sensualità riportata allo scavo in noi stessi [...] Quello che ha scritto in Amicizie profane spiega una cosa: che gli dà fastidio, nell'omosessualità, il rischio della fusione, della perdita di personalità. Brodkey tiene insieme gli opposti. [...] Una cosa è certa: qualunque cosa scriverà sarà un modo di sopravvivere e sarà un modo di sopravvivere attraverso la scrittura.<ref>Citato in Marco Neirotti, ''Brodkey: l'Aids mi ha tradito'', ''La Stampa'', 16 giugno 1993.</ref>
*{{NDR|Su ''Fantasmi'' con [[Leo Gullotta]]}} Morale: Un attore va in scena e si rappresenta. Un Pappafreud passa il tempo ad aiutare la gente che ha paura, ad uscire fuori dal sipario.<ref>Dal monologo nel video di ''Fantasmi'' al Teatro Stabile di Catania, 2001. [https://www.youtube.com/watch?v=mUPevWYwJGI Video] disponibile su ''Youtube.com'', 2001.</ref>
*{{NDR|Su una disputa al secondo convegno mondiale di psichiatria}} [[Jacob Levi Moreno|Moreno]] si mise davanti al paziente e cominciò a usare le sue tecniche di comunicazione attiva. Dopo pochi minuti, giocando col cappello e facendo smorfie e gesti comici, Moreno riuscì a stabilire un contatto e l'uomo che non parlava da quindici anni finalmente scoppiò a ridere. Gli psichiatri {{NDR|di scuola biologico-kraepeliniana}} presenti rimasero stupefatti ma più tardi cercarono ai ridurre tutto il discorso di Moreno alle sue capacità personali e all'istrionismo di un personaggio inimitabile. Come se la validità di una formula terapeutica dovesse, anzi potesse, prescindere dalla personalità del suo operatore.<ref name=Tratroterapia/>
*Nei Diari pubblicati da Bompani l’anno della sua morte, a novanta anni, scrive 'La farsa Roma-Barcellona' per dire che lei veniva a Roma giusto come risposta a [[Ettore Sottsass|Sottsass]] che andava dalla ragazza in Spagna. Solo che la storia di Sottsass durò pochi mesi mentre la nostra durò 30 anni. Quindi, più che un vaudeville di [[Georges Feydeau|Feydeau]], fu una serie di Netflix. In tre decenni, anzi quattro perché mi arrivarono lettere di Fernanda anche dopo la ''damnatio memoriae'' che fece di noi due, nei Diari. La sua, fu una vera scomparsa. ''La mia Nanda si negò''. Lo so che sembra il titolo di una romanza di [[Giuseppe Verdi|Verdi]] ma il mio trauma è durato tre anni. Uno per decennio.<ref>Dal play ''Grandi feste con fuoco''</ref>
*Nei primi due decenni fu tutto bellissimo. Nanda mi aiutava a un livello e io la aiutavo a un altro. Aiutante e aiutabile! È il massimo perché quello che tutti noi vorremmo dai nostri genitori non è solo ricevere ma anche dare qualcosa che li faccia felici. Se hai una madre ferita la cosa che più desideri al mondo è di restituirle il sorriso. Tutto questo era un sintomo o una terapia? Forse entrambe le cose.<ref name=ISOLDI/>
*{{NDR|Sul DVD ''Psychodrame'' di [[Roberto Rossellini|Rossellini]] e [[Jacob Levi Moreno|Moreno]]}} Oggi l’incontro tra riprese video e psicodramma almeno dal punto di vista tecnico è più facile perché le nuove forme di tele-fonia e tele-camere permettono una produzione a costo zero. Credo che le recenti scoperte di Marco Greco, oltre a darci la gioia di vedere un Moreno inedito, ci saranno di esempio, di stimolo e di aiuto. ''Who shall survive?'' I Giganti della Montagna con la loro volgare tracotanza o la carretta di [[Pirandello]] e Moreno con la sua nuova, elegante agilità?<ref>''Quale psicocinema?'' dal booklet ''Psychodrame'', Istituto Luce, 2019, p.73.</ref>
*Osvaldo Guerrieri esce dal ruolo di critico teatrale de La Stampa: muove lo scacco della Regina nel gioco previsto da Pirandello per la sua commedia più diabolica<ref>Da ''Quattro decenni di plays per la Pivano e Marie-Louise von Franz'' [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/618-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-7 Plays]</ref>.
*{{NDR|Sulla legge Ossicini per l'albo degli psicologi}} Quali sono state le conseguenze della legge? Per ora l'aumento dei prezzi dei corsi delle scuole riconosciute. La burocratizzazione delle strutture e l'emigrazione degli allievi meno eroici verso le scuole fornite di patente. Diversi gruppi di studi e di ricerca come il mio che la patente non l'hanno nemmeno cercata, sperano che il parere del Consiglio di Stato freni questa affannata caccia al timbro tondo.<ref>Citato in Luciana Sica, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/22/il-mercato-della-psiche.html Il mercato della psiche]'', ''la Repubblica'', 22 febbraio 1995.</ref>
*Quando facciamo vedere queste psico-scene, questi giochi di ruolo all'università, il talento con cui [[Rosalia Maggio]] poteva improvvisare i sogni e le fantasie dei pazienti era così straordinario che spesso gli studenti mi domandano: ''Scusi ma come si chiama quella grande psicoanalista?''<ref>Dall'intervista di Rosanna Cancellieri al programma televisivo ''Chi è di scena'', Rai 3, 2 marzo 2006. [https://www.youtube.com/watch?v=ko-YdHr59pc&list=PLPYEAhXhF49kDI2aZpTJ-DKOdyldgaORe&index=2&t=28s Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Pivano amava [[Ettore Sottsass|Sottsass]] immensamente. Forse perché, da architetto, designer e creatore di gioielli, Sottsass sapeva creare forme meravigliose nella materia. Forme che, a differenza di un testo, apparivano in un attimo come Apollo mentre la Pivano apparteneva a Minerva che ha tempi lunghi. Con Ettore, Fernanda era riuscita a creare qualcosa di più di un matrimonio: la fusione di due ideali creativi in uno. Era un nuovo archetipo sorprendente e dava gioia a chi lo vedeva.<ref name=ISOLDI/>
*{{NDR|Su [[Adriana Mulassano]]}} Sa tutto della moda ma studia tante altre cose. Il suo humour british non ricorda quello di [[Oscar Wilde|Wilde]] ma quello di [[George Bernard Shaw]] e di [[Bertrand Russell]] perché non ferirebbe mai nessuno per il gusto di un calembour. Senza Adriana come consulente e scout sarei impazzito durante la produzione de ''La Moda Proibita''. E poi è una donna nobile, non mobile.<ref name=LMP/>
*Sottsass e Pivano erano un tipo di coppia mai visto prima, un esempio per il nostro paese e le nuove generazioni. Lontano dal matrimonio democristiano o comunista e agli antipodi di quello fascista che doveva generare soldati per la patria: ''Donna al fornello, uomo al bordello.'' Loro due generavano bellezza e cercavano formule nuove. Non per la guerra ma per la pace. Non per la patria ma per uscire dall’Italia. Non per i figli ma per i giovani. Con [[Allen Ginsberg|Ginsberg]] misero al mondo due numeri di una rivista che era un capolavoro. Si chiamava ''Pianeta Fresco''. [[Freud]] direbbe che quei due numeri erano la sublimazione di due amanti giovani. [[Jung]] direbbe che erano il simbolo dei figli che non avevano messo al mondo. Comunque due opere d'arte.<ref name=ISOLDI/>
*Speravo che il mio analista didatta (un filosofo di grande valore come filosofo) prima o poi si congratulasse con me per il risultato ma non diceva niente. Non una parola. Quando uscì su ''La Stampa'' una recensione di Laura Carassai che definiva il mio programma di Rai3 "Il successo teatral-televisivo dell'anno", ero al settimo cielo. Feci una fotocopia e me la misi in tasca per tirarla fuori durante la seduta e metterla sulla sua scrivania. Ma quando lo cercai nelle tasche "il successo teatral-televisivo" non c'era più! Sparito. Pensai di aver fatto un lapsus lasciandolo la recensione a casa ma restai zitto. Dopo la seduta, quando per strada cercai le chiavi della moto mi ritrovai il ritaglio della Stampa tra le dita. Mi diedi da solo tre o quattro interpretazioni, pensando al modello di Kohut e alla circolarità tra transfert e controtransfert. Tornai indietro nel portone e infilai la recensione nella buca delle lettere dell'analista. Ma lui non disse mai una parola. E nemmeno io. Oggi capisco che, da quel punto in poi l'analisi fu inutile. Anzi dannosa.<ref name=playsC/>
*Sull'onda del successo di ''[[Da Storia nasce Storia]]'' che avevo fatto con Rai3, [[Alessandro Cecchi Paone]] mi aveva proposto di realizzare insieme per Rai2 la rubrica ''Lo psicologo di Famiglia'' che sarebbe andata in onda dopo il telegiornale dunque in un'ora di punta. Pensai di farne la versione televisiva del Programma Radio di Divulgazione della Psicoanalisi curato da [[Françoise Dolto]] per la RTF in Francia negli anni Settanta. Era un'impresa coraggiosa per un contenitore pop come ''Mattino in famiglia'' a base di orchestrine, applausi comandati e scritte in caratteri panciuti e garruli che oggi ripugnerebbero anche alla Disney. Sembrava impossibile con un regista semplicista come Michele Guardì. Ma volevamo lavorarci. Alessandro era un giornalista colto e cazzuto che in seguito avrebbe fatto programmi di divulgazione scientifica come ''Amici Animali, La Macchina del Tempo, Appuntamento con la Storia''. E che, nel seguito del seguito, avrebbe fatto il suo coming out e un grosso lavoro politico. Ma questa è un'altra storia.<ref name=balcone/>
*{{NDR|Da La rinascita di don Romeo}} Un luogo montuoso come Capestrano è percorso da ''Vene del Drago'' che contengono l’energia primordiale dell’universo. Ma esistono molte combinazioni dei cinque elementi come luoghi di potere. Anni fa un albergo, qui in California, fallì in pochi mesi perché fu costruito in un suolo della forma ''Leone che Ride al Cielo'' che era stato confuso con un suolo della forma ''Elefante che Agita un Lago.'' Le foto che Lei ha scattato dalla torre del castello non mi bastano. Mi occorrono delle fotografie aeree. '''[...]''' Se Lei agirà nel modo dovuto, nello yanghizzare l’eccesso di yin di questo spazio, la Sua aspirazione alla paternità potrebbe ancora realizzarsi. Eviti però di unirsi a una donna nata nell’anno della Tigre e non si accoppi mai in una stanza con la porta d’ingresso rivolta al Nord. Mi consulti per e-mail prima di qualunque impresa sessuale di rilievo. Quanto al nuovo custode del cimitero, sbaglio o il ragazzo è nato nell’anno del maiale? Controlli. ('''Il maestro di Feng Shui''')<ref name=romeo/>
*Uno dei ricordi più cari dei miei venti anni è legato a [[Aldo Carotenuto|Carotenuto]]. Ero un grumo di contraddizioni, speranze ed entusiasmi che nessun adulto era in grado di sciogliere e nemmeno di vedere. Soffrivo di asma, crisi epilettiche e fantasie schizoidi. Avevo fatto una sola seduta con la vedova di un maestro junghiano e poi stop per mancanza di soldi. Un giorno d'estate al Bar Tabacchi di una spiaggia romana vidi un rappresentante pieno di energia che convinceva l'esercente a tenere esposto accanto ai quotidiani e ai giornaletti una specie di libro con un elefante in copertina. Era il primo numero de ''La Rivista di Psicologia Analitica''. Solo a leggere quegli articoli, il naso mi si sturava, gli occhi non bruciavano più e le fantasie schizoidi arretravano. Mai più avuta una crisi epilettica in vita mia. Telefonai al direttore con la voce impostata da basso e gli chiesi un'intervista. Tacqui che scrivevo per ''Ciao 2001'', un giornalino di musica rock.<ref>Da ''[https://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2005/02/15/NZ_25_ROSA.html?ref=search Teorico del tradimento d'amore]'', ''Il Piccolo'', 15 febbraio 2005.</ref>
*{{NDR|Su ''Generazioni d'amore''}} Uno psicodramma nel quale Nanda non è solo protagonista, ma anche trama. Basta starle accanto e le cose succedono. Come quando siamo andati a girare {{NDR|il nostro film}} a piazza Navona e alcuni ragazzi, dopo averla riconosciuta, le hanno coperto le spalle con una bandiera a stelle e strisce [...] Una donna unica per humor e generosità, infaticabile anche nel caldo torrido, nonostante abbia superato gli ottant'anni.<ref>Citato in ''Com'è cinematografica la vita di Fernanda'', ''Panorama'', 7 settembre 2000, p. 147.</ref>
{{Int|Da ''Fantasmi (un sociodramma in dieci anni su Pirandello e Moreno con Leo Gullotta e PierLuigi Pirandello)''| DVD didattico dell'Università e del Teatro Stabile di Catania con Cinecittà Holding e la Facoltà di Psicologia di Roma Sapienza, 2002-2012 ''[https://www.plays.it/plays/produzioni/Fantasmi-in-sicilia Intro a Fantasmi]''}}
*{{NDR|Facendo yoga}} È impossibile. Non hai visto che pancia ci aveva Moreno? Per fare un sociodramma in un teatro siciliano la pancia è indispensabile. Che faccio [col pubblico]? Gli faccio fare le bolle di sapone? Gli do le palline? No, no, Ezio, non si può fare, Non si può fare, [...] Di colpo salto fuori a fare lo psicologo in mezzo a uno spettacolo teatrale? Ma non esiste! Non esiste! E i pappagalli a chi li lascio? Li posso portare i pappagalli? (dal video [https://www.youtube.com/watch?v=3vE-4PpumTE&list=PLPYEAhXhF49mdT1sRCjmiQwc5-fD4Hcx8&index=1 Fantasmi n. 1 ''Ottavio, la pancia del dr. Moreno e i pappagalli''])
*{{NDR|Alla sarta}} Il problema è che io ho bisogno di una pancia che dà, non una pancia chiusa, che prende o che ha già preso. Non so... ha presente il Buddha cinese, il Buddha dei bambini, Papa Giovani XXIII? Sì! La pancia di Babbo Natale? Lei ha capito tutto! (dal video [https://www.youtube.com/watch?v=BWO1QHR0ap8&list=PLPYEAhXhF49mdT1sRCjmiQwc5-fD4Hcx8&index=2 Fantasmi n. 2 ''Pirandello in sartoria''])
*{{NDR|rivolto a un pappagallino che lo guarda dalla tasca}} Io avevo due anni. Mia madre e mia nonna mi portavano in carrozzina al corso e a un certo punto mi accorgo che stanno parlando male di mio padre. E allora sai che faccio? Mi sto zitto. Chiudo gli occhi, fingo di dormire e le controllo. Questa faccenda va avanti una mezz'ora. Quando poi mia madre si ferma e guarda nella carrozzina se il pupo dorme, io faccio un leggero fischio come se stessi dormendo e lei ci crede. {{NDR|Il pappagallino fischia}} Mi dà un bacio, richiude la tenda e ricomincia a parlar male di mio padre. Morale: un attore va in scena e si rappresenta, un Pappafreud passa il tempo ad aiutare la gente che ha paura, ad uscire fuori dal sipario. (dal video [https://www.youtube.com/watch?v=mUPevWYwJGI&list=PLPYEAhXhF49mdT1sRCjmiQwc5-fD4Hcx8&index=3 Fantasmi n. 3 ''Ottavio, Rosalia e il sipario invisibile''])
*{{NDR|Dietro le quinte, a una giovane attrice terrorizzata}} Cioé? [[Leo Gullotta|Gullotta]], Pirandello lo fa e lo psicodramma no? Non improvvisa con il pubblico? Ho capito. Ti rendi conto di come mi sento io? No, scusa: ti rendi conto? No! Tu non ti puoi rendere conto! {{NDR|dandole la gabbia}} Adesso tu pigli questo uccello. Tu vai alla cabina di regia e gli dici che, quando nella scena io dico che sono venuto ad accoppiare il pappagallo ad una Grande Femmina, loro fanno partire, alla faccia di Leo Gullotta, il video di [[Rosalia Maggio]]. E ora ripeti. Cosa ti ha detto? [...] E tu e Alberto farete una scena in cui io faccio finta di fare lo psicodramma a voi che fate i [[sei personaggi in cerca d'autore|personaggi in cerca d'autore]]! (dal video [https://www.youtube.com/watch?v=nqHzYvbS_jk&list=PLPYEAhXhF49mdT1sRCjmiQwc5-fD4Hcx8&index=4 Fantasmi n. 4 ''L'improvvisata di Leo Gulotta''])
*Al teatro Valle un testimone eccezionale, l'avvocato Pier Luigi Pirandello, nipote di Luigi e figlio di Fausto Pirandello (uno dei più grandi pittori del Novecento italiano) racconta la storia della sua famiglia [...] Lo spazio e il tempo sono superati in una maniera molto semplice e cioè col gioco. Un gioco di improvvisazione che comincia in una città, prosegue in un'altra città e culmina in un'altra città ancora. Ogni volta coinvolgendo dei teatri stabili, (quello di Torino, quello di Roma, quello di Catania), diversi tipi di gruppi, diversi tipi di studenti del teatro, diversi aspetti dell'opera di Moreno e dell'opera di Pirandello. (dal video [https://www.youtube.com/watch?v=-7uUOnVGlgE&list=PLPYEAhXhF49mdT1sRCjmiQwc5-fD4Hcx8&index=15&t=4s Fantasmi al Valle, 2012, n. 1 ''Introduzione'']
{{Int|Da ''Uomini e pappagalli''|in Amerio Croce, ''Animali esotici da compagnia'', Poletto Editore, Vermezzo (Milano), 2007. ISBN 978-8895033129}}
*Innanzi tutto, pur avendo pagato una certa somma di denaro a un allevamento di Ferrara per tenere con me {{NDR|il cacatoa}} Teto, come Ego Ausiliario della lunga terapia a 360 gradi di Fabio, rifiuto la qualifica di padrone e mi considero il suo custode, qualcosa tra un tutore e un albero vivente. A tutti gli effetti, Teto è mio come io sono suo. (p. 477)
*Quando comparvero gabbie di scoiattoli in camera da letto, conigliesse d'angora nel terrazzo e sette pennuti furono liberi di volare per le scale di casa, ebbi l'impressione che il mio inconscio fosse preda di una grave "nevrosi da Arca". E quando, per pura sincronicità, mi ritrovai una targa della Vespa, con le lettere NOE sospettai una psicosi da diluvio universale. (p. 478)
*Essendo in grado di alzare un'ampia cresta, il Cacatoa è, come direbbe [[Georg Groddeck|Groddeck]], l'uccello dell'Es, l'unico che può avere un'erezione in pubblico senza essere tacciato di oscenità ma, al contrario, suscitando in uomini e donne ammirazione festosa e grida di giubilo. [...] Tutto questo rese l'imago simbolica del pappagallo Teto, come emblema fallico, finalmente degna di fiducia e rispetto, liberando Fabio dalla paura di essere uomo e dalla colpa dei suoi oggetti interni persecutori (come la sorella) che lo vedevano e lo volevano castrato. (p. 483)
==''[[Da Storia nasce Storia|Da storia nasce storia]]''==
===Citazioni===
*L'incontro di psicodramma e televisione è altrettanto naturale e fisiologico di quello avvenuto, decenni or sono, tra romanzo e cinema. (p. 22)
*Si tratta di storie vere? [[Da Storia nasce Storia|Da storia nasce Storia]] è costretto ad andare oltre il racconto, più o meno coinvolgente, di storie vere. È costretto a cercare la verità profonda delle storie perché lo psicodramma trasforma la storia attraverso l'azione. (p. 25)
*Lo sbaglio dell'attore va visto ma non corretto perché in psicodramma l'attore non sbaglia mai. Quando sbaglia l'Io, parla l'inconscio. (p. 43)
*La presenza delle telecamere permette di allargare il discorso del gruppo al pubblico televisivo e trasforma la catarsi del protagonista in una catarsi gruppale. (p. 83)
*Pensavo a un programma televisivo popolare ma non populista un programma di frontiera di Rai3 rivolto a persone che potevano anche non aver mai letto niente ma avevano comunque una psiche più o meno attraversata da archetipi e complessi. Un programma interessante e commovente per tutti. (p. 299)
*Il mio maestro [[Mario Trevi (psicoanalista)|Mario Trevi]] cominciava a sembrare colpito dalla mia richiesta di una valutazione {{NDR|su ''[[Da Storia nasce Storia]]''}} e mi fece una confessione degna di un consulente editoriale giapponese: aveva immaginato che avrei sopravvalutato il suo parere perciò, sapendo che quel tipo di lavoro gli sarebbe riuscito estraneo, aveva preferito non guardare mai il mio programma in televisione [...] Desiderai di non aver cominciato quel discorso. Ma ormai il guaio era fatto. Il maestro aggiunse: "Mi creda: il mio è stato un eccesso di affetto paterno, non un segno di indifferenza". L'ora era più che scaduta e ci avviammo verso l'anticamera. Lì accadde qualcosa che non potrò mai dimenticare. Non dovevo avere un aspetto rassicurante e, forse preoccupato che scivolassi per le scale, il maestro volle darmi un ultimo sostegno. Mi strinse la mano e disse: "Glielo ripeto, caro Ottavio: non confonda la mia indifferenza per affetto paterno". [...] Egli chiuse la porta. Fermo sul pianerottolo me la aggiustai pensando che quello di Trevi non poteva essere un banale lapsus Freudiano: doveva essere un lapsus neojunghiano. (p. 302)
===Citazioni su ''[[Da Storia nasce Storia|Da Storia Nasce Storia]]''===
*C'era da aspettarselo: «''[[Da Storia nasce Storia|Da storia nasce storia]]''», il programma di Ottavio Rosati che ogni domenica sera mette in scena uno psicodramma, non poteva non incontrare robuste resistenze. [...] Lo psicodramma – lo dice il nome stesso e, ancor più del nome, il suo svolgersi – è, per sua essenza, rappresentazione. Nessuno ha portato in tv un paziente sul lettino. Lo psicodramma si basa naturalmente sull'apporto e sul riconoscimento di un gruppo che fa da pubblico. In questo ha una struttura perfettamente in linea col mezzo televisivo. ([[Dario Buzzolan]])
*Domenica sera su Raitre, in quella curiosa trasmissione-psicodramma che si intitola «[[Da Storia nasce Storia|Da storia nasce storia]]» l'attrice napoletana [[Rosalia Maggio]] ha raccontato di quando le venne la tentazione di prostituirsi, vent'anni fa. Non guadagnava una lira. Aveva due figlie da mantenere. Non è una storia che avrebbe interessato [[Balzac]]? Non è una storia che avrebbe ispirato [[Vittorio De Sica|De Sica]]? ([[Beniamino Placido]])
*Il programma di Ottavio Rosati mi sembra una faccenda complicata però lo psicodramma funziona in TV perché parla della vita della gente. ([[Angelo Guglielmi]])
*Più di un critico salutò queste storie come la nascita di un nuovo genere televisivo e lo scrittore [[Harold Brodkey]], il "Proust americano", dopo aver capito il contenuto di alcune sequenze attraverso le sole immagini, parlò di "un miracolo possibile solo all'anima italiana [...] Forse l'aspetto più clamoroso di questo programma non sta nelle puntate ma nel fatto che durante il lavoro i tecnici della troupe uscivano dai loro ruoli professionali abbandonando telecamere e microfoni per entrare nello psicodramma? ([[Fernanda Pivano]])
*Altro che tv verità. Facendo uscire dai laboratori la pratica dello psicodramma e presentandola su Raitre nel ciclo domenicale intitolato ”Da storia nasce storia”, Ottavio Rosati tenta addirittura di realizzare la tv segreta, la tv del profondo, la tv dell'inconfessabile. Chi non sa molto della funzione terapeutica dello psicodramma e si siede dinanzi al teleschermo, potrebbe pensare a una forzatura della fiction, a una furbesca esasperazione dei fatti di vita. E magari direbbe che i panni sporchi ognuno deve lavarseli in casa propria. Ma lo psicodramma non vuole la solitudine. Sia giusto o sbagliato, esige che il nero raggrumatosi in fondo al cuore venga non solo portato alla soglia della coscienza, ma sia esposto pubblicamente, "rappresentato", dibattuto con altri a scopo liberatorio e in tutte le possibili varianti. ([[Osvaldo Guerrieri]])
==''Generazioni d'amore, Il Teatro del tempo di Fernanda Pivano''==
*Filmare significa omettere ma omettere troppo significa uccidere. L’ipertesto abbonda. Questo booklet omette. (p.3)
*La mia scomparsa dal secondo volume dei Diari Pivano è il contrario di quella di [[Ettore Majorana|Majorana]] da via Panisperna. Le vie del caos sono infinite ma quelle del Tao sono una di più. (p.3)
*E invece trova otto pagine manoscritte, una per tema come quelle pubblicate sul libro ''I miei quadrifogli''. I titoli sono: Presunzione, Maldicenza, Invidia, Ipocrisia, Rancore, Violenza, Ingiustizia. Più Dolcezza. (p.5)
*'Ti danno un premio al giorno. Ti vogliono fare Senatore a Vita. Sei sulle enciclopedie e sulle parole crociate. Io sono pazzo di te anche se in privato sei una skassakazzzzi. Ma in pubblico sei un Mito. Un Bene Culturale. Una bandiera! L’hai visto sul giornale, che hanno scritto di te?' (p.16)
*'Mi chiedo come potrei descrivere in un racconto quest’espressione che hai fatto ora. In un film saprei raccontarla. Ma a parole no.' (p.17)
==''Grandi feste con fuoco''==
===''Incipit''===
Con Ettore lei era riuscita a creare qualcosa di più di un matrimonio: la fusione di due ideali creativi in uno. Emisfero destro ed emisfero sinistro: un matrimonio di due talenti e due arti nel senso che Julian Jaynes illustra nel suo libro sulla mente bicamerale che regalai a Nanda nel 1980 pochi anni dopo la prima edizione in inglese. Perciò scrissi che la loro unione era un nuovo archetipo sorprendente e che dava gioia a chi lo vedeva. ('''Otto''', atto I, scena I)
===''Citazioni''===
*TUTTE STRON-ZA-TE! L’empatia e il sentimento, con Anima non c’entrano niente. ''(Abbassa la voce e si regge la testa tra le mani)'' Anzi è il contrario dell’empatia. In questi casi le donne non hanno la minima idea di chi sia davvero un uomo. Anzi se ne fregano. Fernanda conosce l’arte di attivare la proiezione di Anima da parte degli uomini. Faceva Anima, sembrava Anima ma non era Anima. Se lei fosse stata Anima non avrebbe scritto. Avrebbe sognato, come sogna la Bovary o la povera Blanche di Un Tram che si Chiama Desiderio, oppure si tratta di Zoo di vetro? Non mi ricordo. Comunque sia, la definizione migliore di Anima è quella che diede Jung: ''Anima è ciò di cui gli altri ridono''. Con lei c'era poco da ridere. ('''Otto''', atto I, scena VI)
*Lei, che è una collezionista di reliquie letterarie, ha comprato all'asta una lettera degli anni Novanta dove la Pivano scrive: ''Ti ho visto passare, silenzioso, amoroso, a aiutare anime stanche che parevano senza rimedio. Un rimedio l'hai trovato per tutte, sempre sornione, criptico in understatements un po' magici, un po' furbacchioni, sempre più generosi della realtà. Grazie per tutti, trickster antico, amico del Buddha e Buddha tu stesso''. Va bene... (Fa un lungo respiro) E poi nell'indice dei Diari non ha trovato nemmeno il nome di questo Buddha. Strano! Nella Roma antica si chiamava Damnatio Memoriae: un omicidio storico. Ce ne abbastanza per far impazzire una persona. Mi scusi se alzo la voce... E ora, cara signora Iside, Lei vi viene a trovare diceci anni dopo la morte della Pivano e ci chiede di spiegarle il perché. Se lo faccio, cosa ci darà in cambio? Perché non lo finanzia Lei il Teatro del Tempo? ('''Il mentalista''', atto II, scena X)
==''Intervista multistrato ad Aldo Carotenuto''==
*Qualcuno ti accusa di una produzione editoriale troppo ricca ed incalzante, forse pensando che il valore di un autore sia direttamente proporzionale alla quantità di idee che rimangono nel cassetto. Pensi anche tu, come [[Jacob L. Moreno|Jacob Moreno]], che se proprio dovessi morire preferiresti morire di diarrea piuttosto che di costipazione? (p. 15)
*La clonazione più terrificante è quella delle idee. Non è forse clonazione della peggiore specie quella che avviene sulle menti costringendo centinaia, migliaia, o milioni di individui a vedere il mondo attraverso i dogmi di un catechismo, di un libretto rosso? (p. 23)
*Non è vero, come direbbe un kleiniano ferreo, che il problema è solo l'invidia primaria del soggetto. Può essere influente anche l'invidia con cui l'ambiente guarda il soggetto. (p. 40)
*In alcune produzioni televisive mi sono visto censurare non il riferimento a realtà sessuali (che anzi sono vivamente raccomandate) ma la citazione di un libro. (p. 41)
==''Il Pappafreud''==
*Dal nostro ultimo viaggio a Vienna il mio amato Cacatoa si agita e parla nel sonno. Il veterinario Amerio, coltissimo omeopata, osserva che Teto parla il tedesco del primo [[Freud]]. Gli somministra dosi di Arnica C2 ma il disturbo continua, anzi peggiora. Sono assai preoccupato. Che fare? Novembre: salgo sulla trans-siberiana alla ricerca di uno sciamano specializzato in uccelli. Cerco e trovo il più caro: lui accetta il caso, prende Teto e se lo porta nella capanna del fumo. Passo la notte al freddo guardando la tenda da cui emergono tamburi, fuochi e vapori. All'alba il Medicine Man esce e fa una sconvolgente rivelazione: il mio pappagallo è invasato dallo spirito di un medico austriaco (fosse Freud?) fuggito in una grande città dove imperava una certa maga [[Melanie Klein|Melania]] con cui si comportò malissimo. Teto invasato da Freud? Come? Quando? Perché?
*Teto grida, vola sul libro e lo lacera col becco. Poi si accende un sigaro. Miss e Titti pigolano. Callosciuro agita la coda. [[Fernanda Pivano|Nanda]] aggiunge due posti a tavola. Racconto subito la storia dello sciamano. Un monaco accarezza il coniglio, l'altro completa la rivelazione siberiana: Freud, in vita sua ha skarmato di brutto. Torna oggi in Teto per espiare il delitto di aver trasformato i suoi peggiori allievi in pappagalli. Di questo sacro uccello Ottavio è ora il tutore. In che senso? Domanda la [[Fernanda Pivano|Nanda]]. Nel senso di istruire il Pappafreud sulle nuove frontiere della psicoanalisi, a partire dalle formule della [[Melanie Klein|Klein]] relative a seno, latte e oralità varia. Terminato il training, dovrà portare in giro il Pappafreud per mercati, bar, ristoranti a rispondere alle domande della gente su cibo e bevande.
*È stato tutto un sogno? Ho appena chiuso la porta che dalla libreria Miss e Titti tirano giù col becco ''Invidia e Gratitudine'' della [[Melanie Klein|Klein]]. Suona il telefono: è il mio amico Alfredo Antonaros che ci invita a cena a casa sua. Sul tavolo si materializza una Sacher Torte con un gambero rosso al centro. Rabbrividisco. Teto getta via il sigaro. Panza del Ventre rosicchia con gusto ''Gioco e Realtà'' di [[Donald Winnicott|Winnicott]]. Sono preso da un accesso di singhiozzi. La Nanda impallidisce e indica una scritta di nuvole apparsa nel cielo: '''La Maga Melania Non Abita Più Qui'''.
==''La Moda Proibita ([[Roberto Capucci]] e il futuro dell'Alta Moda)''==
*Una volta, non per follia ma per ragioni di lavoro, sono andato in giro a Roma vestito come [[Charles Dickens|Dickens]] con due Cacatoa Alba sul mantello, per un mese intero e ho visto come reagisce la gente in simili casi. Che voglio dire? La moda qualcuno la segue, qualcuno la vende, qualcuno la fa. Come il cinema, la moda (alta, media o nana, che sia) è una realtà visiva\immaginale, ma pure concreta e commerciale. È come il mudra nel quale l'indice, che indica la direzione va collegato alla potenza del pollice. Ma se la moda più o meno in voga è un riferimento inevitabile nel mondo dei non pazzi, l'Alta Moda è uno strumento per apparire straordinari nel mondo comune ed essere in regola nel mondo del privilegio. La moda è un mare che resta sempre al suo posto, fatto di onde che si avvicendano sempre uguali e sempre diverse. (p. 2)
*Dalle onde della moda ogni tanto salta fuori un delfino che sorride, canta e muove la coda. [[Roberto Capucci]], è entrato in scena da ragazzo clamoroso a Firenze nel 1950 grazie al Marchese Giorgini, è il delfino che salta più in alto di tutti perché (a differenza di [[Chanel]], [[Christian Dior|Dior]], [[Yves Saint Laurent]], [[Karl Lagerfeld|Lagerfeld]]...) non ritorna in acqua ma nuota nell'aria. (p. 3)
*Quando iniziammo a girare "La Moda Proibita" nel 2012 ci colpì il fatto che ''The Last Emperor'', il film di Matt Tyrnauer su [[Valentino Garavani|Valentino]], era frutto di 250 ore di riprese (dal 2005 al 2007). Noi partimmo con le riprese in 3D anche se poi abbiamo montato il lavoro in 2D e siamo andati avanti fino al 2018 per un ammontare di ore ancora più alto del film su Valentino. Capucci era perplesso: ''Ma che stiamo facendo, la Bibbia?'' Però rinnovò il contratto tre volte. (p. 5)
===Citazioni su ''La moda proibita''===
*Devo subito dire che il Maestro ha avuto tante proposte anche da tanti nomi altisonanti. Ottavio Rosati è un bravo regista ma è un bravissimo psicoanalista, un bravissimo psicodrammatista. Per cui ci sono stati registi che fanno solo i registi che avevano già fatto questa proposta [...] tutti i grandi registi, di cui non faccio i nomi, sono rimasti dietro, però ne valeva la pena! ([[Alessandro Cecchi Paone]])
==''La Moreno per Pirandello e Ciascuno a suo modo''==
*Stavamo caricando una bomba a orologeria, convinti di maneggiare un carillon. (p. 47)
*Cominciai a prendere lezioni di tennis. Emerse subito che ero debole nel rovescio. (p. 48)
*A. M. non aveva un gran seno ma la prese di petto e fece il suo colpetto di stato. (p. 49)
*[[Fernanda Pivano|Fernanda]] qualche volta era triste ma non sopportava che lo fossi io. Quando arrivò la notizia che A.M. aveva fermato bloccato l'evento al Carignano mandai un telegramma: PERCHÉ INSCENARE UNO SCANDALO FALSO QUANDO SE NE PUÒ RAPPRESENTARE UNO VERO. E lei disse: "Senti. Conosco queste brave signore con le perle al collo. Firmalo: OTTAVIO ROSATI E FERNANDA PIVANO. Ti servirà". (p.50)
*''Io sono sempre per la politica dei cento fiori'', disse Ugo Gregoretti per telefono, aprendoci il teatro che però restò mezzo chiuso per ferie. (p. 53)
*''Erminia – in te – sorella – e coppia''... Una spiritessa? E questo che significa? mi chiesi [...] Uno spirito senza forma stava per parlare sul conflitto Vita/Forma: ''I tempi sono – schiaccianti – ma – dentro – il teatro – non avete nulla da inchiodare – tutto da imbastire – Buona Pace – Fratello!'' (p. 59)
===Citazioni su ''La Moreno per Pirandello e Ciascuno a suo modo''===
*Magari avere sempre, tutto l'anno un pubblico come questo di Rosati per [[Jacob L. Moreno|Moreno]] e [[Pirandello]]: aperto, ironico, disponibile... Questa sera lo dimostra: Torino ha pure un'anima allegra.([[Ugo Gregoretti]])
==''La Scacchiera e il Videoplay''==
*Il 27 febbraio 1986 , dopo un incontro organizzato da Ubaldini e dal Teatro di Roma al Flaiano, [[Fernanda Pivano|Fernanda]], alla Kasbah, ha l'idea di festeggiare il libro di [[Jacob Levi Moreno|Moreno]] invitando gli amici dello psicodramma intorno a una Torta Morena con creme ispirate al pensiero di [[Freud]], [[Jung|Jung]], [[Melanie Klein|Klein]], [[Jacques Lacan|Lacan]] e [[Donald Winnicott|Winnicott]]. [...] Osservando la Torta Morena con l’alternanza di due colori, mi arrivò l'intuizione di una nuova tecnica psicodrammatica senza gruppo che avrei messo a punto nel corso di 30 anni e che dal 2005 sarebbe stata portata avanti dai primi allievi della scuola Ipod: ''La Scacchiera''.
*Il ''Videoplay'' è un'estensione della Scacchiera con varie funzioni analitiche e terapeutiche e, a grandi linee, avviene in vari atti. Uno: il paziente concretizza metafore dei suoi oggetti interni grazie ai modellini. Due: l'analista fa le sue interpretazioni. Tre: le amplifica e le concretizza con giochi di specchi e luci. Quattro: propone al paziente di fotografarli e/o inquadrarli realizzando dei piani sequenza col suo smart-phone.
*Il Videoplay è un giocattolo terapeutico (ispirato alle teorie sulla 'funzione riflessiva' di Fonagy e Target) dove l'analista opera, come uno scenografo, attraverso una serie di piccole luci e puntatori laser su diverse quinte mobili fatte di specchi unidirezionali. [...] Il gioco delle luci aiuta il paziente a fare una serie di scoperte e insight. L'ho inventato nel 2016 ma in un certo senso direi che è emerso da solo come un logico sviluppo della scacchiera.
==''Quattro decenni di plays''==
*Come [[Rita Levi Montalcini]], la [[Marie-Louise von Franz|von Franz]] era una donna totalmente incapace di seduzione femminile il che non le impediva di lasciare tutti incantati dalla sua intelligenza, dalla sua cultura, dalla sua saggezza. Era anche generosa, intuitiva e capace di humour. Era tra le dieci donne peggio vestite e pettinate d‘Europa ma, mentre la Montalcini ritirò il Nobel nel suntuoso abito con coda di [[Roberto Capucci]] ispirato a Caravaggio, non riesco a immaginare Marie-Louise nemmeno nel più sobrio tailleur di [[Chanel]]. In altre parole: il controtipo della [[Fernanda Pivano|Pivano]]. Ho incontrata la von Franz pochissimo: una volta in Italia e cinque volte in Svizzera ma in questo ipertesto è la star di una serie di immaginazioni attive dove mi salva la vita citando i suoi libri. Grazie a lei, anziché morire, ho girato ''La moda proibita''.<ref>Da ''Quattro decenni di plays per il Teatro del Tempo tra la Pivano e Marie-Louise von Franz''.[http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5. primo decennio, 1973]</ref>
*Fernanda dice sempre che la letteratura italiana era ed è "tutta una fanfaronata" di sogni e pensieri rispetto a quella pragmatista americana che invece parla della RE-AL-TÀ QUO-TI-DIA-NA!. Oggi, mentre la portavo in auto all'aeroporto, abbiamo litigato. Lei non tiene conto che in Italia non c'è solo la prosa lirica di D'annunzio ma anche il realismo di [[Pirandello]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi Di Lampedusa]], [[Rigoni Stern]], [[Sciascia]], per non parlare di [[Giuseppe Gioachino Belli|Belli]], [[Trilussa]] e [[Salvatore Di Giacomo]]. Nanda citava [[Scott Fitzgerald|Fitzgerald]]: l'azione è personaggio e il personaggio è azione e ha detto: "L'azione! Capisci? L'azione! Non è per questo che tu preferisci lo psicodramma alla psicoanalisi?" (da [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5. primo decennio], 1973)
*Ieri è stato il capodanno del 1973 e Fernanda mi ha regalato una foto bellissima del 1958 dove sorride sullo sfondo di una scala con la ringhiera identica a quella di via lungara. Mi ha chiesto: ''Secondo te, quanti anni ho in questa foto?'' Quando ho risposto: ''Sei un po' più grande di me, oggi. Diciamo una trentina?'' lei è scoppiata a ridere: ''Giusto, Trombolino: se me ne calo sette, siamo coetanei. E qualche volta sei tu più grande di me!'' (da [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5. primo decennio], 1973)
*Lei scoppia a ridere e dice ''Sei l'unico che mi fa giocare.'' (da [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5. primo decennio], 1975)
*A Torino intanto il Festival continua con ''Beat Film'' il documentario prodotto da [[Domenico Procacci|Procacci]], presentato da [[Fabio Fazio]]. Tutto sembra andare per il meglio. Ma non appena la Pivano mette piede sul red carpet tra applausi e fotografi si verifica uno strabiliante fenomeno di sincronicità che blocca la serata e ferma il Festival: il cinema ha preso fuoco. Tutti scappano. (da [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/619-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-8. quarto decennio], 2001)
*Finalmente il fantasma della [[Marie-Louise von Franz|von Franz]] prende voce nella corteccia della quercia e sussurra: ''So che la tua signora dopo l'incendio ha dichiarato:'' 'Mi pare una casualità troppo grossa, per essere davvero una coincidenza.' ''Ma cosa ne sa lei della differenza tra cause e coincidenze? E' come se io parlassi della differenza tra un beat e uno hippie. Ascoltami: l'incendio scoppiato al festival dopo il tuo film e prima dell'altro è una sincronicità. Ed è legato all'archetipo dell'amore proibito. L'Animus della Pivano legato al padre Riccardo, il banchiere, aveva tradito il vostro film, fatto a Roma con due soldi, con quello milanese costato 250 milioni. Ma poi la parte amorosa di Fernanda, la sua psiche nascosta ha costellato il fuoco di Eros per disobbedire al padre e salvare te e le vostre generazioni d'amore. Lei però questo non lo sa.'' (da [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/619-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-8. quarto decennio], 2001)
===Citazioni su Quattro decenni di plays per il Teatro del Tempo tra la Pivano e Marie Louise von Franz===
*Con una ''damnatio memoriae'', Nanda fa scomparire Ottavio, ragazzo amato, dai suoi diari. Ottavio invece fa scomparire la testa del mostro che di notte spaventa Nanda. Quindi Nanda fa scomparire persone amate. Ottavio fa scomparire l'orrore. Continua a farlo, Ottavio. È il tuo dono. Usalo bene! ([[Silvana Gandolfi]])
*Ero intima di Nanda quando finì con Sottsass a via Manzoni e lei stava per morirne. Ora, Ottavio, so che hai fatto per salvarle la vita. Perciò ho letto e riletto il tuo ipertesto con grande nutrimento artistico, metaforico, intellettuale. ([[Adriana Mulassano]])
*Un canto d'amore sommesso e potente. Complimenti, tutto molto bello e curioso. Meglio sentirlo e dimenticarlo quando torna il coraggio di quel che sei stato e sei. Ottavio, uccidi la gattoparda: la principessa avvelenata verso il mondo, verso di te, colpisci presto, con un colpo netto, con decisione, definitivamente. Sei ancora in battaglia. lo specchio ti parlerà e ti confermerà. ([[Italo Moscati]])
==''Questa sera si recita a soggetto: Pirandello, Moreno e lo psicodramma''==
*Una sola volta nella sua vita Antonietta lesse una commedia del marito, restò offesa dalla descrizione di un personaggio da lei ispirato e decise di ignorare per sempre l'opera di Luigi. (da [http://www.plays.it/ipod/atti-dello-psicodramma-8/incartare-i-fantasmi-di-ottavio-rosati ''Incartare i fantasmi'', p.143])
*Negli stessi giorni in cui [[Luigi Pirandello|Pirandello]] decise di rinnovare il Teatro Odescalchi fondando il Teatro d'Arte stava anche costruendosi un villino con i suoi diritti d'autore. Le spese per il teatro avevano regolarmente la priorità su quelle per la casa, al punto che i muratori, esasperati, andavano spesso a strappare i soldi dalle mani dei cassieri al botteghino. (da [http://www.plays.it/ipod/atti-dello-psicodramma-8/incartare-i-fantasmi-di-ottavio-rosati ''Incartare i fantasmi'', p.147])
*La follia che in sua moglie {{NDR|Antonietta Portulano}} era stata noiosa e naturalmente ineluttabile, come la pioggia e la siccità, nel suo giocattolo dell'attrice amante {{NDR|Marta Abba}}, Luigi la gestiva e la evocava tra mille meraviglie di immagini e concetti. Marta-attrice stava a fianco dell'Autore e giocava con lui. La sua vecchia condizione atroce, la condizione di quel povero marito-attore che vive accanto a chi gli fa rappresentare ciò che gli scomoda, Pirandello la girò con grazia a Marta Abba e la ringraziò facendone una diva. (da [http://www.plays.it/ipod/atti-dello-psicodramma-8/incartare-i-fantasmi-di-ottavio-rosati ''Incartare i fantasmi'', p.148])
==''Pirandello e lo psicodramma in Italia''==
*Sono le opere dei drammaturghi che non conoscono la psiche attraverso i libri di analisi ad arricchire la competenza degli psicologi. (p. 64)
*La formula pirandelliana del Teatro nel Teatro rappresenta un tentativo di smascherare la teatralità, dunque la falsità della condizione umana, facendo ricorso omeopaticamente al teatro per curare il teatro. (p. 66)
*Il processo di ''sessuazione'' è infatti un processo interpersonale dipendente dallo sguardo alienante o strutturante di altri. Ciò significa riconoscere allo sguardo il potere di definire o smantellare o ridefinire l'adesione dell'altro alla sua sessualità. (p. 68)
*Con un altro gioco Ciampa riporterà la sessuazione al punto in cui s'era fermata all'inizio della storia. Una soluzione di genio, un gran coup de théatre salverà la reputazione del protagonista. (p. 72)
*La malattia di Enrico IV non sta nell'illudersi di essere il suo personaggio, ma nel non poter rinunziare al suo gioco. (p. 74)
==Citazioni su Ottavio Rosati==
*Eccola, la serata imprendibile, frammentata, scheggiata de La Moreno (che tutti sanno chi è) per Pirandello e Ciascuno a suo modo [...] Ecco, infine, il folle giuoco, amministrato sapientemente da Ottavio Rosati e offerto a un pubblico numerosissimo, adescato da lusinghe un po' stregonesche, un po' scientifiche, un po' clownesche. [...] Su, nei palchi, alcuni sembrano impazzire, litigano a distanza, se la pigliano con Rosati che, travestito da usciere, fa il burattinaio e il buttafuori. Nell'atmosfera accesa, il fantasma delle serate futuriste occhieggia sornione. ([[Osvaldo Guerrieri]])
*Caro Ottavio, ho visto l'inizio del tuo documentario ''Le Code Le Ali'' sulla mia mostra alla Venaria Reale. Sono rimasto entusiasta dell'energia che hai messo in questo lavoro. Svelto, giovane, veloce e interessante. Quanta fantasia e immaginazione! Andiamo avanti e mettiamo tutto questo nel film per il Luce! ([[Roberto Capucci]])
*L'idea è stata di Ottavio Rosati col quale ho fatto un'esperienza simile anche l'anno scorso, sempre alla Superga di Torino [...] Ottavio mi ha chiesto di raccontare il mio psicodramma, che è una tecnica utile per scaricare le brutte esperienze. Ottavio insisteva, anche la signora della Rai, la signora Lucia, tanto carina. Io avevo una storia da raccontare, una cosa che non sapeva nessuno, nascosta in fondo al mio cuore. Dissi di sì, però col patto che non l'avrebbero mandato in onda. Invece la Rai lo ha scelto. ([[Rosalia Maggio]])
*Oggi, entrando al Teatro Flaiano mi chiedevo perché il mio allievo Ottavio Rosati ha sposato in chiesa la psicologia se poi la tradisce sempre col mondo dello spettacolo. ([[Aldo Carotenuto]])
*Ottavio Rosati con la sua faccia da Actors Studio esercita per la prima volta psicoterapia di gruppo (globale), dove il gruppo è da intendersi come Audience... fa con queste storie esemplari edite e inedite un piccolo miracolo di fiducia nei media che oggi sarebbe impossibile nella nuova tv sempre più vecchia; stravolge le regole del "Villaggio globale" e ci chiama protagonisti uno per uno, sicuro che l'esperienza darà i suoi frutti. ([[Maurizio Porro]])
*Ottavio Rosati parla in diretta con i fiori. Gli oggetti o i ricordi smarriti. Con i bambini di cartapesta. Persino con le tette delle persone [...] entra o esce, partorisce o si trasferisce dentro e fuori della psiche altrui con tale passione e calore umano che può essere considerato senza ombra di dubbio il primo esempio esclusivo mondale di ragazzo-madro. [...] Drammi interiori per la rete diretta da [[Angelo Guglielmi]]. ([[Sergio Saviane]])
*Recitare i propri drammi in palcoscenico giova alla salute. Lo ha scoperto negli anni venti un allievo di [[Freud]]. E oggi lo ripropone Ottavio Rosati il giovane terapeuta junghiano, che insieme a Raitre cerca tanti personaggi da mandare in onda. L'invito sembra uscire dalla copertina ingiallita di ''Narrate uomini, la vostra storia''. ([[Paolo Brogi]])
*Rosati ha "giocato" molto, con nonchalance, sull'alternanza del significato di "jouer" come recitare. La trovata non è nuova ma era recata con grazia ostentata. E l'animatore della serata, girandoci attorno con [[bacchetta magica|bacchette magiche]] e con fazzoletti colorati, cioè con un persistente senso dell'ironia, ha inizialmente tolto al tema psicodrammatico il suo sussiego. Ha fatto recitar attori e attrici come se fossero evocati Fantasmi da palcoscenico pirandelliano. ([[Tommaso Chiaretti]])
*Ci aveva due pappagalli [...] e io ho detto: Guarda quello li che divertente! Poi dico: Ma quello è Ottavio Rosati! Che l'avevo conosciuto ai tempi quando lui stava con [[Fernanda Pivano]]. E lui, carino, mi ha messo subito i pappagalli addosso. [...] E mi ha detto: Sai che voglio fare un documentario su di te? [...] E c'era l'accordo che non dovevano fare altri registi nessun film prima che finisse... Ci sono voluti sette anni... ma ne valeva la pena. Si, assolutamente. ([[Roberto Capucci]])
*Ero intima di Nanda quando finì con Sottsass a via Manzoni e lei stava per morirne. Ora, Ottavio, so che hai fatto per salvarle la vita. Perciò ho letto e riletto il tuo ipertesto con grande nutrimento artistico, metaforico, intellettuale. ([[Adriana Mulassano]])
*Un tipo raccomandabile Rosati, con la sua maschera sorriso permanentemente stampata sul volto. Uno sul genere croce e delizia, come lo ha definito [[Fernanda Pivano]]. Un gran pescatore di storie che stana le persone e le trasforma in personaggi, in attori di se stessi. Racconti di vita. Illuminazioni sulla psiche. Spettacolo terapeutico. Psicoterapia di gruppo dove il teatro viene usato come una sorta di medicina omeopatica. Messa in scena di incubi, ansie, traumi, tormenti per liberarsene rappresentandoli fuori da sé. Miracoli di verità da sembrare incredibili. Non è da imbonitori scaltri chiedervi di vedere ciò che è stato fedelmente registrato e che vien trasmesso ancora per cinque settimane. Non vi permette di rimanere indifferenti: si versa qualche lacrima, magari ci si irrita, ci si spaventa addirittura. Sicuramente si discute e si prova una forte emozione. ([[Gian Luca Favetto]])
===[[Fernanda Pivano]]===
[[File:Ottavio Rosati e Fernanda Pivano al Teatro Armani Milano.jpg|miniatura|left|Ottavio Rosati e [[Fernanda Pivano]] al Teatro Armani presentano il libro "Amici Scrittori" (1995)]]
*50 anni! Non è possibile, per me ne avrai sempre 18 a spiegarmi cos'è il super io, a dirmi senza ridere che l'uomo è cacciatore, a chiedermi cosa vuol dire ''he took my cherry'' di Ginsberg. Quanti ricordi, quante birbonate, quanti petali dolcissimi della tua gentilezza. Quante speranze per il tuo futuro di intelligenza e bravura. Grazie Ottavio, Dio ti protegga sempre.<ref>Da ''Ottavio Rosati'' in ''I miei quadrifogli'', Frassinelli, 2000, p. 61. ISBN 8876845917</ref>
*Aveva, ha, avrà sempre uno humour irresistibile, più dolce del sarcasmo romano, che usa soltanto quando proprio gli fanno perdere la pazienza. Ricordo che molti anni fa lo sperimentò anche un illustre analista, il professor Gerard Adler [...] venuto a Roma ospite del Congresso di Psicoanalisi junghiana organizzato da [[Aldo Carotenuto]]. Rosati doveva accompagnarlo in un albergo lontano dal centro e per fare più in fretta non rispettò nessuno dei sensi vietati. Il professore diventò sempre più silenzioso finché a una svolta spericolata disse: ''Ma dottore, qui è vietato passare''. Rosati, con uno di quei suoi sorrisi contagiosi, rispose: ''È vietato, ma non impossibile.'' Il professore dopo un attimo di imbarazzo si lasciò conquistare dalla situazione e rise come un ragazzo. <ref>'Rai3 tra Pirandelli e pazzarielli' (1992) [http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/76-ottavio-tra-pirandelli-e-pazzarielli Conferenza al Teatro Stabile di Torino])</ref>
*Cominciarono anche le regie teatrali di Rosati […] nel 1986, al Teatro Stabile di Torino con una memorabile messa in scena psicodrammatica di ''[[Ciascuno a suo modo]]'' in onore dell’anniversario di Pirandello. Ricordo che quando lo spettacolo-sociodramma, dopo un intero anno di lavoro rischiò di essere bloccato da intrighi e scandali assai simili a quelli immaginati nella commedia, Rosati precipitò in una disperazione insospettabile in uno psicoanalista e altrettanto sfrenata della sua spontaneità: una disperazione dalla quale lo vidi uscire non con l’analisi ma convocando un’intera banda di “pazzarielli” napoletani che rivelarono l’intrigo per le strade di una Torino sgomenta, in un Living Newspaper che legava il Teatro Carignano a Piazza Carignano e a mezza città.<ref>Dalla prefazione a 'Da storia nasce storia' di Ottavio Rosati, Nuova Eri Rai, 1994, p.14</ref>
*Più di un critico salutò queste storie ([[Da Storia nasce Storia]], Rai3) come la nascita di un nuovo genere televisivo e lo scrittore [[Harold Brodkey|Harold Brodke]]y, il "Proust americano", dopo aver capito il contenuto di alcune sequenze attraverso le sole immagini, parlò di "un miracolo possibile solo all'anima italiana [...] forse l'aspetto più clamoroso di questo programma di Ottavio Rosati non sta nelle puntate ma nel fatto che durante il lavoro i tecnici della troupe uscivano dai loro ruoli professionali abbandonando telecamere e microfoni per entrare nello psicodramma?<ref>Dalla prefazione a ''[[Da Storia nasce Storia|Da Storia nasce storia]]'' di Ottavio Rosati, Nuova Eri-Rai, 1994, p. 9. ISBN 8839707956</ref>
*Stava finendo il servizio militare e si presentò con la divisa da tenente in aeronautica, spavaldo e presuntuosetto, all'albergo Hassler dove vivevo i miei primi giorni di auto-esilio romano [...] Aveva vent'anni, grandi occhi pieni di stupore, un’intensa consuetudine col grande poeta-saggista [[Juan Rodolfo Wilcock]] che gli aveva insegnato l'uso di metafore e di associazioni imprevedibili. Collaborava a ''Ciao2001'' e a ''II Mondo''. Soprattutto aveva un fanatico amore per la psicoanalisi e un altrettanto fanatico amore per lo spettacolo. A volte diceva: ''Voglio diventare uno psicoanalista'', a volte: ''Voglio fare il regista'', col fervore dei poeti, degli artisti, degli ideologi; un fervore col quale avevo convissuto da quando a nove anni avevo scritto il mio primo romanzo. Voleva intervistarmi sul mio libro ''Beat Hippie Yippie'', senza essere mai stato nessuna delle tre cose e senza sapere nulla del loro significato. Il suo registratore naturalmente non funzionava (un classico per me). Sul mio piccolino giapponese ancora insolito in Italia mi fece domande sempre meno teoriche via via che le schivavo ridendo.<ref>'Rai3 tra Pirandelli e pazzarielli 1992' ([http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/76-ottavio-tra-pirandelli-e-pazzarielli Conferenza al Teatro Stabile di Torino])</ref>
*Ottavio Rosati, di cui conosco speranze e sogni di luce, di cui conosco malati guariti, malati che guariranno nei misteriosi sconquassi di inconsci crudeli, malati che lo invocano durante la notte protetta dal Buddha, malati che si aggrappano alla sua forza, fino a lasciarlo sgomento. Grazie eroe silenzioso di abnegazione a un'idea, grazie, generosissimo uomo che conosce gli dei.<ref>Fernanda Pivano, ''La Dialisi'' manoscritto del testo in ''La vita cinematografica di Fernanda'' [https://www.plays.it/plays/rassegna-stampa/generazioni-d-amore ''Plays rassegna stampa'']</ref>
*Ottavio Rosati mi è stato presentato nel 1973 per un'intervista, dall'editore che è rimasto il più caro della mia lunga serie: alludo a Raimondo Biffi, editore dell'Arcana che mi ha commissionato due libri rimasti nel mio cuore: ''C'era una volta un beat'' e ''Beat Hippie Yippie''. Rosati che era molto giovane allora, palesemente molto più maturo della sua età, mi ha impressionato per la sua insolita genialità [...] La nostra lunga amicizia gli ha permesso di conoscermi bene, anche perché, da quando l'ho incontrato, so con quanta passione svolge la sua attività di regista. Sia in ambito clinico con i suoi psicodrammi, sia nella divulgazione della psicoanalisi, sia in campo puramente creativo [...] Di Ottavio mi diverte molto il suo humor che spesso è irresistibile sia quando gioca a canzonarmi, sia quando gioca a canzonare gli altri. Quello che di lui mi fa arrabbiare non riguarda nessuno<ref>Dall'intervista di Rossana del Chierico Moretti ''Antiche amicizie'' in 'Via Condotti', cat. Fondazione Benetton studi e ricerche, A.3, n. 8-9, pp. 18-20 riportata in ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/302-quel-che-di-ottavio-mi-f Plays.it]''</ref>
*Feci venire un gelato sulla terrazza popolata da turisti americani, gli offrì ironica la ciliegina che lo sormontava, la rifiutò. La nostra vicina americana si mise a ridere; Ottavio mi guardò sospettoso e avidissimo di sapere perché. Gli recitai il verso di Ginsberg, ''He took my cherry'' mentre la turista rideva sempre più forte e Rosati cercava di uscire dall’imbarazzo. Per uscirne mi portò nello studio luminosissimo di un avvocato romano suo amico che dietro una parete girevole nascondeva un laboratorio alchemico di profumi: l’apertura della parete sembrava una scena di un film di James Bond. L’avvocato mi disse, sornione, che avrei dovuto continuato a offrire al mio intervistatore gelati con la “ciliegina” e mi regalò un pentacolo e un profumo con tanti auguri.<ref>Dalla prefazione a ''[[Da Storia nasce Storia|Da Storia nasce storia]]'' di Ottavio Rosati, Nuova Eri-Rai, 1994, p. 9. ISBN 8839707956</ref>
*Solo Rosati poteva avere l'idea di circondarmi dei pappagalli di via Lungara [...] Il perché me lo rivelò alla fine del film ridendo come un bambino: ''Sono uno bianco, uno verde e uno rosso. Mettere la bandiera italiana nel film sarebbe stato fascista.''<ref>Generazioni d'amore - Il teatro del tempo di Fernanda Pivano, booklet del DVD ''Le quattro Americhe di Fernanda Pivano'', pag 7, Istituto Luce Cinecittà, 2020 CODICE LD 20120</ref>
*Ottavio Rosati protervo e ribaldo, sfacciato e aggressivo, cinico e irruente, si capiva dopo cinque minuti che questa messa in scena proteggeva una generosità patologica e una gentilezza di altri tempi. A 20 anni era davvero convinto, (e lo è tutt'ora che ne ha più di 40) che per vivere le esperienze accessibili attraverso i funghi allucinogeni o LSD, lo psicodramma sia più che sufficiente.<ref>Dalla prefazione a ''[[Da Storia nasce Storia|Da Storia nasce storia]]'' di Ottavio Rosati, Nuova Eri-Rai, 1994, p. 9. ISBN 8839707956</ref>
*Un vero trickster. Ottavio mi commosse con regali sempre più raffinati, il primo nel 1978: un ciondolo di radice di agata che resta tra i miei ricordi più cari, una collana di murrine antiche che mi portò da Venezia nel 1980, una collana d'oro che comprò al museo di Bogotà, quando andò a tenere un seminario in Bolivia negli anni Novanta. In una conferenza che fece gratis (di nascosto) in un'altra città, Medellin, lo compensarono con una scheggia di smeraldo. Che mi accompagna sempre nella scatoletta di cinghiale dove conservo le mie mitiche spille di Gertrude Stein.<ref>Fernanda Pivano, ''Rai3 tra Pirandelli e pazzarielli'' [http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/76-ottavio-tra-pirandelli-e-pazzarielli ''scritti Ipod'']</ref>
*Quanti anni, 22, 2.000.000, una vita breve per te, troppo lunga per me. Che ti ho visto passare, silenzioso, amoroso, a aiutare anime stanche che parevano senza rimedio. Un rimedio l'hai trovato per tutte, sempre sornione, criptico in understatements un po' magici, un po' furbacchioni, sempre più generosi della realtà. Grazie per tutti, trickster antico, amico del Buddha e Buddha tu stesso.<ref>Fernanda Pivano, ''Quanti anni, 22, 2.000.000?''[http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/661-quanti-anni-22-2-000-000-di-fernanda-pivano ''scritti ipod'']</ref>
*Quanto vorrei che tu fossi sempre felice, quali che siano le tue scelte e ti augurassi che la tua scelta della libertà non ti tradisca mai [...] Diventerai sempre più bravo e io avrò sempre più soggezione di te e sempre meno posto nella tua vita. Sempre più rimpianto per un destino che non si poteva cambiare. Ma la tua fotografia con i ricciolini dei vent'anni l'avrò sempre con me anche se tu forse non la ricordi più.<ref>Fernanda Pivano, ''11 marzo buddhista'' [http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/663-cara-anima-ottavio-rosati ''Scritti ipod'']</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Ottavio Rosati, ''Da Storia nasce storia'', Nuova Eri, Roma, 1993. ISBN 8839707956
*Ottavio Rosati, ''Grandi feste con fuoco'', testo della commedia (depositata alla SIAE), Plays editore con OFF OFF Theatre, Roma, 2019.
*Ottavio Rosati, [http://www.plays.it/plays/produzioni/il-pappafreud ''Il Pappafreud, ipertesto da un programma Rai Sat su un cacatoa cinematografico''], ''Plays.it''.
*Ottavio Rosati, ''[[Generazioni d'amore - Le quattro Americhe di Fernanda Pivano|Generazioni d'amore]] - Il teatro del tempo di Fernanda Pivano'', Booklet accluso al DVD edito da Istituto Luce Cinecittà, Italia, 2020. Codice LD 20210
*Ottavio Rosati, ''Intervista multistrato ad Aldo Carotenuto'', Di Renzo Editore, Roma, 2014. ISBN 88-86044-21-6
*Ottavio Rosati, ''La moda proibita'', Booklet accluso al DVD edito da Istituto Luce Cinecittà, Italia, 2019. Codice EAN 8 014191 200288
*Ottavio Rosati, ''La Moreno per Pirandello e ciascuno a suo modo'' (''Atti dello psicodramma'', n. 9), Ubaldini editore, Roma, 1987. ISBN 88-340-0902-9
*Ottavio Rosati, [http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/670-la-scacchiera-e-il-videoplay-di-ottavio-rosati ''La scacchiera e il videoplay, ipertesto mobile''], ''Plays.it''.
*Ottavio Rosati, ''Pirandello e lo psicodramma in Italia'' (''Atti dello psicodramma'', n. 6 -7), Ubaldini editore, Roma, 1982. CL03-0738-6
*Ottavio Rosati, ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5 Quattro decenni di plays per il Teatro del Tempo tra la Pivano e Marie-Louise von Franz]'', ''Plays.it''.
*Ottavio Rosati, ''Questa sera si recita a soggetto: Pirandello, Moreno e lo psicodramma'' (''Atti dello psicodramma'', n. 8), Ubaldini editore, Roma, 1983. Codice 03-0788-2
==Voci correlate==
*''[[Da Storia nasce Storia]]'', programma televisivo ideato e condotto da Rosati
*[[Fernanda Pivano]]
*[[Generazioni d'amore - Le quattro Americhe di Fernanda Pivano|Generazioni d'amore]]
*[[La moda proibita - Roberto Capucci e il futuro dell'alta moda|La moda proibita]]
*[[Psicodramma]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Rosati, Ottavio}}
[[Categoria:Psicoanalisti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
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Tommaso Chiaretti
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Bradipo Lento
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/* Citazioni di Tommaso Chiaretti */ +wl
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'''Tommaso Chiaretti''' (1926 – 1987), sceneggiatore, scrittore e critico cinematografico italiano.
==Citazioni di Tommaso Chiaretti==
*COMMEDIA delle parole di [[Arthur Schnitzler]], è palesemente una commedia anomala. I tre atti unici che la compongono sembrano legati da nulla. Eppure quel nulla è così importante che ingiunse all' autore di pensare questa come commedia unitaria. È un nulla pesante, e in qualche momento delirante, è un nonnulla pesante e dirompente come un trauma: è il nulla della "commedia del matrimonio", una sorta di esame per parabole della situazione di coppia borghese nell'inevitabile momento della crisi [...] La prima commedia "L'ora delle verità" è bellissima per la succosità del dialogo e per la pertinenza delle osservazioni, per la tessitura teatrale e i rèvirements improvvisi della drammaturgia.<ref> Da ''Il matrimonio è una grande recita'', ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/19/il-matrimonio-una-grande-recita-per.html La Repubblica]'', 19 marzo 1986.</ref>
*[[Ottavio Rosati]] ha "giocato" molto, con nonchalance, sull'alternanza del significato di "jouer" come recitare. La trovata non è nuova ma era recata con grazia ostentata. E l'animatore della serata, girandoci attorno con [[bacchetta magica|bacchette magiche]] e con fazzoletti colorati, cioè con un persistente senso dell'ironia, ha inizialmente tolto al tema psicodrammatico il suo sussiego. Ha fatto recitar attori e attrici come se fossero evocati fantasmi da palcoscenico pirandelliano.<ref>Dalla recensione al socioplay con Zerka T. Moreno al Teatro Flaiano di Roma su ''Questa sera si recita a soggetto'' di Pirandello; ''Scusate signori il povero critico...'', ''La Repubblica'', 31 marzo 1983.</ref>
*{{NDR|Sul film 'Gli uomini preferiscono le bionde'}} Spiace dunque soprattutto in questo film la firma come regista di [[Howard Hawks]] che è stato uno dei più interessanti nomi del cinema americano. <ref>Dalla recensione del film ''[https://books.google.it/books?id=aaKOJLp5NnsC&pg=PA102&lpg=PA102&dq=tommaso+chiaretti+l%27unit%C3%A0&source=bl&ots=7TlieEyI2n&sig=ACfU3U00HGDlD1iMngM09or2rmYDWpa5Fg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiF_tHHt5fpAhWSxMQBHQYuBb0Q6AEwCHoECBcQAQ#v=onepage&q=tommaso%20chiaretti%20l'unit%C3%A0&f=false Gli uomini preferiscono le bionde]'', ''L'Unità'', 6 marzo 1954.
</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Chiaretti, Tommaso}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Bright (film)
0
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2022-08-11T13:17:13Z
Bradipo Lento
20707
/* Dialoghi */ +wl
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Bright
|titolo originale=Bright
|paese=Stati Uniti d'America
|annouscita=2017
|genere=azione, fantascienza, fantastico, poliziesco
|regista=[[David Ayer]]
|sceneggiatura=[[Max Landis]]
|produttore=David Ayer, Eric Newman, Bryan Unkeless e Ted Sarandos
|attori=
*[[Will Smith]]: Daryl Ward
*[[Joel Edgerton]]: Nick Jakoby
*[[Noomi Rapace]]: Leilah
*[[Lucy Fry]]: Tikka
*[[Édgar Ramírez]]: Kandomere
*[[Veronica Ngo]]: Tien
*[[Alex Meraz]]: Serafin
*[[Happy Anderson]]: Montehugh
*[[Ike Barinholtz]]: Gary Harmeyer
*[[Chris Browning]]: Serling
*[[Dawn Olivieri]]: Sherri Ward
*[[Margaret Cho]]: Sergente Ching
*[[Matt Gerald]]: Hicks
*[[Joseph Piccuirro]]: Brown
*[[Brad William Henke]]: Dorghu
*[[Jay Hernandez]]: Rodriguez
*[[Enrique Murciano]]: Poison
*[[Andrea Navedo]]: Capitano Perez
*[[Kenneth Choi]]: Agente Coleman
|doppiatoriitaliani=
*[[Sandro Acerbo]]: Daryl Ward
*[[Simone D'Andrea]]: Nick Jakoby
*[[Federica De Bortoli]]: Leilah
*[[Benedetta Degli Innocenti]]: Tikka
*[[Francesco Pezzulli]]: Kandomere
*[[Massimo Bitossi]]: Montehugh
*[[Laura Cosenza]]: Sergente Ching
*[[Francesco Venditti]]: Gary Harmeyer
*[[Pino Insegno]]: Serling
*[[Roberto Draghetti]]: Dorghu
*[[Myriam Catania]]: Sherri Ward
*[[David Chevalier]]: Rodriguez
*[[Riccardo Scarafoni]]: Poison
*[[Emanuela D'Amico]]: Capitano Perez
}}
'''''Bright''''', film del 2017 con [[Will Smith]], [[Joel Edgerton]] e [[Noomi Rapace]], regia di [[David Ayer]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
"Solo un Brght controlla il potere della bacchetta" - La Grande Profezia 7:15 ('''Testo in sovrimpressione''')
==Frasi==
{{cronologico}}
*Sai qual è il mio incubo peggiore? Che ti portino in barella, quando sono di turno. Quello è il mio incubo. ('''Sherri''')
*Tutte le razze sono diverse. Ok? Anche se uno è diverso, non vuol dire che sia più in gamba o più scemo, sai. Migliore o peggiore di un altro, va bene? E che sai, tutti cercano solo di andare d'accordo e di vivere bene. ('''Daryl''')
*Ti ho chiesto un consiglio? Perché probabilmente aspetterò il mio nono divorzio, prima che il tuo consiglio servi a qualcosa. ('''Daryl''')
*Se ti comporti da nemico, diventi mio nemico. ('''Kandomere''')
*Le persone sono molto dure con te, perciò tu sei molto duro con te. ('''Daryl''')
*Una volta ero come te pensi di poter salvare tutti, risolvere tutto. Ora faccio finta di essere bravo. Tu lo sei ancora. ('''Daryl''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Pollard''': E se si assumono altri come lui? Lo sai come si dice: "Una volta con il Signore Oscuro, per sempre con il Signore Oscuro". Loro hanno scelto il male.<br>'''Daryl''': Ecco una cosa che non capisco. Come mai degli uomini che a malapena si ricordano il compleanno della mamma, ce l'hanno a morte con tutta una razza per una cazzata successa duemila anni fa.
*'''Rodriguez''': Cazzo, bello. Ti credevo morto!<br>'''Daryl''': No, troppi conti da pagare.
*'''Nick''': Ovunque io vado gli Orchi sono sempre i cattivi, perché?<br>'''Rodriguez''': Non chiederlo a me. Ancora ce l'hanno con i messicani per quel cazzo di Alamo.
*'''Daryl''': Stai bene? Niente buchi?<br>'''Nick''': No, solo i buchi con cui sono nato. E i tuoi di buchi?<br>'''Daryl''': Come cazzo fai a rendere imbarazzante una sparatoria!
*'''Pollard''': C'è magia là dentro {{NDR|nella [[bacchetta magica]]}}. C'è tutto quello che vuoi. Vuoi un milione di dollari? Vuoi 10 milioni? Vuoi essere più alto, più basso? Vuoi il pisello più grosso? Vuoi tornare indietro nel tempo e sposare quella che non te l'ha succhiato al ballo della scuola? Questo si fa con quella.<br>'''Daryl''': È chiaro che abbiamo avuto balli diversi.
*'''Nick''': Ho sparato ad un umano...<br>'''Daryl''': Sì, dopo ti compro il gelato.
*'''Nick''': Penso che noi potremmo essere in una profezia<br>'''Daryl''': Non siamo in una profezia. D'accordo?<br>'''Nick''': Come lo sai?<br>'''Daryl''': Siamo in una [[Toyota Corolla]] rubata.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film d'azione]]
[[Categoria:Film di fantascienza]]
[[Categoria:Film fantastici]]
[[Categoria:Film polizieschi]]
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Michele Kalamera
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Mariomassone
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/* Film */
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text/x-wiki
'''Michele Kalamera''' (1939 – vivente), attore e doppiatore italiano.
==Citazioni di Michele Kalamera==
*Il [[doppiaggio]] non è una cosa fredda , non ci mettiamo di fronte al leggio come se leggessimo il bollettino meteorologico… una volta mi domandò un mio amico negoziante "Ah ma voi il doppiaggio come lo fate? Vi mettete seduti davanti ad un registratore, leggete e guardate quello che fa l’attore" [...] un vero doppiatore, un bravo doppiatore che ama il proprio mestiere seguendo l’attore straniero si emoziona veramente ma non è proprio come dice il mio amico negoziante… bisogna diventare come degli elastici, “correre” quando loro corrono, andare lentamente quando loro vanno lentamente, immedesimarsi nei personaggi che loro interpretano… l’emozione avviene quando si doppiano bravi attori … poi cerchiamo di emozionarci anche con gli attori che non sono molto bravi perché questo è il nostro dovere … dobbiamo migliorarli.<ref name=Sgambelluri> Dall'intervista di Daniela Sgambelluri'' [http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2007/09/306281.shtml Clint Eastwood & Michele Kalamera]'', ''Guide.Supereva.it'', settembre 2007.</ref>
*Una volta avevamo i divi, attori famosi per una faccia : [[Clark Gable]], [[Gary Cooper]], [[Tyrone Power]]… diventavano famosi più per le facce che per la loro bravura, oggi abbiamo degli attori straordinari come [[Dustin Hoffman]], come [[Al Pacino]], questi sono i grandi attori.<ref name=Sgambelluri/>
*Vent'anni fa Hollywood ha chiamato dei doppiatori per insegnare agli attori americani il doppiaggio ma non c’è stato verso… sono delle “cocuzze” come si dice a Roma… è una cosa che loro non riescono a capire… pensate che [[Paul Newman]] nel film ''[[Il colore dei soldi]]'' ha perso la voce a metà film e per doppiare se stesso ci ha messo venti giorni, per ridoppiarsi lui, con la propria voce e ha detto "Io ammiro i doppiatori internazionali che riescono a doppiare tutti gli attori stranieri mentre noi non siamo assolutamente capaci di fare questo mestiere".<ref name=Sgambelluri/>
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Freaks (film)|Freaks]]'' (1932; doppiaggio 1983)
*''[[La signora del venerdì]]'' (1940; ridoppiaggio)
*''[[Il mucchio selvaggio (film)|Il mucchio selvaggio]]'' (1969)
*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
*''[[Il texano dagli occhi di ghiaccio]]'' (1976)
*''[[Furyo]]'' (1983)
*''[[Amadeus]]'' (1984)
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Superfantozzi]]'' (1986)
*''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' (1987)
*''[[Enrico V (film 1989)|Enrico V]]'' (1989)
*''[[Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche]]'' (1991)
*''[[Gli spietati]]'' (1992)
*''[[L'ultimo dei Mohicani (film 1992)|L'ultimo dei Mohicani]]'' (1992)
*''[[I tre moschettieri (film 1993)|I tre moschettieri]]'' (1993)
*''[[Silver]]'' (1993)
*''[[Un mondo perfetto]]'' (1993)
*''[[Ed Wood (film)|Ed Wood]]'' (1994)
*''[[I soliti sospetti]]'' (1995)
*''[[Fuga da Los Angeles]]'' (1996)
*''[[Anna Karenina (film 1997)|Anna Karenina]]'' (1997)
*''[[Potere assoluto]]'' (1997)
*''[[Al di là dei sogni]]'' (1998)
*''[[Buffalo '66]]'' (1998)
*''[[Il grande Lebowski]]'' (1998)
*''[[Patch Adams (film)|Patch Adams]]'' (1998)
*''[[Bowfinger]]'' (1999)
*''[[Fino a prova contraria]]'' (1999)
*''[[Il talento di Mr. Ripley]]'' (1999)
*''[[Zoolander]]'' (2001)
*''[[Amen.]]'' (2002)
*''[[Debito di sangue (film)|Debito di sangue]]'' (2002)
*''[[Dr. Jekyll and Mr. Hyde (film 2002 Phillips)|Dr. Jekyll and Mr. Hyde]]'' (2002)
*''[[Daredevil]]'' (2003)
*''[[Johnny English]]'' (2003)
*''[[La leggenda degli uomini straordinari]]'' (2003)
*''[[Oggi sposi... niente sesso]]'' (2003)
*''[[Guida galattica per autostoppisti]]'' (2005)
*''[[La fabbrica di cioccolato]]'' (2005)
*''[[Nativity]]'' (2006)
*''[[The Prestige]]'' (2006)
*''[[L'età barbarica]]'' (2007)
*''[[Gran Torino]]'' (2008)
*''[[Saw V - Non crederai ai tuoi occhi]]'' (2008)
*''[[Fuori controllo]]'' (2010)
*''[[Di nuovo in gioco]]'' (2012)
*''[[Nymphomaniac]]'' (2013)
*''[[Grand Budapest Hotel]]'' (2014)
*''[[Adaline - L'eterna giovinezza]]'' (2015)
*''[[God's Not Dead 2]]'' (2016)
*''[[Creed II]]'' (2018)
*''[[Il corriere - The Mule]]'' (2018)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
{{div col|strette}}
*''[[Aladdin]]'' (1992)
*''[[Dragon Ball Z - La storia di Trunks]]'' (1993)
*''[[Il ritorno di Jafar]]'' (1994)
*''[[Aladdin e il re dei ladri]]'' (1996)
*''[[Winnie the Pooh alla ricerca di Christopher Robin]]'' (1997)
*''[[Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa]]'' (1999)
*''[[Giuseppe il re dei sogni]]'' (2000)
*''[[Le follie dell'imperatore]]'' (2000)
*''[[Atlantis - L'impero perduto]]'' (2001)
*''[[La sposa cadavere]]'' (2005)
*''[[Toy Story 3 - La grande fuga]]'' (2010)
{{div col end}}
===Serie animate===
*''[[Freakazoid]]'' (1995 - 1997)
*''[[Le avventure di Superman]]'' (1996 – 2000)
===Serie televisive===
*''[[Pietro e Paolo]]'' (1981)
*''[[La signora in giallo]]'' (1984 - 1996)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Kalamera, Michele}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Controriforma
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Catholic faith defeating heresies (Karlskirche Vienna).jpg|thumb|Johann Michael Rottmayr: ''La fede cattolica sconfigge l'eresie protestanti'', chiesa di San Carlo Borromeo di Vienna]]
Citazioni sulla '''controriforma''' o '''riforma cattolica'''.
*{{NDR|Pasolini scandalizzava quella}} borghesia italiana che in quattro secoli ha creato i due più importanti movimenti conservatori d'Europa, cioè la controriforma e il [[fascismo]]. ([[Alberto Moravia]])
*Con la Controriforma il costume sociale italiano entra quale regola di coscienza, quale paradigma di vita. L'individuo, con le sue preoccupazioni, col proprio spirito tormentato, con le proprie aspirazioni morali, con le angosce tra colpa e redenzione, rimane isolato. Non gli è lecito vivere la vita interiore della propria anima, come non gli è lecito parlare liberamente della propria patria. Quando avanza dubbi in proposito e cerca un conforto nella comprensione degli uomini gli succede, come avvenne a Torquato Tasso, di sentirsi opporre un precetto pratico alle ambasce dell'animo. ([[Fabio Cusin]])
*Lo spirito della Controriforma ha smorzato il sentimento individualistico di cui si alimenta il liberalismo moderno; e, anche più che soffocarlo con la coazione, lo ha inaridito alla fonte con la sua educazione gesuitica, rivolta a deprimere l'autonomia del volere e a piegarne le energie all'ossequio passivo dell'autorità. ([[Guido De Ruggiero]])
*Nella Controriforma, sotto le apparenze rigoriste, dove si esibisce una pomposa meschineria, essa {{NDR|la Chiesa cattolica}} si appoggia sulle parti più grette e più caduche del Rinascimento. Riforma in parte i suoi costumi ma soprattutto (come anche lo stesso protestantesimo, così presto inaridito nel suo slancio) essa imbocca la strada di un umanesimo razionalista che tradisce le sue origini. Essa stessa fabbrica nei suoi collegi l'umanesimo gretto del XVIII secolo che le si rivolterà contro. ([[Pierre Drieu La Rochelle]])
*Non c'è dubbio che la Controriforma restituì alla Chiesa un'austerità morale, uno slancio, un mordente, un ardore di crociata, ch'essa aveva perso dai tempi eroici dell'alto Medio Evo, e che le consentirono di riguadagnare molte delle posizioni strappatele dai protestanti. Ma è anche vero che, più che spirituale, la rivincita fu temporale, grazie alla forza che le prestò il suo braccio secolare, cioè Filippo II. ([[Indro Montanelli e Roberto Gervaso]])
*Il Gothein afferma che essa {{NDR|la Controriforma}} rappresenta «una reazione contro la grande trasformazione culturale e religiosa operata dal [[Rinascimento]] e dalla Riforma». Reazione infatti fu, ma non retriva e ristretta: la Controriforma utilizzò anche, infatti, molte idee dei suoi avversari servendosene contro di essi. Essa non rappresenta neppure come vogliono alcuni (ad es. [[Guido De Ruggiero|De Ruggiero]]) un ritorno puro e semplice al [[Medioevo|Medio Evo]], ma rivela l'entusiastica vitalità della Chiesa che si risveglia dal suo assopimento e si fa Chiesa «militans» da Chiesa «triumphans». La Controriforma rivelò la grande capacità assimilativa del Cattolicesimo pervenendo a restare lontana dalle posizioni estreme e riuscendo ad assumere dappertutto (tranne che in materia strettamente dogmatica) atteggiamenti di mediazione. ([[Giuseppe Masi]])
===[[Massimo Petrocchi]]===
*«Controriforma», «Gegenreformation», è stata definita dalla storiografia tedesca la reazione cattolica alla rivoluzione protestante. Il nome, che è ormai entrato nella pratica storiografica, può essere accolto, con beneficio d'inventario però: innanzi tutto una controriforma presuppone una riforma e anche qui il termine è inesatto, perché il protestantesimo non fu una riforma, ma qualcosa di più ampio e radicale, una rivoluzione religiosa che tagliò netto dalla teologia e dalla sociologia del cattolicesimo. A buon conto si dovrebbe parlare quindi di controrivoluzione cattolica; ma ciò restringerebbe nel tempo e nel campo di attività quel vastissimo movimento di riforma cattolica che si origina dalla crisi del laicismo umanistico e che acquista autocoscienza di se, qui in Italia, per lo meno dal Savonarola.<br>Non si fa quindi un'oziosa discussione sui nomi, ma una precisazione sui concetti che questi nomi esplicano.
*L'epoca della Controriforma non fu certo tempo né di felicità, né di serenità, né di iniziale calma interiore.<br>Ma moltissimi spiriti riconobbero come indispensabili, necessarie, certe rigide decisioni (più dura disciplina gerarchica, indice dei libri proibiti ecc. ecc.). Le videro e le accettarono, insieme con le definizioni dei dogmi e con l'incremento della vita liturgica e sacramentale, come vie per l'affermazione della verità, come reazione all'indegnità di vita di laici e di ecclesiastici, come difesa dell'etica cristiana; e questo, nella maggioranza dei casi, con disinteressata e sincerissima persuasione, non per atti di esteriore violenza o arbitrio.
*Non regge scientificamente il concetto di «Controriforma» come dispotico oscurantismo. Se si mettono in relazione [[Concilio di Trento]] e opere successive con il rifiorire del sentimento religioso italiano – popolare e anche non popolare – che di fronte alla rivoluzione protestante ha volontariamente riaffermato la sua devozione al cattolicesimo, si scorge bene come l'opera «controriformistica» sia stata accettata e interiormente rivissuta con sincerità e purezza di fede: non c'è affatto urto tra le ''formulazioni dogmatiche'' e la vita sociale e sentimentale di quel tempo, perché ci sono state delle generazioni che hanno voluto vivere socialmente e sentimentalmente proprio in funzione di quelle formulazioni.
==Voci correlate==
*[[Concilio di Trento]]
*[[Riforma protestante]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}}
[[Categoria:Cattolicesimo]]
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Catholic faith defeating heresies (Karlskirche Vienna).jpg|thumb|Johann Michael Rottmayr: ''La fede cattolica sconfigge l'eresie protestanti'', chiesa di San Carlo Borromeo di Vienna]]
Citazioni sulla '''controriforma''' o '''riforma cattolica'''.
*{{NDR|Pasolini scandalizzava quella}} borghesia italiana che in quattro secoli ha creato i due più importanti movimenti conservatori d'Europa, cioè la controriforma e il [[fascismo]]. ([[Alberto Moravia]])
*Con la Controriforma il costume sociale italiano entra quale regola di coscienza, quale paradigma di vita. L'individuo, con le sue preoccupazioni, col proprio spirito tormentato, con le proprie aspirazioni morali, con le angosce tra colpa e redenzione, rimane isolato. Non gli è lecito vivere la vita interiore della propria anima, come non gli è lecito parlare liberamente della propria patria. Quando avanza dubbi in proposito e cerca un conforto nella comprensione degli uomini gli succede, come avvenne a Torquato Tasso, di sentirsi opporre un precetto pratico alle ambasce dell'animo. ([[Fabio Cusin]])
*Lo spirito della Controriforma ha smorzato il sentimento individualistico di cui si alimenta il liberalismo moderno; e, anche più che soffocarlo con la coazione, lo ha inaridito alla fonte con la sua educazione gesuitica, rivolta a deprimere l'autonomia del volere e a piegarne le energie all'ossequio passivo dell'autorità. ([[Guido De Ruggiero]])
*Nella Controriforma, sotto le apparenze rigoriste, dove si esibisce una pomposa meschineria, essa {{NDR|la Chiesa cattolica}} si appoggia sulle parti più grette e più caduche del Rinascimento. Riforma in parte i suoi costumi ma soprattutto (come anche lo stesso protestantesimo, così presto inaridito nel suo slancio) essa imbocca la strada di un umanesimo razionalista che tradisce le sue origini. Essa stessa fabbrica nei suoi collegi l'umanesimo gretto del XVIII secolo che le si rivolterà contro. ([[Pierre Drieu La Rochelle]])
*Non c'è dubbio che la Controriforma restituì alla Chiesa un'austerità morale, uno slancio, un mordente, un ardore di crociata, ch'essa aveva perso dai tempi eroici dell'alto Medio Evo, e che le consentirono di riguadagnare molte delle posizioni strappatele dai protestanti. Ma è anche vero che, più che spirituale, la rivincita fu temporale, grazie alla forza che le prestò il suo braccio secolare, cioè Filippo II. ([[Indro Montanelli e Roberto Gervaso]])
*Il Gothein afferma che essa {{NDR|la Controriforma}} rappresenta «una reazione contro la grande trasformazione culturale e religiosa operata dal [[Rinascimento]] e dalla Riforma». Reazione infatti fu, ma non retriva e ristretta: la Controriforma utilizzò anche, infatti, molte idee dei suoi avversari servendosene contro di essi. Essa non rappresenta neppure come vogliono alcuni (ad es. [[Guido De Ruggiero|De Ruggiero]]) un ritorno puro e semplice al [[Medioevo|Medio Evo]], ma rivela l'entusiastica vitalità della Chiesa che si risveglia dal suo assopimento e si fa Chiesa «militans» da Chiesa «triumphans». La Controriforma rivelò la grande capacità assimilativa del Cattolicesimo pervenendo a restare lontana dalle posizioni estreme e riuscendo ad assumere dappertutto (tranne che in materia strettamente dogmatica) atteggiamenti di mediazione. ([[Giuseppe Masi]])
===[[Massimo Petrocchi]]===
*«Controriforma», «Gegenreformation», è stata definita dalla storiografia tedesca la reazione cattolica alla rivoluzione protestante. Il nome, che è ormai entrato nella pratica storiografica, può essere accolto, con beneficio d'inventario però: innanzi tutto una controriforma presuppone una riforma e anche qui il termine è inesatto, perché il protestantesimo non fu una riforma, ma qualcosa di più ampio e radicale, una rivoluzione religiosa che tagliò netto dalla teologia e dalla sociologia del cattolicesimo. A buon conto si dovrebbe parlare quindi di controrivoluzione cattolica; ma ciò restringerebbe nel tempo e nel campo di attività quel vastissimo movimento di riforma cattolica che si origina dalla crisi del laicismo umanistico e che acquista autocoscienza di se, qui in Italia, per lo meno dal Savonarola.<br>Non si fa quindi un'oziosa discussione sui nomi, ma una precisazione sui concetti che questi nomi esplicano.
*L'epoca della Controriforma non fu certo tempo né di felicità, né di serenità, né di iniziale calma interiore.<br>Ma moltissimi spiriti riconobbero come indispensabili, necessarie, certe rigide decisioni (più dura disciplina gerarchica, indice dei libri proibiti ecc. ecc.). Le videro e le accettarono, insieme con le definizioni dei dogmi e con l'incremento della vita liturgica e sacramentale, come vie per l'affermazione della verità, come reazione all'indegnità di vita di laici e di ecclesiastici, come difesa dell'etica cristiana; e questo, nella maggioranza dei casi, con disinteressata e sincerissima persuasione, non per atti di esteriore violenza o arbitrio.
*Non regge scientificamente il concetto di «Controriforma» come dispotico oscurantismo. Se si mettono in relazione [[Concilio di Trento]] e opere successive con il rifiorire del sentimento religioso italiano – popolare e anche non popolare – che di fronte alla rivoluzione protestante ha volontariamente riaffermato la sua devozione al cattolicesimo, si scorge bene come l'opera «controriformistica» sia stata accettata e interiormente rivissuta con sincerità e purezza di fede: non c'è affatto urto tra le ''formulazioni dogmatiche'' e la vita sociale e sentimentale di quel tempo, perché ci sono state delle generazioni che hanno voluto vivere socialmente e sentimentalmente proprio in funzione di quelle formulazioni.
==Voci correlate==
*[[Concilio di Trento]]
*[[Riforma protestante]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Cattolicesimo]]
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Rv. Senza fonte, non inserita con la fonte nella voce dell'autore
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{{voce tematica}}
[[File:Catholic faith defeating heresies (Karlskirche Vienna).jpg|thumb|Johann Michael Rottmayr: ''La fede cattolica sconfigge l'eresie protestanti'', chiesa di San Carlo Borromeo di Vienna]]
Citazioni sulla '''controriforma''' o '''riforma cattolica'''.
*{{NDR|Pasolini scandalizzava quella}} borghesia italiana che in quattro secoli ha creato i due più importanti movimenti conservatori d'Europa, cioè la controriforma e il [[fascismo]]. ([[Alberto Moravia]])
*Con la Controriforma il costume sociale italiano entra quale regola di coscienza, quale paradigma di vita. L'individuo, con le sue preoccupazioni, col proprio spirito tormentato, con le proprie aspirazioni morali, con le angosce tra colpa e redenzione, rimane isolato. Non gli è lecito vivere la vita interiore della propria anima, come non gli è lecito parlare liberamente della propria patria. Quando avanza dubbi in proposito e cerca un conforto nella comprensione degli uomini gli succede, come avvenne a Torquato Tasso, di sentirsi opporre un precetto pratico alle ambasce dell'animo. ([[Fabio Cusin]])
*Lo spirito della Controriforma ha smorzato il sentimento individualistico di cui si alimenta il liberalismo moderno; e, anche più che soffocarlo con la coazione, lo ha inaridito alla fonte con la sua educazione gesuitica, rivolta a deprimere l'autonomia del volere e a piegarne le energie all'ossequio passivo dell'autorità. ([[Guido De Ruggiero]])
*Nella Controriforma, sotto le apparenze rigoriste, dove si esibisce una pomposa meschineria, essa {{NDR|la Chiesa cattolica}} si appoggia sulle parti più grette e più caduche del Rinascimento. Riforma in parte i suoi costumi ma soprattutto (come anche lo stesso protestantesimo, così presto inaridito nel suo slancio) essa imbocca la strada di un umanesimo razionalista che tradisce le sue origini. Essa stessa fabbrica nei suoi collegi l'umanesimo gretto del XVIII secolo che le si rivolterà contro. ([[Pierre Drieu La Rochelle]])
*Non c'è dubbio che la Controriforma restituì alla Chiesa un'austerità morale, uno slancio, un mordente, un ardore di crociata, ch'essa aveva perso dai tempi eroici dell'alto Medio Evo, e che le consentirono di riguadagnare molte delle posizioni strappatele dai protestanti. Ma è anche vero che, più che spirituale, la rivincita fu temporale, grazie alla forza che le prestò il suo braccio secolare, cioè Filippo II. ([[Indro Montanelli e Roberto Gervaso]])
===[[Massimo Petrocchi]]===
*«Controriforma», «Gegenreformation», è stata definita dalla storiografia tedesca la reazione cattolica alla rivoluzione protestante. Il nome, che è ormai entrato nella pratica storiografica, può essere accolto, con beneficio d'inventario però: innanzi tutto una controriforma presuppone una riforma e anche qui il termine è inesatto, perché il protestantesimo non fu una riforma, ma qualcosa di più ampio e radicale, una rivoluzione religiosa che tagliò netto dalla teologia e dalla sociologia del cattolicesimo. A buon conto si dovrebbe parlare quindi di controrivoluzione cattolica; ma ciò restringerebbe nel tempo e nel campo di attività quel vastissimo movimento di riforma cattolica che si origina dalla crisi del laicismo umanistico e che acquista autocoscienza di se, qui in Italia, per lo meno dal Savonarola.<br>Non si fa quindi un'oziosa discussione sui nomi, ma una precisazione sui concetti che questi nomi esplicano.
*L'epoca della Controriforma non fu certo tempo né di felicità, né di serenità, né di iniziale calma interiore.<br>Ma moltissimi spiriti riconobbero come indispensabili, necessarie, certe rigide decisioni (più dura disciplina gerarchica, indice dei libri proibiti ecc. ecc.). Le videro e le accettarono, insieme con le definizioni dei dogmi e con l'incremento della vita liturgica e sacramentale, come vie per l'affermazione della verità, come reazione all'indegnità di vita di laici e di ecclesiastici, come difesa dell'etica cristiana; e questo, nella maggioranza dei casi, con disinteressata e sincerissima persuasione, non per atti di esteriore violenza o arbitrio.
*Non regge scientificamente il concetto di «Controriforma» come dispotico oscurantismo. Se si mettono in relazione [[Concilio di Trento]] e opere successive con il rifiorire del sentimento religioso italiano – popolare e anche non popolare – che di fronte alla rivoluzione protestante ha volontariamente riaffermato la sua devozione al cattolicesimo, si scorge bene come l'opera «controriformistica» sia stata accettata e interiormente rivissuta con sincerità e purezza di fede: non c'è affatto urto tra le ''formulazioni dogmatiche'' e la vita sociale e sentimentale di quel tempo, perché ci sono state delle generazioni che hanno voluto vivere socialmente e sentimentalmente proprio in funzione di quelle formulazioni.
==Voci correlate==
*[[Concilio di Trento]]
*[[Riforma protestante]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Cattolicesimo]]
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Freakazoid
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{{FictionTV
|titoloitaliano=Freakazoid
|tipofiction=Serie TV d'animazione
|titolooriginale=Freakazoid!
|immagine= Freakazoid_logo.png
|paese=Stati Uniti d'America
|anno=1995-1997
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|ideatore = [[Bruce Timm]], [[Paul Dini]], [[Tom Ruegger]]
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*[[Joe Leahy]]: Narratore/Joe Leahy
*[[David Kaufman]]: Dexter Douglas
*[[Paul Rugg]]: Freakazoid
*[[Googy Gress]]: Duncan Douglas
*[[Tracy Rowe]]: Steff
*[[John P. Mccann]]: Douglas Douglas
*[[Tress MacNeille]]: Debbie Douglas, Cobra Regina e Strega della maledizione
*[[James Cronin]]: Buzz
*[[Edward Asner]]: Serg. Mike Cosgrove
*[[Jeff Bennett]]: Cacciatore, Lord Bravery, Cave Guy, Candle Jack e Jeepers
*[[David Warner]]: Lobe
*[[Ricardo Montalbán]]: Gutierrez
*[[Maurice LaMarche]]: Longhorn
|doppiatoriitaliani =
*[[Michele Kalamera]]: Narratore/Joe Leahy
*[[Vittorio Guerrieri]]: Dexter Douglas/Freakazoid
*[[Massimiliano Alto]]: Duncan Douglas
*[[Monica Ward]]: Steff
*[[Roberto Stocchi]]: Douglas Douglas
*[[Antonella Baldini]]: Buzz
*[[Paolo Marchese]]: Serg. Mike Cosgrove
*[[Giorgio Locuratolo]]: Cacciatore
*[[Oliviero Dinelli]]: Lobe
*[[Andrea Ward]]: Gutierrez
*[[Graziella Polesinanti]]: Strega della maledizione
}}
'''''Freakazoid!''''', serie televisiva statunitense trasmessa dal 1995 al 1997.
== Citazioni ==
* {{NDR|Le sue prime parole all'inizio della serie}} Terrore! Terrore nella notte! ('''Freakazoid''')
* {{NDR|Le sue prime parole}} Signori! È la vigilia di Natale! ('''Guitierrez''')
* {{NDR|Trasformando in Freakazoid}} Oh Flippati! ('''Dexter Douglas''')
* Una ciotola! Ho trovato una ciotola! Buon per me! ('''Freakazoid''')
* Attenzione, scimmie pagane! ('''Dash''')
* Dannata sfortuna! Dannata! ('''Cacciatore''')
* Smettila! ('''Cosgrove''')
* Crud! ('''Roddy MacStew''')
* {{NDR|Dopo aver dimostrato il sistema di trasmissione di emergenza}} Questo era solo un test. Se ci fosse stata una vera emergenza, saremmo andati così: AHHHHHH! AIUTO! AIUTACI! NO! PORTACI FUORI DI QUI! AIUTAMI! AIUTATE TUTTI! AHHHHHHHHHHH! ('''Freakazoid''')
* Signori! Il circuito integrato è difettoso! ('''Roddy MacStew''')
* Ridi con me! ('''Guitierrez''')
* Quali sequenze del codice che attiva il difetto? ('''Guitierrez''')
* Tu mi hai incaricato, Freakazoid! ('''Guitierrez''')
* Ehi, ma che cos'è questo posto? Palm Mizzi. ''Ballerine di hula-ho''. Ananas. ''Ballerina di hula-ho''. Tavole da surf. ''Ballerine di hula-ho'', ''ballerina di hula-ho'', ''ballerine di hula-ho''. Ma certo, tutto torna! Chissà come sono atterrato in Norvegia. ('''Freakazoid''')
* Qualcuno per i panini con carne sfusa? ('''Freakazoid''')
* Probabilmente ho dovuto saltare il budget dell'animazione per tutta la stagione in quel combattimento. ('''Freakazoid''')
* Dexter sta giocando di nuovo al twister! ('''Douglas Douglas''')
* Non vado laggiù. Odora di gas di puzza!! ('''Freakazoid''')
* Quello è un uomo felice! ('''Medulla''')
* È più divertente delle macchine scontro alla fiera della contea. ('''Lobe''')
* Ho molto successo! ('''Hero Boy''')
* Freakazoid? Dove sei? Oh, che dolore, che dolore! ('''Professor Jones''')
* Questa è l'ultima volta che volo con questa compagnia aerea! ('''Cave Guy''')
* Fermi! Ma che stiamo facendo? Io sono un supereroe. Cave Guy, Longhorn, voi avete la forza di 20 uomini. Lobe, tu sei tanto malvagio quanto loro. Leonard, tu conosci tutti i film mai realizzati. Lasceremo che qualche scimmia ci spaventi? Io dico che combattiamo! ('''Freakazoid''') {{NDR|Però poi la loro autorità eroica si indebolisce con pazzia paurosa}}
* Sai il perchè? Friccato nel vetro! ('''Cave Guy''')
* {{NDR|Picchiando il cobra gigante}} Smettila di fare del male ai miei amici! ('''Freakazoid''')
== Dialoghi ==
=== Stagione 1 ===
==== Episodio 1a, ''Il ballo del destino'' ====
*'''Narratore''': Il terrore attanaglia una città pacifica. Terrore che indossa un lenzuolo. Il suo vero nome è Royce Mumphry, ma la polizia di cinque stati lo conosce come Cave Guy. Sì, Cave Guy: ostile, potente, ma anche molto intelligente.<br />'''Cave Guy''': Sono abbonato al New Yorker.<br />'''Narratore''': Solo un eroe può rintracciare Cave Guy. Solo un eroe ha il cuore di combattere questo demonio. Quell'eroe è... {{NDR|la sagoma di [[Batman (serie animata)|Batman]] appare sullo schermo}} su un'altra rete. Quindi, non abbiamo altra scelta che rivolgerci a questo tizio. Un adolescente nerd, o è...?
*'''Jeepers''': Vuoi vedere qualcosa di strano e mistico?<br />'''Freakazoid''': NOOOOOOO!!!!! VA' VIA' DI QUI CON QUEL OROLOGIO!!! LIBERA I POVERI CASTORI, LO VERRAI?!? UFFA'!!! SEI COSI' CRUDELE! VATTENE VIA! CI STAVAMO DIVERTENDO FINO A QUANDO NON SEI VISUALIZZATO, JEEPERS!!! UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUH! VA' A PRENDERE UN CAFFÈ, CON LA PANNA, O QUALCOSA! PERCHÉ TI DICO UNA COSA: QUESTO È UN POSTO FELICE!!!!!!
==== Episodio 1b, ''Handman'' ====
*'''Lobe''': Nessuno può salvarti questa volta, Freakazoid! {{NDR|Le sue prime parole}}<br />'''Freakazoid''': È qui che ti sbagli, Lobe! Il mio nuovo aiutante mi salverà.<br />'''Lobe''': Ah sì? Ebbene, dov'è?<br />'''Handman''': Sono proprio qui!<br />'''Freakazoid''': Handman! Sei arrivato giusto in tempo!<br />'''Handman''': Non ti deluderei, Freakabazaal! Oh, mi dispiace, sono Freakazee. Uh, Freakabee.<br />'''Freakazoid''': No. ''Freakazoid''.<br />'''Handman''': Freakazoy.<br />'''Freakazoid''': No. Freakazoid.<br />'''Handman''': Freakazee! Freeballoo! Meemala!<br />'''Freakazoid''': No. Dillo con me. Frea.<br />'''Handman''': Frea.<br />'''Freakazoid''': Ka.<br />'''Handman''': Ka.<br />'''Freakazoid''': Zoid.<br />'''Handman''': Peterson! No! Freakazoid! Freakazoid. {{NDR|bacia a Freakazoid}}<br />'''Freakazoid''': Ehi, smettila! Perdonami, ho la bocca un pò secca. {{NDR|beve un bicchiere d'acqua mentre Handman deglutisce}} Aaaaaahhhh! Grazie. È stato molto rinfrescante!<br />'''Lobe''': Oh, smettila!<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Lobe''': Questo è stupido!<br />'''Freakazoid''': Stai definendo il mio aiutante stupido?<br />'''Lobe''': Non è un vero aiutante; è solo la tua mano.<br />'''Freakazoid''': No, non lo è.<br />'''Lobe''': Sì, lo è.<br />'''Freakazoid''': No, non lo è.<br />'''Lobe''': Sì, lo è. È solo la tua mano, sempliciotto!<br />'''Handman''': No, dai un'occhiata più da vicino. {{NDR|Lobe lo fa}} Più vicino... Ancora più vicino... Tienilo lì.
==== Episodio 2a, ''Candle Jack'' ====
*'''Freakazoid''': Beh, se non lo è...<br />'''Steff e bambini''': No!<br />'''Freakazoid''': Cosa? stavo giusto per dire...<br />'''Steff e bambini''': NO!<br />'''Dottor Hanker''': Non dirlo!<br />'''Freakazoid''': Non dire cosa?<br />'''Steff''': Non dire il suo nome!<br />'''Freakazoid''': Intendi "non dire Candle Jack"? {{NDR|taglio veloce su Freakazoid ora legato}}<br />'''Steff''': Freakazoid, perché hai detto il suo nome?<br />'''Freakazoid''': Perché io-io volevo fare una di quelle cose divertenti, come su - hai mai guardato F Troop? - dove Agarn dice "Non è possibile che io indossi un vestito! Assolutamente no! Nessun vestito!" E Forrest Tucker dice: "Sì, indossi quel vestito! Indosserai quel vestito!" E si puliscono - blblblblblblblb - e Agarn indossa un vestito! {{NDR|taglio rapido di una clip da F Troop of Agarn, travestita}}<br />'''Agarn''': YOO-HOO!!! FRATELLI LOCO!!! GUARDA CHI C'E' PER VOI!!!<br />'''Candle Jack''': Oh, adoro quel pezzo!
==== Episodio 2b, ''Toby Danger e la scommessa del destino'' ====
*'''Toby Danger''': Ma io sono "davvero" Mr. Peanut!<br />'''Guardia del casinò''': Conosci le regole: niente stranieri nel casinò!<br />'''Toby Danger''': Oh mamma! Non incontrerò mai una ragazza carina!
==== Episodio 3c, ''La grande domanda'' ====
*'''Alieno''': Ho viaggiato molti milioni di anni luce attraverso quaranta miliardi di galassie per venire qui per la risposta a una domanda vitale che riguarda l'intero universo.<br />'''[[w:Bill Clinton|Bill Clinton]]''': E qual è questa domanda?<br />'''Alieno''': Per favore, dicci - quella bambola [[w:Barbie|Barbie]]... come si chiama la [[Barbie|sua]] sorellina? {{NDR|Freakazoid e Clinton si guardano, perplessi}}<br />'''Bill Clinton''': Penso che fosse Pebbles.<br />'''Freakazoid''': Fammi gestire questo. È [[w:Skipper Roberts|Skipper]]!<br />'''Alieno''': Skipper? Hmmm. {{NDR|torna all'interno della sua nave}} Ehi, ragazzi, è Skipper!
==== Episodio 4a, ''Il suo nome è Fanboy'' ====
*'''Fanboy''': Ho studiato tutto di te! Come se ti piace affogare i tuoi dispiaceri nel succo di papaya ogni volta che perdi un compagno!<br />'''Freakazoid''': Questo perché sono allergico al mirtillo rosso!
*'''Freakazoid''': Va bene, ragazzo. Vuoi essere la mia nuova spalla? Devi superare il test di iniziazione.<br />'''Fanboy''': Sfidami!<br />'''Freakazoid''': Signor Cameraman, apri la panoramica alla scena successiva! {{NDR|Zip panoramica su una scena con due persone in piedi con mulini a vento sullo sfondo}} NO! L'ALTRA SCENA! LAVORO DA SOLO QUI?!
*'''Freakazoid''': Ti prego! Ti prego lasciami in pace! Ti darò qualsiasi cosa, tutto ciò che vuoi se te ne vai! Che ne dici della sceneggiatura appena scritta di [[w: Batman & Robin|Batman IV]]?<br />'''Fanboy''': L'ho preso da Internet la scorsa notte.<br />'''Freakazoid''': Una foto autografata di [[w:Stan Lee|Stan Lee]]?<br />'''Fanboy''': Chi è quello<br />'''Freakazoid''': Non ne ho idea.
*'''Fanboy''': Marrrrrrkk... Hamillllll...<br />'''Freakazoid''': Perché accontentarsi di un semplice aiutante, quando il [[w:Jedi|Cavaliere Jedi]] attende?<br />'''Fanboy''': Si! [[w:Dart Fener|La Forza è potente in quest'uomo]]! {{NDR|avvicinandosi lentamente a Mark Hamill}} Luke! Unisciti a me!<br />'''[[w:Mark Hamill|Mark Hamill]]''': Vieni di nuovo?<br />'''Fanboy''': Unisciti a me e insieme potremo governare la galassia come Fan Boy e figlio!<br />'''Mark Hamill''': [[w:L'Impero colpisce ancora|No! Non ti raggiungerò mai!]]<br />'''Fanboy''': È il "tuo" destino!
==== Episodio 5a, ''Il cane supereroe'' ====
*'''Accalappiacani''': Che c'è che non va? Che ho fatto?<br />'''Freakazoid''': Le tue luci posteriori sinistra sono spente. Per fortuna l'ho preso in tempo.<br />'''Accalappiacani''': Quella è la tua macchina?<br />'''Freakazoid''': Mm-hmm. Per quanto mi addolori, dovrò darti un biglietto.<br />'''Accalappiacani''': Oh no! Ti prego! Non [[w: Jerry Springer|Jerry Springer]]!<br />'''Freakazoid''': Va bene, allora dimenticheremo tutto!<br />'''Accalappiacani''': Grazie!
==== Episodio 5b, ''Visita ufficiale'' ====
*'''Mr. Snarzetti''': "Lo zoo dei conigli giocattoli di Bambu"!<br />'''Lord Bravery''': Assolutamente no!<br />'''Mr. Snarzetti''': "I magici pony da corsa di Mr. Tiny"!<br />'''Lord Bravery''': Oh la smetta!
*'''Lord Bravery''': Guarda, cosa non capisci?<br />'''Bill''': Qualsiasi cosa.<br />'''Lord Bravery''': Ascolta, è davvero molto semplice. Prendo Lord Bravery. Diventa "La pasticceria di Helen", "La macelleria di Helen" diventa "La macelleria di Rudy", perché "Gli hardware e spago di Rudy" cambia in "Gli hardware e spago di Hank" e "I pneumatici di Hank" diventa "I pneumatici di Terry" e se "L'abbigliamento intimo di Terry" cambia nell' "Abbigliamento intimo di Wendy" richiedendo a Wendy di cambiare in Johnny, Johnny in Ellen, Ellen in Frank, Frank diventa Enrique ed Enrique diventa Bill, il che significa che tutto ciò che devi fare è cambiare il tuo nome da "Il mondo della pittura di Bill" a qualcos'altro!<br />'''Bill''': Ma io non voglio!<br />'''Lord Bravery''': Perché?<br />'''Bill''': Perché mi chiamo Bill.
==== Episodio 5c, ''Ode a Leonard Nimoy'' ====
Leonard Nimoy, Leonard Nimoy. Caro signor Spock, oh accidenti ragazzo. Sicuramente mi farebbe sorridere e ridere. Se potessi avere il tuo autografo. Se non lo capisco, sarò blu. Ma poi so cosa farò. Ti chiamo al telefono. E ti danno fastidio quando sei a casa. Riattacca, la linea si interrompe. Ma poi mi viene in mente una nuova idea. Verrò a trovarti proprio dove vivi. Suono il campanello e ti chiedo se dai. Quell'autografo che stavo aspettando. Me lo dai, e molto altro ancora. (BOOM!) Oh grazie, grazie, signor Spock. Ora per favore chiama Bones; Ho bisogno di un dottore. ('''Fanboy''')
==== Episodio 6, ''Il circuito integrato (1^parte)'' ====
*Salve, io sono [[Jack Valenti]], e queste sono le mie guance. Riceviamo un sacco di lettere all'associazione industrie cinematografiche, e la maggior parte di essi riguardano le mie guance. Tuttavia, in alcune di queste lettere ci si chiede di sapere tutto su Freakazoid. Lettere come questa di Miss Aida Lupis di Santa Susanna Seti che ci scrive: "Caro Mr. Valenti, mi piacciono le sue guance. Gradirei sapere come Freakazoid ha iniziato la sua carriera di supereroe. In quali particolari circostanze? La mia casa è di mattoni non informati." Signorina Lupis lei è fortunata! Si da infatti in caso che abbiamo appena terminato di produrre un filmetto sulle origini di Freakazoid. Con tante scene d'azione e d'avventura. In una delle quali c'è perfino un uomo che lotta con un orso senza alcun motivo. Quindi mettevi seduti comodi e godetevi le origini di Freakazoid! ('''[[w: Jack Valenti|Jack Valenti]]''')
*'''Roddy MacStew''': Non la farai mai franca, Guitierrez!<br />'''Guitierrez''': Farla franca con cosa? Non ho ancora detto niente.<br />'''Roddy MacStew''': Si, hai ragione. Scusa, ho saltato la pistola. Colpa mia.<br />'''Guitierrez''': Ho intenzione di eliminarvi tutti e due.<br />'''Roddy MacStew''': Non la farai mai franca, Guitierrez!
*'''Mr. Chubbikims''': Miao.<br />'''Guitierrez''': Che cosa significa? "Miao"? Portate lo psicologo degli animali! {{NDR|entra lo psicologo degli animali}} Chieda al gattino come attivare il difetto. <br />'''Psicologo degli animali''': Miao miao miao?<br />'''Mr. Chubbikins''': Miao, miao.<br />'''Psicologo degli animali''': Miao?<br />'''Mr. Chubbikins''': Miao, miao.<br />'''Psicologo degli animali''': Lui dice che è molto triste.<br />'''Guitierrez''': Oh, vada via. {{NDR|E poi riferendo a Dexter e Roddy}} Forse voi due avete dei problemi motivati. Vediamo un pò!
==== Episodio 7a, ''Il circuito integrato (2^parte)'' ====
*'''Guitierrez''': Grazie! Eliminateli! Anche la famiglia!<br />'''Roddy MacStew''': Ma che dici?<br />'''Guitierrez''': Mi piace. Se si diffondesse la notizia del difetto, la mia azienda sarebbe rovinata.<br />'''Roddy MacStew''': Almeno lasci andare il ragazzo!<br />'''Guitierrez''': No, non posso.<br />'''Roddy MacStew''': Ma perché?<br />'''Guitierrez''': Perché lui mi "incarica"! Mi "incarica"! Intorno alle lune di Snivia, io ti sorrido. Al di là delle nuvole di Corpian ti ridacchi ancora di più. La vendetta è un piatto da servire al meglio con fagioli borlotti e tortine! [[w: James T. Kirk|Kirk]], vecchio amico, io... Oh, scusate. {{NDR|Si aggiusta la cravatta}} Addio!
*'''Freakazoid''': Vieni a prendere un cono di neve!<br />'''Roddy MacStew''': No, Ragazzo, non c'è tempo! Dobbiamo impedire a Guitierrez di attivare il difetto.
*'''Cosgrove''': Hai fatto un buon lavoro qui, ragazzo.<br />'''Freakazoid''': Grazie.<br />'''Cosgrove''': Di 'che vuoi uscire per un cono di neve..<br />'''Freakazoid''': Non l'ho mai fatto! {{NDR|Mentre si stanno mangiando il gelato}} Poi sono stato risucchiato in Internet ed eccomi qui.<br />'''Cosgrove''': Ma tu sai che ci devi fare con i tuoi poteri?<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Cosgrove''': Io diventerei un supereroe, ma è un'idea mia.<br />'''Freakazoid''': Nah!<br />'''Cosgrove''': Potresti combattere il crimine!<br />'''Freakazoid''': Nah!<br />'''Cosgrove''': Batterti per l'onestà!<br />'''Freakazoid''': Nah!<br />'''Cosgrove''': Fare colpo sulle ragazze!<br />'''Freakazoid''': Ok! Allora ci sto!
==== Episodio 7b, ''La storia di Freakazoid'' ====
{{NDR|Freakazoid vede il mondo che ha alterato.}} Santo cielo. È [[w:Rush Limbaugh|Rush Limbaugh]]. È diventato un vero liberale dal cuore sanguinante e guarda! [[w:Euro Disney|Euro Disney]] è pieno! La fusione fredda funziona! Nessun film di [[w:Chevy Chase|Chevy Chase]]! ('''Freakazoid''')
==== Episodio 8a, ''Hot Rod da Neck'' ====
*'''Turk''': Non male, Longhorn! Avremo Washington per riscatto?<br />'''Longhorn''': Non lo dobbiamo! Avremo Nashville per riscatto!
*'''Duncan Douglas''': Ormai saremmo dal nonno se non fosse per Dexter.<br />'''Dexter Douglas''': Ehi, mi sono perso nel deserto.<br />'''Duncan Douglas''': E tu non eri in giro per aiutarmi quando quel tizio blu mi ha aggredito di nuovo.<br />'''Signor Douglas''': Tu sei l'unico che vede questo tizio blu, Duncan.<br />'''Duncan Douglas''': Ma è vero!<br />'''Signora Douglas''': Certo, è vero per te, caro. Ma è perché probabilmente sei pazzo. {{NDR|Dexter inizia a ridere. Duncan si infastidisce.}}<br />'''Duncan Douglas''': Di che cosa stai ridendo? Babbeo!
==== Episodio 9a, ''Problemi di censura'' ====
*'''H. A. Futterman''': Buona giorno. Sono H. A. Futterman, professore di standard di trasmissione qui alla Warner Bros Kids. E hai appena assistito a Relax-O-Vision. Relax-O-Vision è un... {{NDR|nota che la telecamera è cambiata e si riorienta di conseguenza}} Relax-O-Vision è un processo che inserisce immagini rilassanti e allegre, in scene che potrebbero essere troppo intense per i ragazzini che guardano a casa. Ad esempio, Freakazoid è estremamente... {{NDR|nota che la telecamera è cambiata e si riorienta di conseguenza}} La rissa estremamente violenta di Freakazoid con i demoni ninja è stata sostituita da una scena rilassante di pesci mentre pensano ai loro piccoli pensieri felici e piacevoli. Ora, rilassatevi... {{NDR|nota che la telecamera è cambiata e si riorienta di conseguenza}} Ora, rilassatevi e preparatevi a godervi il primo cartone animato mai trasmesso in Relax-O-Vision calmante, salva e adatto ai bambini.
==== Episodio 10a, ''La rapina natalizia'' ====
*'''Arms Akimbo''': Cos'è questo hee haw!? Smettila! Combatti normalmente!<br />'''Freakazoid''' {{NDR|cantando}}: Fai un giro con un delinquente di Brooklyn, lancialo nel corridoio con una tazza di caffè!
==== Episodio 10b, ''La nuvola misteriosa'' ====
*'''Hans''': Io sono Hans. Porteremo i secchi del cielo all'osservatorio. Il professore ti sta aspettando lì. Ora vieni. Non dobbiamo indugiare. Non è sicuro qui di notte.<br />'''Freakazoid''': Ma è giorno.<br />'''Hans''': Allora, suppongo che possiamo soffermarci un attimo.
*'''Freakazoid''': È proprio come a [[w:Disneyland|Disneyland]]!<br />'''Hans''': Temo che ora non più.<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Hans''': A [[Disneyland]]. I secchi del cielo, sono spariti, banditi. E le cose da corsa dove zey ti rimpicciolisce minuscolo, nicht. {{NDR|Tedesco per no, il che implica che la corsa è stata rimossa}}<br />'''Freakazoid''': Oh no, beh, almeno hanno ancora i piccoli motoscafi. {{NDR|Hans china la testa e stringe i denti, indicando che hanno rimosso anche i motoscafi; musica triste suona in sottofondo.}} NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! NON I MOTOSCAFI!!!
*'''Freakazoid''': Lobe! Allora eri tu a farlo!<br />'''Lobe''': Esatto, Freakazoid! Con questa squadra atomica molecolare posso trasformare chiunque in uno zombi clown addestrato a eseguire i miei ordini.<br />'''Freakazoid''': Ma perchè?<br />'''Lobe''': Il piano perfetto. Tutti amano un [[clown]]. Bussano alla porta. È un clown, come quello. La prossima cosa che sai che hanno preso il sopravvento per me.<br />'''Freakazoid''': Se non ti dispiace che lo dica, questo è il piano più stupido che abbia mai sentito parlare!<br />'''Lobe''': Non lo è, è un bellissimo piano!<br />'''Freakazoid''': Sciocchezze! Alla gente non piacciono i clown! Cosa stavi pensando che è semplicemente sciocco?<br />'''Lobe''': Na ah!<br />'''Freakazoid''': Ah ah! Sciocco sciocco sciocco. E lo stai facendo qui in mezzo al nulla, non ci sono nemmeno così tante persone in giro. Cosa stavi pensando? Spiegamelo.<br />'''Lobe''': Io... non sono sicuro!<br />'''Freakazoid''': Forza. Fuori di qui. Mi aspettavo molto di più da te di questi zombi clown. Per favore.<br />'''Lobe''': Hai ragione! Mi dispiace non so cosa c'è che non va in me Penso di essere stanco è anche il momento migliore.<br />'''Freakazoid''': Spegni la nuvola. Ora vai avanti! Vattene via! Vai!<br />'''Lobe''': Mi dispiace! Mi dispiace tanto!<br />'''Freakazoid''': Vai!<br />'''Lobe''': Mi dispiace! Mi dispiace tanto!<br />'''Freakazoid''': Mi dispiace! Mi dispiace tanto! Mi dispiace! Mi dispiace!<br />'''Freakazoid''': Se ne è andato? Ragazzi, aveva un piano brillante, uao, è bravo!
==== Episodio 11a, ''La prossima volta, telefonami'' ====
*'''Freakazoid''': STAI LONTANO DAL CASSETTO DELLA INTIMO DI TUO PADRE! Fidati di me su questo.<br />'''Bo-Ron''': Duh, cassetto della biancheria intima, no.
*'''Dexter Douglas''': L'unico che può tenere questa creatura sono io!<br />'''Douglas Douglas''': No non lo sei, Dexter!<br />'''Dexter Douglas''': Ma perchè?<br />'''Debbie Douglas''': Ha ridotto male la camera!<br />'''Douglas Douglas''': E in quel che peggio, si è messo 2 ore nel bagno!<br />'''Debbie Douglas''': E hai dimenticato di chiederlo di usare col permesso!<br />'''Douglas Douglas''': E ha mangiato tutto quanto!
*'''Freakazoid''': Quindi AT&T, MCI e Sprint hanno combattuto una battaglia campale su chi avrebbe fornito il servizio. {{NDR|che mostra filmati di stock di carri armati che combattono in una zona di guerra}} Alla fine, Bo-Ron ha scelto il vincitore {{NDR|che mostra Bo-Ron con le impronte di rossetto sul viso mentre Candice Bergen è attratta da Bo-Ron}}, e abbiamo telefonato a casa sua.<br />'''Bo-Ron''': AAAHHHH! Sta squillando. {{NDR|Hanno raggiunto una segreteria telefonica nel linguaggio primitivo di Bo-Ron, dicendo "Non siamo qui adesso. Per favore, lascia il tuo messaggio dopo il segnale acustico"}} Ho la macchina. È SEMPRE acceso. Pronto? Tu sei qui. So che ci sei. RACCOGLILO! DAI!!! RACCOGLILO!!!
==== Episodio 12a, ''La casa di Freakazoid'' ====
*'''Lonnie Tallbutt''' {{NDR|A Dexter}}: Lei lo fa sempre! Non darle niente! <br />'''Strega della maledizione''': Allora molto bene! Ti ho fatto una maledizione! Addio!
==== Episodio 12b, ''Fogna o dopo'' ====
*'''Cosgrove''': Tu sei come i supereroi. E loro fanno sempre il modo di avere il meglio. <br />'''Freakazoid''': NO! Una grande piccola ora, no! Non andrò mai sotto alle fogne di Cobra Regina! Mai mai e poi mai, dico davvero no!
*'''Cobra Regina''': Se non è il mio caro amico, Ragazzo Atomico.<br />'''Freakazoid''': Freakazoid. Sono Freakazoid.<br />'''Cobra Regina''': Oh! Mi dispiace terribilmente, Freakazoid. La luce è terribile quaggiù.<br />'''Freakazoid''': No, lascia perdere Cobra Regina. Sai, dovresti davvero prendere alcune di quelle lanterne giapponesi per illuminare il posto.<br />'''Cobra Regina''': Quelli di carta? Sono costosi?
==== Episodio 13, ''L'ira di Guitierrez'' ====
*'''Guitierrez''': Non voglio aspettare ancora qualche settimana! Devo avere accesso a Internet ORA! Oggi!<br />'''Direttore''': È solo che i prigionieri non dovrebbero avere telefoni!<br />'''Guitierrez''': Se io non ho una linea telefonica spaccata, io ti spremerò. E continuerò a spremerti finché i tuoi succhi di frutta-uomo non si esauriranno!<br />'''Direttore''': Ew.
*'''Roddy MacStew''': Da quando Guitierrez è entrato in rete, è stato impegnato a creare una sorta di trappola squilibrata per te. Quando ho provato a vedere cosa fosse, mi ha trovato e mi ha cacciato. È incredibilmente potente!<br />'''Freakazoid''': Se è una trappola, perché vuoi che mi entri?<br />'''Roddy MacStew''': Non hai scelta, ragazzo. La ragione per cui sei così debole è che Guitierrez ha sabotato il campo energetico che ti alimenta qui all'esterno. Se non entrassi, un'altra ora o giù di lì, non saresti migliore di un pezzo di haggis carnoso inaridito. Oh, ha capito tutto! Ti sta attirando, ragazzo. Si è assicurato che tu non abbia altra scelta che entrare dopo di lui. Intende distruggerti.<br />'''Freakazoid''': Ragazzo, hai molte battute in questo show.<br />'''Roddy MacStew''': Aye! È quello che l'ho detto! Ma no! Tutta l'esposizione Cruddy va a me! Devo parlare e parlare! E gioco con il computer e parlare alcuni più e giocare e parlare, mi sento come Obi-Wan Cruddy Kenobi!!!<br />'''Freakazoid''': Roddy, sistemati.<br />'''Roddy MacStew''': Bene, siamo pronti.<br />'''Freakazoid''': Tu non vieni?<br />'''Roddy MacStew''': No, Guitierrez mi ha rinchiuso. Vuole solo te... da solo. Là! Questa è l'ultima dell'esposizione Cruddy!!! Grazie mille!
*'''Freakazoid''': Sei un salsicciotto!<br />'''Guitierrez''': Un salsicciotto? Tu sei un salsicciotto! E adesso io avrò la mia vendetta! È per colpa tua che mi sono messo dentro sei lunghi mesi di cella di prigione. Sei mesi ingabbiato come un animale in una gabbia.<br />'''Freakazoid''': Ehi, sistemati!
*'''Guitierrez''': Ti auguro buona fortuna, attento ai tuoi pericoli, Freakazoid! {{NDR|ridendo}} Ridi con me! Ridi con me! {{NDR|ridendo ancora}}<br />'''Freakazoid''': È proprio un salsicciotto!<br />'''Guitierrez''': Io non sono un salsicciotto! Tu sei un salsicciotto!
*'''Guitierrez''': Freakazoid, aiutami! Lasceresti cadere tuo padre?<br />'''Freakazoid''': Mio padre? Tu sei mio padre?<br />'''Guitierrez''': Oh, si! Sono tuo padre!<br />'''Freakazoid''': Chi... chi era mia madre?<br />'''Guitierrez''': Oh... [[w:Faye Dunaway|Faye Dunaway]]!<br />'''Freakazoid''': No, non [[Faye Dunaway|lo è]]!<br />'''Guitierrez''': Uh... [[w:Kaye Ballard|Kaye Ballard]]!<br />'''Freakazoid''': Kaye... nah!<br />'''Guitierrez''': Crederesti a [[w:Sandy Duncan|Sandy Duncan]]? {{NDR|le dite scendono e cade urlando}} Urla con me!
=== Stagione 2 ===
==== Episodio 1, ''L'appuntamento'' ====
*Non toccate quel quadrante. Per i prossimi 40 minuti, ho il controllo. ('''Lobe''')
*{{NDR|Lobe sta guardando [[w:Seinfeld|Seinfeld]]}} '''Newman''': Andiamo, Kramer, dammi la ciambella!<br />'''[[w:Cosmo Kramer|Cosmo Kramer]]''': Mai!<br />'''Lobe''' {{NDR|ridendo}}: L'intera chiave di [[Seinfeld|questo show]] è Newman.
*Adesso, con un semplice tocco dell'interruttore, il mio video-zapper ruberà ogni film, ogni programma, ogni trasmissione mai prodotta! Non solo potrò inondare il mercato di cassette contraffatte - paralizzando così l'industria dell'intrattenimento - ma non dovrò mai più programmare il mio videoregistratore! ('''Lobe''')
==== Episodio 2, ''Una richiesta inutile'' ====
*'''Lobe''': Penso che scoprirai che non importa che io sia un cattivo o meno. Devi onorare la mia richiesta lo stesso degli altri. È nel libro dei codici dei supereroi.<br />'''Freakazoid''': Non ho mai sentito parlare di questo.<br />'''Lobe''': Ora, ecco la mia richiesta: niente. In altre parole, Freakazoid, lasciami in pace.<br />'''Freakazoid''': Che genere di richiesta è?<br />'''Lobe''': Addio, Freakazoid. Cosgrove.
*'''Freakazoid''': Tienilo lì, Lobe. Dammi la borsa.<br />'''Lobe''': Non devo. O ti è capitato di dimenticare la mia piccola richiesta? Lasciami in pace. Ricordi?<br />'''Freakazoid''': Sì. ma questo non...<br />'''Lobe''': Oh. ma lo fa. E i supereroi mantengono sempre la parola data. È nel libro dei codici. Addio, Freakazoid! Lascia che sia scritto che in questo giorno luminoso e glorioso...Lobe iniziò il suo regno infido del terrore...e sbocciò il cattivo consumato. Così sarà scritto, così sarà fatto. {{NDR|ridendo con i suoi scagnozzi}} Ciao!<br />'''Joe Leahy''': Oh no! E adesso che cosa facciamo?<br />'''Freakazoid''': Tu prenderai delle lezioni di recitazione, signore. E io...sono in grossi guai!
*'''Uomo''': Ehi! Cosa stai facendo!?<br />'''Freakazoid''': Sto soddisfando la sua richiesta; Sto falciando il suo prato.<br />'''Uomo''': Mentre Lobe attacca tutti?! Vai a prenderlo già! Cosa sei, Wakko?<br />'''[[w:Wakko Warner|Wakko Warner]]''': No, io sono Wakko! {{NDR|inizia a cantare}} Baton Rouge, Louisiana Indianapolis, Indiana, E Columbus la capitale dell'Ohio...<br />'''Freakazoid''': Ehi! Wakko, che ci fai tu qui? Siamo nel mezzo di qualcosa.<br />'''Wakko''': Oh, va bene! [[w:Steven Spielberg|Steven]] lo adora quando facciamo cose del genere. Dopotutto, ''[[Animaniacs]]'' è il suo preferito.<br />'''Freakazoid''': Uh, scusa se ti ho rotto, Wakko, ma se non sbaglio, ''Freakazoid!'' è lo show preferito di Steven. Abbiamo un promemoria.<br />'''[[w:Mignolo e Prof.|Prof.]]''': Ahem. Credo che vi sbagliate entrambi. Sono l'arguzia e il fascino sofisticati di ''[[Mignolo e Prof.]]'' che hanno catturato il cuore di Steven, oltre a renderlo il successo di fuga del programma della Warner Bros.<br />'''Freakazoid''': Beh, perché non andiamo a scoprirlo?! {{NDR|Più tardi, presso l'edificio Amblin Entertainment, continuano a discutere.}}<br />'''[[Steven Spielberg]]''': Silenzio!!! Di cosa si tratta?<br />'''Freakazoid''': Prima di tutto, Steven, grazie mille per aver dedicato del tempo per incontrarci. Ci rendiamo conto che sei molto occupato e...<br />'''Prof''': Oh, chiediglielo e basta!<br />'''Freakazoid''': Ci stavamo solo chiedendo... chi è il tuo preferito?<br />'''Steven Spielberg''': E voi chi siete?
*'''Lobe''': Beh, che vuoi dirlo? {{NDR|riferendo il libro dei supereroi}}<br />'''Freakazoid''': Non esiste qualcosa come un libro dei supereroi, non è vero?! Tu hai inventato tutto! Hai inventato tutte quelle regole! Hai imbrogliato! Sei un imbroglione!<br />'''Lobe''': {{NDR|ridacchiando}} Freakazoid, davvero, sei completamente delirante. Ma quale cosa ti abbia dato un'idea sciocca e ridicola come quella?<br />'''Freakazoid''': Questo! {{NDR|regge un pezzo di carta del libro}} "Copyright Le industrie di Lobe"!<br />'''Lobe''': Sapevo che non avrei dovuto metterlo lì! Stupido, stupido, stupido!
==== Episodio 3, ''Missione: Freakazoid'' ====
*'''Cosgrove''': Una cosa mi disturba ancora. Come mai Vucanova ha un governo così marcio?<br />'''Freakazoid''': Perché la libertà individuale è la chiave del buon governo. Un buon esempio potrebbe essere il tuo mercato Anubi locale.<br />'''Steff''': Dove i clienti sono liberi di provare qualità e servizio.<br />'''Roddy MacStew''': Aye, Steff. E scegliere prezzi bassi senza paura o coercizione.<br />'''Prof. Jones''': Resto più tranquillo sapendo che i mercati Anubis sono una divisione di Osiris Foods.<br />'''Tutti''': Il cibo è così buono, puoi mangiarlo!<br />'''Freakazoid''': Cosa posso dire? Mi ha tenuto in onda per un'altra stagione.
==== Episodio 4, ''Gioco virtuale'' ====
*'''Lobe''': Freakazoid! Perché ci mettiamo così tanto a cadere?<br />'''Freakazoid''': Perché è divertente!<br />'''Lobe''': No, non lo è, è così stupido! È stupido come quell'episodio di Handman!
==== Episodio 5, ''La reputazione di Freakazoid'' ====
*'''Guitierrez''': Incredibile, non è vero?<br />'''Freakazoid''': È delizioso!<br />'''Guitierrez''': Non il panino! Il mio Freakaclone!<br />'''Freakazoid''': Va tutto bene, suppongo. Cosa c'è dentro? Pagnotta al pimento?<br />'''Guitierrez''': Oh, smettila con il panino! Usando il tuo codice genetico dal cyberspazio, sono stato in grado di creare il Freakaclone. Perfetto in ogni dettaglio, fino ai collant rossi sgargianti.<br />'''Freakazoid''': Credi che Jocko possa farmene un altro?<br />'''Guitierrez''': Oh, basta con il panino! Dimentica il panino! <br />'''Freakazoid''': Va bene! Mezzo panino?<br />'''Guitierrez''': Ora, ti prego, possiamo andare avanti agli argomenti di conversazione più importanti? O vuoi parlare del panino ancora di più?<br />'''Freakazoid''': Un pò di più!
*'''Guitierrez''': {{NDR|cercando di trovare la debolezza di Freakazoid, estrae una roccia verde dal suo mantello}} Ecco, la più pura [[W: Kryptonite|Kryptonite]]. Ti senti debole, amico mio, oh così debole?<br />'''Freakazoid''': Quella è la debolezza di [[w: Superman|Superman]], non la mia!<br />'''Guitierrez''': Davvero?<br />'''Freakazoid''': Sì, duuuuuuhhh!<br />'''Guitierrez''': Oh, quello stupido uomo al negozio! Allora che ne dici di questo! {{NDR|estrae un blocco di carta giallo e lo tiene davanti alla faccia di Freakazoid}} Il giallo ti fa male agli occhi, amico mio? Ti senti debole, oh, così debole?<br />'''Freakazoid''': Quello è [[w: Lanterna Verde|Lanterna Verde]]!<br />'''Guitierrez''': Oh, spara! {{NDR|lo getta giù, prende un bicchiere d'acqua e lo lancia in faccia a Freakazoid}} Allora che ne dici de... dell'acqua in faccia! Ti stai [[w:Il mago di Oz|sciogliendo, sciogliendo]], amico mio?<br />'''Freakazoid''': Quella è la [[w: Malvagia Strega dell'Ovest|strega cattiva]]!<br />'''Guitierrez''': Oh, stiamo perdendo tempo. Qual è la tua debolezza?<br />'''Freakazoid''': Beh... {{NDR|taglio rapido a Freakazoid in una gabbia, incolpando se stesso}} Stupido, stupido, stupido! Non dire mai al cattivo come intrappolarti in una gabbia!<br />'''Guitierrez''': Probabilmente non avresti dovuto aiutarci neanche a costruirlo.<br />'''Freakazoid''': Lo so. Stupido!<br />'''Guitierrez''': Quindi... barre di grafite cariche di ioni negativi. Questa è la tua debolezza, eh?<br />'''Freakazoid''': Quello, o il gas di poo poo.<br />'''Guitierrez''': Sai, è una cosa divertente. A nessuno piace il gas di poo poo, amico mio. Blagh!
*'''Cosgrove''': Ottimo lavoro, ragazzo! Peccato che Guitierrez è scappato!<br />'''Freakazoid''': Non preoccuparti! Ha avuto quello che si meritava!
==== Episodio 6, ''Un amore impossibile'' ====
L'ho visto una volta in uno speciale del doposcuola. Mary e Sally, migliori amiche. Hanno fatto assolutamente tutto insieme. Poi un giorno, Mary si è trovata con la "folla sbagliata" e Mary non ha più avuto tempo per Sally. Sally diceva: "Vuoi andare a fare un gioco o fingere di essere gattini?" E Mary diceva: "Uh-uh, sono nella folla sbagliata!" Sally era così triste che corse a casa, si arrampicò su un albero e iniziò a mangiare biscotti. Un sacco di biscotti. È diventata enorme. Enorme! ENORME! ENORME! Hai dei biscotti, Mike? ('''Freakazoid''')
*'''Cosgrove''': Vattene via di qui!<br />'''Freakazoid''': Mi prendi in giro?<br />'''Cosgrove''': No! Voglio dire: vattene via di qui!
*'''Cosgrove''': Mi sento in colpa, ragazzo! Già! Bè... abbi cura di te stessa! {{NDR|a Mary Beth che è polverizzata}}<br />'''Freakazoid''': Vieni, amico! Andiamo via da qui!
==== Episodio 7, ''L'orologio magico'' ====
*'''Jeepers''' {{NDR|Avendo finalmente realizzato un orologio Medusa di successo e testandolo su un piccione}}: Il potere della Gorgone è finalmente mio! Ah, ah ah ah ah ah, oh oh.<br />'''Freakazoid''': Dammi quel coso, Sciocco. {{NDR|Prende l'orologio}}<br />'''Jeppers''': È mio! Mio! Mio! Ridammelo!<br />'''Freakazoid''': Smettila! Prima erano i castori in oro, ora sono i piccioni in pietra. Mentre tu non trovi un lavoro regolare?!<br />'''Jeppers''' {{NDR|Piagnucola un momento}}: Restituiscimi l'orologio e ti darò un barattolo di monetine.<br />'''Freakazoid''': Certo! Aspetta, no, lascia perdere. Lo terrò fino a quando non sarai abbastanza responsabile da avere un orologio strano e mistico. Addio!<br />'''Jeepers''': Freakazoid la pagherà cara. Oh, lo prenderà! Sono molto passivo aggressivo!
==== Episodio 8, ''L'isola del dottor Mystico'' ====
*'''[[w:Leonard Maltin|Leonard Maltin]]''': Ciao, sono [[Leonard Maltin]]. Sapete, molti considerano "L'isola del dottor Mystico" una delle avventure di ''Freakazoid!'' più inutili mai fatte. È interessante notare che i critici hanno amato per la prima volta gli episodi, ma le cose sono cambiate quando hanno scoperto che non erano europei. Tuttavia, l'episodio di oggi contiene alcune performance interessanti. Vedete se riuscite a individuare Emmit Nervend in un ruolo da protagonista nei panni di una ballerina salata. Inoltre... {{NDR|Un uomo-orango irrompe sul set e lo rapisce}} No! Per amore dell'umanità! Aaaahhhh!
*'''Cave Guy''': No, no, no. Il succo d'arancia. Io voglio il succo d'arancia!<br />'''Professor Jones''': Oh, chiedo scusa, signore!<br />'''Longhorn''': Ehi, Tonto, questo non è il pollo. Io voglio il pollo!<br />'''Professor Jones''': Si, il pollo! Il pollo! Io...<br />'''Candle Jack''': Queste noccioline sono stantie.
*'''Candle Jack''': Chiedo scusa Freakazoid, c'è qualcosa che dovrei fare?<br />'''Freakazoid''': Perché non rimani qui e... spaventi il professore!<br />'''Candle Jack''': Meraviglioso. {{NDR|Esce dallo schermo. Si sente quindi il professor Jones urlare ad alta voce}}
*'''Freakazoid''': Chi sei tu? Che cosa hai fatto con gli altri?<br />'''Dottor Mystico''': Ci sarà tempo per le domande più tardi...<br />'''Freakazoid''': No, non ci sarà; lo show finisce tra dieci minuti!<br />'''Dottor Mystico''': BE', SE NON AVESSI PERSO TUTTO QUEL TEMPO IN AEREO, io...! {{NDR|Mystico interrompe bruscamente il suo sfogo e sorride alla telecamera}} Sarete tutti miei ospiti a cena. Mi fido che voi abbiate fame? Ho fatto una casseruola! Akbar! Ringo! Fatima! Alla casa! Schnell!
*'''Dottor Mystico''': Mi hanno chiamato matto! Folle! Wendell! {{NDR|saltando sul tavolo e inveendo}} Mi hanno escluso dalle università finché non ho avuto altra scelta che fuggire qui per condurre le mie ricerche! Bene, chi è pazzo adesso, hmmmm?! Chi è matto adesso?! Hmmmmmmmm?! {{NDR|saltando di nuovo al suo posto e parlando normalmente}} Prova la casseruola, Freakazoid, prima che si raffreddi. {{NDR|Freakazoid fa un gesto di "cuculo" a Cosgrove e Lobe}} Ti ho visto quello!<br />'''Freakazoid''': Cosa?<br />'''Dottor Mystico''': Quello! Pensi che abbia un orologio nella mia testa, non è vero?!<br />'''Freakazoid, Cosgrove e Lobe''': Ooooh!<br />'''Freakazoid''': Che cosa hai fatto a Longhorn e Cave Guy?<br />'''Dottor Mystico''': Abbi pazienza. Ti unirai a loro abbastanza presto! {{NDR|ride maniacalmente per un momento}} Scusate, ho solo pensato a qualcosa di divertente.
*'''Dottor Mystico''': Brillantemente dedotto! Usando artisti del calibro di Freakazoid, Caveguy, Lobe, Leonard Maltin, non mi fermerò mai! {{NDR|L'illuminazione si arresta in modo anomalo.}} Costruirò un esercito privato di super scimmie e prenderò il controllo di Cleveland!<br />'''Cosgrove''': Non intendi il mondo?<br />'''Dottor Mystico''': Intendevo il mondo, sì... Cosa ho detto? Cleveland? Lo faccio sempre.<br />'''Freakazoid, Cosgrove, Professor e i cattivi''': Ooooh!<br />'''Dottor Mystico''': Ora chi vuole andare per primo?<br />'''Freakazoid, Cosgrove, Professor e i cattivi''': {{NDR|tutti si indicano l'un l'altro}} Lo fa lui! {{NDR|Sparkle miagola nell'orecchio del Dr. Mystico.}}<br />'''Dottor Mystico''': Perché non l'hai fatto prima di arrivare qui? Mi occuperò di voi a breve. Sparkle deve armeggiare.
==== Episodio 9, ''Due contro Freakazoid'' ====
*'''Roddy MacStew''': Da quello che mi dici, sembra che tu possa usare i tuoi poteri telecinetici solo quando sei davvero arrabbiato!<br />'''Freakazoid''': Allora li userò solo quando sono davvero arrabbiato!<br />'''Roddy MacStew''': È quello che ho appena detto!! Riesci a sentirmi o c'è un piccolo goblin nella tua testa che mangia le mie parole!?<br />'''Freakazoid''': Io... non credo che ci sia un goblin lì dentro...
*'''Cave Guy''' {{NDR|raccontando a Cobra Regina}}: E così ho detto: "Sai il perchè? Friccato nel vetro!" {{NDR|ridendo insieme}}<br />'''Cobra Regina''': Cos'è che gli turba?<br />'''Cave Guy''': Gli turba? Non riesce nulla a perdonarsi! {{NDR|ancora ridendo insieme}}
==== Episodio 10a, ''La convenzione dei supereroi'' ====
*'''Cave Guy''': Penso che sia stato un grosso errore partecipare a [questa convention di fantascienza]; questo è un comportamento spaventoso negli adulti. Spero che nessuno di loro mi tocchi. {{NDR|Cave Guy si imbatte in qualcuno che fa cosplay di un [[w:Klingon|Klingon]] (in realtà Freakazoid travestito)}}<br />'''Travestitore''': {{NDR|Dice qualcosa in [[Klingon]]}}<br />'''Cave Guy''': Vattene via! {{NDR|Il travestitore sembra confuso, poi capisce e porge a Cave Guy un dizionario dal 'Klingon all'inglese'}}<br />'''Cave Guy''': Oddio, un dizionario Klingon-Inglese. Hai inventato un piccolo linguaggio basato su uno show televisivo. Non è giusto!<br />'''Travestirore''': {{NDR|Dice un'altra frase in Klingon mentre fa amicizia con Cave Guy}}<br />{{NDR|Cave Guy corre fuori dalla convention urlando e salta su un'auto della polizia con equipaggio}}<br />'''Cave Guy''': Portatemi in prigione, per favore! Un Klingon mi sta cercando.
*'''Freakazoid''': Ah, ciao, ragazzi. Che sorpresa.<br />'''Cacciatore''': Come mai ci hai licenziato dallo show?<br />'''Lord Bravery''': In realtà, quello che il Cacciatore sta cercando di dire che io e lui... e Fan Boy e Mo-Ron o Bo-Ron qualunque cosa... erano semplicemente curiosi di sapere esattamente il nostro ruolo nella nuova stagione.<br />'''Freakazoid''': Ragazzi, non avete ricevuto una lettera dai produttori? {{NDR|Nessuno dei quattro ha mai avuto}}<br />'''Cacciatore''': Non ho mai ricevuto nessuna lettera. Vivo nei boschi.<br />'''Lord Bravery''': Nessuno di noi ha visto nessuna lettera. Per favore, Freakazoid, potresti dircelo esattamente su cosa lavoreremo?<br />'''Cacciatore''': Dah! Ho perso un posto. Dannata la fortuna! Dannata!<br />'''Freakazoid''': Beh, almeno sono ancora sul libro paga.
==== Episodio 10b, ''La tomba di Invisibo'' ====
*'''Invisibo''': Sono stanco della tua buffoneria. In pochi minuti, assorbirò il potere qui... e inizia la mia regola assoluta.<br />'''Freakazoid''': Eccetto che per una cosa.<br />'''Invisibo''': Che cosa?<br />'''Freakazoid''': Sai, quella cosa importante che hai dimenticato.<br />'''Invisibo''': Ma di che cosa stai parlando?<br />'''Freakazoid''': Se hai intenzione di urlare, non te lo dico. {{NDR|Invisibo picchia Freakazoid sbattendo su una macchina al muro}}<br />'''Invisibo''': Si si. Il mio sogno si è finalmente realizzato. Abbastanza potere per essere il principe del mondo.
*'''Cliente della posta elettronica''': Hai delle belle poste elettroniche!<br />'''Freakazoid''': Posta, per me? {{NDR|Preme il pulsante, poi legge}} Per Freakazoid, di Mandy Triceratops della Columbia University. La mia domanda riguarda i [[w:Pearl Jam|Pearl Jam]]. Quando appariranno nel tuo programma? Cordiali saluti, Mandy. P.S. Mi sto specializzando in tutte le conoscenze mai acquisite nel corso della storia. {{NDR|Trascina la finestra fuori dall'inquadratura}}<br />'''Cosgrove''': Quei ragazzi della Columbia sono piuttosto intelligenti.<br />'''Freakazoid''': Eh, sicuramente lo sono! Mandy, non far piovere sulle tue speranze da ragazza, ma i Pearl Jam non appariranno mai in questo programma perché vorrebbero soldi.
==== Episodio 11, ''La rivincita'' ====
*'''Lobe''': Ebbene, signor Abram... pensi di poterlo costruire?<br />'''Norm Abram''': Sì. Posso costruirlo.<br />'''Lobe''': Meraviglioso!<br />'''Norm Abram''': Ma non lo farò. Quando sono diventato un falegname, ho fatto un giuramento. Ho promesso di usare solo le mie capacità per le forze del bene.<br />'''Lobe''': Vedremo solo questo. {{NDR|Mostrando un cubo di legno}}<br />'''Norm Abram''': Oh.<br />'''Lobe''': Bello, vero? Macinato dalla betulla più pregiata. Non un difetto, non una imperfezione, assolutamente perfetto. Sarebbe davvero un vero peccato se qualcosa...è successo sgradevole, eh, Norm? {{NDR|Lobe tenta di tagliare il cubo di legno con una motosega finchè Norm non sarà d'accordo}} Hmm?!<br />'''Norm Abram''': Va bene, lo farò!<br />'''Lobe''': Sapevo che l'avresti vista a modo mio.<br />'''Norm Abram''': Sei un uomo malvagio!<br />'''Lobe''': Troppo gentile! {{NDR|chiedendo allo scagnozzo}} Portalo in officina. Quasi ora per i miei ospiti.
*'''Freakazoid''': Uno: Norm Abram è scomparso. Due...<br />'''Cosgrove''': Noi non abbiamo un due!
*'''Lobe''': È fantastico. L'artigianato, il dettaglio. Lavoro squisito, Norm. Sei un genio, vecchio mio.<br />'''Norm Abram''': Non te la caverai mai, Lobe.<br />'''Lobe''': Hahaha. Anche tu. {{NDR|Suonano alla porta}} Ah, i miei ospiti. Benvenuti, benvenuti a tutti. Cave Guy, Longhorn, piacere di vederti. Cobra Regina. Non era velenoso, vero? Salve, Jack. Jeepers. Invisibo, piacere di non vederti.<br />'''Invisibo''': Si. <br />'''Lobe''': Guitierrez. Non credo di aver mai avuto il piacere di essere stato in un episodio con te prima.<br />'''Guitierrez''': No, di solito mi piace essere la star. Ma in questo caso, ho fatto un'eccezione.<br />'''Lobe''': Felice che tu l'abbia fatto. Prendi un cappello da festa.
*'''Cave Guy''': Qualche ultima parola, vecchio mio?<br />'''Freakazoid''': Non ho paura di voi, Salsicciotti!<br />'''Guitierrez''': Non dire la parola "Salsicciotto"!<br />'''Lobe''': Dovresti avere paura, Freakazoid. Perché, grazie alla maestria artigiana di Norm Abram... in pochi istanti, cesserai di esistere.
*'''Freakazoid''': Guitierez, non farlo. Ricordati quando tu eri un bravo ragazzo.<br />'''Guitierrez''': Io non sono ''mai'' stato un bravo ragazzo!
==Voci correlate==
*''[[I favolosi Tiny]]'' (1990-1992)
*''[[Animaniacs]]'' (1993-1998)
*''[[Mignolo e Prof.]]'' (1995-1998)
==Altri progetti==
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[[Categoria:Serie televisive d'animazione]]
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Basilica del Sacro Cuore
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TommyG
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([[c:GR|GR]]) [[c:COM:FR|File renamed]]: [[File:DSF2673 (47600468791).jpg]] → [[File:Exterior of the Basilique du Sacré-Cœur de Montmartre (47600468791).jpg]] [[c:COM:FR#FR2|Criterion 2]] (meaningless or ambiguous name)
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Exterior of the Basilique du Sacré-Cœur de Montmartre (47600468791).jpg|thumb|La Basilica del Sacro Cuore sulla sommità della collina di [[Montmartre]] a Parigi]]
Citazioni sulla '''Basilica del Sacro Cuore'''.
*La Basilica del Sacro Cuore di Gesù è meravigliosa, forse a suo modo una delle più belle chiese (se si ha un'anima rococò come la mia): croci rosso sangue sulle vetrate istoriate con il sole che da occidente inonda con raggi dorati le opposte bizzarre e tristi immagini bizantine raffiguranti altre sagrestie – normali bagni di sangue nel mare blu – e tutte quelle povere tristi placche commemorative della ricostruzione della chiesa dopo il sacco di Bismarck. ([[Jack Kerouac]])
*Verso sera apparve il Sacré {{sic|Coeur}}, a tratti splendente di luce dall'alto della sua collina, a tratti circonfuso di vapori violetti. La costruzione ha qualcosa di fantasmagorico; la sua malia sta nella distanza, che la fa apparire come il simbolo dell'elemento prodigioso presente in ogni uomo. ([[Ernst Jünger]])
==Voci correlate==
*[[Montmartre]]
*[[Parigi]]
*[[Sacro Cuore di Gesù]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
{{s}}
[[Categoria:Architetture religiose della Francia]]
[[Categoria:Parigi]]
c0erpvqbvfo8t7qo9a83v9lhbpy9qtr
Cyril Vosper
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Bradipo Lento
20707
/* Citazioni */ +wl
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text/x-wiki
'''Cyril Ronald Vosper''' (1935 – 2004), scrittore e critico britannico.
==''Le pastoie della mente''==
===Incipit===
Santo Cielo! Ero sfinito!<br>Avevo lavorato ininterrottamente per undici, orribili giorni. E non solo giorni, anche le notti. Con appena due ore di sonno sul duro pavimento di Saint Hill ogni ventiquattr'ore. In tutto quel tempo non avevo fatto una doccia né un pasto decente. Mi sentivo morto.<br>Era domenica, 31 agosto 1968. In Inghilterra, una "Bank Holiday", una festività.<br>A Saint Hill avevo due incarichi: Segretario di Disseminazione e Segretario di Disseminazione ''World Wide'' [mondiale]; Fondazione Serale e del Fine Settimana. Nonostante i titoli pomposi mi sentivo solo uno straccio.<br>A Saint Hill, in occasione della festività, si sarebbe tenuto un "Weekend Aperto" e cercai di farmi strada verso casa perché cominciavo a sembrare e a comportarmi come uno zombie. Non fa per niente bene all'immagine pubblica di Scientology che visitatori, nuovi arrivati e giornalisti vedano uno zombie che si aggira per i locali.<br>Perché ero stato in piedi ininterrottamente per 264 ore?<br>Perché su uno o l'altro dei miei incarichi ero stato assegnato ad una "Condizione di Impedimento" e in base alla giustizia di Scientology quando sei in una Condizione di Impedimento devi lavorare fino a quando non ne sei uscito.<br>Non mi importava più nulla di [[Scientology]] e di tutto quel suo sistema di etica. Se avessi detto a uno qualsiasi di quegli scientologist pazzi scatenati che cosa potevano farci con la loro ''Condizione di Impedimento'' sarei stato assegnato ad una condizione ancora più bassa - ''Nemico'', una ''[[Persona Soppressiva]]''. E allora avrei dovuto disconnettere dai miei figli. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/index.htm Prologo])
===Citazioni===
*La parola di [[L. Ron Hubbard|Hubbard]] è superiore di grado a qualsiasi altra cosa di poco conto, ad esempio mandare in pezzi la mia famiglia. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/index.htm Prologo])
*Facendo un paragone con il pessimismo della psicologia e della psicoterapia, Hubbard descriveva Dianetics come comune buon senso che produceva invariabilmente i risultati desiderati e, in virtù di tale ottimismo, Dianetics si conquistò accettazione diffusa, sebbene di breve durata. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*L'engram e la mente reattiva costituirono le basi di Dianetics e ancora rappresentano le maggiori aree di attacco di Scientology. Sono concetti facilmente comprensibili, molto più della verbosità della psichiatria e della psicologia, e Hubbard sostiene siano alla base di tutte le malattie fisiche e mentali. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*{{NDR|Su [[L. Ron Hubbard]]}} Egli sostiene di aver fatto parte del gruppo di ricerca originale che sviluppò la bomba atomica americana, presumibilmente il ''Manhattan District Project, 1942-1945'', sebbene sia difficile dargli credito in quanto in quel periodo era comandante di corvetta della Marina degli Stati Uniti. Tuttavia dalla conoscenza acquisita in fisica nucleare e da ciò che afferma essere un'intima esperienza con il misticismo Orientale, egli in Scientology ha saldato assieme le idee dell'Occidente e la fede Orientale. L'ha fatto a tal punto che molti dei suoi scritti hanno lo stile di un manuale di meccanica anche se trattano le idee più fantastiche. Dopo la poderosa verbosità della gran parte degli studiosi che trattano la medesima materia, le affermazioni dirette di Hubbard, giuste o sbagliate che siano, sono davvero una boccata d'aria fresca. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*{{NDR|Su [[L. Ron Hubbard]]}} Con smisurata fiducia in se stesso egli affronta nodi gordiani quali la definizione di Vita, la reincarnazione, la comunicazione, i dischi volanti, il sesso, la politica, e tutti gli altri problemi minori che riguardano la risoluzione della mente umana, con un pragmatismo più grande di quello di Alessandro. Alcune delle cose che dice sono assurde, ma allo stesso tempo molte sono davvero pertinenti ed è questa curiosa miscela di verità e falsità, di fatti e finzione che dà a Scientology il suo impatto e la sua forza. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*Da una parte Hubbard offre indubbi benefici in termini di aumento di consapevolezza, calma mentale, uno scopo per un'esistenza che ne sarebbe altrimenti priva. Dall'altra richiede aderenza totale al suo straordinario impianto di credenze, pseudoscienza, opinioni e folklore. Presenta una psicoterapia comprensibile che può certamente accrescere felicità e autostima. Da questi piccoli successi Hubbard profetizza e promette ulteriori e più stupefacenti benefici. Nessun super uomo dei fumetti, nessun eroe della fantascienza da quattro soldi potrà mai gareggiare con la prodezza e la lucidità mentale del suo Thetan Operante. Nessun postulato del mistico orientale potrà mai gareggiare con la sicura abilità e supremazia di uno scientologist completamente addestrato. Hubbard supera qualsiasi altro scrittore di fantascienza. Le sue fantasie non solo sono più straordinarie e più accuratamente elaborate, ma la gente ci crede davvero. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*Scientology è molto simile a quasi tutte le altre pseudoscienze. È stata sviluppata e rigidamente controllata da un solo uomo le cui parole vengono ritenute sacrosante dai seguaci. L'atteggiamento verso la critica è che il critico è finanziato da interessi occulti che vogliono mantenere la razza umana a livello primitivo, oppure è un pazzo; forse entrambe le cose. I successi vengono proclamati a voce alta, mentre i fallimenti sono ignorati oppure diligentemente giustificati. I seguaci descrivono apertamente il Fondatore come un genio di statura eccelsa e di divina ispirazione, e lui ovviamente ha la medesima considerazione di se stesso. La sua disciplina è L'UNICO modo per risolvere le difficoltà, e lo fa con tanta facilità da far sembrare gli altri ricercatori del settore degli stupidi sempliciotti. Il leader e i suoi seguaci si arrogano un'autorità di giudizio delle faccende umane che nella realtà è ingiustificata. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*Gli scientologist sono felici perché sentono di stare compiendo un'opera vitale nel salvare le qualità di un'umanità e di una civiltà che essi, e molti altri, vedono erosa dal materialismo e dall'egoismo. Portate loro via Scientology e si uniranno alla massa frustrata. Portate loro via la ''raison d'etre'' e gli porterete via la fede. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*Il "demonio" di Scientology è la Persona Soppressiva, l'SP.<br>Chiunque sia antagonista a Scientology è ovviamente antagonista di se stesso dell'intera razza umana, poiché Scientology è il solo modo per risolvere i problemi dell'umanità. Apponendogli l'etichetta di Persona Soppressiva, così dice la teoria, l'individuo saprà che gli astuti scientologist gli stanno addosso. Se sa cos'è bene per lui, il "soppressivo" si riabiliterà, pagherà gli onorari e proseguirà sulla ''Strada verso la Libertà Totale''. Di solito non è così che funziona, ma è una buona teoria da propinare ai seguaci.([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*Hubbard non predica un messaggio di intolleranza razziale, sebbene in molte delle sue conferenze vi siano chiari indizi che egli consideri le persone di colore spiritualmente inferiori ai bianchi. Naturalmente come per molte altre delle sue affermazioni anche l'ammirazione per gli Anglosassoni, di cui egli curiosamente è parte, trova prove nel suo atteggiamento. Egli cita i traguardi tecnologici, politici, artistici e sociali dei britannici e degli americani, e artatamente ignora i loro fallimenti. Ma il pregiudizio razziale o di colore non è un fattore centrale di Scientology. Se una persona di colore ha denaro a sufficienza per permettersi la sua terapia o l'addestramento allora è accolta a braccia aperte. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*Perché Scientology? Perché milioni di persone ricevono le sue riviste? Perché centinaia di migliaia di persone pensano che Scientology sia il solo modo che la razza umana ha per ritrovare se stesse e sopravvivere alla minaccia della Bomba Atomica, dell'esplosione demografica, dell'erosione dei valori, o di qualsiasi altro tra la moltitudine di problemi che ci affliggono? Perché dopo tutte le filosofie radicali che si sono succedute nel corso dei secoli, e tutti i problemi e miserie che esse hanno causato, la gente ancora si affolla attorno a un'ennesima [[bacchetta magica]] che risolverà tutti i suoi problemi e renderà il mondo un luogo di pace, luce e amore?<br>La ragione deve essere proprio questa. Il mondo non è pieno di pace, luce e amore. Tutti noi vorremmo che lo fosse. Quando si presenta qualcuno che sostiene di avere la formula e vanta l'efficacia dei suoi metodi, quell'uomo sarà seguito. E se fa in modo di tenere sempre una succosa carota davanti al naso dei suoi seguaci ci sarà sempre chi penserà che valga la pena seguirlo. E se allo stesso tempo riesce a parlare del grandioso valore del suo seguito, della loro integrità e superiorità etica, se riuscirà a convincere i seguaci che saranno loro ad ereditare la Terra, allora farà appello sia alla loro natura più superficiale che a quella più profonda. Se riesce a mostrare una personalità magnetica e pretese di umiltà molti lo ameranno e lo seguiranno, indipendentemente da dove vada. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/01.htm Cap. 1 – Perché Scientology?])
*Hubbard ha ridefinito in termini moderni di sapore scientifico l'antico concetto indù ''Vedanta'' di anima o spirito il quale, anche se sembra abitare l'universo fisico, appartiene in realtà a un ordine nettamente diverso.<br>Tale statico viene chiamato ''Theta'' (ottava lettera dell'alfabeto greco). Unità individuali di Theta, come ad esempio le persone, vengono chiamate ''[[Thetan]]''. Il Theta può essere visto come Dio, l'Infinito, l'Essere Supremo. Si potrebbe fare un'analogia con un oceano di Theta, in cui ogni goccia è un Thetan. La spiegazione di cosa animi creature inferiori come i pappagalli o i canarini è un po' confusa, ma si suggerisce che dei Thetan degenerati "governino" una o più di tali creature, il che, di nuovo, è simile alla credenza indù. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*La presenza dei Thetan nell'universo fisico è spiegata dal fatto che all'inizio dell'universo, che Hubbard ha variamente fissato in 76 trilioni, 142 trilioni e 320 trilioni di anni fa, eravamo tutti "giovani" Thetan che non avevano di meglio da fare che costruirsi un universo in cui poter giocare. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*Ovviamente un Thetan è immortale. Ognuno di noi esiste fin dall'inizio dell'universo. L'universo l'abbiamo fatto noi, o quanto meno abbiamo collaborato a crearlo. Ora però non siamo più in grado di creare universi. Non siamo nemmeno più capaci di «scagliare in giro un po' di pianeti», come dice Hubbard. Abbiamo perso quelle abilità e ora viviamo in modo superficiale e pieno di paure. Potenzialmente abbiamo ancora le abilità degli Dei, e grazie ad Hubbard e con Scientology abbiamo la possibilità di recuperare quelle abilità. Sembrerebbe che tutto il Theta esistesse già in stato di totale consapevolezza prima della creazione dell'universo. Tale creazione avvenne per il perverso desiderio del Theta di fare esperienze. Il perché qualcosa in uno stato di totale consapevolezza abbia il bisogno di fare esperienze, o anche se sia possibile che esso sperimenti qualcosa non è molto chiaro, ma presumibilmente la totale consapevolezza era straordinariamente noiosa senza nulla da poter sperimentare, poiché nello stato precedente dell'universo non c'erano COSE. Elementi così accurati come quelli scoperti da Hubbard potrebbero essere di grande interesse per cosmologi e astronomi che quindi potrebbero chiudere bottega e tornarsene a casa - tutto il loro lavoro è già stato portato a termine da qualcun altro. Ma essi insistono nel litigarsi su universi in espansione, statici o pulsanti, e continuano a scoprire tutte quelle quasar. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*È evidente da tutti gli Assiomi che Theta è ''la totale causa'' sull'universo. Solo per una serie di errori, probabilmente deliberati all'inizio ma ora accidentali - poiché abbiamo ridotto le nostre capacità al punto che gli "incidenti" possono avvenire - e nel corso di un lungo lasso di tempo, siamo stati ridotti al nostro attuale livello di inconsapevolezza spirituale. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*Un astronomo può mantenere dubbi sulla validità di gran parte dei dogmi dell'astronomia - e questo è, almeno in teoria, un sano atteggiamento della scienza - ma la sua è una ricerca essenzialmente oggettiva. Scientology è una ricerca fortemente soggettiva e perciò coinvolge motivazioni e desideri personali. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*Si sostiene che gli Assiomi di Scientology siano unici. Nessun'altra disciplina ha iniziato ad operare con una serie così completa di assunti. È vero, ma fin dall'inizio gli Assiomi limitano l'analisi oggettiva e come in tante altre discipline che sono il frutto della mente di un solo uomo, le preferenze personali limitano l'applicazione di tecniche analitiche. Se uno scientologist diverso da Hubbard dovesse scoprire e identificare un errore in tali assunti dovrebbe fondare un'altra setta, diversa da Scientology. Se fosse un vero credente sarebbe patologicamente incapace di mettere addirittura in dubbio i pronunciamenti di Hubbard. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*Scientology non è una scienza perché i suoi assunti sono affermati fin dall'inizio come verità e non vengono permessi ulteriori controlli. Potrebbe avere un valore, ma non è una scienza. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*Quasi tutte le opinioni di Hubbard restano semplici opinioni, nonostante lui sostenga obiettività scientifica. E questo è sicuramente il più grande errore della sua disciplina. Se egli sostenesse di aver introdotto una nuova variazione sul tema della religione e fosse onesto nel suo approccio affermando che solo tramite la fede l'uomo può conquistare la benedizione di Scientology, attirerebbe chi è d'accordo, o trova conforto nella sua fede. Affermando che Scientology è L'UNICA verità, la ''Strada verso la Libertà Totale'' e così via, e mescolando il suo credo con incomprensibili discorsi pseudo scientifici, la fede viene ridotta a livello di inganno di bassa lega. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*Hubbard sta bene attento a non dire che lui, o i suoi seguaci maggiormente addestrati, sono dotati di tali poteri. Si giustifica dicendo che levitare a un metro da terra o muovere gli oggetti con la sola forza della mente farebbe impazzire tutti i non scientologist. Naturalmente il solo motivo per cui un non scientologist non può dimostrare potere mentale sull'ambiente è che è troppo degradato dalle esperienze con l'universo fisico, e ha perso tutta la fiducia e la conoscenza della sua superiorità. Hubbard e i suoi seguaci più stretti dovrebbero essere sicuramente in grado di dimostrare la loro capacità ad apportare cambiamenti nell'ambiente. Poiché non lo fanno, si può solo concludere che non sappiano farlo e che l'intera struttura teorica sia erronea. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/02.htm Cap. 2 – I Fondamenti])
*L'Io, l'Anima, l<nowiki>'</nowiki>''Élan Vital'', lo Spirito, la motivazione di vita, la vita stessa, questo è il Thetan e il concetto non è unico di Scientology. Ciò che invece è unico è il livello di importanza data al Thetan. Nessuna religione o filosofia occidentale attribuisce come Scientology tale grado di responsabilità all'individuo - l'individuo vero, immortale, onnipotente.<br>Tutti i Thetan sono potenzialmente uguali. Ovviamente gli scientologist sono implicitamente migliori degli altri poiché hanno dimostrato il buon senso di unirsi all'unico movimento che possiede la chiave per la salvazione. Un po' come per i [[Testimoni di Geova]], ogni anima è degna ma alcune lo sono più di altre. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/03.htm Cap. 3 – Il Thetan])
*Quasi tutti i Thetan in cui ci si imbatte al giorno d'oggi sono strettamente associati a un corpo umano. Se ci si fissa troppo su di esso si finirà per identificarsi in esso e dire «il mio cervello», «la mia mano», «il mio corpo», svelando quindi il segreto. Naturalmente può capitare di dire «la mia anima» e, crimine dei crimini, un nuovo scientologist potrebbe addirittura dire «il mio Thetan!». Errore che non ripeterà mai più. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/03.htm Cap. 3 – Il Thetan])
*Quasi tutte le religioni, e quindi la maggioranza della gente, credono formalmente a uno spirito o a un'anima immortale. Al momento della morte l'anima si separa dal corpo e fa quello che le diverse religioni dicono debba fare. Hubbard non si è accontentato di lasciare le sue idee al livello piuttosto vago delle altre religioni; egli segue più o meno la credenza buddista e indù della reincarnazione eterna e ha cercato di darvi una qualche base razionale. Il Thetan governa il corpo anche se è potenzialmente in grado di un'esistenza nettamente separata e senza di esso. Il corpo viene usato come un terminale di comunicazione - è più facile localizzare e comunicare con un corpo piuttosto che con un'inesistenza. La dipendenza dal corpo è un passatempo di basso lega. Il corpo è senz'altro una buona idea come simbolo di se stesso, ma si ha la tendenza a identificarsi con il simbolo. Idealmente un Thetan sano dovrebbe riuscire ad avere uno o più corpi oppure nessuno, se così gli aggrada. In Scientology ha vera repulsione e disprezzo per i corpi e, in realtà, per tutta la materialità. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/03.htm Cap. 3 – Il Thetan])
*Nonostante le loro potenziali abilità sovrumane, i Thetan sembrano innamorarsi delle trappole più banali che si ritrovano intorno. Nella mentalità di esseri che hanno costruito l'universo fisico e sono responsabili di tutte le sue meraviglie, tra cui il corpo umano, sembra esservi il desiderio perverso di cacciarsi nei guai. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/03.htm Cap. 3 – Il Thetan])
*Un modo di vedere la cosa è pensare che i Thetan fossero profondamente annoiati; erano perennemente delle super star quindi decisero di fare casino. Anche dal limitato punto di vista di un povero ''Homo sapiens'' è forse facile capire come essere la quintessenza dell'efficienza, dell'efficacia, della felicità e del successo con sempre il sorriso sulle labbra possa portare, dopo qualche trilione di anni, a desiderare più di ogni altra cosa di essere infelici, inefficienti, balbuzienti, corrotti, amareggiati, rattrappiti e con la sinusite. Giusto per introdurre qualche cambiamento. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/03.htm Cap. 3 – Il Thetan])
*Hubbard sostiene che prima che un qualsiasi sistema politico possa funzionare è necessaria l'evoluzione umana ottenuta con Scientology. Una volta verificatasi tale evoluzione non saranno più necessari sistemi politici limitativi, e la portata della comprensione così acquisita da ogni individuo sarà talmente vasta da rendere assurdo qualsiasi sistema politico fin qui escogitato. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/03.htm Cap. 3 – Il Thetan])
*Ogni religione, ideologia politica o dittatore ha proposto una teoria «per il bene dell'Umanità», indipendentemente da quanto degradante fosse. Tutti gli scientologist credono e sostengono con gli occhi splendenti del proselitista che: «Scientology è la sola cosa che può salvare l'Umanità».<br>Dopo aver visto, lavorato e avere conosciuto da vicino un grande numero di scientologist che erano stati "chiariti", il futuro proposto da Hubbard è al contempo grottesco e terrificante. Quelle persone avevano perso il controllo della propria mente. La loro prospettiva della realtà e il contatto con essa erano così limitati da essere assurdi. Ma sono intimamente convinti di essere dei super uomini. Ne sono convinti come nessun altro aderente a qualsiasi altra religione potrà mai essere così convinto della propria infallibilità.<br>Essi intendono "salvare il mondo da se stesso", sia che il mondo voglia essere salvato sia che non lo voglia. E il pensiero stesso di un simile destino per il buon vecchio mondo è terrificante. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/03.htm Cap. 3 – Il Thetan])
*Con Dianetics, e successivamente con Scientology, si è tentato di specificare in astrazioni meno insignificanti i componenti della mente.<br>La mente esiste come entità misurabile. Essa consiste di energie e masse che sono parte ed obbediscono alle stesse leggi dell'universo fisico. A tali condizioni ideali, essa può anche obbedire alle leggi del Thetan. Si tratta di un compromesso tra il Thetan e il suo corpo. Essa è allo stesso tempo più rozza del Thetan e più fine della grossolana composizione del cervello. Essa occupa uno spazio, ma non necessariamente dentro il cervello o il corpo, poiché si estende da esso fino a circa dieci metri di distanza. È di proprietà del Thetan e non è una estensione del corpo, poiché nella mente il Thetan immagazzina tutti i ricordi delle sue esperienze. Le energie di cui la mente è composta appartengono alla stessa categoria della corrente alternata a 230 volt ed alla luce solare, ma sono di una lunghezza d'onda talmente fine che al momento non è possibile misurarle. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/04.htm Cap. 4 – La Mente])
*Fino al 1952 lo scopo di Dianetics era cercare di risolvere la mente reattiva e le sue registrazioni di ''questa'' vita. Con l'avvento di Scientology e la scoperta che tutti noi abbiamo un flusso infinito di vite che risalgono all'inizio dell'universo fisico, il problema si è enormemente espanso. E poiché sfortunatamente ci riamo portati dietro i nostri ''bank'' reattivi vita dopo vita, il numero totale di engram e l'impossibilità di esaminarli tutti rese necessario lo sviluppo di altre tecniche. Ora si era in presenza di incalcolabili milioni di vite incarnate o in veste di robot, bambole, ragni, gatti, serpenti e altri corpi misteriosi e bizzarri. Alla fine gli episodi banali di questa vita erano nulla rispetto all'impatto sulla nostra personalità di tutte quelle vite che, secondo Hubbard, erano una specie di avventura fantascientifica con pistole a raggi, Quinta Forza di Invasione, cavernicoli, Federazioni Galattiche, dischi volanti, guerre spaziali e tutto quanto concepibile da una mente senza freni. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/04.htm Cap. 4 – La Mente])
*Quando il corpo muore il Thetan viene spesso attirato da queste ''Stazioni di Impianto'' tra le Vite in cui viene bombardato con forme molto brutali di condizionamento mentale. Gli Impiantatori prendono le ''rappresentazioni tramite immagini mentali'' della vita appena conclusa e le mescolano assieme facendole apparire peggiori di quanto in realtà siano. Al loro posto vengono messe immagini di angeli provvisti di ali e arpe celtiche, colonne ateniesi che reggono soffitti di saloni di marmo, cori di osanna e il simbolismo completo dei cristiani delle origini. Tali immagini impartiscono la credenza in un Dio benevolo con l'aggravante che l'individuo, non essendo abbastanza obbediente per essere bene accolto dal virtuoso ospite, deve tornare alla valle di lacrime terrestre da cui proviene per portare a termine la propria salvazione. [[Aleister Crowley]] fu il primo a immaginare una teoria molto simile. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/04.htm Cap. 4 – La Mente])
*Scientology non è l'unica psicoterapia che sostiene di aver scoperto il fenomeno delle vite precedenti. A differenza di altri ambiti psicoterapeutici molto più cauti, Scientology non vede però l'ora di abbracciare ciò che non è comunemente accettato, poiché esso dimostra la natura veramente rivoluzionaria della materia e dà ad Hubbard la possibilità di criticare la mancanza di immaginazione delle altre filosofie. Probabilmente è vero che altre filosofie avrebbero rifiutato le vite precedenti senza una completa analisi, poiché per chi cerca di comprovare il proprio materialismo scientifico esse sono inaccettabili e solleverebbero troppi quesiti di natura spirituale. Ma Hubbard non ha fornito prove verificabili. Effettivamente è quasi impossibile provare, in un modo o nell'altro, l'esistenza di vite precedenti. Esse sono state materia di imbrogli e di molti discorsi pseudo scientifici incomprensibili, ma se Hubbard ha organizzato una procedura che cercava di verificare le sue affermazioni ed è stato in grado di dimostrare centinaia di casistiche "controllate quando possibile", le sue dichiarazioni avrebbero dovuto avere qualche peso. Si può solo concludere che o l'argomento effettivamente non può prestarsi ad alcuna analisi, oppure che il disprezzo di Hubbard per la razza umana è tale da non sentirsi in obbligo di verificare alcunché. Probabilmente sono vere entrambe le cose. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/05.htm Cap. 5 – Vite Precedenti])
*L'attenzione sulle Vite Precedenti restò fortissima fino a circa il 1962. Ma con l'avvento di tecniche più generali per risolvere i problemi individuali gli scientologist iniziarono a porre meno l'accento su di esse. Fino a quel momento però vi era stata davvero molta rivalità tra chi riusciva a disseppellire le Vite Precedenti più rilevanti, infami o straordinarie. Una personalità popolare, e non sono solo gli scientologist a cercare di sostenere tale legame, era Gesù di Nazareth. Almeno tre scientologist di Londra scoprirono episodi in cui venivano crocifissi e resuscitavano per salvare le anime di tutto il mondo. [...] Stranamente tra gli scientologist dell'epoca erano molto popolari la Regina Elisabetta I e Sir Walter Raleigh, oltre al Venerabile Beda. Comprensibilmente non ho mai conosciuto nessuno che sostenesse di sapere qualcosa di [[Attila]] l'Unno, Gengis Khan o [[Ponzio Pilato]]. Hubbard sosteneva che in una organizzazione di Melbourne, Australia aveva trovato al lavoro [[Karl Marx|Carlo Marx]]. Poiché gli scientologist considerano Marx uno degli esseri più malvagi che abbiano mai abitato un corpo di questo pianeta tale nuova incarnazione di Marx non era poi così facile da scovare, ma Hubbard vi riuscì e lo perdonò per ''Il Capitale'', il che fu davvero carino da parte sua. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/05.htm Cap. 5 – Vite Precedenti])
*Gli scrittori di fantascienza potrebbero trarre moltissime nuove idee dagli scientologist, i quali sono stati Imperatori Galattici, autisti schiavi con il corpo di bambola, pistoleri a raggi e capitani di veicoli spaziali che viaggiano a velocità Z e salvano il Pianeta delle Belle Fanciulle dalla Super Nova. Le mie personali vite precedenti furono invece piuttosto noiose, sembrano essere state una infinita successione di contadini cinesi a mollo nelle risaie, ma suppongo che qualcuno dovesse pur farsi carico delle occupazioni più umili. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/05.htm Cap. 5 – Vite Precedenti])
*Sebbene la metodologia dell'[[Auditing (Scientology)|auditing]] fosse molto diversa dalle psicoterapie più correnti, le ragioni erano simili - prendere le aree sconosciute o parzialmente sconosciute delle esperienze del passato e, ispezionandole, lasciare che il paziente rideterminasse le sue conclusioni precedenti. Dietro queste forme di psicoterapia vi è una teoria identica - cioè che una causa e un effetto meccanicistici predeterminassero i processi del pensiero umano. Era presente la medesima prospettiva mistica quando fu deciso che in ogni organismo individuale esisteva una forza vitale capace di provocare o cancellare le malattie psicosomatiche. A onore di Hubbard, egli ha, sebbene approssimativamente, cercato di dare piena validità a questo concetto mistico piuttosto che nasconderlo sotto il tappeto più vicino come un imbarazzante effetto collaterale. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/06.htm Cap. 6 – Auditing])
*L'enfasi delle psicoterapie viene posta sull'estirpazione dell'aberrazione mentale e sul portare il paziente a uno stato "normale" o "accettabile" entro gli attuali canoni sociali. Scientology rompe con questa tradizione poiché l'aberrazione mentale viene mostrata come essere unicamente il risultato di una diminuita consapevolezza spirituale, di una sicurezza e capacità attenuate. Lo scopo ultimo di Scientology è quello di produrre un essere con capacità fortemente accresciute, molto oltre qualsiasi cosa prima immaginata possibile per l'essere umano. Rimettere il Thetan nella sua giusta posizione di superiorità e libertà e non in balia di conclusioni estranee al tempo presente. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/06.htm Cap. 6 – Auditing])
*L'addestramento di Scientology consiste nel prendere un essere umano fragile e trasformarlo in una copia carbone di Hubbard. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/07.htm Cap. 7 – Addestramento])
*L'auditing non dipende dall'arte o dalla brillante intuitività, sebbene esse possano aggiungere un certo stile ai procedimenti. La sua precisione ha più a che fare con l'ingegneria. La precisione dell'ingegneria viene applicata ad oggetti e ad energie. In Scientology quella precisione viene applicata a pensieri, considerazioni, sentimenti, amore e odio, e sebbene siano tutte aree in cui la precisione sembrerebbe meno applicabile, l'auditing di Scientology è comunque preciso. L'auditor parla di fenomeni mentali e spirituali come un costruttore di ponti parlerebbe di travi e pulegge. Essere auditor è un'esperienza straordinaria. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/07.htm Cap. 7 – Addestramento])
*In nessuna parte dell'addestramento di uno scientologist si fa mai appello alla creatività. Hubbard provava disprezzo anche per gli scientologist meglio informati o istruiti il che lo ha indotto a descrivere l'immaginazione come una delle azioni più mentalmente dannose che esistano. Hubbard considera immaginazione e creatività come un uso combinato delle "rappresentazioni tramite immagini mentali" al fine di produrre una nuova idea. Inventare un motore a vapore, un computer o una centrale nucleare non è un atto realmente creativo, ma piuttosto una nuova combinazione di tecniche esistenti per sviluppare una ulteriore tecnica. Hubbard ritiene che un Thetan, liberato dalla mente e dai meccanismi mentali, sarà un individuo veramente creativo e immaginativo. Prima di questo stato di beatitudine l'individuo che volesse essere creativo starebbe solo giocando con il fuoco, poiché il solo modo che ha di essere immaginativo è tramite l'uso della mente. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/07.htm Cap. 7 – Addestramento])
*Scientology segue direttamente la tradizione del buddismo, vale a dire che segue strettamente gli insegnamenti di Gautama Siddharta, 563-483 A.C. - il [[Gautama Buddha|Buddha]], collocando la responsabilità del raggiungimento del Nirvana (Clear) direttamente sulle spalle dell'individuo. Anche [[Laozi|Lao-Tse]], 604-531 A.C., filosofo cinese e fondatore del taoismo, viene considerato come depositario delle risposte a molte delle questioni che riguardano vita e individuo.<br>Hubbard dice chiaramente di seguire la tradizione di questi sommi maestri ma di avere il vantaggio della tecnologia occidentale quali registratori, libri, E-Meter e comunicazione di massa, che gli permettono di preservare la purezza della sua saggezza e renderla universalmente nota. È da queste basi che scaturiscono la sua presunzione e intolleranza. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/07.htm Cap. 7 – Addestramento])
*Hubbard ha criticato il sistema educativo comune per la sua abitudine di costringere gli studenti ad essere intelligenti e capaci riempiendo loro la testa di nozioni scollegate e non comprese, a scapito della vera capacità di ragionare. Questa critica è sostanzialmente vera, come lo sono molti dei commenti di Hubbard sui fallimenti degli sforzi umani, ma il suo metodo di istillare saggezza nei seguaci è talmente inutile nell'indurre saggezza da essere ridicolo. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/07.htm Cap. 7 – Addestramento])
*Questa è l'essenza dell'addestramento di Scientology. Esso non è pensato per dare allo studente una visione più ampia della vita, in modo da districarsi meglio. È pensato per istillare il verbo di Hubbard. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/07.htm Cap. 7 – Addestramento])
*Tutti gli individui non chiariti prendono decisioni in base ad esperienze precedenti le quali dirigono atteggiamenti e azioni attuali. Non è così per un Clear. Egli è sempre e con successo in tempo presente e decide il suo comportamento in base ai meriti della situazione attuale. Ammesso che i dati forniti siano sufficienti e corretti, egli deciderà invariabilmente - essendo i Thetan la gran cosa che sono - il corso designato per produrre il maggior bene sul maggior numero di dinamiche, indipendentemente dalla preferenza o dal vantaggio personale.<br>È certamente uno stato mirabile. È quanto perseguono gli Yogi e i buddisti Zen. Se raggiungono il Nirvana (forse, in termini Scientology, un Thetan privo delle influenze della Mente Reattiva) in quarant'anni di dura contemplazione e allenamento mentale possono considerarsi molto fortunati. Scientology può chiarire chiunque in circa sei mesi di lavoro a tempo pieno al costo di circa 1.500 sterline. È quel che si dice un vero progresso! ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/08.htm Cap. 8 – Clear])
*Un OT VIII è un superman. Più che un superman. Egli in realtà è un dio. Egli è «... causa totale su materia, energia, spazio, tempo e pensiero...» e se questo non significa essere un dio, una causa totale sull'universo fisico, in grado di lanciare allegramente galassie per l'universo, allora da qualche parte c'è qualcosa di sbagliato. [...] Nel momento in cui si raggiunge OT VIII si è talmente indottrinati all'idea di essere un dio (e l'aver pagato 3500 sterline è uno degli argomenti più convincenti) che l'obbedienza ai desideri di L. Ron Hubbard non è tanto difficile ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/09.htm Cap. 9 – Thetan Operante])
*Se uno scientologist dovesse diventare scettico, il che sorprendentemente accade molto di rado, verrebbe buttato fuori o sottoposto a procedimenti al punto tale da cancellare quella contagiosa malattia, l'incredulità. Secondo il ragionamento ambivalente di Hubbard, il fatto che lo scetticismo verso Scientology possa essere sottoposto a procedimento e cancellato dimostra che tale scetticismo si basa su una aberrazione reattiva. Essere critici di Scientology è la prova che si sta negando la vera ed essenziale bontà insita in tutti noi. Tale comportamento contraddittorio, insano ed auto distruttivo deve naturalmente essere corretto con la massima efficienza e velocità. Se l'individuo si è spinto al punto di rifiutare i procedimenti, vale a dire di essere liberato da se stesso, allora, pur con tutto il dispiacere possibile, egli rappresenta un pericolo per il solo movimento sulla Terra capace di essere una valida risposta alla Bomba Atomica, all'Esplosione Demografica, alle Guerre, alla Marcia Inarrestabile della Tecnologia, a Dandruff e a tutte le altre minacce che si palesano all'orizzonte. Deve essere espulso. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/09.htm Cap. 9 – Thetan Operante])
*Milioni già credono che l<nowiki>'</nowiki>''[[Etica (Scientology)|Etica di Scientology]]'' sia di maggior peso ed onestà delle leggi tradizionali e confuse delle nazioni. Essi stanno diventando i nuovi "Cittadini del Mondo", stanno rinunciando al bieco nazionalismo, alle mere barriere etniche a favore della causa più grande della vita. Vi è una chiara tendenza verso l'ethos anglosassone, ma è secondario rispetto a quello di Scientology. Per la prima volta abbiamo un movimento genuino e fortemente organizzato che convertirà tutti i popoli a un credo che, per quanto intrinsecamente ateo, non argomenta su basi religiose ma sostiene di migliorare tutte le forme di esperienza religiosa. Una filosofia, poi, che apporta benefici pratici e realistici in questa vita piuttosto che in un aldilà indefinito. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/10.htm Cap. 10 – L'Etica])
*Per i "pensatori avanzati" e i sostenitori della "Società Permissiva" l'Etica di Scientology rappresenterà un certo shock. Poiché si tratta di una miscela di repubblicanesimo alla Barry Goldwater, di nazismo, degli elementi meno esoterici del comunismo, della nauseante dolcezza del cristianesimo televisivo e della filosofia delle termiti soldato, essa possiede in effetti una qualità eccezionalmente avvolgente, ma, purtroppo, non lascia spazio per "fare a modo proprio". Ma la vita è così. Migliaia di persone cercano per anni di trovare un modo più soddisfacente di fare le cose, solo per scoprire di aver sprecato il proprio tempo. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/10.htm Cap. 10 – L'Etica])
*I salari nelle organizzazioni di Scientology sono estremamente bassi. Un nuovo membro dello staff non viene pagato più di 8 sterline la settimana. Con maggiore esperienza si possono raggiungere le 30 sterline per settimane di 40 ore. Nella maggioranza delle organizzazioni esiste un sistema di unità, una specie di commissione, con cui il membro dello staff viene pagato in proporzione al totale delle entrate settimanali di quell'organizzazione. Si può spaziare ampiamente da zero a 30/40 sterline, di solito meno che più. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/10.htm Cap. 10 – L'Etica])
*Essere assegnati a una ''Condizione di Rischio'' è un'esperienza veramente illuminante (a me è successo una dozzina di volte). Colleghi che consideravi amici sembrano improvvisamente distanti e diffidenti. Non ti parlano. Non ti offrono una sigaretta o un sorso della loro Coca Cola. Nel caso di persone veramente operose, rifiutano addirittura la tua sigaretta quando gliela offri! È incredibile. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/10.htm Cap. 10 – L'Etica])
*Come fanatici religiosi gli scientologist superano chiunque altro. Semplicemente essi non si sono limitati ad abbracciare la profonda convinzione che la loro sia La Via. Essi riescono a presentare un insieme comprensibile, una risposta onnicomprensiva a molti dei problemi che affliggono l'umanità. Le normali procedure di democrazia, socialismo, capitalismo, religioni, leggi e standard sociali non sembrano capaci di salvarci da un futuro insensato e disumanizzato. Hubbard non si disturba a giustificare la disumanità della sua Etica. Se le famiglie vengono distrutte, se gli amici vengono messi contro gli amici, se qualcuno si suicida, se lo spirito stesso che rende umani gli umani viene intrappolato, tutto ciò è secondario rispetto allo scopo di dimostrare che Hubbard ha ragione. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/10.htm Cap. 10 – L'Etica])
*Hubbard mise a punto l'Etica di Scientology per dare una guida agli scientologist in merito alla condotta che dovevano tenere, e per controllare gli eccessi di zelo che avrebbero potuto infangare la reputazione dell'interno movimento, e coprirlo di ridicolo. Ma la sua Etica ha avuto esattamente l'effetto contrario. Con lo sviluppo dell'Etica di Scientology come sistema codificato, e la giustificazione che tale sistema serviva a dare un più ampio valore terapeutico all'intera Scientology, lo zelo si è fatto più feroce a scapito della tolleranza e della sanità mentale. A fronte di molta pomposa verbosità e alta opinione di sé nell'intero, assurdo edificio non si vede traccia di autocritica o senso dell'umorismo. Gli scientologist hanno ragione e tutti gli altri hanno torto. Punto. Non hanno torto semplicemente per ignoranza, ma in modo malevolo, raccapricciante, sordido e intenzionale. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/10.htm Cap. 10 – L'Etica])
*La mente di Hubbard sembra composta in pari misura di genio e di una insensata smania di potere. Questa eccezionale combinazione ha già portato pena e miseria a moltissime persone e se tale smania di potere dovesse crescere ancora, con la grande ricchezza economica e l'influenza di cui dispone Scientology, il problema potrebbe diventare ingestibile. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/10.htm Cap. 10 – L'Etica])
*La pubblicità dei servizi di Scientology non riconosce molta intelligenza al suo pubblico.<br>«Non essere ragionevole» ha detto Hubbard, e la sua pubblicità è doverosamente irragionevole. Spesso è anche incomprensibile, superficiale, noiosa, piena di vanterie (sempre!), di cattivo gusto, inaccurata, non informativa, assurda, ipocrita, pretenziosa, poco perspicace, grezza, zuccherosa, ridicola, egocentrica, impudente, esagerata, priva di immaginazione, di fatto decisamente tipica, come tutte le pubblicità. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/11.htm Cap. 11 – Promozione])
*Se in futuro verrà scritta un'accurata storia del ventesimo secolo - e se Scientology si guadagnerà la storia mi chiedo se esisteranno gli storici, per non parlare degli storici credibili - Scientology si guadagnerà di sicuro un riconoscimento, tra le sue molte altra caratteristiche di rilievo, per aver ridotto gli ideali umani, la filosofia, la religione e la saggezza alla stregua di una qualsiasi marca di fagioli in scatola. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/11.htm Cap. 11 – Promozione])
*Oltre alla voglia di vita marinara che Hubbard ha sempre avuto - fu velista esperto ben prima che l'idea di Scientology gli attraversasse la mente e durante la Seconda Guerra Mondiale servì nella Marina degli Stati Uniti nel teatro del Pacifico - lo scopo della [[Sea Org]] è manifestamente «portare l'Etica sul pianeta». È stato anche suggerito che la Sea Org sia un corpo militare privato che può intimidire la piccola opposizione locale - molti membri della Sea Org sono infatti addestrati al karatè e nel combattimento a mani nude - ma non è dato sapere se le imbarcazioni siano equipaggiate con armi da fuoco. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/12.htm Cap. 12 – Le Organizzazioni di Scientology])
*La Sea Org addestra unicamente il suo staff. Si favoleggia di operatori altamente addestrati, i migliori dell'intera gamma di esperienze Scientology. Dopo aver trascorso tre mesi nella Sea Org e non essere stato lanciato in mare troppo spesso, o non aver comunque incrociato l'insalubre strada dei numerosi Ufficiali di Etica, ci si aspetta che il membro dello staff firmi un contratto da 1.000.000.000 di anni. Sì, avete letto bene, un miliardo di anni. Gli astronomi ritengono che tra un miliardo di anni il sole sarà un po' meno caldo, che il sistema Solare sarà dall'altra parte della Via Lattea e un sacco d'altri interessanti cambiamenti. Naturalmente i Thetan, e soprattutto i Thetan Scientology, combatteranno coraggiosamente (o meglio, thetanicamente) per vincere le forze del male e la distruzione imperante in tutto il cosmo. Gli scientologist con un MILIARDO DI ANNI di esperienza avranno indubbiamente un valore enorme, molto maggiore di quello che avevano quando si imbarcarono in questo incredibile contratto. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/12.htm Cap. 12 – Le Organizzazioni di Scientology])
===Explicit===
Non mi avrebbero reintegrato. Ma per allora non mi interessava nemmeno più che lo facessero.<br>Alla fine decisi che non mi sarei mai più inchinato a tale idiozia e andai a trovare i miei figli. ([http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/epilogo.htm Epilogo])
==Bibliografia==
*Cyril Vosper, ''[http://www.allarmescientology.it/libri/vosper/index.htm Le pastoie della mente]'', 1971, traduzione a cura di Martini, 2006.
==Altri progetti==
{{interprogetto|w=Cyril Vosper|w_site=en|w_preposizione=riguardante|preposizione=su}}
{{DEFAULTSORT:Vosper, Cyril}}
[[Categoria:Critici britannici]]
[[Categoria:Scrittori britannici]]
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Lamberto Bava
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Mariomassone
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/* Regista */
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[[Immagine:Lamberto_Bava.jpg|thumb|Lamberto Bava]]
'''Lamberto Bava''' (1944 – vivente), regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e produttore televisivo italiano.
==Citazioni di Lamberto Bava==
*I prodotti televisivi come Fantaghirò, spiccatamente fantasy, furono innovativi, ed ebbero uno straordinario successo di pubblico. Eppure all'epoca trovai un sacco di difficoltà nel realizzare il progetto. Alcuni dirigenti avevano paura che fosse adatto solo per i bambini, ma fortunatamente il vicedirettore Mediaset di allora permise che la cosa prendesse corpo. E siamo arrivati a cinque serie di Fantaghirò.<ref name="millevolti">Dall'intervista di Francesca Fiorentino, ''[https://movieplayer.it/articoli/lamberto-bava-i-mille-volti-della-paura_8210/ Lamberto Bava: i mille volti della paura]'', ''Movieplayer.it'', 4 giugno 2011.</ref>
*Avrei voluto fare il bibliotecario, visto che sono un grande lettore o il collezionista di conchiglie.<ref name="millevolti"/>
*Diciamo che se nella mia carriera sono riuscito a girare tanti film è perché sono stati recepiti bene all’estero, meglio che in Italia. Ancora oggi, quando vado in America, in Inghilterra o in Giappone ricevo una calorosa accoglienza soprattutto da parte dei ragazzi, che sono sempre stati il nostro pubblico di riferimento. E mi fa piacere che ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' venga apprezzato ancora oggi, anche dalle generazioni più giovani, dopo più di trent'anni.<ref name="Greppi" />
*Io penso che in Italia, negli ultimi anni, non si siano fatti molti grandi film horror o di genere. Questo anche perché il nostro cinema oggi è diventato più scadente, per fare certi film servono soldi e mezzi che qui purtroppo non abbiamo più. Però c’è anche da dire che all'epoca i film di mio padre {{NDR|[[Mario Bava]]}} e di [[Dario Argento]] venivano molto criticati, mentre in altri paesi erano più apprezzati.<ref name="Greppi">Dall'intervista di Nathan Greppi, [https://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2019/07/11/intervista-off-regista-lamberto-bava/ ''Lamberto Bava: "Io, John Carpenter e quella mazza da baseball…"''], ''ilgiornaleoff.ilgiornale.it'', 11 luglio 2019.</ref>
*''Il terzo giorno'' parla di una pandemia che ha quasi distrutto l’umanità, ventisei anni prima. L’ho scritto nell’estate del 2019, tra luglio e agosto, in un periodo in cui di virus, di pandemie, non si pensava. Io a scrivere ci metto un sacco di tempo, sono pieno di dubbi, ripensamenti, come mai per “Il terzo giorno” ci ho messo solo due mesi, avevo fretta? Come mai quell’idea mi era balenata nella mente. Solo un caso? Avevo percepito qualcosa? Forse...<ref>Dall'intervista di Marco Chiani, ''[https://cinemonitor.it/il-terzo-giorno-intervista-al-regista-lamberto-bava-sul-romanzo-che-ha-previsto-la-pandemia/ "Il terzo giorno". Intervista al regista Lamberto Bava sul romanzo che ha previsto la pandemia]'', ''cinemonitor.it'', 8 febbraio 2021</ref>
{{Int|Da ''[https://www.madmass.it/lamberto-bava-intervista-demoni-twins/ I dèmoni dello schermo: intervista a Lamberto Bava]''|Intervista di Ludovico Cantisani, ''madmass.it'', 30 novembre 2021|h=4}}
*L’idea di partenza di ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po’ è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all’inizio prevedeva tre storie diverse. Io l’ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l’episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon [[Claudio Simonetti|Claudio]] continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c’è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*Per me è davvero inspiegabile, fino agli anni settanta e ottanta noi italiani in questi generi andavamo a gonfie vale. Il cinema che faceva mio padre sbaragliava la concorrenza dei prodotti esteri. Adesso gli altri paesi sono tutti bravi a fare horror, e noi in Italia abbiamo difficoltà a fare film di qualunque tipo.
{{Int|Da ''[https://www.liminateatri.it/?p򖍓 Il maestro del terrore]''|Intervista di Carlo Alberto Biazzi, ''liminateatri.it'', 26 marzo 2022|h=4}}
*Io ho avuto tre maestri: uno, appunto, mio padre, che a dodici anni mi faceva leggere Poe e le storie di Lovecraft, il secondo è Pupi Avati, che ha prodotto il mio primo film, il terzo e Dario Argento.
*{{NDR|Sul trentesimo anniversario di ''Fantaghirò''}} Per colpa della pandemia non abbiamo potuto festeggiare questo evento. Realizzare le favole di Calvino era un’idea di mio padre che portai a Mediaset. Leggendo tutte le favole capimmo che ''Fantaghirò persona bella'' poteva essere interessante perché era una novella moderna per i temi.
*Pensa che partecipai a un documentario e mi fu detto che l’ultimo film importante del periodo dell’horror all’italiana è stato proprio ''Demoni''. Sai, dopo che si raggiunge l’apice del successo di un’epoca c’è sempre una discesa. Dire perché in Italia questo genere è morto è difficile. Penso dipenda dalla mancanza di produttori. Per loro questo genere è come se non esistesse più.
*I film sono come i figli, sono affezionato a tutti. Sicuramente quelli che ricordo col cuore sono ''Demoni'', ''Fantaghirò'' e ''Ghost Son''.
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Regista===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Fantaghirò]]'' (1991)
*''[[Fantaghirò 2]]'' (1992)
*''[[Fantaghirò 3]]'' (1993)
*''[[Fantaghirò 4]]'' (1994)
===Produttore===
*''[[Fantaghirò 4]]'' (1994)
==Voci correlate==
*[[Mario Bava]], padre
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Bava, Lamberto}}
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Produttori televisivi italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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/* Citazioni di Lamberto Bava */
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[[Immagine:Lamberto_Bava.jpg|thumb|Lamberto Bava]]
'''Lamberto Bava''' (1944 – vivente), regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e produttore televisivo italiano.
==Citazioni di Lamberto Bava==
*I prodotti televisivi come Fantaghirò, spiccatamente fantasy, furono innovativi, ed ebbero uno straordinario successo di pubblico. Eppure all'epoca trovai un sacco di difficoltà nel realizzare il progetto. Alcuni dirigenti avevano paura che fosse adatto solo per i bambini, ma fortunatamente il vicedirettore Mediaset di allora permise che la cosa prendesse corpo. E siamo arrivati a cinque serie di Fantaghirò.<ref name="millevolti">Dall'intervista di Francesca Fiorentino, ''[https://movieplayer.it/articoli/lamberto-bava-i-mille-volti-della-paura_8210/ Lamberto Bava: i mille volti della paura]'', ''Movieplayer.it'', 4 giugno 2011.</ref>
*Avrei voluto fare il bibliotecario, visto che sono un grande lettore o il collezionista di conchiglie.<ref name="millevolti"/>
*Diciamo che se nella mia carriera sono riuscito a girare tanti film è perché sono stati recepiti bene all’estero, meglio che in Italia. Ancora oggi, quando vado in America, in Inghilterra o in Giappone ricevo una calorosa accoglienza soprattutto da parte dei ragazzi, che sono sempre stati il nostro pubblico di riferimento. E mi fa piacere che ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' venga apprezzato ancora oggi, anche dalle generazioni più giovani, dopo più di trent'anni.<ref name="Greppi" />
*Io penso che in Italia, negli ultimi anni, non si siano fatti molti grandi film horror o di genere. Questo anche perché il nostro cinema oggi è diventato più scadente, per fare certi film servono soldi e mezzi che qui purtroppo non abbiamo più. Però c’è anche da dire che all'epoca i film di mio padre {{NDR|[[Mario Bava]]}} e di [[Dario Argento]] venivano molto criticati, mentre in altri paesi erano più apprezzati.<ref name="Greppi">Dall'intervista di Nathan Greppi, [https://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2019/07/11/intervista-off-regista-lamberto-bava/ ''Lamberto Bava: "Io, John Carpenter e quella mazza da baseball…"''], ''ilgiornaleoff.ilgiornale.it'', 11 luglio 2019.</ref>
*''Il terzo giorno'' parla di una pandemia che ha quasi distrutto l’umanità, ventisei anni prima. L’ho scritto nell’estate del 2019, tra luglio e agosto, in un periodo in cui di virus, di pandemie, non si pensava. Io a scrivere ci metto un sacco di tempo, sono pieno di dubbi, ripensamenti, come mai per “Il terzo giorno” ci ho messo solo due mesi, avevo fretta? Come mai quell’idea mi era balenata nella mente. Solo un caso? Avevo percepito qualcosa? Forse...<ref>Dall'intervista di Marco Chiani, ''[https://cinemonitor.it/il-terzo-giorno-intervista-al-regista-lamberto-bava-sul-romanzo-che-ha-previsto-la-pandemia/ "Il terzo giorno". Intervista al regista Lamberto Bava sul romanzo che ha previsto la pandemia]'', ''cinemonitor.it'', 8 febbraio 2021</ref>
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''}} Direi che Berlino è stata scelta solo per motivi scenografici. Poiché è stata completamente ricostruita dopo la guerra, è fra le città europee la più moderna, anzi ultramoderna, con sfondi che si prestano a creare sensazioni e atmosfere allucinanti.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1368_02_1985_0259_0031_19833066/ Lamberto Bava re dell'horror in coppia con Dario Argento per i suoi «Demoni»]'', ''La Stampa'', 11 ottobre 1985.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.madmass.it/lamberto-bava-intervista-demoni-twins/ I dèmoni dello schermo: intervista a Lamberto Bava]''|Intervista di Ludovico Cantisani, ''madmass.it'', 30 novembre 2021|h=4}}
*L’idea di partenza di ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po’ è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all’inizio prevedeva tre storie diverse. Io l’ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l’episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon [[Claudio Simonetti|Claudio]] continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c’è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*Per me è davvero inspiegabile, fino agli anni settanta e ottanta noi italiani in questi generi andavamo a gonfie vale. Il cinema che faceva mio padre sbaragliava la concorrenza dei prodotti esteri. Adesso gli altri paesi sono tutti bravi a fare horror, e noi in Italia abbiamo difficoltà a fare film di qualunque tipo.
{{Int|Da ''[https://www.liminateatri.it/?p򖍓 Il maestro del terrore]''|Intervista di Carlo Alberto Biazzi, ''liminateatri.it'', 26 marzo 2022|h=4}}
*Io ho avuto tre maestri: uno, appunto, mio padre, che a dodici anni mi faceva leggere Poe e le storie di Lovecraft, il secondo è Pupi Avati, che ha prodotto il mio primo film, il terzo e Dario Argento.
*{{NDR|Sul trentesimo anniversario di ''Fantaghirò''}} Per colpa della pandemia non abbiamo potuto festeggiare questo evento. Realizzare le favole di Calvino era un’idea di mio padre che portai a Mediaset. Leggendo tutte le favole capimmo che ''Fantaghirò persona bella'' poteva essere interessante perché era una novella moderna per i temi.
*Pensa che partecipai a un documentario e mi fu detto che l’ultimo film importante del periodo dell’horror all’italiana è stato proprio ''Demoni''. Sai, dopo che si raggiunge l’apice del successo di un’epoca c’è sempre una discesa. Dire perché in Italia questo genere è morto è difficile. Penso dipenda dalla mancanza di produttori. Per loro questo genere è come se non esistesse più.
*I film sono come i figli, sono affezionato a tutti. Sicuramente quelli che ricordo col cuore sono ''Demoni'', ''Fantaghirò'' e ''Ghost Son''.
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Regista===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Fantaghirò]]'' (1991)
*''[[Fantaghirò 2]]'' (1992)
*''[[Fantaghirò 3]]'' (1993)
*''[[Fantaghirò 4]]'' (1994)
===Produttore===
*''[[Fantaghirò 4]]'' (1994)
==Voci correlate==
*[[Mario Bava]], padre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Bava, Lamberto}}
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Produttori televisivi italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Rudy Salvagnini
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Mariomassone
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'''Rudy Salvagnini''', pseudonimo di '''Rodolfo Salvagnini''' (1955 – vivente), fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano.
==Citazioni di Rudy Salvagnini==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula Untold]]''}} La storia lavora su elementi molto semplici e basilari - i temi del sacrificio, della responsabilità e anche dell'ingratitudine - scontando con la prevedibilità la sua sostanziale mancanza non tanto di originalità quanto di inventiva. A livello spettacolare però il film regge e gli epici scontri hanno un discreto valore catartico, grazie anche alle possibilità scenografiche concesse da un budget consistente. Efficace, in questo senso, l'uso dei pipistrelli come armi d'offesa, dal buon impatto figurativo. L'esordiente Gary Shore proviene dal mondo dei commercials e lo si nota per l'uso di svariati espedienti ottici, ma saggiamente opta per per una gestione tradizionale e solida del racconto. Lo aiuta una recitazione complessivamente ricca di convinzione, in particolare da parte dell'energico Luke Evans e della fragile Sarah Gadon. Nel fondamentale, ancorché ridotto, ruolo del vampiro originario, spicca Charles Dance, attore dal buon carisma e dal curriculum importante.<ref>Da [https://www.mymovies.it/film/2014/draculayearzero/ ''Dracula Untold''], ''mymovies.it'', 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Il terrore viene dalla pioggia]]''}} È un film che vi consiglio assolutamente di vedere, se vi capita. E se non vi capita, cercatelo. Il regista è [[Freddie Francis]]: non sarà come Terence Fisher, ma quando azzeccava il film era un grande. E in ''Il terrore viene dalla pioggia'' non ha sbagliato quasi niente.<ref>Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2014/12/flani-18-il-terrore-viene-dalla-pioggia.html ''Flani (18) - Il terrore viene dalla pioggia''], ''rudysalvagnini.blogspot.com'', 28 dicembre 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} La partenza del film è piuttosto confusa e dispersiva, a causa del particolare format che richiede lo svolgimento in tempo reale e introduce via via i personaggi e le loro caratterizzazioni in modo caotico, tra un profluvio di messaggi scritti e vocali, tra Skype e Facebook. A poco a poco la situazione si delinea e la trama si coagula confluendo in una seconda parte nella quale il film si concentra sugli avvenimenti e prende a svilupparsi in modo più lineare acquisendo una certa tensione.<br>La progressione si fa sempre più concitata e il clima che si crea è abbastanza angoscioso, anche per l'apparente onnipotenza delle forze oscure che governano le profondità del web. Lo svolgimento però pencola tra l'ineluttabile e il prevedibile senza che ci siano particolari svolte narrative a ravvivarlo e i personaggi sono poco delineati o comunque sviluppano poca empatia.<ref name="dark web">Da ''[https://www.mymovies.it/film/2018/unfriended-dark-web/ Nel sequel di Unfriended l'orrore emerge dalle oscure profondità del web, sullo schermo di un computer]'', ''mymovies.it'', 16 maggio 2019.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} È apprezzabile il tentativo di riflettere sulla filosofia della rete e sui pericoli che si nascondono nei suoi recessi più reconditi che dovrebbero riguardare gli abomini cui si può spingere la natura umana, ma tutto resta piuttosto in superficie senza che vengano approfonditi motivazioni e retroterra psicologici. I riferimenti a Caronte, il traghettatore di anime degli inferi, rimangono così fini a loro stessi e le suggestioni a una sorta di multinazionale del male dalle diramazioni capillari sono sin troppo facili, sostitutive del soprannaturale quali scorciatoie narrative per giustificare ciò che di poco credibile accade.<br>Il cast ce la mette tutta e anche di più, spesso esagerando nei toni. La più espressiva sembra essere Rebecca Rittenhouse, nella parte della ragazza che vede trasformarsi in un incubo la grande serata in cui univa in modo definitivo le sue sorti sentimentali con la partner interpretata da Betty Gabriel.<br>Stephen Susco, sceneggiatore specializzato nell'horror [...] esordisce alla regia uniformandosi alle necessità del format, con buona professionalità, ma senza infamia e senza lode.<ref name="dark web" />
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (1)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, maggio 1977}}
*Nonostante la casualità del suo incontro con il cinema del fantastico, [...] [[Terence Fisher]] si accostò subito al tema con una sensibilità ed un gusto insospettati. Già da ''[[La maschera di Frankenstein]]'' (suo primo film dell'orrore), infatti, rifiutò la maniera espressionista che aveva caratterizzato gli ''horror'' americani (non dobbiamo dimenticare la preponderante influenza dei cineasti tedeschi nella Hollywood degli anni '20 e '30) e scelse una nuova ed originale strada, girando a colori i suoi film e affondando le sue radici culturali nella narrativa gotica inglese, che tra gli altri aveva appunto generato il mito di Frankenstein. La chiave di volta della sua opera sta proprio in questo suo romanticisimo gotico, al quale ha saputo unire una forte venatura razionalista ed illuminista soprattutto nella figura del barone Frankenstein, il suo personaggio più riuscito.
*La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste ''running images'' Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film.
*{{NDR|Su ''[[La maledizione dei Frankenstein]]''}} La riflessione sul Male e sulla morte si fa più ambigua e complessa, risultando da una trama sorprendentemente originale.
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema.
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (2)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, giugno 1977}}
*Sebbene appesantito da una prima parte eccessivamente verbosa, ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'' è un buon film, arricchito anche da diverse scene macabre ed evocative tra le quali resta nella memoria soprattutto quella del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era stata gettata per sbaglio.
*{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Punto di partenza è stato il dottor Jekyll di Stevenson, ma Fisher, invece di creare un Jekyll angelico ed aitante ed un Hyde orrido e scimmiesco, decise di ribaltare ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll imbelle e gretto in contrasto con un Hyde bello, solamente con una strana luce negli occhi azzurri, a testimoniare la sua alterità/diversità (un procedimento simile seguì Jerry Lewis nel '63 per il suo divertente ''Le folli notti del dottor Jerryl''). Il male non viene più rappresentato dall'animalesco e dal brutto, ma dal bello e dall'aristocratico, e il bene, in fondo, in questo film non esiste.
*Purtoppo definire ''Il mostro di Londra'' un vero capolavoro non è possibile perché questa geniale intuizione viene in qualche modo sprecata da una trama che appare troppo poco puntata sull'aspetto filosofico della vicenda e troppo su quello effettistico.
*Definito da alcuni come il capolavoro di Fisher, ''[[L'implacabile condanna]]'' si distingue ancora una volta per la sua carica di umanità e patetismo ed offre una buona interpretazione di Oliver Reed (più tardi assurto a una più larga fama con ''I diavoli'' di Ken Russel) nel ruolo principale.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} È un piccolo gioiello realizzato con evidente ristrettezza di mezzi, ma vivificato da una accorta regia e da alcune scenografie gotiche molto riuscite. Pur se danneggiato da alcuni brani piuttosto scontati e da un finale macellato da alcuni effetti speciali di infima struttura, questo film, nei suoi precisi limiti di opera minore, riesce a creare delle atmosfere incredibilmente sostenute e ad operare uno studio psicologico sui personaggi che raramente si incontra negli horror.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Seguendo i dettami della scuola lewtoniana, Fisher non fa vedere il mostro (probabilmente conscio della scarsa resa cinematografica della Gorgone che, infatti, con la sua presenza in piena luce fa affossare il finale) e si affida alla «sensazione» della sua presenza che viene comunicato allo spettatore tramite le scenografie ombrose e cadenti della foresta e del castello abbandonato. Sono esercitazioni in suspense pura che nulla concedono al sanguinolento e rendono quindi pieno merito al gusto di questo regista, spesso bistrattato a torto per il sadismo e i particolari espliciti dei suoi film.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/cinemanews/2010/40720/ ''Un secolo di sangue: I vampiri nel cinema'']|''Mymovies.it'', 29 giugno 2010}}
*{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Ispirandosi al romanzo di Stoker senza averne i diritti (con conseguenti strascichi legali), Murnau dà del vampiro un'interpretazione quasi astratta, la personificazione del male, che solo l'amore può vincere. Come altri capolavori dell'espressionismo (''Il gabinetto del dottor Caligari'' in testa), il "mostro" sembra un presagio dei totalitarismi in ascesa.
*Il ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' diretto dall'esperto Tod Browning lancia [[Bela Lugosi]] come il vampiro definitivo, almeno per molti anni. Aristocratico, mitteleuropeo, affettato nei modi e sinistro negli scopi, il Dracula di Lugosi rappresenta un'immagine di riferimento per molti anni e ancora oggi è immediatamente riconoscibile. Che il film in sé non sia un capolavoro non importa. Sfonda al box office e lancia la golden age dell'horror. Diversamente da Nosferatu, Dracula è un vampiro che conserva tratti di umanità: l'immediato impatto visivo forse diminuisce, ma aumenta lo spessore del personaggio, la sua ambiguità. Seguiti e imitazioni non si contano.
*Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''[[Dracula il vampiro]]'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione.
*{{NDR|Su ''[[Il buio si avvicina]]''}} Ci propone dei vampiri giovani e post-punk come, con esiti meno epocali, Ragazzi perduti. I vampiri perdono la patina aristocratica e diventano come noi. Perfettamente inseriti in un mondo che non crede in loro, diventano una società indipendente all'interno della società umana. In questo modo si creano le premesse per una convivenza più o meno pacifica come in ''La stirpe'' o in ''[[Perfect Creature]]''.
*La saga di ''Twilight'' prende elementi preesistenti - società dei vampiri, romanticismo - per creare un universo composito e articolato dove i sentimenti sono il motore dell'azione. Nel farlo utilizza anche i licantropi come avveniva nei vecchi patchwork come ''La casa degli orrori'' o più recentemente in ''Underworld'' e relativi seguiti. L'insieme piace più alle spettatrici in cerca di emozioni romantiche che agli appassionati di horror, ma l'importante è che abbia un suo pubblico di riferimento e rappresenti comunque una curiosa evoluzione di una figura, quella del vampiro, che ha sempre saputo mutare nel corso degli anni per mantenersi al passo con i tempi.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2011/08/jimmy-sangster-1927-2011.html ''Jimmy Sangster (1927-2011)'']|Su [[Jimmy Sangster]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 11 agosto 2011}}
*Il sarcasmo, il brillante umorismo, la capacità di trovare chiavi di lettura innovative in materiale consunto sono solo alcune delle qualità che rendono così valido il lavoro come sceneggiatore di Sangster nei primo horror della [[Hammer Film Productions|Hammer]]. ''[[La maschera di Frankenstein]]'' è tipica in questo senso e il ritratto complesso e articolato che Sangster fa del Barone, aiutato in questo dall'eccellente interpretazione di Peter Cushing, parla da solo. ''[[La vendetta di Frankenstein]]'' avrebbe portato alla perfezione questo insieme di umorismo nero e orrore, aggiungendovi un pathos melodrammatico tale da arricchire la tenuta e la presa della storia. Ma Sangster era anche capace di produrre copioni stringati che andavano dritti al cuore della storia, senza dilungarsi in divagazioni e scevri da quell’umorismo che pure gli era evidentemente tanto caro: ''[[Dracula il vampiro]]'', insuperata versione del romanzo di Bram Stoker, pur con tutte le libertà che Sangster si era dovuto prendere rispetto alla fonte, è un esempio più che probante. Tutto ciò tenendo presente che Sangster non provava un particolare interesse per l’orrore gotico, essendo più orientato verso lo psycho-thriller e i meccanismi del giallo, un genere che avrebbe molto praticato anche come romanziere.
*Per quanto il distacco e la modestia lo portassero a sottovalutare con ironia il proprio apporto al genere, l'horror gli deve molto per la sua capacità di svecchiare le convenzioni e di formularne di nuove: in quei pochi anni a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, Sangster è stato capace di osare l'inosabile e di farlo con una levità e una brillantezza che lasciano capire come il suo talento fosse del tutto naturale, sbocciato dopo una dura gavetta che l'aveva visto partire sedicenne dai gradini più bassi della scala gerarchica dell'industria cinematografica. Uno degli ultimi testimoni di un'epoca se n'è andato, ma, naturalmente, restano le sue opere.
*Il tentativo di ''[[Gli orrori di Frankenstein]]'' è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l’insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2015/06/sir-christopher-lee-1922-2015.html ''Sir Christopher Lee (1922-2015)'']|Su [[Christopher Lee]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 12 giugno 2015}}
*Sulla breccia da moltissimi anni, capace di sorprendere con interpretazioni autorevoli e intense anche in questi ultimi anni, sembrava semplicemente immortale.
*Attore sapiente e multiforme più di quanto lo spettatore normale possa immaginare, Christopher Lee si è costruito con grande determinazione una carriera eccezionale, sapendo operare nel tempo delle scelte anche radicali che al momento potevano sembrare controproducenti, ma che invece dimostravano come fosse sempre perfetamente al timone della sua barca.
*Mi piace ricordarlo nei film che l'hanno reso grande, come i capolavori della [[Hammer Film Productions|Hammer]] diretti da [[Terence Fisher]] (''[[Dracula il vampiro]]'' su tutti) e come quell'affascinante affresco orrorifico filosofico che è ''[[The Wicker Man]]'', film da lui prediletto. Un film che chiunque pensi che Christopher Lee sia un attore dal registro espressivo limitato dovrebbe vedere per capire quanto sia sbagliato questo preconcetto.
{{Int|Da [https://www.filmaboutit.com/it/blog/cinema-e-zombie-intervista-a-rudy-salvagnini.htm ''Cinema e zombie'']|Intervista di Davide Girardi, ''Filmaboutit.com'', 29 gennaio 2019}}
*''[[La notte dei morti viventi]]'' ha aperto un'inedita stagione di horror politico, contimthumb grande uso della metafora, che alla fine degli anni '60 e negli anni '70 ha popolato gli schermi di film strani, feroci e anticonvenzionali.
*[[George A. Romero|Romero]] ha rivoluzionato il genere horror. Esiste un horror prima e dopo La notte dei morti viventi. Già solo questo è un grande merito che nessuno può togliergli, anche se purtroppo, per tanti motivi, non ne ha potuto cogliere appieno i frutti.
*Romero è stato un autore di grande integrità, di notevole inventiva e di grandi capacità narrative, naturalmente anticonvenzionale. Era anche un autore fortemente versatile, costretto dalle circostanze a focalizzarsi su un argomento che sicuramente gli piaceva, ma altrettanto sicuramente non era l'unico che avrebbe voluto trattare.
*Il genere zombesco, con la sua moltitudine di titoli, è spesso ripetitivo e questo è un grave limite.
*Uno degli horror che ho sempre trovato tra i più affascinanti, sin da quando l'ho scoperto in una visione notturna in una tv locale nei primi anni '80, è ''[[Il messia del diavolo]]'', che rielabora in modo originale e estremamente inquietante il concetto dei morti viventi. Un altro film affascinante e originale è ''[[Lemora la metamorfosi di Satana]]'', che rielabora in chiave horror e allegorica l'immaginario fiabesco. Entrambi i film non hanno avuto successo (il regista del secondo non ha più diretto alcunché): avrebbero meritato maggior fortuna.
*La commedia zombie di solito è una iattura, ma ci sono delle eccezioni. ''[[L'alba dei morti dementi]]'', per esempio, è un ottimo esempio di commedia con gli zombie, capace di essere al tempo stesso horror (e rispettosa del genere) e divertente. Per questo piaceva molto a Romero, che invece detestava ''[[Il ritorno dei morti viventi]]''.
*''[[Train to Busan]]'' mi è piaciuto molto. L'ho trovato un film potente e coinvolgente, realizzato benissimo: non dice cose molto nuove, ma le dice benissimo.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/film/2018/border/news/e-se-le-creature-leggendarie-vivessero-tra-noi/#b1 ''Border, e se le creature leggendarie vivessero realmente tra noi?'']|Recensione di ''[[Border - Creature di confine]]'', ''Mymovies.it'', 25 marzo 2019}}
*Cosa succederebbe se le creature delle leggende vivessero realmente tra noi? E, in questo caso, fino a che punto si spingerebbe la cattiveria del genere umano? Border, scritto e diretto dal promettente [[Ali Abbasi]], cerca di rispondere a queste domande e la risposta è amara. Il film ci fa riflettere in modo profondo sul significato stesso di razzismo e sull'atteggiamento ottuso e cupo degli esseri umani nei confronti del diverso. L'approccio filosofico non è dissimile da quello del classico ''[[L'uomo che cadde sulla Terra]]'' dove l'alieno interpretato da David Bowie finiva preda dell'accoglienza pelosa dei terrestri o dell'ancor più classico ''[[Il terrore sul mondo]]'' (terzo della trilogia dedicata al mostro della laguna nera) dove il mostro acquatico finiva vittima di studi frankensteiniani degli scienziati "umani".
*La visione di creature ritenute leggendarie come minoranze etniche maltrattate e perseguitate per la loro diversità traccia un parallelo con la realtà di questi giorni e, per la verità, di qualunque giorno precedente a questi.
*Lento e senza troppi avvenimenti, il film è stranamente affascinante nel suo mescolare disadorno realismo e ''sense of wonder''. E proprio questa scelta di una chiave realistica per rappresentare una vicenda metaforica e per certi versi fantasy è vincente e assolutamente convincente.
{{Int|Da [https://giusycapone.home.blog/2020/11/15/dizionario-dei-film-horror/?fbclid=IwAR2puTzXlCmvWQu62X2ISoGC9jszYfuNOR7CZNBziVt32MT6U8lkUrhKzkY ''Dizionario dei film horror'']|Intervista di Giusy Capone, ''Giusycapone.home.blog'', 15 novembre 2020}}
*L'orrore fa parte della natura umana, l'abisso che ci guarda e che noi guardiamo, la morte che incombe, piacevolezze insomma su cui l'horror ci fa meditare e che a volte invece esorcizza trivializzandole. Alla fine, questo desiderio di spaventare e spaventarsi è sì come un viaggio nel tunnel dell'orrore di un luna park, ma è anche un viaggio dentro noi stessi. E questo mi ha sempre interessato.
*La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo.
*Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre.
{{Int|Da [https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2021/01/04/news/orrore-cinefilo-per-le-feste-1.39730646 ''Orrore (cinefilo) per le Feste'']|Intervista di Stefano Priarone, ''Lastampa.it'', 4 gennaio 2021}}
*Mi portavano al cinema ogni settimana. Vedevo di tutto, ma quando c'era qualche mostro o quando c'era tensione, i film mi piacevano molto di più. «[[Fluido mortale]]», noto anche come «Blob» (1958) è stato il film che mi ha agganciato, quando avevo otto anni. Da allora è stato un crescendo.
*L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'[[Cinema dell'orrore|horror]], ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror.
*Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante.
==''Dizionario dei film horror''==
===C===
[[File:960 cannibal holocaust blu-ray 4o.jpg|thumb|Scena di ''[[Cannibal Holocaust]]'']]
*Pochi film hanno suscitato controversie come questo, il ''cannibal movie'' per eccellenza, un film del quale non si sa se sia preferibile prima parlare male delle inutili sofferenze inflitte realmente agli animali o se sia meglio lodare la grande capacità registica qui dimostrata da Deodato, ai vertici della sua abilità di narratore astuto e anticonvenzionale. Cinico, infame e violento – tanto per restare in tema cinematografico – e nello stesso tempo portatore di una tesi non banale sullo sfruttamento capitalista del Terzo Mondo, è un film che fa del paradosso la sua natura principale. (''[[Cannibal Holocaust]]'', p. 160)
*Nel complesso, il film si fa apprezzare per la professionalità della realizzazione e la compattezza narrativa dei suoi episodi migliori, ma manca quasi del tutto di una sufficiente carica inventiva nella regia (di Peter Duffell, regista prevalentemente televisivo, elegante ma senza guizzi) e di originalità nella scrittura (Robert Bloch, altre volte più ispirato) che possano dare sostanza a una serie di frammenti abbastanza prevedibili. (''[[La casa che grondava sangue]]'', p. 168)
*Il film non è brutto come, all'epoca, la maggioranza dei critici, anche quelli di genere (probabilmente allettati da tali cast e regia), sentenziò. Il film, in effetti, è riuscito in relazione al suo ''concept'' originario: riunire i maestri dell'horror in quel momento ancora vivi e divertirsi con il genere. (''[[La casa delle ombre lunghe]]'', p. 173)
*In alcune interviste di poco posteriori alla realizzazione di questo film, Christopher Lee, qui anche nelle vesti di produttore, faceva presente come molti film del terrore, difettosi di mezzi e di inventiva, si rifugiassero nel ''grand guignol'' e nell'orripilante, nel vano tentativo di ravvivare storie risapute e mediocri. Alla luce di queste idee, Lee aveva costituito una casa di produzione (la Charlemagne) assieme ad Anthony Nelson-Keys (ex produttore-hammeriano), producendo proprio questo film. Bisogna dire che Lee è stato di parola, coerente nel rinunciare totalmente a facili effetti per affidare tutte le chance alla storia vera e propria. In effetti, sembra che sia stato più attento a non farsi accusare di eccessi "sanguinari" che a ravvivare l'interesse degli spettatori, per i primi tre quarti di film messo a dura prova dal faticoso dispiegarsi di una vicenda appartenente più a un giallo stinto che a un horror vero e proprio. Il tutto per preparare un finale pirotecnico ed efficace pur in uno squilibrio narrativo che inficia la validità complessiva del film. (''[[Il cervello dei morti viventi]]'', p. 190)
*In questo film l'insieme è superiore alla somma dei singoli elementi e anche se le storie non sono di prima qualità, il risultato rimane un piccolo classico grazie all'abilità di [[Freddie Francis]] nel dargli un'anima misteriosa e ricca di atmosfera. (''[[Le cinque chiavi del terrore]]'', p. 200)
*Si diceva che sarebbe stato il primo davvero aderente al lavoro di [[Bram Stoker|Stoker]] e che, per la prima volta, Dracula sarebbe stato quello del romanzo. [[Christopher Lee]] ci aveva creduto – racconta nella sua autobiografia – ma si sarebbe ben presto ricreduto. Del ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'' di Stoker non resta moltissimo, anche se ci sono cose prima mai utilizzate. [...] Alcuni momenti di alcuni squarci di paesaggio boschivo è all'altezza del ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]. Ma lo zoom, la fretta e l'idiosincrasia alla narrazione impediscono che l'insieme arrivi a qualcosa di più della mediocrità, una mediocrità peraltro castigata e piatta: [[Jesús Franco|Franco]] rinuncia del tutto – stranamente, considerando il suo background – all'aspetto erotico, limitandosi, al massimo, ad una stanca riproposizione della sensualità fisheriana. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'', p. 216)
*Realizzato poco dopo la fine del [[Hammer Film Productions|ciclo della Hammer]], ma quando quei film erano ancora ben presenti nella memoria collettiva (lo sono ancora, per la verità), questo adattamento televisivo per la BBC sceglie la strada del romanticismo gotico e della fedeltà alla fonte, il romanzo di Bram Stoker. La componente horror è attenuata nei toni, ma per nulla irrilevante. [...] Louis Jordan è un Dracula ''suave'', adatto all'impronta romantica – ma non, si badi, melensa – di questa versione, forse un po' troppo "mondano", ma sa anche essere minaccioso, in un'interpretazione complessivamente adeguata e interessante, piuttosto diversa da quanto siamo abituati a vedere. [...] Il ritmo (lento) televisivo di quegli anni danneggia un po' l'aspetto drammatico della vicenda, ma consente discreti approfondimenti su caratteri e psicologie e in più di qualche seguenza Saville riesce a raggiungere un'apprezzabile efficacia anche sotto il profilo della tensione. L'uso di simbologie visive un po' insistente risulta un po' didascalico. (''[[Count Dracula (film 1977)|Count Dracula]]'', p. 221)
*Ultimo film di [[Terence Fisher]] e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. [[Peter Cushing]], pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno|La creatura di Frankenstein]]'', p. 225)
===D===
*Il film cerca di restare fedele al romanzo quanto più possibile, ma introduce un paio di elementi che poi sarebbero stati riutilizzati più volte, in particolare da Coppola per il suo ''[[Dracula di Bram Stoker]]'': esplicita infatti il collegamento con la storica figura di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Tepes]] e, soprattutto, dà a Dracula un intento sentimentale facendo di Lucy, in sostanza, una sorta di reincarnazione della sua amata di secoli prima. (''[[Il demone nero]]'', p. 276)
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'', p. )
*Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di [[Dennis Wheatley]], scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. [[Richard Matheson]], ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande [[Terence Fisher]] dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da [[Christopher Lee]], è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche [[Charles Gray]] brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante [[Nike Arrighi|Niké Arrighi]]. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il ''climax'', così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (''[[The Devil Rides Out]]'', p. 287)
*Mentre ne ''[[La maledizione dei Frankenstein|La maledizione di Frankenstein]]'' il barone era un personaggio quasi positivo, in questo film è una figura completamente negativa, cinico, arrogante, esacerbato dal rifiuto della società e dai continui fallimenti. Non si tratta di una contraddizione, ma di due aspetti del medesimo carattere. [...] Ricco di pathos, di amarezza, di tensione, articolato e complesso, ma narrato con buon ritmo, è un film che testimonia ancora una volta l'importanza di Fisher. (''[[Distruggete Frankenstein!]]'', p. 297)
*Piuttosto statico e verboso, realizzato agli albori del sonoro, tradisce l'origine teatrale, ma mantiene ancora un fascino che va al di là del mero valore storico, grazie ad alcune meraviglie scenografiche e d'atmosfera gotica e sinistra che avrebbe fatto scuola. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'', p. 310)
*[[John Badham|Badham]] enfatizza il melodramma e i consistenti valori di produzione gli consentono una messa in scena sontuosa e ricca di fascino gotico, con colori cupi ed esangui. Il risultato è un po' tedioso per chi - come molti - conosce la storia, sostanzialmente sempre la stessa, ma non si può riconoscere che l'approccio è abbastanza originale. [...] Con tutto il rispetto per [[Laurence Olivier|Olivier]], bisogna dire che, in questo caso, il confronto è tutto a favore del buon vecchio [[Peter Cushing|Peter]], che a tutt'oggi resta il Van Helsing definitivo. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'', p. 311)
*È il secondo film della bizzarra accoppiata (l'altro è ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), realizzata in Italia da [[Paul Morrissey]] con il coinvolgimento di Antonio Margheriti. A mio avviso, è il migliore dei due, più divertente e, a suo modo, compatto. [[Udo Kier]] è grandissimo nella parte di un Dracula malato e perverso (che vomita, quando beve sangue di una non vergine). [...] Naturalmente, tutto si regge su una semplice gag – che il vampiro debba esclusivamente nutrirsi di sangue di vergini – senza riscontri nella vasta cinematografia in materia. Ma non importa, il film è brioso ed eccentrico. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', p. 311)
*Lussureggiante versione coppoliana del più classico dei mostri cinematografici e pubblicizzata come aderente al romanzo di Bram Stoker, in realtà lo tradisce sin dall'inizio, con un melodrammatico prologo che recepisce l'origine del vampiro – sostenuta successivamnete al romanzo – da Vlad Tepes l'Impalatore, con il corollario, inutilmente romantico e poco credibile, della perduta compagna e del suo ritrovamento dopo secoli (ripreso da ''[[Il demone nero]]''). Come se fosse necessario dare a Dracula una motivazione così banale. Lo spettacolo è sontuoso, quasi estenuante, ricco di suggestioni visive e di tocchi morbidamente erotici che ne rappresentano la parte migliore e nei quali rifulge Sadie Frost. Però manca clamorosamente di carisma nei ruoli centrali: il Dracula di Oldman è un vacuo tour de force attoriale che non raggiunge né la mostruosa essenzialità di [[Max Schreck]] e [[Klaus Kinski]], né l'imperiosa sicurezza di [[Christopher Lee]], né l'aliena minacciosità di [[Bela Lugosi]], mentre il Van Helsing di Hopkins è quasi una caricatura che spinge a implorare: Peter (Cushing), dove sei? (''[[Dracula di Bram Stoker]]'', p. 312)
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori ([[Renfield]] su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale Dracula coppoliano. (''[[Dracula il vampiro]]'', p. 313)
*Tarda parodia di [[Mel Brooks]], del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (''[[Dracula: morto e contento]]'', p. 313)
*Il problema di questo e dei film seguenti sarà proprio la mancanza di una figura forte da contrapporre a Dracula, che, non avendo un valido antagonista, verrà sempre più marginalizzato. Questo è anche l'ultimo Dracula diretto da Fisher e resta un buon film proprio per la sua accorta regia. Fisher punta molto sulla figura iconica di Christopher Lee che, avendo trovato banali i dialoghi previsti nel copione, non recita battute, limitandosi alla presenza e a significativi sguardi. Il personaggio più interessante è quello interpretato da un'intensa Barbara Shelley, una vera eroina fisheriana, dannata e felice di esserlo, passata dal perbenismo ipocrita, cui era costretta, alla sensualità sfrenata post-vampirizzazione. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]'', p. 314)
*I grandi Dracula del passato – da Lugosi a Lee – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. (''[[Dracula 3D]]'', pp. 314-315)
*La storia, pur presentando interessanti variazioni (la longevità di Van Helsing come nemesi perpetua di Dracula e così via), rielabora vecchi concetti e segue un percorso prevedibile. Ci sono però dei punti a favore: Christopher Plummer è un ottimo Van Helsing, dotato di armi moderne ma ricco di antico carisma, e Justine Waddell è una presenza molto incisiva. Il punto debole è Dracula, raffigurato in modo banale e interpretato senza fascino da Gerard Butler. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]'', p. 314)
===E===
*[[David Grieco]] ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di [[Malcolm McDowell]], sembra la dimostranza di un teorema.(''[[Evilenko]]'', p. 337)
===F===
*Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (''[[La fabbrica delle mogli (film)|La fabbrica delle mogli]]'', p. 343)
*A breve distanza dal ''Dracula'' di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'', p. 373)
*Fisher dirige con grande gusto per l'ambientazione, ricreando atmosfere molto adatte al racconto e sfruttando la presenza di uno dei migliori Holmes dello schermo, [[Peter Cushing]], che avrebbe più volte ripreso il ruolo. [[Basil Rathbone]] (protagonista dell'indimenticabile ciclo in gran parte diretto da Roy William Neill) è forse più aderente alla classica iconografia di Sherlock Holmes, ma Cushing si appropria del ruolo con grande sapienza e fisicità. (''[[La furia dei Baskerville]]'', p. 380)
===G===
[[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']]
*Un film cupo e drammatico, permeato da un senso di ineluttabilità del destino che prefigura la tragedia imminente. Fortemente influenzato dalla catastrofe atomica che ha colpito il Giappone al termine della seconda guerra mondiale e girato in un suggestivo bianco e nero, il film trascende le imperfezioni degli effetti speciali, puntando sulla forza simbolica della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'', p. 403)
*Difficile capire il motivo di un remake americano di un mostro simbolo del cinema fantastico giapponese. Difficile, perché il Godzilla di Emmerich potrebbe chiamarsi Ugo o con qualunque altro nome per quanto poco deve all'iconografia e alla storia del Godzilla giapponese. (''[[Godzilla (film 1998)|Godzilla]]'', p. 403)
*Dopo il tentativo poco riuscito e poco fedele di Roland Emmerich del 1998, Hollywood ci riprova e stavolta lo fa puntando a una maggiore fedeltà al prototipo sia nell'aspetto sia nel tipo di stroia che lo vede affrontare dei mostri giganteschi. Il risultato però non è dei migliori. Intanto, per essere un film di Godzilla, ci mette troppo tempo per mettere in scena il protagonista: Godzilla entra in azione solo nella seconda metà del film, dopo una fase introduttiva troppo lunga e poco entusiasmante, dedita alla creazione di un sottofondo drammatico banale, pieno di risaputezze sentimental-familiari. La scelta di un'ambientazione plumbea e notturna è figurativamente interessante, soprattutto se vista in relazione allo stile solitamente nitido e quasi solare dei film di Godzilla del passato, ma va di pari passo con una narrazione confusa e imprecisa. Se l'idea era quella di avvicinare il realismo di film come ''[[Cloverfield]]'', puntando a improvvisi squarci di luce e di chiarezza in un contesto oscuro, il risultato non è raggiunto: il film risulta solo poco avvincente e disordinato. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'', p. 404)
*Sarcastico e ferocemente distruttivo, è il film in cui [[Joe Dante]] è riuscito a riprendere lo spirito dei cartoon della Warner Bros da lui tanto amati (si veda il recente ''[[Looney Tunes: Back in Action|Looney Tunes Back in Action]]'', dal disastroso esito commerciale), abbinandolo ad atmosfere horror diluite con tono da commedia ''fantasy'', ottenendo una pellicola divertente, dinamica e piena di sana cattiveria. (''[[Gremlins]]'', p. 410)
*È un film divertente e brioso, ma manca della novità che caratterizza il precedente. [...] Si conferma la passione di Dante per i cartoni animati della Warner, così come la feroce ribalderia, loro caratteristica principale. (''[[Gremlins 2 - La nuova stirpe]]'', p. 410)
===H===
*Questo film non ha molto da offrire in più, rielaborando in modo più banale la stessa materia e puntando sull'estremizzazione degli effeti speciali. Il clima è sempre cupo e opprimente. Maggiore peso acquista la figura di [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] ([[Doug Bradley]]), il Cenobita puntaspilli, che diventa l'icona rappresentativa della serie. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno]]'', p. 429)
*Come già Lovecraft, Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. Gli squarci aperti sull'altra dimensione non sono rassicuranti, immersi nelle tenebre di un dolore senza fine, ma coloro che vi dimorano non sembrano infelici di farlo. Il film non è esente da difetti: dopo una mezz'ora inquietante e impeccabile, l'interesse cala e si fa più scontato, reiterando immagini di omicidi prevedibili e semplificando un po' troppo le promettenti premesse. Il tema del connubio indissolubile tra dolore e piacere è meramente enunciato, invece di scaturire naturalmente dalla storia e dalle situazioni. Resta però l'atmosfera sporca e malata che rende il film così diverso da altri horror degli anni '80, spesso puliti e asettici. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', p. 430)
*Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''), p. 431)
*Seguito di ''Hellraiser - La stirpe maledetta'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', p. 431)
*Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', p. 432)
*Curioso e particolare, con una rara capacità di sorprendere e un copione solido e ben strutturato, il film si avvale anche della presenza della classica coppia vincente dell'horror, Lee e Cushing, come sempre autorevoli ed efficaci. (''[[Horror Express]]'', p. 444)
===I===
*Film pessimista e di buona spettacolarità, si avvale di una robusta interpretazione di [[Oliver Reed]] nel ruolo del licantropo. Gli effetti speciali sono buoni, anche se l'uomo lupo ha caratteristiche piuttosto ursine. (''[[L'implacabile condanna]]'', p. 461)
*Tratto con parecchie libertà da uno dei classici della fantascienza inglese, dell'ottimo [[John Wyndham]], è un film diseguale che però ben rappresenta, anche esteticamente, l'approccio britannico al fantahorror in rapporto a quello americano, più sbrigativo, dell'epoca. Più cura è data allo sviluppo dei personaggi e alle relazioni interpersonali, con il risultato che maggiore è la partecipazione dello spettatore alle loro vicende e migliore è conseguentemente l'impatto drammatico della storia. (''[[L'invasione dei mostri verdi]]'', p. 480)
===L===
*All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato [[Chang Cheh]], sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'', p. 528)
*Splendida rilettura, fatta con spirito sottilmente cinefilo e partecipe, del vecchio cinema dell'orrore e del mito del licantropo, che concorre a rinnovare nello spirito e nelle tematiche. (''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', p. 552)
===M===
*Dopo il modesto ''[[La rivolta di Frankenstein]]'', Terence Fisher riprende possesso della serie prodotta dalla Hammer e lo fa con un film del tutto particolare, strano, nel quale il protagonista diventa un po' filosofo, interessato agli aspetti metafisici dell'esistenza e con una caratterizzazione misurata e positiva anche sotto l'aspetto psicologico. [...] Lo spunto narrativo è originale e lo svolgimento è ricco di amarezza e di ineluttabilità. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]'', p. 566)
*Dopo il successo di ''[[Yorga il vampiro]]'', ambientato nella contemporaneità, la Hammer pensa di attualizzare anche la sua serie draculiana, divenuta un po' esangue. Il risultato non piace quasi a nessuno, ma ha invece una sua vivacità e validità, purtroppo tra diverse banalità. Il gergo giovanile, l'abbigliamento e la musica rock sono vecchi già al momento dell'uscita del film. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', p. 606)
*È il film che ha definitivamente lanciato nel firmamento dell'horror la casa britannica Hammer e i suoi futuri divi, Peter Cushing e Christopher Lee. [...] Veloce, cinico, ricco di atmosfera è un film che rende di nuovo attraente un percorso già allora risaputo. (''[[La maschera di Frankenstein]]'', p. 585)
*Dopo il grande successo de ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da [[Michael Carreras]], è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive. (''[[Il mistero della mummia]]'', p. 616)
*Il film è godibile, ma non molto incisivo, benché sia ben diretto da Peter Sasdy, elegante e a suo agio con il periodo storico, che riesce a rendere con una vivace convenzionalità, curando con ironica morbosità la creazione di uno strano ''ménage à trois''. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]'', p. 630)
*L'orrore e la gioia del cambiamento, le possibilità illimitate della genetica, la felicità e la corruzione dell'amore sono i cardini di un film di consunzione e di sfacelo umano, dove il protagonista tiene con scrupoloso puntiglio le proprie membra staccate dentro l'armadietto del bagno e osserva con divertita ironia l'orrore suscitato dal suo vomito che cola sul cibo per permettergli di digerirlo. Film di eccessi mai gratuiti, ''La mosca'' è quasi del tutto riuscito (solo l'irresolutezza di alcuni passaggi e lo schematismo di certe soluzioni macchiano la perfezione) e rappresenta un ottimo esempio di come un autore possa inserirsi comodamente in una produzione industriale senza snaturare le proprie idee. (''[[La mosca (film)|La mosca]]'', p. 633)
[[File:Flesh for Frankenstein (1973) Liver.png|thumb|[[Udo Kier]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|Barone Frankenstein]] ne ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]'']]
*La combinazione tra tradizionale e trasgressione avrebbe dovuto innescare una bomba commerciale che il tridimensionale avrebbe potuto valorizzare. In realtà, le cose non vanno come sperato. L'approccio di Morissey è raffinato e raggelante, non induce suspense né a risate, ma suscita un intermittente interesse intellettuale per l'irreverente genialità di alcuni spunti e l'accuratezza della confezione. (''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), p. 641)
*Sebbene appesantito da una prima parte verbosa, è un buon film, arrichito da diverse scene macabre ed evocative, come quella, che resta nella memoria, del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era finita per un incidente. (''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', p. 646)
===N===
*L'idea è geniale - la concretizzazione moderna dell'Uomo Nero delle fiabe - e la sua gestione da parte di un Craven ispirato è ricca di spunti interessanti anche da un punto di vista visuale. (''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'', p. 668)
*Dopo il capolavoro di Craven, il compito di portare avanti la serie cade sulle spalle di Jack Sholder che non riesce a trovare la stessa ispirazione e, a causa anche di una sceneggiatura (di David Chaskin) senza spunti originali, banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile. (''[[Nightmare 2 - La rivincita]]'', p. 668)
*Brutale e senza pietà, il film crea le premesse per lo sviluppo del nuovo ''splatter'' pur non avendo con esso molto in comune se non la ferocia e la rappresentazione degli esseri umani come carne da macello. Purtroppo Hooper, pur vantando una successiva nutrita filmografia horror e pur avendo fatto ancora qualche buon film, non è più riuscito a trovae quella concentrazione e quella determinazione che fanno di questo film una pietra miliare dell'horror. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]'', p. 678)
[[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski & De Rossi.png|thumb|[[Klaus Kinski]] e [[Barbara De Rossi]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']]
*Film sconclusionato e torpido che procede a strappi e strattoni come se mancassero dei pezzi, mettendo in scena una vicenda consunta che cerca di aggiornare con qualche tocco insolito. (''[[Nosferatu a Venezia]]'', p. 685)
*Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di [[Klaus Kinski]], una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]'', p. 685)
===O===
*Dopo ''[[Distruggete Frankenstein!]]'', la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de ''La maschera di Frankenstein'', accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]'', pp. 722-723)
===P===
*Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennfer e gli insetti. (''[[Phenomena]]'', p. 747)
[[File:Profondo rosso fine.png|thumb|[[David Hemmings]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']]
*Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'', p. 781)
===R===
*Seguito de ''[[La vendetta di Frankenstein]]'', è un film spurio nella serie di Frankenstein della Hammer: Francis non è molto interessato alle dinamiche filosofiche e psicologiche che nei film di Fisher avevano (e avrebbero) dominato la complessa figura di Frankenstein e le sue creazioni. (''[[La rivolta di Frankenstein]]'', p. 840)
[[File:Rodan (1956) landing.png|thumb|Scena di ''[[Rodan, il mostro alato]]'']]
*Questo film mantiene ancora alto il livello di drammaticità, lasciando poco spazio al ''camp'' e al ''divertissement'' giovanile che caratterizzano le future uscite – decisamente più ''fantasy'' che horror – di Godzilla e soci. Dinamico e divertente, caratterizzato da colori accesi e spettacolari, il film non delude chi si aspetta una rutilante cavalcata tra mostri e distruzioni. (''[[Rodan, il mostro alato]]'', p. 842)
===S===
*Per il suo secondo e ultimo (dopo ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'') film di Dracula ambientato nella contemporaneità, la Hammer decide di inserire Dracula in un contesto capitalistico facendone un po' come aveva fatto più simbolicamente [[Corrado Farina|Farina]] in ''[[...hanno cambiato faccia]]'', una specie di industriale che usa le armi del capitalismo per mettere in atto un terribile piano, così assurdo e globale da sembrare suggerito da Fu Manchu. Solo che l'idea è realizzata senza un adeguato intervento sul personaggio di Dracula che entra in scena a film ampiamente inoltrato, estraneo alla vicenda, e poco credibile nel contesto. Il film è comunque gradevole per la collaudata interpretazione della coppia Cushing-Lee e per il clima livido e autunnale della prima parte, più riuscita, ma questa rivisitazione bondiana del mito del vampiro manca di mordente. (''[[I satanici riti di Dracula]]'', pp. 858-859)
*È chiaramente un atto d'amore verso i vecchi film della Universal che cerca di ricreare, con i toni di una appassionata parodia, l'atmosfera da ''all together'' degli ultimi film del ciclo Universal. [...] I mostri sono ricreati con affetto e competenza e il ritmo è veloce. Purtroppo, però, la storia è banale, le situazioni non sono divertenti e il gruppetto di ragazzini è insopportabile. Buone le intenzioni, insomma, ma sostanzialmente un'occasione mancata. (''[[Scuola di mostri]]'', p. 871)
*Modesto capitolo dell'epopea filmica di [[Sherlock Holmes]], ha però il merito di immaginare lo scontro tra il più famoso degli assassini impuniti dell'epoca e la geniale mente deduttiva del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. L'ambientazione è suggestiva, ma il film ha un andamento piuttosto blando. (''[[Sherlock Holmes: notti di terrore]]'', p. 898)
*[[John Gilling|Gilling]] non riesce a infondere brio e interesse a questo film che conferma la breve serie della Mummia come la meno interessante tra quelle prodotte dalla Hammer (a parte il capostipite di Fisher, ovviamente). (''[[Il sudario della mummia]]'', p. 951)
===T===
*Raffinato, complesso, psicologicamente articolato, con una sceneggiatura piena di punti interessanti, il film è il capolavoro di [[Freddie Francis]] che, al servizio di una storia che gli permette di creare una cupa atmosfera gotica e macabra, dispiega al meglio le sue qualità visuali e di fine narratore. (''[[Il terrore viene dalla pioggia]]'', p. 974)
*''Found footage'' film con un'idea brillante alla base: la rivisitazione orrorifica e realistica di un mito delle fiabe nordiche. La lentezza del racconto, la camera traballante, le riprese mosse, le ripetizioni: i difetti tipici del ''format'' – o le sue caratteristiche tipiche, se preferite – ci sono tutti. [...] L'ambientazione norvegese, livida e piovosa, aiuta a creare un'atmosfera adatta al racconto. I troll sono realizzati abbastanza bene. Certo, se fosse stato più breve ne avrebbe guadagnato, ma è comunque un film curioso e di un certo intrattenimento. (''[[Troll Hunter]]'', p. 1004)
===U===
*È il film che, assieme a ''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', ha fondato le basi per la rinascita su basi moderne del genere licantropesco, all'epoca piuttosto in ribasso. Vivace, dinamico, orrorifico e ironico al tempo stesso, è diretto con brio e capacità da un [[Joe Dante]] all'apice dell'inventiva. (''[[L'ululato]]'', p. 1017)
*Film singolare nell'opera di Terence Fisher, risente dell'impianto teatrale originario ed è piuttosto statico e verboso, anche se i dialoghi, pur di maniera, non sono quasi mai banali e i caratteri appaiono ben costruiti, anche quelli delle figure di contorno, tra cui spicca il vecchio scienziato pronto alla morte pur di non tradire i suoi principi. Il tema dell'immortalità e dei conflitti morali che essa provoca ben si attiglia alle problematiche fisheriane su bene e male e il dottor Bonnet ha qualcosa, nella sua ostinazione egoistica e nel suo considerarsi al di sopra di una visione etica comune, del barone Frankenstein, del quale rappresenta una variante ancora più edonistica. (''[[L'uomo che ingannò la morte]]'', p. 1025)
===V===
*Tra i Carpenter della decadenza è uno dei più godibili sotto l'aspetto spettacolare e dell'intrattenimento. Girato con cadenze e ambientazioni da western, rivisita il mito vampiresco puntando sull'azione e su un confronto a tutto campo tra vampiri e cacciatori di vampiri. Che questi ultimi appartengano a una sorta di organizzazione segreta al soldo del Vaticano (!) che mira a sconfiggere il Male senza che nessuno lo sappia è un aspetto ironico e divertente che aggiunge un po' di sale a un copione risaputo e senza sorprese. (''[[Vampires]]'', p. 1037)
*La carica emotiva e patetica di questa storia è eccezionale e la regia di Fisher raggunge vertici di abilità e suggestione sia nella descrizione dell'immorale aristocrazia del tempo che dei bassifondi dove è costretto il mostro il quale, alla fine, irrompe in una festa dell'alta società per invocare l'aiuto di Frankenstein: irruzione del Male nel Bene o viceversa? Molti sapienti tocchi di umorismo nero e di cinismo condiscono un film nel quale la figura di Frankenstein, sempre interpretata con precisione e comunicativa da Peter Cushing, assume nuove sfaccettature psicologiche in un percorso che, proprio a partire da qui, si rende del tutto autonomo da quello dei vecchi film della Universal. (''[[La vendetta di Frankenstein]]'', pp. 1048-1049)
===W===
*Un horror veramente ''sui generis'', fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione. [...] Magico, terribile, pieno di spunti e di scene memorabili, [...] è un film assolutamente da vedere per avere un'altra prospettiva sull'horror. [...] Nonostante un apprezzato passaggio al Festival di Fantascienza di Trieste nel 1974, è stato colpevolmente ignorato all'epoca dai distributori italiani. (''[[The Wicker Man]]'', pp. 1080-1081)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Rudy Salvagnini, ''Dizionario dei film horror'', Bloodbuster, 2020, ISBN 9788894338553
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Salvagnini, Rudy}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Fumettisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Mariomassone
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'''Rudy Salvagnini''', pseudonimo di '''Rodolfo Salvagnini''' (1955 – vivente), fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano.
==Citazioni di Rudy Salvagnini==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula Untold]]''}} La storia lavora su elementi molto semplici e basilari - i temi del sacrificio, della responsabilità e anche dell'ingratitudine - scontando con la prevedibilità la sua sostanziale mancanza non tanto di originalità quanto di inventiva. A livello spettacolare però il film regge e gli epici scontri hanno un discreto valore catartico, grazie anche alle possibilità scenografiche concesse da un budget consistente. Efficace, in questo senso, l'uso dei pipistrelli come armi d'offesa, dal buon impatto figurativo. L'esordiente Gary Shore proviene dal mondo dei commercials e lo si nota per l'uso di svariati espedienti ottici, ma saggiamente opta per per una gestione tradizionale e solida del racconto. Lo aiuta una recitazione complessivamente ricca di convinzione, in particolare da parte dell'energico Luke Evans e della fragile Sarah Gadon. Nel fondamentale, ancorché ridotto, ruolo del vampiro originario, spicca Charles Dance, attore dal buon carisma e dal curriculum importante.<ref>Da [https://www.mymovies.it/film/2014/draculayearzero/ ''Dracula Untold''], ''mymovies.it'', 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Il terrore viene dalla pioggia]]''}} È un film che vi consiglio assolutamente di vedere, se vi capita. E se non vi capita, cercatelo. Il regista è [[Freddie Francis]]: non sarà come Terence Fisher, ma quando azzeccava il film era un grande. E in ''Il terrore viene dalla pioggia'' non ha sbagliato quasi niente.<ref>Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2014/12/flani-18-il-terrore-viene-dalla-pioggia.html ''Flani (18) - Il terrore viene dalla pioggia''], ''rudysalvagnini.blogspot.com'', 28 dicembre 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} La partenza del film è piuttosto confusa e dispersiva, a causa del particolare format che richiede lo svolgimento in tempo reale e introduce via via i personaggi e le loro caratterizzazioni in modo caotico, tra un profluvio di messaggi scritti e vocali, tra Skype e Facebook. A poco a poco la situazione si delinea e la trama si coagula confluendo in una seconda parte nella quale il film si concentra sugli avvenimenti e prende a svilupparsi in modo più lineare acquisendo una certa tensione.<br>La progressione si fa sempre più concitata e il clima che si crea è abbastanza angoscioso, anche per l'apparente onnipotenza delle forze oscure che governano le profondità del web. Lo svolgimento però pencola tra l'ineluttabile e il prevedibile senza che ci siano particolari svolte narrative a ravvivarlo e i personaggi sono poco delineati o comunque sviluppano poca empatia.<ref name="dark web">Da ''[https://www.mymovies.it/film/2018/unfriended-dark-web/ Nel sequel di Unfriended l'orrore emerge dalle oscure profondità del web, sullo schermo di un computer]'', ''mymovies.it'', 16 maggio 2019.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Unfriended: Dark Web]]''}} È apprezzabile il tentativo di riflettere sulla filosofia della rete e sui pericoli che si nascondono nei suoi recessi più reconditi che dovrebbero riguardare gli abomini cui si può spingere la natura umana, ma tutto resta piuttosto in superficie senza che vengano approfonditi motivazioni e retroterra psicologici. I riferimenti a Caronte, il traghettatore di anime degli inferi, rimangono così fini a loro stessi e le suggestioni a una sorta di multinazionale del male dalle diramazioni capillari sono sin troppo facili, sostitutive del soprannaturale quali scorciatoie narrative per giustificare ciò che di poco credibile accade.<br>Il cast ce la mette tutta e anche di più, spesso esagerando nei toni. La più espressiva sembra essere Rebecca Rittenhouse, nella parte della ragazza che vede trasformarsi in un incubo la grande serata in cui univa in modo definitivo le sue sorti sentimentali con la partner interpretata da Betty Gabriel.<br>Stephen Susco, sceneggiatore specializzato nell'horror [...] esordisce alla regia uniformandosi alle necessità del format, con buona professionalità, ma senza infamia e senza lode.<ref name="dark web" />
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (1)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, maggio 1977}}
*Nonostante la casualità del suo incontro con il cinema del fantastico, [...] [[Terence Fisher]] si accostò subito al tema con una sensibilità ed un gusto insospettati. Già da ''[[La maschera di Frankenstein]]'' (suo primo film dell'orrore), infatti, rifiutò la maniera espressionista che aveva caratterizzato gli ''horror'' americani (non dobbiamo dimenticare la preponderante influenza dei cineasti tedeschi nella Hollywood degli anni '20 e '30) e scelse una nuova ed originale strada, girando a colori i suoi film e affondando le sue radici culturali nella narrativa gotica inglese, che tra gli altri aveva appunto generato il mito di Frankenstein. La chiave di volta della sua opera sta proprio in questo suo romanticisimo gotico, al quale ha saputo unire una forte venatura razionalista ed illuminista soprattutto nella figura del barone Frankenstein, il suo personaggio più riuscito.
*La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste ''running images'' Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film.
*{{NDR|Su ''[[La maledizione dei Frankenstein]]''}} La riflessione sul Male e sulla morte si fa più ambigua e complessa, risultando da una trama sorprendentemente originale.
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema.
{{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (2)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, giugno 1977}}
*Sebbene appesantito da una prima parte eccessivamente verbosa, ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'' è un buon film, arricchito anche da diverse scene macabre ed evocative tra le quali resta nella memoria soprattutto quella del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era stata gettata per sbaglio.
*{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Punto di partenza è stato il dottor Jekyll di Stevenson, ma Fisher, invece di creare un Jekyll angelico ed aitante ed un Hyde orrido e scimmiesco, decise di ribaltare ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll imbelle e gretto in contrasto con un Hyde bello, solamente con una strana luce negli occhi azzurri, a testimoniare la sua alterità/diversità (un procedimento simile seguì Jerry Lewis nel '63 per il suo divertente ''Le folli notti del dottor Jerryl''). Il male non viene più rappresentato dall'animalesco e dal brutto, ma dal bello e dall'aristocratico, e il bene, in fondo, in questo film non esiste.
*Purtoppo definire ''Il mostro di Londra'' un vero capolavoro non è possibile perché questa geniale intuizione viene in qualche modo sprecata da una trama che appare troppo poco puntata sull'aspetto filosofico della vicenda e troppo su quello effettistico.
*Definito da alcuni come il capolavoro di Fisher, ''[[L'implacabile condanna]]'' si distingue ancora una volta per la sua carica di umanità e patetismo ed offre una buona interpretazione di Oliver Reed (più tardi assurto a una più larga fama con ''I diavoli'' di Ken Russel) nel ruolo principale.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} È un piccolo gioiello realizzato con evidente ristrettezza di mezzi, ma vivificato da una accorta regia e da alcune scenografie gotiche molto riuscite. Pur se danneggiato da alcuni brani piuttosto scontati e da un finale macellato da alcuni effetti speciali di infima struttura, questo film, nei suoi precisi limiti di opera minore, riesce a creare delle atmosfere incredibilmente sostenute e ad operare uno studio psicologico sui personaggi che raramente si incontra negli horror.
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Seguendo i dettami della scuola lewtoniana, Fisher non fa vedere il mostro (probabilmente conscio della scarsa resa cinematografica della Gorgone che, infatti, con la sua presenza in piena luce fa affossare il finale) e si affida alla «sensazione» della sua presenza che viene comunicato allo spettatore tramite le scenografie ombrose e cadenti della foresta e del castello abbandonato. Sono esercitazioni in suspense pura che nulla concedono al sanguinolento e rendono quindi pieno merito al gusto di questo regista, spesso bistrattato a torto per il sadismo e i particolari espliciti dei suoi film.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/cinemanews/2010/40720/ ''Un secolo di sangue: I vampiri nel cinema'']|''Mymovies.it'', 29 giugno 2010}}
*{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Ispirandosi al romanzo di Stoker senza averne i diritti (con conseguenti strascichi legali), Murnau dà del vampiro un'interpretazione quasi astratta, la personificazione del male, che solo l'amore può vincere. Come altri capolavori dell'espressionismo (''Il gabinetto del dottor Caligari'' in testa), il "mostro" sembra un presagio dei totalitarismi in ascesa.
*Il ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' diretto dall'esperto Tod Browning lancia [[Bela Lugosi]] come il vampiro definitivo, almeno per molti anni. Aristocratico, mitteleuropeo, affettato nei modi e sinistro negli scopi, il Dracula di Lugosi rappresenta un'immagine di riferimento per molti anni e ancora oggi è immediatamente riconoscibile. Che il film in sé non sia un capolavoro non importa. Sfonda al box office e lancia la golden age dell'horror. Diversamente da Nosferatu, Dracula è un vampiro che conserva tratti di umanità: l'immediato impatto visivo forse diminuisce, ma aumenta lo spessore del personaggio, la sua ambiguità. Seguiti e imitazioni non si contano.
*Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''[[Dracula il vampiro]]'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione.
*{{NDR|Su ''[[Il buio si avvicina]]''}} Ci propone dei vampiri giovani e post-punk come, con esiti meno epocali, Ragazzi perduti. I vampiri perdono la patina aristocratica e diventano come noi. Perfettamente inseriti in un mondo che non crede in loro, diventano una società indipendente all'interno della società umana. In questo modo si creano le premesse per una convivenza più o meno pacifica come in ''La stirpe'' o in ''[[Perfect Creature]]''.
*La saga di ''Twilight'' prende elementi preesistenti - società dei vampiri, romanticismo - per creare un universo composito e articolato dove i sentimenti sono il motore dell'azione. Nel farlo utilizza anche i licantropi come avveniva nei vecchi patchwork come ''La casa degli orrori'' o più recentemente in ''Underworld'' e relativi seguiti. L'insieme piace più alle spettatrici in cerca di emozioni romantiche che agli appassionati di horror, ma l'importante è che abbia un suo pubblico di riferimento e rappresenti comunque una curiosa evoluzione di una figura, quella del vampiro, che ha sempre saputo mutare nel corso degli anni per mantenersi al passo con i tempi.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2011/08/jimmy-sangster-1927-2011.html ''Jimmy Sangster (1927-2011)'']|Su [[Jimmy Sangster]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 11 agosto 2011}}
*Il sarcasmo, il brillante umorismo, la capacità di trovare chiavi di lettura innovative in materiale consunto sono solo alcune delle qualità che rendono così valido il lavoro come sceneggiatore di Sangster nei primo horror della [[Hammer Film Productions|Hammer]]. ''[[La maschera di Frankenstein]]'' è tipica in questo senso e il ritratto complesso e articolato che Sangster fa del Barone, aiutato in questo dall'eccellente interpretazione di Peter Cushing, parla da solo. ''[[La vendetta di Frankenstein]]'' avrebbe portato alla perfezione questo insieme di umorismo nero e orrore, aggiungendovi un pathos melodrammatico tale da arricchire la tenuta e la presa della storia. Ma Sangster era anche capace di produrre copioni stringati che andavano dritti al cuore della storia, senza dilungarsi in divagazioni e scevri da quell’umorismo che pure gli era evidentemente tanto caro: ''[[Dracula il vampiro]]'', insuperata versione del romanzo di Bram Stoker, pur con tutte le libertà che Sangster si era dovuto prendere rispetto alla fonte, è un esempio più che probante. Tutto ciò tenendo presente che Sangster non provava un particolare interesse per l’orrore gotico, essendo più orientato verso lo psycho-thriller e i meccanismi del giallo, un genere che avrebbe molto praticato anche come romanziere.
*Per quanto il distacco e la modestia lo portassero a sottovalutare con ironia il proprio apporto al genere, l'horror gli deve molto per la sua capacità di svecchiare le convenzioni e di formularne di nuove: in quei pochi anni a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, Sangster è stato capace di osare l'inosabile e di farlo con una levità e una brillantezza che lasciano capire come il suo talento fosse del tutto naturale, sbocciato dopo una dura gavetta che l'aveva visto partire sedicenne dai gradini più bassi della scala gerarchica dell'industria cinematografica. Uno degli ultimi testimoni di un'epoca se n'è andato, ma, naturalmente, restano le sue opere.
*Il tentativo di ''[[Gli orrori di Frankenstein]]'' è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l’insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti.
{{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2015/06/sir-christopher-lee-1922-2015.html ''Sir Christopher Lee (1922-2015)'']|Su [[Christopher Lee]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 12 giugno 2015}}
*Sulla breccia da moltissimi anni, capace di sorprendere con interpretazioni autorevoli e intense anche in questi ultimi anni, sembrava semplicemente immortale.
*Attore sapiente e multiforme più di quanto lo spettatore normale possa immaginare, Christopher Lee si è costruito con grande determinazione una carriera eccezionale, sapendo operare nel tempo delle scelte anche radicali che al momento potevano sembrare controproducenti, ma che invece dimostravano come fosse sempre perfetamente al timone della sua barca.
*Mi piace ricordarlo nei film che l'hanno reso grande, come i capolavori della [[Hammer Film Productions|Hammer]] diretti da [[Terence Fisher]] (''[[Dracula il vampiro]]'' su tutti) e come quell'affascinante affresco orrorifico filosofico che è ''[[The Wicker Man]]'', film da lui prediletto. Un film che chiunque pensi che Christopher Lee sia un attore dal registro espressivo limitato dovrebbe vedere per capire quanto sia sbagliato questo preconcetto.
{{Int|Da [https://www.filmaboutit.com/it/blog/cinema-e-zombie-intervista-a-rudy-salvagnini.htm ''Cinema e zombie'']|Intervista di Davide Girardi, ''Filmaboutit.com'', 29 gennaio 2019}}
*''[[La notte dei morti viventi]]'' ha aperto un'inedita stagione di horror politico, contimthumb grande uso della metafora, che alla fine degli anni '60 e negli anni '70 ha popolato gli schermi di film strani, feroci e anticonvenzionali.
*[[George A. Romero|Romero]] ha rivoluzionato il genere horror. Esiste un horror prima e dopo La notte dei morti viventi. Già solo questo è un grande merito che nessuno può togliergli, anche se purtroppo, per tanti motivi, non ne ha potuto cogliere appieno i frutti.
*Romero è stato un autore di grande integrità, di notevole inventiva e di grandi capacità narrative, naturalmente anticonvenzionale. Era anche un autore fortemente versatile, costretto dalle circostanze a focalizzarsi su un argomento che sicuramente gli piaceva, ma altrettanto sicuramente non era l'unico che avrebbe voluto trattare.
*Il genere zombesco, con la sua moltitudine di titoli, è spesso ripetitivo e questo è un grave limite.
*Uno degli horror che ho sempre trovato tra i più affascinanti, sin da quando l'ho scoperto in una visione notturna in una tv locale nei primi anni '80, è ''[[Il messia del diavolo]]'', che rielabora in modo originale e estremamente inquietante il concetto dei morti viventi. Un altro film affascinante e originale è ''[[Lemora la metamorfosi di Satana]]'', che rielabora in chiave horror e allegorica l'immaginario fiabesco. Entrambi i film non hanno avuto successo (il regista del secondo non ha più diretto alcunché): avrebbero meritato maggior fortuna.
*La commedia zombie di solito è una iattura, ma ci sono delle eccezioni. ''[[L'alba dei morti dementi]]'', per esempio, è un ottimo esempio di commedia con gli zombie, capace di essere al tempo stesso horror (e rispettosa del genere) e divertente. Per questo piaceva molto a Romero, che invece detestava ''[[Il ritorno dei morti viventi]]''.
*''[[Train to Busan]]'' mi è piaciuto molto. L'ho trovato un film potente e coinvolgente, realizzato benissimo: non dice cose molto nuove, ma le dice benissimo.
{{Int|Da [https://www.mymovies.it/film/2018/border/news/e-se-le-creature-leggendarie-vivessero-tra-noi/#b1 ''Border, e se le creature leggendarie vivessero realmente tra noi?'']|Recensione di ''[[Border - Creature di confine]]'', ''Mymovies.it'', 25 marzo 2019}}
*Cosa succederebbe se le creature delle leggende vivessero realmente tra noi? E, in questo caso, fino a che punto si spingerebbe la cattiveria del genere umano? Border, scritto e diretto dal promettente [[Ali Abbasi]], cerca di rispondere a queste domande e la risposta è amara. Il film ci fa riflettere in modo profondo sul significato stesso di razzismo e sull'atteggiamento ottuso e cupo degli esseri umani nei confronti del diverso. L'approccio filosofico non è dissimile da quello del classico ''[[L'uomo che cadde sulla Terra]]'' dove l'alieno interpretato da David Bowie finiva preda dell'accoglienza pelosa dei terrestri o dell'ancor più classico ''[[Il terrore sul mondo]]'' (terzo della trilogia dedicata al mostro della laguna nera) dove il mostro acquatico finiva vittima di studi frankensteiniani degli scienziati "umani".
*La visione di creature ritenute leggendarie come minoranze etniche maltrattate e perseguitate per la loro diversità traccia un parallelo con la realtà di questi giorni e, per la verità, di qualunque giorno precedente a questi.
*Lento e senza troppi avvenimenti, il film è stranamente affascinante nel suo mescolare disadorno realismo e ''sense of wonder''. E proprio questa scelta di una chiave realistica per rappresentare una vicenda metaforica e per certi versi fantasy è vincente e assolutamente convincente.
{{Int|Da [https://giusycapone.home.blog/2020/11/15/dizionario-dei-film-horror/?fbclid=IwAR2puTzXlCmvWQu62X2ISoGC9jszYfuNOR7CZNBziVt32MT6U8lkUrhKzkY ''Dizionario dei film horror'']|Intervista di Giusy Capone, ''Giusycapone.home.blog'', 15 novembre 2020}}
*L'orrore fa parte della natura umana, l'abisso che ci guarda e che noi guardiamo, la morte che incombe, piacevolezze insomma su cui l'horror ci fa meditare e che a volte invece esorcizza trivializzandole. Alla fine, questo desiderio di spaventare e spaventarsi è sì come un viaggio nel tunnel dell'orrore di un luna park, ma è anche un viaggio dentro noi stessi. E questo mi ha sempre interessato.
*La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo.
*Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre.
{{Int|Da [https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2021/01/04/news/orrore-cinefilo-per-le-feste-1.39730646 ''Orrore (cinefilo) per le Feste'']|Intervista di Stefano Priarone, ''Lastampa.it'', 4 gennaio 2021}}
*Mi portavano al cinema ogni settimana. Vedevo di tutto, ma quando c'era qualche mostro o quando c'era tensione, i film mi piacevano molto di più. «[[Fluido mortale]]», noto anche come «Blob» (1958) è stato il film che mi ha agganciato, quando avevo otto anni. Da allora è stato un crescendo.
*L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'[[Cinema dell'orrore|horror]], ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror.
*Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante.
==''Dizionario dei film horror''==
===C===
[[File:960 cannibal holocaust blu-ray 4o.jpg|thumb|Scena di ''[[Cannibal Holocaust]]'']]
*Pochi film hanno suscitato controversie come questo, il ''cannibal movie'' per eccellenza, un film del quale non si sa se sia preferibile prima parlare male delle inutili sofferenze inflitte realmente agli animali o se sia meglio lodare la grande capacità registica qui dimostrata da Deodato, ai vertici della sua abilità di narratore astuto e anticonvenzionale. Cinico, infame e violento – tanto per restare in tema cinematografico – e nello stesso tempo portatore di una tesi non banale sullo sfruttamento capitalista del Terzo Mondo, è un film che fa del paradosso la sua natura principale. (''[[Cannibal Holocaust]]'', p. 160)
*Nel complesso, il film si fa apprezzare per la professionalità della realizzazione e la compattezza narrativa dei suoi episodi migliori, ma manca quasi del tutto di una sufficiente carica inventiva nella regia (di Peter Duffell, regista prevalentemente televisivo, elegante ma senza guizzi) e di originalità nella scrittura (Robert Bloch, altre volte più ispirato) che possano dare sostanza a una serie di frammenti abbastanza prevedibili. (''[[La casa che grondava sangue]]'', p. 168)
*Il film non è brutto come, all'epoca, la maggioranza dei critici, anche quelli di genere (probabilmente allettati da tali cast e regia), sentenziò. Il film, in effetti, è riuscito in relazione al suo ''concept'' originario: riunire i maestri dell'horror in quel momento ancora vivi e divertirsi con il genere. (''[[La casa delle ombre lunghe]]'', p. 173)
*In alcune interviste di poco posteriori alla realizzazione di questo film, Christopher Lee, qui anche nelle vesti di produttore, faceva presente come molti film del terrore, difettosi di mezzi e di inventiva, si rifugiassero nel ''grand guignol'' e nell'orripilante, nel vano tentativo di ravvivare storie risapute e mediocri. Alla luce di queste idee, Lee aveva costituito una casa di produzione (la Charlemagne) assieme ad Anthony Nelson-Keys (ex produttore-hammeriano), producendo proprio questo film. Bisogna dire che Lee è stato di parola, coerente nel rinunciare totalmente a facili effetti per affidare tutte le chance alla storia vera e propria. In effetti, sembra che sia stato più attento a non farsi accusare di eccessi "sanguinari" che a ravvivare l'interesse degli spettatori, per i primi tre quarti di film messo a dura prova dal faticoso dispiegarsi di una vicenda appartenente più a un giallo stinto che a un horror vero e proprio. Il tutto per preparare un finale pirotecnico ed efficace pur in uno squilibrio narrativo che inficia la validità complessiva del film. (''[[Il cervello dei morti viventi]]'', p. 190)
*In questo film l'insieme è superiore alla somma dei singoli elementi e anche se le storie non sono di prima qualità, il risultato rimane un piccolo classico grazie all'abilità di [[Freddie Francis]] nel dargli un'anima misteriosa e ricca di atmosfera. (''[[Le cinque chiavi del terrore]]'', p. 200)
*Si diceva che sarebbe stato il primo davvero aderente al lavoro di [[Bram Stoker|Stoker]] e che, per la prima volta, Dracula sarebbe stato quello del romanzo. [[Christopher Lee]] ci aveva creduto – racconta nella sua autobiografia – ma si sarebbe ben presto ricreduto. Del ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'' di Stoker non resta moltissimo, anche se ci sono cose prima mai utilizzate. [...] Alcuni momenti di alcuni squarci di paesaggio boschivo è all'altezza del ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]. Ma lo zoom, la fretta e l'idiosincrasia alla narrazione impediscono che l'insieme arrivi a qualcosa di più della mediocrità, una mediocrità peraltro castigata e piatta: [[Jesús Franco|Franco]] rinuncia del tutto – stranamente, considerando il suo background – all'aspetto erotico, limitandosi, al massimo, ad una stanca riproposizione della sensualità fisheriana. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'', p. 216)
*Realizzato poco dopo la fine del [[Hammer Film Productions|ciclo della Hammer]], ma quando quei film erano ancora ben presenti nella memoria collettiva (lo sono ancora, per la verità), questo adattamento televisivo per la BBC sceglie la strada del romanticismo gotico e della fedeltà alla fonte, il romanzo di Bram Stoker. La componente horror è attenuata nei toni, ma per nulla irrilevante. [...] Louis Jordan è un Dracula ''suave'', adatto all'impronta romantica – ma non, si badi, melensa – di questa versione, forse un po' troppo "mondano", ma sa anche essere minaccioso, in un'interpretazione complessivamente adeguata e interessante, piuttosto diversa da quanto siamo abituati a vedere. [...] Il ritmo (lento) televisivo di quegli anni danneggia un po' l'aspetto drammatico della vicenda, ma consente discreti approfondimenti su caratteri e psicologie e in più di qualche seguenza Saville riesce a raggiungere un'apprezzabile efficacia anche sotto il profilo della tensione. L'uso di simbologie visive un po' insistente risulta un po' didascalico. (''[[Count Dracula (film 1977)|Count Dracula]]'', p. 221)
*Ultimo film di [[Terence Fisher]] e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. [[Peter Cushing]], pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno|La creatura di Frankenstein]]'', p. 225)
===D===
*Il film cerca di restare fedele al romanzo quanto più possibile, ma introduce un paio di elementi che poi sarebbero stati riutilizzati più volte, in particolare da Coppola per il suo ''[[Dracula di Bram Stoker]]'': esplicita infatti il collegamento con la storica figura di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Tepes]] e, soprattutto, dà a Dracula un intento sentimentale facendo di Lucy, in sostanza, una sorta di reincarnazione della sua amata di secoli prima. (''[[Il demone nero]]'', p. 276)
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'', p. 276)
*Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di [[Dennis Wheatley]], scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. [[Richard Matheson]], ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande [[Terence Fisher]] dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da [[Christopher Lee]], è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche [[Charles Gray]] brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante [[Nike Arrighi|Niké Arrighi]]. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il ''climax'', così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (''[[The Devil Rides Out]]'', p. 287)
*Mentre ne ''[[La maledizione dei Frankenstein|La maledizione di Frankenstein]]'' il barone era un personaggio quasi positivo, in questo film è una figura completamente negativa, cinico, arrogante, esacerbato dal rifiuto della società e dai continui fallimenti. Non si tratta di una contraddizione, ma di due aspetti del medesimo carattere. [...] Ricco di pathos, di amarezza, di tensione, articolato e complesso, ma narrato con buon ritmo, è un film che testimonia ancora una volta l'importanza di Fisher. (''[[Distruggete Frankenstein!]]'', p. 297)
*Piuttosto statico e verboso, realizzato agli albori del sonoro, tradisce l'origine teatrale, ma mantiene ancora un fascino che va al di là del mero valore storico, grazie ad alcune meraviglie scenografiche e d'atmosfera gotica e sinistra che avrebbe fatto scuola. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'', p. 310)
*[[John Badham|Badham]] enfatizza il melodramma e i consistenti valori di produzione gli consentono una messa in scena sontuosa e ricca di fascino gotico, con colori cupi ed esangui. Il risultato è un po' tedioso per chi - come molti - conosce la storia, sostanzialmente sempre la stessa, ma non si può riconoscere che l'approccio è abbastanza originale. [...] Con tutto il rispetto per [[Laurence Olivier|Olivier]], bisogna dire che, in questo caso, il confronto è tutto a favore del buon vecchio [[Peter Cushing|Peter]], che a tutt'oggi resta il Van Helsing definitivo. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'', p. 311)
*È il secondo film della bizzarra accoppiata (l'altro è ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), realizzata in Italia da [[Paul Morrissey]] con il coinvolgimento di Antonio Margheriti. A mio avviso, è il migliore dei due, più divertente e, a suo modo, compatto. [[Udo Kier]] è grandissimo nella parte di un Dracula malato e perverso (che vomita, quando beve sangue di una non vergine). [...] Naturalmente, tutto si regge su una semplice gag – che il vampiro debba esclusivamente nutrirsi di sangue di vergini – senza riscontri nella vasta cinematografia in materia. Ma non importa, il film è brioso ed eccentrico. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', p. 311)
*Lussureggiante versione coppoliana del più classico dei mostri cinematografici e pubblicizzata come aderente al romanzo di Bram Stoker, in realtà lo tradisce sin dall'inizio, con un melodrammatico prologo che recepisce l'origine del vampiro – sostenuta successivamnete al romanzo – da Vlad Tepes l'Impalatore, con il corollario, inutilmente romantico e poco credibile, della perduta compagna e del suo ritrovamento dopo secoli (ripreso da ''[[Il demone nero]]''). Come se fosse necessario dare a Dracula una motivazione così banale. Lo spettacolo è sontuoso, quasi estenuante, ricco di suggestioni visive e di tocchi morbidamente erotici che ne rappresentano la parte migliore e nei quali rifulge Sadie Frost. Però manca clamorosamente di carisma nei ruoli centrali: il Dracula di Oldman è un vacuo tour de force attoriale che non raggiunge né la mostruosa essenzialità di [[Max Schreck]] e [[Klaus Kinski]], né l'imperiosa sicurezza di [[Christopher Lee]], né l'aliena minacciosità di [[Bela Lugosi]], mentre il Van Helsing di Hopkins è quasi una caricatura che spinge a implorare: Peter (Cushing), dove sei? (''[[Dracula di Bram Stoker]]'', p. 312)
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori ([[Renfield]] su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale Dracula coppoliano. (''[[Dracula il vampiro]]'', p. 313)
*Tarda parodia di [[Mel Brooks]], del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (''[[Dracula: morto e contento]]'', p. 313)
*Il problema di questo e dei film seguenti sarà proprio la mancanza di una figura forte da contrapporre a Dracula, che, non avendo un valido antagonista, verrà sempre più marginalizzato. Questo è anche l'ultimo Dracula diretto da Fisher e resta un buon film proprio per la sua accorta regia. Fisher punta molto sulla figura iconica di Christopher Lee che, avendo trovato banali i dialoghi previsti nel copione, non recita battute, limitandosi alla presenza e a significativi sguardi. Il personaggio più interessante è quello interpretato da un'intensa Barbara Shelley, una vera eroina fisheriana, dannata e felice di esserlo, passata dal perbenismo ipocrita, cui era costretta, alla sensualità sfrenata post-vampirizzazione. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]'', p. 314)
*I grandi Dracula del passato – da Lugosi a Lee – avevano una presenza che li rendeva credibili nel ruolo e che Kretschmann non ha. Anche per questo, ma non solo per questo, il film è un po' inerte, non riesce a sviluppare tensione e ad avere una progressione drammatica adeguata. Anche la figura del classico antagonista di Dracula, vale a dire Van Helsing, compare troppo tardi e, nell'interpretazione sofferta di Rutger Hauer, è un antagonista stanco e provato, quasi distratto, poco efficace. [...] Nell'insieme, il film risulta un tentativo ambizioso e talvolta godibile, ma non riuscito. (''[[Dracula 3D]]'', pp. 314-315)
*La storia, pur presentando interessanti variazioni (la longevità di Van Helsing come nemesi perpetua di Dracula e così via), rielabora vecchi concetti e segue un percorso prevedibile. Ci sono però dei punti a favore: Christopher Plummer è un ottimo Van Helsing, dotato di armi moderne ma ricco di antico carisma, e Justine Waddell è una presenza molto incisiva. Il punto debole è Dracula, raffigurato in modo banale e interpretato senza fascino da Gerard Butler. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]'', p. 314)
===E===
*[[David Grieco]] ha tratto questo film da un suo romanzo sulla terribile vicenda del mostro di Rostov –Chikatilo, che uccise oltre cento persone – inserendola con precisione nel contesto del tramonto del comunismo, con la fine delle certezze e il disorientamento che ne è conseguito. Il parallelo è interessante, ma Grieco lo presegue forse con troppa determinazione, come evita di sfruttare morbosamente una vicenda così efferata a fini spettacolari: il risultato è un film piuttosto freddo che, retto sull'interpretazione intensa di [[Malcolm McDowell]], sembra la dimostranza di un teorema.(''[[Evilenko]]'', p. 337)
===F===
*Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (''[[La fabbrica delle mogli (film)|La fabbrica delle mogli]]'', p. 343)
*A breve distanza dal ''Dracula'' di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'', p. 373)
*Fisher dirige con grande gusto per l'ambientazione, ricreando atmosfere molto adatte al racconto e sfruttando la presenza di uno dei migliori Holmes dello schermo, [[Peter Cushing]], che avrebbe più volte ripreso il ruolo. [[Basil Rathbone]] (protagonista dell'indimenticabile ciclo in gran parte diretto da Roy William Neill) è forse più aderente alla classica iconografia di Sherlock Holmes, ma Cushing si appropria del ruolo con grande sapienza e fisicità. (''[[La furia dei Baskerville]]'', p. 380)
===G===
[[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']]
*Un film cupo e drammatico, permeato da un senso di ineluttabilità del destino che prefigura la tragedia imminente. Fortemente influenzato dalla catastrofe atomica che ha colpito il Giappone al termine della seconda guerra mondiale e girato in un suggestivo bianco e nero, il film trascende le imperfezioni degli effetti speciali, puntando sulla forza simbolica della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'', p. 403)
*Difficile capire il motivo di un remake americano di un mostro simbolo del cinema fantastico giapponese. Difficile, perché il Godzilla di Emmerich potrebbe chiamarsi Ugo o con qualunque altro nome per quanto poco deve all'iconografia e alla storia del Godzilla giapponese. (''[[Godzilla (film 1998)|Godzilla]]'', p. 403)
*Dopo il tentativo poco riuscito e poco fedele di Roland Emmerich del 1998, Hollywood ci riprova e stavolta lo fa puntando a una maggiore fedeltà al prototipo sia nell'aspetto sia nel tipo di stroia che lo vede affrontare dei mostri giganteschi. Il risultato però non è dei migliori. Intanto, per essere un film di Godzilla, ci mette troppo tempo per mettere in scena il protagonista: Godzilla entra in azione solo nella seconda metà del film, dopo una fase introduttiva troppo lunga e poco entusiasmante, dedita alla creazione di un sottofondo drammatico banale, pieno di risaputezze sentimental-familiari. La scelta di un'ambientazione plumbea e notturna è figurativamente interessante, soprattutto se vista in relazione allo stile solitamente nitido e quasi solare dei film di Godzilla del passato, ma va di pari passo con una narrazione confusa e imprecisa. Se l'idea era quella di avvicinare il realismo di film come ''[[Cloverfield]]'', puntando a improvvisi squarci di luce e di chiarezza in un contesto oscuro, il risultato non è raggiunto: il film risulta solo poco avvincente e disordinato. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'', p. 404)
*Sarcastico e ferocemente distruttivo, è il film in cui [[Joe Dante]] è riuscito a riprendere lo spirito dei cartoon della Warner Bros da lui tanto amati (si veda il recente ''[[Looney Tunes: Back in Action|Looney Tunes Back in Action]]'', dal disastroso esito commerciale), abbinandolo ad atmosfere horror diluite con tono da commedia ''fantasy'', ottenendo una pellicola divertente, dinamica e piena di sana cattiveria. (''[[Gremlins]]'', p. 410)
*È un film divertente e brioso, ma manca della novità che caratterizza il precedente. [...] Si conferma la passione di Dante per i cartoni animati della Warner, così come la feroce ribalderia, loro caratteristica principale. (''[[Gremlins 2 - La nuova stirpe]]'', p. 410)
===H===
*Questo film non ha molto da offrire in più, rielaborando in modo più banale la stessa materia e puntando sull'estremizzazione degli effeti speciali. Il clima è sempre cupo e opprimente. Maggiore peso acquista la figura di [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] ([[Doug Bradley]]), il Cenobita puntaspilli, che diventa l'icona rappresentativa della serie. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno]]'', p. 429)
*Come già Lovecraft, Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. Gli squarci aperti sull'altra dimensione non sono rassicuranti, immersi nelle tenebre di un dolore senza fine, ma coloro che vi dimorano non sembrano infelici di farlo. Il film non è esente da difetti: dopo una mezz'ora inquietante e impeccabile, l'interesse cala e si fa più scontato, reiterando immagini di omicidi prevedibili e semplificando un po' troppo le promettenti premesse. Il tema del connubio indissolubile tra dolore e piacere è meramente enunciato, invece di scaturire naturalmente dalla storia e dalle situazioni. Resta però l'atmosfera sporca e malata che rende il film così diverso da altri horror degli anni '80, spesso puliti e asettici. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', p. 430)
*Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''), p. 431)
*Seguito di ''Hellraiser - La stirpe maledetta'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', p. 431)
*Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', p. 432)
*Curioso e particolare, con una rara capacità di sorprendere e un copione solido e ben strutturato, il film si avvale anche della presenza della classica coppia vincente dell'horror, Lee e Cushing, come sempre autorevoli ed efficaci. (''[[Horror Express]]'', p. 444)
===I===
*Film pessimista e di buona spettacolarità, si avvale di una robusta interpretazione di [[Oliver Reed]] nel ruolo del licantropo. Gli effetti speciali sono buoni, anche se l'uomo lupo ha caratteristiche piuttosto ursine. (''[[L'implacabile condanna]]'', p. 461)
*Tratto con parecchie libertà da uno dei classici della fantascienza inglese, dell'ottimo [[John Wyndham]], è un film diseguale che però ben rappresenta, anche esteticamente, l'approccio britannico al fantahorror in rapporto a quello americano, più sbrigativo, dell'epoca. Più cura è data allo sviluppo dei personaggi e alle relazioni interpersonali, con il risultato che maggiore è la partecipazione dello spettatore alle loro vicende e migliore è conseguentemente l'impatto drammatico della storia. (''[[L'invasione dei mostri verdi]]'', p. 480)
===L===
*All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato [[Chang Cheh]], sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'', p. 528)
*Splendida rilettura, fatta con spirito sottilmente cinefilo e partecipe, del vecchio cinema dell'orrore e del mito del licantropo, che concorre a rinnovare nello spirito e nelle tematiche. (''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', p. 552)
===M===
*Dopo il modesto ''[[La rivolta di Frankenstein]]'', Terence Fisher riprende possesso della serie prodotta dalla Hammer e lo fa con un film del tutto particolare, strano, nel quale il protagonista diventa un po' filosofo, interessato agli aspetti metafisici dell'esistenza e con una caratterizzazione misurata e positiva anche sotto l'aspetto psicologico. [...] Lo spunto narrativo è originale e lo svolgimento è ricco di amarezza e di ineluttabilità. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]'', p. 566)
*Dopo il successo di ''[[Yorga il vampiro]]'', ambientato nella contemporaneità, la Hammer pensa di attualizzare anche la sua serie draculiana, divenuta un po' esangue. Il risultato non piace quasi a nessuno, ma ha invece una sua vivacità e validità, purtroppo tra diverse banalità. Il gergo giovanile, l'abbigliamento e la musica rock sono vecchi già al momento dell'uscita del film. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', p. 606)
*È il film che ha definitivamente lanciato nel firmamento dell'horror la casa britannica Hammer e i suoi futuri divi, Peter Cushing e Christopher Lee. [...] Veloce, cinico, ricco di atmosfera è un film che rende di nuovo attraente un percorso già allora risaputo. (''[[La maschera di Frankenstein]]'', p. 585)
*Dopo il grande successo de ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da [[Michael Carreras]], è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive. (''[[Il mistero della mummia]]'', p. 616)
*Il film è godibile, ma non molto incisivo, benché sia ben diretto da Peter Sasdy, elegante e a suo agio con il periodo storico, che riesce a rendere con una vivace convenzionalità, curando con ironica morbosità la creazione di uno strano ''ménage à trois''. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]'', p. 630)
*L'orrore e la gioia del cambiamento, le possibilità illimitate della genetica, la felicità e la corruzione dell'amore sono i cardini di un film di consunzione e di sfacelo umano, dove il protagonista tiene con scrupoloso puntiglio le proprie membra staccate dentro l'armadietto del bagno e osserva con divertita ironia l'orrore suscitato dal suo vomito che cola sul cibo per permettergli di digerirlo. Film di eccessi mai gratuiti, ''La mosca'' è quasi del tutto riuscito (solo l'irresolutezza di alcuni passaggi e lo schematismo di certe soluzioni macchiano la perfezione) e rappresenta un ottimo esempio di come un autore possa inserirsi comodamente in una produzione industriale senza snaturare le proprie idee. (''[[La mosca (film)|La mosca]]'', p. 633)
[[File:Flesh for Frankenstein (1973) Liver.png|thumb|[[Udo Kier]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|Barone Frankenstein]] ne ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]'']]
*La combinazione tra tradizionale e trasgressione avrebbe dovuto innescare una bomba commerciale che il tridimensionale avrebbe potuto valorizzare. In realtà, le cose non vanno come sperato. L'approccio di Morissey è raffinato e raggelante, non induce suspense né a risate, ma suscita un intermittente interesse intellettuale per l'irreverente genialità di alcuni spunti e l'accuratezza della confezione. (''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), p. 641)
*Sebbene appesantito da una prima parte verbosa, è un buon film, arrichito da diverse scene macabre ed evocative, come quella, che resta nella memoria, del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era finita per un incidente. (''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', p. 646)
===N===
*L'idea è geniale - la concretizzazione moderna dell'Uomo Nero delle fiabe - e la sua gestione da parte di un Craven ispirato è ricca di spunti interessanti anche da un punto di vista visuale. (''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'', p. 668)
*Dopo il capolavoro di Craven, il compito di portare avanti la serie cade sulle spalle di Jack Sholder che non riesce a trovare la stessa ispirazione e, a causa anche di una sceneggiatura (di David Chaskin) senza spunti originali, banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile. (''[[Nightmare 2 - La rivincita]]'', p. 668)
*Brutale e senza pietà, il film crea le premesse per lo sviluppo del nuovo ''splatter'' pur non avendo con esso molto in comune se non la ferocia e la rappresentazione degli esseri umani come carne da macello. Purtroppo Hooper, pur vantando una successiva nutrita filmografia horror e pur avendo fatto ancora qualche buon film, non è più riuscito a trovae quella concentrazione e quella determinazione che fanno di questo film una pietra miliare dell'horror. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]'', p. 678)
[[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski & De Rossi.png|thumb|[[Klaus Kinski]] e [[Barbara De Rossi]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']]
*Film sconclusionato e torpido che procede a strappi e strattoni come se mancassero dei pezzi, mettendo in scena una vicenda consunta che cerca di aggiornare con qualche tocco insolito. (''[[Nosferatu a Venezia]]'', p. 685)
*Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di [[Klaus Kinski]], una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]'', p. 685)
===O===
*Dopo ''[[Distruggete Frankenstein!]]'', la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de ''La maschera di Frankenstein'', accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]'', pp. 722-723)
===P===
*Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennfer e gli insetti. (''[[Phenomena]]'', p. 747)
[[File:Profondo rosso fine.png|thumb|[[David Hemmings]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']]
*Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'', p. 781)
===R===
*Seguito de ''[[La vendetta di Frankenstein]]'', è un film spurio nella serie di Frankenstein della Hammer: Francis non è molto interessato alle dinamiche filosofiche e psicologiche che nei film di Fisher avevano (e avrebbero) dominato la complessa figura di Frankenstein e le sue creazioni. (''[[La rivolta di Frankenstein]]'', p. 840)
[[File:Rodan (1956) landing.png|thumb|Scena di ''[[Rodan, il mostro alato]]'']]
*Questo film mantiene ancora alto il livello di drammaticità, lasciando poco spazio al ''camp'' e al ''divertissement'' giovanile che caratterizzano le future uscite – decisamente più ''fantasy'' che horror – di Godzilla e soci. Dinamico e divertente, caratterizzato da colori accesi e spettacolari, il film non delude chi si aspetta una rutilante cavalcata tra mostri e distruzioni. (''[[Rodan, il mostro alato]]'', p. 842)
===S===
*Per il suo secondo e ultimo (dopo ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'') film di Dracula ambientato nella contemporaneità, la Hammer decide di inserire Dracula in un contesto capitalistico facendone un po' come aveva fatto più simbolicamente [[Corrado Farina|Farina]] in ''[[...hanno cambiato faccia]]'', una specie di industriale che usa le armi del capitalismo per mettere in atto un terribile piano, così assurdo e globale da sembrare suggerito da Fu Manchu. Solo che l'idea è realizzata senza un adeguato intervento sul personaggio di Dracula che entra in scena a film ampiamente inoltrato, estraneo alla vicenda, e poco credibile nel contesto. Il film è comunque gradevole per la collaudata interpretazione della coppia Cushing-Lee e per il clima livido e autunnale della prima parte, più riuscita, ma questa rivisitazione bondiana del mito del vampiro manca di mordente. (''[[I satanici riti di Dracula]]'', pp. 858-859)
*È chiaramente un atto d'amore verso i vecchi film della Universal che cerca di ricreare, con i toni di una appassionata parodia, l'atmosfera da ''all together'' degli ultimi film del ciclo Universal. [...] I mostri sono ricreati con affetto e competenza e il ritmo è veloce. Purtroppo, però, la storia è banale, le situazioni non sono divertenti e il gruppetto di ragazzini è insopportabile. Buone le intenzioni, insomma, ma sostanzialmente un'occasione mancata. (''[[Scuola di mostri]]'', p. 871)
*Modesto capitolo dell'epopea filmica di [[Sherlock Holmes]], ha però il merito di immaginare lo scontro tra il più famoso degli assassini impuniti dell'epoca e la geniale mente deduttiva del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. L'ambientazione è suggestiva, ma il film ha un andamento piuttosto blando. (''[[Sherlock Holmes: notti di terrore]]'', p. 898)
*[[John Gilling|Gilling]] non riesce a infondere brio e interesse a questo film che conferma la breve serie della Mummia come la meno interessante tra quelle prodotte dalla Hammer (a parte il capostipite di Fisher, ovviamente). (''[[Il sudario della mummia]]'', p. 951)
===T===
*Raffinato, complesso, psicologicamente articolato, con una sceneggiatura piena di punti interessanti, il film è il capolavoro di [[Freddie Francis]] che, al servizio di una storia che gli permette di creare una cupa atmosfera gotica e macabra, dispiega al meglio le sue qualità visuali e di fine narratore. (''[[Il terrore viene dalla pioggia]]'', p. 974)
*''Found footage'' film con un'idea brillante alla base: la rivisitazione orrorifica e realistica di un mito delle fiabe nordiche. La lentezza del racconto, la camera traballante, le riprese mosse, le ripetizioni: i difetti tipici del ''format'' – o le sue caratteristiche tipiche, se preferite – ci sono tutti. [...] L'ambientazione norvegese, livida e piovosa, aiuta a creare un'atmosfera adatta al racconto. I troll sono realizzati abbastanza bene. Certo, se fosse stato più breve ne avrebbe guadagnato, ma è comunque un film curioso e di un certo intrattenimento. (''[[Troll Hunter]]'', p. 1004)
===U===
*È il film che, assieme a ''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', ha fondato le basi per la rinascita su basi moderne del genere licantropesco, all'epoca piuttosto in ribasso. Vivace, dinamico, orrorifico e ironico al tempo stesso, è diretto con brio e capacità da un [[Joe Dante]] all'apice dell'inventiva. (''[[L'ululato]]'', p. 1017)
*Film singolare nell'opera di Terence Fisher, risente dell'impianto teatrale originario ed è piuttosto statico e verboso, anche se i dialoghi, pur di maniera, non sono quasi mai banali e i caratteri appaiono ben costruiti, anche quelli delle figure di contorno, tra cui spicca il vecchio scienziato pronto alla morte pur di non tradire i suoi principi. Il tema dell'immortalità e dei conflitti morali che essa provoca ben si attiglia alle problematiche fisheriane su bene e male e il dottor Bonnet ha qualcosa, nella sua ostinazione egoistica e nel suo considerarsi al di sopra di una visione etica comune, del barone Frankenstein, del quale rappresenta una variante ancora più edonistica. (''[[L'uomo che ingannò la morte]]'', p. 1025)
===V===
*Tra i Carpenter della decadenza è uno dei più godibili sotto l'aspetto spettacolare e dell'intrattenimento. Girato con cadenze e ambientazioni da western, rivisita il mito vampiresco puntando sull'azione e su un confronto a tutto campo tra vampiri e cacciatori di vampiri. Che questi ultimi appartengano a una sorta di organizzazione segreta al soldo del Vaticano (!) che mira a sconfiggere il Male senza che nessuno lo sappia è un aspetto ironico e divertente che aggiunge un po' di sale a un copione risaputo e senza sorprese. (''[[Vampires]]'', p. 1037)
*La carica emotiva e patetica di questa storia è eccezionale e la regia di Fisher raggunge vertici di abilità e suggestione sia nella descrizione dell'immorale aristocrazia del tempo che dei bassifondi dove è costretto il mostro il quale, alla fine, irrompe in una festa dell'alta società per invocare l'aiuto di Frankenstein: irruzione del Male nel Bene o viceversa? Molti sapienti tocchi di umorismo nero e di cinismo condiscono un film nel quale la figura di Frankenstein, sempre interpretata con precisione e comunicativa da Peter Cushing, assume nuove sfaccettature psicologiche in un percorso che, proprio a partire da qui, si rende del tutto autonomo da quello dei vecchi film della Universal. (''[[La vendetta di Frankenstein]]'', pp. 1048-1049)
===W===
*Un horror veramente ''sui generis'', fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione. [...] Magico, terribile, pieno di spunti e di scene memorabili, [...] è un film assolutamente da vedere per avere un'altra prospettiva sull'horror. [...] Nonostante un apprezzato passaggio al Festival di Fantascienza di Trieste nel 1974, è stato colpevolmente ignorato all'epoca dai distributori italiani. (''[[The Wicker Man]]'', pp. 1080-1081)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Rudy Salvagnini, ''Dizionario dei film horror'', Bloodbuster, 2020, ISBN 9788894338553
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Salvagnini, Rudy}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Fumettisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Discussioni utente:Bradipo Lento
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Spinoziano
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<br />
__TOC__
== Aggiornamenti dall'Organizzazione ==
Ohilà, Brad, mentre ottimizzo le attività di pulizia nei vari progetti, il Mossad ha fatto anche a me una soffiata: ''[[Steins;Gate 0]]'' è arrivato doppiato su Netflix e ho iniziato a guardare le prime scene per vedere se ci sono differenze con le citazioni riportate dai sottotitoli. Qualche differenza c'è, anche se minima. Ma ovviamente la voce può restare com'è, magari scrivendo in cima (come ad es. in [[Princess Mononoke]]) che le citazioni sono attinte dall'edizione sottotitolata su VVVID (se ben ricordo le hai trascritte da lì), e nel caso qualcuno voglia aggiungerne dalla versione doppiata si potranno utilizzare note alle citazioni come in [[The End of Evangelion]].-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:26, 4 ott 2021 (CEST)
:Ah, molto bene, se intendi allineare al doppiaggio è ovviamente la soluzione migliore, fa' con comodo e buona visione! E grazie ancora per il benvenuto nel ''club'', sarò prudente e accorto... MUHAHAHAHAHAHAHAAA!!!! Ehm... dimentica la risata folle {{sisi2}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 13:00, 4 ott 2021 (CEST)
== Re: Messaggi impropri ==
Va bene, scusa. è che in realtà su wikipedia fa male avere il blocco infinito per aver fatto evasione. Però sai, è dai propri sbagli che si impara. --[[Utente:RBNB1589|RBNB1589]] ([[Discussioni utente:RBNB1589|scrivimi]]) 19:40, 17 apr 2022 (CEST)
== Bradip Gate ==
Ciao Brad, come va? anzi, come butta?? Stai ancora progredendo con ''[[Clannad]]''? Io per svagarmi un po' durante le vacanze mi sono procurato ''[[:w:en:Steins;Gate: Linear Bounded Phenogram|Steins;Gate: Linear Bounded Phenogram]]'' e ''[[w:en:Steins;Gate: My Darling's Embrace|My Darling's Embrace]]''. A proposito di
''[[Steins;Gate]]'', ogni tanto mi torna in mente che volevi proporlo per la vetrina, io avevo solo qualche dubbio per la mancanza di "citazioni su", ma se non se ne trovano... E poi è stato un notevole lavoro sulle voci dei personaggi! Facciamo così, se riesci ad aprire correttamente la segnalazione in [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni]] nonostante il pasticciatissimo meccanismo per aggiungere una nuova proposta, sosterrò la candidatura! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:41, 6 ago 2022 (CEST)
:Sì, be', tieni presente che ''Steins;Gate'' sostituirebbe in [[Template:Prima]] ''Welcome to the NHK'', direi che quel livello l'abbiamo superato! Una buona "citazione su" l'avevamo anche trovata, quella da ''[[The Anime Encyclopedia]]''. Ma segui i tuoi tempi, don't worry! Su Kotomi ricordo che mi [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussioni_utente:Spinoziano/Archivio2019#Clannad_e_Kotomi avevi segnalato tu] qualcosa a aggiungere, ma non l'avevo fatto perché non sei l'unico ad avere fasi di pigrizia {{sisi2}} Ricordo il dialogo sulle forbici, sicuramente esiste anche nella traduzione ufficiale, ma non so se è divertente come la versione che avevi letto tu (fra parentesi, ho poi scoperto che esistono anche due spin-off di ''Clannad'': ''It's a Wonderful Life'' dedicato a Tomoyo e ''Side Stories'' con storie che riguardano tutti i personaggi; ma in realtà quando ho finito ''Clannad'' non ho capito bene l'ultimo finale con la storia delle piante e il discorso ecologico, e su Wikipedia non ne parlano – forse neanche gli altri l'hanno capito –, dovrei prima rileggermi quello...)-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:37, 6 ago 2022 (CEST)
::Nell'arco di Kotomi c'è anche un altro dialogo che mi è rimasto impresso: quando Tomoya legge i titoli di alcuni grossi libri che lei ha letto, ci sono l'Antico Testamento, il Corano... e lei fa commenti del tipo "quello è un grande best-seller". A presto! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:04, 7 ago 2022 (CEST)
:::Nelle tematiche si riporta solo la versione tradotta. Alla fine del dialogo non ci va "<nowiki><br /></nowiki>". Per la ''domanda'', se la ragione è di avere più persone, io non aspetterei dopo il 20: essendo un progetto di volontariato potrebbero esserci anzi più persone disponibili durante le vacanze che non quando ricomincerà il lavoro. (Nel dubbio puoi fare una via di mezzo, tipo il 17, ma vedi tu!) El Psy Kongroo -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:34, 12 ago 2022 (CEST)
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Fabio Giovannini
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Mariomassone
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'''Fabio Giovannini''' (1958 – vivente), giornalista e saggista italiano.
==Citazioni di Fabio Giovannini==
{{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1985.pdf Klaus Kinski, una faccia per il terrore]''|''Fantafestival'', 1985.}}
[[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski with gore.png|thumb|[[Klaus Kinski]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']]
*Quando un produttore aveva bisogno di un attore per interpretare la parte del folle o del criminale subito il pensiero andava a [[Klaus Kinski]]. Il volto di Kinski si trovò a comparire rapidamente, spesso per pochi minuti, in decine di horror o di gialli realizzati in grande economia. Erano sufficienti quei pochi attimi, con la semplice apparizione del suo volto, per risollevare le sorti di pellicole scadenti o mediocri. Se c'era Kinski lo spettatore non si dimenticava del tutto un film altrimenti sicuro di finire nell'oblio.
*La sua filosofia è sempre stata l'indifferenza verso la qualità del film che stava interpretando. L'importante, ripete spesso Kinski, è che mi paghino. Ma questa preferenza per il denaro non significa trascuratezza nelle interpretazioni: Kinski recita sempre con impegno, sia che a dirigerlo sia l'artigiano del sexy-horror Jesus Franco o l'apprezzato maestro del nuovo cinema tedesco Werner Herzog.
*Fin dai suoi esordi teatrali Kinski si fece subito la fama di attore irrequieto e litigioso, insofferente degli obblighi di contratto e pronto a cambiare di sua iniziativa parole e movimenti sulla scena. Ad ogni recita Kinski sentiva il bisogno di modificare qualcosa. La stessa caparbietà lo ha fatto litigare anche con i registi cinematografici, non sempre disposti a cambiare una scena per le pretese di un attore.
{{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1985.pdf Dario Argento: La bellezza dell'assassinio]''|''Fantafestival'', 1985.}}
*Se c'è una peculiarità di [[Dario Argento|Argento]] rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
{{Int|Da ''[http://www.fanta-festival.it/wp-content/uploads/2014/06/CatalogoFantafestival1986.pdf Fantagotico all'inglese – Una breve ricostruzione storica]''|''Fantafestival'', 1986.}}
*I personaggi "negativi" dell'horror inglese mantengono sempre una bellezza e un fascino degno del Satana miltoniano, e sempre conservano una malinconia che è la tristezza del Male. Dracula e i vampiri, in questo, sono esemplari. Ingrid Pitt quando interpreta la Carmilla di Le Fanu non perde i languori nostalgici, e Dracula-Lee ha in fondo il fare sofferto di un decadente.
*Il successo della [[Hammer Film Productions|Hammer]] era sicuramente dovuto al crollo di credibilità del fantastico americano, sempre più relegato nella serie B, e indubbiamente si avvantaggiò del colore e di una nuova leva di attori e registi (dal duo Peter Cushing e Christopher Lee al caposcuola Terence Fisher). Ma un ruolo importante ha avuto la struttura imprenditoriale della casa Hammer.
*{{NDR|Sulla [[Hammer Film Productions]]}} Più di ogni altra questa compagnia dagli anni Cinquanta agli anni Settanta ha saputo riempire le sale cinematografiche riproponendo, in Eastmancolor, i grandi miti del fantastico: Dracula, l'uomo lupo, gli zombi, la gorgone, ecc. Un fantastico spesso intrecciato al thriller e all'avventura, ma senza mai uscire dai canoni caratteristici del fantagotico.
*{{NDR|Su [[Peter Cushing]]}} Insieme a Christopher Lee ha formato la coppia horror più celebre di tutta la storia del cinema, giocando abilmente sull'ambiguità dei ruoli che gli sono stati offerti (alfiere del Bene, ma crudele; diabolico scienziato, ma simpatico).
{{Int|Da ''[https://www.marcovallarino.it/intervista-al-vampirologo-fabio-giovannini/ Intervista al vampirologo Fabio Giovannini]''|Intervista di Marco Vallarino, ''Marcovallarino.it'', 3 marzo 2012.}}
*Fin da ragazzino avevo una passione per l’horror e il gotico, letterario e cinematografico, e presto mi sono reso conto che la figura più affascinante e complessa era quella del vampiro. I primi decenni della mia passione per i vampiri si concretizzavano in un collezionismo estremo, cercavo di procurarmi tutto ciò che era stato stampato o pubblicato sui vampiri (almeno in Europa e Usa). Ed era quasi possibile! Poi negli anni Novanta c’è stato il primo boom del vampirismo, con ''Intervista col vampiro'' e il ''Dracula'' di Coppola. Da allora la mania collezionistica è stata devastata: impossibile stare dietro a tutte le uscite editoriali (o cinematografiche, teatrali, ecc.). Ora supplisce Internet, vera miniera infinita di dati e notizie.
*Non credo nel soprannaturale, quindi nemmeno nei vampiri. Detto questo, sono convinto da tempo che la nostra vita sia condizionata fortemente dal nostro immaginario, e nell’immaginario odierno si trova un mix di fiction e realtà che si fondono diventando spesso indistinguibili tra loro. Quindi i vampiri, esistendo in una quantità ormai incredibile di libri, film e serie tv, spettacoli, fumetti, videogiochi eccetera, esistono anche nella realtà. Ma in carne e ossa, no, non credo che esistano.
*Il vampiro della superstizione era in genere un rozzo contadino, senza canini appuntiti, senza capacità di trasformarsi in pipistrello, eccetera. Noi invece associamo preferibilmente il vampiro al nobile vestito di nero, coi denti aguzzi e capacità di mutazione in animale.
*In Italia il folclore ha ospitato pochissime credenze simili a quelle sui vampiri, quindi non esistono luoghi esplicitamente legati a quella superstizione. Eppure siamo a due passi da altre zone europee dove la superstizione vampirica è nata e si è diffusa. Sarebbe interessante riflettere sul perché proprio in Italia le credenze sui vampiri siano pressoché assenti. La chiesa cattolica, tanto influente e dominante nel corso dei secoli, ha forse un ruolo nell’estirpazione quasi totale di questa superstizione dal suolo italico? Chissà.
{{Int|Da ''[https://www.sdangher.com/2020/01/09/giovannini/ La faticosa strada dello scrittore indipendente]''|Intervista di Francesco Ceccamea, ''Sdangher.com'', 9 gennaio 2020.}}
*I social stanno cambiando l’identità degli individui. Inducono di fatto a un esibizionismo illimitato e alla perdita di qualsiasi freno inibitore (il che potrebbe in teoria essere un dato liberatorio, ma solo in teoria). Resto sempre impressionato dalla mutazione che i social provocano anche nei più insospettabili: paludati scrittori o docenti universitari, ad esempio, sempre riservati in passato e che all’improvviso inondano Facebook o la rete di foto di famiglia, delle loro vacanze, del loro tavolo imbandito, ecc.; oppure intellettuali un tempo “alternativi” che si scatenano in insulti e contumelie contro chi non la pensa come loro.
*Ogni fase ha i suoi mostri, per quegli anni [[Freddy Krueger|Freddy]] era perfetto, rispondeva a esigenze dell’epoca. Cattivo simpatico, insediato nei sogni, mostruoso nell’aspetto e a caccia di giovanissimi. Sono passati troppi anni perché quel cliché funzioni ancora. Il problema è perché non siano nati di recente altri personaggi altrettanto significativi.
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a [[Dario Argento]], con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
{{Int|Da ''[http://vampyrismus.altervista.org/freddy-ruthven-ovvero-il-dracula-della-bbc/ Freddy Ruthven, ovvero il Dracula della BBC]''|Su ''[[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]]'', ''Vampyrismus.altervista.org'', 11 gennaio 2020.}}
*Il Dracula della BBC assomiglia nei comportamenti e nell’aspetto molto più al lord Ruthven del racconto ''Il vampiro'' di John Polidori che al Dracula di Stoker. Il suo rapporto con [[Jonathan Harker]] è simile a quello di Ruthven con Aubrey, il giovane narratore di ''Il vampiro'': lo irride, lo seduce, lo porta alla perdizione, quindi si dedica alla donna amata dal suo amico-vittima. Il look byroniano del Dracula targato BBC ne è una conferma. Ed è satanico, come Ruthven, privo di sentimenti umani, selvaggio nell’abbeverarsi. Il Dracula di Stoker era un antico e orgoglioso guerriero diventato immortale, lontano anni luce dall’immagine del dandy.
*Il Dracula BBC si caratterizza per le sue battute umoristiche, sardoniche, ciniche, in particolare di fronte alle sue vittime e prima di commettere atti efferati. Nello stesso modo si comportava [[Freddy Krueger]], il serial killer dei sogni molto popolare negli anni Ottanta con i film della saga ''Nightmare''. Il cliché è identico. Gli sceneggiatori devono aver pensato, anche senza riferirsi consapevolmente all’orrido Freddy, che questo stile del vampiro aumentava la complicità da parte dello spettatore odierno, cattivo abbastanza da godere se un mostro deride le vittime e fa battute alla Oscar Wilde prima di uccidere.
*Per quanto [[Claes Bang]] abbia mietuto molti commenti positivi, il suo aspetto non si avvicina nemmeno lontanamente all’impatto di altri grandi Dracula dello Schermo: [[Bela Lugosi|Lugosi]], [[Christopher Lee|Lee]], [[John Carradine|Carradine]], [[Frank Langella|Langella]], [[Klaus Kinski|Kinski]], [[Max Schreck|Schreck]], solo per fare qualche nome. Ho delle profonde riserve, poi, sull'acconciatura con la riga...
*In conclusione, un Dracula da era dei social, in una commistione di allusioni colte e cinefile, banalità assolute, demitizzazioni fuori tempo massimo, innovazioni ardite e concessioni quasi ironiche al politically correct (Van Helsing suora, personaggi gay e di colore).
==''Dario Argento''==
===Citazioni===
[[File:Profondo Rosso Clara Calamai 1.png|thumb|[[Clara Calamai]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']]
*Con ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' Argento si avvicina per la prima volta al fantastico. La parapsicologia si mischia all'intreccio giallo, prefigurando nuovi temi argentiani che si svilupperanno nelle pellicole successive. Persino l'argomento del convegno di parapsicologia che apre il film (la telepatia e gli insetti) sarà ripreso in grande stile dieci anni dopo da ''[[Phenomena]]''. (p. 91)
*La musica acquisisce sempre più spazio. Il film del resto si apre durante una prova di concerto al conservatorio, in uno scenario da chiesa. E la melodia infantile apparirà poi ogni volta che l'assassino colpisce, precedendo e accompagnando i delitti con la sua ripetitività ossessiva. La musica conquista il film anche nelle immagini: lo spartito di Mark occupa tutto lo schermo quando il pianista compone e l'assassino si nasconde nella sua casa. (pp. 93-94)
*''Profondo rosso'' ha avuto una vita difficile nei paesi europei in cui è stato distribuito. In Inghilterra i suoi 123 minuti originali sono stati ridotti a 102, mentre in Francia le forbici del distributore hanno tagliato ben 45 minuti. Si tratta di «accorciamenti» da addebitare, per una volta, non ai censori ma ai distributori, perché ne sono stati vittima soprattutto dialoghi e scene di passaggio piuttosto che sequenze sanguinarie o terrificanti. Il risultato, almeno per i francesi, è stato comunque disastroso: inquadrature frammentate, sequenze tagliate a metà, incongruenze nei dialoghi. Un vero massacro, degno degli assassini più crudeli del cinema di Argento. (p. 94)
*L'idea di ''[[Phenomena]]'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima. (p. 120)
*Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''Suspiria''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''Inferno'' e ''Suspiria''. (p. 121)
*È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]]. (p. 122)
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' [...] è un collage di tutti gli elementi horror che un pubblico adolescente o comunque giovanile gradisce in film di questo genere. Violenza, zombi, effetti speciali, musica rock. (p. 131)
==''Il libro dei vampiri''==
===Incipit===
L'impiegato Hutter, mentre si reca al castello di Nosferatu nel vecchio film di Murnau, trova sul comodino della sua camera, in una locanda transilvana, il ''Libro dei Vampiri'' (''Das Buch von den Vampiren''). La sua amata Ellen lo leggerà a sua volta, scoprendo in queste pagine come sciogliere l'incantesimo del [[vampiro]]. Il ''Libro dei Vampiri'' è un libro inesistente, come inesistente è l<nowiki>'</nowiki>''Histoire curieuse des vampires'' che appare nel film ''Vampyr'' di Dreyer.<br>In questi libri inventati dal cinema si dovevano trovare tutti i segreti di queste creature della notte, i vampiri. E si dovevano leggere i misteri del vampirismo, per metere in guardia gli sventurati viaggiatori e avvisare le potenziali vittime del succhiasangue. Erano breviari indispensabili per cacciare il vampiro. Questo ''Libro dei Vampiri'' ha lo stesso scopo. Vuole introdurre a una scienza che non esiste, la vampirologia.
===Citazioni===
*Il vampiro è il «mostro» più metaforico, il più «intellettuale», pur essendo popolarissimo e riprodotto dall'industria culturale in quasi tutto il mondo. Il vampiro affascina il lettore quanto il bambino. Il mito del vampiro è «raffinato» e «sofisticato», è elaborato e complesso. (p. 10)
*Come la cultura di fine secolo, il vampiro è inafferrabile. Non è un fantasma, e quindi è tangibile, ma riesce a sfuggire a una identificazione precisa grazie alle sue metamorfosi e ai suoi poteri misteriosi. Come la cultura di fine secolo, il vampiro è ibrido, non è catalogabile in un solo schema. (p. 13)
*Il libro come il vampiro si anima solo se la vita del lettore gli si dedica, se attraverso gli occhi il lettore si fa assorbire dalle righe stampate. Il libro contagia. Assorbe la vita e i sogni del lettore e lo contamina con ciò che contiene. (p. 17)
*Dai depositi delle case editrici, che sono le loro caverne e i loro castelli, i libri sono pronti a cercare nuove prede. Come il vampiro, il libro teme solo gli oggetti appuntiti che possono trafiggerlo e teme il fuoco, che può distruggerlo. E il sole diretto può ingiallirlo e persino ucciderlo. Mentre riposa negli scaffali o nelle scatole sa che presto o tardi da quell'antro potrà volare e riempirsi del sangue dei lettori. (p. 18)
[[File:Dracula (1931) trailer - 'I am Dracula' (cropped).png|thumb|[[Bela Lugosi]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'']]
*Il vampiro richiede la totale sostituzione del personaggio dell'attore. [[Bela Lugosi]] quando calcava le scene dei teatri americani o attraversava i fotogrammi dei film draculeschi ''era'' il vampiro. La sua identificazione con la parte proseguiva anche nella vita privata, nel non-spettacolo. Diventa prima Bela «Dracula» Lugosi nei manifesti pubblicitari e nelle recensioni cinematografiche. Poi diventa lui stesso personaggio, come nel film ''Bela Lugosi Meets a Brooklyn Gorilla'', da lui stesso interpretato. Infine muore proclamandosi re dei vampiri. (p. 28)
*Lugosi finisce veramente male. Lui che era stato commissario del popolo nella rivoluzione ungherese di [[Béla Kun|Bela Kun]], lui che anche negli Stati Uniti non aveva rinunciato ai suoi ideali organizzando un Comitato Antifascista della comunità ungherese, lui finisce la sua carriera di attore nella morfina e come macchietta vampirica sulle pedane dei night-club. (p. 28)
*{{NDR|Su ''[[Plan 9 from Outer Space]]''}} È uno dei peggiori della storia di tutto il cinema fantastico, e c'è chi si è chiesto se, dopo questo film, Lugosi non sia morto di vergogna, piuttosto che malattia... (p. 28)
*Lugosi è il caso limite, ma [[Conte Dracula|Dracula]] è sempre una maschera maligna, una volta appiccicata sul viso non è più possibile staccarla. Lo stesso destino è accaduto a [[Christopher Lee]], in parte a [[Klaus Kinski]] e a [[Frank Langella]]. Gli interpreti del vampiro diventano tutt'uno con lui e difficilmente si liberano della sua presenza. (p. 28)
*L'evanescente raggio di luce del proiettore cinematografico ha qualcosa di vampiresco, solca le tenebre della sala e si ciba delle vite di grandi schiere di spettatori. Se poi il raggio ineffabile trasporta immagini di vampiri, il vampirismo cinematografico si moltiplica. Il cinema nella sua storia è stato disseminato di vampiri: si contano centinaia di film in cui il vampiro è stato protagonista od ospite. A questa presenza vampirica nel cinema sono stati dedicati studi e interi libri, tanto da fare del filone vampiristico il più importante forse di tutto il cinema fantastico e dell'orrore. (p. 33)
*{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Da una trama così semplice, affine alle fiabe nordiche più infantili, Murnau trae un film che è, secondo molti, un grande apologo. È l'Agonia dell'Occidente, dice Kerouac. È la premonizione del nazismo, dice Kracauer. È il sacrificio della purezza femminile, ribattono i più sentimentali. (p. 41)
*In ''Nosferatu'' c'è una manipolazione materialistica del mito del vampiro, e la spiritualità, il metafisico, passa dall'altra parte, dalla parte del Bene. In effetti non si rispetta troppo la tradizione popolare su cui si basava il ''Dracula'' di Bram Stoker, né riesce a fornire un modello per il cinema vampirico a venire. Il vampiromane di oggi sussulterà nel constatare che Orlok si riflette negli specchi (accade durante la vampirizzazione di Ellen), mentre l'appassionato demonologo avrà qualche dubbio sull'onnipresente ombra del vampiro, giacché i sacri testi della magia ci informano che le creature delle tenebre sono prive di quest'attributo umano. (p. 43)
*In fin dei conti, piace pensare a un ''Nosferatu'' che non è solo metafora politica e non è solo proiezione psicologica delle inquietudini di Murnau. I due elementi convergono nel pretesto vampiresco, e conducono ad uno dei primi capolavori (al di là delle sopravvalutazioni) del cinema muto. Una conferma autorevole della multiformità e della «vitalità» del mito vampirico. (p. 43)
*A [[Tod Browning|Browning]] piaceva il «diverso», la tristezza della deformità. L'esperienza giovanile nel mondo del circo aveva lasciato un segno: l'universo dei «freaks», degli anormali, cui dedicherà il suo capolavoro (''Freaks'', 1932), dimostrano le sue preferenze. Il suo mondo è il mondo della melanconia umana dietro la maschera, anche dietro la maschera mostruosa. (p. 44)
*Ecco dove Dracula si congiunge alle tematiche predilette di Browning. Nella mistificazione, nel mascheramento. E, come negli altri film di Browning, propone il rito dello smascheramento, della demistificazione. Dietro la maschera c'è sì un mostro o un criminale, ma un mostro e un criminale patetici. A portare una maschera, in fondo, sono costretti dalle convenzioni sociali, devono forzatamente nascondere la propria diversità. Devono nascondersi perché altrimenti sarebbero perseguitati, come è perseguitato Dracula per la sua strana sessualità, un erotismo deviante e diverso dalla «norma». (p. 44)
*Lugosi non era solo un atore vanesio. Era comunista. Aveva partecipato attivamente alla repubblica di [[Béla Kun|Bela Kun]] e, caduta questa sotto la repressione, era stato costretto a emigrare. Le storie del cinema, anche quelle specialistiche, dimenticano, deliberatamente questa militanza di Lugosi, forse in conseguenza dell'ostentato silenzio di parte americana. Non era conveniente rendere noto che uno degli attori più popolari era un comunista, un rivoluzionario in esilio. Forse fu proprio questo essere diverso, anche politicamente, di Lugosi («straniero in terra straniera», come lamenta il Dracula di Stoker) a sposarsi perfettamente con il dolente demonio Dracula, principe delle tenebre e della diversità. (p. 44)
*Già il conte Orlok di Murnau era tanto solo da dover fare addirittura il cocchiere, proprio come il Dracula di Browning. Ma Orlok era un mostro del tutto disumano, mentre il Dracula interpretato da Lugosi umanizza il vampiro. È un tipo strano, questo è sicuro, non lo si incontrerebbe tutti i giorni dal lattaio e nemmeno in un salotto borghese. Eppure ha un<nowiki>'</nowiki>''apparenza'' umana. [...] Se Nosferatu era un erotismo bestiale e repellente, Dracula 1930 è l'amore misterioso ed esotico che irrompe nei salotti. Mina è soggiogata dall'ipnotismo di Dracula, ma ne è veramente innamorata, vedendone una possibile via di uscita dalle mura opprimenti della casa paterna. (p. 49)
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Si è detto a torto che la fortuna di ''[[Dracula il vampiro|Horror of Dracula]]'' si è avvalsa del colore cinematografico, che permetteva per la prima volta di mostrare il rosso del sangue. E si è detto che in ''Horror of Dracula'' il sangue scorreva a litri. Niente di più falso, se si escludono le labbra macchiate di sangue del vampiro, e non ci sono conferme dell'esistenza di una versione del film esportata solo in Giappone, dove il paletto conficcato nel cuore dei vampiri sarebbe anche divelto con abbondanza di sangue. (p. 53)
*Dracula e Van Helsing sono immersi da Fisher in un bagno di Inghilterra vittoriana. Van Helsing-Peter Cushing è rigido come l'istruttore di un college inglese, mentre Dracula-Christopher Lee è spietato come un colonnello britannico o come il caporeparto di una fabbrica ottocentesca.<br>E certo che il Dracula di Christopher Lee è inglese anche in altri atteggiamenti: la malvagità sorniona da dandy byroniano, la gentilezza snob con cui accoglie i visitatori al castello, la cattiveria presuntuosa e annoiata da aristocratico vittoriano con cui snuda i canini. Il volto di Lee è dotato di una mimica superiore a quella di Lugosi, eppure ha bisogno di posticci canini appuntiti per completare il personaggio. A Bela Lugosi bastava la cipria e il rossetto. Bela aveva già la maschera del vampiro cucita in volto, era ungherese, mentre Christopher doveva inserire qualcosa di più nella sua immagine italo-britannica. (p. 54)
*{{NDR|Su ''[[Nosferatu, il principe della notte]]''}} La virtù di Herzog è di riuscire ad innestare la tradizione vampirologica nella propria originale «visione del mondo». Nella simpatia-passione per il «diverso». Indubbiamente la proposta di Herzog è ambigua, oltre ogni scusabilità. (p. 55)
*Percorrere la carriera cinematografica di [[Klaus Kinski|Kinski]] è una specie di viaggio nell'inferno del cinema europeo, tra spaghetti-western, pessimi gialli teutonici, semi-porno all'italiana. Sino all'approdo glorioso sulle sponde del vampirismo. (p. 56)
*Senza dubbio, il vampiro più ripugnante della storia del cinema. Eppure, dimostrando un ateggiamento assai torbido verso il sesso, Herzog ne fa un richiamo erotico indiscutibile. Tutto sommato si invidia la bianca Lucy capitata tra le grinfie del vampiro. (p. 56)
*Le ragazze della pubblicità televisiva, come tutte le donne affascinanti della pubblicità in generale, sono delle vampire. E delle vampire secondol'accezione vittoriana, succhiatrici di denaro e ingannevoli. Con il loro sorriso fanno buttare via al «consumatore» soldi e persino la vita stessa, svilita e ridotta a consumismo. Si è pronti a dare tutto alla ragazza dei cartelloni o degli spot pubblicitari, si è pronti ad acquistare i prodotti che le reclamizza, pur sapendo che da lei non si otterrà nulla. Dalla demonizzazione del televisore si passa con facilità alla demonizzazione della pubblicità. Televisione e pubblicità sono stati temuti da consistenti fasce intellettuali con la stessa sospettosa e sprezzante paura di Voltaire di fronte al dilagare della superstizione vampirica nel secolo dei lumi. (p. 62)
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 6.png|thumb|[[Jack Palance]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] ne ''[[Il demone nero]]'']]
*{{NDR|Su ''[[Il demone nero]]''}} Il Dracula di [[Jack Palance|Palance]] è un vampiro innamorato, patetico e malinconico, maledetto come i vampiri dei fumetti. Adatto, quindi, alla televisione. (p. 75)
*Il mito del vampiro nasce in epoche indefinibili, anche se il termine «vampiro» si afferma in Europoa solo nel Settecento illuminista. Gli etimologi non stanno tranquilli di fronte ai vampiri. Le tre parole che nel linguaggio contemporaneo definiscono più correntemente il vampirismo (Vampiro, Nosferatu, Dracula) hanno origini in parte insondabili, che quasi si perdono nel nulla. (p. 79)
*Il vampiro ripropone quelle sensazioni di vicina morte che la sessualità porta sempre con sé. La paura è alla base dei miti vampireschi: paura della morte, paura dell'erotismo non socialmente controllabile, paura dell'ignoto. La paura, tra l'altro, è legata fisiologicamente al sangue, questo essenziale alimento della dieta vampirica. L'adrenalina che la paura fa aumentare nel sangue sembra tingere di rosso anche l'aspetto più nascosto del terrore. (p. 81)
*Il vampiro agisce meglio nel mondo chiuso, ad esempio nel ''villaggio''. Un contadino romeno avrà più di uno stimolo al terrore vampirico, al timore verso le orde vampiresche dotate di oscuri poteri connessi alla notte. La mentalità del piccolo gruppo favorisce la superstizione del vampiro. Ecco perché le leggende sul vampiro sono molto diffuse nelle isole, dove si teme tutto ciò che è straniero e diverso. (p. 83)
*Il vampiro sopravvive alla morte, supera una delle massime aspirazioni e una delle massime angosce dell'uomo. E sopravvive nel corpo, non nell'anima. Il vampirismo è il contrario del cristianesimo, che assegna solo all'anima l'immortalità e di conseguenza svilisce tutto il corporeo. (p. 92)
*Il Settecento fornisce ai tempi a venire una superstizione vampirica precisa, con regole e norme che si protrarranno nei secoli: i vampiri illuministi sono cadaveri che risorgono, nutrendosi di sangue umano e annientati solo da un paletto nel cuore e dal rogo delle spoglie. Il Settecento fornisce anche l'elenco dei rimedi per allontanare questi mostri notturni: l'aglio, gli arnesi religiosi, ecc. L'ondata di paura porta a un vero e proprio irrazionalismo di massa, probabilmente sottovalutato dagli storici e da quanti hanno studiato il periodo settecentesco europeo. La credenza nei vampiri provocò un incredibile numero di violazioni di sepolture, le tombe venivano aperte per rinvenire cadaveri rosei e sanguinolenti (vampiri) cui imputare epidemie o sventure. In effetti non era infrequente scoperchiare tombe e trovare cadaveri gonfi e lisci, con unghie e capelli allungati (il tutto in virtù di normali fenomeni di ritardata decomposizione) o sepolti vivi a causa di qualche forma di morte apparente. (p. 94)
*La croce da oggetto di culto si muta in stratagemma per mettere in difficoltà il male. Funziona con il diavolo e funziona con il vampiro. Dracula e i suoi simili urlano di dolore al solo apparire di un crocifisso: hanno ragione, perché la croce è, originariamente, solo uno strumento di tortura. Il vampiro, materialista ed esaltatore dei piaceri della carne (e del sangue), non può sopportare la vista di quell'attrezzo da boia. (p. 98)
*Con il Dracula di Christopher Lee si inaugura una nuova stagione di successi per il vampiro. Si pubblicano libri e studi sul vampirismo, le case cinematografiche sfornano decine di film sul non-morto. Non c'è la crisi, eppure il vampiro torna a svolazzare. (p. 100)
*Qualcuno ha visto nel Dracula di Stoker un'influenza diretta delle teorie di [[Cesare Lombroso|Lombroso]] (del resto citate dallo stesso Stoker), ma l'ipotesi è di difficile dimostrazione. Se è vero che Lombroso e la sua scuola ci informano che «riguardo ai denti, si incontrano negli assassini i canini molto sviluppati», è anche vero che Dracula fa bella mostra di una fronte spaziosa e alta, negata ai criminali dai lombrosiani e attribuita viceversa ai geni. Dove il vampiro spezza di più le categorie dei delinquenti di Lombroso, [[Enrico Ferri (criminologo)|Ferri]], [[Raffaele Garofalo|Garofalo]] e altri fisionomi, è negli occhi, mai sfavillanti in un criminale secondo le «regole» di quella fisiognoica. (p. 112)
*Stoker teme le donne e le fa vampire, eppure la sua origine sociale medio-borghese lo condiziona, lo costringe a liberare la donna solo nella mostruosità, facendola «donna perduta». Le letture analitiche del suo ''Dracula'' hanno spesso tentato di scrutare la personalità dell'autore, per cogliere nel romanzo i tormenti vittoriani o le tensioni affettive di Bram Stoker. Lo stesso personaggio Dracula potrebbe essere spiegato come parto nevrotico. Ma Dracula fa paura non tanto per gli spaventosi tormenti ''interiori'' che evoca, fa paura piuttosto perché è un nemico dell'umanità, un'insidia ''esterna''. Se ''Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde'' evoca terrori introspettivi (l'orrore è dentro di noi), ''Dracula'' avvisa che l'orrore è anche fuori di noi, e che può invaderci. (p. 125)
*[[Conte Dracula|Dracula]] è un falso aristocratico: nessun servitore, infatti, gli facilita la vita (o la non-vita) al castello. Non ha attorno a sé nemmeno il chiasso conviviale ed orgiastico di un signore feudale: il suo maniero è tetro, e lui stesso non tocca mai cibo. (pp. 128-129)
*Dracula è un ottimo turista. Sceglie con cura il nome delle navi con cui salpare. Per arrivare a Londra usa la «Demeter», che ricorda la suocera del dio degli Inferi, Demetra (che è anche simbolo di fertilità, e Dracula è una sfida alla procreazione ma è anche propagatore di vampiri). Per tornare in patria, invece, sceglie la «Czarina Caterina», il cui nome coincide con la zarina forse più immorale e dissoluta di tutta la storia russa. (p. 129)
*Dracula è un libertino. Si sceglie molte donne e se ne nutre. Ma non riesce mai ad essere maschilista quanto il suo nemico Van Helsing. (pp. 129-130)
*[[Abraham Van Helsing|Van Helsing]] è un tutore dell'ideologia. Per combattere Dracula utilizza tre armi ideologiche: la religione, i buoni sentimenti, la Ragione. È solo la fede in queste armi a rafforzare i nemici del vampiro, consci della sua pericolosità. (p. 130)
*Van Helsing è un celibe, per scelta non può sposarsi, è un prete della vampirologia. Le donne non lo interessano se non come potenziali schiave del vampiro. Qualcuno dice che un tempo è stato sposato, ma è riuscito solo a far diventare pazza sua moglie. (p. 130)
*Van Helsing è sadico. Desidera impalare le donne. E sceglie, per trafiggere Lucy, il giorno successivo a quello fissato per il matrimonio. (p. 131)
*[[Renfield]] è la parentela tra vampirismo, cannibalismo, necrofagia. (p. 131)
*[[Lucy Westenra|Lucy]] è un nome triste. Stoker si è ispirato alla poesia di William Wordsworth ''Lucy'', dove si canta una Lucy che anche da morta vive eternizzata nella natura. Lucy è stato sempre un nome adeguato ai personaggi letterari più sventurati o legati alla morte: persino nella ''Capanna dello zio Tom'' di Harriet Beecher Stowe c'è una negra Lucy che si annega quando gli schiavisti le sottraggono il figlio. E anche la Lucia manzoniana subisce parecchie traversie... (p. 131)
*Lucy è la vittima sessuale per eccellenza, è sottoposta agli atti esplicitamente erotici di Dracula, e ad atti implicitamente erotici dal dottor Seward (le trasfusioni di sangue). (p. 132)
*[[Mina Murray|Mina]] è una donna forte. Per i suoi tempi è troppo emancipata: lavora, è piena di iniziative, intende persino diventare giornalista! (p. 132)
*Mina è la donna stuprata che si sente corresponsabile della violenza subìta. «Contaminata!», urla dopo il rapporto con Dracula. Si dovrà mondare con i riti di Van Helsing da una «colpa» che rischia di farla gravida di un vampiro. (p. 132)
*[[Jonathan Harker|Harker]] è avventato e merita il suo destino. Lavoratore zelante, si mette in marcia per il castello di Dracula, dove ha trovato un impiego, proprio nella notte di Walpurgis, senza rispetto per quella data, il primo maggio, il giorno dei sabba, ma anche il giorno in cui i lavoratori fanno festa... (p. 133)
*C'è una ambigua ammirazione-repulsione nella credenza della [[metamorfosi]]. Da una parte si desiderano le capacità extra-umane degli animali (rapacità, volo, nuoto, capacità anfibie, forza, veleno, ecc.). Dall'altra si teme la ''riduzione'' a bestie, spesso considerata come condanna, nella mitologia e nella fiaba: sono i rospi, i serpenti, le belve e gli uccelli che nascondono la vera identità di una principessa, o di un demone. Il serpente della Bibbia cela il Male e attraverso la donna fa scoprire il peccato all'uomo. (p. 135)
*I voli notturni dei [[Pipistrello|pipistrelli]] fanno paura e inquietano. Ancora oggi i gangster americani considerano un malaugurio l'apparizione del pipistrello, foriero di arresti o di morte, come testimonia anche il ''Batman'' dei fumetti che combatte i criminali incutendo terrore attraverso l'immagine del pipistrello. Ma i banditi americani devono forse le loro paure alla Romania, terra originaria di tante superstizioni vampiriche, dove da secoli il pipistrello è considerato simbolo della sventura. (p. 136)
*Sono molti gli animali che possono mordere e contagiare l'uomo, eppure il più temuto è stato proprio il pipistrello. In realtà le abitudini, i comportamenti e alcune caratteristiche fisiologiche del pipistrello coincidono con i principali concetti fantastici del «resuscitato che succhia il sangue», o della femmina vampira che sottrae energie. E contemporaneamente l'associazione con la figura del pipistrello ha contribuito a creare molti di questi concetti. Basta ricordare che tutti i pipistrelli sono dotati di patagio, la membrana alare che unisce le falangi e permette il volo: il patagio necessita di particolari condizioni ambientali perché può essicare, e per questo motivo il pipistrello non può trattenersi a lungo sotto i raggi del sole, trascorre dormendo le ore del giorno e «vive» pressoché esclusivamente di notte. Una singolare coincidenza con il comportamento del revenant vampiresco. Il notturno. (pp. 136-137)
*Il pipistrello con i suoi voli in cerca di cibo disperde una grande quantità di energie, ha una «vitalità» quasi esuberante, instancabile. Non è un animale passivo o statico: ''vive'', anche se solo di notte. Il pipistrello vola verso l'estrema consumazione dell'esistenza terrena, delle energie a disposizione. E questo, vivendo quasi in eterno. In «eterno», rispetto alla longevità degli altri mammiferi. Come è noto nei mammiferi la durata della vita è quasi sempre strettamente proporzionata alle dimensioni: un topo vivrà meno di un anno, un cavallo supererà agevolmente i diciasette anni. Il pipistrello spesso è molto più piccolo di un topo, eppure può sopravvivere per oltre quindici anni. E anche a una simile veneranda età non subisce quel deterioramento delle arterie tipica decadenza senile di ogni mammifero. (p. 137)
*Il [[lupo]] ha per i suoi simili un forte sentimento «familiare», ma è animale ribelle, non accetta il dominio dell'uomo. È alter ego del cane domestico, il suo mister Hyde. (p. 140)
*La [[seduzione]] caratterizza definitivamente il vampiro come metafora del trasgressivo: la sua irruzione seducente nella vita «normale» e perbenista scuote e infrange alcuni dei valori fondamentali della società. (p. 145)
*La tristezza del vampiro, la sua disperazione, sono l'altra faccia dell'intrinseca ideologia di «liberazione» nascosta nel mito vampirico. Il non-morto, che vive solo nel nero della notte, nel silenzio senza memoria delle tenebre, nella morte del giorno, difficilmente avrebbe potuto sottrarsi alla malinconia e al dolore. (p. 150)
*L'ambigua passione per il diverso di Werner Herzog ha offerto un Nosferatu cinematografico che si lamenta della propria longevità sostenendo che la morte «non è il peggio». Involontariamente, il Nosferatu di Herzog si ritrova corciano, in perfetto accordo con un celebre ''Soliloquio'' del filosofo italiano: «Malinconica e triste che possa sembrare la morte... il terribile sarebbe se l'uomo non potesse morire mai, chiuso nella carcere che è la vita». (p. 153)
*La [[depressione]] stessa è un vampiro. Alzarsi la mattina dopo una notte insonne: l'incontro estenuante della vittima con il suo predatore è simile al sommergersi in una marea di pensieri di cui però non si può fare a meno. Senza forza, senza energia, come «esangui». (p. 161)
*Chi non ha mai sperimentato l'insonnia legata ad un dispiacere non può capire con quanta insistenza l'immagine che causa il dolore si ripresenti puntuale alla finestra della memoria: e come sia impossibile scacciarlo, e come sia voluttuoso arrendersi al suo potere. (p. 161)
*Nel vampiro, che infrange le regole della vita e della morte ma anche quelle della sessualità convenzionale, c'è un diavolo umanizzato, come Cristo è un dio umanizzato. Cristo promette per l'aldilà una vita futura ed eterna, gioiosa e senza dolore. Anche il vampiro promette alle proprie vittime una vita futura eterna e libera, ma sulla terra. (p. 170)
*La figura del vampiro non ha perso nulla della sua carica travolgente. Tutt'altro. Il vampiro poteva essere logorato da una storia troppo lunga, poteva diventare solo macchietta, pretesto comico. La sua demitizzazione poteva essere totale e senza scampo. Invece, no. Il vampiro, e la stessa figura in fondo così recente di Dracula, si rivelano capaci di «fare paura» e contemporaneamente di affascinare ancora oggi. ''[[Dracula di Bram Stoker|Bram Stoker's Dracula]]'' di Francis Ford Coppola era, sulla carta, un film rischioso. Poteva tramutarsi in una involontaria parodia di un personaggio passato attraverso troppi film e troppe rielaborazioni. Viceversa, al di là delle valutazioni individuali sulla qualità di ''Bram Stoker's Dracula'', il film di Coppola ha dimostrato tutta la forza di questo mito. (p. 203)
*Con ''Bram Stoker's Dracula'', Coppola ha reso evidente che il mito del non-morto transilvano è tuttora fecondo e prolifico: fa ancora paura e contemporaneamente riesce ancora a rappresentare tensioni e angosce degli individui quanto delle società attuali. Anzi, il ''Dracula'' di Coppola ci presenta l'aspetto più devastante del vampiro contemporaneo: è un mostro, ma un mostro irriducibile. Non si presta, Dracula e il vampiro, alle riletture buoniste, integrazioniste. Rimane implacabilmente e interamente mostro, perturbante. Con ''[[Forrest Gump]]'' o ''[[Il gobbo di Notre Dame (film 1996)|Il gobbo di Notre Dame]]'', Hollywood ha offerto l'omologazione del diverso, da accettare e integrare in un universo «politically correct». Con il ''Dracula'' di Coppola, invece, il mostro si presenta in tutta la sua alterità. Ha una dimensione umana, questo è vero. Piange, soffre, diventa vampiro per amore. Ma le sue azioni sono comunque malvagie, le sue mutazioni sono orride. E quindi, alla fine, va eliminato. (p. 214)
*{{NDR|Su ''[[Dracula: morto e contento]]''}} Poteva essere la versione draculiana di quel capolavoro che fu ''[[Frankenstein Junior|Frankenstein junior]]'', invece si è risolto in un filmetto leggero e innocuo. Certo, lo spettatore vampirofilo riusciva a scoprire di continui riferimenti a pietre miliari del cinema di vampiri. I nomi dei personaggi, le battute, le situazioni, erano metodiche riscritture in chiave comica della sceneggiatura del ''Dracula'' di Tod Browning: un film mitico negli Stati Uniti, quasi ignoto in Italia, e per questo il pubblico (e la stessa critica più disattenta) non hanno colto, da noi, il gioco anche godibile di Mel Brooks. (p. 218)
===Explicit===
Giunti alla fine della nostra caccia, un dato dovrebbe essere acquisito: i vampiri sono tra noi. Anche perché, nell'epoca del virtuale che si sta aprendo con il duemila, tutto quello che è stato creato dai media «esiste». Dal momento che i vampiri dimorano nell'immaginario collettivo, in modo permanente, allora esistono. In quell'interzona situata là dove scompare la differenza tra realtà e immaginario.
==''Il lord del brivido''==
===Incipit===
La filmografia di [[Christopher Lee]] è una grande galleria di personaggi inquietanti, a volte mostruosi, quasi sempre dei "diversi". Era in grado di nobilitare le figure più terribili, rendendo percepibile sullo schermo quella che chiamava «la solitudine del male» (la sua spiegazione era che «nessuno è totalmente malvagio»).
===Citazioni===
*Durante il conflitto viene trasferito all'intelligence Service, sempre per conto della RAF, e a quelle che vengono definite "special operations". Insomma, si occupa di spionaggio e firma l'Official Secrets Act che lo impegna alla segretezza sulle sue attività: Lee infatti non ha mai rivelato quali fossero i suoi compiti. Ed è questo un altro tassello che intreccia la sua biografia con la sua futura carriera cinematografica: infatti a Lee, agente segreto nella vita reale, doveva capitare di essere sullo schermo uno dei più temibili avversari della spia per eccellenza nell'immaginario odierno, James Bond. (p. 20)
[[File:Revenge of Frankenstein (trailer) - Christopher Lee.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo della [[Mostro di Frankenstein|Creatura]] ne ''[[La maschera di Frankenstein]]'']]
*{{NDR|Su ''[[La maschera di Frankenstein]]''}} L'aspetto del Mostro era una grande innovazione, che ne allontanava l'immagine dalla classica testa quadrata con gli elettrodi portata al successo da Boris Karloff negli anni Trenta. Il problema era che non si poteva imitare il make-up dei Frankenstein prodotti dalla Universal, perché era protetto da copyright, ed era necessario cercare qualcosa di completamente differente. Christopher Lee affrontò almeno tre prove per il make-up della creatura, con il truccatore Phil Leakey. In alcuni primi tentativi il naso di Lee era schiacciato o con delle protesi, tanto da farlo sembrare un animale, poi si arrivò al trucco definitivo, che è stato definito "da incidente stradale". Poiché la creatura era composta di frammenti prelevati ad altri corpi, si realizzò un volto irregolare, pieno di cicatrici e con un occhio latteo. (pp. 38-39)
*{{NDR|Su ''[[La maschera di Frankenstein]]''}} Per caratterizzare un personaggio che non parla e può comunicare solo con i movimenti, gli atteggiamenti, le reazioni, Lee mise a frutto le sue esperienze come mimo. E la sua interpretazione resta memorabile, soprattutto per la capacità di rendere il dolore della creatura, senza parlare e solo con i movimenti e gli sguardi. (p. 40)
*''[[La maschera di Frankenstein|The Curse]]'' fu infatti una sorta di banco di prova per l'equipe [[Hammer Film Production|Hammer]], una palestra per imparare le nuove regole del cinema horror nell'epoca del colore. L'esperimento fu premiato da un enorme successo di incassi, oltre ogni aspettativa, dando il via a una vera e propria rinascita dell'horror cinematografico. Tuttavia, i critici ufficiali erano molto severi con i film della Hammer e fin dagli inizi sentenziarono che il filone non avrebbe funzionato. Al contrario gli spettatori regalavano quasi immancabilmente dei risultati economici eccezionali: con pochi mezzi e scarsi investimenti, la Hammer riusciva a realizzare dei film di grande successo internazionale. Presto la Hammer divenne l'unica casa produttrice britannica a essere automaticamente distribuita attraverso le major americane, dalla Universal alla Warner Bros., dalla Columbia alla Fox. Un vero fenomeno imprenditoriale e un'audace scelta di specializzazione nel fantastico e nel gotico. Oggi, finalmente, anche gli studiosi di cinema cominciano ad apprezzare l'originalità di quelle pellicole e la maestria dei registi e degli interpreti. (p. 41)
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Le platee del 1958 si resero subito conto che avevano di fronte un film dell'orrore del tutto innovativo e non solo per l'uso del colore. L'impatto era straordinario fin dalla sequenza iniziale, quando sui titoli di testa il sangue cola su una bara con la scritta "Dracula". La musica di James Bernard, restata famosa, fa rimbombare archi e tamburi con un ritmo che ricorda la parola scandita «Dra-cu-la». (p. 48)
*{{NDR|Su ''[[L'uomo che ingannò la morte]]''}} Troppo statico e parlato, il film lasciò freddi pubblico e critica, nonostante la consueta meticolosa cura della Hammer e di Fisher. (p. 55)
*{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Ribalta le convenzioni della storia sul Dottor Jekyll e Mister Hyde: qui Jekyll è un goffo professore che si trasforma non in un mostro, ma in un giovane bellissimo e depravato. Una innovazione ardita, girata in modo sontuoso da Terence Fisher, ma che non ottiene però i consensi del pubblico. (p. 57)
*{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Girato in grande velocità, il film poteva essere un capolavoro della casa produttrice britannica, ma venne tradito dal make-up del mostro, scarsamente efficace a causa delle ristrettezze economiche imposte dalla produzione. (p. 79)
[[File:Rasputin the Mad Monk (1966) trailer - Christopher Lee 6.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo di [[Grigorij Efimovič Rasputin]] in ''[[Rasputin: il monaco folle]]'']]
*{{NDR|Su ''[[Rasputin: il monaco folle]]''}} Trasporre sullo schermo la storia di Rasputin imponeva alla produzione di ricostruire con efficacia l'ambientazione russa, ma nel film non viene mai mostrata la corte reale (né lo zar), probabilmente perché avrebbe richiesta delle spese insostenibili per la Hammer. Si preferì invece accentuare la carica violenta e sensuale del personaggio, puntando sulla fotografia di Michael Reed per ovviare ai pochi mezzi a disposizione. Il Rasputin di Lee, dai lunghi capelli e dalla lunga barba, gli occhi infernali e la capacità di sedurre persino una delle dame più vicine alla zarina, resta una delle prove più suggestive dell'attore. (p. 81)
*{{NDR|Su ''[[The Devil Rides Out]]''}} Ci vollero anni [...] prima che Lee convincesse la Hammer a produrre il film, dato che si temevano le reazioni della censura e della Chiesa di fronte a una storia di satanismo e magia nera. In qualche modo, il film ruppe il ghiaccio e diede il via libera ad altri film sulle stesse tematiche. Rabbini, preti cattolici e protestanti, persino musulmani chiesero a Lee se non aveva avuto disagio a girare quel film e se non lo considerasse blasfemo. Ma l'attore replicava che nel film, al contrario, si assiste alla distruzione delle tenebre da parte della luce. E persino un vescovo irlandese gli fece i complimenti. (pp. 83-84)
*{{NDR|Su ''[[The Devil Rides Out]]''}} Per lungo tempo Lee sperò in un remake del film, che potesse godere delle nuove frontiere raggiunte dagli effetti speciali, ma il suo desiderio non si realizzò. (p. 85)
*{{NDR|Su ''[[Dracula, principe delle tenebre]]''}} Al di là dell'assenza di dialoghi, la stessa presenza del vampiro sullo schermo è ridotta al minimo. Nelle sue poche apparizioni il Dracula di Lee risulta animalesco, crudele, e l'attore sembra aver abbandonato il desiderio di distinguersi nettamente dal vampiro di Lugosi: in ''Dracula Prince of Darkness'', infatti, indossa un anello che è la copia esatta di quello portato da Bela Lugosi, come omaggio al grande attore ungherese. (p. 86)
*Dopo ''Dracula Prince of Darkness'' per Lee inizia la disaffezione verso il personaggio che lo aveva reso celebre. O almeno, la disaffezione verso i progetti della Hammer relativi al conte vampiro. «È assurdo!», sbotta l'attore con i dirigenti della casa produttrice. «Prima scrivete la storia e poi cercate di adattarvi il personaggio, è ridicolo. Non voglio farlo. Non lo farò». La sensazione di Lee, infatti, era che alla Hammer si scrivessero dei soggetti e solo successivamente decidessero di inserire Dracula nella storia, portando così a incongruenze e a uno svilimento del personaggio. (p. 87)
*{{NDR|Su ''[[Le amanti di Dracula]]''}} Anche la conclusione del film riservava all'attore un imprevisto. Dracula finisce impalato da una croce, il volto diventa triste, il sangue gli cola dagli occhi e dalla bocca, fino alla consueta disintegrazione. Proprio mentre girava la scena finale, con Lee urlante, trapassato dalla croce, il volto rigato da lacrime di sangue che gli scorrono dagli occhi, arrivò sul set il Lord inviato dalla Regina per consegnare il prestigioso Queen's Award alla Hammer, accompagnato dalla moglie. La coppia guardò muta quella scena terribile, senza nessuna espressione in volto. (p. 88)
[[File:Taste The Blood of Dracula - Original Theatrical Trailer (1970) Count Dracula.png|thumb|Christopher Lee nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Una messa per Dracula]]'']]
*{{NDR|Su ''[[Una messa per Dracula]]''}} Il film aveva degli ottimi attori (come Geoffrey Keen) nei ruoli dei borghesi vittoriani dediti alla perversione e al satanismo, e gli effetti speciali della decomposizione finale di Dracula sono tra i migliori della serie. Eppure la copia della sceneggiatura su cui ha lavorato Lee è piena di appunti irritati dell'attore: "Ridicolo", "Sciocco", "Inutile". (p. 90)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|El Conde Dracula]]'' purtroppo si trovò limitato dalle ristrettezze finanziarie. Che il film fosse a bassissimo budget è testimoniato dall'uso smodato dello zoom, dalle riprese notturne girate di giorno o dal fatto che i lupi al servizio di Dracula erano dei semplici pastori tedeschi. Insomma, per Lee "un'occasione perduta". (p. 107)
*{{NDR|Su ''[[Vita privata di Sherlock Holmes]]''}} Grazie a questa pellicola, Christopher Lee può vantare di essere l'unico attore ad aver impersonato sia Sherlock Holmes che suo fratello Mycroft. Il regista Wilder volle Lee, dopo aver considerato George Sanders e Laurence Olivier, anche se non corrispondeva fisicamente alla descrizione del fratello di Holmes. Wilder gli disse: «Non mi interessa minimamente cosa hai fatto in passato. Mi interessa solo che tu sei l'attore giusto, secondo me, per questa parte, nel mio film». (p. 111)
*''[[Il marchio di Dracula|Scars of Dracula]]'' tenta di aggiornarsi alle nuove esigenze del mercato e si dimostra il più sadico della serie, soprattutto quando Dracula infligge delle terribili torture al suo servo (Patrick Troughton). I morsi di Dracula sono estremamente sanguinolenti e il vampiro affonda le fauci direttamente nel corpo squarciato di una vittima. Anche il trucco di Lee cambia, è molto pesante, il cerone lo rende pallido oltre misura. (p. 116)
*{{NDR|Su ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''}} Non era la prima volta che il cinema portava Dracula in contesti contemporanei (era accaduto, tra l'altro, già a Bela Lugosi con il ''Dracula'' di Tod Browning e a Lon Chaney junior con il conte Alucard di ''Son of Dracula''), ma Lee era poco convinto da un Dracula in tempi moderni, svincolato dal suo contesto storico. La sua unica consolazione era ricordare che nel romanzo di Stoker la vicenda si svolgeva nello stesso periodo in cui venne scritto. Nonostante tutte le sue riserve, Lee non si risparmiò nella promozione della pellicola, apparendo anche in uno short pubblicitario, intervistato nella sua casa di Londra. Ma era convinto che gli spettatori avrebbero disapprovato un film a tratti grottesco. (p. 117)
*{{NDR|Su ''[[Il cervello dei morti viventi]]''}} Il film precedeva ''The Exorcist'' (''L'Esorcista'', 1973) e trattava un tema simile, quello di bambini "posseduti", ma si dimostrò troppo irritante, andava contro il moralismo perbenista che vuole solo bambini ingenui e serafici o al massimo vittime del demonio: invece in questo film i bambini uccidono e si uccidono. (p. 121)
*''[[The Wicker Man]]'' è un film che non lascia mai indifferenti, che fa pensare. Venne mostrato anche a esponenti di diverse confessioni religiose, per sapere se lo trovavano offensivo. Molti furono turbati dal cinismo di Summerisle, ma nessuno si sentì offeso. (p. 123)
*Esiste una voce secondo la quale [[Ian Fleming|Fleming]] si sia ispirato proprio alla sua vita per creare il personaggio di [[James Bond]], dato che come abbiamo detto Lee ha lavorato per i servizi segreti durante la guerra e avrebbe forse continuato anche successivamente a collaborare con l'intelligence britannica. (p. 127)
*{{NDR|Su ''[[Starship Invasions]]''}} Il film è talmente sgangherato (grotteschi costumi, astronavi con arredi ridicoli, assurdi robot degni dei serial americani di serie Z degli anni Trenta, effetti speciali iperartigianali) da farne un oggetto di culto per gli amanti del trash. (p. 138)
*{{NDR|Su ''[[Jinnah (film)|Jinnah]]''}} Lee aveva sentito parlare di [[Mohammad Ali Jinnah|Jinnah]] dalle truppe indiane durante la Seconda guerra mondiale, ma la sua vita era poco nota anche ai pakistani. L'attore voleva offrire un ritratto di Jinnah completamente diverso da quello offerto, brevemente, in ''[[Gandhi (film)|Gandhi]]'' (1982). Nel film di [[Richard Attenborough|Richard Attemborough]] il leader pakistano appariva come un mestatore che voleva la guerra civile, mentre nella interpretazione di Lee con regia di Jamil Dehlavi è "uno dei più grandi statisti del XX secolo". (p. 160)
*Tra le diverse abitazioni in cui ha vissuto, rimane nella memoria di chi ha potuto visitarla quella londinese a Chelsea, un appartamento al terzo piano dove accoglieva gli ospiti in un soggiorno illuminato da luci dorate, con mobilio di tec orientale, un grande specchio e tappeti persiani. A ornare la sala, i soprammobili che provenivano dai tanti viaggi dei coniugi Lee. Ai due lati di un camino i muri erano occupati da librerie che arrivavano fino al soffitto e che contenevano volumi su ogni argomento: storia, guerra, fantascienza, fantasy, horror, occulto, mitologia, musica, e soprattutto biografie storiche e autobiografie. I suoi autori preferiti del soprannaturale erano [[Edgar Allan Poe]], [[Arthur Machen]], [[Ambrose Bierce]], [[Algernon Blackwood]], [[H. P. Lovecraft]] e [[Ray Bradbury]]. (pp. 231-232)
*Nonostante il carattere riservato e a volte poco cordiale, non si sottraeva al bagno di folla dei fan, donando volentieri autografi e dediche sulle sue foto. Era assiduo frequentatore della libreria londinese Forbidden Planet in New Oxford Street, specializzata in fantascienza e fumetti, per firmare copie dei suoi film e libri. (pp. 233-234)
*Il suo giudizio sul mondo del cinema era spesso severo. Un po' moralista, riteneva che i ragazzi sotto i 15 anni dovessero essere tenuti lontani dai film pornografici e da quelli troppo violenti (di una violenza «imitabile»), ma era contrario alla censura cinematografica per gli adulti. Si diceva contrario allo star system, dato che chi viene ritenuto "star" non necessariamente è un buon attore, e riteneva che l'industria cinematografica fosse «devastata dall'ignoranza». Era molto critico con i film sulla Seconda guerra mondiale, a suo dire pieni di errori perché non realizzati da chi aveva veramente partecipato al conflitto. (p. 238)
*Patriottico, come si è visto era stato in gioventù persino agente segreto per l'Intelligence Service. Ma se gli si chiedeva di raccontare qualcosa sulle sue avventure nelle Special Forces o nei servizi segreti inglesi, lui, così loquace su tutti gli argomenti della sua carriera e della sua vita, si chiudeva in un rigido «non posso dire nulla». (p. 241)
==Bibliografia==
*Fabio Giovannini, ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, ISBN 88-220-4516-5
*Fabio Giovannini, ''Il libro dei vampiri. {{small|Dal mito di Dracula alla presenza quotidiana}}'', Edizioni Dedalo, 1997, ISBN 9788822045386
*Fabio Giovannini, ''Il lord del brivido. {{small|Christopher Lee da Dracula a Lo Hobbit}}'', Shatter edizioni, 2018, ISBN 978-88-943721-2-0
==Altri progetti==
{{interprogetto|w}}
{{DEFAULTSORT:Giovannini, Fabio}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
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Spider-Man: No Way Home
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2022-08-11T19:36:03Z
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/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Spider-Man: No Way Home
|genere = azione/avventura/fantascienza
|regista = [[Jon Watts]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(personaggio)</small>
|sceneggiatore = [[Chris McKenna (sceneggiatore)|Chris McKenna]], [[Erik Sommers]]
|attori = * [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man
* [[Zendaya]]: Michelle "MJ" Jones-Watson
* [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Jacob Batalon]]: Ned Leeds
* [[Jon Favreau]]: Harold "Happy" Hogan
* [[Jamie Foxx]]: Max Dillon / Electro
* [[Willem Dafoe]]: Norman Osborn / Goblin
* [[Alfred Molina]]: Otto Octavius / Dottor Octopus
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Tony Revolori]]: Eugene "Flash" Thompson
* [[Marisa Tomei]]: May Parker
* [[Andrew Garfield]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man
* [[Tobey Maguire]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere
|doppiatori italiani = * [[Alex Polidori]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man
* [[Emanuela Ionica]]: Michelle "MJ" Jones-Watson
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Francesco Ferri]]: Ned Leeds
* [[Enrico Chirico]]: Harold "Happy" Hogan
* [[Franco Mannella]]: Max Dillon / Electro
* [[Francesco Pannofino]]: Norman Osborn / Goblin
* [[Massimo Lodolo]]: Otto Octavius / Dottor Octopus
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Mattia Nissolino]]: Eugene "Flash" Thompson
* [[Barbara De Bortoli]]: May Parker
* [[Lorenzo De Angelis]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man
* [[Marco Vivio]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere
|fotografo = [[Mauro Fiore]]
|montatore = [[Jeffrey Ford]], [[Leigh Folsom Boyd]]
|effetti speciali = [[Kelly Port]], [[Chris Waegner]], [[Scott Edelstein]], [[Dan Sudick]]
|musicista = [[Michael Giacchino]]
|scenografo = [[Rosemary Brandenburg]], [[Emmanuelle Hoessly]]
|costumista = [[Sanja Milkovic Hays]]
}}
'''''Spider-Man: No Way Home''''', film statunitense del 2021 con [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]], [[Tobey Maguire]], [[Andrew Garfield]], [[Benedict Cumberbatch]], [[Zendaya]], [[Jacob Batalon]], [[Willem Dafoe]], [[Alfred Molina]] e [[Jamie Foxx]], regia di [[Jon Watts]].
==Frasi==
*In poche parole, tutti quelli che sapevano che ero Spider-Man, dovrebbero saperlo ancora!!! ('''Peter Parker''')
*{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Pensi che la tua nuova tuta ti salverà?! ('''Dottor Octopus''')
*{{NDR|A Peter e MJ, indicando Lizard}} Oh, quello è un dinosauro? ('''Ned Leeds''')
*{{NDR|Rivolto a Peter, a nome dei suoi tentacoli}} Siamo stanchi delle tue domande, ragazzo!!! ('''Dottor Octopus''')
*Un Peter diverso. Strano. ('''Uomo Sabbia''')
*{{NDR|Prima di intrappolare il Dottor Strange nella Dimensione Specchio in modo per curare i supercriminali multiversali}} Mi dispiace, signore, ma... devo provarci. ('''Spider-Man''')
*Posso aiutarti. Sai, anch'io sarei una specie di scienziato. ('''Norman Osborn''')
*Fidati, Peter. Quando cerchi di riparare le persone, ci sono sempre conseguenze. ('''Lizard''')
*Be', io... io non voglio essere ucciso, soprattutto da uno vestito alla ''[[Dungeons & Dragons]]''. {{NDR|riferendosi al Dottor Strange}} Perciò qual è il piano? ('''Electro''')
*{{NDR|Colpito dallo stile di coraggio di MJ}} È impossibile che sia la sua ragazza, è impossibile. ('''Lizard''')
*{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Be', io ci sto. Ma, se qualcosa va storto, ti friggo dentro e fuori. ('''Electro''')
*Ci ucciderà tutti. ('''Dottor Octopus''')
*Oh, queste umiliazioni non finiscono mai?! Tieni il tuo giochino scientifico lontano da me! ('''Dottor Octopus''')
*{{NDR|Rivolto a Spider-Man, dopo aver preso il controllo mentale di Norman}} È un bel trucchetto, il tuo senso ragnesco. ('''Goblin''')
*{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Ti ho osservato profondamente, attraverso gli occhi codardi di Norman. Che lotti, per avere tutto quello che vuoi, mentre il mondo cerca di farti scegliere. Gli dei non devono scegliere. Noi prendiamo. ('''Goblin''')
*{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Visto quando parlavo delle conseguenze!! ('''Lizard''')
*Peter, Peter, Peter. A fare del bene ci si rimette sempre. Puoi ringraziarmi dopo. ('''Goblin''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Fammi solo... riprendere fiato. ('''May Parker''')
*Come va, Peter. Ti piace il nuovo me? Senti, tu dammela. La distruggerò {{NDR|sghignazza}}, ma ti lascerò vivere. Non costringermi ad ucciderti. ('''Electro''')
*Mi dispiace, Sandman, nessuno torna a casa! ('''Electro''')
*{{NDR|Dopo aver curato l'Uomo Sabbia}} A posto, Flint. Ti porteremo a casa. Tu resta qui. ('''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''')
*{{NDR|Dopo aver curato Lizard}} Dottor Connors? Bentornato, signore. ('''Peter Parker/Spider-Man''')
*Spider-Man può venire a giocare?! ('''Goblin''')
*{{NDR|Alla Cappa della Levitazione del Dottor Strange}} Grazie, Mister Mantello! ('''Ned Leeds''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolto a Peter, riferendosi a May}} Lei era lì per causa tua! Io l'avrò pure colpita, ma tu... {{NDR|ridendo in modo maniacale}} Tu sei quello che l'ha uccisa! ('''Goblin''')
*{{NDR|Dopo essere stato curato da Peter}} Peter? {{NDR|guardando con rimorso il Peter Parker del suo universo, sdraiato a terra, ferito}} Cosa ho fatto? ('''Norman Osborn''')
*A poche settimane dal disastro della Statua della Libertà, i seguaci di Spider-Man seguitano a sostenere che il vile vigilante sia un eroe! Ma se fosse un eroe, si toglierebbe la maschera e ci direbbe di chi è veramente, perché solo un codardo cela la propria identità. Solo un codardo nasconde le proprie vere intenzioni. Siatene certi, signore e signori, il sottoscritto scoprirà quelle intenzioni, con le buone e le cattive! ('''J. Jonah Jameson''')
==Dialoghi==
*'''Matt Murdock''': Bene, ho delle buone notizie: nessuna delle accuse contro di te reggerà.<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorridendo di gioia}}: Dai, sul serio?!<br />'''May Parker''': Ah, lo sapevo!<br />'''Happy Hogan''': Grande!<br />'''Peter Parker''': Oh, mio Dio, signor Murdock, la ringrazio!<br />'''May Parker''': Grazie, Matt!<br />'''Peter Parker''': È incredibile!<br />'''Matt Murdock''': Prego.<br />'''Happy Hogan''': Perfetto.<br />'''Matt Murdock''': Tuttavia, signor Hogan?<br />'''Happy Hogan''': Sì.<br />'''Matt Murdock''': I federali stanno indagando sulla tecnologia scomparsa. Io comprendo la sua lealtà verso il signor Stark e a al suo retaggio, ma se fossi coinvolto...<br />'''Happy Hogan''': Se fossi coinvolto?!<br />'''Matt Murdock''': Si procuri un avvocato.<br />'''Happy Hogan''': Mi serve un avvocato, perché sono sotto inchiesta?! Pensavo che... Ha detto nessuna accusa. Potrei dire su un consiglio del mio legale che rifiuto rispettosamente di rispondere alla domanda perché la responsabilità potrebbe incriminarmi. Lo dicono quei in ''Bravi ragazzi''? Cosa dicono quei in ''Bravi ragazzi''?<br />'''May Parker''': Happy, Happy, lo so cosa stai pensando. Calmati. Sentiamo cosa ha da dire. Matt?<br />'''Matt Murdock''': Deve procurarsi di un avvocato eccellente. Peter, avrai eppure evitato i problemi illegali per ora, ma è solo l'inizio. C'è ancora il tribunale dell'opinione pubblica. {{NDR|dalla finestra viene lanciato un mattone verso Peter, ma Matt lo afferra subito}}<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorpreso}}: Come è riuscito a farlo!?<br />'''Matt Murdock''': Sono un avvocato eccellente.<br />'''May Parker''': Ci occorre un luogo più sicuro dove vivere.
*'''Dottor Strange''': Allora, Peter, a cosa devo il piacere?<br />'''Peter Parker''': Ah, giusto. Mi dispiace disturbarla, signore, ma...<br />'''Dottor Strange''': Per favore, abbiamo salvato mezzo universo insieme, puoi evitare di chiamarmi "signore".<br />'''Peter Parker''': Okay, ah, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': Suona strano, ma te lo concedo.
*'''Dottor Octopus''': Ciao, Peter.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|confuso}}: Ciao! Noi ci... La conosco?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa hai fatto al mio apparecchio?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ah, il suo apparecchio? Non so di cosa stia parlando! Non so... Quale apparecchio?<br />'''Dottor Octopus''': La potenza del sole nel palmo della mia mano. È sparita!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ascolti, signore, se la smette di devastare auto, potremmo lavorare insieme e la aiuterò a trovare il suo apparecchio!<br />'''Dottor Octopus''': Vuoi giocare con me?! {{NDR|solleva le due auto}} Prendile!! {{NDR|lo attacca}}
*'''Dottor Octopus''' {{NDR|si [[Spider-Man 2|riferisce però a Mary Jane]]}}: Avrei dovuto uccidere la tua fidanzatina quando potevo! {{NDR|Spider-Man fuoriesce le zampe meccaniche della sua tuta nanotecnologica}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|visibilmente infuriato, credendo che fosse Michelle Jones}}: Che cosa ha detto?!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|ai suoi tentacoli}}: Pare che ci sia una gara. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Dottor Octopus''': Nanotecnologia. Ah, hai superato te stesso, Peter. Ti ho sottovalutato. Ma ora morirai. {{NDR|cerca di ucciderlo con una lama del tentacolo, ma la tuta nanotecnologica difende Peter nel petto che però mostra il suo volto, Doc Ock si toglie gli occhiali da sole per vederlo meglio che ne rimane confuso}} Tu non sei Peter Parker.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Sono davvero confuso, ora.
*'''Dottor Strange''': Devi stare attento a ciò che desideri, Parker!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|imprigionato nella cella magica}}: Fatemi uscire!!!<br />'''Peter Parker''': Potrebbe spiegarmi, per favore, che cosa succede?<br />'''Dottor Strange''': Sai l'incantesimo che hai rovinato che doveva far dimenticare a tutti che Peter Parker è Spider-Man? Sta attirando tutti coloro che sanno che Peter Parker è Spider-Man, da ogni universo fino al nostro.<br />'''Peter Parker''': Da ogni universo?<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto al Dottor Strange}}: Chi sei tu? E dove mi trovo?<br />'''Dottor Strange''': Penso sia meglio non coinvolgerli, perché francamente il multiverso è un concerto di cui sappiamo spaventosamente poco.<br />'''Peter Parker''': Il multiverso esiste?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sospira}}: Non dovrebbe nemmeno essere possibile.<br />'''Peter Parker''': Ma aveva fermato l'incantesimo?<br />'''Dottor Strange''': No, lo contenuto. Ma pare che qualcuno di loro siano riusciti a passare. Quando sei andato via, ho rilevato una presenza ultraterrena, l'ho seguita nelle fogne, e dove ho trovato quel... {{NDR|indicando Lizard che è anche lui imprigionato}} viscido meticcio verdastro.<br />'''Dottor Octopus''': Incantesimo?! Come nella magia? Che cos'è? Una festa di compleanno?! Chi è questo pagliaccio?! Cos'è questa follia?!<br />'''Dottor Strange''': Guarda. Conosci un Peter Parker che è Spider-Man?<br />'''Dottor Octopus''': Sì.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indica il Peter di questo universo}}: È lui?<br />'''Dottor Octopus''': No!<br />'''Dottor Strange''': Visto? Okay, ecco cosa dobbiamo fare. Non so di quanti visitatori ci siano arri...<br />'''Peter Parker''': Io ne ho visto un altro. Sul ponte. Ero tipo... era tipo un elfo verde volante. {{NDR|si riferisce al Goblin}}<br />'''Dottor Strange''': Sembra gioioso. Perché non cominci da lui. Li devi catturare e portali qui, intanto io capisco come rispedirli indietro prima che distruggano il tessuto della realtà, o peggio, che Wong lo scopra.
*'''Dottor Octopus''' {{NDR|sbalordito di aver visto, per la prima volta, lanciare un incantesimo a Peter nell'altra cella}}: Come ci sei riuscito?!?<br />'''Dottor Strange''': Tante feste di compleanno!
*'''Dottor Octopus''' {{NDR|parlando di Norman}}: Non può essere lui.<br />'''Michelle Jones''': Perché?<br />'''Dottor Octopus''': Perché Norman Osborn è morto anni fa. O abbiamo visto qualcun altro, oppure stai per volare nell'oscurità a combattere un fantasma.
*'''Uomo Sabbia''' {{NDR|finito nella cella magica}}: Che succede?!<br />'''Electro''': Hai scelto la parte sbagliata. {{NDR|Lizard si mette a ridacchiare per averlo riconosciuto}} Connors?<br />'''Dottor Octopus''': Aspetta. Conosci questa creatura?<br />'''Electro''': No no no no, non una creatura. Un uomo.<br />'''Ned Leeds''': Oh, gli stessi universi.<br />'''Electro''': Il dottor Curt Connors era uno scienziato di Oscorp, quando lavoravo lì. Uno scienziato brillante che si è trasformato in una lucertola. Poi voleva trasformare tutta la città in lucertole. Roba da pazzi.<br />'''Lizard''': Quale roba da pazzi, Max?! Era il prossimo passo nell'evoluzione umana!<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man (film)|The Amazing Spider-Man]]'' (2012).</ref><br />'''Ned Leeds''' {{NDR|sottovoce a MJ}}: Il dinosauro parla.<br />'''Michelle Jones''': È una lucertola.<br />'''Ned Leeds''': Giusto.<br />'''Lizard''': A proposito, a te cos'è successo? Ti ricordavo con i denti marci, gli occhiali e il riporto ai capelli. Ti sei rifatto di sana pianta? Sei vuoi, te lo posso farti io, di sana pianta.<br />'''Electro''': Mi trasformi in lucertola?<br />'''Lizard''': Esatto!<br />'''Uomo Sabbia''': Voi due fatela finita!
*'''Ned Leeds''' {{NDR|a MJ}}: Ehi, mi chiedi se questo è un mostro albero oppure uno scienziato che si è trasformato un albero.<br />'''Electro''': È solamente un albero. Solo un albero.
*'''Goblin''': Vigliacco! Abbiamo un nuovo mondo da conquistare! Mi dai il voltastomaco!<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|ormai impaurito}}: Lasciami in pace, ti prego.<br />'''Goblin''': Ti nascondi nell'ombra! Ti nascondi da chi sei veramente!!<br />'''Norman Osborn''': No!<br />'''Goblin''': Non puoi scappare da te stesso!!!
*'''Peter Parker/Spider-Man''': Ragazzi, lui è il signor Orsborn.<br />'''Norman Osborn''': Ehi, dottore.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Scusi, il dottor Osborn. Loro sono i miei amici: lui è Ned e MJ.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|confuso}}: "Mary Jane"?<br />'''Michelle Jones''': È Michelle Jones, in verità.<br />'''Norman Osborn''': Affascinante.<br />'''Ned Leeds''': Dici che ci sono altri Ned Leeds?
*'''Norman Osborn''': Octavius?<br />'''Dottor Octopus''': Osborn?<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|riguardo ai tentacoli di Octavius}}: Cosa... Cosa ti è successo?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa è successo a me?! Sei il morto vivente!<br />'''Norman Osborn''': Che... che vuoi dire?<br />'''Dottor Octopus''': Sei morto, Norman. Anni fa.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|continuando non capire}}: Tu sei pazzo.<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Adoro questo universo!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Di che sta parlando? Lui era qui, non può...<br />'''Uomo Sabbia''': Morti. Sono morti entrambi, combattendo Spider-Man. Ne parlarono i notiziari. Green Goblin, trafitto dallo stesso aliante su cui volavi.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'' (2002).</ref> E, un paio di anni dopo, tu, Doc Ock, annegato nel fiume con il tuo apparecchio.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 2]]'' (2004).</ref><br />'''Dottor Octopus''': Sono sciocchezze! Spider-Man stava cercando di fermare il mio reattore a fusione! E io ho fermato lui! L'ho avevo per la gola e poi io... {{NDR|realizzando di essere sfuggito nel suo destino}} Poi ero qui.<br />'''Electro''': Oh, mai dai! Non sai una cosa? Io stavo pestando Spider-Man! Fatelo dire! E lui ha causato un sovraccarico, ero bloccato nella griglia, assorbivo dati, stavo per trasformami in energia pura, e poi... e poi... e... {{NDR|realizzando di aver subito anche lui il suo destino}} E poi... Oh, cazzo! Stavo per morire.<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]]'' (2014).</ref><br />'''Lizard''' {{NDR|in preda dalla paura}}: Max, tu sai? Che io morirò?
*'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto sorpreso a Peter per il rifiuto di lasciare gli alcuni cattivi a morire nei loro universi}}: Avresti potuto lasciarci a morire. Perché non l'hai fatto?<br />'''Michelle Jones''': Perché lui è diverso.
*'''Electro''': Guarda questo posto e quante possibilità.<br />'''Uomo Sabbia''': Cosa? L'appartamento?<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, sì, l'appartamento! Mi piace il dancing dell'open space, no! No, amico. Sto parlando del mondo. A me piace come sono qui. E tutta quell'energia potrei essere molto di più. Perché ti sei aggregato?<br />'''Uomo Sabbia''': Ho una figlia {{NDR|Penny}}. E voglio vederla. {{NDR|parlando del Peter di questo universo}} A lui non rimarrà a casa, fin quando non avrà finito il suo piccolo progetto.<br />'''Electro''': Ti fidi lui?<br />'''Uomo Sabbia''': Non mi fido di nessuno. Ma come hai fatto finire?<br />'''Electro''': Ah, dove lavoravo prima, facevano esperimenti con l'elettricità creata dagli organismi viventi e poi sono caduto in una vasca di anguille elettriche.<br />'''Uomo Sabbia''': Scherzi?! Io sono caduto in un super collisore.<br />'''Electro''': Accidenti, devi stare attento a dove cadi.
*'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|dopo essere stato curato da Peter}}: Che silenzio. Quelle voci nella mia testa... l'avevo dimenticate.<br />'''Norman Osborn''': Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|sorridendo}}: Sì, Norman. Sono io.<br />'''Uomo Sabbia''': Ma guarda un po'.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|stringendo la mano a Peter}}: Ti ringrazio, ragazzo. Davvero.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Si figuri.
*'''Peter Parker/Spider-Man''': È tutta colpa mia, May. Avrei dovuto dare ascolto a Strange a lasciare che li mandasse...<br />'''May Parker''': No, no, no, no, hai fatto la cosa giusta. Sarebbero stati uccisi. Hai fatto la cosa giusta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non è una mia responsabilità, May.<br />'''May Parker''': Oh, quello che ha detto Norman? La missione morale? No.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, May, tu non devi...<br />'''May Parker''': No, no, no. Peter, ascoltami bene. Tu hai un dono. Tu hai un potere. E da un grande potere derivano anche grandi responsabilità.
*'''Michelle Jones''': Chi diavolo sei?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Peter Parker.<br />'''Michelle Jones''': Non è possibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Spider-Man, nel mio mondo. Ma poi, ieri, io mi sono... E mi sono ritrovato qui.
*'''Ned Leeds''': Allora anche tu sei Spider-Man? Perché non l'hai detto subito?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Di solito non vado in giro a pubblicizzarlo. Sennò l'anonimato del supereroe finirebbe.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man e Michelle Jones''': Ha detto la stessa cosa.
*'''Michelle Jones''' {{NDR|lei e Ned confortano Peter per la morte della zia May}}: Mi dispiace. Peter, ci sono... Ci sono delle persone qui.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Cosa?! {{NDR|vede arrivare le sue due varianti dei loro universi alternativi}} Ehi, ehi, aspetta, aspetta! Wow! Cosa...?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mi dispiace... per May.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, condoglianze. Credo di sapere che cosa stai provando...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|interrompendolo dall'angoscia}}: No, no, no, non dirmi che cosa sto provando.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Okay...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lei non c'è più. Ed è tutta colpa mia. È morta invano. Perciò farei quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ti prego, no! Non dovreste essere qui. Nessuno dei due, vi rispedisco a casa. Quei tipi provengono dai vostri mondi, giusto? Vedetevela voi. Se moriranno, se li ucciderete... dipenderà da voi. Non è un mio problema. Non m'interessa più. Ho chiuso. Mi dispiace di avervi trascinato in questa cosa. Ma ora dovete tornare a casa. Buona fortuna.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mio zio Ben è stato ucciso. È stata colpa mia.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ho perso... Ho perso Gwen, era la mia... Era la mia MJ. Non ho potuto salvarla. Non potrò mai perdonarlo per questo. Ho continuato, ho cercato di andare avanti, ho cercato di essere l'amichevole Spider-Man di quartiere, perché so che lei l'avrebbe voluto, ma... ad un certo punto non ho più usato mezzo misure. Sono diventato rabbioso. Mi sono inasprito. Non voglio che tu finisca come me.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': La notte in cui morì Ben, cercai l'uomo che ritenevo colpevole. Lo volevo morto. Ho raggiunto il mio obbiettivo. Non mi ha fatto sentire meglio. Ci ho messo molto tempo a... imparare a uscire dall'oscurità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|riferendosi amaramente al Goblin}}: Io voglio ucciderlo. Voglio farlo a pezzi. Ho ancora la sua voce nelle orecchie. Anche dopo che è stata ferita, mi ha detto che abbiamo fatto una cosa giusta. Mi ha detto che da un grande potere...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...derivano grandi responsabilità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Aspetta, cosa, come fai a saperlo?!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo disse zio Ben.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il giorno in cui morì. {{NDR|commosso}} Forse non è morta invano, Peter.
*'''Ned Leeds''': Ehm, voi ce l'avete un migliore amico?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|riguardo proprio a Harry Osborn}}: Ce l'avevo.<br />'''Ned Leeds''': Ce l'avevi?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È morto tra le mie braccia, dopo che ha provato di uccidermi. È stato atroce.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 3]]'' (2007).</ref>
*'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, quali sono i cattivi più assurdi che avete dovuto combattere?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu ne avrai conosciuto parecchio.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|ridacchiando}}: Bella domanda!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Si, io ho combattuto un alieno fatto di gelatina nera, una volta. {{NDR|si riferisce a Venom in ''[[Spider-Man 3]]''}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Oh, ma dai! Anch'io ho combattuto un alieno. Sulla Terra e nello spazio.<ref>Riferimento ai film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018) e ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019).</ref><br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ah.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, era viola. {{NDR|si riferisce a Thanos}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Io vorrei combattere un alieno!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Io, io sono stupito che tu abbia combattuto un alieno nello spazio?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|sospira}}: Io non posso competere. Ho combattuto un russo dentro una macchina da rinoceronte. {{NDR|si riferisce a Rhino in ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|The Amazing Spider-Man 2]]''}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Aspetta, perché stai dicendo che tu non puoi competere? Secondo me non è vero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ah, grazie, l'apprezzo, non dico che faccio schifo...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È solo la tua voce interiore... Io dico che non dovresti...<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ecco, lo so, lo so... Io...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei... Tu sei incredibile. Devi soltanto convincertene.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, sì, devo convincerne! Posso farlo!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Posso farlo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo dirai.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Mi è bastato sentirtelo dire, grazie!
*'''Uomo Sabbia''': Dov'è la scatola, Peter?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Flint, possiamo aiutare tutti!<br />'''Uomo Sabbia''': Non m'interessa!
*{{NDR|Durante lo scontro con Electro, Lizard e l'Uomo Sabbia}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ma che sta succedendo?! Continuavo a chiamare Peter Due, Peter Due, Peter Due!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, ehi, ehi, ehi!!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo so, ma pensavo che fossi tu Peter Due!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Cosa?! Io non sono Peter Due!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Basta litigare!! Ascoltate Peter Uno! Sentite, è chiaro che non sappiamo lavorare insieme!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sì!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo so, lo so, facciamo pena! Io... io non so come si lavora in squadra!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Nemmeno io!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Beh, io sì! Io sono stato in una squadra, okay!? Non voglio vantarmi, ma lo farò, ero negli Avengers!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Gli Avengers, grandioso!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ma chi sono?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non conoscete gli Avengers!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': È... è una band? Tu sei in una band?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, non sono una band! No! Gli Avengers sono, ehm, i più potenti eroi... {{NDR|durante il dialogo viene interrotto dai colpi di Electro in mezzo alla statua}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|continuando nervosamente a non capire}}: Non è di aiuto!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sentite, non è importante! Dobbiamo solo concentrarci, fidarsi del prurito e coordinarsi ai nostri attacchi!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con onore}}: Sì, okay. Scegliamo un bersaglio.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Giusto!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|autoconvinto}}: Li togliamo alla lista una alla volta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Adesso ci siamo! Peter Uno, Peter Due!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter Due.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Peter Tre!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|un po' imbarazzato}}: Peter Tre!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Va bene! Andiamoci dentro!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Fermi, fermi, fermi, fermi!! Vi voglio bene, ragazzi!<br />'''Peter Parker/Spider-Man e Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|un po' confusi}}: Grazie!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Avanti, al lavoro!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere e Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Andiamo! {{NDR|riprendono lo scontro con i tre supercriminali}}
*'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ehi, dottor Connors!<br />'''Lizard''': Salve, Peter!
*{{NDR|Dopo che Max è stato curato da Octavius}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Max? Maaax?<br />'''Max Dillon/Electro''': Tranquillo, sono a secco.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ne sei sicuro?<br />'''Max Dillon/Electro''': Torno ad essere nessuno.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non sei mai stato un nessuno.<br />'''Max Dillon/Electro''': No, no, no. Sì, lo sono stato. Tu non mi hai visto. {{NDR|ridacchia}} Pero, posso dirti una cosa?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì.<br />'''Max Dillon/Electro''': Hai una bella faccia. Sei giovane. {{NDR|Peter-Tre ammette con timidezza}} Vieni dai Queens. Hai quella tuta. Aiuti molta povera gente. Pensavo solo che fossi nero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Oh, mi dispiace, scusa.<br />'''Max Dillon/Electro''': Oh, non scusarti. Ci sarà uno Spider-Ma nero<ref>Riferimento a [[Miles Morales]], il giovane erede di Peter Parker.</ref> da qualche parte. {{NDR|Peter gll offre una mano}} Maledette anguille. {{NDR|si stringono la mano}}
*'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|guardando ammirato il reattore ARC di Iron Man}}: La potenza del sole...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...Nel palmo della tua mano<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Peter?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|si toglie la maschera per essere quello dell'universo di Doc Ock}}: Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Ah, che piacere vederti, ragazzo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il piacere è mio.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Sei cresciuto. {{NDR|sorridendo}} Come stai?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Un po' meno pigro.
*'''Peter Parker/Spider-Man''': Strange, aspetta!! Ci sono quasi!<br />'''Dottor Strange''': Finiscila!!! Sono stato appeso sopra al Grand Canyon per dodici ore!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so, lo so! Ehm... Ehm... {{NDR|Strange guarda sbalordito gli altri due Spider-Man}} Per quello le chiedo scusa, signore! Be', insomma...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con tono sorpreso}}: È andato al Grand Canyon?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non avrebbe dovuto aiutarlo?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, no, no! A posto, a posto! E loro sono i miei nuovi amici. Lui è Peter Parker, Peter Parker! Spider-Man, Spider-Man! Loro sono me di altri universi! Sono qui per aiutare!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, non sapendo come avrebbe fatto}}: No, no, no.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lui è lo stregone di cui vi parlavo prima.<br />'''Dottor Strange''': Senti, sono sorpreso che tu sia riuscito a dargli una seconda occasione, ragazzo. Ma devono andarsene, ora.
*{{NDR|Dopo che Peter-Tre ha salvato MJ dalla caduta per non subire la [[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|stessa sorte di Gwen]]}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Stai bene?<br />'''Michelle Jones''': Sì, sto bene! Tu stai bene? {{NDR|Peter-Tre annuisce commosso}}
*'''Goblin''' {{NDR|con falso dispiacere}}: Povero Peter! Troppo debole per mandarmi a casa a morire!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|furibondo}}: No, voglio solo ucciderti con le mie mani.<br />'''Goblin''' {{NDR|sorridendo malignamente impressionato}}: Bravissimo. {{NDR|inizia il combattimento finale}}
*'''Peter Parker/Spider-Man''': Che succede?<br />'''Dottor Strange''': Cominciano ad arrivare e non riesco a fermarli!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Dev'esserci qualcosa che possiamo fare? Non potrebbe lanciare di nuovo l'incantesimo? Ma nella forma originale, prima che io lo rovinasse!<br />'''Dottor Strange''': Ormai è troppo tardi! Sono qui! Sono qui per causa tua!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': E se tutti dimenticassero chi sono?<br />'''Dottor Strange''': Cosa!?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Vengono qui per causa mia, giusto? Perché io sono Peter Parker. Allora lancia un nuovo incantesimo, ma stavolta che tutti dimenticano chi è Peter Parker! Che tutti dimentichi... chi sono.<br />'''Dottor Strange''': No...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ma funzionerebbe, giusto?<br />'''Dottor Strange''': Sì, funzionerebbe. Ma devi comprendere che tutti quelli che ti conoscono e ti amano... noi... non avremo ricordo di te. Sarebbe come se non fossi mai esistito.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so. Lo faccia.<br />'''Dottor Strange''': Okay, meglio che tu vada a salutare tutti, non hai molto tempo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, signore.<br />'''Dottor Strange''': Chiamami "Stephen".<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, mi suona ancora strano.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|sorride}}: Allora ci vediamo. {{NDR|si allontana}}<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, emozionato}}: Addio, ragazzo.
*'''Michelle Jones''' {{NDR|tristemente}}: Odio questa magia.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, anch'io.
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
{{NDR|Nella scena finale dopo i titoli di coda, che narra dopo gli eventi di ''[[Venom - La furia di Carnage]]''}}<br />'''Eddie Brock''' {{NDR|al barista spagnolo, parlando degli Avengers}}: Okay. Okay, okay, credo di aver capito. Stai dicendo che in questo posto, ci... ci sono tantissime... superpersone.<br />'''Venom''': Te l'ho stavi per dirlo da ore!<br />'''Eddie Brock''': Va bene. Dimmelo di nuovo. Scusa, sono idiota. {{NDR|si riferisce ad Iron Man}} C'era un miliardario che ha un armatura di latta che poteva volare. Giusto? {{NDR|il barista fa il segno della croce per [[Avengers: Endgame|la morte di Iron Man]]}} Mmh. Okay, e c'era un uomo verde molto arrabbiato.<br />'''Barista''': Hulk.<br />'''Eddie Brock''': Hulk!<br />'''Venom''': E dicevi che il Protettore Letale era un nome di merda!!<br />'''Eddie Brock''': Sì, perché lo è. Allora parlami di nuovo dell'alieno viola che ama le gemme. {{NDR|si riferisce a Thanos e il Guanto dell'Infinito}} Perché sai una cosa, ''amigo'': gli alieni non amano le gemme.<br />'''Venom''': Eddie, per favore!<br />'''Eddie Brock''': No, loro non amano le gemme! Sai che amano gli alieni? Mangiare cervelli! Perché questo che fanno! Va bene?<br />'''Barista''': ''Señor'', li ha fatti sparire la mia famiglia, per cinque anni.<br />'''Eddie Brock''': Cinque anni? Sono tanti. Insomma, forse... forse dovrei andare a New York a parlare con questo... Spider-Man.<br />'''Venom''': Eddie! Siamo sbronzi! {{NDR|rutta}} Facciamo il bagno nudi!<br />'''Eddie Brock''': Non faremo il bagno nudi.<br />'''Barista''': ''Señor'', deve pagare il conto.<br />'''Venom''' {{NDR|succede nuovamente le stesso incantesimo del Dottor Strange nei loro corpi}}: Ma che succede?! No! No! Siamo appena arrivati!! Non di nuovo!! {{NDR|Eddie e Venom svaniscono anche loro per ritornare nel loro universo natale}}<br />'''Barista''': Ecco, è sparito. Non ha pagato il conto, niente mancia, niente. {{NDR|sul balcone del bar si vede ancora il pezzo del simbionte nero che si muove}}
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Uomo Ragno]]
*[[Spider-Man (film)]]
*[[Spider-Man 2]]
*[[Spider-Man 3]]
*[[The Amazing Spider-Man (film)]]
*[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]]
*[[Spider-Man: Homecoming]]
*[[Spider-Man: Far from Home]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Spider-Man}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
{{Sony Pictures Universe of Marvel Characters}}
[[Categoria:Film dell'Uomo Ragno]]
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Doctor Strange nel Multiverso della Follia
0
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2022-08-11T22:17:36Z
2.43.248.253
/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness
|lingua originale = inglese
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 2022
|genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror
|regista = [[Sam Raimi]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small>
|sceneggiatore = [[Michael Waldron]]
|produttore = [[Kevin Feige]]
|produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]]
|casa produzione = [[Marvel Studios]]
|casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]]
|attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Xochitl Gomez]]: America Chavez
* [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West
* [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer
|doppiatori italiani =
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez
* [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West
* [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer
}}
'''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]].
==Frasi==
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''')
*{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''')
*Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo (della Terra-838)''')
*Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''')
*Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel (della Terra-838)''')
*{{NDR|Rivolto al Barone Mordo (della Terra-838)}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo (della Terra-838)''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X (della Terra-838)''')
*Il Dreamwalking. Che ipocrita! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto a Scarlet Witch, controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! ('''Dottor Strange''')
*Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''')
*{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy della Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''America Chavez''')
*{{NDR|A Billy e Tommy della Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff (della Terra-838)''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo.
*'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano.
*'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}}
*'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza.
*'''Wong''' {{NDR|Scarlet Witch arriva a Kamar-Taj dietro le nube oscure}}: Scegli le parole con saggezza. Il destino del Multiverso dipende da questo.<br />'''Dottor Strange''': Capito. Nessuna pressione. {{NDR|si avvicina a Wanda in volo}}<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|parlando di America}}: Tutto questo per una bambina che hai conosciuto ieri?!<br />'''Dottor Strange''': Wanda, sei comprensibilmente arrabbiata. Hai dovuto fare dei terribili sacrifici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferendosi a Visione}}: Ho fatto un buco nella testa dell'uomo che amavo e non è servito a niente. Non parlarmi di sacrifici, Stephen Strange. {{NDR|avvicinandosi di più al Dottor Strange}} Se mi darai quello che voglio, ti manderò in un mondo dove vivere con Christine.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|allontanandosi un po'}}: L'intera potenza di Kamar-Taj è contro di te.<br />'''Wong''' {{NDR|agli altri Maestri delle Arti Mistiche}}: Posizione di difesa! Pronti!!<br />'''Dottor Strange''': Non osare entrare in questo luogo sacro, Wanda.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu non ti rendi conto di quanto io sia stata ragionevole.<br />'''Dottor Strange''': Certo. Libro dei Dannati, definirsi una strega, evocare mostri per rapire una giovane. Non lo definirei esattamente ragionevole.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Inviare quelle creature a darle la caccia è stato un atto di pietà. E nonostante le tue ipocrisie e i tuoi insulti, ti ho inviato a toglierti di mezzo in modo sicuro. Ora hai esaurito la mia pazienza, ma spero che tu possa comprendere che anche ora in quello che capiterà il mio comportamento sarà molto ragionevole.
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}}
*'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi.
*'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Be', sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro 616.<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D....<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene.
*'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente... Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Perciò, prima di votare qualora avessi qualcosa di serio da dire, questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho. Se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base per la nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Non è così che è morto il nostro Strange.
*'''Professor X (della Terra-838)''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos... Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel (della Terra-838)''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}}
*{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X (della Terra-838)''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt (della Terra-838)''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace.
*'''Professor X (della Terra-838)''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo (della Terra-838)''': Charles, non possiamo fidarci!<br />'''Professor X (della Terra-838)''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremmo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie.
*'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff della Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riguarda alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. <br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca?
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter (della Terra-838)''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref>
*'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e... il giaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah. sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen? La domanda è che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando sadicamente}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi... sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì... Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''': No? {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}} L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati.
*'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega.
*'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer (della Terra-838)''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange.
*{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente.
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]]
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Sergio Stivaletti
0
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1221417
2022-08-11T21:31:55Z
Mariomassone
17056
/* Filmografia */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]]
'''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano.
==Citazioni di Sergio Stivaletti==
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} So che a Cannes sono stati criticati gli effetti, ma visto che di effetti firmati da me nel film ce ne sono davvero pochi e fatti oltretutto come in altri 200 film credo che le critiche fossero rivolte agli effetti digitali che a prescindere dalla fattura che non posso discutere visto che il film non l'ho ancora visto posso dirti che si sa benissimo oramai che fare gli effetti con il digitale ha stancato un certo tipo di pubblico. Questo è stufo dell’effetto playstation che a volte si raggiunge.<ref>Citato in ''[https://www.youmovies.it/2012/08/31/intervista-esclusiva-sergio-stivaletti-a-youmovies-su-dracula-3d-e-tanto-altro/ Intervista esclusiva, Sergio Stivaletti a YouMovies su "Dracula 3d" e tanto altro]'', ''Youmovies.it'', 31 agosto 2012.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.mondospettacolo.com/sergio-stivaletti-ci-racconta-phenomena/ Sergio Stivaletti ci racconta: "Phenomena"]''|''Mondospettacolo.com'', 28 gennaio 2015.}}
*{{NDR|Sul bambino deforme in ''[[Phenomena]]''}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film<ref>''[[Il tunnel dell'orrore]]''</ref>, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto.
*La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla.
*Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa.
{{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}}
*Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia...
*Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande!
*Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso.
*Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io.
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini.
*{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili.
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato.
*Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica...
*Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza.
*Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}}
*Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile.
*Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca.
*''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema.
*Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso.
*{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso.
*Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete.
*Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo.
==Filmografia==
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco
*''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco
*''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco
*''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco
*''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi
*''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco
*''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali
*''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi
*''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali
*''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali
*''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali
*''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco
*''[[In the Market]]'' (2009) - trucco
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}}
[[Categoria:Artisti italiani]]
[[Categoria:Effettisti]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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2022-08-11T21:32:21Z
Mariomassone
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/* Filmografia */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]]
'''Sergio Stivaletti''' (1957), effettista, regista e sceneggiatore italiano.
==Citazioni di Sergio Stivaletti==
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} So che a Cannes sono stati criticati gli effetti, ma visto che di effetti firmati da me nel film ce ne sono davvero pochi e fatti oltretutto come in altri 200 film credo che le critiche fossero rivolte agli effetti digitali che a prescindere dalla fattura che non posso discutere visto che il film non l'ho ancora visto posso dirti che si sa benissimo oramai che fare gli effetti con il digitale ha stancato un certo tipo di pubblico. Questo è stufo dell’effetto playstation che a volte si raggiunge.<ref>Citato in ''[https://www.youmovies.it/2012/08/31/intervista-esclusiva-sergio-stivaletti-a-youmovies-su-dracula-3d-e-tanto-altro/ Intervista esclusiva, Sergio Stivaletti a YouMovies su "Dracula 3d" e tanto altro]'', ''Youmovies.it'', 31 agosto 2012.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.mondospettacolo.com/sergio-stivaletti-ci-racconta-phenomena/ Sergio Stivaletti ci racconta: "Phenomena"]''|''Mondospettacolo.com'', 28 gennaio 2015.}}
*{{NDR|Sul bambino deforme in ''[[Phenomena]]''}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film<ref>''[[Il tunnel dell'orrore]]''</ref>, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto.
*La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla.
*Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa.
{{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}}
*Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia...
*Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande!
*Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso.
*Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io.
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini.
*{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili.
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato.
*Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica...
*Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza.
*Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}}
*Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile.
*Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca.
*''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema.
*Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso.
*{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso.
*Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete.
*Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo.
==Filmografia==
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985) - trucco
*''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco
*''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco
*''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco
*''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco
*''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi
*''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco
*''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali
*''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi
*''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali
*''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali
*''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali
*''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco
*''[[In the Market]]'' (2009) - trucco
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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[[Categoria:Artisti italiani]]
[[Categoria:Effettisti]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Macchina del fango
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2022-08-12T10:45:50Z
Udiki
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aggiunta una di Massimo Polidoro
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
Citazioni sulla locuzione '''macchina del fango'''.
*Il meccanismo è semplice. Per mettere in cattiva luce qualcuno – per esempio un collega; magari, invece, un amore non corrisposto o un giornalista o un giudice che indagano su qualcosa di scomodo – si mettono in giro delle voci, false, che non sono mirate apertamente a screditare qualcuno, a dire "quello è un ladro, quello è un assassino", ma a fare intendere che forse c'è qualcosa di losco sotto. ([[Massimo Polidoro]])
*Sento che la democrazia è letteralmente in pericolo. Può sembrare esagerato, ma non lo è. La democrazia è in pericolo nel momento in cui, se ti poni contro certi poteri, se ti poni contro il governo, quello che ti aspetta è l'attacco di una macchina che ti getta addosso fango: un attacco che parte dalla tua vita privata, da fatti minuscoli della tua vita privata, che vengono usati contro di te. ([[Roberto Saviano]])
==Voci correlate==
*[[Processo mediatico]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Terminologia giornalistica]]
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Enrico Simonetti
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2022-08-11T12:14:15Z
Ibisco
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'''Enrico Simonetti '''(1924 – 1978), pianista, compositore, conduttore televisivo, attore, umorista, direttore d'orchestra, cantante, showman e bandleader italiano.
wikitext
text/x-wiki
'''Enrico Simonetti '''(1924 – 1978), pianista, compositore, conduttore televisivo, attore, umorista, direttore d'orchestra, cantante, showman e bandleader italiano.
==Citazioni su Enrico Simonetti==
*Buon musicista, dopo una ricca ma piuttosto oscura carriera di pianista e compositore, Simonetti [...] s'impose in TV negli anni Sessanta, con il personaggio dello svagato e surreale entertainer, grazie alla disnvoltura e al talento comico che rivelò in numerosi varietà. ([[Aldo Grasso]])
*Dirigeva l'orchestra, accompagnava i soliti cantanti ospiti, faceva da spalla a Isabella Biagini, ma sapeva ritagliarsi anche spazi inconsueti come «fine dicitore» e soprattutto come «favoliere», con racconti strambi e graziosi fra [[Achille Campanile|Campanile]] e [[Marcello Marchesi|Marchesi]]. ([[Aldo Grasso]])
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Simonetti, Enrico}}
[[Categoria:Attori italiani]]
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[[Categoria:Compositori italiani]]
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2022-08-11T12:16:33Z
Ibisco
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Foto
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[[File:Enrico Simonetti 1970.jpg|thumb|Enrico Simonetti nel 1970]]
'''Enrico Simonetti '''(1924 – 1978), pianista, compositore, conduttore televisivo, attore, umorista, direttore d'orchestra, cantante, showman e bandleader italiano.
==Citazioni su Enrico Simonetti==
*Buon musicista, dopo una ricca ma piuttosto oscura carriera di pianista e compositore, Simonetti [...] s'impose in TV negli anni Sessanta, con il personaggio dello svagato e surreale entertainer, grazie alla disnvoltura e al talento comico che rivelò in numerosi varietà. ([[Aldo Grasso]])
*Dirigeva l'orchestra, accompagnava i soliti cantanti ospiti, faceva da spalla a Isabella Biagini, ma sapeva ritagliarsi anche spazi inconsueti come «fine dicitore» e soprattutto come «favoliere», con racconti strambi e graziosi fra [[Achille Campanile|Campanile]] e [[Marcello Marchesi|Marchesi]]. ([[Aldo Grasso]])
==Altri progetti==
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Bacchetta magica
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Bradipo Lento
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creata pagina
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{{voce tematica}}
[[File:HP wand 45deg.jpg|thumb|Una bacchetta magica]]
Citazioni sulla '''bacchetta magica'''
* – Sembra una bacchetta magica... <br />– Cos'è una bacchetta magica?<br />– Um... se la agiti mentre pronunci una formula magica usciranno un sacco di stelle e appariranno delle fate... (''[[Clannad]]'')<br />
:''– It looks like a magic wand...<br />– What's a magic wand?<br />– Um... if you wave it while casting a spell, lots of stars shoot out and fairies appear...''
==Altri progetti==
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[[Categoria:Magia]]
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:HP wand 45deg.jpg|thumb|Una bacchetta magica]]
Citazioni sulla '''bacchetta magica'''
*È la bacchetta che sceglie il mago, lo ricordi. Credo che da lei dobbiamo aspettarci grandi cose, [[Harry Potter (personaggio)|signor Potter]]... ([[J. K. Rowling]])
* – Sembra una bacchetta magica... <br />– Cos'è una bacchetta magica?<br />– Um... se la agiti mentre pronunci una formula magica usciranno un sacco di stelle e appariranno delle fate... (''[[Clannad]]'')<br />
:''– It looks like a magic wand...<br />– What's a magic wand?<br />– Um... if you wave it while casting a spell, lots of stars shoot out and fairies appear...''
==Altri progetti==
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[[Categoria:Magia]]
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Bradipo Lento
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{{voce tematica}}
[[File:HP wand 45deg.jpg|thumb|Una bacchetta magica]]
Citazioni sulla '''bacchetta magica'''
*È la bacchetta che sceglie il mago, lo ricordi. Credo che da lei dobbiamo aspettarci grandi cose, [[Harry Potter (personaggio)|signor Potter]]... ([[J. K. Rowling]])
* – Sembra una bacchetta magica... <br />– Cos'è una bacchetta magica?<br />– Um... se la agiti mentre pronunci una formula magica usciranno un sacco di stelle e appariranno delle fate... (''[[Clannad]]'')
==Altri progetti==
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Pasqualino Settebellezze
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{{Film|titoloitaliano=Pasqualino Settebellezze|titolooriginale=Pasqualino Settebellezze|immagine=|paese=Italia|anno=1975|genere=drammatico|regista=[[Lina Wertmüller]]|soggetto=[[Lina Wertmüller]]|sceneggiatore=[[Lina Wertmüller]]|produttore=Medusa Film|attori=* [[Giancarlo Giannini]]: Pasqualino Frafuso detto "Settebellezze"
* [[Fernando Rey]]: Pedro
* [[Shirley Stoler]]: comandante
* [[Elena Fiore]]: Concettina
* [[Piero Di Iorio]]: Francesco
* [[Enzo Vitale]]: Don Raffaele
* [[Roberto Herlitzka]]: socialista
* [[Lucio Amelio]]: avvocato Cangemi
* [[Ermelinda De Felice]]: madre
* [[Aristide Caporale]]: sig. Aristide
* [[Francesca Marciano]]: la ragazzina che canta}}
'''''Pasqualino Settebellezze''''', film del 1975, con [[Giancarlo Giannini]], regia di [[Lina Wertmüller]].
== Dialoghi ==
* '''Pasqualino''': Pasquale Framuso, il mostro di [[Napoli]]. Totale infermità di mente, 12 anni.<br />'''Socialista''': Beato lei! Io, invece, 28 anni e 4 mesi...<br />'''Pasqualino''': Vintott'? Azz, e ch'avite cumbinat?<br />'''Socialista''': Ho pensato! Questo Paese qua è il delitto peggiore che possa commettere un cittadino. Lui {{NDR|Mussolini}} non vuole.
* '''Pedro''': Il mondo finirà... peccato perché io ci credo nell'uomo. Ma deve fare presto, deve fare presto a nascere, a nascere l'uomo nuovo, l'essere civile. Non quella bestia, purtroppo intelligente, che ha rotto l'armonia nel mondo. Distrutto il sacro equilibrio della natura solo per massacrare tutto. L'uomo nuovo. L'uomo che sappia ritrovare l'armonia dentro di sé.<br />'''Pasqualino''': Ma che vuoi dire? Mettere ordine?<br />'''Pedro''': Ordine? No no no no. Questi qua {{NDR|i nazisti}} sono ordinatissimi. No. ''El hombre en el desorden''. Questa è l'unica speranza. L'uomo nel disordine.
== Citazioni su ''Pasqualino Settebellezze'' ==
* ''Pasqualino Settebellezze'' era un film che non voleva far nessuno, perché parla di un [[Lager|campo di concentramento]]. È una storia vera. Sono riuscito a convincere [[Lina Wertmüller|Lina]] a farlo e ha avuto quattro candidature all'[[Premio Oscar|Oscar]].<ref>Dall'intervista di Silvia Bizio, ''Giancarlo Giannini: “Il cinema è morto? Me lo diceva già Fellini”'', ''Rep.repubblica.it'', 15 febbraio 2019.</ref>
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Film commedia drammatica]]
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* [[Fernando Rey]]: Pedro
* [[Shirley Stoler]]: comandante
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* [[Piero Di Iorio]]: Francesco
* [[Enzo Vitale]]: Don Raffaele
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* [[Lucio Amelio]]: avvocato Cangemi
* [[Ermelinda De Felice]]: madre
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* [[Francesca Marciano]]: la ragazzina che canta}}
'''''Pasqualino Settebellezze''''', film del 1975, con [[Giancarlo Giannini]], regia di [[Lina Wertmüller]].
== Dialoghi ==
* '''Pasqualino''': Pasquale Framuso, il mostro di [[Napoli]]. Totale infermità di mente, 12 anni.<br />'''Socialista''': Beato lei! Io, invece, 28 anni e 4 mesi...<br />'''Pasqualino''': Vintott'? Azz, e ch'avite cumbinat?<br />'''Socialista''': Ho pensato! Questo Paese qua è il delitto peggiore che possa commettere un cittadino. Lui {{NDR|Mussolini}} non vuole.
* '''Pedro''': Il mondo finirà... peccato perché io ci credo nell'uomo. Ma deve fare presto, deve fare presto a nascere, a nascere l'uomo nuovo, l'essere civile. Non quella bestia, purtroppo intelligente, che ha rotto l'armonia nel mondo. Distrutto il sacro equilibrio della natura solo per massacrare tutto. L'uomo nuovo. L'uomo che sappia ritrovare l'armonia dentro di sé.<br />'''Pasqualino''': Ma che vuoi dire? Mettere ordine?<br />'''Pedro''': Ordine? No no no no. Questi qua {{NDR|i nazisti}} sono ordinatissimi. No. ''El hombre en el desorden''. Questa è l'unica speranza. L'uomo nel disordine.
== Citazioni su ''Pasqualino Settebellezze'' ==
* ''Pasqualino Settebellezze'' era un film che non voleva far nessuno, perché parla di un [[Lager|campo di concentramento]]. È una storia vera. Sono riuscito a convincere [[Lina Wertmüller|Lina]] a farlo e ha avuto quattro candidature all'[[Premio Oscar|Oscar]].<ref>Dall'intervista di Silvia Bizio, ''Giancarlo Giannini: “Il cinema è morto? Me lo diceva già Fellini”'', ''Rep.repubblica.it'', 15 febbraio 2019.</ref>
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* [[Fernando Rey]]: Pedro
* [[Shirley Stoler]]: comandante
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* [[Piero Di Iorio]]: Francesco
* [[Enzo Vitale]]: Don Raffaele
* [[Roberto Herlitzka]]: socialista
* [[Lucio Amelio]]: avvocato Cangemi
* [[Ermelinda De Felice]]: madre
* [[Aristide Caporale]]: sig. Aristide
* [[Francesca Marciano]]: la ragazzina che canta}}
'''''Pasqualino Settebellezze''''', film del 1975, con [[Giancarlo Giannini]], regia di [[Lina Wertmüller]].
== Dialoghi ==
* '''Pasqualino''': Pasquale Framuso, il mostro di [[Napoli]]. Totale infermità di mente, 12 anni.<br />'''Socialista''': Beato lei! Io, invece, 28 anni e 4 mesi...<br />'''Pasqualino''': Vintott'? Azz, e ch'avite cumbinat?<br />'''Socialista''': Ho pensato! Questo Paese qua è il delitto peggiore che possa commettere un cittadino. Lui {{NDR|Mussolini}} non vuole.
* '''Pedro''': Il mondo finirà... peccato perché io ci credo nell'uomo. Ma deve fare presto, deve fare presto a nascere, a nascere l'uomo nuovo, l'essere civile. Non quella bestia, purtroppo intelligente, che ha rotto l'armonia nel mondo. Distrutto il sacro equilibrio della natura solo per massacrare tutto. L'uomo nuovo. L'uomo che sappia ritrovare l'armonia dentro di sé.<br />'''Pasqualino''': Ma che vuoi dire? Mettere ordine?<br />'''Pedro''': Ordine? No no no no. Questi qua {{NDR|i nazisti}} sono ordinatissimi. No. ''El hombre en el desorden''. Questa è l'unica speranza. L'uomo nel disordine.
== Citazioni su ''Pasqualino Settebellezze'' ==
* ''Pasqualino Settebellezze'' era un film che non voleva far nessuno, perché parla di un [[Lager|campo di concentramento]]. È una storia vera. Sono riuscito a convincere [[Lina Wertmüller|Lina]] a farlo e ha avuto quattro candidature all'[[Premio Oscar|Oscar]].<ref>Dall'intervista di Silvia Bizio, ''Giancarlo Giannini: “Il cinema è morto? Me lo diceva già Fellini”'', ''Rep.repubblica.it'', 15 febbraio 2019.</ref>
== Note ==
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== Altri progetti ==
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[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film sull'Olocausto]]
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Dèmoni (film)
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Mariomassone
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Creata pagina con "{{Film |titolo italiano = Dèmoni |immagine = |didascalia = |titolo originale = Demons |paese = [[Italia]] |anno uscita = 1985 |genere = horror |regista = [[Lamberto Bava]] |soggetto = [[Dardano Sacchetti]] |sceneggiatore = [[Dario Argento]], Lamberto Bava, [[Franco Ferrini]], Dardano Sacchetti |produttore = Dario Argento |attori = * [[Natasha Hovey]]: Cheryl * [[Urbano Barberini]]: George * [[Karl Zinny]]: Ken * [[Paola Cozzo]]: Kathy * Fiore Argento: Hannah * Fabio..."
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{{Film
|titolo italiano = Dèmoni
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|produttore = Dario Argento
|attori = * [[Natasha Hovey]]: Cheryl
* [[Urbano Barberini]]: George
* [[Karl Zinny]]: Ken
* [[Paola Cozzo]]: Kathy
* Fiore Argento: Hannah
* [[Fabiola Toledo]]: Carmen
* [[Nicoletta Elmi]]: Ingrid (maschera del cinema)
* [[Stelio Candelli]]: Frank
* [[Nicole Tessier]]: Ruth
* [[Geretta Geretta]]: Rosemary
* [[Bobby Rhodes]]: Tony
* [[Gianguido Baldi]]: Tommy
* [[Bettina Ciampolini]]: Nina
* [[Sally Day]]: Carla
* [[Eliana Miglio|Eliana Hoppe]]: Edith (ragazza film horror)
* [[Jasmine Maimone]]: Nancy (ragazza film horror)
* [[Marcello Modugno]]: Bob (ragazzo film horror)
* [[Lino Salemme]]: Ripper
* [[Claudio Insegno]]: non accreditato
* [[Enrica Maria Scrivano]]: Liz
* [[Alessandro Serra]]: Werner
* [[Michele Soavi]]: uomo mascherato; Jerry (ragazzo film horror)
|doppiatori italiani = * [[Monica Gravina]]: Cheryl
* [[Roberto Pedicini]]: George
* [[Michele Kalamera]]: Frank
|note=
*'''effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Dèmoni''''', film del 1985, diretto da [[Lamberto Bava]] e prodotto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*{{NDR|Dopo aver sniffato [[cocaina]] da un lattina di [[Coca-Cola]]}} Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. ('''Ripper''')
==Dialoghi==
*'''Bob''': Secondo la leggenda, [[Nostradamus]] è stato sepolto qui.<br>'''Edith''': Nostradamus? E chi era Nostradamus? Un cantante rock?<br>'''Bob''': No, la marca di un amaro! Tu devi sempre sfoggiare la tua ignoranza.<br>'''Edith''': E tu mai che ti risparmi una battuta mal riuscita. Io ho solo fatto una domanda.<br>'''Bob''': Era una specie di profeta, indovino, vissuto nel cinquecento. Avrà detto un sacco di cose che poi si sono avverate.<br>'''Nancy''': Tipo?<br>'''Bob''': Beh, per esempio la scoperta di Nettuno e di Urano, Hitler, le guerre mondiali, l'avvento dei demoni.<br>'''Edith''': Beh, questo non si è avverato.<br>'''Jerry''': Hai ragione. Non ancora.
*'''Bob''': State attenti. In certi punti sento trabballare il pavimento. Se crollasse, sarebbe seccante ritrovarsi in qualche tomba sdraiati accanto a un cadavere.<br>'''Edith''': A questo sono abituata. È la stessa sensazione che provo tutte le volte che dormo con te.
*'''Jerry''': Ehì, c'è un vecchio libro. È tutto coperto di polvere.<br>'''Bob''': Dà qua. È scritto in latino. Non riesco a capire bene. Incredibile! È stato scritto da Nostradamus, e parla di [[Demone|demoni]].<br>'''Nancy''': Demoni? I diavoli? Quelli dell'Inferno?<br>'''Bob''': No, non esattamente. Qui dice che i demoni sono strumenti del Male, e che un giorno domineranno la Terra. È la profezia.
*'''Bob''': ''Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo''. Qui è scritto così.<br>'''Nancy''': ''E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe''.
*'''Nina''': {{NDR|Mostrando una foto}} Questo sono io quando avevo un anno.<br>'''Ripper''': Così piccola e già così troia!
==Citazioni su ''Dèmoni''==
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[il Morandini]]'')
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Lamberto Bava]]===
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*L'idea di partenza di ''Dèmoni'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po' è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all'inizio prevedeva tre storie diverse. Io l'ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l'episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon Claudio continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c'è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film horror]]
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Mariomassone
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/* Citazioni su Dèmoni */
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{{Film
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|attori = * [[Natasha Hovey]]: Cheryl
* [[Urbano Barberini]]: George
* [[Karl Zinny]]: Ken
* [[Paola Cozzo]]: Kathy
* Fiore Argento: Hannah
* [[Fabiola Toledo]]: Carmen
* [[Nicoletta Elmi]]: Ingrid (maschera del cinema)
* [[Stelio Candelli]]: Frank
* [[Nicole Tessier]]: Ruth
* [[Geretta Geretta]]: Rosemary
* [[Bobby Rhodes]]: Tony
* [[Gianguido Baldi]]: Tommy
* [[Bettina Ciampolini]]: Nina
* [[Sally Day]]: Carla
* [[Eliana Miglio|Eliana Hoppe]]: Edith (ragazza film horror)
* [[Jasmine Maimone]]: Nancy (ragazza film horror)
* [[Marcello Modugno]]: Bob (ragazzo film horror)
* [[Lino Salemme]]: Ripper
* [[Claudio Insegno]]: non accreditato
* [[Enrica Maria Scrivano]]: Liz
* [[Alessandro Serra]]: Werner
* [[Michele Soavi]]: uomo mascherato; Jerry (ragazzo film horror)
|doppiatori italiani = * [[Monica Gravina]]: Cheryl
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*'''effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Dèmoni''''', film del 1985, diretto da [[Lamberto Bava]] e prodotto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*{{NDR|Dopo aver sniffato [[cocaina]] da un lattina di [[Coca-Cola]]}} Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. ('''Ripper''')
==Dialoghi==
*'''Bob''': Secondo la leggenda, [[Nostradamus]] è stato sepolto qui.<br>'''Edith''': Nostradamus? E chi era Nostradamus? Un cantante rock?<br>'''Bob''': No, la marca di un amaro! Tu devi sempre sfoggiare la tua ignoranza.<br>'''Edith''': E tu mai che ti risparmi una battuta mal riuscita. Io ho solo fatto una domanda.<br>'''Bob''': Era una specie di profeta, indovino, vissuto nel cinquecento. Avrà detto un sacco di cose che poi si sono avverate.<br>'''Nancy''': Tipo?<br>'''Bob''': Beh, per esempio la scoperta di Nettuno e di Urano, Hitler, le guerre mondiali, l'avvento dei demoni.<br>'''Edith''': Beh, questo non si è avverato.<br>'''Jerry''': Hai ragione. Non ancora.
*'''Bob''': State attenti. In certi punti sento trabballare il pavimento. Se crollasse, sarebbe seccante ritrovarsi in qualche tomba sdraiati accanto a un cadavere.<br>'''Edith''': A questo sono abituata. È la stessa sensazione che provo tutte le volte che dormo con te.
*'''Jerry''': Ehì, c'è un vecchio libro. È tutto coperto di polvere.<br>'''Bob''': Dà qua. È scritto in latino. Non riesco a capire bene. Incredibile! È stato scritto da Nostradamus, e parla di [[Demone|demoni]].<br>'''Nancy''': Demoni? I diavoli? Quelli dell'Inferno?<br>'''Bob''': No, non esattamente. Qui dice che i demoni sono strumenti del Male, e che un giorno domineranno la Terra. È la profezia.
*'''Bob''': ''Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo''. Qui è scritto così.<br>'''Nancy''': ''E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe''.
*'''Nina''': {{NDR|Mostrando una foto}} Questo sono io quando avevo un anno.<br>'''Ripper''': Così piccola e già così troia!
==Citazioni su ''Dèmoni''==
*''Demoni'' è un po' il figlio di ''[[Phenomena]]''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. ([[Sergio Stivaletti]])
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[il Morandini]]'')
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Sin dai tempi di ''Demoni'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Lamberto Bava]]===
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*L'idea di partenza di ''Dèmoni'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po' è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all'inizio prevedeva tre storie diverse. Io l'ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l'episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon Claudio continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c'è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film horror]]
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* [[Urbano Barberini]]: George
* [[Karl Zinny]]: Ken
* [[Paola Cozzo]]: Kathy
* Fiore Argento: Hannah
* [[Fabiola Toledo]]: Carmen
* [[Nicoletta Elmi]]: Ingrid (maschera del cinema)
* [[Stelio Candelli]]: Frank
* [[Nicole Tessier]]: Ruth
* [[Geretta Geretta]]: Rosemary
* [[Bobby Rhodes]]: Tony
* [[Gianguido Baldi]]: Tommy
* [[Bettina Ciampolini]]: Nina
* [[Sally Day]]: Carla
* [[Eliana Miglio|Eliana Hoppe]]: Edith (ragazza film horror)
* [[Jasmine Maimone]]: Nancy (ragazza film horror)
* [[Marcello Modugno]]: Bob (ragazzo film horror)
* [[Lino Salemme]]: Ripper
* [[Claudio Insegno]]: non accreditato
* [[Enrica Maria Scrivano]]: Liz
* [[Alessandro Serra]]: Werner
* [[Michele Soavi]]: uomo mascherato; Jerry (ragazzo film horror)
|doppiatori italiani = * [[Monica Gravina]]: Cheryl
* [[Roberto Pedicini]]: George
* [[Michele Kalamera]]: Frank
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*'''effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Dèmoni''''', film del 1985, diretto da [[Lamberto Bava]] e prodotto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*{{NDR|Dopo aver sniffato [[cocaina]] da un lattina di [[Coca-Cola]]}} Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. ('''Ripper''')
==Dialoghi==
*'''Bob''': Secondo la leggenda, [[Nostradamus]] è stato sepolto qui.<br>'''Edith''': Nostradamus? E chi era Nostradamus? Un cantante rock?<br>'''Bob''': No, la marca di un amaro! Tu devi sempre sfoggiare la tua ignoranza.<br>'''Edith''': E tu mai che ti risparmi una battuta mal riuscita. Io ho solo fatto una domanda.<br>'''Bob''': Era una specie di profeta, indovino, vissuto nel cinquecento. Avrà detto un sacco di cose che poi si sono avverate.<br>'''Nancy''': Tipo?<br>'''Bob''': Beh, per esempio la scoperta di Nettuno e di Urano, Hitler, le guerre mondiali, l'avvento dei demoni.<br>'''Edith''': Beh, questo non si è avverato.<br>'''Jerry''': Hai ragione. Non ancora.
*'''Bob''': State attenti. In certi punti sento trabballare il pavimento. Se crollasse, sarebbe seccante ritrovarsi in qualche tomba sdraiati accanto a un cadavere.<br>'''Edith''': A questo sono abituata. È la stessa sensazione che provo tutte le volte che dormo con te.
*'''Jerry''': Ehì, c'è un vecchio libro. È tutto coperto di polvere.<br>'''Bob''': Dà qua. È scritto in latino. Non riesco a capire bene. Incredibile! È stato scritto da Nostradamus, e parla di [[Demone|demoni]].<br>'''Nancy''': Demoni? I diavoli? Quelli dell'Inferno?<br>'''Bob''': No, non esattamente. Qui dice che i demoni sono strumenti del Male, e che un giorno domineranno la Terra. È la profezia.
*'''Bob''': ''Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo''. Qui è scritto così.<br>'''Nancy''': ''E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe''.
*'''Nina''': {{NDR|Mostrando una foto}} Questo sono io quando avevo un anno.<br>'''Ripper''': Così piccola e già così troia!
==Citazioni su ''Dèmoni''==
*''Dèmoni'' [...] è un collage di tutti gli elementi horror che un pubblico adolescente o comunque giovanile gradisce in film di questo genere. Violenza, zombi, effetti speciali, musica rock. ([[Fabio Giovannini]])
*''Demoni'' è un po' il figlio di ''[[Phenomena]]''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. ([[Sergio Stivaletti]])
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[il Morandini]]'')
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Sin dai tempi di ''Demoni'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Lamberto Bava]]===
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*L'idea di partenza di ''Dèmoni'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po' è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all'inizio prevedeva tre storie diverse. Io l'ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l'episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon Claudio continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c'è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film horror]]
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Mariomassone
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/* Citazioni su Dèmoni */
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{{Film
|titolo italiano = Dèmoni
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|titolo originale = Demons
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 1985
|genere = horror
|regista = [[Lamberto Bava]]
|soggetto = [[Dardano Sacchetti]]
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], Lamberto Bava, [[Franco Ferrini]], Dardano Sacchetti
|produttore = Dario Argento
|attori = * [[Natasha Hovey]]: Cheryl
* [[Urbano Barberini]]: George
* [[Karl Zinny]]: Ken
* [[Paola Cozzo]]: Kathy
* Fiore Argento: Hannah
* [[Fabiola Toledo]]: Carmen
* [[Nicoletta Elmi]]: Ingrid (maschera del cinema)
* [[Stelio Candelli]]: Frank
* [[Nicole Tessier]]: Ruth
* [[Geretta Geretta]]: Rosemary
* [[Bobby Rhodes]]: Tony
* [[Gianguido Baldi]]: Tommy
* [[Bettina Ciampolini]]: Nina
* [[Sally Day]]: Carla
* [[Eliana Miglio|Eliana Hoppe]]: Edith (ragazza film horror)
* [[Jasmine Maimone]]: Nancy (ragazza film horror)
* [[Marcello Modugno]]: Bob (ragazzo film horror)
* [[Lino Salemme]]: Ripper
* [[Claudio Insegno]]: non accreditato
* [[Enrica Maria Scrivano]]: Liz
* [[Alessandro Serra]]: Werner
* [[Michele Soavi]]: uomo mascherato; Jerry (ragazzo film horror)
|doppiatori italiani = * [[Monica Gravina]]: Cheryl
* [[Roberto Pedicini]]: George
* [[Michele Kalamera]]: Frank
|note=
*'''effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Dèmoni''''', film del 1985, diretto da [[Lamberto Bava]] e prodotto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*{{NDR|Dopo aver sniffato [[cocaina]] da un lattina di [[Coca-Cola]]}} Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. ('''Ripper''')
==Dialoghi==
*'''Bob''': Secondo la leggenda, [[Nostradamus]] è stato sepolto qui.<br>'''Edith''': Nostradamus? E chi era Nostradamus? Un cantante rock?<br>'''Bob''': No, la marca di un amaro! Tu devi sempre sfoggiare la tua ignoranza.<br>'''Edith''': E tu mai che ti risparmi una battuta mal riuscita. Io ho solo fatto una domanda.<br>'''Bob''': Era una specie di profeta, indovino, vissuto nel cinquecento. Avrà detto un sacco di cose che poi si sono avverate.<br>'''Nancy''': Tipo?<br>'''Bob''': Beh, per esempio la scoperta di Nettuno e di Urano, Hitler, le guerre mondiali, l'avvento dei demoni.<br>'''Edith''': Beh, questo non si è avverato.<br>'''Jerry''': Hai ragione. Non ancora.
*'''Bob''': State attenti. In certi punti sento trabballare il pavimento. Se crollasse, sarebbe seccante ritrovarsi in qualche tomba sdraiati accanto a un cadavere.<br>'''Edith''': A questo sono abituata. È la stessa sensazione che provo tutte le volte che dormo con te.
*'''Jerry''': Ehì, c'è un vecchio libro. È tutto coperto di polvere.<br>'''Bob''': Dà qua. È scritto in latino. Non riesco a capire bene. Incredibile! È stato scritto da Nostradamus, e parla di [[Demone|demoni]].<br>'''Nancy''': Demoni? I diavoli? Quelli dell'Inferno?<br>'''Bob''': No, non esattamente. Qui dice che i demoni sono strumenti del Male, e che un giorno domineranno la Terra. È la profezia.
*'''Bob''': ''Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo''. Qui è scritto così.<br>'''Nancy''': ''E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe''.
*'''Nina''': {{NDR|Mostrando una foto}} Questo sono io quando avevo un anno.<br>'''Ripper''': Così piccola e già così troia!
==Citazioni su ''Dèmoni''==
*''Dèmoni'' [...] è un collage di tutti gli elementi horror che un pubblico adolescente o comunque giovanile gradisce in film di questo genere. Violenza, zombi, effetti speciali, musica rock. ([[Fabio Giovannini]])
*''Demoni'' è un po' il figlio di ''[[Phenomena]]''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. ([[Sergio Stivaletti]])
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[il Morandini]]'')
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Sin dai tempi di ''Demoni'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Lamberto Bava]]===
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*Direi che Berlino è stata scelta solo per motivi scenografici. Poiché è stata completamente ricostruita dopo la guerra, è fra le città europee la più moderna, anzi ultramoderna, con sfondi che si prestano a creare sensazioni e atmosfere allucinanti.
*L'idea di partenza di ''Dèmoni'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po' è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all'inizio prevedeva tre storie diverse. Io l'ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l'episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon Claudio continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c'è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film horror]]
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/* Citazioni su Dèmoni */
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|anno uscita = 1985
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|produttore = Dario Argento
|attori = * [[Natasha Hovey]]: Cheryl
* [[Urbano Barberini]]: George
* [[Karl Zinny]]: Ken
* [[Paola Cozzo]]: Kathy
* Fiore Argento: Hannah
* [[Fabiola Toledo]]: Carmen
* [[Nicoletta Elmi]]: Ingrid (maschera del cinema)
* [[Stelio Candelli]]: Frank
* [[Nicole Tessier]]: Ruth
* [[Geretta Geretta]]: Rosemary
* [[Bobby Rhodes]]: Tony
* [[Gianguido Baldi]]: Tommy
* [[Bettina Ciampolini]]: Nina
* [[Sally Day]]: Carla
* [[Eliana Miglio|Eliana Hoppe]]: Edith (ragazza film horror)
* [[Jasmine Maimone]]: Nancy (ragazza film horror)
* [[Marcello Modugno]]: Bob (ragazzo film horror)
* [[Lino Salemme]]: Ripper
* [[Claudio Insegno]]: non accreditato
* [[Enrica Maria Scrivano]]: Liz
* [[Alessandro Serra]]: Werner
* [[Michele Soavi]]: uomo mascherato; Jerry (ragazzo film horror)
|doppiatori italiani = * [[Monica Gravina]]: Cheryl
* [[Roberto Pedicini]]: George
* [[Michele Kalamera]]: Frank
|note=
*'''effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Dèmoni''''', film del 1985, diretto da [[Lamberto Bava]] e prodotto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*{{NDR|Dopo aver sniffato [[cocaina]] da un lattina di [[Coca-Cola]]}} Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. ('''Ripper''')
==Dialoghi==
*'''Bob''': Secondo la leggenda, [[Nostradamus]] è stato sepolto qui.<br>'''Edith''': Nostradamus? E chi era Nostradamus? Un cantante rock?<br>'''Bob''': No, la marca di un amaro! Tu devi sempre sfoggiare la tua ignoranza.<br>'''Edith''': E tu mai che ti risparmi una battuta mal riuscita. Io ho solo fatto una domanda.<br>'''Bob''': Era una specie di profeta, indovino, vissuto nel cinquecento. Avrà detto un sacco di cose che poi si sono avverate.<br>'''Nancy''': Tipo?<br>'''Bob''': Beh, per esempio la scoperta di Nettuno e di Urano, Hitler, le guerre mondiali, l'avvento dei demoni.<br>'''Edith''': Beh, questo non si è avverato.<br>'''Jerry''': Hai ragione. Non ancora.
*'''Bob''': State attenti. In certi punti sento trabballare il pavimento. Se crollasse, sarebbe seccante ritrovarsi in qualche tomba sdraiati accanto a un cadavere.<br>'''Edith''': A questo sono abituata. È la stessa sensazione che provo tutte le volte che dormo con te.
*'''Jerry''': Ehì, c'è un vecchio libro. È tutto coperto di polvere.<br>'''Bob''': Dà qua. È scritto in latino. Non riesco a capire bene. Incredibile! È stato scritto da Nostradamus, e parla di [[Demone|demoni]].<br>'''Nancy''': Demoni? I diavoli? Quelli dell'Inferno?<br>'''Bob''': No, non esattamente. Qui dice che i demoni sono strumenti del Male, e che un giorno domineranno la Terra. È la profezia.
*'''Bob''': ''Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo''. Qui è scritto così.<br>'''Nancy''': ''E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe''.
*'''Nina''': {{NDR|Mostrando una foto}} Questo sono io quando avevo un anno.<br>'''Ripper''': Così piccola e già così troia!
==Citazioni su ''Dèmoni''==
*''Dèmoni'' [...] è un collage di tutti gli elementi horror che un pubblico adolescente o comunque giovanile gradisce in film di questo genere. Violenza, zombi, effetti speciali, musica rock. ([[Fabio Giovannini]])
*''Demoni'' è un po' il figlio di ''[[Phenomena]]''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. ([[Sergio Stivaletti]])
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[il Morandini]]'')
*Messa da parte ogni connotazione socio-politica, Bava & Argento riciclano malamente gli stereotipi della cultura punk: ''Demoni'' è un bombardamento continuo di rock duro e di luci espressioniste, il «fantasma del palcoscenico» occhieggia da dietro lo schermo, si trova perfino il modo di ironizzare sulla cocaina (alcuni balordi la sniffano direttamente da un barattolo di Coca Cola). Tutte cose già viste e digerite. Ma il pubblico accorre in massa e sembra divertirsi un mondo. ([[Michele Anselmi]])
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Sin dai tempi di ''Demoni'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Lamberto Bava]]===
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*Direi che Berlino è stata scelta solo per motivi scenografici. Poiché è stata completamente ricostruita dopo la guerra, è fra le città europee la più moderna, anzi ultramoderna, con sfondi che si prestano a creare sensazioni e atmosfere allucinanti.
*L'idea di partenza di ''Dèmoni'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po' è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all'inizio prevedeva tre storie diverse. Io l'ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l'episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon Claudio continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c'è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film horror]]
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* [[Urbano Barberini]]: George
* [[Karl Zinny]]: Ken
* [[Paola Cozzo]]: Kathy
* Fiore Argento: Hannah
* [[Fabiola Toledo]]: Carmen
* [[Nicoletta Elmi]]: Ingrid (maschera del cinema)
* [[Stelio Candelli]]: Frank
* [[Nicole Tessier]]: Ruth
* [[Geretta Geretta]]: Rosemary
* [[Bobby Rhodes]]: Tony
* [[Gianguido Baldi]]: Tommy
* [[Bettina Ciampolini]]: Nina
* [[Sally Day]]: Carla
* [[Eliana Miglio|Eliana Hoppe]]: Edith (ragazza film horror)
* [[Jasmine Maimone]]: Nancy (ragazza film horror)
* [[Marcello Modugno]]: Bob (ragazzo film horror)
* [[Lino Salemme]]: Ripper
* [[Claudio Insegno]]: non accreditato
* [[Enrica Maria Scrivano]]: Liz
* [[Alessandro Serra]]: Werner
* [[Michele Soavi]]: uomo mascherato; Jerry (ragazzo film horror)
|doppiatori italiani = * [[Monica Gravina]]: Cheryl
* [[Roberto Pedicini]]: George
* [[Michele Kalamera]]: Frank
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*'''effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Dèmoni''''', film del 1985, diretto da [[Lamberto Bava]] e prodotto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*{{NDR|Dopo aver sniffato [[cocaina]] da un lattina di [[Coca-Cola]]}} Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. ('''Ripper''')
==Dialoghi==
*'''Bob''': Secondo la leggenda, [[Nostradamus]] è stato sepolto qui.<br>'''Edith''': Nostradamus? E chi era Nostradamus? Un cantante rock?<br>'''Bob''': No, la marca di un amaro! Tu devi sempre sfoggiare la tua ignoranza.<br>'''Edith''': E tu mai che ti risparmi una battuta mal riuscita. Io ho solo fatto una domanda.<br>'''Bob''': Era una specie di profeta, indovino, vissuto nel cinquecento. Avrà detto un sacco di cose che poi si sono avverate.<br>'''Nancy''': Tipo?<br>'''Bob''': Beh, per esempio la scoperta di Nettuno e di Urano, Hitler, le guerre mondiali, l'avvento dei demoni.<br>'''Edith''': Beh, questo non si è avverato.<br>'''Jerry''': Hai ragione. Non ancora.
*'''Bob''': State attenti. In certi punti sento trabballare il pavimento. Se crollasse, sarebbe seccante ritrovarsi in qualche tomba sdraiati accanto a un cadavere.<br>'''Edith''': A questo sono abituata. È la stessa sensazione che provo tutte le volte che dormo con te.
*'''Jerry''': Ehì, c'è un vecchio libro. È tutto coperto di polvere.<br>'''Bob''': Dà qua. È scritto in latino. Non riesco a capire bene. Incredibile! È stato scritto da Nostradamus, e parla di [[Demone|demoni]].<br>'''Nancy''': Demoni? I diavoli? Quelli dell'Inferno?<br>'''Bob''': No, non esattamente. Qui dice che i demoni sono strumenti del Male, e che un giorno domineranno la Terra. È la profezia.
*'''Bob''': ''Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo''. Qui è scritto così.<br>'''Nancy''': ''E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe''. {{NDR|[[profezie dai film|profezia]]}}
*'''Nina''': {{NDR|Mostrando una foto}} Questo sono io quando avevo un anno.<br>'''Ripper''': Così piccola e già così troia!
==Citazioni su ''Dèmoni''==
*''Dèmoni'' [...] è un collage di tutti gli elementi horror che un pubblico adolescente o comunque giovanile gradisce in film di questo genere. Violenza, zombi, effetti speciali, musica rock. ([[Fabio Giovannini]])
*''Demoni'' è un po' il figlio di ''[[Phenomena]]''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema. ([[Sergio Stivaletti]])
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[il Morandini]]'')
*Messa da parte ogni connotazione socio-politica, Bava & Argento riciclano malamente gli stereotipi della cultura punk: ''Demoni'' è un bombardamento continuo di rock duro e di luci espressioniste, il «fantasma del palcoscenico» occhieggia da dietro lo schermo, si trova perfino il modo di ironizzare sulla cocaina (alcuni balordi la sniffano direttamente da un barattolo di Coca Cola). Tutte cose già viste e digerite. Ma il pubblico accorre in massa e sembra divertirsi un mondo. ([[Michele Anselmi]])
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Sin dai tempi di ''Demoni'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. ([[Sergio Stivaletti]])
*Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Lamberto Bava]]===
*Con mia grande gioia ormai ''Dèmoni'' è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
*Direi che Berlino è stata scelta solo per motivi scenografici. Poiché è stata completamente ricostruita dopo la guerra, è fra le città europee la più moderna, anzi ultramoderna, con sfondi che si prestano a creare sensazioni e atmosfere allucinanti.
*L'idea di partenza di ''Dèmoni'' nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po' è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all'inizio prevedeva tre storie diverse. Io l'ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l'episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori ''Dèmoni''.
*La musica di ''Dèmoni'' dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon Claudio continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
*Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di ''[[Zombi (film)|Zombi – Dawn of the Dead]]'' di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c'è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film horror]]
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Quattro giornate di Napoli
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Sun-crops
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Inserimento in voce tematica
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
Citazioni sulle '''quattro giornate di [[Napoli]]'''
*La guerra partigiana avrebbe dovuto avere la sua conclusione e il suo sbocco logico in una insurrezione generale armata che precedesse l'arrivo degli alleati, si svolgesse in concomitanza di una offensiva decisiva e sbaragliasse il fronte della ritirata nemica. Dopo Napoli, la parola d'ordine dell'insurrezione finale acquistò un senso e un valore, e fu allora la direttiva di marcia per la parte più audace della resistenza italiana. ([[Luigi Longo]])
*Toccato il fondo della disperazione, constatata per diretta esperienza la disintegrazione dei poteri costituiti, bruciata ogni fiducia nei valori tradizionali della società borghese, la popolazione più scettica e paziente d'Europa diventa paradossalmente la protagonista della prima rivolta europea contro la dominazione hitleriana. Tutti i ceti sociali, le donne, i giovanissimi partecipano alla rivolta. Vistosa è la sproporzione tra i miseri mezzi di cui dispongono i ribelli e lo strapotente armamento di un nemico che si ispira ad una concezione di guerra totale senza precedenti nella storia. La crescente vicinanza del corpo di spedizione angloamericano agevola, anche sotto il profilo psicologico, il compito dei patrioti; ma l'andamento delle quattro giornate di Napoli, dopo le prime trentasei ore di resistenza seguite all'annuncio dell'armistizio, documenta eloquentemente le qualità morali e il coraggio del popolo napoletano. ([[Antonio Ghirelli]])
==Voci correlate==
*[[Resistenza italiana]]
*[[Seconda guerra mondiale]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulle|w_preposizione=riguardante le}}
{{s}}
[[Categoria:Movimenti di liberazione nazionale]]
[[Categoria:Seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Storia d'Italia]]
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Marco Luchetta
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2022-08-12T00:03:06Z
Danyele
19198
Creata pagina con "'''Marco Luchetta''' (1952 – 1994), giornalista italiano ==Citazioni di Marco Luchetta== *{{NDR|Sulle [[guerre jugoslave]]}} Quando sono là, attorno a me passano persone con cappottini lisi di 2 anni di guerra, mentre io sono bardato con casco e giubbotto antiproiettile. E mi vergogno.<ref>Citato in ''[https://www.tvblog.it/post/andrea-luchetta-inviato-di-guerra-del-tg1-il-passaggio-di-consegne-e-limmortalita Andrea Luchetta, inviato di guerra del Tg1, il passaggio..."
wikitext
text/x-wiki
'''Marco Luchetta''' (1952 – 1994), giornalista italiano
==Citazioni di Marco Luchetta==
*{{NDR|Sulle [[guerre jugoslave]]}} Quando sono là, attorno a me passano persone con cappottini lisi di 2 anni di guerra, mentre io sono bardato con casco e giubbotto antiproiettile. E mi vergogno.<ref>Citato in ''[https://www.tvblog.it/post/andrea-luchetta-inviato-di-guerra-del-tg1-il-passaggio-di-consegne-e-limmortalita Andrea Luchetta, inviato di guerra del Tg1, il passaggio di consegne e l'immortalità]'', ''Tvblog.it'', 11 agosto 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle guerre jugoslave}} Vado perché non si può far passare tutto sotto silenzio. Bisogna testimoniare, far sapere. Pensate soltanto a quei bambini...<ref>Da ''L'Ultimo Reportage'', supplemento a ''Il Piccolo''; citato in Carlo Muscatello, ''[http://www.premioluchetta.it/ita/marco.asp Marco, "cavallo pazzo"]'', ''Premioluchetta.it''.</ref>
==Note==
<references/>
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Citazioni sulla '''KTM''', azienda motociclistica austriaca.
*KTM è rimasta sempre coerente con la propria filosofia e questo ha pagato. In MotoGP corrono col telaio a traliccio, tanto di cappello. A me il loro design non piace, ma sono stati bravissimi col marketing a dare l'immagine di moto maschia, rude. E sono anche quelli che hanno investito più sui giovani, sia nel racing che nel prodotto. ([[Massimo Rivola]])
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Citazioni sulla '''KTM''', azienda motociclistica austriaca.
*KTM è rimasta sempre coerente con la propria filosofia e questo ha pagato. In MotoGP corrono col telaio a traliccio, tanto di cappello. A me il loro design non piace, ma sono stati bravissimi col marketing a dare l'immagine di moto maschia, rude. E sono anche quelli che hanno investito più sui giovani, sia nel racing che nel prodotto. ([[Massimo Rivola]])
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Qualcuno mi spiega il senso di una sezione dedicata specificamente a Mao Zedong, riguardo alla metafisica?? [[Utente:WikiBathor|WikiBathor]] ([[Discussioni utente:WikiBathor|scrivimi]]) 10:24, 12 ago 2022 (CEST)
:Dipende solo dal fatto che finora sono state inserite più di due citazione sue su quell'argomento, e in quel caso si raggruppano in una sottosezione.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:39, 12 ago 2022 (CEST)
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Luciano Rispoli
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Ibisco
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'''Luciano Rispoli''' (1932 – 2016), conduttore radiofonico e televisivo, autore televisivo e dirigente pubblico italiano.
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text/x-wiki
'''Luciano Rispoli''' (1932 – 2016), conduttore radiofonico e televisivo, autore televisivo e dirigente pubblico italiano.
==Citazioni su Luciano Rispoli==
===[[Aldo Grasso]]===
*{{NDR|In riferimento alla trasmissione televisiva della Rai ''Parola mia''}} Luciano Rispoli [...], aria da aristocratico meridionale, cerimonioso fino all'eccesso, è l'ideatore e conduttore della trasmissione basata sulla conoscenza del dizionario e della letteratura italiana.
*Come dirigente Rai, Rispoli ha all'attivo alcune fortunate trasmissioni radiofoniche come ''Chiamate Roma 3131'' (nella sua versione originaria, prima di Corrado Guerzoni, ha dato il via alle confessioni e alle chiacchiere più spudorate via etere), ''Gran varietà'', ''Il buttafuori''. È stato anche direttore del Dipartimento Scuola Educazione (il settore didattico della Rai, incricato di sostenere in qualche modo la produzione culturale e didattica dell'Ente); ma molti lo hanno rimproverato di preferire la presenza in video all'oscuro e oneroso compito del dirigente.
*Finalmente è arrivato il successo di ''Parola mia'' e Rispoli ha conosciuto la popolarità: così ha potuto dar sfogo a tutta la sua affettazione, alla sua esibita leziosaggine, alla sua omaggiosa ossequiosità verso le casalinghe senza più la paura di essere rimproverato da critici maliziosi.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Rispoli, Luciano}}
[[Categoria:Autori televisivi italiani]]
[[Categoria:Conduttori radiofonici italiani]]
[[Categoria:Conduttori televisivi italiani]]
[[Categoria:Dirigenti pubblici italiani]]
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Ibisco
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Foto
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text/x-wiki
[[File:Luciano Rispoli 1975.jpg|thumb|Luciano Rispoli nel 1975]]
'''Luciano Rispoli''' (1932 – 2016), conduttore radiofonico e televisivo, autore televisivo e dirigente pubblico italiano.
==Citazioni su Luciano Rispoli==
===[[Aldo Grasso]]===
*{{NDR|In riferimento alla trasmissione televisiva della Rai ''Parola mia''}} Luciano Rispoli [...], aria da aristocratico meridionale, cerimonioso fino all'eccesso, è l'ideatore e conduttore della trasmissione basata sulla conoscenza del dizionario e della letteratura italiana.
*Come dirigente Rai, Rispoli ha all'attivo alcune fortunate trasmissioni radiofoniche come ''Chiamate Roma 3131'' (nella sua versione originaria, prima di Corrado Guerzoni, ha dato il via alle confessioni e alle chiacchiere più spudorate via etere), ''Gran varietà'', ''Il buttafuori''. È stato anche direttore del Dipartimento Scuola Educazione (il settore didattico della Rai, incricato di sostenere in qualche modo la produzione culturale e didattica dell'Ente); ma molti lo hanno rimproverato di preferire la presenza in video all'oscuro e oneroso compito del dirigente.
*Finalmente è arrivato il successo di ''Parola mia'' e Rispoli ha conosciuto la popolarità: così ha potuto dar sfogo a tutta la sua affettazione, alla sua esibita leziosaggine, alla sua omaggiosa ossequiosità verso le casalinghe senza più la paura di essere rimproverato da critici maliziosi.
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{{test}} '''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 12:32, 12 ago 2022 (CEST)
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