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Wikiquote:Proposte per la citazione del giorno
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[[Categoria:Servizi - Citazione del giorno]]
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Ghostbusters - Acchiappafantasmi
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/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Ghostbusters – Acchiappafantasmi
|immagine= Ecto-1 at Exxxotica AC 2013.jpg
|didascalia=
|titolooriginale=Ghostbusters
|paese=USA
|anno=1984
|genere=commedia, fantascienza, fantasy
|regista=[[Ivan Reitman]]
|sceneggiatore=[[Dan Aykroyd]], [[Harold Ramis]]
|attori=
*[[Bill Murray]]: Dott. Peter Venkman
*[[Dan Aykroyd]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz
*[[Sigourney Weaver]]: Dana Barrett
*[[Harold Ramis]]: Dott. Egon Spengler
*[[Ernie Hudson]]: Winston Zeddmore
*[[Rick Moranis]]: Louis Tully
*[[Annie Potts]]: Janine Melnitz
*[[William Atherton]]: Walter Peck
*[[David Margulies]]: Sindaco Lenny
*[[Slavitza Jovan]]: Gozer
*[[Michael Ensign]]: direttore dell'hotel
|doppiatoriitaliani=
*[[Oreste Rizzini]]: Dott. Peter Venkman
*[[Sergio Di Giulio]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz
*[[Livia Giampalmo]]: Dana Barrett
*[[Mario Cordova]]: Dott. Egon Spengler
*[[Oreste Lionello]]: Louis Tully
*[[Cristiana Lionello]]: Janine Melnitz
*[[Renato Cortesi]]: Walter Peck
*[[Massimo Foschi]]: Winston Zeddemore
*[[Gianni Bonagura]]: Sindaco Lenny
*[[Rodolfo Traversa]]: direttore dell'hotel
|note=
* Fotografia: [[László Kovács]]
* Musiche: [[Elmer Bernstein]]
}}
'''''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''''', film statunitense del 1984 con [[Dan Aykroyd]] e [[Bill Murray]], regia di [[Ivan Reitman]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*''Se c'è qualcosa di strano | nel tuo quartiere | chi chiamerai? | I Ghostbusters!'' ('''Estratto del tema musicale''')
:''If there's something strange | in you neighborhood | who you gonna call? | Ghostbusters!''
*Peter, alle 13.41 nella sede della Biblioteca pubblica di New York, nella 5th Avenue a dieci persone è apparso in fluttuazione libera un torso di consistenza vaporosa, faceva volare i libri soffiandoci a distanza terrorizzando una povera bibliotecaria! ('''Ray''')
*Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi! L'ago è impazzito! Questa volta ci siamo vicini! Lo sento! ('''Ray''')
*"Pigliala!" Era lì tutto il tuo piano? "Pigliala!" Molto scientifico! ('''Peter''') {{NDR|a Ray}}
*Non definirei l'esperienza del tutto vana. Secondo questi nuovi dati, forse abbiamo l'eccellente occasione di catturare un fantasma e di conservarlo indefinitamente. ('''Egon''')
*Non hai provato a starne fuori tu non sai che vuol dire: io ho lavorato nel settore privato, pretendono risultati! ('''Ray''')
*Per una qualsiasi ragione, Ray... chiamala "fato", chiamala "fortuna"... chiamala "karma"... ho la convinzione che tutto accade per un motivo e io penso che eravamo destinati ad essere cacciati da questa fogna. ('''Peter''') {{NDR|Rivolgendosi a Ray dopo essere stati espulsi dall'università}}
*Ma era la casa dei miei genitori... È dove sono nato... ('''Ray''') {{NDR|commento dopo aver firmato il contratto di acquisto della sede dei Ghostbusters mettendo un'ipoteca sulla casa dei suoi}}
*Stavo facendo [[ginnastica]]. Registro mezz'ora di ginnastica in tv poi metto l'ascolto veloce così dura dieci minuti e faccio il corso accelerato. ('''Louis Tully''')
*Sì, abbiamo un problema in comune: lei. ('''Dana''') {{NDR|a Peter}}
*Mi sento di un fetido... ('''Peter''') {{NDR|dopo che il fantasma del 12° piano lo ha trapassato}}
*Venimmo, vedemmo e lo inculammo!<ref>Il riferimento è alla celebre citazione di [[Gaio Giulio Cesare]], "Veni, vidi, vici".</ref> ('''Peter''') {{NDR|al direttore dell'albergo}}
*Signore, ciò che avevate è ciò che da noi viene definito "fantasma iterativo non terminale" o "vapore a erranza di quinta classe". È uno di quelli cattivi! ('''Ray''') {{NDR|al direttore dell'albergo}}
*Ventiquattr'ore al giorno, festivi non esclusi; il [[lavoro]] non ci spaventa, il conto non vi spaventa! ('''Peter''')
*Come si dice in tv, sono certo che c'è un grosso interrogativo che si pongono tutti. Lei è l'uomo che può darci la risposta. Come sta [[Elvis Presley]]? L'ha visto ultimamente? ('''Presentatore tv''') {{NDR|intervistando Ray}}
*Deduco tutto il party come spesa di rappresentanza perciò ho invitato clienti invece di amici. ('''Louis Tully''')
*Vacci piano! Ne ho fatto una [[regole dai film|regola]] di non possedere mai le possedute. Veramente è più un indirizzo che una regola! ('''Peter''') {{NDR|a Dana posseduta da Zuul}}
*L'architetto era un superuomo, un genio, o un autentico pazzo! ('''Ray''') {{NDR|parlando del condominio di Dana e Louis}}
*Non è la mia ragazza. La trovo interessante perché è una cliente, e perché dorme sopra le coperte; a un metro e venti sopra le coperte. E abbaia, sbava, artiglia... ('''Peter''') {{NDR|parlando di Dana}}
*Lenny, ufficialmente la Chiesa non prenderà alcuna posizione sulle implicazioni religiose di questi fenomeni. Personalmente, Lenny, io penso che sia un segno del Signore. Ma qui lo dico, e qui lo nego. ('''Arcivescovo''') {{NDR|al sindaco}}
*Il Dottor Ray Stantz, che è il [[cuore]] di noi Acchiappafantasmi. ('''Peter''')
*Ok. E allora? È un cane! ('''Peter''') {{NDR|riferendosi ai mostri sul tetto del condominio}}
*Il viaggiatore è giunto. Scegliete e perite! ('''Gozer''')
*Ci vediamo dall'altra parte! ('''Peter''') {{NDR|prima di incrociare i flussi}}
*Mi sento come il tappetino di un [[taxi]]. ('''Egon''') {{NDR|dopo l'esplosione}}
*Io ti amo, New York! ('''Winston''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Peter''' {{NDR|cercando di far indovinare il simbolo sulla carta}}: Voglio che tu ti concentri. Voglio che tu mi dica che cosa pensi che sia.<br>'''Cavia''': Un quadrato! {{NDR|è una stella}}<br>'''Peter''': Ben arguito, ma errato! {{NDR|gli da la scossa}}
*'''Ray''': Tu dimentichi, Peter, che ho assistito in immersione ad un'inspiegabile migrazione di massa di spugne!<br>'''Peter''': Ray, le spugne migrarono di circa quaranta centimetri...
*'''Egon''': C'è decisamente qualcosa. <br> '''Peter''': Egon, mi fai tornare a mente la volta che cercasti di trapanarti il cranio, te lo ricordi? <br>'''Egon''': Poteva funzionare, se non mi fermavate.
*'''Peter''': Lei o qualche membro della sua famiglia ha mai avuto diagnosi di schizofrenia, o di infermità mentale?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': Mio zio credeva d'essere San Giuseppe.<br>'''Peter''': Io ci metterei un bel "sì". Ehm, abitualmente usa droghe, stimolanti, alcool...?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': No!<br>'''Peter''': No, No... era per chiedere... E lei Alice, è mestruata al momento?<br> '''Responsabile biblioteca''': Scusi, ma questo che c'entra?!<br>'''Peter''' {{NDR|flemmatico}}: Non rompiamo. Si inchini alla scienza.
*'''Egon''': Questa è forte, Ray!<br>'''Ray''': Ammucchiamento simmetrico. Come nella turbolenza massiva di Philadelphia nel 1947.<br>'''Peter''' {{NDR|sarcastico}}: È vero. Nessun umano ammucchierebbe libri così...
*{{NDR|Ray, Egon e Peter tentano di stabilire un contatto con il fantasma della Signora in Grigio in biblioteca}}<br>'''Peter''': Allora, che si fa?<br>'''Ray''': Non lo so, {{NDR|a Egon}} tu che dici? {{NDR|Egon si rimette a fare dei calcoli con una calcolatrice}}<br>'''Peter''' {{NDR|facendogli cadere egoisticamente la calcolatrice}}: Piantala!!<br>'''Ray''': Stabiliamo un contatto: uno di noi dovrebbe cercare di parlarci.<br>'''Egon''': Buona idea. {{NDR|Ray ed Egon fissano Peter che, sospirando, si presenta alla Signora in Grigio}}<br>'''Peter''': Salve! Io sono Peter. Lei di dov'è? Cioè, di dov'era? {{NDR|il fantasma si volta verso Peter e portandosi il dito alla bocca gli fa il cenno di tacere. Peter torna verso il gruppo}} Va bene, ok, la routine non funziona.<br>'''Ray''': Ok, io ho un [[Piani dai film|piano]], so esattamente cosa fare! {{NDR|si avvicinano con cautela verso lo spettro, Ray in testa e parla sottovoce}} State vicini. State vicini. So io! Voi fate quello che dico! Siete pronti? Pronti? {{NDR|gridando}} Pigliala!!! {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio assume le sembianze di un mostro: il gruppo fugge via terrorizzato}}
*'''Peter''': Spengler, dici sul serio, catturare fantasmi?<br>'''Egon''': Io non scherzo mai.<br>'''Peter''': Ritiro <i>alcune</i> delle cose cattive che ho detto di te in passato!
*'''Peter''': Io fido che ci trasferirà in alloggi migliori nella facoltà...<br>'''Rettore''': No, siete trasferiti fuori della facoltà. Il consiglio dei reggenti ha deciso di sospendervi la sovvenzione. Dovete lasciare questo edificio immediatamente.<br>'''Peter''': Ma questo è assurdo... io... esigo una spiegazione...<br>'''Rettore''': Bene. Questa università non intende più concedere alcun fondo di nessun genere per le vostre attività di gruppo.<br>'''Peter''': Ma i ragazzi ci adorano.<br>'''Rettore''': Dottor Venkman... Noi riteniamo che scopo della scienza sia servire l'umanità. Lei sembra considerare la scienza una sorta di inganno, di zimbello. Le sue teorie sono lo strame delle credenze popolari, i suoi metodi sono rozzi, le sue conclusioni altamente discutibili, lei è un mediocre scienziato, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Capisco...<br>'''Rettore''': E non c'è posto per lei in questa facoltà... né in questa università.
*'''Peter''': È che mi sembra un po' caruccia come "occasione unica, ripristinabile a basso costo". Tu che ne pensi, Egon?<br>'''Egon''': Che questo edificio dovrebbe essere evacuato. C'è un grave logoramento di tutte le strutture portanti, impianti idrico ed elettrico del tutto inadeguati alle nostre esigenze. E il circondario sembra una zona smilitarizzata.<br>'''Ray''': Ehi, questa pertica funziona! Wow! Questa casa è fantastica! Quando possiamo entrarci? Provate questa pertica! Vado a prendere la roba!
*{{NDR|[[Pubblicità dai film|Spot pubblicitario]]}}<br>'''Ray''': Siete disturbati da strani rumori nel pieno della notte?<br>'''Egon''': Provate un senso di terrore in cantina o in soffitta?<br>'''Peter''': Voi o i vostri familiari avete mai visto spiriti, spiritelli o fantasmi? <br/> '''Ray''': Se la risposta è sì, non esitate, prendete il telefono e chiamate i professionisti! <br/>'''Peter, Ray ed Egon''': Gli Acchiappafantasmi!<br>'''Ray''': 24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!<br>'''Peter, Ray ed Egon''': Siamo pronti a credere in voi!
*'''Ray''': Ecco tolto il pensiero, ho trovato la macchina. Basta sistemare le sospensioni... la frizione... l'impianto elettrico... la trasmissione... e... la scatola dello sterzo. <br>'''Peter''': Quanto? <br>'''Ray''': Solo 4800 dollari, rifacendo le fasce elastiche, la marmitta e altre sciocchezze.
*'''Peter''': Janine, telefonate?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun messaggio?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun cliente?<br>'''Janine''': No, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Posto d'oro, eh? Batta qualcosa, la macchina è a nolo, si paga! Non mi fissi così con quello sguardo da cernia! Janine? Scusi per lo sguardo da cernia, starò nel mio ufficio.
*'''Janine''': Ha le mani d'oro, io lo vedo. E scommetto che le piace anche leggere!<br>'''Egon''': La stampa è morta.<br>'''Janine''': Ah, davvero? Ma che cosa affascinante. Sapesse io quanto leggo. Qualcuno pensa che sono troppo intellettuale, ma io credo che sia un modo favoloso di passare il tempo libero. Io vado anche a scuola di tango. Lei non ha qualche hobby?<br>'''Egon''': Colleziono spore, muffe e funghi.
*'''Dana''': Lei non si comporta come uno scienziato.<br>'''Peter''': Di solito sono impettiti?<br>'''Dana''': È più come un presentatore di telequiz.
*'''Peter''' {{NDR|aprendo il frigorifero di Dana}}: Oh mio dio... Ma questa è la fiera del precotto!<br>'''Dana''': Oh, accidenti! Senta, non c'era!<br>'''Peter''': Davvero lei mangia questa roba?<br>'''Dana''': Senta, prima non c'era! Non c'era niente qui, c'era un grande spazio e c'era una specie di fabbricato in fiamme e c'erano creature che si contorcevano, che grugnivano, ringhiavano! E dalle fiamme è uscita una voce che diceva "Zuul"! Ed era proprio qui.
*'''Peter''' {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con la Coca Cola}}: Alla nostra prima cliente!<br>'''Ray''': Alla nostra prima e sola cliente!<br>'''Peter''': Ritirerò qualcosa dal fondo cassa. Dovrò offrirle una cena, non possiamo perderla.<br>'''Ray''': Ehm... questo lauto banchetto è stato pagato vendendo la cassa... del fondo cassa.<br>'''Peter''': Mastica piano... fallo durare.
*'''Signore all'ascensore''' {{NDR|agli Acchiappafantasmi}}: Voi chi dovreste essere? Una specie di cosmonauti?<br>'''Peter''': Eh! No, disinfestatori, hanno visto uno [[scarafaggio]] al 12°.<br>'''Signore all'ascensore''': Deve essere grosso questo scarafaggio.<br>'''Peter''': Enorme, stacca le teste a morsi!<br>'''Ray''': Sale?<br>'''Signore all'ascensore''': Grazie, aspetto il prossimo...
*'''Ray''': Ah, io sto pensando che questo equipaggiamento un vero e proprio collaudo non l'ha mai avuto.<br>'''Egon''': Me lo sto rimproverando.<br>'''Peter''': Anch'io.<br>'''Ray''': Non ha senso preoccuparsi ora.<br>'''Peter''': Perché preoccuparsi? Ognuno di noi porta sulla schiena un acceleratore nucleare non autorizzato.
*'''Ray''': Forse è meglio separarci.<br>'''Egon''': Buona idea.<br>'''Peter''': Sì, così possiamo fare più danno.
*'''Ray''': Spengler, sono con Venkman. L'ha smerdato! <br>'''Egon''': Splendido, Ray! Serbamene un campione!
*'''Egon''': Una cosa importante ho scordato di dirti: mai incrociare i flussi!<br>'''Peter''': Perché?<br>'''Egon''': Sarebbe male.<br>'''Peter''': Faccio sempre confusione tra [[bene e male|il bene e il male]]. Che intendi per male?<br>'''Egon''': Immagina che la vita come tu la conosci si fermi istantaneamente e ogni molecola del tuo corpo esploda alla velocità della luce.<br>'''Ray''': Inversione protonica totale!<br>'''Peter''': E quello è male... Ok, è un importante ragguaglio. Grazie, Egon!
*'''Ray''': Ora apro la trappola, attenti, non la guardate direttamente!<br>'''Egon''': Io l'ho guardata, Ray!
*'''Peter''': E ora... parliamo di cose serie! Per l’intrappolamento, dovremmo chiederle {{NDR |Egon mostra in sordina 4 dita a Peter}}: 4 pezzi grossi, 4000 dollari ma è periodo di sconti speciali per il refil protonico e lo stoccaggio della bestia e quello vi costerà {{NDR |Peter guarda Egon che alza furtivamente un dito}}: solo 1000 dollari per fortuna vostra.<br>'''Cliente''': 5000 dollari?! Mi sembrano una esagerazione non ve li do!<br>'''Peter''': Va bene possiamo sempre rimetterlo dov’era, grazie Ray…<br>'''Ray''': Certamente Dr. Venkman<br>'''Cliente''': No, NONNONO!!! E va bene, li avrete!<br>'''Peter''': Grazie infinite, ci vediamo eh?<br>'''Ray''': Sempre a disposizione…Largo che qui c’è un vapore a erranza di quinta classe!
*'''Janine''': Dica lei crede agli UFO, alle proiezioni astrali, alla telepatia, crede alla ESP, alla chiaroveggenza, alla fotografia spiritica, alla telecinesi, ai medium scriventi e non scriventi, al mostro di Loch Ness, e alla teoria sull'Atlantide?<br>'''Winston''': Ehm, be', se c'è lo stipendio fisso, io credo in tutto quello che dice.
*'''Peter''': È stata una prova meravigliosa.<br>'''Dana''': L'ha sentita?<br>'''Peter''': Sì, lei è la migliore della sua fila.<br>'''Dana''': Oh, grazie. Che orecchio! Riuscire a sentire me sola con tutto il pieno d'orchestra!<br>'''Peter''': Ah, io non accetto questo sfottò da lei! C'è già gente che fa la coda per sfottermi!
*'''Peter''': "Il nome Zuul apparteneva a un semidio adorato verso il 6000 a. C. dagli..." dove va l'accento?<br>'''Dana''': Ittiti.<br>'''Peter''': ..."Ittiti, dai Mesopotami e dai Sumeri."<br>'''Dana''': "Zuul era un succube di Gozer." E chi è Gozer?<br>'''Peter''': Gozer era molto forte in [[Sumeri|Sumerìa]]. Pezzo grosso.
*'''Peck''': E dove li mette questi fantasmi una volta che li ha presi?<br>'''Peter''': Nel nostro dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peck''': E questo dispositivo di stoccaggio è situato in questo edificio?<br>'''Peter''': Sì.<br>'''Peck''': E posso vederlo questo dispositivo?<br>'''Peter''': No.<br>'''Peck''': E perché no, signor Venkman?<br>'''Peter''': Perché lei non ha usato la paroletta magica.<br>'''Peck''': Qual è la paroletta magica, signor Venkman?<br>'''Peter''': "Per favore".<br>'''Peck''' {{NDR|quasi ridendo}}: Per favore, vorrei vedere il dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peter''': E perché vuol vedere il dispositivo di stoccaggio?<br>'''Peck''': Perché sono curioso, credo. Voglio saperne di più di ciò che fate qui. Ne abbiamo sentite di tutti i colori dai mass media e vogliamo valutare tutti i possibili danni all'ambiente dalla vostra attività. Per esempio la presenza di eventuali scorie sicuramente nocive nella vostra cantina.
*'''Egon''': Sono preoccupato, è pieno zeppo lì, e tutti i dati più recenti mi danno qualcosa di grosso all'orizzonte.<br>'''Winston''': Come sarebbe "grosso"?<br>'''Egon''': Be', diciamo che questo plumcake rappresenti la quantità normale di energia psicocinetica nell'area di New York. Secondo il rilevamento di stamani questo dovrebbe essere lungo dodici metri e del peso approssimativo di trecento chili.<br>'''Winstone''': Un bel plumcake!<br>'''Ray''': Saremo sull'orlo di una quadriconvergenza, un'onda di energia psicocinetica di allarmanti proporzioni.<br>'''Peter''' {{NDR|arrivando in quel momento}}: Abbiamo avuto la visita dell'Agenzia della Protezione dell'Ambiente. Come regge la griglia?<br>'''Egon''': Non bene.<br>'''Winston''': Digli del plum cake...<br>'''Peter''': Che centra il plumcake?
*'''Ospite''': Senti non avresti un Excedrin o un Tylenol extraforte?<br>'''Louis Tully''': Oddio, credo di avere solo questo: acido acetosalicilico sfuso. Vedi, riesco ad avere 300 compresse allo stesso prezzo di 600 di quelle di marca. C'è un guadagno netto di 300 emicranie.
*'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': No, che io sappia. {{NDR|Dana gli sbatte la porta in faccia, Peter bussa di nuovo}}<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': Sì! Sono un suo amico! Mi ha detto di aspettarlo qui.
*'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Vuoi tu questo corpo?<br>'''Peter''': È una domanda trucco? Mi sa che le rose hanno funzionato, eh?<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Godimi ora, subcreatura!
*'''Louis''' {{NDR|posseduto, rivolto a un cavallo}}: Io sono Vince! Vince Clortho, mastro di chiavi di Gozer, Vulguus Zildrohar Signore del Sebouilaa. Sei il guardia di porta?<br>'''Cocchiere''': Ehi, lui tira la carrozza, chi tratta sono io! Vuol salire?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto, al cavallo, dopo aver ringhiato al cocchiere}}: Attendi il segnale, e ogni prigioniero sarà scarcerato! {{NDR|quindi scappa, urlando rivolto al cocchiere}} Perirai nella fiamma!!<br>'''Cocchiere''': Ma che stronzo!
*'''Janine''': Come è buono ad occuparsi di quel poverino, lo sa che lei è un vero umanitario.<br>'''Egon''': Non credo che sia un umano.
*'''Egon''': Vince, prima ha detto che stava aspettando un segnale, che segnale sta aspettando?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto}}: Gozer il viaggiatore. Egli giungerà in una delle sue forme prescelte. Durante la rettificazione dei Vuldronaii egli giunse come un vasto e semovente Torb. Poi durante la riconciliazione degli ultimi supplicanti Meketrex scelsero una nuova forma per lui, quella di enorme Sloar! Molti Shub e Zuul perirono arrostiti nelle profondità dello Sloar quel giorno, giuro a Dio!
*'''Winston''': Ehi, Ray, tu ci credi in Dio?<br>'''Ray''': Non ci hanno presentati...<br>'''Winston''': Io ci credo. E adoro la classe di Gesù, sai?
*'''Winston''': Ehi, Ray, ti ricordi qualcosa della [[Bibbia]], riguardo agli ultimi giorni quando i defunti escono dalle fosse?<br>'''Ray''': Io ricordo l'Apocalisse 7:12 "e io vidi quando si aprì il sesto sigillo, e io vidi che si fece un gran terremoto, e il sole si fece nero come un cilicio di crine, e la luna si fece come sangue..."<ref>Il passo citato, in realtà, è ''Apocalisse'' 6, 12. Tale errore è stato commesso sia in lingua originale che nel doppiaggio italiano. Nella traduzione CEI, il versetto è: "Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue."</ref><br>'''Winston''': "...e gli oceani bollirono e le stelle caddero."<br>'''Ray''': "Il Giorno del Giudizio"<br>'''Winston''': Eh, il Giorno del Giudizio...<br>'''Ray''': Ogni antica religione ha il suo mito riguardo alla fine del mondo.<br>'''Winston''': Mito? Ah! Ray, a te non ha mai sfiorato l'idea che forse il motivo per cui noi siamo presi è perché i defunti sono già usciti dalle loro fosse?
*'''Peter''': La disattivi ora e noi non ci riterremo responsabili di quello che accadrà.<br>'''Peck''': Al contrario, voi sarete responsabili.<br>'''Peter''': No, noi non saremmo responsabili!<br>'''Beck''': Stacchi tutto!<br>'''Peter''': Non la disattivi! Io l'ho avvertita.<br>'''Tecnico''': Io non avevo mai visto un impianto del genere, io non so se...<br>'''Peck''': Non mi interessa affatto la sua opinione; isoli questo impianto.<br>'''Peter''' {{NDR|si rivolge al tecnico mettendogli le mani sulle spalle con modi garbati}}: Amico mio, non sia sciocco.<br>'''Agente''': Stia indietro!<br>'''Peck''': Se lo fa un'altra volta può sparargli.<br>'''Agente''': Fa' il tuo lavoro, colletto bianco, e non insegnarmi a fare il mio!!<br>'''Peter''': Mille grazie, agente.<br>'''Peck''': Staccare!!!
*'''Egon''': Qualcosa di terribile sta per entrare nel nostro mondo, e questo fabbricato ne è ovviamente la porta. L'architetto si chiamava Ivo Shandor, l'ho trovato sul ''Tobin'', guida spiritica. Era anche un medico, praticava la chirurgia come atto voluttuario e nel 1920 fondò la setta segreta.<br>'''Peter''': Aspetta, indovino: "Gli adoratori di Gozer".<br>'''Egon''': Bene.<br>'''Peter''': Senza studiare.<br>'''Egon''': Dopo la prima guerra mondiale Shandor decise che la società era troppo marcia per sopravvivere. E non era il solo, aveva circa un migliaio di seguaci quando morì. Celebravano riti sulla grande terrazza. Riti bizzarri che erano volti a determinare la fine del mondo. E ora si ha l'impressione che questo possa veramente capitare!
*'''Winston''': Ma davvero andiamo da un giudice e gli diciamo che un ammuffito re babilonese capiterà in Central Park West e comincerà a demolire la città?<br>'''Egon''': Sumero, non babilonese!<br>'''Peter''': È tutta un'altra cosa.<br>'''Winston''': Senza offesa ma io voglio un mio avvocato.
*'''Peck''': Costoro sono consumati venditori di fumo. Usano gas sensori e nervini per provocare allucinazioni. La gente crede di vedere fantasmi e chiama questi impostori che artatamente si presentano per affrontare il problema con uno show di false luci elettroniche.<br>'''Ray''': Tutto andava bene negli impianti fino a che una griglia non è stata disattivata da questo cappone.<br>'''Peck''': Hanno causato un'esplosione!<br>'''Sindaco''': E questo è vero?<br>'''Peter''': Sì, è vero, sì: quest'uomo non ha le palle.<br>'''Peck''' {{NDR|tentando di aggredirlo}}: Ma io ti...!
*'''Peter''': Be', lei può credere al Signor Beck...<br>'''Peck''': Il mio nome è Peck!<br>'''Peter''': ...o può accettare il fatto che questa città sta andando verso un disastro di proporzioni bibliche!<br>'''Sindaco''': Cosa intende per "bibliche"?<br>'''Ray''': Intende cose da Vecchio Testamento, signor sindaco, proprio roba del tipo collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono!<br>'''Egon''': Quarant'anni di tenebre, eruzioni, terremoti!<br>'''Winston''': Morti che escono dalle fosse!<br>'''Peter''': Sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme! Masse isteriche!<br>'''Sindaco''': Basta!!! Ho il panorama!! Ma se sbagliate?<br>'''Peter''': Eh, beh, se sbaglio tanto meglio, ce ne andiamo in galera, pacifici, in silenzio, sarà una gioia. Ma se ho ragione, e riusciremo a fermare questa cosa, Lenny, tu avrai salvato le vite di milioni di potenziali elettori.
*{{NDR|Salendo le scale del condominio}}<br>'''Peter''': A che piano siamo, eh?<br>'''Ray''': Sento che siamo intorno alla dozzina...<br>'''Peter''': Avvertimi quando senti che siamo alla ventina che io ti tiro la volata!
*'''Ray''': Ehi, dove va questa scala? <br>'''Peter''': Va di sopra!
*'''Ray''' {{NDR|a Gozer}}: È una donna!<br>'''Egon''': È Gozer!<br>'''Winston''': Io credevo credevo che fosse un uomo.<br>'''Egon''': Gozer diventa quello che vuole.<br>'''Peter''' {{NDR|parlando di Gozer}}: Chiunque sia dovrà passare sopra i nostri corpi!<br>'''Ray''': Giusto!<br>'''Peter''': Va a prenderla, Ray!<br>'''Ray''': Gozer il Gozeriano? {{NDR|Gozer si volta}} Buonasera! Io, come rappresentate legalmente designato dalla città {{NDR|deglutisce}}, contea e stato di New York, ti ordino di cessare qualsiasi attività soprannaturale e di tornare subito al tuo luogo d'origine o alla più vicina delle dimensioni parallele!<br>'''Peter''' {{NDR|sbrigativo}}: Basta così, grazie infinite, Ray...<br>'''Gozer''': Sei tu un dio?<br>'''Ray''' {{NDR|si gira verso i compagni che fanno cenno di continuare}}: No...<br>'''Gozer''': Allora... muori!!! {{NDR|Gozer li attacca. Pochi istanti dopo essere quasi caduti dal palazzo ma salvandosi per miracolo}}<br>'''Winston''': Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!!<br>'''Peter''': Va bene, la signora è da tostare!! {{NDR|gli Acchiappafantasmi si preparano ad attaccare Gozer}} Premuto pronto?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: In mano!<br>'''Peter''': Protoni?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fumanti!<br>'''Peter''': Ugello fuori!<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fuori!<br>'''Peter''': Mostrate alla troia preistorica come si lavora all'assessorato!
*'''Winston''': Anche stavolta, venimmo, vedemmo...<br>'''Peter''': ...e senza indugio la fottemmo!<br>'''Egon''': Ray, qui è di una gravità estrema!<br>'''Ray''': Oh no!
[[File:Ghostbusters publicity statue, Waterloo Station.jpg|thumb|«Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo di boli di lichene!» (Ray)]]
*'''Gozer''': Subcreature. Gozer il Gozeriano, Gozer il distruggitore, Vulguus Zildrohar, il viaggiatore è giunto, scegliete e perite!<br>'''Ray''': Che significa scegliete? Per noi non è chiaro.<br>'''Gozer''': Scegliete! Scegliete la forma del distruggitore!<br>'''Peter''': Ho capito, ho capito, molto carino. A qualunque cosa pensiamo. Se pensiamo ad Adolfo Hitler, Hitler appare e ci distrugge, chiaro? Fate vuoto in testa, non pensate a niente è la sola via di salvezza. <br>'''Gozer''': La scelta è fatta!<br>'''Peter''': No! Oh, oh, oh, oh, oh!<br>'''Gozer''': Il viaggiatore è giunto!<br>'''Peter''': Qua non ha scelto nessuno un accidente! {{NDR|rivolto a Egon}} Tu hai scelto qualcosa?<br>'''Egon''': No.<br>'''Peter''' {{NDR|rivolto a Winston}}: E tu?<br>'''Winston''': La mia mente era in bianco.<br>'''Peter''': E neanche io ho scelto niente! {{NDR|tutti si girano e guardano Ray}}<br>'''Ray''': Non è colpa mia. Ci è entrato così, da se.<br>'''Peter''': Cosa? Cosa ci è entrato così da se?<br>'''Ray''': Io... io ho cercato di pensare...<br>'''Egon''': Guardate!!<br>'''Ray''': Non può essere! Non può essere!<br>'''Peter''': A cos'hai pensato, Ray?<br>'''Ray''': Oh, merda! All'Uomo della Pubblicità dei Marshmallow.<br>'''Peter''': Ma non è una cosa che vedi tutti i giorni.<br>'''Ray''': Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo dei boli di lichene!<br>'''Peter''': Gran bella pensata, Ray.<br>'''Ray''': Non c'è niente di più soffice e dolce di quei candidi [[Marshmallow|gnocchi di lichene]]!<br>'''Peter''': Ray è completamente partito, Egon. Di te che ne è restato?<br>'''Egon''': Mi dispiace, Venkman, il terrore travalica la mia capacità di razionalizzare.
*'''Ray''' {{NDR|parlando del pupazzo Uomo della Pubblicità dei Marshmallow}}: Che fine ingloriosa! Uccisi da uno spacciatore di gnocchi di lichene!<br>'''Peter''': Forse abbiamo sbagliato tutto. Lo avete visto come è vestito? È un marinaio, è qui a New York. Lo portiamo a scopare e non avremo più noie!
*'''Egon''': Ho un'idea radicale: il processo reversibile, noi possiamo invertire il flusso di particelle.<br>'''Ray''': Come?<br>'''Egon''': Incrociando i flussi.<br>'''Peter''': Scusami Egon, non dicesti che incrociare i flussi era male?<br>'''Ray''': Non c'è che incrociare i flussi...<br>'''Peter''': Metti a rischio le nostre vite e quella della nostra cliente: cara signora che ci ha pagato in anticipo prima di diventare cane?<br>'''Egon''': Non necessariamente. Decisamente c'è una lievissima probabilità di sopravvivere.<br>'''Peter''': {{NDR|Con finto entusiasmo}} Come mi piace questo piano! E mi eccita farne parte! Facciamolo!<br>'''Winston''': {{NDR|Sarcastico}} Oh, magnifico! Chiederò una riduzione di stipendio!
*'''Louis''' {{NDR|dopo l'esplosione}}: Oh, l'amministratore! Chissà che incazzatura!<br>'''Ray''': Sta bene, sì?<br>'''Louis''': Voi chi siete?<br>'''Ray''': Gli Acchiappafantasmi.<br>'''Louis''': Chi vi fa le tasse?<br>'''Ray''': Ah, signor Tully, lei è un uomo fortunatissimo.<br>'''Louis''': Lo so...<br>'''Ray''': Ha partecipato al più grande evento paranormale interdimensionale dopo l'esplosione di Tunguska del 1909<ref>{{Cfr}} [[:w:Evento di Tunguska|Evento di Tunguska]]</ref>!<br>'''Louis''': È stato grandioso...<br>'''Egon''': Ci darebbe un campione di tessuto cerebrale?<br>'''Louis''': Ok!
==Citazioni su ''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''==
===Frasi promozionali===
*Siamo pronti a credere in voi.
:''We're ready to believe you''<ref>Dalla locandina in inglese. {{Cfr}} {{en}} [http://www.imdb.com/media/rm199990784/tt0087332?ref_=ttmd_md_pv ''Pictures & Photos from Ghost Busters (1984)''], ''IMDb.com''</ref>
*Sono arrivati per salvare il mondo.<ref name=filmtv>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/3033/ghostbusters-acchiappafantasmi/foto/28247/ ''Foto Locandina Ghostbusters''], ''filmTV.it''</ref>
*Un colossal soprannaturale.<ref name=filmtv/>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Ghostbusters - Acchiappafantasmi''}}
{{Ghostbusters}}
[[Categoria:Film commedia fantascientifica]]
[[Categoria:Film fantasy]]
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/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Ghostbusters – Acchiappafantasmi
|immagine= Ecto-1 at Exxxotica AC 2013.jpg
|didascalia=
|titolooriginale=Ghostbusters
|paese=USA
|anno=1984
|genere=commedia, fantascienza, fantasy
|regista=[[Ivan Reitman]]
|sceneggiatore=[[Dan Aykroyd]], [[Harold Ramis]]
|attori=
*[[Bill Murray]]: Dott. Peter Venkman
*[[Dan Aykroyd]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz
*[[Sigourney Weaver]]: Dana Barrett
*[[Harold Ramis]]: Dott. Egon Spengler
*[[Ernie Hudson]]: Winston Zeddmore
*[[Rick Moranis]]: Louis Tully
*[[Annie Potts]]: Janine Melnitz
*[[William Atherton]]: Walter Peck
*[[David Margulies]]: Sindaco Lenny
*[[Slavitza Jovan]]: Gozer
*[[Michael Ensign]]: direttore dell'hotel
|doppiatoriitaliani=
*[[Oreste Rizzini]]: Dott. Peter Venkman
*[[Sergio Di Giulio]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz
*[[Livia Giampalmo]]: Dana Barrett
*[[Mario Cordova]]: Dott. Egon Spengler
*[[Oreste Lionello]]: Louis Tully
*[[Cristiana Lionello]]: Janine Melnitz
*[[Renato Cortesi]]: Walter Peck
*[[Massimo Foschi]]: Winston Zeddemore
*[[Gianni Bonagura]]: Sindaco Lenny
*[[Rodolfo Traversa]]: direttore dell'hotel
|note=
* Fotografia: [[László Kovács]]
* Musiche: [[Elmer Bernstein]]
}}
'''''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''''', film statunitense del 1984 con [[Dan Aykroyd]] e [[Bill Murray]], regia di [[Ivan Reitman]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*''Se c'è qualcosa di strano | nel tuo quartiere | chi chiamerai? | I Ghostbusters!'' ('''Estratto del tema musicale''')
:''If there's something strange | in you neighborhood | who you gonna call? | Ghostbusters!''
*Peter, alle 13.41 nella sede della Biblioteca pubblica di New York, nella 5th Avenue a dieci persone è apparso in fluttuazione libera un torso di consistenza vaporosa, faceva volare i libri soffiandoci a distanza terrorizzando una povera bibliotecaria! ('''Ray''')
*Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi! L'ago è impazzito! Questa volta ci siamo vicini! Lo sento! ('''Ray''')
*"Pigliala!" Era lì tutto il tuo piano? "Pigliala!" Molto scientifico! ('''Peter''') {{NDR|a Ray}}
*Non definirei l'esperienza del tutto vana. Secondo questi nuovi dati, forse abbiamo l'eccellente occasione di catturare un fantasma e di conservarlo indefinitamente. ('''Egon''')
*Non hai provato a starne fuori tu non sai che vuol dire: io ho lavorato nel settore privato, pretendono risultati! ('''Ray''')
*Per una qualsiasi ragione, Ray... chiamala "fato", chiamala "fortuna"... chiamala "karma"... ho la convinzione che tutto accade per un motivo e io penso che eravamo destinati ad essere cacciati da questa fogna. ('''Peter''') {{NDR|Rivolgendosi a Ray dopo essere stati espulsi dall'università}}
*Ma era la casa dei miei genitori... È dove sono nato... ('''Ray''') {{NDR|commento dopo aver firmato il contratto di acquisto della sede dei Ghostbusters mettendo un'ipoteca sulla casa dei suoi}}
*Stavo facendo [[ginnastica]]. Registro mezz'ora di ginnastica in tv poi metto l'ascolto veloce così dura dieci minuti e faccio il corso accelerato. ('''Louis Tully''')
*Sì, abbiamo un problema in comune: lei. ('''Dana''') {{NDR|a Peter}}
*Mi sento di un fetido... ('''Peter''') {{NDR|dopo che il fantasma del 12° piano lo ha trapassato}}
*Venimmo, vedemmo e lo inculammo!<ref>Il riferimento è alla celebre citazione di [[Gaio Giulio Cesare]], "Veni, vidi, vici".</ref> ('''Peter''') {{NDR|al direttore dell'albergo}}
*Signore, ciò che avevate è ciò che da noi viene definito "fantasma iterativo non terminale" o "vapore a erranza di quinta classe". È uno di quelli cattivi! ('''Ray''') {{NDR|al direttore dell'albergo}}
*Ventiquattr'ore al giorno, festivi non esclusi; il [[lavoro]] non ci spaventa, il conto non vi spaventa! ('''Peter''')
*Come si dice in tv, sono certo che c'è un grosso interrogativo che si pongono tutti. Lei è l'uomo che può darci la risposta. Come sta [[Elvis Presley]]? L'ha visto ultimamente? ('''Presentatore tv''') {{NDR|intervistando Ray}}
*Deduco tutto il party come spesa di rappresentanza perciò ho invitato clienti invece di amici. ('''Louis Tully''')
*Vacci piano! Ne ho fatto una [[regole dai film|regola]] di non possedere mai le possedute. Veramente è più un indirizzo che una regola! ('''Peter''') {{NDR|a Dana posseduta da Zuul}}
*L'architetto era un superuomo, un genio, o un autentico pazzo! ('''Ray''') {{NDR|parlando del condominio di Dana e Louis}}
*Non è la mia ragazza. La trovo interessante perché è una cliente, e perché dorme sopra le coperte; a un metro e venti sopra le coperte. E abbaia, sbava, artiglia... ('''Peter''') {{NDR|parlando di Dana}}
*Lenny, ufficialmente la Chiesa non prenderà alcuna posizione sulle implicazioni religiose di questi fenomeni. Personalmente, Lenny, io penso che sia un segno del Signore. Ma qui lo dico, e qui lo nego. ('''Arcivescovo''') {{NDR|al sindaco}}
*Il Dottor Ray Stantz, che è il [[cuore]] di noi Acchiappafantasmi. ('''Peter''')
*Ok. E allora? È un cane! ('''Peter''') {{NDR|riferendosi ai mostri sul tetto del condominio}}
*Il viaggiatore è giunto. Scegliete e perite! ('''Gozer''')
*Ci vediamo dall'altra parte! ('''Peter''') {{NDR|prima di incrociare i flussi}}
*Mi sento come il tappetino di un [[taxi]]. ('''Egon''') {{NDR|dopo l'esplosione}}
*Io ti amo, New York! ('''Winston''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Peter''' {{NDR|cercando di far indovinare il simbolo sulla carta}}: Voglio che tu ti concentri. Voglio che tu mi dica che cosa pensi che sia.<br>'''Cavia''': Un quadrato! {{NDR|è una stella}}<br>'''Peter''': Ben arguito, ma errato! {{NDR|gli da la scossa}}
*'''Ray''': Tu dimentichi, Peter, che ho assistito in immersione ad un'inspiegabile migrazione di massa di spugne!<br>'''Peter''': Ray, le spugne migrarono di circa quaranta centimetri...
*'''Egon''': C'è decisamente qualcosa. <br> '''Peter''': Egon, mi fai tornare a mente la volta che cercasti di trapanarti il cranio, te lo ricordi? <br>'''Egon''': Poteva funzionare, se non mi fermavate.
*'''Peter''': Lei o qualche membro della sua famiglia ha mai avuto diagnosi di schizofrenia, o di infermità mentale?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': Mio zio credeva d'essere San Giuseppe.<br>'''Peter''': Io ci metterei un bel "sì". Ehm, abitualmente usa droghe, stimolanti, alcool...?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': No!<br>'''Peter''': No, No... era per chiedere... E lei Alice, è mestruata al momento?<br> '''Responsabile biblioteca''': Scusi, ma questo che c'entra?!<br>'''Peter''' {{NDR|flemmatico}}: Non rompiamo. Si inchini alla scienza.
*'''Egon''': Questa è forte, Ray!<br>'''Ray''': Ammucchiamento simmetrico. Come nella turbolenza massiva di Philadelphia nel 1947.<br>'''Peter''' {{NDR|sarcastico}}: È vero. Nessun umano ammucchierebbe libri così...
*{{NDR|Ray, Egon e Peter tentano di stabilire un contatto con il fantasma della Signora in Grigio in biblioteca}}<br>'''Peter''': Allora, che si fa?<br>'''Ray''': Non lo so, {{NDR|a Egon}} tu che dici? {{NDR|Egon si rimette a fare dei calcoli con una calcolatrice}}<br>'''Peter''' {{NDR|facendogli cadere egoisticamente la calcolatrice}}: Piantala!!<br>'''Ray''': Stabiliamo un contatto: uno di noi dovrebbe cercare di parlarci.<br>'''Egon''': Buona idea. {{NDR|Ray ed Egon fissano Peter che, sospirando, si presenta al fantasma della Signora in Grigio}}<br>'''Peter''': Salve! Io sono Peter. Lei di dov'è? Cioè, di dov'era? {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio si volta verso Peter e portandosi il dito alla bocca gli fa il cenno di tacere. Peter torna verso il gruppo}} Va bene, ok, la routine non funziona.<br>'''Ray''': Ok, io ho un [[Piani dai film|piano]], so esattamente cosa fare! {{NDR|si avvicinano con cautela verso lo spettro, Ray in testa e parla sottovoce}} State vicini. State vicini. So io! Voi fate quello che dico! Siete pronti? Pronti? {{NDR|gridando}} Pigliala!!! {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio assume le sembianze di un mostro: il gruppo fugge via terrorizzato}}
*'''Peter''': Spengler, dici sul serio, catturare fantasmi?<br>'''Egon''': Io non scherzo mai.<br>'''Peter''': Ritiro <i>alcune</i> delle cose cattive che ho detto di te in passato!
*'''Peter''': Io fido che ci trasferirà in alloggi migliori nella facoltà...<br>'''Rettore''': No, siete trasferiti fuori della facoltà. Il consiglio dei reggenti ha deciso di sospendervi la sovvenzione. Dovete lasciare questo edificio immediatamente.<br>'''Peter''': Ma questo è assurdo... io... esigo una spiegazione...<br>'''Rettore''': Bene. Questa università non intende più concedere alcun fondo di nessun genere per le vostre attività di gruppo.<br>'''Peter''': Ma i ragazzi ci adorano.<br>'''Rettore''': Dottor Venkman... Noi riteniamo che scopo della scienza sia servire l'umanità. Lei sembra considerare la scienza una sorta di inganno, di zimbello. Le sue teorie sono lo strame delle credenze popolari, i suoi metodi sono rozzi, le sue conclusioni altamente discutibili, lei è un mediocre scienziato, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Capisco...<br>'''Rettore''': E non c'è posto per lei in questa facoltà... né in questa università.
*'''Peter''': È che mi sembra un po' caruccia come "occasione unica, ripristinabile a basso costo". Tu che ne pensi, Egon?<br>'''Egon''': Che questo edificio dovrebbe essere evacuato. C'è un grave logoramento di tutte le strutture portanti, impianti idrico ed elettrico del tutto inadeguati alle nostre esigenze. E il circondario sembra una zona smilitarizzata.<br>'''Ray''': Ehi, questa pertica funziona! Wow! Questa casa è fantastica! Quando possiamo entrarci? Provate questa pertica! Vado a prendere la roba!
*{{NDR|[[Pubblicità dai film|Spot pubblicitario]]}}<br>'''Ray''': Siete disturbati da strani rumori nel pieno della notte?<br>'''Egon''': Provate un senso di terrore in cantina o in soffitta?<br>'''Peter''': Voi o i vostri familiari avete mai visto spiriti, spiritelli o fantasmi? <br/> '''Ray''': Se la risposta è sì, non esitate, prendete il telefono e chiamate i professionisti! <br/>'''Peter, Ray ed Egon''': Gli Acchiappafantasmi!<br>'''Ray''': 24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!<br>'''Peter, Ray ed Egon''': Siamo pronti a credere in voi!
*'''Ray''': Ecco tolto il pensiero, ho trovato la macchina. Basta sistemare le sospensioni... la frizione... l'impianto elettrico... la trasmissione... e... la scatola dello sterzo. <br>'''Peter''': Quanto? <br>'''Ray''': Solo 4800 dollari, rifacendo le fasce elastiche, la marmitta e altre sciocchezze.
*'''Peter''': Janine, telefonate?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun messaggio?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun cliente?<br>'''Janine''': No, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Posto d'oro, eh? Batta qualcosa, la macchina è a nolo, si paga! Non mi fissi così con quello sguardo da cernia! Janine? Scusi per lo sguardo da cernia, starò nel mio ufficio.
*'''Janine''': Ha le mani d'oro, io lo vedo. E scommetto che le piace anche leggere!<br>'''Egon''': La stampa è morta.<br>'''Janine''': Ah, davvero? Ma che cosa affascinante. Sapesse io quanto leggo. Qualcuno pensa che sono troppo intellettuale, ma io credo che sia un modo favoloso di passare il tempo libero. Io vado anche a scuola di tango. Lei non ha qualche hobby?<br>'''Egon''': Colleziono spore, muffe e funghi.
*'''Dana''': Lei non si comporta come uno scienziato.<br>'''Peter''': Di solito sono impettiti?<br>'''Dana''': È più come un presentatore di telequiz.
*'''Peter''' {{NDR|aprendo il frigorifero di Dana}}: Oh mio dio... Ma questa è la fiera del precotto!<br>'''Dana''': Oh, accidenti! Senta, non c'era!<br>'''Peter''': Davvero lei mangia questa roba?<br>'''Dana''': Senta, prima non c'era! Non c'era niente qui, c'era un grande spazio e c'era una specie di fabbricato in fiamme e c'erano creature che si contorcevano, che grugnivano, ringhiavano! E dalle fiamme è uscita una voce che diceva "Zuul"! Ed era proprio qui.
*'''Peter''' {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con la Coca Cola}}: Alla nostra prima cliente!<br>'''Ray''': Alla nostra prima e sola cliente!<br>'''Peter''': Ritirerò qualcosa dal fondo cassa. Dovrò offrirle una cena, non possiamo perderla.<br>'''Ray''': Ehm... questo lauto banchetto è stato pagato vendendo la cassa... del fondo cassa.<br>'''Peter''': Mastica piano... fallo durare.
*'''Signore all'ascensore''' {{NDR|agli Acchiappafantasmi}}: Voi chi dovreste essere? Una specie di cosmonauti?<br>'''Peter''': Eh! No, disinfestatori, hanno visto uno [[scarafaggio]] al 12°.<br>'''Signore all'ascensore''': Deve essere grosso questo scarafaggio.<br>'''Peter''': Enorme, stacca le teste a morsi!<br>'''Ray''': Sale?<br>'''Signore all'ascensore''': Grazie, aspetto il prossimo...
*'''Ray''': Ah, io sto pensando che questo equipaggiamento un vero e proprio collaudo non l'ha mai avuto.<br>'''Egon''': Me lo sto rimproverando.<br>'''Peter''': Anch'io.<br>'''Ray''': Non ha senso preoccuparsi ora.<br>'''Peter''': Perché preoccuparsi? Ognuno di noi porta sulla schiena un acceleratore nucleare non autorizzato.
*'''Ray''': Forse è meglio separarci.<br>'''Egon''': Buona idea.<br>'''Peter''': Sì, così possiamo fare più danno.
*'''Ray''': Spengler, sono con Venkman. L'ha smerdato! <br>'''Egon''': Splendido, Ray! Serbamene un campione!
*'''Egon''': Una cosa importante ho scordato di dirti: mai incrociare i flussi!<br>'''Peter''': Perché?<br>'''Egon''': Sarebbe male.<br>'''Peter''': Faccio sempre confusione tra [[bene e male|il bene e il male]]. Che intendi per male?<br>'''Egon''': Immagina che la vita come tu la conosci si fermi istantaneamente e ogni molecola del tuo corpo esploda alla velocità della luce.<br>'''Ray''': Inversione protonica totale!<br>'''Peter''': E quello è male... Ok, è un importante ragguaglio. Grazie, Egon!
*'''Ray''': Ora apro la trappola, attenti, non la guardate direttamente!<br>'''Egon''': Io l'ho guardata, Ray!
*'''Peter''': E ora... parliamo di cose serie! Per l’intrappolamento, dovremmo chiederle {{NDR |Egon mostra in sordina 4 dita a Peter}}: 4 pezzi grossi, 4000 dollari ma è periodo di sconti speciali per il refil protonico e lo stoccaggio della bestia e quello vi costerà {{NDR |Peter guarda Egon che alza furtivamente un dito}}: solo 1000 dollari per fortuna vostra.<br>'''Cliente''': 5000 dollari?! Mi sembrano una esagerazione non ve li do!<br>'''Peter''': Va bene possiamo sempre rimetterlo dov’era, grazie Ray…<br>'''Ray''': Certamente Dr. Venkman<br>'''Cliente''': No, NONNONO!!! E va bene, li avrete!<br>'''Peter''': Grazie infinite, ci vediamo eh?<br>'''Ray''': Sempre a disposizione…Largo che qui c’è un vapore a erranza di quinta classe!
*'''Janine''': Dica lei crede agli UFO, alle proiezioni astrali, alla telepatia, crede alla ESP, alla chiaroveggenza, alla fotografia spiritica, alla telecinesi, ai medium scriventi e non scriventi, al mostro di Loch Ness, e alla teoria sull'Atlantide?<br>'''Winston''': Ehm, be', se c'è lo stipendio fisso, io credo in tutto quello che dice.
*'''Peter''': È stata una prova meravigliosa.<br>'''Dana''': L'ha sentita?<br>'''Peter''': Sì, lei è la migliore della sua fila.<br>'''Dana''': Oh, grazie. Che orecchio! Riuscire a sentire me sola con tutto il pieno d'orchestra!<br>'''Peter''': Ah, io non accetto questo sfottò da lei! C'è già gente che fa la coda per sfottermi!
*'''Peter''': "Il nome Zuul apparteneva a un semidio adorato verso il 6000 a. C. dagli..." dove va l'accento?<br>'''Dana''': Ittiti.<br>'''Peter''': ..."Ittiti, dai Mesopotami e dai Sumeri."<br>'''Dana''': "Zuul era un succube di Gozer." E chi è Gozer?<br>'''Peter''': Gozer era molto forte in [[Sumeri|Sumerìa]]. Pezzo grosso.
*'''Peck''': E dove li mette questi fantasmi una volta che li ha presi?<br>'''Peter''': Nel nostro dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peck''': E questo dispositivo di stoccaggio è situato in questo edificio?<br>'''Peter''': Sì.<br>'''Peck''': E posso vederlo questo dispositivo?<br>'''Peter''': No.<br>'''Peck''': E perché no, signor Venkman?<br>'''Peter''': Perché lei non ha usato la paroletta magica.<br>'''Peck''': Qual è la paroletta magica, signor Venkman?<br>'''Peter''': "Per favore".<br>'''Peck''' {{NDR|quasi ridendo}}: Per favore, vorrei vedere il dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peter''': E perché vuol vedere il dispositivo di stoccaggio?<br>'''Peck''': Perché sono curioso, credo. Voglio saperne di più di ciò che fate qui. Ne abbiamo sentite di tutti i colori dai mass media e vogliamo valutare tutti i possibili danni all'ambiente dalla vostra attività. Per esempio la presenza di eventuali scorie sicuramente nocive nella vostra cantina.
*'''Egon''': Sono preoccupato, è pieno zeppo lì, e tutti i dati più recenti mi danno qualcosa di grosso all'orizzonte.<br>'''Winston''': Come sarebbe "grosso"?<br>'''Egon''': Be', diciamo che questo plumcake rappresenti la quantità normale di energia psicocinetica nell'area di New York. Secondo il rilevamento di stamani questo dovrebbe essere lungo dodici metri e del peso approssimativo di trecento chili.<br>'''Winstone''': Un bel plumcake!<br>'''Ray''': Saremo sull'orlo di una quadriconvergenza, un'onda di energia psicocinetica di allarmanti proporzioni.<br>'''Peter''' {{NDR|arrivando in quel momento}}: Abbiamo avuto la visita dell'Agenzia della Protezione dell'Ambiente. Come regge la griglia?<br>'''Egon''': Non bene.<br>'''Winston''': Digli del plum cake...<br>'''Peter''': Che centra il plumcake?
*'''Ospite''': Senti non avresti un Excedrin o un Tylenol extraforte?<br>'''Louis Tully''': Oddio, credo di avere solo questo: acido acetosalicilico sfuso. Vedi, riesco ad avere 300 compresse allo stesso prezzo di 600 di quelle di marca. C'è un guadagno netto di 300 emicranie.
*'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': No, che io sappia. {{NDR|Dana gli sbatte la porta in faccia, Peter bussa di nuovo}}<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': Sì! Sono un suo amico! Mi ha detto di aspettarlo qui.
*'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Vuoi tu questo corpo?<br>'''Peter''': È una domanda trucco? Mi sa che le rose hanno funzionato, eh?<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Godimi ora, subcreatura!
*'''Louis''' {{NDR|posseduto, rivolto a un cavallo}}: Io sono Vince! Vince Clortho, mastro di chiavi di Gozer, Vulguus Zildrohar Signore del Sebouilaa. Sei il guardia di porta?<br>'''Cocchiere''': Ehi, lui tira la carrozza, chi tratta sono io! Vuol salire?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto, al cavallo, dopo aver ringhiato al cocchiere}}: Attendi il segnale, e ogni prigioniero sarà scarcerato! {{NDR|quindi scappa, urlando rivolto al cocchiere}} Perirai nella fiamma!!<br>'''Cocchiere''': Ma che stronzo!
*'''Janine''': Come è buono ad occuparsi di quel poverino, lo sa che lei è un vero umanitario.<br>'''Egon''': Non credo che sia un umano.
*'''Egon''': Vince, prima ha detto che stava aspettando un segnale, che segnale sta aspettando?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto}}: Gozer il viaggiatore. Egli giungerà in una delle sue forme prescelte. Durante la rettificazione dei Vuldronaii egli giunse come un vasto e semovente Torb. Poi durante la riconciliazione degli ultimi supplicanti Meketrex scelsero una nuova forma per lui, quella di enorme Sloar! Molti Shub e Zuul perirono arrostiti nelle profondità dello Sloar quel giorno, giuro a Dio!
*'''Winston''': Ehi, Ray, tu ci credi in Dio?<br>'''Ray''': Non ci hanno presentati...<br>'''Winston''': Io ci credo. E adoro la classe di Gesù, sai?
*'''Winston''': Ehi, Ray, ti ricordi qualcosa della [[Bibbia]], riguardo agli ultimi giorni quando i defunti escono dalle fosse?<br>'''Ray''': Io ricordo l'Apocalisse 7:12 "e io vidi quando si aprì il sesto sigillo, e io vidi che si fece un gran terremoto, e il sole si fece nero come un cilicio di crine, e la luna si fece come sangue..."<ref>Il passo citato, in realtà, è ''Apocalisse'' 6, 12. Tale errore è stato commesso sia in lingua originale che nel doppiaggio italiano. Nella traduzione CEI, il versetto è: "Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue."</ref><br>'''Winston''': "...e gli oceani bollirono e le stelle caddero."<br>'''Ray''': "Il Giorno del Giudizio"<br>'''Winston''': Eh, il Giorno del Giudizio...<br>'''Ray''': Ogni antica religione ha il suo mito riguardo alla fine del mondo.<br>'''Winston''': Mito? Ah! Ray, a te non ha mai sfiorato l'idea che forse il motivo per cui noi siamo presi è perché i defunti sono già usciti dalle loro fosse?
*'''Peter''': La disattivi ora e noi non ci riterremo responsabili di quello che accadrà.<br>'''Peck''': Al contrario, voi sarete responsabili.<br>'''Peter''': No, noi non saremmo responsabili!<br>'''Beck''': Stacchi tutto!<br>'''Peter''': Non la disattivi! Io l'ho avvertita.<br>'''Tecnico''': Io non avevo mai visto un impianto del genere, io non so se...<br>'''Peck''': Non mi interessa affatto la sua opinione; isoli questo impianto.<br>'''Peter''' {{NDR|si rivolge al tecnico mettendogli le mani sulle spalle con modi garbati}}: Amico mio, non sia sciocco.<br>'''Agente''': Stia indietro!<br>'''Peck''': Se lo fa un'altra volta può sparargli.<br>'''Agente''': Fa' il tuo lavoro, colletto bianco, e non insegnarmi a fare il mio!!<br>'''Peter''': Mille grazie, agente.<br>'''Peck''': Staccare!!!
*'''Egon''': Qualcosa di terribile sta per entrare nel nostro mondo, e questo fabbricato ne è ovviamente la porta. L'architetto si chiamava Ivo Shandor, l'ho trovato sul ''Tobin'', guida spiritica. Era anche un medico, praticava la chirurgia come atto voluttuario e nel 1920 fondò la setta segreta.<br>'''Peter''': Aspetta, indovino: "Gli adoratori di Gozer".<br>'''Egon''': Bene.<br>'''Peter''': Senza studiare.<br>'''Egon''': Dopo la prima guerra mondiale Shandor decise che la società era troppo marcia per sopravvivere. E non era il solo, aveva circa un migliaio di seguaci quando morì. Celebravano riti sulla grande terrazza. Riti bizzarri che erano volti a determinare la fine del mondo. E ora si ha l'impressione che questo possa veramente capitare!
*'''Winston''': Ma davvero andiamo da un giudice e gli diciamo che un ammuffito re babilonese capiterà in Central Park West e comincerà a demolire la città?<br>'''Egon''': Sumero, non babilonese!<br>'''Peter''': È tutta un'altra cosa.<br>'''Winston''': Senza offesa ma io voglio un mio avvocato.
*'''Peck''': Costoro sono consumati venditori di fumo. Usano gas sensori e nervini per provocare allucinazioni. La gente crede di vedere fantasmi e chiama questi impostori che artatamente si presentano per affrontare il problema con uno show di false luci elettroniche.<br>'''Ray''': Tutto andava bene negli impianti fino a che una griglia non è stata disattivata da questo cappone.<br>'''Peck''': Hanno causato un'esplosione!<br>'''Sindaco''': E questo è vero?<br>'''Peter''': Sì, è vero, sì: quest'uomo non ha le palle.<br>'''Peck''' {{NDR|tentando di aggredirlo}}: Ma io ti...!
*'''Peter''': Be', lei può credere al Signor Beck...<br>'''Peck''': Il mio nome è Peck!<br>'''Peter''': ...o può accettare il fatto che questa città sta andando verso un disastro di proporzioni bibliche!<br>'''Sindaco''': Cosa intende per "bibliche"?<br>'''Ray''': Intende cose da Vecchio Testamento, signor sindaco, proprio roba del tipo collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono!<br>'''Egon''': Quarant'anni di tenebre, eruzioni, terremoti!<br>'''Winston''': Morti che escono dalle fosse!<br>'''Peter''': Sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme! Masse isteriche!<br>'''Sindaco''': Basta!!! Ho il panorama!! Ma se sbagliate?<br>'''Peter''': Eh, beh, se sbaglio tanto meglio, ce ne andiamo in galera, pacifici, in silenzio, sarà una gioia. Ma se ho ragione, e riusciremo a fermare questa cosa, Lenny, tu avrai salvato le vite di milioni di potenziali elettori.
*{{NDR|Salendo le scale del condominio}}<br>'''Peter''': A che piano siamo, eh?<br>'''Ray''': Sento che siamo intorno alla dozzina...<br>'''Peter''': Avvertimi quando senti che siamo alla ventina che io ti tiro la volata!
*'''Ray''': Ehi, dove va questa scala? <br>'''Peter''': Va di sopra!
*'''Ray''' {{NDR|a Gozer}}: È una donna!<br>'''Egon''': È Gozer!<br>'''Winston''': Io credevo credevo che fosse un uomo.<br>'''Egon''': Gozer diventa quello che vuole.<br>'''Peter''' {{NDR|parlando di Gozer}}: Chiunque sia dovrà passare sopra i nostri corpi!<br>'''Ray''': Giusto!<br>'''Peter''': Va a prenderla, Ray!<br>'''Ray''': Gozer il Gozeriano? {{NDR|Gozer si volta}} Buonasera! Io, come rappresentate legalmente designato dalla città {{NDR|deglutisce}}, contea e stato di New York, ti ordino di cessare qualsiasi attività soprannaturale e di tornare subito al tuo luogo d'origine o alla più vicina delle dimensioni parallele!<br>'''Peter''' {{NDR|sbrigativo}}: Basta così, grazie infinite, Ray...<br>'''Gozer''': Sei tu un dio?<br>'''Ray''' {{NDR|si gira verso i compagni che fanno cenno di continuare}}: No...<br>'''Gozer''': Allora... muori!!! {{NDR|Gozer li attacca. Pochi istanti dopo essere quasi caduti dal palazzo ma salvandosi per miracolo}}<br>'''Winston''': Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!!<br>'''Peter''': Va bene, la signora è da tostare!! {{NDR|gli Acchiappafantasmi si preparano ad attaccare Gozer}} Premuto pronto?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: In mano!<br>'''Peter''': Protoni?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fumanti!<br>'''Peter''': Ugello fuori!<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fuori!<br>'''Peter''': Mostrate alla troia preistorica come si lavora all'assessorato!
*'''Winston''': Anche stavolta, venimmo, vedemmo...<br>'''Peter''': ...e senza indugio la fottemmo!<br>'''Egon''': Ray, qui è di una gravità estrema!<br>'''Ray''': Oh no!
[[File:Ghostbusters publicity statue, Waterloo Station.jpg|thumb|«Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo di boli di lichene!» (Ray)]]
*'''Gozer''': Subcreature. Gozer il Gozeriano, Gozer il distruggitore, Vulguus Zildrohar, il viaggiatore è giunto, scegliete e perite!<br>'''Ray''': Che significa scegliete? Per noi non è chiaro.<br>'''Gozer''': Scegliete! Scegliete la forma del distruggitore!<br>'''Peter''': Ho capito, ho capito, molto carino. A qualunque cosa pensiamo. Se pensiamo ad Adolfo Hitler, Hitler appare e ci distrugge, chiaro? Fate vuoto in testa, non pensate a niente è la sola via di salvezza. <br>'''Gozer''': La scelta è fatta!<br>'''Peter''': No! Oh, oh, oh, oh, oh!<br>'''Gozer''': Il viaggiatore è giunto!<br>'''Peter''': Qua non ha scelto nessuno un accidente! {{NDR|rivolto a Egon}} Tu hai scelto qualcosa?<br>'''Egon''': No.<br>'''Peter''' {{NDR|rivolto a Winston}}: E tu?<br>'''Winston''': La mia mente era in bianco.<br>'''Peter''': E neanche io ho scelto niente! {{NDR|tutti si girano e guardano Ray}}<br>'''Ray''': Non è colpa mia. Ci è entrato così, da se.<br>'''Peter''': Cosa? Cosa ci è entrato così da se?<br>'''Ray''': Io... io ho cercato di pensare...<br>'''Egon''': Guardate!!<br>'''Ray''': Non può essere! Non può essere!<br>'''Peter''': A cos'hai pensato, Ray?<br>'''Ray''': Oh, merda! All'Uomo della Pubblicità dei Marshmallow.<br>'''Peter''': Ma non è una cosa che vedi tutti i giorni.<br>'''Ray''': Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo dei boli di lichene!<br>'''Peter''': Gran bella pensata, Ray.<br>'''Ray''': Non c'è niente di più soffice e dolce di quei candidi [[Marshmallow|gnocchi di lichene]]!<br>'''Peter''': Ray è completamente partito, Egon. Di te che ne è restato?<br>'''Egon''': Mi dispiace, Venkman, il terrore travalica la mia capacità di razionalizzare.
*'''Ray''' {{NDR|parlando del pupazzo Uomo della Pubblicità dei Marshmallow}}: Che fine ingloriosa! Uccisi da uno spacciatore di gnocchi di lichene!<br>'''Peter''': Forse abbiamo sbagliato tutto. Lo avete visto come è vestito? È un marinaio, è qui a New York. Lo portiamo a scopare e non avremo più noie!
*'''Egon''': Ho un'idea radicale: il processo reversibile, noi possiamo invertire il flusso di particelle.<br>'''Ray''': Come?<br>'''Egon''': Incrociando i flussi.<br>'''Peter''': Scusami Egon, non dicesti che incrociare i flussi era male?<br>'''Ray''': Non c'è che incrociare i flussi...<br>'''Peter''': Metti a rischio le nostre vite e quella della nostra cliente: cara signora che ci ha pagato in anticipo prima di diventare cane?<br>'''Egon''': Non necessariamente. Decisamente c'è una lievissima probabilità di sopravvivere.<br>'''Peter''': {{NDR|Con finto entusiasmo}} Come mi piace questo piano! E mi eccita farne parte! Facciamolo!<br>'''Winston''': {{NDR|Sarcastico}} Oh, magnifico! Chiederò una riduzione di stipendio!
*'''Louis''' {{NDR|dopo l'esplosione}}: Oh, l'amministratore! Chissà che incazzatura!<br>'''Ray''': Sta bene, sì?<br>'''Louis''': Voi chi siete?<br>'''Ray''': Gli Acchiappafantasmi.<br>'''Louis''': Chi vi fa le tasse?<br>'''Ray''': Ah, signor Tully, lei è un uomo fortunatissimo.<br>'''Louis''': Lo so...<br>'''Ray''': Ha partecipato al più grande evento paranormale interdimensionale dopo l'esplosione di Tunguska del 1909<ref>{{Cfr}} [[:w:Evento di Tunguska|Evento di Tunguska]]</ref>!<br>'''Louis''': È stato grandioso...<br>'''Egon''': Ci darebbe un campione di tessuto cerebrale?<br>'''Louis''': Ok!
==Citazioni su ''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''==
===Frasi promozionali===
*Siamo pronti a credere in voi.
:''We're ready to believe you''<ref>Dalla locandina in inglese. {{Cfr}} {{en}} [http://www.imdb.com/media/rm199990784/tt0087332?ref_=ttmd_md_pv ''Pictures & Photos from Ghost Busters (1984)''], ''IMDb.com''</ref>
*Sono arrivati per salvare il mondo.<ref name=filmtv>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/3033/ghostbusters-acchiappafantasmi/foto/28247/ ''Foto Locandina Ghostbusters''], ''filmTV.it''</ref>
*Un colossal soprannaturale.<ref name=filmtv/>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Ghostbusters - Acchiappafantasmi''}}
{{Ghostbusters}}
[[Categoria:Film commedia fantascientifica]]
[[Categoria:Film fantasy]]
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/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Ghostbusters – Acchiappafantasmi
|immagine= Ecto-1 at Exxxotica AC 2013.jpg
|didascalia=
|titolooriginale=Ghostbusters
|paese=USA
|anno=1984
|genere=commedia, fantascienza, fantasy
|regista=[[Ivan Reitman]]
|sceneggiatore=[[Dan Aykroyd]], [[Harold Ramis]]
|attori=
*[[Bill Murray]]: Dott. Peter Venkman
*[[Dan Aykroyd]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz
*[[Sigourney Weaver]]: Dana Barrett
*[[Harold Ramis]]: Dott. Egon Spengler
*[[Ernie Hudson]]: Winston Zeddmore
*[[Rick Moranis]]: Louis Tully
*[[Annie Potts]]: Janine Melnitz
*[[William Atherton]]: Walter Peck
*[[David Margulies]]: Sindaco Lenny
*[[Slavitza Jovan]]: Gozer
*[[Michael Ensign]]: direttore dell'hotel
|doppiatoriitaliani=
*[[Oreste Rizzini]]: Dott. Peter Venkman
*[[Sergio Di Giulio]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz
*[[Livia Giampalmo]]: Dana Barrett
*[[Mario Cordova]]: Dott. Egon Spengler
*[[Oreste Lionello]]: Louis Tully
*[[Cristiana Lionello]]: Janine Melnitz
*[[Renato Cortesi]]: Walter Peck
*[[Massimo Foschi]]: Winston Zeddemore
*[[Gianni Bonagura]]: Sindaco Lenny
*[[Rodolfo Traversa]]: direttore dell'hotel
|note=
* Fotografia: [[László Kovács]]
* Musiche: [[Elmer Bernstein]]
}}
'''''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''''', film statunitense del 1984 con [[Dan Aykroyd]] e [[Bill Murray]], regia di [[Ivan Reitman]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*''Se c'è qualcosa di strano | nel tuo quartiere | chi chiamerai? | I Ghostbusters!'' ('''Estratto del tema musicale''')
:''If there's something strange | in you neighborhood | who you gonna call? | Ghostbusters!''
*Peter, alle 13.41 nella sede della Biblioteca pubblica di New York, nella 5th Avenue a dieci persone è apparso in fluttuazione libera un torso di consistenza vaporosa, faceva volare i libri soffiandoci a distanza terrorizzando una povera bibliotecaria! ('''Ray''')
*Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi! L'ago è impazzito! Questa volta ci siamo vicini! Lo sento! ('''Ray''')
*"Pigliala!" Era lì tutto il tuo piano? "Pigliala!" Molto scientifico! ('''Peter''') {{NDR|a Ray}}
*Non definirei l'esperienza del tutto vana. Secondo questi nuovi dati, forse abbiamo l'eccellente occasione di catturare un fantasma e di conservarlo indefinitamente. ('''Egon''')
*Non hai provato a starne fuori tu non sai che vuol dire: io ho lavorato nel settore privato, pretendono risultati! ('''Ray''')
*Per una qualsiasi ragione, Ray... chiamala "fato", chiamala "fortuna"... chiamala "karma"... ho la convinzione che tutto accade per un motivo e io penso che eravamo destinati ad essere cacciati da questa fogna. ('''Peter''') {{NDR|Rivolgendosi a Ray dopo essere stati espulsi dall'università}}
*Ma era la casa dei miei genitori... È dove sono nato... ('''Ray''') {{NDR|commento dopo aver firmato il contratto di acquisto della sede dei Ghostbusters mettendo un'ipoteca sulla casa dei suoi}}
*Stavo facendo [[ginnastica]]. Registro mezz'ora di ginnastica in tv poi metto l'ascolto veloce così dura dieci minuti e faccio il corso accelerato. ('''Louis Tully''')
*Sì, abbiamo un problema in comune: lei. ('''Dana''') {{NDR|a Peter}}
*Mi sento di un fetido... ('''Peter''') {{NDR|dopo che il fantasma del 12° piano lo ha trapassato}}
*Venimmo, vedemmo e lo inculammo!<ref>Il riferimento è alla celebre citazione di [[Gaio Giulio Cesare]], "Veni, vidi, vici".</ref> ('''Peter''') {{NDR|al direttore dell'albergo}}
*Signore, ciò che avevate è ciò che da noi viene definito "fantasma iterativo non terminale" o "vapore a erranza di quinta classe". È uno di quelli cattivi! ('''Ray''') {{NDR|al direttore dell'albergo}}
*Ventiquattr'ore al giorno, festivi non esclusi; il [[lavoro]] non ci spaventa, il conto non vi spaventa! ('''Peter''')
*Come si dice in tv, sono certo che c'è un grosso interrogativo che si pongono tutti. Lei è l'uomo che può darci la risposta. Come sta [[Elvis Presley]]? L'ha visto ultimamente? ('''Presentatore tv''') {{NDR|intervistando Ray}}
*Deduco tutto il party come spesa di rappresentanza perciò ho invitato clienti invece di amici. ('''Louis Tully''')
*Vacci piano! Ne ho fatto una [[regole dai film|regola]] di non possedere mai le possedute. Veramente è più un indirizzo che una regola! ('''Peter''') {{NDR|a Dana posseduta da Zuul}}
*L'architetto era un superuomo, un genio, o un autentico pazzo! ('''Ray''') {{NDR|parlando del condominio di Dana e Louis}}
*Non è la mia ragazza. La trovo interessante perché è una cliente, e perché dorme sopra le coperte; a un metro e venti sopra le coperte. E abbaia, sbava, artiglia... ('''Peter''') {{NDR|parlando di Dana}}
*Lenny, ufficialmente la Chiesa non prenderà alcuna posizione sulle implicazioni religiose di questi fenomeni. Personalmente, Lenny, io penso che sia un segno del Signore. Ma qui lo dico, e qui lo nego. ('''Arcivescovo''') {{NDR|al sindaco}}
*Il Dottor Ray Stantz, che è il [[cuore]] di noi Acchiappafantasmi. ('''Peter''')
*Ok. E allora? È un cane! ('''Peter''') {{NDR|riferendosi ai mostri sul tetto del condominio}}
*Il viaggiatore è giunto. Scegliete e perite! ('''Gozer''')
*Ci vediamo dall'altra parte! ('''Peter''') {{NDR|prima di incrociare i flussi}}
*Mi sento come il tappetino di un [[taxi]]. ('''Egon''') {{NDR|dopo l'esplosione}}
*Io ti amo, New York! ('''Winston''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Peter''' {{NDR|cercando di far indovinare il simbolo sulla carta}}: Voglio che tu ti concentri. Voglio che tu mi dica che cosa pensi che sia.<br>'''Cavia''': Un quadrato! {{NDR|è una stella}}<br>'''Peter''': Ben arguito, ma errato! {{NDR|gli da la scossa}}
*'''Ray''': Tu dimentichi, Peter, che ho assistito in immersione ad un'inspiegabile migrazione di massa di spugne!<br>'''Peter''': Ray, le spugne migrarono di circa quaranta centimetri...
*'''Egon''': C'è decisamente qualcosa. <br> '''Peter''': Egon, mi fai tornare a mente la volta che cercasti di trapanarti il cranio, te lo ricordi? <br>'''Egon''': Poteva funzionare, se non mi fermavate.
*'''Peter''': Lei o qualche membro della sua famiglia ha mai avuto diagnosi di schizofrenia, o di infermità mentale?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': Mio zio credeva d'essere San Giuseppe.<br>'''Peter''': Io ci metterei un bel "sì". Ehm, abitualmente usa droghe, stimolanti, alcool...?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': No!<br>'''Peter''': No, No... era per chiedere... E lei Alice, è mestruata al momento?<br> '''Responsabile biblioteca''': Scusi, ma questo che c'entra?!<br>'''Peter''' {{NDR|flemmatico}}: Non rompiamo. Si inchini alla scienza.
*'''Egon''': Questa è forte, Ray!<br>'''Ray''': Ammucchiamento simmetrico. Come nella turbolenza massiva di Philadelphia nel 1947.<br>'''Peter''' {{NDR|sarcastico}}: È vero. Nessun umano ammucchierebbe libri così...
*{{NDR|Ray, Egon e Peter tentano di stabilire un contatto con il fantasma della Signora in Grigio in biblioteca}}<br>'''Peter''': Allora, che si fa?<br>'''Ray''': Non lo so, {{NDR|a Egon}} tu che dici? {{NDR|Egon si rimette a fare dei calcoli con una calcolatrice}}<br>'''Peter''' {{NDR|facendogli cadere egoisticamente la calcolatrice}}: Piantala!!<br>'''Ray''': Stabiliamo un contatto: uno di noi dovrebbe cercare di parlarci.<br>'''Egon''': Buona idea. {{NDR|Ray ed Egon fissano Peter che, sospirando, si presenta al fantasma della Signora in Grigio}}<br>'''Peter''': Salve! Io sono Peter. Lei di dov'è? Cioè, di dov'era? {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio si volta verso Peter e portandosi il dito alla bocca gli fa il cenno di tacere. Peter torna verso il gruppo}} Va bene, ok, la routine non funziona.<br>'''Ray''': Ok, io ho un [[Piani dai film|piano]], so esattamente cosa fare! {{NDR|si avvicinano con cautela verso lo spettro, Ray in testa e parla sottovoce}} State vicini. State vicini. So io! Voi fate quello che dico! Siete pronti? Pronti? {{NDR|gridando}} Pigliala!!! {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio assume le sembianze di un mostro: il gruppo fugge via terrorizzato}}
*'''Peter''': Spengler, dici sul serio, catturare fantasmi?<br>'''Egon''': Io non scherzo mai.<br>'''Peter''': Ritiro <i>alcune</i> delle cose cattive che ho detto di te in passato!
*'''Peter''': Io fido che ci trasferirà in alloggi migliori nella facoltà...<br>'''Rettore''': No, siete trasferiti fuori della facoltà. Il consiglio dei reggenti ha deciso di sospendervi la sovvenzione. Dovete lasciare questo edificio immediatamente.<br>'''Peter''': Ma questo è assurdo... io... esigo una spiegazione...<br>'''Rettore''': Bene. Questa università non intende più concedere alcun fondo di nessun genere per le vostre attività di gruppo.<br>'''Peter''': Ma i ragazzi ci adorano.<br>'''Rettore''': Dottor Venkman... Noi riteniamo che scopo della scienza sia servire l'umanità. Lei sembra considerare la scienza una sorta di inganno, di zimbello. Le sue teorie sono lo strame delle credenze popolari, i suoi metodi sono rozzi, le sue conclusioni altamente discutibili, lei è un mediocre scienziato, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Capisco...<br>'''Rettore''': E non c'è posto per lei in questa facoltà... né in questa università.
*'''Peter''': È che mi sembra un po' caruccia come "occasione unica, ripristinabile a basso costo". Tu che ne pensi, Egon?<br>'''Egon''': Che questo edificio dovrebbe essere evacuato. C'è un grave logoramento di tutte le strutture portanti, impianti idrico ed elettrico del tutto inadeguati alle nostre esigenze. E il circondario sembra una zona smilitarizzata.<br>'''Ray''': Ehi, questa pertica funziona! Wow! Questa casa è fantastica! Quando possiamo entrarci? Provate questa pertica! Vado a prendere la roba!
*{{NDR|[[Pubblicità dai film|Spot pubblicitario]]}}<br>'''Ray''': Siete disturbati da strani rumori nel pieno della notte?<br>'''Egon''': Provate un senso di terrore in cantina o in soffitta?<br>'''Peter''': Voi o i vostri familiari avete mai visto spiriti, spiritelli o fantasmi? <br/> '''Ray''': Se la risposta è sì, non esitate, prendete il telefono e chiamate i professionisti! <br/>'''Peter, Ray ed Egon''' {{NDR|in coro}}: Gli Acchiappafantasmi!<br>'''Ray''': 24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!<br>'''Peter, Ray ed Egon''' {{NDR|in coro}}: Siamo pronti a credere in voi!
*'''Ray''': Ecco tolto il pensiero, ho trovato la macchina. Basta sistemare le sospensioni... la frizione... l'impianto elettrico... la trasmissione... e... la scatola dello sterzo. <br>'''Peter''': Quanto? <br>'''Ray''': Solo 4800 dollari, rifacendo le fasce elastiche, la marmitta e altre sciocchezze.
*'''Peter''': Janine, telefonate?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun messaggio?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun cliente?<br>'''Janine''': No, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Posto d'oro, eh? Batta qualcosa, la macchina è a nolo, si paga! Non mi fissi così con quello sguardo da cernia! Janine? Scusi per lo sguardo da cernia, starò nel mio ufficio.
*'''Janine''': Ha le mani d'oro, io lo vedo. E scommetto che le piace anche leggere!<br>'''Egon''': La stampa è morta.<br>'''Janine''': Ah, davvero? Ma che cosa affascinante. Sapesse io quanto leggo. Qualcuno pensa che sono troppo intellettuale, ma io credo che sia un modo favoloso di passare il tempo libero. Io vado anche a scuola di tango. Lei non ha qualche hobby?<br>'''Egon''': Colleziono spore, muffe e funghi.
*'''Dana''': Lei non si comporta come uno scienziato.<br>'''Peter''': Di solito sono impettiti?<br>'''Dana''': È più come un presentatore di telequiz.
*'''Peter''' {{NDR|aprendo il frigorifero di Dana}}: Oh mio dio... Ma questa è la fiera del precotto!<br>'''Dana''': Oh, accidenti! Senta, non c'era!<br>'''Peter''': Davvero lei mangia questa roba?<br>'''Dana''': Senta, prima non c'era! Non c'era niente qui, c'era un grande spazio e c'era una specie di fabbricato in fiamme e c'erano creature che si contorcevano, che grugnivano, ringhiavano! E dalle fiamme è uscita una voce che diceva "Zuul"! Ed era proprio qui.
*'''Peter''' {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con la Coca Cola}}: Alla nostra prima cliente!<br>'''Ray''': Alla nostra prima e sola cliente!<br>'''Peter''': Ritirerò qualcosa dal fondo cassa. Dovrò offrirle una cena, non possiamo perderla.<br>'''Ray''': Ehm... questo lauto banchetto è stato pagato vendendo la cassa... del fondo cassa.<br>'''Peter''': Mastica piano... fallo durare.
*'''Signore all'ascensore''' {{NDR|agli Acchiappafantasmi}}: Voi chi dovreste essere? Una specie di cosmonauti?<br>'''Peter''': Eh! No, disinfestatori, hanno visto uno [[scarafaggio]] al 12°.<br>'''Signore all'ascensore''': Deve essere grosso questo scarafaggio.<br>'''Peter''': Enorme, stacca le teste a morsi!<br>'''Ray''': Sale?<br>'''Signore all'ascensore''': Grazie, aspetto il prossimo...
*'''Ray''': Ah, io sto pensando che questo equipaggiamento un vero e proprio collaudo non l'ha mai avuto.<br>'''Egon''': Me lo sto rimproverando.<br>'''Peter''': Anch'io.<br>'''Ray''': Non ha senso preoccuparsi ora.<br>'''Peter''': Perché preoccuparsi? Ognuno di noi porta sulla schiena un acceleratore nucleare non autorizzato.
*'''Ray''': Forse è meglio separarci.<br>'''Egon''': Buona idea.<br>'''Peter''': Sì, così possiamo fare più danno.
*'''Ray''': Spengler, sono con Venkman. L'ha smerdato! <br>'''Egon''': Splendido, Ray! Serbamene un campione!
*'''Egon''': Una cosa importante ho scordato di dirti: mai incrociare i flussi!<br>'''Peter''': Perché?<br>'''Egon''': Sarebbe male.<br>'''Peter''': Faccio sempre confusione tra [[bene e male|il bene e il male]]. Che intendi per male?<br>'''Egon''': Immagina che la vita come tu la conosci si fermi istantaneamente e ogni molecola del tuo corpo esploda alla velocità della luce.<br>'''Ray''': Inversione protonica totale!<br>'''Peter''': E quello è male... Ok, è un importante ragguaglio. Grazie, Egon!
*'''Ray''': Ora apro la trappola, attenti, non la guardate direttamente!<br>'''Egon''': Io l'ho guardata, Ray!
*'''Peter''': E ora... parliamo di cose serie! Per l’intrappolamento, dovremmo chiederle {{NDR |Egon mostra in sordina 4 dita a Peter}}: 4 pezzi grossi, 4000 dollari ma è periodo di sconti speciali per il refil protonico e lo stoccaggio della bestia e quello vi costerà {{NDR |Peter guarda Egon che alza furtivamente un dito}}: solo 1000 dollari per fortuna vostra.<br>'''Cliente''': 5000 dollari?! Mi sembrano una esagerazione non ve li do!<br>'''Peter''': Va bene possiamo sempre rimetterlo dov’era, grazie Ray…<br>'''Ray''': Certamente Dr. Venkman<br>'''Cliente''': No, NONNONO!!! E va bene, li avrete!<br>'''Peter''': Grazie infinite, ci vediamo eh?<br>'''Ray''': Sempre a disposizione…Largo che qui c’è un vapore a erranza di quinta classe!
*'''Janine''': Dica lei crede agli UFO, alle proiezioni astrali, alla telepatia, crede alla ESP, alla chiaroveggenza, alla fotografia spiritica, alla telecinesi, ai medium scriventi e non scriventi, al mostro di Loch Ness, e alla teoria sull'Atlantide?<br>'''Winston''': Ehm, be', se c'è lo stipendio fisso, io credo in tutto quello che dice.
*'''Peter''': È stata una prova meravigliosa.<br>'''Dana''': L'ha sentita?<br>'''Peter''': Sì, lei è la migliore della sua fila.<br>'''Dana''': Oh, grazie. Che orecchio! Riuscire a sentire me sola con tutto il pieno d'orchestra!<br>'''Peter''': Ah, io non accetto questo sfottò da lei! C'è già gente che fa la coda per sfottermi!
*'''Peter''': "Il nome Zuul apparteneva a un semidio adorato verso il 6000 a. C. dagli..." dove va l'accento?<br>'''Dana''': Ittiti.<br>'''Peter''': ..."Ittiti, dai Mesopotami e dai Sumeri."<br>'''Dana''': "Zuul era un succube di Gozer." E chi è Gozer?<br>'''Peter''': Gozer era molto forte in [[Sumeri|Sumerìa]]. Pezzo grosso.
*'''Peck''': E dove li mette questi fantasmi una volta che li ha presi?<br>'''Peter''': Nel nostro dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peck''': E questo dispositivo di stoccaggio è situato in questo edificio?<br>'''Peter''': Sì.<br>'''Peck''': E posso vederlo questo dispositivo?<br>'''Peter''': No.<br>'''Peck''': E perché no, signor Venkman?<br>'''Peter''': Perché lei non ha usato la paroletta magica.<br>'''Peck''': Qual è la paroletta magica, signor Venkman?<br>'''Peter''': "Per favore".<br>'''Peck''' {{NDR|quasi ridendo}}: Per favore, vorrei vedere il dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peter''': E perché vuol vedere il dispositivo di stoccaggio?<br>'''Peck''': Perché sono curioso, credo. Voglio saperne di più di ciò che fate qui. Ne abbiamo sentite di tutti i colori dai mass media e vogliamo valutare tutti i possibili danni all'ambiente dalla vostra attività. Per esempio la presenza di eventuali scorie sicuramente nocive nella vostra cantina.
*'''Egon''': Sono preoccupato, è pieno zeppo lì, e tutti i dati più recenti mi danno qualcosa di grosso all'orizzonte.<br>'''Winston''': Come sarebbe "grosso"?<br>'''Egon''': Be', diciamo che questo plumcake rappresenti la quantità normale di energia psicocinetica nell'area di New York. Secondo il rilevamento di stamani questo dovrebbe essere lungo dodici metri e del peso approssimativo di trecento chili.<br>'''Winstone''': Un bel plumcake!<br>'''Ray''': Saremo sull'orlo di una quadriconvergenza, un'onda di energia psicocinetica di allarmanti proporzioni.<br>'''Peter''' {{NDR|arrivando in quel momento}}: Abbiamo avuto la visita dell'Agenzia della Protezione dell'Ambiente. Come regge la griglia?<br>'''Egon''': Non bene.<br>'''Winston''': Digli del plum cake...<br>'''Peter''': Che centra il plumcake?
*'''Ospite''': Senti non avresti un Excedrin o un Tylenol extraforte?<br>'''Louis Tully''': Oddio, credo di avere solo questo: acido acetosalicilico sfuso. Vedi, riesco ad avere 300 compresse allo stesso prezzo di 600 di quelle di marca. C'è un guadagno netto di 300 emicranie.
*'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': No, che io sappia. {{NDR|Dana gli sbatte la porta in faccia, Peter bussa di nuovo}}<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': Sì! Sono un suo amico! Mi ha detto di aspettarlo qui.
*'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Vuoi tu questo corpo?<br>'''Peter''': È una domanda trucco? Mi sa che le rose hanno funzionato, eh?<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Godimi ora, subcreatura!
*'''Louis''' {{NDR|posseduto, rivolto a un cavallo}}: Io sono Vince! Vince Clortho, mastro di chiavi di Gozer, Vulguus Zildrohar Signore del Sebouilaa. Sei il guardia di porta?<br>'''Cocchiere''': Ehi, lui tira la carrozza, chi tratta sono io! Vuol salire?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto, al cavallo, dopo aver ringhiato al cocchiere}}: Attendi il segnale, e ogni prigioniero sarà scarcerato! {{NDR|quindi scappa, urlando rivolto al cocchiere}} Perirai nella fiamma!!<br>'''Cocchiere''': Ma che stronzo!
*'''Janine''': Come è buono ad occuparsi di quel poverino, lo sa che lei è un vero umanitario.<br>'''Egon''': Non credo che sia un umano.
*'''Egon''': Vince, prima ha detto che stava aspettando un segnale, che segnale sta aspettando?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto}}: Gozer il viaggiatore. Egli giungerà in una delle sue forme prescelte. Durante la rettificazione dei Vuldronaii egli giunse come un vasto e semovente Torb. Poi durante la riconciliazione degli ultimi supplicanti Meketrex scelsero una nuova forma per lui, quella di enorme Sloar! Molti Shub e Zuul perirono arrostiti nelle profondità dello Sloar quel giorno, giuro a Dio!
*'''Winston''': Ehi, Ray, tu ci credi in Dio?<br>'''Ray''': Non ci hanno presentati...<br>'''Winston''': Io ci credo. E adoro la classe di Gesù, sai?
*'''Winston''': Ehi, Ray, ti ricordi qualcosa della [[Bibbia]], riguardo agli ultimi giorni quando i defunti escono dalle fosse?<br>'''Ray''': Io ricordo l'Apocalisse 7:12 "e io vidi quando si aprì il sesto sigillo, e io vidi che si fece un gran terremoto, e il sole si fece nero come un cilicio di crine, e la luna si fece come sangue..."<ref>Il passo citato, in realtà, è ''Apocalisse'' 6, 12. Tale errore è stato commesso sia in lingua originale che nel doppiaggio italiano. Nella traduzione CEI, il versetto è: "Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue."</ref><br>'''Winston''': "...e gli oceani bollirono e le stelle caddero."<br>'''Ray''': "Il Giorno del Giudizio"<br>'''Winston''': Eh, il Giorno del Giudizio...<br>'''Ray''': Ogni antica religione ha il suo mito riguardo alla fine del mondo.<br>'''Winston''': Mito? Ah! Ray, a te non ha mai sfiorato l'idea che forse il motivo per cui noi siamo presi è perché i defunti sono già usciti dalle loro fosse?
*'''Peter''': La disattivi ora e noi non ci riterremo responsabili di quello che accadrà.<br>'''Peck''': Al contrario, voi sarete responsabili.<br>'''Peter''': No, noi non saremmo responsabili!<br>'''Beck''': Stacchi tutto!<br>'''Peter''': Non la disattivi! Io l'ho avvertita.<br>'''Tecnico''': Io non avevo mai visto un impianto del genere, io non so se...<br>'''Peck''': Non mi interessa affatto la sua opinione; isoli questo impianto.<br>'''Peter''' {{NDR|si rivolge al tecnico mettendogli le mani sulle spalle con modi garbati}}: Amico mio, non sia sciocco.<br>'''Agente''': Stia indietro!<br>'''Peck''': Se lo fa un'altra volta può sparargli.<br>'''Agente''': Fa' il tuo lavoro, colletto bianco, e non insegnarmi a fare il mio!!<br>'''Peter''': Mille grazie, agente.<br>'''Peck''': Staccare!!!
*'''Egon''': Qualcosa di terribile sta per entrare nel nostro mondo, e questo fabbricato ne è ovviamente la porta. L'architetto si chiamava Ivo Shandor, l'ho trovato sul ''Tobin'', guida spiritica. Era anche un medico, praticava la chirurgia come atto voluttuario e nel 1920 fondò la setta segreta.<br>'''Peter''': Aspetta, indovino: "Gli adoratori di Gozer".<br>'''Egon''': Bene.<br>'''Peter''': Senza studiare.<br>'''Egon''': Dopo la prima guerra mondiale Shandor decise che la società era troppo marcia per sopravvivere. E non era il solo, aveva circa un migliaio di seguaci quando morì. Celebravano riti sulla grande terrazza. Riti bizzarri che erano volti a determinare la fine del mondo. E ora si ha l'impressione che questo possa veramente capitare!
*'''Winston''': Ma davvero andiamo da un giudice e gli diciamo che un ammuffito re babilonese capiterà in Central Park West e comincerà a demolire la città?<br>'''Egon''': Sumero, non babilonese!<br>'''Peter''': È tutta un'altra cosa.<br>'''Winston''': Senza offesa ma io voglio un mio avvocato.
*'''Peck''': Costoro sono consumati venditori di fumo. Usano gas sensori e nervini per provocare allucinazioni. La gente crede di vedere fantasmi e chiama questi impostori che artatamente si presentano per affrontare il problema con uno show di false luci elettroniche.<br>'''Ray''': Tutto andava bene negli impianti fino a che una griglia non è stata disattivata da questo cappone.<br>'''Peck''': Hanno causato un'esplosione!<br>'''Sindaco''': E questo è vero?<br>'''Peter''': Sì, è vero, sì: quest'uomo non ha le palle.<br>'''Peck''' {{NDR|tentando di aggredirlo}}: Ma io ti...!
*'''Peter''': Be', lei può credere al Signor Beck...<br>'''Peck''': Il mio nome è Peck!<br>'''Peter''': ...o può accettare il fatto che questa città sta andando verso un disastro di proporzioni bibliche!<br>'''Sindaco''': Cosa intende per "bibliche"?<br>'''Ray''': Intende cose da Vecchio Testamento, signor sindaco, proprio roba del tipo collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono!<br>'''Egon''': Quarant'anni di tenebre, eruzioni, terremoti!<br>'''Winston''': Morti che escono dalle fosse!<br>'''Peter''': Sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme! Masse isteriche!<br>'''Sindaco''': Basta!!! Ho il panorama!! Ma se sbagliate?<br>'''Peter''': Eh, beh, se sbaglio tanto meglio, ce ne andiamo in galera, pacifici, in silenzio, sarà una gioia. Ma se ho ragione, e riusciremo a fermare questa cosa, Lenny, tu avrai salvato le vite di milioni di potenziali elettori.
*{{NDR|Salendo le scale del condominio}}<br>'''Peter''': A che piano siamo, eh?<br>'''Ray''': Sento che siamo intorno alla dozzina...<br>'''Peter''': Avvertimi quando senti che siamo alla ventina che io ti tiro la volata!
*'''Ray''': Ehi, dove va questa scala? <br>'''Peter''': Va di sopra!
*'''Ray''' {{NDR|a Gozer}}: È una donna!<br>'''Egon''': È Gozer!<br>'''Winston''': Io credevo credevo che fosse un uomo.<br>'''Egon''': Gozer diventa quello che vuole.<br>'''Peter''' {{NDR|parlando di Gozer}}: Chiunque sia dovrà passare sopra i nostri corpi!<br>'''Ray''': Giusto!<br>'''Peter''': Va a prenderla, Ray!<br>'''Ray''': Gozer il Gozeriano? {{NDR|Gozer si volta}} Buonasera! Io, come rappresentate legalmente designato dalla città {{NDR|deglutisce}}, contea e stato di New York, ti ordino di cessare qualsiasi attività soprannaturale e di tornare subito al tuo luogo d'origine o alla più vicina delle dimensioni parallele!<br>'''Peter''' {{NDR|sbrigativo}}: Basta così, grazie infinite, Ray...<br>'''Gozer''': Sei tu un dio?<br>'''Ray''' {{NDR|si gira verso i compagni che fanno cenno di continuare}}: No...<br>'''Gozer''': Allora... muori!!! {{NDR|Gozer li attacca. Pochi istanti dopo essere quasi caduti dal palazzo ma salvandosi per miracolo}}<br>'''Winston''': Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!!<br>'''Peter''': Va bene, la signora è da tostare!! {{NDR|gli Acchiappafantasmi si preparano ad attaccare Gozer}} Premuto pronto?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: In mano!<br>'''Peter''': Protoni?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fumanti!<br>'''Peter''': Ugello fuori!<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fuori!<br>'''Peter''': Mostrate alla troia preistorica come si lavora all'assessorato!
*'''Winston''': Anche stavolta, venimmo, vedemmo...<br>'''Peter''': ...e senza indugio la fottemmo!<br>'''Egon''': Ray, qui è di una gravità estrema!<br>'''Ray''': Oh no!
[[File:Ghostbusters publicity statue, Waterloo Station.jpg|thumb|«Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo di boli di lichene!» (Ray)]]
*'''Gozer''': Subcreature. Gozer il Gozeriano, Gozer il distruggitore, Vulguus Zildrohar, il viaggiatore è giunto, scegliete e perite!<br>'''Ray''': Che significa scegliete? Per noi non è chiaro.<br>'''Gozer''': Scegliete! Scegliete la forma del distruggitore!<br>'''Peter''': Ho capito, ho capito, molto carino. A qualunque cosa pensiamo. Se pensiamo ad Adolfo Hitler, Hitler appare e ci distrugge, chiaro? Fate vuoto in testa, non pensate a niente è la sola via di salvezza. <br>'''Gozer''': La scelta è fatta!<br>'''Peter''': No! Oh, oh, oh, oh, oh!<br>'''Gozer''': Il viaggiatore è giunto!<br>'''Peter''': Qua non ha scelto nessuno un accidente! {{NDR|rivolto a Egon}} Tu hai scelto qualcosa?<br>'''Egon''': No.<br>'''Peter''' {{NDR|rivolto a Winston}}: E tu?<br>'''Winston''': La mia mente era in bianco.<br>'''Peter''': E neanche io ho scelto niente! {{NDR|tutti si girano e guardano Ray}}<br>'''Ray''': Non è colpa mia. Ci è entrato così, da se.<br>'''Peter''': Cosa? Cosa ci è entrato così da se?<br>'''Ray''': Io... io ho cercato di pensare...<br>'''Egon''': Guardate!!<br>'''Ray''': Non può essere! Non può essere!<br>'''Peter''': A cos'hai pensato, Ray?<br>'''Ray''': Oh, merda! All'Uomo della Pubblicità dei Marshmallow.<br>'''Peter''': Ma non è una cosa che vedi tutti i giorni.<br>'''Ray''': Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo dei boli di lichene!<br>'''Peter''': Gran bella pensata, Ray.<br>'''Ray''': Non c'è niente di più soffice e dolce di quei candidi [[Marshmallow|gnocchi di lichene]]!<br>'''Peter''': Ray è completamente partito, Egon. Di te che ne è restato?<br>'''Egon''': Mi dispiace, Venkman, il terrore travalica la mia capacità di razionalizzare.
*'''Ray''' {{NDR|parlando del pupazzo Uomo della Pubblicità dei Marshmallow}}: Che fine ingloriosa! Uccisi da uno spacciatore di gnocchi di lichene!<br>'''Peter''': Forse abbiamo sbagliato tutto. Lo avete visto come è vestito? È un marinaio, è qui a New York. Lo portiamo a scopare e non avremo più noie!
*'''Egon''': Ho un'idea radicale: il processo reversibile, noi possiamo invertire il flusso di particelle.<br>'''Ray''': Come?<br>'''Egon''': Incrociando i flussi.<br>'''Peter''': Scusami Egon, non dicesti che incrociare i flussi era male?<br>'''Ray''': Non c'è che incrociare i flussi...<br>'''Peter''': Metti a rischio le nostre vite e quella della nostra cliente: cara signora che ci ha pagato in anticipo prima di diventare cane?<br>'''Egon''': Non necessariamente. Decisamente c'è una lievissima probabilità di sopravvivere.<br>'''Peter''': {{NDR|Con finto entusiasmo}} Come mi piace questo piano! E mi eccita farne parte! Facciamolo!<br>'''Winston''': {{NDR|Sarcastico}} Oh, magnifico! Chiederò una riduzione di stipendio!
*'''Louis''' {{NDR|dopo l'esplosione}}: Oh, l'amministratore! Chissà che incazzatura!<br>'''Ray''': Sta bene, sì?<br>'''Louis''': Voi chi siete?<br>'''Ray''': Gli Acchiappafantasmi.<br>'''Louis''': Chi vi fa le tasse?<br>'''Ray''': Ah, signor Tully, lei è un uomo fortunatissimo.<br>'''Louis''': Lo so...<br>'''Ray''': Ha partecipato al più grande evento paranormale interdimensionale dopo l'esplosione di Tunguska del 1909<ref>{{Cfr}} [[:w:Evento di Tunguska|Evento di Tunguska]]</ref>!<br>'''Louis''': È stato grandioso...<br>'''Egon''': Ci darebbe un campione di tessuto cerebrale?<br>'''Louis''': Ok!
==Citazioni su ''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''==
===Frasi promozionali===
*Siamo pronti a credere in voi.
:''We're ready to believe you''<ref>Dalla locandina in inglese. {{Cfr}} {{en}} [http://www.imdb.com/media/rm199990784/tt0087332?ref_=ttmd_md_pv ''Pictures & Photos from Ghost Busters (1984)''], ''IMDb.com''</ref>
*Sono arrivati per salvare il mondo.<ref name=filmtv>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/3033/ghostbusters-acchiappafantasmi/foto/28247/ ''Foto Locandina Ghostbusters''], ''filmTV.it''</ref>
*Un colossal soprannaturale.<ref name=filmtv/>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Ghostbusters - Acchiappafantasmi''}}
{{Ghostbusters}}
[[Categoria:Film commedia fantascientifica]]
[[Categoria:Film fantasy]]
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Arte
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Mariomassone
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[[Immagine:Mona Lisa, by Leonardo da Vinci, from C2RMF retouched.jpg|thumb|La [[Gioconda]]]]
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Citazioni sull''''arte'''.
==Citazioni==
*Adesso posso dire che l'arte è una sciocchezza. ([[Arthur Rimbaud]])
*Al di là di retoriche banali, io credo fortemente nell'immenso potere salvifico dell'Arte che, ponendosi come tramite tra l'Assoluto ed il Relativo, permette all'uomo di lasciarsi permeare dalla Verità per divenire interprete del mondo, delle sue gioie e delle sue sofferenze, e di parlare al cuore delle persone con l'invisibile linguaggio dell'anima, che appare nella sua concretezza attraverso il movimento. ([[Fabio Grossi]])
*All'inizio del secolo scorso eravamo tutti convinti che l'arte dei grandi, da [[James Joyce|Joyce]] a [[Marcel Proust|Proust]], a [[Pablo Picasso|Picasso]], ci stesse preparando a una rivoluzione dello spirito. Ma davanti all'attuale produzione cinematografica, si ha l'impressione d'essere riprecipitati a fine Ottocento. ([[Emir Kusturica]])
*Anche l'arte ha la sua moralità, e molte delle regole di questa moralità sono le stesse dell'etica comune, o perlomeno analoghe. ([[Aldous Huxley]])
*Anche l'arte nel suo insieme non è altro infatti che un'arte di sopravvivere, questo fatto non dobbiamo perderlo mai di vista, l'arte, insomma, è il tentativo reiterato, che commuove perfino l'intelligenza, di sbrogliarsela in questo mondo e nelle sue avversità, cosa che, come sappiamo, è possibile solo facendo ripetutamente uso della menzogna e della falsità, dell'ipocrisia e dell'autoinganno. ([[Thomas Bernhard]])
*Arte è scoprire nella realtà che ci attornia certi segni e rapporti, logicamente inspiegabili ed evocarli comunicandoli; così che per mezzo di quelli il mondo reale ci si presenti. ([[Massimo Bontempelli]])
*{{maiuscoletto|Arte}}. Non si rivolge all'avvenire, ma al passato. Come l'istinto è retrograda. Vive – anche là dove non sembra – del proibito. Senza scoprire il proprio giuoco – che allora sarebbe perduta – offre un illusorio, ma appropriato compenso a tutte quelle «tendenze» che l'uomo, dalla sua più tenera infanzia (preistoria) in poi, ha dovuto abbandonare, per camminare su due, invece che su quattro gambe; per diventare giorno per giorno (secolo per secolo) una persona civile. ([[Umberto Saba]])
*Arte (''s.f.''). Parola che non ha nessuna definizione. ([[Ambrose Bierce]])
*Arte senza [[cuore]]. [[Primavera]] senza [[sole]]. ([[Libero Bovio]])
*Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio. ([[Hermann Hesse]])
*ARTE. Un'opera d'arte "fine a se stessa"? Mmm. Ma quali secondi fini dovrebbe avere, per far piacere alla signora? Aiutarla a digerire, farla piangere, spiegarle qualche inumana condizione in giro per il mondo, sostituire o affiancare l'azione del detersivo, del deodorante, del callifugo? ([[Alberto Arbasino]])
*Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un'immagine di quella bellezza che siamo giunti a comprendere: questo è l'arte. ([[James Joyce]])
*Che il segreto dell'arte sia qui? ''Ricordare'' come l'opera si è vista in uno stato di sogno, ridirla come si è vista, cercare soprattutto di ''ricordare''. Ché forse tutto l'inventare è ricordare. ([[Elsa Morante]])
*Ci sono cose che devono restare inedite per le masse anche se editate. [[Ezra Pound|Pound]] o [[Franz Kafka|Kafka]] diffusi su [[Internet]] non diventano più accessibili, al contrario. Quando l'arte era ancora un fenomeno estetico, la sua destinazione era per i privati. Un [[Diego Velazquez|Velazquez]], solo un principe poteva ammirarlo. Da quando è per le plebi, l'arte è diventata decorativa, consolatoria. L'abuso d'informazione dilata l'[[ignoranza]] con l'illusione di azzerarla. Del resto anche il facile accesso alla carne ha degradato il sesso. ([[Carmelo Bene]])
*Ci vuole una crescita generale e l'arte può rappresentare la punta di diamante, può aiutare a risvegliare energie sopite: se abbiamo una cattiva politica sopravviviamo, se abbiamo una cattiva arte siamo destinati a sparire. ([[Emilio Isgrò]])
*Ciò che è acquisito in arte non si perde. ([[Ardengo Soffici]])
*Coll'amore dell'arte non si fa carriera! ([[Ambrogio Bazzero]])
*Come le arti non liberali si propongono come fine il guadagno e il piacere, così le arti degne di un uomo libero aspirano alla virtù e alla gloria. ([[Pier Paolo Vergerio il vecchio]])
*Credo che un vero amore per l'arte sia un dono, quanto il crearla; e può anche essere che entrambi scaturiscano dalla stessa sorgente mentale. ([[Bernard Berenson]])
*Credo fermamente che la [[parola]] sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del [[pensiero]] stesso. La parola è il più puro mezzo dell'arte. ([[Carlo Maria Franzero]])
*Dal momento che questo famoso [[contenuto]] non ha altro mezzo di esprimersi che la [[forma]], dovrebbe essere oramai ovvio che l'arte è tutta nella forma! ([[Matteo Marangoni]])
*Dannosa, servile, incerta riesce ogni arte, quando non fondasi nella [[scienza]], come edificio in roccia viva. ([[Vito Fornari]])
*Dobbiamo poi richiamare alla mente questo a proposito dell'arte: quanto più precisamente si rivolgono al proprio scopo le cose naturali rispetto a quelle artificiali, tanto meno agiscono in base a un [[calcolo]]; perciò capì bene [[Aristotele]] come il maggior calcolo non sia il criterio della maggior perizia e intelligenza. Sperimentiamo infatti in noi che l'arte più perfetta non sta troppo a calcolare, e l'arte elaborata non ha bisogno di star lì a ragionare, sia perché agiamo a somiglianza della natura, sia perché la natura agisce insieme con noi. ([[Giordano Bruno]])
*Domani è storia di ieri e l'arte ci sarà ancora, anche se la vita termina. ([[Keith Emerson]])
*È [[male]] far fare servilmente agli altri quel che possiamo far da noi con nobile arte. ([[Anatole France]])
*È precisamente quel che c'è di fittizio e d'incompleto in ogni arte, che la costituisce arte. È di là che essa trae la sua principale virtù e l'effetto della sua azione. È di là che viene il potere che essa ha di piacerci. ([[Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy]])
*''Formula d'arte'':<br>Mettere quanto più possibile sogno nella realtà; mettere quanta più possibile realtà nel proprio sogno. ([[Albert Samain]])
*Generalmente s'inizia a dedicarsi all'arte dopo aver vissuto. Ho l'impressione che a me sia accaduto il contrario, che io mi stia dedicando alla vita dopo avere iniziato la mia attività artistica. ([[Yukio Mishima]])
*Ho sempre creduto e credo che la prima condizione al prosperare dell'arte come all'aumento d'ogni ricchezza, sia la libera concorrenza. ([[Francesco Dall'Ongaro]])
*Il compito attuale dell'arte è di introdurre il [[caos]] nell'[[ordine]]. ([[Theodor Adorno]])
*I filosofi superficiali sono la rovina dell'arte. ([[Karl Popper]])
*Il [[bellezza|bello]] è la prova sperimentale che l'[[incarnazione]] è possibile. Per questo ogni arte di prim'ordine è, per sua essenza, religiosa. ([[Simone Weil]])
* Il preconcetto che l'arte sia imitazione, esteriore, della natura – di cui il [[Giorgio Vasari|Vasari]] fu il divulgatore per l'età moderna – è vecchio, si può dire, come il mondo. (Dico esteriore per distinguerla dalla imitazione che è l'ispirarsi alla vita di tutti i veri artisti). ([[Matteo Marangoni]])
*Il senso artistico, non sostenuto da un forte e rigoroso senso morale, è uno dei maggiori pericoli per l'anima dell'uomo, perché può trovare la bellezza anche nell'avvenimento più feroce e più volgare. ([[Sergei Timofeevič Aksakov]])
*Il vero artista basa l'opera sua sulla natura e soltanto da essa ritrae l'opera d'arte, nella quale trasfonde la sua individualità e il suo genio. ([[Auguste Rodin]])
*In fin dei conti, nella vita umana non vi sono misteri. Il mistero permane solo nell'arte, e il motivo di ciò è che il mistero è necessario all'arte. ([[Yukio Mishima]])
*In ogni arte ciò che è nel dominio dell'intelligenza, del sentimento e del genio, non esiste realmente da nessuna parte, non ha né corpo, né luogo, non è tributario di alcun senso: e chi lo trova non saprebbe indicare dove ne ha visto il modello. ([[Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy]])
*In realtà, tutta la grande arte è sempre il prodotto di una straordinaria tecnica. E bisogna saper leggere questa abilità tecnica nei suoi minimi dettagli. [...]. Voi troverete questa perizia eccezionale in Michelangelo, come scultore e come pittore; la trovate in Leonardo in ogni sua manifestazione; la trovate in Dürer; la trovate anche in Picasso, nonostante certi salti funambolici che a prima vista lasciano sconcertati. Questi artisti sono stati soprattutto dei grandissimi tecnici. Più è profonda la loro tecnica più grandi sono le loro produzioni. ([[Federico Zeri]])
*Io credo che l'arte esiga anzitutto pazienza e persistenza. ([[Auguste Rodin]])
*Io credo che l'essenza dell'arte sia fornire una sorta di approfondimento delle situazioni della gente, sapete? E questo nella presa di coscienza di sensazioni che non sapevi di avere. (''[[Manhattan (film)|Manhattan]]'')
*Io per me sono risoluto, che se l'arte non è tutta buona, e buona di sua propria natura, son risoluto, dico, che debbasi ributtare. Non mi basta che la sia neutrale verso il bene e il male, e che possa usarsi a buono e a mal fine; ma voglio che non sia ne possa altro essere che buona, e buona in tutte le sue parti. Se non è tale, ella è pericolosa; e come pericolosa merita di essere cacciata dal consorzio degli uomini. ([[Vito Fornari]])
*Isola al riparo dello spazio e del tempo, ma anche cruna per la quale passano i fili dello spazio e del tempo; ''in sé e per sé'', ma anche dialettizzabile con l'altro; storica e metastorica, sociale e asociale, l'opera d'arte è reale proprio in questa sua intima antinomicità: della quale in vario modo si preoccupano le teorie estetiche cercando ora di risolverla in uno solo dei suoi termini ora di conciliarla in una visione statica del loro rapporto, e ora di scrutarne la mossa e irrequietissima dinamicità. ([[Rosario Assunto]])
*L'arte cattura l'effimero piacere della gola, lo perpetua e sublima. ([[Piero Buscaroli]])
*L'arte, che imita la natura, opera per gradi, e non a salti. ([[Raimondo Montecuccoli]])
*L'arte ci dota di un'intima superiorità, poiché lascia spazio a ogni sensazione di cui gli esseri umani sono capaci... ([[Ernst Ludwig Kirchner]])
*L'arte, come la guerra, la filosofia, la politica, ha dei resultati, che l'oltrepassano, come riformare i costumi, purgare le passioni e simili: risultati a lei inessenziali, e che non hanno nulla a fare col suo fine proprio. Può l'artista fare un capolavoro, ancorché la storia vi sia adulterata, e poco rispettata la morale: potete anche biasimarlo, per la sua ignoranza di cose storiche o filosofiche, o per la licenza dei suoi costumi, ma onorerete sempre il grande artista. ([[Francesco De Sanctis]])
*L'arte, come la teologia, è una frode ben confezionata. ([[Philip K. Dick]])
*L'arte comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta. Non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente. ([[André Gide]])
*L'arte consiste nel rappresentare ciò che non esiste. ([[Jean-François Revel]])
*L'arte dell'avvenire sarà soprattutto realista? Non lo credo. [...]. Noi domandiamo all'arte quello che la fotografia, sia pure policroma, non può darci: la bellezza suggestiva delle forme e dei movimenti, la radiosità, l'intensità, o il mistero del colore, in una parola, l'equivalente, nel campo dell'arte, di ciò che è la poesia in quello della letteratura. ([[Salomon Reinach]])
*L'arte deve iniziare con consapevolezza e terminare nell'inconscio, cioè oggettivamente; l'Io è consapevole rispetto alla produzione, inconscio rispetto al prodotto. ([[Friedrich Schelling]])
*«L'arte» disse il giovane «è l'universale nel particolare». ([[Eugenio Corti]])
*L'arte è arte-in-quanto-arte e qualunque altra cosa è qualunque altra cosa. L'essere-in-quanto-arte non è nient'altro che arte. ([[Ad Reinhardt]])
*L'arte è capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell'uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta la sete e la ricerca dell'infinito. Anzi, è come una porta aperta verso l'infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano. E un'opera d'arte può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l'alto. ([[Papa Benedetto XVI]])
*L'arte è come il sale: dove casca condisce e dà sapienza. ([[Fabio Tombari]])
*L'arte è complicata come l'amore. ([[Glauber Rocha]])
*L'''arte'' è esperienza di universalità. Non può essere solo oggetto o mezzo. È parola primitiva, nel senso che viene prima e sta al fondo di ogni altra parla. È parola dell'origine, che scruta, al di là dell'immediatezza dell'esperienza, il senso primo e ultimo della vita. ([[Papa Giovanni Paolo II]])
*L'arte è espressione di verità generali in una lingua comune alla nazione e insiem particolare all'autore; e [[verità]] chiamiamo ciò che è, o ciò che dovrebb'essere. Dicano pure che la verità è oggetto della scienza, mentre l'arte attende alla [[bellezza]]; noi della bellezza crediamo materia la verità morale. ([[Cesare Cantù]])
*L'arte è forse più consolatoria anche delle religioni, perché non chiede nulla in cambio. Non chiede ubbidienza, non chiede di accettare un dogma. Ti chiede solo di avvicinarti ad essa. Quindi si potrebbe dire che l'arte, in qualche modo, è più vicina a Dio, di quanto non lo sia la religione. Forse non gli artisti, perché sono esseri finiti, ma l'arte {{sic|e}} infinita ed eterna. Possiamo ricordare che mentre gli affreschi minoici sono ancora ben visibili, la religione dello stesso periodo è scomparsa. Molte religioni possono essere viste come creazioni umane, mentre l'arte, ubbidisce a degli ordini superiori, data per ordine superiore, "κατ′εντολη′ν". ([[Yannis Smaragdis]])
*L'arte è fragile come le persone che la esprimono. E al tempo stesso, in quell'espressione necessaria alla vita, diventa eterna. ([[Leo Ortolani]])
*L'arte è l'espressione della personalità: io, l'artista, io sono importante nell'arte,: io mi devo esprimere, eventualmente, io devo comunicare. Questo è tutto quello che è importante nell'arte. Ciò ha rovinato l'arte. ([[Karl Popper]])
*L'arte è la creazione di una [[magia]] suggestiva che accoglie insieme l'oggetto e il soggetto. ([[Charles Baudelaire]])
*L'arte è la forma più alta di [[speranza]]. ([[Gerhard Richter]])
*L'arte e la [[letteratura]] sono l'emanazione morale della [[civiltà]], la spirituale irradiazione dei [[popolo|popoli]]. ([[Giosuè Carducci]])
*L'Arte è la luce dell'Infinito nello spazio. ([[Giuseppe Vannicola]])
*L'arte e la matematica sono solo due facce della stessa litografia. ([[Piergiorgio Odifreddi]])
*L'arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità. ([[Theodor W. Adorno]])
*L'arte è [[memoria]]: la memoria è desiderio riattivato. ([[Cyril Connolly]])
*L'arte è [[natura]] concentrata. ([[Honoré de Balzac]])
*L'arte è quella cosa che ha attinenza soltanto con se stessa – l'esito di un tentativo riuscito di fare un'opera d'arte. Purtroppo non ci sono esempi di arte, né buoni motivi di pensare che esisterà mai l'arte. (Tutto quello che si è fatto è stato fatto con uno scopo, ogni cosa ha un fine che esiste al di fuori di essa, ad es. ''Io voglio vendere questo'', oppure ''Voglio che questo mi renda famoso e benvoluto'', oppure ''Voglio che questo mi completi'', o peggio ancora ''Voglio che questo completi gli altri''.) Tuttavia continuiamo a scrivere, dipingere e comporre. Ci comportiamo con stoltezza? ([[Jonathan Safran Foer]])
*L'arte è tutto. L'arte non tradisce. ([[Leopoldo Mastelloni]])
*L'arte è un'amante gelosa. ([[Ralph Waldo Emerson]])
*L'arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati. ([[Leo Longanesi]])
*L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi. ([[Ennio Flaiano]])
*L'arte è un sistema di percezioni concordanti ed esercitate tutte insieme per un fine di utilità pratica. ([[Zenone di Cizio]])
*L'arte è una gran maga! Essa crea un [[sole]] che splende per tutti come per l'altro e coloro che vi si avvicinano, anche i poveri, anche i contraffatti, anche i ridicoli gli rapiscono un po' del suo calore, un po' dei suoi raggi. Questo [[fuoco]] del [[cielo]] imprudentemente rapito, che i ''ratés'' raccolgono nel fondo delle loro pupille, li rende talvolta terribili, più spesso ridicoli; ma la loro esistenza ne ritrae una serenità grandiosa, un disprezzo del [[male]], una grazia a soffrire sconosciuta agli altri miserabili. ([[Alphonse Daudet]])
*L'arte è una maturazione, una evoluzione, un elevamento che ci permette di emergere dall'oscurità in un bagliore di luce. ([[Jerzy Grotowski]])
*L'arte è una nativa considerazione de l'eccellenze de la natura, la quale se ne vien con noi da le fasce. ([[Pietro Aretino]])
*L'arte ha bisogno o di solitudine, o di [[miseria]], o di [[passione]]. È un fiore di roccia che richiede il [[vento]] aspro e il terreno rude. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]])
*L'arte, in fondo, come tante fra le cose più belle, vien meglio un po' di nascosto. ([[Emilio Cecchi]])
*L'arte, io non lo so se sia eterna o provvisoria, se la forma d'arte nella quale viviamo per molti secoli ci si sia connaturata come sangue, ma so che questa carica, che noi abbiamo oggi, è una carica di comprensione della vita. ([[Cesare Zavattini]])
*L'arte moderna non vuole dare piacere, il senso del piacere è connesso con la bellezza. ([[Mario Praz]])
*L'arte nella sua forma più elevata è assai poco umana. ([[Glenn Gould]])
*L'arte non adopera materialmente le cose dell'esperienza; ma dà forma comunicativa all'emozione ch'esse suscitano in noi. ([[Emilio Cecchi]])
*L'arte non annoia mai perché ogni opera è un'avventura senza preliminari garanzie di riuscita. ([[Nicolás Gómez Dávila]])
*L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della [[vita]]. ([[Henry Miller]])
*L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità. ([[Ugo Foscolo]])
*L'arte non deve essere considerata un lusso; deve pervadere tutta la vita; e soltanto allora sarà quel che dev'essere. I miei grandi artisti sono la mia gioia e il mio orgoglio. ([[Ludovico I di Baviera (re)]])
*L'arte non è, a mio modo di vedere, un intrattenimento solitario. È un mezzo per commuovere il maggior numero di persone offrendo loro un'immagine privilegiata delle sofferenze e delle gioie comuni. Obbliga quindi l'artista a non isolarsi; lo sottomette alla verità più umile e più universale. ([[Albert Camus]])
*L'arte non è ciò che si vede, ma ciò che consenti agli altri di vedere. ([[Edgar Degas]])
*L'arte non è imitazione della realtà, ma interpretazione individuale di essa. ([[Roberto Longhi]])
*L'arte non è l'applicazione di un canone di [[bellezza]] ma ciò che l'[[istinto]] e il cervello elabora dietro ogni canone. Quando si ama una [[donna]] non si comincia sicuramente a misurarle gli arti. ([[Pablo Picasso]])
*L'arte non è solo talento, ma soprattutto coraggio. ([[Glauber Rocha]])
*L'arte non è una sottomissione ma una conquista. ([[André Malraux]])
*L'arte non è uno [[specchio]] cui riflettere il mondo, ma un martello per forgiarlo. ([[Vladimir Vladimirovič Majakovskij]])
*L'arte non esiste senza amore. Ma chi non ha la disciplina necessaria e non possiede la tecnica, non può aspirare all'arte. L'arte è la subimazione della tecnica attraverso l'amore. ([[Nuno Oliveira]])
*L'arte non ha le sue ragioni nella vita, ella si leva sovr'essa e ne dà presentimento e d'onde veniamo e dove siamo aspettati. Nell'ordine della vita terrestre noi non rinveniamo le ragioni perché l'arte sia. ([[Giovita Scalvini]])
*L'arte non nasce mai dalla felicità. ([[Chuck Palahniuk]], ''[[Soffocare (romanzo)|Soffocare]]'')
*L'arte non prescinde dal tempo per esprimere semplicemente lo spirito della Storia universale, bensì è connessa al ruolo delle mode e a tutti gli ambiti del gusto. ([[Gillo Dorfles]])
*L'arte non può cambiare la società se essa stessa non è disposta a riconoscere il valore di un'attività culturale. Per questo motivo, ogni attività culturale va sostenuta dai politici. ([[Eugenio Barba]])
*L'arte non può mai uguagliare la ricchezza della [[natura]]. ([[Giacomo Leopardi]])
*L'arte oltrepassa i limiti nei quali il [[tempo]] vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del [[futuro]]. ([[Vasilij Kandinskij]])
*L'arte, per la sua intima natura profondamente asociale, serve – attraverso vie proprie – alla vita sociale. ([[Umberto Saba]])
*L'arte pervertita può essere incomprensibile alla gente, ma l'arte buona è sempre comprensibile a tutti. ([[Lev Tolstoj]])
*L'arte più perfetta non sta troppo a calcolare, e l'arte elaborata non ha bisogno di star lì a ragionare, sia perché agiamo a somiglianza della natura, sia perché la natura agisce insieme con noi. ([[Giordano Bruno]])
*L'arte, quando è puro esercizio estetico, è noiosa e mediocre. L'arte, rappresentando la condizione umana, deve essere inquietante. ([[Paolo Crepet]])
*L'arte risulta dall'impressione prodotta sull'uomo dalla natura, dal riflesso del mondo esterno nel microcosmo, in questo piccolo mondo che portiamo dentro di noi. ([[Théophile Thoré]])
*L'arte ritrova quello che la natura guastata ha perduto. ([[Giovan Battista Niccolini]])
*L'arte si è sempre sforzata, in ogni tempo, di fornire all'uomo una voce affinché egli possa esprimere il suo muto desiderio del divino. ([[Hermann Hesse]])
*L'arte si esprime con mezzi che prendono un maggiore o minore contatto con il pubblico, e questa ampiezza della comunicazione crea delle differenze. ([[Remo Branca]])
*L'arte si rivolge a tutti nella speranza di essere, prima di tutto, ''sentita'', di suscitare uno sconvolgimento emotivo. ([[Andrej Arsen'evič Tarkovskij]])
*L'arte vera non è quel che sembra, bensì l'effetto che ha su di noi. ([[Roy Adzak]])
*L'arte viene a voi con il franco proposito di non dar nulla all'infuori della più alta qualità ai vostri momenti mentre passano, e soltanto per amore di quei momenti. ([[Walter Pater]])
*L'arte vola attorno alla verità, ma con una volontà ben precisa di non bruciarsi. ([[Franz Kafka]])
*L'[[azione]] è la grande novità del linguaggio: "Fare ciò che si sa". L'arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria. ([[Cesare Zavattini]])
*L'eccezione appartiene all'arte così come la regola, l'una ne difende e l'altra ne estende il dominio. ([[Joseph Joubert]])
*L'illusione dell'arte è far credere che la [[letteratura]] sia rappresentazione della vita ma in realtà accade l'opposto. ([[Françoise Sagan]])
*L'inizio dell'arte coincide con la religione, poiché l'arte è dapprima l'unico modo di portare l'assoluto a coscienza. ([[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]])
*L'omologazione al momento storico c'è sempre stata. [...] Questo è abbastanza inevitabile. Però l'arte è qualcosa che si crea dal nulla, dalle tue ispirazioni: non nasce da qualcosa che hai sentito e che devi copiare. ([[Paola Turci]])
*La bella illusione del mondo del sogno, dove ogni uomo è artista pieno, è madre di ogni arte figurativa e altresì, come vedremo, di una metà importante della poesia. ([[Friedrich Nietzsche]])
*La civiltà greca ci dichiara che nelle rappresentazioni artistiche altro è sentire altro è vedere. Vedere è peggio, è più impressionante. ([[Remo Branca]])
*La democrazia non si impone con i carri armati, non dobbiamo usare la forza ma i libri. La cultura della coscienza democratica passa attraverso la creatività dell’arte. Su questo dobbiamo lavorare altrimenti diventiamo un popolo che copia. ([[Dalù]])
*La filosofia non poté mai liberare le cose, non poté far altro che catturarle, giacché la filosofia è per sua natura conclusione. L'arte invece non è conclusione, ma principio, e riporta l'uomo al suo principio, lì dove non v'è bene o male, dove non esiste nemmeno l'innocenza, giacché l'innocenza, più che anteriore, sembra posteriore alla colpa e quasi una invenzione del peccato. L'arte fa retrocedere l'uomo, lo fa retrocedere fino al solo se stesso, fino all'uomo solo; per questo l'arte è il contrario della cultura. La cultura fa avanzare l'uomo, ma farlo avanzare, evidentemente, è anche allontanarlo dalla sua essenza. L'arte prende l'uomo tra le sue mani e sempre lo riconduce, da qualsiasi cultura, alla sua nudità d'uomo. ([[Ramón Gaya]])
*La grande arte – o la buona arte – è quella che, quando la guardi e ne fai esperienza, ti rimane nella mente. Non penso che l'[[arte concettuale]] e l'arte tradizionale siano così diverse. C'è arte concettuale noiosa e arte tradizionale noiosa. La grande arte è quella che non ti fa smettere di pensare, dopodiché diventa memoria. ([[Damien Hirst]])
*La [[materia]] della [[natura]] non ha forma alcuna assolutamente; ma la materia dell'arte è una cosa formata già della natura. ([[Giordano Bruno]])
*La mia gioia fu sempre il creare, non la cosa creata. Non rimpiango quel che ho posseduto, poiché se noi banditi e perseguitati dovemmo apprendere ancora da capo un'arte in questi tempi ostili ad ogni arte, essa fu quella del sapersi staccare da tutto ciò che era stato un giorno nostro orgoglio e nostro amore. ([[Stefan Zweig]])
*La [[politica]] se non è arte, è mestiere. ([[Libero Bovio]])
*La politica non è una [[scienza]], come molti signori professori s'immaginano, ma un'arte. ([[Otto von Bismarck]])
*«La [[rana]] maschio, nella stagione degli accoppiamenti» disse Crake, «fa più rumore che può. Le femmine sono attratte dal maschio con la voce più grossa e profonda, perché fa pensare a un esemplare più forte, con geni di qualità superiore. È stato documentato come i maschi di rana piccoli scoprono che, se si infilano nei tubi di scarico vuoti, questi fanno da amplificatori alla loro voce, facendoli sembrare più grandi di quanto non siano in realtà».<br>«E allora?»<br>«E allora ecco cos'è l'arte, per l'artista» disse Crake. «Un tubo di scarico vuoto. Un amplificatore. Un tentativo di scopare».<br> «La tua analogia fa cilecca nel caso delle artiste femmine» disse Jimmy.<br>«Loro non lo fanno per scopare. Non otterrebbero alcun vantaggio biologico dall'amplificare se stesse, dal momento che i potenziali partner sarebbero scoraggiati piuttosto che attratti da quel tipo di amplificazione. Gli uomini non sono rane, non vogliono donne dieci volte più grosse di loro».<br>«Le artiste femmine sono biologicamente confuse» disse Crake. ([[Margaret Atwood]])
*La scienza si è insediata al centro del mondo, l'arte – nonostante le moltissime gallerie e mostre d'arte contemporanea che sembrano attestare un fervore senza precedenti – è divenuta marginale, cerca essa di scimmiottare la scienza, al punto di ammantarsi di analogie illusorie, come quelle di alcuni ''action painters'' o di certi compositori seriali con la meccanica quantistica, e infine, rinunziando ad assolvere, come in passato, compiti vitali, cessa di significare alcun pensiero. ([[Mario Praz]])
*La vera arte è caratterizzata da un impulso irresistibile dell'artista. ([[Albert Einstein]])
*La vera arte è dove nessuno se lo aspetta, dove nessuno ci pensa né pronuncia il suo nome. L'arte è soprattutto visione e la visione, molte volte, non ha nulla in comune con l'intelligenza né con la logica delle idee. ([[Jean Dubuffet]])
*La vera opera d'arte non è forse, quella che s'impone senza ambizioni di successo e che nasce da una autentica abilità e da una sicura maturità professionale? ([[Papa Giovanni Paolo II]])
*Le arti tutte, ma più specialmente la [[musica]] e la [[poesia]], possono stimarsi due lampi balenati da un medesimo sguardo di Dio. ([[Francesco Domenico Guerrazzi]])
*Le cose dell'arte sono sempre risultato dell'essere stati in pericolo, dell'essere andati in fondo a un'esperienza, in un luogo oltre il quale nessuno può andare. ([[Rainer Maria Rilke]])
*Le figure dell'arte sono la vita conclusa e placata, il suo gusto acre ridotto in fiala, i suoi fantasmi disposti in una cerchia d'immagini consolatrici, dalla quale non si vorrebbe più uscire. Ma resta dunque inteso una volta per sempre che noi, parlando d'arte, parliamo della vita ''per speculum et in aenigmate''. ([[Sergio Solmi]])
*Lo scrittore [[Nikos Kazantzakis]], anche lui di Eraclion, dice che gli artisti sono l'avanguardia di Dio, persone prescelte, per una missione ben precisa. Con una missione consolatoria, per offrire a ciascuno che si accosta all'arte, un qualcosa a cui aggrapparsi, nel momento del grande dolore. Quando iniziamo cioè a domandarci chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, quesito a cui non vi è risposta. L'arte è forse più consolatoria anche delle religioni, perché non chiede nulla in cambio. Non chiede ubbidienza, non chiede di accettare un dogma. Ti chiede solo di avvicinarti ad essa. Quindi si potrebbe dire che l'arte, in qualche modo, è più vicina a Dio, di quanto non lo sia la religione. Forse non gli artisti, perché sono esseri finiti, ma l'arte {{sic|e}} infinita ed eterna. Possiamo ricordare che mentre gli affreschi minoici sono ancora ben visibili, la religione dello stesso periodo è scomparsa. Molte religioni possono essere viste come creazioni umane, mentre l'arte, ubbidisce a degli ordini superiori, data per ordine superiore, "κατ′εντολη′ν". ([[Yannis Smaragdis]])
*Nell'economia spirituale dei nostri uomini di cultura, l'arte viene considerata oggi un bisogno del tutto falso o indegno e degradante, un nulla o un cattivo qualcosa. ([[Friedrich Nietzsche]])
*Nelle cose artistiche la cosa che conta davvero è evitare l'anestesia, l'assenza di sensazioni di qualsiasi tipo. È molto più probabile che sia davvero un'opera d'arte qualcosa che offende il gusto, piuttosto che una cosa della cui esistenza manco ti accorgi, no? ([[Marco Malvaldi]])
*Non c'è e non ci può essere un'arte che non si fondi sulla [[verità]]. ([[Anonimi spartani|anonimo spartano]])
*Non c'è niente di essenziale da trovare nell'arte dopo Fidia e dopo Raffaello, ma c'è sempre da fare, anche dopo di loro, per mantenere il culto del vero e per perpetuare la tradizione del bello. ([[Jean-Auguste-Dominique Ingres]])
*Non comprenderò mai come [[Victor Hugo]] abbia potuto per quarant'anni fare il suo mestiere. Tutta la [[letteratura]] è: bla bla bla bla bla bla. L'arte, l'arte, chi se infischia dell'arte! Merda, perdio! - divento terribilmente volgare in questi momenti -, e tuttavia avverto di non oltreppassare alcun limite, dato che soffoco ancora. Malgrado tutto aspiro al successo, perché sento che saprei stranamente servirmene, e troverei divertente essere celebre; ma come farei a prendermi sul serio? Affermare che, finché sarò in vita, non ne riderò senza posa. Ma, nuovo imbarazzo, desidero anche la vita meravigliosa del fallito. ([[Arthur Cravan]])
*Non esiste forma artistica che non comporti straniamento. ([[Eugenio Barba]])
*Non essere mai soddisfatti: l'arte è tutta qui. ([[Jules Renard]])
*Non si può ingabbiare l'arte, non si può mettere sotto processo l'artista per quello che racconta. Perché non è lui che inventa la realtà che racconta, la realtà esiste. L'arte, anche quella più provocatoria, non deve essere censurata per paura che mostri dei lati spiacevoli, oscuri, anche sbagliati, del mondo, deve servire proprio come segnale di quello che non va. ([[Vasco Rossi]])
*Non so dirti cosa fa l'Arte e come lo faccia, ma so che spesso ha giudicato i giudici, chiesto [[vendetta]] per gli innocenti e mostrato al [[futuro]] quel che il [[passato]] ha sofferto, così che non lo si è più dimenticato. So anche che quando l'arte fa questo, i potenti ne hanno paura. E che a volte una simile arte circola fra la gente come una leggenda, perché dà senso a quello che le brutalità della vita non sanno spiegare, un senso che ci unisce, perché è finalmente inseparabile dalla [[giustizia]]. L'arte, quando funziona così, diventa il punto d'incontro dell'invisibile, dell'irriducibile, del duraturo, del coraggio e dell'onore. ([[John Berger]])
*Ogni arte aspira continuamente alla condizione della musica. ([[Walter Pater]])
*Ogni arte è erotica. ([[Adolf Loos]])
*Pare che l'arte fiorisca meglio là dove l'uomo deve correggere la natura, dove non è scoraggiato dalla sua abbondanza. ([[Bernard Berenson]])
*Pensarono pensarono di arruffìanare il [[romanzo]] sotto il pretesto di ''realismo''. Eppure, se l'arte ha una ragione di essere allato alla realtà, è per toccare un'altra corda, credo che non la sola realtà. A che scrivere, a che leggere, soprattutto, se basta prendere la propria mazza e fare un giretto nella strada Mouffetard. ([[Eugène Pelletan]])
*Penso che l'arte debba sottrarsi all'omologazione dell'universo alla quale oggi è sottoposta. L'arte non deve dire sempre "obbedisco", come disse Garibaldi sofferente e stanco al Comando Supremo che gli imponeva di arretrare. L'arte, semmai, deve imparare a disobbedire anche ai suoi committenti se vuol sopravvivere. Proprio per questo ho cancellato il famoso telegramma dell'"obbedisco". Perché fosse chiaro a tutti, anche a chi non si occupa d'arte ma sa perfettamente chi è Garibaldi, che è finito il tempo di un'arte che parla soltanto a se stessa. ([[Emilio Isgrò]])
*Per un vero artista dovrebbe essere bello soltanto quel [[viso]] che, del tutto indipendentemente dall'aspetto esterno, brilli della [[Verità]] che è nell'anima. [...] [[Socrate]] era l'uomo più sincero del suo tempo e tuttavia pare che le sue fattezze fossero le più sgraziate della Grecia. Secondo il mio modo di vedere, egli era bello ugualmente, perché tutta la sua vita era protesa alla ricerca della Verità; ricorderete, inoltre, che la sua forma esterna non impedì a Fidia di apprezzare la bellezza della Verità che si celava in lui, anche se, come artista, era abituato a vedere la Bellezza anche nelle forme esteriori. ([[Mahatma Gandhi]])
*Più il mondo diventa spaventoso... più l'arte diventa astratta. ([[Vasilij Vasil'evič Kandinskij]])
*Quale idea dell'arte ho adottato? Classicismo; questo è l'eterno; tutto il resto è ciarpame, rottame, similarte; nei casi estremi è anche menzogna. ([[Giovanni Giraldi]])
*Qualunque arte la si può comprendere solo se la si pratica, anche se male. ([[Sof'ja Tolstaja]])
*Quando l'arte non è animata da un grande sentimento diventa un'inutile futilità. ([[Aldo Palazzeschi]])
*«Quando una civiltà è ridotta in polvere e cenere» disse, «l'arte è tutto ciò che rimane. Immagini, parole, musica. Strutture fantasiose. Il pensiero - il pensiero umano, voglio dire - è determinato da esse. Devi ammetterlo».<br>«Non è esattamente tutto ciò che rimane» disse Crake. «Di questi tempi gli archeologi sono altrettanto interessati alle ossa rosicchiate, ai vecchi mattoni e alla merda fossilizzata. A volte anche più interessati. Credono che il pensiero umano sia determinato anche da questo». ([[Margaret Atwood]])
*Questa è proprio l'arte che preferisco, quella che penso servirà domani: un'arte chiara, netta, senza retorica, che non dica bugie, che non sia adulatrice. (''[[La dolce vita]]'')
*Sai che dice Tristan Rêveur su ciò che è brutto in arte? Dice: "Il brutto è tragicamente più bello del bello, perché documenta il fallimento umano." (''[[Stay - Nel labirinto della mente]]'')
*Sapete come si cerchi di arrivare alla [[perfezione]] almeno nell'arte, perché, è talmente difficile nella [[vita]]. (''[[Io e Annie]]'')
*Se c'è una funzione essenziale della creazione artistica, è quella di non indorare mai la pillola, di non agghindare la favola di strepito e furore raccontata da un idiota, come [[William Shakespeare|Shakespeare]] definisce la vita. ([[Claudio Magris]])
*''Se mi dicono il popolo intero c'ha fame, | rispondo: "Mi spiace, perlomeno c'ha l'arte".'' ([[Caparezza]])
*Se invece di prendere sul serio l'arte, la prendessimo per quel che è, come intrattenimento, un gioco, una diversione, l'opera artistica guadagnerebbe così tutta la sua ammaliante riverberazione. ([[José Ortega y Gasset]])
*''Se togli l'arte dal mio mondo, è solo un posto banale, ricorda: | "Art is better than life".'' ([[Caparezza]])
*Si può apprendere un'arte solo nelle botteghe di coloro che con quella si guadagnano la vita. ([[Samuel Butler]])
*Solo nell'arte succede ancora che un uomo, consumato dai desideri, riesca a creare qualcosa che somigli al soddisfacimento e che, in virtù dell'illusione artistica, questo spasso, come fosse una cosa reale, dia luogo a conseguenze affettive. Giustamente si parla di incantesimo dell'arte e si paragona l'artista all'incantatore. Questo confronto è forse più significativo di quanto vorrebbe essere. L'arte, che non è di certo iniziata come «arte per l'arte», si trovava in origine al servizio di tendenze che in gran parte sono oggi venute meno. Si può a ragione affermare che tra queste siano parecchie intenzioni magiche. ([[Sigmund Freud]])
*Sono le logiche di [[mercato]] che impongono una sorta di censura e imprigionano l'attività artistica e la rendono sovrastrutturale. ([[Pierpaolo Capovilla]])
*Tutta l'arte ruota attorno alla ricerca di qualcosa che non sei sicuro se troverai mai, ma che continui a cercare di raggiungere. ([[Paul Simon]])
*Tutte le arti si assomigliano – un tentativo per riempire gli spazi vuoti. ([[Samuel Beckett]])
*Tutte le opere d'arte hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. (''[[La sindrome di Stendhal]]'')
*Tutto l'interesse dell'arte è nel [[principio]]. Dopo il principio, è già la [[fine (termine)|fine]]. ([[Pablo Picasso]])
*Un’arte puramente materialistica sarebbe come un albero dal quale ci si aspetta che porti frutto senza fiorire, e significherebbe sacrificare la grazia e la bellezza per la mera utilità. ([[Haile Selassie]])
*Una passione sfrenata per l'arte è un cancro che divora ogni altra cosa. ([[Charles Baudelaire]])
*Uno degli uffici dell'arte è convogliare i rimpianti ed i rimorsi. ([[Guido Piovene]])
*V'è una sola cosa al mondo eternamente bella, giovane e feconda: l'arte divina. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]])
*Viviamo in una cultura sempre pronta a sentirsi oltraggiata, e questo è pessimo per l'arte. ([[Ben Weasel]])
*[[Andy Warhol]], che ha una citazione buona per ogni occasione, diceva: «Art is anything you can get away with». Pare abbia rubato questa frase a [[Marshall McLuhan|McLuhan]], ma questo non è interessante. Quel che conta è il significato, per altro ambiguo. C’è chi traduce «l’arte è qualcosa che ti permette di cavartela sempre». Altri traducono «è arte tutto ciò che riesci a vendere ai gonzi come tale». ([[Tommaso Labranca]])
===[[Muriel Barbery]]===
*A che cosa serve l'Arte? A darci la breve ma folgorante illusione della camelia, aprendo nel tempo una breccia emotiva che non si può ridurre alla logica animalesca. Come nasce l'Arte? È generata dalla capacità propria dello spirito di scolpire la sfera sensoriale. Che cosa fa l'Arte per noi? ''Dà forma'' e rende visibili le nostre emozioni e, così facendo, conferisce loro quell'impronta di eternità che recano tutte le opere le quali, attraverso una forma particolare, sanno incarnare l'universalità degli affetti umani.
*Giacché l'Arte è l'emozione senza il desiderio.
*L'Arte è la vita, ma su un altro ritmo.
===[[Camillo Boito]]===
*L'arte non è una cosa di numeri e di compasso: è soggetta alle passioni, ai pregiudizi, alla voga del dì, alla influenza di alcune piccole circostanze estrinseche e materiali, e a due bisogni umani, che all'apparenza si contraddicono: il bisogno di stupirsi della novità e il bisogno di riposarsi nel consueto.
*[...] quanto all'indirizzo, allo spirito dell'arte, noi vorremmo che il Governo se ne impacciasse anche meno di quello che fa, e lasciasse dipingere e scolpire a' cervelli dei pittori e degli scultori, e secondo il gusto del pubblico [...] O che s'ha ad avere un'arte moderna, ministeriale, di centro destro, di centro sinistro [...] L'arte officiale sarebbe la rovina dell'arte [...].
*Si attribuisce all'opera d'arte la virtù che nasce in noi stessi, di modo che diventa molto grave il pericolo per il critico, il quale non creda alla infallibilità delle teorie estetiche e delle tradizioni del'arte, né presti troppa fede alle compassate sentenze del raziocinio.
===[[Gustave Flaubert]]===
*Ama l'arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno.
*L'arte, in certe circostanze, scuote gli animi mediocri, e interi mondi possono essere rivelati loro dai suoi interpreti più grossolani.
*L'arte! l'arte! che bella cosa questa [[vanità]].
*L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto.
*Se c'è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell'infinito e del vago che chiamano anima, questa è l'arte.
*Se ho provato momenti di entusiasmo, li devo all'arte; eppure, quanta vanità in essa! voler raffigurare l'uomo in un blocco di pietra o l'anima attraverso le parole, i sentimenti con dei suoni e la natura su una tela verniciata.
===[[Charles Morgan]]===
*L'arte è un vangelo di realtà che non può esprimersi in altri termini. In tal senso l'artista è un messaggero degli dei, e per tale ragione non può spiegare il loro messaggio in una lingua che non sia la sua.
*La genesi dell'opera d'arte – la messe della verità originaria – è un'esperienza meno intensa di quanto non sia il concepirla, poiché nell'attimo della concezione, e in nessun altro forse, l'artista intuisce completamente le proprie divinità, e vede la loro realtà attraverso i loro occhi. In questa facoltà d'impegnarsi, non nello scrivere versi o nel dipingere quadri o nel comporre musiche, sta l'essenza dell'arte, la ragione d'essere di un artista.
*S'inganna chi crede che l'opera dell'artista altro non sia se non un concetto superiormente organizzato di verità già accessibili sotto una forma diversa, e che l'artista non sia apportatore di nuova verità ma interprete dell<nowiki>'</nowiki>''aurea mediocritas''.
===[[Bruno Munari]]===
*L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
*Non ci deve essere un'arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare.
*Occorre far capire che finché l'arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.
*Quando tutto è arte niente è arte.
===[[Mario Perniola]]===
*L'arte non può mai dissolversi nella comunicazione, perché contiene un nucleo incomunicabile che è la sorgente di un'infinità di interpretazioni.
*L'arte, oggi più che mai, lascia dietro di sé un'ombra, una sagoma meno luminosa in cui si ritrae quanto di inquietante e di enigmatico le appartiene. Quanto più violenta è la luce con cui si pretende di investire l'opera e l'operazione artistica, tanto più nitida è l'ombra che esse proiettano; quanto più diurno e banalizzante è l'approccio all'esperienza artistica, tanto più l'essenziale di essa si ritrae e si protegge nell'ombra.
*Una lunga tradizione, che risale ai Greci antichi, collega in vari modi l'arte all'agire. Nell'''epos'' omerico le imprese degli eroi costituiscono il contenuto dei poemi; nella tragedia l'azione si svolge alla presenza degli spettatori: tanto il primo quanto la seconda esercitano un effetto sui fruitori. Infine la stessa attività poetica, artistica e letteraria è stata spesso pensata come un operare, come un tipo particolare di azione talvolta più efficace che quella militare, politica o economica. Nel pensiero moderno è stato [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] il filosofo che ha pensato con maggiore profondità il nesso che collega l'arte all'azione.
===[[Ezra Pound]]===
*Arte e [[matrimonio]] non sono incompatibili, ma matrimonio spesso significa la morte dell'arte perché vi sono così pochi uomini abbastanza grandi da poter evitare il semi-intorpidimento della passione soddisfatta, dalla quale non nasce nessuna arte.
*La grande arte è fatta per suscitare, creare l'estasi. Più fine la qualità di questa estasi, più fine l'arte. Solo l'arte minore si contenta del piacevole.
*Le arti, quando sono sane, sono succinte.
*Più di una volta ho dovuto scartare il lavoro di un intero anno: ecco che cosa è l'arte e perché è così dannatamente rara.
===[[Viktor Borisovič Šklovskij]]===
*In arte non ci si conforma alle leggi del mondo, bensì a quelle dell'arte, la quale è legata alle leggi della coscienza.
*L'arte restituisce l'uomo alla vita e la vita all'uomo [...]; è come una lenta osmosi.
*Nell'arte la pietra diventa più pietra [...]; nell'arte ogni oggetto riacquista la sua vera dimensione.
===[[Lev Tolstoj]]===
*La caratteristica che distingue la vera arte da quella contraffatta è una sola e indubitabile: il contagio dell'arte. [...] non sarà un'opera d'arte se non suscita nell'uomo quel sentimento, completamente differente dagli altri, di gioia nell'unione spirituale con un altro (l'autore) e con altri ancora (gli ascoltatori o spettatori) che contemplano la stessa opera d'arte.
*Il compito dell'arte è immenso: l'arte, la vera arte, con l'aiuto della scienza e sotto la guida della religione, deve fare in modo che quella convivenza pacifica degli uomini che ora viene mantenuta con mezzi esterni – tribunali, polizia, istituzioni benefiche, ispezioni del lavoro, eccetera – sia ottenuta mediante la libera e gioiosa attività della gente. L'arte deve sopprimere la violenza.
*L'arte deve fare in modo che i sentimenti di fraternità e amore per il prossimo, oggi accessibili solamente agli uomini migliori della società, diventino sentimenti abituali, istintivi in tutti.
*La destinazione dell'arte del nostro tempo è di tradurre dalla sfera della ragione alla sfera del sentimento la verità che il bene della gente è nell'unione e di instaurare in luogo della violenza attuale quel [[regno di Dio]], cioè quell'amore che si presenta a noi tutti come fine supremo della vita dell'umanità.
===[[Oscar Wilde]]===
*Dovete capire che vi sono due mondi: quello che è senza che se ne parli, e lo si chiama mondo reale, perché non si ha nessun bisogno di parlarne per vederlo. L'altro è il [[mondo]] dell'arte, e di questo bisogna parlarne, perché altrimenti non esisterebbe.
*In arte le buone intenzioni non hanno il minimo valore. Tutta l'arte cattiva è il risultato di buone intenzioni.
*Tutta l'arte è completamente inutile.
*L'arte è un simbolo poiché un simbolo è l'uomo.
*L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita.
===[[Ludwig Wittgenstein]]===
*In arte è difficile dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente.
*Nella grande arte c'è sempre un animale {{sic|SELVAGGIO}}: ''addomesticcato''. In Mendelssohn, ad esempio, no. La grande arte ha sempre come basso continuo gli istinti primitivi dell'uomo. Essi non costituiscono la ''melodia'' (come forse in Wagner), ma ciò che dà alla melodia la sua ''profondità'' e la sua forza.
*Perfino nell'opera d'arte più eccelsa c'è qualcosa che si può chiamare «stile», ma anche qualcosa che si può chiamare «maniera». Ma ''essi'', stile e maniera, hanno meno stile delle prime parole di un bambino.
==[[Proverbi italiani]]==
*Arte dà parte, chi da lei non si parte.
*Chi è dell'arte, ne può ragionare.
*Chi ha arte, ha beneficio e ufficio.
*Chi ha arte ha parte.
*Chi ha un'arte ha una [[fortuna]].
*Chi non ha arte è lasciato in disparte.
*Chi non sa l'arte, serri [[bottega]].
*Chi possiede un'arte, possiede un tesoro.
*Con l'arte e con l'[[inganno]] si vive metà dell'anno; con l'inganno e con l'arte si vive l'altra parte.
*Fa l'arte che sai fare, se vuoi ben campare.
*Impara l'arte e mettila da parte.
*Loda lo scalpello ma tieniti al pennello; costa meno ed appare più bello.
*Nessuno si deve vergognare della propria arte.
*Ogni [[terra]] nutrisce l'arte.
*Ognuno all'arte sua.
*Ove manca [[natura]], arte procura.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Arte popolare]]
*[[Artista]]
*[[Capolavoro]]
*[[Opera d'arte]]
*[[Storia dell'arte]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Arte| ]]
[[Categoria:Cultura]]
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Dolore
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Mariomassone
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[[File:Vincent Van Gogh - Sorrow.JPG|thumb|''Dolore'' ([[Vincent Van Gogh|Van Gogh]], litografia)]]
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Citazioni sul '''dolore'''.
==Citazioni==
*A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere. ([[Francis Scott Fitzgerald]])
*''Accettare il dolore per apprezzare la vita | è come ingoiare un tizzone per apprezzare la pizza.'' ([[Caparezza]])
*Al [[piacere]] si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno. ([[Papa Pio II]])
*Anche se ti fa paura, non ignorare l'abisso del tuo dolore. ([[Anselm Grün]])
*Ascoltatemi nel mio dolore, perché può darsi che non vi richiami mai più. ([[John Neihardt]])
*''Avidamente allargo la mia mano: | dammi dolore cibo cotidiano''. ([[Salvatore Quasimodo]])
*Che cosa si può dire sul dolore?<br />Le parole ne possono far intravedere solo l'ombra. La realtà di un dolore fisico intenso, acuto, non ha paragoni e va oltre le possibilità del linguaggio. Il mondo ci è fin troppo presente, giorno e notte, ma quando soffriamo, quando soffriamo davvero, si dissolve, svanisce e diventa un fantasma, un vago ricordo, una sciocchezza senza importanza. Tutti gli ideali, sogni, amori, paure, pensieri che possiamo avere avuto diventano irrilevanti. Siamo soli con il nostro dolore, è l'unica forza rimasta nell'universo, l'unica cosa concreta, l'unica che conta, e se il dolore è abbastanza forte e dura a lungo, se è il genere di agonia che continua senza darci respiro, allora tutto quello che costituisce la nostra umanità svanisce e il fiero, sofisticato computer che è il cervello umano può elaborare un unico pensiero: "Basta! Fatelo cessare!"<br />E se il dolore alla fine smette, in seguito, con il passare del tempo, anche la mente che lo ha sperimentato diventa incapace di comprenderlo, di ricordare quanto era orribile, di descriverlo e di affrontare la terribile verità di come ci si sentiva quando era presente. ([[George R. R. Martin]])
*''Chi accresce il sapere, aumenta il dolore.'' (''[[Qoelet]]'')
*Chi s'abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto. ([[Napoleone Bonaparte]])
*Ci sono anche dolori di lusso, che recano lustro a chi li sopporta. ([[Leo Longanesi]])
*Come affrontiamo il dolore dipende da noi. Il dolore: ci anestetizziamo, lo accettiamo, lo elaboriamo, lo ignoriamo. E per alcuni di noi il miglior modo per affrontarlo è conviverci. [...] Il dolore... devi aspettare che se ne vada, sperare che scompaia da solo, sperare che la ferita che l'ha causato guarisca. Non ci sono soluzioni né risposte facili. Bisogna fare un respiro profondo e aspettare che il dolore si nasconda da qualche parte. La maggior parte delle volte il dolore può essere sopportato, ma a volte il dolore ti afferra: quando meno te lo aspetti ti colpisce sotto la cintura e non ti lascia in pace. Il dolore... devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell'altro. ([[Grey's Anatomy (seconda stagione)|''Grey's Anatomy'', seconda stagione]])
*''Come non vedere | che null'altro la [[natura]] ci chiede con grida imperiose, | se non che il corpo sia esente dal dolore, e nell'anima goda | d'un senso gioioso sgombra d'affanni e timori?'' ([[Tito Lucrezio Caro]])
*– Come si supera il dolore?<br />– Non si supera.. ma un giorno si renderà conto che non le peserà doverlo portare dentro. (''[[Castle - Detective tra le righe]]'')
*Con il proprio bisogna imparare a fare i conti soli, in silenzio: cercandolo, non escludendolo. ([[Giuseppe Battiston]])
*Conoscerai un grande dolore e nel dolore sarai felice. Eccoti il mio insegnamento: nel dolore cerca la felicità. ([[I fratelli Karamazov|Fedor Dostoevskij, ''I fratelli Karamazov'']])
*Dodici minuti [...] corrispondono all'effettiva durata verificata del dolore genuino. Qualsiasi cosa ''oltre'' i dodici minuti è autocommiserazione, e tentativi inutili di far sembrare più importanti i primi dodici minuti. Siamo una specie vanagloriosa, e se fossimo capaci di afferrare il fatto che anche la più ''sauvage'' di quelle che i francesi chiamano ''la grand passion'' provoca solo dodici minuti reali di dolore intenso, prima di cominciare ad attenuarsi, correremmo tutti sulle scogliere per buttarci come tanti lemming. Così lo giustifichiamo intensificandolo, facendolo sembrare importante, più logorante. Andiamo in giro per vent'anni dopo che la relazione s'è rotta, battendoci il petto e alzando lamenti al cielo. ([[Harlan Ellison]])
*Dolore traditore: viene fuori piano piano. (''[[Sulla mia pelle (film 2018)|Sulla mia pelle]]'')
*''Dopo un grande dolore viene un senso solenne, | i nervi stan composti, come tombe. | Il [[Cuore]] irrigidito chiede se proprio lui | soffrì tanto? Fu ieri o qualche secolo fa? || I piedi vanno attorno come automi | per un'arida via | di terra o d'aria o di qualsiasi cosa, | indifferenti ormai; | una pace di quarzo come un sasso. || Questa è l'ora di piombo, e chi le sopravvive | la ricorda come gli assiderati rammentano la neve; | prima il freddo, poi lo stupore, infine | l'inerzia.'' ([[Emily Dickinson]])
*Dov'è il dolore, là il suolo è sacro. ([[Oscar Wilde]])
*Dove non c'è [[vergogna]] è un dolore pulito. ([[Silvana De Mari]])
*È cattiva la gente che non ha provato il dolore. [...] Perché quando si prova il dolore, non si può più voler male a nessuno. ([[Carlo Cassola]])
*E immediatamente mi rendevo conto che in realtà non c'era stato nulla, né frastuoni né terremoti; era il dolore, che usava quegli artifici maligni per tenermi sveglio e non lasciarmi mai. Esso non mi lasciò mai, difatti, per tutta la giornata! Era la prima volta, da quando vivevo, che conoscevo veramente il dolore. ([[Elsa Morante]])
*E poi il dolore anche inutile, anche ingiusto, non andava mai sprecato. Si devolveva in sconto dei peccati. E se non si avevano peccati personali, andava in sconto del Peccato Originale, vecchio debito di famiglia, contratto dai nonni Adamo ed Eva e mai estinto nei secoli, per il peso eccessivo degli interessi celesti. ([[Marcello Marchesi]])
*È probabile che i tormenti del martirio li sentono più acutamente gli astanti. I tormenti sono illusori. La prima [[sofferenza]] è l'ultima sofferenza, perché le lesioni successive si perdono nell'insensibilità. ([[Ralph Waldo Emerson]])
*È sempre difficile consolare un dolore che non si conosce. ([[Alexandre Dumas (figlio)|Alexandre Dumas, figlio]])
*È sincero il dolore di chi piange in segreto. ([[Marziale]])
*''E per tutti il dolore degli altri | è dolore a metà.'' ([[Fabrizio De André]])
* Ecco cosa c'è di buono nel dolore fisico. Una volta che è andato, è andato. Anche il ricordo si spegne. Non come il dolore mentale. Quello non te lo scolli più di dosso. (''[[Wolverine]]'')
*Eh, sì, tutti son buoni a farsi forti | al dolore degli altri, | eccetto chi lo deve sopportare. ([[William Shakespeare]])
*Esteriormente il bisogno e la privazione generano il dolore; per contraccambio, gli agi e l'abbondanza fanno nascere la noia. ([[Arthur Schopenhauer]])
*''Gran forza inspira | E fierezza il dolor quando lo move | [[Amore|Amor]] tradito''. ([[Vincenzo Monti]])
*Grave e comune sciagura è che il dolore non uccida. Un grande dolore purifica, nobilita, eleva anche l'essere più volgare; e sarebbe per molti una dignitosa e solenne {{sic|conchiusone}} di vita. ([[Francesco Orestano]])
*Il cuore dell'uomo ha dei luoghi che non sono e dove entra il dolore, per farli essere. ([[Antoine Blanc de Saint-Bonnet]])
*Il dolore allorché è profondo e vero è un peso che non si sgrava mai dal cuore. ([[William Shakespeare]])
*Il dolore ci conduce per mano alla soglia della vita eterna. ([[Léon Bloy]])
*Il dolore ci rende malati fisicamente e, visto che ci dobbiamo convivere tutti, il segreto è saperlo metabolizzare. Per evitare che ci uccida. ([[Monica Bellucci]])
*Il dolore da solo non uccide e io sono viva. Dunque devo vivere, perché finché ci sono ci sarà il ricordo di chi non è più con noi. [...] Come potremmo vivere senza placare la memoria, che non vuol dire arrendersi, o dimenticare, ma lasciare che il caldo si raffreddi, che il bagnato si asciughi, che ogni cosa si trasformi e nasca un inizio da una fine. Che la fame si sazi per tornare a essere fame. Che il desiderio si estingua per rinascere. Che il sonno dia pace alla stanchezza per avere sonno di nuovo. Ogni minuto della vita gira attorno a qualcosa che non c'è più perché qualcos'altro possa accadere. [...] C'è bisogno di essere felici per tenere testa a questo dolore inconcepibile. C'è bisogno di paura per avere coraggio. È l'[[assenza]] la vera misura della [[presenza]]. Il calibro del suo valore e del suo potere. ([[Concita De Gregorio]])
*Il dolore di un uomo è interessante, per noi, quanto quello di una lampada elettrica, che soffre, e spasima. (''[[Manifesti futuristi]]'')
*Il dolore e il piacere si alternano come la luce e l'ombra. ([[Laurence Sterne]])
*Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'[[uomo]], di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione [[cristianesimo|cristiana]] viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la [[croce cristiana|croce]], strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Il dolore è la forma più intensa di vita, è sovreccitazione: quindi, il ricerchiamo. ([[Vittorio Imbriani]])
*Il dolore è un dono che Dio fa ad una creatura. ([[Chiara Lubich]])
*Il dolore è un dono di Dio per te. Non devi sciupare questo dono ma renderlo fruttuoso. La mia preghiera per te è che tu non disperda il lavoro del Signore. ([[Madre Teresa di Calcutta]])
*Sempre inutile, il dolore impoverisce l'uomo. In poco tempo, fa dello spirito più luminoso un essere braccato [...] Il dolore non è in noi né un riscatto, né un avvertimento. ([[René Leriche]])
*Il dolore è un movimento antico, sconosciuto. Vorremmo non doverlo affrontare mai. Per questo vale la pena esorcizzarlo, lavorarci, raccontarlo. Mi fa più spavento la malattia della morte: si distende nel tempo. ([[Nicolas Vaporidis]])
*Il dolore è una cosa strana. Un gatto che uccide un uccello, un incidente di macchina, un incendio... Ecco il dolore, BANG, eccolo, ti sta addosso. È reale. E quelli che ti guardano pensano che hai l'aria stupida. Come se fossi improvvisamente diventato scemo. Non c'è rimedio per il dolore a meno di conoscere qualcuno che capisca come ti senti e sappia cosa fare. ([[Charles Bukowski]])
*Il dolore è una di quelle chiavi che servono ad aprire non solo i segreti dell'animo ma il mondo stesso. Quando ci si avvicina a quei punti in cui l'uomo si mostra all'altezza del dolore, o superiore ad esso, si accede alle sorgenti della sua forza e al mistero che si nasconde dietro il suo potere. <br/> Dimmi il tuo rapporto con il dolore e ti dirò chi sei! ([[Ernst Jünger]])
*Il dolore fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. (''[[La sindrome di Stendhal]]'')
*Il dolore ha il colore rosso che vedi attraverso le palpebre chiuse quando ti ficcano la testa in una fornace ardente. Il dolore ha un sapore acre come il metallo, caldo e pungente come un'otturazione che si scioglie in bocca. Il dolore ha un suono come quello di una voce che grida dal fondo di un pozzo-- ed è la tua voce. (''[[Wolverine]]'')
*Il dolore inerisce alla [[vita]] come contrappunto che dà pienezza al fervore d'esistere. ([[David Le Breton]])
*Il dolore non dura continuo nella [[carne]]; il suo culmine dura il [[Tempo]] più breve, mentre quel dolore che appena oltrepassa lo stato di piacere che è proprio della carne, non dimora molti giorni. Le lunghe malattie sono accompagnate più dal piacere nel corpo che dal dolore. ([[Epicuro]])
*Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci. ([[Alda Merini]])
*''Il dolore non esiste | per chi s'innalza verso l'ora triste | con la forza d'un cuore sempre giovine.'' ([[Guido Gozzano]])
*Il dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell'[[uomo]]. ([[Pietro Verri]])
*Dolore è più dolor, se tace. ([[Giovanni Pascoli]])
*Il dolore è il grido dall'allarme della [[natura]]. È l'avvertimento sommario del complesso psichico contro l'aggressione di un estraneo. (''[[Una vita (Barnard)|Una vita]]'')
*Il dolore è una dote per un animo duro. ([[John Ronald Reuel Tolkien]])
*Il mio corpo è una mappa stradale del dolore! (''[[Sospesi nel tempo]]'')
*''Il mio dolore è amaro, la mia tristezza profonda, | E vi sono sepolto come un uomo nella tomba''. ([[Gustave Flaubert]])
*In [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia]] sono state identificate circa diciassettemila persone che hanno partecipato a crimini di guerra. Alcuni si nascondono, alcuni sono scappati in altri Paesi, ma la maggior parte dei responsabili di quei crimini sono ancora liberi, compresi i colpevoli per il genocidio; vivono accanto alle vittime, impuniti come se nulla fosse accaduto, spesso posizioni pubbliche importanti. Probabilmente la maggior parte dei colpevoli non sarà mai processata. Parafrasando il titolo del famoso libro di Hannah Arendt ''La banalità del male'', in Bosnia, si potrebbe scrivere sul trionfo del male. Il più profondo dolore diminuisce con il tempo, con il passare degli anni siamo in grado di accettare anche le perdite che ci parevano inammissibili, tutto passa tranne il sentimento provocato dall'[[ingiustizia]]. Quello cresce, si rafforza con il passare del tempo. E' il germoglio della futura vendetta. Può restare a lungo assopito, si risveglia quanto meno ce l'aspettiamo e, questa forza, chiunque tocchi, lo contagia. Riesce a riproporsi dopo centinaia di anni, per spargere il suo veleno sugli innocenti, inconsapevoli del peccato originale. ([[Azra Nuhefendić]])
*In questa valle di dolore e di [[Lacrime|lagrime]] ho l'[[onore]] di trovarmi [[bene]]. ([[Alfredo Panzini]])
*La [[bellezza]] ci può trafiggere come un dolore. ([[Thomas Mann]])
*La [[mente]] può tutto. Basta pensare di avere un dolore anche senza cause fisiche e il dolore si sente, no? (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (prima stagione)|Ai confini della realtà]]'')
*La [[vita]] è dolore e la [[gioia]] dell'[[amore]] è un anestetico. ([[Cesare Pavese]])
*Là dove cresce il dolore è terra benedetta. ([[Oscar Wilde]])
*La miseria e il dolore sono il punto sublime di incontro e di fusione dell'animo umano. ([[Cesare Merzagora]])
*Le più belle opere dell'uomo sono ostinatamente piene di dolore. ([[André Gide]])
*Lieve è il dolore che permette di prendere una decisione. ([[Seneca]])
*Ma il dolore non intende prestare ascolto alla [[ragione]], perché il dolore ha una sua propria ragione che non è ragionevole. ([[Milan Kundera]])
*Mi piace parlare del dolore perché ridere di una cosa che mi spaventa è un modo per esorcizzarla. ([[Vincenzo Salemme]])
*Molti dicono che solo capendo il dolore si può poi godere del piacere. Io la trovo una pessima visione, molto cattolica, e lo dico col rispetto dell'agnostico verso le religioni. Il dolore è dolore e va se possibile evitato. Poi va accettato, ma non per apprezzare la vita, semplicemente perché non puoi eliminarlo e te lo tieni. ([[Caparezza]])
*Nel buio anche una candela scadente può sembrare il sole e il dolore ossigeno! ([[Giovanni Scafoglio]])
*Nel dolore esiste una speranza più grande che in una felicità regalata. ([[Ernst Jünger]])
*Nella nostra natura c'è però una meravigliosa, e caritatevole, valvola di sicurezza per cui chi soffre non si rende mai conto con piena intensità di ciò che sta soffrendo nel momento stesso della tortura, ma solo dopo, quando lo raggiunge la fitta del ricordo. ([[Nathaniel Hawthorne]])
*Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore. ([[Alfred de Musset]])
*Niente più del dolore fa crescere e insegna a gustare ogni attimo di quel dono grandioso che è la vita. ([[Laura Tangorra]])
*Non c'è dolore più grande della perdita della [[terra]] natia. ([[Euripide]])
*Non c'è nulla di più pesante della [[compassione]]. Nemmeno il nostro proprio dolore è così pesante come un dolore che si prova con un altro, verso un altro, al posto di un altro, moltiplicato dall'immaginazione, prolungato in centinaia di echi. ([[Milan Kundera]])
*Non ho il problema del controllo del dolore, è proprio il dolore il mio problema. (''[[Dr. House - Medical Division (prima stagione)|Dr. House - Medical Division]]'')
*Non esistendo dolore, sua nascita e suo arresto, non può logicamente esistere neppure il cammino, il quale consiste nell'arresto del dolore. ([[Nāgārjuna]])
*Non sa goder di gioia chi di dolor non ha contezza. (''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'')
*Non sai che ognuno ha la pretesa di soffrire molto più degli altri? ([[Honoré de Balzac]])
*Ogni dolore è facile a disprezzare; quello che comporta sofferenza intensa dura poco tempo, e quello che perdura molto tempo nella carne comporta sofferenza temperata. ([[Epicuro]])
*Ogni dolore è sempre il risultato di un'azione aggressiva. Se io do libero corso alla mia aggressività e la scarico su un altro, è la mia vittima che sente dolore. Se domino l'impulso aggressivo, questo si ritorce contro di me e sono io che avverto il dolore (autoaggressività). Chi ha dei dolori, dovrebbe sempre chiedersi a chi in realtà essi erano rivolti. ([[Thorwald Dethlefsen]])
*''[[Pace]], pace una volta al mio tormento, | Stanco di più patir, dai suoi legami | Fugge il mio [[Spirito|spirto]], e si dilegua al [[vento]]''. ([[Vincenzo Monti]])
*– Perché mi fai soffrire?<br/>– Perché ti amo.<br/>Ora era lui ad arrabbiarsi: – No, non mi ami! Chi ama vuole la felicità, non il dolore.<br/>– Chi ama vuole solo l'amore, anche a costo del dolore.<br/>– Mi fai soffrire apposta, allora.<br/>– Sì, per vedere se mi ami.<br/>La filosofia del Barone si rifiutava d'andar oltre. – Il dolore è uno stato negativo dell'anima.<br/>– L'amore è tutto.<br/>– Il dolore va sempre combattuto.<br/>– L'amore non si rifiuta a nulla.<br/>– Certe cose non le ammetterò mai.<br/>– Sì che le ammetti, perché mi ami e soffri. ([[Italo Calvino]])
*Più parole potenti e azioni generose ha ispirate il dolore agli uomini, che la gioja. ([[Niccolò Tommaseo]])
*''Poco ha doglia chi, dolendo, tace.'' ([[Matteo Maria Boiardo]])
*Quando due dolori si verificano insieme, ma non nello stesso posto, il più violento oscura l'altro. ([[Ippocrate]])
*Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più [[gioia]] potete contenere. ([[Kahlil Gibran]])
*''Quell'uguale belato era fraterno | al mio dolore. Ed io risposi, prima | per celia, poi perché il dolore è eterno, | ha una voce e non varia.'' ([[Umberto Saba]])
*''Questo dolore | che vagli fra le maglie di un tuo cribro | svanisce un po' nel contemplare un fiore | si scorda fra le pagine di un libro.'' ([[Adriano Celentano]], [[Francesco Guccini]])
*Sai quando le persone diventano forti? Quando imparano ad accettare il dolore. ([[Romano Battaglia]])
*Sai tu che sia il dolore? Troppe volte è l'ultima parola vuota di un verso vuotissimo per far rima con amore. ([[Ambrogio Bazzero]])
*Se del dolore in se stesso non si è avuta già perfetta conoscenza in principio, come si potrà essa avere successivamente? ([[Nāgārjuna]])
*''Spesso il [[piacere]] è un ospite passeggero; ma il dolore | Ci avvinghia crudelmente.'' ([[John Keats]])
*Tormentare un animale per un'ora è cattivo, ma tormentare un uomo, migliaia di uomini, non per un'ora, ma per anni, per la vita intera, anzi per molte vite, non è cattivo, è infame, è diabolico, sì, così diabolico che un Dio non potrebbe assistervi a meno che non sia un pazzo o il signore di tutti i diavoli. ([[Ernst Wiechert]])
*''Tormento il più crudele | d'ogni crudel tormento | è il barbaro momento | che in due divide un [[cuore|cor]]''. ([[Pietro Metastasio]])
*Tu puoi tenerti lontano dai dolori del mondo, sei libero di farlo e risponde alla tua natura, ma forse proprio questa tua [[astensione]] è l'unico dolore che potresti evitare. ([[Franz Kafka]])
*Tutti ci creiamo delle fantasie per gestire il nostro dolore. (''[[Lazarus Project - Un piano misterioso]]'')
*Un dolore causato da una persona amata può essere amaro, anche quando si inserisce in mezzo a preoccupazioni, occupazioni, gioie che non abbiano per oggetto quell'essere e da cui la nostra attenzione solo di tanto il tanto si distoglie per tornare a lui, ma quando un simile dolore nasce nel momento in cui la felicità di vedere quella persona ci colma per intero, l'improvvisa depressione che allora pervade la nostra anima, fino a quell'istante soleggiata, protetta e calma, determina in noi una furibonda tempesta contro cui non sappiamo se saremo capaci di lottare fino all'ultimo. ([[Marcel Proust]])
*Un libro che mi fu decisivo [...] fu ''La Philosophie de la Douleur'' del grande [[René Leriche]], il chirurgo di Lione. Me ne copiai molti passi, conquistato dalla sua attenzione al ''vim patior'' della carne malata, al grido del corpo, alla realtà piena della sofferenza creduta immaginaria. Pessimista e moderno, Leriche non credeva alla bontà del dolore, alla trasformazione della pena fisica in farfalla pneumatica, e lavorò tutta la vita per indebolirlo, per minarne chirurgicamente l'onnipotenza. ([[Guido Ceronetti]])
*Un modo molto importante per farci amico il dolore è farlo uscire dall'isolamento e condividerlo con qualcuno che può accoglierlo. ([[Henri Nouwen]])
*Viviamo sotto strati di dolore, uno soggiacente all'altro e che per la presenza di quest'altro non viene percepito, ma che è pronto a far sentire la sua punta non appena quest'altro scompare. ([[Giuseppe Rensi]])
===[[Emil Cioran]]===
*I dolori immaginari sono di gran lunga i più reali, dato che ne abbiamo un bisogno costante e li inventiamo perché non c'è modo di farne a meno.
*Il destino individuale, come realtà interiore, irrazionale e immanente, ci è rivelato solo nel dolore, che rappresenta la sola via che ci permette di comprendere in maniera più profonda i problemi personali. [...] il [[peccato]] nelle interpretazioni religiose – che equivale al dolore per i credenti – non ha questa funzione perché, essendo strettamente legato all'oggettività del mondo storico, non pone in modo rigoroso il problema dell'esistenza individuale. – Per questo il dolore deve essere amato.
*Il tormento, per alcuni, è una necessità, un bisogno, un appetito, un compiacimento.
===[[Giacomo Leopardi]]===
*''Arcano è tutto, | fuor che il nostro dolor.''
*Anche il dolore che nasce dalla [[noia]] e dal sentimento della vanità delle cose è più tollerabile assai che la stessa noia.
*Il dolore o la disperazione che nasce dalle grandi [[Passione|passioni]] o [[Illusione|illusioni]] o da qualunque [[sventura]] della vita non è paragonabile all'affogamento che nasce dalla certezza e dal [[sentimento]] vivo della nullità di tutte le cose, e dell'impossibilità di essere felice in questo [[mondo]], e dalla immensità del vuoto che si sente nell'anima.
==Proverbi==
*Il dolore è come un tesoro, lo si mostra soltanto agli amici. ([[proverbi africani|africano]])
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*Bocca con dolore non dice bene.
*Chi si rallegra del mio duolo, quando il mio è vecchio il suo è nuovo.
*Dolor sopra dolore, spezza il cuore.
*Grave è la tristezza, che segue l'allegrezza.
*I dolori fanno invecchiare.
*I grandi dolori sono muti.
*Il dolore che scivola sul cuore per uscir dagli occhi, non è mai profondo.
*Il dolore è sempre asciutto.
*Il dolore fa dir quel che non è.
*Il dolore ha pochi cortigiani.
*Il dolore non invecchia, o cessa o uccide,
*Il dolore unisce gli uomini.
*Il piacere non ha [[famiglia]], il dolore ha moglie e figli.
*In guerra, nella caccia e negli amori, per un piacer mille dolori.
*Le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia, l'italiano lo dorme.
*Non dire a nessuno il tuo dolore, così non si allargherà.
*Rende il dolor legger chi tal lo stima.
*Tre cose addolciscono il dolore; [[speranza]], [[Lacrima|lacrime]] e sonno.
*[[Uomo]] non educato dal dolore rimane sempre [[bambino]]. (citato da [[Thomas Mann]] ne ''I Buddenbrook'')
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Agonia]]
*[[Ferita]]
*[[Patimento]]
*[[Pena]]
*[[Sofferenza]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|preposizione=sul}}
[[Categoria:Sensi]]
[[Categoria:Sentimenti]]
[[Categoria:Sintomi]]
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Edmund Burke
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[[Immagine:EdmundBurke1771.jpg|thumb|Edmund Burke]]
'''Edmund Burke''' (1729 – 1797), politico, filosofo e scrittore britannico, di origine irlandese.
==Citazioni di Edmund Burke==
*C'è tuttavia un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
:''There is, however, a limit at which forbearance ceases to be a virtue''.<ref>Da ''Observations on a Late Publication on the Present State of the Nation'', 1769, volume I, p. 273.</ref>
*È nella natura di ogni [[grandezza]] non essere esatta.
:''It is the nature of all greatness not to be exact.''<ref>Da ''First Speech on the Conciliation with America'', American Taxation, 19 aprile 1774.</ref>
*È un comune [[errore]] popolare supporre che quelli che si lamentano per il pubblico a voce più alta siano i più preoccupati per il suo benessere.
:''It is a general popular error to suppose the loudest complainers for the publick to be the most anxious for its welfare''.<ref>Da ''Observations on a Late Publication on the Present State of the Nation'', 1769.</ref>
*Gli abitanti delle colonie meridionali sono più fortemente attaccati alla libertà di quelli delle settentrionali. Tali furono tutti gli antichi Stati, tali furono i nostri antenati gotici, tali furono i polacchi della nostra era, e tali saranno tutti i padroni di schiavi che non siano schiavi essi stessi. In questi popoli la superbia dell'imperio si combina con lo spirito di libertà, lo fortifica o lo rende invincibile.<ref>1826, vol. III, p. 54 o 1963, p. 91; citato in Losurdo 2005, p. 130.</ref>
*Il [[successo]] è il solo infallibile criterio di saggezza per le menti volgari.<ref>Da ''Letter to a Member of the National Assembly''.</ref><ref name=dizionario />
*[[Innovazione|Innovare]] non vuol dire riformare.
:''To innovate is not to reform''.<ref>Da ''A Letter to a Noble Lord'', 1796, p. 20.</ref>
*L'[[arroganza]] che deriva dall'età deve essere placata dall'insegnamento della giovinezza.
:''The arrogance of age must submit to be taught by youth''.<ref>Dalla ''lettera a Frances Burney'', 29 luglio 1782.</ref>
*La [[libertà]] astratta, come le altre astrazioni, non esiste.<ref>Dal discorso del 22 marzo 1775; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*La mera parsimonia non è [[economia]]... La spesa, o una grande spesa, potrebbe essere una parte essenziale della vera [[economia]].
:Semplice parsimonia non è [[economia]]... Le uscite, le grandi uscite di denaro, possono essere una parte essenziale della vera [[economia]].
::''Mere parsimony is not economy. Expense, and great expense, may be an essential part in true economy''.<ref>Da ''A Letter to a Noble Lord'', 1796.</ref>
*Niente è più fatale alla [[religione]] che l'indifferenza, che alla fine, è una mezza infedeltà.
:''Nothing is so fatal to Religion as indifference which is, at least, half Infidelity''.<ref>Dalla lettera a William Smith, membro del parlamento irlandese (29 gennaio 1795), citato in R. B. McDowell, ''The Correspondence of Edmund Burke'', Volume VIII, settembre 1794–aprile 1796, Cambridge University Press, 1969, p. 128.</ref>
*Non dobbiamo sempre giudicare della generalità di un'[[opinione]] dal rumore dell'acclamazione.
:''We must not always judge of the generality of the opinion by the noise of the acclamation''.<ref>Da ''Letters On a Regicide Peace'', 1796, n. 1.</ref>
*Non si può mai pianificare il [[futuro]] pensando al [[passato]].
:''You can never plan the future by the past''.<ref>Dalla ''Lettera ad un membro dell'Assemblea Nazionale'', 1791.</ref>
*{{NDR|Dopo il primo discorso in Parlamento di [[William Pitt il Giovane]]}} Non solo rassomiglia al padre, ma sembra il padre stesso.
:''Not merely a chip of the old block, but the old block itself.''<ref>{{en}} Citato in Nathaniel Wraxall, ''Historical Memoirs of My Own Time'', parte 2.</ref>
*Più grande è il [[potere]], più pericoloso è il suo abuso.
:''The greater the power, the more dangerous the abuse''.<ref>Da un discorso alla Camera dei comuni, Londra, 7 febbraio 1771, in ''Selected Writings and Speeches'', a cura di Peter James Stanlis, Transaction Publishers, 1963.</ref>
*Qualcuno ha detto che un re può fare un nobile, ma non può fare un gentiluomo.<ref>Da ''Letter to W. Smith''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. 4804. ISBN 978-88-203-3911-1</ref>
*Se qualcuno mi chiede cos'è un libero [[governo]], io rispondo che esso è, ad ogni fine pratico, ciò che il popolo pensa che sia.
:''If any ask me what a free Government is, I answer, that, for any practical purpose, it is what the people think so''.<ref>Da ''Letter to the Sheriffs of Bristol, on the affairs of America'', 3 aprile 1777.</ref>
*Tutte le fazioni religiose sono vulcani pronti ad esplodere.
:''Old religious factions are volcanoes burnt out''.<ref>Da ''Speech on the Petition of the Unitarians'', 11 maggio 1792.</ref>
*Tutti gli [[uomo|uomini]] che si rovinano, lo fanno dalla parte delle loro inclinazioni naturali.<ref>Da ''Letters On a Regicide Peace'', 1796.</ref>
*Una vigile e provvida [[paura]] è la madre della sicurezza.
:''Early and provident fear is the mother of safety''.<ref>Da ''Speech on the Petition of the Unitarians'', 11 maggio 1792, volume VII, p. 50.</ref>
===Attribuite===
*Tutto ciò che è necessario per il trionfo del diavolo è che gli uomini [[Bontà|buoni]] non facciano nulla.<ref name=Z>Cfr. ''[http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/citazioni_bufale_610a343e-146f-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml Le dieci regine delle citazioni bufala]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2009.</ref><br />Perché il [[male]] trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (citato in ''[[Call of Duty 4: Modern Warfare]]'' e nei titoli di coda del film ''L'ultima alba''<ref>[http://guidatv.sky.it/guidatv/programma/film/azione/l-ultima-alba_40085.shtml GuidaTv. Sky], scheda ''Morandini''</ref>)
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase non è presente in nessuna delle opere dello statista; la falsa attribuzione potrebbe essere nata da un celebre libro di citazioni, il Bartlett's Familiar Quotations uscito nel 1905.<ref name=Z/> La citazione potrebbe derivare da una frase simile di [[John Stuart Mill]]: «Gli uomini malvagi non hanno bisogno che di una cosa per raggiungere i loro scopi, cioè che gli uomini buoni guardino e non facciano nulla». Mill sembrerebbe essersi ispirato a una citazione dello stesso Burke, contenuta in ''Pensieri sulle cause dell'attuale malcontento'' (1770): «Quando i malvagi si uniscono, i buoni devono associarsi. Altrimenti cadranno uno ad uno, un sacrificio spietato in una lotta disprezzabile» («''When bad men combine, the good must associate; else they will fall, one by one, an unpitied sacrifice in a contemptible struggle''»). La citazione è talvolta attribuita anche a [[John Fitzgerald Kennedy]] e [[Charles F. Aked]].<ref>{{en}} Cfr. ''[http://quoteinvestigator.com/2010/12/04/good-men-do/ The Only Thing Necessary for the Triumph of Evil is that Good Men Do Nothing]'', ''QuoteInvestigator.com'', 4 dicembre 2010.</ref>
==''Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello''==
===[[Incipit]]===
La prima e la più semplice emozione che scopriamo nell'anima nostra è la curiosità.
===Citazioni===
*Una definizione può essere esattissima, eppure esprimere solo approssimativamente la natura della cosa definita. (Introduzione, ''Il gusto'')
*Nessuna [[passione]], come la [[paura]], priva con tanta efficacia la [[mente]] di tutto il suo potere di agire e di ragionare. (parte II, sezione II)
*Oltre a quelle cose che direttamente suscitano l'idea del pericolo e a quelle che producono un effetto simile per una causa meccanica, non conosco nulla di sublime che non sia connesso con il senso di potenza. (parte II, sezione V)
*Una grande profusione di cose, splendide o pregevoli in se stesse, è «magnifica». Il cielo stellato, sebbene cada frequentemente sotto il nostro sguardo, suscita sempre un'idea di grandiosità, che non può essere dovuta a qualcosa che si trovi nelle stelle stesse, considerate separatamente. La causa sta certamente nel loro numero. Il disordine apparente aumenta la grandiosità, poichè l'aspetto dell'ordine è altamente contrario alla nostra idea della magnificenza. Inoltre le stelle si trovano in tale apparente confusione, che riesce impossibile contarle nelle circostanze ordinarie. Questo conferisce loro il vantaggio di una specie d'infinità. (parte II, sezione XIII)
*L'[[abitudine]] ci riconcilia con ogni cosa. (parte IV, sezione XVIII)
==''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia''==
*Colui che lotta contro di noi rafforza i nostri nervi e acuisce le nostre abilità. Il nostro antagonista è colui che ci aiuta di più.
:''He that wrestles with us strengthens our nerves, and sharpens our skill. Our antagonist is our helper''.<ref>Volume III, p. 453.</ref>
*Fare una rivoluzione significa sovvertire l'antico ordinamento del proprio paese; e non si può ricorrere a ragioni comuni per giustificare un così violento procedimento. […] Passando dai principî che hanno creato e cementato questa costituzione all'Assemblea Nazionale, che deve apparire e agire come potere sovrano, vediamo qui un organismo costituito con ogni possibile potere e senza alcuna possibilità di controllo esterno. Vediamo un organismo senza leggi fondamentali, senza massime stabilite, senza norme di procedure rispettate, che niente può vincolare a un sistema qualsiasi. [...] Se questa mostruosa costituzione continuerà a vivere, la Francia sarà interamente governata da bande di agitatori, da società cittadine composte da manipolatori di assegnati, da fiduciari per la vendita dei beni della Chiesa, procuratori, agenti, speculatori, avventurieri tutti che comporranno una ignobile oligarchia, fondata sulla distruzione della Corona, della Chiesa, della nobiltà e del popolo. Qui finiscono tutti gli ingannevoli sogni e visioni di eguaglianza e di diritti dell'uomo. Nella "palude Serbonia" di questa vile oligarchia tutti saranno assorbiti, soffocati e perduti per sempre.
*Il contratto sociale... è tra coloro che vivono, coloro che sono morti e coloro che devono ancora nascere.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 132. ISBN 9788858019429</ref>
:''Society is indeed a contract [..] it becomes a partnership not only between those who are living, but between those who are to be born''.<ref>Vol. III, p. 365.</ref>
*L'[[adulazione]] corrompe sia chi la dà che chi la riceve.
:''Flattery corrupts both the receiver and the giver''.
*L'[[uomo]] è per costituzione un animale religioso.<ref name=dizionario>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref>
*La [[superstizione]] è la [[religione]] degli spiriti deboli.
:''Superstition is the religion of feeble minds''.
*Per il fatto che una mezza dozzina di [[grillo|grilli]] sotto una siepe fanno risuonare il campo del loro strepito inopportuno, [...] non figuratevi che quelli che fanno tanto [[rumore]] siano i soli abitanti del campo.
*Per quattrocento anni siamo andati avanti, ma non posso credere che non siamo materialmente cambiati. Grazie alla nostra ostilità verso le innovazioni, grazie alla neghittosità del nostro carattere nazionale, ancora possediamo la tempra dei nostri padri. Noi non abbiamo perduto – come io penso – la liberalità e la dignità di pensiero del quattordicesimo secolo, né però abbiamo fatto di noi stessi dei selvaggi. Noi non siamo i proseliti di Rousseau; noi non siamo i discepoli di Voltaire; Helvétius non ha attecchito tra noi. Gli atei non sono i nostri predicatori; i folli non sono i nostri legislatori.
*Se la [[casa]] del nostro vicino va a fuoco, non è sbagliato far funzionare le pompe per un poco anche sulla nostra.
:''Whenever our neighbour's house is on fire, it cannot be amiss for the engines to play a little on our own''.
*Sono ormai passati sedici o diciassette anni da quando scorsi per la prima volta la [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Regina di Francia]], allora la Delfina, a Versailles, e certo mai visione più leggiadra venne a visitare questa terra, ch'essa sembrava appena sfiorare. La vidi al suo primo sorgere all'orizzonte, decorare ed allietare quella sfera elevata in cui aveva appena incominciato a muoversi, fulgida al pari della stella del mattino, piena di vita e di splendore e di gioia. Oh! quale rivoluzione! e quale cuore dovrei aver io per contemplare senza commozione quell'elevatezza e quella caduta! […] Non avrei mai sognato di vivere abbastanza da vedere un disastro del genere abbattersi su di lei in una nazione d'uomini così galanti, in una nazione d'uomini d'onore e di cavalieri. Nella mia immaginazione vedevo diecimila spade levarsi subitamente dalle loro guaine a vendicare foss'anche uno sguardo che la minacciasse d'insulto. Ma l'età della cavalleria è finita. Quella dei sofisti, degli economisti e dei contabili è giunta; e la gloria dell'Europa giace estinta per sempre.
*Una [[democrazia]] perfetta è quindi la cosa più spudorata al [[mondo]].
:''A perfect democracy is, therefore, the most shameless thing in the world''.
*Uno stato privo dei mezzi per operare qualche cambiamento è privo dei mezzi per conservarsi.
:''A state without the means of some change is without the means of its conservation''.
==''Second Speech on Conciliation with America''==
*È lenta la marcia della [[mente]] umana.<ref>Da ''The Second Speech on Conciliation with America'', 1775.
*Le concessioni dei deboli sono le concessioni della [[paura]].
:''The concessions of the weak are the concessions of fear''.
*Non è ciò che un avvocato mi dice che potrei fare; ma ciò che umanità, ragione e giustizia mi dicono che dovrei fare.
*Tutto il [[governo]] – anzi ogni beneficio e gioia umani, ogni [[virtù]] e ogni azione prudente – sono fondati sul compromesso e lo scambio.
:''All government — indeed, every human benefit and enjoyment, every virtue and every prudent act — is founded on compromise and barter''.
==Citazioni su Edmund Burke==
*Con un assurdo fervore mistico, Burke venerava la Costituzione inglese del suo tempo, proprio in quanto solo la maturazione attraverso i secoli e il retaggio della tradizione e del passato ne aveva fatto quel perfetto strumento che egli vi scorgeva. Una teoria politica basata sui {{sic|princìpi}} razionalisti dell'illuminismo era cosa diabolica per Burke, che nei movimenti maldestri dei politici degli inizi dell'89 vide i primi segni dell'opera del Maligno. ([[John Saville]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Domenico Losurdo, ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, 2005.
*Edmund Burke, ''The Works: A New Edition'', 16 voll., Rivington, London, 1826.
*Edmund Burke, ''[http://www.fordham.edu/halsall/mod/1791burke.asp Reflections on the Revolution in France]'', 1790.
*Edmond Burke, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/burke/ricerca_sull_origine_delle_idee/pdf/burke_ricerca_sull_origine_delle_idee.pdf Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello]'', a cura di Adelchi Baratono, traduzione di E. C. e R. B., Minuziano, 1945.
*Edmund Burke, ''Second Speech on Conciliation with America. The Thirteen Resolutions'', 1775
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=en:Author:Edmund Burke|s_lingua=inglese}}
{{DEFAULTSORT:Burke, Edmund}}
[[Categoria:Politici britannici]]
[[Categoria:Filosofi britannici]]
[[Categoria:Scrittori britannici]]
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[[Immagine:EdmundBurke1771.jpg|thumb|Edmund Burke]]
'''Edmund Burke''' (1729 – 1797), politico, filosofo e scrittore britannico, di origine irlandese.
==Citazioni di Edmund Burke==
*C'è tuttavia un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
:''There is, however, a limit at which forbearance ceases to be a virtue''.<ref>Da ''Observations on a Late Publication on the Present State of the Nation'', 1769, volume I, p. 273.</ref>
*È nella natura di ogni [[grandezza]] non essere esatta.
:''It is the nature of all greatness not to be exact.''<ref>Da ''First Speech on the Conciliation with America'', American Taxation, 19 aprile 1774.</ref>
*È un comune [[errore]] popolare supporre che quelli che si lamentano per il pubblico a voce più alta siano i più preoccupati per il suo benessere.
:''It is a general popular error to suppose the loudest complainers for the publick to be the most anxious for its welfare''.<ref>Da ''Observations on a Late Publication on the Present State of the Nation'', 1769.</ref>
*Gli abitanti delle colonie meridionali sono più fortemente attaccati alla libertà di quelli delle settentrionali. Tali furono tutti gli antichi Stati, tali furono i nostri antenati gotici, tali furono i polacchi della nostra era, e tali saranno tutti i padroni di schiavi che non siano schiavi essi stessi. In questi popoli la superbia dell'imperio si combina con lo spirito di libertà, lo fortifica o lo rende invincibile.<ref>1826, vol. III, p. 54 o 1963, p. 91; citato in Losurdo 2005, p. 130.</ref>
*Il [[successo]] è il solo infallibile criterio di saggezza per le menti volgari.<ref>Da ''Letter to a Member of the National Assembly''.</ref><ref name=dizionario />
*[[Innovazione|Innovare]] non vuol dire riformare.
:''To innovate is not to reform''.<ref>Da ''A Letter to a Noble Lord'', 1796, p. 20.</ref>
*L'[[arroganza]] che deriva dall'età deve essere placata dall'insegnamento della giovinezza.
:''The arrogance of age must submit to be taught by youth''.<ref>Dalla ''lettera a Frances Burney'', 29 luglio 1782.</ref>
*La [[libertà]] astratta, come le altre astrazioni, non esiste.<ref>Dal discorso del 22 marzo 1775; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
*La mera parsimonia non è [[economia]]... La spesa, o una grande spesa, potrebbe essere una parte essenziale della vera [[economia]].
:Semplice parsimonia non è [[economia]]... Le uscite, le grandi uscite di denaro, possono essere una parte essenziale della vera [[economia]].
::''Mere parsimony is not economy. Expense, and great expense, may be an essential part in true economy''.<ref>Da ''A Letter to a Noble Lord'', 1796.</ref>
*Niente è più fatale alla [[religione]] che l'indifferenza, che alla fine, è una mezza infedeltà.
:''Nothing is so fatal to Religion as indifference which is, at least, half Infidelity''.<ref>Dalla lettera a William Smith, membro del parlamento irlandese (29 gennaio 1795), citato in R. B. McDowell, ''The Correspondence of Edmund Burke'', Volume VIII, settembre 1794–aprile 1796, Cambridge University Press, 1969, p. 128.</ref>
*Non dobbiamo sempre giudicare della generalità di un'[[opinione]] dal rumore dell'acclamazione.
:''We must not always judge of the generality of the opinion by the noise of the acclamation''.<ref>Da ''Letters On a Regicide Peace'', 1796, n. 1.</ref>
*Non si può mai pianificare il [[futuro]] pensando al [[passato]].
:''You can never plan the future by the past''.<ref>Dalla ''Lettera ad un membro dell'Assemblea Nazionale'', 1791.</ref>
*{{NDR|Dopo il primo discorso in Parlamento di [[William Pitt il Giovane]]}} Non solo rassomiglia al padre, ma sembra il padre stesso.
:''Not merely a chip of the old block, but the old block itself.''<ref>{{en}} Citato in Nathaniel Wraxall, ''Historical Memoirs of My Own Time'', parte 2.</ref>
*Più grande è il [[potere]], più pericoloso è il suo abuso.
:''The greater the power, the more dangerous the abuse''.<ref>Da un discorso alla Camera dei comuni, Londra, 7 febbraio 1771, in ''Selected Writings and Speeches'', a cura di Peter James Stanlis, Transaction Publishers, 1963.</ref>
*Qualcuno ha detto che un re può fare un nobile, ma non può fare un gentiluomo.<ref>Da ''Letter to W. Smith''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. 4804. ISBN 978-88-203-3911-1</ref>
*Se qualcuno mi chiede cos'è un libero [[governo]], io rispondo che esso è, ad ogni fine pratico, ciò che il popolo pensa che sia.
:''If any ask me what a free Government is, I answer, that, for any practical purpose, it is what the people think so''.<ref>Da ''Letter to the Sheriffs of Bristol, on the affairs of America'', 3 aprile 1777.</ref>
*Tutte le fazioni religiose sono vulcani pronti ad esplodere.
:''Old religious factions are volcanoes burnt out''.<ref>Da ''Speech on the Petition of the Unitarians'', 11 maggio 1792.</ref>
*Tutti gli [[uomo|uomini]] che si rovinano, lo fanno dalla parte delle loro inclinazioni naturali.<ref>Da ''Letters On a Regicide Peace'', 1796.</ref>
*Una vigile e provvida [[paura]] è la madre della sicurezza.
:''Early and provident fear is the mother of safety''.<ref>Da ''Speech on the Petition of the Unitarians'', 11 maggio 1792, volume VII, p. 50.</ref>
===Attribuite===
*Tutto ciò che è necessario per il trionfo del diavolo è che gli uomini [[Bontà|buoni]] non facciano nulla.<ref name=Z>Cfr. ''[http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/citazioni_bufale_610a343e-146f-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml Le dieci regine delle citazioni bufala]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2009.</ref><br />Perché il [[male]] trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (citato in ''[[Call of Duty 4: Modern Warfare]]'' e nei titoli di coda del film ''L'ultima alba''<ref>[http://guidatv.sky.it/guidatv/programma/film/azione/l-ultima-alba_40085.shtml GuidaTv. Sky], scheda ''Morandini''</ref>)
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase non è presente in nessuna delle opere dello statista; la falsa attribuzione potrebbe essere nata da un celebre libro di citazioni, il Bartlett's Familiar Quotations uscito nel 1905.<ref name=Z/> La citazione potrebbe derivare da una frase simile di [[John Stuart Mill]]: «Gli uomini malvagi non hanno bisogno che di una cosa per raggiungere i loro scopi, cioè che gli uomini buoni guardino e non facciano nulla». Mill sembrerebbe essersi ispirato a una citazione dello stesso Burke, contenuta in ''Pensieri sulle cause dell'attuale malcontento'' (1770): «Quando i malvagi si uniscono, i buoni devono associarsi. Altrimenti cadranno uno ad uno, un sacrificio spietato in una lotta disprezzabile» («''When bad men combine, the good must associate; else they will fall, one by one, an unpitied sacrifice in a contemptible struggle''»). La citazione è talvolta attribuita anche a [[John Fitzgerald Kennedy]] e [[Charles F. Aked]].<ref>{{en}} Cfr. ''[http://quoteinvestigator.com/2010/12/04/good-men-do/ The Only Thing Necessary for the Triumph of Evil is that Good Men Do Nothing]'', ''QuoteInvestigator.com'', 4 dicembre 2010.</ref>
==''Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello''==
===[[Incipit]]===
La prima e la più semplice emozione che scopriamo nell'anima nostra è la curiosità.
===Citazioni===
*Una definizione può essere esattissima, eppure esprimere solo approssimativamente la natura della cosa definita. (Introduzione, ''Il gusto'')
*Nessuna [[passione]], come la [[paura]], priva con tanta efficacia la [[mente]] di tutto il suo potere di agire e di ragionare. (parte II, sezione II)
*Oltre a quelle cose che direttamente suscitano l'idea del pericolo e a quelle che producono un effetto simile per una causa meccanica, non conosco nulla di sublime che non sia connesso con il senso di potenza. (parte II, sezione V)
*Una grande profusione di cose, splendide o pregevoli in se stesse, è «magnifica». Il cielo stellato, sebbene cada frequentemente sotto il nostro sguardo, suscita sempre un'idea di grandiosità, che non può essere dovuta a qualcosa che si trovi nelle stelle stesse, considerate separatamente. La causa sta certamente nel loro numero. Il disordine apparente aumenta la grandiosità, poichè l'aspetto dell'ordine è altamente contrario alla nostra idea della magnificenza. Inoltre le stelle si trovano in tale apparente confusione, che riesce impossibile contarle nelle circostanze ordinarie. Questo conferisce loro il vantaggio di una specie d'infinità. (parte II, sezione XIII)
*L'[[abitudine]] ci riconcilia con ogni cosa. (parte IV, sezione XVIII)
==''Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia''==
*Colui che lotta contro di noi rafforza i nostri nervi e acuisce le nostre abilità. Il nostro antagonista è colui che ci aiuta di più.
:''He that wrestles with us strengthens our nerves, and sharpens our skill. Our antagonist is our helper''.<ref>Volume III, p. 453.</ref>
*Fare una rivoluzione significa sovvertire l'antico ordinamento del proprio paese; e non si può ricorrere a ragioni comuni per giustificare un così violento procedimento. […] Passando dai principî che hanno creato e cementato questa costituzione all'Assemblea Nazionale, che deve apparire e agire come potere sovrano, vediamo qui un organismo costituito con ogni possibile potere e senza alcuna possibilità di controllo esterno. Vediamo un organismo senza leggi fondamentali, senza massime stabilite, senza norme di procedure rispettate, che niente può vincolare a un sistema qualsiasi. [...] Se questa mostruosa costituzione continuerà a vivere, la Francia sarà interamente governata da bande di agitatori, da società cittadine composte da manipolatori di assegnati, da fiduciari per la vendita dei beni della Chiesa, procuratori, agenti, speculatori, avventurieri tutti che comporranno una ignobile oligarchia, fondata sulla distruzione della Corona, della Chiesa, della nobiltà e del popolo. Qui finiscono tutti gli ingannevoli sogni e visioni di eguaglianza e di diritti dell'uomo. Nella "palude Serbonia" di questa vile oligarchia tutti saranno assorbiti, soffocati e perduti per sempre.
*Il buon [[ordine]] è la base di ogni buona cosa. (1963, p. 438)
*Il contratto sociale... è tra coloro che vivono, coloro che sono morti e coloro che devono ancora nascere.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 132. ISBN 9788858019429</ref>
:''Society is indeed a contract [..] it becomes a partnership not only between those who are living, but between those who are to be born''.<ref>Vol. III, p. 365.</ref>
*L'[[adulazione]] corrompe sia chi la dà che chi la riceve.
:''Flattery corrupts both the receiver and the giver''.
*L'[[uomo]] è per costituzione un animale religioso.<ref name=dizionario>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref>
*La [[superstizione]] è la [[religione]] degli spiriti deboli.
:''Superstition is the religion of feeble minds''.
*Per il fatto che una mezza dozzina di [[grillo|grilli]] sotto una siepe fanno risuonare il campo del loro strepito inopportuno, [...] non figuratevi che quelli che fanno tanto [[rumore]] siano i soli abitanti del campo.
*Per quattrocento anni siamo andati avanti, ma non posso credere che non siamo materialmente cambiati. Grazie alla nostra ostilità verso le innovazioni, grazie alla neghittosità del nostro carattere nazionale, ancora possediamo la tempra dei nostri padri. Noi non abbiamo perduto – come io penso – la liberalità e la dignità di pensiero del quattordicesimo secolo, né però abbiamo fatto di noi stessi dei selvaggi. Noi non siamo i proseliti di Rousseau; noi non siamo i discepoli di Voltaire; Helvétius non ha attecchito tra noi. Gli atei non sono i nostri predicatori; i folli non sono i nostri legislatori.
*Se la [[casa]] del nostro vicino va a fuoco, non è sbagliato far funzionare le pompe per un poco anche sulla nostra.
:''Whenever our neighbour's house is on fire, it cannot be amiss for the engines to play a little on our own''.
*Sono ormai passati sedici o diciassette anni da quando scorsi per la prima volta la [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Regina di Francia]], allora la Delfina, a Versailles, e certo mai visione più leggiadra venne a visitare questa terra, ch'essa sembrava appena sfiorare. La vidi al suo primo sorgere all'orizzonte, decorare ed allietare quella sfera elevata in cui aveva appena incominciato a muoversi, fulgida al pari della stella del mattino, piena di vita e di splendore e di gioia. Oh! quale rivoluzione! e quale cuore dovrei aver io per contemplare senza commozione quell'elevatezza e quella caduta! […] Non avrei mai sognato di vivere abbastanza da vedere un disastro del genere abbattersi su di lei in una nazione d'uomini così galanti, in una nazione d'uomini d'onore e di cavalieri. Nella mia immaginazione vedevo diecimila spade levarsi subitamente dalle loro guaine a vendicare foss'anche uno sguardo che la minacciasse d'insulto. Ma l'età della cavalleria è finita. Quella dei sofisti, degli economisti e dei contabili è giunta; e la gloria dell'Europa giace estinta per sempre.
*Una [[democrazia]] perfetta è quindi la cosa più spudorata al [[mondo]].
:''A perfect democracy is, therefore, the most shameless thing in the world''.
*Uno stato privo dei mezzi per operare qualche cambiamento è privo dei mezzi per conservarsi.
:''A state without the means of some change is without the means of its conservation''.
==''Second Speech on Conciliation with America''==
*È lenta la marcia della [[mente]] umana.<ref>Da ''The Second Speech on Conciliation with America'', 1775.
*Le concessioni dei deboli sono le concessioni della [[paura]].
:''The concessions of the weak are the concessions of fear''.
*Non è ciò che un avvocato mi dice che potrei fare; ma ciò che umanità, ragione e giustizia mi dicono che dovrei fare.
*Tutto il [[governo]] – anzi ogni beneficio e gioia umani, ogni [[virtù]] e ogni azione prudente – sono fondati sul compromesso e lo scambio.
:''All government — indeed, every human benefit and enjoyment, every virtue and every prudent act — is founded on compromise and barter''.
==Citazioni su Edmund Burke==
*Con un assurdo fervore mistico, Burke venerava la Costituzione inglese del suo tempo, proprio in quanto solo la maturazione attraverso i secoli e il retaggio della tradizione e del passato ne aveva fatto quel perfetto strumento che egli vi scorgeva. Una teoria politica basata sui {{sic|princìpi}} razionalisti dell'illuminismo era cosa diabolica per Burke, che nei movimenti maldestri dei politici degli inizi dell'89 vide i primi segni dell'opera del Maligno. ([[John Saville]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Domenico Losurdo, ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, 2005.
*Edmund Burke, ''The Works: A New Edition'', 16 voll., Rivington, London, 1826.
*Edmund Burke, ''[http://www.fordham.edu/halsall/mod/1791burke.asp Reflections on the Revolution in France]'', 1790.
*Edmond Burke, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/burke/ricerca_sull_origine_delle_idee/pdf/burke_ricerca_sull_origine_delle_idee.pdf Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello]'', a cura di Adelchi Baratono, traduzione di E. C. e R. B., Minuziano, 1945.
*Edmund Burke, ''Riflessioni sulla Rivoluzione francese e sulle deliberazioni di alcune società di Londra ad essa relative a tale evento: in una lettera destinata ad un gentiluomo parigino'', in ''Scritti politici'', a cura di Anna Martelloni, UTET, Torino, 1963.
*Edmund Burke, ''Second Speech on Conciliation with America. The Thirteen Resolutions'', 1775
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=en:Author:Edmund Burke|s_lingua=inglese}}
{{DEFAULTSORT:Burke, Edmund}}
[[Categoria:Politici britannici]]
[[Categoria:Filosofi britannici]]
[[Categoria:Scrittori britannici]]
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Jerome K. Jerome
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/* I pensieri oziosi di un ozioso */
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[[Immagine:Jerome K. Jerome.jpg|thumb|Jerome K. Jerome]]
'''Jerome Klapka Jerome''' (1859 – 1927), scrittore, giornalista e umorista britannico.
==Citazioni di Jerome Klapka Jerome==
*Gli occhi della [[giovinezza]] vedono attraverso lenti colorate di rosa.<ref>Da ''Sul tempo perso a perdere tempo. {{small|I ripensamenti oziosi di un ozioso}}'' (''The Second Thoughts of an Idle Fellow'', 1898), traduzione di Alessandra Goti, Piano B edizioni, Prato, 2016, p. 91. ISBN 978-8899271534</ref>
==''I pensieri oziosi di un ozioso''==
*È una cosa strana questo [[letto]], imitazione della tomba, dove stendiamo le nostre stanche membra e ci sprofondiamo quietamente nel silenzio e nel riposo. (cap. ''L'ozio'')<ref name="pensieri" />
*È prodigiosa la conoscenza intima e profonda dell'[[economia domestica]] che si acquista, quando si è realmente al verde. (cap. ''La «bolletta»'', p. 16)
*Essere [[povertà|poveri]] è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male. (cap. ''La «bolletta»'', p. 18)
*Aprite un libro e cercate di leggere, ma scoprite che [[William Shakespeare|Shakespeare]] è trito e banale, [[Charles Dickens|Dickens]] insipido e pedestre, [[William Makepeace Thackeray|Thackeray]] noioso e [[Thomas Carlyle|Carlyle]] eccessivamente sentimentale. (cap. ''I nervi'', p. 23)
*Il mondo appartiene alla [[Malinconia]],<ref>Maiuscolo nel testo</ref> allora, una pensosa vergine, che non ama il riverbero del giorno. (cap. ''I nervi'', p. 27)
*Un [[bontà e cattiveria|buon]] uomo è un uomo che è buono con noi, e un [[bontà e cattiveria|cattivo]] è un uomo che non fa quello che noi vorremmo facesse. (cap. ''La vanità'', p. 32)
*Sì, sì, la [[vanità]] è indubbiamente la forza motrice che spinge il mondo ed è l'[[adulazione]] che lubrifica le ruote. (cap. ''La vanità'', p. 34)
*Dopo tutto la [[vanità]] è una virtù quanto un vizio. È facile recitare massime contro la sua peccaminosità, ma è una passione che può muovere al bene, non solo al male. L'[[ambizione]] è semplice vanità passata di grado. (cap. ''La vanità'', p. 36)
*L'[[amore]] stesso non è che la più alta forma di [[vanità]]. (cap. ''La vanità'', p. 36)
*L'[[ambizione]] non è che una vanità annobilita. (cap. ''La vanità'')<ref name=pensieri />
*Mentre l'[[ambizione|ambizioso]] lavora per sé, lavora per tutti. Noi siamo così legati che nessuno può lavorare solo per sé. (cap. ''Come riuscire nel mondo'', p. 43)
*[[Alessandro Magno|Alessandro]] e [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] combattevano per i propri fini, ma così facendo strinsero una cintura di civiltà intorno alla Terra. (cap. ''Come riuscire nel mondo'', pp. 43-44)
*Se vi accontentate di cento, cominciate a insistere per avere mille; se comincerete col chiedere cento, otterrete soltanto dieci. Il povero [[Jean Jacques Rousseau]] si procurò tanti dolori proprio per non aver seguito questo semplice piano. Aveva stabilito che il massimo della felicità terrestre consisteva in un orticello, una donna amabile e una mucca, e non giunse mai nemmeno a sfiorarli. Arrivò fino all'orticello, ma la donna non era amabile e si portò dietro la propria madre: in compenso la mucca non c'era. (cap. ''Come riuscire nel mondo'', pp. 44-45)
*È impossibile godere la [[pigrizia]] fino in fondo se non si ha parecchio lavoro da compiere. (cap. ''La pigrizia'', p. 47)
*Conobbi un tale che arrivava fino ad alzarsi e a fare un bagno freddo, ma nemmeno questo gli serviva perché, dopo il bagno, doveva saltare di nuovo in letto per scaldarsi. (cap. ''La pigrizia'', p. 51)
*L'[[amore]] è come il [[morbillo]], dobbiamo passarci tutti. E, sempre come il morbillo, lo prendiamo una volta sola. (cap. ''L'amore'', p. 55)
*Noi non ci ammaliamo mai d'[[amore]] due volte. [[Cupìdo]] non spreca una seconda freccia per lo stesso cuore. (cap. ''L'amore'', p. 56)
*L'affetto è un fuoco che può essere alimentato giorno per giorno e tanto più caricato quanto più gli anni dell'inverno si avvicinano. (cap. ''L'amore'', p. 56)
*Il tempo è come un [[governo]], non ne fa mai una dritta. (cap. ''Il tempo'', p. 67)
*Il [[tempo (meteorologia)|tempo]], in città, è come un'[[allodola]] in un ufficio di contabilità: è fuori posto e da fastidio. [...] Il tempo è una ragazza di campagna ed in città non ci fa bella figura. (cap. ''Il tempo'', p. 68)
*La primavera della vita e la [[primavera]] dell'anno son fatte per essere cullate nel grembo verde della natura. (cap. ''Il Tempo'', p. 73)
*Tittums è il nostro gatto, ed ha le dimensioni di un rotolo di soldini. Inarcava la schiena e bestemmiava come uno studente in medicina. (cap. ''Cani e gatti'', p. 76)
*Poiché gli [[Imbecillità|imbecilli]] in generale se la passano bene, anche il mondo, nel suo complesso, se la passa discretamente. (cap. ''Cani e gatti'')<ref name="pensieri">Da ''Pensieri oziosi di un ozioso'', traduzione di Gigi De' Motta, Elliot, Roma, 2019. ISBN 9788869938511</ref>
*Quando un uomo ha detto: «Che Dio vi [[Benedizioni dai libri|benedica]], mio caro, dolce signore. Che il sole, la luna e le stelle vi abbiano fatto tanto distratto (se mi è permessa l'espressione) da non vedere che il vostro leggero e delicato piede schiaccia con tanta forza il mio callo? Siete forse fisicamente incapace di comprendere la direzione verso la quale state camminando? Dico a voi, grazioso e intelligente giovanotto… a voi!» o parole simili, si sente meglio. (cap. ''Cani e gatti'')<ref name=pensieri />
*Eppure, in generale, io amo molto [[cane e gatto|i cani e i gatti]]. Come sono graziosi e cari! Quali compagni, sono molto superiori agli esseri umani. Essi non litigano né discutono con voi. Non vi parlano mai di sé, ma vi ascoltano quando parlate di voi, mostrando di interessarsi della conversazione. (cap. ''Cani e gatti'')<ref name=pensieri />
*La sorte del [[timidezza|timido]] non è felice. Gli uomini non lo possono soffrire, le donne lo disprezzano, e lui si [[disprezzo|disprezza]] e non si può soffrire. (cap. ''La timidezza'', p. 87)
*La [[presunzione]] è la miglior [[armatura]] che l'uomo possa portare. Sulla sua superficie liscia ed impenetrabile le meschine stoccate del disprezzo e dell'invidia scivolano via, ormai innocue. (cap. ''La timidezza'', p. 90)
==''Tre uomini in barca''==
===[[Incipit]]===
====Margherita D'Amico====
Eravamo in quattro — George, e William Samuel Harris, e io, e Montmorency. Eravamo seduti in camera mia a fumare e discorrere di quanto stessimo male — male da un punto di vista sanitario, intendo, si capisce.<br>
Ci sentivamo tutti depressi, il che incominciava a innervosirci. Harris disse che a momenti lo coglievano degli spaventosi attacchi di vertigini, tali da fargli perdere la cognizione di quel che stava facendo; allora George disse che anche lui aveva degli attacchi di vertigini che gli facevano perdere la cognizione di quel che stava facendo. Dal canto mio, era il fegato a darmi dei dispiaceri. Sapevo di avere il fegato in disordine perché avevo appena letto le avvertenze di certe pillole per il fegato, in cui erano descritti nel dettaglio svariati sintomi in base ai quali uno poteva stabilire quando avesse il fegato fuori posto. Io li avevo tutti.
{{NDR|Jerome K. Jerome, ''Tre uomini in barca (per non parlare del cane)'', traduzione di Margherita D'Amico, Giunti, 2003}}
====Francesco De Rosa====
Eravamo in quattro: George, William Samuel Harris, io e Montmorency. Eravamo seduti nella mia stanza e, fumando, discorrevamo delle nostre cattive condizioni; cattive dal lato medico, naturalmente.<br>
Ci sentivamo tutti esauriti e questo ci preoccupava parecchio. Harris disse che ogni tanto era colto da vertigini così terribili che quasi non si rendeva conto di ciò che faceva in quei momenti; allora George disse che anche lui aveva dei capogiri e quasi non sapeva quello che faceva. Quanto a me, avevo il fegato in cattivo stato. Sapevo di avere il fegato in cattive condizioni, perché perché avevo appena finito di leggere la «réclame» di un nuovo prodotto in pillole per il fegato, in cui erano elencati i vari sintomi per cui un uomo poteva sapere quando il suo fegato era in cattive condizioni. Io li avevo tutti.
{{NDR|Jerome K. Jerome, ''Tre uomini in barca (per non parlar del cane)'', traduzione di Francesco De Rosa, Ed. Saie, 1972}}
====Silvio Spaventa Filippi====
Eravamo in quattro: Giorgio, Guglielmo Samuele Harris, io e Montmorency. Seduti nella mia stanza, si fumava e si parlava di come stessimo male... male, intendo, rispetto alla salute.<br>
Ci sentivamo tutti sfiaccati e ne eravamo impensieriti. Harris diceva che a volte si sentiva assalito da tali strani accessi di vertigine, che sapeva a pena che si facesse; e poi Giorgio disse che anche lui era assalito da accessi di vertigine e appena sapeva anche lui che si facesse. Io poi avevo il fegato ammalato. Sapevo di avere il fegato ammalato, perché avevo appunto letto un annuncio di pillole brevettate nel quale si specificavano minutamente i vari sintomi dai quali il lettore poteva arguire d'avere il fegato malato. Io li avevo tutti.
{{NDR|Jerome K. Jerome, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-j/jerome-k-jerome/tre-uomini-in-una-barca/ Tre uomini in una barca (per tacer del cane)]'', versione dall'inglese di [[Silvio Spaventa Filippi]], Milano, Casa Ed. Sonzogno, 1922 (Matarelli)}}
===Citazioni===
*Parti di lunedì con l'idea fissa di divertirti. Saluti con disinvoltura i ragazzi sul pontile, ti accendi la pipa più grossa che hai e cammini sul ponte con aria tracotante neanche fossi il capitano Cook, Sir Francis Drake e Cristoforo Colombo tutti in uno. Martedì vorresti non essere mai partito. Mercoledì, giovedì e venerdì vorresti essere morto. Sabato sei in grado di sorseggiare qualche cucchiaiata di brodo ristretto, e di sederti sul ponte, e di rispondere con un sorriso languido ed esangue alle persone di buon cuore che ti domandano come va. Domenica ricominci a camminare e a ingurgitare cibi solidi. E lunedì mattina, mentre con la valigia e l'ombrello, in piedi davanti al parapetto, aspetti di scendere a terra, incomincia a piacerti davvero. (I; 1997, p. 6)
*Quante persone, lungo questo viaggio {{NDR|lungo il fiume della vita}}, stivano la barca fino a rischiare di farla affondare di cose sciocche che pensano essenziali al piacere e al comfort, ma che in realtà sono soltanto inutile zavorra?<br />Come riempiono la povera piccola imbarcazione fino all'albero di bei vestiti e grandi case, di domestici inutili e di una miriade di amici alla moda ai quali non importa un fico secco di loro, e dei quali a loro importa ancora meno, di costosi divertimenti che non divertono nessuno, di formalità e mode, di finzioni e ostentazioni, e di – oh, la più pesante, la più folle delle zavorre! – della paura di che cosa penserà il vicino, di lussi che possono soltanto nauseare, di piaceri che annoiano, di vuote mostre di sé che, come la corona ferrea del criminale di un tempo, fanno sanguinare e tramortiscono il capo dolorante che la porta!<br />È zavorra uomini... tutta zavorra! Gettatela fuoribordo. Rende la barca così pesante che remare vi sfinisce. La rende così lenta e pericolosa da manovrare che l'ansia e la preoccupazione non vi concendono mai un attimo libero; e non avete mai un momento di riposo per sognare pigramente, mai un momento per osservare le nuvole che sfiorano le onde spinte dal vento, o i scintillanti raggi di sole che giocano con le increspature, o i grandi alberi sull'argine che si curvano per fissare la loro immagine riflessa, o il bosco tutto verde e oro, o i gigli bianchi e gialli, o i giunchi che ondeggiano oscuri o i falaschi, o le orchidee o gli azzurri non-ti-scordar-di-me.<br />Liberatevi della zavorra, uomini! Lasciate che l'imbarcazione della vostra vita sia leggera, carica soltanto di quello di cui avete bisogno: una casa accogliente e qualche semplice piacere, un paio di amici degni di questo nome, qualcuno da amare e che vi ami, un gatto, un cane, e una o due pipe, cibo e indumenti a sufficienza e da bere in abbondanza, perché la [[sete]] è una compagna pericolosa.<br />La barca sarà più facile da governare, e non sarà tanto soggetta a capovolgimenti, e se si capovolgerà non sarà così grave; la merce semplice e di buona qualità sopporta un bagno. Avrete tempo per pensare oltre che per lavorare. Tempo per scaldarvi al sole della vita... tempo per ascoltare le melodie eoliche che il vento divino trae dalle corde del cuore umano tutt'intorno a noi... tempo per...<br />Scusate tanto. Divagavo. (III; 1997, pp. 21-22)
*[...] perché ogni medaglia ha il suo rovescio, come disse quell'uomo a cui presentarono le spese del funerale della [[suocera]]. (III; 1997, p. 23) {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
*Quando impiccheranno George, il primato d'incapacità toccherà a Harris. (IV; 1997, p. 34)
*L'antica Windsor è una località famosa. Edoardo il Confessore vi aveva un palazzo, e il grande conte Godwin fu giudicato reo dalla giustizia dell'epoca d'aver provocato la morte del fratello del re. Il conte Godwin spezzò il pane e tenendone un boccone in una mano disse:<br />"Se sono colpevole possa questo boccone soffocarmi!".<br />Dopo di che mise il pane in bocca, lo inghiottì, e morì strangolato. (XII; 1997, p. 113)
*Io ho sempre l'impressione di fare molto più [[lavoro]] del dovuto. Non che sia contrario al lavoro, intendiamoci, il lavoro mi piace, mi affascina. Posso starmene seduto a guardarlo per ore. (XV; 1997, p. 148)
*Le [[donna|donne]] hanno lo strano istinto di aggrapparsi al pugnale che le trafigge. (da ''Tre uomini in barca'')
:[...] le donne prediligono stranamente il pugnale che le trafigge. (1922, p. 85)
*Noi siamo gl'infelici schiavi del nostro [[stomaco]]. (da ''Tre uomini in barca'', 1922)
==''Tre uomini a zonzo''==
===[[Incipit]]===
«Quel che ci occorre» disse Harris «è un diversivo.»<br>
In quel momento l'uscio si aprì e la moglie di Harris cacciò dentro la testa per dire che Ethelbertha l'incaricava di rammentarmi che non dovevamo fare troppo tardi, a causa di Clarence. Io sono propenso a credere che Ethelbertha, per quanto riguarda i bambini, esageri. Clarence non aveva niente di grave. (p. 15)
===Citazioni===
*Gli [[Scapolo|scapoli]] sono convinti che le donne sposate pendano dalle labbra del marito e siano disposte a bere qualunque frottola, purché sia raccontata da lui. (p. 16)
*Mi spiegò che il suo [[Motti dai libri|motto]] era: «Prendere uomini in gamba e trattarli bene».<br/>«Lavorano meglio, se lei li tratta bene» soggiunse «e poi ritornano.» (p. 22)
*Quando si va in [[tandem]], c'è sempre qualche discussione. A sentire quello che sta davanti, il compagno che sta dietro non fa un bel niente; dal canto suo, quello che sta dietro ritiene di essere il solo a imprimere movimento al veicolo e, secondo lui, l'altro non fa altro che ansimare. Il mistero non sarà mai chiarito. (p. 41)
*Ethelbertha va in collera quando io [[Rasatura|mi rado]] troppo alla svelta. Ha paura che gli estranei, vedendomi, pensino a un maldestro tentativo di suicidio, e che nel vicinato si sparga la voce che noi non siamo felici insieme. Di solito, aggiunge, come argomento sussidiario, che quando si ha una faccia come la mia, si cerca almeno di non peggiorarla. (p. 72)
*Di tutti i giochi del mondo quello più universalmente popolare è il gioco della scuola. Si raccolgono sei bambini, facendoli sedere su un gradino, poi ci si mette a camminare avanti e indietro con un libro e un bastone. [...] È un gioco che non stanca mai, che non annoia mai. Soltanto una cosa guasta un po' quel gioco: la tendenza degli altri sei bambini a reclamare a gran voce il loro turno di tenere in mano il libro e il bastone. Secondo me, il motivo per cui il giornalismo è una professione che attrae tanta gente, a dispetto di tutti i suoi svantaggi, è questo: ogni [[giornalista]] è convinto dentro di sé di essere quel tal ragazzo che cammina avanti e indietro col bastone e il libro. Il governo, le classi sociali, le masse, la società, l'arte e la letteratura sono gli altri bambini seduti sullo scalino. Il giornalista li istruisce e li migliora. (pp. 89-90)
*Se un uomo mi fermasse per la strada e mi domandasse l'orologio, rifiuterei di darglielo. Se minacciasse di portarmelo via con la forza, benché io non sia un tipo combattivo, farei del mio meglio per impedirglielo. Ma, se invece manifestasse l'intenzione di portarmi via l'orologio per mezzo di un'[[azione legale]], io me lo toglierei e glielo porgerei, senza esitare, nella convinzione di essermela cavata a buon mercato. (direttore, p. 92)
*Un [[formicaio]] è molto simile a un altro. Strade e strade, larghe o strette, dove brulicano i piccoli esseri in una strana confusione; alcuni sembrano indaffaratissimi; altri fan crocchio con l'aria di cospiratori; questi arrancano, trascinando pesi enormi per loro, e quelli si crogiolano al sole. Innumerevoli granai che traboccano di provviste, innumerevoli cellette dove le minuscole creature dormono, mangiano e amano; l'angolo dove giacciono le loro piccole ossa bianche. Un formicaio è più vasto, quello attiguo è più piccolo. Un nido giace sulla sabbia, un altro sotto le pietre. Questo è stato costruito ieri, mentre quello venne fabbricato tanto tempo fa, si dice persino prima della venuta delle rondini... chissà? (p. 94)
*Ogni vallata ove l'uomo ha la sua dimora possiede la propria [[Canzoni dai libri|canzone]]. Vi dirò la trama; potete volgerla in versi e metterla in musica per conto vostro.<br/>''C'era una volta una fanciulla,<br/>sopraggiunse un baldo giovane,<br/>l'amò e cavalcò via.''<br/>È una monotona canzone scritta in molte lingue. (p. 94)
*Tutti gli stranieri convengono che, per quanto riguarda la grammatica, {{NDR|l'[[Lingua inglese|inglese]]}} è la lingua più facile da imparare. Un tedesco, confrontandola con la propria lingua dove ogni parola e ogni frase sono soggette ad almeno quattro regole distinte e separate, vi dirà che l'inglese non ha grammatica. Buona parte degli inglesi ha l'aria di essere arrivata alla stessa conclusione; però, a torto. In realtà, una grammatica inglese esiste, e uno di questi giorni le nostre scuole dovranno per forza accorgersene. Così verrà insegnata ai nostri bambini, e può darsi persino che un giorno la grammatica finisca col penetrare negli ambienti letterari e giornalistici. Per ora sembra che noi ci troviamo d'accordo con gli stranieri nel considerarla una entità trascurabile. (p. 104)
*La [[Fonologia della lingua inglese|pronuncia inglese]] è il maggior ostacolo per il nostro progresso. La grafia delle parole inglesi sembra essere stata fabbricata apposta per confondere chi deve pronunciarle. È un'intelligente precauzione diretta a frenare la iattanza dello straniero il quale, altrimenti, imparerebbe l'inglese in un anno. (p. 104)
*Nei caffè e nei ristoranti di [[Berlino]], il maggiore movimento si produce tra la mezzanotte e le tre del mattino. E tuttavia, la maggior parte delle persone che li frequentano si alzano alle sette. O il berlinese ha risolto il grande problema della vita moderna – quello di vivere senza dormire – oppure, come Carlyle, brucia le tappe verso l'eternità. (p. 113)
*[[Potsdam]], la Versailles di Berlino, è un'incantevole cittadina, situata tra laghi e boschi. Là, negli ombrosi sentieri dell'ampio e tranquillo parco di Sans-Souci, è facile immaginare il grande Federico, allampanato e tabaccone, che vagabonda piacevolmente con lo stridulo Voltaire. (p. 113)
*Quelle non sono cassette per lettere, sono [[Nido artificiale|nidi di uccelli]]. Bisogna capire questo paese. Il tedesco ama gli uccelli, ma li vuole ordinati. Un uccello lasciato a se stesso fabbrica il proprio nido dove capita. Non è un oggetto estetico secondo il concetto tedesco. Non è verniciato, non ha un ornamento di stucco, nemmeno una bandierina. Una volta terminato il nido, l'uccello finisce per vivere fuori. Lascia cadere tante cosette sull'erba: fuscelli, pezzetti di vermi e altro. È indelicato. Fa all'amore con sua moglie e ciba i suoi piccoli in pubblico. Qualunque padre di famiglia tedesco ha diritto di scandalizzarsi. Egli dice all'uccellino: "Per molte cose mi piaci. Mi piace guardarti e mi piace udire il tuo canto. Però non mi piacciono le tue abitudini. Prendi questa cassettina e mettici dentro le tue lordure, in modo che io non possa vederle. Esci quando vuoi cantare, ma sbriga le tue cose intime là dentro. Rimani nella tua cassetta e non insudiciarmi il giardino". (p. 118)
*L'albero preferito dai tedeschi è il [[pioppo]]. La gente di altri paesi disordinati può cantare la bellezza della quercia nodosa, del castagno dai rami dolcemente protesi, o dell'olmo ondeggiante. Per il tedesco queste piante caparbie e scarruffate sono un pruno nell'occhio. Il pioppo cresce dove lo si pianta e come lo si pianta. Non ha idee personali. Non sente il bisogno di allargare i suoi rami né di ondeggiare. Si limita a crescere dritto e slanciato, come si conviene a un albero tedesco; perciò, gradatamente, i tedeschi vanno sradicando tutti gli altri alberi e li sostituiscono con pioppi. (pp. 199-120)
*Tutto ben considerato, [[Dresda]] è forse la città più attraente della Germania; ma è uno di quei luoghi in cui si dovrebbe vivere per qualche tempo, non passarvi per una visita frettolosa. I suoi musei, le sue gallerie, i suoi giardini e i suoi bei dintorni, ricchi di ricordi storici, formano la gioia del viaggiatore che vi sosta per una stagione, ma disorientano chi vi rimane una settimana. Dresda non ha il gaio movimento di Parigi o di Vienna di cui si è presto sazi, il suo fascino è più solidamente tedesco e più duraturo. Quella è la mecca degli appassionati di musica. A Dresda, per cinque scellini, si può prendere una poltrona al Teatro dell'Opera, contraendo, ahimè, una forte avversione per gli spettacoli dei teatri d'opera inglesi, francesi o americani. (p. 122)
*[[Praga]] è una delle città più interessanti d'Europa. Le sue pietre sono, per così dire, sature di storia e di ricordi romantici; ogni suo sobborgo è stato un campo di battaglia. È la città in cui fu concepita la Riforma e in cui maturò la Guerra dei trent'anni. Però, vien fatto di pensare che una buona metà dei guai che Praga ha passato, sarebbe stato possibile evitarla, se le case della città avessero finestre meno ampie e meno tentatrici. La prima di tante catastrofi ebbe inizio dopo che i sette consiglieri cattolici furono gettati fuori dalle finestre del municipio e andarono a finire sulle picche degli hussiti che stavano di sotto. Il segnale della seconda catastrofe fu dato con il lancio dei consiglieri imperiali dalle finestre del vecchio Burg, situato nella parte alta della città; fu quella la seconda ''Fenstersturz'', o defenestrazione di Praga. Dopo d'allora altre fatali questioni si sono definite in Praga, ma, dato che la loro liquidazione è avvenuta senza violenze, vien fatto di concludere che le discussioni si svolsero nella cantine. Per un autentico praghese, infatti, l'avere a portata di mano una finestra da introdurre come argomento nella disputa avrebbe costituito una tentazione troppo forte. (p. 133)
*La [[lingua ceca]], a quanto si dice, è antichissima e ha un alto valore dal punto di vista filologico. Il suo alfabeto contiene quarantadue lettere e suggerisce allo straniero un parallelo con l'alfabeto cinese. Non è una lingua che si possa imparare in un batter d'occhio. (p. 135)
*Dicono che i buoni tedeschi vanno a morire a [[Karlovy Vary|Carlsbad]], come i buoni americani a Parigi.<br/>Io ne dubito, poiché è un gran luogo piccolo e inadatto a ospitare una gran folla di persone. (p. 144)
*[[Norimberga]], per chi ci arriva aspettandosi di vedere una città di aspetto medioevale, è una delusione. Non mancano, è vero, angoli bizzarri e scorci pittoreschi, ma sono dovunque inframmezzati con qualcosa di moderno, e anche ciò che è antico non lo è tanto quanto ci si aspettava. Dopo tutto, una [[città]] è come una donna: ha soltanto l'età che dimostra, e Norimberga è una dama ben conservata alla quale è difficile dare un'età, mascherata com'è dalla vernice fresca e dagli stucchi, nello sfolgorio delle luci a gas ed elettriche. Eppure, osservando con attenzione, si finisce col vedere anche le sue mura rugose e le sue torri grigie. (p. 145)
*Un altro oggetto col quale si riesce ottimamente a procurarsi delle emozioni in Germania è la comune [[Carrozzina per bambini|carrozzella per bambini]]. A quel che si può fare o non si può fare con un ''Kinderwagen'', come lo chiamano laggiù, sono dedicate pagine e pagine nei codici tedeschi; dopo aver letto quelle pagine, si deve concludere che l'uomo capace di spingere una carrozzella per bambini in una città tedesca, senza infrangere la legge, sarebbe tagliato per la carriera diplomatica. Non si può andare a passo di lumaca con una carrozzella per bambini. Né si può andare troppo in fretta. Non si deve intralciare il cammino dei passanti con la carrozzella, e se qualcuno si trova sulla sua strada, è la carrozzella che deve togliersi di mezzo. Se ci si vuol fermare bisogna andare nel luogo appositamente designato, dove le carrozzelle si possono fermare, e quando si arriva là, ci si ''deve'' fermare. Non si può attraversare la strada con una carrozzella; se voi e il bambino abitate dall'altra parte della strada, peggio per voi. Non dovete lasciare la vostra carrozzella da nessuna parte, e soltanto in certi luoghi ve la potete portare dietro. Direi che, in Germania, chi porta in giro una carrozzella per bambini, si può procurare in mezz'ora tante grane, da averne abbastanza per un mese. Qualunque giovane inglese desideroso di attaccar lite con la polizia, otterebbe magnificamente lo scopo andando in Germania e portando con sé una carrozzella per bambini. (pp. 162-163)
*L'[[abitudine]] rende ciechi per ciò che non si desidera vedere. (p. 211)
*I tedeschi sono riusciti a convincersi che non vi è nulla di brutale nella ''[[Mensur]]''... nulla che offenda la sensibilità, nulla di degradante. Sostengono che essa stimola nella gioventù tedesca il sangue freddo e il coraggio. [...] La ''Mensur'' non ha altro risultato che renderlo simile {{NDR|lo studente tedesco}} a un bruto. Può darsi che comporti anche un sfoggio di abilità – così dicono – ma non salta all'occhio. Il combattimento, di per sé, ricorda gli scontri dei cavalieri antichi, con le loro draghinasse; e lo spettacolo, in complesso, rappresenta un felice tentativo di combinare il ridicolo con lo sgradevole. (pp. 211-212)
*In favore del duello propriamente detto, si possono portare molti argomenti. Ma la ''[[Mensur]]'' non ha alcuna giustificazione. È puerile, il fatto che sia crudele e brutale non ne diminuisce menomamente la puerilità. Le ferite non hanno una valore intrinseco di per se stesse; è la causa che le nobilita, non la loro gravità. [...] L'iscriversi a una società con l'unico scopo di farsi tagliuzzare, riduce l'uomo al livello intellettuale di un derviscio danzante. Gli esploratori ci narrano dei selvaggi dell'Africa centrale che esprimono il loro gaudio, durante le feste, facendo salti e capriole e sfregiandosi. Però, non vedo la necessità che gli europei li imitino. La ''Mensur'' è, in conclusione, la ''reductio ad absurdum'' del duello; se i tedeschi non riescono a capirne da soli il ridicolo, non si può altro che rammaricarsi per la loro mancanza di spirito. (pp. 216-217)
*I [[tedeschi]] sono un buon popolo. In complesso, forse, sono il popolo migliore del mondo; un popolo affettuoso, altruista e bonaccione. Io sono sicuro che la grande maggioranza dei tedeschi se ne va in paradiso. Anzi, confrontando i tedeschi con la popolazione degli altri paesi cristiani, si è costretti a concludere che il paradiso dev'essere principalmente di marca tedesca. Però, non riesco a capire come i tedeschi ci arrivino. Che l'anima di un singolo tedesco abbia abbastanza iniziativa per volarsene da sola e andare a bussare alla porta di san Pietro, non lo posso credere. Penso, piuttosto, che le anime vengano condotte lassù a plotoni, e affidate all'anima di un defunto agente di polizia. (pp. 230-232)
===[[Explicit]]===
«Che cos'è, precisamente, il ''[[Bummel]]''?», domandò George. «Come lo si potrebbe tradurre?»<br />«Io lo definirei un [[viaggio]], lungo o breve, senza una meta precisa», spiegai. «L'unica regola fissa, nel ''Bummel'', consiste nel ritornare entro un dato tempo al punto di partenza. Talvolta, si va per strade affollate, talvolta attraverso campi e sentieri, talvolta si dispone di poche ore oppure di qualche giorno. Ma, breve o lungo che sia il viaggio, e dovunque ci conduca, il nostro pensiero è sempre fisso sulla sabbia che scorre nella clessidra. Chiniamo la testa in cenno di saluto e sorridiamo a molte persone che incontriamo; con qualcuna sostiamo a far quattro chiacchiere, oppure ci accompagniamo per un tratto. Vediamo molte cose interessanti e spesso ci sentiamo un po' stanchi. Però, nel complesso, ci siamo divertiti, e la fine del ''Bummel'' desta in noi un po' di rammarico.» (p. 240)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Appunti di romanzo''===
Molti anni fa — ero ancora molto piccino — abitavamo in una gran casa d'una strada lunga, dritta e buia dell'estremità orientale di Londra. Di giorno era rumorosa e affollata: ma di sera placida e solitaria. I fanali a gas, pochi e radi, avevano piuttosto il carattere di fari che di lampioni, e la guardia col passo grave e pesante della sua lunga ronda, pareva che s'avvicinasse sempre più o si dileguasse, tranne nei brevi momenti in cui si fermava a far stridere una finestra o una porta, o a illuminare con la lanterna qualche vicolo buio che conduceva verso il fiume.
===''Sul tempo perso a perdere tempo''===
Avete mai fatto caso a quando una donna sta per uscire?<br>Quando un uomo esce, dice: «Sto uscendo, non tarderò».
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Jerome K. Jerome, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/j/jerome/appunti_di_romanzo/pdf/appunt_p.pdf Appunti di romanzo]'' (''Novel Notes''), traduzione di Silvio Spaventa Filippi, A. F. Formíggini, 1928.
*Jerome K. Jerome, ''I pensieri oziosi di un ozioso. Libro per un'oziosa vacanza'' (''Idle Thoughts of an Idle Fellow''), traduzione di Ida Omboni, BUR, 1953.
*Jerome K. Jerome, ''Sul tempo perso a perdere tempo. I ripensamenti oziosi di un ozioso'', traduzione di Alessandra Goti, Piano B edizioni, Prato, 2016. ISBN 9788899271534
*Jerome K. Jerome, ''Tre uomini a zonzo'' (''Three Men on the Bummel''), traduzione di Alberto Tedeschi, BUR, 1991. ISBN 88-17-15142-4
*Jerome K. Jerome, ''Tre uomini in barca (per non parlare del cane)'' (''Three Men in a Boat''), traduzione di Maria Grazia Bianchi Oddera e Silvio Spaventa Filippi, Newton. ISBN 8882898318
*Jerome K. Jerome, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/j/jerome/tre_uomini_in_una_barca/pdf/jerome_tre_uomini_in_una_barca.pdf Tre uomini in una barca (per tacer del cane)]'' (''Three Men in a Boat''), traduzione di Silvio Spaventa Filippi, Sonzogno, 1922.
*Jerome K. Jerome, ''Tre uomini in barca (per non parlar del cane)'' (''Three Men in a Boat''), traduzione di Francesco De Rosa, Editrice SAIE, 1972.
*Jerome K. Jerome, ''Tre uomini in barca (per non parlare del cane)'' (''Three Men in a Boat''), traduzione di Margherita D'Amico, Giunti, 2003.
*Jerome K. Jerome, ''Tre uomini in barca (per non parlar del cane)'' (''Three Men in a Boat''), traduzione di Katia Bagnoli, Feltrinelli, Milano, 1997. ISBN 8807821419
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Pensieri oziosi di un ozioso||(1886)}}
{{Pedia|Tre uomini in barca (per tacere del cane)|''Tre uomini in barca (per tacere del cane)''|(1889)}}
{{Pedia|Tre uomini a zonzo||(1900)}}
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{{Nota disambigua}}
{{Film
|titoloitaliano= Seven
|immagine= Overhead power lines in Qatari desert.jpg
|genere= thriller, noir, drammatico
|regista= [[David Fincher]]
|sceneggiatore= [[Andrew Kevin Walker]]
|attori=
*[[Brad Pitt]]: det. David Mills
*[[Morgan Freeman]]: det. William Somerset
*[[Gwyneth Paltrow]]: Tracy Mills
*[[Kevin Spacey]]: John Doe
*[[R. Lee Ermey]]: capitano di polizia
*[[John C. McGinley]]: California
*[[Richard Roundtree]]: procuratore Martin Talbot
*[[Richard Schiff]]: Mark Swarr
*[[Martin Serene]]: commesso del negozio "Wild Bill"
*[[Michael Massee]]: proprietario del locale
*[[Richard Portnow]]: dr. Beardsley
*[[Leland Orser]]: uomo sotto shock
*[[Daniel Zacapa]]: detective Taylor
*[[John Cassini]]: ag. Davis
*[[Reg E. Cathey]]: dr. Santiago
*[[Pamala Tyson]]: donna senzatetto
*[[Richmond Arquette]]: fattorino
*[[Tudor Sherrard]]: ragazzo dei Cupion
|doppiatoriitaliani=
*[[Sandro Acerbo]]: det. David Mills
*[[Renato Mori]]: det. William Somerset
*[[Cristina Boraschi]]: Tracy Mills
*[[Francesco Pannofino]]: John Doe
*[[Luciano De Ambrosis]]: capitano di polizia
*[[Claudio Fattoretto]]: California / detective Taylor
*[[Sandro Iovino]]: procuratore Martin Talbot
*[[Angelo Nicotra]]: Mark Swarr
*[[Simone Mori]]: commesso del negozio "Wild Bill"
*[[Michele Gammino]]: dr. Beardsley
*[[Antonio Sanna]]: uomo sotto shock
*[[Vittorio Stagni]]: ag. Davis
*[[Stefano Mondini]]: dr. Santiago
*[[Ida Sansone]]: donna senzatetto
*[[Vittorio De Angelis]]: fattorino
*[[Francesco Pezzulli]]: ragazzo dei Cupion
|note=
}}
'''''Seven''''', film statunitense del 1995 con [[Brad Pitt]], [[Morgan Freeman]] e [[Kevin Spacey]], regia di [[David Fincher]].
==Frasi==
{{cronologico}}
* Signore e signori, ho il piacere di presentarvi un omicidio. ('''David Mills''')
* Sul giornale di ieri è successo che c'è uno che porta a spasso il cane e viene aggredito, gli prendono orologio e portafogli, e mentre giace sul marciapiede inerme, l'aggressore gli pugnala entrambi gli occhi. ('''William Somerset''')
*In giro è pieno di squilibrati che compiono azioni criminose e dicono che non vorrebbero: "Sono le voci a obbligarmi. E' il mio cane a obbligarmi. E' [[Jodie Foster]] che mi ha obbligato"... ('''David Mills''')
* "''Che assurde e ridicole [[marionetta|marionette]] siamo, sgambettanti su un volgare palcoscenico, ci diletta soltanto ballare, scopare, senza pensieri, ignorando quello che siamo: niente. Non per questo siamo stati creati.''" ('''William Somerset''' leggendo il diario di John Doe)
* "''Oggi stavo sulla metro e un tipo mi ha coinvolto in una conversazione, niente di impegnativo, la classica persona sola che ti parla del tempo. Ho cercato di essere simpatico e accomandante, ma mi faceva male la testa per la sua banalità. Non so neppure come sia accaduto esattamente, ma all'improvviso gli ho vomitato addosso. Non gli ha fatto piacere, e io non riuscivo a smettere di ridere.''" ('''William Somerset''' leggendo il diario di John Doe)
* Quando ho detto che ti ammiro dicevo sul serio. ('''John Doe''' rivolto a Mills)
* Ti sei fatto una vita invidiabile, detective. Dovresti esserne molto fiero. ('''John Doe''' rivolto a Mills)
==Dialoghi==
{{cronologico}}
* '''William Somerset''': Volevo farti una domanda quando ci siamo sentiti al telefono.<br /> '''David Mills''': Dica.<br /> '''William Somerset''': Perché qui?<br /> '''David Mills''': Non la seguo, scusi.<br /> '''William Somerset''': Tutti quegli sforzi per avere il trasferimento. È la prima domanda che mi è venuta in mente. <br /> '''David Mills''': Forse è per le sue stesse ragioni, o almeno quelle che aveva prima di decidere di mollare, giusto?<br /> '''William Somerset''': Ma se mi conosci appena...<br /> '''David Mills''': Allora forse non ho capito la domanda.<br /> '''William Somerset''': Eppure è semplice: hai fatto il diavolo a quattro per essere trasferito qui, non capisco perché ci tenessi in questo modo.<br /> '''David Mills''': Soltanto per rendermi utile! E mi farebbe piacere se non cominciassimo prendendoci a calci nelle palle. Ma qui è lei che comanda, no tenente?<br /> '''William Somerset''': Esatto. E voglio che ti limiti a osservare e ascoltare, chiaro? <br /> '''David Mills''': Guardi che non facevo il custode ai grandi magazzini, sono nella omicidi da cinque anni.<br /> '''William Somerset''': Non qui.<br /> '''David Mills''': Questo è un altro discorso.<br /> '''William Somerset''': Per i prossimi sette giorni, detective, questo altro discorso non te lo dimenticare.
* '''William Somerset''': L'assassino gli ha messo un secchio sotto e continuava a ingozzarlo, e se l'è presa anche con calma. Secondo il coroner può essere andato avanti per più di 12 ore. La gola della vittima era gonfia, forse per lo sforzo. Era decisamente al limite quando ha perso i sensi, l'assassino l'ha preso a calci ed è scoppiato.<br /> '''David Mills''': Che sadico di merda, eh?<br /> '''William Somerset''': Se vuoi ammazzare qualcuno gli spari, non ci perdi tanto tempo, è rischioso... a meno che l'atto in sé abbia un significato.<br />'''Cap. Polizia''': Ma dai, un figlio di puttana ha un conto in sospeso con un ciccione e lo tortura a morte. Punto e basta.<br /> '''William Somerset''': Nei sacchetti della spesa c'erano due scontrini, come dire che l'assassino ha fermato l'operazione e ha fatto un secondo viaggio al supermercato. <br />'''Cap. Polizia''': E allora?<br /> '''David Mills''': Non guardi me, il caso è suo, io stavo sotto la pioggia.<br /> '''William Somerset''': Questo è soltanto l'inizio.
* '''William Somerset''': L'ho trovato appeso al muro, dietro al frigorifero, dove è stato ucciso l'obeso. <br />'''Cap. Polizia''': "Lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce"<br/> '''William Somerset''': È [[John Milton|Milton]], "Il paradiso perduto".
*'''Tracy''': Da quanto vivi in questa città?<br/> '''William Somerset''': Da troppo.
* '''David Mills''': Quell'agente immobiliare, schifoso pezzo... scusa, calma. Ci fa vedere la casa più di una volta, sembrava in gamba, era efficiente, a Tracy era simpatico, però non mi spiegavo perché ci portasse qui per 5 minuti esatti alla volta. <br/> '''Tracy Mills''': L'abbiamo scoperto la prima notte... <br/> '''William Somerset''': È una casa rilassante, con vibromassaggio incorporato... {{NDR|Sorridendo}}
*'''William Somerset''': Questi omicidi hanno l'aria di un'attrizione forzata.<br/>'''David Mills''': Di una cosa?<br/> '''William Somerset''': "Attrizione". E' quando ti penti dei tuoi peccati ma non per amore verso Dio. <br/>'''David Mills''': O magari perché ti tengono una pistola davanti alla faccia.
*'''William Somerset''': Ormai nelle [[Città|metropoli]] farsi gli affari propri è diventata una scienza. Nella prevenzione allo stupro la prima lezione è: mai gridare aiuto, ma sempre al fuoco. Nessuno risponde a una richiesta d'aiuto. Tu urla «al fuoco» e arrivano di corsa.<br/>'''David Mills''': Che società di merda!
*'''William Somerset''': Eri convinto di quello che hai detto alla signora Gould, vero? Che prenderemo quel pazzo?<br/>'''David Mills''': Sì.<br/> '''William Somerset''': Vorrei poterla pensare ancora come te.<br/>'''David Mills''': Perché, che cosa stiamo facendo se non questo?<br/> '''William Somerset''': Raccogliamo i pezzi. Accumuliamo montagne di reperti, raduniamo fotografie, campioni... mettiamo tutto su carta. Annotiamo a che ora avvengono i fatti.<br/>'''David Mills''': Nient'altro?<br/> '''William Somerset''': Nient'altro. Sistemando tutto ordinatamente e archiviandolo per bene, nella speranza che possano servire a qualche tribunale. Sono diamanti raccolti su un' isola deserta, da due naufraghi che aspettano soccorsi.<br/>'''David Mills''': Stronzate.<br/> '''William Somerset''': Perfino il più promettente indizio conduce solo ad altri indizi... e così molti corpi da sotto terra gridano vendetta.
*'''William Somerset''': Perché non mi dici qual è il vero problema?<br/>'''Tracy''': {{NDR|Con le lacrime agli occhi}} David e io avremo un bambino.<br/> '''William Somerset''': {{NDR|Atterrito}} Oh, Tracy... non credo di essere proprio... la persona adatta a cui parlarne.<br/>'''Tracy''': La odio questa città!<br/> '''William Somerset''': Ho avuto un relazione tempo fa. Era praticamente un matrimonio. Lei rimase incinta. E parlo di molto... tempo fa. Una mattina mi alzo come al solito e vado al lavoro. Uno dei tanti giorni, tutti uguali, se omettiamo il fatto che era il primo giorno dopo... la bella notizia. E ho provato... paura. Per la prima volta. Mi ricordo che pensavo: "E ora chi me lo dà il coraggio di fare un figlio con quello che vedo in giro? Come si può crescere in un mondo come questo?". Le ho detto che non volevo che lo tenesse. E dopo qualche settimana... lei mi ha accontentato.<br/>'''Tracy''': Io voglio avere dei figli.<br/> '''William Somerset''': Quello che posso dirti è... che io so, o meglio... sono più che convinto di aver preso la decisione giusta, ma non c'è giorno in Terra che passi senza che io desideri di aver fatto una scelta diversa. Se scegli di non tenere... il bambino rimanga una tua decisione. Non dirgli mai che sei rimasta incinta. Ma se al contrario scegli di tenerlo... allora non perdere occasione per viziarlo e coccolarlo. Questo è il massimo del consiglio che posso darti, Tracy.
*'''William Somerset''': Il padrone di casa di Victor dice che trovava una busta con i contanti nella buca delle lettere il primo di ogni mese. Virgolette: "''Nessuno ha mai avuto da reclamare sull'inquilino dell'appartamento 306, né ho mai ricevuto reclami da parte sua. E' il miglior inquilino che abbia mai avuto''". Chiuse virgolette.<br/>'''David Mills''': Il sogno di ogni padrone di casa: un inquilino paralizzato e senza lingua!<br/> '''William Somerset''': Che paga l'affitto puntualmente.<br/>'''David Mills''': Questa attesa mi uccide!<br/> '''William Somerset''': Fa parte del lavoro.<br/>'''David Mills''': Perché non usciamo, eh? Perché rimaniamo seduti qui a marcire aspettando che quello squilibrato colpisca di nuovo?<br/> '''William Somerset''': E' riduttivo chiamarlo squilibrato, non commettere questo errore.<br/>'''David Mills''': Per favore, è solo un pazzo! Scommetto che in questo preciso momento sta ballando con addosso la vestaglia della nonna, sì! Spalmandosi tutto di Nutella! Come la vedi?<br/> '''William Somerset''': Non come te.<br/>'''David Mills''': Ma la fortuna ha un limite.<br/> '''William Somerset''': Non si affida alla fortuna. Siamo entrati in quell'appartamento dopo un anno esatto che aveva legato Victor a letto. Un anno quel giorno. E' lui che l'ha voluto.<br/>'''David Mills''': Non ne siamo sicuri.<br/> '''William Somerset''': Oh sì, invece. Il biglietto che ha lasciato, queste parole erano per noi: "lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce".<br/>'''David Mills''': Vada affanculo. E allora?<br/> '''William Somerset''': Fin adesso ha ragione. Che volontà di ferro: tenere un uomo immobilizzato un anno intero, staccargli una mano e usarla per lasciare delle impronte, introdurgli delle sonde nei genitali. Questo signore è metodico, esigente e quel che è peggio, paziente.
*'''William Somerset''': Sono ormai anni che l'FBI registra le uscite dei libri dalle biblioteche.<br/>'''David Mills''': E multa i ritardatari?<br/> '''William Somerset''': No, controlla che letture si fanno. Allora...<br/>'''David Mills''': Cosa?<br/> '''William Somerset''': Ci sono libri bollati. Libri sul nucleare per esempio. O ''[[Mein Kampf]]''. Quindi se tu richiedi un libro bollato, la tua scheda bibliotecaria finisce all'FBI nei computer del governo.<br/>'''David Mills''': Frena frena frena. Sicuro che è legale?<br/> '''William Somerset''': Ah, legale, illegale... che termini obsoleti!
*'''William Somerset''': Questa storia non può avere un lieto fine, non è possibile.<br/>'''David Mills''': Se lo arrestassimo sarebbe già un lieto fine.<br/> '''William Somerset''': Se prendessimo John Doe, e uscisse fuori che è il Diavolo, o meglio ancora Satana in persona, questo appagherebbe le nostre aspettative ma... non è il Diavolo. E' un essere umano.<br/>'''David Mills''': Umano? Tu fai della filosofia, mi dici queste cose, queste... guarda che se lo fai per prepararmi ad affrontare una sconfitta, grazie ma...<br/> '''William Somerset''': Ma tu vuoi diventare un [[eroismo|eroe]]... vuoi diventare un campione. Guarda che la gente non vuole campioni: vuole mangiare cheeseburger, giocare al lotto e guardare la televisione...<br/>'''David Mills''': Ehi, come ci sei diventato così? Vorrei saperlo.<br/> '''William Somerset''': Non ci si diventa da un giorno all'altro...<br/>'''David Mills''': Va' avanti.<br/> '''William Somerset''': È che non riesco a continuare a vivere in mezzo a gente che abbraccia e coltiva l'apatia come se questa fosse una... una virtù. <br/>'''David Mills''': Non sei diverso, non sei migliore.<br/> '''William Somerset''': Non credo di essere né meglio né peggio, per niente. Anzi, io lo capisco, lo capisco totalmente. L'apatia è una soluzione, insomma è più facile stordirsi con qualche droga piuttosto che dover affrontare la vita; è più facile rubare quello che si vuole piuttosto che guadagnarselo. <br />'''David Mills''': Sì... <br/> '''William Somerset''': È più facile picchiare un figlio che educarlo. Diamine! L'amore costa, costa impegno, lavoro... <br/>'''David Mills''': Si parla di gente che è mentalmente disturbata qui, si parla di gente che è mentalmente fuori di testa, sì, guarda...<br/> '''William Somerset''': No, no, ma... No, no qui-qui purtroppo si parla della nostra vita quotidiana... poi tu guarda che non te lo puoi permettere di essere così ingenuo!<br/>'''David Mills''': Vaffanculo, dai! Sai, dovresti sentirti quando parli, davvero. Tu... tu dici: "Il problema principale è che la gente se ne frega... " {{NDR|Somerset annuisce}} "... E allora io, me ne frego della gente!". Capisci che non ha senso? Lo capisci?<br /> '''William Somerset''': Ah... Tu non te ne freghi?<br /> '''David Mills''': Giusta domanda! Io mai!<br /> '''William Somerset''': Allora tu cambierai il mondo.<br /> '''David Mills''': Non scherzare. Il punto è che, è che... io non credo che tu molli perché sei convinto delle cose che dici. No, no... Credo che tu te ne voglia convincere perché molli. Tu vuoi che ti dia ragione, tu vuoi sentirmi dire: "Sì, sì... sì! Quant'è vero! Qui è tutto un casino, questo è un mondo di merda, dovremmo tutti andare a vivere in una foresta sugli alberi." E invece no! Io questo non te lo dico. Io non ti do ragione. Non sono d'accordo. Neanche volendolo!
* {{NDR|I due Detective non si accorgono di John Doe}} <br/>'''John Doe''': Detective... <br/> '''William Somerset''': Non vedo l'ora che finisca. <br/> '''John Doe''': Detective? <br/> '''David Mills''': Così potrai mollare...<br/> '''John Doe''': DETECTIVE! {{NDR|I due si girano e vedono Doe con la camicia imbrattata di sangue}} Credo che stia cercando me!
* {{NDR|Nel bagno, mentre si stanno depilando il petto}} <br/> '''William Somerset''': Se la testa di John Doe si aprisse e ne uscisse un disco volante, non meravigliarti. <br/>'''David Mills''': Va bene... ma se mi scappa il rasoio e mi taglio via un capezzolo... l'[[assicurazione]] me lo ripaga? <br/> '''William Somerset''': Non lo so, forse. Se fossi abbastanza uomo da fare la denuncia te lo ricomprerei io, di tasca mia.
*'''David Mills''': Non dobbiamo soltanto recuperare due cadaveri, vero John? Non sarebbe abbastanza ad effetto, tu devi farci ricamare sopra i giornali.<br/>'''John Doe''': Oggi, se vuoi farti ascoltare, non è più sufficiente battere educatamente sulla spalla delle persone, devi colpirle con un maglio. E solo allora ti concederanno piena attenzione. <br/>'''David Mills''': Sì, ma scusa se te lo chiedo, cos'hai di tanto speciale che tutti dovrebbero ascoltarti?<br/>'''John Doe''': Non sono speciale. Non sono mai stato eccezionale. Questo sì, lo è: quello che sto facendo. Il mio lavoro.<br/>'''William Somerset''': Il tuo lavoro?<br/>'''John Doe''': Sì.<br/>'''David Mills''': Sai, ad essere onesto, non mi sembra niente di speciale nemmeno quello.<br/>'''John Doe''': No, non è vero.<br/>'''David Mills''': E' vero eccome. E il bello è che, di tutto questo gran lavoro, tempo due mesi nessuno ne sa più niente, a nessuno gliene frega più un cazzo, sarà tutto dimenticato.<br/>'''John Doe''': Ancora non hai la visione del piano generale. Ma, quando l'avrai, quando sarà completato - e manca ormai poco- tu e gli altri stenterete a comprenderlo. Ma non potrete negarne la grandezza.<br/>'''David Mills''': {{NDR|A Somerset}} Che tu sappia sono tutti così vaghi i matti?
* '''David Mills''': Sto provando a immaginarmi una scena, ti andrebbe di darmi una mano? Quando uno è fuori di testa e... e tu... lo sei un bel po'. Che sei fuori di testa lo sai, no? E se ne sta seduto a leggere riviste di armi, masturbandosi nelle sue feci, e a un tratto si ferma e fa: "Wow! È una cosa incredibile! Come cazzo faccio a essere così matto?". È così? Fate così voi, eh? <br/>'''John Doe''': È più rassicurante per te darmi questa etichetta. <br/>'''David Mills''': Sì, rigiratela in questo modo. <br/>'''John Doe''': Non ho la pretesa che approvi quello che ho fatto, ma non l'ho scelto io. Sono stato scelto. <br/>'''David Mills''': Sì, come no! <br/>'''William Somerset''': Non dubito che tu ci creda, John. Ma ho l'impressione che trascuri un'evidente contraddizione. <br/>'''John Doe''': Il che vuol dire...? <br/>'''William Somerset''': Grazie della domanda. Se fossi stato scelto, diciamo, da un'autorità superiore che ha guidato la tua mano, sembrerebbe... strano che potessi godere tanto di quello che facevi. Perché tu godevi a torturare quella gente, no? Non riesco a capire come tu possa porti come un martire. <br/> '''David Mills''': John... <br/>'''John Doe''': Non credo di aver goduto più di quanto il detective Mills godrebbe a rimanere solo con me in una stanza senza finestra. Non è così? Quanto ti farebbe piacere massacrarmi impunemente? <br/>'''David Mills''' {{NDR|Sarcastico}}: Così mi ferisci! Io non farei mai... <br/>'''John Doe''': Solamente per paura delle conseguenze. Ma te lo leggo negli occhi. Che male c'è a provare piacere a svolgere il proprio lavoro? Per quanto mi riguarda non posso negare che mi dia piacere ritorcere ogni peccato contro il peccatore. <br/>'''David Mills''': Oh, un momento, tu hai solo ucciso degli innocenti, non confondiamo. <br/>'''John Doe''': Innocenti? Se è una battuta non fa ridere! Un [[sovrappeso|obeso]], un disgustoso obeso che faticava a stare in piedi, un uomo che se lo incontri per la strada chiami a raccolta i tuoi amici per fartene gioco insieme a loro, un uomo la cui sola vista mentre stai pranzando ti faceva passare la voglia di mangiare. E dopo di lui l'avvocato, in cuor vostro dovreste ringraziarmi per averlo fatto. Un uomo che aveva dedicato la sua vita al denaro, ai beni materiali, mentendo, con tutta la veemenza di cui era capace, dando così a volgari assassini e stupratori la libertà! <br/>'''David Mills''': Volgari assassini? <br/>'''John Doe''': Una donna... <br/>'''David Mills''': Volgari assassini come te! <br/>'''John Doe''': ...una donna, così orribile dentro da non riuscire neanche a sopportare di vivere solo perché aveva perso la bellezza esteriore, un uomo spacciatore, uno spacciatore pederasta ad essere precisi, e non ci dimentichiamo di quell'altra infetta sgualdrina! Solo in questo mondo di merda si possono definire degli innocenti persone come quelle e rimanere con la faccia seria. Ma questo è il punto, vediamo un [[Vizi capitali|peccato capitale]] ad ogni angolo di strada, in ogni abitazione, e lo tolleriamo. Lo tolleriamo perché lo consideriamo comune, insignificante, lo tolleriamo mattina, pomeriggio e sera. Adesso basta però, servirò da esempio e ciò che ho fatto ora verrà prima decodificato, poi studiato... e infine seguito... per sempre. <br/>'''David Mills''': Sì... {{NDR|A Somerset}} ha anche manie di grandezza. <br/>'''John Doe''': Tu dovresti ringraziarmi. <br/>'''David Mills''': E perché, John? <br/>'''John Doe''': Perché ci si ricorderà di te quando sarà finita. Renditi conto, detective, che l'unica ragione per cui mi trovo qui adesso è che ho voluto trovarmi qui. <br/>'''David Mills''': No, no, no, ti avremmo arrestato comunque. <br/>'''John Doe''': Oh, davvero? Allora perché aspettare? Per torturarmi? Era tutta una tattica? Lasciar morire cinque persone "innocenti" per poi far scattare finalmente la trappola? Dì un po', qual era l'inconfutabile prova che avreste usato contro di me prima che oggi io entrassi chiamandoti e consegnandomi a te indifeso?! <br/>'''David Mills''': John, calma, eh! Se non sbaglio siamo venuti a bussare alla tua porta. <br/>'''John Doe''': Oh, dimenticavo. E se non sbaglio io invece ti ho spaccato la faccia! Tu sei vivo soltanto perché quel giorno non ti ho ucciso. <br/>'''David Mills''': Sta' seduto bene. <br/>'''John Doe''': Ti ho risparmiato. <br/>'''David Mills''': Siediti bene! <br/>'''John Doe''': Ricordatelo detective, ogni volta che davanti allo specchio ti guarderai in faccia per il resto della tua vita, o per meglio dire, per il resto di quella vita... <br/>'''David Mills''': Siediti! <br/>'''John Doe''': ...che ti ho voluto regalare! <br/>'''David Mills''': Siediti bene, squilibrato di merda! Chiudi quella bocca del cazzo! Non sei il Messia, sei-sei un servizio giornalistico, sei una faccia su una t-shirt se ti va bene! <br/>'''John Doe''': Non chiedetemi di piangere quelle persone, non provo compassione per loro più di quelle migliaia sterminate a [[Sodoma e Gomorra]]. <br/>'''William Somerset''': In altre parole, John, quello che tu hai compiuto è stato [[Dio]] a volerlo? <br/>'''John Doe''': Il Signore a volte opera in modi misteriosi.
* {{NDR|Somerset guarda un corpo sul ciglio della strada}} <br/>'''David Mills''': Che cosa c'è? <br/> '''William Somerset''': Un cane morto. <br/> '''John Doe''': Io non sono stato.
* '''William Somerset''' {{NDR|Dopo aver aperto il pacco con dentro la testa mozzata di Tracy e rivolgendosi alla pattuglia di polizia che li insegue in elicottero}}: California, allontanatevi! State lontani, non intervenite! State lontani... qualunque cosa sentiate! {{NDR|Si mette a correre verso Mills e Doe}} Mills! <br/>'''John Doe''': Eccolo che arriva. <br/>'''William Somerset''': Getta la pistola! <br/>'''David Mills''': Cosa? <br/>'''William Somerset''': Getta la pistola! Immediatamente! <br/>'''John Doe''': Avrei voluto vivere come te. <br/>'''David Mills''': Sta' zitto! Ma che cazzo stai strillando? <br/>'''William Somerset''': Getta la pistola a terra! <br/>'''John Doe''': Ascoltami, detective. Sto cercando di dirti quanto ammiro te e la tua incantevole moglie. <br/>'''David Mills''': Cosa? <br/>'''John Doe''': Tracy. <br/>'''William Somerset''' {{NDR|Da lontano}}: Non ascoltarlo, Mills! <br/>'''David Mills''': Ma che cazzo dici? <br/>'''John Doe''': È scandalosa la facilità con cui un membro della stampa può comprare delle informazioni dagli uomini del suo distretto. <br/>'''William Somerset''': Getta la pistola! Metti giù la pistola! <br/>'''John Doe''': Sono passato a casa tua stamattina, quando già eri uscito... <br/>'''William Somerset''': Mills! <br/>'''John Doe''': Ho giocato a fare il marito, ho giocato ad assaporare la vita dell'uomo comune. <br/>'''William Somerset''': Gettala, Mills! <br/>'''John Doe''': Ma non ha funzionato. E allora... ho preso un souvenir: la sua bella testa! <br/>'''William Somerset''' {{NDR|Arriva da Mills e Doe}}: Mills! Mills! <br/>'''David Mills''': Ma di che sta parlando? <br/>'''William Somerset''': Dammi la pistola! <br/>'''David Mills''': Cosa c'è nella scatola? <br/>'''William Somerset''' {{NDR|Getta la sua pistola a terra}}: Butta... butta via la pistola! <br/>'''David Mills''': Ti ho visto con la scatola, cosa c'è dentro? <br/>'''John Doe''': Perché io invidio la tua vita normale... <br/>'''William Somerset''': Getta la pistola, David. <br/>'''John Doe''': A quanto pare è l'invidia il mio peccato. <br/>'''David Mills''': No! Che c'è nella scatola? <br/>'''William Somerset''': Te lo dico se mi dai la pistola. <br/>'''David Mills''': Che cazzo c'è in quella scatola?! <br/>'''John Doe''': Te l'ho già detto io! <br/>'''David Mills''': Sei un bugiardo! <br/>'''William Somerset''': David...<br/>'''David Mills''': Sei un bugiardo del cazzo! Sta' zitto! <br/>'''William Somerset''': È quello che vuole! <br/>'''David Mills''': No! No! <br/>'''William Somerset''': Lui vuole che tu gli spari! <br/>'''David Mills''': No! No! Dimmelo! Dimmelo che non è vero! Dimmi che non è vero! <br/>'''John Doe''': Trasformati in vendetta, David. <br/>'''David Mills''': No! Lei sta bene, dai! Dimmelo! <br/>'''John Doe''': Trasformati... in ira. <br/>'''David Mills''': Dimmi che sta bene! <br/>'''William Somerset''': Se uccidi un indiziato sarà stato tutto inutile! Lui lo sa! <br/>'''David Mills''': No! No! <br/>'''John Doe''': Mi implorava di risparmiarla, detective. <br/>'''William Somerset''': Sta' zitto! <br/>'''John Doe''': Mi implorava per la sua vita... <br/>'''William Somerset''': Sta' zitto! <br/>'''John Doe''': ...e per la vita del bambino dentro di lei!<br/>'''William Somerset''': Zitto! {{NDR|Gli dà uno schiaffo}} <br/>'''John Doe''' {{NDR|Osserva Mills scioccato e confuso e sorride, [[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Oh... non lo sapeva. <br/>'''William Somerset''': La pistola, David! David, se tu ora lo ammazzi... avrà vinto. <br/>'''David Mills''': Oh, Dio! Oh, Dio! Oh! {{NDR|Non resiste e gli spara sei colpi di pistola uccidendolo}}
* '''Capitano di polizia''' {{NDR|In merito all'arresto di David}}: Be', adesso tocca a noi occuparcene. <br/>'''William Somerset''': Qualunque cosa gli occorra. <br/>'''Capitano di polizia''': Tu dove sarai? <br/>'''William Somerset''': Da qualche parte... ma non lontano.
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
*[[Ernest Hemingway]] una volta ha scritto: «Il [[mondo]] è un bel posto e vale la pena di lottare per esso». Condivido la seconda parte. ('''William Somerset''')
==Citazioni su ''Seven''==
*Un film interessante e ben fatto che segue però le mode: basta guardare gli attori. ([[Dario Argento]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film polizieschi]]
[[Categoria:Film thriller drammatici]]
[[Categoria:Film thriller psicologici]]
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Giuseppe Marotta (scrittore)
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2022-08-14T22:54:45Z
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/* Citazioni */ fix
wikitext
text/x-wiki
[[File:Giuseppe Marotta 1947.jpg|thumb|Giuseppe Marotta, 1947]]
{{indicedx}}
'''Giuseppe Marotta''' (1902 – 1963), scrittore e sceneggiatore italiano.
==Citazioni di Giuseppe Marotta==
*Dunque non userò, per [[La dolce vita]], espressioni come "ritratto di una società e di un periodo", o come "potente affresco", delle quali tanti avidi collezionisti di frasi fatte, individui che non hanno addosso un pelo che gli appartenga, hanno immediatamente abusato. No. Dico semplicemente che La dolce vita è un poema cinematografico, suddiviso in canti e strofe.<ref>Da ''Un fraterno evviva all'amara via Veneto di Fellini''; in ''Al cinema non fa freddo'', a cura di G. Amelio, postfazione di G. Fofi, Cava de' Tirreni, Avagliano, 1992, pp. 79-80.</ref>
*Ma io recensisco film o colleziono nemici?<ref name=anedd>Citato in Fernando Palazzi, ''Dizionario degli aneddoti'', Baldini Castoldi Dalai, 2000.</ref>
*Ne ho visti morire tanti, e se nessuno torna vuol dire che non ci si trovano male.<ref name=anedd/>
*Oggi pure i ciechi vedono che la [[dittatura]] è l'esito di una cattiva [[democrazia]], mentre la democrazia è l'esito di una cattiva dittatura.<ref>Da ''Visti e perduti'', Bompiani.</ref>
*Ogni padrone, piccolo o grosso, ha sempre l'aria di pensare che lui non ha fatto il sole perché i salariati ne usufruiscano senza pagarlo.<ref>Da ''A Milano non fa freddo'', Bompiani, 1949.</ref>
==''Dieci racconti''==
*Gli scettici osservino, prego, l'Arco di Sant'Eligio in qualsiasi fotografia o nel vecchio dipinto di Vincenzo Migliaro: quelle pietre assorte, rozze e magiche insieme come il bastimento nella bottiglia; i negozietti di panni e di ferraglia, di sugheri e di cordami, di crusca e di carrube intorno all'erma su cui ride e piange la deturpatissima testa greca, l'enigmatica e remota scultura detta dalla plebe "donna Marianna, capa di Napoli"; un pianino automatico scantona e un gobbo s'inoltra gesticolando come se incarnasse l'ultima vibrazione di quella storta musica; insomma dove, se non a Sant'Eligio, nulla succede ma succede tutto, specialmente l'impossibile? (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 216)
*[...] Figurella per esempio era [[sensale]] {{sic|e come}}. In che diavolo non si immischiava, cioè, questo giovane rosso di pelo, altissimo, lentigginoso, puntuto e vagamente arcaico, forse derivato da qualche lontanissimo armigero svevo? Egli impartiva la sua mediazione ad ogni cosa, valendosi del primordiale sistema di trovarsi comunque, fin dall'inizio o all'ultimo istante, gradito o tollerato, negletto o riconosciuto, fra l'origine e il destino delle cose. Il suo lavoro indubitabile era nell'aria, pulviscolo di mansioni rivelato dal raggio di qualche idea felice, subitanea. Un ragazzo corre verso il portoncino dell'ostetrica? Don Arturo lo trattiene, s'informa, bussa e parla per lui: domani, femmina o maschio, l'otto per cento a don Arturo non glielo toglierà nessuno. Passano botti piene e carri funebri vuoti, mansueti o stizziti discorsi, fiori, frutti, sorrisi, lacrime, conoscenti, forestieri, teste rotte, {{sic|calcina}}, travi, guardie, pompieri, asini, galline o finanche i Sacramenti sotto la stola del compunto sacerdote, i cui piedi non toccano terra e le cui occhiate sono basse e fremono come l'erba? Don Arturo li segue, domanda o intuisce, si trasforma lentamente, insensibilmente, in un'equa e opportuna mediazione. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', pp. 216-217)
*{{NDR|Il}} mesto orologio di Sant'Eligio – il quale è gotico, ha dunque una serietà indiscutibile, una mutria di secolare galantuomo tedesco [...]. (da ''Nell'orologio di Sant'eligio'', p. 220)
*La [[Riviera di Chiaia]] bruciava. [[Festa di Piedigrotta|Piedigrotta]] è anche questo, una furia di luci. "Bancarelle", trespoli, carretti, finestre, chioschi, negozi, palchi delle orchestrine vi fissano con gli occhi roventi e spalancati dei matti. Non esagero, la notte del sette è un interrogatorio di terzo grado, coi riflettori puntati in faccia e una stridula voce che ripete: «Sei contento, ammettilo, ti diverti!»; è una deliziosa tortura per farci confessare che non avremo, domani, cielo da vedere e terra da camminare. Pazienza! Salute a noi! (da ''La notte del sette'', p. 227)
*La mia città fu, ed è, e sarà in ogni epoca, un libro di tutte le favole. Che cosa non vi producono amore e odio, saggezza e follia, candore e astuzia, verità e menzogna, "guapparia" e soldi? (da ''Il califfo Esposito'', p. 236)
==''Gli alunni del sole''==
*[...] piazza Carlo III, te li ricordi i lunghi pomeriggi che trascorremmo in un'aiuola sotto la montagna dell'[[Albergo dei Poveri]]?, non lungi dalla cesta, dal tavolino e dai coltelli del venditore delle prime angurie? Ti scegliemmo spesso perché, immensa com'eri, deridevi l'orologio dell'Ospizio e non sembravi più abitata del cielo sul nostro capo; i reggimenti che tornavano dal vicino Campo di Marte, anzi, ti rendevano maggiormente solitaria. Il gigantesco edificio traboccante di sventurati, all'ombra del quale ce ne stavamo, io lo considero un errore del buon re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]]. Era preferibile, invece, ridurne alquanto le dimensioni e collocarvi gli abbienti; così nell'intera Napoli si sarebbe adagiato e sgranchito il solo popolino: una tettoia che la ricoprisse tutta, una adeguata insegna, e il vero Albergo dei poveri, Maestà, sarebbe stato quello. (da ''Venere punita'', pp. 55-56)
*«Gli esattissimi risultati di [[Venere (divinità)|Venere]], per chi la guardava e per chi la otteneva, erano infallibilmente questi... un'estrema delizia ma pure un dolore, una tristezza, come quando per la troppa gioia si scostano i numeri della quaterna che avete vinto, e compare una bella paralisi cardiaca. Egregio don Salvatore, la massima dolcezza è simultaneamente amara come il fiele... chiunque odorava, non so perché, nell'irresistibile profumo di Venere, il tanfo della propria morte... E così, dato che nessuno si decideva, la proposta di matrimonio alla Dèa gliela fece Vulcano».<br>«Chi, il [[Vesuvio]]?»{{sic|.}}<br>«Una specie, don Salvatore.» ('''Don Federico Sòrice''', da ''Venere punita'', p. 59 {{NDR|a Don Salvatore Cadamartori}})
*«Io non mi spiego perché si debbano piantare, cogliere, tenere in acqua e sale ma principalmente vendere questi [[Lupino bianco|lupini]]» esclamò don Antonio Pagliarulo. «Che sostanza, che gusto hanno?»{{sic|.}}<br>Il fruttivendolo Cadamartori:<br>«Appunto perciò ne mangiamo quintali. Vi mettete in bocca un lupino e masticandolo aspettate... non sentendo niente lo inghiottite e ne pigliate un altro, continuamente un altro finché ne rimangono. Siete all'eterna ricerca del sapore, ho parlato chiaro?... È una fissazione, un puntiglio».<br>Il ciabattino {{sic|Debbiase}}:<br>«Come l'esistenza nostra, Don Antonio, tale e quale. Finisce una giornata insulsa, un lupino di ventiquattro ore, e voi già vi precipitate col pensiero sull'indomani, già vi illudete che i successivi lupini saranno diversi, fragole travestite, caramelle e gianduia, chi lo sa!»{{sic|.}}<br>Don Federico {{sic|Sòrice}}:<br>«Il paragone regge, mi associo: e per ammorbidire e condire ogni quotidiano lupino, abbiamo fin dalla nascita l'occorrente Serino di lacrime». (da ''Venere liberata'', pp. 63-64)
*Man mano si addormentarono tutti, rammento; io e Vincenzino Aurispa mangiammo, fantasticando sui palpiti dell'inquieto lumino, i residui [[Fico|fichi]]. Erano piccoli e appassiti, dolcissimi: i soli frutti capaci di memoria, i soli frutti che non abbiano dimenticato né Adamo né il muro di cinta del remoto [[Giardino dell'Eden|Giardino]]. (da ''Venere liberata'', p. 69)
*[...] don Salvatore Cadamartori taglia corto facendo arrivare, con un cenno, quattro piattini di "[[Cannolicchio|cannolicchi]]" dalla banchina. Si tratta di un mollusco e insieme della cannuccia per gustarlo raffinatamente: squisiti umori in un delicato e venato astuccio color nuvola, in una sigaretta di mare; succhiamo l'orizzonte che freme tra il [[Vesuvio]] e le isole, dai "cannolicchi" [...]. (da ''Scogli, vele, apparizioni'', p. 75)
*[...] la quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli [...]. (da ''Non era ancora nato e già rubava'', pp. 79-80)
*[...] don Febo? Che era il dio del sole e delle zingare, di ogni strega sibillina, ve ne informai quando parlammo di Mercurio, di Vulcano, eccetera. Come divinità fu di prim'ordine... e a [[Napoli]] che abbiamo un continuo mezzogiorno pure nei cassetti del comò, don [[Apollo]] nostro dovremmo venerarlo eternamente! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Febo, anice e bengala'', p. 105)
*Un dio simile, fratello carnale di Giove, chi lo frena se si arrabbia? Pescicani, balene... ma erano cuccioli, erano trastulli, "pazzielle" di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]]! Volendo, lui poteva gettarvi addosso un Atlantico o una Spagna... frantumare qualche razza intera... ma essendo buono se ne asteneva. Desiderava la tranquillità perché gli piacevano molto le femmine... avete notato, a proposito, che raramente i {{sic|donnaiuoli}} sono cattivi? {{sic|l}}'amore acquieta, stanca, e quando uno è debole dà ragione a tutti. Basta, conoscete i [[Faraglioni di Capri]]? Sono le corna di Anfitrite, la povera moglie di Nettuno! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Fantasmi nel braciere'', p. 113)
*Quella non fu esclusivamente un'arca di scienza, fu pure la Dèa della guerra intelligente. Prima di lei, greci e romani combattevano, sì, ma come bruti, come facchini: da Minerva impararono le astuzie, gli agguati, gli accerchiamenti... donna [[Atena]] fu peggio di [[Paul von Hindenburg|Hindenburg]]... si può dire che solo quando arrivò lei gli eserciti cominciarono veramente a morire per la Patria! ('''Don Federico Sòrice''', da ''Nascita di Minerva ai «Pellegrini»'', p. 132)
*[...] Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette [...]. (da ''Oggi succede tutto'', p. 154)
*Qui è [[Castel sant'Elmo|Sant'Elmo]], diafano, aereo: un castello, non nego, ma dipinto su un aquilone. (da ''Oggi succede tutto'', p. 157)
*Puntiamo sul Capo, radendo sabbia e tufo. Gli incontri, gli amori, gli alterchi dell'azzurro e del verde ci attirano, quasi ne udiamo il tramestio, le voci. Ecco lo Scoglio di Frisio, ed ecco San Pietro a due Frati; ecco Villa d'Abro, Villa Gallotti, Villa Rosebery, [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]], il Palazzo degli Spiriti, la Grotta dei Tuoni alla Gaiola; giriamo la punta e qui ci sovrastano i ruderi della Scuola di Virgilio; da Trentaremi ci affacciamo sul Golfo di Pozzuoli, dove fra non molto il sole ci abbandonerà per correre a spegnersi nel Fusaro o in un antro di [[Cuma]], ne sapete niente voi? A prora non ci manca una "lampara", se è per questo; riapproderemo a [[Borgo Santa Lucia|Santa Lucia]] di notte, o all'alba, ma vogliamo accertare se le Esperidi sono bionde o brune, che sostanza e che colore hanno i loro volti enigmatici e i loro capelli.<br>Don Federico Sòrice, con la gialla fronte in mano, abbagliato e rapito:<br>{{sic|«Fermiamoci}}... Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia!»{{sic|.}}<br>Perché no? Un definitivo boccone di "{{sic|tòrtano}}" e, per inalterabile vestito, quattro sassi di Coroglio. (da ''Le figlie del tramonto a Marechiaro'', pp. 164-165)
==''Gli alunni del tempo''==
===[[Incipit]]===
Nella via del [[Pallonetto di Santa Lucia]] trovate qualunque cosa, tranne che un giornalaio. Perché? Non fateci ridere con queste domande. In primo luogo onorateci, favorite, allungateci un'occhiata gentile, come se foste un barone di passaggio, o addirittura il sindaco [[Achille Lauro|Lauro]]. Ecco qua: la nostra via del Pallonetto è a "gradoni", sale con l'affanno da Santa Lucia a Monte di Dio, sale con tre quarti di lingua in gola da un "basso" a un palazzetto e da un palazzetto a un "basso", fino all'odore (sempre sia lodato) di lire e di signori della città alta. Mi spiego? Alla conformazione del suolo, aggiungete l'affollamento. Chi non è nato senza gomiti, al Pallonetto, li ha nei fianchi del prossimo; e, d'inverno specialmente, ce li lascia. È chiaro?
===Citazioni===
*Giurateci: se la Vergine potesse arricchirci, lo farebbe; ma si vede che il Padre e il Figlio la tengono a stecchetto. (da ''È civile, è cristiano, il denaro?'', p. 20)
*A noi toglieteci dallo stomaco il tam tam selvaggio dell'appetito, e subito ci fabbrichiamo una garitta di paradiso in qualunque inferno. (da ''Come lavoratore si presenta'', p. 23)
*Dunque la professione attuale di mio figlio è che nelle strade nobili s'avvicina piangendo ai signori e dice: "Ho rotto le tazze... il padrone mi licenzia se non le pago... Aiutatemi". ('''Don Fulvio Cardillo''', da ''Come lavoratore si presenta'', pp. 25-26)
*Abbiamo voglia di esclamare: "Bentornato, Pallonetto di Santa Lucia... dove eri fuggito, all'estero?" E infatti le prime giornate limpide ci restituiscono il genuino Pallonetto: vecchio, sì, mangiato dai secoli, rotto nelle giunture dalle mazzate di ogni specie di vento, corroso dalle tarme della salsedine, ma abitato da un sole marino, trionfale, che benda con garze di pulviscolo intinte nell'argento e nell'oro di Mida, le sue ferite. Ah gente, che sollievo; in ognuno di noi s'è acceso un forno di allegria. (da ''Popolo, come stai, ti serve niente?'', p. 87)
*Vieni Giugno, vieni Giugno, e Giugno è venuto. Come s'allargano: diventano saloni, ecco qua, i nostri avari "[[Basso (Napoli)|bassi]]", ora che abitiamo nella strada. È una famiglia sola, in giugno, il Pallonetto di Santa Lucia. Dove ripara, don Attilio Sgueglia, reti di letti? Nella via. Dove espone tegami, bacinelle e orinalucci, don Cosimo Pellecchia? Nella via. Dove spolvera macchine da cucire e grammofoni, biciclette e quadri ("pegni" insomma) il titolare dell'Agenzia di Pegni Fulgenzi? Nella via. Dove ha messo, il carbonaio Quintieri, le sue bombole di gas liquido? Nella via. Giugno sviscera il Pallonetto, è una radiografia di questi vecchi muri e di questa vecchia gente. Approfittatene. Diagnosticate. Abbiamo qualche numero, secondo voi, per la buffa lotteria della vita? O ci conviene scendere a Castel dell'Ovo e affogarci tenendoci per mano e cantando: "Giro giro tondo, cavallo imperotondo"? Giudicate voi. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 103)
*Don Vito Cacace appunto zucchine ha mangiato, alla "scapece". Ne avete un'idea? Le fette sottili e rotonde (simili a grosse monete) di zucchine, vengono prima offerte al sole, che in un paio di ore le asciuga e le irradia; poi friggono in teglia; poi con aglio tritato e foglioline di menta, riposano, fortificandosi, in un bagnetto d'aceto. Vergine dell'Aiuto! Assaporiamo, nelle [[Zucchine alla scapece|zucchine alla "scapece"]], gli umori faziosi degli orti di Secondigliano, i raggi ultravioletti dei quali ogni fetta (voltata e rivoltata) s'imbevve, l'olio di Bitonto, il ferro della teglia, l'arguzia dell'aglio, il profumo di canzonetta della menta, l'aceto che è vino gobbo e pazzo e sfottente come i giullari... uh mamma mia bella [...]. (da ''Avremo infine l'abbondanza e l'ozio'', p. 104)
*Ḕ sceso da Pizzofalcone don Saverio Scippo, il [[Cibo di strada|friggitore ambulante]] di riso, di patate, di [[baccalà]], di fiori di zucchine infarinati. Piazza in un angolo fornello, teglia, canestro, e agisce. Non decanta la sua merce: il fumo grasso e nero dell'olio furibondo porta notizie impellenti di don Saverio in tutte le case del Pallonetto. Risorge di colpo, in ognuno, l'appetito dell'infanzia; vecchi e bambini, a causa della frittura dello Scippo, che li fruga con i suoi odori equivalenti ad un mazzo di grimaldelli, diventano coetanei. (da ''In origine l'uomo stava sugli alberi e si grattava'', p. 148)
*[[Pioggia|Piove]] fino fino, è la prima acqua d'autunno sulla città; è una ragnatela di freschezza, è un liquido ricamo al tombolo fra casa e casa. Il Pallonetto, che bellezza, sembra una lucida e umida bottega di venditore di baccalà. Sapete? Quei marmi, quelle vaschette, quegli spruzzi lievi come aghi (un lungo pettegolezzo di gocce) e il roseo baccalà di Norvegia che si gonfia, si dilata, rivive. (da ''Avremo la famosa Apocalisse'', p. 151)
*Eh, caro don Fulvio, potrei non essere nipote di mio nonno? Io Brigida la scelsi qua, nel mio quartiere nativo, una ragazza della condizione mia, che aveva scritto in fronte, come Vito Cacace: "Sono del Pallonetto e mangio, bevo e rido quando capita." ('''Don Vito Cacace''', da ''Eccoti le nozze cattoliche, ma un po' fredde'', p. 163)
*Oggi sul Pallonetto abbiamo [[Nuvola|nuvole]] di prim'ordine, eccezionali, spettacolari. Ma guardatele. Che tinte, che misure, che potenza. Vanno dal {{sic|bianco-panna}} al viola di contusione, giù fino al nero sfrangiato di uno scialle da vedova. Sono aguzzi faraglioni e lunghe scogliere di fumo pieni di rabbia: vanno, vengono, si urtano, si avvinghiano e si respingono; è un amore ed è un odio, non vogliono (come le persone, d'altronde) né separarsi né fondersi. [[Ottobre]] {{sic|spàssati}}. Farai un cenno e zac, saranno tonnellate d'acqua; o invece spazzerai con un soffio la tovaglia dalle miche, e riavremo il sole. Chi nasce quadro non muore tondo: sei la fedele copia di {{sic|Marzo}} e tanto basta. (da ''Il subcosciente non ha freni, è scostumato'', p. 167)
*Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. (da ''No, no, Sua Santità non mi doveva lasciare'', pp. 176-177)
*{{NDR|Un memorabile [[pernacchia|{{sic|pernacchio}}]]}} Ha una forza e una classe wagneriane; è favoloso, nibelungico, trasfigurante [...]. (da ''Non siamo del parere, egregio amico'', p. 189)
*Il mondo è mondo, signori miei, la gente è gente. In buona fede o in mala fede, noi sosteniamo questo o quel regime. Senonché, ogni regime nuovo è un abito nuovo: ma dentro c'è l'antico individuo, come Domineddio lo fece e come il demonio lo prese in consegna... amen. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196)
*Il popolo, in ogni luogo, ha soltanto verità e libertà a gocce, come i veleni curativi. ('''Don Vito Cacace''', da ''I Fagioli sono, dovunque, nemici dell'uomo'', p. 196)
*Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il [[Vesuvio]], le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 201)
*Laggiù, intorno al Castel dell'Ovo, l'acqua è riccia, spumosa, come lo sciampagna. Abbiamo voglia di [[vino]], appunto; dicembre senza vino è un carcere a sbarre doppie, rinforzato di secondini, insopportabile. (da ''Pazzo chi gioca e pazzo chi non gioca'', p. 204)
*Ne avete un'idea, se è lecito, dei "[[friarielli]]"? Non vanno bolliti, ma cotti al vivo nei propri umori e nell'olio, come i polipi di scoglio. Sono di zucchero e d'aloe, sono di una tale amarezza e dolcezza congiunte (nel velluto, nel conforto dell'olio di Bitonto) che la pagnotta nella quale, abbreviata la mollica, vanno situati a regola d'arte, se ne commuove fino all'ultima crosticina. (da ''E là c'è una dattilografa più scollata della fortuna'', p. 231)
==''L'oro di Napoli''==
===[[Incipit]]===
Nel maggio del 1943, in una sua lettera da Napoli, mia sorella Ada fra l'altro mi scriveva: "Ti ricordi Don Ignazio? S'era ridotto a vivere in un basso a Mergellina. L'ultimo bombardamento gli ha spazzato via tutto. Figurati che nella fretta di scappare lasciò sul comodino perfino i denti finti.
===Citazioni===
*Napoli, io, certe pietre e certa gente: ecco quanto, forse, si troverà in questo libro. (dalla prefazione, 2020, p. 15)
*La possibilità di rialzarsi dopo ogni caduta; una remota, ereditaria, intelligente, superiore pazienza. Arrotoliamo i secoli, i millenni, e forse ne troveremo l'origine nelle convulsioni del suolo, negli sbuffi di mortifero vapore che erompevano improvvisi, nelle onde che scavalcavano le colline, in tutti i pericoli che qui insidiavano la vita umana; è l'oro di Napoli questa pazienza. (da ''L'oro di Napoli'', 2020, p. 27)
*Il [[matrimonio]] è come la morte, viene una volta sola. ('''don Salvatore''', da ''I parenti ricchi'', 2020, p. 38)
*[...] eppure esistiamo per accorgerci, in un continuo trasalire, che la realtà è sempre l'effimero pretesto con cui veniamo allontanati dalla nostra favola, e che proprio l'inconoscibile mito di se {{sic|stesso}} è la sola cosa nella quale ciascuno di noi sia certamente, lungamente vivo. (da ''Il primo amore'', 2020, p. 71)
*Il bisogno d'amore è per l'adolescente, al mio paese, un martirio; Napoli s'apre al sole di giugno come l'anguria spaccata: e i semi neri sprizzano, i desideri sprizzano dovunque. (da ''Il primo amore'', 2020, p. 74)
*{{NDR|Su una cartolina:}} ''Napoli, panorama'' – È un panorama per modo di dire, incompleto, la striscia che va da Mergellina a Castel dell'Ovo con una curva in cui il mare si rifugia e dorme. Riconosco il viale Elena e via Caracciolo, mezza collina di Pizzofalcone, la [[Villa comunale di Napoli|Villa Comunale]], il cielo bianco e adulto del primo pomeriggio. Qui, in agosto, l'aria odora di alberi e di carne giovane, non so, come se le foglie crescessero sul capo di un bambino; dall'altro lato le acque blu vi sgridano se cedete al piacere della terra, non esiste un colore più salato e ironico del loro. (pp. 79-80; 1955) (da ''Le cartoline'', 2020, p. 85)
*Il suo consiglio era: non fate mai niente per opporvi a niente. Diceva: «Avete malattie? Debiti, corna, pene di qualsiasi genere? Per carità, teneteveli». Don Saverio credeva fermamente che delle disgrazie non ci si possa disfare: chi le ha riesce soltanto a barattarle, ma in pura perdita, ma sempre e inevitabilmente rimettendoci. (p. 81) (da ''Le cartoline'', 2020, p. 87)
*Frattanto la notte è venuta e Napoli piglia fuoco. Da Via Partenope a [[Posillipo]] il mare divampa di luci riflesse, dolgono gli occhi ai pesci, un turista che percorre la litoranea in carrozza non vede i cenci che respirano sul marciapiedi ma scorge distintamente gli scheletri delle sirene che si rivoltano nelle loro tombe di sabbia. Voi dite a Napoli: «Quanto sei bella!», e Napoli è perduta. (da ''Scoglio a Mergellina'', 2020, p. 124)
*Voglio bene, perché ci son nato, al mondo dei vicoli e della povera gente del mio paese. Di tutti i suoi mali sono depositario e amico, ne parlo perché li conosco, ne parlo con la speranza di giustificarli, di dimostrare che prima di risolversi in colpe i mali di Napoli sono soltanto dolore. Qui il castissimo cielo non è fratello di nessuno. (da ''L'amore a Napoli'', 2020, p. 146)
*I "[[Quartieri Spagnoli|Quartieri]]", a Napoli, sono tutti i vicoli che da [[via Toledo|Toledo]] si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i "Quartieri" per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile [...]. (1955, p. 157) (da ''I "Quartieri"'', 2020, p. 153)
*{{NDR|Il [[brodo di polipo]]}} Le dimensioni di questo polipo erano tali che sempre mi ricordavano la piovra descritta da [[Victor Hugo|Hugo]] in uno dei suoi fragorosi romanzi; don Gennarino non si illudeva di cuocerlo effettivamente, né in tutto né in parte: egli vi dava per due soldi una tazzina di bollente brodo del mostro (un cui solo tentacolo era bastato per riempire la pentola), ravvivata da un pizzico di pepe rosso e da un dado di polipo che equivaleva a circa un quarto della più piccola ventosa. Dopo aver sorseggiato l'infernale liquido, ed averlo sentito esplodere nello stomaco, ci si avviava verso casa masticando il frammento di polipo. Per ore esso sopravviveva intatto a ogni sforzo mascellare, limitandosi ad emettere remoti e arguti odori marini che evocavano le miti acque di Santa Lucia, i repentini fremiti delle sabbie sommerse, le vele in deliquio sulla linea dell'orizzonte; andando a letto era opportuno sputare il pezzetto di polipo e non pensarci più, qualora non si volesse masticarlo l'indomani e per sempre. Desidero si sappia che il [[chewing-gum]] ha avuto un antenato al mio paese [...]. (da ''I "Quartieri"'', 2020, p. 155-156)
*{{NDR|[[Porta Capuana]]}} È verde e accigliata nel cuore della città; intorno a lei "pazziarielli" o comuni passanti non sono mai di oggi, subito li copre la polvere del tempo, sembrano trasferirsi in un'antica stampa. (da ''Porta Capuana'', 2020, p. 186)
*Il [[Santuario di Montevergine]] sorge sul monte Partenio nella feracissima Irpinia, sta come un'arca sul mare dei castagneti e delle selve che gli ribolle intorno. Forse l'antica Madonna a cui è dedicato scosta ogni tanto da sé come un'indocile onda di capelli, quella vegetazione irrompente: poi composta e soave ricomincia a specchiarsi nel suo Bambino, mentre i domenicani del convento vanno e vengono sulle bianche terrazze per escogitare la formula di una nuova<ref>Nuovi, refuso, nella fonte.</ref> preghiera o di un nuovo liquore. (da ''A Montevergine'', 2020, p. 217)
*Per qualche ora il mare mi aveva accompagnato da lontano e da vicino: in certi punti seguiva il treno come uno strascico; visto dai fianchi delle colline, all'uscita di ogni galleria, pareva fissato all'orizzonte e alla riva, senza una piega, con gli spilli. È un mare che amo perché viene da Napoli, ma quassù diventa signorile, perde il suo aspro odore di alghe, di viscidi cesti in cui troppi pesci si sono voltati e rivoltati per morire, di vele in cui ha troppo sudato lo scirocco: oso dire che in [[Mar Ligure|Liguria il mare]] è biondo mentre a Napoli è bruno, altro carattere, altri pensieri, altra forza. (da ''Gli spaghetti'', p. 247)
*[...] fulminei e prudenti, spicci e al tempo stesso riflessivi, una improvvisazione e una massima: sono il cibo ideale per chi ha sfacchinato dalla mattina alla sera e non ne può più; sono gli [[Spaghetti aglio e olio|spaghetti all'aglio e all'olio]]. Chiunque, col cappello in testa e col soprabito sul braccio, miope o duro d'orecchio, contento o disperato, è in grado di prepararli. Mentre l'acqua bolle l'olio frigge intorno all'aglio, un riso crudele su cui dovete spargere misericordiose foglioline di prezzemolo; acconsentite a qualche impercettibile bruciatura di questa subitanea salsa, ne vale la pena perché il perentorio sapore che essa conferirà agli spaghetti assorbe ed elimina ben altre amarezze; chiodo scaccia chiodo, ricordatevene [...]. (da ''Gli spaghetti'', 2020, pp. 248-249)
==''Mal di Galleria''==
===[[Incipit]]===
Stavo immobile nel centro della Galleria, puntato là come la gamba ferma di un compasso, quando rividi la bionda. Attizzo il nodo della cravatta, mi abbottono la giacca sportiva (non vesto male), e con due balzi affianco la mia bella sconosciuta.<br>«Permette una parola?»<br>«No, se ne vada».<br>«La prego... Sia gentile... Dopo tutto quello che giovedì feci per lei, mi tratta così»<br>«Giovedì! Lei? Dunque fu lei?».<br>Usciamo dai rigagnoli di gente, io la guido in un angolo morto, ci fissiamo. Che ragazza, o meglio che donna. Quanto a me, potrei essere (trentanove anni, alto un metro e ottanta, bruno, asciutto e nervoso) il colonnello Townsend di qualunque Altezza Reale; e con la massima finezza e disinvoltura, bruciai le tappe.
===Citazioni===
*La [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria]]? Scherziamo? Le appartengo e mi appartiene. È casa, è ufficio, è strada, è ombrello, è tutto per me. Ristoranti, caffè, bigliardi, farmacie, bagni, parrucchieri, lustrascarpe, donne formose ed eleganti, uomini vivaci, ombra d'estate e raggi infrarossi d'inverno. Io ci campo da re.<ref>Citato in [[Roberto Napoletano]], ''[https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-01-17/la-libreria-bocca-marotta-e-sua-casa-galleria-105410.shtml?uuid=ACTictBC&refresh_ce=1 La libreria Bocca, Marotta e la «sua casa» in Galleria]'', ''ilsole24ore.com'', 17 gennaio 2016.</ref>
*Un esimio [[Borseggio|ladro di portafogli]] ha contemporaneamente le due mani che ha e le due mani che finge di avere. (p. 14)
*Il [[teatro]] è la chiesa delle bugie. (p. 24)
*Mi rendo conto, oggi, solo oggi, che il destino, o chi è, permette i [[Ricchezza|ricchi]] ma li adopera come ingenui strumenti, li obbliga a non turbare l'ingiustizia e l'inimicizia universali. (p. 87)
*La [[vedova]] sa tutto, dell'uomo, perché non l'ha visto unicamente vivere ma lo ha visto anche morire. Lo ha conseguito, lo ha detenuto e lo ha congedato. Ne ha un ritratto completo, esattissimo. (p. 174)
*Una vedova, come un'attrice, è due volte donna; voi la circuite, ma ne rimane sempre una libera, disoccupata, agevole preda, secondo me, dei cattivi pensieri. (p. 179)
==''Racconti''==
*Al ''monito di cristiana pietà ai posteri'', i fondatori delle [[Cimitero delle Fontanelle|catacombe delle Fontanelle]] impartirono caratteri vezzosi, allettanti, architettonici. Nelle vaste grotte, nei tortuosi cunicoli, essi edificarono altari, navate, colonne di ossa. Ma le unghie dei secoli produssero innumerevoli frane e guasti nella cattedrale sotterranea. È probabile che nel giorno del Giudizio, quando ognuno si accalcherà al guardaroba, ci sarà un po' di confusione, laggiù. Dio, fate che non prevalga, nel singolo, il concetto di arraffare alla cieca il meglio che c'è. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 299)
*Forse non è vero che l'[[amore]] sia una vetta al sole; occorre forse scendere nell'amore, il supremo coraggio di {{sic|scendere scendere}} nell'oscurità più densa, come in fondo a un pozzo. (da ''Le {{sic|Fontanelle}}'', p. 300)
*Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; [[Napoli]] è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? (da ''Le apparizioni'', p. 303)
*È una ''penna'', una piuma dichiaravano fremendo i nostri coetanei, mentre nelle sudicie manine loro, a titolo di saggio, concedevamo che frusciasse brevemente lo ''{{sic|[[strummolo|strùmmolo]]}}'' incantato degli zingari. Quel prodigio ci estraeva puliti puliti, fra la smorfia della bocca di ghisa della fontanina pubblica, e l'immondizia accatastata negli angoli, dei nostri cenci. L'impercettibile ronzio della trottola napoletana ha proprio la dolcezza con cui si srotolano veloci e quiete le reminiscenze in un cuore. (da ''Le apparizioni'', pp 305-306)
==''San Gennaro non dice mai no''==
===[[Incipit]]===
Sono contento, pensai, che mi capiti di andare a [[Napoli]] proprio in questi giorni, prima che finisca il mese di marzo.<br>In marzo a Napoli è una città bambina, con le violette in mano, che va a fare la sua prima comunione. Chiede indulgenza per i suoi peccatucci invernali – una incipriatura di neve il 29 dicembre, pioggia e vento nell'ultima settimana di gennaio, uno scivolone il 15 febbraio all'Arco Mirelli con frattura del femore eccetera –, mea culpa dice sfavillando in ogni vetro di finestra, riceve l'assoluzione, riceve come sacramento un sole purissimo, un sole particolare; e infine si alza, strizza l'occhio a una nuvoletta che è apparsa dietro il [[Vesuvio]], conta fino a sessanta.
===Citazioni===
*Toledo era invasa dai mendicanti, ne era pavimentata. Costoro inventavano Napoli con una forza vittorughiana. (p. 26)
*Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. (p. 29)
*Non importava vendere molto o vendere poco o non vendere affatto: bastava che si tentasse di vendere. (p. 29-30)
*Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. (p. 42-43)
*[[Salvatore Di Giacomo]] morirà solo quando Marechiaro (che ora ha una via intitolata al suo nome) e l'intera Napoli avranno cessato di esistere... (p. 61)
*Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|[[Vesuvio]]}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. (p. 99)
*Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. Questi poveracci descrivono orgogliosamente l'attività e i successi dell'eccezionale consanguineo, dicono: «E quello il commendatore ci è stretto cugino», solo per qualche consiglio o raccomandazione si permettono di disturbarlo, la verità è che si leverebbero il pane di bocca per accrescere il suo benessere. Così, o quasi, stanno le cose a Napoli tra il popolino e i Santi; ma sempre fede è, sempre amore. (p. 135)
==[[Incipit]] de ''Le milanesi''==
Il dottor Ghislaghi dice: «Gliela faccio, non tema, l'iniezione. Ma cerchi di resistere un poco, signora Galò... bisogna ricorrere alla morfina quando proprio... quando proprio... eh signora, mi capisce, vero?»<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
==Citazioni su Giuseppe Marotta==
*La pagina di Giuseppe Marotta ha sempre il sapore di una cosa non definita e non compiuta. Si muove ai limiti del bozzetto e del surreale. Possiede, infatti, del bozzetto il vigore concentrato sulla parola e l'illimitata possibilità di fare presagire vicende ancora da costruirsi come prende dal surreale certe evasioni e certe nostalgie che rasentano i regni della favola e del sogno. ([[Francesco Grisi]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Giuseppe Marotta, ''Dieci racconti'', in ''Gli alunni del sole'', Bompiani, Milano, 1966.
*Giuseppe Marotta, ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967.
*Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Bompiani, 1955.
*Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', Rizzoli, BUR, 1987.
*Giuseppe Marotta, ''L'oro di Napoli'', introduzione di [[Raffaele Nigro]], Rizzoli, BUR grandi classici, Milano, stampa 2020. ISBN 978-88-17-01091-7
*Giuseppe Marotta, ''Mal di Galleria'', Bompiani, Milano, 1958.
*Giuseppe Marotta, ''Racconti'', in ''Gli alunni del tempo'', Bompiani, Milano, 1967.
*Giuseppe Marotta, ''San Gennaro non dice mai no'', prefazione di [[Michele Prisco]], Avagliano Editore, 1995.
==Filmografia==
*''[[Un ladro in paradiso]]'' (1952)
*''[[Tempi nostri - Zibaldone n. 2]]'' (1954)
==Voci correlate==
*[[Giuseppe Marotta jr.]]
==Altri progetti==
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===Opere===
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[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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{{Cdg|citazione=Il complotto ci fa delirare. Ci libera da tutto il peso di confrontarci da soli con la verità.|tipo=uomo|autore=Pier Paolo Pasolini}}
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Agostino (sposto in ottobre) > Biden
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Citazioni sulla città di '''Napoli''' e sui '''napoletani'''.
[[Immagine:Napoli.jpg|thumb|530px|Napoli vista dal quartiere di Posillipo; sullo sfondo, il [[Vesuvio]]]]
===Citazioni in prosa===
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*A dir la verità, la bellezza di Napoli è un po' un inganno. Napoli non è bella, finché non la guardate da lontano. Da lontano si stende dorata nel sole, il mare è azzurro, quanto ne avete appena un'idea, qui davanti un bel pino, lì quell'azzurro è [[Capri]], il [[Vesuvio]] soffia un batuffolo di ovatta biancastra, [[Sorrento]] splende lontana e netta – Dio, è bello. E poi scende il crepuscolo, tutto si inazzurra e spuntano le luci, adesso è tutto un semicerchio di piccole scintille, sul mare si muove una nave e splende di luci verdi, azzurre, dorate: Dio, è bello! Ma entra in città, amico mio; cammina per le strade, posa su tutto i tuoi occhi boemi e goditi quanto puoi il pittoresco di questa vita; tra un po' ne sarai nauseato. Forse queste strade sono pittoresche, ma sono decisamente bruttissime. Girovaghi sotto ghirlande di biancheria sporca, ti fai largo tra una minutaglia di ogni risma, asini, mascalzoni, capre, bambini, automobili, ceste di ortaggi, e di altre equivoche porcherie, officine che fuoriescono sul marciapiede e arrivano al centro della strada, immondizie, marinai, pesci, carrozzelle, cespi di cavolo, strilloni, ragazze con i capelli acconciati, sudici monelli stesi a terra; è tutto uno spintonarsi, uno schiamazzare, un bastonare con malagrazia gli animali, un chiamare a gran voce, offrire, urlare, schioccare la frusta, derubare. ([[Karel Čapek]])
*'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse. ([[Massimo Troisi]])
*A guardare nella nazione napolitana solamente l'uomo, a contemplare l'enorme sciupio delle leggi morali e religiose, ogni anima onesta sarebbe tentata a gridare: Dio non è, o l'uomo non è l'opera della sua mano! Ma quando lo sguardo ricade su quelle soavi creature, in cui non sai che più ammirare, se lo splendore della bellezza o la nobilità dello spirito, quando vagheggi quell'opàla eterna i cui fuochi non muoiono mai; allora ti riconcilii con Dio e dici: quest'uomo è caduto, e la sua tristizia è un'espiazione. Un'espiazione forse della sapienza etrusca, della signoria romana, della libertà proficua del medio evo; un'espiazione della codardia moderna e dello scoraggiamento di oggidì. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]])
*A [[Milano]] od a [[Torino]] come nella maggior parte delle grandi città moderne, è appunto il moderno sviluppo industriale e commerciale che ha determinato progressivamente, con l'incremento demografico, l'ossatura fondamentale della vita cittadina, mentre il grande agglomerato umano di Napoli e la sua struttura sociale hanno origini assai più lontane, sono il prodotto di altre condizioni economiche, di altre forme di vita. Assai prima della costituzione del [[Regno d'Italia]], Napoli era stata, per lunghi secoli, la capitale del maggiore tra gli Stati in cui l'Italia era divisa, ed una delle più grandi città d'Europa. Già nello scorcio del Medio Evo, Napoli oltrepassava i 200 mila abitanti, quando Milano non sorpassava che di poco i 50 mila e Torino ne contava 16 mila soltanto; quando [[Amburgo]] ne aveva meno di Torino e [[Londra]] meno di Milano. ([[Emilio Sereni]])
*A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua capitale. ([[Charles de Brosses]])
*A Napoli, diversamente da [[Firenze]] o [[Venezia]], che sono città museo, prive di una vera vita cittadina, e dove tutto è organizzato in funzione di un turismo di massa che ha completamente cambiato la qualità della vita rendendo queste città dei musei ingessati, Napoli ha la possibilità, non potendo contenere un turismo di massa come le suddette città, di conservare il suo straordinario fascino e le qualità dove il museo è un museo vivente, dove il patrimonio artistico convive con le realtà sociali, economiche, commerciali. Dove cioè il patrimonio artistico non è visto come un museo ma come parte di una vita in continua trasformazione, con le sue ombre, le sue luci, la miseria e la nobiltà. Napoli, cioè, come ultimo luogo di una mediterraneità vissuta non come museo ma come vita e realtà in continua evoluzione. ([[Nicola Spinosa]])
*A Napoli è cambiato tutto. O quasi. Per i rifiuti è cambiato molto poco. La [[camorra]], è vero, è diventata meno aggressiva. E da qualche avamposto si è dovuta ritirare. Però la raccolta dei sacchi «da 'a munnezza» è rimasta nelle mani delle stesse imprese che l'avevano ottenuta in appalto agli inizi degli anni Novanta, gli anni d'oro di Cirino Pomicino, De Lorenzo, Di Donato: i tre avidi «viceré» del Caf. Imprese che nel settembre del '96 hanno riottenuto dalla giunta Bassolino l'appalto per la raccolta delle 1300 tonnellate/giorno di pattume tal quale generate dalla città di Napoli. ([[Ivan Berni]])
*A Napoli è stata affibbiata una mutazione di funzione e destino di cui non si è mai compresa la connotazione: da ex capitale, che cosa è diventata? Non si sa. E quel che è peggio: non se ne discute. ([[Philippe Daverio]])
*A Napoli, il 15 maggio, una sollevazione popolare aveva colto tutti di sorpresa. I soldati spararono e ci furono molti morti. Il Parlamento, che aveva tentato una mediazione, venne invece accusato di aver sostenuto la sedizione. ([[Nico Perrone]])
*A Napoli puoi anche mandare un prefetto di frontiera come Mori o un baluardo della cultura come il sottoscritto. Ma non ci fai nulla. Un po' come a [[Palermo]]. Al Sud c'è una travolgente forza del male. ([[Vittorio Sgarbi]])
*A Napoli va debitrice l'[[Italia]] della restaurazione della moderna [[filosofia]] razionale, che da quel regno si propagò per tutta la penisola. Il [[Bernardino Telesio|Telesio]], il [[Giordano Bruno|Bruno]] ed il [[Tommaso Campanella|Campanella]] aveano cominciato a scuotere il gioco aristotelico; il [[Giambattista Vico|Vico]] ed il [[Antonio Genovesi|Genovesi]] lo levarono dal collo degli Italiani e lo infransero. ([[Giuseppe Maffei]])
*Amo Napoli perché mi ricorda [[New York]], specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York. ([[Andy Warhol]])
*Avevo visto Valencia e Barcellona, avevo visto Genova, Milano, Venezia, Firenze e anche Roma; tuttavia non sapevo cosa fosse una grande Città fino a quando non sono giunto a Napoli. Altre la superano per la bellezza degli edifici e il gusto degli ornamenti, ma quella folla immensa, quello strepito di persone; quello splendore e frastuono di carrozze, quell'abbondanza di cose, quell'allegro tumulto e quella pacifica confusione destano scompiglio nell'animo di chi la vede per la prima volta. [...] Una splendida corte, una milizia brillante, un'innumerevole e ricca nobiltà, un altrettanto numeroso e ricco foro, un popolo chiassoso, una folla infinita fanno di Napoli una grande città come solo se ne possono vedere in Inghilterra e in Francia, ma non certo in altre nazioni europee. ([[Juan Andrés]])
*Cara Napoli, è difficile, tanto difficile dopo quattro anni... e allora ho pensato che forse è meglio salutarti così: chiedendo in prestito prima a zio Pino e poi a te, quello che la gente, la meravigliosa tua gente, ti canta ogni volta come una promessa di amore eterno. [...] ''Napule è tutto nu' suonno e a' sape tutto o' munno ma nun sann' a verità.''<ref>Nella lettera vengono citati i versi di ''Napule è'' di [[Pino Daniele]].</ref> Io la so. L'ho scoperta, l'ho amata, l'ho chiusa a chiave nel cuore: ed è per questo che oggi i miei occhi sono bagnati da questo mare e sporcati da questa terra. Terra mia. Ciao guagliù, forza Napoli sempre. ([[Gökhan Inler]])
*''[[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Caracciolo]]'' era uno di quei pochi che al più gran genio riuniva la più pura virtù. Chi più di lui amava la patria? Che non avrebbe fatto per lei? Diceva che la Nazione Napolitana era fatta dalla natura per avere una gran marina, e che questa si avrebbe potuto far sorgere in pochissimo tempo: avea in grandissima stima i nostri marinari. ([[Vincenzo Cuoco]])
*Che cosa significasse per il [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] l’incontro con la immensa capitale mediterranea, più classicamente antica di Roma stessa, e insieme spagnolesca e orientale, non è difficile intendere a chi abbia letto almeno qualche passo del Porta o del Basile; un’immersione entro una realtà quotidiana violenta e mimica, disperatamente popolare. ([[Roberto Longhi]])
*{{NDR|Sembrerebbe}} che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi<ref>I napoletani.</ref>, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi. ([[Fanny Salazar Zampini]])
*Chi ha ragione? Chi ha visto meglio il tratto saliente della città che, come ogni realtà complessa, può essere considerata da molti e differenti punti di vista? Lo scrittore napoletano [[Raffaele La Capria]] definisce Napoli una città bifronte, come Giano, il dio con due facce: «Secondo come la si guarda può essere "disperatissima" o "felicissima"».<br>Il dilemma rappresentato da Napoli è forse nel fatto che qualunque giudizio si esprima può essere considerato giusto. La magnificenza e l'abiezione, la bellezza e l'orrore, una gentilezza e una crudeltà che sembrano venire entrambe da tempi remoti. Perché se Napoli fosse solo orrore e ferocia come talvolta la cronaca induce a pensare, non varrebbe nemmeno la pena di arrovellarsi, di chiedersi come mai possa accadere tutto ciò che vi accade. ([[Corrado Augias]])
*Ci sono città più forti dei secoli: il tempo non le muta. Si succedono le dominazioni, le civiltà vi si depositano come sedimenti geologici; ma esse conservano attraverso i tempi il loro carattere, il loro profumo, il loro ritmo e il loro rumore, diversi da tutte le altre città della terra. Da sempre Napoli è una di queste e, come appare oggi al viaggiatore, così era nel Medioevo e così indubbiamente mille anni prima, mezzo africana e mezzo latina, con i suoi vicoletti affollati, il suo chiassoso brulichio di gente, il suo odore di olio, di zafferano e di pesce fritto, la sua polvere color del sole e il rumore di sonagli che dondolano al collo dei muli. ([[Maurice Druon]])
*Città cosmopolita per eccellenza e tollerante quante altre mai, Napoli, più che limitarsi ad offrire ospitalità e rifugio agli esuli greci nelle diverse, tristi o meno tristi, vicende della loro storia, ha costituito quasi sempre una seconda patria, come a suggellare nel tempo il significato dell'antico nome ellenico. Per chi è greco e ha stabilito la propria dimora in questa città, non diversamente dai tanti altri che l'hanno preceduto nei tempi andati, non è solo un conforto o un compiacimento, è un motivo di esaltazione, e anche una lusinga cui non è facile sottrarsi. ([[Costantino Nicas]])
*Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. ([[Herman Melville]])
*Comm si bell... I miss you assai assai.<ref>Come sei bella {{NDR|Napoli}}... Mi manchi assai assai.</ref> ([[David Rocco]])
*Con superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto ed alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla Patria, nelle "Quattro Giornate" di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli Italiani, la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria. Napoli, 27 – 30 settembre 1943. (<small>Motivazione data dalla Presidenza della Repubblica italiana con decreto del 10 settembre 1944, che così assegnava alla città di Napoli la Medaglia d'oro al valor militare.</small><ref>''[http://archive.today/2013.07.02-161334/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18392 Medaglia d'oro al valor militare, città di Napoli.]'', ''quirinale.it''.</ref>)
*Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il [[veneto]], il napoletano e il [[Sicilia|siciliano]]. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell’inglese di Shakespeare. ([[Toni Servillo]])
*Credimi, per chi ha un po' d'onore e di sangue nelle vene, è una gran calamità nascere napoletano. ([[Carlo Filangieri]])
*Cuffià: Dileggiare, beffare, deridere, burlare, prendere in giro, ma in una cadenza autenticamente napoletana, cioè ironica, sorridente e canzonatoria, tutt'altro che beffarda, sarcastica e maligna. [...] per l<nowiki>'</nowiki>''homo neapolitanus'' il ''cuffià'' si configura spesso quale itinerante supporto esistenziale: per lui, che sotto le disincantate specie del ''Tatonno 'e Quagliarella'' di [[Giovanni Capurro]] (musicato da [[Francesco Buongiovanni]] nel 1919), può dire «cuffeio pure 'a morte e 'a piglio 'a risa»... Ed è proprio in questa sovrana irrisione che si condensa e si sublima tutta la millenaria saggezza del nostro popolo, tutta la perenne essenzialità del suo sussistere, tutta la esplicita garanzia della sua rinnovantesi sopravvivenza... ([[Renato De Falco]])
*{{NDR|Napoli, vista dal Museo di San Martino}} Da questo cumulo di tetti si levava un frastuono, un urlo continuo, come esplosioni di voci ininterrotte, di cui non ci si fa l'idea nella città stessa. Questo vi incute davvero una sorta di spavento, e questo rumore che si alza con la nebbia azzurra fa stranamente sentire a quale altezza ci si trova e dà le vertigini.<br />Queste cappelle di marmo mi hanno incantato. Il paese che possiede quel che possiede l'Italia è il paese più ricco del mondo. Io paragono l'[[Italia]] con il resto dell'universo, come un magnifico quadro con un muro imbiancato a calce.<br />Come ho osato giudicare Napoli l'anno scorso! se solo avessi visto! Tutta la strada di San Martino e la discesa lungo Posillipo offrono bellezze da lasciare stupefatti. E queste ville sparpagliate e questo mare, e il Vesuvio e il cielo, e la grotta di Pozzuoli, che si scorge come una bocca di cannone! – Si perde la testa! ([[Marija Konstantinovna Baškirceva]])
*Da Parigi, seguendo i confini di Francia, abbiamo visto il Meno gettarsi nel Reno tra sponde fitte di bei vigneti, e la fertile Campania fino a Napoli, coi suoi palazzi stupendi e le strade dritte, ben lastricate, che dividono la città in quattro parti. E la tomba d'oro del saggio [[Publio Virgilio Marone|Marone]], e la strada lunga un miglio che tagliò nella roccia in una sola notte. ([[Christopher Marlowe]])
*Dei magnati napoletani mi ricorda di avere una volta parlato con poco favore a cagione di certo barbaro spettacolo non so se tuttavia costì praticato, che allora mi mosse a sdegno e a ribrezzo. Ma per ben costumata che sia, non v' è città che alcuna cosa in se stessa non offra degna di biasimo: ed or m'avveggo come degnissimi essi si porgano di bella lode per animo liberale, per indole generosa, e per singolare fedeltà nell' amicizia. E questo vanto {{sic|meritamente}} a loro consente la storia di Roma, che ridotta nella seconda guerra Punica allo stremo delle sue forze, abbandonata e combattuta da quasi tutta l' Italia, e tradita dai Capuani vostri vicini, che i benefizi ed i soccorsi da lei ricevuti rimeritarono con odio mortale e con gravissime ingiurie, dalla esimia fedeltà, e dalla liberale munificenza dei Napolitani ebbe nell'ora del suo più grave pericolo aiuto e sostegno. Perché gli antichi non meno che i recenti tempi mi porgono sicuri argomenti ad affermare che, chi veduta Napoli non se ne innamora, o non conosce che sia virtù, o non è capace di amarla. ([[Francesco Petrarca]])
*Disumanizzare Napoli non deve essere stato facile, ma sembrano esserci riusciti. Un popolo che ha molto patito superando con la sua vitalità e la sua impressionante saggezza prova dopo prova è facilmente preso alla sprovvista da un'aggressione disumanizzante, che ha lo scopo di ucciderne l'anima fingendo di liberarlo; così mi spiego questo popolo stravolto, paralizzato, che non può più fare nient'altro che gonfiarsi di rumore e produrne, ingoiare caos e trombettarlo fuori. ([[Guido Ceronetti]])
*{{NDR|A Napoli}} Dopo il 1830 nacque una nidiata di giornali, che sebbene parlassero di sole cose letterarie, e dicessero quello che potevan dire, pure ei si facevano intendere, erano pieni di vita e di brio, e toccavano quella corda che in tutti rispondeva. Era moda parlare d'Italia in ogni scritturella, si intende già l'Italia dei letterati: e sebbene molti avessero la sacra parola pure al sommo della bocca, nondimeno molti altri l'avevano in cuore. ([[Luigi Settembrini]])
*È così! I più grandi uomini, le figure nostre più luminose, non trovarono mai chi si agitasse in loro favore: [[Francesco de Sanctis]] e [[Luigi Settembrini]] hanno appena due povere teste marmoree in quel giardino pubblico che chiamiamo ''la [[Villa comunale di Napoli|Villa]]''; [[Salvator Rosa]], [[Luca Giordano]], [[Pietro Giannone]], [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], nulla; e i monumenti di Napoli sorti da cinquant'anni a questa parte, – salvo qualche rarissima eccezione – rappresentano, nella sciagurata decadenza della Scultura, la Partigianeria, la Politica e l'Intrigo...<br>Nemmeno le [[Accademia|Accademie]], delle quali pure il [[Bartolommeo Capasso|Capasso]] fu tanta parte, si mossero per onorarlo. Ma si muovono, forse, le Accademie? O non sono, forse, ora più che mai, acque stagnanti, necropoli anticipate, in cui si adagiano e nicchiano, nel ''severo raccoglimento'' che è torpore letale, le Mummie dell'Arte, della Letteratura e della Scienza?<br>Conto fra gli Accademici amici illustri e carissimi, viva minoranza d'intelletti fervidi in quelle Case dei Morti; e mi domando da anni perché non si riuniscono, in una iniziativa che qualcuno già tentò di sviluppare! Or vedremo invece altri marmi, non meno brutti di quelli già esistenti, ingombrare le piazze. ([[Ferdinando Russo]])
*È l'unica vera capitale d'Italia, avendo conservato splendori e miserie dell'impero spagnolo. Questo è l'unico posto al mondo dove gli aristocratici possono ancora fare i funerali col tiro a 8 di cavalli infiocchettati. Dove convivono la miseria disperata di [[Spaccanapoli]] e la sofisticazione disperata delle case degli aristocratici, capaci di affrontare così bene il ridicolo di quei fiocchetti sui cavalli ai funerali. ([[Fernanda Pivano]])
*{{NDR|[[Totò]]}} È la mia passione perché, oltre che grande interprete, è il simbolo di una Italia furba ma un po' ingenua, in cui non esisteva solitudine. Un'epoca che avete vissuto voi in Italia, soprattutto a Napoli e anche noi in Spagna. Ma che ora non esiste più. Quando cammino per le vie della città, nei [[Quartieri Spagnoli]] o nelle strade del centro storico provo una profonda malinconia, perché sono il segno del tempo che è passato e non ritornerà. ([[Arturo Pérez-Reverte]])
*È proprio di Napoli che si può ripetere con un famoso personaggio: qual è quel gentiluomo che non ha scritto una tragedia? Con questa variante, per altro, che la moda delle tragedie essendo passata, quei giovanetti egregi si erano dati al dramma e alla commedia; ingannando gli ozî signorili nel culto delle Muse, "cui giovano le quinte e la ribalta". La nobiltà napoletana segue in {{sic|cotesto}} le tradizioni del suo duca di Ventignano e del suo barone (sic)<ref>Nel testo citato.</ref> Genoino. Parte coltiva ancora gli studî classici, sotto gli auspici di Gargallo e di [[Basilio Puoti]]; parte si è data con ardore alla scuola moderna, e va sull'orme di [[Eugenio Scribe]] e di [[Alfred de Musset|Alfredo de Musset]]. Ma gli uni e gli altri, col loro culto per la scena, ci fanno fede che l'amore delle lettere è sempre vivo nel seno dell'aristocrazia del Sebeto, diversa in ciò da quella di tante altre città italiane. Epperò va lodata, e tutti debbono augurarsi che i baci delle Muse, una volta dati, non vadano perduti. ([[Anton Giulio Barrili]])
*È un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il [[Giovan Battista Marino|Marino]]. È inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso) è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione. ([[Giosuè Carducci]])
*È una città dove concorrono elementi che ritroviamo separatamente altrove, ma che a Napoli sono tutti riuniti. Perché Napoli è l'unica città del [[Mediterraneo]] in cui elementi di cultura greca, orientale, nordafricana, slava, francese, catalana, aragonese, perfino tedesca, si riuniscono in modo tale che non esiste un esempio simile nel Mediterraneo. Napoli è soprattutto Napoli ed è in questo aspetto la sua vera napoletanità, la capacità naturale di coordinare e conciliare fatti sociali, culturali ed antropologici in un luogo che è l'emblema di tutta la mediterraneità. ([[Nicola Spinosa]])
*È una trappola in cui noi napoletani cadiamo spesso, pensiamo sempre di essere simpatici. ([[Silvio Orlando]])
*Eccoci finalmente qui. Un proverbio italiano dice: – Vedi Napoli e poi muori!, ma io dico: – Vedi Napoli e vivi – perché c'è molto qui degno di essere vissuto. ([[Arthur John Strutt]])
*Ed è questa l'altra differenza con Berlino: mentre la seconda torna a vivere con la riunificazione germanica un momento di grande rilancio, all'opposto Napoli con l'unità d'Italia non ha fatto che perdere colpi. Eppure, le due città hanno in comune «tutte le caratteristiche che le rendono amabili agli occhi dei giovani, solo che a Napoli questa risorsa non viene percepita come una ricchezza bensì come un problema. Bisogna cambiare il paradigma, così come fu fatto per Berlino negli anni '80, e comprendere che i centri storici sono risorse su cui investire». ([[Hans Stimmann]])
*Era allora Napoli in un periodo di grande splendore. La sua vecchia aristocrazia, nella quale s'intrecciavano con la boriosità spagnola e l'argutezza francese l'innato senso estetico della [[Magna Grecia]], era fra le prime d'[[Europa]]. Briosa, svagata, scapigliata, elegante, vi si alternavano splendide feste a chiassose mattane, spettacoli di eccezione a banchetti pantagruelici, gite a [[Capri]], ad [[Ischia]], sul [[Vesuvio]]. ([[Salvatore Gaetani]])
*Era sera quando arrivai in città. Una sagra era stata allestita lungo tutta via Caracciolo e [[Posillipo]], con tamburi, pifferi e tarantelle. Più tardi i fuochi d'artificio illuminarono l'intero [[Golfo di Napoli|golfo]]. Non avevo più visto niente di così spettacolare dai bombardamenti notturni dei primi anni quaranta. Ho capito, allora, come luci e saette non siano sempre messaggeri di morte, ma possano invece rappresentare un rituale incantatorio grazie al quale cacciare i demoni ed esorcizzare la malasorte. Mi sentivo a mio agio, completamente solo, anonimo e libero tra migliaia di anonimi e liberi stranieri. ([[Hans Werner Henze]])
*Farei fatica a vivere nel caos delle grandi città. Ma io adoro Napoli e la sua umanità, adoro lo spirito sociale che c'è lì, il fatto che se succede una cosa al tuo vicino è come se fosse successa a te. Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita. ([[Maurizio Sarri]])
*Già non vi sono più tutte le immagini religiose che c'erano in altri tempi. L'immagine di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] ha sostituito quella del Signore. Adorare è una necessità di Napoli, adorare con fervore, qualunque sia l'oggetto dell'adorazione; adorare con urla, gesti, in mezzo allo strepito e alla gazzarra, con l'esaltazione propria dei temperamenti nervosi e col fanatismo che accompagna le passioni meridionali accese dal caldo molto intenso del clima. C'è qualcosa del Vesuvio, qualcosa dei suoi ardori e delle sue eruzioni, e anche qualcosa delle sue velleità nella mobile e ardente natura dei napoletani, di questi greci degenerati che vivono col sorriso sulle labbra sempre sull'orlo della morte, minacciati da un vulcano delle stesse catastrofi che seppellirono Ercolano e Pompei. ([[Emilio Castelar]])
*Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra. ([[Miguel de Cervantes]])
*Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana. ([[Elsa Morante]])
*Guardo in questo momento con rinnovata fiducia a Napoli e ai napoletani, alla loro capacità di cogliere i frutti del riconoscimento rappresentato dalla competizione che oggi si inaugura {{NDR|l'America's cup}}, e di esprimere, in generale, lo slancio necessario per la valorizzazione delle preziose risorse e potenzialità di cui è ricca la nostra grande, storica città. ([[Giorgio Napolitano]])
*Ho maltrattato Napoli: nondimeno, non la lasciammo, senz'avervi veduto il bel tempo. Bisogna confessare ch'ell'è bella e brillante allor che splende il solo, quanto nojosa e sgarbata sotto un cielo di pioggia. Immaginatevi, inquest'ultimo caso, di vedere una povera fanciulla che corre le strade, durante il {{sic|carnovale}}, in orpelli da teatro. Quanto più porta e nastri e merletti, quanto più fiori ha nelle chiome, quanto più la di lei acconciatura {{sic|strigne}} splendidi e freschi colori e tanto più parimenti vi si mostra il fango, e tanto più il vento e la pioggia la scompongono e la scolorano, e tutto ciò di cui ornossi per piacere la rende esosa a vedersi. Ma se dolce l'aria e limpida e sonora mai siasi all'indomani, se riede il sole, ed ella ritorni col sole: ell'è attillata, ell'è leggiera; que' suoi nastri cangiano di colore all'occhio, lusinghiero è il suo riso, ed il suo canto ci allegra. Ecco veramente Napoli. Essa è fatta per vivere al sole. ([[Louis Veuillot]])
*Ho vissuto in questa città, per la prima volta, non da turista, ma da napoletano. Per conoscerla a fondo dovevo anche viverla a fondo. Per me è stata l’esperienza lavorativa più bella in assoluto. Oggi mi sento come un vero e proprio ambasciatore di Napoli. Parlo sempre di questa città stupenda quando vengo intervistato dai giornali americani. Molti mi chiedono perché ho scelto di raccontare proprio Napoli. Io rispondo che volevo raccontare una città diversa. All'estero l'Italia viene associata alla pizza, al caffè, al sole, ma in realtà tutti questi cliché provengono da Napoli: questo fa capire che è Napoli il vero cuore dell’Italia. Molti che vanno in vacanza in Italia scelgono altre regioni come la [[Toscana]] per prendere il vino, ma questa come altre mete simili fanno parte del turismo chic; per conoscere veramente l'Italia bisogna andare a Napoli. ([[David Rocco]])
*I miei primi giorni a Napoli li ho trascorsi a guardare le processioni, sempre molto sontuose durante la settimana santa. ([[Joseph Addison]])
*I napoletani amano la loro città come un padre brutale si sente in diritto di maltrattare la propria figlia e non è consapevole di maltrattare innanzitutto se stesso, la nobiltà che è propria di un essere umano, senza la quale la brutalità dilaga verso la più bieca bestialità. ([[Gea Martire]])
*I napoletani guardano sempre indietro e mai al presente e al futuro, e dicono con nostalgia "prima si stava così bene". ([[Carlo Buccirosso]])
*I napoletani sono ipocriti, sembrano allegri, invece sono tristi. La gente li osserva, e loro fanno finta di essere spensierati. Non s'impegnano, perché da quando avevano in casa i mori sanno come va a finire. ([[Peppino De Filippo]])
*I Napolitani mi paiono incomparabilmente migliori.<ref>Rispetto ai romani.</ref> Sono rozzi, ma cordiali, franchi, aperti: sono generalmente incolti, ma non presumono: sono superstiziosi, ma non persecutori come i Romani. la natura ha fatto qui tutto, ma gli uomini non hanno fatto nulla{{sic|,..,.}} Contuttociò Napoli mi piace più di tutte le città d'Italia. Se la natura avesse dato ai Napolitani la maniera, la lingua e la polizia dei Fiorentini, io credo che gli angeli e i santi del paradiso abbandonerebbero il Padre eterno per venire a stare a Napoli. ([[Carlantonio Pilati]])
*I nostri sono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.<br>Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]])
*Il 1848 era alle porte, ma pareva che nessuno lo sospettasse; Napoli ha sempre di queste placide esteriorità: l'interno lavorio non offusca il suo aspetto e neppur le più grandi disgrazie valgono a mutarne la fisionomia. Con un grano, in quegli anni, il lazzarone era quasi ricco, e una piastra ballonzolante nella saccoccia del panciotto a un borghese gli conferiva l'aria della più grande superiorità. L'allegra povertà, in pieno possesso della strada, vi si sciorinava al sole; il facchino appisolato, a un angolo, in una cesta, schiudeva, di volta in volta, gli occhi e tranquillamente, abituato a posare, contemplava il forestiero, inglese o francese, che, impiedi, davanti a lui, pigliava note in un taccuino. Le solite baldorie per le feste de' soliti suoi santi occupavano la gente de' quartieri inferiori – come anche adesso la occupano – ma pareva che un senso di caricatura fosse pur penetrato dal giornale fin nella plebe. ([[Salvatore Di Giacomo]])
*Il Comitato ha deciso l'iscrizione sulla base di criteri (ii) e (iv), considerando che il sito è di eccezionale valore. Si tratta di una fra le più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia lunga e densa di eventi. La sua posizione sulla baia di Napoli gli conferisce un valore universale eccezionale che ha avuto una profonda influenza in molte parti d'Europa e oltre. (<small>Motivazione data dal Comitato di valutazione dell'UNESCO che nel 1995 decise di annoverare il centro storico di Napoli fra i siti patrimonio dell'umanità.</small><ref>«''The Committee decided to inscribe the property on the basis of criteria (ii) and (iv), considering that the site is of exceptional value. It is one of the most ancient cities in Europe, whose contemporary urban fabric preserves the elements of its long and eventful history. Its setting on the Bay of Naples gives it an outstanding universal value which has had a profound influence in many parts of Europe and beyond.''» Vedi ''[http://whc.unesco.org/en/decisions/3088 Decision - 19COM VIII.C.1 - Inscription: The Historic Centre of Naples (Italy)]'', ''unesco.org''.</ref>)
*Il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di Napoli che pur m'erano state fatali due volte: non le potei salutare cogli occhi, ma il cuore armonizzò co' suoi palpiti l'inno mestissimo della partenza. Sapeva di non doverle piú rivedere, e se io non moriva per loro, esse restavano come morte per me. ([[Ippolito Nievo]])
*Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare. ([[Antonio Gramsci]])
*Il napoletano è per ordinario sobrio, ma intemperante fino alla ghiottornia nelle grandi gioie eccezionali. Dissi fino alla ghiottornia, mai però fino all'ebrezza: dopo questi formidabili pasti e queste omeriche libagioni i convitati se ne tornavano in città insieme, camminando dritti e sicuri, come una pattuglia di granatieri digiuni. ([[Marc Monnier]])
*Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a Napoli. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. ([[Bertrando Spaventa]])
*Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce. ([[Leo Longanesi]])
*Il Papa è a Roma, [[Dio]] è a Napoli. ([[Jean Cocteau]])
*Il papa non è venuto mai a Napoli per paura che gli chiedono i soldi. [...] Io una volta ci sono andato a Napoli. Era pulita. Però forse non ho visto bene. A Napoli ci sono tutti i ladri, mariuoli, assassini e drogati. Il mare è una latrina. Vendono le cozze usate. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'')
*Il popolo non era né greco, né romano, né bizantino; era il popolo napoletano di sempre, un popolo che non assomiglia a nessun altro: di un'allegria che è uno schermo a coprire la tragedia della miseria; di un'enfasi che è un modo per dare un valore allo scorrere monotono dei giorni; di una pigrizia che è saggezza e che consiste nel non fingere di essere attivi quando non si ha nulla da fare. Un popolo che ama la vita, che gioca d'astuzia con i rovesci del destino, che ha il gusto della parola e il disprezzo per l'agitazione militare, perché la pace, che ha conosciuto solo raramente, non lo annoia mai. ([[Maurice Druon]])
*Il segreto del [[blu]] è ben custodito. Il blu arriva da laggiù. Man mano che avanza s'indurisce e si muta in montagna. La cicala vi lavora. Gli uccelli vi lavorano. In realtà, non si sa niente. Si parla del blu di Prussia. A Napoli la [[Maria|Santa Vergine]] resta nei buchi dei muri quando il cielo si ritira.<br>Ma qui tutto è mistero. Mistero lo zaffiro, mistero la Santa Vergine, mistero il sifone, mistero il collo del marinaio, mistero i raggi blu che accecano ed il tuo occhio blu che attraversa il mio cuore. ([[Jean Cocteau]])
*Il tumulto e l'andirivieni quotidiano rendono Napoli una città popolata e piena di vita come Parigi. ([[Donatien Alphonse François de Sade]])
*Imperciocché ad un tratto si fa un gran rivolgimento di cose letterarie in Napoli, che, quando si credevano dovervisi per lunga età ristabilire tutte le lettere migliori del Cinquecento, con la dipartenza del duca viceré vi surse un altro ordine di cose da mandarle tutte in brievissimo tempo in rovina contro ogni aspettazione. ([[Giambattista Vico]])
*In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una Napoli che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti). ([[Aldo Grasso]])
*In tutta la sua vicenda millenaria, Napoli non è mai stata solo dei napoletani, dalle origini si è caratterizzata come un ''melting pot'', un punto d'incontro di popoli, di culture e di lingue diverse le cui tracce si percepiscono ancora oggi, dando vita alla sua fisionomia inconfondibile di "metropoli della memoria".<br>[[Sigmund Freud]], grande viaggiatore e appassionato dilettante di archeologia, ha paragonato la psiche umana a una città antica come [[Roma]], sotto la cui forma moderna apparentemente visibile si celano i residui di una storia secolare che continua a influenzare la sua vita attuale. La metafora può essere valida in maniera particolare per Napoli, luogo in cui la «contemporaneità del non contemporaneo» ([[Ernst Bloch]]) salta subito agli occhi di chiunque percorra i suoi vicoli, strade e piazze, e la cui «porosità» si esprime anche come intreccio indissolubile di spazi e di tempi: città delle metamorfosi eterne in cui niente sembra scomparire per sempre. ([[Dieter Richter]])
*In tutte le chiese si vedono lapidi sepolcrali di spagnoli, e molte in castigliano, e qualcuna in catalano. La grande strada di Toledo, e quasi tutti gli edifici e monumenti pubblici, portano il nome di qualche spagnolo, e tutto è pieno di memorie di spagnoli, ma soprattutto ad ogni passo si avverte la presenza del nostro augusto monarca [[Carlo III di Spagna|Carlo III]]. La Strada Nuova, l'Albergo dei Poveri, Capo di Monte, Portici, Caserta, tutta Napoli e i suoi dintorni testimoniano l'animo generoso di Carlo III, e il Re ''Cattolico'' è un nome che si sente ripetere ad ogni occasione dai napoletani, e con un particolare sentimento di tenerezza e gratitudine. ([[Juan Andrés]])
*In tutti i modi la fusione ''coi Napoletani'' mi fa paura; è come mettersi a letto con un vaiuoloso! ([[Massimo d'Azeglio]])
*In uno dei quartieri popolari dove arrivai bighellonando vidi la seguente scena: da una stanza all' ultimo piano di un palazzo, si aprì una finestra e una vecchia signora calò una lunga fune con un cesto dal quale alcuni bambini che giocavano presero dei pupazzi ritagliati dalla carta colorata, con una gioia che mi commosse fino alle lacrime. Imparai che la povertà non esclude la gioia. ([[Hans-Georg Gadamer]])
*Innamoratevi a Napoli. Sposatevi a Battipaglia. Divorzierete a Potenza. Napoli città degli innamorati.<br>Per la gioia di [[Francesco Alberoni|Alberoni]] e sua moglie. Macchine incolonnate aspettano di entrare in città. Gente smaniosa, single, depressi, abbattuti, ipocondriaci, gente insomma spenta che fa la fila perché ha saputo che a Napoli ci s'innamora. ([[Peppe Lanzetta]])
*Intanto a Napoli con l'editto del 1802 (RD 30.06.1802) il Re proibiva l'accattonaggio per le Chiese, per le strade e nei luoghi pubblici (art. 1); ordinava il ricovero nel Real Albergo de' poveri, se storpi ed inabili al lavoro (artt. 2 e 4); comminava pene ai trasgressori (art. 3), e ai parenti, che non ne prendessero cura (artt. 5 e 9); prescriveva norme per l'amministrazione dell'Istituto e all'art. 12 dichiarava espressamente: «Oltre ai mendici saranno raccolti e rinchiusi per ora nel Real Albergo de' Poveri tutti i fanciulli e le fanciulle che vagano per la città abbandonati dai loro genitori, o da coloro che avendoli presi dalla Santa Casa dell'Annunziata, gli lascino esposti di nuovo, senza più curarne il mantenimento e l'istruzione». ([[Gabriele Amendola]])
*{{NDR|Alla recettività linguistica del [[dialetto napoletano]] si unisce quella}} intensamente e concretamente solidale sul piano umano. Si pensi all'accoglienza riservata agli Ebrei, non ghettizzati ma inseriti in due zone che ancora ne ricordano la presenza: Giudecca vecchia, nei pressi di Forcella e Giudecca nuova, verso Portanova, nonché alle varie Logge (cioè alloggiamenti) dei Pisani, dei Francesi, dei Genovesi... Etnie cui nel materno grembo partenopeo era possibile integrarsi e comunicare al di fuori di ogni discriminazione, nella stessa misura in cui il nostro aperto e multimediale idioma ha saputo dare spazio alle tante componenti in esso armonicamente trasfuse... ([[Renato De Falco]])
*Io ammiro in cotesta città principalmente due cose: la religione verso Dio, e la pietà verso il prossimo; che sono la perfettione di tutti quelli, ch'aspirano alla vita immortale, e gloriosa. ([[Gabriele Fiamma]])
*Io aveva creduto insino allora, che la terra e il genere umano fossero Napoli e i Napoletani; che gli ordini più sublimi di questo genere umano fossero quei feroci della fonte Capuana e dell'orto Botanico, e quei gendarmi del convento; e che la meta finale a cui questo genere umano intendesse, fossero certi saporitissimi desinari, e certe appetitivissime cenette, che, con eloquenza senza pari al mondo, que' miei eruditissimi studenti ragionavano sempre fra loro solersi dalla gente scelta fare qui alle lune estive, ponendo le tavole o in una bella contrada marina detta Santa Lucia, o in un'altra spiaggia deliziosissima detta Posilipo. ([[Antonio Ranieri]])
*Io, che ho camminato qualche parte d'Italia, ed ho notizia delle genti e de' costumi delle altre città, ardisco dire che non vi sia città al mondo dove sia più premiato il valore, e dove l'uomo senza avere altra qualità che il proprio merito possa ascender a cariche grandi e ricchezze immense, a dignità supreme ed a governar la repubblica, senza aver bisogno né di nascita, né di danari per arrivarci, anzi senza che nemmeno abbia l'onore della cittadinanza: stando così aperta la porta degli onori alli regnicoli come ai cittadini, e così a' poveri come a' ricchi, e così a' nobili come ad ignobili, ancorché siano d'infima plebe, e della più umile terra del regno: ciò che in nessun'altra città del mondo, non che dell'Italia, è lecito di desiderare, non che di sperare. ([[Francesco D'Andrea]])
*Io pur venni a Napoli gentile e da bene, il cui sito a me pare meraviglioso e il più bello ch'io vedessi mai, perché io non ho veduto città ch'abbia dall'un de' lati il monte e dall'altro la batti il mare, come fa questa; ed anche per altre sue particolarità, che tutte insieme e ciascuna per sé la fanno parere mirabile. Ma perché dovete sapere che la natura non vuole, né si conviene (come disse quella pecora del [[Francesco Petrarca|Petrarca]]) "per far ricco un, por gli altri in povertate", quando l'ebbe molte delle sue doti più care concedute, le parve di ristringer la mano, affine che l'altre città non le mandassero loro ambasciatori a dolersi con esso lei di tanta parzialità, e propose fra se stessa di dare questo paradiso ad habitare a diavoli; e così come aveva proposto, mandò ad effetto. ([[Bernardino Daniello]])
*Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica. ([[Roberto Rossellini]])
*L'eruzione dell'anno 79 ed i terremoti che si ad essa si accompagnarono non rattristarono che per pochi anni il sempre sorridente golfo. Dopo Costantino e Giuliano, anche dopo Teodosio, Napoli e i suoi dintorni non hanno perso il fascino che aveva sedotto i contemporanei di Augusto. Nelle lettere di Simmaco come nei versi di Orazio non si parla d'altro che delle delizie di Baia e del suo golfo in miniatura. [[Cecina Decio Albino|Decio]] aveva fama di rinnovare nella sua villa le magnifiche follie di Lucullo. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]])
*L'espansione delle idee se era stata più sollecita a Napoli, non era men feconda nelle altre terre d'Italia. Napoli aveva risposta la prima al solenne appello del secolo; ma il Piemonte, la Toscana, Roma, e la grande voce di Lombardia e di Venezia non tardarono a farsi udire. La costituzione di Napoli era stata la lieve scintilla che aveva destato il grande incendio. Tutta la penisola da un capo all'altro subiva da lungo tempo l'azione di una disorganizzazione vitale. Il vecchio abito dell'assolutismo cadeva a brani, ed il bisogno della ricostruzione era universalmente sentito. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]])
*L'indimenticabile ed eterna Napoli, che a volte prende sembianze mortali e va in rovina solo per esaltare ancora di più la sua sopravvivenza, l'incanto imperituro, la voluttuosità inesauribile che strugge il cuore con un piacere malinconico e ardente, con un supremo "qualcosa" che non è il golfo azzurrino, né le sue grotte trasparenti, né il suo vulcano dongiovannesco, né la sua Pompei, che ride e vive in idillio perpetuo nelle sue rovine, ma qualcosa di così particolare e così suo, che fa vivere nella nascosta trattoria l'averno e il cielo, l'angelico e l'umano, ciò che è stato e ciò che sarà poi, ed ancor più, il più struggente non voler morire che ho mai conosciuto. ([[Ramón Gómez de la Serna]])
*L'unico luogo che forse potrei scambiare con Napoli è Milano, l'altra grande metropoli italiana. ([[Toni Servillo]])
*La Capitale! Ma è egli possibile Napoli per capitale dell'Italia? Poi qual meschina idea?! Ma questo per Dio, non è amor patrio. ([[Giuseppe Verdi]])
*La Circe ingrata, che pur glorifica tante bestie, lo vide morire molto vecchio e quasi cieco pel troppo attento indugio degli stremati occhi {{sic|su le}} carte: e quasi non s'accorse della dipartita di Lui!<ref>Bartolomeo Capasso.</ref>. ([[Ferdinando Russo]])
*La città di Napoli non è solamente conosciuta per molto nobile, e principale da gl'italiani, che con piccola fatica, e con grandissimo gusto possono godere le comodità, e le delizie sue ma etiandio da tutte le straniere Nationi è stimata, e tenuta in pregio, come quella, da cui si conosce che in gran parte dipende la quiete, e la salute di questa provincia nobilissima d'Italia. ([[Gabriele Fiamma]])
*La città si sveglia di nuovo coi [[Pulcinella]], i borsaioli, i comici e i mendicanti; con gli stracci, le marionette, i fiori, la vivacità, la sporcizia e la universale degradazione; si risveglia sciorinando al sole il suo abito d'[[Arlecchino]], l'indomani e tutti gli altri giorni, cantando e digiunando, danzando e giocando sulla riva del mare. ([[Charles Dickens]])
*La contraddizione fra il genio inventivo e l'insuccesso pratico, tra la fecondità intellettuale e la sfortuna, il sottosviluppo, il marasma cronico, è l'aspetto più suggestivo di Napoli. Per la mancanza di una classe dirigente adulta, questa città che aveva tutto per riuscire ha fatto costantemente fiasco. Ma ha anche prodotto spiriti bizzarri e seducenti, invece di quegli scarafaggi sicuri del fatto loro che pullulano nelle capitali borghesi. ([[Dominique Fernandez]])
*La cosa che più mi colpisce è il continuo confronto forte che in altri posti faccio fatica a trovare, tra l'antico, la tradizione, ed il nuovo che si esprime anche a livello tecnologico. Per dirla con un'immagine sola, la vicinanza tra i computer e le reti dei pescatori. Ciò che trovo stimolante a Napoli è che mentre altre città hanno sacrificato completamente le proprie radici all'innovazione tecnologica, qui ancora si trova un incontro tra le radici profonde della cultura ed una visibile voglia di innovazione. Tanto che sarebbe uno scenario adatto ad un film di fantascienza. ([[Gabriele Salvatores]])
*La [[cucina napoletana|cucina di Napoli]]. E dopo aver mangiato un piatto di spaghetti con le vongole (e aver bevuto alquanto vino di [[Isola di Capri|Capri]] e d'[[Isola d'Ischia|Ischia]]) che [[Tristan Corbière]], il più simpatico dei maudits di [[Francia]], scrisse il "Sonetto a Napoli | {{sic|all'sole, all'luna}}, | {{sic|all'sabato, all'canonico}} | e tutti quanti con Pulcinella".<br/> ''Il n'est pas de samedi | qui n'ait soleil à midi; | femme ou fille soleillant, | qui n'ait midi sans amant!... || Lune, Bouc, Curé cafard | qui n'ait tricorne cornard; | – corne au front et {{sic|corde}} au seuil | préserve au mauvais oeil. || ...L'ombilic du jour filant | son macaroni brulant, | avec la tarantela: || {{sic|Lucia, Maz'Aniello}}, {{sic|Santo}} Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA –''<ref>''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}} {{NDR|(non)}} abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. (''SONETTO A [[Napoli|NAPOLI]] | AL SOLE ALL'UNA | AL SABATO AL CANONICO | E TUTTI QUANTI | CON PULCINELLA''), in Tristan Corbière, Gli Amori Gialli, poesie, vol. 2, cura e traduzione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, Acquaviva, 2006, [https://books.google.it/books?id=2SzGWQFWU2AC&lpg=PP1&dq=tristan%20corbi%C3%A8re%20pulcinella%20napoli%20poesie&hl=it&pg=PA232#v=onepage&q=tricorno&f=false pp. 232-233] </ref><br /> Mangia, lunghi filanti, serpeggianti, gli spaghetti, marezzati dai molluschi gonfi e teneri, ancora saporosi di mare, delle vongole veraci; bevi quei vini; te lo trovi addosso lo spirito maudit. Maledetto? Benedetto, mille volte benedetto da che ti riempie di sole, di desiderio di cantare anche tu con Pulcinella. ([[Luigi Veronelli]])
*La domenica pomeriggio i quartieri di Napoli sono silenziosi e oppressivamente immoti. Nei vicoli deserti una miscela di ritmi musicali, voci, un sommesso acciottolio di piatti e posate esce dalle finestre aperte e dai balconi. Percepire i suoni e i segni della vita da lontano, la quiete e la solitudine delle strade, le saracinesche chiuse dei negozi e dei chioschi, l'immagine di un mondo che si è sottratto allo sguardo esterno, per immergersi nella sua dimensione privata: tutto obbliga a concludere che l'unità elementare di vita sociale a Napoli è la famiglia. ([[Thomas Belmonte]])
*La jettatura napoletana è una particolare ideologia, nata a Napoli in ambiente colto verso la fine del XVIII secolo. Questa tesi può sembrar contraddetta dal fatto che il fascino, il malocchio, e – più generalmente – la credenza nel potere malefico di una persona si ritrovano in tutti i Paesi e in tutte le epoche, come stanno a dimostrare il mauvais œil francese, l'evil eye inglese e il bose blick tedesco, per tacere di tutti i possibili riferimenti extraeuropei. In realtà se si considera la jettatura napoletana in rapporto al resto della vita culturale dell'epoca, e quando si legge in prospettiva la letteratura che sull'argomento fiorì a Napoli dalla seconda metà del Settecento, il fenomeno si presenta con una sua specifica coloritura locale che lo rende inconfondibile. ([[Ernesto de Martino]])
*La litigiosità rientra nell'umore della nostra gente. C'è nell'aria una provocazione continua. Sono in troppi a essere creativi, in quella cinta daziaria. Napoli è sterminata. Ma lo spazio per convivervi tutti in pace risulta sempre troppo stretto. ([[Francesco Rosi]])
*La mia prima impressione del mio approdo a Napoli fu quello di una città caotica. I napoletani sono insolenti e maleducati [...]. In ogni momento ti assalivano gridando in dialetto "Uè Gargà vien accà" magari per fare una foto. Il "per favore" a Napoli non esiste ma è una cosa unica vivere li. La città cambia dal giorno alla notte. Se le cose vanno bene non puoi uscire di casa, se vanno male lo stesso. ([[Walter Gargano]])
*La napoletanità è una parola che si trova nel vocabolario ideale e che individua radici tipiche oltre gli schemi.<br />Storia e leggenda sono lavoro cosmico dove magia, esoterismo, nobiltà e sacro si fondono con il quotidiano, il peccato e la famiglia. ([[Francesco Grisi]])
*La nazione napolitana è divisa in due classi: il proletario e la borghesia. L'aristocrazia è un essere incompleto ed impotente, la quale non ha che un nome infecondo financo di memorie. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]])
*La nostra città, oltre a tutte l'altre italiche di lietissime feste abondevole, non solamente rallegra li suoi cittadini o con nozze o con bagni o con li marini liti, ma, copiosa di molti giuochi, sovente ora con uno ora con un altro letifca la sua gente. Ma tra l'altre cose nelle quali essa appare splendidissima, è nel sovente armeggiare. ([[Giovanni Boccaccio]])
*La plebe napoletana è come quella dell'antica Roma, formata di liberti che non avevano nulla. Perciò è credulona, superstiziosa, avida di notizie. La plebe di Napoli, dove tanta gente non ha nulla, è ancora più plebe delle altre. ([[Montesquieu]])
*La prima volta che giunsi qui, fu per una conferenza accademica. Ero solo e non svolgevo alcun ruolo nell'Università. La povertà e la gioia di vivere, queste erano le cose che più mi hanno impressionato, e poi… {{sic|Il}} rispetto per la cultura. ([[Hans Georg Gadamer]])
*La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. Viverci è nutriente sul piano degli atteggiamenti e dei comportamenti, per questo voglio assolvere Napoli nonostante tutto. Nonostante una realtà dove l'inferno e il paradiso si toccano; dove l'ironia altro non è che la passione quando sa prendere le distanze; dove si lotta continuamente contro la cultura della morte, mentre le altre città hanno la morte in casa e, nella loro quiete apparente, fanno finta di non accorgersene. Tutto questo è sempre foriero di una condizione felice artisticamente parlando. E vale per musica, cinema, arte, letteratura. Napoli è una città che crea continuamente anche nella difficoltà del suo quotidiano. ([[Toni Servillo]])
*Lasciai Napoli nel mese di agosto, e con gran dispiacere. Conosciuto che uno abbia quella città, è impossibile che si risolva a lasciarla; e se avviene che si separi da essa, non accetta l'idea di non più ritornarvi. ([[Charles-Victor Prévost d'Arlincourt]])
*Le donne di Napoli sono dei maiali. Sono maiali grassi con dei vestiti sciatti, di solito neri, macchiati di salsa di pomodoro, urina, grasso, o dalla cacca di un bebè. [...] Ma devo anche spiegare che sono meravigliose, ognuna ha il volto della madre di Dio e le mani contorte, incallite e tenere delle donne che hanno passato la vita a badare ai propri figli e ai propri uomini. ([[John Fante]])
*Le mie radici sono ben ancorate al patrimonio di questa città che è stata ed è tuttora una capitale delle arti dello spettacolo in Europa e nel mondo.<br>Napoli è tra le poche metropoli che pur presentando un esperimento sociale tra il centro e la periferia degno delle grandi città del mondo, resta un luogo dove la modernità nei suoi aspetti deteriori non è arrivata del tutto, dove, quando si passeggia, si incontra l'uomo. E questo per chi fa teatro è fondamentale. ([[Toni Servillo]])
[[Immagine:Oswald Achenbach 001.jpg|thumb|Fuochi d'artificio sul litorale napoletano; olio su tela di Oswald Achenbach, 1875]]
*Libera dalle improvvise ceneri il tuo volto semidistrutto, o Partenope, e le tue chiome, sepolte sotto il [[Vesuvio|monte]] scosso dall'aria che soffia al suo interno, poni sul tumulo e sulle reliquie del tuo grande figlio. ([[Publio Papinio Stazio]])
*Ma non lascierò per questo di avertirvi che dovete pensare di essere nella regalissima città di Napoli, vicino al seggio di Nilo. Questa casa che vedete qua formata, per questa notte servirrà per certi barri, furbi e marioli, – guardatevi, pur voi, che non vi faccian vedovi di qualche cosa che portate adosso: – qua costoro stenderranno le sue rete, e zara a chi tocca. ([[Giordano Bruno]])
*{{NDR|Il}} malanno immedicabile, oscuro, osceno, inveterato di questa città, sotto mille altri rispetti preclarissima, per cui il girare di nottetempo qui non si fa con minor paura e pericolo che in mezzo ai folti boschi: conciossiaché le strade sien piene di nobili giovani armati tutti, le immoderatezze de' quali nè la paterna educazione, nè l'autorità de' magistrati, nè la maestà e l'impero dei re valsero mai a raffrenare. Ma come meravigliare che fra le ombre della notte e senza alcun testimonio taluno ardisca commetter delitti, se a pieno giorno, alla vista del popolo, al cospetto dei re, in questa città d'Italia con ferocia da disgradarne i barbari si esercita l'infame giuoco de gladiatori: e come sangue di pecore l'umano sangue si sparge, e, plaudente l'insano volgo affollato, sotto gli occhi de miseri genitori si scannano i figli, e tiensi a disonore l'offerire con ripugnanza la gola al pugnale, quasi che per la patria o per la gloria della vita celeste si combattesse? Di tutto questo inconsapevole io fui condotto un giorno a certo luogo vicino della città chiamato Carbonaria: nome veramente acconcio alla cosa: imperocché quella scelerata officina deturpa e denigra gli spietati fabbri che ivi si affaticano sull'incudine della morte. Era presente la Regina, presente Andrea re fanciullo, che di sè promette riuscir magnanimo, se pur riesca a porsi in capo la contrastata corona: v'eran le milizie di Napoli, delle quali invan cercheresti le più attillate e più eleganti: popolo v'era venuto in folla da tutte parti. A tanto concorso di gente, e a tanta attenzione d'illustri personaggi sospeso, fiso io guardava aspettando di vedere qualche gran cosa, quand'ecco come per lietissimo evento un indicibile universale applauso s'alza alle stelle. Mi guardo intorno e veggo un bellissimo garzone trapassato da freddo pugnale cadermi ai piedi. Rimasi attonito, inorridito; e dato di sproni al cavallo, rampognando l'inganno de'miei compagni, la crudeltà degli spettatori, la stoltezza de'combattenti, all'infernale spettacolo ebbi volte le spalle. Questa doppia peste, o padre mio, quasi eredità de maggiori venne e s'accrebbe ne'posteri, e giunse a tale che la licenza del commetter delitti in conto di dignità e di libertà vien reputata. ([[Francesco Petrarca]])
*Materialmente questa città contribuì alla ricchezza dell'Italia Unita più di qualunque altro Stato; dati e cifre sono stati pubblicati da [[Francesco Saverio Nitti|Francesco Nitti]] in ''Nord e Sud'' (1900) come pure in altri scritti che nessuno ha mai confutato. Nella Scienza delle Finanze, Nitti dà il seguente computo della ricchezza dei diversi Stati al momento dell'unificazione: Regno delle Due Sicilie: milioni di lire oro 443,2; Lombardia: 8,1; Ducato di Modena: 0,4; Romagna, Marche e Umbria: 55,3; Parma e Piacenza: 1,2; Roma: 35,3; Piemonte, Liguria e Sardegna: 27; Toscana: 84,2; Veneto: 12,7; Veneto: 12,7. Così, dunque, contro i 443 milioni in oro corrisposti all'atto delle nozze dal Regno delle Due Sicilie, il resto d'Italia – oltre due terzi della Penisola – non portò in dote neppure metà di quella somma. A dispetto di ogni contrastante asserzione, le finanze di Napoli, nel complesso, non erano male amministrate. ([[Harold Acton]])
*Me ne sono andato da Napoli per stanchezza, ma anche perché sono una persona paurosa ed è una città che riesci a vivere bene solo se la affronti di petto, se la esplori senza il timore che ti possa succedere qualcosa... {{Sic|dipende}} probabilmente anche da dove sei nato. ([[Paolo Sorrentino]])
*Mi contava un sojatore che a Napoli, in certi alberghi, usava il servitore entrare nella camera del forastiero, la bella mattina del suo arrivo, con una guantiera sparsa di piccoli e grossi stronzi, ciascuno dei quali avea appeso un cartellino e scritto su un prezzo. I grossi costavano molto più dei piccini, ed alcuni tenevano in capo un cappellino di prete. Erano questi i prodotti degli abatini. E il forastiero sceglieva. E detto fatto si apriva la porta, e compariva ai comodi del forastiero la parte corrispondente – autrice dell'esemplare. ([[Carlo Dossi]])
*Mi trovo in un paese freddo e nebbioso, fra un popolo in cenci. Quando metto il naso alla finestra, vedo girar nella strada una popolazione che se ne sta sotto grandi e rozzi ombrelli verdi ed azzurri. La nebbia si condensa sulle foglie nascenti e scola {{sic|tristamente}} lungo i rami, anneriti da un inverno che mai finisce: anche i miei orecchi, al par degli occhi, sono spiacevolmente scossi. I rauchi gridi de' mercantelli ambulanti che si vanno agitando nella via, giungono fino a me più lugubri che non quelli dello spazzacamino sul finir dell'autunno; il tabacco è ben caro e molto cattivo. Se voglio azzardarmi alquanto fuori, bisogna affrontare il fango, e le {{sic|grondaie}}; e tutto, nella contrada principale del paese, mi rammenta lo stesso chiasso della Grande-Trouanderie. Lo stesso chiasso, lo stesso tumulto, lo stesso impaccio di carrozze, la stessa luce, lo stesso odor di cattivo formaggio e di vecchie drogherie. ebbene questa contrada chiamasi la ''[[Via Toledo|Strada Toledo]]''; questa città {{sic|sucida}}, stridula, cenciosa, che regala i reumi, comprime i polmoni, e {{sic|strigne}} il cuore, è Napoli. Sì, Napoli, Napoli, Partenope, la città dei poeti, la città dei lazzaroni, la città del sole; quella Napoli di cui si è detto: ''Vedi Napoli e poi muori!'' – Morire! ah! no! no! Bisogna vivere, invece, per cavarsela ben presto, per riedere ad ammirare le rive dell'isola Louviers, per correre a Montmartre, per augurarsi l'orizzonte della strada Mouffetard. ([[Louis Veuillot]])
*Mille volte si ripete che in Napoli eran repubblicani tutti coloro che avevano beni e fortuna, che niuna nazione conta tanti che bramassero una riforma per solo amor della patria; che in Napoli la repubblica é caduta quasi per soverchia virtù de' repubblicani. ([[Vincenzo Cuoco]])
*Mobilità del territorio e sviluppo dei trasporti di massa [...] appaiono oggi condizioni imprescindibili per dare concretezza all'idea del futuro possibile. È un futuro che assumerà una fisionomia sempre più precisa nella misura in cui potrà disporre di un valore e di una risorsa tipici della società moderna: la velocità e la certezza degli spostamenti. Guardare a questo futuro significa anche porre riparo a errori e distorsioni del passato. In termini economici e di qualità della vita, Napoli ha già pagato prezzi molto alti. Un sistema efficiente di trasporti pubblici avrebbe potuto evitare uno sviluppo caotico della città che ha preso forma secondo direzioni non programmate e non razionali. Napoli è andata dove bisogni o pressioni particolari, molte volte speculativi, la spingevano. La stessa rete dei servizi primari si è dovuta realizzare, quando si è potuto, a posteriori, cioè a cose fatte. La «Napoli sbagliata» ha così divorato se stessa. ([[Ermanno Corsi]])
*Moltissimi a Napoli vogliono l'autonomia, ma sono sforzati a votare per l'annessione; e infatti la formula del voto e il modo di raccoglierlo sono sì disposti, che assicurano la più gran maggioranza possibile per l'annessione, ma non a constatare i desideri del paese. [...] I risultati delle votazioni a Napoli e in Sicilia rappresentano appena i diciannove tra cento votanti e designati. ([[Henry Elliot]])
*Napoletani, siamo fieri di questo nome che abbiamo fatto risonare dovunque alto e rispettato. Vogliamo l'unità, ma non l'unità arida e meccanica che esclude le differenze ed è immobile uniformità. Diventando italiani non abbiamo cessato d'essere napoletani. ([[Francesco De Sanctis]])
*Napoli, cità eccellente, como che meritamente sia capo del nostro siculo regno, cossì è e serà sempre florentissima in arme e in littere per li suoi generosi citadini illustrata; ne la quale, non son già multi anni passati, fu un dottor legista de onorevole fameglia, ricchissimo e multo costumato. ([[Masuccio Salernitano]])
*Napoli, città più popolata di tutte relativamente alla sua grandezza, li cui voluttuosi abitanti sembrano collocati sui confini del paradiso e dell'inferno. ([[Edward Gibbon]])
*Napoli è color ferro rugginoso. ([[Guido Ceronetti]])
*Napoli è il cristallo nel quale il viaggiatore si è lasciato catturare per, come l'insetto, eternizzare la vertigine di un volo che l'ambra fossile trasforma in frammento infinito. ([[Gabriel Albiac]])
*Napoli è l'unica città dove le persone ti salutano ancora con il "buongiorno" e non con un laconico "notte" o "giorno". ([[Christian De Sica]])
*Napoli è la capitale musicale d'Europa, che vale a dire, del mondo intero. ([[Charles de Brosses]])
*Napoli è rimasto per me un certo paese magico e misterioso dove le vicende del mondo non camminano ma galoppano, non s'ingranano ma s'accavallano, e dove il sole sfrutta in un giorno quello che nelle altre regioni tarda un mese a fiorire. ([[Ippolito Nievo]])
*Napoli è tante cose, e molti sono i motivi per cui la si può amare o meno, ma soprattutto Napoli è una grande capitale, ed ha una stupefacente capacità di resistere alla paccottiglia kitsch da cui è oberata, una straordinaria possibilità di essere continuamente altro rispetto agli insopportabili stereotipi che la affliggono. ([[Elsa Morante]])
*Napoli è un sorriso della Grecia [...] i suoi orizzonti affogati nella porpora e nell'azzurro, il cielo che si riflette nei flutti di zaffiro azzurri, tutto, perfino il suo antico nome di Partenope trascina a quella civiltà brillante. ([[Charles Gounod]])
*Napoli è una città altamente morale dove si possono cercare mille ruffiani prima di trovare una prostituta. ([[Karl Kraus]])
*Napoli è una città che ha la struttura di un romanzo. Le strade sono piene di storie che chiedono di essere trascritte. Ma quello di Napoli può essere solo un romanzo barocco e surrealista, ma incompiuto, irrisolto, contraddittorio, dove convivono l'apoteosi della religione cattolica e della bestemmia. ([[Tahar Ben Jelloun]])
*Napoli è una città che trovo vibrante, creativa, dove si lotta per vivere, ma splendida. ([[Peter Brook]])
*Napoli è una città dove facilmente si sprofonda. Il nuovo è fragile, il passato ha strati robusti. ([[Domenico Starnone]])
*Napoli è una città viva e rovinata. Tutto è bello, orrendo e in disordine, niente funziona bene tranne il passato. Ma tutto è possibile.<br>Gli esperimenti marini più importanti del Mediterraneo, le speculazioni più colossali e fasulle, le storie più incredibili e piacevoli, le persone più nobili e declassate, le cose più inutili e intelligenti si trovano qui. Con sfondo di sole e di mare.<br>Anche le cose più ingenue e contorte che scendono negli abissi dell'anima prosperano qui meglio che altrove.<br>Se ci fosse una capitale dell'anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui.<br>Nel mezzo della città si apre via [[Spaccanapoli]], un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l'enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì [[Benedetto Croce]]. ([[Stanislao Nievo]])
*Napoli è una grande capitale del mondo ed è un pezzo pregiato del Mezzogiorno d'Italia e del Paese intero. ([[Nichi Vendola]])
*Napoli è una tappa fondamentale, la racconto nelle sue contraddizioni e nella sua estrema vitalità, anche lì [...], Napoli e i napoletani rappresentano nel bene e nel male un'Italia al quadrato. ([[Corrado Augias]])
*Napoli è uno dei peggiori luoghi d'Italia; ma tutta intera questa nazione non è più che uno sbubbonare di tante Napoli, che se anche non sanguinano come Napoli, ne riproducono sintomi, crolli, abbrutimento. ([[Guido Ceronetti]])
*Napoli è uno strano paese!<br />Disteso come un Re orientale sul tappeto del più bel verde che si possa vedere, coi piedi sull'azzurro e limpido Tirreno col capo sul fianco dell'ardente Vesuvio, non v'ha città al mondo che possa rivaleggiare colla capitale della Italia del mezzodì.<br />Non v'ha mare più ridente, non v' ha cielo più sereno, non v'ha terra più feconda di frutti e di fiori.<br />Tutto è bello e tutto è grande qui. Questo popolo che sonnecchia, che si lascia calpestare con una pazienza che ha del dromedario del deserto il quale soccombe sotto al peso senza muover lamento, quando l'ora della rivoluzione lo ha scosso diventa d'un tratto tigre e pantera.<br />Non v'ha gente al mondo che sia stata oppressa di più.<br />La tirannide dei Viceré Spagnuoli avea appena lasciato a quel popolo gli occhi per piangere. ([[Franco Mistrali]])
*Napoli è vero e proprio crocevia della cultura italiana dell'ultimo secolo, luogo reale e simbolico, tempio della lacerazione e della speranza, delle ipotesi che balenano senza poter davvero trasformarsi in realtà e delle derive più inarrestabili, dove è possibile l'abbandono melodico e lo strappo più cupo, dove si esercitano il soccorso più solidale e la beffa più impietosa, l'intelligenza più problematica e la più becera volgarità, dove convivono violenza e dolcezza. ([[Giulio Ferroni]])
*Napoli fu per Metello il Rettifilo, via Toledo, piazza Plebiscito, e via Sergente Maggiore, via de' Fiorentini, quando gli sembrava di non aver altro da fare e si voleva prendere una distrazione. Non soltanto la mancanza di denaro, ma la divisa un poco lo umiliava; e dové adattarsi a quelle domestiche della Villa comunale, seppure non erano, per lui che aveva avuto Viola, proprio il suo tipo. Col tempo ''fece ghega'' insieme a un livornese, uno di Cascina, un fiorentino di Porta Romana: Mascherini, che negli anni dipoi non seppe mai dove fosse finito. Leoni, quello di Cascina, riceveva denaro, suo padre era mobiliere, ed egli era tirato ma finiva per offrire. Fu un sodalizio che durò a lungo: si frequentarono le bettole di Forcella, del Vasto e del Pendino, rioni che chiamano sezioni, come chi dicesse Sezione San Niccolò o Madonnone. Ebbero a che fare con la gente, per quei vicoli traversi o tutti in salita, dove la [[miseria]] e la sporcizia erano pari all'animazione che vi si trovava. Entrarono, piuttosto che in via Sergente Maggiore, in alcuni ''bassi'', dietro una sottana: ragazze tutte more di capelli, dai volti appassiti e i grossi seni. I bambini giocavano al di là della tenda. Non ci si toglieva nemmeno le mollettiere. Poi magari si restava a cena con tutta la famiglia, si diventava amici, ci tenevano in conto di figlioli: era gente come noi, come il livornese che non viveva meglio dietro la Darsena, come Mascherini che aveva il babbo fiaccherajo. E un po' ci si vergognava. Si vuotavano le tasche dell'ultimo soldino, come per farci perdonare. Cose trapassate nella [[memoria]], viste e vissute da dentro la campana. ([[Vasco Pratolini]])
*Napoli ha bisogno non pure di essere descritta, ma di essere spiegata, come città quasi eccezionale in Italia. ([[Antonio Morano]])
*Napoli ha una bellissima posizione. Le strade sono larghe e ben pavimentate con grossi e larghi massi di pietra squadrata. Le case, tutte grandi e pressappoco della stessa altezza. Molte piazze grandi e belle; e cinque castelli o fortezze, che non si finisce di ammirare. [...]<br />Da quando hanno pensato di costruire le fortezze dentro le città, non si ha più bisogno di avere popoli fedelissimi: li hanno resi obbedienti. Perciò prima scoppiava una rivoluzione al giorno, come in Italia. È quasi impossibile che i Napoletani si ribellino, con le cinque cittadelle che hanno. ([[Montesquieu]])
*Napoli, illustrissima e magnifica città, esposta al mezzo giorno, su le falde, anzi in mezzo alle radici del monte di Sant'Ermo [...] e d'alcuni altri piacevolissimi colli si riposa; l'onde mirando dell'imperioso Tirreno. ([[Bernardo Tasso]])
*Napoli in agosto è un po' come Parigi a maggio: ricorda Pescara in aprile. ([[Alessandro Bergonzoni]])
*{{NDR|Tischbein lascia Napoli occupata dai Francesi il 20 marzo 1799}} Napoli, la splendida Napoli mi parve nera e triste come una tomba. Altra volta, nei giorni di festa, i chiostri sulle colline erano illuminati con migliaia di lumi: si sparavano cannoni, s'accendevano fuochi d'artifizio. Ora, tutto scuro e deserto: i palazzi, sinistri e silenziosi: appena qua e là accennava un lume solitario. Il mio sangue era in fermento, i miei nervi in vibrazione, il mio cuore in malinconia. Questa città, in cui avevo goduto tanto: tante gioie, tante amicizie, tanti onori!... – Le ancore furono levate, le vele disciolte e spiegate al vento; il bastimento cominciò a muoversi. E noi passammo dinnanzi alla casa, dov'io avevo abitato tanti anni...<br>La mia commozione crebbe, quando vidi da lungi la roccia, su cui [[William Hamilton|Hamilton]] aveva un giardino pensile. La fantasia mi riprodusse tutte le belle ore, ch'io avevo trascorse in quel luogo. ([[Johann Heinrich Wilhelm Tischbein]])
*Napoli, metropoli di tutte le grandezze, meraviglia di meraviglie, i cui monti sono dolce oblio degli uomini, i cui campi sono splendidi prodigi della natura, il cui celebrato [[Sebeto]] è emulo dello Xanto e rivale del Pattolo, il suo molo, meraviglia del colosso piramidale, i suoi templi resti di quello di Efeso, i suoi principi e signori il simbolo della lealtà, la congregazione del valore, il centro della nobiltà, il sole di tutta l'Europa, e il fiore di tutta l'Italia. (''[[Estebanillo González]]'')
*Napoli? Mi dispiace chiamarla solo città del sud, per me è l'unica capitale che abbiamo... In Italia c'è pochissima cultura diffusa e Napoli è un punto fondamentale per questo. ([[Cristina Comencini]])
*Napoli mi manca, sono fiero di essere napoletano. Ma [[Udine]] è come una seconda casa per me, sto benissimo qui, sento il calore della gente. ([[Antonio Di Natale]])
*Napoli nera e nuda. Napoli, che il baccano e la miseria fanno sembrare barbara al viaggiatore venuto da Roma, mentre non esiste, nella penisola, una città altrettanto fine, ingegnosa e colta, una città che abbia come lei l'aria di capitale, soprattutto se la si confronta con Roma; ma, dei successi che il talento dei suoi nativi avrebbe procurarle, è stata misteriosamente spogliata, da sempre. Città enigmatica, la cui popolazione è dotata delle più meravigliose risorse spirituali, senza riuscire a farle fruttare, perennemente vinta, nella lotta contro le offese; mendicante e umiliata da una continua calamità.<br>Così, giungendo da Roma per la strada litoranea, tanto bella da Terracina in poi, dove inizia il Sud, abbiamo proseguito rallentando l'andatura, amando Napoli e in pari tempo temendola. ([[Dominique Fernandez]])
*Napoli non è una città, è un mondo. Napoli non è solo a Napoli ma la trovi ovunque, anche in Germania. La "napoletanità" è una cosa unica. È chiaro che ogni città ha un suo calore, Napoli ce l'ha ma in maniera diversa, questa città vive le cose in maniera passionale, con un amore diverso da tutti gli altri. Non posso dire se rispetto alle altre tappe sia meglio o peggio, Napoli è sicuramente diversa. ([[Marco Masini]])
*Napoli non mi sentirà mai più! Tornerò a Napoli solamente per rivedere la mia cara mamma e per mangiare i vermicelli alle vongole! ([[Enrico Caruso]])
*Napoli per me è tutto, è mia madre, sono i miei ricordi; Napoli è la mia adolescenza. Se non fossi stato napoletano, non avrei potuto essere quello che sono a teatro. È grazie alla mia città, con la sua cultura, che mi sono realizzato come attore e artista. Non riuscirei a vivere lontano da Napoli. Credo di essere l'unico attore che non è scappato da una città vittima di molti pregiudizi. Alcuni veri, altri falsi. Mi piace ricordare sempre ciò che diceva [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], "‘o presepio è buono, ‘e pasture so malamente". E aveva ragione. Napoli è quella descritta da [[Pino Daniele]], piena di contraddizioni ma ricca di fascino. ([[Peppe Barra]])
*Napoli per me è una città straordinaria, che soddisfa in pieno le mie esigenze. Io sono un uomo di calcio, e Napoli è forse la città al mondo in cui il calcio si vive in maniera più intensa. Vengo da Liverpool, anche lì c'è un rapporto viscerale con la squadra che pensavo non fosse possibile trovare altrove. Ma a Napoli è forse superiore. Poi sono amante dell'arte. E Napoli da questo punto di vista è una miniera, ci sono cose straordinarie da vedere, forse neanche i napoletani sanno quanto è bella e quanto è ricca la loro città. Mi piacerebbe dare il mio piccolo contributo per far conoscere al mondo la vera immagine di Napoli. ([[Rafael Benitez]])
*Napoli senza sole, senza mare azzurro, senza Vesuvio. Pioggerella monotona, mimose in fiore, in lotta con la tristezza del tempo; ma emanano luce propria e profumi più forti di quelli dei gas delle auto che attraversano la città come interminabili cortei funebri, accompagnati dall'immenso fantasma della benzina bruciata. Un ''auto da {{sic|fe}}'' urbano, uguale in tutte le città del mondo, conquistate dalla tecnica, questa vittoria planetaria della metafisica occidentale, come dice [[Martin Heidegger|Heidegger]]. ([[Vintilă Horia]])
*Napoli, sì come ciascuno di voi molte volte può avere udito, è ne la più fruttifera e dilettevole parte di Italia, al lito del mare posta, famosa e nobilissima città, e di arme e di lettere felice forse quanto alcuna altra che al mondo ne sia. La quale da popoli di Calcidia venuti sovra le vetuste ceneri de la Sirena Partenope edificata, prese et ancora ritiene il venerando nome de la sepolta giovene. ([[Jacopo Sannazaro]])
*Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per [[Totò]]. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. ([[Lucio Dalla]])
*Napoli sono due città, una è esterna alla luce del sole, l'altra, sotterranea. Insomma il suolo su cui si costruisce è come la forma di una groviera piena di buchi. (''[[Le mani sulla città]]'')
*Napoli – una città dove il «piacere» è attivamente coltivato. ([[Henry James]])
*Napoli! Zi' Teresa! Il Vesuvio! La Bersagliera! «A Marechiaro ce sta 'na fenesta»! Ah, come tornerei volentieri a Napoli! (''[[Totò le Mokò]]'')
*Nei primi decenni del XVIII secolo, la città di Napoli è uno smisurato aggregato di persone, un contenitore umano che fa storia a sé nelle vicende demografiche del resto del Regno. ([[Giuseppe Moricola]])
*Nei primi giorni della mia dimora a Napoli visitavo con un nobile napoletano le rovine dei templi e dei palazzi romani a [[Pozzuoli]]. "Siete ancora fieri dei tempi antichi, voi napoletani?" gli chiesi. "Signore" mi rispose il grasso marchese "i napoletani sono tutti poveri ruffiani." Udendo che io mi servivo di un operaio mi disse: "Lo paghi un tanto e non un grano di più e se fa rimostranze, non gli dia niente di più". E proseguì: "Signore, stia in guardia, tutti i napoletani sono mariuoli". "Anche lei sarebbe nel numero?" io risposi, per metà scherzando e per metà sdegnato. "Sì, sì, mezzo birbante" rispose, {{sic|scotendosi}} dalle risa. Egli aveva ordinato al servitore che stava dietro alla carrozza di portare per noi una bottiglia di vino di [[Siracusa]]. Quando la cercammo, non la trovammo. Il marchese montò in gran collera e lo chiamò asino, ladro e bestia, infine lo minacciò di detrargli qualche cosa dalla paga per il mese seguente. Questo ebbe effetto. "Eccellenza" gridò il servitore a mani giunte "mi spezzi una gamba in due, ma non mi punisca sul denaro, il denaro fa male." [...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. ([[Karl August Mayer]])
*Nel Conservatorio di Napoli vive ancora quel mondo del Settecento confluito dai quattro collegi della città quando, nel secolo passato, se ne è raccolta la sede. ([[Riccardo Muti]])
*Nell'ultimo bollettino del Bureau of Psychological Warfare si dice che a Napoli quarantaduemila donne esercitano, occasionalmente o con regolarità, la prostituzione. Questo su una popolazione femminile nubile che si aggira intorno a centoquarantamila. Pare incredibile. ([[Norman Lewis]])
*Nella convinzione del popolo napoletano due classi d'individui guadagnano con certezza alla lotteria. La prima categoria è composta da coloro che sono in possesso di una formula di calcolo matematico che indica i numeri di un'estrazione prossima in base allo studio delle estrazioni anteriori. La seconda comprende gl'individui che agiscono sotto l'influenza di una suggestione extraumana, divina o diabolica. ([[Marcellin Pellet]])
*Non c'è palazzo di giustizia in cui il chiasso dei litiganti e loro accoliti superi quello dei tribunali di Napoli. Lì si vede la lite calzata e vestita. ([[Montesquieu]])
*{{NDR|Il 13 settembre 1789, presenti [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] IV e [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina d'Austria]], il pallone aerostatico di Lunardi si alza nel cielo di Napoli.}} Non ero levato appena mille piedi quando restai incantato a osservare la scena che si presentava sotto di me del tutto nuova da quanto<ref>''Quando'', nel testo.</ref>avevo veduto in altre capitali dalla [[Gran Bretagna]] alla [[Scozia]]. Sembrava<ref name=seems>''Sembravami'', in Gleijeses, ''Napoli nostra e nuove storie'', 1977.</ref>Napoli {{sic|composto}} da tante piccole piazzette, tutte ricoperte di anime viventi. Erano questi i lastrici, o siano terrazzi, su de' quali erano saliti gli abitanti delle rispettive case. Nell'innalzarmi maggiormente, principiando a perder la vista gli individui, queste piazzette sembravano<ref name=seems/>tanti giardinetti sparsi di fiori verdi e rossi, ch'erano i diversi ombrelli con i quali si riparavano dal sole. ([[Vincenzo Lunardi]])
*Non passa anno senza che le collezioni scientifiche di qualunque altra città d'[[Italia]] si arricchiscano per la munificenza di qualche privato. E così mano mano si colmano le lacune, si completano le serie e si ottiene più assai di quello che non sia il potere dello stato e de' municipii di fare. Ma il napoletano ''largo di bocca e stretto di mano''; mentre non sa vivere fuori della sua città, non vuol poi far niente per renderla più bella e simpatica; non è superbo delle sue istituzioni, non è zelante di migliorarle; il suo municipalismo non sa mai incarnarsi in un'opera bella e generosa. ([[Vittorio Imbriani]])
*Non potreste credere che bei giardini ho in questa città perché, ne sono io testimone, sembra che manchi solo Adamo ed Eva per farne un paradiso terrestre. ([[Carlo VIII di Francia]])
*Non sembrava di stampo [[Venezia|veneziano]], piuttosto della razza dei comici napoletani, mezzo ruffiani, mezzo commedianti, brutali e protervi, pericolosi e spassosi. ([[Thomas Mann]])
*{{NDR|Sul proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli}} Non so se è falso in tutto, ma son certo che quella parte appunto, in cui il credo anch'io vero, sia quella che mostra sino ai ciechi la bontà dei suoi abitanti, avvegnaché non faccia troppo onore alla loro sapienza. ([[Antonio Genovesi]])
*Non sono abbastanza forte per il nord: là imperversano gli spiriti pedanti ed artefatti, che non sanno fare altro che lavorare alle norme della convenienza, come il castoro alla sua costruzione. Ho vissuto tutta la mia gioventù fra gente simile! Mi è venuto in mente all'improvviso, mentre per la prima volta vedevo il cielo grigio e rosso della sera scendere su Napoli – un brivido di compassione per me stesso, l'idea di cominciare a vivere da vecchio, e lacrime, e, all'ultimo istante, la sensazione di essere ancora in tempo per salvarmi. ([[Friedrich Wilhelm Nietzsche]])
*Non vi mettete scuorno, napoletani e affini, ma l'Espresso e Santoro hanno ragione: Napoli è veramente una città impossibile, insopportabile, malata. Mancavano i duemila delinquenti liberati solo a Napoli e dintorni dall'indultaccio per darle la mazzata finale. Ora la delinquenza galoppa con il plauso della gente e don Clemente Mastella con il suo vice Manconi hanno voglia a dire che l'indulto non c'entra: mentre lo ripetevano, venivano acchiappati a Napoli quattro delinquenti che avevano ucciso per rapina e tre di loro erano usciti freschi freschi dal carcere, grazie all'indulto. Ma non è solo questione di indulto, ne convengo. Il problema è Napoli. Che è davvero una brutta chiavica, per dirla in linguaggio indigeno. [...] Andate per le strade dove trabocca l'immondizia, per i quartieri dove regna il casino e il rumore, per le piazze e i vicoli dove comanda la guapparia e dilaga la furbizia truffaldina. No, Napoli non si sopporta. ([[Marcello Veneziani]])
*Non voglio farla grossa, ma la scoperta del Dna è iniziata all'ombra del Golfo e l'ho raccontato nel libro La doppia elica. Napoli, quindi, è stato un luogo fondamentale per me. ([[James Dewey Watson]])
*{{NDR|A Napoli}} novantanove volte su 100 finisci scugnizzo. Vengo dai quartieri popolari, cresciuto dalla nonna. Quando entravo in casa, battevo forte i piedi per far scappare i topi. E niente doccia. Scendevi per strada e ti fottevano la cartella. Poi la bicicletta. Poi il motorino. Alla quarta diventavi scugnizzo. ([[Gigi D'Alessio]])
*Oggi fui a vedere trattare le cause. Sono rimasto edificato del metodo: vengono trattate come si deve, con decenza, con maestà, con onoratezza. Ma la quantità dei curiali è sorprendente! {{sic|figuratevi}} tutti gli abitanti di [[Trento]], e de' suoi contorni riuniti nel castello del mal consiglio. ([[Carlantonio Pilati]])
*Pensiamo a cosa è avvenuto a Napoli durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ([[Giuseppe De Rita]])
*Penso che abbia nella sua natura una tale magnifica tradizione di ibridazione, che questo discorso<ref>Sull'incontro e lo scambio di apporti culturali fra le civiltà del Mediterraneo.</ref>mi pare particolarmente proficuo, e anche perché Napoli è sempre stata vivissima dal punto di vista culturale: penso al circolo culturale aragonese. [[Roma]] difficilmente è stata capitale culturale, Napoli sì. E poi ha un legame molto forte con l'Oriente, e c'è una tradizione di riflessione filosofica sulla libertà. È una capitale del pensiero, non a caso uno spirito libero come [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] ha poi scelto questa città. Ha tradizioni che resistono insieme ad avanguardie estreme. ([[Silvia Ronchey]])
*Penso che Napoli sia l'unica capitale d'Italia perché è una città che raccoglie le qualità tipiche di una capitale: estrema miseria ed estremo fasto. A parte le bellezze naturali, che non sono suo merito, le è rimasta la ''grandeur'' spagnola ed è l'unica città a sommare a questa ''grandeur'' l<nowiki>'</nowiki>''allure'' della grande capitale''.'' ([[Fernanda Pivano]])
*Per disonore dell'umana ragione non v'è cosa in Napoli tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. ([[Vincenzo Monti]])
*Per me Napoli ha un posto particolare. Stendhal diceva: "Ci sono due capitali in Europa. Parigi e Napoli". Ho letto quello che Schifano ha scritto della città. Napoli è per me una città veramente particolare, l'ho visitata più volte e mi è molto cara. ([[Emmanuel Macron]])
*{{NDR|Napoli}}, per molti rispetti eccellente, ha questo oscuro e vergognoso e inveterato malanno, che il girar di notte vi è non meno pauroso e pericoloso che tra folti boschi, essendo le vie percorse da nobili giovani armati, la cui sfrenatezza né la paterna educazione né l'autorità dei magistrati né la maestà e gli ordini del re seppero mai contenere. ([[Francesco Petrarca]])
*Per nessuno tranne che per i meridionali è così. Se scrivi se canti se giochi, e vieni da Napoli sarai sempre il giornalista napoletano, scrittore napoletano pittore napoletano. Quel napoletano non te lo toglierai mai. ([[Roberto Saviano]])
*Per riassumermi, mi limiterò a trasmettervi l'impressione che reco da Napoli, da me prima non vagheggiata se non ne' sogni o ammirata se non ne' libri suoi. Ho visto una città colossale, ricca, potente: innumerevoli sono i suoi palazzi, costrutti con titanica negligenza sulle colline, sulle alture, nei vichi, nelle piazze, quasi che indifferente fosse la scelta del luogo in una terra da per tutto incantevole. Ho visto strade meglio selciate che a [[Parigi]], monumenti più splendidi che nelle prime capitali d'[[Europa]], abitanti fratellevoli, intelligenti, rapidi nel concepire, nel rispondere, nel sociare, nel agire. Napoli è la più grande capitale italiana, e quando domina i fuochi del Vesuvio e le ruine di [[Pompei]] sembra l'eterna regina della natura e delle nazioni. ([[Giuseppe Ferrari]])
*Per tutta la città {{NDR|si fanno}} accademie in diverse facoltà, {{NDR|alcune sono}} sospette essendo certo che la gioventù legge libri francesi ed oltramontani, e le massime di quelli contro la Chiesa ed ecclesiastici si spacciano con pompa pubblica, avendo preso gusto nella critica delle materie ecclesiastiche ed alle nuove opinioni cartesiane: {{NDR|di conseguenza a Napoli si è introdotta}} una specie d'ateismo. {{NDR|Particolarmente}} negli avvocati [...] e ministri si sentono pubblicamente proposizioni e massime contarie alla disciplina ecclesiastica, autorità di vescovi e bene spesso ancora contro la suprema autorità della Santa Sede. [...] Il moderno cappellano maggiore ha intrapreso di fondare una nuova accademia di molte facoltà e singolarmente di filosofia e di matematica, e pretende di introdurre la filosofia del [[John Locke|Loch]] e di altri autori simili, avendo già nominati i soggetti per ciascheduna facoltà. ([[Raniero Felice Simonetti]])
*Più ci penso e più mi convinco della forza delle immagini [[Walter Benjamin|benjaminiane]]. Si tratta di immaginare questa città come una colossale spugna stesa sul mare che non affronta i suoi problemi attraverso macroprogetti, sulla base di una ratio logocentrica, che non riduce il complesso delle tensioni, dei conflitti, che non tende ad annullarli, bensì assimilarli e, quasi, nutrirsene. ([[Massimo Cacciari]])
*Provo un estremo fastidio quando si parla di napoletanità. Essa esiste quando non la si individua, non la si isola in provetta e non la si esalta. È la storia impareggiabile di questa città. È la storia anche dei misteri, della morbosità, delle contraddizioni, della violenza, delle irrisioni. Quando la napoletanità diventa tronfia ed arrogante, un surrogato della retorica di regime, sia di sinistra, di destra che di centro, mi appare in tutta la sua miseria ed indeterminatezza culturale. Non mi piace quando viene sistematizzata, ma quando viene inseguita, quando ti contraddice, ti prende alle spalle per una sensazione, una verità carnale, di clima o di paesaggio. Oggi, con l'avvenuta trasmigrazione delle menti e dei corpi, è difficile vagheggiarla come si faceva una volta. Tanto vale trovarla nel rischio di vivere, di pensare e di cercare a Napoli questa grande emozione. ([[Valerio Caprara]])
*Quando diciamo che Napoli è una città violenta, una città criminale, una città sporca, una città in cui la qualità della vita è bassa, possiamo dire verità o esprimere esclusivamente luoghi comuni o stereotipi. È sbagliato rigettare queste definizioni esclusivamente perché mettono in mostra qualcosa che non va nella nostra città. La nostra città è questo ma è anche altro evidentemente: però è anche questo e allora bisogna cercare di capire qual è il fondamento di verità che c'è in questi stereotipi. ([[Aurelio Musi]])
*Quando mi chiedono che cosa resta, in questo nostro mondo cibernetico, di quel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] quasi arcadico del ricordo, "Napoli? Il raffinato cadavere di Napoli?", rispondo: "Per restare resta molto. Resta l'immenso paradiso infranto della memoria. Resta la magnifica nostalgia dei perduti splendori. Restano la coscienza profonda di una storia condivisa, le spoglie delle civiltà da cui proveniamo, un presente postatomico con scorie industriali e una vegetazione radioattiva. Il Mediterraneo è anche questo. Una bellissima cloaca, come il [[Golfo di Napoli|golfo di napoli]]. Un rifugio di turisti nordici in pensione, come a [[Ischia]]. Un frammento di sogno di pietra, come [[Capri]]. Una [[Costiera amalfitana|costa]] geniale dove si trova [[Ravello]], sognata da [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], sognata da [[Richard Wagner|Wagner]]. Isole trasformate in prigioni; vulcani in fiamme; vigne d'oro; vino verde, di uve prodotte e raccolte in proprio; un mondo rurale minacciato, fra il drammatico e il gaudente. Rovine di mille anni fa e persino di ieri. Eterni corpi di marmo e altri ancora effimeri, parimenti magnifici. Tutto il cumulo di passato e presente che ora è vita. Resta il bellissimo cadavere barocco che è Napoli". ([[Josep Piera]])
*Quando nell'Ottocento è stata scelta l'idea di unità nazionale, non si è rispettata l'identità della penisola, che è stata sempre policentrica. Napoli non ha mai fatto riferimento all'Italia, ma al Mediterraneo e all'Europa. I napoletani si son detti ''regnicoli'', mai italiani, e non lo erano. ([[Franco Cardini]])
*Quando sarò morto tornerò a Napoli a fare il fantasma, perché qui la notte è indicibilmente bella. ([[Hans Christian Andersen]])
*Quanto dunque é Napoli per questo Re {{NDR|[[Carlo III di Spagna|Carlo III]]}} malissima sede, tanto buona sarebbe una città mediterranea, quale io ho sempre stimato [[Melfi]], ove spesso sono stati gli antichi Re. Lontana ella è egualmente dai confini del Regno e dai due mari; buonissima vi è l'aria; le spalle ha guardate da una serie di montagne, il lido del mare dell'altra parte è di mal accesso e fortificabile. ([[Bernardo Tanucci]])
*{{NDR|Il misto di autentica generosità ed astuzia senza doppiezza dei napoletani}} Quest'oggi la padrona del basso che mi ospita ha voluto per forza offrirmi un piatto della loro minestra di riso e fagioli. Ero commosso dalla prodigalità di questa povera gente che si toglie un piatto della loro minestra così faticosamente guadagnata. Avevo appena finito di dire "Ma è sorprendente la generosità e l'ospitalità del popolo napoletano, che mi commuove nel profondo del mio animo" quando si è avvicinata la padrona e a un orecchio mi ha sussurrato: "{{sic|Vedite}} un po' voi {{sic|si putite}} ottenere dall'amministrazione un compenso per il disturbo che ci prendiamo." ([[Vittorio De Sica]])
*Questa città dei miracoli, [...] questo centro di sentimentalismo e di abile sforzo quotidiano tra il bene ed il male. ([[Vintilă Horia]])
*Questa era la città del tempo controtempo [...] noi siamo figli di un grande sonno pomeridiano, un immenso sonno storico mentre tutto l'universo attorno a noi si muoveva e vegliava. [...] Era la città dove il pigliamoci un caffè durava mezza giornata. [...] Era la città del presente eterno: un napoletano non diceva 'domani andrò al mare', diceva invece 'domani vado al mare'. E Napoli, come la sedia rotta e molto rotta e poi smembrata, non esiste più. Il nome è vuoto, come quello di una persona cara che è morta, adagiata sul letto, pronta per essere chiusa in una bara e sepolta. ([[Ruggero Cappuccio]])
*{{NDR|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]}} [...] questi due solitari e pur diversi poeti della malinconia, questi due perpetui esuli della loro città natale, ambedue innamorati della natura e portati per temperamento ai toni dell’idillio, ma che ambedue scavarono dentro le misure dell’idillio per cantare la fatale tristezza dell’uomo; e pensate anche a ciò che ha significato per l’uno e l’altro l’incontro con Napoli, se l'[[Eneide]] intera, nella sua stessa dimensione religiosa, e in quel di più che essa ha rispetto alle opere precedenti, non la si potrebbe concepire senza la presenza di questo mare e di questi dintorni, e se l’ultima e più alta impennata di Leopardi e la stessa disperata religione de La ginestra presuppongano come scenario, "''e di [[Capri]] la marina | e di Napoli il porto e [[Mergellina]]''". ([[Mario Pomilio]])
*Restituiamo Napoli ai Borbone! ([[Mario Borghezio]])
*[[Roma]] e [[Venezia]] si riuniranno all'Italia ma chissà se Napoli non sfuggirà all'Italia. Facile prender Napoli, difficile il conservarla. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas padre]])
*[[Lucia da Siracusa|Santa Lucia]] è, sotto il profilo strettamente storico, il luogo da cui nacque la città di Napoli. ([[Vittorio Paliotti]])
*«Santa Lucia vi conservi la vista», ripete da secoli, il mendicante napoletano che tende la mano sugli angoli delle strade, e dà con quella frase la misura esatta del significato in cui è tenuta a Napoli la «facoltà di vedere», un bene primario che costituisce la ricchezza estrema dei poveri e la sanità ultima degli ammalati. ([[Vittorio Paliotti]])
*Sarebbe una città di incanto se non vi si incontrasse una folla di plebei che hanno aria di ribaldi e di malandrini, senza essere sovente né l'uno né l'altro. ([[Papa Clemente XIV]])
*Sbarco sempre con angoscia a Napoli. Mi sembra di salire su un insidioso palcoscenico, dove la recita è corale e tu sei osservato e trattato come l'ultimo arrivato. Temi i tranelli della scena e la complicità della platea. Saranno pregiudizi e perfino ancestrali eredità del paesano sbarcato nella capitale storica del suo Regno, come una maschera del mio paese, don Pancrazio Cucuzziello, che veniva raggirato a Napoli per la sua ingenua rozzezza contadina. Ma quando arrivo a Napoli sento un'insidia che non avverto nemmeno nelle città arabe o sudamericane più insicure. Sopporto l'inferno napoletano solo come transito obbligato per accedere al paradiso delle sue isole e penisole o per godere di qualche amico. Non scriverò un ennesimo saggio su Napoli, camorra e sentimenti, semmai scriverei su una grande capitale fallita. Che affascina per la voluttà del suo declino, quasi la civetteria di disfarsi in pubblico. ([[Marcello Veneziani]])
*Se dall'unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone. ([[Gaetano Salvemini]])
*Se la banca Euromediterranea si farà, la sua sede naturale dovrà essere Napoli che per storia, centralità e condizioni geopolitiche non può avere rivali. ([[Giulio Tremonti]])
*Se quand'era tempo avessi potuto compiacere ad un mio desiderio, io sarei andato a vivere alcuni anni a Napoli, alcuni a [[Milano]]. Queste due città, una per la sua grande popolazione, l'altra per molte particolari condizioni, sono da qualche tempo la stanza del pensare filosofico in Italia. Esse furono abitate da quasi tutti i nostri scrittori che s'innalzarono ad una certa elevatezza d'idee, ed abbracciarono una certa estensione di principii. ([[Giuseppe Bianchetti]])
*Se [[Piazza del Mercato (Napoli)|qui]] dunque, pullulano i bassi e se ogni casa diventa bottega − come al Lavinaio − è proprio perché da questa economia il napoletano può trarre i mezzi di vita: e non sarà troppo prossimo il giorno, che tuttavia si auspica, di una Napoli pronta a offrire a tutto il milione dei suoi abitanti condizioni perfette di esistenza e di attività. Intanto, qui più che altrove si mostra come la conclamata inerzia napoletana sia invece una geniale attitudine a far diventare ricchezza il talento d'ognuno e come una rete minutissima leghi la grande alla minima industria, il grosso al minutissimo commercio.<br>Se un viaggiatore viene qui, tra la lunghissima [[Via nuova Marina|via Marina]] e il [[Corso Umberto I|Rettifilo]] e va curiosando − con sguardo acuto e cordiale, non distratto e acido − per questa contrada, s'avvederà subito come si tratti proprio di un pullulante fermento economico, come tutto qui risponda a un gioco essenziale della vita. Magari il ricordo di tante tragiche vicende darà un più oscuro colore ai gesti e alle parole di questa parte di Napoli, ma resterà vivo nell'animo di chiunque vi passerà questo «colore locale» che nasconde un significato sociale ben definito, forse anch'esso amabile perché anch'esso necessario alla vita di una grandissima città. ([[Mario Stefanile]])
*Se volete fare qualcosa di buono, fuitevenne 'a Napoli<ref>Fuggitevene da Napoli.</ref>. ([[Eduardo De Filippo]])
*Sebbene il lotto, introdotto a Napoli nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che [[Ignazio di Loyola]] abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la ''regola segreta'' e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. ([[Marcellin Pellet]])
*Secondo una tesi prevalente, si fronteggiarono allora<ref>Dagli anni 50 ai primi anni 60.</ref>due città: una della rozza speculazione, l'altra della migliore cultura. Due Napoli impermeabili l'una all'altra. «Ma le cose – afferma {{NDR|Pasquale}} Belfiore – non andarono esattamente in questi termini. Vi fu un groviglio di intrecci fra l'una e l'altra città, tra la migliore cultura e la più proterva speculazione; si generarono perverse implicazioni pur partendo da limpidi presupposti. Il ruolo delle facoltà universitarie, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria fu ora di totale estraneità, ora della più flagrante connivenza, ora della più intransigente opposizione in alcune delle loro componenti». Il ventaglio delle complicità, che via via hanno preso corpo, appare molto vasto. E non è ancora finita. La speculazione edilizia si avvia verso la terza fase. Dalle singole licenze rilasciate dalle amministrazioni [[Achille Lauro|Lauro]] si passa alle lottizzazioni; dai cantieri di improvvisati appaltatori e costruttori a quelli delle Immobiliari. In molti quartieri, però, la pioggia di cemento costituisce un attentato alla incolumità fisica. Si apre la stagione dei crolli. Napoli appare come «la città di cartone che scivola a mare e uccide», secondo una frase di [[Rosellina Balbi]]. Una "carta geologica", redatta dal Comune alla fine del '67, censisce {{sic|21mila}} metri quadri di vuoti sotterranei molto profondi, {{sic|119mila}} metri di vuoti ex cava e 366 caverne. Napoli è una città costruita sul vuoto. ([[Ermanno Corsi]])
*Sedevano un dì fra' boschetti d'aranci, sulla pendice a' cui piedi è [[Sorrento]]; e la brezza moveva da' rami e dalle foglie una musica di suoni e di fragranze; mentre di sotto alle verdi ombrelle rideva il golfo di Napoli, e dal cielo azzurro traluceva il Paradiso. ([[Augusto Conti]])
*Siamo tutti futuri napoletani. ([[Susanna Tamaro]])
*Si sa che i napoletani mettono tre o quattro parole dove non ne bisogna che una. ([[Giuseppe Pignata]])
*{{NDR|[[Napoli]] appare}} simile a certe leggendarie città orientali, vagheggiate dai poeti arabi: tetti e torrette che sembrano minareti, cupole ricoperte da tegole multicolori, chiese simili a moschee, guglie scintillanti, più adatte alla mezzaluna che alla croce, una popolazione brulicante simile nell'aspetto al popolo dell<nowiki>'</nowiki>''Arabia felix'', abbigliata secondo la foggia orientale. ([[Lady Morgan]])
*Solo noi abbiamo potuto permettere che la nostra Parigi {{NDR|Napoli}} venisse fagocitata da un centro minore {{NDR|[[Torino]]}}. ([[Pietrangelo Buttafuoco]])
[[File:Sfogliatelle.JPG|thumb|Sfogliatelle ricce, tipico dolce molto in uso a Napoli]]
*Sono così afflitta, che preferisco l'entrata dei Francesi e che tolgano a quei miserabili fino all' ultima camicia, piuttosto che di vedere i nostri proprii sudditi bestie vili, poltroni, ma furfanti, condursi in tal guisa. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]])
*Sono due città simili, Napoli come [[Istanbul]] si è lasciata il suo antico splendore alle spalle... ma mentre a Napoli c'è ancora traccia del passato, nei musei, nei palazzi, nelle strade, a Istanbul tutto è andato bruciato, distrutto... Eravamo troppo occupati a sopravvivere. ([[Orhan Pamuk]])
*Su dalla piazza aperta la massa del Maschio Angioino inquadra il panorama del porto e del [[Vesuvio]] lontano. Sullo sfondo celestino del monte s'alza lo stelo rosa del faro e fittiscono gli alberi dei velieri e dei piroscafi. Le pietre del selciato dure e ondulate ricordano quelle delle strade di [[Pompei]]. Ci si inoltra nei quartieri popolari dove le vie sono profonde tra caseggiati enormi e corrosi. Sembra di avanzare in una densa boscaglia, dove tra i rami cantino gli uccelli: sono i richiami dei venditori ambulanti. ([[Giovanni Comisso]])
*Sulla filosofia dell'umanità, sull'economia dei popoli noi abbiamo avuto opere eccellenti da quel paese, giacché la libertà del pensiero illumina e predilige il golfo di Napoli più che ogni altra parte d'Italia. ([[Johann Gottfried Herder]])
*Tra tutti gli amori terreni niuno certamente è più lodevole, più onesto, quanto quel della Patria. E quantunque a ciascuno sembri la propria esserne la più degna, e sola senza divisione d'affetti, senza comparazioni, senza rivalità l'onori, e l'abbia in pregio e l'ami; pure se fosse permesso tra questi doverosi amori far parallelo, niuna Patria a noi ne pare tanto meritevole quanto Napoli per chiunque ebbe in sorte il nascervi cittadino. ([[Ferdinando Galiani]])
*Tu sguazzerai con quei caci cavallucci freschi, arrostiti non con lento fuoco, ma prestissimo, con sopravveste di zucchero e cinamono. Io mi struggo solo a pensarvi. Vedrai in Napoli la Loggia detta per sopranome de' Genovesi, piena di tutte quelle buone cose che per ungere la gola desiderar si possano. Mangerai in Napoli di susameli, mostacciuoli, raffioli, pesci, funghi, castagni di zucchero, schiacciate di màndole, pasta reale, conserve rosate, bianco mangiare. Sarannoti appresentati de' buoni caponi. ([[Ortensio Lando]])
*Tutto quello che esiste passa di qui. Qui dal porto di Napoli. Non v'è manufatto, stoffa, pezzo di plastica, giocattolo, martello, scarpa, cacciavite, bullone, videogioco, giacca, pantalone, trapano, orologio che non passi per il porto. Il porto di Napoli è una ferita. Larga. Punto finale dei viaggi interminabili delle merci. Le navi arrivano, si immettono nel golfo avvicinandosi alla darsena come cuccioli a mammelle, solo che loro non devono succhiare, ma al contrario essere munte. Il porto di Napoli è il buco nel mappamondo da dove esce quello che si produce in Cina, Estremo Oriente come ancora i cronisti si divertono a definirlo. Estremo. Lontanissimo. Quasi inimmaginabile. Chiudendo gli occhi appaiono kimono, la barba di Marco Polo e un calcio a mezz'aria di Bruce Lee. In realtà quest'Oriente è allacciato al porto di Napoli come nessun altro luogo. ([[Roberto Saviano]])
*Un'assoluta estinzione di sentimento morale è lo spettacolo disgustoso di Napoli e della sua gente. Non si vedono uomini ma selvaggi... Al gusto depravato, al senso perverso di questo popolo piace il laido, il ripugnante... È il paese del piacere, niente più. Da [[Tiberio]] ai nostri giorni qui non si è fatto che godere. ([[Ernest Renan]])
*Un popolo che ha più immaginazione che fantasia, più acume ed arguzia che sentimento e passione, il quale rimane con la testa fredda in mezzo agli impeti più selvaggi ed arzigogola e sofistica anche quando sragiona. ([[Vittorio Imbriani]])
*Un turista tedesco dell'Ottocento sosteneva che «nella città del sole, per vendere un pomodoro bisognava cantare una cavatina». C'è di più: il venditore deve essere un attore nato, come dimostra questo crescendo [[Gioacchino Rossini|rossiniano]] impiegato per vendere cocomeri.<br>– Comme so' russe sti mellune!<br>(Un rosso così intenso da sembrare nero).<br>– So' nire, nire, nire sti mellune!<br>(Sono addirittura di fiamma).<br>– Tenenno 'o ffuoco d' 'o Vesuvio 'a dinta, sti mellune!<br>(Macché Vesuvio, questo è addirittura l'inferno!)<br>'Nce sta 'o diavolo 'a dinta: vih, che ffuoco 'e ll'inferno!<br>(Ed infine, è roba da chiamare i pompieri).<br>– S'è appiccicato 'o ciuccio cu tutta 'a carretta oh, anema d' 'o ffuoco!! ([[Riccardo Morbelli]])
*Una cultura cittadina ancora troppo prigioniera di un ottocento napoletano, oltre tutto spesso di seconda e terza mano, una città che in quest'ultimo secolo ha avuto rarissime occasioni di monumenti urbani o di collocazioni artistiche sul territorio. Queste circostanze hanno certamente determinato una scarsa sensibilità e un'{{sic|altrettanta}} scarsa conoscenza collettiva dell'arte contemporanea. Ma se una città che vuole rinnovarsi e rilanciare se stessa, è giusto che sia sempre gelosa custode del suo passato e della sua storia, dalle cui radici deve trarre le sue azioni future, deve anche vivere il suo presente, deve produrre cultura attuale, deve, in altri termini, essere testimone e protagonista della sua contemporaneità.<br>Ci è sembrata, quindi, un'occasione straordinaria poter adoperare luoghi di grande afflusso, come sono le stazioni della metropolitana, come luoghi in cui la città potesse confrontarsi con l'arte e dove il rapporto con l'arte potesse divenire un rapporto quotidiano, ordinario, normale.<br>In altri termini, ci sembra fondamentale che la città nel suo complesso e i suoi cittadini non siano più fermi all'arte del passato, non siano più culturalmente frenati dalla cultura di Napoli come grande capitale borbonica, ma esprimano finalmente la cultura di Napoli come grande capitale del [[Mediterraneo]] e, quindi, vivano e abbiano confidenza con l'arte di oggi. ([[Riccardo Marone]])
*Una romantica rovina da ripensare continuamente. Una splendida festa di sole, di mare e di morte. Immagine, quella della mia città, che fugge via, si avviluppa, si trasforma, si strazia, s'imbelletta, provoca ed eccita incarnandosi in figurazioni anarchiche, aggressive, imprevedibili, irridenti. ([[Valerio Caprara]])
*Una sola città, in Italia, poté resistere, fino al tempo di Diocleziano, all'unità romana. Reggio e Taranto avevano già dimenticato il greco, quando Napoli lo parlava ancora. Mentre le città del litorale ionio erano entrate nell'oscurità in cui dovevano restare sommerse fino all'VIII° secolo dell'era cristiana, mentre Capua, ancora ricca e popolosa, declinava lentamente dal giorno in cui, rivale di Roma, era stata abbattuta per sempre, Napoli non aveva cessato di crescere sotto il dominio romano senza acquistare la sua prosperità a prezzo di una rinuncia a tutte le sue tradizioni elleniche. La città erede dell'antico splendore di Cuma conservò sotto l'Impero forme di gorverno che la stessa Grecia aveva perdute: i cittadini continuarono a ripartirsi entro ''fratrie'' ad imitazione di Atene; imperatori, come Tito e Adriano, si onorarono di portare il titolo di ''demarca'' di Napoli. Le stesse magistrature romane rivestirono nomi ellenici; il duumviro fu un ''arconte'', e l'edile un ''agoranomo''. Giochi di origine antica furono magnificamente restaurati in onore di Augusto e salutati dai poeti e dai retori delle scuole greche, che attirarono in Campania fino alla fine del IV° secolo, come gli ultimi giochi olimpici. È a Napoli che Nerone andò per ricevere al teatro la corona poetica perché contava di trovarvi una società affrancata dai pregiudizi romani e, per dirla tutta, con l'espressione stessa di Tacito, una città greca. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]])
*Una volta che arrivi a Napoli e impari a conoscerla, la accetti e la apprezzi per quello che è: fantastica, caotica, a volte anche folle. Può capitare che quella follia un giorno non vada bene per te e per la tua famiglia, ma non succede quasi mai perché è quella stessa follia che te la fa amare e ti rende felice. ([[José Manuel Reina]])
*{{NDR|La Festa di Pedigrotta dell'8 settembre 1608}} Vi accorre tutta Napoli. Vi vanno diecimila donne con gran fasto in infinite carrozze, e duemila cavalieri a cavallo e in carrozza, che solo a vedere tante gale, tanti volti divini, è una gloria; tanta nobiltà di principi e titolati che superano i trecento, e con tanti diversi colori di ricche livree e così numerose, che tutto il passeggio sembra un prato di gradevoli fiori. Vi va un'infinità di gente del popolo, e vi sono tra le donne mille volti stupendi, e sono adorne di mille gioie, ché non v'ha mai donna di ciabattino che non porti il giorno della festa e catene e collane d'oro e vesti molto ricche di seta. Si vedono poi mille belle cortigiane spagnuole e italiane, la cui grazia e il cui brio svegliano i sensi più assorti e mortificati. ([[Miguel de Castro]])
*Vi sono a Napoli dei luoghi sotterranei che funzionano come una sorta di camera di decompressione simbolica, dove le presenze che abitano il fondo del tempo e dell'immaginario abbiano, nel corso della loro risalita, l'opportunità di sostare per farsi riconoscere e nominare, per riaffiorare infine nel presente senza sconvolgerlo [...] Queste "anime antiche" appaiono allo stesso tempo come simboli, custodi e testimoni del tempo: un archivio. A quest'archivio, i luoghi da una parte, il rituale e il mito dall'altra, forniscono la scena, la scrittura drammatica e l'ordine del discorso. Un discorso capace di arditezze metafisiche incredibili, soprattutto quando riflette obliquamente sul continuo e sul discontinuo, sull'oblio e sulla memoria, affidando ai morti il ruolo che nella logica spetta alle astrazioni. ([[Marino Niola]])
*– Vi sono forse città più piacevoli sul continente e capitali più allegre, disse Violetta, ma in una simile notte ed a quest'ora incantata, qual città può paragonarsi a [[Venezia]]?<br>– La Provvidenza è stata meno parziale nella distribuzione de' suoi favori terrestri, che non credono quelli che mancano d'esperienza, disse il Carmelitano. Se noi abbiamo i nostri piaceri particolari e i nostri momenti di contemplazione divina, altre città hanno i lor vantaggi: [[Genova]], [[Firenze]], per esempio, [[Roma]], [[Palermo]] e soprattutto Napoli...<br>– Napoli, padre mio!<br>– Sì, figlia!; di tutte le città della bellissima Italia, è la più bella e la più favorita dalla natura. Di tutti i paesi che ho visitati nella mia vita errante e consacrata alla penitenza, Napoli, è quello verso il quale la mano del Creatore è stata più generosa. ([[James Fenimore Cooper]])
*Via Toledo, presso al tramonto, è una zona di sogno, un canale di felicità trascinante gli ori del crepuscolo, il carminio del cielo caldamente appoggiato sulle bionde verdure del Vomero. L'eleganze, gli amori passano e s'incrociano fra uno scintillamento infiammato di cristallerie e di sorrisi, lungo i marciapiedi. Correre mollemente assisi in questo gurgito allegro di vita meridionale è una gioia di cui porterò con me l'amoroso ricordo. ([[Ardengo Soffici]])
*Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! E questa la vostra grande risorsa: la gioia, l'allegria. ([[Papa Francesco]])
====[[Nicola Abbagnano]]====
*A «istruirmi» sull'umanità fu anche l'antica astuzia partenopea, quella che viene detta «arte d'arrangiarsi», ovvero di sopravvivere a una miseria forse invincibile. C'erano per esempio i venditori d'oro falso, che si accostavano con sfacciata impudenza ai turisti appena sbarcati, o in procinto d'entrare da Zi' Teresa, per vendere qualche «patacca», c'erano i vecchi di San Gennaro dei Poveri che, a pagamento, da Piazza Carlo III andavano nelle case a piangere i morti, e potevano spingersi per la bisogna (a tripla paga o almeno doppia: 150 lire) fino a [[Vietri sul Mare|Vietri]] e a [[Sorrento]]; a ogni angolo c'erano gli acquaioli, che t'offrivano boccali d'acqua ghiacciata, assieme ai venditori improvvisati di pasta, vermicelli fumanti e appena scodellati, con su uno spruzzo di pomodori e pepe; e c'erano le prostitute, giovani e vecchie, che vendevano se stesse col medesimo sguardo, ora sfrontato ora implorante. Nei libri, e nei piccoli fatti d'ogni giorno, trovavo una continua, reciproca conferma.
*Napoli, del resto, rimase sostanzialmente impermeabile al [[fascismo]]. Lo furono gli stessi notabili che pure nel '22, alla vigilia della marcia su Roma, s'erano spellate le mani ad applaudire Mussolini al [[Teatro di San Carlo|teatro san Carlo]]. Altrettanto estraneo agli slogan mussoliniani fu il popolo, per atavico irridente scetticismo (un difetto, a volte, può trasformarsi in virtù).
*Quando sessant'anni fa m'aggiravo per Napoli, e fiutavo l'aria salmastra tra le grida dei venditori di pesce, non m'imbattevo di certo nello Spirito Assoluto, che avanza nella Storia attraverso la sua dialettica fatta di tesi, antitesi, sintesi. M'aggrediva, dolorosa e dolcissima, soltanto la molteplice realtà. Vedevo i volti dei partenopei, le loro espressioni irridenti, con una saggezza antica e popolaresca, tutt'una con la miseria insieme aulica e familiare della «Napoli nobilissima», tra la barocca solennità dei monumenti e lo squallore dei bassi. Mi dicevo che la ''Ratio'' hegeliana era ben remota da tutto questo, dalla bellezza delle donne, dagli sguardi abbaglianti degli occhi morati dietro le lunghe ciglia delle ragazze giù a [[Via Toledo|Toledo]] e a Chiaia, nell'allegria chiassosa che ti veniva incontro ovunque, anche nella povertà, anche nei laceri panni multicolori fatti asciugare nei vicoli alla brezza notturna, sotto la luna. Era forse l'Assoluto a essere il soggetto del mondo reale, della storia, o non piuttosto la molteplicità degli individui, con i loro autentici bisogni?
====[[Percy Allum]]====
*L'elemento fondamentale è l'estraneità di vasti strati della popolazione dalle istituzioni della republica italiana, con tutte le conseguenze che ne derivano: la sopravvivenza del sistema paternalistico clientelare, l'ambigua accettazione dei valori sociali dominanti, la rottura causata dall'emigrazione e dalle trasformazioni economico-sociali.
*Il napoletano è convinto di vivere in un mondo ostile, sul quale non è in grado di esercitare alcun controllo... I rapporti tra gli uomini sono regolati da una concezione fatalistica, nella quale l'Autorità svolge lo stesso ruolo che ha il «destino» nel mondo naturale.
*In passato, se chi comandava faceva il suo dovere, il popolo lo sosteneva; quando non lo faceva più, il popolo scatenava una piccola rivolta... Il gran numero di dimostrazioni di piazza e di jacqueries che costellano le pagine della storia del napoletano è la prova di quanto sia radicata negli abitanti la fiducia in questo tradizionale meccanismo.
====[[Alberto Arbasino]]====
*Avvicinandoci alla città il cielo s'oscura e l'aria si fa soffocante. Le fiammate delle raffinerie tingono di rosso e di giallo il polverone dei cementifici, a nuvoloni foschi: ma lo si è sempre saputo fin da Virgilio che questi paraggi sono le porte dell'inferno, la sede dell'orrore.
*E poi, insomma, una città fra le più vecchie d'Europa, e dalla [[Magna Grecia]] in poi sono i suoi stessi governi a ripeterle che non è ancora matura per... E lei, lì, ad aspettare che vengano Elargite Provvidenze, senza muovere un dito... Tanto vero che mentre gli altri ricostruiscono [[Amburgo]] o [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|Hiroshima]] qui non hanno ancora incominciato a portar via le immondizie del Dugento dalle strade... [...] Solita colpa dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]] che avrebbero borbonizzato la città? Mah, dev'essere lei che ha napoletanizzato loro.
*Io poi a Napoli vorrei starci sempre il meno possibile. Mai combinato niente e sempre litigato con tutti. Una depressione, sempre. Veramente è una città che non mi dice niente, perciò trovo inutile venirci. Non so cosa farmene del sole mediterraneo e dell'eredità classica e dell'architettura normanna e delle semplici gioie della vita contadina e della pizza alla pescatora. Commedia dell'arte, per me no, grazie.
====[[Giovanni Artieri]]====
*Altri e più terribili dolori sarebbero intervenuti nella vita della città, diventata uno dei centri strategici della seconda guerra mondiale, nel Mediterraneo. Prove eroiche misero a nudo lo spirito stoico della popolazione, la sua illimitata capacità di sopravvivere, la sua quasi magica facoltà di «ridurre» stranieri e invasori al proprio modulo umano, e dominarne così eccessi e barbarie.
*Chi ha detto Napoli città «savia», non la conosce: non sa quanto, a Napoli, il filisteo professorale, l'uomo di pomposa serietà che non sbaglia mai, che non sappia ridere o sorridere, rischi di passar da scemo, da «fesso», da persona non pertinente alla città.<br>A Napoli sta di casa una certa illustre e armoniosa follia di origini bacchiche e filosofiche, proveniente dal remoto passato, qualche cosa come i misteriosi raggi cosmici usciti dalle insondabili profondità del caotico universo. La follia trema con la sua luce di diamante, in fondo all'animo {{sic|queto}} e ragionevole dei napoletani.
*È la sola città del mondo ove sia possibile scorgere qualche probabilità di sfuggire al destino comune dell'[[Europa]] d'oggi. Che ci appare assai simile a quello del decadente Seicento, alla ricerca d'un'anima che ne sorregga l'affastellata apparenza barocca.<br>In questa ricerca, l'[[Italia]] e l'Europa si affacciano al davanzale di eri. Cercano uno stile, una poesia. Tentano di rifarsi al neorealismo, ch'è poi il semplice e nudo realismo del secolo scorso.<br>Dove si pensa a quest'angoscia, è a Napoli. Napoli è ricca d'una incredibile ricchezza. Essa non ha bisogno di «darsi» uno stile. Non deve cercare una cifra, una chiave, un modulo per essere «se stessa». Non ha perduto, insomma, il contatto con il passato. Essa è sempre affacciata alla finestra che guarda sul giardino (un poco appassito) delle memorie e su quello fragrante e fresco dell'attualità. Perciò tutti invidiano Napoli.
*{{NDR|L'ultimo incontro con Gino Doria, alla [[Certosa di San Martino]]}} E noi, «ncielo<ref>In cielo.</ref>» stavamo, chini sulla ringhiera barocca del celebre balcone su Napoli, lì sull'angolo dominato dalla cupa mole del Forte. Si guardava la città ai nostri piedi; compatta e ammonticchiata come sempre appare Napoli a chi la vede da una prospettiva aerea. Un grattacielo tagliava l'aria, dominando il mare confuso delle case, solcato dai neri decumani dei quartieri greco-romani.<br>Freddo e remoto il [[Vesuvio]] spento, albuginoso e come spento anch'esso, il mare; la collina di [[Posillipo]] ricoperta di eczemi. Dal caos brulicante veniva un vago rombo, un respiro di lontanissima risacca. Stavamo zitti, Doria ed io, a guardare come superstiti di una conflagrazione di mondi, reduci spaesati di evi caotici e rotolanti. Di tanto in tanto, don Gino puliva e s'aggiustava il monocolo, per vedere qualcosa nello spessore dell'aria. Qualcosa che nemmeno a me riusciva di scorgere.
*[[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] non vende più i suoi pesci e le sue quaglie a questa plebe, ma, in cambio di voti, i partiti politici le vendono feste televisive e adulazioni sociali.
*Il concetto di nobiltà, a Napoli, è profondamente unitario e totale: pochi, anche tra i più forti napoletanisti, conoscono, per esempio, un'espressione del dialetto per indicare «tutti, nessuno escluso», questa espressione rara è ''nòbbele e snòbbele''<ref>''Sdòbbele'', refuso, nel testo.</ref>(cioè nobili e non nobili), quanto dire l'intero popolo. Per questo diverso e più sottile coincidere degli intendimenti sociali e unitari della paroletta «nobilissima», Napoli lo è. [...] La loro prima nobiltà è diplomata dall'intelligenza, dall'acume, dallo spirito e dalla cultura. Un principe fesso non vale uno scugnizzo intelligente.
*Il napoletano adopera la sua superstizione come un elemento aggiuntivo e razionale del suo giudizio. Come, cioè, una variabile indipendente il cui comportamento gli sfugge, ma la cui influenza gli è nota. Ciò è dimostrato dalla natura stessa della cabala e delle pratiche magico-aritmetiche in uso per la previsione dei numeri del lotto. ''La [[Smorfia]]'', libro dei sogni, introduce l'elemento fantastico nel rigore matematico delle ''scadenze'', delle ''figure'', degli ''estratti'' su cui si intrecciano i movimenti e l'intera meccanica delle giocate.
*In ogni napoletano si può scorgere il riflesso dell'ironia, del sarcasmo, del gusto, dolorosamente umano, della deformazione bruegheliana<ref>Nel testo il refuso: breugheliana.</ref>, comica e tragica di [[Eduardo De Filippo|Eduardo de Filippo]]: la facoltà di tradurre in paradosso e poesia, la contingenza storica: nel prodigio di un detto, di una forzatura comica, d'una constatazione centrata nell'ironica e contraddetta natura delle cose.<br>Durante la sfilata a Napoli delle squadre di camicie nere, nell'ottobre del 1922, uno [[scugnizzo]] chiese ad alta voce, dinanzi a tante braccia protese nel saluto romano: «''Ma ched'e', chiove?''» (Ma cos'è, vedono se piove?). Quello scugnizzo non sapeva di fissare un tratto di storia. (Eccetera, eccetera.)
*In questo discorrere, il lento e grigio giorno di [[Tokio]] declinava; fedelmente accompagnato dalla pioggia sottile. Ero un poco scontento. Perché a me, allora, [[Harukichi Shimoi|Shimoi]] interessava assai più come «giapponese» che come «napoletano» mentre a lui, quel fatto di possedere ogni segreto dell'anima e della misteriosa essenza d'arte del suo paese, non diceva quasi niente. Un fatto spiegabilissimo, del resto, che dice quanto Napoli avesse mutato o, come gli dissi scherzosamente, «corrotto» un nipponico così puro.<br>Allora Shimoi mi raccontò quest'aneddoto. Nel 1949 ricevette un invito a recarsi al [[Palazzo imperiale di Tokyo|palazzo imperiale]]. [[Douglas MacArthur|Mc Arthur]] aveva stabilito che l'Imperatore diventasse un monarca borghese e [[Hirohito]], prima di obbedire al generale americano ordinò di celebrare, per l'ultima volta, la «cerimonia del [[tè]]», convocando tutti i familiari, cioè tutti i principi del [[Giappone]]. A Shimoi fece dire dal suo maestro di cerimonie: «Venga ad allietarci con le sue storie di Napoli, in quest'ora triste». Nessun napoletano avrebbe immaginato il nome della sua città capace di consolare, anche per poco, la tragedia di un imperatore vinto.
*La natura filosofica dei napoletani non è discriminabile nelle manifestazioni della vita comune; anzi è tutt'una con essa; in questo si rintraccia il segno più vero della nostra sostanza ellenica.<br>È un tratto del nostro pudore, della nostra ironia di fronte alle certezze troppo solenni e auguste della scienza, della storia, della morale: un'eleganza dello spirito che rifiuta a se stesso l'orgoglio di ritenersi capace di costruzioni eterne e perfette, di raggiungimenti immuni da incoerenze e contraddizioni. È, a pensarci bene, un senso di squisita umiltà.
*Napoli pesa poco nel bagaglio di chi viaggia per il mondo, poiché appartiene al mondo delle idee. Si può incontrare, come una categoria universale, in ogni angolo, il più strano della terra.
*{{NDR|Il}} nostro popolo, che è filosofo più d'ogni altro. Libero e sboccato sovente – e questo attrasse molti di coloro che scrissero prima che io giungessi – profondo ironico saggio, sempre, e questo attrae me, per tendenza ed anche per elezione del mio spirito. ([[Rocco Galdieri]])
*Per chissà quali remoti legamenti con il pensiero eleatico ([[Elea-Velia|Elea]], del resto, si trova a due passi da Napoli) i napoletani posseggono un naturale, istintivo senso della relatività. Il velo di ironia che si scopre, come la polvere del caffè in fondo alla tazza, alla fine di ogni conversazione, per quanto seria voglia essere, con un napoletano, viene da questa natura relativistica.
*Un pomeriggio del settembre '54 con [[Amedeo Majuri]] e [[Augusto Cesareo]] andammo a rivedere [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]] e quel che la guerra ne ha lasciato. Spettacolo triste. Il guasto e la polvere avvolgevano ugualmente l'arco di Sant'Eligio e la facciata gotica di San Giovanni a mare. E, di fronte, il piedistallo di «Marianna 'a capa 'e Napule» era vuoto. Vi appoggiava le spalle una bellissima venditrice di pannocchie bollite, una «spicaiola». «''Signò''», ci disse, «''l'hanno luvata stammatina. Dice {{sic|ch'a}} mettono dinto 'o Municipio. Mo ce stongh'io...''<ref>Signore, l'hanno tolta stamattina. Corre voce che la collocano nel Municipio. Adesso ci sono io...</ref>» La [[Cibele]] era stata tolta, per trovar posto nel Cortile del palazzo del Municipio e lei, la bellissima, diceva: «La sostituisco io». Tanto è stretta la parentela tra i napoletani e gli dèi.
*{{NDR|A [[Shiraz]], in un tempio zoroastriano}} Vi fummo introdotti e un tale, ch'era l'officiante ''parsi'', accese un fiammifero. Subito dal suolo, traverso una bocchetta di ferro, sprizzò una fiamma chiara e fumosa. Era petrolio nativo, come, in quel paese, se ne incontra dappertutto. «Ecco», ci disse l'uomo, «ecco: guarda la luce dello Spirito.» «Ma», obiettammo, «l'hai accesa tu, adesso, con un fiammifero...» «Non importa. La fiamma era lì, anche quando non appariva. Era lì. Ma tu non la vedevi.» Forse quell'imbroglione di prete ''parsi'' aveva ragione. Anche a Napoli, la «fiamma» è lì: spesso non la vediamo. Spesso la cogliamo per strada, camminando. La troviamo nella bocca di una popolana o nella rassegnata ironia di un tranviere.
====[[Simone de Beauvoir]]====
*In Via dei Tribunali, attorno a [[Porta Capuana]], guardavamo le piramidi di cocomeri e di melloni, i mucchi di pomidori, di melanzane, di limoni, di fichi, di uva, i pesci lucenti, e quelle specie di altarini rococò, così graziosi, che i venditori di frutti di mare fabbricano con muscoli e alghe: ignoravamo che il cibo si espone con tanta violenza solo quando la gente crepa di fame.
*La vita degli uomini si esibisce nella sua nudità organica, nel suo calore viscerale: sotto questo aspetto, Napoli ci stordì, ci nauseò, ci stregò.
*Misconoscendo la profondità di quella miseria, poterono piacerci certi suoi effetti; ci piaceva ch'essa sopprimesse tutte le barriere che isolano gli uomini e li diminuiscono: tutto quel popolo abitava il calore di un solo ventre; le parole «dentro», «fuori», avevano perduto il loro significato. Gli antri oscuri in cui rilucevano debolmente delle icone appartenevano alla strada, nel gran letto matrimoniale dormivano dei malati; dei morti riposavano allo scoperto. E l'intimità delle case si espandeva sulla strada. Sarti, calzolai, fabbri, fabbricanti di fiori artificiali; gli artigiani lavoravano sulla soglia della loro bottega; le donne si sedevano davanti alla porta di casa per spidocchiare i loro bambini, rammendare la biancheria, pulire il pesce, sorvegliando i bacili pieni di pomodori schiacciati che esponevano all'azzurro lontano del cielo. Da un capo all'altro della via correvano sorrisi, sguardi, voci, amicizia. Questa gentilezza ci conquistò.
*Ogni tanto andavamo a prendere un caffè sotto la [[Galleria Umberto I|Galleria]], mangiavamo i lucidi pasticcini della grande pasticceria Caflish oppure un gelato in [[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]], sulla terrazza del [[Caffè Gambrinus]]. Sfuggendo le asprezze della vita napoletana ne scoprivamo le dolcezze. Peraltro, dappertutto, in qualsiasi momento, il vento ci portava la polvere desolata dei docks, odori umidi e ambigui. Quando salivamo a [[Posillipo]], il candore menzognero di Napoli, in lontananza, non ci ingannava.
====[[Walter Benjamin e Asja Lācis]]====
*Il linguaggio mimico è più spiccato che in qualsiasi altra parte d'Italia. Una conversazione tra napoletani risulta impenetrabile per qualsiasi forestiero. Le orecchie, il naso, gli occhi, il petto e le ascelle sono posti di segnalazione azionati attraverso le dita. Tale suddivisione ritorna nel loro erotismo schizzinosamente specializzato. Gesti servizievoli e tocchi impazienti appaiono allo straniero in una regolarità che esclude il caso. Sì, qui egli sarebbe perduto, e invece, bonario, il napoletano lo manda via. Lo manda qualche chilometro in là a Mori. «Vedere Napoli e poi Mori», dice secondo un vecchio motto. «Vedere Napoli e poi muori», ripete il tedesco.
*L'architettura è porosa quanto questa pietra. Costruzione e azione si compenetrano in cortili, arcate e scale. Ovunque viene mantenuto dello spazio idoneo a diventare teatro di nuove impreviste circostanze. Si evita ciò che è definitivo, formato. Nessuna situazione appare come essa è, pensata per sempre, nessuna forma dichiara il suo «così e non diversamente». È così che qui si sviluppa l'architettura come sintesi della ritmica comunitaria: civilizzata, privata, ordinata solo nei grandi alberghi e nei magazzini delle banchine – anarchica, intrecciata, rustica nel centro.
*Le descrizioni fantastiche di numerosi viaggiatori hanno colorato la città. In realtà essa è grigia: di un rosso grigio o ocra, di un bianco grigio. E assolutamente grigia in confronto al cielo e al mare. Il che contribuisce non poco a togliere piacere al visitatore. Poiché per chi non coglie le forme, qui c'è poco da vedere. La città ha un aspetto roccioso. Vista dall'alto, da Castel San Martino, dove non giungono le grida, al crepuscolo essa giace morta, tutt'uno con la pietra.
====[[Camillo Benso, conte di Cavour]]====
*Il tempo stringendo non le parlerò di [[Sicilia]] ove le cose procedono bene e mi restringerò al doloroso argomento di Napoli.<br>Divido pienamente il suo modo di vedere. Il nostro buon [[Luigi Carlo Farini|Farini]] ha preso una via falsa, ma può riparare l'errore, se alla caduta di Gaeta adotta un altro sistema. Bisogna parlargli schietto, è uomo generoso che non ha altro pensiero che il trionfo della causa cui ha dedicato la sua vita. Farini deve proclamare l'idea unificatrice ed attuarla, qualunque {{sic|sieno}} gli ostacoli che gli si parano innanzi. La menoma esitazione in proposito sarebbe fatale: glielo ripeta su tutti i {{sic|tuoni}} e con tutte le forme. Dato poi che Farini non reggesse o per difetto di forze fisiche o per qualunque altro motivo, che cosa fare?<br>Ci ho studiato bene , e non ho trovato che due soluzioni. Mandare [[Urbano Rattazzi|Rattazzi]] e [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] a governare Napoli oppure andarci io.<br>La prima sarebbe preferibile sotto ogni rispetto. Ma Rattazzi e La Marmora accetteranno? Solo il Re potrebbe decidere il primo, ed il primo trarre seco il secondo.<br>So che Rattazzi riuscendo a Napoli, gli spetterà il primo posto nel ministero: ma ciò poco monta. Trionfi pure Rattazzi purché si salvi il paese. Se egli evita una crisi a Napoli, gli daremo l'intiero nostro appoggio come cittadini e come deputati.<br>La seconda ipotesi può avere conseguenze fatali pel paese e per me. Egli è evidente che ho tutto a perdere e nulla a guadagnare.<br>Corro pericolo di vedere distrutta la riputazione che 13 anni di lotte continue mi valsero, senza possibilità di accrescerla. Ma ciò poco monta. L'uomo di Stato che non è disposto a sacrificare il suo nome al suo paese, non è degno di governare i suoi simili.
*Io riassumo in due parole il concetto politico e militare che bisogna attuare.<br>Ristabilire l'ordine a Napoli prima, domare il [[Francesco II delle Due Sicilie|Re]] (Borbone) dopo. Guai se si invertisse il modo di procedere. Quindi occupazione immediata di Napoli... Occupate senza indugio gli Abruzzi. Fate entrare il Re in una città qualunque, e là chiami [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a sé. Lo magnetizzi... La spedizione di Cialdini a Napoli compie l'opera: Cialdini fa da dittatore militare sino all'arrivo del Re nella capitale...<br>...Ecco il solo programma d'esito sicuro.<br>Bisogna evitare che l'assedio di Gaeta preceda l'entrata di Vittorio Emanuele in Napoli.
*L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani ingiuriandoli. Essi mi domandano impieghi, croci, promozioni. Bisogna che lavorino, che siano onesti, ed io darò loro croci, promozioni, decorazioni; ma soprattutto non lasciar passargliene una: l'impiegato non deve nemmeno esser sospettato. Niente stato d'assedio, nessun mezzo da governo assoluto. Tutti son capaci di governare con lo stato d'assedio. Io li governerò con la libertà, e mostrerò ciò che possono fare di quel bel paese dieci anni di libertà. In venti anni saranno le provincie più ricche d'Italia. No, niente stato d'assedio: ve lo raccomando.
*Se la costituzione dell'Italia è posta a repentaglio perché non ho voluto ammettere ora, in via eccezionale, nella marina un giovane che dava la sua dimissione, e se ne stava a casa quando i suoi compagni si battevano, bisogna dire ch'essa è talmente {{sic|dilicata}} da non potere durare tre mesi.<br>Sapete perché Napoli è caduta sì basso? Si è perché le leggi, i regolamenti non si eseguivano quando si trattava di un gran signore o di un protetto del Re, dei Principi, dei loro confessori od aderenti. Sapete come Napoli risorgerà? coll'applicare le leggi severamente, duramente, ma giustamente. Così ho fatto nella marina; così farò nell'avvenire, e vi fo sicura che fra un anno gli equipaggi napoletani saranno disciplinati come gli antichi equipaggi genovesi. Ma per ottenere questo scopo, credete alla mia vecchia esperienza, bisogna essere inesorabile.
====[[Giorgio Bocca]]====
*E a Napoli non si sa mai se sia una recita o se si faccia sul serio.
*È possibile a Napoli pranzare in un educato silenzio, magari prendendo appunti di quel che ti dice un tuo commensale? No, non è possibile, perché "pur isso adda campa'". ''Isso'' è uno con la chitarra che si avvicina al tuo tavolo, sorridendo fra i sorrisi affettuosi dei camerieri suoi amici.
*Napoli adagiata sul golfo è stupenda, ci si chiede se anche questa bellezza non faccia parte della maledizione della città, non faccia parte del prezzo spaventoso che paga per esistere.
*Per secoli Napoli, capitale del regno, è stata una metropoli che lo stato borbonico riusciva a governare solo grazie alla camorra.
====[[Camillo Boito]]====
*{{NDR|I napoletani}} Cavano l'arte dal sole.
*{{NDR|Il popolo napoletano}} Rapido, immaginoso, facile ad infiammarsi e pur sottilissimo e studiatore.
*Que' napoletani hanno la benedizione di unire in sé l'impeto e la pazienza: sono pieghevoli e tenaci. Piglieranno tutta in mano la politica e l'arte d'Italia, se gli altri italiani non s'affannano a emularli.
====[[Libero Bovio]]====
*A Napoli il successo dura un'ora, l'insuccesso un anno – quando non ti accompagna tutta la vita.
*Napoli tutto tollera e perdona fuor che l'ingegno.
*Conosco ed amo tutti i vicoli della vecchia Napoli. È giusto che il piccone li squarci, ma è anche umano che il mio cuore senta i rumori del piccone.
*Tutto è azzurro a Napoli. Anche la malinconia è azzurra.
====[[Cesare Brandi]]====
*L'Italia deve salvare Napoli, riportarla al suo rango di capitale della cultura quale ottava meraviglia, non lasciarla abbruttire dalla spazzatura nel traffico immondo. Napoli deve vivere: non ha bisogno di tornare una stella, è una stella, non un buco nero, come si è fatta diventare. La responsabilità è di tutti gli italiani: Napoli appartiene all'Italia.
*Napoli, nel '700 non fu provincia ma grande capitale europea in competizione con Madrid, Vienna ed anche Parigi; possedette una fioritura artistica di prim'ordine, pari a quella di Venezia e assai superiore a Firenze e a Roma.
*Napoli, questa meravigliosa città, che ora fa arricciare il naso a raffinati e a villani, e nessuno ci va più, se non per vedere Pompei, come se questo palinsesto di culture non valesse che per le sue ossa.
*Vi sono dei panorami che rappresentano assai più che una bellezza naturale o lo spettacolo di una grande città, addirittura le fattezze della Patria.<br>In Italia, per quanto ricca si creda, sono in numero limitatissimo. Ad esempio la vista dal Viale dei Colli sulla città e le colline di [[Firenze]]; quella dal Gianicolo su [[Roma]]; la Riva degli Schiavoni a [[Venezia]]: ma su tutte, inutile negarlo, troneggia il panorama del [[Golfo di Napoli]], sia dall'alto del [[Vomero]] o di [[Certosa di San Martino|San Martino]] sia all'arrivo dal mare. È questa la porta celeste dell'[[Italia]], la porta che non è {{sic|rettorico}} chiamare augusta, e provoca nostalgia e rimpianto non solo ai napoletani emigrati.
====[[Fernand Braudel]]====
*E Napoli ha continuato a dare molto all'Italia, all'Europa e al mondo: essa esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti.... Con generosità, certo. Ma anche per necessità. Mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori. L'Italia, secondo me, ha perso molto a non saper utilizzare, per indifferenza, ma anche per paura, le formidabili potenzialità di questa città decisamente troppo diversa: europea prima che italiana, essa ha sempre preferito il dialogo diretto con Madrid o Parigi, Londra o Vienna, sue omologhe, snobbando Firenze o Milano o Roma....<br>Non attendiamoci da essa né compiacimenti, né concessioni. Questo capitale oggi sottoutilizzato, sperperato fino ai limiti dell'esaurimento – poiché non si può dare indefinitamente senza ricevere – quale fortuna per tutti noi, se ora, domani, potesse essere sistematicamente mobilitato, sfruttato, valorizzato. Quale fortuna per l'Europa, ma anche e soprattutto per l'Italia. Questa fortuna, Napoli merita, più che mai, che le sia data.
*Impossibile, nondimeno, per me non vagheggiare per Napoli una sorte diversa da quella che le conosco oggi e non invitare i miei amici italiani, per assaporarne reazioni, tanto più inorridite in quanto siano originari di Milano, di Bologna o di Firenze, a immaginare quale avrebbe potuto essere il destino dell'Italia ed il volto attuale di questa città se essa fosse stata preferita a Roma come capitale del nuovo Stato. Roma, che nulla qualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suo passato, quando Napoli era – e di gran lunga –, malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70, all'altezza del compito.
*Nessuno è mai riuscito a governare Napoli.
*Non dimentichiamolo, essa sarà l'unica città dell'Occidente, dopo il riflusso dell'Islam, a dare il proprio nome ad un regno; qualcosa di più di una capitale, e l'asserzione di un diritto di proprietà eminente.
====[[Giulio Cesare Capaccio]]====
*Buoni maestri furono i Greci nell'edificar città, eligendo i megliori lochi del mondo. Così vediamo Napoli in sito di tanta vaghezza e posto sotto così clemente cielo, che si fa per questo a qualsivoglia altra città superiore. Et ancor che alcuni han voluto dire che di sito la sopravvanzi Costantinopoli, e Lisboa, l'una per il trafico dei due mari, Propontide, et Marnero in quella felicissima regione della Tracia, l'altra per essere ella emporio di tutti i trafichi settentrionali, et occidentali in quella bellissima parte della Spagna, tutta volta l'una continuamente soggetta ai morbi contagiosi, o sia per il concorso dei barbari, o per il fiato di venti non così felici, l'altra non havendo altra perspettiva che l'horribilità dell'Oceano, all'uscir che si farà dalla foce del Tago, necessaria cosa è che cedano a Napoli, ove i venti meridionali d'austro, zefiri di ponente, e piacevolissima borea senza rigidezza de nevi dal settentrione discacciano ogni aura, che potesse portar simili mali, fronteggiata dal mare, che quasi in una leggiadrissima tazza si va terminando con tanta fertilità di pesci e di frutti marittimi, che se ne raccolgono in più copia ch'in tutti i seni di Europa; circonscritta da piacevolissime colline terminatrici della vista, e nelle quali in ogni tempo vi è la stagione di primavera; ornata di vaghissimi giardini; copiosa di frutti e d'acque le più pretiose che si possano imaginare, sempre ridente nell'amenità di tante riviere, che non la fanno invidiare alle delitiose Tempe di Tessaglia, che perciò gli antichi la chiamarono abitazione di Sirene, delle quali favolosamente una finsero Partenope.
*È vero mo che gli edificij della Città di Napoli non han quella magnificenza, che richiederebbe l'architettura, perché toltone il palaggio del Principe di Salerno, hoggi con nova maniera fatta chiesa di [[Giesuiti]], e il principio della casa del Duca di Gravina, el' Palaggio reale, procurato dalla signora contessa di Lemos, non vi si vedrà maniera illustre, ma in quel modo che la copia della gente richiede. Non è però che ciò che par difettoso nell'architettura, non sia ragguardevole negli ornamenti con che sono elle vestite, dilettandosi tutti di varij apparati, aggiungendovisi una grandezza, ch'è manchevole nell'altre città, poiché le case di Napoli han li giardini di agrumi, onde di estate e d'inverno, {{sic|ancorche}} poste in luoghi occupati, sono per la verdura allegrissime accompagnate da bellissime fontane.
*Havendo noi la pietra leggierissima, l'arena, detta pozzulana a somiglianza di quella di [[Pozzuoli|Pozzuolo]], che fa le fabbriche forti come ferro, et la calce delle pietre vive di [[Castellammare di Stabia|Castel a mare]], di [[Vico Equense|Vico]], et del contorno, possiamo fabricare in modo verso l'aria, che si alzano gli edificij insino al quinto et sesto solaro, cosa ch'in nissuna parte del mondo si vede, che perciò anco Napoli, se non supera di circuito l'altre città, ch'hanno a pena gli primi tavolati, come Costantinopoli e Parigi, le supera però di popolo, per il ristretto e folto modo di habitare. Et è pur bella cosa il vedere, che con due puntelli sostenendosi un palaggio in aria vi si fabrica di sotto senza far nocumento alcuno agli habitanti. È pur bella cosa anco {{sic|à}} vedere il dono della natura fatto a questo terreno, ove prima si ritrova l'arena, appresso il rapillo o lapillo per la struttuta degli astrachi, poi la pietra, e sotto l'acqua, in modo che, come disse quel buon huomo, di sotto ritroverai il maestro pronto a fabricare. Et essendo tutti gli edificij posti in suolo anco benigno e piacevole, si vede che potendovisi aggiatissimamente cavar le cloache, la Città non si mantiene sporca, come molte Città di Europa, che fundate su la pietra viva, non han questi favori.
*I popolari come nati in città libera, et osservando a punto quella libertà greca mentionata da [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], poeta Napolitano, han tanto del nobile, che vogliono imitar la nobiltà; nel vestire niente cedendogli, nell'uso di cocchi aguagliandoli, et in ogn'altra civiltà non volendo loro essere inferiori, dalla quale animosità sogliono nelle famiglie nascere mille disordini. Anzi è tanta la libertà, che vi si gode, che han dato animo agli altri forastieri di volerla godere, poiché non tantosto da diversi lochi giungono qua, che liberamente favellano del Principe che governa, dei magistrati che ministrano giustitia, et vogliono il pan bianco grosso a vil mercato, procurano di prevalersi quanto si prevagliono i cittadini, e s'ingeriscono negli officij pubblici, e pretendono tutto ciò che potesse pretendere un antico cittadino.<br> E dall'altra parte fan bene, perché ritrovano il popolo così cortese, che li accettano, et li chiamano ad haver parte in molte amministrationi.
*Vivono questi nobili con molta splendidezza, et si fan chiamare Cavalieri, perché essendo per honore detti prima militi nei servigi presso alte persone regali, e militando a cavallo, quasi quelli antichi ch'erano detti ''Equo publico'' nei marmi nostri napolitani, dai quali argomento l'antichissimo nome di Cavaliero, han cambiato il nome dell'armi di soldati in maneggio del cavallo, e veramente ai nobili Napolitani così bel nome conviene, i quali fan tanta professione di cavalcare, che tutte le nationi d'Europa qua vengono, per aver cavalli di prezzo, et per imparar di esercitarli nelli studij cavallereschi di maneggiar l'armi, di far giostre e tornei, guerreggiando con tutte le più famose nationi, che perciò sono nella militia sempre riusciti illustrissimi guerrieri, dei quali infiniti si fa mentione nell'historie. sono universalmente belli di corpo, ma tanto dediti alle delitie, che hanno cortissima vita, affabili, cortesi, ancorché a primo incontro altieri, inimici capitali della viltà interessata della mercatura, onde mentisce Cassaneo<ref>Il riferimento è al libro di Bartolomeo Cassaneo ''Catalogus gloriae mundi''.</ref>, che sotto una generalità, se pur ve ne fusse stato alcuno, tratta da mercanti tutti i nobili Napolitani, pronti a duelli, et massime i giovanetti, amatori della musica, et in quella et in vestire affettatamente imitano gli Spagnoli. È vero che niente attendono alle lettere, ma, quando avverrà che l'abbracciano, per la perspicacia del grande ingegno rinvestito dalla morbidezza della carne, sotto così felice temperamento di cielo, divengono in ogni professione meravigliosi. Tra le matrone ritrovasi esquisita bellezza di corpo, et prudenza tanto grande, ch'in ogni affare dimostrano, saviezza dell'Hortensie e del Cornelie, ma sopratutto dedite al culto della religione. Vestono gli uni e l'altre pomposamente, in maniera che non giovano le leggi suntuarie del vestire, né possono restringere la soverchia spesa degli ori, delle sete, e d'altre morbidezze somiglianti. Vivono tanto agiatamente, che non osano camminar cento passi senza le comodità dei cavalli, dei cocchi, delle sagette, quasi quei pallanchini che nell'Indie usano i Portughesi. E dirò che le matrone in particulare han difficoltà di esercitarsi a piedi, facendo a gara ad haver più alte le pianella che la persona, tutto ciò che coverte poi con le vesti, ove d'avantaggio si spende, mostrano con la lunghezza dell'habito gentilissimo portamento. Dignissima cosa è di considerare la grandezza di questa nobiltà Napolitana, che coi favori che ricevono dalla liberalissima mano di Sua M.<sup>tà</sup>, rilucono in tanto {{sic|spledore}} di 27 principi, 48 duchi, 76 marchesi, 62 conti, in modo che con 213 titolati par'a me e parerà ai giuditiosi, sia una delle più nobili città del mondo.
====[[Cesare Caravaglios]]====
*C'è qualche cosa di comune tra il grido ed il suo creatore; c'è qualche cosa che non si può scindere, e noi non sapremmo immaginare il grido del pizzaiuolo dato da un venditore di cocomeri, o il grido del venditore di acqua solfurea dato da un venditore di fichi d'India. In questa unità inscindibile appare, quindi, nella sua figura caratteristica il venditore ambulante napoletano il cui tipo etnico ed il cui carattere psicologico lo rendono dissimile dai venditori degli altri paesi.
*Da Napoli, fortunatamente, è scomparso quello che era dato dal malgoverno e dall'abbandono, mentre restano vivi i suoi costumi e le sue tradizioni, il che vuol dire la sua anima bella e vivace.<br />Che importa se non si incontrerà più il lazzarone coi calzoni rimboccati sino alle ginocchia, lo scugnizzo mangiatore di maccheroni, il ''guappo'' coi calzoni a quadriglié?<br />La bellezza, la varietà, la poesia, i colori del folklore napoletano non sono rappresentati da codesti avanzi borbonici o dai quadretti in cui sono raffigurati i mangiatori di maccheroni con le mani, divenuti mondiali per la leggerezza di taluni napoletani, né dai tarlati ricordi della vita dei vecchi quartieri sepolti sotto la Napoli nuova e trionfante.<br />Chi osserva il popolo napoletano nell'ora del lavoro e della gioia, nelle feste cerimoniali; chi s'addentra nella sua vita, tanto più bella quanto più intima, nella casa e nella famiglia, dalla culla al talamo, dalla tomba all'altare, potrà cogliere i tratti significativi dell'anima popolare napoletana, dei suoi costumi e delle sue consuetudini che costituiscono il suo sacro retaggio morale, in una parola, il vero folklore.
*Il dialetto napoletano è gaio e faceto. È ricco di frasi spiritose che si prestano talvolta ad arguti doppi sensi. La sua armonia imitativa è incomparabile; così in nessun dialetto del mondo si dirà ''schizzichèa'', per esprimere la prima pioggia; ''spaparanza'' per esprimere l'aprirsi di una porta; ''sciuliare'' per indicare chi scivola; ''sfrocoliare'' per stuzzicare; ''arripicchiato'' per aggrinzito; ''ha chiuoppete'', per ha piovuto; ''arteteca'' per argento vivo; ''ammarrare'' per chiudere, ecc.<br />Permette quasi sempre una satira pungente e penetrante mentre agevola in maniera meravigliosa le immagini fresche e naturali che sgorgano dalla fantasia dei napoletani.<br />I napoletani, dotati di una gaiezza e di un sentimentalismo introvabili altrove, sono i degni possessori di un linguaggio così faceto e così diffuso. Noi diremmo quasi che l'uno e gli altri si armonizzano e si completano. Il dialetto ed il carattere di questo immaginoso popolo meridionale contribuiscono a rendere più belli i suoi gridi che debbono essere considerati come la migliore espressione della sua natura.
*Il grido del venditore napoletano rinasce ad ogni primavera a Napoli e nella sua espressione suggestiva parla della bellezza di questo cielo incantevole e di questo popolo originale.
*Per quanto la moderna civiltà abbia travolto tante cose, non compatibili coi nuovi tempi, tuttavia ha lasciato intatte le più belle costumanze napoletane, così varie e così caratteristiche.<br >Napoli s'eleva sempre più nella vita morale, ma non è mutata nelle sue caratteristiche, nei suoi tipi, nelle sue vecchie e secolari istituzioni, nell'incanto dei suoi colori al sole di primavera.<br />Basta guardare con occhio esperto per ritrovare non soltanto la Napoli di eri ma anche quella di molti secoli fa, sempre viva, leggiadra e festevole nel suo spirito.
*Sono pochi quelli che si sono portati, verso il tramonto, sulla balconata del belvedere della Certosa di S. Martino per udire la più suggestiva delle sinfonie, la ''vera'' voce di Napoli, quella che nasce nel cuore della città dalla folla che s'intreccia in mille sensi, da strilli di bimbi, da voci di venditori ambulanti, da trilli di organino, da bestemmie di facchini, da rotolii di trams, da suoni di chitarra, dalle voci affievolite di cantatori che si lamentano nelle malinconiche canzonette, e scende sulla spiaggia di S. Lucia, di Mergellina, ove il grido delle donne che vendono l<nowiki>'</nowiki>''acqua zurfegna'', lo ''spassatiempo'', i polipi cotti nell'acqua marina si confonde e si unifica col canto degli uomini che lavorano le reti per la pesca.... e si perde nella profondità suggestiva del mare, nelle {{sic|morbidi}} notti di estate.<br />Nessuna città al mondo ha una così grande varietà di modulazioni: esse sono eterne, come eterno è il sorriso di questa Napoli incomparabile.
====[[Pietro Colletta]]====
*Aveva Napoli antichi trattati di commercio con la Inghilterra, la Francia, ed antiche pratiche colla Spagna; queste non avevano data; quelli colla Gran Bretagna erano due di Madrid del 1667 e 1715, e tre di Utrecht del 1712 e 13; e colla Francia, uno di Madrid del 1669, altro de' Pirenei del 1688. Napoli concedeva innumerabili benefizi alle tre bandiere, senza premi o mercede, come servitù a signoria. Per trattati novelli, del 25 settembre 1816 colla Inghilterra, del 26 febbraio 1817 colla Francia, e del 15 agosto dello stesso anno colla Spagna furono abolti gli antichi, e si diede al commercio delle tre nazioni il ribasso del decimo de' dazi che si pagano dagli altri legni, stranieri o napoletani; perciò, le mercanzie di qualunque luogo venendo a noi colle favorite bandiere, gran parte del commercio di trasporto e quanto di utilità e di forza ne deriva, ci fu rapito.
*I difetti che ho toccato, e che in più opportuno luogo descriverò, cagionarono che i delitti, nel regno di Carlo, fossero molti ed atroci: nella sola città di Napoli numerava il censo giudiziario trentamila ladri; gli omicidii, le scorrerie, i furti violenti abbandonavano nelle province, gli avvelenamenti nella città, tanto che il re creò un magistrato, la «Giunta de' Veleni», per discoprirli e punirli. Prevalevano in quel delitto le donne, bastandovi la malvagità de' deboli, come piace alla nequizia de' forti l'atrocità scoperta.
*In dieci anni, dal 1720 al 30, non avvennero in Napoli cose memorabili, fuorché tremuoti, eruzioni volcaniche, diluvi ed altre meteore distruggitrici. Ma nella vicina Sicilia, l'anno 1724, fatto atroce apportò tanto spavento al Regno, che io credo mio debito il narrarlo a fine che resti saldo nella memoria di chi leggerà; e i Napoletani si confermino nell'odio giusto alla inquisizione; oggidì che per l'alleanza dell'imperio assoluto al sacerdozio, la superstizione, l'ipocrisia, la falsa venerazione dell'antichità spingono verso tempi e costumi abborriti, e vedesi quel tremendo Uffizio, chiamato Santo, risorgere in non pochi luoghi d'Italia, tacito ancora e discreto, ma per tornare, se fortuna lo aiuta, sanguinario e crudele quanto né tristi secoli di universale ignoranza.
*Perciò in sei lustri centomila napoletani perirono di varia morte, tutti per causa di pubblica libertà o di amore d'Italia; e le altre italiche genti, oziose ed intere, serve a straniero impero, tacite o plaudenti, oltraggiano la miseria dei vinti; nel quale dispregio, ingiusto e codardo, sta scolpita la durevole loro servitù, insino a tanto che braccio altrui, quasi a malgrado, le sollevi da quella bassezza. Infausto presagio, che vorremmo fallace, ma discende dalle narrate istorie, e si farà manifesto agli avvenire; i quali ho fede che, imparando da' vizi nostri le contrarie virtù, concederanno al popolo napoletano (misero ed operoso, irrequieto, ma di meglio) qualche sospiro di pietà e qualche lode: sterile mercede che i presenti gli negano.
====[[Francesco Compagna]]====
*{{NDR|Il ruolo di Napoli nel futuro: metropoli regionale}} capace di assolvere a funzioni di equilibrio a livello nazionale e a funzioni di organizzazione e di animazione a livello regionale. Città fornitrice di alti e qualificati servizi a un territorio provinciale e regionale da ristrutturarsi attraverso ulteriori insediamenti industriali che debbono essere favoriti con coordinate iniziative di infrastrutture e di incentivazione. L'obiettivo è una Napoli non più ripiegata su sé stessa, ma aperta verso la Campania e tutto il Mezzogiorno.
*Il potenziamento della funzione metropolitana di Napoli è il problema stesso dello sviluppo economico e civile della [[Campania]]; e in questo senso l'efficacia della terapia dell'industrializzazione risulta in [[Campania]] condizionata da quel particolare aspetto della [[questione meridionale]] che [[Gaetano Salvemini]] chiamava la "questione napoletana" e che oggi si pone in termini di promozione e di esaltazione dei valori metropolitani della vecchia capitale parassitaria.
*La vera malattia endemica a Napoli è la disoccupazione.
====[[Benedetto Croce]]====
*Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. E via discorrendo.<br/>Sulla logica di queste considerazioni, il popolo napoletano è stato perfino più volte difeso, e il suo atteggiamento verso la vita ha suscitato simpatie [...] Napoli è apparsa come un'oasi nella quale sia possibile ritrarsi per obliare, riposare e respirare in mezzo a un popolo che di politica non cura o, tutt'al più, la prende a mera materia di chiacchiera, e, chiacchierandone senza riscaldarsi, spesso la giudica con spregiudicato acume.
*I teatri di Napoli (mi suggerisce qui il nostro maestro [[Giuseppe De Blasiis]]) hanno a capo della loro storia perfino una grande memoria classica, le recite che vi venne a fare di persona l'imperatore [[Nerone]]. E, sebbene un'introduzione "archeologica" sembri ora di tanto cattivo gusto quanto una volta di ottimo, sia ricordato dunque che Nerone, avido di popolari applausi, e non osando presentarsi dapprima sulle scene di Roma, preferì pel suo esordio la nostra città, ''quasi graecam urbem''. Napoli, che possedeva, allora un ampio teatro scoperto, ricco di marmi e di statue, del quale ancora restano i ruderi, e la cui scena sorgeva di sbieco alle spalle della presente chiesa di San Paolo e la ''cavea'' volgeva verso la presente strada dell'Anticaglia; e un teatro coperto, un Odeo, posto probabilmente tra l'Anticaglia e gl'Incurabili, nelle vicinanze del luogo dove è adesso l'ex monastero di Santa Patrizia.
*Le vecchie leggende rapidamente tramontano nella odierna trasformazione edilizia e sociale di Napoli, e le nuove non nascono, o piuttosto noi non ce ne avvediamo, e se ne avvedranno i nostri posteri, quando raccoglieranno qualche frammento del nostro presente sentire e immaginare, reso vieppiù fantastico dalle esagerazioni tradizionali, circondato dal fascino dell'antico o del vecchio, e fissato sopra taluna delle nostre ora tanto vilipese architetture e sculture. E coloro, «che questo tempo chiameranno antico», lo chiameranno forse anche «il buon vecchio tempo», come noi ora diciamo della Napoli del Settecento, e già, quasi quasi, di quella anteriore al Sessanta.
*Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute.
*Se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero.
====[[Elena Croce]]====
*A Napoli l'orgoglio, appannaggio del dominatore, non è mai considerato legittimo, ma sempre soltanto ridicolo.
*Chi ha lasciato Napoli nella prima giovinezza ricorda la sua partenza come un momento di grande esaltazione. A quella età si desidera vivere nel «mondo». o almeno lo si desiderava prima di accorgersi che la guerra ci aveva sprofondati in un «cosmo» tanto incolore. Per chi vi era nato e cresciuto, a meno che non avesse subito precocemente il richiamo dello scetticismo, che è rimasto l'unico stemma della citta, Napoli non era «mondo». Era uno dei più pittoreschi scenari che avessero attirato l'evasione dell'antico viaggiatore in Italia. O altrimenti era un monumento storico grandioso. Nel perdere il paradiso di bellezze naturali che la circondava, la città è stata sempre messa a nudo come un monumento tra i più stratificati e fantasiosi, abbandonati e malinconici.
*La coscienza dell'origine napoletana è restia a manifestarsi all'esterno, ed ha una lenta e difficile decantazione interiore.
====[[Lucio Dalla]]====
*Da sempre nutro una grande passione per Napoli, per la sua cultura, dalla scrittura alla filosofia alle canzoni: è una città che mi ha sempre catturato.
*La bellezza di [[Totò]] è la bellezza di Napoli. Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per Totò. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano.
*Quando mi parlano di bellezza mi viene in mente, come prima immagine, Napoli.
====[[Pino Daniele]]====
*La napoletanità autentica deve essere coltivata con discrezione, con cura, sforzandosi di eliminarne le parti superflue o ridondanti, frutto di un eccesso di gusto barocco, per arrivare, se possibile, alla essenzialità di sentimenti e pensieri che, una volta colti nel modo giusto, si mostrano fragili e delicati.
*Poche centinaia di metri più avanti<ref>Di Piazza del Gesù.</ref>c'è via Atri, dove frequentai il Diaz, istituto di ragioneria. Tutto a pochi passi da casa, andata e ritorno a piedi, sempre immerso nelle voci, negli odori, nell'aria di una Napoli popolare insediata in quello che fu il centro aristocratico della città. Una Napoli che giorno dopo giorno aderiva ai panni che portavo, entrava nei miei pori, circolava nelle vene e mi rendeva per sempre simile a lei, al suo carattere incazzoso e amabile, nervoso e paziente, dolce e amaro.
*La napoletanità è bella, ma guai a cadere nel sottobosco delle vedute meschine. Ho un sogno, per Napoli: ogni piazza, un gruppo musicale che sappia unire tradizione e innovazione. Spazi per i giovani che vogliano fare musica in tranquillità. Teatri aperti, possibilità di mettersi alla prova, ritrovi culturali per confrontarsi, parlare, anche polemizzare. Il patrimonio delle esperienze artistiche è tanto grande, in questa città contraddittoria: è l'unico vero patrimonio morale di Napoli, va salvato. Mi piacerebbe una Napoli pienamente europea e tenacemente mediterranea.
*Napoli è il [[Big Bang|big-bang]]. Non solo ciò da cui tutto ha avuto inizio, ma anche quell'energia inesauribile che a tutto ha dato e dà movimento. Vite, pensieri, passioni; fatica, sofferenza, dolore. Amore. Senza Napoli non sarei. Né quello che sono, né quello che suono. Sono partito da qui, da questo urlo che sale dal pozzo senza fondo della storia.
====[[Luciano De Crescenzo]]====
*«E chi Io sa! Chi Io sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di Napoli.»
*I napoletani sono un popolo pieno di devozione cristiana, ma non hanno mai veramente abbandonato le tradizioni pagane. Sono sempre rimasti un po' politeisti. È proprio l'idea di Dio, del Dio che è uno, che noi napoletani facciamo fatica a digerire.
*Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell'animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resta alla razza umana.
*«Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe».
*«Ritornando a Napoli lei ritiene che i napoletani siano nella stragrande maggioranza uomini d'amore?»<br />«Senza dubbio: in particolar modo il popolino.»
====[[Aurelio De Laurentiis]]====
*Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è [[Roma]]. Certo, in momenti come questi chi gira con auto e orologi di lusso dimostra di non essere diventato abbastanza napoletano.
*Sono tornato in Italia, a Napoli, perché per me l'Italia è Napoli, Napoli è la cosa che più mi convince dell'Italia.
*Questa città è stata l'unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell'arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo.
====[[Erri De Luca]]====
*A Napoli mancò uno straccio di re che capisse che nell'Europa delle nazioni l'Italia era destino inevitabile. Mancò un re che stipulasse coi modesti Savoia, signori di una provincia subalpina, un contratto Italia almeno alla pari, non tra occupanti e occupati. Napoli da allora è una capitale europea abrogata, non decaduta ma soppressa, come se Londra fosse stata soppiantata da Edimburgo. Così è andata e questa è la materia della sua ragionevole strafottenza verso la condizione di capoluogo di regione. Se non si vede l'evidenza dell'enorme orgoglio assopito nei suoi cittadini, non si sta parlando di lei.
*Com'è importante stare a due, maschio e femmina, per questa città. Chi sta solo è meno di uno.
*Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo.
*Napoli si era consumata di lacrime di guerra, si sfogava con gli americani, faceva carnevale tutti i giorni. L'ho capita allora la città: monarchica e anarchica. Voleva un re però nessun governo. Era una città spagnola. In Spagna c'è sempre stata la monarchia ma pure il più forte movimento anarchico. Napoli è spagnola, sta in Italia per sbaglio.
*Nella mia città e nel mio tempo di nascita, Napoli in dopoguerra, i bambini venivano sfoltiti dalla più alta mortalità d'Europa. La loro vita era un permesso rilasciato giorno per giorno, la loro morte non una tragedia. Le campane suonavano a festa perché un altro angioletto si era aggiunto alla volatile schiera degli sprotetti in terra, promossi d'ufficio a protettori in cielo. Di colpi ne incassavano tanti quanti atterrerebbero un pugile, assestati senza misura di proporzione, così come i vestiti, i panni: non avevano taglia, l'ultima stesura dell'usato. [...]<br>I bambini di Napoli a quel tempo saltavano la scuola, andavano al lavoro appena in grado, per giustificare la vita con un guadagno, per minimo che era. Rimborsavano il cibo delle madri. E perciò non era così atroce a quel tempo ascoltare la storia di Erode, la sua sbrigativa spada che si sostituiva a una delle periodiche epidemie e stragi di bambini. Erode era niente di più che uno dei tanti adulti da evitare, uno dei cento agguati apparecchiati.
*Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare.
*Se fu città violata da un numero esorbitante di vincitori, se fu militarmente indifendibile quel golfo spalancato, per reazione rese inespugnabili i suoi cittadini: ognuno di essi è città intera, sapendo di esserlo e di rappresentarla.
====[[Luigi de Magistris]]====
*Napoli è una città particolare, lo è stata anche storicamente. Quando l'intero continente viveva fasi di stallo Napoli ha segnato importanti accelerazioni nel mondo della cultura. L'Università, tra le più antiche d'Europa, è stata punto di riferimento quando tutta l'Europa era dilaniata da guerre interne. È una città che non ha mai consentito alla Santa Inquisizione di agire liberamente e incontrastata. È una città che sotto l'occupazione straniera e militare si è liberata da sola concedendosi autonomamente a chi nella seconda guerra mondiale determinava la ritirata dei nazisti.
*Napoli può dimostrare che lo sport ed il calcio possono tranquillamente farsi con le mani pulite senza bisogno di truccare le partite come faceva Moggi con la Juventus e come, purtroppo, sembra stia accadendo nuovamente {{NDR|riferendosi allo scandalo del calcio scommesse relativo al 2011}}. Si potrebbe stringere tra Napoli e De Laurentiis, un patto di lealtà anche nello sport. Nel rilancio della città un punto fondamentale lo ha il calcio.
*Duecentomila spettatori per le regate {{NDR|dell'America's Cup 2012}} nonostante le avverse condizioni meteo, senza dimenticare il mezzo milione di persone a Pasquetta: questi sono numeri che mi rendono orgoglioso. La città ha dato una bella immagine al mondo e ha rappresentato l'Italia in maniera entusiasmante.
====[[Madame de Staël]]====
*Ciò che manca il più a questa nazione in generale, è il sentimento della dignità. Eglino fanno azioni generose e benefiche per buon cuore, piuttosto che per principii: poiché la loro teoria in ogni genere nulla vale, e l'opinione in questo paese non ha punto di forza.<br>Ma allorché uomini e donne scansano cotal morale anarchia, la loro condotta è più notabile in sé stessa e più degna di ammirazione che in qualsivoglia altra parte, poiché niuna cosa nelle circostanze esteriori favorisce la virtù.<br>Si adotta tutta intiera nella sua anima. Né leggi, né i costumi ricompensano o puniscono. Quegli ch'è virtuoso è tanto più eroico, in quantoché non è per questo né più tenuto in istima, né più ricercato.
*Fatte alcune onorevoli eccezioni, le prime classi di persone hanno molta somiglianza colle ultime; lo spirito delle une non è quasi più coltivato delle altre, e l'uso del mondo costituisce la sola differenza nell'esteriore. Ma in mezzo a questa ignoranza vi è un fondo di spirito naturale e di attitudine a tutto, talché non si può prevedere ciò che diventerebbe una somigliante nazione, se tutta la forza del governo fosse diretta nel senso dei lumi e della morale. Siccome vi è poca istruzione in Napoli, così vi si trova fino al presente più originalità che carattere nello spirito. Ma gli uomini ragguardevoli di questo paese, come l'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]], Caracciolo, ecc. possedevano, si dice, nel più alto grado la lepidezza e la riflessione, rare facoltà del pensiero, e unione, senza di cui la pedanteria o la frivolezza v'impedisce di conoscere il vero valore delle cose.
*Giunsero a Napoli di giorno, in mezzo a quella immensa popolazione ch'è cotanto animata e nello stesso tempo cotanto oziosa. Attraversarono di primo lancio la [[Via Toledo|via ''Toledo'']] e videro i [[Lazzari|Lazzaroni]] a dormire sul lastricato o in una cesta di vetrice<ref>Ramo flessibile del salice, vimine.</ref> che serve loro di abitazione notte e giorno. Questo stato selvaggio, che si vede colà mescolato con la ''civilizzazione'', ha qualche cosa di estremamente originale. Tra quegli uomini ve ne sono alcuni che non sanno neppure il loro nome, e vanno a confessarsi di peccati anonimi, non potendo dire come si chiami colui che gli ha commessi. Esiste in Napoli una grotta sotterranea nella quale migliaia di Lazzaroni passano la loro vita, uscendo solamente sul mezzodì per vedere il sole, e dormendo il restante del giorno, mentreché le loro mogli filano. Nei climi in cui il vitto e il vestito sono sì facili, vi abbisognerebbe il più indipendente ed attivo governo per dare alla nazione sufficiente emulazione. Imperroché egli è sì agevole pel popolo il sussistere materialmente in Napoli, che può fare a meno di quella specie d'industria ch'è necessaria altrove per guadagnarsi il pane. L'infingardaggine e l'ignoranza, combinate coll'aria vulcanica che si respira in quel soggiorno, debbono produrre la ferocia, quando le passioni sono eccitate; ma questo popolo non è più cattivo di un altro. Esso ha dell'immaginazione, il che potrebbe essere il principio di azioni disinteressate, e con questa immaginazione si condurrebbe al bene, se le sue istituzioni politiche e religiose fossero buone.
*Il popolo di Napoli non ha altra idea della felicità che quella del piacere: ma l'amore del piacere vale più di arido egoismo.<br>È vero che questo è il popolo del mondo che ami più il danaro. Se voi domandate a uomo del popolo il vostro cammino per la via, egli stende subito la mano dopo avervi fatto un cenno, poiché eglino sono più infingardi rapporto alle parole che ai gesti. Ma il loro gusto pel denaro non è né metodico, né ponderato; lo spendono subitoché l'hanno ricevuto. Se s'introducesse il danaro tra i selvaggi, i selvaggi lo domanderebbero come i Napoletani.
*Il popolo napoletano, in alcuni rapporti, non è niente affatto dirozzato, ma non somiglia altronde al volgo degli altri popoli. La sua materialità stessa colpisce l'immaginazione. La spiaggia africana che circonda il mare dall'altra banda, vi si fa già quasi sentire e vi è un non so che di numidico nei gridi selvaggi che si odono da tutte le parti. Quei visi bruni, quei vestiti formati di alcuni brani di panno rosso o violetto, il cui colore pieno attrae gli altrui sguardi; quei pezzi d'abito, nel panneggiamento de' quali traspira ancora il gusto delle arti, danno qualche cosa di pittoresco al popolaccio, mentre che in altri paesi non vi si può scorgere che le miserie della ''civilizzazione''.
*Si trova sovente in Napoli certo gusto {{sic|pegli}} acconciamenti e per le decorazioni accanto alla penuria assoluta delle cose necessarie o degli agi. Le botteghe sono ornate graziosamente con fiori e con frutta. Alcune hanno un'aria festiva che non dipende dall'abbondanza, né dalla felicità pubblica, ma solamente dalla vivacità dell'immaginazione: prima di ogni altra cosa si vuole rallegrare gli occhi. La dolcezza del clima permette agli artigiani di ogni specie di lavorare nella strada. I sarti vi fanno i vestiti, i vivandieri la loro cucina, e le occupazioni domestiche, succedendo in tal guisa esternamente, moltiplicano i movimenti del popolo in utili maniere; i canti, i balli, i giuochi rumorosi accompagnano assai bene tutto questo spettacolo; e non vi è altro paese, in cui si senta più chiaramente la differenza tra il divertimento e la felicità: finalmente si esce dall'interno della città per andare alla spiaggia d'onde si vede il mare e il [[Vesuvio]], e si dimentica ciò che si sa degli uomini.
====[[Francisco Elías de Tejada]]====
*Forse ora è tardi per risuscitare la Tradizione di Napoli. Ma, per coloro che ancora cercano di denigrarla o vogliono ignorarla, lì stanno le sue vestigia; nei libri che non si leggono, nel popolo che viene disprezzato, nel cuore di molti che inconsciamente le sentono come io le sento. Perciò passeggiando tanti pomeriggi nella rumorosa via Toledo ho sofferto la tristezza profonda della solitudine, consolata solo dalla voce serena dell'ultimo tradizionalista napoletano, Silvio Vitale, quando il richiamo che sentivo nel più profondo del mio essere mi diceva che era impossibile finisse così il popolo dei miei antenati, ricco di lealtà generosa, creatore di grandi libertà concrete, paladino di imprese universali. Morirò, ma voglio morire con la speranza che, anche se sepolta e derisa, la tradizione della mia Napoli non può restare inerte archeologia. La giustizia di Dio non può permettere che muoia tra lubridi un popolo che è stato strumento di Lui nelle battaglie decisive della storia. Neanche se, come sembra accadere, i Napoletani si sono lasciati andare nella pazzia di un suicidio collettivo.
*I re delle Spagne sapevano che le Spagne non erano uniformi, ma varie; che Napoli era uno dei popoli spagnoli, ma con personalità culturale e politica peculiarissima; che coltivare questa personalità era uno dei doveri dei suoi re; che Napoli non era popolo da assimilare, ma da proteggere nel culto delle sue proprie caratteristiche. I re delle Spagne furono re della Tradizione, non imposero a Napoli né leggi né lingua castigliana, non furono castigliani dominatori di Napoli, ma re strettamente napoletani.
*Quando, nel 1860, si realizzerà l'unità risorgimentale sotto il simbolo barbuto, piemontese, europeo e anticlericale di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], il corpo morto del Regno di Napoli si dissolverà come cadavere da cui centocinquanta anni addietro era volata via l'anima.<br>Ma l'Europa vincitrice non perdonò a Napoli l'aver combattuto per la causa della Cristianità. I vinti pagano e Napoli paga ricevendo il disprezzo dei vincitori, né più né meno degli altri popoli spagnoli. Il prezzo fu qui ancor più doloroso perché veniva dai "fratelli" del nord della Penisola, anche dai fiorentini e dai veneziani che in altri tempi avrebbero voluto dare il Regno di Napoli in mano ai turchi. La famosa questione meridionale non era né è altro che l'inadattabilità di Napoli, a causa dei suoi residui di ispanismo, alle concezioni europee che, sulla punta delle baionette, avevano innalzato gli invasori garibaldini.
====[[Salvatore Di Giacomo]]====
*Chi bada in Napoli al suo decoro? Certo, chi dovrebbe no. Lascia fare e lascia correre – ecco la frase filosofica, sacramentale d'ogni indifferente partenopeo, sia egli in alto nella cosa pubblica o le passi accanto tranquillo.
*In verità, quanta somiglianza di costume tra {{sic|que'}} napoletani del tempo di [[Nerone]] e i napoletani del tempo nostro! Ecco [[Petronio Arbitro|Petronio]] che ci descrive un mercato di panni vecchi, così come oggi lo vediamo al ''Carmine'' e a ''Porta Nolana''; ecco il cantastorie, tolto di mira dagli ''[[scugnizzo|scugnizze]]'' del tempo; ecco una erbivendola che si [[Voci e gridi di venditori napoletani|sgola]] a un canto di strada; ecco Gitone e il barbiere d'Encolpio che, a braccetto, nella notte serena, se ne vanno a [[Crotone]] e cantano a distesa, o, come si direbbe adesso, a ''ffigliole''. Un cuoco, al famoso convito di Trimalcione, mette in tavola le lumache ''cum tremula taeterrimaque voce'' accompagnando la leccornia: e così ricordiamo il nostro ''maruzzaro''<ref>Venditore di lumache di terra o di mare o di frutti di mare.</ref>e la maniera e il tono di quel suo canto che s'indugia a vantare <nowiki>'</nowiki>''e maruzze<ref>Lumache di terra o di mare.</ref>d' 'a festa ca so' meglie d' 'e cunfiette''. E quante forme, quasi uguali, di locuzioni e d'apostrofi! Quelli antichi partenopei dicono ''urceatim plovebat'' e noi diciamo ''chiuveva a langelle'': dicono ''bonatus'', e noi diciamo ''abbunato''<ref>Bonaccione, semplicione. La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', Newton Compton Editori, Roma, 2016, p. 18. ISBN 978-88-541-8882-2</ref>. Per dir ''tu non sei del bottone''<nowiki>Non appartieni alla nostra combriccola.</nowiki>quelli dicevano ''non es nostrae fasciae''; e la frase ''nescio cui terrae filius''<ref>Non so a chi tu sia figlio. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 2, p. 192</ref> tenea luogo di ''nun saccio a chi figlio 'e p...''; e ''nun aiza 'a capa 'a copp' 'o libro'' si diceva ''caput de tabula non tollit''. Le lievi ferite, all'uso nostro, erano medicate con la ragnatela... ''at Giton... primum aranei oleo madentibus vulnus... coartivit...'' Qualcuno diceva ''Dies nihil est, dum versas te nox fit''<ref>La giornata è breve, il tempo di girarti e rigirarti ed è notte. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 3, p. 192.</ref>: – e voleva dire: – <nowiki>'</nowiki>''a jurnata è corta: mentre ca te vuote e te ggire s'è fatto notte''. Ma che! Se non mi sbaglio anche il ''[[Pernacchia| vernacchio]]'' è greco. Parla non so qual tronfio oratore alla mensa trimalcionica ed ecco qualcuno che, all'ultime enfatiche parole del conferenziere, ''oppositaque ad os manu nescio quid tetrum exibilavit, quod postea graecum esse adfirmabat!''<ref>E portata la mano alla bocca, non so che cosa abbia sibilato di tetro che dopo abbia detto lingua greca. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 4, p. 192.</ref>
*La mia fissazione è questa, che Napoli è una città disgraziata, in mano di gente senza ingegno e senza cuore e senza iniziativa.
*Napoli è una città bella e singolare – singolare principalmente. Le sue cose rare sono mescolate alle comuni – le nobili alle volgari – a pochi passi dal silenzio è il rumore – prossimi a' luoghi più luminosi ed aperti sono le ombre e il mistero – accanto a un monumento medievale è un lurido fondaco o un vicolo e, forse, alle spalle d'un tempio un lupanare. Ciò che è qui {{sic|da per tutto}}, è la vita: la sanguigna vita popolana, pulsante e ininterrotta, che passa e si rincorre e scivola lungo i muri del monumento e del tempio, che s'addensa e si sparpaglia, e s'agita ed urla o impreca, sotto un fulgido sole che par quasi la fecondi, e investa a un tempo col suo lume diffuso questa folla dell'ultima ora e i ruderi d'un teatro greco, e quel che fu il tempio insigne dei Dioscuri, e una chiesa angioina, e il pallido chiostro d'un antico convento di monache armene...
*Napoli, [...] questo strano cuore d'Italia che patisce, se lo si considera bene, di tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'{{sic|iperestasia}}, dei ribollimenti subitanei e delle lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati.
*{{NDR|L'uccisione di [[Masaniello]] e lo scempio del suo corpo}} Triste storia, che, peculiarmente, dimostra come il popolo napoletano, la plebe per meglio dire, non abbia mai avuto una coscienza propria: abituata a servire, s'è macchiata, in servitù, fin del sangue suo stesso. Essa ha avuto sempre lo sciagurato destino degl'ignoranti e le sue lacrime postume non hanno cancellato mai più certe crudeltà e certi delitti i quali, tuttavia, la fanno più degna di pietà che d'odio.
====[[Charles Dickens]]====
*Il posto è bello, ma molto meno di quanto la gente non dica. Il famoso golfo, secondo me, come veduta, è incomparabilmente inferiore a quello di Genova, che è quanto di più bello abbia mai visto. Nemmeno la città, dal canto suo, è paragonabile a Genova, con cui in Italia nessuna regge il confronto, salvo Venezia.
*Napoli in sé, invece, almeno un po' mi ha deluso. Il golfo non mi pare bello come quello di Genova, non è facile scorgerne o coglierne la linea, e l'effetto delle montagne è sciupato dalle sue dimensioni. La vita per le strade non è pittoresca e insolita neanche la metà di quanto i nostri sapientoni giramondo amino farci credere.
*Napoli mi ha ampiamente deluso. È pur vero che il tempo è stato brutto per gran parte della mia permanenza là, ma se non vi fosse stato il fango, vi sarebbe stata la polvere. E se anche avessi avuto il Sole, avrei comunque avuto anche i Lazzaroni, che sono così cenciosi, così luridi, abietti, degradati, immersi e imbevuti nella più totale impossibilità di riscatto, che renderebbero scomodo anche il Paradiso, semmai dovessero arrivarci. Non mi aspettavo di vedere una bella Città, ma qualcosa di più piacevole della lunga monotona {{Sic|filza}} di squallide case che si stendono da Chiaia al Quartiere di Porta Capuana, sì; e mentre ero piuttosto preparato all'idea di una popolazione miserabile, mi aspettavo comunque di vedere qualche straccio pulito ogni tanto, qualche gamba che ballasse, qualche viso sorridente, abbronzato dal sole. La realtà, invece, è che, se penso a Napoli in sé per sé, non mi resta un solo ricordo ''piacevole''.
*Noi che pur siamo amanti e ricercatori del pittoresco, non dobbiamo fingere di ignorare la depravazione, la degradazione e la miseria a cui è irrimediabilmente legata l'allegra vita di Napoli!
====[[Gino Doria]]====
*Camminiamo, camminiamo insieme su queste nostre belle strade inondate di sole, e combiniamo insieme mille grandiosi affari. E quando ne avremo concluso uno grandissimo – la vendita della Villa Nazionale per suoli edificatorî io ti offrirò un caffè e tu mi offrirai una sigaretta. E ci prenderemo a braccetto e passeggeremo. E poi così domani, e poi sempre, fino alla morte. Non avremo concluso nulla, ma avremo avuto sempre – e quanti ce li avranno invidiati! – un canto nell'anima e un sogno nel cuore.
*Dalla terra impastata, vivificata dal fuoco esso trascorre, e non solo per vecchia metafora, nelle vene e nel sentimento degli esseri umani che felicemente popolano Napoli. E come il fuoco non è sempre visibile ed esplosivo, ma talvolta inerte e sonnolento – non mai morto – sotto strati di cenere o in remoti {{sic|cuniculi}}, così anche nella storia degli uomini di queste terre e nelle loro singole esistenze, la virtù ignea trapassa dalla morte apparente a uno slancio vitale così impetuoso da portare a distruzione implacabile, mentre il più delle volte, e più pacificamente, genera pensieri profondi, opere d'arte, inimitabili modi di vita.
*Il popolo napoletano, dunque, ignora la via della saggezza, la quale, al pari della virtù, sta nel mezzo.<br>Egli è sanfedista, ma se non è sanfedista è [[giacobinismo|giacobino]]. Al '60 non fu mai cavouriano: o era legittimista sfegatato, o era garibaldino, perché [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] aveva la capelliera bionda, la camicia rossa e la voce dolce.<br>Non fu sempre così, il napoletano. La maledetta [[rivoluzione francese]] con le sue maledette idee di libertà e d'uguaglianza venne a guastare irrimediabilmente il sangue di un popolo mirabilmente apolitico, iniettandogli il bacillo giacobino.
*{{NDR|C'è un colore locale, superficiale ed appariscente che può attrarre ed appagare gli stranieri}} Ma c'è l'altro colore locale, quello che riguarda noi, i nativi, ed è meno appariscente ed è assai più caro al nostro sentimento. E che cos'è? E perché ci si tiene tanto, al punto che ogni colpo di piccone, ogni colpo di scopa, ogni colpo di pennello è come una stretta al cuore? È assai difficile spiegarlo: è un indefinibile, è un inafferrabile, è un complesso di mille cose impalpabili. Sono migliaia di ricordi ammucchiati in un punto, sono abitudini millenarie localizzate in un altro, sono tutte le gioie e i dolori di un popolo che hanno lasciato la loro traccia in quella piazza, in quel vicolo, su quella casa. È l'amore disperato per tutto ciò che fu dei nostri padri e dei nostri nostri nonni e degli avoli ancora più lontani, è il fatto fisico del nostro occhio stesso, conformato, attraverso più generazioni, a vedere le cose disposte in quel modo, in quell'ordine, con quelle tinte.<br>Di colore locale, in questo senso inteso, è fatta tutta la poesia napoletana, quella vera, tutta la pittura napoletana, quella vera. E quando si distrugge questo colore locale è un pezzo di poesia in potenza che se ne va, è una pittura in potenza che se ne va.
*Noi napoletani abbiamo tutti, nel nostro foro interiore, un [[Pulcinella]] che ci ammonisce.
*Persino il verbo camminare, che in lingua vale a designare la normalità dell'animale in moto, nel [[dialetto napoletano]] assume un significato fantastico. Che cosa è un cavallo che corra molto? È appena un cavallo ''cammenatore''. Ma avete sentito mai parlare di un uomo ''cammenatore''?<br>Eppure il napoletano qualche volta corre. Allorquando Mariantonia fu avvertita del terremoto, stirandosi dal letto e sbadigliando, rispose pacifica: ''Mo... mo...'' Ma se a Mariantonia avessero detto: «Dal terrazzo si vedono le granate del Carmine», Mariantonia si sarebbe precipitata dal letto e, magari nuda, sarebbe corsa sul terrazzo.<br>Il napoletano corre quando può ''vedere'' qualcosa.
*Ricordate il lamento di Barcinio, nella duodecima egloga dell<nowiki>'</nowiki>''Arcadia''? ''Dunque, miser''<ref>Il riferimento è al Sebeto, antico fiume di Napoli.</ref>'', perché non rompi, o scapoli | tutte l'onde in un punto, ed inabissiti: | poi che Napoli tua non è più Napoli''? Già Napoli non era più Napoli all'aprirsi del secolo XVI! E che cosa direbbe oggi, se tornasse al mondo, quel bravissimo uomo del [[Iacopo Sannazzaro|Sannazzaro]]?<br>Direbbe che è scomparsa persino quella tradizionale cortesia, che a una giovinetta, cui si fosse detto che era bella, faceva rispondere, coperte le guance di pudico rossore: «sono belli gli occhi vostri». Direbbe che è scomparso persino l'amore, e Napoli era l'ultima rocca dell'amore romantico e sentimentale, cioè dell'amore.
*Veramente c'è da discutere sul verbo ''camminare'' applicato al napoletano. Anzi, io voglio appunto dire che il napoletano ignora che cosa sia ''camminare'', mentre sa assai bene cosa significa ''passeggiare''. Il napoletano non cammina mai, ma passeggia sempre: anche se sia il napoletano più attivo, più energico, più preso dagli affari, più difettoso di tempo.
====[[Elena Ferrante]]====
*Ah, che città, diceva a mia figlia zia Lina, che città splendida e significativa: qua si sono parlate tutte le lingue, Imma, qua s’è costruito di tutto e s’è scassato di tutto, qua la gente non si fida di nessuna chiacchiera ed è assai chiacchierona, qua c’è il Vesuvio che ti ricorda ogni giorno che la più grande impresa degli uomini potenti, l’opera più splendida, il fuoco, e il terremoto, e la cenere e il mare in pochi secondi te la riducono a niente.
*È una metropoli che ha anticipato e anticipa i mali italiani, forse europei. Perciò non andrebbe mai persa di vista. [...] Ciò che potremmo essere, su questo pianeta, e ciò che invece disgraziatamente siamo, a Napoli si vede meglio che altrove.
*Ora cercava testimonianze di viaggiatori stranieri dentro cui le pareva di rintracciare incanto e repulsione mescolati insieme. Tutti, diceva, tutti, di secolo in secolo, hanno lodato il grande porto, il mare, le navi, i castelli, il Vesuvio alto e nero con le sue fiamme sdegnate, la città ad anfiteatro, i giardini, gli orti e i palazzi. Ma poi, sempre di secolo in secolo, sono passati a lagnarsi dell’inefficienza, della corruzione, della miseria fisica e morale. Nessuna istituzione che dietro la facciata, dietro il nome pomposo e i numerosi stipendiati, funzionasse davvero. Nessun ordine decifrabile, solo una folla sregolata e incontenibile per le strade ingombre di venditori d’ogni possibile mercanzia, gente che parla a voce altissima, scugnizzi, pitocchi. Ah, non c’è città che diffonda tanto rumore e tanto strepito come Napoli.
====[[Abel Ferrara]]====
*È una delle più grandi città del mondo, come [[New York]], [[New Orleans]], [[San Francisco]], tutte vicino all'acqua e aperte ai flussi migratori.
*Napoli è un punto di riferimento culturale per l'intero Mediterraneo, è stata una tra le culle della civiltà occidentale, ha saputo esportare tutto il suo bene e anche tutto il suo male in giro per il mondo, come solo le grandi città sanno fare. E penso a New York, San Francisco, New Orleans, Londra, Liverpool: tutte città caratterizzate da grandi povertà e altrettanto grandi splendori. Rispetto a tutti questi luoghi, però, Napoli può vantare un elemento in più, al pari della sola New York. E si tratta della caratteristica che ho provato a catturare col mio documentario «Napoli Napoli Napoli».
*Napoli mi ricorda la New York anni '90: c'è la stessa violenza, la stessa energia.
*Penso che Napoli riuscirà a sopravvivere a tutto, è una città molto dinamica che non è mai cambiata. La mia famiglia proviene da quel luogo ed è come se avessi dei legami di sangue con questa città. La città è stata un centro culturale del mondo dal suo primo giorno.
====[[Maurizio Ferraris]]====
*A ben vedere, la friabilità del tufo, la sua eterna disponibilità a ritornare alla natura, proprio come accade nei templi Maya affondati nelle foreste dello Yucatan, costituisce l'insegnamento più profondo che si può trarre da quella città fatta di tufo che è Napoli. Una simile riflessione getterebbe un ponte ideale verso la lenta ginestra di Leopardi, verso la natura indifferente alla storia.
*I [[libertinismo|libertini]], spiega {{NDR|il [[Marchese de Sade]]}}, hanno nel sangue le forze telluriche del [[Vesuvio]], mentre le persone ordinarie sono piatte come le pianure del vercellese.<br>È con questo mantra per la testa che giro per le vie di Napoli infastidito come un leghista di una volta e insieme sottomesso a una realtà più profonda infinitamente più antica di quelle che posso trovarmi tra le vie squadrate che portano i nomi di arciduchesse sabaude: proprio la vita dell'antichità, commentava [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e ripeteva [[Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff|Wilamowitz]]. Nelle insensate processioni della Madonna dell'Arco riemergono le usanze delle fratrie greche che nessun cristianesimo è riuscito ad addomesticare. Nelle donne grassissime e panterate che girano in moto come se le ruote facessero parte del loro corpo riappare il Pantheon pittoresco che, non dimentichiamocelo, era bianco e composto solo per i gentiluomini della Virginia del diciottesimo secolo. Il tratto dominante nascosto sotto la dolcezza dei paesaggi e la mitezza delle persone è in effetti l'orrore.
*{{NDR|Napoli}} è rimasta città di corte. Come [[Torino]]. Solo che Torino è una città piccola, poco più di un villaggio, ma i pochi plebei che l'hanno da sempre abitata sono stati messi in riga, facendogli fare prima i soldati e poi gli operai. A Napoli, invece, non c'è mai stato un vero esercito; ma un milione di persone che non osserva nessun tipo di regole e dei borghesi subordinati ad essi, subalterni, che ne hanno paura.
*Napoli non ha mai creduto alla modernità ed è per questo che è naturalmente postmoderna e decostruzionista.
====[[Renato Fucini]]====
*Addio, Napoli mia, e, se l'ira del tuo vulcano non ti tocchi in eterno, vogli compatire il piccolo figlio d'una delle tue cento fortunate sorelle, che limpida e sconfinata, come la serenità del tuo cielo, vorrebbe la purezza della tua grande anima di fuoco.
*Di patria, d'Italia, di nazionalità non occorre parlarne. Essi sono napoletani e basta, ed il resto degl'Italiani, dal lato Nord son Piemontesi, dal lato Sud cafoni e niente altro.
*Dio si deve esser pentito d'essersi lasciato cadere questo pezzo di paradiso su la terra. Per correggere lo sbaglio, ha aperto quaggiù gole d'inferno che vomitan fiamme e minacciano distruzione da ogni parte, ma, per il suo scopo, ha fatto peggio che a lasciar correre.
*Il fascino di questo abbrustolito Prometeo {{NDR|Vesuvio}}, che avviva con la sua anima di fuoco tutte le membra della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai sui piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile.<br/ >Scendete alla riva di Santa Lucia, o a [[Mergellina]]; salite alla rocca di Sant'Elmo, al Vomero, a Posillipo, a Capodimonte, od in qualunque altro luogo donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate.
*Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità dì tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo, dalle lotte continue che gl'invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga, da permettere l'incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trapiantarvi dal proprio paese.
*Quante volte dal folto di questo pandemonio, allorché udivo appena il cannone di Sant'Elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di Napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'Adriatico, ai suoi vuoti palazzi ed al silenzio de' suoi canali che lascia intendere il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare de' colombi su le cuspidi delle sue torri affilate! − Bellissime ambedue queste regine del mare, ma quanto diversamente belle! − Su la laguna posa languidamente la bellissima e pallida matrona, stanca sotto il peso degli anni, povera in mezzo alle sue gemme, ma ricca d'orgoglio per antica nobiltà. Ai piedi del Vesuvio, la voluttuosa e procace Almea, balla in ciabatte la tarantella, e canta e suda povera di tutto, ma ricca di speranze, di giovinezza e di sangue. Quella si nutrisce di mestizia e di gloria; questa, di maccheroni e di luce. Quella coperta di laceri broccati, ma lindi; questa seminuda e lercia, dalle ciabatte sfondate alla folta chioma nerissima ed arruffata.
*S'io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di Proteo, in verità mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è sembrato essere il carattere di questo popolo.<br/>È così instabile, così pieno di {{sic|contradizioni}}; si presenta sotto tanti e così disparati aspetti dagli infiniti punti di vista da cui può essere osservato, che su le prime è impossibile raccapezzarsi. Ad un tratto ti sembreranno ingenue creature e ti sentirai portato ad amarle; non avrai anche finito di concepire questo sentimento che ti appariranno furfanti matricolati. Ora laboriosissimi per parerti dopo accidiosi; talvolta sobrii come Arabi del deserto, tal'altra intemperanti come {{sic|parasiti}}; audaci e generosi in un'azione, egoisti e vigliacchi in un'altra. Passano dal riso al pianto, dalla gioja più schietta all'ira più forsennata, con la massima rapidità, per modo che in un momento li crederesti deboli donne o fanciulli, in un altro, uomini in tutto il vigore della parola; insomma, la loro indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: ''anguilliforme'', poiché ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia con tanto di naso e con le mani in mano.
*Strano paese è questo! Quale impasto bizzarro di bellissimo e di orrendo, di eccellente e di pessimo, di gradevole e di nauseante. L'effetto che l'animo riceve da un tale insieme è come se si chiudessero e si riaprissero continuamente gli occhi: tenebre e luce, luce e tenebre.
*Son troppi quelli che abbisognano di lavoro, di fronte al movimento industriale e commerciale del paese, onde molti, lo ripeto, rimangono involontariamente inoperosi; ma quando offriamo loro da lavorare, è un'atroce calunnia, almeno ora, il dire che lo ricusino, perché hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli addormentati e troppe volte ho fatto la prova, destandoli e incaricandoli di qualche piccola commissione e qualche volta anche grossa e faticosa, e mai mi son sentito rispondere il famoso ''aggio magnato''. Sorgono in piedi come se scattassero per una molla, si stropicciano gli occhi e per pochi centesimi si mettono alle fatiche più improbe, fanno due chilometri di strada correndo, e ritornano ringraziandovi, domandandovi se comandate altro, e scaricandovi addosso un diluvio di ''eccellenze'' e di ''don'', come se avessero da voi ricevuto il più grosso favore del mondo.<br/>Gli ho osservati nelle loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e tutti mi hanno confermato nella mia scismatica opinione. Chi ha gambe venga e chi ha occhi veda, e dopo, se è onesto, dovrà convenire con me che lo sbadiglio lungo, sonoro, spasmodico, che quell'aspetto di prostrazione fisica, che quelle fisonomie assonnate e quasi sofferenti per la noia che s'incontrano specialmente nelle città di secondo ordine delle altre provincie, fra le quali non ultima la nostra leggiadra [[Toscana|Toscanina]], a Napoli non le troverà certamente; e giri, e cerchi, e osservi pure a suo piacere, assolutamente non le troverà.
*Ti dirò soltanto che da quel tempo in poi la [[camorra]] non ha mai cessato di esistere e che non cesserà mai, nonostante le sfuriate di persecuzione che si è preteso farle, finché non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le danno vita.
*Togliete a Napoli il Vesuvio, e la voce incantata della sirena avrà perduto per voi le più dolci armonie.
====[[Giuseppe Maria Galanti]]====
*I napoletani sono vivi, ciarlieri e gesticolosi all'eccesso, e non è meraviglia che non abbiano potuto soffrire l'Inquisizione. Sono avidi di feste e di spettacoli, e si sviluppa questo carattere in tutti i modi.
*Ma più della situazione è bello il clima. Il cielo vi è quasi sempre puro e sereno: l'aria vi è salubre e libera, e non vi si sentono mai gli estremi del caldo e del freddo. Il suolo è di una fertilità meravigliosa. Tutto dunque invita a vivere e godere in questo angolo del mondo.
*Napoli è situata rivolta a mezzogiorno e ad oriente sul pendio di una catena di colline oltremodo deliziose. Questa capitale col suo cratere, colle sue isole e montagne forma un colpo d'occhio ed una bellezza di situazione la più singolare. Tutti i luoghi presentano vedute così vaghe, così varie, così dilettevoli, che l'anima vi è rapita ed incantata. La principale è di osservare Napoli in alto mare.
[[Immagine:Napoli - piazza San Domenico Maggiore e guglia 1030736.JPG|thumb|Piazza San Domenico Maggiore, 2007]]
====[[Giuseppe Galasso]]====
*Era solo nelle grandi ricchezze naturali del luogo – la luce, il sole, l'azzurro incomparabile del cielo e del mare, la linea insieme aspra e dolce del paesaggio tirrenico, la non comune mitezza del clima – che le insufficienze enormi dell'abitato cittadino si scioglievano e davano luogo a un paesaggio urbano della vitalità e del colore di Napoli, per cui si poteva anche dimenticare, come spesso avveniva, che quella vitalità e quel colore erano il corrispettivo di una struttura sociale tragicamente caratterizzata dalla presenza dell'enorme massa sottoproletaria. [...] Per cogliere appieno quella che doveva essere allora<ref>Nel 1700.</ref>la bellezza della città, quale ce l'ha trasmessa anche la pittura del tempo, bisogna riferirsi in generale all'equilibrio complessivo dell'insieme dell'abitato col territorio e col paesaggio. Allora lo spettacolo è di una seduzione sottile e inebriante. Le cose sembrano respirare nello stesso tempo un'atmosfera vitalissima, carica di profondi e pesanti effluvi, e una vaga aura di morte. Io capisco molto bene [[Leonardo Sciascia|Sciascia]], quando dice qualcosa del genere per la sua [[Sicilia]], e [[Raffaele La Capria|La Capria]], quando parla del «ferito a morte», ferito da questa dolorosa dialettica tra una natura stupenda e una società senza sufficienti equilibri e cariche interne.
*Il napoletanismo deteriore e il mito della napoletanità hanno un po' stravolto, anzi hanno stravolto parecchio, il significato di questo momento aureo<ref>Il riferimento è all'alto livello e alla grande influenza che Napoli conseguì nella cultura e nell'arte durante il cinquantennio liberale.</ref>, l'ultimo grande momento – finora! – della Napoli artistica e letteraria. Ne è venuta fuori la smania del bozzetto napoletano, del colore locale; la coltivazione dell'«umanità» napoletana, che sarebbe un'umanità più umana di ogni altra; lo ''spleen'' di una tavolozza di sentimenti lacrimevolmente patetici; il mito di una vitalità primigenia irreprimibile: insomma, un misto di scugnizzo, di anima bella, di piccolo mondo antico e di provincialismo estetico che a me pare un falso storico, una dannosa evasione dalla realtà e un autentico contributo alla diffamazione napoletana de se stessi.
*Il sottoproletariato napoletano non è, del resto, un cane che si faccia portare a passeggio meccanicamente. All'irrazionalità della sua formazione storica corrisponde puntualmente l'imprevedibilità del suo comportamento socio-politico.
*L'importante è che di Napoli non si faccia un feticcio, né come caso disperato, né come fatto di napoletanità. La napoletanità è tutta nella storia. Il caso disperato è un comodo luogo comune di evasione della responsabilità. Direi che mai come nel caso di Napoli va bene riconoscere alla questione molte radici, molte tendenze di sviluppo, molte possibilità di orientamento, molta disponibilità di forze attuali, molte potenzialità. E che, quindi, le risposte e le scelte semplicistiche, a una dimensione, sono proprio le meno responsabili, le meno coraggiose.
*Napoli fu la base operativa della flotta cristiana che nel 1571 riportò sui turchi la decisiva vittoria di Lepanto, con la quale si pose un alt definitivo alla minaccia ottomana sui paesi cristiani del Mediterraneo. Per quanto non lo si ricordi, ancora più importante fu, tuttavia, la funzione strategica di Napoli nei confronti del teatro politico e militare italiano ed Europeo. Napoli, col Regno, fu infatti la retrovia, la seconda linea dell'azione spagnola nella Valle Padana, dove [[Milano]] apparteneva egualmente, dal 1535, alla Corona madrilena. Retrovia di Milano, fortezza e cittadella, per così dire, di Milano, fu perciò per due secoli Napoli.
*Nel corso dei secoli, e specialmente con il consolidarsi dell'appartenenza al dominio romano, la città aveva acquistato pure una fisionomia di centro culturale magari un po' provinciale, ma tranquillo, dignitoso, informato: qualcosa come una piccola città universitaria dell'Inghilterra vittoriana. Nello stesso tempo, però, qualcosa anche come le città turistiche della Riviera ligure in cui dall'Inghilterra vittoriana si veniva a villeggiare o a svernare, in quanto fra [[Isola di Capri|Capri]], [[Baia (Bacoli)|Baia]], Napoli a altri centri campani si andò sviluppando, fra il I secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo, la zona di soggiorno invernale, riposo, villeggiatura, svago più elegante dell'alta società romana. Fu in questa Napoli che [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] trascorse molti anni e scrisse le ''Georgiche'', trasmettendone pure l'immagine serena, benché dolcemente malinconica nella sua malia. Negli ultimi anni dell'Impero romano in Occidente la città sembra presentare una fisionomia più composita, e anche – se così posso dire – meno composta. Sembra come se la dolcezza malinconica, virgiliana, si fosse stemperata nell'edonismo lascivo e vitalisticamente agitato, tumultuoso della città ideata da [[Petronio Arbitro|Petronio]] come scena del ''Satyricon''.
*Nel periodo fascista, in un'Italia e in un mondo mutati, col primo avvio della società consumistica, con l'incipiente trionfo della meccanizzazione di massa e dei mezzi di comunicazione di massa, la continuità voleva dire ristagno, degradazione, salto di qualità all'ingiù. E, infatti, è in questo periodo che, dopo le grandi fiammate del '700 e della ''belle époque'', Napoli tende ancora più a provincializzarsi, si trova sempre più spinta ai margini delle correnti principali della vita sociale e intellettuale.
*{{NDR|La [[Mostra d'Oltremare]]}} non esprimeva solo il coronamento dell'intervento a Fuorigrotta, ma una più generale visione della città, la visione che in ultimo se ne fece il [[fascismo]]: una Napoli volta verso il [[Mediterraneo]] e l'[[Africa]], grande porto coloniale e militare, sostegno industriale e retrovia commerciale della potenza italiana oltremare e, perfino, base culturale dell'Italia africana, come si diceva allora, tramite l'Istituto Orientale e altre istituzioni universitarie ed extrauniversitarie. [...] Era, però, anche una visione pateticamente provinciale e ritardataria nel 1938-39.
*Tutta «speciale» la politica per Napoli da un secolo a questa parte: regi commissari, commissari speciali, leggi speciali. L'eccezionale come norma, e come alibi della classe politica, soprattutto di quella impegnata a livello nazionale, nei riguardi dei problemi cittadini. Ed espressione anche dell'incapacità o difficoltà manifestate nel portare avanti uno sforzo o un disegno più ordinario, ma anche più costante e costruttivo.
====[[Giuseppe Garibaldi]]====
*A Napoli, come in tutti i paesi percorsi dallo [[Stretto Di Messina]], le popolazioni furono sublimi d'entusiasmo e d'amor patrio, ed il loro imponente contegno contribuì certo moltissimo a sì brillanti risultati.<br>Altra circostanza ben favorevole alla causa nazionale fu il tacito consenso della marina militare borbonica, che avrebbe potuto, se intieramente ostile, ritardare molto il nostro progresso verso la capitale. E veramente i nostri piroscafi trasportavano liberamente i corpi dell'esercito meridionale lungo tutto il {{sic|littorale}} napoletano, senza ostacoli; ciò che non avrebbero potuto eseguire con una marina assolutamente contraria.
*I pochi giorni passati in Napoli, dopo l'accoglienza gentile fattami da quel popolo generoso, furono piuttosto di nausea, appunto per le mene e sollecitudini di quei tali cagnotti delle monarchie, che altro non sono in sostanza che sacerdoti del ventre. Aspiranti immorali e ridicoli, che usarono i più ignobili espedienti per rovesciare quel povero diavolo di Franceschiello, colpevole solo d'esser nato sui gradini d'un trono, e per sostituirlo del modo che tutti sanno.<br>Tutti sanno le trame d'una tentata insurrezione, che doveva aver luogo prima dell'arrivo dei Mille per toglier loro il merito di cacciar il Borbone, e farsene poi belli costoro presso l'Italia, con poca fatica e merito. Ciò poteva benissimo eseguirsi se coi grossi stipendi la monarchia sapesse infondere ne' suoi agenti un po' più di coraggio, e meno amor della pelle.<br>Non ebbero il coraggio d'una rivoluzione i fautori sabaudi, ed era allora tanto facile di edificare sulle fondamenta altrui, maestri come sono in tali appropriazioni; ma ne ebbero molto per intrigare, tramare, sovvertire l'ordine pubblico, e mentre nulla avean contribuito alla gloriosa spedizione, quando poco rimaneva da fare ed era divenuto il compimento facile, la smargiassavano da protettori ed alleati nostri, sbarcando truppe dell'esercito sardo in Napoli (per assicurare la gran preda, s'intende).
*In Napoli più che a Palermo aveva il cavourismo lavorato indefessamente, e vi trovai non pochi ostacoli. Corroborato poi dalla notizia che l'esercito sardo invadeva lo Stato pontificio, esso diventava insolente. Quel partito, basato sulla corruzione, nulla avea lasciato d'intentato. Esso s'era prima lusingato di fermarci al di là dello stretto, e circoscrivere l'azione nostra alla sola [[Sicilia]]. Perciò avea chiamato in sussidio il magnanimo padrone, e già un vascello della marina militare francese era comparso nel Faro; ma ci valse immensamente il veto di lord [[John Russell, I conte di Russell|{{sic|John Russel}}]] che in nome d'[[Gran Bretagna|Albione]] imponeva al sire di [[Francia]] di non immischiarsi nelle cose nostre.<br>Quello che più mi urtava nei maneggi di cotesto partito era di trovare le {{sic|traccie}} in certi individui che mi erano cari, e di cui mai avrei dubitato. Gli uomini incorruttibili erano dominati con l'ipocrita ma terribile pretesto della necessità! La necessità d'esser codardi! La necessità di ravvolgersi nel fango davanti ad un simulacro d'effimera potenza, e non sentire, e non capire la robusta, imponente, maschia volontà d'un popolo che, volendo ''essere'' ad ogni costo, si dispone a frangere cotesti simulacri e disperderli nel letamaio donde scaturirono.
*L'ingresso nella grande capitale ha più del portentoso che della realtà. Accompagnato da pochi aiutanti, io passai framezzo alle truppe borboniche ancora padrone, le quali mi presentavano l'armi con più ossequio certamente, che non lo facevano in quei tempi ai loro generali.<br>Il 7 settembre 1860! E chi dei figli di Partenope non ricorderà il gloriosissimo giorno? Il 7 settembre cadeva l'{{sic|abborrita}} [[Borbone delle Due Sicilie|dinastia]] che un grande statista inglese avea chiamato «Maledizione di Dio!» e sorgeva sulle sue ruine la sovranità del popolo, che una sventurata fatalità fa sempre poco duratura.<br>Il 7 settembre un figlio del popolo, accompagnato da pochi suoi amici che si chiamavano aiutanti, entrava nella superba capitale dal focoso destriero<ref>Simbolo di Napoli.</ref>acclamato e sorretto dai cinquecentomila abitatori, la cui fervida ed irresistibile volontà, paralizzando un esercito intiero, li spingeva alla demolizione d'una tirannide, all'emancipazione dei loro sacri diritti; quella scossa avrebbe potuto movere l'intiera Italia, e portarla sulla via del dovere, quel ruggito basterebbe a far mansueti i reggitori insolenti ed insaziabili, ed a rovesciarli nella polve!<br>Eppure il plauso ed il contegno imponente del grande popolo valsero nel 7 settembre 1860 a mantenere innocuo l'esercito borbonico, padrone ancora dei forti e dei punti principali della città, da dove avrebbe potuto distruggerla.
*Trattavasi di rovesciare una monarchia per sostituirla, senza volontà o capacità di far meglio per quei poveri popoli, ed era bello veder quei magnati di tutti i dispotismi usar ogni specie di malefica influenza, corrompendo l'esercito, la marina, la corte, i ministri, servendosi di tutti i mezzi più subdoli per ottenere l'intento indecoroso.<br>Sì, era bello il barcamenare di tutti cotesti satelliti, che si atteggiavano ad alleati del re di Napoli, consigliandolo, cercando di condurlo a trattative ''fraterne'' ed attorniandolo d'insidie e di tradimenti. E se non avessero tanto temuto per la loro brutta pelle, essi potevano presentarsi all'Italia come liberatori.<br>Che bel risultato se potevano far restare con tanto di naso i Mille e tutta la democrazia italiana. Ma sì! Sono i bocconi fatti che piacciono a cotesti liberatori dell'Italia a grandi livree.
====[[Alfonso Gatto]]====
*{{NDR|Il napoletano}} Paziente, trasmoda dalla sua pazienza, non la perde. Rinuncia all'attacco per attecchire nel luogo e nel tempo che gli è dato vivere. Non ha radici, ma il fusto interrato come una croce. Potremmo scalzarlo, ma l'arma della sua punta – l'unica ch'egli possiede – sempre lo porterebbe a cercare in ogni sistema, in ogni rapporto, l'eterna provvisorietà del suo appiglio. Chiameremo «reazionario» l'inane opportunista che difende la sua superficialità, la sua parte di spillo a furia di penetrazione, a furia di cadere e d'essere vibrato dall'alto?<br>Io non so rispondere, ma vedo la morte ch'egli ha sulle spalle, quel suo bisogno di penetrare nelle sue ristrettezze come la zeppa di legno in uno spacco, il soliloquio delle parole tenere che nessuno mai gli dirà.
*Se parliamo di Napoli, una città interrotta, sappiamo che «qualcosa» deve finire. Che sia l'inganno della distanza – quanto è più vicina – il fascino della sua verità?<br>Il luogo comune nasconde il suo genio o tardi lo rivela, a nostre spese. Napoli è un idolo sconsacrato e ignoto, un avanzo di storia, al quale diamo un nome, una leggenda. La prendiamo in giro e per secondare il gioco, per divertirci, lei ci tiene a distanza. Non ha nulla da riconoscersi, prestigio o fama, ma fa sue le lodi di chi la cerca. Napoli è la nostra provocazione che le fa gioco. Questo deve finire.
*Tra l'essere e il non essere, Napoli appare. Siamo davanti alle rovine di un paese felice da cui giungono i primi segni di vita.<br>Gli scampati chini a raccogliere la propria ombra stendono il sole, luminoso prima che caldo. Si lasciano accogliere nelle strette di quel paesaggio ormai illeso e silenzioso al quale è stata tolta la parola. Di colpo, come da una pietra smossa, brulicano i bambini e al loro salto – di casa in casa, sembra –, al loro risalire, la platea di sasso scoscende nell'Ade o s'alza nella sua scena. La luce pesca tutti a uno a uno. Assenti le voci, e pure udite per quell'assiduo fervore, i vivi provano le braccia, le gambe, gli occhi di cui ancora non sanno che fare.<br>Crediamo di vedere, remoto nel suo avvenimento, un passato giunto a noi da secoli di luce.
====[[Andrea Geremicca]]====
*{{NDR|Napoli}} città sospesa che nel suo presente vive ancora il passato e costruisce il futuro, in un intreccio esaltante, doloroso e drammatico al tempo stesso.
*Come la storia di un fiume non può essere letta senza scrutare i segni lasciati dalle acque in piena nel loro secolare corso verso il mare aperto, così la storia di questa città non potrà in avvenire essere compresa senza studiare le radici e le ragioni della eccezionale stagione vissuta in questi ultimi anni dal popolo napoletano, come inalienabile tappa del suo travagliato e doloroso cammino verso la propria emancipazione.
*{{NDR|Connota Napoli}} l'ambiguità o, meglio, l'ambivalenza [...] della sua storia e delle sue vicende che possono essere lette in chiave di inarrestabile decadenza o in chiave di irrefrenabile vitalità. La mia – e non solo la mia – chiave di lettura è la seconda [...].<br>E non perché sia estranea alla mia – alla nostra – coscienza l'immagine tragicamente presente a [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], di quella parte della città che per non trasformarsi preferisce estinguersi. Al contrario: proprio perché ci è presente, siamo impegnati nella battaglia – politica, civile e culturale − per l'affermazione piena di quell'altra parte di Napoli, sino ad oggi largamente maggioritaria, che per non estinguersi vuole trasformarsi.
*La crisi di Napoli non può essere letta con occhi antichi. Non si può decifrare chiudendosi nel ventre della città e girando nel dedalo dei vicoli, tra i fondaci fitti di voci e di bassi senza luce, nel tentativo di far rivivere le stupende «cronache» di [[Matilde Serao]]. Chi ci prova si perde, ricavandone un senso di mistero e di sgomento. Perché oggi nei vicoli descritti dalla Serao, assieme ai secolari malanni, spunta una nuova malattia sociale: il [[w:saturnismo|saturnismo]], che esce dalle tipografie per aggredire i bambini attraverso il gas di combustione delle auto dilaganti ovunque; e sui bassi incombe l'ombra lunare di mostruosi grattacieli; e nei fondaci le donne cuciono guanti e scarpe che non rimangono nel circuito chiuso di una astorica «economia del vicolo» ma vengono venduti in Asia e nelle Americhe.
*Puntando tutte le carte ''sul ruolo produttivo'' di Napoli e della regione, e indicando (orgogliosamente, certo, ma legittimamente) la funzione di Napoli come ''cerniera democratica'' nel processo di unificazione politica del Paese, il movimento operaio e democratico ha contribuito grandemente alla liberazione di una massa nuova e potente di energie, promuovendo il suo impegno su una prospettiva di rinnovamento economico e di sviluppo democratico del Paese e dello Stato. Per la prima volta nella sua storia: Napoli non ''contro'' ma ''per'' uno stato democratico e realmente nazionale. Per la prima volta: da Napoli un apporto decisivo alla unificazione politica del Paese. Per la prima volta: Napoli non palla di piombo ai piedi del Paese ma leva decisiva per un assetto nuovo e diverso dell'economia, della società e dello Stato italiano nel suo insieme.
====[[George Gissing]]====
*È scoraggiante sotto qualunque cielo osservare i cambiamenti di Napoli. Lo sventramento prosegue e intere zone sono trasformate. Penso che sia un bene che l'ampio Corso Umberto I tagli il vecchio Pendino; ma quale contrasto tra il pittoresco di prima e la volgarità cosmopolita che ne ha preso il posto! «''Napoli se ne va!''»
*Non ci sarebbe da stupirsi se il rimodernamento della città, insieme alla situazione generale italiana, avesse un effetto calmante sui modi napoletani. Sotto un aspetto le strade sono indubbiamente meno gaie. Quando venni a Napoli per la prima volta non si stava mai, letteralmente mai, senza sentire un organetto; e questi organetti che in generale avevano un timbro particolarmente armonioso suonavano le arie più brillanti; banali, anche volgari, se volete, ma sempre melodiose e care a Napoli. Ora la musica per le strade è rara, e sento che un regolamento di polizia ostacola già da tempo quei teneri strumenti. Ne sento la mancanza [...] (pp. 23-24)
*Passo da Santa Lucia con gli occhi bassi, mentre i ricordi di dieci anni fa si fanno strada contro l'opaco presente. Il porto dal quale si partiva per Capri è colmato; il mare è stato scacciato a una disperata distanza, dietro squallidi mucchi di rifiuti. Vogliono fare un argine lungo e diritto da Castel dell'Uovo al Porto Grande, e tra non molto Santa Lucia sarà una strada qualunque, chiusa fra alti caseggiati, senza nessuna veduta. Ah, le notti che si passavano qui, osservando i rossi bagliori del [[Vesuvio]], seguendo la linea scura del promontorio di [[Sorrento]] o aspettando che il chiaro di luna spandesse la sua magìa su [[Capri]], a fiore delle acque! [...] Santa Lucia era unica. È diventata squallida.
====[[Vittorio Gleijeses]]====
*A [[Roma]], ad esempio, della antica città, della magnificenza della ''caput mundi'' oggi possiamo ammirare quanto è stato riportato alla luce per il suo valore archeologico, quasi in un cimitero debitamente recintato. Si possono ammirare o visitare i monumenti, i fori, gli scheletri vuoti dei templi, l'ossatura degli edifici, ruderi che pur testimoniandoci indubbiamente la grandezza di un'epoca che fu, restano avulsi dalla città vera e propria e circoscritti da barriere e confini.<br>A Napoli, ben poco o quasi nulla è rimasto di monumentale o di artistico, in quanto il centro urbano ha subito attraverso i secoli una lenta graduale insensibile trasformazione ma, in compenso, negli stessi luoghi in cui gli abitanti della {{sic|πολίς}} greca si recavano per concludere affari, divertirsi o pregare, ferve la vita, che a distanza di oltre venti secoli offre una continuità di costumi e di abitudini che dà la sensazione di essere fuori dal tempo. Questo vivere in un ambiente così fondamentalmente immutato ed immutabile spiega forse perché fra la nostra gente sia così vivo il senso della ineluttabilità del fato, del fluire incessante delle cose, dell'impotenza del genere umano di fronte all'eternità. Proprio il fatalismo imposto da questa consapevolezza è in parte responsabile della mancanza di riguardo dei napoletani verso il rudere o il monumento antico, ridotto diremmo, alla stregua di un oggetto di uso abituale.
*Anche dopo le feste voi pensate che a Napoli le «regalie» siano finite? Vi sbagliate di grosso! Vi sentirete ancora dire: Signurì, buone fatte feste! Le mance hanno validità fino all'[[Epifania]], e se non si aderisce si diventa oggetto di... mormorii poco benevoli e... si perde il saluto. «Eh! La miseria!» mi diceva un giorno Augusto Cesareo, «ma ti pare che dopo tutti quei soldi che abbiamo speso, ci dobbiamo ancora sentire... buone fatte feste?» E così il portalettere, il portiere, lo spazzino che a Napoli sta diventando... la primula rossa, perché non viene mai, non si vede mai, e se c'è... nessuno se ne accorge, nei giorni precedenti le feste si danno da fare, diventano persino premurosi.
*Certo che se nell'entusiasmo del momento si intravede la scorza ruvida del [[lazzari|lazzarone]] che in fondo in fondo ancora sopravvive, e se il divertimento degenera talvolta in rissa o in baccanale, bisogna cercare di comprendere questo popolo di lavoratori tenaci e silenziosi, ben lontano dal «cliché» del napoletano pigro e svogliato, anche se in qualche occasione è portato dal suo forte temperamento meridionale ad eccedere sotto alcuni aspetti.<br >Le feste religiose, in realtà, sono per i napoletani un pretesto per fare una scampagnata e mangiare in trattoria o all'aria aperta con ceste portate da casa. È del carattere napoletano cercare di dimenticare gli affanni giornalieri, il solito monotono «tran tran» di tutti i giorni, tuffandosi nella diversità di un giorno solo con tutta l'intensità dei propri sensi fino a sentirsi pervasi da un'allegria totale che ha qualcosa di insano.
*Dall'anima cattolicissima di Napoli non è mai scomparso un fondo di paganesimo che tinge di una qualità particolare i costumi religiosi del nostro popolo. Nelle superstizioni e nel fanatismo che due millenni di cristianesimo non sono riusciti a cancellare, vive forse ancora il ricordo degli antichi riti dei culti degli dei pagani.
*È stato detto che [[San Gennaro]] è l'anima di Napoli. Si potrebbe dire qualcosa di più. San Gennaro è il sentimento di un popolo che, nonostante le sconfitte, le delusioni, le amarezze patite nella sua lunga e dolorosa storia, trova ancora la forza di sperare, di lottare, di vivere.
*L'alta civiltà del popolo napoletano è racchiusa proprio in questa sua immensa generosità, in questa possibilità di dare e di prendere tanto dal nulla, dalle piccole cose, da una infinitesimale soddisfazione morale, o da un minimo sollievo materiale; e si concretizza nel suo saldo amore per la famiglia, che per le feste si riunisce ed attraverso di esse si {{sic|cimenta}} e resta ancora unita, oggi, come credo, in ben pochi paesi al mondo.
*La [[malocchio|jettatura]] – con la j (lunga) – è una influenza malefica alla quale, anche se non ci si crede del tutto, non ci si può sottrarre. In [[Campania]] è un fenomeno storico, poiché il timore dei suoi nefasti risultati noi napoletani l'abbiamo nel sangue, forse ereditato dai nostri progenitori greci e romani. [...] L'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]] sosteneva che persino [[Paolo di Tarso|San Paolo]] credesse alla jettatura in quanto scrivendo una epistola ai Galati, dai quali non riusciva ad ottenere quanto voleva, tra l'altro aveva scritto: «''quis vos fascinavit non oboedire veritati!''». Accertato quindi che questa malefica credenza esiste a Napoli sin dall'antichità, bisogna convenire con [[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas]] che essa è una malattia incurabile: si nasce jettatori, si muore jettatori e si può diventarlo, ma quando lo si è diventati, non si cessa più di esserlo. I forestieri che vengono a Napoli, all'inizio ridono di queste sciocchezze, ma poi cominciano a parlarne, diventano titubanti e dopo qualche mese di permanenza finiscono col coprirsi di corni e aggeggi del genere o, come un simpatico funzionario straniero mio buon amico, quando incontrano determinati personaggi, prendono la fuga!
*La natura del napoletano, sempre in bilico tra il sacro ed il profano, è tale che egli addenta una [[pizza]] con la stessa voluttà con la quale stringe una bella ragazza e mette nel cantare una canzone tutta l'anima come la mette nelle sue preghiere: è sempre lo stesso entusiasmo che l'accompagna.
*La Neapolis dei primi tempi dell'impero, decaduta ormai a luogo di villeggiatura dei romani più ricchi e potenti che vi venivano per essere abbastanza − anche se non troppo − lontani dalla vita pubblica, doveva necessariamente offrire ai suoi ospiti, come una novella Circe, una corruzione sottile e molli blandizie per trattenerli nel suo grembo. La più sottile cultura ellenistica faceva {{sic|si}} che gli usi della città – sia nei lati buoni sia in quelli cattivi – fossero più scanzonati, meno inibiti, con quel senso di superiorità che spesso dipende dal non avere più niente di solido, dentro.
*La sensibilità acuta del popolo napoletano lo rende vulnerabile al dolore così come pronto al sorriso, ma questa gente semplice ha ancora la capacità di cercare gioia e felicità nello sguardo di un bimbo, nella bellezza di un tramonto, nel volo di uno stormo di uccelli, dando forse una impressione di superficialità che invece non è che vero, profondo, radicato sentimento poetico.
*Le feste, i balli, le canzoni, le taverne, il [[Voci e gridi di venditori napoletani|grido]] dei tipici venditori ambulanti, rendono unico questo popolo, questa gente che sembra sempre allegra, gaia, sorridente e spensierata e molto spesso è invece solo molto coraggiosa nella miseria e nella sventura. Sembrerebbe quasi, come diceva [[Fanny Salazar Zampini|Zampini Salazaro]]: «Che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi».
*Nella vecchia Napoli non è raro scoprire, fra vecchi palazzetti cadenti dall'intonaco scrostato e stinto, le vestigia di un passato, quasi mimetizzate dall'incuria e dall'abbandono in cui versano. I vasetti di gerani e le «''buatte''<ref>Lattine o scatole di metallo per alimenti.</ref>» con le piante di garofani nascondono talvolta una bordura di pietra viva finemente intagliata; le brutte, policrome insegne di una scuola-guida o di un sarto si addossano a un elegante portale, che, pur se sporco e fuligginoso, resta come isolato dal contesto generale in una sorta di distaccata nobiltà. Napoli antica riserva di queste sorprese a chi sappia guardarla con occhi che vedono, sorprese che, se talvolta mortificano e addolorano, tuttavia inteneriscono.
*Oggi i costumi popolari sono spariti o modificati, ma il loro ricordo vive ancora tra noi, lasciando rimpianto ed ammirazione per quegli usi ancora coloriti dalla fantasia, pieni di brio e di giovanile freschezza. [...] il popolo napoletano è come un adulto che ricorda con rimpianto la sua infanzia, primitiva, semplice e bonaria.
*Se una città dovesse ricevere un premio per aver coscienziosamente distrutto tutti i ricordi del passato, questo sicuramente spetterebbe a Napoli.<br>Un po' per le bizze dello «''sterminator [[Vesuvio|Vesevo]]''», eruzioni e terremoti, un po' per le guerre che attraverso i secoli hanno ciclicamente devastato questa nostra terra, eternamente appetita da eserciti e dominazioni straniere, un po' per l'entusiasmo degli abitanti nel voler seguire ogni nuova moda, che li ha spinti a modificare i monumenti per mantenerli ''à la page'' con i gusti dei tempi, un po' per il menefreghismo e il lasciar correre altrettanto congeniti nel carattere di noi napoletani, gran parte del nostro patrimonio storico-artistico si è come disintegrato attraverso i secoli.
*Un popolo semplice, parco, generoso e civile nell'animo, anche se spesso non del tutto nell'esteriorità.
====[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''====
*Anche a me qui sembra di essere un altro. Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso.
*Avvicinandoci a Napoli, l'atmosfera si era fatta completamente sgombra di nubi e noi ci trovammo veramente in un altro mondo. Le abitazioni coi tetti a terrazza facevan comprendere che eravamo in un clima diverso; ma non credo che nell'interno esse siano molto ospitali. Tutti sono sulla strada, tutti seggono al sole finché finisce di brillare. Il napoletano crede veramente d'essere in possesso del paradiso, e dei paesi settentrionali ha un concetto molto triste: «Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai». Questa è l'idea che essi hanno delle cose nostre. A edificazione di tutte le popolazioni tedesche, questa caratteristica, tradotta, significa: «''Immer Schnee, hölzerne Häuser, grosse Unwissenheit, aber Geld genug''».<br>Napoli per sé si annunzia giocondamente, piena di movimento e di vita; una folla innumerevole s'incrocia per le vie; il re è a caccia, la regina incinta, e non si potrebbe desiderare nulla di meglio.
*Come si suol dire che colui, al quale è apparso uno spettro, non può più esser lieto, così si potrebbe dire al contrario che non sarà mai del tutto infelice chi può ritornare, col pensiero, a Napoli.
*Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate... Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi!
*È interessante e fa così bene, aggirarsi tra una folla innumerevole e irrequieta come questa. Tutti si rimescolano come le onde d'un torrente, eppure ognuno trova la sua via e arriva alla sua meta. Solo in mezzo a tanta folla e fra tanta irrequietezza io mi sento veramente tranquillo e solo; e più le vie rumoreggiano più mi sento calmo.
*Il più splendido tramonto, una serata di paradiso, mi hanno estasiato al ritorno<ref>Dal Vesuvio.</ref>Ho potuto tuttavia sentire come un contrasto così enorme basti a turbare i nostri sensi. L'orribile accostato al bello, il bello all'orribile, si annullano a vicenda e finiscono per produrre una sensazione d'indifferenza. Non v'ha dubbio che il napoletano sarebbe un altr'uomo, se non si sentisse prigioniero fra Dio e Satana.
*Napoli è un paradiso; tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso; non mi riconosco quasi più, mi sembra d'essere un altr'uomo. Ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso.
*{{NDR|Kniep}} mi condusse sulla terrazza di una casa, dalla quale si poteva abbracciar con lo sguardo specialmente la parte bassa di Napoli, verso il molo, col golfo e la spiaggia di Sorrento; tutta la parte a destra si presentava in uno sfondo singolarissimo, come forse sarebbe difficile vedere da tutt'altro punto. Napoli e bella e stupenda da per tutto.
*Oggi ci siamo dati alla pazza gioia e abbiamo dedicato il nostro tempo a contemplare meravigliose bellezze. Si dica o racconti o dipinga quel che si vuole, ma qui ogni attesa è superata. Queste rive, golfi, insenature, il Vesuvio, la città, coi suoi dintorni, i castelli, le ville! Al tramonto andammo a visitare la Grotta di Posillipo, nel momento in cui dall'altro lato entravano i raggi del sole declinante. Siano perdonati tutti coloro che a Napoli escono di senno! Ricordai pure con commozione mio padre, cui proprio le cose da me vedute oggi per la prima volta avevano lasciato un'impressione incancellabile.
*Per ritornare al popolino di Napoli, è interessante osservare che, come fanno i ragazzi più vispi quando si comanda loro qualche cosa, anche i napoletani finiscono con l'assolvere il loro compito, ma ne traggono sempre argomento per scherzarvi sopra. Tutta la classe popolana è di spirito vivacissimo ed è dotata di un intuito rapido ed esatto: il suo linguaggio deve essere figurato, le sue trovate acute e mordaci. Non per nulla l'antica Atella sorgeva nei dintorni di Napoli; e come il suo prediletto Pulcinella continua ancora i giuochi atellani, così il basso popolo s'appassiona anche adesso ai suoi lazzi.
*Poco dopo arrivammo ad un'altura, dove un quadro grandioso si presentò ai nostro occhi. Napoli in tutta la sua magnificenza, con le sue case schierate lungo la spiaggia del golfo per parecchie miglia, i promontori, le lingue di terra, le pareti delle rocce, e poi le isole, e, nello sfondo, il mare: spettacolo davvero incantevole.<br>Un canto selvaggio, o piuttosto un grido, un urlo di gioia mi spaventò e mi turbò: era il ragazzo, che stava nel biroccio dietro a noi. Io lo rimproverai vivacemente, mentre fino allora egli non aveva inteso una sola parola aspra da noi, essendo in fondo un buon figliuolo. Per un poco, non si mosse; poi mi batté lievemente sulla spalla, tese fra noi due il braccio destro con l'indice alzato e: – Signor, perdonate – disse – questa è la mia patria! Ciò che mi sorprese non men di prima e mi fece luccicare negli occhi, povero figlio del nord, qualche cosa come una lacrima.
*Qui la gente non si dà alcun pensiero dei fatti altrui; è molto se si accorgono di correre qua e là, l'uno accanto all'altro; vanno e vengono tutto il giorno in un paradiso, senza guardarsi troppo intorno, e quando la bocca dell'inferno loro vicino minaccia di montar sulle furie, ricorrono a [[San Gennaro|S.Gennaro]] e al suo sangue, come del resto tutto il mondo ricorre al sangue, contro la morte e contro il demonio.
*Riscontro in questo popolo un'industriosità sommamente viva e accorta, al fine non già ad arricchirsi ma di vivere senza affanni.
*Se i napoletani non vogliono saperne di lasciar la loro città, se i loro poeti decantano con iperboli esagerate la felicità della sua posizione, bisognerebbe scusarli, anche se nei dintorni sorgessero due o tre [[Vesuvio|Vesuvi]] di più. In questo paese non è assolutamente possibile ripensare a [[Roma]]; di fronte alla posizione tutta aperta di Napoli, la capitale del mondo, nella valle del Tevere, fa l'impressione di un monastero mal situato.
*«Vedi Napoli e poi muori». Dicono qui.
====[[Ferdinand Gregorovius]]====
*I mercati settimanali hanno pure luogo su quella [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza]], per un Tedesco di triste memoria, perché colà fu decapitato l'[[Corradino di Svevia|ultimo degli Hohenstaufen]]; è del pari caratteristica per essere stato il teatro di uno storico episodio, quello di [[Masaniello]], su quella piazza dai lazzari eletto loro re, e ivi trucidato.<br>Questo luogo è storico per il popolo napoletano; è come la sua [[Presa della Bastiglia|piazza della Bastiglia]], sanguinosa per le scene terribili di giustizia popolare; il popolo vi troncò il capo a nobili cittadini e li espose all'oltraggio. È rimasta terribile anche per i ricordi della peste.
*I Napoletani sono irritati, ma ridono. Non vi è in tutto il mondo un paese in cui il dispotismo sia usato con tanta facilità, poiché è impossibile distruggere i tesori di questa splendida natura, ridurre sterile questo fertile suolo. Sotto questo cielo ognuno può sempre liberamente muoversi, tutti quanti i sensi provano la loro soddisfazione. La natura eguaglia tutto: non vi è luogo più democratico di Napoli. Chi potrebbe mai annullare questa ''magna charta'' della libertà?
*Io dimorai a S. Lucia quaranta giorni, e dalla mia finestra vedevasi tutto il golfo raggiante di luce: le due cime del Vesuvio dominanti la bianca città, le pittoresche {{sic|spiaggie}} di Castellammare, di Sorrento, fino a Capo Minerva, e l'isola di Capri. Ogni mattino, quando la rosea luce del golfo veniva a svegliarmi nella mia camera, mi abbandonavo alla contemplazione di quel fantastico spettacolo che è colà il levare del sole, e guardavo le tinte di fuoco dei monti e del mare, che parevano avvolgere in un incendio colossale la grandiosa città. Ma più magico ancora era lo spettacolo che mi si parava dinanzi allorché la luna nel suo pieno, sorgeva sul [[Vesuvio]], e spandeva la sua luce argentea sui monti, sul mare, sulla città, illuminando l'intero golfo. La cupa foresta degli alberi delle navi nel porto si distaccava allora sopra un fondo di brillante bianchezza; la luce dei fanali impallidiva; infinite barche scivolavano sulle onde, e sparivano, e tosto ricomparivano all'orizzonte; lo scoglio gigantesco di Capri appariva, e Somma, il Vesuvio, i monti di Castellammare e di Sorrento, quasi forme fantastiche, s'illuminavano. Chi avrebbe potuto dormire in quelle notti? Io prendevo una barca a S. Lucia e navigavo su quelle onde fosforescenti, oppure rimanevo seduto sulla spiaggia, insieme con popolani a mangiare frutti di mare.
*Io ho trovato sempre straordinariamente caratteristico questo spettacolo. Nelle ore calde del pomeriggio, sotto il porticato di una delle principali chiese, quella di S. Francesco di Paola, si vedono centinaia di lazzaroni sdraiati che dormono, sudici e cenciosi, decorazione poco armoniosa e decorosa con quell'opera architettonica. Ho ripensato a quegli altri lazzaroni dell'antica Roma, i quali facevano essi pure la siesta sotto il portico di Augusto e di Pompeo, se non che quelli tenevano in tasca le tessere per la distribuzione del grano, e questi non l'hanno. In qualunque altra capitale d'Europa la polizia caccerebbe via tutti quei dormienti dal portico di una chiesa dinanzi al palazzo reale. Qui, invece, dormono a loro bell'agio, e le sentinelle che passeggiano distratte in su e in giù presso le statue equestri di Carlo III e di Ferdinando I, li guardano come la cosa più naturale del mondo.
*L'armonia regna in questo paese: non un volto grave, melanconico: tutto qui sorride; a migliaia scivolano nel porto le barche, a migliaia passano per Chiaia e S. Lucia le carrozze; ad ogni passo s'incontrano persone intente a mangiare maccheroni, o frutti di mare; in terra si canta e si suona; tutti i teatri sono aperti; oggi, come prima, il sangue di S. Gennaro bolle e si discioglie; nessuna bomba ha ucciso {{sic|pulcinella}}; la Villa Reale è piena di forestieri che lasciano cospicue {{sic|mancie}}. Questo popolo vive alla giornata: non ha passioni politiche, non ama le cose gravi, le passioni virili, senza le quali un paese non ha una storia propria. Dalle sue origini Napoli ha sempre avuto per padroni gli stranieri: i Bizantini prima, poi i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Spagnuoli, i Borboni e Gioacchino Murat. Un popolo, che è privo di carattere, che non ha sentimento nazionale, si piega a qualunque signoria. Fa senso vedere ancora oggi in corso le monete coll'effigie di Murat, accanto a quelle di re Ferdinando. Gli uomini assennati, che scusano il carattere di questo popolo e non se ne adontano, mancano di perspicacia e di prudenza.
*La folla e il movimento che regnano sul porto, sono un nulla in confronto a quanto si vede nei due maggiori mercati, vicini a Marinella: il Porto Nuovo e il Mercato. Il Porto Nuovo è sempre ingombro da una folla immensa; si direbbe che l'intera Campania abbia mandato le sue frutta e il golfo tutti i suoi pesci su questa piazza. Il popolo vi si reca per comprare, per mangiare; lo si potrebbe dunque definire come il ventricolo di Napoli. È veramente interessante osservare tutta quella folla, tutto quel frastuono, ed uno lo può fare a suo bell'agio, rifugiandosi in una di quelle cucine all'aperto, costituite da quattro tavole, dove si preparano e vengono mangiate le ''pizze'', specie di torte schiacciate, rotonde, condite con formaggio, o con prosciutto. Si ordinano e in cinque minuti sono pronte; per digerirle, però, è necessario avere i succhi gastrici di un lazzarone.
*Le bellezze della natura e i sentimenti cristiani, alla presenza delle più grandi meraviglie della creazione, risvegliano sempre idee tristi. Ero giunto su di una altura dove alcuni soldati svizzeri stavano bevendo fuori di una piccola bettola, una capanna di paglia. Di lassù si dominavano il mare, le isole di Nisida, di Procida e d'Ischia, tutte avvolte nel manto meraviglioso del sole al tramonto. Uno di quei soldati mi si avvicinò e, gettando uno sguardo su quello spettacolo meraviglioso, con tono di mestizia mi disse: «Come è bello! troppo bello!... rende melanconici...»
*Mentre io stavo seduto sulle rovine della villa di Giove, contemplando lo splendido golfo irradiato dal sole, il [[Vesuvio]] che fumava mi parve quasi il [[Tiberio]] della natura, e pensai che spesso da questo punto Tiberio lo contemplasse cupo e pensoso, ravvisando la sua stessa immagine personificata nel demonio della distruzione. Nel contemplare il vulcano e ai suoi piedi la fertile Campania e il mare avvolto di luce, il monte solitario che terribile signoreggia quella felice regione mi sembrò quasi un simbolo della storia dell'umanità ed il vasto anfiteatro di Napoli la più profonda poesia della natura. ([[Ferdinand Gregorovius]])
*Nel quartiere di S. Lucia è concentrato specialmente il commercio dei frutti marini, disposti in buon ordine, con le ostriche, nelle piccole botteghe, ciascuna delle quali porta un numero e il nome del proprietario. Sono incessanti le grida per invitare la gente ad entrare; le botteghe sono illuminate, e tutti quei prodotti del mare rilucono dei colori più svariati: sono ricci, stelle di mare, coralli, araguste, dalle forme più bizzarre, dalle tinte più dissimili. Il mistero delle profondità marine è ivi svelato e quel piccolo mercato presenta ogni sera il lieto aspetto quasi di una notte di Natale marittima.
*Non potrei descrivere quali brutte immagini di santi io abbia visto portare in processione a Napoli; prodotti di un'arte senza principî, senza gusto e di una fantasia bizzarra che, in quanto a stranezza, ha poco da invidiare all'arte indiana. Per formarsi un'idea di quanto sia disposto questo popolo ad essere tollerante in materia d'arte, basta osservare bene quelle barocche statue di santi per le strade e quei Cristi in legno di orribile fattura, sorgenti qua e là nelle piazze. [...] Pur troppo, l'uomo qui non corrisponde, alla natura che lo circonda; diversamente, in vista di questo mare, di questi monti, di questo cielo, non potrebbe pregare davanti a quegli orribili fantocci.
*Povere cose, invero, l'erudizione e l'archeologia! In questo angolo di paradiso le cose si sentono e si comprendono oggi come le sentivano e le comprendevano gli antichi. Qui regna ancora l'idea del culto di Bacco e l'immaginazione si solleva in alto come una baccante col tirso; qui ci sembra di staccarci dal suolo e, sciolti da ogni vincolo terreno, di spaziare nell'atmosfera.
*Questa Piazza Reale, vicinissima al mare, di cui però non si gode la vista, mirabilmente selciata, tanto che potrebbe servire benissimo da sala da ballo, circondata di eleganti edifici, è uno dei punti più eleganti della città. Vi risiedono il Re, la Corte e le principali amministrazioni; si potrebbe chiamare questa piazza, non il cuore di Napoli, ché questo titolo spetta al porto, ma il cervello.
*Rimasi a lungo sulla terrazza di S. Martino appoggiato al parapetto ad ascoltare le voci che salivano da Napoli. Se questo popolo, pensavo, fa tanto chiasso nella sua vita comune, quanto ne farà quando è agitato da passioni, durante le lotte, quando vuole il saccheggio, come fecero il 15 maggio 1848 i lazzaroni a migliaia dietro la carrozza di re Ferdinando!<br>Il frastuono napoletano ha però di solito un carattere pacifico: è allegro ed in fondo è ordinato nel suo apparente disordine. Tutta quella gente, che brulica come formiche, si muove in certe direzioni fisse, con uno scopo determinato. In questo popolo la vita circola come il sangue nel corpo umano, e quelle sue pulsazioni febbrili in apparenza, sono in realtà regolari e normali.
*[[Roma]], da dopo la rivoluzione del 1848, appare ancor più silenziosa che nel passato; tutta la vivacità del popolo è scomparsa e le classi agiate si tengono paurosamente nascoste, guardandosi bene di far parlare di sè; e le classi infime sono ancora più misere e più oppresse di prima. Le feste popolari sono scomparse, o quasi; il carnevale è in piena decadenza; e persino le feste di ottobre, un tempo sì allegre fuori delle porte, fra i bicchieri di vino dei Castelli e il saltarello, sono presso che dimenticate. [...] Ben diverso è l'aspetto di Napoli, dove il vivace, febbrile e continuo chiassoso movimento di tutto quel popolo, ha del fantastico. Si direbbe una città in rivoluzione, perché tutti si muovono, tutti si agitano, tutti gridano e schiamazzano. Nel porto, sulle rive del mare, nei mercati, in [[via Toledo]], persino a Capodimonte, al Vomero, a Posillipo, lo stesso movimento, lo stesso chiasso. A Napoli non si riesce a far nulla, e il nostro occhio nulla può fissare: ovunque bisogna guardarsi senza posa contro gli urti e gli spintoni. La stessa viva luce del mare e delle rive mantiene in continua agitazione, eccita la vista e la fantasia; e il frastuono delle voci umane e delle carrozze non cessa nemmeno nel cuore della notte.
*S. Lucia, il luogo di carattere più svariato e dove sono le locande di secondo ordine, è la linea di confine fra la parte aristocratica di Napoli e quella popolare. Il porto è il punto del maggior movimento popolare e del commercio; ivi si lavora, si traffica senza posa, e ivi è tutto quello che è necessario alla vita del popolo. V'è un movimento continuo; le calate sono sempre ingombre di carbone e di altri materiali; vi si affollano continuamente pescatori, barcaiuoli, lazzaroni, piccoli mercanti. Gli abitanti delle campagne, i popolani vengono qui ad acquistare gli abiti e le scarpe, che empiono case da cima a fondo. Qui si vendono tutte le masserizie casalinghe, qui sono caffè, liquorerie, spacci di tabacco, unicamente frequentati dal popolo, fruttaioli i quali tengono gli aranci e le angurie già tagliate a fette che essi vendono per un tornese e che vengono mangiate dai compratori in piedi. Qui si vedono vere montagne di fichi d'India, di cui la gente più misera si nutre; questo è il luogo di riunione, si potrebbe dire la sala di conversazione del popolo.
*Tanto nella festa della Madonna del Mercato, quanto in altre occasioni, il popolo non pensa che a divertirsi e a stare allegro. I Napoletani non vanno ad una festa per assistere alle funzioni religiose, per ammirare le fonti del culto, ma per stare all'aria aperta, per godere le bellezze naturali, cui la folla variopinta dà un nuovo risalto. Ho visto migliaia e migliaia di Napoletani alla festa per il centenario della Madonna di Posillipo. Non avevo mai assistito ad uno spettacolo così teatrale: la folla variopinta ingombrava la splendida riviera di Chiaia, la Villa Reale, tutta la strada sino a Posillipo: ovunque bandiere, festoni, fiori; il golfo splendeva di luce; sei navi da guerra, ancorate fra Chiaia e il porto, facevano senza posa fuoco dalle loro artiglierie; il rumore ed il chiasso erano indescrivibili; la processione non aveva niente di dignitoso, di solenne, d'imponente, per chi arrivava da Roma. A Roma, anche le processioni più meschine presentano un carattere artistico, il che mostra avere le arti esercitato la loro benefica influenza persino sulle minime cose del culto, quali sono gli emblemi, le allegorie, le immagini dei santi. Il senso del bello ivi regna dovunque, in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano e al Campidoglio, non tollerino il brutto e il barocco neanche nei santi. Il Museo Borbonico non ha esercitata affatto quest'influenza sul popolo di Napoli.
====[[Pierre-Jean Grosley]]====
*È senza dubbio sorprendente che un tale popolo, tenuto quasi sempre in nessuna considerazione nelle rivoluzioni che gli hanno fatto cambiare dominatore così spesso, abbia preso parte attivamente solo a quella di [[Masaniello]]. La sua indifferenza verso i movimenti politici poté esser messa più fortemente a prova di quando, nel cuore della capitale degli Stati dei suoi padri, lo sfortunato [[Corradino di Svevia|Corradino]], all'età di diciassette anni, versò quel che restava di un sangue riprovato e proscritto dai capi della Chiesa? Non potei vedere, senza fremere, il luogo in cui si mostrano ancora le vestigia di questa spaventosa scena.<br>Questa indifferenza, apparentemente stupida, è l'opera di un istinto illuminato dall'esperienza: ''Cosa m'importa'' – dicono con l'asino della favola – ''purché non mi si faccia portare più del mio carico ordinario''. Per completare il ritratto di questo popolo, è sufficiente aggiungere che Napoli non ha l'ombra di polizia, e tuttavia di rado avvengono quei disordini e quegli eccessi che a Parigi tutta la vigilanza del magistrato riesce a prevenire solo con un'attenzione costante.
*Non ho soggiornato abbastanza a Napoli, per essere istruito a fondo sulla vita, sia privata sia di società che vi si conduce. So solo che vi si dorme più che in qualsiasi altro paese dell'Italia; che vi si consuma una quantità prodigiosa di cioccolato che ogni privato fa preparare a casa sua nella dose che più preferisce; che le conversazioni o riunioni generali sono nel tono di quelle delle altre città d'Italia; che nelle cerchie private il parlare è alla greca, cioè, molto allegro ed estremamente libero; che la galanteria è tanto comune e poco discreta nei primi ranghi, quanto rara e misteriosa nella borghesia; che, a seguirla nel popolo, gli estremi si toccano; che la continenza, in generale, a Napoli è la virtù meno comune; che l'amore, che altrove spesso non è che apparenza, fatuità, fantasia, è uno dei più urgenti bisogni; infine che il Vesuvio, che comanda questa città, è l'emblema più esatto sotto cui da questo punto di vista la si possa rappresentare.<br>Altri bisogni, che la polizia ed un certo pudore altrove, soprattutto nelle grandi città, reprimono, a Napoli sono al di sopra di tutte le leggi. Lo zolfo, mescolato a tutti i vegetali e a tutti gli alimenti, l'uso continuo del cioccolato, dei liquori più forti, delle spezie che più riscaldano provocano esplosioni ed eruzioni che non sopportano né rinvio né cerimonie. I cortili dei palazzi e degli alberghi, i porticati delle case private, le loro scale e i loro pianerottoli sono altrettanti ricettacoli per le necessità di tutti i passanti. Anche chi va in carrozza scende per mescolarsi alla folla che cammina; chiunque si prende in casa d'altri la libertà che permette a casa sua.
*Sotto un'apparenza di allegria, di distrazione e di leggerezza, il popolo e la borghesia di Napoli, divisi fra il lavoro ed il piacere, nascondono vedute profonde e ben seguite, se non in ciascuna testa, perlomeno nell'insieme. Considerati in questo insieme, formano una democrazia indipendente dal re e dalla nobiltà alla quale si uniscono quando il loro interesse lo esige. Nel loro partito hanno sempre in basso clero e la maggior parte dei monaci di cui Napoli brulica.
====[[Felix Hartlaub]]====
*A nemmeno cento metri di distanza dal mio attuale domicilio ha insegnato [[Tommaso d'Aquino]], è cresciuto [[Giordano Bruno]], sono sepolti il [[Fernando Francesco d'Avalos|Pescara]] e [[Vittoria Colonna]]<br>Dall'altra parte della strada ha passeggiato [[Francesco Petrarca]], e [[Federico II di Svevia|Federico II di Hohenstaufen]] ha amministrato la giustizia − incredibile, incommensurabile. Ma la vita del presente in questa città si muove e gira così rumorosa e disinvolta intorno a questi monumenti che non si ha nemmeno il tempo di rendersi ragione del loro significato. Per tanta ricchezza di tempo – assenza di tempo – Napoli eterna è semplicemente uno degli ingredienti eterni del tempo. Dio creò il cielo, l'acqua e la terra e creò anche l'elemento "napoletano", una piccola nuvola di olio grasso e odore di putrido, con alcune melodie e frammenti di chiasso, un Tutto e un Nulla, un elemento di tutto il mondo e insieme anche qualcosa semplicemente di inferiore. Ci saranno ancora molti bravi napoletani e gente che a Napoli imparerà e farà qualcosa di buono, si pensa, e si compra una pizza in una strada su cui, forse, ha camminato verso Roma l'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]].
*A volte trovo tutto inverosimilmente grandioso, un'altra volta confuso e perturbante, in ogni caso è sempre molto interessante e prende tutta la persona come un sortilegio. Non esiste un'altra città che così, ad ogni passo, trasmette a chi cammina il suo respiro, con cui bisogna entrare in rapporto interiore. Qui non si possono cogliere, con tranquillo stato d'animo epicureo, i tesori d'arte, perfezionare la propria cultura, no, ogni giorno bisogna ricominciare di nuovo in qualche modo da capo, cercare sempre di nuovo il proprio cammino spirituale attraverso le pesanti grossolane realtà che oppone, ad ogni passo, la vita della strada.
*Il grande sole africano dona al cervello una grandiosa asciuttezza, vengono prosciugate tutte le pozzanghere dell'osservazione che psicologizza e individualizza. L'uomo accetta se stesso come è venuto al mondo e si mette subito in marcia verso un fine che gli è naturale. Il carattere matura presto al grande calore e non richiede tanto spazio per sé come da noi, consiste quasi sempre per metà in gentilezza, premura e disponibilità e tante altre piacevoli virtù con cui gli uomini reciprocamente rendono i loro rapporti più facili.<br/>E se da un canto con questa mancanza dell'idea dell'Io e della personalità ci si ritrova già quasi in Oriente, d'altro canto l'Occidente, con il mondo antico, il cristianesimo e con la scienza moderna è presente ovunque nella sua forma più evidente.<br/>Naturalmente bisogna accettare anche altre cose, la mancanza, per esempio, di una qualsiasi generosità eroica. In fondo questa spiritualità del tutto particolare la si può spegare con il fatto che Napoli in realtà è un paese, una nazione a sé, con un passato del tutto diverso da quello del resto dell'Italia.
====[[Raffaele La Capria]]====
*A Napoli, – e in questo mondo di kamikaze dove pietà l'è morta – siamo andati «molto oltre tutto quello che si poteva immaginare». Se eliminassimo tutti gli assassini che vanno in giro nelle nostre città si dovrebbe aprire una succursale dell'Inferno.
*La Napoli dimenticata, l'altra faccia di una città che ha dato all'Italia [[Benedetto Croce]], [[Salvatore Di Giacomo]], anche se tutto questo viene trascurato perché nella rappresentazione della città prevale sempre l'osservazione sulla plebe. Io credo che la borghesia napoletana non si è saputa raccontare; non ci sono romanzi e personaggi che la rappresentano, così come invece hanno saputo fare in Sicilia con [[Federico De Roberto|De Roberto]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]]; Napoli ha eccelso soltanto nel pensiero, è stata più avanti, non solo della Sicilia ma anche di altre regioni italiane, nella speculazione filosofica.
*La nostra non è la città di quel "chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato" che spesso le attribuiscono. Chi ha dato e chi ha avuto restano sulle rispettive posizioni. Intransigenti nel valutarle. Appassionandosi ancora nel discuterne, dopo quarant'anni. Finché una città trova parole per parlare di sé, fa emergere contrasti all'interno di questo discorso e riesce a interessare anche gli altri, vuol dire che non è morta.
*Ma è l'Italia il vero problema di Napoli.
*Napoli è stata uccisa dalla speculazione edilizia. Si combatteva contro questa speculazione... Cambiare la struttura [[urbanistica]] di una [[città]] significa cambiarne la morale. E Napoli è cambiata moltissimo dopo la speculazione edilizia: è stato allora che sono arrivate le periferie inabitabili, è stato allora che è nata la «corona di spine», così viene chiamata a Napoli la periferia, «corona di spine». Ed è allora che, come scrivevo in ''L'occhio di Napoli'', se ti capita di sbagliare strada, vai a finire in periferia e puoi arrivare all'inferno.
====[[Jérôme Lalande]]====
*Il carattere tranquillo di questo popolo è ben apparso durante la terribile carestia che provò questa città {{NDR|di [[Napoli]]}} nel 1764: non si vide la minima sommossa; tuttavia le strade erano piene di infelici che morivano o di fame o per le malattie che la malnutrizione porta con sé, e i Magistrati avevano tanto più torto, in quanto avevano lasciato esportare i grani in abbondanza qualche mese prima.
*Niente si può immaginare di più bello, di più grande, di più singolare sotto tutti i punti di vista del colpo d'occhio di Napoli da quel lato in cui la si vede: questa città è posta al fondo di un bacino, chiamato in italiano cratere, che ha due leghe e mezzo di larghezza e altrettante di profondità; esso sembra quasi chiuso dall'isola di [[Capri]], che si presenta dal lato di mezzogiorno, e sebbene a sette leghe di distanza la vista termini piacevolmente, si crede di vedere ai lati di quest'isola due aperture chiamate in effetti Bocche di Capri, ma l'una ha più di otto leghe di larghezza, e l'altra ha solamente una lega, sebbene esse appaiono pressoché uguali.
*Non si incontrano affatto la sera, nelle strade di Napoli, quelle donne che sono la vergogna del loro sesso con le molestie; è vero che vi sono delle guide che si piazzano nei luoghi conosciuti, come vicino al teatro, ma è ancora con una specie di riservatezza, o di timidezza, che fa onore ai costumi e alla città di Napoli.
====[[Giacomo Leopardi]]====
*L'aria di Napoli mi è di qualche utilità; ma nelle altre cose questo soggiorno non mi conviene molto... Spero che partiremo di qua in breve, il mio amico e io.
*Lazzaroni pulcinelli nobili e plebei, tutti ladri e b. f. degnissimi di Spagnuoli e di forche.
*Paese semibarbaro e {{sic|semiaffricano}}, nel quale io vivo in un perfettissimo isolamento da tutti.
====[[Nanni Loy]]====
*Durante la lavorazione de ''Le quattro giornate di Napoli'', se prendevo il megafono e dicevo alle 500 comparse di correre da una direzione all'altra ad un mio fischio, non si muoveva nessuno. Inizialmente non riuscivo a capire il perché. La realtà è che non mi riconoscevano il diritto di imporre loro qualcosa con un fischio. Bisognava loro spiegare il motivo. Così mi riunii a loro e spiegai il perché di quella scena. [...] Il rendimento si capovolse e tutte le comparse dettero un loro contributo creativo. Non erano stati parcellizzati con un dovere. Si sentirono talmente investiti del problema del film e delle riprese, da comportarsi come dei registi. Durante le prove gridavano stop nel megafono per fermare gli errori, assimilando ciò che facevo io, interrompendo le riprese anche quando andavano bene. Ma perché volevano diventare tutti registi? Perché nei napoletani è insopprimibile il desiderio di essere considerate persone, con una dignità personale, una intelligenza ed una personalità riconoscibili. [...] A Napoli, no. Con i soldi e gli ordini non si compra nulla.
*Provo una sorta di amore e odio, una grande ammirazione, affetto e tenerezza per il singolo napoletano. Provo al tempo stesso molto risentimento per quella che ricordo essere l'organizzazione sociale della città. L'odio nasce per questo patrimonio, energie, ed intelligenza che venivano, non so oggi, continuamente deviate, sprecate. È un'amarezza che mi prende qualche volta, nel vedere queste persone che singolarmente valgono tanto, sprecarsi in complicazioni inutili, confusioni evitabili, violenze ingiustificate.
*Vi è una cultura di fondo individualista, ed in questo senso è da considerare negativa, per quanto sia al tempo stesso molto ricca di un grande potenziale, che si manifesta in esaltazione della persona e dell'uomo contro tutte le culture di appiattimento del nostro tempo. L'individualismo dei napoletani produce certamente delle difficoltà di gestione degli affari sociali, il che la fa apparire agli occhi di un non napoletano come me una città incivile, una civis incivile; è pur vero, però, che in questo modo si preserva la ricchezza dell'individuo, la sua fantasia, quel potenziale che le permette di essere fuori dalle regole della produzione e del consumo.
====[[Curzio Malaparte]]====
*Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. Napoli è l'altra Europa. Che, ripeto, la ragione cartesiana non può penetrare.
*Nessun popolo sulla terra ha mai tanto sofferto quanto il popolo napoletano. Soffre la fame e la schiavitù da venti secoli, e non si lamenta. Non maledice nessuno, non odia nessuno: neppure la miseria. Cristo era napoletano.
*Non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli.
*Quando Napoli era una delle più illustri capitali d'[[Europa]], una delle più grandi città del mondo, v'era di tutto, a Napoli: v'era Londra, Parigi, Madrid, Vienna, v'era tutta l'Europa. Ora che è decaduta, a Napoli non c'è rimasta che Napoli. Che cosa sperate di trovare a Londra, a Parigi, a Vienna? Vi troverete Napoli. E' il destino dell'Europa di diventar Napoli. Se rimarrete un po' di tempo in Europa, diverrete anche voi napoletani.
*Tutti piangevano, poiché un lutto, a Napoli, è un lutto comune, non di uno solo, né di pochi o di molti, ma di tutti, e il dolore di ciascuno è il dolore di tutta la città, la fame di uno solo è la fame di tutti. Non v'è dolore privato, a Napoli, né miseria privata: tutti soffrono e piangono l'uno per l'altro, e non c'è angoscia, non c'è fame, né colera, né strage, che questo popolo buono, infelice, e generoso, non consideri un tesoro comune, un comune patrimonio di lacrime.
====[[Giorgio Manganelli]]====
*La storia di Napoli nasce lentamente. Soprattutto, è una storia esotica, una invenzione che sa di [[Omero]], di poemi ciclici, di innumeri indecifrabili frammenti di leggende, favole, conti di mercanti, liti di taverne, imbrogli, risse, coltelli lucidi e rapidi, adulteri e nostalgie.
*Napoli voleva essere accerchiata, catturata, la grande metropoli inesistente, invisibile, intoccabile, stava nel centro delle grandi manovre delle flotte tra piratesche e adolescenti che cercavano casa oltre le coste patrie. Napoli non c'era; non c'era il rumore, il clangore, non il precipitoso coagulo di colori, non gli dèi, le donne, l'aroma del cibo, il sonno. Eppure l'ipotesi colossale di Napoli agiva, e i minuscoli uomini sfioravano lo spazio che doveva per sempre essere Napoli. Poi sbarcarono a Cuma.
*[[Partenope (sirena)|Partenope]] è una sirena, è una città, è greca, è morta per amore, è una dea, è un luogo, è una strada, è una taverna, è miracolosa, venerarla bisogna, qui è Partenope<ref>Nel testo: [[Partenone]].</ref>, Partenope è in ogni luogo, di soppiatto scaturisce dal mare, qui dove è nome di ninfa sarà sacra la ninfa nei secoli; non morirà mai; la città non morrà, la ninfa città non morrà. Gioco, allucinazione, miracolo, liturgia, la città-ninfa sta nascendo. È inevitabile chiedersi; ma come, ma quando, ma dove nasce Napoli?<br>Giacché il nascere di Napoli non può essere il nascere di altre, anche nobili, eroiche città.<br>Dopo Partenope nascerà una «città nuova», insomma una Neapolis. Siamo arrivati? Forse siamo arrivati da sempre; forse è impossibile arrivare. Ma questo sospettiamo: che vi fu un momento in cui tra i marittimi dalle brache salse e crude, tra i duri campani che non capivano greco, cominciarono ad arrivare gli dèi.
*Si ha l'impressione che arrivassero dappertutto, e certamente era così, ma che a Napoli-Partenope fosse impossibile distinguerli dalla folla di {{sic|graeculi}} e campani; erano dèi forastici, meteci, un po' contado un po' mare, ma fitti e inframettenti come i folletti. (Certo che c'erano i culti misterici. A Napoli? Ma dove volete che fossero? E [[Mitra]] si sa. E la bella [[Cerere (divinità)|Cerere]], materna e chiassona, e un'Iside così pervasiva che nemmeno si sa dove si fosse il suo santuario, si è diffusa per tutta la città, non v'è città isiaca come Napoli-Partenope. Ecco, Partenope; no, non è né storia, né folklore, è ancora una presenza sacra, e ancora qualcuno, che non veda Cerere, sussurra nella gran folla una preghiera greca a una ninfa ondosa, una ninfa greca morta dopo aver conosciuto [[Ulisse|Odisseo]].
'''[[Sándor Márai|Sandor Marai]]'''
* Già verso Napoli sul treno mi è venuto in mente, e mi animava anche durante i giorni trascorsi a Roma: scrivere un altro romanzo, un’ultimo con il titolo: ''Il sangue di San Gennaro''. Un uomo arriva a Napoli, e decide di salvare il mondo – questo sarebbe il romanzo.
* L’addio a Napoli, a [[Posillipo]] fu più doloroso di qualsiasi addio ad una persona, o a qualcosa nella mia vita. [...] Questi tre anni e mezzo in Italia, a Posillipo, erano il dono più grande nella mia vita. Ho amato tutto qui, e sapevo che a modo loro anche loro, gli italiani meridionali, mi hanno accettato. Molti hanno pianto, nella cittadina e nel palazzo i venditori di vino, di carbone come anche il pescivendolo mi stringevano la mano.
* Napoli è un posto curioso: una città dove il miracolo regolarmente, due volte all’anno fa parte della vita della città, come un avvenimento turistico. I napoletani sono gli specialisti del miracolo.
* Per i vicoli di Napoli, ogni pomeriggio. Nei dintorni di San Biagio dei Librai. Abitano tutti qui: [[Benedetto Croce]], il vescovo, i principi, in mezzo al lerciume, in palazzi pericolanti. Ed è qui che abita il popolo napoletano. Uomini di ogni classe, di ogni condizione mangiano e bevono le stesse cose, la pensano alla stessa maniera, sognano allo stesso modo. Sono tutti uomini mediterranei. Non tanto italiani, quanto piuttosto mediterranei. È questo il loro stato sociale.
* [[Posillipo]] è come se fosse la Collina delle Rose a Budapest, ma anche come il villaggio di Leányfalu sul Danubio. Tutto qui è «come se fosse»... Anche Napoli è come Budapest: non c’è l'Isola Margherita ma c'è [[Capri]], non ci sono i Bagni Lukács ma c'è il Mar Tirreno, non c'è il Danubio, ma qui davanti alle mie finestre si spalanca il Golfo di Napoli, non ci sono le Colline di Buda, ma c'è il [[Vesuvio]], non c'è la Váci utca, ma c'è via Chiaia con i suoi negozi eleganti, dove sciama e s'affretta la folla variopinta e orientaleggiante di Napoli, che assomiglia misteriosamente a quella di [[Budapest]].
====[[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]====
*Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia!
*Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola.
*Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|il Vesuvio}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni.
*Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale.
*I "Quartieri", a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i "Quartieri" per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile.
*Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare.
*La mia città fu, ed è, e sarà in ogni epoca, un libro di tutte le favole. Che cosa non vi producono amore e odio, saggezza e follia, candore e astuzia, verità e menzogna, "guapparia" e soldi?
*La notte è venuta e Napoli piglia fuoco. Da Via Partenope a Posillipo il mare divampa di luci riflesse, dolgono gli occhi ai pesci, un turista che percorre la litoranea in carrozza non vede i cenci che respirano sul marciapiedi ma scorge distintamente gli scheletri delle sirene che si rivoltano nelle loro tombe di sabbia. Voi dite a Napoli: «Quanto sei bella!», e Napoli è perduta.
*La possibilità di rialzarsi dopo ogni caduta; una remota, ereditaria, intelligente, superiore pazienza. Arrotoliamo i secoli, i millenni, e forse ne troveremo l'origine nelle convulsioni del suolo, negli sbuffi di mortifero vapore che erompevano improvvisi, nelle onde che scavalcavano le colline, in tutti i pericoli che qui insidiavano la vita umana; è l'oro di Napoli questa pazienza.
*La quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli.
*Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille.
*Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette.
*Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; Napoli è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate?
*Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il Vesuvio, le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì.
====[[Mario Martone]]====
*Attraverso il teatro Napoli esprime spudoratamente il suo stato di capitale del Sud del mondo.
*Napoli è una città difficile che insegna ad essere aperti, liberi, disponibili alle novità. Napoli ha una forza dolorosa ed è per questo che io l'amo.
*Questo popolo, fratello di tanti popoli sofferenti, vivo più che mai intorno a noi, ci insegna a aprire gli occhi, guardare in faccia il dolore e trasformare il dolore in energia.
====[[Francesco Mastriani]]====
*Gli è indubitato che ci è ancora della feccia nel nostro popolo, e ce ne sarà ancora per qualche tempo. Ma è forse possibile una compiuta improvvisa riforma de' suoi costumi?<br>Noi accogliamo la speranza, per non dire la certezza, che tra dieci anni il nostro popolo non sarà secondo ad altri in Europa. Voglia Dio benedire all'opera della nostra rigenerazione, iniziata dal più Grande Italiano vivente [[Giuseppe Garibaldi|GIUSEPPE GARIBALDI]]! Voglia Dio benedire gli sforzi degli uomini che han rette intenzioni e buon volere! Possano le aure incantate del nostro cielo non essere più contaminate da straniere favelle! Possano i nostri ubertosi campi non essere più calpestati da orde inimiche del sangue italiano! Possa presto Napoli festeggiare il dì in cui per tutta [[Italia]] risuoni il grido della compiuta nostra unificazione, proclamata in ROMA CAPITALE. Allora, dopo il ''Pater noster'', noi insegneremo a' nostri figliuoli questa altra prece che eglino dovranno recitare ad ogni alba e ad ogni sera:<br><br>''Da' Tedeschi ed Imperiali,<br>Da' Francesi e Cardinali<br>Libera nos, Domine!''
*L'invenzione dei bassi, cioè delle case a terreno, delle case-botteghe, è proprio un'invenzione tutta napolitana a pro del guaglione, il quale si procura quel divertimento di scegliere quel domicilio che vuole su la soglia di qualcuni di questi bassolini.
*Ma è proprio per il guaglione che Napoli è stata creata. Il guaglione è il Re di Napoli è il padrone assoluto del suolo [[Fiume|sebezio]] ed esercita talvolta il suo impero con una [[Bullismo|tirannia]] che è tanto più inesorabilmente quanto è più graziosa.
*Napoli, per la sua posizione geografica, per la sua gran popolazione, per la natura feracissima del suo suolo, per le sue gloriose tradizioni in ogni ramo dello scibile, per la prodigiosa attitudine de suoi abitanti alle arti belle e dalle arti meccaniche, per grandiosi e storici monumenti di che è ricca e pei suoi vasti commerci, sarà sempre la Filadelfia d'Italia. Incorporata oggi alla grande [[Italia|Famiglia Italiana]], essa comincia ad appropriarsi dalle città sorelle l'affrancamento da quegli aviti pregiudizi che formarono per sì lungo volger di tempo sì possente ostacolo al progresso della sua civiltà siccome le città sorelle e specialmente le settentrionali cominciano a smettere, per la fusione coi nostri vispi meridionali, le forme pedantesche, le arie pesanti e le rigidezze cancelleresche.
*Né climi meridionali sotto un cielo come questo di Napoli che invita così potentemente alla [[Ozio|pigrizia]] ed a quel dolce far niente di che ci han fatto una colpa gli [[Straniero|stranieri]], il [[Mendicante|vagabondaggio]] è così esteso che noi disperiamo che possa il governo giungere ad estirparlo del tutto in un paese come il nostro dove si vive così a buon mercato. Dove con dieci centesimi di maccheroni, dove con cinque centesimi di pane ed altrettanti di frutte un uomo ha messo a poco a poco il suo pranzo, non sappiamo come si possa sentire la suprema necessità e l'obbligo del lavoro.
====[[Raffaele Mastriani]]====
*L'antichità di Napoli si è del tutto smarrita nella oscurità de' secoli trascorsi.
*La principal veduta è di mirar Napoli in alto mare, donde l'intiera città si presenta come un immenso anfiteatro. La seconda e di guardarla da S. Martino, dove si vede sotto gli occhi minutamente quasi tutta la città ed il delizioso contorno del golfo. La terza è di veder Napoli dalla Specola Reale o dal palazzo della Riccia: questo luogo per la estensione della sua veduta è detta con nome Spagnuolo Miradolos. La quarta è di contemplarla da' reali giardini di [[Portici]], e più dalla villa del Duca di Gravina e lì è ad essa superiore. La quinta è di osservarla dalla Madonna del Pianto.
*La veduta della Capitale è sorprendente dalla cima del Vesuvio in un bel mattino di primavera: e bellissima dal terrazzo di Belvedere e dal palazzo Patrizj al Vomero, è vaga dai punti più elevali dell'Arenella, è incantevole quella parte che se ne scorge dalla strada nuova di Posillipo, al tramonto del sole.
*Napoli col suo cratere, colle sue isole, col suo Vesuvio, colle sue montagne offre vedute cosi vaghe, così amene, così varie che l'anima ne resta rapita ed incantata.
====[[Marcello Mastroianni]]====
*{{NDR|A Roma}} [...] in Via del Corso [...], sentii dietro di me uno che fece "ammazza le rughe! Hai visto come si è invecchiato?" Detto forte, perché io potessi sentire. Non so se lo dicesse a una ragazza o a chi: "ammazza le rughe!" La stessa cosa mi è accaduta a Napoli. "Marcelli', c simm fatt vecchiariell eh? 'O vulit nu cafè?" La vedete la differenza?
*La città meno americanizzata d'[[Italia]], anzi d'[[Europa]]. Eppure le truppe americane l'hanno avuta per tanto tempo. Ma una volta ripartiti questi soldati (a parte qualche moretto lasciato lì), tutto quanto era americano è stato cancellato.<br />La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici.
*Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano perché so che ci starei bene.
*Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale quindi non la possono capire tutti.
====[[Klemens von Metternich]]====
*Questo [[Vesuvio]], mia buona amica, è uno spettacolo imponente ed augusto. Sfortunatamente non posso vederlo dalla mia finestra; lo si vede però da qualsiasi posto, anche solo a cento passi dalla mia casa, come un immenso fanale nella notte. Una forte eruzione come quella del 1814, per esempio, deve essere uno spettacolo incredibile. La montagna è così vicina alla [[Napoli|città]], ed il pendio vi porta in modo così diretto che la formazione di un nuovo cratere, e ogni eruzione ne forma uno nuovo, la metterà in gran pericolo. I napoletani, del resto, non ci pensano; sono come i marinai, che dimenticano che solo una tavola li separa dall'abisso, e si è tentati di dimenticare, al cospetto di una natura tanto bella e ridente, come il pericolo possa essere anche ravvicinato dal godimento.
*Qui sareste la creatura più felice del mondo. Tutto ciò che la natura ha fatto di più bello, di più maestoso e di più incantevole è versato qui a torrenti, su tutto ciò che si vede, si sente e si tocca.
*Un popolo per metà barbaro, di un'ignoranza assoluta, di una superstizione senza limiti, ardente e passionale come sono gli africani, un popolo che non sa leggere né scrivere e di cui l'ultima parola è il pugnale, offre bel soggetto per l'applicazione dei principi costituzionali.
====[[Paolo Monelli]]====
*Ha detto [[Cicerone]] che Napoli è la città dove i sospettosi diventano confidenti, e gli infelici trovano consolazione. Perciò, quando sono seccato della politica vengo a Napoli a dimenticare tutto.
*I napoletani discendono dagli dèi, questa è la verità, non sono né greci né oschi né romani, sono dèi. Che per vivere sulla terra si sono fatti come siamo; un misto di spirito attico grazie agli ateniesi, di tenacia al lavoro osca, di intelligenza indulgente ed acuta quale si conviene ad esseri divini.
*Il napoletano non è ozioso; è filosofo. Sa che la vita è labile, l'avvenire è fallace, il lavoro è pena; accetta ogni fatica perché deve dar da mangiare ai piccirilli e alla donna; ma non lo esalta, non ne fa una missione nella vita come avrebbe voluto quello scocciatore di Catone. È povero e non è avido di denaro, è sobrio e non s'ingozza se la fortuna gli mette davanti una tavola imbandita.
*Ora Napoli ha un nome greco, e se vuoi fare un complimento a qualche mio compatriota che m'intendo io puoi chiamarla l'Atene dell'occidente; ma prima di essere Neapolis era Paleopolis, città antichissima come dice il nome, e prima era Partenope, la città delle sirene, chiamata così dalla sirena Parthenope che ci ebbe la tomba.
====[[Francesco Saverio Nitti]]====
*Come vivea Napoli prima del 1860? Essa era, come abbiam detto, la capitale del più grande regno della penisola. Messa in clima temperato, tra la collina e il mare (come nell'ideale platonico) dato lo scarso sviluppo della igiene pubblica in tutta Europa, non ostante condizioni cattive della sua edilizia, rimaneva città di dolce soggiorno, in cui i forestieri si recavano spesso a svernare, più spesso ancora erano attratti, oltre che dalla bellezza del clima, dalla facilità della vita.
*Napoli ha cessato di essere, per necessità delle cose, ''città di consumo'' e non è diventata città industriale, né di commercio: quindi le risorse dei cittadini sono diminuite.
*Napoli, la grande città che era ancora qualche secolo fa la seconda in Europa per popolazione, che nel 1860 soverchiava per importanza tutte le città italiane; Napoli, la città che Sella chiamava ''cospicua'' e che avea almeno fino a qualche tempo fa alcune apparenze di ricchezza, Napoli muore lentamente sulle sponde del Tirreno.
====[[Anna Maria Ortese]]====
*Come tutte le mostruosità, Napoli non aveva alcun effetto su persone scarsamente umane, e i suoi smisurati incanti non potevano lasciare traccia su un cuore freddo.
*Di solito, giunti a Napoli, la terra perde per voi buona parte della sua forza di gravità, non avete più peso né direzione. Si cammina senza scopo, si parla senza ragione, si tace senza motivo, ecc. Si viene, si va. Si è qui o lì, non importa dove. È come se tutti avessero perduto la possibilità di una logica, e navigassero nell'astratto profondo, completo, della pura immaginazione.
*Era strano, ma questo che vedevo, per tanti aspetti non mi sembrava un popolo. Vedevo della gente camminare adagio, parlare lentamente, salutarsi dieci volte prima di lasciasi, e poi ricominciare a parlare ancora. Qualcosa vi appariva spezzato, o mai stato, un motore segreto, che sostituisce al parlare l'agire, al fantasticare il pensare, al sorridere l'interrogarsi; e, in una parola, dà freno al colore, perché appaia la linea. Non vedevo linea, qui, ma un colore così turbinoso, da farsi a un punto bianco assoluto, o nero.
*Erano molto veri il dolore e il male di Napoli, usciti in pezzi dalla guerra. Ma Napoli era città sterminata, godeva anche di infinite risorse nella sua grazia naturale, nel suo vivere pieno di radici.
*Ho abitato a lungo in una città veramente eccezionale. Qui [...] tutte le cose, il bene e il male, la salute e lo spasimo, la felicità più cantante e il dolore più lacerato, [...] tutte queste voci erano così saldamente strette, confuse, amalgamate tra loro, che il forestiero che giungeva in questa città ne aveva, a tutta prima, una impressione stranissima, come di un'orchestra i cui strumenti, composti di anime umane, non obbedissero più alla bacchetta intelligente del Maestro, ma si esprimessero ciascuno per proprio conto suscitando effetti di una meravigliosa confusione.
*L'eterna folla di Napoli, semovente come un serpe folgorato dal sole, ma non ancora ucciso.
*La città si copriva di rumori, a un tratto, per non riflettere più, come un infelice si ubriaca. Ma non era lieto, non era limpido, non era buono quel rumore fatto di chiacchierii, di richiami, di risate, o solo di suoni meccanici; latente e orribile vi si avvertiva il silenzio, l'irrigidirsi della memoria, l'andirivieni impazzito della speranza.
*Napoli è un pezzo di deserto azzurro.
*Tornai al mio albergo, e pensando tanti casi e persone passò la notte, e riapparve l'alba del giorno in cui dovevo ripartire. Mi accostai alla finestra di quella casa ch'era alta come una torre, e guardai tutta Napoli: nella immensa luce, delicata come quella di una conchiglia, dalle verdi colline del [[Vomero]] e di Capodimonte fino alla punta scura di [[Posillipo]], era un solo sonno, una meraviglia senza coscienza.
====[[Johan Turesson Oxenstierna]]====
*Il più delizioso paese dell'Europa è Napoli, e di quanto fa {{sic|duopo}} per una vita deliziosa è provveduto, {{sic|benche}} da perverso popolo sia abitato. Albergo è quasi sempre della più trista nazione 'l paese migliore. Si trovano quivi galantuomini quanti altrove fuor d'ogni dubbio, ma così mi spiego al riguardo del popolo minuto, che dello stato la terza parte compone.
*Nazione di più inquietissima è questa, e contro cui devesi ad ogni momento ben avvertire; chiara testimonianza ne fanno quaranta due generali rivoluzioni seguite {{sic|doppo}} la separazione sua dal Romano impero, di cui per lo passato era parte, e nello spazio di due anni ha cinque Re tutti di nazioni differenti avuto, questa Corona i Re di Spagna possedendo, dicevasi; ''che 'l Re cattolico in [[Sicilia]] per la dolcezza regnava, per l'autorità in [[Milano]], ed in Napoli con la sottigliezza.''
*Napoli è nel rimanente 'l paese de' Monaci e delle Civette, due spezie d'animali ugualmente pericolosi, e per una quotidiana, ed ordinaria {{sic|Conversazione}}: Forastieri molti perciò non si vedono doppo un breve soggiorno in altra maniera ritornarsene, che colla borsa vuota, caricata la coscienza, e contaminato 'l corpo. Questa è di Napoli la mia sentenza, che per verità d'esser {{sic|veduto}} merita, ma non già d'esser con troppa curiosità {{sic|esaminato}}.
====[[Pier Paolo Pasolini]]====
*Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. Non saranno dei napoletani trasformati. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all'ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili, incorruttibili.
*Ho scelto Napoli<ref>Per le riprese del ''Decamerone''.</ref>perché è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e così di lasciarsi morire: come certe tribù dell'Africa.
*Io con un napoletano posso semplicemente dire quel che so, perché ho, per il suo sapere, un'idea piena di rispetto quasi mitico, e comunque pieno di allegria e di naturale affetto. Considero anche l'imbroglio uno scambio di sapere. Un giorno mi sono accorto che un napoletano, durante un'effusione di affetto, mi stava sfilando il portafoglio: gliel'ho fatto notare, e il nostro affetto è cresciuto.
*Io so questo: che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. La stessa cosa fanno nel deserto i Tuareg o nella savana i Beja (o lo fanno anche da secoli, gli zingari): è un rifiuto sorto dal cuore della collettività [...]; una negazione fatale contro cui non c'è niente da fare. Essa dà una profonda malinconia come tutte le tragedie che si compiono lentamente; ma anche una profonda consolazione, perché questo rifiuto, questa negazione alla storia, è giusto, è sacrosanto.
*Io sto scrivendo nei primi mesi del 1975: e, in questo periodo, benché sia ormai un po' di tempo che non vengo a Napoli, i napoletani rappresentano per me una categoria di persone che mi sono appunto, in concreto, e, per di più, ideologicamente, simpatici. Essi infatti in questi anni – e, per la precisione, in questo decennio – non sono molto cambiati. Sono rimasti gli stessi napoletani di tutta la storia. E questo per me è molto importante, anche se so che posso essere sospettato, per questo, delle cose più terribili, fino ad apparire un traditore, un reietto, un poco di buono. Ma cosa vuoi farci, preferisco la povertà dei napoletani al benessere della repubblica italiana, preferisco l'ignoranza dei napoletani alle scuole della repubblica italiana, preferisco le scenette, sia pure un po' naturalistiche, cui si può ancora assistere nei bassi napoletani alle scenette della televisione della repubblica italiana. Coi napoletani mi sento in estrema confidenza, perché siamo costretti a capirci a vicenda. Coi napoletani non ho ritegno fisico, perché essi, innocentemente, non ce l'hanno con me. Coi napoletani posso presumere di poter insegnare qualcosa perché essi sanno che la loro attenzione è un favore che essi mi fanno. Lo scambio di sapere è dunque assolutamente naturale.
*Napoli è ancora l'ultima metropoli plebea, l'ultimo grande villaggio (e per di più con tradizioni culturali non strettamente italiane): questo fatto generale e storico livella fisicamente e intellettualmente le classi sociali. La vitalità è sempre fonte di affetto e ingenuità. A Napoli sono pieni di vitalità sia il ragazzo povero che il ragazzo borghese.
[[Immagine:Palazzo dello Spagnolo - Naples.jpg|thumb|Palazzo dello Spagnolo]]
====[[Jean Paul]]====
*Ancor prima che avessimo compiuto il periplo del promontorio di [[Posillipo]], il cratere del [[Vesuvio]] eruttò lentamente nel cielo un figlio ardente, il sole, e mare e terra si infiammarono. L'anfiteatro di Napoli coi palazzi color dell'aurora, la sua [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del mercato]] fatta di vele pallide, il brulichio delle sue fattorie sulle pendici dei monti e sulla riva e il suo trono verdeggiante di Sant'Elmo, si drizzò fieramente tra due montagne, davanti al mare.
*Io passeggiavo solitario; per me non c'era notte, né casa. Il mare dormiva, la terra pareva desta. Nel fuggevole chiarore (la luna calava già verso Posillipo) contemplavo quella divina città di frontiera del mondo delle acque, quella montagna di palazzi che s'inerpicava, fin dove l'alto [[Castel sant'Elmo|castello di Sant'Elmo]] occhieggiava bianco tra il verde del fogliame. La terra cingeva il bel mare; sul braccio destro, il Posillipo, portava fiorenti vigneti fin dentro le onde, mentre col sinistro reggeva città e racchiudeva le onde e le navi del mare e se le stringeva al petto. Sull'orizzonte la puntuta [[Capri]] giaceva nell'acqua come una sfinge e sorvegliava la porta del [[Golfo di Napoli|golfo]]. Dietro la città il vulcano fumava nell'etere, sprizzando a tratti scintille tra le stelle.
*La luna era alta nel cielo, luminosa come un sole, e l'orizzonte era indorato dalle stelle – e in tutto il cielo senza nubi si ergeva sola, a oriente la cupa colonna del Vesuvio. Nel cuore della notte, dopo le due, attraversammo da un capo all'altro la città meravigliosa, in cui continuava a fiorire la vita del giorno. Gente allegra popolava le strade – i balconi si scambiavano canzoni – sui tetti spuntavano fiori, alberi tra i lampioni, e le campanelle delle ore prolungavano il giorno, e la luna sembrava riscaldare. Solo di tanto in tanto ci imbattevamo lungo i colonnati, in qualcuno intento alla sua siesta.
====[[Roger Peyrefitte]]====
*Costumi tranquilli del popolo napoletano, che ci si immagina inquietante: la sorveglianza notturna di questa città è affidata a dodici carabinieri.
*La vera Napoli, meravigliosa, pittoresca, commovente: quella della strada.
*«Posillipo»: «che calma il dolore». Questo luogo d'incanto deve il nome a una villa di Pollione, il Romano che gettava gli schiavi alle murene. Un nome così di buon augurio non era che un'antifrasi.
*Risa e sorrisi – la sola Corte d'Europa dove [[Giacomo Casanova|Casanova]] abbia sentito ridere fragorosamente fu quella di Napoli.
*Un incidente qualunque fornisce immediatamente dei numeri per giocare al lotto. Un vaso da fiori è caduto in testa ad una passante: i testimoni, dopo averla soccorsa, vanno a giocare 17 (disgrazia), 21 (ad una donna), 34 (sulla testa).
====[[Guido Piovene]]====
*A Napoli, come a Parigi, è difficile udire, almeno in conversazione, quei giudizi assoluti, radicalmente negativi che si odono altrove; come a Parigi, la tendenza è piuttosto verso l'assoluzione, naturalmente con un sottinteso un po' scettico, e senza approfondire troppo; vi è sempre, nei giudizi, un umorismo e un garbo di capitale anche mondana.
*È un accento che spesso ho udito risuonare a Napoli in diversa forma. Un incanto nel vivere, unito però al sottinteso che il vivere ha per se stesso qualche cosa di doloroso. Si ha una specie di pendolo tra quell'incanto e quel sottinteso riposto: non si sa mai quale prevalga.
*I bambini, le «creature» brulicano. Anche nei ristoranti medi, pochi sono gli avventori senza i bambini intorno. Napoli è una città allattante e poppante, perpetuamente gravida. Un semidio napoletano è l'amore; nella coscienza popolare, l'amore si redime con la creazione.
*L'orario a Napoli può essere una necessità pratica, mai una necessità intima. Lo si abbandona quando non occorre più.
*La bellezza di Napoli cresce di giorno in giorno, di settimana in settimana, via via che scopre i suoi segreti, finché si giunge a intendere che veramente è questo il più bel golfo della terra.
*Napoli non è una città per puristi. Vedo una chiesetta barocca, che porta a metà altezza la statua di un angelo, e si prolunga sul medesimo piano con la finestra e il balconcino di una casa senza pretese. Al balconcino sta una donna, gomito a gomito con la statua dell'angelo; questa è veramente Napoli; si abbatta la casa e il balcone, e anche la chiesa sarà divenuta scipita. In tutte le città, ma a Napoli specialmente, risulta evidente che l'arte non è fatta soltanto di quelle che chiamiamo opere d'arte.
*Come ha trovato modo di convivere con i santi, con i miracoli, con la scienza e la tecnica, questo popolo vive in confidenza con le forze occulte e le potenze cosmiche. Dovunque si destreggia con la sua malizia, come la piccola barca sulle onde del mare. Anche per questo credo che il [[Vesuvio|vulcano di Napoli]], come gli scavi archeologici del Napoletano, non abbiano equivalenti in nessuna parte del mondo: tutto a Napoli, è umanizzato due volte.
====[[Antoine-Claude Pasquin Valéry]]====
*Il popolo di Napoli, malgrado ciò che si pretende ultimamente, deve essere considerato come il primo popolo della terra per inclinazione alla sommossa: esiste un libro italiano, intitolato: ''Relazione della ventisettesima rivolta della FEDELISSIMA città di Napoli''. Ma questi uomini indisciplinati, facili all'ira, non sono né crudeli, né furiosi, e malgrado la loro vivacità e l'ardore del clima che li brucia, la loro storia non offre nessuno di quei grandi massacri popolari di cui la storia di nazioni più civilizzate offre anche troppi esempi; gli orrori della rivoluzione del 1799 scaturirono da [[Horatio Nelson|Nelson]] e dalla [[Borbone delle Due Sicilie|corte]]; degli autentici napoletani non avrebbero mai destituito [[San Gennaro]], come [[Giacobinismo|giacobino]] e protettore dei Giacobini, per sostituirlo, come si fece, con [[Antonio da Padova|S. Antonio]].
*Le diverse dominazioni straniere che hanno occupato questo paese, successivamente greco, arabo, normanno, spagnolo, austriaco, francese, produssero senza dubbio negli abitanti la loro perpetua assuefazione, la loro facilità d'imitazione: fin nei costumi odierni si ritrovano molte tracce dei costumi spagnoli, quali l'esagerazione, la iattanza, il gusto delle cerimonie, e da vent'anni l'esercito ha scimmiottato di volta in volta i Francesi, gli Inglesi, e gli Austriaci, prendendo sempre, come capita a quelle specie di copisti, ciò che c'è di peggio nei loro modelli.
*Se la natura del Napoletano è poco elevata, il suo istinto è buono, compassionevole, e benché ignorante, svogliato, ha immaginazione ed un'intelligenza viva, molto suscettibile di essere coltivata; il suo linguaggio è pittoresco, figurato, talvolta eloquente. Quando Sua Maestà l'arciduchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa]] venne a Napoli, nel 1824, la si mostrò da lontano ad un uomo del popolo, dicendogli che era ''la vedova di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]'' – ''Che la vedova?'' ribatté il [[lazzari|Lazzarone]], ''è il suo sepolcro''.
====[[Michele Prisco]]====
*La consonanza assoluta della gente napoletana con la città che la tiene stretta è il fatto capitale, che non somiglia a nessun altro fenomeno sociologico di altrove, perché [[New York]] o [[Londra]] potrebbero mutare a loro piacimento la loro disposizione urbanistica e la gente {{sic|neviorchese}} o londinese non muterebbe di un soffio il suo modo di vivere. [...] Ed è proprio dunque da questo costante abbraccio fra la città e la sua gente, da questo rapporto che all'apparenza è anche irrazionale ma che poi si rivela come un preciso equilibrio di forze concomitanti, che nascono tanti aspetti della socialità napoletana. {{NDR|([[Mario Stefanile]])}}<br>Parole che vorremmo fossero meditate dai vari inviati speciali quando vengono quaggiù a diagnosticare le piaghe di Napoli: che sono le stesse piaghe della nazione, ingrandite, se si vuole, o esasperate, solo da questa situazione di fondo registrata da Stefanile. Del resto, aggiungiamo a nostra consolazione, se questi inviati non l'hanno capita, la nostra Napoli, non l'hanno capita neppure tanti ospiti illustri, e ben più validi sul piano letterario: non l'hanno capita, vogliamo dire, né Dumas né Anatole France né Lamartine né Mommsen, i quali l'interpretarono, com'è naturale, ciascuno secondo le reazioni del proprio temperamento. E poi non dimentichiamo le eredità impostate nel nostro sangue: fenicia, greca, moresca, e forse anche slava se la filosofia del «lassamme fa {{sic|a'}} Ddio» si apparenta al «nitchevò» russo: per non parlare dell'eredità del [[Vesuvio]], questa specie di Moby Dick nostrano.<br>Anche per tutto questo in nessun altro luogo del mondo si ritrova con la stessa evidenza che acquista a Napoli la testimonianza di un rapporto immediato viscerale e continuo fra i cittadini e la città, senza la mediazione e anzi a dispregio della legge, della norma e dell'autorità. Pensate per un momento a [[Spaccanapoli]], dove una folla pittoresca, geniale, fertile d'inventiva, sembra quotidianamente accreditare – con parole, gesti e atteggiamenti – la sua duplice singolarità alla [[Giordano Bruno]]: scoprire la gioia di vivere nella sua deprimente miseria, e trovare nelle sue scarse felicità un invito alla malinconia e alla rassegnazione. Ecco perché prima che una città, Napoli è a suo modo una categoria umana, e il suo connotato più rilevante resta l'imprevedibilità e il suo destino quello di favorire e continuare a favorire, con la sua permanente contrapposizione e contraddizione – di paesaggio, di storia, di costume, di vita – un'abbondante fioritura di luoghi comuni che ne perpetuano un'immagine di falso folclore e ininterrotto colore locale.
*Si stendeva sul [[Golfo di Napoli|golfo]] una caligine colorata, un cumulo di vapori che andavano dal rosa all'azzurro al viola, conferendo al paesaggio, come il riverbero d'uno specchio rotto, quella vaghezza di riflessi, di ombre, di tinte e di lumi ch'è la tristezza di Napoli. [...] In nessuna casa di Napoli la luce era stata ancora accesa. Ma quante case, Gesù! Da far venire il capogiro a fissarle un poco a lungo: era così grande, Napoli? Non s'era mai affacciata<ref>Aurora, protagonista del romanzo.</ref>da San Martino su Napoli: è uno spettacolo meraviglioso. Era grande, la città, a starci dentro non sembrava: ora osservava le facciate stinte delle case, predominavano l'intonaco rosa e il colore grigio, il rosa pareva un riverbero di fuoco e il grigio un tappeto di cenere vulcanica: riconosceva le cupole argentate delle chiese, i terrazzi asfaltati pieni di rattoppi come la biancheria dei poveretti, le buche dei palazzi distrutti: e le strade dove si trovano? Un groviglio, a guardarle da quassù, un crudo e umido intrico di pietre.
*{{NDR|Napoli, vista da San Martino}} [...] a poco a poco emersero in quella velata malinconia, nella foschia dei vapori rosei azzurrastri e violacei, fra un brusio di voci perpetue e lontane, i profili delle case, le squadrature dei terrazzi, le rampe tortuose, le scale a precipizio. Cercava un taglio diritto da riconoscere una strada, e non lo trovava: restava questo aspetto informe e caotico di concrezione uscita dal mare, rimasta a secco, scavata con lenti e individuali accorgimenti per trovarvi riparo.
====[[Hermann von Pückler-Muskau]]====
*Il mio amico ed io ci avventurammo da soli in Via Toledo e, spinti dalla folla, giungemmo alla [[Piazza del Plebiscito|piazza del Palazzo]] dove vedemmo per la prima volta in tutta la loro maestà il [[Golfo di Napoli|golfo]] ed il [[Vesuvio]] fumante. Quale che fosse l'impressione destata in noi da questa immagine, il rumore ed il movimento che ci circondava erano così grandi, che l'intera prospettiva ci sembrava girare con la folla. Ero continuamente sul punto di gridare al popolo: insomma, tenetevi un po' tranquilli, perché possa godere di questa bella veduta che ha altrettanto bisogno di silenzio che di un canto melodioso; ma questo popolo che le baionette austriache sole potevano far tacere, di sicuro non si sarebbe lasciato calmare da belle parole; dovetti così rinunciare per il momento a godere di questa tranquillità a cui aspiravo.
*Molto spesso [[Posillipo]] mi era stato vantato come il più bel luogo che si trovi negli immediati dintorni di Napoli, e ci dirigemmo quindi da quella parte. Più di una volta lungo il nostro cammino fummo fermati prima di giungere alla meta cui tendevamo; perché, nonostante già conoscessimo discretamente l'[[Italia]] e ci fossimo abbastanza familiarizzati con gli usi degli Italiani, fummo nondimeno talmente sorpresi da tutto quel che vedevamo e sentivamo a Napoli, che ci sembrava di essere in mezzo ad un popolo del tutto estraneo a ciò che avevamo visto a [[Milano]], a [[Genova]] o a [[Roma]]: erano altri giochi, altri canti, altri costumi; gli stessi cavalli erano diversamente bardati. Tutto, in una parola, era nuovo per noi. Ma ciò che più di ogni altra cosa ci colpì, furono senza dubbio le grida eccessive del popolo.
*Napoli non ha né porte né mura di cinta, così che ci trovammo, senza aspettarcelo, in mezzo a questa città popolosa in cui all'improvviso fummo storditi dal rumore della folla che ci circondava come se, durante un viaggio per mare, fossimo stati sorpresi da una tempesta in mezzo alla calma più profonda. Quando entrammo in [[Via Toledo]] immaginai che da poco fosse avvenuta una sommossa e che il popolo si accingesse a prendere d'assalto il palazzo del re o il castel Sant'Elmo; ma, osservando più da vicino, vedemmo che tutte queste persone così chiassose, erano, in fondo, individui assolutamente pacifici che gridavano solo per vendere le loro merci, che consistevano in qualche cipolla, in fette di anguria o in piccoli pesci. Accanto a questi venditori ambulanti si trovavano i mercanti fissi di maccheroni, di frittelle, di limonate e di arance. Oltre a questo, poiché era domenica, e la serata era bella, le strade erano ancora gremite d'un gran numero di allegri oziosi a cui è permesso di gridare e cantare a squarciagola, senza minimamente darsene pensiero. In mezzo a questa folla, i ''calessari'' correvano al gran galoppo come se si trattasse di guadagnare il premio della corsa, ciò che non migliorava la tranquillità ed il buon ordine. Man mano che avanzavamo la folla si faceva sempre più serrata, di modo che alla fine ci trovammo completamente bloccati, sia per la quantità di persone che per le riparazioni che si facevano al lastricato.
*Qui imparo anche a conoscere questa trasparenza dell'atmosfera di cui avevo tanto sentito parlare; perché dal mio balcone distinguo perfettamente nella città di [[Sorrento]] da cui sono lontano quindici miglia, ogni casa con la sua forma ed anche il suo colore. Quel che c'è di più straordinario è che, quando il cielo è coperto, gli oggetti si avvicinano e sembrano divenire ancora più distinti; mentre quando fa molto caldo, e soprattutto quando soffia lo scirocco, sono come avvolti in un vapore incerto e gialligno. Dall'altro lato del mio balcone, ho innanzitutto la parte della città che si estende verso la [[Villa comunale di Napoli|Villa Reale]] e [[Posillipo]], poi fiancheggio i giardini e le residenze di villeggiatura, mi elevo verso il Capo Miseno e volo da un'isola all'altra. L'Epomeo, nell'isola d'Ischia, serve da limite da questa parte, ma le isole sono disposte nel mare come una collana di corallo, e le onde, fatte lucenti dal sole, che brillano in un orizzonte lontano, somigliano ad una catena d'argento che lega insieme i due promontori collocati l'uno di fronte all'altro. Quando si hanno davanti agli occhi tante mirabili bellezze, che non si ha bisogno di andare a cercare, non si sente il minimo desiderio di uscire di casa, a meno che non si veda passare sotto le proprie finestre una gondola o una barca a vapore; allora, a dire il vero, si sentono nascere desideri cui si fa fatica a resistere.
====[[Fabrizia Ramondino]]====
*Chi non è vissuto in una città balia, ma solo in una città madre, difficilmente potrà comprendere come le ordinate costellazioni celesti, a immagine dell’ordine terrestre – spirituale, sociale, politico, – siano indifferenti al napoletano, mentre nella Via Lattea egli ritrova quell'indistinto luminoso brulichio, privo di forme e di nomi, quel caos chiaro e nutriente, specchio celeste della sua città.
*E fuggendo Napoli, per inseguire un Nord mitico, che quasi sempre non oltrepassava Roma, [i giovani intellettuali napoletani] venivano a loro volta inseguiti da Napoli, come da una segreta ossessione. Ché Napoli usa seguire i suoi concittadini dovunque, come un'ombra, se si trasferiscono altrove.... Così Napoli, dove è così difficile vivere e che invoglia tanto a partire, che è così difficile abbandonare e che costringe sempre a tornare, diventa, più di molti altri, il luogo emblematico di una generale condizione umana nel nostro tempo: trovarsi su un inabitabile pianeta, ma sapere che è l'unico dove per ora possiamo star di casa.
*La porta dell'Oriente verso l'Occidente e dell'Occidente verso l'Oriente, come definì Napoli [[Fernand Braudel|Braudel]], è sempre spalancata, pronta ad accogliere tutti. Ma chi la oltrepassa avverte di entrare in un luogo dove sono radunati i membri di una grande setta segreta alla quale è arduo essere iniziati.
====[[Domenico Rea]]====
*A Napoli [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] si preparò non solo a diventare uomo, ma {{sic|intanto}} divenne sommo scrittore in quanto subì una profonda napoletanizzazione. A Napoli acquistò il vastissimo sentimento tragico della vita, di una vita in movimento, senza scrupoli, consumata dalla e nell'azione, senza mezze misure, intensa nel bene e nel male, nell'amore celeste e nel profano.
*Boccaccio lontano da Napoli vive come un emigrante. Non sa porre radici profonde in nessun altro luogo. Si rassegnerà a rimanere in Certaldo. E il paese che sempre l'attirerà, anche dopo l'amara delusione del 1362, sarà Napoli, ed è a Napoli, come gli emigranti, che penserà sempre di ritornare. A Napoli, non a [[Firenze]], che non gli ricorda le donne ingrate ma appassionate di Napoli, le scampagnate a [[Baia]], i bagni e e le cacce, quel mare, quel cielo, quella città piena di gente, amante di una vita gridata, che tira a campare senza preoccuparsi se domani sarà domenica o lunedì, giacché sarà un bel giorno se la fortuna avrà dato un segno della sua benevolenza.
*Come un popolo tanto disposto al farsesco sia poi giunto a certi suoi grandi giorni, a [[Masaniello]], al netto rifiuto dell'Inquisizione (anche se a Napoli in fatto d'impiccagioni, arrotamenti, squartamenti, supplizi in pubblico se ne contarono a migliaia fino al Settecento), alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica del '99]] e ai moti del 1820, non ce lo {{sic|sapremo}} spiegare se dovessimo prendere sul serio la sua letteratura che si è lasciata attrarre quasi sempre dagli effetti e non dalle cause, che ha sottomesso la miseria al colore, non il colore ad essa. Chi ha parlato delle 4 giornate? E donde sono uscite? Dalla pulcinelleria?
*{{NDR|Il panorama dal balcone di una casa di Napoli}} Da Punta della Campanella a Capo Miseno<ref>Le due estremità che delimitano il Golfo di Napoli. {{cfr}} ''Letteratura delle regioni d'Italia, Campania'', p. 341, nota 12.</ref>era un cerchio perfetto nella metafisica luce della luna. Ogni punto era un riferimento archeo-storico-sociologico, un «a capo del mito»: il [[Vesuvio]], [[Pompei]], la costa di Stabia, il promontorio di Sorrento, [[Capri]] e il [[Salto di Tiberio]], lo sperone di [[Ischia]], la prua della virgiliana [[Posillipo]] e il vasto mare a cerchi concentrici come l'eco, frastagliato dalle luci delle lampare... Ora mi spiego perché [[Giacomo Leopardi]] dettò gli ultimi sei versi del divino (e mai aggettivo fu più effettuale) ''Tramonto della luna'' da un giardino del [[Golfo di Napoli|golfo]], dopo avere amato e odiato Napoli.
*Dovunque si parli di Napoli, c'è una disposizione a comprendere Napoli, che è in sostanza un'accusa alla sua pulcinelleria, alla sua corruzione in politica e in morale. Popolo sporco, dedito all'ozio, alla prostituzione, impoeticissimo! E la nostra meraviglia si leva in dubbio; per come sia stato possibile che un popolo corrotto, da quando se ne ha una memoria, sia ancora tanto vivo, anzi nella piena capacità d'insegnare qualche cosa agli uomini, di dare a loro, se non altro, uno spettacolo che gli stranieri chiamano vita piena.
*Il mare a Napoli è un maestro. Il mare è una lenta fatica.
*Il napoletano è fuori dalla storia; o meglio vi è stato così addentro e così maltrattato, deriso e beffato che ha finito per uscire dal tempo, creandosi un suo ambiente eterno dominato, è ovvio, da [[San Gennaro]] e dalla [[cabala]].<br>Che cosa poteva fare di diverso con i suoi problemi in sospeso e procrastinati all'infinito?
*Il ''rilievo'' del mendicante, che sarebbe violento in un'altra città, a Napoli, rientra nel quadro generale della grande miseria. Si distinguono solo quei mendicanti coperti di piaghe o di altre brutture fisiche, esposte con arte provetta. Ma se piaghe, infermità e mutilazioni, stracci e insetti muovono a ribrezzo la maggioranza degli uomini, ai napoletani suggeriscono una profonda emozione. Il napoletano vecchio tipo nutriva una cieca sfiducia nel Progresso, ma confidava nella Provvidenza. In cuor suo non approvava che un mendicante, ossia un uomo colpevole di non essersi maturato nel grembo di una regina, doveva essere gettato nel fetore e nella promiscuità di un ospizio, togliendogli, in pratica, la libertà. Era considerato un colmo d'ingiustizia.
*{{NDR|Napoli}} La porta misteriosa di tutta l'Italia meridionale.
*«Ma Napoli, Napoli bella della mia gioventù, com'è diventata?»<br />«È orribile. Altro che odore di mare, che mi dicevi. Odore di merda come qua. Ma qua è la nostra merda».
*Napoli, una commedia perpetua recitata in pubblico, gridata e urlata.
*Ora l'anno è pieno. Siamo agli sgoccioli. I giorni non passano mai, ma gli anni passano come i lampi. Ma a Napoli se ne fregano. Tutto in questo mese concorre verso il [[presepe]], ossia verso un mondo immaginario pieno di pace e di bendidio. Il presepe è questo: la metafora di come dovrebbe essere la terra governata più che dagli uomini dall'ingenuo Bambino [[Gesù]]. Il presepe è il regno dell'armonia e della fine dell'ingiustizia.
*Per noi resta il fatto che ovunque troviamo quattro righe su Napoli, prostituzione, furto, arrangiamento e compromesso sono i punti di forza. Ma il sentimento tragico della vita, spogliato e nudo, che qui regna su tutto, come la violenza di vivere almeno una volta, perché una volta si vive, rimangono forze oscure.
*Re, governanti, turisti e poeti passano e se ne vanno. Anche il napoletano se ne andrebbe a vivere in riva al mare, dove l'aria sveltisce il cuore, o sulla collina del [[Vomero]] o ai Camaldoli, dove c'è odore di campagna e di cielo fresco. Egli invece è costretto a restare nel pozzo. Questa certezza ha trasformato il vicolo in una casa in comune, ha sviluppato l'istinto del mutuo soccorso – si prestano tutto: pentole, cibi, panni, scarpe, abiti – ma ha anche sollecitato un'indifferenza politica fatalistica, che ne ha fatto un popolo politicamente rachitico.
*Scartati i re, i loro delfini, parenti, congiunti e amici, ai napoletani rimase il patrono, proprio nel significato di padre da cui solo sperare non miracoli, ma il pane allo stato brado. Da questo legittimo desiderio a «un culto di sangue di stampo barbarico<ref>La citazione è tratta dalla voce ''San Gennaro'' nell<nowiki>'</nowiki>''Enciclopedia delle religioni'', edita da Vallecchi. {{cfr}} ''San Gennaro'', ''Opere'', Mondadori, 2005, p. 1520.</ref>» ce ne passa. San Gennaro largamente manovrato dai chierici per tener buoni gli sprovveduti si trasformò in un'arma di ricatto nelle mani di questi ultimi nell'immarcescibile speranza di addomesticare chi aveva e poteva.
*Si resta a Napoli perché i napoletani nella collettivizzazione universale, conservano un loro preciso comportamento; perché non provano il rigetto del loro prossimo. Lo accettano, ne sopportano e comprendono i difetti. È per questo motivo che la notte napoletana è ancora tra le più fulgide notti del mondo. Alle tre del mattino si può invitare un amico a gustare un piatto di spaghetti con pomodori, triglie in cartoccio e babà flambé. In molti luoghi d'Europa si vocifera di libertà sessuale: ma soltanto a Napoli, da illo tempore, una creatura di qualsiasi sesso può coltivare i propri sfizi. Il vizio della libertà sessuale a una certa ora della notte si respira nell'aria. Certo, rimane una città difficile. È per palati dal gusto forte. Possono capitare tante cose, tante avventure, tanti guai, tante invenzioni del vivere e tanti delitti. La ragione è semplice. Non c'è mai stata una borghesia a dettare le leggi dell'ipocrisia. La città è rimasta sostanzialmente plebea, incline al «dialettale», al versante greco, quello liberatorio degli istinti, più che mai socratica e legata al superiore ordine divino (umile, semplice) che a quello storico e politico: potere e violenza. Una città con ancora le carni e le piaghe esposte, dolenti e alla ricerca di una giustizia più vicina al diavolo che a Dio.
*Troppa folla, troppo disordine, troppo rumore. Non pioveva, ma le strade erano bagnate e umide peggio che in campagna, e dappertutto bucce e cartacce, semi di zucca, scheletrini di pesci, valve di cozze, banchi di pizzaiuoli di paste cresciute esposte alla polvere in un acre fetor d'olio fritto.
*Truppe d'occupazione furono quelle americane, ma apportatrici di un vastissimo concetto di democrazia nel significato più comune e umano del termine. Il fatto che un capitano alleato potesse amare fino a sposarla una popolana fu una rivelazione (e una rivoluzione) sociale d'inaudita importanza. Una conquista memorabile, che restò nel fondo del cuore dei napoletani. Per questa ragione la società fittizia e illegale che si instaurò a Napoli per due o tre anni lasciò dei beni morali e spirituali che sono ancora motori di progresso più di mille teorie.
*{{NDR|Napoli}} Un infernale miscuglio di casi umani piccoli e piccolissimi, ma ugualmente fatali e terribili, potenti nella gioia e nella tristezza, che riceve, raccoglie e nasconde gente di ogni risma e razza.
*Una città in cui l'ingiustizia è diventata edilizia, plastica, rilevo.
====[[Ermanno Rea]]====
*Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. Napoli è una città che non conosce se stessa.
*[[Antonio Bassolino]] è il nuovo sindaco di Napoli. La città ha detto no alla nipote del duce, [[Alessandra Mussolini]], che comunque esce dalla piazza non proprio polverizzata, con il 44,4 per cento dei voti che poca cosa non è.<br />Ma che importa? Il dettaglio appartiene alla cronaca; l'evento alla storia. Un ciclo si chiude anche per questa città (si è chiuso per la verità già da tempo con il crollo di tutto un ceto dirigente e di un'impalcatura di potere) e noi, figli della guerra fredda, diventiamo archeologia.
*Chi semina vento raccoglie tempesta, sostiene il proverbio. A Napoli il vento fu seminato ancora prima dell'ultimo conflitto mondiale, quando la città fu chiamata a garantire col sacrificio del proprio mare e del proprio porto, insomma con la rinuncia a ogni forma di sviluppo possibile, i perversi equilibri della guerra fredda nell'area sud-europea.
====[[Marchese de Sade]]====
*Fra il popolo, non si vedono che marchi spaventosi del veleno di questa peste<ref>La [[sifilide]].</ref>che sfigura ogni cosa in quasi tutte le parti del corpo. Se il veleno è tenuto più nascosto dai ricchi e dai nobili, non è per questo meno pericoloso, e io credo che ciò che uno straniero può fare di meglio è di evitare ogni contatto con questo popolo corrotto.<br>Come fare tuttavia, in un paese in cui il clima, gli alimenti e la corruzione generale invitano così eternamente alla depravazione? È fisicamente impossibile immaginarsi sino a qual punto essa è spinta a Napoli.<br>Le strade, di sera, sono piene di sventurate vittime offerte alla brutalità del primo venuto, e che vi provocano, per il prezzo più vile, a tutti i tipi di libertinaggio che l'immaginazione può concepire, e persino a quelli per i quali sembra che il loro sesso dovrebbe avere orrore. [...]<br>Con il danaro si può avere a Napoli la prima duchessa della città. E io mi domando cosa diventeranno la virtù, la popolazione, la salute in uno Stato in cui la degradazione dei costumi è arrivata<ref>Arivata, refuso, nel testo.</ref>sino a questo punto, e in cui la più lieve lusinga per il guadagno conduce al delitto, capovolgendo ogni sentimento di probità, di onore e di virtù!<br>L'onesta e piacevole galanteria, il sano commercio dei due sessi, che riscalda tutte le passioni nobili e che serve spesso da focolare a tutte le virtù, è poco conosciuto in una città in cui la brutalità dei costumi non vuole che il godimento.
*Il popolo indubbiamente è rozzo, grossolano, superstizioso e brutale, ma ha una certa franchezza, e non è privo, talvolta, persino di amenità. La miglior prova è che questa plebe sterminata si mantiene nell'ordine senza polizia. La borghesia è civile, sollecita. La preferirei alla nobiltà, che l'alterigia e l'orgoglio sminuiscono proporzionalmente al suo desiderio di elevarsi. In generale è una nazione da formarsi; ma non è un'opera di un giorno, né di un regno.
*In generale non è a Napoli che bisogna venire a cercare le arti. Si lasciano a [[Roma]]. Qui non bisogna ricercare che la natura e oso credere che essa sia superiore a ciò che le arti stesse sono a Roma. [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] è il viaggiatore da tener presente percorrendo questa felice campagna dove egli fa peregrinare il suo eroe, e si trova che, malgrado le rivoluzioni che hanno desolato questo bel paese, esso non è tuttavia ancora abbastanza mutato per non riconoscerlo dalle descrizioni che egli ci fa.
*Risalendo all'origine della mescolanza dei diversi popoli che hanno sostituito i Greci in questa bella contrada, e che non vi hanno apportato che quella crudeltà che li ha condotti a distruggere i più bei monumenti, si troverebbe forse una causa<ref>Della rozzezza del popolo, che l'abate [[w:Jérôme Richard|Jérôme Richard]] attribuiva alle vicende tumultuose che hanno caratterizzato la storia di Napoli. {{cfr}} De Sade, ''Viaggio in Italia'', p. 262.</ref>più giusta: lo scarso progresso che le arti e le scienze vi hanno fatto in seguito, da cui è venuta questa imperdonabile negligenza nell'educazione, ha continuato a nutrire l'ignoranza e conseguentemente l'abbrutimento. La mollezza, vizio ordinario dei popoli che abitano in un bel clima, si è venuta ad aggiungere. La depravazione, che ne è una conseguenza, ha finito di corrompere, e io credo che ci vorrebbe oggi una rivoluzione completa per riportare questo popolo a quella amabilità che regna nella massima parte del resto dell'[[Europa]].
====[[Jean-Paul Sartre]]====
*A Napoli ho scoperto l'immonda parentela tra l'amore e il Cibo. Non è avvenuto all'improvviso, Napoli non si rivela immediatamente: è una città che si vergogna di se stessa; tenta di far credere agli stranieri che è popolata di casinò, ville e palazzi. Sono arrivato via mare, un mattino di settembre, ed essa mi ha accolto da lontano con dei bagliori scialbi; ho passeggiato tutto il giorno lungo le sue strade diritte e larghe, la Via Umberto, la Via Garibaldi e non ho saputo scorgere, dietro i belletti, le piaghe sospette che esse si portano ai fianchi.<br>Verso sera ero capitato alla terrazza del caffè Gambrinus, davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto. Ero piuttosto scoraggiato, non avevo afferrato a volo che piccoli fatti multicolori, dei coriandoli. Mi domandavo: «Ma sono a Napoli? Napoli esiste?»
*La nostra corriera fa spostare un carro funebre, che caracolla davanti a noi, più adorno di un carretto siciliano, il cavallo ha l'aria di una bella di notte; la carrozza sobbalza dietro di lui, quattro colonne tortili sostengono una sorta di baldacchino dove volano gli angeli. Dai quattro vetri si vede la bara ricoperta di fiori. Ai quattro lati traballano lanterne d'argento. Sulla predella posteriore, un beccamorto fa acrobazie. È bello essere ricevuti a Napoli dalla morte. Da una morte caracollante, agghindata come una puttana, fantastica, assurda e veloce. Tutto si copre d'ombra, ci si immerge nella città.
*Napoli si avvicina. Come ogni volta, prima di arrivarci, ho una stretta al cuore. Attraversiamo un frutteto deserto. So molto bene, troppo bene, ciò che troverò a Napoli. È una città in putrefazione. L'amo e ne ho orrore.
*Seguì per un po' [[Via Toledo|Via Roma]], poi si infilò in un vicolo. «Un vicolo di Napoli, non è come un tempio. Ti si appiccica, è come la pece.» [...] Dei bassi impudichi e segreti: ti buttano in faccia il loro calore organico ma non si svelano mai. «Forse perché non si vede mai qualcuno dentro.» Di notte, si chiudevano ermeticamente; di giorno, quando si aprivano, si svuotavano dei loro occupanti, li spingevano fuori, nella strada, e questi restavano là tutto il giorno, madidi, stagnanti, legati ai bassi da un invisibile cordone ombelicale, legati tra di loro da un qualcosa {{sic|più profondo}} del linguaggio, da una comunanza carnale. [...] Il cielo sembrava altissimo, lontanissimo sopra la sua testa; Audry stava proprio in fondo – in fondo a una vita densa e nera come sangue che si coagula, era stordito; a poco a poco era invaso da un desiderio di sonno, di cibo e d'amore.
====[[Giovanni Scafoglio]]====
*La Napoli di oggi è una città stanca, ma di quella stanchezza che non precede rabbia e voglia di cambiare le cose. Che è stanca piuttosto di attendere che passi la nottata.
*Napoli che strana città, per viverla serenamente bisognerebbe eliminare tutte quelle sorprese che ti riserva giorno dopo giorno, ma poi non sarebbe più la stessa. Un po' come quegli uomini che le donne amano per il gusto di poterli poi educare una volta sposati.
*Napoli, la città che mi ha cresciuto è un mondo di ombre proiettate su pareti degradate dove anche la pioggia si vergogna di cadere.
====[[Jean Noel Schifano]]====
*Con l'unificazione, i reali Savoia vollero trasformare Napoli in una città provinciale, senza successo, saccheggiandone gli immensi tesori. Non riuscirono a governare perché refrattaria, persino usando la collaborazione della Camorra e dei capi di quartieri. Napoli si vide privata, negli anni, di spazio e creatività. Il genio partenopeo si rifugiò nell'illegalità.
*E dico che tutti i mali di Napoli nascono a [[Roma]]. In un secolo e mezzo hanno fatto di tutto per trasformare la grande capitale che nei secoli è stata Napoli in una città-bonsai, privandola di banche, ferrovie, cantieri navali e opere d'arte. L'hanno trasformata in una città assistita da tenere al guinzaglio. E ora gli lasciano la monnezza, dopo che gli hanno portato per decenni i rifiuti tossici delle fabbriche del Nord.
*Fra 50 anni Salerno e Caserta saranno uniti da un solo territorio urbano, sarà cosa favolosa. Volevano ridurla a una città bonsai, invece ne hanno fatto una pantagruelica, che ha difficoltà a muoversi ancora con le catene del colonizzatore al piede.
*In tutti i sensi, credo che la civiltà napoletana sia indispensabile all'uomo moderno. Non si può essere moderni senza avere in gran parte una sensibilità napoletana.
*Napoli ha la particolarità di essere tollerante ed accogliente. Napoli fa delle altre culture del mondo la propria cultura. Fagocita, digerisce e ricrea a partire dalle altre culture. Più si dà a Napoli, più Napoli dà al mondo.
*Per sensibilità e cultura sono di tutto cuore napoletano. Ho imparato a vivere a Napoli, ho imparato a scrivere a Napoli.
*Più Napoli sarà Napoli, più sarà universale.
*Un altro simbolo che riconosco in Napoli è l'uovo. L'uovo primordiale si vive a Napoli. Una forma indistinta in cui l'uomo non si distingue dal ventre materno. Lo stesso sangue di [[San Gennaro|S. Gennaro]] che si scioglie ogni sei mesi, fa pensare al sangue femminile: sono ciò che ho chiamato i semestrui di San Gennaro. La civiltà napoletana è un uovo da cui tutti si possono nutrire.
*Vogliono neronizzare Napoli e tutta la Campania con la monnezza. Odiano Napoli per la sua trimillenaria intelligenza, per la sua civiltà. Così la sfruttano, come l'hanno sfruttata in questi 150 anni di Unità.
====[[Ingo Schulze]]====
*Ci sono naturalmente città più rumorose, più profumate, più puzzolenti, più anguste, più veloci, più grandi, più imprevedibili – [[Calcutta]], San'a, [[Il Cairo]], [[Tokyo]]. Posso amarle oppure odiarle, ma sono città straniere. Napoli invece è come il tipo strambo in famiglia che turba molto più di un pazzo incontrato alla stazione, Napoli è la bella zia o la bella nipote che confonde i pensieri più di qualunque ragazza pinup.
*Napoli è per me un insieme di densità e ampiezza dello sguardo. Il contatto è subito fisico, lo spazio è limitato e denso: rumori, profumi, cattivi odori, tutto è immanente, la storia qui non è lingua morta. E poi la vista del mare e del golfo, che si apre improvvisa e sembra racchiudere l'intera cultura di cui siamo fatti, da Ulisse e Virgilio fino ai giorni nostri. Mi sembra che Napoli possieda una sua intensità in tutte le sue espressioni, nel bene come nel male.
*Napoli è una città che sperpera la propria bellezza, non solo a causa della criminalità e del degrado. Qui le chiese più sontuose ti si parano davanti all'improvviso, tanto che quasi non riesci a vederne la facciata, per non dire a ricavarne una visuale d'insieme. Il vero sfarzo si rivela spesso solo nei cortili interni. In nessun altro luogo l'aria è tanto satura di odori, che passo dopo passo si trasformano. Si viene squadrati, toccati, spintonati, non vi è mai tregua. Lo scoppiettio dei motorini costringe a guardarsi continuamente le spalle. Ma questa densità nulla sarebbe senza la corrispettiva vastità. A volte basta salire qualche gradino o cambiare lato della strada o anche solo voltarsi, e già ti coglie la vertigine alla ''vista del mare''.
====[[Matilde Serao]]====
*Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli.
*Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale.
*Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare.
*Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore.
*Sotto il vivo raggio del sole, il glauco [[mare]] freme di gioia; è fresco, è profumato. Le sue voci seduttrici sono irresistibili, e bisogna evitare di guardare per non gettarvisi dentro, anelanti del suo abbraccio. Le serate sono splendide, la [[Villa comunale di Napoli|Villa]] è gaia, le fanciulle sotto gli alberi somigliano molto alla Galatea di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], sono più... o forse meno vestite, ecco tutte, ecco tutto. Ci è da divertirsi, ci è da respirare a pieni polmoni l'aria leggiera, ci è da sorridere, financo, financo... ci è da innamorarsi.
*Troppo ho sofferto nell'onore e nella prosperità: troppo ho lagrimato di vergogna e di indignazione. Io debbo cominciare per salvarmi, se voglio esser salvata da tutto, da tutti. Nelle mie mani è la mia prima risurrezione: cioè quella della mia esistenza, morale, cioè quella del mio decoro sociale. Farò, io, veder al mondo, all'Europa, all'Italia che di tutti i doni della sorte, io sono degna, che di tutti gli aiuti fraterni, io sono degna, io, Napoli, paese di gente onesta, mandando al Comune solo gli onesti, chiedendo ad essi, che da essi si prosegua e si esalti la mia riabilitazione!
====[[Samuel Sharp (chirurgo)|Samuel Sharp]]====
*A Napoli è una piazza chiamata ''[[Piazza del Municipio (Napoli)|Largo del Castello]]''. Somiglia molto al nostro ''Fower Hill'', ed è il ritrovo del popolo ozioso. Qui, in ogni pomeriggio, i frati e i pagliacci, i borsaiuoli e i ciarlatani compiono la lor bisogna. Un frate (del genere dei nostri predicatori ambulanti) predica a un uditorio di popolani che riesce man mano ad attirare; un pagliaccio tenta di stornar dal frate quella gente, mettendo in mostra ''[[Pulcinella]];'' e gli altri parecchi commedianti s'ingegnano a fare altrettanto. Or accadde un giorno che ''Pulcinella'' ottenne molto successo. Il povero frate predicava addirittura alle panche: nessuno se gli accostava. Seccato, mortificato, imbestialito all'idea che un teatrino di marionette, a venti metri di distanza da lui, potesse in quel modo sviare l'attenzione del pubblico dall'Evangelo e fargli preferire un sì triviale divertimento, egli levò alto a un tratto il Crocifisso e con voce tra {{sic|inspirata}} e rabbiosa si mise a urlare: «Ecco il vero Pulcinella! Ecco il vero Pulcinella! Venite, signori! Venite da me!»<br>Ed è così noto in Napoli questo fatto ch'io non mi sarei permesso di narrarvelo, se non lo narrassero, a tutti, anche le persone più pie.
*{{NDR|La ''cuccagna'', offerta al popolo nel periodo di Carnevale per quattro domeniche consecutive}} Ai lati della costruzione sono inchiodati un numero prodigioso di pani in ordine architettonico ed anche una grande quantità di arrosti. Tra i cespugli sono trenta o quaranta montoni vivi, qualche maiale, dei piccoli bovi ed una quantità di polli. Ora la bisogna da compiere è di sacrificare questi poveri animali alla fame del popolo e, per ciò lasciar fare con ordine, ben tremila soldati circondano la costruzione per allontanare la gente finché il Re appaia a un balcone e dia il segnale per principiare la cerimonia sventolando il suo fazzoletto. Allora i soldati aprono i ranghi ed il popolaccio vi si precipita, ognun pigliando la sua preda e portando via le vivande e gli animali. Tutto è finito in un batter d'occhio. In questa confusione ci sono state gravi disgrazie, ma quest'anno non constato che vi siano morti o feriti. Le quattro società dei macellai, dei fornai, dei pescivendoli e dei pollaiuoli fanno le spese dei quattro giorni. Non posso trovare un napoletano qualunque che conosca l'origine di questa abitudine né che mi possa dire se derivi dai mori quando possedevano una parte della Sicilia o se sia d'origine pagana, o, in ultimo, se sia, come pare probabile, un ricordo delle esposizioni di belve che avevano gli antichi romani, giacché corrisponde molto al ''Venatio Direptionis''<ref>"La caccia, a cui per consenso dell'editore, e del principe dava termine la irruzione nell'arena del popolo, autorizzato, in tale occasione, ad impadronirsi di checché gli cadea sottomano, fu detta caccia di saccheggio, ''venatio direptionis''. La magnificenza dello addobbo, e la quantità delle vittime uccise, consentiva largo campo allo spoglio tumultuoso, che, pei seduti nelle gradinate formava pur esso parte animatissima dello spettacolo.<br>I Cesari costumavano far gettare dall'alto nell'affollato anfiteatro pallottole di legno contenenti numeri; ad ogni numero corrispondeva un dono, perfino navigli, isole, poderi." Da ''Storia del Pensiero nei Tempi Moderni del Conte Tullio Dandolo'', vol. II, Stabilimento Tipografico Sensi, Assisi, [https://books.google.it/books?id=dXFUAAAAcAAJ&lpg=PA349&ots=awuYBhSavP&dq=&pg=PA349#v=onepage&q&f=false p. 349]</ref>.<br>Un inglese vede con meraviglia tante migliaia di persone così pacificamente radunate. A Londra in un'occasione di tanta allegria la metà della gente sarebbe {{sic|ubbriaca}}, la si vedrebbe bisticciarsi, azzuffarsi, magari buttar nella folla qualche gatto morto, per accrescere la confusione. Però mi pare che il popolaccio napoletano, per diabolico che sia quando è inquieto, si dimostri più contenuto, quando è di buon umore, del nostro popolaccio.
*Certi luoghi delle [[Alpi]] offrono un bellissimo e pur tremendo aspetto: essi mi dettero il primo grande spettacolo, davvero ''meraviglioso''. Credo che la città di [[Venezia]], emergente dalle acque con le incantevoli sue isole adiacenti, potrebbe essere considerata come la seconda delle meraviglie ch'ho visto: e mi permetterei di nominare la [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Chiesa di San Pietro]], in [[Roma]], come la terza di quelle, malgrado che le sue bellezze non derivino dalla natura ma soltanto dall'opera dell'arte. Sopratutto ammiro il cielo, la terra e il mare di Napoli! Le isole, le colline, il [[Golfo di Napoli|golfo]], le costruzioni che scendono, come in anfiteatro, fino al mare rendono l'aspetto di questa città cosa di una infinita bellezza.
*Io suppongo che Napoli sia l'unica città d'Europa che basti a' suoi abitanti; tutte le altre sono rinforzate dalla gente di provincia: quel che costa la vita, quel che occorre al lusso costituiscono in altre grandi città tali ostacoli ai {{sic|matrimonii}} ch'esse, in pochi anni, certo resterebbero spopolate se non se ne rimettessero a' provinciali. Invece a Napoli il caso è diverso: si ha la curiosa abitudine di prender gente di servizio coniugata: a [[Parigi]] o a [[Londra]] poche persone di servizio sposate trovano posto, anzi la gran parte di questa classe rimane tutta la vita senza sposarsi; se lo facessero, difficilmente potrebbero in quelle città i domestici e le cameriere trovar posto anche in diverso modo. A Napoli è l'uso quasi generale di dare un tanto al giorno agli uomini di servizio per nutrirsi, essi non dormono in casa del loro padrone, e quindi son costretti a pigliar moglie: ne accade che un gran numero di ragazze è sempre pronto ad accettare la prima domanda di matrimonio, giacché in Italia le donne vanno difficilmente a servizio come in Inghilterra. [...] La difficoltà d'impiegarsi come serve, quella ancora di guadagnarsi il pane in altro modo, son, giusto, le ragioni che inducono certe povere donne ad affrontare la miseria sicura, la quale le aspetta subito dopo il matrimonio. Sciami di bambini si vedono in tutte le strade abitate da' poveri, e son natural conseguenza di quelle unioni: un marito e una moglie che abitualmente hanno sei o sette figliuoli e una sola stanza per casa contribuiscono specialmente ad affollare le vie della città.
*Se non ricordo male è il Signor [[Joseph Addison|Addison]] il quale afferma che appena un napoletano non sa che farsene si caccia in saccoccia tutte le sue carte e pianta allegramente un processo; è perfettamente vero, e dico anzi che se il [[Regno di Napoli]] fosse grande come la Repubblica di Roma nel momento del suo splendore, e se ogni causa dovesse essere giudicata nella capitale, le migliaia di avvocati che qui si vedono sarebbero appena sufficienti.<br>La prima volta che mi recai alla [[Castel Capuano|Vicaria]] credetti di essere uscito tardi di casa; le strade erano zeppe di avvocati che andavano a pranzo. Una folla enorme usciva dalla ''Vicaria'' e io credetti che il Tribunale si svuotasse. Invece, riuscito a penetrarvi, vi trovai lo stesso numero di gente che s'incontrerebbe ne' teatri di Londra la sera prima di una nuova rappresentazione!<br>Benedetto paese, ove chi non è principe o pezzente è ''[[w:paglietta|paglietta]]'' o prete.
*Si dice che fosse costume dei pagani di non soltanto biasimare ma pur di castigare le loro deità quando non ascoltassero le preghiere di quelli antichi: ebbene lo stesso segue nel popolo napoletano. Se la [[Maria|Madonna]] stessa, oppur un qualunque lor santo in cui ripongono fiducia, non soddisfano le loro preghiere Madonna e santi son davvero trattati male. Per conto mio non posso dire di aver assistito a un caso di una somigliante mancanza di rispetto, ma certo, se mai merita un esemplare castigo una santa, io credo che questa deve essere proprio Santa Lucia. V'era oggi a chiederle aiuto un tal numero di ciechi che al solito arrivano [[Basilica di Santa Lucia a Mare|qui]] ogni anno da queste vicinanze, ch'io non dubito che voi stesso vi sareste indignato al punto di proprio picchiar la santa, per indurla a manifestar senza indugio la sua rara potenza. Ciò naturalmente, se foste stato un cattolico del genere di que' disgraziati.
====[[Amalia Signorelli]]====
*Anche per i non-napoletani, diciamo pure per gli italiani, ad alimentare la produzione dello stereotipo non è solo un bisogno di ordine cognitivo (semplificare la complessità, pre-costituirsi una mappa); credo (ed è ovviamente una mia ipotesi), che gli stereotipi su Napoli servano anche a esorcizzare, a tenere sotto controllo paura e senso di colpa. Paura di ciò che non si sa o non si può gestire, governare, mettere in ordine, far fruttare; senso di colpa per le occasioni sprecate, le ricchezze, anche immateriali dilapidate, le vigliaccherie e le rinunce. Incapace di assegnare un ruolo nuovo e innovativo alla ex-capitale più capitale che ci fosse nella Penisola, è come se l'Italia avesse scelto di farne contemporaneamente il proprio giullare e la propria anima nera: insomma, un vero e proprio capro espiatorio.
*Estremamente moderna e urbana è la modalità di interazione con il potere. Rapporto estremamente laico e strumentale, che non riconosce ai potenti nessuna sacralità e ben raramente il carisma, ma è costruito sulla propiziazione strumentale, sul calcolo razionale delle convenienze reciproche (sempre utilizzabili anche se asimmetriche) e sull'ironia come strumento di autotutela della propria dignità. L'ironia è resa possibile dal disincanto, ma anche da un'altra risorsa molto urbana, che è la ricca competenza linguistica. I napoletani delle classi popolari hanno almeno tre competenze linguistiche: il dialetto della loro vita quotidiana; il dialetto «aulico» in parte appreso dalla frequentazione dei ceti borghesi, dalla canzone, dal teatro e così via, in parte inventato da loro stessi come parodia del vero dialetto "alto"; infine l'italiano. Il gioco delle decontestualizzazioni e ricontestualizzazioni surreali, delle cortocircuitazioni, delle iperboli e degli understatement con il quale si prendono le distanze da e si ridimensionano quei potenti con i quali pure è ritenuto inevitabile venire a patti, trova nella ricca competenza linguistica un eccellente strumento.
*Napoli è senza dubbio la città d'Italia sulla quale più numerosi si sono prodotti e si producono stereotipi. Spesso in contraddizione fra loro e con quelli già consolidati, che non scompaiono sostituiti dai nuovi, ma persistono. Tutti insieme, e ad onta delle contraddizioni, confluiscono nell'idea di quella "qualità" (immaginata) che ontologicamente dovrebbe permeare di sé tutti i partenopei: la napoletanità. Tanto è forte e diffusa questa idea della napoletanità, che nell'immaginario collettivo nazionale e anche internazionale essa riassume e annulla in sé tutta la Regione, sicché salernitani, casertani, avellinesi finiscono riassorbiti e scoloriti nella categoria dei "napoletani", magari di serie B.
*Tuttavia non sono solo gli "altri", gli estranei a produrre e utilizzare gli stereotipi su Napoli. Come si è accennato, sono stati e sono i napoletani stessi a utilizzarli e a farli circolare. Lo stereotipo può rivelarsi non solo irritante ma anche utile per coloro a cui si riferisce. Anche per i napoletani esso funziona, o può funzionare, con un riduttore di complessità, della propria complessità, difficile da gestire nel rapporto con sé stessi e con gli altri. Lo stereotipo si offre come una sorta di staffa cui agganciare il primo nodo dell'ordito e della trama dell'identità: lo stereotipo semplifica, fissa, rende comprensibile per tutti ciò che si è («io so' napoletano e si nun canto moro»), definisce ciò che gli altri si aspettano e dunque anche ciò che ci si può aspettare dagli altri. E ancora, affidato agli imprenditori giusti, lo stereotipo può rivelarsi una merce eccellente, che si vende bene e dà ottimi profitti. Quanta napoletanità i napoletani hanno esportato ed esportano? E quanta riescono ad esportarne in loco, ai visitatori e ai turisti ansiosi di acquistarla?<br>Bisogna sottolineare con forza, però, che le funzioni strumentali non esauriscono l'utilità dello stereotipo. Per i napoletani, esso può assumere un'importante funzione espressiva: deresponsabilizza mentre identifica, perché aggrega il singolo a un "noi", e dunque dà o può dare un senso di legittimazione, persino di forza e di orgoglio. Funzione questa tanto più rilevante per la popolazione di una città che dall'Unità in poi ha vissuto una storia difficile, pesante di regressioni e di delusioni.
====[[Alfred Sohn-Rethel]]====
*A Napoli i congegni tecnici sono quasi sempre rotti: soltanto in via eccezionale, e per puro caso, si trova qualcosa di intatto. Se ne ricava a poco a poco l'impressione che tutto venga prodotto già rotto in partenza [...] per il napoletano le cose cominciano a funzionare soltanto quando sono rotte.
*La città viveva sotto il [[Vesuvio]] ed era quindi costantemente minacciata nella propria esistenza. Di conseguenza, aveva preso parte al diffuso sviluppo tecnico ed economico dell'Europa soltanto a sbalzi, poiché non si poteva mai sapere se l'anno sarebbe trascorso senza catastrofi.
*Se qualcuno gli dicesse che non è così in realtà che ci si serve di un motore o di un'apparecchiatura tecnica in generale, {{NDR|un napoletano}} lo guarderebbe sbalordito e si opporrebbe addirittura in modo energico: perché l'essenza della tecnica consiste per lui proprio nel far funzionare quel che è rotto. E nel maneggiare macchinari difettosi è senza dubbio un maestro, ben al di là di ogni tecnica. Nell'abilità e nella prontezza di spirito con cui, di fronte a un pericolo, ricava con irrisoria facilità la soluzione vincente proprio da ciò che non funziona, ha per certi versi qualcosa in comune con l'americano. Ma dalla sua ha la suprema ricchezza inventiva dei bambini, e come i bambini è sempre fortunato, e come accade ai bambini, la fortuna gli arride volentieri. Di ciò che è intatto, invece, di quel che per così dire funziona da sé, egli in fondo sospetta e diffida: infatti proprio perché va da solo, alla fine non si può mai sapere come e dove andrà.
====[[Stendhal]]====
*In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli. (attribuita)
*Ingresso solenne: si discende per un'ora verso il mare seguendo una strada larga scavata nella roccia tenera, sulla quale è costruita la città. – Solidità delle mura – 'Albergo dei poveri', primo edificio. Fa un'impressione molto più forte di quella bomboniera tanto celebrata, che a Roma si chiama la Porta del Popolo. Eccoci al palazzo ''degli Studj'', si volta a destra, è la via Toledo. Ecco una delle grandi mete del mio viaggio, la strada più popolosa e allegra del mondo.
*Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo.
====[[Hippolyte Taine]]====
*È gente brillante, volubile, pronta all'entusiasmo, senza equilibrio, che si lascia trasportare dalla propria natura. In condizioni normali, sono amabili e persino dolci; ma nei pericoli e nei momenti di collera, in tempi di rivoluzioni o di fanatismo, essi arrivano fino all'estremo limite del furore e della follia.
*È un altro clima, un altro cielo, quasi un altro mondo. Questa mattina, avvicinandomi al porto, quando lo spazio s'è slargato e l'orizzonte s'è scoperto, io non ho più visto, tutto a un tratto, che un vivo sfolgorio di luce bianca. In lontananza, sotto la foschia che copriva il mare, si profilavano e si stendevano le montagne, luminose e morbide come nubi. Il mare s'avanzava a grandi ondate biancheggianti, e il sole versava un fiume di fuoco, simile a metallo fuso, che arrivava sino alla spiaggia.
*In tutte le cose, la prima impressione è in essi troppo forte; appena toccati, essi scattano di colpo con una esagerazione qualche volta terribile, il più sovente grottesca. I mercanti che gridano la loro mercanzia paiono degli ossessi. Due cocchieri che litigano tra loro, sembrano vogliano uscire dalla pelle; un minuto dopo, essi non ci pensano più.
*La gente del popolo è molto sobria, pranza con pane e cipolle. Conosco un vecchio operaio che ha fatto di suo figlio un mezzo signore, e che non mangia che pochi soldi di pane al giorno. Essi lavorano da mattina a sera, qualche volta sino a mezzanotte, ad eccezione della siesta da mezzogiorno alle tre. Si vedono ciabattini all'aria aperta tirare la lesina dal mattino alla sera. Calderai che, in prossimità del porto, occupano intere strade, non cessano di battere.
*Quali strade si attraversano! Alte, strette, sudice; a tutti i piani balconi che strapiombano, un formicaio di piccoli fondachi, di botteghe all'aria aperta, di uomini e di donne che comprano, vendono, ciarlano, gesticolano, si urtano; la maggior parte macilenti e brutti, le donne in particolar modo, piccole e camuse, dalla faccia gialla e dagli occhi penetranti, poco pulite e cenciose, con degli scialli disegnati a fogliami e fazzoletti da collo color viola, rossi, arancioni, sempre a colori vivaci, ornate di ninnoli di rame. Nei dintorni della [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del Mercato]] si intreccia un labirinto di straducole lastricate e tortuose, piene di polvere, sparse di bucce d'aranci e d'angurie, di resti di legumi. La folla si pigia, nera e brulicante, nell'ombra spessa, sotto il cielo sereno.
*Verso le otto, non soffiava più un alito di vento. Il cielo sembrava di lapislazzuli, la luna, come una regina immacolata, risplendeva sola in mezzo all'azzurro e i suoi fasci di luce tremolavano sulla distesa dell'acqua, simili a torrenti di latte. Non ci sono parole adeguate per esprimere la grazia e la dolcezza delle montagne avvolte nella loro ultima tinta, nel viola vaporoso del loro manto notturno. Il molo, la foresta di barche, colle loro masse nere e cupe, le rendevano ancora più suggestive; e Chiaia a destra, girando intorno al [[Golfo di Napoli|golfo]] con la sua cintura di case illuminate, gli faceva una corona di fiamme.<br>Da tutte le parti, brillano i fanali; la gente all'aria aperta chiacchiera ad alta voce, ride e mangia. Questo cielo è una festa per se stesso.
====[[John Turturro]]====
*Napoli è un luogo misterioso sia per chi non ci abita sia per i suoi stessi abitanti: c'è qualcosa di veramente vibrante e vivo che si percepisce ovunque ed è come qualcosa d'infinito che percepisci anche quando la lasci. Mi ha colpito molto e credo di aver riportato nel film queste sensazioni.
*Napoli è un luogo sopravvissuto ad invasioni straniere, eruzioni vulcaniche, terremoti, rivolte popolari e che allo stesso tempo ha prodotto nella sua storia una valanga di musica.
*Una città splendida conquistata da popoli diversi, massacrata e ricostruita, con ferite aperte, ma che sa ancora cantare e raccontarsi attraverso la sua musica ed i suoi artisti.
====[[Federigo Verdinois]]====
*Napoli ha otto Biblioteche con circa due milioni di volumi; i quali volumi, pare impossibile, son letti, poiché coteste Biblioteche danno un movimento quotidiano di 3000 lettori: un milione di lettori all'anno.
*Nello stesso anno 1899, sopra 3504 matrimoni celebrati, solo 623 atti non furono sottoscritti: il che vuol dire che l'analfabetismo coniugale è in una proporzione decrescente; né si starà molto a vederlo affatto sparire.<br>Il fenomeno è notevolissimo, chi consideri che fra tutte le città italiane Napoli è la più folta di plebe. Via via, dal '60 in qua, cotesta plebe s'è andata sollevando a dignità di popolo, vincendo pregiudizi, abitudini, miseria, ostacoli d'ogni sorta: il che non è poco merito. Il classico paese del ''dolce far niente'' ha dunque fatto qualche cosa più che starsene al sole. I piccoli popolani della generazione che vien su san leggere quasi tutti, e non solo le insegne delle botteghe ma i giornali; sanno scrivere, e non solo il proprio nome; spesso sanno disegnare e non senza gusto. A ciò han contribuito in varia misura l'istruzione obbligatoria, i Ricreatori festivi, i teatri popolari, le officine, l'esercito, la partecipazione alla vita politica e amministrativa, la stampa, e soprattutto un sentimento sempre più dirozzato di individualità e di esistenza intellettuale e morale.
*Se la fotografia avesse potuto far commercio dell<nowiki>'</nowiki>''ignoranza'' napoletana, da un pezzo l'ignoranza nostra farebbe artistica mostra di sé nelle vetrine dei cartolai e girerebbe mezzo mondo in compagnia del ''[[lazzari|lazzarone]]'', del ''ladruncolo di fazzoletti'' e dei ''mangiatori di maccheroni''.<br>Più tempo passa, meno codesta fotografia è possibile. L'ignoranza perde, giorno per giorno, contorni e colore e si va sciogliendo anch'essa in nebbia di leggenda.
*Pronti a riconoscere ed ammirare i meriti dei nostri fratelli di oltre Tronto, e anche a rallegrarcene, noi siamo parchi di lode pel valore indigeno e modesto. Epperò, siamo i primi a stupire, e in perfetta buona fede, quando ci accade di udir decantare all'estero un ingegno di casa nostra. Ed è così, lo si può affermare senza esagerazione, che ci si è accorti, dopo le consacrazioni francesi, tedesche, russe, perfino americane, che Napoli ha dato al romanzo Matilde Serao, alla lirica [[Gabriele d'Annunzio]], agli studi sociali e giuridici [[Raffaele Garofalo]], al nostro teatro [[Achille Torelli]], [[Roberto Bracco]], [[Salvatore Di Giacomo|Salvatore di Giacomo]], alla poesia popolare lo stesso di Giacomo e [[Ferdinando Russo]], al giornalismo [[Giuseppe Turco|Peppino Turco]], e alla storia, all'archeologia, alla linguistica, alle scienze esatte, agli studi politici tutta una falange di cultori insigni, la cui azione civilizzatrice è più efficace che non si creda e il cui valore tanto meno si può disconoscere quanto più volentieri lasciamo agli stranieri la cura di esaltarlo.
*Uno dei pregiudizi più stolti è che il nostro così detto ''gran mondo'' viva soltanto di futilità e non sia informato di niente. È vero che [Napoli non ha l<nowiki>'</nowiki>''Hôtel Rambouillet'', ma non l'ha oggi nemmeno Parigi, la ''ville lumière''. a Napoli, invece, un'accademia di dotti come la [[Accademia Pontaniana|Pontaniana]], si onora di contar fra' suoi membri effettivi due duchesse, la [[Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri|Ravaschieri]] e la [[Enrichetta Carafa Capecelatro|Carafa D'Andria]], che tengono il loro stallo accanto a [[Matilde Serao]]. Il duca [[Giuseppe Avarna|Gualtieri]] ha scritto della costituzione inglese; il principe [[Francesco Pignatelli, principe di Strongoli.|Pignatelli-Strongoli]] ha volgarizzato l<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]''; il [[Pasquale Del Pezzo|duca Caianiello]] è professore di Università; il principe [[Gaetano Filangieri, principe di Satriano|Filangieri]] ha fondato il [[Museo artistico industriale Filippo Palizzi|Museo artistico industriale]]; e non serve dire di altri. Sono ritrovo di artisti e di scienziati i saloni della duchessa D'Andria, della principessa di Tricase. Con ciò non si nega che vi siano dei nobili ignoranti, allo stesso modo che ve ne sono di borghesi e popolani; ma, su per giù, la cosa si riscontra {{sic|dapertutto}} e in proporzioni non diverse.
====[[Lina Wertmuller]]====
*Come si fa a dire che la [[camorra]] è un dato costitutivo di Napoli? Significa non conoscere la storia di questa città, vittima di continue dominazioni nei secoli. Il popolo minuto doveva difendersi da dominatori ogni volta diversi e nei suoi strati diciamo più distanti dalla Storia ha assunto atteggiamenti di un certo tipo, poi precipitati con la modernità. Ci sono, pertanto, anche tanti mascalzoni. Ma assumerlo a fatto costitutivo non si può.
*Napoli è la dea della bellezza. La voglia di cantare dei napoletani deriva dalla loro natura di artisti. Perché disprezzare i mandolini che venivano suonati anche da [[Domenico Cimarosa|Cimarosa]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]. Il [[Conservatorio di San Pietro a Majella|Conservatorio S. Pietro a Maiella]] contiene un enorme patrimonio musicale, è un forziere inesauribile dove l'incuria e l'ignoranza hanno fatto marcire cose inestimabili. Qualsiasi paese al mondo avrebbe attinto a questo patrimonio per creare una stagione speciale d'arte. Napoli dovrebbe diventare, almeno per quattro/cinque mesi all'anno, Turistlandia, un posto cioè dove tutti potrebbero arrivare guidati dalla grande vela della musica, dell'arte e della bellezza.
*Per me non è un luogo fisico ma un posto dell’anima.
*Sì la amo davvero. È molto più che una città. È speciale. Una perla antica.
===Citazioni in versi===
[[Immagine:Piazza del Plebiscito - Augusto De Luca.jpg|thumb|Piazza del Plebiscito]]
*''(A Napoli dove l'amore è Sovrano | Quando i ragazzi incontrano le ragazze | Ecco cosa dicono) | Quando la luna ti fa spalancare gli occhi | Come un grande fetta di pizza | Questo è l'amore.'' ([[Dean Martin]])
*''Basta ca ce sta 'o Sole, | ca c'è rimasto 'o mare, | na nénna''<ref>Ragazza.</ref>'' a core a core, | na canzone pe' cantà. || Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, | chi ha dato, ha dato, ha dato, | scurdàmmoce 'o ppassato, | simmo''<ref>Siamo.</ref>'' 'e Napule paisà.'' ([[Giuseppe Fiorelli]])<ref>Versi musicati da Nicola Valente.</ref>
*''Bella Napoli, o quanto, i primi dì! | [[Chiaia]], e il [[Vesuvio]], e [[Portici]], e [[Via Toledo|Toledo]], | coi calessetti che saettan lì; | e il gran chiasso e il gran moto ch'io ci vedo, | d'altra vasta città finor digiuno, | fan sì che fuggon l'ore e non m'avvedo. | Ignoranti miei pari, assai più d'uno | la neghittosa Napoli men presta, | con cui l'ozio mio stupido accomuno. | Ma, sia pur bella, ha da finir la festa. | Al picchiar di Quaresima, mi trovo | tra un fascio di ganasce senza testa.'' ([[Vittorio Alfieri]])
*''Che fòra il veder Napoli coi fonti, | così nel sommo suo come nel basso! | Altro saria, ch'aver | marchesi e conti!'' ([[Luigi Tansillo]])
*''Chi puoi proteggere, madonna adorata, | dalla cieca miseria? | Il tacchino che si spidocchia sotto le sacre immagini | o la donna gravida nell'armadio a specchiera? | Ci vorrebbe il mare! | O che discendesse da Posillipo un'onda azzurra di cielo! | Essa dovrebbe salire le scalinate rischiarandosi, | carica di torce azzurre e di dolcezza; | e illuminare i poveri, penetrare nelle nostre contrade, | al fine di renderci diversi e di affermarci! || Ahimè! chi potrebbe esaudirci! | Potenti divinità si sono nascoste laggiù | sotto le colonne spezzate vicino al mare. || Il santo barocco s'è contorto impotente. | Le parole del poeta sono inutili.'' | Napoli-Parigi, settembre-ottobre 1959. ([[André Frénaud]])
*''Chiave di volta di un arco di azzurro, Napoli s'adagia sul mare, | Incoronata da compiacenti nazioni regina d'allegria senza pari: | Ride dell'ira dell'oceano, schernisce la furia del Vesuvio, | Disprezza malattia, e miseria, e fame, quelle che affollano le sue strade assolate.'' ([[Martin Farquhar Tupper]])
*''– Chisto è Napule d' 'o sole, | 'o paese d' 'o calore? | Gela l'acqua inte' 'e cannole''<ref>Tubazioni.</ref>'', | s'è schiattato''<ref>Scoppiato.</ref>'' 'o cuntatore!'' ([[Raffaele Viviani]])
*''Comme a stu suonno de marenare | tu duorme, Napule, viat' a tte! | Duorme, ma nzuonno<ref>In sonno.</ref> lacreme amare | tu chiagne, Napule!... Scétete<ref>Svegliati.</ref>, scé'!...'' ([[Salvatore Di Giacomo]])
*''Da secoli vive la miseria | nel sud dell'Italia. Guardate il suo trono: | pendono come tappezzerie | le tremule ragnatele nere | e i topi grigi rodono | i legni antichi. | Bucherellato trono che attraverso | le finestre rotte | della notte di Napoli respira | con rantolo terribile, | e tra i buchi | i neri riccioli cadono sulle tempie | dei bimbi belli | come piccoli dèi straccioni. | Oh, Italia, nella tua dimora | di marmo e splendore, chi abita? | Così tratti, antica lupa rossa, | la tua progenie d'oro?'' ([[Pablo Neruda]])
*''È mezzogiorno, | balena il mare; | sui colli e al piano | un uniforme | tedio. Alla vampa | canicolare | Napoli dorme || È mezzanotte, | sovra il sereno | golfo, alle rive | tra pianta e pianta | l'argento piove. | La luna è in pieno; | Napoli canta.'' ([[Vittoria Aganoor]])
*''Era fermo Imeneo tra l'erto monte | E 'l mare, in cui sovente austro risuona, | La 've cinge e 'ncorona Napoli bella l'onorata fronte : Napoli che di gloria e d'or corona | Impose a tanti duci, | Ouante serene luci | Ha notte ombrosa, allorché 'l vel dispiega; | E con amor, che avvolge i cori, e lega | L'anime pellegrine, | Facean ghirlanda al crine, | Ed allori tesseano e sacre palme, | E tessean preziosi i nodi all'alme.'' ([[Torquato Tasso]])
*''Fuggo i paterni tetti, e i patrii lidi, | Ma con tremante pié, mi lascio a tergo | Passo, e con questi, che di pianto aspergo, | Per voi rimiro amati colli, e fidi. || I tuoi, si vuole il Ciel, vezzi omicidi | Sirena disleal, dal cor dispergo; | E caro men, ma più securo albergo | Pellegrino ricerco, ov'io m'annidi.'' ([[Giovan Battista Marino]])
*''La gente del [[Vomero]] ha sempre campato | vendendo pane in Via Tribunali. | Accarezzati dalla brezza del Vomero, | quei signori guardano dall'alto in basso | il sudore di Via Tribunali, | le lacrime di [[Mergellina]], | il sangue di [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Mercato]] – | ma se vogliono pregare i santi, | devono scendere nel buio della povertà. | Perché su al Vomero non ci sono chiese con santi | e nemmeno gli dei abitarono mai.'' ([[Alfred Andersch]])
*{{NDR|Venere}} ''Lascia Gaeta, e su per l'onda corre | tanto ch'arriva a [[Procida]] e la rade, | indi giugne a [[Pozzuoli|Puzzòlo]], e via trascorre, | Puzzòlo che di solfo ha le contrade | quindi s'andava in Nisida a raccorre, | e a Napoli scopría l'alta beltade: | onde dal porto suo parea inchinare | la Regina del mar, la Dea del mare.'' ([[Alessandro Tassoni]])
*''Le grandezze, i stupor, le meraviglie, | le delizie, i piacer, mare, aria e sito, | le cose illustri e celebri famiglie | della mia bella Patria, altiero vanto | de l'altre antiche e de le più moderne | degne di glorie eterne, | da cui per gusto altrui son già partito, | e fiori e frutti, e l'acque fresche e chiare, sotto il ciel più che rare, | oggi a Voi, Donne, io canto | se per cantare o dir ne saprò tanto.'' ([[Giovanni Battista del Tufo]])
*''Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale | e una Napoli che ruba in ogni telegiornale, | una Napoli che puzza di ragù di malavita, | di spaghetti, cocaina e di pizza margherita, | di una Napoli abusiva paradiso artificiale | con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare.'' ([[Federico Salvatore]])
*''Ma 'sta città mme pare sempe 'a stessa | che canta pe' cantà, ma sta chiagnenno''<ref>Piangendo.</ref>''. | Napule, chesta si', si 'na canzone | cantata cu dulore, alleramente.'' ([[Raffaele De Novellis]])<ref>Versi musicati da Cafazo.</ref>
*''Mamma Napoli | Io stonghe ccà || E nun abbastano cient'anne | A ll'acqua e mare pe putè cagnà sta razza | 'o viento e terra le tocca pe crianza | e nun le passa maie sta vrenzola e speranza || e nun abbastano cient'anne | pe ce putè assettà a sta tavulata e gente | gente che già ha magnato, gente che già ha bevuto | che 'o mmeglio e chisto munno già se ll'ha futtuto | Mamma Napoli.'' ([[Teresa De Sio]])
*''Napolì | 'e benpensante votano Dc | Napolì | 'e camurriste votano Psi | Napolì | 'e sicchie 'e lota''<ref>Secchi di melma.</ref>'' votano Msi | Napolì | ma 'mmiez' 'a via continuano a murì | Napolì | ma tenimmo 'o sole 'a pizza e 'o mandulino | tarantelle canzone sole e mandulino | a Napoli se more a tarallucce e vino.'' ([[99 Posse]])
*''Napoli fu non è. La pompa altera | de le glorie già sue si volse in duolo. | Busto e tomba di sé, sul nudo suolo | pianger si può, ma non veder qual era. || Con aereo velen la Morte arciera | omicide sbalzò le Parche a volo; | e di Grandi e Plebei recisi a stuolo, | l'insepolto carname i Cieli annera. || Son macelli i Palagi, urne le sponde | del bel Sebeto; e sospirando stassi, | d'orride {{sic|straggi}} insanguinato l'onde. || Passeggier, bagna i lumi, affretta i passi, | fuggi, ché di spavento ombre feconde | spira la Morte ancor viva ne' sassi.'' ([[Giacomo Lubrano]])
*''Napoli ride int'a 'na luce 'e sole | chiena 'e feneste aperte e d'uocchie nire.'' ([[Ferdinando Russo]])
*''Napoli! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.'' ([[Percy Bysshe Shelley]])
*''Napule bella, desiata tanto | dal core e da la mia penosa vita, | Napuli bella, ch'io lassai da canto, | Napuli bella, e come t'ho fuggita? | Napuli bella, gli occhi miei di pianto | son pieni per la misera partita!'' ([[Francesco Galeota]])
*''Napule è comm' 'a femmena, | te fa venì 'o gulìo''<ref>Voglia.</ref>''. | Apprimma''<ref>Prima.</ref>'', core mio | e doppo, frusta llà. | E nfrìnghete, nfrìnghete, nfrà, | nfrùnghete, nfrùnghete, nfrù. || Napule, bello mio, | si' sempe tu, | si' sempe tu.'' ([[Pasquale Cinquegrana]])<ref>Versi musicati da Giuseppe De Gregorio.</ref>
*''Napule è 'nu paese curioso: | è 'nu teatro antico, sempre apierto. | Ce nasce gente ca senza cuncierto''<ref>Senza preparazione.</ref>'' | scenne p' 'e strate e sape recita'.'' ([[Eduardo De Filippo]])
*''Napule è tutta rampe, scalinate, | scale, gradune, grade, gradiatelle, | sagliute, scese, cupe, calate, | vicule ’e coppa, ’e sotto, viculille, | vicule stuorte, | vicule cecate.'' ([[Carlo Bernari]])
*''Napule Napule Napule Na' | 'na notte e luna chiena | 'o sole ca me vase''<ref>Bacia.</ref>'' | 'n'addore e panne spase | me fa' senti' nu rre.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Sergio Bruni.</ref>
*''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}}''<ref>Refuso. In realtà: non.</ref>'' abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. ([[Tristan Corbière]])
*''Non ti ricordi la fresca sera, | molle di nubi, plenilunar, mentre di Napoli per la Riviera | a i parapetti scrosciava il mar? || Era un settembre più che autunnale, | e Piedigrotta passata già; | dentro la Villa, pel gran viale, | avean le raffiche spersa l'està. || Moriva lungi su i mandolini | una canzone, sotto un hôtel. | Ma che profumo di gelsomini! | Parea dal mondo caduto un vel. || Non ti ricordi? Scendea la notte | sempre più opaca, su te, su me; | ci sorpassavano le ultime frotte | de le discepole, da gli ateliers. || Ci soffermammo. Nubi più grosse | spegnean de i cieli, nere, il chiaror; | tossisti, e della piccola tosse | su la tua bocca bevvi il sapor: || e stemmo avvinti, contro a le spume | che ci spruzzavano, salse, ognor più, | mentre [[Posillipo]] con cento e un lume | insanguinava l'onde laggiù...'' ([[Francesco Gaeta]])
*''O bella come una favola d'oro, | città solare, contrada incantata, | ove una dolce invisibile fata | fa sue magie tra una palma e un alloro. || La dolce fata nasconde al mortale, | chiuso in mistero, il divino suo viso; | ma bene effonde nell'aria un sorriso | di mite e ardente fulgor celestiale. || Tutta ne esulta la verde pendice | lungo il grand'arco del golfo beato; | tutto ne splende, commosso, incendiato, | l'azzurro specchio del mare felice. || Solo, laggiù, c'è un cattivo gigante''<ref>Il Vesuvio.</ref>'' | che freme e sbuffa in rabbioso tormento; | ma il suo fumacchio, portato dal vento, | si perde in ciel come un cirro vagante.'' ([[Diego Valeri]])
*''O gente senza alcuna cortesia, | la cu' 'nvidia punge | l'altrui valor, ed ogni ben s'oblia; | o vil malizia, a te, perché t'allunge | di bella leggiadria, | la penna e l'orinal teco s'aggiunge.'' ([[Cino da Pistoia]])
*''Oje né', | si te vuó' sciogliere''<ref>Scioglierti, nel senso di lasciarmi.</ref>'', | 'a strada è libera, | puó' cammenà. | Napule è chino 'e femmene | tutte pe' me, | ca vònno''<ref>Vogliono.</ref>'' a me, | pazze pe'mmé.'' ([[Salvatore Baratta]])<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref>
*''Pare che a tre generazioni di russi | fosse proibito andare a spasso | senza meta per le vie | di questa città meridionale, | lasciando libero lo sguardo di vagare, | curiosare disinvolti | qua e là, scattanti come bovi, | non com'aquile o leoni in cerca di preda, | che aguzzano la vista crudele''. ([[Maksim Amelin]])
*''Pe' [[Via Toledo|Tuleto]], p' 'a strada cchiù bella | d' 'a cchiù bella città ca se trova, | n'ata vita llà 'n miezo vulesse campà!...''
:'' 'N Paraviso 'stu sciore 'e bellezza | llà sultanto 'o putite truvà!'' ([[Salvatore Baratta]])
*''Per questo, straniero, la gente | a Napoli ha il culto dei santi: | da sempre ha conosciuto non un solo Dio, | ma molti dei, | perciò scambia San Paolo e San Pietro con i Dioscuri, | San Giovanni con Hermes | e Santa Restituta con Cibele. | Vecchie usanze dei tempi di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]].'' ([[Alfred Andersch]])
*''Più volte haver porai tu fors'udito | la nobiltade et la celebre fama | de 'st'inclyta città posta nel lito | de le syrene. Et Napoli hor si chiama. | A questo lieto et fortunato sito | la giovenetta, ch'anchor via più s'ama, | sepolta giace et come antica autrice | la sirena Parthenope si dice.'' ([[Ioan Bernardino Fuscano]])
*''Pure la nostra sirena vedrai, Partenope, alla quale, condotta di qua dal mare, lo stesso Apollo indicò con la colomba Dionea il fertile suolo. A questa mia sede natale io ti invito. Qui è mite l'inverno e fresca l'estate: qui con le onde sue lente batte il mare tranquillo, ed è la pace sicura e il dolce far niente e una quiete senza fine; e si dorme qui, tanto!'' ([[Publio Papinio Stazio]])
*''Qui sicura è la pace, e qui si gode | d'una comoda vita il bel piacere, | né v'è chi l'ozio altrui conturbi, o i sonni. | Non ha litigi il foro, e niun contrasto | conobbero giammai le leggi armate; | del diritto s'appaga ogni uom d'onore | senza aspettar che un tribunal l'astringa. | Or dirò delle superbe cose, | ch'alle colte città crescono il vanto? | Vedrai li sacri templi, e gli atrii suoi | da cento trammezzati alte colonne: | le due moli vedrai, teatro e circo, | e i quinquennali giuochi, il cui splendore | non cede a quei, che [[Roma]] sacra a Giove. | Né di [[Menandro]] a te lodar pretendo | le commedie di riso, e il dir faceto | di greco misto, e di parlar latino. | Né manca qui ciò, ch'è diletto al senso.'' ([[Publio Papinio Stazio]])
*''Quivi Napoli bella i regi alberga, | Città vittoriosa e trionfale: | Veggio altri tempi ancor, e in altri monti | Quel ch'ora innalza tre sublimi fronti.'' ([[Torquato Tasso]])
*''Settimana di sette feste, | questa è Napoli, punto e basta! | Passa il guappo con le maestre, | s'alza il grido dell'acquaiuol.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Lino Benedetto.</ref>
*''Stace Napole mia, bella, e gentile, | sciore de 'Talia<ref>''Fiore di Italia.''</ref>e schiecco<ref>''Specchio.''</ref>de lo Munno, | mamma che face nascere l'Abrile | Tutto a no ventre | sempre co l'Autunno, | sott'a n'airo né gruosso né sottile, | 'nzino a mare commo uovo chino e tunno, | accanto a sciumme''<ref>Fiumi.</ref>'', e munte, e fontanelle, | Che 'nnanze foro giuvene e zitelle.'' ([[Giulio Cesare Cortese]])
*''T'accumpagno vico vico | sulo a tte ca si' 'n amico | e te porto pe' 'e quartiere | addò 'o sole nun se vede | ma se vede tutto 'o riesto | e s'arapeno 'e ffenèste | e capisce comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella. | Comm'è bella comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella.'' ([[Claudio Mattone]])
*''T'adoro, sì, domenica | napoletana verso giugno: oh tu | di fragole odorosa! | oh coltri gialle e rosa | a i terrazzi! oh, profumo del ragù! || Ecco, a la chiesa prossima | chiama a distesa il campanello ancor; | nel sole, hanno per «essa», | tornata da la messa, | mobili e letto una scintilla d'or: || spunta con lumi e musica | per la salita la procession; | incede il Santo, e trema; | sul baldacchino crema | foglie di rose piove ogni balcon. || Adoro il tuo crepuscolo: | la gelsa bianca ne i panieri appar: | e l'uom de le campagne | suoi serti di castagne | su la pertica lunga ama cantar: || siede al balcone e dondola | «essa», con il ventaglio in grembo, il pié: | assorta un po', sospira | al dì che si ritira, | e ride a pena, tra le amiche, a me.'' ([[Francesco Gaeta]])
*''Una croce nera sul petto dell'italiano, | senza intaglio, rabesco, splendore, | conservata da una famiglia povera | e portata dall'unico figlio...| Giovane nativo di Napoli! | Cos'hai lasciato sui campi di Russia? | Perché non hai potuto esser felice, | circondato dal celebre golfo? | Io che ti ho ucciso vicino a Mozdòk | sognavo tanto il vulcano lontano! | O, come sognavo nelle distese del Volga | almeno una volta di andare in gondola! | Ma io non son venuto con la pistola | a portarti via l'estate italiana | e le mie pallottole non hanno fischiato | sulla santa terra di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]]! | Qui ho sparato! Qui dove sono nato, | dov'ero orgoglioso di me e degli amici, | dove gli epici canti dei nostri popoli | non risuonano mai in traduzioni. | Forse che l'ansa del medio Don | è studiata da uno scienziato straniero? | La nostra terra, la Russia, la Rus, | l'ha seminata una camicia nera? | T'hanno portato qui in una tradotta | per conquistare lontane colonie, | perché la croce del cofanetto familiare | crescesse alle dimensioni d'una croce di tomba... | Non permetterò che la mia patria sia portata | oltre le distese di mari stranieri! | Io sparo. E non c'è giustizia | più giusta della mia pallottola! | Non sei mai stato né vissuto qui!... | Ma è sparso sui campi nevosi | l'azzurro cielo italiano, | sotto il vetro degli occhi morti.'' ([[Mikhail Svetlov]])
*''Vi quant'è bella Napule | pare nu franfellicco: | ognuno vene e allicca | arronza e se ne va.'' ([[canti popolari|canto popolare napoletano]])
*''Vieni o straniero nella grande Napoli, vedila, e muori! | Ama e inebriati, godi mentre l'attimo fugge | Il più splendido sogno, scorda i desideri delusi, | e i tormenti che un demone ha tessuto nella tua vita: | impara qui a godere, ad essere felice, e poi muori!'' ([[August von Platen-Hallermünde]])
*''Voglia 'e turnà | dint'e vicoli e sta città, | guarda e ride e te vò tuccà | nun se ferma mai, | voglia 'e verè | notte e juorno te fa cantà | chest'è Napule do cafè | nun te può sbaglià.'' ([[Teresa De Sio]])
====[[Edoardo Bennato]]====
*''Chille ca nun vonno fa' 'a fila, | chille che stanno arreto 'e spurtielle, | chille ca passano c' 'o rrusso, | chille ca se fermano c' 'o giallo, | chille ca stanno chiene 'e miliarde, | chille ca vanno pezziente, 'e viecche, 'e criature, 'e buone, 'e malamente, | nisciuno! | Nun se salva nisciuno, | nisciuno nisciuno, | int' 'a 'sta città nun se salva nisciuno!''
*''E la nottata non passa mai | Bella, appariscente, invidiata, invadente | Volgare, indecente, violenta, incandescente | Ma è la mia città''.
*''Non è piana non è verticale | è una linea che sale in collina | è una strada che parte dal mare | il percorso della città obliqua. || Scale mobili sotto la luna | diagonali e passaggi segreti | un cammino che esiste da sempre | il tesoro della città antica.''
====[[Libero Bovio]]====
*''E cheste è Napule: | Canzone ca nun more, | Profumo 'e ll'aria, | Ciardino sempe 'n fiore. | Speranze, ammore, lacreme: | Napule chesto vo'.''
*''Chist'è 'o paese d' 'o sole, | chist'è 'o paese d' 'o mare, | chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole,| so' doce o so' amare, so' sempe parole d'ammore!''
*''È tutta d'oro, | d'oro e celeste è Napule. | Se canta e more? | Ma i' voglio murì ccà. | Pe' Napule e Maria | trèmmano 'e ccorde d' 'a [[chitarra]] mia, | Marì.''<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref>
====[[Chariteo]]====
*''La gentil sacra, cittade, | Napol, di Muse et divi antiquo hospitio; | di [[w:|trabea]] degna et non d'aspro cilitio.''
*''Seconda patria mia, dolce Sirena, | Parthenope gentil, casta cittade, | nido di leggiadria e nobiltade, | d'ogni vertute e di delicie piena; || con tal dolor ti lascio e con tal pena, | qual, lasso!, io mai soffersi in nulla etade. | A dio, amici!, a dio, dolci contrade: | Hor qui ragion le lagrime non frena.''
*''– Parthenope son io, piena di duolo: | Non men beäta pria, c'hor infelice, | squarciata in mille parti, equata al suolo. || Misera me!, fruïr più non mi lice | Primavera, che sempre in me fioriva; | ché Venere è conversa in diva ultrice! || Libera fui gran tempo, hor son captiva, | in man di fieri monstri, horrendi et diri''<ref>I francesi di Luigi XII che occuparono Napoli dal 4 agosto 1501 al 16 maggio 1503.</ref>'', | quai Protheo doma in la Carpathia riva. || Qual re più fida in regno, in me si miri | come in lucido specchio! O re possenti, | imparate frenar vostri desiri! || Non vi inganne il piacer di ben presenti, | ché sempre a voi minaccia il Re {{sic|magiore}} | ciò che temon di voi le minor genti.''
====[[Nino D'Angelo]]====
*''Ma quanto bene te voglio, mia cara città, | quann'era vierno''<ref>Inverno.</ref>'' cu 'o sole m'ê''<ref>Mi hai.</ref>'' fatto scarfa<nowiki>'</nowiki> ''<ref>Riscaldare.</ref>'', | mmiezzo a 'sti strade cchiù vecchie 'e l'età | tu m'ê 'mparato a parla', | e quanta vote m'ê fatto capi' | ca se po' sempe muri<nowiki>'</nowiki>''.
*''<nowiki>'</nowiki>Nu napulitano nunn'è sempe allero, | nun le basta 'o sole, tene troppi pensiere, | dint' 'a chesta gara parte sempe arrete''<ref>Indietro</ref>'', | corre tutt' 'a vita e 'o traguardo è 'na barriera.''
*''Sott' a 'stu cielo blu, | 'o ssaje ca nun se vola | e nun se po' campa' sempe aspetta' | speranza e sole. | T'ha tradito 'sta città, | ca vo' sulo ave' e nun dà. | Stella napulitana | che triemme 'ncopp' 'a 'stu mare | ca nun t'ha dato maje niente.''
====[[Pino Daniele]]====
*''Città che non mantiene mai le sue promesse, | città fatta di inciuci e di fotografia, | di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] e di [[Sofia Loren|Sofia]] | ma è la mia città | tra l'inferno e il cielo.''
*''Napule è mille culure | Napule è mille paure | Napule è a voce d' 'e criature''<ref>Creature, bambini.</ref>'' | che saglie chiano chianu | e tu saje ca nun si sulo''.
*''Napule è 'na carta sporca | e nisciuno se ne 'mporta | e ognuno aspetta 'a ciorta.''
*''Napule è tutta 'no suonno | e 'a sape tutto 'o munno | ma nun sanno a verità.''
*''Simmo lazzari felici | gente ca nun trova cchiù pace | quanno canta se dispiace | è sempe pronta a se vutta' | pe' nun perdere l'addore.''
*''Terra mia, terra mia | comm'è bello a la penza'. | Terra mia, terra mia | comm'è bello a la guarda'. | Nunn è 'o vero nun è sempre 'o stesso | tutt' 'e journe po' cagna' | ogge è dritto, dimane è stuorto | e chesta vita se ne va.''
====[[Ernesto Murolo]]====
*''E 'a Luna guarda e dice: | "Si fosse ancora overo. | Chisto è 'o popolo 'e na vota''<ref>Di una volta.</ref>'', | gente semplice e felice. | Chist'è Napule sincero, | ca pur'isso se ne va".''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref>
*''Napule, | a qua' parte d' 'o munno se fa '[[amore|ammore]] | comm'a Napule, 'e sera, 'int'a ll'està''<ref>Estate.</ref>''? | Vócche vasate''<ref>Bocche baciate.</ref>'', cantano, | core tradute, chiagnono. | Ma è tantu bella Napule | ca pure ll'odio te fa scurdà''<ref>Dimenticare.</ref>''.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref>
*''Napule bella mia, | terra d'ammore, lacreme e canzone... | che suonno d'oro ca nce faje sunná''<ref>Sognare.</ref>''! | 'Ncòre nce miette na malincunía, | na freva tu nce miette dint'<nowiki>'</nowiki>e vvéne | pecché nce vuó' fa' chiagnere e cantá.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref>
====[[Totò]]====
*''A Napule nun se po' sta cuieto''<ref>Quieto.</ref>''. | Aiere un brutto cane mascalzone | se ferma, addora, aiza 'a coscia 'e reto, | e po' mme fa pipi 'nfaccia 'o sciassì.''
*''Io voglio bene a Napule | pecché 'o paese mio | è cchiù bello 'e 'na femmena, | carnale e simpatia. || E voglio bene a te | ca si napulitana | pecché si comm'a me | cu tanto 'e core 'mmano.''
*'''Sta Napule, riggina d' 'e ssirene, | ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene. | 'A tengo sana sana dinto''<ref>Dentro.</ref>'' 'e vvene, | 'a porto dinto 'o core, ch'aggia''<ref>Che devo.</ref>'' fa'? | Napule, si' comme 'o zzucchero, | terra d'ammore – che rarità!''
==Proverbi==
*Napl<sub>''ǝ''</sub> tand'avandát<sub>''ǝ''</sub> s'è r<sub>''ǝ''</sub>ddótt<sub>''ǝ''</sub> a car<sub>''ǝ''</sub>scià prèt<sub>''ǝ''</sub>. ([[Proverbi lucani|lucano]])
*Napulitane: larghe 'e vocca e stritte 'e mane. ([[Proverbi napoletani|napoletano]])
*'O napulitano è cavaliere. ([[Proverbi napoletani|napoletano]])
*[[Roma]] santa, [[L'Aquila|Aquila]] bella, Napoli galante. ([[Proverbi italiani|italiano]])
*Tre sono le meraviglie, Napoli, [[Roma]] e la faccia tua. ([[Proverbi italiani|italiano]])
==Note==
<references />
==Voci correlate==
{{div col|strette}}
*[[Archivio di Stato di Napoli]]
*[[Arcipelago Campano]]
*[[Biblioteca dei Girolamini]]
*[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]]
*[[Borbone delle Due Sicilie]]
*[[Borgo Santa Lucia]]
*[[Brodo di polipo]]
*[[Camorra]]
*[[Campania]]
*[[Canzone classica napoletana]]
*[[Casatiello]]
*[[Castel Capuano]]
*[[Castel sant'Elmo]]
*[[Centro direzionale di Napoli]]
*[[Certosa di San Martino]]
*[[Chiostri di San Martino]]
*[[Cimitero delle Fontanelle]]
*[[Cimitero di Poggioreale]]
*[[Crypta Neapolitana]]
*[[Cucina napoletana]]
*[[Ducato di Napoli]]
*[[Festa di Piedigrotta]]
*[[Filastrocche napoletane]]
*[[Fontana della Spinacorona]]
*[[Forcella (Napoli)|Forcella]]
*[[Galleria Umberto I]]
*[[Golfo di Napoli]]
*[[Guappo]]
*[[Il Vasto]]
*[[Indovinelli napoletani]]
*[[Istituto italiano per gli studi filosofici]]
*[[Lago d'Averno]]
*[[Lazzari]]
*[[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]]
*[[Maschio Angioino]]
*[[Mergellina]]
*[[Modi di dire napoletani]]
*[[Mostra d'Oltremare]]
*[[Museo archeologico nazionale di Napoli]]
*[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]]
*[[Museo nazionale di Capodimonte]]
*[[Museo nazionale di San Martino]]
*[[Palazzo Cellammare]]
*[[Palazzo Donn'Anna]]
*[[Pallonetto di Santa Lucia]]
*[[Pastiera napoletana]]
*[[Piazza Carlo III (Napoli)|Piazza Carlo III]]
*[[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]]
*[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Dante]]
*[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]]
*[[Pignasecca]]
*[[Pizza]]
*[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]]
*[[Porta Capuana]]
*[[Posillipo]]
*[[Preghiere napoletane]]
*[[Presepe napoletano]]
*[[Proverbi napoletani]]
*[[Pulcinella]]
*[[Quartieri Spagnoli]]
*[[Real Albergo dei Poveri]]
*[[Regno di Napoli]]
*[[Repubblica Napoletana (1799)]]
*[[Risanamento di Napoli]]
*[[Riviera di Chiaia]]
*[[San Gennaro]]
*[[Scioglilingua napoletani]]
*[[Scugnizzo]]
*[[Scuola di Posillipo]]
*[[Scuola militare "Nunziatella"]]
*[[Sebeto]]
*[[Sedili di Napoli]]
*[[Spaccanapoli]]
*[[Stazione zoologica Anton Dohrn]]
*[[Stazioni dell'arte]]
*[[Strummolo]]
*[[Teatro di San Carlo]]
*[[Teatro napoletano]]
*[[Teatro San Carlino]]
*[[Università degli Studi di Napoli Federico II]]
*[[Vesuvio]]
*[[Via Foria]]
*[[Villa comunale di Napoli]]
*[[Voci e gridi di venditori napoletani]]
*[[Vomero]]
*[[Zucchine alla scapece]]
{{Div col end}}
==Altri progetti==
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I segreti di Twin Peaks
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Ignazio Cannata
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wikitext
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{{FictionTV
|titoloitaliano= I segreti di Twin Peaks
|tipofiction= Serie TV
|immagine= I segreti di Twin Peaks (logo).svg
|dimensioneimmagine=
|titolooriginale= Twin Peaks
|paese= USA
|anno= 1990–1991
|genere= drammatico, thriller
|stagioni= 2
|episodi= 30
|ideatore= [[David Lynch]] & [[Mark Frost]]
|attori=
*[[Kyle MacLachlan]]: Agente Speciale Dale Cooper
*[[Michael Ontkean]]: Sceriffo Harry S. Truman
*[[Mädchen Amick]]: Shelley Johnson
*[[Dana Ashbrook]]: Bobby Briggs
*[[Richard Beymer]]: Benjamin Horne
*[[Lara Flynn Boyle]]: Donna Hayward
*[[Joan Chen]]: Jocelyn Packard
*[[Eric Da Re]]: Leo Johnson
*[[Sherilyn Fenn]]: Audrey Horne
*[[Warren Frost]]: Dr. Will Hayward
*[[Harry Goaz]]: Agente Andy Brennan
*[[Michael Horse]]: Tommy "Hawk" Hill
*[[Piper Laurie]]: Catherine Martell
*[[Sheryl Lee]]: Laura Palmer / Madeleine Ferguson
*[[Peggy Lipton]]: Norma Jennings
*[[James Marshall (attore)|James Marshall]]: James Hurley
*[[Everett McGill]]: "Big" Ed Hurley
*[[Jack Nance]]: Pete Martell
*[[Kimmy Robertson]]: Lucy Moran
*[[Russ Tamblyn]]: Dottor Lawrence Jacoby
*[[Kenneth Welsh]]: Windom Earle
*[[Ray Wise]]: Leland Palmer
|doppiatoriitaliani=
*[[Stefano Benassi]]: Agente Speciale Dale Cooper
*[[Mario Cordova]]: Sceriffo Harry S. Truman
*[[Chiara Colizzi]]: Shelley Johnson
*[[Riccardo Niseem Onorato]]: Bobby Briggs
*[[Massimo Rinaldi (doppiatore)|Massimo Rinaldi]]: Benjamin Horne
*[[Giuppy Izzo]]: Donna Hayward
*[[Rossella Izzo]]: Jocelyn Packard
*[[Fabrizio Vidale]]: Leo Johnson
*[[Loredana Nicosia]]: Audrey Horne
*[[Giuseppe Rinaldi]]: Dr. Will Hayward
*[[Tony Sansone]]: Agente Andy Brennan
*[[Maurizio Mattioli]]: Tommy "Hawk" Hill
*[[Sonia Scotti]]: Catherine Martell
*[[Roberta Paladini]]: Laura Palmer / Madeleine Ferguson
*[[Barbara Castracane]]: Norma Jennings
*[[Mauro Gravina]]: James Hurley
*[[Francesco Fagioli]]: "Big" Ed Hurley
*[[Giampiero Albertini]]: Pete Martell (1^ voce)
*[[Glauco Onorato]]: Pete Martell (2^ voce)
*[[Antonella Rinaldi]]: Lucy Moran
*[[Giorgio Lopez]]: Dottor Lawrence Jacoby
*[[Sandro Iovino]]: Windom Earle
*[[Pino Colizzi]]: Leland Palmer
|note=
'''Musiche''': [[Angelo Badalamenti]]
}}
'''''I segreti di Twin Peaks''''', serie televisiva statunitense. Seguita da ''[[Twin Peaks (serie televisiva 2017)|Twin Peaks]]'' (2017).
==Stagioni==
*[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)|Prima stagione]]
*[[I segreti di Twin Peaks (seconda stagione)|Seconda stagione]]
==Citazioni su ''I segreti di Twin Peaks''==
*Audrey è stata grande per me. Ha tirato fuori un lato di me più malizioso e divertente che avevo represso, cercando di essere adulta. Ha reso OK utilizzare, ogni tanto, il potere che si ha come donna di essere manipolatrice, di essere precoce. Insegue ciò che vuole con veemenza e se lo prende. Penso che sia davvero ammirevole. È questo che mi piace di lei. ([[Sherilyn Fenn]])
*{{NDR|[[Homer Simpson]] sta guardando la televisione}}<br>'''Voce narrante''': Avete proprio dell'ottimo caffè qui a Twin Peaks. E dell'ottima crostata di ciliegie.<br>{{NDR|Viene inquadrato il televisore che mostra un gigante ballare con un cavallo bianco alla luce di un semaforo sotto le note di una canzone smooth jazz}}<br>'''Homer''': Genialmitico! Non ho la minima idea di cosa stia succedendo. (''[[I Simpson (nona stagione)#Episodio 3, Il sassofono di Lisa|I Simpson]]'')
*Con [[Sherilyn Fenn]], ''Twin Peaks'' raggiunse e distrusse senza sforzo la sessualità di ogni altro show. ([[James Marshall (attore)|James Marshall]])
*David Lynch non forza realisticamente. Eppure eroi e antieroi, persecutori e vittime sono talmente esaltati dal suo manierismo da invitare la gente all'immedesimazione. ([[Oreste Del Buono]])
*È una serie straordinaria, uno dei molti capolavori di David Lynch. Il primo caso, riuscito, di serie tv ambiziosa e di qualità. Invecchiato benissimo. In realtà la scoperta dell'omicida di Laura non è che la punta dell'iceberg. È come se Lynch avesse riversato dentro la serie tutti i suoi sogni/incubi, come del resto sempre ha fatto in ogni sua opera, fino al caso estremo ''Inland Empire''. ''I segreti di Twin Peaks'' (questo il vero titolo della serie, che in un primo momento doveva chiamarsi ''Passaggio a Nord-Ovest''), è come un canto per l'adolescenza perduta e il tempo che fu. Un'elegia misteriosa e lunare, zeppa di riferimenti allegorici e situazioni oniriche, incentrata sulle vicende di un piccolo paese americano al confine con il Canada (le riprese vere furono effettuate a Snoqualmie e North Bend, a nord-ovest dello stato di Washington). ([[Andrea Scanzi]])
*''I segreti di Twin Peaks'' ha segnato un'epoca. Non solo televisiva. Ha simboleggiato l'inquietudine degli anni Novanta, cui ha offerto persino una colonna sonora, scritta da Angelo Badalamenti. ([[Aldo Grasso]])
*L'agente speciale Cooper si muove tra il passato di Laura e il presente delle sue amiche e amici e di tanti altri, tutti a Twin Peaks, con le sue contraddizioni, il suo aspetto da bravo ragazzo stolido e la sua acuta sensibilità quasi morbosa di conoscitore dell'animo umano. È veramente una sorpresa nella narrativa gialla tendente al nero degli ultimi tempi. Via via che gli sfilano davanti i possibili colpevoli, l'agente speciale Cooper è capace di riconoscerne l'innocenza, non quella generale, ma quella specifica, quella concernente il delitto su cui s'indaga e la trasgressività che costituisce la specialità di David Lynch si afferma maggiormente nel baluginare qua e là di una positività a sorpresa, quasi a tradimento. «I segreti di Twin Peaks» è narrato molto bene, senza il minimo tentativo di forzatura realistica. Come, del resto, le altre opere di David Lynch manierista a volte sublime. È una favola dell'orrore inevitabile contenuto in un agglomerato umano. ([[Oreste Del Buono]])
*Il genere fiction-serie tv è orribilmente inficiato da migliaia di prodotti scadenti e che la qualità media del cinema-cinema è nettamente superiore: ma quando un grande regista salta anche momentaneamente in zona serie tv tutto si nobilita ed è una festa. E il primo squillo di questa festa lo lanciò proprio David Lynch con quella località sperduta, Twin Peaks, piena di segreti oscuri e specchio dell'anima oscura del mondo. ([[Antonio Dipollina]])
*In fondo, la serie segna l'improbabile incontro tra la soap opera e l'arte contemporanea. ([[Thierry Jousse]])
*L'ambientazione a volte diventa essa stessa un personaggio. Ci sono molti luoghi santi qui, molti luoghi sacri. Non saprei come descriverli. Toccano qualcosa nella psiche. È quasi come essere in un dipinto in movimento. ([[Michael Horse]])
[[File:David Lynch Red.jpg|thumb|[[David Lynch]] nel 2009]]
*Le idee arrivano nei modi più impensati. Basta tenere gli occhi aperti. Qualche volta sul set capitano dei piccoli incidenti che mettono in moto l'immaginazione. Durante le riprese dell'episodio pilota dei Segreti di Twin Peaks, nella nostra troupe c'era un arredatore di nome Frank Silva. Mai e poi mai sarebbe dovuto comparire nella serie. Mentre giravamo alcune scene nella casa di Laura Palmer, Frank stava spostando dei mobili nella camera da letto della ragazza. Io mi trovavo nell'ingresso, sotto un ventilatore a soffitto. Una donna disse: "Frank, non spostare il cassettone davanti alla porta in quel modo. Non chiuderti dentro." Ebbi così una visione di Frank nella stanza. Lo raggiunsi di corsa e gli domandai: "Sei un attore?". Rispose: "Guarda caso sì", perché a Los Angeles sono tutti attori. Forse al mondo lo sono tutti. Così dissi: "Frank, in questa scena ci sarai tu". Girammo tre panoramiche della camera, due senza e una con Frank accucciato e immobile ai piedi del letto. Non avevo idea però di cosa significasse o a che cosa servisse questa scena. Di sera scesi al piano inferiore, stavamo girando la scena in cui la madre di Laura Palmer è sdraiata sul divano. Annientata dal dolore e dalla disperazione. Improvvisamente, vede qualcosa con l'occhio della mente e scatta a sedere di colpo, urlando. Sean, il cineoperatore, doveva manovrare la cinepresa e seguire il volto della donna mentre si alzava all'improvviso. Mi parve che avesse fatto un ottimo lavoro. Così dissi: "Stop! Perfetto, stupendo!". Sean dissentì: "No, per niente". "Perché?" "C'era qualcuno riflesso nello specchio." "Chi?" "Frank." Sono incidenti che capitano e mettono in moto l'immaginazione. Da cosa nasce cosa e se lasci fare ne nascerà un'altra completamente diversa. ([[David Lynch]])
*Lynch, insieme a Mark Frost, aprì una strada fantasmagorica, con il primo grande regista del cinema vero che si misurava con le potenzialità di una cosa che si chiama "serie televisiva" e che oggi – con gran dispetto dei tenutari di talk-show e varietà cascanti – rimane l'unico motivo sensato per possedere un televisore. ([[Antonio Dipollina]])
*Mentre [[David Lynch|David]] e io lavoravamo a ''Twin Peaks'', i nostri disaccordi riguardavano principalmente il fatto che io volevo più chiarezza e David voleva tirare la corda ancora un po' - voglio dire, penso che se David avesse fatto a modo suo, ancora adesso non sapremmo chi ha ucciso Laura Palmer. ([[Mark Frost]])
*Mi hanno offerto ogni possibile variante di Audrey Horne, nessuna delle quali era altrettanto riuscita o divertente. ([[Sherilyn Fenn]])
*Ogni anno vediamo centinaia di personaggi morire nelle serie televisive. Ed solo una questione di minuti prima che i altri personaggi connessi a questi morti se ne facciano una ragione. [...] parlano dei cari defunti come se li avessero visti essi stessi in televisione. Apprezzo il fatto che ci sia questo motivo che ritorna: come la morte {{NDR|di Laura Palmer}} abbia avuto impatto sulla cittadina e in particolare sulla famiglia. È cosa rara, un passo avanti per la televisione. ([[Mark Frost]])
*Quanto all'omicidio, volevamo lasciarlo a lungo in sospeso [...] era il mistero l'ingrediente magico: avrebbe fatto vivere ''Twin Peaks'' molto più a lungo. ([[David Lynch]])
*Sembra quasi un paradosso ma spesso si fa fatica a trovare un romanzo moderno o un film che sia più interessante di un buon telefilm. C'è in giro, ad esempio, un'opera che rappresenti un viaggio metafisico fra i segreti del Male più avvincente di ''Twin Peaks''? ([[Aldo Grasso]])
*''Twin Peaks'' è un trip. A mostrare i segni del tempo sono cose marginali: il doppiaggio (spesso pure sbagliato), il look (agghiacciante), le pettinature da fine anni Ottanta. Ma non la storia, la fascinazione. Il vivo senso di terrore che scaturisce dagli incubi di Dale Cooper, dalle urla di Laura, dalle tende rosse della Loggia Nera. Dagli unti capelli grigi di Bob. È una serie anche leggera, bucolica a tratti, spensierata (ad esempio la ''liaison'' tra Lucy e Andy), ma Lynch concede pochissimo. E infatti il finale è apocalittico: nessuna speranza, l'eroe verrà posseduto e tutti o quasi moriranno. ([[Andrea Scanzi]])
====[[Angelo Badalamenti]]====
*Gran parte delle musiche di ''Twin Peaks'' furono composte prima dell'inizio delle riprese. [[David Lynch|David]] metteva addirittura su i demo e faceva muovere gli attori a ritmo di musica.
*''Laura Palmer's Theme'' era una composizione grandiosa nel mondo in cui si sviluppava a partire dalla semplice ripetizione di una figurazione in tonalità minore per poi diventare triste e romantica e infine risolversi nuovamente in tonalità minore. [...] Era perfetta perché a ogni nuova scoperta riguardante l'omicidio riusciva a seguire un sentiero che andava prima dal mistero alla bellezza, poi dalla tristezza fino a ritornare nell'oscurità.
*Nel putiferio del Roadhouse, mentre i boccali di birra volano in aria, vediamo [[Julee Cruise|Julee]] cantare una bellissima canzone dal ritmo lento. È scioccante. In un posto come quello normalmente non si sentirebbe questo tipo di musica. [...] Le canzoni cantate da Julee hanno due funzioni: sono in contrasto con le immagini e stabiliscono il tono della serie televisiva.
===Frasi promozionali===
====Spot Mediaset====
{{cronologico}}
*Puoi arrivarci anche da Dallas, viaggiando a Nord Ovest verso il confine. Lontano, molto lontano c'è una piccola città. Ci sono uomini e donne in questa città. La città ha un nome. Twin Peaks. Twin Peaks. Twin Peaks.<ref name="promo mediaset">Dallo spot promozionale della prima messa in onda su Canale 5, visibile in Viviana Sicurella, [http://www.mediaset.it/quimediaset/articoli/twin-peaks-i-promo-di-canale-5-del-1991_18155.shtml ''"Twin Peaks: i promo di Canale 5 del 1991''], ''Mediaset.it'', 7 aprile 2015.</ref>
*Le ciambelle sono deliziose in questa città. Questa città si chiamava Paradiso. Ora si chiama Twin Peaks.<ref name="promo mediaset"/>
*Nei sogni parli con Laura e Laura ti risponde con mille voci diverse. Questa volta hai due ore di tempo. Due ore a Twin Peaks per ascoltare tutte le voci e scoprire di che sostanza sono fatti i sogni.<ref name="promo mediaset"/>
*Sapete mantenere un segreto? Chi ha ucciso Laura Palmer ucciderà ancora. Il vero volto di chi ha ucciso Laura. Il vero nome di chi ha ucciso Laura.<ref name="promo mediaset"/>
*La paura è una canzone, Shelly. La paura è un rumore nei sogni, Shelly. La paura è un rumore nell'altra stanza. lA paura è una parola, Shelly. Qual è la parola che non vorresti mai sentire?<ref name="promo mediaset"/>
*Lontano, molto lontano, c'è una piccola città. E appena fuori dalla città gli alberi sono molto alti. Tra gli alberi c'è una casa. nella casa c'è un uomo e nella sua testa c'è un gioco molto speciale. Il gioco si chiama Twin Peaks. E il goicatore si chiama Windom.<ref name="promo mediaset"/>
*Ricordati, il gioco si chiama Twin Peaks e il giocatore... Windom, Windom Earle.<ref name="promo mediaset"/>
*C'è un posto dove non hai mai guardato. Prova a immaginare.<ref name="promo mediaset"/>
*Il futuro è un posto strano e meraviglioso a Twin Peaks. Il futuro è un posto dove nessuno ha mai guardato. Il posto dove le domande incontrano le risposte. Arriveremo insieme.<ref name="promo mediaset"/>
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Jennifer Lynch]]
*''[[Twin Peaks (serie televisiva 2017)|Twin Peaks]]'' (2017)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Twin Peaks}}
[[Categoria:I segreti di Twin Peaks| ]]
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Asia Argento
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2022-08-14T17:08:34Z
Mariomassone
17056
/* Citazioni di Asia Argento */
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text/x-wiki
[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
{{Int|Da ''[https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cultura-tempo-libero/22_giugno_23/asia-argento-sono-cresciuta-stato-brado-oggi-vedo-tanti-genitori-elicottero-che-io-non-voglio-essere-87710148-f327-11ec-a33f-21a3ebbb717f.shtml Asia Argento: «Sono cresciuta allo stato brado, oggi vedo tanti genitori-elicottero che io non voglio essere»]''|Intervista di Sara D'Ascenzo, ''corrieredelveneto.corriere.it'', 23 giugno 2022|h=4}}
*{{NDR|Su [[Alda Merini]]}} Mi rispecchio molto nella sua poetica, nella sua libertà, nelle sue scelte, nella sua sfrontatezza , ma anche nel suo pudore.
*Io sono cresciuta un po’ allo stato brado, i miei segreti non c’era nessuno che cercava di scoprirli. I genitori oggi sono un po’ genitori-elicottero che gravitano sulla vita dei figli cercando di evitare loro ogni problema. I lati oscuri non sono lati negativi, sono semplicemente pensieri diversi e fuori dal coro. È giusto che i figli siano diversi, che facciano i loro errori, che noi genitori non siamo sempre un tappeto di salvezza pronti ad accoglierli, è giusto che cadano e si facciano male e imparino a rialzarsi. Certo dipende da quanto oscuri sono, ma io come madre cerco di essere una persona su cui sanno di poter contare, alla quale non devono per forza raccontare tutto. Sanno che se sono nei guai io ci sono materialmente, spiritualmente, per sostenerli, per cercare di ragionare insieme sui problemi che loro forse hanno ancora più di noi.
*{{NDR|Su [[Venezia]]}} È una città che dà la labirintite, non si riescono ad avere punti di riferimento, e questo l’ho trovato liberatorio. È una città unica e pensare di essere su una sorta di palafitte è come avere continuamente la Sindrome di Stendhal: ci sono così tante informazioni, così tanta cultura. È una vertigine e me ne sono innamorata.
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Asia Argento */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.lastampa.it/cronaca/2017/10/15/news/asia-argento-e-un-orco-mi-ha-mangiata-la-cosa-piu-sconvolgente-i-tanti-attacchi-dalle-donne-1.34402757/ Asia Argento: “È un orco, mi ha mangiata. La cosa più sconvolgente? I tanti attacchi dalle donne”]''|Intervista di Gianmaria Tammaro, ''lastampa.it'', 15 ottobre 2017|h=4}}
*"Perché non avete parlato prima?", ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti.
*Se avessi detto vent’anni fa quello che ho detto oggi, probabilmente non mi sarei più ripresa. Sarei caduta in depressione. E sarebbe stato addirittura peggio di quello che poi mi è successo.
*Mi ci sono voluti anni per capire che ero una vittima. E per tutto il tempo mi sono sentita colpevole di non essere scappata via, di non aver avuto la forza di dire no.
*Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c’è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza.
*La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto?
*{{NDR|«Fabrizio Lombardo, ex capo di Miramax Italia, nega di averla portata da Harvey Weinstein, come lei invece sostiene.»}}<br>Lombardo è un bugiardo. Ci sono tantissime prove e tantissimi testimoni che ribadiscono che quello che ho detto io è vero. La sua è una bugia: chi gli crede? Ho i suoi messaggi ed erano intimidatori: come può sostenere che me li ha mandati per sbaglio? Voleva dirmi che sono una pazza e una prostituta. Con quei messaggi voleva mettermi paura e farmi credere che nessuno mi avrebbe presa sul serio.
*Aveva mille personalità. Mille. E cercava quella che funzionava di più con te. Weinstein era un predatore seriale. L’ha fatto con centinaia di donne. Se lo scandalo non è uscito prima, è perché lui insabbiava tutto.
*Io sognavo di diventare la più grande attrice e di vincere il premio Oscar. Erano i sogni di una ragazzina, l’ho detto. “Che bello – pensavo dopo aver girato il film B. Monkey – adesso potrò lavorare all’estero”. Allora amavo il mio lavoro e ci tenevo. E prima di avere figli era tutto quello in cui credevo. Dopo Weinstein non ho più creduto in niente che riguardasse il mio lavoro.
*L’unica cosa in cui ora spero, anche dopo aver rivissuto questa terribile esperienza ed essere stata insultata nel mio Paese - e solo nel mio Paese! - è che ci sia un risveglio tra quelle di noi che hanno subito. Che sempre più donne dicano basta. Ora questi uomini, questi mostri, dovranno avere paura così come noi, ogni volta che li abbiamo incontrati, che siamo rimaste da sole con loro, ne abbiamo avuta.
{{Int|Da ''[https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cultura-tempo-libero/22_giugno_23/asia-argento-sono-cresciuta-stato-brado-oggi-vedo-tanti-genitori-elicottero-che-io-non-voglio-essere-87710148-f327-11ec-a33f-21a3ebbb717f.shtml Asia Argento: «Sono cresciuta allo stato brado, oggi vedo tanti genitori-elicottero che io non voglio essere»]''|Intervista di Sara D'Ascenzo, ''corrieredelveneto.corriere.it'', 23 giugno 2022|h=4}}
*{{NDR|Su [[Alda Merini]]}} Mi rispecchio molto nella sua poetica, nella sua libertà, nelle sue scelte, nella sua sfrontatezza , ma anche nel suo pudore.
*Io sono cresciuta un po’ allo stato brado, i miei segreti non c’era nessuno che cercava di scoprirli. I genitori oggi sono un po’ genitori-elicottero che gravitano sulla vita dei figli cercando di evitare loro ogni problema. I lati oscuri non sono lati negativi, sono semplicemente pensieri diversi e fuori dal coro. È giusto che i figli siano diversi, che facciano i loro errori, che noi genitori non siamo sempre un tappeto di salvezza pronti ad accoglierli, è giusto che cadano e si facciano male e imparino a rialzarsi. Certo dipende da quanto oscuri sono, ma io come madre cerco di essere una persona su cui sanno di poter contare, alla quale non devono per forza raccontare tutto. Sanno che se sono nei guai io ci sono materialmente, spiritualmente, per sostenerli, per cercare di ragionare insieme sui problemi che loro forse hanno ancora più di noi.
*{{NDR|Su [[Venezia]]}} È una città che dà la labirintite, non si riescono ad avere punti di riferimento, e questo l’ho trovato liberatorio. È una città unica e pensare di essere su una sorta di palafitte è come avere continuamente la Sindrome di Stendhal: ci sono così tante informazioni, così tanta cultura. È una vertigine e me ne sono innamorata.
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.lastampa.it/cronaca/2017/10/15/news/asia-argento-e-un-orco-mi-ha-mangiata-la-cosa-piu-sconvolgente-i-tanti-attacchi-dalle-donne-1.34402757/ Asia Argento: “È un orco, mi ha mangiata. La cosa più sconvolgente? I tanti attacchi dalle donne”]''|Intervista di Gianmaria Tammaro, ''lastampa.it'', 15 ottobre 2017|h=4}}
*"Perché non avete parlato prima?", ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti.
*Se avessi detto vent’anni fa quello che ho detto oggi, probabilmente non mi sarei più ripresa. Sarei caduta in depressione. E sarebbe stato addirittura peggio di quello che poi mi è successo.
*Mi ci sono voluti anni per capire che ero una vittima. E per tutto il tempo mi sono sentita colpevole di non essere scappata via, di non aver avuto la forza di dire no.
*Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c’è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza.
*La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto?
*{{NDR|«Fabrizio Lombardo, ex capo di Miramax Italia, nega di averla portata da Harvey Weinstein, come lei invece sostiene.»}}<br>Lombardo è un bugiardo. Ci sono tantissime prove e tantissimi testimoni che ribadiscono che quello che ho detto io è vero. La sua è una bugia: chi gli crede? Ho i suoi messaggi ed erano intimidatori: come può sostenere che me li ha mandati per sbaglio? Voleva dirmi che sono una pazza e una prostituta. Con quei messaggi voleva mettermi paura e farmi credere che nessuno mi avrebbe presa sul serio.
*Aveva mille personalità. Mille. E cercava quella che funzionava di più con te. Weinstein era un predatore seriale. L’ha fatto con centinaia di donne. Se lo scandalo non è uscito prima, è perché lui insabbiava tutto.
*Io sognavo di diventare la più grande attrice e di vincere il premio Oscar. Erano i sogni di una ragazzina, l’ho detto. “Che bello – pensavo dopo aver girato il film B. Monkey – adesso potrò lavorare all’estero”. Allora amavo il mio lavoro e ci tenevo. E prima di avere figli era tutto quello in cui credevo. Dopo Weinstein non ho più creduto in niente che riguardasse il mio lavoro.
*L’unica cosa in cui ora spero, anche dopo aver rivissuto questa terribile esperienza ed essere stata insultata nel mio Paese - e solo nel mio Paese! - è che ci sia un risveglio tra quelle di noi che hanno subito. Che sempre più donne dicano basta. Ora questi uomini, questi mostri, dovranno avere paura così come noi, ogni volta che li abbiamo incontrati, che siamo rimaste da sole con loro, ne abbiamo avuta.
{{Int|Da ''[https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cultura-tempo-libero/22_giugno_23/asia-argento-sono-cresciuta-stato-brado-oggi-vedo-tanti-genitori-elicottero-che-io-non-voglio-essere-87710148-f327-11ec-a33f-21a3ebbb717f.shtml Asia Argento: «Sono cresciuta allo stato brado, oggi vedo tanti genitori-elicottero che io non voglio essere»]''|Intervista di Sara D'Ascenzo, ''corrieredelveneto.corriere.it'', 23 giugno 2022|h=4}}
*{{NDR|Su [[Alda Merini]]}} Mi rispecchio molto nella sua poetica, nella sua libertà, nelle sue scelte, nella sua sfrontatezza , ma anche nel suo pudore.
*Io sono cresciuta un po’ allo stato brado, i miei segreti non c’era nessuno che cercava di scoprirli. I genitori oggi sono un po’ genitori-elicottero che gravitano sulla vita dei figli cercando di evitare loro ogni problema. I lati oscuri non sono lati negativi, sono semplicemente pensieri diversi e fuori dal coro. È giusto che i figli siano diversi, che facciano i loro errori, che noi genitori non siamo sempre un tappeto di salvezza pronti ad accoglierli, è giusto che cadano e si facciano male e imparino a rialzarsi. Certo dipende da quanto oscuri sono, ma io come madre cerco di essere una persona su cui sanno di poter contare, alla quale non devono per forza raccontare tutto. Sanno che se sono nei guai io ci sono materialmente, spiritualmente, per sostenerli, per cercare di ragionare insieme sui problemi che loro forse hanno ancora più di noi.
*{{NDR|Su [[Venezia]]}} È una città che dà la labirintite, non si riescono ad avere punti di riferimento, e questo l’ho trovato liberatorio. È una città unica e pensare di essere su una sorta di palafitte è come avere continuamente la Sindrome di Stendhal: ci sono così tante informazioni, così tanta cultura. È una vertigine e me ne sono innamorata.
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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/* Citazioni di Asia Argento */
wikitext
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[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/19/asia-che-imbarazzo-il-sesso-davanti-papa.html Asia: Che imbarazzo il sesso davanti a papà]''|Intervista di Maria Pia Fusco, ''la Repubblica'', 19 gennaio 1996|h=4}}
*Quando ricordo mia madre e le amiche attrici, le ansie di non lavorare, l'angoscia di invecchiare, mi vengono i brividi. Vorrei essere come Michel Piccoli, uno spirito vivo, sempre pronto a stupirsi, a innamorarsi delle cose che fa.
*In ''La sindrome'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare.
*L'unica cosa che non sopporto e mi fa schifo è il razzismo. I parenti di mia madre sono ebrei e uno dei miei migliori amici è un ragazzo etiope che mi ha insegnato la spiritualità, non capisco come si possa essere razzisti.
*Non so se farò mai la regista, mi diverte di più la scrittura e il montaggio. Per fare il regista devi avere tutto sotto controllo, io invece sono sempre insicura.
{{Int|Da ''[https://www.lastampa.it/cronaca/2017/10/15/news/asia-argento-e-un-orco-mi-ha-mangiata-la-cosa-piu-sconvolgente-i-tanti-attacchi-dalle-donne-1.34402757/ Asia Argento: “È un orco, mi ha mangiata. La cosa più sconvolgente? I tanti attacchi dalle donne”]''|Intervista di Gianmaria Tammaro, ''lastampa.it'', 15 ottobre 2017|h=4}}
*"Perché non avete parlato prima?", ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti.
*Se avessi detto vent’anni fa quello che ho detto oggi, probabilmente non mi sarei più ripresa. Sarei caduta in depressione. E sarebbe stato addirittura peggio di quello che poi mi è successo.
*Mi ci sono voluti anni per capire che ero una vittima. E per tutto il tempo mi sono sentita colpevole di non essere scappata via, di non aver avuto la forza di dire no.
*Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c’è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza.
*La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto?
*{{NDR|«Fabrizio Lombardo, ex capo di Miramax Italia, nega di averla portata da Harvey Weinstein, come lei invece sostiene.»}}<br>Lombardo è un bugiardo. Ci sono tantissime prove e tantissimi testimoni che ribadiscono che quello che ho detto io è vero. La sua è una bugia: chi gli crede? Ho i suoi messaggi ed erano intimidatori: come può sostenere che me li ha mandati per sbaglio? Voleva dirmi che sono una pazza e una prostituta. Con quei messaggi voleva mettermi paura e farmi credere che nessuno mi avrebbe presa sul serio.
*Aveva mille personalità. Mille. E cercava quella che funzionava di più con te. Weinstein era un predatore seriale. L’ha fatto con centinaia di donne. Se lo scandalo non è uscito prima, è perché lui insabbiava tutto.
*Io sognavo di diventare la più grande attrice e di vincere il premio Oscar. Erano i sogni di una ragazzina, l’ho detto. “Che bello – pensavo dopo aver girato il film B. Monkey – adesso potrò lavorare all’estero”. Allora amavo il mio lavoro e ci tenevo. E prima di avere figli era tutto quello in cui credevo. Dopo Weinstein non ho più creduto in niente che riguardasse il mio lavoro.
*L’unica cosa in cui ora spero, anche dopo aver rivissuto questa terribile esperienza ed essere stata insultata nel mio Paese - e solo nel mio Paese! - è che ci sia un risveglio tra quelle di noi che hanno subito. Che sempre più donne dicano basta. Ora questi uomini, questi mostri, dovranno avere paura così come noi, ogni volta che li abbiamo incontrati, che siamo rimaste da sole con loro, ne abbiamo avuta.
{{Int|Da ''[https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cultura-tempo-libero/22_giugno_23/asia-argento-sono-cresciuta-stato-brado-oggi-vedo-tanti-genitori-elicottero-che-io-non-voglio-essere-87710148-f327-11ec-a33f-21a3ebbb717f.shtml Asia Argento: «Sono cresciuta allo stato brado, oggi vedo tanti genitori-elicottero che io non voglio essere»]''|Intervista di Sara D'Ascenzo, ''corrieredelveneto.corriere.it'', 23 giugno 2022|h=4}}
*{{NDR|Su [[Alda Merini]]}} Mi rispecchio molto nella sua poetica, nella sua libertà, nelle sue scelte, nella sua sfrontatezza , ma anche nel suo pudore.
*Io sono cresciuta un po’ allo stato brado, i miei segreti non c’era nessuno che cercava di scoprirli. I genitori oggi sono un po’ genitori-elicottero che gravitano sulla vita dei figli cercando di evitare loro ogni problema. I lati oscuri non sono lati negativi, sono semplicemente pensieri diversi e fuori dal coro. È giusto che i figli siano diversi, che facciano i loro errori, che noi genitori non siamo sempre un tappeto di salvezza pronti ad accoglierli, è giusto che cadano e si facciano male e imparino a rialzarsi. Certo dipende da quanto oscuri sono, ma io come madre cerco di essere una persona su cui sanno di poter contare, alla quale non devono per forza raccontare tutto. Sanno che se sono nei guai io ci sono materialmente, spiritualmente, per sostenerli, per cercare di ragionare insieme sui problemi che loro forse hanno ancora più di noi.
*{{NDR|Su [[Venezia]]}} È una città che dà la labirintite, non si riescono ad avere punti di riferimento, e questo l’ho trovato liberatorio. È una città unica e pensare di essere su una sorta di palafitte è come avere continuamente la Sindrome di Stendhal: ci sono così tante informazioni, così tanta cultura. È una vertigine e me ne sono innamorata.
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Asia Argento */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/19/asia-che-imbarazzo-il-sesso-davanti-papa.html Asia: Che imbarazzo il sesso davanti a papà]''|Intervista di Maria Pia Fusco, ''la Repubblica'', 19 gennaio 1996|h=4}}
*Quando ricordo mia madre e le amiche attrici, le ansie di non lavorare, l'angoscia di invecchiare, mi vengono i brividi. Vorrei essere come Michel Piccoli, uno spirito vivo, sempre pronto a stupirsi, a innamorarsi delle cose che fa.
*In ''[[La sindrome di Stendhal|La sindrome]]'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare.
*L'unica cosa che non sopporto e mi fa schifo è il razzismo. I parenti di mia madre sono ebrei e uno dei miei migliori amici è un ragazzo etiope che mi ha insegnato la spiritualità, non capisco come si possa essere razzisti.
*Non so se farò mai la regista, mi diverte di più la scrittura e il montaggio. Per fare il regista devi avere tutto sotto controllo, io invece sono sempre insicura.
{{Int|Da ''[https://www.lastampa.it/cronaca/2017/10/15/news/asia-argento-e-un-orco-mi-ha-mangiata-la-cosa-piu-sconvolgente-i-tanti-attacchi-dalle-donne-1.34402757/ Asia Argento: “È un orco, mi ha mangiata. La cosa più sconvolgente? I tanti attacchi dalle donne”]''|Intervista di Gianmaria Tammaro, ''lastampa.it'', 15 ottobre 2017|h=4}}
*"Perché non avete parlato prima?", ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti.
*Se avessi detto vent’anni fa quello che ho detto oggi, probabilmente non mi sarei più ripresa. Sarei caduta in depressione. E sarebbe stato addirittura peggio di quello che poi mi è successo.
*Mi ci sono voluti anni per capire che ero una vittima. E per tutto il tempo mi sono sentita colpevole di non essere scappata via, di non aver avuto la forza di dire no.
*Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c’è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza.
*La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto?
*{{NDR|«Fabrizio Lombardo, ex capo di Miramax Italia, nega di averla portata da Harvey Weinstein, come lei invece sostiene.»}}<br>Lombardo è un bugiardo. Ci sono tantissime prove e tantissimi testimoni che ribadiscono che quello che ho detto io è vero. La sua è una bugia: chi gli crede? Ho i suoi messaggi ed erano intimidatori: come può sostenere che me li ha mandati per sbaglio? Voleva dirmi che sono una pazza e una prostituta. Con quei messaggi voleva mettermi paura e farmi credere che nessuno mi avrebbe presa sul serio.
*Aveva mille personalità. Mille. E cercava quella che funzionava di più con te. Weinstein era un predatore seriale. L’ha fatto con centinaia di donne. Se lo scandalo non è uscito prima, è perché lui insabbiava tutto.
*Io sognavo di diventare la più grande attrice e di vincere il premio Oscar. Erano i sogni di una ragazzina, l’ho detto. “Che bello – pensavo dopo aver girato il film B. Monkey – adesso potrò lavorare all’estero”. Allora amavo il mio lavoro e ci tenevo. E prima di avere figli era tutto quello in cui credevo. Dopo Weinstein non ho più creduto in niente che riguardasse il mio lavoro.
*L’unica cosa in cui ora spero, anche dopo aver rivissuto questa terribile esperienza ed essere stata insultata nel mio Paese - e solo nel mio Paese! - è che ci sia un risveglio tra quelle di noi che hanno subito. Che sempre più donne dicano basta. Ora questi uomini, questi mostri, dovranno avere paura così come noi, ogni volta che li abbiamo incontrati, che siamo rimaste da sole con loro, ne abbiamo avuta.
{{Int|Da ''[https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cultura-tempo-libero/22_giugno_23/asia-argento-sono-cresciuta-stato-brado-oggi-vedo-tanti-genitori-elicottero-che-io-non-voglio-essere-87710148-f327-11ec-a33f-21a3ebbb717f.shtml Asia Argento: «Sono cresciuta allo stato brado, oggi vedo tanti genitori-elicottero che io non voglio essere»]''|Intervista di Sara D'Ascenzo, ''corrieredelveneto.corriere.it'', 23 giugno 2022|h=4}}
*{{NDR|Su [[Alda Merini]]}} Mi rispecchio molto nella sua poetica, nella sua libertà, nelle sue scelte, nella sua sfrontatezza , ma anche nel suo pudore.
*Io sono cresciuta un po’ allo stato brado, i miei segreti non c’era nessuno che cercava di scoprirli. I genitori oggi sono un po’ genitori-elicottero che gravitano sulla vita dei figli cercando di evitare loro ogni problema. I lati oscuri non sono lati negativi, sono semplicemente pensieri diversi e fuori dal coro. È giusto che i figli siano diversi, che facciano i loro errori, che noi genitori non siamo sempre un tappeto di salvezza pronti ad accoglierli, è giusto che cadano e si facciano male e imparino a rialzarsi. Certo dipende da quanto oscuri sono, ma io come madre cerco di essere una persona su cui sanno di poter contare, alla quale non devono per forza raccontare tutto. Sanno che se sono nei guai io ci sono materialmente, spiritualmente, per sostenerli, per cercare di ragionare insieme sui problemi che loro forse hanno ancora più di noi.
*{{NDR|Su [[Venezia]]}} È una città che dà la labirintite, non si riescono ad avere punti di riferimento, e questo l’ho trovato liberatorio. È una città unica e pensare di essere su una sorta di palafitte è come avere continuamente la Sindrome di Stendhal: ci sono così tante informazioni, così tanta cultura. È una vertigine e me ne sono innamorata.
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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/* Citazioni di Asia Argento */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Asia Argento Cannes 2018.jpg|thumb|Asia Argento nel 2018]]
'''Asia Argento''', pseudonimo di '''Aria Anna Maria Vittoria Rossa Argento''' (1975 – vivente), attrice, regista, sceneggiatrice, personaggio televisivo e cantante italiana.
==Citazioni di Asia Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Trauma (film 1993)|Trauma]]''}} Mi è piaciuto lavorare con mio padre, anche se a volte è faticoso. [...] Questo film ci ha uniti, anche se non avevamo molto bisogno perché ci assomigliamo. Per entrare in Aura, la ragazza anoressica al centro degli omicidi, ho quasi smesso di nutrirmi. Non mangiavo ed ero disperata. Pensavo che non sarei mai riuscita a dimagrire veramente. Se ingoiavo qualcosa, mi sentivo in colpa.<ref name=anoressica>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,0778_01_1993_0071_0020_10985079/ ''«Temevo di diventare anoressica»''], ''La Stampa'', 13 marzo 1993.</ref>
*La bambola assassina di "[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]" mi spaventa ancora, ma l'affronto per esorcizzare il terrore. Mio padre è coraggioso proprio perché ingigantisce le sue paure per cancellarle.<ref name=anoressica/>
*{{NDR|[[Laura Chiatti]]}} In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.<ref name=corsera>Citato in ''Corriere della Sera'', 27 novembre 2007.</ref>
*{{NDR|[[Mogol]]}} I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.<ref name=corsera/>
*{{NDR|Su [[Lucy Westenra|Lucy Kisslinger]] in ''[[Dracula 3D]]''}} Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.<ref name=dracula3d>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.<ref name=dracula3d/>
*Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.<ref>Da ''I love you Kirk'', Frassinelli.</ref>
*{{NDR|Sul [[Gay Pride]]}} Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale.<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/11/asia-argento-gay-pride-sono-qui-per-liberta-amare-video_hO3MpcKqFzuPHhLuNZHigI.html?refresh_ce Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare"]'', ''Adnkronos.com'', 11 giugno 2016.</ref>
*All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. [[Me Too (hashtag)|#Metoo]] è diventato un prodotto [[hollywood]]iano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e [[bigotto]]. Un pass, un vestito da sera e basta. La [[Democrazia Cristiana]] in tutto il suo splendore.<ref>Da un'intervista a ''Le Monde''; citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/30/asia-argento-torna-a-parlare-del-metoo-e-diventato-qualcosa-che-instupidisce-finto-e-bigotto/5689832/ Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 30 gennaio 2020.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0717_01_1995_0211_0019_10610214/ Il broncio di Asia]''|Intervista di Simonetta Robiony, ''La Stampa'', 6 agosto 1995|h=4}}
*{{NDR|Su ''[[La sindrome di Stendhal]]''}} Quando giravamo "[[Trauma (film 1993)|Trauma]]" mi sembrava dovessi dimostrare che ero brava. Adesso non devo dimostrare niente.
*Possibile che uno non possa evitare etichette? Eppure essere tante cose insieme è quello che più mi interessa. Non si può coltivare una sola passione.
*Sono influenzabile. Direi che credo a tutto. Per tre notti di seguito ho sognato che arrivavano gli ufo sulla Terra.
*Certo quando vado in giro nei musei non lo faccio da turista ma da viandante. [...] Non sento la stranezza dell'essere altrove.
*{{NDR|Su ''[[Le amiche del cuore]]''}} Al principio non era una buona sceneggiatura, un po' come i grandi credono che siano i ragazzi. Poi noi giovani l'abbiamo cambiato ed è venuto fuori un bel film.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/19/asia-che-imbarazzo-il-sesso-davanti-papa.html Asia: Che imbarazzo il sesso davanti a papà]''|Intervista di Maria Pia Fusco, ''la Repubblica'', 19 gennaio 1996|h=4}}
*Quando ricordo mia madre e le amiche attrici, le ansie di non lavorare, l'angoscia di invecchiare, mi vengono i brividi. Vorrei essere come Michel Piccoli, uno spirito vivo, sempre pronto a stupirsi, a innamorarsi delle cose che fa.
*In ''[[La sindrome di Stendhal|La sindrome]]'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare.
*L'unica cosa che non sopporto e mi fa schifo è il razzismo. I parenti di mia madre sono ebrei e uno dei miei migliori amici è un ragazzo etiope che mi ha insegnato la spiritualità, non capisco come si possa essere razzisti.
*Non so se farò mai la regista, mi diverte di più la scrittura e il montaggio. Per fare il regista devi avere tutto sotto controllo, io invece sono sempre insicura.
{{Int|Da ''[https://www.lastampa.it/cronaca/2017/10/15/news/asia-argento-e-un-orco-mi-ha-mangiata-la-cosa-piu-sconvolgente-i-tanti-attacchi-dalle-donne-1.34402757/ Asia Argento: “È un orco, mi ha mangiata. La cosa più sconvolgente? I tanti attacchi dalle donne”]''|Intervista di Gianmaria Tammaro, ''lastampa.it'', 15 ottobre 2017|h=4}}
*"Perché non avete parlato prima?", ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti.
*Se avessi detto vent’anni fa quello che ho detto oggi, probabilmente non mi sarei più ripresa. Sarei caduta in depressione. E sarebbe stato addirittura peggio di quello che poi mi è successo.
*Mi ci sono voluti anni per capire che ero una vittima. E per tutto il tempo mi sono sentita colpevole di non essere scappata via, di non aver avuto la forza di dire no.
*Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c’è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza.
*La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto?
*{{NDR|«Fabrizio Lombardo, ex capo di Miramax Italia, nega di averla portata da Harvey Weinstein, come lei invece sostiene.»}}<br>Lombardo è un bugiardo. Ci sono tantissime prove e tantissimi testimoni che ribadiscono che quello che ho detto io è vero. La sua è una bugia: chi gli crede? Ho i suoi messaggi ed erano intimidatori: come può sostenere che me li ha mandati per sbaglio? Voleva dirmi che sono una pazza e una prostituta. Con quei messaggi voleva mettermi paura e farmi credere che nessuno mi avrebbe presa sul serio.
*Aveva mille personalità. Mille. E cercava quella che funzionava di più con te. Weinstein era un predatore seriale. L’ha fatto con centinaia di donne. Se lo scandalo non è uscito prima, è perché lui insabbiava tutto.
*Io sognavo di diventare la più grande attrice e di vincere il premio Oscar. Erano i sogni di una ragazzina, l’ho detto. “Che bello – pensavo dopo aver girato il film B. Monkey – adesso potrò lavorare all’estero”. Allora amavo il mio lavoro e ci tenevo. E prima di avere figli era tutto quello in cui credevo. Dopo Weinstein non ho più creduto in niente che riguardasse il mio lavoro.
*L’unica cosa in cui ora spero, anche dopo aver rivissuto questa terribile esperienza ed essere stata insultata nel mio Paese - e solo nel mio Paese! - è che ci sia un risveglio tra quelle di noi che hanno subito. Che sempre più donne dicano basta. Ora questi uomini, questi mostri, dovranno avere paura così come noi, ogni volta che li abbiamo incontrati, che siamo rimaste da sole con loro, ne abbiamo avuta.
{{Int|Da ''[https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cultura-tempo-libero/22_giugno_23/asia-argento-sono-cresciuta-stato-brado-oggi-vedo-tanti-genitori-elicottero-che-io-non-voglio-essere-87710148-f327-11ec-a33f-21a3ebbb717f.shtml Asia Argento: «Sono cresciuta allo stato brado, oggi vedo tanti genitori-elicottero che io non voglio essere»]''|Intervista di Sara D'Ascenzo, ''corrieredelveneto.corriere.it'', 23 giugno 2022|h=4}}
*{{NDR|Su [[Alda Merini]]}} Mi rispecchio molto nella sua poetica, nella sua libertà, nelle sue scelte, nella sua sfrontatezza , ma anche nel suo pudore.
*Io sono cresciuta un po’ allo stato brado, i miei segreti non c’era nessuno che cercava di scoprirli. I genitori oggi sono un po’ genitori-elicottero che gravitano sulla vita dei figli cercando di evitare loro ogni problema. I lati oscuri non sono lati negativi, sono semplicemente pensieri diversi e fuori dal coro. È giusto che i figli siano diversi, che facciano i loro errori, che noi genitori non siamo sempre un tappeto di salvezza pronti ad accoglierli, è giusto che cadano e si facciano male e imparino a rialzarsi. Certo dipende da quanto oscuri sono, ma io come madre cerco di essere una persona su cui sanno di poter contare, alla quale non devono per forza raccontare tutto. Sanno che se sono nei guai io ci sono materialmente, spiritualmente, per sostenerli, per cercare di ragionare insieme sui problemi che loro forse hanno ancora più di noi.
*{{NDR|Su [[Venezia]]}} È una città che dà la labirintite, non si riescono ad avere punti di riferimento, e questo l’ho trovato liberatorio. È una città unica e pensare di essere su una sorta di palafitte è come avere continuamente la Sindrome di Stendhal: ci sono così tante informazioni, così tanta cultura. È una vertigine e me ne sono innamorata.
==Citazioni su Asia Argento ==
*Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con [[Fabrizio Corona|Corona]]. ([[Vittorio Feltri]])
*È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. ([[Daria Nicolodi]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. ([[Sandra Milo]])
*{{NDR|Riferendosi alle affermazioni di Asia Argento sullo scandalo Weinstein}} Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. ([[Vittorio Feltri]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attrice===
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Palombella rossa]]'' (1989)
*''[[La regina Margot]]'' (1994)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Viola bacia tutti]]'' (1997)
*''[[xXx]]'' (2002)
*''[[Marie Antoinette]]'' (2006)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
===Doppiatrice===
*''[[Phenomena]]'' (1985)
==Voci correlate==
*[[Dario Argento]], padre
*[[Daria Nicolodi]], madre
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Asia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Cantanti italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Dario Argento
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2022-08-14T22:30:45Z
Mariomassone
17056
/* Regista */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''}} Di Lamberto mi fidavo ciecamente; il progetto di produrre un suo film era nell' aria da molto tempo. Volevo che venisse fuori la sua furia, la sua rabbia. E credo che tutto questo sia avvenuto. E poi i registi sono anche i migliori produttori; sono gente di cinema che capisce le esigenze e i problemi di chi lavora per loro. In America poi il fenomeno del regista produttore è molto diffuso: basti guardare Carpenter, Spielberg, Lucas.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/13/tanti-demoni-prodotti-da-dario-argento.html ''Tanti "Demoni" prodotti da Dario Argento''], ''La Repubblica'', 13 settembre 1985.</ref>
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/lifestyle/cinema/intervista-dario-argento Dario Argento: «Sono tornato a farvi paura»]''|Intervista di Francesco D'Errico, ''Panorama.it'', 28 febbraio 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Occhiali neri (film)|Occhiali neri]]''}} Nel 2001 ho scritto una sceneggiatura, l'ennesima storia di una donna, in questo caso una escort, che viene perseguitata da un serial killer. Però a differenza di altri miei film ho deciso di inserirvi un lato tenero, perché la protagonista incontrerà un bambino con cui stabilirà quasi un rapporto tra madre e figlio, che poi si capovolgerà. Credo di aver pensato al rapporto con mia figlia Asia, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
*La disabilità rende il protagonista più fragile, più esposto ai pericoli e alla malvagità, quindi deve combattere con ancora maggior vigore la propria battaglia per la sopravvivenza.
*{{NDR|«Qual è stato il suo rapporto con i critici?»}} Pessimo fin dall'inizio della carriera, infatti qualche volta ho desiderato farli finire ammazzati come nei miei film. A parte gli scherzi, una volta mi arrabbiavo per le critiche negative, ora non mi importa più nulla.
*Quando uscì ''[[Per un pugno di dollari]]'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito.
*A dire la verità a me ''[[Titane (film)|Titane]]'', che ha vinto la Palma d'oro a Cannes, non è neanche piaciuto, l'ho trovato banale e pieno di trovate gratuite. Molto meglio ''Parasite'', quello sì un gran film, e ''La forma dell'acqua'' del mio amico Guillermo del Toro.
*Sinceramente non sento di avere eredi, anche se molti si sono ispirati ai miei film.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Dario Argento */
wikitext
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[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''}} Di Lamberto mi fidavo ciecamente; il progetto di produrre un suo film era nell' aria da molto tempo. Volevo che venisse fuori la sua furia, la sua rabbia. E credo che tutto questo sia avvenuto. E poi i registi sono anche i migliori produttori; sono gente di cinema che capisce le esigenze e i problemi di chi lavora per loro. In America poi il fenomeno del regista produttore è molto diffuso: basti guardare Carpenter, Spielberg, Lucas.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/13/tanti-demoni-prodotti-da-dario-argento.html ''Tanti "Demoni" prodotti da Dario Argento''], ''La Repubblica'', 13 settembre 1985.</ref>
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/24/dario-argento-anche-arte-puo-uccidere.html Dario Argento: Anche l'arte può uccidere]''|Intervista di Roberto Rombi su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 24 gennaio 1996.}}
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*È successo anche a me di soffrirne, quando ero ragazzo, durante una visita in Grecia. Salendo verso il Partenone mi sono sentito male e i miei genitori pensarono che il cibo greco, decisamente un po' pesante, ne fosse la causa. Ma poi ho capito che si trattava di qualcosa di diverso, di più profondo.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*In America è difficile rimanere fedeli alle proprie idee, avrei dovuto accettare troppi compromessi per allinearmi alle leggi del mercato. Lì i film sono fatti tutti al computer come ''[[Seven]]'', prodotto di moda, con attori alla moda con pettinature di moda. Ma il cinema americano sta suscitando una caduta di interesse. Troppi lavori finti, fatti di plastica. Si sta avviando insomma verso una salutare piccola crisi di cui speriamo sappia approfittare il cinema europeo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/20/argento-cosi-nasce-la-mia-sindrome.html Argento: Così nasce la mia sindrome]''|Presentazione al Festival du Film Fantastique, de Science Fiction & Thriller su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 20 marzo 1996.}}
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
*Nel film ''[[Opera (film)|Opera]]'', la musica era per me un incubo. Il film aveva arie d' opera e scene senza musica. Mi sono messo alla ricerca di una musica compatibile e ho scoperto che ''La Traviata'' si poteva accostare alla musica degli Heavy Metals, New Age o dei Gobelines!
*Mi causa molto dolore pensare che alla fine del lavoro qualcuno taglierà le scene del mio film. Ho avuto problemi dappertutto. In Scandinavia i miei film sono stati proibiti per 15 anni, poi sono cambiati i governi e le leggi. A un convegno ad Atlanta, dove ''Opera'' era stato distribuito dalla Orion e censurato di venti minuti, ho portato cassette complete che ho distribuito ai partecipanti. Ricordate che se fate un sogno o create qualcosa, c'è sempre qualcuno che vuol tagliare, e se dici che hai talento, non ti fanno lavorare
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/lifestyle/cinema/intervista-dario-argento Dario Argento: «Sono tornato a farvi paura»]''|Intervista di Francesco D'Errico, ''Panorama.it'', 28 febbraio 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Occhiali neri (film)|Occhiali neri]]''}} Nel 2001 ho scritto una sceneggiatura, l'ennesima storia di una donna, in questo caso una escort, che viene perseguitata da un serial killer. Però a differenza di altri miei film ho deciso di inserirvi un lato tenero, perché la protagonista incontrerà un bambino con cui stabilirà quasi un rapporto tra madre e figlio, che poi si capovolgerà. Credo di aver pensato al rapporto con mia figlia Asia, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
*La disabilità rende il protagonista più fragile, più esposto ai pericoli e alla malvagità, quindi deve combattere con ancora maggior vigore la propria battaglia per la sopravvivenza.
*{{NDR|«Qual è stato il suo rapporto con i critici?»}} Pessimo fin dall'inizio della carriera, infatti qualche volta ho desiderato farli finire ammazzati come nei miei film. A parte gli scherzi, una volta mi arrabbiavo per le critiche negative, ora non mi importa più nulla.
*Quando uscì ''[[Per un pugno di dollari]]'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito.
*A dire la verità a me ''[[Titane (film)|Titane]]'', che ha vinto la Palma d'oro a Cannes, non è neanche piaciuto, l'ho trovato banale e pieno di trovate gratuite. Molto meglio ''Parasite'', quello sì un gran film, e ''La forma dell'acqua'' del mio amico Guillermo del Toro.
*Sinceramente non sento di avere eredi, anche se molti si sono ispirati ai miei film.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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2022-08-15T07:42:43Z
Mariomassone
17056
/* Citazioni su Dario Argento */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''}} Di Lamberto mi fidavo ciecamente; il progetto di produrre un suo film era nell' aria da molto tempo. Volevo che venisse fuori la sua furia, la sua rabbia. E credo che tutto questo sia avvenuto. E poi i registi sono anche i migliori produttori; sono gente di cinema che capisce le esigenze e i problemi di chi lavora per loro. In America poi il fenomeno del regista produttore è molto diffuso: basti guardare Carpenter, Spielberg, Lucas.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/13/tanti-demoni-prodotti-da-dario-argento.html ''Tanti "Demoni" prodotti da Dario Argento''], ''La Repubblica'', 13 settembre 1985.</ref>
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/24/dario-argento-anche-arte-puo-uccidere.html Dario Argento: Anche l'arte può uccidere]''|Intervista di Roberto Rombi su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 24 gennaio 1996.}}
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*È successo anche a me di soffrirne, quando ero ragazzo, durante una visita in Grecia. Salendo verso il Partenone mi sono sentito male e i miei genitori pensarono che il cibo greco, decisamente un po' pesante, ne fosse la causa. Ma poi ho capito che si trattava di qualcosa di diverso, di più profondo.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*In America è difficile rimanere fedeli alle proprie idee, avrei dovuto accettare troppi compromessi per allinearmi alle leggi del mercato. Lì i film sono fatti tutti al computer come ''[[Seven]]'', prodotto di moda, con attori alla moda con pettinature di moda. Ma il cinema americano sta suscitando una caduta di interesse. Troppi lavori finti, fatti di plastica. Si sta avviando insomma verso una salutare piccola crisi di cui speriamo sappia approfittare il cinema europeo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/20/argento-cosi-nasce-la-mia-sindrome.html Argento: Così nasce la mia sindrome]''|Presentazione al Festival du Film Fantastique, de Science Fiction & Thriller su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 20 marzo 1996.}}
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
*Nel film ''[[Opera (film)|Opera]]'', la musica era per me un incubo. Il film aveva arie d' opera e scene senza musica. Mi sono messo alla ricerca di una musica compatibile e ho scoperto che ''La Traviata'' si poteva accostare alla musica degli Heavy Metals, New Age o dei Gobelines!
*Mi causa molto dolore pensare che alla fine del lavoro qualcuno taglierà le scene del mio film. Ho avuto problemi dappertutto. In Scandinavia i miei film sono stati proibiti per 15 anni, poi sono cambiati i governi e le leggi. A un convegno ad Atlanta, dove ''Opera'' era stato distribuito dalla Orion e censurato di venti minuti, ho portato cassette complete che ho distribuito ai partecipanti. Ricordate che se fate un sogno o create qualcosa, c'è sempre qualcuno che vuol tagliare, e se dici che hai talento, non ti fanno lavorare
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/lifestyle/cinema/intervista-dario-argento Dario Argento: «Sono tornato a farvi paura»]''|Intervista di Francesco D'Errico, ''Panorama.it'', 28 febbraio 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Occhiali neri (film)|Occhiali neri]]''}} Nel 2001 ho scritto una sceneggiatura, l'ennesima storia di una donna, in questo caso una escort, che viene perseguitata da un serial killer. Però a differenza di altri miei film ho deciso di inserirvi un lato tenero, perché la protagonista incontrerà un bambino con cui stabilirà quasi un rapporto tra madre e figlio, che poi si capovolgerà. Credo di aver pensato al rapporto con mia figlia Asia, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
*La disabilità rende il protagonista più fragile, più esposto ai pericoli e alla malvagità, quindi deve combattere con ancora maggior vigore la propria battaglia per la sopravvivenza.
*{{NDR|«Qual è stato il suo rapporto con i critici?»}} Pessimo fin dall'inizio della carriera, infatti qualche volta ho desiderato farli finire ammazzati come nei miei film. A parte gli scherzi, una volta mi arrabbiavo per le critiche negative, ora non mi importa più nulla.
*Quando uscì ''[[Per un pugno di dollari]]'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito.
*A dire la verità a me ''[[Titane (film)|Titane]]'', che ha vinto la Palma d'oro a Cannes, non è neanche piaciuto, l'ho trovato banale e pieno di trovate gratuite. Molto meglio ''Parasite'', quello sì un gran film, e ''La forma dell'acqua'' del mio amico Guillermo del Toro.
*Sinceramente non sento di avere eredi, anche se molti si sono ispirati ai miei film.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
*Mio padre è coraggioso proprio perché ingigantisce le sue paure per cancellarle. ([[Asia Argento]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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2022-08-15T07:54:38Z
Mariomassone
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/* Citazioni su Dario Argento */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''}} Di Lamberto mi fidavo ciecamente; il progetto di produrre un suo film era nell' aria da molto tempo. Volevo che venisse fuori la sua furia, la sua rabbia. E credo che tutto questo sia avvenuto. E poi i registi sono anche i migliori produttori; sono gente di cinema che capisce le esigenze e i problemi di chi lavora per loro. In America poi il fenomeno del regista produttore è molto diffuso: basti guardare Carpenter, Spielberg, Lucas.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/13/tanti-demoni-prodotti-da-dario-argento.html ''Tanti "Demoni" prodotti da Dario Argento''], ''La Repubblica'', 13 settembre 1985.</ref>
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/24/dario-argento-anche-arte-puo-uccidere.html Dario Argento: Anche l'arte può uccidere]''|Intervista di Roberto Rombi su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 24 gennaio 1996.}}
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*È successo anche a me di soffrirne, quando ero ragazzo, durante una visita in Grecia. Salendo verso il Partenone mi sono sentito male e i miei genitori pensarono che il cibo greco, decisamente un po' pesante, ne fosse la causa. Ma poi ho capito che si trattava di qualcosa di diverso, di più profondo.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*In America è difficile rimanere fedeli alle proprie idee, avrei dovuto accettare troppi compromessi per allinearmi alle leggi del mercato. Lì i film sono fatti tutti al computer come ''[[Seven]]'', prodotto di moda, con attori alla moda con pettinature di moda. Ma il cinema americano sta suscitando una caduta di interesse. Troppi lavori finti, fatti di plastica. Si sta avviando insomma verso una salutare piccola crisi di cui speriamo sappia approfittare il cinema europeo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/20/argento-cosi-nasce-la-mia-sindrome.html Argento: Così nasce la mia sindrome]''|Presentazione al Festival du Film Fantastique, de Science Fiction & Thriller su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 20 marzo 1996.}}
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
*Nel film ''[[Opera (film)|Opera]]'', la musica era per me un incubo. Il film aveva arie d' opera e scene senza musica. Mi sono messo alla ricerca di una musica compatibile e ho scoperto che ''La Traviata'' si poteva accostare alla musica degli Heavy Metals, New Age o dei Gobelines!
*Mi causa molto dolore pensare che alla fine del lavoro qualcuno taglierà le scene del mio film. Ho avuto problemi dappertutto. In Scandinavia i miei film sono stati proibiti per 15 anni, poi sono cambiati i governi e le leggi. A un convegno ad Atlanta, dove ''Opera'' era stato distribuito dalla Orion e censurato di venti minuti, ho portato cassette complete che ho distribuito ai partecipanti. Ricordate che se fate un sogno o create qualcosa, c'è sempre qualcuno che vuol tagliare, e se dici che hai talento, non ti fanno lavorare
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/lifestyle/cinema/intervista-dario-argento Dario Argento: «Sono tornato a farvi paura»]''|Intervista di Francesco D'Errico, ''Panorama.it'', 28 febbraio 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Occhiali neri (film)|Occhiali neri]]''}} Nel 2001 ho scritto una sceneggiatura, l'ennesima storia di una donna, in questo caso una escort, che viene perseguitata da un serial killer. Però a differenza di altri miei film ho deciso di inserirvi un lato tenero, perché la protagonista incontrerà un bambino con cui stabilirà quasi un rapporto tra madre e figlio, che poi si capovolgerà. Credo di aver pensato al rapporto con mia figlia Asia, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
*La disabilità rende il protagonista più fragile, più esposto ai pericoli e alla malvagità, quindi deve combattere con ancora maggior vigore la propria battaglia per la sopravvivenza.
*{{NDR|«Qual è stato il suo rapporto con i critici?»}} Pessimo fin dall'inizio della carriera, infatti qualche volta ho desiderato farli finire ammazzati come nei miei film. A parte gli scherzi, una volta mi arrabbiavo per le critiche negative, ora non mi importa più nulla.
*Quando uscì ''[[Per un pugno di dollari]]'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito.
*A dire la verità a me ''[[Titane (film)|Titane]]'', che ha vinto la Palma d'oro a Cannes, non è neanche piaciuto, l'ho trovato banale e pieno di trovate gratuite. Molto meglio ''Parasite'', quello sì un gran film, e ''La forma dell'acqua'' del mio amico Guillermo del Toro.
*Sinceramente non sento di avere eredi, anche se molti si sono ispirati ai miei film.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
*Mio padre è coraggioso proprio perché ingigantisce le sue paure per cancellarle. ([[Asia Argento]])
*Vedere i film di Dario Argento è bello come riascoltare (con qualche variante) una favola nera ben nota: sapendo già quando si avrà paura, quando illusoriamente si proverà il sollievo che l'incubo sia finito, quando si sussulterà perché tutto ricomincia, cosa significhino certi segni (la pioggia, la notte, l'agitarsi al vento dei rami degli alberi, l'apparizione di gechi o farfalle, il balenare dell'arma luccicante). Come nelle favole, la consapevolezza non riduce affatto l'emozione. È anzi un piacere che, mentre l'horror americano ha preso strade nuove (la macelleria insignificante, l'ironia o l'umorismo, il misticismo alto, lo pseudorealismo sociologico), Argento sèguiti a percorrere i familiari sentieri della psicoanalisi freudiana, delle parascienze esoteriche, dello spavento puro. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
{{div col|strette}}
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
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===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Dario Argento */
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[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''}} Di Lamberto mi fidavo ciecamente; il progetto di produrre un suo film era nell' aria da molto tempo. Volevo che venisse fuori la sua furia, la sua rabbia. E credo che tutto questo sia avvenuto. E poi i registi sono anche i migliori produttori; sono gente di cinema che capisce le esigenze e i problemi di chi lavora per loro. In America poi il fenomeno del regista produttore è molto diffuso: basti guardare Carpenter, Spielberg, Lucas.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/13/tanti-demoni-prodotti-da-dario-argento.html ''Tanti "Demoni" prodotti da Dario Argento''], ''La Repubblica'', 13 settembre 1985.</ref>
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Avrò avuto quindici, sedici anni, quando la mia famiglia mi portò ad Atene a visitare l'Acropoli. Già vedere il teatro arrampicato sulla collina nel quale, mi diceva mio padre, erano andate in scena le tragedie di Echilio, Sofocle ed Euripide m'aveva dato un mancamento. Ma poi alla scoperta del [[Partenone]] ho perso la testa. Sono rimasto solo molte ore a vagare tra le rovine in preda alla [[sindrome di Stendhal]] mentre mio padre e mia madre, che mi sapevano fantasioso, s'immaginanvano stessi passeggiando per la città.<ref name=svenire>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0717_01_1995_0211_0019_10610214/ ''Argento. "Lasciatemi svenire"''], ''La Stampa'', 6 agosto 1995.</ref>
*{{NDR|Sulla [[sindrome di Stendhal]]}} Si sta proprio male. Malissimo. E non è neanche un fatto raro. All'ospedale psichiatrico di Firenze ci sono sempre tre letti pronti per ricevervi i turisti colpiti da questi sintomi.<ref name=svenire/>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/24/dario-argento-anche-arte-puo-uccidere.html Dario Argento: Anche l'arte può uccidere]''|Intervista di Roberto Rombi su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 24 gennaio 1996.}}
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*È successo anche a me di soffrirne, quando ero ragazzo, durante una visita in Grecia. Salendo verso il Partenone mi sono sentito male e i miei genitori pensarono che il cibo greco, decisamente un po' pesante, ne fosse la causa. Ma poi ho capito che si trattava di qualcosa di diverso, di più profondo.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*In America è difficile rimanere fedeli alle proprie idee, avrei dovuto accettare troppi compromessi per allinearmi alle leggi del mercato. Lì i film sono fatti tutti al computer come ''[[Seven]]'', prodotto di moda, con attori alla moda con pettinature di moda. Ma il cinema americano sta suscitando una caduta di interesse. Troppi lavori finti, fatti di plastica. Si sta avviando insomma verso una salutare piccola crisi di cui speriamo sappia approfittare il cinema europeo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/20/argento-cosi-nasce-la-mia-sindrome.html Argento: Così nasce la mia sindrome]''|Presentazione al Festival du Film Fantastique, de Science Fiction & Thriller su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 20 marzo 1996.}}
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
*Nel film ''[[Opera (film)|Opera]]'', la musica era per me un incubo. Il film aveva arie d' opera e scene senza musica. Mi sono messo alla ricerca di una musica compatibile e ho scoperto che ''La Traviata'' si poteva accostare alla musica degli Heavy Metals, New Age o dei Gobelines!
*Mi causa molto dolore pensare che alla fine del lavoro qualcuno taglierà le scene del mio film. Ho avuto problemi dappertutto. In Scandinavia i miei film sono stati proibiti per 15 anni, poi sono cambiati i governi e le leggi. A un convegno ad Atlanta, dove ''Opera'' era stato distribuito dalla Orion e censurato di venti minuti, ho portato cassette complete che ho distribuito ai partecipanti. Ricordate che se fate un sogno o create qualcosa, c'è sempre qualcuno che vuol tagliare, e se dici che hai talento, non ti fanno lavorare
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/lifestyle/cinema/intervista-dario-argento Dario Argento: «Sono tornato a farvi paura»]''|Intervista di Francesco D'Errico, ''Panorama.it'', 28 febbraio 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Occhiali neri (film)|Occhiali neri]]''}} Nel 2001 ho scritto una sceneggiatura, l'ennesima storia di una donna, in questo caso una escort, che viene perseguitata da un serial killer. Però a differenza di altri miei film ho deciso di inserirvi un lato tenero, perché la protagonista incontrerà un bambino con cui stabilirà quasi un rapporto tra madre e figlio, che poi si capovolgerà. Credo di aver pensato al rapporto con mia figlia Asia, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
*La disabilità rende il protagonista più fragile, più esposto ai pericoli e alla malvagità, quindi deve combattere con ancora maggior vigore la propria battaglia per la sopravvivenza.
*{{NDR|«Qual è stato il suo rapporto con i critici?»}} Pessimo fin dall'inizio della carriera, infatti qualche volta ho desiderato farli finire ammazzati come nei miei film. A parte gli scherzi, una volta mi arrabbiavo per le critiche negative, ora non mi importa più nulla.
*Quando uscì ''[[Per un pugno di dollari]]'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito.
*A dire la verità a me ''[[Titane (film)|Titane]]'', che ha vinto la Palma d'oro a Cannes, non è neanche piaciuto, l'ho trovato banale e pieno di trovate gratuite. Molto meglio ''Parasite'', quello sì un gran film, e ''La forma dell'acqua'' del mio amico Guillermo del Toro.
*Sinceramente non sento di avere eredi, anche se molti si sono ispirati ai miei film.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
*Mio padre è coraggioso proprio perché ingigantisce le sue paure per cancellarle. ([[Asia Argento]])
*Vedere i film di Dario Argento è bello come riascoltare (con qualche variante) una favola nera ben nota: sapendo già quando si avrà paura, quando illusoriamente si proverà il sollievo che l'incubo sia finito, quando si sussulterà perché tutto ricomincia, cosa significhino certi segni (la pioggia, la notte, l'agitarsi al vento dei rami degli alberi, l'apparizione di gechi o farfalle, il balenare dell'arma luccicante). Come nelle favole, la consapevolezza non riduce affatto l'emozione. È anzi un piacere che, mentre l'horror americano ha preso strade nuove (la macelleria insignificante, l'ironia o l'umorismo, il misticismo alto, lo pseudorealismo sociologico), Argento sèguiti a percorrere i familiari sentieri della psicoanalisi freudiana, delle parascienze esoteriche, dello spavento puro. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
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*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
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===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Dario Argento */
wikitext
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[[File:Dario Argento 2014.jpg|thumb|Dario Argento, 2014]]
'''Dario Argento''' (1940 – vivente), sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico italiano.
==Citazioni di Dario Argento==
{{cronologico}}
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''}} Di Lamberto mi fidavo ciecamente; il progetto di produrre un suo film era nell' aria da molto tempo. Volevo che venisse fuori la sua furia, la sua rabbia. E credo che tutto questo sia avvenuto. E poi i registi sono anche i migliori produttori; sono gente di cinema che capisce le esigenze e i problemi di chi lavora per loro. In America poi il fenomeno del regista produttore è molto diffuso: basti guardare Carpenter, Spielberg, Lucas.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/13/tanti-demoni-prodotti-da-dario-argento.html ''Tanti "Demoni" prodotti da Dario Argento''], ''La Repubblica'', 13 settembre 1985.</ref>
*''[[Opera (film)|Opera]]'' nasce come una sfida. Dovevo curare la regia di una vera opera lirica, ''Rigoletto'', ma le mie idee non andavano giù ai dirigenti del Teatro. Dicevano che era una interpretazione troppo ardita dell'opera verdiana. Insomma, non se ne fece niente. Per vendicarmi ho deciso di farci sopra un film, e di guadagnarci pure.<ref>Citato in ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1987/12/08/page_021.pdf Un'opera rosso sangue]'', intervista di [[Michele Anselmi]] su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Più di otto mesi abbiamo lavorato per preparare le simulazioni dei voli dei corvi telecomandati. A Parma, dove sono state girate le scene più spettacolari, avevamo affittato un casale per ospitare i corvi veri e la gente lo ribattezzò scherzosamente l'albergo dei corvi: al mattino li prelevavamo per portarli al Regio, e alla sera li riportavamo in "albergo".<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0986_01_1987_0287_0023_23897590/ ''Macbeth con corvi firmato Argento''], ''La Stampa'', 8 dicembre 1987.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Opera (film)|Opera]]''}} Peccato, probabilmente il film sarà vietato ai minori di 14 anni, ma il mondo sta cambiando, oggi c'è [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]], la censura è destinata a sparire.<ref>Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/10/anche-orrore-sotto.html C'è anche l'orrore sotto l'albero. Esce a Natale "Opera" di Argento]'', ''La Repubblica'', 10 dicembre 1987.</ref>
*Avrò avuto quindici, sedici anni, quando la mia famiglia mi portò ad Atene a visitare l'Acropoli. Già vedere il teatro arrampicato sulla collina nel quale, mi diceva mio padre, erano andate in scena le tragedie di Echilio, Sofocle ed Euripide m'aveva dato un mancamento. Ma poi alla scoperta del [[Partenone]] ho perso la testa. Sono rimasto solo molte ore a vagare tra le rovine in preda alla [[sindrome di Stendhal]] mentre mio padre e mia madre, che mi sapevano fantasioso, s'immaginanvano stessi passeggiando per la città.<ref name=svenire>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0717_01_1995_0211_0019_10610214/ ''Argento. "Lasciatemi svenire"''], ''La Stampa'', 6 agosto 1995.</ref>
*{{NDR|Sulla [[sindrome di Stendhal]]}} Si sta proprio male. Malissimo. E non è neanche un fatto raro. All'ospedale psichiatrico di Firenze ci sono sempre tre letti pronti per ricevervi i turisti colpiti da questi sintomi.<ref name=svenire/>
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/03/dario-argento-vi-faro-paura-con-mia.html ''Dario Argento: Vi farò paura con mia figlia Asia''], ''Repubblica.it'', 3 luglio 2009</ref>
*È il mondo del [[cinema]] che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.<ref>Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, ''Dario Argento, la televisione si tinge di nero'', ''Il Manifesto'', 20 luglio 2005.</ref>
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.<ref name=Profondo>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/profondo-rosso-40-anni-dopo-dario-argento-storia-bellissima-scritta-in-pochi-giorni/1483119/ Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato"]'', Davide Turrini ''Ilfattoquotidiano.it'', 7 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''}} Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.<ref name=Profondo/>
*Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti {{NDR|''Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti''}} che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli.<ref>Citato in Marco Lodoli, ''Dario Argento: non abbiate paura della paura'', ''il Venerdì di Repubblica'', 2 marzo 2018.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0999_01_1985_0008_0038_13827774/ Dario Argento, thriller con insetti]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 10 gennaio 1985.}}
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Perché utilizzare le mani di qualche altro, quando le mie sono così esperte che riescono a fare tutto da sole?
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0999_01_1985_0025_0021_13836061/ Sono un samurai, sfido l'America con un film]''|Su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 31 gennaio 1985.}}
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/22/libero-dario-argento-qualcuno-ha-voluto-farmi.html Libero Dario Argento. "Qualcuno ha voluto farmi una cattiveria"]''|''La Repubblica'', 22 giugno 1985.}}
*Gli ho dato l'hashish e gli ho chiesto: è una cosa grave? E gli agenti hanno risposto: crediamo proprio che lei dovrà essere arrestato... Mi hanno portato in caserma, ed erano tutti molto gentili. L'hashish l'ho dovuto lasciare lì. Andandomene ho detto: mo' nun famo che appena giro le spalle qualcuno se fuma la robba mia...
*Mi hanno messo in una cella minuscola, in isolamento con altre tre persone. Enrico Nicoletti, l'imprenditore coinvolto nello scandalo di Tor Vergata, e altri due che non ho capito chi fossero. In carcere sono stati tutti gentilissimi, sarà forse perchè il mio è un cinema molto trasgressivo e allora dietro le sbarre va forte... Insomma, ho avuto una grande accoglienza. I travestiti, in fondo al corridoio, mi cantavano le serenate sulle note di "Yellow Submarine", ripetendo: "Quanto sei carino".
*La notte in prigione è mostruosa. Di giorno sembra di potere sopravvivere, ma la notte è atroce, straziante, con quelle grida terribili dei tossicomani che vanno a rota.
*Guardi: io non sono mai stato in Perù, non ho mai messo piede in Sud America. E se anche mi fossi voluto spedire della cocaina non l'avrei certo mandata al mio vecchio indirizzo, dove non vivo più da quasi due anni.
{{Int|Da ''Creare incubi: parla Dario Argento''|Frammenti di interviste di [[Fabio Giovannini]] tra l'agosto 1985 e il febbraio 1986, riportato in ''Dario Argento. {{small|Il brivido, il sangue, il thrilling}}'', Edizioni Dedalo, 1986, pp. 133-164, ISBN 88-220-4516-5.}}
*Una delle cose che avevo scritto capitò in mano a [[Sergio Leone]], e quello è stato l'incontro «fatale» della mia vita. Leone mi permise di frequentarlo. Parlavamo, lui mi spiegava cos'è un carrello, come si fa il cinema in concreto. Un giorno, quando appena aveva finito di girare ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|Il Buono, il Brutto e il Cattivo]]'', mi disse che non sapeva quale film mettersi a fare. Mi ha chiesto: tu lo scriveresti? E io: con piacere! Leone conosceva bene un altro giovane, [[Bernardo Bertolucci]], che aveva già fatto dei film come regista ma che in quel momento era disoccupato, e allora ha proposto a noi due di scrivere il suo prossimo film. Io e Bertolucci ci siamo messi insieme a pensare questo nuovo film di Leone, e così è nato ''[[C'era una volta il West]]''. In questo modo ho scritto il mio primo film veramente professionale.
*In Italia spesso sono i critici più «antiquati» a dirigere i centri in cui si studia il cinema: una scuola di cinema che ti imposta male è meglio non frequentarla perché ne esci sbandato e dissociato, ti insegna solo a fare un cinema che non esiste, il cnema di vent'anni fa. I critici, del resto, sono tutti passatisti, sono rimasti interessati solo a quello che è accaduto quando erano giovani. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, ad esempio, è un disastro perché i ragazzi studiano nozioni sbagliate e in modo selettivo, studiano solo quel tipo di cinema che viene selezionato dal presidente del Centro. Poi i ragazzi vanno al cinema e si accorgono che si fanno altri film, mentre loro studiano per preparare film che non si fanno più da vent'anni e che nessuno vuole più. Sono fermi al cinema neorealista italiano e francese.
*Fortunatamente io ho avuto [[successo]] subito, fin dal primo film, e questo mi ha tolto tante frustrazioni, tanti drammi e anche tante schiavitù: se hai successo subito, dopo puoi fare come ti pare, altrimenti devi subire i consigli e le imposizioni di chi ti dice come devi fare e cosa devi fare.
*Anche un ambiente che sembra squallido può diventare bellissimo dando luce e utilizzando certe inquadrature. La realtà è bella per come la riprendi. Non è bella solo la Reggia di Caserta, Fointanebleu, Versailles: tutto può essere bello e interessante, al cinema.
*Ho usato [[Torino]] tre volte, per ''[[Il gatto a nove code]]'', ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''. Anche se Torino è una città emarginata dal cinema ho voluto lo stesso spostare là la troupe perché mi piaceva. Ho avuto una grande impressione da ragazzino, quando sono stato a Torino d'inverno, un'impressione morbosa. Per questo ho girato lì tanti esterni dei miei film.
*Per ''[[Suspiria]]'' sono andato molto tempo in Germania e nel nord della Svizzera, perché volevo fare un film gotico. Avevo un soggetto, e per ispirarmi ho fatto un giro di tre mesi nel Nord Europa a scoprire il gotico, i suoi colori, gli ambienti, le punte, gli aculei.
*Sei più solo in città che in campagna. In campagna ti possono sempre trovare, ma in città ti sperdi.
*Non ho mai scritto a casa, né soggetti né sceneggiature. In casa riesco solo a scrivere articoli, ma per i film devo andare in una stanza d'albergo.
*Non prendo mai appunti, è un'altra mia particolarità. Io penso, anche per mesi. Ho scoperto questo procedimento durante i primi film. Ai miei collaboratori sembra folle, ma io non appunto nulla, neanche una parola. Vado avanti con la storia, e inevitabilmente dimentico molte cose, ma sono sempre le più banali. Le cose più importanti non le dimentico mai.
*Gli americani non si fidano delle sceneggiature scritte dai registi. Io sono un autore-scrittore, che non si fa dare uno script preconfezionato, ma scrive da sé i propri film. I produttori americani non si fidano, sono convinti che il regista ignori i gusti del pubblico. Quindi dovrei affidarmi a uno sceneggiatore americano, o addirittura prendere una sceneggiatura già scritta o un libro che ha avuto successo in America. Non riuscirei mai a lavorare su una sceneggiatura scritta da altri. Ogni anno gli americani mi chiamano e ogni volta ripeto loro che la sceneggiatura devo scriverla io. Non sarei capace, ad esempio, di mettere in scena un libro di [[Ken Follett]]: e non mi interessa.
*L'attore per me è un momento del film, è una parte, come la scenografia. L'attore vorrei scolpirlo io, perché assomigli alla faccia, all'espressione e al modo di fare che ho in mente. Come penso alla storia, alla sceneggiatura, alla fotografia, così penso all'attore. Non mi piace lo spazio che a volte si prendono gli attori. Il film va fatto come voglio io, come l'ho pensato io. Non c'è nessun attore al mondo con cui desidererei ad ogni costo fare un film. Più è un attore di cui si dice che ha una grossa personalità, più non lo voglio.
*I critici hanno i complessi nei confronti del cinema moderno, non sanno mai catalogarlo, e allora lo paragonano alle cose peggiori che riescono a pensare. Appena vedevano un film ben fatto e molto elegante dicevano subito che aveva uno stile pubblicitario. Adesso vedono un film girato con dinamismo e velocità e dincono che è come una video-clip.
*{{NDR|Su ''[[Le cinque giornate]]''}} Prima che uscisse il film Nanni Balestrini mi disse: quando vedranno ''Le cinque giornate'' ti daranno dell'anarcosindacalista, anarchico di destra, qualunquista, perché quando il critico di sinistra trova un'opera che lo scavalca a sinistra, non lo ammette e allora la definisce fascista. Era il periodo in cui si diceva che non esiste guerriglia di sinistra e che i terroristi erano tutti fascisti, e poi si è dimostrato che non era così. È un film nato negli anni Settanta, quando tutti avevano quei pensieri.
*Trovo che tanti registi si comportano come se facessero un altro mestiere. Più che gente che si occupa di cinema sembrano dei commercianti, parlano di tutto tranne che del cinema. Questo mi colpiva molto quando ero giornalista cinematrografico, e mi dicevo: possibile che i registi siano così ignobili, a metà tra l'operaio e il venditore di pellami?
*Io penso che l'atteggiamento del pubblico sia cambiato negli ultimi venti o trenta anni. Se parlo con degli amici scopro che quando vedevano un film da ragazzini avevano terrore dell'''assassino'' e del ''mostro'', lo odiavano. Invece negli ultimi dieci anni il pubblico «tifa» molto per l'assassino.
*Non voglio perdere tempo a spiegare alle controfigure cosa devono fare. Io non appaio, appare solamente la mano, ma io so come la mano deve colpire, come deve essere minacciosa. Penso che continuerò. In ''L'uccello dalle piume di cristallo'' avevano scelto una persona per queste scene, doveva infilarsi i guanti, colpire con il pugnale, eccetera. Appena ha cominciato mi sono accorto che andava male, non interpretava quelle mani come pensavo io. Allora l'ho fatto io, e da quel momento ho deciso di farlo sempre io.
*Io so di più sull'America attraverso un film americano degli anni Sessanta che leggendo i libri. Il film riflette realmente quello che accade, senza sociologia né politica. Il film ti comunica subito le emozioni e le mode di un periodo.
*Il [[western]] è legato troppo a una fase storica precisa, mentre l'horror può essere ambientato nell'Ottocento, ai giorni nostri, nel futuro.
*Io faccio questi film perché mi piace farli, e se qualcuno ne rimane turbato sono problemi suoi. Io fatico a fare questi film, ci metto anche molta sofferenza e se qualcuno rimane turbato vuol dire che ho saputo trasmettere bene questa sofferenza.
*La polemica sulla nocività dei film dell'orrore è stata già stroncata da tempo in America. Hanno scoperto che solo gli adulti restano molto turbati dai film di orrore e di violenza, mentre i ragazzini sono i maggiori fans di questo cinema, si divertono, vanno a vederli in gruppo e si fanno grandi risate. Solo persone adulte e malate possono restare turbate da un film, e quindi sarebbero state turbate in ogni caso dalla famiglia, dalla moglie, dal figlio, da un rimprovero, dall'assistere a un incidente d'auto.
*In ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna|Dèmoni 2]]'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati.
*Quando ho pensato ''[[Phenomena]]'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
*Io non mi sento l'erede di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Forse ho ereditato il suo pubblico, ma non certo le sue tematiche. [...] Hitchcock è puritano mentre io sono libertario fino ai limiti dello sberleffo, il mio cinema è trasgressivo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/02/argento-evviva-la-paura.html Argento: Evviva la paura]''|Intervista di Maria Pia Fusco su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Repubblica'', 2 agosto 1987.}}
*Sì, ''Opera'' è il mio film più costoso, 9 miliardi, quasi il doppio di ''Phenomena''.
*Ai ragazzi piacciono le emozioni forti, le cercano attraverso la musica, il linguaggio, i comportamenti. Per loro, lo dico da sempre, lo spavento al cinema serve da catarsi e, più degli adulti, lo vivono con la consapevolezza della finzione. E nel mio cinema la finzione è autentica. Nessuno viene mai ferito o ucciso veramente, mentre in un film d'amore gli attori si baciano sul serio, c'è più ambiguità.
*Forse sono crudele perchè mio padre è siciliano e mia madre sudamericana e in entrambe le culture la crudeltà è riconosciuta. Forse voglio esorcizzare la mia paura del buio.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,1346_02_1987_0344_0024_19649579/ Argento: Natale di sangue]''|Intervista di Lamberto Antonelli su ''[[Opera (film)|Opera]]'', ''La Stampa'', 21 dicembre 1987.}}
*{{NDR|Sulla scelta di [[Ronnie Taylor]] come direttore della fotografia}} L'ho scelto perché soltanto lui poteva creare quell'atmosfera con un colore senza particolari dominanti, facendo una fotografia tagliente nella luce, dura, cattiva, allucinante. In fondo «''Opera''» è un thriller più tecnologico che psicologico.
*Ho cominciato a pensarci proprio dopo quell'esperienza mancata per il ''«Rigoletto»''. Ho cominciato a costruirlo isolandomi in un'asettica stanza d'albergo, radunando le confidenze che mi aveva fatto [[Cecilia Gasdia]] parlando di uno dei film che io ho più amato, ''«[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'Opera]]»'' e tuffandomi nei ricordi di un altro grande gilm, ''«[[Gli uccelli]]»'' di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], non dimenticando l'insegnamento di ''«[[Psycho]]»''.
*Certo l'aspetto più difficile è rappresentato dalle sequenze con i corvi, uccelli che non si riesce ad ammaestrare. Ne abbiamo presi una conquantina e portati in un casale nei pressi di Parma per cercare di addestrarli alla meno peggio. Poi nelle riprese in teatro siamo dovuti ricorrere al rinforzo di corvi finti, telecomandati, ma che non sfigurano affatto nei riguardi di quelli veri. Sembrano più veri dei veri, proprio come quella battuta sui fiori finti... Quasi tutta la scena è come ripresa dai loro occhi, mentre svolazzano minacciosi sulla platea terrorizzando gli spettatori presenti. Sì, questa è stata una delle sequenze più difficili e più costose.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0628_01_1996_0023_0019_8549836/ Argento: «Il cinema Usa? Plastica»]''|Presentazione su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Stampa'', 24 gennaio 1996.}}
*{{NDR|Su ''[[Seven]]''}} Un film interessante e ben fatto che segue però le mode: basta guardare gli attori. Non c'è inventiva umana nei film americani. Quelli europei, più o meno discutibili, sono comunque frutto della fantasia degli autori.
*Ho sempre creduto nei messaggi emotivi e conturbanti che sprigionano dai capolavori dell'arte e quando ho letto il libro della Magherini sono rimasto affascinato dai turbamenti che si possono vivere davanti alle opere dei grandi pittori.
*È stata necessaria tutta l'esperienza di Giuseppe Rotunno per avere "la meglio" sui vetri protettivi dei capolavori, che per il loro spessore davano una colorazione verde alle opere, soprattutto a quelle del Botticelli.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/24/dario-argento-anche-arte-puo-uccidere.html Dario Argento: Anche l'arte può uccidere]''|Intervista di Roberto Rombi su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 24 gennaio 1996.}}
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*È successo anche a me di soffrirne, quando ero ragazzo, durante una visita in Grecia. Salendo verso il Partenone mi sono sentito male e i miei genitori pensarono che il cibo greco, decisamente un po' pesante, ne fosse la causa. Ma poi ho capito che si trattava di qualcosa di diverso, di più profondo.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*In America è difficile rimanere fedeli alle proprie idee, avrei dovuto accettare troppi compromessi per allinearmi alle leggi del mercato. Lì i film sono fatti tutti al computer come ''[[Seven]]'', prodotto di moda, con attori alla moda con pettinature di moda. Ma il cinema americano sta suscitando una caduta di interesse. Troppi lavori finti, fatti di plastica. Si sta avviando insomma verso una salutare piccola crisi di cui speriamo sappia approfittare il cinema europeo.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/20/argento-cosi-nasce-la-mia-sindrome.html Argento: Così nasce la mia sindrome]''|Presentazione al Festival du Film Fantastique, de Science Fiction & Thriller su ''[[La sindrome di Stendhal]]'', ''La Repubblica'', 20 marzo 1996.}}
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
*Nel film ''[[Opera (film)|Opera]]'', la musica era per me un incubo. Il film aveva arie d' opera e scene senza musica. Mi sono messo alla ricerca di una musica compatibile e ho scoperto che ''La Traviata'' si poteva accostare alla musica degli Heavy Metals, New Age o dei Gobelines!
*Mi causa molto dolore pensare che alla fine del lavoro qualcuno taglierà le scene del mio film. Ho avuto problemi dappertutto. In Scandinavia i miei film sono stati proibiti per 15 anni, poi sono cambiati i governi e le leggi. A un convegno ad Atlanta, dove ''Opera'' era stato distribuito dalla Orion e censurato di venti minuti, ho portato cassette complete che ho distribuito ai partecipanti. Ricordate che se fate un sogno o create qualcosa, c'è sempre qualcuno che vuol tagliare, e se dici che hai talento, non ti fanno lavorare
{{Int|Da ''[https://intervistemadyur.blogspot.com/2011/09/intervista-dario-argento-ho-una.html Intervista a Dario Argento]''|''Intervistemadyur.blogspot.com'', 16 settembre 2011.}}
*L'opera di Stroker è un classico della letteratura, che pone molte domande: che cos'è l'amore, che cos'è la solitudine, chi è il vero mostro. Io cerco di dare delle risposte a questi interrogativi.
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} È un essere camaleontico. Secondo il mito, si trasforma solo in lupo o pipistrello. Io ho pensato che poteva assumere le sembianze di altri animali e insetti giganteschi: un topo, una cavalletta, uno scarafaggio…Inoltre, ha rapporti carnali con uomini e donne, ma questa non è una novità: nelle leggende, che li riguardano, i vampiri sono per natura bisessuali, non hanno pregiudizi
*Dracula ha una ferocia inaudita, tuttavia nasconde un lato molto romantico. Il suo amore per Mina è folle e puro. Animalesco, direi. E lo porterà alla rovina. Oltre che all'aglio, lui è vulnerabile al fascino delle famiglie.
*{{NDR|I vampiri}} non sono i soliti serial killer, ma figure piene di sentimenti e di conflitti interiori.
*I vampiri sono una metafora. M'interesso molto all'esoterismo, ma lo considero un fatto culturale, non una realtà soprannaturale. Streghe e magia svelano qualcosa di noi: l'aspirazione dell'uomo a voler cambiare il proprio destino, il desiderio di raggiungere una felicità facile e impossibile.
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/2011/12/08/page_040.pdf Il mio Dracula bello e spietato, mica Twilight]''|Intervista di Paolo Calcagno su ''[[Dracula 3D]]'', ''L'Unità'', 8 dicembre 2011.}}
*C'è molto eros in questo film, l'ho messo in parallelo col Thanatos che segna i destini dei vari personaggi della storia. Il film viaggia proprio sul doppio binario di amore-morte e per farlo correre senza che "deragliasse" questa volta ho voluto curare molto la recitazione che, di solito, nei miei film affido liberamente agli interpreti per non sovraccaricare di progettualità il racconto.
*Il mio "[[conte Dracula]]" non è tetro e spaventoso come quello di [[Christopher Lee]] e nemmeno il personaggio raccontato svogliatamente da Coppola. Anzi, ho incominciato a pensare a Dracula proprio dopo aver visto il [[Dracula di Bram Stoker|film di Coppola]] che mi aveva molto deluso. Il mio è un Dracula storico, affascinante per la sua bellezza e il suo messaggio di morte: è molto europeo ed è persino romantico nel suo inseguimento, per ben 400 anni, della perduta anima gemella.
*Il 3D oltre che a sorprendere il pubblico, mi è stato utile per rappresentare visivamente il senso di profondità, l’interno e l’esterno dietro di noi.
{{Int|Da ''[https://www.bestmovie.it/news/courmayeur-noir-dario-argento-%C2%ABper-dracula-3d-ho-rischiato-di-essere-sbranato-dai-lupi%C2%BB/129727/ Courmayeur Noir – Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Valentina Torlaschi, ''Bestmovie.it'', 8 dicembre 2011.}}
*Col 3D siamo ormai entrati nell’epoca della profondità al cinema e questo ci fa scoprire nuove bellezze. Dopo il colore, il 3D è la nuova rivoluzione del cinema.
*Del romanzo di [[Bram Stoker]] mi ha affascinato molto la storia di amore e morte che aleggia sul personaggio. Poi mi interessavano molto le sue trasformazioni, quando prende le sembianze di animali e altre creature. Un aspetto che in pochi hanno esplorato.
*Thomas Kretschmann, è un Dracula che ha una grande bellezza e fascino, non è certo il tetro [[Christopher Lee]], lui è romantico in un certo senso e mi piaceva questo contrasto con la vera identità del personaggio. Per quel che riguarda [[Rutger Hauer]], nel romanzo di Bram Stoker Van Helsing è olandese e Rutger Hauer è olandese, quindi è stata una scelta giusta anche per l’accento, la sua potenza fisica, la sua forza: è il Van Helsing più giusto di quelli che sono stati fatti.
*In [[Transilvania]] abbiamo trovato solo castelli diroccati oppure trasformati in musei o bed and breakfast: erano talmente finti che a volte sembrava di essere a Disneyland! Delle pagliacciate...
*Degli animali nessuno mi fa paura. In generale, non ho paura di nulla. C’è chi dice di aver terrore dei fantasmi... Magari! A me piacciano i fantasmi. E anche i vampiri, gli zombi. La cosa che più mi inquieta di tutte sono i fantasmi della mia coscienza, qualcosa di profondo, di inconoscibile che parte dal mio subconscio.
{{Int|Da ''[https://www.film.it/film/festival/dettaglio/art/dario-argento-lintervista-esclusiva-5411/ Dario Argento, l'intervista esclusiva]''|Intervista di Pierpaolo Festa, ''Film.it'', 22 maggio 2012.}}
*Volevo rinfrescare il suo look. Il mio [[Conte Dracula|Dracula]] è diverso, selvaggio e romantico. Intelligente e forte. Spesso, nelle altre versioni, si tratta solo di azione. Io ho cercato di puntare alla psicologia. E poi lui è un mito. Mi interessava anche esplorare la sua sessualità, dato che lui ama sia le donne che gli uomini.
*{{NDR|Sul suo Dracula preferito}} Dai, [[Bela Lugosi]] decisamente no. Lui era troppo grasso! Mi piacevano i film della [[Hammer Film Productions|Hammer]] con [[Christopher Lee]]. Lui sì che era selvaggio e spaventoso. Ricordo che ero molto giovane e che il suo Dracula mi spaventò parecchio. Io volevo cambiare la visione di Dracula e non mi interessava fare come Coppola. Forse volevo un Dracula più espressionista.
*{{NDR|Sul remake di ''Suspiria''}} È un'idea che non mi piace e di cui non conosco nulla. Nessuno me ne ha parlato. Non conosco il regista. Non ne so davvero nulla.
*{{NDR|Sui [[Morto vivente|morti viventi]]}} Sono figure estremamente interessanti. Pensateci, guardate là fuori e vi accorgerete che è pieno di morti viventi! Nelle strade come nei film. Sono ovunque!
{{Int|Da ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]''|Intervista di Daniela Catelli, ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} La prima volta che lo vidi {{NDR|il [[Conte Dracula]]}} era nel film [[Hammer Film Productions|Hammer]] di [[Terence Fisher]] e mi sconvolse. Quando l'ho rifatto, però, non mi sono ispirato affatto a quella pellicola, ma a film che ho visto in seguito, agli espressionisti tedeschi come ''Nosferatu'' di Murnau e ''Vampyr'' di Dreyer.<ref>Citato in ''[https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/dracula-3d-incontro-con-dario-argento-asia-argento-e-marta-gastini/n18419/ Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini]'', ''Comingsoon.it'', 21 novembre 2012.</ref>
*Ho lavorato di nuovo con [[Luciano Tovoli|Tovoli]] perché volevo riprendere i colori potenti e saturi, che sono quelli di ''Suspiria'' e per me sono quelli della favola: dei colori forti, potenti, molto netti. Avere lui come direttore della fotografia è stata quindi una scelta obbligata. Per quanto riguarda [[Claudio Simonetti|Simonetti]], credo che per questo film abbia fatto la musica più bella degli ultimi 10 anni. Trovo che sia la sua musica più affascinante, anche se è stata molto elaborata e abbiamo avuto molte discussioni in merito: ma alla fine è venuta la musica più bella di tutte.
*C'è quell'immagine, è vero, quando appare [[Christopher Lee]] {{NDR|in ''[[Dracula il vampiro]]''}} con tutta la bocca sporca di sangue. Quella in effetti sì, devo dire di averla presa dalla Hammer.
{{Int|Da ''[https://quinlan.it/2014/12/01/intervista-dario-argento/ Dario Argento, nel cuore di Profondo rosso]''|Intervista di Alessandro Aniballi, Giampiero Raganelli e Raffaele Meale, ''Quinlan.it'', 1 dicembre 2014.}}
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*''Nighthawks'' di [[Edward Hopper]] è un quadro iperrealista, e mi piaceva che questo tipo di pittura indicasse una strada anche per l'interpretazione estetica del film, che volevo a mia volta che rientrasse nei canoni dell’iperrealismo. Il quadro di Hopper mi permetteva di donare una possibile chiave di lettura allo spettatore senza risultare pedissequo o senza affidarmi a una spiegazione troppo retorica.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
{{Int|Da ''[https://www.stefanocorradino.com/profondo-rosso-compie-40-anni-intervista-a-dario-argento-anche-io-ho-le-mie-paure-tra-cui-i-corridoi-pink-floyd-goblin/ "Profondo rosso" compie 40 anni.]''|Intervista di Stefano Corradino, ''Stefanocorradino.com'', 28 luglio 2015.}}
*{{NDR|Su [[Carlo Rambaldi]]}} Era un genio. Quando scrivevo le sceneggiature andavo da lui e parlavamo di alcuni effetti possibili da inserire. Solo lui riusciva a metterli in pratica. E allora gli effetti non erano elettronici, tutto era fatto "a mano"...
*{{NDR|Su ''Profondo rosso''}} È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
{{Int|Da ''Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog''|articolo di Gianmaria Tammaro, da ''Best Movie'', rubrica ''Dentro le nuvole'', n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113.}}
*Non sono un grande lettore di fumetti, ma ''[[Dylan Dog]]'' è un po' un'eccezione. L'ho scoperto da adulto, e mi ha molto affascinato fin da subito, per le passioni in comune che avevo con il suo [[Tiziano Sclavi|autore]] e per quei suoi continui rimandi a un mondo che era il mio: quello del cinema horror. E poi c'erano gli omaggi che Sclavi faceva ai miei film. Mi hanno sempre divertito e reso molto orgoglioso.
*Negli uffici della Sergio Bonelli Editore mi aveva detto che voleva conoscermi{{NDR|Tiziano Sclavi}} e io sono andato. Abbiamo parlato a lungo: è stato un incontro molto interessante. Ho scoperto una persona con una grande umanità e una dolcezza che uno non si aspetta leggendo le sue cose.
*Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il [[fumetto]], invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.
*Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/dario-argento-intervista-serie-tv-videogioco-nuovo-film_20810/ Dario Argento: "Tra serie tv e videogiochi, sto pensando a un film. Ci rivediamo tra un anno"]''|Intervista di Valentina D'Amico, ''Movieplayer.it'', 8 maggio 2019.}}
*Certi aspetti del mio cinema non li capisco neanche io. Sono istintivo, aspetto che l'ispirazione mi arrivi chissà da dove. Sto alla finestra e aspetto che i pensieri della gente arrivino a me per metterli nei film. Il pensiero è una cosa solida, rimane e continua a vagare nella città.
*Il cinema di paura racconta storie che nascono dall'inconscio, paure intime. Oggi a interpretare al meglio il genere è l'Estremo Oriente. Sono stato più volte in Corea del Sud, molti registi hanno ammesso di essere stati influenzati dal mio cinema. Anche il cinema giapponese e quello messicano sono molto interessanti.
*{{NDR|Su [[Tony Musante]]}} I litigi con lui erano continui, sul set non ci parlavamo più, ma Tony non è stato l'unico con cui ho avuto problemi. Anche con la protagonista di ''[[Opera (film)|Opera]]'', [[Cristina Marsillach]], ho avuto un rapporto spaventoso. Siamo arrivati al punto che ci parlavamo solo tramite biglietti, oppure usavamo il mio aiuto regista come tramite anche quando ci trovavamo nella stessa stanza. Cristina era una persona molto capricciosa, bizzarra, era impossibile starle vicino.
*Amo le innovazioni e apprezzo internet. È utile, interessante. Ma non ho un rapporto buono con i social. Non li uso, non mi va di raccontare il privato. Le mie esperienze e i miei pensieri li tengo dentro di me, in attesa che mi suggeriscano nuove storie.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/07/24/news/rutger_hauer_dario_argento_-301002615/ Rutger Hauer, Dario Argento: "Amava la vita. La cosa di cui era più orgoglioso? Il monologo di 'Blade Runner'"]''|Intervista di Arianna Finos su [[Rutger Hauer]], ''Repubblica.it'', 24 luglio 2019.}}
*Era molto creativo, intelligente, inventava battute, scene, situazioni. Aveva chiarissima la visione generale del film. Avrebbe potuto fare lo sceneggiatore, il regista. Quando arrivava sul set tutti erano emozionati. Diceva: "Che pensi di questa idea? Ci ho lavorato stanotte, ti piace?" Aveva voluto un Van Helsing scienziato, più che avventuriero.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} Lo aspettavamo sul set, la sera. Non arrivava e chiamammo l’albergo: "È uscito stamattina". Ci allarmammo e dopo molte ore, mentre tutti lo cercavamo dappertutto, chiamammo i carabinieri. Finalmente accese il telefono "non so dove mi trovo". Lo localizzarono ed era in una specie di foresta dove aveva avuto un misterioso appuntamento con una signora e poi si era perso.
*Amava mangiare e bere, in Piemonte mi portava sempre a mangiare in un ristorante giapponese. Soprattutto amava ridere ed era capace di battute folgoranti. I suoi racconti erano avvincenti, aveva avuto una vita avventurosissima, girato il mondo, lavorato con i registi più diversi, dai più intellettuali ai commerciali.
{{Int|Da ''[https://www.mangialibri.com/interviste/intervista-dario-argento Intervista a Dario Argento]''|Intervista di Costanza Ciminelli, ''Mangialibri.com'', novembre 2019.}}
*Ho amato molto il cinema muto, in particolare ''[[La corazzata Potëmkin]]''. [...] Considero il film di Ejzenštejn meraviglioso, sublime, un capolavoro ineguagliato della storia del cinema che, non a caso, ha ispirato tantissimi cineasti.
*In Italia non ci sono più capitali per il cinema, si produrranno 60 film l’anno, di cui soltanto 6 o 7 decenti. I capitali si impiegano in fiction – che è una cosa incredibile e inverosimile, questa sì da far rizzare i capelli in testa – e non nel cinema. È, dunque, sempre più il modello televisivo a prendere piede e a condizionare il modo di concepire la regia, la sceneggiatura, i soggetti, la recitazione, per non parlare dei casting, oramai ci sono anche degli standard in fatto di fisiognomica filmica (facce tutte piuttosto simili, carucce, ma banali, senz’anima). Tutto all’insegna di un indegno livellamento, che si rivela la negazione della idea stessa di cinema. L’unica soluzione è girare in digitale, e solo in un secondo tempo pensare alla pellicola. Un’altra cosa importante è unirsi e dare vita a esperimenti di cooperativismo.
*{{NDR|Le critiche}} a ''Suspiria'' sono state un massacro, qualcosa di talmente violento da indurre a cambiare lavoro: ricordo di aver ricevuto insulti personali molto pesanti ma anche di aver dovuto subire volgarità sulla mia famiglia. [...] Relativamente a ''Inferno'' le cose andarono ancora peggio: tanto che per qualche momento fui tentato di trasferirmi in un’altra nazione, cambiare professione o comunque cambiare genere. Non riuscivo a capacitarmi: era stato un lavoro molto pensato, ci avevo speso tempo, impegno, avevo studiato ogni cosa nei minimi particolari, documentandomi molto sull’alchimia su cui poggia il film.
*Emblematica del mio rapporto con la censura, però, è stata l’uscita di ''[[Opera (film)|Opera]]''. In Italia ebbi una lite spaventosa con la Commissione censura. Tra liti e urla, il capo della commissione, un alto magistrato, non sapendo più come e cosa rispondere alle mie obiezioni, finì col chiamare i carabinieri. Venni allontanato dalle forze dell’ordine, come fossi un malfattore. Aver fatto ''Opera'' mi aveva tolto molta energia, ma il dopo mi ridusse a pezzi, caddi in depressione. La censura tagliò moltissimo il film, che, in Italia, venne ulteriormente accorciato di 20 minuti dalla compagnia di distribuzione che lo aveva acquistato (riuscii a carpire, con l’inganno, un’unica copia della versione originale al produttore Cecchi Gori dicendogli che l’avrei spedita per la distribuzione in Inghilterra, invece, me la sono tenuta). Per me la visione di ciò che restava risultò intollerabile, ero talmente abbattuto che partii da solo per un lunghissimo viaggio, pensando anche di non tornare più in Italia.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/lifestyle/cinema/intervista-dario-argento Dario Argento: «Sono tornato a farvi paura»]''|Intervista di Francesco D'Errico, ''Panorama.it'', 28 febbraio 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Occhiali neri (film)|Occhiali neri]]''}} Nel 2001 ho scritto una sceneggiatura, l'ennesima storia di una donna, in questo caso una escort, che viene perseguitata da un serial killer. Però a differenza di altri miei film ho deciso di inserirvi un lato tenero, perché la protagonista incontrerà un bambino con cui stabilirà quasi un rapporto tra madre e figlio, che poi si capovolgerà. Credo di aver pensato al rapporto con mia figlia Asia, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
*La disabilità rende il protagonista più fragile, più esposto ai pericoli e alla malvagità, quindi deve combattere con ancora maggior vigore la propria battaglia per la sopravvivenza.
*{{NDR|«Qual è stato il suo rapporto con i critici?»}} Pessimo fin dall'inizio della carriera, infatti qualche volta ho desiderato farli finire ammazzati come nei miei film. A parte gli scherzi, una volta mi arrabbiavo per le critiche negative, ora non mi importa più nulla.
*Quando uscì ''[[Per un pugno di dollari]]'' facevo il critico cinematografico anch'io, per ''Paese Sera'', e scrissi che era uno dei più bei film visti negli ultimi anni. Il direttore mi chiamò per dirmi che non potevo pubblicare quella recensione perché il giornale aveva un pubblico colto. Questo snobismo però adesso è finito.
*A dire la verità a me ''[[Titane (film)|Titane]]'', che ha vinto la Palma d'oro a Cannes, non è neanche piaciuto, l'ho trovato banale e pieno di trovate gratuite. Molto meglio ''Parasite'', quello sì un gran film, e ''La forma dell'acqua'' del mio amico Guillermo del Toro.
*Sinceramente non sento di avere eredi, anche se molti si sono ispirati ai miei film.
*{{NDR|«Tra i suoi film, di quale va particolarmente orgiglioso?»}} ''Suspiria'', perché quando l'ho girato mi sono prefissato di non realizzare neanche due inquadrature uguali e, salvo piccole eccezioni, penso di esserci riuscito.
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/dario-argento-i-politici-una-massa-di-ignoranti-i-critici-sono-cambiati-loro-non-io/651530/#Part1 Dario Argento: «I politici? Una massa di ignoranti. I critici? Sono cambiati loro, non io»]''|Intervista di Gianmarco Aimi, ''Rollingstone.it'', 15 luglio 2022.}}
*Veramente sta per finire il governo Draghi? [...] Ma come è possibile? È una delle poche persone di valore che abbiamo in Italia. Ha delle idee, è un grande economista, proprio quello che serviva per il nostro Paese. E pensa un po’, ora lo mandano via? E chi si prendono? Chi c’è come lui? Lo sostituiranno delle mezze cartucce...
*L’arte ha sempre fatto il suo dovere. Se nelle grandi scelte non partecipa, è perché il gruppo dirigente che c’è in Italia oggi è molto più scarso del passato. Molti sono ignoranti, non conoscono l’arte, non sanno niente di niente. Conoscono solo quello che interessa alla loro combriccola.
*È cambiata la critica, non sono cambiato io. C’è una nuova generazione al potere. Prima non si sarebbero mai immaginati di far vincere un festival a un film porno come ''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water|La forma dell'acqua]]'' di [[Guillermo del Toro]]. O a ''[[Parasite]]'' del regista sudcoreano [[Bong Joon-ho]]. Certi film che un tempo venivano considerati di serie B ora sono sulla cresta dell’onda.
*Se dieci persone vedono la stessa cosa, non è detto che tutte e dieci la ricordino nello stesso modo. Ognuno potrebbe dare la propria interpretazione. La memoria si confonde con quello che noi immaginiamo. Proprio come dice Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, in ''Profondo rosso''.
==Citazioni su Dario Argento==
*A ogni nuovo film questo Argento mi entusiasma e mi irrita. Gira come un americano bravo, ma con la malizia europea che laggiù non possiedono. ([[Tullio Kezich]])
*Come giapponese magari potrà sembrare strano, ma ho visto tonnellate di film italiani, da [[Federico Fellini|Fellini]] a [[Vittorio De Sica|De Sica]] fino agli Spaghetti Western, così come ho letto molti libri italiani che mi hanno influenzato. Ma Dario Argento è quello che più mi ha segnato, sono un suo grande fan. I miei genitori non volevano che guardassi i suoi film perché troppo spaventosi ma a me non importava, li guardavo lo stesso. ([[Hideo Kojima]])
*Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi. ([[Banana Yoshimoto]])
*È assurdo che dopo tanti film di [[Mario Bava]], Antonio Margariti, [[Lucio Fulci]] e Dario Argento solo quest'ultimo sia rimasto a fare questo tipo di cinema. Dove è andato il vostro cinema dell'orrore dopo quella generazione? ([[Joe Dante]])
*Io devo tutto a Dario. Nasco con lui proprio grazie a ''[[Phenomena]]'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta. ([[Sergio Stivaletti]])
*Ma perchè non si fa scrivere, una volta tanto, un bel copione? Anche Verdi, che era un genio, aveva bisogno del librettista. ([[Tullio Kezich]])
*Mio padre è coraggioso proprio perché ingigantisce le sue paure per cancellarle. ([[Asia Argento]])
*Vedere i film di Dario Argento è bello come riascoltare (con qualche variante) una favola nera ben nota: sapendo già quando si avrà paura, quando illusoriamente si proverà il sollievo che l'incubo sia finito, quando si sussulterà perché tutto ricomincia, cosa significhino certi segni (la pioggia, la notte, l'agitarsi al vento dei rami degli alberi, l'apparizione di gechi o farfalle, il balenare dell'arma luccicante). Come nelle favole, la consapevolezza non riduce affatto l'emozione. È anzi un piacere che, mentre l'horror americano ha preso strade nuove (la macelleria insignificante, l'ironia o l'umorismo, il misticismo alto, lo pseudorealismo sociologico), Argento sèguiti a percorrere i familiari sentieri della psicoanalisi freudiana, delle parascienze esoteriche, dello spavento puro. ([[Lietta Tornabuoni]])
===[[Fabio Giovannini]]===
*La "scuola" di Argento è la scuola del cinema popolare italiano, in particolare del western. La bellezza dell'omicidio ha esordito al cinema nelle finte praterie calcate dai cowboy nostrani. Senza quel retroterra Dario Argento non avrebbe potuto costruire le perfette architetture dei delitti di ''[[4 mosche di velluto grigio|Quattro mosche di velluto grigio]]'' o di ''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]''. La cinepresa di Leone diventava una colt che sparava proiettili micidiali sui toraci e sulle facce dei banditi del west, la cinepresa di Argento diventa un coltello, che sfreccia con crudeltà sui ventri, sulle braccia, sui corpi delle vittime. In Leone e in Argento c'è la stessa "concretezza" della morte.
*Mentre i folli assassini dei suoi film fanno luccicare coltelli e rasoi prima di abbatterli sulle vittime più impaurite, Argento spia con la sua macchina da presa. Rende l'occhio dell'assassino il suo occhio (e quindi, nei cinematografi, l'occhio dello spettatore), immedesima se stesso e il pubblico nello squartatore, non più nella vittima come faceva il cinema americano dell'orrore. Più che "soggettive" dalla parte delle vittime, Argento predilige soggettive dalla parte del boia: il masochismo tipico del film dell'orrore (sentirsi martoriare e uccidere) si trasforma in sadismo (ammazzare, colpire in prima persona).
*Purtroppo anch’io considero privi di innovazione gli ultimi lavori del regista. Rimane una pietra miliare del passato, ma non del presente. Ho una mia opinione, con tutto l’affetto che porto a Dario Argento, con me sempre cortese e amichevole: al contrario di altri registi anche italiani, Argento subisce le conseguenze di un eccessivo individualismo, non è stato in grado, o meglio non ha voluto creare una “factory” intorno a sé. Si è circondato sempre più di laudatores che gridavano al capolavoro di fronte a ogni sua regia, rendendogli difficile percepire la realtà. Si è rinchiuso nel suo personaggio creato nel corso degli anni e nei successi di un tempo, sempre meno permeabile alle novità esterne (al punto di circoscrivere in famiglia, con Asia, la scelta dei protagonisti principali delle sue pellicole). Eppure i suoi capolavori erano proprio caratterizzati dall’innovazione, dalla trasgressione.
*Se c'è una peculiarità di Argento rispetto a tanti registi del terrore d'oltre oceano, questa risiede proprio nella passione estetica per l'assassinio. Quando si uccide, nei film di Argento, la macchina da presa si scatena, si muove selvaggiamente, segue tutte le fasi del delitto con compiacimento e quasi con gioia. Gli schizzi di sangue sono nettare per le raffinate cineprese che Argento utilizza per i suoi film.
===[[George A. Romero]]===
*A Dario riconosco il merito di avere rilanciato la mia carriera con ''Zombi''. Dopo ''La notte dei morti viventi'' mi ero opposto in modo irremovibile all'idea di girare un altro film di Zombi.
*Io dico sempre che anche i miei zombi sono un po' commedia. L'ho detto anche a Dario, ma lui finisce col togliere sempre l'elemento di humour!
*Penso che sia uno dei giganti del cinema e che alcune delle cose che ha fatto siano dei capolavori: Suspiria, ma anche i film precedenti sono fantastici. Abbiamo perfino girato un film insieme ma purtroppo non ci siamo mai trovati sullo stesso set. Decisamente è uno dei grandi maestri.
==Note==
<references />
== Filmografia ==
===Regista===
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*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
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===Sceneggiatura===
{{div col|strette}}
*''[[Metti, una sera a cena]]'' (1969)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Le cinque giornate]]'' (1973)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Suspiria]]'' (1977)
*''[[Inferno (film)|Inferno]]'' (1980)
*''[[Tenebre (film 1982)|Tenebre]]'' (1982)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
*''[[Dracula 3D]]'' (2012)
{{div col end}}
===Soggetto===
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' (1970)
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
*''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'' (1975)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
===Produttore===
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986)
*''[[Non ho sonno]]'' (2001)
*''[[Il cartaio]]'' (2004)
*''[[La terza madre]]'' (2007)
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009)
===Attore===
*''[[Il gatto a nove code]]'' (1971)
==Voci correlate==
*[[Asia Argento]] – figlia
*[[Daria Nicolodi]] – moglie
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Argento, Dario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Produttori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Carlo Bernari
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[[File:Carlo Bernari 64.jpg|thumb|Carlo Bernari]]
'''Carlo Bernari''', pseudonimo di '''Carlo Bernard''' (1909 – 1992), scrittore e partigiano italiano.
==Citazioni==
*{{NDR|I [[Quartieri Spagnoli]] nell'immediato secondo dopoguerra}} [...] mercanti di stoffe e di cuoiami, macellai, orefici, cambiavalute e friggitori, e droghieri, che nascosti nelle lunghe e gremite ombre dei vicoli rubano dalle traverse il respiro alla grande arteria vicina. [[Via Toledo|Toledo]] ne è quasi dominata e sembra cedere alla prepotenza commerciale dei [[Quartieri spagnoli|Quartieri]] sorti un tempo per dare alloggio alle milizie spagnole. Altra dominazione; un inquieto ricordo della quale c'è rimasto scolpito nella targa che dà nome alla via<ref>Vico Sergente Maggiore.</ref>dove sorgeva l'abitazione del Sergente Maggiore di un ''Tercio''. (da ''Speranzella'')
*''[[Napule]] è tutta rampe, scalinate, | scale, gradune, grade, gradiatelle, | sagliute, scese, cupe, calate, | vicule ’e coppa, ’e sotto, viculille, | vicule stuorte, | vicule cecate.'' (da ''Napule è tutta rampe'', ''Ventisei cose in versi'')
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''L'ombra del suicidio''===
La maniglia gemé con un suono molesto, i cardini emisero uno stridio e la porta si aprì lentamente come mai era avvenuto, sino a battere contro il muro; e comparve il Consigliere Delegato; era lui, non potevano esserci dubbi.<br>Con moto simultaneo tutti piegarono il capo in segno di saluto, benché nessuno conoscesse il visitatore; era il Consigliere Delegato, certamente, colui che entrava, con tanto frastuono, seguito da dieci persone tutte calve, con occhiali e cravatta a farfalla, che si fermava con aria di padrone al centro dell'ufficio e non salutava gli impiegati.<br>Erano tutti affascinati ed oppressi; si guardarono rapidamente intorno, notando il disordine che regnava nell'ufficio, le luci accese senza necessità, le carte sparpagliate sui tavoli, le macchie d'inchiostro sul pavimento; qualcuno era stato sorpreso mentre, seduto su una scrivania e con i piedi su d'una sedia, ascoltava una lunga storiella di Conserti, si precipitò giù e non ebbe più il coraggio di guardare in viso il Consigliere Delegato.
===''Tre operai''===
È domenica, di marzo. Luigi Barrin e il figlio Teodoro sulla via Poggioreale. In fondo, il cimitero coi suoi alberi folti e neri, poche nuvole gelate nel cielo chiaro. Nella piazza Nazionale vi sono due baracconi da fiera e un [[organo a rullo|organetto]] che suona lentamente la Marsigliese. Vecchi cartelloni di propaganda elettorale pendono fradici dai muri. «Ora ti mostro la fabbrica, così domani ti saprai regolare» ha detto stamattina Luigi Barrin al figlio, che ha fatto assumere nella lavanderia dove è capoperaio.<br>
Davanti alla lavanderia, che sorge dietro un muro dipinto di rosa, i due si fermano, Luigi Barrin bussa al portoncino. Spira vento gelato.<br>
«Buon giorno, Don Luigi» dice il custode, aprendo. «Questo è vostro figlio? Si vede; vi somigliate come due gocce d'acqua!» Luigi Barrin è fiero poiché Teodoro è un bel ragazzo.<br>
«Non vi meravigliate di vederci di domenica» dice Barrin; e indicando il figlio: «Sono venuto per mostrargli la fabbrica, in modo che domani non si senta spaesato». Luigi Barrin precede il figlio. Già di fuori si sente un puzzo di muffa e di sapone marcito.
===''Speranzella''===
Ne è rimasta una all'angolo del vico Sergente Maggiore e vi si legge ancora ''Out of The bounds'' e più sotto: ''Off Limits''. Dondola ad un filo e batte contro il ferro di un vecchio fanale a gas accecato. La vernice estenuata dalla pioggia e dal sole se ne vola in farfalline rosse e azzurre e nessuno ricorre più all'inglese, appreso alla meglio, per completare le lettere cancellate: non serve più, abbiamo dimenticato tutto.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Carlo Bernari, ''L'ombra del suicidio'', TEN 1993.
*Carlo Bernari, ''Tre operai'', Gli Oscar, Arnoldo Mondadori Editore, 1966.
*Carlo Bernari, ''Speranzella'', Vallecchi, Firenze, 1959.<ref group="nota">In [[Raffaele Giglio]], ''Letteratura delle regioni d'Italia, Storia e testi, Campania'', Editrice La Scuola, Brescia, 1988, p. 334. ISBN 88-350-7971-3</ref>
===Note alla bibliografia===
<references group="nota" />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Tre operai||(1934)}}
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[[Categoria:Partigiani italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Vegetarianismo
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Spinoziano
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{{voce tematica}}
[[Immagine:Pythagoras advocating vegetarianism (1618-20); Peter Paul Rubens.jpg|miniatura|upright=1.2|''Pitagora sostiene il vegetarianismo'' ([[Pieter Paul Rubens]], 1618/20)]]
{{indicedx}}
Citazioni sul '''vegetarianismo''' e sui '''vegetariani'''.
==Citazioni==
[[Immagine:Vegetarian diet.jpg|miniatura|upright=1.2|Frutta fresca e secca, verdura e pane]]
*A un certo punto mi guardai e mi dissi: tu finora hai tenuto un comportamento criminale. Sei giustificato perché non sapevi, o meglio non ti rendevi conto del significato delle tue azioni, ma se mangi animali sei un criminale. Insomma mi resi conto che dovevo cambiare le mie idee sul mondo e i miei stessi comportamenti. Sono diventato vegetariano [...]. Ricordo che fu un passaggio interiormente molto rapido: ogni volta che guardavo nel piatto e c'era della carne mi dicevo: "No, non me la sento proprio di mangiarla". ([[Valerio Pocar]])
*{{NDR|Parlando della scelta vegetariana intrapresa con la moglie [[Linda McCartney|Linda]]}} Adesso non mangiamo più niente che debba essere ucciso per noi. Ne abbiamo passate tante, negli anni sessanta, con tutta la droga e gli amici che morivano come mosche, e adesso siamo arrivati al punto in cui diamo davvero un grande valore alla vita. ([[Paul McCartney]])
*Ah, dimenticavo la cosa più importante, sono vegetariana, da parecchi anni, ormai. Non so se sia soggezione, ma da quando ho smesso di cibarmi di cadaveri [...] mi sento più propositiva, più vitale, più forte. La mia giovanile e proverbiale aggressività si è placata, lasciando spazio ad un atteggiamento più riflessivo nei confronti del prossimo. ([[Francesca Cheyenne]])
*Alimenti vegetali invece che animali sono la chiave della rigenerazione. [[Gesù]] prese il pane al posto della carne e il vino per sostituire il sangue nell'Ultima Cena. ([[Richard Wagner]])
*Allevare gli animali significa sacrificare l'ambiente. [...] Più il pianeta diventa ricco, più consuma; più consuma carne, più si condanna all'estinzione. [...] Ma ci sono ragioni per non perdere la speranza: per esempio, potremmo almeno stabilizzare i livelli di consumo {{NDR|di carne}}. Proprio nelle zono più abbienti (mi riferisco a Francia, Germania, Stati Uniti), si sono assestati se non addirittura diminuiti, facendo sì che le abitudini di vita vegetariane e vegane prendessero sempre più piede. ([[Bill Gates]])
*Altro lusso di cui godono i poveri [...] e del quale indubbiamente anche i più ricchi nell'[[età dell'oro]] furono privi, è l'uso di mangiare carne di animale. [...] Mi sono spesso domandato se non sia proprio da attribuirsi alla tirannia che l'abitudine esercita su di noi il fatto che uomini tolleranti e buoni considerino normale l'uccisione di tanti animali per il loro pasto quotidiano, sebbene la terra generosamente e abbondantemente provveda a fornirci svariati e ottimi vegetali. ([[Bernard de Mandeville]])
*Amo gli animali [...]. Non sopporto le crudeltà contro di loro, di [[proteina|proteine]] ci bastano quelle dei legumi. [...] Da vegetariani ci si sente meglio, si ha più energia, mentre la carne di quelle povere bestie terrorizzate è piena di ormoni e tossine. ([[Katia Noventa]])
*Amo gli animali, tutti gli animali. Non ferirei un gatto o un cane – o un pollo o una mucca. E non chiederei a qualcun altro di farlo per me. Ecco perché sono vegetariano. ([[Peter Dinklage]])
*Andavo spesso a vedere gli animali nelle fattorie con mia mamma da bambina e un giorno ho iniziato a rendermi conto che mangiavo quegli stessi animali che adoravo andare a trovare. Da lì ho deciso che non li avrei più mangiati. ([[Leona Lewis]])
*– Aprire un ristorante vegetariano?<br>– Eh certo, è il business del momento! Noi tra l'altro siamo pure vegetariani.<br>– Sì, se è per questo siamo pure cattolici, ma non è che diciamo messa! E poi Paoli', ma lo sai quanti ristoranti vegetariani ci sono a Roma?<br>– E troppi ne verranno ancora! È per questo che ci dobbiamo sbrigare! Li hai sentiti i media, no? La carne fa male, il pesce è inquinato, gli affettati t'ammazzano.<br>– E quindi?<br>– E quindi qual è l'unico cibo che non ti fa finire nelle casse da morto di tuo cugino? È il cibo vegetariano. (''[[Non è vero ma ci credo (film 2018)|Non è vero ma ci credo]]'')
*Benché sia stato impedito da circostanze esterne ad osservare una dieta strettamente vegetariana, sono stato a lungo un aderente alla causa in linea di principio. Oltre a concordare con gli obiettivi del vegetarianismo per ragioni estetiche e morali, è mia opinione che uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell'umanità.<ref>Una frase simile, «Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l'evoluzione verso un'alimentazione vegetariana», è [[Citazioni errate|attribuita erroneamente]] ad Einstein. Secondo la IVU (International Vegetarian Union), la frase inglese «''Nothing will'' [...] ''increase chances for survival of life on Earth as much as the evolution to a vegetarian diet''» risulta «completamente non verificata» e «sembra una cattiva traduzione dal tedesco» della frase di Einstein correttamente tradotta in inglese come «''a vegetarian manner of living by its purely physical effect on the human temperament would most beneficially influence the lot of mankind''» (da una lettera del 27 dicembre 1930 a Hermann Huth, editore della rivista ''Vegetarische Warte'').</ref> ([[Albert Einstein]])
*[[George Bernard Shaw|Bernard Shaw]] dice che finché gli uomini tortureranno ed uccideranno gli animali, e ne mangeranno la carne, ci sarà la [[guerra]]. Credo che ogni essere ragionevole debba essere di questo parere. Le bambine della mia scuola erano tutte vegetariane ed esse divenivano forti e belle con questo regime di legumi e di frutta. Qualche volta durante la guerra, quando sentivo le grida dei feriti, pensavo alle grida degli animali al mattatoio, e mi dicevo che gli Dei ci torturano come noi torturiamo questi esseri senza difesa. ([[Isadora Duncan]])
*Chi è sensibile ai problemi della sofferenza negli [[sperimentazione animale|animali di laboratorio]], come può restare insensibile davanti al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento? [...] Anche la pratica della macellazione risveglia un senso di ripugnanza nel vedere come l'animale viene inizialmente solo stordito per poi essere sgozzato [...], affinché la sua carne prenda quel colorito bianco che piace tanto agli italiani. Quanti ragazzi allora, dopo aver firmato all'uscita dalla scuola le petizioni contro la vivisezione, arrivati a casa si avventano sul piatto di carne tenera che la mamma ha premurosamente preparato? [...] Le statistiche sono drammaticamente chiare: davanti all'esercito di antivivisezionisti vi sono solo pochi sparuti drappelli di vegetariani. (''[[Una carezza per guarire]]'')
*{{NDR|Su [[Gesù#Vangelo secondo Matteo|Mt]] 25,40: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»}} Chi per una volta abbia accolto pienamente dentro di sé questa parola non potrà mai più maltrattare un animale e, se è coerente, non potrà neanche più mangiare carne, perché in questo modo si farebbe complice della morte degli animali. Oggi si sa che si può vivere benissimo senza mangiare carne e che vivendo da vegetariani si evitano persino molte malattie. Una società di vegetariani invitò una volta un uomo che adorava mangiare carne. Il menu era completamente vegetariano. All'ospite carnivoro fu servita una colomba viva con un coltello. Da quel momento in poi non mangiò più carne. È l'anonimato delle nostre vittime a renderci sordi agli urli degli animali. ([[Luise Rinser]])
*Ci sono così tante deliziose e nutrienti opzioni vegetariane tra cui scegliere al giorno d'oggi – in ogni parte del mondo – che non c'è bisogno di uccidere pesci o altri animali per il cibo. Una dieta vegetariana fa bene alla tua salute, agli animali, all'ambiente e alle tue papille gustative. ([[Yana Gupta]])
*Ciò che troviamo nei [[Veda]] è una brutale cosmologia basata sull'uccidere e sul mangiare [...]. Tuttavia, attorno al sesto e quinto secolo a.C., accade qualcosa di nuovo: una radicale «rivalutazione di tutti i valori» sotto forma di una forte reazione universalista contro questa cosmica catena alimentare; il rifiuto ascetico di tutta questa macchina infernale di vita che si riproduce attraverso il sacrificio e il mangiare. Il ciclo della catena alimentare viene ora percepito come un ciclo di eterna sofferenza, e il solo modo per raggiungere la pace è di sottrarsi a esso. (Rispetto al cibo, questo comporta ovviamente il vegetarianesimo: il non mangiare animali morti). ([[Slavoj Žižek]])
*Circa il 28% dei [[gas serra]] è causato dagli [[allevamento intensivo|allevamenti intensivi]]. So che essere completamente vegetariani è impegnativo, ma le proteine della carne possono essere sostituite in diversi modi. {{NDR|«E per i body builders?»}} Conosco tanti atleti vegetariani, per sembrare [[Terminator]] non bisogna per forza mangiare carne. ([[Arnold Schwarzenegger]])
*Coloro che ancora mangiano carne quando potrebbero fare altrimenti non possono pretendere di essere veri moralisti. ([[Stephen R. L. Clark]])
*''Come può la vista sopportare | l'uccisione di esseri che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue? | Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche. | Non è mostruoso desiderare di cibarsi | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo.'' ([[Franco Battiato]])
*Come sostenitrice del vegetarianismo, penso sia importante rendersi conto che questo pianeta non è nostra proprietà, coesistiamo con gli animali e quindi bisogna che abbiamo compassione per ogni co-membro del pianeta. Dovremmo essere gentili anche con le piante. ([[Aditi Govitrikar]])
*Con tutti i meravigliosi cibi vegetariani disponibili oggi, non ci vuole un mentalista per rendersi conto che mangiare carne non ha davvero più senso. Non è sano, è devastante per il nostro pianeta e significa una morte crudele e dolorosa per letteralmente miliardi di animali ogni anno. Quindi perché non provare il vegetarianismo? Avrai molta più energia, puoi perdere peso e, meglio di tutto, saprai che stai creando un mondo migliore per tutti gli animali che vivono qui. ([[Owain Yeoman]])
*Considerata la disgustosa origine della carne, la crudeltà di incatenare e di uccidere delle creature, è necessario astenersi dal mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'')
*Considero l'essere vegetariani un avanzamento morale, una scelta coerente che dovrebbe interessare settori sempre più ampi della società di un grande paese civile. Ma superficialità e ipocrisia sono sempre in agguato. Non è possibile dire di amare gli animali, e poi mangiarli. Eppure, quante volte mi capita di essere a tavola con persone che professano amore e rispetto per i nostri piccoli amici mentre stanno masticando una bistecca. ([[Michela Vittoria Brambilla]])
*Crescendo, entravo e uscivo sempre dall'ospedale con problemi di stomaco e nessuno riusciva a capire cosa c'era che non andava. Decisi di rinunciare alla carne e di diventare vegetariana e da allora non ho più avuto problemi di stomaco! Amo mangiare pasti vegetariani sani e deliziosi e le opzioni sono infinite. Non importa dove vado, posso trovare piatti vegetariani che soddisfino la mia fame e il mio gusto per l'ottimo cibo. ([[Patricia de León]])
*[[Gesù|Cristo]] era vegetariano e tutti i fedeli dovrebbero imitarlo. Nei giorni scorsi, in chiesa ho invitato i miei parrocchiani ad astenersi dal consumare la carne di [[pecora|agnello]]. Lo ripeto: è inutile che noi pronunciamo, durante la messa, l'Agnus Dei e poi subito dopo corriamo a mangiarlo. Ci vorrebbe maggiore coerenza, maggiore rispetto. Invece... ([[Mario Canciani]])
*Da un mese sono strettamente vegetariano. L'effetto morale di questo stile di vita, con il suo volontario assoggettamento del corpo e la conseguente emancipazione dai bisogni materiali, è immenso. Puoi giudicare tu stesso quanto ne sia profondamente convinto se ti dico che mi aspetto da esso niente meno che la ''rigenerazione'' dell'umanità. ([[Gustav Mahler]])
*{{NDR|«Da quanto è vegetariana?»}} Dal 1962, quando andai alla televisione francese per denunciare le condizioni dei macelli. È stato allora che sono diventata consapevole dell'orrore degli allevamenti intensivi, dei trasporti e dell'uccisione degli animali d'allevamento. Sono sempre stata sensibile alle sofferenze degli animali, ma da allora in poi mi sono rifiutata di essere complice di queste morti disumane industrializzate. ([[Brigitte Bardot]])
[[Immagine:Vcampi.jpg|miniatura|upright=1.3|''La fruttivendola'' (Vincenzo Campi, 1580)]]
*[[Dicearco]], nei suoi libri sull'antichità greca, riferisce che sotto il [[Età dell'oro|segno di Saturno]], quando la Terra era ancora spontaneamente fertile, nessun uomo mangiava carne, vivendo tutti di frutti e legumi che crescevano naturalmente. ([[San Girolamo]])
*Dieta vegetale e dolce riposo. Cibo animale e incubi. Cogli il tuo corpo dal frutteto; non strapparlo dal macello. Senza la dieta carnivora non potrebbe esserci alcuna sanguinosa guerra. ([[Louisa May Alcott]])
*– Dogbert, io non capisco perché tu, o chiunque altro, debba diventare vegetariano.<br />– Intendi dire perché io non prendo animali morti, li cucino finché diventano cancerogeni, poi li mangio anziché mangiare qualcosa di nutriente? È questa la tua domanda?<br />– Esattamente. C'è qualche buona ragione? Ti sei unito a una setta?<br />– Ovviamente. (''[[Dilbert]]'')
*Dunque sto vivendo senza grassi, senza carne, senza pesce, ma in questo modo mi sento proprio bene. A me pare sempre che l'uomo non sia nato per essere un carnivoro. ([[Albert Einstein]])
*È da quindici anni che non mangio carne. [...] Non ti rendi conto di che sapore ha il cibo finché non smetti di mangiare carne. È come se qualcosa accadesse al tuo palato, si purifica proprio, e la cosa più semplice – un pomodoro – ha il sapore della cosa più vibrante e strabiliante sul pianeta. ([[Kimberly Elise]])
*È indubitata cosa, che li cibi erbacei siano più confacenti all'uomo, per cui vedesi la più parte dei naturalisti a quella opinione inclinata, che l'uomo naturalmente non sia carnivoro. E se noi ponghiamo mente al parlare delle antiche scritture, rilevaremo con tutta chiarezza che le frutta della terra destinate vennero al nutrimento dell'uomo, e che sopra dei pesci, degli animali terrestri e dei volatili n'ebbe lo stesso uomo soltanto il dominio; sicché l'essersi poi dati alcuni uomini ad alimentarsi di animali fosse stata una necessità di alcuni luoghi, oppure un lusso. ([[Vincenzo Corrado]])
*È stato appropriatamente detto che il cammino verso la realizzazione di una riforma dietetica {{NDR|vegetariana}} procede per gradi, e che se anche ''venisse compiuto'' uno di questi passi, già quel singolo passo non sarebbe privo di importanza e di influenza sul mondo. Inutile aggiungere che quello di lasciare per sempre dietro di sé la barbarie di massacrare esseri a noi comuni – i mammiferi e gli uccelli – è il più importante e influente di tutti. ([[Howard Williams]])
*[È stato] sostenuto [...] che il fatto che le diverse specie di bruti siano state create per predarsi a vicenda offre una sorta di analogia la quale prova che è previsto che la specie umana si nutra di esse... [ma] l'analogia su cui si insiste è estremamente debole; poiché i bruti non hanno la possibilità di mantenersi in vita con altri mezzi, e noi l'abbiamo; l'intera specie umana potrebbe infatti vivere esclusivamente di frutti, legumi, erbe e radici, come fanno in realtà molte tribù di indù... ([[William Paley]])
*È una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. Quando porrete fine a questa maledetta strage? ([[Empedocle]])
*Esistono nessi inevitabili tra la comunione con gli animali, la compassione per gli animali, e il rifiuto di far soffrire, se non necessariamente il rifiuto di uccidere e/o mangiare gli animali. ([[Wendy Doniger]])
*Essendo un medico, oltre che una modella, so che mangiare veg è il primo e più importante ingrediente per mantenersi in forma. Se mangi pollo o altra carne, stai consumando tossine, grassi e colesterolo. Il cibo veg è fornito di tutte le vitamine e le proteine di cui hai bisogno per essere al tuo meglio. ([[Aditi Govitrikar]])
*Essere vegetariano mi ha sempre fatto sentire in salute. Mi sono sempre sentito leggero. Ogni volta che mi siedo a mangiare, sto aiutando l'ambiente. Sono fiero di essere vegetariano. ([[Dhanush]])
*Eusseno comprese che {{NDR|[[Apollonio di Tiana]]}} s'impegnava in un nobile proposito, e gli chiese da che punto avrebbe cominciato; ed egli rispose: «Dove cominciano i medici: purificando il ventre, essi ad alcuni prevengono le malattie, e altri conducono a guarigione». Dopo tali parole si astenne dal cibarsi di carne, dicendo che era impura e appesantiva la mente; e si nutriva di frutta secca e di verdure, sostenendo che è puro tutto ciò che la terra produce direttamente. ([[Lucio Flavio Filostrato]])
*Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini.<ref>Benché il vegetarianismo di Leonardo sia attestato da una lettera del navigatore [[Andrea Corsali]] a Giuliano de' Medici, e [[Giorgio Vasari]] abbia descritto la compassione di Leonardo per gli animali, queste esatte parole non sono di Leonardo. Scrive in proposito Alessandro Vezzosi, fondatore del Museo ideale Leonardo da Vinci: «La fonte di questa erronea attribuzione è da ascriversi alla peraltro eccellente antologia di articoli di scrittori, filosofi, scienziati e altri personaggi illustri intitolata ''The Extended Circle: A Commonplace Book of Animal Rights'' (1985) di [[Jon Wynne-Tyson]]. Tale citazione a sua volta era stata tratta da un romanzo (che aveva riportato anche alcune citazioni reali di Leonardo) di [[Dmitrij Sergeevič Merežkovskij|Dmitrij Merežkovskij]] intitolato ''The Romance of Leonardo da Vinci'' (tradotto dal russo nel 1928)».</ref> ([[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a [[Leonardo da Vinci]])
*Fortunati, quindi, i vegetariani: le proteine vegetali sono infatti veri e propri «farmaci» protettivi contro molte malattie. (''[[Una carezza per guarire]]'')
*Già negli anni Ottanta mia nonna non mangiava carne. "Non posso" diceva, "è carne di martire". Effettivamente, come altro si potrebbe definire la carne di quei corpi devastati dalla sofferenza? E non era ancora, credo, intervenuta la genetica, che ha permesso di modificare gli animali per accrescerne il rendimento, trasformandoli in malati cronici. ([[Susanna Tamaro]])
*Gli [[ascetismo|asceti]], nei loro sforzi di distacco progressivo dalla lussuria e dalla corruzione di questo mondo malvagio, hanno spesso adottato diete vegetariane. [...] Sia i [[Cinismo (filosofia)|cinici]] sia gli [[Accademia di Atene|accademici]] erano spesso vegetariani; astenendosi dai lussi e dai medicamenti del loro tempo erano talvolta in grado di ''vedere'' gli animali che non avevano più bisogno di opprimere. Un ascetismo di questo tipo è tutt'altro che disprezzabile: non ho dubbi che, se ci sforzassimo maggiormente di seguire la disciplina morale dei nostri predecessori, ne guadagnerebbe la nostra salute, i nostri doveri verso il mondo umano ci sarebbero meno pesanti, e i nostri occhi sarebbero più sensibili a quanto nel mondo vi è di valore. ([[Stephen R. L. Clark]])
*Gli [[ebrei]] si avvicineranno sempre più al mondo vegetariano [perché] secondo molti rabbini e leader spirituali dietro al vegetarianismo risiede il senso ultimo della morale ebraica. ([[Yitzhak HaLevi Herzog]])
*– Gli Uomini hanno fame [...]. Non dovrebbero mangiarle, le bestie?<br />– Possono sfamarsi senza sopprimere altre Creature-che-provano-dolore. ([[Piero Bevilacqua]])
*– Guarda che non è che ti giudico perché tu mangi carne, è solo che io preferisco non mangiare esseri che hanno un'anima.<br />– I [[Panteismo|panteisti]] pensavano che le piante avessero un'anima. Quindi dovresti digiunare. (''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]'')
*Ho deciso che non avrei più mangiato carne all'età di dodici anni e sono convinta che questa scelta abbia migliorato da tutti i punti di vista la mia qualità della vita. E non l'ha resa certo, come alcuni potrebbero pensare, troppo seria e piena di rinunce. Tutt'altro! ([[Paola Maugeri]])
*{{NDR|«Perché hai scelto di diventare vegetariana?»}} Ho molta simpatia per gli animali e mi viene difficile pensare di mangiarli. Le mucche sono creature meravigliose che non riesco a pensare squartate. Poi credo che gli animali abbiano sentimenti come noi ed è orribile che vengano trattati solo come oggetti da macello. ([[Dacia Maraini]])
*Ho sempre amato gli animali, sin da quando ero piccola. [...] non appena sono stata grande abbastanza da capire che la carne altro non è che un animale, ho voluto diventare vegetariana... ([[Isa Chandra Moskowitz]])
*I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi di animali. Nei prossimi anni milioni di persone sceglieranno di mangiare a un gradino più basso della catena alimentare, così da permettere che milioni di altri possano ottenere quanto occorre per sopravvivere. Se ciò succederà, aumenterà il livello di salute globale – nostra, del Sud del mondo, del pianeta. ([[Jeremy Rifkin]])
*I vegetariani consumano un decimo delle risorse rispetto a coloro che si nutrono di carne. Un vantaggio per l'ambiente e per la salute. ([[Rob Stewart (produttore cinematografico)|Rob Stewart]])
*Il desiderio profondo di evolvere a un livello di comprensione e di esistenza spiritualmente più maturo e di creare un ordine sociale che promuova giustizia, pace, libertà, salute, saggezza, prosperità, sostenibilità e felicità ci richiede categoricamente di smettere di considerare gli animali come beni di consumo e di passare a un'alimentazione vegetariana. ([[Will Tuttle]])
*Il lavoro muscolare intenso può essere fatto meglio e con meno fatica quando la carne viene eliminata completamente dalla dieta e quando le proteine necessarie vengono assunte da un assortimento di vegetali freschi e crudi e dai loro succhi [...]. Uccidere animali, uccelli e pesci, cuocerne la carne e mangiarla non è ciò che la natura intende come nutrimento per il corpo umano. Di contro, appena la carne viene eliminata dalla dieta, la conseguenza naturale è una salute migliore, oltre ad abitudini più salubri, miglior concentrazione e lucidità, più energia, vigore e vitalità e un'intelligenza più acuta. ([[Norman W. Walker]])
*Il futuro è con i vegetariani. ([[Rudolf Virchow]])
*Il macello d'innocui animali non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente ''affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati''. ([[Percy Bysshe Shelley]])
*Il messaggio di [[Gesù]] riguarda l'amore e la compassione, ma non c'è nulla di amorevole o compassionevole negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, dove miliardi di animali patiscono vite miserabili e muoiono di morte violenta. Gesù ordina gentilezza e misericordia verso tutte le creature di Dio. Sarebbe sconvolto dalla sofferenza che oggigiorno infliggiamo agli animali per indulgere al nostro gusto acquisito per la carne. I cattolici, e tutti i cristiani, possono scegliere. Quando ci sediamo a mangiare, possiamo accrescere la violenza, la miseria e la morte nel mondo, oppure possiamo rispettare le creature di Dio con una dieta vegetariana. Credo che siamo in obbligo di compiere scelte che siano le più misericordiose possibili, e tutti noi possiamo farlo a tavola con una dieta vegetariana. Non ci saranno allevamenti intensivi e mattatoi in paradiso. ([[Bruce Friedrich]])
*Il mio rifiuto di mangiar carne fu all'origine di un certo fastidio e venni spesso rimproverato per la mia bizzarria ma, dopo questo pasto leggero, feci progressi notevolissimi, in virtù di quella maggiore lucidità e celerità di apprendimento. ([[Benjamin Franklin]])
*Il nostro studio dimostra che più ci si avvicina a una dieta totalmente vegetariana, maggiori saranno i benefici per la salute... Le proteine animali, quando vengono consumate, scatenano una moltitudine di effetti indesiderati sulla nostra salute. Che si tratti del sistema immunitario, di vari sistemi enzimatici, della diffusione di agenti cancerogeni nelle cellule o di attività ormonali, di solito le proteine animali causano solo danni. ([[T. Colin Campbell]])
*Il primitivo progetto divino contemplava per tutti gli animali esistenti e per [[Adamo]] ed [[Eva]] una alimentazione esclusivamente vegetariana: ai progenitori Dio assegnò «ogni sorta di pianta [...]». Anche «a tutte le fiere [...]», Dio dà «come nutrimento le erbe» ([[Genesi|Gn]] 1, 29-30). L'assenza del male morale viene perciò espressa in una alimentazione che esclude la sofferenza, la violenza e la morte, recate di lì a poco dal [[peccato originale]]. L'avvio dell'umanità, con la maledizione dei progenitori, l'uccisione di [[Abele]], costituisce la perfetta antitesi alla primitiva armonia; la violenza e la morte hanno investito anche il modo di vivere degli animali che da esclusivamente vegetariani si sono fatti carnivori, obbligati anch'essi, per sopravvivere, ad uccidere e a sopraffare. ([[Chiara Frugoni]])
*Il primo e fondamentale principio di un'alimentazione sana è passare a un'alimentazione maggiormente basata sui vegetali. In particolare gli asiatici hanno praticato il vegetarianesimo per migliaia di anni. [...] gli argomenti etici e ambientali che depongono a favore di una dieta basata sui vegetali sono più solidi che mai, e i suoi benefici per la salute lo sono altrettanto. (''[[Mangiare zen]]'')
*Il sacrificio di animali [...] non ha origine da un beneficio come il sacrificio di prodotti raccolti, ma da una situazione difficile nata dalla fame o da qualche altro infortunio. [...] Le cause furono la fame e le guerre; esse portarono la necessità di mangiare gli animali. Ma finché vi sono i raccolti che bisogno c'è di praticare sacrifici se non sono più imposti da necessità? ([[Teofrasto]])
[[File:Lucas Cranach d.Ä. - Adam und Eva (Courtauld Institute of Art).jpg|miniatura|''Adamo ed Eva'' (Lucas Cranach il Vecchio, 1526)]]
*Il vegetarianismo è chiaramente l'ideale della [[Torah]]; Il [[Giardino dell'Eden]] è una società vegetariana. ([[Bonnie Koppell]])
*Il vegetarianismo è un modo ideale per realizzare la visione della Torah di un mondo in cui la scintilla divina in tutta la creazione è rispettata e venerata. ([[Bonnie Koppell]])
*Il vegetarianismo è uno stile di vita verso cui tutti dovremmo muoverci per la sopravvivenza economica, il benessere fisico e l'integrità spirituale. ([[Thomas Berry]])
*Il vegetarianismo non è solo una dieta, è tutt'un approccio alla vita. ([[William Shatner]])
*Il vegetariano non si limita a seguire una particolare alimentazione ma adotta uno stile di vita generale molto migliore di quello comune. ([[Michel Montignac]])
*Il vegetarismo non è una dieta, è una mentalità. Si distingue dal trend in quanto movimento sociale che porta valori e consapevolezza. Si è capito che mangiare carne non è necessario. Che ci si può liberare dal carnismo, così condizionante da non lasciare scelta. Invece, scegliere si può e si deve. ([[Melanie Joy]])
*In effetti, l'[[ebraismo]] come stile di vita cerca di inculcare in noi una consapevolezza della presenza divina nel mondo e di conseguenza il rispetto per la vita. Quanto più ci sta a cuore la vita, tanto più siamo difatti vicini a Dio. Di conseguenza, un vegetarianismo etico come stile di vita esprime i valori e le aspirazioni più nobili e sublimi dell'ebraismo stesso, portandoci più vicini alla sua visione della società come un tutt'uno. ([[David Rosen]])
*In nome di tutto ciò che è sacro nelle nostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema vegetariano. ([[Percy Bysshe Shelley]])
*– In realtà non mangiamo carne: siamo vegetariani.<br />– Scusami...?<br />– Anche Benjamin.<br />– Oh... Be', da quando?<br />– Da quando ho capito che la carne è il prodotto di un massacro.<br />– E sarebbe più accettabile se comprassi una lombata di maiale suicida? (''[[Desperate Housewives (quinta stagione)|Desperate Housewives]]'')
*[[Induismo|Induisti]] e buddisti non mangiano carne. Perché no? Perché sanno che anche negli animali c'è ''[[Ātman|atman]]'', il soffio divino. ([[Luise Rinser]])
*Intanto Moser trovava inaudito che "il nostro amico" non fosse ancora venuto a presentarsi [...] magari per chiedersi se i vegetariani mangiassero le uova, o perché i francesi non amassero la musica di quel [[Richard Wagner]] di cui si sentiva tanto parlare, o perché invece l'amassero, e se i suddetti vegetariani fossero dei buoni patrioti, e come fosse possibile, allora, che quel Richard Wagner fosse vegetariano. ([[Allard Schröder]])
*Io non mangio mai la carne. [...] Ah, non c'è bisogno di mangiare la carne! [...] è solo una questione di avere o non avere coscienza delle cose e [...] se uno riesce a mangiare la carne semplicemente perché non ha coscienza di quello che fa e dei mezzi di cui ci si serve per ammazzare quelle povere bestie, voglio dire, secondo me sta proprio qui l'errore. Cioè, capisci, tu [...] avevi coscienza del sangue, della violenza della cosa. [...] E ora tutto a un tratto l'hai persa. [...] E invece no, non bisognerebbe mai perdere la coscienza di queste cose. [...] Ce la caveremmo benissimo lo stesso perché in Francia abbiamo un mucchio di altre cose che si possono mangiare, capisci? Ragion per cui è solo un problema di coscienza, che si potrebbe risolvere in quattro e quattr'otto, non è difficile: non mangiandola, mangiando altre cose. [...] Oltretutto è economico, voglio dire, è molto cara la carne, mangiare i cereali non costa quasi niente, e pensando all'economia in generale, be', magari mi sbaglio, ma sono convinta che costi molto di più allevare una mandria di vacche su un prato, che mangiare quello che cresce nel prato. (''[[Il raggio verde (film)|Il raggio verde]]'')
*Io potrei dire, da immunologo esperto di immunodeficienze, che ci sono tantissimi dati sperimentali in letteratura che dimostrano che la dieta vegetariana espone di più a problemi di infezioni per carenza di produzione di anticorpi. Il discorso può essere fatto anche in un'altra maniera e cioè è stato riportato sperimentalmente che alcune sostanze vegetali, come per esempio i funghi, i tartufi, il sedano, i broccoli, alcune rape rosse ecc., hanno un'azione pro malattie autoimmuni, nel senso che aumentano dei cofattori, non in prima linea come le radiazioni ultraviolette, ma riportate in seconda linea, perché favorirebbero la formazione di autoanticorpi. ([[Fernando Aiuti]])
*Io sono vegetariana da 14 anni. Non mangio nemmeno le uova e i formaggi. Credo che a queste conclusioni, magari in modo meno radicale, arriveranno presto molte persone: non ci si può mantenere in salute mangiando i veleni che scarichiamo nel corpo di animali allevati in condizioni di continua e terribile sofferenza. ([[Julia Butterfly Hill]])
*L'avvenire è dei vegetariani, ciò è indubbio; e in un futuro che spero prossimo il nostro secolo sarà considerato disgustoso. Malgrado le meravigliose invenzioni di ingegni prodigiosi e le fortune enormi che abbiamo potuto ammassare, i posteri giudicheranno la nostra civiltà molto imperfetta a causa del massacro di tanti innocenti animali. ([[Charles Webster Leadbeater]])
*L'esser [[macellaio|beccaio]] debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata [[Gola (ingordigia)|gola]], a cui non basta il cibo ordinato dalla natura {{NDR|il cibo vegetale}}, più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto). ([[Giordano Bruno]])
[[File:PETA Lettuce Ladies (cropped).JPG|miniatura|Attiviste vegetariane ricoperte con foglie di lattuga]]
*L'interrogativo centrale, riguardo alle diete vegetariane, era solito essere se fosse salutare eliminare la carne e gli altri alimenti di origine animale [...]. Ora, invece, l'interrogativo principale è diventato se sia più salutare essere vegetariani piuttosto che mangiare carne. [...] La risposta ad entrambe le domande, basata sulle evidenze attuali, sembra essere sì. ([[Jane Brody]])
*La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano in quel periodo della sua esistenza, poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie. ([[Marguerite Yourcenar]])
*La civiltà industriale e tecnologica ha permesso all'umanità di sconfiggere o quasi la morte precoce. Nel corso degli ultimi cento anni la popolazione terrestre ha potuto triplicarsi. E tuttavia gli uomini continuano oggi ancora a nutrirsi come una volta, come sempre, di carne sanguinante, oggi ancora continuano a fondare la loro sussistenza sulla morte di altri esseri viventi. La verità è che la civiltà industriale e tecnologica non va rifiutata, bensì corretta, piegata, dominata. Capace, come è, di fornire surrogati di tutto, o quasi tutto, perché non le chiediamo di riscattarci dall'abbiezione della più grossa delle nostre contraddizioni, l'organizzato assassinio degli animali? ([[Giorgio Bassani]])
*La vita è diventata troppo preziosa in quest'era, per noi, per essere coinvolti nello spargimento di sangue, anche quello degli animali, quando possiamo sopravvivere senza di esso. Non si tratta di una scelta ascetica, occorre notare, quanto piuttosto di una che afferma la vita. Un [[ebraismo]] vegetariano sarebbe più completo nella sua capacità di abbracciare la presenza di Dio in tutta la Creazione. ([[Arthur Green]])
*{{NDR|Alla domanda «Qual è oggi la pratica [[yoga]] più importante?»}} La dieta vegetariana. ([[K. Pattabhi Jois]])
*La dieta vegetariana è essenziale per la pratica dello yoga. ([[B. K. S. Iyengar]])
*La natura ha insegnato al vostro stomaco a esigere solo vegetali, ma il vostro sfrenato desiderio di cambiamenti, d'innovazioni, vi ha spinto a distruggere gli animali, senza alcuna necessità né alcun criterio di giustizia, ha pervertito la vostra natura, ha distorto i vostri appetiti, comunque li abbiano chiamati il vostro orgoglio e la vostra smania di lusso. ([[Bernard de Mandeville]])
*{{NDR|Nel [[taoismo]]}} La proibizione di mangiare carne non aveva niente a che vedere con l'analoga limitazione sul consumo di carne nel [[Buddhismo|buddismo]]. Infatti nel buddismo il divieto alla carne viene dalla proibizione di uccidere gli esseri viventi; per i taoisti deriva invece dal fatto che gli spiriti all'interno del corpo hanno orrore del sangue, il cui Respiro li ferisce, costringendoli a fuggire e riducendo così la durata della vita. ([[Henri Maspero]])
*La scelta vegetariana non è una concessione romantica agli animali, ma il riconoscimento che la condizione di schiavitù in cui sono ridotti è una violazione dei loro diritti, un furto di libertà e giustizia a cui dobbiamo porre fine. ([[Adolfo Sansolini]])
*Le papille gustative vi ringrazieranno, giorno dopo giorno, per essere passati a una dieta vegetariana. ([[Michael F. Jacobson]])
*«Ma il suo vegetarianismo, Ms. Costello,» precisa il rettore Garrard gettando acqua sul fuoco «nasce da una convinzione morale, non è così?».<br>«No, non credo» risponde sua madre. «Nasce dal desiderio di salvarmi l'anima».<br>Ora c'è veramente un gran silenzio, interrotto solo dal tintinnio dei piatti mentre le cameriere depongono la meringata davanti a ciascun commensale.<br>«Be', ha tutto il mio rispetto» dice Garrard. «Come scelta di vita».<br>«Le scarpe che indosso sono di pelle» dice sua madre. «Anche la mia borsa è di pelle. Se fossi in lei non esagererei con il rispetto».<br>«La coerenza» mormora Garrard. «La coerenza è lo spauracchio delle menti anguste. Di certo si può tracciare una distinzione fra mangiare carne e indossare accessori di pelle».<br>«Sono gradi diversi di oscenità» ribatte lei. ([[John Maxwell Coetzee]])
*Mangiare carne è sensibilità, se sei stato allevato in una casa in cui nessuno ha mai pensato al {{sic|vegetarianesimo}}; se anche se ne è parlato, lo si è fatto per deridere i vegetariani: "Quegli sciocchi che pensano, diventando vegetariani, di essere diventati religiosi!". Se invece sei nato in una casa di vegetariani, in una famiglia vegetariana, vedrai chi mangia carne come un mostro: "Non sono affatto persone, sono intoccabili, non sono esseri umani, sono animali!" ([[Osho Rajneesh]])
*Mangiare carne è una forma di omicidio premeditato a scopo di libidine. E digerire un animale è un altro reato: occultamento di cadavere. Quindi non commettete reati. ([[Pino Caruso]])
*[[Mark Waid]] ha concepito {{NDR|[[Superman]]}} come un vegetariano, lo ha in un certo senso sancito e quindi la gente si è molto arrabbiata perché negli anni '70 si usava dire che il suo cibo preferito fosse il manzo alla borgognona. Ma io penso che lui sarebbe certamente un vegetariano, voglio dire, per lui sarebbe difficile non esserlo. È un super ragazzo che è cresciuto con gli animali e sono sicuro che ha avuto modo di empatizzare con loro sin dagli inizi. ([[Grant Morrison]])
*Mettere in tavola un pollo, un coniglio, presuppone la fine, spesso cruenta, certo sempre drammatica, dell'animale. L'esperienza orientale mi aveva svelato il mio essere vegetariano. Un atto violento che sta all'origine del piatto ne determina il carattere. La [[non violenza]] (''ahimsa'') verso la natura è una delle basi importanti per il nostro equilibrio psicofisico. ([[Pietro Leemann]])
*{{NDR|Spiegando come è diventato vegetariano a vent'anni dopo aver lavorato in un allevamento di maiali}} Mi ero affezionato a quegli animali e non potevo sopportare l'idea che sarebbero stati macellati. ([[Jeremy Corbyn]])
*Mia madre, che andava in città, mi condusse con sé e mi fece passare, come per caso, dal cortile di una macelleria. Vidi degli uomini con le braccia nude, insanguinate, che atterravano un bove; altri che sgozzavano dei vitelli e dei montoni, e ne squartavano le membra ancora palpitanti: rivoli di sangue fumavano qua e là per terra. Preso da una profonda pietà, mista ad orrore, chiesi di passare oltre al più presto, e l'idea di quelle scene orribili e disgustose, necessari preliminari di uno di quei piatti di carne che vedevo serviti a tavola, mi fece prendere in disgusto la nutrizione animale, e i macellai in orrore. ([[Alphonse de Lamartine]])
*Mia madre era convinta, ed io ho la stessa convinzione, che uccidere gli animali per nutrirsi della loro carne e del loro sangue, sia una delle infermità della razza umana, una delle maledizioni scagliate sull'uomo, sia per il suo fallo, sia per l'ostinazione della sua perversità. Ella credeva, ed io lo credo come lei, che quelle abitudini di durezza di cuore verso i più mansueti animali, compagni nostri, aiuti e fratelli di lavoro, e persino di affezioni quaggiù; quelle immolazioni, quegli appetiti di sangue, quella vista di carni palpitanti siano fatti per abbrutire e indurire gli istinti del cuore. ([[Alphonse de Lamartine]])
*Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'[[effetto serra|effetto-serra]] che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (''[[Mangiare zen]]'')
*Nel 1975 ho attraversato il Paese in motocicletta. Ricordo che era il periodo più brutto dell'anno, con un freddo tremendo. Andando lungo il Texas, passai attraverso gli allevamenti, che non avevo mai visto prima. Fu uno spettacolo davvero illuminante, straziante e terribile. È un sistema corporativo del tutto estraneo a ciò che è sostenibile, a ciò che è umano, a ciò che è compassionevole. A quel tempo, non sapevo nemmeno cosa fosse un vegetariano. Ho solo pensato: "Non posso più mangiare gli animali". ([[James Cromwell]])
*Nel cristianesimo antico persino coloro che facevano uso di cibo animale arrivavano a pensare al vegetariano come a colui che viveva una vita superiore e che si avvicinava di più alla perfezione cristiana. ([[George Salmon]])
*Nel mondo c'è già così tanta sofferenza: scegliere di essere vegetariano è una cosa che puoi fare per ridurre la sofferenza su base giornaliera. ([[Alyssa Milano]])
*Nell'induismo il vegetarianesimo è richiesto solo ai brahmani e ai mercanti, cioè a una minoranza. ([[Alain Daniélou]])
*Nessuna delle persone favorevoli a una dieta vegetariana o vegana, tra quelle di mia conoscenza, crede che gli animali da allevamento dovrebbero vagare liberamente se non diventassero cibo. Il modo in cui noi potremmo adempiere alle nostre obbligazioni morali verso questi animali sarebbe fermare fin da ora l'allevamento intensivo e permettere agli animali che si trovano in questi posti terribili di avere un vita buona. E, così facendo, non faremmo morire di fame il mondo. Ci sono molte altre alternative compassionevoli agli allevamenti intensivi. È probabile che quando le persone comprenderanno che ciò che stanno mangiando contiene dolore e sofferenza, i pasti privi di prodotti animali diverranno più comuni. ([[Marc Bekoff]])
[[File:DSC00355 - Orfeo (epoca romana) - Foto G. Dall'Orto.jpg|miniatura|Orfeo e gli animali in un mosaico romano di età imperiale]]
*Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. La carne, invece, la rifiutavamo, perché ritenevamo un'empietà sia il consumarla, sia il macchiare di sangue gli altari degli dèi.<br />Insomma, i nostri antenati realizzavano quell'ideale di vita, cosiddetto orfico, che consiste nel mangiare ogni cibo inanimato e nel rifiutare ogni cibo animale. ([[Platone]])
*Non amo mangiare carne. Ho visto come ammazzano gli agnelli e i maiali. L'ho visto e ho sentito i loro lamenti. Loro sentono la morte. Me ne sono andato per non vedere la morte. Non lo sopportavo. Piangevo come un bambino. Sono salito su per una montagna e non riuscivo a respirare. Mi sono sentito mancare il respiro. Ho sentito la morte dell'agnello. Mentre salivo sulla montagna piangevo. Avevo scelto una montagna dove non c'era gente. Avevo paura di essere deriso. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]])
*Non capisco perché chiedere alla gente di seguire una dieta vegetariana ben bilanciata sia considerato drastico, mentre è accettabile da un punto di vista medico aprire in due una persona o riempirla di farmaci potenti per ridurre il colesterolo. ([[Dean Ornish]])
*Non credi che le anime siano assegnate successivamente a corpi diversi, e che quella che chiamiamo morte sia soltanto una migrazione? Non credi che negli animali domestici o selvaggi o acquatici dimori un'anima che un tempo è stata di un uomo? Non credi che nulla si distrugge in questo mondo, ma cambia unicamente sede? Che non solo i corpi celesti compiono giri determinati, ma anche gli animali seguono dei cicli, e che le anime percorrono come un circolo?<br />Grandi uomini hanno creduto a queste cose. Perciò, astieniti da un giudizio e lascia tutto in sospeso. Se queste teorie sono vere, l'astenersi dalle carni ci mantiene immuni da colpa; se sono false, ci mantiene frugali. Che danno deriva dal credere in esse? Ti privo degli alimenti dei leoni e degli avvoltoi. ([[Sozione di Alessandria]])
*Non è necessario diventare vegetariani o vegani, l'importante è essere consapevoli che il cibo ha un costo. E ognuno di noi deve valutare se ritiene quel costo accettabile. ([[Giulia Innocenzi]])
*Non ho dubbi sul fatto che diventare vegetariana mi abbia fatto sentire meglio non solo fisicamente, ma anche perché ho appreso ciò che riguarda la sofferenza degli animali che vengono allevati e uccisi per il cibo. Mi sento bene sapendo che non sto contribuendo a quello. ([[Sophie Monk]])
*Non mangiare carne è una scelta indispensabile per un animalista: come si fa a preoccuparsi per la sorte degli animali e per la loro sofferenza, e poi a mangiarseli tranquillamente, sapendo quale terribile percorso li ha portati a diventare l'arrosto o la cotoletta che ci vengono serviti in tavola? ([[Marina Baruffaldi]])
*Non mangio animali perché non voglio vivere sulla sofferenza e sulla morte di altre creature [...]. Io stesso ho sofferto così tanto che riesco a sentire la sofferenza delle altre creature grazie a questa. ([[Edgar Kupfer-Koberwitz]])
*Non mi viene in mente alcun motivo per cui i vegetariani dovrebbero essere considerati effeminati. Perché? Perché ti stanno a cuore gli animali? È una cosa da effeminati? È una caratteristica da debole? Non dovrebbe, e credo sia una tristissima riflessione sulla razza umana il fatto che spesso lo sia. ([[Morrissey]])
*Non possiamo cercare la pace universale su questo pianeta finché gli uomini non smetteranno di uccidere gli animali per la propria alimentazione. ([[Charles Fillmore]])
*Non riesco ad essere vegetariano del tutto. Riesco a rinunciare alla carne per mesi ma poi, puntualmente, ci ricasco. Ciononostante ho ridotto il consumo considerevolmente ed è un bene dal punto di vista fisico, mentale e politico. Fisico perché se mangi poca carne stai meglio, mentale perché ingerire animali morti non è il massimo per l'anima e politico perché le conseguenze sociali ed economiche dell'abuso di carne sono inimmaginabili. [...] Mangiare meno carne è una scelta politica che ognuno di noi deve fare. È difficile, per lo meno per me lo è ed è proprio per questo che il legislatore (le commissioni ambiente e agricoltura [[Movimento 5 Stelle|M5S]] si stanno occupando del tema con diverse proposte di legge) deve trattare urgentemente la questione. ([[Alessandro Di Battista]])
*Non sono completamente vegetariano, anche se mi piacerebbe esserlo, per motivi di salute, perché ho sofferto di una grave anemia e sono costretto ogni tanto a mangiare un poco di carne. A ogni modo, credo che la nostra specie non sia naturalmente vegetariana, basta studiarne l'anatomia (per esempio i denti) e la fisiologia. Certo che sarebbe meglio mangiare molta meno carne. [...] anche questo problema del consumo di carne trova la sua causa remota nel sovraffollamento, che ha costretto l'umanità a distruggere buona parte della natura e a praticare sugli animali domestici metodi di allevamento che provocano in essi grande sofferenza. Secondo me, non è il mangiare gli animali il problema eticamente più sbagliato, ma la mancanza di rispetto e di attenzione quando sono vivi, la scarsa volontà di regalare loro una vita e poi una morte priva di sofferenza. ([[Danilo Mainardi]])
*Non sono una tenera mammoletta: ho giocato a hockey fino a ingoiare un buon numero dei miei denti e sono estremamente aggressivo sui campi di tennis... ma quell'esperienza al mattatoio riuscì davvero a sconvolgermi. Quando venni fuori da quel posto sapevo che non avrei mai più potuto fare un torto ad alcun animale! Conoscevo le motivazioni fisiologiche, economiche ed ecologiche dei vegetariani, ma fu la prova diretta della crudeltà dell'uomo verso gli animali a porre la base della mia adesione al vegetarianesimo. ([[Peter Burwash]])
*Non sono vegana, ma sono vegetariana da quando – a undici anni – scoprii cosa fossero esattamente le chicken nugget, le crocchette di pollo. Fatte coi polli!!! Per carità no, grazie: sto bene così. ([[Zendaya]])
*Non vedo ragione per cui si dovrebbero uccidere gli animali e farli diventare cibo per l'uomo, quando esistono tanti altri alimenti che sostituiscono la carne. Dopo tutto, l'uomo può vivere senza carne... ([[Tenzin Gyatso]])
*Nulla suscita più disgusto del cannibalismo, nulla disgrega così sicuramente una società; nulla – si potrebbe dimostrarlo – ottunde e degrada a tal punto la mente di chi lo pratica. Eppure, noi facciamo quasi lo stesso effetto ai buddisti e ai vegetariani. Noi consumiamo le carcasse di creature che hanno appetiti, passioni e organi simili ai nostri; noi ci cibiamo di neonati che hanno il solo torto di non essere della nostra specie; e il mattatoio risuona ogni giorno di urla di dolore e paura. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Ogni volta che ci sediamo a mangiare, facciamo una scelta. Per favore scegli il vegetarianismo. Fallo per gli animali, fallo per l'ambiente, e fallo per la tua salute. ([[Alec Baldwin]], ''[[Meet Your Meat]]'')
*Oltre che della propria salute, questi {{NDR|i vegetariani}} si preoccupano anche delle altre creature, e di solito sono molto più consapevoli della media anche sotto altri aspetti. ([[Ruediger Dahlke]])
*Per procurarsi della carne è sempre necessario ferire delle creature viventi e questo è un ostacolo per il raggiungimento della beatitudine celeste; si eviti dunque di mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'')
*Per [[Richard Wagner|Wagner]] il vegetarianismo non rappresentava soltanto una dieta o un modo di evitare sofferenze agli esseri non umani, ma anche e soprattutto una maniera per rendere concreta l'intuizione della profonda unità del cosmo: «Dio non è la luce che illumina il mondo dall'esterno: Dio è la ''luce'' che noi gettiamo sul mondo dall'interno di noi: è conoscenza per mezzo della compassione». E tale compassione si basa essenzialmente sull'intimo senso dell'unità di tutti gli esseri. ([[Martin Gregor-Dellin]])
*Perché sono tentato di affermare, nonostante [[Jacques Derrida|Derrida]] eviti tale questione, che "il vegetarianesimo è decostruzione"? Il vegetarianesimo, come ogni altra posizione progressiva, può diventare un sostituto simbolico completo per una responsabilità illimitata e non delimitabile – la rinegoziazione del nostro Essere verso gli altri animali. Ma può anche guidare una potente, pratica e multidimensionale trasformazione del nostro impegno politico. ([[David Wood]])
*Proprio come il [[divorzio]] secondo la parola del [[Gesù|Salvatore]] non fu permesso fin dal principio, ma a causa della durezza del nostro cuore fu una concessione di [[Mosè]] alla razza umana, così anche il mangiar carne fu sconosciuto fino al [[Diluvio universale|diluvio]]. Ma dopo il diluvio, alla maniera delle quaglie date nel deserto al popolo che mormorava, il veleno della carne animale fu offerto ai nostri denti. [...] Agli albori della razza umana non mangiavamo carne, né facevamo pratiche di divorzio, né pativamo il rito della [[circoncisione]]. Così abbiamo raggiunto il diluvio. Ma dopo il diluvio [...] ci è stata data la carne come cibo, e il divorzio è stato permesso agli uomini duri di cuore, ed è stato applicato il taglio della circoncisione, come se la mano di Dio avesse plasmato in noi qualcosa di superfluo. Ma una volta che Cristo è venuto alla fine dei tempi, e l'Omega è passata in Alfa e la fine è stata mutata in principio, non ci è più permesso il divorzio, né siamo circoncisi, né mangiamo carne. ([[San Girolamo]])
*Purtroppo, la maggior parte dei veg con cui ho avuto a che fare non ha alcun rispetto di scelte differenti. Il primo comandamento del loro credo è: offendere anche duramente il resto del mondo. Il secondo è ancora più irritante e lo si trova spesso sui siti di vegani. Recita: noi siamo migliori degli altri. Lo pensavano anche i [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Non a caso [[Adolf Hitler|Hitler]] era un convinto vegetariano. ([[Tommaso Labranca]])
*''Quale nero pensiero rattrista la mia ebbrezza! | Questi agnelli che sotto i miei occhi impazzano d'allegrezza, | strappati alla loro madre, ai fiori di questo poggio, | finiranno in città abbattuti da un coltello. | Servono per apprestare un banchetto sanguinario, | dove l'uomo, arrogandosi un diritto immaginario, | tiranno degli animali, esibisce senza rimorsi | i suoi assassinî mascherati, e si nutre di morti. | Fermati, uomo vorace, fermati.'' ([[Jean-Antoine Roucher]])
*Quand'ero bambino, avevo un'[[anatra]] che sembrava convinta che io fossi sua madre. Mi seguiva dappertutto. Quando andammo in vacanza, un vicino si offrì di pensarci lui. Al nostro ritorno, mi precipitai a chiedergli se la nostra anatra era stata buona. «Squisita», fu la risposta. Da quel giorno sono sempre stato un vegetariano. Non riesco a mangiare niente che abbia occhi. Il loro rimprovero è troppo severo. (''[[Quando gli elefanti piangono]]'')
*Quando diventi vegetariano, i familiari e gli amici si preoccupano per la tua salute e tu cominci a sentirti diverso; sai che ogni invito a pranzo comporterà la necessità di spiegare i motivi per cui non mangi carne e così via. Alla fine i più si fermano lì e non osano andare oltre: dire no a tutto ciò che comporta sfruttamento e morte per gli animali, quindi latte, uova, lana eccetera. Sembra impossibile, una cosa da estremisti e asociali. Ma bisogna ricordare che estremisti e asociali erano definiti i vegetariani fino a poco tempo fa; ora che il vegetarismo è più diffuso e accettato, quest'etichetta è passata a stigmatizzare i [[veganismo|vegani]]. [...] In realtà credo che l'unico modo per essere davvero vegetariani, cioè rispettosi degli animali, sia la scelta vegan e spero che presto il termine vegetariano torni ad indicare un'alimentazione a base vegetale e non lacto-ovo-vegetariana come avviene ora. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Quando prendiamo coscienza della violenza intrinseca ai rituali dei pasti e adottiamo con consapevolezza una dieta vegetariana, diventando una voce per coloro che non hanno voce, possiamo raggiungere una capacità di compassione e una felicità più grandi e vivere più pienamente la realtà della nostra interconnessione con ogni forma di vita. ([[Will Tuttle]])
*Quando sei da esempio, crei un certo livello di consapevolezza. I miei amici, persone con cui non ho mai discusso di vegetarianismo, stanno adottando uno stile di vita vegetariano perché se ne rendono conto. ([[Joaquin Phoenix]])
*Quando sono diventata vegetariana all'età di undici anni, è stata una transizione decisamente facile. Un ragazzo della mia scuola stava tentando di uccidere delle creature nello stagno. Quando provai a fermarlo, mi disse: "Tu mangi gli animali", come a dire che non avevo il diritto di provare a salvare qualcosa che poi sarebbe potuta finire sul mio piatto. L'ipocrisia delle mie azioni divenne cristallina in quel momento. Così decisi: niente più carne. ([[Alicia Silverstone]])
[[File:VeggiePrideParis2008.jpg|miniatura|upright=1.4|Manifestanti al Veggie Pride (Parigi, 2008)]]
*Riconquista o mantenimento del benessere, etica antispecista, stile di vita salutista, atto politico di consumo critico, naturale e consapevole: sempre più italiani nella community vegetariana [...]. Stanati inganni (e danni) del marketing del carrello onnivoro, continuare a dire che le proteine sono un'esclusiva della carne è sempre più anacronistico, oltre che un falso nutrizionale. ([[Maurizio Martucci]])
*Scegliete il vostro motivo – che sia l'ambiente, la salute, la sensibilità verso chi soffre la fame o verso gli animali macellati – ma limitate il consumo di carne: il vegetarianesimo è il futuro dell'alimentazione. ([[Tessa Gelisio]])
*Se qualcuno sostenesse che, non diversamente dai frutti della terra, il dio ci ha dato anche gli animali per il nostro uso, gli risponderei che, sacrificando esseri viventi, si commette contro di loro un'''ingiustizia'', perché si fa rapina della loro vita. ([[Teofrasto]])
*{{NDR|Riguardo al mantenersi vegetariano quando riceve salumi in regalo}} Se soffro? Soffro sì, ma pure se vedo la [[Monica Bellucci|Bellucci]] e non posso saltarle addosso. [...] [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] era vegetariano certo, sempre pallido, però suonava la chitarra [...]. ([[Roberto Gervaso]])
*Se tutti gli uomini fossero [[ebrei]], è stato giustamente osservato, non esisterebbe più alcun [[maiale]]; e se tutto il mondo fosse vegetariano, ci sarebbero ancora pecore o mucche, ben curate e protette dalla morte per fame? Forse qualche esemplare isolato in un giardino zoologico: tutte le rape dovrebbero infatti essere utilizzate per l'alimentazione umana. ([[David George Ritchie]])
*Se una salute perfetta è la miglior prevenzione e garanzia contro la malattia, e se una dieta vegetale ben selezionata e correttamente amministrata è quanto meglio si stimi per promuovere e preservare tale salute perfetta, allora questa parte del discorso – quello che ho osato chiamare l'argomento medico – è immediatamente smaltito. ([[William Alcott]])
*{{NDR|Riguardo all'importanza del riposo e della dieta}} Se viaggi a lungo o non dormi molto non durerai troppo. Io sono piuttosto sano e questo aiuta, e lo sono da tanto tempo: 20 anni passati a mangiare vegano o vegetariano e a prendermi cura di me stesso. Questo probabilmente aiuta il mio processo di conservazione. ([[Jared Leto]])
*Senza alcun dubbio le diete a base vegetariana sono tra le più salutari. Le prove sono così palesi e schiaccianti e riguardano un arco di tempo così lungo che la cosa non è più discutibile. [...] Il motivo principale per cui seguo una dieta ricca di cibi vegetali è il sapore. Mi sento privata del gusto se a ogni mio pasto non ci sono molte verdure. ([[Marion Nestle]])
*{{NDR|Alla domanda: «è possibile che [[Kṛṣṇa]] autorizzi a mangiare carne?»}} Sì, nel regno animale. Ma l'uomo civilizzato, religioso, non è fatto per uccidere gli animali e mangiarseli. ([[A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada]])
*Si può invero dubitare che la carne sia un genere di necessità. Si sa per esperienza che il grano e gli altri vegetali, insieme con latte, formaggio e burro o olio dove non c'è burro, possono fornire anche senza carne la più ricca, sana, nutriente ed energetica delle diete. ([[Adam Smith]])
*{{NDR|Sull'opzione vegetariana come arma per combattere il [[riscaldamento globale]]}} Si tratta senz'altro dell'opzione più stimolante e invitante in termini di fattibilità e immediatezza, quella che consentirebbe di ottenere cali apprezzabili nel breve periodo. ([[Rajendra Pachauri]])
*Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! Ci sono le messi, ci sono alberi stracarichi di frutti, ci sono turgidi grappoli d'uva sulle viti! Ci sono erbe dolci e tenere [...]. Avete a disposizione il latte e il miele profumato di timo. La terra nella sua generosità vi propone in abbondanza blandi cibi e vi offre banchetti senza stragi e sangue [...]. Che enorme delitto è ingurgitare viscere altrui nelle proprie, far ingrassare il proprio corpo ingordo a spese di altri corpi, e vivere, noi animali, della morte di altri animali! Ti par possibile che tra tanto ben di dio che produce la terra, ottima tra le madri, a te non piaccia masticare altro coi tuoi denti crudeli che carne ferita, riportando in voga le abitudini dei [[Ciclopi]]? ([[Ovidio]])
*So che molti dottori diranno che sono tutte sciocchezze. Che bisogna mangiare la carne perché la carne è necessaria. La carne non è una cosa necessaria. [...] Da quando non mangio carne, ho notato che il mio stomaco funziona meglio, che i miei pensieri funzionano meglio, e che invece di camminare corro. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]])
*Solo le circostanze ambientali ci spinsero a diventare mangiatori di carne ed ora che questo ambiente è sotto il nostro controllo e che abbiamo a nostra disposizione raccolti elaboratamente coltivati, dovremmo prevedibilmente ritornare alle nostre abitudini alimentari da primati.<br />In sintesi, questo è il credo vegetariano (o fruttariano come si fa chiamare uno di questi culti), che però ha avuto scarso successo. [...] Raramente i vegetariani spiegano la scelta di questo tipo di dieta dichiarando semplicemente di preferirla a qualunque altra, ma al contrario costruiscono una complicata giustificazione che implica ogni sorta di inesattezze mediche e di assurdità fisiologiche. ([[Desmond Morris]])
*Sono convinta che le prime esperienze che facciamo con il cibo condizionino profondamente il nostro approccio futuro. Io ho avuto la fortuna di crescere con una dieta vegetariana molto variata che non ho mai sentito come vincolante proprio grazie al fatto che avevamo tante cose tra cui scegliere. ([[Mary McCartney]])
*Sono diventata vegetariana circa 20 anni fa esclusivamente per amore degli animali. Quando combattendo da attivista per i [[diritti degli animali|loro diritti]] ho capito che grande contraddizione fosse mangiarli e poi pretendere per loro il riconoscimento di esseri senzienti, capaci di gioia e di dolori. [...] per me essere vegetariani comporta anche azioni responsabili in vari settori economici: come acquistare prodotti da commercio equo e solidale o da [[agricoltura biologica]], mai da produzioni convenzionali o intensive. Mai vestirsi di pelli o pellicce, mai con prodotti che prevedono lo sfruttamento degli animali, come i piumini d'oca. [...] Certo, essere vegetariani migliora la salute e allunga la vita. Ma sempre solo se si mangiano prodotti sani e biologici, altrimenti si assumono pesticidi e veleni. Diffido, però, di chi diventa vegetariano solo per salute, senza fare scelte che coinvolgano la coscienza con implicazioni etiche e morali. Di solito questi vegetariani, davanti alle privazioni e le tentazioni della gola, cambiano presto idea. ([[Monica Cirinnà]])
*Sono diventata vegetariana perché amo profondamente gli animali e non sopporto l'idea che debbano soffrire. ([[Claudia Zanella]])
*Sono diventata vegetariana perché mi sentivo davvero male per gli animali e li amo tanto. Gli animali sono molto dolci e non penso che meritino di essere torturati. ([[Mckenna Grace]])
*Sono diventato vegetariano molti anni fa dopo aver ascoltato ''[[Meat Is Murder]]'' degli [[The Smiths|Smiths]]. Ha aperto i miei occhi sulle dolorose vite degli animali allevati per il cibo, e sapevo di non voler far parte di ciò. ([[Brian Fair]])
*Sono diventato vegetariano per caso, grazie a [[Gianni Morandi]]. [...] La mia vita è cambiata, completamente, io sono un altro uomo: più tollerante, più calmo. [...] Alcuni miei amici mi hanno seguito, come [[Jovanotti]], che ha detto addio alle bistecche dopo essere stato a cena da noi. ([[Red Ronnie]])
*{{NDR|«Cosa ti ha spinto a diventare vegetariana?»}} Sono sempre stata un'amante degli animali. Avevo difficoltà a dissociare gli animali che coccolavo – cani e gatti, per esempio – dagli animali sul mio piatto, e non mi ha mai veramente interessato il gusto della carne. Ho sempre amato i miei cavolini di Bruxelles! ([[Kristen Bell]])
*Sono stato vegetariano due volte. La prima è durata dal 2001 al 2008. La seconda è adesso e non smetterà.<br />Era l'aprile del 2010. In aeroporto acquistai ''[[Jonathan Safran Foer#Se niente importa|Niente importa]]'' di [[Jonathan Safran Foer]]. Lo lessi tutto d'un fiato.<br />Safran Foer, da non vegetariano, fa una inchiesta sugli allevamenti industriali. Racconta in dettaglio come vengono ammazzati suini e bovini, tonni e polli. Si sofferma sulla vita a cui sono costrette le galline ovipare.<br />Fa menzione dettagliata del sadismo umano.<br />E poi racconta una delle nostre molte stranezze. Di come ci faremmo svenare per il nostro cane e di come non ci interessi nulla dell'olocausto quotidiano di animali non meno sensibili e intelligenti dei cani.<br />La domanda è: perché un maiale sì e un cane no? Perché riteniamo inaccettabili i coreani, che mangiano carne canina, e reputiamo normale crescere i figli con carne equina? Come è possibile commuoversi per un agnello visto alla tivù, o un piccolo cinghiale allo zoo, salvo poi mangiare voluttuosamente entrambi?<br />Lo so, tale dilemma ci porterebbe lontano. E molti di voi non condividono il mio approccio. Poche cose infastidiscono come i vegetariani convinti. Un po' perché sono pallosi e un po' perché toccano nervi scoperti: ci ricordano quanto siamo incongrui, ipocriti e sostanzialmente insensibili.<br />Non ho mai cercato di fare proseliti. Non parlo mai di questa scelta etica in pubblico. Però ne vado fiero. ([[Andrea Scanzi]])
*Sono vegetariana da quando avevo circa sei o sette anni [...]; da piccola mi divertivo a giocare con le galline e ascoltare il rumore delle mucche, così è nata in me la consapevolezza che mangiare un animale era come mangiare un cadavere. [...] Mangio prevalentemente verdura di tutti i tipi, pane, pochissimo formaggio, niente uova, niente carne, niente pesce. [...] Credo che il cibo a base proteica non faccia molto bene, inoltre credo che non necessariamente uno sportivo debba per forza mangiare carne per fare muscoli. Ho fatto quattro olimpiadi e vinto diversi mondiali mangiando in questo modo, sicuramente non sono una super muscolosa ma di forza ne ho parecchia e soprattutto non mi stanco mai. ([[Dorina Vaccaroni]])
*Sono vegetariano convinto da tanti anni, nemmeno ricordo quanti. Già da piccolo rifiutavo la carne, non mi piaceva proprio. [...] col passare del tempo essere vegetariani è diventata una necessità esistenziale. Non posso più nutrirmi di qualcosa che è vicino alla sensibilità umana. E un giorno ormai lontano ho capito che la mia era una scelta irreversibile. [...] Anche perché vedo i risultati sulla mia salute e sul mio stato mentale. Da quando ho bandito carne e pesce, faccio sogni più belli e so per certo che dipende dal cibo che mangio. ([[Franco Battiato]])
*Sono vegetariano da ventuno anni, vegano da nove. Non credo ci sia alcun estremismo, estremo è chi rompe le scatole agli altri. Sono una persona più serena, meno aggressiva e prendo meno raffreddori. ([[Red Canzian]])
*Sono vegetariano nell'anima. (attribuita a [[Jacques Derrida]])
*Soprattutto, devi costantemente allenare la tua mente ad essere amorevole, compassionevole e piena di [[bodhicitta]]. Devi rinunciare a mangiare carne, perché è molto sbagliato mangiare la carne degli esseri senzienti a noi parenti. ([[Shabkar Tsokdruk Rangdrol]])
*Stavo alla finestra del battello, guardando fuori sul fiume, quando vidi all'improvviso un uccello curioso che attraversava l'acqua verso la riva opposta, provocando grande agitazione. Seppi che era un gallo domestico, riuscito a sottrarsi al destino che lo sovrastava nella prigione, saltando fuori bordo, e che ora tentava disperato di salvarsi sull'altra riva. L'aveva quasi raggiunta quando le grinfia dei suoi accaniti persecutori si chiusero su di lui, che fu portato trionfalmente indietro, stretto per il collo. Dissi al cuoco che non volevo mangiare carne a pranzo.<br />Bisogna proprio che io rinunci alla carne; noi la mangiamo solo perché non pensiamo quanto ciò sia crudele e colpevole. [...] Finché non abbiamo coscienza della nostra crudeltà non possiamo essere biasimati, ma se, dopo il risveglio della nostra pietà, continuiamo a soffocare i nostri sentimenti solo per associarci agli altri nel saccheggiare la vita, allora insultiamo tutto ciò che c'è di buono in noi. Ho deciso così di tentare un'alimentazione vegetariana. ([[Rabindranath Tagore]])
*Tant'è: non esiste pratica, per quanto infame, per quanto atroce, che non s'imponga, se ha la [[consuetudine]] dalla sua parte. Quale fu dunque questo misfatto? Ebbene, non ebbero scrupolo di divorare i cadaveri degli animali, di lacerarne a morsi la carne esanime, di berne il sangue, di suggerne gli umori, e di seppellirsi viscere nelle viscere, come dice [[Ovidio]]. L'atto apparve sì disumano alle nature più mansuete, ma s'impose grazie al bisogno e alla convenienza. (Anche in mezzo ai piaceri e ai godimenti l'evocazione del cadavere cominciò a incontrar gradimento.) ([[Erasmo da Rotterdam]])
*Tutti amiamo gli animali, ma perché alcuni li chiamiamo "da compagnia" e altri "cene"? Se sapeste come viene prodotta la carne, probabilmente saltereste la vostra cena. Lo so. Vengo dalla terra del bestiame. Ecco perché sono diventata vegetariana. ([[k.d. lang]])
*Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente. E con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della tragedia della fame nel mondo. ([[Marco Olmo]])
*Un tempo si diceva: sei vegetariano o "addirittura" vegano? Attento alla salute. Oggi il discorso è capovolto: mangi carne? Attento alla salute. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Una dieta vegetariana sana a base di cibi integrali cambia l'espressione dei [[Gene|geni]]. Attiva quelli buoni, e disattiva quelli cattivi. I geni sono una predisposizione, non sono il nostro destino. E anche se i nostri genitori e i nostri zii sono tutti morti di diabete, cancro o persino infarto, non significa che avremo la stessa sorte. ([[Dean Ornish]], ''[[The Game Changers]]'')
*Uno degli abiti più consueti della violenza è la "normalità", l'accettazione acritica dell'esistente che comporta la partecipazione attiva alla catena di sfruttamento, discriminazione, morte.<br>Uno dei casi più eclatanti è il consumo di carne. Non sono poche le persone, in ogni parte del mondo, che hanno deciso di non cibarsi più di animali uccisi; sempre di più anche coloro i quali non consumando uova o prodotti caseari rifiutano di alimentare i profitti degli allevamenti intensivi. ([[Adolfo Sansolini]])
*Venivo tempestato di luoghi comuni, ogni volta che qualcuno apprendeva di questa mia scelta: "ma come fai per le proteine?", "ma come fai per il ferro?", "l'uomo è cacciatore per natura", "i canini che li teniamo a fare?", "ma perché non ti preoccupi dei problemi reali?", e via così. [...] pian piano, le cose sono diventate più semplici [...]. Ho visto sempre più persone capire il significato della parola "vegetariano", [...] ho visto persone con atteggiamento sempre meno polemico nei miei confronti; e ho visto – soddisfazione maggiore – alcune delle persone che prima mi criticavano o prendevano in giro diventare a loro volta vegetariane. E pazienza se ora si fanno belli della cosa come del risultato di una sensibilità che hanno SEMPRE avuto verso questi temi. ([[Dario Martinelli]])
*Vent'anni fa ho pensato: "Qual è la differenza tra mangiare una bistecca al sangue e uccidere il mio cane, tagliarlo e arrostirlo?" Ho sempre amato gli animali ma è stato verso la fine degli anni '80 che ho capito di dover diventare vegetariana. Nella mia vita molte cose convergevano – musicalmente, emotivamente – ma è stato soprattutto il mio amore per gli animali e il passare così tanto tempo in tour che mi ha fatto decidere che dovevo cambiare la mia dieta. Nelle [[The Runaways (gruppo musicale anni '70)|Runaways]] eravamo solite mangiare un sacco di cibo spazzatura. Così qualcosa doveva cambiare. ([[Joan Jett]])
*Veramente morale non è che colui che soccorre ogni vita alla quale egli può portare aiuto e si astiene di far torto ad ogni creatura che ha vita. La vita in se stessa è sacrosanta. Io mi rendo ben conto che il costume di mangiar carne non è in accordo con i sentimenti più elevati. ([[Albert Schweitzer]])
*Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania. ([[Claude Lévi-Strauss]])
*Vivo l'alimentazione vegetariana con una felice consapevolezza e con un grande riguardo sia verso la mia salute che verso quella degli animali, che amo visceralmente. ([[Guia Jelo]])
===[[Annie Besant]]===
*È cosa morale astenersi dalla carne, perché con ciò si diminuisce la quantità di sofferenza inflitta; ma dal punto di vista dello Yoga l'astinenza dalla carne non è un atto morale, ma solo un mezzo per un fine. Alcuni dei più grandi Yoghî della storia indiana a buon diritto si potrebbero chiamare Maghi Neri.
*Il seguace della via diritta, il Mago Bianco, rifiuta come alimento la carne perché il modo di ottenerla è contrario alla legge della compassione. Il Mago Nero potrà pure rifiutarla, ma solo perché egli non potrebbe servirsi così bene del suo veicolo, se questo fosse pieno degli elementi rajasici della carne.
*Ogni persona che mangia carne prende parte alla degradazione dei suoi compagni umani; su di lui o di lei pesa personalmente quella parte, e pesa personalmente la responsabilità.
===[[Max Brod]]===
[[File:Kafka1906 cropped.jpg|miniatura|[[Franz Kafka]], il cui vegetarianismo è attestato dal suo biografo [[Max Brod]]]]
*A proposito del vitto vegetariano, trovo fra i miei appunti un'altra frase {{NDR|di [[Franz Kafka]]}}. Egli faceva un confronto fra i vegetariani e i primi cristiani sempre perseguitati e derisi in locali sporchi. "Ciò che per natura è destinato ai migliori e ai più elevati si diffonde tra il basso popolo."
*Dopo anni e anni di esperimenti Franz {{NDR|Kafka}} ha trovato finalmente l'unico vitto che gli si confà, il vitto vegetariano. Per anni ha sofferto di mali di stomaco, ora è sano e fresco come non è mai stato da quando lo conosco. Ma si sa, ecco i genitori col loro prosaico affetto, e lo vogliono risospingere alla carne e ai suoi malanni.
*{{NDR|Franz Kafka, all'acquario di Berlino}} Vedendo i pesci nelle vasche luminose disse [...]: «Adesso posso guardarvi tranquillamente, non vi mangio più». Era il periodo in cui era diventato rigorosamente vegetariano.
===[[Gautama Buddha]]===
[[File:Buddha in Sarnath Museum (Dhammajak Mutra).jpg|miniatura|Una statua raffigurante [[Gautama Buddha|Buddha]], che alcuni sūtra [[Buddhismo Mahāyāna|Mahāyāna]], in particolare, presentano come un sostenitore del vegetarianismo]]
*Chi mangia carne uccide il seme della grande compassione. (''[[Mahāyāna Mahāparinirvāṇasūtra]]'')
*Un discepolo dovrebbe astenersi da cinque attività: commercio di armi, di esseri viventi, di carne, di bevande intossicanti e di veleno. (''[[Anguttara Nikaya]]'')
====''[[Laṅkāvatārasūtra]]''====
*''Chi mangia la carne coperta di sangue | terrorizza gli altri esseri; | quindi coloro che praticano | per compassione non dovrebbero mangiare carne.''
*E ancora, non dovete mangiare carne perché ciò impedisce ai praticanti di dare origine a pensieri di compassione.
*''Gli esseri in un'età futura | potrebbero stupidamente dire della carne: | "È pura e non è sbagliato, | i buddha hanno detto che possiamo mangiarne".''
*Mahāmati, quando si tratta di carne o pesce, non si può parlare di "non chiederla, non cercarla, non pensare a essa". Per questo motivo, non dovete mangiare carne.<br />Mahāmati, in alcune occasioni ho proibito di mangiare cinque tipi di carne, e in altre dieci tipi. Oggi [...] dico: assolutamente niente carne. Mahāmati, il Tathāgata, l'Arhat, il Perfetto Illuminato non ha mai mangiato né tanto meno ha insegnato a mangiare pesce o carne. A causa dei miei atti di grande compassione nel passato, io guardo tutti gli esseri come se fossero miei figli. E perché dovrei approvare il mangiare la carne dei propri figli?
*Non approverò mai il consumo di carne.
*Non dovete mangiare carne perché chi uccide le creature viventi prende tanto gusto al sapore della carne che, quando vede un essere, pensa a questa.
====''[[Śūraṃgama sūtra]]''====
*Affermo che se una persona riesce a (controllare) corpo e mente, e grazie a questo ad astenersi dal mangiare carne animale e dall'indossare abiti derivati dagli animali, sarà sicuramente liberato. Questo mio insegnamento è quello del Buddha, mentre tutti gli altri provengono dai demoni malvagi.
*Come possono dunque coloro che esercitano la grande compassione nutrirsi della carne e del sangue degli esseri viventi? Se i ''[[Monaco buddhista|bhikṣu]]'' si asterranno dall'indossare abiti di seta, sandali di cuoio e pellicce, e dal consumare latte, panna e burro, saranno veramente liberati da ciò che è mondano; dopo aver pagato i loro antichi debiti, non rinasceranno più nei tre regni dell'esistenza.
*Come potete dunque, dopo il mio ''[[Nirvana|nirvāṇa]]'', mangiare carne di esseri viventi e pretendere di essere miei discepoli? Dovete sapere che coloro che mangiano carne, per quanto le loro menti possano aprirsi e realizzare una parvenza di ''[[samādhi]]'', non sono altro che grandi ''[[rākṣasa]]'' che, dopo questa vita, sprofondano nuovamente nell'amaro oceano del ''[[saṃsāra]]'' e non possono essere miei discepoli.
===[[Aldo Capitini]]===
*Col vegetarianesimo (cioè non nutrendosi della carne di animali macellati, ma di prodotti della terra, e di derivati dagli animali, ma senza ucciderli) si realizza principalmente il riconoscimento del valore dell'esistenza di quegli esseri animali contro i quali si decide di non usare l'uccisione, e, di riflesso, si realizza una maggiore persuasione che non si debba usare violenza contro gli esseri umani. Dopo la decisione vegetariana noi guardiamo subito con nuovi occhi gli animali; non ne esageriamo il valore, ma sentiamo in noi qualche cosa di franco, di calmo, di affettuoso fino all'intimo.
*Il vegetarianesimo è in stretto rapporto con i problemi morali e religiosi, ed anzitutto con il problema dei fini e dei mezzi.
*Il vegetarianesimo è un modo considerevole per ridurre l'uccisione di animali. Condotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo.
*Io debbo confessare che, pur avendo un notevole interesse all'esistenza degli animali, mi decisi al vegetarianesimo nel 1932, quando, nell'opposizione al fascismo, mi convinsi che l'esitazione ad uccidere animali, avrebbe fatto risaltare ancora meglio l'importanza del rispetto dell'esistenza umana.
===[[Jean Carper]]===
*La [[verdura]] rappresenta un aiuto prezioso. Essa è in grado di prevenire la formazione dei [[calcolosi|calcoli]] e, se questi sono già presenti, di diminuire la frequenza delle coliche. La sostanza responsabile di questi effetti non è ancora stata identificata, ma una cosa è certa: tra i vegetariani la calcolosi colecistica è poco diffusa.
*Oltre alla vitamina C, frutta e verdura potrebbero contenere altre sostanze ad attività [[asma|antiasmatica]]. Sembra infatti che passando alla dieta vegetariana sia possibile migliorare notevolmente il decorso della malattia. [...] Come mai la dieta vegetariana è così efficace? Nessuno è in grado di dare una risposta precisa, tuttavia gli esperti ipotizzano che evitando gli alimenti di origine animale, il rischio di assumere sostanze in grado di scatenare una reazione allergica venga annullato quasi completamente.
*Seguendo per due anni un regime vegetariano, povero di grassi saturi e di colesterolo, è possibile non solo prevenire ulteriori attacchi {{NDR|[[infarto miocardico acuto|cardiaci]]}}, ma anche ridurre il danno arterioso. Queste virtù curative hanno probabilmente una spiegazione molto semplice: i caroteni e gli [[antiossidante|antiossidanti]] presenti nella frutta e nella verdura sono un vero toccasana per le arterie.
*Soffrite di [[artrite reumatoide]]? Se la risposta è positiva, non mangiare più carne potrebbe rivelarsi un'ottima soluzione. [...]<br />La dieta vegetariana è più potente dei farmaci?<br />Sembra di sì.
*Una ragione in più per limitare il consumo di carne: per i vegetariani la [[nefrolitiasi|calcolosi renale]] non costituisce un problema. In quelli inglesi, per esempio, la frequenza del disturbo è pari a un terzo di quella osservabile nei soggetti che prediligono le proteine animali. Essi, tra l'altro, assumono il doppio di [[fibra alimentare|fibre]], la cui efficacia preventiva è ben documentata, e hanno urine meno ricche di calcio.
===[[Guido Ceronetti]]===
*Da molti anni sono vegetariano e posso dire di averci guadagnato in salute fisica e mentale. Non ho perduto che le macabre catene del conformismo onnivorista.<br>Dati i prezzi del mercato delle carni, una famiglia volontariamente vegetariana galleggia meglio, può spendere in raffinatezze quel che risparmia in pezzi di cadavere, ha un bilancio meno pesante e lo stomaco meno guasto. Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune. Siate diversi, sostanzialmente diversi da come vi vogliono, da come vi fanno essere! E per esserlo infallibilmente, bisogna cominciare dal nutrimento, tutto è lì. Il vegetarianismo familiare è un'incrinatura sensibile dell'uniformità sociale, una piccola porta chiusa al male, in questa universale condanna a essere tutti uguali a servirlo. I bambini non sono un problema: quasi tutti sono, spontaneamente, vegetariani, e un vegetariano avveduto non li priva certo di proteina. La carne gli viene imposta dall'idiozia carnivorista degli adulti.
*Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d'altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l'Europa... Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi. Richiedere piatti di carne, parlarne, ricordarli è cosa da vecchi, e da vecchi incapaci di svecchiarsi con una dieta decisamente alternativa.
*Non c'è né vera compassione né vera tenerezza senza alimentazione rigorosamente vegetariana.
*Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare ''tutto'', e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
*Solo un vero vegetariano è capace di vedere le sardine come cadaveri e la loro scatola come una «bara di latta»; un mangiatore di carne (non mi sento di scrivere «un carnivoro» perché l'uomo non è un carnivoro) neanche se lo chiudono nel frigorifero di una macelleria avrà la sensazione di coabitare con dei cadaveri squartati. C'è come un velo sulla retina dei non vegetariani, quasi un materializzarsi di un velo sull'anima, che gli impedisce di vedere il cadavere, il pezzo di cadavere cotto, nel piatto di carne o di pesce.
===[[Antonio Cocchi]]===
*Che diremo noi di quell'altra bella invenzione che pur si dee a [[Pitagora]] e che riesce uno de' più potenti ed insieme de' più sicuri e più universali medicamenti, che l'industria umana abbia fin ora saputo trovare, benché per una fatale inavvertenza sia stato molti secoli trascurato, ed in questa nostra felice età finalmente rimesso in uso dalla filosofica medicina? Io intendo del vitto Pitagorico, il quale consisteva nell'uso libero ed universale di tutto ciò che è vegetabile tenero e fresco, e che di pochissima o nulla preparazione abbia bisogno per cibo, radiche foglie fiori frutti e semi, e nell'astinenza da tutto ciò che è animale, o fresco o secco ch'ei sia, o volatile o quadrupede o pesce.
*Che tal vitto Pitagorico considerato come rimedio soddisfa pienamente a tutto ciò che esigono le notizie più preziose della moderna medicina, e che è potentissimo per impedire o rimuovere o mitigare molte delle più atroci e più ostinate infermità.
*Ho creduto mio dovere l'esporre pubblicamente le ragioni del vitto Pitagorico considerato come buono ad usarsi per medicina, e insieme pieno d'innocenza di temperanza e di salubrità. Ei non è privo nemmeno d'una certa delicata voluttà e d'un lusso gentile e splendido ancora, se si voglia volger la curiosità e l'arte alla scelta ed all'abbondanza degli ottimi alimenti freschi vegetabili, come pare che c'inviti la fertilità e la naturale disposizione delle nostre belle campagne.
===[[Jonathan Safran Foer]]===
*Io non credo che la salute individuale sia per forza una buona ragione per diventare vegetariani, ma certamente se non mangiare carne fosse nocivo sarebbe una buona ragione per non essere vegetariani. Di certo sarebbe una buona ragione per far mangiare carne a mio figlio.<br />Ne ho parlato con alcuni dei più importanti nutrizionisti americani – interrogandoli sia sugli adulti sia sui bambini – e li ho sentiti ripetere sempre la stessa cosa: per la salute la dieta vegetariana è almeno altrettanto valida di una dieta che comprende la carne.
*La preoccupazione sulla realtà di quello che la carne è ed è diventata bastano per farmici rinunciare del tutto.<br />Ci sono ovviamente circostanze in cui posso figurarmi che mangerei carne – ci sono persino circostanze in cui mangerei un cane –, ma sono circostanze in cui è improbabile che mi trovi. Essere vegetariani è uno schema flessibile, e ho smesso di tornare di continuo sulla decisione se mangiare carne o meno (chi potrebbe farlo all'infinito?) a favore di un fermo impegno a non farlo.
*Non ricordo quante volte, dopo aver detto che sono vegetariano, il mio interlocutore ha reagito sottolineando una qualche incoerenza nel mio stile di vita o cercando di trovare qualche fallacia in un ragionamento che non avevo mai fatto. (Spesso ho avuto la sensazione che il mio vegetarianismo importasse molto più a queste persone che a me.)
*Quasi sempre, quando spiegavo che stavo scrivendo un libro sul «perché mangiamo gli animali», i miei interlocutori davano per scontato, pur senza sapere nulla del mio punto di vista, che fosse a favore del vegetarianismo. È un presupposto rivelatore, e implica non solo che un'indagine approfondita sull'[[allevamento]] animale spinga ad abbandonare il consumo di carne, ma che la maggior parte delle persone sappia che le cose stanno così.
===[[Mahatma Gandhi]]===
[[File:Gandhi LVS 1931.jpg|miniatura|upright=1.2|[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] ospite della Vegetarian Society (Londra, 1931)]]
*Non considero necessario nutrirsi di carne in nessuno stadio e in nessun clima in cui gli esseri umani si trovino a trascorrere la loro vita ordinaria. Ritengo la dieta a base di carne non idonea alla nostra specie. Facciamo male ad imitare il mondo animale inferiore, se apparteniamo a quello superiore. L'esperienza ci insegna che il cibo animale è inadatto a chi miri al controllo delle proprie passioni.
*Per restare fedeli al vegetarianismo si ha bisogno di una fede morale... Perché esso tende all'edificazione dello spirito e non del corpo. L'uomo è più che mera carne. È lo spirito che ci interessa, nell'uomo. Perciò, i vegetariani dovrebbero avere questa convinzione morale: che un uomo non nasce come animale carnivoro, ma per vivere della frutta e delle erbe che la terra gli offre.
*Sento che il progresso spirituale ci richiede di smettere, a un certo punto, di uccidere le creature nostre compagne per la soddisfazione dei nostri bisogni corporali.
*Vidi che gli autori vegetariani avevano esaminato il problema molto attentamente, dettagliandone gli aspetti religiosi, scientifici, pratici e medici, e dal punto di vista etico erano arrivati alla conclusione che la supremazia degli uomini sugli animali inferiori non implicava che i primi dovessero cacciare i secondi, ma che i più progrediti dovessero proteggere gli inferiori, e che ci dovesse essere assistenza reciproca fra loro come c'era fra uomo e uomo.
===[[Giamblico]]===
[[Immagine:Raffael 068.jpg|thumb|«Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia». (attribuita a [[Pitagora]], ritratto a sinistra nella ''Scuola d'Atene'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]])]]
*[[Pitagora]] stabilì anche un'affinità di natura tra gli uomini e gli animali, prescrivendo che gli uomini considerassero gli animali loro propri parenti e amici, in modo da non commettere ingiustizia contro nessuno di essi né ucciderlo né mangiarlo.
*Pitagora stabilì come norma anche l'astinenza dal mangiare esseri viventi e lo fece per la ragione, tra molte altre, che si tratta di una pratica pacificatrice. Infatti coloro che si fossero abituati a provare ribrezzo per l'uccisione degli animali come fatto illecito e contro natura, ritenendo che era molto più ingiusto uccidere l'uomo, non avrebbero più fatto la guerra.
*Pitagora [...] tolse una volta per tutte ai filosofi che avevano raggiunto i massimi livelli della speculazione i cibi più sofisticati e ingiustificati, raccomandando loro di non mangiare mai esseri viventi né bere vino né sacrificare animali agli dèi né recar danno ad alcuno di essi, e di mantenere anche la più accurata giustizia nei loro confronti.<br />Anche Pitagora viveva in questo modo, astenendosi dall'alimentarsi con carne di animali e prosternandosi davanti agli altari incruenti, e desiderando che anche gli altri cercassero di non eliminare ciò che è di natura simile a noi [''sc.'' gli animali], [...] educando gli animali selvatici con le parole e con le opere, ma senza far loro del male con punizioni. Anche tra i [[politico|politici]], inoltre, impose a coloro che dettavano le leggi di astenersi dal mangiare carne di animali, poiché era necessario che quelli che intendevano fare giustizia al più alto livello mai fossero ingiusti con gli animali che sono nostri simili.
===[[Margherita Hack]]===
*Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.
*Io penso che si dovrebbero portare i bambini delle scuole a vedere cosa sono i macelli. I macelli una volta erano in città, oggi li hanno portati ben lontani dalle città e nessuno sa più cosa succede. Per i bambini la carne è un bell'involtino in cellophane che si trova nei supermercati e non sanno nemmeno le sofferenze che sono state prodotte agli animali che hanno fornito la carne.
*{{NDR|Sulla carne}} Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra.
===[[Hermann Hesse]]===
*A un certo punto, dapprima attraverso i giornali, poi direttamente dalla cerchia dei suoi conoscenti, il dottor Knölge apprese dell'importante avvenimento della fondazione della Società vegetariana internazionale, che aveva acquistato un enorme appezzamento di terreno in Asia Minore e invitava tutti i confratelli del mondo, a prezzi modicissimi, a farvi visita come ospiti o per insediarsi in pianta stabile. L'iniziativa era stata promossa da quei gruppi idealisti di vegetariani tedeschi, olandesi e austriaci le cui aspirazioni rappresentavano una sorta di sionismo vegetariano, e miravano quindi ad acquistare, per gli accoliti e apostoli del loro credo, una terra propria con un'amministrazione propria, in una qualche parte del mondo in cui esistessero le condizioni naturali per vivere secondo l'ideale che avevano in mente. Un primo passo era proprio questa fondazione in Asia Minore.
*Il dottor Knölge, un insegnante di ginnasio andato presto in pensione e dedito privatamente a studi di filologia, non sarebbe di certo mai entrato in contatto con i vegetariani e il vegetarianismo se una tendenza all'affanno e ai reumatismi non l'avesse indotto, un bel momento, a seguire una dieta vegetariana. I risultati furono così strepitosi che da allora in poi, ogni anno, lo studioso trascorse alcuni mesi in una casa di cura o una pensione vegetariana, perlopiù nei paesi del Sud.
*Il gruppo che più saltava all'occhio, tuttavia, era quello dei [[frugivoro|frugivori]] puri. Costoro avevano rinunciato a templi, case e organizzazioni di qualsiasi genere e non mostravano altra aspirazione se non quella di diventare sempre più naturali e, per dirla con le loro parole, "avvicinarsi alla terra". Abitavano all'aperto e non mangiavano nulla a eccezione di quel che era possibile cogliere da alberi o cespugli. Disprezzavano oltre ogni dire tutti gli altri vegetariani, e uno di essi dichiarò apertamente al dottor Knölge che mangiare il riso e il pane era una porcheria analoga a quella di mangiare la carne, e che fra un cosiddetto vegetariano che beve latte e un qualsiasi beone non riusciva a scorgere alcuna differenza.
*La maggioranza di questi europei e americani usciti dai consueti binari portava con sé come unico vizio una certa pigrizia tipica di così tanti vegetariani. Essi non volevano né oro né beni di consumo, né potere né divertimenti, ma volevano innanzitutto poter condurre la loro modesta vita senza lavorare e senza essere importunati.
===[[Claus Leitzmann]]===
*La ragione principale, e assieme la più antica, che spinge un individuo a diventare vegetariano, è la convinzione etica che sia sbagliato far soffrire e uccidere gli animali.
*Per molti cristiani, vegetariani convinti, il quinto comandamento «non uccidere» è un'esplicita professione di vegetarismo.
*Resta il fatto che ''il'' vegetariano o ''la'' vegetariana tipo non esistono. Troppo diverse sono le motivazioni che spingono le persone a optare per un'alimentazione vegetariana. Una decisione simile dipende da esperienze, aspettative, condizioni di vita e riflessioni differenti. I motivi che animano una scelta vegetariana non sono costanti nel tempo e possono variare.
===[[Jeffrey Moussaieff Masson]]===
*«Che cosa ci guadagnano gli animali se divento vegetariano?» mi ha chiesto un amico l'altro giorno. Esiste una risposta valida. L'associazione Viva! – Vegetarian International Voice for Animals – spiega che se diventate vegetariani, nel corso della vostra esistenza salverete la vita di nove mucche, ventidue maiali, trenta pecore, ottocento polli, cinquanta tacchini, quindici anatre, dodici oche, sette conigli e una mezza tonnellata di pesce!
*Di solito chi decide di diventare vegetariano lo fa per tre motivi: per la propria salute, per il bene degli animali, per il bene del pianeta. Fino a tempi assai recenti la terza ragione veniva liquidata senza tanti complimenti, ma ora questo atteggiamento sta finalmente cominciando a cambiare. A quanto pare raccoglie sempre più consensi l'idea che la dieta americana standard non sia sostenibile: danneggia il nostro ambiente in vari modi ed è una delle principali cause del riscaldamento globale.
*La scelta del vegetarismo può sembrare troppo onerosa. In realtà non è un passo così difficile, e potrebbe davvero essere vista come la migliore forma di attivismo, con risultati concreti a ogni pasto.
===[[Moni Ovadia]]===
*Con [[Noè]], uomo giusto sopravvissuto alla distruzione, [fu] stipulato un nuovo patto, con il quale la specie umana [perse] il privilegio del vegetarianesimo e [fu] degradata all'alimentazione carnivora, marchio d'infamia per la sua incorreggibile aggressività. [...] Non esiste alcuna benedizione da recitare per la carne o il pesce, mentre è prevista per il pane, i dolci, il vino, la frutta e la verdura. Questo elenco di delizie e di alimenti vitali ci fa capire come non vi sia alcuna necessità di ammazzare esseri viventi per nutrirci.
*È una scelta etica e dietetica insieme. Io credo che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica.
*Io credo che il canone biblico, e anche quello islamico, siano di orientamento vegetarianista. È dopo il diluvio universale che all'uomo viene consentito di cibarsi della carne. Perché, a un essere vivente così violento con i propri simili, sembrava troppo chiedere che si astenesse dal cibarsi di carne. È una sorta di cedimento alla brutalità dell'uomo da parte dell'istanza etica universale.
*Non sopporto più l'idea di contribuire, pur se in minima parte, alla violenza. Non mi piace l'idea di mangiare esseri che sono stati uccisi. [...] La violenza è una: che sia contro un essere umano o un animale, non cambia nulla.
===[[Roberto Perrone]]===
*I vegetariani sono aumentati e aumenteranno in modo esponenziale. E i ristoranti si adeguano. Nascono sempre più ristoranti vegetariani [...]. Molti ristoranti che vegetariani non sono hanno nel menu sempre più piatti dedicati a questo tipo di clientela. Tutto doveroso e molto giusto. Ma io ritengo che la cucina debba essere vissuta a 360 gradi. Faccio un esempio. Io preferisco l'acqua gasata a quella naturale, però bevo entrambe. Secondo me per amare la cucina veramente bisogna essere capaci di assaggiare tutto, di sentire il gusto di ogni cosa.
*Il vegetariano con cui sei uscito è più o meno così, comincia a togliere e ad aggiungere. A meno che non trovi una proposta che gli vada bene. Altrimenti si divide in due sottocategorie: il vegetariano che soffre in silenzio e lo scassapalle che comincia a prendersela con il locale (e con i compagni di pranzo o cena) perché non sono al passo con i tempi. Per risolvere i problemi, mi è già successo, specialmente all'estero, mi sacrifico e scelgo un ristorante vegetariano, direttamente.
*In realtà non ce l'ho con i vegetariani. Sono loro, o almeno quelli più ideologizzati, che ce l'hanno con me. Il problema, in ogni aspetto della vita, è l'estremismo, anche se chi lo pratica non se ne accorge: è convinto di essere nel giusto e non sa e non vuole capire le ragioni degli altri perché ritiene le proprie inscalfibili, superiori.
*La scelta vegetariana (o di più, vegana) è, appunto, una scelta. Se a me piace l'agnello sambucano, però, non scassatemi i cabasisi.
===[[Plutarco]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Plutarco#De esu carnium|De esu carnium]]}}
*Ma la [[Pesca (attività)|pesca]] con l'amo e le reti, per qualsiasi tipo di pesce, è chiaramente un colpevole atto di ghiottoneria e avidità da parte di chi desidera mangiare pesce; rappresenta inoltre un intorbidire le acque del mare, e un penetrare nelle sue profondità senza una buona ragione. [...] Infatti non soltanto tra gli Egizi e i Siriani, ma anche tra gli Elleni c'era un elemento di santità nell'astenersi dal mangiare pesce. Con l'aiuto della giustizia, penso che dovremmo respingere con orrore il lusso inutile del mangiare pesce.
*Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva.
*Non vi vergognate a mescolare i frutti commestibili con il sangue e con la morte? Osate definire feroci i serpenti, le pantere e i leoni mentre siete voi che vi lordate di morte senza esser affatto da meno di queste fiere in fatto di crudeltà? Per essi, infatti, l'animale ucciso è fonte di nutrimento, mentre per voi è solo un boccone prelibato.
*Tu ti chiedi per quale motivo [[Pitagora]] si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali?
*Sarebbe il caso di discutere su chi cominciò per primo a mangiar carne, non su chi troppo tardi smise!
===[[Porfirio]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Porfirio#De abstinentia|De abstinentia]]}}
*A tutte le scuse di coloro che ammettono di fatto che si mangi carne per piacere ed intemperanza, e adducono invece sfacciatamente come pretesto di fare ciò per una necessità che attribuiscono, più di quanto convenga, alla nostra natura, mi sembra, Castrico, di essermi opposto a sufficienza con i libri precedenti.
*Condurre animali al macello, e, inebriato di massacro, farli cuocere, non per nutrirsene e saziarsene, ma allo scopo di trovarvi piacere e di soddisfare la propria ghiottoneria, non c'è nome per designare questo misfatto, questo crimine.
*{{NDR|Gli [[Antico Egitto|egizi]]}}, giustamente, li onoravano {{NDR|gli animali}} e si astenevano dal cibarsi di essi per quanto potevano.
*Il regime vegetariano contribuisce alla salute e nello stesso tempo ad acquisire una resistenza commisurata agli sforzi che l'esercizio della filosofia richiede.
*L'astinenza dalla carne degli animali non ci impedisce di vivere né di vivere bene.
===[[Tom Regan]]===
*Difficile immaginare cosa possa voler dire mangiare senza mangiar carne. Ecco cosa ci succede: qui c'è la bistecca, qui c'è una patata al forno e qui c'è l'insalata. Tolta la bistecca, cosa ci resta? Una patata al forno con un po' di insalata. Non c'è da stupirsi se inizialmente i temporeggiatori pensano che diventare vegetariani sia come fare un voto combinato di astinenza culinaria e povertà. Poi, col tempo, i temporeggiatori imparano che esiste una cucina tutta da scoprire che non fa uso di animali e che è contemporaneamente nutriente, varia e deliziosa, un menù di possibilità che comprende cibi che provengono da ogni parte del mondo. La vera sorpresa non consiste nel vecchio e solito cibo a cui rinunciamo, ma in quello nuovo e meraviglioso che scopriamo. Qualcosa che tutti noi dobbiamo imparare da soli, poiché nessuno ce lo insegna.
*[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] aveva decisamente ragione su alcune cose. Mangiare animali, mangiare la loro carne, come facevo io, di certo favorisce il loro massacro, la loro morte violenta e assolutamente terribile [...].<br />Inoltre, da quanto cominciavo ad apprendere sull'alimentazione, venni a conoscenza del fatto che non era necessario mangiar carne per godere di buona salute. A questo punto tutto era chiaro: il massacro degli animali a scopo alimentare è qualcosa di inutile.
*Nessun vegetariano verrebbe meno alla propria scelta solo perché molti altri continuano a sostenere l'industria degli animali [...]. Poiché questa industria comporta la sistematica violazione dei diritti degli animali, per le ragioni addotte è moralmente sbagliato acquistarne i prodotti. È per questo che, secondo la teoria dei diritti, il vegetarianismo è moralmente obbligatorio; ed è per questo che non dobbiamo ritenerci soddisfatti di alcun risultato che non sia la fine completa dell'allevamento – non necessariamente intensivo – a scopo commerciale degli animali così come lo conosciamo.
===[[Jean-Jacques Rousseau]]===
*I grandi criminali si incalliscono nel delitto abbeverandosi di sangue. [[Omero]] rappresenta i Ciclopi, mangiatori di carne, come uomini mostruosi, e i Lotofagi come un popolo così amabile che, chiunque aveva cominciato a conoscerli, dimenticava persino il proprio paese per vivere con loro.
*Parrebbe dunque che l'uomo, provvisto di denti e di intestini analoghi a quelli degli erbivori, si debba naturalmente collocare in questa classe, e tale opinione non solo è confermata dalle osservazioni anatomiche, ma trova largo appoggio nei monumenti dell'antichità.
*Una delle prove che il gusto della carne non è naturale per l'uomo è l'indifferenza che i fanciulli hanno per questa vivanda, mentre tutti preferiscono alimenti vegetali, come i latticini, i farinacei, la frutta e così via. È soprattutto importante non snaturare questa primitiva inclinazione ed evitare in ogni modo di rendere i fanciulli carnivori, almeno per il loro carattere, se non per la loro salute, poiché, comunque si spieghi il fenomeno, è certo che i grandi mangiatori di carne sono in genere più crudeli e feroci degli altri uomini: è un fatto che viene osservato in tutti i luoghi e in tutti i tempi.
===[[Henry Stephens Salt]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Henry Stephens Salt#L'etica vegetariana|L'etica vegetariana]]}}
*La base ''morale'' del vegetarianismo è quella che sorregge tutto il resto.
*Non c'è da meravigliarsi che i riformatori alimentari appaiano come gente strana e irragionevole a coloro che non hanno compreso l'autentica ''raison d'être'' della riforma alimentare, e che continuano a discutere come se la scelta tra la vecchia dieta e la nuova fosse una mera questione di capriccio personale o di variazione professionale, nella quale l'aspetto morale è quasi irrilevante. [...] Deriva tutto dalla nozione che i vegetariani sono ripiegati su qualche sorta di sterile «coerenza» logica, invece di tendere a un pratico progresso verso un modo di vivere più umano – l'unico tipo di coerenza che in questa, o in qualsiasi altra branca della riforma, è possibile di per sé, o degna di un momento di attenzione da parte di ogni persona sensibile.
*Non è mia intenzione lanciare un appello esagerato o fantasioso al vegetarianismo. Esso non è, come ha asserito qualcuno, una «panacea» per i mali umani; è qualcosa di molto più razionale – una parte essenziale del moderno movimento umanitario, il quale non può compiere un vero progresso senza di esso.
*Parlo di principio ''etico'', perché non ci sono dubbi sul fatto che il motivo principale della scelta vegetariana sia quello umanitario. [...] il sentimento che sta alla base dell'intero movimento e che lo anima è l'istintivo orrore per la macellazione, specialmente per la macellazione degli animali che vantano un livello più alto di organizzazione, che appaiono così «umani», così strettamente simili all'uomo.
===[[George Bernard Shaw]]===
[[File:Vertumnus årstidernas gud målad av Giuseppe Arcimboldo 1591 - Skoklosters slott - 91503.tiff|thumb|''Rodolfo II'', composizione vegetale di Arcimboldo (1590 ca.)]]
*Come possiamo aspettarci delle condizioni ideali sulla terra quando siamo i becchini viventi di animali uccisi?
*Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici.
*Sono stato un cannibale per venticinque anni. Per il resto della vita sono stato vegetariano. Fu [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]] che mi aprì gli occhi per la prima volta sulla ferocia della mia dieta.
===''[[I Simpson]]''===
*– Iniziamo con del manzo di grado A, lo diamo da mangiare ad altre mucche e poi le uccidiamo e serviamo il risultato spaventoso su un panino ai sette cereali. Burger al quadrato!<br>– Mucche che mangiano altre mucche?! Ma è abominevole!<br>– No, Lisa, tu sei vegetariana ma quelle mucche hanno fatto una scelta diversa. ([[I Simpson (ventunesima stagione)|ventunesima stagione]])
*Mi prendo del chili vegetariano prima che si disperino e ci aggiungano della carne. ([[I Simpson (ottava stagione)|ottava stagione]])
*– Non eravamo soddisfatti delle altre linee vegetariane, ti meraviglieresti se sapessi in quante puoi trovare un tocco di maiale.<br />– Linda e io ci battiamo per i diritti degli animali. Infatti se ascolti certe nostre canzoni alla rovescia potrai sentire ogni possibile variante della zuppa di lenticchie!<br />– Quand'è che tutti quegli sciocchi impareranno che si può essere perfettamente sani semplicemente mangiando vegetali, frutta, farinacei e formaggio?<br />– Hew, Formaggio!<br />– Non mangi formaggio, Apu?<br />– No. No di no! Non mangio nessuno cibo che viene da un animale!<br />– Ah, allora penserai che io sono un mostro.<br />– Sì, che sei mostro lo penso, ma tempo fa ho imparato che sopporto gli altri invece che impongo loro mio credo. Sai si può fare influenza su gente senza che ossessioni lei. ([[I Simpson (settima stagione)|settima stagione]])
*Non posso essere vegetariano, adoro il sapore della morte. ([[I Simpson (diciannovesima stagione)|diciannovesima stagione]])
===[[Isaac Bashevis Singer]]===
*{{NDR|«Lei ha detto di non volere più pensare a Dio: l'ultima religione che non abbandona è la scelta vegetariana?»}} Direi proprio di sì: visto che non ho ideali migliori, lasciamo che questa sia la mia religione. {{NDR|«Il suo non sembra un atteggiamento molto lusinghiero né per la religione, né per Dio»}} Lo so, ma il problema è: «Come mai Dio non è vegetariano?». Questa è la vera domanda, o, come dicono a Brooklyn, la domanda da 64 dollari. Dio avrebbe dovuto essere il primo dei vegetariani.
*Il vegetarianesimo è la mia religione, sono diventato un vegetariano stabile circa venticinque anni fa. Prima di allora provavo e riprovavo, ma erano episodi sporadici. Finalmente, a metà degli anni sessanta, ho preso la decisione. Da allora sono vegetariano. [...] Questa è la mia protesta contro la condotta del mondo. Essere vegetariani significa dissentire, dissentire contro il corso degli eventi attuali. Energia nucleare, carestie, crudeltà, dobbiamo prendere posizione contro queste cose. Il vegetarianesimo è la mia presa di posizione. E penso che sia una presa di posizione consistente.
*Penso che tutto ciò che è collegato con il vegetarianesimo sia della massima importanza, perché non ci potrà mai essere pace nel mondo finché ci ostiniamo a mangiare gli animali. Questo si applica anche ai pesci. Io non mangio pesce. Sono diventato vegetariano perché per tutta la vita mi sono sentito in colpa e pieno di vergogna per il fatto di aver mangiato carne animale. Sono convinto che gli animali siano creature di Dio esattamente come lo sono gli esseri umani. E noi dobbiamo rispettarli, e amarli, invece di macellarli.
*Sono vegetariano per ragioni di salute: la salute del [[pollo]].
===[[Peter Singer]]===
*Diventare vegetariano non è meramente un gesto simbolico. Non è neanche il tentativo di isolarsi dalle sgradevoli realtà del mondo, di mantenersi puro e senza responsabilità per la crudeltà e per la carneficina che ci circondano. Diventare vegetariano è il passo più concreto ed efficace che si può compiere per porre fine tanto all'inflizione di sofferenze agli animali non umani, quanto alla loro uccisione.
*«È adeguata, dal punto di vista della nutrizione, una dieta esclusivamente vegetariana?» è una domanda che richiama alla mente l'argomento del proprietario di schiavi secondo cui lui e tutta l'economia del Sud sarebbero andati in rovina senza il sostegno della manodopera schiava.
*Sono vegetariano in quanto [[utilitarismo|utilitarista]]. Credo che l'applicazione del principio di utilità alla nostra attuale situazione – specialmente con riguardo ai metodi oggi utilizzati per allevare animali a fini alimentari e alla varietà di cibo a nostra disposizione – porti alla conclusione che dovremmo essere vegetariani.
[[Immagine:Oliver Goldsmith.jpg|miniatura|upright=1.2|Gli uomini migliori fingono un'estrema compassione per ogni sorta di animali: a sentirli parlare, uno straniero sarebbe indotto a pensare che non potrebbero fare del male neppure alla zanzara che li ha punti. Sembrano così teneri, e così compassionevoli, che li prenderemmo per innocui amici di tutto il creato e protettori del più orrendo insetto o serpente che avesse il privilegio di esistere. Eppure (ci credereste?) ho visto quegli stessi uomini, che si erano vantati in tal modo della loro sensibilità, divorare allo stesso tempo la carne di sei diversi animali preparati in fricassea. Che incredibile contraddizione! ''Provano pietà e mangiano gli oggetti della loro compassione!'' ([[Oliver Goldsmith]])]]
*{{NDR|Una cosa}} sorregge, rende coerenti e dota di senso tutte le nostre altre attività per gli animali. Questa specifica cosa è che ci assumiamo la responsabilità della nostra vita e che la rendiamo quanto più possibile immune da crudeltà. Il primo passo è smettere di mangiare gli animali.<br />Molte persone che si oppongono alla crudeltà verso gli animali, si arrestano di fronte alla prospettiva di diventare vegetariane. È di tali persone che [[Oliver Goldsmith]], il pensatore umanitario del diciottesimo secolo, scrisse: «Provano pietà, e mangiano gli oggetti della loro compassione».
===[[Tiziano Terzani]]===
*Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
*Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perché fare del proprio stomaco un cimitero?
*Tutta la nostra società è fatta per dare spago alla violenza, e allora violenza produce violenza, non c'è niente da fare. Per questo anche il mio essere vegetariano è una scelta morale. Ma come si può allevare la vita per uccidere e mangiarsela? [...] Hai mai sentito gli urli di un macello di maiali? E come puoi mangiare il maiale, poi? È impossibile.
===[[Henry David Thoreau]]===
*Credo che ogni uomo che sia sempre stato sincero nel conservare nelle migliori condizioni le proprie più alte e poetiche facoltà, sia stato particolarmente incline ad astenersi da cibo animale e da molto cibo di qualsiasi genere.
*Mi sono scoperto incapace di pescare senza diminuire un po' nella stima che ho di me stesso. [...] Inoltre, c'è qualche cosa di essenzialmente poco pulito, in questo cibo e in tutta la carne, e cominciai a vedere dove inizia il lavoro di casa e dove invece il tentativo – che costa così tanto – di avere un'apparenza pulita e rispettabile ogni giorno, e di mantenere la casa sempre accogliente e libera da cattivi odori e cattive viste.
*Nel mio caso, l'obbiezione pratica al cibo animale era la sua sporcizia; e inoltre, quando avevo preso, pulito, cucinato e mangiato il mio pesce, esso pareva non avermi essenzialmente nutrito. Era insignificante e non necessario, e costava più di quello a cui serviva. Un po' di pane o un po' di patate sarebbero serviti allo stesso scopo, con meno seccatura e minore sporcizia.
*Può essere vano chiedere perché l'immaginazione non possa essere riconciliata alla carne e al grasso. A me basta che sia così. Non è un rimprovero il fatto che l'uomo sia un animale carnivoro? È vero, egli può vivere, e vive in effetti, per lo più depredando gli altri animali; ma questo è un miserabile modo di vita – come può ben convincersi chi vada a mettere trappole ai conigli o a sgozzare gli agnelli – e sarà considerato benefattore della sua razza colui che insegnerà all'uomo di limitarsi a un cibo più innocente e più sacro. Qualunque possa essere la mia consuetudine, non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali; allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'una l'altra quando vennero in contatto con le più civili.
===[[Lev Tolstoj]]===
[[File:Tolstoj's vegetarian breakfast.JPG|thumb|Una colazione (vegetariana) di Tolstoj a [[Jasnaja Poljana]]]]
*Già diverso tempo addietro, leggendo il bellissimo libro ''Ethics of Diet'' {{NDR|di [[Howard Williams]]}}, m'era venuta voglia di visitare un macello, per vedere con i miei occhi la sostanza della questione di cui si tratta appunto quando si parla di vegetarianesimo. Ma continuavo ad aver degli scrupoli, così come sempre se ne hanno ad andare a vedere delle sofferenze che si è ben certi di trovare, e che non potrai far nulla per scongiurare, e così rimandavo sempre il giorno.<br />Ma poco tempo fa mi imbattei, per strada, in un macellaio, che era venuto a casa dei suoi e che stava tornando a Tula. È un macellaio ancora inesperto, e il suo compito è perciò quello di dare il colpo di pugnale. Gli domandai se non provava compassione, a uccidere quelle bestie. E mi rispose così come rispondono sempre: «C'è poco da aver compassione. Quel lavoro lì bisogna farlo». Ma quando gli dissi che non era indispensabile mangiar carne, ne convenne e allora convenne pure del fatto che sì, le bestie facevano compassione.
*Non bisogna indignarsi al punto di odiare gli uomini per pietà verso gli animali [...] bisogna invece agire in conformità di ciò a cui spinge questo sentimento, e cioè non mangiare carne di qualsiasi essere a cui sia stata tolta la vita. Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli animali per mangiarli. Il vegetarismo si diffonde molto rapidamente.
*Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la necessità di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro stessi; costoro la difendono caparbiamente, con ''male''volenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne.
*Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto [...] della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.<br />Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.
===[[Umberto Veronesi]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Umberto Veronesi#Perché dobbiamo essere vegetariani|Perché dobbiamo essere vegetariani]]}}
*Considero il vegetarianesimo una conquista culturale e un segno di civiltà. Chi è vegetariano si sente cittadino della Terra, perché non deve uccidere e massacrare i suoi abitanti per rispondere al suo primordiale bisogno di cibo. L'orgoglio vegetariano è analogo a quello che provavano i greci che appartenevano alle prime scuole filosofiche e infatti i vegetariani convinti, a partire da [[Leonardo da Vinci]] fino ai [[The Beatles|Beatles]], hanno fatto della loro scelta una bandiera, che indica una certa visione del mondo: con meno violenza, meno morte, più coscienza e più senso di responsabilità individuale.
*Il mio impegno a favore del vegetarianesimo non ha solo basi scientifiche e mediche, ma anche filosofiche. Anzi è nato in me da bambino dall'amore e dal rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può difendersi e far valere le sue ragioni. Non ho mai sopportato la prigionia degli allevamenti e la crudeltà della macellazione. Evitare la carne è un modo per evitare la sofferenza inutile degli animali.
*Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del [[gorilla]]. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie.
*Il vegetarianesimo è una scelta di rispetto per l'ambiente e di responsabilità nei confronti del futuro dell'uomo. Ma è soprattutto una scelta di amore per la vita e per gli animali. Mi rendo conto che è difficile pensare al dolore terribile degli animali quando si mangia carne: come immaginare che quella fettina sottile e ben cucinata che ci presentano nel piatto era pochi giorni prima un [[bue|vitellino]] che scorrazzava nei prati accanto alla mamma? Ancor meno facile è visualizzare le torture che ha subito nel macello.
*Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che la sensibilità collettiva ritiene ormai un rischio per la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall'atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull'erba che, mangiata dal bestiame, si accumulano nei suoi depositi adiposi, e infine arrivano sul nostro piatto quando mangiamo la carne. Una sostanza tossica è più pericolosa se viene ingerita piuttosto che se viene respirata.
*Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". [...] La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele.
===[[Voltaire]]===
*Bisogna risalire fino al buon [[Porfirio]], ai compassionevoli [[scuola pitagorica|pitagorici]], per trovare qualcuno che abbia cercato di farci vergognare della nostra cruenta ghiottoneria; oppure bisogna recarsi tra i [[Brahmanesimo|brahamani]]. Infatti i nostri [[monachesimo|monaci]], costretti dal capriccio dei fondatori dei loro ordini, a rinunziare alla carne, sono assassini di sogliole e di rombi, quando non lo sono di pernici e di quaglie. E né tra i monaci né nel concilio di Trento né nelle nostre assemblee del clero né nelle nostre accademie si è mai pensato di chiamare un male quella carneficina universale. Nei concili non vi si è pensato più che nelle taverne.
*Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri?
*Eppure io non vedo tra noi nessun moralista, nessuno dei nostri loquaci predicatori, nessuno nemmeno dei nostri Tartufi, che abbia mai fatto la minima riflessione su quest'orrenda abitudine divenuta in noi natura.
==Proverbi==
*''If slaughterhouses had glass walls, the whole world would be vegetarian.'' ([[Proverbi inglesi|inglese]])
:Variante: ''If slaughterhouses had glass walls, everyone would become a vegetarian.''
:Se i [[mattatoio|mattatoi]] avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.<ref>La frase viene spesso attribuita a [[Paul McCartney|Paul]] e [[Linda McCartney]].</ref>
*Mangiare carne è mangiare i propri parenti.<ref>Detto che, facendo riferimento alla credenza nella [[Reincarnazione|metempsicosi]], promuove il vegetarianismo.</ref> ([[Proverbi indiani|indiano]])
==Slogan==
[[File:Elizabeth Berkley PETA1.jpg|miniatura|[[Elizabeth Berkley]] in un manifesto pro-vegetarianismo]]
{{vedi anche|Slogan vegetariani}}
*I vegetariani lo fanno meglio!
:''Vegetarians Do It Better!''
*Lascia che il vegetarianismo cresca su di te.
:''Let Vegetarianism Grow on You.''
*Prova a relazionarti con chi è sul tuo piatto.
:''Try to Relate to Who's on Your Plate.''<ref>Slogan della [[People for the Ethical Treatment of Animals|PETA]] che invita a considerare gli animali come essere senzienti con cui relazionarsi e non come cibo, e quindi a diventare vegetariani o vegani.</ref>
==Note==
<references />
==Voci correlate==
{{div col|3}}
*[[Allevamento]]
*[[Allevamento intensivo]]
*[[Animale]]
*[[Animalismo]]
*[[Carne]]
*[[Cibo]]
*[[Cucina vegetariana]]
*[[Diritti degli animali]]
*[[Fruttarismo]]
*[[Industria della carne]]
*[[Macellaio]]
*[[Mattatoio]]
*[[Storia del vegetarianismo]]
*[[Veganismo]]
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul}}
{{vetrina|7|1|2019|argomenti}}
[[Categoria:Dietetica]]
[[Categoria:Etica]]
[[Categoria:Vegetarianismo| ]]
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2022-08-15T08:42:26Z
Spinoziano
2297
fix intro
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[Immagine:Pythagoras advocating vegetarianism (1618-20); Peter Paul Rubens.jpg|miniatura|upright=1.3|''Pitagora sostiene il vegetarianismo'' ([[Pieter Paul Rubens]], 1619 ca.)]]
Citazioni sul '''vegetarianismo''' e sui '''vegetariani'''.
==Citazioni==
[[Immagine:Vegetarian diet.jpg|miniatura|upright=1.2|Frutta fresca e secca, verdura e pane]]
*A un certo punto mi guardai e mi dissi: tu finora hai tenuto un comportamento criminale. Sei giustificato perché non sapevi, o meglio non ti rendevi conto del significato delle tue azioni, ma se mangi animali sei un criminale. Insomma mi resi conto che dovevo cambiare le mie idee sul mondo e i miei stessi comportamenti. Sono diventato vegetariano [...]. Ricordo che fu un passaggio interiormente molto rapido: ogni volta che guardavo nel piatto e c'era della carne mi dicevo: "No, non me la sento proprio di mangiarla". ([[Valerio Pocar]])
*{{NDR|Parlando della scelta vegetariana intrapresa con la moglie [[Linda McCartney|Linda]]}} Adesso non mangiamo più niente che debba essere ucciso per noi. Ne abbiamo passate tante, negli anni sessanta, con tutta la droga e gli amici che morivano come mosche, e adesso siamo arrivati al punto in cui diamo davvero un grande valore alla vita. ([[Paul McCartney]])
*Ah, dimenticavo la cosa più importante, sono vegetariana, da parecchi anni, ormai. Non so se sia soggezione, ma da quando ho smesso di cibarmi di cadaveri [...] mi sento più propositiva, più vitale, più forte. La mia giovanile e proverbiale aggressività si è placata, lasciando spazio ad un atteggiamento più riflessivo nei confronti del prossimo. ([[Francesca Cheyenne]])
*Alimenti vegetali invece che animali sono la chiave della rigenerazione. [[Gesù]] prese il pane al posto della carne e il vino per sostituire il sangue nell'Ultima Cena. ([[Richard Wagner]])
*Allevare gli animali significa sacrificare l'ambiente. [...] Più il pianeta diventa ricco, più consuma; più consuma carne, più si condanna all'estinzione. [...] Ma ci sono ragioni per non perdere la speranza: per esempio, potremmo almeno stabilizzare i livelli di consumo {{NDR|di carne}}. Proprio nelle zono più abbienti (mi riferisco a Francia, Germania, Stati Uniti), si sono assestati se non addirittura diminuiti, facendo sì che le abitudini di vita vegetariane e vegane prendessero sempre più piede. ([[Bill Gates]])
*Altro lusso di cui godono i poveri [...] e del quale indubbiamente anche i più ricchi nell'[[età dell'oro]] furono privi, è l'uso di mangiare carne di animale. [...] Mi sono spesso domandato se non sia proprio da attribuirsi alla tirannia che l'abitudine esercita su di noi il fatto che uomini tolleranti e buoni considerino normale l'uccisione di tanti animali per il loro pasto quotidiano, sebbene la terra generosamente e abbondantemente provveda a fornirci svariati e ottimi vegetali. ([[Bernard de Mandeville]])
*Amo gli animali [...]. Non sopporto le crudeltà contro di loro, di [[proteina|proteine]] ci bastano quelle dei legumi. [...] Da vegetariani ci si sente meglio, si ha più energia, mentre la carne di quelle povere bestie terrorizzate è piena di ormoni e tossine. ([[Katia Noventa]])
*Amo gli animali, tutti gli animali. Non ferirei un gatto o un cane – o un pollo o una mucca. E non chiederei a qualcun altro di farlo per me. Ecco perché sono vegetariano. ([[Peter Dinklage]])
*Andavo spesso a vedere gli animali nelle fattorie con mia mamma da bambina e un giorno ho iniziato a rendermi conto che mangiavo quegli stessi animali che adoravo andare a trovare. Da lì ho deciso che non li avrei più mangiati. ([[Leona Lewis]])
*– Aprire un ristorante vegetariano?<br>– Eh certo, è il business del momento! Noi tra l'altro siamo pure vegetariani.<br>– Sì, se è per questo siamo pure cattolici, ma non è che diciamo messa! E poi Paoli', ma lo sai quanti ristoranti vegetariani ci sono a Roma?<br>– E troppi ne verranno ancora! È per questo che ci dobbiamo sbrigare! Li hai sentiti i media, no? La carne fa male, il pesce è inquinato, gli affettati t'ammazzano.<br>– E quindi?<br>– E quindi qual è l'unico cibo che non ti fa finire nelle casse da morto di tuo cugino? È il cibo vegetariano. (''[[Non è vero ma ci credo (film 2018)|Non è vero ma ci credo]]'')
*Benché sia stato impedito da circostanze esterne ad osservare una dieta strettamente vegetariana, sono stato a lungo un aderente alla causa in linea di principio. Oltre a concordare con gli obiettivi del vegetarianismo per ragioni estetiche e morali, è mia opinione che uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell'umanità.<ref>Una frase simile, «Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l'evoluzione verso un'alimentazione vegetariana», è [[Citazioni errate|attribuita erroneamente]] ad Einstein. Secondo la IVU (International Vegetarian Union), la frase inglese «''Nothing will'' [...] ''increase chances for survival of life on Earth as much as the evolution to a vegetarian diet''» risulta «completamente non verificata» e «sembra una cattiva traduzione dal tedesco» della frase di Einstein correttamente tradotta in inglese come «''a vegetarian manner of living by its purely physical effect on the human temperament would most beneficially influence the lot of mankind''» (da una lettera del 27 dicembre 1930 a Hermann Huth, editore della rivista ''Vegetarische Warte'').</ref> ([[Albert Einstein]])
*[[George Bernard Shaw|Bernard Shaw]] dice che finché gli uomini tortureranno ed uccideranno gli animali, e ne mangeranno la carne, ci sarà la [[guerra]]. Credo che ogni essere ragionevole debba essere di questo parere. Le bambine della mia scuola erano tutte vegetariane ed esse divenivano forti e belle con questo regime di legumi e di frutta. Qualche volta durante la guerra, quando sentivo le grida dei feriti, pensavo alle grida degli animali al mattatoio, e mi dicevo che gli Dei ci torturano come noi torturiamo questi esseri senza difesa. ([[Isadora Duncan]])
*Chi è sensibile ai problemi della sofferenza negli [[sperimentazione animale|animali di laboratorio]], come può restare insensibile davanti al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento? [...] Anche la pratica della macellazione risveglia un senso di ripugnanza nel vedere come l'animale viene inizialmente solo stordito per poi essere sgozzato [...], affinché la sua carne prenda quel colorito bianco che piace tanto agli italiani. Quanti ragazzi allora, dopo aver firmato all'uscita dalla scuola le petizioni contro la vivisezione, arrivati a casa si avventano sul piatto di carne tenera che la mamma ha premurosamente preparato? [...] Le statistiche sono drammaticamente chiare: davanti all'esercito di antivivisezionisti vi sono solo pochi sparuti drappelli di vegetariani. (''[[Una carezza per guarire]]'')
*{{NDR|Su [[Gesù#Vangelo secondo Matteo|Mt]] 25,40: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»}} Chi per una volta abbia accolto pienamente dentro di sé questa parola non potrà mai più maltrattare un animale e, se è coerente, non potrà neanche più mangiare carne, perché in questo modo si farebbe complice della morte degli animali. Oggi si sa che si può vivere benissimo senza mangiare carne e che vivendo da vegetariani si evitano persino molte malattie. Una società di vegetariani invitò una volta un uomo che adorava mangiare carne. Il menu era completamente vegetariano. All'ospite carnivoro fu servita una colomba viva con un coltello. Da quel momento in poi non mangiò più carne. È l'anonimato delle nostre vittime a renderci sordi agli urli degli animali. ([[Luise Rinser]])
*Ci sono così tante deliziose e nutrienti opzioni vegetariane tra cui scegliere al giorno d'oggi – in ogni parte del mondo – che non c'è bisogno di uccidere pesci o altri animali per il cibo. Una dieta vegetariana fa bene alla tua salute, agli animali, all'ambiente e alle tue papille gustative. ([[Yana Gupta]])
*Ciò che troviamo nei [[Veda]] è una brutale cosmologia basata sull'uccidere e sul mangiare [...]. Tuttavia, attorno al sesto e quinto secolo a.C., accade qualcosa di nuovo: una radicale «rivalutazione di tutti i valori» sotto forma di una forte reazione universalista contro questa cosmica catena alimentare; il rifiuto ascetico di tutta questa macchina infernale di vita che si riproduce attraverso il sacrificio e il mangiare. Il ciclo della catena alimentare viene ora percepito come un ciclo di eterna sofferenza, e il solo modo per raggiungere la pace è di sottrarsi a esso. (Rispetto al cibo, questo comporta ovviamente il vegetarianesimo: il non mangiare animali morti). ([[Slavoj Žižek]])
*Circa il 28% dei [[gas serra]] è causato dagli [[allevamento intensivo|allevamenti intensivi]]. So che essere completamente vegetariani è impegnativo, ma le proteine della carne possono essere sostituite in diversi modi. {{NDR|«E per i body builders?»}} Conosco tanti atleti vegetariani, per sembrare [[Terminator]] non bisogna per forza mangiare carne. ([[Arnold Schwarzenegger]])
*Coloro che ancora mangiano carne quando potrebbero fare altrimenti non possono pretendere di essere veri moralisti. ([[Stephen R. L. Clark]])
*''Come può la vista sopportare | l'uccisione di esseri che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue? | Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche. | Non è mostruoso desiderare di cibarsi | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo.'' ([[Franco Battiato]])
*Come sostenitrice del vegetarianismo, penso sia importante rendersi conto che questo pianeta non è nostra proprietà, coesistiamo con gli animali e quindi bisogna che abbiamo compassione per ogni co-membro del pianeta. Dovremmo essere gentili anche con le piante. ([[Aditi Govitrikar]])
*Con tutti i meravigliosi cibi vegetariani disponibili oggi, non ci vuole un mentalista per rendersi conto che mangiare carne non ha davvero più senso. Non è sano, è devastante per il nostro pianeta e significa una morte crudele e dolorosa per letteralmente miliardi di animali ogni anno. Quindi perché non provare il vegetarianismo? Avrai molta più energia, puoi perdere peso e, meglio di tutto, saprai che stai creando un mondo migliore per tutti gli animali che vivono qui. ([[Owain Yeoman]])
*Considerata la disgustosa origine della carne, la crudeltà di incatenare e di uccidere delle creature, è necessario astenersi dal mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'')
*Considero l'essere vegetariani un avanzamento morale, una scelta coerente che dovrebbe interessare settori sempre più ampi della società di un grande paese civile. Ma superficialità e ipocrisia sono sempre in agguato. Non è possibile dire di amare gli animali, e poi mangiarli. Eppure, quante volte mi capita di essere a tavola con persone che professano amore e rispetto per i nostri piccoli amici mentre stanno masticando una bistecca. ([[Michela Vittoria Brambilla]])
*Crescendo, entravo e uscivo sempre dall'ospedale con problemi di stomaco e nessuno riusciva a capire cosa c'era che non andava. Decisi di rinunciare alla carne e di diventare vegetariana e da allora non ho più avuto problemi di stomaco! Amo mangiare pasti vegetariani sani e deliziosi e le opzioni sono infinite. Non importa dove vado, posso trovare piatti vegetariani che soddisfino la mia fame e il mio gusto per l'ottimo cibo. ([[Patricia de León]])
*[[Gesù|Cristo]] era vegetariano e tutti i fedeli dovrebbero imitarlo. Nei giorni scorsi, in chiesa ho invitato i miei parrocchiani ad astenersi dal consumare la carne di [[pecora|agnello]]. Lo ripeto: è inutile che noi pronunciamo, durante la messa, l'Agnus Dei e poi subito dopo corriamo a mangiarlo. Ci vorrebbe maggiore coerenza, maggiore rispetto. Invece... ([[Mario Canciani]])
*Da un mese sono strettamente vegetariano. L'effetto morale di questo stile di vita, con il suo volontario assoggettamento del corpo e la conseguente emancipazione dai bisogni materiali, è immenso. Puoi giudicare tu stesso quanto ne sia profondamente convinto se ti dico che mi aspetto da esso niente meno che la ''rigenerazione'' dell'umanità. ([[Gustav Mahler]])
*{{NDR|«Da quanto è vegetariana?»}} Dal 1962, quando andai alla televisione francese per denunciare le condizioni dei macelli. È stato allora che sono diventata consapevole dell'orrore degli allevamenti intensivi, dei trasporti e dell'uccisione degli animali d'allevamento. Sono sempre stata sensibile alle sofferenze degli animali, ma da allora in poi mi sono rifiutata di essere complice di queste morti disumane industrializzate. ([[Brigitte Bardot]])
[[Immagine:Vcampi.jpg|miniatura|upright=1.3|''La fruttivendola'' (Vincenzo Campi, 1580)]]
*[[Dicearco]], nei suoi libri sull'antichità greca, riferisce che sotto il [[Età dell'oro|segno di Saturno]], quando la Terra era ancora spontaneamente fertile, nessun uomo mangiava carne, vivendo tutti di frutti e legumi che crescevano naturalmente. ([[San Girolamo]])
*Dieta vegetale e dolce riposo. Cibo animale e incubi. Cogli il tuo corpo dal frutteto; non strapparlo dal macello. Senza la dieta carnivora non potrebbe esserci alcuna sanguinosa guerra. ([[Louisa May Alcott]])
*– Dogbert, io non capisco perché tu, o chiunque altro, debba diventare vegetariano.<br />– Intendi dire perché io non prendo animali morti, li cucino finché diventano cancerogeni, poi li mangio anziché mangiare qualcosa di nutriente? È questa la tua domanda?<br />– Esattamente. C'è qualche buona ragione? Ti sei unito a una setta?<br />– Ovviamente. (''[[Dilbert]]'')
*Dunque sto vivendo senza grassi, senza carne, senza pesce, ma in questo modo mi sento proprio bene. A me pare sempre che l'uomo non sia nato per essere un carnivoro. ([[Albert Einstein]])
*È da quindici anni che non mangio carne. [...] Non ti rendi conto di che sapore ha il cibo finché non smetti di mangiare carne. È come se qualcosa accadesse al tuo palato, si purifica proprio, e la cosa più semplice – un pomodoro – ha il sapore della cosa più vibrante e strabiliante sul pianeta. ([[Kimberly Elise]])
*È indubitata cosa, che li cibi erbacei siano più confacenti all'uomo, per cui vedesi la più parte dei naturalisti a quella opinione inclinata, che l'uomo naturalmente non sia carnivoro. E se noi ponghiamo mente al parlare delle antiche scritture, rilevaremo con tutta chiarezza che le frutta della terra destinate vennero al nutrimento dell'uomo, e che sopra dei pesci, degli animali terrestri e dei volatili n'ebbe lo stesso uomo soltanto il dominio; sicché l'essersi poi dati alcuni uomini ad alimentarsi di animali fosse stata una necessità di alcuni luoghi, oppure un lusso. ([[Vincenzo Corrado]])
*È stato appropriatamente detto che il cammino verso la realizzazione di una riforma dietetica {{NDR|vegetariana}} procede per gradi, e che se anche ''venisse compiuto'' uno di questi passi, già quel singolo passo non sarebbe privo di importanza e di influenza sul mondo. Inutile aggiungere che quello di lasciare per sempre dietro di sé la barbarie di massacrare esseri a noi comuni – i mammiferi e gli uccelli – è il più importante e influente di tutti. ([[Howard Williams]])
*[È stato] sostenuto [...] che il fatto che le diverse specie di bruti siano state create per predarsi a vicenda offre una sorta di analogia la quale prova che è previsto che la specie umana si nutra di esse... [ma] l'analogia su cui si insiste è estremamente debole; poiché i bruti non hanno la possibilità di mantenersi in vita con altri mezzi, e noi l'abbiamo; l'intera specie umana potrebbe infatti vivere esclusivamente di frutti, legumi, erbe e radici, come fanno in realtà molte tribù di indù... ([[William Paley]])
*È una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. Quando porrete fine a questa maledetta strage? ([[Empedocle]])
*Esistono nessi inevitabili tra la comunione con gli animali, la compassione per gli animali, e il rifiuto di far soffrire, se non necessariamente il rifiuto di uccidere e/o mangiare gli animali. ([[Wendy Doniger]])
*Essendo un medico, oltre che una modella, so che mangiare veg è il primo e più importante ingrediente per mantenersi in forma. Se mangi pollo o altra carne, stai consumando tossine, grassi e colesterolo. Il cibo veg è fornito di tutte le vitamine e le proteine di cui hai bisogno per essere al tuo meglio. ([[Aditi Govitrikar]])
*Essere vegetariano mi ha sempre fatto sentire in salute. Mi sono sempre sentito leggero. Ogni volta che mi siedo a mangiare, sto aiutando l'ambiente. Sono fiero di essere vegetariano. ([[Dhanush]])
*Eusseno comprese che {{NDR|[[Apollonio di Tiana]]}} s'impegnava in un nobile proposito, e gli chiese da che punto avrebbe cominciato; ed egli rispose: «Dove cominciano i medici: purificando il ventre, essi ad alcuni prevengono le malattie, e altri conducono a guarigione». Dopo tali parole si astenne dal cibarsi di carne, dicendo che era impura e appesantiva la mente; e si nutriva di frutta secca e di verdure, sostenendo che è puro tutto ciò che la terra produce direttamente. ([[Lucio Flavio Filostrato]])
*Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini.<ref>Benché il vegetarianismo di Leonardo sia attestato da una lettera del navigatore [[Andrea Corsali]] a Giuliano de' Medici, e [[Giorgio Vasari]] abbia descritto la compassione di Leonardo per gli animali, queste esatte parole non sono di Leonardo. Scrive in proposito Alessandro Vezzosi, fondatore del Museo ideale Leonardo da Vinci: «La fonte di questa erronea attribuzione è da ascriversi alla peraltro eccellente antologia di articoli di scrittori, filosofi, scienziati e altri personaggi illustri intitolata ''The Extended Circle: A Commonplace Book of Animal Rights'' (1985) di [[Jon Wynne-Tyson]]. Tale citazione a sua volta era stata tratta da un romanzo (che aveva riportato anche alcune citazioni reali di Leonardo) di [[Dmitrij Sergeevič Merežkovskij|Dmitrij Merežkovskij]] intitolato ''The Romance of Leonardo da Vinci'' (tradotto dal russo nel 1928)».</ref> ([[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a [[Leonardo da Vinci]])
*Fortunati, quindi, i vegetariani: le proteine vegetali sono infatti veri e propri «farmaci» protettivi contro molte malattie. (''[[Una carezza per guarire]]'')
*Già negli anni Ottanta mia nonna non mangiava carne. "Non posso" diceva, "è carne di martire". Effettivamente, come altro si potrebbe definire la carne di quei corpi devastati dalla sofferenza? E non era ancora, credo, intervenuta la genetica, che ha permesso di modificare gli animali per accrescerne il rendimento, trasformandoli in malati cronici. ([[Susanna Tamaro]])
*Gli [[ascetismo|asceti]], nei loro sforzi di distacco progressivo dalla lussuria e dalla corruzione di questo mondo malvagio, hanno spesso adottato diete vegetariane. [...] Sia i [[Cinismo (filosofia)|cinici]] sia gli [[Accademia di Atene|accademici]] erano spesso vegetariani; astenendosi dai lussi e dai medicamenti del loro tempo erano talvolta in grado di ''vedere'' gli animali che non avevano più bisogno di opprimere. Un ascetismo di questo tipo è tutt'altro che disprezzabile: non ho dubbi che, se ci sforzassimo maggiormente di seguire la disciplina morale dei nostri predecessori, ne guadagnerebbe la nostra salute, i nostri doveri verso il mondo umano ci sarebbero meno pesanti, e i nostri occhi sarebbero più sensibili a quanto nel mondo vi è di valore. ([[Stephen R. L. Clark]])
*Gli [[ebrei]] si avvicineranno sempre più al mondo vegetariano [perché] secondo molti rabbini e leader spirituali dietro al vegetarianismo risiede il senso ultimo della morale ebraica. ([[Yitzhak HaLevi Herzog]])
*– Gli Uomini hanno fame [...]. Non dovrebbero mangiarle, le bestie?<br />– Possono sfamarsi senza sopprimere altre Creature-che-provano-dolore. ([[Piero Bevilacqua]])
*– Guarda che non è che ti giudico perché tu mangi carne, è solo che io preferisco non mangiare esseri che hanno un'anima.<br />– I [[Panteismo|panteisti]] pensavano che le piante avessero un'anima. Quindi dovresti digiunare. (''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]'')
*Ho deciso che non avrei più mangiato carne all'età di dodici anni e sono convinta che questa scelta abbia migliorato da tutti i punti di vista la mia qualità della vita. E non l'ha resa certo, come alcuni potrebbero pensare, troppo seria e piena di rinunce. Tutt'altro! ([[Paola Maugeri]])
*{{NDR|«Perché hai scelto di diventare vegetariana?»}} Ho molta simpatia per gli animali e mi viene difficile pensare di mangiarli. Le mucche sono creature meravigliose che non riesco a pensare squartate. Poi credo che gli animali abbiano sentimenti come noi ed è orribile che vengano trattati solo come oggetti da macello. ([[Dacia Maraini]])
*Ho sempre amato gli animali, sin da quando ero piccola. [...] non appena sono stata grande abbastanza da capire che la carne altro non è che un animale, ho voluto diventare vegetariana... ([[Isa Chandra Moskowitz]])
*I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi di animali. Nei prossimi anni milioni di persone sceglieranno di mangiare a un gradino più basso della catena alimentare, così da permettere che milioni di altri possano ottenere quanto occorre per sopravvivere. Se ciò succederà, aumenterà il livello di salute globale – nostra, del Sud del mondo, del pianeta. ([[Jeremy Rifkin]])
*I vegetariani consumano un decimo delle risorse rispetto a coloro che si nutrono di carne. Un vantaggio per l'ambiente e per la salute. ([[Rob Stewart (produttore cinematografico)|Rob Stewart]])
*Il desiderio profondo di evolvere a un livello di comprensione e di esistenza spiritualmente più maturo e di creare un ordine sociale che promuova giustizia, pace, libertà, salute, saggezza, prosperità, sostenibilità e felicità ci richiede categoricamente di smettere di considerare gli animali come beni di consumo e di passare a un'alimentazione vegetariana. ([[Will Tuttle]])
*Il lavoro muscolare intenso può essere fatto meglio e con meno fatica quando la carne viene eliminata completamente dalla dieta e quando le proteine necessarie vengono assunte da un assortimento di vegetali freschi e crudi e dai loro succhi [...]. Uccidere animali, uccelli e pesci, cuocerne la carne e mangiarla non è ciò che la natura intende come nutrimento per il corpo umano. Di contro, appena la carne viene eliminata dalla dieta, la conseguenza naturale è una salute migliore, oltre ad abitudini più salubri, miglior concentrazione e lucidità, più energia, vigore e vitalità e un'intelligenza più acuta. ([[Norman W. Walker]])
*Il futuro è con i vegetariani. ([[Rudolf Virchow]])
*Il macello d'innocui animali non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente ''affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati''. ([[Percy Bysshe Shelley]])
*Il messaggio di [[Gesù]] riguarda l'amore e la compassione, ma non c'è nulla di amorevole o compassionevole negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, dove miliardi di animali patiscono vite miserabili e muoiono di morte violenta. Gesù ordina gentilezza e misericordia verso tutte le creature di Dio. Sarebbe sconvolto dalla sofferenza che oggigiorno infliggiamo agli animali per indulgere al nostro gusto acquisito per la carne. I cattolici, e tutti i cristiani, possono scegliere. Quando ci sediamo a mangiare, possiamo accrescere la violenza, la miseria e la morte nel mondo, oppure possiamo rispettare le creature di Dio con una dieta vegetariana. Credo che siamo in obbligo di compiere scelte che siano le più misericordiose possibili, e tutti noi possiamo farlo a tavola con una dieta vegetariana. Non ci saranno allevamenti intensivi e mattatoi in paradiso. ([[Bruce Friedrich]])
*Il mio rifiuto di mangiar carne fu all'origine di un certo fastidio e venni spesso rimproverato per la mia bizzarria ma, dopo questo pasto leggero, feci progressi notevolissimi, in virtù di quella maggiore lucidità e celerità di apprendimento. ([[Benjamin Franklin]])
*Il nostro studio dimostra che più ci si avvicina a una dieta totalmente vegetariana, maggiori saranno i benefici per la salute... Le proteine animali, quando vengono consumate, scatenano una moltitudine di effetti indesiderati sulla nostra salute. Che si tratti del sistema immunitario, di vari sistemi enzimatici, della diffusione di agenti cancerogeni nelle cellule o di attività ormonali, di solito le proteine animali causano solo danni. ([[T. Colin Campbell]])
*Il primitivo progetto divino contemplava per tutti gli animali esistenti e per [[Adamo]] ed [[Eva]] una alimentazione esclusivamente vegetariana: ai progenitori Dio assegnò «ogni sorta di pianta [...]». Anche «a tutte le fiere [...]», Dio dà «come nutrimento le erbe» ([[Genesi|Gn]] 1, 29-30). L'assenza del male morale viene perciò espressa in una alimentazione che esclude la sofferenza, la violenza e la morte, recate di lì a poco dal [[peccato originale]]. L'avvio dell'umanità, con la maledizione dei progenitori, l'uccisione di [[Abele]], costituisce la perfetta antitesi alla primitiva armonia; la violenza e la morte hanno investito anche il modo di vivere degli animali che da esclusivamente vegetariani si sono fatti carnivori, obbligati anch'essi, per sopravvivere, ad uccidere e a sopraffare. ([[Chiara Frugoni]])
*Il primo e fondamentale principio di un'alimentazione sana è passare a un'alimentazione maggiormente basata sui vegetali. In particolare gli asiatici hanno praticato il vegetarianesimo per migliaia di anni. [...] gli argomenti etici e ambientali che depongono a favore di una dieta basata sui vegetali sono più solidi che mai, e i suoi benefici per la salute lo sono altrettanto. (''[[Mangiare zen]]'')
*Il sacrificio di animali [...] non ha origine da un beneficio come il sacrificio di prodotti raccolti, ma da una situazione difficile nata dalla fame o da qualche altro infortunio. [...] Le cause furono la fame e le guerre; esse portarono la necessità di mangiare gli animali. Ma finché vi sono i raccolti che bisogno c'è di praticare sacrifici se non sono più imposti da necessità? ([[Teofrasto]])
[[File:Lucas Cranach d.Ä. - Adam und Eva (Courtauld Institute of Art).jpg|miniatura|''Adamo ed Eva'' (Lucas Cranach il Vecchio, 1526)]]
*Il vegetarianismo è chiaramente l'ideale della [[Torah]]; Il [[Giardino dell'Eden]] è una società vegetariana. ([[Bonnie Koppell]])
*Il vegetarianismo è un modo ideale per realizzare la visione della Torah di un mondo in cui la scintilla divina in tutta la creazione è rispettata e venerata. ([[Bonnie Koppell]])
*Il vegetarianismo è uno stile di vita verso cui tutti dovremmo muoverci per la sopravvivenza economica, il benessere fisico e l'integrità spirituale. ([[Thomas Berry]])
*Il vegetarianismo non è solo una dieta, è tutt'un approccio alla vita. ([[William Shatner]])
*Il vegetariano non si limita a seguire una particolare alimentazione ma adotta uno stile di vita generale molto migliore di quello comune. ([[Michel Montignac]])
*Il vegetarismo non è una dieta, è una mentalità. Si distingue dal trend in quanto movimento sociale che porta valori e consapevolezza. Si è capito che mangiare carne non è necessario. Che ci si può liberare dal carnismo, così condizionante da non lasciare scelta. Invece, scegliere si può e si deve. ([[Melanie Joy]])
*In effetti, l'[[ebraismo]] come stile di vita cerca di inculcare in noi una consapevolezza della presenza divina nel mondo e di conseguenza il rispetto per la vita. Quanto più ci sta a cuore la vita, tanto più siamo difatti vicini a Dio. Di conseguenza, un vegetarianismo etico come stile di vita esprime i valori e le aspirazioni più nobili e sublimi dell'ebraismo stesso, portandoci più vicini alla sua visione della società come un tutt'uno. ([[David Rosen]])
*In nome di tutto ciò che è sacro nelle nostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema vegetariano. ([[Percy Bysshe Shelley]])
*– In realtà non mangiamo carne: siamo vegetariani.<br />– Scusami...?<br />– Anche Benjamin.<br />– Oh... Be', da quando?<br />– Da quando ho capito che la carne è il prodotto di un massacro.<br />– E sarebbe più accettabile se comprassi una lombata di maiale suicida? (''[[Desperate Housewives (quinta stagione)|Desperate Housewives]]'')
*[[Induismo|Induisti]] e buddisti non mangiano carne. Perché no? Perché sanno che anche negli animali c'è ''[[Ātman|atman]]'', il soffio divino. ([[Luise Rinser]])
*Intanto Moser trovava inaudito che "il nostro amico" non fosse ancora venuto a presentarsi [...] magari per chiedersi se i vegetariani mangiassero le uova, o perché i francesi non amassero la musica di quel [[Richard Wagner]] di cui si sentiva tanto parlare, o perché invece l'amassero, e se i suddetti vegetariani fossero dei buoni patrioti, e come fosse possibile, allora, che quel Richard Wagner fosse vegetariano. ([[Allard Schröder]])
*Io non mangio mai la carne. [...] Ah, non c'è bisogno di mangiare la carne! [...] è solo una questione di avere o non avere coscienza delle cose e [...] se uno riesce a mangiare la carne semplicemente perché non ha coscienza di quello che fa e dei mezzi di cui ci si serve per ammazzare quelle povere bestie, voglio dire, secondo me sta proprio qui l'errore. Cioè, capisci, tu [...] avevi coscienza del sangue, della violenza della cosa. [...] E ora tutto a un tratto l'hai persa. [...] E invece no, non bisognerebbe mai perdere la coscienza di queste cose. [...] Ce la caveremmo benissimo lo stesso perché in Francia abbiamo un mucchio di altre cose che si possono mangiare, capisci? Ragion per cui è solo un problema di coscienza, che si potrebbe risolvere in quattro e quattr'otto, non è difficile: non mangiandola, mangiando altre cose. [...] Oltretutto è economico, voglio dire, è molto cara la carne, mangiare i cereali non costa quasi niente, e pensando all'economia in generale, be', magari mi sbaglio, ma sono convinta che costi molto di più allevare una mandria di vacche su un prato, che mangiare quello che cresce nel prato. (''[[Il raggio verde (film)|Il raggio verde]]'')
*Io potrei dire, da immunologo esperto di immunodeficienze, che ci sono tantissimi dati sperimentali in letteratura che dimostrano che la dieta vegetariana espone di più a problemi di infezioni per carenza di produzione di anticorpi. Il discorso può essere fatto anche in un'altra maniera e cioè è stato riportato sperimentalmente che alcune sostanze vegetali, come per esempio i funghi, i tartufi, il sedano, i broccoli, alcune rape rosse ecc., hanno un'azione pro malattie autoimmuni, nel senso che aumentano dei cofattori, non in prima linea come le radiazioni ultraviolette, ma riportate in seconda linea, perché favorirebbero la formazione di autoanticorpi. ([[Fernando Aiuti]])
*Io sono vegetariana da 14 anni. Non mangio nemmeno le uova e i formaggi. Credo che a queste conclusioni, magari in modo meno radicale, arriveranno presto molte persone: non ci si può mantenere in salute mangiando i veleni che scarichiamo nel corpo di animali allevati in condizioni di continua e terribile sofferenza. ([[Julia Butterfly Hill]])
*L'avvenire è dei vegetariani, ciò è indubbio; e in un futuro che spero prossimo il nostro secolo sarà considerato disgustoso. Malgrado le meravigliose invenzioni di ingegni prodigiosi e le fortune enormi che abbiamo potuto ammassare, i posteri giudicheranno la nostra civiltà molto imperfetta a causa del massacro di tanti innocenti animali. ([[Charles Webster Leadbeater]])
*L'esser [[macellaio|beccaio]] debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata [[Gola (ingordigia)|gola]], a cui non basta il cibo ordinato dalla natura {{NDR|il cibo vegetale}}, più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto). ([[Giordano Bruno]])
[[File:PETA Lettuce Ladies (cropped).JPG|miniatura|Attiviste vegetariane ricoperte con foglie di lattuga]]
*L'interrogativo centrale, riguardo alle diete vegetariane, era solito essere se fosse salutare eliminare la carne e gli altri alimenti di origine animale [...]. Ora, invece, l'interrogativo principale è diventato se sia più salutare essere vegetariani piuttosto che mangiare carne. [...] La risposta ad entrambe le domande, basata sulle evidenze attuali, sembra essere sì. ([[Jane Brody]])
*La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano in quel periodo della sua esistenza, poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie. ([[Marguerite Yourcenar]])
*La civiltà industriale e tecnologica ha permesso all'umanità di sconfiggere o quasi la morte precoce. Nel corso degli ultimi cento anni la popolazione terrestre ha potuto triplicarsi. E tuttavia gli uomini continuano oggi ancora a nutrirsi come una volta, come sempre, di carne sanguinante, oggi ancora continuano a fondare la loro sussistenza sulla morte di altri esseri viventi. La verità è che la civiltà industriale e tecnologica non va rifiutata, bensì corretta, piegata, dominata. Capace, come è, di fornire surrogati di tutto, o quasi tutto, perché non le chiediamo di riscattarci dall'abbiezione della più grossa delle nostre contraddizioni, l'organizzato assassinio degli animali? ([[Giorgio Bassani]])
*La vita è diventata troppo preziosa in quest'era, per noi, per essere coinvolti nello spargimento di sangue, anche quello degli animali, quando possiamo sopravvivere senza di esso. Non si tratta di una scelta ascetica, occorre notare, quanto piuttosto di una che afferma la vita. Un [[ebraismo]] vegetariano sarebbe più completo nella sua capacità di abbracciare la presenza di Dio in tutta la Creazione. ([[Arthur Green]])
*{{NDR|Alla domanda «Qual è oggi la pratica [[yoga]] più importante?»}} La dieta vegetariana. ([[K. Pattabhi Jois]])
*La dieta vegetariana è essenziale per la pratica dello yoga. ([[B. K. S. Iyengar]])
*La natura ha insegnato al vostro stomaco a esigere solo vegetali, ma il vostro sfrenato desiderio di cambiamenti, d'innovazioni, vi ha spinto a distruggere gli animali, senza alcuna necessità né alcun criterio di giustizia, ha pervertito la vostra natura, ha distorto i vostri appetiti, comunque li abbiano chiamati il vostro orgoglio e la vostra smania di lusso. ([[Bernard de Mandeville]])
*{{NDR|Nel [[taoismo]]}} La proibizione di mangiare carne non aveva niente a che vedere con l'analoga limitazione sul consumo di carne nel [[Buddhismo|buddismo]]. Infatti nel buddismo il divieto alla carne viene dalla proibizione di uccidere gli esseri viventi; per i taoisti deriva invece dal fatto che gli spiriti all'interno del corpo hanno orrore del sangue, il cui Respiro li ferisce, costringendoli a fuggire e riducendo così la durata della vita. ([[Henri Maspero]])
*La scelta vegetariana non è una concessione romantica agli animali, ma il riconoscimento che la condizione di schiavitù in cui sono ridotti è una violazione dei loro diritti, un furto di libertà e giustizia a cui dobbiamo porre fine. ([[Adolfo Sansolini]])
*Le papille gustative vi ringrazieranno, giorno dopo giorno, per essere passati a una dieta vegetariana. ([[Michael F. Jacobson]])
*«Ma il suo vegetarianismo, Ms. Costello,» precisa il rettore Garrard gettando acqua sul fuoco «nasce da una convinzione morale, non è così?».<br>«No, non credo» risponde sua madre. «Nasce dal desiderio di salvarmi l'anima».<br>Ora c'è veramente un gran silenzio, interrotto solo dal tintinnio dei piatti mentre le cameriere depongono la meringata davanti a ciascun commensale.<br>«Be', ha tutto il mio rispetto» dice Garrard. «Come scelta di vita».<br>«Le scarpe che indosso sono di pelle» dice sua madre. «Anche la mia borsa è di pelle. Se fossi in lei non esagererei con il rispetto».<br>«La coerenza» mormora Garrard. «La coerenza è lo spauracchio delle menti anguste. Di certo si può tracciare una distinzione fra mangiare carne e indossare accessori di pelle».<br>«Sono gradi diversi di oscenità» ribatte lei. ([[John Maxwell Coetzee]])
*Mangiare carne è sensibilità, se sei stato allevato in una casa in cui nessuno ha mai pensato al {{sic|vegetarianesimo}}; se anche se ne è parlato, lo si è fatto per deridere i vegetariani: "Quegli sciocchi che pensano, diventando vegetariani, di essere diventati religiosi!". Se invece sei nato in una casa di vegetariani, in una famiglia vegetariana, vedrai chi mangia carne come un mostro: "Non sono affatto persone, sono intoccabili, non sono esseri umani, sono animali!" ([[Osho Rajneesh]])
*Mangiare carne è una forma di omicidio premeditato a scopo di libidine. E digerire un animale è un altro reato: occultamento di cadavere. Quindi non commettete reati. ([[Pino Caruso]])
*[[Mark Waid]] ha concepito {{NDR|[[Superman]]}} come un vegetariano, lo ha in un certo senso sancito e quindi la gente si è molto arrabbiata perché negli anni '70 si usava dire che il suo cibo preferito fosse il manzo alla borgognona. Ma io penso che lui sarebbe certamente un vegetariano, voglio dire, per lui sarebbe difficile non esserlo. È un super ragazzo che è cresciuto con gli animali e sono sicuro che ha avuto modo di empatizzare con loro sin dagli inizi. ([[Grant Morrison]])
*Mettere in tavola un pollo, un coniglio, presuppone la fine, spesso cruenta, certo sempre drammatica, dell'animale. L'esperienza orientale mi aveva svelato il mio essere vegetariano. Un atto violento che sta all'origine del piatto ne determina il carattere. La [[non violenza]] (''ahimsa'') verso la natura è una delle basi importanti per il nostro equilibrio psicofisico. ([[Pietro Leemann]])
*{{NDR|Spiegando come è diventato vegetariano a vent'anni dopo aver lavorato in un allevamento di maiali}} Mi ero affezionato a quegli animali e non potevo sopportare l'idea che sarebbero stati macellati. ([[Jeremy Corbyn]])
*Mia madre, che andava in città, mi condusse con sé e mi fece passare, come per caso, dal cortile di una macelleria. Vidi degli uomini con le braccia nude, insanguinate, che atterravano un bove; altri che sgozzavano dei vitelli e dei montoni, e ne squartavano le membra ancora palpitanti: rivoli di sangue fumavano qua e là per terra. Preso da una profonda pietà, mista ad orrore, chiesi di passare oltre al più presto, e l'idea di quelle scene orribili e disgustose, necessari preliminari di uno di quei piatti di carne che vedevo serviti a tavola, mi fece prendere in disgusto la nutrizione animale, e i macellai in orrore. ([[Alphonse de Lamartine]])
*Mia madre era convinta, ed io ho la stessa convinzione, che uccidere gli animali per nutrirsi della loro carne e del loro sangue, sia una delle infermità della razza umana, una delle maledizioni scagliate sull'uomo, sia per il suo fallo, sia per l'ostinazione della sua perversità. Ella credeva, ed io lo credo come lei, che quelle abitudini di durezza di cuore verso i più mansueti animali, compagni nostri, aiuti e fratelli di lavoro, e persino di affezioni quaggiù; quelle immolazioni, quegli appetiti di sangue, quella vista di carni palpitanti siano fatti per abbrutire e indurire gli istinti del cuore. ([[Alphonse de Lamartine]])
*Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'[[effetto serra|effetto-serra]] che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (''[[Mangiare zen]]'')
*Nel 1975 ho attraversato il Paese in motocicletta. Ricordo che era il periodo più brutto dell'anno, con un freddo tremendo. Andando lungo il Texas, passai attraverso gli allevamenti, che non avevo mai visto prima. Fu uno spettacolo davvero illuminante, straziante e terribile. È un sistema corporativo del tutto estraneo a ciò che è sostenibile, a ciò che è umano, a ciò che è compassionevole. A quel tempo, non sapevo nemmeno cosa fosse un vegetariano. Ho solo pensato: "Non posso più mangiare gli animali". ([[James Cromwell]])
*Nel cristianesimo antico persino coloro che facevano uso di cibo animale arrivavano a pensare al vegetariano come a colui che viveva una vita superiore e che si avvicinava di più alla perfezione cristiana. ([[George Salmon]])
*Nel mondo c'è già così tanta sofferenza: scegliere di essere vegetariano è una cosa che puoi fare per ridurre la sofferenza su base giornaliera. ([[Alyssa Milano]])
*Nell'induismo il vegetarianesimo è richiesto solo ai brahmani e ai mercanti, cioè a una minoranza. ([[Alain Daniélou]])
*Nessuna delle persone favorevoli a una dieta vegetariana o vegana, tra quelle di mia conoscenza, crede che gli animali da allevamento dovrebbero vagare liberamente se non diventassero cibo. Il modo in cui noi potremmo adempiere alle nostre obbligazioni morali verso questi animali sarebbe fermare fin da ora l'allevamento intensivo e permettere agli animali che si trovano in questi posti terribili di avere un vita buona. E, così facendo, non faremmo morire di fame il mondo. Ci sono molte altre alternative compassionevoli agli allevamenti intensivi. È probabile che quando le persone comprenderanno che ciò che stanno mangiando contiene dolore e sofferenza, i pasti privi di prodotti animali diverranno più comuni. ([[Marc Bekoff]])
[[File:DSC00355 - Orfeo (epoca romana) - Foto G. Dall'Orto.jpg|miniatura|Orfeo e gli animali in un mosaico romano di età imperiale]]
*Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. La carne, invece, la rifiutavamo, perché ritenevamo un'empietà sia il consumarla, sia il macchiare di sangue gli altari degli dèi.<br />Insomma, i nostri antenati realizzavano quell'ideale di vita, cosiddetto orfico, che consiste nel mangiare ogni cibo inanimato e nel rifiutare ogni cibo animale. ([[Platone]])
*Non amo mangiare carne. Ho visto come ammazzano gli agnelli e i maiali. L'ho visto e ho sentito i loro lamenti. Loro sentono la morte. Me ne sono andato per non vedere la morte. Non lo sopportavo. Piangevo come un bambino. Sono salito su per una montagna e non riuscivo a respirare. Mi sono sentito mancare il respiro. Ho sentito la morte dell'agnello. Mentre salivo sulla montagna piangevo. Avevo scelto una montagna dove non c'era gente. Avevo paura di essere deriso. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]])
*Non capisco perché chiedere alla gente di seguire una dieta vegetariana ben bilanciata sia considerato drastico, mentre è accettabile da un punto di vista medico aprire in due una persona o riempirla di farmaci potenti per ridurre il colesterolo. ([[Dean Ornish]])
*Non credi che le anime siano assegnate successivamente a corpi diversi, e che quella che chiamiamo morte sia soltanto una migrazione? Non credi che negli animali domestici o selvaggi o acquatici dimori un'anima che un tempo è stata di un uomo? Non credi che nulla si distrugge in questo mondo, ma cambia unicamente sede? Che non solo i corpi celesti compiono giri determinati, ma anche gli animali seguono dei cicli, e che le anime percorrono come un circolo?<br />Grandi uomini hanno creduto a queste cose. Perciò, astieniti da un giudizio e lascia tutto in sospeso. Se queste teorie sono vere, l'astenersi dalle carni ci mantiene immuni da colpa; se sono false, ci mantiene frugali. Che danno deriva dal credere in esse? Ti privo degli alimenti dei leoni e degli avvoltoi. ([[Sozione di Alessandria]])
*Non è necessario diventare vegetariani o vegani, l'importante è essere consapevoli che il cibo ha un costo. E ognuno di noi deve valutare se ritiene quel costo accettabile. ([[Giulia Innocenzi]])
*Non ho dubbi sul fatto che diventare vegetariana mi abbia fatto sentire meglio non solo fisicamente, ma anche perché ho appreso ciò che riguarda la sofferenza degli animali che vengono allevati e uccisi per il cibo. Mi sento bene sapendo che non sto contribuendo a quello. ([[Sophie Monk]])
*Non mangiare carne è una scelta indispensabile per un animalista: come si fa a preoccuparsi per la sorte degli animali e per la loro sofferenza, e poi a mangiarseli tranquillamente, sapendo quale terribile percorso li ha portati a diventare l'arrosto o la cotoletta che ci vengono serviti in tavola? ([[Marina Baruffaldi]])
*Non mangio animali perché non voglio vivere sulla sofferenza e sulla morte di altre creature [...]. Io stesso ho sofferto così tanto che riesco a sentire la sofferenza delle altre creature grazie a questa. ([[Edgar Kupfer-Koberwitz]])
*Non mi viene in mente alcun motivo per cui i vegetariani dovrebbero essere considerati effeminati. Perché? Perché ti stanno a cuore gli animali? È una cosa da effeminati? È una caratteristica da debole? Non dovrebbe, e credo sia una tristissima riflessione sulla razza umana il fatto che spesso lo sia. ([[Morrissey]])
*Non possiamo cercare la pace universale su questo pianeta finché gli uomini non smetteranno di uccidere gli animali per la propria alimentazione. ([[Charles Fillmore]])
*Non riesco ad essere vegetariano del tutto. Riesco a rinunciare alla carne per mesi ma poi, puntualmente, ci ricasco. Ciononostante ho ridotto il consumo considerevolmente ed è un bene dal punto di vista fisico, mentale e politico. Fisico perché se mangi poca carne stai meglio, mentale perché ingerire animali morti non è il massimo per l'anima e politico perché le conseguenze sociali ed economiche dell'abuso di carne sono inimmaginabili. [...] Mangiare meno carne è una scelta politica che ognuno di noi deve fare. È difficile, per lo meno per me lo è ed è proprio per questo che il legislatore (le commissioni ambiente e agricoltura [[Movimento 5 Stelle|M5S]] si stanno occupando del tema con diverse proposte di legge) deve trattare urgentemente la questione. ([[Alessandro Di Battista]])
*Non sono completamente vegetariano, anche se mi piacerebbe esserlo, per motivi di salute, perché ho sofferto di una grave anemia e sono costretto ogni tanto a mangiare un poco di carne. A ogni modo, credo che la nostra specie non sia naturalmente vegetariana, basta studiarne l'anatomia (per esempio i denti) e la fisiologia. Certo che sarebbe meglio mangiare molta meno carne. [...] anche questo problema del consumo di carne trova la sua causa remota nel sovraffollamento, che ha costretto l'umanità a distruggere buona parte della natura e a praticare sugli animali domestici metodi di allevamento che provocano in essi grande sofferenza. Secondo me, non è il mangiare gli animali il problema eticamente più sbagliato, ma la mancanza di rispetto e di attenzione quando sono vivi, la scarsa volontà di regalare loro una vita e poi una morte priva di sofferenza. ([[Danilo Mainardi]])
*Non sono una tenera mammoletta: ho giocato a hockey fino a ingoiare un buon numero dei miei denti e sono estremamente aggressivo sui campi di tennis... ma quell'esperienza al mattatoio riuscì davvero a sconvolgermi. Quando venni fuori da quel posto sapevo che non avrei mai più potuto fare un torto ad alcun animale! Conoscevo le motivazioni fisiologiche, economiche ed ecologiche dei vegetariani, ma fu la prova diretta della crudeltà dell'uomo verso gli animali a porre la base della mia adesione al vegetarianesimo. ([[Peter Burwash]])
*Non sono vegana, ma sono vegetariana da quando – a undici anni – scoprii cosa fossero esattamente le chicken nugget, le crocchette di pollo. Fatte coi polli!!! Per carità no, grazie: sto bene così. ([[Zendaya]])
*Non vedo ragione per cui si dovrebbero uccidere gli animali e farli diventare cibo per l'uomo, quando esistono tanti altri alimenti che sostituiscono la carne. Dopo tutto, l'uomo può vivere senza carne... ([[Tenzin Gyatso]])
*Nulla suscita più disgusto del cannibalismo, nulla disgrega così sicuramente una società; nulla – si potrebbe dimostrarlo – ottunde e degrada a tal punto la mente di chi lo pratica. Eppure, noi facciamo quasi lo stesso effetto ai buddisti e ai vegetariani. Noi consumiamo le carcasse di creature che hanno appetiti, passioni e organi simili ai nostri; noi ci cibiamo di neonati che hanno il solo torto di non essere della nostra specie; e il mattatoio risuona ogni giorno di urla di dolore e paura. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Ogni volta che ci sediamo a mangiare, facciamo una scelta. Per favore scegli il vegetarianismo. Fallo per gli animali, fallo per l'ambiente, e fallo per la tua salute. ([[Alec Baldwin]], ''[[Meet Your Meat]]'')
*Oltre che della propria salute, questi {{NDR|i vegetariani}} si preoccupano anche delle altre creature, e di solito sono molto più consapevoli della media anche sotto altri aspetti. ([[Ruediger Dahlke]])
*Per procurarsi della carne è sempre necessario ferire delle creature viventi e questo è un ostacolo per il raggiungimento della beatitudine celeste; si eviti dunque di mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'')
*Per [[Richard Wagner|Wagner]] il vegetarianismo non rappresentava soltanto una dieta o un modo di evitare sofferenze agli esseri non umani, ma anche e soprattutto una maniera per rendere concreta l'intuizione della profonda unità del cosmo: «Dio non è la luce che illumina il mondo dall'esterno: Dio è la ''luce'' che noi gettiamo sul mondo dall'interno di noi: è conoscenza per mezzo della compassione». E tale compassione si basa essenzialmente sull'intimo senso dell'unità di tutti gli esseri. ([[Martin Gregor-Dellin]])
*Perché sono tentato di affermare, nonostante [[Jacques Derrida|Derrida]] eviti tale questione, che "il vegetarianesimo è decostruzione"? Il vegetarianesimo, come ogni altra posizione progressiva, può diventare un sostituto simbolico completo per una responsabilità illimitata e non delimitabile – la rinegoziazione del nostro Essere verso gli altri animali. Ma può anche guidare una potente, pratica e multidimensionale trasformazione del nostro impegno politico. ([[David Wood]])
*Proprio come il [[divorzio]] secondo la parola del [[Gesù|Salvatore]] non fu permesso fin dal principio, ma a causa della durezza del nostro cuore fu una concessione di [[Mosè]] alla razza umana, così anche il mangiar carne fu sconosciuto fino al [[Diluvio universale|diluvio]]. Ma dopo il diluvio, alla maniera delle quaglie date nel deserto al popolo che mormorava, il veleno della carne animale fu offerto ai nostri denti. [...] Agli albori della razza umana non mangiavamo carne, né facevamo pratiche di divorzio, né pativamo il rito della [[circoncisione]]. Così abbiamo raggiunto il diluvio. Ma dopo il diluvio [...] ci è stata data la carne come cibo, e il divorzio è stato permesso agli uomini duri di cuore, ed è stato applicato il taglio della circoncisione, come se la mano di Dio avesse plasmato in noi qualcosa di superfluo. Ma una volta che Cristo è venuto alla fine dei tempi, e l'Omega è passata in Alfa e la fine è stata mutata in principio, non ci è più permesso il divorzio, né siamo circoncisi, né mangiamo carne. ([[San Girolamo]])
*Purtroppo, la maggior parte dei veg con cui ho avuto a che fare non ha alcun rispetto di scelte differenti. Il primo comandamento del loro credo è: offendere anche duramente il resto del mondo. Il secondo è ancora più irritante e lo si trova spesso sui siti di vegani. Recita: noi siamo migliori degli altri. Lo pensavano anche i [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Non a caso [[Adolf Hitler|Hitler]] era un convinto vegetariano. ([[Tommaso Labranca]])
*''Quale nero pensiero rattrista la mia ebbrezza! | Questi agnelli che sotto i miei occhi impazzano d'allegrezza, | strappati alla loro madre, ai fiori di questo poggio, | finiranno in città abbattuti da un coltello. | Servono per apprestare un banchetto sanguinario, | dove l'uomo, arrogandosi un diritto immaginario, | tiranno degli animali, esibisce senza rimorsi | i suoi assassinî mascherati, e si nutre di morti. | Fermati, uomo vorace, fermati.'' ([[Jean-Antoine Roucher]])
*Quand'ero bambino, avevo un'[[anatra]] che sembrava convinta che io fossi sua madre. Mi seguiva dappertutto. Quando andammo in vacanza, un vicino si offrì di pensarci lui. Al nostro ritorno, mi precipitai a chiedergli se la nostra anatra era stata buona. «Squisita», fu la risposta. Da quel giorno sono sempre stato un vegetariano. Non riesco a mangiare niente che abbia occhi. Il loro rimprovero è troppo severo. (''[[Quando gli elefanti piangono]]'')
*Quando diventi vegetariano, i familiari e gli amici si preoccupano per la tua salute e tu cominci a sentirti diverso; sai che ogni invito a pranzo comporterà la necessità di spiegare i motivi per cui non mangi carne e così via. Alla fine i più si fermano lì e non osano andare oltre: dire no a tutto ciò che comporta sfruttamento e morte per gli animali, quindi latte, uova, lana eccetera. Sembra impossibile, una cosa da estremisti e asociali. Ma bisogna ricordare che estremisti e asociali erano definiti i vegetariani fino a poco tempo fa; ora che il vegetarismo è più diffuso e accettato, quest'etichetta è passata a stigmatizzare i [[veganismo|vegani]]. [...] In realtà credo che l'unico modo per essere davvero vegetariani, cioè rispettosi degli animali, sia la scelta vegan e spero che presto il termine vegetariano torni ad indicare un'alimentazione a base vegetale e non lacto-ovo-vegetariana come avviene ora. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Quando prendiamo coscienza della violenza intrinseca ai rituali dei pasti e adottiamo con consapevolezza una dieta vegetariana, diventando una voce per coloro che non hanno voce, possiamo raggiungere una capacità di compassione e una felicità più grandi e vivere più pienamente la realtà della nostra interconnessione con ogni forma di vita. ([[Will Tuttle]])
*Quando sei da esempio, crei un certo livello di consapevolezza. I miei amici, persone con cui non ho mai discusso di vegetarianismo, stanno adottando uno stile di vita vegetariano perché se ne rendono conto. ([[Joaquin Phoenix]])
*Quando sono diventata vegetariana all'età di undici anni, è stata una transizione decisamente facile. Un ragazzo della mia scuola stava tentando di uccidere delle creature nello stagno. Quando provai a fermarlo, mi disse: "Tu mangi gli animali", come a dire che non avevo il diritto di provare a salvare qualcosa che poi sarebbe potuta finire sul mio piatto. L'ipocrisia delle mie azioni divenne cristallina in quel momento. Così decisi: niente più carne. ([[Alicia Silverstone]])
[[File:VeggiePrideParis2008.jpg|miniatura|upright=1.4|Manifestanti al Veggie Pride (Parigi, 2008)]]
*Riconquista o mantenimento del benessere, etica antispecista, stile di vita salutista, atto politico di consumo critico, naturale e consapevole: sempre più italiani nella community vegetariana [...]. Stanati inganni (e danni) del marketing del carrello onnivoro, continuare a dire che le proteine sono un'esclusiva della carne è sempre più anacronistico, oltre che un falso nutrizionale. ([[Maurizio Martucci]])
*Scegliete il vostro motivo – che sia l'ambiente, la salute, la sensibilità verso chi soffre la fame o verso gli animali macellati – ma limitate il consumo di carne: il vegetarianesimo è il futuro dell'alimentazione. ([[Tessa Gelisio]])
*Se qualcuno sostenesse che, non diversamente dai frutti della terra, il dio ci ha dato anche gli animali per il nostro uso, gli risponderei che, sacrificando esseri viventi, si commette contro di loro un'''ingiustizia'', perché si fa rapina della loro vita. ([[Teofrasto]])
*{{NDR|Riguardo al mantenersi vegetariano quando riceve salumi in regalo}} Se soffro? Soffro sì, ma pure se vedo la [[Monica Bellucci|Bellucci]] e non posso saltarle addosso. [...] [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] era vegetariano certo, sempre pallido, però suonava la chitarra [...]. ([[Roberto Gervaso]])
*Se tutti gli uomini fossero [[ebrei]], è stato giustamente osservato, non esisterebbe più alcun [[maiale]]; e se tutto il mondo fosse vegetariano, ci sarebbero ancora pecore o mucche, ben curate e protette dalla morte per fame? Forse qualche esemplare isolato in un giardino zoologico: tutte le rape dovrebbero infatti essere utilizzate per l'alimentazione umana. ([[David George Ritchie]])
*Se una salute perfetta è la miglior prevenzione e garanzia contro la malattia, e se una dieta vegetale ben selezionata e correttamente amministrata è quanto meglio si stimi per promuovere e preservare tale salute perfetta, allora questa parte del discorso – quello che ho osato chiamare l'argomento medico – è immediatamente smaltito. ([[William Alcott]])
*{{NDR|Riguardo all'importanza del riposo e della dieta}} Se viaggi a lungo o non dormi molto non durerai troppo. Io sono piuttosto sano e questo aiuta, e lo sono da tanto tempo: 20 anni passati a mangiare vegano o vegetariano e a prendermi cura di me stesso. Questo probabilmente aiuta il mio processo di conservazione. ([[Jared Leto]])
*Senza alcun dubbio le diete a base vegetariana sono tra le più salutari. Le prove sono così palesi e schiaccianti e riguardano un arco di tempo così lungo che la cosa non è più discutibile. [...] Il motivo principale per cui seguo una dieta ricca di cibi vegetali è il sapore. Mi sento privata del gusto se a ogni mio pasto non ci sono molte verdure. ([[Marion Nestle]])
*{{NDR|Alla domanda: «è possibile che [[Kṛṣṇa]] autorizzi a mangiare carne?»}} Sì, nel regno animale. Ma l'uomo civilizzato, religioso, non è fatto per uccidere gli animali e mangiarseli. ([[A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada]])
*Si può invero dubitare che la carne sia un genere di necessità. Si sa per esperienza che il grano e gli altri vegetali, insieme con latte, formaggio e burro o olio dove non c'è burro, possono fornire anche senza carne la più ricca, sana, nutriente ed energetica delle diete. ([[Adam Smith]])
*{{NDR|Sull'opzione vegetariana come arma per combattere il [[riscaldamento globale]]}} Si tratta senz'altro dell'opzione più stimolante e invitante in termini di fattibilità e immediatezza, quella che consentirebbe di ottenere cali apprezzabili nel breve periodo. ([[Rajendra Pachauri]])
*Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! Ci sono le messi, ci sono alberi stracarichi di frutti, ci sono turgidi grappoli d'uva sulle viti! Ci sono erbe dolci e tenere [...]. Avete a disposizione il latte e il miele profumato di timo. La terra nella sua generosità vi propone in abbondanza blandi cibi e vi offre banchetti senza stragi e sangue [...]. Che enorme delitto è ingurgitare viscere altrui nelle proprie, far ingrassare il proprio corpo ingordo a spese di altri corpi, e vivere, noi animali, della morte di altri animali! Ti par possibile che tra tanto ben di dio che produce la terra, ottima tra le madri, a te non piaccia masticare altro coi tuoi denti crudeli che carne ferita, riportando in voga le abitudini dei [[Ciclopi]]? ([[Ovidio]])
*So che molti dottori diranno che sono tutte sciocchezze. Che bisogna mangiare la carne perché la carne è necessaria. La carne non è una cosa necessaria. [...] Da quando non mangio carne, ho notato che il mio stomaco funziona meglio, che i miei pensieri funzionano meglio, e che invece di camminare corro. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]])
*Solo le circostanze ambientali ci spinsero a diventare mangiatori di carne ed ora che questo ambiente è sotto il nostro controllo e che abbiamo a nostra disposizione raccolti elaboratamente coltivati, dovremmo prevedibilmente ritornare alle nostre abitudini alimentari da primati.<br />In sintesi, questo è il credo vegetariano (o fruttariano come si fa chiamare uno di questi culti), che però ha avuto scarso successo. [...] Raramente i vegetariani spiegano la scelta di questo tipo di dieta dichiarando semplicemente di preferirla a qualunque altra, ma al contrario costruiscono una complicata giustificazione che implica ogni sorta di inesattezze mediche e di assurdità fisiologiche. ([[Desmond Morris]])
*Sono convinta che le prime esperienze che facciamo con il cibo condizionino profondamente il nostro approccio futuro. Io ho avuto la fortuna di crescere con una dieta vegetariana molto variata che non ho mai sentito come vincolante proprio grazie al fatto che avevamo tante cose tra cui scegliere. ([[Mary McCartney]])
*Sono diventata vegetariana circa 20 anni fa esclusivamente per amore degli animali. Quando combattendo da attivista per i [[diritti degli animali|loro diritti]] ho capito che grande contraddizione fosse mangiarli e poi pretendere per loro il riconoscimento di esseri senzienti, capaci di gioia e di dolori. [...] per me essere vegetariani comporta anche azioni responsabili in vari settori economici: come acquistare prodotti da commercio equo e solidale o da [[agricoltura biologica]], mai da produzioni convenzionali o intensive. Mai vestirsi di pelli o pellicce, mai con prodotti che prevedono lo sfruttamento degli animali, come i piumini d'oca. [...] Certo, essere vegetariani migliora la salute e allunga la vita. Ma sempre solo se si mangiano prodotti sani e biologici, altrimenti si assumono pesticidi e veleni. Diffido, però, di chi diventa vegetariano solo per salute, senza fare scelte che coinvolgano la coscienza con implicazioni etiche e morali. Di solito questi vegetariani, davanti alle privazioni e le tentazioni della gola, cambiano presto idea. ([[Monica Cirinnà]])
*Sono diventata vegetariana perché amo profondamente gli animali e non sopporto l'idea che debbano soffrire. ([[Claudia Zanella]])
*Sono diventata vegetariana perché mi sentivo davvero male per gli animali e li amo tanto. Gli animali sono molto dolci e non penso che meritino di essere torturati. ([[Mckenna Grace]])
*Sono diventato vegetariano molti anni fa dopo aver ascoltato ''[[Meat Is Murder]]'' degli [[The Smiths|Smiths]]. Ha aperto i miei occhi sulle dolorose vite degli animali allevati per il cibo, e sapevo di non voler far parte di ciò. ([[Brian Fair]])
*Sono diventato vegetariano per caso, grazie a [[Gianni Morandi]]. [...] La mia vita è cambiata, completamente, io sono un altro uomo: più tollerante, più calmo. [...] Alcuni miei amici mi hanno seguito, come [[Jovanotti]], che ha detto addio alle bistecche dopo essere stato a cena da noi. ([[Red Ronnie]])
*{{NDR|«Cosa ti ha spinto a diventare vegetariana?»}} Sono sempre stata un'amante degli animali. Avevo difficoltà a dissociare gli animali che coccolavo – cani e gatti, per esempio – dagli animali sul mio piatto, e non mi ha mai veramente interessato il gusto della carne. Ho sempre amato i miei cavolini di Bruxelles! ([[Kristen Bell]])
*Sono stato vegetariano due volte. La prima è durata dal 2001 al 2008. La seconda è adesso e non smetterà.<br />Era l'aprile del 2010. In aeroporto acquistai ''[[Jonathan Safran Foer#Se niente importa|Niente importa]]'' di [[Jonathan Safran Foer]]. Lo lessi tutto d'un fiato.<br />Safran Foer, da non vegetariano, fa una inchiesta sugli allevamenti industriali. Racconta in dettaglio come vengono ammazzati suini e bovini, tonni e polli. Si sofferma sulla vita a cui sono costrette le galline ovipare.<br />Fa menzione dettagliata del sadismo umano.<br />E poi racconta una delle nostre molte stranezze. Di come ci faremmo svenare per il nostro cane e di come non ci interessi nulla dell'olocausto quotidiano di animali non meno sensibili e intelligenti dei cani.<br />La domanda è: perché un maiale sì e un cane no? Perché riteniamo inaccettabili i coreani, che mangiano carne canina, e reputiamo normale crescere i figli con carne equina? Come è possibile commuoversi per un agnello visto alla tivù, o un piccolo cinghiale allo zoo, salvo poi mangiare voluttuosamente entrambi?<br />Lo so, tale dilemma ci porterebbe lontano. E molti di voi non condividono il mio approccio. Poche cose infastidiscono come i vegetariani convinti. Un po' perché sono pallosi e un po' perché toccano nervi scoperti: ci ricordano quanto siamo incongrui, ipocriti e sostanzialmente insensibili.<br />Non ho mai cercato di fare proseliti. Non parlo mai di questa scelta etica in pubblico. Però ne vado fiero. ([[Andrea Scanzi]])
*Sono vegetariana da quando avevo circa sei o sette anni [...]; da piccola mi divertivo a giocare con le galline e ascoltare il rumore delle mucche, così è nata in me la consapevolezza che mangiare un animale era come mangiare un cadavere. [...] Mangio prevalentemente verdura di tutti i tipi, pane, pochissimo formaggio, niente uova, niente carne, niente pesce. [...] Credo che il cibo a base proteica non faccia molto bene, inoltre credo che non necessariamente uno sportivo debba per forza mangiare carne per fare muscoli. Ho fatto quattro olimpiadi e vinto diversi mondiali mangiando in questo modo, sicuramente non sono una super muscolosa ma di forza ne ho parecchia e soprattutto non mi stanco mai. ([[Dorina Vaccaroni]])
*Sono vegetariano convinto da tanti anni, nemmeno ricordo quanti. Già da piccolo rifiutavo la carne, non mi piaceva proprio. [...] col passare del tempo essere vegetariani è diventata una necessità esistenziale. Non posso più nutrirmi di qualcosa che è vicino alla sensibilità umana. E un giorno ormai lontano ho capito che la mia era una scelta irreversibile. [...] Anche perché vedo i risultati sulla mia salute e sul mio stato mentale. Da quando ho bandito carne e pesce, faccio sogni più belli e so per certo che dipende dal cibo che mangio. ([[Franco Battiato]])
*Sono vegetariano da ventuno anni, vegano da nove. Non credo ci sia alcun estremismo, estremo è chi rompe le scatole agli altri. Sono una persona più serena, meno aggressiva e prendo meno raffreddori. ([[Red Canzian]])
*Sono vegetariano nell'anima. (attribuita a [[Jacques Derrida]])
*Soprattutto, devi costantemente allenare la tua mente ad essere amorevole, compassionevole e piena di [[bodhicitta]]. Devi rinunciare a mangiare carne, perché è molto sbagliato mangiare la carne degli esseri senzienti a noi parenti. ([[Shabkar Tsokdruk Rangdrol]])
*Stavo alla finestra del battello, guardando fuori sul fiume, quando vidi all'improvviso un uccello curioso che attraversava l'acqua verso la riva opposta, provocando grande agitazione. Seppi che era un gallo domestico, riuscito a sottrarsi al destino che lo sovrastava nella prigione, saltando fuori bordo, e che ora tentava disperato di salvarsi sull'altra riva. L'aveva quasi raggiunta quando le grinfia dei suoi accaniti persecutori si chiusero su di lui, che fu portato trionfalmente indietro, stretto per il collo. Dissi al cuoco che non volevo mangiare carne a pranzo.<br />Bisogna proprio che io rinunci alla carne; noi la mangiamo solo perché non pensiamo quanto ciò sia crudele e colpevole. [...] Finché non abbiamo coscienza della nostra crudeltà non possiamo essere biasimati, ma se, dopo il risveglio della nostra pietà, continuiamo a soffocare i nostri sentimenti solo per associarci agli altri nel saccheggiare la vita, allora insultiamo tutto ciò che c'è di buono in noi. Ho deciso così di tentare un'alimentazione vegetariana. ([[Rabindranath Tagore]])
*Tant'è: non esiste pratica, per quanto infame, per quanto atroce, che non s'imponga, se ha la [[consuetudine]] dalla sua parte. Quale fu dunque questo misfatto? Ebbene, non ebbero scrupolo di divorare i cadaveri degli animali, di lacerarne a morsi la carne esanime, di berne il sangue, di suggerne gli umori, e di seppellirsi viscere nelle viscere, come dice [[Ovidio]]. L'atto apparve sì disumano alle nature più mansuete, ma s'impose grazie al bisogno e alla convenienza. (Anche in mezzo ai piaceri e ai godimenti l'evocazione del cadavere cominciò a incontrar gradimento.) ([[Erasmo da Rotterdam]])
*Tutti amiamo gli animali, ma perché alcuni li chiamiamo "da compagnia" e altri "cene"? Se sapeste come viene prodotta la carne, probabilmente saltereste la vostra cena. Lo so. Vengo dalla terra del bestiame. Ecco perché sono diventata vegetariana. ([[k.d. lang]])
*Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente. E con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della tragedia della fame nel mondo. ([[Marco Olmo]])
*Un tempo si diceva: sei vegetariano o "addirittura" vegano? Attento alla salute. Oggi il discorso è capovolto: mangi carne? Attento alla salute. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Una dieta vegetariana sana a base di cibi integrali cambia l'espressione dei [[Gene|geni]]. Attiva quelli buoni, e disattiva quelli cattivi. I geni sono una predisposizione, non sono il nostro destino. E anche se i nostri genitori e i nostri zii sono tutti morti di diabete, cancro o persino infarto, non significa che avremo la stessa sorte. ([[Dean Ornish]], ''[[The Game Changers]]'')
*Uno degli abiti più consueti della violenza è la "normalità", l'accettazione acritica dell'esistente che comporta la partecipazione attiva alla catena di sfruttamento, discriminazione, morte.<br>Uno dei casi più eclatanti è il consumo di carne. Non sono poche le persone, in ogni parte del mondo, che hanno deciso di non cibarsi più di animali uccisi; sempre di più anche coloro i quali non consumando uova o prodotti caseari rifiutano di alimentare i profitti degli allevamenti intensivi. ([[Adolfo Sansolini]])
*Venivo tempestato di luoghi comuni, ogni volta che qualcuno apprendeva di questa mia scelta: "ma come fai per le proteine?", "ma come fai per il ferro?", "l'uomo è cacciatore per natura", "i canini che li teniamo a fare?", "ma perché non ti preoccupi dei problemi reali?", e via così. [...] pian piano, le cose sono diventate più semplici [...]. Ho visto sempre più persone capire il significato della parola "vegetariano", [...] ho visto persone con atteggiamento sempre meno polemico nei miei confronti; e ho visto – soddisfazione maggiore – alcune delle persone che prima mi criticavano o prendevano in giro diventare a loro volta vegetariane. E pazienza se ora si fanno belli della cosa come del risultato di una sensibilità che hanno SEMPRE avuto verso questi temi. ([[Dario Martinelli]])
*Vent'anni fa ho pensato: "Qual è la differenza tra mangiare una bistecca al sangue e uccidere il mio cane, tagliarlo e arrostirlo?" Ho sempre amato gli animali ma è stato verso la fine degli anni '80 che ho capito di dover diventare vegetariana. Nella mia vita molte cose convergevano – musicalmente, emotivamente – ma è stato soprattutto il mio amore per gli animali e il passare così tanto tempo in tour che mi ha fatto decidere che dovevo cambiare la mia dieta. Nelle [[The Runaways (gruppo musicale anni '70)|Runaways]] eravamo solite mangiare un sacco di cibo spazzatura. Così qualcosa doveva cambiare. ([[Joan Jett]])
*Veramente morale non è che colui che soccorre ogni vita alla quale egli può portare aiuto e si astiene di far torto ad ogni creatura che ha vita. La vita in se stessa è sacrosanta. Io mi rendo ben conto che il costume di mangiar carne non è in accordo con i sentimenti più elevati. ([[Albert Schweitzer]])
*Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania. ([[Claude Lévi-Strauss]])
*Vivo l'alimentazione vegetariana con una felice consapevolezza e con un grande riguardo sia verso la mia salute che verso quella degli animali, che amo visceralmente. ([[Guia Jelo]])
===[[Annie Besant]]===
*È cosa morale astenersi dalla carne, perché con ciò si diminuisce la quantità di sofferenza inflitta; ma dal punto di vista dello Yoga l'astinenza dalla carne non è un atto morale, ma solo un mezzo per un fine. Alcuni dei più grandi Yoghî della storia indiana a buon diritto si potrebbero chiamare Maghi Neri.
*Il seguace della via diritta, il Mago Bianco, rifiuta come alimento la carne perché il modo di ottenerla è contrario alla legge della compassione. Il Mago Nero potrà pure rifiutarla, ma solo perché egli non potrebbe servirsi così bene del suo veicolo, se questo fosse pieno degli elementi rajasici della carne.
*Ogni persona che mangia carne prende parte alla degradazione dei suoi compagni umani; su di lui o di lei pesa personalmente quella parte, e pesa personalmente la responsabilità.
===[[Max Brod]]===
[[File:Kafka1906 cropped.jpg|miniatura|[[Franz Kafka]], il cui vegetarianismo è attestato dal suo biografo [[Max Brod]]]]
*A proposito del vitto vegetariano, trovo fra i miei appunti un'altra frase {{NDR|di [[Franz Kafka]]}}. Egli faceva un confronto fra i vegetariani e i primi cristiani sempre perseguitati e derisi in locali sporchi. "Ciò che per natura è destinato ai migliori e ai più elevati si diffonde tra il basso popolo."
*Dopo anni e anni di esperimenti Franz {{NDR|Kafka}} ha trovato finalmente l'unico vitto che gli si confà, il vitto vegetariano. Per anni ha sofferto di mali di stomaco, ora è sano e fresco come non è mai stato da quando lo conosco. Ma si sa, ecco i genitori col loro prosaico affetto, e lo vogliono risospingere alla carne e ai suoi malanni.
*{{NDR|Franz Kafka, all'acquario di Berlino}} Vedendo i pesci nelle vasche luminose disse [...]: «Adesso posso guardarvi tranquillamente, non vi mangio più». Era il periodo in cui era diventato rigorosamente vegetariano.
===[[Gautama Buddha]]===
[[File:Buddha in Sarnath Museum (Dhammajak Mutra).jpg|miniatura|Una statua raffigurante [[Gautama Buddha|Buddha]], che alcuni sūtra [[Buddhismo Mahāyāna|Mahāyāna]], in particolare, presentano come un sostenitore del vegetarianismo]]
*Chi mangia carne uccide il seme della grande compassione. (''[[Mahāyāna Mahāparinirvāṇasūtra]]'')
*Un discepolo dovrebbe astenersi da cinque attività: commercio di armi, di esseri viventi, di carne, di bevande intossicanti e di veleno. (''[[Anguttara Nikaya]]'')
====''[[Laṅkāvatārasūtra]]''====
*''Chi mangia la carne coperta di sangue | terrorizza gli altri esseri; | quindi coloro che praticano | per compassione non dovrebbero mangiare carne.''
*E ancora, non dovete mangiare carne perché ciò impedisce ai praticanti di dare origine a pensieri di compassione.
*''Gli esseri in un'età futura | potrebbero stupidamente dire della carne: | "È pura e non è sbagliato, | i buddha hanno detto che possiamo mangiarne".''
*Mahāmati, quando si tratta di carne o pesce, non si può parlare di "non chiederla, non cercarla, non pensare a essa". Per questo motivo, non dovete mangiare carne.<br />Mahāmati, in alcune occasioni ho proibito di mangiare cinque tipi di carne, e in altre dieci tipi. Oggi [...] dico: assolutamente niente carne. Mahāmati, il Tathāgata, l'Arhat, il Perfetto Illuminato non ha mai mangiato né tanto meno ha insegnato a mangiare pesce o carne. A causa dei miei atti di grande compassione nel passato, io guardo tutti gli esseri come se fossero miei figli. E perché dovrei approvare il mangiare la carne dei propri figli?
*Non approverò mai il consumo di carne.
*Non dovete mangiare carne perché chi uccide le creature viventi prende tanto gusto al sapore della carne che, quando vede un essere, pensa a questa.
====''[[Śūraṃgama sūtra]]''====
*Affermo che se una persona riesce a (controllare) corpo e mente, e grazie a questo ad astenersi dal mangiare carne animale e dall'indossare abiti derivati dagli animali, sarà sicuramente liberato. Questo mio insegnamento è quello del Buddha, mentre tutti gli altri provengono dai demoni malvagi.
*Come possono dunque coloro che esercitano la grande compassione nutrirsi della carne e del sangue degli esseri viventi? Se i ''[[Monaco buddhista|bhikṣu]]'' si asterranno dall'indossare abiti di seta, sandali di cuoio e pellicce, e dal consumare latte, panna e burro, saranno veramente liberati da ciò che è mondano; dopo aver pagato i loro antichi debiti, non rinasceranno più nei tre regni dell'esistenza.
*Come potete dunque, dopo il mio ''[[Nirvana|nirvāṇa]]'', mangiare carne di esseri viventi e pretendere di essere miei discepoli? Dovete sapere che coloro che mangiano carne, per quanto le loro menti possano aprirsi e realizzare una parvenza di ''[[samādhi]]'', non sono altro che grandi ''[[rākṣasa]]'' che, dopo questa vita, sprofondano nuovamente nell'amaro oceano del ''[[saṃsāra]]'' e non possono essere miei discepoli.
===[[Aldo Capitini]]===
*Col vegetarianesimo (cioè non nutrendosi della carne di animali macellati, ma di prodotti della terra, e di derivati dagli animali, ma senza ucciderli) si realizza principalmente il riconoscimento del valore dell'esistenza di quegli esseri animali contro i quali si decide di non usare l'uccisione, e, di riflesso, si realizza una maggiore persuasione che non si debba usare violenza contro gli esseri umani. Dopo la decisione vegetariana noi guardiamo subito con nuovi occhi gli animali; non ne esageriamo il valore, ma sentiamo in noi qualche cosa di franco, di calmo, di affettuoso fino all'intimo.
*Il vegetarianesimo è in stretto rapporto con i problemi morali e religiosi, ed anzitutto con il problema dei fini e dei mezzi.
*Il vegetarianesimo è un modo considerevole per ridurre l'uccisione di animali. Condotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo.
*Io debbo confessare che, pur avendo un notevole interesse all'esistenza degli animali, mi decisi al vegetarianesimo nel 1932, quando, nell'opposizione al fascismo, mi convinsi che l'esitazione ad uccidere animali, avrebbe fatto risaltare ancora meglio l'importanza del rispetto dell'esistenza umana.
===[[Jean Carper]]===
*La [[verdura]] rappresenta un aiuto prezioso. Essa è in grado di prevenire la formazione dei [[calcolosi|calcoli]] e, se questi sono già presenti, di diminuire la frequenza delle coliche. La sostanza responsabile di questi effetti non è ancora stata identificata, ma una cosa è certa: tra i vegetariani la calcolosi colecistica è poco diffusa.
*Oltre alla vitamina C, frutta e verdura potrebbero contenere altre sostanze ad attività [[asma|antiasmatica]]. Sembra infatti che passando alla dieta vegetariana sia possibile migliorare notevolmente il decorso della malattia. [...] Come mai la dieta vegetariana è così efficace? Nessuno è in grado di dare una risposta precisa, tuttavia gli esperti ipotizzano che evitando gli alimenti di origine animale, il rischio di assumere sostanze in grado di scatenare una reazione allergica venga annullato quasi completamente.
*Seguendo per due anni un regime vegetariano, povero di grassi saturi e di colesterolo, è possibile non solo prevenire ulteriori attacchi {{NDR|[[infarto miocardico acuto|cardiaci]]}}, ma anche ridurre il danno arterioso. Queste virtù curative hanno probabilmente una spiegazione molto semplice: i caroteni e gli [[antiossidante|antiossidanti]] presenti nella frutta e nella verdura sono un vero toccasana per le arterie.
*Soffrite di [[artrite reumatoide]]? Se la risposta è positiva, non mangiare più carne potrebbe rivelarsi un'ottima soluzione. [...]<br />La dieta vegetariana è più potente dei farmaci?<br />Sembra di sì.
*Una ragione in più per limitare il consumo di carne: per i vegetariani la [[nefrolitiasi|calcolosi renale]] non costituisce un problema. In quelli inglesi, per esempio, la frequenza del disturbo è pari a un terzo di quella osservabile nei soggetti che prediligono le proteine animali. Essi, tra l'altro, assumono il doppio di [[fibra alimentare|fibre]], la cui efficacia preventiva è ben documentata, e hanno urine meno ricche di calcio.
===[[Guido Ceronetti]]===
*Da molti anni sono vegetariano e posso dire di averci guadagnato in salute fisica e mentale. Non ho perduto che le macabre catene del conformismo onnivorista.<br>Dati i prezzi del mercato delle carni, una famiglia volontariamente vegetariana galleggia meglio, può spendere in raffinatezze quel che risparmia in pezzi di cadavere, ha un bilancio meno pesante e lo stomaco meno guasto. Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune. Siate diversi, sostanzialmente diversi da come vi vogliono, da come vi fanno essere! E per esserlo infallibilmente, bisogna cominciare dal nutrimento, tutto è lì. Il vegetarianismo familiare è un'incrinatura sensibile dell'uniformità sociale, una piccola porta chiusa al male, in questa universale condanna a essere tutti uguali a servirlo. I bambini non sono un problema: quasi tutti sono, spontaneamente, vegetariani, e un vegetariano avveduto non li priva certo di proteina. La carne gli viene imposta dall'idiozia carnivorista degli adulti.
*Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d'altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l'Europa... Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi. Richiedere piatti di carne, parlarne, ricordarli è cosa da vecchi, e da vecchi incapaci di svecchiarsi con una dieta decisamente alternativa.
*Non c'è né vera compassione né vera tenerezza senza alimentazione rigorosamente vegetariana.
*Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare ''tutto'', e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
*Solo un vero vegetariano è capace di vedere le sardine come cadaveri e la loro scatola come una «bara di latta»; un mangiatore di carne (non mi sento di scrivere «un carnivoro» perché l'uomo non è un carnivoro) neanche se lo chiudono nel frigorifero di una macelleria avrà la sensazione di coabitare con dei cadaveri squartati. C'è come un velo sulla retina dei non vegetariani, quasi un materializzarsi di un velo sull'anima, che gli impedisce di vedere il cadavere, il pezzo di cadavere cotto, nel piatto di carne o di pesce.
===[[Antonio Cocchi]]===
*Che diremo noi di quell'altra bella invenzione che pur si dee a [[Pitagora]] e che riesce uno de' più potenti ed insieme de' più sicuri e più universali medicamenti, che l'industria umana abbia fin ora saputo trovare, benché per una fatale inavvertenza sia stato molti secoli trascurato, ed in questa nostra felice età finalmente rimesso in uso dalla filosofica medicina? Io intendo del vitto Pitagorico, il quale consisteva nell'uso libero ed universale di tutto ciò che è vegetabile tenero e fresco, e che di pochissima o nulla preparazione abbia bisogno per cibo, radiche foglie fiori frutti e semi, e nell'astinenza da tutto ciò che è animale, o fresco o secco ch'ei sia, o volatile o quadrupede o pesce.
*Che tal vitto Pitagorico considerato come rimedio soddisfa pienamente a tutto ciò che esigono le notizie più preziose della moderna medicina, e che è potentissimo per impedire o rimuovere o mitigare molte delle più atroci e più ostinate infermità.
*Ho creduto mio dovere l'esporre pubblicamente le ragioni del vitto Pitagorico considerato come buono ad usarsi per medicina, e insieme pieno d'innocenza di temperanza e di salubrità. Ei non è privo nemmeno d'una certa delicata voluttà e d'un lusso gentile e splendido ancora, se si voglia volger la curiosità e l'arte alla scelta ed all'abbondanza degli ottimi alimenti freschi vegetabili, come pare che c'inviti la fertilità e la naturale disposizione delle nostre belle campagne.
===[[Jonathan Safran Foer]]===
*Io non credo che la salute individuale sia per forza una buona ragione per diventare vegetariani, ma certamente se non mangiare carne fosse nocivo sarebbe una buona ragione per non essere vegetariani. Di certo sarebbe una buona ragione per far mangiare carne a mio figlio.<br />Ne ho parlato con alcuni dei più importanti nutrizionisti americani – interrogandoli sia sugli adulti sia sui bambini – e li ho sentiti ripetere sempre la stessa cosa: per la salute la dieta vegetariana è almeno altrettanto valida di una dieta che comprende la carne.
*La preoccupazione sulla realtà di quello che la carne è ed è diventata bastano per farmici rinunciare del tutto.<br />Ci sono ovviamente circostanze in cui posso figurarmi che mangerei carne – ci sono persino circostanze in cui mangerei un cane –, ma sono circostanze in cui è improbabile che mi trovi. Essere vegetariani è uno schema flessibile, e ho smesso di tornare di continuo sulla decisione se mangiare carne o meno (chi potrebbe farlo all'infinito?) a favore di un fermo impegno a non farlo.
*Non ricordo quante volte, dopo aver detto che sono vegetariano, il mio interlocutore ha reagito sottolineando una qualche incoerenza nel mio stile di vita o cercando di trovare qualche fallacia in un ragionamento che non avevo mai fatto. (Spesso ho avuto la sensazione che il mio vegetarianismo importasse molto più a queste persone che a me.)
*Quasi sempre, quando spiegavo che stavo scrivendo un libro sul «perché mangiamo gli animali», i miei interlocutori davano per scontato, pur senza sapere nulla del mio punto di vista, che fosse a favore del vegetarianismo. È un presupposto rivelatore, e implica non solo che un'indagine approfondita sull'[[allevamento]] animale spinga ad abbandonare il consumo di carne, ma che la maggior parte delle persone sappia che le cose stanno così.
===[[Mahatma Gandhi]]===
[[File:Gandhi LVS 1931.jpg|miniatura|upright=1.2|[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] ospite della Vegetarian Society (Londra, 1931)]]
*Non considero necessario nutrirsi di carne in nessuno stadio e in nessun clima in cui gli esseri umani si trovino a trascorrere la loro vita ordinaria. Ritengo la dieta a base di carne non idonea alla nostra specie. Facciamo male ad imitare il mondo animale inferiore, se apparteniamo a quello superiore. L'esperienza ci insegna che il cibo animale è inadatto a chi miri al controllo delle proprie passioni.
*Per restare fedeli al vegetarianismo si ha bisogno di una fede morale... Perché esso tende all'edificazione dello spirito e non del corpo. L'uomo è più che mera carne. È lo spirito che ci interessa, nell'uomo. Perciò, i vegetariani dovrebbero avere questa convinzione morale: che un uomo non nasce come animale carnivoro, ma per vivere della frutta e delle erbe che la terra gli offre.
*Sento che il progresso spirituale ci richiede di smettere, a un certo punto, di uccidere le creature nostre compagne per la soddisfazione dei nostri bisogni corporali.
*Vidi che gli autori vegetariani avevano esaminato il problema molto attentamente, dettagliandone gli aspetti religiosi, scientifici, pratici e medici, e dal punto di vista etico erano arrivati alla conclusione che la supremazia degli uomini sugli animali inferiori non implicava che i primi dovessero cacciare i secondi, ma che i più progrediti dovessero proteggere gli inferiori, e che ci dovesse essere assistenza reciproca fra loro come c'era fra uomo e uomo.
===[[Giamblico]]===
[[Immagine:Raffael 068.jpg|thumb|«Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia». (attribuita a [[Pitagora]], ritratto a sinistra nella ''Scuola d'Atene'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]])]]
*[[Pitagora]] stabilì anche un'affinità di natura tra gli uomini e gli animali, prescrivendo che gli uomini considerassero gli animali loro propri parenti e amici, in modo da non commettere ingiustizia contro nessuno di essi né ucciderlo né mangiarlo.
*Pitagora stabilì come norma anche l'astinenza dal mangiare esseri viventi e lo fece per la ragione, tra molte altre, che si tratta di una pratica pacificatrice. Infatti coloro che si fossero abituati a provare ribrezzo per l'uccisione degli animali come fatto illecito e contro natura, ritenendo che era molto più ingiusto uccidere l'uomo, non avrebbero più fatto la guerra.
*Pitagora [...] tolse una volta per tutte ai filosofi che avevano raggiunto i massimi livelli della speculazione i cibi più sofisticati e ingiustificati, raccomandando loro di non mangiare mai esseri viventi né bere vino né sacrificare animali agli dèi né recar danno ad alcuno di essi, e di mantenere anche la più accurata giustizia nei loro confronti.<br />Anche Pitagora viveva in questo modo, astenendosi dall'alimentarsi con carne di animali e prosternandosi davanti agli altari incruenti, e desiderando che anche gli altri cercassero di non eliminare ciò che è di natura simile a noi [''sc.'' gli animali], [...] educando gli animali selvatici con le parole e con le opere, ma senza far loro del male con punizioni. Anche tra i [[politico|politici]], inoltre, impose a coloro che dettavano le leggi di astenersi dal mangiare carne di animali, poiché era necessario che quelli che intendevano fare giustizia al più alto livello mai fossero ingiusti con gli animali che sono nostri simili.
===[[Margherita Hack]]===
*Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.
*Io penso che si dovrebbero portare i bambini delle scuole a vedere cosa sono i macelli. I macelli una volta erano in città, oggi li hanno portati ben lontani dalle città e nessuno sa più cosa succede. Per i bambini la carne è un bell'involtino in cellophane che si trova nei supermercati e non sanno nemmeno le sofferenze che sono state prodotte agli animali che hanno fornito la carne.
*{{NDR|Sulla carne}} Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra.
===[[Hermann Hesse]]===
*A un certo punto, dapprima attraverso i giornali, poi direttamente dalla cerchia dei suoi conoscenti, il dottor Knölge apprese dell'importante avvenimento della fondazione della Società vegetariana internazionale, che aveva acquistato un enorme appezzamento di terreno in Asia Minore e invitava tutti i confratelli del mondo, a prezzi modicissimi, a farvi visita come ospiti o per insediarsi in pianta stabile. L'iniziativa era stata promossa da quei gruppi idealisti di vegetariani tedeschi, olandesi e austriaci le cui aspirazioni rappresentavano una sorta di sionismo vegetariano, e miravano quindi ad acquistare, per gli accoliti e apostoli del loro credo, una terra propria con un'amministrazione propria, in una qualche parte del mondo in cui esistessero le condizioni naturali per vivere secondo l'ideale che avevano in mente. Un primo passo era proprio questa fondazione in Asia Minore.
*Il dottor Knölge, un insegnante di ginnasio andato presto in pensione e dedito privatamente a studi di filologia, non sarebbe di certo mai entrato in contatto con i vegetariani e il vegetarianismo se una tendenza all'affanno e ai reumatismi non l'avesse indotto, un bel momento, a seguire una dieta vegetariana. I risultati furono così strepitosi che da allora in poi, ogni anno, lo studioso trascorse alcuni mesi in una casa di cura o una pensione vegetariana, perlopiù nei paesi del Sud.
*Il gruppo che più saltava all'occhio, tuttavia, era quello dei [[frugivoro|frugivori]] puri. Costoro avevano rinunciato a templi, case e organizzazioni di qualsiasi genere e non mostravano altra aspirazione se non quella di diventare sempre più naturali e, per dirla con le loro parole, "avvicinarsi alla terra". Abitavano all'aperto e non mangiavano nulla a eccezione di quel che era possibile cogliere da alberi o cespugli. Disprezzavano oltre ogni dire tutti gli altri vegetariani, e uno di essi dichiarò apertamente al dottor Knölge che mangiare il riso e il pane era una porcheria analoga a quella di mangiare la carne, e che fra un cosiddetto vegetariano che beve latte e un qualsiasi beone non riusciva a scorgere alcuna differenza.
*La maggioranza di questi europei e americani usciti dai consueti binari portava con sé come unico vizio una certa pigrizia tipica di così tanti vegetariani. Essi non volevano né oro né beni di consumo, né potere né divertimenti, ma volevano innanzitutto poter condurre la loro modesta vita senza lavorare e senza essere importunati.
===[[Claus Leitzmann]]===
*La ragione principale, e assieme la più antica, che spinge un individuo a diventare vegetariano, è la convinzione etica che sia sbagliato far soffrire e uccidere gli animali.
*Per molti cristiani, vegetariani convinti, il quinto comandamento «non uccidere» è un'esplicita professione di vegetarismo.
*Resta il fatto che ''il'' vegetariano o ''la'' vegetariana tipo non esistono. Troppo diverse sono le motivazioni che spingono le persone a optare per un'alimentazione vegetariana. Una decisione simile dipende da esperienze, aspettative, condizioni di vita e riflessioni differenti. I motivi che animano una scelta vegetariana non sono costanti nel tempo e possono variare.
===[[Jeffrey Moussaieff Masson]]===
*«Che cosa ci guadagnano gli animali se divento vegetariano?» mi ha chiesto un amico l'altro giorno. Esiste una risposta valida. L'associazione Viva! – Vegetarian International Voice for Animals – spiega che se diventate vegetariani, nel corso della vostra esistenza salverete la vita di nove mucche, ventidue maiali, trenta pecore, ottocento polli, cinquanta tacchini, quindici anatre, dodici oche, sette conigli e una mezza tonnellata di pesce!
*Di solito chi decide di diventare vegetariano lo fa per tre motivi: per la propria salute, per il bene degli animali, per il bene del pianeta. Fino a tempi assai recenti la terza ragione veniva liquidata senza tanti complimenti, ma ora questo atteggiamento sta finalmente cominciando a cambiare. A quanto pare raccoglie sempre più consensi l'idea che la dieta americana standard non sia sostenibile: danneggia il nostro ambiente in vari modi ed è una delle principali cause del riscaldamento globale.
*La scelta del vegetarismo può sembrare troppo onerosa. In realtà non è un passo così difficile, e potrebbe davvero essere vista come la migliore forma di attivismo, con risultati concreti a ogni pasto.
===[[Moni Ovadia]]===
*Con [[Noè]], uomo giusto sopravvissuto alla distruzione, [fu] stipulato un nuovo patto, con il quale la specie umana [perse] il privilegio del vegetarianesimo e [fu] degradata all'alimentazione carnivora, marchio d'infamia per la sua incorreggibile aggressività. [...] Non esiste alcuna benedizione da recitare per la carne o il pesce, mentre è prevista per il pane, i dolci, il vino, la frutta e la verdura. Questo elenco di delizie e di alimenti vitali ci fa capire come non vi sia alcuna necessità di ammazzare esseri viventi per nutrirci.
*È una scelta etica e dietetica insieme. Io credo che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica.
*Io credo che il canone biblico, e anche quello islamico, siano di orientamento vegetarianista. È dopo il diluvio universale che all'uomo viene consentito di cibarsi della carne. Perché, a un essere vivente così violento con i propri simili, sembrava troppo chiedere che si astenesse dal cibarsi di carne. È una sorta di cedimento alla brutalità dell'uomo da parte dell'istanza etica universale.
*Non sopporto più l'idea di contribuire, pur se in minima parte, alla violenza. Non mi piace l'idea di mangiare esseri che sono stati uccisi. [...] La violenza è una: che sia contro un essere umano o un animale, non cambia nulla.
===[[Roberto Perrone]]===
*I vegetariani sono aumentati e aumenteranno in modo esponenziale. E i ristoranti si adeguano. Nascono sempre più ristoranti vegetariani [...]. Molti ristoranti che vegetariani non sono hanno nel menu sempre più piatti dedicati a questo tipo di clientela. Tutto doveroso e molto giusto. Ma io ritengo che la cucina debba essere vissuta a 360 gradi. Faccio un esempio. Io preferisco l'acqua gasata a quella naturale, però bevo entrambe. Secondo me per amare la cucina veramente bisogna essere capaci di assaggiare tutto, di sentire il gusto di ogni cosa.
*Il vegetariano con cui sei uscito è più o meno così, comincia a togliere e ad aggiungere. A meno che non trovi una proposta che gli vada bene. Altrimenti si divide in due sottocategorie: il vegetariano che soffre in silenzio e lo scassapalle che comincia a prendersela con il locale (e con i compagni di pranzo o cena) perché non sono al passo con i tempi. Per risolvere i problemi, mi è già successo, specialmente all'estero, mi sacrifico e scelgo un ristorante vegetariano, direttamente.
*In realtà non ce l'ho con i vegetariani. Sono loro, o almeno quelli più ideologizzati, che ce l'hanno con me. Il problema, in ogni aspetto della vita, è l'estremismo, anche se chi lo pratica non se ne accorge: è convinto di essere nel giusto e non sa e non vuole capire le ragioni degli altri perché ritiene le proprie inscalfibili, superiori.
*La scelta vegetariana (o di più, vegana) è, appunto, una scelta. Se a me piace l'agnello sambucano, però, non scassatemi i cabasisi.
===[[Plutarco]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Plutarco#De esu carnium|De esu carnium]]}}
*Ma la [[Pesca (attività)|pesca]] con l'amo e le reti, per qualsiasi tipo di pesce, è chiaramente un colpevole atto di ghiottoneria e avidità da parte di chi desidera mangiare pesce; rappresenta inoltre un intorbidire le acque del mare, e un penetrare nelle sue profondità senza una buona ragione. [...] Infatti non soltanto tra gli Egizi e i Siriani, ma anche tra gli Elleni c'era un elemento di santità nell'astenersi dal mangiare pesce. Con l'aiuto della giustizia, penso che dovremmo respingere con orrore il lusso inutile del mangiare pesce.
*Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva.
*Non vi vergognate a mescolare i frutti commestibili con il sangue e con la morte? Osate definire feroci i serpenti, le pantere e i leoni mentre siete voi che vi lordate di morte senza esser affatto da meno di queste fiere in fatto di crudeltà? Per essi, infatti, l'animale ucciso è fonte di nutrimento, mentre per voi è solo un boccone prelibato.
*Tu ti chiedi per quale motivo [[Pitagora]] si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali?
*Sarebbe il caso di discutere su chi cominciò per primo a mangiar carne, non su chi troppo tardi smise!
===[[Porfirio]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Porfirio#De abstinentia|De abstinentia]]}}
*A tutte le scuse di coloro che ammettono di fatto che si mangi carne per piacere ed intemperanza, e adducono invece sfacciatamente come pretesto di fare ciò per una necessità che attribuiscono, più di quanto convenga, alla nostra natura, mi sembra, Castrico, di essermi opposto a sufficienza con i libri precedenti.
*Condurre animali al macello, e, inebriato di massacro, farli cuocere, non per nutrirsene e saziarsene, ma allo scopo di trovarvi piacere e di soddisfare la propria ghiottoneria, non c'è nome per designare questo misfatto, questo crimine.
*{{NDR|Gli [[Antico Egitto|egizi]]}}, giustamente, li onoravano {{NDR|gli animali}} e si astenevano dal cibarsi di essi per quanto potevano.
*Il regime vegetariano contribuisce alla salute e nello stesso tempo ad acquisire una resistenza commisurata agli sforzi che l'esercizio della filosofia richiede.
*L'astinenza dalla carne degli animali non ci impedisce di vivere né di vivere bene.
===[[Tom Regan]]===
*Difficile immaginare cosa possa voler dire mangiare senza mangiar carne. Ecco cosa ci succede: qui c'è la bistecca, qui c'è una patata al forno e qui c'è l'insalata. Tolta la bistecca, cosa ci resta? Una patata al forno con un po' di insalata. Non c'è da stupirsi se inizialmente i temporeggiatori pensano che diventare vegetariani sia come fare un voto combinato di astinenza culinaria e povertà. Poi, col tempo, i temporeggiatori imparano che esiste una cucina tutta da scoprire che non fa uso di animali e che è contemporaneamente nutriente, varia e deliziosa, un menù di possibilità che comprende cibi che provengono da ogni parte del mondo. La vera sorpresa non consiste nel vecchio e solito cibo a cui rinunciamo, ma in quello nuovo e meraviglioso che scopriamo. Qualcosa che tutti noi dobbiamo imparare da soli, poiché nessuno ce lo insegna.
*[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] aveva decisamente ragione su alcune cose. Mangiare animali, mangiare la loro carne, come facevo io, di certo favorisce il loro massacro, la loro morte violenta e assolutamente terribile [...].<br />Inoltre, da quanto cominciavo ad apprendere sull'alimentazione, venni a conoscenza del fatto che non era necessario mangiar carne per godere di buona salute. A questo punto tutto era chiaro: il massacro degli animali a scopo alimentare è qualcosa di inutile.
*Nessun vegetariano verrebbe meno alla propria scelta solo perché molti altri continuano a sostenere l'industria degli animali [...]. Poiché questa industria comporta la sistematica violazione dei diritti degli animali, per le ragioni addotte è moralmente sbagliato acquistarne i prodotti. È per questo che, secondo la teoria dei diritti, il vegetarianismo è moralmente obbligatorio; ed è per questo che non dobbiamo ritenerci soddisfatti di alcun risultato che non sia la fine completa dell'allevamento – non necessariamente intensivo – a scopo commerciale degli animali così come lo conosciamo.
===[[Jean-Jacques Rousseau]]===
*I grandi criminali si incalliscono nel delitto abbeverandosi di sangue. [[Omero]] rappresenta i Ciclopi, mangiatori di carne, come uomini mostruosi, e i Lotofagi come un popolo così amabile che, chiunque aveva cominciato a conoscerli, dimenticava persino il proprio paese per vivere con loro.
*Parrebbe dunque che l'uomo, provvisto di denti e di intestini analoghi a quelli degli erbivori, si debba naturalmente collocare in questa classe, e tale opinione non solo è confermata dalle osservazioni anatomiche, ma trova largo appoggio nei monumenti dell'antichità.
*Una delle prove che il gusto della carne non è naturale per l'uomo è l'indifferenza che i fanciulli hanno per questa vivanda, mentre tutti preferiscono alimenti vegetali, come i latticini, i farinacei, la frutta e così via. È soprattutto importante non snaturare questa primitiva inclinazione ed evitare in ogni modo di rendere i fanciulli carnivori, almeno per il loro carattere, se non per la loro salute, poiché, comunque si spieghi il fenomeno, è certo che i grandi mangiatori di carne sono in genere più crudeli e feroci degli altri uomini: è un fatto che viene osservato in tutti i luoghi e in tutti i tempi.
===[[Henry Stephens Salt]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Henry Stephens Salt#L'etica vegetariana|L'etica vegetariana]]}}
*La base ''morale'' del vegetarianismo è quella che sorregge tutto il resto.
*Non c'è da meravigliarsi che i riformatori alimentari appaiano come gente strana e irragionevole a coloro che non hanno compreso l'autentica ''raison d'être'' della riforma alimentare, e che continuano a discutere come se la scelta tra la vecchia dieta e la nuova fosse una mera questione di capriccio personale o di variazione professionale, nella quale l'aspetto morale è quasi irrilevante. [...] Deriva tutto dalla nozione che i vegetariani sono ripiegati su qualche sorta di sterile «coerenza» logica, invece di tendere a un pratico progresso verso un modo di vivere più umano – l'unico tipo di coerenza che in questa, o in qualsiasi altra branca della riforma, è possibile di per sé, o degna di un momento di attenzione da parte di ogni persona sensibile.
*Non è mia intenzione lanciare un appello esagerato o fantasioso al vegetarianismo. Esso non è, come ha asserito qualcuno, una «panacea» per i mali umani; è qualcosa di molto più razionale – una parte essenziale del moderno movimento umanitario, il quale non può compiere un vero progresso senza di esso.
*Parlo di principio ''etico'', perché non ci sono dubbi sul fatto che il motivo principale della scelta vegetariana sia quello umanitario. [...] il sentimento che sta alla base dell'intero movimento e che lo anima è l'istintivo orrore per la macellazione, specialmente per la macellazione degli animali che vantano un livello più alto di organizzazione, che appaiono così «umani», così strettamente simili all'uomo.
===[[George Bernard Shaw]]===
[[File:Vertumnus årstidernas gud målad av Giuseppe Arcimboldo 1591 - Skoklosters slott - 91503.tiff|thumb|''Rodolfo II'', composizione vegetale di Arcimboldo (1590 ca.)]]
*Come possiamo aspettarci delle condizioni ideali sulla terra quando siamo i becchini viventi di animali uccisi?
*Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici.
*Sono stato un cannibale per venticinque anni. Per il resto della vita sono stato vegetariano. Fu [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]] che mi aprì gli occhi per la prima volta sulla ferocia della mia dieta.
===''[[I Simpson]]''===
*– Iniziamo con del manzo di grado A, lo diamo da mangiare ad altre mucche e poi le uccidiamo e serviamo il risultato spaventoso su un panino ai sette cereali. Burger al quadrato!<br>– Mucche che mangiano altre mucche?! Ma è abominevole!<br>– No, Lisa, tu sei vegetariana ma quelle mucche hanno fatto una scelta diversa. ([[I Simpson (ventunesima stagione)|ventunesima stagione]])
*Mi prendo del chili vegetariano prima che si disperino e ci aggiungano della carne. ([[I Simpson (ottava stagione)|ottava stagione]])
*– Non eravamo soddisfatti delle altre linee vegetariane, ti meraviglieresti se sapessi in quante puoi trovare un tocco di maiale.<br />– Linda e io ci battiamo per i diritti degli animali. Infatti se ascolti certe nostre canzoni alla rovescia potrai sentire ogni possibile variante della zuppa di lenticchie!<br />– Quand'è che tutti quegli sciocchi impareranno che si può essere perfettamente sani semplicemente mangiando vegetali, frutta, farinacei e formaggio?<br />– Hew, Formaggio!<br />– Non mangi formaggio, Apu?<br />– No. No di no! Non mangio nessuno cibo che viene da un animale!<br />– Ah, allora penserai che io sono un mostro.<br />– Sì, che sei mostro lo penso, ma tempo fa ho imparato che sopporto gli altri invece che impongo loro mio credo. Sai si può fare influenza su gente senza che ossessioni lei. ([[I Simpson (settima stagione)|settima stagione]])
*Non posso essere vegetariano, adoro il sapore della morte. ([[I Simpson (diciannovesima stagione)|diciannovesima stagione]])
===[[Isaac Bashevis Singer]]===
*{{NDR|«Lei ha detto di non volere più pensare a Dio: l'ultima religione che non abbandona è la scelta vegetariana?»}} Direi proprio di sì: visto che non ho ideali migliori, lasciamo che questa sia la mia religione. {{NDR|«Il suo non sembra un atteggiamento molto lusinghiero né per la religione, né per Dio»}} Lo so, ma il problema è: «Come mai Dio non è vegetariano?». Questa è la vera domanda, o, come dicono a Brooklyn, la domanda da 64 dollari. Dio avrebbe dovuto essere il primo dei vegetariani.
*Il vegetarianesimo è la mia religione, sono diventato un vegetariano stabile circa venticinque anni fa. Prima di allora provavo e riprovavo, ma erano episodi sporadici. Finalmente, a metà degli anni sessanta, ho preso la decisione. Da allora sono vegetariano. [...] Questa è la mia protesta contro la condotta del mondo. Essere vegetariani significa dissentire, dissentire contro il corso degli eventi attuali. Energia nucleare, carestie, crudeltà, dobbiamo prendere posizione contro queste cose. Il vegetarianesimo è la mia presa di posizione. E penso che sia una presa di posizione consistente.
*Penso che tutto ciò che è collegato con il vegetarianesimo sia della massima importanza, perché non ci potrà mai essere pace nel mondo finché ci ostiniamo a mangiare gli animali. Questo si applica anche ai pesci. Io non mangio pesce. Sono diventato vegetariano perché per tutta la vita mi sono sentito in colpa e pieno di vergogna per il fatto di aver mangiato carne animale. Sono convinto che gli animali siano creature di Dio esattamente come lo sono gli esseri umani. E noi dobbiamo rispettarli, e amarli, invece di macellarli.
*Sono vegetariano per ragioni di salute: la salute del [[pollo]].
===[[Peter Singer]]===
*Diventare vegetariano non è meramente un gesto simbolico. Non è neanche il tentativo di isolarsi dalle sgradevoli realtà del mondo, di mantenersi puro e senza responsabilità per la crudeltà e per la carneficina che ci circondano. Diventare vegetariano è il passo più concreto ed efficace che si può compiere per porre fine tanto all'inflizione di sofferenze agli animali non umani, quanto alla loro uccisione.
*«È adeguata, dal punto di vista della nutrizione, una dieta esclusivamente vegetariana?» è una domanda che richiama alla mente l'argomento del proprietario di schiavi secondo cui lui e tutta l'economia del Sud sarebbero andati in rovina senza il sostegno della manodopera schiava.
*Sono vegetariano in quanto [[utilitarismo|utilitarista]]. Credo che l'applicazione del principio di utilità alla nostra attuale situazione – specialmente con riguardo ai metodi oggi utilizzati per allevare animali a fini alimentari e alla varietà di cibo a nostra disposizione – porti alla conclusione che dovremmo essere vegetariani.
[[Immagine:Oliver Goldsmith.jpg|miniatura|upright=1.2|Gli uomini migliori fingono un'estrema compassione per ogni sorta di animali: a sentirli parlare, uno straniero sarebbe indotto a pensare che non potrebbero fare del male neppure alla zanzara che li ha punti. Sembrano così teneri, e così compassionevoli, che li prenderemmo per innocui amici di tutto il creato e protettori del più orrendo insetto o serpente che avesse il privilegio di esistere. Eppure (ci credereste?) ho visto quegli stessi uomini, che si erano vantati in tal modo della loro sensibilità, divorare allo stesso tempo la carne di sei diversi animali preparati in fricassea. Che incredibile contraddizione! ''Provano pietà e mangiano gli oggetti della loro compassione!'' ([[Oliver Goldsmith]])]]
*{{NDR|Una cosa}} sorregge, rende coerenti e dota di senso tutte le nostre altre attività per gli animali. Questa specifica cosa è che ci assumiamo la responsabilità della nostra vita e che la rendiamo quanto più possibile immune da crudeltà. Il primo passo è smettere di mangiare gli animali.<br />Molte persone che si oppongono alla crudeltà verso gli animali, si arrestano di fronte alla prospettiva di diventare vegetariane. È di tali persone che [[Oliver Goldsmith]], il pensatore umanitario del diciottesimo secolo, scrisse: «Provano pietà, e mangiano gli oggetti della loro compassione».
===[[Tiziano Terzani]]===
*Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
*Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perché fare del proprio stomaco un cimitero?
*Tutta la nostra società è fatta per dare spago alla violenza, e allora violenza produce violenza, non c'è niente da fare. Per questo anche il mio essere vegetariano è una scelta morale. Ma come si può allevare la vita per uccidere e mangiarsela? [...] Hai mai sentito gli urli di un macello di maiali? E come puoi mangiare il maiale, poi? È impossibile.
===[[Henry David Thoreau]]===
*Credo che ogni uomo che sia sempre stato sincero nel conservare nelle migliori condizioni le proprie più alte e poetiche facoltà, sia stato particolarmente incline ad astenersi da cibo animale e da molto cibo di qualsiasi genere.
*Mi sono scoperto incapace di pescare senza diminuire un po' nella stima che ho di me stesso. [...] Inoltre, c'è qualche cosa di essenzialmente poco pulito, in questo cibo e in tutta la carne, e cominciai a vedere dove inizia il lavoro di casa e dove invece il tentativo – che costa così tanto – di avere un'apparenza pulita e rispettabile ogni giorno, e di mantenere la casa sempre accogliente e libera da cattivi odori e cattive viste.
*Nel mio caso, l'obbiezione pratica al cibo animale era la sua sporcizia; e inoltre, quando avevo preso, pulito, cucinato e mangiato il mio pesce, esso pareva non avermi essenzialmente nutrito. Era insignificante e non necessario, e costava più di quello a cui serviva. Un po' di pane o un po' di patate sarebbero serviti allo stesso scopo, con meno seccatura e minore sporcizia.
*Può essere vano chiedere perché l'immaginazione non possa essere riconciliata alla carne e al grasso. A me basta che sia così. Non è un rimprovero il fatto che l'uomo sia un animale carnivoro? È vero, egli può vivere, e vive in effetti, per lo più depredando gli altri animali; ma questo è un miserabile modo di vita – come può ben convincersi chi vada a mettere trappole ai conigli o a sgozzare gli agnelli – e sarà considerato benefattore della sua razza colui che insegnerà all'uomo di limitarsi a un cibo più innocente e più sacro. Qualunque possa essere la mia consuetudine, non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali; allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'una l'altra quando vennero in contatto con le più civili.
===[[Lev Tolstoj]]===
[[File:Tolstoj's vegetarian breakfast.JPG|thumb|Una colazione (vegetariana) di Tolstoj a [[Jasnaja Poljana]]]]
*Già diverso tempo addietro, leggendo il bellissimo libro ''Ethics of Diet'' {{NDR|di [[Howard Williams]]}}, m'era venuta voglia di visitare un macello, per vedere con i miei occhi la sostanza della questione di cui si tratta appunto quando si parla di vegetarianesimo. Ma continuavo ad aver degli scrupoli, così come sempre se ne hanno ad andare a vedere delle sofferenze che si è ben certi di trovare, e che non potrai far nulla per scongiurare, e così rimandavo sempre il giorno.<br />Ma poco tempo fa mi imbattei, per strada, in un macellaio, che era venuto a casa dei suoi e che stava tornando a Tula. È un macellaio ancora inesperto, e il suo compito è perciò quello di dare il colpo di pugnale. Gli domandai se non provava compassione, a uccidere quelle bestie. E mi rispose così come rispondono sempre: «C'è poco da aver compassione. Quel lavoro lì bisogna farlo». Ma quando gli dissi che non era indispensabile mangiar carne, ne convenne e allora convenne pure del fatto che sì, le bestie facevano compassione.
*Non bisogna indignarsi al punto di odiare gli uomini per pietà verso gli animali [...] bisogna invece agire in conformità di ciò a cui spinge questo sentimento, e cioè non mangiare carne di qualsiasi essere a cui sia stata tolta la vita. Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli animali per mangiarli. Il vegetarismo si diffonde molto rapidamente.
*Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la necessità di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro stessi; costoro la difendono caparbiamente, con ''male''volenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne.
*Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto [...] della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.<br />Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.
===[[Umberto Veronesi]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Umberto Veronesi#Perché dobbiamo essere vegetariani|Perché dobbiamo essere vegetariani]]}}
*Considero il vegetarianesimo una conquista culturale e un segno di civiltà. Chi è vegetariano si sente cittadino della Terra, perché non deve uccidere e massacrare i suoi abitanti per rispondere al suo primordiale bisogno di cibo. L'orgoglio vegetariano è analogo a quello che provavano i greci che appartenevano alle prime scuole filosofiche e infatti i vegetariani convinti, a partire da [[Leonardo da Vinci]] fino ai [[The Beatles|Beatles]], hanno fatto della loro scelta una bandiera, che indica una certa visione del mondo: con meno violenza, meno morte, più coscienza e più senso di responsabilità individuale.
*Il mio impegno a favore del vegetarianesimo non ha solo basi scientifiche e mediche, ma anche filosofiche. Anzi è nato in me da bambino dall'amore e dal rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può difendersi e far valere le sue ragioni. Non ho mai sopportato la prigionia degli allevamenti e la crudeltà della macellazione. Evitare la carne è un modo per evitare la sofferenza inutile degli animali.
*Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del [[gorilla]]. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie.
*Il vegetarianesimo è una scelta di rispetto per l'ambiente e di responsabilità nei confronti del futuro dell'uomo. Ma è soprattutto una scelta di amore per la vita e per gli animali. Mi rendo conto che è difficile pensare al dolore terribile degli animali quando si mangia carne: come immaginare che quella fettina sottile e ben cucinata che ci presentano nel piatto era pochi giorni prima un [[bue|vitellino]] che scorrazzava nei prati accanto alla mamma? Ancor meno facile è visualizzare le torture che ha subito nel macello.
*Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che la sensibilità collettiva ritiene ormai un rischio per la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall'atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull'erba che, mangiata dal bestiame, si accumulano nei suoi depositi adiposi, e infine arrivano sul nostro piatto quando mangiamo la carne. Una sostanza tossica è più pericolosa se viene ingerita piuttosto che se viene respirata.
*Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". [...] La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele.
===[[Voltaire]]===
*Bisogna risalire fino al buon [[Porfirio]], ai compassionevoli [[scuola pitagorica|pitagorici]], per trovare qualcuno che abbia cercato di farci vergognare della nostra cruenta ghiottoneria; oppure bisogna recarsi tra i [[Brahmanesimo|brahamani]]. Infatti i nostri [[monachesimo|monaci]], costretti dal capriccio dei fondatori dei loro ordini, a rinunziare alla carne, sono assassini di sogliole e di rombi, quando non lo sono di pernici e di quaglie. E né tra i monaci né nel concilio di Trento né nelle nostre assemblee del clero né nelle nostre accademie si è mai pensato di chiamare un male quella carneficina universale. Nei concili non vi si è pensato più che nelle taverne.
*Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri?
*Eppure io non vedo tra noi nessun moralista, nessuno dei nostri loquaci predicatori, nessuno nemmeno dei nostri Tartufi, che abbia mai fatto la minima riflessione su quest'orrenda abitudine divenuta in noi natura.
==Proverbi==
*''If slaughterhouses had glass walls, the whole world would be vegetarian.'' ([[Proverbi inglesi|inglese]])
:Variante: ''If slaughterhouses had glass walls, everyone would become a vegetarian.''
:Se i [[mattatoio|mattatoi]] avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.<ref>La frase viene spesso attribuita a [[Paul McCartney|Paul]] e [[Linda McCartney]].</ref>
*Mangiare carne è mangiare i propri parenti.<ref>Detto che, facendo riferimento alla credenza nella [[Reincarnazione|metempsicosi]], promuove il vegetarianismo.</ref> ([[Proverbi indiani|indiano]])
==Slogan==
[[File:Elizabeth Berkley PETA1.jpg|miniatura|[[Elizabeth Berkley]] in un manifesto pro-vegetarianismo]]
{{vedi anche|Slogan vegetariani}}
*I vegetariani lo fanno meglio!
:''Vegetarians Do It Better!''
*Lascia che il vegetarianismo cresca su di te.
:''Let Vegetarianism Grow on You.''
*Prova a relazionarti con chi è sul tuo piatto.
:''Try to Relate to Who's on Your Plate.''<ref>Slogan della [[People for the Ethical Treatment of Animals|PETA]] che invita a considerare gli animali come essere senzienti con cui relazionarsi e non come cibo, e quindi a diventare vegetariani o vegani.</ref>
==Note==
<references />
==Voci correlate==
{{div col|3}}
*[[Allevamento]]
*[[Allevamento intensivo]]
*[[Animale]]
*[[Animalismo]]
*[[Carne]]
*[[Cibo]]
*[[Cucina vegetariana]]
*[[Diritti degli animali]]
*[[Fruttarismo]]
*[[Industria della carne]]
*[[Macellaio]]
*[[Mattatoio]]
*[[Storia del vegetarianismo]]
*[[Veganismo]]
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul}}
{{vetrina|7|1|2019|argomenti}}
[[Categoria:Dietetica]]
[[Categoria:Etica]]
[[Categoria:Vegetarianismo| ]]
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2022-08-15T08:43:48Z
Spinoziano
2297
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[Immagine:Pythagoras advocating vegetarianism (1618-20); Peter Paul Rubens.jpg|miniatura|upright=1.3|''Pitagora sostiene il vegetarianismo'' ([[Pieter Paul Rubens]], 1629 ca.)]]
Citazioni sul '''vegetarianismo''' e sui '''vegetariani'''.
==Citazioni==
[[Immagine:Vegetarian diet.jpg|miniatura|upright=1.2|Frutta fresca e secca, verdura e pane]]
*A un certo punto mi guardai e mi dissi: tu finora hai tenuto un comportamento criminale. Sei giustificato perché non sapevi, o meglio non ti rendevi conto del significato delle tue azioni, ma se mangi animali sei un criminale. Insomma mi resi conto che dovevo cambiare le mie idee sul mondo e i miei stessi comportamenti. Sono diventato vegetariano [...]. Ricordo che fu un passaggio interiormente molto rapido: ogni volta che guardavo nel piatto e c'era della carne mi dicevo: "No, non me la sento proprio di mangiarla". ([[Valerio Pocar]])
*{{NDR|Parlando della scelta vegetariana intrapresa con la moglie [[Linda McCartney|Linda]]}} Adesso non mangiamo più niente che debba essere ucciso per noi. Ne abbiamo passate tante, negli anni sessanta, con tutta la droga e gli amici che morivano come mosche, e adesso siamo arrivati al punto in cui diamo davvero un grande valore alla vita. ([[Paul McCartney]])
*Ah, dimenticavo la cosa più importante, sono vegetariana, da parecchi anni, ormai. Non so se sia soggezione, ma da quando ho smesso di cibarmi di cadaveri [...] mi sento più propositiva, più vitale, più forte. La mia giovanile e proverbiale aggressività si è placata, lasciando spazio ad un atteggiamento più riflessivo nei confronti del prossimo. ([[Francesca Cheyenne]])
*Alimenti vegetali invece che animali sono la chiave della rigenerazione. [[Gesù]] prese il pane al posto della carne e il vino per sostituire il sangue nell'Ultima Cena. ([[Richard Wagner]])
*Allevare gli animali significa sacrificare l'ambiente. [...] Più il pianeta diventa ricco, più consuma; più consuma carne, più si condanna all'estinzione. [...] Ma ci sono ragioni per non perdere la speranza: per esempio, potremmo almeno stabilizzare i livelli di consumo {{NDR|di carne}}. Proprio nelle zono più abbienti (mi riferisco a Francia, Germania, Stati Uniti), si sono assestati se non addirittura diminuiti, facendo sì che le abitudini di vita vegetariane e vegane prendessero sempre più piede. ([[Bill Gates]])
*Altro lusso di cui godono i poveri [...] e del quale indubbiamente anche i più ricchi nell'[[età dell'oro]] furono privi, è l'uso di mangiare carne di animale. [...] Mi sono spesso domandato se non sia proprio da attribuirsi alla tirannia che l'abitudine esercita su di noi il fatto che uomini tolleranti e buoni considerino normale l'uccisione di tanti animali per il loro pasto quotidiano, sebbene la terra generosamente e abbondantemente provveda a fornirci svariati e ottimi vegetali. ([[Bernard de Mandeville]])
*Amo gli animali [...]. Non sopporto le crudeltà contro di loro, di [[proteina|proteine]] ci bastano quelle dei legumi. [...] Da vegetariani ci si sente meglio, si ha più energia, mentre la carne di quelle povere bestie terrorizzate è piena di ormoni e tossine. ([[Katia Noventa]])
*Amo gli animali, tutti gli animali. Non ferirei un gatto o un cane – o un pollo o una mucca. E non chiederei a qualcun altro di farlo per me. Ecco perché sono vegetariano. ([[Peter Dinklage]])
*Andavo spesso a vedere gli animali nelle fattorie con mia mamma da bambina e un giorno ho iniziato a rendermi conto che mangiavo quegli stessi animali che adoravo andare a trovare. Da lì ho deciso che non li avrei più mangiati. ([[Leona Lewis]])
*– Aprire un ristorante vegetariano?<br>– Eh certo, è il business del momento! Noi tra l'altro siamo pure vegetariani.<br>– Sì, se è per questo siamo pure cattolici, ma non è che diciamo messa! E poi Paoli', ma lo sai quanti ristoranti vegetariani ci sono a Roma?<br>– E troppi ne verranno ancora! È per questo che ci dobbiamo sbrigare! Li hai sentiti i media, no? La carne fa male, il pesce è inquinato, gli affettati t'ammazzano.<br>– E quindi?<br>– E quindi qual è l'unico cibo che non ti fa finire nelle casse da morto di tuo cugino? È il cibo vegetariano. (''[[Non è vero ma ci credo (film 2018)|Non è vero ma ci credo]]'')
*Benché sia stato impedito da circostanze esterne ad osservare una dieta strettamente vegetariana, sono stato a lungo un aderente alla causa in linea di principio. Oltre a concordare con gli obiettivi del vegetarianismo per ragioni estetiche e morali, è mia opinione che uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell'umanità.<ref>Una frase simile, «Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l'evoluzione verso un'alimentazione vegetariana», è [[Citazioni errate|attribuita erroneamente]] ad Einstein. Secondo la IVU (International Vegetarian Union), la frase inglese «''Nothing will'' [...] ''increase chances for survival of life on Earth as much as the evolution to a vegetarian diet''» risulta «completamente non verificata» e «sembra una cattiva traduzione dal tedesco» della frase di Einstein correttamente tradotta in inglese come «''a vegetarian manner of living by its purely physical effect on the human temperament would most beneficially influence the lot of mankind''» (da una lettera del 27 dicembre 1930 a Hermann Huth, editore della rivista ''Vegetarische Warte'').</ref> ([[Albert Einstein]])
*[[George Bernard Shaw|Bernard Shaw]] dice che finché gli uomini tortureranno ed uccideranno gli animali, e ne mangeranno la carne, ci sarà la [[guerra]]. Credo che ogni essere ragionevole debba essere di questo parere. Le bambine della mia scuola erano tutte vegetariane ed esse divenivano forti e belle con questo regime di legumi e di frutta. Qualche volta durante la guerra, quando sentivo le grida dei feriti, pensavo alle grida degli animali al mattatoio, e mi dicevo che gli Dei ci torturano come noi torturiamo questi esseri senza difesa. ([[Isadora Duncan]])
*Chi è sensibile ai problemi della sofferenza negli [[sperimentazione animale|animali di laboratorio]], come può restare insensibile davanti al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento? [...] Anche la pratica della macellazione risveglia un senso di ripugnanza nel vedere come l'animale viene inizialmente solo stordito per poi essere sgozzato [...], affinché la sua carne prenda quel colorito bianco che piace tanto agli italiani. Quanti ragazzi allora, dopo aver firmato all'uscita dalla scuola le petizioni contro la vivisezione, arrivati a casa si avventano sul piatto di carne tenera che la mamma ha premurosamente preparato? [...] Le statistiche sono drammaticamente chiare: davanti all'esercito di antivivisezionisti vi sono solo pochi sparuti drappelli di vegetariani. (''[[Una carezza per guarire]]'')
*{{NDR|Su [[Gesù#Vangelo secondo Matteo|Mt]] 25,40: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»}} Chi per una volta abbia accolto pienamente dentro di sé questa parola non potrà mai più maltrattare un animale e, se è coerente, non potrà neanche più mangiare carne, perché in questo modo si farebbe complice della morte degli animali. Oggi si sa che si può vivere benissimo senza mangiare carne e che vivendo da vegetariani si evitano persino molte malattie. Una società di vegetariani invitò una volta un uomo che adorava mangiare carne. Il menu era completamente vegetariano. All'ospite carnivoro fu servita una colomba viva con un coltello. Da quel momento in poi non mangiò più carne. È l'anonimato delle nostre vittime a renderci sordi agli urli degli animali. ([[Luise Rinser]])
*Ci sono così tante deliziose e nutrienti opzioni vegetariane tra cui scegliere al giorno d'oggi – in ogni parte del mondo – che non c'è bisogno di uccidere pesci o altri animali per il cibo. Una dieta vegetariana fa bene alla tua salute, agli animali, all'ambiente e alle tue papille gustative. ([[Yana Gupta]])
*Ciò che troviamo nei [[Veda]] è una brutale cosmologia basata sull'uccidere e sul mangiare [...]. Tuttavia, attorno al sesto e quinto secolo a.C., accade qualcosa di nuovo: una radicale «rivalutazione di tutti i valori» sotto forma di una forte reazione universalista contro questa cosmica catena alimentare; il rifiuto ascetico di tutta questa macchina infernale di vita che si riproduce attraverso il sacrificio e il mangiare. Il ciclo della catena alimentare viene ora percepito come un ciclo di eterna sofferenza, e il solo modo per raggiungere la pace è di sottrarsi a esso. (Rispetto al cibo, questo comporta ovviamente il vegetarianesimo: il non mangiare animali morti). ([[Slavoj Žižek]])
*Circa il 28% dei [[gas serra]] è causato dagli [[allevamento intensivo|allevamenti intensivi]]. So che essere completamente vegetariani è impegnativo, ma le proteine della carne possono essere sostituite in diversi modi. {{NDR|«E per i body builders?»}} Conosco tanti atleti vegetariani, per sembrare [[Terminator]] non bisogna per forza mangiare carne. ([[Arnold Schwarzenegger]])
*Coloro che ancora mangiano carne quando potrebbero fare altrimenti non possono pretendere di essere veri moralisti. ([[Stephen R. L. Clark]])
*''Come può la vista sopportare | l'uccisione di esseri che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue? | Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche. | Non è mostruoso desiderare di cibarsi | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo.'' ([[Franco Battiato]])
*Come sostenitrice del vegetarianismo, penso sia importante rendersi conto che questo pianeta non è nostra proprietà, coesistiamo con gli animali e quindi bisogna che abbiamo compassione per ogni co-membro del pianeta. Dovremmo essere gentili anche con le piante. ([[Aditi Govitrikar]])
*Con tutti i meravigliosi cibi vegetariani disponibili oggi, non ci vuole un mentalista per rendersi conto che mangiare carne non ha davvero più senso. Non è sano, è devastante per il nostro pianeta e significa una morte crudele e dolorosa per letteralmente miliardi di animali ogni anno. Quindi perché non provare il vegetarianismo? Avrai molta più energia, puoi perdere peso e, meglio di tutto, saprai che stai creando un mondo migliore per tutti gli animali che vivono qui. ([[Owain Yeoman]])
*Considerata la disgustosa origine della carne, la crudeltà di incatenare e di uccidere delle creature, è necessario astenersi dal mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'')
*Considero l'essere vegetariani un avanzamento morale, una scelta coerente che dovrebbe interessare settori sempre più ampi della società di un grande paese civile. Ma superficialità e ipocrisia sono sempre in agguato. Non è possibile dire di amare gli animali, e poi mangiarli. Eppure, quante volte mi capita di essere a tavola con persone che professano amore e rispetto per i nostri piccoli amici mentre stanno masticando una bistecca. ([[Michela Vittoria Brambilla]])
*Crescendo, entravo e uscivo sempre dall'ospedale con problemi di stomaco e nessuno riusciva a capire cosa c'era che non andava. Decisi di rinunciare alla carne e di diventare vegetariana e da allora non ho più avuto problemi di stomaco! Amo mangiare pasti vegetariani sani e deliziosi e le opzioni sono infinite. Non importa dove vado, posso trovare piatti vegetariani che soddisfino la mia fame e il mio gusto per l'ottimo cibo. ([[Patricia de León]])
*[[Gesù|Cristo]] era vegetariano e tutti i fedeli dovrebbero imitarlo. Nei giorni scorsi, in chiesa ho invitato i miei parrocchiani ad astenersi dal consumare la carne di [[pecora|agnello]]. Lo ripeto: è inutile che noi pronunciamo, durante la messa, l'Agnus Dei e poi subito dopo corriamo a mangiarlo. Ci vorrebbe maggiore coerenza, maggiore rispetto. Invece... ([[Mario Canciani]])
*Da un mese sono strettamente vegetariano. L'effetto morale di questo stile di vita, con il suo volontario assoggettamento del corpo e la conseguente emancipazione dai bisogni materiali, è immenso. Puoi giudicare tu stesso quanto ne sia profondamente convinto se ti dico che mi aspetto da esso niente meno che la ''rigenerazione'' dell'umanità. ([[Gustav Mahler]])
*{{NDR|«Da quanto è vegetariana?»}} Dal 1962, quando andai alla televisione francese per denunciare le condizioni dei macelli. È stato allora che sono diventata consapevole dell'orrore degli allevamenti intensivi, dei trasporti e dell'uccisione degli animali d'allevamento. Sono sempre stata sensibile alle sofferenze degli animali, ma da allora in poi mi sono rifiutata di essere complice di queste morti disumane industrializzate. ([[Brigitte Bardot]])
[[Immagine:Vcampi.jpg|miniatura|upright=1.3|''La fruttivendola'' (Vincenzo Campi, 1580)]]
*[[Dicearco]], nei suoi libri sull'antichità greca, riferisce che sotto il [[Età dell'oro|segno di Saturno]], quando la Terra era ancora spontaneamente fertile, nessun uomo mangiava carne, vivendo tutti di frutti e legumi che crescevano naturalmente. ([[San Girolamo]])
*Dieta vegetale e dolce riposo. Cibo animale e incubi. Cogli il tuo corpo dal frutteto; non strapparlo dal macello. Senza la dieta carnivora non potrebbe esserci alcuna sanguinosa guerra. ([[Louisa May Alcott]])
*– Dogbert, io non capisco perché tu, o chiunque altro, debba diventare vegetariano.<br />– Intendi dire perché io non prendo animali morti, li cucino finché diventano cancerogeni, poi li mangio anziché mangiare qualcosa di nutriente? È questa la tua domanda?<br />– Esattamente. C'è qualche buona ragione? Ti sei unito a una setta?<br />– Ovviamente. (''[[Dilbert]]'')
*Dunque sto vivendo senza grassi, senza carne, senza pesce, ma in questo modo mi sento proprio bene. A me pare sempre che l'uomo non sia nato per essere un carnivoro. ([[Albert Einstein]])
*È da quindici anni che non mangio carne. [...] Non ti rendi conto di che sapore ha il cibo finché non smetti di mangiare carne. È come se qualcosa accadesse al tuo palato, si purifica proprio, e la cosa più semplice – un pomodoro – ha il sapore della cosa più vibrante e strabiliante sul pianeta. ([[Kimberly Elise]])
*È indubitata cosa, che li cibi erbacei siano più confacenti all'uomo, per cui vedesi la più parte dei naturalisti a quella opinione inclinata, che l'uomo naturalmente non sia carnivoro. E se noi ponghiamo mente al parlare delle antiche scritture, rilevaremo con tutta chiarezza che le frutta della terra destinate vennero al nutrimento dell'uomo, e che sopra dei pesci, degli animali terrestri e dei volatili n'ebbe lo stesso uomo soltanto il dominio; sicché l'essersi poi dati alcuni uomini ad alimentarsi di animali fosse stata una necessità di alcuni luoghi, oppure un lusso. ([[Vincenzo Corrado]])
*È stato appropriatamente detto che il cammino verso la realizzazione di una riforma dietetica {{NDR|vegetariana}} procede per gradi, e che se anche ''venisse compiuto'' uno di questi passi, già quel singolo passo non sarebbe privo di importanza e di influenza sul mondo. Inutile aggiungere che quello di lasciare per sempre dietro di sé la barbarie di massacrare esseri a noi comuni – i mammiferi e gli uccelli – è il più importante e influente di tutti. ([[Howard Williams]])
*[È stato] sostenuto [...] che il fatto che le diverse specie di bruti siano state create per predarsi a vicenda offre una sorta di analogia la quale prova che è previsto che la specie umana si nutra di esse... [ma] l'analogia su cui si insiste è estremamente debole; poiché i bruti non hanno la possibilità di mantenersi in vita con altri mezzi, e noi l'abbiamo; l'intera specie umana potrebbe infatti vivere esclusivamente di frutti, legumi, erbe e radici, come fanno in realtà molte tribù di indù... ([[William Paley]])
*È una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. Quando porrete fine a questa maledetta strage? ([[Empedocle]])
*Esistono nessi inevitabili tra la comunione con gli animali, la compassione per gli animali, e il rifiuto di far soffrire, se non necessariamente il rifiuto di uccidere e/o mangiare gli animali. ([[Wendy Doniger]])
*Essendo un medico, oltre che una modella, so che mangiare veg è il primo e più importante ingrediente per mantenersi in forma. Se mangi pollo o altra carne, stai consumando tossine, grassi e colesterolo. Il cibo veg è fornito di tutte le vitamine e le proteine di cui hai bisogno per essere al tuo meglio. ([[Aditi Govitrikar]])
*Essere vegetariano mi ha sempre fatto sentire in salute. Mi sono sempre sentito leggero. Ogni volta che mi siedo a mangiare, sto aiutando l'ambiente. Sono fiero di essere vegetariano. ([[Dhanush]])
*Eusseno comprese che {{NDR|[[Apollonio di Tiana]]}} s'impegnava in un nobile proposito, e gli chiese da che punto avrebbe cominciato; ed egli rispose: «Dove cominciano i medici: purificando il ventre, essi ad alcuni prevengono le malattie, e altri conducono a guarigione». Dopo tali parole si astenne dal cibarsi di carne, dicendo che era impura e appesantiva la mente; e si nutriva di frutta secca e di verdure, sostenendo che è puro tutto ciò che la terra produce direttamente. ([[Lucio Flavio Filostrato]])
*Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini.<ref>Benché il vegetarianismo di Leonardo sia attestato da una lettera del navigatore [[Andrea Corsali]] a Giuliano de' Medici, e [[Giorgio Vasari]] abbia descritto la compassione di Leonardo per gli animali, queste esatte parole non sono di Leonardo. Scrive in proposito Alessandro Vezzosi, fondatore del Museo ideale Leonardo da Vinci: «La fonte di questa erronea attribuzione è da ascriversi alla peraltro eccellente antologia di articoli di scrittori, filosofi, scienziati e altri personaggi illustri intitolata ''The Extended Circle: A Commonplace Book of Animal Rights'' (1985) di [[Jon Wynne-Tyson]]. Tale citazione a sua volta era stata tratta da un romanzo (che aveva riportato anche alcune citazioni reali di Leonardo) di [[Dmitrij Sergeevič Merežkovskij|Dmitrij Merežkovskij]] intitolato ''The Romance of Leonardo da Vinci'' (tradotto dal russo nel 1928)».</ref> ([[Citazioni errate|erroneamente attribuita]] a [[Leonardo da Vinci]])
*Fortunati, quindi, i vegetariani: le proteine vegetali sono infatti veri e propri «farmaci» protettivi contro molte malattie. (''[[Una carezza per guarire]]'')
*Già negli anni Ottanta mia nonna non mangiava carne. "Non posso" diceva, "è carne di martire". Effettivamente, come altro si potrebbe definire la carne di quei corpi devastati dalla sofferenza? E non era ancora, credo, intervenuta la genetica, che ha permesso di modificare gli animali per accrescerne il rendimento, trasformandoli in malati cronici. ([[Susanna Tamaro]])
*Gli [[ascetismo|asceti]], nei loro sforzi di distacco progressivo dalla lussuria e dalla corruzione di questo mondo malvagio, hanno spesso adottato diete vegetariane. [...] Sia i [[Cinismo (filosofia)|cinici]] sia gli [[Accademia di Atene|accademici]] erano spesso vegetariani; astenendosi dai lussi e dai medicamenti del loro tempo erano talvolta in grado di ''vedere'' gli animali che non avevano più bisogno di opprimere. Un ascetismo di questo tipo è tutt'altro che disprezzabile: non ho dubbi che, se ci sforzassimo maggiormente di seguire la disciplina morale dei nostri predecessori, ne guadagnerebbe la nostra salute, i nostri doveri verso il mondo umano ci sarebbero meno pesanti, e i nostri occhi sarebbero più sensibili a quanto nel mondo vi è di valore. ([[Stephen R. L. Clark]])
*Gli [[ebrei]] si avvicineranno sempre più al mondo vegetariano [perché] secondo molti rabbini e leader spirituali dietro al vegetarianismo risiede il senso ultimo della morale ebraica. ([[Yitzhak HaLevi Herzog]])
*– Gli Uomini hanno fame [...]. Non dovrebbero mangiarle, le bestie?<br />– Possono sfamarsi senza sopprimere altre Creature-che-provano-dolore. ([[Piero Bevilacqua]])
*– Guarda che non è che ti giudico perché tu mangi carne, è solo che io preferisco non mangiare esseri che hanno un'anima.<br />– I [[Panteismo|panteisti]] pensavano che le piante avessero un'anima. Quindi dovresti digiunare. (''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]'')
*Ho deciso che non avrei più mangiato carne all'età di dodici anni e sono convinta che questa scelta abbia migliorato da tutti i punti di vista la mia qualità della vita. E non l'ha resa certo, come alcuni potrebbero pensare, troppo seria e piena di rinunce. Tutt'altro! ([[Paola Maugeri]])
*{{NDR|«Perché hai scelto di diventare vegetariana?»}} Ho molta simpatia per gli animali e mi viene difficile pensare di mangiarli. Le mucche sono creature meravigliose che non riesco a pensare squartate. Poi credo che gli animali abbiano sentimenti come noi ed è orribile che vengano trattati solo come oggetti da macello. ([[Dacia Maraini]])
*Ho sempre amato gli animali, sin da quando ero piccola. [...] non appena sono stata grande abbastanza da capire che la carne altro non è che un animale, ho voluto diventare vegetariana... ([[Isa Chandra Moskowitz]])
*I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi di animali. Nei prossimi anni milioni di persone sceglieranno di mangiare a un gradino più basso della catena alimentare, così da permettere che milioni di altri possano ottenere quanto occorre per sopravvivere. Se ciò succederà, aumenterà il livello di salute globale – nostra, del Sud del mondo, del pianeta. ([[Jeremy Rifkin]])
*I vegetariani consumano un decimo delle risorse rispetto a coloro che si nutrono di carne. Un vantaggio per l'ambiente e per la salute. ([[Rob Stewart (produttore cinematografico)|Rob Stewart]])
*Il desiderio profondo di evolvere a un livello di comprensione e di esistenza spiritualmente più maturo e di creare un ordine sociale che promuova giustizia, pace, libertà, salute, saggezza, prosperità, sostenibilità e felicità ci richiede categoricamente di smettere di considerare gli animali come beni di consumo e di passare a un'alimentazione vegetariana. ([[Will Tuttle]])
*Il lavoro muscolare intenso può essere fatto meglio e con meno fatica quando la carne viene eliminata completamente dalla dieta e quando le proteine necessarie vengono assunte da un assortimento di vegetali freschi e crudi e dai loro succhi [...]. Uccidere animali, uccelli e pesci, cuocerne la carne e mangiarla non è ciò che la natura intende come nutrimento per il corpo umano. Di contro, appena la carne viene eliminata dalla dieta, la conseguenza naturale è una salute migliore, oltre ad abitudini più salubri, miglior concentrazione e lucidità, più energia, vigore e vitalità e un'intelligenza più acuta. ([[Norman W. Walker]])
*Il futuro è con i vegetariani. ([[Rudolf Virchow]])
*Il macello d'innocui animali non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente ''affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati''. ([[Percy Bysshe Shelley]])
*Il messaggio di [[Gesù]] riguarda l'amore e la compassione, ma non c'è nulla di amorevole o compassionevole negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, dove miliardi di animali patiscono vite miserabili e muoiono di morte violenta. Gesù ordina gentilezza e misericordia verso tutte le creature di Dio. Sarebbe sconvolto dalla sofferenza che oggigiorno infliggiamo agli animali per indulgere al nostro gusto acquisito per la carne. I cattolici, e tutti i cristiani, possono scegliere. Quando ci sediamo a mangiare, possiamo accrescere la violenza, la miseria e la morte nel mondo, oppure possiamo rispettare le creature di Dio con una dieta vegetariana. Credo che siamo in obbligo di compiere scelte che siano le più misericordiose possibili, e tutti noi possiamo farlo a tavola con una dieta vegetariana. Non ci saranno allevamenti intensivi e mattatoi in paradiso. ([[Bruce Friedrich]])
*Il mio rifiuto di mangiar carne fu all'origine di un certo fastidio e venni spesso rimproverato per la mia bizzarria ma, dopo questo pasto leggero, feci progressi notevolissimi, in virtù di quella maggiore lucidità e celerità di apprendimento. ([[Benjamin Franklin]])
*Il nostro studio dimostra che più ci si avvicina a una dieta totalmente vegetariana, maggiori saranno i benefici per la salute... Le proteine animali, quando vengono consumate, scatenano una moltitudine di effetti indesiderati sulla nostra salute. Che si tratti del sistema immunitario, di vari sistemi enzimatici, della diffusione di agenti cancerogeni nelle cellule o di attività ormonali, di solito le proteine animali causano solo danni. ([[T. Colin Campbell]])
*Il primitivo progetto divino contemplava per tutti gli animali esistenti e per [[Adamo]] ed [[Eva]] una alimentazione esclusivamente vegetariana: ai progenitori Dio assegnò «ogni sorta di pianta [...]». Anche «a tutte le fiere [...]», Dio dà «come nutrimento le erbe» ([[Genesi|Gn]] 1, 29-30). L'assenza del male morale viene perciò espressa in una alimentazione che esclude la sofferenza, la violenza e la morte, recate di lì a poco dal [[peccato originale]]. L'avvio dell'umanità, con la maledizione dei progenitori, l'uccisione di [[Abele]], costituisce la perfetta antitesi alla primitiva armonia; la violenza e la morte hanno investito anche il modo di vivere degli animali che da esclusivamente vegetariani si sono fatti carnivori, obbligati anch'essi, per sopravvivere, ad uccidere e a sopraffare. ([[Chiara Frugoni]])
*Il primo e fondamentale principio di un'alimentazione sana è passare a un'alimentazione maggiormente basata sui vegetali. In particolare gli asiatici hanno praticato il vegetarianesimo per migliaia di anni. [...] gli argomenti etici e ambientali che depongono a favore di una dieta basata sui vegetali sono più solidi che mai, e i suoi benefici per la salute lo sono altrettanto. (''[[Mangiare zen]]'')
*Il sacrificio di animali [...] non ha origine da un beneficio come il sacrificio di prodotti raccolti, ma da una situazione difficile nata dalla fame o da qualche altro infortunio. [...] Le cause furono la fame e le guerre; esse portarono la necessità di mangiare gli animali. Ma finché vi sono i raccolti che bisogno c'è di praticare sacrifici se non sono più imposti da necessità? ([[Teofrasto]])
[[File:Lucas Cranach d.Ä. - Adam und Eva (Courtauld Institute of Art).jpg|miniatura|''Adamo ed Eva'' (Lucas Cranach il Vecchio, 1526)]]
*Il vegetarianismo è chiaramente l'ideale della [[Torah]]; Il [[Giardino dell'Eden]] è una società vegetariana. ([[Bonnie Koppell]])
*Il vegetarianismo è un modo ideale per realizzare la visione della Torah di un mondo in cui la scintilla divina in tutta la creazione è rispettata e venerata. ([[Bonnie Koppell]])
*Il vegetarianismo è uno stile di vita verso cui tutti dovremmo muoverci per la sopravvivenza economica, il benessere fisico e l'integrità spirituale. ([[Thomas Berry]])
*Il vegetarianismo non è solo una dieta, è tutt'un approccio alla vita. ([[William Shatner]])
*Il vegetariano non si limita a seguire una particolare alimentazione ma adotta uno stile di vita generale molto migliore di quello comune. ([[Michel Montignac]])
*Il vegetarismo non è una dieta, è una mentalità. Si distingue dal trend in quanto movimento sociale che porta valori e consapevolezza. Si è capito che mangiare carne non è necessario. Che ci si può liberare dal carnismo, così condizionante da non lasciare scelta. Invece, scegliere si può e si deve. ([[Melanie Joy]])
*In effetti, l'[[ebraismo]] come stile di vita cerca di inculcare in noi una consapevolezza della presenza divina nel mondo e di conseguenza il rispetto per la vita. Quanto più ci sta a cuore la vita, tanto più siamo difatti vicini a Dio. Di conseguenza, un vegetarianismo etico come stile di vita esprime i valori e le aspirazioni più nobili e sublimi dell'ebraismo stesso, portandoci più vicini alla sua visione della società come un tutt'uno. ([[David Rosen]])
*In nome di tutto ciò che è sacro nelle nostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema vegetariano. ([[Percy Bysshe Shelley]])
*– In realtà non mangiamo carne: siamo vegetariani.<br />– Scusami...?<br />– Anche Benjamin.<br />– Oh... Be', da quando?<br />– Da quando ho capito che la carne è il prodotto di un massacro.<br />– E sarebbe più accettabile se comprassi una lombata di maiale suicida? (''[[Desperate Housewives (quinta stagione)|Desperate Housewives]]'')
*[[Induismo|Induisti]] e buddisti non mangiano carne. Perché no? Perché sanno che anche negli animali c'è ''[[Ātman|atman]]'', il soffio divino. ([[Luise Rinser]])
*Intanto Moser trovava inaudito che "il nostro amico" non fosse ancora venuto a presentarsi [...] magari per chiedersi se i vegetariani mangiassero le uova, o perché i francesi non amassero la musica di quel [[Richard Wagner]] di cui si sentiva tanto parlare, o perché invece l'amassero, e se i suddetti vegetariani fossero dei buoni patrioti, e come fosse possibile, allora, che quel Richard Wagner fosse vegetariano. ([[Allard Schröder]])
*Io non mangio mai la carne. [...] Ah, non c'è bisogno di mangiare la carne! [...] è solo una questione di avere o non avere coscienza delle cose e [...] se uno riesce a mangiare la carne semplicemente perché non ha coscienza di quello che fa e dei mezzi di cui ci si serve per ammazzare quelle povere bestie, voglio dire, secondo me sta proprio qui l'errore. Cioè, capisci, tu [...] avevi coscienza del sangue, della violenza della cosa. [...] E ora tutto a un tratto l'hai persa. [...] E invece no, non bisognerebbe mai perdere la coscienza di queste cose. [...] Ce la caveremmo benissimo lo stesso perché in Francia abbiamo un mucchio di altre cose che si possono mangiare, capisci? Ragion per cui è solo un problema di coscienza, che si potrebbe risolvere in quattro e quattr'otto, non è difficile: non mangiandola, mangiando altre cose. [...] Oltretutto è economico, voglio dire, è molto cara la carne, mangiare i cereali non costa quasi niente, e pensando all'economia in generale, be', magari mi sbaglio, ma sono convinta che costi molto di più allevare una mandria di vacche su un prato, che mangiare quello che cresce nel prato. (''[[Il raggio verde (film)|Il raggio verde]]'')
*Io potrei dire, da immunologo esperto di immunodeficienze, che ci sono tantissimi dati sperimentali in letteratura che dimostrano che la dieta vegetariana espone di più a problemi di infezioni per carenza di produzione di anticorpi. Il discorso può essere fatto anche in un'altra maniera e cioè è stato riportato sperimentalmente che alcune sostanze vegetali, come per esempio i funghi, i tartufi, il sedano, i broccoli, alcune rape rosse ecc., hanno un'azione pro malattie autoimmuni, nel senso che aumentano dei cofattori, non in prima linea come le radiazioni ultraviolette, ma riportate in seconda linea, perché favorirebbero la formazione di autoanticorpi. ([[Fernando Aiuti]])
*Io sono vegetariana da 14 anni. Non mangio nemmeno le uova e i formaggi. Credo che a queste conclusioni, magari in modo meno radicale, arriveranno presto molte persone: non ci si può mantenere in salute mangiando i veleni che scarichiamo nel corpo di animali allevati in condizioni di continua e terribile sofferenza. ([[Julia Butterfly Hill]])
*L'avvenire è dei vegetariani, ciò è indubbio; e in un futuro che spero prossimo il nostro secolo sarà considerato disgustoso. Malgrado le meravigliose invenzioni di ingegni prodigiosi e le fortune enormi che abbiamo potuto ammassare, i posteri giudicheranno la nostra civiltà molto imperfetta a causa del massacro di tanti innocenti animali. ([[Charles Webster Leadbeater]])
*L'esser [[macellaio|beccaio]] debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata [[Gola (ingordigia)|gola]], a cui non basta il cibo ordinato dalla natura {{NDR|il cibo vegetale}}, più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto). ([[Giordano Bruno]])
[[File:PETA Lettuce Ladies (cropped).JPG|miniatura|Attiviste vegetariane ricoperte con foglie di lattuga]]
*L'interrogativo centrale, riguardo alle diete vegetariane, era solito essere se fosse salutare eliminare la carne e gli altri alimenti di origine animale [...]. Ora, invece, l'interrogativo principale è diventato se sia più salutare essere vegetariani piuttosto che mangiare carne. [...] La risposta ad entrambe le domande, basata sulle evidenze attuali, sembra essere sì. ([[Jane Brody]])
*La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano in quel periodo della sua esistenza, poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie. ([[Marguerite Yourcenar]])
*La civiltà industriale e tecnologica ha permesso all'umanità di sconfiggere o quasi la morte precoce. Nel corso degli ultimi cento anni la popolazione terrestre ha potuto triplicarsi. E tuttavia gli uomini continuano oggi ancora a nutrirsi come una volta, come sempre, di carne sanguinante, oggi ancora continuano a fondare la loro sussistenza sulla morte di altri esseri viventi. La verità è che la civiltà industriale e tecnologica non va rifiutata, bensì corretta, piegata, dominata. Capace, come è, di fornire surrogati di tutto, o quasi tutto, perché non le chiediamo di riscattarci dall'abbiezione della più grossa delle nostre contraddizioni, l'organizzato assassinio degli animali? ([[Giorgio Bassani]])
*La vita è diventata troppo preziosa in quest'era, per noi, per essere coinvolti nello spargimento di sangue, anche quello degli animali, quando possiamo sopravvivere senza di esso. Non si tratta di una scelta ascetica, occorre notare, quanto piuttosto di una che afferma la vita. Un [[ebraismo]] vegetariano sarebbe più completo nella sua capacità di abbracciare la presenza di Dio in tutta la Creazione. ([[Arthur Green]])
*{{NDR|Alla domanda «Qual è oggi la pratica [[yoga]] più importante?»}} La dieta vegetariana. ([[K. Pattabhi Jois]])
*La dieta vegetariana è essenziale per la pratica dello yoga. ([[B. K. S. Iyengar]])
*La natura ha insegnato al vostro stomaco a esigere solo vegetali, ma il vostro sfrenato desiderio di cambiamenti, d'innovazioni, vi ha spinto a distruggere gli animali, senza alcuna necessità né alcun criterio di giustizia, ha pervertito la vostra natura, ha distorto i vostri appetiti, comunque li abbiano chiamati il vostro orgoglio e la vostra smania di lusso. ([[Bernard de Mandeville]])
*{{NDR|Nel [[taoismo]]}} La proibizione di mangiare carne non aveva niente a che vedere con l'analoga limitazione sul consumo di carne nel [[Buddhismo|buddismo]]. Infatti nel buddismo il divieto alla carne viene dalla proibizione di uccidere gli esseri viventi; per i taoisti deriva invece dal fatto che gli spiriti all'interno del corpo hanno orrore del sangue, il cui Respiro li ferisce, costringendoli a fuggire e riducendo così la durata della vita. ([[Henri Maspero]])
*La scelta vegetariana non è una concessione romantica agli animali, ma il riconoscimento che la condizione di schiavitù in cui sono ridotti è una violazione dei loro diritti, un furto di libertà e giustizia a cui dobbiamo porre fine. ([[Adolfo Sansolini]])
*Le papille gustative vi ringrazieranno, giorno dopo giorno, per essere passati a una dieta vegetariana. ([[Michael F. Jacobson]])
*«Ma il suo vegetarianismo, Ms. Costello,» precisa il rettore Garrard gettando acqua sul fuoco «nasce da una convinzione morale, non è così?».<br>«No, non credo» risponde sua madre. «Nasce dal desiderio di salvarmi l'anima».<br>Ora c'è veramente un gran silenzio, interrotto solo dal tintinnio dei piatti mentre le cameriere depongono la meringata davanti a ciascun commensale.<br>«Be', ha tutto il mio rispetto» dice Garrard. «Come scelta di vita».<br>«Le scarpe che indosso sono di pelle» dice sua madre. «Anche la mia borsa è di pelle. Se fossi in lei non esagererei con il rispetto».<br>«La coerenza» mormora Garrard. «La coerenza è lo spauracchio delle menti anguste. Di certo si può tracciare una distinzione fra mangiare carne e indossare accessori di pelle».<br>«Sono gradi diversi di oscenità» ribatte lei. ([[John Maxwell Coetzee]])
*Mangiare carne è sensibilità, se sei stato allevato in una casa in cui nessuno ha mai pensato al {{sic|vegetarianesimo}}; se anche se ne è parlato, lo si è fatto per deridere i vegetariani: "Quegli sciocchi che pensano, diventando vegetariani, di essere diventati religiosi!". Se invece sei nato in una casa di vegetariani, in una famiglia vegetariana, vedrai chi mangia carne come un mostro: "Non sono affatto persone, sono intoccabili, non sono esseri umani, sono animali!" ([[Osho Rajneesh]])
*Mangiare carne è una forma di omicidio premeditato a scopo di libidine. E digerire un animale è un altro reato: occultamento di cadavere. Quindi non commettete reati. ([[Pino Caruso]])
*[[Mark Waid]] ha concepito {{NDR|[[Superman]]}} come un vegetariano, lo ha in un certo senso sancito e quindi la gente si è molto arrabbiata perché negli anni '70 si usava dire che il suo cibo preferito fosse il manzo alla borgognona. Ma io penso che lui sarebbe certamente un vegetariano, voglio dire, per lui sarebbe difficile non esserlo. È un super ragazzo che è cresciuto con gli animali e sono sicuro che ha avuto modo di empatizzare con loro sin dagli inizi. ([[Grant Morrison]])
*Mettere in tavola un pollo, un coniglio, presuppone la fine, spesso cruenta, certo sempre drammatica, dell'animale. L'esperienza orientale mi aveva svelato il mio essere vegetariano. Un atto violento che sta all'origine del piatto ne determina il carattere. La [[non violenza]] (''ahimsa'') verso la natura è una delle basi importanti per il nostro equilibrio psicofisico. ([[Pietro Leemann]])
*{{NDR|Spiegando come è diventato vegetariano a vent'anni dopo aver lavorato in un allevamento di maiali}} Mi ero affezionato a quegli animali e non potevo sopportare l'idea che sarebbero stati macellati. ([[Jeremy Corbyn]])
*Mia madre, che andava in città, mi condusse con sé e mi fece passare, come per caso, dal cortile di una macelleria. Vidi degli uomini con le braccia nude, insanguinate, che atterravano un bove; altri che sgozzavano dei vitelli e dei montoni, e ne squartavano le membra ancora palpitanti: rivoli di sangue fumavano qua e là per terra. Preso da una profonda pietà, mista ad orrore, chiesi di passare oltre al più presto, e l'idea di quelle scene orribili e disgustose, necessari preliminari di uno di quei piatti di carne che vedevo serviti a tavola, mi fece prendere in disgusto la nutrizione animale, e i macellai in orrore. ([[Alphonse de Lamartine]])
*Mia madre era convinta, ed io ho la stessa convinzione, che uccidere gli animali per nutrirsi della loro carne e del loro sangue, sia una delle infermità della razza umana, una delle maledizioni scagliate sull'uomo, sia per il suo fallo, sia per l'ostinazione della sua perversità. Ella credeva, ed io lo credo come lei, che quelle abitudini di durezza di cuore verso i più mansueti animali, compagni nostri, aiuti e fratelli di lavoro, e persino di affezioni quaggiù; quelle immolazioni, quegli appetiti di sangue, quella vista di carni palpitanti siano fatti per abbrutire e indurire gli istinti del cuore. ([[Alphonse de Lamartine]])
*Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'[[effetto serra|effetto-serra]] che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (''[[Mangiare zen]]'')
*Nel 1975 ho attraversato il Paese in motocicletta. Ricordo che era il periodo più brutto dell'anno, con un freddo tremendo. Andando lungo il Texas, passai attraverso gli allevamenti, che non avevo mai visto prima. Fu uno spettacolo davvero illuminante, straziante e terribile. È un sistema corporativo del tutto estraneo a ciò che è sostenibile, a ciò che è umano, a ciò che è compassionevole. A quel tempo, non sapevo nemmeno cosa fosse un vegetariano. Ho solo pensato: "Non posso più mangiare gli animali". ([[James Cromwell]])
*Nel cristianesimo antico persino coloro che facevano uso di cibo animale arrivavano a pensare al vegetariano come a colui che viveva una vita superiore e che si avvicinava di più alla perfezione cristiana. ([[George Salmon]])
*Nel mondo c'è già così tanta sofferenza: scegliere di essere vegetariano è una cosa che puoi fare per ridurre la sofferenza su base giornaliera. ([[Alyssa Milano]])
*Nell'induismo il vegetarianesimo è richiesto solo ai brahmani e ai mercanti, cioè a una minoranza. ([[Alain Daniélou]])
*Nessuna delle persone favorevoli a una dieta vegetariana o vegana, tra quelle di mia conoscenza, crede che gli animali da allevamento dovrebbero vagare liberamente se non diventassero cibo. Il modo in cui noi potremmo adempiere alle nostre obbligazioni morali verso questi animali sarebbe fermare fin da ora l'allevamento intensivo e permettere agli animali che si trovano in questi posti terribili di avere un vita buona. E, così facendo, non faremmo morire di fame il mondo. Ci sono molte altre alternative compassionevoli agli allevamenti intensivi. È probabile che quando le persone comprenderanno che ciò che stanno mangiando contiene dolore e sofferenza, i pasti privi di prodotti animali diverranno più comuni. ([[Marc Bekoff]])
[[File:DSC00355 - Orfeo (epoca romana) - Foto G. Dall'Orto.jpg|miniatura|Orfeo e gli animali in un mosaico romano di età imperiale]]
*Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. La carne, invece, la rifiutavamo, perché ritenevamo un'empietà sia il consumarla, sia il macchiare di sangue gli altari degli dèi.<br />Insomma, i nostri antenati realizzavano quell'ideale di vita, cosiddetto orfico, che consiste nel mangiare ogni cibo inanimato e nel rifiutare ogni cibo animale. ([[Platone]])
*Non amo mangiare carne. Ho visto come ammazzano gli agnelli e i maiali. L'ho visto e ho sentito i loro lamenti. Loro sentono la morte. Me ne sono andato per non vedere la morte. Non lo sopportavo. Piangevo come un bambino. Sono salito su per una montagna e non riuscivo a respirare. Mi sono sentito mancare il respiro. Ho sentito la morte dell'agnello. Mentre salivo sulla montagna piangevo. Avevo scelto una montagna dove non c'era gente. Avevo paura di essere deriso. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]])
*Non capisco perché chiedere alla gente di seguire una dieta vegetariana ben bilanciata sia considerato drastico, mentre è accettabile da un punto di vista medico aprire in due una persona o riempirla di farmaci potenti per ridurre il colesterolo. ([[Dean Ornish]])
*Non credi che le anime siano assegnate successivamente a corpi diversi, e che quella che chiamiamo morte sia soltanto una migrazione? Non credi che negli animali domestici o selvaggi o acquatici dimori un'anima che un tempo è stata di un uomo? Non credi che nulla si distrugge in questo mondo, ma cambia unicamente sede? Che non solo i corpi celesti compiono giri determinati, ma anche gli animali seguono dei cicli, e che le anime percorrono come un circolo?<br />Grandi uomini hanno creduto a queste cose. Perciò, astieniti da un giudizio e lascia tutto in sospeso. Se queste teorie sono vere, l'astenersi dalle carni ci mantiene immuni da colpa; se sono false, ci mantiene frugali. Che danno deriva dal credere in esse? Ti privo degli alimenti dei leoni e degli avvoltoi. ([[Sozione di Alessandria]])
*Non è necessario diventare vegetariani o vegani, l'importante è essere consapevoli che il cibo ha un costo. E ognuno di noi deve valutare se ritiene quel costo accettabile. ([[Giulia Innocenzi]])
*Non ho dubbi sul fatto che diventare vegetariana mi abbia fatto sentire meglio non solo fisicamente, ma anche perché ho appreso ciò che riguarda la sofferenza degli animali che vengono allevati e uccisi per il cibo. Mi sento bene sapendo che non sto contribuendo a quello. ([[Sophie Monk]])
*Non mangiare carne è una scelta indispensabile per un animalista: come si fa a preoccuparsi per la sorte degli animali e per la loro sofferenza, e poi a mangiarseli tranquillamente, sapendo quale terribile percorso li ha portati a diventare l'arrosto o la cotoletta che ci vengono serviti in tavola? ([[Marina Baruffaldi]])
*Non mangio animali perché non voglio vivere sulla sofferenza e sulla morte di altre creature [...]. Io stesso ho sofferto così tanto che riesco a sentire la sofferenza delle altre creature grazie a questa. ([[Edgar Kupfer-Koberwitz]])
*Non mi viene in mente alcun motivo per cui i vegetariani dovrebbero essere considerati effeminati. Perché? Perché ti stanno a cuore gli animali? È una cosa da effeminati? È una caratteristica da debole? Non dovrebbe, e credo sia una tristissima riflessione sulla razza umana il fatto che spesso lo sia. ([[Morrissey]])
*Non possiamo cercare la pace universale su questo pianeta finché gli uomini non smetteranno di uccidere gli animali per la propria alimentazione. ([[Charles Fillmore]])
*Non riesco ad essere vegetariano del tutto. Riesco a rinunciare alla carne per mesi ma poi, puntualmente, ci ricasco. Ciononostante ho ridotto il consumo considerevolmente ed è un bene dal punto di vista fisico, mentale e politico. Fisico perché se mangi poca carne stai meglio, mentale perché ingerire animali morti non è il massimo per l'anima e politico perché le conseguenze sociali ed economiche dell'abuso di carne sono inimmaginabili. [...] Mangiare meno carne è una scelta politica che ognuno di noi deve fare. È difficile, per lo meno per me lo è ed è proprio per questo che il legislatore (le commissioni ambiente e agricoltura [[Movimento 5 Stelle|M5S]] si stanno occupando del tema con diverse proposte di legge) deve trattare urgentemente la questione. ([[Alessandro Di Battista]])
*Non sono completamente vegetariano, anche se mi piacerebbe esserlo, per motivi di salute, perché ho sofferto di una grave anemia e sono costretto ogni tanto a mangiare un poco di carne. A ogni modo, credo che la nostra specie non sia naturalmente vegetariana, basta studiarne l'anatomia (per esempio i denti) e la fisiologia. Certo che sarebbe meglio mangiare molta meno carne. [...] anche questo problema del consumo di carne trova la sua causa remota nel sovraffollamento, che ha costretto l'umanità a distruggere buona parte della natura e a praticare sugli animali domestici metodi di allevamento che provocano in essi grande sofferenza. Secondo me, non è il mangiare gli animali il problema eticamente più sbagliato, ma la mancanza di rispetto e di attenzione quando sono vivi, la scarsa volontà di regalare loro una vita e poi una morte priva di sofferenza. ([[Danilo Mainardi]])
*Non sono una tenera mammoletta: ho giocato a hockey fino a ingoiare un buon numero dei miei denti e sono estremamente aggressivo sui campi di tennis... ma quell'esperienza al mattatoio riuscì davvero a sconvolgermi. Quando venni fuori da quel posto sapevo che non avrei mai più potuto fare un torto ad alcun animale! Conoscevo le motivazioni fisiologiche, economiche ed ecologiche dei vegetariani, ma fu la prova diretta della crudeltà dell'uomo verso gli animali a porre la base della mia adesione al vegetarianesimo. ([[Peter Burwash]])
*Non sono vegana, ma sono vegetariana da quando – a undici anni – scoprii cosa fossero esattamente le chicken nugget, le crocchette di pollo. Fatte coi polli!!! Per carità no, grazie: sto bene così. ([[Zendaya]])
*Non vedo ragione per cui si dovrebbero uccidere gli animali e farli diventare cibo per l'uomo, quando esistono tanti altri alimenti che sostituiscono la carne. Dopo tutto, l'uomo può vivere senza carne... ([[Tenzin Gyatso]])
*Nulla suscita più disgusto del cannibalismo, nulla disgrega così sicuramente una società; nulla – si potrebbe dimostrarlo – ottunde e degrada a tal punto la mente di chi lo pratica. Eppure, noi facciamo quasi lo stesso effetto ai buddisti e ai vegetariani. Noi consumiamo le carcasse di creature che hanno appetiti, passioni e organi simili ai nostri; noi ci cibiamo di neonati che hanno il solo torto di non essere della nostra specie; e il mattatoio risuona ogni giorno di urla di dolore e paura. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Ogni volta che ci sediamo a mangiare, facciamo una scelta. Per favore scegli il vegetarianismo. Fallo per gli animali, fallo per l'ambiente, e fallo per la tua salute. ([[Alec Baldwin]], ''[[Meet Your Meat]]'')
*Oltre che della propria salute, questi {{NDR|i vegetariani}} si preoccupano anche delle altre creature, e di solito sono molto più consapevoli della media anche sotto altri aspetti. ([[Ruediger Dahlke]])
*Per procurarsi della carne è sempre necessario ferire delle creature viventi e questo è un ostacolo per il raggiungimento della beatitudine celeste; si eviti dunque di mangiare carne. (''[[Manusmṛti]]'')
*Per [[Richard Wagner|Wagner]] il vegetarianismo non rappresentava soltanto una dieta o un modo di evitare sofferenze agli esseri non umani, ma anche e soprattutto una maniera per rendere concreta l'intuizione della profonda unità del cosmo: «Dio non è la luce che illumina il mondo dall'esterno: Dio è la ''luce'' che noi gettiamo sul mondo dall'interno di noi: è conoscenza per mezzo della compassione». E tale compassione si basa essenzialmente sull'intimo senso dell'unità di tutti gli esseri. ([[Martin Gregor-Dellin]])
*Perché sono tentato di affermare, nonostante [[Jacques Derrida|Derrida]] eviti tale questione, che "il vegetarianesimo è decostruzione"? Il vegetarianesimo, come ogni altra posizione progressiva, può diventare un sostituto simbolico completo per una responsabilità illimitata e non delimitabile – la rinegoziazione del nostro Essere verso gli altri animali. Ma può anche guidare una potente, pratica e multidimensionale trasformazione del nostro impegno politico. ([[David Wood]])
*Proprio come il [[divorzio]] secondo la parola del [[Gesù|Salvatore]] non fu permesso fin dal principio, ma a causa della durezza del nostro cuore fu una concessione di [[Mosè]] alla razza umana, così anche il mangiar carne fu sconosciuto fino al [[Diluvio universale|diluvio]]. Ma dopo il diluvio, alla maniera delle quaglie date nel deserto al popolo che mormorava, il veleno della carne animale fu offerto ai nostri denti. [...] Agli albori della razza umana non mangiavamo carne, né facevamo pratiche di divorzio, né pativamo il rito della [[circoncisione]]. Così abbiamo raggiunto il diluvio. Ma dopo il diluvio [...] ci è stata data la carne come cibo, e il divorzio è stato permesso agli uomini duri di cuore, ed è stato applicato il taglio della circoncisione, come se la mano di Dio avesse plasmato in noi qualcosa di superfluo. Ma una volta che Cristo è venuto alla fine dei tempi, e l'Omega è passata in Alfa e la fine è stata mutata in principio, non ci è più permesso il divorzio, né siamo circoncisi, né mangiamo carne. ([[San Girolamo]])
*Purtroppo, la maggior parte dei veg con cui ho avuto a che fare non ha alcun rispetto di scelte differenti. Il primo comandamento del loro credo è: offendere anche duramente il resto del mondo. Il secondo è ancora più irritante e lo si trova spesso sui siti di vegani. Recita: noi siamo migliori degli altri. Lo pensavano anche i [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Non a caso [[Adolf Hitler|Hitler]] era un convinto vegetariano. ([[Tommaso Labranca]])
*''Quale nero pensiero rattrista la mia ebbrezza! | Questi agnelli che sotto i miei occhi impazzano d'allegrezza, | strappati alla loro madre, ai fiori di questo poggio, | finiranno in città abbattuti da un coltello. | Servono per apprestare un banchetto sanguinario, | dove l'uomo, arrogandosi un diritto immaginario, | tiranno degli animali, esibisce senza rimorsi | i suoi assassinî mascherati, e si nutre di morti. | Fermati, uomo vorace, fermati.'' ([[Jean-Antoine Roucher]])
*Quand'ero bambino, avevo un'[[anatra]] che sembrava convinta che io fossi sua madre. Mi seguiva dappertutto. Quando andammo in vacanza, un vicino si offrì di pensarci lui. Al nostro ritorno, mi precipitai a chiedergli se la nostra anatra era stata buona. «Squisita», fu la risposta. Da quel giorno sono sempre stato un vegetariano. Non riesco a mangiare niente che abbia occhi. Il loro rimprovero è troppo severo. (''[[Quando gli elefanti piangono]]'')
*Quando diventi vegetariano, i familiari e gli amici si preoccupano per la tua salute e tu cominci a sentirti diverso; sai che ogni invito a pranzo comporterà la necessità di spiegare i motivi per cui non mangi carne e così via. Alla fine i più si fermano lì e non osano andare oltre: dire no a tutto ciò che comporta sfruttamento e morte per gli animali, quindi latte, uova, lana eccetera. Sembra impossibile, una cosa da estremisti e asociali. Ma bisogna ricordare che estremisti e asociali erano definiti i vegetariani fino a poco tempo fa; ora che il vegetarismo è più diffuso e accettato, quest'etichetta è passata a stigmatizzare i [[veganismo|vegani]]. [...] In realtà credo che l'unico modo per essere davvero vegetariani, cioè rispettosi degli animali, sia la scelta vegan e spero che presto il termine vegetariano torni ad indicare un'alimentazione a base vegetale e non lacto-ovo-vegetariana come avviene ora. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Quando prendiamo coscienza della violenza intrinseca ai rituali dei pasti e adottiamo con consapevolezza una dieta vegetariana, diventando una voce per coloro che non hanno voce, possiamo raggiungere una capacità di compassione e una felicità più grandi e vivere più pienamente la realtà della nostra interconnessione con ogni forma di vita. ([[Will Tuttle]])
*Quando sei da esempio, crei un certo livello di consapevolezza. I miei amici, persone con cui non ho mai discusso di vegetarianismo, stanno adottando uno stile di vita vegetariano perché se ne rendono conto. ([[Joaquin Phoenix]])
*Quando sono diventata vegetariana all'età di undici anni, è stata una transizione decisamente facile. Un ragazzo della mia scuola stava tentando di uccidere delle creature nello stagno. Quando provai a fermarlo, mi disse: "Tu mangi gli animali", come a dire che non avevo il diritto di provare a salvare qualcosa che poi sarebbe potuta finire sul mio piatto. L'ipocrisia delle mie azioni divenne cristallina in quel momento. Così decisi: niente più carne. ([[Alicia Silverstone]])
[[File:VeggiePrideParis2008.jpg|miniatura|upright=1.4|Manifestanti al Veggie Pride (Parigi, 2008)]]
*Riconquista o mantenimento del benessere, etica antispecista, stile di vita salutista, atto politico di consumo critico, naturale e consapevole: sempre più italiani nella community vegetariana [...]. Stanati inganni (e danni) del marketing del carrello onnivoro, continuare a dire che le proteine sono un'esclusiva della carne è sempre più anacronistico, oltre che un falso nutrizionale. ([[Maurizio Martucci]])
*Scegliete il vostro motivo – che sia l'ambiente, la salute, la sensibilità verso chi soffre la fame o verso gli animali macellati – ma limitate il consumo di carne: il vegetarianesimo è il futuro dell'alimentazione. ([[Tessa Gelisio]])
*Se qualcuno sostenesse che, non diversamente dai frutti della terra, il dio ci ha dato anche gli animali per il nostro uso, gli risponderei che, sacrificando esseri viventi, si commette contro di loro un'''ingiustizia'', perché si fa rapina della loro vita. ([[Teofrasto]])
*{{NDR|Riguardo al mantenersi vegetariano quando riceve salumi in regalo}} Se soffro? Soffro sì, ma pure se vedo la [[Monica Bellucci|Bellucci]] e non posso saltarle addosso. [...] [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] era vegetariano certo, sempre pallido, però suonava la chitarra [...]. ([[Roberto Gervaso]])
*Se tutti gli uomini fossero [[ebrei]], è stato giustamente osservato, non esisterebbe più alcun [[maiale]]; e se tutto il mondo fosse vegetariano, ci sarebbero ancora pecore o mucche, ben curate e protette dalla morte per fame? Forse qualche esemplare isolato in un giardino zoologico: tutte le rape dovrebbero infatti essere utilizzate per l'alimentazione umana. ([[David George Ritchie]])
*Se una salute perfetta è la miglior prevenzione e garanzia contro la malattia, e se una dieta vegetale ben selezionata e correttamente amministrata è quanto meglio si stimi per promuovere e preservare tale salute perfetta, allora questa parte del discorso – quello che ho osato chiamare l'argomento medico – è immediatamente smaltito. ([[William Alcott]])
*{{NDR|Riguardo all'importanza del riposo e della dieta}} Se viaggi a lungo o non dormi molto non durerai troppo. Io sono piuttosto sano e questo aiuta, e lo sono da tanto tempo: 20 anni passati a mangiare vegano o vegetariano e a prendermi cura di me stesso. Questo probabilmente aiuta il mio processo di conservazione. ([[Jared Leto]])
*Senza alcun dubbio le diete a base vegetariana sono tra le più salutari. Le prove sono così palesi e schiaccianti e riguardano un arco di tempo così lungo che la cosa non è più discutibile. [...] Il motivo principale per cui seguo una dieta ricca di cibi vegetali è il sapore. Mi sento privata del gusto se a ogni mio pasto non ci sono molte verdure. ([[Marion Nestle]])
*{{NDR|Alla domanda: «è possibile che [[Kṛṣṇa]] autorizzi a mangiare carne?»}} Sì, nel regno animale. Ma l'uomo civilizzato, religioso, non è fatto per uccidere gli animali e mangiarseli. ([[A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada]])
*Si può invero dubitare che la carne sia un genere di necessità. Si sa per esperienza che il grano e gli altri vegetali, insieme con latte, formaggio e burro o olio dove non c'è burro, possono fornire anche senza carne la più ricca, sana, nutriente ed energetica delle diete. ([[Adam Smith]])
*{{NDR|Sull'opzione vegetariana come arma per combattere il [[riscaldamento globale]]}} Si tratta senz'altro dell'opzione più stimolante e invitante in termini di fattibilità e immediatezza, quella che consentirebbe di ottenere cali apprezzabili nel breve periodo. ([[Rajendra Pachauri]])
*Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! Ci sono le messi, ci sono alberi stracarichi di frutti, ci sono turgidi grappoli d'uva sulle viti! Ci sono erbe dolci e tenere [...]. Avete a disposizione il latte e il miele profumato di timo. La terra nella sua generosità vi propone in abbondanza blandi cibi e vi offre banchetti senza stragi e sangue [...]. Che enorme delitto è ingurgitare viscere altrui nelle proprie, far ingrassare il proprio corpo ingordo a spese di altri corpi, e vivere, noi animali, della morte di altri animali! Ti par possibile che tra tanto ben di dio che produce la terra, ottima tra le madri, a te non piaccia masticare altro coi tuoi denti crudeli che carne ferita, riportando in voga le abitudini dei [[Ciclopi]]? ([[Ovidio]])
*So che molti dottori diranno che sono tutte sciocchezze. Che bisogna mangiare la carne perché la carne è necessaria. La carne non è una cosa necessaria. [...] Da quando non mangio carne, ho notato che il mio stomaco funziona meglio, che i miei pensieri funzionano meglio, e che invece di camminare corro. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]])
*Solo le circostanze ambientali ci spinsero a diventare mangiatori di carne ed ora che questo ambiente è sotto il nostro controllo e che abbiamo a nostra disposizione raccolti elaboratamente coltivati, dovremmo prevedibilmente ritornare alle nostre abitudini alimentari da primati.<br />In sintesi, questo è il credo vegetariano (o fruttariano come si fa chiamare uno di questi culti), che però ha avuto scarso successo. [...] Raramente i vegetariani spiegano la scelta di questo tipo di dieta dichiarando semplicemente di preferirla a qualunque altra, ma al contrario costruiscono una complicata giustificazione che implica ogni sorta di inesattezze mediche e di assurdità fisiologiche. ([[Desmond Morris]])
*Sono convinta che le prime esperienze che facciamo con il cibo condizionino profondamente il nostro approccio futuro. Io ho avuto la fortuna di crescere con una dieta vegetariana molto variata che non ho mai sentito come vincolante proprio grazie al fatto che avevamo tante cose tra cui scegliere. ([[Mary McCartney]])
*Sono diventata vegetariana circa 20 anni fa esclusivamente per amore degli animali. Quando combattendo da attivista per i [[diritti degli animali|loro diritti]] ho capito che grande contraddizione fosse mangiarli e poi pretendere per loro il riconoscimento di esseri senzienti, capaci di gioia e di dolori. [...] per me essere vegetariani comporta anche azioni responsabili in vari settori economici: come acquistare prodotti da commercio equo e solidale o da [[agricoltura biologica]], mai da produzioni convenzionali o intensive. Mai vestirsi di pelli o pellicce, mai con prodotti che prevedono lo sfruttamento degli animali, come i piumini d'oca. [...] Certo, essere vegetariani migliora la salute e allunga la vita. Ma sempre solo se si mangiano prodotti sani e biologici, altrimenti si assumono pesticidi e veleni. Diffido, però, di chi diventa vegetariano solo per salute, senza fare scelte che coinvolgano la coscienza con implicazioni etiche e morali. Di solito questi vegetariani, davanti alle privazioni e le tentazioni della gola, cambiano presto idea. ([[Monica Cirinnà]])
*Sono diventata vegetariana perché amo profondamente gli animali e non sopporto l'idea che debbano soffrire. ([[Claudia Zanella]])
*Sono diventata vegetariana perché mi sentivo davvero male per gli animali e li amo tanto. Gli animali sono molto dolci e non penso che meritino di essere torturati. ([[Mckenna Grace]])
*Sono diventato vegetariano molti anni fa dopo aver ascoltato ''[[Meat Is Murder]]'' degli [[The Smiths|Smiths]]. Ha aperto i miei occhi sulle dolorose vite degli animali allevati per il cibo, e sapevo di non voler far parte di ciò. ([[Brian Fair]])
*Sono diventato vegetariano per caso, grazie a [[Gianni Morandi]]. [...] La mia vita è cambiata, completamente, io sono un altro uomo: più tollerante, più calmo. [...] Alcuni miei amici mi hanno seguito, come [[Jovanotti]], che ha detto addio alle bistecche dopo essere stato a cena da noi. ([[Red Ronnie]])
*{{NDR|«Cosa ti ha spinto a diventare vegetariana?»}} Sono sempre stata un'amante degli animali. Avevo difficoltà a dissociare gli animali che coccolavo – cani e gatti, per esempio – dagli animali sul mio piatto, e non mi ha mai veramente interessato il gusto della carne. Ho sempre amato i miei cavolini di Bruxelles! ([[Kristen Bell]])
*Sono stato vegetariano due volte. La prima è durata dal 2001 al 2008. La seconda è adesso e non smetterà.<br />Era l'aprile del 2010. In aeroporto acquistai ''[[Jonathan Safran Foer#Se niente importa|Niente importa]]'' di [[Jonathan Safran Foer]]. Lo lessi tutto d'un fiato.<br />Safran Foer, da non vegetariano, fa una inchiesta sugli allevamenti industriali. Racconta in dettaglio come vengono ammazzati suini e bovini, tonni e polli. Si sofferma sulla vita a cui sono costrette le galline ovipare.<br />Fa menzione dettagliata del sadismo umano.<br />E poi racconta una delle nostre molte stranezze. Di come ci faremmo svenare per il nostro cane e di come non ci interessi nulla dell'olocausto quotidiano di animali non meno sensibili e intelligenti dei cani.<br />La domanda è: perché un maiale sì e un cane no? Perché riteniamo inaccettabili i coreani, che mangiano carne canina, e reputiamo normale crescere i figli con carne equina? Come è possibile commuoversi per un agnello visto alla tivù, o un piccolo cinghiale allo zoo, salvo poi mangiare voluttuosamente entrambi?<br />Lo so, tale dilemma ci porterebbe lontano. E molti di voi non condividono il mio approccio. Poche cose infastidiscono come i vegetariani convinti. Un po' perché sono pallosi e un po' perché toccano nervi scoperti: ci ricordano quanto siamo incongrui, ipocriti e sostanzialmente insensibili.<br />Non ho mai cercato di fare proseliti. Non parlo mai di questa scelta etica in pubblico. Però ne vado fiero. ([[Andrea Scanzi]])
*Sono vegetariana da quando avevo circa sei o sette anni [...]; da piccola mi divertivo a giocare con le galline e ascoltare il rumore delle mucche, così è nata in me la consapevolezza che mangiare un animale era come mangiare un cadavere. [...] Mangio prevalentemente verdura di tutti i tipi, pane, pochissimo formaggio, niente uova, niente carne, niente pesce. [...] Credo che il cibo a base proteica non faccia molto bene, inoltre credo che non necessariamente uno sportivo debba per forza mangiare carne per fare muscoli. Ho fatto quattro olimpiadi e vinto diversi mondiali mangiando in questo modo, sicuramente non sono una super muscolosa ma di forza ne ho parecchia e soprattutto non mi stanco mai. ([[Dorina Vaccaroni]])
*Sono vegetariano convinto da tanti anni, nemmeno ricordo quanti. Già da piccolo rifiutavo la carne, non mi piaceva proprio. [...] col passare del tempo essere vegetariani è diventata una necessità esistenziale. Non posso più nutrirmi di qualcosa che è vicino alla sensibilità umana. E un giorno ormai lontano ho capito che la mia era una scelta irreversibile. [...] Anche perché vedo i risultati sulla mia salute e sul mio stato mentale. Da quando ho bandito carne e pesce, faccio sogni più belli e so per certo che dipende dal cibo che mangio. ([[Franco Battiato]])
*Sono vegetariano da ventuno anni, vegano da nove. Non credo ci sia alcun estremismo, estremo è chi rompe le scatole agli altri. Sono una persona più serena, meno aggressiva e prendo meno raffreddori. ([[Red Canzian]])
*Sono vegetariano nell'anima. (attribuita a [[Jacques Derrida]])
*Soprattutto, devi costantemente allenare la tua mente ad essere amorevole, compassionevole e piena di [[bodhicitta]]. Devi rinunciare a mangiare carne, perché è molto sbagliato mangiare la carne degli esseri senzienti a noi parenti. ([[Shabkar Tsokdruk Rangdrol]])
*Stavo alla finestra del battello, guardando fuori sul fiume, quando vidi all'improvviso un uccello curioso che attraversava l'acqua verso la riva opposta, provocando grande agitazione. Seppi che era un gallo domestico, riuscito a sottrarsi al destino che lo sovrastava nella prigione, saltando fuori bordo, e che ora tentava disperato di salvarsi sull'altra riva. L'aveva quasi raggiunta quando le grinfia dei suoi accaniti persecutori si chiusero su di lui, che fu portato trionfalmente indietro, stretto per il collo. Dissi al cuoco che non volevo mangiare carne a pranzo.<br />Bisogna proprio che io rinunci alla carne; noi la mangiamo solo perché non pensiamo quanto ciò sia crudele e colpevole. [...] Finché non abbiamo coscienza della nostra crudeltà non possiamo essere biasimati, ma se, dopo il risveglio della nostra pietà, continuiamo a soffocare i nostri sentimenti solo per associarci agli altri nel saccheggiare la vita, allora insultiamo tutto ciò che c'è di buono in noi. Ho deciso così di tentare un'alimentazione vegetariana. ([[Rabindranath Tagore]])
*Tant'è: non esiste pratica, per quanto infame, per quanto atroce, che non s'imponga, se ha la [[consuetudine]] dalla sua parte. Quale fu dunque questo misfatto? Ebbene, non ebbero scrupolo di divorare i cadaveri degli animali, di lacerarne a morsi la carne esanime, di berne il sangue, di suggerne gli umori, e di seppellirsi viscere nelle viscere, come dice [[Ovidio]]. L'atto apparve sì disumano alle nature più mansuete, ma s'impose grazie al bisogno e alla convenienza. (Anche in mezzo ai piaceri e ai godimenti l'evocazione del cadavere cominciò a incontrar gradimento.) ([[Erasmo da Rotterdam]])
*Tutti amiamo gli animali, ma perché alcuni li chiamiamo "da compagnia" e altri "cene"? Se sapeste come viene prodotta la carne, probabilmente saltereste la vostra cena. Lo so. Vengo dalla terra del bestiame. Ecco perché sono diventata vegetariana. ([[k.d. lang]])
*Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente. E con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della tragedia della fame nel mondo. ([[Marco Olmo]])
*Un tempo si diceva: sei vegetariano o "addirittura" vegano? Attento alla salute. Oggi il discorso è capovolto: mangi carne? Attento alla salute. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Una dieta vegetariana sana a base di cibi integrali cambia l'espressione dei [[Gene|geni]]. Attiva quelli buoni, e disattiva quelli cattivi. I geni sono una predisposizione, non sono il nostro destino. E anche se i nostri genitori e i nostri zii sono tutti morti di diabete, cancro o persino infarto, non significa che avremo la stessa sorte. ([[Dean Ornish]], ''[[The Game Changers]]'')
*Uno degli abiti più consueti della violenza è la "normalità", l'accettazione acritica dell'esistente che comporta la partecipazione attiva alla catena di sfruttamento, discriminazione, morte.<br>Uno dei casi più eclatanti è il consumo di carne. Non sono poche le persone, in ogni parte del mondo, che hanno deciso di non cibarsi più di animali uccisi; sempre di più anche coloro i quali non consumando uova o prodotti caseari rifiutano di alimentare i profitti degli allevamenti intensivi. ([[Adolfo Sansolini]])
*Venivo tempestato di luoghi comuni, ogni volta che qualcuno apprendeva di questa mia scelta: "ma come fai per le proteine?", "ma come fai per il ferro?", "l'uomo è cacciatore per natura", "i canini che li teniamo a fare?", "ma perché non ti preoccupi dei problemi reali?", e via così. [...] pian piano, le cose sono diventate più semplici [...]. Ho visto sempre più persone capire il significato della parola "vegetariano", [...] ho visto persone con atteggiamento sempre meno polemico nei miei confronti; e ho visto – soddisfazione maggiore – alcune delle persone che prima mi criticavano o prendevano in giro diventare a loro volta vegetariane. E pazienza se ora si fanno belli della cosa come del risultato di una sensibilità che hanno SEMPRE avuto verso questi temi. ([[Dario Martinelli]])
*Vent'anni fa ho pensato: "Qual è la differenza tra mangiare una bistecca al sangue e uccidere il mio cane, tagliarlo e arrostirlo?" Ho sempre amato gli animali ma è stato verso la fine degli anni '80 che ho capito di dover diventare vegetariana. Nella mia vita molte cose convergevano – musicalmente, emotivamente – ma è stato soprattutto il mio amore per gli animali e il passare così tanto tempo in tour che mi ha fatto decidere che dovevo cambiare la mia dieta. Nelle [[The Runaways (gruppo musicale anni '70)|Runaways]] eravamo solite mangiare un sacco di cibo spazzatura. Così qualcosa doveva cambiare. ([[Joan Jett]])
*Veramente morale non è che colui che soccorre ogni vita alla quale egli può portare aiuto e si astiene di far torto ad ogni creatura che ha vita. La vita in se stessa è sacrosanta. Io mi rendo ben conto che il costume di mangiar carne non è in accordo con i sentimenti più elevati. ([[Albert Schweitzer]])
*Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania. ([[Claude Lévi-Strauss]])
*Vivo l'alimentazione vegetariana con una felice consapevolezza e con un grande riguardo sia verso la mia salute che verso quella degli animali, che amo visceralmente. ([[Guia Jelo]])
===[[Annie Besant]]===
*È cosa morale astenersi dalla carne, perché con ciò si diminuisce la quantità di sofferenza inflitta; ma dal punto di vista dello Yoga l'astinenza dalla carne non è un atto morale, ma solo un mezzo per un fine. Alcuni dei più grandi Yoghî della storia indiana a buon diritto si potrebbero chiamare Maghi Neri.
*Il seguace della via diritta, il Mago Bianco, rifiuta come alimento la carne perché il modo di ottenerla è contrario alla legge della compassione. Il Mago Nero potrà pure rifiutarla, ma solo perché egli non potrebbe servirsi così bene del suo veicolo, se questo fosse pieno degli elementi rajasici della carne.
*Ogni persona che mangia carne prende parte alla degradazione dei suoi compagni umani; su di lui o di lei pesa personalmente quella parte, e pesa personalmente la responsabilità.
===[[Max Brod]]===
[[File:Kafka1906 cropped.jpg|miniatura|[[Franz Kafka]], il cui vegetarianismo è attestato dal suo biografo [[Max Brod]]]]
*A proposito del vitto vegetariano, trovo fra i miei appunti un'altra frase {{NDR|di [[Franz Kafka]]}}. Egli faceva un confronto fra i vegetariani e i primi cristiani sempre perseguitati e derisi in locali sporchi. "Ciò che per natura è destinato ai migliori e ai più elevati si diffonde tra il basso popolo."
*Dopo anni e anni di esperimenti Franz {{NDR|Kafka}} ha trovato finalmente l'unico vitto che gli si confà, il vitto vegetariano. Per anni ha sofferto di mali di stomaco, ora è sano e fresco come non è mai stato da quando lo conosco. Ma si sa, ecco i genitori col loro prosaico affetto, e lo vogliono risospingere alla carne e ai suoi malanni.
*{{NDR|Franz Kafka, all'acquario di Berlino}} Vedendo i pesci nelle vasche luminose disse [...]: «Adesso posso guardarvi tranquillamente, non vi mangio più». Era il periodo in cui era diventato rigorosamente vegetariano.
===[[Gautama Buddha]]===
[[File:Buddha in Sarnath Museum (Dhammajak Mutra).jpg|miniatura|Una statua raffigurante [[Gautama Buddha|Buddha]], che alcuni sūtra [[Buddhismo Mahāyāna|Mahāyāna]], in particolare, presentano come un sostenitore del vegetarianismo]]
*Chi mangia carne uccide il seme della grande compassione. (''[[Mahāyāna Mahāparinirvāṇasūtra]]'')
*Un discepolo dovrebbe astenersi da cinque attività: commercio di armi, di esseri viventi, di carne, di bevande intossicanti e di veleno. (''[[Anguttara Nikaya]]'')
====''[[Laṅkāvatārasūtra]]''====
*''Chi mangia la carne coperta di sangue | terrorizza gli altri esseri; | quindi coloro che praticano | per compassione non dovrebbero mangiare carne.''
*E ancora, non dovete mangiare carne perché ciò impedisce ai praticanti di dare origine a pensieri di compassione.
*''Gli esseri in un'età futura | potrebbero stupidamente dire della carne: | "È pura e non è sbagliato, | i buddha hanno detto che possiamo mangiarne".''
*Mahāmati, quando si tratta di carne o pesce, non si può parlare di "non chiederla, non cercarla, non pensare a essa". Per questo motivo, non dovete mangiare carne.<br />Mahāmati, in alcune occasioni ho proibito di mangiare cinque tipi di carne, e in altre dieci tipi. Oggi [...] dico: assolutamente niente carne. Mahāmati, il Tathāgata, l'Arhat, il Perfetto Illuminato non ha mai mangiato né tanto meno ha insegnato a mangiare pesce o carne. A causa dei miei atti di grande compassione nel passato, io guardo tutti gli esseri come se fossero miei figli. E perché dovrei approvare il mangiare la carne dei propri figli?
*Non approverò mai il consumo di carne.
*Non dovete mangiare carne perché chi uccide le creature viventi prende tanto gusto al sapore della carne che, quando vede un essere, pensa a questa.
====''[[Śūraṃgama sūtra]]''====
*Affermo che se una persona riesce a (controllare) corpo e mente, e grazie a questo ad astenersi dal mangiare carne animale e dall'indossare abiti derivati dagli animali, sarà sicuramente liberato. Questo mio insegnamento è quello del Buddha, mentre tutti gli altri provengono dai demoni malvagi.
*Come possono dunque coloro che esercitano la grande compassione nutrirsi della carne e del sangue degli esseri viventi? Se i ''[[Monaco buddhista|bhikṣu]]'' si asterranno dall'indossare abiti di seta, sandali di cuoio e pellicce, e dal consumare latte, panna e burro, saranno veramente liberati da ciò che è mondano; dopo aver pagato i loro antichi debiti, non rinasceranno più nei tre regni dell'esistenza.
*Come potete dunque, dopo il mio ''[[Nirvana|nirvāṇa]]'', mangiare carne di esseri viventi e pretendere di essere miei discepoli? Dovete sapere che coloro che mangiano carne, per quanto le loro menti possano aprirsi e realizzare una parvenza di ''[[samādhi]]'', non sono altro che grandi ''[[rākṣasa]]'' che, dopo questa vita, sprofondano nuovamente nell'amaro oceano del ''[[saṃsāra]]'' e non possono essere miei discepoli.
===[[Aldo Capitini]]===
*Col vegetarianesimo (cioè non nutrendosi della carne di animali macellati, ma di prodotti della terra, e di derivati dagli animali, ma senza ucciderli) si realizza principalmente il riconoscimento del valore dell'esistenza di quegli esseri animali contro i quali si decide di non usare l'uccisione, e, di riflesso, si realizza una maggiore persuasione che non si debba usare violenza contro gli esseri umani. Dopo la decisione vegetariana noi guardiamo subito con nuovi occhi gli animali; non ne esageriamo il valore, ma sentiamo in noi qualche cosa di franco, di calmo, di affettuoso fino all'intimo.
*Il vegetarianesimo è in stretto rapporto con i problemi morali e religiosi, ed anzitutto con il problema dei fini e dei mezzi.
*Il vegetarianesimo è un modo considerevole per ridurre l'uccisione di animali. Condotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo.
*Io debbo confessare che, pur avendo un notevole interesse all'esistenza degli animali, mi decisi al vegetarianesimo nel 1932, quando, nell'opposizione al fascismo, mi convinsi che l'esitazione ad uccidere animali, avrebbe fatto risaltare ancora meglio l'importanza del rispetto dell'esistenza umana.
===[[Jean Carper]]===
*La [[verdura]] rappresenta un aiuto prezioso. Essa è in grado di prevenire la formazione dei [[calcolosi|calcoli]] e, se questi sono già presenti, di diminuire la frequenza delle coliche. La sostanza responsabile di questi effetti non è ancora stata identificata, ma una cosa è certa: tra i vegetariani la calcolosi colecistica è poco diffusa.
*Oltre alla vitamina C, frutta e verdura potrebbero contenere altre sostanze ad attività [[asma|antiasmatica]]. Sembra infatti che passando alla dieta vegetariana sia possibile migliorare notevolmente il decorso della malattia. [...] Come mai la dieta vegetariana è così efficace? Nessuno è in grado di dare una risposta precisa, tuttavia gli esperti ipotizzano che evitando gli alimenti di origine animale, il rischio di assumere sostanze in grado di scatenare una reazione allergica venga annullato quasi completamente.
*Seguendo per due anni un regime vegetariano, povero di grassi saturi e di colesterolo, è possibile non solo prevenire ulteriori attacchi {{NDR|[[infarto miocardico acuto|cardiaci]]}}, ma anche ridurre il danno arterioso. Queste virtù curative hanno probabilmente una spiegazione molto semplice: i caroteni e gli [[antiossidante|antiossidanti]] presenti nella frutta e nella verdura sono un vero toccasana per le arterie.
*Soffrite di [[artrite reumatoide]]? Se la risposta è positiva, non mangiare più carne potrebbe rivelarsi un'ottima soluzione. [...]<br />La dieta vegetariana è più potente dei farmaci?<br />Sembra di sì.
*Una ragione in più per limitare il consumo di carne: per i vegetariani la [[nefrolitiasi|calcolosi renale]] non costituisce un problema. In quelli inglesi, per esempio, la frequenza del disturbo è pari a un terzo di quella osservabile nei soggetti che prediligono le proteine animali. Essi, tra l'altro, assumono il doppio di [[fibra alimentare|fibre]], la cui efficacia preventiva è ben documentata, e hanno urine meno ricche di calcio.
===[[Guido Ceronetti]]===
*Da molti anni sono vegetariano e posso dire di averci guadagnato in salute fisica e mentale. Non ho perduto che le macabre catene del conformismo onnivorista.<br>Dati i prezzi del mercato delle carni, una famiglia volontariamente vegetariana galleggia meglio, può spendere in raffinatezze quel che risparmia in pezzi di cadavere, ha un bilancio meno pesante e lo stomaco meno guasto. Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune. Siate diversi, sostanzialmente diversi da come vi vogliono, da come vi fanno essere! E per esserlo infallibilmente, bisogna cominciare dal nutrimento, tutto è lì. Il vegetarianismo familiare è un'incrinatura sensibile dell'uniformità sociale, una piccola porta chiusa al male, in questa universale condanna a essere tutti uguali a servirlo. I bambini non sono un problema: quasi tutti sono, spontaneamente, vegetariani, e un vegetariano avveduto non li priva certo di proteina. La carne gli viene imposta dall'idiozia carnivorista degli adulti.
*Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d'altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l'Europa... Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi. Richiedere piatti di carne, parlarne, ricordarli è cosa da vecchi, e da vecchi incapaci di svecchiarsi con una dieta decisamente alternativa.
*Non c'è né vera compassione né vera tenerezza senza alimentazione rigorosamente vegetariana.
*Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare ''tutto'', e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
*Solo un vero vegetariano è capace di vedere le sardine come cadaveri e la loro scatola come una «bara di latta»; un mangiatore di carne (non mi sento di scrivere «un carnivoro» perché l'uomo non è un carnivoro) neanche se lo chiudono nel frigorifero di una macelleria avrà la sensazione di coabitare con dei cadaveri squartati. C'è come un velo sulla retina dei non vegetariani, quasi un materializzarsi di un velo sull'anima, che gli impedisce di vedere il cadavere, il pezzo di cadavere cotto, nel piatto di carne o di pesce.
===[[Antonio Cocchi]]===
*Che diremo noi di quell'altra bella invenzione che pur si dee a [[Pitagora]] e che riesce uno de' più potenti ed insieme de' più sicuri e più universali medicamenti, che l'industria umana abbia fin ora saputo trovare, benché per una fatale inavvertenza sia stato molti secoli trascurato, ed in questa nostra felice età finalmente rimesso in uso dalla filosofica medicina? Io intendo del vitto Pitagorico, il quale consisteva nell'uso libero ed universale di tutto ciò che è vegetabile tenero e fresco, e che di pochissima o nulla preparazione abbia bisogno per cibo, radiche foglie fiori frutti e semi, e nell'astinenza da tutto ciò che è animale, o fresco o secco ch'ei sia, o volatile o quadrupede o pesce.
*Che tal vitto Pitagorico considerato come rimedio soddisfa pienamente a tutto ciò che esigono le notizie più preziose della moderna medicina, e che è potentissimo per impedire o rimuovere o mitigare molte delle più atroci e più ostinate infermità.
*Ho creduto mio dovere l'esporre pubblicamente le ragioni del vitto Pitagorico considerato come buono ad usarsi per medicina, e insieme pieno d'innocenza di temperanza e di salubrità. Ei non è privo nemmeno d'una certa delicata voluttà e d'un lusso gentile e splendido ancora, se si voglia volger la curiosità e l'arte alla scelta ed all'abbondanza degli ottimi alimenti freschi vegetabili, come pare che c'inviti la fertilità e la naturale disposizione delle nostre belle campagne.
===[[Jonathan Safran Foer]]===
*Io non credo che la salute individuale sia per forza una buona ragione per diventare vegetariani, ma certamente se non mangiare carne fosse nocivo sarebbe una buona ragione per non essere vegetariani. Di certo sarebbe una buona ragione per far mangiare carne a mio figlio.<br />Ne ho parlato con alcuni dei più importanti nutrizionisti americani – interrogandoli sia sugli adulti sia sui bambini – e li ho sentiti ripetere sempre la stessa cosa: per la salute la dieta vegetariana è almeno altrettanto valida di una dieta che comprende la carne.
*La preoccupazione sulla realtà di quello che la carne è ed è diventata bastano per farmici rinunciare del tutto.<br />Ci sono ovviamente circostanze in cui posso figurarmi che mangerei carne – ci sono persino circostanze in cui mangerei un cane –, ma sono circostanze in cui è improbabile che mi trovi. Essere vegetariani è uno schema flessibile, e ho smesso di tornare di continuo sulla decisione se mangiare carne o meno (chi potrebbe farlo all'infinito?) a favore di un fermo impegno a non farlo.
*Non ricordo quante volte, dopo aver detto che sono vegetariano, il mio interlocutore ha reagito sottolineando una qualche incoerenza nel mio stile di vita o cercando di trovare qualche fallacia in un ragionamento che non avevo mai fatto. (Spesso ho avuto la sensazione che il mio vegetarianismo importasse molto più a queste persone che a me.)
*Quasi sempre, quando spiegavo che stavo scrivendo un libro sul «perché mangiamo gli animali», i miei interlocutori davano per scontato, pur senza sapere nulla del mio punto di vista, che fosse a favore del vegetarianismo. È un presupposto rivelatore, e implica non solo che un'indagine approfondita sull'[[allevamento]] animale spinga ad abbandonare il consumo di carne, ma che la maggior parte delle persone sappia che le cose stanno così.
===[[Mahatma Gandhi]]===
[[File:Gandhi LVS 1931.jpg|miniatura|upright=1.2|[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] ospite della Vegetarian Society (Londra, 1931)]]
*Non considero necessario nutrirsi di carne in nessuno stadio e in nessun clima in cui gli esseri umani si trovino a trascorrere la loro vita ordinaria. Ritengo la dieta a base di carne non idonea alla nostra specie. Facciamo male ad imitare il mondo animale inferiore, se apparteniamo a quello superiore. L'esperienza ci insegna che il cibo animale è inadatto a chi miri al controllo delle proprie passioni.
*Per restare fedeli al vegetarianismo si ha bisogno di una fede morale... Perché esso tende all'edificazione dello spirito e non del corpo. L'uomo è più che mera carne. È lo spirito che ci interessa, nell'uomo. Perciò, i vegetariani dovrebbero avere questa convinzione morale: che un uomo non nasce come animale carnivoro, ma per vivere della frutta e delle erbe che la terra gli offre.
*Sento che il progresso spirituale ci richiede di smettere, a un certo punto, di uccidere le creature nostre compagne per la soddisfazione dei nostri bisogni corporali.
*Vidi che gli autori vegetariani avevano esaminato il problema molto attentamente, dettagliandone gli aspetti religiosi, scientifici, pratici e medici, e dal punto di vista etico erano arrivati alla conclusione che la supremazia degli uomini sugli animali inferiori non implicava che i primi dovessero cacciare i secondi, ma che i più progrediti dovessero proteggere gli inferiori, e che ci dovesse essere assistenza reciproca fra loro come c'era fra uomo e uomo.
===[[Giamblico]]===
[[Immagine:Raffael 068.jpg|thumb|«Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia». (attribuita a [[Pitagora]], ritratto a sinistra nella ''Scuola d'Atene'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]])]]
*[[Pitagora]] stabilì anche un'affinità di natura tra gli uomini e gli animali, prescrivendo che gli uomini considerassero gli animali loro propri parenti e amici, in modo da non commettere ingiustizia contro nessuno di essi né ucciderlo né mangiarlo.
*Pitagora stabilì come norma anche l'astinenza dal mangiare esseri viventi e lo fece per la ragione, tra molte altre, che si tratta di una pratica pacificatrice. Infatti coloro che si fossero abituati a provare ribrezzo per l'uccisione degli animali come fatto illecito e contro natura, ritenendo che era molto più ingiusto uccidere l'uomo, non avrebbero più fatto la guerra.
*Pitagora [...] tolse una volta per tutte ai filosofi che avevano raggiunto i massimi livelli della speculazione i cibi più sofisticati e ingiustificati, raccomandando loro di non mangiare mai esseri viventi né bere vino né sacrificare animali agli dèi né recar danno ad alcuno di essi, e di mantenere anche la più accurata giustizia nei loro confronti.<br />Anche Pitagora viveva in questo modo, astenendosi dall'alimentarsi con carne di animali e prosternandosi davanti agli altari incruenti, e desiderando che anche gli altri cercassero di non eliminare ciò che è di natura simile a noi [''sc.'' gli animali], [...] educando gli animali selvatici con le parole e con le opere, ma senza far loro del male con punizioni. Anche tra i [[politico|politici]], inoltre, impose a coloro che dettavano le leggi di astenersi dal mangiare carne di animali, poiché era necessario che quelli che intendevano fare giustizia al più alto livello mai fossero ingiusti con gli animali che sono nostri simili.
===[[Margherita Hack]]===
*Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.
*Io penso che si dovrebbero portare i bambini delle scuole a vedere cosa sono i macelli. I macelli una volta erano in città, oggi li hanno portati ben lontani dalle città e nessuno sa più cosa succede. Per i bambini la carne è un bell'involtino in cellophane che si trova nei supermercati e non sanno nemmeno le sofferenze che sono state prodotte agli animali che hanno fornito la carne.
*{{NDR|Sulla carne}} Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra.
===[[Hermann Hesse]]===
*A un certo punto, dapprima attraverso i giornali, poi direttamente dalla cerchia dei suoi conoscenti, il dottor Knölge apprese dell'importante avvenimento della fondazione della Società vegetariana internazionale, che aveva acquistato un enorme appezzamento di terreno in Asia Minore e invitava tutti i confratelli del mondo, a prezzi modicissimi, a farvi visita come ospiti o per insediarsi in pianta stabile. L'iniziativa era stata promossa da quei gruppi idealisti di vegetariani tedeschi, olandesi e austriaci le cui aspirazioni rappresentavano una sorta di sionismo vegetariano, e miravano quindi ad acquistare, per gli accoliti e apostoli del loro credo, una terra propria con un'amministrazione propria, in una qualche parte del mondo in cui esistessero le condizioni naturali per vivere secondo l'ideale che avevano in mente. Un primo passo era proprio questa fondazione in Asia Minore.
*Il dottor Knölge, un insegnante di ginnasio andato presto in pensione e dedito privatamente a studi di filologia, non sarebbe di certo mai entrato in contatto con i vegetariani e il vegetarianismo se una tendenza all'affanno e ai reumatismi non l'avesse indotto, un bel momento, a seguire una dieta vegetariana. I risultati furono così strepitosi che da allora in poi, ogni anno, lo studioso trascorse alcuni mesi in una casa di cura o una pensione vegetariana, perlopiù nei paesi del Sud.
*Il gruppo che più saltava all'occhio, tuttavia, era quello dei [[frugivoro|frugivori]] puri. Costoro avevano rinunciato a templi, case e organizzazioni di qualsiasi genere e non mostravano altra aspirazione se non quella di diventare sempre più naturali e, per dirla con le loro parole, "avvicinarsi alla terra". Abitavano all'aperto e non mangiavano nulla a eccezione di quel che era possibile cogliere da alberi o cespugli. Disprezzavano oltre ogni dire tutti gli altri vegetariani, e uno di essi dichiarò apertamente al dottor Knölge che mangiare il riso e il pane era una porcheria analoga a quella di mangiare la carne, e che fra un cosiddetto vegetariano che beve latte e un qualsiasi beone non riusciva a scorgere alcuna differenza.
*La maggioranza di questi europei e americani usciti dai consueti binari portava con sé come unico vizio una certa pigrizia tipica di così tanti vegetariani. Essi non volevano né oro né beni di consumo, né potere né divertimenti, ma volevano innanzitutto poter condurre la loro modesta vita senza lavorare e senza essere importunati.
===[[Claus Leitzmann]]===
*La ragione principale, e assieme la più antica, che spinge un individuo a diventare vegetariano, è la convinzione etica che sia sbagliato far soffrire e uccidere gli animali.
*Per molti cristiani, vegetariani convinti, il quinto comandamento «non uccidere» è un'esplicita professione di vegetarismo.
*Resta il fatto che ''il'' vegetariano o ''la'' vegetariana tipo non esistono. Troppo diverse sono le motivazioni che spingono le persone a optare per un'alimentazione vegetariana. Una decisione simile dipende da esperienze, aspettative, condizioni di vita e riflessioni differenti. I motivi che animano una scelta vegetariana non sono costanti nel tempo e possono variare.
===[[Jeffrey Moussaieff Masson]]===
*«Che cosa ci guadagnano gli animali se divento vegetariano?» mi ha chiesto un amico l'altro giorno. Esiste una risposta valida. L'associazione Viva! – Vegetarian International Voice for Animals – spiega che se diventate vegetariani, nel corso della vostra esistenza salverete la vita di nove mucche, ventidue maiali, trenta pecore, ottocento polli, cinquanta tacchini, quindici anatre, dodici oche, sette conigli e una mezza tonnellata di pesce!
*Di solito chi decide di diventare vegetariano lo fa per tre motivi: per la propria salute, per il bene degli animali, per il bene del pianeta. Fino a tempi assai recenti la terza ragione veniva liquidata senza tanti complimenti, ma ora questo atteggiamento sta finalmente cominciando a cambiare. A quanto pare raccoglie sempre più consensi l'idea che la dieta americana standard non sia sostenibile: danneggia il nostro ambiente in vari modi ed è una delle principali cause del riscaldamento globale.
*La scelta del vegetarismo può sembrare troppo onerosa. In realtà non è un passo così difficile, e potrebbe davvero essere vista come la migliore forma di attivismo, con risultati concreti a ogni pasto.
===[[Moni Ovadia]]===
*Con [[Noè]], uomo giusto sopravvissuto alla distruzione, [fu] stipulato un nuovo patto, con il quale la specie umana [perse] il privilegio del vegetarianesimo e [fu] degradata all'alimentazione carnivora, marchio d'infamia per la sua incorreggibile aggressività. [...] Non esiste alcuna benedizione da recitare per la carne o il pesce, mentre è prevista per il pane, i dolci, il vino, la frutta e la verdura. Questo elenco di delizie e di alimenti vitali ci fa capire come non vi sia alcuna necessità di ammazzare esseri viventi per nutrirci.
*È una scelta etica e dietetica insieme. Io credo che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica.
*Io credo che il canone biblico, e anche quello islamico, siano di orientamento vegetarianista. È dopo il diluvio universale che all'uomo viene consentito di cibarsi della carne. Perché, a un essere vivente così violento con i propri simili, sembrava troppo chiedere che si astenesse dal cibarsi di carne. È una sorta di cedimento alla brutalità dell'uomo da parte dell'istanza etica universale.
*Non sopporto più l'idea di contribuire, pur se in minima parte, alla violenza. Non mi piace l'idea di mangiare esseri che sono stati uccisi. [...] La violenza è una: che sia contro un essere umano o un animale, non cambia nulla.
===[[Roberto Perrone]]===
*I vegetariani sono aumentati e aumenteranno in modo esponenziale. E i ristoranti si adeguano. Nascono sempre più ristoranti vegetariani [...]. Molti ristoranti che vegetariani non sono hanno nel menu sempre più piatti dedicati a questo tipo di clientela. Tutto doveroso e molto giusto. Ma io ritengo che la cucina debba essere vissuta a 360 gradi. Faccio un esempio. Io preferisco l'acqua gasata a quella naturale, però bevo entrambe. Secondo me per amare la cucina veramente bisogna essere capaci di assaggiare tutto, di sentire il gusto di ogni cosa.
*Il vegetariano con cui sei uscito è più o meno così, comincia a togliere e ad aggiungere. A meno che non trovi una proposta che gli vada bene. Altrimenti si divide in due sottocategorie: il vegetariano che soffre in silenzio e lo scassapalle che comincia a prendersela con il locale (e con i compagni di pranzo o cena) perché non sono al passo con i tempi. Per risolvere i problemi, mi è già successo, specialmente all'estero, mi sacrifico e scelgo un ristorante vegetariano, direttamente.
*In realtà non ce l'ho con i vegetariani. Sono loro, o almeno quelli più ideologizzati, che ce l'hanno con me. Il problema, in ogni aspetto della vita, è l'estremismo, anche se chi lo pratica non se ne accorge: è convinto di essere nel giusto e non sa e non vuole capire le ragioni degli altri perché ritiene le proprie inscalfibili, superiori.
*La scelta vegetariana (o di più, vegana) è, appunto, una scelta. Se a me piace l'agnello sambucano, però, non scassatemi i cabasisi.
===[[Plutarco]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Plutarco#De esu carnium|De esu carnium]]}}
*Ma la [[Pesca (attività)|pesca]] con l'amo e le reti, per qualsiasi tipo di pesce, è chiaramente un colpevole atto di ghiottoneria e avidità da parte di chi desidera mangiare pesce; rappresenta inoltre un intorbidire le acque del mare, e un penetrare nelle sue profondità senza una buona ragione. [...] Infatti non soltanto tra gli Egizi e i Siriani, ma anche tra gli Elleni c'era un elemento di santità nell'astenersi dal mangiare pesce. Con l'aiuto della giustizia, penso che dovremmo respingere con orrore il lusso inutile del mangiare pesce.
*Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva.
*Non vi vergognate a mescolare i frutti commestibili con il sangue e con la morte? Osate definire feroci i serpenti, le pantere e i leoni mentre siete voi che vi lordate di morte senza esser affatto da meno di queste fiere in fatto di crudeltà? Per essi, infatti, l'animale ucciso è fonte di nutrimento, mentre per voi è solo un boccone prelibato.
*Tu ti chiedi per quale motivo [[Pitagora]] si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali?
*Sarebbe il caso di discutere su chi cominciò per primo a mangiar carne, non su chi troppo tardi smise!
===[[Porfirio]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Porfirio#De abstinentia|De abstinentia]]}}
*A tutte le scuse di coloro che ammettono di fatto che si mangi carne per piacere ed intemperanza, e adducono invece sfacciatamente come pretesto di fare ciò per una necessità che attribuiscono, più di quanto convenga, alla nostra natura, mi sembra, Castrico, di essermi opposto a sufficienza con i libri precedenti.
*Condurre animali al macello, e, inebriato di massacro, farli cuocere, non per nutrirsene e saziarsene, ma allo scopo di trovarvi piacere e di soddisfare la propria ghiottoneria, non c'è nome per designare questo misfatto, questo crimine.
*{{NDR|Gli [[Antico Egitto|egizi]]}}, giustamente, li onoravano {{NDR|gli animali}} e si astenevano dal cibarsi di essi per quanto potevano.
*Il regime vegetariano contribuisce alla salute e nello stesso tempo ad acquisire una resistenza commisurata agli sforzi che l'esercizio della filosofia richiede.
*L'astinenza dalla carne degli animali non ci impedisce di vivere né di vivere bene.
===[[Tom Regan]]===
*Difficile immaginare cosa possa voler dire mangiare senza mangiar carne. Ecco cosa ci succede: qui c'è la bistecca, qui c'è una patata al forno e qui c'è l'insalata. Tolta la bistecca, cosa ci resta? Una patata al forno con un po' di insalata. Non c'è da stupirsi se inizialmente i temporeggiatori pensano che diventare vegetariani sia come fare un voto combinato di astinenza culinaria e povertà. Poi, col tempo, i temporeggiatori imparano che esiste una cucina tutta da scoprire che non fa uso di animali e che è contemporaneamente nutriente, varia e deliziosa, un menù di possibilità che comprende cibi che provengono da ogni parte del mondo. La vera sorpresa non consiste nel vecchio e solito cibo a cui rinunciamo, ma in quello nuovo e meraviglioso che scopriamo. Qualcosa che tutti noi dobbiamo imparare da soli, poiché nessuno ce lo insegna.
*[[Mahatma Gandhi|Gandhi]] aveva decisamente ragione su alcune cose. Mangiare animali, mangiare la loro carne, come facevo io, di certo favorisce il loro massacro, la loro morte violenta e assolutamente terribile [...].<br />Inoltre, da quanto cominciavo ad apprendere sull'alimentazione, venni a conoscenza del fatto che non era necessario mangiar carne per godere di buona salute. A questo punto tutto era chiaro: il massacro degli animali a scopo alimentare è qualcosa di inutile.
*Nessun vegetariano verrebbe meno alla propria scelta solo perché molti altri continuano a sostenere l'industria degli animali [...]. Poiché questa industria comporta la sistematica violazione dei diritti degli animali, per le ragioni addotte è moralmente sbagliato acquistarne i prodotti. È per questo che, secondo la teoria dei diritti, il vegetarianismo è moralmente obbligatorio; ed è per questo che non dobbiamo ritenerci soddisfatti di alcun risultato che non sia la fine completa dell'allevamento – non necessariamente intensivo – a scopo commerciale degli animali così come lo conosciamo.
===[[Jean-Jacques Rousseau]]===
*I grandi criminali si incalliscono nel delitto abbeverandosi di sangue. [[Omero]] rappresenta i Ciclopi, mangiatori di carne, come uomini mostruosi, e i Lotofagi come un popolo così amabile che, chiunque aveva cominciato a conoscerli, dimenticava persino il proprio paese per vivere con loro.
*Parrebbe dunque che l'uomo, provvisto di denti e di intestini analoghi a quelli degli erbivori, si debba naturalmente collocare in questa classe, e tale opinione non solo è confermata dalle osservazioni anatomiche, ma trova largo appoggio nei monumenti dell'antichità.
*Una delle prove che il gusto della carne non è naturale per l'uomo è l'indifferenza che i fanciulli hanno per questa vivanda, mentre tutti preferiscono alimenti vegetali, come i latticini, i farinacei, la frutta e così via. È soprattutto importante non snaturare questa primitiva inclinazione ed evitare in ogni modo di rendere i fanciulli carnivori, almeno per il loro carattere, se non per la loro salute, poiché, comunque si spieghi il fenomeno, è certo che i grandi mangiatori di carne sono in genere più crudeli e feroci degli altri uomini: è un fatto che viene osservato in tutti i luoghi e in tutti i tempi.
===[[Henry Stephens Salt]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Henry Stephens Salt#L'etica vegetariana|L'etica vegetariana]]}}
*La base ''morale'' del vegetarianismo è quella che sorregge tutto il resto.
*Non c'è da meravigliarsi che i riformatori alimentari appaiano come gente strana e irragionevole a coloro che non hanno compreso l'autentica ''raison d'être'' della riforma alimentare, e che continuano a discutere come se la scelta tra la vecchia dieta e la nuova fosse una mera questione di capriccio personale o di variazione professionale, nella quale l'aspetto morale è quasi irrilevante. [...] Deriva tutto dalla nozione che i vegetariani sono ripiegati su qualche sorta di sterile «coerenza» logica, invece di tendere a un pratico progresso verso un modo di vivere più umano – l'unico tipo di coerenza che in questa, o in qualsiasi altra branca della riforma, è possibile di per sé, o degna di un momento di attenzione da parte di ogni persona sensibile.
*Non è mia intenzione lanciare un appello esagerato o fantasioso al vegetarianismo. Esso non è, come ha asserito qualcuno, una «panacea» per i mali umani; è qualcosa di molto più razionale – una parte essenziale del moderno movimento umanitario, il quale non può compiere un vero progresso senza di esso.
*Parlo di principio ''etico'', perché non ci sono dubbi sul fatto che il motivo principale della scelta vegetariana sia quello umanitario. [...] il sentimento che sta alla base dell'intero movimento e che lo anima è l'istintivo orrore per la macellazione, specialmente per la macellazione degli animali che vantano un livello più alto di organizzazione, che appaiono così «umani», così strettamente simili all'uomo.
===[[George Bernard Shaw]]===
[[File:Vertumnus årstidernas gud målad av Giuseppe Arcimboldo 1591 - Skoklosters slott - 91503.tiff|thumb|''Rodolfo II'', composizione vegetale di Arcimboldo (1590 ca.)]]
*Come possiamo aspettarci delle condizioni ideali sulla terra quando siamo i becchini viventi di animali uccisi?
*Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici.
*Sono stato un cannibale per venticinque anni. Per il resto della vita sono stato vegetariano. Fu [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]] che mi aprì gli occhi per la prima volta sulla ferocia della mia dieta.
===''[[I Simpson]]''===
*– Iniziamo con del manzo di grado A, lo diamo da mangiare ad altre mucche e poi le uccidiamo e serviamo il risultato spaventoso su un panino ai sette cereali. Burger al quadrato!<br>– Mucche che mangiano altre mucche?! Ma è abominevole!<br>– No, Lisa, tu sei vegetariana ma quelle mucche hanno fatto una scelta diversa. ([[I Simpson (ventunesima stagione)|ventunesima stagione]])
*Mi prendo del chili vegetariano prima che si disperino e ci aggiungano della carne. ([[I Simpson (ottava stagione)|ottava stagione]])
*– Non eravamo soddisfatti delle altre linee vegetariane, ti meraviglieresti se sapessi in quante puoi trovare un tocco di maiale.<br />– Linda e io ci battiamo per i diritti degli animali. Infatti se ascolti certe nostre canzoni alla rovescia potrai sentire ogni possibile variante della zuppa di lenticchie!<br />– Quand'è che tutti quegli sciocchi impareranno che si può essere perfettamente sani semplicemente mangiando vegetali, frutta, farinacei e formaggio?<br />– Hew, Formaggio!<br />– Non mangi formaggio, Apu?<br />– No. No di no! Non mangio nessuno cibo che viene da un animale!<br />– Ah, allora penserai che io sono un mostro.<br />– Sì, che sei mostro lo penso, ma tempo fa ho imparato che sopporto gli altri invece che impongo loro mio credo. Sai si può fare influenza su gente senza che ossessioni lei. ([[I Simpson (settima stagione)|settima stagione]])
*Non posso essere vegetariano, adoro il sapore della morte. ([[I Simpson (diciannovesima stagione)|diciannovesima stagione]])
===[[Isaac Bashevis Singer]]===
*{{NDR|«Lei ha detto di non volere più pensare a Dio: l'ultima religione che non abbandona è la scelta vegetariana?»}} Direi proprio di sì: visto che non ho ideali migliori, lasciamo che questa sia la mia religione. {{NDR|«Il suo non sembra un atteggiamento molto lusinghiero né per la religione, né per Dio»}} Lo so, ma il problema è: «Come mai Dio non è vegetariano?». Questa è la vera domanda, o, come dicono a Brooklyn, la domanda da 64 dollari. Dio avrebbe dovuto essere il primo dei vegetariani.
*Il vegetarianesimo è la mia religione, sono diventato un vegetariano stabile circa venticinque anni fa. Prima di allora provavo e riprovavo, ma erano episodi sporadici. Finalmente, a metà degli anni sessanta, ho preso la decisione. Da allora sono vegetariano. [...] Questa è la mia protesta contro la condotta del mondo. Essere vegetariani significa dissentire, dissentire contro il corso degli eventi attuali. Energia nucleare, carestie, crudeltà, dobbiamo prendere posizione contro queste cose. Il vegetarianesimo è la mia presa di posizione. E penso che sia una presa di posizione consistente.
*Penso che tutto ciò che è collegato con il vegetarianesimo sia della massima importanza, perché non ci potrà mai essere pace nel mondo finché ci ostiniamo a mangiare gli animali. Questo si applica anche ai pesci. Io non mangio pesce. Sono diventato vegetariano perché per tutta la vita mi sono sentito in colpa e pieno di vergogna per il fatto di aver mangiato carne animale. Sono convinto che gli animali siano creature di Dio esattamente come lo sono gli esseri umani. E noi dobbiamo rispettarli, e amarli, invece di macellarli.
*Sono vegetariano per ragioni di salute: la salute del [[pollo]].
===[[Peter Singer]]===
*Diventare vegetariano non è meramente un gesto simbolico. Non è neanche il tentativo di isolarsi dalle sgradevoli realtà del mondo, di mantenersi puro e senza responsabilità per la crudeltà e per la carneficina che ci circondano. Diventare vegetariano è il passo più concreto ed efficace che si può compiere per porre fine tanto all'inflizione di sofferenze agli animali non umani, quanto alla loro uccisione.
*«È adeguata, dal punto di vista della nutrizione, una dieta esclusivamente vegetariana?» è una domanda che richiama alla mente l'argomento del proprietario di schiavi secondo cui lui e tutta l'economia del Sud sarebbero andati in rovina senza il sostegno della manodopera schiava.
*Sono vegetariano in quanto [[utilitarismo|utilitarista]]. Credo che l'applicazione del principio di utilità alla nostra attuale situazione – specialmente con riguardo ai metodi oggi utilizzati per allevare animali a fini alimentari e alla varietà di cibo a nostra disposizione – porti alla conclusione che dovremmo essere vegetariani.
[[Immagine:Oliver Goldsmith.jpg|miniatura|upright=1.2|Gli uomini migliori fingono un'estrema compassione per ogni sorta di animali: a sentirli parlare, uno straniero sarebbe indotto a pensare che non potrebbero fare del male neppure alla zanzara che li ha punti. Sembrano così teneri, e così compassionevoli, che li prenderemmo per innocui amici di tutto il creato e protettori del più orrendo insetto o serpente che avesse il privilegio di esistere. Eppure (ci credereste?) ho visto quegli stessi uomini, che si erano vantati in tal modo della loro sensibilità, divorare allo stesso tempo la carne di sei diversi animali preparati in fricassea. Che incredibile contraddizione! ''Provano pietà e mangiano gli oggetti della loro compassione!'' ([[Oliver Goldsmith]])]]
*{{NDR|Una cosa}} sorregge, rende coerenti e dota di senso tutte le nostre altre attività per gli animali. Questa specifica cosa è che ci assumiamo la responsabilità della nostra vita e che la rendiamo quanto più possibile immune da crudeltà. Il primo passo è smettere di mangiare gli animali.<br />Molte persone che si oppongono alla crudeltà verso gli animali, si arrestano di fronte alla prospettiva di diventare vegetariane. È di tali persone che [[Oliver Goldsmith]], il pensatore umanitario del diciottesimo secolo, scrisse: «Provano pietà, e mangiano gli oggetti della loro compassione».
===[[Tiziano Terzani]]===
*Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
*Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perché fare del proprio stomaco un cimitero?
*Tutta la nostra società è fatta per dare spago alla violenza, e allora violenza produce violenza, non c'è niente da fare. Per questo anche il mio essere vegetariano è una scelta morale. Ma come si può allevare la vita per uccidere e mangiarsela? [...] Hai mai sentito gli urli di un macello di maiali? E come puoi mangiare il maiale, poi? È impossibile.
===[[Henry David Thoreau]]===
*Credo che ogni uomo che sia sempre stato sincero nel conservare nelle migliori condizioni le proprie più alte e poetiche facoltà, sia stato particolarmente incline ad astenersi da cibo animale e da molto cibo di qualsiasi genere.
*Mi sono scoperto incapace di pescare senza diminuire un po' nella stima che ho di me stesso. [...] Inoltre, c'è qualche cosa di essenzialmente poco pulito, in questo cibo e in tutta la carne, e cominciai a vedere dove inizia il lavoro di casa e dove invece il tentativo – che costa così tanto – di avere un'apparenza pulita e rispettabile ogni giorno, e di mantenere la casa sempre accogliente e libera da cattivi odori e cattive viste.
*Nel mio caso, l'obbiezione pratica al cibo animale era la sua sporcizia; e inoltre, quando avevo preso, pulito, cucinato e mangiato il mio pesce, esso pareva non avermi essenzialmente nutrito. Era insignificante e non necessario, e costava più di quello a cui serviva. Un po' di pane o un po' di patate sarebbero serviti allo stesso scopo, con meno seccatura e minore sporcizia.
*Può essere vano chiedere perché l'immaginazione non possa essere riconciliata alla carne e al grasso. A me basta che sia così. Non è un rimprovero il fatto che l'uomo sia un animale carnivoro? È vero, egli può vivere, e vive in effetti, per lo più depredando gli altri animali; ma questo è un miserabile modo di vita – come può ben convincersi chi vada a mettere trappole ai conigli o a sgozzare gli agnelli – e sarà considerato benefattore della sua razza colui che insegnerà all'uomo di limitarsi a un cibo più innocente e più sacro. Qualunque possa essere la mia consuetudine, non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali; allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'una l'altra quando vennero in contatto con le più civili.
===[[Lev Tolstoj]]===
[[File:Tolstoj's vegetarian breakfast.JPG|thumb|Una colazione (vegetariana) di Tolstoj a [[Jasnaja Poljana]]]]
*Già diverso tempo addietro, leggendo il bellissimo libro ''Ethics of Diet'' {{NDR|di [[Howard Williams]]}}, m'era venuta voglia di visitare un macello, per vedere con i miei occhi la sostanza della questione di cui si tratta appunto quando si parla di vegetarianesimo. Ma continuavo ad aver degli scrupoli, così come sempre se ne hanno ad andare a vedere delle sofferenze che si è ben certi di trovare, e che non potrai far nulla per scongiurare, e così rimandavo sempre il giorno.<br />Ma poco tempo fa mi imbattei, per strada, in un macellaio, che era venuto a casa dei suoi e che stava tornando a Tula. È un macellaio ancora inesperto, e il suo compito è perciò quello di dare il colpo di pugnale. Gli domandai se non provava compassione, a uccidere quelle bestie. E mi rispose così come rispondono sempre: «C'è poco da aver compassione. Quel lavoro lì bisogna farlo». Ma quando gli dissi che non era indispensabile mangiar carne, ne convenne e allora convenne pure del fatto che sì, le bestie facevano compassione.
*Non bisogna indignarsi al punto di odiare gli uomini per pietà verso gli animali [...] bisogna invece agire in conformità di ciò a cui spinge questo sentimento, e cioè non mangiare carne di qualsiasi essere a cui sia stata tolta la vita. Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli animali per mangiarli. Il vegetarismo si diffonde molto rapidamente.
*Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la necessità di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro stessi; costoro la difendono caparbiamente, con ''male''volenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne.
*Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto [...] della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.<br />Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.
===[[Umberto Veronesi]]===
{{vedi anche|sezione=s|[[Umberto Veronesi#Perché dobbiamo essere vegetariani|Perché dobbiamo essere vegetariani]]}}
*Considero il vegetarianesimo una conquista culturale e un segno di civiltà. Chi è vegetariano si sente cittadino della Terra, perché non deve uccidere e massacrare i suoi abitanti per rispondere al suo primordiale bisogno di cibo. L'orgoglio vegetariano è analogo a quello che provavano i greci che appartenevano alle prime scuole filosofiche e infatti i vegetariani convinti, a partire da [[Leonardo da Vinci]] fino ai [[The Beatles|Beatles]], hanno fatto della loro scelta una bandiera, che indica una certa visione del mondo: con meno violenza, meno morte, più coscienza e più senso di responsabilità individuale.
*Il mio impegno a favore del vegetarianesimo non ha solo basi scientifiche e mediche, ma anche filosofiche. Anzi è nato in me da bambino dall'amore e dal rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può difendersi e far valere le sue ragioni. Non ho mai sopportato la prigionia degli allevamenti e la crudeltà della macellazione. Evitare la carne è un modo per evitare la sofferenza inutile degli animali.
*Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del [[gorilla]]. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie.
*Il vegetarianesimo è una scelta di rispetto per l'ambiente e di responsabilità nei confronti del futuro dell'uomo. Ma è soprattutto una scelta di amore per la vita e per gli animali. Mi rendo conto che è difficile pensare al dolore terribile degli animali quando si mangia carne: come immaginare che quella fettina sottile e ben cucinata che ci presentano nel piatto era pochi giorni prima un [[bue|vitellino]] che scorrazzava nei prati accanto alla mamma? Ancor meno facile è visualizzare le torture che ha subito nel macello.
*Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che la sensibilità collettiva ritiene ormai un rischio per la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall'atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull'erba che, mangiata dal bestiame, si accumulano nei suoi depositi adiposi, e infine arrivano sul nostro piatto quando mangiamo la carne. Una sostanza tossica è più pericolosa se viene ingerita piuttosto che se viene respirata.
*Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". [...] La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele.
===[[Voltaire]]===
*Bisogna risalire fino al buon [[Porfirio]], ai compassionevoli [[scuola pitagorica|pitagorici]], per trovare qualcuno che abbia cercato di farci vergognare della nostra cruenta ghiottoneria; oppure bisogna recarsi tra i [[Brahmanesimo|brahamani]]. Infatti i nostri [[monachesimo|monaci]], costretti dal capriccio dei fondatori dei loro ordini, a rinunziare alla carne, sono assassini di sogliole e di rombi, quando non lo sono di pernici e di quaglie. E né tra i monaci né nel concilio di Trento né nelle nostre assemblee del clero né nelle nostre accademie si è mai pensato di chiamare un male quella carneficina universale. Nei concili non vi si è pensato più che nelle taverne.
*Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri?
*Eppure io non vedo tra noi nessun moralista, nessuno dei nostri loquaci predicatori, nessuno nemmeno dei nostri Tartufi, che abbia mai fatto la minima riflessione su quest'orrenda abitudine divenuta in noi natura.
==Proverbi==
*''If slaughterhouses had glass walls, the whole world would be vegetarian.'' ([[Proverbi inglesi|inglese]])
:Variante: ''If slaughterhouses had glass walls, everyone would become a vegetarian.''
:Se i [[mattatoio|mattatoi]] avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.<ref>La frase viene spesso attribuita a [[Paul McCartney|Paul]] e [[Linda McCartney]].</ref>
*Mangiare carne è mangiare i propri parenti.<ref>Detto che, facendo riferimento alla credenza nella [[Reincarnazione|metempsicosi]], promuove il vegetarianismo.</ref> ([[Proverbi indiani|indiano]])
==Slogan==
[[File:Elizabeth Berkley PETA1.jpg|miniatura|[[Elizabeth Berkley]] in un manifesto pro-vegetarianismo]]
{{vedi anche|Slogan vegetariani}}
*I vegetariani lo fanno meglio!
:''Vegetarians Do It Better!''
*Lascia che il vegetarianismo cresca su di te.
:''Let Vegetarianism Grow on You.''
*Prova a relazionarti con chi è sul tuo piatto.
:''Try to Relate to Who's on Your Plate.''<ref>Slogan della [[People for the Ethical Treatment of Animals|PETA]] che invita a considerare gli animali come essere senzienti con cui relazionarsi e non come cibo, e quindi a diventare vegetariani o vegani.</ref>
==Note==
<references />
==Voci correlate==
{{div col|3}}
*[[Allevamento]]
*[[Allevamento intensivo]]
*[[Animale]]
*[[Animalismo]]
*[[Carne]]
*[[Cibo]]
*[[Cucina vegetariana]]
*[[Diritti degli animali]]
*[[Fruttarismo]]
*[[Industria della carne]]
*[[Macellaio]]
*[[Mattatoio]]
*[[Storia del vegetarianismo]]
*[[Veganismo]]
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul}}
{{vetrina|7|1|2019|argomenti}}
[[Categoria:Dietetica]]
[[Categoria:Etica]]
[[Categoria:Vegetarianismo| ]]
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Renato Fucini
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[[File:Renato Fucini.gif|thumb|Renato Fucini]]
'''Renato Fucini''' (1843-1921), scrittore italiano, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di '''Neri Tanfucio'''.
==Citazioni di Renato Fucini==
*''Du' minuti avanti di morì | pare na bu..., ma era vivo!'' (da ''La morte improvvisa'')
*''Levato quer viziaccio di rubbare | San Ranieri è 'n gran santo di ve' boni''. (da ''San Ranieri miraoloso'')
*Mi son domandato qual [[libro]] mi ha fatto maggiore impressione; e mi son risposto: — Forse quello che ne ha fatto meno ad altri. — Quale avrà influito più sul buon andamento della mia carriera? — Forse qualche libro che ha rovinato quella di altri.<ref>In ''I migliori libri italiani'', Hoepli, Milano, 1892, p. [https://books.google.it/books?id=aWkpAAAAYAAJ&pg=PA90 90].</ref>
*''Poveri [[frate|frati]]! avvezzi a nun fa' niente, | chi sa quanti ne stianta dar dolore''. (da ''La soppressione de 'onventi'', son. LXVII)
==''Napoli a occhio nudo, {{small|Lettere a un amico}}''==
===[[Incipit]]===
<div style="text-align:right;">Napoli, 5 maggio 1877.</div>
Eccomi a Napoli; eccomi finalmente in questa terra promessa ad incarnare il sogno dorato della mia vita. Non ti ho scritto subito, perché la confusione del mio povero cervello, appena piovuto in questa enorme voragine, è stata tale da non permettermi di farlo. Ora però che ho ripreso fiato e che ho cominciato a riordinarmi le idee fino ad oggi sparpagliate e frullate in tondo come foglie secche dal vento, mi faccio una festa di mantenerti la promessa e di scriverti qualche cosa da questo paese. La sera stessa del mio arrivo, vidi il nostro caro Enrico che m'era venuto incontro alla stazione. Cascammo l'uno nelle braccia dell'altro come due feriti al core; ci abbracciammo, ci stringemmo come pazzi e dopo un breve, ma furioso assalto di domande che non aspettavan risposta, si montò di volo in una vispa carrozzella e subito, per non perder tempo, senza pensare a {{sic|valige}}, a stanchezza, a nulla, una corsa attraverso alla immensa città.
===Citazioni===
*Roma è troppo grande per la mia piccolezza [...]. (p. 2<ref name=Petrus>Citato anche in Pierro, 2000.</ref>)
*Strano paese è questo! Quale impasto bizzarro di bellissimo e di orrendo, di eccellente e di pessimo, di gradevole e di nauseante. L'effetto che l'animo riceve da un tale insieme è come se si chiudessero e si riaprissero continuamente gli occhi: tenebre e luce, luce e tenebre. (pp. 5-6<ref name=Petrus />)
*Lo spirito di una indipendenza primitiva regna assoluto; ognuno fa quel che crede e quel che più gli accomoda senza curarsi se sarà ridicolo o se arrecherà molestia. (p. 6<ref name=Petrus/>)
*Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità dì tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo, dalle lotte continue che gl'invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga, da permettere l'incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trapiantarvi dal proprio paese. (pp. 9-10<ref name=Petrus/> )
*Quante volte dal folto di questo pandemonio, allorché udivo appena il cannone di Sant'Elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di Napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'Adriatico, ai suoi vuoti palazzi ed al silenzio de' suoi canali che lascia intendere il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare de' colombi su le cuspidi delle sue torri affilate! − Bellissime ambedue queste regine del mare, ma quanto diversamente belle! − Su la laguna posa languidamente la bellissima e pallida matrona, stanca sotto il peso degli anni, povera in mezzo alle sue gemme, ma ricca d'orgoglio per antica nobiltà. Ai piedi del Vesuvio, la voluttuosa e procace Almea, balla in ciabatte la tarantella, e canta e suda povera di tutto, ma ricca di speranze, di giovinezza e di sangue. Quella si nutrisce di mestizia e di gloria; questa, di maccheroni e di luce. Quella coperta di laceri broccati, ma lindi; questa seminuda e lercia, dalle ciabatte sfondate alla folta chioma nerissima ed arruffata. (p. 18)
*S'io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di Proteo, in verità mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è sembrato essere il carattere di questo popolo.<br/>È così instabile, così pieno di {{sic|contradizioni}}; si presenta sotto tanti e così disparati aspetti dagli infiniti punti di vista da cui può essere osservato, che su le prime è impossibile raccapezzarsi. Ad un tratto ti sembreranno ingenue creature e ti sentirai portato ad amarle; non avrai anche finito di concepire questo sentimento che ti appariranno furfanti matricolati. Ora laboriosissimi per parerti dopo accidiosi; talvolta sobrii come Arabi del deserto, tal'altra intemperanti come {{sic|parasiti}}; audaci e generosi in un'azione, egoisti e vigliacchi in un'altra. Passano dal riso al pianto, dalla gioja più schietta all'ira più forsennata, con la massima rapidità, per modo che in un momento li crederesti deboli donne o fanciulli, in un altro, uomini in tutto il vigore della parola; insomma, la loro indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: ''anguilliforme'', poiché ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia con tanto di naso e con le mani in mano. (pp. 19-20)
*Sparito il pretto tipo del [[Lazzari|Lazzaro]], il quale aveva stabilito quasi un costume, nelle sue brachette fino al ginocchio, camicia aperta sul petto, maniche rimboccate e tradizionale ''scazzetta'' in capo, quello de' suoi eredi non ha nulla di uniforme altro che negli strappi e nel sudiciume. Un grosso volume parlerebbe meno del loro abbrutimento, di quel che lo facciano i luridi cenci che questi atleti della miseria hanno il coraggio di portare addosso sorridendo. Una balla da carbone lacera in mano di cotesta gente, parlo sempre dell'infima plebe, con pochi colpi di forbice si trasforma in una comoda sottana per signora; con pochi stracci raccattati fra le immondizie della via e qualche metro di spago di diverse qualità, la madre di famiglia ha trovato stoffa e guarnizione per provvedere di un intero ''tout-de-{{sic|mème}}'' da ogni stagione il marito e i suoi ''guaglioncelli'', che fino ad ora hanno avuto abiti un po' troppo di confidenza: o una sola camicia con poco davanti e meno di dietro, o un abito adamitico addirittura, tranne l'incomodo della foglia. (p. 22)
*Son troppi quelli che abbisognano di lavoro, di fronte al movimento industriale e commerciale del paese, onde molti, lo ripeto, rimangono involontariamente inoperosi; ma quando offriamo loro da lavorare, è un'atroce calunnia, almeno ora, il dire che lo ricusino, perché hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli addormentati e troppe volte ho fatto la prova, destandoli e incaricandoli di qualche piccola commissione e qualche volta anche grossa e faticosa, e mai mi son sentito rispondere il famoso ''aggio magnato''. Sorgono in piedi come se scattassero per una molla, si stropicciano gli occhi e per pochi centesimi si mettono alle fatiche più improbe, fanno due chilometri di strada correndo, e ritornano ringraziandovi, domandandovi se comandate altro, e scaricandovi addosso un diluvio di ''eccellenze'' e di ''don'', come se avessero da voi ricevuto il più grosso favore del mondo.<br/>Gli ho osservati nelle loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e tutti mi hanno confermato nella mia scismatica opinione. Chi ha gambe venga e chi ha occhi veda, e dopo, se è onesto, dovrà convenire con me che lo sbadiglio lungo, sonoro, spasmodico, che quell'aspetto di prostrazione fisica, che quelle fisonomie assonnate e quasi sofferenti per la noia che s'incontrano specialmente nelle città di secondo ordine delle altre provincie, fra le quali non ultima la nostra leggiadra [[Toscana|Toscanina]], a Napoli non le troverà certamente; e giri, e cerchi, e osservi pure a suo piacere, assolutamente non le troverà. (pp. 27-28)
*Di patria, d'Italia, di nazionalità non occorre parlarne. Essi sono napoletani e basta, ed il resto degl'Italiani, dal lato Nord son Piemontesi, dal lato Sud cafoni e niente altro [...] (p. 35) <ref name=Petrus/>
*Tanti hanno detto di questa terribile associazione e con profonda conoscenza di causa, che io non m'impancherò ora a parlartene. Ti dirò soltanto che da quel tempo in poi la camorra non ha mai cessato di esistere e che non cesserà mai, nonostante le sfuriate di persecuzione che si è preteso farle, finché non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le dànno vita.<br/>La plebaglia ne ha paura, ma la rispetta, perché da questa specie di prepotenti che la opprimono, è sicura di esser difesa, quando la prepotenza e l'abuso le cadano addosso da altre parti. In qualche momento potrà anche odiarla, ma la difenderà sempre, riguardandola come la sola, come l'unica autorità, dalla quale possa sperare qualche cosa che somigli alla giustizia, fino a quando non avrà appreso per esperienza e palpato con mano che i tempi e le cose sono cambiati in meglio anche per lei. (pp. 38-39) <ref name=Petrus/>
*Dio si deve esser pentito d'essersi lasciato cadere questo pezzo di paradiso su la terra. Per correggere lo sbaglio, ha aperto quaggiù gole d'inferno che vomitan fiamme e minacciano distruzione da ogni parte, ma, per il suo scopo, ha fatto peggio che a lasciar correre.(p. 42) <ref name=Petrus/>
*Il [[Sorrento]] dei poeti non è Sorrento, ma la strada che conduce a Sorrento.<br/>E questa strada è maravigliosa. (p. 43) <ref name=Petrus/>
*Tutto è intonato in questa beata regione : il cielo, il mare e la terra rivaleggiano di splendore, di luce e di vita ; l'uomo solo rimane inferiore in questa artistica gara e quanto al di sotto! (p. 47) <ref name=Petrus/>
*Sei già stato ad Amalfi? — mi domandarono subito. — Sì. — Diccene, diccene qualche cosa, perché prima di tornare alle nostre case, vogliamo andarvi anche noi. — Andatevi e farete bene, ma andatevi dopo d'aver visto tutte le bellezze dei prossimi dintorni di [[Napoli]], perché la costiera d'[[Amalfi]] vi farà lo stesso effetto che a guardar fìssi nel disco del Sole; vi troverete abbagliati e per qualche tempo non sarete capaci di veder altro. (p. 48) <ref name=Petrus/>
*Se poi mi domandate in che consiste tanta bellezza, io vi risponderò come se mi aveste domandato: perché i poemi d'[[Omero]] sono belli? I poemi d'Omero son belli, perché sono belli, e se qualcuno volesse provarvelo con altri argomenti, ditegli che non capisce nulla e non avrete sbagliato. (p. 48) <ref name=Petrus/>
*Il giorno del giudizio, per gli Amalfitani che andranno in Paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri. (p. 50) <ref name=Petrus/>
*Non me lo permise. Era un Francese e tanto basta, per capire che doveva essere una persona gentile; ma, del resto, non capiva nulla. (p. 50) <ref name=Petrus/>
*[...] mi accolsero con quella ospitalità larga, piena e spontanea, la quale, almeno per noi persone civili, è diventata ormai qualche cosa che va cercata come il fungo [[porcino]]: O ne' boschi o nulla. (p. 81) <ref name=Petrus/>
*[...] e che le grandi gioie dell'animo somiglian troppo al dolore, tanto è impastata male questa povera creta umana. (p. 110) <ref name=Petrus/>
*Togliete a [[Napoli]] il [[Vesuvio]], e la voce incantata della sirena avrà perduto per voi le sue più dolci armonie. (p. 121) <ref name=Petrus/>
*Il fascino di questo abbrustolito Prometeo {{NDR|Vesuvio}}, che ravviva con la sua anima di fuoco tutte le membra della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai sui piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile.<br>Scendete alla riva di Santa Lucia, o a [[Mergellina]]; salite alla rocca di Sant'Elmo, al [[Vomero]], a [[Posillipo]], a Capodimonte, od in qualunque altro luogo, donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate. (pp. 121-122) <ref name=Petrus/>
*Il Vesuvio è il core, è l'anima, è il sunto di tutti gli splendori del [[Golfo di Napoli|Golfo]]; è il rubino gigantesco che sta come il fermaglio in questa collana di perle composta nel cielo, forse per adornarne il seno di Venere, e smarrita fra le alghe dal Genio della spensieratezza. (p. 122) <ref name=Petrus/>
*Non v'è sguardo umano, io credo, in questa regione che alla sera si chiuda senza aver guardato la cima della montagna {{NDR|Vesuvio}}.Il marinaro la guarda prima di sbrogliare la vela della navicella per leggere nel suo pennacchio la direzione del vento. (p. 122) <ref name=Petrus/>
*Egli {{NDR|Vesuvio}} possiede il fascino della ferocia tranquilla, le attrattive della bellezza ruvidamente accoppiata alla modestia; è il gran delinquente dalle bellissime forme che tutti ammirano perché è feroce, che tutti amano perché è bello.<br/>L'Arcangelo Michele è un poliziotto volgare; Lucifero è un eroe. (p. 123) <ref name=Petrus/>
*L'aspetto del Vesuvio, quella notte, era troppo solenne. La insolita vivacità che lo animava, presentava ai nostri sguardi uno di quei grandi spettacoli della natura, davanti ai quali ci sentiamo forzati a contemplare attoniti e silenziosi. (p. 124) <ref name=Petrus/>
===[[Explicit]]===
*Addio, [[Napoli]] mia, e, se l'ira del tuo vulcano non ti tocchi in eterno, vogli compatire il piccolo figlio d'una delle tue cento fortunate sorelle, che limpida e sconfinata, come la serenità del tuo cielo, vorrebbe la purezza della tua grande anima di fuoco.
==''Le veglie di Neri''==
===[[Incipit]]===
Quella sera non stavo bene di spirito. Alla smodata allegria d'un intiero giorno passato sulle praterie in mezzo ai cari amici, laggiù convenuti per esser pronti la mattina dopo ad aprire la caccia, era subentrata una profonda tristezza, alimentata forse dalla scena mestissima d'un tramonto di sole in padule.
===Citazioni===
*''Dimmelo te, gran Dio... Ma il mio lamento | vola e si perde sull'ali del vento''. (p. 20)
*''Se ancor, dolcezza mia, non lo sapete | dove per me s'è aperto il Paradiso | guardatevi allo specchio e lo vedrete | tutto dinanzi a voi nel vostro viso...'' (p. 47)
*''Né lingua né becco, né gola non ha... | povero [[merlo]]! come farà a cantà?'' (p. 51)
==[[Incipit]] di ''Il ciuco di Melesecche''==
===''Il ciuco di Melesecche''===
— Povero me, povera la mia famiglia! — gridava singhiozzando Melesecche sul corpo allampanato del suo ciuco che giaceva stecchito attraverso alla stalla. — Che ho fatto io di male in questo mondo, — continuava Melesecche, — per essere perseguitato dalla sventura con tanto accanimento? Eccola lí quella bestia impagabile! Eccola lí la mia speranza, il mio sostegno, il pane per i miei disgraziati figliuoli!
===''La Regina di cuori''===
<poem>La Regina di cuori,
un bel giorno d'estate,
rinunziando, pel caldo, ad andar fuori,
restò in casa a impastar delle schiacciate.</poem>
===''I due amici e l'orso''===
Due amici andavano insieme a diporto per una selva. Uno era buono e modesto; l'altro cattivo e vantatore sfacciato della propria generosità e del proprio coraggio.<br>
— Mi vedrai al cimento, — diceva egli al compagno, sgranando due occhi da basilisco e facendo il mulinello con un gran bastone bernoccoluto, — mi vedrai al cimento, se avremo la ''fortuna'' che ci capiti il ''pericolo'' di qualche ''disgrazia''.
===''La canzone da un soldino''===
<poem>«Canta, bambino, su, canta bambino;
poi ti darò un soldino...
Poi ti darò, se la canzone è bella,
un bel grappolo d'uva moscatella».</poem>
===''La novella del cane e del gatto''===
Bisogna sapere che nei tempi antichi, e precisamente ai tempi del paradiso terrestre, tutti gli animali erano amici fra di loro come tanti [[fratelli]]. Non come tanti fratelli che conosco io, capaci soltanto a farsi dispetti dalla mattina alla sera; ma buoni fratelli come son sicuro che presto diventeranno quelli che conosco io.
===''Fatto orribile''===
<poem>Fermatevi, ascoltate, o buona gente;
vi canterò la canzonetta mia.
Se sarà corta, non v'è mal di niente:
il tempo mai non va buttato via.</poem>
===''La chioccia e i pulcini''===
— Quello che piú importa, figliuolini miei... Lei si pulisca subito il becco, porcellone! Lei ha beccato qualche porcheria! Guardi come l'ha sudicio! Vergogna!...<br>
La chioccia s'era interrotta per correggere il piú indisciplinato dei suoi pulcini. Rimase qualche momento a guardarlo, minacciosa e a ciuffo ritto, poi riprese il suo discorso.
===''I tre allegri cacciatori''===
<poem>Io narro di tre allegri cacciatori
che armati di trombone e di bisaccia,
una mattina insieme usciron fuori
per andarsene a caccia.</poem>
===''Il falco e la gallina''===
Non bisogna mai sgomentarsi davanti alle difficoltà, ma non bisogna neanche pretendere d'esser [[falco|falchi]] quando siamo nati galline. Il mettersi in testa d'esser buoni a far tutto è da sciocchi, come è da poltroni il mettersi in testa di non esser buoni a far nulla.<br>
E a proposito di falchi e di galline, mi ricordo d'una storiella che cantava un cieco sulle cantonate, accompagnandosi con la chitarra:
<poem>''C'era una volta un falco di cent'anni''
''che aveva il covo in cima a un campanile...''</poem>
===''La casa di Bastiano''===
<poem>Questa è la casa fatta da Bastiano.
Questa è la talpa che ha mangiato il grano
che era nella casa di Bastiano.
E questo è il gatto che mangiò la talpa
la quale avea mangiato tutto il grano
che trovò nella casa di Bastiano.</poem>
===''Prepotenza umiliata''===
I [[Faraone|Faraoni]]?!... chi? quei tirannacci feroci che anticamente regnavano nell'Egitto?... Quelli, caro mio, erano certi arnesi che a vederseli rigirare d'intorno c'era da sentirsi puzzar di morto prima che arrivasse il becchino. I Faraoni?! I Faraoni a ammazzare per un capriccio una, dieci, mille persone, ci pensavano come tu penseresti a mangiare una, dieci, mille ciliege lustrine, e forse meno. Di nulla nulla: ''Zà!'' e ti vedevi ruzzolare la testa per la terra come un popone senza gambo.
===''Il garzone del contadino''===
<poem>Quand'ero contadino
o, piuttosto, garzon d'un contadino,
io, da onesto garzone,
io badavo i cavalli del padrone.</poem>
===''La civetta''===
Una magnifica sera di giugno, il signor Luigi e i suoi tre figlioletti stavano insieme seduti a frescheggiare sul prato della villa. Il sole era presso al tramonto e il signor Luigi si compiaceva della impressione che quel superbo spettacolo faceva nelle giovani menti dei suoi piccini. Era un cicaleggio lieto ed animato e un continuo invitarsi fra loro, ora a guardare il giallo dorato dell'orizzonte, ora la delicata sfumatura con la quale il cielo passava da quel giallo infuocato al celeste puro, e il violetto dei poggi di faccia, e il roseo di quelli a tergo e le loro cime e il luccichío della prima stella della sera che brillava già tra i luminosi vapori del crepuscolo.
===''I bambini nel bosco''===
<poem>O babbi, o mamme, state ad ascoltare
la storia triste che racconterò;
e se incomincerete a lacrimare,
sei fazzoletti vi regalerò.</poem>
===''Il rublo fatato''===
Vi è in Russia una leggenda popolare, la quale insegna il modo di procurarsi, per mezzo della magia, un rublo fatato; e questo rublo, quando si spende, ha la virtú di ritornare da sé, intatto, nella tasca di chi lo ha speso. Per giungere a possedere questa magica moneta occorre sottoporsi a una quantità di prove paurose che io non ricordo bene quali e quante siano. Ne ricordo una sola: quella del gatto.
===''Gian Carlo''===
<poem>Gian Carlo era un onesto cittadino
negoziante di stoffe e liberale;
membro del Trinkensvaine di Dublino
e maggior della Guardia Nazionale.</poem>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Renato Fucini, ''[http://www.liberliber.it/libri/f/fucini/index.htm Il ciuco di Melesecche]'', Giulio Einaudi editore, Torino, 1975.
*Renato Fucini, ''Le veglie di Neri'', TEN, 1993.
*Renato Fucini, ''Napoli a occhio nudo''; citato in ''Il Vesuvio'', Pierro Gruppo Editori Campani, Napoli, 2000
*Renato Fucini, ''[https://archive.org/details/napoliocchionudo00fuciuoft Napoli a occhio nudo. {{small|Lettere a un amico}}]'', Le Monnier, Firenze, 1878.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Scrittori italiani|Fucini, Renato]]
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2022-08-15T06:09:08Z
Spinoziano
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[[File:Renato Fucini.gif|thumb|Renato Fucini]]
'''Renato Fucini''' (1843 – 1921), scrittore italiano, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di '''Neri Tanfucio'''.
==Citazioni di Renato Fucini==
*''Du' minuti avanti di morì | pare na bu..., ma era vivo!'' (da ''La morte improvvisa'')
*''Levato quer viziaccio di rubbare | San Ranieri è 'n gran santo di ve' boni''. (da ''San Ranieri miraoloso'')
*Mi son domandato qual [[libro]] mi ha fatto maggiore impressione; e mi son risposto: — Forse quello che ne ha fatto meno ad altri. — Quale avrà influito più sul buon andamento della mia carriera? — Forse qualche libro che ha rovinato quella di altri.<ref>In ''I migliori libri italiani'', Hoepli, Milano, 1892, p. [https://books.google.it/books?id=aWkpAAAAYAAJ&pg=PA90 90].</ref>
*''Poveri [[frate|frati]]! avvezzi a nun fa' niente, | chi sa quanti ne stianta dar dolore''. (da ''La soppressione de 'onventi'', son. LXVII)
==''Napoli a occhio nudo, {{small|Lettere a un amico}}''==
===[[Incipit]]===
<div style="text-align:right;">Napoli, 5 maggio 1877.</div>
Eccomi a Napoli; eccomi finalmente in questa terra promessa ad incarnare il sogno dorato della mia vita. Non ti ho scritto subito, perché la confusione del mio povero cervello, appena piovuto in questa enorme voragine, è stata tale da non permettermi di farlo. Ora però che ho ripreso fiato e che ho cominciato a riordinarmi le idee fino ad oggi sparpagliate e frullate in tondo come foglie secche dal vento, mi faccio una festa di mantenerti la promessa e di scriverti qualche cosa da questo paese. La sera stessa del mio arrivo, vidi il nostro caro Enrico che m'era venuto incontro alla stazione. Cascammo l'uno nelle braccia dell'altro come due feriti al core; ci abbracciammo, ci stringemmo come pazzi e dopo un breve, ma furioso assalto di domande che non aspettavan risposta, si montò di volo in una vispa carrozzella e subito, per non perder tempo, senza pensare a {{sic|valige}}, a stanchezza, a nulla, una corsa attraverso alla immensa città.
===Citazioni===
*Roma è troppo grande per la mia piccolezza [...]. (p. 2<ref name=Petrus>Citato anche in Pierro, 2000.</ref>)
*Strano paese è questo! Quale impasto bizzarro di bellissimo e di orrendo, di eccellente e di pessimo, di gradevole e di nauseante. L'effetto che l'animo riceve da un tale insieme è come se si chiudessero e si riaprissero continuamente gli occhi: tenebre e luce, luce e tenebre. (pp. 5-6<ref name=Petrus />)
*Lo spirito di una indipendenza primitiva regna assoluto; ognuno fa quel che crede e quel che più gli accomoda senza curarsi se sarà ridicolo o se arrecherà molestia. (p. 6<ref name=Petrus/>)
*Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità dì tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo, dalle lotte continue che gl'invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga, da permettere l'incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trapiantarvi dal proprio paese. (pp. 9-10<ref name=Petrus/> )
*Quante volte dal folto di questo pandemonio, allorché udivo appena il cannone di Sant'Elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di Napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'Adriatico, ai suoi vuoti palazzi ed al silenzio de' suoi canali che lascia intendere il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare de' colombi su le cuspidi delle sue torri affilate! − Bellissime ambedue queste regine del mare, ma quanto diversamente belle! − Su la laguna posa languidamente la bellissima e pallida matrona, stanca sotto il peso degli anni, povera in mezzo alle sue gemme, ma ricca d'orgoglio per antica nobiltà. Ai piedi del Vesuvio, la voluttuosa e procace Almea, balla in ciabatte la tarantella, e canta e suda povera di tutto, ma ricca di speranze, di giovinezza e di sangue. Quella si nutrisce di mestizia e di gloria; questa, di maccheroni e di luce. Quella coperta di laceri broccati, ma lindi; questa seminuda e lercia, dalle ciabatte sfondate alla folta chioma nerissima ed arruffata. (p. 18)
*S'io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di Proteo, in verità mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è sembrato essere il carattere di questo popolo.<br/>È così instabile, così pieno di {{sic|contradizioni}}; si presenta sotto tanti e così disparati aspetti dagli infiniti punti di vista da cui può essere osservato, che su le prime è impossibile raccapezzarsi. Ad un tratto ti sembreranno ingenue creature e ti sentirai portato ad amarle; non avrai anche finito di concepire questo sentimento che ti appariranno furfanti matricolati. Ora laboriosissimi per parerti dopo accidiosi; talvolta sobrii come Arabi del deserto, tal'altra intemperanti come {{sic|parasiti}}; audaci e generosi in un'azione, egoisti e vigliacchi in un'altra. Passano dal riso al pianto, dalla gioja più schietta all'ira più forsennata, con la massima rapidità, per modo che in un momento li crederesti deboli donne o fanciulli, in un altro, uomini in tutto il vigore della parola; insomma, la loro indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: ''anguilliforme'', poiché ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia con tanto di naso e con le mani in mano. (pp. 19-20)
*Sparito il pretto tipo del [[Lazzari|Lazzaro]], il quale aveva stabilito quasi un costume, nelle sue brachette fino al ginocchio, camicia aperta sul petto, maniche rimboccate e tradizionale ''scazzetta'' in capo, quello de' suoi eredi non ha nulla di uniforme altro che negli strappi e nel sudiciume. Un grosso volume parlerebbe meno del loro abbrutimento, di quel che lo facciano i luridi cenci che questi atleti della miseria hanno il coraggio di portare addosso sorridendo. Una balla da carbone lacera in mano di cotesta gente, parlo sempre dell'infima plebe, con pochi colpi di forbice si trasforma in una comoda sottana per signora; con pochi stracci raccattati fra le immondizie della via e qualche metro di spago di diverse qualità, la madre di famiglia ha trovato stoffa e guarnizione per provvedere di un intero ''tout-de-{{sic|mème}}'' da ogni stagione il marito e i suoi ''guaglioncelli'', che fino ad ora hanno avuto abiti un po' troppo di confidenza: o una sola camicia con poco davanti e meno di dietro, o un abito adamitico addirittura, tranne l'incomodo della foglia. (p. 22)
*Son troppi quelli che abbisognano di lavoro, di fronte al movimento industriale e commerciale del paese, onde molti, lo ripeto, rimangono involontariamente inoperosi; ma quando offriamo loro da lavorare, è un'atroce calunnia, almeno ora, il dire che lo ricusino, perché hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli addormentati e troppe volte ho fatto la prova, destandoli e incaricandoli di qualche piccola commissione e qualche volta anche grossa e faticosa, e mai mi son sentito rispondere il famoso ''aggio magnato''. Sorgono in piedi come se scattassero per una molla, si stropicciano gli occhi e per pochi centesimi si mettono alle fatiche più improbe, fanno due chilometri di strada correndo, e ritornano ringraziandovi, domandandovi se comandate altro, e scaricandovi addosso un diluvio di ''eccellenze'' e di ''don'', come se avessero da voi ricevuto il più grosso favore del mondo.<br/>Gli ho osservati nelle loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e tutti mi hanno confermato nella mia scismatica opinione. Chi ha gambe venga e chi ha occhi veda, e dopo, se è onesto, dovrà convenire con me che lo sbadiglio lungo, sonoro, spasmodico, che quell'aspetto di prostrazione fisica, che quelle fisonomie assonnate e quasi sofferenti per la noia che s'incontrano specialmente nelle città di secondo ordine delle altre provincie, fra le quali non ultima la nostra leggiadra [[Toscana|Toscanina]], a Napoli non le troverà certamente; e giri, e cerchi, e osservi pure a suo piacere, assolutamente non le troverà. (pp. 27-28)
*Di patria, d'Italia, di nazionalità non occorre parlarne. Essi sono napoletani e basta, ed il resto degl'Italiani, dal lato Nord son Piemontesi, dal lato Sud cafoni e niente altro [...] (p. 35) <ref name=Petrus/>
*Tanti hanno detto di questa terribile associazione e con profonda conoscenza di causa, che io non m'impancherò ora a parlartene. Ti dirò soltanto che da quel tempo in poi la camorra non ha mai cessato di esistere e che non cesserà mai, nonostante le sfuriate di persecuzione che si è preteso farle, finché non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le dànno vita.<br/>La plebaglia ne ha paura, ma la rispetta, perché da questa specie di prepotenti che la opprimono, è sicura di esser difesa, quando la prepotenza e l'abuso le cadano addosso da altre parti. In qualche momento potrà anche odiarla, ma la difenderà sempre, riguardandola come la sola, come l'unica autorità, dalla quale possa sperare qualche cosa che somigli alla giustizia, fino a quando non avrà appreso per esperienza e palpato con mano che i tempi e le cose sono cambiati in meglio anche per lei. (pp. 38-39) <ref name=Petrus/>
*Dio si deve esser pentito d'essersi lasciato cadere questo pezzo di paradiso su la terra. Per correggere lo sbaglio, ha aperto quaggiù gole d'inferno che vomitan fiamme e minacciano distruzione da ogni parte, ma, per il suo scopo, ha fatto peggio che a lasciar correre.(p. 42) <ref name=Petrus/>
*Il [[Sorrento]] dei poeti non è Sorrento, ma la strada che conduce a Sorrento.<br/>E questa strada è maravigliosa. (p. 43) <ref name=Petrus/>
*Tutto è intonato in questa beata regione : il cielo, il mare e la terra rivaleggiano di splendore, di luce e di vita ; l'uomo solo rimane inferiore in questa artistica gara e quanto al di sotto! (p. 47) <ref name=Petrus/>
*Sei già stato ad Amalfi? — mi domandarono subito. — Sì. — Diccene, diccene qualche cosa, perché prima di tornare alle nostre case, vogliamo andarvi anche noi. — Andatevi e farete bene, ma andatevi dopo d'aver visto tutte le bellezze dei prossimi dintorni di [[Napoli]], perché la costiera d'[[Amalfi]] vi farà lo stesso effetto che a guardar fìssi nel disco del Sole; vi troverete abbagliati e per qualche tempo non sarete capaci di veder altro. (p. 48) <ref name=Petrus/>
*Se poi mi domandate in che consiste tanta bellezza, io vi risponderò come se mi aveste domandato: perché i poemi d'[[Omero]] sono belli? I poemi d'Omero son belli, perché sono belli, e se qualcuno volesse provarvelo con altri argomenti, ditegli che non capisce nulla e non avrete sbagliato. (p. 48) <ref name=Petrus/>
*Il giorno del giudizio, per gli Amalfitani che andranno in Paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri. (p. 50) <ref name=Petrus/>
*Non me lo permise. Era un Francese e tanto basta, per capire che doveva essere una persona gentile; ma, del resto, non capiva nulla. (p. 50) <ref name=Petrus/>
*[...] mi accolsero con quella ospitalità larga, piena e spontanea, la quale, almeno per noi persone civili, è diventata ormai qualche cosa che va cercata come il fungo [[porcino]]: O ne' boschi o nulla. (p. 81) <ref name=Petrus/>
*[...] e che le grandi gioie dell'animo somiglian troppo al dolore, tanto è impastata male questa povera creta umana. (p. 110) <ref name=Petrus/>
*Togliete a [[Napoli]] il [[Vesuvio]], e la voce incantata della sirena avrà perduto per voi le sue più dolci armonie. (p. 121) <ref name=Petrus/>
*Il fascino di questo abbrustolito Prometeo {{NDR|Vesuvio}}, che ravviva con la sua anima di fuoco tutte le membra della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai sui piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile.<br>Scendete alla riva di Santa Lucia, o a [[Mergellina]]; salite alla rocca di Sant'Elmo, al [[Vomero]], a [[Posillipo]], a Capodimonte, od in qualunque altro luogo, donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate. (pp. 121-122) <ref name=Petrus/>
*Il Vesuvio è il core, è l'anima, è il sunto di tutti gli splendori del [[Golfo di Napoli|Golfo]]; è il rubino gigantesco che sta come il fermaglio in questa collana di perle composta nel cielo, forse per adornarne il seno di Venere, e smarrita fra le alghe dal Genio della spensieratezza. (p. 122) <ref name=Petrus/>
*Non v'è sguardo umano, io credo, in questa regione che alla sera si chiuda senza aver guardato la cima della montagna {{NDR|Vesuvio}}.Il marinaro la guarda prima di sbrogliare la vela della navicella per leggere nel suo pennacchio la direzione del vento. (p. 122) <ref name=Petrus/>
*Egli {{NDR|Vesuvio}} possiede il fascino della ferocia tranquilla, le attrattive della bellezza ruvidamente accoppiata alla modestia; è il gran delinquente dalle bellissime forme che tutti ammirano perché è feroce, che tutti amano perché è bello.<br/>L'Arcangelo Michele è un poliziotto volgare; Lucifero è un eroe. (p. 123) <ref name=Petrus/>
*L'aspetto del Vesuvio, quella notte, era troppo solenne. La insolita vivacità che lo animava, presentava ai nostri sguardi uno di quei grandi spettacoli della natura, davanti ai quali ci sentiamo forzati a contemplare attoniti e silenziosi. (p. 124) <ref name=Petrus/>
===[[Explicit]]===
*Addio, [[Napoli]] mia, e, se l'ira del tuo vulcano non ti tocchi in eterno, vogli compatire il piccolo figlio d'una delle tue cento fortunate sorelle, che limpida e sconfinata, come la serenità del tuo cielo, vorrebbe la purezza della tua grande anima di fuoco.
==''Le veglie di Neri''==
===[[Incipit]]===
Quella sera non stavo bene di spirito. Alla smodata allegria d'un intiero giorno passato sulle praterie in mezzo ai cari amici, laggiù convenuti per esser pronti la mattina dopo ad aprire la caccia, era subentrata una profonda tristezza, alimentata forse dalla scena mestissima d'un tramonto di sole in padule.
===Citazioni===
*''Dimmelo te, gran Dio... Ma il mio lamento | vola e si perde sull'ali del vento''. (p. 20)
*''Se ancor, dolcezza mia, non lo sapete | dove per me s'è aperto il Paradiso | guardatevi allo specchio e lo vedrete | tutto dinanzi a voi nel vostro viso...'' (p. 47)
*''Né lingua né becco, né gola non ha... | povero [[merlo]]! come farà a cantà?'' (p. 51)
==[[Incipit]] di ''Il ciuco di Melesecche''==
===''Il ciuco di Melesecche''===
— Povero me, povera la mia famiglia! — gridava singhiozzando Melesecche sul corpo allampanato del suo ciuco che giaceva stecchito attraverso alla stalla. — Che ho fatto io di male in questo mondo, — continuava Melesecche, — per essere perseguitato dalla sventura con tanto accanimento? Eccola lí quella bestia impagabile! Eccola lí la mia speranza, il mio sostegno, il pane per i miei disgraziati figliuoli!
===''La Regina di cuori''===
<poem>La Regina di cuori,
un bel giorno d'estate,
rinunziando, pel caldo, ad andar fuori,
restò in casa a impastar delle schiacciate.</poem>
===''I due amici e l'orso''===
Due amici andavano insieme a diporto per una selva. Uno era buono e modesto; l'altro cattivo e vantatore sfacciato della propria generosità e del proprio coraggio.<br>
— Mi vedrai al cimento, — diceva egli al compagno, sgranando due occhi da basilisco e facendo il mulinello con un gran bastone bernoccoluto, — mi vedrai al cimento, se avremo la ''fortuna'' che ci capiti il ''pericolo'' di qualche ''disgrazia''.
===''La canzone da un soldino''===
<poem>«Canta, bambino, su, canta bambino;
poi ti darò un soldino...
Poi ti darò, se la canzone è bella,
un bel grappolo d'uva moscatella».</poem>
===''La novella del cane e del gatto''===
Bisogna sapere che nei tempi antichi, e precisamente ai tempi del paradiso terrestre, tutti gli animali erano amici fra di loro come tanti [[fratelli]]. Non come tanti fratelli che conosco io, capaci soltanto a farsi dispetti dalla mattina alla sera; ma buoni fratelli come son sicuro che presto diventeranno quelli che conosco io.
===''Fatto orribile''===
<poem>Fermatevi, ascoltate, o buona gente;
vi canterò la canzonetta mia.
Se sarà corta, non v'è mal di niente:
il tempo mai non va buttato via.</poem>
===''La chioccia e i pulcini''===
— Quello che piú importa, figliuolini miei... Lei si pulisca subito il becco, porcellone! Lei ha beccato qualche porcheria! Guardi come l'ha sudicio! Vergogna!...<br>
La chioccia s'era interrotta per correggere il piú indisciplinato dei suoi pulcini. Rimase qualche momento a guardarlo, minacciosa e a ciuffo ritto, poi riprese il suo discorso.
===''I tre allegri cacciatori''===
<poem>Io narro di tre allegri cacciatori
che armati di trombone e di bisaccia,
una mattina insieme usciron fuori
per andarsene a caccia.</poem>
===''Il falco e la gallina''===
Non bisogna mai sgomentarsi davanti alle difficoltà, ma non bisogna neanche pretendere d'esser [[falco|falchi]] quando siamo nati galline. Il mettersi in testa d'esser buoni a far tutto è da sciocchi, come è da poltroni il mettersi in testa di non esser buoni a far nulla.<br>
E a proposito di falchi e di galline, mi ricordo d'una storiella che cantava un cieco sulle cantonate, accompagnandosi con la chitarra:
<poem>''C'era una volta un falco di cent'anni''
''che aveva il covo in cima a un campanile...''</poem>
===''La casa di Bastiano''===
<poem>Questa è la casa fatta da Bastiano.
Questa è la talpa che ha mangiato il grano
che era nella casa di Bastiano.
E questo è il gatto che mangiò la talpa
la quale avea mangiato tutto il grano
che trovò nella casa di Bastiano.</poem>
===''Prepotenza umiliata''===
I [[Faraone|Faraoni]]?!... chi? quei tirannacci feroci che anticamente regnavano nell'Egitto?... Quelli, caro mio, erano certi arnesi che a vederseli rigirare d'intorno c'era da sentirsi puzzar di morto prima che arrivasse il becchino. I Faraoni?! I Faraoni a ammazzare per un capriccio una, dieci, mille persone, ci pensavano come tu penseresti a mangiare una, dieci, mille ciliege lustrine, e forse meno. Di nulla nulla: ''Zà!'' e ti vedevi ruzzolare la testa per la terra come un popone senza gambo.
===''Il garzone del contadino''===
<poem>Quand'ero contadino
o, piuttosto, garzon d'un contadino,
io, da onesto garzone,
io badavo i cavalli del padrone.</poem>
===''La civetta''===
Una magnifica sera di giugno, il signor Luigi e i suoi tre figlioletti stavano insieme seduti a frescheggiare sul prato della villa. Il sole era presso al tramonto e il signor Luigi si compiaceva della impressione che quel superbo spettacolo faceva nelle giovani menti dei suoi piccini. Era un cicaleggio lieto ed animato e un continuo invitarsi fra loro, ora a guardare il giallo dorato dell'orizzonte, ora la delicata sfumatura con la quale il cielo passava da quel giallo infuocato al celeste puro, e il violetto dei poggi di faccia, e il roseo di quelli a tergo e le loro cime e il luccichío della prima stella della sera che brillava già tra i luminosi vapori del crepuscolo.
===''I bambini nel bosco''===
<poem>O babbi, o mamme, state ad ascoltare
la storia triste che racconterò;
e se incomincerete a lacrimare,
sei fazzoletti vi regalerò.</poem>
===''Il rublo fatato''===
Vi è in Russia una leggenda popolare, la quale insegna il modo di procurarsi, per mezzo della magia, un rublo fatato; e questo rublo, quando si spende, ha la virtú di ritornare da sé, intatto, nella tasca di chi lo ha speso. Per giungere a possedere questa magica moneta occorre sottoporsi a una quantità di prove paurose che io non ricordo bene quali e quante siano. Ne ricordo una sola: quella del gatto.
===''Gian Carlo''===
<poem>Gian Carlo era un onesto cittadino
negoziante di stoffe e liberale;
membro del Trinkensvaine di Dublino
e maggior della Guardia Nazionale.</poem>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Renato Fucini, ''[http://www.liberliber.it/libri/f/fucini/index.htm Il ciuco di Melesecche]'', Giulio Einaudi editore, Torino, 1975.
*Renato Fucini, ''Le veglie di Neri'', TEN, 1993.
*Renato Fucini, ''Napoli a occhio nudo''; citato in ''Il Vesuvio'', Pierro Gruppo Editori Campani, Napoli, 2000
*Renato Fucini, ''[https://archive.org/details/napoliocchionudo00fuciuoft Napoli a occhio nudo. {{small|Lettere a un amico}}]'', Le Monnier, Firenze, 1878.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Scrittori italiani|Fucini, Renato]]
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Ennio Morricone
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[[File:Ennio Morricone Cannes 2007.jpg|thumb|right|Ennio Morricone nel 2007]]
{{Premio|Oscar|
*Migliore colonna sonora (2016) '''''Malèna'''''
*Oscar onorario (2007)
*Migliore colonna sonora (2016) '''''[[The Hateful Eight]]'''''}}
'''Ennio Morricone''' (1928 – 2020), compositore, musicista e direttore d'orchestra italiano.
==Citazioni di Ennio Morricone==
*Conosco Claudio Baglioni dai suoi esordi. Eravamo insieme sotto contratto alla RCA con altri cantautori e cantanti. Una sera all'Arena di Verona (dopo un po' di anni e dopo il successo di ''Questo piccolo grande amore'') lo ascoltai in una canzone di cui non ricordo il titolo. In quella canzone trovai una logica nella successione degli intervalli che nelle canzoni non esiste quasi mai. A casa l'analizzai, e scoprii che l'intuizione all'ascolto era giusta. Da allora mi diverto a scoprire la logica nelle sue melodie. Certo, forse Claudio non pensa a un risultato "scientifico" dei suoi temi, sono quasi certo (non certissimo) che tutto questo è il risultato di una sua geniale intuizione. Ciò non toglie nulla al valore tecnico della sua tematica che credo sia assoluto ... Nelle sue canzoni sono assenti i "vizi" e le "furberie" di altri suoi colleghi (furberie e vizi che non critico data la ricerca finale del successo), con il risultato morale e musicale di grande purezza e dignità. Non parlo degli splendidi testi, lascio ad altri queste considerazioni. Parlo invece della sua voce. Raramente ho ascoltato vibrare in maniera interiore e non meccanica (emozionata ed emozionante) un cantante.<ref>Citato in Vincenzo Mollica (a cura di), ''Claudio Baglioni - Parole e canzoni'', Einaudi, 2005, p. XI.</ref><ref>Citato in Paolo Jachia, ''Claudio Baglioni - un cantastorie dei nostri giorni (1967-2018)'', Fratelli Frilli Editore, 2018.</ref>
*{{NDR|Su [[Quentin Tarantino]]}} È una persona piena di umanità. Le sue scene possono sembrare un po' terribili. Ma voi fate così: quando le guardate, provate a soffermarvi non sull'assassino, bensì sulla vittima. Nell'occhio della vittima si vede tutta la sensibilità di Tarantino.<ref>Dall'intervista di [[Aldo Cazzullo]], ''[https://www.corriere.it/spettacoli/16_marzo_01/morricone-premiate-mie-fatiche-ma-non-lavorero-piu-la-rai-8876271c-df1a-11e5-8660-2dd950039afc.shtml?refresh_ce-cp Morricone: "Premiate le mie fatiche, ma non lavorerò più per la Rai"]'', ''Corriere.it'', 1 marzo 2016.</ref>
*Ho sposato una siciliana, il che mi ha permesso di conoscere da vicino la [[Sicilia|sicilianità]]. Ma grazie all'arte di [[Giuseppe Tornatore|Tornatore]] ho avuto la conferma delle mie sensazioni su questa terra che è bella anche per le sue contraddizioni oltre che per la sua umanità. Quello siciliano è un popolo eletto nei migliori casi e nei peggiori. E credo che a prevalere sia certamente il suo lato positivo.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/08/20/morricone-musica-per-la-sicilia.html Morricone, musica per la Sicilia]'', ''Repubblica.it'', 20 agosto 2010.</ref>
*Io sono veramente commosso da questa serata, perché non mi aspettavo tutto questo. Chi scrive sta a casa a scrivere e poi va in studio a registrare. Non pensa a tutte queste cose, io non c’ho mai pensato. Tutte quelle cose belle che mi hanno detto, che ogni tanto pensano, vi ripeto, io non me le aspetto mai. Purtroppo sono talmente scettico sulle congratulazioni che mi fanno che penso soltanto se ho fatto il mio dovere (...). Forse ho fatto bene qualcosa (...) Mission, mi parlano, traguardi importanti.<ref>dal discorso pronunciato da Ennio Morricone in occasione del conferimento del premio della Fondazione Pio e Rossella Angeletti il 24 Ottobre 2018 presso l'Aula Magna dell'Università La Sapienza di Roma</ref>
*La musica di ''[[Mission]]'' è scaturita da una emozione violenta, mi è quasi arrivata dall'esterno.<ref>Citato in Mario Luzzatto Fegiz, ''[http://www.corriere.it/spettacoli/08_dicembre_13/morricone_luzzatto_fegiz_12bae4ae-c906-11dd-ae8d-00144f02aabc.shtml Morricone, 80 anni e una vita di successi «L'emozione più forte? Mission»]'', ''Corriere.it'', 13 dicembre 2008.</ref>
*{{NDR|Su [[Franco Indovina]]}} Lui è stato davvero un regista importante. Un regista che cercava e voleva comunicare con il pubblico, ma era anche a un livello più alto, cioè quello un pochino più a calligrafia particolare.<ref>Da ''A proposito di Franco "trailer"'', 3 dicembre 2014. [https://www.youtube.com/watch?v=YWHRtlBFzMc&t=192s Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Mi si chiede di [[John Cage]]. Penso sia stato, un rivoluzionario che ha contribuito a riportare la Musica Contemporanea su una strada storicamente accettabile chiudendo definitivamente con i tentativi assurdi e, a volte, dilettanteschi un passaggio storico di una sperimentazione fine a se stessa.<ref>Citato nell'[http://www.diaforia.org/diaforiablog/files/2012/04/nc2b08_aprile_2012_cage_interno_ita.pdf interno] della rivista ''diaforia'' n. 8, 10 aprile 2012</ref>
*[...] [[Mina (cantante)|Mina]] ora è più audace con gli arrangiamenti, osa molto e il pubblico la premia, perché, anche se "strano", inconsueto, innovativo, un arrangiamento fatto da un grande professionista alla fine dà sempre i suoi frutti.<ref>Citato in Romy Padovano, ''Mina. I mille volti di una voce'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1998.</ref>
*[...] nell'[[amore]] come nell'[[arte]] la [[costanza]] è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l'intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata.<ref>Dall'intervista di Aldo Cazzullo, ''[http://www.corriere.it/spettacoli/16_marzo_01/morricone-premiate-mie-fatiche-ma-non-lavorero-piu-la-rai-8876271c-df1a-11e5-8660-2dd950039afc.shtml Morricone: «Premiate le mie fatiche, ma non lavorerò più per la Rai»]'', ''Corriere.it'', 29 febbraio 2016.</ref>
*{{NDR|Autonecrologio}} Io Ennio Morricone sono morto. Lo annuncio così, a tutti gli amici che mi sono stati vicini ed anche a quelli un po' lontani, che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C'è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare. Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert per aver condiviso con me e con la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, alla mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria (ma non ultima). A Lei rinnovo l'amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio.<ref>Citato in Redazione Online, ''[https://www.corriere.it/spettacoli/20_luglio_06/ennio-morricone-si-scritto-necrologio-solo-funerali-privati-perche-non-voglio-disturbare-d1fe3b14-bf70-11ea-84bc-345fb2bcafbe.shtml Morricone, Ennio Morricone si è scritto il necrologio. Poi i funerali e la sepoltura al cimitero Laurentino di Roma]'', ''Corriere.it'', 6 luglio 2020.</ref>
*[...] ogniqualvolta le condizioni oggettive me lo hanno consentito ho cercato di permeare la mia scrittura musicale – autonoma o eteronoma non fa differenza – di una religiosità segreta ma palpabile e di un senso del divino che mi auguro traspaiano e siglino con nitidezza quei miei esiti espressivi.<ref>Da ''[https://www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_01032000_p-57_it.html L'artista e la musica per aprire al divino]'', ''vatican.va''.</ref>
*Quando mi è arrivata a Roma, la versione definitiva di ''[[L'orca assassina|Orca]]'' era completamente differente da quella che mi avevano fatto vedere tre mesi fa a Los Angeles e per la quale avevo preparato la musica. La mia tensione, credetemi, è in questo momento drammatica quanto quella dei protagonisti del film. C'è da sperare che il mio stato d'animo possa rivelarsi utile alla migliore riuscita del commento musicale.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1092_01_1977_0086_0007_15588426/ ''Le musiche di Morricone dal western al "kolossal"''], ''La Stampa'', 23 aprile 1977.</ref>
==Citazioni su Ennio Morricone==
*Morricone doveva fare la musica sia per ''[[Hercules (film 1983)|Hercules]]'' che per ''[[Scontri stellari oltre la terza dimensione|Starcrash]]'', ma tutte e due le volte, sentendo le musiche che ci avevo messo io (pezzi di Bernard Hermann tolti soprattutto dai film di Harryhausen), si è irritato e ha detto che allora preferiva non comporre le musiche per me perché voleva essere libero di seguire solo la sua ispirazione e basta. Certo, io capisco il suo punto di vista ma da regista autore quale mi reputo, non lo condivido per niente: ogni mio film è mio e solo mio, e se il maestro non si adegua a metterci dei pezzi come li voglio io, può pure andarsene. ([[Luigi Cozzi]])
*Per quel che mi riguarda Morricone è il mio compositore preferito e quando parlo di compositore non intendo quel ghetto che è la musica per il cinema ma sto parlando di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], di [[Franz Schubert|Schubert]]. ([[Quentin Tarantino]])
*Tornatore è una persona tranquilla, gentile e molto siciliano. Ma non dimentichiamo che nella ''Leggenda del pianista sull'oceano'' l'altro personaggio straordinario è Morricone, perché protagonista è la musica. ([[Tim Roth]])
==Note==
<references />
==Colonne sonore==
{{div col|strette}}
*''[[La cuccagna (film 1962)|La cuccagna]]'' (1962)
*''[[Per un pugno di dollari]]'' (1964)
*''[[Prima della rivoluzione]]'' (1964)
*''[[Teorema (film)|Teorema]]'' (1968)
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[Giù la testa]]'' (1971)
*''[[Il mio nome è Nessuno]]'' (1973)
*''[[Il fiore delle Mille e una notte]]'' (1974)
*''[[Mosè (miniserie televisiva 1974)|Mosè]]'' (1974)
*''[[Novecento]]'' (1976)
*''[[L'orca assassina]]'' (1977)
*''[[Il prefetto di ferro]]'' (1977)
*''[[Corleone (film)|Corleone]]'' (1978)
*''[[Il ladrone]]'' (1980)
*''[[Un sacco bello]]'' (1980)
*''[[La cosa (film 1982)|La cosa]]'' (1982)
*''[[Mission]]'' (1986)
*''[[The Untouchables - Gli intoccabili]]'' (1987)
*''[[Jona che visse nella balena]]'' (1993)
*''[[Una pura formalità]]'' (1994)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Il quarto re]]'' (1998)
*''[[La leggenda del pianista sull'oceano]]'' (1998)
*''[[Canone inverso]]'' (2000)
*''[[Maria Goretti (film)|Maria Goretti]]'' (2003)
*''[[Baarìa]]'' (2009)
*''[[La corrispondenza]]'' (2016)
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto/notizia|Oscar alla carriera 2007 assegnato ad Ennio Morricone|data=14 dicembre 2006}}
{{DEFAULTSORT:Morricone, Ennio}}
[[Categoria:Compositori italiani]]
[[Categoria:Direttori d'orchestra italiani]]
[[Categoria:Musicisti italiani]]
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Lietta Tornabuoni
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/* Citazioni di Lietta Tornabuoni */
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'''Lietta Tornabuoni''' (1931 – 2011), giornalista e critica cinematografica italiana.
==Citazioni di Lietta Tornabuoni==
{{cronologico}}
*Il fenomeno [[Simone Veil|Veil]] ha cinquantadue anni, bellissimi occhi verdi, un'eleganza da preside che intimidisce, la serietà un po' quadra di chi vuole soprattutto apparire autorevole, mettere soggezione.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1075_01_1979_0157_0001_15375032/ Simone Veil donna di marmo]'', ''La Stampa'', 15 luglio 1979.</ref>
*[[Tina Anselmi]] è una donna molto simpatica. [...] Ha un modo di fare serio, franco e spiccio, concreto, senza untuosa falsamodestia, senza presunzione indisponente. Ha un bel sorriso perenne, una bella faccia chiara. Ha la speciale flemmatica serenità e l'umana comprensione verso tutti che sono le doti del mediatore per vocazione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1057_01_1981_0283_0002_15273755/ Quella donna piace]'', ''La Stampa'', 3 dicembre 1981.</ref>
*Vedere i film di [[Dario Argento]] è bello come riascoltare (con qualche variante) una favola nera ben nota: sapendo già quando si avrà paura, quando illusoriamente si proverà il sollievo che l'incubo sia finito, quando si sussulterà perché tutto ricomincia, cosa significhino certi segni (la pioggia, la notte, l'agitarsi al vento dei rami degli alberi, l'apparizione di gechi o farfalle, il balenare dell'arma luccicante). Come nelle favole, la consapevolezza non riduce affatto l'emozione. È anzi un piacere che, mentre l'horror americano ha preso strade nuove (la macelleria insignificante, l'ironia o l'umorismo, il misticismo alto, lo pseudorealismo sociologico), Argento sèguiti a percorrere i familiari sentieri della psicoanalisi freudiana, delle parascienze esoteriche, dello spavento puro.<ref name=freud>Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,0778_01_1993_0071_0020_10985079/ ''Tutto Freud e spavento''], ''La Stampa'', 13 marzo 1993.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Trauma (film)|Trauma]]''}} C'è insomma tutto quel che si può desiderare da una favola nera, con in più un elemento morboso così contemporaneo come l'anoressia, un luogo di terrore così attuale come l'ospedale o la clinica: e, naturalmente, con lo stile ammirevole di Dario Argento.<ref name=freud/>
*{{NDR|Su ''[[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]]''}} Già è un pastrocchio. Gli americani però non s'accontentano d'un rifacimento: aggiungono una storia parallela etico-scolastico-giovanile alla maniera de «[[L'attimo fuggente]]»; inzeppano la vicenda di alberghi e oggetti lussuosi (una suite al Waldorf-Astoria di New York, abiti adattati su misura, pranzi e drink all'Oak Room del Plaza, una Ferrari, un tango danzato nella sala da ballo vuota del Pierre); smussano la vicenda brutale, sciolgono nel patetico o nel declamatorio il personaggio odioso. [...] Gran pastrocchio, per due ore e trentacinque minuti: e tuttavia non ci si annoia. Al Pacino, altre volte così bravo, strafà con un'autoindulgenza e un autocompiacimento insopportabili, ma anche con una virulenza che tiene desta l'attenzione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0776_01_1993_0057_0022_10959067/ Pacino, re di un pastrocchio che avvince]'', ''La Stampa'', 27 febbraio 1993, p. 22.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Proposta indecente]]''}} Un film sentimentale sul genere di "''[[Love Story]]''" (e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0785_01_1993_0125_0019_11129721/ "Proposta indecente" di Lyne, con Redford truccato per ringiovanirlo e la bellissima Demi Moore]'', ''La Stampa'', 8 maggio 1993, p. 19.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Frankenstein di Mary Shelley]]''}} Un Frankenstein in più non farà male a nessuno, ma come al solito Bob De Niro è stato bravo a scegliere la parte: la Creatura è sempre stata più simpatica del Creatore.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0795_01_1993_0195_0021_11207952/ Eroi immortali? No, resuscitati]'', ''La stampa'', 18 luglio 1993, p. 21.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Fargo]]''}} Tutto è bello nel film molto riuscito: il rapimento confuso e poi l'abbandono della rapita, buttata sul pavimento come un cane schiacciato sull'autostrada; le esplosioni di violenza, il gangster ferito che cerca di tamponare il sangue con la carta igienica, le uccisioni a colpi di pala in testa, l'avarizia del ricco, le facce dei vinti, lo sguardo affettuoso e spietato dei Coen sulla gente normale.<ref>Da '''96 al cinema'', Dalai Editore, Milano, 1996, [//books.google.it/books?id=A8ntOA9_qk8C&lpg=PP1&hl=it&pg=PA149 p. 149]. ISBN 88-8089-187-1</ref>
*''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' è un grande spettacolo, un film possente, un affascinante melodramma che mette insieme amore e naufragio, la forza della passione e la fragilità della tecnologia: e che smentisce uno dei luoghi comuni a cui si era più affezionati, l'idea che i ricchi irresponsabili viaggiatori del [[Titanic]] continuassero sventatamente a ballare mentre tutto affondava intorno a loro, la nave insieme con l'orgoglio industriale e con una società classista arcaica.<ref>Da ''Titanic: il naufragar m'è dolce in questo mare'', ''L'Espresso'', 22 gennaio 1998.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Matrix]]''}} Sequenza interessante: [[Keanu Reeves]] viene immobilizzato e gli viene infilato nella pancia (attraverso l'ombelico, parrebbe) una specie di scorpione che permetterà di seguire tutte le sue mosse. Immagine cruciale: campi infiniti di innumerevoli feti umani contenuti in sacchi di plastica trasparente, appesi a sostegni come piante d'uno sterminato frutteto, che respirano, sognano e vengono allevati per nutrire con la loro energia vitale le macchine padrone degli uomini. Le cose belle di «Matrix» sono queste: il resto è un pastrocchio pomposo e sentenzioso, pretensioso e misticheggiante, inzeppato di quei motti confusi e altisonanti che impressionano i ragazzini e gli autodidatti [...]<ref name="matrix">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0487_01_1999_0123_0033_6791289/ Matrix. Il gioco della violenza]'', ''La Stampa'', 7 maggio 1999, p. 31.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Matrix]]''}} Effetti visivi innovativi, e grandiosi. Romanticismo nero. Invenzioni divertenti: i personaggi ricevono informazioni direttamente nel cervello, il futurismo elettronico si mescola alle arti marziali della tradizione orientale, che la lavorazione sia avvenuta a Sydney in Australia o altrove non ha importanza, tanto è sempre buio e i paesaggi urbani sono diapositive immensamente ingrandite.<ref name="matrix"/>
*"[[Entrapment]]" è stupido, malcongegnato, divertente: e resta incantevole il personaggio che [[Sean Connery]] s'è inventato per la vecchiaia, calmo e onnisciente, protettivo e provvido, seducente e capace di tutto.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0489_01_1999_0131_0030_6466697/ «Entrapment»: ladri in fuga tra stupidità e divertimento]'', ''La Stampa'', 15 maggio 1999, p. 30.</ref>
*«''[[2001: Odissea nello spazio|2001 – Odissea nello spazio]]''» di [[Stanley Kubrick]] [...] è il film unico che ha segnato per sempre il cinema di fantascienza, condensandone e fissandone gli universi col suo stile imitato e inimitabile: il candore e la freddezza, la danza degli astri, la posizione del veicolo spaziale nell'oscurità sconfinata del sistema stellare, il modo di muoversi e la vita quotidiana degli astronauti, le porte autochiudentesi, i corridoi rotondi come l'anima di un enorme tubo bianco. L'iconografia fantascientifica non era mai stata così suggestiva e perfetta prima di «2001», né lo sarebbe mai più stata dopo.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,28/articleid,0371_01_2001_0060_0030_4229205/anews,true/ Scienza, sacro e ignoto]'', ''La Stampa'', 2 marzo 2001, p. 28.</ref>
*[[Wes Craven]], gran maestro dello spavento, insieme con la sua compagna Marianne Maddalena ha prodotto senza troppo impegno «[[Dracula's Legacy - Il fascino del male|Dracula's Legacy]]» (L'eredità di Dracula), un horror di serie B per ragazzini, ambientato nelle città nere di Londra e di New Orleans, interpretato da giovani attori non famosi e non bravi, scritto ricalcando ogni luogo comune sul personaggio infinito e attribuendogli un amore per la figlia di Van Helsing, Mary, che abita in America a New Orleans, città dove nei film è sempre Martedì Grasso. Un elemento originale è la molta pubblicità palese per la Virgin (negozi, furgoni, dischi), così come in «Hannibal» figura pubblicità palese per Gucci e in «Cast Away» figura pubblicità palese per la Federal Express, la grande agenzia di recapiti americana: è una tendenza che rischi di dilatarsi, di moltiplicarsi.<ref>Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,0371_01_2001_0062_0028_3323344/ ''Un Dracula bello e giovane che non spaventa nessuno''], ''La Stampa'', 4 marzo 2001.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Scoprendo Forrester]]''}} Da [[J.D. Salinger|Jerome David Salinger]] a [[Thomas Pynchon]], il vecchio scrittore solitario, separato dalla vita, misantropo, nevrotico, chiuso nella memoria e nel rimpianto, sprezzante del mondo, non è certo un personaggio raro nella storia della letteratura americana: ad esso vuol somigliare il protagonista di Scoprendo Forrester di [[Gus Van Sant]], uno scrittore che dopo aver avuto gran successo e un premio Pulitzer con un romanzo, s'è rinserrato in se stesso e nel suo appartamento newyorkese all'attico.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0375_01_2001_0081_0031_3353372/ Il vecchio Sean burbero scrittore]'', ''La Stampa'', 23 marzo 2001, p. 29.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Panic Room]]''}} Fra i tre interpreti, ben tre (Jodie Foster, Forest Whitaker e Dwight Yoakam) sono registi oltre che attori, e questo non rappresenta affatto un inconveniente rispetto alla riuscita del film: affascinante, forse meno impressionante e più hitchcockiano dei precedenti [film del regista], girato con grande stile.<ref>Da ''[http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/panic-room/41280/ Panic Room]'', ''Cinematografo.it'', 19 aprile 2002.</ref>
*[[Gabriele Muccino]] non è per ora un autore, non sembra avere un proprio mondo di idee e di emozioni da esprimere. Ma è prensile rispetto alla realtà e abile a riprodurne i luoghi comuni; sa filmare in modo fluido e plastico da professionista americano; sa imprimere al film un ritmo veloce e vivace, una urgenza immotivata ma divertente. [...] È più di quanto offra la maggioranza dei giovani registi italiani.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0172_04_2003_1381_0008_1217270/ Muccino, il nostro americano]'', ''Tutto libri'', 4 ottobre 2003.</ref>
*Gli elementi più forti e convincenti di «[[Evilenko]]» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0189_01_2004_0105_0035_1332231/ Stupefacente McDowell il comunista cannibale]'', ''La stampa'', 16 aprile 2004.</ref>
*{{NDR|[[Stephen Sommers]]}} ha trasformato [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], l'anziano cacciatore di mostri ideato da Bram Stoker, in una specie di body guard giovane, robusto, ardito, cafone, superarmato. Ha fatto perdere ai mostri della narrativa ogni forza enigmatica, ogni impatto culturale: non più emblemi della morte, dell'eternità, della possibilità dell'uomo di creare la vita, della fusione uomo-bestia, della ricerca scientifica, del fascino del Male, del dolore e della pietà, i Mostri sono soltanto vecchi stereotipi, figurine d'infanzia scolorite, tipi risibili o almeno strani. Se passando dalla letteratura nera al cinema Dracula e gli altri erano diventati sotto-cultura, «[[Van Helsing]]» li porta a una sub-sottocultura, nella quale l'umorismo tempera sempre lo spavento e il marketing (DVD, giochi interattivi, live action e animazione per la televisione, attrazioni da parco a tema) è il vero scopo.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,32/articleid,0191_01_2004_0125_0032_1327861/ Tutti invitati alla festa del conte Dracula]'', ''La stampa'', 7 maggio 2004.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Van Helsing]]''}} Il film lussuoso, fragoroso, dinamico, è abbastanza divertente.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,37/articleid,0192_01_2004_0132_0037_1339529/ «Van Helsing e i mostri»]'', ''La Stampa'', 14 maggio 2004.</ref>
*Campione coraggioso, irriducibile, diventato un simbolo della lotta americana per uscire dalla crisi, Braddock è interpretato davvero bene da un [[Russell Crowe|Crowe]] dimagrito e affinato, con la faccia tonda divenuta triangolare. ''[[Cinderella Man - Una ragione per lottare|Cinderella Man]]'' è una prova molto interessante di epopea della miseria: l'unico personaggio insopportabile è il solito, la moglie del pugile sempre lagnosa e iettatrice, stavolta [[Renée Zellweger]].<ref>Da ''La Stampa'', 6 settembre 2005; citato in ''[https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/cinderella-man---una-ragione-per-lottare/43241/ Cinderella Man - Una ragione per lottare]'', ''cinematografo.it''.</ref>
*{{NDR|Su ''[[V per Vendetta]]''}} [...] esempio di film avventuroso-politico alla maniera della Primula Rossa, emozionante, libertario, divertente.<ref name=v>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6873498 La vendetta senza fine del «distruttore positivo»]'', ''La Stampa'', 17 marzo 2006, p. 33.</ref>
*{{NDR|Su ''[[V per Vendetta]]''}} Il lungo film è ogni tanto un poco stanco ma è recitato benissimo (la voce italiana del protagonista [[Hugo Weaving]] è quella di [[Gabriele Lavia]]), è intelligente e appassionante.<ref name=v/>
*{{NDR|Su ''[[Solo due ore]]''}} Bel film d'azione, «Solo due ore» di Richard Donner: ma l'elemento che colpisce di più è [[Bruce Willis]] che, dimagrito, malinconico, con i baffi e un poco di barba, somiglia in modo impressionante al giudice [[Paolo Borsellino|Borsellino]]. Invece è un detective della polizia di New York, malconcio e dal passato tutt'altro che inappuntabile.<ref name=Solodueore>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6899429 Bruce Willis nel marcio della Omicidi]'', ''La Stampa'', 31 marzo 2006, p. 32.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Solo due ore]]''}} Drammaticamente ottimo, il film ha un'aria triste: quei poliziotti cinici e assassini, quel detective che dice «Non c'è niente che mi faccia sentir bene», quel delinquente nero stupido e coraggioso, quella città caotica e indifferente formano un mondo brutto molto interessante.<ref name=Solodueore />
*{{NDR|Su ''[[Fascisti su Marte]]''}} Il regista-protagonista, come sempre, è straordinariamente divertente: certi suoi sguardi loschi o traversi, certa sua imperiosità dittatoriale, certi suoi improvvisi smarrimenti, sono fantastici, almeno quanto la creatività e la comicità dell'ideazione.<ref>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7303417 Quanto divertono quei fascisti]'', ''La Stampa'', 3 novembre 2006, p. 31.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Romanzo criminale (film)|Romanzo criminale]]''}} Ispirandosi al libro di [[Giancarlo De Cataldo]] pubblicato da Einaudi, per due ore e mezza il film corale analizza in chiave romantica i criminali, le loro imprese, la loro ascesa e caduta. Raccogliendo nel cast molti attori italiani soprattutto giovani e bravi (bravissimo [[Kim Rossi Stuart]]), [[Michele Placido]] ha realizzato un film con qualche difetto però molto interessante, forte, riuscito.<ref>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6461859 Film della weekend drammatico «Romanzo criminale» ]'', ''La Stampa'', 3 novembre 2006, p. 31.</ref>
*Per la sua carica liberatoria, la sua assenza di moralismo, la sua struttura narrativa, il suo splendore figurativo, la sua linea antimetafisica, [[La dolce vita]] è nel cinema una rivoluzione. Sembrava che, dopo, non si potessero più fare i film consueti. Non è andata così: come càpita a tutti i maestri davvero grandi, il regista non ha allievi, non ha fatto scuola.<ref name=dolcevita/>
*[[La dolce vita]] risulterà alla fine simile a un viaggio con tante tappe del protagonista, un giornalista di mondanità e pettegolezzi in movimento nella cosiddetta café society, nel carnevale perenne che nasconde un vuoto drammatico.<ref name=dolcevita>Da ''[http://www.lastampa.it/2011/01/11/spettacoli/i-cinquant-anni-de-la-dolce-vita-raccontati-da-lietta-tornabuoni-378QJ2pZT1jomYG4eAQ0RL/pagina.html I cinquant'anni de La dolce vita raccontati da Lietta Tornabuoni]'', ''Lastampa.it'', 11 gennaio 2011.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1118_01_1973_0303_0003_16229167/ Che ridere con Dracula]''|''La stampa'', 29 dicembre 1973}}
*[[Andy Warhol]] ha cambiato assai due dei più celebri miti della letteratura e del cinema «neri»: il suo ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein|Frankenstein]]'' girato in tre dimensioni non crea un orrendo mostro ma una bellissima coppia, il suo ''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!|Dracula]]'' ambientato negli Anni Trenta è sempre in frac e si porta dietro la bara sul tetto della Mercedes. [...] I due film non mostrano il minimo rispetto per i loro eroi.
*Dracula ha cambiato status: ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'' il regista Alan Gibson ne ha fatto un magnate misterioso, onnipotente e pauroso, un supercapitalista ossessionato dal timore delle malattie e dei rapimenti, «un personaggio alla Howard Hughes».
*L'epopea del male non regge il confronto con la nera realtà contemporanea, i miti ottocenteschi si sfaldano di fronte ai nuovi riti di sangue. L'intervento di Andy Warhol può apparire il segno definitivo del tramonto di Frankenstein e Dracula: quando arriva Warhol il distruttore, estetizzante imbalsamatore del reale, geniale seppellitore di vitalità creativa, vuol proprio dire che tutto è finito.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0771_01_1993_0021_0015_10877554/ Vampiro innamorato stanotte t'ho sognato]''|''La stampa'', 22 gennaio 1993}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula di Bram Stoker]]''}} Dopo il vampiro spaventevole, il vampiro patetico e il vampiro comico, ecco il vampiro innamorato.
*Autoproclamantesi fedele al romanzo, il film trascura purtroppo le qualità domestiche del più aristocratico dei vampiri, che teneva in ordine senza servitori il suo tetro castello dei Carpazi. [...] Trascura il superbo snobismo che induce Dracula a rivendicarsi discendente di Attila e a disprezzare gli Asburgo o i Romanov come «schiuma della Terra». Trascura i folti baffi bianchi che il romanzo attribuisce a Dracula, e che il cinema ha sempre ignorato: l'unico a rispettare i baffi bianchi è un film turco del 1963, ''Drakula Instanbulda'', dove naturalmente il vampiro arretra di fronte al Corano mentre rimane indifferente al crocefisso.
*Coppola ha preso un simbolo delle forze del Male che riflette il sadismo inconscio di molti lettori e spettatori, ha scelto un'incarnazione della trasgressione e del totale rifiuto di sottomettersi alle leggi umane o divine, una grande mente criminale, e ne ha fatto un trepido innamorato sentimentale: come idea non è granché, né il film consente alcuna analogia contemporanea tra il contagio vampiresco attraverso il morso e il contagio dell'Aids attraverso il coito. Son discorsi anche sproporzionati: Coppola ha detto, dichiarato e ripetuto d'aver fatto il film su commissione, per ragioni alimentari, per pagare i suoi eterni debiti.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Tornabuoni, Lietta}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Mariomassone
17056
/* Citazioni di Lietta Tornabuoni */
wikitext
text/x-wiki
'''Lietta Tornabuoni''' (1931 – 2011), giornalista e critica cinematografica italiana.
==Citazioni di Lietta Tornabuoni==
{{cronologico}}
*Il fenomeno [[Simone Veil|Veil]] ha cinquantadue anni, bellissimi occhi verdi, un'eleganza da preside che intimidisce, la serietà un po' quadra di chi vuole soprattutto apparire autorevole, mettere soggezione.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1075_01_1979_0157_0001_15375032/ Simone Veil donna di marmo]'', ''La Stampa'', 15 luglio 1979.</ref>
*[[Tina Anselmi]] è una donna molto simpatica. [...] Ha un modo di fare serio, franco e spiccio, concreto, senza untuosa falsamodestia, senza presunzione indisponente. Ha un bel sorriso perenne, una bella faccia chiara. Ha la speciale flemmatica serenità e l'umana comprensione verso tutti che sono le doti del mediatore per vocazione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1057_01_1981_0283_0002_15273755/ Quella donna piace]'', ''La Stampa'', 3 dicembre 1981.</ref>
*Vedere i film di [[Dario Argento]] è bello come riascoltare (con qualche variante) una favola nera ben nota: sapendo già quando si avrà paura, quando illusoriamente si proverà il sollievo che l'incubo sia finito, quando si sussulterà perché tutto ricomincia, cosa significhino certi segni (la pioggia, la notte, l'agitarsi al vento dei rami degli alberi, l'apparizione di gechi o farfalle, il balenare dell'arma luccicante). Come nelle favole, la consapevolezza non riduce affatto l'emozione. È anzi un piacere che, mentre l'horror americano ha preso strade nuove (la macelleria insignificante, l'ironia o l'umorismo, il misticismo alto, lo pseudorealismo sociologico), Argento sèguiti a percorrere i familiari sentieri della psicoanalisi freudiana, delle parascienze esoteriche, dello spavento puro.<ref name=freud>Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,0778_01_1993_0071_0020_10985079/ ''Tutto Freud e spavento''], ''La Stampa'', 13 marzo 1993.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Trauma (film)|Trauma]]''}} C'è insomma tutto quel che si può desiderare da una favola nera, con in più un elemento morboso così contemporaneo come l'anoressia, un luogo di terrore così attuale come l'ospedale o la clinica: e, naturalmente, con lo stile ammirevole di Dario Argento.<ref name=freud/>
*{{NDR|Su ''[[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]]''}} Già è un pastrocchio. Gli americani però non s'accontentano d'un rifacimento: aggiungono una storia parallela etico-scolastico-giovanile alla maniera de «[[L'attimo fuggente]]»; inzeppano la vicenda di alberghi e oggetti lussuosi (una suite al Waldorf-Astoria di New York, abiti adattati su misura, pranzi e drink all'Oak Room del Plaza, una Ferrari, un tango danzato nella sala da ballo vuota del Pierre); smussano la vicenda brutale, sciolgono nel patetico o nel declamatorio il personaggio odioso. [...] Gran pastrocchio, per due ore e trentacinque minuti: e tuttavia non ci si annoia. Al Pacino, altre volte così bravo, strafà con un'autoindulgenza e un autocompiacimento insopportabili, ma anche con una virulenza che tiene desta l'attenzione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0776_01_1993_0057_0022_10959067/ Pacino, re di un pastrocchio che avvince]'', ''La Stampa'', 27 febbraio 1993, p. 22.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Proposta indecente]]''}} Un film sentimentale sul genere di "''[[Love Story]]''" (e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0785_01_1993_0125_0019_11129721/ "Proposta indecente" di Lyne, con Redford truccato per ringiovanirlo e la bellissima Demi Moore]'', ''La Stampa'', 8 maggio 1993, p. 19.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Frankenstein di Mary Shelley]]''}} Un Frankenstein in più non farà male a nessuno, ma come al solito Bob De Niro è stato bravo a scegliere la parte: la Creatura è sempre stata più simpatica del Creatore.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0795_01_1993_0195_0021_11207952/ Eroi immortali? No, resuscitati]'', ''La stampa'', 18 luglio 1993, p. 21.</ref>
*{{NDR|Su ''[[La sindrome di Stendhal]]''}} A cinquant'anni, Dario Argento s'è un poco addomesticato. Il suo horror classico che si rifà agli spaventi umani archetipici (buio, armi da taglio, prigionia, sangue, insetti, presenze invisibili e minacciose) sembra rimasto indietro rispetto ai vertiginosi, artificiosi, laidi orrori sociali e mistico-paranoici immaginati da film americani come «[[Seven]]», ma la sua gran bravura di regista si nutre qui di invenzioni intelligenti ed efficaci.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0629_01_1996_0026_0020_8595204/ Argento padre e figlia con sindrome di Stendhal]'', ''La Stampa'', 27 gennaio 1996.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Fargo]]''}} Tutto è bello nel film molto riuscito: il rapimento confuso e poi l'abbandono della rapita, buttata sul pavimento come un cane schiacciato sull'autostrada; le esplosioni di violenza, il gangster ferito che cerca di tamponare il sangue con la carta igienica, le uccisioni a colpi di pala in testa, l'avarizia del ricco, le facce dei vinti, lo sguardo affettuoso e spietato dei Coen sulla gente normale.<ref>Da '''96 al cinema'', Dalai Editore, Milano, 1996, [//books.google.it/books?id=A8ntOA9_qk8C&lpg=PP1&hl=it&pg=PA149 p. 149]. ISBN 88-8089-187-1</ref>
*''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' è un grande spettacolo, un film possente, un affascinante melodramma che mette insieme amore e naufragio, la forza della passione e la fragilità della tecnologia: e che smentisce uno dei luoghi comuni a cui si era più affezionati, l'idea che i ricchi irresponsabili viaggiatori del [[Titanic]] continuassero sventatamente a ballare mentre tutto affondava intorno a loro, la nave insieme con l'orgoglio industriale e con una società classista arcaica.<ref>Da ''Titanic: il naufragar m'è dolce in questo mare'', ''L'Espresso'', 22 gennaio 1998.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Matrix]]''}} Sequenza interessante: [[Keanu Reeves]] viene immobilizzato e gli viene infilato nella pancia (attraverso l'ombelico, parrebbe) una specie di scorpione che permetterà di seguire tutte le sue mosse. Immagine cruciale: campi infiniti di innumerevoli feti umani contenuti in sacchi di plastica trasparente, appesi a sostegni come piante d'uno sterminato frutteto, che respirano, sognano e vengono allevati per nutrire con la loro energia vitale le macchine padrone degli uomini. Le cose belle di «Matrix» sono queste: il resto è un pastrocchio pomposo e sentenzioso, pretensioso e misticheggiante, inzeppato di quei motti confusi e altisonanti che impressionano i ragazzini e gli autodidatti [...]<ref name="matrix">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0487_01_1999_0123_0033_6791289/ Matrix. Il gioco della violenza]'', ''La Stampa'', 7 maggio 1999, p. 31.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Matrix]]''}} Effetti visivi innovativi, e grandiosi. Romanticismo nero. Invenzioni divertenti: i personaggi ricevono informazioni direttamente nel cervello, il futurismo elettronico si mescola alle arti marziali della tradizione orientale, che la lavorazione sia avvenuta a Sydney in Australia o altrove non ha importanza, tanto è sempre buio e i paesaggi urbani sono diapositive immensamente ingrandite.<ref name="matrix"/>
*"[[Entrapment]]" è stupido, malcongegnato, divertente: e resta incantevole il personaggio che [[Sean Connery]] s'è inventato per la vecchiaia, calmo e onnisciente, protettivo e provvido, seducente e capace di tutto.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0489_01_1999_0131_0030_6466697/ «Entrapment»: ladri in fuga tra stupidità e divertimento]'', ''La Stampa'', 15 maggio 1999, p. 30.</ref>
*«''[[2001: Odissea nello spazio|2001 – Odissea nello spazio]]''» di [[Stanley Kubrick]] [...] è il film unico che ha segnato per sempre il cinema di fantascienza, condensandone e fissandone gli universi col suo stile imitato e inimitabile: il candore e la freddezza, la danza degli astri, la posizione del veicolo spaziale nell'oscurità sconfinata del sistema stellare, il modo di muoversi e la vita quotidiana degli astronauti, le porte autochiudentesi, i corridoi rotondi come l'anima di un enorme tubo bianco. L'iconografia fantascientifica non era mai stata così suggestiva e perfetta prima di «2001», né lo sarebbe mai più stata dopo.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,28/articleid,0371_01_2001_0060_0030_4229205/anews,true/ Scienza, sacro e ignoto]'', ''La Stampa'', 2 marzo 2001, p. 28.</ref>
*[[Wes Craven]], gran maestro dello spavento, insieme con la sua compagna Marianne Maddalena ha prodotto senza troppo impegno «[[Dracula's Legacy - Il fascino del male|Dracula's Legacy]]» (L'eredità di Dracula), un horror di serie B per ragazzini, ambientato nelle città nere di Londra e di New Orleans, interpretato da giovani attori non famosi e non bravi, scritto ricalcando ogni luogo comune sul personaggio infinito e attribuendogli un amore per la figlia di Van Helsing, Mary, che abita in America a New Orleans, città dove nei film è sempre Martedì Grasso. Un elemento originale è la molta pubblicità palese per la Virgin (negozi, furgoni, dischi), così come in «Hannibal» figura pubblicità palese per Gucci e in «Cast Away» figura pubblicità palese per la Federal Express, la grande agenzia di recapiti americana: è una tendenza che rischi di dilatarsi, di moltiplicarsi.<ref>Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,0371_01_2001_0062_0028_3323344/ ''Un Dracula bello e giovane che non spaventa nessuno''], ''La Stampa'', 4 marzo 2001.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Scoprendo Forrester]]''}} Da [[J.D. Salinger|Jerome David Salinger]] a [[Thomas Pynchon]], il vecchio scrittore solitario, separato dalla vita, misantropo, nevrotico, chiuso nella memoria e nel rimpianto, sprezzante del mondo, non è certo un personaggio raro nella storia della letteratura americana: ad esso vuol somigliare il protagonista di Scoprendo Forrester di [[Gus Van Sant]], uno scrittore che dopo aver avuto gran successo e un premio Pulitzer con un romanzo, s'è rinserrato in se stesso e nel suo appartamento newyorkese all'attico.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0375_01_2001_0081_0031_3353372/ Il vecchio Sean burbero scrittore]'', ''La Stampa'', 23 marzo 2001, p. 29.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Panic Room]]''}} Fra i tre interpreti, ben tre (Jodie Foster, Forest Whitaker e Dwight Yoakam) sono registi oltre che attori, e questo non rappresenta affatto un inconveniente rispetto alla riuscita del film: affascinante, forse meno impressionante e più hitchcockiano dei precedenti [film del regista], girato con grande stile.<ref>Da ''[http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/panic-room/41280/ Panic Room]'', ''Cinematografo.it'', 19 aprile 2002.</ref>
*[[Gabriele Muccino]] non è per ora un autore, non sembra avere un proprio mondo di idee e di emozioni da esprimere. Ma è prensile rispetto alla realtà e abile a riprodurne i luoghi comuni; sa filmare in modo fluido e plastico da professionista americano; sa imprimere al film un ritmo veloce e vivace, una urgenza immotivata ma divertente. [...] È più di quanto offra la maggioranza dei giovani registi italiani.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0172_04_2003_1381_0008_1217270/ Muccino, il nostro americano]'', ''Tutto libri'', 4 ottobre 2003.</ref>
*Gli elementi più forti e convincenti di «[[Evilenko]]» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0189_01_2004_0105_0035_1332231/ Stupefacente McDowell il comunista cannibale]'', ''La stampa'', 16 aprile 2004.</ref>
*{{NDR|[[Stephen Sommers]]}} ha trasformato [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], l'anziano cacciatore di mostri ideato da Bram Stoker, in una specie di body guard giovane, robusto, ardito, cafone, superarmato. Ha fatto perdere ai mostri della narrativa ogni forza enigmatica, ogni impatto culturale: non più emblemi della morte, dell'eternità, della possibilità dell'uomo di creare la vita, della fusione uomo-bestia, della ricerca scientifica, del fascino del Male, del dolore e della pietà, i Mostri sono soltanto vecchi stereotipi, figurine d'infanzia scolorite, tipi risibili o almeno strani. Se passando dalla letteratura nera al cinema Dracula e gli altri erano diventati sotto-cultura, «[[Van Helsing]]» li porta a una sub-sottocultura, nella quale l'umorismo tempera sempre lo spavento e il marketing (DVD, giochi interattivi, live action e animazione per la televisione, attrazioni da parco a tema) è il vero scopo.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,32/articleid,0191_01_2004_0125_0032_1327861/ Tutti invitati alla festa del conte Dracula]'', ''La stampa'', 7 maggio 2004.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Van Helsing]]''}} Il film lussuoso, fragoroso, dinamico, è abbastanza divertente.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,37/articleid,0192_01_2004_0132_0037_1339529/ «Van Helsing e i mostri»]'', ''La Stampa'', 14 maggio 2004.</ref>
*Campione coraggioso, irriducibile, diventato un simbolo della lotta americana per uscire dalla crisi, Braddock è interpretato davvero bene da un [[Russell Crowe|Crowe]] dimagrito e affinato, con la faccia tonda divenuta triangolare. ''[[Cinderella Man - Una ragione per lottare|Cinderella Man]]'' è una prova molto interessante di epopea della miseria: l'unico personaggio insopportabile è il solito, la moglie del pugile sempre lagnosa e iettatrice, stavolta [[Renée Zellweger]].<ref>Da ''La Stampa'', 6 settembre 2005; citato in ''[https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/cinderella-man---una-ragione-per-lottare/43241/ Cinderella Man - Una ragione per lottare]'', ''cinematografo.it''.</ref>
*{{NDR|Su ''[[V per Vendetta]]''}} [...] esempio di film avventuroso-politico alla maniera della Primula Rossa, emozionante, libertario, divertente.<ref name=v>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6873498 La vendetta senza fine del «distruttore positivo»]'', ''La Stampa'', 17 marzo 2006, p. 33.</ref>
*{{NDR|Su ''[[V per Vendetta]]''}} Il lungo film è ogni tanto un poco stanco ma è recitato benissimo (la voce italiana del protagonista [[Hugo Weaving]] è quella di [[Gabriele Lavia]]), è intelligente e appassionante.<ref name=v/>
*{{NDR|Su ''[[Solo due ore]]''}} Bel film d'azione, «Solo due ore» di Richard Donner: ma l'elemento che colpisce di più è [[Bruce Willis]] che, dimagrito, malinconico, con i baffi e un poco di barba, somiglia in modo impressionante al giudice [[Paolo Borsellino|Borsellino]]. Invece è un detective della polizia di New York, malconcio e dal passato tutt'altro che inappuntabile.<ref name=Solodueore>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6899429 Bruce Willis nel marcio della Omicidi]'', ''La Stampa'', 31 marzo 2006, p. 32.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Solo due ore]]''}} Drammaticamente ottimo, il film ha un'aria triste: quei poliziotti cinici e assassini, quel detective che dice «Non c'è niente che mi faccia sentir bene», quel delinquente nero stupido e coraggioso, quella città caotica e indifferente formano un mondo brutto molto interessante.<ref name=Solodueore />
*{{NDR|Su ''[[Fascisti su Marte]]''}} Il regista-protagonista, come sempre, è straordinariamente divertente: certi suoi sguardi loschi o traversi, certa sua imperiosità dittatoriale, certi suoi improvvisi smarrimenti, sono fantastici, almeno quanto la creatività e la comicità dell'ideazione.<ref>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7303417 Quanto divertono quei fascisti]'', ''La Stampa'', 3 novembre 2006, p. 31.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Romanzo criminale (film)|Romanzo criminale]]''}} Ispirandosi al libro di [[Giancarlo De Cataldo]] pubblicato da Einaudi, per due ore e mezza il film corale analizza in chiave romantica i criminali, le loro imprese, la loro ascesa e caduta. Raccogliendo nel cast molti attori italiani soprattutto giovani e bravi (bravissimo [[Kim Rossi Stuart]]), [[Michele Placido]] ha realizzato un film con qualche difetto però molto interessante, forte, riuscito.<ref>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6461859 Film della weekend drammatico «Romanzo criminale» ]'', ''La Stampa'', 3 novembre 2006, p. 31.</ref>
*Per la sua carica liberatoria, la sua assenza di moralismo, la sua struttura narrativa, il suo splendore figurativo, la sua linea antimetafisica, [[La dolce vita]] è nel cinema una rivoluzione. Sembrava che, dopo, non si potessero più fare i film consueti. Non è andata così: come càpita a tutti i maestri davvero grandi, il regista non ha allievi, non ha fatto scuola.<ref name=dolcevita/>
*[[La dolce vita]] risulterà alla fine simile a un viaggio con tante tappe del protagonista, un giornalista di mondanità e pettegolezzi in movimento nella cosiddetta café society, nel carnevale perenne che nasconde un vuoto drammatico.<ref name=dolcevita>Da ''[http://www.lastampa.it/2011/01/11/spettacoli/i-cinquant-anni-de-la-dolce-vita-raccontati-da-lietta-tornabuoni-378QJ2pZT1jomYG4eAQ0RL/pagina.html I cinquant'anni de La dolce vita raccontati da Lietta Tornabuoni]'', ''Lastampa.it'', 11 gennaio 2011.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1118_01_1973_0303_0003_16229167/ Che ridere con Dracula]''|''La stampa'', 29 dicembre 1973}}
*[[Andy Warhol]] ha cambiato assai due dei più celebri miti della letteratura e del cinema «neri»: il suo ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein|Frankenstein]]'' girato in tre dimensioni non crea un orrendo mostro ma una bellissima coppia, il suo ''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!|Dracula]]'' ambientato negli Anni Trenta è sempre in frac e si porta dietro la bara sul tetto della Mercedes. [...] I due film non mostrano il minimo rispetto per i loro eroi.
*Dracula ha cambiato status: ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'' il regista Alan Gibson ne ha fatto un magnate misterioso, onnipotente e pauroso, un supercapitalista ossessionato dal timore delle malattie e dei rapimenti, «un personaggio alla Howard Hughes».
*L'epopea del male non regge il confronto con la nera realtà contemporanea, i miti ottocenteschi si sfaldano di fronte ai nuovi riti di sangue. L'intervento di Andy Warhol può apparire il segno definitivo del tramonto di Frankenstein e Dracula: quando arriva Warhol il distruttore, estetizzante imbalsamatore del reale, geniale seppellitore di vitalità creativa, vuol proprio dire che tutto è finito.
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0771_01_1993_0021_0015_10877554/ Vampiro innamorato stanotte t'ho sognato]''|''La stampa'', 22 gennaio 1993}}
*{{NDR|Su ''[[Dracula di Bram Stoker]]''}} Dopo il vampiro spaventevole, il vampiro patetico e il vampiro comico, ecco il vampiro innamorato.
*Autoproclamantesi fedele al romanzo, il film trascura purtroppo le qualità domestiche del più aristocratico dei vampiri, che teneva in ordine senza servitori il suo tetro castello dei Carpazi. [...] Trascura il superbo snobismo che induce Dracula a rivendicarsi discendente di Attila e a disprezzare gli Asburgo o i Romanov come «schiuma della Terra». Trascura i folti baffi bianchi che il romanzo attribuisce a Dracula, e che il cinema ha sempre ignorato: l'unico a rispettare i baffi bianchi è un film turco del 1963, ''Drakula Instanbulda'', dove naturalmente il vampiro arretra di fronte al Corano mentre rimane indifferente al crocefisso.
*Coppola ha preso un simbolo delle forze del Male che riflette il sadismo inconscio di molti lettori e spettatori, ha scelto un'incarnazione della trasgressione e del totale rifiuto di sottomettersi alle leggi umane o divine, una grande mente criminale, e ne ha fatto un trepido innamorato sentimentale: come idea non è granché, né il film consente alcuna analogia contemporanea tra il contagio vampiresco attraverso il morso e il contagio dell'Aids attraverso il coito. Son discorsi anche sproporzionati: Coppola ha detto, dichiarato e ripetuto d'aver fatto il film su commissione, per ragioni alimentari, per pagare i suoi eterni debiti.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Tornabuoni, Lietta}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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CentoVetrine
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{{da wikificare|Sistemare citazioni secondo stagioni ed episodi}}
{{FictionTV
|tipofiction= serial TV
|titolooriginale= CentoVetrine
|immagine=
|paese=Italia
|anno=2001-2016
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}}
'''''CentoVetrine''''', soap opera italiana trasmessa dal 2001 al 2016.
==Frasi==
* E quindi tu saresti venuto fin qui per... per capire come stanno andando le cose tra me e Stefano?!...bene!....bene... adesso che l'hai capito ti potrò prenotare il primo volo per Hong Kong<br
/>{{NDR|Carol Grimani al marito Edoardo tornato dall'"esilio" a Hong Kong (puntata 5 febbraio 2008)}}
*"Tra un sogno e una carta di credito platino, preferisco una [[carta di credito]]... più sicura, da un sogno devi pur svegliarti, con una carta di credito puoi continuare a dormire" ('''Anna Baldi''')
*"Io non godo mai delle disgrazie altrui ma solo delle mie fortune" {{NDR|Ettore a Marina (2002)}}
*"Mi chiedi perché sto in mezzo a certi ambienti? Perché frequento certe persone? Te lo dico io perché, la risposta è semplicissima: perché loro sono peggio di me!" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata marzo 2010)}}
*"Balla per me... Cecilia!" {{NDR|Zeno a Cecilia al "Blue Valentine" (puntata marzo 2010)}}
*"A me non me ne importa niente della mia vita se tu non ci sei... io ti amo!"" {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata aprile 2010)}}
*"Io pensavo che tu fossi come me, ti stavo trascinando nel mio buio... non è proprio il posto adatto a te" {{NDR|Zeno dice addio a Cecilia dimostrandole il suo amore (puntata 6 maggio 2010)}}
*"Io non so aspettare, io non sono così! Io... lo pretendo adesso quello che voglio!" {{NDR|Zeno a Cecilia (punta dicembre 2010)}}
*"Da questa finestra si vede il sole che tramonta sul fiume... appena l'ho vista ho pensato che avrei voluto regalarti questo tramonto per tutti i giorni della nostra vita insieme " {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata gennaio 2011)}}
*"Io lo so, lo sento, siamo uguali!... è questo che ci ha fatto incontrare… e che ci ha fatto innamorare. Perché tu mi hai amato, Cecilia, io lo so! E so anche che mi ami ancora" {{NDR|Zeno a Cecila (puntata febbraio 2011)}}
*"Tu non vuoi la felicità di Cecilia! Tu vuoi Cecilia e basta!" {{NDR|Zeno a Ivan (puntata febbraio 2011)}}
*"Tornare in carcere non è la cosa peggiore che può capitarmi... la cosa peggiore è già successa" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata 11 febbraio 2011)}}
*"[..] È tutto un inferno, Brando, ogni cosa.. e allora quanto vale bruciare." {{NDR|Serena a Brando (puntata del 10 ottobre 2012)}}
==Dialoghi==
* '''Marina''': Che cosa vuoi?<br
/>'''Ettore''': Un po' di educazione!..visto che la tua voce si sente fin dentro il mio ufficio!<br
/>'''Marina''': Tappati le orecchie allora!<br
/>'''Ettore''': Certo che commetto sempre degli errori con te Marina!..come posso pretendere un po' di educazione da una lavandaia?!<br
/>{{NDR|puntata aprile[?] 2002}}
* {{NDR|ascoltando una musica di pianoforte vedendo un film, a naso in sù }}<br
/>{{NDR|sussurrando}}<br
/>'''Carol''': {{NDR|si commuove, si volta verso Stefano e lo guarda}} È stato tuo padre a parlarti di questa musica?<br />'''Stefano''': Sì. Dice che è l'unica volta che ti ha visto... piangere<br
/>'''Carol''': Allora è per questo che mi hai portato qui..mh? Una serata particolare... un posto magico... e un secondo fine......come sempre.<br
/>'''Stefano''': Io non ti ho mentito... quando ti ho detto che... vovevo vederti sotto una luce diversa... era la verità<br
/>'''Carol''': E pensavi davvero che bastasse un po' di musica per vedermi crollare?<br
/>'''Stefano''': Io pensavo solo che bastasse un po' di musica per capire qualche cosa in più di te<br
/>'''Carol''': {{NDR|sospiro}}...non sempre conoscere il passato di una persona aiuta a capirla... vedi tuo padre<br
/>'''Stefano''': Carol, che cosa c'entra mio padre, non cambiare discorso<br
/>'''Carol''': C'entra invece, dimenticando il suo passato lui... ha dimenticato chi era veramente..ma questo a me non succederà mai<br
/>'''Stefano''': Se hai alzato un muro così alto, quello che difendi dev'essere davvero molto importante... e io voglio scoprirlo.<br
/>'''Carol''': Sì, su questo hai ragione. La cosa più preziosa che ha una persona sono i ricordi<br
/>{{NDR|puntata 28 marzo 2007}}
* '''Edoardo''': La vedi questa fede?<br />'''Carol''': Ma credi davvero che conti qualche cosa? Pensi che il nostro matrimonio abbia un qualche valore ormai?<br />'''Edoardo''': Ce l'ha!, ce l'ha eccome!...sai perché non mi sono mai tolto questo anello neanche a Hong Kong?<br />Perché dentro c'è inciso il tuo nome!, il nome della prima donna che è riuscita a fregarmi!<br../>sai, quand'ero lontano, ogni volta che lo vedevo ricordavo quello che mi avevi fatto!<br />'''Carol''': Quanto sei romantico!<br
/>{{NDR|puntata 14 febbraio 2008}}
* {{NDR|Zeno si risveglia da un incubo provocato dai suoi sensi di colpa }}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|è sveglia e fissa Zeno con atteggiamento provocatorio}} Allora anche tu hai una coscienza?<br
/>'''Zeno''': {{NDR|ancora stordito a causa del brusco risveglio}} Perché non dormi invece di dire sciocchezze?<br
/>'''Cecilia''': Mi hai svegliata tu lamentandoti. Che cosa hai sognato di così terribile per agitarti in quel modo? Forse è più facile dormire legati... che tormentati dai sensi di colpa.<br
/>'''Zeno''': {{NDR|alzandosi infastidito dalle domande}} Credi davvero che io abbia dei rimorsi nei vostri riguardi?<br
/>'''Cecilia''': L'hai detto tu... che non volevi rapirci ma solo prendere i gioielli. Hai perso il controllo della situazione, hai quasi ammazzato mia sorella: forse è per questo che non ti senti così tranquillo...<br
/>'''Zeno''': {{NDR|avvicinandosi a Cecilia}} Continua con questa psicanalisi da quattro soldi... allora sì che diventerò veramente nervoso e me la prenderò con te...<br
/>'''Cecilia''': Volevo solo mettere in chiaro le cose: io e Serena saremo anche tue prigioniere, ma il più forte qua dentro non sei tu! {{NDR|puntata gennaio 2010}}
* {{NDR|Damiano e Zeno in commissariato }}<br
/>'''Damiano''': {{NDR|Entra in ufficio e avvicina una sedia alla scrivania}} Forza, siediti!<br
/>'''Zeno''': {{NDR|infastidito}} Preferisco restare in piedi, grazie <br
/>'''Damiano''': I miei uomini ti hanno portato qui perché eseguivano un mio ordine <br
/>'''Zeno''': E perché mi avresti fatto arrestare? <br
/>'''Damiano''': {{NDR|Alza la voce}} Non ti ho fatto arrestare! Volevo solo essere sicuro che fossi tu e soprattutto che fossi vivo! Ho anche denunciato la tua scomparsa... <br
/>'''Zeno''': Perché l'hai fatto? <br
/>'''Damiano''': E me lo chiedi anche? Perché sei sparito nel nulla, ecco perché!<br
/>'''Zeno''': Fammi capire... io sono stato trattato come una specie di criminale soltanto perché è un po' che non ti chiamo? <br
/>'''Damiano''': Sono due mesi! Sono esattamente due mesi che non ho tue notizie! Cosa avresti fatto al mio posto? Eh? Non mi avresti cercato? Te ne saresti fregato facendo finta di niente? <br
/>'''Zeno''': Non lo so... io non sono te {{NDR|puntata marzo 2010}}
* {{NDR|Cecilia ha attirato Zeno in un appartamento con l'intenzione di ucciderlo}}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|punta una pistola su Zeno che è voltato verso il muro}} Allora che cosa si prova a sentirsi umiliati? A sentire che qualcuno può decidere se devi vivere o morire? <br
/>'''Zeno''': {{NDR|si gira e si avvicina lentamente a Cecilia}} Metti giù questa pistola <br
/>'''Cecilia''': Fermo dove sei o sparo! <br
/>'''Zeno''': Pensi che questo ti farebbe star bene? Se mi sparassi… ti sentiresti in pace col mondo?... Bene! Allora fallo! Sparami! Mira qui al cuore! Io non soffrirò molto ma se servirà a farti felice io… sono disposto a sacrificarmi<br
/>'''Cecilia''': Tu sei un ladro schifoso! Sono sicura che non ti sei sacrificato per nessuno in tutta la tua vita. <br
/>'''Zeno''': Tu della mia vita non sai niente, Cecilia... niente! Però è vero, sono un ladro schifoso, un poco di buono... non merito di vivere. E se devo morire per mano di qualcuno voglio che quel qualcuno sia tu! Ma io vorrei vivere! Io vorrei che tu abbassassi questa pistola… vorrei potermi avvicinare per poterti abbracciare <br
/>'''Cecilia''': Io non te lo permetterò! Io ti odio! Tu… tu mi hai rovinato la vita <br
/>'''Zeno''': Forse… o forse ti ho fatto soltanto vedere un'altra vita possibile: una vita dove sei tu a decidere quello che sei veramente! Una vita dove vuoi provare emozioni forti… co- come questa mentre stringi una pistola e puoi decidere se un uomo può vivere o morire {{NDR| si avvicina a lei, piangendo }} <br
/>'''Cecilia''':{{NDR| indietreggia spaventata }} Ancora un passo e ti ammazzo! {{NDR|puntata aprile 2010}}
*'''Cecilia''': All'inizio eri il mio rapitore, l'uomo che volevo punire... poi sei diventato la mia ossessione e adesso...<br
/>'''Zeno''': Adesso sono soltanto Zeno {{NDR|puntata aprile 2010}}
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[[Categoria:Serie televisive italiane]]
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Papa Francesco
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/* Citazioni di Papa Francesco *//*Citazioni di Papa Francesco/*sulla pericolosità dell'ideologia del gender
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[[File:Pope Francis in March 2013.jpg|thumb|Papa Francesco nel 2013]]
'''Papa Francesco''', al secolo '''Jorge Mario Bergoglio''' (1936 – vivente), papa della Chiesa Cattolica.
==Citazioni di Papa Francesco==
*A cosa servono alla [[Chiesa]] i [[convento|conventi]] chiusi? I conventi dovrebbero servire alla carne di [[Cristo]] e i rifugiati sono la carne di Cristo.<ref>Citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/10/immigrazione-papa-francesco-dare-conventi-chiusi-ai-rifugiati/707814/ Papa Francesco: "Dare i conventi chiusi ai rifugiati"]'', ''Ilfattoquotidiano.it'', 10 settembre 2013.</ref>
*A me fa male quando vedo un prete o una suora con un'auto di ultimo modello: ma non si può! Non si può andare con auto costose. La macchina è necessaria per fare tanto lavoro, ma prendetene una umile. Se ne volete una bella pensate ai bambini che muoiono di fame.<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/cronache/13_luglio_06/francesco-a-me-fa-male-se-vedo-prelati-con-auto-lusso_c67846ec-e659-11e2-ad19-4496ac8ff7bf.shtml Francesco: «A me fa male quando vedo un prete o una suora con un'auto di ultimo modello»]'', ''Corriere della Sera'', 6 luglio 2013.</ref>
*A me piace dire che in una società ben costituita, i privilegi devono essere solo per i bambini e per gli anziani.<ref name=bambi>Da ''[http://www.avvenire.it/Papa_Francesco/Discorsi/Pagine/discorso-papa-ufficio-intenazionale-infanzia-bice.aspx «I bambini hanno diritto a un padre e una madre»]'', ''Avvenire.it'', 11 aprile 2014.</ref>
*Anche le potenze demoniache, ostili all'uomo, si arrestano impotenti di fronte all'intima unione d'amore tra Gesù e chi lo accoglie con fede. Questa realtà dell'amore fedele che Dio ha per ciascuno di noi ci aiuta ad affrontare con serenità e forza il cammino di ogni giorno, che a volte è spedito, a volte invece è lento e faticoso. <ref>Dall'[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20131104_omelia-suffragio-defunti_it.html omelia nella Santa Messa in suffragio dei cardinali e dei vescovi defunti nel corso dell'anno], Basilica Vaticana, 4 novembre 2013.</ref>
*Ancora una volta si vuole limitare o eliminare il valore supremo della vita e ignorare i diritti dei bimbi a nascere. L'[[aborto]] non è mai una soluzione. Quando si parla di una madre incinta, parliamo di due vite: entrambe devono essere preservate e rispettate perché la vita è un valore assoluto.<ref>Da ''Sobre la resolución para abortos no punibles en la Ciudad de Buenos Aires'', 10 settembre 2012, in Arzobispado de Buenos Aires, ''[http://arzbaires.org.ar/estadistica/Boletin/2012/Octubre.pdf Boletín eclesiástico]'', ottobre 2012, anno LIV, n. 544, p. 391; citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/13/jorge-mario-bergoglio-chi-e-nuovo-papa-francesco/529441/ Jorge Mario Bergoglio, chi è il nuovo papa Francesco]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 13 marzo 2013. L'ultima frase riprende quanto riportato nella dichiarazione ''[http://www.familiasecnacional.org.ar/?p=467 No una vida, sino dos]'' della 159<sup>a</sup> Commissione Permanente della Conferenza Episcopale Argentina (Buenos Aires, 18 agosto 2011).</ref>
*Cari amici, la gioia! Non abbiate paura di essere gioiosi! Non abbiate paura della gioia! Quella gioia che ci dà il Signore quando lo lasciamo entrare nella nostra vita, lasciamo che Lui entri nella nostra vita e ci inviti ad andare fuori noi alle periferie della vita e annunciare il Vangelo. Non abbiate paura della gioia. Gioia e coraggio!<ref>Citato in ''[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/angelus/2013/documents/papa-francesco_angelus_20130707_it.html Angelus]'', Piazza San Pietro, 7 luglio 2013.</ref>
*C'è chi dice: "Ma padre, io sono un benefattore della Chiesa! Metto la mano in tasca e do alla Chiesa". Ma con l'altra mano, ruba: allo Stato, ai poveri. È un ingiusto. Questa è la doppia vita. E questo merita, lo dice [[Gesù]] non lo dico io, che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Non parla di perdono, qui [[Gesù]]. [...] tutti noi dobbiamo dirci peccatori. Sì, tutti lo siamo. Corrotti no. Il corrotto è fisso in uno stato di sufficienza, non sa cosa sia l'umiltà. [[Gesù]], a questi corrotti, diceva: "La bellezza di essere sepolcri imbiancati", che appaiono belli, all'esterno, ma dentro sono pieni di ossa morte e di putredine. E un [[cristiano (religione)|cristiano]] che si vanta di essere cristiano, ma non fa vita da cristiano, è uno di questi corrotti. Tutti conosciamo qualcuno che è in questa situazione e quanto male fanno alla Chiesa! Cristiani corrotti, preti corrotti. Quanto male fanno alla Chiesa! Perché non vivono nello spirito del Vangelo, ma nello spirito della mondanità. <ref>Citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/11/corruzione-papa-francesco-gesu-dice-cristiano-che-ruba-va-gettato-in-mare/773166/ Corruzione, Papa Francesco: "Scandaloso chi dona alla Chiesa ma ruba allo Stato"]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 11 novembre 2013.</ref>
*[...] chi non è con Gesù, è contro Gesù. Non ci sono atteggiamenti a metà.<ref>Citato in ''[https://web.archive.org/web/20131014065025/http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-28523 «Il demonio esiste, non confondiamolo con le malattie psichiche»]'', ''vaticaninsider.lastampa.it'', 12 ottobre 2013.</ref>
*Chi non soffre con il fratello sofferente, anche se è diverso da lui per razza, per religione, per lingua o per cultura, deve interrogarsi sulla sincerità della sua fede e sulla sua umanità. Sono stato molto toccato dall'incontro con i rifugiati Rohingya e ho chiesto loro di perdonarci per le nostre mancanze e per il nostro silenzio, chiedendo alla comunità internazionale di aiutarli e di soccorrere tutti i gruppi oppressi e perseguitati presenti nel mondo.<ref>Citato in [https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2017/12/06/news/il-papa-aiutare-i-rohingya-e-tutti-i-perseguitati-del-mondo-1.34080004 ''Il Papa: aiutare i Rohingya e tutti i perseguitati del mondo''], ''Lastampa.it'', 6 dicembre 2017</ref>
*E a questo proposito vorrei manifestare il mio rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa con i bambini. Con i bambini e i giovani non si può sperimentare. Non sono cavie da laboratorio! Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del "pensiero unico". Mi diceva, poco più di una settimana fa, un grande educatore: "A volte, non si sa se con questi progetti – riferendosi a progetti concreti di educazione – si mandi un bambino a scuola o in un campo di rieducazione".<ref name=bambi/>
*È una contraddizione che un cristiano sia [[antisemitismo|antisemita]]. Un po' le sue radici sono [[ebraismo|ebree]]. Un cristiano non può essere antisemita! L'antisemitismo sia bandito dal cuore e dalla vita di ogni uomo e di ogni donna!<ref>Citato in ''[http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-28529/ Francesco: «Un cristiano non può essere antisemita!»]'', ''La Stampa.it'', 10 ottobre 2013.</ref>
*I peccatori saranno perdonati. I corrotti no [...]. Apritevi all'amore. {{NDR|voi parlamentari}} Non scaricate sul popolo pesi che voi non sfiorate neppure con un dito.<ref>Dalla messa per i parlametari del 28 marzo 2014; citato in Andrea Malaguti, ''[http://m.lastampa.it/2014/03/28/italia/politica/sgomitate-foto-e-tweet-i-parlamentari-in-fila-per-il-richiamo-del-papa-SUUZm902zwJLojeK0DP1BK/pagina.html Sgomitate, foto e tweet. I parlamentari dal Papa per la predica senza sconti]'', ''La Stampa'', 28 marzo 2014.</ref>
*[...] il ''Catechismo'' insegna che le [[sperimentazione animale|sperimentazioni sugli animali]] sono legittime solo se «si mantengono in limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o a salvare vite umane». Ricorda con fermezza che il potere umano ha dei limiti e che «è contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita». Qualsiasi uso e sperimentazione «esige un religioso rispetto dell'integrità della creazione».<ref name=Laudato>Dalla lettera enciclica ''Laudato si''', 24 maggio 2015; riportato su ''[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html Vatican.va]''.</ref>
*Il [[diavolo]] c'è anche nel ventunesimo secolo.<ref>Dalla meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Martae di venerdì 11 aprile 2014; citato in ''[http://c.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2014/documents/papa-francesco-cotidie_20140411_il-diavolo-sicuramente.html Il diavolo sicuramente]''.</ref>
*Il [[Kenya]] è stato benedetto non soltanto con una immensa bellezza, nelle sue montagne, nei suoi fiumi e laghi, nelle sue foreste, nelle savane e nei luoghi semi-deserti, ma anche con un'abbondanza di risorse naturali. La gente del Kenya apprezza grandemente questi tesori donati da Dio ed è conosciuta per la propria cultura della conservazione, che le rende onore.<ref>Durante il discorso tenutosi in Kenya in occasione del suo viaggio in Africa nel novembre 2015; citato in ''[http://www.iltempo.it/esteri/2015/11/25/papa-francesco-atterra-in-kenya-allarme-sicurezza-degli-007-1.1483017 Il Papa atterra a Nairobi, al via la visita in Africa]'', ''IlTempo.it'', 25 novembre 2015.</ref>
*Il matrimonio di un uomo e di una donna non è la stessa cosa dell'unione di due persone dello stesso sesso. <ref>Citato in [http://www.lanuovabq.it/it/articoli-bergoglio-rispetto-per-i-gayma-la-famiglia-e-altra-cosa-7741.htm ''Bergoglio: rispetto per i gay, ma la famiglia è altra cosa''], ''La Nuova Bussola Quotidiana'', 16 novembre 2013.</ref>
*Il problema morale dell'aborto è di natura pre-religiosa perché è nel momento del concepimento che risiede il codice genetico della persona. Lì è già presente l'essere umano. Ecco perché separo il tema dell'aborto da qualsiasi concezione religiosa. Perché è piuttosto un problema scientifico. Impedire lo sviluppo di un essere che ha già in sé l'intero codice genetico di un individuo non è etico. Il diritto alla vita è il primo dei diritti umani. Abortire equivale a uccidere chi non ha modo di difendersi.<ref>Citato in Andrea Tornielli, ''[http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-hollande-31523/ Hollande e il distacco del Papa]'', ''Vatican Insider.it'', 25 gennaio 2014.</ref>
*Il Tempio è il luogo dove la comunità va a pregare, a lodare il Signore, a rendere grazie, ma soprattutto ad adorare: nel Tempio si adora il Signore. E questo è il punto più importante. Anche, questo è valido per le cerimonie [[liturgia|liturgiche]]: in questa cerimonia liturgica, cosa è più importante? I canti, i riti – belli, tutto...? Più importante è l'adorazione: tutta al comunità riunita guarda l'altare dove si celebra il sacrificio e adora. <ref>[http://it.radiovaticana.va/news/2013/11/22/papa_francesco:_nel_tempio_non_si_va_a_celebrare_un_rito_ma_ad_adorare/it1-748874 Papa Francesco: nel tempio non si va a celebrare un rito ma ad adorare Dio], Radio Vaticana, 22 novembre 2013.</ref>
*I laici che hanno una formazione cristiana autentica, non dovrebbero aver bisogno del vescovo-pilota, o del monsignore-pilota o di un input clericale per assumersi le proprie responsabilità a tutti i livelli, da quello politico a quello sociale, da quello economico a quello legislativo! Hanno invece tutti la necessità del Vescovo Pastore!<ref>Citato in Carlo Marroni, [https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-05-18/il-papa-cei-non-siate-timidi-contro-corruzione--170056.shtml?refresh_ce=1 ''Il Papa alla Cei: «Non siate timidi contro la corruzione»''], Il Sole 24 Ore, 18 maggio 2015.</ref>
*Io ancora non ho trovato nessuno che mi dia la carta di identità in Vaticano dei [[gay]], dicono che ce ne sono, credo che qualcuno si trovi. Ma bisogna distinguere tra una persona così e il fatto che esistono delle lobby. Le lobby non sono buone. Se una persona gay e cerca il Signore e ha buona volontà chi sono io per giudicarla? Il catechismo della [[chiesa cattolica]] dice che non si devono discriminare queste persone per questo. Il problema non è avere questa tendenza. Sono fratelli. In questo caso il problema è fare lobby, lobby di persone con questa tendenza, ma potrebbero essere lobby di avari, di massoni.<ref>Citato in ''[http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/VATICANO/bergoglio_papa_ior_gay/notizie/309724.shtml Papa Francesco: «Chi sono io per giudicare i gay? Ma no alle lobby. Lo Ior non so se chiuderlo»]'', Il Messaggero, 29 luglio 2013.</ref>
*L'[[aborto]] non è un "male minore". È un crimine. È fare fuori uno per salvare un altro. È quello che fa la [[mafia]]. È un crimine, è un male assoluto. [...] Non bisogna confondere il male di evitare la gravidanza, da solo, con l'aborto. L'aborto non è un problema teologico: è un problema umano, è un problema medico. Si uccide una persona per salvarne un'altra – nel migliore dei casi – o per passarsela bene. È contro il [[Giuramento di Ippocrate]] che i medici devono fare. È un male in se stesso, ma non è un male religioso, all'inizio, no, è un male umano. Ed evidentemente, siccome è un male umano – come ogni uccisione – è condannato. Invece, evitare la gravidanza non è un male assoluto [...] (durante la conferenza stampa sull'aereo papale in volo di ritorno dal Messico, 18 febbraio 2016<ref name="18 febbraio 2016">Citato in {{es}} {{it}}[http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/02/18/0136/00288.html ''Viaggio Apostolico di Sua Santità Francesco in Messico con sosta a La Habana per l'Incontro con S.S. Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia (12-18 febbraio 2016) – Conferenza Stampa di Papa Francesco nel volo di ritorno verso Roma, 18.02.2016''], ''vatican.va'', 18 febbraio 2016.</ref>)
*L'ideologia del gender è pericolosa, perché è astratta rispetto alla vita concreta di una persona, come se una persona potesse decidere astrattamente a piacimento se e quando essere uomo o donna.<ref>Citato in ''[https://www.agensir.it/quotidiano/2021/9/21/papa-francesco-lideologia-del-gender-e-pericolosa/ Papa Francesco: “ideologia del gender è pericolosa”]'', 21 settembre 2021</ref>
*L'[[illegalità]] è come una piovra che non si vede: sta nascosta, sommersa, ma con i suoi tentacoli afferra e avvelena, inquinando e facendo tanto male.<ref>Durante l'udienza in Vaticano dei membri del ''Movimento cristiano lavoratori'', 16 gennaio 2016; citato in Francesco Antonio Grana, ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/16/papa-francesco-basta-raccomandazioni-generano-illegalita-e-corruzione/2380081/ Papa Francesco: "Basta raccomandazioni, generano illegalità e corruzione"]'', ''Ilfattoquotidiano.it'', 16 gennaio 2016.</ref>
*L'importante è come giudichiamo le cose: con la luce che viene dal vero tesoro nel nostro cuore? O con le tenebre di un cuore di pietra?<ref name=mescap>Dalla Messa nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, 21 giugno 2013. [http://www.vatican.va/holy_father/francesco/cotidie/2013/it/papa-francesco-cotidie_20130621_vero-tesoro_it.html Testo] disponibile su ''Vatican.va''.</ref>
*L'occhio è l'intenzione del cuore.<ref name=mescap/>
*La celebrazione liturgica non è un atto sociale, un buon atto sociale; non è una riunione dei credenti per pregare assieme. È un'altra cosa. Nella liturgia, Dio è presente.<ref name=mister>Dall'omelia della Santa Messa celebrata a Santa Marta; citato in ''[http://it.radiovaticana.va/news/2014/02/10/il_papa:_vivere_il_mistero_della_presenza_di_dio_nella_messa,_venire/it1-771791 Il Papa: vivere il mistero della presenza di Dio nella Messa, venire a Santa Marta non è tappa turistica]'', ''Radiovaticana.it'', 10 febbraio 2014.</ref>
*La [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] ha la forma di una famiglia speciale, non di una setta esclusiva, chiusa e la Chiesa non può che avere la forma di una casa accogliente, con le porte aperte, sempre, le chiese e le parrocchie con le porte chiuse non si devono chiamare chiese, ma musei.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/09/news/immigrazione_papa_se_le_chiese_restano_chiuse_sono_musei_merkel_ce_la_faremo_-122498908/?refresh_ce Immigrazione, Papa: "Se le chiese restano chiuse sono musei". Merkel: "Ce la faremo"]'', ''Repubblica.it'', 8 settembre 2015.</ref>
*La Chiesa offre una concezione della famiglia, che è quella del Libro della Genesi, dell'unità nella differenza tra uomo e donna, e della sua fecondità. In questa realtà, inoltre, riconosciamo un bene per tutti, la prima società naturale, come recepito anche nella Costituzione della Repubblica Italiana. Infine, vogliamo riaffermare che la famiglia così intesa rimane il primo e principale soggetto costruttore della società e di un'economia a misura d'uomo, e come tale merita di essere fattivamente sostenuta. <ref>[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/messages/pont-messages/2013/documents/papa-francesco_20130911_settimana-sociale-cattolici_it.html Messaggio ai partecipanti alla 47ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, 11 settembre 2013]</ref>
*[...] la coscienza lucida e onniavvolgente del Signore (sapendo che il Padre aveva posto tutto nelle sue mani) lo porta a cingersi della tovaglia e a [[Lavanda dei piedi|lavare i piedi dei suoi discepoli]]. La visione più profonda e più alta non porta ad altre visioni, ma all'azione umile, situata e concreta.<ref>Da ''Dio nella città'', San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano), 2013, p. 47. ISBN 978-88-215-7922-6</ref>
*La [[felicità]] non si commercia, non è una app da scaricare sul telefonino.<ref>Durante l'omelia celebrata in occasione della giornata del Giubileo per i ragazzi; citato in Andrea Gualtieri, ''[http://www.repubblica.it/vaticano/2016/04/24/news/giubileo_dei_ragazzi_papa_francesco_felicita_non_e_una_app_siate_campioni_di_vita_-138333320/ Giubileo dei ragazzi, papa Francesco: "Felicità non è una app, siate campioni di vita"]'', ''Repubblica.it'', 24 aprile 2016.</ref>
*La liturgia è tempo di Dio e spazio di Dio, e noi dobbiamo metterci lì, nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guardare l'orologio.<ref name=mister/>
*La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo.<ref>[http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/santa-marta-29624/ ''La morte nel mondo è entrata per l'invidia del diavolo''], Vatican Insider, 12 novembre 2013</ref>
*{{NDR|Sul [[genocidio armeno]]}} La nostra umanità ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come «il primo genocidio del XX secolo»; essa ha colpito il vostro popolo armeno – prima nazione cristiana –, insieme ai siri cattolici e ortodossi, agli assiri, ai caldei e ai greci. Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini, anziani e persino bambini e malati indifesi.<ref>Dal saluto all'inizio della celebrazione della II Domenica di Pasqua, 12 aprile 2015; trascritta su ''[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2015/documents/papa-francesco_20150412_omelia-fedeli-rito-armeno.html Vatican.va]''.</ref>
*La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio. <ref>Citato in ''["Il demonio esiste, non confondiamolo con le malattie psichiche http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-28523/]'', Vatican Insider, 12 ottobre 2013</ref>
*Le [[madre|madri]] sono l'antidoto più forte al dilagare dell'individualismo egoistico.<ref>Dall'udienza del 7 gennaio 2015; consultabile su ''[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150107_udienza-generale.html Vatican.va]''.</ref>
*Ma voi pensate che oggi non si facciano, i sacrifici umani? Se ne fanno tanti, tanti! E ci sono delle leggi che li proteggono.<ref>Da ''[http://www.news.va/it/news/il-papa-dio-ci-salvi-dallo-spirito-mondano-che-neg Il Papa: Dio ci salvi dallo spirito mondano che negozia tutto e dal pensiero unico]'', ''News.va'', 18 novembre 2013.</ref>
*Nella vita cristiana non basta sapere: senza uscire da sé stessi, senza incontrare, senza adorare non si conosce Dio. La teologia e l'efficienza pastorale servono a poco o nulla se non si piegano le ginocchia; se non si fa come i Magi, che non furono solo sapienti organizzatori di un viaggio, ma camminarono e adorarono.<ref>Citato in Franca Giansoldati, [https://www.ilmessaggero.it/AMP/vaticano/papa_francesco_salvini_natale_rosario_epifania-4965503.html ''Il Papa ai credenti: non basta avere un rosario in mano, bisogna imparare ad adorare Dio e non il proprio Io''], ''ilmessaggero.it'', 6 gennaio 2020.</ref>
*Noi cristiani forse abbiamo perso un po' il senso della adorazione, e pensiamo: ''andiamo al Tempio, ci raduniamo come fratelli'' – quello è buono, è bello! – ma il centro è lì dove è Dio. E noi adoriamo Dio.<ref>Da ''[http://it.radiovaticana.va/news/2013/11/22/papa_francesco:_nel_tempio_non_si_va_a_celebrare_un_rito_ma_ad_adorare/it1-748874 Papa Francesco: nel tempio non si va a celebrare un rito ma ad adorare Dio]'', ''Radio Vaticana.va'', 22 novembre 2013.</ref>
*Noi cristiani non vogliamo adorare niente e nessuno in questo mondo se non Gesù Cristo, che è presente nella santa Eucaristia. Forse non sempre ci rendiamo conto fino in fondo di ciò che significa questo, di quali conseguenze ha, o dovrebbe avere questa nostra professione di fede. Questa nostra fede nella presenza reale di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, nel pane e nel vino consacrati, è autentica se noi ci impegniamo a camminare dietro a Lui e con Lui.<ref>Dall'[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2014/documents/papa-francesco_20140621_cassano-omelia.html omelia nella Santa Messa nella Piana di Sibari, 21 giugno 2014]</ref>
*Noi, donne e uomini di Chiesa, siamo in mezzo a una storia d'amore. Ognuno di noi è un anello in questa catena d'amore. E se non capiamo questo, non capiamo nulla di cosa sia la [[Chiesa]]. È una storia d'amore. <ref>dall'omelia per la [http://www.vatican.va/holy_father/francesco/cotidie/2013/it/papa-francesco-cotidie_20130424_chiesa-madre_it.html Messa mattutina celebrata da Papa Francesco nella cappella della Domus Sanctae Marthae, 24 aprile 2013]</ref>
*Non c'è festa senza [[vino]], immaginatevi di finire le [[Tramutazione dell'acqua in vino|nozze di Cana]] bevendo tè.<ref>Citato in Sergio Miravalle, ''[https://www.lastampa.it/blogs/2015/01/21/news/quei-vignaioli-in-vaticano-da-papa-francesco-1.37195113/amp/ Quei vignaioli in Vaticano da Papa Francesco]'', ''Lastampa.it'', 21 gennaio 2015.</ref>
*{{NDR|Sul [[genocidio dei rohingya]]}} Non chiudiamo il cuore, non guardiamo da un'altra parte. La presenza di Dio oggi si chiama anche Rohingya.<ref>Citato in [https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-ordina-16-sacerdoti-a-dacca-il-popolo-vi-sostenga ''Bangladesh. Papa Francesco: «Chiedo perdono ai Rohingya, oggi Dio si chiama anche così»''], ''Avvenire.it'', 1 dicembre 2017</ref>
*Non esiste l'[[amore]] a puntate, l'amore a porzioni. L'amore è totale e quando si ama, si ama fino all'estremo.<ref>Dal [http://www.vatican.va/holy_father/francesco/messages/pont-messages/2013/documents/papa-francesco_20131013_beatificazioni-tarragona_it.html Video-messaggio ai partecipanti alla cerimonia di beatificazione dei 522 martiri spagnoli a Tarragona], 13 ottobre 2013.</ref>
*Non possiamo insegnare alle future generazioni che è la stessa cosa prepararsi a un progetto di famiglia assumendo l'impegno di una relazione stabile tra uomo e donna e convivere con una persona dello stesso sesso. Stiamo attenti a che, cercando di mettere davanti un preteso diritto degli adulti che lo nasconde, non ci capiti di lasciare da parte il diritto prioritario dei bambini – gli unici che devono essere privilegiati – a fruire di modelli di padre e di madre, ad avere un papà e una mamma. <ref>Citato in [http://www.lanuovabq.it/it/articoli-bergoglio-rispetto-per-i-gayma-la-famiglia-e-altra-cosa-7741.htm ''Bergoglio: rispetto per i gay, ma la famiglia è altra cosa''], ''La Nuova Bussola Quotidiana.it'', 16 novembre 2013.</ref>
*Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione.<ref>Ricevendo in udienza il Tribunale della Rota Romana in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario; citato in ''[http://www.ilgiornale.it/news/politica/papa-scomunica-unioni-gay-1215935.html Il no del Papa alle unioni gay: scomunicata la crociata del Pd]'', ''il Giornale.it'', 22 gennaio 2016.</ref>
*[...] [[Cattedrale di Notre-Dame|Notre-Dame]] è il gioiello architettonico di una memoria collettiva, il luogo di raduno per molti grandi eventi, il testimone della fede e della preghiera dei cattolici in seno alla città.<ref>Dal [http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/pont-messages/2019/documents/papa-francesco_20190416_messaggio-incendio-notredame.html Messaggio all'arcivescovo di Parigi in occasione dell'incendio nella cattedrale di Notre-Dame], 16 aprile 2019.</ref>
*[...] occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare nella relazione, nel confronto con ciò che è la mascolinità e la femminilità di un padre e di una madre, e così preparando la maturità affettiva. Ciò comporta al tempo stesso sostenere il diritto dei genitori all'educazione morale e religiosa dei propri figli.<ref name=bambi/>
*[...] oggi nella Chiesa ci sono più martiri cristiani che non ai primi tempi. Oggi ci sono cristiani assassinati, torturati, carcerati, sgozzati perché non rinnegano Gesù Cristo. In questa storia, arriviamo al nostro [[Jacques Hamel|père Jacques]]: lui fa parte di questa catena di martiri. I cristiani che oggi soffrono – sia nel carcere, sia con la morte o con le torture – per non rinnegare Gesù Cristo, fanno vedere proprio la crudeltà di questa persecuzione. E questa crudeltà che chiede l'apostasia – diciamo la parola – è satanica. E quanto sarebbe bene che tutte le confessioni religiose dicessero: "Uccidere in nome di Dio è satanico".<ref>Dalla ''[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2016/documents/papa-francesco-cotidie_20160914_p-jacques-hamel.html Santa Messa in suffragio di Padre Jacques Hamel]'', ''Vatican.va'', 14 settembre 2016.</ref>
*[...] ognuno ha non solo la [[libertà di pensiero|libertà]] e il diritto ma anche l'obbligo di dire ciò che pensa per aiutare il bene comune. Se un deputato non dice quella pensa sia la vera strada da percorrere, non collabora al bene comune. Avere dunque questa libertà, ma senza offendere, perché è vero che non si può reagire violentemente, ma se il dottor Gasbarri {{NDR|l'organizzatore dei viaggi papali, che si trovava a fianco del Pontefice}}, che è un amico, dice una parolaccia contro mia mamma, gli aspetta un pugno. Non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri.<ref>Dall'intervista per un giornale francese durante il volo Colombo (Sri Lanka) – Manila (Filippine); citato in Andrea Tornielli, ''[http://www.lastampa.it/2015/01/15/esteri/papa-francesco-arriva-nelle-filippine-WWimKfYYQderIrQPMpMYtK/pagina.html Il Papa: "Un'aberrazione uccidere in nome di Dio. Ma le religioni non vanno insultate"]'', ''Lastampa.it'', 15 gennaio 2015.</ref>
*{{NDR|Sul [[Matrimonio fra persone dello stesso sesso]]}} Per definire il tema utilizzerei l'espressione "regresso antropologico", perché significherebbe indebolire un'istituzione millenaria che si è forgiata in accordo con la natura e l'antropologia. [...] L'omosessualità è sempre esistita. [...] Ma non era mai successo nella storia che si cercasse di darle lo stesso status del matrimonio.<ref>Da ''Il cielo e la terra'', con Abraham Skorka, a cura di Diego F. Rosemberg, Mondadori, Milano, 2014, cap. XVI, ''Sul matrimonio fra persone dello stesso sesso''.</ref>
*Per questo presentiamo il messaggio del Catechismo così com'è. Colui che lo segue si salva e salva gli altri. Siamo consapevoli della sofferenza del nostro popolo, siamo consapevoli del fatto che molti bambini non possono terminare il primo ciclo d'istruzione per mancanza delle necessarie proteine. Siamo consapevoli che negli ospedali manca l'essenziale per la salute della gente. Presentare il messaggio di Gesù Cristo significa tracciare il cammino che Egli ha tracciato. Per esser degni della Sua dignità. E diciamo: ogni persona del nostro popolo ha diritto a vedere rispettata questa dignità e non a vederla calpestata. Calpestare la dignità di una donna, di un uomo, di un bambino, di un anziano è un peccato grave che grida al Cielo.<ref>Citato da Sandro Magister, ''[http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/6889 In Argentina si muore di fame. Ma non di solo pane vive l'uomo]'', ''l'Espresso'', 21 novembre 2002.</ref>
*Per trovare i martiri non è necessario andare alle catacombe o al Colosseo: i martiri sono vivi adesso, in tanti Paesi. I cristiani sono perseguitati per la fede. In alcuni Paesi non possono portare la croce: sono puniti se lo fanno. Oggi, nel secolo XXI, la nostra Chiesa è una Chiesa dei martiri. <ref>dall'omelia per la [http://www.vatican.va/holy_father/francesco/cotidie/2013/it/papa-francesco-cotidie_20130406_fede-non-negoziabile_it.html Messa mattutina celebrata da Papa Francesco nella cappella della Domus Sanctae Marthae, 6 aprile 2013]</ref>
*{{NDR|[[Gabriele dell'Addolorata]] era}} pieno di vita e di entusiasmo, animato da un desiderio di pienezza che lo spingeva oltre le realtà mondane ed effimere, per rifugiarsi in Cristo. Ancora oggi egli invita i giovani a riconoscere in sé stessi il desiderio di vita e di appagamento, che non può prescindere dalla ricerca di Dio, dall'incontro con la sua Parola sulla quale ancorare la propria esistenza, dal servizio ai fratelli, specialmente i più fragili.<br>Con la sua vita, breve ma intensa, ha lasciato un'impronta che perdura in tutta la sua efficacia. Possa l'esempio di questo giovane religioso passionista guidare il cammino delle persone consacrate e dei fedeli laici nella tensione di amore verso Dio e verso il prossimo.<ref>Dalla lettera per l'apertura dell'Anno giubilare a Isola del Gran Sasso; citato in ''[https://www.osservatoreromano.va/it/news/2021-02/quo-048/lo-stile-di-san-gabriele.html Lo stile di san Gabriele]'', ''osservatoreromano.va'', 27 febbraio 2021.</ref>
*Preghiamo per avere un cuore che abbracci gli immigrati. Dio ci giudicherà in base a come abbiamo trattato i più bisognosi.<ref name=lamp>Citato in ''[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-07/papa-visita-lampedusa-periferia-180817.shtml?uuid=AbUWp8BI Tragedie del mare, Papa Francesco a Lampedusa: siamo tutti responsabili. Il tweet: Dio ci giudica da come trattiamo gli immigrati]'', ''ilsole24ore.com'', 8 luglio 2013.</ref>
*Prima di darvi la benedizione voglio ancora una volta ringraziarvi per l'esempio di amore, di carità, di accoglienza che avete dato e ancora ci date. Lampedusa sia faro per tutto il mondo, perché abbia il coraggio di accogliere quelli che cercano una vita migliore.<ref name=lamp/>
*{{NDR|Parlando del rapporto di [[coppia]]}} Quando c'è qualcosa che uno fa per l'altro, sapete dire grazie? E se qualcuno dei due fa una diavoleria, sapete chiedere scusa? E se voi volete portare avanti un progetto, sapete chiedere l'opinione dell'altro? Tre parole: permesso, grazie, scusa. (ad un incontro con religiosi e seminaristi nella chiesa dell'Assunta, Tbilisi, 1° ottobre 2016<ref name="Tblisi">Citato in Andrea Tornielli, [http://www.lastampa.it/2016/10/01/vaticaninsider/ita/vaticano/oggi-c-una-guerra-mondiale-per-distruggere-il-matrimonio-KjPsoPG4uRoeQoYxRoLFKI/pagina.html ''"Oggi c'è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio"''], ''LaStampa.it'', 1° ottobre 2016.</ref>)
*[...] quando il cuore è veramente aperto a una comunione universale, niente e nessuno è escluso da tale fraternità. Di conseguenza, è vero anche che l'indifferenza o la crudeltà verso le altre creature di questo mondo finiscono sempre per trasferirsi in qualche modo al trattamento che riserviamo agli altri esseri umani. Il cuore è uno solo e la stessa miseria che porta a [[maltrattamento di animali|maltrattare un animale]] non tarda a manifestarsi nella relazione con le altre persone.<ref name=Laudato/>
*{{NDR|Riferito all'[[eucarestia]]}} Quando noi celebriamo la [[Messa]], noi non facciamo una rappresentazione dell'Ultima Cena: no, non è una rappresentazione. È un'altra cosa: è proprio l'Ultima Cena. È proprio vivere un'altra volta la Passione e la morte redentrice del Signore. È una teofania: il Signore si fa presente sull'altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo. Noi sentiamo o diciamo: "Ma, io non posso, adesso, devo andare a Messa, devo andare a sentire Messa". La Messa non si "sente", si partecipa, e si partecipa in questa teofania, in questo mistero della presenza del Signore tra noi.<ref name=mister/>
*Se noi chiudiamo la porta ai migranti, se noi togliamo il lavoro e la dignità alla gente, come si chiama questo? Si chiama [[corruzione]] e tutti noi abbiamo la possibilità di essere corrotti. Nessuno di noi può dire "io mai sarò corrotto". No, è una tentazione, è uno scivolare verso gli affari facili, verso la delinquenza dei reati, verso la corruzione. [...] Quanta corruzione c'è nel mondo: è una parola brutta, perché una cosa corrotta è una cosa sporca. Se noi troviamo un animale che è corrotto è brutto, puzza. La corruzione puzza e la società corrotta puzza, e un cristiano che fa entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, puzza.<ref name=nap>Durante la visita a Scampia del 21 marzo 2015; citato in ''[http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/francesco-napoli-39919/ «La corruzione puzza! Negare il lavoro provoca delinquenza»]'', ''Lastampa.it''.</ref>
*Se un prete è pedofilo, lo è perché porta dentro di sé tale perversione da prima dell'ordinazione. Né il celibato la può curare. O la si ha o non la si ha.<ref>Da ''Papa Francesco. Il papa si racconta'', a cura di Sergio Rubín e Francesca Ambrogetti, traduzione di Gualtiero De Marinis, Claudia Marseguerra, Marina Martinotti, Maria Nicola, Salani, 2013.</ref>
*Se il tuo occhio è semplice, viene da un cuore che ama, da un cuore che cerca il Signore, da un cuore umile, tutto il tuo corpo sarà luminoso. Ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. <ref>[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/cotidie/2013/it/papa-francesco-cotidie_20130621_vero-tesoro_it.html Messa nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, 21 giugno 2013]</ref>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe famosa]]}} Se ognuno di noi non accumula ricchezze soltanto per sé, ma le mette al servizio degli altri, in questo cazzo... In questo caso la provvidenza di [[Dio]] si rende visibile in questo gesto di solidarietà.<ref>Recitando l'[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/angelus/2014/documents/papa-francesco_angelus_20140302_it.html Angelus del 2 marzo 2014]; video visibile su ''[http://youmedia.fanpage.it/video/aa/UxN4OOSw76odSU6O Fanpage.it]''.</ref>
*Se preferite un cuore pieno di amore, siate misericordiosi!<ref>Dall'[https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2016/documents/papa-francesco_20160921_udienza-generale.html Udienza Generale del 21 settembre 2016].</ref>
*{{NDR|Sugli [[incendi in Amazzonia del 2019]]}} Siamo tutti preoccupati per i vasti incendi che si sono sviluppati in Amazzonia. Preghiamo perché, con l'impegno di tutti, siano domati al più presto. Quel polmone di foreste è vitale per il nostro pianeta.<ref>Citato in [https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/25/amazzonia-in-fiamme-macron-paesi-g7-uniti-per-aiutare-i-paesi-colpiti-i-preti-brasiliani-contro-bolsonaro-basta-deliri/5407887/ ''Amazzonia in fiamme, Macron: "Paesi G7 uniti per aiutare i paesi colpiti". I preti brasiliani contro Bolsonaro: "Basta deliri"''], ''Ilfattoquotidiano.it'', 25 agosto 2019</ref>
*{{NDR|Ai [[Isola di Lampedusa|lampedusani]]}} Siete una comunità piccola piccola che ha fatto qualcosa di grande...<ref>Citato in ''[http://gds.it/2016/02/09/il-sindaco-di-lampedusa-sorpresa-dalle-parole-del-papa_472237/ Il sindaco di Lampedusa: "Sorpresa dalle parole del Papa"]'', ''Gds.it'', 9 febbraio 2016.</ref>
*[...] un grande nemico oggi del matrimonio, la [[teoria del gender]]. Oggi c'è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio, non si distrugge con le armi, ma con le idee. Ci sono colonizzazioni ideologiche che lo distruggono. (ad un incontro con religiosi e seminaristi nella chiesa dell'Assunta, Tbilisi, 1° ottobre 2016<ref name="Tblisi"/>)
*{{NDR|Sull'idea di [[Donald Trump]] di costruire un muro tra Stati Uniti e Messico per fermare gli immigrati clandestini e deportare quelli presenti sul territorio statunitense}}<br>[...] una persona che pensa soltanto a fare muri [...] e non a fare ponti, non è cristiana. Questo non è nel [[Vangelo]]. (durante la conferenza stampa sull'aereo papale in volo di ritorno dal Messico, 18 febbraio 2016<ref name="18 febbraio 2016"/>)
*Va ricordata la felice scena del film ''[[Il pranzo di Babette]]'', dove la generosa cuoca riceve un abbraccio riconoscente e un elogio: «Come delizierai gli angeli!».<ref>Da ''[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20160319_amoris-laetitia.html Amoris Laetitia]'', 19 marzo 2016, n. 129.</ref>
*Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a [[Napoli]] non è mai stata facile, però non è mai stata triste! E questa la vostra grande risorsa: la gioia, l'allegria.<ref name=nap/>
*Chi è felice nel presepe? La Madonna e San Giuseppe sono pieni di gioia: guardano il Bambino Gesù e sono felici perché, dopo mille preoccupazioni, hanno accolto questo Regalo di Dio, con tanta fede e tanto amore. Sono “straripanti” di santità e quindi di gioia. E voi mi direte: per forza! Sono la Madonna e San Giuseppe! Sì, ma non pensiamo che per loro sia stato facile: santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro. <ref>''[https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2018/december/documents/papa-francesco_20181221_dipendenti-vaticani.html Ai dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano per lo scambio degli auguri natalizi]'', Aula Paolo VI, 21 dicembre 2018.</ref>
===Citazioni in lingua inglese===
*''Let us spray for the miners who died in Turkey and for the latest victims of shipwreck in the Mediterranean.''<ref>Citato in ''[http://www.huffingtonpost.it/2014/05/14/papa-spray-refuso-account-twitter_n_5324377.html?utm_hp_ref=italy Papa Francesco, errore nell'account Twitter inglese del Pontefice]'', ''L'Huffington Post'', 14 maggio 2014.</ref>
:{{NDR|Tweet con errore di battitura, letteralmente:}} Spruzziamo per i minatori morti in Turchia e per le vittime dei naufragi di questi giorni nel Mediterraneo.<ref>L'errore di battitura è ''spray'' al posto di ''pray'': "preghiamo" e non "spruzziamo".</ref>
{{intestazione|''Il mio amico don Giacomo'', 30Giorni, maggio 2012.}}
*Così, per grazia, si può perseverare nel cammino, fino alla fine: l'uomo-bambino si abbandona fra le braccia di Gesù mentre chiede che passi questo calice, e viene preso e portato in braccio, con le mani giunte e gli occhi aperti. Lasciandosi sorprendere ancora una volta, per il dono più grande.
*Sì, il nostro cuore si edifica sulla memoria di quegli uomini e quelle donne che ci hanno fatto avvicinare a sorgenti di vita e di speranza a cui potranno attingere anche quelli che ci seguiranno. È la memoria dell'eredità ricevuta che dobbiamo, a nostra volta, trasmettere ai nostri figli.
{{intestazione|''[http://www.lanuovabq.it/it/articoli-matrimoni-gay-linvidia-del-demonio--6017.htm Matrimoni gay, l'invidia del demonio]'', traduzione di [[Massimo Introvigne]], ''La nuova Bussola Quotidiana.it'', 14 marzo 2013.<ref>Lettera dell'allora cardinale Bergoglio alle Carmelitane di Buenos Aires in occasione del voto al Senato della Repubblica Argentina sulla proposta di legge intesa a legalizzare il matrimonio e le adozioni omosessuali - Buenos Aires, 22 giugno 2010.</ref>}}
*Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia. Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. È in gioco qui l'identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. È in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori.
*Qui pure c'è l'invidia del Demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un'invidia che cerca astutamente di distruggere l'immagine di Dio, cioè l'uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra. Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio.
*Guardiamo a san Giuseppe, a Maria e al Bambino e chiediamo loro con fervore di difendere la famiglia argentina in questo particolare momento. Ricordiamo ciò che Dio stesso disse al suo popolo in un momento di grande angoscia: «Questa guerra non è vostra, ma di Dio». Che ci soccorrano, difendano e accompagnino in questa guerra di Dio.
===Citazioni tratte da interviste===
*Lei mi voleva chiedere: qual è la sua droga? Be', il [[mate]] mi aiuta. Ma non ho assaggiato la coca, questo è chiaro eh?<ref>Citato in Gian Guido Vecchi, ''[http://www.corriere.it/esteri/15_luglio_13/papa-il-nuovo-governo-greco-ha-fatto-revisione-giusta-44c523e2-2967-11e5-8a16-f989e7f12ffa.shtml Il Papa: «Il Crocifisso con falce e martello lo porto con me in Vaticano»]'', ''Corriere.it'', 13 luglio 2015.</ref> (rispondendo ai giornalisti, a proposito della sua capacità di resistenza, dopo il viaggio in Bolivia)
*Sai come si [[suicidio|suicida]] un [[Argentina|argentino]]? Si arrampica sul proprio [[ego]] e poi si butta giù. (da un'intervista condotta da Valentina Alazraki, Radio Vaticana)
:''¿Usted sabe cómo se suicida un argentino? [...] ¡Se sube arriba de su ego, y de ahí se tira abajo!''<ref>Citato in {{es}} Valentina Alazraki, ''[http://es.radiovaticana.va/news/2015/03/12/segundo_aniversario_de_la_elecci%C3%B3n_del_papa_francisco/1128922 Los primeros dos años de la "Era Francisco" en entrevista a Televisa]'', ''RadioVaticana.va'', 12 marzo 2015.</ref>
*Io capisco i governanti che comprano le armi, io li capisco. Non li giustifico, ma li capisco. Perché dobbiamo difenderci, perché [è] lo schema [[Caino|cainista]] di [[guerra]]. Se fosse uno schema di pace, questo non sarebbe necessario. Ma noi viviamo con questo schema demoniaco, [che dice] di uccidersi l'un l’altro per voglia di potere, per voglia di sicurezza, per voglia di tante cose. (dall'[https://www.rainews.it/video/2022/04/papa-francesco-a-rai1-il-mondo--in-guerra-ha-scelto-lo-schema-di-caino-uccidere-il-fratello-98bed0d1-85f8-4274-8fb5-1590d4876944.html intervista] di [[Lorena Bianchetti]] nella trasmissione ''A Sua immagine'', Rai 1, 15 aprile 2022; citato in ''[https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2022/april/documents/20220415-a-sua-immagine-venerdisanto.html La speranza sotto assedio]'', ''vatican.va'')
{{intestazione|Intervista di Stefania Falasca, ''Quello che avrei detto al concistoro'', ''30Giorni'', novembre 2007.}}
*Nella [[Chiesa]] l'armonia la fa lo Spirito Santo.
*Solo lo [[Spirito|Spirito Santo]] può suscitare la diversità, la pluralità, la molteplicità e allo stesso tempo fare l'unità. Perché quando siamo noi a voler fare la diversità facciamo gli scismi e quando siamo noi a voler fare l'unità facciamo l'uniformità, l'omologazione.
*Il restare, il rimanere fedeli implica un'uscita. Proprio se si rimane nel Signore si esce da sé stessi. Paradossalmente proprio perché si rimane, proprio se si è fedeli si cambia. Non si rimane fedeli, come i tradizionalisti o i fondamentalisti, alla lettera. La fedeltà è sempre un cambiamento, un fiorire, una crescita.
*Il coraggio apostolico è seminare. Seminare la Parola. Renderla a quel lui e a quella lei per i quali è data. Dare loro la bellezza del Vangelo, lo stupore dell'incontro con Gesù... e lasciare che sia lo Spirito Santo a fare il resto.
*Uscire da sé stessi è uscire anche dal recinto dell'orto dei propri convincimenti considerati inamovibili se questi rischiano di diventare un ostacolo, se chiudono l'orizzonte che è di Dio.
*I preti clericalizzano i laici e i laici ci pregano di essere clericalizzati.
*Come indurisce il cuore la [[coscienza]] isolata!
*Le nostre certezze possono diventare un muro, un carcere che imprigiona lo Spirito Santo.
*Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce l'allegria dello Spirito Santo che sostiene la speranza.
*Guardare la nostra gente non per come dovrebbe essere ma per com'è e vedere cosa è necessario.
*In un mondo che non riusciamo a interessare con le parole che noi diciamo, solo la Sua presenza che ci ama e che ci salva può interessare. Il fervore apostolico si rinnova perché testimoni di Colui che ci ha amato per primo.
{{intestazione|Intervista di Gianni Valente, ''Non siamo padroni dei doni del Signore'', ''30Giorni'', agosto 2009.}}
*Il Signore opera un cambiamento in colui che gli è fedele, gli fa alzare lo sguardo da sé stesso. Questa è la missione, questa è la testimonianza.
*I [[sacramenti]] sono gesti del Signore. Non sono prestazioni o territori di conquista di preti o vescovi.
*I sacramenti sono per la vita degli uomini e delle donne così come sono. Che magari non fanno tanti discorsi, eppure il loro sensus fidei coglie la realtà dei sacramenti con più chiarezza di quanto succede a tanti specialisti.
*Se la [[Chiesa]] segue il suo Signore, esce da sé stessa, con coraggio e misericordia: non rimane chiusa nella propria autoreferenzialità. Il Signore opera un cambiamento in colui che gli è fedele, gli fa alzare lo sguardo da sé stesso. Questa è la missione, questa è la testimonianza.
{{intestazione|Intervista di [[Andrea Tornielli]], [http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/america-latina-latin-america-america-latina-12945//pag/1/ ''"Carrierismo e vanità, peccati nella Chiesa"''], ''Vatican Insider'', 14 marzo 2013.}}
*I cardinali non sono gli agenti di una ONG, ma sono servitori del Signore, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, che è Colui che fa la vera differenza tra i carismi, e che allo stesso tempo nella Chiesa li conduce all'unità. Il cardinale deve entrare nella dinamica della differenza dei carismi e allo stesso tempo guardare all'unità.
*Non devo scandalizzarmi, perché la [[Chiesa]] è mia madre: devo guardare ai peccati e alle mancanze come guarderei ai peccati e alle mancanze di mia mamma. E quando io mi ricordo di lei, mi ricordo innanzitutto di tante cose belle e buone che ha compiuto, non tanto delle mancanze o dei suoi difetti. Una madre si difende con il cuore pieno d'amore, prima che con la parole. Mi chiedo se nel cuore di molti che entrano in questa dinamica degli scandali ci sia l'amore per la Chiesa.
{{intestazione|Intervista di Henrique Cymerman, [http://www.lavanguardia.com/internacional/20140612/54408951579/entrevista-papa-francisco.html ''Entrevista al papa Francisco: "La secesión de una nación hay que tomarla con pinzas"''], ''La Vanguardia'', 12 giugno 2014.}}
*Mi preoccupa ogni tipo di divisione. L'indipendenza di un popolo attraverso la secessione equivale a uno uno smembramento. Pensiamo alla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]. Ovviamente ci sono popoli e culture così differenti che non possono essere tenuti uniti neanche con la colla. Il caso jugoslavo è molto chiaro, ma mi chiedo se la stessa cosa valga per altri, per popoli che sono rimasti uniti fino a ora. Bisogna valutare caso per caso. La [[Scozia]], la [[Padania]], la [[Catalogna]]. Ci saranno casi giusti e casi sbagliati, ma la secessione di una nazione senza una storia di unità forzata va presa con le pinze.
===Citazioni tratte da discorsi===
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/march/documents/papa-francesco_20130315_cardinali_it.html Udienza a tutti i Cardinali], Sala Clementina, 15 marzo 2013====
*[[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]] ha acceso nel profondo dei nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla Sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario.
*Il ministero petrino, vissuto con totale dedizione, ha avuto in [[Benedetto XVI]] un interprete sapiente e umile, con lo sguardo sempre fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo nell'Eucaristia.
*La verità cristiana è attraente e persuasiva perché risponde al bisogno profondo dell'esistenza umana, annunciando in maniera convincente che Cristo è l'unico Salvatore di tutto l'uomo e di tutti gli uomini.
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/june/index_it.htm Discorso ai partecipanti al Convegno ecclesiale della diocesi di Roma], Aula Paolo VI, 17 giugno 2013====
*Andare verso i poveri non significa che noi dobbiamo diventare pauperisti, o una sorta di "barboni spirituali"! No, no, non significa questo! Significa che dobbiamo andare verso la carne di Gesù che soffre.
*Il diavolo ogni giorno getta nei nostri cuori semi di pessimismo e di amarezza, e se uno si scoraggia, noi ci scoraggiamo. "Non va! Abbiamo fatto questo, non va; abbiamo fatto quell'altro e non va! E guarda quella religione come attira tanta gente e noi no!". È il diavolo che mette questo. Dobbiamo prepararci alla lotta spirituale. Questo è importante. Non si può predicare il Vangelo senza questa lotta spirituale: una lotta di tutti i giorni contro la tristezza, contro l'amarezza, contro il pessimismo; una lotta di tutti i giorni! Seminare non è facile. È più bello raccogliere, ma seminare non è facile, e questa è la lotta di tutti i giorni dei cristiani.
*L'evangelizzazione chiede da noi un vero coraggio anche per questa lotta interiore, nel nostro cuore, per dire con la preghiera, con la mortificazione, con la voglia di seguire Gesù, con i Sacramenti che sono un incontro con Gesù, per dire a Gesù: ''grazie, grazie per la tua grazia. Voglio portarla agli altri.''
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/march/documents/papa-francesco_20130320_delegati-fraterni_it.html Ai rappresentanti delle Chiese e delle Comunità Ecclesiali, e di altre Religioni], 20 marzo 2013====
*Dobbiamo tenere viva nel mondo la sete dell'assoluto, non permettendo che prevalga una visione della persona umana ad una sola dimensione, secondo cui l'uomo si riduce a ciò che produce e a ciò che consuma: è questa una delle insidie più pericolose per il nostro tempo.
*Sappiamo quanta violenza abbia prodotto nella storia recente il tentativo di eliminare Dio e il divino dall'orizzonte dell'umanità, e avvertiamo il valore di testimoniare nelle nostre società l'originaria apertura alla trascendenza che è insita nel cuore dell'uomo. In ciò, sentiamo vicini anche tutti quegli uomini e donne che, pur non riconoscendosi appartenenti ad alcuna tradizione religiosa, si sentono tuttavia in ricerca della verità, della bontà e della bellezza, questa verità, bonta e bellezza di Dio, e che sono nostri preziosi alleati nell'impegno a difesa della dignità dell'uomo, nella costruzione di una convivenza pacifica fra i popoli e nel custodire con cura il creato.
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/march/documents/papa-francesco_20130322_corpo-diplomatico_it.html Al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede], 22 marzo 2013====
*Esiste anche un'altra povertà! È la povertà spirituale dei nostri giorni, che riguarda gravemente anche i Paesi considerati più ricchi. È quanto il mio Predecessore, il caro e venerato Benedetto XVI, chiama la ''"dittatura del relativismo"'', che lascia ognuno come misura di se stesso e mette in pericolo la convivenza tra gli uomini.
*[[San Francesco|Francesco d'Assisi]] ci dice: lavorate per edificare la pace! Ma non vi è vera pace senza verità! Non vi può essere pace vera se ciascuno è la misura di se stesso, se ciascuno può rivendicare sempre e solo il proprio diritto, senza curarsi allo stesso tempo del bene degli altri, di tutti, a partire dalla natura che accomuna ogni essere umano su questa terra.
*Non si possono, infatti, costruire ponti tra gli uomini, dimenticando Dio. Ma vale anche il contrario: non si possono vivere legami veri con Dio, ignorando gli altri.
====[http://www.news.va/it/news/testo-integrale-con-le-risposte-di-papa-francesco Veglia di Pentecoste], ''Radio Vaticana'', 19 maggio 2013====
*Il [[martirio]] non è mai una sconfitta; il martirio è il grado più alto della testimonianza che noi dobbiamo dare.
*Io ho avuto la grazia di crescere in una famiglia in cui la fede si viveva in modo semplice e concreto; ma è stata soprattutto mia nonna, la mamma di mio padre, che ha segnato il mio cammino di fede. Era una donna che ci spiegava, ci parlava di Gesù, ci insegnava il Catechismo. Ricordo sempre che il Venerdì Santo ci portava, la sera, alla processione delle candele, e alla fine di questa processione arrivava il "Cristo giacente", e la nonna ci faceva – a noi bambini – inginocchiare e ci diceva: "Guardate, è morto, ma domani risuscita". Ho ricevuto il primo annuncio cristiano proprio da questa donna, da mia nonna! È bellissimo, questo! Il primo annuncio in casa, con la famiglia! E questo mi fa pensare all'amore di tante mamme e di tante nonne nella trasmissione della fede. Sono loro che trasmettono la fede. Questo avveniva anche nei primi tempi, perché san Paolo diceva a Timoteo: "Io ricordo la fede della tua mamma e della tua nonna". Tutte le mamme che sono qui, tutte le nonne, pensate a questo! Trasmettere la fede. Perché Dio ci mette accanto delle persone che aiutano il nostro cammino di fede. Noi non troviamo la fede nell'astratto; no! È sempre una persona che predica, che ci dice chi è Gesù, che ci trasmette la fede, ci dà il primo annuncio. E così è stata la prima esperienza di fede che ho avuto.
*I Profeti di Israele dicevano che il Signore è come il fiore di mandorlo, il primo fiore della Primavera. Prima che vengano gli altri fiori, c'è Lui: Lui che aspetta. Il Signore ci aspetta. E quando noi Lo cerchiamo, troviamo questa realtà: che è Lui ad aspettarci per accoglierci, per darci il suo amore. E questo ti porta nel cuore uno stupore tale che non lo credi, e così va crescendo la fede! Con l'incontro con una persona, con l'incontro con il Signore. Qualcuno dirà: "No, io preferisco studiare la fede nei libri!". È importante studiarla, ma, guarda, questo solo non basta! L'importante è l'incontro con Gesù, l'incontro con Lui, e questo ti dà la fede, perché è proprio Lui che te la dà!
*Si può pensare che l'[[evangelizzazione ]]dobbiamo programmarla a tavolino, pensando alle strategie, facendo dei piani. Ma questi sono strumenti, piccoli strumenti. L'importante è Gesù e lasciarsi guidare da Lui.
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/september/documents/papa-francesco_20130920_associazioni-medici-cattolici_it.html Ai partecipanti all'Incontro promosso dalla Federazione Internazionale delle Associazione dei medici Cattolici, 20 settembre 2013]====
*Una diffusa mentalità dell'utile, la "cultura dello scarto", che oggi schiavizza i cuori e le intelligenze di tanti, ha un altissimo costo: richiede di eliminare esseri umani, soprattutto se fisicamente o socialmente più deboli. La nostra risposta a questa mentalità è un "sì" deciso e senza tentennamenti alla vita.
*La credibilità di un [[sistema sanitario]] non si misura solo per l'efficienza, ma soprattutto per l'attenzione e l'amore verso le persone, la cui vita sempre è sacra e inviolabile.
*Ogni bambino non nato, ma condannato ingiustamente ad essere abortito, ha il volto di Gesù Cristo, ha il volto del Signore, che prima ancora di nascere, e poi appena nato ha sperimentato il rifiuto del mondo. E ogni anziano, anche se infermo o alla fine dei suoi giorni, porta in sé il volto di Cristo. Non si possono scartare, come ci propone la "cultura dello scarto"! Non si possono scartare!
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/october/documents/papa-francesco_20131025_plenaria-famiglia_it.html Ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio della Famiglia, 25 ottobre 2013]====
*Il [[matrimonio]] è come se fosse un primo sacramento dell'umano, ove la persona scopre se stessa, si auto-comprende in relazione agli altri e in relazione all'amore che è capace di ricevere e di dare. L'amore sponsale e familiare rivela anche chiaramente la vocazione della persona ad amare in modo unico e per sempre, e che le prove, i sacrifici e le crisi della coppia come della stessa famiglia rappresentano dei passaggi per crescere nel bene, nella verità e nella bellezza. Nel matrimonio ci si dona completamente senza calcoli né riserve, condividendo tutto, doni e rinunce, confidando nella Provvidenza di Dio.
*La [[famiglia]] è il motore del mondo e della storia. Ciascuno di noi costruisce la propria personalità in famiglia, crescendo con la mamma e il papà, i fratelli e le sorelle, respirando il calore della casa. La famiglia è il luogo dove riceviamo il nome, è il luogo degli affetti, lo spazio dell'intimità, dove si apprende l'arte del dialogo e della comunicazione interpersonale.
*La [[famiglia]] non è la somma delle persone che la costituiscono, ma una «comunità di persone». E una comunità è di più che la somma delle persone. È il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana. È fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragile, più debole.
====[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/may/documents/papa-francesco_20140509_consiglio-nazioni-unite.html Ai membri del consiglio dei capi esecutivi per il coordinamento delle nazioni unite], 9 maggio 2014====
*[...] una parte importante dell'umanità continua ad essere esclusa dai benefici del progresso e, di fatto, relegata a esseri umani di seconda categoria.
*Oggi, in particolare, la coscienza della dignità di ogni fratello, la cui vita è sacra e inviolabile dal suo concepimento alla fine naturale, deve portarci a condividere, con totale gratuità, i beni che la provvidenza ha posto nelle nostre mani, siano essi ricchezze materiali che opere di intelligenza e di spirito, e a restituire con generosità e abbondanza ciò che ingiustamente possiamo aver negato agli altri.
*[...] la promozione di un'apertura generosa, efficace e concreta alle necessità degli altri deve essere sempre al di sopra dei sistemi e delle teorie economiche e sociali.
*[...] il progresso economico e sociale equo si può ottenere solo congiungendo le capacità scientifiche e tecniche a un impegno di solidarietà costante, accompagnato da una gratuità generosa e disinteressata a tutti i livelli.
*[...] invito a promuovere insieme una vera mobilitazione etica mondiale che, al di là di ogni differenza di credo o di opinione politica, diffonda e applichi un ideale comune di fraternità e di solidarietà, specialmente verso i più poveri e gli esclusi.
====[http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/14/papa_differenza_uomo_donna_fa_crescere_figli/1151493 Differenza uomo donna fa crescere figli. Famiglie reagiscano a colonizzazione ideologica], 14 giugno 2015====
*I nostri ragazzi, ragazzini, che incominciano a sentire queste idee strane, queste colonizzazioni ideologiche che avvelenano l'anima e la famiglia deve agire contro questo. Mi diceva, due settimane fa, una persona, un uomo molto cattolico, bravo, giovane, che i suoi ragazzini andavano in prima e seconda elementare e che la sera, lui e sua moglie tante volte dovevano "ri-catechizzare" i bambini, i ragazzi per quello che riportavano da alcuni professori della scuola o per quello che dicevano i libri che davano lì. Queste colonizzazioni ideologiche, che fanno tanto male e distruggono una società, un Paese, una famiglia. E per questo abbiamo bisogno di una vera e propria rinascita morale e spirituale.
*Per un figlio non c'è insegnamento e testimonianza più grande che vedere i propri genitori che si amano con tenerezza, si rispettano, sono gentili tra di loro, si perdonano a vicenda: ciò che riempie di gioia e di felicità vera il cuore dei figli. I figli, prima di abitare una casa fatta di mattoni, abitano un'altra casa, ancora più essenziale: abitano l'amore reciproco dei genitori.
*L'essere genitori si fonda nella diversità di essere, come ricorda la Bibbia, maschio e femmina. Questa è la "prima" e più fondamentale differenza, costitutiva dell'essere umano. E' una ricchezza. Le differenze sono ricchezze. C'è tanta gente che ha paura delle differenze, ma sono ricchezze.
*Quando i fidanzati vengono a sposarsi, a me piace dire a lui, dopo aver parlato del Vangelo: "Ma non dimenticarti che la tua vocazione è fare la tua sposa più donna!"; e a lei dico: "La tua vocazione è fare tuo marito più uomo!". E così si amano, ma si amano nel farsi, nelle differenze, più uomo e più donna. E questo è il lavoro artigianale del matrimonio, della famiglia di ogni giorno: far crescere l'altro. Far crescere l'altro. Pensare all'altro: il marito alla moglie, la moglie al marito. Questa è comunione.
*Sono sicuro che ho raccontato questa storia, una storia che io ho sentito da bambino, a casa mia. Racconto che in una famiglia il nonno abitava lì, col figlio, la nuora, i nipotini. Ma il nonno era invecchiato, aveva avuto un piccolo ictus, era anziano e quando era a tavola e mangiava, si sporcava un po'. Il papà aveva vergogna di suo padre. E diceva: "Ma, non possiamo invitare gente a casa...". E ha deciso di fare un tavolo piccolo, in cucina, perché il nonno prendesse il pasto da solo in cucina. La cosa è andata così... Alcuni giorni dopo, arriva a casa dopo il lavoro e trova suo figlio – 6-7 anni – che giocava con legni, col martello, con i chiodi... "Ma cosa fai, ragazzo?" – "Sto facendo un tavolino..." – "E perché?" – "Perché quando tu sarai vecchio, potrai mangiare da solo come mangia il nonno!".
====[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/may/documents/papa-francesco_20160506_premio-carlo-magno.html Discorso del 6 maggio 2016 in occasione del conferimento a papa Francesco del Premio Carlo Magno]====
*La creatività, l'ingegno, la capacità di rialzarsi e di uscire dai propri limiti appartengono all'anima dell'[[Europa]]. Nel secolo scorso, essa ha testimoniato all'umanità che un nuovo inizio era possibile: dopo anni di tragici scontri, culminati nella guerra più terribile che si ricordi, è sorta, con la grazia di Dio, una novità senza precedenti nella storia. Le ceneri delle macerie non poterono estinguere la speranza e la ricerca dell'altro, che arsero nel cuore dei Padri fondatori del progetto europeo. Essi gettarono le fondamenta di un baluardo di pace, di un edificio costruito da Stati che non si sono uniti per imposizione, ma per la libera scelta del bene comune, rinunciando per sempre a fronteggiarsi. L'Europa, dopo tante divisioni, ritrovò finalmente sé stessa e iniziò a edificare la sua casa.
*La bellezza radicata in molte delle nostre città si deve al fatto che sono riuscite a conservare nel tempo le differenze di epoche, di nazioni, di stili, di visioni. Basta guardare l'inestimabile patrimonio culturale di [[Roma]] per confermare ancora una volta che la ricchezza e il valore di un popolo si radica proprio nel saper articolare tutti questi livelli in una sana convivenza. I riduzionismi e tutti gli intenti uniformanti, lungi dal generare valore, condannano i nostri popoli a una crudele povertà: quella dell'esclusione. E lungi dall'apportare grandezza, ricchezza e bellezza, l'esclusione provoca viltà, ristrettezza e brutalità. Lungi dal dare nobiltà allo spirito, gli apporta meschinità. Le radici dei nostri popoli, le radici dell'Europa si andarono consolidando nel corso della sua storia imparando a integrare in sintesi sempre nuove le culture più diverse e senza apparente legame tra loro. L'identità europea è, ed è sempre stata, un'identità dinamica e multiculturale.
*Essi {{ndr|i giovani}} non sono il futuro dei nostri popoli, sono il presente; sono quelli che già oggi con i loro sogni, con la loro vita stanno forgiando lo spirito europeo. Non possiamo pensare il domani senza offrire loro una reale partecipazione come agenti di cambio e di trasformazione. Non possiamo immaginare l'[[Europa]] senza renderli partecipi e protagonisti di questo sogno. Ultimamente ho riflettuto su questo aspetto e mi sono chiesto: come possiamo fare partecipi i nostri giovani di questa costruzione quando li priviamo di lavoro; di lavori degni che permettano loro di svilupparsi per mezzo delle loro mani, della loro intelligenza e delle loro energie? Come pretendiamo di riconoscere ad essi il valore di protagonisti, quando gli indici di disoccupazione e sottoccupazione di milioni di giovani europei è in aumento? Come evitare di perdere i nostri giovani, che finiscono per andarsene altrove in cerca di ideali e senso di appartenenza perché qui, nella loro terra, non sappiamo offrire loro opportunità e valori?
*Dobbiamo passare da un'economia liquida, che tende a favorire la corruzione come mezzo per ottenere profitti, a un'economia sociale che garantisce l'accesso alla terra, al tetto per mezzo del lavoro come ambito in cui le persone e le comunità possano mettere in gioco «molte dimensioni della vita: la creatività, la proiezione nel futuro, lo sviluppo delle capacità, l'esercizio dei valori, la comunicazione con gli altri, un atteggiamento di adorazione. Perciò la realtà sociale del mondo di oggi, al di là degli interessi limitati delle imprese e di una discutibile razionalità economica, esige che si continui a perseguire quale priorità l'obiettivo dell'accesso al lavoro per tutti.
*Alla rinascita di un'Europa affaticata, ma ancora ricca di energie e di potenzialità, può e deve contribuire la Chiesa. Il suo compito coincide con la sua missione: l'annuncio del Vangelo, che oggi più che mai si traduce soprattutto nell'andare incontro alle ferite dell'uomo, portando la presenza forte e semplice di Gesù, la sua misericordia consolante e incoraggiante. Dio desidera abitare tra gli uomini, ma può farlo solo attraverso uomini e donne che, come i grandi evangelizzatori del continente, siano toccati da Lui e vivano il Vangelo, senza cercare altro. Solo una Chiesa ricca di testimoni potrà ridare l'acqua pura del Vangelo alle radici dell'Europa. In questo, il cammino dei cristiani verso la piena unità è un grande segno dei tempi, ma anche l'esigenza urgente di rispondere all'appello del Signore «perché tutti siano una sola cosa ([[Vangelo secondo Giovanni|Gv]] 17,21)».
====Conferenza stampa del 26 giugno 2016====
*Io credo che le intenzioni di [[Martin Lutero]] non fossero sbagliate: era un riformatore. Forse alcuni metodi non erano giusti, ma in quel tempo, se leggiamo la storia del Pastor, per esempio - un tedesco luterano che poi si è convertito quando ha visto la realtà di quel tempo, e si è fatto cattolico - vediamo che la Chiesa non era proprio un modello da imitare: c'era corruzione nella Chiesa, c'era mondanità, c'era attaccamento ai soldi e al potere. E per questo lui ha protestato. Poi era intelligente, e ha fatto un passo avanti giustificando il perché faceva questo. E oggi luterani e cattolici, con tutti i protestanti, siamo d'accordo sulla dottrina della giustificazione: su questo punto tanto importante non aveva sbagliato.<ref>[http://www.correctiofilialis.org/wp-content/uploads/2017/08/Correctio-filialis_Italiano.pdf ''Correctio filialis de haeresibus propagatis'', p. 13].
Traduzione italiana disponibile su ''CorrectioFilialis.org''.</ref>
====Intervista de ''La Civiltà Cattolica'', 28 ottobre 2016====
*Lutero voleva porre un rimedio a una situazione complessa. [...] Lutero ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo. Riforma e Scrittura sono le due cose fondamentali che possiamo approfondire guardando alla tradizione luterana.<ref>Citato in ''[http://www.askanews.it/esteri/2016/10/28/papa-francesco-in-svezia-per-i-500-anni-della-riforma-di-lutero-top10_20161028_180049/ Papa Francesco in Svezia per i 500 anni della riforma di Lutero]'', ''Askanews.it'', 28 ottobre 2016.</ref>
*La vicinanza fa bene a tutti. La distanza invece ci fa ammalare.<ref>Citato in ''[https://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2016/10/28/ASfRzitE-bibbia_francesco_lutero.shtml/ Papa Francesco apre anche a Lutero: «Ha messo la Bibbia nelle mani del popolo»]'', ''Il Secolo XIX.it'', 29 ottobre 2016.</ref>
*Non si può essere cattolici e settari. Bisogna tendere a stare insieme agli altri.<ref>Citato in ''[https://agensir.it/quotidiano/2016/10/28/papa-in-svezia-intervista-su-la-civilta-cattolica-non-si-puo-essere-cattolici-e-settari/ Papa in Svezia: intervista su "La Civiltà Cattolica"]'', ''Agensir.it'', 28 ottobre 2016.</ref>
====[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2017/october/documents/papa-francesco_20171011_convegno-nuova-evangelizzazione.html/ Discorso ai partecipanti all'incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione], 11 ottobre 2017 ====
*Si deve affermare con forza che la condanna alla [[pena di morte]] è una misura disumana che umilia, in qualsiasi modo venga perseguita, la dignità personale. È in sé stessa contraria al Vangelo perché viene deciso volontariamente di sopprimere una vita umana che è sempre sacra agli occhi del Creatore.<ref>Citato in [https://www.avvenire.it/papa/pagine/pena-di-morte-contraria-al-vangelo-papa-francesco ''Papa Francesco: «La pena di morte è contraria al Vangelo»''], ''avvenire.it'', 11 ottobre 2017.</ref>
==== [http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2018/june/documents/papa-francesco_20180625_gravissimum-educationis.html Discorso ai membri della Fondazione ''Gravissimum Educationis''], 25 giugno 2018====
*Solo cambiando l'educazione si può cambiare il mondo<ref>[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2018/june/documents/papa-francesco_20180625_gravissimum-educationis.html Discorso] di Papa Francesco ai membri della Fondazione Gravissimum Educationis in occasione dell'incontro "Educare è trasformare", 25 giugno 2018</ref>.
====[https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2019/september/documents/papa-francesco_20190928_scholae-cantorum.html Discorso del Santo Padre Francesco alle Scholae Cantorum dell'Associazione italiana Santa Cecilia], 28 settembre 2019====
*Cantare, suonare, comporre, dirigere, fare musica nella Chiesa sono tra le cose più belle a gloria di Dio. È un privilegio, un dono di Dio esprimere l'arte musicale e aiutare la partecipazione ai divini misteri. Una bella e buona musica è strumento privilegiato per l'avvicinamento al trascendente, e spesso aiuta a capire un messaggio anche chi è distratto.
*[...] la liturgia è la prima "maestra" di catechismo.
*La [[musica sacra]] svolge anche un altro compito, quello di saldare insieme la storia cristiana: nella Liturgia risuonano il canto gregoriano, la polifonia, la musica popolare e quella contemporanea. È come se in quel momento a lodare Dio ci fossero tutte le generazioni passate e presenti, ognuna con la propria sensibilità. Non solo, ma la musica sacra – e la musica in genere – crea ponti, avvicina le persone, anche le più lontane; non conosce barriere di nazionalità, di etnia, di colore della pelle, ma coinvolge tutti in un linguaggio superiore, e riesce sempre a mettere in sintonia persone e gruppi di provenienze anche molto differenti. La musica sacra riduce le distanze anche con quei fratelli che a volte sentiamo non vicini. Per questo in ogni parrocchia il gruppo di canto è un gruppo dove si respira disponibilità e aiuto reciproco.
===Omelie===
====[http://www.tempi.it/curate-la-vita-dal-principio-alla-fine-il-cristiano-non-puo-permettersi-il-lusso-di-essere-un-idiota#.UUyayTd42So Omelia nella solennità di san Raimondo Nonnato], Buenos Aires, 31 agosto 2005====
*''Chi sono io per prendermi cura degli altri?'' Questa affermazione, vi ricordate, chi l'ha fatta per primo? Caino. ''«Sono forse io colui che deve nutrire suo fratello?»'' Questa affermazione criminale, questa frase di morte è un peccato che viene dall'infanzia delle persone che crescono in un modo di pensare egoistico inculcato in loro, sono uomini e donne educati in questo modo.
*Dare la vita è aprire il cuore, e prendersi cura della vita è spendersi con tenerezza e calore per gli altri, portare nel mio cuore l'interesse per gli altri.
*La cultura della morte non è interessata alla vita, ma all'egoismo. Uno è interessato a sopravvivere, ma non a dare la vita, ad avere cura della vita, ad offrire la vita.
*La vita è sempre un dare ed è costoso prendersi cura della vita. Oh quanto costa! Costa lacrime. Ma come è bella la cura per la vita, permettere che la vita cresca, dare la vita come Gesù, e dare in abbondanza, per non permettere che anche uno solo di questi più piccoli vada perso.
*Ma è una strada piena di lupi e, forse per questo motivo, potranno condurci davanti ai tribunali, forse per questo motivo, per la cura della vita, ci potranno uccidere. Dovremmo pensare ai martiri cristiani. Li hanno uccisi perché predicavano questo Vangelo della vita, questo Vangelo che Gesù ha portato. Ma Gesù ci dà la forza. Andate avanti! Non siate sciocchi, ricordate, un cristiano non può permettersi il lusso di essere sciocco.
*Non possiamo annunciare altro che la vita, dal principio alla fine. Tutti noi dobbiamo curare la vita, amare la vita, con tenerezza, calore.
*Questo uomo anziano, questa donna anziana, sono inutili; scarichiamoli, cerchiamo di mandarli nelle case di cura, come si fa con l'impermeabile d'estate con tre naftaline in tasca, negli ospizi perché pensiamo che ora sono da scartare, perché sono inutili. Questo bambino che è in arrivo è un peso per la famiglia: «Oh no, a cosa serve? Non ho idea. Scartiamolo e rimandiamolo al mittente». Questo è ciò che la cultura della morte ci predica.
*Se andiamo in fondo alla strada della vita ci possono accadere cose brutte, ma non importa. Ne vale la pena. Lui per primo ci ha aperto la strada. Quindi, andate avanti e non scoraggiatevi. Prendetevi cura della la vita. Ne vale la pena!
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130314_omelia-cardinali_it.html Santa Messa con i Cardinali], Cappella Sistina, 14 marzo 2013====
*Noi possiamo camminare quanto vogliamo, noi possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una ONG assistenziale, ma non la Chiesa, Sposa del Signore.
*Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore.
*Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio.
*Vorrei che tutti noi, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l'unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti.
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130319_omelia-inizio-pontificato_it.html Santa Messa per l'inizio del Ministero Petrino], Piazza San Pietro, 19 marzo 2013====
*Custodire il creato, ogni uomo ed ogni donna, con uno sguardo di tenerezza e amore, è aprire l'orizzonte della speranza, è aprire uno squarcio di luce in mezzo a tante nubi, è portare il calore della speranza! E per il credente, per noi cristiani, come [[Abramo]], come [[san Giuseppe]], la speranza che portiamo ha l'orizzonte di Dio che ci è stato aperto in Cristo, è fondata sulla roccia che è Dio.
*Dio non desidera una casa costruita dall'uomo, ma desidera la fedeltà alla sua Parola, al suo disegno; ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo Spirito.
*Il vero [[potere]] è il [[servire|servizio]].
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130324_palme_it.html Omelia nella solennità della Domenica delle Palme], Piazza San Pietro, 24 marzo 2013====
*Con Cristo il cuore non invecchia mai!
*È nel dono di sé, nell'uscire da se stessi, che si ha la vera [[gioia]].
*Il trono regale di Gesù Cristo è il legno della [[Croce cristiana|Croce]].
*La [[Croce cristiana|croce di Cristo]] abbracciata con amore non porta mai alla tristezza, ma alla gioia, alla gioia di essere salvati e di fare un pochettino quel che ha fatto [[Gesù|Lui]] nel giorno della sua morte.
*La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall'aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti!
*Non siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non può mai esserlo!
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130428_omelia-cresime_it.html Omelia nella messa con i cresimandi], Piazza San Pietro, 28 aprile 2013====
*Vedete, la novità di [[Dio]] non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, e non solo nel futuro, quando saremo con Lui, ma anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo [[Spirito Santo]] ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo. Apriamo la porta allo Spirito, facciamoci guidare da Lui, lasciamo che l'azione continua di Dio ci renda uomini e donne nuovi, animati dall'amore di Dio, che lo [[Spirito Santo]] ci dona! Che bello se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano! Che bello!
*Non ci sono difficoltà, [[tribolazione|tribolazioni]], incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a [[Dio]] come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l'amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra [[vita]]. Questo anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato.
*Cari amici, spalanchiamo la porta della nostra [[vita]] alla novità di [[Dio]] che ci dona lo Spirito Santo, perché ci trasformi, ci renda forti nelle [[tribolazione|tribolazioni]], rafforzi la nostra unione con il [[Gesù|Signore]], il nostro rimanere saldi in Lui: questa è una vera gioia!
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20131004_omelia-visita-assisi_it.html Omelia nella Santa Messa presieduta nella Visita pastorale ad Assisi], 4 ottobre 2013====
*''Chi segue Cristo, riceve la vera pace, quella che solo Lui, e non il mondo, ci può dare''. [[San Francesco]] viene associato da molti alla pace, ed è giusto, ma pochi vanno in profondità. Qual è la pace che Francesco ha accolto e vissuto e ci trasmette? Quella di Cristo, passata attraverso l'amore più grande, quello della Croce. È la pace che Gesù Risorto donò ai discepoli quando apparve in mezzo a loro. La pace francescana non è un sentimento sdolcinato. Per favore: questo san Francesco non esiste! E neppure è una specie di armonia panteistica con le energie del cosmo... Anche questo non è francescano! Anche questo non è francescano, ma è un'idea che alcuni hanno costruito! La pace di san Francesco è quella di Cristo, e la trova chi "prende su di sé" il suo "giogo", cioè il suo comandamento: ''Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato''. E questo giogo non si può portare con arroganza, con presunzione, con superbia, ma solo si può portare con mitezza e umiltà di cuore.
*Il Crocifisso non ci parla di sconfitta, di fallimento; paradossalmente ci parla di una morte che è vita, che genera vita, perché ci parla di amore, perché è l'Amore di Dio incarnato, e l'Amore non muore, anzi, sconfigge il male e la morte. Chi si lascia guardare da Gesù crocifisso viene ri-creato, diventa una «nuova creatura».
====[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2014/documents/papa-francesco_20140305_omelia-ceneri_it.html Omelia nella Santa Messa per la benedizione e imposizione delle ceneri], 5 marzo 2014====
*Il Vangelo di oggi indica gli elementi di questo cammino spirituale: la preghiera, il digiuno e l'elemosina. Tutti e tre comportano la necessità di non farsi dominare dalle cose che appaiono: quello che conta non è l'apparenza; il valore della vita non dipende dall'approvazione degli altri o dal successo, ma da quanto abbiamo dentro.
====[https://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2017/documents/papa-francesco-cotidie_20171218_uomo-della-paternita.html/ Omelia nella Messa celebrata a Santa Marta], 18 dicembre 2017 ====
*Giuseppe lottava dentro. E in quella lotta ecco la voce di Dio che gli dice: «alzati!». E proprio «alzati» ritorna «ante volte, all'inizio di una missione, nella Bibbia. Dunque La voce di Dio dice a Giuseppe: «alzati, prendi Maria, portala a casa tua; fatti carico della situazione, prendi in mano questa situazione e vai avanti».
*Giuseppe non è andato dagli amici a confortarsi, non è andato dallo [[psichiatria|psichiatra]] perché interpretasse il sogno: no, credette. Ed è andato avanti, ha preso in mano la situazione. [...] Doveva farsi carico di due cose, della paternità e del [[mistero]].<ref>Citato in [http://www.famigliacristiana.it/articolo/il-papa-san-giuseppe-non-ando-dallo-psichiatra-ma-credette.aspx ''Il Papa: «San Giuseppe non andò dallo psichiatra, ma credette».''], ''Famiglia Cristiana'', 12 dicembre 2017.</ref>
*Si è fatto carico di una paternità che non era sua: veniva dal Padre. E ha portato avanti la paternità con quello che significa: non solo sostenere Maria e il bambino, ma anche far crescere il bambino, insegnargli il mestiere, portarlo alla maturità di uomo.
{{Int|''Evangelii gaudium''|Testo disponibile su [http://www.vatican.va/holy_father/francesco/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium_it.html ''Vatican.va''], 24 novembre 2013|h=2}}
===Incipit===
1. La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni.
===Citazioni===
*L'adorazione dell'antico [[vitello d'oro]] ha trovato una nuova e spietata versione nel feticismo del denaro e nella dittatura di una economia senza volto e senza uno scopo veramente umano. La crisi mondiale che investe la finanza e l'economia manifesta i propri squilibri e, soprattutto, la grave mancanza di un orientamento antropologico che riduce l'essere umano ad uno solo dei suoi bisogni: il consumo. (55)
*Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. (53)
*Il [[denaro]] deve servire e non governare! (58)
*Per poter interpretare un testo biblico occorre pazienza, abbandonare ogni ansietà e dare tempo, interesse e dedizione gratuita. Bisogna mettere da parte qualsiasi preoccupazione che ci assilla per entrare in un altro ambito di serena attenzione. Non vale la pena dedicarsi a leggere un testo biblico se si vogliono ottenere risultati rapidi, facili o immediati. Perciò, la preparazione della predicazione richiede amore. (146)
*Certamente, per intendere adeguatamente il senso del messaggio centrale di un testo, è necessario porlo in connessione con l'insegnamento di tutta la Bibbia, trasmessa dalla Chiesa. Questo è un principio importante dell'interpretazione biblica, che tiene conto del fatto che lo Spirito Santo non ha ispirato solo una parte, ma l'intera Bibbia, e che in alcune questioni il popolo è cresciuto nella sua comprensione della volontà di Dio a partire dall'esperienza vissuta. (148)
*Altra caratteristica è il linguaggio positivo. Non dice tanto quello che non si deve fare ma piuttosto propone quello che possiamo fare meglio. In ogni caso, se indica qualcosa di negativo, cerca sempre di mostrare anche un valore positivo che attragga, per non fermarsi alla lagnanza, al lamento, alla critica o al rimorso. Inoltre, una predicazione positiva offre sempre speranza, orienta verso il futuro, non ci lascia prigionieri della negatività. (159)
*Nessuno può esigere da noi che releghiamo la [[religione]] alla segreta intimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale e nazionale, senza preoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza esprimersi sugli avvenimenti che interessano i cittadini. (183)
*Né il Papa né la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] posseggono il monopolio dell'interpretazione della realtà sociale o della proposta di soluzioni per i problemi contemporanei. (184)
*I piani assistenziali, che fanno fronte ad alcune urgenze, si dovrebbero considerare solo come risposte provvisorie. Finché non si risolveranno radicalmente i problemi dei poveri, rinunciando all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e aggredendo le cause strutturali della inequità, non si risolveranno i problemi del mondo e in definitiva nessun problema. L'inequità è la radice dei mali sociali. (202)
*Tra questi deboli, di cui la Chiesa vuole prendersi cura con predilezione, ci sono anche i bambini nascituri, che sono i più indifesi e innocenti di tutti, ai quali oggi si vuole negare la dignità umana al fine di poterne fare quello che si vuole, togliendo loro la vita e promuovendo legislazioni in modo che nessuno possa impedirlo. Frequentemente, per ridicolizzare allegramente la difesa che la Chiesa fa delle vite dei nascituri, si fa in modo di presentare la sua posizione come qualcosa di ideologico, oscurantista e conservatore. Eppure questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in sé stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà. Se cade questa convinzione, non rimangono solide e permanenti fondamenta per la difesa dei diritti umani, che sarebbero sempre soggetti alle convenienze contingenti dei potenti di turno. (213)
*Esiste anche una tensione bipolare tra l'[[idea]] e la [[realtà]]. La realtà semplicemente è, l'idea si elabora. Tra le due si deve instaurare un dialogo costante, evitando che l'idea finisca per separarsi dalla realtà. È pericoloso vivere nel regno della sola parola, dell'immagine, del sofisma. Da qui si desume che occorre postulare un terzo principio: la realtà è superiore all'idea. (231)
*La [[Chiesa cattolica|Chiesa]] non pretende di arrestare il mirabile progresso delle [[Scienza|scienze]]. Al contrario, si rallegra e perfino gode riconoscendo l'enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana. Quando il progresso delle scienze, mantenendosi con rigore accademico nel campo del loro specifico oggetto, rende evidente una determinata conclusione che la ragione non può negare, la [[fede]] non la contraddice. Tanto meno i credenti possono pretendere che un'[[scienza e religione|opinione scientifica a loro gradita]], e che non è stata neppure sufficientemente comprovata, acquisisca il peso di un dogma di fede. Però, in alcune occasioni, alcuni scienziati vanno oltre l'oggetto formale della loro disciplina e si sbilanciano con affermazioni o conclusioni che eccedono il campo propriamente scientifico. In tal caso, non è la ragione ciò che si propone, ma una determinata ideologia, che chiude la strada ad un dialogo autentico, pacifico e fruttuoso. (243)
*Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata, perché «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili» (''[[Lettera ai Romani|Rm]]'' 11,29). La [[Chiesa cattolica|Chiesa]], che condivide con l'Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell'Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana (cfr [[Lettera ai Romani|Rm]] 11,16-18). Come cristiani non possiamo considerare l'Ebraismo come una religione estranea, né includiamo gli ebrei tra quanti sono chiamati ad abbandonare gli idoli per convertirsi al vero Dio (cfr [[Prima lettera ai Tessalonicesi|1 Ts]] 1,9). Crediamo insieme con loro nell'unico Dio che agisce nella storia, e accogliamo con loro la comune Parola rivelata. (247)
*Che dolce è stare davanti a un crocifisso, o in ginocchio davanti al Santissimo, e semplicemente essere davanti ai suoi occhi! Quanto bene ci fa lasciare che Egli torni a toccare la nostra esistenza e ci lanci a comunicare la sua nuova vita! (264)
*È urgente ricuperare uno spirito ''[[contemplazione|contemplativo]]'', che ci permetta di riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza, che aiuta a condurre una vita nuova. Non c'è niente di meglio da trasmettere agli altri. (264)
*Non si può perseverare in un'evangelizzazione piena di fervore se non si resta convinti, in virtù della propria esperienza, che non è la stessa cosa aver conosciuto [[Gesù]] o non conoscerlo, non è la stessa cosa camminare con Lui o camminare a tentoni, non è la stessa cosa poterlo ascoltare o ignorare la sua Parola, non è la stessa cosa poterlo contemplare, adorare, riposare in Lui, o non poterlo fare. Non è la stessa cosa cercare di costruire il mondo con il suo Vangelo piuttosto che farlo unicamente con la propria ragione. (266)
{{Int|''Lumen Fidei''|Testo disponibile su ''[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20130629_enciclica-lumen-fidei.html Vatican.va]''|h=2.}}
===[[Incipit]]===
La luce della [[fede]]: con quest'espressione, la tradizione della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] ha indicato il grande dono portato da [[Gesù]], il quale, nel Vangelo di Giovanni, così si presenta: «Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre» (''Gv'' 12,46).
===Citazioni===
*La nuova logica della [[fede]] è centrata su Cristo. La fede in [[Cristo]] ci salva perché è in Lui che la vita si apre radicalmente a un Amore che ci precede e ci trasforma dall'interno, che agisce in noi e con noi. (20)
*Il credente è trasformato dall'Amore, a cui si è aperto nella fede, e nel suo aprirsi a questo Amore che gli è offerto, la sua esistenza si dilata oltre sé. (21)
*Richiamare la connessione della [[fede]] con la [[verità]] è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi di verità in cui viviamo. Nella cultura contemporanea si tende spesso ad accettare come verità solo quella della [[tecnologia]]: è vero ciò che l'uomo riesce a costruire e misurare con la sua [[scienza]], vero perché funziona, e così rende più comoda e agevole la vita. Questa sembra oggi l'unica verità certa, l'unica condivisibile con altri, l'unica su cui si può discutere e impegnarsi insieme. (25)
*Dall'altra parte vi sarebbero poi le verità del singolo, che consistono nell'essere autentici davanti a quello che ognuno sente nel suo interno, valide solo per l'individuo e che non possono essere proposte agli altri con la pretesa di servire il bene comune. (25)
*Se l'[[amore]] ha bisogno della [[verità]], anche la verità ha bisogno dell'amore. Amore e verità non si possono separare. Senza amore, la verità diventa fredda, impersonale, oppressiva per la vita concreta della persona. La verità che cerchiamo, quella che offre significato ai nostri passi, ci illumina quando siamo toccati dall'amore. Chi ama capisce che l'amore è esperienza di verità, che esso stesso apre i nostri occhi per vedere tutta la realtà in modo nuovo, in unione con la persona amata. (27)
*Mossi dal desiderio di illuminare tutta la realtà a partire dall'amore di [[Dio]] manifestato in [[Gesù]], cercando di [[amore|amare]] con quello stesso amore, i primi cristiani trovarono nel mondo greco, nella sua fame di verità, un partner idoneo per il dialogo. L'incontro del messaggio evangelico con il pensiero filosofico del mondo antico costituì un passaggio decisivo affinché il Vangelo arrivasse a tutti i popoli, e favorì una feconda interazione tra fede e ragione, che si è andata sviluppando nel corso dei secoli, fino ai nostri giorni. Il beato [[Giovanni Paolo II]], nella sua Lettera enciclica Fides et ratio, ha mostrato come fede e [[ragione]] si rafforzino a vicenda. (32)
*È impossibile credere da soli. La fede non è solo un'opzione individuale che avviene nell'interiorità del credente, non è rapporto isolato tra l'"io" del fedele e il "Tu" divino, tra il soggetto autonomo e Dio. Essa si apre, per sua natura, al "noi", avviene sempre all'interno della comunione della Chiesa. (39)
*La trasmissione della fede avviene in primo luogo attraverso il Battesimo. Potrebbe sembrare che il Battesimo sia solo un modo per simbolizzare la confessione di fede, un atto pedagogico per chi ha bisogno di immagini e gesti, ma da cui, in fondo, si potrebbe prescindere. (41)
*Senza un amore affidabile nulla potrebbe tenere veramente uniti gli uomini. L'unità tra loro sarebbe concepibile solo come fondata sull'utilità, sulla composizione degli interessi, sulla paura, ma non sulla bontà di vivere insieme, non sulla gioia che la semplice presenza dell'altro può suscitare. (51)
*Il primo ambito in cui la fede illumina la città degli uomini si trova nella famiglia. Penso anzitutto all'unione stabile dell'uomo e della donna nel matrimonio. Essa nasce dal loro amore, segno e presenza dell'amore di Dio, dal riconoscimento e dall'accettazione della bontà della differenza sessuale, per cui i coniugi possono unirsi in una sola carne (cfr ''[[Genesi|Gen]]'' 2,24) e sono capaci di generare una nuova vita, manifestazione della bontà del Creatore, della sua saggezza e del suo disegno di amore. (52)
*I giovani hanno il desiderio di una vita grande. L'incontro con Cristo, il lasciarsi afferrare e guidare dal suo amore allarga l'orizzonte dell'esistenza, le dona una speranza solida che non delude. La fede non è un rifugio per gente senza coraggio, ma la dilatazione della vita. Essa fa scoprire una grande chiamata, la vocazione all'amore, e assicura che quest'amore è affidabile, che vale la pena di consegnarsi ad esso, perché il suo fondamento si trova nella fedeltà di Dio, più forte di ogni nostra fragilità. (53)
*La fede ci insegna a vedere che in ogni uomo c'è una benedizione per me, che la luce del volto di Dio mi illumina attraverso il volto del fratello. (54)
*Al centro della fede biblica, c'è l'amore di Dio, la sua cura concreta per ogni persona, il suo disegno di salvezza che abbraccia tutta l'umanità e l'intera creazione e che raggiunge il vertice nell'Incarnazione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo. Quando questa realtà viene oscurata, viene a mancare il criterio per distinguere ciò che rende preziosa e unica la vita dell'uomo. Egli perde il suo posto nell'universo, si smarrisce nella natura, rinunciando alla propria responsabilità morale, oppure pretende di essere arbitro assoluto, attribuendosi un potere di manipolazione senza limiti. (54)
*Non facciamoci rubare la speranza, non permettiamo che sia vanificata con soluzioni e proposte immediate che ci bloccano nel cammino, che frammentano il tempo, trasformandolo in spazio. Il tempo è sempre superiore allo spazio. Lo spazio cristallizza i processi, il tempo proietta invece verso il futuro e spinge a camminare con speranza. (57)
===[[Explicit]]===
A Maria, madre della Chiesa e madre della nostra fede, ci rivolgiamo in preghiera.
Aiuta, o Madre, la nostra fede!<br>
Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.<br>
Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.<br>
Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.<br>
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.<br>
Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.<br>
Ricordaci che chi crede non è mai solo.<br>
Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino. E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!
{{Int|''Laudato si<nowiki>'</nowiki>''|Testo disponibile su ''[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html Vatican.va]'', 24 maggio 2015.|h=2}}
===Incipit===
«Laudato si', mi' Signore» cantava [[Francesco d'Assisi|san Francesco d'Assisi]]. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: «Laudato si', mi' Signore, per sora nostra madre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi, con coloriti flori et herba».
===Citazioni===
*Credo che Francesco sia l'esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. (Par. 11)
*Questa sorella {{ndr|la "casa comune", cioè la Terra}} protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso che i beni che Dio ha posto in lei. [...] Per questo, tra i poveri più abbandonati e mal trattati c'è la nostra oppressa e devastata terra che «geme e soffre le doglie del parto (''[[Lettera ai Romani|Rm]]'' 8, 22)» (Par. 2)
*Esistono forme di inquinamento che colpiscono quotidianamente le persone. L'esposizione agli inquinanti atmosferici produce un ampio spettro di effetti sulla salute, in particolare dei più poveri e provocano milioni di morti premature. (Par. 20)
*Invece di risolvere i problemi dei poveri e pensare a un mondo diverso, alcuni si limitano a proporre una riduzione della natalità. [...] Incolpare l'incremento demografico e non il consumismo estremo e selettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i problemi. [...] Ad ogni modo è certo che bisogna prestare attenzione allo squilibrio nella distribuzione della popolazione sul territorio, sia a livello nazionale sia a livello globale, perché l'aumento del consumo porterebbe a situazioni regionali complesse per le combinazioni di problemi legati all'inquinamento ambientale, ai trasporti, allo smaltimento dei rifiuti, alla perdita di risorse e alla qualità della vita. (Par. 50)
*Su molte questioni concrete la Chiesa non ha motivo di proporre una parola definitiva e capisce che deve ascoltare e promuovere il dibattito onesto fra scienziati, rispettando le diversità di opinioni. (Par. 61)
*Questa responsabilità di fronte ad una terra che è di Dio, implica che l'essere umano, dotato di intelligenza, rispetti le leggi della natura e i delicati equilibri tra gli esseri di questo mondo, perché «al suo comando sono stati creati. Li ha resi stabili nei secoli per sempre; ha fissato un decreto che non passerà» (''[[Libro dei Salmi|Sal]]'' 148,5b-6). Ne consegue il fatto che la legislazione biblica si soffermi a proporre all'essere umano diverse norme, non solo in relazione agli altri esseri umani, ma anche in relazione agli altri esseri viventi: «Se vedi l'asino di tuo fratello o il suo bue caduto lungo la strada, non fingerai di non averli scorti [...]. Quando, cammin facendo, troverai sopra un albero o per terra un nido d'uccelli con uccellini o uova e la madre che sta covando gli uccellini o le uova, non prenderai la madre che è con i figli» (''[[Deuteronomio|Dt]]'' 22, 4.6). In questa linea, il riposo del settimo giorno non è proposto solo per l'essere umano, ma anche «perché possano godere quiete il tuo bue e il tuo asino» (''[[Esodo|Es]]'' 23,12). Così ci rendiamo conto che la Bibbia non dà adito ad un antropocentrismo dispotico che non si interessi delle altre creature. (Par. 68)
*Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell'incontro con l'altro diverso da sé. [...] Pertanto non è sano un atteggiamento che pretenda di "cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa" (Par. 155)
*Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l'intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l'occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell'attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c'è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo. [...] La bolla finanziaria di solito è anche una bolla produttiva. In definitiva, ciò che non si affronta con decisione è il problema dell'economia reale, la quale rende possibile che si diversifichi e si migliori la produzione, che le imprese funzionino adeguatamente, che le piccole e medie imprese si sviluppino e creino occupazione, e così via. (Par. 189)
*Se una persona, benché le condizioni economiche le permettono di consumare e spendere di più, abitualmente si copre un po' invece di accendere il riscaldamento, ciò suppone che abbia acquisito convinzioni e modi di sentire favorevoli alla cura dell'ambiente. (Par. 211)
*L'educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un'incidenza diretta e importante nella cura per l'ambiente, come evitare l'uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via. (Par. 211)
*Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti [...] Inoltre l'esercizio di questi comportamenti {{ndr|Il riferimento è chiaramente ai comportamenti di cui al precedente par. 211}} ci restituisce il senso della nostra dignità, ci conduce a una maggiore profondità esistenziale, ci permette di sperimentare che vale la pena di passare per questo mondo. (Par. 212)
*Quando leggiamo nel Vangelo che Gesù parla agli uccelli e dice che «nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio» (''[[Vangelo secondo Luca|Lc]]'', 12, 6), saremo capaci di maltrattarli e far loro del male? (Par. 221)
==Udienze==
===[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/audiences/2013/documents/papa-francesco_20130403_udienza-generale_it.html Udienza Generale 3 aprile 2013, Piazza San Pietro]===
*Anche nel nostro cammino di fede è importante sapere e sentire che Dio ci ama, non aver paura di amarlo: la fede si professa con la bocca e con il cuore, con la parola e con l'amore.
*E questo è un po' la missione delle donne: delle mamme, delle donne! Dare testimonianza ai figli, ai nipotini, che Gesù è vivo, è il vivente, è risorto. Mamme e donne, avanti con questa testimonianza! Per Dio conta il cuore, quanto siamo aperti a Lui, se siamo come i bambini che si fidano. Ma questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell'aprire le porte al Signore, nel seguirlo e nel comunicare il suo Volto, perché lo sguardo di fede ha sempre bisogno dello sguardo semplice e profondo dell'amore.
*La Morte e la [[Risurrezione di Gesù]] sono proprio il cuore della nostra speranza.
*La Risurrezione di Cristo è la nostra più grande certezza; è il tesoro più prezioso! Come non condividere con gli altri questo tesoro, questa certezza? Non è soltanto per noi, è per trasmetterla, per darla agli altri, condividerla con gli altri. È proprio la nostra testimonianza.
*Purtroppo, spesso si è cercato di oscurare la fede nella Risurrezione di Gesù, e anche fra gli stessi credenti si sono insinuati dubbi. Un po' quella fede "all'acqua di rose", come diciamo noi; non è la fede forte. E questo per superficialità, a volte per indifferenza, occupati da mille cose che si ritengono più importanti della fede, oppure per una visione solo orizzontale della vita. Ma è proprio la Risurrezione che ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti. E questo porta a vivere con più fiducia le realtà quotidiane, affrontarle con coraggio e con impegno.
===[http://www.vatican.va/holy_father/francesco/audiences/2013/documents/papa-francesco_20131023_udienza-generale_it.html Udienza Generale 23 ottobre 2013, Piazza San Pietro]===
*Il "sì" di Maria, già perfetto all'inizio, è cresciuto fino all'ora della Croce. Lì la sua maternità si è dilatata abbracciando ognuno di noi, la nostra vita, per guidarci al suo Figlio. Maria è vissuta sempre immersa nel mistero del Dio fatto uomo, come sua prima e perfetta discepola, meditando ogni cosa nel suo cuore alla luce dello Spirito Santo, per comprendere e mettere in pratica tutta la volontà di Dio.
*La [[Chiesa cattolica|Chiesa]] non è un negozio, non è un'agenzia umanitaria, la Chiesa non è una ONG, la Chiesa è mandata a portare a tutti Cristo e il suo Vangelo.
*La fede di Maria è il compimento della fede d'Israele, in lei è proprio concentrato tutto il cammino, tutta la strada di quel popolo che aspettava la redenzione, e in questo senso è il modello della fede della Chiesa, che ha come centro Cristo, incarnazione dell'amore infinito di Dio.
===[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2014/documents/papa-francesco_20140423_udienza-generale.html Udienza Generale 23 aprile 2014, Piazza San Pietro]===
*Quando ci chiudiamo in una qualsiasi forma di egoismo o di auto-compiacimento; quando ci lasciamo sedurre dai poteri terreni e dalle cose di questo mondo, dimenticando Dio e il prossimo; quando poniamo le nostre speranze in [[vanità]] mondane, nel denaro, nel successo. Allora la Parola di Dio ci dice: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?". Perché stai cercando lì? Quella cosa non ti può dare vita! Sì, forse ti darà un'allegria di un minuto, di un giorno, di una settimana, di un mese... e poi?
*Non andiamo da tanti sepolcri che oggi ti promettono qualcosa, bellezza, e poi non ti danno niente!
*A tutti i responsabili chiedo di compiere ogni sforzo di creatività e di generosità per riaccendere la speranza nei cuori di questi nostri fratelli e nel cuore di tutte le persone disoccupate a causa dello spreco e della crisi economica.
===[https://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2014/documents/papa-francesco_20141126_udienza-generale.html Udienza Generale 26 novembre 2014, Piazza San Pietro]===
*Ecco la meta a cui tende la Chiesa: è, come dice la Bibbia, la «Gerusalemme nuova», il «[[Paradiso]]». Più che di un luogo, si tratta di uno "stato" dell'anima in cui le nostre attese più profonde saranno compiute in modo sovrabbondante e il nostro essere, come creature e come figli di Dio, giungerà alla piena maturazione. Saremo finalmente rivestiti della gioia, della pace e dell'amore di Dio in modo completo, senza più alcun limite, e saremo faccia a faccia con Lui! (cfr ''[[Prima lettera ai Corinzi|1 Cor]]'' 13,12). È bello pensare questo, pensare al Cielo. Tutti noi ci troveremo lassù, tutti. È bello, dà forza all'anima. [...] Nello stesso tempo, la Sacra Scrittura ci insegna che il compimento di questo disegno meraviglioso non può non interessare anche tutto ciò che ci circonda e che è uscito dal pensiero e dal cuore di Dio. L'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]] lo afferma in modo esplicito, quando dice che «anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (''[[Lettera ai Romani|Rm]]'' 8,21). Altri testi utilizzano l'immagine del «cielo nuovo» e della «terra nuova» (cfr ''[[Seconda lettera di Pietro|2 Pt]]'' 3,13; ''[[Apocalisse di Giovanni|Ap]]'' 21,1), nel senso che tutto l'universo sarà rinnovato e verrà liberato una volta per sempre da ogni traccia di male e dalla stessa morte. Quella che si prospetta, come compimento di una trasformazione che in realtà è già in atto a partire dalla morte e risurrezione di Cristo, è quindi una nuova creazione; non dunque un annientamento del cosmo e di tutto ciò che ci circonda, ma un portare ogni cosa alla sua pienezza di essere, di verità, di bellezza.
===[https://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150415_udienza-generale.html Udienza Generale 15 aprile 2015, Piazza San Pietro]===
*[...] io mi domando, se la cosiddetta [[teoria del gender|teoria del ''gender'']] non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Sì, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione, l'uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l'unione matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, lo è per tutti, non solo per i credenti.
===[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150422_udienza-generale.html Udienza Generale 22 aprile 2015, Piazza San Pietro]===
*La [[maschio e femmina|donna]] non è una "replica" dell'[[maschio e femmina|uomo]]; viene direttamente dal gesto creatore di Dio. L'immagine della "costola" non esprime affatto inferiorità o subordinazione, ma, al contrario, che uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari e che hanno anche questa reciprocità. E il fatto che — sempre nella parabola — Dio plasmi la donna mentre l'uomo dorme, sottolinea proprio che lei non è in alcun modo una creatura dell'uomo, ma di Dio. Suggerisce anche un'altra cosa: per trovare la donna — e possiamo dire per trovare l'amore nella donna —, l'uomo prima deve sognarla e poi la trova.
===[https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2021/documents/papa-francesco_20210421_udienza-generale.html Udienza Generale 21 aprile 2021, Biblioteca del Palazzo Apostolico]===
*Abbiamo tutti da imparare dalla costanza di quel [[Racconti di un pellegrino russo|pellegrino russo]], di cui parla una celebre opera di spiritualità, il quale ha appreso l'arte della preghiera ripetendo per infinite volte la stessa invocazione: "Gesù, Cristo, Figlio di Dio, Signore, abbi pietà di noi, peccatori!". Ripeteva solo questo. Se arriveranno grazie nella sua vita, se l'orazione si farà un giorno caldissima tanto da percepire la presenza del Regno qui in mezzo a noi, se il suo sguardo si trasformerà fino ad essere come quello di un bambino, è perché ha insistito nella recita di una semplice [[giaculatoria]] cristiana. Alla fine, essa diventa parte del suo respiro.
===[https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2022/documents/20220202-udienza-generale.html Udienza Generale 2 febbraio 2022, Aula Paolo VI]===
*[...] la [[comunione dei santi]] non riguarda solo i fratelli e le sorelle che sono accanto a me in questo momento storico, ma riguarda anche quelli che hanno concluso il pellegrinaggio terreno e hanno varcato la soglia della morte. Anche loro sono in comunione con noi. Pensiamo, cari fratelli e sorelle: in Cristo nessuno può mai veramente separarci da coloro che amiamo perché il legame è un legame esistenziale, un legame forte che è nella nostra stessa natura; cambia solo il modo di essere insieme a ognuno di loro, ma niente e nessuno può rompere questo legame. "Padre, pensiamo a coloro che hanno rinnegato la fede, che sono degli apostati, che sono i persecutori della Chiesa, che hanno rinnegato il loro battesimo: anche questi sono a casa?". Sì, anche questi, anche i bestemmiatori, tutti. Siamo fratelli: questa è la comunione dei santi. La comunione dei santi tiene insieme la comunità dei credenti sulla terra e nel Cielo.
===[https://www.interris.it/primo-piano/papa-francesco-davanti-poveri-rimbocca-maniche-mette-pratica-fede/ Messaggio per la VI Giornata Mondiale dei Poveri 14 giugno 2022]===
*Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la fede attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno. A volte, invece, può subentrare una forma di rilassatezza, che porta ad assumere comportamenti non coerenti, quale è l’indifferenza nei confronti dei poveri. [...] Ciò su cui dobbiamo riflettere è, piuttosto, il valore che il denaro possiede per noi: non può diventare un assoluto, come se fosse lo scopo principale. Un simile attaccamento impedisce di guardare con realismo alla vita di tutti i giorni e offusca lo sguardo, impedendo di vedere le esigenze degli altri. Nulla di più nocivo potrebbe accadere a un cristiano e a una comunità dell’essere abbagliati dall’idolo della ricchezza, che finisce per incatenare a una visione della vita effimera e fallimentare. Non si tratta, quindi, di avere verso i poveri un comportamento assistenzialistico, come spesso accade; è necessario invece impegnarsi perché nessuno manchi del necessario. [...] Non siamo al mondo per sopravvivere, ma perché a tutti sia consentita una vita degna e felice. [...] La povertà che uccide è la miseria, figlia dell’ingiustizia, dello sfruttamento, della violenza e della distribuzione ingiusta delle risorse. È la povertà disperata, priva di futuro, perché imposta dalla cultura dello scarto che non concede prospettive né vie d’uscita. È la miseria che, mentre costringe nella condizione di indigenza estrema, intacca anche la dimensione spirituale, che, anche se spesso è trascurata, non per questo non esiste o non conta. Quando l’unica legge diventa il calcolo del guadagno a fine giornata, allora non si hanno più freni ad adottare la logica dello sfruttamento delle persone: gli altri sono solo dei mezzi. Non esistono più giusto salario, giusto orario lavorativo, e si creano nuove forme di schiavitù, subite da persone che non hanno alternativa e devono accettare questa velenosa ingiustizia pur di racimolare il minimo per il sostentamento.
==Citazioni su papa Francesco==
*A Francè, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l'Ordine di Malta e i Francescani dell'Immacolata, ignorato Cardinali... ma n'do sta la tua misericordia? ([[Anonimo]])
*A Roma c'è un solo muro che non si può varcare, e sono proprio le Mura Vaticane dove il Regnante predica al mondo, ma non a casa sua, di abbattere i muri e accogliere tutti. ([[Marcello Veneziani]])
*Amo quello che quest'uomo rappresenta, sento che ciò che sta costruendo non è solo tangibile, ma moderno: sa mettersi in relazione con la gente, senza porsi al centro dell’attenzione, ma paradossalmente ogni cosa che dice o fa lo rende protagonista. ([[Joseph Fiennes]])
*Anche gli europei sono emigrati in tutte le parti del mondo. Bergoglio è andato in Argentina e lo hanno accolto. Poi lui è tornato qui e oggi è Papa. Francesco è un grande esempio per tutti, lavando i piedi agli stranieri o accogliendo i senza fissa dimora vicino San Pietro. ([[Berhaneyesus Souraphiel]])
*Apprezzo molto papa Francesco, è un vero riformatore, perché pur restando all'interno della Chiesa promuove la libertà di pensiero. ([[Norman Manea]])
*Bergoglio incarna, fin dai tempi del suo ministero in Argentina, una Chiesa assetata di giustizia, coinvolta nelle «periferie dell'esistenza», vicina agli ultimi, agli emarginati, come gli anziani abbandonati al loro destino, come i profughi ricordati nella commovente visita a Lampedusa. Una Chiesa permeata dalla «cultura dell'incontro», che sappia creare condivisione negli sterminati spazi urbani dove rischia di dissolversi ogni senso di umanità. Una Chiesa capace di costruire un autentico dialogo in un mondo globalizzato dove persone di diverse religioni e storie convivono sempre più spesso negli stessi luoghi. Soprattutto, una Chiesa che parli della misericordia di Dio. ([[Andrea Riccardi]])
*Come ribadisce Papa Francesco {{ndr|nell'enciclica ''Laudato si'''}}, il cambiamento climatico è una minaccia totalizzante [...]. Mi congratulo con il Papa per la sua forte leadership morale ed etica. Abbiamo bisogno di più di tale guida ispirata. Ci vediamo al vertice sul clima a Parigi? ([[Kofi Annan]])
*È buono come [[Papa Giovanni XXIII|Papa Giovanni]], affascina la gente come [[Papa Giovanni Paolo II|Wojtyła]], è cresciuto tra i gesuiti, ha scelto di chiamarsi Francesco perché vuole la Chiesa del poverello di Assisi. Infine: è candido come una colomba ma furbo come una volpe. ([[Eugenio Scalfari]])
*È un innovatore e mi sembra che vada nella direzione di una maggiore apertura della Chiesa. ([[Giordano Bruno Guerri]])
*Francesco, se si può dire, è un Papa superiore. Francesco è un uomo, nell'accezione migliore del termine. Francesco ci stupirà ancora moltissimo. Francesco è di quelli che ti fanno pensare che ancora sopravvivono uomini giusti, coraggiosi, integri. Francesco non ha paura. Francesco ha le idee chiarissime. Francesco è necessario. Francesco ha le palle. Mi scusi, Santità, non si offenda, ma è proprio vero. Con affetto. ([[Mina (cantante)|Mina]])
*Viene dal Sudamerica e il suo stile campesino lo ha piazzato a Roma. In Sudamerica, ma anche in America con i catecumenali e altre sette la chiesa per non restare fuori dalla società, s'infila dappertutto. Appena trova uno spiraglio, zac! Il Papa somiglia a quelli della Teologia della Liberazione, del resto da quel continente lì arriva. ([[Francesco Margiotta Broglio]])
*Il più grande combattente per la pace che abbia mai conosciuto. ([[Joe Biden]])
*Il vero eroe del nostro tempo è papa Francesco. ([[Denzel Washington]])
*Incontrare Sua Santità Papa Francesco è stato l'onore di una vita. Ho lasciato il Vaticano più determinato che mai a perseguire la pace nel mondo. ([[Donald Trump]])
*Intendevo dire brevemente che in realtà anche io mi sentivo in qualche modo più vicino a [[Papa Benedetto XVI|Papa Ratzinger]], perché [...] effettivamente Ratzinger scriveva libri, aveva una certa profondità di pensiero, che mi sembra di non vedere in Papa Francesco, che è più appunto quello che viene definito un parroco di campagna, che dice delle banalità travestite da metafore religiose. Quindi da questo punto di vista a me Papa Francesco non ha mai fatto una grande impressione e soprattutto mi fa poca impressione questa specie di pauperismo che è la sua immagine. [...] In realtà il [[papa]] è letteralmente l'uomo più ricco del mondo, perché la costituzione del [[Città del Vaticano|Vaticano]] non fa distinzione fra le proprietà dello stato e le proprietà del capo di stato. ([[Piergiorgio Odifreddi]])
*Io ero assolutamente scioccato che il Papa ha fatto una visita sul territorio italiano per benedire l'arrivo illegale di immigrati illegali che arrivano per via di criminali che li mettono a bordo di barche pericolose e poi in maniera criminale li portano sulla costa italiana, e viene il Papa a benedire. [...] {{NDR|Il Papa fa queste cose}} perché ormai in Italia è diventato normale: lo Stato di diritto tanto vale seppellirlo. Questa è la stessa cosa come quando ogni turista che va a Venezia vede vu cumprà, che sono illegalmente in Italia, vendere oggetti contraffatti in maniera illegale senza licenza. E i vigili urbani ben nutriti di Venezia che chiacchierano tra di loro a piazza San Marco e fanno finta di non vedere. È la stessa cosa. O si mantiene la legalità in uno Stato o non si mantiene. ([[Edward Luttwak]])
*La misericordia... ma che se la metta nel culo. Gli omosessuali non hanno bisogno della sua misericordia. D'altra parte è un prete, è un gesuita, non può uscire da questi schemi in cui un pappone ispirato si inventa e impone un peccato per darsi il potere di perdonarlo e intascarne la penitenza dovuta.<br />Bergoglio usa parole nuove, un po' diverse, magari più accorte nella strategia del marketing ma per dire la solita stramaledetta cosa. Cioè la chiusura più totale ai gay e, tanto per cambiare, all'aborto. Non c'è nessuna volontà vera di cambiamento. ([[Aldo Busi]])
*La visione della Chiesa di Francesco è, per così dire, "federale", con un capo in cima che però non è il sommo padrone. Molti temi fondamentali che in passato sono stati accentrati in Vaticano, con Francesco sono stati prima discussi con le conferenze episcopali locali. La sua visione collegiale è stata molto evidente in quest'ultimo concistoro, perché — ancora una volta — il Papa ha scelto i nuovi cardinali con un criterio geograficamente molto ampio, per coinvolgere nel governo della Chiesa anche le diocesi più lontane da Roma. [...] vuole che i posti di responsabilità siano il più possibile diffusi geograficamente e che, lo ha sempre detto, "ogni pastore abbia l'odore delle pecore". ([[Andrea Sarubbi]])
*Lui non è più il Vicario di Cristo in terra, ma il Vicario di Dio perché Cristo non è che l'amore di Dio, non un Dio diverso che s'incarnò, visse 33 anni [...] e fu crocifisso. ([[Eugenio Scalfari]])
*Mi ha colpito tantissimo, fin dal primo momento in cui era stato nominato, il fatto che Papa Bergoglio avesse scelto come nome Francesco. Un nome dai grandi significati cui nessuno prima aveva fatto ricorso. Lui è una persona piena di energia che riesce ad entrare dritto nostri cuori. È una forza della natura che trasmette l'amore di Dio a tutti noi. ([[Carlo Conti (conduttore televisivo)|Carlo Conti]])
*Nel modo di pensare e di comunicare è un papa globale, ma la globalizzazione Francesco l'ha appresa nella sua Buenos Aires: una grande capitale globalizzata che racchiude in sé svariati microcosmi religiosi, sociali e culturali. La Shoah e l'ebraismo, l'ortodossia russa, l'Holodomor degli ucraini, il Metz Yeghern degli armeni: tutte queste realtà Bergoglio le ha conosciute, frequentate e interiorizzate nella capitale argentina. ([[Andrea Riccardi]])
*Papa Francesco è un pubblicitario strepitoso, vende il suo prodotto in maniera incredibile. Con lui non devi aspettarti cambiamenti del prodotto, ma della pubblicità. Dottrinalmente Bergoglio dice poco e nulla, si limita a cambiare la comunicazione. Concede al pubblico ciò che il pubblico vuole. ([[Piergiorgio Odifreddi]])
*Papa Francesco ha una visione generale molto precisa della società contemporanea, della Chiesa di oggi e, in ultima analisi, di tutta la storia. Mi sembra essere affetto da una sorta di iperrealismo che si pretende “pastorale”. Secondo lui, la Chiesa deve arrendersi all’evidenza: le è impossibile continuare a predicare una [[dottrina]] morale quale quella che ha predicato finora. Deve decidersi a capitolare davanti alle esigenze dell’uomo di oggi, e in conseguenza a ripensare la propria [[maternità]]. Certo, la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] deve sempre essere madre: ma invece di esserlo trasmettendo la vita ed educando i propri figli, lo sarà nella misura in cui li saprà accettare come sono, ascoltare, comprendere ed accompagnare...Queste preoccupazioni, che non sono cattive in se stesse, vanno qui comprese in un senso nuovo e molto particolare: la Chiesa non può più imporsi, e per conseguenza non lo deve più. È passiva e si adatta. La vita ecclesiale, tale che può essere vissuta oggi, condiziona e determina la [[missione]] stessa della Chiesa, financo la sua ragion d’essere. Per esempio, poiché non può più esigere le stesse condizioni di un tempo per accedere alla Santa [[Eucaristia]], visto che l’uomo moderno vi vede un’intollerabile [[intolleranza]], la sola reazione [[realismo|realista]] e autenticamente cristiana, in questa logica, consiste ad adattarsi a questa situazione e a ridefinire le proprie esigenze. Così, per forza di cose, la [[morale]] cambia: le leggi eterne sono sottomesse ad un’[[evoluzione]] resa necessaria dalle circostanze storiche e dagli imperativi di una [[carità]] falsa e mal compresa. ([[Davide Pagliarani]])
*Papa Francesco [...] grazie alle sue origini latinoamericane, la sua grande capacità di comunicazione, la dote di leader, il suo sincero compromesso nel lavoro cristiano e la sua grande sensibilità, sta aprendo porte e costruendo una nuova mentalità, riuscendo a sensibilizzare l'intera popolazione italiana, credenti e non, rompendo stereotipi e barriere. ([[Aurora Cossio]])
*Per fortuna che c'è Papa Francesco. A Roma, l'ho conosciuto andando alle 7 di mattina a Santa Marta ad una messa dove c'erano 15 persone. Quando mi ha visto ha detto: "Hai portato il pallone?". È fantastico. Sta facendo la rivoluzione. ([[Nicolás Burdisso]])
*San Francesco, secoli fa, ci ha insegnato il rispetto per gli animali, chiamandoli e considerandoli "fratelli e sorelle". Ora abbiamo un altro Francesco, il Papa, che continua a ricordarcelo e così tanti altri sostengono il messaggio che vivere in armonia con la natura è fondamentale. ([[David Quammen]])
*Se gli esegeti entusiasti salutano la svolta di Bergoglio come un inatteso ''triumphum ecclesiae'', è molto più probabile che si delinei, in queste pagine<ref>Il riferimento qui è all'esortazione apostolica ''Evangelii gaudium'' e all'enciclica ''Laudato si<nowiki>'</nowiki>''</ref>, il suo definitivo tramonto. (Flavio Cuniberto, ''Madonna povertà'', Vicenza, Neri Pozza, 2016, pp. 9-10, ISBN 978-88-545-1286-3)
*{{NDR|Sulle prospettive della Chiesa cattolica in Cina}} Sono molto grato a Papa Francesco. Ha avuto il coraggio di negoziare con la Cina e penso che sia una persona molto saggia. Credo anche che il futuro della Chiesa in Cina sarà luminoso. ([[Dalù]])
*{{NDR|Intervistatrice: Cosa cucinerebbe a papa Francesco?}} Spaghetti alla milanese. Un pizzico di burro, grana padano e prezzemolo. Finezza, eleganza e semplicità tutte qualità che ha anche il Santo Padre. ([[Gualtiero Marchesi]])
===[[Antonio Socci]]===
*Agnostici o atei o laicisti che ascoltano Bergoglio si sentono confermati nella loro non-credenza e non certo richiamati alla conversione. Anzi questi personaggi ([[Eugenio Scalfari|Scalfari]] ne è un esempio) traggono dalle parole bergogliane nuova convinzione nella loro ostilità verso la Chiesa, sentendosi dare ragione dal papa stesso... Mentre i cattolici che ascoltano Bergoglio si omologano sempre più alla cultura laicista dominante. La "missione" di Bergoglio quindi è alla rovescia: portare le pecorelle del Signore in bocca ai lupi, cioè al Potere mondano.
*Il suo magistero è cangiante come il vestito di [[Saruman]].
*Io prego per lui come cattolico, ma per mestiere devo basarmi sull'evidenza. Basta rileggersi le interviste che concede, è una situazione estremamente dolorosa, drammatica. Dire che Dio non è cattolico significa volere una super religione depurata di dogmi e sacramenti, peccato che l'orizzonte monoteista così inteso vada poi a impattare con il credo trinitario. Ed è un bel problema. Che Dio non abbia un figlio lo sostiene l'islam.
*Mi entusiasma la sua libertà evangelica, la sua semplicità, il suo essere fuori dagli schemi clericali. È emozionante quando parla dello sguardo di [[Gesù]] o, come nei giorni scorsi a Guadalupe, degli occhi materni di [[Maria]]. E quando ricorda che il nostro Salvatore non vuol perdere nessuno e si prende ciascuno di noi sulle spalle.
*Oggi che il despota ha ridotto alla fame il Venezuela (nonostante sia uno dei paesi più ricchi del pianeta: primo al mondo per riserve sfruttabili di petrolio), oggi che [[Nicolás Maduro|Maduro]] reprime nel sangue le proteste della piazza, il popolo e la Chiesa del Venezuela non potevano più accettare la tacita vicinanza del papa argentino al regime, così la Segreteria di Stato vaticana ha prevalso, facendo vincere oltretevere la linea dei vescovi venezuelani. Capita sempre più spesso. Dentro la Chiesa ormai il regno del "papa argentino" viene definito con termini come "sciagura", "disastro" e "flagello".
*Pur con lo stile felpato degli ambienti ecclesiastici, si notano le reti di protezione della Chiesa, di autodifesa per scongiurare i colpi o limitare o rattoppare i danni incalcolabili provocati da Bergoglio e dalla sua corte. Ed è, sempre più spesso, il cardinale [[Pietro Parolin|Parolin]], Segretario di Stato vaticano, il protagonista di quest'opera di contenimento e correzione (com' è accaduto sul Venezuela).
===[[Horacio Verbitsky]]===
*Ho trovato una serie di documenti che non lasciano dubbi {{NDR|sul collaborazionismo fra [[Papa Francesco]] e il regime di [[Jorge Rafael Videla]]}}. In uno, Bergoglio firma la richiesta di rinnovo del passaporto di Jalics senza necessità che venisse dalla Germania. In un altro, il funzionario che riceve la richiesta consiglia al ministro di rifiutarla. In un altro ancora, lo stesso funzionario spiega e firma che Jalics, sospettato di contatti con i guerriglieri, ebbe conflitti con la gerarchia, problemi con le congregazioni femminili (la qual cosa è molto suggestiva), che fu detenuto nella Esma, la Escuela de Mecánica de la Armada (non dice sequestrato ma detenuto) e che si rifiutò di obbedire agli ordini. Finisce dicendo che queste informazioni gli vennero fornite proprio da Bergoglio, oggi papa Francesco.
*L'attuale arcivescovo di Buenos Aires e presidente della Conferenza episcopale argentina, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, descriveva altri sacerdoti come "sovversivi" – ho trovato un documento che lo prova negli archivi del Ministero degli Esteri – negli anni della dittatura, quando una simile etichetta poteva costare la vita a chiunque. E non a caso, in seguito si è battuto strenuamente contro la politica di verità, memoria e giustizia intrapresa dai governi democratici del paese.
*Non fidatevi di Bergoglio, è un grande attore.
*Sarà semplice come Giovanni, severo come Paolo, sorridente come Giovanni Paolo I, iperattivo e populista come Giovanni Paolo II e sottile come Benedetto.
*{{NDR|Sull'elezione di Bergoglio a papa}} Una disgrazia, per l'[[Argentina]] e per il Sudamerica.
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*''[[Chiamatemi Francesco - Il Papa della gente]]'' – film
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Lumen fidei||(2013)}}
{{Template:Papi}}
{{DEFAULTSORT:Francesco, Papa}}
[[Categoria:Gesuiti argentini]]
[[Categoria:Papi]]
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Luca Serianni
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'''Luca Serianni''' (1947-2022), accademico e linguista italiano.
==Citazioni di Luca Serianni==
{{cronologico}}
*Ciò che [[Giovanni Nencioni|Nencioni]] aveva di eccezionalmente giovanile era lo spirito. Non solo la lucidità, restata integra fin quasi agli ultimi anni. Anche la memoria di fatti e persone sgranate nel corso della sua vita professionale, a partire dagli anni Trenta, trascorsi a Roma come funzionario ministeriale: anni — avrebbe scritto nel 2000, nella prefazione all'ultima delle sue raccolte di saggi — che erano stati per lui «un corso di educazione civile in tempi calamitosi e alienanti», nel quale aveva appreso «il giusto senso dello Stato, l'equa applicazione del diritto, e l'amministrazione pubblica come aiuto al vivere dei cittadini». E, dato forse più sorprendente di tutti, la capacità di guardare al futuro, di secondare le sollecitazioni di una curiosità umana e intellettuale che gli anni non avevano attutito.<ref>Da ''Ricordo di Giovanni Nencioni'', in ''Per Giovanni Nencioni'', a cura di [[Gualberto Alvino]], Pizzutini d'emergenza II, Roma, Fondazione Antonio Pizzuto, 2008, p. 68.</ref>
*Una novità del Cinquecento è la comparsa delle donne tra gli autori letterari: sono aristocratiche come [[Vittoria Colonna]] o cortigiane come [[Gaspara Stampa]]. La pura imitazione del modello petrarchesco presenta qualche scarto in più nella poesia femminile. Vittoria Colonna, per esempio, ha una componente religiosa molto più forte del consueto. Per quanto riguarda l'età contemporanea, invece, è più difficile individuare uno specifico femminile.<ref name=Ser>Citato in [[Paolo Di Stefano]], ''Cento poesie d'Italia. «Voci per il presente».<small> Luca Serianni racconta la sua antologia nata in lockdown: Donne e outsider. Irrinunciabili? Dante, Leopardi, Pascoli</small>'', ''Corriere della Sera'', Milano, 16 novembre 2020, pp. 34-35.</ref>
*{{NDR|Su [[Isabella di Morra]]}} Il sonetto in cui si rivolge al fiume, tema topico già presente nella poesia latina, è molto interessante, anche perché è legato all'assenza del padre. Alla variante del tema amoroso si aggiunge anche l'annuncio finale di un possibile suicidio nelle acque del Sinni, che scorre nella sua valle in provincia di Matera. Anche qui ci sono aspetti di innovazione rispetto alla lirica maschile media dell'epoca.<ref name=Ser />
*{{NDR|Su [[Faustina Maratti]]}} È una poetessa che entrò giovanissima in Arcadia: [[Leopardi]] ne riconobbe "la composta vivacità e certa leggiadria". Ho voluto che fosse presente con due sonetti. Il primo tratta la gelosia, insolito nella poesia maschile, dove è difficile che l'autore lamenti la scarsa fedeltà della donna, la quale può essere inarrivabile ma è raro che si mostri sensibile alla corte di un altro... Il secondo sonetto è invece dedicato al dolore per la morte di un figlio bambino.<ref name=Ser />
*{{NDR|Su [[Elsa Morante]] e [[Biancamaria Frabotta]]}} Mi è sempre piaciuto ''Il mondo salvato dai ragazzini'', anche se so che viene spesso deprezzato: tra l'altro il tema dell'infanzia incolpevole e soccombente è anche al centro de ''[[La Storia]]''. Riconosco che in questo caso è scattato, più che altrove, un meccanismo di gusto personale, come per Biancamaria Frabotta, di cui ho apprezzato il motivo dell'amore coniugale, che ha certo dei precedenti in Monti e in Saba, ma compare qui con accenti ironici e autoironici.<ref name=Ser />
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Serianni, Luca}}
[[Categoria:Accademici italiani]]
[[Categoria:Linguisti italiani]]
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Spinoziano
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'''Luca Serianni''' (1947 – 2022), accademico e linguista italiano.
==Citazioni di Luca Serianni==
{{cronologico}}
*Ciò che [[Giovanni Nencioni|Nencioni]] aveva di eccezionalmente giovanile era lo spirito. Non solo la lucidità, restata integra fin quasi agli ultimi anni. Anche la memoria di fatti e persone sgranate nel corso della sua vita professionale, a partire dagli anni Trenta, trascorsi a Roma come funzionario ministeriale: anni — avrebbe scritto nel 2000, nella prefazione all'ultima delle sue raccolte di saggi — che erano stati per lui «un corso di educazione civile in tempi calamitosi e alienanti», nel quale aveva appreso «il giusto senso dello Stato, l'equa applicazione del diritto, e l'amministrazione pubblica come aiuto al vivere dei cittadini». E, dato forse più sorprendente di tutti, la capacità di guardare al futuro, di secondare le sollecitazioni di una curiosità umana e intellettuale che gli anni non avevano attutito.<ref>Da ''Ricordo di Giovanni Nencioni'', in ''Per Giovanni Nencioni'', a cura di [[Gualberto Alvino]], Pizzutini d'emergenza II, Roma, Fondazione Antonio Pizzuto, 2008, p. 68.</ref>
*Una novità del Cinquecento è la comparsa delle donne tra gli autori letterari: sono aristocratiche come [[Vittoria Colonna]] o cortigiane come [[Gaspara Stampa]]. La pura imitazione del modello petrarchesco presenta qualche scarto in più nella poesia femminile. Vittoria Colonna, per esempio, ha una componente religiosa molto più forte del consueto. Per quanto riguarda l'età contemporanea, invece, è più difficile individuare uno specifico femminile.<ref name=Ser>Citato in [[Paolo Di Stefano]], ''Cento poesie d'Italia. «Voci per il presente».<small> Luca Serianni racconta la sua antologia nata in lockdown: Donne e outsider. Irrinunciabili? Dante, Leopardi, Pascoli</small>'', ''Corriere della Sera'', Milano, 16 novembre 2020, pp. 34-35.</ref>
*{{NDR|Su [[Isabella di Morra]]}} Il sonetto in cui si rivolge al fiume, tema topico già presente nella poesia latina, è molto interessante, anche perché è legato all'assenza del padre. Alla variante del tema amoroso si aggiunge anche l'annuncio finale di un possibile suicidio nelle acque del Sinni, che scorre nella sua valle in provincia di Matera. Anche qui ci sono aspetti di innovazione rispetto alla lirica maschile media dell'epoca.<ref name=Ser />
*{{NDR|Su [[Faustina Maratti]]}} È una poetessa che entrò giovanissima in Arcadia: [[Leopardi]] ne riconobbe "la composta vivacità e certa leggiadria". Ho voluto che fosse presente con due sonetti. Il primo tratta la gelosia, insolito nella poesia maschile, dove è difficile che l'autore lamenti la scarsa fedeltà della donna, la quale può essere inarrivabile ma è raro che si mostri sensibile alla corte di un altro... Il secondo sonetto è invece dedicato al dolore per la morte di un figlio bambino.<ref name=Ser />
*{{NDR|Su [[Elsa Morante]] e [[Biancamaria Frabotta]]}} Mi è sempre piaciuto ''Il mondo salvato dai ragazzini'', anche se so che viene spesso deprezzato: tra l'altro il tema dell'infanzia incolpevole e soccombente è anche al centro de ''[[La Storia]]''. Riconosco che in questo caso è scattato, più che altrove, un meccanismo di gusto personale, come per Biancamaria Frabotta, di cui ho apprezzato il motivo dell'amore coniugale, che ha certo dei precedenti in Monti e in Saba, ma compare qui con accenti ironici e autoironici.<ref name=Ser />
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Serianni, Luca}}
[[Categoria:Accademici italiani]]
[[Categoria:Linguisti italiani]]
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C. J. Sansom
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'''Christopher John Sansom''' (1952 – vivente), scrittore britannico.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''I sette calici dell'eresia''===
I candelabri della Great Hall del Lincoln's Inn risplendevano di candele, lo spettacolo, infatti, ebbe inizio nel tardo pomeriggio. Erano presenti parecchi membri del Lincoln's Inn: avvocati in toga, con le mogli nei loro abiti migliori. Dopo un'ora che stavo a guardare, la schiena incominciò a farmi male, e invidiai i pochi membri anziani o infermi che s'erano portati dietro degli sgabelli.
===''L'enigma del gallo nero''===
Mi trovavo nel Surrey in missione per conto di Lord Thomas Cromwell, quando arrivò la convocazione. Le terre di un monastero dissolto erano state assegnate a un membro del Parlamento del cui appoggio Lord Cromwell aveva bisogno, e i documenti che sancivano il titolo di proprietà di alcuni terreni boscosi erano spariti. Li avevo rintracciati senza difficoltà, quindi avevo accettato con gioia l'invito del parlamentare a trascorrere qualche giorno presso la sua famiglia. Ora stavo godendomi quel breve riposo, nella quiete di inizio autunno, prima di far ritorno a Londra e all'esercizio della mia professione. Sir Stephen possedeva una deliziosa e recente magione in mattoni dalle gradevoli proporzioni e io mi ero offerto di farne un disegno, ma ero riuscito ad abbozzarne solo pochi schizzi, quando giunse il cavaliere.
==Bibliografia==
*C.J. Sansom, ''I sette calici dell'eresia'', traduzione di Gian M. Giughese, Sperling & Kupfer, 2008. ISBN 9788820045708
*C.J. Sansom, ''L'enigma del gallo nero'', traduzione di Giulia Balducci, Sperling & Kupfer, 2003. ISBN 9788882748623
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|I sette calici dell'eresia}}
{{Pedia|L'enigma del gallo nero}}
{{stub}}
[[Categoria:Scrittori britannici|Sansom, C.J.]]
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Andrew Gross
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Kwamikagami
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text/x-wiki
[[File:Andrew Gross 2011-11-05.jpg|thumb|Andrew Gross, 2011]]
'''Andrew Gross''' (1952 – vivente), scrittore statunitense.
==[[Incipit]] di ''Marea nera''==
''6.10''
Quando la prima luce del mattino filtrò attraverso la finestra della camera, Charles Friedman lasciò cadere il testimone.<br>
Erano anni che non faceva quel sogno, ma si ritrovò lì, dodicenne allampanato, pronto a correre la terza frazione della staffetta durante l'incontro di atletica leggera al campo estivo. Le squadre dei Blu e dei Grigi schierate sulla linea di partenza, il cielo di un azzurro scintillante, la folla che saltava su e giù per l'eccitazione, ragazzi con i capelli a spazzola, rossi in volto, che non avrebbe mai più rivisto tranne che lì, in sogno. Il suo compagno di squadra, Kyle Bregman, che aveva corso la frazione precedente, stava puntando dritto verso di lui, resistendo in testa alla corsa con un ridottissimo vantaggio, ansante, al limite delle forze.
==Bibliografia==
*Andrew Gross, ''Marea nera'', traduzione di Annamaria Raffo, Longanesi, 2009. ISBN 9788830426382
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Gross, Andrew}}
[[Categoria:Scrittori statunitensi]]
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Helen Bianchin
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2022-08-15T07:05:22Z
Kwamikagami
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'''Helen Bianchin''' (1939 – vivente), scrittrice australiana.
==[[Incipit]] di ''La signora del deserto''==
Kristi diede l'ultimo ritocco al [[cosmesi|trucco]], poi fece un passo indietro e osservò l'immagine riflessa nello specchio. Un'immagine che aveva appositamente creato per attirare l'attenzione di un uomo.<br>
L'abito che aveva scelto era di seta blu indaco e il taglio semplice metteva in evidenza il seno generoso, la vita sottile e i fianchi stretti. Eleganti scarpe col tacco alto completavano l'insieme.
==Bibliografia==
*Helen Bianchin, ''La signora del deserto'', [traduttore non indicato], Mondadori, 1997.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori australiani|Bianchin, Helen]]
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Peter Rosegger
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2022-08-14T14:22:31Z
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text/x-wiki
[[Immagine:Rosegger3.jpg|thumb|Peter Rosegger]]
'''Peter Rosegger''' (1843 – 1918), poeta e scrittore austriaco.
*''Ciò che seminai nell'ira | crebbe in una notte | rigogliosamente | ma la pioggia lo distrusse. || Ciò che seminai con amore | germinò lentamente | maturò tardi | ma in benedetta abbondanza''.<ref>Citato in [[Konrad Lorenz]], ''L'anello di Re Salomone'', traduzione di Laura Schwarz, Adelphi, Milano, 2003, p. 9. ISBN 88-459-0687-6</ref>
*La [[saggezza]] non viene tanto dall'intelligenza quanto dal cuore.<ref>Citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. 6102. ISBN 978-88-203-3911-1</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Rosegger, Peter}}
[[Categoria:Poeti austriaci]]
[[Categoria:Scrittori austriaci]]
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Gianfranco Mazzoni
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/* Citazioni di Gianfranco Mazzoni */
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'''Gianfranco Mazzoni''' (1959 – vivente), giornalista e telecronista sportivo italiano.
==Citazioni di Gianfranco Mazzoni==
*Il ruolo del telecronista è sempre quello di disciplinare gli interventi, bisogna essere misurati. Io poi dico sempre che la locomotiva dev’essere l’evento, non bisogna perderlo di vista, non bisogna esagerare. Poi bisogna dare una cifra giornalistica alla telecronaca, perché se dici cose senza senso magari una volta può pure far piacere, però poi se devi fare venti telecronache di quel tipo diventi una macchietta, non sei credibile e si stufano di te. Una volta un mio collega disse che la sua non era una telecronaca, ma la colonna sonora dell’evento. Lì francamente mi sono cadute le braccia. Poi per carità, io non sono il Padreterno o l’inventore di questo lavoro, quindi ciò che dico va commisurato; però non sei tu telecronista il protagonista, ma è l’evento, che deve essere messo in risalto con sobrietà e ricchezza di vocabolario. Devi conoscere ciò che dici, devi sapere la materia, devi essere informato, non devi esagerare e non devi commettere errori, o almeno commetterne il meno possibile, per creare un prodotto che sia di qualità; ma non devi essere invadente. Non sei tu il protagonista, tutto qui.<ref>Dall'intervista di Alfredo Cirelli, ''[https://www.fuoritraiettoria.com/4-ruote/su-pista/formula-1/cordiale-intervista-gianfranco-mazzoni-nonna-barrichello/ Una cordiale intervista a Gianfranco Mazzoni, parte 3: "Non ho mai conosciuto la nonna di Barrichello"]'', ''fuoritraiettoria.com'', 13 febbraio 2022.</ref>
*Le ultime curve per [[Michael Schumacher]], inseguito vanamente da Mika Häkkinen! Il titolo mondiale non gli può sfuggire! L'ultima chicane, poi l'ultima curva prima del traguardo! Michael Schumacher ce l'ha fatta! Sì, Michael Schumacher, campione del mondo, riporta il titolo iridato a Maranello, ventun anni dopo [[Jody Scheckter]]! Campione del mondo, Michael Schumacher e la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]! I colori dell'arcobaleno sulle insegne del cavallino rampante!<ref>Dalle fasi finali della telecronaca del Gran Premio del Giappone di Formula 1, Rai Uno, 8 ottobre 2000.</ref>
*Un cordiale saluto da Gianfranco Mazzoni e da Ivan Capelli.
*Sale fortissimo il rumore dei motori dinnanzi alla nostra postazione.
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Cars - Motori ruggenti]]'' (2006)
*''[[Cars 2]]'' (2011)
*''[[Cars 3]]'' (2017)
==Altri progetti==
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[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/80.183.97.213|80.183.97.213]] ([[User talk:80.183.97.213|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Danyele|Danyele]]
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text/x-wiki
'''Gianfranco Mazzoni''' (1959 – vivente), giornalista e telecronista sportivo italiano.
==Citazioni di Gianfranco Mazzoni==
*Il ruolo del telecronista è sempre quello di disciplinare gli interventi, bisogna essere misurati. Io poi dico sempre che la locomotiva dev’essere l’evento, non bisogna perderlo di vista, non bisogna esagerare. Poi bisogna dare una cifra giornalistica alla telecronaca, perché se dici cose senza senso magari una volta può pure far piacere, però poi se devi fare venti telecronache di quel tipo diventi una macchietta, non sei credibile e si stufano di te. Una volta un mio collega disse che la sua non era una telecronaca, ma la colonna sonora dell’evento. Lì francamente mi sono cadute le braccia. Poi per carità, io non sono il Padreterno o l’inventore di questo lavoro, quindi ciò che dico va commisurato; però non sei tu telecronista il protagonista, ma è l’evento, che deve essere messo in risalto con sobrietà e ricchezza di vocabolario. Devi conoscere ciò che dici, devi sapere la materia, devi essere informato, non devi esagerare e non devi commettere errori, o almeno commetterne il meno possibile, per creare un prodotto che sia di qualità; ma non devi essere invadente. Non sei tu il protagonista, tutto qui.<ref>Dall'intervista di Alfredo Cirelli, ''[https://www.fuoritraiettoria.com/4-ruote/su-pista/formula-1/cordiale-intervista-gianfranco-mazzoni-nonna-barrichello/ Una cordiale intervista a Gianfranco Mazzoni, parte 3: "Non ho mai conosciuto la nonna di Barrichello"]'', ''fuoritraiettoria.com'', 13 febbraio 2022.</ref>
*Le ultime curve per [[Michael Schumacher]], inseguito vanamente da Mika Häkkinen! Il titolo mondiale non gli può sfuggire! L'ultima chicane, poi l'ultima curva prima del traguardo! Michael Schumacher ce l'ha fatta! Sì, Michael Schumacher, campione del mondo, riporta il titolo iridato a Maranello, ventun anni dopo [[Jody Scheckter]]! Campione del mondo, Michael Schumacher e la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]! I colori dell'arcobaleno sulle insegne del cavallino rampante!<ref>Dalle fasi finali della telecronaca del Gran Premio del Giappone di Formula 1, Rai Uno, 8 ottobre 2000.</ref>
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Cars - Motori ruggenti]]'' (2006)
*''[[Cars 2]]'' (2011)
*''[[Cars 3]]'' (2017)
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Mazzoni, Gianfranco}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Doping
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Danyele
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{{voce tematica}}
[[Immagine:Lisdexamfetamine_caps.jpg|thumb|Le [[W:anfetamina|anfetamine]], una delle sostanze dopanti più usate.]]
{{indicedx}}
Citazioni sul '''doping'''.
==Citazioni==
*Adesso il mio atteggiamento è più duro perché di doping, di questo doping, si muore. Al di là dei motori truccati, muoiono i ciclisti, muore il ciclismo. ([[Gianni Mura#La fiamma rossa. Storie e strade dei miei tour|Gianni Mura]])
*A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderemo parte a questi Giochi Olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore delle nostre squadre. (''Giuramento olimpico dell'atleta'')<ref>Da ''[http://www.corrieredellosport.it/video/Vancouver2010/2010/02/13-19852/Il+giuramento+degli+atleti Vancouver 2010]'', ''Corriere dello Sport TV'', 13 febbraio 2010.</ref>
*Agli esordi [...], come tutti i giovanissimi, non dai peso a ciò che ti gira intorno. Poi, con gli anni, ti rendi conto di quanto il doping rappresenti la rovina dello [[sport]] che ami. ([[Lisa Vittozzi]])
*{{NDR|Nel 1991}} Allo sportivo, oggi, sono richieste troppe cose. I ritmi con i quali si partecipa ai vari meeting sono incessanti. Il problema non riguarda il singolo risultato dell'atleta, ma la necessità di mantenerlo costante nel tempo. Personalmente sono contraria all'uso del doping, ma stando così le cose, forse sarebbe opportuno liberalizzarne l'uso. Piuttosto che spendere soldi per controlli costosissimi, si potrebbe invece investire nelle strutture sportive per esempio. ([[Sara Simeoni]])
*Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, [[Helenio Herrera]], che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. ([[Ferruccio Mazzola]])
*Il [[ciclismo]] professionistico ha sempre praticato l'omertà e ha giocato un ruolo importante nella cultura del doping. ([[David Walsh]])
*Il doping è diffuso ad ogni categoria, limitare i controlli solo all'attività di vertice serve a poco. Vorrei vincesse davvero il più forte, ma non sempre è così. ([[Rino Tommasi]])
*Il doping è sempre esistito e i calciatori sono ignoranti, nel senso che ignorano elementi di chimica e farmacologia. ([[Franco Scoglio]])
*Il doping è una triste realtà del ciclismo, come di qualsiasi altro sport di resistenza. Inevitabilmente, alcune squadre e corridori pensano che le cose vadano come con le armi nucleari – bisogna farne uso, se si vuole rimanere competitivi all'interno del gruppo. Personalmente, non l'ho mai vista così e, di certo, dopo la chemio, avevo la repulsione ad introdurre qualsiasi sostanza estranea nel mio corpo. ([[Lance Armstrong]])
*Il doping pesante, per esempio l'Epo o le trasfusioni con le sacche di sangue, merita squalifica a vita. Chi ci prova non dovrebbe avere più diritto di cittadinanza nello sport. ([[Chris Froome]])
*Il [[tennis]] è complicato, imprevedibile, magari piove e ti rimandano il match. Non è solo correre e colpire. È strategia, testa. E non c'è droga per migliorare l'intelligenza. ([[Boris Becker]])
*Io dico che la salute non si compra e che il denaro non te lo porti nella bara. ([[Damiano Cunego]])
*La maggioranza di noi tennisti si imbottisce di pastiglie. ([[Boris Becker]])
*Lo [[sport]] è vita, ma è ancor più appagante se fatto lealmente, senza scorciatoie, senza inganni. Che senso ha vincere sapendo che hai barato? ([[Ivan Basso]])
*Mi piacerebbe uno sport senza doping, ma è un'illusione. C'è tanto denaro in ballo, questo spinge la gente a doparsi. Sono convinto che nel tennis il doping non serva. Solo una minoranza pensa il contrario. Noi possiamo essere sottoposti ai controlli in qualsiasi momento e credo sia la cosa giusta da fare. Preferisco sapere che sto giocando contro un avversario pulito. Purtroppo non è sempre così. ([[Roger Federer]])
*Molti si dopano pur sapendo che questo non sarà abbastanza per farli vincere. La soluzione? Io non ne vedo che una, drastica: la radiazione. È il momento di far paura alla gente. È necessario che chi risulta positivo, venga allontanato. Per sempre. ([[Mario Cipollini]])
*Nel [[tennis]] c'è il doping come in quasi tutti gli sport. Non credo agli atleti vittime, che prendono le cose senza saperlo. Allora non sono vittime, sono deficienti. La verità è che poi beccano sempre chi vogliono beccare. Conta molto la forza politica di una nazione. ([[Adriano Panatta]])
*Nessuno parte con l'intenzione di doparsi. Amiamo il nostro sport per la sua purezza; sei solo tu, la tua bici, la strada, la corsa. ([[Tyler Hamilton]])
*Penso che [...] dovrebbe esserci una squalifica a vita, soprattutto quando una cosa accade per la seconda volta. Tutti hanno diritto a una seconda possibilità per i casi in cui c'è stato un dubbio o è stato commesso un errore, come l'assunzione di un medicinale per la tosse. È diverso per cose come l'EPO e così via: sanno cosa stanno facendo. Non dovrebbero esserci giustificazioni. ([[Sarah Sjöström]])
*Purtroppo lo sport non riuscirà mai liberarsi dai dubbi che il doping, che probabilmente è sempre esistito ma che negli ultimi anni è diventato indesiderato protagonista di ogni vicenda sportiva, propone con dolorosa continuità. ([[Rino Tommasi]])
*Questa tre settimane sono state terribili. Ogni giorno mi alzavo alle 2, 3, 4, 5 del mattino perché sapevo che dalle 6 poteva arrivare il controllo antidoping e dovevo dire alla mia fidanzata di non aprire, sennò ero positivo. ([[Alex Schwazer]])
*Sono sicuro che nel tennis ci siano giocatori che assumono sostanze dopanti, non rintracciabili dai Test. Sono realista. Con tutti i soldi che girano nel circuito, basta pensare al premio di 1.9 milioni di dollari per il vincitore degli [[US Open]], è fisiologico che alcuni cerchino un modo per migliorare le proprie prestazioni. ([[James Blake]])
*Sul lato in ombra del doping, la vita può essere molto solitaria.
*Volevano per forza mettermi in testa il cappello del doping. Volevano che lo portassi per tutti. Oltre che falso sarebbe stato ingiusto. ([[Richard Virenque]])
===[[Pietro Mennea]]===
*Il doping è una scorciatoia per arrivare al successo, ma tanti atleti che correvano con me non ci sono più. Si tratta senza dubbio di morti sospette. Che devono far riflettere.
*Io mi sono allenato per 20 anni, ho avuto una carriera lunghissima come velocista, ma non mi sono mai neanche strappato. Invece, se avessi fatto uso di steroidi anabolizzanti, mi sarei strappato chissà quante volte. Lo sport deve rimanere l'ultimo baluardo del tessuto sociale per quanto riguarda il rispetto delle regole. Insomma, tra gli atleti deve vincere il più bravo, non il più furbo.
*Purtroppo il doping è diventato un grande business in mano alla criminalità organizzata, dato che viene commerciato in un mercato nero. Che è più lucrativo di quello degli stupefacenti. Sì, perché il grosso del mercato del doping lo troviamo tra gli amatori che affollano le palestre. Mi batto da anni per una legge penale comunitaria che funzioni da deterrente riguardo all'uso di simili sostanze. Oggi in Europa solo cinque stati hanno una legge simile. E io avevo lottato affinché fosse estesa a tutta l'Unione Europea
===[[Yannick Noah]]===
*Bando all'ipocrisia: la politica migliore sarebbe quella di accettare il doping, così tutti avrebbero la pozione magica. Naturalmente dobbiamo rispettare la presunzione di innocenza, ma che nessuno si lasci ingannare.
*In Spagna c'è stato il 'Caso Fuentes', il più grande scandalo di doping della storia, e si è fatto finta di nulla. La maggior parte dei clienti spagnoli del medico non è stata condannata. Forse perché lì lo sport svolge un ruolo molto importante e i suoi eroi sono più tutelati che in altri paesi.
*Oggi, lo sport è un po' come Asterix alle Olimpiadi: se non si possiede la pozione magica, è difficile vincere. E a quanto pare loro [gli spagnoli] sono stati, come Obelix, i fortunati a cadere nella pentola con la pozione magica.
===[[Zdeněk Zeman]]===
*Credo che ancora oggi nel calcio si faccia uso di sostanze dopanti e ci sono calciatori che sono morti per vincere solamente una partita in più. Chi è responsabile di questo non ha certo aiutato il calcio a crescere.
*Il [[Calcio (sport)|calcio]] deve uscire dalle farmacie, nel nostro ambiente girano troppi farmaci.
*Le esplosioni muscolari di alcuni calciatori? È uno sbalordimento che comincia con [[Gianluca Vialli]] e arriva fino ad [[Alessandro Del Piero]]. Io che ho praticato diversi sport pensavo che certi risultati si potessero ottenere soltanto con il culturismo, dopo anni e anni di lavoro specifico. Sono convinto che il calcio sia tutto un altro tipo di attività, almeno il mio, che in una sola parola definirei positivo.
*Quello che dovevo dire sul doping l'ho detto nel '98. E, tornassi indietro, lo rifarei. Non mi interessano rivincite, non mi fa né caldo né freddo sentirmi ripetere intorno "avevi ragione". Mi avvilisce, piuttosto, accorgermi di come tanti non abbiano capito, oggi come allora, che quello era un allarme lanciato per il bene di chi fa sport, per la salute di tanti giovani.
*Se l'essenza del calcio è il doping o il comprare gli arbitri allora io sono molto lontano da questo.
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Amfetamina]]
*[[Doping nella Repubblica Democratica Tedesca]]
*[[Eritropoietina]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Medicina sportiva]]
[[Categoria:Salute]]
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Giovanni Maria Cecchi
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[[File:Portret van dichter Giovanni Maria Cecchi Portretten van beroemde Italianen met wapenschild in ondermarge (serietitel), RP-P-1909-4907.jpg|thumb|Giovanni Maria Cecchi]]
'''Giovanni Maria Cecchi''' (1518-1587), commediografo, scrittore e notaio italiano.
===Attribuite===
*{{NDR|I [[Siciliani]]}} altieri, e dove non è differenza grande di titolo, non si cedono l'uno all'altro; ardenti amici e pessimi inimici, subbietti ad odiarsi, invidiosi e di lingua velenosa, di intelletto secco, atti ad apprendere con facilità varie cose; e in ciascuna loro operazione usano astuzia.<ref>Citato in [[Leonardo Sciascia]], ''L'ordine delle somiglianze'', Rizzoli, Milano, 1967.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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[[Categoria:Drammaturghi italiani]]
[[Categoria:Commediografi italiani]]
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Spinoziano
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Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Kwamikagami|Kwamikagami]] ([[User talk:Kwamikagami|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:AnjaQantina|AnjaQantina]]
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[[File:Portret van dichter Giovanni Maria Cecchi Portretten van beroemde Italianen met wapenschild in ondermarge (serietitel), RP-P-1909-4907.jpg|thumb|Giovanni Maria Cecchi]]
'''Giovanni Maria Cecchi''' (1518 – 1587), commediografo, scrittore e notaio italiano.
===Attribuite===
*{{NDR|I [[Siciliani]]}} altieri, e dove non è differenza grande di titolo, non si cedono l'uno all'altro; ardenti amici e pessimi inimici, subbietti ad odiarsi, invidiosi e di lingua velenosa, di intelletto secco, atti ad apprendere con facilità varie cose; e in ciascuna loro operazione usano astuzia.<ref>Citato in [[Leonardo Sciascia]], ''L'ordine delle somiglianze'', Rizzoli, Milano, 1967.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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Mariomassone
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{{indicedx}}
'''''Il Mereghetti''''', dizionario enciclopedico dei film.
==Citazioni==
<!-- SEGUIRE L'ORDINE ALFABETICO PER FILM, COME NEL DIZIONARIO -->
===A===
*''[[Blade Runner]]'' e il finale di ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', [[David Cronenberg|Cronenberg]] e la saga di [[Godzilla]] vengono allegramente contaminati nel più costoso e delirante film d'animazione mai realizzato in Giappone. Per chi non ha familiarità col fluviale fumetto omonimo, la storia – date le molte ellissi – è difficilmente decifrabile. Innegabile, comunque, il fascino visivo: il tratto è inconfondibilmente nipponico, ma animazione e colori sono spesso stupefacenti. (''[[Akira (film)|Akira]]''; 2003, p. 54)
*Magari fosse trash: non riesce a far ridere neanche involontariamente. (''[[Alex l'ariete]]''; 2003, p. 64)
*[...] [[Walt Disney|Disney]] creò un'opera anomala, ai limiti della sovversione, dove lo spirito già non ortodosso di [[Lewis Carroll|Carroll]] diventa quasi iconoclasta. (''[[Alice nel Paese delle Meraviglie (film 1951)|Alice nel Paese delle Meraviglie]]''; 2003, p. 67)
*Uno dei film hollywoodiani che ha saputo esprimere con maggior forza ed efficacia un messaggio pacifista e antimilitarista: gli anni non hanno tolto forza all'opera e anche i tagli imposti dalla produzione [...] non fanno che accrescere l'impatto visivo delle violentissime e molto realistiche scene di battaglia – riprese con bellissime carrellate laterali – tanto da dar l'impressione che Milestone metta «più energia a far morire i suoi personaggi che a farli vivere» [Lourcelles]. (''[[All'ovest niente di nuovo]]''; 2010, p. 112)
*Vent'anni dopo ''I vitelloni'', Fellini [...] ripensa alle proprie origini, mescolando come sempre amore e odio, distacco e nostalgia, giudizio e complicità. E come sempre, facendo tutto a Cinecittà, passaggio notturno del transatlantico Rex compreso. Film apparentemente in tono minore, ma in realtà tra i più coesi e riusciti. (''[[Amarcord]]''; 2010, p. 138)
*Forse un po' scontato nella conclusione troppo «positiva», il film ha tuttavia un grande impatto emotivo: l'atmosfera dei quartieri popolari e dei suoi frustrati abitanti è toccante e [[James Cagney|Cagney]] è perfetto nell'interpretare un gangster che sa di aver fallito ma che conserva tutta la sua dignità. (''[[Gli angeli con la faccia sporca]]''; 2003, p. 144)
*Film di commissione [...] che [[Roberto Rossellini|Rossellini]] [...] accettò di dirigere per pure ragioni alimentari: lo stile naturalistico del testo, a cui non mancano neppure un paio di scene madri, non ha niente a che vedere con l'idea rosselliniana di cinema: e i risultati lo dimostrano. (''[[Anima nera (film 1962)|Anima nera]]''; 2003, p. 153)
*Nato come tentativo di ripetere il successo di ''[[Riso amaro]]'' [...], il film [...] non risente della sua origine di commissione. Costruito con una struttura a flashback che incastra le scene nell'ospedale (girate con occhio documentaristico) con quelle dei ricordi, è tutto giocato sulle opposizioni che lacerano il personaggio di Anna [...]: ne esce così un appassionato ritratto femminile nel quale il senso del dovere si scontra con il richiamo dell'erotismo. (''[[Anna (film 1951)|Anna]]''; 2003, p. 154)
*Per alcuni è il peplum mai realizzato, con dèi e mostri (creati dal celebre Ray Harryhausen) insolitamente infantili e fragili, che rivelano tutta la libertà, l'ironia e l'intelligenza di un adattamento (di Jan Read e Beverley Cross) che rilegge maliziosamente la mitologia greca alla luce del debole contemporaneo. Spettacolare l'uso naturale degli esterni (Palinuro e i templi greci di Paestum), perfetta la cadenza del ritmo, vivace la scelta dei colori: nel suo genere, un film sorprendente e unico. (''[[Gli Argonauti]]''; 2003, p. 180)
*Il regista, già sceneggiatore del ''[[Il fuggitivo (film 1993)|Fuggitivo]]'', guarda a ''[[X-Files]]'' e all'''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|Invasione degli ultracorpi]]'', con prevedibile corredo di effetti speciali. Buono per una domenica pomeriggio di pioggia. (''[[The Arrival (film 1996)|The Arrival]]''; 2003, p. 187)
*Spesso sembra che al regista non interessi raccontare una storia, ma semplicemente giocare con maschere, musiche, pavoni e tappeti: e tuttavia riesce a trasmettere un'allegria contagiosa, infantile e sofisticata. Una festa per gli occhi e le orecchie, che sfida ogni tentativo di etichetta, e ha anche il pregio di non andare per le lunghe. (''[[Asik Kerib - Storia di un ashug innamorato]]''; 2003, p. 194)
*Da [[Agatha Christie]], con un cast prestigioso, un'elegante ricostruzione d'epoca e qualche lungaggine di troppo. Il doppiaggio elimina il meglio, cioè il bizzarro inglese parlato dagli stranieri, che porta indirettamente alla soluzione del mistero. Un irriconoscibile [[Albert Finney|Finney]] è [[Hercule Poirot]]. (''[[Assassinio sull'Orient Express (film 1974)|Assassinio sull'Orient Express]]''; 2010, p. 285)
[[File:Attila il flagello di Dio (1954) Anthony Quinn 10.png|thumb|[[Anthony Quinn]] in ''[[Attila (film 1954)|Attila]]'']]
*Ricostruzione kolossal delle invasioni barbariche dell'anno 450: grandi mezzi (è stata impiegata anche la Cavalleria dell'Esercito italiano), contrasti di civiltà (anche se i barbari sono più simpatici della corte romana), intrighi di potere (con la Loren nei panni della sorella dell'imperatore che si offre ad Attila), ma anche la sensazione di un bigino riletto col senno di poi. (''[[Attila (film 1954)|Attila]]''; 2003, p. 212)
*Un salutare inno alla rivolta e al ''carpe diem'', significativamente collocato un anno prima dei fatidici anni Sessanta. Un gran successo, nonostante l'eccessiva enfasi melodrammatica di [[Robin Williams]]. O forse proprio in virtù di questa. Oscar alla sceneggiatura di [[Tom Schulman]]. Al di là delle qualità artistiche il film ha comunque un grande merito: aver scatenato l'immaginario pedagogico di tutta una generazione costretta a subire una pedagogia che di immaginario non ha più niente. (''[[L'attimo fuggente]]''; 2010, p. 305)
===B===
*Allevato da una coppia di cani da pastore [...] il maialino Babe impara ad accudire le pecore (da cui riesce a farsi obbedire perché invece di abbaiare gli ordini, li chiede con dolcezza) e, ribaltando il suo destino «naturale» – che è quello di finire in padella – convince il padrone ([[James Cromwell|Cromwell]]) di essere così bravo da farsi iscrivere a una gara per cani da pastore. Una favola moderna (con tanto di morale: anche le regole più secolari si possono infrangere), dove gli animali – veri – conquistano il primo piano lasciando gli umani sullo sfondo. [...] questo «film per bambini» racconta con una naturalezza accattivante e coinvolgente il potere infinito delle buone maniere e l'entusiasmo della sovversione (l'oca che vuole sostituirsi al gallo per annunciare il sole). (''[[Babe - Maialino coraggioso]]''; 2003, p. 233)
*L'umorismo di Brooks a volte è greve, a volte molto cerebrale: i protagonisti vedono la cassetta di ''Balle spaziali'' per conoscere in anticipo il seguito della storia; il mostriciattolo di ''[[Alien]]'' esce dallo stomaco di John Hurt che si lamenta: «No, ancora!». (''[[Balle spaziali]]''; 2003, p. 248)
*[...] la non disprezzabile risposta del produttore De Laurentiis ai kolossal hollywoodiani: il gigantismo è utilizzato al meglio da Fleischer per sottolineare le contrapposizioni simboliche che attraversano l'esistenza di Barabba – la luce e le tenebre, la morte e la resurrezione – e che danno al film un autentico spirito religioso, praticamente unico in superproduzioni di questo tipo. (''[[Barabba (film)|Barabba]]''; 2003, p. 259)
*Un grandioso affresco umanitarista, pieno di nobile retorica, nel quale si sentono echi di [[Victor Hugo]] e di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]]: al centro c'è la descrizione – mai disperata – del «pozzo senza fine e senza fondo della miseria umana», dalla cui esplorazione i vari personaggi (e il regista con loro) trovano la forza di continuare la loro missione in favore delle miserie altrui. Per inseguire la moltitudine di personaggi che popolano il film, Kurosawa utilizza da maestro il CinemaScope, privilegiando i campi lunghi, anche se rimane in parte schiacciato dalle sue ambizioni e dagli intenti didascalici. (''[[Barbarossa (film 1965)|Barbarossa]]''; 2003, p. 261)
*Una vera tragedia degli equivoci, forse il miglior film di [[Luigi Chiarini|Chiarini]]: l'esigenza di raffinatezza formale tipica del «calligrafismo» (di cui il regista era uno degli esponenti di punta) qui si combina con uno stile vigoroso evidente anche nei personaggi minori (l'acidissima zia del notaio intepretata da [[Teresa Franchini]], piccolo capolavoro di battute e recitazione), capace di creare un'atmosfera incandescente e mortifera con cui alludere agli umori dell'epoca ben oltre la riduzione letteraria. Merito indubbio dell'operazione va alla sceneggiatura [...]. A [[Umberto Barbaro|Barbaro]], in particolare, viene da attribuire la forte connotazione sociale che rende leggibile il film anche in chiave di dramma di classe. Notevole la presenza palpitante della [[Luisa Ferida|Ferida]], attrice di regime generalmente impiegata in ruoli aggressivi e sensuali, che attraversa il film come un fantasma introducendo un clima «fantastico» abbastanza insolito nel cinema del periodo. (''[[La bella addormentata (film 1942)|La bella addormentata]]''; 2003, p. 277)
*Sbilanciato dal punto di vista narrativo, soprattutto per la stereotipata recitazione da «cattivo» di [[Francis X. Bushman]], il film ha comunque due momenti indimenticabili, la battaglia navale e la famosa corsa delle bighe, che non ha nulla da invidiare per tensione e perfezione tecnica a quella girata da [[Andrew Marton]] nel 1959, anche per merito delle scenografie di [[Cedric Gibbons]] e degli effetti speciali di Kenneth Gordon MacLean. (''[[Ben-Hur (film 1925)|Ben-Hur]]''; 2003, p. 288)
*[...] un film agiografico ma misurato. (''[[Bernadette (film 1943)|Bernadette]]''; 2003, p. 292)
*La pellicola che ha segnato una svolta nella carriera di [[John Woo|Woo]] (fino ad allora autore di ''wuxiapian'' e film comici) e nel cinema di Hong Kong, inaugurando il genere del mélo-noir metropolitano in cui le sparatorie iperrealiste sostituiscono i duelli tradizionali. I temi sono quelli classici di Woo: l'elogio dell'amicizia, la difesa anacronistica di un mondo votato all'autodistruzione, la violenza stilizzata dove si mescolano lacrime e sangue. L'impianto da film popolare e certe ingenuità dispiacciono agli occidentali abituati ai successivi lavori del regista, ma il respiro è epico e travolgente. Un trampolino di lancio anche per [[Chow Yun-fat|Chow]], che ruba la scena nella parte dell'ex killer umiliato, con impermeabile e occhiali scuri. (''[[A Better Tomorrow (film 1986)|A Better Tomorrow]]''; 2016, p. 552)
*Versione moderna dell'opera di [[William Shakespeare|Shakespeare]] (neppure citato nei titoli, forse perché l'Italia era in guerra con la Gran Bretagna) ambientata nella periferia romana, ma poco aiutata da due attori fuori parte. (''[[La bisbetica domata (film 1942)|La bisbetica domata]]''; 2003, p. 308)
===C===
*Una commedia gialla raffinata e piena di ironia, [...] fondata – secondo un meccanismo di «spostamento» narrativo tipicamente hitchcockiano – non tanto sulla scoperta del ladro vero quanto sul tema dell'identità del ladro presunto. (''[[Caccia al ladro]]''; 2003, p. 363)
*Tra comicità e patetismo, un mondo di risorse e umanità che Loy aveva già esplorato nelle sue indagini televisive, affidato all'estro agrodolce di Manfredi. (''[[Café Express]]''; 2010, p. 537)
*Ambientazione inusuale, claustrofobica e notturna, e recitazione avvincente fino all'epilogo risolutore. (''[[La campana del convento]]''; 2003, p. 380)
*[...] Camerini abbandona i consueti temi piccolo-borghesi e realizza una genuina commedia d'ambientazione popolaresca. [...] la censura fascista manipolò il film a tal punto da rendere incomprensibile la sua presunta componente eversiva. (''[[Il cappello a tre punte]]''; 2003, p. 395)
*Nonostante la presenza di sceneggiatori come Richard Matheson e Robert Bloch (Russ Jones, non accreditato è l'autore del secondo segmento) e un cast di primo piano, è uno dei film a episodi meno riusciti della Amicus. L'umorismo nero, caratteristico di queste produzioni, funziona solo nell'ultimo episodio; e la blanda regia di Duffel si limita a qualche inquadratura sbilenca nei momenti cruciali. (''[[La casa che grondava sangue]]''; 2003, p. 414)
*Come [[Robinson Crusoe]] (senza cannibali e con un po' di zen in più), una parabola sulla necessità di perdere tutto per ritrovare se stessi attraverso il confronto con una natura insondabile e indifferente dalle vicende umane. Ma se [[Daniel Defoe|Defoe]] teorizzava la fuga dalla società neoindustriale del capitalismo selvaggio, [[Robert Zemeckis|Zemeckis]]-con le armi della civiltà digitale che finge di ripudiare- non vede l'ora di riportare indietro il suo eroe, anche se (quasi) rinuncia al lieto fine hollywoodiano. Scritto da William Broyles jr. Girato con tempi di lavorazione molto lunghi (sedici mesi: nella pausa tra le riprese, durata un anno, il regista ha diretto ''[[Le verità nascoste]]'') per consentire a [[Tom Hanks]] (meritata la nomination all'Oscar) di dimagrire 22 chili. (''[[Cast Away]]''; 2014, p. 690)
*Thriller con la pretesa di elevarsi al di sopra del cinema di genere, ma che risulta solo fiacco e noioso. (''[[Il cervello dei morti viventi]]''; 2003, p. 449)
*L'ottavo lungometraggio di [[Hayao Miyazaki|Miyazaki]] (unico sceneggiatore) è il suo risultato finora più alto, anche se i temi che lo percorrono (l'infanzia come sogno di cui ritardare la fine, l'armonia animista delle cose, il pittoricismo delle immagini) sono già tutti nei suoi lavori precedenti. Le invenzioni visionarie e poetiche sono incessanti e sempre felici, tra memorie di ''Alice nel paese delle meraviglie'', iconografia shintoista, teatro kabuki e surrealismo. E si fondono per creare un universo sorprendente e a tratti cupissimo, che disattende le leggi della logica e della fisica, e dove non è possibile discernere tra buoni e cattivi. I personaggi si stagliano nella memoria in sequenze di grande durezza (l'iniziale mutazione dei genitori), di delicata poesia (il memorabile viaggio in treno sulla ferrovia sommersa), di indefinibile suspense (l'arrivo notturno del traghetto da cui fuoriescono silenti gli ospiti della «colonia»). Ottima colonna sonora di Joe Hisaishi. (''[[La città incantata]]''; 2003, p. 495)
*Le immagini mostrano ma non raccontano, alludono ma non dicono. Proliferano simboli e visioni inaudite (decine di libri messi ad asciugare sui tetti e sfogliati dal vento, pesci che si dibattono fuor d'acqua, greggi che invadono una chiesa, angeli della morte che scendono dal soffitto): lo spettatore non deve però decifrarli pedantemente, ma immergersi in essi, come in un quadro o in una musica. (''[[Il colore del melograno]]''; 2003, p. 515)
*Un ennesimo remake a basso costo dove il ridicolo prevale sull'horror. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''; 2003, p. 554)
*Un kolossal made in Italy che cerca di mediare esigenze spettacolari con il rispetto per la verità storica: gran lavoro degli sceneggiatori [...]. (''[[Costantino il Grande (film)|Costantino il Grande]]''; 2003, p. 581)
===D===
*Una favola fantastica in stile Tolkien, rielaborata dai creatori dei Muppets: l'intreccio è banale, ma i pupazzi sono spettacolari. (''[[Dark Crystal]]''; 2003, p. 618)
*Diligente l'ambientazione, compassata la sceneggiatura, complessivamente impacciato il cast. (''[[David e Golia]]''; 2003, p. 622)
[[File:Susan Hayward 4.jpg|thumb|[[Gregory Peck]] e [[Susan Hayward]] in ''[[Davide e Betsabea]]'']]
*Un'accurata ma noiosa versione cinematografica del celebre episodio biblico (l'amore adulterino del re David per la moglie di un suo ufficiale) che gli attori cercano di vivacizzare come possono. (''[[Davide e Betsabea]]''; 2003, p. 622)
*Tipico film catastrofico, che fa propri tutti gli stereotipi del genere. Ha avuto un sensazionale impatto orrorifico sul pubblico, e tale risvolto sociale conta molto di più delle sue qualità artistiche, decisamente scarse. (''[[The Day After - Il giorno dopo]]''; 2003, p. 622)
*La sceneggiatura di [[Bill Marsilii|Bill Marsili]] e [[Terry Rossio]] gioca con i soliti paradossi temporali, sorvolando sulla plausibilità dell'elemento fantascientifico e tentando fin che può di arginare facilonerie e incongruenze. Il gioco regge mezz'ora, poi svacca inesorabile nell'''action movie'' bombarolo con storia d'amore e ''happy ending'' di rito. In realtà, [[Tony Scott|Scott]] vorrebbe rappresentare paure contemporanee: e se avalla ambiguamente (come già nel suo precedente ''[[Nemico pubblico (film 1998)|Nemico pubblico]]'') una tecnologia che viola la privacy a fin di bene, azzecca però un paio di sequenze tecnicamente complesse (come l'inseguimento in auto tra passato e presente) e l'ambientazione nella [[Louisiana]] in ricostruzione dopo l'uragano [[Uragano Katrina|Katrina]]. (''[[Déjà vu - Corsa contro il tempo]]''; 2010, p. 905)
*Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''; 2003, p. 640)
*Frullato di luoghi comuni dell'horror contemporaneo, con pesanti riferimenti a ''Gremlins'' e a ''Videodrome'', e senza una trama degna di questo nome. (''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]''; 2003, p. 640)
*[…] è uno dei più bei film sull'amicizia e sul rapporto dell'uomo con la natura, semplice ed emozionante come solo i capolavori sanno essere. Commovente il modo con cui Kurosawa sa raccontare l'ingenuo animismo di Dersu (il suo parlare al fuoco e al vento, all'acqua e alla tigre), ma anche il suo senso di fratellanza universale (quando lascia qualche provvista nella capanna per il prossimo, eventuale occupante). (''[[Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure]]''; 2003, p. 643)
*Il film [...] risente della sua origine teatrale ma sa far rivivere con emozione e intensità le persecuzioni del clero durante il Terrore. (''[[I dialoghi delle Carmelitane (film 1960)|I dialoghi delle Carmelitane]]''; 2003, p. 653)
*Film catastrofico, tedioso e pieno di buoni sentimenti. (''[[Il diavolo alle 4]]''; 2003, p. 658)
[[File:Yul Brynner in The Ten Commandments film trailer.jpg|thumb|[[Yul Brynner]] ne ''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]'']]
*La magniloquenza e il gigantismo non tolgono però al film la sua appassionata carica emotiva e le libertà storiche che DeMille si è preso (per esempio nel personaggio di Nefertiti/Anne Baxter) colorano la storia con alcune sfumature ancor oggi godibili. (''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]''; 2003, p. 664)
*Gioco tra gatto e topo con molti capovolgimenti, che sfrutta al meglio l'ambientazione claustrofobica. Tocchi d'ironia, massicce dosi d'azione, effetti visivi strabilianti, una suspense ininterrotta e Bruce Willis che azzecca una delle sue parti migliori: che cosa si può volere di più? (''[[Trappola di cristallo|Die Hard - Trappola di cristallo]]''; 2003, p. 666)
*Il miglior ''Frankenstein'' del ciclo [[Hammer Film Productions|Hammer]] e l'ultimo grande film di Fisher che, nella cornice del racconto gotico, inserisce una riflessione sulla diversità solo abbozzata negli episodi precedenti. (''[[Distruggete Frankenstein!]]''; 2003, p. 678)
*Un affresco composito di un mondo senza più nessun punto di riferimento [...]. Ben presto divenne un cult movie anche all'estero, diffondendo l'uso di neologismi come «paparazzo». (''[[La dolce vita]]''; 2010, p. 990)
*[...] un'esangue biografia modello esportazione, girata nel centenario della morte del santo. Perde il confronto con il ''[[Don Bosco (film 1935)|Don Bosco]]'' del '35, diretto da Goffredo Alessandrini. (''[[Don Bosco (film 1988)|Don Bosco]]''; 2003, p. 694)
*Un film superficiale ma ben confezionato: l'intrigo funziona, il ritratto della città {{NDR|Torino}} e della società incuriosisce, gli attori sono bravi. (''[[La donna della domenica]]''; 2010, p. 1006)
*Di notevole c'è l'atmosfera mortifera che riflette quella di un'epoca (vedi il coevo ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]''), splendidamente resa dalla fotografia di [[Massimo Terzano]]: un clima che aleggia sin dalla prima, memorabile sequenza del funerale sotto la pioggia, prosegue con l'ostinato senso di vuoto degli interni, cui fa da contrappunto la solitudine delle cime, e culmina nell'enorme croce commemorativa che staziona per mesi nella casa degli sposi. (''[[La donna della montagna]]''; 2003, p. 701)
[[File:Joan Bennett in The Woman in the Window trailer 2.jpg|miniatura|[[Joan Bennett]] in ''[[La donna del ritratto]]'']]
*[...] un noir avvincente che ripropone il tema più caro al regista: il sottile confine tra innocenza e colpevolezza, raccontato con una narrazione minuziosamente realistica ma sviluppato con un andamento potentemente onirico. Uno dei migliori ritratti del grigiore borghese e di quello che può nascondere dietro la sua faccia rispettosa. (''[[La donna del ritratto]]''; 2003, p. 702)
*Bellissime le scenografie di Ken Adam, come la sala da guerra del Pentagono. (''[[Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba]]''; 2010, p. 1040)
*''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'', che non a caso arriva sul finire del secolo, ha il merito di approfondire e sintetizzare a livello popolare i sottintesi ideologici del vampirismo ottocentesco, che - grazie a la cinema - avranno un grande seguito anche nel Novecento. (2003, p. 729)
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Il conte transilvano è in pratica l'ultimo degli eroi romantici: alle prese con l'irrazionale, il magico, il misterioso, in sospeso tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la Morte e l'Immortalità. Naturalmente è destinato alla sconfitta in una società che si è votata alla Scienza (e più tardi alla tecnologia), ma non prima di aver scosso alle fondamenta il sistema di valori su cui tale società è fondata. (2003, p. 729)
*{{NDR|Sul [[Conte Dracula]]}} Ciò che più sorprende in lui è l'assenza di rimorso, la noncuranza delle conseguenze delle sue azioni. Agli occhi degli altri personaggi maschili del romanzo, che sotto la guida del dottor Abraham si schierano a tutela dell'ordine ideologico costituito, Dracula è l'incarnazione di Satana senza senso di colpa, del potere senza limiti, del sesso senza coscienza né controllo. (2003, p. 729)
*Non per tutti i gusti, ma negli anni conserva un suo strano fascino. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]''; 2003, p. 732)
*Coppola (che ha utilizzato la sceneggiatura di James Hart) vede Dracula come Lucifero e angelo caduto, con una lettura che non è delle più abusate, capace di dare al personaggio una statura epica che sorprende chi conosceva la malinconia romantica del ''Nosferatu'' di Herzog. Ma poi lo appesantisce con un immaginario cattolico e sessuofobo, tutto giocato sull'ambivalenza di angelo e bestia, piacere e morte, che lascia freddi. (''[[Dracula di Bram Stoker]]''; 2003, p. 732)
[[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']]
*Molto fedele allo spirito del romanzo di Bram Stoker, questo film definisce l'aspetto moderno di Dracula (i canini sporgenti sono un'invenzione di Fisher e l'interpretazione di Christopher Lee aggiunge un tocco di inquietante perversità al personaggio letterario). (''[[Dracula il vampiro]]''; 2003, p. 732)
*Non una parodia come ci ha spesso abituato Brooks, ma uno strano pastiche tra scontato citazionismo (di cui fa le spese soprattutto la versione di Coppola) e un'ormai stanca comicità goliardico-caotica. (''[[Dracula: morto e contento]]''; 2003, p. 732)
*Il tocco di Fisher si ritrova nella condanna di ogni moralismo (il Male incarnato da Dracula, ma anche l'eccesso di puderie di una delle due coppie, proprio per questo vittime designate del vampiro) e soprattutto nella lettura parareligiosa del mito di Dracula, visto come un nuovo anti-Cristo. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]''; 2003, p. 733)
*Quasi un remake non dichiarato di ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', prodotto dalla [[Hammer Film Productions|Hammer]]. Ma la formula è quella tipica dell'horror commerciale degli anni '90: humour nero, splatter e colonna sonora ''metal''. [...] Una stupidaggine, voluta e prodotta da Wes Craven. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]''; 2003, p. 733)
*Film per ragazzi intelligente e ben diretto la cui uscita nelle sale è passata praticamente inosservata. (''[[Il drago del lago di fuoco]]''; 2003, p. 733)
*Esordio nella regia del premio Oscar per gli effetti speciali di ''[[2001: Odissea nello spazio|2001]]'', che risponde al pessimismo di [[Stanley Kubrick|Kubrick]] con una dichiarazione di ottimismo ecologico. Uno dei pochi film (con il molto posteriore ''[[Alien]]'') dove il peso degli effetti speciali non soffoca la dimensione umana del racconto. Anzi, [[Douglas Trumbull|Trumbull]] arriva a «umanizzare» i simpatici robot che aiutano [[Bruce Dern|Dern]] (bravissimo) nella sua opera. Poetico e affascinante. (''[[2002, la seconda odissea]]''; 2003, p. 749)
*Piccolo gioiello della fantascienza inglese, ispirato al romanzo ''La morte dell'erba'' di [[John Christopher]], che teorizza «da destra» la supremazia dell'istinto animale nell'uomo: tesi che il film esemplifica con una chiarezza quasi imbarazzante, soprattutto durante il lungo viaggio. Filmato con bel piglio documentario. (''[[2000: la fine dell'uomo]]''; 2003, p. 749)
*La Maggenti, anche autrice della sceneggiatura, mette molta carne al fuoco (i pregiudizi non riguardano solo la sessualità ma anche la razza e il censo), ma fortunatamente rifugge dal ''politically correct'' e si lascia andare con raffinata naturalezza al racconto di una storia d'amore che cresce pian piano e non si dimentica. Notevoli le due attrici protagoniste, praticamente esordienti. (''[[Due ragazze innamorate]]''; 2003, p. 754)
*[...] il film punta il suo fascino non sugli scenari futuristici (anzi, è improbabile che nel XXI secolo tutto sia così simile a oggi) ma sulla apocalittica visione del destino dell'uomo e della voracità cannibalesca del potere. Belle le ambientazioni in una New York notturna e decadente, costantemente avvolta in una nebbia inquinante, superbe le interpretazioni di [[Charlton Heston]] e di [[Edward G. Robinson|E.G. Robinson]] nel suo ultimo, commovente, ruolo. (''[[2022: i sopravvissuti]]''; 2003, p. 750)
===E===
*È un agente delle assicurazioni o una perfetta ladra high-tech la giovane Virginia Baker ([[Catherine Zeta-Jones|Zeta-Jones]]), che si associa col vecchio marpione scozzese Robert MacDougal ([[Sean Connery|Connery]]: dichiara dieci anni in meno) per il furto di fine millennio a Kuala Lampur? E soprattutto, vuole fregarlo o cascherà tra le sue braccia? Quasi tutto come in un giallo-rosa di una volta (niente sesso e violenza), se non che i ladri alla fine scappano col malloppo: ma perché si dovrebbe fare il tifo per loro? Solo perché grondano fascino (almeno nelle intenzioni dei produttori)? Sceneggiatura più arrabbiata di quello che sembra, a firma di [[Ronald Bass|Ron Bass]] e [[William Broyles Jr.|William Broyles]]. Cinema commerciale di vacuità insostenibile, anche se eseguito professionalmente. (''[[Entrapment]]''; 2010, p. 1131)
*Un film sottilmente ipocrita, non solo perché, con scarso coraggio, non fa vedere nulla, ma anche perché {{sic|Lulú}}, alla fine, viene riportata all'ovile dal provvidenziale maritino. L'erotismo dal punto di vista femminile resta una pia intenzione. (''[[Le età di Lulù]]''; 2003, p. 813)
===F===
*Di fronte a questo adattamento (di [[Jim Uhls]]) del romanzo di [[Chuck Palahniuk]], la critica si è divisa: grido di rivolta contro una società post-consumista o pericolosa apologia di un neotribalismo fascista? Smisuratamente ambizioso ma anche autoparodico, il film appare alla fine confuso e impari al compito che si prefigge: sagace nell'individuare certi sintomi (crisi maschile, fuga dalla realtà, scissione della personalità), abile a stordire – soprattutto all'inizio – con una messa in scena visionaria (notevole la fotografia di [[Jeff Cronenweth]]), capace di colpire a fondo con il cinismo (memorabile il culturista cui sono spuntate le tette, interpretato dal cantante [[Meat Loaf]]), ma senza saper riflettere in modo articolato sui problemi evocati. In definitiva americano quanto un talk show un po' esagitato. (''[[Fight Club (film)|Fight Club]]''; 2010, p. 1252)
*[...] il film è uno straordinario ritratto di una certa America di provincia, puritana e intollerante, su cui il regista innesta, attraverso il personaggio del giornalista ([[Arthur Kennedy|Kennedy]]), una spietata riflessione sui meccanismi del consenso e sul ruolo dei mass media. [...] [[Burt Lancaster|Lancaster]], in una delle sue più dense interpretazioni [...]. (''[[Il figlio di Giuda]]''; 2003, p. 884)
*Flop commerciale, anche se non tutto è da buttare in questo film ambizioso, vorticoso e sovraccarico. Meglio peccare per eccesso che per difetto. (''[[Il filo del rasoio (film 1984)|Il filo del rasoio]]''; 2003, p. 887)
*[...] è un ritratto agiografico piuttosto ordinario, in cui il regista rinuncia a una rilettura personale per soddisfare le esigenze del pubblico medio internazionale. Non male il cast, e commovente a tratti l'interpretazione di [[Bradford Dillman|Dillman]]. (''[[Francesco d'Assisi (film 1961)|Francesco d'Assisi]]''; 2003, p. 922)
*Girato con uno stile spoglio e fluido (cosi da lasciare molto spazio alla scenografìa e conseguentemente all'atmosfera opprimente), il film evita gli effetti troppo facili o le scene troppo cruente (anche per non urtare la sensibilità del pubblico di allora), ma riesce a descrivere i pericoli e le tentazioni della scienza e contemporaneamente a fare della creatura una «rappresentazione simbolica e metafisica dell'uomo, tormentato e diviso tra la riconoscenza e l'odio per un creatore che l'ha fatto così imperfetto» [Lourcelles]. (''[[Frankenstein (film 1931)|Frankenstein]]''; 2010, p. 1318)
*Ultimo dei cinque film della saga di Frankenstein diretti dal grande regista inglese per la [[Hammer Film Productions|Hammer]]: Cushing è un ''mad doctor'' emblematicamente rifugiatosi in un manicomio, ma l'atmosfera del film limita le invenzioni visive e la fotografia di Brian Probyn fa rimpiangere il sanguinio technicolor di Jack Asher. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno]]''; 2003, p. 927)
*[...] il film cerca di recuperare le utopie e gli incubi [[George Orwell|orwelliani]], ma dopo un buon inizio scade rapidamente nello schematismo e nella prevedibilità. (''[[La fuga di Logan]]''; 2003, p. 943)
*Un piccolo capolavoro del melodramma fantastico [...]. La sceneggiatura di [[John Patrick (drammaturgo)|John Patrick]] si destreggia con grande abilità nel continuo passaggio tra i diversi tempi della narrazione riuscendo a rendere avvincente una storia fatta soprattutto di rimpianti e di azioni mancate: a dare coesione alla trama è una incondizionata dichiarazione di fiducia nella forza dei sentimenti e dell'amore, dimostrata per antifrasi attraverso l'infelice rapporto di Rollo e Lark [...] e rivissuta in parallelo dal legame nascente tra Grizel e Pax. Così, anche il tragico epilogo – legato alla violenza della guerra – finisce per ribadire, con la forza dell'''amour fou'', il messaggio di speranza nella capacità umana di far trionfare i sentimenti sulle paure e gli egoismi. (''[[Fuga nel tempo]]''; 2003, p. 944)
*Uno strano melodramma [...] pieno di fraintendimenti e di situazioni-limite per l'epoca (tutte le famiglie possibili nel film sono a pezzi e non si ricompongono, tutti i personaggi femminili sono donne sole e indipendenti), che all'enfasi sentimentale predilige i toni smorzati e termina in modo sorprendentemente aperto. Alla base c'è l'idea che tutti soffrono per la mancanza di amore ma evita con cura soluzioni estreme, optando per un registro quotidiano e verosimile che è una rarità nei film italiani dei primissimi anni Quaranta. (''[[La fuggitiva (film 1941)|La fuggitiva]]''; 2003, p. 945)
*Il film che ha lanciato [[Bruce Lee]] sulla ribalta internazionale imponendo la magistrale padronanza dell'attore nell'eseguire la tecnica del kung-fu. (''[[Il furore della Cina colpisce ancora]]''; 2003, p. 958)
===G===
*Solenne dramma storico-religioso [...] costruito su misura per la diva hollywoodiana più spirituale dell'epoca, che due anni prima aveva interpretato il personaggio a teatro con grande successo. Frutto di lunghe e minuziose ricerche storiche, risulta un po' rigido e pomposo, alla ricerca di un arduo equilibrio tra parola e immagine. (''[[Giovanna d'Arco (film 1948)|Giovanna d'Arco]]''; 2003, p. 1019)
*[...] il film è ancora abbastanza gracile nella sua struttura narrativa, ma il montaggio sa dare un buon ritmo alla storia. (''[[Giuditta di Betulia]]''; 2003, p. 1027)
[[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']]
*Nato dall'incubo della bomba (con evidenti sottintesi antiamericani) ma anche dalla paura tipicamente giapponese della «minaccia che viene dal mare», il film oggi può apparire datato per la semplicità degli effetti speciali [...] ma l'occhio con cui Honda guarda a questo mostro veramente cattivo, insensibile e spietato è soffuso di una tristezza e di una malinconia autentica e ancora toccante. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]''; 2003, p. 1039)
*Scritto dal regista con [[Bernd Lichtenberg]] (debitrice del racconto ''Rip van Winkle'' di [[Washington Irving]]!), una commedia fondata su un paradosso esile ma accattivante: che il socialismo reale sia stato vissuto dai suoi militanti come una specie di «grande madre», con i difetti e i pregi di un'ingombrante genitrice. Non mancano idee irresistibili, come i falsi telegiornali che millantano una riunificazione alla rovescia, coi berlinesi dell'Ovest in fuga dalle «false certezze» del liberismo; ma le metafore sono eccessive, certe citazioni sono fuori luogo (la testa di Lenin che vola sulla città come il Cristo della ''[[La dolce vita|Dolce vita]]'' di [[Fellini]]) e il trono troppo brioso della prima parte – molto ben recitata – stride con la svolta mélo finale. Straordinario successo in patria. (''[[Good Bye, Lenin!]]''; 2016, p. 1913)
*[...] ''La grande luce'' colloca all'estero il personaggio interpretato da [[Elsa De Giorgi]], donna fatale, simbolo del Vizio e del Male (a cui fa da contraltare, nel paesino, nientemeno che la Vergine Maria), ma – a differenza di altri film dell'epoca – ambienta in Italia l'ingiustizia da cui la storia prende il via e dà prova di un originale impasto linguistico mescolando dialetti meridionali, genovese e spagnolo. (''[[Montevergine (film)|La grande luce]]''; 2003, p. 1057)
===H===
*Estremamente sadico (la censura italiana ha tagliato almeno '7), ottiene solo di incupire e deprimere lo spettatore. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'inferno]]''; 2003, p. 1102)
*La quinta puntata della saga dei Cenobiti (qui meno presenti che nelle precedenti) ha una struttura da thriller pliziesco, mentre le suggestioni horror rimandano ad ''Allucinazione perversa'' e alla serie di ''Nightmare''. Tra ralenti da telefilm e qualche immagine patinata, almeno si cerca un po' di originalità: i fan che non pretendono troppo possono gradire. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]''; 2003, p. 1103)
*Il quarto capitolo della serie è un pasticcio senza capo né coda, che risente di vicende produttive disastrose: la Miramax cacciò il regista Kevin Yagher (che si rifiutò di firmare il film), chiamò Joe Chappelle a dirigere alcune scene e rimontò il tutto. Le creature dell'inferno non fanno più paura, ma sembrano arteriosclerotiche; il ''gore'' c'è ma è indolore, e l'interesse dei fan è annullato. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta|Hellraiser - La stirpe maledetta]]''; 2003, p. 1103)
*Opera prima di [[Clive Barker]], lo scrittore inglese troppe volte definito il successore di Stephen King, è una geniale e spregiudicata discesa nell'immaginario infernale, popolato di incubi maestosi e fantasie sadomaso. I temi del sesso e della morte, della carnalità e della dissoluzione della carne sono messi a fuoco lucidamente in un esemplare contesto di torbida visionarietà. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser - Non ci sono limiti]]''; 2003, p. 1103)
*Clive Barker si tira da parte e [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] diventa protagonista a tutti gli effetti, aspirando a rimpiazzare Freddy Krueger nell'immaginario horror degli anni Novanta. Effetti speciali ormai stravisti, e noia che regna sovrana. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città|Hellraiser III]]''; 2003, p. 1103)
*[...] uno dei capisaldi del filone pornosoft, patinato e assolutamente non erotico ritratto di una donna contenta di essere vittima. (''[[Histoire d'O (film)|Histoire d'O]]''; 2003, p. 1108)
===I===
*Influenzato da un [[Georges Bataille|Bataille]] riletto attraverso le componenti più sadomasochistiche della cultura giapponese, il film rifiuta polemicamente la realtà storica per rinchiudersi in una «minuziosa, insostenibile, affascinante descrizione dei suoi rituali di possesso sessuale» [P. Mayersberg], nuova e ulteriore rappresentazione dell'alienazione sociale da parte del più immoralista e visionario dei registi nipponici {{NDR|[[Nagisa Ōshima]]}}. (''[[Ecco l'impero dei sensi|L'impero dei sensi]]''; 2003, p. 1136)
*Le complicatissime premesse dell'ottima sceneggiatura (scritta dal regista) sono mirate a costruire un concitato e appassionante ''action movie'' fantascientifico che vuole riflettere sul nostro presente: un mondo in cui il capitalismo ha ridotto l'uomo a merce e in cui, letteralmente, il tempo è diventato denaro. L'impresa del reietto che si ribella al destino sfidando l'estabilishment rielabora in modo originale sia il mito di Robin Hood sia quello di Bonnie e Clyde, rivendicando una resistenza neo-umanista alle logiche di un Potere che ha amplificato la disuguaglianza sociale. Un film-scommessa molto personale (e coerente con le opere migliori di [[Andrew Niccol|Niccol]]), a cui si perdonano volentieri qualche inverosimiglianza e un paio di scivoloni mélo, ma che non ha purtroppo goduto né del favore della critica né di quello del pubblico. (''[[In Time]]''; 2014{{c|manca l'edizione in bibliografia}})
*Commedia sexy malamente ispirata a ''Le imprese di un giovane dongiovanni'' di [[Guillaume Apollinaire|Apollinaire]]: trine, merletti e cura dell'ambientazione non arricchiscono granché un film svogliatamente erotico. (''[[L'iniziazione (film 1987)|L'iniziazione]]''; 2003, p. 1168)
*Melodramma meno convenzionale di quello che la trama faccia immaginare, anche perché il personaggio di [[Otello Toso|Toso]], ''déraciné'' segnato dalla violenza della guerra ed ecologista ante litteram (educa i cani da caccia ma è contro la caccia), è decisamente insolito nel panorama dell'epoca. (''[[Gli innocenti pagano]]''; 2003, p. 1171)
===L===
*Un feroce e lucido melodramma sociale sulle relazioni personali impostate come rapporti di potere [...]. (''[[Le lacrime amare di Petra von Kant]]''; 2003, p. 1262)
*Inconsueta prova di [[Pasquale Festa Campanile|Festa Campanile]], che si ispira a un suo romanzo per affrontare un tema più serio del solito, ma il risultato, anche per alcune indulgenze a una comicità facile e volgare, è inferiore alle attese. (''[[Il ladrone]]''; 2003, p. 1267)
*La [[Hammer Film Productions|Hammer]] si appoggia agli Shaw Brothers in un momento di crisi, ma il connubio tra horror gotico e kung fu non funziona: i combattimenti che punteggiano gratuitamente l'intreccio appaiono forzati, così come le relazioni amorose che sbocciano tra i membri delle due diverse razze. Suggestivi, invece, i vampiri d'oro del titolo (sono i discepoli di cui si serve Dracula per il suo macabro rituale di dissanguamento delle vittime), che appaiono tra fumi e luci colorate. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''; 2003, p. 1283)
*Trasposizione cinematografica di un'antica leggenda georgiana, dove si mescolano orgoglio nazionalista e mistica del sacrificio, è un'opera visionaria, coloratissima, dove il regista distrugge la struttura lineare del racconto in brevi scene autonome. [...] Sullo schermo si alternano così oggetti simbolici e animali stilizzati, personaggi e panorami che possono sconcertare per la loro «discontinuità», ma che offrono anche momenti di solenne bellezza e di appassionato folclore. (''[[La leggenda della fortezza di Suram]]''; 2003, p. 1283)
*Tentativo di horror metafisico padano (ma [[Pupi Avati]] aveva fatto di meglio) accolto nella più assoluta indifferenza, dimostrazione di com'è difficile girare in Italia storie fuori dai soliti schemi. (''[[Luci lontane (film 1987)|Luci lontane]]''; 2003, pp. 1320-1321)
===M===
*[...] a suscitare dubbi non è la verità di quanto raccontato, bensì la confezione. [[Peter Mullan|Mullan]] [...] usa senza sfumature le armi del grottesco e della caricatura, ed è con i mezzi più plateali che estorce allo spettatore la rabbia e le lacrime. (''[[Magdalene]]''; 2003, p. 1346)
*Fisher creca nuovi spunti per ridare interesse all'argomento; i dialoghi tra la ragazza resuscitata e la testa dell'amato sono divertenti, l'erotismo è più esplicito del solito, ma il film è di quelli che interessano solo i fan del genere. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]''; 2003, p. 1362)
*[...] un film edificante che spinge spudoratamente sul pedale della commozione. Un must delle sale parrocchiali di una volta. (''[[Marcellino pane e vino]]''; 2003, p. 1380)
*Sottilmente morboso ([[Alfred Hitchcock|Hitch]] voleva mostrare una passione feticista) e generalmente sottovalutato (specie dal pubblico), un thriller psicologico [...] dove la suspense – meglio ancora che in ''[[Io ti salverò]]'' – si concentra su un segreto che la protagonista si porta dentro dall'infanzia. Uno dei più riusciti giochi hitchcockiani sull'ambiguità, la reticenza e l'allusione. (''[[Marnie]]''; 2003, p. 1396)
[[File:The Curse Of Frankenstein (1957) trailer - Peter Cushing experimenting 1.png|thumb|[[Peter Cushing]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|barone Frankenstein]] ne ''[[La maschera di Frankenstein]]'']]
*Cushing è ottimo, ma la regia di Fisher non è così geniale come vogliono molti cinefili. (''[[La maschera di Frankenstein]]''; 2003, p. 1401)
*I fratelli Wachowski, anche sceneggiatori, attingono alle filosofie orientali e alla fantascienza di [[Philip K. Dick]] (e mettono in mano a Neo ''Simulacri e simulazione'' di [[Jean Baudrillard|Baudrillard]]) per asserire che il mondo è illusione e la realtà virtuale è un incubo. I Wachowski riescono a tenere sotto controllo un intreccio complesso, ma forse non sono all'altezza per costruire una saga che ha l'ambizione di coronare quasi mezzo secolo di fantascienza letteraria e cinematografica; e sono troppi i debiti non dichiarati, da ''[[Zardoz]]'' a ''[[Terminator]]''. Non mancano, però, la suggestione e il divertimento. (''[[Matrix]]''; 2003, p. 1411)
*La sceneggiatura di John Houghton tenta di aggiornare le gesta del vampiro ai tempi della Swinging London e sovrappone Dracula con l'Anticristo: ma l'esperimento non convince. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]''; 2003, p. 1451)
*Al suo primo film parlato, [[Fritz Lang|Lang]] continua a impiegare con maestria le metafore visive e le immagini evocative che avevano fatto grande il muto, e insieme si vale in modo assai moderno delle risorse del sonoro. (''[[M - Il mostro di Düsseldorf]]'', 2010, p. 2089)
*Radiografia di un'impasse non solo generazionale (nonostante don Giulio sia con ogni evidenza [[Michele Apicella]] in abito talare), è un film «sgradevole» nel rivendicare il proprio essere nevrotico, moralista, «adolescenziale». Raggelante nella sua lucidità, [...] coglie con precisione il punto di rottura degli anni Ottanta, reso perfettamente nella scena del ballo in chiesa al ritmo sconsolato ma anche sognante di ''Ritornerai''. In televisione l'essenzialità cinematografica del regista viene penalizzata, eppure averne avuti di film così, dove la religione è una questione di «fede» in sospeso, l'amore (individuale e collettivo) è una dichiarazione d'impotenza, la solitudine è l'unica, miserabile conquista e la fuga non è un'arte, bensì una soluzione dopo tante prove. (''[[La messa è finita]]''; 2003, p. 1427)
*È tutta [[Sergio Leone|leoniana]] l'idea di riflettere sul crepuscolo dei miti e insieme sulla loro necessità, omaggiando il western americano (da [[John Ford|Ford]] a [[Sam Peckinpah|Peckinpah]], il cui nome viene letto su una lapide) e il proprio stesso cinema, mentre gli ammiccamenti comici vengono dal successo di ''[[Lo chiamavano Trinità...]]'' Il risultato è ibrido: i toni elegiaci stridono con gli sganassoni e le facezie di [[Terence Hill|Hill]], e certe divagazioni volgarotte (la sequenza dell'orinatoio, aggiunta in corso di riprese) sono discutibili. La confezione è professionale, e lo stile si distacca da quello del maestro (vedi i ralenti alla Peckinpah), anche se [[Tonino Valerii|Valerii]] si limita a fare da esecutore. (''[[Il mio nome è Nessuno]]''; 2016, p. 2753)
*Un melodramma complicato e pieno di incongruenze [...]. La storia è francamente irreale [...], la recitazione (specie dell'inebetito [[Massimo Serato|Serato]]) poco più che da filodrammatica, ma la straordinaria fotografia di [[Piero Portalupi]], astratta ed espressionista nello stesso tempo, giustifica da sola la visione del film. (''[[Monastero di Santa Chiara (film)|Monastero di Santa Chiara]]''; 2003, p. 1490)
*Sasdy si ispira alla vicenda dell'ungherese Erzsebet Bathory (raccontata anche da Borowczyk in un episodio di ''I racconti immorali'') e prosegue il suo percorso di critica al potere: coloro che condannano la contessa a una fine atroce non sono certo stinchi di santo. Ma dei suoi film per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] è il meno efficace: le troppe concessioni al morboso stridono col tentativo di rendere tragica la sorte della contessa, tratteggiata come una donna incapace di accettare la vecchiaia. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]''; 2003, p. 1511)
===N===
*Elegante ma freddo remake del capolavoro di Murnau, attento soprattutto alla creazione di un'atmosfera algida e funerea, dove le sorti dei personaggi sono predestinate sin dal principio. Questa lenta progressione (il film dura 40' in più dell'originale di Murnau pur essendogli molto fedele) verso la tragedia ha il suo punto di forza in Kinski, che rinnova la figura classica del vampiro facendone un personaggio stanco e distante, quasi restio a seguire la propria inclinazione di mostro necrofilo. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]''; 2003, p. 1592)
*Incauto debutto alla regia di un produttore e sceneggiatore: in una fotografia ricercata, che finisce per produrre cartoline stucchevoli, il cast internazionale barcolla su una storiella male impostata, e Kinski straborda con risultati ben diversi dal film di Herzog, facendo rimpiangere gli eccessi dei suoi innumerevoli B-movie. (''[[Nosferatu a Venezia]]''; 2003, p. 1592)
===O===
*Ormai un piccolo classico del cinema dell'orrore, grazie soprattutto alla mano di [[Georges Franju|Franju]], che mescola con maestria fantasia e realismo, morbosità e lirismo, in un crescendo che culmina nella straordinaria sequenza finale. (''[[Occhi senza volto]]''; 2003, p. 1625)
*Un duro spaccato urbano, insolito nel cinema della Nuova Zelanda. Partendo dalla violenza, dalla miseria e dall'emarginazione che aliena la famiglia (ma senza cadute nel vittimismo), Tamahori gira con l'energia combattiva di Milius e la rabbia di [[Ken Loach|Loach]], alla ricerca della cultura maori perduta da consegnare alle nuove generazioni insieme alla ritrovata dignità femminile. (''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]''; 2003, p. 1645)
*Cinque anni bastano a smarrire le ambizioni socio-etnologiche del prototipo, anche se lo sceneggiatore (e autore del romanzo d'origine) è sempre [[Alan Duff]]. I dilemmi morali sono tranciati con l'accetta, il clou del film sono i pestaggi (belli tosti), ma si respira anche un'aria genuina e simpaticamente dimessa. Film ad alto tasso di testosterone da sale di periferia, come non se ne fanno più. (''[[Once Were Warriors 2 - Cinque anni dopo]]''; 2003, p. 1645)
*Connubio di satira sociale e fantascienza [...], è uno dei film chiave degli anni Sessanta per la sua capacità di rompere con i generi tradizionali hollywoodiani e aprire il cinema a nuove forme espressive [...]. (''[[Operazione diabolica]]''; 2003, p. 1650)
*Con molto sangue e poca sostanza, segna la fine del grande cinema gotico made in Britain prodotto dalla [[Hammer Film Productions|Hammer]]. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]''; 2003, p. 1665)
===P===
*Tra gobbi e lesbiche, falli veri e finti, un elogio delle case chiuse approssimativo e ripetitivo, percorso però da un innegabile vitalismo e da sprazzi di humour. (''[[Paprika (film 1991)|Paprika]]''; 2003, p. 1695)
*[[Leonardo Pieraccioni|Pieraccioni]] (sceneggiatore con [[Giovanni Veronesi]]) ritorna senza simpatia e senza humour alla formula stantia di ''[[Fuochi d'artificio]]'', tra sentimentalismo annacquato e pretese di sociologia spicciola. Le immagini da cartolina vorrebbero solleticare ancora una volta i sogni dell'italiano medio, ma i tentativi di involgarimento segnalano che si è giunti al fondo del barile. La [[Anna Maria Barbera|Barbera]] ripropone il personaggio televisivo della siciliana Sconsolata, in una serie di pietose scenette che nulla c'entrano con la storia principale: eppure si deve anche a lei il successo del film, vincitore a sorpresa della sfida del Natale 2003. (''[[Il paradiso all'improvviso]]''; 2016, p. 3200)
*Un film politico e poetico allo stesso tempo, che all'inizio adotta i moduli della favola grottesca, con un surrealismo di stampo buñueliano, e poi sfocia via via in un dramma che ricorda le antiche tragedie greche. (''[[Pentimento (film 1984)|Pentimento]]''; 2003, p. 1733)
*Anche se assomiglia un po' troppo a ''Suspiria'', è uno dei migliori Argento di quel periodo, al quale si perdona l'abuso di heavy metal nella colonna sonora. (''[[Phenomena]]''; 2003, p. 1754)
*Il film più noto di [[Ed Wood|Wood]] ha la fama (immeritata: altri hanno fatto ben di peggio) di essere il più brutto della storia del cinema; negli Usa è stato oggetto di culto molto prima che [[Tim Burton]] dedicasse un biopic al suo autore, dove racconta tutti gli aneddoti sulla lavorazione ([[Bela Lugosi|Lugosi]], morto anzitempo, venne sostituito da un improbabile «sosia» che si tiene il volto coperto). Del film in sé restano memorabili le interpretazioni dilettantistiche di un gruppo di freaks scelti accuratamente (il lottatore [[Tor Johnson|Johnson]], la presentatrice televisiva Vampira, il futurologo Criswell che recita prologo ed epilogo), le incredibili scenografie (un'astronave con tendine al posto delle porte), le incongruenze del racconto. Il pasticcio sarebbe quasi divertente (a cominciare dall'originale commistione di fantascienza e horror), se non andasse per le lunghe e non tentasse di elevarsi con un risibile messaggio pacifista. (''[[Plan 9 from Outer Space]]''; 2016)
[[File:Profondo Rosso Macha Méril 2.png|thumb|[[Macha Méril]] in ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]'']]
*A tutt'oggi il più abile dei film di Argento: un attacco deliberato ai nervi dello spettatore, martellato da un montaggio quasi subliminale, da una musica ipnotica (del jazzista Giorgio Gaslini e dei Goblin) e da esplosioni di violenza rimaste ineguagliate. (''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo rosso]]''; 2003, p. 1852)
*Malgrado qualche momento in cui il ritmo cede, il decimo lungometraggio ''anime'' di Miyazaki (anche unico sceneggiatore) costruisce ancora una volta un mondo in cui mistero e irrazionale vengono accettati come eventi naturali, e dove i rapporti di causa ed effetto seguono regole (anche fisiche) insondabili. E in ciò conferma l'unicità della sua arte. Nuovo, questa volta, è l'uso di scenari molto semplificati (colori tenui, sfondi dipinti ad acquerello, scenografie essenziali) che però non ostacolano invenzioni narrative metaforiche (i «pesci-acqua» che gli adulti scambiano per onde e i bambini vedono nella loro reale forma animalesca), o rimandi ai miti fondanti della cultura giapponese (l'ambivalenza del mare, la centralità della figura femminile e la latitanza di quella maschile), encomiabilmente mai sottolineati. Le assurde fattezze di Fujimoto sono un omaggio allo stile di [[Osamu Tezuka]]. Incompreso da buona parte della critica, e snobbato dal pubblico. (''[[Ponyo sulla scogliera]]''; 2018, pp. 2346-2347)
*Pacifismo all'acqua di rose in un film ingenuo e fiacco. (''[[La protesta del silenzio]]''; 2003, p. 1860)
===Q===
*Da un soggetto di [[James G. Ballard]], un film che ignora la profondità dello scritto per puntare sugli effetti speciali (ottimamente realizzati da Jim Danforth) e sull'ambientazione. Divertente e spettacolare. (''[[Quando i dinosauri si mordevano la coda]]''; 2003, p. 1874)
*Città contro campagna, corruzione contro onestà: nonostante le apparenze, niente a che vedere con l'esaltazione ruralista di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Qui è lo spirito populista di [[Cesare Zavattini|Zavattini]] [...] a prendere il sopravvento sulla regia solitamente «tirannica» (ma sempre puntuale) di [[Alessandro Blasetti|Blasetti]]. Del resto, la crisi coniugale e la compromissione amorosa non erano certo temi graditi al regime, soprattutto se introdotti da efficaci squarci di degradazione urbana. Un piccolo grande film che contribuì a incrinare irreparabilmente gli edificanti ritratti ufficiali, anticipando umori e caratteri che sarebbero emersi compiutamente nel periodo neorealista. Il cast è particolarmente ispirato, ma i tecnici non sono da meno [...]. (''[[4 passi fra le nuvole]]''; 2003, p. 1889)
===R===
*Una parabola sulla relatività della verità, con un'apertura umanitaria nel finale. Congegnato con grande abilità e un superiore senso di ironia, e girato con uno stile nervoso e molto moderno. Il film che ha reso noti Kurosawa, Mifune e la Kyo in Occidente, Leone d'oro a Venezia e Oscar per il miglior film straniero. Accusato di essere troppo europeizzante dagli occidentali (ma i racconti di Akutagawa da cui è tratto sono degli anni Dieci), e poco amato in patria (i produttori non volevano mandarlo a Venezia perché pensavano fosse poco esportabile): capita anche ai capolavori. (''[[Rashomon]]''; 2003, p. 1943)
*Uno dei più singolari tra i film che si ispirano ai Vangeli, sceneggiato da Philip Yordan, rimontato dalla produzione perché considerato troppo violento, agiografico e manierato in certi momenti, ma anche sorprendentemente inventivo in altri (soprattutto la prima parte). Un film irrisolto, ed è un peccato perché molti dei motivi cari a Ray (il rapporto padre-figlio, il peso del passato sulle nostre azioni, il destino delle vittime, il ruolo dell'intercedente) rimandano a temi presenti nei Vangeli. (''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]''; 2003, p. 1949)
*Insulso e goffo film in costume di un pioniere del genere. (''[[La regina di Saba]]''; 2003, p. 1954)
*Fedele e imponente versione del romanzo di [[Lev Tolstoj]], che nell'adattamento firmato da [[Renato Castellani]] [...] stempera il messaggio evangelico originale a favore di una moralità più laica e pragmatica. Se la struttura del racconto (con i suoi flashback a incastro che fanno scoprire poco alla volta la verità allo spettatore) è compatta e avvincente, così come la capacità di descrivere con poche battute l'ipocrisia e i pregiudizi che condannano Katjuša e portano invece a considerare con indulgenza il comportamento di Dimitrij, il vero punto debole del film è nella scarsa intensità dei due protagonisti, belli ma decisamente inerti. (''[[Resurrezione (film 1958)|Resurrezione]]''; 2003, p. 1963)
*Voluto da [[Will Smith]] per dirigere la storia vera di [[Chris Gardner|Gardner]] (sceneggiata da [[Steven Conrad]]), l'esordio statunitense di [[Gabriele Muccino|Muccino]] avviene nel migliore dei modi possibili: una nomination per Smith, buoni incassi sia in America che in Italia e una consacrazione professionale nella mecca del cinema. Quella che poteva essere la più scontata e zuccherosa delle storie (un uomo precipita ai gradini più bassi della povertà prima di risalire verso il successo) diventa il ritratto coinvolgente e credibile di un americano alle prese con le tante contraddizioni della vita e della società, che Muccino sceglie di raccontare utilizzando il più possibile ambientazioni dal vero -ricoveri per senzatetto compresi- per imprimere al film un'atmosfera credibilmente realistica (aiutato anche dalla fotografia di [[Phedon Papamichael]]). Frenando ogni facile concessione emotiva (le tante umiliazioni che Chris deve sopportare, la notte trascorsa nella metropolitana, l'egoismo degli amici) e controllando la recitazione di Will Smith, il mito dell'«edonismo reaganiano» finisce per essere letto da un'angolazione meno scontata e superficiale e l'eterna favola del successo a portata di mano diventa qualche cosa di più complesso e credibile. (''[[La ricerca della felicità]]''; 2016, p. 3700)
*Tecnicamente, i risultati sono ancora artigianali, ma il film - che accosta con un certo estro il fantastico e il quotidiano - la dice lunga sulle inquietudini e le paure dell'epoca. (''[[Il risveglio del dinosauro]]''; 2003, p. 1982)
*Uno degli innumerevoli, e fra i minori, capitoli della saga di Frankenstein diretto da un regista che è anche un eccellente direttore della fotografia, ma che dimostrerà quanto vale in altri film. Décor raffinato come sempre per i prodotti [[Hammer Film Productions|Hammer]]. (''[[La rivolta di Frankenstein]]''; 2003, p. 1997)
===S===
*Tardo e lutulento kolossal biblico [...]: l'ultimo film di [[King Vidor|Vidor]]. [...] Grandiose le scene di massa e le scollature della [[Gina Lollobrigida|Lollo]]: il canto del cigno di un colosso di Hollywood, che però non ha mai dato il meglio di sé nelle superproduzioni. (''[[Salomone e la regina di Saba]]''; 2003, p. 2034)
*Si ha l'impressione di essere alla fine di un'epoca e di un horror che non sa più stare al passo coi tempi. (''[[I satanici riti di Dracula]]''; 2003, p. 2049)
*Remake di ''[[Profumo di donna]]'': tutte le gag possibili sui ciechi (compreso Slade al volante di una [[Ferrari]]) e uno spirito dolciastro che vorrebbe ispirarsi all'''[[L'attimo fuggente|Attimo fuggente]]'' ma sa soprattutto di conformismo. La gigioneria di [[Al Pacino|Pacino]] – doppiato in italiano da [[Giancarlo Giannini]] – si è meritata l'Oscar e comunque sa reggere le quasi tre ore del film. (''[[Scent of a Woman - Profumo di donna]]''; 2010, p. 2956)
*Un melodramma strappalacrime racchiuso in un lungo flashback con cornice edificante: la summa del cinema [[Raffaello Matarazzo|matarazziano]]. L'unica novità rispetto agli altri film del regista è il ritratto di una donna completamente sola, tanto all'inizio quanto alla fine. L'insopprimibile carica erotica della [[Silvana Pampanini|Pampanini]] viene utilizzata in funzione del senso di colpa e della sofferenza da scontare. (''[[La schiava del peccato]]''; 2003, p. 2067)
*Gli effetti speciali in stop motion di Ray Harryhausen sono spettacolari, il film no. Le scenografie consentono di fare a gara a chi indovina gli anacronismi. (''[[Scontro di titani]]''; 2003, p. 2074)
*Dopo il fallimento di ''[[Psycho (film 1998)|Psycho]]'', [[Gus Van Sant|Van Sant]] accetta la regia di un film su misura per Connery (anche produttore, lo si vede dall'abbondanza di primissimi piani). La sceneggiatura di Mike Rich non eccelle per originalità (lo scontro interclassista rimanda a ''[[Will Hunting - Genio ribelle]]'', il rapporto allievo-maestro a ''[[L'attimo fuggente]]'', il climax finale a ''[[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]]''), la tensione omoerotica tra i due protagonisti cade nel vuoto: ma la confezione non fa una grinza, e la simpatia di Connery fa digerire un prodotto troppo pensato a tavolino. (''[[Scoprendo Forrester]]''; 2010, p. 2971)
*Un omaggio favolistico ai protagonisti del cinema horror classico, in teoria dedicato ai minori di quattordici anni, in realtà troppo mite anche per loro. (''[[Scuola di mostri]]''; 2003, p. 2079)
*Magni romanizza Pilato e, alla fine, lo fa diventare un eroe controvoglia, come molti personaggi della commedia all'italiana. Volenteroso tentativo di un regista colto-popolare di uscire dagli stereotipi e di confrontarsi con temi universali. (''[[Secondo Ponzio Pilato]]''; 2003, p. 2083)
*[...] è il secondo viaggio infernale compiuto da [[Alberto Lattuada|Lattuada]] (dopo ''[[Il bandito]]'') nell'Italia disintegrata dell'immediato dopoguerra. In un momento in cui il messaggio di speranza è quasi obbligatorio, il regista ritrae un universo livido e senza vie d'uscita, dove la messinscena crudemente realistica assume via via connotazioni simboliche. (''[[Senza pietà]]''; 2003, p. 2107)
*Commediola all'acqua di rose [...] che scherza su alcune delle caratteristiche nazionali dell'italiano – la litigiosità condominiale, l'assenteismo assembleare – ma che offre soprattutto l'occasione per un paio di divertenti duetti tra [[Aldo Fabrizi|Fabrizi]] e [[Peppino De Filippo|Peppino]] [...]. (''[[Siamo tutti inquilini]]''; 2003, p. 2145)
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[La sindrome di Stendhal]]''; 2003, p. 2162)
*Simpatico thriller urbano, realizzato con solido professionismo in tempo quasi reale con ritmi intelligentemente spezzati tra violenta concitazione ed efficaci sospensioni. Il lieto fine è assicurato, ma arriva dopo molti colpi di scena e con quel tanto di ironia che smussa il buonismo del copione di [[Richard Wenk]]. (''[[Solo due ore]]''; 2010, p. 3141)
*Nel romanzo ''Before the Fact'' di A.B. Cox, Lina si lasciava uccidere per amore, ma Hitchcock, in parte condizionato dalla produzione, ha scelto un'ambiguità ben più sottile, che lascia salva la sessuofobia di fondo (l'equazione tra matrimonio e pericolo, che fu di ''[[Rebecca, la prima moglie (film 1940)|Rebecca]]'' e sarà di ''[[Marnie]]''). (''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]''; 2003, p. 2199)
*[[Mario Mattoli|Mattòli]] prosegue nella politica (e nell'estetica) dei «film che parlano al vostro cuore», concludendo una tetralogia iniziata con ''[[Luce nelle tenebre]]'' [...]: la sceneggiatura [...] rispetta gli schemi del melodramma popolare, ma cerca anche di costruire dei personaggi a tutto tondo. (''[[Stasera niente di nuovo]]''; 2003, p. 2239)
*Il libro di [[Kathryn Hulme]], sceneggiato da [[Robert Anderson (sceneggiatore)|Robert Anderson]], è portato sullo schermo con la formula [[Fred Zinnemann|Zinnemann]]: grandi temi trattati senza manicheismi, attenta analisi psicologica, serietà assoluta e un professionismo che tende a farsi un po' incolore. La [[Audrey Hepburn|Hepburn]] in versione drammatica all'inizio sembra un po' spaesata, ma diventa man mano più convincente. (''[[La storia di una monaca]]''; 2003, p. 2250)
*[...] [[Fritz Lang|Lang]] riprende il cast e il triangolo ambiguo di ''[[La donna del ritratto]]'', raccontando senza battere ciglio una storia beffarda di colpa e degradazione. Nessun personaggio si salva, ma il tono non è quello enfatico del melodramma. Libero da condizionamenti produttivi, Lang girò una delle sue migliori opere del periodo americano. [...] [[Edward G. Robinson|Robinson]] grandeggia e non fa rimpiangere [[Michel Simon]], interprete dell'originale di [[Jean Renoir|Renoir]]. (''[[La strada scarlatta]]''; 2003, p. 2258)
===T===
*[...] un thriller della brughiera con poca suspense e molto melodramma d'atmosfera. È l'ultimo film britannico di Hitchcock (che non appare nel film), evidentemente a disagio nel trattare una storia piuttosto lontana dalle sue corde. [[Charles Laughton]], la cui esuberanza sfugge al controllo del regista, è anche coproduttore. (''[[La taverna della Giamaica]]''; 2003, p. 2308)
*Il rigore stilistico e la partecipe aderenza agli eventi sono alla base di un'intensa ed emozionante parabola sul rapporto fra gli uomini e la natura, sul valore di un mondo impermeabile ai sussulti della modernità. Attori non professionisti, presa diretta del suono, in perfetta ottemperanza ai precetti del neorealismo. (''[[Il tempo si è fermato]]''; 2003, p. 2320)
*Nel Giappone contemporaneo il benessere ha cancellato la dignità: e per Ai (Nikaido), prostituta specializzata in prestazioni sado-maso, conservarla è molto difficile. Murakami, noto romanziere, illustra un campionario di perversioni e di umiliazioni in cui, alla fine, cliente e prostituta si salutano sempre educatamente. Molto duro e sul filo dell'hard-core, ma senza compiacimenti pruriginosi: lo sguardo del regista è a un tempo distaccato e partecipe al punto di vista di Ai. La versione italiana, già sforbiciata qua e là (ma quasi mai nelle scene di sesso) taglia quasi 20' dello straordinario finale [[Michelangelo Antonioni|antonioniano]] (eliminando per intero dei personaggi), in cui Ai vaga per una Tokyo deserta alla ricerca del suo primo amore. Il film perde così parte della sua originalità. (''[[Tokyo Decadence]]''; 2003, p. 2363)
*Cruento e stralunato, il film vuole applicare la vena surreale e mistica di Jodorowsky al filone western, già filtrato attraverso gli eccessi del sottogenere «all'italiana», ma il delirio è troppo personale per coinvolgere lo spettatore. (''[[El Topo]]''; 2003, p. 2368)
*La struttura è quella classica (e un po' scontata) dell'avventura spaziale, il messaggio quello della lotta dell'individuo contro il potere dispotico, ma la novità è che si tratta del primo film che sposta l'azione nel mondo virtuale dell'elettronica, con alcune sequenze rivoluzionarie realizzate completamente in computer graphic. (''[[Tron (film)|Tron]]''; 2003, p. 2417)
*Una commedia che combina satira di costume e humor («basso») con una leggerezza al vetriolo e una spudoratezza calcolata, ritrovando il ritmo delle commedie screwball (anche se la protagonista femminile, a differenza di quanto accadeva negli anni Quaranta, è oggetto passivo delle iniziative maschili, inconsapevole di ciò che scatena attorno a sé). Tra un ammiccamento all'anticonformismo dei [[fratelli Marx]] e un altro al «cattivo gusto» di [[John Waters (regista 1946)|John Waters]], molte le gag diventate popolari: da quelle ''politically incorrect'' (i dispetti al fratello handicappato di Mary, il cagnolino fulminato e ricucito come Frankenstein) a quelle esplicitamente sessuali (il membro di Ted impigliato nella lampo dei pantaloni, la retata tra gli omosessuali, lo sperma che l'ignara Mary usa come gel per i capelli). (''[[Tutti pazzi per Mary]]''; 2010, p. 3494)
===U===
*[...] realizzato in anni di incubo atomico, è un monito un po' pomposo ma sincero sui pericoli dell'armamento atomico, che affida la sua suggestione alla luminosa fotografia di [[Giuseppe Rotunno|Rotunno]] e all'inquietante spettralità di una San Francisco deserta. (''[[L'ultima spiaggia (film 1959)|L'ultima spiaggia]]''; 2003, p. 2448)
*[[Martin Scorsese|Scorsese]] presenta un Cristo atipico che, lontano dall'agiografia come dalle facili letture rivoluzionarie, vive dei rovelli e della poetica del regista: il retaggio della religiosità italoamericana di Brooklyn, la cultura rock, l'amore per il cinema, la costante – in tutti i suoi precedenti personaggi – di un tormentato rapporto con il proprio destino. Tutto ciò nel contesto di un film visionario che non concede nulla all'allettamento estetico dello spettatore. Ottima la musica dalle sonorità africane di [[Peter Gabriel]]. (''[[L'ultima tentazione di Cristo]]''; 2003, p. 2449)
*Melodramma eccessivamente verboso [...] nel quale i classici temi [[Raffaello Matarazzo|matarazziani]] (il sesso e il denaro come origine di tutti i problemi, lo scontro tra il perbenismo delle vecchie generazioni e l'insofferenza delle giovani) sembrano vivificarsi solo nel doppio personaggio della protagonista, figlia e insieme madre, divisa tra aggressività repressa e riservatezza protettrice. (''[[L'ultima violenza]]''; 2003, p. 2449)
*Sulla scia dei successi di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]], [[Mario Mattoli|Mattòli]] rifà [...] ''[[Stasera niente di nuovo]]'': qui però l'atmosfera è più cupa e disillusa (si veda il medico interpretato da [[Nino Besozzi|Besozzi]]), e alla coscienza protofemminista di Matarazzo si sostituisce una rassegnata accettazione del proprio destino di sconfitta [...]. (''[[L'ultimo amante]]''; 2003, p. 2453)
*Ambizioni e durata sono da affresco epico, ma l'impostazione spettacolare – per quanto a tratti efficace – è risaputa. Tra echi di ''[[Balla coi lupi]]'', coreografie guerresche stile ''[[Braveheart]]'' e più di un riferimento a ''[[Duello nel Pacifico]]'', la sceneggiatura di [[John Logan]] e [[Marshall Herskovitz]] sembra abbracciare posizioni antiamericaniste e addirittura ''no global'': ma poi affonda nella retorica più inerte (la guerra ha senso solo se a sostenerla ci sono gli ideali e il senso dell'onore; ogni uomo è padrone del suo destino). [[Tom Cruise|Cruise]] mostra i suoi limiti di attore drammatico, sempre oscurato dal carisma di [[Ken Watanabe|Watanabe]]. Grande successo di pubblico, anche in Giappone. (''[[L'ultimo samurai]]''; 2016, p. 4632)
*Biografia con chiari intenti didattici, che mescola momenti didascalici (la perorazione antidivorzista fatta alla contessa interpretata da [[Isa Miranda]]) ad altri più informativi (la puntigliosa ricostruzione del conclave che portò all'elezione di [[Papa Pio X|Pio X]], documentato in tutti i suoi più minuti momenti), con evidente scapito per l'equilibrio narrativo (e per il successo al botteghino [...]). (''[[Gli uomini non guardano il cielo]]''; 2003, p. 2479)
===V===
*Libera rilettura di un momento della diaspora ebraica, 150 anni prima di Cristo: i siriani sembrano nazisti (10 ebrei per ogni siriano ucciso, ordina Apollonio) e gli ebrei mettono in discussione le loro regole (anche di sabato si può combattere). Discreta ricchezza produttiva. (''[[Il vecchio testamento]]''; 2003, p. 2528)
*Questo film dimostra immediatamente la genialità del suo autore, capace di sfruttare (e inventare) tutte le possibilità tecniche della nascente cinematografia per mescolare precisione meccanica e affabulazione, destrezza tecnica e funambolismo. (''[[Viaggio nella Luna]]''; 2010, p. 3679)
*Autentici ''deus ex machina'' dell'operazione (alla regia c'è l'esordiente che diresse la seconda unità dell'intera trilogia di ''[[Matrix]]''), [[Lana e Andy Wachowski|Andy e Larry Wachowsky]] producono e adattano liberamente per lo schermo l'omonima ''graphic novel'' di [[Alan Moore]] (testi) e [[David Lloyd]] (disegni), apparsa – incompiuta – sulla rivista «Warrior» nel 1981 e poi completata nel 1989 per la DC Comics: e fanno convivere l'estetica spettacolare e gli effetti digitali collaudati nei loro ''action movie'' con riferimenti letterali e cinefili (''[[1984]]'' di [[George Orwell|Orwell]], ''[[La maschera di Zorro]]'', ''[[Gaston Leroux#Il fantasma dell'Opera|Il fantasma dell'Opera]]'', ''[[Batman]]'', ''[[Il conte di Montecristo (film 1934)|Il Conte di Montecristo]]''), riflessioni note (i limiti della libertà individuale, i pericoli del totalitarismo), provocazioni meno ovvie (soprattutto dopo l'[[Attentati dell'11 settembre 2001|11/9]]: il terrorismo è giustificabile?) e uno struggente lato romantico. Notevole la performance di [[Hugo Weaving|Weaving]] (doppiato da [[Gabriele Lavia]]), che la maschera fissa e priva di sguardi di [[Guy Fawkes|Fawkes]] costringe a recitare solo con la voce e con il corpo. Moore ha inspiegabilmente disconosciuto il film, e il suo nome non compare nei titoli di testa. (''[[V per Vendetta]]''; 2010, p. 3744)
*[...] è il primo film da protagonista per [[James Dean]], perfetto nella parte dell'adolescente tormentato e ipersensibile, al cui punto di vista aderisce il racconto. [[Elia Kazan|Kazan]] riesce a trovare un equilibrio tra Storia e drammi privati, ritmi solenni da saga e momenti concitati da psicodramma. (''[[La valle dell'Eden]]''; 2003, p. 2521)
*Pasolini restituisce la violenza, lo scandalo e la bellezza della parola di Gesù senza gli orpelli dell'iconografia tradizionale. Sceglie volti di non professionisti, gira tra i Sassi di Matera e gli scabri paesaggi del Sud d'Italia, e riesce a catturare, da laico, il mistero del sacro. Lo stile alterna la macchina da presa a mano che insegue il volto dei personaggi a composizioni memori della pittura quattrocentesca, la brutalità realistica (gli indemoniati, il lebbroso, la crocifissione) all'elegia estatica (il battesimo, l'annuncio finale). Bello ed emozionante come nessun film che sia mai stato tratto dai Vangeli, al di là delle intenzioni d'autore e delle polemiche che l'accompagnarono. (''[[Il Vangelo secondo Matteo]]''; 2003, p. 2525)
*Dal punto di vista formale regge più che bene all'usura del tempo, ed è superiore al precedente. (''[[La vendetta di Frankenstein]]''; 2003, p. 2534)
*[...] accurato, ma di maniera e troppo lungo [...]. (''[[Il violinista sul tetto]]''; 2003, p. 2581)
==Bibliografia==
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2004'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2003. ISBN 88-8490-419-6
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2011'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2010. ISBN 978-88-6073-626-0
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2017'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2016. ISBN 978-88-6852-947-5
*Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti: dizionario dei film 2019'', Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2018. ISBN 978-88-9388-138-8
==Voci correlate==
*[[Il Farinotti]]
*[[Il Morandini]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Il Mereghetti''}}
[[Categoria:Enciclopedie del cinema|Mereghetti]]
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Discussione:Bertrand Russell
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/* Senza fonte */ +1, da [[Discussione:Félicité de La Mennais]]: errore di attribuzione
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{{sfid}}
==Senza fonte==
*Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la [[conoscenza]], ma la certezza.
*I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
*I vantaggi della guerra, se ce n'è qualcuno, sono solo per i potenti della nazione vincente. Gli svantaggi ricadono sulla povera gente.
*Il proverbio è l'ingegno di un uomo e la saggezza di tutti.
*In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato.
:''In all affairs – love, religion, politics, or business – it's a healthy idea, now and then, to hang a question mark on the things you have long taken for granted''.
::Citato in ''The Reader's Digest'', Vol. 37 (1940), p. 90, ma non vi sono altre fonti.
*[La noia] La considero un indice di intelligenza superiore e credo che la sua importanza sia davvero enorme.
*La [[fiducia]] nella bontà di [[Dio]] è inversamente proporzionale alla dimostrazione.
*La filosofia è un tentativo straordinariamente ingegnoso di pensare erroneamente.
*La guerra non stabilisce chi ha ragione, ma solo chi sopravvive. (citato in ''[[Call of Duty 4: Modern Warfare]]'')
:''War does not determine who is right – only who is left'', ma sembra priva di ulteriori fonti.
*La materia... una formula conveniente per descrivere cosa succede dove non ce n'è.
*La paura è la fonte principale di superstizione e di crudeltà. Vincere la paura è l'inizio della saggezza.
*La scienza ci dà la possibilità di conoscere i mezzi per giungere a uno scopo prescelto, ma non ci aiuta a decidere quali scopi perseguire.
*La scienza è ciò che si conosce, la filosofia è ciò che non si conosce.
*La vita retta è ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza.
*L'[[amore]] è qualcosa di più del desiderio del rapporto sessuale; è il mezzo principale per sfuggire alla [[solitudine]] che affligge la maggior parte degli uomini e delle donne durante gran parte della loro vita. C'è una [[paura]] redicata, nella maggior parte della gente, della freddezza del mondo e della possibile crudeltà del gruppo; esiste un desiderio di affetto che viene spesso nascosto da maniere dure, rozze e prepotenti negli uomini e da continui rimproveri e lamentele da parte delle donne.
*L'etica è all'origine l'arte di raccomandare agli altri i sacrifici richiesti per cooperare con noi stessi.
*L'[[istinto]] non è completamente soddisfatto se l'intera essenza dell'uomo, tanto mentale quanto fisica, non entra nella relazione.
*L'uomo è un animale credulone e deve credere in qualcosa. In assenza di buone basi per le sue convinzioni, si accontenterà di basi cattive.
*L'[[universo]] è immenso, e gli uomini non sono altro che piccoli granelli di polvere su un insignificante pianeta. Ma quando più prendiamo coscienza della nostra piccolezza e della nostra impotenza dinanzi alle forze cosmiche, tanto più risulta sorprendente ciò che gli esseri umani hanno realizzato.
*Le opinioni dell'uomo medio sono molto meno fallaci di quelle che sarebbero se essi pensassero a se stessi.
*Le [[stella|stelle]] sono nel cervello dell'uomo.
*Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
*Non serve tanto il desiderio di credere quanto quello di scoprire, che è esattamente il suo opposto.
*Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente.
*Ogni umana attività è indotta dal [[desiderio]].
*Quando ero giovane mi piaceva la matematica. Quando la matematica è diventata troppo difficile, mi sono dato alla [[filosofia]], e quando la filosofia è diventata troppo difficile sono passato alla [[politica]].
*Se ci fosse nel mondo un numero più cospicuo di persone che desiderano la propria felicità più di quanto desiderino l'infelicità altrui, potremmo avere il paradiso nel giro di qualche anno.
*Solo sulle salde fondamenta di un'inflessibile disperazione si può d'ora innanzi costruire l'edificio dell'anima.
*Un'allucinazione è un fatto, non un errore; ciò che è sbagliato è il giudizio basato sull'errore.
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Delitto a Porta Romana
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{{Film
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*[[Tomas Milian]]: Maresciallo Giraldi
*[[Bombolo]]: Franco Bertarelli detto "Venticello"
*[[Nerina Montagnani]]: la nonna di Angela
*[[Olimpia Di Nardo]]: Angela Giraldi
*[[Aldo Ralli]]: professor Baldi
*[[Marina Frajese]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Franco Diogene]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
*[[Elisabetta Odino]]: Fiorella Colombo
*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Bruno Rosa]]: il direttore di scena del night club
*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
*[[Jimmy il Fenomeno]]: un detenuto
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*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
*[[Renato Mori]]: Bartolo detto ''il Monzese''
*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
*[[Gigi Reder]]: commissario Trentini
*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
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*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
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*[[Gianni Marzocchi]]: professor Baldi
*[[Leo Gavero]]: sé stesso / Cassinelli, il marito di Elena
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
}}
'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Giraldi''': Ma insomma, che vòi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora!?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che tô devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
==Altri progetti==
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*[[Gianni Marzocchi]]: professor Baldi
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*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
}}
'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Giraldi''': Ma insomma, che vòi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora!?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che tô devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film polizieschi]]
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*[[Tomas Milian]]: Maresciallo Giraldi
*[[Bombolo]]: Franco Bertarelli detto "Venticello"
*[[Nerina Montagnani]]: la nonna di Angela
*[[Olimpia Di Nardo]]: Angela Giraldi
*[[Aldo Ralli]]: professor Baldi
*[[Marina Frajese]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Franco Diogene]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
*[[Elisabetta Odino]]: Fiorella Colombo
*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Bruno Rosa]]: il direttore di scena del night club
*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
*[[Jimmy il Fenomeno]]: un detenuto
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*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
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*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
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*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
*[[Bruno Cattaneo]]: Roberto Ambrogi
*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Arturo Dominici]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Gianni Marzocchi]]: professor Baldi
*[[Leo Gavero]]: sé stesso / Cassinelli, il marito di Elena
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
}}
'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Giraldi''': Ma insomma, che vòi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora!?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che tô devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
==Altri progetti==
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*[[Tomas Milian]]: Maresciallo Giraldi
*[[Bombolo]]: Franco Bertarelli detto "Venticello"
*[[Nerina Montagnani]]: la nonna di Angela
*[[Olimpia Di Nardo]]: Angela Giraldi
*[[Aldo Ralli]]: professor Baldi
*[[Marina Frajese]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Franco Diogene]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
*[[Elisabetta Odino]]: Fiorella Colombo
*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Bruno Rosa]]: il direttore di scena del night club
*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
*[[Jimmy il Fenomeno]]: un detenuto
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*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
*[[Renato Mori]]: Bartolo detto ''il Monzese''
*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
*[[Gigi Reder]]: commissario Trentini
*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
*[[Bruno Cattaneo]]: Roberto Ambrogi
*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Arturo Dominici]]: il maresciallo nel cortile della questura
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*[[Leo Gavero]]: sé stesso / Cassinelli, il marito di Elena
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
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'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Giraldi''': Ma insomma, che vòi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora!?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che tô devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so' tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
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*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
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*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
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'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
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*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
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*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
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*Sarai 'n campione, conosci er quarantotto, tutto quanto, ma io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''')
*Io so' 'n giocatore poraccio de l'osteria, mica so' 'n campione come te, io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo. ('''Venticello''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Giraldi''': Ma insomma, che vòi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora!?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che tô devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so' tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
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*[[Marina Frajese]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
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*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
*[[Elisabetta Odino]]: Fiorella Colombo
*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
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*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
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*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
*[[Renato Mori]]: Bartolo detto ''il Monzese''
*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
*[[Gigi Reder]]: commissario Trentini
*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
*[[Bruno Cattaneo]]: Roberto Ambrogi
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'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
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*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
*Io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''' mentre sfida l'infermiere a scopa)
*Sarai 'n campione, conosci er quarantotto, tutto quanto, ma io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''')
*Io so' 'n giocatore poraccio de l'osteria, mica so' 'n campione come te, io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo. ('''Venticello''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Giraldi''': Ma insomma, che vòi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora!?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che tô devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so' tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
*'''Venticello''': 4, tre 7 e du 9, questo che d'è?<br />'''Infermiere''': Asso.<br />'''Venticello''': E questo che d'è? N'artra scopa.<br />'''Infermiere''': Io non gioco più, non gioco.<br />'''Venticello''': Scusa, sa, sarai 'n grande campione, ma io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo.
*'''Infermiere''': Va che tu sei un imbroglione, io ho capito, eh.<br />'''Venticello''': Te pare che io me vado a approfittà de 'n gaggio come te?<br />'''Infermiere''': Cosa l'è il gaggio?<br />'''Venticello''': Sarebbe 'no stronzo in senso bono.
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*[[Bombolo]]: Franco Bertarelli detto "Venticello"
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*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
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*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Bruno Rosa]]: il direttore di scena del night club
*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
*[[Jimmy il Fenomeno]]: un detenuto
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*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
*[[Renato Mori]]: Bartolo detto ''il Monzese''
*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
*[[Gigi Reder]]: commissario Trentini
*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
*[[Bruno Cattaneo]]: Roberto Ambrogi
*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Arturo Dominici]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Gianni Marzocchi]]: professor Baldi
*[[Leo Gavero]]: sé stesso / Cassinelli, il marito di Elena
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
}}
'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
*Io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''' rivolto all'infermiere mentre giocano a scopa)
*Sarai 'n campione, conosci er quarantotto, tutto quanto, ma io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''')
*Io so' 'n giocatore poraccio de l'osteria, mica so' 'n campione come te, io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo. ('''Venticello''')
*Ma vattene affanculo, te e tutto ospedale. ('''Venticello''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Giraldi''': Ma insomma, che vòi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora!?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che tô devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so' tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
*'''Venticello''': 4, tre 7 e du 9, questo che d'è?<br />'''Infermiere''': Asso.<br />'''Venticello''': E questo che d'è? N'artra scopa.<br />'''Infermiere''': Io non gioco più, non gioco.<br />'''Venticello''': Scusa, sa, sarai 'n grande campione, ma io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo.
*'''Infermiere''': Va che tu sei un imbroglione, io ho capito, eh.<br />'''Venticello''': Te pare che io me vado a approfittà de 'n gaggio come te?<br />'''Infermiere''': Cosa l'è il gaggio?<br />'''Venticello''': Sarebbe 'no stronzo in senso bono.
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*[[Nerina Montagnani]]: la nonna di Angela
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*[[Aldo Ralli]]: professor Baldi
*[[Marina Frajese]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Franco Diogene]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
*[[Elisabetta Odino]]: Fiorella Colombo
*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Bruno Rosa]]: il direttore di scena del night club
*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
*[[Jimmy il Fenomeno]]: un detenuto
|doppiatoriitaliani=
*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
*[[Renato Mori]]: Bartolo detto ''il Monzese''
*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
*[[Gigi Reder]]: commissario Trentini
*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
*[[Bruno Cattaneo]]: Roberto Ambrogi
*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Arturo Dominici]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Gianni Marzocchi]]: professor Baldi
*[[Leo Gavero]]: sé stesso / Cassinelli, il marito di Elena
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
}}
'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
*Io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''' rivolto all'infermiere mentre giocano a scopa)
*Sarai 'n campione, conosci er quarantotto, tutto quanto, ma io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''')
*Io so' 'n giocatore poraccio de l'osteria, mica so' 'n campione come te, io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo. ('''Venticello''')
*Ma vattene affanculo, te e tutto ospedale. ('''Venticello''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Venticello''': A marescià fateme 'scì, m'hanno messo dentro a 'na cella co 'n certo Bartolo detto Er Monzese, me se vo fa'. A notte nun dormo più, sto sempre co la schiena addosso ar muro così. <br />'''Giraldi''': Ma insomma, che voi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che t'o devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so' tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
*'''Venticello''': 4, tre 7 e du 9, questo che d'è?<br />'''Infermiere''': Asso.<br />'''Venticello''': E questo che d'è? N'artra scopa.<br />'''Infermiere''': Io non gioco più, non gioco.<br />'''Venticello''': Scusa, sa, sarai 'n grande campione, ma io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo.
*'''Infermiere''': Va che tu sei un imbroglione, io ho capito, eh.<br />'''Venticello''': Te pare che io me vado a approfittà de 'n gaggio come te?<br />'''Infermiere''': Cosa l'è il gaggio?<br />'''Venticello''': Sarebbe 'no stronzo in senso bono.
==Altri progetti==
{{ip|etichetta=''Delitto a Porta Romana''}}
[[Categoria:Film polizieschi]]
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2022-08-15T07:07:42Z
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/* Dialoghi */
wikitext
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{{Film
|titoloitaliano = Delitto a Porta Romana
|titolooriginale =
|paese = Italia
|annouscita = 1980
|genere = poliziesco
|regista = [[Bruno Corbucci]]
|soggetto = [[Mario Amendola]], [[Bruno Corbucci]]
|sceneggiatore = Mario Amendola, Bruno Corbucci
|attori =
*[[Tomas Milian]]: Maresciallo Giraldi
*[[Bombolo]]: Franco Bertarelli detto "Venticello"
*[[Nerina Montagnani]]: la nonna di Angela
*[[Olimpia Di Nardo]]: Angela Giraldi
*[[Aldo Ralli]]: professor Baldi
*[[Marina Frajese]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Franco Diogene]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
*[[Elisabetta Odino]]: Fiorella Colombo
*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Bruno Rosa]]: il direttore di scena del night club
*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
*[[Jimmy il Fenomeno]]: un detenuto
|doppiatoriitaliani=
*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
*[[Renato Mori]]: Bartolo detto ''il Monzese''
*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
*[[Gigi Reder]]: commissario Trentini
*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
*[[Bruno Cattaneo]]: Roberto Ambrogi
*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Arturo Dominici]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Gianni Marzocchi]]: professor Baldi
*[[Leo Gavero]]: sé stesso / Cassinelli, il marito di Elena
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
}}
'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
*Io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''' rivolto all'infermiere mentre giocano a scopa)
*Sarai 'n campione, conosci er quarantotto, tutto quanto, ma io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''')
*Io so' 'n giocatore poraccio de l'osteria, mica so' 'n campione come te, io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo. ('''Venticello''')
*Ma vattene affanculo, te e tutto ospedale. ('''Venticello''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Venticello''': A marescià fateme 'scì, m'hanno messo dentro a 'na cella co 'n certo Bartolo detto Er Monzese, me se vo fa'. A notte nun dormo più, sto sempre co la schiena addosso ar muro così. <br />'''Giraldi''': Ma insomma, che voi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che t'o devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
*'''Bartolo''': Ti ha fatto male, Venticello?<br />'''Venticello''': No, no, è stato un carcio regolare, li mortacci sua.
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so' tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
*'''Venticello''': 4, tre 7 e du 9, questo che d'è?<br />'''Infermiere''': Asso.<br />'''Venticello''': E questo che d'è? N'artra scopa.<br />'''Infermiere''': Io non gioco più, non gioco.<br />'''Venticello''': Scusa, sa, sarai 'n grande campione, ma io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo.
*'''Infermiere''': Va che tu sei un imbroglione, io ho capito, eh.<br />'''Venticello''': Te pare che io me vado a approfittà de 'n gaggio come te?<br />'''Infermiere''': Cosa l'è il gaggio?<br />'''Venticello''': Sarebbe 'no stronzo in senso bono.
==Altri progetti==
{{ip|etichetta=''Delitto a Porta Romana''}}
[[Categoria:Film polizieschi]]
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*[[Tomas Milian]]: Maresciallo Giraldi
*[[Bombolo]]: Franco Bertarelli detto "Venticello"
*[[Nerina Montagnani]]: la nonna di Angela
*[[Olimpia Di Nardo]]: Angela Giraldi
*[[Aldo Ralli]]: professor Baldi
*[[Marina Frajese]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Franco Diogene]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Elio Crovetto]]: Bartolo detto "il Monzese"
*[[Elisabetta Odino]]: Fiorella Colombo
*[[Lino Patruno]]: Enrico Vitucci, l'Infermiere
*[[Marcello Martana]]: commissario Trentini
*[[Tony Scarf]]: Roberto Ambrogi
*[[Mario Donatone]]: Cassinelli, il marito di Elena
*[[Leo Gavero]]: il commissario Esposti della polizia di Milano
*[[Massimo Vanni]]: brigadiere Gargiulo
*[[Andrea Aureli]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Bruno Rosa]]: il direttore di scena del night club
*[[Mimmo Poli]]: il parcheggiatore del night club
*[[Jimmy il Fenomeno]]: un detenuto
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*[[Ferruccio Amendola]]: maresciallo Giraldi
*[[Renato Mori]]: Bartolo detto ''il Monzese''
*[[Piero Tiberi]]: brigadiere Gargiulo
*[[Gigi Reder]]: commissario Trentini
*[[Flora Carosello]]: la nonna di Angela
*[[Bruno Cattaneo]]: Roberto Ambrogi
*[[Germana Dominici]]: Antonella, l'amante di Ambrogi
*[[Manlio De Angelis]]: Busoni, il proprietario del night club
*[[Arturo Dominici]]: il maresciallo nel cortile della questura
*[[Gianni Marzocchi]]: professor Baldi
*[[Leo Gavero]]: sé stesso / Cassinelli, il marito di Elena
*[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: il parcheggiatore del night club
}}
'''''Delitto a Porta Romana''''', film italiano del 1980, regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*E voi ve sete fatta tutta 'sta strada pe piavve un vaffanculo? ('''Giraldi''' rivolto a Trentini e Gargiulo)
*Oddio! Questa è morta, fammene anna' li mortacci tua! ('''Venticello''' quando scopre il cadavere)
*Guardi io non voglio fa' er demagogo ma manco voglio fa' er demastronzo! ('''Giraldi''')
*E Bruno perché er fijo è mio e 'o chiamo come cazzo me pare! ('''Giraldi''')
*E ricordatevi, chi fa male al mio ragazzo ci do tanti cazzottoni a due a due, finché non diventano dispari! ('''Bartolo il Monzese''')
*Io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''' rivolto all'infermiere mentre giocano a scopa)
*Sarai 'n campione, conosci er quarantotto, tutto quanto, ma io quanno c'è da pija pijo, quanno c'è da calà calo. ('''Venticello''')
*Io so' 'n giocatore poraccio de l'osteria, mica so' 'n campione come te, io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo. ('''Venticello''')
*Ma vattene affanculo, te e tutto ospedale. ('''Venticello''')
==Dialoghi==
*'''Giraldi''': C'è 'na cosa però che vorrei mette subito in chiaro dotto'...<br />'''Commissario Esposti''': Dica!<br />'''Giraldi''': Che co' me nun se faccia mai gira' lico...<br />'''Commissario Esposti''': Lico!?<br />'''Giraldi''': Li cojoni!
*'''Venticello''': A marescià fateme 'scì, m'hanno messo dentro a 'na cella co 'n certo Bartolo detto Er Monzese, me se vo fa'. A notte nun dormo più, sto sempre co la schiena addosso ar muro così. <br />'''Giraldi''': Ma insomma, che voi? Tu n'hai visto gnente, nun sai gnente, nun hai sentito gnente...<br />'''Venticello''': E allora?<br />'''Giraldi''': E allora me sa tanto che t'o devi pijà 'n der culo a Ventice'!
*'''Antonella''': Badi a come parla, sa! Io sono un'artista! {{NDR|rispondendo agli insulti di Angelina}}<br />'''Angelina''': Un'artista!? Sì! Un'artista der cazzo!
* '''Automobilista''': Te voi move co quer catorcio ?!<br />'''Giraldi''' : Aoh! Io devo anna' piano che c'ho mi moje incinta va bene!?<br />'''Automobilista''' : E che annamo appresso a 'n funerale?<br />'''Giraldi''' : Ecco proprio! Er funerale dell'anima de li mortacci tua!<br />'''Automobilista''' : M'anvedi questo aoh!
*'''Infermiere''': Cos'è che ci devo ingessare?<br />'''Giraldi''': Eh, ingessame er cazzo, che me s'è rotto.
*'''Bartolo''': Ti ha fatto male, Venticello?<br />'''Venticello''': No, no, è stato un carcio regolare, li mortacci sua.
* '''Bartolo''': Ma tu non giocarci con questi brutaloni, tu sei un'anima gentile.<br />'''Venticello''': Sì, sì, io so' tutto casa e chiesa, e vojo rimanè casto e puro senza sposamme mai.<br />'''Bartolo''': Come sarebbe a dire senza sposarti mai?<br />'''Venticello''': A meno che, nun trovo l'omo dei miei sogni.<br />'''Bartolo''': Ma l'hai già trovato. Sai che facciamo? Ci facciamo trasferire al penitenziario di Porto Azzurro, ci facciamo fare una bella cella matrimoniale.<br />'''Venticello''': Davero? 'Na cella matrimoniale? Pe' noi due?<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Così dopo 25 anni ce paghiamo il mutuo e la cella è nostra.<br />'''Bartolo''': Sì.<br />'''Venticello''': Oddio, che piacere.
*'''Venticello''': 4, tre 7 e du 9, questo che d'è?<br />'''Infermiere''': Asso.<br />'''Venticello''': E questo che d'è? N'artra scopa.<br />'''Infermiere''': Io non gioco più, non gioco.<br />'''Venticello''': Scusa, sa, sarai 'n grande campione, ma io quanno c'è da calà calo, quanno c'è da pija pijo.
*'''Infermiere''': Va che tu sei un imbroglione, io ho capito, eh.<br />'''Venticello''': Te pare che io me vado a approfittà de 'n gaggio come te?<br />'''Infermiere''': Cosa l'è il gaggio?<br />'''Venticello''': Sarebbe 'no stronzo in senso bono.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film polizieschi]]
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Discussione:Edmund Burke
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Dread83
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-1, fonte
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text/x-wiki
{{sfid}}
==Senza fonte==
*È nell'interesse del [[mondo]] commerciale che la ricchezza possa trovarsi dappertutto.
*I grandi [[uomo|uomini]] sono segni e pietre miliari dello stato.
*L'emancipazione degli [[uomo|uomini]] fa progressi. Agli uragani danno ora anche nomi maschili, finora erano un privilegio delle [[Donna|donne]].
*Nessuno ha mai commesso un [[errore]] più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco.
*Un [[ordine]] perfetto è il fondamento di tutte le cose.
*Una cosa può sembrare promettente in [[teoria]] ed essere rovinosa in [[pratica]]; un'altra può sembrare cattiva in teoria, e alla pratica dimostrarsi eccellente.
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Dread83
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==Senza fonte==
*È nell'interesse del [[mondo]] commerciale che la ricchezza possa trovarsi dappertutto.
*I grandi [[uomo|uomini]] sono segni e pietre miliari dello stato.
*L'emancipazione degli [[uomo|uomini]] fa progressi. Agli uragani danno ora anche nomi maschili, finora erano un privilegio delle [[Donna|donne]].
*Nessuno ha mai commesso un [[errore]] più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco.
*Una cosa può sembrare promettente in [[teoria]] ed essere rovinosa in [[pratica]]; un'altra può sembrare cattiva in teoria, e alla pratica dimostrarsi eccellente.
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Utente:Dread83/Ricerca fonti
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Dread83
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Questa pagina nasce con l'intento di organizzare la ricerca delle fonti e il controllo delle citazioni.
__NOINDEX__
==Ricerca fonti==
{{indicedx}}
*[[:Categoria:Senza fonte in discussione|Senza fonte in discussione]]
*'''Voci [[:Categoria:Da controllare|da controllare]]'''.
**[[Utente:Dread83/Da controllare|Ultimi inserimenti]].
===Archivi storici di giornali===
*[http://ricerca.repubblica.it/ la Repubblica] - Dal 1984
**[http://periodici.repubblica.it/venerdi/ Il venerdì di Repubblica] - Dal 2005
*<del>[http://archiviostorico.corriere.it/ Corriere della Sera] - Dal 1992</del> a pagamento
*[http://www.lastampa.it/archivio-storico/ La Stampa] - Dal 1867 al 2005
**[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_query.jsp La Stampa] - Dal 1992
*[https://archivio.unita.news/ L'Unità] - 1946-2014
*[http://archiviostorico.gazzetta.it/sitesearch/ArchivioStoricoPay.html Gazzetta dello Sport] - Dal 1997
*[http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/ Adnkronos] - Dal 1996
*[http://dolciricordi.altervista.org/viaggiandofralestelle/giornali.html Tutti i giornali]
==Controllo==
(''Sono esclusi i film e i cronisti'')
====A====
*[[Abraham Lincoln]]
**Possibili fonti su [[:en:Abraham Lincoln|en.wiki]].
*<del>[[Abel Bonnard]]</del> {{fatto}}
*[[Achille Varzi]]
**Citazione riportata in siti su Nuvolari.
*[[Adolf Brand]]
**Citazione (frammentaria) copiata da Wikipedia; fonte sconosciuta.
*[[Adolf Hitler]]
**Voce mal messa;
**Le citazioni dal ''Mein Kampf'' sono prive di indicazioni bibliografiche.
*[[Agatha Christie]]
*[[Al Pacino]]
**Probabilmente da un film; alcuni indicano ''[[L'avvocato del diavolo]]'' e ''[[Il padrino]]'', ma non trovo riscontro.
*[[Albert Camus]]
**Non saremo: Intuitions, Youthful Writings
*[[Alberto Ronchey]]
**Niente sui 3 archivi; prima del 1997.
*[[Aldous Huxley]]
**Aveva...: Il tempo si deve fermare
**Forse la terra...: da Punto contro punto.
*[[Alexander Pope]]
**Ad ogni parola: ''Il ricciolo rapito''.
*[[Alexandre Dumas (figlio)]]
**Affari?: La Question d'argent
*[[Alfred de Musset]]
**Chiunque...: da ''Poesie nuove''.
*[[Amos Bronson Alcott]]
**To be ignorant of one's ignorance is the malady of the ignorant : ''Table talk''.
*[[Anatole France]]
**È nella natura umana: da ''Il libro del mio amico''.
**L'opinione degli altri: ''I desideri di Jean Servien''
**La gente che: ''Il delitto dell'accademico Sylvestre Bonnard''
**Lusingarsi di essere: ''Il delitto dell'accademico Sylvestre Bonnard''
**Solo gli uomini: ''L'anello di ametista'' (Solo gli uomini a cui non piacciono le donne si interessano agli abiti femminili. Gli uomini a cui le donne piacciono non si accorgono nemmeno di come son vestite.).
*[[André Gide]]
**C'è un limite (il est un degré dans la confidence que l'on ne peut dépasser sans artifice, sans se forcer): ''Correspondance: 1913-1934''
*[[Anita Loos]]
**''Gli uomini preferiscono le bionde''.
*[[André Malraux]]
**È difficile: ''Il tempo del disprezzo'', prefazione
*[[Anne Dickson]]
**Potrebbe trattarsi di uno scambio di persona.
**Ha scritto: ''Pensieri sotto il cuscino'', ''Pensieri sotto il cuscino per illuminare tutto l'animo'' (2 libri di aforismi?), ''Conversazioni difficili''.
*[[Antoine de Saint-Exupéry]]
**Chiunque ami (Quiconque aime d'abord l'approche de l'amour ne connaîtra point la rencontre): ''Cittadella''.
**La tecnologia (la macchina): ''Terra degli uomini''
**L'aeroplano: ''Terra degli uomini''
*[[Anton Čechov]]
**Forse: Taccuini (Quaderni).
**La buona educazione: Taccuini (Quaderni).
**La capacità: Taccuini (Quaderni).
**La morte: Biancafronte ?
*[[Antonin Artaud]]
**''Scritti di Rodez''.
*[[Antonio Tabucchi]]
**''Il racconto...'': da ''Racconti'' ?
***Niente in ''Notturno indiano'', ''Sogni di sogni''.
*[[Antonin Artaud]]
**Messaggi rivoluzionari
*[[Aristotele]]
**Amare è gioire: ''Etica eudemia'' (?)
**Ci si dovrebbe comportare: ''Etica nicomachea'' (?)
**Dopo che le abilità pratiche: ''Metafisica'' (?)
*[[Arthur Miller]]
**La parola: ''Dopo la caduta''.
*[[Arthur Schopenhauer]]
**Change alone is eternal, perpetual, immortal: attribuita.
**La felicità è come l'elemosina: ''Sulla felicità e sul dolore''.
**Il principio dell'onore: ''In-quarto''.
====B====
*[[Beato Angelico]]
**Vennero scritti due epitaffi, verosimilmente da Lorenzo Valla. Il primo, perduto, si doveva trovare su una lapide alla parete e recitava: «La gloria, lo specchio, l'ornamento dei pittori, Giovanni il Fiorentino è conservato in questo luogo. Religioso, egli fu un fratello del santo ordine di San Domenico, e fu lui stesso un vero servo di Dio. I suoi discepoli piangono la morte di un così grande maestro, perché chi troverà un altro pennello come il suo? La sua patria e il suo ordine piangono la morte di un insigne pittore, che non aveva uguali nella sua arte» .
*[[Benito Mussolini]]
**Molte citazioni sono in ''Scritti e discorsi''.
*** (Balbo) 1945.
*[[Bernardo Bertolucci]]
**Forse dal film ''[[Il tè nel deserto]]''
*[[Bertolt Brecht]]
**Tutte le arti: <del>Scritti sulla letteratura e sull'arte</del> Scritti teatrali (?)
*[[Bertrand Russell]]
**La filosofia è un tentativo...: Saggi impopolari
**Può sembrare strano che...: Religione e scienza
*[[Blaise Pascal]]
**L'eccitamento che un: '''Niente nelle opere complete'''; "The excitement that a gambler feels when making a bet is equal to the amount he might win times the probability of winning it" - Mathematical Maxims and Minims, Nicholas J. Rose, 1988. "Pascal argues that the value of a game is the prize to be won times the probability of winning it.", ''The Statistical Pioneers'', 1984.
**L'uomo è l'errore di Dio: '''Niente nelle opere complete'''; {{cfr}} [[Friedrich Nietzsche]], ''Il crepuscolo degli idoli'', "E che? L'uomo è soltanto un errore di Dio? Oppure Dio è soltanto un errore dell'uomo?". [[Isaac Bashevis Singer]], ''Siddah e Kuziba''.
**Non pensare quello che penso io: '''Niente nelle opere complete'''
**Ritengo che contro chiunque: '''Niente nelle opere complete'''. [[Émile Boutroux]], ''[[s:fr:Pascal_(Boutroux)/5|Pascal]]'': ''L’homme est un problème dont la solution ne se trouve qu’en Dieu''.
*[[Borís Leonídovič Pasternàk]]
**L'arte: ''Della modestia e del coraggio''.
**Sei l'ostaggio dell'eternità: dalla poesia ''Notte''.
====C====
*[[Camilla Cederna]]
**L'espresso, 1990.
*[[Carl Gustav Jung]]
**Il fanatismo altro non è se non un dubbio ipercompensato: ''Tipi psicologici''.
*[[Carlo Bo]]
**Possibile citazione completa: «L'uomo che legge, l'uomo che non vive senza libri è certo di poter opporre alla realtà che lo circonda una seconda e più vera realtà: alle cose contrappone le idee, agli oggetti i pensieri. Che cos'è in fondo un libro se non un frammento della seconda realtà sognata, ipotizzata, meditata? Il bisogno di leggere è prima di tutto il bisogno di restare con se stessi»
*[[Charles Baudelaire]]
**''Those men get along best with women who can get along best without them''.
*[[Charles Bukowski]]
**L'individuo equilibrato è un pazzo (''The well balanced individual is insane''): ''Taccuino di un vecchio sporcaccione'' (un'edizione integrale)
**''La donna non è niente più che alcune parole'': ''Notations from a Muddled Indolence'', da ''At Terror Street and Agony Way''
***Anche in ''The Roominghouse Madrigals''.
***Non è in ''Poesie (1955-1973)''.
***E' sicuramente in uno di questi 3 libri: ''Notte imbecille'', ''Non c'è niente da ridere'', ''Nato per rubare rose''.
**Scrivere poesie non è difficile: "the living that is sometimes difficult", ''Urla dal balcone''.
**Parlare di morte è come parlare di denaro: da ''Notte imbecille''.
**Ti aspetti di trovare poesia: da ''Notte imbecille''.
*[[Charles Caleb Colton]]
**Molte citazioni potrebbero provenire da ''Lacon''.
*[[Charles Dickens]]
**Trovare traduzioni:
***Bere gin: da ''Sketches by Boz'' (''Trilogia di Londra'').
***Con l'affetto: da ''Martin Chuzzlewit''.
***La carità: da ''Martin Chuzzlewit''.
***Lega un albero: ''Dombey e Figlio''.
**''All the year round'', Vol.15, 1876, p.281.
*[[Clive Staples Lewis]]
**L'umanità non passa: da ''L'allegoria dell'amore''.
**Superato il primo choc da ''Il problema della sofferenza''.
====D====
*[[David Herbert Lawrence]]
**Conosciamo questi nuovi: Art-Nonsense and Other Essays di Eric Gill (recensione)
**La pornografia: da ''Oscenità e pornografia''.
*[[Dean Acheson]]
**''I try to be as philosophical as the old lady from Vermont who said that the best thing about the future is that it only comes one day at a time''.
*[[Denis Diderot]]
**Con la virtù: lettera del 18 luglio 1762 a Sophie Volland (''Siamo tutti libertini. Lettere a Sophie Volland. 1759-1762'').
**Ho visto spesso un attore: ''Paradosso sull'attore''
**L'amore toglie: ''Paradosso sull'attore''
*[[Diego Abatantuono]]
** Epoca(?)
** Indipendente di venerdì 18 dicembre 1993.
*[[Dino Risi]]
**Intervista al settimanale ''Oggi'' del 31 maggio 1993.
====E====
*[[Edgar Allan Poe]]
**Dichiarare la propria viltà: Marginalia ?
*[[Edith Wharton]]
**''I ragazzi''
*[[Edmund Burke]]
**È nell'interesse del mondo: lettera a Samuel Span, 23 aprile 1778
*[[Elio Toaff]]
**''Mehr als alle anderen haben wir Gelegenheit gehabt, dieGüte und Edelmütigkeit des Papstes während der Jahre der Verfolgung und des Schreckens kennenzulernen.'' (''Frankfurter Allgemeine Zeitung'', 4 marzo 1963)
*[[Émile Zola]]
**La civiltà non raggiungerà: [https://quoteinvestigator.com/2018/06/29/last-stone/]
*[[Ennio Flaiano]]
**''Coraggio, il meglio è passato'': citato ne ''[[La terrazza]]'', di Scola (1980).
*[[Enzo Biagi]]
**Sette, 2004 (Diciamoci tutto)
*[[Eric Ambler]]
**''La maschera di Dimitrios'' (edizione integrale).
*[[Erich Fromm]]
*[[Erich Maria Remarque]]
**Potresti diventare: Arco di trionfo
*[[Ernest Hemingway]]
**Mai pensare: Introduzione a ''Treasury for the free world''.
**Essere un padre di successo: ''Papa Hemingway''.
**Non confondere: ''Papa Hemingway''.
*[[Eugène Ionesco]]
**È la nostra propria mediocrità: da ''Il solitario''.
*[[Eugenio Montale]]
# Versi di Luca Ghiselli?
*[[Ezra Pound]]
**La vostra mente: ''Portrait d'une femme''
====F====
*[[Fernando Pessoa]]
**1. ''Cessa o teu canto''.
*[[Francis Scott Fitzgerald]]
**A diciotto anni: da ''Maschiette e filosofi''.
**Mostratemi un eroe: ''Notebook E'' (1945).
*[[François de La Rochefoucauld]]
**Le promesse di certi uomini sono come sabbie mobili che viste da lontano sembrano solide e sicure ma si rilevano inconsistenti e insidiose.
***Nulla su Google Libri, in italiano, inglese o francese.
***Niente negli archivi dei giornali.
***Contiene un possibile errore: ''rilevano'' invece di ''rivelano''.
***Non è nelle ''Massime''.
***Non è nelle ''Massime'' di [[Marguerite de la Sablière]].
***Inserita nel 2006, non si trova prima del 30 giugno 2002.
*[[François-René de Chateaubriand]]
**Il cuore sente: Saggio sulle rivoluzioni
*[[Françoise Sagan]]
**Castello in Svezia
*[[Franz Kafka]]
**Ogni rivoluzione evapora: ''Colloqui con Kafka''.
**La giovinezza: ''Colloqui con Kafka''.
*[[Friedrich Nietzsche]]
**Che differenza resta... : ''Nachgelassene Fragmente'', 14, 159.
***Non è in ''La volontà di potenza'' (Bompiani).
***Rimangono da controllare ''La volontà di potenza'' (N&C) e ''Frammenti postumi''.
**E io sopporto soltanto: ''Frammenti postumi'', 8, 2.
*[[Friedrich Schiller]]
**È pericoloso svegliare: ''La canzone della campana''.
**La pace raramente: ''Guglielmo Tell''.
**La vita è solo errore: Cassandra.
*[[Friedrich Schlegel]]
**''So ist es denn endlich dahin gekommen, daß nachdem erst die Revolution von unten, dann die Revolution von oben, ihre volle Zeitperiode hindurch ausgewütet hatten, nun noch ein neues politisches Unheilsphänomen, als erstes eigentümliches Zeichen der neuesten, eben jetzt beginnenden Epoche hervorbricht. Ich möchte es die Revolution aus der Mitte heraus nennen.'' Signatur des Zeitalters, in: Concordia. Eine Zeitschrift
====G====
*[[Gabriel Garcia Marquez]]
**Mi sembra che dall'impero romano: intervista, Messaggero del 7 settembre 1992.
*[[Galeazzo Ciano]]
**Potrebbe essere di [[Giuseppe Bottai]], dal ''Diario''.
*[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]]
**L'istruzione è: Lineamenti di filosofia del diritto, Aggiunte redatte da Eduard Gans, § 151.
*[[George Eliot]]
**''Avete delle parole così forti'': Felix Holt.
**I pensieri (''Our thoughts are often worse than we are''): Scenes of Clerical Life.
**''L'inizio del pentimento'': Felix Holt.
**''La crudeltà'': Scenes of Clerical Life (Janet's Repentance).
**''La vita può essere misurata'': Felix Holt.
**''La razza è più forte del pascolo.'': Silas Marner.
**''Niente è così bello'': Silas Marner.
**''Non c'è alcuna vita privata'': Felix Holt.
**''I have the conviction that excessive literary production is a social offense'': lettera (1871), in J.W. Cross, ed., George Eliot's Life as Related in Her Letters and Journals (1885)
**''Un pugno'' (Blows are sarcasms turned stupid): Felix Holt.
** I remember how, at Cambridge, I walked with her once in the Fellows’ Garden of Trinity, on an evening of rainy May; and she, stirred somewhat beyond her wont, and taking as her text the three words which have been used so often as the inspiring trumpet-calls of men—the words God, Immortality, Duty—pronounced, with terrible earnestness, how inconceivable was the first, how unbelievable the second, and yet how peremptory and absolute the third. [https://www.bartleby.com/309/1001.html]
*<del>[[Georges Bernanos]]</del> {{fatto}}
*[[George Bernard Shaw]]
**Che tu creda o no: ''Androclo e il leone''.
**L'uomo può arrivare: ''Candida''
**Mi piace la convalescenza: ''Torniamo a Matusalemme''
*[[George Orwell]]
**Chi è vincente ora: saggio ''Second Thoughts on James Burnham''
**Il fine di uno scherzo non è: Saggio ''Funny, but not vulgar''
**Il modo più veloce di finire una guerra è perderla: saggio ''Second Thoughts on James Burnham''
*[[George Santayana]]
**Il caos è un nome: ''Dominations and Powers''.
**Lo scetticismo è la castità dell'intelletto: ''Scetticismo e fede animale''.
*[[Giacomo Casanova]]
**Fonti in [[:de:Giacomo Casanova|de.wikiquote]]. Il guaio di Casanova è che ha scritto in francese, serve una traduzione.
*[[Gianfranco Funari]]
**La donna più importante: Novella 2000 del 29 maggio 1993.
*[[Giorgio Manganelli]]
**Serve a qualcosa il paradiso? O la sua perfezione include l'inutilità?
***Prima di gennaio 2000.
***Niente negli archivi di Repubblica, Corriere della Sera e La stampa.
***Checklist:
****<del>''[[Hilarotragoedia]]'', Feltrinelli, Milano, I ed. 1964; Adelphi, Milano, 1987</del>
**** <del>''La Letteratura come menzogna'', Feltrinelli, Milano, 1967; Adelphi, Milano, 1985</del>
**** <del>''Nuovo commento'', Einaudi, Torino, 1969; Adelphi, Milano, 1993</del>
**** <del>''Agli dèi ulteriori'', Einaudi, Torino, 1972; Adelphi, Milano, 1989</del>
**** <del>''Lunario dell'orfano sannita'', Einaudi, Torino, 1973; Adelphi, Milano, 1991</del>
**** <del>''Cina e altri orienti'', Bompiani, Milano, 1974; Adelphi, Milano, 2013</del>
**** ''In un luogo imprecisato'', Rai, Roma, 1974
**** ''A e B'', Rizzoli, Milano, 1975
**** ''Sconclusione'', Rizzoli, Milano, 1976
**** <del>''Pinocchio: un libro parallelo'', Einaudi, Torino, 1977; Adelphi, Milano, 2002</del>
**** ''Cassio governa a Cipro'', Rizzoli, Milano, 1977
**** <del>''Centuria: cento piccoli romanzi fiume'', Rizzoli, Milano, 1979; a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1995</del>
**** ''Amore'', Rizzoli, Milano, 1981
**** ''Angosce di stile'', Rizzoli, Milano, 1981
**** <del>''Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi'', Rizzoli, Milano, 1982; a cura di [[Salvatore Silvano Nigro]], Adelphi, Milano, 2017</del>
**** ''Dall'inferno'', Rizzoli, Milano, 1985; Adelphi, Milano, 1998
**** ''Tutti gli errori'', Rizzoli, Milano, 1986
**** ''Laboriose inezie'', Garzanti, Milano 1986
**** ''Rumori o voci'', Rizzoli, Milano, 1987
**** <del>''Salons'', Franco Maria Ricci, Milano, 1987, Adelphi, Milano, 2000</del>
**** <del>''Improvvisi per macchina da scrivere'', Leonardo, Milano, 1989; Adelphi, Milano, 2003</del>
**** ''Antologia privata'', Rizzoli, Milano, 1989; Quodlibet, Macerata, 2015
**** G. Manganelli-[[Cesare Garboli]], ''Cento libri per due secoli di letteratura'', Archinto, Milano, 1989
**** <del>''Encomio del tiranno: scritto all'unico scopo di fare dei soldi'', Adelphi, Milano, 1990</del>
**** ''Due lettere di Giorgio Manganelli'', Adelphi, Milano, 1990
**** <del>''La palude definitiva'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1991</del>
**** <del>''Il presepio'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del>
**** <del>''Esperimento con l'India'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del>
**** <del>''Il rumore sottile della prosa'', a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1994</del>
**** <del>''La notte'', a cura di Salvatore Silvano Nigro, Adelphi, Milano, 1996.</del>
**** <del>''Le interviste impossibili'', Adelphi, Milano, 1997</del>
**** ''Il delitto rende ma è difficile'', con un'intervista alla figlia Lietta a cura di [[Ugo Cornia]], Comix, Modena, 1997
**** ''Solo il mio corpo è reale : note su Stephen Spender'', a cura di Luca Scarlini, Via del vento, Pistoia, 1997
**** ''De America: saggi e divagazioni sulla cultura statunitense'', a cura di Luca Scarlini, Marcos y Marcos, Milano, 1998
**** ''Contributo critico allo studio delle dottrine politiche del '600 italiano'', a cura di Paolo Napoli, con un saggio introduttivo di [[Giorgio Agamben]], Quodlibet, Macerata, 1999
**** ''Le foglie messaggere. Scritti in onore di Giorgio Manganelli'', a cura di Viola Papetti, Editori riuniti, Roma, 2000 [contiene inediti]
**** ''Cerimonie e artifici : scritti di teatro e di spettacolo'', a cura di Luca Scarlini, Oedipus, Salerno, 2000
*****Niente in ''La favola pitagorica'', ''Ti uccidero, mia capitale'', ''Concupiscenza libraria'', ''Un'allucinazione fiamminga'', ''L'isola pianeta e altri settentrioni'', ''Vita di Samuel Johnson'', ''La penombra mentale''.
***Niente in Alda Merini, ''La scopata di Manganelli''
*[[Giovanni Falcone]]
**1. Non è in ''Cose di Cosa Nostra''.
*[[Giovanni XXIII]]
**''I fioretti di papa Giovanni'', Henri Fesquet.
*[[Gilbert Keith Chesterton]]
**Il vero modo: ''I vantaggi di avere una sola gamba'' in ''Tremendous Trifles'' (''Tremende bazzecole'')
*[[Gore Vidal]]
**Il sesso: ''Sex, Death and Money''.
*[[Guillaume Apollinaire]]
**''Una struttura diventa'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''La geometria è'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''L'amore'': da ''Adieu!'', in ''Poèmes à Lou''.
*[[Günter Grass]]
**Art is uncompromising and life is full of compromises. ―Quoted by Arthur Miller in the Paris Review, 1966
*[[Gustave Flaubert]]
**I coniugi: Lettera, 25 gennaio 1880.
**Il cuore: 19 gennaio 1840.
**L'auteur dans son œuvre doit être comme Dieu dans l'univers...
*[[Guy de Maupassant]]
**La storia: Sull'acqua (l’histoire, cette vieille dame exaltée et menteuse)
====H====
*[[Henrik Ibsen]]
**Gli amici: André Gide, prefazione a Conjdon: Friends are dangerous, not so much for what they make us do as for what they keep us from doing. (from the Correspondence)
*[[Henri Bergson]]
**''Le due fonti della morale e della religione''
*[[Henri Duvernois]]
**Jamais, je le sens bien, sa présence sera à la hauteur de son absence. ''Une dame heureuse''
*[[Henri Michaux]]
**''Brecce''.
*[[Henry David Thoreau]]
**Gli amici non vivono: ''Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack'' (parte omessa in ''Opere scelte'')
**Il massimo che posso fare per un amico: Diario (7 febbraio 1941)
*[[Henry Fielding]]
**A chi nulla è stato dato: ''Joseph Andrews''
*[[Henry Miller]]
**Il surrealismo: ''“An Open Letter to Surrealists Everywhere,” The Cosmological Eye'' (Lettera aperta ai surrealisti d'ogni paese, in ''Max e i fagociti bianchi'').
**La storia del mondo: "Domenica dopo la guerra".
*[[Hermann Hesse]]
**Il prodigio della...: Die Welt im Buch
**La funzione del poeta: ''Sull'amore'' (?)
*[[Honoré de Balzac]]
**''Ce qui fait les qualités du mari qu'on aime fait les dèfauts du mari qu'on n'aime pas''.
**''L'amour a horreur de tout ce qui n'est pas lui - même'': ''Il giglio della valle''.
**La gloria è un veleno: ''Una figlia d'Eva''.
**''Le vieillard est un homme qui a diné et qui regarde les autres manger'': ''Correspondance''
====I====
*[[Ian McEwan]]
**''L'amore fatale''
**''A new license for liberty'', Guardian (30 aprile 1990), p. 19.
** Guardian (London, May 26, 1983).
*[[Ignazio Cantù]]
**Alcune citazioni potrebbero essere del fratello, [[Cesare Cantù]].
*[[Ignazio Silone]]
**Due citazioni tratte da discorsi pubblici (?), difficile reperire una trascrizione precisa.
***''Comunisti ed ex comunisti'': prima del 1961.
*[[Immanuel Kant]]
**Che cosa significa orientarsi nel pensiero.
*[[Indro Montanelli]]
**''Ci manca un Berlinguer'': da ''La Voce'', fra il 22 marzo 1994 e il 12 giugno 1994.
**In un'intervista alla Stampa: dal Giornale del 20 maggio 1993.
**Sempre più si diffonde sulla nostra stampa: da ''Il giornale'', 29 maggio 1993.
**Sulle donne s'è detto di tutto: La Voce, 1994.
**Un giorno dissi al cardinal Martini: ''Il Venerdì'' di Repubblica, 21 gennaio 1994.
*[[Isaac Asimov]]
**Credo che sia impossibile: ''Yours, Isaac Asimov''.
*[[Ivy Compton-Burnett]]
**''Madre e figlio''.
====J====
*[[Jack London]]
**''Un osso'': da ''La strada''.
*[[Jack Kerouac]]
**''Una tazza di caffè'': ''Angeli di desolazione''.
*[[Jacques Lacan]]
**L'amore: ''Seminario XII'', in ''Altri scritti''.
*[[James Joyce]]
**Nessuna penna: ''Lettere''.
**Qual è l'età: ''Ulisse''.
*[[Jean Cocteau]]
**Ciò che il pubblico critica in voi: ''Il gallo e l'arlecchino''
**Il poeta è un: ''Secrets de beauté''
**La massa: ''Secrets de beauté''
**Barabba: ''Il gallo e l'arlecchino''
**Un artista: ''Il gallo e l'arlecchino''
*[[Jean Genet]]
**Chi non ha mai provato: ''Un Captif Amoureux''.
**Chiunque conosca un fatto: ''Un Captif Amoureux''.
*[[Jean-Jacques Rousseau]]
**È soprattutto nella solitudine: ''Le confessioni''.
**Il rimorso dorme: ''Le confessioni''.
**Val molto di più avere: ''Le confessioni''.
*[[Jean-Paul Sartre]]
**Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri: I sequestrati di Altona, atto 1, sc. 1.
*[[Jiddu Krishnamurti]]
**Quando c'è l'Amore: ''L'uomo alla svolta''.
*[[Johann Gottlieb Fichte]]
**L'uomo che si isola: ''Sistema di etica''.
*[[Johann Wolfgang von Goethe]]
**Agli stupidi: Faust - ''Wie sich Verdienst und Glück verketten Das fällt den Thoren niemals ein''
**I love those who yearn for the impossible: Faust.
**Chi possiede arte: Xenia?
**Ciascuno vede: Faust, prologo.
**L'azione è tutto: Faust
**La mia pace è perduta: Faust.
**L'età non ci rende: Faust, prologo
**L'uomo è uomo: I dolori del giovane Werther.
**L'uomo sbaglia: Faust, 3, 7
**Monotona cosa è l'uman genere: I dolori del giovane Werther.
**Non si è mai soli in pochi: Faust, I, 4036.
**Una perfetta contraddizione: Faust
*[[John David Barrow]]
**Da ''L'universo come opera d'arte''.
*[[John Fowles]]
** La donna del tenente francese
*[[Jorge Luis Borges]]
**Nous ne croyons plus au progrès, quel progrès! (citato in Nestor Ibarra, ''Borges et Borges'')
**Il vantaggio di avere: “Harto de los laberintos,” entrevista con César Fernández Moreno, Mundo Nuevo 18, (Dec. 1967)
*[[José Ortega y Gasset]]
**Il poeta: ''La disumanizzazione dell'arte''.
**La biografia: {{en}} ''In Search of Goethe from Within: Letter to a German'', {{it}} ''Goethe. Un ritratto dall'interno'' (?)
*[[Joseph Conrad]]
**La critica: da ''Lo specchio del mare''.
**Solo l'immaginazione: ibidem?.
*[[Jules Renard]]
**Scrivere: Leçons d'écriture et de lecture, 13 aprile 1895.
====K====
*[[Khalil Gibran]]
**''The vision: reflections on the way of the soul''[http://4umi.com/gibran/vision/7]
*[[Karen Blixen]]
**L'uomo e la donna: ''Racconti d'inverno''.
*[[Karl Ludwig Börne]]
**''Ankündigung der Waage''.
*[[Karl Kraus]]
**Ben venga il caos: da ''La muraglia cinese''.
*[[Karl Marx]]
**Ogniqualvolta vien posta in discussione una determinata libertà, è la libertà stessa in discussione.: ''Dibattiti sulla libertà di stampa e sulla pubblicazione delle discussioni alla Dieta'', in ''Scritti politici giovanili''.
====L====
*[[Laurence Sterne]]
**''Men tire themselves in pursuit of rest'': The Koran
*[[Laurens van der Post]]
**''Il mondo perduto del Kalahari''
**''Il cuore dell'Africa''
*[[Lev Tolstoj]]
**Il segreto della felicità: una citazione simile è attribuita a [[James Matthew Barrie]]: «The secret of happiness is not in doing what one likes, but in liking what one has to do», ma non è rintracciabile nelle sue opere.
**Se i macelli...:
***La maggior parte delle fonti la attribuiscono a [[Paul McCartney]]; [http://www.postchronicle.com/cgi-bin/artman/exec/view.cgi?archive=180&num=279211 McCartney] stesso dice di ripeterla spesso.
***Google Libri non dà risultati in inglese o in russo in alcuna opera di Tolstoj.
**Tutte le idee: ''Guerra e pace'', epilogo, parte I, cap. XVI.
**Tutti pensano a cambiare: [http://books.google.com/books?id=kVBYAAAAMAAJ&hl=it&dq=%22thinks%20of%20changing%22%20inauthor:Tolstoy&ei=lIJqTPfhFouOjAe8_vmBAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA]
**Tutto, ogni cosa: ''Guerra e pace'', libro IV, parte I, cap. XVI.
*[[Luc de Clapiers de Vauvenargues]]
**N. 590.
*[[Ludwig Wittgenstein]]
**Niente in '''Pensieri diversi'''
**Sentiamo dire: ''Grammatica filosofica''
*[[Luigi Einaudi]]
**Discorso del 1954 (?); di sicuro prima del 1960.
*[[Luigi Pirandello]]
**E' un verso della canzone ''Camminando'' di [[Massimo Di Cataldo]]. Citazione o fonte?
====M====
*[[Manlio Sgalambro]]
**[[Il cavaliere dell'intelletto]]
**Per la terribile semplicità delle idee che la tradizione filosofica ci impone, più che fare direi che il compito dell'ora è disfare.
*[[Marcel Proust]]
**È meglio sognare la propria vita: da ''I piaceri e i giorni''.
**Il ritornello che un orecchio: da ''I piaceri e i giorni''.
*[[Marguerite Duras]]
**''La vita materiale''.
*[[Marguerite Yourcenar]]
** Il tuo nome: da ''I doni di Alcippe''.
**Si è schiantato un cielo: da ''I doni di Alcippe''.
**Noi abbiamo una sola vita: da ''Pellegrina e straniera''.
**Non ho l'impressione: Alfredo Cattabiani, "Quel contatto ineffabile con l'Eterno", il Tempo, 19 dicembre 1987, p.3.
**La morte s'avvicina: da ''I doni di Alcippe''.
*[[Marlene Dietrich]]
**Controllare ''Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri''.
*[[Mario Soldati]]
**Ho contattato personalmente il sito comitatomariosoldati.it: mi hanno risposto che Kezich lo ha riportato sul Corriere della sera, senza fornirmi però una data. Nessun risultato tuttavia nell'archivio del Corriere (1992-oggi).
**Prima del 1986.
*[[Mario Vargas Llosa]]
**Lettere...
*[[Marshall McLuhan]]
**Sunday Times Magazine, 26 marzo 1978
**La bomba: ''Il medium è il messaggio''.
*[[Martin Heidegger]]
**La grandezza: ''Domande fondamentali della filosofia''
**Il colloquio: da ''La poesia di Hölderlin''.
*[[Matilde Serao]]
**''Corriere di Roma'' del 19 settembre 1886: "Ascende la carrozza fra le prime macchie, rade ancora, e gira intorno ad una collina, scoprendo ogni tanto con l’occhio l’immenso Jonio glaciale senza una vela. Lievemente l’aria rinfresca. Ecco Stilo, una piccola città bruna bruna, antica, medievale, fabbricata a mezza costa; cittadina fiera e malinconica con le sue chiese antiche. Si traversa Stilo: le calabresi dal volto pallido vi guardano senza curiosità da dietro piccoli vetri delle loro finestre. La vegetazione poi diventa sempre montanara e si gira sui fianchi della montagna, ora seppellendosi fra gli alberi, ora rasentando un precipizio spaventoso. Qui e là spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non dunque questo paese è Ferdinandea? No, questo è Pazzano: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell’aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, già riattivate (dal Fazzari) rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere."
*[[Max Beerbohm]]
**Le donne: Zuleika Dobson
*[[Max Frisch]]
**Niente in ''Stiller''.
*[[Max Nordau]]
**God is the name that from the beginning: da ''Morals and the Evolution of Man''.
*[[Michel Foucault]]
**Introduzione a Ludwig Binswanger, ''Sogno ed esistenza''. Anche in ''Il sogno''.
*[[Miguel de Cervantes]]
**Diffida: da ''Novelle esemplari''.
*[[Molière]]
**Preferisco un vizio: ''Anfitrione'', Act I, sc. iv.
*[[Monica Vitti]]
**Venerdì di Repubblica del 25 agosto 1995.
*<del>[[Montesquieu]]</del> {{fatto}}
====N====
*[[Nadežda Jakovlevna Mandel'štam]]
**Le mie memorie
*[[Napoleone]]
**Che cos'è allora, questa verità storica, nella maggior parte dei casi? Una favola convenzionale, come fu ingegnosamente definita. (Memoriale)
**So che bisogna dare a Dio ciò che è di Dio, ma il Papa non è Dio. (16 marzo 1811)
*<del>[[Niccolò Tommaseo]]</del> {{fatto}}
*[[Nicola Abbagnano]]
**Dovrebbe essere in un articlo de ''Il Giornale'', 1981-1983.
*[[Nino Manfredi]]
**Io vengo dal bestialismo: ''Epoca'', 1993.
*[[N. Scott Momaday]]
**Una parola: Il viaggio a Rainy Mountain
*[[Norman Douglas]]
**La scuola: ''How about Europe''.
====O====
*<del>[[Oreste Benzi]]</del> {{fatto}}
====P====
*[[Paolo Rossi]]
**Quello che succede in Italia: ''L'Indipendente'' di giovedì 30 novembre 1995.
*[[Pablo Neruda]]
**L'amore è breve: da ''20 Poesie d'amore e una Canzone disperata'' (Posso scrivere i versi...)
*[[Paolo Villaggio]]
**Fantozzi è anche un terapeuta: al Messaggero di lunedì 10 gennaio 1994.
**Ho nostalgia degli anni Cinquanta: durante la trasmissione tv ''Babele'' di domenica 13 giugno 1993.
**La tv è più pericolosa: ''Giornale'' di sabato 16 luglio 1994.
*[[Paul Valéry]]
**All'inizio: Dialogo dell'albero
**Mettons en commun ce que nous avons de meilleur et enrichissons nous de nos mutuelles différences.
**Bisogna: Moralités (Tel quel)
*<del>[[P. D. James]]</del> {{fatto}}
*[[P. G. Wodehouse]]
**capelli grigi: ''Diario segreto''.
**Critico: ''Le avventure di Sally''.
**Telegrammi: ''Tanto di cappello a Jeeves''.
*[[Pedro Calderón de la Barca]]
**''Mujer, llora y vencerás''.
*[[Pier Paolo Pasolini]]
**'''Non''' è in ''Petrolio''.
====R====
*[[Raffaella Carrà]]
**intervista al Giornale del 27 gennaio 1996.
*[[Rainer Maria Rilke]]
**Che cosa è mai... : ''Su Rodin''.
**Così noi viviamo...: ''Sonetti a Orfeo'' (?)
*[[Ralph Waldo Emerson]]
**Attacca il tuo carro: <del>''Società e solitudine''</del>.
**Dobbiamo essere cortesi: ''Condotta di vita''.
**È una regola: ''Social aims''.
**È una superstizione: ''Condotta di vita''.
**Solo la poesia: <del>''Società e solitudine''.</del>
**Un impero: ''The Young American''.
**Un uomo: ''The Sovereignty of Ethics''.
**[http://www.bartleby.com/90/ Opere complete]
*[[Raymond Chandler]]
**A really good detective never gets married: ''"Casual Notes on the Mystery Novel" (essay, 1949), first published in Raymond Chandler Speaking (1962)''
**Almeno la metà: da ''Casual Notes on the Mystery Novel''
**Boston: da ''Selected Letters of Raymond Chandler''.
**The more you reason the less you create: da ''Selected Letters of Raymond Chandler'' e ''Raymond Chandler Speaking''.
**If my books had been any worse: Raymond Chandler Speaking.
**...it is a lesson in how not to write for the movies: ''Selected Letters of Raymond Chandler''.
**By his standards anyone who noticed how many walls the room had: ''Selected Letters of Raymond Chandler''.
*[[Raymond Queneau]]
**Il diario intimo di Sally Mara (?); Sally plus intime (!).
*[[Robert A. Heinlein]]
**<del>''Il gatto che...''.</del>
*[[Robert de Flers]]
**Les livres sont des amis parfaits, ils sont accueillants et discrets, ils écoutent tous les secrets qu'on leur raconte et ils se gardent de les répéter. Aucune indulgence ne peut être comparée à la leur. Il n'y a qu'une chose qu'ils ne peuvent souffrir c'est d'être prêtés. Quand on les prête, ils sont si vexés qu'ils ne reviennent jamais.
*[[Robert Louis Stevenson]]
**Datemi quel giovanotto (For God's sake give me the young man who has brains enough to make a fool of himself!): ''Crabbed Age and Youth'' (in ''Virginibus puerisque''?)
*[[Robert Musil]]
**''Gli ideali hanno strane proprietà'': da ''The German as Symptom'', in ''Precision and Soul. Essays and Addresses''.
**''Es hat keinen Sinn, Sorgen im Alkohol ertränken zu wollen, denn Sorgen sind gute Schwimmer''.
*[[Roberto Gervaso]]
*<del>[[Roland Barthes]]</del> {{fatto}}
*[[Rudyard Kipling]]
**Alla legione dei perduti...: ''Gentlemen-Rankers''.
**Anche se il Tuo Potere...: ''McAndrew's Hymn''.
**Il potere...: [http://www.thisdayinquotes.com/2011/03/power-without-responsibility.html]
====S====
*[[Samuel Beckett]]
**Che cosa so: Basta
**Com'è difficile parlare: Molloy
**Dove sono: L'innominabile
**Il sole risplende: Murphy
**Questo è ciò che potrebbe essere l'inferno: Cenere.
*[[Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort]]
**''Massime, pensieri, caratteri e aneddoti'': In fatto di sentimenti, ciò che può essere valutato non ha valore.
*[[Simone de Beauvoir]]
**''La forza delle cose'' (''J’ai vécu tendue vers l’avenir et maintenant, je me récapitule, au passé : on dirait que le présent a été escamoté. J’ai pensé pendant des années que mon œuvre était devant moi, et voilà qu’elle est derrière: à aucun moment elle n’a eu lieu; ça ressemble à ce qu’on appelle en mathématiques une coupure, ce nombre qui n’a de place dans aucune des deux séries qu’il sépare'').
*[[Simone Weil]]
**Qui penserait à Dieu s'il n'y avait pas de mal au monde?
*[[Soren Kierkegaard]]
**At the bottom of enmity between strangers lies indifference. The Journals of Soren Kierkegaard: A Selection, no. 1144, journal entry for 1850, ed. and trans. by Alexander Dru (1938).
**La sola antitesi: In vino veritas.
**Ogni uomo: L'ora/L'istante (every human being is by nature a born hypocrite).
**Uscirò dal cerchio: Aut aut (ed. integrale).
*[[Stefania Sandrelli]]
**Venerdì di Repubblica dell'8 marzo 1996
*[[Stendhal]]
**''Je ne sais pas qui a donné l'idée de planter une ville au milieu de ce sable'': lettera del 3 novembre 1806.
*[[Sun Tzu]]
**Nessun riscontro ne ''L'arte della guerra''.
*[[Susan Sontag]]
**L'interpretazione: da ''Contro l'interpretazione''.
====T====
*[[T. S. Eliot]]
**La completa eguaglianza: ''Appunti per una definizione della cultura''.
*[[Theodor W. Adorno]]
**Niente in ''Minima moralia'', ''Teoria estetica''.
*[[Thomas Mann]]
**Trovare ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''.
**Una grande verità: ''La posizione di Freud nella storia dello spirito moderno'' in ''Scritti minori'' o ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''.
*[[Tom Cruise]]
**Mi hanno insegnato: ''Messaggero'', 9 agosto 1992
====U====
*[[Umberto Eco]]
**Aristotele: 7, supplemento del Corriere della sera, 1995.
*[[Ursula Le Guin]]
**È troppo intelligente: Dancing at the Edge of the World
**I bambini della rivoluzione: Dancing at the Edge of the World
**La mia immaginazione: "The Creatures on My Mind" in Unlocking the Air and Other Stories
**Se la narrativa scientifica: Dancing at the Edge of the World
====V====
*[[Valerio Magrelli]]
**Possibile citazione completa: Gioco d’azzardo. È il contrario del gioco, ed è assurdo che abbia lo stesso nome. Mentre il gioco è fondato sulla possibilità di maneggiare le proprie forze, il gioco d’azzardo è basato sul rifiuto di agire: in un caso c’è l’azione, nell’altro la passione.
*[[Victor Hugo]]
**La religione: Préface philosophique (?)
*<del>[[Virginia Woolf]]</del> {{fatto}}
*<del>[[Vladimir Nabokov]]</del> {{fatto}}
*[[Voltaire]]
**Amici miei: ''Dialogues et entretiens philosophique'' (Mes amis , ou les astres sont de grands géomètres)
**Che cos'è la politica: ''Annales de l'Empire depuis Charlemagne'' (mais la politique est-elle autre chose que l'art de mentir à propos)
**Il superfluo: ''La felicità mondana: Il mondano''
**La paura: ''La paix vaut encore mieux que la veritè'' (lettera alla marchesa Marie de Vichy Chamrond Du Deffand, 7 dicembre 1768)
**Nulla è perduto: ''Adelaide du Guesclin''
**Un proverbio saggio: La cena del conte di Boulainvilliers
====W====
*<del>[[Walter Benjamin]]</del> {{fatto}}
*[[William Blake]]
**''Una verità detta con tristi intenti...'': ''Auguries of Innocence'' (Pickering)
**''Se il Sole e la Luna dovessero dubitare.. '': ''Auguries of Innocence''.
**''Ero arrabbiato con il mio amico...'': ''A Poison Tree'', ''Songs of Experience''.
**''La crocefissione...'': ''The Four Zoas''
**''Essendo infinito...'': ''There is no natural religion''
**''Nulla è più spregevole...'': ''Annotations to An Apology for the Bible by R. Watson''.
**''Generalizzare vuol dire essere idioti'': ''Annotations to Sir Joshua Reynolds's Discourses'', pp. xvii–xcviii
**''Per la tua amicizia...'': da ''On friends and foes''.
*[[William Faulkner]]
**Stein, ''Intervista con William Faulkner''.
*[[William Golding]]
**Gli uomini producono il male: da ''The Hot Gates''.
*[[William S. Burroughs]]
**Parole, colori, luci, suoni: ''Scrittura creativa''.
*[[William Somerset Maugham]]
**Il critico: The Summing Up
**Il grado di civiltà: Our Betters
**L'amore è solo: The Summing Up
**Non credo: The circle
**Ogni produzione di un artista: The Summing Up
**Una donna si sacrificherà: The circle
*[[Wisława Szymborska]]
**''Posta letteraria''.
====...====
*Giulio Bora, Gianfranco Fiaccadori, Antonello Negri, Alessandro Nova, ''I luoghi dell'arte'', volume 3, Electa-Bruno Mondadori, Milano 2003
==''Focus''==
Ricerca delle fonti delle citazioni tratte da ''[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Speciale:Ricerca&limit=250&offset=0&profile=default&search=%22citato+in+focus%22&ns0=1&ns8=1&ns9=1&ns11=1&ns12=1 Focus]''.
*[[Giorgio Manganelli]]
**Niente in Google Libri.
**Niente ne ''La favola pitagorica'', ''Agli Dei ulteriori'', ''La palude definitiva'', ''Hilarotragoedia'', ''Pinocchio: un libro parallelo'', ''Le interviste impossibili'', ''Esperimento con l'India'', ''Centuria'', ''Dall'inferno''.
**Niente nell'archivio del ''Corriere'' e de ''la Repubblica''.
*[[Hans Magnus Enzensberger]]
**''Questioni di dettaglio''.
*[[Marianne Moore]]
**''Unicorni di mare e di terra''.
*[[Pablo Picasso]]
**Primo riscontro: "Every act of creation is first of all an act of destruction". Rollo May, ''The Courage to Create'', 1975.
*[[Ronald Laing]]
**''La politica della famiglia''.
==Raccolte di citazioni==
<pre><ref>Da ''''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre>
<pre><ref>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre>
<pre><ref>Da ''''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre>
<pre><ref name=e /></pre>
<pre>''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</pre>
<pre><ref>Da ''''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. . ISBN 978-88-203-3911-1</ref></pre>
<pre><ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, n. . ISBN 88-04-43263-2</ref></pre>
<pre><ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. . ISBN 88-415-5890-3</ref></pre>
<pre><ref>Citato in Franca Rosti, ''Tra virgolette. Dizionario di citazioni'', Zanichelli, Bologna, 1995, p. . ISBN 88-08-09982-2</ref></pre>
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2022-08-14T15:39:55Z
Dread83
47
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Questa pagina nasce con l'intento di organizzare la ricerca delle fonti e il controllo delle citazioni.
__NOINDEX__
==Ricerca fonti==
{{indicedx}}
*[[:Categoria:Senza fonte in discussione|Senza fonte in discussione]]
*'''Voci [[:Categoria:Da controllare|da controllare]]'''.
**[[Utente:Dread83/Da controllare|Ultimi inserimenti]].
===Archivi storici di giornali===
*[http://ricerca.repubblica.it/ la Repubblica] - Dal 1984
**[http://periodici.repubblica.it/venerdi/ Il venerdì di Repubblica] - Dal 2005
*<del>[http://archiviostorico.corriere.it/ Corriere della Sera] - Dal 1992</del> a pagamento
*[http://www.lastampa.it/archivio-storico/ La Stampa] - Dal 1867 al 2005
**[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_query.jsp La Stampa] - Dal 1992
*[https://archivio.unita.news/ L'Unità] - 1946-2014
*[http://archiviostorico.gazzetta.it/sitesearch/ArchivioStoricoPay.html Gazzetta dello Sport] - Dal 1997
*[http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/ Adnkronos] - Dal 1996
*[http://dolciricordi.altervista.org/viaggiandofralestelle/giornali.html Tutti i giornali]
==Controllo==
(''Sono esclusi i film e i cronisti'')
====A====
*[[Abraham Lincoln]]
**Possibili fonti su [[:en:Abraham Lincoln|en.wiki]].
*<del>[[Abel Bonnard]]</del> {{fatto}}
*[[Achille Varzi]]
**Citazione riportata in siti su Nuvolari.
*[[Adolf Brand]]
**Citazione (frammentaria) copiata da Wikipedia; fonte sconosciuta.
*[[Adolf Hitler]]
**Voce mal messa;
**Le citazioni dal ''Mein Kampf'' sono prive di indicazioni bibliografiche.
*[[Agatha Christie]]
*[[Al Pacino]]
**Probabilmente da un film; alcuni indicano ''[[L'avvocato del diavolo]]'' e ''[[Il padrino]]'', ma non trovo riscontro.
*[[Albert Camus]]
**Non saremo: Intuitions, Youthful Writings
*[[Alberto Ronchey]]
**Niente sui 3 archivi; prima del 1997.
*[[Aldous Huxley]]
**Aveva...: Il tempo si deve fermare
**Forse la terra...: da Punto contro punto.
*[[Alexander Pope]]
**Ad ogni parola: ''Il ricciolo rapito''.
*[[Alexandre Dumas (figlio)]]
**Affari?: La Question d'argent
*[[Alfred de Musset]]
**Chiunque...: da ''Poesie nuove''.
*[[Amos Bronson Alcott]]
**To be ignorant of one's ignorance is the malady of the ignorant : ''Table talk''.
*[[Anatole France]]
**È nella natura umana: da ''Il libro del mio amico''.
**L'opinione degli altri: ''I desideri di Jean Servien''
**La gente che: ''Il delitto dell'accademico Sylvestre Bonnard''
**Lusingarsi di essere: ''Il delitto dell'accademico Sylvestre Bonnard''
**Solo gli uomini: ''L'anello di ametista'' (Solo gli uomini a cui non piacciono le donne si interessano agli abiti femminili. Gli uomini a cui le donne piacciono non si accorgono nemmeno di come son vestite.).
*[[André Gide]]
**C'è un limite (il est un degré dans la confidence que l'on ne peut dépasser sans artifice, sans se forcer): ''Correspondance: 1913-1934''
*[[Anita Loos]]
**''Gli uomini preferiscono le bionde''.
*[[André Malraux]]
**È difficile: ''Il tempo del disprezzo'', prefazione
*[[Anne Dickson]]
**Potrebbe trattarsi di uno scambio di persona.
**Ha scritto: ''Pensieri sotto il cuscino'', ''Pensieri sotto il cuscino per illuminare tutto l'animo'' (2 libri di aforismi?), ''Conversazioni difficili''.
*[[Antoine de Saint-Exupéry]]
**Chiunque ami (Quiconque aime d'abord l'approche de l'amour ne connaîtra point la rencontre): ''Cittadella''.
**La tecnologia (la macchina): ''Terra degli uomini''
**L'aeroplano: ''Terra degli uomini''
*[[Anton Čechov]]
**Forse: Taccuini (Quaderni).
**La buona educazione: Taccuini (Quaderni).
**La capacità: Taccuini (Quaderni).
**La morte: Biancafronte ?
*[[Antonin Artaud]]
**''Scritti di Rodez''.
*[[Antonio Tabucchi]]
**''Il racconto...'': da ''Racconti'' ?
***Niente in ''Notturno indiano'', ''Sogni di sogni''.
*[[Antonin Artaud]]
**Messaggi rivoluzionari
*[[Aristotele]]
**Amare è gioire: ''Etica eudemia'' (?)
**Ci si dovrebbe comportare: ''Etica nicomachea'' (?)
**Dopo che le abilità pratiche: ''Metafisica'' (?)
*[[Arthur Miller]]
**La parola: ''Dopo la caduta''.
*[[Arthur Schopenhauer]]
**Change alone is eternal, perpetual, immortal: attribuita.
**La felicità è come l'elemosina: ''Sulla felicità e sul dolore''.
**Il principio dell'onore: ''In-quarto''.
====B====
*[[Beato Angelico]]
**Vennero scritti due epitaffi, verosimilmente da Lorenzo Valla. Il primo, perduto, si doveva trovare su una lapide alla parete e recitava: «La gloria, lo specchio, l'ornamento dei pittori, Giovanni il Fiorentino è conservato in questo luogo. Religioso, egli fu un fratello del santo ordine di San Domenico, e fu lui stesso un vero servo di Dio. I suoi discepoli piangono la morte di un così grande maestro, perché chi troverà un altro pennello come il suo? La sua patria e il suo ordine piangono la morte di un insigne pittore, che non aveva uguali nella sua arte» .
*[[Benito Mussolini]]
**Molte citazioni sono in ''Scritti e discorsi''.
*** (Balbo) 1945.
*[[Bernardo Bertolucci]]
**Forse dal film ''[[Il tè nel deserto]]''
*[[Bertolt Brecht]]
**Tutte le arti: <del>Scritti sulla letteratura e sull'arte</del> Scritti teatrali (?)
*[[Bertrand Russell]]
**La filosofia è un tentativo...: Saggi impopolari
**Può sembrare strano che...: Religione e scienza
*[[Blaise Pascal]]
**L'eccitamento che un: '''Niente nelle opere complete'''; "The excitement that a gambler feels when making a bet is equal to the amount he might win times the probability of winning it" - Mathematical Maxims and Minims, Nicholas J. Rose, 1988. "Pascal argues that the value of a game is the prize to be won times the probability of winning it.", ''The Statistical Pioneers'', 1984.
**L'uomo è l'errore di Dio: '''Niente nelle opere complete'''; {{cfr}} [[Friedrich Nietzsche]], ''Il crepuscolo degli idoli'', "E che? L'uomo è soltanto un errore di Dio? Oppure Dio è soltanto un errore dell'uomo?". [[Isaac Bashevis Singer]], ''Siddah e Kuziba''.
**Non pensare quello che penso io: '''Niente nelle opere complete'''
**Ritengo che contro chiunque: '''Niente nelle opere complete'''. [[Émile Boutroux]], ''[[s:fr:Pascal_(Boutroux)/5|Pascal]]'': ''L’homme est un problème dont la solution ne se trouve qu’en Dieu''.
*[[Borís Leonídovič Pasternàk]]
**L'arte: ''Della modestia e del coraggio''.
**Sei l'ostaggio dell'eternità: dalla poesia ''Notte''.
====C====
*[[Camilla Cederna]]
**L'espresso, 1990.
*[[Carl Gustav Jung]]
**Il fanatismo altro non è se non un dubbio ipercompensato: ''Tipi psicologici''.
*[[Carlo Bo]]
**Possibile citazione completa: «L'uomo che legge, l'uomo che non vive senza libri è certo di poter opporre alla realtà che lo circonda una seconda e più vera realtà: alle cose contrappone le idee, agli oggetti i pensieri. Che cos'è in fondo un libro se non un frammento della seconda realtà sognata, ipotizzata, meditata? Il bisogno di leggere è prima di tutto il bisogno di restare con se stessi»
*[[Charles Baudelaire]]
**''Those men get along best with women who can get along best without them''.
*[[Charles Bukowski]]
**L'individuo equilibrato è un pazzo (''The well balanced individual is insane''): ''Taccuino di un vecchio sporcaccione'' (un'edizione integrale)
**''La donna non è niente più che alcune parole'': ''Notations from a Muddled Indolence'', da ''At Terror Street and Agony Way''
***Anche in ''The Roominghouse Madrigals''.
***Non è in ''Poesie (1955-1973)''.
***E' sicuramente in uno di questi 3 libri: ''Notte imbecille'', ''Non c'è niente da ridere'', ''Nato per rubare rose''.
**Scrivere poesie non è difficile: "the living that is sometimes difficult", ''Urla dal balcone''.
**Parlare di morte è come parlare di denaro: da ''Notte imbecille''.
**Ti aspetti di trovare poesia: da ''Notte imbecille''.
*[[Charles Caleb Colton]]
**Molte citazioni potrebbero provenire da ''Lacon''.
*[[Charles Dickens]]
**Trovare traduzioni:
***Bere gin: da ''Sketches by Boz'' (''Trilogia di Londra'').
***Con l'affetto: da ''Martin Chuzzlewit''.
***La carità: da ''Martin Chuzzlewit''.
***Lega un albero: ''Dombey e Figlio''.
**''All the year round'', Vol.15, 1876, p.281.
*[[Clive Staples Lewis]]
**L'umanità non passa: da ''L'allegoria dell'amore''.
**Superato il primo choc da ''Il problema della sofferenza''.
====D====
*[[David Herbert Lawrence]]
**Conosciamo questi nuovi: Art-Nonsense and Other Essays di Eric Gill (recensione)
**La pornografia: da ''Oscenità e pornografia''.
*[[Dean Acheson]]
**''I try to be as philosophical as the old lady from Vermont who said that the best thing about the future is that it only comes one day at a time''.
*[[Denis Diderot]]
**Con la virtù: lettera del 18 luglio 1762 a Sophie Volland (''Siamo tutti libertini. Lettere a Sophie Volland. 1759-1762'').
**Ho visto spesso un attore: ''Paradosso sull'attore''
**L'amore toglie: ''Paradosso sull'attore''
*[[Diego Abatantuono]]
** Epoca(?)
** Indipendente di venerdì 18 dicembre 1993.
*[[Dino Risi]]
**Intervista al settimanale ''Oggi'' del 31 maggio 1993.
====E====
*[[Edgar Allan Poe]]
**Dichiarare la propria viltà: Marginalia ?
*[[Edith Wharton]]
**''I ragazzi''
*[[Edmund Burke]]
**È nell'interesse del mondo: lettera a Samuel Span, 23 aprile 1778
**I grandi uomini: ''Great men are the guideposts and landmarks in the state'', discorso del 19 aprile 1774 (?)
*[[Elio Toaff]]
**''Mehr als alle anderen haben wir Gelegenheit gehabt, dieGüte und Edelmütigkeit des Papstes während der Jahre der Verfolgung und des Schreckens kennenzulernen.'' (''Frankfurter Allgemeine Zeitung'', 4 marzo 1963)
*[[Émile Zola]]
**La civiltà non raggiungerà: [https://quoteinvestigator.com/2018/06/29/last-stone/]
*[[Ennio Flaiano]]
**''Coraggio, il meglio è passato'': citato ne ''[[La terrazza]]'', di Scola (1980).
*[[Enzo Biagi]]
**Sette, 2004 (Diciamoci tutto)
*[[Eric Ambler]]
**''La maschera di Dimitrios'' (edizione integrale).
*[[Erich Fromm]]
*[[Erich Maria Remarque]]
**Potresti diventare: Arco di trionfo
*[[Ernest Hemingway]]
**Mai pensare: Introduzione a ''Treasury for the free world''.
**Essere un padre di successo: ''Papa Hemingway''.
**Non confondere: ''Papa Hemingway''.
*[[Eugène Ionesco]]
**È la nostra propria mediocrità: da ''Il solitario''.
*[[Eugenio Montale]]
# Versi di Luca Ghiselli?
*[[Ezra Pound]]
**La vostra mente: ''Portrait d'une femme''
====F====
*[[Fernando Pessoa]]
**1. ''Cessa o teu canto''.
*[[Francis Scott Fitzgerald]]
**A diciotto anni: da ''Maschiette e filosofi''.
**Mostratemi un eroe: ''Notebook E'' (1945).
*[[François de La Rochefoucauld]]
**Le promesse di certi uomini sono come sabbie mobili che viste da lontano sembrano solide e sicure ma si rilevano inconsistenti e insidiose.
***Nulla su Google Libri, in italiano, inglese o francese.
***Niente negli archivi dei giornali.
***Contiene un possibile errore: ''rilevano'' invece di ''rivelano''.
***Non è nelle ''Massime''.
***Non è nelle ''Massime'' di [[Marguerite de la Sablière]].
***Inserita nel 2006, non si trova prima del 30 giugno 2002.
*[[François-René de Chateaubriand]]
**Il cuore sente: Saggio sulle rivoluzioni
*[[Françoise Sagan]]
**Castello in Svezia
*[[Franz Kafka]]
**Ogni rivoluzione evapora: ''Colloqui con Kafka''.
**La giovinezza: ''Colloqui con Kafka''.
*[[Friedrich Nietzsche]]
**Che differenza resta... : ''Nachgelassene Fragmente'', 14, 159.
***Non è in ''La volontà di potenza'' (Bompiani).
***Rimangono da controllare ''La volontà di potenza'' (N&C) e ''Frammenti postumi''.
**E io sopporto soltanto: ''Frammenti postumi'', 8, 2.
*[[Friedrich Schiller]]
**È pericoloso svegliare: ''La canzone della campana''.
**La pace raramente: ''Guglielmo Tell''.
**La vita è solo errore: Cassandra.
*[[Friedrich Schlegel]]
**''So ist es denn endlich dahin gekommen, daß nachdem erst die Revolution von unten, dann die Revolution von oben, ihre volle Zeitperiode hindurch ausgewütet hatten, nun noch ein neues politisches Unheilsphänomen, als erstes eigentümliches Zeichen der neuesten, eben jetzt beginnenden Epoche hervorbricht. Ich möchte es die Revolution aus der Mitte heraus nennen.'' Signatur des Zeitalters, in: Concordia. Eine Zeitschrift
====G====
*[[Gabriel Garcia Marquez]]
**Mi sembra che dall'impero romano: intervista, Messaggero del 7 settembre 1992.
*[[Galeazzo Ciano]]
**Potrebbe essere di [[Giuseppe Bottai]], dal ''Diario''.
*[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]]
**L'istruzione è: Lineamenti di filosofia del diritto, Aggiunte redatte da Eduard Gans, § 151.
*[[George Eliot]]
**''Avete delle parole così forti'': Felix Holt.
**I pensieri (''Our thoughts are often worse than we are''): Scenes of Clerical Life.
**''L'inizio del pentimento'': Felix Holt.
**''La crudeltà'': Scenes of Clerical Life (Janet's Repentance).
**''La vita può essere misurata'': Felix Holt.
**''La razza è più forte del pascolo.'': Silas Marner.
**''Niente è così bello'': Silas Marner.
**''Non c'è alcuna vita privata'': Felix Holt.
**''I have the conviction that excessive literary production is a social offense'': lettera (1871), in J.W. Cross, ed., George Eliot's Life as Related in Her Letters and Journals (1885)
**''Un pugno'' (Blows are sarcasms turned stupid): Felix Holt.
** I remember how, at Cambridge, I walked with her once in the Fellows’ Garden of Trinity, on an evening of rainy May; and she, stirred somewhat beyond her wont, and taking as her text the three words which have been used so often as the inspiring trumpet-calls of men—the words God, Immortality, Duty—pronounced, with terrible earnestness, how inconceivable was the first, how unbelievable the second, and yet how peremptory and absolute the third. [https://www.bartleby.com/309/1001.html]
*<del>[[Georges Bernanos]]</del> {{fatto}}
*[[George Bernard Shaw]]
**Che tu creda o no: ''Androclo e il leone''.
**L'uomo può arrivare: ''Candida''
**Mi piace la convalescenza: ''Torniamo a Matusalemme''
*[[George Orwell]]
**Chi è vincente ora: saggio ''Second Thoughts on James Burnham''
**Il fine di uno scherzo non è: Saggio ''Funny, but not vulgar''
**Il modo più veloce di finire una guerra è perderla: saggio ''Second Thoughts on James Burnham''
*[[George Santayana]]
**Il caos è un nome: ''Dominations and Powers''.
**Lo scetticismo è la castità dell'intelletto: ''Scetticismo e fede animale''.
*[[Giacomo Casanova]]
**Fonti in [[:de:Giacomo Casanova|de.wikiquote]]. Il guaio di Casanova è che ha scritto in francese, serve una traduzione.
*[[Gianfranco Funari]]
**La donna più importante: Novella 2000 del 29 maggio 1993.
*[[Giorgio Manganelli]]
**Serve a qualcosa il paradiso? O la sua perfezione include l'inutilità?
***Prima di gennaio 2000.
***Niente negli archivi di Repubblica, Corriere della Sera e La stampa.
***Checklist:
****<del>''[[Hilarotragoedia]]'', Feltrinelli, Milano, I ed. 1964; Adelphi, Milano, 1987</del>
**** <del>''La Letteratura come menzogna'', Feltrinelli, Milano, 1967; Adelphi, Milano, 1985</del>
**** <del>''Nuovo commento'', Einaudi, Torino, 1969; Adelphi, Milano, 1993</del>
**** <del>''Agli dèi ulteriori'', Einaudi, Torino, 1972; Adelphi, Milano, 1989</del>
**** <del>''Lunario dell'orfano sannita'', Einaudi, Torino, 1973; Adelphi, Milano, 1991</del>
**** <del>''Cina e altri orienti'', Bompiani, Milano, 1974; Adelphi, Milano, 2013</del>
**** ''In un luogo imprecisato'', Rai, Roma, 1974
**** ''A e B'', Rizzoli, Milano, 1975
**** ''Sconclusione'', Rizzoli, Milano, 1976
**** <del>''Pinocchio: un libro parallelo'', Einaudi, Torino, 1977; Adelphi, Milano, 2002</del>
**** ''Cassio governa a Cipro'', Rizzoli, Milano, 1977
**** <del>''Centuria: cento piccoli romanzi fiume'', Rizzoli, Milano, 1979; a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1995</del>
**** ''Amore'', Rizzoli, Milano, 1981
**** ''Angosce di stile'', Rizzoli, Milano, 1981
**** <del>''Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi'', Rizzoli, Milano, 1982; a cura di [[Salvatore Silvano Nigro]], Adelphi, Milano, 2017</del>
**** ''Dall'inferno'', Rizzoli, Milano, 1985; Adelphi, Milano, 1998
**** ''Tutti gli errori'', Rizzoli, Milano, 1986
**** ''Laboriose inezie'', Garzanti, Milano 1986
**** ''Rumori o voci'', Rizzoli, Milano, 1987
**** <del>''Salons'', Franco Maria Ricci, Milano, 1987, Adelphi, Milano, 2000</del>
**** <del>''Improvvisi per macchina da scrivere'', Leonardo, Milano, 1989; Adelphi, Milano, 2003</del>
**** ''Antologia privata'', Rizzoli, Milano, 1989; Quodlibet, Macerata, 2015
**** G. Manganelli-[[Cesare Garboli]], ''Cento libri per due secoli di letteratura'', Archinto, Milano, 1989
**** <del>''Encomio del tiranno: scritto all'unico scopo di fare dei soldi'', Adelphi, Milano, 1990</del>
**** ''Due lettere di Giorgio Manganelli'', Adelphi, Milano, 1990
**** <del>''La palude definitiva'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1991</del>
**** <del>''Il presepio'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del>
**** <del>''Esperimento con l'India'', a cura di Ebe Flamini, Adelphi, Milano, 1992</del>
**** <del>''Il rumore sottile della prosa'', a cura di Paola Italia, Adelphi, Milano, 1994</del>
**** <del>''La notte'', a cura di Salvatore Silvano Nigro, Adelphi, Milano, 1996.</del>
**** <del>''Le interviste impossibili'', Adelphi, Milano, 1997</del>
**** ''Il delitto rende ma è difficile'', con un'intervista alla figlia Lietta a cura di [[Ugo Cornia]], Comix, Modena, 1997
**** ''Solo il mio corpo è reale : note su Stephen Spender'', a cura di Luca Scarlini, Via del vento, Pistoia, 1997
**** ''De America: saggi e divagazioni sulla cultura statunitense'', a cura di Luca Scarlini, Marcos y Marcos, Milano, 1998
**** ''Contributo critico allo studio delle dottrine politiche del '600 italiano'', a cura di Paolo Napoli, con un saggio introduttivo di [[Giorgio Agamben]], Quodlibet, Macerata, 1999
**** ''Le foglie messaggere. Scritti in onore di Giorgio Manganelli'', a cura di Viola Papetti, Editori riuniti, Roma, 2000 [contiene inediti]
**** ''Cerimonie e artifici : scritti di teatro e di spettacolo'', a cura di Luca Scarlini, Oedipus, Salerno, 2000
*****Niente in ''La favola pitagorica'', ''Ti uccidero, mia capitale'', ''Concupiscenza libraria'', ''Un'allucinazione fiamminga'', ''L'isola pianeta e altri settentrioni'', ''Vita di Samuel Johnson'', ''La penombra mentale''.
***Niente in Alda Merini, ''La scopata di Manganelli''
*[[Giovanni Falcone]]
**1. Non è in ''Cose di Cosa Nostra''.
*[[Giovanni XXIII]]
**''I fioretti di papa Giovanni'', Henri Fesquet.
*[[Gilbert Keith Chesterton]]
**Il vero modo: ''I vantaggi di avere una sola gamba'' in ''Tremendous Trifles'' (''Tremende bazzecole'')
*[[Gore Vidal]]
**Il sesso: ''Sex, Death and Money''.
*[[Guillaume Apollinaire]]
**''Una struttura diventa'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''La geometria è'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''Gli artisti sono'': da ''Les Peintres cubistes''.
**''L'amore'': da ''Adieu!'', in ''Poèmes à Lou''.
*[[Günter Grass]]
**Art is uncompromising and life is full of compromises. ―Quoted by Arthur Miller in the Paris Review, 1966
*[[Gustave Flaubert]]
**I coniugi: Lettera, 25 gennaio 1880.
**Il cuore: 19 gennaio 1840.
**L'auteur dans son œuvre doit être comme Dieu dans l'univers...
*[[Guy de Maupassant]]
**La storia: Sull'acqua (l’histoire, cette vieille dame exaltée et menteuse)
====H====
*[[Henrik Ibsen]]
**Gli amici: André Gide, prefazione a Conjdon: Friends are dangerous, not so much for what they make us do as for what they keep us from doing. (from the Correspondence)
*[[Henri Bergson]]
**''Le due fonti della morale e della religione''
*[[Henri Duvernois]]
**Jamais, je le sens bien, sa présence sera à la hauteur de son absence. ''Une dame heureuse''
*[[Henri Michaux]]
**''Brecce''.
*[[Henry David Thoreau]]
**Gli amici non vivono: ''Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack'' (parte omessa in ''Opere scelte'')
**Il massimo che posso fare per un amico: Diario (7 febbraio 1941)
*[[Henry Fielding]]
**A chi nulla è stato dato: ''Joseph Andrews''
*[[Henry Miller]]
**Il surrealismo: ''“An Open Letter to Surrealists Everywhere,” The Cosmological Eye'' (Lettera aperta ai surrealisti d'ogni paese, in ''Max e i fagociti bianchi'').
**La storia del mondo: "Domenica dopo la guerra".
*[[Hermann Hesse]]
**Il prodigio della...: Die Welt im Buch
**La funzione del poeta: ''Sull'amore'' (?)
*[[Honoré de Balzac]]
**''Ce qui fait les qualités du mari qu'on aime fait les dèfauts du mari qu'on n'aime pas''.
**''L'amour a horreur de tout ce qui n'est pas lui - même'': ''Il giglio della valle''.
**La gloria è un veleno: ''Una figlia d'Eva''.
**''Le vieillard est un homme qui a diné et qui regarde les autres manger'': ''Correspondance''
====I====
*[[Ian McEwan]]
**''L'amore fatale''
**''A new license for liberty'', Guardian (30 aprile 1990), p. 19.
** Guardian (London, May 26, 1983).
*[[Ignazio Cantù]]
**Alcune citazioni potrebbero essere del fratello, [[Cesare Cantù]].
*[[Ignazio Silone]]
**Due citazioni tratte da discorsi pubblici (?), difficile reperire una trascrizione precisa.
***''Comunisti ed ex comunisti'': prima del 1961.
*[[Immanuel Kant]]
**Che cosa significa orientarsi nel pensiero.
*[[Indro Montanelli]]
**''Ci manca un Berlinguer'': da ''La Voce'', fra il 22 marzo 1994 e il 12 giugno 1994.
**In un'intervista alla Stampa: dal Giornale del 20 maggio 1993.
**Sempre più si diffonde sulla nostra stampa: da ''Il giornale'', 29 maggio 1993.
**Sulle donne s'è detto di tutto: La Voce, 1994.
**Un giorno dissi al cardinal Martini: ''Il Venerdì'' di Repubblica, 21 gennaio 1994.
*[[Isaac Asimov]]
**Credo che sia impossibile: ''Yours, Isaac Asimov''.
*[[Ivy Compton-Burnett]]
**''Madre e figlio''.
====J====
*[[Jack London]]
**''Un osso'': da ''La strada''.
*[[Jack Kerouac]]
**''Una tazza di caffè'': ''Angeli di desolazione''.
*[[Jacques Lacan]]
**L'amore: ''Seminario XII'', in ''Altri scritti''.
*[[James Joyce]]
**Nessuna penna: ''Lettere''.
**Qual è l'età: ''Ulisse''.
*[[Jean Cocteau]]
**Ciò che il pubblico critica in voi: ''Il gallo e l'arlecchino''
**Il poeta è un: ''Secrets de beauté''
**La massa: ''Secrets de beauté''
**Barabba: ''Il gallo e l'arlecchino''
**Un artista: ''Il gallo e l'arlecchino''
*[[Jean Genet]]
**Chi non ha mai provato: ''Un Captif Amoureux''.
**Chiunque conosca un fatto: ''Un Captif Amoureux''.
*[[Jean-Jacques Rousseau]]
**È soprattutto nella solitudine: ''Le confessioni''.
**Il rimorso dorme: ''Le confessioni''.
**Val molto di più avere: ''Le confessioni''.
*[[Jean-Paul Sartre]]
**Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri: I sequestrati di Altona, atto 1, sc. 1.
*[[Jiddu Krishnamurti]]
**Quando c'è l'Amore: ''L'uomo alla svolta''.
*[[Johann Gottlieb Fichte]]
**L'uomo che si isola: ''Sistema di etica''.
*[[Johann Wolfgang von Goethe]]
**Agli stupidi: Faust - ''Wie sich Verdienst und Glück verketten Das fällt den Thoren niemals ein''
**I love those who yearn for the impossible: Faust.
**Chi possiede arte: Xenia?
**Ciascuno vede: Faust, prologo.
**L'azione è tutto: Faust
**La mia pace è perduta: Faust.
**L'età non ci rende: Faust, prologo
**L'uomo è uomo: I dolori del giovane Werther.
**L'uomo sbaglia: Faust, 3, 7
**Monotona cosa è l'uman genere: I dolori del giovane Werther.
**Non si è mai soli in pochi: Faust, I, 4036.
**Una perfetta contraddizione: Faust
*[[John David Barrow]]
**Da ''L'universo come opera d'arte''.
*[[John Fowles]]
** La donna del tenente francese
*[[Jorge Luis Borges]]
**Nous ne croyons plus au progrès, quel progrès! (citato in Nestor Ibarra, ''Borges et Borges'')
**Il vantaggio di avere: “Harto de los laberintos,” entrevista con César Fernández Moreno, Mundo Nuevo 18, (Dec. 1967)
*[[José Ortega y Gasset]]
**Il poeta: ''La disumanizzazione dell'arte''.
**La biografia: {{en}} ''In Search of Goethe from Within: Letter to a German'', {{it}} ''Goethe. Un ritratto dall'interno'' (?)
*[[Joseph Conrad]]
**La critica: da ''Lo specchio del mare''.
**Solo l'immaginazione: ibidem?.
*[[Jules Renard]]
**Scrivere: Leçons d'écriture et de lecture, 13 aprile 1895.
====K====
*[[Khalil Gibran]]
**''The vision: reflections on the way of the soul''[http://4umi.com/gibran/vision/7]
*[[Karen Blixen]]
**L'uomo e la donna: ''Racconti d'inverno''.
*[[Karl Ludwig Börne]]
**''Ankündigung der Waage''.
*[[Karl Kraus]]
**Ben venga il caos: da ''La muraglia cinese''.
*[[Karl Marx]]
**Ogniqualvolta vien posta in discussione una determinata libertà, è la libertà stessa in discussione.: ''Dibattiti sulla libertà di stampa e sulla pubblicazione delle discussioni alla Dieta'', in ''Scritti politici giovanili''.
====L====
*[[Laurence Sterne]]
**''Men tire themselves in pursuit of rest'': The Koran
*[[Laurens van der Post]]
**''Il mondo perduto del Kalahari''
**''Il cuore dell'Africa''
*[[Lev Tolstoj]]
**Il segreto della felicità: una citazione simile è attribuita a [[James Matthew Barrie]]: «The secret of happiness is not in doing what one likes, but in liking what one has to do», ma non è rintracciabile nelle sue opere.
**Se i macelli...:
***La maggior parte delle fonti la attribuiscono a [[Paul McCartney]]; [http://www.postchronicle.com/cgi-bin/artman/exec/view.cgi?archive=180&num=279211 McCartney] stesso dice di ripeterla spesso.
***Google Libri non dà risultati in inglese o in russo in alcuna opera di Tolstoj.
**Tutte le idee: ''Guerra e pace'', epilogo, parte I, cap. XVI.
**Tutti pensano a cambiare: [http://books.google.com/books?id=kVBYAAAAMAAJ&hl=it&dq=%22thinks%20of%20changing%22%20inauthor:Tolstoy&ei=lIJqTPfhFouOjAe8_vmBAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA]
**Tutto, ogni cosa: ''Guerra e pace'', libro IV, parte I, cap. XVI.
*[[Luc de Clapiers de Vauvenargues]]
**N. 590.
*[[Ludwig Wittgenstein]]
**Niente in '''Pensieri diversi'''
**Sentiamo dire: ''Grammatica filosofica''
*[[Luigi Einaudi]]
**Discorso del 1954 (?); di sicuro prima del 1960.
*[[Luigi Pirandello]]
**E' un verso della canzone ''Camminando'' di [[Massimo Di Cataldo]]. Citazione o fonte?
====M====
*[[Manlio Sgalambro]]
**[[Il cavaliere dell'intelletto]]
**Per la terribile semplicità delle idee che la tradizione filosofica ci impone, più che fare direi che il compito dell'ora è disfare.
*[[Marcel Proust]]
**È meglio sognare la propria vita: da ''I piaceri e i giorni''.
**Il ritornello che un orecchio: da ''I piaceri e i giorni''.
*[[Marguerite Duras]]
**''La vita materiale''.
*[[Marguerite Yourcenar]]
** Il tuo nome: da ''I doni di Alcippe''.
**Si è schiantato un cielo: da ''I doni di Alcippe''.
**Noi abbiamo una sola vita: da ''Pellegrina e straniera''.
**Non ho l'impressione: Alfredo Cattabiani, "Quel contatto ineffabile con l'Eterno", il Tempo, 19 dicembre 1987, p.3.
**La morte s'avvicina: da ''I doni di Alcippe''.
*[[Marlene Dietrich]]
**Controllare ''Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri''.
*[[Mario Soldati]]
**Ho contattato personalmente il sito comitatomariosoldati.it: mi hanno risposto che Kezich lo ha riportato sul Corriere della sera, senza fornirmi però una data. Nessun risultato tuttavia nell'archivio del Corriere (1992-oggi).
**Prima del 1986.
*[[Mario Vargas Llosa]]
**Lettere...
*[[Marshall McLuhan]]
**Sunday Times Magazine, 26 marzo 1978
**La bomba: ''Il medium è il messaggio''.
*[[Martin Heidegger]]
**La grandezza: ''Domande fondamentali della filosofia''
**Il colloquio: da ''La poesia di Hölderlin''.
*[[Matilde Serao]]
**''Corriere di Roma'' del 19 settembre 1886: "Ascende la carrozza fra le prime macchie, rade ancora, e gira intorno ad una collina, scoprendo ogni tanto con l’occhio l’immenso Jonio glaciale senza una vela. Lievemente l’aria rinfresca. Ecco Stilo, una piccola città bruna bruna, antica, medievale, fabbricata a mezza costa; cittadina fiera e malinconica con le sue chiese antiche. Si traversa Stilo: le calabresi dal volto pallido vi guardano senza curiosità da dietro piccoli vetri delle loro finestre. La vegetazione poi diventa sempre montanara e si gira sui fianchi della montagna, ora seppellendosi fra gli alberi, ora rasentando un precipizio spaventoso. Qui e là spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non dunque questo paese è Ferdinandea? No, questo è Pazzano: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell’aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, già riattivate (dal Fazzari) rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere."
*[[Max Beerbohm]]
**Le donne: Zuleika Dobson
*[[Max Frisch]]
**Niente in ''Stiller''.
*[[Max Nordau]]
**God is the name that from the beginning: da ''Morals and the Evolution of Man''.
*[[Michel Foucault]]
**Introduzione a Ludwig Binswanger, ''Sogno ed esistenza''. Anche in ''Il sogno''.
*[[Miguel de Cervantes]]
**Diffida: da ''Novelle esemplari''.
*[[Molière]]
**Preferisco un vizio: ''Anfitrione'', Act I, sc. iv.
*[[Monica Vitti]]
**Venerdì di Repubblica del 25 agosto 1995.
*<del>[[Montesquieu]]</del> {{fatto}}
====N====
*[[Nadežda Jakovlevna Mandel'štam]]
**Le mie memorie
*[[Napoleone]]
**Che cos'è allora, questa verità storica, nella maggior parte dei casi? Una favola convenzionale, come fu ingegnosamente definita. (Memoriale)
**So che bisogna dare a Dio ciò che è di Dio, ma il Papa non è Dio. (16 marzo 1811)
*<del>[[Niccolò Tommaseo]]</del> {{fatto}}
*[[Nicola Abbagnano]]
**Dovrebbe essere in un articlo de ''Il Giornale'', 1981-1983.
*[[Nino Manfredi]]
**Io vengo dal bestialismo: ''Epoca'', 1993.
*[[N. Scott Momaday]]
**Una parola: Il viaggio a Rainy Mountain
*[[Norman Douglas]]
**La scuola: ''How about Europe''.
====O====
*<del>[[Oreste Benzi]]</del> {{fatto}}
====P====
*[[Paolo Rossi]]
**Quello che succede in Italia: ''L'Indipendente'' di giovedì 30 novembre 1995.
*[[Pablo Neruda]]
**L'amore è breve: da ''20 Poesie d'amore e una Canzone disperata'' (Posso scrivere i versi...)
*[[Paolo Villaggio]]
**Fantozzi è anche un terapeuta: al Messaggero di lunedì 10 gennaio 1994.
**Ho nostalgia degli anni Cinquanta: durante la trasmissione tv ''Babele'' di domenica 13 giugno 1993.
**La tv è più pericolosa: ''Giornale'' di sabato 16 luglio 1994.
*[[Paul Valéry]]
**All'inizio: Dialogo dell'albero
**Mettons en commun ce que nous avons de meilleur et enrichissons nous de nos mutuelles différences.
**Bisogna: Moralités (Tel quel)
*<del>[[P. D. James]]</del> {{fatto}}
*[[P. G. Wodehouse]]
**capelli grigi: ''Diario segreto''.
**Critico: ''Le avventure di Sally''.
**Telegrammi: ''Tanto di cappello a Jeeves''.
*[[Pedro Calderón de la Barca]]
**''Mujer, llora y vencerás''.
*[[Pier Paolo Pasolini]]
**'''Non''' è in ''Petrolio''.
====R====
*[[Raffaella Carrà]]
**intervista al Giornale del 27 gennaio 1996.
*[[Rainer Maria Rilke]]
**Che cosa è mai... : ''Su Rodin''.
**Così noi viviamo...: ''Sonetti a Orfeo'' (?)
*[[Ralph Waldo Emerson]]
**Attacca il tuo carro: <del>''Società e solitudine''</del>.
**Dobbiamo essere cortesi: ''Condotta di vita''.
**È una regola: ''Social aims''.
**È una superstizione: ''Condotta di vita''.
**Solo la poesia: <del>''Società e solitudine''.</del>
**Un impero: ''The Young American''.
**Un uomo: ''The Sovereignty of Ethics''.
**[http://www.bartleby.com/90/ Opere complete]
*[[Raymond Chandler]]
**A really good detective never gets married: ''"Casual Notes on the Mystery Novel" (essay, 1949), first published in Raymond Chandler Speaking (1962)''
**Almeno la metà: da ''Casual Notes on the Mystery Novel''
**Boston: da ''Selected Letters of Raymond Chandler''.
**The more you reason the less you create: da ''Selected Letters of Raymond Chandler'' e ''Raymond Chandler Speaking''.
**If my books had been any worse: Raymond Chandler Speaking.
**...it is a lesson in how not to write for the movies: ''Selected Letters of Raymond Chandler''.
**By his standards anyone who noticed how many walls the room had: ''Selected Letters of Raymond Chandler''.
*[[Raymond Queneau]]
**Il diario intimo di Sally Mara (?); Sally plus intime (!).
*[[Robert A. Heinlein]]
**<del>''Il gatto che...''.</del>
*[[Robert de Flers]]
**Les livres sont des amis parfaits, ils sont accueillants et discrets, ils écoutent tous les secrets qu'on leur raconte et ils se gardent de les répéter. Aucune indulgence ne peut être comparée à la leur. Il n'y a qu'une chose qu'ils ne peuvent souffrir c'est d'être prêtés. Quand on les prête, ils sont si vexés qu'ils ne reviennent jamais.
*[[Robert Louis Stevenson]]
**Datemi quel giovanotto (For God's sake give me the young man who has brains enough to make a fool of himself!): ''Crabbed Age and Youth'' (in ''Virginibus puerisque''?)
*[[Robert Musil]]
**''Gli ideali hanno strane proprietà'': da ''The German as Symptom'', in ''Precision and Soul. Essays and Addresses''.
**''Es hat keinen Sinn, Sorgen im Alkohol ertränken zu wollen, denn Sorgen sind gute Schwimmer''.
*[[Roberto Gervaso]]
*<del>[[Roland Barthes]]</del> {{fatto}}
*[[Rudyard Kipling]]
**Alla legione dei perduti...: ''Gentlemen-Rankers''.
**Anche se il Tuo Potere...: ''McAndrew's Hymn''.
**Il potere...: [http://www.thisdayinquotes.com/2011/03/power-without-responsibility.html]
====S====
*[[Samuel Beckett]]
**Che cosa so: Basta
**Com'è difficile parlare: Molloy
**Dove sono: L'innominabile
**Il sole risplende: Murphy
**Questo è ciò che potrebbe essere l'inferno: Cenere.
*[[Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort]]
**''Massime, pensieri, caratteri e aneddoti'': In fatto di sentimenti, ciò che può essere valutato non ha valore.
*[[Simone de Beauvoir]]
**''La forza delle cose'' (''J’ai vécu tendue vers l’avenir et maintenant, je me récapitule, au passé : on dirait que le présent a été escamoté. J’ai pensé pendant des années que mon œuvre était devant moi, et voilà qu’elle est derrière: à aucun moment elle n’a eu lieu; ça ressemble à ce qu’on appelle en mathématiques une coupure, ce nombre qui n’a de place dans aucune des deux séries qu’il sépare'').
*[[Simone Weil]]
**Qui penserait à Dieu s'il n'y avait pas de mal au monde?
*[[Soren Kierkegaard]]
**At the bottom of enmity between strangers lies indifference. The Journals of Soren Kierkegaard: A Selection, no. 1144, journal entry for 1850, ed. and trans. by Alexander Dru (1938).
**La sola antitesi: In vino veritas.
**Ogni uomo: L'ora/L'istante (every human being is by nature a born hypocrite).
**Uscirò dal cerchio: Aut aut (ed. integrale).
*[[Stefania Sandrelli]]
**Venerdì di Repubblica dell'8 marzo 1996
*[[Stendhal]]
**''Je ne sais pas qui a donné l'idée de planter une ville au milieu de ce sable'': lettera del 3 novembre 1806.
*[[Sun Tzu]]
**Nessun riscontro ne ''L'arte della guerra''.
*[[Susan Sontag]]
**L'interpretazione: da ''Contro l'interpretazione''.
====T====
*[[T. S. Eliot]]
**La completa eguaglianza: ''Appunti per una definizione della cultura''.
*[[Theodor W. Adorno]]
**Niente in ''Minima moralia'', ''Teoria estetica''.
*[[Thomas Mann]]
**Trovare ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''.
**Una grande verità: ''La posizione di Freud nella storia dello spirito moderno'' in ''Scritti minori'' o ''Nobiltà dello spirito e altri saggi''.
*[[Tom Cruise]]
**Mi hanno insegnato: ''Messaggero'', 9 agosto 1992
====U====
*[[Umberto Eco]]
**Aristotele: 7, supplemento del Corriere della sera, 1995.
*[[Ursula Le Guin]]
**È troppo intelligente: Dancing at the Edge of the World
**I bambini della rivoluzione: Dancing at the Edge of the World
**La mia immaginazione: "The Creatures on My Mind" in Unlocking the Air and Other Stories
**Se la narrativa scientifica: Dancing at the Edge of the World
====V====
*[[Valerio Magrelli]]
**Possibile citazione completa: Gioco d’azzardo. È il contrario del gioco, ed è assurdo che abbia lo stesso nome. Mentre il gioco è fondato sulla possibilità di maneggiare le proprie forze, il gioco d’azzardo è basato sul rifiuto di agire: in un caso c’è l’azione, nell’altro la passione.
*[[Victor Hugo]]
**La religione: Préface philosophique (?)
*<del>[[Virginia Woolf]]</del> {{fatto}}
*<del>[[Vladimir Nabokov]]</del> {{fatto}}
*[[Voltaire]]
**Amici miei: ''Dialogues et entretiens philosophique'' (Mes amis , ou les astres sont de grands géomètres)
**Che cos'è la politica: ''Annales de l'Empire depuis Charlemagne'' (mais la politique est-elle autre chose que l'art de mentir à propos)
**Il superfluo: ''La felicità mondana: Il mondano''
**La paura: ''La paix vaut encore mieux que la veritè'' (lettera alla marchesa Marie de Vichy Chamrond Du Deffand, 7 dicembre 1768)
**Nulla è perduto: ''Adelaide du Guesclin''
**Un proverbio saggio: La cena del conte di Boulainvilliers
====W====
*<del>[[Walter Benjamin]]</del> {{fatto}}
*[[William Blake]]
**''Una verità detta con tristi intenti...'': ''Auguries of Innocence'' (Pickering)
**''Se il Sole e la Luna dovessero dubitare.. '': ''Auguries of Innocence''.
**''Ero arrabbiato con il mio amico...'': ''A Poison Tree'', ''Songs of Experience''.
**''La crocefissione...'': ''The Four Zoas''
**''Essendo infinito...'': ''There is no natural religion''
**''Nulla è più spregevole...'': ''Annotations to An Apology for the Bible by R. Watson''.
**''Generalizzare vuol dire essere idioti'': ''Annotations to Sir Joshua Reynolds's Discourses'', pp. xvii–xcviii
**''Per la tua amicizia...'': da ''On friends and foes''.
*[[William Faulkner]]
**Stein, ''Intervista con William Faulkner''.
*[[William Golding]]
**Gli uomini producono il male: da ''The Hot Gates''.
*[[William S. Burroughs]]
**Parole, colori, luci, suoni: ''Scrittura creativa''.
*[[William Somerset Maugham]]
**Il critico: The Summing Up
**Il grado di civiltà: Our Betters
**L'amore è solo: The Summing Up
**Non credo: The circle
**Ogni produzione di un artista: The Summing Up
**Una donna si sacrificherà: The circle
*[[Wisława Szymborska]]
**''Posta letteraria''.
====...====
*Giulio Bora, Gianfranco Fiaccadori, Antonello Negri, Alessandro Nova, ''I luoghi dell'arte'', volume 3, Electa-Bruno Mondadori, Milano 2003
==''Focus''==
Ricerca delle fonti delle citazioni tratte da ''[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Speciale:Ricerca&limit=250&offset=0&profile=default&search=%22citato+in+focus%22&ns0=1&ns8=1&ns9=1&ns11=1&ns12=1 Focus]''.
*[[Giorgio Manganelli]]
**Niente in Google Libri.
**Niente ne ''La favola pitagorica'', ''Agli Dei ulteriori'', ''La palude definitiva'', ''Hilarotragoedia'', ''Pinocchio: un libro parallelo'', ''Le interviste impossibili'', ''Esperimento con l'India'', ''Centuria'', ''Dall'inferno''.
**Niente nell'archivio del ''Corriere'' e de ''la Repubblica''.
*[[Hans Magnus Enzensberger]]
**''Questioni di dettaglio''.
*[[Marianne Moore]]
**''Unicorni di mare e di terra''.
*[[Pablo Picasso]]
**Primo riscontro: "Every act of creation is first of all an act of destruction". Rollo May, ''The Courage to Create'', 1975.
*[[Ronald Laing]]
**''La politica della famiglia''.
==Raccolte di citazioni==
<pre><ref>Da ''''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre>
<pre><ref>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre>
<pre><ref>Da ''''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref></pre>
<pre><ref name=e /></pre>
<pre>''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</pre>
<pre><ref>Da ''''; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022, n. . ISBN 978-88-203-3911-1</ref></pre>
<pre><ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, n. . ISBN 88-04-43263-2</ref></pre>
<pre><ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. . ISBN 88-415-5890-3</ref></pre>
<pre><ref>Citato in Franca Rosti, ''Tra virgolette. Dizionario di citazioni'', Zanichelli, Bologna, 1995, p. . ISBN 88-08-09982-2</ref></pre>
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Discussione:Jerome K. Jerome
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-1, fonte
wikitext
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==Senza fonte==
*Dire la [[verità]] è sempre la politica migliore, a meno che ovviamente tu non sia un ottimo bugiardo.
*I [[gatto|gatti]] sono animali verso cui ho il massimo rispetto. I gatti e i non conformisti mi sembrano davvero i soli esseri in questo mondo che abbiano una coscienza pratica e attiva.
*La [[presunzione]] è la miglior corazza che un uomo possa portare.
*"Non esiste la felicità perfetta!" disse l'uomo quando morì la suocera e gli presentarono la nota-spese dei funerali.
*Se una donna desidera un diadema di diamanti, vi spiegherà che è per evitarvi di comperarle un cappello.
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Categoria:Modelli tedeschi
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2022-08-15T08:30:47Z
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Canzoni dai film
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Udiki
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/* Canzoni dai film */
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{{Raccolta}}
{{indicedx}}
Raccolta di '''canzoni''' tratte '''dai film'''.
==Canzoni dai film==
*''A bere l'acqua | ti becchi il tifo, | il cibo e l'aria | qui fanno schifo, | di questa vita | sono arcistufo, | se prendo Koopa | gli spacco il muso.'' (''[[Super Mario Bros. (film)|Super Mario Bros.]]'')
*''A noi c'odiano tutti perché noi siamo brutti. | Andiamo giù in giardino, veniteci a cercar. | Cicciosi-osi li vogliam. Gustosi-osi li cerchiam. | Belli grassi e grossi noi vogliamo mangiar. | Prima li tritiamo, la testa la buttiamo. | Dopo li mangiamo e con gusto digeriam.'' (''[[Ultracorpi - L'invasione continua]]'')
*''Che schifezza. | Che schifezza. | Tutto pieno di monnezza.'' {{NDR|parodiando ''Giovinezza''}} (''[[Anni ruggenti]]'')
*''Come merda di piccione io casco sulla folla, | di giorno leggo [[Sigmund Freud|Freud]], di notte sniffo colla. | Ho la maglietta rossa, ma urlo: "boia chi molla!" | Mio padre scopa con le vecchie perché adora la pasta frolla. | Lo dice mia nonna sempre dopo mangiato: "non piove mai, ma se piove, piove solo sul bagnato." | Il [[sorriso]] che tu vedi è prestampato, | lo smonto e lo rimonto come un prefabbricato. | Vietato essere triste per chi è nato fortunato, | questo mondo ti fotte come un omogeneizzato, | in culo, intero, in bocca e parzialmente scremato. | Ho caldo, troppe le coperte. | Sopra la mia testa una lente, un bambino che si diverte, | brucio come una formica, divento trasparente. | E non esisto più, nasco sempre domani, | se mi incontri tra un'ora devi dire: incontravi. | Rimango sola con queste rime sporche, | tra le mani stringo la mia sorte. | Urlo alle vostre porte: | "nonna, perché il futuro fa più paura della morte?"'' (''[[I predatori]]'')
*''Come si può illuminare un cielo scuro e solitario? | È rimasta una sola cosa da fare: | devi colpire l'oscurità con le tue rime. | Rima, suona, fermati subito. | Il mio amore è tuo, il tuo amore è mio.'' [...] ''Come si può illuminare un cielo scuro e fosco? | È rimasta una sola cosa da fare: | devi colpire l'oscurità con le tue rime.'' (''[[Born in Flames]]'')
*''Crudelia De Mon, Crudelia De Mon | farebbe paura perfino a un leon! | Al sol vederla muori d'apprension! | Crudelia, Crudelia... | è più letale lei d'uno scorpion! | Crudelia, Crudelia... De Mon!'' (''[[La carica dei cento e uno]]'')
*''Dai, dai, che tocca anche a te! | Morire ad oltranza, che male c'è? | Tu prova a scappar, raccomandati ai santi, | ma dovremo alfin morir tutti quanti.'' (''[[La sposa cadavere]]'')
*''Fiume di Luna | più ampio di un miglio | Ti attraverserò con stile | un giorno | Vecchio creatore di sogni | Tu spezzacuori | Ovunque tu andrai | io seguirò il tuo corso | Due vagabondi | in giro a vedere il mondo | C'è così tanto mondo | da vedere | entrambi cerchiamo la fine | dello stesso arcobaleno | che ci aspetta dietro la curva | Il mio migliore amico | Fiume di Luna | ed io.'' (''[[Colazione da Tiffany]]'')
*''Il benvenuto diamo | al signor di ricca mano! | Il più buono che ci sia, | non c'è oro che non dia! | Tutti insieme | ci inchiniamo | al signor di ricca mano! | Tutti insieme ci inchiniamo, | ci inchiniamo | al signor di ricca mano!'' (''[[La città incantata]]'')
*''Il vicino Totoro, Totoro! | Totoro, Totoro! | Nei pleniluni, lui | l'ocarina suona lassù. | Il vicino Totoro, Totoro! | Totoro, Totoro! | Se mai tu lo incontrassi, | che splendida gioia ti darà! | Lui a te la porterà!'' (''[[Il mio vicino Totoro]]'')
*''Il nostro Caro Leader è saggio. | È nobile, gentile e forte. | Gli auguriamo gioia. | Gli auguriamo pace. | Gli auguriamo amore. | E una cosa ai giorni nostri, | gli auguriamo più di questo | che gli Stati Uniti esplodano in un inferno di fuoco. | Siano costretti a morire di fame e a implorare, | Siamo devastati dalla malattia. | Siano indifesi, poveri, tristi e al freddo! | Sono arroganti e grassi! | Sono stupidi e cattivi. | Possano affogare nel loro stesso sangue e nelle loro stesse feci! | Muori, America, muori. | Oh, per favore, moriresti? | Riempirebbe il mio piccolo cuorici di gioia! | Che le vostre donna siano violentate nella giungla | mentre i loro figli siano costretti a guardare!'' (''[[The Interview (film 2014)|The Interview]]'')
*''Io non voglio che tu pianga mai, | sul mio baio c'è posto per due. | Monta qui Tommy, non morir sai | e andrò veloce anche in due. | Noi da grandi faremo i soldati | e i cavalli non saran più trastulli, | e chi sa se ricorderemo | quando si era due fanciulli.'' (''[[Trainspotting]]'')
*''Kazakistan, il paes più migliore di mond | Tutti gli altri paes è guidato da femminucc | Kazakistan è primo esportatore di potassie | Altri paesi d'Asia centra hanno poche potassie.'' ([[Borat Sagdiyev]], ''[[Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan]]'')
*''La luna è comparsa in alto, | le stelle fan da manto e brillano nel blu, | il bosco è silenzioso, è buio e misterioso, | la brina luce porterà.'' (''[[La scelta di Barbara]]'')
*''Lulù | ove sei tu?'' [...] ''Sei forse a Milano | insieme a Gaetano? | Oppure a Lione | insieme a Gastone? | O forse a Parigi | te la spassi tranquilla, cinica e con un contegno veramente riprovevole insieme a Luigi?'' (''[[Imputato, alzatevi!]]'')
*''Mettendo radici nel suolo, viviamo insieme col vento! | Si passi l'inverno insieme coi semi! | Cantiamo la primavera insieme con gli uccelli!'' (''[[Laputa - Castello nel cielo]]'')
*''Nel bosco un gobbo basso e ubriaco balla e beve e rutta dabum | Nel bosco un gobbo basso e ubriaco balla e beve e rutta dabum | Barcolla qua, inciampa là.'' (''[[The Experiment - Cercasi cavie umane]]'')
*''Noi siamo [[pirateria|pirati]] e ci piace perché la vita è fatta per noi. Yo-ho, yo-ho, la spada, il corvo, il mare.'' (''[[La maledizione della prima luna]]'')
*''Paladino, Paladino | dove te ne vai? | Paladino, Paladino, | molto lontano da casa tu sei, | se hai una pistola, hai tutto, | dice il biglietto di un uomo, | un cavaliere senza armatura | in una terra selvaggia, | spara veloce su commissione, | bBada ai venti che lo chiamano | un soldato di fortuna | e un uomo chiamato...'' (''[[Il suo ultimo desiderio]]'')
*''Per quest'anno, non cambiare: | vengo al mare per ciullare! | E come l'anno scorso, | c'è il pirla del bagnino!'' (''[[Sapore di mare]]'') {{NDR|sulle note di ''Stessa spiaggia stesso mare'' di Piero Focaccia}}
*''Quando arriva il temporale, io l'aspetto qui! | Ripeto le parole del mio rimbombamico: "Vaffanculo! Fammi un bel pippon!" | Tuono, io lo so, sei una scoreggia del ciel! Prr!'' {{NDR|riproducendo il suono di un peto}} (''[[Ted]]'')
*''Quando ci sono tanti conti da pagare | scappo e li faccio tutti quanti parcheggiare.'' (''[[Scoprendo Forrester]]'')
*''Quando penso a te, | terra natia, | che nostalgia sente il mio cuore. | Nella mia solitudine | sento sollievo e conforto nel dolore'' [...] ''Le note tristi di questa canzone | mi portano i ricordi di questo amore. | Quando penso a lei | rinasce | la gioia nel mio triste cuore.'' (''[[Ombre rosse]]'')
*''Quant'è bella la vita, | quant'è bello l'amore, | non t'arrabbiare, | pensa a campare, | godi la gioventù. || Un amore perduto, | centomila trovati, | ridi giocondo | di questo mondo | e non pensarci più.'' (''[[Siamo tutti inquilini]]'')
*''Ribelli siam, | liberi andiam, | come le cernie nel mar.'' (''[[Il dittatore dello stato libero di Bananas]]'')
*''Se bella giu satore | je notre so cafore | je notre si cavore | je la tu la ti la twah. || La spinash o la bouchon | cigaretto portobello | si rakish spaghaletto | ti la tu la ti la twah. || Senora pilasina | voulez-vous le taximeter? | Le zionta su la seata | tu la tu la tu la wa. || Sa montia si n'amora | la sontia so gravora | la zontcha con sora | je la possa ti la twah. || Je notre so lamina | je notre so cosina | je le se tro savita | je la tossa vi la twah. || Se motra so la sonta | chi vossa l'otra volta | li zoscha si catota | tra la la la la la la.''<ref>''The Nonsense Song'', il cui testo è costituito da frasi casuali che ricordano il suono della lingua francese e italiana.</ref> (''[[Tempi moderni]]'') {{NDR|sulle note di ''Je cherche après Titine'' di Léo Daniderff}}
*''Se catturi una leggenda | lo sarai anche tu.'' (''[[Pokémon: Arceus e il Gioiello della Vita]]'')
*''Sedeva là infelice presso il sicomoro | canta "Il salice, salice, salice". | La mano sul petto, il capo reclino, canta "Il salice, salice, salice... salice". | Le sue lacrime salate interenivan le pietre | "Il salice, salice, salice... salice"'' (''[[Othello (film 1995)|Othello]]'')
*''Sono uno spermatozoo | mi son perso nello zoo. | Devo sceglier proprio qua | la mia mamma e il mio papà. | Ma è un bestione... il leone. | É pesante... l'elefante. | È cretina... la gallina | quando gioca... insieme all'oca. | Allo zoo con il gatto c'è il cane.'' (''[[Johnny Stecchino]]'')
*''Sopra un prototipo di missile tedesco, | con sei gallette cadauno come desco, | i nostri eroi van dritti al cuor della marziana. | Le verdi antenne al nostro Duce piegherai. | Fascisti su Marte, rosso pianeta bolscevico e traditor. | Fascisti su Marte, con un moschetto e un "me ne frego" dentro al cuor. | Siamo incredibili, siam sommergibili, siamo gli ignifughi, | gli irrevocabili conquistator del sangue con onor | ed anche a questi alieni ora le reni spezzerem. | Fascisti su Marte, pianeta rosso, aspetta che veniam da te. | Fascisti su Marte, noi ti daremo al nostro Duce, al nostro re. | Siamo incredibili, siam sommergibili, siamo gli ignifughi, | gli irrevocabili conquistator, del sangue ecco l'odor | ed anche a questi alieni ora le reni spezzerem. | Fascisti su Marte! | Fascisti sopra Marte!'' (''[[Fascisti su Marte]]'')
*''Spider Pork, Spider Pork | il soffitto tu mi spork | tu mi balli sulla test | e mi macchi tutto il rest | tu quaaaaa! | ti amo Spider Pork!'' (''[[I Simpson - Il film]]'')
*''Stelle che illuminate il cielo, | brezza gentile che soffia sulle colline, | vi prego, proteggete i viaggiatori alla conquista di antiche città...'' (''[[Sword Art Online - The Movie: Ordinal Scale]]'')
*''Un bel ragnetto si voleva arrampicar, | poi arrivò Goblin che lo fece stramazzar...'' (''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'')
*''Va va sul mar, va barchetta va | naviga naviga naviga e va, va e non ti fermar.'' (''[[Dante's Peak - La furia della montagna]]'')
*''Vola, vola cavallino e va' su e giù per i verdi prati sotto al cielo blu. | Presto, presto prendi, va', vai su per il sentiero della felicità.'' (''[[Picnic ad Hanging Rock]]'')
*''Vorrei trovare | parole giuste per | ridarti il sorriso | che c'era in te. | Ti canterei di | un giorno d'oro e poi | la luna mai | la notte sparirà.'' (''[[Babe - Maialino coraggioso]]'')
*''So il tuo segreto! | Il tuo piccolo sporco segreto! | Oh, so il tuo segreto! | Il tuo piccolo! | Sporco! | Segreto! | Lo diciamo, Richie?'' (''[[It - Capitolo due]]'')
===''[[Chi ha incastrato Roger Rabbit]]''===
*''Dai, ridi dai! | Che a questo mondo in fondo in fondo si sta ben! | Dai, ridi dai! | Che la fortuna presto o tardi arriverà! | Niente nella vita è così brutto e potrai gioire dopotutto! | Sì, ce la fai!''
*{{NDR|Sulle note di ''The Merry-Go-Round Broke Down''<ref name="The Merry-Go-Round Broke Down">Cfr.: [[:w:en:The Merry-Go-Round Broke Down|The Merry-Go-Round Broke Down]]</ref>}} [...] ''e puoi ridere per tre. | Bei denti! chi è tuo padre, Dracula? | Si chiama Eddie e poi, fa il muso a tutti noi, | ma poi con me non ce la fa, buffone diverrà! | Là, qua, ehilà, lì, qui! | Faccio tanta confusion, son matto e un po' fifon! | Ma io lo che tanto male parlare no, non può!'' {{NDR|Si spacca un piatto in testa, ma si blocca il disco sul grammofono quindi continua a spaccarsi piatti in testa}} ''Non può! | Non può! | Non può! | Non può! | Non può! | Non può!''
*{{NDR|Sulle note di ''The Merry-Go-Round Broke Down''<ref name="The Merry-Go-Round Broke Down"/>}}<br>– ''Roger Rabbit è il suo nome rider sa cos'è. | Adesso tu lo tiri giù e canterà per te!'' [...] ''Cantato non ho prima, è dura far la rima, | E se non l'ho, io ma... io me ne andrò, ehm...''<br>– ''Più tempo non avrò!'' [...]<br>– ''A me non dire balle, sparami vuoi alle spalle Avanti dai, se non lo fai ti schiaccerò le...'' {{NDR|Gli cade un vaso in testa}}<br>– ''...Bolle!''
=== ''[[Full Metal Jacket]]'' ===
*– Babbo e tua mamma dentro il letto stan... <br/>– Babbo e tua mamma dentro il letto stan... <br/>– E la mamma gli chiede se glielo dà... <br/>– E la mamma gli chiede se glielo dà... <br/>– Infila qua. <br/>– Infila qua. <br/>– Infila là. <br/>– Infila là. <br/>– Un po' più su. <br/>– Un po' più su. <br/>– Un po' più giu. <br/>– Un po' più giù. <br/>– Va bene a te. <br/>– Va bene a te. <br/>– Va bene a me. <br/>– Va bene a me. <br/>– Spingi. <br/>– Spingi. <br/>– Viene su all'alba quando si alza il sol... <br/>– Viene su all'alba quando si alza il sol... <br/>– Va giù la sera quando cala il sol... <br/>– Va giù la sera quando cala il sol... <br/>– [[Ho Chi Minh]] le pippe si fa. <br/>– Ho Chi Minh pippe si fa. <br/>– Cinque volte al giorno, tutto il mondo lo sa. <br/>– Cinque volte al giorno, tutto il mondo lo sa.
*Con lui ammazziam e con questo chiaviam! {{NDR|cantando, imitato da tutti i marines che addestra, mentre con una mano si tiene i genitali e con l'altra regge il fucile}}
*– Del mio Corpo {{NDR|riferito al corpo dei Marines}} sono sempre fier... <br/>– Del mio Corpo sono sempre fier... <br/>– Ve lo voglio proprio far saper... <br/>– Ve lo voglio proprio far saper... <br/>– Crepi Ho Chi Minh, viva il corpo dei marines! <br/>– Crepi Ho Chi Minh, viva il corpo dei marines! <br/>– Crepi Ho Chi Minh, viva il corpo dei marines! <br/>– Crepi Ho Chi Minh, viva il corpo dei marines! <br/>– Il corpo mio... <br/>– Il corpo mio... <br/>– Il corpo tuo... <br/>– Il corpo tuo... <br/>– Di tutti noi... <br/>– Di tutti noi... <br/>– Marines noi siam... <br/>– Marines noi siam... <br/>– La esquimese sempre al polo sta... <br/>– La esquimese sempre al polo sta... <br/>– E la fica sempre fredda c'ha... <br/>– E la fica sempre fredda c'ha... <br/>– Che bontà... <br/>– Che bontà... <br/>– Gran bontà... <br/>– Gran bontà... <br/>– Che bontà... <br/>– Che bontà... <br/>– Gran bontà... <br/>– Gran bontà... <br/>– È squisita... <br/>– È squisita... <br/>– Prelibata... <br/>– Prelibata... <br/>– Piace a te... <br/>– Piace a te... <br/>– Piace a me... <br/>– Piace a me...
*– Una sbarbina non la voglio perché... <br/>– Una sbarbina non la voglio perché... <br/>– Solo il fucile porterò con me... <br/>– Solo il fucile porterò con me... <br/>– E se in battaglia poi io creperò... <br/>– E se in battaglia poi io creperò... <br/>– Dentro una bara tornerò... <br/>– Dentro una bara tornerò... <br/>– Alla mia mamma fatelo saper... <br/>– Alla mia mamma fatelo saper... <br/>– Che ho fatto sempre il mio dover... <br/>– Che ho fatto sempre il mio dover...
===''[[Gli Aristogatti]]''===
*''O miei gattini vi drogherò! | Voi ve ne andrete e io ricco sarò!''
*''Pe' arivacce qui da Roma ho fatto l'autostop e 'n Francia è già m'ber pezzo che ce sto... Ma pure da emigrato, mica so' cambiato: io so' Romeo, er mejo der Colosseo! Io fermo nun ce sto, proprio nun me va! Se domani qui sarò, oggi chi lo sa? Forse un po' m'acchitterò e me ne andrò in città, già... E poi laggiù tanta scena farò, ogni gatta che me vedrà dirà: «ma che ber micione, che simpaticone, quello è Romeo, er mejo der Colosseo!». Si cambio so' guai, sto bene come sto... Io nun me lego mai, catene nun ce n'ho! Aggregate si voi, io so andove finirai in Cina, in Perù o a Timbuctù! Ma nun baccajerai vedrai! Chi tante storie fa, a prega' nun sto! Tutto quello che me va... con un gesto c'ho! Penso sempre che l'avi miei tra ruderi e mausolei sapevano già fasse rispetta' e considera' da nobbili e plebei! Se tanto me da tanto godo e me ne vanto d'esse Romeo er mejo der Coloseo! C'avrò er busto ar pincio e ar museo... eh già!''
*''Tutti quanti voglion fare [[jazz]] | perché resister non si può | al ritmo del jazz.''
===''[[La pazza storia del mondo]]''===
*''Io seduto ero nel tempio, | mi facevo i fatti miei | ascoltavo un esaltante messa ebrea. | Poi arriva quel cristiano e mi sbatte in un cella | e mi caccia un cero acceso dentro l'ano! | Vi pare umano? Vi par leale? | Senza fornirti manco un antiemorroidale!''
*''Io i polli governavo, | sorvegliavo il seminato | e d'un tratto il domicilio mi han violato! | Dei cristiani sconosciuti m'han tagliato gli attributi! | Hanno fatto con le palle un campionato di ping pong! | Non è infame? Non è infame? | Il mio privato in un pubblico certame!''
*– ''L'inquisizione!''<br>– ''Iniziamo!''<br>– ''L'inquisizione!''<br>– ''Attenzione peccato!''<br>– ''Abbiamo la missione di convertire gli ebrei!''<br>– ''Ebrei, ebrei, ebrei, ebrei, ebrei, ebrei, ebrei!''<br>– ''Insegnerem loro...''<br>– ''...il giusto e sbagliato''<br>– ''Li aiuteremo...''<br>– ''...a vedere la luce!''
*''Oh, quant'è bell' sinist' | Oh, quan'è bell' dest' | Oh, quant'è bell'... Oh, quant'è bell'... quante belle figlie Madama Dorè!''
*''Siamo ebrei nello spazio! | Sfrecciamo per proteggere la razza ebraica! | Siamo ebrei nello spazio! | Se ci son guai li mettiamo a posto! | Se i gojim<ref>Cfr. [[:w:Goy (ebraismo)|Goy (ebraismo)]].</ref> ci attaccano | diamo loro uno schiaffo, | gli ritorna un ceffone in faccia! | Siamo ebrei nello spazio! | Sfrecciamo per proteggere la razza ebraica!''
===''[[La storia della principessa splendente]]''===
*''Gira, gira, gira... | Gira ruota del mulino ad acqua! | Girando, va' a chiamare | l'illustre Sole...! | Girando, va' a chiamare | l'illustre Sole...! | Uccelli, insetti, bestie... | erba, alberi, fiori... | venite a portarci | primavera, estate, autunno e inverno! | Venite a portarci | primavera, estate, autunno e inverno! | Uccelli, insetti, bestie... | erba, alberi, fiori... | ...venite a portarci | primavera, estate, autunno e inverno! | Venite a portarci | primavera, estate, autunno e inverno!''
*''Soffia, oh vento, | soffia, soffia! | Soffiando sferzante, | oh vento... | ...vieni a portarci | il raccolto della montagna! | Vieni a portarci il raccolto della montagna! | Ippocastagne, marroni, funghi... | ...uva di montagna! | Noci, venite giù in abbondanza!''
*''Gira, gira, gira... | gira, oh ruota del mulino ad acqua! | Girando, va' a chiamare l'Illustre Sole...! | Uccelli, insetti, bestie... | erba, alberi, fiori... | Fiorite, date frutti | e andate a cader...! | Nascete, crescete | e andate a morir! | Il vento soffia, | la pioggia cade... | ...gira la ruota del mulino ad acqua. | Per mille volte | la vita risorgerà! | Per mille volte | la vita risorgerà! | Per mille volte | la vita risorgerà!''
===''[[Monty Python e il Sacro Graal]]''===
*''Che schifo d'eroe, vigliacco che sei, | puzzone che va lui scappa e si dà. | Sto dietro e lo so, arieggia un bel po', | il prode che sotto se la fa.''
*''Ma Sir Robin non ci sta.'' [...] ''Scappa, fugge, se la dà...'' [...] ''Di fronte ad ogni pericolo, si coprirà di ridicolo...''
*''Se ne va Sir Robin, l'eroe che non sa | la paura che cos'è, ci gioca a carte. | Alle cinque sai che fa? | Con la morte prende il tè. | Biondo, calmo, forte, zucchero a parte. | Non conosce il pericolo, non ha nessun tabù. | Coi nemici fa da sé, li sbaraglia a frotte. | Li affronta a tu per tu, fossero anche a tre per tre, | e se un dì cadesse lui se ne fotte. | Ha deciso già il suo corpo a chi va, fatto a fette e poi distribuito tra noi. Le sue membra a te, | le sue natiche al re, | il suo membro...''
===''[[Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza]]''===
*''Belle mani e piedi graziosi | con le braccia tornite e il petto fiorente | sarai così mirabile allo sguardo. | E poi, alla fine, andremo insieme in cielo | ad incontrar la madre e il padre. | Guance rosse e grandi occhi azzurri...''
*''Carlo XII ha centomila soldati | Carlo XII ha centomila soldati | Carlo XII ha centomila soldati | Quando avanza in marcia sulla massicciata e nella polvere.''
*''Cinquanta centesimi è il costo di un bicchierino. | Cinquanta centesimi è il costo di un bicchierino. | Cinquanta centesimi è il costo di un bicchierino | alla taverna di Lotta la Zoppa a Göteborg. | Cinquanta centesimi è il costo di un bicchierino. | Cinquanta centesimi è il costo di un bicchierino. | Cinquanta centesimi è il costo di un bicchierino | alla taverna di Lotta la Zoppa a Göteborg.''<br>– ''Noi che non un soldo abbiamo. | Noi che non un soldo abbiamo | il bicchierino come lo paghiamo | alla taverna di Lotta la Zoppa a Göteborg?''<br>– ''Il bicchierino come lo paghiamo | Il bicchierino come lo paghiamo, | noi che non un soldo abbiamo | alla taverna di Lotta la Zoppa a Göteborg?''<br>– ''Lo pagate con dei baci. | Lo pagate con dei baci. | Lo pagate con dei baci | alla taverna di Lotta la Zoppa a Göteborg.''<br>– ''Con dei baci lo paghiamo. | Con dei baci lo paghiamo. | Con dei baci lo paghiamo | alla taverna di Lotta la Zoppa a Göteborg.'' [...] {{NDR|i soldati e i marinai fanno la fila per baciare Lotta e bere un bicchierino}}
===''[[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]]''===
*''Che bellissima giornata, | se qualcosa devi fare | non la devi rimandare, | falla adesso che c'è il sole''.
*''Gran bella giornata per cantare col cuore, | gran bella giornata per fare l'amore. | Gran bella giornata per bere e mangiare, | gran bella giornata fatta per dimenticare''.
*''Che strana sensazione quando tu hai voglia di andare | e nello stesso tempo hai anche quella di restare''.
===''[[Shrek]]''===
*''Perchè son tutto solo, | e non ho nessuno accanto... | i guai han preso il volo, | mi sfottono soltanto... | ma ci sono gli amici...''
*''Ora sei a Duloc, la perfetta città <br/>qualche regola c'è, certo servirà <br/>Stare calmi e stare in coda qui va molto di moda <br/>Duloc è il paradisoo <br/>Ehi amico tu e il mulo su pulitevi il... viso! <br/>Duloc èè <br/>Duloc èè <br/>Duloc è il paaaraaadisoooooo!''
===''[[Tutti pazzi per Mary]]''===
*''Di tutti quei suoi pianti | gli amici erano stanchi, | dicevano "Non struggerti, | le donne sono tante", | provarono a proporgli Tiffany e Indigo, | ma qualcosa la sua Mary, che dir non so... | Mary, son tutti pazzi per Mary. | I suoi amici dicono "No, non devi vivere così! | Non te la prendere, il sorriso tornerà": | non li puoi certo fare fessi se una birra è buona o no, | ma non sanno niente dell'amor. | Gli dicevano "Tu vivi ancorato al tuo passato", | ma di amore proprio no, non ne devi mai parlar; | dicevano "Ragionaci, non puoi tornare indietro". | Ma qualcosa la sua Mary, che dir non so... | Mary, son tutti pazzi per Mary.''
*''È tornata dal suo "boyfriend". | Nessuna sfida, | nessun conflitto | e non risponde alle tue lettere. | Sei geloso del tempo che lui passa con lei. | Lascia che sparisca nell'oscurità, | che si faccia l'esperienza da sé, che vada via nella notte, | vada via, lascia che | vada via!''
*''Il dolore è così forte | da ferirti in fondo al cuore, | ecco cos'è, | il vero amore cos'è. | Ti riporta indietro | a quando avevi cinque anni, | ecco perché | il vero amore fa male. | Quanto può far male | l'amore quello vero, | quanta pena provoca l'amor? | E ora puoi pensar: | "Tu ami e poi soffrirai"; | l'amore non vale, | no, no.''
*''Non perderti la scena, | Ted e Mary come prima, | se la vedi con gli occhi di Ted, | sono certo capirai, | se tu pensi che sia sciocco, | credi a me ti sbagli, sai. | Se tu credi all'alchimia, capisci subito che può essere solo così: | Mary... | Son tutti pazzi per Mary!''
===''[[The Visit (film 2015)|The Visit]]''===
*''C'è, so già che cos'è, | c'è feeling per te. | Come [[Iron Man]] e [[Batman]] rivivo per te. | Oh, ed un bambino non sono più, | il mio corpo pronto ora è. | Ti credi troppo per me, la cosa a me non va giù | e questo a me già basta per provarci sempre di più. | Oh, e quindi poi su e giù con me farai, | ma non al luna park. | E starai con me perché una scelta non hai. | E poi da Starbucks un Frappuccino e vai, oh! | E se non credi sia possibile, questa è scienza, sì! | Il mio pediatra Mr.' mi ha detto proprio che in pubertà avrò forti esuberi, oh!''
*''Ho solo tredic'anni e in strada non sto. | Il ferro usare non so, | il cellulare ce l'ho per ora. | Ehi, già anche tu | hai dei dubbi su di me, lo so. | Mia sorella un film ha provato a far con chi sta peggio di lei. | Bene non è andata, lo sai? | Ha preso sputi, con calci e vomitate in faccia. | Colava dalla testa fino a giù. | E poi ha detto Ma' che questa esperienza non la fa più. | Ci son però cose che prima non poteva sapere. | Un pannolone ha tante funzioni: asciuga, assorbe, ritarda, rinfresca. | Ma importante è che la tua roba resti là e così contenti tutti son, è così. | Aggredito da un killer fuori di mente, | on ci posso far niente. | Superando quel concetto, l'accetto, gli sarò riconoscente. | Come quello che gli han sparato è ancora lì. | Un pannolone sulla mia faccia per mezz'ora. | Sembrava la fine. | E che sotto terra io poi, senza colpe, morto | non potrò fare più altre rime e questo stai certo sarebbe proprio un tormento. | Ma questo non è successo | e sono stato assai contento. | Sto bene ora, tu non puoi capire. | Tre settimane non ce la facevo più. | Niente era più sporco della mia faccia e finisco così. | L'odore della merda non si può. | Voglio quello del pollo arrosto. | Oh, [[Shanaya Twain]], belli!''
*''Io le ragazze le attiro più del miele | per una invece sembro cioccolata. | Eh, già, si chiama Angie, | anche se poi lei mi guarda un po' strano. | Ascolta bene cosa piace fare a me. | Di obbrobri in rime così non ce n'è. | Non ho quindi stupore o dubbi in testa a questo chiaro me. | Un'hawaiana m'ha detto senza esitare "Una più buona torta all'ananas di te non ce n'è!" Oh!''
===''[[The Wicker Man]]''===
*''C'era una serva che un zingaro incontrò e a lui disse, con audacia'' | ''"Oh, certo, la mia [[teiera]] necessita attenzioni. Magari lei saprà aiutarmi'' | ''Prese lo zingaro per mano e lo condusse alla sua porta'' | ''Disse: "Ora la mia teiera le mostrerò e senz'altro una botta darle potrà"'' | ''Con gusto la rappezzò e la tamponò...'' [...] ''"Cara signora", disse lui, "La sua teiera è rotta'' | ''E il motivo è chiaro'' | ''Troppi chiodi ci sono passati'' | ''Al punto che il mio non ci sta più"''
*''Ehilà'' | ''Chi va là?'' | ''Sono solo io, tesoro'' || ''Ti prego, vieni'' | ''Dimmi ciao'' | ''Le cose che ti darò'' || ''Una carezza delicata come una piuma'' || ''Ehilà'' | ''Sono qui'' | ''Non sono forse giovane e bionda?'' || ''Vieni, ti prego'' | ''Dimmi ciao'' | ''Le cose che ti mosterò'' || ''Vedrai cose meravigliose'' | ''Il sole di mezzogiorno'' | ''A mezzanotte'' || ''Una bella fanciulla'' | ''Bianca e rossa'' | ''Ti pettino e accarezzo i capelli''
*''Molto s'è detto delle sgualdrine d'antan'' | ''Di donzelle e di bordelli regine si vantan'' | ''Ma io canto d'un bagaglio che tutti adoran'' | ''La figlia del padrone'' || ''Come lei un'altra non si trova'' | ''Non sarà forse il tipo di ragazza'' | ''Da portare a casa alla mamma'' || ''Ma la sua birra è vivace il suo gusto dà ebbrezza'' | ''Fermentata con discrezione e con grande lentezza'' | ''Bevine quanta ti pare a patto di non sprecarne mezza'' | ''La figlia del padrone'' || ''E quando di lei si fa menzione'' | ''Qualunque pantalone'' | ''Presta subito attenzione'' || ''Oh, niente può dar tanta soddisfazione'' | ''Quanto la parte che sta'' | ''Fra ditone e ditone''
*''Nelle foreste c'era un [[albero]]'' | ''Ed era proprio un bell'albero'' || ''Sull'albero c'era un ramo'' | ''Sul ramo c'era un fuscello'' | ''Sul fuscello c'era un nido'' | ''In quel nido c'era un uovo'' | ''Nell'uovo c'era un uccello'' | ''E da quell'uccello venne una piuma'' | ''E da quella piuma venne'' | ''Un letto'' || ''E su quel letto c'era una ragazza'' | ''E su quella ragazza c'era un uomo'' | ''E da quell'uomo venne un seme'' | ''E da quel seme venne un bambino'' | ''E da quel bambino venne un uomo'' | ''E per quell'uomo c'era una tomba'' | ''E su quella tomba crebbe'' | ''Un albero''
*''Prendi la fiamma dentro di te'' | ''Brucerà, lì sotto brucerà'' | ''Il fuoco semina e il fuoco nutre'' | ''e il bambino crescerà'' || ''Prendi la fiamma dentro di te'' | ''Brucerà e ancora brucerà'' | ''Il fuoco semina e il fuoco nutre'' | ''E il bambino dentro resterà'' || ''Prendi la fiamma dentro di te'' | ''Brucerà e sempre brucerà'' | ''Il fuoco semina e il fuoco nutre'' | ''E il bambino forte diventerà'' || ''Prendi la fiamma dentro di te'' | ''Brucerà, le delusioni brucerà'' | ''Il fuoco semina e il fuoco nutre'' | ''E il bambino piangere farà''
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Canzoni]]
{{Raccolte dai media|Canzoni|dai film}}
[[Categoria:Raccolte dai film]]
[[Categoria:Canzoni dai media|Film]]
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[[Immagine:Jacob witzenhausen.jpg|thumb|Un uomo con gli occhiali]]
Citazioni sugli '''occhiali'''.
*A volte cerchiamo gli occhiali e li abbiamo sul naso. (''[[NCIS - Unità anticrimine (terza stagione)|NCIS - Unità anticrimine]]'')
*Chi al naso ha verdi occhiali; se lor crede, dirà, ch'è verde tutto ciò che vede. ([[Cristoforo Poggiali]])
*Come quando gli occhi miopi scoprono per la prima volta la magia degli occhiali. ([[Laura Tangorra]])
*Così gli occhiali sono la prova che abbiamo rovinato i nostri occhi. ([[Richard Wagner]])
*Gli [[amicizia|amici]] sono come gli occhiali, danno un'aria intelligente, ma si rigano con facilità e poi sono faticosi. Per fortuna a volte si trovano degli occhiali veramente forti. (''[[Amami se hai coraggio]]'')
*– Gliel'ho detto: senza occhiali è molto più carino.<br>– Sono solo molto più cieco! (''[[Susanna!]]'')
*I nasi, notate, son fatti per reggere gli occhiali: e noi infatti abbiamo gli occhiali... ([[Voltaire]])
*La fronte spaziosa ospitava le sue svariate paia di occhiali: un paio per leggere, uno per scrivere, uno per ammirare il paesaggio, uno al disopra dei quali guardare la gente, e infine uno per ritrovare le altre paia quando le perdeva, fatto che accadeva spesso. ([[Norman Hunter]])
*La vecchia signora abbassò gli occhiali e lanciò un occhiata alla stanza al di sopra delle lenti, poi li sistemò di nuovo sul naso e guardò dal di sotto. Accadeva assai di rado che ci guardasse attraverso quando l'oggetto della sua attenzione era una cosa da poco come un ragazzino, perché quegli occhiali erano i suoi migliori, roba di cui sentirsi orgogliosi, ed erano stati fatti per bellezza, non per utilità; tanto che un paio di coperchi da stufa avrebbero prodotto lo stesso effetto. ([[Mark Twain]])
*– Metto gli occhiali? È un look da intellettuale? Che ne dite?<br>– Non è male.<br>– Danno un tocco di classe.<br>– Ah, no. Mi fanno sembrare debole.<br>– Sì, concordo.<br>– Sono come la sedia a rotelle degli occhi. (''[[Veep - Vicepresidente incompetente]]'')
*Non c'è qualcosa, nelle lenti, negli occhiali, che mi suscita, remoto, imprecisabile, un senso di stupore e insieme di apprensione? Non c'è qualcosa che ha a che fare con la verità e con la paura di scoprirla? ([[Leonardo Sciascia]])
*Non picchierai uno con gli occhiali. Vero? (''[[Batman (film 1989)|Batman]]'')
*Non possiamo, per quanto ci sforziamo, vederci come ci vedono gli altri, ma questa non è una buona ragione per non portare gli occhiali. ([[Walter de la Mare]])
*Ora gli occhiali hanno standardizzato le visioni di tutti a dieci diottrie. Questo è un esempio di come si possa diventare più simili. Ognuno di noi potrebbe vedere a diversi livelli se non ci fossero gli occhiali. ([[Andy Warhol]])
*– Ora so che mi servono gli occhiali!<br>– Perché, ti ho accecata?<br>– No... Quand'ero piccola soffrivo di mal di testa, così sono andata da un medico e mi ha detto che dovevo mettermi gli occhiali. Io non lo capivo, non aveva senso per me, perché io ci vedevo bene. Poi ho preso gli occhiali, me li sono messi e mentre tornavo a casa in macchina, io, io... all'improvviso ho urlato. Perché le grandi macchie verdi che avevo fissato per tutta la mia vita non erano grandi macchie verdi, erano foglie! Sugli alberi! E riuscivo a vedere le foglie! E non sapevo neanche che mi stessi perdendo le foglie! (''[[Grey's Anatomy (quinta stagione)|Grey's Anatomy]]'')
*– Papà, non dovresti portare occhiali che non ti sono stati prescritti!<br />– Lisa, solo perché sei alta tre metri non significa che tu possa dirmi cosa fare!<br />– Io sono Bart!<br />– Dammi quei cosi. (''[[I Simpson (quinta stagione)|I Simpson]]'')
*{{NDR|Sull'invenzione degli occhiali a "occhi di gatto"}} Passai di fronte al negozio di un ottico e vidi questo dipinto a olio che ritraeva un paio di occhiali attaccati a una faccia, e pensai "Che brutti!". C'era un verso di [[Dorothy Parker]] che recitava ''"Men never make passes at girls that wear glasses"'' ["Gli uomini non ci provano mai con le ragazze che portano gli occhiali", ''ndr''], quindi pensai che andava inventato qualcosa di meglio di quei terribili occhiali che ricordavano i tempi di [[Benjamin Franklin]]. ([[Altina Schinasi]])
*Quando le ragazze portano gli occhiali... si stanno allenando per vedere meglio i ragazzi! (''[[Sakura Mail]]'')
==Voci correlate==
*[[Monocolo]]
*[[Occhiali da sole]]
*[[Occhio]]
*[[Ottico]]
*[[Vista]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Moda]]
[[Categoria:Oggetti per la persona]]
[[Categoria:Oftalmologia]]
[[Categoria:Strumenti ottici]]
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Géza Gárdonyi
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Sun-crops
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'''Géza Gárdonyi''' (1863 – 1922), scrittore ungherese.
==Citazioni di Géza Gárdonyi==
*Cerco l'[[albero]] che amo sempre di più nella mia vita: il [[pioppo]]. È vero che non dà ombra e non porta frutti, ma c'è qualche cosa nella sua solitudine e nella sua elevatezza che mi piace. Se morirò vorrei che si piantasse sulla mia tomba un pioppo. Caro mi è il pensiero di divenire una volta un pioppo e stare là come ho vissuto guardando sempre in cielo, di giorno le nuvole, di notte la luna e le stelle.<ref>Citato da Ignazio Balla nella prefazione di ''Quel Misterioso Terzo''.</ref>
==''Gli schiavi di Dio''==
*Il malato avvolse il fanciullo d'uno sguardo affettuoso: <br/> – Ti dirò una cosa . Una cosa per giorno. Perché tu te la metta bene in testa. Vedi, ogni uomo... vale... a seconda di quello che sa. Se poi sa qualcosa... che nessun altro sa... vale più di tutti. Promettimi che non racconterai a nessuno... quello che ti dirò. Soltanto quando... anche tu sentirai vicina la morte... come la sento io... Allora a colui... che tu ami di più...potrai dirlo... me lo prometti? Il fanciullo {{NDR|Jancsi}} accennò di sì. ('''János''', ''Parte prima'', pp. 10-11)
*[...] – Non capisci? Il seme è la vita. Il bulbo è la putredine. La vita sorge dalla putredine... Ma ogni pianta ha un carattere proprio. Come gli uomini. Bisogna cercar di conoscerla. ('''János''', ''Parte prima'', p. 11)
*La compagnia si diresse verso il refettorio, ma non vi entrò. I passi risuonarono sul corridoio che conduceva verso la cappella. Jancsi rimase in giardino. Mai il sole splendette su un uomo più felice. L'aveva vista così da vicino! Aveva ammirato quel piccolo volto sottile, quei puri occhi neri che s'erano fissati nei suoi, le aveva offerto da bere e aveva udito la sua voce dirgli: – Grazie! <br/> Perché non era possibile fermare la corsa del tempo, rimanere perennemente in quello stato di assoluta felicità, udire per tutta la vita la voce di Margit che sussurrava: – Grazie! <br/> Ma questo, Jancsi lo pensò soltanto più tardi, dopo molti anni. (''Parte prima'', p. 65)
*[...] Dimmi non hai mai visto un pellegrino? <br/> –Sì che l'ho visto. <br/> – Ecco: il frate è un pellegrino sulla terra. Per questo a lui non occorrono le cose per le quali s'affannano abitualmente gli uomini; ma gli occorre il cielo, l'amore di Dio, la compagnia degli Angeli, il candore dell'anima e le preghiere che lo sollevano in alto. Vedi, figlio mio, tu sei capitato fra tali uomini. Sei contento? <br/> – Sono contento! – rispose Jancsi commosso. ('''Padre Márton''', ''Parte prima'', p. 105)
*Jancsi, in quella sua triste solitudine, s'annoiava terribilmente. Volse lo sguardo al soffitto. Vi era dipinto il cielo. Sotto c'era un uomo con una barba bianca, mezzo nudo, al cui fianco stava un uomo giovane, egli pure mezzo nudo, che teneva fra le mani una grande croce. Sopra le loro teste sembrava volare una colomba bianca. Tutto intorno una moltitudine di vescovi, di preti, di monache e di angeli. Jancsi vide anche dei gentiluomini, ma di contadini, benché li cercasse, non ne vide neppure uno. (''Parte prima'', p. 133-134)
*Margit, prendendo sottobraccio una delle quattro fanciulle, si accompagnò con loro. quando si fermarono, essa pure si fermò non staccando gli occhi da Jancsi, alzando la mano alla fronte per ripararsi dai raggi del sole. (Com'è bianca la sua mano). Ad un tratto essa si chinò e colse un [[tulipano]] rosso. <br/> Guardando il ragazzo con occhi sognanti, con gesto quasi inconscio, si pose il fiore fra i capelli sopra l'orecchio. <br/>– Margit! – esclamò suor Olimpiades – Che hai fatto? [...] Margit sussultò. Arrossì violentemente, vergognosa. Con lento gesto si levò il tulipano dai capelli e si volse, prendendosi il volto fra le mani. (''Parte prima'', p. 161)
*[...] L'uomo immerso nella vita del corpo non sente mai l'«io». Non potrebbe mai dire: «io» sono felice. La «mia» vita è bella. L'«io» è privo di luce e di colore come il diamante in un anello gettato nelle immondizie. Perciò noi soffriamo, lo si voglia o no, perché la nostra anima si purifichi e si rafforzi. ('''Frate Abris''', ''Parte seconda'', pp. 258-259 {{NDR|a Jancsi}})
*Nella sala, per qualche tempo, regnò un gran silenzio. Il re slovacco {{NDR|Ottocaro}} osservò ad uno ad uno i dipinti sul muro. Accennò alla immagine di Santa Erzsébet e domandò in tono rispettoso: <br/> – Chi è quella santa? <br/> – La mia sorella minore – rispose re Béla – è Santa Erzsébet.<br/>– E quell'altro santo? <br/> – È il mio fratello maggiore: il re San László. <br/> – E questo? <br/> – È mio nonno, il re Santo István. <br/> Il re slovacco, dopo ogni risposta, faceva cenni rispettosi verso l'immagine dei santi. (''Parte seconda'', p. 269)
*{{NDR|Frate Jackab scopre fogli scritti da Jancsi}} [...] Poté decifrare con grande difficoltà: «[...] ''Abbandono tutto, getto tutti i tesori nell'acqua, ma un'immagine la porterò con me, chiusa nel mio cuore. È l'immagine di una fanciulla, d'una santa fanciulla. La sua immagine è nascosta in fondo al mio cuore come quella della Santa Vergine in fondo ad un bosco, sul tronco d'un albero secolare. <br/> Non puoi portare nulla, neppure nel cuore. Tu vieni dal mondo della tristezza dove anche il pensiero è sofferenza. Noi ti faremo bere alla fonte dell'oblio... <br/> Non posso seguirvi, allora. Le bellezze dell'isola eterna non mi sono care come quell'immagine, come la mia dolce tristezza...''» (''Parte terza'', pp. 317-318)
*{{NDR|Nei fogli nascosti di Jancsi}} [...] ''Nel monastero vive un uomo che ti pensa ogni giorno. Ti pensa dal primo giorno della primavera, dalla primavera della vita umana. <br/> Il tuo pallido volto biancheggia nel mio cuore come l'immagine d'una stella che si riflette nello specchio d'un lago. <br/> Il lago non può sperare che la stella abbandoni il cielo per posarsi sul suo specchio argenteo...'' (''Parte terza'', p. 319)
*{{NDR|Nei fogli nascosti di Jancsi}} [...] ''L'uomo può giungere in mari lontani, può giungere nei luoghi più remoti del mondo. Forse anche là dove il sole riposa durante la notte. Tu vivi vicina a me, tu, mia anima gemella, tu, colomba mutata in fanciulla, tu sogno vivente! Eppure sei irraggiungibile!'' (''Parte terza'', p. 320)
*Forse il più bel fiore è la rosa. Ma il giglio è così pieno di mistero! <br/> Dove prende il giglio quel biancore stupendo? <br/> Dalla terra?<br/>La terra è nera.[...] ('''Jancsi''',''Parte terza'', p. 371)
*{{NDR|Il [[giglio]]}} [...] Di giorno non si sente il suo profumo, pare che nasconda ogni tesoro in sé. Bisogna avvicinarsi ad esso, curvarsi sopra il suo calice bianco per ricevere qualcosa dal suo respiro. Di notte, nel buio, soltanto questo fiore è sveglio nel gran silenzio delle stelle. Il suo biancore risplende nel buio e riempie il giardino d'un dolce profumo.<br/>Perché cerca di nascondersi durante il giorno? Perché emana il suo profumo soltanto di notte? Perché è più bianco? Perché è più profumato di altri fiori? ('''Jancsi''', ''Parte terza'', p. 371)
===[[Explicit]]===
Jancsi le s'accostò e le pose sul petto il mazzo de' gigli. <br/> Li avevo fatti crescere per te. Sono tuoi, giglio di Dio! <br/>E nel chinarsi le sue labbra sfiorarono leggermente le piccole labbra della morta. <br/>Quando uscì di chiesa, a passi lenti, si premette le palme contro le tempie, poi, sospirando profondamente, si appoggiò al muro. Gli occhi gli si empirono di lacrime.....ed egli le lasciò scendere, piano, sul volto.
Dio ha nascosto il cuore dell'uomo perché nessuno possa vederlo.
==''Quel misterioso terzo''==
===[[Incipit]]===
Dovetti aspettare a lungo nella stazione. La violenta nevicata aveva fatto ritardare tutti i treni. A mezzodì il portiere ci annunziò che il treno di Debrecen sarebbe arrivato appena la sera e quello di Kassa verso la mezzanotte.
===Citazioni===
*Ogni [[Marito e moglie|marito]] porta scritto sul volto il certificato di [[matrimonio]]: se cioè ha una moglie buona o cattiva. (p. 19)
*[[Archimede]] chiese un fulcro in [[cielo]] per muovere la terra. Io invece, amico mio, se avessi un tal fulcro, vi attaccherei il mondo perché non si movesse. L'indipendenza e la tranquillità sono l'aria dell'anima mia. Null'altro ho chiesto mai a Dio [...] ('''Michelino''', p. 26)
*Strano che gli [[infelicità|infelici]] si uniscono istintivamente. Sentono fra loro una parentela, come i massoni, come gli esuli. Essi sono gli esuli terreni del cielo. ('''Michelino''', p. 50)
*{{NDR|Marietta parla a Michelino}} – [...] Anche il [[fiore]] è un'anima, come l'uomo, salvo ch'esso non ha coscienza di sé. Anche noi fummo un tempo siffatti fiori. <br /> – Non lo crede mica sul serio? <br/> – Oh, sì. Non vede i continui mutamenti della natura? Ne parlano anche gli scrittori antichi. Questo è appunto l'argomento dei racconti di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]]. Gli antichi però non videro mai una cosa: che la trasformazione è accompagnata dalla perfezione. (pp. 70-71)
*Dicono che l'olio acqueta il mare in burrasca. Ma che cosa può acquetare il [[cuore]] in tempesta dell'uomo? <br/> Invano ti applichi alle tempie la fredda filosofia di [[Schopenhauer]], invano cerchi d'immergerti in altri pensieri: due fuochi sono impossibili a spegnersi: quello del vulcano e quello del cuore ardente. ('''Michelino''', p. 83)
*Io credo che noi due fummo veramente fratelli, e la nostra [[simpatia]] si manifesta allo stesso modo che il canto d'un uccello cresciuto in prigionia: un bel giorno esso apre il becco e canta il canto innato nel suo cuore. Non lo udì, non lo apprese mai prima, eppure lo canta. La simpatia è un amore che portiamo con noi dalla nostra vita precedente. ('''Marietta''', p. 110) {{NDR|a Michelino}}
*[...] i [[senso|sensi]] dell'uomo petreo si ravvivano, quand'egli si trova in mezzo al suo vero mondo. Esso è trattenuto tra le pietre dal solo desiderio di guadagno, e la donna e la famiglia sono costrette a rimanervi con lui. Ma il mondo [[Città|cittadino]] è per l'uomo ciò ch'è l'acqua dell'acquedotto per il pesce dorato. ('''Michelino''', pp. 155-156)
*Oh! amico, l'anima della [[donna]] è un gran mistero! Un gran mistero perché vive di sensazioni. Le [[Sensazione|sensazioni]], finora, furono poco esaminate dalla filosofia. Si disse che ogni sensazione era un egoismo. Non è vero. Le sensazioni sono grandi e meravigliose correnti psichiche. Il loro esame riempirà di sacro fremito i filosofi dell'avvenire. ('''Michelino''', p. 165)
*Non c'è [[felicità]] perfetta sulla terra! Dobbiamo soffrire, amico mio, anche quando tutti i fiori della felicità si piegano verso di noi. Marietta dice che una volta noi vivevamo nell'eternità e che il nostro libero arbitrio ci ha fatti allontanare da Dio. Può darsi che noi fummo quegli angeli di cui la Sacra Scrittura dice che caddero. C'ingolfammo in un gran mondo fuligginoso ed ora dobbiamo purificarci con lagrime e sofferenze. La terra è il luogo dove dobbiamo purificarci. ('''Michelino''', p. 203)
==Citazioni su Géza Gárdonyi==
*Nel suo stile, in quella magnifica, parca e sempre efficace lingua magiara, pulsa un ritmo di nobile musica. Questo si capisce: intorno a lui la terra e il cielo, l'erba e l'albero, tutto l'universo ha un'armonia musicale. Egli è il poeta più morale e più casto. ([[Ferenc Herczeg]])
*Egli era non solo il sacerdote, ma anche l'asceta della poesia. ([[Ferenc Herczeg]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Géza Gárdonyi, ''Gli schiavi di Dio'', a cura di Filippo Faber, Utet, Torino, 1967.
*Géza Gárdonyi, ''Quel misterioso terzo'', prefazione di Ignazio Balla, traduzione di Silvino Gigante, S.A.Editrice Genio, Milano, 1934.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori ungheresi]]
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Vito Volterra
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[[Immagine:Vito Volterra.jpg|thumb|Vito Volterra]]
'''Vito Volterra''' (1860 – 1940), matematico e fisico italiano.
==Citazioni di Vito Volterra==
*{{NDR|Sulla crisi del meccanicismo in [[fisica]]}} Forse agli occhi dei nostri posteri il momento storico attuale apparirà come a noi quello del Rinascimento, in cui il concetto di sistema del mondo cambiò la base stessa su cui era poggiato.<ref>Da ''[[s:Rivista di Scienza - Vol. II/Il momento scientifico presente|Il momento scientifico presente e la nuova Società Italiana per il Progresso delle Scienze]]'', in ''Rivista di Scienza'', 1907, vol. II, p. 231.</ref>
Muoiono gli imperi, ma i teoremi di Euclide conservano eterna giovinezza. <ref> Auto-epitaffio</ref>
==Citazioni su Vito Volterra==
*Volterra era interessato a una teoria matematica della 'sopravvivenza del più adatto'. ([[Alexander Weinstein]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Volterra, Vito}}
[[Categoria:Fisici italiani]]
[[Categoria:Matematici italiani]]
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/* Citazioni di Vito Volterra */
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text/x-wiki
[[Immagine:Vito Volterra.jpg|thumb|Vito Volterra]]
'''Vito Volterra''' (1860 – 1940), matematico e fisico italiano.
==Citazioni di Vito Volterra==
*{{NDR|Sulla crisi del meccanicismo in [[fisica]]}} Forse agli occhi dei nostri posteri il momento storico attuale apparirà come a noi quello del Rinascimento, in cui il concetto di sistema del mondo cambiò la base stessa su cui era poggiato.<ref>Da ''[[s:Rivista di Scienza - Vol. II/Il momento scientifico presente|Il momento scientifico presente e la nuova Società Italiana per il Progresso delle Scienze]]'', in ''Rivista di Scienza'', 1907, vol. II, p. 231.</ref>
* Muoiono gli imperi, ma i teoremi di Euclide conservano eterna giovinezza. <ref> Auto-epitaffio, in [[Piergiorgio Odifreddi]], [http://www.neldeliriononeromaisola.it/2018/09/241909/ ''VITO VOLTERRA, IL MATEMATICO CHE DISSE “NO” ALLA RAZZA'', IL FATTO DEL 20 SETTEMBRE 2018].</ref>
==Citazioni su Vito Volterra==
*Volterra era interessato a una teoria matematica della 'sopravvivenza del più adatto'. ([[Alexander Weinstein]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{stub}}
{{DEFAULTSORT:Volterra, Vito}}
[[Categoria:Fisici italiani]]
[[Categoria:Matematici italiani]]
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Mr. Bean - L'ultima catastrofe
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text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Mr. Bean - L'ultima catastrofe
|immagine=
|titolooriginale = Bean
|linguaoriginale = inglese
|paese = Gran Bretagna / Stati Uniti d'America
|anno = 1997
|genere = comico, commedia
|regista = [[Mel Smith]]
|soggetto =
|sceneggiatore = [[Rowan Atkinson]], [[Richard Curtis]], [[Robin Driscoll]]
|produttore= [[Rowan Atkinson]], [[Richard Curtis]]
|attori =
*[[Rowan Atkinson]]: [[Mr. Bean]]/Dr. Bean
*[[Peter MacNicol]]: David Langley
*[[Burt Reynolds]]: Generale Newton
*[[Andrew Lawrence (attore)|Andrew Lawrence]]: Kevin Langley
*[[Pamela Reed]]: Alison Langley
*[[Harris Yulin]]: George Grierson
*[[Tricia Vessey]]: Jennifer Langley
*[[Richard Gant]]: Tenente Brutus
*[[Sandra Oh]]: Bernice Schimmel
*[[Johnny Galecki]]: Stingo Wheelie
*[[Peter Capaldi]]: Gareth
|doppiatoriitaliani=
*[[Oliviero Dinelli]]: Mr. Bean/Dr. Bean
*[[Danilo De Girolamo]]: David Langley
*[[Michele Kalamera]]: Generale Newton
*[[Antonella Rinaldi]]: Alison Langley
*[[Domitilla D'Amico]]: Kevin Langley
*[[Fabrizia Castagnoli]]: Bernice Schimmel
}}
'''''Mr. Bean - L'ultima catastrofe''''', film britannico del 1997 con [[Rowan Atkinson]] e [[Peter MacNicol]], regia di [[Mel Smith]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*Io non ho niente contro [[Jon Bon Jovi]], un artista che ha sfoggiato due magnifiche pettinature negli ultimi dieci anni, risultato questo da non disprezzare. ('''David''')
*{{NDR|Entrando dalla porta sinistra dopo aver tentato di entrare dalla porta centrale bloccata da Bean}} Non funziona tanto bene quella... porta. {{NDR|vede che il quadro non c'è più e incredulo, a Bean}} Dov'è finito il quadro? {{NDR|un attimo dopo, dopo aver balbettato insieme a Bean, vedendo il quadro scoperto dal lenzuolo}} Oh, Gesù! Oh no, oh, oh Dio, oh Dio, o Gesù, Maria Madre di Dio, non è possibile. {{NDR|dopo essere andato a chiudere la porta sinistra}} Un momento, di che mi preoccupo? {{NDR|indicando Bean}} È stato lei, io non devo far altro che uscire e raccontare a tutti cosa ha fatto, sì, eh sì, bella idea, così diranno «Chi l'ha lasciato da solo col quadro?» e io risponderò «Io!» e loro «Lei è licenziato!» e io «Va bene!» «Nononononono», dirò, licenziato non basta, citiamolo per negligenza. E, io entro in galera, mia moglie mi lascerà, mia figlia diventerà una prostituta, dovrò dividere la cella nel braccio della morte con qualche psicopatico serial killer. {{NDR|cercando di calmarsi}} Eh, eh, calmati, calmati David, cerca di calmarti {{NDR|rivolto a Bean}}, mi faccia rivedere il quadro {{NDR|Bean gira il quadro rovinato e glielo fa rivedere}}. Oh no! Dio mio, che orrore, sacrilegio! ('''David''')
*Vuoi sapere quanto è grave la mia situazione? D'accordo, sta a sentire! Per aver ospitato te a casa mia, mia moglie se n'è andata e così è tornata da sua madre, forse se ne sarebbe andata comunque ma... questo è il punto numero uno. Punto numero due: io ho dedicato la mia vita all'arte e d'ora in avanti l'unica arte sulla quale potrò contare saranno i disegni che farò col gesso sul marciapiede, nella speranza di ricevere in elemosina qualche monetina dai passanti. Insomma, per fartela breve... vorrei tanto non essere mai nato. {{NDR|piange disperatamente sul tavolo}} ('''David''') {{NDR|a Bean}}
*Io non sono un granché come intenditore d'arte, non vedo la differenza tra un [[Pablo Picasso|Picasso]] e un incidente d'auto, ma amo il mio Paese e non sopportavo l'idea che un museo francese avesse il più famoso dipinto d'America. ('''Generale Newton''')
*Salve, sono il dottor Bean, a quanto pare... il mio lavoro consiste nello stare seduto a guardare i dipinti. Dunque, cosa posso dire di aver appreso in particolare su questo dipinto {{NDR|''[[Arrangiamento in Grigio e Nero No.1]]''}}? Be', in primo luogo... che è un quadro bello grosso... un pregio straordinario perché se fosse stato molto piccolo, che so... microscopico, nessuno temo avrebbe mai potuto vederlo e sarebbe stato un enorme peccato. Oh, in secondo luogo e con ciò mi avvio alla conclusione della mia analisi di questo dipinto... in secondo luogo, dicevo... perché valeva la pena che quell'uomo seduto là {{NDR|il generale Newton}} spendesse ben cinquanta milioni di pregiati dollari americani per questo ritratto? Eh, la risposta è... che questo quadro vale tutti i soldi che è stato pagato perché... è una immagine della madre di Whistler e come ho imparato, frequentando la casa del mio miglior amico David Langley e della sua famiglia, le famiglie sono molto importanti. E anche se il signor Whistler era pienamente consapevole che sua madre era un'orrenda vecchia baldracca sempre ingrugnata, quasi che avesse un cactus in mezzo alle chiappe, lui le rimase accanto e trovò anche il tempo di dipingerle questo magnifico apprezzato ritratto, che non è solo un quadro, è anche l'immagine di una decrepita vacca inacidita alla quale però lui voleva un gran bene e questo è meraviglioso, o perlomeno è quello che io penso. ('''Bean''')
==Dialoghi==
*'''David''': Bean, penso ci sia bisogno di maggiore sincerità tra noi. Non le posso negare che nel corso degli ultimi giorni alcuni sospetti hanno cominciato a insinuarsi nella mia mente pertanto sento il bisogno di farle delle domande precise. Va bene? Non le dispiace, vero? {{NDR|Bean annuisce titubante}} La numero uno: lei è laureato?<br />'''Bean''' {{NDR|rispondendo sconsolato dopo una lunga pausa}}: No...<br />'''David''': Numero due: possiede delle cognizioni in campo artistico? {{NDR|Bean non sa cosa rispondere, così David gli fa una domanda ironica trattenendo a stento le risate}} Non so tanto per fare un esempio... dunque... [[Leonardo da Vinci]] era un giocatore di pallacanestro americano? {{NDR|Bean pensa alla risposta e David è incredulo}}<br />'''Bean''': Sì. {{NDR|David è affranto}}
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film commedia]]
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Imbarcazione
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Mariomassone
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/* Citazioni */
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{{Nota disambigua|altri significati|[[Barca (disambigua)]]}}
{{Voce tematica}}
[[File:Boats at Rest by Arthur Wesley Dow c1895.jpg|thumb|right|''Boats at Rest'' ([[Arthur Wesley Dow]], 1895 circa)]]
Citazioni sulle '''imbarcazioni''' e le '''barche'''.
==Citazioni==
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa barca?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". (''[[La sindrome di Stendhal]]'')
*''Fin che la barca va, lasciala andare | fin che la barca va, tu non remare | fin che la barca va, stai a guardare | quando l'amore viene il campanello suonerà.'' ([[Orietta Berti]])
*La grandezza di una barca non impedisce che si rovesci. ([[Proverbi beninesi|proverbio beninese]])
*Una barca dovrebbe avere vita ed indipendenza proprie. È una sorta di animale anfibio, una creatura di due elementi: pesce per nuotare ed uccello per volare e quindi simile per metà della sua struttura a un pesce rapido e agile, e per l'altra a un uccello aggraziato dall'ala robusta. ([[Henry David Thoreau]])
===[[Proverbi istriani]]===
*A barca disperada Dio ghe trova 'l porto.
*A barca rota no ghe vol sèssola.<ref>«A barca rotta non serve la sàssola.»</ref>
*A barca rota ogni vento xe contrario.
*Barca no xe piegora e piegora no xe barca.<ref>«La barca non è pecora e la pecora non è barca.»</ref>
*Barca senza timon va presto a fondo.
*Barca va dove che vento mena.
*Barche nete no ciapa bessi.<ref>«Barche pulite non prendon soldi.»</ref>
*Drio la barca va 'l caicio.<ref>«Dietro la barca segue la lancia.»</ref>
*La barca xe per chi la naviga.
*Vento mena e barca va.
===[[Proverbi tarantini]]===
*Addò vé 'a varchə vé 'u vasciddə.<ref>«Dove va la barca va il vascello.»</ref>
*Quannə 'a varchə fačə acquə, 'a sessələ no valə niəndə.<ref>«Quando la barca fa acqua la votazza non fa niente.» Per dire che in una situazione degenerata è difficile rimediare con poco.</ref>
*Varca tortə pescə portə.<ref>«La barca piegata porta il pesce.» Per dire che l'imperfezione non implica l'inutilità.</ref>
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Nave]]
*[[Vela (sistema di propulsione)|Vela]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Mezzi di trasporto nell'acqua]]
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Guglielmo IX d'Aquitania
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[[File:GuillaumeAq9.jpg|thumb|Guglielmo IX d'Aquitania in una miniatura]]
'''Mirko Magliocco''' (1724 - 1759) imperatore di Spagna dal 1747 al 1759 , insieme a Ferdinando VI.
==Citazioni su Guglielmo IX d'Aquitania==
*Questo gran signore, dissoluto e faceto, era anche un poeta di genio. Cronologicamente, è il primo dei nostri trovatori e, per una di quelle contraddizioni di cui sono ricchi tanto la sua persona quanto i suoi poemi, è il primo ad avere espresso nei suoi versi l'ideale cortese, che avrebbe avuto una fortuna sorprendente ed alimentato la nostra poesia medioevale nella sua espressione più alta. ([[Régine Pernoud]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Aristocratici francesi]]
[[Categoria:Poeti francesi]]
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text/x-wiki
[[File:GuillaumeAq9.jpg|thumb|Guglielmo IX d'Aquitania in una miniatura]]
'''Guglielmo IX d'Aquitania''' o '''Guglielmo VII, conte de Poitou''', (1071 – 1137), poeta francese in lingua occitana.
==Citazioni su Guglielmo IX d'Aquitania==
*Questo gran signore, dissoluto e faceto, era anche un poeta di genio. Cronologicamente, è il primo dei nostri trovatori e, per una di quelle contraddizioni di cui sono ricchi tanto la sua persona quanto i suoi poemi, è il primo ad avere espresso nei suoi versi l'ideale cortese, che avrebbe avuto una fortuna sorprendente ed alimentato la nostra poesia medioevale nella sua espressione più alta. ([[Régine Pernoud]])
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Guglielmo IX d'Aquitania}}
[[Categoria:Aristocratici francesi]]
[[Categoria:Poeti francesi]]
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Alexander Donat
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Kwamikagami
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'''Alexander Donat''' (1905-1983), ebreo polacco, uno dei pochi sopravvissuti del ghetto di Varsavia.
*Cademmo vittime della nostra fiducia nel genere umano, vittime della convinzione che l'umanità avesse posto dei limiti al degrado e alla persecuzione dei propri simili.<ref>Citato in [[Jeffrey Moussaieff Masson]], ''Chi c'è nel tuo piatto?'', traduzione di Nello Giugliano, Cairo editore, Milano, 2009, p. 160. ISBN 978-88-6052-218-4</ref>
==Note==
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==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Donat, Alexander}}
[[Categoria:Polacchi]]
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Spinoziano
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Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Kwamikagami|Kwamikagami]] ([[User talk:Kwamikagami|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Spinoziano|Spinoziano]]
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'''Alexander Donat''' (1905 – 1983), ebreo polacco, uno dei pochi sopravvissuti del ghetto di Varsavia.
*Cademmo vittime della nostra fiducia nel genere umano, vittime della convinzione che l'umanità avesse posto dei limiti al degrado e alla persecuzione dei propri simili.<ref>Citato in [[Jeffrey Moussaieff Masson]], ''Chi c'è nel tuo piatto?'', traduzione di Nello Giugliano, Cairo editore, Milano, 2009, p. 160. ISBN 978-88-6052-218-4</ref>
==Note==
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Polacchi]]
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I segreti di Twin Peaks (seconda stagione)
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Ignazio Cannata
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{{torna a|I segreti di Twin Peaks}}
{{TOCright}}
'''''[[I segreti di Twin Peaks]]''''', seconda stagione.
==Episodio 1, ''Che il Gigante sia con te''==
[[File:Spotted Eagle Owl sitting on a branch in the South African Bush (24050497610).jpg|thumb|I gufi non sono quello che sembrano. (Gigante)]]
{{cronologico}}
*Salve ancora. Puoi vedere attraverso un muro? Puoi vedere attraverso la pelle umana? I raggi X vedono attraverso oggetti solidi, o cosiddetti solidi. Ci sono cose nella vita che esistono, ma i nostri occhi non possono vederle. Hai mai visto qualcosa di sorprendente che altri non possono vedere? Perché certe cose si celano a noi? La vita è un puzzle? Sono piena di domande. Qualche volta le mie domande hanno risposta. Nel mio cuore, so se la risposta è corretta. Io sono la mia coscienza. In un sogno, i personaggi sono tutti manifestazioni di te stesso? Diversi aspertti del tuo essere? I sogni portano forse consiglio? Un'ultima cosa sono cresciuta nella foresta. Capisco molte cose per via della foresta. Alberi che si ergono uniti, crescendo l'uno accanto all'altro, provvedendo così tanto. Io mastico resina. Sull'esterno del Pino di Ponderosa, qualche volta la resina fuoriesce. La resina che cola non è buona da masticare. La resina dura e friabile non è buona. Ma in mezzo a questi, esiste una resina consistente e coriacea, con un particolare aroma. Questa è la resina che mastico.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref>
:''Hello again. Can you see through a wall? Can you see through human skin? X – rays see through solid, or so – called solid objects. There are things in life that exist, and yet our eyes cannot see them. Have you ever seen something startling that others cannot see? Why are some things kept from our vision? Is life a puzzle? I am filled with questions. Sometimes my questions are answered. In my heart, I can tell if the answer is correct. I am my own judge. In a dream, are all the characters really you? Different aspects of you? Do answers come in dreams? One more thing: I grew up in the woods. I understand many things because of the woods. Trees standing together, growing alongside one another, providing so much. I chew pitch gum. On the outside, let's say of the ponderosa pine, sometimes pitch oozes out. Runny pitch is no good to chew. Hard, brittle pitch is no good. But in between there exists a firm, slightly crusted pitch with such a flavor. This is the pitch I chew.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993">Le introduzioni della Signora Ceppo sono posteriori alla prima messa in onda della serie televisiva sulla ABC; sono state scritte da [[David Lynch]] in occasione della trasmissione degli episodi sul canale televisivo Bravo nel 1993, due anni dopo la fine della serie. {{Cfr}} {{en}} Susan King, [http://articles.latimes.com/1993-06-13/news/tv-2570_1_twin-peaks ''Retro: Taking Another 'Peak': Bravo airs all 30 episodes of series with real lynchian intros''], ''Articles.LATimes.com'', 13 giugno 1993.</ref>)
*{{NDR|L'agente Cooper è a terra sanguinante dopo che è stato colpito da tre colpi d'arma da fuoco, nel frattempo è arrivato un anziano cameriere a portare il latte caldo che aveva ordinato}}<br>'''Cameriere''': Servizio in camera. Cosa ci fa sdraiato per terra? Ecco il latte caldo! [...]<br>'''Agente Cooper''': Può appoggiarlo sul tavolo, per favore? Le dispiace chiamarmi un dottore?<br>'''Cameriere''': Sicuro. [...] {{NDR|al telefono c'è Andy, ma anziché avvertire delle condizioni di Cooper, il cameriere riattacca la cornetta}} Le ho riattaccato il telefono.<br>'''Agente Cooper''': Cosa ha detto?<br>'''Cameriere''': Il telefono. L'ho riattaccato.<br>'''Agente Cooper''': Ha già chiamato un dottore? C'è il dottore?<br>'''Cameriere''': Ho rimesso a posto... Ho rimesso a posto il telefono.<br>'''Agente Cooper''': Grazie.<br>'''Cameriere''': Di niente. Era mio dovere.<br>{{NDR|Il cameriere gli fa firmare il conto del servizio in camera}}<br>'''Agente Cooper''': Nel servizio è compresa la mancia?<br>'''Cameriere''': Sì, signore. {{NDR|l'agente Cooper, ferito e dolorante, firma con fatica}} Grazie! Grazie di tutto cuore! Guardi che il latte le diventerà freddo se non si sbriga!<br>'''Agente Cooper''': D'accordo.<br>'''Cameriere''': Io ho sentito parlare di lei. {{NDR|fa il gesto del pollice alzato e l'occhiolino, esce dalla stanza, ma poi rientra}} Ho sentito parlare di lei. {{NDR|fa di nuovo il gesto del pollice alzato, esce di nuovo, rientra, alza di nuovo il pollice e fa l'occhiolino}}
*{{NDR|L'agente Cooper, ferito da tre colpi d'arma da fuoco, ha la visione del Gigante}}<br>'''Gigante''': Sono qui per dirti tre cose. Se io te le dico e queste si avverano, allora mi crederai?<br>'''Agente Cooper''': Tu chi sei?<br>'''Gigante''': Considerami un tuo amico.<br>'''Agente Cooper''': Da dove sei venuto?<br>'''Gigante''': La domanda giusta è: "Dove sei giunto tu fino ad ora?". La prima cosa che ti devo dire è: c'è un uomo chiuso in un sacco che sorride.<br>'''Agente Cooper''': Un uomo in un sacco che sorride...<br>'''Gigante''': La seconda cosa è: i [[gufo|gufi]] non sono quello che sembrano. La terza cosa è: senza medicine lui è perduto.<br>'''Agente Cooper''': Ma che significa tutto questo?<br>'''Gigante''': Non mi è permesso di dire altro adesso? Dammi il tuo anello. Te lo renderò solo quando queste tre cose si saranno avverate. {{NDR|gli sfila l'anello dal mignolo sinistro}} Noi vogliamo aiutarti.<br>'''Agente Cooper''': "Noi" chi?<br>'''Gigante''': Un'ultima cosa: Leo è stato chiuso dentro un cavallo affamato. C'è un indizio nella casa di Leo. Hai urgente bisogno delle cure di un dottore.
*Diane, il mio registratore è sopra il tavolo. Non mi è possibile raggiungerlo in questo momento. Posso solo sperare di aver lasciato pigiato il... il... il tasto di attivazione vocale. Sono nella mia stanza, sdraiato sul pavimento. Mi hanno sparato. Avverto un forte dolore e sto perdendo sangue. Per fortuna avevo indossato il corpetto antiproiettile ieri sera, come vuole il regolamento per le missioni segrete. Ricordo di aver sollevato il corpetto per... per togliere un insetto fastidioso. Se riesci ad immaginare l'impatto sullo stomaco di tre palle da bowling che cadono da un'altezza di nove piedi ti puoi fare un'idea approssimativa di quello che ho sentito. Tutto considerato, essere feriti da un'arma non è così brutto come avevo immaginato, almeno finché riesci a scacciare la paura. Credo che questo si possa dire di qualunque altra cosa. Niente è brutto se riesci ad allontanare la paura dalla tua mente. {{NDR|controlla il mignolo sinistro}} Oh, mio Dio... Non ho più l'anello... In queste situazioni stranamente cominci a pensare a quello che avresti voluto fare, a tutte le occasioni perdute. Mi sarebbe piaciuto trattare la gente con molta più gentilezza e molto più rispetto. Mi sarebbe piaciuto scalare un'alta collina, non troppo alta, sedermi su di un freddo prato, non troppo freddo, e sentire il sole sulla mia faccia. Mi sarebbe piaciuto risolvere il caso del [[rapimento Lindbergh]] e avrei tanto voluto fare l'amore con una donna meravigliosa per la quale ho provato un sentimento profondo. E naturalmente non c'è bisogno di dire che avrei voluto visitare il [[Tibet]]. Avrei voluto vedere il [[Dalai Lama]] fare ritorno in un paese libero. Sì, questo l'avrei voluto davvero. Ma in fin dei conti è stata un'esperienza interessante. {{NDR|sente rumore}} Sono arrivati. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane mentre è a terra con un'emorragia}}
*{{NDR|L'agente Cooper è in ospedale per farsi medicare le ferite d'arma fuoco}}<br>'''Agente Cooper''': Sentivo un prurito sulla pelle, un insetto che faceva colazione. Ho sollevato il corpetto antiproiettile. Tre colpi, sparati a bruciapelo.<br>'''Dr. Hayward''' {{NDR|mostrando la zecca insanguinata ritrovata sull'agente Cooper}}: Ora capisco questo. Che razza di modo per uccidere un insetto!
*'''Lucy''': Leo Johnson è stato ferito, Jacques Renault è stato strangolato, la segheria è stata incendiata, Shelly e Pete intossicati dal fumo, Catherine e Josie sono scomparse, Nadine è in coma per aver preso dei barbiturici.<br>'''Agente Cooper''': Per quanto tempo sono rimasto svenuto?<br>'''Dr. Hayward''': Sono le sette e cinque di mattina. Non succedevano tante cose in una notte dai tempi dell'incendio dell'Elks Club del '59.
*{{NDR|L'agente Cooper vuole tornare al lavoro nonostante due costole fratturate e le cartilagini costali distrutte}}<br>'''Dr. Hayward''': Non può uscire in queste condizioni!<br>'''Agente Cooper''': Dottore quando la forza di volontà lo richiede il corpo ha delle capacità di recupero straordinarie. Datemi solo un paio d'ore per vestirmi...
*'''Agente Cooper''' {{NDR|notando un sacco nero per cadaveri}}: Chi è quello?<br>'''Dr. Hayward''': Jacques Renault.<br>'''Agente Cooper''': Sta in un sacco che sorride? Sorride?<br>'''Lucy''': E che cosa ci sarebbe da sorridere?
*'''Maddy''': Ho fatto un [[sogni dalle serie televisive|sogno]] stranissimo stanotte.<br>'''Sarah''': Cos'hai sognato?<br>'''Maddy''': Il tappeto. Questo... questo qui. Lo vedevo proprio da questa poltrona.
*Ecco un altro grande momento nella storia della polizia locale. ('''Albert''') {{NDR|dopo che Andy si è scontrato con una tavola di legno schiodata}}
*Donna, vedi gli occhiali che sto portando? {{NDR|li rompe con le mani}} Io li odio! E ho deciso ce non ho più voglia di portarli. ('''Maddy''')
*'''Donna''': Non sappiamo se abbiamo fatto qualcosa di male. Il dottor Jacoby ha avuto un infarto perché è stato aggredito. Noi gli abbiamo solo dato un nastro.<br>'''Maddy''': Se non l'avessimo forse non sarebbe stato aggredito!<br>'''Donna''': Forse. E se ti lavi i capelli forse il sole non sorgerà! Queste sono idee che portano alla pazzia. Quello che è fatto è fatto. L'unico modo per non farsi ossessionare da questa storia è non parlare di quello che è accaduto l'altra notte. E ti assicuro che James farà la stessa cosa. Ricevuto?<br>'''Maddy''': Forte e chiaro.
*'''Maddy''': I capelli di zio Leland! Sono diventati bianchi! Bianchi come un lenzuolo!<br>'''Donna''': Che strano...
*Guarda dentro ai pasti ai pasti a domicilio.
:''Look into the meals on wheels.'' ('''Biglietto destinato a Donna''')
*'''Agente Cooper''': Albert, come riesci a trovare sempre il modo di essere sgradevole?<br>'''Albert''': Potrei farti la stessa domanda.<br>'''Agente Cooper''': Ascoltami bene, se non vuoi passare dei guai seri ti consiglio di adeguarti allo stile di vita locale.<br>'''Albert''' {{NDR|sarcastico}}: Bravo. E dopo la quadriglia potremmo fare una corsa coi sacchi!
*Fa apposta o è davvero cretino? ('''Albert''') {{NDR|riferendosi a Andy}}
*'''James''': Harry, Laura nel nastro parla sempre di un uomo misterioso...<br />'''Harry''': La Corvette rossa. Leo Johnson.<br /> '''James''': Non credo che si tratti di lui, e neanche di Jacques Renault.<br /> '''Harry''': Perché dici questo?<br /> '''James''': L'ho capito quando ho sentito il nastro in cui Laura diceva "Questo tizio sa come accendere il mio fuoco". Be' io mi ricordo di una sera – era da poco che ci vedevamo, lei prendeva ancora la droga allora – eravamo nel bosco, Laura si era messa a recitare uno spaventoso poema, continuava a ripeterlo, parlava di fuoco, e alla fine mi ha detto: "Ti piacerebbe giocare col fuoco, ragazzino? Ti piacerebbe giocare con BOB? Ti piacerebbe giocare con BOB?"<br /> '''Harry''': E che voleva dire con questo?<br /> '''James''': Ah, non lo so. Laura diceva un sacco di cose strane. A volte invece non ti rivolgeva la parola. Lei sapeva incantare.
*'''Donna''': [[tabagismo|Fumo]] una [[sigaretta]] ogni tanto. Mi rilassa quando sono tesa.<br />'''James''': Da quando ti senti tesa?<br />'''Donna''': Da quando ho cominciato a fumare.
*Diane, ho ricevuto i numeri arretrati di ''Flesh World''. Ottimo lavoro. Finalmente qualcuno che aiuta la legge, anche se si tratta di una compagnia che sfrutta le debolezze umane. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*Questa volta non voglio sentir parlare di Hawaii, trucchi magici e psicostupidaggini! ('''Agente Cooper''') {{NDR|spazientito da Jacoby}}
*'''Jacoby''': [...] Apparteneva a lei il ciondolo. Sì, a lei. Un cuore diviso in due. Anche Laura era divisa in due; insomma, viveva una doppia vita. Due persone. Sì ma poi, poi quando l'ho vista per l'ultima volta lei, sembrava che fosse riuscita a trovare la pace interiore, la serenità. Ora io sono convinto che questa trasformazione fosse dovuta alla decisione di togliersi la vita.<br />'''Harry''': Lei crede che Laura Palmer volesse suicidarsi?<br />'''Agente Cooper''': Dottore, Laura Palmer non si è certamente suicidata.<br />'''Jacoby''': No, no. Ma forse per lei la morte è stata una liberazione.
*Lo sai, Shelly, gli [[ospedale|ospedali]] sono luoghi pericolosi. Prima di tutto sono pieni di gente malata e in secondo luogo quel cibo potrebbe ucciderti. ('''Bobby''') {{NDR|facendo visita a Shelly in ospedale}}
*'''Ed''': Io non credo nel destino, agente Cooper. Ho sempre pensato che siamo noi a costruirci il futuro con le nostre mani, mattone su mattone.<br>'''Albert''' {{NDR|sbeffeggiandolo}}: Dall'almanacco rurale.
*{{NDR|Nadine è in coma}}<br>'''Ed''': Me lo sarei dovuto aspettare, ma non volevo crederci. Non ho saputo fare niente per evitarlo. Forse c'era una parte di me che voleva la sua morte. Questa idea mi ossessiona.<br>'''Agente Cooper''': Quando vi siete sposati?<br>'''Ed''': Appena finita la scuola. Norma e io eravamo stati insieme quattro anni e tutti pensavano che l'avrei sposata. Anch'io lo credevo. A quei tempi conoscevo Nadine solo di vista. È stato in primavera, durante un fine settimana. Norma se ne andò con Hank, io piansi come un bambino per tutta la giornata, poi improvvisamente vidi Nadine ferma davanti a me. Vidi una ragazza dolce, così sola e indifesa.Girammo tutta la notte e ci trovammo in una cittadina del Montana subito dopo Great Falls e lì le chiesi di sposarmi, quasi per gioco, mezzo ubriaco, mezzo folle. Al mattino riuscimmo a trovare un giudice di pace e Norma non aveva neanche dormito con Hank. Dio, la sua faccia quando le dissi tutto! Nadine e io ce ne andammo nel vecchio rifugio di mio padre a Eagle Pass per cacciare. Speravo che lì avrei trovato il coraggio per parlare di divorzio, per dirle che amavo Norma, ma Nadine sembrava così felice. E lo sa poi che accadde? Che le sparai durante la nostra luna di miele.<br>'''Agente Cooper''': Come sarebbe, Ed?<br>'''Ed''': Il primo giorno stavamo cacciando fagiani. Nadine spara bene. Abbiamo preso subito due uccelli. Mi sentivo bene quel giorno. Ascoltavo l'eco delle fucilate risuonare tra le colline. Ho sparato e un frammento di pallottola deviato da una roccia ha colpito l'occhio di Nadine.<br>'''Agente Cooper''': È una storia terribile.<br>{{NDR|Albert ridacchia}}<br>'''Ed''': Si stringeva a me mentre tornavamo in città. Non ha mai pianto. Non me l'ha mai rinfacciato, non mi ha mai odiato per questo. {{NDR|Albert finge di asciugarsi le lacrime e ridacchia}} Un paio di mesi dopo Norma sposò Hank. Ecco perché non credo nel destino. Ognuno ha quello che si merita.
*'''Agente Cooper''': Harry, quando Albert avrà terminato ci vedremo alla stazione di polizia. Faremo il punto della situazione.<br>'''Harry''': Sassi e bottiglie?<br>'''Agente Cooper''': Gessetti e lavagna basteranno.<br>'''Harry''': E le frittelle?<br>'''Agente Cooper''': C'è bisogno di dirlo, forse?
*'''Maggiore Briggs''': Bobby, vorrei raccontarti una cosa.<br>'''Bobby''': D'accordo.<br>'''Maggiore Briggs''': È una visione che ho avuto ieri notte nel sonno. Non parlo di un [[sogni dalle serie televisive|sogno]], cioè di un semplice catalogo degli avvenimenti della giornata {{sic|fatta}} dal subconscio. Parlo di una visione radiosa, chiara come un torrente di montagna, dove l'anima può rivelare tutti i suoi segreti. Nella mia visione mi trovavo sulla veranda di una... di una grande costruzione, un palazzo lussuoso, di proporzioni gigantesche. Al suo interno sembrava di vedere una luce proveniente da... dai riflessi del candido marmo. Conoscevo questo posto: era la casa dove sono nato e cresciuto. Da tanto tempo non vi ritornavo. È stato come ritrovare il senso profondo della mia stessa esistenza. Mi aggiravo per le camere e notavo che tutto era rimasto come ai tempi della mia giovinezza. A dire il vero c'erano più stanze di quante ne ricordassi, ma disposte in modo da integrarsi perfettamente con la costruzione originale. Io stesso non riuscivo a cogliere la differenza. Mentre mi dirigevo verso l'ingresso della casa ho udito bussare alla porta. C'era mio figlio dietro quella porta. Era spensierato, era felice. Come lo è chi ha una vita da vivere con profonda armonia, con gioia. Ci siamo abbracciati... un abbraccio caldo e affetuoso, ci eravamo ritrovati. Eravamo una sola persona in quel momento. Una sola. La visione era finita e io mi sono svegliato con una straprdinaria sensazione di ottimismo e di totale fiducia in te e nel tuo futuro. Così ti vedo io, figliolo.<br>'''Bobby''' {{NDR|commosso}}: Davvero?<br>'''Maggiore Briggs''': Sono tanto felice di aver avuto l'opportunità di parlarti di questo. {{NDR|si alza e stringe la mano di Bobby}} Io desidero solo di poterti aiutare in tutte le cose.<br>'''Bobby''': Grazie, papà.
*'''Agente Cooper''': La notte in cui fu uccisa Laura Palmer ebbe non meno di due appuntamenti. Nel diario aveva scritto «Sono nervosa, incontrerò "J" stanotte.» La mia idea era che volesse riferirsi a James Hurley. Era nervosa perché gli avrebbe detto che non voleva più vederlo. Prima di uscire di casa ricevette una telefonata.<br>'''Albert''': Noi pensiamo che fosse Leo Johnson che le dava un appuntamento per qualche ora più tardi.<br>'''Agente Cooper''': Laura incontrò James e rimase con lui fin dopo la mezzanotte, quando arrivarono vicino allo Sparkwood. Lei scese dalla moto e corse verso il bosco. Noi crediamo che qui avesse appuntamento con Jacques Renault, leo Johnson e Ronette Pulaski. Arrivarono in auto fino al sentiero che conduce al rifugio di Jacques. Mentre risalivano il sentiero vennero uditi dalla Signora Ceppo. All'una di notte giunsero al rifugio. Qui presero alcool e droga. Laura venne legata ed ebbe rapporti sessuali con Leo e Jacques. waldo fu fatto uscire dalla gabbia ed aggredì Laura. Ci fu una zuffa tra Leo e Jacques. Jacques ebbe la peggio. Quando rinvenne Leo e le ragazze non c'erano più. Noi pensiamo che Leo lasciò le ragazze e fece la strada fino alla Corvette.<br>'''Albert''': La ragione era che c'era un terzo uomo.<br>'''Agente Cooper''': Infatti l'agente Hawk ha trovato le sue tracce fuori dalla finestra del rifugio di Jacques.<br>'''Albert''': Il terzo uomo portò Laura e Ronette al vagone abbandonato e le legò. Laura per la seconda volta, Ronette per la prima.<br>'''Agente Cooper''': L'assassino con un corpo contundente colpì Ronette per farla svenire. Probabilmente era così impegnato a uccidere Laura da non accorgersi che Ronette aveva ripreso conoscenza ed era scappata.<br>'''Albert''': O forse la cosa non lo interessava. Fece un mucchietto di spazztaure e mise il mezzo ciondolo di laura sulla sommità, poi inserì una piccola incisione della lettera "R" sotto l'unghia del suo anulare sinistro. Ricorderete che mise la lettera "T" sotto l'unghia di Teresa Banks. Poi lasciò un messaggio scritto con il sangue: "Fuoco cammina con me".<br>'''Agente Cooper''': Qui c'è un dato interessante. Il sangue è stato analizzato e non appartiene né a Leo, né a Jacques, né a Laura, né a Ronette.<br>'''Albert''': La nostra ipotesi è che l'assassino abbais critto il messagio con il suo stesso sangue: un tipo raro, AB negativo. L'asciugamano che Hawk ha trovato a mezzo miglio di distanza dalla ferrovia era impregnato di sangue dello stesso tipo. Ha anche trovato proprio lì vicino dei pezzi di giornale sbiaditi.<br>'''Agente Cooper''': Forse è stato l'assassino a lasciarli. Li abbiamo mandati a Washington per farli analizzare.<br>{{NDR|Andy si mette a piangere}}<br>'''Albert''' {{NDR|sbeffeggiandolo}}: Lo so, Andy. Lo so, lo so, lo so... Non sono cose da raccontare a voi bambini, queste.<br>'''Andy''' {{NDR|si alza}}: Albert Rosenfield, non mi piace il tono strafottente che usa con lo sceriffo Truman e con tutti noi! Tieni chiusa quella boccaccia!<br>{{NDR|Esce sbattendo la porta, tutti tranne Albert sono soddisfatti}}<br>'''Agente Cooper''': Laura Palmer è morta, Jacques Renault è morto, Leo Johnson e Ronette Pulaski sono in coma, Waldo l'uccello è morto. Ci resta solamente il terzo uomo.
*'''Pete''' {{NDR|parlando di Josie}}: Lei va sempre a Seattle, una volta ogni tre mesi più o meno. Se proprio vuoi la mia opinione io credo che lei ci vada per soddisfare un vizio segreto.<br>'''Harry''': Di che si tratta?<br>'''Pete''': Shopping!
*{{NDR|Dopo aver saputo che Catherine non è stata ritrovata tra le macerie della segheria}} Ho sempre pensato che sarei stato io ad andarmene per primo. Insomma, se qualcuno avesse raccolto scommesse sul nome dell'unico sopravvissuto ad una guerra atomica avrei puntato su di lei! ('''Pete''')
*'''Hank''': Leo è in coma, il cervello è danneggiato.<br>'''Jerry''': Il cervello di Leo? E da che l'hanno capito?
*Signori, se non incolpano di incendio doloso la nostra compianta Catherine e il suo perfido complice Leo... farò voto di castità. ('''Ben''') {{NDR|a Jerry e Hank}}
*'''Blackie''': Al proprietario non è piaciuto il tuo comportamento di ieri notte.<br>'''Audrey''': Il fatto è che quel tale non era esattamente il mio tipo.<br>'''Blackie''': E chi sarebbe il tuo tipo, carina?<br>'''Audrey''': Be', non tu! Senza offesa. {{NDR|il buttafuori la afferra}} Ehi!<br>'''Blackie''': Cerchiamo di capirci una volta per tutte, principessa.<br>'''Audrey''': D'accordo.<br>'''Blackie''': Non voglio più sentire lamentele sul tuo conto. Quando lavori per me qualunque uomo è il tuo tipo.
*''Il suo nome era Laura | e io l'ho vista risplendere di sole | nell'oscurità del bosco. | Ho visto il suo sorriso. | Noi piangevamo e io l'ho vista ridere. | Eravamo tristi e io l'ho vista danzare. | Era Laura, viva nel miei sogni. | Era Laura, la sua voce era vita. | Il suo sorriso ci diceva che piangere era giusto. | Il bosco era la nostra tristezza. | La danza era la sua voce. | Era Laura, venuta a salutarmi con un bacio.'' ('''Harriet''') {{NDR|[[poesie dalle serie televisive|poesia]] in memoria di Laura}}
*'''Dr. Hayward''': Come tuo dottore, Leland... che diavolo è successo ai tuoi capelli?!<br>'''Leland''': Eh, be'... È molto strano, vero? Be', io mi sono guardato allo specchio stamattina e erano così. Hanno cambiato colore questa notte.<br>'''Dr. Hayward''': Be', considerando tutto quello che hai passato...<br>'''Leland''': Sì, ma, vuoi sapere una cosa? Vedendomi io ho avuto l'imrepssione di... di avere voltato l'angolo. Non so se mi spiego. C'è ancora tanta trsitezza in me, ma non ne sono più sopraffatto. È come se... se mi fossi tolto un gran peso dal cuore.<br>'''Dr. Hayward''': Be', forse è così.<br>'''Leland''': Sì, forse. Forse è così! Dio, avrei voglia di cantare!<br>'''Dr. Hayward''': È un bene che tu reagisca.<br>'''Leland''': No, davvero! Ho voglia di cantare una canzone! {{NDR|si mette a cantare ''Get Happy''<ref>{{Cfr}} [[:w:en:Get Happy (song)|Get Happy]]</ref>, ma poi collassa a terra}}
*Diane, sono le undici e cinquantacinque di notte. Sono passate circa diciannove ore dal momento in cui ho rischiato la prematura dipartita verso i pascoli celesti. Mi sento davvero stanco. Non si può resistere tanto a lungo se non ci si concede qualche momento di riposo. Stando ai risultati dei test condotti sui soldati americani durante la guerra di Corea la privazione forzata del sonno causa inevitabilmente disturbi mentali... e io non dormo da tre giorni. Mi sentivo così stupido ieri notte, Diane, steso sul pavimento a domandarmi se ce l'avrei fatta. E credevo di vedere un gigante in questa camera! Be', questa storia te la racconterò un'altra volta. Questo ero io, Dale, stanza 315, Great Northern Hotel. Per oggi è tutto. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*Mi senti, Dale? Mi puoi sentire, Cooper? Ti prego, sono io, Audrey. Ti ho lasciato un messaggio. Sei riuscito a leggerlo? L'ho infilato sotto la porta. Possibile che non l'hai visto? Sono qui al One Eyed Jacks. Se devo essere sincera non so come farò a cavarmela. Naturalmente me l'aspettavo. Insomma, se voglio darti una mano nelle tue indagini sono certa che mi trovferò molto spesso ad affronatre situazioni più pericolose di questa. Solo che... lo sai, questa è la mia prima volta e io avrei bisogno di una guida esperta. Volevo dirti che c'è un legame tra i grandi magazzini Horne e il One Eyed Jacks: è mio padre il proprietario del locale, una palla di grasso di nome Battis lo aiuta a reclutare le ragazze dal reparto profumi. Somani cercherò di scoprire se Laura e Ronette sono state qui. Spero che tu non sia arrabbiato con me perché cerco di aiutarti. Ti assicuro che lo sto facendo con le migliori intenzioni e se tu mi puoi sentire, se le mie parole riescono ad arrivare fino a te, dovunque ti trovi... aiutami, per favore. Aiutami, aiutami! ('''Audrey''') {{NDR|[[preghiere dalle serie televisive|preghiera]]}}
*{{NDR|Seconda apparizione del Gigante}}<br>'''Gigante''': Mi dispiace di svegliarti.<br>'''Agente Cooper''': Non è un sogno, vero?<br>'''Gigante''': Ho dimenticato di dirti alcune cose.<br>'''Agente Cooper''': È vero, c'era un uomo in un sacco che sorride.<br>'''Gigante''': Tutte le cose che ti dico sono destinate ad avverarsi. È meglio ascoltare che parlare.<br>'''Agente Cooper''': Sì, ti credo.<br>'''Gigante''': Non cercare tutte le risposte in una volta sola. Un percorso viene tracciato ponendo ogni singola pietra dietro l'altra. Una sola persona ha visto il terzo uomo. In tre l'avevano visto, ma... ma non il suo corpo. Solo una persona e tu la conosci. È pronta ormai a parlare. Ascoltami bene ora. Tu hai dimenticato qualcosa.<br>'''Agente Cooper''': Cosa?<br>{{NDR|Una sfera luminosa attraversa la stanza e il Gigante scompare}}
==Episodio 2, ''Coma''==
{{cronologico}}
*Come sopra, così sotto. L'essere umano si trova nel mezzo. C'è tanto spazio fuori dall'uomo, proporzionalmente, quanto ce n'è dentro. Stelle, lune e pianeti ci ricordano di protoni, neutroni ed elettroni. C'è forse un essere supremo, che cammina con tutte le stelle all'interno? Il nostro pensiero influenza quello che succede all'esterno, e quello che succede al nostro interno? Penso di sì. Dov'è il posto della crema di mais nell'universo? Cos'è la crema di mais? È un simbolo di qualcos'altro?<ref name=sottotitoli/>
:''As above, so below. The human being finds himself, or herself, in the middle. There is as much space outside the human, proportionately, as inside. Stars, moons, and planets remind us of protons, neutrons, and electrons. Is there a bigger being walking with all the stars within? Does our thinking affect what goes on outside us, and what goes on inside us? I think it does. Where does creamed corn figure into the workings of the universe? What really is creamed corn? Is it a symbol for something else?'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*'''Agente Cooper''': La tradizione buddhista giunse nel Paese delle Nevi nel V secolo d. C.. Il primo re tibetano toccato dal dharma è stato [[Lha Thothori gNyan bTsan]].<ref>Nei sottotitoli tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition'' è scritto "Hathatha Rignamputsan".</ref> Albert, la sua dinastia è conosciuta con il nome di "stirpe della felicità". Certi storici la fanno risalire all'anno della biscia, il 213, altri invece all'anno del bufalo, il 173. È fantastico, vero? La stirpe della felicità!<br>'''Albert''': Agente Cooper, è sconvolgente sapere che il dharma andò dal re Ho-Ho-Ho veramente, ma ora vorrei spostare l'attenzione su fatti avvenuti nel XX secolo qui a Twin Peaks.<br>'''Agente Cooper''': Albert, tu non hai idea dei rapporti che ci sono fra le due storie.<br>'''Albert''': Non mi stupisco più di niente.
*'''Albert''': Tu come ti senti?<br>'''Agente Cooper''': Io?<br>'''Albert''': Informarsi sullo stato di salute di una persona colpita da tre pallottole è buona norma.<br>'''Agente Cooper''': Grazie di cuore.<br>'''Albert''': Niente smancerie!
*Il cameriere del room service, l'uomo più vecchio del mondo, non ha notato nulla di strano quella sera. Non me ne stupisco. Il nostro signor masticabrodo ha – come dire? – il cervello in pensione. ('''Albert''')
*'''Agente Cooper''': Windom Earle? È andato in pensione.<br>'''Albert''': Sì, su una comoda sedia completa di lacci ai polsi all'accademia dei buontemponi.
*'''Pierre Tremond''': Signorina...<br>'''Donna''': Ah, ciao.<br>'''Pierre Tremond''': A volte le cose accadono proprio in questo modo. {{NDR|schiocca le dita}}<br>'''Signora Tremond''': Crema di mais... Signorina, vede la crema di mais in questo piatto?<br>'''Donna''': Certo.<br>'''Signora Tremond''': Io non avevo affatto chiesto la crema di mais! Adesso la vede al crema di mais su questo piatto? {{NDR|la crema di mais è scomparsa dal piatto}}<br>'''Donna''': No.<br>{{NDR|La crema di mais è apparsa tra le mani di Pierre}}<br>'''Signora Tremond''': Il mio nipotino studia... magia!<br>'''Donna''': È divertente.<br>'''Signora Tremond''': Ma tu chi sei?<br>'''Donna''': Io... io consegno i pasti a domicilio al posto di Laura Palmer.<br>'''Signora Tremond''': È morta, vero?<br>'''Donna''': La conosceva bene?<br>'''Signora Tremond''': No.<br>'''Donna''': Allora signora Tremond tornerò domani e non le porterò la crema di mais.<br>'''Signora Tremond''': Di solito prima portavano il cibo dell'ospedale. Si rende conto? Cerchi il signor Smith dell'appartamento qui accanto.<br>'''Donna''': Qui accanto?<br>'''Signora Tremond''': Era amico di Laura Palmer.<br>'''Pierre Tremond''': ''J'âi une ame solitaire.''<br>'''Signora Tremond''': Il signor Smith resta chiuso in casa tutto il giorno.
*Treno! Treno! Treno! ('''Ronette Pulaski''') {{NDR|parole pronunciate dopo aver visto l'identikit di BOB}}
*Fratello, qui abbiamo due registri e un porcellino di formaggio affumicato. Che cosa bruceremo? Di sicuro non il mio porcellino. ('''Jerry''')
*'''Norma''': Margaret, è sempre un piacere vederti qui. Ma se hai intenzione di sputare quella schifezza che mastichi, ti prego di farlo nel portacenere e non su un bancone o su un tavolino come hai fatto ieri.<br>'''Signora Ceppo''': Vorrei un hamburger con ketchup.
*'''Signora Ceppo''': Lei ha un sacco di bandierine luccicanti sulla giacca.<br>'''Maggiore Briggs''': Sì, infatti.<br>'''Signora Ceppo''': E ne va fiero?<br>'''Maggiore Briggs''': No, il successo si premia da solo. L'orgoglio lo offuscherebbe. Latte?<br>'''Signora Ceppo''' {{NDR|copre la tazza per rifiutare il latte}}: Il mio ceppo ha qualcosa da dirle. Lei lo conosce?<br>'''Maggiore Briggs''': Non credo che nessuno ci abbia mai presentato.<br>'''Signora Ceppo''': Be', il mio ceppo non ama i convenevoli.<ref>Nella versione originale in inglese: «I do not introduce the log.»</ref> Lei riesce a sentirlo?<br>'''Maggiore Briggs''': No, signora. Non lo sento.<br>'''Signora Ceppo''': Parlerò io per lui. {{NDR|ascolta il ceppo}} "Riferire il messaggio". Lei ha capito, vero?<br>'''Maggiore Briggs''': Ho capito molto bene, glielo assicuro.
*La banca del seme di Tacoma cercava donatori e naturalmente mi sono offerto. È un mio dovere civico e poi a me piacciono le balene.<ref>Andy pensa che la banca dello sperma abbia a che fare con i cetacei perché in inglese "[[w:en:sperm whale|sperm whale]]" significa "capodoglio".</ref> Ho fatto gli esami che si fanno in questi casi e sono risultato sterile. pensavo volesse dire che non dovevo farmi il bagno, ma i dottori mi hanno spiegato tutto. E mi hanno detto che essendo sterile non posso avere figli. E visto che non sarò mai padre, Lucy, com'è che aspetti un bambino, allora? {{NDR|Lucy si alza e si avvicina, Andy pensa che gli voglia dare un bacio, ma Lucy gli strappa con violenza il pezzo di scotch che Andy ha sulla fronte}} ('''Andy''')
*Il cervo si è fermato qui.
:''The buck stopped here.'' ('''Cartello''', sotto la testa di un cervo impagliato)
*È tutto vero, Ben? O si tratta di un sogno ad occhi aperti? ('''Jerry''')
*Diane, oggi ho ricevuto delle brutte notizie: Windom Earle è scomparso. L'improvvisa sparizione del mio vecchio amico e collega mi preoccupa moltissimo. Ho anche saputo che Audrey Horne manca da due giorni. La notizia dell'assenza di Audrey ha avuto su di me un effetto imprevedibile: per la prima volta non ho pensaot agli indizi o alle tracce da seguire, ma alla dolcezza del suo sorriso. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*'''Maggiore Briggs''': Ho un messaggio per lei.<br>'''Agente Cooper''': Da parte di chi?<br>'''Maggiore Briggs''': Purtroppo non mi è consentito rivelare la natura del mio lavoro. Questa segretezza è molto spiacevole certe volte. Ogni apparato burocratico che non operi alla luce del sole rischia purtroppo di corrompere i suoi funzionari, ma queste sono le regole che ho giurato di rispettare e per me il giuramento è sacro.<br>'''Agente Cooper''': Come uomo e come dipendente del governo federale sono perfettamente d'accordo, maggiore.<br>'''Maggiore Briggs''': Ecco tutto quello che posso rivelarle. Tra i compiti che mi sono stati affidati c'è anche il controllo di alcuni radiotelescopi puntati verso le più lontane galassie. {{NDR|mostra una serie di fogli stampati con codici incomprensibili}} Noi riceviamo quotidianamente segnali di ogni tipo e provenienza, spazzatura cosmica da decifrare e esaminare. Cose di questo tipo, insomma: sequenze incomprensibili di onde radio, agente Cooper. Almeno fino a giovedì notte. Venerdì mattina per essere precisi.<br>'''Agente Cooper''': Quando mi hanno sparato, più o meno.<br>'''Maggiore Briggs''': Il tabulato ci ha colto di sorpresa. Intere righe di sequenze incomprensibili, poi all'improvviso: "I gufi non sono quello che sembrano".<br>'''Agente Cooper''': Perché lo racconta a me?<br>'''Maggiore Briggs''' {{NDR|voltando pagina}}: Perché, poco più tardi, "Cooper, Cooper, Cooper."<br>'''Agente Cooper''': Mio Dio!
==Episodio 4, ''Il diario segreto di Laura''==
{{cronologico}}
*Vedi, Audrey, in una situazione come questa devi comportarti in modo professionale. Noi siamo gente ragionevole e, come scoprirai, c'è sempre un modo ragionevole per risolvere qualsiasi problema. Basta affrontare la situazione con la dovuta calma e... ('''Emory Battis''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
==Episodio 5, ''La maledizione dell'orchidea''==
{{cronologico}}
*Qualche volta la natura si fa gioco di noi, e immaginiamo di essere qualcosa che non siamo. È questa la chiave della vita in generale? O il caso dello schizofrenico dalla [[Disturbo dissociativo dell'identità|doppia personalità]]? Entrambe le personalità credevano che l'altra seguisse se stessa. Alla fine, quando una personalità non guardava, una ha sparato all'altra in mezzo agli occhi e ovviamente, ha ucciso se stessa.<ref name=sottotitoli/>
:''Sometimes nature plays tricks on us and we imagine we are something other than what we truly are. Is this a key to life in general? Or the case of the two – headed schizophrenic? Both heads thought the other was following itself. Finally, when one head wasn't looking, the other shot the other right between the eyes, and, of course, killed himself.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Diane, sono sei e quarantadue del mattino, be', pressapoco. Ho sognato di masticare una gomma gigantesca ed insipida. Appena sveglio, mi sono reso conto che stavo addentando uno dei miei tappi di silicone per le orecchie. Davvero insipido. Forse dovrei andarci piano con i caffè e i dolcetti dopo cena. Avverto una fitta persistente al costato che sto curando con quindici minuti di yoga tutte le mattine dopo i quali, ringraziando il cielo, il dolore scompare per qualche tempo, perdendosi nelle estreme periferie del mio subconscio. Bene comincerò con la candela. {{NDR|si mette a testa in giù, appoggiandosi alla parete}} Diane, adesso sono a testa in giù. La mente comincia ad aprirsi... Sto mettendo a fuoco gli impegni di oggi... Le cose si fanno sempre più chiare... {{NDR|vede sotto al letto la busta con il messaggio lasciato da Audrey}} Diane, il Gigante aveva ragione: avevo dimenticato qualcosa. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*Sono andata a nord, forse Jack ha la risposta. Con affetto, Audrey.
:''I've gone North. Jack may have the answer. Love, Audrey.'' ('''Messaggio di Audrey per l'agente Cooper''')
*'''Donna''': Certe cose nei [[libro|libri]] non le trovi.<br>'''Harold''': Certe cose non le trovi da nessuna parte... ma sogniamo di trovarle nelle altre persone.<br>'''Donna''': Forse i sogni dicono la verità.
*Se vuole un consiglio faccia attenzione ai boschi. Qui i boschi sono meravigliosi, ma molto infidi. ('''Giudice Sternwood''') {{NDR|all'agente Cooper}}
*Avevo circa tredici anni allora. Quattordici forse. Laura e io avevamo indossato delle gonne molto corte, attillatissime. Era stata un'idea di Laura. Dovevamo andare alla Roadhouse per incontrare dei ragazzi. I loro nomi erano Josh, Rick e Tim. Dovevano avere circa vent'anni. Erano carini con noi. E ci facevano sentire più grandi. Rick ci propone di andare a fare un giro e Laura dice di sì. In quell'esatto momento io sento un nodo che si forma nel mio stomaco, ma quando Laura sale nel furgone dei ragazzi io la seguo. C'è un laghetto nel bosco, la luna piena credo, è una notte molto luminosa. Laura comincia a danzare attorno ai ragazzi e mentre balla muove i fianchi, indietro e avanti... Rick comincia ad applaudire e Tim sta lì senza fare niente, guarda e basta. È una cosa che mi fa arrabbiare. Allora dico "Andiamo a fare il bagno nudi!" E ci togliamo tutti i vestiti. So che i ragazzi ci guardano. Laura sta baciando Josh e Rick. Io non so cosa fare e nuoto verso il largo. Vorrei fuggire via, ma non lo faccio. Ad un tratto Tim si avvicina, mi bacia le mani e poi la bocca... Lo sento ancora oggi quel bacio. Le sue labbra sono molto calde, hanno un buon sapore. Il mio cuore fa un balzo. Lui mi parla, ma io non riesco a sentirlo. C'è solo quel bacio. Non l'ho più visto da quella sera. È stata la prima volta che mi sono innamorata. È tutto. ('''Donna''') {{NDR|raccontando il suo passato a Harold}}
*Ah, Jean, è questo che volevo sentire da te! ('''Blackie "Black Rose" O'Reiley''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Butta la pistola, lentamente. Adesso giratevi. ('''Guardia del One Eyed Jack's''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*{{NDR|Ferendosi il viso con un attrezzo da giardinaggio}} Stato cercando dei segreti? È questo che volete, vero? Bene, cercherò di aiutarvi. Sapete qual è l'ultimo e più grande segreto che voi possiate conoscere? Laura lo sapeva. È quello di conoscere il tuo assassino! ('''Harold''')
==Episodio 6, ''Demoni''==
{{cronologico}}
[[File:Arun image12.jpg|thumb|La domanda è dentro la risposta. (Signora Ceppo)]]
*Qualche volta vogliamo nasconderci da noi stessi. Non vogliamo essere noi stessi. È troppo difficile essere noi stessi. È in questi momenti che ci buttiamo sull'alcol o sulla droga, o su comportamenti che ci aiutano a dimenticare chi siamo. Questa, ovviamente, è solo una posizione temporanea nei confronti di un problema che è destinato a tornare, e, qualche volta, queste soluzioni temporanee sono peggiori del problema originale. Sì, è un dilemma. C'è una risposta? Certo che c'è. Come disse sorridendo una persona saggia: "La risposta è nella domanda".<ref name="sottotitoli"/>
:''Sometimes we want to hide from ourselves – we do not want to be us – it is too difficult to be us. It is at these times that we turn to drugs or alcohol or behavior to help us forget that we are ourselves. This of course is only a temporary solution to a problem which is going to keep returning, and sometimes these temporary solutions are worse for us than the original problem. Yes, it is a dilemma. Is there an answer? Of course there is: as a wise person said with a smile: "The answer is within the question."'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Tu sei impura, Donna! Sei impura e volevi contaminare anche me! ('''Harold''')
*Basta scherzare col fuoco. ('''James''')
*Sai, tu sei il miglior piedi piatti che abbia mai conosciuto, però certe volte pensi troppo. ('''Harry''') {{NDR|all'agente Cooper}}
*Capo ufficio regionale dell'ufficio federale d'investigazione Gordon Cole! È come uno scioglilingua, a volte non riesco a dirlo neanch'io!('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}}
*Deve parlare più forte, se no non la sento! È una lunga storia! Devo tenere questi cosi al massimo!('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}}
*'''Dale Cooper''' {{NDR|urlando}}: Albert ha trovato delle fibre fuori dalla camera di Cooper provenienti da un cappotto di vigogna!<br>'''Harry''': Un cappotto di vigogna...<br>'''Dale Cooper''' {{NDR|urlando}}: Lei è molto gentile, sceriffo, ma ho già mangiato!
*'''Nadine''': Dimmi, Ed, quand'è che miei genitori torneranno dall'Europa?<br>'''Ed''': Ehm... Be', presto credo.<br>'''Nadine''': È magnifico avere questa casa a nostra disposizione e fare finta che è nostra come se fossimo sposati!
*Quando eravamo piccole tra me e Laura c'era un legame che mi spaventava. Sentivo i suoi pensieri come se i nostri cervelli riuscissero a comunicare. E poi quand'è morta è come se io fossi diventata Laura, o almeno era così che la gente mi vedeva. ('''Maddy''')
*All'incendio! ('''Ben''') {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] in compagnia di Josie}}
*'''Ben''' {{NDR|mostrando una chiave}}: Josie, questa qui è la chiave della mia cassaforte personale. Ora, ho qui al sicuro nella mia cassaforte un affascinante dossier su di e, mia cara, e sul tuo ultimo marito Andrew e sulla barca che ha fatto "boom". Quindi ti prego di comportarti bene perché se non ti comporterai bene io ti farò seppellire, Josie.<br>'''Josie''': Pensaci due volte, Ben, perché se dovesse capitarmi qualcosa di spiacevole questo porterebbe le autorità {{NDR|tira fuori una chiave}} a frugare dentro una cassetta di sicurezza in una banca di un'altra città. Dentro questa cassetta ci sono così tante prove contro di te che ti daranno almeno tre ergastoli. Ci seppelliranno fianco a fianco!<br>'''Ben''': Siamo pari.
*{{NDR|Bobby e Shelly fanno una festa in onore di Leo, vestendolo a festa e addobbandolo con stelle filanti}}<br>'''Bobby e Shelly''' {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] con il Jack Daniels}}: A Leo!<br>'''Bobby''': Abbiamo immaginato quanto tu hai sofferto fuori di qui. Allora – che diavolo! – noi abbiamo pensato di festeggiarti. È il nostro modo di dirti: "Ehi, Leo Johnson, bentornato a casa!"<br>'''Shelly''': Bentornato, tesoro.<br>'''Bobby''' {{NDR|ironico}}: Perché tu sei un tipo speciale, Leo. E noi vogliamo farti sapere che ci ricordiamo i nobili gesti che hai fatto per le persone che amavi!<br>'''Shelly''': Molto nobili!<br>'''Bobby''': Shelly ad esempio. Chi potrebbe desiderare un marito più premuroso di Leo, eh? Che ti fa lavare tutti i suoi vestiti sporchi...<br>'''Shelly''': Sì, sì.<br>'''Bobby''': ...e pulire e asciugare i piatti...<br>'''Shelly''': Già.<br>'''Bobby''': ...spazzare i pavimenti...<br>'''Shelly''': Odio spazzare!<br>'''Bobby''': Sei un vero gentiluomo, amico! Dalla testa ai piedi!<br>'''Shelly''': Un vero gentiluomo!<br>'''Bobby''': E con quante attenzioni il nostro Leo Johnson picchiava la moglie! Ah, sì! Devo complimentarmi con quest'uomo! La saponetta nel calzino che provoca fratture interne, ma lascia pochi lividi! E per ultimo, ma non in ordine di...<br>'''Bobby e Shelly''' {{NDR|in coro}}: ...importanza!<br>'''Bobby''': ...il caro Leo Johnson ha tentato l'omicidio! Hai appeso tua moglie come un pezzo di carne e hai provato ad arrostirla! Certo, nessuno può dirti che non sai trattare le donne, amico!
[[File:David Lynch (1990).jpg|thumb|upright|Cooper, oggi hai una faccia davvero strana! Sembri un piccolo cane messicano, un chihuahua! (Gordon Cole, interpretato da [[David Lynch]])]]
*Cooper, oggi hai una faccia davvero strana! Sembri un piccolo cane messicano, un [[chihuahua]]! ('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}}
*'''Agente Cooper''': Allora Gordon, che diavolo volevi dire con quello strano paragone con il chihuahua?<br>'''Gordon Cole''' {{NDR|urlando}}: Abbiamo altro a cui pensare, Cooper! Due e due non fanno necessariamente quattro! Non scordarlo!
*Porto fuori i bagagli. ('''Johnathan Kumagai/Mr Lee''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Io ne so qualcosa del fuoco. La mia famiglia era di [[Nagasaki]]. ('''Toyamura''')
*'''MIKE''': Non ho più bisogno della medicina. Sto bene adesso.<br>'''Agente Cooper''': Chi sei tu?<br>'''MIKE''': Il mio nome è MIKE.<br>'''Agente Cooper''': Cosa sei tu?<br>'''MIKE''': Io sono uno spirito che vive negli uomini.<br>'''Agente Cooper''': E chi è Philip Gerard?<br>'''MIKE''': È il mio attuale ospite.<br>'''Agente Cooper''': In un sogno una volta mi hai parlato di un certo BOB.<br>'''MIKE''': Lui era uno spirito simile.<br>'''Agente Cooper''': E da dove viene questo BOB?<br>'''MIKE''': È una cosa che non può essere rivelata.<br>'''Agente Cooper''': Puoi dirci che cosa vuole?<br>'''MIKE''': Lui è BOB, gli piace divertirsi ed ha un sorriso tale al quale nessuno può resistere. Sapete che cos'è un parassita? È un essere che sfrutta un'altra forma di vita e se ne nutre. BOB ha bisogno di un ospite umano. Lui si ciba di paure e a volte di piaceri. Questi sono i suoi figli. Io sono simile a BOB.. Una volta eravamo soci.<br>'''MIKE e Cooper''' {{NDR|in coro}}: "''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere...''"<br>'''MIKE''': "''...Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.''"<ref>Nell'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]'' è tradotto così: «''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.''»</ref> Ma poi io ho visto il volto di Dio e da allora divenni puro e mi tolsi il braccio, però restai vicino a questo vascello e lo abitai di tanto in tanto perché avevo una missione da compiere.<br>'''Agente Cooper''': Trovare BOB!<br>'''MIKE''': Per fermarlo! Il suo vero volto è questo, ma pochi riescono a vederlo: gli eletti e i condannati.<br>'''Agente Cooper''': BOB è vicino a noi adesso?<br>'''MIKE''': Da quasi quarant'anni.<br>'''Agente Cooper''': Dove?<br>'''MIKE''': In una grande casa fatta di legno, circondata dagli alberi. La casa è composta da molte stanze tutte uguali, ma occupate da anime differenti notte dopo notte.<br>'''Agente Cooper''': Il Great Northern Hotel!
==Episodio 7, ''Anime solitarie''==
{{cronologico}}
*Una [[poesie dalle serie televisive|poesia]] amabile come un albero: come soffia il vento notturno, il ramo ondeggia avanti e indietro. Il fruscio, il magico fruscio che porta con sé il sogno scuro. Il sogno di tribolazione e sofferenza. Dolore per la vittima, dolore per chi infligge il dolore. Un circolo di dolore, un circolo di sofferenza. Guai a quelli che osservano il cavallo pallido.<ref name="sottotitoli"/>
:''A poem as lovely as a tree: as the night wind blows, the boughs move to and fro. The rustling, the magic rustling that brings on the dark dream. The dream of suffering and pain. Pain for the victim, pain for the inflicter of pain. A circle of pain, a circle of suffering. Woe to the ones who behold the pale horse.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Ho un'anima solitaria.
:''J'ai une âme solitaire.''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} (''' Biglietto d'addio lasciato da Harold Smith''')
*Scarpe nuove! ('''Leo''') {{NDR|parole pronunciate in stato vegetativo}}
*Diane, due e quaranta del pomeriggio. Sono nella sala conferenze della stazione di polizia con quello che resta del diario di Laura Palmer. Molte pagine sono state strappate, tutto ciò che sono riuscito a decifrare conferma quello che ha detto l'uomo con un braccio solo. Ci sono continui riferimenti a un certo BOB, una presenza minacciosa fin dai primi anni dell'adolescenza. Ci sono anche accenni piuttosto frequenti a molestie e a maltrattamenti ripetuti. Questo BOB sarebbe, a quanto ha scritto Laura, un amico del padre. Adesso ti leggo un passaggio che risale a due settimane prima della morte. "Un giorno il mondo conoscerà la verità du Benjamin Horne. Voglio dire a tutti chi sia realmente quell'uomo." ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*Non sappiamo che cosa succederà, né quando, ma ci sono dei gufi alla Roadhouse. ('''Signora Ceppo''')
*{{NDR|Catherine, travestita da signor Toyamura, salta addosso a Pete e lo bacia}}<br>'''Pete''': Ma che accidente t'è saltato in testa, amico?!<br>'''Toyamura''': Dal primo momento che ti ho visto ho provato per te una forte attrazione.<br>'''Pete''': È meglio se vai a cercartene un altro, fratello!<br>'''Toyamura''': C'è qualcosa in quei tuoi occhioni, così caldi e profondi... {{NDR|con la sua voce normale}} ...e azzurri come il cielo... Scemo, sono io! Sono io!<br>'''Pete''': Catherine? Hai un aspetto terribile... {{NDR|ride e la abbraccia}} Davvero terribile! Terribile!
*Attento, sta per succedere ancora. Attento, sta per succedere ancora. ('''Gigante''') {{NDR|apparendo sul palco della Roadhouse}}
*Mi dispiace davvero. ('''Cameriere''') {{NDR|all'agente Cooper, dopo la visione del Gigante}}
*Qualcuno mi auti! Aiuto! ('''Maddy Ferguson''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Leland dice: vuoi tornare a Missoula? Ma ora vieni con me! ('''Leland Palmer/BOB''') {{NDR|Sbatte violentemente la testa di Maddy contro lo specchio uccidendola}}
==Episodio 8, ''Guida con una ragazza morta''==
{{cronologico}}
*Il cibo è interessante. Per esempio, perché abbiamo bisogno di mangiare? Perché non ci accontentiamo del giusto quantitativo di cibo per mantenerci in salute e avere energia? Sembra sempre che non ci basti mai. Quando si mangia troppo, il giusto equilibrio viene turbato, e ci si ammala. Naturalmente, quando si mangia troppo poco l'equilibrio ne risente in modo opposto. E le malattie ci colpiscono di nuovo. L'equilibrio è la chiave. L'equilibrio è la chiave di molte cose. Siamo in grado di capire l'equilibrio? La parola equilibrio ha dieci lettere. Il numero dieci è difficile da equilibrare, ma non è impossibile se siamo in grado di dividerlo. Naturalmente, vi sono i pro e i contro della divisione.<ref name="sottotitoli"/>
:''Food is interesting. For instance, why do we need to eat? Why are we never satisfied with just the right amount of food to maintain good health and proper energy? We always seem to want more and more. When eating too much, the proper balance is disturbed and ill health follows. Of course, eating too little food throws the balance off in the opposite direction and there is the ill health coming at us again. Balance is the key. Balance is the key to many things. Do we understand balance? The word "balance" has seven letters. Seven is difficult to balance, but not impossible if we are able to divide. There are, of course, the pros and cons of division.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*La [[verità]] è una delle ultime cose che un [[avvocato]] deve sapere. ('''Jerry''')
*'''Gwen''': Oh, lui dev'essere quel pellerossa di cui ho sentito tanto parlare! Ehm, "Occhio d'Aquila" o...<br>'''Hawk''': ...Hawk.<br>[...]<br>'''Gwen''': È un piacere conoscerti. Dio, come devi odiare noi bianchi dopo quello che abbiamo fatto alla tua gente!<br>'''Hawk''': Alcuni dei miei migliori amici sono bianchi.
*Diane, dieci e mezzo del mattino, Great Northern Hotel. Siamo appena sati dall'uomo con un braccio solo. Povero diavolo. In un'altra epoca, in un'altra cultura sarebbe stato un veggente, un profeta illuminato, nel nostro mondo è un venditore di scarpe che vive nell'ombra. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*Il tuo alibi è stato arrostito. Potrebbero scoprirne il motivo. E managri il tuo sangue è proprio del tipo che stanno cercando. Ben, come tuo legale, tuo amico e tuo fratello ti prego di accettare questo consiglio: procurati un avvocato migliore. ('''Jerry''') {{NDR|a Ben}}
*'''Hank''': Ciao, Norma. Credo di essere un po' in ritardo...<br>'''Norma''': Quarantott'ore non è ritardo, Hank, è diserzione!
*{{NDR|Andy vorrebbe parlare in privato con Lucy a proprosito del suo esame per la fertilità, ma Gwen si intromette}}<br>'''Andy''': C'è una cosa che devi sapere sui miei spermatozoi.<br>'''Gwen''': [[Spermatozoo|Spermatozoi]]! Vedi, gli uomini pensano soltanto a questo! Però mi ricordo che quando tenni il piccolo Carl in braccio per la prima volta, insomma, vedendo questo dolcissimo esserino che si aggrappava a me con tutte le sue forze mi sono detta: "Mio Dio, fate attenzione, donne! Eccone un altro che conterà gli spermatozoi in giro!" {{NDR|Andy e Lucy la guardano perplessi}} Be', ho detto così.
*Se mi consentite propongo un brindisi ai nuovi sposti e alla loro felicità. [...] A Ernie e Vivian, perché la nuova vita insieme abbia successo, così come i loro futuri affari. ('''Hank''') {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindisi]]}}
*Diane, sono le undici e cinque di sera. Ti parlo dalla mia stanza al Great Northern. Non c'è neanche una stella nel cielo stanotte. Benjamin Horne è ancora in prigione. Il cerchio si stringe, Diane. Sono quasi arrivato, ma gli ultimi passi sono sempre i più oscuri, i più difficili. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
==Episodio 9, ''Legge arbitraria''==
{{cronologico}}
*Ecco che arriva la tristezza. La rivelazione. Segue la depressione dopo che si ottiene una risposta. Era quasi meglio non sapere. Sì, ora sappiamo. Almeno conosciamo ciò che abbiamo cercato all'inizio. Ma rimane sempre la domanda: "Perché?" E la domanda resterà sempre, finché non si avrà la risposta finale. A quel punto la conoscenza sarà satura, e non rimarrà posto per le domande.<ref name="sottotitoli"/>
:''So now the sadness comes – the revelation. There is a depression after an answer is given. It was almost fun not knowing. Yes, now we know. At least we know what we sought in the beginning. But there is still the question: why? And this question will go on and on until the final answer comes. Then the knowing is so full, there is no room for questions.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Ho fatto un giro in moto stamattina. Dio, il motore cantava con la voce di mille uomini! ('''James''')
*"Oggi è il 22 febbraio, ieri notte ho fatto un [[sogni dalle serie televisive|sogno]] stranissimo. ero in una stanza rossa con un piccolo uomo vestito di rosso e un anziano signore seduto su una sedia. Volevo parlare con lui, volevo dirgli chi fosse BOB perché pensavo che potesse aiutarmi. Le mie parole uscivano lente e distorte. era penoso parlare in quel modo. Allora mi sono avvicinata all'anziano signore, mi sono chinata verso di lui e gli ho sussurrato il mio segreto all'orecchio. Qualcuno deve fermare BOB. BOB ha paura soltanto di un uomo, me l'ha detto lui una volta, un uomo di nome MIKE. Mi chiedo se fosse MIKE quello del sogno e anche se fosse soltanto un sogno spero che mi abbia ascoltato. Nessuno nel mondo reale vuole credermi."<ref>Racconto del sogno fatto dall'agente Cooper nell'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]''.</ref> ('''Donna''') {{NDR|leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura}}
*"23 febbraio. Morirò questa notte, è deciso. Devo farlo perché questo è l'unico modo per tenere BOB lontano da me. È l'unico modo per strapparmelo da dentro. Lo so che lui mi vuole, posso sentire il suo fuoco. Ma se muoio non può più farmi del male." ('''Donna'''') {{NDR|leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura}}
*'''Agente Cooper''': BOB era nel mio sogno, Laura Palmer era nel mio sogno e c'eri anche tu. Laura ha sognato di me la notte prima di morire, lo stesso sogno che ho fatto io. Devo scoprire perché, credo che sia dentro di me la risposta.<br>'''MIKE''': BOB e io eravamo soci una volta, questo già lo sai. E tra noi c'era.. c'era una relazione perfetta: appetiti e soddisfazioni, era un cerchio dorato!<br>'''Agente Cooper''': Un cerchio dorato... Un anello... Il mio anello! È vero, ho dato il mio anello al Gigante.<br>'''MIKE''': Sì, lui è conosciuto dalla nostra gente.<br>'''Agente Cooper''': Allora esiste davvero.<br>'''MIKE''': Certamente, anch'io esisto. Lui ti può aiutare a trovare BOB.<br>'''Agente Cooper''': E come?<br>'''MIKE''': Dovrai essere tu, tu a chiedere il suo aiuto.<br>'''Agente Cooper''': Come faccio a chiederglielo?<br>'''MIKE''': Tu hai già raccolto tutti gli indizi che ti servono. La risposta non è qui, amico mio, la risposta è qui!<br>'''Agente Cooper''': Non ho capito. Non capisco, MIKE!<br>'''MIKE'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Quanta... responsabilità...
*Ho sentito parlare di lei. Il latte rischiava di diventare freddo l'altra volta, ma è diventato più caldo adesso. ('''Cameriere''') {{NDR|all'agente Cooper, facendo il gesto del pollice alzato}}
*Benjamin Horne, sei soltanto uno schifoso topo di fogna! E io farò tutto quello che è in mio potere per trasformare la tua patetica esistenza in un inferno! ('''Catherine''')
*Abbiamo passato una vita intera a [[bugia e verità|mentire]] l'uno all'altro, perché rovinare tutto con la [[bugia e verità|verità]] adesso? ('''Catherine''') {{NDR|a Ben}}
*Dana, ma non ti sei accorta che tutto quello ce noi facciamo non riesce a cambiare niente? Non ha alcuna importanza se siamo felici, il mondo se ne va lo stesso all'inferno. ('''James''')
*Come uomo dell'FBI ho il compito di trovare risposte semplici a domande difficili. Per dare la caccia all'assassino di Laura ho usato esperienza professionale, tecnica deduttiva, metodo tibetano, istinto e fortuna. Ma ora ho bisogno di un procedimento diverso, che in mancanza di un aggettivo migliore potrei definire "magico". ('''Agente Cooper''')
*'''Leland''': Conosco quella gomma, la compravo sempre da ragazzo. È stata la mia gomma preferita fin da allora.<br>'''Cameriere''': Quella gomma, tu lo sai, sta ritornando di moda in questi giorni.<ref>Riprendendo una frase del Nano tratta dall'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]'': «Quella gomma che ti piaceva tanto è di moda questi giorni.» («That gum you like is going to come back in style»)</ref>
*Mio padre mi ha ucciso. ('''Laura''') {{NDR|nel sogno, sussurrando all'orecchio dell'agente Cooper}}
*'''BOB''' {{NDR|nel corpo di Leland}}: Suppongo che vogliate fargli qualche domanda.<br>'''Agente Cooper''': L'hai uccisa tu Laura Palmer?<br>'''BOB''': {{NDR|ulula}} Questo er aun sì.<br>'''Agente Cooper''': Hai ucciso anche Maddy Ferguson?<br>'''BOB''': Tu che ne dici?<br>'''Agente Cooper''': Faccio io le domande.<br>'''BOB''': No, tu che ne dici?<br>'''Agente Cooper''': Avanti, rispondi!<br>'''BOB''': Ah, sì, forse, come no... In fondo potrei dover voler averlo fatto... Ho un debole per i coltelli. Ma dimmi, cos'è successo a Pittsburgh quella volta? Eh, Cooper? Oh, Leland, Leland, Leland! Sei stato un buon veicolo e viaggiare era divertente. Ma adesso sei vecchio, pieno di malanni. Ormai è arrivato il momento di volarsene via a Buffalo!<br>'''Agente Cooper''': Leland lo sa che cos'hai fatto?<br>'''BOB''': Leland è un albero nel bosco con un grande foro dove si rifugia la sua coscienza e quando era solamente un ragazzino mi divertivo a tirarla fuori di lì e ti dicevo: "Attento, Leland, non fidarti mai! Non fidarti mai!" Ma tu non mi ascoltavi.
*'''Agente Cooper''': Harry, la risposta era davanti a me fin dall'inizio. Che cosa faceva il Nano nel mio sogno?<br>'''Harry''': Ballava.<br>'''Agente Cooper''': Dopo la morte della figlia Leland ballava continuamente. Sarah ci ha detto che BOB, l'assassino, aveva i capelli grigi. Quando Leland ha uccido Jacques i suoi capelli sono diventati grigi. Leland diceva che da piccolo ha conosciuto un uomo con i capelli grigi di nome Robertson. Secondo MIKE i posseduti erano figli di BOB: "Robert' son", "figlio di Robert". Le lettere trovate sotto le unghie "R", "O", "B", "T" facevano parte del suo nome, la firma sotto l'autoritratto del demonio.<br>'''Harry''': E perché l'ha uccisa? <br>'''Agente Cooper''': Laura stava parlando di BOB nel suo diario. Leland l'ha trovato e ha strappato le pagine. Lei sapeva tutto. È stato Leland a fare quella telefonata dall'ufficio di Ben la notte in cui è morta Laura. Era lui il terzo uomo fuori dal rifugio di Jacques, lui ha portato le ragazze nel vagone e le tracce di sangue sono sue, non di Benjamin Horne.<br>'''Harry''': Ma perché ha ucciso Maddy?<br>'''Agente Cooper''': Forse perché gli ricordava Laura. Maddy stava tornando dai suoi, può darsi che lui non volesse. Magari voleva rivivere l'esperienza, o forse lei aveva scoperto la verità su BOB e lui l'ha capito.<br>'''Harry''': Sì, ma questo BOB non può esistere nella realtà... Insomma, Leland è soltanto un pazzo, giusto?
*''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.'' Ti catturerò, MIKE, con il mio sacco mortale! Forse tu penserai che io sia impazzito. Ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! ('''BOB''') {{NDR|nel corpo di Leland}}
*{{NDR|BOB è uscito dal corpo di Leland dopo averlo fatto sbattere violentemente contro la porta della stanza degli interrogatori}}<br>'''Leland''': Oddio, Laura! L'ho uccisa io! Oh, mio Dio! Ho ucciso mia figlia! Non sono stato io! Perdonami! Perdonami! Oh, Dio! Ero... ero soltanto un bambino. Lui veniva a trovarmi nel sogni. Diceva di voler giocare con me. Alla fine mi convinse, lo invitai a giocare e lui entrò dentro di me.<br>'''Agente Cooper''': Entrò dentro di te?<br>'''Leland''': Io non lo sapevo quando era dentro di em e quando se ne andava. Non ricordavo pià niente! Mi faceva fare delle cose, delle cose terribili! Diceva di volere delle anime, loro volevano altra gente... altra gente da poter usare così come hanno usato me!<br>'''Agente Cooper''': Anche Laura?<br>'''Leland''': Sì, la volevano! Volevano mia figlia! Ma lei era molto forte, lei si rifiutava, lei riusciva a resistere! Oh, Dio! Mi hanno fatto uccidere quella ragazza, Teresa, e poi hanno detto che... che se non gli avessi dato mia figlia mi avrebbero costretto a ucciderla!<br>'''Agente Cooper''': Ma lei non voleva, si rifiutava.<br>'''Leland''': Si sarebbe fatta ammazzare piuttosto che cedere. E allora me l'hanno fatta uccidere. L'ho uccisa! Oh, Dio, abbi pietà di me! Che cosa ho fatto?! Che cosa ho fatto?! Oh, Dio! Io l'amavo! L'amavo con tutta la mia anima! La mia bambina non c'è più!<br>'''Agente Cooper''': Leland... Leland, per te è arrivato il momento di seguire la via. Tra poco la tua anima verrà sommersa da una luce splendente e tu conoscerai una nuova e definitiva realtà, una realtà in cui tutto è come un cielo vuoto, senza nuvole. In cui l'immacolato e nudo intelletto è come un immenso spazio trasparente, senza un confine e senza un centro. Leland, in questo momento tu conosci te stesso e rimarrai così in eterno. Giuarda verso la luce, Leland. Cerca la luce.<br>'''Leland''': La vedo.<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce, Leland. Entra nella luce.<br>'''Leland''': Io la vedo... Sì, c'è anche lei...<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce, Leland.<br>'''Leland''': È bellissima...<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce.<br>'''Leland'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} Laura...<br>'''Agente Cooper''': Non aver paura. {{NDR|Leland spira in pace sotto i loro occhi}}
*'''Garland''': Signori, ci sono più cose tra il cielo e la terra di quante l'uomo ne possa pensare.<br>'''Agente Cooper''': Amen.<br>'''Harry''': Gran parte della mia vita l'ho vissuta tra questi vecchi boschi e ne ho viste di cose strane, ma tutto questo va al di là di ogni immaginazione. Come è potuto accadere? Mi sembra impossibile.<br>'''Agente Cooper''': Harry, ti sembra più facile pensare che un uomo abbia violentato e assassinato sua figlia? Lo trovi più rassicurante?<br>'''Harry''': No.<br>'''Garland''': Un male così grande in questo mondo meraviglioso. Alla fine ha importanza saperne la causa?<br>'''Agente Cooper''': Sì, perché il nostro dovere è di fermarlo.<br>'''Garland''': Già.<br>'''Albert''': Forse è questo che BOB rappresenta: il male che c'è dentro di noi. Forse non importa come lo chiamiamo.<br>'''Harry''': Forse no. Ma se è una cosa reale ed è stato qui e noi l'abbiamo intrappolato ed è riuscito a fuggire... dov'è BOB adesso?
==Episodio 10, ''Discussione tra fratelli''==
{{cronologico}}
*Incominciano le complicazioni. Sì, le complicazioni. Quante volte abbiamo sentito: "È facile". Niente è facile. Viviamo in un mondo dove niente è facile. Ogni giorno, quando pensiamo di avere tutto sotto controllo, improvvisamente, compaiono degli elementi nuovi e tutto si complica nuovamente. Qual è il segreto? Qual è il segreto della semplicità? Della vita pura e semplice? I nostri appetiti, i nostri desideri, ci stanno ostacolando? Il carro è davanti ai buoi?<ref name="sottotitoli"/>
:''Complications set in – yes, complications. How many times have we heard: 'it's simple'. Nothing is simple. We live in a world where nothing is simple. Each day, just when we think we have a handle on things, suddenly some new element is introduced and everything is complicated once again. What is the secret? What is the secret to simplicity, to the pure and simple life? Are our appetites, our desires undermining us? Is the cart in front of the horse?'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*Stamattina ho seppellito il mio povero marito, accanto alla mia unica figlia. La tomba della mia bambina è quasi intatta, c'è appena un velo d'erba sulla terra che la copre. ('''Sarah''')
*Leland riusciva sempre a trovare l'altro orecchino. ('''Sarah''') {{NDR|dopo aver perso un degli orecchini}}
*La nostra vecchia città sta cadendo a pezzi. ('''Donna''')
*Eddie, per caso si vedono le mie mutandine di pizzo riflesse nelle scarpe? Sai, sono così lucide che ho paura che facciano da specchio. Tu dici che i ragazzi possono vedere sotto la gonna? ('''Nadine''')
*Lei era un testimone chiave in un'indagine importante. Dovevamo proteggerla ventiquattr'ore al giorno, io e il mio collega. Windom Earl si chiama. È lui che mi ha insegnato tutto quello che so fare. Quando attentarono alla vita di quella donna fui colto di sorpresa. Forse perché l'amavo. Lei morì tra le mie braccia. Io rimasi gravemnte ferito. Il mio collega uscì di senno. ('''Agente Cooper''') {{NDR|raccontando le vicende di Pittsburgh a Audrey}}
*'''Agente Cooper''': Tu sei una cara ragazza e mi piaci molto, ma ti ho sempre considerata un'amica.<br>'''Audrey''': "L'amicizia è il fondamento di tutte le relazioni durevoli."<br>'''Agente Cooper''': È piacevole sentirsi citare.<br>'''Audrey''': Adesso ascoltami bene agente Cooper: uno di questi giorni, prima che tu te ne accorga, io diventerà grande, diventerò una donna. Dio ti salvi quel giorno!<br>'''Agente Cooper''': Quel giorno pregherò, Audrey.<br>'''Audrey''': Sai, c'è solo un problema per te: sei perfetto.
*Scusa se te lo chiedo Catherine... ma tu non eri morta? ('''Harry''')
*{{NDR|Catherine racconta cosa le è successo dopo l'incendio alla segheria}}<br>'''Catherine''': Non ho idea di come sia riuscita a scappare da lì, ma all'improvviso ero in mezzo al bosco. Ero spaventata. Per la prima volta nella mia vita ero spaventata. Mi trascinavo senza meta nella notte. Poi il cielo cominciò a rischiararsi e il paesaggio divenne familiare: il bosco, il sentiero, le formazioni rocciose... Fu allora che... che venni sommersa dai ricordi della mia giovinezza. Creddevo di essere in paradiso, ma all'improvviso vidi un vecchio rifugio dietro agli alberi. Era il nostro rifugio di Pearl Lakes; avevo camminato per chilometri durante la notte. Solo un angelo custode può avermi portato lì. Grazie a Dio teniamo sempre la dispensa ben fornita. Sono entrata e ho aperto una scatola di tonno sott'olio e mi sono messa ad aspettare. Forse chi aveva tentato di uccidermi voleva finire il lavoro. Avevo sempre la pistola a portata di mano. Ero terrorizzata, ogni istante poteva essere l'ultimo della mia vita.<br>'''Harry''': Ma-ma che cos'è che ti ha fatto tornare?<br>'''Catherine''': Era finito il tonno sott'olio.
*Lucy, ho passato dei momenti terribili e lo sai cos'ho scoperto? Io, Richard Tremayne, sono un essere mortalmente noioso e ciò di cui ho disperatamente bisogno in questo momento è qualcosa – no! – qualcuno più importante di me stesso da-da proteggere, da amare. E così puoi renderti conto che per me adesso l'idea di fare... di fare il genitore è diventata affascinante. ('''Dick''')
*'''Bobby''': Ma tu non dovresti essere a scuola ora?<br>'''Audrey''': La scuola mi addormenta il cervello.
*La prima [[regole dalle serie televisive|regola]] negli affari è sapere a chi devi rivolgerti. ('''Audrey''')
*Samantha, portami l'insetticida: c'è uno scarafaggio nel mio ufficio! ('''Ben''') {{NDR|chiedendo alla segretaria di chiamare i buttafuori per sbarazzarsi di Bobby}}
*'''Bobby''': Questa è la seconda volta che mi salvi le chiappe, Audrey. Aspiri alla santità per caso? C'è niente che posso fare per te?<br>'''Audrey''': Che ne dici di un [[gelato]]?<br>'''Bobby''': Coppetta o cono?<br>'''Audrey''': Mh... Cono! Io adoro leccare.
*'''Harry''': Vi serve un attestato di estradizione per potermi interrogare e anche la notifica di un giudice. Ora, a meno che voi, signori, non abbiate questi documenti, potete prendere la vostra richiesta di collaborazione e mettervela...<br>'''Roger''': Il suo atteggiamento non aiuterà né lei né l'agente Cooper.<br>'''Harry''': Non è un atteggiamento, ve l'assicuro. L'agente Cooper è uno degli uomini più in gamba che conosca. Non provo che ammirazione per lui, fin dal giorno che è arrivato a Twin Peaks.
*Vicino a noi vivono le forze oscure del [[male]] e il destino di alcuni uomini è di affrontare la loro violenza. Sta a noi scegliere come reagire. Se è la paura a prevalere, allora saremo travolti e sconfitti. Ma ci sono dei mezzi per resistere. Lei, Cooper, ha ricevuto in dono questi mezzi. Sotto questo aspetto non è solo. Le è mai capitato di sentir parlare della Loggia Bianca? ('''Garland''')
*Nulla è più inebriante di un contatto intimo con la [[natura]]. ('''Agente Cooper''') {{NDR|urinando contro un albero nei boschi}}
==Episodio 11, ''Pallottola mascherata (Ballo in maschera)''==
{{cronologico}}
*La vita è una partita a scacchi? Le nostre mosse di oggi sono importanti pe ril nostro successo futuro? Penso di sì. Dipingiamo il nostro futuro con i colpi di pennello che diamo adesso. Dipingere. Colori. Forme. Sfumature. Composizione. Ripetizione di forme. Contrasto. Lasciamo che la natura ci guidi. La natura è la grande maestra. Chi è il preside? A volte fa bene scherzare. Come la battuta del bambino che disse: "Mi è piaciuta la scuola. Era solo il principio della cosa."<ref name="sottotitoli"/>
:''Is life like a game of chess? Are our present moves important for future success? I think so. We paint our future with every present brush stroke. Painting. Colors. Shapes. Textures. Composition. Repetition of shapes. Contrast. Let nature guide us. Nature is the great teacher. Who is the principal? Sometimes jokes are welcome. Like the one about the kid who said: "I enjoyed school. It was just the principal of the thing.<ref>Intraducibile gioco di parole tra «principle» («principio») e «principal» («preside»).</ref>"'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*'''Hawk''': I matrimoni di Dougie sono eventi stagionali, come il ritorno dei salmoni!<br>'''Agente Cooper''': [[Matrimonio]] rapido, pentimento fulmineo.
*'''Gordon Cole''' {{NDR|al telefono, in vivavoce}}: Devo anche dirti che la Drug Enforcement Agency ha intenzione di venire a curiosare. Manderanno un loro agente per investigare su questo presunto traffico.<br>'''Agente Cooper''': Chi è l'agente?<br>'''Gordon Cole''' {{NDR|dopo una pausa}}: Sono Gordon! Gordon Cole!<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|alzando la voce}}: Chi è l'agente?<br>'''Gordon Cole''': Ah. Dennis Bryson.<br>'''Agente Cooper''': Bryson, un tipo in gamba, Harry, lo conosco bene.<br>'''Gordon Cole''': Non farti fregare, Cooper. Per questa gente ficcare il naso nei cassetti degli altri è una ragione di vita. Tutti ci siamo ritrovati con i calzini sparsi per la stanza e oggi è il tuo turno.
*'''Roger Hardy''': Dale, esiste un modo giusto e un modo sbagliato di agire. La prima cosa che ci aspettiamo da uno dei nostri agenti è che sappia combattere. Un uomo che non lo fa, che non ci prova neanche, be', probabilmente ha soltanto gelatina al posto della spina dorsale.<br>'''Agente Cooper''': Roger, so bene quali mosse devo fare e conosco la scacchiera.<br>'''Roger Hardy''': E allora?<br>'''Agente Cooper''': Ultimamente ho riflettuto molto e ho rivolto la mia attenzione a quello che succede al di là della scacchiera, in un gioco più grande.<br>'''Roger Hardy''': Di che gioco parli?<br>'''Agente Cooper''': Del suono che fa il vento quando soffia tra gli alberi, della sensitività degli animali, del nostro timore dell'oscurità e di tutto quello che c'è dietro l'oscurità.<br>'''Roger Hardy''': Ma... che razza di discorsi fai, Cooper?!<br>'''Agente Cooper''': Ti sto dicendo di guardare al di là della paura, Roger. E di affrontare la vita di ogni giorno con amore.
*[...] a volte Eddy si comporta come se avesse gli anni di mio padre! ('''Nadine''')
*'''Evelyn Marsh''': Hai una metà?<br>'''James''': Come, scusi?<br>'''Evelyn Marsh''': Hai un luogo preciso da raggiungere? O da cui fuggire?<br>'''James''': No, io non fuggo da niente. Sono a posto.<br>'''Evelyn Marsh''': Già, dicono tutti così. Però qualcuno ogni tanto tira il grilletto e allora si vedono i vicini fare a gomitate davanti alle telecamere soltanto per dire "Poveretto, e pensare che era un ragazzo così tranquillo!"<br>'''James''': Be', la mia tranquillità è soltanto apparenza.<br>'''Evelyn Marsh''': Ti assicuro che si indovina anche la sostanza.
*'''Harry''': Che pensi di fare se non troviamo il modo di scagionarti?<br>'''Agente Cooper''': Be', Harry, il Gigante ha detto che un percorso viene tracciato ponendo una pietra dopo l'altra.
*Cooper, lei può essere coraggioso su questa terra, ma esistono realtà diverse. [...] La mia gente è convinta che la Loggia Bianca sia un luogo dove vivono gli spiriti che governano gli uomini e la natura. [...] C'è anche una leggenda su un posto chiamato la Loggia Nera, cioè l'io-ombra della Loggia Bianca. Questa leggenda dice che ogni spirito deve passare di lì se vuole raggiungere la perfezione. Solo lì potrai incontrare l'io-ombra che ti appartiene. Noi la chiamiamo anche "La dimora del limite estremo". [...] Ma fa attenzione, se entri nella Loggia Nera e il tuo cuore non è saldo, allora la tua anima sarà incenerita. ('''Hawk''')
*Ho fatto un giro nei dintorni, sceriffo. Non riesco a immaginare dei criminali qui. Credevo che la polizia cercasse i cani smarriti oppure arrestasse gli ubriachi! ('''Denise''') {{NDR|appena arrivata a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]]}}
*Quel colore gli donava molto. ('''Hawk''') {{NDR|dopo aver visto per la prima volta Denise, precedentemente conosciuto come Dennis}}
*'''James''': Non mi interessa tanto l'aspetto della mia moto, ma dove mi può portare.<br>'''Evelyn''': E dove ti porta?<br>'''James''': Non è un posto reale, ma una sensazione. A volte mentre giro di notte spengo improvvisamente le luci, poi chiudo gli occhi e do tutto il gas e mi butto alla cieca nell'oscurità.
*'''Ben''': Ma lo sai in che razza di pasticci mi sono trovato in questi ultimi giorni? Tu dicevi di aver sistemato Catherine con quell'incendio e invece è viva! E come puoi ben immaginare non ha gradito lo scherzo! Quella truffatrice! Con uno sporco trucco, con l'estorsione è riuscita a mandare a gambe all'aria tutti i miei piani e si è ripresa il Ghostwood e lo stabilimento! Poi c'è il piccolo particolare con l'accusa di aver ucciso Laura Palmer. La classica ciliegina sulla torta! E come se non bastasse il mio fedele avvocato e consigliere Leland Palmer è risultato essere un pazzo omicida!<br>'''Hank''': Settimana dura, eh?
*Non sei più nessuno, guardati intorno! Sei solo un boss di cartapesta! Sei fuori, Benjamin! ('''Hank''')
*Sei fuori, Benjamin! Sei fuori! Sei fuori! Sei fuori, Benjamin! Benjamin, sei fuori! ('''Ben''') {{NDR|facendo le ombre cinesi con le mani}}
*Naturalmente non hai potuto fare altro che prendere atto della mia apertura tradizionale. Devo dire che la tua risposta non mi ha affatto sorpreso perché conosco bene la tua fastidiosa predilezione per l'ordine e la pulizia. Sono sicuro, come avrai notato, come la mia nuova mossa ci conduca verso un confronto che definirei classico. Ma c'è un dubbio nella tua mente: quali saranno le mie reali intenzioni? E tu, cos'hai deciso di rispondere questa volta? Sono fantasmi, Dale: consistenza, prevedibilità, dare risalto agli schemi. Sappiamo tutti e due fin troppo bene quanto questi schemi ti rendano vulnerabile agli attacchi, tu con le tue ferite, io con le mie. ora, lascia che ti illustri il quadro: affiderò ai cavalli le prime schermaglie, apriranno varchi attraverso i quali scatenerò la potenza degli alfieri e delle torri. Naturalmente avrò molte perdite tra i pedoni. Sono anche pronto a sacrificare la regina perché ti assicuro, mio caro Dale, che otterrò quello che voglio a qualsiasi costo: il re deve morire. ('''Windom Earle''') {{NDR|registrazione per l'agente Cooper allegata alla mossa degli scacchi "P to Q4" (pedone in Q4)}}
*Mi oppongo alle nozze! Quella piccola cercatrice d'oro vuole solo i suoi soldi e anche il suo impero editoriale! E Dio solo sa cos'altro! E guardate lui! È vecchio, decrepito e ha un piede della fossa! ('''Dwayne''') {{NDR|al matrimonio del fratello Dougie}}
*Sapete, io li adoro i matrimoni di Dougie. ('''Signora Ceppo''')
*Il mio è stato un gioco sleale. Quante altre ragazze erano campionesse di football? ('''Denise''') {{NDR|dopo aver preso il bouquet lanciato da Lana}}
*Mio fratello è sempre stato un babbeo: se una donna gli passa davanti con una promessa negli occhi e un po' di gelatina nei fianchi lui abbocca come un merluzzo! ('''Dwayne''') {{NDR|parlando di Dougie}}
*'''Agente Cooper''' {{NDR|chiedendo della sua [[transessualità]]}}: Allora Denise, ti secca molto se ti chiedo... cosa ti è successo?<br>'''Denise''': No, nient'affatto. Sono contenta di parlarne. È tutto molto semplice. L'anno scorso ero in missione, avevamo scoperto un traffico di eroina e lo spacciatore aveva una strana abitudine: sembrava che vendesse la droga soltanto ai travestiti. Mi sono presentato insieme a un collega – io facevo la parte del compratore – ed ho scoperto che indossare abiti femminili mi rilassava molto. Continuavo a indossarli anche di notte. Il collega pensava che fosse eccesso di professionismo. Sono stati giorni di grande confusione.<br>'''Agente Cooper''': Be', avrai stupito tutti con questa inattesa rivelazione, non è vero Denise?<br>'''Denise''': Puoi immaginarti la mia sorpresa, Cooper. Non sono certo cose che puoi prevedere.
*I ragazzi sono ragazzi! ('''Denise''')
*Io sono stato sposato con la stessa donna per più di mezzo secolo. Che Dio l'abbia in gloria! Io ho sempre usato il cervello per pensare, non il mio innaffiatoio per le piante! ('''Dwayne''') {{NDR|parlando male di Dougie}}
*Andiamo tesoro, è la nostra canzone! A dopo. ('''Douglas "Dougie" Millford''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
==Episodio 12, ''La vedova nera''==
{{cronologico}}
*Il cane è forse il miglior amico dell'uomo? Avevo un cane. Era grande. Mangiava i miei fiori, tutte le piante e molta terra. Il cane mangiò così tanta terra che morì. Il suo corpo tornò alla terra. Conservo un ricordo di quel cane. Il ricordo è tutto ciò che mi resta del mio cane. Era bianco e nero.<ref name="sottotitoli"/>
:''Is a dog man's best friend? I had a dog. The dog was large. It ate my garden, all the plants, and much earth. The dog ate so much earth it died. Its body went back to the earth. I have a memory of this dog. The memory is all that I have left of my dog. He was black and white.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>)
*{{NDR|Ben ha accatastato ordinatamente tutto l'arredamento del suo ufficio per formare una costruzione simmetrica}}<br>'''Ben''': Bobby, lo sai che cosa ci vuole nella vita? Equilibrio, distanza, simmetria. Guarda, è più bello così. No? Eh?<br>'''Bobby''': Ehm, signor Horne, ha ascoltato il nastro che le ho spedito?<br>'''Ben''': Sì, l'ho sentito il tuo nastro, Bobby. Sinceramente mi ha sorpreso che Leo usasse questa tecnologia d'avanguardia! Sputa, Bobby, che cosa vuoi?<br>'''Bobby''': Signor Horne, io ho una grande ammirazione per lei...<br>'''Ben''': L'[[ammirazione]] è per i poeti e per le mucche da latte!<br>'''Bobby''': Io... io non ho capito che vuol dire "mucche da latte"...
*'''Judy Swain''' {{NDR|parlando di Nicky}}: È orfano, sapete?<br>'''Andy''': Davvero? E cos'è successo, i genitori sono morti?
*'''Lana''': Io porto sfortuna!<br>'''Hank''': Non sia sciocca.<br>'''Lana''': No! No, è la verità! Mi ricordo ai tempi della scuola, al ballo annuale: il mio cavaliere voleva baciarmi, era la prima sera che metteva l'[[apparecchio ortodontico|apparecchio per i denti]]. Oh, come brillava sotto al luna piena! Ma poi l'apparecchio si inceppo e lui non riuscì più a richiudere la bocca e allora siamo andati subito al pronto soccorso e il dottore gli ha dovuto spaccare la mascella in tre punti per riuscire a sbloccarla. Ed è andata sempre peggio da quel giorno...<br>'''Hank''': La sfortuna va curata. Me ne intendo abbastanza di queste cose.<br>'''Lana''': Lei è lo sceriffo?<br>'''Hank''': Be', diciamo che quando c'è in ballo qualcosa di grosso me ne occupo io. {{NDR|si appoggia alla porta con una posa da macho, ma cade una volta che Andy apre la porta per uscire dalla stanza}}
*{{NDR|L'agente immobiliare Irene Littlehorse conduce Cooper a vedere la Casa del Cane Morto}}<br>'''Irene Littlehorse''': Bene, è ancora in piedi, vedo. Dev'essere la forza dell'abitudine.<br>'''Agente Cooper''': Un'abitudine ha sempre delle solide fondamenta. Perché "Villa del Cane Morto"?<br>'''Irene Littlehorse''': È un'antica leggenda indiana. La leggenda dice che tutte le anime della Terra vengono condotte davanti al cane morto, ma molte vengono respinte. Le anime pure di cuore possono sentire la sua sofferenza, quelle che non lo sono vagheranno per sempre senza meta.
*'''Agente Cooper''': Poco prima che il maggiore Briggs sparisse ricordo di aver sentito un gufo.<br>'''Colonnello Riley''': E non ha avuto contatti visivi?<br>'''Harry''': Mi scusi colonnello, Garland Briggs è un mio ottimo amico. Sarebbe molto meglio se ci spiegasse cosa c'è sotto.<br>'''Agente Cooper''': Noi siamo a conoscenza dei radiotelescopi e dei messaggi che avete ricevuto dallo spazio in cui si faceva il mio nome.<br>'''Colonnello Riley''': Voi sapete solo qualcosa, ma non mi è consentito rivelare tutto. I radiotelescopi sono puntati verso lo spazio, ma i messaggi che abbiamo intercettato, quelli che le ha mostrato Briggs, sono stati inviati proprio da qui, da questi boschi. {{NDR|punta il dito sulla mappa della foresta di Ghostwood}} E chi fosse il destinatario non possiamo rivelarlo.<br>'''Agente Cooper''': Ha a che fare con un posto chiamato "la Loggia Bianca"?<br>'''Colonnello Riley''': È un segreto militare.<br>'''Harry''': Colonnello, noi vogliamo aiutarla, ma abbiamo bisogno di informazioni dettagliate.<br>'''Colonnello Riley''': Garland Briggs è il miglior pilota d'aereo che abbia mai conosciuto. Ha una preparazione che la maggior parte di noi può solamente sognare. Posso dirvi questo: la sua sparizione ha delle implicazioni di estrema rilevanza per la sicurezza degli Stati Uniti. La guerra fredda al confronto è stata un semplice raffreddore.
*'''Pete''': Questo è il nettare degli dei, mia cara. Nettare con bollicine. "''Il vino entra nella bocca, l'amore entra negli occhi. Io sfioro il bicchiere con le labbra, io guardo te e sospiro.''"<ref>{{Cfr}} [[William Butler Yeats]], ''A Drinking Song'': «Wine comes in at the mouth | And love comes in at the eye; | That's all we shall know for truth | Before we grow old and die. | I lift the glass to my mouth, | I look at you, and I sigh.»</ref><br>'''Catherine''': Grazie, pete. Sei stato molto poetico.<br>'''Pete''': È [[William Butler Yeats|Yeats]]. È un poeta, sai?<br>'''Catherine''': Sì, lo so...<br>'''Pete''': L'unico altro [[brindisi dalle serie televisive|brindisi]] che conosco è un vecchio limerick.<br>'''Catherine''': Non voglio sentirlo. Davvero, Pete, non rovinare... <br>'''Pete''': "C'era una volta una nobildonna di Galway..."<br>'''Catherine''' {{NDR|lo interrompe}}: Josie!
*'''Catherine''': Vorrei fare un [[brindisi dalle serie televisive|brindisi]] io adesso. Ai doppi giochi di Benjamin Horne, alle losche macchinazioni di Josei Packard, ma soprattutto alla donna che è stata in grado di affrontarli: questa donna. Brindiamo.<br>'''Pete''': Alla tua salute, terremoto.
*Diane, ho qui il giornale di oggi. Ebbene, la mia mossa in risposta alla mossa di apertura inviatami da Windom Earle è stata pubblicata tra gli avvisi personali, come avevo richiesto, ma ho già ricevuto la seconda mossa del mio ex collega – è stato ieri. Aveva previsto con esattezza la mia risposta a quell'apertura. Gioca come il gatto con il topo. Mi chiedo dove sia e che cos'abbia in mente. Nel frattempo ho cercato di passare nel migliore dei modi questi giorni di sospensione. Ho tenuto occupato il corpo e lo spirito. Sono stato a vedere una villetta. La venditrice la definisce ottimisticamente "bisognosa di ritocchi". In ogni caso è un posto dove un uomo può rifarsi una vita, metter su famiglia – una cosa che spero di essere ancora in grado di fare. Comunque, come tutte le cose qui a Twin Peaks, perfino questa casetta sperduta nasconde tanti segreti, segreti che forse hanno una relazione con i miei problemi attuali, con la cociana trovata nella mia automobile. Roger Hary ha quasi terminato le indagini e se non riesco a dare prove evidenti della mia innocenza ho uina concereta possibilità di essere arrestato. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}}
*'''Audrey''': Ci sono anche donne tra gli agenti speciali?<br>'''Denise''': Be', più o meno...
*'''Denise''' {{NDR|riferendosi a Audrey}}: Di preciso quanti anni ha la ragazza?<br>'''Agente Cooper''': Mh, Denise, credevo che le donne non ti interessassero più.<br>'''Denise''': Eh, Cooper, anche se non porto più i pantaloni so riconoscere le ragazzine in grado di calarteli. Mi spiego?
*Pensi di mangiarla quella torta o di portarla a spasso per il piatto? ('''Norma''') {{NDR|a Ed, a cui ha servito una fetta di torta alla ciliegia}}
*Ti ricordi quando da ragazzi facevamo tutti quei progetti? Era come... come se facessimo delle prove per quando la vita reale sarebbe finalmente cominciata, invece a vita inizia prima che tu te ne renda conto: all'improvviso ci sei dentro e tutti quei progetti ti servono solo per accendere il camino. Purtroppo questa è la mia vita e non è che mi piaccia molto. ('''Ed''') {{NDR|a Norma}}
*'''Dr. Hayward''': Ho portato il referto dell'autopsia. Dwayne, Dougie è morto per cause naturali: un attacco di cuore. È escluso che si tratti di omicidio.<br>'''Dwayne''': E se gli avesse fatto una stregoneria?<br>'''Dr. Hayward''': Ho paura che questo sia il tipo di cose che non possa venir fuori da un'autopsia.
*'''Hank''': Harry, per caso hai ancora quella bottiglia di whiskey nel tuo ufficio? Volevo metterne un po' nel latte caldo per la vedova Milford.<br>{{NDR|Tutti si avvicinano per ammirare Lana}}<br>'''Dick''': ''Oh, lei... lei insegna alle torce come ardere e brillare! | Sembra che scenda contro la guancia della notte. | Come un ricco duello nell'orecchio di un Etiope.''<br>'''Dicke e Dr. Hayward''' {{NDR|in coro, estasiati}}: ''...beltà troppo ricca per la giovinezza, per noi troppo preziosa.''<ref>{{Cfr}} [[William Shakespeare]], ''[[Romeo e Giulietta]]'', atto 1, scena 5: «''Oh, she doth teach the torches to burn bright! | It seems she hangs upon the cheek of night. | Like a rich jewel in an Ethiope's ear, | beauty too rich for use, for earth too dear.''»</ref>
==Episodio 13, ''Scacco matto''==
{{cronologico}}
*Noi ci conosciamo per caso? ('''Jean Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*'''Betty''': Tuo padre è davvero straordinario, Bobby.<br>'''Bobby''': Mio padre è uno degli uomini più bizzarri che conosca, ma ha molta più materia grigia di un sacco di altra gente, questo è sicuro.<br>'''Betty''': Qualche volta mentre dormo lui mi accarezza dolcemente i capelli... {{NDR|scoppia a piangere}} ...Crede che non me ne accorga!<br>{{NDR|Il maggiore Briggs riappare}}
==Episodio 14, ''Doppio gioco''==
*Bene, vado a fare un giro di prova! ('''Jeffrey Marsh''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
==Episodio 15, ''Schiavi e padroni''==
*Dammi la pistola, Evelyn! Dammi la pistola! ('''Malcolm Sloan''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
==Episodio 16, ''La donna condannata''==
*"Salva colui che ami, vieni all'adunata degli angeli stasera alla Road House alle nove e mezzo". ('''Biglietto d'invito di Windom Earle''')
*'''Hank Jennings''': {{NDR|Parlando a Norma di Ed}} Sei solo la sua sgualdrina. <br/>'''Norma Jannings''': Preferisco essere la sua sgualdrina che essere tua moglie. {{NDR|Se ne va}} <br/>'''Hank Jannings'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Norma! Norma!
*Josie, per l'amor del cielo... ('''Thomas Eckhardt''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Harry, perdonami! Io non volevo farti del male, non volevo! ('''Josie Packard''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Cooper! Che cosa è successo a Josie?! ('''BOB''')
==Episodio 19, ''Variazioni e relazioni''==
*'''Windom Earle''': Un brindisi, amico mio! Si festeggia! <br/>'''Rusty Tomasky''': {{NDR|Ubriaco, è intrappolato nella costruzione di Windom}} Si festeggia? Non riesco neanche a muovere le braccia! {{NDR|Leo gli fa bere la birra}} <br/>'''Windom Earle''': Tu hai vissuto la tua breve vita nell'odio e nell'oscurità. Ma adesso, alla fine, potrai esibirti su un palcoscenico più grande. Devo ammetterlo, ti invidio.{{NDR|Ridono}} La tua meta si trova aldilà di ogni immaginazione. Chissà cosa troverai alla fine del viaggio, eh? <br/>'''Rusty Tomasky''': Ah ah ah, sono proprio fatto! Ehi, non è che si tratta di una qualche stupida mostra di arte moderna, vero? <br/>'''Windom Earle''': No, non è una mostra, amico mio. Non esattamente. <br/>'''Rusty Tomasky''': Senti, mi diverte tanto aiutarti a fare questa cosa... Ma come faccio ad uscire da qui? <br/>'''Windom Earle''': {{NDR|Afferra una balestra}} Eh eh. Tu non esci. Leo, su, portami una freccia. <br/>'''Rusty Tomasky''': Una freccia? Ascolta amico, non apprezzo molto questi scherzi di cattivo gusto! <br/>'''Windom Earle''': Leo? Questa freccia? <br/>'''Leo Johnson''': No... No... {{NDR|Windom attiva il collare elettrico}} Aaaaah! <br/>'''Rusty Tomasky''': Ehi, per favore! Non farlo agitare così, sta rovesciando in terra tutta la mia birra! {{NDR|Windom colpisce con un'altra scarica Leo}} Fa male, eh? <br/>'''Windom Earle''': Avanti, da bravo, portami quella freccia! {{NDR|Spaventato, Leo porta la freccia a Windom}} Grazie, Leo! <br/>'''Rusty Tomasky''': {{NDR|Vedendo che Windom sta caricando la balestra}} A che ti serve la freccia, amico? Che stai facendo? Non mi diverto più! <br/>'''Windom Earle''': Shh. Stai zitto. <br/>'''Rusty Tomasky'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Ma che diavolo hai intenzione di fare? <br/>'''Windom Earle''': Pensa a quegli sfortunati peccatori che si dannano per scoprire il destino della loro vita. Cosa cercano? Cercano la risposta ad una strana domanda: "per quali strade vagherà il mio spirito? Qual è la vita che mi attende dopo questa vita?". è questa la domanda che ha tormentato la coscienza di uomini inquieti per secoli interi. E adesso tu sei un ragazzo fortunato: tu avrai la risposta... Adesso! {{NDR|Colpisce Rusty alla testa con la freccia}}
==Episodio 20, ''Il sentiero per la Loggia Nera''==
*Questi sacerdoti infernali, "dugpas" vengono chiamati, cercano di raggiungere la perfezione attraverso il male. La loro ricerca si svolge nelle tenebre ed è con le tenebre che nutrono lo spirito. Questa purezza di intenti permette loro di raggiungere un luogo segreto in cui, in nome dell'odio, si celebrano i riti dell'assoluta perdizione e dove il male può finalmente esprimere il suo terribile potere. Questo luogo segreto esiste veramente. Voglio dire che dovremmo cercarlo perché servendosi della sua potenza si può compiere qualunque impresa. I dugpas lo chiamano con diversi nomi ma quello più usato e il più antico è "la Loggia Nera". ('''Windom Earle''')
*'''Audrey''': Jack... io ti amo.<br />'''Jack''': Anch'io ti amo, Audrey.<br />'''Audrey''': Davvero te ne devi andare?<br />'''Jack''': Sì...<br />'''Audrey''': Quando potrò rivederti?<br />'''Jack''': Non lo so...<br />'''Audrey''': Io sono vergine.<br />'''Jack''': Tu cosa...?!<br />'''Audrey''': Voglio che tu faccia l'amore con me.<br />'''Jack''': Qui? Adesso?<br />'''Audrey''': È tuo il jet, no?<br />'''Jack''': Sì, per fortuna.
*{{NDR|Guardando le pareti del Great Northen Hotel}} Josie... Io vedo il tuo viso! ('''Pete Martell''')
==Episodio 21, ''Miss Twin Peaks''==
*Shelly...Deve salvare Shelly! Deve salvare Shelly! ('''Leo Johnson''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
==Episodio 22, ''Oltre la vita e la morte''==
*Wow, Bob, wow! ('''Il Nano/Il Braccio''')
*Audrey.('''Pete Martell''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Se mi vuoi dare quella chiave... ('''Dell Mibbler''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Oh, mio Dio! ('''Andrew Packard''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Mi trovo nella loggia nera, con Windom Earle. ('''Sarah Palmer''')
*Se mi dai la tua anima, lascerò vivere Annie! ('''Windom Earle''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Non stavo dormendo. ('''Dale Cooper/BOB''')
*Come sta Annie? Come sta Annie? ('''Dale Cooper/BOB''')
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Twin Peaks}}
{{DEFAULTSORT:I segreti di Twin Peaks, 02}}
[[Categoria:Stagioni de I segreti di Twin Peaks]]
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Monte Carmelo
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2022-08-14T14:36:55Z
Spinoziano
2297
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[Immagine:Caiobadner - mount carmel.JPG|thumb|Il monte Carmelo]]
Citazioni sul '''monte Carmelo'''.
*''Guardo, ed ecco il Carmelo è un deserto; | tutte le sue città sono abbattute davanti al Signore, | davanti alla sua ira furente.'' (''[[Libro di Geremia]]'')
*{{NDR|Alcuni marinai egiziani}} quando lo videro {{NDR|[[Pitagora]]}}, appena sbarcati, scendere dall'alto del monte Carmelo (essi sapevano che questo era il più santo fra tutti i monti e il più inaccessibile alla maggior parte degli uomini) egli procedeva lentamente e senza voltarsi, e senza che alcun dirupo o roccia difficilmente sormontabile gli ostacolasse il passo, e, avvicinatosi alla nave, chiese semplicemente: "Si va in Egitto?" e [...] una volta che avevano risposto di sì, egli salì a bordo. ([[Giamblico]])
*''Le è data la gloria del Libano, | lo splendore del Carmelo e di [[Pianura di Sharon|Saròn]].'' (''[[Libro di Isaia]]'')
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}}
[[Categoria:Luoghi di Israele]]
[[Categoria:Montagne bibliche|Carmelo]]
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Santiago Ramón y Cajal
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2022-08-14T13:34:02Z
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fix vari, link
wikitext
text/x-wiki
[[File:Cajal-Restored.jpg|thumb|Santiago Ramón y Cajal]]
{{Premio|Nobel|la medicina '''1906'''}}
'''Santiago Ramón y Cajal''' (1852 – 1934), medico, istologo e patologo spagnolo.
==Citazioni di Santiago Ramón y Cajal==
*Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con [[imbecillità|imbecilli]].<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile.
:''¿Alborotas y te enojas al discutir? Luego no tienes razón.<br>{{sic|-Es}} que hablo con imbéciles.<br>{{sic|-Pues}} entonces el imbécil eres tú al intentar persuadirles a gritos. El buen argumento, como el proyectil de las armas modernas, debe salir de la mente sin humo, sin fuego y con el menor ruido posible.''<ref>{{es}} ''Da Charlas de café: {{small|pensamientos, anécdotas y confidencias}}'', edición, introdución y notas de Francisco Fuster, Fondo de Cultura Economica, Madrid-Città del Messico, 2017, [https://books.google.it/books?id=Z41HDwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT148&dq=&pg=PT148#v=onepage&q&f=false p. 148].</ref>
*Il cervello è un mondo costituito da una serie di continenti inesplorati e grandi distese di territorio sconosciuto.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della medicina'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 193. ISBN 9788858036730</ref>
*Il giardino della [[neurobiologia]] offre allo spettatore spettacoli ammalianti ed emozioni artistiche incomparabili. In esso i miei istinti estetici trovarono infine piena soddisfazione. [...] Come un entomologo a caccia di farfalle dalle tonalità vistose, la mia attenzione seguiva nel frutteto della sostanza grigia, cellule di forme delicate ed eleganti, le misteriose farfalle dell'anima, il cui battito di ali, chissà se un giorno farebbe luce sul segreto della vita mentale.<br/>È una fascinazione indescrivibile l'essere di fronte alla contemplazione dell'ingegnosa architettura del cervelletto e della retina che mi permettono di scorgere la suprema bellezza e l'elegante varietà della foresta nervosa. È un sentimento estetico che placa nel più intimo del mio essere ansie sconosciute che giacevano nascoste, inconfessabili, nelle profondità ultime della mia anima.
:''El jardín de la neurobiología brinda al expectador espectáculos cautivadores y emociones artísticas incomparables. En el hallaron al fin mis instintos estéticos plena satisfacción.'' [...] ''Como entomólogo a la caza de mariposas de vistosos matices, mi atención seguía en el vergel de la sustancia grís, células de formas delicadas y elegantes, las misteriosas mariposas del alma cuyo batir de alas, quien sabe si esclarecería algún día el secreto de la vida mental.<br />Es una fascinación indescriptible ante la contemplación de la ingeniosa arquitectura del cerebelo y de la retina que me permiten vislumbrar la suprema belleza y la elegante varietad de la floresta nerviosa. Es un sentimiento estético que sacia en lo más intimo de mi ser ansias desconocidas que yacían escondidas, inconfesables, en la honduras últimas de mi alma.''<ref>{{es}} Citato in ''Cerebro, mente y conciencia'', [https://books.google.it/books?id=DIZGAgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&pg=PA8&dq=&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false p. 8].</ref>
*Ogni uomo può essere, se se lo propone, scultore del proprio [[cervello]].
:''Todo hombre puede ser, si se lo propone, escultor de su proprio cerebro.''<ref>{{es}} Citato in Alejandro Melo Florián, ''Cerebro, mente y conciencia: {{small|un enfoque multidisciplinario}}'', iMedPub, 2010, [https://books.google.it/books?id=DIZGAgAAQBAJ&lpg=PA8&dq=ramon%20y%20cajal%3A%20Mariposas%20caza&hl=it&pg=PA5#v=snippet&q=escultor&f=false p. 5].</ref>
===Citato in Eduardo Palomo Trigueros, ''Cita-logía''===
*A volte ci [[amore|amiamo]] perché ci conosciamo, e altre, forse il più delle volte, ci amiamo perché ci ignoriamo. (p. 32)
:''Unas veces nos amamos porque nos conocemos, y otras, acaso las más, nos amamos porque nos ignoramos.''
*Niente mi ispira più venerazione e stupore di un [[senilità|anziano]] che sa [[cambio di opinione|cambiare opinione]].
:''Nadie me inspira más veneración y asombro que un anciano que sabe cambiar de opinión.'' (p. 42)
*Non devono preoccuparci le [[ruga|rughe]] del viso, ma quelle del cervello.
:''No deben preocuparnos las arrugas del rostro, sino las del cerebro.'' (p. 62)
*Il peggio non è commettere un [[errore]], ma cercare di giustificarlo, anziché coglierlo come avviso provvidenziale della nostra leggerezza o ignoranza.
:''Lo peor no es cometer un error, sino tratar de justificarlo, en vez de aprovecharlo como aviso providencial de nuestra ligereza o ignorancia.'' (p. 115)
*Di tutte le reazioni possibili di fronte ad un'[[ingiuria]], la più abile ed economica è il silenzio.
:''De todas las reacciones posibles ante una injuria, la más hábil y económica es el silencio.'' (p. 167)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*{{es}} Eduardo Palomo Trigueros, ''[https://books.google.it/books?id=He9BAwAAQBAJ Cita-logía]'', Punto Rojo Libros, Siviglia, 2013. ISBN 978-84-16068-10-4
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Ramón y Cajal, Santiago}}
[[Categoria:Medici spagnoli]]
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2022-08-14T13:45:58Z
Sun-crops
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/* Citazioni di Santiago Ramón y Cajal */ fix wlink
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text/x-wiki
[[File:Cajal-Restored.jpg|thumb|Santiago Ramón y Cajal]]
{{Premio|Nobel|la medicina '''1906'''}}
'''Santiago Ramón y Cajal''' (1852 – 1934), medico, istologo e patologo spagnolo.
==Citazioni di Santiago Ramón y Cajal==
*Alzi la voce e ti arrabbi mentre discuti? Allora non hai ragione.<br>– È che parlo con [[imbecillità|imbecilli]].<br>– Allora l'imbecille sei tu se cerchi di persuaderli urlando. Il buon argomento, come il proiettile delle armi moderne, deve uscire dalla mente senza fumo, senza fuoco e con il minor rumore possibile.
:''¿Alborotas y te enojas al discutir? Luego no tienes razón.<br>{{sic|-Es}} que hablo con imbéciles.<br>{{sic|-Pues}} entonces el imbécil eres tú al intentar persuadirles a gritos. El buen argumento, como el proyectil de las armas modernas, debe salir de la mente sin humo, sin fuego y con el menor ruido posible.''<ref>{{es}} ''Da Charlas de café: {{small|pensamientos, anécdotas y confidencias}}'', edición, introdución y notas de Francisco Fuster, Fondo de Cultura Economica, Madrid-Città del Messico, 2017, [https://books.google.it/books?id=Z41HDwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT148&dq=&pg=PT148#v=onepage&q&f=false p. 148].</ref>
*Il cervello è un mondo costituito da una serie di continenti inesplorati e grandi distese di territorio sconosciuto.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della medicina'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 193. ISBN 9788858036730</ref>
*Il giardino della [[neuroscienze|neurobiologia]] offre allo spettatore spettacoli ammalianti ed emozioni artistiche incomparabili. In esso i miei istinti estetici trovarono infine piena soddisfazione. [...] Come un entomologo a caccia di farfalle dalle tonalità vistose, la mia attenzione seguiva nel frutteto della sostanza grigia, cellule di forme delicate ed eleganti, le misteriose farfalle dell'anima, il cui battito di ali, chissà se un giorno farebbe luce sul segreto della vita mentale.<br/>È una fascinazione indescrivibile l'essere di fronte alla contemplazione dell'ingegnosa architettura del cervelletto e della retina che mi permettono di scorgere la suprema bellezza e l'elegante varietà della foresta nervosa. È un sentimento estetico che placa nel più intimo del mio essere ansie sconosciute che giacevano nascoste, inconfessabili, nelle profondità ultime della mia anima.
:''El jardín de la neurobiología brinda al expectador espectáculos cautivadores y emociones artísticas incomparables. En el hallaron al fin mis instintos estéticos plena satisfacción.'' [...] ''Como entomólogo a la caza de mariposas de vistosos matices, mi atención seguía en el vergel de la sustancia grís, células de formas delicadas y elegantes, las misteriosas mariposas del alma cuyo batir de alas, quien sabe si esclarecería algún día el secreto de la vida mental.<br />Es una fascinación indescriptible ante la contemplación de la ingeniosa arquitectura del cerebelo y de la retina que me permiten vislumbrar la suprema belleza y la elegante varietad de la floresta nerviosa. Es un sentimiento estético que sacia en lo más intimo de mi ser ansias desconocidas que yacían escondidas, inconfesables, en la honduras últimas de mi alma.''<ref>{{es}} Citato in ''Cerebro, mente y conciencia'', [https://books.google.it/books?id=DIZGAgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&pg=PA8&dq=&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false p. 8].</ref>
*Ogni uomo può essere, se se lo propone, scultore del proprio [[cervello]].
:''Todo hombre puede ser, si se lo propone, escultor de su proprio cerebro.''<ref>{{es}} Citato in Alejandro Melo Florián, ''Cerebro, mente y conciencia: {{small|un enfoque multidisciplinario}}'', iMedPub, 2010, [https://books.google.it/books?id=DIZGAgAAQBAJ&lpg=PA8&dq=ramon%20y%20cajal%3A%20Mariposas%20caza&hl=it&pg=PA5#v=snippet&q=escultor&f=false p. 5].</ref>
===Citato in Eduardo Palomo Trigueros, ''Cita-logía''===
*A volte ci [[amore|amiamo]] perché ci conosciamo, e altre, forse il più delle volte, ci amiamo perché ci ignoriamo. (p. 32)
:''Unas veces nos amamos porque nos conocemos, y otras, acaso las más, nos amamos porque nos ignoramos.''
*Niente mi ispira più venerazione e stupore di un [[senilità|anziano]] che sa [[cambio di opinione|cambiare opinione]].
:''Nadie me inspira más veneración y asombro que un anciano que sabe cambiar de opinión.'' (p. 42)
*Non devono preoccuparci le [[ruga|rughe]] del viso, ma quelle del cervello.
:''No deben preocuparnos las arrugas del rostro, sino las del cerebro.'' (p. 62)
*Il peggio non è commettere un [[errore]], ma cercare di giustificarlo, anziché coglierlo come avviso provvidenziale della nostra leggerezza o ignoranza.
:''Lo peor no es cometer un error, sino tratar de justificarlo, en vez de aprovecharlo como aviso providencial de nuestra ligereza o ignorancia.'' (p. 115)
*Di tutte le reazioni possibili di fronte ad un'[[ingiuria]], la più abile ed economica è il silenzio.
:''De todas las reacciones posibles ante una injuria, la más hábil y económica es el silencio.'' (p. 167)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*{{es}} Eduardo Palomo Trigueros, ''[https://books.google.it/books?id=He9BAwAAQBAJ Cita-logía]'', Punto Rojo Libros, Siviglia, 2013. ISBN 978-84-16068-10-4
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Ramón y Cajal, Santiago}}
[[Categoria:Medici spagnoli]]
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Roberto Nepoti
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2022-08-14T22:48:36Z
Mariomassone
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/* Citazioni di Roberto Nepoti */
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text/x-wiki
'''Roberto Nepoti''' (... – vivente), critico cinematografico italiano.
==Citazioni di Roberto Nepoti==
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''[[La sindrome di Stendhal]]'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne.<ref>Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/02/02/argento-rosso-sangue.html Argento rosso sangue]'', ''la Repubblica'', 2 febbraio 1996.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Tutti pazzi per Mary]]''}} Assolutamente irresistibili gli episodi in cui prima Dillon, poi Stiller sono alle prese con un piccolo ma ringhioso terrier, odiosa bestiola sulla quale la sceneggiatura infierisce senza ritegno. Possiamo dirlo? Il pregio maggiore del film è proprio la mancanza di ritegno. Nel panorama così politically correct del cinema Usa d'oggi, il film di ''Scemo & più scemo'' Farrelly è totalmente incorrect, una pecora nera piena di situazioni sfrontate, impudenti e kitsch. Ce n'è abbastanza da fare arrabbiare animalisti e parecchie associazioni a difesa delle minoranze. Ma ci auguriamo proprio che questo non accada. Basta ricordare che l'assenza di correttezza è, da sempre, un ingrediente essenziale e irrinunciabile del comico.<ref>Da ''[http://www.repubblica.it/online/cinema/mary/mary/mary.html Cameron Diaz, amabile e scorretta]'', ''Repubblica.it'', 17 ottobre 1998.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Evilenko]]''}} Lungi dall'accontentarsi di parafrasare in russo l'ennesima storia di assassino seriale, "Evilenko" si propone come un film ambizioso sulle conseguenze psicopolitiche della perestrojka e del dopo Urss. [...] La diagnosi di Grieco sarà pure vera, però il film si limita a enunciarla a parole. Quanto alle immagini, bagnate nello squallore esistenziale, il regista adotta la cifra espressionistica dalla prima all'ultima inquadratura, per trasfigurare gli ambienti in specchi dell'anima. McDowell recita sopra le righe, perfino più del gigione del solito. L'ultima parte inanella una quantità di finali, che allentano la tensione senza aggiungere granché alla triste vicenda.<ref>Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/04/17/mcdowell-un-killer-orfano-del-comunismo.html McDowell, un killer orfano del comunismo]'', ''Repubblica.it'', 17 aprile 2004.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]''}} Malgrado il budget abbastanza generoso, le inquadrature accurate e la dovizia di succedanei dell' emoglobina sparsi per il set, il tentativo di sposare atmosfere gotiche con ossessioni postindustriali non è dei più eccitanti. Mentre la colonna sonora heavy ti martella le orecchie, segui con parecchio scetticismo le peregrinazioni di un Dracula piacione da discoteca (Gerard Butler), che la sceneggiatura vorrebbe irresistibilmente sexy ma che, in complesso, appare piuttosto un tipo di bocca buona. Colmo dell' attualizzazione, Mary e la sua amica Lucy lavorano in un negozio della Virgin e indossano le magliette dello sponsor.<ref>Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/11/dracula-lo-trovi-in-discoteca.html Dracula? Lo trovi in discoteca]'', ''la Repubblica'', 11 marzo 2001.</ref>
*{{NDR|Su ''[[The Italian Job]]''}} Come rappresentante del filone oggetto di revival, ''The Italian Job'' condivide un po' la sorte dei film di spionaggio: più si fa povero d'anima, più si dà da fare per mascherarlo con gadget, botti, corse e stratagemmi drammaturgici di repertorio. Se le ultime avventure di 007 sono sponsorizzate fino all'esagerazione, questo sembra un promo unico per la Mini: in tre varianti cromatiche, la piccola auto è molto più protagonista della seconda parte del film di quanto lo siano in fondo i personaggi umani, interpretati da attori bellocci ma che non grondano propriamente comunicativa. Di spot, però, ce ne passa già la tivù, e in quantità industriali. Andarseli a vedere pagando il biglietto, sembra davvero troppo.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/12/colpo-grosso-con-cast-ma-il-guadagno.html Colpo grosso con cast ma il guadagno è misero]'', ''la Repubblica'', 12 luglio 2003.</ref>
*Torna al cinema, mezzo secolo dopo la Palma d'Oro, ''[[Blow-Up]]'' di [[Michelangelo Antonioni]] in edizione restaurata e sponsorizzata da un pool internazionale [...]. Allegoria esistenziale sull'indecifrabilità del reale (per quanti ingrandimenti della foto effettui, Thomas non decifra il mistero), ''Blow-Up'' è anche un film "epocale", dove gli storici della contemporaneità potrebbero studiare vezzi e vizi degli anni Sessanta. Indimenticabile la sequenza forale, con la partita a tennis immaginaria.(da ''la Repubblica'', 5 ottobre 2017<ref>{{Cita web |url=https://it.wikipedia.org/wiki/Blow-Up |titolo=Blow-Up |editore=CineDataBase, Rivista del cinematografo}}</ref>)
==Note==
<references />
{{DEFAULTSORT:Nepoti, Roberto}}
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
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Deepak Chopra
0
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2022-08-15T08:27:18Z
Spinoziano
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/* Altri progetti */
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text/x-wiki
[[File:Deepak Chopra.jpg|miniatura|Deepak Chopra (2006)]]
'''Deepak Chopra''' (1947 - vivente), scrittore e medico indiano.
==''Le coincidenze''==
===Incipit===
Dall'attimo stesso in cui diventiamo consapevoli del mondo che ci circonda, tutti noi iniziamo a interrogarci circa il posto che vi occupiamo. Le domande che ci poniamo sono eterne: Per quale motivo mi trovo qui? In che modo mi inserisco nello schema globale delle cose? Qual è il mio destino? Da bambini pensiamo al futuro come a un foglio bianco su cui possiamo scrivere la nostra storia personale. Le possibilità ci appaiono infinite, e l'attesa della scoperta e il puro piacere di vivere immersi in tanto potenziale ci fanno sentire carichi di energia. Quando cresciamo e diventiamo adulti, imparando a conoscere i nostri limiti riduciamo la nostra visione del futuro. Ciò che un tempo stimolava la nostra immaginazione ci opprime ora con l'ansia e la paura, e quello che ci sembrava infinito è adesso oscuro e soffocante.
=== Citazioni ===
* L'[[anima]] è l'osservatore che interpreta e compie le sue scelte basandosi sul [[karma]]; è anche la confluenza dei rapporti interpersonali, dalla quale emergono il contesto e il significato. Da questo flusso di contesto e significato ha origine l'esperienza. Di conseguenza, noi creiamo la nostra vita attraverso l'anima. (p.60)
* Un fatto che ci fa supporre un balzo quantico dell'immaginazione: gli anfibi volevano imparare a volare, e gli uccelli sono la manifestazione di tale intenzione. (p.75)
== Bibliografia ==
*Deepak Chopra ''Le coincidenze'' Sperling & Kupfer ISBN 978-88-6836-090-0
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Chopra, Deepak}}
[[Categoria:Medici indiani]]
[[Categoria:Scrittori indiani]]
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2022-08-15T08:29:01Z
Spinoziano
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[[File:Deepak Chopra.jpg|miniatura|Deepak Chopra (2006)]]
'''Deepak Chopra''' (1947 – vivente), scrittore e medico indiano.
==''Le coincidenze''==
===[[Incipit]]===
Dall'attimo stesso in cui diventiamo consapevoli del mondo che ci circonda, tutti noi iniziamo a interrogarci circa il posto che vi occupiamo. Le domande che ci poniamo sono eterne: Per quale motivo mi trovo qui? In che modo mi inserisco nello schema globale delle cose? Qual è il mio destino? Da bambini pensiamo al futuro come a un foglio bianco su cui possiamo scrivere la nostra storia personale. Le possibilità ci appaiono infinite, e l'attesa della scoperta e il puro piacere di vivere immersi in tanto potenziale ci fanno sentire carichi di energia. Quando cresciamo e diventiamo adulti, imparando a conoscere i nostri limiti riduciamo la nostra visione del futuro. Ciò che un tempo stimolava la nostra immaginazione ci opprime ora con l'ansia e la paura, e quello che ci sembrava infinito è adesso oscuro e soffocante.
=== Citazioni ===
* L'[[anima]] è l'osservatore che interpreta e compie le sue scelte basandosi sul [[karma]]; è anche la confluenza dei rapporti interpersonali, dalla quale emergono il contesto e il significato. Da questo flusso di contesto e significato ha origine l'esperienza. Di conseguenza, noi creiamo la nostra vita attraverso l'anima. (p. 60)
* Un fatto che ci fa supporre un balzo quantico dell'immaginazione: gli anfibi volevano imparare a volare, e gli [[uccello|uccelli]] sono la manifestazione di tale intenzione. (p. 75)
== Bibliografia ==
*Deepak Chopra, ''Le coincidenze'', Sperling & Kupfer. ISBN 978-88-6836-090-0
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Chopra, Deepak}}
[[Categoria:Medici indiani]]
[[Categoria:Scrittori indiani]]
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Lucien Laurent
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2022-08-15T04:03:00Z
Kwamikagami
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[[File:Lucien Laurent coloured.jpg|thumb|Lucien Laurent]]
'''Lucien Laurent''' (1907-2005), calciatore francese.
==Citazioni di Lucien Laurent==
*{{NDR|Sul primo gol della storia dei mondiali}} Stavamo affrontando il Messico e nevicava, dato che nell'emisfero meridionale era inverno. Uno dei miei compagni crossò il pallone e io ne seguii con attenzione il movimento, colpendolo al volo di destro. Fummo tutti contenti, ma non esultammo – nessuno comprese che eravamo passati alla storia. Una veloce stretta di mano e proseguimmo l'incontro. Non ci fu neanche dato un compenso: all'epoca eravamo dilettanti a tutti gli effetti.
:''We were playing Mexico and it was snowing, since it was winter in the southern hemisphere. One of my team mates centred the ball and I followed its path carefully, taking it on the volley with my right foot. Everyone was pleased but we didn't all roll around on the ground – nobody realised that history was being made. A quick handshake and we got on the with game. And no bonus either; we were all amateurs in those days, right to the end.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://www.fifa.com/news/y=1998/m=6/news=historical-link-with-the-franche-comte-71490.html A historical link with the Franche-Comté]'', ''Fifa.com'', 17 giugno 1998.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Laurent, Lucien}}
[[Categoria:Calciatori francesi]]
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2022-08-15T06:09:03Z
Spinoziano
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[[File:Lucien Laurent coloured.jpg|thumb|Lucien Laurent]]
'''Lucien Laurent''' (1907 – 2005), calciatore francese.
==Citazioni di Lucien Laurent==
*{{NDR|Sul primo gol della storia dei mondiali}} Stavamo affrontando il Messico e nevicava, dato che nell'emisfero meridionale era inverno. Uno dei miei compagni crossò il pallone e io ne seguii con attenzione il movimento, colpendolo al volo di destro. Fummo tutti contenti, ma non esultammo – nessuno comprese che eravamo passati alla storia. Una veloce stretta di mano e proseguimmo l'incontro. Non ci fu neanche dato un compenso: all'epoca eravamo dilettanti a tutti gli effetti.
:''We were playing Mexico and it was snowing, since it was winter in the southern hemisphere. One of my team mates centred the ball and I followed its path carefully, taking it on the volley with my right foot. Everyone was pleased but we didn't all roll around on the ground – nobody realised that history was being made. A quick handshake and we got on the with game. And no bonus either; we were all amateurs in those days, right to the end.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://www.fifa.com/news/y=1998/m=6/news=historical-link-with-the-franche-comte-71490.html A historical link with the Franche-Comté]'', ''Fifa.com'', 17 giugno 1998.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
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{{DEFAULTSORT:Laurent, Lucien}}
[[Categoria:Calciatori francesi]]
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Boris (prima stagione)
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2022-08-14T16:43:10Z
151.63.114.213
/* Episodio 5, A + B = C */
wikitext
text/x-wiki
{{torna a|Boris}}
{{StagioneTV
|titolo=Boris
|numerostagione=prima
|immagine=
|paese=Italia
|episodi=14
|dataoriginale=16 aprile – 9 luglio 2007
|reteoriginale=Fox
|produttore=
|regista=[[Luca Vendruscolo]]
|sceneggiatore=[[Giacomo Ciarrapico]], [[Mattia Torre]], Luca Vendruscolo
|attori=
*[[Francesco Pannofino]]: [[René Ferretti]]
*[[Alessandro Tiberi]]: [[Alessandro (Boris)|Alessandro]]
*[[Caterina Guzzanti]]: [[Arianna Dell'Arti]]
*[[Pietro Sermonti]]: [[Stanis La Rochelle]]
*[[Carolina Crescentini]]: [[Corinna Negri]]
*[[Antonio Catania]]: [[Diego Lopez (personaggio)|Diego Lopez]]
*[[Ninni Bruschetta]]: [[Duccio Patanè]]
*[[Paolo Calabresi]]: [[Augusto Biascica]]
*[[Alberto Di Stasio]]: [[Sergio Vannucci]]
*[[Luca Amorosino]]: Alfredo
*[[Ilaria Stivali]]: Gloria
*[[Carlo Luca De Ruggieri]]: [[Lorenzo (Boris)|Lorenzo]]
*[[Roberta Fiorentini]]: Itala
*[[Valerio Aprea]]: Sceneggiatore 1
*[[Massimo De Lorenzo]]: Sceneggiatore 2
*[[Andrea Sartoretti (attore)|Andrea Sartoretti]]: Sceneggiatore 3
*[[Arnaldo Ninchi]]: Dottor Cane
*[[Roberto Herlitzka]]: Orlando Serpentieri
*[[Raffaele Buranelli]]: Furio
*[[Cristian M. Aliaga]]: Ragazzo peruviano
*[[Pietro De Silva]]: Gioacchino Panè
*[[Gianna Paola Scaffidi]]: Ada De Silvestri
*[[Massimiliano Bruno]]: Nando Martellone
*[[Niccolò Senni]]: Fabio
*[[Cecilia Dazzi]]: Ana Canestri
*[[Sergio Fiorentini]]: Mario La Rochelle
*[[Luisa Ranieri]]: Verena
*[[Margot Sikabonyi]]: Elena
*[[Giorgio Tirabassi]]: Glauco Benetti
*[[Orfeo Orlando]]: Albino Corradi
|note=
|stagioneprecedente=
|stagionesuccessiva=[[Boris (seconda stagione)|seconda]]
}}
'''''Boris''''', prima stagione.
{{cronologico}}
==[[Incipit]]==
{{incipit serie televisive}}
{{NDR|Alessandro arriva sul set de ''Gli occhi del cuore''}}<br>'''Alessandro''': Scusi, sa dov'è il regista?<br>'''Sergio''': Eh?<br>'''Alessandro''': Il regista sa dov'è?<br>'''Sergio''': Ma vattene affanculo, va!<br>{{NDR|Parte la sigla}}
==Episodio 1, ''Il mio primo giorno''==
[[File:Francesco Pannofino 2010 cropped.jpg|thumb|[[Francesco Pannofino]] interpreta René Ferretti, il regista, nella serie]]
*Sì, certo certo, però tu ascoltami bene adesso, Boris, noi dobbiamo fare una grandissima regia, io ti voglio concentrato, come l'anno scorso, capito? Dobbiamo spaccare tutto Boris! Dai, dai, dai! ('''René''') {{NDR|una "conversazione" che ha di rito col pesciolino prima d'iniziare le riprese}}
*{{Ancora|Pazzia|Tutti dicono che fare ''Gli occhi del cuore 2'' è un'autentica pazzia}}, dice: «Ti hanno sospeso la prima serie alla terza puntata e che fai? Ne fai un'altra? Ma cos'è sei scemo? Sei cretino?» {{NDR|Itala ride}} Ah allora è cretino il Dottor Cane, che ci crede così tanto. {{Ancora|Greci|Allora sono cretini i greci, che intanto si stanno comprando il format.}} Dice che ''Gli occhi del cuore'' è andata male. No, non è andato male; è stato collocato male nel palinsesto. Non era giusta la fascia oraria, non era giusto il periodo. Ma allora sospenderlo è stata una sconfitta? No, al contrario, è stata la preparazione a una vittoria; sì perché ora noi siamo pronti a rimandare in onda la prima serie ma con un lancio, signori, un lancio straordinario! Però... bisogna cambiare mentalità, sì sì sì, e io mi domando, ma voi siete in grado di cambiare mentalità? {{Ancora|Attentato|Perché io vi avverto, se non si cambia mentalità qui, noi gireremo questa: la puntata conclusiva, l'attentato, dove muoiono tutti i personaggi e finisce tutto.}} E poi tutti a casa, ad aggiornare il curriculum. ('''Lopez''') {{NDR|a tutta la troupe}}
*René non è un regista, è la regia! ('''Lopez''')
*Allora, primo: tu non parli se non interpellato. Secondo: se ti dico di fare una cosa, tu la fai e basta. Terzo: tu non sei lo stagista di regia, tu sei una macchina, sei una scheggia, sei un furetto. Se non ti sta bene, te ne vai! ('''Arianna''') {{NDR|ad Alessandro, illustrandogli la sua mansione sul set}}
*'''René''' {{NDR|vedendo Duccio che si rilassava su un divano}}: Aoh dai, c'hai mezz'ora! Non stamo a fà [[Stanley Kubrick|Kubrick]]!<br />'''Duccio''' {{NDR|ironico}}: Ma dai...
*Che straordinario odore di set! Mi sento a casa! E vi invidio signori, sì! Voi artigiani che lavorate con mano e con occhio, con sapienza ed è per rispetto profondo della concretezza che trasuda da queste pareti che io mi sento di esprimere un mio umile pensiero. {{NDR|dà il giubbotto a un'assistente}} Grazie cara! Andatevene affanculo tutti! Appena posso la mollo questa serie, sì! Sto scherzando! Sto scherzando! Sto in gran forma! ('''Stanis''')
*'''Arianna''': Ti ricordo che da contratto tu non puoi giocare a tennis e neanche andare in moto!<br>'''Stanis''': E io ti ricordo che il giorno che io e te faremo l'amore, tu piangerai per tre giorni consecutivi, bambina.
*'''René''': Vai e dille che cominciamo con una scena facilissima ma siccome lei è una cagna, la farà di merda! Vai, vai, vai!<br>{{NDR|Cambio di scena; Arianna va in camerino da Corinna per riferirle le parole di René}}<br>'''Arianna''': Senti Corinna, mi manda René per dirti che iniziamo con una scena difficilissima e si scusa di questo, però dice che siccome tu sei bravissima, la farai alla grande!
*Io e te, quest'anno, Telegatti!! ('''Stanis''') {{NDR|a Corinna, imitando un gatto che graffia}}
*{{ancora|Cagna|Cagna! Cagna maledetta!}} ('''René''') {{NDR|commentando tra sé e sé la recitazione di Corinna}}
*Anche perché questa tra un po', tra cinque puntate, risulta che c'ha un figlio di tredici anni. Quando l'ha fatto 'sto figlio? A undici anni, l'ha fatto? Non mi sembra che questa serie sia ambientata in [[Cambogia]], noo... ('''René''') {{NDR|riferito a Corinna, che in una battuta vuole dire di avere ventiquattro anni anziché trentaquattro}}
*La ''[[Gioconda]]''... la ''Gioconda'' era Monnalisa? No! Era Leonardo, era 'n omo. Voglio dì, la verità nun se dice, nun se dice mai. ('''Corinna''') {{NDR|a Gloria}}
*'''Duccio''': La fotografia fa schifo! E lo sai perché fa schifo?<br />'''Alessandro''': Non lo so...<br />'''Duccio''': Perché lo vogliono loro! Lo vogliono loro! Nella [[fiction televisiva|fiction]] la fotografia non deve essere più bella di quella della [[pubblicità]], se no la gente cambia canale: hanno pensato a tutto!
*Io ho... gli anni che ho... e me li sento tutti... e me li sento tutti... ('''Corinna''') {{NDR|recitando una battuta di Giulia nella quale preferisce alla fine non specificare la propria età, nonostante il copione}}
==Episodio 2, ''L'anello del conte''==
*No, no, cioè... non è proprio un contratto. È una specie di assicurazione – capito? –, diciamo, per noi. Cioè noi ci assicuriamo che qualora tu ti faccia male, noi nun ce semo visti, nun ce conosciamo, non abbiamo nessuna responsabilità, chiaro? ('''Sergio''') {{NDR|ad Alessandro che sta firmando il "contratto" per lo stage da farsi nella serie}}
*Contratti, contratti... ma che contratti? Passione ce vuole! ('''Sergio''') {{NDR|ad Alessandro}}
*Guarda che bello! Guarda che cosa meravigliosa! Che mondo magico! Che emozione trovarmi qua! Un giorno sarò un grande regista e tutto questo dipenderà da me. È un segno del destino trovarmi in questo posto. Un giorno tutti mi rispetteranno perché sarò un grande regista... Un grande regista... Un grande regista! ('''Biascica''') {{NDR|mentre osserva di nascosto Alessandro in giro per il set, simulandone la voce interiore}}
*'''Alessandro''': Ma come fa a passare dal ''Macbeth'' a nonno Alberto de ''Gli occhi del cuore 2''?<br />'''Orlando''': Tra i due c'è una cosa chiamata "mutuo".
*Scopriresti per me di che... di che minchia parla questo... questo sceneggiato? Con discrezione, mi raccomando! ('''Orlando''') {{NDR|ad Alessandro}}
*Io da qua non schiodo, non schioderò mai! ('''Itala''') {{NDR|ad Alessandro, che cercava di carpirle la trama de ''Gli occhi del cuore''}}
*È tutto un po' nebuloso, comunque la storia ruota tutta attorno a questa clinica dove ci sono tre famiglie: una di ricchi buoni, una di ricchi cattivi e una di poveri un po' buoni e un po' cattivi. ('''Lorenzo''') {{NDR|spiegando la trama de ''Gli occhi del cuore'' ad Alessandro}}
[[File:Roberto Herlitzka cropped.jpg|thumb|[[Roberto Herlitzka]] interpreta Orlando Serpentieri nella serie.]]
*'''René''': Cerchi di... mollare un po'. Molli!<br />'''Orlando''': Mollo cosa?<br />'''René''': Il personaggio, Serpentieri, me lo molli un po'. Lei non ha visto la differenza tra lei e gli altri due attori?<br />'''Orlando''': Eh, sì. C'è una differenza, diciamo... anagrafica.<br />'''René''': Appunto! Lei me li fa risultare due cani così questi due, eh-eh-eh-eh-eh! Molli! Cerchi di mollare un po', capito? Lei pensi ad altro, pensi a casa sua, sua moglie, alla spesa, al tempo... La faccia, se mi permette, "a cazzo di cane"! Li ha visti Corinna e Stanis? Eh, come loro! "A cazzo di cane"! E funziona, va bene?<br />'''Orlando''': Mi perdoni Ferretti, ma mi sembra una richiesta quantomeno bislacca.<br />'''René''': "A cazzo di cane", maestro! Conto su di lei. "A cazzo di cane"!
*Però, scusa ti posso dire una cosa adesso, che rimanga tra di noi! Io ho la sensazione che ultimamente [[William Shakespeare|Shakespeare]]... sia un po' troppo... come dire... un po' troppo italiano. ('''Stanis''') {{NDR|ad Orlando}}
==Episodio 3, ''Lo scalatore delle Ande''==
*'''Alfredo''': Io sono rimasto affezionato a [[John McEnroe|McEnroe]], però pure [[Boris Becker|Boris]] è un gran bel pesce, eh!<br />'''René''': Sì, però lo sai cosa? McEnroe era meno brillante.<br />'''Alfredo''': No. Te ricordi, se gonfiava tutto così qua...<br />'''René''': Sì, ma permaloso, dai! Che set era? Che film era? Nun me ricordo.<br />'''Alfredo''': Era una fiction! Stavamo in Sardegna, te ricordi? ''Caprera''!<br />'''René''': Mmm... ''Caprera''! {{NDR|ricordando alcune scene girate per quella fiction}} [...] Mamma mia la monnezza c'ho fatto!
*'''Alessandro''' {{NDR|al telefono}}: Un attimo, un attimo, che chiedo! {{NDR|a bassa voce ad Arianna}} Le comparse di domani. Che gli dico?<br />'''Arianna''' {{NDR|parla anche lei al telefono e intanto scrive qualcosa ad Alessandro sul foglietto}} Eh! No, ma tu hai perfettamente ragione, io lo so che è tardi. Però tu sei sempre così carina, eh-eh, dai! Poi hai visto che te l'ho presa la zingara l'altra volta? {{NDR|porge il foglio ad Alessandro}}<br />'''Alessandro''': Allora per domani... quattro donne tra i diciotto e i venticinque anni... bone, mi raccomando eh, bone. Eh, non lo so, un attimo, non lo so! {{NDR|ad Arianna}} Eh, belle o bone?<br />'''Arianna''': Fregne!<br />'''Alessandro''': Ehm, fregne! {{NDR|ad Arianna}} Dice che c'ha... un attimo... Dice che c'ha tre fregnette vanno bene uguale? {{NDR|visibilmente imbarazzato}}<br />'''Arianna''': Quattro!<br />'''Alessandro''': Vada per le fregnette, ma quattro!
*'''Alessandro''': Lo immaginavo completamente diverso questo set. Qua sembra di stare al militare.<br />'''Lorenzo''': È peggio del militare. Io l'ho fatto e, innanzitutto, è meno insensato e poi lì al limite fai la guerra, qui fai ''Gli occhi del cuore''.
*'''Stanis''' {{NDR|col copione in mano}}: "Non ridere tu! Non ridere, perché io so che tu in tasca hai ancora diverse dosi di [[droga]]!" Dosi di droga, René?<br />'''René''': E allora che c'è?<br />'''Stanis''': Come allora? Che droga è? Hashish, marijuana, ecstasy, eroina? Cos'è?<br />'''René''': Ma che ti frega di cos'è?<br />'''Stanis''': Perché che mi frega? Ma quando mai uno nella vita usa la parola "droga", scusa? Tu usi la parola "droga"? Dammi la droga, sono fatto di droga... Dai René!<br />'''René''': Cosa dici, Stanis?! Ma, quale vita?! Qui stiamo facendo ''Gli occhi del cuore'', la rete è stata molto chiara: questa scena deve essere uno spot antidroga e noi la dobbiamo chiamare col suo nome, cioè "droga"!
*Onda buona, energia positiva. È una cosa stupenda. Deve essere appena arrivato un bonifico bancario sul mio conto. ('''Stanis''') {{NDR|a René}}
*Tanto non ti preoccupare, il mondo è piccolo! Ci rincontriamo, stai sicuro. ('''Furio''') {{NDR|ad Alessandro}}
*Ragazzi non drogatevi, ho perso la corsa della vita a causa di quella robaccia! ('''Ragazzo peruviano''') {{NDR|interpretando Pedro Benitez, lo "scalatore delle Ande" nella serie}}
==Episodio 4, ''Qualità o morte''==
*Però non dimentichiamoci che questa è la terra degli [[Cesare Zavattini|Zavattini]], dei [[Vittorio De Sica|De Sica]], dei [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] e quant'altro... Però oggi a pieno titolo – non lo dico per piaggeria, attenzione! –, dai oggi è anche la terra dei Ferretti! ('''Gioacchino''') {{NDR|durante una premiazione}}
*'''Gioacchino''': Noi negli States – dove io, insomma, lavoro con una frequenza veramente impressionante – non siamo mai abbastanza liberi, c'è sempre un controllo dall'alto, hai capito? Non c'è libertà!<br />'''René''': No! Io non mi faccio imporre niente, amico mio! Il mio [[motti dalle serie televisive|motto]] sai qual è?<br />'''Gioacchino''': No!<br />'''René''': "Qualità o morte!"
*'''Biascica''': Si oggi me vedi distratto, nun ce fa caso perché... come se dice, no... ehm... Nun me va de fà 'n cazzo!<br />'''Duccio''': Sfondi una porta aperta, Biascica.
*Ti piace il soprannome che j'ho dato? Merda! Erano mesi che 'o cercavo, era facile: Merda. ('''Biascica''') {{NDR|ad Arianna, riferito a Lorenzo}}
*'''Biascica''': Lei non è come le altre. Lei è proprio... Me piace... Me fa venire le farfalle dentro, capisci? [...] Te volevo chiedere, tu questa cosa come la affronteresti 'sta situazione?<br />'''Duccio''': Ma ti piace veramente?<br />'''Biascica''': Sì.<br />'''Duccio''': Mollala! [...] Mollala, punta su una che ti piace di meno! Meglio così, io sono dieci anni che lo faccio: mi trovo benissimo. [...]<br />'''Biascica''': Tu dici come tattica?<br />'''Duccio''': No come tattica. Devi puntare su una che ti piace un pochino di meno, anche perché sei più... come sei?<br />'''Biascica''': Felice?<br />'''Duccio''': No! Più si... sicu...<br />'''Biascica''': Sicuro!
*È un regista bravissimo, ho visto due suoi film. È un genio. Quello ha lavorato con Kubrick, [[David Lynch|Lynch]]. Lavora solo con i malati di mente. ('''Lorenzo''') {{NDR|su Gioacchino Panè}}
*'''Biascica''': Sto a fà 'na specie de – come se dice? – un sondaggio! Sondaggio. Il sondaggio è: "si ve piace una, voi come ve movete?" Niente è 'no studio che 'sto a fà io pe... sul comportamento umano che... National Geografical... Tu, rispondi.<br>'''Lorenzo''': Ma io non faccio testo<br />'''Biascica''': Daje, rispondi!<br />'''Lorenzo''': Non lo so, le scriverei una lettera...<br />'''Biascica''': Ma che stai a dì?<br />'''Lorenzo''': Non lo so, te l'ho detto che non faccio testo!<br />'''Biascica''': Tu! {{NDR|rivolto ad Alessandro}}<br />'''Alessandro''': Ma come primo approccio?<br />'''Biascica''': Eh, eh... 'proccio...<br />'''Alessandro''': Eh, io faccio sempre la stessa cosa.<br />'''Biascica''': Cioè?<br />'''Alessandro''': Me faccio spiegà 'na [[ricetta]]. Boh, funziona, per rompere il ghiaccio funziona.
*Tutti gli uomini sono dei grandi [[attore|attori]], tranne alcuni attori. ('''René''')
*Ti devo dì 'na cosa: tu nell'orata all'acqua calda ce li metti i Pachino? ('''Biascica''') {{NDR|a Gloria, cercando una [[frasi da rimorchio dalle serie televisive|scusa per approcciarla]]}}
*Io considero [[Stanley Kubrick|Kubrick]] un incapace! Lo considero il classico esempio di instabilità artistica, abbia pazienza! È uno che affrontava un genere, falliva e passava a un altro genere. Come lo vogliamo chiamare? Eh? Poi anni e anni da un film a un altro. Anni e anni di che cosa, eh? Di profondo imbarazzo per il film precedente, abbia pazienza! ('''Stanis''') {{NDR|a Gioacchino}}
*'''René''' {{NDR|urlando a Gioacchino}}: Forse qui quelli che vengono dall'America e vogliono insegnarci a noi come fare questo mestiere c'hanno rotto il cazzo! Quindi mi fai il cazzo del piacere di prendere la porta e andartene, chiaro?! {{NDR|Gioacchino Panè se ne va visibilmente scosso}}<br>'''Sergio''': Adesso ti riconosco, René!<br>'''René''': E adesso, signori, si ricomincia e siccome abbiamo perso troppo tempo, si ricomincia a fare le cose a cazzo di cane se necessario. Portiamo a casa la giornata! E vai che siamo pronti!
==Episodio 5, ''A + B = C''==
[[File:Carolina Crescentini - 66ème Festival de Venise crop.jpg|thumb|[[Carolina Crescentini]] interpreta Corinna Negri nella serie]]
*'''Dottor Cane''': Lopez... {{NDR|lo invita ad accomodarsi}} Ti piace ''Libeccio''?<br>'''Lopez''': Eh be'... ''Libeccio'' è un prodotto della rete, un buon prodotto...<br>'''Dottor Cane''': Lopez, fa schifo ''Libeccio''!<br>'''Lopez''' {{NDR|mortificato}}: Capisco...<br>'''Dottor Cane''': {{Ancora|Figlia|E allora dimmi Lopez, perché mia figlia, che è una persona intelligente, non perde una sola puntata di ''Libeccio''?}} {{NDR|Lopez ci pensa un po'}} Adesso lasciami lavorare. Quando l'avrai capito, chiama.<br>'''Lopez''': Bene Dottore.
*'''Sceneggiatore 2''': Sì, sì, ho capito. Va bene. Sì. {{NDR|riaggancia il telefono}} Pessima notizia: Era Lopez. Vogliono la sottotrama comica. {{NDR|gli altri tentennano colti alla sprovvista}}<br>'''Sceneggiatore 1''': {{NDR|posa le palle da giocoliere e prende il telefono}} Chiamo il mio agente. Io, per la commedia, prendo il doppio.
*Come fa un [[notaio]] a essere un personaggio comico? È il personaggio che si avvicina in assoluto più alla morte, dai! ('''René''')
*Poi io non capisco cosa c'è da ridere ne ''Gli occhi del cuore'': stupri, tradimenti, uno che s'accoppia co n'altra e poi scopre essere la sorella. È tutto tranne che comico! ('''René''')
*'''Sceneggiatore 3''' {{NDR|ride}}: Ce l'ho! La scena comica l'ho trovata. Alzati. {{NDR|si mette al PC ridendo}} È bellissima! {{NDR|leggendo ciò che scrive trattenendo le risate}} "E Stanis entra..." {{NDR|gli scappa la risata}} "Ed improvvisa..."<br>{{NDR|Cambio di scena su Renè, Arianna, Alessandro ed Itala}}<br>'''Renè''' {{NDR|con tono disperato}}: Non ci posso credere. Ma questo ci rovina completamente la giornata! Stanis che improvvisa? No!<br>{{NDR|Cambio di scena sui tre sceneggiatori che stanno scrivendo i copioni}}<br>'''Sceneggiatore 3''' {{NDR|ride applaudendo con dietro gli altri 2 sceneggiatori divertiti}}: Vabbè. "Improvvisa una cosa buffa e divertente.". {{NDR|ridono tutti e tre}}<br>'''Sceneggiatore 2''' {{NDR|allo Sceneggiatore 3}}: Chiama Lopez.<br>{{NDR|in basso a sinistra compare un interfaccia stile slot machine con su scritto: "Compenso Sceneggiatori a Settimana: 3500€ cadauno"}}
*No, io non faccio più [[beneficenza]] gratis, è chiaro!? ('''Stanis''') {{NDR|al telefono}}
*'''Corinna''' {{NDR|in lacrime, a Gloria}}: Io gli dico che ho bisogno di lui e lui che cosa fa? Mi fa un regalo. Allora non hai capito, io non ho bisogno del tuo regalo, ho bisogno di te!<br>'''Stanis''': Che ti ha regalato?<br>'''Corinna''': Tra l'altro, il regalo più scontato che c'è, tipico da cafone.<br>'''Stanis''': Cioè?<br>'''Corinna''': Una [[Smart]]. E allora sai che gli ho detto? Regalala al primo che passa quella Smart!<br>'''Alessandro''': Che zona vive il tuo fidanzato? {{NDR|tutti lo guardano male}}
*E m'accorgo che la macchina non me l'avevano portata via! {{NDR|sbuffa come un cavallo e urla}} Bucio de culo! ('''Martellone''')
*[...] la [[comicità]] è matematica! Seppia, in America usano delle equazioni per far ridere, capisci? Usano dei programmi del computer, guardami! Se A più B uguale C, C meno B uguale A, questa è la comicità, capito? Sì, però tu mi dirai "lo sanno fare tutti", eh? E qui ti sbagli di grosso, Seppia, perché ci vuole la vibrazione giusta. ('''Stanis''')
*Se tu dici una cosa con la erre moscia in romano, già fa ridere. ('''Stanis''') {{NDR|a Martellone}}
*'''René''': Come avete pensato di farla questa scena?<br>'''Stanis''': Grosse cose, cioè... la prima è una piccola... è un piccolo gioco di parole, che però – pensa – abbiamo bocciato, che è... Io gli dico a un certo punto: «Nota, io non firmo.» "Nota io", "Notaio non firmo!" {{NDR|facendo un gesto con le mani}}<br>'''René''': Ah...<br>'''Stanis''': Ah, eh... però questa non la facciamo, l'abbiamo scartata, per farti capire a che livello stiamo, eh?
*Non siatemi italiani, che oggi spacchiamo tutto! ('''Stanis''') {{NDR|a Martellone e René}}
*'''Corinna''': Voglio dire, non si può pianificare tutto, vero Arianna? Lo chiedo a te perché, cioè, io vorrei controllare ogni cosa ma non è possibile, le cose avvengono così, si nasce... Io ecco vorrei soltanto che Mauro mi stesse un po' più accanto!<br>'''Arianna''': Senti, io dico che dobbiamo essere sicuri al mille per mille però... Ti dispiace rifare il test?<br>'''Corinna''': Mmm... Veramente io non l'ho ancora fatto.<br>'''Arianna''': Cosa? Cioè tu non hai fatto il test di gravidanza?<br>'''Corinna''': Be', io non ho bisogno di fare il test. Voglio dire, una donna se le sente certe cose dentro. Ho avuto la nausea, l'altro giorno sono svenuta in palestra e ho sbattuto la testa e poi in questo periodo mi sento così... riflessiva.
==Episodio 6, ''Come Lars von Trier''==
*'''Fabio''': Ferretti Renato, detto René, nato a Fiano Romano il 19 settembre 1958, ma residente a Roma. È la tua terza fiction, ma hai anche fatto la regia dello spot dei pannolini con lo scimpanzé che fece enorme scandalo. Allergico ai funghi, porti sempre sul set un pesciolino rosso con te: Stan Smith, Borg, Panatta, Lendl... [[Boris Becker]]!<br />'''René''': Grande, grandioso! Be', tu non sai quant'era bello [[Adriano Panatta|Panatta]]. Panatta mi suggeriva sempre un sacco di movimenti di macchina, tutto un movimento di macchina co' Panatta!
*Va bene, accompagniamo il nostro campione dagli attori che la fabbrica dei sogni ha i suoi doveri. ('''René''') {{NDR|ad Arianna ed Alessandro, riferito a Fabio}}
*Tu surfi, eh? Tu fai surf? Eh? No, scherzo! Scherzo! La verità, caro mio, caro il mio Banana, è che io e te dovremmo andare in America, sì. E magari lì potrebbero curarti e dopo potremmo andare a surfare io e te, Banana! Solo io e te! ('''Stanis''') {{NDR|a Fabio}}
*Secondo me le scene di passione sono le più noiose in assoluto. Io voglio conflitto, azione, incidenti, morti. Invece sei lì costretto a vedere due che si sbavano addosso! Oh, è da quando ero piccolo: guardavo la televisione, se vedevo due che si baciavano, speravo sempre che entrava il cattivo e l'ammazzava a tutti e due. ('''René''')
*Il sentimento più forte che sento è la vergogna! Senti, quando si fa uno spettacolo teatrale che vedranno in meno di cento persone, si prova come minimo per due mesi. Quando si fa una [[fiction televisiva|fiction]] per dieci milioni di persone, quello che vedi non è mai stato provato. ('''Lorenzo''') {{NDR|rispondendo a una videointervista di Fabio}}
*'''Sceneggiatore 3''': Qui la puntata cala in modo disperante, disperante.<br>'''Sceneggiatore 2''': È vero. È vero.<br>'''Sceneggiatore 1''': Fermi tutti. C'ho un'idea. Facciamoli scopare, così, de botto, senza senso.<br>'''Sceneggiatore 2''': Aspetta un attimo. {{NDR|mette un attimo giù il telefono e porge la mano all'altro sceneggiatore}} Genio!<br>'''Sceneggiatore 1''': Genio!
*Che culo che hai che sono eterosessuale, si ero retrosessuale era tutt'altra storia. ('''Biascica''') {{NDR|nudo, ad Alessandro}}
*Fa schifo, non lo so perché, ma 'sta scena fa schifo! Io lo sapevo: le scene di sesso sono una rottura di cazzo! ('''René''') {{NDR|ad Arianna, pronunciando l'ultima parte sottovoce}}
*{{Ancora|Baci|Dai te prego, girala tu 'sta scena de merda de baci de merda!}} ('''René''') {{NDR|ad Arianna}}
*'''Fabio''': Mio padre è un senatore della repubblica e voi mi state facendo violenza!<br />'''Biascica''': De che partito è tuo padre?<br />'''Fabio''': Cosa cambia?<br />'''Biascica''': De che partito è tuo padre?<br />'''Fabio''': Dei [[Federazione dei Verdi|Verdi]]!<br />{{NDR|tutti i presenti in studio, prima preoccupati, mandano a quel paese il ragazzo}}<br />'''Stanis''': Ma vattene a casa! 'Sto catalico. A' catalitico!<br />'''Biascica''': Appiccia st'euro quattro, sgoma!<br />'''Stanis''': Tiettelo 'sto due per cento, vie' qua cor due per cento!<br />'''Biascica''': A primate!<br />'''Stanis''': Ma vatte a fa 'sta zuppa de farro, va!
==Episodio 7, ''Quando un uomo sente la fine''==
*Perché l'importante è usare un alcol di buona qualità, ci metti dentro le bucce di limone, attenta a togliere il bianco, se no viene amaro! E lo fai riposare per dieci giorni. Dopo dieci giorni ci aggiungi lo zucchero, mischi con l'acqua et voilà, ecco la meraviglia! ('''René''') {{NDR|ad Arianna, riferito al [[limoncello]]}}
*'''Arianna''': Lopez ha visto le puntate girate?<br>'''René''': Le sta visionando in questo momento.<br>'''Arianna''': Sei preoccupato?<br>'''René''': Noo, Arianna. Sarei preoccupato se temessi che mi vogliono cacciare, mentre invece io so che mi vogliono cacciare.
*Ma vedi Arianna, un uomo sa quando sta per arrivare la fine. Alcuni vanno a meditare davanti al mare, altri trovano conforto in famiglia, io faccio il limoncello. ('''René''')
*Io preferisco i copioni comodi! Quelli che c'hanno il produttore, hai capito? Io qua mi trovo a mio agio perché ti chiedono di lavorare poco e male e ti pagano bene. Chi me lo fa fa'?! ('''Duccio''')
[[File:Andrea Sartoretti 2010 cropped.jpg|thumb|[[Andrea Sartoretti]] interpreta uno dei tre sceneggiatori de ''Gli occhi del cuore'']]
*'''Arianna''': Allora Ana tu oggi hai vari primi piani di cui tre di buon umore, due preoccupata e tre basita. Stanis, tu invece hai due telefonate con tua madre e in entrambe ascolti completamente basito.<br>'''Stanis''': Ma non è possibile che siamo sempre tutti basiti! Tutti! Ma gli [[sceneggiatore|sceneggiatori]] lo leggono quello che scrivono o no?<br>{{NDR|Cambio di scena sui tre sceneggiatori che stanno scrivendo i copioni}}<br>'''Sceneggiatore 1''': Allora, chiudi la scena su lui basito.<br>'''Sceneggiatore 2''': Sì, chiudi su di lui basito e {{NDR|riproduce un suono con la bocca}} fonde in nero.<br>'''Sceneggiatore 1''': Eddai scrivi! {{NDR|rivolto allo sceneggiatore 3 che se ne sta seduto stravaccato davanti al computer}}<br>'''Sceneggiatore 3''': Oh! {{NDR|premendo un singolo tasto sul PC}}<br>'''Sceneggiatore 2''': Che hai fatto?<br>'''Sceneggiatore 3''': F4! Va in automatico!
*'''Sceneggiatore 1''': Chiudi su lei preoccupata.<br>'''Sceneggiatore 3''': F5!<br>'''Sceneggiatore 1''': Basita?<br>'''Sceneggiatore 3''': F4!<br>'''Sceneggiatore 2''': Fondo in nero.<br>'''Sceneggiatore 3''': F7!<br>'''Sceneggiatore 2''': Sconcertata? {{NDR|lo sceneggiatore al computer è esitante}} Non ce l'hai?<br>'''Sceneggiatore 1''': Non ce l'ha!<br>'''Sceneggiatore 2''': Basita!
*Posso farti i complimenti? [...] Parli un sacco bene l'italiano. Quant'è che stai in Italia? ('''Itala''') {{NDR|ad Alessandro}}
*Quando popoli fratelli smettono di parlarsi e dove c'erano sorrisi levano armi minacciose gli uni contro gli altri, allora quelli che conosciamo come migliori angeli della convivenza vengono meno e lasciano spazio ai cavalieri neri della distruzione e del lutto. ('''Ana Canestri''') {{NDR|recitando l'emotional scritto da Alessandro}}
*Dimmelo tu, come devo fare con te? Ma a me la cosa che non mi dà pace è che tu hai tutti i numeri per essere un grande [[regista]]. Eh sì, perché sei paraculo, sai manipolare tutti, sei pure simpatico – che in questo Paese è fondamentale –, addirittura sai girare! Ma ti manca una protezione politica! ('''Lopez''') {{NDR|a René}}
*Da René posso imparare molto perché anche dagli uomini disperati si può imparare molto. ('''Alessandro''') {{NDR|René legge i suoi appunti}}
==Episodio 8, ''Buon Natale''==
*Me so' fatto fa alcune foto, guarda eh. Questa qua, vabbè, a bordo piscina, è classica no? Qui invece so' vestito da frate, eh? {{NDR|ridendo}} Bella questa. Qui invece da frate col sax a bordo piscina... Ho voluto un po' mischia' le carte, no? 'Na specie de metafora, no? Vabbè, insomma ha capito... ('''Mario La Rochelle''') {{NDR|mostrando le proprie foto ad Arianna}}
*Alfredo, allora senti, è molto semplice: basito lui, basita lei, macchina da presa fissa, luce un po' smarmellata e daje tutti che abbiamo fatto! ('''René''')
*Non ci penso neanche. Io non tradisco la poetica di René. E poi tu ti stai pigliando troppe libertà... inutili e fastidiose. Facciamo finta che non ho sentito niente, va, e smarmelliamo tutto come al solito. ('''Duccio''') {{NDR|ad Alfredo}}
*Mamma mia con questa storia della [[recitazione]] naturalistica, Alfredo! Alfredo! Due attori si devono guardare negli occhi e dire le battute chiare. Non mi fare cazzate politiche! Alfredo, li mortacci tua! Che poi me la rimandano indietro e mi tocca rigirarla. La gente la vuole così e tu me la fai così. Chiaro? ('''René''')
*E vaffanculo, crucchi de merda! Due a zero a casa vostra: [[Fabio Grosso|Grosso]], [[Alessandro Del Piero|Del Piero]]. Popopopopopopo! Popopopopopopo! ('''René''') {{NDR|ai tedeschi che bussano al bagno per entrare}}
*'''René''' {{NDR|al telefono}}: Arianna, ma non c'è un altro che può fa 'sto ruolo?<br>'''Alfredo''': René senti, ascolta, io un'idea ce l'avrei. Siccome l'assistente sociale è un personaggio scomodo, un po' fastidioso, pensavo a uno co 'na faccetta da cazzo. Andrebbe be... Lo sai chi potrebbe fare al caso nostro?<br>{{NDR|Nella successiva viene inquadrato Alessandro in sala trucco e si capisce che Alfredo si riferiva a lui}}<br>'''Alessandro''': Duccio! Non la può fa' Duccio? Duccio è perfetto!<br>'''Arianna''' {{NDR|scuotendo la testa}}: Ha già fatto il trafficante d'organi che saltava per aria.<br>'''Alessandro''': Ah... Biascica!<br>'''Alfredo''': Minatore rumeno che muore di AIDS tra le braccia del conte.<br>'''Alessandro''' {{NDR|fermando la truccatrice}}: Scusa, ma com'è sta scena?
*{{NDR|Alessandro sta recitando la parte dell'assistente sociale omosessuale}}<br>'''René''' {{NDR|arriva e lo interrompe}}: Mortacci tua! Ma tu sei un cane senza appello! La prossima volta che ti senta parla' male di Stanis o di Corinna, io ti...<br>'''Alessandro''': No, io non ho mai parlato male...<br>'''René''' {{NDR|scimmiottando Alessandro}}: "Non ho mai parlato male!" Non fare il furbo con me, capito? Cane maledetto!
==Episodio 9, ''Una questione di principio''==
*'''Lopez''': Gli autori già stanno scrivendo proprio in questo momento.<br>{{NDR|Cambio di scena sugli sceneggiatori che sembrano concentrati sul loro lavoro, intenti a trovare una soluzione per il copione}}<br>'''Sceneggiatore 3''': Ce l'ho! {{NDR|gli altri due si girano verso di lui}} Perché non ci facciamo pagare metà delle puntate in nero?<br>'''Sceneggiatore 2''' {{NDR|si alza dal divano e gli porge la mano}}: Genio!
*'''Alfredo''': Non lo so Duccio, non... non mi sento più tranquillo. Vorrei mollare.<br>'''Duccio''': Ma stai scherzando? Tu sei un professionista, eh? Ti sei fatto anche un nome nell'ambiente, la gente conta su di te. Io... conto su di te. Capisco che uno può avere un momento di debolezza, di dubbio... è umano, è normale. Ma se smetti di spacciare adesso, domani te ne potresti pentire. Potresti non poter più tornare indietro. Mi capisci?
*Un'[[attrice]] che non lavora, gli sventoli davanti quattro euro, ti fa pure un balletto, ti fa. ('''René''')
*'''René''': Cioè Duccio, tu mi stai dicendo che vai in giro con tre milioni e duecentomila delle vecchie lire in tasca in contanti?<br>'''Duccio''': René, avevo milleseicento euro nella giacca e non ci sono più.<br>'''René''': ma sei sicuro? Hai guardato bene?<br>'''Duccio''': Avevo milleseicento euro nella giacca e non ci sono più. Milleseicento euro in contanti. La giacca è lì e i soldi non ci sono più.<br>'''René''': Duccio, tu sei sicuro che li avevi con te?<br>'''Duccio''': Certo, li ho contati mezz'ora fa.<br>'''René''': Perché?<br>'''Duccio''': Per rilassarmi!
*'''Corinna''': Stanis, hai visto che è tornata Verena?<br>'''Stanis''': Sì.<br>'''Corinna''': Ma non era morta? Come la giustificano?<br>'''Stanis''': Mah, secondo me fanno come gli americani.<br>'''Corinna''': Cioè?<br>'''Stanis''': Cioè in America se tu sei morto non è che sei morto, capisci? È morto un altro! Ti prende fuoco casa in America? È tutta una proiezione mentale. Ti portano un tè? È un caffè.<br>'''Corinna''': Ma dai!<br>'''Stanis''': Bah, stanno avanti!
*'''René''': Verena, lo sai che è... è... è un sacco di tempo che ti volevo chiedere scusa per l'anno scorso perché ti ho dato della puttana, ma... ma non volevo.<br>'''Verena''': Non mi hai mai dato della puttana.<br>'''René''': Ah no?<br>'''Verena''': Eh no!<br>'''René''': Eh... forse l'ho pensato...
*Tu vuoi improvvisare? No, perché mi mandi a nozze. ('''Stanis''') {{NDR|a Verena}}
*Non riesco a vedere i [[cinema italiano|film italiani]], capisci Verena, perché sono troppo italiani. ('''Stanis''')
*Allora, adesso mi ascoltate tutti, eh. Sono due mesi che io lavoro qui dentro e per voi ho fatto di tutto. Ho lavorato come un bue facendo le cose più inutili del mondo. Prendo una paga da fame, mi sveglio alle quattro e mezza tutti i giorni per venire qua, essere insultato e maltrattato e va tutto bene! Però se adesso qualcuno di voi si azzarda a toccarmi, occhio eh! Occhio perché finisce male, eh! ('''Alessandro''') {{NDR|a Duccio e agli altri che volevano perquisirlo per trovare una somma di denaro mancante}}
*'''René''': Bella, tu c'hai 'n contratto!<br>'''Verena''': Io non ho nessun contratto, perché il contratto è in camerino e non l'ho firmato.<br>'''René''': Come? Sergio!<br>'''Sergio''': E che ne sapevo io?<br>'''René''': Senti tu veramente non lavori più, stai attenta!<br>'''Verena''': Senti caro, io sto perdendo cinquemila euro, va bene, che per guadagnarli nell'agenzia di viaggi dove lavoro ci metto cinque mesi. Sto perdendo cinquemila euro e sono felice! Va bene? {{NDR|dà uno schiaffo a René sulla spalla}} Prova un attimo a ragionare su questa cosa.
*Oggi ho capito che non ho amici. No, mi avete deluso, mi avete profondamente deluso. Io lo so che la vita è difficile... ma pensavo... che tutti insieme... su questo set... Vaffanculo. Vaffanculo! ('''Duccio''') {{NDR|alla troupe}}
==Episodio 10, ''Il gioielliere''==
[[File:Pietro Sermonti - Trento.JPG|thumb|[[Pietro Sermonti]] interpreta Stanis La Rochelle nella serie]]
*Infatti per me è un grandissimo onore presentare una fiction che è completamente diversa da tutte le altre. Perché ''Gli occhi del cuore'' non è soltanto intrattenimento, ''Gli occhi del cuore'' è... arte, e questo perché affronta i grandi temi della vita con coraggio... come l'amore, i soldi, il dolore, il tradimento, ehm... l'eleganza, i soldi... e... e questo lo fa con una grande sincerità. ('''Corinna''') {{NDR|durante la conferenza stampa}}
*{{NDR|Durante la conferenza stampa}}<br>'''Stanis''': Buongiorno a tutti. Mah, ci sono tantissime cose che io vorrei e potrei dire su ''Gli occhi del cuore'', hm? Soprattutto sulla recitazione de ''Gli occhi del cuore'' che io considero senza ombra di dubbio molto anglosassone, eh? Però il problema è che c'è una cosa oggi che mi preme di più... e questa cosa... è... il [[Darfur]]! Sì, è quella terra senza speranza a cui io ho deciso di devolvere il venti percento dei miei compensi e tra l'altro annuncio e approfitto dell'occasione per dire che io alla fine delle riprese mi recherò in quella terra martoriata a portare la mia umile solidarietà.<br /> '''Giornalista''': Senta, ma lei lo sa dov'è il Darfur? No, lo chiedo perché magari non tutti lo sanno.<br />'''Stanis''' {{NDR|portandosi una mano al cuore}}: È dentro di noi! {{NDR|i giornalisti rimangono basiti}}
*{{NDR|Durante la conferenza stampa}}<br>'''Giornalista''': Ferretti, forse questa è la fase più esaltante della sua carriera, ma... vuole dedicare ''Gli occhi del cuore'' a qualcuno in particolare?<br>{{NDR|Lopez capisce che René potrebbe infastidirsi per la domanda e comincia a scrivere un messaggio su un foglio per poi farlo recapitare a René}}<br>'''René''' {{NDR|infastidito per la domanda, si alza in piedi}}: No eh scusi, senta, io vengo dalla strada prima di tutto... signor... che non mi ricordo come si chiama... anzi non so proprio... non so neanche dove scrive lei. {{NDR|gli arriva il foglio e legge il messaggio di Lopez: «NON È IRONICO». Quindi si calma, si mette a sedere e prosegue}} Eh, appunto... sì, lo dedico a mia moglie.
*'''Intervistatrice''': Stanis, tu invece sei Giorgio.<br>'''Stanis''': Sì.<br>'''Intervistatrice''': Un medico chirurgo. Un eroe positivo.<br>'''Stanis''': Sì, un eroe anglosassone, se posso correggerti. Perché vedi siamo tutti stufi, esausti di questi cliché italiani per cui Giorgio, il mio personaggio non è il solito eroe piatto, bidimensionale, ecco... non è il solito, se posso dire, droide protocollare.<ref>Riferimento ai "droidi protocollari" di ''[[Guerre stellari]]'', come C-3PO. {{cfr}} le voci [[w:Droide|Droide]] e [[w:C-3PO|C-3PO]] su Wikipedia.</ref> Eh? Però c'è un'altra cosa che voglio dirti, che credo sia il vero, grande merito di questa fiction: è che non ci sono i [[Toscana|toscani]], capisci? Cioè nessuno che dice "la mi' mamma", "il mi' babbo", "passami la ''c''arne... la ''c''arta... eh?" Perché con quella c aspirata e quel senso dell'umorismo da quattro soldi i toscani hanno devastato questo Paese e questo lo devi scrivere per favore. Scrivilo.
*{{NDR|Girando per l'ennesima volta la scena in cui Corinna non riusciva a dire correttamente la parola "gioielliere"}}<br>'''Stanis''': Chi è stato?<br>'''Corinna''': È stato... l'orafo! L'orafo!
==Episodio 11, ''Exit Strategy''==
*Allora voi sapete che tutti i programmi, tutte le fiction di tutte le reti di tutti palinsesti ruotano intorno ai dati auditel. Noi no! Noi no! Noi tiriamo dritti signori, oggi più che mai! Perché noi facciamo questo lavoro seriamente e per altri due motivi: A, siamo dei professionisti; B, perché siamo persone che stanno raccontando una storia, la storia di ''Occhi del cuore''. Oggi più che mai signori, voglio che dimostriate quello di cui siamo capaci. E dai, dai, dai! Dai, dai, dai! ('''René''')
*'''René''': A noi l'Auditel ci spacca il culo. Trovati una ''exit strategy''.<br>'''Sergio''': Cioè?<br>'''René''': Parati il culo, io lo sto già facendo.
*'''Stanis''': Ti sei fatta male? {{NDR|[[Frasi da rimorchio dai film|frase da rimorchio]]}} <br>'''Elena''': Non ho capito scusa? <br>'''Stanis''': Quando sei caduta dal cielo ti sei fatta male? {{NDR|le bacia la mano}} Ciao stella, io oggi la faccio per te.
*Oggi io, qui, davanti a voi tutti, incontro la parte oscura di me stesso. [...] Certo per voi è facile: portate i caffè, staccate i cavi, scrivete "andata" sul registro – eh? – e alle sette tutti liberi. Per me no. Per me è diverso. Perché io tutta questa roba incandescente me la porto dietro. Me la porto a casa. Io con Eric, ci vado a cena stasera. ('''Stanis''') {{NDR|che oltre a Giorgio, il protagonista de ''Gli occhi del cuore'' deve interpretare anche il gemello malvagio Eric}}
*'''René''': Oh, certo che 'sto conte è incredibile, sta in una forma straordinaria, si è fatto tutti i personaggi de 'sta serie! Secondo me si è fatto pure quelli de' 'a troupe, eh? Tranne me e Arianna che stiamo sempre a bordo set. Oh ragazzi, occhio eh! L'anno scorso un microfonista, gli sono cadute le chiavi per terra, lui si è abbassato per raccoglierle e zacchete! Il conte da dietro! Il conte da dietro! {{NDR|imitando la scena a gesti}}<br>'''Stanis''': René, René! Sì, da dietro... Hahaha! {{NDR|facendo una risata palesemente falsa}} Io sto cercando di concentrarmi, René, stiamo tutti lavorando, abbi pazienza.<br>'''René''': C'hai ragione, c'hai ragione.<br>'''Stanis''': E poi il tuo umorismo oggi – te lo posso dire? – è molto italiano.
*''Ringraziare voglio il divino, | labirinto degli effetti e delle cause, | per la diversità delle creature | che compongono questo singolare universo, | per l'amore che ci fa vedere gli altri | come li vede la divinità, | per la notte, la sua tenebra e la sua astronomia, | per il coraggio e la felicità degli altri, | per la musica, misteriosa forma del tempo.''<ref>Parole tratte dalla poesia ''Un'altra poesia di doni'' di [[Jorge Luis Borges]].</ref> ('''René''') {{NDR|recitando un monologo per il corto ''La formica rossa''}}
*Ad [[Arthur Ashe]] ('''Dedica''') {{NDR|alla fine del corto ''La formica rossa''}}
==Episodio 12, ''Una giornata particolare''==
*'''Glauco Benetti''' {{NDR|nei panni di Albino}}: Allora partiamo co' 'sta zozzeria. Com'è che si chiama? ''Lo sguardo del cuore''?<br>'''Sergio''': ''Gli occhi del cuore''...<br>'''Glauco Benetti''': Tu, fuori!<br>'''Sergio''': Io veramente sarei il direttore di produzione...<br>'''Glauco Benetti''': Bravo e allora vai a dirigere la produzione di due caffè: uno macchiato freddo per me, uno decaffeinato tiepido per Glauco.
*Smarmellamo tutto, l'importante è che se veda. ('''Biascica''')
*Un consiglio: sei sempre troppo pronto. Devi esse' più sciolto, più morbido sul set, capito? ('''Glauco Benetti''') {{NDR|nei panni di Albino Corradi, ad Alessandro}}
*{{NDR|Itala sta bevendo di nascosto ma Glauco se ne accorge}}<br>'''Glauco Benetti''': Bevi Itala, Bevi! Non c'è nessun problema, mi fa piacere se bevi!<br>'''Itala''': Di che parla, scusi? Non la capisco.<br>'''Glauco Benetti''': Itala, stai tranquilla. «Ovunque lontano di qui inebriatevi di vino, di musica e poesia.»<ref>{{cfr}} [[Charles Baudelaire]], ''Lo spleen di Parigi'': «È ora di ubriacarsi! Ebbri! Per non esser gli schiavi seviziati del Tempo: ubriachi! Senza tregua! Di vino, di poesia o di virtù – a piacer vostro.»</ref> Siccome me sa che te de musica e de poesia... {{NDR|fa un gesto con la mano a voler dire "non c'è"}} daje cor vino, Itala, me fa piacere!
*Madre mia, Ada! Eh ma... ma tu sei veramente una cagna proprio fatta e finita! Ma chi ce l'ha mandata questa?! Non se può sostituire? ('''Glauco Benetti''') {{NDR|nei panni di Albino Corradi}}
*Il segreto del mio lavoro è... è lasciar fare, è lasciare sempre fare; tanto otto su dieci le cose se mettono a posto da sole. ('''Sergio''') {{NDR|ad Alfredo}}
*''Pacta servanda sunt.''<ref>Traduzione: «I patti devono essere rispettati.»{{cfr}} [[Eneo Domizio Ulpiano]], ''De Pactis''.</ref> ('''Albino Corradi''') {{NDR|a Glauco}}
*Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli, io ai miei je do er tartufo bianco. ('''Glauco Benetti''') {{NDR|nei panni di Albino Corradi}}
*Nessuno capisce la tragedia dei [[raccomandazione|raccomandati]], c'hai mai pensato? Tutti te guardano male, devi fa' el doppio del lavoro e anche in quel caso non sempre serve a conquistarti la stima di quelli che lavorano co' te, c'hai mai pensato? ('''Glauco Benetti''') {{NDR|nei panni di Albino Corradi, ad Ada}}
*Cara Gloria, questa è la dimostrazione che René è un regista molto, molto, ma molto italiano. No, dico ma l'hai visto Albino, eh? Come lavora? Hai visto che polso, che piglio, tutto anglosassone? Acceleratore, frizione! Acceleratore, frizione! Mi capisci quando parlo? [...] Eh? Tu non capisci una mazza! Mangiati 'ste tagliatelle, quanto sei italiana pure tu! Mangia 'ste tagliatelle! ('''Stanis''') {{NDR|A Gloria che sta mangiando}}
*Senti bella senatrice dalle ginocchia dolenti e dai figli ormai grandi, in cerca di un ruolo non sul set ma nella vita, stammi bene a sentire. Io lo so benissimo che le tende nuove e le gerbere in giardino non ti tirano su la pelle del collo, né l'umore prima di andare a dormire. Ti immagino benissimo con gli occhi chiusi sotto le coperte, sentirti sola al mondo... perché è fin troppo evidente che il sentimento che governa la tua vita è la paura, la paura di non dormire, di non farcela, di ammalarti e di morire o più semplicemente di incontrare un uomo come me, che ti guarda negli occhi e ti ci legge dentro. Ma ora io sono qui e ti costringerò a fare questa scena come Dio comanda e se serve ti insulterò, ti darò della "cagna", ti metterò le mani addosso, ma alla fine tu farai questa scena alla grande. E ora devi soltanto dirmi che lo vuoi. Dimmi "lo voglio". ('''Glauco Benetti''') {{NDR|nei panni di Albino Corradi, ad Ada}}
==Episodio 13, ''Stanis non deve morire''==
[[File:Caterina Guzzanti.jpg|thumb|[[Caterina Guzzanti]] interpreta Arianna Dell'Arti nella serie]]
*Glielo hai detto che tra ''Gli occhi del cuore 1'' e ''2'' c'è una differenza stilistica enorme, come parlare del Vecchio e del Nuovo Testamento? ('''René''') {{NDR|a Lopez per telefono}}
*'''René''': Senti scusa, ma che la giriamo a fare la scena dell'attentato se poi non va in onda?<ref>{{cfr}} [[#Attentato|battuta]] dello stesso Lopez nella prima puntata della stagione.</ref><br>'''Lopez''': Per concludere... per dare, insomma, un senso di compiutezza al minuzioso lavoro che avete fatto. E poi René... questa schifezza l'abbiamo venduta ai greci.<ref>{{cfr}} [[#Greci|battuta]] dello stesso Lopez nella prima puntata della stagione.</ref> Dobbiamo consegnare un pacchetto con una parvenza di un benedetto finale...<br>'''René''': Quindi tu mi stai dicendo che stiamo facendo tutto questo per... per...<br>'''Lopez''': Per i greci.<br>'''René''': Non era quello che sognavo da piccolo, sai. No.
*'''Arianna''': Scusa, ma questo Burmini dov'è?<br>'''René''': Ah non esiste, se lo sono inventati per non avere rogne.<br>'''Arianna''': Sì, grazie. No dico, indicativamente... capire che razza di gente chiamare.<br>'''René''': Mi hanno detto che è un piccolissimo paese asiatico.<br>'''Arianna''': Cioè questi separatisti si vogliono separare da un paese che è già minuscolo di suo?<br>'''René''': La gente non è mai contenta. {{NDR|fa un occhiolino ad Arianna}} [...]<br>'''Arianna''': Vabbè quindi dobbiamo cercare gente con gli occhi a mandorla?<br>'''René''': Prendine tre diversi: uno biondo, uno mulatto e un napoletano.
*Stanis non è morto in quindici anni di film! D'accordo, eh? Io non sono morto nel ''Pugnale di stoffa'' dove cadevo da un palazzo di dieci piani, d'accordo? Io non sono morto... Io non sono morto in ''Paura nel vigneto'' che prendevo quindici coltellate... Posso morire, per favore, posso morire nella clinica di ''Occhi del cuore 2''? No, non posso, d'accordo? ('''Stanis''') {{NDR|a Lopez}}
*'''Avvocato di Stanis''': Il suo nome è Ferretti? René Ferretti?<br>'''René''' {{NDR|si alza dalla sedia inalberato}}: Senti, a pezzo de merda! Io vengo da Fiano Romano, ha' capito? io ti stampo 'na cinquina 'n faccia! Vieni fuori, c'ho il cric 'n macchina t'ho faccio vedere io come me chiamo, 'sto stronzo! Avvocato dei miei coglioni! Capito?! Stai attento a come parli! Io t'ammazzo, a figlio de 'na mignotta! "Come mi chiamo?"
*{{NDR|Al telefono}}<br>'''René''': Maestro!<br>'''Orlando''': Buonasera Ferretti!<br>'''René''': Senta, allora vengo subito al dunque, qui stiamo girando la puntata conclusiva della serie e... e sono arrivati ordini dall'alto, vogliono che lei sopravviva. Lei è molto protetto, lo sa?<br>'''Orlando''': No, no, no, no. Ecco io la chiamo proprio a questo proposito. Io gradirei morire.<br>'''René''': Ma come scusi, non capisco. La Rochelle qua sta muovendo mari e monti per poter sopravvivere... e poi tenga presente che questa è una puntata che vedranno solo in Grecia.<br>'''Orlando''': No, per carità Ferretti, so benissimo come vanno queste serie: ricicciano, hanno sette vite, te le ritrovi la notte, te le ritrovi l'estate. Guardi, per carità Ferretti, mi faccia morire.<br>{{NDR|Cambio di scena sui tre sceneggiatori}}<br>'''Sceneggiatore 3''' {{NDR|con tristezza}}: "Nonno Alberto si è suicidato in carcere per rimorso... Se n'è andato con dignità." Ciao nonno.
*René, ma guarda che non è proprio mort... mortissimo... ('''Arianna''') {{NDR|riferita a Boris}}
*"Ho un brutto presentimento, sì, è come una sensazione di fine, a volte la vita ti manda dei segnali e noi dobbiamo essere in grado di captarli." ('''Stanis''') {{NDR|interpretando Giorgio nella scena da lui scritta}}
*{{NDR|Stanis sta pagando il fonico Filippo per la scena appena girata}}<br>'''Filippo''': Oh bella, Stanis quando vuoi, lo sai che a me il nero mi piace sempre molto.<br>'''Stanis''': Certo eh, immagino, ti piace il noir, il genere...<br>'''Filippo''': No, me piace essere pagato a nero, i soldi neri me piacciono, ciao. {{NDR|saluta e se ne va}}<br>'''Stanis''': Però sei molto italiano, perdonami! Te lo posso dire? Sei molto italiano!
==Episodio 14, ''L'ultima puntata''==
*'''Arianna''' {{NDR|agli attori}}: Dobbiamo fare cinquanta minuti in due giorni, cosa che a me sembra una follia, ma tant'è che li dobbiamo fare. Questa è la puntata di chiusura quindi non ci sono più storie sospese, ok? Nessuno è più basito, chiaro? Nessuno è più basito, nessuno è sorpreso, ognuno di voi ha capito tutto. Nei primi piani fate sì con la testa, che avete capito e state sereni.<br>'''Corinna''': Be', l'importante è che non venga tolto spazio alle emozioni. Perché ti voglio dire, Arianna, che io non mi sono espressa al meglio con questo personaggio. E lo sai perché? Perché tu mi hai messo fretta. {{NDR|Arianna è sbalordita}}<br>'''Stanis''': Ehm, noi non abbiamo fatto che aspettare te! Cioè... che cosa stai dicendo, scusa?<br>'''Corinna''': Se proprio lo vuoi sapere, mio caro Stanis La Rochelle, tu non fai altro che accentrare tutto su di te. Lo sanno tutti che tu stai antipatico alla gente.<br>'''Stanis''': Allora ti dico una cosa, che ha perfettamente ragione quello lì che dice sei solo una stronza.<br>'''Corinna''': Chi l'ha detto?<br>'''Stanis''': Non lo so, ma ha sicuramente ragione.<br>'''Corinna''': Sei insopportabile, Stanis. Sei insopportabile fino all'ultimo.<br>'''Stanis''': Adesso mi ricordo.<br>'''Corinna''': Chi l'ha detto?<br>'''Stanis''': Io.
*'''Biascica''': Com'è er secondo comandamento? Nun me ricordo! Cum'è?<br>'''Gloria''': Lo dovresti sapere, no? Visto che vai in Marocco a girarlo.<br>'''Biascica''': Cum'è? Nun me ricordo!<br>'''Gloria''': Perché non me lo hai detto?<br>'''Biascica''': "Nun te crede d'esse chissà che"! Eccolo! Aspè, no... "Nun esagerare..." "Rispetta l'avversario." No, aspè... "Sii te stesso, sempre." Questo è.<br>'''Gloria''': Perché non me lo hai detto? Perché non mi hai detto che vai in Marocco?<br>'''Biascica''': Vabbè, che c'entra? Te chiamo. Te mando i messaggini, quelli miei, piccantelli, dai!<br>'''Gloria''': Lascia stare, eh...<br>'''Biascica''': Come lascia stare?<br>'''Gloria''': Augusto, tanto lo sappiamo entrambi: le storie finiscono insieme alle serie.
*'''Duccio''': Senti René, io per la scena della festa ti faccio una bella marmellatona di luce, spiattello tutto, eh? Non mi metto a fare sofisticherie. Così dove vai, vai bene.<br>'''René''': Libertà totale, maestro. Come fai, fai bene.<br>'''Duccio''': Biascica, apri tutto!<br>'''Biascica''': Smarmello?<br>'''Duccio''': Smarmella, tranquillo. "Come fai, fai bene."
*Sta in grande forma 'sto pesce, lui è come me: in preparazione boccheggia, poi sul set spacca tutto lui. Vero, che spacchi tutto tu? ('''René''') {{NDR|a Boris}}
*'''René''': Corinna, tu lo sai quali sono i personaggi che rimangono nel cuore della gente? Quelli che muoiono.<br>'''Corinna''': Allora anche i terroristi rimangono nel cuore della gente, i balordi del Burmini?<br>'''René''': Ma no, che c'entra, loro muoiono sì, ma fanno morire, tu invece muori innocente, capito? Tu... tu ti immoli... Porca puttana! Sono le sei e mezza! Qui entriamo in straordinario. Stiamo facendo orari da cinesi!
*'''René''': Tu prendi il bambino, lo salvi dalle fiamme e poi muori.<br>'''Corinna''': Ok, funziona. Però non deve essere sicuro che io muoia, o sono morta o sono svenuta, lo decido questa estate.
*La colpa è tua, René. Tu mi dovevi sorvegliare. Mi dovevi stare addosso. Io volevo fare una brutta fotografia, ma non così brutta. Mi sa che ho spiazzato tutti, ho spiazzato. ('''Duccio''')
*Mamma mia ragazzi, io mi scuso con tutti voi veramente, ma questa fiction è veramente tremenda. Ma lascia stare, lascia stare. Ma se mi permettete un piccolo paradosso però, la batosta che abbiamo preso è un segnale positivo per il paese. ('''René''')
*Burmini ateo, Burmini libero! ('''Attentatori''') {{NDR|urlando al termine della scena dell'attentato}}
*{{NDR|Dopo la notizia degli undici milioni d telespettatori}} Qualcuno, qualcuno diceva che fare ''Gli occhi del cuore 2'' era una pazzia<ref>Riprendendo una sua [[#Pazzia|battuta]] della prima puntata della stagione.</ref> e io a questo qualcuno dico solo questo: ma sono pazzi undici milioni di italiani incollati davanti al televisore?! Grazie! grazie di cuore a tutti! Vedete, io non posso sbilanciarmi su quello che succederà dopo, però una cosa la posso dire: una serie che fa undici milioni non muore! Non muore! ('''Lopez''')
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=prima stagione di ''Boris''|w_preposizione=riguardante la}}
{{Boris}}
{{vetrina|15|marzo|2018|serie televisive}}
[[Categoria:Stagioni di Boris| 1]]
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Giorgio III del Regno Unito
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[[File:George III of the United Kingdom-e.jpg|thumb|Giorgio III nel 1761-62]]
Jacopo Aquila (L'Aia , 7 novembre 1660 - L'Aia , 21 settembre 1689) è stato l'imperatore d'Asburgo dal 1678 alla morte e in Inghilterra da Giacomo II dal 1688 al 1689.
==Citazioni su Giorgio III==
*Fu il re Giorgio III che costrinse le colonie {{NDR|inglesi nell'America del Nord}} a passare il loro Rubicone. Egli non era né cattivo né sciocco, e aveva un'idea abbastanza elevata dei suoi doveri. Gran lavoratore, sognava di essere un buon despota. Ma non esistono buoni despoti. Per dominare Parlamento e Stampa, li aveva corrotti. La corruzione aveva infettato ministeri, esercito, marina. Così il re, per rafforzare il proprio potere personale, aveva indebolito il regno. Ai suoi occhi, l'affare americano era una questione d'onore. ([[André Maurois]])
*Nel suo Discorso del Trono, nell'ottobre 1775, disse che l'Inghilterra non avrebbe mai rinunciato alle sue colonie, che si sarebbe fatta rispettare con le armi, ma avrebbe trattato con indulgenza i suoi figli traviati, se avessero chiesto il perdono del re. Lo sfortunato sovrano non poteva comprendere a che punto proprio [[George Washington]], tra mille altri, era poco disposto a venire, da figlio pentito, a implorare l'amnistia. ([[André Maurois]])
==Voci correlate==
*[[Guerra di indipendenza americana]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Re del Regno Unito]]
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[[File:George III of the United Kingdom-e.jpg|thumb|Giorgio III nel 1761-62]]
'''Giorgio III''' (1738 – 1820), re di Gran Bretagna e re d'Irlanda dal 1760 al 1801, poi sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.
==Citazioni su Giorgio III==
*Fu il re Giorgio III che costrinse le colonie {{NDR|inglesi nell'America del Nord}} a passare il loro Rubicone. Egli non era né cattivo né sciocco, e aveva un'idea abbastanza elevata dei suoi doveri. Gran lavoratore, sognava di essere un buon despota. Ma non esistono buoni despoti. Per dominare Parlamento e Stampa, li aveva corrotti. La corruzione aveva infettato ministeri, esercito, marina. Così il re, per rafforzare il proprio potere personale, aveva indebolito il regno. Ai suoi occhi, l'affare americano era una questione d'onore. ([[André Maurois]])
*Nel suo Discorso del Trono, nell'ottobre 1775, disse che l'Inghilterra non avrebbe mai rinunciato alle sue colonie, che si sarebbe fatta rispettare con le armi, ma avrebbe trattato con indulgenza i suoi figli traviati, se avessero chiesto il perdono del re. Lo sfortunato sovrano non poteva comprendere a che punto proprio [[George Washington]], tra mille altri, era poco disposto a venire, da figlio pentito, a implorare l'amnistia. ([[André Maurois]])
==Voci correlate==
*[[Guerra di indipendenza americana]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Re del Regno Unito]]
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Fuoco cammina con me
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Ignazio Cannata
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{{Film
| titolo italiano = Fuoco cammina con me
| immagine = Fuoco cammina con me (logo).svg
| didascalia =
| titolo originale = Twin Peaks: Fire Walk with Me
| paese = Stati Uniti d'America / Francia
| anno uscita = 1992
| genere = thriller, fantastico
| regista = [[David Lynch]]
| soggetto = [[David Lynch]] e [[Mark Frost]]
| sceneggiatore = [[David Lynch]] e [[Robert Engels (sceneggiatore)|Robert Engels]]
| attori =
*[[Sheryl Lee]]: Laura Palmer
*[[Ray Wise]]: Leland Palmer
*[[Mädchen Amick]]: Shelly Johnson
*[[Dana Ashbrook]]: Bobby Briggs
*[[Phoebe Augustine]]: Ronette Pulaski
*[[David Bowie]]: Phillip Jeffries
*[[Eric DaRe]]: Leo Johnson
*[[Miguel Ferrer]]: Albert Rosenfeld
*[[Pamela Gidley]]: Teresa Banks
*[[Heather Graham]]: Annie Blackburn
*[[Chris Isaak]]: Agente Speciale Chester Desmond
*[[Moira Kelly]]: Donna Hayward
*[[Peggy Lipton]]: Norma Jennings
*[[David Lynch]]: Gordon Cole
*[[James Marshall (attore)|James Marshall]]: James Hurley
*[[Jürgen Prochnow|Jurgen Prochnow]]: Taglialegna
*[[Harry Dean Stanton]]: Carl Rodd
*[[Kiefer Sutherland]]: Sam Stanley
*[[Lenny von Dohlen|Lenny Von Dohlen]]: Harold Smith
*[[Grace Zabriskie]]: Sarah Palmer
*[[Kyle MacLachlan]]: Agente Speciale Dale Cooper
*[[Frances Bay]]: Mrs. Tremond (Chalfont)
*[[Catherine E. Coulson]]: La Signora Ceppo
*[[Michael J. Anderson]]: Man From Another Place
*[[Frank Silva]]: Bob
*[[Walter Olkewicz]]: Jacques Renault
*[[Al Strobel]]: Philip Gerard (The One Armed Man)
*[[Gary Hershberger]]: Mike Nelson
*[[Sandra Kinder]]: Irene at Hap's
*[[Chris Pedersen]]: Tommy
*[[Victor Rivers]]: Buck
*[[Rick Aiello]]: Cliff Howard
*[[Gary Bullock]]: Sceriffo Cable
*[[John Hoobler]]: Pilota
*[[Kimberly Ann Cole]]: Lil the Dancer
}}
{{Tagline|In una città come Twin Peaks, nessuno è innocente}}
'''''Fuoco cammina con me''''', film del 1992 con con [[Kyle MacLachlan]], [[Sheryl Lee]], [[Moira Kelly]], [[Ray Wise]], [[Chris Isaak]] e [[David Bowie]], regia di [[David Lynch]].
==Frasi==
*No! ('''Teresa Banks''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*Vuoi uccidermi?! ('''Laura Palmer''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}
*BOB, io voglio...Tutta la mia...Garmonbozia. ('''MIKE e Il Braccio''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Dopo aver indagato con il collega Sam Stanley sulla morte di Teresa Banks, Chet Desmond si reca al parco delle Roulotte dove viveva la donna per indagare su qualcosa inerente al progetto Rosa Blu}} <br/>'''Carl Rodd''': {{NDR|Accompagnando Desmond}} Quella vicino al furgone rosso è del vicesceriffo Cliff. Anche il furgone è suo. <br/>'''Chester "Chet" Desmond'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Ah. E la roulotte di Teresa Banks invece è laggiù in fondo? <br/>'''Carl Rodd''':Si, sul piazzale. <br/>'''Margaret''': {{NDR|Passando vicino a loro}} Carl, come mai è finita l'acqua calda? <br/>'''Carl Rodd''': {{NDR|A Desmond}} Lei permette? Beh, mi trova in roulotte. {{NDR|Si allontana con la vecchietta}}<br/>'''Margaret''': L'acqua calda, Carl! <br/>'''Carl Rodd''': Ora ti do un pò di Valium, Margaret.
*{{NDR|Ubriachi, Laura e Leo aspettano un corriere della droga di Jacques Renault}}'''Laura Palmer''': {{NDR|Ridendo con sguardo perso}} Guarda, Bobby! Ho trovato una piccolissima pigna! <br/>'''Bobby Briggs''': Shh, zitta! Zitta! <br/>'''Laura Palmer''': {{NDR|Continuando a ridere follemente}} Guarda, ho trovato della terra! <br/>'''Bobby Briggs''': Vuoi stare in silenzio? <br/>'''Laura Palmer''': Eh eh, ho trovato della terra! <br/>'''Bobby Briggs''': {{NDR|Vede una luce provenire dai boschi}} Shh, sta arrivando! <br/>'''Laura Palmer''': Staaa arrivando? Eh eh! <bbr/>'''Bobby Briggs''': {{NDR|Dal bosco spunta Cliff Howard}} Chi ti manda? <br/>'''Cliff Howard''': {{NDR|Sorridendo}} Jacques. <br/>'''Laura Palmer''': Ah, allora è ok. {{NDR|Cliff tira fuori un pacchetto con dentro della polvere bianca, e Laura e Bobby si emozionano}} Wow! {{NDR|Si avvicina a Cliff}} <br/>'''Cliff Howard'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Eh eh. è da sballo, eh? {{NDR|Improvvisamente estrae una pistola e spinge via Laura mirando Bobby}} <br/>'''Bobby Briggs''': Cazzo! {{NDR|Estrae a sua volta la propria pistola e spara due colpi contro Cliff, finendolo poi con uno alla testa, rimanendo in stato di shock insieme a Laura, che sta strillando}} <br/>'''Laura Palmer''': Oh, mio Dio, Che cosa...Bobby, che cosa hai fatto... <br/>'''Bobby Briggs''': Cristo, l'ho ammazzato...Fanculo, l'ho ammazzato... {{NDR|Si avvicina al corpo, poi si rivolge a Laura}} Vieni qui, aiutami! {{NDR|Laura si avvicina, e Bobby inizia a seppellire istericamente Cliff coprendolo con manciate di terra}} Vaffanculo... {{NDR|Con espressione attonita, Laura guarda la testa spappolata di Cliff, poi Bobby e, follemente, scoppia a ridere}} Stai zitta, zitta!{{NDR|La afferra per il collo e lei smette di ridere}} che cazzo ridi? Fottiti, non sei divertente! Aiutami a seppellirlo! {{NDR|Inizia a seppellire Cliff}} Fottiti, fottiti...
==Citazioni su ''Fuoco cammina con me''==
*''Fire Walk With Me'' è il lungometraggio di Lynch con la costruzione più insolita: lo stesso ''[[Eraserhead - La mente che cancella|Eraserhead]]'' è più lineare. L'articolazione tra il prologo (l'inchiesta senza sbocco sulla morte di Teresa Banks) e il corpo centrale del film, pur avendo una giustificazione logica, rivela volontariamente la sua arbitrarietà, perché viene sovra-significata come una premonizione. ([[Michel Chion]])
*In ''Fire Walk With Me'' si fa grande uso di effetti sonori, così come "suoni a rovescio" preceduti dal loro riverbero e che scoppiano come piccole bolle - sonorità tenute gravi, suoni slittati che danno le vertigini, ecc. Questa attività sonora costante, la cui fronte e la cui natura restano spesso indecifrabili, è uno degli elementi più originali dell'opera. ([[Michel Chion]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film fantastici]]
[[Categoria:Film thriller]]
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===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''===
*Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}}
*Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}}
*Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}}
*Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}}
*Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}}
*L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}}
==Bibliografia==
*[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX.
===''Spigolando...''===
*''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''')
*''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''')
*{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]])
*Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''')
*Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''')
*{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''')
:''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref>
*{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''')
*{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''')
*Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''')
*[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''')
*La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''')
*[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''')
*[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in
''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''')
*''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''')
*{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''')
*Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877)
:''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref>
*''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''')
*{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''')
*{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref>
*{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>)
*Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis.
:''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref>
*Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref>
*{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga)
[[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]]
Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre
*[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover]
*''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.''
:''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater
*{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.''
''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80)
Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false]
*È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile]
'''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena.
==Citazioni di Anca Damian==
*{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref>
==Altri progetti==
{{interprogetto|w|w_site=en}}
{{s}}
{{DEFAULTSORT:Damian, Anca}}
[[Categoria:Registi rumeni]]
==Note==
<references />
==Anne Barratin==
[https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false]
[https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224]
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}}<noinclude>
[[Categoria:Template di navigazione]]
</noinclude>
==Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte==
*'''Appennere 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'''
:''Appendere gli abiti ad un cattivo (malfermo) chiodo.''
::{{spiegazione|Essersi grandemente sbagliati sul conto di una persona (averla ritenuta troppo mite, accomodante, averla sottovalutata, avere affrettatamente concluso che fosse un cliente facile o averla ritenuta affidabile et similia. Es. ''Hê appiso 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'' ''Hai appeso gli abiti a un chiodo malfermo'', e cioè: ''Hai capito proprio male, ti sei proprio sbagliato''}}
*'''Essere buono 'ncuorpo.'''
:''Essere buono in corpo''
::{{spiegazione|Essere un tipo tosto, per nulla malleabile; un "cliente" difficile.}}
*'''Essere buono sott' 'a 'na zuppa 'e fave.'''
:''Essere buoni sotto una zuppa di fave.''
::{{spiegazione|Non essere buoni per nulla.}}
*'''Levà 'a vocca a cocche ccosa (o coccosa).'''
:''Togliere la bocca da qualche cosa.''
::{{spiegazione|Non gradire più qualcosa.}}
*''''O guappo a trucco.'''
:''Il guappo "truccato"''
::{{spiegazione|Un finto guappo, una tigre di carta; un [https://it.wiktionary.org/wiki/baudruche baudruche], in sostanza.}}
*''''O male 'e mola e 'a musica dint' 'e rrecchie.'''
:''Il mal di mola e la musica nelle orecchie.''
::{{spiegazione|Una tormentosa scocciatura, una situazione insopportabile}}
*'''Tené 'a scarda dint' a ll'uocchie.'''
:''Avere la scheggia negli occhi.''
::{{spiegazione|Gli occhi sono lo specchio dell'anima, occhi nei quali balena una "scheggia", non sono occhi limpidi. Lo si dice di una persona maligna.}}
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Profondo rosso (film 1975)
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2022-08-15T07:41:16Z
Mariomassone
17056
/* Citazioni su Profondo rosso */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano= Profondo rosso
|titolo originale= Profondo rosso
|immagine = Profondo Rosso David Hemmings.png
|didascalia = [[David Hemmings]] in una scena del film
|paese= Italia
|anno = 1975
|genere= thriller, giallo, horror
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Bernardino Zapponi]]
|sceneggiatore= Dario Argento, Bernardino Zapponi
|attori=
* [[David Hemmings]]: Marc Daly
* [[Daria Nicolodi]]: Gianna Brezzi
* [[Gabriele Lavia]]: Carlo Manganiello
* [[Glauco Mauri]]: prof. Giordani
* [[Giuliana Calandra]]: Amanda Righetti
* [[Clara Calamai]]: Marta Manganiello
* [[Macha Méril]]: Helga Ulmann
* [[Eros Pagni]]: commissario Calcabrini
* [[Nicoletta Elmi]]: Olga Rodi, figlia del custode
* [[Furio Meniconi]]: Rodi, custode della villa
* [[Piero Mazzinghi]]: Bardi, collega del prof. Giordani
* [[Liana Del Balzo]]: Elvira
* [[Aldo Bonamano]]: padre di Carlo
* [[Geraldine Hooper]]: Massimo Ricci
* [[Jacopo Mariani (attore)|Jacopo Mariani]]: Carlo da bambino
* [[Vittorio Fanfoni]]: assistente dell'ispettore
* [[Dante Fioretti]]: fotografo della polizia
* [[Fulvio Mingozzi]]: agente Mingozzi
* [[Lorenzo Piani (attore)|Lorenzo Piani]]: addetto impronte digitali
* [[Salvatore Puntillo]]: agente della polizia
* [[Piero Vida]]: agente grasso
* [[Salvatore Baccaro]]: fruttivendolo
* [[Bruno Di Luia]]: uomo preoccupato nel bagno
* [[Attilio Dottesio]]: fioraio
* [[Tom Felleghy]]: chirurgo
* [[Franco Vaccaro]]: Pietro Valgoi
|doppiatori originali=
* [[Gino La Monica]]: Marc Daly
* [[Isa Bellini]]: Marta, madre di Carlo
* [[Emanuela Rossi]]: Olga Rodi
* [[Corrado Gaipa]]: Rodi
* [[Wanda Tettoni]]: Elvira
* [[Renato Cortesi]]: Massimo Ricci
|note=
*'''Effetti speciali''': [[Germano Natali]], [[Carlo Rambaldi]]
}}
'''''Profondo rosso''''', film italiano del 1975 con [[Daria Nicolodi]], [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]], regia di [[Dario Argento]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
{{NDR|Durante le prove di un complesso jazz}}<br/>Okay, okay, bene! Davvero, va bene, molto bene. Forse un po' troppo per bene, troppo pulitino, sì; troppo preciso, troppo... formale. Deve essere più buttato lì. Rendo l'idea? Ricordatevi che questo tipo di jazz nasceva nei, nei... bordelli. ('''Marc''')
==Frasi==
*Il fenomeno, come dire confermato anche dai più recenti studi, non è circoscritto alle specie superiori, ma include sia vertebrati che invertebrati: le farfalle, le termiti, le zebre. Tutti questi animali e moltissimi altri usano la telepatia per dare ordini e scambiarsi informazioni. Questo fatto è accertato, che del resto si può dimostrare con facilità. Per esempio, se noi chiudiamo in gabbia una farfalla, in qualche ora essa riuscirà ad avere intorno a sé numerose altre farfalle che al suo richiamo accorrerranno a frotte veloci percorrendo anche alcuni chilometri. Questa è la [[telepatia]], facoltà che posseggono bene i neonati nei primi momenti della loro vita ma che perdono quando, col passare degli anni, acquistano i mezzi della comunicazione verbale. Ci sono alcune eccezioni. Certi individui, per cause a noi ancora sconosciute, non perdono questa facoltà. ('''Giordani''')
*Io capto fatti che accadono o che sono accaduti, ma niente di ciò che dovrà accadere. Sento i pensieri nel momento in cui nascono, e alcuni li sento anche molto tempo dopo perché sono talmente forti che rimangono attacchati negli ambienti come solide ragnatele. ('''Helga Ulmann''')
*Sono entrata in contatto con una mente perversa! I suoi pensieri sono pensieri di morte! Via! Via! Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora. ('''Helga Ulmann''')
*Quante volte te lo devo dire che io sono un artista? Se per caso non te lo ricordi, noi artisti siamo gente estremamente sensibile. Chiaro? Mica abbiamo la pelle d'elefante di voi giornalisti! ('''Marc Daly''')
*Senti, perché non mi dai una mano in questa storia del delitto? Se mi aiuti a fare un bel colpo giornalistico, forse riesco a togliermi dai problemi della cronaca dell'inquinamento. ('''Gianna Brezzi''')
*È dimostrato dalle statistiche che non si riesce mai a lavorare seriamente con donne emancipate. ('''Marc Daly''')
*Tanto non mi sfuggirai. Ti ucciderò lo stesso, una volta o l'altra. ('''Marta''')
*{{NDR|A Marc}} Ma perché non molli tutto e sparisci? Chi te lo fa fare di ficcare il naso in questa storia? Perché stuzzicare un pazzo?! Perché è senz'altro un pazzo chi ha commesso un delitto così mostruoso. ('''Carlo''')
*Il bambino... La villa... Il fantasma della villa! ('''Amanda Righetti''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}
*L'assassino è uno schizofrenico paranoico. L'individuo che uccide con quella furia lo fa solamente quando è in preda a un raptus. ('''Giordani''')
==Dialoghi==
*'''Marc''': Che cos'era? <br /> '''Carlo''': Un urlo, direi. Mah, chissà? Magari uno stupro. Brindo a te, vergine stuprata!
*'''Marc''': Senti Carlo, m'è successo un fatto strano, tanto strano che non so neanche se è vero. Quando entrai nella casa di quella donna la prima volta mi parve di vedere un quadro, ma dopo qualche minuto quel quadro non c'era più. Cosa può essermi successo? <br /> '''Carlo''': A te niente! Forse quel quadro è stato fatto sparire perché rappresentava qualcosa di importante. <br /> '''Marc''': Come hai detto? <br /> '''Carlo''': Rappresentava qualcosa di importante! <br /> '''Marc''': No, no, non credo. A quanto mi ricordo, era... era una specie di composizione di volti, una cosa molto strana. <br /> '''Carlo''': Guarda, magari hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Sai, a volte le cose che vedi realmente e quelle che immagini, si mischiano nella [[memoria]] come un cocktail, del quale non riesci più a distinguere i sapori. <br /> '''Marc''': Ma io ti sto dicendo la [[verità]]! <br /> '''Carlo''': No, Marc. Tu credi di dire la verità e invece dici soltanto la tua versione della verità. A me accade spesso...
*'''Ubriacone''': Ehì Enrico! Sai perché i commercianti di [[boomerang]] australiani falliscono?<br>'''Enrico''': No, questa non lo so.<br>'''Ubriacone''': Falliscono perché la merce gli torna sempre indietro!
*'''Gianna''': Come mai hai fatto il pianista?<br>'''Marc''': Secondo il mio psicanalista, l'ho fatto perché nel subconscio odiavo mio padre, e perciò io pestando sui tasti era come se gli spaccassi i denti. In realtà, solo perché mi piace la musica. Piuttosto, tu perché fai la giornalista?<br>'''Gianna''': Perché mi piace lavorare, e perché una donna deve essere indipendente in modo da stare alla pari—<br>'''Marc''': Oh Dio, non cominciamo con questa faccenda della parità dei sessi! Sono balle, non è vero. L'uomo è diverso dalla donna. Le donne sono... delicate. Sono fragili.
*'''Gianna''': Noi dobbiamo lavorare uniti. Lo sai, due cervelli ragionano molto meglio di uno.<br>'''Marc''': E dove ce l'avete il cervello, voi donne? Non ci illudiamo. Voi donne avete la forza bruta, i muscoli, ci battete a braccio di ferro, ma io t'assicuro che è l'uomo che ha il monopolio dell'intelligenza.
==[[Explicit]]==
[[File:Profondo rosso fine.png|thumb|La scena finale]]
{{explicit film}}
*{{NDR|Marc ha capito che l'assassino è Marta, e se la ritrova davanti}}<br>'''Marta''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Maledetto! Maledetto! Hai fatto uccidere mio figlio, che non c'entrava niente. Lui... {{NDR|Marc prova a fuggire, ma Marta lo blocca}} No! Lui cercava solo... di proteggermi. Non aveva mai fatto del male a nessuno, ma che è successo? Che è successo? <br/>{{NDR|Flashback}}<br> '''Padre di Carlo''': No, non ti succederà niente. Sta tranquilla, ti accompagnerò io stesso in clinica. <br/> '''Marta giovane''': No, ti avevo detto che non volevo tornarci. Te l'avevo detto. Non puoi obbligarmi un'altra volta. <br/> '''Padre di Carlo''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Ma è per il tuo bene, cara. Hai sentito che cosa ha detto il dottore? <br/> '''Marta giovane''': No! No! No. {{NDR|Apre un cassetto in cucina, prende un coltello e accoltella il marito alle spalle, nella sala addobbata per le feste di Natale, con Carlo testimone}}. <br/>{{NDR|Ritorno al presente. Marta sferra una pugnalata allo specchio. Marc scappa, scivola e sbatte contro l'ascensore a grata del pianerottolo. Marta si lancia contro Marc e rimane impigliata con la collana nelle grate dell'ascensore; Marc aziona l'ascensore che decapita la donna incastrata con la collana}}.
==Citazioni su ''Profondo rosso''==
*A tutt'oggi il più abile dei film di Argento: un attacco deliberato ai nervi dello spettatore, martellato da un montaggio quasi subliminale, da una musica ipnotica (del jazzista Giorgio Gaslini e dei Goblin) e da esplosioni di violenza rimaste ineguagliate. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Altro dispiacere, è non aver potuto interpretare ''Profondo Rosso'' di Dario Argento a causa di un grave incidente automobilistico. ([[Lino Capolicchio]])
*Avevamo un contratto con la Cinevox Records, e Dario Argento voleva delle musiche più rock per il film. La colonna sonora l’aveva cominciata Giorgio Gaslini però, Argento, non era molto soddisfatto, così parlò con la Cinevox, che gli propose noi, i Goblin. Dario ascoltò i nostri pezzi e ci scelse come arrangiatori. Poi, dopo l’abbandono di Gaslini, Argento ci diede in mano l’intera soundtrack. Così nacque ''Profondo Rosso''... ([[Claudio Simonetti]])
*Io immaginavo diverso ''Profondo rosso'' e allora scelsi i Goblin: pensavo che ci stesse meglio molto rock, in scene immaginate come i video che si saranno fatti anni dopo. ([[Daria Nicolodi]])
*La bambola assassina di "Profondo rosso" mi spaventa ancora, ma l'affronto per esorcizzare il terrore. ([[Asia Argento]])
*''Profondo rosso'' è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia. ([[Gabriele Lavia]])
*Sai, pensando ad allora, quando eravamo ragazzi abbiamo vissuto quell’esperienza con uno spirito principalmente giovanile, e non pensavamo affatto di poter entrare nella storia della musica. Lo abbiamo fatto con molta semplicità e soprattutto umiltà. ([[Claudio Simonetti]])
*Quel film è l'unica cosa importante che ho fatto nella mia vita. Ancora oggi quando sono in auto e mi fermano i vigili per qualche infrazioncella mi dicono: "Ah, ma lei è quello di Profondo rosso!" e mi lasciano andare. Insomma, mi ha salvato da diverse multe. ([[Gabriele Lavia]])
*Teso e ricco di inquietudini sinistre, ''Profondo rosso'' è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il "giallo all'italiana", costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall'altro ne anticipa il superamento e l'abbandono verso lidi più soprannaturali. [...] Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiani. ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Dario Argento]]===
*Di fare un ''Profondo rosso 2'' non se ne parla, ma per un motivo semplice: chi ama o chi cerca il mio film ha bisogno di trovare la fisicità, i volti e le emozioni stesse che solo la versione originale è in grado di restituire completamente. Escludo perciò di mettermi a lavorare su una continuazione o sul rifacimento integrale della pellicola.
*È nato dai miei pensieri più profondi. Come in un sogno. Può darsi che sia per questo che varie generazioni ci si ritrovano, perché non è legato a un periodo storico particolare, e per questo non invecchia. È un film senza tempo.
*Ho seguito il mio istinto anche per il titolo che, per molto tempo, prima delle riprese e a sceneggiatura già finita con attori pronti a girare, non c'era. Prima ho sviato la stampa dicendo che si sarebbe dovuto intitolare ''La tigre con i denti a sciabola'', poi mentre ero in macchina mi è venuto in mente ''Profondo rosso''. Ai produttori della CineRiz non piacque, dissero che era sbagliato, suggerivano al massimo Rosso Profondo. Per fortuna che m'impuntai.
*In precedenza [...] avevo lavorato con [[Ennio Morricone]], che ha composto per ''L’uccello dalle piume di cristallo'', ''Il gatto a nove code'' e ''Quattro mosche di velluto grigio'' delle musiche splendide; ma per Profondo rosso mi interessava esplorare universi diversi, approfondendo dei temi legati al rock progressive, che dessero al film le tonalità musicali che mi sembravano più consone al tipo di racconto. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un gruppo di giovani, praticamente debuttanti, e per istinto ho capito che sarebbero stati perfetti per il film.
*Li cercai {{NDR|i [[Pink Floyd]]}} ed erano interessati. Purtroppo però in quel momento stavano lavorando al disco "The Wall" e all'omonimo film. Fu un peccato ma quando poi entrai in contatto con i Goblin un gruppo romano allora sconosciuto fui molto intrigato dalla loro musica. Il risultato lo conoscete...
*Mentre giravo quel film sapevo esattamente ciò che volevo. Ero molto rilassato, non sentivo lo stress. E poi la storia è bellissima. L'ho scritta in pochi giorni tutta d'un fiato. Fu miracoloso. Basta guardare un film per capire come sta il regista nel momento in cui l'ha girato.
*Non mi ha mai interessato il realismo nel raccontare un luogo, una città; ciò che mi interessa è solo raccontare una storia. In ''Profondo rosso'' c'è una città che io ho immaginato, tutto qui.
*Volevo raccontare come la memoria potesse a volte metterti anche su delle false piste, suggerendoti soluzioni sbagliate.
===[[Fabio Giovannini]]===
*Con ''Profondo rosso'' Argento si avvicina per la prima volta al fantastico. La parapsicologia si mischia all'intreccio giallo, prefigurando nuovi temi argentiani che si svilupperanno nelle pellicole successive. Persino l'argomento del convegno di parapsicologia che apre il film (la telepatia e gli insetti) sarà ripreso in grande stile dieci anni dopo da ''[[Phenomena]]''.
*La musica acquisisce sempre più spazio. Il film del resto si apre durante una prova di concerto al conservatorio, in uno scenario da chiesa. E la melodia infantile apparirà poi ogni volta che l'assassino colpisce, precedendo e accompagnando i delitti con la sua ripetitività ossessiva. La musica conquista il film anche nelle immagini: lo spartito di Mark occupa tutto lo schermo quando il pianista compone e l'assassino si nasconde nella sua casa.
*''Profondo rosso'' ha avuto una vita difficile nei paesi europei in cui è stato distribuito. In Inghilterra i suoi 123 minuti originali sono stati ridotti a 102, mentre in Francia le forbici del distributore hanno tagliato ben 45 minuti. Si tratta di «accorciamenti» da addebitare, per una volta, non ai censori ma ai distributori, perché ne sono stati vittima soprattutto dialoghi e scene di passaggio piuttosto che sequenze sanguinarie o terrificanti. Il risultato, almeno per i francesi, è stato comunque disastroso: inquadrature frammentate, sequenze tagliate a metà, incongruenze nei dialoghi. Un vero massacro, degno degli assassini più crudeli del cinema di Argento.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film gialli]]
[[Categoria:Film thriller]]
[[Categoria:Film horror]]
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Picnic ad Hanging Rock
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{{Film
|titolo italiano = Picnic ad Hanging Rock
|titolo originale = Picnic at Hanging Rock
|paese = Australia
|anno uscita = 1975
|genere = drammatico
|regista = [[Peter Weir]]
|soggetto = [[Joan Lindsay]]
|sceneggiatore = [[Cliff Green]]
|attori =
* [[Rachel Roberts (attrice)|Rachel Roberts]]: Mrs. Appleyard
* [[Vivean Gray]]: Miss McCraw
* [[Helen Morse]]: Mlle. de Poitiers
* [[Kirsty Child]]: Miss Lumley
* [[Tony Llewellyn-Jones|Anthony Llewellyn-Jones]]: Tom
* [[Jacki Weaver]]: Minnie
* [[Frank Gunnell]]: Mr. Whitehead
* [[Anne-Louise Lambert|Anne Lambert]]: Miranda
* [[Karen Robson]]: Irma
* [[Jane Vallis]]: Marion
* [[Christine Schuler]]: Edith
* [[Margaret Nelson]]: Sara
* [[Ingrid Mason]]: Rosamund
* [[Jenny Lovell]]: Blanche
* [[Janet Murray]]: Juliana
* [[Wyn Roberts]]: Sgt. Bumpher
* [[Kay Taylor]]: Mrs. Bumpher
* [[Garry McDonald]]: Const. Jones
* [[Martin Vaughan]]: Ben Hussey
* [[John Fegan|Jack Fegan]]: Doc. McKenzie
* [[Peter Collingwood]]: Col. Fitzhubert
* [[Olga Dickie]]: Mrs. Fitzhubert
* [[Dominic Guard]]: Michael Fitzhubert
* [[John Jarratt|John Jarrett]]: Albert Crundall
|doppiatori italiani =
* [[Dhia Cristiani]]: Mrs. Appleyard
* [[Rosetta Calavetta]]: Miss McCraw
* [[Vittoria Febbi]]: M.lle De Poitiers
* [[Fiorella Betti]]: Miss Lumley
* [[Gianni Marzocchi]]: Tom
* [[Germana Dominici]]: Minnie
* [[Serena Verdirosi]]: Miranda
* [[Silvia Tognoloni]]: Irma
* [[Simona Izzo]]: Marion
* [[Emanuela Rossi]]: Sara
* [[Isabella Pasanisi]]: Rosamund
* [[Manlio De Angelis]]: Sgt. Bumpher
* [[Corrado Gaipa]]: Ben Hussey
* [[Giorgio Piazza]]: Doc. McKenzie
* [[Roberto Chevalier]]: Michael Fitzhubert
* [[Piero Tiberi]]: Albert Crundall
* [[Gianfranco Bellini]]: Cittadino
* [[Sergio Matteucci]]: Voce narrante
}}
'''''Picnic ad Hanging Rock''''', film del 1975, regia di [[Peter Weir]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
Sabato 14 febbraio dell'anno 1900 un gruppo di allieve del collegio Appleyard andò in picnic ad Hanging Rock, località australiana nello stato del Victoria. Di ciò che accadde allora, questo film è il resoconto. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Frasi==
{{cronologico}}
*La vita è un sogno, nient'altro che un sogno. Il sogno di un sogno. ('''Miranda''') {{NDR|voce fuori campo}}
*''San Valentino, giorno assai lieto, | in amore non vuole segreto. | Quindi io ti invio questo biglietto | a rivelarti tutto il mio affetto.'' ('''Studentessa''') {{NDR|leggendo una [[poesie dai film|poesia]] di San Valentino}}
*''Tu che con me l'avara tanto fai | di bei sorrisi e di dolci parole | e che da me lontana te ne stai | persino quando rimaniamo sole, | più non m'inganni idolo mio. | Ben so che m'ami e così ti amo anch'io.'' ('''Studentessa''') {{NDR|leggendo una [[poesie dai film|poesia]] di San Valentino}}
*''Vola, vola cavallino e va su e giù per i verdi prati sotto al cielo blu. | Presto, presto prendi, va', vai su per il sentiero della felicità.'' ('''Miranda''') {{NDR|[[canzoni dai film|cantando]]}}
*E tutto questo lo facciamo per lo strano gusto di esporci a temibili serpenti e formiche insidiose di ogni specie. Davvero stolta è l'umana natura! ('''Miss McCraw''') {{NDR|prima dell'escursione ai piedi del gruppo roccioso dell'Hanging Rock}}
*Tranne per quella gente laggiù potremmo essere le sole creature sulla Terra. ('''Edith''')
*Adesso so che Miranda è un dipinto del [[Sandro Botticelli|Botticelli]]. ('''Mlle. de Poitiers''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Ben Hussey''': Qualcuno di voi sa dirmi che ora è?<br>'''Mlle. de Poitiers''': Ah, Miranda. Il tuo prezioso orologetto?<br>'''Miranda''': No, non lo porto più. Ne detesto il tic tac sopra al cuore.<br>'''Mlle. de Poitiers''': Ah...<br>'''Irma''': Io lo terrei sempre, se me lo regalasse. Persino in bagno.<br>[...]<br>'''Miss McCraw''': Fermo anche il mio... Mai successo prima. Un fenomeno magnetico...
*'''Michael''': Ti sarei grato se non dicessi volgarità.<br>'''Albert''': C'è chi le dice... E chi le pensa.
*'''Marion''': Sapete che Sara scrive poesie di nascosto invece di studiare? E a quanto mi hanno raccontato tutte dedicate a Miranda.<br>'''Miranda''': Sara è orfana.<br>'''Irma''': Mi ricorda un cerbiatto che papà portò a casa una volta. Ne presi tanta cura. Morì lo stesso. Pareva avesse il destino negli occhi.<br>'''Edith''': Il destino? Cosa vuoi dire, Irma?<br>'''Irma''': La morte negli occhi. Anche Sara, poverina, è come se avesse le stesse cose scritte in fondo agli occhi. Molto in fondo.
*'''Marion''': La gente è proprio buffa vista da quassù. Piccole formiche. A volte penso che pochi esseri abbiano uno scopo, ma probabilmente uno scopo esiste per tutti, in disegni misteriosi.<br>'''Miranda''': C'è un tempo e un luogo giusto perché qualsiasi cosa abbia principio e fine... Lassù... {{NDR|guarda la cima della roccia}}
==Citazioni su ''Picnic ad Hanging Rock''==
*Un film fatto quasi interamente da indizi, che ci costringe ad allargare la nostra immaginazione. ([[Vincent Canby]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film drammatici]]
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2022-08-14T20:11:28Z
Udiki
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/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Picnic ad Hanging Rock
|titolo originale = Picnic at Hanging Rock
|paese = Australia
|anno uscita = 1975
|genere = drammatico
|regista = [[Peter Weir]]
|soggetto = [[Joan Lindsay]]
|sceneggiatore = [[Cliff Green]]
|attori =
* [[Rachel Roberts (attrice)|Rachel Roberts]]: Mrs. Appleyard
* [[Vivean Gray]]: Miss McCraw
* [[Helen Morse]]: Mlle. de Poitiers
* [[Kirsty Child]]: Miss Lumley
* [[Tony Llewellyn-Jones|Anthony Llewellyn-Jones]]: Tom
* [[Jacki Weaver]]: Minnie
* [[Frank Gunnell]]: Mr. Whitehead
* [[Anne-Louise Lambert|Anne Lambert]]: Miranda
* [[Karen Robson]]: Irma
* [[Jane Vallis]]: Marion
* [[Christine Schuler]]: Edith
* [[Margaret Nelson]]: Sara
* [[Ingrid Mason]]: Rosamund
* [[Jenny Lovell]]: Blanche
* [[Janet Murray]]: Juliana
* [[Wyn Roberts]]: Sgt. Bumpher
* [[Kay Taylor]]: Mrs. Bumpher
* [[Garry McDonald]]: Const. Jones
* [[Martin Vaughan]]: Ben Hussey
* [[John Fegan|Jack Fegan]]: Doc. McKenzie
* [[Peter Collingwood]]: Col. Fitzhubert
* [[Olga Dickie]]: Mrs. Fitzhubert
* [[Dominic Guard]]: Michael Fitzhubert
* [[John Jarratt|John Jarrett]]: Albert Crundall
|doppiatori italiani =
* [[Dhia Cristiani]]: Mrs. Appleyard
* [[Rosetta Calavetta]]: Miss McCraw
* [[Vittoria Febbi]]: M.lle De Poitiers
* [[Fiorella Betti]]: Miss Lumley
* [[Gianni Marzocchi]]: Tom
* [[Germana Dominici]]: Minnie
* [[Serena Verdirosi]]: Miranda
* [[Silvia Tognoloni]]: Irma
* [[Simona Izzo]]: Marion
* [[Emanuela Rossi]]: Sara
* [[Isabella Pasanisi]]: Rosamund
* [[Manlio De Angelis]]: Sgt. Bumpher
* [[Corrado Gaipa]]: Ben Hussey
* [[Giorgio Piazza]]: Doc. McKenzie
* [[Roberto Chevalier]]: Michael Fitzhubert
* [[Piero Tiberi]]: Albert Crundall
* [[Gianfranco Bellini]]: Cittadino
* [[Sergio Matteucci]]: Voce narrante
}}
'''''Picnic ad Hanging Rock''''', film del 1975, regia di [[Peter Weir]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
Sabato 14 febbraio dell'anno 1900 un gruppo di allieve del collegio Appleyard andò in picnic ad Hanging Rock, località australiana nello stato del Victoria. Di ciò che accadde allora, questo film è il resoconto. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Frasi==
{{cronologico}}
*La vita è un sogno, nient'altro che un sogno. Il sogno di un sogno. ('''Miranda''') {{NDR|voce fuori campo}}
*''San Valentino, giorno assai lieto, | in amore non vuole segreto. | Quindi io ti invio questo biglietto | a rivelarti tutto il mio affetto.'' ('''Studentessa''') {{NDR|leggendo una [[poesie dai film|poesia]] di San Valentino}}
*''Tu che con me l'avara tanto fai | di bei sorrisi e di dolci parole | e che da me lontana te ne stai | persino quando rimaniamo sole, | più non m'inganni idolo mio. | Ben so che m'ami e così ti amo anch'io.'' ('''Studentessa''') {{NDR|leggendo una [[poesie dai film|poesia]] di San Valentino}}
*''Vola, vola cavallino e va' su e giù per i verdi prati sotto al cielo blu. | Presto, presto prendi, va', vai su per il sentiero della felicità.'' ('''Miranda''') {{NDR|[[canzoni dai film|cantando]]}}
*E tutto questo lo facciamo per lo strano gusto di esporci a temibili serpenti e formiche insidiose di ogni specie. Davvero stolta è l'umana natura! ('''Miss McCraw''') {{NDR|prima dell'escursione ai piedi del gruppo roccioso dell'Hanging Rock}}
*Tranne per quella gente laggiù potremmo essere le sole creature sulla Terra. ('''Edith''')
*Adesso so che Miranda è un dipinto del [[Sandro Botticelli|Botticelli]]. ('''Mlle. de Poitiers''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Ben Hussey''': Qualcuno di voi sa dirmi che ora è?<br>'''Mlle. de Poitiers''': Ah, Miranda. Il tuo prezioso orologetto?<br>'''Miranda''': No, non lo porto più. Ne detesto il tic tac sopra al cuore.<br>'''Mlle. de Poitiers''': Ah...<br>'''Irma''': Io lo terrei sempre, se me lo regalasse. Persino in bagno.<br>[...]<br>'''Miss McCraw''': Fermo anche il mio... Mai successo prima. Un fenomeno magnetico...
*'''Michael''': Ti sarei grato se non dicessi volgarità.<br>'''Albert''': C'è chi le dice... E chi le pensa.
*'''Marion''': Sapete che Sara scrive poesie di nascosto invece di studiare? E a quanto mi hanno raccontato tutte dedicate a Miranda.<br>'''Miranda''': Sara è orfana.<br>'''Irma''': Mi ricorda un cerbiatto che papà portò a casa una volta. Ne presi tanta cura. Morì lo stesso. Pareva avesse il destino negli occhi.<br>'''Edith''': Il destino? Cosa vuoi dire, Irma?<br>'''Irma''': La morte negli occhi. Anche Sara, poverina, è come se avesse le stesse cose scritte in fondo agli occhi. Molto in fondo.
*'''Marion''': La gente è proprio buffa vista da quassù. Piccole formiche. A volte penso che pochi esseri abbiano uno scopo, ma probabilmente uno scopo esiste per tutti, in disegni misteriosi.<br>'''Miranda''': C'è un tempo e un luogo giusto perché qualsiasi cosa abbia principio e fine... Lassù... {{NDR|guarda la cima della roccia}}
==Citazioni su ''Picnic ad Hanging Rock''==
*Un film fatto quasi interamente da indizi, che ci costringe ad allargare la nostra immaginazione. ([[Vincent Canby]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film drammatici]]
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Baldassarre Peruzzi
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Kwamikagami
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text/x-wiki
[[File:Palazzo Massimo alle Colonne.jpg|thumb|upright=1.2|Baldassarre Peruzzi: Roma, Palazzo Massimo alle Colonne]]
'''Baldassarre Tommaso Peruzzi''' (1481-1536), architetto, pittore e scenografo italiano.
==Citazioni su Baldassarre Peruzzi==
*''Baldassarre Peruzzi'' è, senza {{sic|contradizione}}, una delle maggiori glorie dell'arte Senese. Nell'architettura paragona i migliori della sua età, gareggia con molti nella pittura, e nella prospettiva non ha chi lo agguagli. ([[Gaetano Milanesi]])
*Il capolavoro di Baldassarre Peruzzi, la Farnesina, vario di effetti per il movimento della pianta, la {{sic|moltiplicità}} dei gradi nell'antica base, la fuga dei viali d'arcate nel criptoportico, mantiene ancora le impronte del tardo Quattrocento senese, con la sottigliezza forbita e compassata propria alle opere primitive del Peruzzi, nelle lunghe lesene della fronte, nelle sottili finestre rettangolari, punteggiate in alto dalle finestruole appese come tabelle alle cornici del fregio. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])
*Il Peruzzi sebbene nello esercizio di ambedue le arti {{NDR|della pittura e architettura}} avesse mai sempre goduta molta stima non sapeva però applicare ad esse la conveniente diversità e {{sic|spezialità}} d'{{sic|artificii}}; ond'è che eziandio nelle sue più lodate opere architettoniche si rivelava sempre la mano e l'opera del pittore. ([[Amico Ricci (storico dell'arte)]])
*Le tracce dell'antica educazione senese quasi dispaiono in una tarda opera romana dell'architetto, il palazzo Massimo delle Colonne, rifugiandosi in qualche sagoma di finestra, in qualche trama d'ornato: l'amore del grandioso, della cinquecentesca opulenza, allontana dalle sue origini l'arte di Baldassarre Peruzzi, che, nei primordi, pur riflettendo gli schemi di [[Francesco di Giorgio Martini|Francesco di Giorgio]], ci appare vestita di una armoniosa e fredda compostezza, lontana dallo spirito vivace del celebrato ingegnere-architetto di Siena. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])
*Non può revocarsi in dubbio, che il Peruzzi fosse uno fra gli architetti ed i pittori dei suoi tempi, il cui ingegno splende per una tal quale grandiosità e larghezza di stile. Salvo Michelangelo, non troviamo chi con lui abbia potuto competere; anzi affermiamo francamente che superò l'altro evitando alcune licenze, che al solo Michelangelo potevano perdonarsi per le ragioni altrove discorse. Conservò egli quella purità ed eleganza propria dello stile di transizione, la quale si andò perdendo dai suoi coetanei studiando l'antico, e traducendolo in guisa che quelli che diversamente da lui operarono, aprirono insensibilmente la strada al capriccioso ed al bizzarro che venne in gran voga<ref>Allusione al [[barocco]].</ref>, spenti che furono i maestri, de' quali ora ragioniamo. ([[Amico Ricci (storico dell'arte)]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Peruzzi, Baldassarre}}
[[Categoria:Architetti italiani]]
[[Categoria:Pittori italiani]]
[[Categoria:Scenografi italiani]]
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Spinoziano
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text/x-wiki
[[File:Palazzo Massimo alle Colonne.jpg|thumb|upright=1.2|Baldassarre Peruzzi: Roma, Palazzo Massimo alle Colonne]]
'''Baldassarre Tommaso Peruzzi''' (1481 – 1536), architetto, pittore e scenografo italiano.
==Citazioni su Baldassarre Peruzzi==
*''Baldassarre Peruzzi'' è, senza {{sic|contradizione}}, una delle maggiori glorie dell'arte Senese. Nell'architettura paragona i migliori della sua età, gareggia con molti nella pittura, e nella prospettiva non ha chi lo agguagli. ([[Gaetano Milanesi]])
*Il capolavoro di Baldassarre Peruzzi, la Farnesina, vario di effetti per il movimento della pianta, la {{sic|moltiplicità}} dei gradi nell'antica base, la fuga dei viali d'arcate nel criptoportico, mantiene ancora le impronte del tardo Quattrocento senese, con la sottigliezza forbita e compassata propria alle opere primitive del Peruzzi, nelle lunghe lesene della fronte, nelle sottili finestre rettangolari, punteggiate in alto dalle finestruole appese come tabelle alle cornici del fregio. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])
*Il Peruzzi sebbene nello esercizio di ambedue le arti {{NDR|della pittura e architettura}} avesse mai sempre goduta molta stima non sapeva però applicare ad esse la conveniente diversità e {{sic|spezialità}} d'{{sic|artificii}}; ond'è che eziandio nelle sue più lodate opere architettoniche si rivelava sempre la mano e l'opera del pittore. ([[Amico Ricci (storico dell'arte)]])
*Le tracce dell'antica educazione senese quasi dispaiono in una tarda opera romana dell'architetto, il palazzo Massimo delle Colonne, rifugiandosi in qualche sagoma di finestra, in qualche trama d'ornato: l'amore del grandioso, della cinquecentesca opulenza, allontana dalle sue origini l'arte di Baldassarre Peruzzi, che, nei primordi, pur riflettendo gli schemi di [[Francesco di Giorgio Martini|Francesco di Giorgio]], ci appare vestita di una armoniosa e fredda compostezza, lontana dallo spirito vivace del celebrato ingegnere-architetto di Siena. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])
*Non può revocarsi in dubbio, che il Peruzzi fosse uno fra gli architetti ed i pittori dei suoi tempi, il cui ingegno splende per una tal quale grandiosità e larghezza di stile. Salvo Michelangelo, non troviamo chi con lui abbia potuto competere; anzi affermiamo francamente che superò l'altro evitando alcune licenze, che al solo Michelangelo potevano perdonarsi per le ragioni altrove discorse. Conservò egli quella purità ed eleganza propria dello stile di transizione, la quale si andò perdendo dai suoi coetanei studiando l'antico, e traducendolo in guisa che quelli che diversamente da lui operarono, aprirono insensibilmente la strada al capriccioso ed al bizzarro che venne in gran voga<ref>Allusione al [[barocco]].</ref>, spenti che furono i maestri, de' quali ora ragioniamo. ([[Amico Ricci (storico dell'arte)]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Peruzzi, Baldassarre}}
[[Categoria:Architetti italiani]]
[[Categoria:Pittori italiani]]
[[Categoria:Scenografi italiani]]
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Valentina D'Urbano
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[[File:Durbano.jpg|miniatura|Valentina D'Urbano]]
'''Valentina D'Urbano''' (1985 – vivente), scrittrice e illustratrice italiana.
*L'[[amore]], quello vero, è quello che la gente nasconde.<br />Quello che rende fragili e cattivi, quello che rende meschini. Quello che rende avidi. Disposti a tutto.<br />L'amore è scuro, vischioso, è il sangue che si addensa e chiude i contorni di una cicatrice. (da ''Acquanera'', Longanesi, 2013)
*''Il [[sangue]] si lava, non è quello il problema.<br />Il problema sono le cicatrici, che rimangono e a distanza di anni ti ricordano chi sei e chi avresti potuto essere, e per questo fanno un male pazzesco.'' (da ''Quella vita che ci manca'', Longanesi, 2014)
*Non abbiamo bisogno di una fortezza. I muri non servono a niente quando è da noi stessi che dobbiamo difenderci. (da ''Il rumore dei tuoi passi'', Longanesi, 2012)
*Se hai qualcuno che ti ama, non corri il rischio di morire da solo come un cane. Se hai qualcuno che ti ama, forse ti salvi. (da ''Il rumore dei tuoi passi'')
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori italiani]]
[[Categoria:Illustratori italiani]]
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Carlo del Balzo
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'''Carlo del Balzo''' (1853 – 1908), scrittore, politico e letterato italiano.
==Citazioni di Carlo del Balzo==
*Dopo tanti anni vissuti in [[Napoli]], dopo avervi passato l'adolescenza, a poco a poco, vi ci affezionate con certe [[voci e gridi di venditori napoletani|voci]], con le più simpatiche, con quelle che hanno una certa cadenza graziosa, e le udite con piacere; certe volte, forse, vi lasciano nell'animo un non so che di malinconia, specialmente la sera, in certe ore, come quando passa la cantilena del ''lupinaio'' o del ''maruzzaio'', verso la mezzanotte; ma quasi sempre vi distraggono, vi consolano, vi par di udire la voce di un compagno, di un amico, di uno che soffra e speri come voi.<ref>Da ''Napoli e i napoletani'', opera illustrata da Armenise, Dalbono e Matania, Fratelli Treves, Editori, Milano, 1885, [https://archive.org/details/napolieinapoleta00delb/page/12 p. 12].</ref>
*{{NDR|La [[Basilica di Santa Restituta]]}} Questa cappella è la più antica fra le cappelle della cattedrale. Essa fu fondata sulle rovine del tempio d'Apollo, da Costantino, nella prima metà del quarto secolo, ed esisteva già, come basilica, da circa quattro secoli, quando il vescovo Stefano, sulle vicinissime rovine del tempio di Nettuno, erigeva la cappella di Santa Stefania che, allargandosi a poco a poco, doveva diventare la cattedrale che ora si vede.<br>Questo cappellone di Santa Restituta, che contiene otto cappelle laterali, diviso in tre navate da colonne di granito, svelte, antichissime, con eccentricità e bellezze di vari ordini di architettura, con le mura in fondo trasudanti umidità, con la sua veste secolare, ha un' aria di vero misticismo e di un piccolo museo inestimabile, accumulatosi, a poco a poco, attraverso mille vicende. E bene in esso sono tumulati il Mazzocchi, l'Egizio, l'Ignarra, il Bonanno, il Ciampitti, il De Iorio, canonici ai tanti non simili, che tra un salmo e l'altro ricercarono le antiche carte, illustrarono i nostri monumenti, studiarono i nostri costumi, e, con la sapienza latina, corressero i rigori della liturgia. Innamorati delle cose napoletane bene stanno tra dipinti di Silvestro Buono, di Andrea da Salerno, del Curia, e di Luca Giordano, che, nel soffitto, alla brava, con fantasticherie mitologiche, mostra santa Restituta nella barca leggendaria, flagellata dalla tempesta; poderoso affresco che fa contrasto con la lapide al centro del pavimento, dove si veggono, nella loro rigidità ascetica, i ritratti scolpiti di antichi canonici, ivi sepolti.<ref>Da ''Napoli e i napoletani'', [https://archive.org/details/napolieinapoleta00delb/page/274/mode/2up? p. 275].</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:del Balzo, Carlo}}
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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text/x-wiki
'''Carlo del Balzo''' (1853 – 1908), scrittore, politico e letterato italiano.
==Citazioni di Carlo del Balzo==
*Dopo tanti anni vissuti in [[Napoli]], dopo avervi passato l'adolescenza, a poco a poco, vi ci affezionate con certe [[voci e gridi di venditori napoletani|voci]], con le più simpatiche, con quelle che hanno una certa cadenza graziosa, e le udite con piacere; certe volte, forse, vi lasciano nell'animo un non so che di malinconia, specialmente la sera, in certe ore, come quando passa la cantilena del ''lupinaio'' o del ''maruzzaio'', verso la mezzanotte; ma quasi sempre vi distraggono, vi consolano, vi par di udire la voce di un compagno, di un amico, di uno che soffra e speri come voi.<ref>Da ''Napoli e i napoletani'', opera illustrata da Armenise, Dalbono e Matania, Fratelli Treves, Editori, Milano, 1885, [https://archive.org/details/napolieinapoleta00delb/page/12 p. 12].</ref>
*{{NDR|La [[Basilica di Santa Restituta]]}} Questa cappella è la più antica fra le cappelle della cattedrale. Essa fu fondata sulle rovine del tempio d'Apollo, da [[Costantino I|Costantino]], nella prima metà del quarto secolo, ed esisteva già, come basilica, da circa quattro secoli, quando il vescovo Stefano, sulle vicinissime rovine del tempio di Nettuno, erigeva la cappella di Santa Stefania che, allargandosi a poco a poco, doveva diventare la cattedrale che ora si vede.<br>Questo cappellone di Santa Restituta, che contiene otto cappelle laterali, diviso in tre navate da colonne di granito, svelte, antichissime, con eccentricità e bellezze di vari ordini di architettura, con le mura in fondo trasudanti umidità, con la sua veste secolare, ha un'aria di vero misticismo e di un piccolo museo inestimabile, accumulatosi, a poco a poco, attraverso mille vicende. E bene in esso sono tumulati il Mazzocchi, l'Egizio, l'Ignarra, il Bonanno, il Ciampitti, il De Iorio, canonici ai tanti non simili, che tra un salmo e l'altro ricercarono le antiche carte, illustrarono i nostri monumenti, studiarono i nostri costumi, e, con la sapienza latina, corressero i rigori della liturgia. Innamorati delle cose napoletane bene stanno tra dipinti di [[Silvestro Buono]], di [[Andrea Sabatini|Andrea da Salerno]], del [[Francesco Curia|Curia]], e di [[Luca Giordano]], che, nel soffitto, alla brava, con fantasticherie mitologiche, mostra [[Restituta d'Africa|santa Restituta]] nella barca leggendaria, flagellata dalla tempesta; poderoso affresco che fa contrasto con la lapide al centro del pavimento, dove si veggono, nella loro rigidità ascetica, i ritratti scolpiti di antichi canonici, ivi sepolti.<ref>Da ''Napoli e i napoletani'', [https://archive.org/details/napolieinapoleta00delb/page/274/mode/2up? p. 275].</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:del Balzo, Carlo}}
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Quartieri Spagnoli
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2022-08-14T21:49:04Z
Sun-crops
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:(Explored) Laundry day in Naples (6018066134).jpg|thumb|Quartieri Spagnoli]]
Citazioni sui '''Quartieri Spagnoli'''.
*Dietro il silenzio, sono in agguato il mormorio e il rumore, cioè la protesta, come dietro il troppo rumore è in agguato il silenzio, cioè la paura e la rimozione. Mentre la riflessione sulla propria condizione umana e sul modo giusto di superarne i limiti sono negati. Ora, oltre questo stordente rumore dei Quartieri, vedo manifestarsi inconsapevole e sordo dolore. Le mamme spingono i carrozzini con i lattanti, destreggiandosi<ref>Nella fonte: "sestreggiandosi", refuso.</ref>disinvolte, come se fosse naturale, fra motorini e auto, sempre attente a lasciare loro libera la strada, mai pronte a protestare. Ma loro sanno, rassegnandovisi, che cosa respirano i loro bambini. Oppure stendono il loro bucato, come io stessa, chi al livello della strada, chi più sopra, apparentemente indifferenti alla polvere e ai veleni che escono dai tubi di scappamento, di cui sono impregnati. Quando vedo questi lattanti, queste giovani mamme, i canarini appesi accanto alle finestre, le verdure e i frutti, offerti quasi più all'occhio che al nutrimento, penso che tutte queste creature soffrano. Poi, in pochi minuti a piedi arrivi a [[Via Toledo|via Roma]], davanti alla [[Galleria Umberto I|Galleria]], e un po' più avanti, dinanzi ai giardini del Palazzo Reale, finalmente aperti al pubblico e gratis. E mi chiedo perché sono così poche le donne dei Quartieri che vi conducono i propri bambini. Come se questi giardini fossero a chilometri e chilometri di distanza o come se non osassero invadere una zona tabù, da sempre loro preclusa. Come vedi, nonostante i tanti cambiamenti positivi, da noi come da voi il [[Muro di Berlino|muro]] non è ancora caduto. ([[Fabrizia Ramondino]])
*I "Quartieri", a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i "Quartieri" per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. (Giuseppe Marotta)
*{{NDR|I Quartieri Spagnoli nell'immediato secondo dopoguerra}} Mercanti di stoffe e di cuoiami, macellai, orefici, cambiavalute e friggitori, e droghieri, che nascosti nelle lunghe e gremite ombre dei vicoli rubano dalle traverse il respiro alla grande arteria vicina. [[Via Toledo|Toledo]] ne è quasi dominata e sembra cedere alla prepotenza commerciale dei Quartieri sorti un tempo per dare alloggio alle milizie spagnole. Altra dominazione; un inquieto ricordo della quale c'è rimasto scolpito nella targa che dà nome alla via<ref>Vico Sergente Maggiore.</ref>dove sorgeva l'abitazione del Sergente Maggiore di un ''Tercio''. ([[Carlo Bernari]])
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Napoli]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Luoghi di Napoli]]
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[[File:(Explored) Laundry day in Naples (6018066134).jpg|thumb|Quartieri Spagnoli]]
Citazioni sui '''Quartieri Spagnoli'''.
*Dietro il silenzio, sono in agguato il mormorio e il rumore, cioè la protesta, come dietro il troppo rumore è in agguato il silenzio, cioè la paura e la rimozione. Mentre la riflessione sulla propria condizione umana e sul modo giusto di superarne i limiti sono negati. Ora, oltre questo stordente rumore dei Quartieri, vedo manifestarsi inconsapevole e sordo dolore. Le mamme spingono i carrozzini con i lattanti, destreggiandosi<ref>Nella fonte: "sestreggiandosi", refuso.</ref>disinvolte, come se fosse naturale, fra motorini e auto, sempre attente a lasciare loro libera la strada, mai pronte a protestare. Ma loro sanno, rassegnandovisi, che cosa respirano i loro bambini. Oppure stendono il loro bucato, come io stessa, chi al livello della strada, chi più sopra, apparentemente indifferenti alla polvere e ai veleni che escono dai tubi di scappamento, di cui sono impregnati. Quando vedo questi lattanti, queste giovani mamme, i canarini appesi accanto alle finestre, le verdure e i frutti, offerti quasi più all'occhio che al nutrimento, penso che tutte queste creature soffrano. Poi, in pochi minuti a piedi arrivi a [[Via Toledo|via Roma]], davanti alla [[Galleria Umberto I|Galleria]], e un po' più avanti, dinanzi ai giardini del Palazzo Reale, finalmente aperti al pubblico e gratis. E mi chiedo perché sono così poche le donne dei Quartieri che vi conducono i propri bambini. Come se questi giardini fossero a chilometri e chilometri di distanza o come se non osassero invadere una zona tabù, da sempre loro preclusa. Come vedi, nonostante i tanti cambiamenti positivi, da noi come da voi il [[Muro di Berlino|muro]] non è ancora caduto. ([[Fabrizia Ramondino]])
*I "Quartieri", a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i "Quartieri" per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. ([[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]])
*{{NDR|I Quartieri Spagnoli nell'immediato secondo dopoguerra}} Mercanti di stoffe e di cuoiami, macellai, orefici, cambiavalute e friggitori, e droghieri, che nascosti nelle lunghe e gremite ombre dei vicoli rubano dalle traverse il respiro alla grande arteria vicina. [[Via Toledo|Toledo]] ne è quasi dominata e sembra cedere alla prepotenza commerciale dei Quartieri sorti un tempo per dare alloggio alle milizie spagnole. Altra dominazione; un inquieto ricordo della quale c'è rimasto scolpito nella targa che dà nome alla via<ref>Vico Sergente Maggiore.</ref>dove sorgeva l'abitazione del Sergente Maggiore di un ''Tercio''. ([[Carlo Bernari]])
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Napoli]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Luoghi di Napoli]]
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== Benvenuto ==
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:11, 2 ott 2019 (CEST)}}
== Re: Levante (cantante) ==
Ciao, le linee guida sono quelle ma questo è un caso particolare e comunque esiste la voce [[oriente]], per esempio, che già di per sé giustifica la presenza della disambigua. Nelle disambigue siamo abbastanza larghi di maniche per la presenza di eventuali wikilink rossi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 22:41, 9 mag 2020 (CEST)
:In queste scelte facciamo praticamente sempre riferimento a Wikipedia.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 23:04, 9 mag 2020 (CEST)
== re: Redirect errati ==
Ah ecco, io vedevo le pagine utente esistenti, ma perché in effetti sono pagine utenti globali di meta, mentre quelle locali non esistono. Mumble mumble, questo complica. Forse si può chiedere loro se preferiscono modificare il redirect come hai fatto tu, o se vogliono provare a creare la pagina utente globale anche per il redirect, cosa ne pensi? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:00, 20 mag 2020 (CEST)
:Io proverei, entrambi gli utenti sono attivi su Wikipedia nei giorni scorsi. Il punto è che compaiono come link blu e "funzionano", quindi è un po' improprio definirli redirect errati, mi sembra un cortocircuito tecnico :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:54, 20 mag 2020 (CEST)
== Selezione nuove ==
{{ping|Ibisco|Gaux|AnjaQantina}} Ciao, ringrazio tutti per il bel lavoro che state svolgendo. Rivedo con grandissimo piacere Ibisco, sto ammirando il notevole e costante lavoro di AnjaQantina e la competenza tecnica di GryffindorD. Forse posso chiedervi una cortesia. Come certo sapete, c'è la possibilità per gli utenti registrati di inserire nella home page, sezione Nuove voci, le voci di nuova creazione. Sarebbe una buona cosa tenerla aggiornata, sto cercando di farlo io e la cosa non mi pesa affatto, ma potrebbe non sempre essermi possibile in futuro, potrei forse essere costretto a volte ad assentarmi. Per questo vi chiedo la cortesia, beninteso se volete e potete, di inserire le nuove voci che create nella sezione suddetta, purché non si tratti di uno stub e la voce sia ben wikificata. Per l'ordine di inserimento si può consultare la pagina [https://it.wikiquote.org/wiki/Speciale:PaginePi%C3%B9Recenti Nuove pagine]. Sempre però se la cosa è vi è gradita e possibile e non crei intralci al lavoro che di solito svolgete. Vi ringrazio in ogni caso. Buon lavoro, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:54, 25 mag 2020 (CEST)
:{{ping|Sun-crops}} Ciao. Va bene, nessun problema. Buon lavoro anche a te :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 17:41, 25 mag 2020 (CEST)
::{{ping|Sun-crops}} OK anche per me! --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 18:04, 25 mag 2020 (CEST)
:::{{ping|Gaux}} Grazie infinite Gaux, grazie infinite GryffindorD. Grazie amici. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:40, 25 mag 2020 (CEST)
::::{{ping|Ibisco|Gaux|Sun-crops}} Certo, assolutamente sì. Ho letto il post di Nemo nella discussione del template, e vi chiedo quale comportamento tenere con gli stub. Mi spiego: diciamo che nel 2010 era stata creata la pagina X, che però aveva solo due citazioni, e quindi era un "abbozzo" di pagina. Oggi, nel 2020, si trova una nuova citazione del signor X, per cui viene tolta l'indicazione stub, e la pagina diventa così completa. È chiaro che non si tratta (oggettivamente) di una *nuova* pagina, visto che era stata creata dieci anni fa, però è solo adesso che la pagina è diventata pienamente "operativa". Ecco, è da tenere in considerazione per le Nuove voci oppure no? --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 16:45, 26 mag 2020 (CEST)<br>PS: e se spostassimo la discussione al Bar?
{{rientro}}. {{ping|Ibisco|Gaux|AnjaQantina}} Grazie infinite anche a te AnjaQantina. Complimenti per il magnifico lavoro che stai svolgendo! Ok per spostare la discussione al bar. Se tutti sono d'accordo come credo, a te l'onore di dare avvio alla discussione. Grazie ancora. Ciao --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:18, 26 mag 2020 (CEST)
== Disambigue ==
Ciao. Solo per la forma, cito da [[w:Aiuto:Disambiguazione]] (ma [[Aiuto:Disambiguazione]] dice più o meno la stessa cosa): va evitato l'utilizzo di parentesi nei titoli di voci per le quali non vi sia (al momento) una concreta necessità di disambiguazione. Il disambiguante tra parentesi può comunque essere posto successivamente, nel caso ciò si renda necessario. Scusa se mi permetto, ma leggendo le discussioni credo che tu abbia frainteso le parole di AssassinsCreed. Lui intendeva che nella scelta del significato nettamente prevalente (per esempio, Levante come vento piuttosto che come cantante) facciamo riferimento a Wikipedia. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 11:06, 10 giu 2020 (CEST)
:{{ping|Dread83}} Ho aperto una discussione al bar e magari evito di effettuare altri spostamenti :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 11:13, 10 giu 2020 (CEST)
== Nadia Toffa ==
Ciao GryffindorD, ci sarebbe la possibilità, a dire il vero la vera e propria necessità di creare la voce Le Iene per regolarizzare l'inserimento della Citazione su [[Nadia Toffa]], poiché le sezioni citazioni su sono soggette alla stessa regola del doppio inserimento previsto per le tematiche. Così com'è ora, sprovvisto della voce principale in cui va pre-inserita la citazione con fonte, l'inserimento di cui sopra è anomalo e sarebbe da annullare. Non mancano voci relative a programmi televisivi, questa non è in sé una novità; ci sarebbe forse solo un quid di incertezza sul fatto che autore della citazione è un "collettivo", credo la redazione o i colleghi di lavoro di Nadia Toffa. In questo personalmente non ravviso nessuna anomalia, ma potrebbe esserci un velo di incertezza. Se vuoi creare la voce subito va benissimo ed io penso che non dovrebbero esserci problemi di sorta, se però prima vuoi sgombrare il terreno da ogni dubbio o incertezza se ne potrebbe parlare al bar e potresti magari iniziare tu stesso la discussione, se vuoi, o altrimenti lo faccio io. Siccome però il creatore della voce Nadia Toffa e della futura voce Le Iene sei tu, hai più cognizioni per discutere efficacemente. Decidi tu, ti ringrazio per la collaborazione all'aggiornamento della Selezione nuove. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:57, 14 giu 2020 (CEST)
:{{ping|Sun-crops}} Ciao, per la voce domani vedo di crearla. Sinceramente non conoscevo la ''regola del doppio inserimento'', come si fa quando la persona non è enciclopedica? Mi dirai ''se la persona non è enciclopedica, non lo è neanche la citazione'', in [https://it.wikiquote.org/wiki/Taylor_Swift questo caso] bisogna togliere la citazione di Andrea Swift? Anche se l'ha detta ad una premiazione enciclopedica, raccontando un aneddoto su un singolo enciclopedico e la fonte che c'è è più che valida? --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 00:11, 15 giu 2020 (CEST)
::Ciao, GryffindorD. Comincio dalla fine. Ho fatto qualche ricerca su Andra Swift di cui so pochissimo e non sembrerebbe di rilevanza enciclopedica. Se però hai motivo di ritenere che lo sia, se cioè esistono ragioni obiettive, solide e argomentabili, si potrebbe creare la voce in wikipedia, anche solo un abbozzo, e vedere se non vengono sollevate obiezioni. Se però queste ragioni fondamentali non ci sono, se la rilevanza consiste nell'essere la madre di Taylor Swift, non ne vale la pena e in più si rischia inutilmente un annullamento, cioè di lavorare a vuoto. In questo caso la citazione deve essere rimossa. Per la regola del doppio inserimento: la citazione deve essere inserita prima nella voce dell'autore con fonte, solo dopo aver fatto questo può essere reinserita nella voce tematica o in citazioni su con il solo nome dell'autore ed il wikilink di rinvio alla voce biografica dove si può leggere la citazione e la fonte. Procedura molto semplice, ma indispensabile per la validità di questo tipo di inserimenti. Ti saluto. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:56, 15 giu 2020 (CEST)
:::Ciao GryffindorD. Per Le Iene grazie al tuo tempestivo intervento siamo a posto. Resterebbe ancora quella citazione non enciclopedica nella voce [[Taylor Swift]] da rimuovere. Se per te questa citazione è importante e vuoi comunque conservarla potresti creare nella tua pagina utente una sezione di citazioni preferite e magari inserirla lì insieme ad altre. Creed, per esempio, ha una bellissima pagina di citazioni preferite [https://it.wikiquote.org/wiki/Utente:AssassinsCreed/Citazionipreferite]. Ciao, grazie. Buon lavoro. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:42, 16 giu 2020 (CEST)
::::{{ping|Sun-crops}} secondo me la citazione è enciclopedica, è la persona a non esserlo il che si scontra con la ''regola del doppio inserimento'', ad essere sincero toglierla mi sembra una burocrazia ma fa niente, [[Speciale:Diff/1075529|fatto]]. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 17:49, 16 giu 2020 (CEST)
{{rientro}} Ciao, se pensi che l'autore sia enciclopedico, perché non discuterne al bar? Non credo di essere un burocrate nel senso brežneviano del termine. Regina nel determinare i criteri di enciclopedicità è wikipedia. Se un autore è enciclopedico per wikipedia, lo è in automatico qui; i criteri sono quelli di wikipedia. Per questo avevo suggerito di creare la voce prima in wikipedia ed immediatamente dopo qui e stare a vedere. Per quanto ne posso sapere io di Andra Swift, non penso che passarebbe il filtro wikipediano, ma potrei sbagliarmi. Per quanto riguarda le "norme" che regolano gli inserimenti, io sono soggetto come tutti alle stesse regole stabilite da anni dalla comunità, non sono un legislatore o un occhiuto funzionario. Chiunque avrebbe potuto rilevare l'anomalia di quell'inserimento come di qualsiasi altro, chiunque può fare patrolling. Ciò detto, le regole di wikiquote non sono dogmi, se ne può proporre la revisione, ma attraverso una discussione aperta a tutti gli utenti e dopo votazione. Per quanto concerne il criterio del doppio inserimento, in vigore già anni prima che io iniziassi a collaborare, quindi antico e collaudatissimo, esso ha una logica convincente: non avrebbe molto senso inserire una citazione in una voce in certo senso "derivata", come una tematica o in una sezione citazioni su, senza avere questa citazione nella voce dell'autore. Per esempio in [[Appennini]] c'è una citazione di Goethe. Senza il doppio inserimento, in questa citazione si imbatterebbe, diciamo per caso, chi legge la voce Appennino, ma non la troverebbe mai chi legge direttamente la voce principale (biografica) [[Viaggio in Italia (saggio)]] da cui deriva l'inserimento, questa asimmetria piuttosto paradossale, se elevata a regola, comporterebbe la frammentazione e la dispersione aleatoria delle citazioni di uno stesso autore su un numero anche enorme di voci, il che mi sembra francamente illogico e paradossale; per questo non ho mai trovato difficile conformarmi a questa norma, mi è sempre sembrato anzi del tutto ovvio che si debba fare così. Poniamo che Andra Swift sia di rilevanza enciclopedica. Se non ci fosse una voce biografica su questo autore in cui sono raccolte le sue citazioni su diversi argomenti, queste si dileguerebbero frammentate e disperse in una nebulosa di voci e sezioni tematiche, quindi in un mosaico potenzialmente infinito di cui non si vedrebbe mai la figura intera. In questo modo l'autore sarebbe in pratica, de facto, nella percezione dissolto. A me francamente non sembra né logico né auspicabile. Detto questo: se pensi del tutto legittimamente che questo autore abbia rilevanza enciclopedica è tuo diritto aprire la discussione al bar, spiegando le ragioni per cui l'autore (non la singola citazione, non è mai questione di una particolare citazione se non per la significatività della stessa) lo è, ma in questo caso andrebbe creata prima di tutto la voce biografica. Ti saluto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:47, 16 giu 2020 (CEST)
:{{ping|Sun-crops}} Sia chiaro, il mio commento non era accusatorio verso di te, ci mancherebbe :D Come ho già detto, io stesso reputo il soggetto (Andrea Swift) non enciclopedico ma reputo enciclopedica la citazione. Tutto qui. Magari se mi va apro una discussione al bar ma davvero non era nulla verso di te o il tuo operato, anzi grazie :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 20:20, 16 giu 2020 (CEST)
::Ma questo lo avevo capito benissimo, GryffindorD. Tu sei un ottimo collaboratore, sotto ogni punto di vista. Su questo non ho il minimo dubbio, magari fossero tutti così. Ciao, buona serata, grazie per il bel lavoro :) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:27, 16 giu 2020 (CEST)
== Utente problematico ==
Ciao! Ogni contributo dell'[[Speciale:Contributi/2001:B07:644E:FDC2:DD5:80D8:FF6C:3E41|2001:B07:644E:FDC2:DD5:80D8:FF6C:3E41]] non immediatamente verificabile è da eliminare, senza concedere il beneficio del dubbio. Questo per il ripetuto inserimento di false voci. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 12:40, 22 giu 2020 (CEST)
:{{ping|Dread83}} Capito, grazie. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 12:51, 22 giu 2020 (CEST)
== Tom Stafford ==
Ciao, non ho cancellato per scortesia, ma l'errore o il falso è evidente. Me ne sono accorto con un po' di ritardo. Ho ripristinato comunque la voce per consentire a tutti di valutare. Ti saluto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:57, 10 ago 2020 (CEST)
== Cancellazioni immediate ==
Ciao, meriti davvero un elogio per il patrolling che fai, continua così per diventare il prossimo candidato all'adminiship {{ok}}. Una piccolezza: quando usi il {{tl|cancella}} è meglio se scrivi un breve commento (tipo "categoria vuota", "nessuna citazione" ecc.) perché su Wikiquote il numero non è preso automaticamente dal template (magari il template andrebbe aggiornato) e comunque i criteri sono diversi rispetto a Wikipedia, vedi in cima alla pagina [[Wikiquote:Pagine da cancellare]] (ma forse lo sai già). Buon lavoro! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:09, 14 ago 2020 (CEST)
== Cita web ==
Ciao, grazie per aver sistemato il link in [[Umberto Veronesi]], ottimo lavoro. Tieni presente, nel caso tu non lo sappia già, che il {{tl|cita web}} su Wikiquote è deprecato, l'ultima discussione [[Wikiquote:Bar#Perché non usiamo i template per le fonti?|qui]]. Nel caso di quell'articolo c'è il problema che non sappiamo la data dell'articolo, ma solo quella della versione archiviata... Normalmente sennò andrebbe messa solo la data originale dell'articolo, anche se il link è d'archivio. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:21, 17 ago 2020 (CEST)
:{{ping|Spinoziano}} Va bene, allora metterò solo il link dell'archivio. Grazie e ciao :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 11:29, 17 ago 2020 (CEST)
== [[Giulio Berruti]] ==
Ciao GryffindorD, grazie per i contributi e per l'importante lavoro di patrolling che stai facendo. Ti scrivo perché vorrei comprendere l'indicazione Vanityfair al posto di Vanityfair.it, in genere inseriamo l'indirizzo web del sito. C'è una miriade di voci create da utenti esperti in cui la stessa fonte è indicata come Vanityfair.it, per esempio [[Vanessa Paradis]] creata da Kky e nella quale è intervenuto Creed o [[Elle Macpherson]] o [[Gianni Minà]] che ha creato Creed. C'è una miriade di pagine che riportano Vanityfair.it. Chiedo per capire, forse qualcosa mi sfugge. Ciao, grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:58, 29 ago 2020 (CEST) P. S. Ho dato una rapida scorsa anche in wikipedia ed è lo stesso, tantissime voci riportano vanityfair.it. Ciao. Buon lavoro. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:11, 29 ago 2020 (CEST)
:Ciao, avevo lasciato Vanity Fair perché pensavo fosse una tua preferenza grafica [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Giulio_Berruti&oldid=1094804] rispetto al vanityfair.it che avevo inserito io in prima battuta [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Giulio_Berruti&oldid=1094803] secondo il criterio in uso. Però ora resta Vanity Fair o inseriamo, come si fa, vanityfair.it o, come anche ho letto, Vanityfair.it? Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:51, 29 ago 2020 (CEST)
::Ciao, non sono molto convinto, ma rispetto la tua preferenza. Ho rimesso Vanity Fair, magari altri collaboratori daranno un'occhiata, forse Spinoziano. E come si sa: "Spinotiano locuto, quaestio soluta" :-) Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:10, 29 ago 2020 (CEST)
:::{{ping|Sun-crops}}, per quel che ricordo eravamo rimasti che per le fonti web riportiamo il nome del sito minuscolo e in corsivo, in questo caso ''vanityfair.it''. È la stessa forma che compare in automatico su Wikipedia se si usa il cita web senza compilare i parametri sito o editore. Se avete ancora dubbi scrivete al bar :-) Buona domenica a entrambi,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:17, 30 ago 2020 (CEST)
::::Ad essere sincero non mi ero mai posto il ''problema'', su Wikipedia qualche volta mi capita di compilare il cita web con il nome del sito, in questo caso ''Vanity Fair'' e il più delle volte invece non metto proprio il parametro e viene messo in automatico il dominio. Ammetto che non sapevo che qui ci fosse una preferenza, perciò lo terrò a mente. {{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Vi ringrazio sempre per la gentilezza e la pazienza :D e colgo anche l'occasione per scusarmi con Sun-crops, ho notato in seguito che lui aveva messo in un modo e io [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Giulio_Berruti&oldid=1094804 ho modificato] in un altro, in verità c'era stato un conflitto di modifiche e avevo fatto copia e incolla non accorgendomi di quel dettaglio. Vi saluto e vi auguro buona domenica :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 13:20, 30 ago 2020 (CEST)
== [[The Vad Vuc]] ==
Ciao, GryffindorD, complimenti per il lavoro che stai svolgendo. Devo chiederti una cortesia: mi sembra di capire che sei espertissimo, fra tante altre cose, anche di voci relative a musicisti. Potresti dare un'occhiata, per favore, alla voce in oggetto. C'è un problema di fonti, mi sembra. Grazie. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:43, 6 set 2020 (CEST)
:{{ping|Sun-crops}} Grazie :D e ho sistemato la voce. Ciao. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 22:01, 6 set 2020 (CEST)
::Muito, muito, muito obrigado GryffindorD, veramente grazie infinite. Obrigadinho very much! Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:23, 6 set 2020 (CEST)
== [[Koito]], pseudonimo di Gabriel Cardoni ==
Ciao, GryffindorD, ancora grazie di tutto. Ho bisogno ancora del tuo aiuto: ti risulta che questo cantante sia famoso? O si tratta, come a me sembra, di una pagina autopromozionale? Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:37, 7 set 2020 (CEST)
:Ok, sei grande. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:38, 7 set 2020 (CEST)
::{{ping|Sun-crops}} Grazie a te! :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 23:44, 7 set 2020 (CEST)
:::Già ho scritto anche all’altro utente non si tratta assolutamente di una pagina autopromozionale con fini di promozione erano citazioni di testi di Koito (cantante) attivo dal 2008 su internet si possono trovare diversi articoli e diversi testi, quindi mi auguro di ricevere una risposta e una ripubblicazione della pagina. Grazie [[Utente:Sidvicious86|Sidvicious86]] ([[Discussioni utente:Sidvicious86|scrivimi]]) 00:11, 8 set 2020 (CEST)
::::{{ping|Sidvicious86}} se l'artista è enciclopedico su Wikipedia lo è anche qui e da quel che ho visto non lo è, la voce è stata cancellata 6 volte su Wikipedia ([[w:Koito]]). Leggi [[w:Aiuto:Criteri di enciclopedicità/Gruppi e artisti musicali]]. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 00:21, 8 set 2020 (CEST)
== Interwiki ==
Grazie per il consiglio/suggerimento [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussioni_utente:Cris77#Interwiki qui]. Vedrò di non dimenticare. --[[Utente:Cris77|Cris77]] ([[Discussioni utente:Cris77|scrivimi]]) 20:40, 15 set 2020 (CEST)
== Re: Harry Potter ==
Ok, lo cancello, in realtà ci sono anche template molto usati senza spaziatura, es. [[Template:FictionTV]] (così anche su Wikipedia), quindi la spaziatura assente forse può agevolare la ricerca, ad es. su en.wiki hanno lasciato il redirect [[w:en:Template:Harrypotter]], ma se la spaziatura assente è una cattiva abitudine che si vuole superare capisco anche che questi redirect abbia senso cancellarli sul nascere :-)-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:08, 10 ott 2020 (CEST)
== She Said ==
Ciao, grazie per contribuire a She Said :-) ho solo dei dubbi su [[Sheryl Swoopes]] e [[Donna Orender]]: quella di Orender è decontestualizzata e non si capisce a cosa si riferisca, e poi è abbastanza "normale", niente di particolare (è una grande giocatore, vorremmo fosse felice). Inoltre quello della Swoopes mi sembra di capire che fosse un coming out, non un outing. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:21, 10 nov 2020 (CET)
:{{ping|Superchilum}} sull'outing/coming out errore mio. Anche sulla citazione, pensandoci su, ti do ragione non è ''niente di particolare''. Se per te va bene io correggo e tolgo la citazione in Sheryl Swoopes e tu puoi cancellare la voce Donna Orender. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 16:42, 10 nov 2020 (CET)
::Ok :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:48, 10 nov 2020 (CET)
== Categorie ==
{{ping|Camelia.boban}} Ciao, GryffindorD. Nessunissimo disturbo, è sempre un piacere parlare con te. Questo errore di inserire categorie in rosso, cioè non ancora esistenti, l'ho commesso in passato diverse volte senza rendermene conto, finché a suo tempo mi è stato fatto notare, con una sorta di amichevole tiratina d'orecchi, da un [[Utente:Superchilum|amministratore]] che questo non deve essere fatto. E lo trovo giusto. Perché, pensandoci bene, che senso ha inserire categorie inesistenti? Meglio prima crearle, no? Non so se sono riuscito a rispondere bene alla tua domanda, se è necessario saperne di più, si potrebbero chiedere ulteriori dettagli a Superchilum, espertissimo in queste cose. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:51, 19 nov 2020 (CET)
:Penso sia un po' l'abitudine di lavoro che uno ha anche negli altri progetti wiki. Mi succede spesso di fare così in WP senza problemi, e subito dopo creare la categoria. In fondo, se una voce rimane 10 minuti con una cat rossa non succede nulla. Ma se voi dite che avete questa regola qui e si deve fare così, così si farà ;-).
::{{ping|Camelia.boban|Superchilum}} Ciao, Camelia. Lo so che non pensi questo di me, dico solo però che non sono una persona fiscale. Se è una questione di pochi minuti che problema c'é? Se ho eliminato la categoria, questo va sempre nel senso di trasmettere agli utenti quello che so, oltre a mettere "in regola", per così dire, la voce creata; cosa che è a tutto vantaggio dell'utente. Ora, può darsi che utenti molto tecnici non siano soddisfatti di questa risposta. Ho quindi pensato di menzionare Superchilum, che credo confermerà e forse amplierà quanto ho scritto. Saluti. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:10, 19 nov 2020 (CET) P. S. {{small|Al tuo precedente messaggio mancherebbe la firma.}} Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:10, 19 nov 2020 (CET)
:::Nessuno problema, non penso davvero che qualcuno sia fiscale se spiega una regola. E va benissimo, farò così. Scusa, sono con il cellulare, mi è sfuggita la firma. --[[Utente:Camelia.boban|Camelia.boban]] ([[Discussioni utente:Camelia.boban|scrivimi]]) 19:33, 19 nov 2020 (CET)
::::{{ping|Camelia.boban|Sun-crops}} sull'evitare le categorie rosse, dipende ovviamente dal tipo di categorie :-) mentre su Wikipedia il template Bio aggiunge automaticamente le categorie professione+nazionalità, e quindi è necessario creare una categoria anche se ha una sola voce dentro, qui possiamo comportarci con le categorie di questo tipo nello stesso modo in cui ci comportiamo con tutte le categorie: si creano se servono, ovvero se hanno almeno 2-3 elementi. Una categoria per una sola voce in genere è da evitare, invece di "Calciatori angolani" può stare in "Calciatori" e "Angolani", e poi quando compariranno nuove voci di calciatori angolani, la categoria avrà una sua utilità :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 21:14, 20 nov 2020 (CET)
{{rientro}} {{ping|Superchilum}} Grazie Superchilum, come c'era da aspettarsi hai arricchito la discussione di ulteriori elementi che sono utilissimi anche a me; imparo anche io. La questione che si poneva era: posso non ''creare'', ma ''inserire'' in una voce una categoria che non esiste ancora e lasciarla così, "in rosso"? Direi proprio di no. O non è più così? Io direi che è ancora così. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:40, 20 nov 2020 (CET) Approfitto dell'occasione: che roba è questa, Superchilum? [[Utente:KayleighMonckton]]. Da poco un global sysop ha annullato una pagina simile. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:44, 20 nov 2020 (CET)
:{{ping|Sun-crops}} una categoria in rosso non va bene, ovviamente: o si crea o si modifica in una già esistente. Ovviamente se è stata aggiunta da pochi minuti si può tranquillamente lasciare il tempo all'utente di crearla o modificarla. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 21:51, 20 nov 2020 (CET) p.s.: per l'altra domanda ti rispondo in privato perché qui siamo "in casa d'altri" e voglio rimanere in topic :-)
::Mi scuso allora con GryffindorD. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:52, 20 nov 2020 (CET)P. S. Mi scuso, voglio dire, per l'invasione di domicilio :-). --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:56, 20 nov 2020 (CET)
{{rientro}}{{ping|Superchilum}} ciao e scusa se rispondo solo ora :) sinceramente non sono molto d'accordo sul creare la categoria ''se hanno almeno 2-3 elementi''. Ho creato in passato categorie con una sola voce pensando di fare una cosa buona, anche perché qui non ci sono molti ''utenti sporchi'' e quando creo una categoria con anche solo una voce dentro penso che se la ritrova già creata un utente in futuro che magari non sa neanche come crearla la categoria o non gli interessa farlo. Come ad esempio [[:Categoria:Politici estoni]], che qui ha solo una voce ma su Wikipedia ne ha 61 quindi potrebbero essere create altre voci da inserire in questa categoria. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 12:15, 27 nov 2020 (CET)
:E' che l'eccessiva frammentazione poi diventa una difficoltà. Se io ho una chiave inglese, un cacciavite e un martello, li posso tenere in una cassetta sola, e diventa scomodo dover avere tre cassette diverse; avendo 10 chiavi inglesi, 10 cacciaviti e 10 martelli sicuramente è più pratico e comodo averceli raggruppati tra di loro ma separati dagli altri :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:06, 27 nov 2020 (CET)
::{{ping|Superchilum}}, io però ricordo che qualche anno fa avevamo convenuto al bar (adesso però ho qualche difficoltà a trovare la discussione) che una categoria si può creare anche con una sola voce, l'importante è che sia pertinente (es. una sola persona in Politici estoni, purché sia uno enciclopedico proprio come politico estone). Penso quindi che il tuo discorso sia ragionevole ma che anche GryffindorD abbia ragione...-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:39, 27 nov 2020 (CET)
::Ah, ecco, la discussione che ricordavo è [https://it.wikiquote.org/wiki/Wikiquote:Bar/Archivio_2013-01--04#Numero_minimo_di_voci_per_creare_una_categoria questa]. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:00, 27 nov 2020 (CET)
:::{{ping|Spinoziano}} non conoscevo (o non ricordavo) quella discussione... mmh mumble... non sono convintissimo, per i motivi detti prima, però prendo atto. Capisco categorie per nazionalità (es. "Politici estoni"), ma ad esempio eviterei di creare categorie di argomenti anche se c'è una sola voce, per dire... --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:29, 1 dic 2020 (CET)
== Sfid ==
Ciao, il template {{tl|sfid}} è nato per spostare in discussione le vecchie citazioni senza fonte che furono inserite quando su Wikiquote non era ancora obbligatorio citare le fonti (mooolto tempo fa), le nuove citazioni senza fonte vanno semplicemente rimosse :-) -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:46, 3 dic 2020 (CET)
:{{ping|Spinoziano}} Ah ok! Non l'avevo capito, grazie :D --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 18:19, 3 dic 2020 (CET)
== [[Oliver Platt]] ==
Ciao, grazie per avere sistemato. Ma tu riesci ad accedere alla fonte? Io ottengo: 451: Unavailable due to legal reasons. Come mai? Grazie. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:56, 27 dic 2020 (CET)
== Consigliere ==
Ciao, grazie per aver creato [https://www.wikidata.org/wiki/Q104535810 questa] proprietà, io ci stavo riflettendo sopra e sono in dubbio se sia il caso di unire a [https://www.wikidata.org/wiki/Q56289743 questa], segnalo anche a {{ping|Superchilum}} che è esperto di queste distinzioni...-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:59, 4 gen 2021 (CET)
:{{ping|Spinoziano}} Ciao, ad essere sincero non avevo visto il secondo elemento, e infatti credo sia meglio collegare la voce a quello. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 17:36, 4 gen 2021 (CET)
::Concordo con te e con {{ping|Spinoziano}}, si può collegare alla seconda; la distinzione tra chi genericamente dà consigli e chi lo fa per professione mi sembra troppo labile. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 18:00, 4 gen 2021 (CET)
== Coro di Harry Potter ==
Ciao, [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Cori_da_stadio_dai_libri&curid=124931&diff=1121988&oldid=1054773 qui] ho annullato a istinto, ma dato che tu sei esperto in materia, hai per caso il libro per controllare? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 11:02, 10 gen 2021 (CET)
:{{ping|Spinoziano}} Ciao, ho controllato e dato anche una sistemata :) --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 12:22, 10 gen 2021 (CET)
== Candidatura ==
Ciao, ti ho candidato in [[Wikiquote:Amministratori/Candidati]]. Puoi rispondere che accetti (se vuoi accettare {{smile}}) e rispondere alle domande, poi se non giungeranno serie obiezioni aprirò la votazione entro un paio di giorni. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 11:37, 12 gen 2021 (CET)
:Sei stato eletto, rallegramenti! Ti ho assegnato le funzioni aggiuntive, all'inizio cerca di usarle con prudenza e per ogni dubbio sentiti libero di chiedere ai tuoi "fratelli maggiori". Con l'occasione rivolgo un caloroso ringraziamento a {{ping|Sun-crops}} per essere stato in tutto il 2020 un faro luminoso di integrità a sostegno dei nuovi virgulti della Comunità: senza di lui non saremmo mai riusciti a sfornare un nuovo amministratore in così breve tempo né la Comunità pullurerebbe di tante altre giovani leve addestrate al meglio. Ne è emblematico il fatto che nel 2021, probabilmente, supereremo in numero di voci la Wikiquote inglese. Ad maiora! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:30, 27 gen 2021 (CET)
::{{ping|Spinoziano}} Grazie infinite per le belle cose che scrivi, come sempre sei molto molto generoso. Un ringraziamento anche ai tanti validi utenti che contribuiscono in maniera significativa al successo di wikiquote e che avranno ora in GryffindorD un ulteriore punto di riferimento, a lui le mie congratulazioni per la meritata nomina. Concludo anche io formulando lo stesso augurio: Ad majora! --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:44, 27 gen 2021 (CET)
== [[Taylor Swift]] ==
Ciao, ci sono varie note singole e multiple che hanno come contenuto "Testo di Taylor Swift, Max Martin e Shellback" ma andrebbero tutte unite sotto un unico ref name. Anche se sono in sezioni diverse, è più comodo che le note con un medesimo contenuto abbiano un unico ref name. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:08, 12 gen 2021 (CET)
:{{ping|Spinoziano}} Fatto e grazie anche per le altre correzioni. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 18:40, 12 gen 2021 (CET)
==Pagine di discussione==
Ciao. Mi sbaglio io o alle discussioni non rispondi nella ''talk'' dell'interlocutore?<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 19:55, 12 gen 2021 (CET)
:{{ping|DonatoD}} Ciao. Sì, il più delle volte mi capita di rispondere qui, pingando ovviamente l'utente. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style="color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 20:24, 12 gen 2021 (CET)
::Non va bene così, perché l'interlocutore non serba la tua risposta nella propria ''talk''. Inoltre mi sembra anche scorretto perché è come se a una domanda tu rispondessi "vieni qui a prenderti la risposta". Se vuoi, puoi copiare la risposta nella tua ''talk'' ma è buona norma rispondere in quella dell'interlocutore. Del resto qui facciamo tutti così.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 20:39, 12 gen 2021 (CET)
:::Ma qui non siamo su Wikipedia. Poi ti ho spiegato perché è buona norma rispondere nella altrui ''talk'': non è perché ''qui si fa così'', ma ''qui si fa così'' perché ''eccetera''.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 21:42, 12 gen 2021 (CET)
::::Mi aggiungo per dire che nell'anno passato anch'io almeno un paio di volte ho riposto direttamente nella mia talk pingando l'utente, è che su Wikipedia ma ancor più su altri progetti è di moda fare così da quando esistono i ping e la cosa è contagiosa, però [[Utente:DonatoD|Donato]] ha ragione sul fatto che su Wikiquote sarebbe meglio restare uniformi per evitare il caos, almeno tra noi utenti abituali, poi nel caso se ne può discutere al bar se altri non sono d'accordo.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:52, 13 gen 2021 (CET)
:::::Non c'è di che. Ah, sul fatto che "per dire che una cosa non va bene (addirittura scorretta) ci dev'essere stata almeno una discussione" in realtà tieni presente che Wikiquote è una piccola comunità e non tutto viene necessariamente codificato; in genere se vecchi volponi come Donato ti dicono che la tradizione è quella ti puoi fidare, poi se la volpe o il gatto non ti convincono puoi sempre obiettare nel merito, o chiedere ad altri, o sperare nel soccorso di altri, ma in genere ti puoi fidare. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 11:12, 13 gen 2021 (CET)
GryffindorD, non ricordo se ci sia stata una discussione in proposito, probabilmente no e questo perché l'uso del ''ping'' è successivo alla normale procedura di rispondere nella ''talk'' del mittente. Nelle pagine di aiuto c'è infatti scritto: "''È buona norma rispondere ai messaggi ricevuti sulla propria pagina di discussione con un nuovo messaggio nella pagina di discussione del mittente''". Il ''ping'' dovrebbe servire per sollecitare altri utenti in una discussione della quale non sono parti in causa o che potrebbero non aver letto.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 19:57, 13 gen 2021 (CET)
== Re: Pagine principale ==
Sì certo :-) -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 22:36, 16 gen 2021 (CET)
== Pagine di disambiguazione ==
Ciao, attenzione che allineare in tutto le pagine di disambiguazione a Wikipedia non è sempre corretto, perché voci e scopi di Wikiquote sono leggermente diversi, ad. esempio sarei per annullare le tue modifiche ([https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Uomini_%28disambigua%29&type=revision&diff=1120304&oldid=99731] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Uomo&type=revision&diff=1120307&oldid=1110485]) su "Uomo", dato che era strutturato in maniera più semplice e intuitiva prima. Anche aggiunte in massa come [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Giuda_%28disambigua%29&type=revision&diff=1120471&oldid=1120467 questa] possono creare più collegamenti inutili che altro, perché ad es. quasi certamente nessuno creerà mai qui le voci sui film del 1911 e del 1917 (che non sono presenti nemmeno su Wikipedia). -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:28, 18 gen 2021 (CET)
:Sì, direi di cancellare la pagina disambigua, e lasciare solo il primo avviso di disambiguazione in [[Uomo]] (per l'altra voce allineerei il titolo a [[Uomo (maschio)]], più chiaro, come su Pedia). Per la disambigua di Giuda, ne ho rimesse alcune che potrei creare in futuro e tolte invece le ultime due (per il personaggio, su Wikiquote o si crea la voce apposita o non si sta a linkare l'opera; nel senso che su Wikiquote c'è più libertà a creare le voci sui personaggi e quindi la voce sull'opera non fa da contenitore per i personaggi). -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 11:11, 18 gen 2021 (CET)
::Sempre relativamente alle disambigue, nella pagina [[Giovanni Targioni]] ho visto che hai sostituito la lineetta enne con il trattino come separazione tra l'anno di nascita e di morte. Hai inoltre eliminato il punto finale di ciascun elemento. Da un veloce esame di altre disambigue, mi sembra che la lineetta enne sia largamente utilizzata. Il punto finale a volte viene messo, altre no. Sei a conoscenza di eventuali regole di formattazione al riguardo? Grazie, --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 16:28, 18 gen 2021 (CET)
:::Se si sarà una discussione, sarò lieto di dare un contributo. Buon lavoro anche a te. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 18:16, 18 gen 2021 (CET)
== Correzioni nelle discussioni ==
Ciao, ti ribadisco che i messaggi a cui ti hanno già risposto non vanno [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Wikiquote:Bar&diff=prev&oldid=1126821 corretti], altrimenti chi legge a distanza di tempo non capisce, basta precisare nella risposta successiva, come difatti hai fatto nello stesso edit. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 11:17, 3 feb 2021 (CET)
:Ma uno può barrare nello stesso messaggio, prima di inviarlo, oppure può barrare dopo averlo inviato e prima che venga letto; se invece barri dopo che è stato letto e dopo che ti è stato risposto proprio su quella cosa diventa un po' confusionario, semplicemente. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 11:28, 3 feb 2021 (CET)
== Miglioramento voce ==
Ciao, La [[Giovanni_Morassutti|voce]] e´stata spostata da Homer che a mio parere ha seguito il buonsenso nel rispetto delle linee guida. Secondo te la miglioriamo se aggiungo altre citazioni sull'arte e ripristino l´immagine dello sketch ?Buona serata--[[Utente:Albertulli|Albertulli]] ([[Discussioni utente:Albertulli|scrivimi]]) 21:02, 3 feb 2021 (CET)
== Categoria stub ==
quando apri la discussione al bar dimmelo :).. --[[Speciale:Contributi/2.226.12.134|2.226.12.134]] ([[User talk:2.226.12.134|msg]]) 12:13, 28 feb 2021 (CET)
:la discussione latita :(.. --[[Speciale:Contributi/2.226.12.134|2.226.12.134]] ([[User talk:2.226.12.134|msg]]) 15:14, 5 mar 2021 (CET)
== Wikipedia edizione straniera ==
Ciao. È "regolare" che una voce rimandi, nella sezione ''Altri progetti'', a un'edizione di Wikipedia in altra lingua quando non c'è in italiano, come in [[Adolphe d'Houdetot#Altri progetti|questo caso]]?--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 20:00, 4 mar 2021 (CET)
:Ricevuto. Grazie.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 20:22, 4 mar 2021 (CET)
== Categoria stub (2) ==
visto che la discussione langue alla grande e che cmq nessuno è stato contrario alla proposta, non che per favore potresti cominciare a creare le categorie sportivi e calciatori? Così comincerei a lavorarci.. --[[Speciale:Contributi/2.226.12.134|2.226.12.134]] ([[User talk:2.226.12.134|msg]]) 15:06, 13 mar 2021 (CET)
:non mi sembra però che ci siano pareri contrari.. --[[Speciale:Contributi/2.226.12.134|2.226.12.134]] ([[User talk:2.226.12.134|msg]]) 10:07, 14 mar 2021 (CET)
== GryffinBot? ==
Ciao Gryffindor, come sai non mi intendo di cose tecniche, ma dato che ti interessi spesso di modifiche che di solito fanno i bot, forse sarebe utile se tu avessi un tuo bot su Wikiquote? Nel caso puoi proporlo in [[Wikiquote:Bot/Autorizzazioni]]... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:35, 29 mar 2021 (CEST)
== Brescia e bresciano ==
"Io sono mezzosangue: mia madre è italiana, il mio babbo giapponese. Perciò fin da piccolina ho imparato due lingue completamente diverse: una con questi suoni molto armonici, melodici, molto fluida, l'italiano; l'altra più dura, austera, con questi suoni gutturali che quasi incutono timore: il bresciano": la fonte è [https://www.bresciaoggi.it/argomenti/spettacoli/a-comedy-central-con-le-mie-lezioni-di-giapponese-1.8274332?refresh_ce questa] e chi lo dice non è enciclopedico, vedi un po' tu se vale la pena creare la voce e metterlo nella voce su Brescia :).. --[[Speciale:Contributi/2.226.12.134|2.226.12.134]] ([[User talk:2.226.12.134|msg]]) 16:05, 11 giu 2021 (CEST) ps: ci vorrebbe davvero uno spazio dove sottporre le frasi prima di inserirle, ci si eviterebbe tra l'altro una marea di lavoro sporco e di discussioni..
== Riparazione "Template Cita Web" ==
Ciao GryffindorD! Mi ricordo del tuo parere in merito alla questione dei template su Wikiquote.[https://it.wikiquote.org/wiki/Wikiquote:Bar/Archivio_2020-01--05#Perch%C3%A9_non_usiamo_i_template_per_le_fonti?] Volevo informarti che, grazie ad alcuni gentili wikicolleghi, siamo riusciti a far funzionare il "Cita Web" proprio come su Wikipedia. Se noti qualche malfunzionamento, fammelo pure presente, cercherò come posso di intervenire.--[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 12:59, 11 lug 2021 (CEST)
== Problemi in wikidata ==
Ciao, ti scrivo per chiederti un parere tecnico su questo problema di cui l'utente Ibisco mi ha parlato in [[Discussioni utente:Sun-crops#Wikidata]]. Le abbiamo tentate tutte insieme a Spinoziano, ma non si è riusciti a risolvere. Forse tu riesci a capire cosa è successo. Vorresti essere così gentile da aiutare, se puoi, Ibisco a risolvere questo problema? Ti ringrazio in anticipo tantissimo. Buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:40, 19 dic 2021 (CET)
:Grazie infinite. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:46, 19 dic 2021 (CET)
::Perfetto, ho visto lo spostamento e ti sono grato per avere dato una valida mano, speriamo risolutiva. Ciao :). Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:56, 19 dic 2021 (CET)
== How we will see unregistered users ==
<section begin=content/>
Ciao!
Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia.
Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate.
Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento.
Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia.
Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio.
Grazie.
/[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/>
19:17, 4 gen 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 -->
== Template Disambigua ==
Ciao :-) dopo il tuo recente intervento in [[Template:Disambigua]], mi sembra che ci sia troppo spazio dopo il template (cfr. ad es. [[Scopa]], c'è tanto bianco tra il template e i primi significati della disambigua). Si potrebbe ridurre? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:59, 25 giu 2022 (CEST)
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== Cancellazione pagina wikidata ==
Ciao, GryffindorD. Ti scrivo per chiederti una cortesia: questa pagina di wikidata [https://www.wikidata.org/wiki/Q113517505] dovrebbe essere cancellata. Puoi, per favore, farla cancellare? Grazie. Buon Ferragosto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:24, 15 ago 2022 (CEST)
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Daniele Del Giudice
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2022-08-14T14:18:59Z
Ibisco
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Creazione nuova sezione libro con 3 citazioni + inserimento in bibliografia
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text/x-wiki
'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Ibisco
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/* Citazioni */
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'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10)
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10)
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10)
*Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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text/x-wiki
'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
*Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi,
incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7)
*Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8)
*Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8)
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10)
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10)
*Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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2022-08-15T06:16:07Z
Ibisco
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/* Citazioni */
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'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
*Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7)
*Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8)
*Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8)
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10)
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10)
*Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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2022-08-15T07:21:44Z
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/* Citazioni */ + 3
wikitext
text/x-wiki
'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
*Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7)
*Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8)
*Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8)
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10)
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10)
*Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11)
*Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35)
*Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35)
*Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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2022-08-15T07:46:30Z
Ibisco
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text/x-wiki
'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
*Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7)
*Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8)
*Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8)
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10)
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10)
*Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11)
*Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35)
*Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35)
*Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36)
*Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36)
*Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36)
*Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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2022-08-15T11:40:50Z
Ibisco
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wikitext
text/x-wiki
'''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano.
==''Atlante occidentale''==
===[[Incipit]]===
All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas.
===Citazioni===
*La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25)
*«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129)
*Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137)
===[[Explicit]]===
<poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C'è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem>
==''Lo stadio di Wimbledon''==
===[[Incipit]]===
Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto.
===Citazioni===
*Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79)
*La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92)
*Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116)
===[[Explicit]]===
Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino.
==''Orizzonte mobile''==
===Citazioni===
*Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7)
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6)
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6)
*Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7)
*Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8)
*Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8)
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10)
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10)
*Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11)
*Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35)
*Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35)
*Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36)
*Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36)
*Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36)
*Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36)
*La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37)
==''Staccando l'ombra da terra''==
===[[Incipit]]===
Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio?
===Citazioni===
*La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5)
*(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13)
*L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68)
*La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69)
*Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72)
*In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82)
===[[Explicit]]===
Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4
*Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7
*Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3
*Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Doping di Stato in Russia
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Danyele
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[[File:ОКРоссии.JPG|thumb|Quartier generale del Comitato Olimpico Russo a Mosca (2008)]]
Citazioni sul '''doping di Stato in Russia'''.
*La forte decisione dell'Esecutivo<ref>Il riferimento è all'esclusione della Russia dalle Olimpiadi per quattro anni, condannata per recidiva nel falsificare i dati dei controlli antidoping sui suoi atleti.</ref> dimostra la determinazione della Wada ad agire in modo risoluto riguardo alla questione del doping in Russia. Per troppo tempo il [[doping]] russo ha distolto l'attenzione dallo sport pulito e la sfacciata violazione da parte delle autorità russe delle condizioni poste per il reintegro della Rusada, approvate nel settembre 2018, esigeva una risposta forte. Ed è quello che abbiamo fatto oggi. Alla Russia è stato permesso in ogni modo di mettere ordine in casa propria e riunirsi alla comunità internazionale antidoping per il bene dei suoi atleti e dell'integrità dello sport ma ha scelto di continuare a ingannare e negare. Abbiamo così risposto nel modo più duro, proteggendo al contempo i diritti degli atleti russi che possono provare di non essere coinvolti e di non aver beneficiato di queste azioni fraudolente. ([[Craig Reedie]])
*Non vedo accanimento, i russi non riescono a fare chiarezza, hanno un sistema bloccato, gli è stata data anche l'ultima possibilità ma proprio in quel momento hanno commesso l'ultimo reato, distruggendo prove. Non esito a immaginare che in questo momento a Mosca stia tirando un'aria di fallimento di sistema. ... Che sia stata una condanna legittima lo dimostra il comportamento che hanno esibito molti dei ragazzi russi dell'atletica, quelli che gareggiano come indipendenti: non si sentono privati di una bandiera, piuttosto, a quanto mi risulta, la maggior parte di loro si sente in realtà tradita, abbandonata dalla sua patria sportiva. ([[Alfio Giomi]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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[[Categoria:Eventi degli anni 2010]]
[[Categoria:Medicina sportiva]]
[[Categoria:Sport in Russia]]
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Giovanni Bechelloni
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'''Giovanni Bechelloni''' (1938 – vivente), professore emerito di sociologia dei processi culturali e comunicativi all'Università di Firenze.
* Il [[biblioteca]]rio fa parte della macchina [[cultura]]le che organizza il consenso e il dissenso nella [[società]] moderna. Il suo contributo è specifico, è quello di rispondere a bisogni di conoscenza. (da ''Biblioteca e industria culturale'', in ''La biblioteca come servizio culturale'', p. 131)
"Diventare cittadini del Mondo"
== Bibliografia ==
* Franco Iseppi (a cura di), ''La biblioteca come servizio culturale'', Coines Edizioni, 1976.
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[[Categoria:Sociologi italiani]]
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'''Giovanni Bechelloni''' (1938 – vivente), professore emerito di sociologia dei processi culturali e comunicativi all'Università di Firenze.
* Il [[biblioteca]]rio fa parte della macchina [[cultura]]le che organizza il consenso e il dissenso nella [[società]] moderna. Il suo contributo è specifico, è quello di rispondere a bisogni di conoscenza. (da ''Biblioteca e industria culturale'', in ''La biblioteca come servizio culturale'', p. 131)
== Bibliografia ==
* Franco Iseppi (a cura di), ''La biblioteca come servizio culturale'', Coines Edizioni, 1976.
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Neutrino
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[[Immagine:HD.6B.050 (10693770523).jpg|thumb|Foto storica del 1970 che mostra l'effetto di una collisione fra un neutrino e un protone in una camera a bolle di idrogeno.]]
Citazioni sul '''neutrino'''.
*{{NDR|I neutrini sono}} delle formidabili sonde, dei messaggeri che dagli angoli più lontani e nascosti dello spazio ci portano utilissime informazioni sul comportamento delle [[stelle]]. ([[Lucia Votano]])
*La fisica dei neutrini è perlopiù l'arte di imparare molto senza osservare nulla. ([[Haim Harari]])
*Pensate cos'è un neutrino, pensate che i neutrini attraversano la materia senza perdere la velocità che è più veloce della luce. ([[Maurizio Crozza]])
*Per le rilevazioni dei neutrini occorre dotare di strumenti idonei spazi molto grandi, e contrastare così la bassa probabilità di interazione con la materia che è tipica delle WIMP. Per questo è impossibile realizzare i telescopi di neutrini in gallerie sotto le montagne. La ricerca di eventi rari richiede lo schermo di grossi strati. Migliaia di metri sotto il mare oppure sotto i ghiacci polari. ([[Teresa Montaruli]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Fisica delle particelle]]
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Turi Ferro
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[[File:Malizia1973-TuriFerro cropped.jpg|thumb|200px|Turi Ferro in una scena del film ''Malizia'' di Salvatore Samperi, 1973]]
'''Salvatore Ferro''', detto '''Turi''' (1921-2001), attore italiano di teatro e cinema.
{{Int|Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/04/turi-ferro-attore-solo-nello-strapotere.html Turi Ferro: «L'attore è solo nello strapotere della tv»]''|Rodolfo di Giammarco, ''la Repubblica'', 1 aprile 1999.}}
*Il fatto è che oggi recitare con l'anima non lascia più traccia sulla pelle degli altri. Dilaga la sottomissione ai modelli tv, dalla [[Raffaella Carrà|Carrà]] a qualunque cultura somministrata in video. Si decidono troppi spettacoli o film al ristorante. Il professionista di razza viene considerato soltanto un musone, uno scassaballe. Va di moda non la risata intelligente ma il business della battuta, il gioco della pressappochezza. Ci sono nuove leve piene di talento ma a loro si nega spazio, e vanno avanti certi giovani che per mentalità sono più vecchi di me.
*Lo so che m'espongo a illazioni: l'attore misantropo, il mattatore prezioso, l'artista chiuso... Ma come si fa a trovare stimoli in proposte ossequiose di film che badano a quantificarti il numero delle pose, le date di calendario e una bella offerta di soldi senza che si discuta un minimo della sceneggiatura? Come potrei accettare di dire versi in piazza, su un campanile, o in una serata di celebrazioni? Io ho bisogno di approfondire quello che dico, di crederci anche se col dovuto distacco. E devo concentrarmi, poter restare solo con me stesso. Io non amo le esibizioni all' aperto dove il contatto con gli spettatori è esplicito, diretto. Ho fatto eccezione solo per il Teatro Antico di Siracusa, per una sorta di cerimonia della mia terra. Io ho bisogno di solitudine. Voglio il buio, la finzione, l'ipocrisia. Solo così trovo delle verità e le restituisco.
*[[Salvo Randone|Randone]] era un timido di natura, era schivo e impenetrabile fino all' estremo, arrivava a mostrarsi assente a tutto [...]. Randone, genio com'era, recitava in una dimensione quasi subliminale, procedeva autonomo come un oracolo, e sulla scena i partners li incontrava per caso.
==Filmografia==
*''[[Io la conoscevo bene]]'' (1965)
*''[[Scipione detto anche l'Africano]]'' (1971)
*''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' (1972)
*''[[Virilità (film)|Virilità]]'' (1974)
*''[[Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici]]'' (1978)
*''[[Tu ridi (film)|Tu ridi]]'' (1998)
==Altri progetti==
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[[File:Malizia1973-TuriFerro cropped.jpg|thumb|200px|Turi Ferro in una scena del film ''Malizia'' di Salvatore Samperi, 1973]]
'''Salvatore Ferro''', detto '''Turi''' (1921 – 2001), attore italiano di teatro e cinema.
{{Int|Citato in ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/04/turi-ferro-attore-solo-nello-strapotere.html Turi Ferro: «L'attore è solo nello strapotere della tv»]''|Rodolfo di Giammarco, ''la Repubblica'', 1 aprile 1999.}}
*Il fatto è che oggi recitare con l'anima non lascia più traccia sulla pelle degli altri. Dilaga la sottomissione ai modelli tv, dalla [[Raffaella Carrà|Carrà]] a qualunque cultura somministrata in video. Si decidono troppi spettacoli o film al ristorante. Il professionista di razza viene considerato soltanto un musone, uno scassaballe. Va di moda non la risata intelligente ma il business della battuta, il gioco della pressappochezza. Ci sono nuove leve piene di talento ma a loro si nega spazio, e vanno avanti certi giovani che per mentalità sono più vecchi di me.
*Lo so che m'espongo a illazioni: l'attore misantropo, il mattatore prezioso, l'artista chiuso... Ma come si fa a trovare stimoli in proposte ossequiose di film che badano a quantificarti il numero delle pose, le date di calendario e una bella offerta di soldi senza che si discuta un minimo della sceneggiatura? Come potrei accettare di dire versi in piazza, su un campanile, o in una serata di celebrazioni? Io ho bisogno di approfondire quello che dico, di crederci anche se col dovuto distacco. E devo concentrarmi, poter restare solo con me stesso. Io non amo le esibizioni all' aperto dove il contatto con gli spettatori è esplicito, diretto. Ho fatto eccezione solo per il Teatro Antico di Siracusa, per una sorta di cerimonia della mia terra. Io ho bisogno di solitudine. Voglio il buio, la finzione, l'ipocrisia. Solo così trovo delle verità e le restituisco.
*[[Salvo Randone|Randone]] era un timido di natura, era schivo e impenetrabile fino all' estremo, arrivava a mostrarsi assente a tutto [...]. Randone, genio com'era, recitava in una dimensione quasi subliminale, procedeva autonomo come un oracolo, e sulla scena i partners li incontrava per caso.
==Filmografia==
*''[[Io la conoscevo bene]]'' (1965)
*''[[Scipione detto anche l'Africano]]'' (1971)
*''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' (1972)
*''[[Virilità (film)|Virilità]]'' (1974)
*''[[Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici]]'' (1978)
*''[[Tu ridi (film)|Tu ridi]]'' (1998)
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[[File:Malizia1973-TuriFerro cropped.jpg|thumb|200px|Turi Ferro in una scena del film ''Malizia'' di Salvatore Samperi, 1973]]
'''Salvatore Ferro''', detto '''Turi''' (1921 – 2001), attore italiano di teatro e cinema.
{{Int|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/04/turi-ferro-attore-solo-nello-strapotere.html «L'attore è solo nello strapotere della tv»]''|Intervista di Rodolfo di Giammarco, ''repubblica.it'', 1 aprile 1999.}}
*Il fatto è che oggi recitare con l'anima non lascia più traccia sulla pelle degli altri. Dilaga la sottomissione ai modelli tv, dalla [[Raffaella Carrà|Carrà]] a qualunque cultura somministrata in video. Si decidono troppi spettacoli o film al ristorante. Il professionista di razza viene considerato soltanto un musone, uno scassaballe. Va di moda non la risata intelligente ma il business della battuta, il gioco della pressappochezza. Ci sono nuove leve piene di talento ma a loro si nega spazio, e vanno avanti certi giovani che per mentalità sono più vecchi di me.
*Lo so che m'espongo a illazioni: l'attore misantropo, il mattatore prezioso, l'artista chiuso... Ma come si fa a trovare stimoli in proposte ossequiose di film che badano a quantificarti il numero delle pose, le date di calendario e una bella offerta di soldi senza che si discuta un minimo della sceneggiatura? Come potrei accettare di dire versi in piazza, su un campanile, o in una serata di celebrazioni? Io ho bisogno di approfondire quello che dico, di crederci anche se col dovuto distacco. E devo concentrarmi, poter restare solo con me stesso. Io non amo le esibizioni all' aperto dove il contatto con gli spettatori è esplicito, diretto. Ho fatto eccezione solo per il Teatro Antico di Siracusa, per una sorta di cerimonia della mia terra. Io ho bisogno di solitudine. Voglio il buio, la finzione, l'ipocrisia. Solo così trovo delle verità e le restituisco.
*[[Salvo Randone|Randone]] era un timido di natura, era schivo e impenetrabile fino all' estremo, arrivava a mostrarsi assente a tutto [...]. Randone, genio com'era, recitava in una dimensione quasi subliminale, procedeva autonomo come un oracolo, e sulla scena i partners li incontrava per caso.
==Filmografia==
*''[[Io la conoscevo bene]]'' (1965)
*''[[Scipione detto anche l'Africano]]'' (1971)
*''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' (1972)
*''[[Virilità (film)|Virilità]]'' (1974)
*''[[Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici]]'' (1978)
*''[[Tu ridi (film)|Tu ridi]]'' (1998)
==Altri progetti==
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[[Categoria:Attori italiani]]
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Gaia Bermani Amaral
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Danyele
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/* Citazioni di Gaia Bermani Amaral */ fix note
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'''Gaia Bermani Amaral''' (1980 – vivente), attrice, conduttrice televisiva ed ex modella brasiliana con cittadinanza italiana.
==Citazioni di Gaia Bermani Amaral==
*In questo periodo dobbiamo essere creativi e rinascere dalle ceneri. Nessuno ci può negare la fantasia e i progetti. Il lato positivo della catastrofe è la capacità di esplorare cose che prima non sarebbero venute fuori. Le difficoltà ci permettono di rinascere.<ref>Da Alessandra De Tommasi, ''[https://www.vogue.it/news/article/l-ultimo-paradiso-film-riccardo-scamarcio-netflix "L'ultimo paradiso": intervista con Gaia Bermani Amaral]'', ''Vogue.it'', 5 febbraio 2021.</ref>
*Questo è il nostro presente. E ci dobbiamo convivere. Con coraggio e con l'urgenza della vita. Perché, nonostante tutto, è bello ascoltare la radio e sentire voci in diretta che non ci abbandonano e dicono: andrà tutto bene. È commovente il senso di unione e di comunità che questa situazione paradossale ha risvegliato in me.<ref>Da un [https://www.instagram.com/p/B91xxb5KIvQ/ post] sul profilo ufficiale ''Instagram.com'', 17 marzo 2020.</ref>
*Si vede che mi piacciono i tardoni... Forse perché sono saggi, non devono dimostrare niente a nessuno. E magari sono più pazienti di me.<ref>Dall'intervista di Cristina Lacava, ''[https://www.iodonna.it/personaggi/interviste-gallery/2018/07/20/gaia-bermani-amaral-lamore-arriva-si-ma-con-calma/ Gaia Bermani Amaral: «L'amore arriva sì, ma con calma»]'', ''Iodonna.it'', 20 luglio 2018.</ref>
==Note==
<references />
==Filmografia==
*''[[L'ultimo paradiso]]'' (2021)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Bermani Amaral, Gaia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:conduttori televisivi italiani]]
[[Categoria:modelli italiani]]
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Manuela Kustermann
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/* Citazioni su Manuela Kustermann */
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text/x-wiki
'''Manuela Kustermann''' (1946 – vivente), attrice italiana.
==Citazioni di Manuela Kustermann==
*Ho conosciuto [[Carmelo Bene]] in casa di Maria Michi, un’attrice dei Telefoni Bianchi, dove ero andata su suggerimento di un amico che mi aveva detto di questo Bene che stava cercando Ophelia per un ''Amleto'' da farsi in una estiva a Spoleto. Carmelo mi apparve in mutande, con le unghie laccate. Si spostava dentro una stanza con la porta aperta. Lo vedevo apparire da uno stipite e sparire dietro l’altro. Mi sbirciò appena e mi invitò ad andare nella sala dei ciclamini con un suo attore a provare la scena della pazzia di Ofelia. Rimasi scioccata e non volli provare. Carmelo continuò a guardarmi a lungo e mi disse: "Vieni domani alle 14. Si parte per le prove". Quando lo dissi ai miei genitori fui cacciata di casa, ma l’indomani ero lì, a Piazza dei Fiorentini con la mia valigia pronta e la mia dirompente giovinezza ad iniziare la grande avventura della mia vita.<ref name=Manuela>Da ''[https://www.pangea.news/manuela-kustermann-intervista/ «Carmelo Bene apparve in mutande, con le unghie laccate... è stato la tromba d’aria che ha tracciato il mio futuro». Dialogo con Manuela Kustermann]'', ''pangea.news'', 19 aprile 2020.</ref>
*{{NDR|Sul debutto teatrale con Carmelo Bene}} Mi accompagnò con una spider il mio fidanzatino di allora. Un bravo ragazzo della Roma bene, che vedendo Carmelo in camicia bianca aperta, smalto rosso alle unghie, tracannando un fiasco di vino insieme ad altri attori dai capelli tinti, mi guardò e disse: "Se vai con queste persone non mi vedrai mai più". Guardai lui, guardai Carmelo e scesi dalla spider sbattendo lo sportello. Non avevo ancora 14 anni. Carmelo è stato il centro, un vortice, la tromba d’aria che ha generato e tracciato il mio futuro. Nella mia vita ho conosciuto molte importanti personalità nel mondo dell’arte e della cultura, ma credo che Carmelo sia stata la persona con il più alto tasso di genialità e complessità che abbia mai incontrato.<ref name=Manuela/>
==Citazioni su Manuela Kustermann==
*{{NDR|In riferimento al ''Faust''}} Era una delle operose sartine. Poi sempre con me fece il suo vero debutto in un ''Amleto'' all'''Arlecchino'' con Sergio Ammirata che sembrava [[Ugo Tognazzi|Tognazzi]], tale e quale. La Kustermann non aveva ancora diciassette anni e da Ofelia in camicia da notte non aveva battute, doveva solo prendere tanti schiaffi in scena. Lo sapeva. ([[Carmelo Bene]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Kustermann, Manuela}}
[[Categoria:Attori italiani]]
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The Vampire Diaries (prima stagione)
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2022-08-14T14:10:07Z
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/* Episodio 5, L’ora della verità */
wikitext
text/x-wiki
{{torna a|The Vampire Diaries}}
{{FictionTV
|titolo italiano = The Vampire Diaries
|titolo originale = The Vampire Diaries
|immagine =Vampire-diaries-logo 261 130.png
|paese = Stati Uniti d'America
|anno = 2009 - 2010
|tipo fiction = serie TV
|genere = horror, thriller, fantasy, supernaturale
|lingua originale = inglese
|episodi= 22
|ideatore = [[Kevin Williamson]]<br />[[Lisa Jane Smith]] ''(soggetto)''
}}
{{indicedx}}
'''''The Vampire Diaries''''', prima stagione.
===Episodio 1, ''Il ritorno di Stefan''===
*Per più di un secolo ho vissuto nel segreto, nascosto nell'ombra, solo al mondo, fino ad ora. Sono un vampiro, e questa è la mia storia. ('''Stefan''')
*Caro diario, oggi sarà diverso. Deve essere diverso. Sorriderò e sarò credibile. Il mio sorriso dirà "Sto bene, grazie. Sì. Mi sento molto meglio". Non sarò più la ragazza triste che ha perso i genitori. Ricomincerò da zero. Sarò una persona nuova. È l'unico modo per superare tutto. ('''Elena''')
*Caro diario, ho superato questa giornata. Credo di aver detto "Sto bene, grazie" almeno 37 volte, e non era vero neanche una volta, ma non se ne è accorto nessuno. Quando qualcuno ti chiede "Come stai?", non vuole una vera risposta. ('''Elena''')
*Oggi ho perso il controllo. Tutto quello che mi tenevo dentro... è riaffiorato con violenza. Non sono in grado di resisterle. ('''Stefan''')
*'''Caroline''': Si chiama Stefan Salvatore. Vive con lo zio al vecchio pensionato dei Salvatore, non tornava qui da quand'era piccolo: famiglia di militari, si trasferivano di continuo. È dei Gemelli e il suo colore preferito è il blu. <br> '''Bonnie''': Hai scoperto tutto in un giorno? <br> '''Caroline''': Oh, ti prego! Ho scoperto tutto tra la terza e la quarta ora! Ci sposeremo a giugno.
*'''Stefan''' {{NDR|dando a Elena il suo diario}}: Ho pensato che avresti voluto riaverlo. <br> '''Elena''': Oh, mi sarà caduto... Ti ringrazio. <br> '''Stefan''': Non preoccuparti, non l'ho... letto. <br> '''Elena''': No? Chiunque altro l'avrebbe fatto. <br> '''Stefan''': Io... non vorrei che qualcuno leggesse il mio. <br> '''Elena''': Anche tu hai un diario? <br> '''Stefan''': Sì, se non scrivo dimentico le cose. È importante ricordare.
*'''Stefan''': Damon. <br> '''Damon''': Ciao fratellino! <br> '''Stefan''': Il corvo mi sembra troppo, non credi? <br> '''Damon''': Aspetta di vedere cosa faccio con la nebbia.
*Dimmi una cosa: quand'è l'ultima volta che hai mangiato qualcosa di meglio di uno scoiattolo? ('''Damon''') {{NDR|a Stefan}}
*'''Elena''': Le persone smetteranno di darti delle attenuanti. Non ti scuseranno più. Hanno dimenticato che sono morti i nostri genitori perché... hanno le loro vite a cui pensare. Il mondo è andato avanti. Dovresti farlo anche tu. <br> '''Jeremy''': Ti ho vista al cimitero, mentre scrivevi nel tuo diario. È così che tu vai avanti?
*'''Elena''': Caro diario, non potevo sbagliare di più. Credevo di poter sorridere e andare avanti, fingendo che andasse tutto bene.<br />'''Stefan''': Avevo un [[Piani dalle serie televisive|piano]]. Volevo cambiare ciò che ero, creare una vita e una persona nuova. Una persona senza passato.<br />'''Elena''': Senza dolore.<br />'''Insieme''': Una persona viva.<br />'''Elena''': Ma non è così facile. I brutti ricordi sono sempre lì.<br />'''Stefan''': Ti seguono. Non puoi sfuggirgli, per quanto tu lo voglia.<br />'''Elena''': Puoi soltanto prepararti per il bene, così quando arriverà lo accoglierai, perché ti serve. A me serve.
*'''Elena''': Sono mesi che tutti si chiedono la stessa cosa su di me, se starò bene. <br/> '''Stefan''': E tu che cosa rispondi? <br/> '''Elena''': Che starò bene.<br/> '''Stefan''': Ci credi davvero?<br/> '''Elena''': Chiedimelo domani.
*Prevedo che quest'anno sarà fantastico! E prevedo che i tempi tristi e cupi sono finiti e che tu sarai molto felice. ('''Bonnie''') {{NDR|a Elena}}
===Episodio 2, ''La notte della cometa''===
*'''Elena''': Caro diario, questa mattina... è diversa. È cambiato qualcosa. Lo percepisco, lo sento. <br> '''Stefan''': Sono sveglio. Per la prima volta dopo tanto tempo, mi sento totalmente e indiscutibilmente... sveglio. <br> '''Elena''': Per una volta, non mi pento di una giornata ancora prima che inizi... <br> '''Stefan''': Saluto il giorno... <br> '''Stefan e Elena''': Perché so... <br> '''Stefan''': Che la rivedrò. <br> '''Elena''': Che lo rivedrò. Per la prima volta dopo tanto tempo, mi sento bene.
*'''Damon''': Tu devi essere Elena. Io sono Damon, il fratello di Stefan. <br> '''Elena''': Non mi aveva detto di avere un fratello. <br> '''Damon''': Stefan non è uno che si vanta.
*Non fa niente, Stefan. Ti capisco. Tu non hai idea di quanto io ti capisca. Fratello complicato? Ce l'ho. Ex complicato? Ce l'ho. Troppe complicazioni per pensare ad avere una relazione? Ce l'ho. Non fa niente. Ci siamo conosciuti, abbiamo parlato. È stato magico, poi... il sogno è svanito e siamo tornati alla realtà. ('''Elena''')
*'''Stefan''': Sono felice che tu sia qui. Non mi piace come abbiamo lasciato le cose. <br> '''Elena''': Il fatto è che... Sono tornata a casa stasera con l'intenzione di fare quello che faccio sempre, scrivere il mio diario. L'ho sempre fatto, da quando la mamma me ne diede uno quando avevo 10 anni. È così che mi sfogo, scrivo quello che provo. Finisce tutto in questo libricino che nascondo sulla seconda mensola, dietro a una orribile sirena di ceramica. Ma poi ho capito che stavo per scrivere delle cose che invece avrei dovuto dire a te. <br> '''Stefan''': Cosa avresti scritto? <br> '''Elena''': Avrei scritto... "Caro diario, oggi mi sono convinta che sia giusto mollare. Non correre rischi. Attenersi allo status quo senza drammi, che non è il momento giusto. Ma le mie ragioni non sono ragioni, sono scuse e io... mi sto solo nascondendo dalla verità e la verità è che..." io ho paura, Stefan. Ho paura che se mi permetto di essere felice anche soltanto per un momento il mondo mi crollerà addosso e... non so se lo sopporterei. <br> '''Stefan''': Vuoi sapere cosa avrei scritto io? "Ho conosciuto una ragazza. Abbiamo parlato. È stato magico. Poi il sogno è svanito e siamo tornati alla realtà". Be', è questa la realtà. Siamo qui.
===Episodio 3, ''Una partita rosso sangue''===
*'''Damon''': Potrei sedurla alla vecchia maniera, oppure potrei... mangiarla. <br> '''Stefan''': No, tu non le farai del male, Damon.<br>'''Damon''': No?<br />'''Stefan''': Perché nel profondo, c'è una parte di te che ha compassione di lei. Temevo che non ci fosse più un briciolo di umanità in te, Damon, e temevo che tu potessi essere davvero diventato il mostro che fingi di essere. <br> '''Damon''': E chi ''finge''? <br> '''Stefan''': Allora uccidimi. <br> '''Damon''': Be', sono tentato. <br> '''Stefan''': No, non lo sei. Hai avuto intere vite per farlo eppure eccomi qua, sono ancora vivo, ed eccoti qua, ancora a darmi la caccia dopo ben 145 anni. Katherine è morta, e tu mi odi perché l'hai amata, e mi torturi, perché la ami ancora. E quella, fratello mio, è la tua umanità.
*Quando perdi una persona, ti rimane dentro. Ti ricorda sempre quanto è facile soffrire... ('''Elena''')
*Credevo ci fosse una speranza, speravo che in Damon, da qualche parte, nel profondo, ci fosse ancora qualcosa di umano, di normale. Ma mi sbagliavo. Non è rimasto niente di umano in lui: né bontà, né gentilezza, né amore. Solo un mostro, che deve essere fermato. {{NDR|Damon accarezza la guancia di Elena mentre dorme}} ('''Stefan''')
===Episodio 4, ''Legami familiari''===
*Che cos'ha di speciale questa Bella? Edward è cotto di lei! ('''Damon''')
*'''Caroline''': Come mai tu non luccichi? <br> '''Damon''': Perché vivo nel mondo reale, dove i vampiri bruciano col sole!
*'''Damon''': È fico non invecchiare, mi piace essere l'eterno stallone. <br /> '''Stefan''': Già, essere un adolescente di 150 anni è il massimo della felicità per me. <br /> '''Damon''': Hai fatto una battuta, Stefan. Dovrei bere per festeggiare.
===Episodio 5, ''L’ora della verità''===
* '''Elena''': Caro diario, io non sono credente. La gente nasce, invecchia e poi muore è così che va il mondo. Non c’è magia, né misticismo né immortalità, non c’è niente che sfidi il pensiero razionale. La gente dovrebbe essere quello che dice di essere non mentire o nascondere la sua vera identità. Non è possibile non credo a queste cose non posso crederci… ma come faccio a negare ciò che è proprio davanti a me, qualcuno che non invecchia mai, che non si fa mai male, qualcuno che cambia in modo inspiegabile, ragazze morsi, cadaveri dissanguati.
===Episodio 6, ''Ragazze perdute''===
*'''Vicky''': Ehi... perché non hai una ragazza? Sei così fico e così sexy. <br> '''Damon''': Lo so!
*Un consiglio per il futuro: attenta a chi inviti a casa. ('''Damon''')
===Episodio 7, ''Ossessionata''===
*Non dargli retta, è su un sentiero di moralità totalmente fuori dai nostri schemi. Io dico agguanta, mangia, cancella. ('''Damon''' a Vicky)
*'''Elena''': Stefan è qui? <br> '''Damon''': Sì, è qui. <br> '''Elena''': E dov'è? <br> '''Damon''': E buongiorno anche a te, signorina ''sono in missione''. <br> '''Elena''': Come puoi essere così arrogante e sfrontato dopo tutto quello che hai fatto? <br> '''Damon''': E tu come puoi essere così coraggiosa e ''stupida'' da chiamare un vampiro arrogante e sfrontato? <br> '''Elena''': Se mi volessi morta lo sarei già. <br> '''Damon''': Sì, è vero. <br> '''Elena''': Ma non lo sono. <br> '''Damon''': Per ora.
*Dov'é il bagno? Devo fare pipì... ma perché se sono morta? ('''Vicky''')
*Scegliamo noi il nostro percorso. I nostri valori e le nostre azioni definiscono chi siamo. ('''Stefan''')
===Episodio 8, ''162 candeline''===
*'''Elena''': Prendo fuoco alla presenza di uno psicopatico! <br> '''Damon''': Be', considera i sentimenti di questo psicopatico feriti!
*'''Lexi''': Comunque , ero in vena di poesia
===Episodio 9, ''La storia si ripete''===
*'''Elena''': Pensavo di non poter stare con te ma non è così. Ti prego, non respingermi. Io posso farcela. <br> '''Stefan''': Non posso io.
===Episodio 10, ''Punto di svolta''===
*Se ora te ne vai lo fai per te, perché io so cosa voglio. Stefan... io ti amo. ('''Elena''')
===Episodio 11, ''Discendenza''===
*'''Bree''' {{NDR|su Damon}}: Allora, come è riuscito a legarti? <br> '''Elena''': Non mi ha legata, in realtà io sto con suo... <br> '''Bree''': Ah, se non ti ha legata, ti ha domata. In ogni caso goditi la cavalcata!
*'''Elena''': Perché puoi mangiare se tecnicamente sei... <br> '''Damon''': ...''morto''... non è mica una parolaccia!
*Se vuoi stare con qualcuno per sempre, devi vivere per sempre. ('''Lee''')
===Episodio 13, ''I figli dei dannati''===
*Sorgete e splendete dormiglioni! Ah, basta fare i piccioncini... Qualunque cosa facciate, non riuscirete a sconvolgermi! ('''Damon''')
*Sapete, mi piace davvero questa nostra specie di ''ménage a trois''... ('''Damon''')
*'''Alaric''': Sono anche uno storico, e mentre facevo ricerche sulla Virginia, ho scoperto alcune cose sulla vostra città. <br> '''Stefan''': Quindi vai in giro tipo Van Helsing?
*Dammi il libro, o le mordo il collo e noi due avremo un vampiro come fidanzata! ('''Damon''')
*La fiducia porta fiducia; bisogna concederla per ottenerla. ('''Elena''') {{NDR|a Damon}}
*Volevo farlo da solo perché l'unico su cui posso contare sono io e basta! ('''Damon''') {{NDR|a Elena}}
===Episodio 14, ''Mi hai ingannato una volta''===
*{{NDR|Elena entra nella stanza}}<br /> '''Damon''': Dovrò cambiare la serratura. Sei riuscita ad evadere?<br /> '''Elena''': Stefan.<br /> '''Damon''': Ah, fratellino. Il cavaliere bianco.<br /> '''Elena''': Ho convinto Bonnie ad aiutarti.<br /> '''Damon''': Ne dubito.<br /> '''Elena''': Non dirò che mi dispiace di aver preso il Grimorio senza di te, ieri sera, perché... non mi dispiace per niente.<br /> '''Damon''': Almeno sei sincera.<br /> '''Elena''': Stavo proteggendo le persone che amo, Damon. Ma anche tu. Nel tuo... modo contorto. E anche se è difficile crederlo, siamo tutti dalla stessa parte, vogliamo tutti la stessa cosa.<br /> '''Damon''': Non mi interessa.<br /> '''Elena''': Sì, invece, perché eri disposto a collaborare con noi ieri.<br /> '''Damon''': Mi hai ingannato una volta, vergognati.<br /> '''Elena''': Okay. Quando eravamo ad Atlanta, perché non hai provato ad ipnotizzarmi?<br /> '''Damon''': Chi dice che non l'abbia fatto?<br /> '''Elena''': Non l'hai fatto. So che non l'hai fatto. Ma avresti potuto. Tu e io... C'è qualcosa tra noi. C'è un'intesa. So che il mio tradimento ti ha ferito. La nostra intesa è diversa da quella tra te e Stefan, ma... ti prometto questo, ora, ti aiuterò a riprendere Katherine, te lo prometto.<br /> '''Damon''': Vorrei poterti credere.<br /> '''Elena''' {{NDR|togliendosi il ciondolo con la verbena}}: Chiedimi ora se sto mentendo.<br /> '''Damon''': Sai che Anna non mollerà comunque, qualunque cosa io faccia.<br /> '''Elena''': Allora ci penseremo.<br /> '''Damon''' {{NDR|rimettendole il ciondolo}}: Non ti ho ipnotizzata ad Atlanta perché ci stavamo divertendo. Volevo che fosse vero. Mi sto fidando di te. Non farmene pentire.
===Episodio 15, ''Uomini d'onore''===
*'''Damon''' {{NDR|su Isobel}}: C'era qualcosa di speciale in lei. Mi piaceva. <br> '''Alaric''': L'hai trasformata perché ti piaceva? <br> '''Damon''': No. Ci sono andato a letto perché mi piaceva. L'ho trasformata perché mi ha supplicato di farlo.
*'''Elena''': Sta bene? <br> '''Stefan''': È Damon... <br> '''Elena''': Magari avere il cuore infranto gli farà bene. Gli ricorderà che ha un cuore anche se non batte!
===Episodio 16, ''Il male si avvicina''===
*'''Anna''' {{NDR|sul fatto che è una vampira}}: Sai che non devi dirlo a nessuno. <br> '''Jeremy''': Chi mi crederebbe? <br> '''Anna''': Ti stupiresti.
*'''Anna''': E come tenete alla larga i vampiri sgraditi? <br> '''Damon''': Li uccidiamo.
*'''Damon''': E come sono usciti dalla cripta? <br> '''Anna''': Credo che la strega abbia sbagliato il suo abracadabra.
*'''Matt''': C'è qualcosa che non sai fare? <br> '''Stefan''': Le uscite a quattro.
*Sembra surreale, come se noi non fossimo destinati a vivere in modo normale. ('''Elena''')
===Episodio 17, ''Strane alleanze''===
*'''Damon''': Professore di giorno, cacciatore di vampiri di notte. <br> '''Alaric''': E devo tutto a te.
*Anche se avessi un lato buono, non riuscirei a mostrarlo ora. ('''Damon''')
*'''Damon''': Ricapitoliamo: hai cercato di uccidermi, mi sono difeso, sei morto e poi, secondo mio fratello, il tuo anello ti ha riportato in vita. Ho tralasciato qualcosa? <br> '''Alaric''': Sì. Io proverò di nuovo a ucciderti, solo che stavolta non sbaglierò.
*'''Elena''': Non è il momento di fare il cavaliere solitario. <br> '''Damon''': E va bene, Elena. Puoi guidare l'auto della fuga, mh?
*'''Damon''': Mi stai ignorando. <br> '''Elena''': Le sei telefonate non risposte? Il telefono è scarico.
*'''Stefan''': Quando torno parliamo. <br> '''Damon''': Salutami gli scoiattoli.
*'''Damon''': Vai a caccia? <br> '''Stefan''': Quello che mi ha pugnalato ieri mi ha lasciato il segno. Devo recuperare la forze. <br> '''Damon''': Ho due litri di quella mammina nel frigo... <br> '''Stefan''': Mh. <br> '''Damon''': No?
*'''Stefan''': Io non corro alcun pericolo. Ho quell'opportunista psicopatico di Damon dalla mia parte. <br> '''Elena''': Bè, è consolante.
*'''Damon''': Dobbiamo andare da Pearl, buttare giù la porta e annientare l'idiota che ci ha aggrediti l'altra notte. <br> '''Stefan''': Sì e poi? Ci giriamo verso gli altri vampiri della casa e diciamo 'Ops, scusate'?
*Regola numero uno sui vampiri: non credere a ciò che leggi. ('''Anna''')
===Episodio 18, ''Sotto controllo''===
*'''Damon''': Vuoi sentire prima la brutta notizia o la bruttissima?<br />'''Stefan''': Uhm. Veramente non voglio sentire novità, Damon.<br />'''Damon''': Va bene, riformulo le domande. Vuoi che ti dica che il Consiglio ce l'ha di nuovo coi vampiri o... come ho ucciso lo zio John Gilbert?<br />'''Stefan''': Che cosa?<br />'''Damon''': Gran bella festa, comunque.
*'''Elena''': Lui non è te. <br> '''Damon''': Stefan non vuole essere come me. Ma questo non significa che in fondo non lo sia.
*'''Stefan''': Devo dire che mi piacevi di più quando odiavi tutti. <br> '''Damon''': Oh, li odio ancora, ma mi piace il fatto che loro amino me.
*Siamo quel che siamo, Stefan. Fingere con cambia niente. ('''Damon''')
*Sono entrato in un universo parallelo in cui Stefan è divertente? ('''Damon''')
*C'è un problema, Stefan. E quando dico 'problema' parlo di una crisi globale. ('''Damon''')
===Episodio 19, ''La reginetta di Mystic Fall''===
*'''Damon''' {{NDR|scopre Stefan, che ha rubato delle sacche di sangue dall'ospedale}}: Allora, quando l'avremmo condiviso?<br> '''Stefan''' {{NDR|gli indica le sacche di sangue}}: Prego, serviti pure.<br> '''Damon''': No, no, no. Parlavo del fatto che sei un drogato di sangue, e che lo nascondi.
*Stefan, fai il serio per un secondo. È da un secolo e mezzo che fai da testimonial del Prozac e ti aspetti che io creda che il tuo cambiamento non abbia niente a che fare con il sangue umano? ('''Damon''')
*La nostalgia è una bastarda. ('''Damon''')
===Episodio 20, ''Fratelli di sangue''===
*'''Damon''': Dammi l'indirizzo. <br> '''Alaric''': Ah, così ci vai senza di me? No, non credo proprio. <br> '''Damon''': Non ci vado con te, hai provato ad uccidermi! <br> '''Alaric''': Sì, be', tu mi hai ucciso!
*'''Elena''' {{NDR|su Stefan}}: Quale sangue di animale preferisce? <br> '''Damon''': Uuuuh, che schifo!
*Vorrei dirti ''crepa'', ma... ('''Elena''') {{NDR|a Damon}}
*A Stefan piacciono... animali soffici. Sangue di cuccioli di [[golden retriever]]. È il suo preferito. ('''Damon''') {{NDR|a Elena}}
*'''Anna''': Tu sei completamente diverso. <br> '''Jeremy''': E questo cosa fa di me? <br> '''Anna''': La mia debolezza.
*'''Alaric''': Non posso cercarla {{NDR|Isobel}} per sempre. <br> '''Damon''': Veramente? Dopo solo due anni? Mi pare una scelta relativamente ragionevole. <br> '''Alaric''': A quanto sei arrivato tu? 146? <br> '''Damon''': Be', penso che 200 siano un buon traguardo per fermarsi.
*'''Damon''': Ti odiavo e ti odio ancora. <br> '''Stefan''': Lo so. <br> '''Damon''': Ma non perché mi hai costretto a trasformarmi. <br> '''Stefan''': E perché? <br> '''Damon''': Lei trasformò anche te. Dovevo essere solo io, Stefan. Solo io.
*'''Stefan''': Grazie. <br> '''Damon''': No, grazie a te. Tu sei tornato al sangue di Bambi e io sono di nuovo il fratello cattivo. Gira tutto nel verso giusto.
*''Flashback. Mystic Falls, 1864.'' <br> '''Emily Bennett''': Ti sei trasformato. <br> '''Stefan''': Avresti preferito trovarmi morto? <br> '''Emily Bennett''': Katherine mi ha salvato la vita una volta: ero in debito con lei, ma non augurerei a nessuno la sua maledizione. <br> '''Stefan''': A me sembra più un dono. <br> '''Emily Bennett''': La cosa cambierà. <br> '''Stefan''': Perché dovrebbe? <br> '''Emily Bennett''': Perché anche nella morte, il tuo cuore è puro, Stefan. Io sento questo di te. Sarà questa la tua maledizione.
*Le nostre azioni mettono le cose in movimento. Dobbiamo convivere con questo. ('''Elena''')
*Sono terrorizzato all'idea che prima o poi non avrò più voglia di lottare... ('''Stefan''')
===Episodio 21, ''Isobel''===
*'''Elena''': Volevo sapere di Stefan. <br> '''Damon''': Oh, lui... sta malissimo. <br> '''Elena''': Per quale motivo? <br> '''Damon''': È pieno di scrupoli. È tornato ad essere noioso, si è messo a dieta. Sei riuscita a guarirlo da tutto ciò che c'era di interessante nella sua personalità. <br> '''Elena''': Ricordi chi mi ha aiutata? <br> '''Damon''': Mi odio per questo.
*Perché Stefan? Perché non hai scelto Damon? O te li godi entrambi come faceva Katherine? ('''Isobel''') {{NDR|a Elena}}
*'''Elena''': Grazie. <br> '''Isobel''': Per cosa? <br> '''Elena''': Per essere stata una delusione immensa.
*Tu sei uno strano e uccidi la gente, eppure vedo un senso di umanità in te. ('''Alaric''') {{NDR|a Damon}}
*'''Elena''': Hai corso un rischio, con Damon. Come sapevi che me lo avrebbe dato {{NDR|il congegno}}? <br> '''Isobel''': È innamorato di te.
*'''Damon''': Accidenti, sono l'unico da queste parti a saper fare due più due? Isobel... Isobel! Stava con John quando aveva quindici anni e rimase incinta e finì nello studio medico del fratello di John, quale ruolo avrà avuto John in tutto questo? Forza, su, pensaci, aspetto... ci sei arrivato? <br> '''Stefan''': Quindi tu pensi che John sia il padre di Elena. <br> '''Damon''': Din din din din din!
===Episodio 22, ''Il giorno dei fondatori''===
*'''Damon''': Quando sono arrivato in questa città la volevo distruggere, ma stasera ho sentito di volerla proteggere. Com'è potuto accadere? Io non sono un eroe, non faccio il bene, perché non è da me. <br> '''Elena''': Forse ti sbagli. <br> '''Damon''': No. Il bene lo fa mio fratello, e tu, e Bonnie: nonostante avesse tutte le ragioni per odiarmi ha comunque aiutato Stefan a salvarmi. <br> '''Elena''': E perché questo ti sorprende? <br> '''Damon''': Perché lei l'ha fatto per te. E ciò significa che per qualche ragione tu hai pensato che io meritassi di essere salvato, e per questo motivo ti volevo dire ''grazie''. <br> '''Elena''': Non c'è di che.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Serie televisive fantastiche]]
[[Categoria:Serie televisive horror]]
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/* Episodio 5, L’ora della verità */
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{{torna a|The Vampire Diaries}}
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|titolo italiano = The Vampire Diaries
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|ideatore = [[Kevin Williamson]]<br />[[Lisa Jane Smith]] ''(soggetto)''
}}
{{indicedx}}
'''''The Vampire Diaries''''', prima stagione.
===Episodio 1, ''Il ritorno di Stefan''===
*Per più di un secolo ho vissuto nel segreto, nascosto nell'ombra, solo al mondo, fino ad ora. Sono un vampiro, e questa è la mia storia. ('''Stefan''')
*Caro diario, oggi sarà diverso. Deve essere diverso. Sorriderò e sarò credibile. Il mio sorriso dirà "Sto bene, grazie. Sì. Mi sento molto meglio". Non sarò più la ragazza triste che ha perso i genitori. Ricomincerò da zero. Sarò una persona nuova. È l'unico modo per superare tutto. ('''Elena''')
*Caro diario, ho superato questa giornata. Credo di aver detto "Sto bene, grazie" almeno 37 volte, e non era vero neanche una volta, ma non se ne è accorto nessuno. Quando qualcuno ti chiede "Come stai?", non vuole una vera risposta. ('''Elena''')
*Oggi ho perso il controllo. Tutto quello che mi tenevo dentro... è riaffiorato con violenza. Non sono in grado di resisterle. ('''Stefan''')
*'''Caroline''': Si chiama Stefan Salvatore. Vive con lo zio al vecchio pensionato dei Salvatore, non tornava qui da quand'era piccolo: famiglia di militari, si trasferivano di continuo. È dei Gemelli e il suo colore preferito è il blu. <br> '''Bonnie''': Hai scoperto tutto in un giorno? <br> '''Caroline''': Oh, ti prego! Ho scoperto tutto tra la terza e la quarta ora! Ci sposeremo a giugno.
*'''Stefan''' {{NDR|dando a Elena il suo diario}}: Ho pensato che avresti voluto riaverlo. <br> '''Elena''': Oh, mi sarà caduto... Ti ringrazio. <br> '''Stefan''': Non preoccuparti, non l'ho... letto. <br> '''Elena''': No? Chiunque altro l'avrebbe fatto. <br> '''Stefan''': Io... non vorrei che qualcuno leggesse il mio. <br> '''Elena''': Anche tu hai un diario? <br> '''Stefan''': Sì, se non scrivo dimentico le cose. È importante ricordare.
*'''Stefan''': Damon. <br> '''Damon''': Ciao fratellino! <br> '''Stefan''': Il corvo mi sembra troppo, non credi? <br> '''Damon''': Aspetta di vedere cosa faccio con la nebbia.
*Dimmi una cosa: quand'è l'ultima volta che hai mangiato qualcosa di meglio di uno scoiattolo? ('''Damon''') {{NDR|a Stefan}}
*'''Elena''': Le persone smetteranno di darti delle attenuanti. Non ti scuseranno più. Hanno dimenticato che sono morti i nostri genitori perché... hanno le loro vite a cui pensare. Il mondo è andato avanti. Dovresti farlo anche tu. <br> '''Jeremy''': Ti ho vista al cimitero, mentre scrivevi nel tuo diario. È così che tu vai avanti?
*'''Elena''': Caro diario, non potevo sbagliare di più. Credevo di poter sorridere e andare avanti, fingendo che andasse tutto bene.<br />'''Stefan''': Avevo un [[Piani dalle serie televisive|piano]]. Volevo cambiare ciò che ero, creare una vita e una persona nuova. Una persona senza passato.<br />'''Elena''': Senza dolore.<br />'''Insieme''': Una persona viva.<br />'''Elena''': Ma non è così facile. I brutti ricordi sono sempre lì.<br />'''Stefan''': Ti seguono. Non puoi sfuggirgli, per quanto tu lo voglia.<br />'''Elena''': Puoi soltanto prepararti per il bene, così quando arriverà lo accoglierai, perché ti serve. A me serve.
*'''Elena''': Sono mesi che tutti si chiedono la stessa cosa su di me, se starò bene. <br/> '''Stefan''': E tu che cosa rispondi? <br/> '''Elena''': Che starò bene.<br/> '''Stefan''': Ci credi davvero?<br/> '''Elena''': Chiedimelo domani.
*Prevedo che quest'anno sarà fantastico! E prevedo che i tempi tristi e cupi sono finiti e che tu sarai molto felice. ('''Bonnie''') {{NDR|a Elena}}
===Episodio 2, ''La notte della cometa''===
*'''Elena''': Caro diario, questa mattina... è diversa. È cambiato qualcosa. Lo percepisco, lo sento. <br> '''Stefan''': Sono sveglio. Per la prima volta dopo tanto tempo, mi sento totalmente e indiscutibilmente... sveglio. <br> '''Elena''': Per una volta, non mi pento di una giornata ancora prima che inizi... <br> '''Stefan''': Saluto il giorno... <br> '''Stefan e Elena''': Perché so... <br> '''Stefan''': Che la rivedrò. <br> '''Elena''': Che lo rivedrò. Per la prima volta dopo tanto tempo, mi sento bene.
*'''Damon''': Tu devi essere Elena. Io sono Damon, il fratello di Stefan. <br> '''Elena''': Non mi aveva detto di avere un fratello. <br> '''Damon''': Stefan non è uno che si vanta.
*Non fa niente, Stefan. Ti capisco. Tu non hai idea di quanto io ti capisca. Fratello complicato? Ce l'ho. Ex complicato? Ce l'ho. Troppe complicazioni per pensare ad avere una relazione? Ce l'ho. Non fa niente. Ci siamo conosciuti, abbiamo parlato. È stato magico, poi... il sogno è svanito e siamo tornati alla realtà. ('''Elena''')
*'''Stefan''': Sono felice che tu sia qui. Non mi piace come abbiamo lasciato le cose. <br> '''Elena''': Il fatto è che... Sono tornata a casa stasera con l'intenzione di fare quello che faccio sempre, scrivere il mio diario. L'ho sempre fatto, da quando la mamma me ne diede uno quando avevo 10 anni. È così che mi sfogo, scrivo quello che provo. Finisce tutto in questo libricino che nascondo sulla seconda mensola, dietro a una orribile sirena di ceramica. Ma poi ho capito che stavo per scrivere delle cose che invece avrei dovuto dire a te. <br> '''Stefan''': Cosa avresti scritto? <br> '''Elena''': Avrei scritto... "Caro diario, oggi mi sono convinta che sia giusto mollare. Non correre rischi. Attenersi allo status quo senza drammi, che non è il momento giusto. Ma le mie ragioni non sono ragioni, sono scuse e io... mi sto solo nascondendo dalla verità e la verità è che..." io ho paura, Stefan. Ho paura che se mi permetto di essere felice anche soltanto per un momento il mondo mi crollerà addosso e... non so se lo sopporterei. <br> '''Stefan''': Vuoi sapere cosa avrei scritto io? "Ho conosciuto una ragazza. Abbiamo parlato. È stato magico. Poi il sogno è svanito e siamo tornati alla realtà". Be', è questa la realtà. Siamo qui.
===Episodio 3, ''Una partita rosso sangue''===
*'''Damon''': Potrei sedurla alla vecchia maniera, oppure potrei... mangiarla. <br> '''Stefan''': No, tu non le farai del male, Damon.<br>'''Damon''': No?<br />'''Stefan''': Perché nel profondo, c'è una parte di te che ha compassione di lei. Temevo che non ci fosse più un briciolo di umanità in te, Damon, e temevo che tu potessi essere davvero diventato il mostro che fingi di essere. <br> '''Damon''': E chi ''finge''? <br> '''Stefan''': Allora uccidimi. <br> '''Damon''': Be', sono tentato. <br> '''Stefan''': No, non lo sei. Hai avuto intere vite per farlo eppure eccomi qua, sono ancora vivo, ed eccoti qua, ancora a darmi la caccia dopo ben 145 anni. Katherine è morta, e tu mi odi perché l'hai amata, e mi torturi, perché la ami ancora. E quella, fratello mio, è la tua umanità.
*Quando perdi una persona, ti rimane dentro. Ti ricorda sempre quanto è facile soffrire... ('''Elena''')
*Credevo ci fosse una speranza, speravo che in Damon, da qualche parte, nel profondo, ci fosse ancora qualcosa di umano, di normale. Ma mi sbagliavo. Non è rimasto niente di umano in lui: né bontà, né gentilezza, né amore. Solo un mostro, che deve essere fermato. {{NDR|Damon accarezza la guancia di Elena mentre dorme}} ('''Stefan''')
===Episodio 4, ''Legami familiari''===
*Che cos'ha di speciale questa Bella? Edward è cotto di lei! ('''Damon''')
*'''Caroline''': Come mai tu non luccichi? <br> '''Damon''': Perché vivo nel mondo reale, dove i vampiri bruciano col sole!
*'''Damon''': È fico non invecchiare, mi piace essere l'eterno stallone. <br /> '''Stefan''': Già, essere un adolescente di 150 anni è il massimo della felicità per me. <br /> '''Damon''': Hai fatto una battuta, Stefan. Dovrei bere per festeggiare.
===Episodio 5, ''L’ora della verità''===
* '''Elena''': Caro diario, io non sono credente. La gente nasce, invecchia e poi muore è così che va il mondo. Non c’è magia, né misticismo né immortalità, non c’è niente che sfidi il pensiero razionale. La gente dovrebbe essere quello che dice di essere non mentire o nascondere la sua vera identità. Non è possibile non credo a queste cose non posso crederci… ma come faccio a negare ciò che è proprio davanti a me, qualcuno che non invecchia mai, che non si fa mai male, qualcuno che cambia in modo inspiegabile, ragazze morse, cadaveri dissanguati.
===Episodio 6, ''Ragazze perdute''===
*'''Vicky''': Ehi... perché non hai una ragazza? Sei così fico e così sexy. <br> '''Damon''': Lo so!
*Un consiglio per il futuro: attenta a chi inviti a casa. ('''Damon''')
===Episodio 7, ''Ossessionata''===
*Non dargli retta, è su un sentiero di moralità totalmente fuori dai nostri schemi. Io dico agguanta, mangia, cancella. ('''Damon''' a Vicky)
*'''Elena''': Stefan è qui? <br> '''Damon''': Sì, è qui. <br> '''Elena''': E dov'è? <br> '''Damon''': E buongiorno anche a te, signorina ''sono in missione''. <br> '''Elena''': Come puoi essere così arrogante e sfrontato dopo tutto quello che hai fatto? <br> '''Damon''': E tu come puoi essere così coraggiosa e ''stupida'' da chiamare un vampiro arrogante e sfrontato? <br> '''Elena''': Se mi volessi morta lo sarei già. <br> '''Damon''': Sì, è vero. <br> '''Elena''': Ma non lo sono. <br> '''Damon''': Per ora.
*Dov'é il bagno? Devo fare pipì... ma perché se sono morta? ('''Vicky''')
*Scegliamo noi il nostro percorso. I nostri valori e le nostre azioni definiscono chi siamo. ('''Stefan''')
===Episodio 8, ''162 candeline''===
*'''Elena''': Prendo fuoco alla presenza di uno psicopatico! <br> '''Damon''': Be', considera i sentimenti di questo psicopatico feriti!
*'''Lexi''': Comunque , ero in vena di poesia
===Episodio 9, ''La storia si ripete''===
*'''Elena''': Pensavo di non poter stare con te ma non è così. Ti prego, non respingermi. Io posso farcela. <br> '''Stefan''': Non posso io.
===Episodio 10, ''Punto di svolta''===
*Se ora te ne vai lo fai per te, perché io so cosa voglio. Stefan... io ti amo. ('''Elena''')
===Episodio 11, ''Discendenza''===
*'''Bree''' {{NDR|su Damon}}: Allora, come è riuscito a legarti? <br> '''Elena''': Non mi ha legata, in realtà io sto con suo... <br> '''Bree''': Ah, se non ti ha legata, ti ha domata. In ogni caso goditi la cavalcata!
*'''Elena''': Perché puoi mangiare se tecnicamente sei... <br> '''Damon''': ...''morto''... non è mica una parolaccia!
*Se vuoi stare con qualcuno per sempre, devi vivere per sempre. ('''Lee''')
===Episodio 13, ''I figli dei dannati''===
*Sorgete e splendete dormiglioni! Ah, basta fare i piccioncini... Qualunque cosa facciate, non riuscirete a sconvolgermi! ('''Damon''')
*Sapete, mi piace davvero questa nostra specie di ''ménage a trois''... ('''Damon''')
*'''Alaric''': Sono anche uno storico, e mentre facevo ricerche sulla Virginia, ho scoperto alcune cose sulla vostra città. <br> '''Stefan''': Quindi vai in giro tipo Van Helsing?
*Dammi il libro, o le mordo il collo e noi due avremo un vampiro come fidanzata! ('''Damon''')
*La fiducia porta fiducia; bisogna concederla per ottenerla. ('''Elena''') {{NDR|a Damon}}
*Volevo farlo da solo perché l'unico su cui posso contare sono io e basta! ('''Damon''') {{NDR|a Elena}}
===Episodio 14, ''Mi hai ingannato una volta''===
*{{NDR|Elena entra nella stanza}}<br /> '''Damon''': Dovrò cambiare la serratura. Sei riuscita ad evadere?<br /> '''Elena''': Stefan.<br /> '''Damon''': Ah, fratellino. Il cavaliere bianco.<br /> '''Elena''': Ho convinto Bonnie ad aiutarti.<br /> '''Damon''': Ne dubito.<br /> '''Elena''': Non dirò che mi dispiace di aver preso il Grimorio senza di te, ieri sera, perché... non mi dispiace per niente.<br /> '''Damon''': Almeno sei sincera.<br /> '''Elena''': Stavo proteggendo le persone che amo, Damon. Ma anche tu. Nel tuo... modo contorto. E anche se è difficile crederlo, siamo tutti dalla stessa parte, vogliamo tutti la stessa cosa.<br /> '''Damon''': Non mi interessa.<br /> '''Elena''': Sì, invece, perché eri disposto a collaborare con noi ieri.<br /> '''Damon''': Mi hai ingannato una volta, vergognati.<br /> '''Elena''': Okay. Quando eravamo ad Atlanta, perché non hai provato ad ipnotizzarmi?<br /> '''Damon''': Chi dice che non l'abbia fatto?<br /> '''Elena''': Non l'hai fatto. So che non l'hai fatto. Ma avresti potuto. Tu e io... C'è qualcosa tra noi. C'è un'intesa. So che il mio tradimento ti ha ferito. La nostra intesa è diversa da quella tra te e Stefan, ma... ti prometto questo, ora, ti aiuterò a riprendere Katherine, te lo prometto.<br /> '''Damon''': Vorrei poterti credere.<br /> '''Elena''' {{NDR|togliendosi il ciondolo con la verbena}}: Chiedimi ora se sto mentendo.<br /> '''Damon''': Sai che Anna non mollerà comunque, qualunque cosa io faccia.<br /> '''Elena''': Allora ci penseremo.<br /> '''Damon''' {{NDR|rimettendole il ciondolo}}: Non ti ho ipnotizzata ad Atlanta perché ci stavamo divertendo. Volevo che fosse vero. Mi sto fidando di te. Non farmene pentire.
===Episodio 15, ''Uomini d'onore''===
*'''Damon''' {{NDR|su Isobel}}: C'era qualcosa di speciale in lei. Mi piaceva. <br> '''Alaric''': L'hai trasformata perché ti piaceva? <br> '''Damon''': No. Ci sono andato a letto perché mi piaceva. L'ho trasformata perché mi ha supplicato di farlo.
*'''Elena''': Sta bene? <br> '''Stefan''': È Damon... <br> '''Elena''': Magari avere il cuore infranto gli farà bene. Gli ricorderà che ha un cuore anche se non batte!
===Episodio 16, ''Il male si avvicina''===
*'''Anna''' {{NDR|sul fatto che è una vampira}}: Sai che non devi dirlo a nessuno. <br> '''Jeremy''': Chi mi crederebbe? <br> '''Anna''': Ti stupiresti.
*'''Anna''': E come tenete alla larga i vampiri sgraditi? <br> '''Damon''': Li uccidiamo.
*'''Damon''': E come sono usciti dalla cripta? <br> '''Anna''': Credo che la strega abbia sbagliato il suo abracadabra.
*'''Matt''': C'è qualcosa che non sai fare? <br> '''Stefan''': Le uscite a quattro.
*Sembra surreale, come se noi non fossimo destinati a vivere in modo normale. ('''Elena''')
===Episodio 17, ''Strane alleanze''===
*'''Damon''': Professore di giorno, cacciatore di vampiri di notte. <br> '''Alaric''': E devo tutto a te.
*Anche se avessi un lato buono, non riuscirei a mostrarlo ora. ('''Damon''')
*'''Damon''': Ricapitoliamo: hai cercato di uccidermi, mi sono difeso, sei morto e poi, secondo mio fratello, il tuo anello ti ha riportato in vita. Ho tralasciato qualcosa? <br> '''Alaric''': Sì. Io proverò di nuovo a ucciderti, solo che stavolta non sbaglierò.
*'''Elena''': Non è il momento di fare il cavaliere solitario. <br> '''Damon''': E va bene, Elena. Puoi guidare l'auto della fuga, mh?
*'''Damon''': Mi stai ignorando. <br> '''Elena''': Le sei telefonate non risposte? Il telefono è scarico.
*'''Stefan''': Quando torno parliamo. <br> '''Damon''': Salutami gli scoiattoli.
*'''Damon''': Vai a caccia? <br> '''Stefan''': Quello che mi ha pugnalato ieri mi ha lasciato il segno. Devo recuperare la forze. <br> '''Damon''': Ho due litri di quella mammina nel frigo... <br> '''Stefan''': Mh. <br> '''Damon''': No?
*'''Stefan''': Io non corro alcun pericolo. Ho quell'opportunista psicopatico di Damon dalla mia parte. <br> '''Elena''': Bè, è consolante.
*'''Damon''': Dobbiamo andare da Pearl, buttare giù la porta e annientare l'idiota che ci ha aggrediti l'altra notte. <br> '''Stefan''': Sì e poi? Ci giriamo verso gli altri vampiri della casa e diciamo 'Ops, scusate'?
*Regola numero uno sui vampiri: non credere a ciò che leggi. ('''Anna''')
===Episodio 18, ''Sotto controllo''===
*'''Damon''': Vuoi sentire prima la brutta notizia o la bruttissima?<br />'''Stefan''': Uhm. Veramente non voglio sentire novità, Damon.<br />'''Damon''': Va bene, riformulo le domande. Vuoi che ti dica che il Consiglio ce l'ha di nuovo coi vampiri o... come ho ucciso lo zio John Gilbert?<br />'''Stefan''': Che cosa?<br />'''Damon''': Gran bella festa, comunque.
*'''Elena''': Lui non è te. <br> '''Damon''': Stefan non vuole essere come me. Ma questo non significa che in fondo non lo sia.
*'''Stefan''': Devo dire che mi piacevi di più quando odiavi tutti. <br> '''Damon''': Oh, li odio ancora, ma mi piace il fatto che loro amino me.
*Siamo quel che siamo, Stefan. Fingere con cambia niente. ('''Damon''')
*Sono entrato in un universo parallelo in cui Stefan è divertente? ('''Damon''')
*C'è un problema, Stefan. E quando dico 'problema' parlo di una crisi globale. ('''Damon''')
===Episodio 19, ''La reginetta di Mystic Fall''===
*'''Damon''' {{NDR|scopre Stefan, che ha rubato delle sacche di sangue dall'ospedale}}: Allora, quando l'avremmo condiviso?<br> '''Stefan''' {{NDR|gli indica le sacche di sangue}}: Prego, serviti pure.<br> '''Damon''': No, no, no. Parlavo del fatto che sei un drogato di sangue, e che lo nascondi.
*Stefan, fai il serio per un secondo. È da un secolo e mezzo che fai da testimonial del Prozac e ti aspetti che io creda che il tuo cambiamento non abbia niente a che fare con il sangue umano? ('''Damon''')
*La nostalgia è una bastarda. ('''Damon''')
===Episodio 20, ''Fratelli di sangue''===
*'''Damon''': Dammi l'indirizzo. <br> '''Alaric''': Ah, così ci vai senza di me? No, non credo proprio. <br> '''Damon''': Non ci vado con te, hai provato ad uccidermi! <br> '''Alaric''': Sì, be', tu mi hai ucciso!
*'''Elena''' {{NDR|su Stefan}}: Quale sangue di animale preferisce? <br> '''Damon''': Uuuuh, che schifo!
*Vorrei dirti ''crepa'', ma... ('''Elena''') {{NDR|a Damon}}
*A Stefan piacciono... animali soffici. Sangue di cuccioli di [[golden retriever]]. È il suo preferito. ('''Damon''') {{NDR|a Elena}}
*'''Anna''': Tu sei completamente diverso. <br> '''Jeremy''': E questo cosa fa di me? <br> '''Anna''': La mia debolezza.
*'''Alaric''': Non posso cercarla {{NDR|Isobel}} per sempre. <br> '''Damon''': Veramente? Dopo solo due anni? Mi pare una scelta relativamente ragionevole. <br> '''Alaric''': A quanto sei arrivato tu? 146? <br> '''Damon''': Be', penso che 200 siano un buon traguardo per fermarsi.
*'''Damon''': Ti odiavo e ti odio ancora. <br> '''Stefan''': Lo so. <br> '''Damon''': Ma non perché mi hai costretto a trasformarmi. <br> '''Stefan''': E perché? <br> '''Damon''': Lei trasformò anche te. Dovevo essere solo io, Stefan. Solo io.
*'''Stefan''': Grazie. <br> '''Damon''': No, grazie a te. Tu sei tornato al sangue di Bambi e io sono di nuovo il fratello cattivo. Gira tutto nel verso giusto.
*''Flashback. Mystic Falls, 1864.'' <br> '''Emily Bennett''': Ti sei trasformato. <br> '''Stefan''': Avresti preferito trovarmi morto? <br> '''Emily Bennett''': Katherine mi ha salvato la vita una volta: ero in debito con lei, ma non augurerei a nessuno la sua maledizione. <br> '''Stefan''': A me sembra più un dono. <br> '''Emily Bennett''': La cosa cambierà. <br> '''Stefan''': Perché dovrebbe? <br> '''Emily Bennett''': Perché anche nella morte, il tuo cuore è puro, Stefan. Io sento questo di te. Sarà questa la tua maledizione.
*Le nostre azioni mettono le cose in movimento. Dobbiamo convivere con questo. ('''Elena''')
*Sono terrorizzato all'idea che prima o poi non avrò più voglia di lottare... ('''Stefan''')
===Episodio 21, ''Isobel''===
*'''Elena''': Volevo sapere di Stefan. <br> '''Damon''': Oh, lui... sta malissimo. <br> '''Elena''': Per quale motivo? <br> '''Damon''': È pieno di scrupoli. È tornato ad essere noioso, si è messo a dieta. Sei riuscita a guarirlo da tutto ciò che c'era di interessante nella sua personalità. <br> '''Elena''': Ricordi chi mi ha aiutata? <br> '''Damon''': Mi odio per questo.
*Perché Stefan? Perché non hai scelto Damon? O te li godi entrambi come faceva Katherine? ('''Isobel''') {{NDR|a Elena}}
*'''Elena''': Grazie. <br> '''Isobel''': Per cosa? <br> '''Elena''': Per essere stata una delusione immensa.
*Tu sei uno strano e uccidi la gente, eppure vedo un senso di umanità in te. ('''Alaric''') {{NDR|a Damon}}
*'''Elena''': Hai corso un rischio, con Damon. Come sapevi che me lo avrebbe dato {{NDR|il congegno}}? <br> '''Isobel''': È innamorato di te.
*'''Damon''': Accidenti, sono l'unico da queste parti a saper fare due più due? Isobel... Isobel! Stava con John quando aveva quindici anni e rimase incinta e finì nello studio medico del fratello di John, quale ruolo avrà avuto John in tutto questo? Forza, su, pensaci, aspetto... ci sei arrivato? <br> '''Stefan''': Quindi tu pensi che John sia il padre di Elena. <br> '''Damon''': Din din din din din!
===Episodio 22, ''Il giorno dei fondatori''===
*'''Damon''': Quando sono arrivato in questa città la volevo distruggere, ma stasera ho sentito di volerla proteggere. Com'è potuto accadere? Io non sono un eroe, non faccio il bene, perché non è da me. <br> '''Elena''': Forse ti sbagli. <br> '''Damon''': No. Il bene lo fa mio fratello, e tu, e Bonnie: nonostante avesse tutte le ragioni per odiarmi ha comunque aiutato Stefan a salvarmi. <br> '''Elena''': E perché questo ti sorprende? <br> '''Damon''': Perché lei l'ha fatto per te. E ciò significa che per qualche ragione tu hai pensato che io meritassi di essere salvato, e per questo motivo ti volevo dire ''grazie''. <br> '''Elena''': Non c'è di che.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Serie televisive fantastiche]]
[[Categoria:Serie televisive horror]]
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L'orca assassina
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Mariomassone
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wikitext
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{{Film
|titolo italiano = L'orca assassina
|titolo alfabetico = Orca assassina, L'
|immagine = Orca (1977) trailer - Bumpo.png
|didascalia =
|titolo originale = Orca
|paese = Stati Uniti d'America, Italia
|anno uscita = 1977
|durata = 92 min
|genere = Drammatico, thriller, avventura
|regista = [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]]
|soggetto = [[Luciano Vincenzoni]], [[Sergio Donati]], [[Robert Towne]] e [[Arthur Herzog]] ''(romanzo)''
|sceneggiatore = Luciano Vincenzoni, Sergio Donati e Robert Towne
|produttore = [[Dino De Laurentiis]]
|attori =
* [[Charlotte Rampling]]: Rachel Bedford
* [[Richard Harris]]: capitano Nolan
* [[Will Sampson]]: Umilak
* [[Bo Derek]]: Annie
* [[Keenan Wynn]]: Novak
* [[Robert Carradine]]: Ken
* [[Peter Hooten]]: Paul
* [[Scott Walker (attore)|Scott Walker]]: Al Swain
* [[Nepo (orca)|Nepo]]: orca assassina
|doppiatori italiani=
* [[Vittoria Febbi]]: Rachel Bedford
* [[Sergio Graziani]]: capitano Nolan
* [[Sergio Rossi (attore)|Sergio Rossi]]: Umilak
* [[Micaela Esdra]]: Annie
* [[Mario Milita]]: Novak
* [[Sergio Fiorentini]]: Al Swain
* [[Michele Gammino]]: Paul
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
}}
'''''L'orca assassina''''', film del 1977 diretto da [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]] con [[Richard Harris]].
==Frasi==
*Lo sai quanto lo pagherebbe un acquario uno [[squalo bianco]]? Cinquantamila dollari al metro. ('''Nolan''')
*C'è solo un animale capace di aggredire uno squalo: un'[[orca]] marina. ('''Rachel Bedford''')
*È uno dei dieci più feroci animali che esistano al mondo. È una specie di balena, un mammifero a sangue caldo che vive in tutti i mari. Gli antichi romani lo chiamavano ''Orcinus orca'', dal nome del dio della morte. La sua forma slanciata e le sue pinne muscolose lo rendono il cetaceo più veloce di tutti i mari. Un maschio adulto di solito è lungo circa dieci metri e pesa sei tonnellate, ma ci sono stati esemplari lunghi persino quindici metri. ('''Rachel Bedford''')
*Se viene catturato da piccolo e si abitua a stare con gli esseri umani, purché sia trattato con gentilezza, diventa un grande amico dell'uomo. Ma in caso contrario... La sua bocca ha quarantotto denti disposti su due file impressionanti. ('''Rachel Bedford''')
*Come genitori, le orche sono esemplari, migliori di molti esseri umani. E, come gli esseri umani, hanno l'istinto della vendetta. Comunque, la cosa più sorprendente di questo animale non è la loro docilità né la loro aggressività, ma la loro intelligenza. [...] Non sappiamo molto sulla natura della sua intelligenza. È certo che esiste, è sviluppatissima e, sotto certi aspetti, potrebbe essere superiore a quella dell'uomo. ('''Rachel Bedford''')
*Le orche parlano, cioè, comunicano mediante la combinazione di suoni e di rilevamenti tipo sonar. I segnali che state ascoltando hanno lunghezze d'onda capaci non solo di attraversare tutto un oceano, ma di fare il giro del mondo. Questo segnale è stato analizzato da dei calcolatori elettronici. È stato accertato che contiene quindicimilioni di particelle d'informazione. Che cosa si dicono le orche? C'è piuttosto da chiedersi - hanno bisogno di dire per comunicare tra loro? Il loro sistema sonar è come se noi avessimo nel cervello un apparecchio di raggi X. Se noi fossimo in grado solo guardando il nostro interlocutore di sapere istantaneamente se è sano o sofferente, è ovvio che la domanda "come stai?" perderebbe ogni significato. Ciò che noi chiamiamo linguaggio per le orche potrebbe essere inutile, superfluo o troppo primitivo. ('''Rachel Bedford''')
*I pescatori sono raramente curiosi di quanto si trova nei mari, a meno che non sia qualcosa che vogliano catturare o uccidere. ('''Rachel Bedford''')
*Io capisco che cosa prova quella bestia, perché mi è successo la stessa cosa. Mia moglie era incinta, stava andando all'ospedale da sola e un ubriaco l'è arrivata contromano e l'ha investita. Ha ucciso lei e ha ucciso mio figlio. ('''Nolan''')
*Io non so cosa vuole quell'animale, e non lo sai neppure tu, né quelli del villaggio. Nessuno può saperlo. Ma anche se agisce come un essere umano, qualsiasi cosa voglia, non è detto che lo debba ottenere. ('''Rachel Bedford''')
*Brutto figlio di puttana! Ti vuoi vendicare? Hai vinto tu! Vuoi la vendetta? L'avrai. Vengo dove vuoi tu. Io ti ammazzo! Ti accontenterò, brutto figlio di puttana! Hai vinto tu! Mi senti? Hai vinto tu! ('''Nolan''')
*E così il tentativo di Nolan di risparmiare il suo equipaggio era fallito. Io avevo insistito per partire con loro. Mi ero detta che, in un certo senso, ero responsabile dello stato d'animo di Nolan, che gli avevo riempito la testa di idee romantiche su un orca capace non solo di provare sentimenti di dolore, cosa di cui ero convinta, ma anche capace di un piano di vendetta calcolato, cosa che trovavo difficile da credere, malgrado tutto quello che era successo, e forse speravo che il viaggio mi avrebbe suggerito un altro modo di capire quell'animale. ('''Rachel Bedford''')
*Ti ricordi, qualche tempo fa, quando domandavi quanti soldi avrei fatto con l'orca? Ti ricordi? Io volevo soltanto un po' di soldi per pagare l'ipoteca della barca e tornare in Irlanda. In America non ci sto bene. Guarda cosa ho fatto, invece. Che cosa ho combinato. Tre persone sono morte, una ragazza rovinata per tutta la vita. Che Dio mi perdoni. Domani sarà il mio giorno. ('''Nolan''')
==Citazioni==
*'''Annie''': Dicono che le orche sono monogame.<br>'''Nolan''': Monogame? E che significa?<br>'''Annie''': Che restano con un compagno per tutta la vita. Ti rendi conto che potremmo distruggere una famiglia felice?
*'''Nolan''': Si può peccare anche contro un animale?<br>'''Reverendo''': Si può commettere un peccato persino contro un filo d'erba. Ma in realtà i peccati si commettono sempre contro noi stessi.
*'''Umilak''': Tutti gli uomini si sono riuniti. Stanno parlando di te e sono molto arrabbiati.<br>'''Nolan''': Capisco.<br>'''Umilak''': Dicono che sei un vigliacco se non vai fuori a uccidere l'orca.<br>'''Nolan''': Ho le mie ragioni.<br>'''Umilak''': Io ti credo, Nolan.<br>'''Nolan''': Ah sì? Perché<br>'''Umilak''': Io vedo la paura dentro di te. Ma non di una cosa reale. È la paura di uno spirito, io credo. Ma vengo per avvertirti: va a caccia di questo demonio, qualunque siano le tue ragioni. Se a questo villaggio viene fatto ancora del danno dalla tua orca...<br>'''Nolan''': La mia orca...! Bene, grazie per il consiglio.<br>'''Umilak''': Io so cosa i miei antenati avrebbero fatto.<br>'''Nolan''': Cosa?<br>'''Umilak''': Così dice la magia: cucire una piccola pelle di una orca e riempirla di fegato di uccelli, bagnarla con acqua e gettarla in mare con parole magiche. Se tutto è fatto bene, lo spirito del mostro esce dalla sua bocca e lui muore.<br>'''Nolan''': Be', perché non fai questa magia per me?<br>'''Umilak''': Il mondo è cambiato. Anche i nostri dei ballano su altra musica ormai.
*'''Nolan''': Sono venuto qua per ammazzarlo. ''Bang bang!'' Uno in ogni occhio. Ma poi mi sono messo nella sua situazione e ho pensato...<br>'''Rachel Bedford''': Non si farà vivo.<br>'''Nolan''': Come sarebbe?<br>'''Rachel Bedford''': Perché ha affondato le altre barche nella rada e non la tua?<br>'''Nolan''': Vabbè, devo ammettere che è una cosa che non mi spiego.<br>'''Rachel Bedford''': Ti ha lasciato apposta la tua barca perché vuole combattere con te in mare.<br>'''Nolan''': No, non lo farò. Mi rifiuto. Io non voglio più combattere.<br>'''Rachel Bedford''': Vuoi solo assassinarlo! Te ne starai qui al sicuro sul molo e gli sparerai negli occhi! Tu non sei un uomo, sei una bestia. I mostri come ''te'' dovrebbero essere tenuti sotto osservazione. Perché non trovi un altro modo per divertirti?<br>'''Nolan''': Cosa? Io divertirmi? Ah, perché tu ci vedi del divertimento? Allora io rispetto più di te quell'animale.<br>'''Rachel Bedford''': Con quel fucile?<br>'''Nolan''': Ho preso questo fucile per ucciderlo, sì. È vero. Ma quando è arrivato il momento, ho capito che non potevo. Mi sono messo a riflettere e ho pensato che se quello che dici è vero, se le orche possono comunicare, io avrei guardato quell'animale dritto negli occhi e gli avrei detto che l'uccisione della sua compagna e suo figlio è stata una disgrazia. Non l'ho fatto apposta, non volevo ammazzarli. E gli avrei detto che mi dispiace e gli avrei chiesto perdono.
*'''Nolan''': Dritto come un fuso.<br>'''Paul''': Verso dove?<br>'''Nolan''': Gli stretti di Belle Isle. Il mare aperto. Ci sta portando fuori dal golfo verso le coste del Labrador. Ho la strana impressione che questa sarà l'ultima tappa, e a nord non c'è modo di scappare.<br>'''Umilak''': Hai mai visto il ghiaccio polare, Nolan? Schianterebbe questa barca in un secondo.<br>'''Nolan''': Sì, ma c'è il ghiaccio anche dalla parte sua. E quindi anche lui sarà costretto a sfondarlo se vuole respirare. Quell'orca non è furbo quanto pensavo.
==Citazioni su ''L'orca assassina''==
*Durante la produzione ci sono film che hanno subito modifiche nella sceneggiatura e ne hanno compromesso la qualità. Facciamo l'esempio del film ''L'orca assassina''. La trama si è ispirata all'omonimo romanzo di [[Arthur Herzog]]. Ed era fantastica. Tu vedevi una storia che evolveva in un modo, poi i personaggi rimescolavano le carte in tavola, i personaggi erano caratterizzati bene, l'ambientazione terrificante, ricca. Ma se confrontassimo ''L'orca assassina'' con ''[[Lo squalo (film)|Lo squalo]]'', be' direi che quest'ultimo è di gran lunga migliore. Ma... ''l'Orca'' è un ottimo film e posso dire che la sceneggiatura originale, ovvero il testo di Arthur Herzog, era di gran lunga migliore della sceneggiatura a cui si ispira ''Lo Squalo'', cioé l'omonimo romanzo di [[Peter Benchley]]. ([[Quentin Tarantino]])
*Quando mi è arrivata a Roma, la versione definitiva di ''Orca'' era completamente differente da quella che mi avevano fatto vedere tre mesi fa a Los Angeles e per la quale avevo preparato la musica. La mia tensione, credetemi, è in questo momento drammatica quanto quella dei protagonisti del film. C'è da sperare che il mio stato d'animo possa rivelarsi utile alla migliore riuscita del commento musicale. ([[Ennio Morricone]])
*[[Richard Harris]], protagonista del film, aveva cominciato a bere più del pellerossa quando aveva scoperto, su un giornale scandalistico, una foto della sua giovane moglie appena sposata, languidamente sdraiata sulla spiaggia di Malibù, in California, in compagnia di un giovane bel fusto. Harris voleva abbandonare il film per volare in California ad ucciderli tutti e due.<br>Convincerlo a finire le riprese mi procurò i primi capelli bianchi, l'esaurimento nervoso, e anche un occhio nero, perché tra noi ci fu una rissa. Comunque il film fu ultimato, e avevo perfino risparmiato mezzo milione di dollari sugli otto che Dino aveva preventivato. ([[Luciano Vincenzoni]])
*Una notte del maggio 1974 mi svegliò lo squillo del telefono: era Dino De Laurentiis che mi chiamava dalla California.<br>Era rimasto impressionato dal film ''[[Lo squalo (film)|Lo squalo]]'' di Spielberg e mi chiese se lo avessi visto. Alla mia risposta affermativa sbraitò: «Trovami un pesce più fetente e terribile dello squalo bianco, scrivi una sceneggiatura e se mi convince ti faccio fare anche il produttore». La proposta era alettante, ma di pesci conoscevo solo quelli commestibili, sardine, spigole, orate, cappesante, scampi e via dicendo.<br>Chiesi aiuto a mio fratello Adriano, che non aveva niente a che fare col Cinema, faceva un lavoro molto più serio a Torino, però, da autodidatta, si era fatto una cultura in zoologia. Mio fratello mi mandò una relazione sull'[[orca]] assassina, di cui fino a quel momento avevo ignorato l'esistenza. Un concentrato di informazioni da cui appresi che l'orca era più spettacolare e temibile dello squalo bianco. ([[Luciano Vincenzoni]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film thriller]]
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Mariomassone
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{{Film
|titolo italiano = L'orca assassina
|titolo alfabetico = Orca assassina, L'
|immagine = Orca (1977) trailer - Bumpo.png
|didascalia =
|titolo originale = Orca
|paese = Stati Uniti d'America, Italia
|anno uscita = 1977
|durata = 92 min
|genere = Drammatico, thriller, avventura
|regista = [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]]
|soggetto = [[Luciano Vincenzoni]], [[Sergio Donati]], [[Robert Towne]] e [[Arthur Herzog]] ''(romanzo)''
|sceneggiatore = Luciano Vincenzoni, Sergio Donati e Robert Towne
|produttore = [[Dino De Laurentiis]]
|attori =
* [[Charlotte Rampling]]: Rachel Bedford
* [[Richard Harris]]: capitano Nolan
* [[Will Sampson]]: Umilak
* [[Bo Derek]]: Annie
* [[Keenan Wynn]]: Novak
* [[Robert Carradine]]: Ken
* [[Peter Hooten]]: Paul
* [[Scott Walker (attore)|Scott Walker]]: Al Swain
* [[Nepo (orca)|Nepo]]: orca assassina
|doppiatori italiani=
* [[Vittoria Febbi]]: Rachel Bedford
* [[Sergio Graziani]]: capitano Nolan
* [[Sergio Rossi (attore)|Sergio Rossi]]: Umilak
* [[Micaela Esdra]]: Annie
* [[Mario Milita]]: Novak
* [[Sergio Fiorentini]]: Al Swain
* [[Michele Gammino]]: Paul
|note= *Musiche: [[Ennio Morricone]]
}}
'''''L'orca assassina''''', film del 1977 diretto da [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]] con [[Richard Harris]].
==Frasi==
*Lo sai quanto lo pagherebbe un acquario uno [[squalo bianco]]? Cinquantamila dollari al metro. ('''Nolan''')
*C'è solo un animale capace di aggredire uno squalo: un'[[orca]] marina. ('''Rachel Bedford''')
*È uno dei dieci più feroci animali che esistano al mondo. È una specie di balena, un mammifero a sangue caldo che vive in tutti i mari. Gli antichi romani lo chiamavano ''Orcinus orca'', dal nome del dio della morte. La sua forma slanciata e le sue pinne muscolose lo rendono il cetaceo più veloce di tutti i mari. Un maschio adulto di solito è lungo circa dieci metri e pesa sei tonnellate, ma ci sono stati esemplari lunghi persino quindici metri. ('''Rachel Bedford''')
*Se viene catturato da piccolo e si abitua a stare con gli esseri umani, purché sia trattato con gentilezza, diventa un grande amico dell'uomo. Ma in caso contrario... La sua bocca ha quarantotto denti disposti su due file impressionanti. ('''Rachel Bedford''')
*Come genitori, le orche sono esemplari, migliori di molti esseri umani. E, come gli esseri umani, hanno l'istinto della vendetta. Comunque, la cosa più sorprendente di questo animale non è la loro docilità né la loro aggressività, ma la loro intelligenza. [...] Non sappiamo molto sulla natura della sua intelligenza. È certo che esiste, è sviluppatissima e, sotto certi aspetti, potrebbe essere superiore a quella dell'uomo. ('''Rachel Bedford''')
*Le orche parlano, cioè, comunicano mediante la combinazione di suoni e di rilevamenti tipo sonar. I segnali che state ascoltando hanno lunghezze d'onda capaci non solo di attraversare tutto un oceano, ma di fare il giro del mondo. Questo segnale è stato analizzato da dei calcolatori elettronici. È stato accertato che contiene quindicimilioni di particelle d'informazione. Che cosa si dicono le orche? C'è piuttosto da chiedersi - hanno bisogno di dire per comunicare tra loro? Il loro sistema sonar è come se noi avessimo nel cervello un apparecchio di raggi X. Se noi fossimo in grado solo guardando il nostro interlocutore di sapere istantaneamente se è sano o sofferente, è ovvio che la domanda "come stai?" perderebbe ogni significato. Ciò che noi chiamiamo linguaggio per le orche potrebbe essere inutile, superfluo o troppo primitivo. ('''Rachel Bedford''')
*I pescatori sono raramente curiosi di quanto si trova nei mari, a meno che non sia qualcosa che vogliano catturare o uccidere. ('''Rachel Bedford''')
*Io capisco che cosa prova quella bestia, perché mi è successo la stessa cosa. Mia moglie era incinta, stava andando all'ospedale da sola e un ubriaco l'è arrivata contromano e l'ha investita. Ha ucciso lei e ha ucciso mio figlio. ('''Nolan''')
*Io non so cosa vuole quell'animale, e non lo sai neppure tu, né quelli del villaggio. Nessuno può saperlo. Ma anche se agisce come un essere umano, qualsiasi cosa voglia, non è detto che lo debba ottenere. ('''Rachel Bedford''')
*Brutto figlio di puttana! Ti vuoi vendicare? Hai vinto tu! Vuoi la vendetta? L'avrai. Vengo dove vuoi tu. Io ti ammazzo! Ti accontenterò, brutto figlio di puttana! Hai vinto tu! Mi senti? Hai vinto tu! ('''Nolan''')
*E così il tentativo di Nolan di risparmiare il suo equipaggio era fallito. Io avevo insistito per partire con loro. Mi ero detta che, in un certo senso, ero responsabile dello stato d'animo di Nolan, che gli avevo riempito la testa di idee romantiche su un orca capace non solo di provare sentimenti di dolore, cosa di cui ero convinta, ma anche capace di un piano di vendetta calcolato, cosa che trovavo difficile da credere, malgrado tutto quello che era successo, e forse speravo che il viaggio mi avrebbe suggerito un altro modo di capire quell'animale. ('''Rachel Bedford''')
*Ti ricordi, qualche tempo fa, quando domandavi quanti soldi avrei fatto con l'orca? Ti ricordi? Io volevo soltanto un po' di soldi per pagare l'ipoteca della barca e tornare in Irlanda. In America non ci sto bene. Guarda cosa ho fatto, invece. Che cosa ho combinato. Tre persone sono morte, una ragazza rovinata per tutta la vita. Che Dio mi perdoni. Domani sarà il mio giorno. ('''Nolan''')
==Citazioni==
*'''Annie''': Dicono che le orche sono monogame.<br>'''Nolan''': Monogame? E che significa?<br>'''Annie''': Che restano con un compagno per tutta la vita. Ti rendi conto che potremmo distruggere una famiglia felice?
*'''Nolan''': Si può peccare anche contro un animale?<br>'''Reverendo''': Si può commettere un peccato persino contro un filo d'erba. Ma in realtà i peccati si commettono sempre contro noi stessi.
*'''Umilak''': Tutti gli uomini si sono riuniti. Stanno parlando di te e sono molto arrabbiati.<br>'''Nolan''': Capisco.<br>'''Umilak''': Dicono che sei un vigliacco se non vai fuori a uccidere l'orca.<br>'''Nolan''': Ho le mie ragioni.<br>'''Umilak''': Io ti credo, Nolan.<br>'''Nolan''': Ah sì? Perché<br>'''Umilak''': Io vedo la paura dentro di te. Ma non di una cosa reale. È la paura di uno spirito, io credo. Ma vengo per avvertirti: va a caccia di questo demonio, qualunque siano le tue ragioni. Se a questo villaggio viene fatto ancora del danno dalla tua orca...<br>'''Nolan''': La mia orca...! Bene, grazie per il consiglio.<br>'''Umilak''': Io so cosa i miei antenati avrebbero fatto.<br>'''Nolan''': Cosa?<br>'''Umilak''': Così dice la magia: cucire una piccola pelle di una orca e riempirla di fegato di uccelli, bagnarla con acqua e gettarla in mare con parole magiche. Se tutto è fatto bene, lo spirito del mostro esce dalla sua bocca e lui muore.<br>'''Nolan''': Be', perché non fai questa magia per me?<br>'''Umilak''': Il mondo è cambiato. Anche i nostri dei ballano su altra musica ormai.
*'''Nolan''': Sono venuto qua per ammazzarlo. ''Bang bang!'' Uno in ogni occhio. Ma poi mi sono messo nella sua situazione e ho pensato...<br>'''Rachel Bedford''': Non si farà vivo.<br>'''Nolan''': Come sarebbe?<br>'''Rachel Bedford''': Perché ha affondato le altre barche nella rada e non la tua?<br>'''Nolan''': Vabbè, devo ammettere che è una cosa che non mi spiego.<br>'''Rachel Bedford''': Ti ha lasciato apposta la tua barca perché vuole combattere con te in mare.<br>'''Nolan''': No, non lo farò. Mi rifiuto. Io non voglio più combattere.<br>'''Rachel Bedford''': Vuoi solo assassinarlo! Te ne starai qui al sicuro sul molo e gli sparerai negli occhi! Tu non sei un uomo, sei una bestia. I mostri come ''te'' dovrebbero essere tenuti sotto osservazione. Perché non trovi un altro modo per divertirti?<br>'''Nolan''': Cosa? Io divertirmi? Ah, perché tu ci vedi del divertimento? Allora io rispetto più di te quell'animale.<br>'''Rachel Bedford''': Con quel fucile?<br>'''Nolan''': Ho preso questo fucile per ucciderlo, sì. È vero. Ma quando è arrivato il momento, ho capito che non potevo. Mi sono messo a riflettere e ho pensato che se quello che dici è vero, se le orche possono comunicare, io avrei guardato quell'animale dritto negli occhi e gli avrei detto che l'uccisione della sua compagna e suo figlio è stata una disgrazia. Non l'ho fatto apposta, non volevo ammazzarli. E gli avrei detto che mi dispiace e gli avrei chiesto perdono.
*'''Nolan''': Dritto come un fuso.<br>'''Paul''': Verso dove?<br>'''Nolan''': Gli stretti di Belle Isle. Il mare aperto. Ci sta portando fuori dal golfo verso le coste del Labrador. Ho la strana impressione che questa sarà l'ultima tappa, e a nord non c'è modo di scappare.<br>'''Umilak''': Hai mai visto il ghiaccio polare, Nolan? Schianterebbe questa barca in un secondo.<br>'''Nolan''': Sì, ma c'è il ghiaccio anche dalla parte sua. E quindi anche lui sarà costretto a sfondarlo se vuole respirare. Quell'orca non è furbo quanto pensavo.
==Citazioni su ''L'orca assassina''==
*Durante la produzione ci sono film che hanno subito modifiche nella sceneggiatura e ne hanno compromesso la qualità. Facciamo l'esempio del film ''L'orca assassina''. La trama si è ispirata all'omonimo romanzo di [[Arthur Herzog]]. Ed era fantastica. Tu vedevi una storia che evolveva in un modo, poi i personaggi rimescolavano le carte in tavola, i personaggi erano caratterizzati bene, l'ambientazione terrificante, ricca. Ma se confrontassimo ''L'orca assassina'' con ''[[Lo squalo (film)|Lo squalo]]'', be' direi che quest'ultimo è di gran lunga migliore. Ma... ''l'Orca'' è un ottimo film e posso dire che la sceneggiatura originale, ovvero il testo di Arthur Herzog, era di gran lunga migliore della sceneggiatura a cui si ispira ''Lo Squalo'', cioé l'omonimo romanzo di [[Peter Benchley]]. ([[Quentin Tarantino]])
*Quando mi è arrivata a Roma, la versione definitiva di ''Orca'' era completamente differente da quella che mi avevano fatto vedere tre mesi fa a Los Angeles e per la quale avevo preparato la musica. La mia tensione, credetemi, è in questo momento drammatica quanto quella dei protagonisti del film. C'è da sperare che il mio stato d'animo possa rivelarsi utile alla migliore riuscita del commento musicale. ([[Ennio Morricone]])
*[[Richard Harris]], protagonista del film, aveva cominciato a bere più del pellerossa quando aveva scoperto, su un giornale scandalistico, una foto della sua giovane moglie appena sposata, languidamente sdraiata sulla spiaggia di Malibù, in California, in compagnia di un giovane bel fusto. Harris voleva abbandonare il film per volare in California ad ucciderli tutti e due.<br>Convincerlo a finire le riprese mi procurò i primi capelli bianchi, l'esaurimento nervoso, e anche un occhio nero, perché tra noi ci fu una rissa. Comunque il film fu ultimato, e avevo perfino risparmiato mezzo milione di dollari sugli otto che Dino aveva preventivato. ([[Luciano Vincenzoni]])
*Una notte del maggio 1974 mi svegliò lo squillo del telefono: era Dino De Laurentiis che mi chiamava dalla California.<br>Era rimasto impressionato dal film ''[[Lo squalo (film)|Lo squalo]]'' di Spielberg e mi chiese se lo avessi visto. Alla mia risposta affermativa sbraitò: «Trovami un pesce più fetente e terribile dello squalo bianco, scrivi una sceneggiatura e se mi convince ti faccio fare anche il produttore». La proposta era alettante, ma di pesci conoscevo solo quelli commestibili, sardine, spigole, orate, cappesante, scampi e via dicendo.<br>Chiesi aiuto a mio fratello Adriano, che non aveva niente a che fare col Cinema, faceva un lavoro molto più serio a Torino, però, da autodidatta, si era fatto una cultura in zoologia. Mio fratello mi mandò una relazione sull'[[orca]] assassina, di cui fino a quel momento avevo ignorato l'esistenza. Un concentrato di informazioni da cui appresi che l'orca era più spettacolare e temibile dello squalo bianco. ([[Luciano Vincenzoni]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film thriller]]
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Massimo Venturiello
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/* Film */
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[[Immagine:Massimo Venturiello 1986.jpg|miniatura|Massimo Venturiello nel 1986]]
'''Massimo Venturiello''' (1955 – vivente), attore, regista teatrale e doppiatore italiano.
==Citazioni di Massimo Venturiello==
*[…] il teatro è principalmente un gioco e come tale bisogna viverlo in teatro si mettono in piazza i sentimenti anche più intimi perciò ci deve essere un clima di armonia e si deve giocare con serietà, ma si deve giocare, se un attore ha timore gli blocchi l'aspetto più importante cioè la sensibilità, la sua fragilità è da quello che si ottiene un risultato non convenzionale per cui per me la prima cosa è creare grande feeling con tutti, molti per creare questa condizione scelgono persone che non siano diametralmente opposte con le quali hanno già lavorato e si sono trovate bene, questo significa chiudersi ma le compagnie sono sempre state un pò così addirittura erano in famiglia, parliamo della commedia dell'arte.<ref>Da ''[https://www.ilsudonline.it/intervista-massimo-venturiello-profumo-del-teatro/ Intervista con Massimo Venturiello: "Il profumo del teatro…"]'', ''ilsudonline.it'', 6, 2017.</ref>
*La nostra coerenza non sta sempre nelle nostre scelte ma nel modo in cui le affrontiamo. Si può essere banali nell’interpretare [[William Shakespeare|Shakespeare]] e profondi nel cantare una canzonetta.<ref name=Piscopo>Dall'intervista di Maurizio Giuseppe Piscopo, ''[https://www.siciliaonpress.com/2016/04/03/la-magia-del-grande-teatro-intervista-a-massimo-venturiello/ La magia del grande Teatro intervista a Massimo Venturiello]'', ''siciliaonpress.com'', 3 aprile 2016.</ref>
*Quando ho iniziato, i miei riferimenti erano gli uomini di teatro che mi avevano preceduto, che avevano fatto una grande carriera teatrale. Oggi, la nuova generazione non ha più questi riferimenti, è sempre più difficile seguire un percorso costruttivo, si ricomincia sempre un po’ daccapo e in questo clima di precarietà molti si perdono per strada.<ref name=Piscopo />
==Note==
<references />
==Filmografia==
===Attore===
*''[[Good Morning Babilonia]]'' (1987)
*''[[Marrakech Express]]'' (1989)
*''[[L'onore e il rispetto]]'' (2006 - 2017)
*''[[Il capo dei capi]]'' (2007)
*''[[Il peccato e la vergogna]]'' (2010 - 2014)
===Doppiatore===
====Film====
*''[[Mission]]'' (1986)
*''[[Casinò (film)|Casinò]]'' (1995)
*''[[Dragonheart - Cuore di drago]]'' (1996)
*''[[Fuga da Los Angeles]]'' (1996)
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996)
*''[[Billy Elliot]]'' (2000)
*''[[Harry Potter e il prigioniero di Azkaban]]'' (2004)
*''[[Batman Begins]]'' (2005)
*''[[Harry Potter e il calice di fuoco]]'' (2005)
*''[[Manderlay]]'' (2005)
*''[[Harry Potter e l'Ordine della Fenice]]'' (2007)
*''[[Cappuccetto rosso sangue]]'' (2011)
====Film d'animazione====
*''[[Hercules (film 1997)|Hercules]]'' (1997)
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Venturiello, Massimo}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
[[Categoria:Registi teatrali italiani]]
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Giorgia Rossi
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[[File:Giorgia Rossi nel 2021.jpg|thumb|Giorgia Rossi nel 2021]]
'''Giorgia Rossi''' (1987 – vivente), giornalista e conduttrice televisiva italiana.
{{Int2|''[https://www.golssip.it/news/giorgia-rossi-ibra-tv/ «Sono l'Ibra della TV ma ho creduto di non farcela. Chi mi critica...»]''|Dall'intervista di Elisabetta Esposito a ''SportWeek''; citato in ''golssip.it'', 21 agosto 2021.}}
* {{NDR|«È ambiziosa?»}} Lo sono e non credo ci sia nulla di male. L'importante è che l'ambizione non diventi la mia rovina.
* Il binomio calcio-donna giornalista mi sembra vada ormai per la maggiore.
* Quando sento dire "è arrivata lì perché è andata con qualcuno" non sono contenta... Ecco, questa gente la sbatterei al muro! Vorrei rispondere: "Ah sì? Vieni un paio di giorni con me a vedere che vita faccio, quanto impegno, quanto studio, e se davvero avevo bisogno di andare con qualcuno". Io detesto gli uomini che approfittano delle donne per i loro scopi personali promettendo mari e monti. Se ne inquadro uno lo combatto, a costo di bruciarmi.
* Sono molto autoironica, sono buffa, non ho granché della femme fatale sexy. Mi divertirebbe mettermi in gioco anche da questo punto di vista.
* Io ho sempre voluto fare la giornalista sportiva. Ho iniziato a 17 anni scrivendo per il ''Corriere Laziale'', giravo i campi di tutta Roma e dintorni e a 19 anni avevo già il tesserino da pubblicista. Poi mi ha chiamato Roma Channel ed è iniziato il mio percorso televisivo. Sky, Rai, Mediaset e ora Dazn. In questo senso sono un po' l'[[Ibrahimovic|Ibra]] della TV. Non mi riferisco al talento, quello possono solo giudicarlo gli altri, però anche io ho cambiato spesso maglia vivendo sempre avventure importanti.
== Altri progetti ==
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{{DEFAULTSORT:Rossi, Giorgia}}
[[Categoria:Conduttori televisivi italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
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Discussioni utente:Kwamikagami
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Spinoziano
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Ciao, il trattino medio è lo standard in quel caso, evita per cortesia modifiche in serie a caso o in futuro potrebbero essere considerate vandalismo. Grazie. [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:12, 15 ago 2022 (CEST)
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== Trattini ==
Ciao, il trattino medio è lo standard in quel caso, evita per cortesia modifiche in serie a caso o in futuro potrebbero essere considerate vandalismo. Grazie. [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:12, 15 ago 2022 (CEST)
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Ciao, il trattino medio è lo standard in quel caso, evita per cortesia modifiche in serie a caso o in futuro potrebbero essere considerate vandalismo. Grazie. [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:12, 15 ago 2022 (CEST)
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::Non capisco a cosa fai riferimento, il trattino medio è usato anche in tutti gli incipit di Wikipedia tramite il template bio, se non sei pratico non quel genere di modifiche. Grazie, -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:18, 15 ago 2022 (CEST)
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Ciao, il trattino medio è lo standard in quel caso, evita per cortesia modifiche in serie a caso o in futuro potrebbero essere considerate vandalismo. Grazie. [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:12, 15 ago 2022 (CEST)
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Clemente Maria Hofbauer
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2022-08-14T20:53:15Z
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text/x-wiki
San '''Clemente Maria Hofbauer''' (1750 – 1820), sacerdote austriaco.
==Citazioni su Clemente Maria Hofbauer==
*{{NDR|La Congregazione del Santissimo Redentore}} ha dato a Vienna l'Apostolo dei tempi nuovi, e con l'aiuto di Dio agli altari un nuovo santo, il santo Clemente Maria Hofbauer.<br>Non sono cento anni che in un'epoca in cui la fede era assai decaduta per l'influsso della rivoluzione e delle guerre, egli, additando l'Eucaristia e ricevendo la Santa Comunione, infuse nuovo sangue nella gioventù e richiamò il popolo tedesco alla vita religiosa. ([[Franz Xaver Nagl]])
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
{{s}}
{{DEFAULTSORT:Hofbauer, Clemente Maria}}
[[Categoria:Presbiteri austriaci]]
[[Categoria:Santi]]
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Arturo Lancellotti
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Kwamikagami
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text/x-wiki
'''Arturo Lancellotti''' (1877-1968), scrittore e critico d'arte italiano.
==''Un signore del riso: Angelo Musco''==
*Strana e laboriosa carriera quella di [[Angelo Musco]]! Questo piccolo uomo, tutto fuoco, tutto nervi, tutta agilità, che domina le platee e corre per i palcoscenici come per la sua casa, che si direbbe nato sul teatro, ha dovuto, come Massimo Gorki, prima di trovare la sua vera strada, percorrerne molte altre umili, diverse, inverosimili. Quattordicesimo figlio di un malese che morì quand'egli appena era venuto al mondo, dovette subito mettersi al lavoro per sollevare la miseria della povera madre vedova. E fu, quasi da ragazzo, consecutivamente, sarto, berrettaio, falegname, ebanista, fornaio... (p. 157)
*Quali sono le ragioni del successo di Musco? Una comicità insita nel suo temperamento, sviluppata con lo studio e propria a lui solo.<br>Tutto è comico in lui: il gesto, il timbro della voce rauca, il gioco vivacissimo dei muscoli del volto. Questa comicità, così sentita dall'artista, non è sempre la stessa, ma le sue sfumature variano col variare dei caratteri ch'egli impersona, ora essendo aperta come nel ''Paraninfu'', ora un po' amara come ne ''L'aria del continente'', ora melensa come nel ''San Giovanni Decollato''. Perciò egli è veramente un interprete eccezionale, un vivo creatore di tipi e figure. (p. 160)
*Quando Angelo Musco riceve un nuovo copione, studia la sua parte con ardore. Per otto giorni egli non vive d'altro che della vita e delle vicende del personaggio affidatogli, e finisce con l'immedesimarsene a tal segno da dimenticare quasi la propria personalità. Insieme a lui i compagni sostengono la stessa disciplina, e la commedia nuova va in iscena, fino dalla prima sera, come se fosse vecchia di qualche anno, e, dopo una settimana, nessuno ha più bisogno dell'aiuto del suggeritore, la cui buca viene, quindi, chiusa. (p. 161)
==Bibliografia==
*Arturo Lancellotti, ''[https://archive.org/details/sim_nuova-antologia-revista-di-lettere-scienze-ed-arti_1922-09-16_220/page/157/mode/1up Un signore del riso: Angelo Musco]'', in ''Nuova Antologia di lettere, scienze ed arti'', vol. CCXX, settembre 1922, pp. 157-163.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Lancellotti, Arturo}}
[[Categoria:Critici d'arte italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Spinoziano
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text/x-wiki
'''Arturo Lancellotti''' (1877 – 1968), scrittore e critico d'arte italiano.
==''Un signore del riso: Angelo Musco''==
*Strana e laboriosa carriera quella di [[Angelo Musco]]! Questo piccolo uomo, tutto fuoco, tutto nervi, tutta agilità, che domina le platee e corre per i palcoscenici come per la sua casa, che si direbbe nato sul teatro, ha dovuto, come Massimo Gorki, prima di trovare la sua vera strada, percorrerne molte altre umili, diverse, inverosimili. Quattordicesimo figlio di un malese che morì quand'egli appena era venuto al mondo, dovette subito mettersi al lavoro per sollevare la miseria della povera madre vedova. E fu, quasi da ragazzo, consecutivamente, sarto, berrettaio, falegname, ebanista, fornaio... (p. 157)
*Quali sono le ragioni del successo di Musco? Una comicità insita nel suo temperamento, sviluppata con lo studio e propria a lui solo.<br>Tutto è comico in lui: il gesto, il timbro della voce rauca, il gioco vivacissimo dei muscoli del volto. Questa comicità, così sentita dall'artista, non è sempre la stessa, ma le sue sfumature variano col variare dei caratteri ch'egli impersona, ora essendo aperta come nel ''Paraninfu'', ora un po' amara come ne ''L'aria del continente'', ora melensa come nel ''San Giovanni Decollato''. Perciò egli è veramente un interprete eccezionale, un vivo creatore di tipi e figure. (p. 160)
*Quando Angelo Musco riceve un nuovo copione, studia la sua parte con ardore. Per otto giorni egli non vive d'altro che della vita e delle vicende del personaggio affidatogli, e finisce con l'immedesimarsene a tal segno da dimenticare quasi la propria personalità. Insieme a lui i compagni sostengono la stessa disciplina, e la commedia nuova va in iscena, fino dalla prima sera, come se fosse vecchia di qualche anno, e, dopo una settimana, nessuno ha più bisogno dell'aiuto del suggeritore, la cui buca viene, quindi, chiusa. (p. 161)
==Bibliografia==
*Arturo Lancellotti, ''[https://archive.org/details/sim_nuova-antologia-revista-di-lettere-scienze-ed-arti_1922-09-16_220/page/157/mode/1up Un signore del riso: Angelo Musco]'', in ''Nuova Antologia di lettere, scienze ed arti'', vol. CCXX, settembre 1922, pp. 157-163.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Lancellotti, Arturo}}
[[Categoria:Critici d'arte italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Sergio Stivaletti
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2022-08-14T22:30:17Z
Mariomassone
17056
/* Filmografia */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Sergio Stivaletti 1996.jpg|thumb|Stivaletti nel 1996]]
'''Sergio Stivaletti''' (1957 – vivente), effettista, regista e sceneggiatore italiano.
==Citazioni di Sergio Stivaletti==
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]''}} Ho amato molto questo demonietto a cui ho dato il nomignolo di Menelik: ho realizzato questo animatronic per "Demoni 2" e tutti mi hanno accusato di aver copiato "[[Gremlins]]" ma dato che mi avevano "commissionato" un personaggio cattivo, alto 30 cm, pieno di denti, era quasi impossibile differenziarsi da quel "modello". Per la prima volta mi sono avvicinato al sogno di ogni effettista, cioé realizzare un vero "personaggio", un attore completo, insomma. E difatti stavolta Lamberto gli ha dedicato più scene possibili, due giorni di riprese tutte per lui, durante i quali l'ha veramente diretto, secondo una prassi finalmente "hollywoodiana".<ref name=demoni2>Da ''[https://web.archive.org/web/20040214000728/http://www.sergiostivaletti.com/demoni2.htm Demoni 2 – L’Incubo Ritorna]'', ''Sergiostivaletti.com'', 2003.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]''}} Riuscii a convincere Lamberto a realizzare dei demoni completamente estranei alle sembianze umane, demoni come quello che esce dal bambino, demoni completamente di fantasia. Io ne avrei voluti realizzare molti di più però la storia mi ingabbiò in quella situazione e quindi feci solamente l’uscita di quel demone che non si ispirava, come molti erroneamente credono, ai Gremlins ma ad un quadro famoso che si chiama "Le Tentazioni di Sant’Antonio" dove c’è una moltitudine di demoni di vario genere.<ref name=demoni2/>
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} So che a Cannes sono stati criticati gli effetti, ma visto che di effetti firmati da me nel film ce ne sono davvero pochi e fatti oltretutto come in altri 200 film credo che le critiche fossero rivolte agli effetti digitali che a prescindere dalla fattura che non posso discutere visto che il film non l'ho ancora visto posso dirti che si sa benissimo oramai che fare gli effetti con il digitale ha stancato un certo tipo di pubblico. Questo è stufo dell’effetto playstation che a volte si raggiunge.<ref>Citato in ''[https://www.youmovies.it/2012/08/31/intervista-esclusiva-sergio-stivaletti-a-youmovies-su-dracula-3d-e-tanto-altro/ Intervista esclusiva, Sergio Stivaletti a YouMovies su "Dracula 3d" e tanto altro]'', ''Youmovies.it'', 31 agosto 2012.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.mondospettacolo.com/sergio-stivaletti-ci-racconta-phenomena/ Sergio Stivaletti ci racconta: "Phenomena"]''|''Mondospettacolo.com'', 28 gennaio 2015.}}
*{{NDR|Sul bambino deforme in ''[[Phenomena]]''}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film<ref>''[[Il tunnel dell'orrore]]''</ref>, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto.
*La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla.
*Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa.
{{Int|Da ''[https://www.nocturno.it/intervista-sergio-stivaletti/ Intervista A Sergio Stivaletti]''|Intervista di Pierpaolo De Sanctis, ''nocturno.it'', 17 aprile 2015.}}
*Personalmente mi piacciono molto i film di animazione indipendenti perché ci ritrovo ancora molte idee, molte tecniche artigianali che sono alla base di tutta la cinematografia degli effetti speciali fino all’invenzione del computer: penso alle animazioni fatte con oggetti di uso quotidiano come i fogli di carta, o con materiali naturali come l’erba o la sabbia...
*Per ''[[Il nido del ragno]]'' ho usato parecchio lo stop motion: il movimento dei ragni che uscivano dalle sfere era realizzato proprio così. Anche l’inquadratura in campo largo in cui si muoveva il mostro era fatta tutta a passo uno. In quel periodo ebbi anche la sfrontatezza di portare questo filmato al grande [[Ray Harryhausen|Ray Harryausen]], maestro di questa tecnica. Quale migliore scusa per incontrarlo avendo da poco fatto questi effetti in stop-motion? Sono andato da lui e glieli ho fatti vedere. Per me è stata una gioia immensa e credo che anche lui si sia divertito. In quell’occasione mi mostrò la sua vetrina con i vari scheletri e i mostriciattoli usati per i suoi film... un grande!
*Sin dai tempi di ''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso.
*Io sono stato uno spettatore degli horror di [[Lucio Fulci|Fulci]]. Appena uscivano andavo a vedermeli in sala, rimanendo ogni volta incantato dagli effetti speciali. Oggi ovviamente mi farebbero un effetto diverso, però alcune cose reggono ancora, e comunque mi rendo conto che le sue dovevano essere state delle sfide sicuramente non minori di quelle che ho dovuto affrontare anch’io.
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini.
*{{NDR|Sulla [[computer-generated imagery]]}} Il digitale ha sicuramente ampliato il raggio di cose che è diventato possibile fare. Basti pensare alle difficoltà che avevamo prima per rendere dal vivo il movimento di una creatura. In campo lungo diventava impossibile simulare la camminata di un pupazzo in modo credibile. Oggi possiamo usare delle aste verdi che ne accompagnano il movimento, come un burattino, facilissime da rimuovere al computer. Ma soprattutto, possiamo spingerci molto più in là, toccando risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere. Gli effetti digitali non solo hanno reso praticabili alcune possibilità tecniche, ma hanno anche inciso sul nostro gusto visivo, spingendoci a immaginare cose prima d’ora davvero impensabili.
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato.
*Io devo tutto a [[Dario Argento|Dario]]. Nasco con lui proprio grazie a ''Phenomena'', dove mi è stata data la prima opportunità davvero importante. Ero ancora un ragazzo che stava iniziando, ma per quanto mi riguarda credo d’aver raccolto la sfida mettendocela veramente tutta. Da allora, la fiducia che mi ha accordato Dario non si è mai più interrotta.
*{{NDR|Su ''[[Dracula 3D]]''}} A prescindere dalle scelte di Dario, la realizzazione finale è in buona parte responsabile di una percezione, diciamo così, "poco originale" di questi effetti nel film. Per la disintegrazione dei vampiri, ad esempio, magari sarebbe stato interessante fare delle trasformazioni in diretta… se me ne fossi occupato personalmente, forse avrei optato per degli effetti fisici, degli scioglimenti o disintegrazioni ricorrendo alla fisica...
*Il problema più grave è che sempre più spesso si ha la sensazione di poter tranquillamente saltare quella che una volta si chiamava “gavetta”, ovvero il potersi guadagnare dei passaggi avendo conquistato delle nozioni sul campo, facendo un’esperienza. Oggi si ha la sensazione che tutti possano tentare di fare un effetto speciale, un’illuminazione, un pezzo di regia, qualsiasi cosa. Le informazioni che si possono trovare su YouTube con qualsiasi tutorial ci aiutano a capire il funzionamento di un certo software, ad esempio. Ma non hanno nulla a che fare con l’esperienza.
*Molti filmaker che oggi vengono da me magari non sanno neanche che le cineprese possono andare avanti o indietro, non sanno neanche che alcune cose si possono ottenere già in macchina, alcuni effetti banali… Conosco gente in quest’ambiente che – ti garantisco – non sa cos’è un diaframma, ed è convinta che per fare la fotografia basti accendere una luce e guardare nel monitor. Il digitale ha dato questa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con poco o pochissimo.
{{Int|Da ''[https://movieplayer.it/articoli/sergio-stivaletti-intervista-con-il-mago-degli-effetti-speciali-su-phe_17398/ Sergio Stivaletti: "Il racconto dei racconti? Resta il dubbio, come sarebbe stato se lo avessi fatto io?"]''|Intervista di Valentino d'Amico, ''movieplayer.it'', 26 aprile 2017.}}
*Il mio primo amore non è il make up. Ho iniziato facendo effetti ottici e animazione. Tra i film che mi hanno impressionato, in tal senso, non posso non citare ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', ma anche le immagini dello sbarco sulla Luna, che per la mia generazione ha avuto un impatto incredibile.
*Andando alla prima riunione per ''[[Phenomena]]'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca.
*''[[Dèmoni (film)|Demoni]]'' è un po' il figlio di ''Phenomena''. Pochi anni prima era uscito ''[[Un lupo mannaro americano a Londra|Un Lupo mannaro americano a Londra]]''. Anche in ''Demoni'' ho usato le trasformazioni in diretta, un'altra novità per il nostro cinema.
*Io ho avuto la sfortuna di esordire alla regia in un momento in cui l'horror era un po' scomparso.
*{{NDR|Su ''[[Dellamorte Dellamore]]''}} All'inizio ero dubbioso, perché non è un horror tradizionale. È un film surreale e mi sono state fatte richieste strane. Dalle teste spappolate non doveva uscire il solito cervello, ma una materia asciutta, abbiamo dovuto realizzare un ossario spettacolare e gli zombie vegetali. Ho dovuto creare nuove soluzioni e a posteriori è uno dei film di cui sono più orgoglioso.
*Il problema di ''[[Dracula 3D]]'' è legato alla produzione. Con un diverso tipo di supporto, Argento avrebbe fatto un altro film, ma da ''[[La terza madre]]'' io mi sono occupato solo degli effetti fisici e non di quelli effetti digitali, che in Dracula 3D sono inguardabili. La produzione, non capendo bene il funzionamento del 3D, ha preteso che tutto venisse girato sul set. Io cerco sempre di girare separatamente. Gli effetti vanno girati in 2D e poi tridimensionalizzati, ma questa cosa non è stata accettata e i risultati sono quelli che vedete.
*Avevo collaborato con Garrone per ''[[L'imbalsamatore]]''. Quando ho saputo di un progetto come ''[[Il racconto dei racconti - Tale of Tales|Il racconto dei racconti]]'' ho sperato in un coinvolgimento che non c'è stato. Con quel budget avrei potuto dimostrare cosa si poteva fare, ma quando non ci sono i soldi vengono da me, quando ci sono vanno da un'altra parte. Non penso che la visione di Garrone si sposi con il genere fantasy. La resa dell'effetto in sé è importante, ma il risultato è legato alla visione generale. Mi resterà sempre il dubbio di come sarebbe venuto il film con il mio contributo.
==Filmografia==
*''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]'' (1985) - trucco
*''[[Phenomena]]'' (1985) - trucco
*''[[Dèmoni 2... L'incubo ritorna]]'' (1986) - effetti speciali
*''[[Fantaghirò]]'' (1991) - trucco
*''[[Fantaghirò 2]]'' (1992) - trucco
*''[[Fantaghirò 3]]'' (1993) - trucco
*''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1994) - effetti visivi
*''[[Fantaghirò 4]]'' (1994) - trucco
*''[[La sindrome di Stendhal]]'' (1996) - effetti visivi
*''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) - effetti speciali
*''[[Non ho sonno]]'' (2001) - effetti visivi
*''[[L'imbalsamatore]]'' (2002) - effetti speciali
*''[[Il cartaio]]'' (2004) - effetti speciali
*''[[Arrivederci amore, ciao]]'' (2006) - effetti speciali
*''[[La terza madre]]'' (2007) - effetti speciali
*''[[Giallo (film 2009)|Giallo]]'' (2009) - trucco
*''[[In the Market]]'' (2009) - trucco
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Stivaletti, Sergio}}
[[Categoria:Artisti italiani]]
[[Categoria:Effettisti]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]
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Mallika Sherawat
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2022-08-15T08:23:57Z
Spinoziano
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added [[Category:Modelli indiani]] using [[Help:Gadget-HotCat|HotCat]]
wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Mallika Sherawat Cannes 2014 2.jpg|miniatura|Mallika Sherawat nel 2014]]
'''Mallika Sherawat''', pseudonimo di '''Reema Lamba''' (1976 – vivente), attrice indiana.
==Citazioni di Mallika Sherawat==
*Il [[veganismo]] non è una moda passeggera, è una scelta di vita sana.
:''Veganism is not a fad, it's a healthy, lifestyle choice.''<ref name="bollywoodhungama">{{en}} Citato in ''[https://www.bollywoodhungama.com/news/bollywood/mallika-sherawat-promote-veganism-india/ Mallika Sherawat to promote veganism in India]'', ''bollywoodhungama.com'', 11 aprile 2018.</ref>
*Se dovessi scegliere la cosa migliore in assoluto dell'essere vegana, è la mia coscienza pulita.
:''If I had to pick the very best thing about being vegan, it's my clear conscience.''<ref>{{en}} Citato in ''[https://www.ndtv.com/entertainment/dhanush-mallika-named-hottest-vegetarians-623139 Dhanush, Mallika named hottest vegetarians]'', ''ndtv.com'', 20 gennaio 2012.</ref>
*Sì, ho un sacco di piani per promuovere il veganismo in India. Sto unendo le forze con il ristorante di un amico per presentare offerte vegane al palato indiano. Ho intenzione di coinvolgere chef internazionali per creare dei piatti deliziosi. Una volta che le persone vedranno quanto può essere nutriente e delizioso il cibo vegano, passeranno a uno stile di vita più sano, privo di latticini.
:''Yes I have a lot of plans to promote veganism in India. I'm joining hands with a friend's restaurant to introduce vegan offerings to the Indian palate. I plan to rope in international chefs to whip up some delicious dishes. Once people see how nutritious and delicious vegan food can be, they'll switch to a healthier dairy-free lifestyle.''<ref name="bollywoodhungama" />
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Sherawat, Mallika}}
[[Categoria:Attori indiani]]
[[Categoria:Modelli indiani]]
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Dèmoni 2... L'incubo ritorna
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2022-08-14T12:22:44Z
Mariomassone
17056
/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Dèmoni 2... L'incubo ritorna
|immagine = Sergio Stivaletti 1996.jpg
|didascalia = Effettista Sergio Stivaletti con "Menelik"
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 1986
|genere = horror
|regista = [[Lamberto Bava]]
|soggetto = [[Dario Argento]], Lamberto Bava, [[Franco Ferrini]] e [[Dardano Sacchetti]]
|sceneggiatore = Dario Argento, Lamberto Bava, Franco Ferrini e Dardano Sacchetti
|produttore = Dario Argento
|attori = *[[Nancy Brilli]]: Hannah
*[[David Knight (attore)|David Knight]]: George
*[[Coralina Cataldi Tassoni]]: Sally
*[[Bobby Rhodes]]: Hank, l'istruttore della palestra
*[[Asia Argento]]: Ingrid
*[[Virginia Bryant]]: Mary, la prostituta
*[[Anita Bartolucci]]: donna con il cane
*[[Antonio Cantafora]]: padre di Ingrid
*[[Luisa Passega]]: Helga, la madre di Ingrid
*[[Davide Marotta]]: Tommy demone
*[[Marco Vivio]]: Tommy
*[[Michele Mirabella]]: cliente di Mary
*[[Lorenzo Gioielli]]: Jake
*[[Lino Salemme]]: guardia
*[[Maria Chiara Sasso]]: Ulla
*[[Dario Casalini]]: Danny
*[[Andrea Garinei]]: invitato alla festa che aspetta Jacob
*[[Luca De Nardo]]: invitato alla festa
*[[Angela Frondaroli]]: Susan
*[[Caroline Christina Lund]]: Jennifer
*[[Karen Gennaro]]: culturista
*[[Marina Loi]]: Kate
|doppiatori originali = *[[Emanuela Rossi]]: Hannah
*[[Massimo Giuliani]]: George
*[[Anna Rita Pasanisi]]: Sally
*[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]: Hank, l'istruttore della palestra
*[[Isabella Pasanisi]]: Mary, la prostituta
*[[Cesare Barbetti]]: padre di Ingrid
*[[Sergio Graziani]]: narratore
|note=
*'''effetti speciali''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Dèmoni 2... L'incubo ritorna''''', film del 1986 diretto da [[Lamberto Bava]] e prodotto da [[Dario Argento]], seguito di ''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]].''
==Incipit==
Una profezia tragica, misteriosa aveva annunciato l'avvento dei demoni sulla Terra. Sembrò avverarsi tempo fa quando gli spettatori di un cinema si trasformarono in esseri orribili e sanguinari, e seminarono morte e contagi. Così anche gli scettici e gli increduli seppero che i [[Demone|demoni]] esistevano. ('''Narratore''')
==Frasi==
*Nessuno ha mai osato avvicinarsi alla zona proibita. Miglaia di persone hanno incontrato una morte orribile. Un muro alto e impenetrabile circondava quella parte della città. Solo l'incoscienza poteva spingere qualcuno a violare la zona dei demoni. [...] ''Faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe''. Così era scritto, e la profezia si era avverata. I demoni avevano devastato e insanguinato. Il terrore e la morte avevano dominato incontrastati. Poi l'uomo aveva faticosamente avuto ragione delle forze del Male e ora quei momenti di agghiacciante terrore erano lontani, anche se sul luogo che aveva visto quei massacri aleggiava ancora qualcosa di spaventoso e di sinistro. ('''Narratore''')
*Il sangue aveva richiamato il sangue, e ciò che sembrava ormai spento e addormentato si era risvegliato in tutta la sua spietata ferocia. Un altra agghiacciante profezia stava per compiersi: ''Il vento della morte spazzerà la Terra, e i continenti andranno alla deriva in un oceano di sangue''. {{NDR|[[profezie dai film|profezia]]}} ('''Narratore''')
==Citazioni su ''Dèmoni 2... L'incubo ritorna''==
*Frullato di luoghi comuni dell'horror contemporaneo, con pesanti riferimenti a ''[[Gremlins]]'' e a ''[[Videodrome]]'', e senza una trama degna di questo nome. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Ho amato molto questo demonietto a cui ho dato il nomignolo di Menelik: ho realizzato questo animatronic per "Demoni 2" e tutti mi hanno accusato di aver copiato "[[Gremlins]]" ma dato che mi avevano "commissionato" un personaggio cattivo, alto 30 cm, pieno di denti, era quasi impossibile differenziarsi da quel "modello". Per la prima volta mi sono avvicinato al sogno di ogni effettista, cioé realizzare un vero "personaggio", un attore completo, insomma. E difatti stavolta Lamberto gli ha dedicato più scene possibili, due giorni di riprese tutte per lui, durante i quali l'ha veramente diretto, secondo una prassi finalmente "hollywoodiana". ([[Sergio Stivaletti]])
*In ''Dèmoni 2'' il legame con il film precedente sta nella cognizione che dei fatti tremendi sono avvenuti molto tempo prima, ma ormai tutti se ne sono dimenticati. ([[Dario Argento]])
*Riuscii a convincere Lamberto a realizzare dei demoni completamente estranei alle sembianze umane, demoni come quello che esce dal bambino, demoni completamente di fantasia. Io ne avrei voluti realizzare molti di più però la storia mi ingabbiò in quella situazione e quindi feci solamente l’uscita di quel demone che non si ispirava, come molti erroneamente credono, ai Gremlins ma ad un quadro famoso che si chiama "Le Tentazioni di Sant’Antonio" dove c’è una moltitudine di demoni di vario genere. ([[Sergio Stivaletti]])
*Seguendo un percorso storico quasi da passaggio di consegne (riguardo l'impatto sul pubblico), il secondo capitolo della serie è sostanzialmente un remake del precedente, cambianco il ''media'' portatore del male (e in questo senso la televisione è sicuramente un simbolo più appropriato e attuale) e i personaggi (ma non necessariamente gli attori, perché il bravo Bobby Rhodes è della partita anche stavolta). ([[Rudy Salvagnini]])
===[[Lamberto Bava]]===
*È meno duro del film precedente, c'è anche un po' di ironia.
*Non è il seguito di Demoni 1, è un' altra storia, con ritmi anche diversi. L' unica analogia è nel fatto che nel primo film i demoni uscivano dallo schermo cinematografico, qui escono dal teleschermo.
*{{NDR|Sul trucco}} Una trasformazione faticosa per gli attori, poichè richiede dalle 4 alle 5 ore di trucco oltre a tutta la preparazione precedente di lenti a contatto luminescenti per rendere più spaventoso lo sguardo o di dentiere da squalo. Gli effetti della trasformazione sono anche scene del film e le riprese, in diretta e senza stacchi, sono state particolarmente delicate.
==Altri progetti==
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Discussioni utente:151.73.54.122
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Sun-crops
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{{Vandalismo}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:45, 14 ago 2022 (CEST)
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Neuroscienze
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Sun-crops
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Citazioni sulle '''neuroscienze''' o '''neurobiologia'''.
*Il giardino della neurobiologia offre allo spettatore spettacoli ammalianti ed emozioni artistiche incomparabili. In esso i miei istinti estetici trovarono infine piena soddisfazione. [...] Come un entomologo a caccia di farfalle dalle tonalità vistose, la mia attenzione seguiva nel frutteto della sostanza grigia, cellule di forme delicate ed eleganti, le misteriose farfalle dell'anima, il cui battito di ali, chissà se un giorno farebbe luce sul segreto della vita mentale.<br>È una fascinazione indescrivibile l'essere di fronte alla contemplazione dell'ingegnosa architettura del cervelletto e della retina che mi permettono di scorgere la suprema bellezza e l'elegante varietà della foresta nervosa. È un sentimento estetico che placa nel più intimo del mio essere ansie sconosciute che giacevano nascoste, inconfessabili, nelle profondità ultime della mia anima. ([[Santiago Ramón y Cajal]])
==Altri progetti==
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Pinguino Papua
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Ibisco
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Citazioni sul '''pinguino Papua''', detto anche '''Gentoo'''.
*Gentoo, i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. ([[Daniele Del Giudice]])
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. ([[Daniele Del Giudice]])
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Ibisco
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Citazioni sul '''pinguino Papua''', detto anche '''Gentoo'''.
*Gentoo, i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. ([[Daniele Del Giudice]])
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. ([[Daniele Del Giudice]])
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Ibisco
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Voci correlate
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[[File:00 1986 Eselspinguin - Aitcho Islands.jpg|thumb|Un pinguino Papua]]
Citazioni sul '''pinguino Papua''', detto anche '''Gentoo'''.
*Gentoo, i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. ([[Daniele Del Giudice]])
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. ([[Daniele Del Giudice]])
==Voci correlate==
*[[Pinguino di Adelia]]
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[[File:00 1986 Eselspinguin - Aitcho Islands.jpg|thumb|Un pinguino Papua]]
Citazioni sul '''pinguino Papua''', detto anche '''Gentoo'''.
*Gentoo, i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. ([[Daniele Del Giudice]])
*I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. ([[Daniele Del Giudice]])
==Voci correlate==
*[[Pinguino di Adelia]]
*[[Pinguino Imperatore]]
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Pinguino di Adelia
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Citazioni sul '''pinguino di Adelia'''.
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i pinguini Adélie, dei veri acrobati al confronto {{NDR|dei [[pinguino Papua|pinguini Papua]]}}: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. ([[Daniele Del Giudice]])
==Voci correlate==
*[[Pinguino Papua]]
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Ibisco
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[[File:Adelie Penguin (Pygoscelis adeliae) on iceberg.jpg|thumb|Un pinguino di Adelia]]
Citazioni sul '''pinguino di Adelia'''.
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i pinguini Adélie, dei veri acrobati al confronto {{NDR|dei [[pinguino Papua|pinguini Papua]]}}: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. ([[Daniele Del Giudice]])
==Voci correlate==
*[[Pinguino Papua]]
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Danyele
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[[File:Adelie Penguin (Pygoscelis adeliae) on iceberg.jpg|thumb|Un pinguino di Adelia]]
Citazioni sul '''pinguino di Adelia'''.
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i pinguini Adélie, dei veri acrobati al confronto {{NDR|dei [[pinguino Papua|pinguini Papua]]}}: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. ([[Daniele Del Giudice]])
==Voci correlate==
*[[Pinguino Papua]]
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[[File:Adelie Penguin (Pygoscelis adeliae) on iceberg.jpg|thumb|Un pinguino di Adelia]]
Citazioni sul '''pinguino di Adelia'''.
*Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i pinguini Adélie, dei veri acrobati al confronto {{NDR|dei [[pinguino Papua|pinguini Papua]]}}: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. ([[Daniele Del Giudice]])
==Voci correlate==
*[[Pinguino Imperatore]]
*[[Pinguino Papua]]
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Ari Aster
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Spinoziano
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Creata pagina con "[[Immagine:Ari Aster, 2018 (crop).jpg|thumb|Ari Aster nel 2018]] '''Ari Aster''' (1986 – vivente), regista e sceneggiatore statunitense. ==Citazioni di Ari Aster== *Sono un tipo nevrotico. Sono talmente "fortunato" da avere riserve d'ansia infinite. La mia immaginazione mi continua ad assalire con l'idea di scenari catastrofici, il che mi impedisce di prendere qualsiasi decisione senza angosciarmi per le possibili conseguenze. È quasi un sollievo poter riversare tut..."
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[[Immagine:Ari Aster, 2018 (crop).jpg|thumb|Ari Aster nel 2018]]
'''Ari Aster''' (1986 – vivente), regista e sceneggiatore statunitense.
==Citazioni di Ari Aster==
*Sono un tipo nevrotico. Sono talmente "fortunato" da avere riserve d'ansia infinite. La mia immaginazione mi continua ad assalire con l'idea di scenari catastrofici, il che mi impedisce di prendere qualsiasi decisione senza angosciarmi per le possibili conseguenze. È quasi un sollievo poter riversare tutto ciò su personaggi inventati piuttosto che proiettarlo sul me stesso futuro. Inoltre, se un film horror non tratta di questioni esistenziali, che senso ha?<ref>Dall'intervista di Giorgia Genocchio, ''[https://www.vogue.it/news/article/ari-aster-regista-midsommar-film-2019-intervista Ari Aster: intervista al regista di Midsommar]'', ''vogue.it'', 27 dicembre 2019.</ref>
==Note==
<references />
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[[Categoria:Registi statunitensi]]
[[Categoria:Sceneggiatori statunitensi]]
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Teresa Montaruli
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Ibisco
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'''Teresa Montaruli''' (1968 – vivente), astronoma italiana.
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'''Teresa Montaruli''' (1968 – vivente), astronoma italiana.
==Citazioni di Teresa Montaruli==
*Per le rilevazioni dei [[neutrini|neutrini]] occorre dotare di strumenti idonei spazi molto grandi, e contrastare così la bassa probabilità di interazione con la materia che è tipica delle WIMP. Per questo è impossibile realizzare i telescopi di neutrini in gallerie sotto le montagne. La ricerca di eventi rari richiede lo schermo di grossi strati. Migliaia di metri sotto il mare oppure sotto i ghiacci polari.<ref>Citato in Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009, p. 11. ISBN 978-88-06-19793-3</ref>
==Note==
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Ibisco
49387
Citazioni su... con 2 cit. + Destub
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text/x-wiki
'''Teresa Montaruli''' (1968 – vivente), astronoma italiana.
==Citazioni di Teresa Montaruli==
*Per le rilevazioni dei [[neutrini|neutrini]] occorre dotare di strumenti idonei spazi molto grandi, e contrastare così la bassa probabilità di interazione con la materia che è tipica delle WIMP. Per questo è impossibile realizzare i telescopi di neutrini in gallerie sotto le montagne. La ricerca di eventi rari richiede lo schermo di grossi strati. Migliaia di metri sotto il mare oppure sotto i ghiacci polari.<ref>Citato in Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009, p. 11. ISBN 978-88-06-19793-3</ref>
==Citazioni su Teresa Montaruli==
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, Teresa Montaruli, impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo.
*Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i neutrini, particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente.
*Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...].
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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[[Categoria:Astronomi italiani]]
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La sindrome di Stendhal
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Mariomassone
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*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'arte hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il dolore fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa barca?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film thriller]]
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Mariomassone
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/* Frasi */
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{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
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|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film thriller]]
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/* Citazioni su La sindrome di Stendhal */
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text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
|titolo alfabetico= Sindrome di Stendhal, La
|immagine= Bruegel, Pieter de Oude - De val van icarus - hi res.jpg
|didascalia= ''Caduta di Icaro'' di Pieter Bruegel il Vecchio
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= 1996
|genere = Thriller
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''La sindrome di Stendhal'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne. ([[Roberto Nepoti]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film thriller]]
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/* Citazioni su La sindrome di Stendhal */
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{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
|titolo alfabetico= Sindrome di Stendhal, La
|immagine= Bruegel, Pieter de Oude - De val van icarus - hi res.jpg
|didascalia= ''Caduta di Icaro'' di Pieter Bruegel il Vecchio
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= 1996
|genere = Thriller
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''La sindrome di Stendhal'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne. ([[Roberto Nepoti]])
===[[Dario Argento]]===
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film thriller]]
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/* Citazioni su La sindrome di Stendhal */
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{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
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|anno uscita= 1996
|genere = Thriller
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In ''La sindrome'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare. ([[Asia Argento]])
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''La sindrome di Stendhal'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne. ([[Roberto Nepoti]])
===[[Dario Argento]]===
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film thriller]]
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{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
|titolo alfabetico= Sindrome di Stendhal, La
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|didascalia= ''Caduta di Icaro'' di Pieter Bruegel il Vecchio
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= 1996
|genere = Thriller
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In ''La sindrome'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare. ([[Asia Argento]])
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''La sindrome di Stendhal'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne. ([[Roberto Nepoti]])
*Quando giravamo "[[Trauma (film 1993)|Trauma]]" mi sembrava dovessi dimostrare che ero brava. Adesso non devo dimostrare niente. ([[Asia Argento]])
===[[Dario Argento]]===
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film thriller]]
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Mariomassone
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/* Citazioni su La sindrome di Stendhal */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
|titolo alfabetico= Sindrome di Stendhal, La
|immagine= Bruegel, Pieter de Oude - De val van icarus - hi res.jpg
|didascalia= ''Caduta di Icaro'' di Pieter Bruegel il Vecchio
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= 1996
|genere = Thriller
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*A cinquant'anni, Dario Argento s'è un poco addomesticato. Il suo horror classico che si rifà agli spaventi umani archetipici (buio, armi da taglio, prigionia, sangue, insetti, presenze invisibili e minacciose) sembra rimasto indietro rispetto ai vertiginosi, artificiosi, laidi orrori sociali e mistico-paranoici immaginati da film americani come «[[Seven]]», ma la sua gran bravura di regista si nutre qui di invenzioni intelligenti ed efficaci. ([[Lietta Tornabuoni]])
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In ''La sindrome'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare. ([[Asia Argento]])
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''La sindrome di Stendhal'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne. ([[Roberto Nepoti]])
*Quando giravamo "[[Trauma (film 1993)|Trauma]]" mi sembrava dovessi dimostrare che ero brava. Adesso non devo dimostrare niente. ([[Asia Argento]])
===[[Dario Argento]]===
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film thriller]]
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Mariomassone
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/* Dario Argento */
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{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
|titolo alfabetico= Sindrome di Stendhal, La
|immagine= Bruegel, Pieter de Oude - De val van icarus - hi res.jpg
|didascalia= ''Caduta di Icaro'' di Pieter Bruegel il Vecchio
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= 1996
|genere = Thriller
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musicista: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*A cinquant'anni, Dario Argento s'è un poco addomesticato. Il suo horror classico che si rifà agli spaventi umani archetipici (buio, armi da taglio, prigionia, sangue, insetti, presenze invisibili e minacciose) sembra rimasto indietro rispetto ai vertiginosi, artificiosi, laidi orrori sociali e mistico-paranoici immaginati da film americani come «[[Seven]]», ma la sua gran bravura di regista si nutre qui di invenzioni intelligenti ed efficaci. ([[Lietta Tornabuoni]])
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In ''La sindrome'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare. ([[Asia Argento]])
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''La sindrome di Stendhal'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne. ([[Roberto Nepoti]])
*Quando giravamo "[[Trauma (film 1993)|Trauma]]" mi sembrava dovessi dimostrare che ero brava. Adesso non devo dimostrare niente. ([[Asia Argento]])
===[[Dario Argento]]===
*È stata necessaria tutta l'esperienza di Giuseppe Rotunno per avere "la meglio" sui vetri protettivi dei capolavori, che per il loro spessore davano una colorazione verde alle opere, soprattutto a quelle del Botticelli.
*Ho sempre creduto nei messaggi emotivi e conturbanti che sprigionano dai capolavori dell'arte e quando ho letto il libro della Magherini sono rimasto affascinato dai turbamenti che si possono vivere davanti alle opere dei grandi pittori.
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film thriller]]
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{{Film
|titolo italiano= La sindrome di Stendhal
|titolo alfabetico= Sindrome di Stendhal, La
|immagine= Bruegel, Pieter de Oude - De val van icarus - hi res.jpg
|didascalia= ''Caduta di Icaro'' di Pieter Bruegel il Vecchio
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= 1996
|genere = Thriller
|regista= [[Dario Argento]]
|soggetto= Dario Argento, [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore= Dario Argento
|produttore= Dario Argento, [[Giuseppe Colombo (produttore)|Giuseppe Colombo]]
|attori=
*[[Asia Argento]]: vice ispettore Anna Manni
*[[Thomas Kretschmann]]: Alfredo Grossi
*[[Marco Leonardi]]: Marco Longhi
*[[Luigi Diberti]]: isp. Manetti
*[[Julien Lambroschini]]: Marie
*[[John Quentin]]: padre di Anna
*[[Maximilian Nisi]]: fratello di Anna
*[[Franco Diogene]]: marito della vittima
*[[Sonia Topazio]]: vittima di Firenze
*[[Antonio Marziantonio]]: guardiano Belle Arti
*[[Lucia Stara]]: ragazza strangolata
*[[Paolo Bonacelli]]: dott. Cavanna
*[[Lorenzo Crespi]]: Giulio
*[[Vera Gemma]]: poliziotta
|doppiatori originali =
*[[Massimo Venturiello]]: Alfredo Grossi
|note= *Musiche: [[Ennio Morricone]]
*Effetti speciali: [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''La sindrome di Stendhal''''', film del 1996 con [[Asia Argento]], diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Tutte le opere d'[[arte]] hanno un potere su di noi, e più sono grandi più hanno potere. ('''Alfredo Grossi''')
*Voglio averti com'eri questa mattina, con labbra di sangue. ('''Alfredo Grossi''')
*Ricorda quello che ha detto? Che quando cominciano a uccidere non smettono più. Ma con me non è stato così. Quell'uomo mi vuole viva. ('''Anna Manni''')
*Il [[dolore]] fisico non mi dà fastidio. Anzi, mi fa sentire viva. ('''Anna Manni''')
*C'è un giudice seduto sulla riva di un fiume. Un viaggiatore gli chiede: "Posso usare questa [[barca]]?". Lui risponde: "Certo, è mia". Il viaggiatore lo ringrazia e spinge la barca nell'acqua, ma la barca affonda e lui annega. Un uomo che aveva osservato la scena grida rivolto al giudice: "Ma perché non lo ha avvertito che la sua barca aveva un buco?". Il grande giudice risponde: "La questione della condizione della barca non mi è stata posta". ('''Anna Manni''')
==Dialoghi==
*'''Anna''': Agli Uffizi c'era una fila enorme, tanta confusione, nelle sale una strana atmosfera. Tutto era così affascinante. Quei dipinti sembravano galleggiare nell'aria. Seguì un gruppo di turisti in una delle sale e poi sono entrata nel quadro. Sono stata risucchiata da quell'immagine. La stavo guardando quando... Lo so che posso sembrare pazza, ma...<br>'''Dott. Cavanna''': Cerchiamo di non usare mai la parola "pazzo". {{NDR|Legge da ''La sindrome di Stendhal'' di Graziella Magherini}} "La sintomologia include sudore freddo, nausea, stato di ansia, allucinazioni, grave depressione e mutamenti della personalità".<br>'''Anna''': Sì.<br>'''Dott. Cavanna''': Nel 1817, lo scrittore francese [[Stendhal]] era a Firenze. Stava ammirando le opere d'arte contenute nella Chiesa di Santa Croce quando fu sopraffatto da una violentissima emozione. Questo è accaduto anche ad altri prima di lui, ma egli era il primo a scrivere su quel fenomeno nei suoi diari. Per questo, ciò che è successo a lei agli Uffizi è noto come la [[sindrome di Stendhal]]. "Il mio sentimento è così profondo che rasenta la pietà. Tutto ciò parla chiaramente alla mia anima. Ah, se solo potessi dimenticare". Si può cogliere un certo grado di felicità nel sentimento provato da Stendhal, eppure nonostante questo l'unica cosa che desiderava era dimenticare.
*'''Anna''': Non smetterà mai, non è vero?<br>'''Dott. Cavanna''': È il tipo di assassino che smette solo quando viene catturato o ucciso, ed è ciò che molti di loro si augurano che accada.
==Citazioni su ''La sindrome di Stendhal''==
*A cinquant'anni, Dario Argento s'è un poco addomesticato. Il suo horror classico che si rifà agli spaventi umani archetipici (buio, armi da taglio, prigionia, sangue, insetti, presenze invisibili e minacciose) sembra rimasto indietro rispetto ai vertiginosi, artificiosi, laidi orrori sociali e mistico-paranoici immaginati da film americani come «[[Seven]]», ma la sua gran bravura di regista si nutre qui di invenzioni intelligenti ed efficaci. ([[Lietta Tornabuoni]])
*Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno ''Psyco'' a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosimiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che non compensano. Non bastano più quattro effetti digitali [...] per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini che ne emergono. E la «sindrome» del titolo – quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte – è solo un pretesto lasciato subito cadere. (''[[Il Mereghetti]]'')
*In ''La sindrome'' ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare. ([[Asia Argento]])
*''La sindrome di Stendhal'' nel 1996 fu il primo esperimento in Italia dove venne usata la computer grafica in un film girato in 35mm. Fino ad allora questa tecnica era appannaggio esclusivo delle sigle televisive, nessuno aveva il know how necessario per portare le immagini di un film girato in pellicola dentro al computer. Tutto questo lo feci con i miei modestissimi mezzi, attrezzandomi molto rapidamente dopo una chiacchierata con Tom Savini. ([[Sergio Stivaletti]])
*Non sottovalutiamo affatto la portata dei thriller (né dei loro autori), film che diventano oggetti di culto più spesso degli altri perché parlano direttamente del sogno, della pulsione al vedere, del doppio... del cinema, in una parola. Né disdegniamo affatto il prodotto nazionale lordo, lordo di sangue beninteso. Con tutto ciò, ''La sindrome di Stendhal'' ci ha deluso. Malgrado qualche effetto suggestivo [...] e l'alto livello del cast tecnico, Giuseppe Rotunno in testa, l'ultimo film di Argento promette molto, ma perde in fretta il mistero e la suggestione delle prime inquadrature per adagiarsi in situazioni di repertorio. Presentandolo, il regista ha detto che "[[Seven]]" è solo un prodotto di moda, con attori alla moda. Se l'alternativa ruspante è questa, però, non c' è da stare allegri: la recitazione di mezzo cast è così imbarazzante che si scivola spesso nello "straniamento" involontario. E il thriller non può che soffrirne. ([[Roberto Nepoti]])
*Quando giravamo "[[Trauma (film 1993)|Trauma]]" mi sembrava dovessi dimostrare che ero brava. Adesso non devo dimostrare niente. ([[Asia Argento]])
===[[Dario Argento]]===
*È stata necessaria tutta l'esperienza di Giuseppe Rotunno per avere "la meglio" sui vetri protettivi dei capolavori, che per il loro spessore davano una colorazione verde alle opere, soprattutto a quelle del Botticelli.
*Ho sempre creduto nei messaggi emotivi e conturbanti che sprigionano dai capolavori dell'arte e quando ho letto il libro della Magherini sono rimasto affascinato dai turbamenti che si possono vivere davanti alle opere dei grandi pittori.
*Il titolo può apparire bizzarro, in America credevano che Stendhal fosse una marca di profumi.
*Leggendo la recensione del libro della psichiatra Graziella Magherini ho cominciato a pensare agli effetti che l'arte può avere sulle persone. È stato questo lo spunto per una storia che racconta il reciproco darsi la caccia tra una donna poliziotto e un killer sanguinario.
*Prima di cominciare la lavorazione andavo tutte le mattine al Louvre per preparare il film e al quinto giorno quattro poliziotti mi hanno afferrato, picchiato e portato via in maniera brusca sospettando in me un ladro o un terrorista!
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film thriller]]
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Basilica di Santa Restituta
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Sun-crops
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Inserimento in voce tematica
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{{voce tematica}}
Citazioni sulla '''Basilica di Santa Restituta''' di [[Napoli]].
*Questa cappella è la più antica fra le cappelle della cattedrale. Essa fu fondata sulle rovine del tempio d'Apollo, da [[Costantino I|Costantino]], nella prima metà del quarto secolo, ed esisteva già, come basilica, da circa quattro secoli, quando il vescovo Stefano, sulle vicinissime rovine del tempio di Nettuno, erigeva la cappella di Santa Stefania che, allargandosi a poco a poco, doveva diventare la cattedrale che ora si vede.<br>Questo cappellone di Santa Restituta, che contiene otto cappelle laterali, diviso in tre navate da colonne di granito, svelte, antichissime, con eccentricità e bellezze di vari ordini di architettura, con le mura in fondo trasudanti umidità, con la sua veste secolare, ha un' aria di vero misticismo e di un piccolo museo inestimabile, accumulatosi, a poco a poco, attraverso mille vicende. E bene in esso sono tumulati il Mazzocchi, l'Egizio, l'Ignarra, il Bonanno, il Ciampitti, il De Iorio, canonici ai tanti non simili, che tra un salmo e l'altro ricercarono le antiche carte, illustrarono i nostri monumenti, studiarono i nostri costumi, e, con la sapienza latina, corressero i rigori della liturgia. Innamorati delle cose napoletane bene stanno tra dipinti di [[Silvestro Buono]], di [[Andrea Sabatini|Andrea da Salerno]], del [[Francesco Curia|Curia]], e di [[Luca Giordano]], che, nel soffitto, alla brava, con fantasticherie mitologiche, mostra santa Restituta nella barca leggendaria, flagellata dalla tempesta; poderoso affresco che fa contrasto con la lapide al centro del pavimento, dove si veggono, nella loro rigidità ascetica, i ritratti scolpiti di antichi canonici, ivi sepolti. ([[Carlo del Balzo]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}}
{{s}}
[[Categoria:Chiese di Napoli]]
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2022-08-15T00:03:28Z
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{{voce tematica}}
Citazioni sulla '''Basilica di Santa Restituta''' di [[Napoli]].
*Questa cappella è la più antica fra le cappelle della cattedrale. Essa fu fondata sulle rovine del tempio d'Apollo, da [[Costantino I|Costantino]], nella prima metà del quarto secolo, ed esisteva già, come basilica, da circa quattro secoli, quando il vescovo Stefano, sulle vicinissime rovine del tempio di Nettuno, erigeva la cappella di Santa Stefania che, allargandosi a poco a poco, doveva diventare la cattedrale che ora si vede.<br>Questo cappellone di Santa Restituta, che contiene otto cappelle laterali, diviso in tre navate da colonne di granito, svelte, antichissime, con eccentricità e bellezze di vari ordini di architettura, con le mura in fondo trasudanti umidità, con la sua veste secolare, ha un'aria di vero misticismo e di un piccolo museo inestimabile, accumulatosi, a poco a poco, attraverso mille vicende. E bene in esso sono tumulati il Mazzocchi, l'Egizio, l'Ignarra, il Bonanno, il Ciampitti, il De Iorio, canonici ai tanti non simili, che tra un salmo e l'altro ricercarono le antiche carte, illustrarono i nostri monumenti, studiarono i nostri costumi, e, con la sapienza latina, corressero i rigori della liturgia. Innamorati delle cose napoletane bene stanno tra dipinti di [[Silvestro Buono]], di [[Andrea Sabatini|Andrea da Salerno]], del [[Francesco Curia|Curia]], e di [[Luca Giordano]], che, nel soffitto, alla brava, con fantasticherie mitologiche, mostra [[Restituta d'Africa|santa Restituta]] nella barca leggendaria, flagellata dalla tempesta; poderoso affresco che fa contrasto con la lapide al centro del pavimento, dove si veggono, nella loro rigidità ascetica, i ritratti scolpiti di antichi canonici, ivi sepolti. ([[Carlo del Balzo]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Chiese di Napoli]]
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Categoria:Chiese di Napoli
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Creata pagina con "{{NotaCategorie|argomenti}} {{interprogetto}} [[Categoria:Architetture di Napoli]] [[Categoria:Architetture religiose d'Italia|Napoli]]"
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[[Categoria:Architetture di Napoli]]
[[Categoria:Architetture religiose d'Italia|Napoli]]
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Sarah Sjöström
0
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2022-08-15T00:33:59Z
Danyele
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Creata pagina con "[[File:Sarah Sjöström 2013 (cropped).jpg|thumb|Sarah Sjöström (2013)]] '''Sarah Fredrika Sjöström''' (1993 – vivente), nuotatrice svedese. ==Citazioni di Sarah Sjöström== *Non penso che non mi manchino medaglie in particolare o vittorie. In realtà mi piace associare le medaglie che conquisto al mio essere una nuotatrice, ai viaggi che ho fatto, alle persone che ho incontrato, alle emozioni che le competizioni mi hanno lasciato. Adoro il mondo in cui vivo, am..."
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[[File:Sarah Sjöström 2013 (cropped).jpg|thumb|Sarah Sjöström (2013)]]
'''Sarah Fredrika Sjöström''' (1993 – vivente), nuotatrice svedese.
==Citazioni di Sarah Sjöström==
*Non penso che non mi manchino medaglie in particolare o vittorie. In realtà mi piace associare le medaglie che conquisto al mio essere una nuotatrice, ai viaggi che ho fatto, alle persone che ho incontrato, alle emozioni che le competizioni mi hanno lasciato. Adoro il mondo in cui vivo, amo essere un atleta di livello: è questo il bello per me.<ref>Dall'intervista di Patrizia Nettis, ''[https://www.swim4lifemagazine.it/2022/08/12/l-estate-romana-di-sarah-sjostrom/ L'estate romana di Sarah Sjostrom]'', ''Swim4lifemagazine.it'', 12 agosto 2022.</ref>
*{{NDR|Sul [[doping]]}} Penso che [...] dovrebbe esserci una squalifica a vita, soprattutto quando una cosa accade per la seconda volta. Tutti hanno diritto a una seconda possibilità per i casi in cui c'è stato un dubbio o è stato commesso un errore, come l'assunzione di un medicinale per la tosse. È diverso per cose come l'EPO e così via: sanno cosa stanno facendo. Non dovrebbero esserci giustificazioni.
:''I think [...] it should be a lifetime ban, especially when something happens for the second time. Everyone needs a second chance for cases where there was doubt or a mistake was made [like a] cough remedy. That's different for things like EPO and so on: they must know what they are doing. There should be no excuses.''<ref>{{en}} Citato in Craig Lord, ''[https://www.swimmingworldmagazine.com/news/chad-le-clos-and-sarah-sjostrom-call-for-lifetime-bans-fina-ceremonies-for-those-cheated-out-of-medals/ Chad le Clos and Sarah Sjostrom Call For Lifetime Bans & FINA Ceremonies For Those Cheated Out Of Medals]'', ''Swimmingworldmagazine.com'', 25 novembre 2019.</ref>
*Penso che la pressione per me sia sempre stata una cosa positiva, senza pressione non potrei nuotare così veloce, mi aiuta a essere più motivata.<ref>Da Cristiana Scaramel, ''[https://corsia4.it/articoli/nuoto-intervista-a-sarah-sjostrom/ Nuoto, intervista a Sarah Sjöström]'', ''Corsia4.it'', 18 dicembre 2014.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Nuotatori svedesi|Sjostrom, Sarah]]
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Danyele
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[[File:Sarah Sjöström 2013 (cropped).jpg|thumb|Sarah Sjöström (2013)]]
'''Sarah Fredrika Sjöström''' (1993 – vivente), nuotatrice svedese.
==Citazioni di Sarah Sjöström==
*Non penso che non mi manchino medaglie in particolare o vittorie. In realtà mi piace associare le medaglie che conquisto al mio essere una nuotatrice, ai viaggi che ho fatto, alle persone che ho incontrato, alle emozioni che le competizioni mi hanno lasciato. Adoro il mondo in cui vivo, amo essere un atleta di livello: è questo il bello per me.<ref>Dall'intervista di Patrizia Nettis, ''[https://www.swim4lifemagazine.it/2022/08/12/l-estate-romana-di-sarah-sjostrom/ L'estate romana di Sarah Sjostrom]'', ''Swim4lifemagazine.it'', 12 agosto 2022.</ref>
*{{NDR|Sul [[doping]]}} Penso che [...] dovrebbe esserci una squalifica a vita, soprattutto quando una cosa accade per la seconda volta. Tutti hanno diritto a una seconda possibilità per i casi in cui c'è stato un dubbio o è stato commesso un errore, come l'assunzione di un medicinale per la tosse. È diverso per cose come l'EPO e così via: sanno cosa stanno facendo. Non dovrebbero esserci giustificazioni.
:''I think [...] it should be a lifetime ban, especially when something happens for the second time. Everyone needs a second chance for cases where there was doubt or a mistake was made [like a] cough remedy. That's different for things like EPO and so on: they must know what they are doing. There should be no excuses.''<ref>{{en}} Citato in Craig Lord, ''[https://www.swimmingworldmagazine.com/news/chad-le-clos-and-sarah-sjostrom-call-for-lifetime-bans-fina-ceremonies-for-those-cheated-out-of-medals/ Chad le Clos and Sarah Sjostrom Call For Lifetime Bans & FINA Ceremonies For Those Cheated Out Of Medals]'', ''Swimmingworldmagazine.com'', 25 novembre 2019.</ref>
*Penso che la pressione per me sia sempre stata una cosa positiva, senza pressione non potrei nuotare così veloce, mi aiuta a essere più motivata.<ref>Da Cristiana Scaramel, ''[https://corsia4.it/articoli/nuoto-intervista-a-sarah-sjostrom/ Nuoto, intervista a Sarah Sjöström]'', ''Corsia4.it'', 18 dicembre 2014.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Sjostrom, Sarah}}
[[Categoria:Nuotatori]]
[[Categoria:Sportivi svedesi]]
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/* Citazioni di Sarah Sjöström */ minuzia
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[[File:Sarah Sjöström 2013 (cropped).jpg|thumb|Sarah Sjöström (2013)]]
'''Sarah Fredrika Sjöström''' (1993 – vivente), nuotatrice svedese.
==Citazioni di Sarah Sjöström==
*Non penso che non mi manchino medaglie in particolare o vittorie. In realtà mi piace associare le medaglie che conquisto al mio essere una nuotatrice, ai viaggi che ho fatto, alle persone che ho incontrato, alle emozioni che le competizioni mi hanno lasciato. Adoro il mondo in cui vivo, amo essere un atleta di livello: è questo il bello per me.<ref>Dall'intervista di Patrizia Nettis, ''[https://www.swim4lifemagazine.it/2022/08/12/l-estate-romana-di-sarah-sjostrom/ L'estate romana di Sarah Sjostrom]'', ''Swim4lifemagazine.it'', 12 agosto 2022.</ref>
*{{NDR|Sul [[doping]]}} Penso che [...] dovrebbe esserci una squalifica a vita, soprattutto quando una cosa accade per la seconda volta. Tutti hanno diritto a una seconda possibilità per i casi in cui c'è stato un dubbio o è stato commesso un errore, come l'assunzione di un medicinale per la tosse. È diverso per cose come l'EPO e così via: sanno cosa stanno facendo. Non dovrebbero esserci giustificazioni.
:''I think ''[...]'' it should be a lifetime ban, especially when something happens for the second time. Everyone needs a second chance for cases where there was doubt or a mistake was made [like a] cough remedy. That's different for things like EPO and so on: they must know what they are doing. There should be no excuses.''<ref>{{en}} Citato in Craig Lord, ''[https://www.swimmingworldmagazine.com/news/chad-le-clos-and-sarah-sjostrom-call-for-lifetime-bans-fina-ceremonies-for-those-cheated-out-of-medals/ Chad le Clos and Sarah Sjostrom Call For Lifetime Bans & FINA Ceremonies For Those Cheated Out Of Medals]'', ''Swimmingworldmagazine.com'', 25 novembre 2019.</ref>
*Penso che la pressione per me sia sempre stata una cosa positiva, senza pressione non potrei nuotare così veloce, mi aiuta a essere più motivata.<ref>Da Cristiana Scaramel, ''[https://corsia4.it/articoli/nuoto-intervista-a-sarah-sjostrom/ Nuoto, intervista a Sarah Sjöström]'', ''Corsia4.it'', 18 dicembre 2014.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Sjostrom, Sarah}}
[[Categoria:Nuotatori]]
[[Categoria:Sportivi svedesi]]
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Giulia Montanarini
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2022-08-15T01:17:55Z
Danyele
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Creata pagina con "'''Giulia Montanarini''' (1976 – vivente), attrice, showgirl ed ex modella italiana. ==Citazioni di Giulia Montanarini== {{cronologico}} *{{NDR|«Come vivi il successo, Giulia?»}} Lo vivo benissimo, però ogni tanto evitare lo stress del successo non è male. Ok, faccio servizi fotografici, faccio le mie ospitate, partecipo alle trasmissioni, però credo che sia un passaggio obbligatorio per uno che fa questo lavoro. Potrebbe essere un successo che dura oppure di pa..."
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text/x-wiki
'''Giulia Montanarini''' (1976 – vivente), attrice, showgirl ed ex modella italiana.
==Citazioni di Giulia Montanarini==
{{cronologico}}
*{{NDR|«Come vivi il successo, Giulia?»}} Lo vivo benissimo, però ogni tanto evitare lo stress del successo non è male. Ok, faccio servizi fotografici, faccio le mie ospitate, partecipo alle trasmissioni, però credo che sia un passaggio obbligatorio per uno che fa questo lavoro. Potrebbe essere un successo che dura oppure di passaggio, non so. Comunque me lo sto godendo in pieno.<ref name="Gramola">Dall'intervista di Gianfranco Gramola, ''[http://www.intervisteromane.net/interviste%20pronte%202/giulia_montanarini.htm Una regina senza veli, ma tanto simpatica e golosa di noccioline]'', ''Intervisteromane.net'', 15 febbraio 2004.</ref>
*{{NDR|«Con il successo sono cambiate le tue amicizie?»}} Tante si, per colpa degli impegni di lavoro e per mancanza di tempo! Molti pensano che con il successo una persona cambi il modo di relazionarsi con gli altri perché si è montato la testa. Io no [...]. Questo mondo mi ha cambiato la vita, però la personalità è quella e tante persone non lo capiscono e pensano che mi sia montata la testa perché vedono che non li chiamo, non telefono più come una volta e non capiscono che sto lavorando a tutto ritmo e pensano che questo atteggiamento sia da Vip.<ref name="Gramola"/>
*{{NDR|«[...] perché nel 2011 hai deciso di partecipare a ''Uomini e Donne''?»}} Prima di tutto perché nutro una grande stima per [[Maria De Filippi]]. E poi... mi mancava solo questo. Quando mi hanno proposto il trono, perciò, mi sono detta: "Perché no?". Col senno di poi, però, la scelta non si è rivelata azzeccata. [...] adesso la gente si ricorda di me in quanto ex tronista, dimenticando che sono un'attrice. È un'etichetta difficile da togliere. Non negativa, sia chiaro. Ma ti resta davvero attaccata addosso, un po' come quella del ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]''.<ref name="Velvetgossip">Da ''[https://www.velvetgossip.it/2012/10/18/intervista-a-giulia-montarini-sono-proprio-una-vipera/ Intervista a Giulia Montarini: "Sono proprio una vipera"]'', ''Velvetgossip.it'', 18 ottobre 2012.</ref>
*Non sopporto gli uomini che ritengono le donne inferiori o prive di cervello, soprattutto quelle belle. Ma in fondo è un pregiudizio che riguarda tutti i belli, sia uomini che donne: devi sempre dimostrare di non essere un idiota. Molti ci riescono, per fortuna, e anche bene.<ref name="Velvetgossip"/>
{{Int2|''[https://www.davidemaggio.it/archives/60385/giulia-montanarini-a-dm-finita-lepoca-della-soubrette-ho-rifiutato-proposte-importanti-e-ora-mi-mangio-le-mani Finita l'epoca della soubrette. Ho rifiutato proposte importanti... e ora mi mangio le mani]''|Intervista di Cristian Tracà, ''Davidemaggio.it'', 13 luglio 2012.}}
*{{NDR|«C'è ancora spazio in tv per le soubrette?»}} Credo che sia finita l'era della soubrette. Nei palinsesti [...] non vedo primedonne. Le trasmissioni sono quelle, non si investe più, neanche per i corpi di ballo. E questo mi dispiace, l'intrattenimento puro di un tempo, come potevano essere gli spettacoli domenicali, non c'è più.
*{{NDR|«Cosa pensi della rappresentazione che la tv fa delle donne?»}} C'è un modello femminile che mostra sempre il fisico ed è sempre vincente. Spesso nello spettacolo se non fai scandalo o se non sei fidanzata con qualcuno che a sua volta fa parlare di sé, non sei nessuno. Sono stata per tanti anni in questo mondo e mi dispiace quando non c'è meritocrazia: ci sono conduttrici bravissime che stanno a casa o che sono costrette a fare teatro.
*{{NDR|«Che rapporto hai con la tua immagine?»}} Mi guardo allo specchio e mi metto spesso a ridere. Mi trovo buffa, trovo tantissimi difetti. Certo non penso di essere brutta. Convivo serenamente con le mie imperfezioni. Ogni mattina però mi sento fiera di quello che sono e di quello che ho fatto. Non rinnego nulla. La cosa importante è guardarsi sempre allo specchio, ci sono persone che non lo possono fare.
*Mi dipingono come una vamp, in realtà sono molto acqua e sapone. Sono una ragazza molto sensibile e sognatrice: ho scoperto a mie spese che le favole non esistono, sono un po' disillusa.
==Note==
<references />
==Filmografia==
*''[[Il paradiso all'improvviso]]'' (2003)
*''[[Natale in India]]'' (2003)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Montanarini, Giulia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Modelli italiani]]
[[Categoria:Showgirl e showman italiani]]
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Altina Schinasi
0
195628
1222624
2022-08-15T01:34:00Z
Danyele
19198
Creata pagina con "'''Altina Schinasi''' (1907 – 1999), scultrice, regista, imprenditrice, vetrinista, designer e inventrice statunitense. ==Citazioni di Altina Schinasi== *{{NDR|Sull'invenzione degli [[occhiali]] a "occhi di gatto"}} Passai di fronte al negozio di un ottico e vidi questo dipinto a olio che ritraeva un paio di occhiali attaccati a una faccia, e pensai "Che brutti!". C'era un verso di [[Dorothy Parker]] che recitava ''"Men never make passes at girls that wear glasses"''..."
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text/x-wiki
'''Altina Schinasi''' (1907 – 1999), scultrice, regista, imprenditrice, vetrinista, designer e inventrice statunitense.
==Citazioni di Altina Schinasi==
*{{NDR|Sull'invenzione degli [[occhiali]] a "occhi di gatto"}} Passai di fronte al negozio di un ottico e vidi questo dipinto a olio che ritraeva un paio di occhiali attaccati a una faccia, e pensai "Che brutti!". C'era un verso di [[Dorothy Parker]] che recitava ''"Men never make passes at girls that wear glasses"'' ["Gli uomini non ci provano mai con le ragazze che portano gli occhiali", ''ndr''], quindi pensai che andava inventato qualcosa di meglio di quei terribili occhiali che ricordavano i tempi di [[Benjamin Franklin]].<ref>Dal documentario ''Altina''; citato in ''[https://www.ilpost.it/2022/08/14/occhiali-occhi-di-gatto-storia/ La storia di come nacquero gli occhiali a "occhi di gatto"]'', ''Ilpost.it'', 14 agosto 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto|w|w_site=en}}
{{stub}}
{{DEFAULTSORT:Schinasi, Altina}}
[[Categoria:Imprenditori statunitensi]]
[[Categoria:Designer statunitensi]]
[[Categoria:Inventori statunitensi]]
[[Categoria:Registi statunitensi]]
[[Categoria:Scultori statunitensi]]
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Pinguino Imperatore
0
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2022-08-15T06:19:49Z
Ibisco
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Inserimento in voce tematica
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text/x-wiki
{{Voce tematica}}
Citazioni sul '''pinguino Imperatore'''.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di Imperator, la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni.
*Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile.
*Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro.
==Voci correlate==
*[[Pinguino di Adelia]]
*[[Pinguino Papua]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Uccelli]]
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1222655
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2022-08-15T06:23:55Z
Ibisco
49387
Foto
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text/x-wiki
{{Voce tematica}}
[[File:Penguin in Antarctica jumping out of the water.jpg|thumb|Pinguini Imperatore]]
Citazioni sul '''pinguino Imperatore'''.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di Imperator, la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni.
*Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile.
*Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro.
==Voci correlate==
*[[Pinguino di Adelia]]
*[[Pinguino Papua]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Uccelli]]
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Alakaluf
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2022-08-15T07:25:15Z
Ibisco
49387
Inserimento in voce tematica
wikitext
text/x-wiki
{{Voce tematica}}
Citazioni sugli '''Alakaluf''', conosciuti anche come '''Kaweshkar''', indigeni della Terra del Fuoco.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: Alakaluf, [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520.
*Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati.
*Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]]
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2022-08-15T07:29:30Z
Ibisco
49387
Foto
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text/x-wiki
{{Voce tematica}}
[[File:The earth and its inhabitants (1882) (14591030248).jpg|thumb|350px|Gruppo familiare di fuegini Alakaluf nel 1882]]
Citazioni sugli '''Alakaluf''', conosciuti anche come '''Kaweshkar''', indigeni della Terra del Fuoco.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: Alakaluf, [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520.
*Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati.
*Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]]
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Ibisco
49387
Voci correlate
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text/x-wiki
{{Voce tematica}}
[[File:The earth and its inhabitants (1882) (14591030248).jpg|thumb|350px|Gruppo familiare di fuegini Alakaluf nel 1882]]
Citazioni sugli '''Alakaluf''', conosciuti anche come '''Kaweshkar''', indigeni della Terra del Fuoco.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: Alakaluf, [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520.
*Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati.
*Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi.
==Voci correlate==
*[[Yagan]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]]
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Yagan
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Ibisco
49387
Inserimento in voce tematica
wikitext
text/x-wiki
{{Voce tematica}}
Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena.
*Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù.
*Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero.
==Voci correlate==
*[[Alakaluf]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]]
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[[File:Mujeres Yamanas.jpg|thumb|340px|Femmine fuegine Yagan nel 1882]]
Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena.
*Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù.
*Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero.
==Voci correlate==
*[[Alakaluf]]
==Altri progetti==
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[[File:Mujeres Yamanas.jpg|thumb|340px|Femmine fuegine di etnia Yagan nel 1882]]
Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco.
===[[Daniele Del Giudice]]===
*Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena.
*Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù.
*Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero.
==Voci correlate==
*[[Alakaluf]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]]
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Aditi Govitrikar
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Creata pagina con "[[Immagine:Aditi Gowitrikar 2.jpg |miniatura|Aditi Govitrikar (2011)]] '''Aditi Govitrikar''' (1976 – vivente), attrice, medico ed ex modella indiana. ==Citazioni di Aditi Govitrikar== *Essendo un medico, oltre che una modella, so che mangiare [[Vegetarianismo|veg]] è il primo e più importante ingrediente per mantenersi in forma. Se mangi pollo o altra carne, stai consumando tossine, grassi e colesterolo. Il cibo veg è fornito di tutte le vitamine e le proteine di..."
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[[Immagine:Aditi Gowitrikar 2.jpg |miniatura|Aditi Govitrikar (2011)]]
'''Aditi Govitrikar''' (1976 – vivente), attrice, medico ed ex modella indiana.
==Citazioni di Aditi Govitrikar==
*Essendo un medico, oltre che una modella, so che mangiare [[Vegetarianismo|veg]] è il primo e più importante ingrediente per mantenersi in forma. Se mangi pollo o altra carne, stai consumando tossine, grassi e colesterolo. Il cibo veg è fornito di tutte le vitamine e le proteine di cui hai bisogno per essere al tuo meglio.
:''Being a doctor, as well as a model, I know that eating veg is the first and most important ingredient in keeping fit. If you eat chicken or other meat, you’re consuming toxins, fat, and cholesterol. Veg food is powered with all the vitamins and protein you need to be at your best.''<ref>{{en}} Citato in ''[https://www.petaindia.com/blog/supermodel-aditi-govitrikar-says-let-vegetarianism-grow/ Supermodel Aditi Govitrikar Says, ‘Let Vegetarianism Grow on You’]'', ''petaindia.com'', 12 agosto 2000.</ref>
*Come sostenitrice del vegetarianismo, penso sia importante rendersi conto che questo pianeta non è nostra proprietà, coesistiamo con gli animali e quindi bisogna che abbiamo compassione per ogni co-membro del pianeta. Dovremmo essere gentili anche con le piante.
:''As a promoter of vegetarianism, I think it’s important to realise that we don’t own this planet, we’re co-existing with animals and so we need to have compassion for every co-member of the planet. We should be kind to plants as well.''<ref>{{en}} Dall'intervista ''[https://www.femina.in/celebs/indian/the-inspiring-multi-talented-aditi-govitrikar-walks-us-through-her-mould-breaking-life-choices-216340.html Multi-Talented Aditi Govitrikar Talks About Her Mould-Breaking Life Choices]'', ''femina.in'', 7 gennaio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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[[Categoria:Attori indiani]]
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[[Categoria:Sostenitori del vegetarianismo]]
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[[Immagine:Aditi Gowitrikar 2.jpg |miniatura|Aditi Govitrikar (2011)]]
'''Aditi Govitrikar''' (1976 – vivente), attrice, medico ed ex modella indiana.
==Citazioni di Aditi Govitrikar==
*Essendo un medico, oltre che una modella, so che mangiare [[Vegetarianismo|veg]] è il primo e più importante ingrediente per mantenersi in forma. Se mangi pollo o altra carne, stai consumando tossine, grassi e colesterolo. Il cibo veg è fornito di tutte le vitamine e le proteine di cui hai bisogno per essere al tuo meglio.
:''Being a doctor, as well as a model, I know that eating veg is the first and most important ingredient in keeping fit. If you eat chicken or other meat, you’re consuming toxins, fat, and cholesterol. Veg food is powered with all the vitamins and protein you need to be at your best.''<ref>{{en}} Citato in ''[https://www.petaindia.com/blog/supermodel-aditi-govitrikar-says-let-vegetarianism-grow/ Supermodel Aditi Govitrikar Says, ‘Let Vegetarianism Grow on You’]'', ''petaindia.com'', 12 agosto 2000.</ref>
*Come sostenitrice del vegetarianismo, penso sia importante rendersi conto che questo pianeta non è nostra proprietà, coesistiamo con gli animali e quindi bisogna che abbiamo compassione per ogni co-membro del pianeta. Dovremmo essere gentili anche con le piante.
:''As a promoter of vegetarianism, I think it’s important to realise that we don’t own this planet, we’re co-existing with animals and so we need to have compassion for every co-member of the planet. We should be kind to plants as well.''<ref>{{en}} Dall'intervista di Ria Bhatia, ''[https://www.femina.in/celebs/indian/the-inspiring-multi-talented-aditi-govitrikar-walks-us-through-her-mould-breaking-life-choices-216340.html Multi-Talented Aditi Govitrikar Talks About Her Mould-Breaking Life Choices]'', ''femina.in'', 7 gennaio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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[[Categoria:Attori indiani]]
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Inserimento in voce tematica
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{{Voce tematica}}
Citazioni sulla '''estancia'''.
*La strada corre attraverso chilometri e chilometri di [[pampa]] desertica, ogni tanto una estancia, ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. ([[Daniele Del Giudice]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Allevamento]]
[[Categoria:Strutture agrarie e fondiarie]]
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[[File:Los Animales en la Estancia (5451915873).jpg|thumb|320px|Una estancia, [[Patagonia]]]]
Citazioni sulla '''estancia'''.
*La strada corre attraverso chilometri e chilometri di [[pampa]] desertica, ogni tanto una estancia, ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. ([[Daniele Del Giudice]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Allevamento]]
[[Categoria:Strutture agrarie e fondiarie]]
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