Wikiquote itwikiquote https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.39.0-wmf.25 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikiquote Discussioni Wikiquote File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Portale Discussioni portale TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Accessorio Discussioni accessorio Definizione accessorio Discussioni definizione accessorio Winston Churchill 0 85 1223265 1201890 2022-08-18T20:25:03Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Winston Churchill */ +1 wikitext text/x-wiki {{W|motivo=Mancano i testi originali delle citazioni nella sezione La seconda guerra mondiale, una citazione è senza fonte, altre sono tratte da discorsi.}} [[Immagine:Churchill portrait NYP 45063.jpg|thumb|right|Winston Churchill]] {{Premio|Nobel|la letteratura '''(1953)'''}} Sir '''Winston Leonard Spencer Churchill''' (1874 – 1965), politico, storico e giornalista britannico. ==Citazioni di Winston Churchill== *A volte l'[[uomo]] inciampa nella [[Verità|verità]], ma nella maggior parte dei casi si rialzerà e continuerà per la sua strada. :''Occasionally he stumbled over the truth, but hastily picked himself up and hurried on as if nothing had happened''.<ref>Su [[Stanley Baldwin]], citato in ''Churchill by Himself'', 2008, Ed. Langworth, PublicAffairs, p. 322. ISBN 1586486381. Citato anche da Kay Halle in ''[http://books.google.com/books?id=b0MTAQAAIAAJ&q=%22Occasionally+he+stumbled+over+the+truth+but+hastily+picked+himself+up+and+hurried+on+as+if+nothing+had+happened%22&pg=PA133#v=onepage Irrepressible Churchill: A Treasury of Winston Churchill's Wit]'', 1966.</ref> *Alcuni vedono l'[[impresa]] privata come una tigre feroce, da abbattere subito. Altri la vedono come una mucca da cui mungere. Non abbastanza persone la vedono come un robusto cavallo che traina un solido carro. :''Some people regard private enterprise as a predatory tiger to be shot. Others see it as a cow they can milk. Not enough people see it as a healthy horse, pulling a sturdy wagon.''<ref>{{en}} Citato in ''United States of America Congressional Record: Proceedings and Debates of the 105th Congress Second Session'', Government Printing Office, Vol. 144, Parte 4, [https://books.google.co.uk/books?id=nEI6WcjH8ykC&pg=PA5738 p. 5738].</ref> *Colui che non riesce a [[Pianificazione|pianificare]] sta progettando di fallire.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro del business'', traduzione di Martina Dominici e Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 210. ISBN 9788858016589</ref> *Da Stettino nel Baltico a Trieste nell'Adriatico una [[cortina di ferro]] è discesa attraverso il continente.<ref>Da un discorso tenuto all'università di Fulton, Missouri, il 5 marzo 1946, riferendosi all'instaurarsi del blocco sovietico e all'inizio della [[guerra fredda]].</ref> *Diciamolo: le [[parola|parole]] brevi sono le migliori. E le parole vecchie, quando brevi, sono le migliori in assoluto.<ref name=linkiesta/> *È impossibile ottenere una condanna per sodomia da una giuria inglese. Metà dei giudici non crede che possa essere fisicamente compiuta, e l'altra metà la sta facendo.<ref>Citato in Julian L'Estrangel, ''The Big Book of Sex Quotes'', Cassel, Londra.</ref> *Essere [[accondiscendenza|accondiscendenti]] per debolezza e per paura è... fatale. Esserlo da una posizione di forza è magnanimo.<ref>Da una lettera indirizzata a [[Dwight D. Eisenhower]] nel dicembre 1950. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 80.</ref> *È stato detto che la [[democrazia]] è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora.<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del novembre 1947.</ref> *{{NDR|Su [[Guglielmo II di Germania]]}} Gli bastava muoversi impettito e mettersi in posa facendo tintinnare la sciabola nel fodero. Desiderava solo sentirsi come Napoleone senza combattere battaglie. [...] Ma sotto tutte quelle pose e orpelli vi era un uomo molto comune, vanesio ma nel complesso benevolo, che coltivava la speranza di passare per un secondo Federico il Grande.<ref>Citato in Henry Kissinger, ''L'arte della diplomazia''.</ref> *Gli [[Italia|italiani]] perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.<ref>Citato in Mario Sechi, ''[http://www.ilfoglio.it/cultura/2016/08/11/rio-2016-quanto-ci-piace-la-guerra-finta___1-v-145856-rubriche_c292.htm Ma quanto ci piace la guerra finta]'', ''IlFoglio.it'', 11 agosto 2016.</ref><ref name=linkiesta/> *Hitler sta attaccando con tutte le forze al suo comando. È una scommessa disperata e la posta in gioco non è niente di meno che la dominazione sull'intera razza umana.<ref>1940. Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 13. ISBN 9788858041406</ref> *I [[dittatura|dittatori]] cavalcano avanti e indietro su [[tigre|tigri]] dalle quali non osano scendere. E le tigri diventano sempre più affamate.<ref>Da ''While England Slept''.</ref> *I panni dei servizi segreti si possono, anzi si devono lavare più spesso degli altri; ma, a differenza degli altri, non si possono mettere ad asciugare alla finestra.<ref>Riportata da [[Indro Montanelli]] su ''Il Giornale'' del 28 novembre 1975.</ref> *I problemi della vittoria sono più piacevoli di quelli della disfatta, ma non sono meno ardui.<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' dell'11 novembre 1942.</ref> *I [[socialismo|socialisti]] sono come [[Cristoforo Colombo]]: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.<ref name="multi">Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano'', Arnoldo Mondadori Editore, 1997.</ref> *I [[risparmio|risparmi]] sono una cosa molto buona soprattutto se i tuoi genitori li hanno fatti per te.<ref name="multi" /> *{{NDR|Dopo la fucilazione di [[Gian Galeazzo Ciano]]}} I veri furfanti sono di un'altra stoffa.<ref name=Pav>Citato in Paolo Pavolini, 1943, la caduta del fascismo – 1, Fratelli Fabbri Editori, Milano 1973.</ref> *Il fattore centrale della politica sovietica era la paura [...] Mosca temeva la nostra amicizia più della nostra inimicizia [...] La forza crescente dell'Occidente avrebbe rovesciato questo stato di cose, inducendoli a temere la nostra inimicizia più della nostra amicizia, e quindi a cercare la nostra amicizia.<ref>1950; citato in [[John Lukacs]], ''Democrazia e populismo'', traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Longanesi, 2006, p. 186.</ref> *Il vizio insito nel capitalismo è la ineguale distribuzione della ricchezza. La virtù insita nel socialismo è la uguale distribuzione della miseria.<ref>Citato in ''Focus'', n. 104 p. 188.</ref><ref name=linkiesta/> *{{NDR|[[Ultime parole famose]]}} Io sono finito. :''I'm finished''.<ref>Frase pronunciata nel 1915 a Lord Ridell, editore di ''News of the world'', dopo essere stato rimosso dalla carica di Primo Lord dell'Ammiragliato, a seguito del fallimento della spedizione nei Dardanelli, durante la [[prima guerra mondiale]]. {{en}} Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, p. 310. ISBN 0-679-77806-3</ref> *Io non ammetto che sia stato fatto nulla di male ai pellerossa d'America, e neppure ai neri d'Australia, quando una [[Razzismo|razza]] più forte, una razza di qualità migliore è arrivata e ne ha preso il posto.<ref name="razza">Citato in [[Eduardo Galeano]], ''[https://books.google.it/books?id=oCaLz_DWXggC&pg=PA24&lpg=PA24&dq=churchill+%22pellerossa%22+australia I figli dei giorni]'', 2012, Sperling & kupfer, ISBN 8873396607.</ref> *Io sono sempre pronto ad imparare, sebbene non sempre gradisca che altri mi insegnino. :''Personally, I am always ready to learn, although I do not always like being taught''.<ref>Dibattito alla House of Commons, 4 novembre 1952.</ref> *L'epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire sta giungendo alla fine. Ora stiamo entrando nell'epoca dove ogni azione causa conseguenze.<ref>Dal discorso alla House of commons del 12 novembre 1936; citato anche in [[Al Gore]], ''Una scomoda verità''.</ref> *L'oratore incarna le passioni della moltitudine. Per poter ispirare qualsiasi emozione, deve esserne lui stesso attraversato. Per suscitare indignazione, il suo cuore deve essere colmo di rabbia. Per muovere alle lacrime deve far fluire le proprie. Per convincere, deve credere. Le sue opinioni possono mutare man mano che le loro impressioni sbiadiscono, ma ogni oratore intende ciò che dice nell'istante in cui lo dice. Spesso potrà essere incoerente. Ma non sarà mai consapevolmente falso.<ref>Dal saggio ''Le strutture della retorica''.</ref><ref name=aldograsso>Citato in Aldo Grasso, ''[http://www.corriere.it/cultura/leparole/commenti/churchill_9f7cbfb6-b39f-11e1-a52e-4174479f1ca9.shtml The sinews of peace]'', ''Corriere.it'', 11 giugno 2012.</ref><ref name=linkiesta>Citato in ''[http://www.linkiesta.it/it/article/2014/11/30/churchill-prontuario-di-citazioni-per-far-bella-figura/23650/ Churchill, prontuario di citazioni per far bella figura]'', ''Linkiesta'', 30 novembre 2014.</ref> *L'ottava armata avanza su [[Tripoli]], valanga di ferro, di fuoco e di speranza.<ref>Da Radio Londra.</ref><ref name=Pav /> *L'[[Ottimismo e pessimismo|ottimista]] vede [[opportunità]] in ogni [[pericolo]], il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] vede pericolo in ogni opportunità.<ref>Citato in Mario Grasso, ''Punti di vista: raccolta di pensieri profondi, gemme di saggezza, paradossi fulminanti e affermazioni apodittiche che possono aiutarci a riflettere sulla vita'', FrancoAngeli, Milano, 2001, [http://books.google.it/books?id=08Td-bVxbTwC&pg=PA15 p. 15].</ref> *La [[democrazia]] è più vendicativa dei Gabinetti. Le guerre tra i popoli saranno più orribili di quelle tra i re.<ref>Da un discorso del 1901 al Parlamento inglese). Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 13.</ref> *La [[guerra]] è un gioco che si gioca con un sorriso. Se non riuscite a sorridere mostrate i denti. Se non ci riuscite tenetevi in disparte finché non ce la fate.<ref name=biografia /> *La massima del popolo inglese è: ''Business as usual'' {{NDR|Affari come sempre}}<ref>Dal ''discorso alla Guildhall'' del 9 novembre 1914.</ref> *La [[responsabilità]] è il prezzo della grandezza. :''The price of greatness is responsibility''.<ref>Da un [https://www.winstonchurchill.org/resources/speeches/1941-1945-war-leader/the-price-of-greatness-is-responsibility discorso] all'università di Harvard, 6 settembre 1943.</ref> *La [[Russia]] è stata ibernata in un inverno indefinito di subumana dottrina e di sovrumana tirannide.<ref>Da ''Dopoguerra'', a proposito dell'affermarsi della [[rivoluzione d'ottobre|rivoluzione bolscevica]]. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 120.</ref> *{{NDR|Al presidente americano [[Franklin Delano Roosevelt]]}} La sostituzione di [[Pietro Badoglio|Badoglio]] con questo gruppo di vecchi e famelici politicanti è, credo, un grande disastro; dal momento in cui, sfidando il nemico, Badoglio ci ha consegnata sana e salva la flotta, egli è stato per noi un utile strumento. Era inteso, credo, che egli sarebbe dovuto rimanere al suo posto...<ref>Citato in ''Corriere della sera'', 9 febbraio 2010.</ref> *La [[storia]] sarà gentile con me, poiché intendo scriverla.<ref>La traduzione è in parte errata, in quanto nell'originale è: {{en}} ''For my part, I consider that it will be found much better by all Parties to leave the past to history, especially as I propose to write that history myself'', dal discorso alla House of Commons del 23 gennaio 1948, citata in Fred R. Shapiro, ''The Yale Book of Quotations'', Yale University Press, 2006 p. 154. ISBN 0300107986</ref> *Lo statista che si lascia prendere dalla guerra non è più un abile politico ma preda di inevitabili ed incontrollabili eventi. :''The statesman who yields to war fever must realise that once the signal is given, he is no longer the master of policy but the slave of unforeseeable and uncontrollable events''.<ref name=forward>Da ''My Early Life: A Roving Commission'', 1930, cap. 18 "With Buller To The Cape", p. 246. Citato in Leonard Fein, ''[http://www.forward.com/articles/7759/ This Time It's Our War]'', "The Forward", 25 luglio 2003.</ref> *Mai credere in una guerra corta e felice o che chiunque si imbarchi in uno strano viaggio possa prevedere le insidie e gli uragani che incontrerà. :''Never, never, never believe any war will be smooth and easy, or that anyone who embarks on the strange voyage can measure the tides and hurricanes he will encounter''.<ref name=forward/> *Meglio fare le [[notizia|notizie]] che riceverle; meglio essere un attore che un critico.<ref>Da ''The Story of the Malakand Field Force'', 1898.</ref> *Nessuna ora della vita è sprecata, se viene passata in sella.<ref name=linkiesta/> *Noi dobbiamo costruire una specie di Stati Uniti d'Europa.<ref>Discorso a Zurigo, 19 settembre 1946.</ref><ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Non c'è, per nessuna comunità, investimento migliore del mettere [[latte]] dentro i bambini.<ref>Dal discorso alla radio del 21 marzo 1943. Citato in ''[http://www.lastampa.it/2013/07/02/societa/mamme/bambini/0-1-anno/chi-allattato-al-seno-fa-pi-carriera-SzmVjTXg0HHYTuNUfYQ3ZM/pagina.html Chi è allattato al seno fa più carriera]'', ''LaStampa.it'', 2 luglio 2013.</ref><ref name=linkiesta/> *Non è la fine. Non è neanche il principio della fine. Ma è, forse, la fine del principio.<ref>Dal ''discorso alla Mansion House'' del 10 novembre 1942, a proposito della vittoria alleata in [[Egitto]].</ref> *Non ho altro da offrire che sangue, fatica, lacrime e sudore.<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del 13 maggio 1940, replicato alla BBC circa un mese dopo. Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume 3° ''The Fall of France'', 1° capitolo ''The National Coalition'', p. 22.</ref> *Non riesco a capire tutte queste remore sull'uso del gas. Io sono estremamente a favore dell'uso del gas velenoso contro le tribù incivili. Ciò avrebbe un bell'effetto morale e diffonderebbe un terrore durevole.<ref name="razza"/> *Non siamo un popolo giovane con un passato innocente e una piccola eredità. Ci siamo accaparrati [...] una quota assolutamente sproporzionata dei beni e dei traffici mondiali. Abbiamo tutti i territori che vogliamo, e la nostra pretesa di essere lasciati in pace a godere di possedimenti vasti e splendidi, acquisiti principalmente con la violenza, mantenuti in gran parte con la forza, in molti casi sembra agli altri più irragionevole che a noi.<ref>Da un discorso al parlamento, prima della [[prima guerra mondiale]]; citato in Chomsky 2004, p. 33.</ref> *{{NDR|Parlando della possibilità di deportare milioni di tedeschi alla fine della [[Seconda guerra mondiale]]}} Non sono allarmato dalla prospettiva della separazione tra le popolazioni così come non sono allarmato dai trasferimenti su larga scala, che nelle moderne condizioni sono molto più agevoli di quanto siano mai stati nel passato.<ref>Citato in Winston Churchill, ''His complete speeches 1897-1963'', New York-Londra, 1974, p. 7069.</ref> *Penso che dovremo prendere in mano i [[Cina|cinesi]] e regolamentarli. Credo che via via che le nazioni civili diventeranno più potenti diventeranno più spietate e verrà il tempo in cui il mondo sopporterà con impazienza l'esistenza di grandi nazioni barbare che possono in qualsiasi momento armarsi e minacciare le nazioni civili. Credo nella definitiva divisione della Cina - intendo dire definitiva. Spero che non dovremo farlo ai nostri giorni. La [[Razzismo|razza]] ariana è destinata a trionfare. :''I think we shall have to take the Chinese in hand and regulate them. I believe that as civilized nations become more powerful they will get more ruthless, and the time will come when the world will impatiently bear the existence of great barbaric nations who may at any time arm themselves and menace civilized nations. I believe in the ultimate partition of China — I mean ultimate. I hope we shall not have to do it in our day. The Aryan stock is bound to triumph.''<ref>Dall'intervista di Gustavus A. Ohlinger, ''[https://winstonchurchill.org/publications/finest-hour/finest-hour-159/wsc-a-midnight-interview-1902/ WSC: A Midnight Interview, 1902]'', ''winstonchurchill.org''.</ref> *Per quanto visto circa i nostri amici sovietici sono convinto che non vi sia nulla che essi ammirino e rispettino tanto come la forza e non vi è nulla verso cui abbiano minor rispetto che la debolezza militare.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Editori Laterza, Roma, 2008, p. 651. ISBN 978-88-420-8734-2</ref> *{{NDR|Riferendosi agli accordi di Monaco di Baviera del 29-30 settembre 1938}} Potevano scegliere fra il [[disonore]] e la [[guerra]]. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra.<ref>Citato in G. Sabbatucci e V. Vidotto, ''Il mondo contemporaneo'', Laterza, 2006, p. 373.</ref> *Prima siamo noi a dare forma agli edifici, poi sono questi a dare forma a noi. :''We shape our buildings, and afterwards our buildings shape us''.<ref>Discorso alla House of Commons, 28 ottobre 1943, sui piani per ricostruire la Camera distrutta da una bomba, in ''Never Give In!: The best of Winston Churchill’s Speeches'', Hyperion, 2003, p. 358. ISBN 1401300561</ref> *Questa è la risposta che darò al presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]]: fidatevi di noi. Dateci la vostra benedizione, e con l'aiuto della Provvidenza alla fine andrà bene. Non intendiamo fallire o tentennare; non intendiamo indebolirci o stancarci. Né l'improvviso urto della battaglia, né le lunghe prove della vigilanza e del comando ci fiaccheranno. Dateci gli strumenti, e noi finiremo il lavoro.<ref>In un intervento alla BBC nel 1941 per richiedere aiuto dagli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.</ref><ref name=aldograsso/> *Saluto il maresciallo [[Stalin]], il grande campione, e sono fermamente convinto che il nostro trattato di 20 anni con la Russia si dimostrerà uno dei fattori più duraturi e stabili nel preservare la pace, il buon ordine e il progresso dell'Europa. :''I salute Marshal Stalin, the great champion, and I firmly believe that our 20 years' treaty with Russia will prove to be one of the most lasting and durable factors in preserving the peace and the good order and the progress of Europe.''<ref>Citato in Winston S. Churchill, [https://books.google.it/books?id=kWMqAAAAQBAJ ''The Dawn of Liberation, 1945''], Rosetta Books, 2013, ISBN 9780795329494</ref> *Senza tradizione, l’arte è un gregge di pecore senza pastore. Senza innovazione, è un cadavere.<ref name=linkiesta/> *Sfuggiremo all'assurdità di far crescere un pollo intero, solo per mangiarne il petto o l'ala, facendo crescere queste parti separatamente in un ambiente adatto.<ref>Da ''Fifty Years Hence'', ''The Strand Magazine'', dicembre 1931.</ref> *Si pone la questione: che cosa succederà quando anche loro {{NDR|L'Unione Sovietica}} avranno la [[bomba atomica]] e ne avranno accumulate un bel po'? Potete giudicarlo da voi considerando ciò che sta avvenendo oggi. Se sono capaci di tanto in periodi di magra, che cosa faranno in momenti di abbondanza? Se, mese dopo mese, sono capaci di continuare nella loro opera di disturbo e di vessazione nei confronti del mondo, fiduciosi che noi, inibiti dalle nostre convinzioni cristiane ed altruistiche, non useremo questo strano nuovo potere contro di loro, ditemi voi, che cosa faranno nel momento in cui saranno anch'essi in possesso di una grande quantità di bombe atomiche?<ref>Da un discorso dell'ottobre 1948 citato da [[Henry Kissinger]] in ''Gli anni della Casa Bianca'', p. 63.</ref> *Si ritiene che il coraggio sia la prima delle virtù umane. È giusto, perché è la qualità che garantisce tutte le altre.<ref name=linkiesta/> *Si tratta di un indovinello, avvolto in un mistero all'interno di un enigma.<ref>Da un discorso radiotrasmesso il 1 ottobre 1939, a proposito delle intenzioni dell'Unione Sovietica, dopo la spartizione militare della Polonia insieme alla Germania hitleriana; il 17 settembre 1939, mentre le armate tedesche completavano la conquista della parte maggiore della Polonia, l'esercito sovietico entrava a sua volta da Nord ed occupava la parte nord-orientale della Polonia, congiungendosi a Brest-Litovsk con le armate tedesche, in ottemperanza agli accordi Molotov-Ribbentrop, che prevedevano la spartizione del paese fra Germania ed Unione Sovietica. Citato in Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume I ''The Twilight War'', 3° capitolo ''The Ruin of Poland'', p. 42.</ref> *Solo [[Lenin]] poteva condurre la Russia nella palude stregata; solo lui poteva trovare la via del ritorno.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 233. ISBN 9788858019429</ref> *Sono fortemente a favore dell'uso di gas velenosi contro tribù non civilizzate. :''I am strongly in favour of using poisoned gas against uncivilised tribes''.<ref>Discorso come Presidente dell'Air Council, War Office Departmental Minute, 12 maggio 1919; Churchill Papers 16/16, Churchill Archives Centre, Cambridge.</ref> *Stiamo aspettando l'invasione da tanto tempo promessa. Aspettano anche i pesci.<ref>Da una trasmissione radiofonica al popolo francese, 21 ottobre 1940.</ref><ref name=sordi/> *Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità [[Inghilterra|inglesi]].<ref>Da ''Marlborough'', vol. I. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 113.</ref> *Una pecora in abito da pecora. {{NDR|Riferendosi a [[Ramsay MacDonald]]}}<ref>Citato in Nigel Rees, ''Sayings of the Century'', p. 106, citando William Safire, ''Safire's Political Dictionary'', 1980. Citazione spesso erroneamente ritenuta riferita a [[Clement Attlee]].</ref> *Uomini e re devono essere giudicati nei momenti della vita in cui sono messi alla prova. Il coraggio è giustamente considerato la più importante delle qualità umane perché […] è la qualità che garantisce le altre.<ref>Da ''Great Contemporaries''.</ref><ref name=biografia>Citato in Andrew Roberts, ''Churchill. La biografia''.</ref> ===Su Mussolini ed il fascismo=== *L'Italia [...] è retta da un governo che, sotto la sicura guida del signor Mussolini, non arretra di fronte alle logiche conseguenze della realtà economica e ha il coraggio di imporsi i correttivi finanziari indispensabili per stabilizzare la ripresa del paese.<ref>Dal comunicato emesso dopo l'accordo conclusivo di Londra del 28 gennaio 1926, con il quale la Gran Bretagna riduceva in modo massiccio i debiti che l'Italia aveva contratto con lei nel corso della prima guerra mondiale. Allora Churchill era Cancelliere dello Scacchiere, carica equivalente al nostro Ministro delle finanze. Citato in Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', p. 125.</ref> *{{NDR|A [[Benito Mussolini|Mussolini]]}} Se fossi stato un italiano, sono sicuro che avrei dato la mia entusiastica adesione alla Vostra vittoriosa lotta contro gli appetiti e le passione bestiali del [[leninismo]]... L'Italia ci ha offerto l'antidoto necessario al [[veleno]] russo. D'ora in poi nessuna grande nazione sarà priva dei mezzi decisivi per proteggersi contro la crescita del cancro bolscevico. (1927: citato in George Orwell, ''Chi sono i criminali di guerra?'', in ''Tra sdegno e passione'', p. 369) *Se io fossi italiano sarei stato con voi {{NDR|[[Benito Mussolini|Mussolini]]}} fin dal principio [...] il vostro movimento ha reso un servigio al mondo intero. (nel 1927, ai giornalisti nel corso di una sua visita a [[Roma]]<ref>Citato in Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', p. 108</ref>) *Il signor Mussolini è il più grande legislatore fra i viventi. (1933<ref>Citato in Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', p. 108, con ampio dettaglio di riferimenti documentali.</ref>) *Gettare un esercito di un quarto di milione di uomini, comprendente il fior fiore della popolazione maschile italiana, su uno sterile lido distante duemila miglia dalla patria, contro l'opinione del mondo intero e senza controllo dei mari e quindi, in questa situazione, imbarcarsi in quella che può essere una serie di campagne contro un popolo ed in regioni che nessun conquistatore in quattromila anni ha ritenuto che valesse la pena di sottomettere, è un rendersi ostaggio del destino, che non ha un parallelo in tutta la storia. (da un discorso tenuto al ''City Carlton Club'' di Londra nel settembre del 1935 a proposito dei preparativi di [[Benito Mussolini]] per [[Guerra d'Etiopia|invadere l'Abissinia]]<ref>Da ''The second world war'', Volume I ''The gathering storm'', 10° capitolo ''Sanctions aginst Italy, 1935'', Cassel & Company LTD, Londra, 1964.</ref>) *Che {{NDR|[[Benito Mussolini]]}} sia un grand'uomo io non lo nego... ma è anche un criminale.<ref>Citato in Guido Gerosa, ''Churchill'', Mondadori, 1972, p. 98.</ref> *Ma non si poteva tornare più indietro. I "cento giorni" controvoglia di Mussolini erano cominciati. Verso la fine di settembre egli stabilì il suo quartier generale sulle sponde del lago di Garda. Questa pietosa ombra di governo era nota come "Repubblica di Salò". Quivi ebbe luogo la squallida tragedia. Colui che era stato il dittatore e il legislatore dell'Italia per più di vent'anni dimorò qui con la sua amante, nelle mani dei suoi padroni tedeschi, in balia della loro volontà e tagliato fuori dal mondo a opera di guardiani e medici tedeschi accuratamente scelti.<ref>Wiston Churchill, ''La seconda guerra mondiale'', volume nono ''La campagna d'Italia'', cap.XI, pag.202-203, Arnoldo Mondadori Editore, I edizione Gli Oscar, ottobre 1970</ref> ===Attribuite=== *C'è qualcosa nell'esteriorità di un cavallo che si attaglia all'interiorità di un [[uomo]]. :''There is nothing better for the inside of a man than the outside of a horse''. ::{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}}Secondo ''The quote verifier: who said what, where, and when'', Keyes, Macmillan, 2006, p. 91 ISBN 0312340044, ha citato questa frase riferita a Churchill, ma risale al diciannovesimo secolo, ed è stata di volta in volta attribuita tra gli altri ad [[Henry Ward Beecher]], [[Oliver Wendell Holmes]], [[Theodore Roosevelt]], [[Thomas Jefferson]], [[Will Rogers]] e Lord Palmerston. Risulta un uso documentato in George William Erskine Russell, ''Social Silhouettes'', 1906, p. 218, in cui la frase è attribuita a Lord Palmerston. *Il [[cane e gatto|cane]] ti guarda dal basso in alto, il [[cane e gatto|gatto]] dall'alto in basso, ma il [[maiale]] da pari a pari.<ref name="mass">Citato in [[Jeffrey Moussaieff Masson]], ''Il maiale che cantava alla luna: la vita emotiva degli animali da fattoria'', traduzione di Giuditta Ghio, il Saggiatore, Milano, 2009, p. 27. ISBN 978-885650133-9</ref> :Masson lo definisce «un vecchio adagio inglese [...] che è stato attribuito a vari personaggi, compreso Winston Churchill, ma che nessuno sa per certo da chi sia stato coniato».<ref name=mass/> *Il [[golf]] è il modo migliore per rovinarsi una bella passeggiata.<ref>Citato in ''[[Lock & Stock - Pazzi scatenati]]'' (1998).</ref> :''Golf is a good walk spoiled.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione viene attribuita in genere a [[Mark Twain]], ma nessuna fonte diretta sembra confermare questa attribuzione. L'aforisma è apparso per la prima volta nel 1913 su un giornale statunitense, ma in forma anonima. La citazione è stata attribuita anche a [[George Bernard Shaw]], [[W. C. Fields]] e a Winston Churchill. Non è ancora chiaro chi sia il vero autore della citazione.<ref>{{en}} Citato in Ralph Keyes, ''The Quote Verifier: Who Said What, Where, and When'', Macmillan, 2007, [http://books.google.it/books?id=d6JZryGvfxYC&pg=PA82 p. 82]. ISBN 1429906170</ref> *Il [[successo]] è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere il tuo entusiasmo. :''Success consists of going from failure to failure without loss of enthusiasm.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In Richard M. Langworth (a cura di), ''Churchill by Himself: {{small|The Definitive Collection of Quotations}}'' si sostiene che la citazione non appartenga a Churchill. Sembrerebbe che l'aforisma sia comparso per la prima volta in David Guy Powers, ''How to Say a Few Words'' (1953).<ref>{{en}} [http://quoteinvestigator.com/2014/06/28/success/ Quote Investigator]</ref> *Il [[successo]] non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti. :''Success is not final, failure is not fatal: it is the courage to continue that counts''. ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Attribuita a Winston Churchill da Ken Abraham and Daniel Hart in ''The Prodigal Project. Book I: Genesis'', 2003, p. 224, e altrove sebbene non sia indicata alcuna fonte. In realtà la frase nasce da una campagna pubblicitaria per la Budweiser alla fine degli anni '30.<ref>[http://quoteinvestigator.com/2013/09/03/success-final/ http://quoteinvestigator.com/2013/09/03/success-final/]</ref> *La [[democrazia]] funziona quando a decidere siamo in due, e l'altro è malato.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Quante storie'', Rizzoli, Milano, 1989, p. 37. ISBN 88-17-85322-4.</ref> *Mostratemi un giovane conservatore e io vi mostrerò qualcuno senza cuore. Mostratemi un vecchio liberale<ref>In inglese ''liberal'', che in realtà significa "progressista".</ref> e vi mostrerò qualcuno senza cervello. :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase, al contrario di quanti molti riferiscono, non appartiene a Churchill.<ref>{{Cfr}} ''[http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/citazioni_bufale_610a343e-146f-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml Le dieci regine delle citazioni bufala]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2009.</ref> *Non c'è bisogno di inasprire le pene per [[bigamia]], un bigamo ha due suocere e come punizione mi pare che basti.<ref>Citato in ''[[La banda dei Babbi Natale]]'' (2010).</ref> :{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Churchill ma fu in realtà [[Charles Russell (barone Russell di Killowen)|Charles Russell]] a rispondere per primo «Due suocere» alla domanda «Qual è la massima pena per la bigamia?». *Per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmente si dovrebbe poter guardare ai risultati. :''However beautiful the strategy, you should occasionally look at the results''. ::{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} Secondo [https://richardlangworth.com/quotatioins Richard M. Langworth], Churchill non ha mai pronunciato questa frase. *Un taxi vuoto si è fermato davanti al n. 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee. :{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa battuta sui giri di [[Clement Attlee]] dopo la Seconda Guerra Mondiale venne erroneamente attribuita a Churchill, che smentì riferendo a John Colville che «Attlee è un gentiluomo onorevole e prode, e un fedele collega che ha servito bene il suo Paese nel momento del massimo bisogno. Le sarei obbligato se chiarisse, alla prima occasione, che non avrei mai fatto una simile osservazione su di lui, e disapprovo fortemente chiunque lo faccia».<ref>Citato in Nigel Rees, ''Sayings of the Century'', p. 106.</ref> ==''La seconda guerra mondiale''== ===[[Incipit]]=== Dopo la fine della Guerra Mondiale del 1914 ci furono una profonda convinzione ed una quasi universale speranza che la pace avrebbe regnato nel mondo. Questo desiderio del cuore di tutti i popoli avrebbe potuto essere realizzato con risolutezza nel giusto convincimento e con ragionevole buon senso e prudenza. La frase ''la guerra per finire le guerre'' era sulla bocca di tutti, ed erano state prese misure per farla diventare realtà. Il presidente [[Woodrow Wilson|Wilson]], esercitando, come si pensava, l'autorità degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], aveva reso dominante in tutte le menti il concetto di una Lega delle Nazioni. La Delegazione Britannica a Versailles plasmò e formò la sua idea in uno strumento che avrebbe costituito una pietra miliare nella dura marcia dell'umanità. Gli alleati vittoriosi erano a quel tempo onnipotenti, per quel che riguardava i loro nemici esterni. Essi dovevano affrontare gravi difficoltà interne e molte domande alle quali non erano in grado di dare una risposta, ma le Potenze Teutoniche nella gran massa dell'Europa Centrale che avevano creato lo scompiglio erano prostrate di fronte ad essi, e la [[Russia]], già danneggiata dal flagello tedesco, era sconvolta dalla guerra civile e stava cadendo sotto il dominio bolscevico o del Partito Comunista. {{NDR|Winston Churchill, ''The second world war'', Cassel & Company Ltd, 1964 – traduzione propria}} ===Citazioni=== *Anche se ampi territori d'Europa e molti antichi e famosi stati sono caduti o stanno per cadere nelle grinfie della Gestapo e sotto le odiose norme dell'apparato nazista, noi non demorderemo né verremo meno. Noi procederemo fino alla fine. Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria. Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo. Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai; e anche se, cosa che io al momento non credo {{NDR|si avveri}}, quest'Isola o una gran parte di essa venisse sottomessa ed affamata, allora il nostro Impero d'oltremare, armato e difeso dalla Flotta Britannica, continuerà la battaglia finché, quando Dio vorrà, il Nuovo Mondo, con tutta la sua potenza e la sua forza, verrà a soccorrere ed a liberare il Vecchio.<ref>Dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'', dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque.</ref><ref name=Dunk>Citato in ''The second World War'', 3° volume: ''The Fall of France'', cap. 5°, ''The Deliverance of Dunkirk'', Ed. Cassel, London</ref> *Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni.<ref>Dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'' dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque.</ref><ref name=Dunk/> *Era ben noto che nessun popolo fosse più meticoloso dei [[Germania|tedeschi]] nel predisporre e nel pianificare. Ma allo stesso modo nessun popolo poteva risultare maggiormente sconvolto quando i suoi piani abortivano. Essi non sapevano improvvisare.<ref>Ed. Cassel & Co, Volume 2° ''The Twilight War'', 11° capitolo ''Before the storm'', p. 158</ref> *I governi ed i popoli non sempre prendono decisioni razionali. Talvolta essi prendono decisioni pazzesche, oppure alcuni popoli impongono a tutti gli altri di seguirli nella loro follia.<ref>Detto a proposito dell'[[attacco di Pearl Harbor|attacco giapponese alla base americana di Pearl Harbor]] il 7 dicembre 1941. Vedi ''op. cit'', Ed. Cassel & Co, Volume 6°, ''War Comes to America'', p. 206.</ref> *Il governo del mondo deve essere affidato a nazioni soddisfatte, che per se stesse non vogliano più di quanto già hanno. Se il governo del mondo si trovasse nelle mani di nazioni affamate, saremmo sempre in pericolo. Ma nessuno di noi ha alcun motivo per cercare qualcosa di più. La pace sarà mantenuta da popoli che vivranno a modo loro senza alcuna ambizione. La nostra potenza ci ha posti al di sopra degli altri. Siamo come ricchi che vivono in pace nelle loro case.<ref>Ed. Houghton Mifflin, London, 1951, vol. V, p. 382; citato in Noam Chomsky, ''Pirati e imperatori. Reagan, Bush I, Bush II: la guerra infinita al terrorismo'' (2002), traduzione di Pino Modola, Marco Tropea Editore, 2004, p. 33. ISBN 9788843804276</ref> *Il [[vizio]] inerente al capitalismo è la divisione ineguale dei beni; la [[virtù]] inerente al [[socialismo]] è l'eguale condivisione della miseria. :''The inherent vice of capitalism is the unequal sharing of blessings. The inherent virtue of Socialism is the equal sharing of miseries''.<ref>Discorso alla House of Commons, 22 ottobre 1945, "[http://hansard.millbanksystems.com/commons/1945/oct/22/demobilisation#column_1703 Demobilisation]".</ref> *In guerra risoluzione, nella sconfitta sfida, nella vittoria magnanimità, in pace buona volontà.<ref name=Storm>Citato in ''The second World War'', 1° volume: ''The Gathering Storm'', (1948), ''Moral of the Work'', Ed. Cassel – London.</ref> *In tempi di guerra la [[verità e bugia|verità]] è così preziosa che deve sempre essere protetta da una cortina di [[verità e bugia|bugie]].<ref name=linkiesta/> :''In war time truth is so precious that she should always be attended by a bodyguard of lies.''<ref>{{en}} Da ''The second world war'', Volume X ''Assault from the Air'', capitolo IV, Cassel & Company LTD, Londra, 1964, p. 51.</ref> *La Repubblica di Weimar, con i suoi simboli ed incoraggiamenti progressisti, era vista come un'imposizione del nemico. Essa non poteva ottenere la lealtà e catturare l'immaginazione del popolo tedesco. Per un momento {{NDR|il popolo tedesco, N.di R.}} cercò di si aggrapparsi come per disperazione al vecchio Maresciallo Hindenburg. Dopo di che potenti forze andarono alla deriva, si aprì un vuoto e dopo breve tempo in questo vuoto avanzò a grandi passi un maniaco dalla genialità feroce, il deposito e l'espressione del più virulento odio che abbia mai corroso il petto umano — il [[Adolf Hitler|caporale Hitler]]<ref>Ed. Cassel & Co, Volume I ''The gathering storm'', 1° capitolo ''The Folies of the Victors, 1919 &ndash; 1929''.</ref> *Mai nell'ambito dei conflitti umani, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi. {{NDR|a proposito della battaglia d'Inghilterra dell'estate 1940}} (da un discorso alla Camera dei Comuni)<ref>Winston Churchill, ''The Second World War'', Volume 4 ''The Commonwelth alone'', 1° capitolo ''The battle of Britain'', ed. Cassel & Co.</ref> *Nessuno può garantire il successo in [[guerra]], può solo meritarlo. *Non esisterà mai una [[guerra]] né piacevole, né veloce.<ref>''The Second World War'', Houghton Mifflin, London, 1951.</ref> *Quando penso ancora a tutte queste [[preoccupazione|preoccupazioni]], ricordo la storia di un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero. :''When I look back on all these worries I remember the story of the old man who said on his deathbed that he had had a lot of trouble in his life, most of which had never happened.''<ref>{{en}} Da ''The Second World War'', A&C Black, 2013, capitolo ''Desert Victory, December 1940-January 1941'',[https://books.google.it/books?hl=it&id=j9RBAgAAQBAJ&pg=PA380 p. 380]. ISBN 1472520890</ref> *Quando si deve uccidere un [[uomo]] essere gentili non costa nulla. :''When you have to kill a man it costs nothing to be polite''.<ref>Volume III: ''The Grand Alliance'', 1950, cap. 32, "Pearl Harbor".</ref> *Questo genio diabolico {{NDR|Hitler}} emerso dagli abissi della miseria, infiammato dalla sconfitta, divorato da odio e spirito di vendetta ed ossessionato dal suo disegno di fare di quella tedesca la razza dominante dell'Europa e forse del mondo intero.<ref>Ed. Cassel & Co, Vol I ''The gathering Storm'', Cap. 14° ''Mr. Eden at Foreign Office. His resignation''.</ref> *Se [[Adolf Hitler|Hitler]] invadesse l'inferno io farei quanto meno un rapporto favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni.<ref>Frase detta al proprio segretario privato, John Colville, poco prima del discorso alla BBC delle ore 21 del 21 giugno 1941. Ed. Cassel & Company LTD, Volume V, ''Germany Drives East'', 20° capitolo ''The Soviet Nemesis'', p. 337.</ref> *Si può quasi dire: prima di Alamein non avevamo mai vinto, dopo Alamein non perdemmo più.<ref>Ed. Cassel & Co, Volume 8 ''Victory in Africa'', 10° capitolo ''The battle of Alamein''.</ref> ==[[Incipit]] de ''Gli anni della mia giovinezza''== A quando risalgono i nostri primi ricordi? Quando comincia una mente infantile a essere rischiarata dagli incerti lumi della coscienza? I miei primi ricordi sono irlandesi.<br /> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ==Citazioni su Winston Churchill== *Avendo al suo attivo mezzo secolo di crimini al servizio dell'Impero britannico, Churchill è senza dubbio il solo politico di questo secolo paragonabile ad [[Adolf Hitler|Hitler]]. ([[Ludo Martens]]) *Churchill preferiva fare la storia piuttosto che scriverla. (Maurice Ashley, ''Churchill as historian''<ref>Citato da John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 116</ref>) *Durante la II Guerra Mondiale, qualcuno annunciò a Winston Churchill che il gerarca nazista [[Rudolf Heß|Rudolf Hess]] si era gettato col paracadute in Scozia ed era stato catturato. «Le spiace se ne parliamo più tardi?» chiese Churchill. «Adesso stiamo assistendo a un film dei [[fratelli Marx]]». ([[Earl Wilson]]) *Il fascino di Churchill consiste nella sua tolleranza e nel suo rispetto per le opinioni altrui. Si direbbe che non nutra né rancore né collera per coloro che non la pensano come lui. ([[Charlie Chaplin]]) *Il nostro Führer è superiore al vostro Churchill che è soltanto un lacchè del giudaismo internazionale. ([[Bruce Marshall]]) *L'episodio «nuovo» che preferisco riguarda Winston Churchill, uomo preparatissimo anche in fatto di storia. Nel 1944 convocò il comandante supremo, generale Dwight Eisenhower, e i suoi ufficiali, per decidere la data dello storico sbarco. Dopo il pranzo nella residenza di campagna del primo ministro, ai Chequers nel Buckinghamshire, Churchill stava sorseggiando un brandy. Chinandosi in avanti, chiese: «Signori, quando si comincia?». ([[Cornelius Ryan]]) *La camera da letto di Churchill era in parte una biblioteca con un numero enorme di libri accatastati contro il muro, dappertutto. [...] C'erano anche molti volumi su [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. «Sì» ammise «sono un suo grande ammiratore.» ([[Charlie Chaplin]]) *Quando Churchill morì lo scorso gennaio, la spontanea dimostrazione di affetto e ammirazione che giunse da ogni parte del mondo fu un tributo a un uomo grande e nobile. Ma fu anche qualcosa di più: fu un fulgido omaggio alle doti di comando. Il mondo ha sempre attribuito grande valore all'arte del comando e nella persona di Sir Winston Churchill tutti riscontravano un superbo complesso di quelle caratteristiche che elevano e ispirano l'animo umano. ([[Dwight David Eisenhower]]) *Se fosse stato un uomo di umore costante ed equilibrato non avrebbe mai potuto ispirare la nazione. Nel 1940, quando tutti i pronostici erano contro l'Inghilterra, un leader di giudizio ponderato avrebbe molto probabilmente concluso che eravamo finiti. ([[Anthony Storr]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Winston Churchill, ''The Second World War'', Houghton Mifflin, London, 1951. *Winston Churchill, ''The second world war'' (12 Volumi), Cassel & Company LTD, Londra, 1964. *Andrew Roberts, ''Churchill. La biografia'', traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana, UTET, Torino, 2020. *Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', Casa Editrice Corbaccio, Milano, 1997, ISBN 88-7972-286-7 *Noam Chomsky, ''Pirati e imperatori. Reagan, Bush I, Bush II: la guerra infinita al terrorismo'' (2002), traduzione di Pino Modola, Marco Tropea Editore, 2004. ISBN 9788843804276 *Henry Kissinger, ''Gli anni della Casa Bianca'', Edizioni Euroclub Italia, Bergamo, 1980 *John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', (trad. Massimo Bocchiola), Ed. Corbaccio, Milano, 2004, ISBN 88-7972-597-1 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Churchill, Winston}} [[Categoria:Giornalisti britannici]] [[Categoria:Personalità della seconda guerra mondiale]] [[Categoria:Politici britannici]] [[Categoria:Storici britannici]] b0lbwbtlbg19fhk1sjyktb5grwbkekv 1223289 1223265 2022-08-18T21:41:15Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Winston Churchill */ +1 wikitext text/x-wiki {{W|motivo=Mancano i testi originali delle citazioni nella sezione La seconda guerra mondiale, una citazione è senza fonte, altre sono tratte da discorsi.}} [[Immagine:Churchill portrait NYP 45063.jpg|thumb|right|Winston Churchill]] {{Premio|Nobel|la letteratura '''(1953)'''}} Sir '''Winston Leonard Spencer Churchill''' (1874 – 1965), politico, storico e giornalista britannico. ==Citazioni di Winston Churchill== *A volte l'[[uomo]] inciampa nella [[Verità|verità]], ma nella maggior parte dei casi si rialzerà e continuerà per la sua strada. :''Occasionally he stumbled over the truth, but hastily picked himself up and hurried on as if nothing had happened''.<ref>Su [[Stanley Baldwin]], citato in ''Churchill by Himself'', 2008, Ed. Langworth, PublicAffairs, p. 322. ISBN 1586486381. Citato anche da Kay Halle in ''[http://books.google.com/books?id=b0MTAQAAIAAJ&q=%22Occasionally+he+stumbled+over+the+truth+but+hastily+picked+himself+up+and+hurried+on+as+if+nothing+had+happened%22&pg=PA133#v=onepage Irrepressible Churchill: A Treasury of Winston Churchill's Wit]'', 1966.</ref> *Alcuni vedono l'[[impresa]] privata come una tigre feroce, da abbattere subito. Altri la vedono come una mucca da cui mungere. Non abbastanza persone la vedono come un robusto cavallo che traina un solido carro. :''Some people regard private enterprise as a predatory tiger to be shot. Others see it as a cow they can milk. Not enough people see it as a healthy horse, pulling a sturdy wagon.''<ref>{{en}} Citato in ''United States of America Congressional Record: Proceedings and Debates of the 105th Congress Second Session'', Government Printing Office, Vol. 144, Parte 4, [https://books.google.co.uk/books?id=nEI6WcjH8ykC&pg=PA5738 p. 5738].</ref> *Colui che non riesce a [[Pianificazione|pianificare]] sta progettando di fallire.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro del business'', traduzione di Martina Dominici e Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 210. ISBN 9788858016589</ref> *Da Stettino nel Baltico a Trieste nell'Adriatico una [[cortina di ferro]] è discesa attraverso il continente.<ref>Da un discorso tenuto all'università di Fulton, Missouri, il 5 marzo 1946, riferendosi all'instaurarsi del blocco sovietico e all'inizio della [[guerra fredda]].</ref> *Diciamolo: le [[parola|parole]] brevi sono le migliori. E le parole vecchie, quando brevi, sono le migliori in assoluto.<ref name=linkiesta/> *È impossibile ottenere una condanna per sodomia da una giuria inglese. Metà dei giudici non crede che possa essere fisicamente compiuta, e l'altra metà la sta facendo.<ref>Citato in Julian L'Estrangel, ''The Big Book of Sex Quotes'', Cassel, Londra.</ref> *Essere [[accondiscendenza|accondiscendenti]] per debolezza e per paura è... fatale. Esserlo da una posizione di forza è magnanimo.<ref>Da una lettera indirizzata a [[Dwight D. Eisenhower]] nel dicembre 1950. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 80.</ref> *È stato detto che la [[democrazia]] è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora.<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del novembre 1947.</ref> *{{NDR|Su [[Guglielmo II di Germania]]}} Gli bastava muoversi impettito e mettersi in posa facendo tintinnare la sciabola nel fodero. Desiderava solo sentirsi come Napoleone senza combattere battaglie. [...] Ma sotto tutte quelle pose e orpelli vi era un uomo molto comune, vanesio ma nel complesso benevolo, che coltivava la speranza di passare per un secondo Federico il Grande.<ref>Citato in Henry Kissinger, ''L'arte della diplomazia''.</ref> *Gli [[Italia|italiani]] perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.<ref>Citato in Mario Sechi, ''[http://www.ilfoglio.it/cultura/2016/08/11/rio-2016-quanto-ci-piace-la-guerra-finta___1-v-145856-rubriche_c292.htm Ma quanto ci piace la guerra finta]'', ''IlFoglio.it'', 11 agosto 2016.</ref><ref name=linkiesta/> *Hitler sta attaccando con tutte le forze al suo comando. È una scommessa disperata e la posta in gioco non è niente di meno che la dominazione sull'intera razza umana.<ref>1940. Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 13. ISBN 9788858041406</ref> *I [[dittatura|dittatori]] cavalcano avanti e indietro su [[tigre|tigri]] dalle quali non osano scendere. E le tigri diventano sempre più affamate.<ref>Da ''While England Slept''.</ref> *I panni dei servizi segreti si possono, anzi si devono lavare più spesso degli altri; ma, a differenza degli altri, non si possono mettere ad asciugare alla finestra.<ref>Riportata da [[Indro Montanelli]] su ''Il Giornale'' del 28 novembre 1975.</ref> *I problemi della vittoria sono più piacevoli di quelli della disfatta, ma non sono meno ardui.<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' dell'11 novembre 1942.</ref> *I [[socialismo|socialisti]] sono come [[Cristoforo Colombo]]: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.<ref name="multi">Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano'', Arnoldo Mondadori Editore, 1997.</ref> *I [[risparmio|risparmi]] sono una cosa molto buona soprattutto se i tuoi genitori li hanno fatti per te.<ref name="multi" /> *{{NDR|Dopo la fucilazione di [[Gian Galeazzo Ciano]]}} I veri furfanti sono di un'altra stoffa.<ref name=Pav>Citato in Paolo Pavolini, 1943, la caduta del fascismo – 1, Fratelli Fabbri Editori, Milano 1973.</ref> *Il fattore centrale della politica sovietica era la paura [...] Mosca temeva la nostra amicizia più della nostra inimicizia [...] La forza crescente dell'Occidente avrebbe rovesciato questo stato di cose, inducendoli a temere la nostra inimicizia più della nostra amicizia, e quindi a cercare la nostra amicizia.<ref>1950; citato in [[John Lukacs]], ''Democrazia e populismo'', traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Longanesi, 2006, p. 186.</ref> *Il vizio insito nel capitalismo è la ineguale distribuzione della ricchezza. La virtù insita nel socialismo è la uguale distribuzione della miseria.<ref>Citato in ''Focus'', n. 104 p. 188.</ref><ref name=linkiesta/> *In tutta la guerra, l'unica cosa che mi abbia realmente terrorizzato è stato il pericolo degli U-boot.<ref>Dalle sue memorie, 1949. Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 112. ISBN 9788858041406</ref> *{{NDR|[[Ultime parole famose]]}} Io sono finito. :''I'm finished''.<ref>Frase pronunciata nel 1915 a Lord Ridell, editore di ''News of the world'', dopo essere stato rimosso dalla carica di Primo Lord dell'Ammiragliato, a seguito del fallimento della spedizione nei Dardanelli, durante la [[prima guerra mondiale]]. {{en}} Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, p. 310. ISBN 0-679-77806-3</ref> *Io non ammetto che sia stato fatto nulla di male ai pellerossa d'America, e neppure ai neri d'Australia, quando una [[Razzismo|razza]] più forte, una razza di qualità migliore è arrivata e ne ha preso il posto.<ref name="razza">Citato in [[Eduardo Galeano]], ''[https://books.google.it/books?id=oCaLz_DWXggC&pg=PA24&lpg=PA24&dq=churchill+%22pellerossa%22+australia I figli dei giorni]'', 2012, Sperling & kupfer, ISBN 8873396607.</ref> *Io sono sempre pronto ad imparare, sebbene non sempre gradisca che altri mi insegnino. :''Personally, I am always ready to learn, although I do not always like being taught''.<ref>Dibattito alla House of Commons, 4 novembre 1952.</ref> *L'epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire sta giungendo alla fine. Ora stiamo entrando nell'epoca dove ogni azione causa conseguenze.<ref>Dal discorso alla House of commons del 12 novembre 1936; citato anche in [[Al Gore]], ''Una scomoda verità''.</ref> *L'oratore incarna le passioni della moltitudine. Per poter ispirare qualsiasi emozione, deve esserne lui stesso attraversato. Per suscitare indignazione, il suo cuore deve essere colmo di rabbia. Per muovere alle lacrime deve far fluire le proprie. Per convincere, deve credere. Le sue opinioni possono mutare man mano che le loro impressioni sbiadiscono, ma ogni oratore intende ciò che dice nell'istante in cui lo dice. Spesso potrà essere incoerente. Ma non sarà mai consapevolmente falso.<ref>Dal saggio ''Le strutture della retorica''.</ref><ref name=aldograsso>Citato in Aldo Grasso, ''[http://www.corriere.it/cultura/leparole/commenti/churchill_9f7cbfb6-b39f-11e1-a52e-4174479f1ca9.shtml The sinews of peace]'', ''Corriere.it'', 11 giugno 2012.</ref><ref name=linkiesta>Citato in ''[http://www.linkiesta.it/it/article/2014/11/30/churchill-prontuario-di-citazioni-per-far-bella-figura/23650/ Churchill, prontuario di citazioni per far bella figura]'', ''Linkiesta'', 30 novembre 2014.</ref> *L'ottava armata avanza su [[Tripoli]], valanga di ferro, di fuoco e di speranza.<ref>Da Radio Londra.</ref><ref name=Pav /> *L'[[Ottimismo e pessimismo|ottimista]] vede [[opportunità]] in ogni [[pericolo]], il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] vede pericolo in ogni opportunità.<ref>Citato in Mario Grasso, ''Punti di vista: raccolta di pensieri profondi, gemme di saggezza, paradossi fulminanti e affermazioni apodittiche che possono aiutarci a riflettere sulla vita'', FrancoAngeli, Milano, 2001, [http://books.google.it/books?id=08Td-bVxbTwC&pg=PA15 p. 15].</ref> *La [[democrazia]] è più vendicativa dei Gabinetti. Le guerre tra i popoli saranno più orribili di quelle tra i re.<ref>Da un discorso del 1901 al Parlamento inglese). Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 13.</ref> *La [[guerra]] è un gioco che si gioca con un sorriso. Se non riuscite a sorridere mostrate i denti. Se non ci riuscite tenetevi in disparte finché non ce la fate.<ref name=biografia /> *La massima del popolo inglese è: ''Business as usual'' {{NDR|Affari come sempre}}<ref>Dal ''discorso alla Guildhall'' del 9 novembre 1914.</ref> *La [[responsabilità]] è il prezzo della grandezza. :''The price of greatness is responsibility''.<ref>Da un [https://www.winstonchurchill.org/resources/speeches/1941-1945-war-leader/the-price-of-greatness-is-responsibility discorso] all'università di Harvard, 6 settembre 1943.</ref> *La [[Russia]] è stata ibernata in un inverno indefinito di subumana dottrina e di sovrumana tirannide.<ref>Da ''Dopoguerra'', a proposito dell'affermarsi della [[rivoluzione d'ottobre|rivoluzione bolscevica]]. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 120.</ref> *{{NDR|Al presidente americano [[Franklin Delano Roosevelt]]}} La sostituzione di [[Pietro Badoglio|Badoglio]] con questo gruppo di vecchi e famelici politicanti è, credo, un grande disastro; dal momento in cui, sfidando il nemico, Badoglio ci ha consegnata sana e salva la flotta, egli è stato per noi un utile strumento. Era inteso, credo, che egli sarebbe dovuto rimanere al suo posto...<ref>Citato in ''Corriere della sera'', 9 febbraio 2010.</ref> *La [[storia]] sarà gentile con me, poiché intendo scriverla.<ref>La traduzione è in parte errata, in quanto nell'originale è: {{en}} ''For my part, I consider that it will be found much better by all Parties to leave the past to history, especially as I propose to write that history myself'', dal discorso alla House of Commons del 23 gennaio 1948, citata in Fred R. Shapiro, ''The Yale Book of Quotations'', Yale University Press, 2006 p. 154. ISBN 0300107986</ref> *Lo statista che si lascia prendere dalla guerra non è più un abile politico ma preda di inevitabili ed incontrollabili eventi. :''The statesman who yields to war fever must realise that once the signal is given, he is no longer the master of policy but the slave of unforeseeable and uncontrollable events''.<ref name=forward>Da ''My Early Life: A Roving Commission'', 1930, cap. 18 "With Buller To The Cape", p. 246. Citato in Leonard Fein, ''[http://www.forward.com/articles/7759/ This Time It's Our War]'', "The Forward", 25 luglio 2003.</ref> *Mai credere in una guerra corta e felice o che chiunque si imbarchi in uno strano viaggio possa prevedere le insidie e gli uragani che incontrerà. :''Never, never, never believe any war will be smooth and easy, or that anyone who embarks on the strange voyage can measure the tides and hurricanes he will encounter''.<ref name=forward/> *Meglio fare le [[notizia|notizie]] che riceverle; meglio essere un attore che un critico.<ref>Da ''The Story of the Malakand Field Force'', 1898.</ref> *Nessuna ora della vita è sprecata, se viene passata in sella.<ref name=linkiesta/> *Noi dobbiamo costruire una specie di Stati Uniti d'Europa.<ref>Discorso a Zurigo, 19 settembre 1946.</ref><ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Non c'è, per nessuna comunità, investimento migliore del mettere [[latte]] dentro i bambini.<ref>Dal discorso alla radio del 21 marzo 1943. Citato in ''[http://www.lastampa.it/2013/07/02/societa/mamme/bambini/0-1-anno/chi-allattato-al-seno-fa-pi-carriera-SzmVjTXg0HHYTuNUfYQ3ZM/pagina.html Chi è allattato al seno fa più carriera]'', ''LaStampa.it'', 2 luglio 2013.</ref><ref name=linkiesta/> *Non è la fine. Non è neanche il principio della fine. Ma è, forse, la fine del principio.<ref>Dal ''discorso alla Mansion House'' del 10 novembre 1942, a proposito della vittoria alleata in [[Egitto]].</ref> *Non ho altro da offrire che sangue, fatica, lacrime e sudore.<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del 13 maggio 1940, replicato alla BBC circa un mese dopo. Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume 3° ''The Fall of France'', 1° capitolo ''The National Coalition'', p. 22.</ref> *Non riesco a capire tutte queste remore sull'uso del gas. Io sono estremamente a favore dell'uso del gas velenoso contro le tribù incivili. Ciò avrebbe un bell'effetto morale e diffonderebbe un terrore durevole.<ref name="razza"/> *Non siamo un popolo giovane con un passato innocente e una piccola eredità. Ci siamo accaparrati [...] una quota assolutamente sproporzionata dei beni e dei traffici mondiali. Abbiamo tutti i territori che vogliamo, e la nostra pretesa di essere lasciati in pace a godere di possedimenti vasti e splendidi, acquisiti principalmente con la violenza, mantenuti in gran parte con la forza, in molti casi sembra agli altri più irragionevole che a noi.<ref>Da un discorso al parlamento, prima della [[prima guerra mondiale]]; citato in Chomsky 2004, p. 33.</ref> *{{NDR|Parlando della possibilità di deportare milioni di tedeschi alla fine della [[Seconda guerra mondiale]]}} Non sono allarmato dalla prospettiva della separazione tra le popolazioni così come non sono allarmato dai trasferimenti su larga scala, che nelle moderne condizioni sono molto più agevoli di quanto siano mai stati nel passato.<ref>Citato in Winston Churchill, ''His complete speeches 1897-1963'', New York-Londra, 1974, p. 7069.</ref> *Penso che dovremo prendere in mano i [[Cina|cinesi]] e regolamentarli. Credo che via via che le nazioni civili diventeranno più potenti diventeranno più spietate e verrà il tempo in cui il mondo sopporterà con impazienza l'esistenza di grandi nazioni barbare che possono in qualsiasi momento armarsi e minacciare le nazioni civili. Credo nella definitiva divisione della Cina - intendo dire definitiva. Spero che non dovremo farlo ai nostri giorni. La [[Razzismo|razza]] ariana è destinata a trionfare. :''I think we shall have to take the Chinese in hand and regulate them. I believe that as civilized nations become more powerful they will get more ruthless, and the time will come when the world will impatiently bear the existence of great barbaric nations who may at any time arm themselves and menace civilized nations. I believe in the ultimate partition of China — I mean ultimate. I hope we shall not have to do it in our day. The Aryan stock is bound to triumph.''<ref>Dall'intervista di Gustavus A. Ohlinger, ''[https://winstonchurchill.org/publications/finest-hour/finest-hour-159/wsc-a-midnight-interview-1902/ WSC: A Midnight Interview, 1902]'', ''winstonchurchill.org''.</ref> *Per quanto visto circa i nostri amici sovietici sono convinto che non vi sia nulla che essi ammirino e rispettino tanto come la forza e non vi è nulla verso cui abbiano minor rispetto che la debolezza militare.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Editori Laterza, Roma, 2008, p. 651. ISBN 978-88-420-8734-2</ref> *{{NDR|Riferendosi agli accordi di Monaco di Baviera del 29-30 settembre 1938}} Potevano scegliere fra il [[disonore]] e la [[guerra]]. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra.<ref>Citato in G. Sabbatucci e V. Vidotto, ''Il mondo contemporaneo'', Laterza, 2006, p. 373.</ref> *Prima siamo noi a dare forma agli edifici, poi sono questi a dare forma a noi. :''We shape our buildings, and afterwards our buildings shape us''.<ref>Discorso alla House of Commons, 28 ottobre 1943, sui piani per ricostruire la Camera distrutta da una bomba, in ''Never Give In!: The best of Winston Churchill’s Speeches'', Hyperion, 2003, p. 358. ISBN 1401300561</ref> *Questa è la risposta che darò al presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]]: fidatevi di noi. Dateci la vostra benedizione, e con l'aiuto della Provvidenza alla fine andrà bene. Non intendiamo fallire o tentennare; non intendiamo indebolirci o stancarci. Né l'improvviso urto della battaglia, né le lunghe prove della vigilanza e del comando ci fiaccheranno. Dateci gli strumenti, e noi finiremo il lavoro.<ref>In un intervento alla BBC nel 1941 per richiedere aiuto dagli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.</ref><ref name=aldograsso/> *Saluto il maresciallo [[Stalin]], il grande campione, e sono fermamente convinto che il nostro trattato di 20 anni con la Russia si dimostrerà uno dei fattori più duraturi e stabili nel preservare la pace, il buon ordine e il progresso dell'Europa. :''I salute Marshal Stalin, the great champion, and I firmly believe that our 20 years' treaty with Russia will prove to be one of the most lasting and durable factors in preserving the peace and the good order and the progress of Europe.''<ref>Citato in Winston S. Churchill, [https://books.google.it/books?id=kWMqAAAAQBAJ ''The Dawn of Liberation, 1945''], Rosetta Books, 2013, ISBN 9780795329494</ref> *Senza tradizione, l’arte è un gregge di pecore senza pastore. Senza innovazione, è un cadavere.<ref name=linkiesta/> *Sfuggiremo all'assurdità di far crescere un pollo intero, solo per mangiarne il petto o l'ala, facendo crescere queste parti separatamente in un ambiente adatto.<ref>Da ''Fifty Years Hence'', ''The Strand Magazine'', dicembre 1931.</ref> *Si pone la questione: che cosa succederà quando anche loro {{NDR|L'Unione Sovietica}} avranno la [[bomba atomica]] e ne avranno accumulate un bel po'? Potete giudicarlo da voi considerando ciò che sta avvenendo oggi. Se sono capaci di tanto in periodi di magra, che cosa faranno in momenti di abbondanza? Se, mese dopo mese, sono capaci di continuare nella loro opera di disturbo e di vessazione nei confronti del mondo, fiduciosi che noi, inibiti dalle nostre convinzioni cristiane ed altruistiche, non useremo questo strano nuovo potere contro di loro, ditemi voi, che cosa faranno nel momento in cui saranno anch'essi in possesso di una grande quantità di bombe atomiche?<ref>Da un discorso dell'ottobre 1948 citato da [[Henry Kissinger]] in ''Gli anni della Casa Bianca'', p. 63.</ref> *Si ritiene che il coraggio sia la prima delle virtù umane. È giusto, perché è la qualità che garantisce tutte le altre.<ref name=linkiesta/> *Si tratta di un indovinello, avvolto in un mistero all'interno di un enigma.<ref>Da un discorso radiotrasmesso il 1 ottobre 1939, a proposito delle intenzioni dell'Unione Sovietica, dopo la spartizione militare della Polonia insieme alla Germania hitleriana; il 17 settembre 1939, mentre le armate tedesche completavano la conquista della parte maggiore della Polonia, l'esercito sovietico entrava a sua volta da Nord ed occupava la parte nord-orientale della Polonia, congiungendosi a Brest-Litovsk con le armate tedesche, in ottemperanza agli accordi Molotov-Ribbentrop, che prevedevano la spartizione del paese fra Germania ed Unione Sovietica. Citato in Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume I ''The Twilight War'', 3° capitolo ''The Ruin of Poland'', p. 42.</ref> *Solo [[Lenin]] poteva condurre la Russia nella palude stregata; solo lui poteva trovare la via del ritorno.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 233. ISBN 9788858019429</ref> *Sono fortemente a favore dell'uso di gas velenosi contro tribù non civilizzate. :''I am strongly in favour of using poisoned gas against uncivilised tribes''.<ref>Discorso come Presidente dell'Air Council, War Office Departmental Minute, 12 maggio 1919; Churchill Papers 16/16, Churchill Archives Centre, Cambridge.</ref> *Stiamo aspettando l'invasione da tanto tempo promessa. Aspettano anche i pesci.<ref>Da una trasmissione radiofonica al popolo francese, 21 ottobre 1940.</ref><ref name=sordi/> *Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità [[Inghilterra|inglesi]].<ref>Da ''Marlborough'', vol. I. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 113.</ref> *Una pecora in abito da pecora. {{NDR|Riferendosi a [[Ramsay MacDonald]]}}<ref>Citato in Nigel Rees, ''Sayings of the Century'', p. 106, citando William Safire, ''Safire's Political Dictionary'', 1980. Citazione spesso erroneamente ritenuta riferita a [[Clement Attlee]].</ref> *Uomini e re devono essere giudicati nei momenti della vita in cui sono messi alla prova. Il coraggio è giustamente considerato la più importante delle qualità umane perché […] è la qualità che garantisce le altre.<ref>Da ''Great Contemporaries''.</ref><ref name=biografia>Citato in Andrew Roberts, ''Churchill. La biografia''.</ref> ===Su Mussolini ed il fascismo=== *L'Italia [...] è retta da un governo che, sotto la sicura guida del signor Mussolini, non arretra di fronte alle logiche conseguenze della realtà economica e ha il coraggio di imporsi i correttivi finanziari indispensabili per stabilizzare la ripresa del paese.<ref>Dal comunicato emesso dopo l'accordo conclusivo di Londra del 28 gennaio 1926, con il quale la Gran Bretagna riduceva in modo massiccio i debiti che l'Italia aveva contratto con lei nel corso della prima guerra mondiale. Allora Churchill era Cancelliere dello Scacchiere, carica equivalente al nostro Ministro delle finanze. Citato in Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', p. 125.</ref> *{{NDR|A [[Benito Mussolini|Mussolini]]}} Se fossi stato un italiano, sono sicuro che avrei dato la mia entusiastica adesione alla Vostra vittoriosa lotta contro gli appetiti e le passione bestiali del [[leninismo]]... L'Italia ci ha offerto l'antidoto necessario al [[veleno]] russo. D'ora in poi nessuna grande nazione sarà priva dei mezzi decisivi per proteggersi contro la crescita del cancro bolscevico. (1927: citato in George Orwell, ''Chi sono i criminali di guerra?'', in ''Tra sdegno e passione'', p. 369) *Se io fossi italiano sarei stato con voi {{NDR|[[Benito Mussolini|Mussolini]]}} fin dal principio [...] il vostro movimento ha reso un servigio al mondo intero. (nel 1927, ai giornalisti nel corso di una sua visita a [[Roma]]<ref>Citato in Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', p. 108</ref>) *Il signor Mussolini è il più grande legislatore fra i viventi. (1933<ref>Citato in Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', p. 108, con ampio dettaglio di riferimenti documentali.</ref>) *Gettare un esercito di un quarto di milione di uomini, comprendente il fior fiore della popolazione maschile italiana, su uno sterile lido distante duemila miglia dalla patria, contro l'opinione del mondo intero e senza controllo dei mari e quindi, in questa situazione, imbarcarsi in quella che può essere una serie di campagne contro un popolo ed in regioni che nessun conquistatore in quattromila anni ha ritenuto che valesse la pena di sottomettere, è un rendersi ostaggio del destino, che non ha un parallelo in tutta la storia. (da un discorso tenuto al ''City Carlton Club'' di Londra nel settembre del 1935 a proposito dei preparativi di [[Benito Mussolini]] per [[Guerra d'Etiopia|invadere l'Abissinia]]<ref>Da ''The second world war'', Volume I ''The gathering storm'', 10° capitolo ''Sanctions aginst Italy, 1935'', Cassel & Company LTD, Londra, 1964.</ref>) *Che {{NDR|[[Benito Mussolini]]}} sia un grand'uomo io non lo nego... ma è anche un criminale.<ref>Citato in Guido Gerosa, ''Churchill'', Mondadori, 1972, p. 98.</ref> *Ma non si poteva tornare più indietro. I "cento giorni" controvoglia di Mussolini erano cominciati. Verso la fine di settembre egli stabilì il suo quartier generale sulle sponde del lago di Garda. Questa pietosa ombra di governo era nota come "Repubblica di Salò". Quivi ebbe luogo la squallida tragedia. Colui che era stato il dittatore e il legislatore dell'Italia per più di vent'anni dimorò qui con la sua amante, nelle mani dei suoi padroni tedeschi, in balia della loro volontà e tagliato fuori dal mondo a opera di guardiani e medici tedeschi accuratamente scelti.<ref>Wiston Churchill, ''La seconda guerra mondiale'', volume nono ''La campagna d'Italia'', cap.XI, pag.202-203, Arnoldo Mondadori Editore, I edizione Gli Oscar, ottobre 1970</ref> ===Attribuite=== *C'è qualcosa nell'esteriorità di un cavallo che si attaglia all'interiorità di un [[uomo]]. :''There is nothing better for the inside of a man than the outside of a horse''. ::{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}}Secondo ''The quote verifier: who said what, where, and when'', Keyes, Macmillan, 2006, p. 91 ISBN 0312340044, ha citato questa frase riferita a Churchill, ma risale al diciannovesimo secolo, ed è stata di volta in volta attribuita tra gli altri ad [[Henry Ward Beecher]], [[Oliver Wendell Holmes]], [[Theodore Roosevelt]], [[Thomas Jefferson]], [[Will Rogers]] e Lord Palmerston. Risulta un uso documentato in George William Erskine Russell, ''Social Silhouettes'', 1906, p. 218, in cui la frase è attribuita a Lord Palmerston. *Il [[cane e gatto|cane]] ti guarda dal basso in alto, il [[cane e gatto|gatto]] dall'alto in basso, ma il [[maiale]] da pari a pari.<ref name="mass">Citato in [[Jeffrey Moussaieff Masson]], ''Il maiale che cantava alla luna: la vita emotiva degli animali da fattoria'', traduzione di Giuditta Ghio, il Saggiatore, Milano, 2009, p. 27. ISBN 978-885650133-9</ref> :Masson lo definisce «un vecchio adagio inglese [...] che è stato attribuito a vari personaggi, compreso Winston Churchill, ma che nessuno sa per certo da chi sia stato coniato».<ref name=mass/> *Il [[golf]] è il modo migliore per rovinarsi una bella passeggiata.<ref>Citato in ''[[Lock & Stock - Pazzi scatenati]]'' (1998).</ref> :''Golf is a good walk spoiled.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione viene attribuita in genere a [[Mark Twain]], ma nessuna fonte diretta sembra confermare questa attribuzione. L'aforisma è apparso per la prima volta nel 1913 su un giornale statunitense, ma in forma anonima. La citazione è stata attribuita anche a [[George Bernard Shaw]], [[W. C. Fields]] e a Winston Churchill. Non è ancora chiaro chi sia il vero autore della citazione.<ref>{{en}} Citato in Ralph Keyes, ''The Quote Verifier: Who Said What, Where, and When'', Macmillan, 2007, [http://books.google.it/books?id=d6JZryGvfxYC&pg=PA82 p. 82]. ISBN 1429906170</ref> *Il [[successo]] è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere il tuo entusiasmo. :''Success consists of going from failure to failure without loss of enthusiasm.'' ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In Richard M. Langworth (a cura di), ''Churchill by Himself: {{small|The Definitive Collection of Quotations}}'' si sostiene che la citazione non appartenga a Churchill. Sembrerebbe che l'aforisma sia comparso per la prima volta in David Guy Powers, ''How to Say a Few Words'' (1953).<ref>{{en}} [http://quoteinvestigator.com/2014/06/28/success/ Quote Investigator]</ref> *Il [[successo]] non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti. :''Success is not final, failure is not fatal: it is the courage to continue that counts''. ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Attribuita a Winston Churchill da Ken Abraham and Daniel Hart in ''The Prodigal Project. Book I: Genesis'', 2003, p. 224, e altrove sebbene non sia indicata alcuna fonte. In realtà la frase nasce da una campagna pubblicitaria per la Budweiser alla fine degli anni '30.<ref>[http://quoteinvestigator.com/2013/09/03/success-final/ http://quoteinvestigator.com/2013/09/03/success-final/]</ref> *La [[democrazia]] funziona quando a decidere siamo in due, e l'altro è malato.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Quante storie'', Rizzoli, Milano, 1989, p. 37. ISBN 88-17-85322-4.</ref> *Mostratemi un giovane conservatore e io vi mostrerò qualcuno senza cuore. Mostratemi un vecchio liberale<ref>In inglese ''liberal'', che in realtà significa "progressista".</ref> e vi mostrerò qualcuno senza cervello. :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase, al contrario di quanti molti riferiscono, non appartiene a Churchill.<ref>{{Cfr}} ''[http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/citazioni_bufale_610a343e-146f-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml Le dieci regine delle citazioni bufala]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2009.</ref> *Non c'è bisogno di inasprire le pene per [[bigamia]], un bigamo ha due suocere e come punizione mi pare che basti.<ref>Citato in ''[[La banda dei Babbi Natale]]'' (2010).</ref> :{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Churchill ma fu in realtà [[Charles Russell (barone Russell di Killowen)|Charles Russell]] a rispondere per primo «Due suocere» alla domanda «Qual è la massima pena per la bigamia?». *Per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmente si dovrebbe poter guardare ai risultati. :''However beautiful the strategy, you should occasionally look at the results''. ::{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} Secondo [https://richardlangworth.com/quotatioins Richard M. Langworth], Churchill non ha mai pronunciato questa frase. *Un taxi vuoto si è fermato davanti al n. 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee. :{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa battuta sui giri di [[Clement Attlee]] dopo la Seconda Guerra Mondiale venne erroneamente attribuita a Churchill, che smentì riferendo a John Colville che «Attlee è un gentiluomo onorevole e prode, e un fedele collega che ha servito bene il suo Paese nel momento del massimo bisogno. Le sarei obbligato se chiarisse, alla prima occasione, che non avrei mai fatto una simile osservazione su di lui, e disapprovo fortemente chiunque lo faccia».<ref>Citato in Nigel Rees, ''Sayings of the Century'', p. 106.</ref> ==''La seconda guerra mondiale''== ===[[Incipit]]=== Dopo la fine della Guerra Mondiale del 1914 ci furono una profonda convinzione ed una quasi universale speranza che la pace avrebbe regnato nel mondo. Questo desiderio del cuore di tutti i popoli avrebbe potuto essere realizzato con risolutezza nel giusto convincimento e con ragionevole buon senso e prudenza. La frase ''la guerra per finire le guerre'' era sulla bocca di tutti, ed erano state prese misure per farla diventare realtà. Il presidente [[Woodrow Wilson|Wilson]], esercitando, come si pensava, l'autorità degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], aveva reso dominante in tutte le menti il concetto di una Lega delle Nazioni. La Delegazione Britannica a Versailles plasmò e formò la sua idea in uno strumento che avrebbe costituito una pietra miliare nella dura marcia dell'umanità. Gli alleati vittoriosi erano a quel tempo onnipotenti, per quel che riguardava i loro nemici esterni. Essi dovevano affrontare gravi difficoltà interne e molte domande alle quali non erano in grado di dare una risposta, ma le Potenze Teutoniche nella gran massa dell'Europa Centrale che avevano creato lo scompiglio erano prostrate di fronte ad essi, e la [[Russia]], già danneggiata dal flagello tedesco, era sconvolta dalla guerra civile e stava cadendo sotto il dominio bolscevico o del Partito Comunista. {{NDR|Winston Churchill, ''The second world war'', Cassel & Company Ltd, 1964 – traduzione propria}} ===Citazioni=== *Anche se ampi territori d'Europa e molti antichi e famosi stati sono caduti o stanno per cadere nelle grinfie della Gestapo e sotto le odiose norme dell'apparato nazista, noi non demorderemo né verremo meno. Noi procederemo fino alla fine. Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria. Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo. Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai; e anche se, cosa che io al momento non credo {{NDR|si avveri}}, quest'Isola o una gran parte di essa venisse sottomessa ed affamata, allora il nostro Impero d'oltremare, armato e difeso dalla Flotta Britannica, continuerà la battaglia finché, quando Dio vorrà, il Nuovo Mondo, con tutta la sua potenza e la sua forza, verrà a soccorrere ed a liberare il Vecchio.<ref>Dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'', dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque.</ref><ref name=Dunk>Citato in ''The second World War'', 3° volume: ''The Fall of France'', cap. 5°, ''The Deliverance of Dunkirk'', Ed. Cassel, London</ref> *Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni.<ref>Dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'' dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque.</ref><ref name=Dunk/> *Era ben noto che nessun popolo fosse più meticoloso dei [[Germania|tedeschi]] nel predisporre e nel pianificare. Ma allo stesso modo nessun popolo poteva risultare maggiormente sconvolto quando i suoi piani abortivano. Essi non sapevano improvvisare.<ref>Ed. Cassel & Co, Volume 2° ''The Twilight War'', 11° capitolo ''Before the storm'', p. 158</ref> *I governi ed i popoli non sempre prendono decisioni razionali. Talvolta essi prendono decisioni pazzesche, oppure alcuni popoli impongono a tutti gli altri di seguirli nella loro follia.<ref>Detto a proposito dell'[[attacco di Pearl Harbor|attacco giapponese alla base americana di Pearl Harbor]] il 7 dicembre 1941. Vedi ''op. cit'', Ed. Cassel & Co, Volume 6°, ''War Comes to America'', p. 206.</ref> *Il governo del mondo deve essere affidato a nazioni soddisfatte, che per se stesse non vogliano più di quanto già hanno. Se il governo del mondo si trovasse nelle mani di nazioni affamate, saremmo sempre in pericolo. Ma nessuno di noi ha alcun motivo per cercare qualcosa di più. La pace sarà mantenuta da popoli che vivranno a modo loro senza alcuna ambizione. La nostra potenza ci ha posti al di sopra degli altri. Siamo come ricchi che vivono in pace nelle loro case.<ref>Ed. Houghton Mifflin, London, 1951, vol. V, p. 382; citato in Noam Chomsky, ''Pirati e imperatori. Reagan, Bush I, Bush II: la guerra infinita al terrorismo'' (2002), traduzione di Pino Modola, Marco Tropea Editore, 2004, p. 33. ISBN 9788843804276</ref> *Il [[vizio]] inerente al capitalismo è la divisione ineguale dei beni; la [[virtù]] inerente al [[socialismo]] è l'eguale condivisione della miseria. :''The inherent vice of capitalism is the unequal sharing of blessings. The inherent virtue of Socialism is the equal sharing of miseries''.<ref>Discorso alla House of Commons, 22 ottobre 1945, "[http://hansard.millbanksystems.com/commons/1945/oct/22/demobilisation#column_1703 Demobilisation]".</ref> *In guerra risoluzione, nella sconfitta sfida, nella vittoria magnanimità, in pace buona volontà.<ref name=Storm>Citato in ''The second World War'', 1° volume: ''The Gathering Storm'', (1948), ''Moral of the Work'', Ed. Cassel – London.</ref> *In tempi di guerra la [[verità e bugia|verità]] è così preziosa che deve sempre essere protetta da una cortina di [[verità e bugia|bugie]].<ref name=linkiesta/> :''In war time truth is so precious that she should always be attended by a bodyguard of lies.''<ref>{{en}} Da ''The second world war'', Volume X ''Assault from the Air'', capitolo IV, Cassel & Company LTD, Londra, 1964, p. 51.</ref> *La Repubblica di Weimar, con i suoi simboli ed incoraggiamenti progressisti, era vista come un'imposizione del nemico. Essa non poteva ottenere la lealtà e catturare l'immaginazione del popolo tedesco. Per un momento {{NDR|il popolo tedesco, N.di R.}} cercò di si aggrapparsi come per disperazione al vecchio Maresciallo Hindenburg. Dopo di che potenti forze andarono alla deriva, si aprì un vuoto e dopo breve tempo in questo vuoto avanzò a grandi passi un maniaco dalla genialità feroce, il deposito e l'espressione del più virulento odio che abbia mai corroso il petto umano — il [[Adolf Hitler|caporale Hitler]]<ref>Ed. Cassel & Co, Volume I ''The gathering storm'', 1° capitolo ''The Folies of the Victors, 1919 &ndash; 1929''.</ref> *Mai nell'ambito dei conflitti umani, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi. {{NDR|a proposito della battaglia d'Inghilterra dell'estate 1940}} (da un discorso alla Camera dei Comuni)<ref>Winston Churchill, ''The Second World War'', Volume 4 ''The Commonwelth alone'', 1° capitolo ''The battle of Britain'', ed. Cassel & Co.</ref> *Nessuno può garantire il successo in [[guerra]], può solo meritarlo. *Non esisterà mai una [[guerra]] né piacevole, né veloce.<ref>''The Second World War'', Houghton Mifflin, London, 1951.</ref> *Quando penso ancora a tutte queste [[preoccupazione|preoccupazioni]], ricordo la storia di un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero. :''When I look back on all these worries I remember the story of the old man who said on his deathbed that he had had a lot of trouble in his life, most of which had never happened.''<ref>{{en}} Da ''The Second World War'', A&C Black, 2013, capitolo ''Desert Victory, December 1940-January 1941'',[https://books.google.it/books?hl=it&id=j9RBAgAAQBAJ&pg=PA380 p. 380]. ISBN 1472520890</ref> *Quando si deve uccidere un [[uomo]] essere gentili non costa nulla. :''When you have to kill a man it costs nothing to be polite''.<ref>Volume III: ''The Grand Alliance'', 1950, cap. 32, "Pearl Harbor".</ref> *Questo genio diabolico {{NDR|Hitler}} emerso dagli abissi della miseria, infiammato dalla sconfitta, divorato da odio e spirito di vendetta ed ossessionato dal suo disegno di fare di quella tedesca la razza dominante dell'Europa e forse del mondo intero.<ref>Ed. Cassel & Co, Vol I ''The gathering Storm'', Cap. 14° ''Mr. Eden at Foreign Office. His resignation''.</ref> *Se [[Adolf Hitler|Hitler]] invadesse l'inferno io farei quanto meno un rapporto favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni.<ref>Frase detta al proprio segretario privato, John Colville, poco prima del discorso alla BBC delle ore 21 del 21 giugno 1941. Ed. Cassel & Company LTD, Volume V, ''Germany Drives East'', 20° capitolo ''The Soviet Nemesis'', p. 337.</ref> *Si può quasi dire: prima di Alamein non avevamo mai vinto, dopo Alamein non perdemmo più.<ref>Ed. Cassel & Co, Volume 8 ''Victory in Africa'', 10° capitolo ''The battle of Alamein''.</ref> ==[[Incipit]] de ''Gli anni della mia giovinezza''== A quando risalgono i nostri primi ricordi? Quando comincia una mente infantile a essere rischiarata dagli incerti lumi della coscienza? I miei primi ricordi sono irlandesi.<br /> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ==Citazioni su Winston Churchill== *Avendo al suo attivo mezzo secolo di crimini al servizio dell'Impero britannico, Churchill è senza dubbio il solo politico di questo secolo paragonabile ad [[Adolf Hitler|Hitler]]. ([[Ludo Martens]]) *Churchill preferiva fare la storia piuttosto che scriverla. (Maurice Ashley, ''Churchill as historian''<ref>Citato da John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 116</ref>) *Durante la II Guerra Mondiale, qualcuno annunciò a Winston Churchill che il gerarca nazista [[Rudolf Heß|Rudolf Hess]] si era gettato col paracadute in Scozia ed era stato catturato. «Le spiace se ne parliamo più tardi?» chiese Churchill. «Adesso stiamo assistendo a un film dei [[fratelli Marx]]». ([[Earl Wilson]]) *Il fascino di Churchill consiste nella sua tolleranza e nel suo rispetto per le opinioni altrui. Si direbbe che non nutra né rancore né collera per coloro che non la pensano come lui. ([[Charlie Chaplin]]) *Il nostro Führer è superiore al vostro Churchill che è soltanto un lacchè del giudaismo internazionale. ([[Bruce Marshall]]) *L'episodio «nuovo» che preferisco riguarda Winston Churchill, uomo preparatissimo anche in fatto di storia. Nel 1944 convocò il comandante supremo, generale Dwight Eisenhower, e i suoi ufficiali, per decidere la data dello storico sbarco. Dopo il pranzo nella residenza di campagna del primo ministro, ai Chequers nel Buckinghamshire, Churchill stava sorseggiando un brandy. Chinandosi in avanti, chiese: «Signori, quando si comincia?». ([[Cornelius Ryan]]) *La camera da letto di Churchill era in parte una biblioteca con un numero enorme di libri accatastati contro il muro, dappertutto. [...] C'erano anche molti volumi su [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. «Sì» ammise «sono un suo grande ammiratore.» ([[Charlie Chaplin]]) *Quando Churchill morì lo scorso gennaio, la spontanea dimostrazione di affetto e ammirazione che giunse da ogni parte del mondo fu un tributo a un uomo grande e nobile. Ma fu anche qualcosa di più: fu un fulgido omaggio alle doti di comando. Il mondo ha sempre attribuito grande valore all'arte del comando e nella persona di Sir Winston Churchill tutti riscontravano un superbo complesso di quelle caratteristiche che elevano e ispirano l'animo umano. ([[Dwight David Eisenhower]]) *Se fosse stato un uomo di umore costante ed equilibrato non avrebbe mai potuto ispirare la nazione. Nel 1940, quando tutti i pronostici erano contro l'Inghilterra, un leader di giudizio ponderato avrebbe molto probabilmente concluso che eravamo finiti. ([[Anthony Storr]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Winston Churchill, ''The Second World War'', Houghton Mifflin, London, 1951. *Winston Churchill, ''The second world war'' (12 Volumi), Cassel & Company LTD, Londra, 1964. *Andrew Roberts, ''Churchill. La biografia'', traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana, UTET, Torino, 2020. *Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', Casa Editrice Corbaccio, Milano, 1997, ISBN 88-7972-286-7 *Noam Chomsky, ''Pirati e imperatori. Reagan, Bush I, Bush II: la guerra infinita al terrorismo'' (2002), traduzione di Pino Modola, Marco Tropea Editore, 2004. ISBN 9788843804276 *Henry Kissinger, ''Gli anni della Casa Bianca'', Edizioni Euroclub Italia, Bergamo, 1980 *John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', (trad. Massimo Bocchiola), Ed. Corbaccio, Milano, 2004, ISBN 88-7972-597-1 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Churchill, Winston}} [[Categoria:Giornalisti britannici]] [[Categoria:Personalità della seconda guerra mondiale]] [[Categoria:Politici britannici]] [[Categoria:Storici britannici]] c4hub8d1mdiupxlfyfgjhqf43mjc5ff Ghostbusters - Acchiappafantasmi 0 278 1223298 1222636 2022-08-18T22:52:59Z 93.68.200.237 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Ghostbusters – Acchiappafantasmi |immagine= Ecto-1 at Exxxotica AC 2013.jpg |didascalia= |titolooriginale=Ghostbusters |paese=USA |anno=1984 |genere=commedia, fantascienza, fantasy |regista=[[Ivan Reitman]] |sceneggiatore=[[Dan Aykroyd]], [[Harold Ramis]] |attori= *[[Bill Murray]]: Dott. Peter Venkman *[[Dan Aykroyd]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz *[[Sigourney Weaver]]: Dana Barrett *[[Harold Ramis]]: Dott. Egon Spengler *[[Ernie Hudson]]: Winston Zeddmore *[[Rick Moranis]]: Louis Tully *[[Annie Potts]]: Janine Melnitz *[[William Atherton]]: Walter Peck *[[David Margulies]]: Sindaco Lenny *[[Slavitza Jovan]]: Gozer *[[Michael Ensign]]: direttore dell'hotel |doppiatoriitaliani= *[[Oreste Rizzini]]: Dott. Peter Venkman *[[Sergio Di Giulio]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz *[[Livia Giampalmo]]: Dana Barrett *[[Mario Cordova]]: Dott. Egon Spengler *[[Oreste Lionello]]: Louis Tully *[[Cristiana Lionello]]: Janine Melnitz *[[Renato Cortesi]]: Walter Peck *[[Massimo Foschi]]: Winston Zeddemore *[[Gianni Bonagura]]: Sindaco Lenny *[[Rodolfo Traversa]]: direttore dell'hotel |note= * Fotografia: [[László Kovács]] * Musiche: [[Elmer Bernstein]] }} '''''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''''', film statunitense del 1984 con [[Dan Aykroyd]] e [[Bill Murray]], regia di [[Ivan Reitman]]. ==Frasi== {{cronologico}} *''Se c'è qualcosa di strano | nel tuo quartiere | chi chiamerai? | I Ghostbusters!'' ('''Estratto del tema musicale''') :''If there's something strange | in you neighborhood | who you gonna call? | Ghostbusters!'' *Peter, alle 13.41 nella sede della Biblioteca pubblica di New York, nella 5th Avenue a dieci persone è apparso in fluttuazione libera un torso di consistenza vaporosa, faceva volare i libri soffiandoci a distanza terrorizzando una povera bibliotecaria! ('''Ray''') *Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi! L'ago è impazzito! Questa volta ci siamo vicini! Lo sento! ('''Ray''') *"Pigliala!" Era lì tutto il tuo piano? "Pigliala!" Molto scientifico! ('''Peter''') {{NDR|a Ray}} *Non definirei l'esperienza del tutto vana. Secondo questi nuovi dati, forse abbiamo l'eccellente occasione di catturare un fantasma e di conservarlo indefinitamente. ('''Egon''') *Non hai provato a starne fuori tu non sai che vuol dire: io ho lavorato nel settore privato, pretendono risultati! ('''Ray''') *Per una qualsiasi ragione, Ray... chiamala "fato", chiamala "fortuna"... chiamala "karma"... ho la convinzione che tutto accade per un motivo e io penso che eravamo destinati ad essere cacciati da questa fogna. ('''Peter''') {{NDR|Rivolgendosi a Ray dopo essere stati espulsi dall'università}} *Ma era la casa dei miei genitori... È dove sono nato... ('''Ray''') {{NDR|commento dopo aver firmato il contratto di acquisto della sede degli Acchiappafantasmi mettendo un'ipoteca sulla casa dei suoi}} *Stavo facendo [[ginnastica]]. Registro mezz'ora di ginnastica in tv poi metto l'ascolto veloce così dura dieci minuti e faccio il corso accelerato. ('''Louis Tully''') *Sì, abbiamo un problema in comune: lei. ('''Dana''') {{NDR|a Peter}} *Disgustoso bioccolo. ('''Ray''') {{NDR|a Slimer}} *Mi sento di un fetido... ('''Peter''') {{NDR|dopo che Slimer lo ha trapassato}} *Venimmo, vedemmo e lo inculammo!<ref>Il riferimento è alla celebre citazione di [[Gaio Giulio Cesare]], "Veni, vidi, vici".</ref> ('''Peter''') {{NDR|al direttore dell'albergo}} *Signore, ciò che avevate è ciò che da noi viene definito "fantasma iterativo non terminale" o "vapore a erranza di quinta classe". È uno di quelli cattivi! ('''Ray''') {{NDR|al direttore dell'albergo}} *Ventiquattr'ore al giorno, festivi non esclusi; il [[lavoro]] non ci spaventa, il conto non vi spaventa! ('''Peter''') *Come si dice in tv, sono certo che c'è un grosso interrogativo che si pongono tutti. Lei è l'uomo che può darci la risposta. Come sta [[Elvis Presley]]? L'ha visto ultimamente? ('''Presentatore tv''') {{NDR|intervistando Ray}} *Deduco tutto il party come spesa di rappresentanza perciò ho invitato clienti invece di amici. ('''Louis Tully''') *Vacci piano! Ne ho fatto una [[regole dai film|regola]] di non possedere mai le possedute. Veramente è più un indirizzo che una regola! ('''Peter''') {{NDR|a Dana posseduta da Zuul}} *L'architetto era un superuomo, un genio, o un autentico pazzo! ('''Ray''') {{NDR|parlando del condominio di Dana e Louis}} *Non è la mia ragazza. La trovo interessante perché è una cliente, e perché dorme sopra le coperte; a un metro e venti sopra le coperte. E abbaia, sbava, artiglia... ('''Peter''') {{NDR|parlando di Dana}} *Lenny, ufficialmente la Chiesa non prenderà alcuna posizione sulle implicazioni religiose di questi fenomeni. Personalmente, Lenny, io penso che sia un segno del Signore. Ma qui lo dico, e qui lo nego. ('''Arcivescovo''') {{NDR|al sindaco}} *Il Dottor Ray Stantz, che è il [[cuore]] di noi Acchiappafantasmi. ('''Peter''') *Ok. E allora? È un cane! ('''Peter''') {{NDR|riferendosi ai mostri sul tetto del condominio}} *Il viaggiatore è giunto. Scegliete e perite! ('''Gozer''') *Ci vediamo dall'altra parte! ('''Peter''') {{NDR|prima di incrociare i flussi}} *Mi sento come il tappetino di un [[taxi]]. ('''Egon''') {{NDR|dopo l'esplosione}} *Io ti amo, New York! ('''Winston''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Peter''' {{NDR|cercando di far indovinare il simbolo sulla carta}}: Voglio che tu ti concentri. Voglio che tu mi dica che cosa pensi che sia.<br>'''Cavia''': Un quadrato! {{NDR|è una stella}}<br>'''Peter''': Ben arguito, ma errato! {{NDR|gli da la scossa}} *'''Ray''': Tu dimentichi, Peter, che ho assistito in immersione ad un'inspiegabile migrazione di massa di spugne!<br>'''Peter''': Ray, le spugne migrarono di circa quaranta centimetri... *'''Egon''': C'è decisamente qualcosa. <br> '''Peter''': Egon, mi fai tornare a mente la volta che cercasti di trapanarti il cranio, te lo ricordi? <br>'''Egon''': Poteva funzionare, se non mi fermavate. *'''Peter''': Lei o qualche membro della sua famiglia ha mai avuto diagnosi di schizofrenia, o di infermità mentale?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': Mio zio credeva d'essere San Giuseppe.<br>'''Peter''': Io ci metterei un bel "sì". Ehm, abitualmente usa droghe, stimolanti, alcool...?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': No!<br>'''Peter''': No, No... era per chiedere... E lei Alice, è mestruata al momento?<br> '''Responsabile biblioteca''': Scusi, ma questo che c'entra?!<br>'''Peter''' {{NDR|flemmatico}}: Non rompiamo. Si inchini alla scienza. *'''Egon''': Questa è forte, Ray!<br>'''Ray''': Ammucchiamento simmetrico. Come nella turbolenza massiva di Philadelphia nel 1947.<br>'''Peter''' {{NDR|sarcastico}}: È vero. Nessun umano ammucchierebbe libri così... *{{NDR|Ray, Egon e Peter tentano di stabilire un contatto con il fantasma della Signora in Grigio in biblioteca}}<br>'''Peter''': Allora, che si fa?<br>'''Ray''': Non lo so, {{NDR|a Egon}} tu che dici? {{NDR|Egon si rimette a fare dei calcoli con una calcolatrice}}<br>'''Peter''' {{NDR|facendogli cadere egoisticamente la calcolatrice}}: Piantala!!<br>'''Ray''': Stabiliamo un contatto: uno di noi dovrebbe cercare di parlarci.<br>'''Egon''': Buona idea. {{NDR|Ray ed Egon fissano Peter che, sospirando, si presenta al fantasma della Signora in Grigio}}<br>'''Peter''': Salve! Io sono Peter. Lei di dov'è? Cioè, di dov'era? {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio si volta verso Peter e portandosi il dito alla bocca gli fa il cenno di tacere. Peter torna verso il gruppo}} Va bene, ok, la routine non funziona.<br>'''Ray''': Ok, io ho un [[Piani dai film|piano]], so esattamente cosa fare! {{NDR|si avvicinano con cautela verso lo spettro, Ray in testa e parla sottovoce}} State vicini. State vicini. So io! Voi fate quello che dico! Siete pronti? Pronti? {{NDR|gridando}} Pigliala!!! {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio assume le sembianze di un mostro: il gruppo fugge via terrorizzato}} *'''Peter''': Spengler, dici sul serio, catturare fantasmi?<br>'''Egon''': Io non scherzo mai.<br>'''Peter''': Ritiro <i>alcune</i> delle cose cattive che ho detto di te in passato! *'''Peter''': Io fido che ci trasferirà in alloggi migliori nella facoltà...<br>'''Rettore''': No, siete trasferiti fuori della facoltà. Il consiglio dei reggenti ha deciso di sospendervi la sovvenzione. Dovete lasciare questo edificio immediatamente.<br>'''Peter''': Ma questo è assurdo... io... esigo una spiegazione...<br>'''Rettore''': Bene. Questa università non intende più concedere alcun fondo di nessun genere per le vostre attività di gruppo.<br>'''Peter''': Ma i ragazzi ci adorano.<br>'''Rettore''': Dottor Venkman... Noi riteniamo che scopo della scienza sia servire l'umanità. Lei sembra considerare la scienza una sorta di inganno, di zimbello. Le sue teorie sono lo strame delle credenze popolari, i suoi metodi sono rozzi, le sue conclusioni altamente discutibili, lei è un mediocre scienziato, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Capisco...<br>'''Rettore''': E non c'è posto per lei in questa facoltà... né in questa università. *'''Peter''': È che mi sembra un po' caruccia come "occasione unica, ripristinabile a basso costo". Tu che ne pensi, Egon?<br>'''Egon''': Che questo edificio dovrebbe essere evacuato. C'è un grave logoramento di tutte le strutture portanti, impianti idrico ed elettrico del tutto inadeguati alle nostre esigenze. E il circondario sembra una zona smilitarizzata.<br>'''Ray''': Ehi, questa pertica funziona! Wow! Questa casa è fantastica! Quando possiamo entrarci? Provate questa pertica! Vado a prendere la roba! *{{NDR|[[Pubblicità dai film|Spot pubblicitario]]}}<br>'''Ray''': Siete disturbati da strani rumori nel pieno della notte?<br>'''Egon''': Provate un senso di terrore in cantina o in soffitta?<br>'''Peter''': Voi o i vostri familiari avete mai visto spiriti, spiritelli o fantasmi? <br/> '''Ray''': Se la risposta è sì, non esitate, prendete il telefono e chiamate i professionisti! <br/>'''Peter, Ray ed Egon''' {{NDR|in coro}}: Gli Acchiappafantasmi!<br>'''Ray''': 24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!<br>'''Peter, Ray ed Egon''' {{NDR|in coro}}: Siamo pronti a credere in voi! *'''Ray''': Ecco tolto il pensiero, ho trovato la macchina. Basta sistemare le sospensioni... la frizione... l'impianto elettrico... la trasmissione... e... la scatola dello sterzo. <br>'''Peter''': Quanto? <br>'''Ray''': Solo 4800 dollari, rifacendo le fasce elastiche, la marmitta e altre sciocchezze. *'''Peter''': Janine, telefonate?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun messaggio?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun cliente?<br>'''Janine''': No, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Posto d'oro, eh? Batta qualcosa, la macchina è a nolo, si paga! Non mi fissi così con quello sguardo da cernia! Janine? Scusi per lo sguardo da cernia, starò nel mio ufficio. *'''Janine''': Ha le mani d'oro, io lo vedo. E scommetto che le piace anche leggere!<br>'''Egon''': La stampa è morta.<br>'''Janine''': Ah, davvero? Ma che cosa affascinante. Sapesse io quanto leggo. Qualcuno pensa che sono troppo intellettuale, ma io credo che sia un modo favoloso di passare il tempo libero. Io vado anche a scuola di tango. Lei non ha qualche hobby?<br>'''Egon''': Colleziono spore, muffe e funghi. *'''Dana''': Lei non si comporta come uno scienziato.<br>'''Peter''': Di solito sono impettiti?<br>'''Dana''': È più come un presentatore di telequiz. *'''Peter''' {{NDR|aprendo il frigorifero di Dana}}: Oh mio dio... Ma questa è la fiera del precotto!<br>'''Dana''': Oh, accidenti! Senta, non c'era!<br>'''Peter''': Davvero lei mangia questa roba?<br>'''Dana''': Senta, prima non c'era! Non c'era niente qui, c'era un grande spazio e c'era una specie di fabbricato in fiamme e c'erano creature che si contorcevano, che grugnivano, ringhiavano! E dalle fiamme è uscita una voce che diceva "Zuul"! Ed era proprio qui. *'''Peter''' {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con la Coca Cola}}: Alla nostra prima cliente!<br>'''Ray''': Alla nostra prima e sola cliente!<br>'''Peter''': Ritirerò qualcosa dal fondo cassa. Dovrò offrirle una cena, non possiamo perderla.<br>'''Ray''': Ehm... questo lauto banchetto è stato pagato vendendo la cassa... del fondo cassa.<br>'''Peter''': Mastica piano... fallo durare. *'''Signore all'ascensore''' {{NDR|agli Acchiappafantasmi}}: Voi chi dovreste essere? Una specie di cosmonauti?<br>'''Peter''': Eh! No, disinfestatori, hanno visto uno [[scarafaggio]] al 12°.<br>'''Signore all'ascensore''': Deve essere grosso questo scarafaggio.<br>'''Peter''': Enorme, stacca le teste a morsi!<br>'''Ray''': Sale?<br>'''Signore all'ascensore''': Grazie, aspetto il prossimo... *'''Ray''': Ah, io sto pensando che questo equipaggiamento un vero e proprio collaudo non l'ha mai avuto.<br>'''Egon''': Me lo sto rimproverando.<br>'''Peter''': Anch'io.<br>'''Ray''': Non ha senso preoccuparsi ora.<br>'''Peter''': Perché preoccuparsi? Ognuno di noi porta sulla schiena un acceleratore nucleare non autorizzato. *'''Ray''': Forse è meglio separarci.<br>'''Egon''': Buona idea.<br>'''Peter''': Sì, così possiamo fare più danno. *'''Ray''': Spengler, sono con Venkman. L'ha smerdato! <br>'''Egon''': Splendido, Ray! Serbamene un campione! *'''Egon''': Una cosa importante ho scordato di dirti: mai incrociare i flussi!<br>'''Peter''': Perché?<br>'''Egon''': Sarebbe male.<br>'''Peter''': Faccio sempre confusione tra [[bene e male|il bene e il male]]. Che intendi per male?<br>'''Egon''': Immagina che la vita come tu la conosci si fermi istantaneamente e ogni molecola del tuo corpo esploda alla velocità della luce.<br>'''Ray''': Inversione protonica totale!<br>'''Peter''': E quello è male... Ok, è un importante ragguaglio. Grazie, Egon! *'''Ray''': Ora apro la trappola, attenti, non la guardate direttamente!<br>'''Egon''': Io l'ho guardata, Ray! *'''Peter''': E ora... parliamo di cose serie! Per l’intrappolamento, dovremmo chiederle {{NDR |Egon mostra in sordina 4 dita a Peter}}: 4 pezzi grossi, 4000 dollari ma è periodo di sconti speciali per il refil protonico e lo stoccaggio della bestia e quello vi costerà {{NDR |Peter guarda Egon che alza furtivamente un dito}}: solo 1000 dollari per fortuna vostra.<br>'''Cliente''': 5000 dollari?! Mi sembrano una esagerazione non ve li do!<br>'''Peter''': Va bene possiamo sempre rimetterlo dov’era, grazie Ray…<br>'''Ray''': Certamente Dr. Venkman<br>'''Cliente''': No, NONNONO!!! E va bene, li avrete!<br>'''Peter''': Grazie infinite, ci vediamo eh?<br>'''Ray''': Sempre a disposizione…Largo che qui c’è un vapore a erranza di quinta classe! *'''Janine''': Dica lei crede agli UFO, alle proiezioni astrali, alla telepatia, crede alla ESP, alla chiaroveggenza, alla fotografia spiritica, alla telecinesi, ai medium scriventi e non scriventi, al mostro di Loch Ness, e alla teoria sull'Atlantide?<br>'''Winston''': Ehm, be', se c'è lo stipendio fisso, io credo in tutto quello che dice. *'''Peter''': È stata una prova meravigliosa.<br>'''Dana''': L'ha sentita?<br>'''Peter''': Sì, lei è la migliore della sua fila.<br>'''Dana''': Oh, grazie. Che orecchio! Riuscire a sentire me sola con tutto il pieno d'orchestra!<br>'''Peter''': Ah, io non accetto questo sfottò da lei! C'è già gente che fa la coda per sfottermi! *'''Peter''': "Il nome Zuul apparteneva a un semidio adorato verso il 6000 a. C. dagli..." dove va l'accento?<br>'''Dana''': Ittiti.<br>'''Peter''': ..."Ittiti, dai Mesopotami e dai Sumeri."<br>'''Dana''': "Zuul era un succube di Gozer." E chi è Gozer?<br>'''Peter''': Gozer era molto forte in [[Sumeri|Sumerìa]]. Pezzo grosso. *'''Peck''': E dove li mette questi fantasmi una volta che li ha presi?<br>'''Peter''': Nel nostro dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peck''': E questo dispositivo di stoccaggio è situato in questo edificio?<br>'''Peter''': Sì.<br>'''Peck''': E posso vederlo questo dispositivo?<br>'''Peter''': No.<br>'''Peck''': E perché no, signor Venkman?<br>'''Peter''': Perché lei non ha usato la paroletta magica.<br>'''Peck''': Qual è la paroletta magica, signor Venkman?<br>'''Peter''': "Per favore".<br>'''Peck''' {{NDR|quasi ridendo}}: Per favore, vorrei vedere il dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peter''': E perché vuol vedere il dispositivo di stoccaggio?<br>'''Peck''': Perché sono curioso, credo. Voglio saperne di più di ciò che fate qui. Ne abbiamo sentite di tutti i colori dai mass media e vogliamo valutare tutti i possibili danni all'ambiente dalla vostra attività. Per esempio la presenza di eventuali scorie sicuramente nocive nella vostra cantina. *'''Egon''': Sono preoccupato, è pieno zeppo lì, e tutti i dati più recenti mi danno qualcosa di grosso all'orizzonte.<br>'''Winston''': Come sarebbe "grosso"?<br>'''Egon''': Be', diciamo che questo plumcake rappresenti la quantità normale di energia psicocinetica nell'area di New York. Secondo il rilevamento di stamani questo dovrebbe essere lungo dodici metri e del peso approssimativo di trecento chili.<br>'''Winstone''': Un bel plumcake!<br>'''Ray''': Saremo sull'orlo di una quadriconvergenza, un'onda di energia psicocinetica di allarmanti proporzioni.<br>'''Peter''' {{NDR|arrivando in quel momento}}: Abbiamo avuto la visita dell'Agenzia della Protezione dell'Ambiente. Come regge la griglia?<br>'''Egon''': Non bene.<br>'''Winston''': Digli del plum cake...<br>'''Peter''': Che centra il plumcake? *'''Ospite''': Senti non avresti un Excedrin o un Tylenol extraforte?<br>'''Louis Tully''': Oddio, credo di avere solo questo: acido acetosalicilico sfuso. Vedi, riesco ad avere 300 compresse allo stesso prezzo di 600 di quelle di marca. C'è un guadagno netto di 300 emicranie. *'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': No, che io sappia. {{NDR|Dana gli sbatte la porta in faccia, Peter bussa di nuovo}}<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': Sì! Sono un suo amico! Mi ha detto di aspettarlo qui. *'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Vuoi tu questo corpo?<br>'''Peter''': È una domanda trucco? Mi sa che le rose hanno funzionato, eh?<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Godimi ora, subcreatura! *'''Louis''' {{NDR|posseduto, rivolto a un cavallo}}: Io sono Vince! Vince Clortho, mastro di chiavi di Gozer, Vulguus Zildrohar Signore del Sebouilaa. Sei il guardia di porta?<br>'''Cocchiere''': Ehi, lui tira la carrozza, chi tratta sono io! Vuol salire?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto, al cavallo, dopo aver ringhiato al cocchiere}}: Attendi il segnale, e ogni prigioniero sarà scarcerato! {{NDR|quindi scappa, urlando rivolto al cocchiere}} Perirai nella fiamma!!<br>'''Cocchiere''': Ma che stronzo! *'''Janine''': Come è buono ad occuparsi di quel poverino, lo sa che lei è un vero umanitario.<br>'''Egon''': Non credo che sia un umano. *'''Egon''': Vince, prima ha detto che stava aspettando un segnale, che segnale sta aspettando?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto}}: Gozer il viaggiatore. Egli giungerà in una delle sue forme prescelte. Durante la rettificazione dei Vuldronaii egli giunse come un vasto e semovente Torb. Poi durante la riconciliazione degli ultimi supplicanti Meketrex scelsero una nuova forma per lui, quella di enorme Sloar! Molti Shub e Zuul perirono arrostiti nelle profondità dello Sloar quel giorno, giuro a Dio! *'''Winston''': Ehi, Ray, tu ci credi in Dio?<br>'''Ray''': Non ci hanno presentati...<br>'''Winston''': Io ci credo. E adoro la classe di Gesù, sai? *'''Winston''': Ehi, Ray, ti ricordi qualcosa della [[Bibbia]], riguardo agli ultimi giorni quando i defunti escono dalle fosse?<br>'''Ray''': Io ricordo l'Apocalisse 7:12 "e io vidi quando si aprì il sesto sigillo, e io vidi che si fece un gran terremoto, e il sole si fece nero come un cilicio di crine, e la luna si fece come sangue..."<ref>Il passo citato, in realtà, è ''Apocalisse'' 6, 12. Tale errore è stato commesso sia in lingua originale che nel doppiaggio italiano. Nella traduzione CEI, il versetto è: "Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue."</ref><br>'''Winston''': "...e gli oceani bollirono e le stelle caddero."<br>'''Ray''': "Il Giorno del Giudizio"<br>'''Winston''': Eh, il Giorno del Giudizio...<br>'''Ray''': Ogni antica religione ha il suo mito riguardo alla fine del mondo.<br>'''Winston''': Mito? Ah! Ray, a te non ha mai sfiorato l'idea che forse il motivo per cui noi siamo presi è perché i defunti sono già usciti dalle loro fosse? *'''Peter''': La disattivi ora e noi non ci riterremo responsabili di quello che accadrà.<br>'''Peck''': Al contrario, voi sarete responsabili.<br>'''Peter''': No, noi non saremmo responsabili!<br>'''Beck''': Stacchi tutto!<br>'''Peter''': Non la disattivi! Io l'ho avvertita.<br>'''Tecnico''': Io non avevo mai visto un impianto del genere, io non so se...<br>'''Peck''': Non mi interessa affatto la sua opinione; isoli questo impianto.<br>'''Peter''' {{NDR|si rivolge al tecnico mettendogli le mani sulle spalle con modi garbati}}: Amico mio, non sia sciocco.<br>'''Agente''': Stia indietro!<br>'''Peck''': Se lo fa un'altra volta può sparargli.<br>'''Agente''': Fa' il tuo lavoro, colletto bianco, e non insegnarmi a fare il mio!!<br>'''Peter''': Mille grazie, agente.<br>'''Peck''': Staccare!!! *'''Egon''': Qualcosa di terribile sta per entrare nel nostro mondo, e questo fabbricato ne è ovviamente la porta. L'architetto si chiamava Ivo Shandor, l'ho trovato sul ''Tobin'', guida spiritica. Era anche un medico, praticava la chirurgia come atto voluttuario e nel 1920 fondò la setta segreta.<br>'''Peter''': Aspetta, indovino: "Gli adoratori di Gozer".<br>'''Egon''': Bene.<br>'''Peter''': Senza studiare.<br>'''Egon''': Dopo la prima guerra mondiale Shandor decise che la società era troppo marcia per sopravvivere. E non era il solo, aveva circa un migliaio di seguaci quando morì. Celebravano riti sulla grande terrazza. Riti bizzarri che erano volti a determinare la fine del mondo. E ora si ha l'impressione che questo possa veramente capitare! *'''Winston''': Ma davvero andiamo da un giudice e gli diciamo che un ammuffito re babilonese capiterà in Central Park West e comincerà a demolire la città?<br>'''Egon''': Sumero, non babilonese!<br>'''Peter''': È tutta un'altra cosa.<br>'''Winston''': Senza offesa ma io voglio un mio avvocato. *'''Peck''': Costoro sono consumati venditori di fumo. Usano gas sensori e nervini per provocare allucinazioni. La gente crede di vedere fantasmi e chiama questi impostori che artatamente si presentano per affrontare il problema con uno show di false luci elettroniche.<br>'''Ray''': Tutto andava bene negli impianti fino a che una griglia non è stata disattivata da questo cappone.<br>'''Peck''': Hanno causato un'esplosione!<br>'''Sindaco''': E questo è vero?<br>'''Peter''': Sì, è vero, sì: quest'uomo non ha le palle.<br>'''Peck''' {{NDR|tentando di aggredirlo}}: Ma io ti...! *'''Peter''': Be', lei può credere al Signor Beck...<br>'''Peck''': Il mio nome è Peck!<br>'''Peter''': ...o può accettare il fatto che questa città sta andando verso un disastro di proporzioni bibliche!<br>'''Sindaco''': Cosa intende per "bibliche"?<br>'''Ray''': Intende cose da Vecchio Testamento, signor sindaco, proprio roba del tipo collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono!<br>'''Egon''': Quarant'anni di tenebre, eruzioni, terremoti!<br>'''Winston''': Morti che escono dalle fosse!<br>'''Peter''': Sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme! Masse isteriche!<br>'''Sindaco''': Basta!!! Ho il panorama!! Ma se sbagliate?<br>'''Peter''': Eh, beh, se sbaglio tanto meglio, ce ne andiamo in galera, pacifici, in silenzio, sarà una gioia. Ma se ho ragione, e riusciremo a fermare questa cosa, Lenny, tu avrai salvato le vite di milioni di potenziali elettori. *{{NDR|Salendo le scale del condominio}}<br>'''Peter''': A che piano siamo, eh?<br>'''Ray''': Sento che siamo intorno alla dozzina...<br>'''Peter''': Avvertimi quando senti che siamo alla ventina che io ti tiro la volata! *'''Ray''': Ehi, dove va questa scala? <br>'''Peter''': Va di sopra! *'''Ray''' {{NDR|a Gozer}}: È una donna!<br>'''Egon''': È Gozer!<br>'''Winston''': Io credevo credevo che fosse un uomo.<br>'''Egon''': Gozer diventa quello che vuole.<br>'''Peter''' {{NDR|parlando di Gozer}}: Chiunque sia dovrà passare sopra i nostri corpi!<br>'''Ray''': Giusto!<br>'''Peter''': Va a prenderla, Ray!<br>'''Ray''': Gozer il Gozeriano? {{NDR|Gozer si volta}} Buonasera! Io, come rappresentate legalmente designato dalla città {{NDR|deglutisce}}, contea e stato di New York, ti ordino di cessare qualsiasi attività soprannaturale e di tornare subito al tuo luogo d'origine o alla più vicina delle dimensioni parallele!<br>'''Peter''' {{NDR|sbrigativo}}: Basta così, grazie infinite, Ray...<br>'''Gozer''': Sei tu un dio?<br>'''Ray''' {{NDR|si gira verso i compagni che fanno cenno di continuare}}: No...<br>'''Gozer''': Allora... muori!!! {{NDR|Gozer li attacca. Pochi istanti dopo essere quasi caduti dal palazzo ma salvandosi per miracolo}}<br>'''Winston''': Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!!<br>'''Peter''': Va bene, la signora è da tostare!! {{NDR|gli Acchiappafantasmi si preparano ad attaccare Gozer}} Premuto pronto?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: In mano!<br>'''Peter''': Protoni?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fumanti!<br>'''Peter''': Ugello fuori!<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fuori!<br>'''Peter''': Mostrate alla troia preistorica come si lavora all'assessorato! *'''Winston''': Anche stavolta, venimmo, vedemmo...<br>'''Peter''': ...e senza indugio la fottemmo!<br>'''Egon''': Ray, qui è di una gravità estrema!<br>'''Ray''': Oh no! [[File:Ghostbusters publicity statue, Waterloo Station.jpg|thumb|«Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo di boli di lichene!» (Ray)]] *'''Gozer''': Subcreature. Gozer il Gozeriano, Gozer il distruggitore, Vulguus Zildrohar, il viaggiatore è giunto, scegliete e perite!<br>'''Ray''': Che significa scegliete? Per noi non è chiaro.<br>'''Gozer''': Scegliete! Scegliete la forma del distruggitore!<br>'''Peter''': Ho capito, ho capito, molto carino. A qualunque cosa pensiamo. Se pensiamo ad Adolfo Hitler, Hitler appare e ci distrugge, chiaro? Fate vuoto in testa, non pensate a niente è la sola via di salvezza. <br>'''Gozer''': La scelta è fatta!<br>'''Peter''': No! Oh, oh, oh, oh, oh!<br>'''Gozer''': Il viaggiatore è giunto!<br>'''Peter''': Qua non ha scelto nessuno un accidente! {{NDR|rivolto a Egon}} Tu hai scelto qualcosa?<br>'''Egon''': No.<br>'''Peter''' {{NDR|rivolto a Winston}}: E tu?<br>'''Winston''': La mia mente era in bianco.<br>'''Peter''': E neanche io ho scelto niente! {{NDR|tutti si girano e guardano Ray}}<br>'''Ray''': Non è colpa mia. Ci è entrato così, da se.<br>'''Peter''': Cosa? Cosa ci è entrato così da se?<br>'''Ray''': Io... io ho cercato di pensare...<br>'''Egon''': Guardate!!<br>'''Ray''': Non può essere! Non può essere!<br>'''Peter''': A cos'hai pensato, Ray?<br>'''Ray''': Oh, merda! All'Uomo della Pubblicità dei Marshmallow.<br>'''Peter''': Ma non è una cosa che vedi tutti i giorni.<br>'''Ray''': Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo dei boli di lichene!<br>'''Peter''': Gran bella pensata, Ray.<br>'''Ray''': Non c'è niente di più soffice e dolce di quei candidi [[Marshmallow|gnocchi di lichene]]!<br>'''Peter''': Ray è completamente partito, Egon. Di te che ne è restato?<br>'''Egon''': Mi dispiace, Venkman, il terrore travalica la mia capacità di razionalizzare. *'''Ray''' {{NDR|parlando del pupazzo Uomo della Pubblicità dei Marshmallow}}: Che fine ingloriosa! Uccisi da uno spacciatore di gnocchi di lichene!<br>'''Peter''': Forse abbiamo sbagliato tutto. Lo avete visto come è vestito? È un marinaio, è qui a New York. Lo portiamo a scopare e non avremo più noie! *'''Egon''': Ho un'idea radicale: il processo reversibile, noi possiamo invertire il flusso di particelle.<br>'''Ray''': Come?<br>'''Egon''': Incrociando i flussi.<br>'''Peter''': Scusami Egon, non dicesti che incrociare i flussi era male?<br>'''Ray''': Non c'è che incrociare i flussi...<br>'''Peter''': Metti a rischio le nostre vite e quella della nostra cliente: cara signora che ci ha pagato in anticipo prima di diventare cane?<br>'''Egon''': Non necessariamente. Decisamente c'è una lievissima probabilità di sopravvivere.<br>'''Peter''': {{NDR|Con finto entusiasmo}} Come mi piace questo piano! E mi eccita farne parte! Facciamolo!<br>'''Winston''': {{NDR|Sarcastico}} Oh, magnifico! Chiederò una riduzione di stipendio! *'''Louis''' {{NDR|dopo l'esplosione}}: Oh, l'amministratore! Chissà che incazzatura!<br>'''Ray''': Sta bene, sì?<br>'''Louis''': Voi chi siete?<br>'''Ray''': Gli Acchiappafantasmi.<br>'''Louis''': Chi vi fa le tasse?<br>'''Ray''': Ah, signor Tully, lei è un uomo fortunatissimo.<br>'''Louis''': Lo so...<br>'''Ray''': Ha partecipato al più grande evento paranormale interdimensionale dopo l'esplosione di Tunguska del 1909<ref>{{Cfr}} [[:w:Evento di Tunguska|Evento di Tunguska]]</ref>!<br>'''Louis''': È stato grandioso...<br>'''Egon''': Ci darebbe un campione di tessuto cerebrale?<br>'''Louis''': Ok! ==Citazioni su ''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''== ===Frasi promozionali=== *Siamo pronti a credere in voi. :''We're ready to believe you''<ref>Dalla locandina in inglese. {{Cfr}} {{en}} [http://www.imdb.com/media/rm199990784/tt0087332?ref_=ttmd_md_pv ''Pictures & Photos from Ghost Busters (1984)''], ''IMDb.com''</ref> *Sono arrivati per salvare il mondo.<ref name=filmtv>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/3033/ghostbusters-acchiappafantasmi/foto/28247/ ''Foto Locandina Ghostbusters''], ''filmTV.it''</ref> *Un colossal soprannaturale.<ref name=filmtv/> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Ghostbusters - Acchiappafantasmi''}} {{Ghostbusters}} [[Categoria:Film commedia fantascientifica]] [[Categoria:Film fantasy]] kgbpsg3efr1z10zj5cfzw03h79wj7e3 1223299 1223298 2022-08-18T23:05:41Z 93.68.200.237 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Ghostbusters – Acchiappafantasmi |immagine= Ecto-1 at Exxxotica AC 2013.jpg |didascalia= |titolooriginale=Ghostbusters |paese=USA |anno=1984 |genere=commedia, fantascienza, fantasy |regista=[[Ivan Reitman]] |sceneggiatore=[[Dan Aykroyd]], [[Harold Ramis]] |attori= *[[Bill Murray]]: Dott. Peter Venkman *[[Dan Aykroyd]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz *[[Sigourney Weaver]]: Dana Barrett *[[Harold Ramis]]: Dott. Egon Spengler *[[Ernie Hudson]]: Winston Zeddmore *[[Rick Moranis]]: Louis Tully *[[Annie Potts]]: Janine Melnitz *[[William Atherton]]: Walter Peck *[[David Margulies]]: Sindaco Lenny *[[Slavitza Jovan]]: Gozer *[[Michael Ensign]]: direttore dell'hotel |doppiatoriitaliani= *[[Oreste Rizzini]]: Dott. Peter Venkman *[[Sergio Di Giulio]]: Dott. Raymond "Ray" Stantz *[[Livia Giampalmo]]: Dana Barrett *[[Mario Cordova]]: Dott. Egon Spengler *[[Oreste Lionello]]: Louis Tully *[[Cristiana Lionello]]: Janine Melnitz *[[Renato Cortesi]]: Walter Peck *[[Massimo Foschi]]: Winston Zeddemore *[[Gianni Bonagura]]: Sindaco Lenny *[[Rodolfo Traversa]]: direttore dell'hotel |note= * Fotografia: [[László Kovács]] * Musiche: [[Elmer Bernstein]] }} '''''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''''', film statunitense del 1984 con [[Dan Aykroyd]] e [[Bill Murray]], regia di [[Ivan Reitman]]. ==Frasi== {{cronologico}} *''Se c'è qualcosa di strano | nel tuo quartiere | chi chiamerai? | I Ghostbusters!'' ('''Estratto del tema musicale''') :''If there's something strange | in you neighborhood | who you gonna call? | Ghostbusters!'' *Peter, alle 13.41 nella sede della Biblioteca pubblica di New York, nella 5th Avenue a dieci persone è apparso in fluttuazione libera un torso di consistenza vaporosa, faceva volare i libri soffiandoci a distanza terrorizzando una povera bibliotecaria! ('''Ray''') *Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi! L'ago è impazzito! Questa volta ci siamo vicini! Lo sento! ('''Ray''') *"Pigliala!" Era lì tutto il tuo piano? "Pigliala!" Molto scientifico! ('''Peter''') {{NDR|a Ray}} *Non definirei l'esperienza del tutto vana. Secondo questi nuovi dati, forse abbiamo l'eccellente occasione di catturare un fantasma e di conservarlo indefinitamente. ('''Egon''') *Non hai provato a starne fuori tu non sai che vuol dire: io ho lavorato nel settore privato, pretendono risultati! ('''Ray''') *Per una qualsiasi ragione, Ray... chiamala "fato", chiamala "fortuna"... chiamala "karma"... ho la convinzione che tutto accade per un motivo e io penso che eravamo destinati ad essere cacciati da questa fogna. ('''Peter''') {{NDR|Rivolgendosi a Ray dopo essere stati espulsi dall'università}} *Ma era la casa dei miei genitori... È dove sono nato... ('''Ray''') {{NDR|commento dopo aver firmato il contratto di acquisto della sede degli Acchiappafantasmi mettendo un'ipoteca sulla casa dei suoi}} *Stavo facendo [[ginnastica]]. Registro mezz'ora di ginnastica in tv poi metto l'ascolto veloce così dura dieci minuti e faccio il corso accelerato. ('''Louis Tully''') *Sì, abbiamo un problema in comune: lei. ('''Dana''') {{NDR|a Peter}} *Disgustoso bioccolo. ('''Ray''') {{NDR|a Slimer}} *Mi sento di un fetido... ('''Peter''') {{NDR|dopo che Slimer lo ha trapassato}} *Venimmo, vedemmo e lo inculammo!<ref>Il riferimento è alla celebre citazione di [[Gaio Giulio Cesare]], "Veni, vidi, vici".</ref> ('''Peter''') {{NDR|al direttore dell'albergo}} *Signore, ciò che avevate è ciò che da noi viene definito "fantasma iterativo non terminale" o "vapore a erranza di quinta classe". È uno di quelli cattivi! ('''Ray''') {{NDR|al direttore dell'albergo}} *Ventiquattr'ore al giorno, festivi non esclusi; il [[lavoro]] non ci spaventa, il conto non vi spaventa! ('''Peter''') *Come si dice in tv, sono certo che c'è un grosso interrogativo che si pongono tutti. Lei è l'uomo che può darci la risposta. Come sta [[Elvis Presley]]? L'ha visto ultimamente? ('''Presentatore tv''') {{NDR|intervistando Ray}} *Deduco tutto il party come spesa di rappresentanza perciò ho invitato clienti invece di amici. ('''Louis Tully''') *Vacci piano! Ne ho fatto una [[regole dai film|regola]] di non possedere mai le possedute. Veramente è più un indirizzo che una regola! ('''Peter''') {{NDR|a Dana posseduta da Zuul}} *L'architetto era un superuomo, un genio, o un autentico pazzo! ('''Ray''') {{NDR|parlando di Ivo Shandor e del condominio di Dana e Louis}} *Non è la mia ragazza. La trovo interessante perché è una cliente, e perché dorme sopra le coperte; a un metro e venti sopra le coperte. E abbaia, sbava, artiglia... ('''Peter''') {{NDR|parlando di Dana}} *Lenny, ufficialmente la Chiesa non prenderà alcuna posizione sulle implicazioni religiose di questi fenomeni. Personalmente, Lenny, io penso che sia un segno del Signore. Ma qui lo dico, e qui lo nego. ('''Arcivescovo''') {{NDR|al sindaco}} *Il Dottor Ray Stantz, che è il [[cuore]] di noi Acchiappafantasmi. ('''Peter''') *Ok. E allora? È un cane! ('''Peter''') {{NDR|riferendosi ai mostri sul tetto del condominio}} *Ci vediamo dall'altra parte! ('''Peter''') {{NDR|prima di incrociare i flussi}} *Mi sento come il tappetino di un [[taxi]]. ('''Egon''') {{NDR|dopo l'esplosione}} *Io ti amo, New York! ('''Winston''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Peter''' {{NDR|cercando di far indovinare il simbolo sulla carta}}: Voglio che tu ti concentri. Voglio che tu mi dica che cosa pensi che sia.<br>'''Cavia''': Un quadrato! {{NDR|è una stella}}<br>'''Peter''': Ben arguito, ma errato! {{NDR|gli da la scossa}} *'''Ray''': Tu dimentichi, Peter, che ho assistito in immersione ad un'inspiegabile migrazione di massa di spugne!<br>'''Peter''': Ray, le spugne migrarono di circa quaranta centimetri... *'''Egon''': C'è decisamente qualcosa. <br> '''Peter''': Egon, mi fai tornare a mente la volta che cercasti di trapanarti il cranio, te lo ricordi? <br>'''Egon''': Poteva funzionare, se non mi fermavate. *'''Peter''': Lei o qualche membro della sua famiglia ha mai avuto diagnosi di schizofrenia, o di infermità mentale?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': Mio zio credeva d'essere San Giuseppe.<br>'''Peter''': Io ci metterei un bel "sì". Ehm, abitualmente usa droghe, stimolanti, alcool...?<br>'''Alice, la bibliotecaria''': No!<br>'''Peter''': No, No... era per chiedere... E lei Alice, è mestruata al momento?<br> '''Responsabile biblioteca''': Scusi, ma questo che c'entra?!<br>'''Peter''' {{NDR|flemmatico}}: Non rompiamo. Si inchini alla scienza. *'''Egon''': Questa è forte, Ray!<br>'''Ray''': Ammucchiamento simmetrico. Come nella turbolenza massiva di Philadelphia nel 1947.<br>'''Peter''' {{NDR|sarcastico}}: È vero. Nessun umano ammucchierebbe libri così... *{{NDR|Ray, Egon e Peter tentano di stabilire un contatto con il fantasma della Signora in Grigio in biblioteca}}<br>'''Peter''': Allora, che si fa?<br>'''Ray''': Non lo so, {{NDR|a Egon}} tu che dici? {{NDR|Egon si rimette a fare dei calcoli con una calcolatrice}}<br>'''Peter''' {{NDR|facendogli cadere egoisticamente la calcolatrice}}: Piantala!!<br>'''Ray''': Stabiliamo un contatto: uno di noi dovrebbe cercare di parlarci.<br>'''Egon''': Buona idea. {{NDR|Ray ed Egon fissano Peter che, sospirando, si presenta al fantasma della Signora in Grigio}}<br>'''Peter''': Salve! Io sono Peter. Lei di dov'è? Cioè, di dov'era? {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio si volta verso Peter e portandosi il dito alla bocca gli fa il cenno di tacere. Peter torna verso il gruppo}} Va bene, ok, la routine non funziona.<br>'''Ray''': Ok, io ho un [[Piani dai film|piano]], so esattamente cosa fare! {{NDR|si avvicinano con cautela verso lo spettro, Ray in testa e parla sottovoce}} State vicini. State vicini. So io! Voi fate quello che dico! Siete pronti? Pronti? {{NDR|gridando}} Pigliala!!! {{NDR|il fantasma della Signora in Grigio assume le sembianze di un mostro: il gruppo fugge via terrorizzato}} *'''Peter''': Spengler, dici sul serio, catturare fantasmi?<br>'''Egon''': Io non scherzo mai.<br>'''Peter''': Ritiro <i>alcune</i> delle cose cattive che ho detto di te in passato! *'''Peter''': Io fido che ci trasferirà in alloggi migliori nella facoltà...<br>'''Rettore''': No, siete trasferiti fuori della facoltà. Il consiglio dei reggenti ha deciso di sospendervi la sovvenzione. Dovete lasciare questo edificio immediatamente.<br>'''Peter''': Ma questo è assurdo... io... esigo una spiegazione...<br>'''Rettore''': Bene. Questa università non intende più concedere alcun fondo di nessun genere per le vostre attività di gruppo.<br>'''Peter''': Ma i ragazzi ci adorano.<br>'''Rettore''': Dottor Venkman... Noi riteniamo che scopo della scienza sia servire l'umanità. Lei sembra considerare la scienza una sorta di inganno, di zimbello. Le sue teorie sono lo strame delle credenze popolari, i suoi metodi sono rozzi, le sue conclusioni altamente discutibili, lei è un mediocre scienziato, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Capisco...<br>'''Rettore''': E non c'è posto per lei in questa facoltà... né in questa università. *'''Peter''': È che mi sembra un po' caruccia come "occasione unica, ripristinabile a basso costo". Tu che ne pensi, Egon?<br>'''Egon''': Che questo edificio dovrebbe essere evacuato. C'è un grave logoramento di tutte le strutture portanti, impianti idrico ed elettrico del tutto inadeguati alle nostre esigenze. E il circondario sembra una zona smilitarizzata.<br>'''Ray''': Ehi, questa pertica funziona! Wow! Questa casa è fantastica! Quando possiamo entrarci? Provate questa pertica! Vado a prendere la roba! *{{NDR|[[Pubblicità dai film|Spot pubblicitario]]}}<br>'''Ray''': Siete disturbati da strani rumori nel pieno della notte?<br>'''Egon''': Provate un senso di terrore in cantina o in soffitta?<br>'''Peter''': Voi o i vostri familiari avete mai visto spiriti, spiritelli o fantasmi? <br/> '''Ray''': Se la risposta è sì, non esitate, prendete il telefono e chiamate i professionisti! <br/>'''Peter, Ray ed Egon''' {{NDR|in coro}}: Gli Acchiappafantasmi!<br>'''Ray''': 24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!<br>'''Peter, Ray ed Egon''' {{NDR|in coro}}: Siamo pronti a credere in voi! *'''Ray''': Ecco tolto il pensiero, ho trovato la macchina. Basta sistemare le sospensioni... la frizione... l'impianto elettrico... la trasmissione... e... la scatola dello sterzo. <br>'''Peter''': Quanto? <br>'''Ray''': Solo 4800 dollari, rifacendo le fasce elastiche, la marmitta e altre sciocchezze. *'''Peter''': Janine, telefonate?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun messaggio?<br>'''Janine''': No.<br>'''Peter''': Nessun cliente?<br>'''Janine''': No, dottor Venkman.<br>'''Peter''': Posto d'oro, eh? Batta qualcosa, la macchina è a nolo, si paga! Non mi fissi così con quello sguardo da cernia! Janine? Scusi per lo sguardo da cernia, starò nel mio ufficio. *'''Janine''': Ha le mani d'oro, io lo vedo. E scommetto che le piace anche leggere!<br>'''Egon''': La stampa è morta.<br>'''Janine''': Ah, davvero? Ma che cosa affascinante. Sapesse io quanto leggo. Qualcuno pensa che sono troppo intellettuale, ma io credo che sia un modo favoloso di passare il tempo libero. Io vado anche a scuola di tango. Lei non ha qualche hobby?<br>'''Egon''': Colleziono spore, muffe e funghi. *'''Dana''': Lei non si comporta come uno scienziato.<br>'''Peter''': Di solito sono impettiti?<br>'''Dana''': È più come un presentatore di telequiz. *'''Peter''' {{NDR|aprendo il frigorifero di Dana}}: Oh mio dio... Ma questa è la fiera del precotto!<br>'''Dana''': Oh, accidenti! Senta, non c'era!<br>'''Peter''': Davvero lei mangia questa roba?<br>'''Dana''': Senta, prima non c'era! Non c'era niente qui, c'era un grande spazio e c'era una specie di fabbricato in fiamme e c'erano creature che si contorcevano, che grugnivano, ringhiavano! E dalle fiamme è uscita una voce che diceva "Zuul"! Ed era proprio qui. *'''Peter''' {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con la Coca Cola}}: Alla nostra prima cliente!<br>'''Ray''': Alla nostra prima e sola cliente!<br>'''Peter''': Ritirerò qualcosa dal fondo cassa. Dovrò offrirle una cena, non possiamo perderla.<br>'''Ray''': Ehm... questo lauto banchetto è stato pagato vendendo la cassa... del fondo cassa.<br>'''Peter''': Mastica piano... fallo durare. *'''Signore all'ascensore''' {{NDR|agli Acchiappafantasmi}}: Voi chi dovreste essere? Una specie di cosmonauti?<br>'''Peter''': Eh! No, disinfestatori, hanno visto uno [[scarafaggio]] al 12°.<br>'''Signore all'ascensore''': Deve essere grosso questo scarafaggio.<br>'''Peter''': Enorme, stacca le teste a morsi!<br>'''Ray''': Sale?<br>'''Signore all'ascensore''': Grazie, aspetto il prossimo... *'''Ray''': Ah, io sto pensando che questo equipaggiamento un vero e proprio collaudo non l'ha mai avuto.<br>'''Egon''': Me lo sto rimproverando.<br>'''Peter''': Anch'io.<br>'''Ray''': Non ha senso preoccuparsi ora.<br>'''Peter''': Perché preoccuparsi? Ognuno di noi porta sulla schiena un acceleratore nucleare non autorizzato. *'''Ray''': Forse è meglio separarci.<br>'''Egon''': Buona idea.<br>'''Peter''': Sì, così possiamo fare più danno. *'''Ray''': Spengler, sono con Venkman. L'ha smerdato! <br>'''Egon''': Splendido, Ray! Serbamene un campione! *'''Egon''': Una cosa importante ho scordato di dirti: mai incrociare i flussi!<br>'''Peter''': Perché?<br>'''Egon''': Sarebbe male.<br>'''Peter''': Faccio sempre confusione tra [[bene e male|il bene e il male]]. Che intendi per male?<br>'''Egon''': Immagina che la vita come tu la conosci si fermi istantaneamente e ogni molecola del tuo corpo esploda alla velocità della luce.<br>'''Ray''': Inversione protonica totale!<br>'''Peter''': E quello è male... Ok, è un importante ragguaglio. Grazie, Egon! *'''Ray''': Ora apro la trappola, attenti, non la guardate direttamente!<br>'''Egon''': Io l'ho guardata, Ray! *'''Peter''': E ora... parliamo di cose serie! Per l’intrappolamento, dovremmo chiederle {{NDR |Egon mostra in sordina 4 dita a Peter}}: 4 pezzi grossi, 4000 dollari ma è periodo di sconti speciali per il refil protonico e lo stoccaggio della bestia e quello vi costerà {{NDR |Peter guarda Egon che alza furtivamente un dito}}: solo 1000 dollari per fortuna vostra.<br>'''Cliente''': 5000 dollari?! Mi sembrano una esagerazione non ve li do!<br>'''Peter''': Va bene possiamo sempre rimetterlo dov’era, grazie Ray…<br>'''Ray''': Certamente Dr. Venkman<br>'''Cliente''': No, NONNONO!!! E va bene, li avrete!<br>'''Peter''': Grazie infinite, ci vediamo eh?<br>'''Ray''': Sempre a disposizione…Largo che qui c’è un vapore a erranza di quinta classe! *'''Janine''': Dica lei crede agli UFO, alle proiezioni astrali, alla telepatia, crede alla ESP, alla chiaroveggenza, alla fotografia spiritica, alla telecinesi, ai medium scriventi e non scriventi, al mostro di Loch Ness, e alla teoria sull'Atlantide?<br>'''Winston''': Ehm, be', se c'è lo stipendio fisso, io credo in tutto quello che dice. *'''Peter''': È stata una prova meravigliosa.<br>'''Dana''': L'ha sentita?<br>'''Peter''': Sì, lei è la migliore della sua fila.<br>'''Dana''': Oh, grazie. Che orecchio! Riuscire a sentire me sola con tutto il pieno d'orchestra!<br>'''Peter''': Ah, io non accetto questo sfottò da lei! C'è già gente che fa la coda per sfottermi! *'''Peter''': "Il nome Zuul apparteneva a un semidio adorato verso il 6000 a. C. dagli..." dove va l'accento?<br>'''Dana''': Ittiti.<br>'''Peter''': ..."Ittiti, dai Mesopotami e dai Sumeri."<br>'''Dana''': "Zuul era un succube di Gozer." E chi è Gozer?<br>'''Peter''': Gozer era molto forte in [[Sumeri|Sumerìa]]. Pezzo grosso. *'''Peck''': E dove li mette questi fantasmi una volta che li ha presi?<br>'''Peter''': Nel nostro dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peck''': E questo dispositivo di stoccaggio è situato in questo edificio?<br>'''Peter''': Sì.<br>'''Peck''': E posso vederlo questo dispositivo?<br>'''Peter''': No.<br>'''Peck''': E perché no, signor Venkman?<br>'''Peter''': Perché lei non ha usato la paroletta magica.<br>'''Peck''': Qual è la paroletta magica, signor Venkman?<br>'''Peter''': "Per favore".<br>'''Peck''' {{NDR|quasi ridendo}}: Per favore, vorrei vedere il dispositivo di stoccaggio.<br>'''Peter''': E perché vuol vedere il dispositivo di stoccaggio?<br>'''Peck''': Perché sono curioso, credo. Voglio saperne di più di ciò che fate qui. Ne abbiamo sentite di tutti i colori dai mass media e vogliamo valutare tutti i possibili danni all'ambiente dalla vostra attività. Per esempio la presenza di eventuali scorie sicuramente nocive nella vostra cantina. *'''Egon''': Sono preoccupato, è pieno zeppo lì, e tutti i dati più recenti mi danno qualcosa di grosso all'orizzonte.<br>'''Winston''': Come sarebbe "grosso"?<br>'''Egon''': Be', diciamo che questo plumcake rappresenti la quantità normale di energia psicocinetica nell'area di New York. Secondo il rilevamento di stamani questo dovrebbe essere lungo dodici metri e del peso approssimativo di trecento chili.<br>'''Winstone''': Un bel plumcake!<br>'''Ray''': Saremo sull'orlo di una quadriconvergenza, un'onda di energia psicocinetica di allarmanti proporzioni.<br>'''Peter''' {{NDR|arrivando in quel momento}}: Abbiamo avuto la visita dell'Agenzia della Protezione dell'Ambiente. Come regge la griglia?<br>'''Egon''': Non bene.<br>'''Winston''': Digli del plum cake...<br>'''Peter''': Che centra il plumcake? *'''Ospite''': Senti non avresti un Excedrin o un Tylenol extraforte?<br>'''Louis Tully''': Oddio, credo di avere solo questo: acido acetosalicilico sfuso. Vedi, riesco ad avere 300 compresse allo stesso prezzo di 600 di quelle di marca. C'è un guadagno netto di 300 emicranie. *'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': No, che io sappia. {{NDR|Dana gli sbatte la porta in faccia, Peter bussa di nuovo}}<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Sei tu il mastro di chiavi?<br>'''Peter''': Sì! Sono un suo amico! Mi ha detto di aspettarlo qui. *'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Vuoi tu questo corpo?<br>'''Peter''': È una domanda trucco? Mi sa che le rose hanno funzionato, eh?<br>'''Dana''' {{NDR|posseduta}}: Godimi ora, subcreatura! *'''Louis''' {{NDR|posseduto, rivolto a un cavallo}}: Io sono Vince! Vince Clortho, mastro di chiavi di Gozer, Vulguus Zildrohar Signore del Sebouilaa. Sei il guardia di porta?<br>'''Cocchiere''': Ehi, lui tira la carrozza, chi tratta sono io! Vuol salire?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto, al cavallo, dopo aver ringhiato al cocchiere}}: Attendi il segnale, e ogni prigioniero sarà scarcerato! {{NDR|quindi scappa, urlando rivolto al cocchiere}} Perirai nella fiamma!!<br>'''Cocchiere''': Ma che stronzo! *'''Janine''': Come è buono ad occuparsi di quel poverino, lo sa che lei è un vero umanitario.<br>'''Egon''': Non credo che sia un umano. *'''Egon''': Vince, prima ha detto che stava aspettando un segnale, che segnale sta aspettando?<br>'''Louis''' {{NDR|posseduto}}: Gozer il viaggiatore. Egli giungerà in una delle sue forme prescelte. Durante la rettificazione dei Vuldronaii egli giunse come un vasto e semovente Torb. Poi durante la riconciliazione degli ultimi supplicanti Meketrex scelsero una nuova forma per lui, quella di enorme Sloar! Molti Shub e Zuul perirono arrostiti nelle profondità dello Sloar quel giorno, giuro a Dio! *'''Winston''': Ehi, Ray, tu ci credi in Dio?<br>'''Ray''': Non ci hanno presentati...<br>'''Winston''': Io ci credo. E adoro la classe di Gesù, sai? *'''Winston''': Ehi, Ray, ti ricordi qualcosa della [[Bibbia]], riguardo agli ultimi giorni quando i defunti escono dalle fosse?<br>'''Ray''': Io ricordo l'Apocalisse 7:12 "e io vidi quando si aprì il sesto sigillo, e io vidi che si fece un gran terremoto, e il sole si fece nero come un cilicio di crine, e la luna si fece come sangue..."<ref>Il passo citato, in realtà, è ''Apocalisse'' 6, 12. Tale errore è stato commesso sia in lingua originale che nel doppiaggio italiano. Nella traduzione CEI, il versetto è: "Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue."</ref><br>'''Winston''': "...e gli oceani bollirono e le stelle caddero."<br>'''Ray''': "Il Giorno del Giudizio"<br>'''Winston''': Eh, il Giorno del Giudizio...<br>'''Ray''': Ogni antica religione ha il suo mito riguardo alla fine del mondo.<br>'''Winston''': Mito? Ah! Ray, a te non ha mai sfiorato l'idea che forse il motivo per cui noi siamo presi è perché i defunti sono già usciti dalle loro fosse? *'''Peter''': La disattivi ora e noi non ci riterremo responsabili di quello che accadrà.<br>'''Peck''': Al contrario, voi sarete responsabili.<br>'''Peter''': No, noi non saremmo responsabili!<br>'''Beck''': Stacchi tutto!<br>'''Peter''': Non la disattivi! Io l'ho avvertita.<br>'''Tecnico''': Io non avevo mai visto un impianto del genere, io non so se...<br>'''Peck''': Non mi interessa affatto la sua opinione; isoli questo impianto.<br>'''Peter''' {{NDR|si rivolge al tecnico mettendogli le mani sulle spalle con modi garbati}}: Amico mio, non sia sciocco.<br>'''Agente''': Stia indietro!<br>'''Peck''': Se lo fa un'altra volta può sparargli.<br>'''Agente''': Fa' il tuo lavoro, colletto bianco, e non insegnarmi a fare il mio!!<br>'''Peter''': Mille grazie, agente.<br>'''Peck''': Staccare!!! *'''Egon''': Qualcosa di terribile sta per entrare nel nostro mondo, e questo fabbricato ne è ovviamente la porta. L'architetto si chiamava Ivo Shandor, l'ho trovato sul ''Tobin'', guida spiritica. Era anche un medico, praticava la chirurgia come atto voluttuario e nel 1920 fondò la setta segreta.<br>'''Peter''': Aspetta, indovino: "Gli adoratori di Gozer".<br>'''Egon''': Bene.<br>'''Peter''': Senza studiare.<br>'''Egon''': Dopo la prima guerra mondiale Shandor decise che la società era troppo marcia per sopravvivere. E non era il solo, aveva circa un migliaio di seguaci quando morì. Celebravano riti sulla grande terrazza. Riti bizzarri che erano volti a determinare la fine del mondo. E ora si ha l'impressione che questo possa veramente capitare! *'''Winston''': Ma davvero andiamo da un giudice e gli diciamo che un ammuffito re babilonese capiterà in Central Park West e comincerà a demolire la città?<br>'''Egon''': Sumero, non babilonese!<br>'''Peter''': È tutta un'altra cosa.<br>'''Winston''': Senza offesa ma io voglio un mio avvocato. *'''Peck''': Costoro sono consumati venditori di fumo. Usano gas sensori e nervini per provocare allucinazioni. La gente crede di vedere fantasmi e chiama questi impostori che artatamente si presentano per affrontare il problema con uno show di false luci elettroniche.<br>'''Ray''': Tutto andava bene negli impianti fino a che una griglia non è stata disattivata da questo cappone.<br>'''Peck''': Hanno causato un'esplosione!<br>'''Sindaco''': E questo è vero?<br>'''Peter''': Sì, è vero, sì: quest'uomo non ha le palle.<br>'''Peck''' {{NDR|tentando di aggredirlo}}: Ma io ti...! *'''Peter''': Be', lei può credere al Signor Beck...<br>'''Peck''': Il mio nome è Peck!<br>'''Peter''': ...o può accettare il fatto che questa città sta andando verso un disastro di proporzioni bibliche!<br>'''Sindaco''': Cosa intende per "bibliche"?<br>'''Ray''': Intende cose da Vecchio Testamento, signor sindaco, proprio roba del tipo collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono!<br>'''Egon''': Quarant'anni di tenebre, eruzioni, terremoti!<br>'''Winston''': Morti che escono dalle fosse!<br>'''Peter''': Sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme! Masse isteriche!<br>'''Sindaco''': Basta!!! Ho il panorama!! Ma se sbagliate?<br>'''Peter''': Eh, beh, se sbaglio tanto meglio, ce ne andiamo in galera, pacifici, in silenzio, sarà una gioia. Ma se ho ragione, e riusciremo a fermare questa cosa, Lenny, tu avrai salvato le vite di milioni di potenziali elettori. *{{NDR|Salendo le scale del condominio}}<br>'''Peter''': A che piano siamo, eh?<br>'''Ray''': Sento che siamo intorno alla dozzina...<br>'''Peter''': Avvertimi quando senti che siamo alla ventina che io ti tiro la volata! *'''Ray''': Ehi, dove va questa scala? <br>'''Peter''': Va di sopra! *'''Ray''' {{NDR|a Gozer}}: È una donna!<br>'''Egon''': È Gozer!<br>'''Winston''': Io credevo credevo che fosse un uomo.<br>'''Egon''': Gozer diventa quello che vuole.<br>'''Peter''' {{NDR|parlando di Gozer}}: Chiunque sia dovrà passare sopra i nostri corpi!<br>'''Ray''': Giusto!<br>'''Peter''': Va a prenderla, Ray!<br>'''Ray''': Gozer il Gozeriano? {{NDR|Gozer si volta}} Buonasera! Io, come rappresentate legalmente designato dalla città {{NDR|deglutisce}}, contea e stato di New York, ti ordino di cessare qualsiasi attività soprannaturale e di tornare subito al tuo luogo d'origine o alla più vicina delle dimensioni parallele!<br>'''Peter''' {{NDR|sbrigativo}}: Basta così, grazie infinite, Ray...<br>'''Gozer''': Sei tu un dio?<br>'''Ray''' {{NDR|si gira verso i compagni che fanno cenno di continuare}}: No...<br>'''Gozer''': Allora... muori!!! {{NDR|Gozer li attacca. Pochi istanti dopo essere quasi caduti dal palazzo ma salvandosi per miracolo}}<br>'''Winston''': Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!!<br>'''Peter''': Va bene, la signora è da tostare!! {{NDR|gli Acchiappafantasmi si preparano ad attaccare Gozer}} Premuto pronto?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: In mano!<br>'''Peter''': Protoni?<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fumanti!<br>'''Peter''': Ugello fuori!<br>'''Egon, Ray e Winston''' {{NDR|in coro}}: Fuori!<br>'''Peter''': Mostrate alla troia preistorica come si lavora all'assessorato! *'''Winston''': Anche stavolta, venimmo, vedemmo...<br>'''Peter''': ...e senza indugio la fottemmo!<br>'''Egon''': Ray, qui è di una gravità estrema!<br>'''Ray''': Oh no! [[File:Ghostbusters publicity statue, Waterloo Station.jpg|thumb|«Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo di boli di lichene!» (Ray)]] *'''Gozer''': Subcreature. Gozer il Gozeriano, Gozer il distruggitore, Vulguus Zildrohar, il viaggiatore è giunto, scegliete e perite!<br>'''Ray''': Che significa scegliete? Per noi non è chiaro.<br>'''Gozer''': Scegliete! Scegliete la forma del distruggitore!<br>'''Peter''': Ho capito, ho capito, molto carino. A qualunque cosa pensiamo. Se pensiamo ad Adolfo Hitler, Hitler appare e ci distrugge, chiaro? Fate vuoto in testa, non pensate a niente è la sola via di salvezza. <br>'''Gozer''': La scelta è fatta!<br>'''Peter''': No! Oh, oh, oh, oh, oh!<br>'''Gozer''': Il viaggiatore è giunto!<br>'''Peter''': Qua non ha scelto nessuno un accidente! {{NDR|rivolto a Egon}} Tu hai scelto qualcosa?<br>'''Egon''': No.<br>'''Peter''' {{NDR|rivolto a Winston}}: E tu?<br>'''Winston''': La mia mente era in bianco.<br>'''Peter''': E neanche io ho scelto niente! {{NDR|tutti si girano e guardano Ray}}<br>'''Ray''': Non è colpa mia. Ci è entrato così, da se.<br>'''Peter''': Cosa? Cosa ci è entrato così da se?<br>'''Ray''': Io... io ho cercato di pensare...<br>'''Egon''': Guardate!!<br>'''Ray''': Non può essere! Non può essere!<br>'''Peter''': A cos'hai pensato, Ray?<br>'''Ray''': Oh, merda! All'Uomo della Pubblicità dei Marshmallow.<br>'''Peter''': Ma non è una cosa che vedi tutti i giorni.<br>'''Ray''': Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell'infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione... al pupazzo dei boli di lichene!<br>'''Peter''': Gran bella pensata, Ray.<br>'''Ray''': Non c'è niente di più soffice e dolce di quei candidi [[Marshmallow|gnocchi di lichene]]!<br>'''Peter''': Ray è completamente partito, Egon. Di te che ne è restato?<br>'''Egon''': Mi dispiace, Venkman, il terrore travalica la mia capacità di razionalizzare. *'''Ray''' {{NDR|parlando del pupazzo Uomo della Pubblicità dei Marshmallow}}: Che fine ingloriosa! Uccisi da uno spacciatore di gnocchi di lichene!<br>'''Peter''': Forse abbiamo sbagliato tutto. Lo avete visto come è vestito? È un marinaio, è qui a New York. Lo portiamo a scopare e non avremo più noie! *'''Egon''': Ho un'idea radicale: il processo reversibile, noi possiamo invertire il flusso di particelle.<br>'''Ray''': Come?<br>'''Egon''': Incrociando i flussi.<br>'''Peter''': Scusami Egon, non dicesti che incrociare i flussi era male?<br>'''Ray''': Non c'è che incrociare i flussi...<br>'''Peter''': Metti a rischio le nostre vite e quella della nostra cliente: cara signora che ci ha pagato in anticipo prima di diventare cane?<br>'''Egon''': Non necessariamente. Decisamente c'è una lievissima probabilità di sopravvivere.<br>'''Peter''': {{NDR|Con finto entusiasmo}} Come mi piace questo piano! E mi eccita farne parte! Facciamolo!<br>'''Winston''': {{NDR|Sarcastico}} Oh, magnifico! Chiederò una riduzione di stipendio! *'''Louis''' {{NDR|dopo l'esplosione}}: Oh, l'amministratore! Chissà che incazzatura!<br>'''Ray''': Sta bene, sì?<br>'''Louis''': Voi chi siete?<br>'''Ray''': Gli Acchiappafantasmi.<br>'''Louis''': Chi vi fa le tasse?<br>'''Ray''': Ah, signor Tully, lei è un uomo fortunatissimo.<br>'''Louis''': Lo so...<br>'''Ray''': Ha partecipato al più grande evento paranormale interdimensionale dopo l'esplosione di Tunguska del 1909<ref>{{Cfr}} [[:w:Evento di Tunguska|Evento di Tunguska]]</ref>!<br>'''Louis''': È stato grandioso...<br>'''Egon''': Ci darebbe un campione di tessuto cerebrale?<br>'''Louis''': Ok! ==Citazioni su ''Ghostbusters – Acchiappafantasmi''== ===Frasi promozionali=== *Siamo pronti a credere in voi. :''We're ready to believe you''<ref>Dalla locandina in inglese. {{Cfr}} {{en}} [http://www.imdb.com/media/rm199990784/tt0087332?ref_=ttmd_md_pv ''Pictures & Photos from Ghost Busters (1984)''], ''IMDb.com''</ref> *Sono arrivati per salvare il mondo.<ref name=filmtv>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/3033/ghostbusters-acchiappafantasmi/foto/28247/ ''Foto Locandina Ghostbusters''], ''filmTV.it''</ref> *Un colossal soprannaturale.<ref name=filmtv/> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Ghostbusters - Acchiappafantasmi''}} {{Ghostbusters}} [[Categoria:Film commedia fantascientifica]] [[Categoria:Film fantasy]] bx325bmp8flifmuagsgzognwy64fbtw Erwin Rommel 0 888 1223291 1200152 2022-08-18T21:45:14Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Erwin Rommel */ +1, ordine alfab. wikitext text/x-wiki [[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-785-0287-08, Rommel with his aides (crop).jpg|thumb|right|Erwin Rommel nel 1942]] {{indicedx}} '''Erwin Johannes Eugen Rommel''' (1891 – 1944), generale tedesco. ==Citazioni di Erwin Rommel== *Buoni soldati, cattivi ufficiali; ma ricordate che senza di loro non avremmo la civiltà.<ref name=rommel/> {{NDR|riferito agli italiani}} *Il [[coraggio]] che va contro l'opportunità militare è stupidità, oppure, se c'è l'insistenza di un comandante, irresponsabilità. :''Courage which goes against military expediency is stupidity, or, if it is insisted upon by a commander, irresponsibility.''<ref>{{en}} Da una lettera del 9 novembre 1942; citato in ''The Rommel Papers'', a cura di [[Basil Liddell Hart|Basil Henry Liddell Hart]].</ref> *Il pericolo mortale è un efficiente antidoto per le idee rigide. :''Mortal danger is an effective antidote for fixed ideas.''<ref name=rommel>{{en}} Citato in ''The Rommel Papers'', a cura di [[Basil Liddell Hart|Basil Henry Liddell Hart]].</ref> *Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.<ref>Citato sulla [[w:File:TargaRommel.jpg|targa dedicata ai Bersaglieri]] che combatterono a Marsa Matruh e Alamein.</ref> {{C|Fonte migliore?}} *In un [[combattimento]] da uomo a uomo, il vincitore è colui che ha un colpo in più nel suo caricatore. :''In a man to man fight, the winner is he who has one more round in his magazine.''<ref>{{en}} Da ''Attacks'', a cura di Lee Allen, 1979. ISBN 0960273603.</ref> *Per me, i soldati sono tutti uguali. I negri vestono la vostra stessa divisa, hanno combattuto al vostro fianco, e quindi starete rinchiusi nello stesso recinto.<ref>Citato in [[Arrigo Petacco]], ''L'armata nel Deserto. Il segreto di El Alamein''.</ref> {{NDR|risposta ad un ufficiale sudafricano bianco catturato in nord Africa alla sua richiesta di essere inserito in una zona separata dai soldati neri}} *{{NDR|Agli ufficiali britannici catturati durante l'assedio di Tobruk}} Signori, avete combattuto come leoni, ma guidati da asini.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 120. ISBN 9788858041406</ref> ==Citazioni su Erwin Rommel== *{{NDR|Nella battaglia di Caporetto}} Rommel, dopo un'avanzata di 20 chilometri, raggiunse la vetta del monte Mataiur. Combatteva da cinquantadue ore e aveva fatto oltre 9000 prigionieri, perdendo soltanto 6 soldati. *Rommel rifiutò sempre di ripiegare da quel fronte indifendibile {{NDR|[[El Alamein]]}}, riuscendo anche ad infiammare [[Benito Mussolini|Mussolini]] che in quella calda estate del suo estremo fulgore si trasferì nel deserto egiziano con un grosso cavallo bianco, che voleva inforcare nella sua entrata trionfale al [[Il Cairo|Cairo]]: finché il disagio prolungato della temperatura, unito a un doloroso attacco di dissenteria, lo convinsero a tornarsene a [[Roma]] insieme col suo cavallo. ([[Paolo Pavolini]]) *Sì, fino al 1942, aveva creduto in Hitler, e anche nella vittoria. Non per questo gli piaceva la guerra. Anzi, non credeva neppure potesse scoppiare nel settembre del 1939. Diceva sempre che la guerra non si poteva fare, perché la sua generazione l'aveva già provata, e chi c'è stato una volta sa che non è bella, ma stupida e brutale. ([[Lucie Rommel]]) *Tra gli ufficiali dell'«Alpenkorps» tedesco all'attacco {{NDR|nella [[battaglia di Caporetto]]}}, c'era un giovane Oberleutnant dagli occhi azzurri e dallo sguardo intento: si chiamava Erwin Rommel. La futura «volpe del deserto» imparò in quei giorni tre cose fondamentali, che gli dovevano servire prodigiosamente bene ventitré anni dopo. Il cospicuo dividendo pagato dall'audacia e dalla velocità in campo strategico, il valore del soldato italiano fino al Comando di reggimento, e la completa disistima per i Comandi superiori. Era una diagnosi assolutamente esatta: la guerra del 1940 l'avrebbe provata ad usura. ([[Franco Bandini]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Lucie Rommel]] – moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Rommel, Erwin}} [[Categoria:Generali tedeschi]] g6l7qqxfr49rp1nbsdpxp0v8bba2vog Diego Abatantuono 0 1703 1223232 1223022 2022-08-18T19:26:10Z Udiki 86035 /* Attore */ wikitext text/x-wiki [[File:Diego Abatantuono.jpg|miniatura|Diego Abatantuono]] '''Diego Abatantuono''' (1955 – vivente), attore teatrale, cinematografico e televisivo, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Diego Abatantuono== *Diventai milanista perché da piccolo trovai un giorno per terra il portafoglio di mio nonno. Lo aprii e vidi le foto ingiallite di padre Pio e [[Gianni Rivera]], che io non conoscevo, non sapevo chi fossero. Lo chiesi a mio nonno e lui mi spiegò: uno fa i miracoli, l'altro è un popolare frate pugliese. (da ''Catalogo dei Viventi 2007'') *Grembiule nero e fiocco azzurro: per un bambino [[Milan|milanista]] il primo giorno di scuola è un trauma.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 24. ISBN 88-8598-826-2</ref> *La [[barba]] sono le mutande della faccia.<ref>Dalla trasmissione televisiva ''Che Tempo Che Fa'', Rai tre, 3 febbraio 2007.</ref> *Qualcuno dice che il fenomeno naziskin è gonfiato. È gonfiato fino a quando non incontri una banda di naziskin per la strada.<ref>Citato ne ''L'Indipendente'', 18 dicembre 1993; citato in ''Panorama. Edizioni 1393-1398'', Mondadori, 1993, p. 8.</ref> *– Stai attenta! Ma come guidi?<br />– Sono un po' miope, ma gli occhiali non li metto mai perché invecchiano da morire...<br />– Pensa che anch'io ho un amico zoppo che preferisce attraversare la strada strisciando piuttosto che portare il bastone...<ref name="multi">Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano'', Arnoldo Mondadori Editore, 1997.</ref> {{Int|Dall'intervista di Renato Tortarolo|''Il secolo XIX'', 26 aprile 2002.}} *Non rifarei mai il cabaret di una volta: sarebbe penoso. Preferisco il ruolo di maestro di cerimonia. *Se hai sempre fatto il [[comico]], ed entri in un ruolo drammatico aspetti cosa fa il pubblico: se piange, invece di ridere, ce l'hai fatta. *Bisogna sempre sapere cosa si vuol fare, se far ridere o commuovere. Il problema è quando non ne azzecchi una. *L'[[artista]] prima di tutto è un essere umano, diverso da qualsiasi altro artista che gli passi vicino. Che deve fare, davanti alla realtà? Dipende da chi sei, da come ti rapporti con il mondo. Io, per esempio, non amo una certa smania di esserci, di apparire, comune a tanti miei colleghi. *In tv ci vado a raccontare un film o a parlare di qualcosa che mi diverte come il calcio. Per il resto, la mia mossa alla partita a scacchi della vita è la coerenza. *Io la cultura di [[destra]] la conosco poco. Forse perché sono nato negli anni Settanta, quando la cultura era di sinistra. Ho passato più di trent'anni della mia vita con quel modo d'intendere le cose. Ma tutto cambia e adesso che c'è la destra al governo, avrà modo di esprimere una sua cultura. *Nei miei film non c'è mai il contrario di quello che penso: questo è poco ma sicuro. Anche perché non sono sempre sicuro di aver ragione, di aver capito tutto. E la storia italiana degli ultimi anni è costellata di gente che credeva di aver le idee chiare: Occhetto, D'Alema... *Gli [[Football Club Internazionale Milano|interisti]] dimostrano di avere un cuore di ferro. Perché sono tredici anni che resistono benissimo allo stress di non vincere nulla. *{{NDR|Allo stadio}} Non mi piace il clima che si è creato, non mi piace portarci i miei figli, non mi piace nemmeno tanto un tipo di gente che ci va solo per farsi vedere. Non vedo più tanti tifosi, ma gente che a curarsi l'immagine. Sarebbe molto meglio se andassero a curarsi in una clinica. *Non sopporto quelli che contano qualcosa solo alla domenica. Chi esercita un fastidioso tipo di potere. Non dico i vigili, ma tutti gli altri. [...] Io mi sono sempre pagato la tessera. Ma se quando entro in uno stadio mi devo sentire un ospite, mi passa la voglia. {{int|''[http://www.corriere.it/cronache/17_ottobre_08/abatantuono-le-notti-fo-jannacci-valevano-mese-scuola-acf2a466-ab8e-11e7-b201-3d87a5727083.shtml Abatantuono: «Le notti con Fo e Jannacci valevano un mese a scuola»]''|Dall'intervista di [[Candida Morvillo]], ''Corriere.it'', 7 ottobre 2017.}} *Passavo le notti al Derby, che era di zia Rosa. Mamma era la guardarobiera, papà ci tirava tardi con [[Enzo Jannacci|Jannacci]], [[Paolo Villaggio]], [[Enzo Iacchetti]]… Quelli che sarebbero diventati i miei amici. *[[Dario Fo|Dario {{NDR|Fo}}]] era ventidue volte più colto di tutti noi. Una sera, con Umberto Smaila e Ninì Salerno, gli facemmo assaggiare tre tipi di vino e di ognuno azzeccò vitigno, bouquet e anno. *Ci telefonavamo {{NDR|con [[Ettore Scola]]}} per gli auguri non a Pasqua o a Natale, ma il 25 aprile e il primo maggio. ==Note== <references/> ==Filmografia== ===Attore=== {{div col}} *''[[Liberi armati pericolosi]]'' (1976) *''[[Fantozzi contro tutti]]'' (1980) *''[[Il pap'occhio]]'' (1980) *''[[Una vacanza bestiale]]'' (1980) *''[[I fichissimi]]'' (1981) *''[[Il tango della gelosia]]'' (1981) *''[[Eccezzziunale... veramente]]'' (1982) *''[[Sballato, gasato, completamente fuso]]'' (1982) *''[[Attila flagello di Dio]]'' (1982) *''[[Grand Hotel Excelsior]]'' (1982) *''[[Viuuulentemente mia]]'' (1982) *''[[Regalo di Natale]]'' (1986) *''[[I cammelli]]'' (1988) *''[[Marrakech Express]]'' (1989) *''[[Turnè]]'' (1990) *''[[Mediterraneo (film)|Mediterraneo]]'' (1991) *''[[Puerto Escondido]]'' (1992) *''[[Il barbiere di Rio]]'' (1996) *''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' (1997) *''[[Paparazzi (film 1998)|Paparazzi]]'' (1998) *''[[Tifosi]]'' (1999) *''[[Concorrenza sleale]]'' (2001) *''[[La rivincita di Natale]]'' (2004) *''[[2061 - Un anno eccezionale]]'' (2007) *''[[Cose dell'altro mondo (film 2011)|Cose dell'altro mondo]]'' (2011) *''[[Puoi baciare lo sposo]]'' (2018) {{div col end}} ===Doppiatore=== *''[[Zootropolis]]'' (2016) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Abatantuono, Diego}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Comici italiani]] [[Categoria:Conduttori televisivi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] 71zrft133rierzd4r7mrjedkfwiw12j Stephen King 0 1735 1223175 1223110 2022-08-18T16:10:25Z Homer 215 /* L'istituto */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:StephenKingGFDL.PNG|thumb|Stephen King]] {{indicedx}} '''Stephen Edwin King''' (1947 – vivente), scrittore e sceneggiatore statunitense. Ha scritto alcune opere sotto lo pseudonimo di '''[[Richard Bachman]]'''. ==Citazioni di Stephen King== *Uno dei miei compiti in quanto scrittore è quello di assalire le vostre emozioni e forse di aggredirvi – e per far questo uso tutti gli strumenti disponibili. Forse sarà per spaventarvi a morte, ma potrebbe anche essere per prendervi in modo più subdolo, per farvi sentire tristi. Riuscire a farvi sentire tristi è positivo. Riuscire a farvi ridere è positivo. Farvi urlare, ridere, piangere, non mi importa, ma coinvolgervi, farvi fare qualcosa di più che mettere il libro nello scaffale dicendo: "Ne ho finito un altro", senza nessuna reazione. Questa è una cosa che odio. Voglio che sappiate che io c'ero".<ref>Dall'intervista di Keith Blackmore, ''[http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/stephen-king/stephen-king/stephen-king.html?ref=search Stephen King e "La storia di Lisey": "È come una ballata country"]'', ''Repubblica.it'', 28 ottobre 2006.</ref> *I ragazzi (e anche gli adulti) saranno ancora pazzi per [[Harry Potter|Harry]] fra 100 o 200 anni? Il mio pronostico è che reggerà alla prova del tempo e starà sugli scaffali dove vengono tenuti i migliori. Penso che Harry prenderà il suo posto assieme ad Alice, Huck, Frodo e Dorothy e che questa serie non sia qualcosa solo per un decennio ma per intere epoche. :''Will kids (and adults as well) still be wild about Harry 100 years from now, or 200? My best guess is that he will indeed stand time’s test and wind up on a shelf where only the best are kept; I think Harry will take his place with Alice, Huck, Frodo, and Dorothy, and this is one series not just for the decade, but for the ages.''<ref>{{en}} Da ''[https://ew.com/books/2009/08/01/harry-potter-and-order-phoenix-4/ Harry Potter and the Order of the Phoenix: Stephen King Review]'', ''ew.com'', 1º agosto 2009.</ref> *L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia. (da ''A volte ritornano'') *Niente mi fa più paura di una presidenza [[Donald Trump|Trump]]. Sono terrificato all'idea che diventi presidente. [...] Ho considerato di trasferirmi in Canada a tal punto che i miei amici conservatori mi hanno detto: "Va', vattene, non sei un vero americano in ogni caso".<ref>Citato in ''[http://www.ilpost.it/2016/09/25/stephen-king-donald-trump/ Stephen King contro Donald Trump]'', ''Il Post.it'', 25 settembre 2016.</ref> *Ci sono tante storie. Non riuscirei nemmeno a cominciare a raccontarvele. Quando la nera mietitrice verrà da me, probabilmente le dirò: "Aspetta, aspetta! Devo dirti quella del tizio che...". E così via. Bla bla bla... (da ''La nascita del pistolero'') *E piangere senza sapere perché aveva l'odore sgradevole dell'anticamera di un manicomio... (da ''Uscita per l'inferno'') *Forse è solo lo spirito della [[massa]]. Dare addosso all'individuo. (da ''Ossessione'') *Stiamo volando! aveva gridato Mike, alzando le braccia sopra la testa. Nessun tutore a bloccarlo, non nel giorno della gita o in quel momento sulla spiaggia. Credo che lui fosse parecchio più sveglio del suo religiosissimo nonno. Più sveglio di noi tutti, forse. Qual è il ragazzino bloccato su una sedia a rotelle che non vorrebbe volare, anche solo una volta nella vita? (da ''Joyland'') *Un [[racconto]] è tutt'altra cosa. Un racconto è come un bacio veloce, nel buio, ricevuto da uno sconosciuto. Naturalmente non è la stessa cosa di una relazione o un matrimonio, ma un bacio può essere dolcissimo, e nell'intrinseca brevità del gesto risiede la sua speciale attrazione. (da ''Scheletri'') *Un uomo che mente riguardo alla [[birra]] si fa dei nemici. (da ''Pet Sematary'') *Se i cani volassero, nessuno uscirebbe senza ombrello. :''If dogs could fly, nobody would go out without an umbrella.''<ref>{{en}} Da un [https://twitter.com/StephenKing/status/904878959766245377 tweet] del 24 settembre 2017.</ref> *La cosa che trovo più sconvolgente è il susseguirsi incessante dei cambiamenti. Solo un mese fa la gente entrava nei negozi. Andare oggi al mercato e vedere tutti bardati con guanti e mascherine, sembra irreale.<ref>Dall'intervista di David Marchese, ''[https://www.corriere.it/cronache/20_maggio_01/coronavirus-stephen-kingtutti-bardati-guanti-mascherine-colpo-tosse-ci-assale-paura-6ef20852-8b13-11ea-a2b6-e57bd451de7e.shtml Coronavirus, Stephen King:«Tutti bardati con guanti e mascherine. Un colpo di tosse e ci assale la paura»]'', ''Corriere della Sera'', 1º maggio 2020.</ref> {{Intestazione2|Dalla postfazione di ''Le notti di Salem''|24 febbraio 1999}} *{{NDR|Su ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''}} Nessuno poteva competere con il romanzo di [[Bram Stoker]] di antichi orrori che si scontrano con la tecnologia e le tecniche investigative moderne. Quello apparteneva a una categoria a sé. *Credo che ''Dracula'' sia stato il primo romanzo per adulti che mi abbia soddisfatto completamente e non mi sorprende il fatto che mi abbia segnato in modo così precoce e così indelebile. *I grandi libri diventano più grandi e proiettano ombre più lunghe. ''Dracula'', sebbene creato da un uomo che in vita sua non scrisse nient'altro di particolarmente interessante (meritano ancora attenzione solo pochi racconti brevi, come «La casa del giudice»), è uno di quelli grandi. {{Intestazione2|Dall'introduzione di ''Creature dell'orrore''|Einaudi, 2009, ISBN 978-88-06-19867-1}} *L'errore fatale di [[Victor Frankenstein]] non è la pazzia; lui è l'antitesi dello stereotipo dello «scienziato pazzo» che tanto spesso porta il suo nome nei film. Piuttosto, l'errore è il semplice orgoglio, insieme a quella sfiducia nella tecnologia che i romantici di tutti i tempi sembrano provare. *Il male personificato dalla [[Mostro di Frankenstein|creatura di Victor Frankenstein]] ha la sua genesi in provetta: una creatura orribile e anonima, nata dalla conoscenza non governata dalla moralità. E quando il mostro uccide e devasta, esclusivamente concentrato sulla persecuzione del proprio creatore, possiamo comprendere appieno il significato di una frase comune come: «Ma che razza di Frankenstein abbiamo creato?» *[[Bram Stoker]] è letteralmente estasiato dalla tecnologia. Il [[John Seward|dottor Seward]] tiene un diario grazie al fonografo (il che comporta però qualche problema, nel momento in cui vorrebbe trovare un'annotazione specifica su uno dei suoi dischi), predecessore del moderno dittafono. Quando [[Mina Murray|Mina Murray Harker]] raccoglie le note del gruppetto che si è costituito per combattere il vampiro, usa una macchina per scrivere: invenzione nuova di zecca, all'epoca. [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], il buon dottore che parla un pidgin tremendamente irritante, fa non una ma quattro trasfusioni di sangue, e con grande aplomb (ottant'anni dopo, noi siamo in grado di apprezzare l'umorismo involontario di questa serie di operazioni; senza la possibilità di conoscere il gruppo sanguigno, una delle trasfusioni avrebbe quasi sicuramente ucciso la sfortunata [[Lucy Westenra]]); in seguito, trapana il cranio a [[Renfield]] impazzito. A suo modo, Van Helsing costituisce un bel contrasto con Victor Frankenstein: entrambi medici, entrambi brillanti, entrambi più avanti del loro tempo. Solo che Mary Shelley considera il suo intelligentissimo medico un uomo pericoloso e guasto, mentre per Stoker è gentile, simpatico e, in fin dei conti, eroico. *''[[Frankenstein o il moderno Prometeo|Frankenstein]]'' è il racconto mistico e morale di ciò che accade quando un uomo osa trasgredire i limiti della conoscenza. Stoker, d'altra parte, sembra asserire che di limiti non ce ne sono. Nel suo romanzo, conoscenza e tecnologia non sono i mali ma i salvatori. Il nemico è un vampiro sinistro, scaltro e antico, simbolo delle superstizioni arcaiche dell'umanità. Il rimedio altro non è che il metodo scientifico, entusiasticamente applicato. {{Intestazione2|Da ''Ho allucinazioni tutti i giorni dalle 7 alle 12''|Intervista di Antonella Barina, ''Il Venerdì di Repubblica'', 2 novembre 2013, Parigi, pp. 19-25.}} *{{NDR|A proposito del film ''[[Brivido (film 1986)|Brivido]]''}} A quei tempi ero ubriaco dalla mattina alla sera e la troupe era italiana: parlavamo senza capirci. Ne è nato il peggior horror della storia del cinema. *{{NDR|A proposito del film ''[[Shining]]''}} Regia fredda, [[Jack Nicholson]] che gigioneggia, [[Shelley Duvall]] che sa solo urlare. *Io per primo sono un [[tossicodipendenza|tossico]]. Non capisco chi beve un bicchiere di vino: io voglio tutto il vino del mondo, E anche se smetti di bere e di farti, la compulsione del tossico rispunta sotto altre forme, Ti butti sul cibo o sulle sigarette. Ieri, mentre aspettavo l'aereo, sono entrato in un negozio. Ho visto un Babbo Natale e ho cercato di frenanrmi dal comprarlo: che me ne faccio a Parigi? Ne ho acquistati cinque. *{{NDR|Alla domanda "Lei ha allucinazioni?"}} Tutti i giorni dalle 7 alle 12, quando scrivo: nei romanzieri si chiamano [[immaginazione]]. Io vedo realmente, davanti a me, gli orrori che racconto, come fossi ipnotizzato. Tant'è che se non scrivo, mi addormento a fatica e faccio brutti sogni: quelle [[allucinazione|allucinazioni]] devono comunque affiorare, nel sonno o nella veglia. Anche la scrittura dà assuefazione come l'alcol. *{{NDR|A proposito del romanzo ''[[#Shining|Shining]]'' e del suo seguito ''[[#Doctor Sleep|Doctor Sleep]]''}} Il primo è uscito come un torrente in piena, senza dover organizzare le mie idee. Sembrava che qualcuno me lo dettasse. La gioia era totale. Ma ho sempre lavorato di mattina, prima di bere. Al massimo con i postumi di una sbornia: quando il cerchio alla testa ti fa captare ciò che di più orrido c'è intorno a te. ''Doctor Sleep'' è un libro più ponderato: ormai la sfida sta nel non cadere nella routine. Un tempo dovevo scrivere per pagare le bollette. Ora non più: ha senso farlo solo se ogni volta cerco di scrivere il miglior romanzo della mia carriera. *{{NDR|Alla domanda "Lei si è mai rivolto a uno psicologo?"}} Per carità. Gli verserei una fortuna, invece di utilizzare la mia mente perversa per scrivere. E quella fortuna guadagnarla. ==''22/11/'63''== ===[[Incipit]]=== Non sono mai stato un uomo facile alle lacrime.<br> Un giorno, mia moglie mi disse che il mio «gradiente emotivo pari a zero» era il motivo principale per cui mi stava lasciando. Come se il tizio che aveva conosciuto alle riunioni degli Alcolisti Anonimi non c'entrasse per niente. Christy disse che avrebbe forse potuto perdonarmi per non aver pianto al funerale di suo padre; lo conoscevo soltanto da sei anni e non potevo capire che uomo fantastico e generoso fosse stato (quando s'era diplomata le aveva regalato una Mustang decappottabile, tanto per fare un esempio); ma quando non avevo pianto a quelli dei ''miei'' genitori (morti a due anni di distanza l'uno dall'altra, papà di cancro allo stomaco e mamma fulminata da un attacco di cuore mentre passeggiava su una spiaggia della Florida), Christy aveva iniziato a capire la faccenda del «gradiente». ===Citazioni=== *[...] penso che un essere umano abbastanza equilibrato possa assorbire molte stranezze prima di vacillare [...]. *Ricordo di aver pensato: Se esiste un paradiso e non è così, allora non voglio andarci. *Le spiegazioni sono poesia di bassa lega. *Spesso, nella vita, le risposte più semplici sono le più facili da ignorare. *La stupidità è una delle due cose che riconosciamo meglio col senno di poi. L'altra sono le occasioni perdute. *Gli avevo risposto che le opinioni sono come le chiappe: ognuno ha le sue. *Pensare al futuro può confondere in molti modi. *Non siamo mai tanto incazzati come quando siamo colti in flagrante, vero? *Ho provato a convincermi che non importava, che l'amore vince su tutto, ma non è così. Sulle bugie non vince. *Grazie per avermi mostrato che la vita può essere bella. Ti prego, non venire a dirmi addio. *Il passato è inflessibile. Non vuole essere cambiato. *Non sappiamo mai su quali vite influiremo, o quando, o perché. Non finché il futuro divora il presente, almeno. Veniamo a saperlo quando è troppo tardi. *Il tappeto del soggiorno era stato portato via e sostituito. Quello nuovo era di un grigio industriale, di sicuro un colore poco eccitante, ma probabilmente era stata una scelta saggia: le cose grigie trattengono pochi ricordi. *È la totalità, pensai. Un'eco tanto vicina alla perfezione da non poter dire quale sia la prima voce e quale il ritorno della voce-fantasma. Per un momento tutto mi fu chiaro, e nei momenti in cui accade, vedi quant'è sottile il mondo. Non lo sappiamo tutti quanti, in cuor nostro? È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita. Oltre? Sotto? Intorno? Caos, tempeste. Uomini con martelli, uomini con coltelli, uomini con pistole. Donne che pervertono ciò che non possono dominare e denigrano ciò che non possono capire. Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre. *Nei tempi cupi, quando persino i sapienti sono in preda all'incertezza, le dichiarazioni d'amore fanno sempre quell'effetto. *Le scelte al risparmio tornano sempre a morderti le chiappe. *Magari era vero, ma "[[mi dispiace]]" costa poco, no? Dispiacersi costa poco. *Quando la gente inizia a perdere la speranza, allora cominciano le esplosioni. *L'amore ha imperativi crudeli. *''Si può sacrificare il mondo per amore.'' *[...] può la storia futura del mondo essere tanto fragile da non consentire che due insegnanti delle superiori si incontrino e si innamorino? Per sposarsi, ballare canzoni dei Beatles come ''I Want To Hold Your Hand'' e vivere vite normalissime? Non lo so, non lo so. *L'amore è vera magia portatile: non credo sia nelle stelle, ma credo che sangue chiami sangue e mente chiami mente e cuore chiami cuore. *Ed ecco un'altra cosa che so: le molteplici scelte e possibilità della vita quotidiana sono la musica che danziamo. Sono come corde di chitarra. Pizzicale e produrrai un suono piacevole. Una frequenza armonica. Ma aggiungi sempre più corde: dieci, cento, mille, un milione. Perché si moltiplicano! [...] Canta un do di petto con una voce abbastanza potente e limpida, e puoi mandare in pezzi un cristallo. Suona la frequenza giusta sul tuo stereo a un volume abbastanza alto, e puoi mandare in pezzi una finestra. Ne deriva (almeno secondo me) che se aggiungi abbastanza corde allo strumento del tempo, puoi mandare in pezzi la realtà. *Come tutti i dolci sogni, sarà breve... ma la brevità è la chiave della dolcezza, no? Io penso di sì. Perché quando il tempo è passato, non riesci più ad acchiapparlo. Solo che a volte ci riesci. <br /> ==''A volte ritornano''== {{vedi anche|A volte ritornano}} ==''Al crepuscolo''== {{vedi anche|Al crepuscolo (antologia)}} ==''Billy Summers''== ===[[Incipit]]=== Billy Summers è seduto nella hall dell'hotel, in attesa della sua auto. E' venerdì, mezzogiorno. Anche sta leggendo una raccolta di fumetti intitolata ''Archie's Pals 'n' Gals'', pensa a Emile Zola e al suo terzo romanzo, il suo primo vero successo, ''Thérèse Raquin''. Pensa che sia un'opera decisamente giovanile. Pensa che Zola avesse appena iniziato a esplorare quello che se si sarebbe rilevato un giacimento ricco e prezioso. Pensa che Zola fosee - e sia tuttora - una versione da incubo di Charles Dickens. Pensa che una tesi del genere costituirebbe la base ideale per un saggio di critica letteraria. Non che ne abbia mai scritto uno. ===Citazioni=== *È pronto al successo, tuttavia anche alla possibilità di restare deluso. È questo il suo metodo, e finora ha sempre funzionato alla perfezione. Almeno, nel senso che non è mai finito in galera. (p. 32) *Dopo l'omicidio tutti diranno ai giornalisti che sembrava una brava persona. A Billy sta bene così. Anche lui si considera una brava persona, che però fa un lavoro sporco. (p. 49) *Conoscere le persone va bene. Ispirare simpatia e provarne nei loro confronti, anche. Ma mai avvicinarsi troppo: è una pessima idea. Avvicinarsi troppo è pericoloso. Forse, una volta fuori dal giro, le cose cambieranno. (p. 57) *Paga in [[contanti]]. I contanti soffrono di amnesia. (p. 87) *Si può entrare a far parte del panorama, se ci si trova troppo in primo piano? La risposta è semplice: no. (p. 102) *È un sicario professionista e, se non ragiona nei termini imposti dal suo ruolo, difficilmente potrà cavarsela. (p. 194) *Pensa che anche scrivere sia una specie di guerra, che però combatti con te stesso. La tua storia è esattamente ciò che ti porti addosso, e ogni volta che aggiungi qualcosa il fardello diventa sempre più pesante. (p. 225) *Potrebbe prendersela con il destino, però non crede al destino. Potrebbe dire a se stesso che tutto accade per un motivo, ma sono solo stronzate che che vanno bene per chi non è capace di affrontare la nuda verità senza aggiungere qualche orpello. (p. 283) *«Le persone cattive devono pagare per le loro azioni. E pagare caro.» (p. 316) *«Tutto può accadere, a chiunque. Bisogna soltanto giocarsi le proprie carte e sperare per il meglio.» (p. 354) *«Chi è disposto a pagare sei milioni di dollari per assassinare un assassino che ha assassinato un altro assassino?» (p. 365) *«Mai perdere un'occasione per pisciare prima di un combattimento» (p. 421) *Lo slogan sulla sua maglietta, lo slogan che fa tanto [[Las Vegas|Vegas]] e che non è riuscito a mostrare a Nick ma che ha urlato a gran voce alla madre di Frank è: SE VUOI GIOCARE, DEVI PAGARE. (p. 447) *«Forse meritava di soffrire, ma quando fai del male a qualcuno, ti resta una cicatrice. E la cicatrice è nella tua mente. Nel tuo spirito. È giusto che sia così, perché fare del male a qualcuno, uccidere qualcuno, non è una cosa di poco conto. Lasciatelo dire da chi ha una certa esperienza in materia.» (p. 538) ==''Buick 8''== ===[[Incipit]]=== '''Ora''': Sandy<br><br>Il figlio di Curt Wilcox veniva spesso alla stazione l'anno che suo padre morì – e intendo proprio spesso –, ma nessuno gli diceva mai di togliersi dai piedi o gli chiedeva che cosa diavolo volesse. Capivamo il motivo delle sue visite: cercava di aggrapparsi al ricordo di suo padre. I poliziotti la sanno lunga sulla psicologia del dolore; molti di noi ne sanno più di quanto vorrebbero. ===Citazioni=== *Quelli che siedono a [[capotavola]] (che hanno lavorato per arrivarci e che lavorano per restarci) non mandano mai tutto a quel paese andandosene a pescare. No. Noi che siamo seduti a capotavola continuiamo a preparare i letti, a lavare i piatti e a imballare il fieno meglio che possiamo. ''Ah, come faremmo se non ci fossi tu?'' dicono gli altri. La risposta è che la maggior parte di loro andrebbe avanti a fare ciò che vuole, come sempre. Ad andare in malora allo stesso modo di sempre. (p. 116) *Arriva sempre il momento in cui la gente scorge il quadro generale e si rende conto di aver arricciato le labbra non per baciare il destino sorridente sulla bocca, ma perché la vita le ha somministrato una pillola amara (p. 236) *E dimmi di mio padre, perché devo riuscire ad accettare la sua morte. È ovvio che devo farlo, poiché vedo la sua vita nel mio volto e il suo fantasma nei miei occhi ogni volta che mi specchio per radermi. Dimmi ogni cosa... ma non dirmi che non c'è risposta. Non ci provare neanche. Lo rifiuto. Lo nego (p. 403) ==''Carrie''== ===[[Incipit]]=== Notizia di cronaca riportata dal settimanale Enterprise di Westover (Maine) il 19 agosto 1966: '''PIOGGIA DI PIETRE.'''<br> Ci viene riferito che una pioggia di pietre è caduta da un cielo perfettamente sereno su Carlin Street, nella citta di Chamberlain, il 17 agosto. Diverse persone sarebbero state testimoni. Le pietre sono cadute sulla casa della signora Margaret White, rovinando gravemente il tetto e sfondando due grondaie e un tubo di scolo per un danno di circa 25 dollari. La signora White, vedova, abita nella casa di Grin Street con la figlioletta di tre anni, Carrie. Non si hanno commenti diretti, perché non è stato possibile avvicinare la signora White. ===Citazioni=== *Le urlò dietro degli insulti, ma lei lo ignorò. Ci voleva ben altro. Era stata insultata da veri specialisti del genere, lei. (p. 24) *Tutti pensano / che lei non sarà mai felice / finchè non si accorgerà / di essere come tutte le altre (Bob Dylan). (p. 32) *No. Non è molto importante. Il liceo non è un posto molto importante. Mentre ci vai pensi che sia una faccenda grossa, ma quando è finito nessuno pensa che sia stato gran che, a meno che non sia rincoglionito (p. 40) *Si sedette sulla piccola sedia a dondolo vicino alla finestra, chiuse gli occhi, e spazzò via dalla mente loro e tutta la confusione dei suoi pensieri consci. Era come spazzare un pavimento. Sollevi il tappeto del tuo inconscio e ci scopi sotto tutta la polvere. Tanti saluti. (p. 60) *Quasi nessuno scopre mai che le sue azioni feriscono davvero gli altri. La gente non migliora, diventa solo più [[furbizia|furba]]. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo. (p. 64) *In America quando succede qualcosa di importante lo devono ricoprire d'oro. Così poi lo si può dimenticare. Ma dimenticare Carrie White può essere uno sbaglio terribile (p. 74) *Ma il "[[mi dispiace]]" è il pronto soccorso delle emozioni umane. E' quello che dici quando rovesci una tazza di caffè, o mandi fuori pista una boccia quando giochi a bowling. Il vero dolore è raro come il vero amore. (p. 98) *"Carrie, qualsiasi cosa sia successa prima... be', è dimenticata.""Non posso dimenticare" disse Carrie. Alzò gli occhi. Le parole che le venivano alle labbra erano: Non ce l'ho più con nessuno. Ma se le rimangiò. Era una bugia Ce l'aveva con tutti loro e ce l'avrebbe sempre avuta, e la cosa che desiderava di più era essere onesta. (p. 111) *Sarebbe un sollievo poter credere che sia naturale per gli adolescenti andare al salvataggio dell'orgoglio e autostima dell'uccello debole di becco o d'ala con un gesto del genere; ma noi sappiamo bene che non è così. L'uccello più debole non viene sollevato con dolcezza dalla polvere dai suoi simili, ma viene fatto fuori rapidamente e senza pietà." (p. 145) *Il miscuglio di emozioni e di immagini era spaventoso, indicibile. Sangue. Infelicità. Paura. L'ultimo sporco scherzo di una lunga serie di sporchi scherzi... (p. 164) ==''Cell''== ===[[Incipit]]=== La civiltà scivolò nella sua seconda era di tenebre su una prevedibile scia di sangue, ma ad una velocità che nemmeno i futurologi più pessimistici avrebbero potuto pronosticare. Fu quasi come non vedesse l'ora di finirci. Il primo giorno di ottobre, Dio era nel Suo paradiso, l'indice di borsa era a 10, 140 e quasi tutti gli aerei erano puntuali (eccetto quelli che atterravano o decollavano da Chicago, e c'era da aspettarselo). Due settimane dopo il cielo apparteneva di nuovo agli uccelli e il mercato azionario era un ricordo. A [[Halloween]], tutte le metropoli del mondo, da New York a Mosca, puzzavano fino alle stelle e il mondo di prima era un ricordo.<ref>Questa è la dicitura che appare a pagina 1 del libro. In realtà l'inizio del Capitolo 1 è il seguente: "Il fenomeno che in seguito avrebbe preso il nome di Impulso ebbe inizio alle 15. 03 del 1° ottobre, ora di New York. La definizione era naturalmente imprecisa, ma a dieci ore dall'evento quasi tutti gli scienziati in grado di farlo notare erano o morti o impazziti. In tutti i casi il nome contava poco. Quello che contava era l'effetto".</ref> ===Citazioni=== *I telepazzi sono proprietari del giorno; quando spuntano le stelle, tocca a noi. Siamo come vampiri. Come loro siamo stati confinati alla notte. Da vicino ci riconosciamo perché sappiamo ancora parlare; da breve distanza possiamo essere abbastanza tranquilli a giudicare dai bagagli e dalle armi che in numero sempre crescente stiamo trasportando, ma da lontano l'unico indizio certo è il raggio dondolante di una torcia elettrica. Tre giorni fa non solo governavamo la terra, ma soffrivamo di sensi di colpa per tutte le altre specie che avevamo spazzato via nella nostra scalata al Nirvana dei telegiornali a tutte le ore del giorno e dei popcorn nei microonde. Ora siamo gli Uomini Torcia. (p. 177) *Quello che [[Darwin]] per delicatezza non ha voluto dire, amici miei, è che se siamo diventati i padroni del mondo non è stato perché siamo i più intelligenti o nemmeno i più crudeli, ma perché siamo sempre stati i più pazzi e sanguinari figli di puttana della giungla. Preside Ardai (p. 230) *I telepazzi che non erano più propriamente pazzi, oppure erano pazzi in una maniera totalmente nuova, volevano che riprendessero la strada. Più di così non erano in grado di interpretare e forse era un bene. Forse era quanto di meglio. Forse era pietà (p. 290) *Sentiva anche qualcos'altro, un odore nuovo. Chiamarlo follia sarebbe stato troppo facile. (p. 441) ==''Christine''== ===[[Incipit]]=== '''Dennis'''<br>'''Canzoni da teenager'''<br>'''Prima vista'''<br>«Oh mio Dio!» esclamò all'improvviso il mio amico Arnie Cunningham.<br>«Che cosa c'è?» chiesi io. Con gli occhi strabuzzati dietro gli occhiali dalla montatura d'acciaio e una mano premuta sulla bocca, si era voltato per guardare indietro girando il collo, come se fosse montato su cuscinetti a sfera.<ref>Prima dell'inizio del racconto vi è tuttavia un breve prologo, il cui incipit è: "Questa è la storia di un triangolo d'amore. Protagonisti: Arnie Cunningham, Leigh Cabot e, naturalmente, Christine. Vorrei tuttavia che teneste presente il fatto che Christine entrò in scena per prima. È stata il primo amore di Arnie e anche se non lo giurerei, penso tuttavia che sia stata il suo unico e vero amore. Per questo sostengo che ciò che avvenne fu una tragedia".</ref> ===Citazioni=== *Se fare il ragazzo significa imparare a vivere allora fare l'adulto significa imparare a morire. *«L'amore è il pìù antico degli assassini. L'amore non è cieco. L'amore è un cannibale con una vista estremamente acuta. L'amore è un insetto che ha sempre fame.» <br />«Che cosa mangia?» domandai senza pensare.<br />«L'amicizia», mi rispose George Lebay. *C'era qualcosa di terrificante in quell'uomo... come se un freddo vento di novembre potesse avere un cervello per pensare. (p. 13) *Madre Natura quella sera si comportò come una strega pagana, una vecchiaccia a cavallo del vento che nemmeno sapeva cosa volesse dire Natale (p. 452) ==''Cujo''== ===[[Incipit]]=== {{centrato|'''C'era una volta,'''}} ma non molto tempo fa, un mostro che arrivò a Castle Rock, nel Maine. Uccise una cameriera di nome Alma Frechette nel 1970; una donna di nome Pauline Toothaker e una studentessa delle medie superiori di nome Cheryl Moody nel 1971; una graziosa ragazza di nome Carol Dunbarger nel 1974; un'insegnante di nome Etta Ringgold nell'autunno del 1975; e un'alunna delle elementari di nome Mary Kate Hendrasen nell'inverno dello stesso anno. ===Citazioni=== *Se la vita ti dà [[limone|limoni]], fatti una bella [[limonata]].<ref>{{cfr}} [[Elbert Hubbard]]: «Era una confutazione vivente del dogma ''Mens sana in corpore sano''. Era una mente sana in un corpo malato. Ha dimostrato il paradosso eterno delle cose. Ha approfittato delle sue disabilità. Ha raccolto i limoni che il destino gli aveva mandato e ha aperto un chiosco di limonate.» Vedi anche la [[Elbert Hubbard#Attribuite|spiegazione]] dettagliata sull'origine e la diffusione della citazione.</ref> *Quello che non sai non può farti male, vero? Se un uomo attraversa una stanza buia dove c'è una voragine, se ci passa a pochi millimetri, non c'è bisogno che sappia che c'è mancato un pelo a cascarci dentro. Non c'è bisogno di avere paura. Basta che le luci restino spente. *Era tutta una bugia. Il mondo era pieno di mostri e non c'era niente che potesse impedirgli di mordere gli innocenti e gli incauti. ==''Cuori in Atlantide''== {{vedi anche|Cuori in Atlantide}} ==''Danse macabre''== ===[[Incipit]]=== Per me, il terrore – il vero terrore, ben diverso da tutti i demoni e gli orchi che avrebbero potuto vivere nella mia mente – cominciò un pomeriggio di ottobre del 1957. Avevo appena compiuto dieci anni.<br> E, come era giusto che fosse, mi trovavo al cinema: lo ''Stratford Theater'', nel centro di Stratford, Connecticut.<br> Il film che davano quel giorno era ed è uno dei miei preferiti di ogni tempo, e anche il fatto che proprio quel film – invece che un western con Randolph Scott o un film di guerra con John Wayne – fosse in programmazione era certamente appropriato. ===Citazioni=== *Ma non è una caccia. E' una danza. E a volte spengono le luci in questa sala da ballo. Ma danzeremo lo stesso,voi e io. Anche al buio. Specialmente nel buio. Posso invitarvi? (p. 26) *Non vuoi capire, al sorgere della luna mi trasformerò in lupo. Come no... e insieme a te faranno più o meno lo stesso altri cinque miliardi di persone. (p. 87) *Niente terrorizza di più di ciò che è dietro la porta chiusa, disse Nolan. Ti dirigi verso la porta nella vecchia, solitaria cassa, e senti qualcosa che gratta (p. 126) *è così raro essere invitati alla semplicità e persino alla pazzia più sfrenata. Ci dicono che si può dare briglia sciolta alle emozioni... o addirittura non mettergliele nemmeno le briglie (p. 192) ==''Desperation''== ===[[Incipit]]=== «Oh! Oh, Gesù! Ma che schifo!»<br> «Cosa, Mary, cosa?»<br> «Non l'hai visto?»<br> «Visto che cosa?»<br> Mary si girò e nella luce cruda del deserto lui vide che il colorito le si era spento sul viso lasciandole solo le bruciature sulle guance e sulla fronte, dove non riuscivano a difenderla nemmeno le creme a più alto fattore protettivo. Era di carnagione molto chiara e si scottava con facilità.<br> «Su quel cartello. Quello del limite di velocità.»<br> «E allora?» ===Citazioni=== *[...] l'amore è un sentimento abbastanza elastico da poter comprendere una moltitudine di stranezze. Sospettava anzi che comprenderle fosse appunto uno degli scopi che aveva l'amore. *Le bambole senza bambine nelle vicinanze a curarsi di loro mettevano addosso uno scomodo disagio. *«''Che Dio può permettere a un uomo di dimenticare di aver ucciso un bambino?''», aveva urlato la mamma di Brian. «''Un Dio che vuole che quell'uomo si ubriachi un'altra volta e uccida un altro bambino, ecco quale Dio! Un Dio che ama gli ubriachi e odia i bambini!''» *«Dio non è molto indulgente, vero?» «Sì che lo è», aveva risposto il reverendo un po' stupito. «Deve esserlo per forza, proprio perché è così esigente.» «Ma è anche crudele, vero?» Gene Martin non aveva esitato. «Sì», aveva dichiarato. «Dio è crudele.» *''Se vuoi pregare, prega me'', diceva. ''Perché rivolgere preghiere a un Dio che uccide le sorelline? Non riderai più delle sue trovate buffe, non le farai più il solletico fino a farla strillare. Non le tirerai più le trecce. È morta e tu e i tuoi genitori siete in prigione. Quando tornerà, il poliziotto pazzo, probabilmente vi ucciderà tutti e tre E anche gli altri. Questo ha fatto il tuo Dio e del resto che cos'altro puoi aspettarti da un Dio che uccide le sorelline? È più pazzo del poliziotto, a ben guardare. Eppure tu ti inginocchi al suo cospetto. Avanti, Davey, datti una dritta. Fatti furbo. Prega me. Almeno io non sono'' pazzo. *La gente normalmente è dura a morire. Lì stava l'orrore. *[...] gli uomini e le donne nel pieno possesso delle loro facoltà mentali non credono in Dio. *Non puoi dirlo dal pulpito perché i fedeli ti scaccerebbero dalla città, ma è così. La ragione non c'entra niente con Dio. Dio ha a che vedere con fede e credo. Dio dice: «Ecco, tira pur via la rete. E quando non c'è più la rete, tira via anche la fune». *[...] cercava di raddrizzare almeno qualcosa, come se si ''potesse'' modificare in qualche modo una cosa così, come se la morte fosse una parola oscena da poter cancellare dal muro della vita con una sfregata di braccio. Come se il libro chiuso potesse essere riaperto e letto ancora una volta, con un finale diverso. ==''Dolores Claiborne''== ===[[Incipit]]=== Mi hai chiesto cosa, Andy Bissette? Se «capisco i diritti che mi hai spiegato»? Miseria! Com'è che certi uomini sono così ''gnucchi''?<br> No, una bella calmata te la dai ''tu''. Mettiti la lingua in saccoccia e dai retta tu a me per un po'. Ho idea che avrai da ascoltarmi per quasi tutta la notte, perciò ti consiglio di metterti il cuore in pace. ''Sicuro'' che capisco quello che mi hai letto! Credi che mi sono fatta fuori tutto il cervello da quando ti ho visto giù al mercato? È stato lunedì pomeriggio, nel caso che hai perso il conto dei giorni. Ti ho avvertito che tua moglie te ne diceva di cotte e di crude per quel pane vecchio che hai comprato. Sperperare i dollari per risparmiare i centesimi, come si suol dire. Scommetto che ci ho visto giusto, eh? ===Citazioni=== *Non c'è niente in cielo o in terra che può impedire alla gente di pensare il peggio quando è così che vuole. *Vi sembrerà magari impossibile che una vecchia bisbetica come me creda nell'amore, ma la verità è che è praticamente l'unica cosa in cui credo sul serio. *Certe volte la vita è così dannatamente comica che si può solo ridere. *Il fatto è che certe volte siamo ''obbligati'' a essere crudeli per essere buoni. *Si dice che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni e io so che è vero. Lo so per amara esperienza personale. Quello che non so è ''perché''. Come mai quando si cerca di fare la cosa giusta, così spesso si fa invece del male? *[...] scappare non risolve i tuoi problemi se il male che ti è stato fatto è troppo grande, perché dovunque scappi, ti porti dietro sempre la testa e il cuore. *«Un incidente è talvolta il miglior amico di una donna infelice.» *''Scavai una fossa per i miei nemici e ci cascai dentro io''. *Una volta ho sentito mio padre che diceva che Dio ce ne aveva tirata una sporca il giorno che aveva fatto il mondo e con il passare degli anni sono arrivata a capire che cosa voleva dire. E sapete il peggio? Certe volte è proprio buffa. Certe volte è così buffa che non puoi fare a meno di ridere anche quando il mondo ti casca a pezzi tutt'intorno. *[...] non avete notato anche voi che quando una cosa va storta, si tira regolarmente dietro anche tutto il resto? *In un mondo dove un uomo può passare mesi della sua vita a cercare di portarsi a letto la propria figlia, credo che è possibile qualsiasi cosa. *[...] il tempo è uno stretto, sapete, come quello che c'è tra le isole e la terraferma, ma l'unico traghetto che va da una sponda all'altra è il ricordo, ed è come un vascello fantasma: se vuoi che scompare, dopo un po' non c'è più. *[...] mi chiedo se c'è mai una possibilità di fuga per uno qualunque di noi dal dolore e le sofferenze della nostra vita. ==''Duma Key''== ===[[Incipit]]=== Si comincia con uno spazio [[bianco]]. Non dev'essere necessariamente carta o tela, ma secondo me dev'essere bianco. Noi diciamo bianco perché abbiamo bisogno di una parola, ma la definizione giusta è «niente». Il nero è l'assenza della luce, ma il bianco è l'assenza della memoria, il colore del non ricordo.<br>Come ricordiamo di ricordare? È una domanda che mi sono posto spesso dopo Duma Key, spesso nelle ore piccole della notte, perdendo lo sguardo nell'assenza della luce, ricordando amici assenti. Certe volte in quelle ore piccole penso all'orizzonte. Bisogna stabilire l'orizzonte. Bisogna segnare il bianco. Un atto abbastanza semplice, direte, ma ogni atto che rifà il mondo è eroico. O così sono giunto a concludere. ===Citazioni=== *«Edgar, c'è niente che ti faccia felice?» «Disegnavo» «Quando?» «Da ragazzo» «Rincomincia», mi ha consigliato. «Hai bisogno di siepi» «Siepi», ho ripetuto io perplesso. «Sì, Edgar.» Era sorpreso e un po' deluso, come se non avessi colto un concetto banale. «Siepi contro la notte.» (p. 24) *Ricordate che la verità è nei particolari, comunque vediate il mondo o quale che sia lo stile che esso impone sul vostro lavoro artistico, la verità è nei particolari. Naturalmente lì c'è anche il diavolo, lo dicono tutti, ma forse la verità è il diavolo sono definizioni della stessa cosa. Può essere, sapete. (p.39) *Fame. Ha funzionato per Michelangelo, ha funzionato per Picasso, e funziona per centomila artisti che non lo fanno per amore (anche se può darsi che abbia la sua parte) ma per mettere il pane in tavola. Se vuoi tradurre il mondo, devi usare i tuoi appetiti. Vi stupisce? Non dovrebbe. Non c'è niente di più umano della fame. Non c'è creazione senza talento, ve lo concedo, ma il talento è gramo. Il talento mendica. La fame è la spinta dell'arte. (p. 117) *Inganniamo noi stessi così spesso che potremmo farne la nostra professione quotidiana. (p. 138) *So che la gente viene in Florida quando è vecchia e malata perché qui il clima è quasi sempre mite per tutto l'anno, ma credo che il Golfo del Messico abbia qualche virtù supplementare. Solo spaziare con lo sguardo in quella calma piatta e serena, piena di luce, ha un effetto terapeutico. È una parola grossa, vera? ''Golfo'', intendo. Abbastanza grossa da poterci buttare dentro molte cose e guardarle scomparire. (p. 146) *Wireman sorrise. Diventava attraente. Mi offrì la mano e io gliela strinsi di nuovo. "Sai cosa penso? Che le amicizie che si fondano sulle risa sono sempre fortunate." (p. 151) *«Non rivangare cose che appartengono alla tua altra vita». Tagliò corto Wireman. «Questa è quella nuova, dove le scarpe in cui cammini non si sono ancora modellate ai piedi.» (p.162) *Quando si tratta dei propri figli, ci si ritrova di tanto in tanto a prendere iniziative singolari affidandosi alla speranza che si risolvano per il meglio: iniziative ''e'' figli. Il mestiere di genitore è il paradigma di «accennami un paio di battute che io m'invento qualcosa». (p. 230) *Le mie gambe erano di nuovo gambe, non blocchi di cemento, e ora che sarei stato in grado di scappare, non avevo più voglia o bisogno di farlo. Poteva darsi che a loro non piacessero i miei quadri, ma non mi importava, perché io non avevo niente contro di loro. Che ridessero pure, fischiassero, che si lasciassero pure sfuggire il loro piccolo gemito di ribrezzo (o il loro piccolo sbadiglio), se così desideravano; quando fosse finita, potevo tornarmene a casa e riprendere a dipingere. E se mi avessero apprezzato? Idem come sopra. (p 315) *Dissi a me stesso che c'era tempo. È quello che diciamo sempre,no? Non immaginiamo che il tempo si esaurisca e Dio ci punisce per quello che non immaginiamo. (p. 343) *Quando qualcuno ti offre un assegno in bianco, non lo devi mai e poi mai incassare. Non era un concetto che avevo elaborato. Certe volte una verità scavalca il [[cuore e cervello|cervello]] e giunge direttamente dal [[cuore e cervello|cuore]]. (p. 352) *L'arte è il concreto articolo di fede e aspettativa, la realizzazione di un mondo che altrimenti sarebbe poco più di un velo di inutile consapevolezza teso su un golfo di mistero. (p. 447) *Avrò sempre affetto per lei, ma certe volte le persone si allontanano troppo per poter tornare indietro. Credo... sono più che sicuro che sia il nostro caso. (p. 504) *Quella fu l'ultima volta che ci parlammo e nessuno dei due lo sapeva. Non lo sappiamo mai, vero? Almeno avevamo finito scambiandoci parole d'affetto. Mi resta questo. Non è molto, ma è qualcosa. Ad altri va peggio. È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio. (p. 594) *La porta d'ingresso di Big Pink era rivolta a est e il sole del mattino colpiva in pieno il volto di Wireman, illuminando una compassione così profonda da non poterla guardare. (p. 603) *L'incidente mi aveva in fondo insegnato una cosa sola: l'unico modo per andare avanti è andare avanti. Dire ''lo posso fare'' anche quando sai che non puoi. (p. 605) *Fatti il giorno e che il giorno faccia te. *Volevo Duma. Volevo il nero golfo e la sommessa conversazione delle conchiglie sotto di me. *Finiamo sempre per consumare i nostri crucci. ==''Il gioco di Gerald''== ===[[Incipit]]=== Jessie sentiva la porta di servizio che sbatteva piano, a intervalli regolari, nella brezza d'ottobre che soffiava per la casa. In autunno lo stipite si gonfiava puntualmente e occorreva tirare la porta con forza per serrarla. Questa volta se n'erano dimenticati. Pensò di dire a Gerald di andare a chiuderla prima che fossero troppo lanciati, con il rischio che quel rumore le facesse saltare i nervi. Poi rifletté che date le circostanze era ridicolo. Avrebbe guastato l'atmosfera.<br> ''Quale atmosfera?'' ===Citazioni=== *[...] esistono incubi che non scompaiono mai del tutto. *Ci sono ricordi che succhiano la mente delle persone come crudeli sanguisughe e certe parole [...] le resuscitavano all'istante alla loro vita avida e febbrile. *Certe volte gli amici non possono fare a meno di preoccuparsi. *Quella voce insisteva che al buio le cose cambiano. Le cose cambiano ''specialmente'' al buio, affermava, quando una persona è sola. In quella condizione, dalla gabbia che contiene l'immaginazione cadono i lucchetti e allora ''qualunque cosa'' può mettersi a circolare liberamente. *Aveva pensato, e non per la prima volta, che essere adulti sembrava più un castigo che un premio. ==''Il miglio verde''== ===Introduzione=== *Soffro di insonnia ciclica [...] cosicché cerco di avere sempre a disposizione una storia per le notti in cui non riesco a prendere sonno. Allora, sveglio nel buio, la racconto a me stesso, scrivendola nella mente come farei alla macchina per scrivere o al computer [...] Ogni notte ricomincio da capo e, prima di addormentarmi, arrivo un po' più avanti della notte precedente. Dopo cinque o sei notti, di solito ho memorizzato interi brani di prosa. Sembrerà anche un esercizio da svitati, ma l'effetto è sedativo... e come passatempo è mille volte meglio che contare le pecore. (p. VII) *Sono felice che [il romanzo] sia stato apprezzato da un così vasto numero di lettori. E devo ammettere che in fondo è una gran bella storia da leggere prima di dormire. (p. XI) ===[[Incipit]]=== Gli avvenimenti risalgono al 1932, quando il penitenziario di stato si trovava ancora a Cold Mountain. E là c'era anche naturalmente la [[sedia elettrica]].<br />I detenuti scherzavano sulla sedia, come sempre si fa delle cose di cui si ha paura, ma da cui non ci si può sottrarre. La chiamavano Old Sparky, come dire la Scintillante, o Big Juicy, la Scaricona. Circolavano battute sulla bolletta della luce e su come e dove Moores, il direttore del nostro carcere, avrebbe cucinato il suo pranzo del Ringraziamento, quell'autunno, con la moglie Melinda troppo malata per mettersi ai fornelli.<br />Ma in quelli che dovevano veramente sedervisi, la voglia di scherzare si spegneva in un baleno. Nel periodo da me trascorso a Cold Mountain ho presieduto a più di settantotto esecuzioni (questo è un numero sul quale non ho mai fatto confusione; me lo ricorderò sul letto di morte) e credo che, per la maggioranza di quegli uomini, la verità di ciò che stava accadendo li colpiva finalmente come una legnata quando gli bloccavano le caviglie alla solida quercia delle gambe di Old Sparky. In quel momento (vedevi la consapevolezza riempirgli piano piano gli occhi, una specie di freddo sgomento) si rendevano conto che le gambe avevano concluso la loro carriera. Dentro vi scorreva ancora il sangue, i muscoli erano ancora reattivi, ma avevano chiuso lo stesso; non avrebbero percorso nemmeno più un metro di un sentiero fra i boschi, non avrebbero più ballato con una ragazza a qualche festa di campagna. Ai clienti di Old Sparky la coscienza della propria morte saliva dalle caviglie. C'era un sacchetto nero di seta da mettergli sulla testa quando avevano finito di pronunciare le loro ultime parole, perlopiù incoerenti. Il cappuccio era per loro, ma io ho sempre pensato che in realtà fosse per noi, per impedirci di vedere l'orribile marea di sgomento che sale nei loro occhi quando cominciano a capire che moriranno con le ginocchia piegate. ===Citazioni=== *[...] è così che va nella vita. Sei lì a scivolare via sul velluto, con tutto quanto che quadra secondo il manuale, poi commetti un piccolo errore e trac! Ti casca addosso il cielo. *Ci saranno quelli tra voi che lo troveranno fuori luogo e tutti gli altri lo giudicheranno grottesco, ma lasciate che vi dica una cosa, amici miei: sempre meglio un [[amore]] bizzarro che nessun amore. *Non ne posso più del dolore che sento e vedo, capo. Non ne posso più di vivere in strada, solo come un pettirosso sotto la pioggia. Mai un amico da andarci assieme, un amico che mi dice da dove veniamo e dove stiamo andando e perché. Non ne posso più della gente cattiva che si fa del male. Per me è come cocci di vetro piantati nella testa. Non ne posso più di tutte le volte che ho voluto rimediare e non ho potuto. Non ne posso più di stare al buio. Soprattutto è il dolore. Ce n'è troppo. Se potessi smettere di sentirlo, lo farei. Ma non posso. *Puoi condurre un cavallo all'acqua ma non puoi obbligarlo a bere. *E le persone sottoposte a tensione possono spezzarsi. Farsi del male. Fare del male agli altri. Qualche volta mettono nei guai anche gente come noi. *Il fatto semplice è che il mondo gira. Puoi sederti e girare con il mondo o puoi alzarti in piedi per protestare e venire catapultato fuori. *Infinite sono le corse di scarsa importanza, ma mi sono reso conto che non basta questo a impedire a un uomo di arrovellarvisi. *Certe volte a un uomo prende il bisogno di conoscere una cosa e se ne fa un tormento che è peggio di una maledizione, e così fu per me allora. *Quando passi la vita intera a occuparti di gente sporca, non puoi evitare che resti attaccato un po' di fango. *Credo che ci sia del bene nel mondo, il quale tutto è dispensato in un modo o in un altro da un Dio amorevole. Ma credo che esista anche un'altra forza, in tutto e per tutto reale quanto il Dio al quale ho elevato le mie preghiere per tutta la vita, una forza che si adopera scientemente con l'intento di guastare tutte le nostre buone intenzioni. Non alludo a Satana, non a lui (anche se credo nella sua esistenza), ma a un demone della discordia, un essere pervaso di beffarda stupidità che ride di gioia quando un vecchietto si dà fuoco cercando di accendersi la pipa o quando un adorato bambino piccolo si mette in bocca il primo giocattolo ricevuto in regalo a Natale e ne muore soffocato. *La mano di un uomo è come un animale addomesticato solo per metà: fa la brava quasi sempre, ma di tanto in tanto scappa e morde la prima cosa che vede. *Il tempo si prende tutto, che tu lo voglia o no. Il tempo si prende tutto, il tempo lo porta via, e alla fine c'è solo oscurità. Talvolta incontriamo altri in quella oscurità e talvolta li perdiamo di nuovo là dentro. ==''Incubi & deliri''== {{vedi anche|Incubi & deliri}} ==''Insomnia''== ===[[Incipit]]=== Nessuno, e il dottor Litchfield meno ancora, dichiarò fuori dei denti a Ralph Roberts che sua moglie stava per morire, ma venne il momento in cui Ralph lo capì senza bisogno che qualcuno glielo dicesse. Nella sua testa i mesi tra marzo e giugno erano un confuso pandemonio, un periodo di colloqui con medici, corse serali all'ospedale con Carolyn, pellegrinaggi ad altri ospedali in altri stati per analisi speciali (Ralph impiegava la gran parte del tempo dedicato ai trasferimenti a ringraziare Iddio per l'assicurazione medica di Carolyn), indagini personali alla Biblioteca Pubblica di Derry, dapprima alla ricerca di risposte che gli specialisti potessero aver trascurato, in seguito a cercare solo fili di speranza a cui aggrapparsi. Quei quattro mesi li aveva vissuti come trascinato, ubriaco, per un luna park perverso, dove le persone sulle montagne russe urlavano veramente di paura, le persone perse nella casa degli specchi si erano smarrite veramente, e gli inquilini dei baracconi dei fenomeni viventi ti guardavano con un sorriso falso sulle labbra e il terrore negli occhi. ===Citazioni=== *''Si può morire per un brutto sogno?'' si domandò e in risposta udì la voce di Joe Wyzer: ''Certo che si può, Ralph, anche quando sulla riga della causa del decesso il medico legale scrive'' suicidio. ==''It''== ===[[Incipit]]=== Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia. La barchetta beccheggiò, s'inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù per Witcham Street, verso il semaforo che segnava l'incrocio con la Jackson. Le tre lampade disposte in verticale su tutti i lati del semaforo erano spente, in quel pomeriggio d'autunno del 1957, e spente erano anche le finestre di tutte le case. Pioveva ininterrottamente ormai da una settimana e da due giorni si erano alzati i venti. ===Citazioni=== *Il clown, aveva spiegato Hagarty, era un incrocio fra Ronald McDonald e Bozo, quel vecchio pagliaccio televisivo. Almeno così gli era sembrato sulle prime. Il riferimento gli era stato suggerito da quei ciuffi spettinati di capelli arancione. [...] Il sorriso dipinto sulla sua faccia bianca era rosso, non arancione, e gli occhi brillavano di uno strano color argento. [...] Indossava un ampio costume con enormi bottoni arancione a pompon e sulla mani aveva guanti da cartone animato. *Ragazzi, il romanzesco è la verità dentro la bugia, e la verità di questo romanzo è semplice: la magia esiste. (dalla dedica del romanzo) *Buona fortuna, Big Bill, pensò Ben e preferì non guardare più. Ne soffriva, provava un dolore in un luogo così intimo che nessun vampiro o licantropo sarebbe mai riuscito a raggiungere. Se ha da essere così, così sia. Ma tu non l'amerai mai come l'amo io. Mai. *La tartaruga non ci può aiutare. *Qualcuno mi ha telefonato. Una persona che conoscevo molto tempo fa. In un altro posto. Allora accadde una cosa. Io feci una promessa. Tutti promettemmo che saremmo tornati se quella cosa fosse ricominciata. E mi sa che ci siamo. *Abitavamo a [[Derry]]. C'era stata un'alluvione, ma era quasi finita, e George si annoiava. Io ero a letto con l'influenza. Mi chiese di costruirgli una barca con un foglio di giornale. Io l'avevo imparato l'anno prima, al campeggio estivo. Disse che voleva farla navigare nei rigagnoli di Witcham Street e Jackson Street, perché le strade erano ancora piene di acqua. Così gli fabbricai la barchetta e lui mi ringraziò e uscì e quella fu l'ultima volta che vidi mio fratello George vivo. Se non avessi avuto l'influenza, forse avrei potuto salvarlo. *Tornare a Derry. Perché avevamo promesso, mi ha detto, ed è vero. Abbiamo promesso. Tutto noi. Da ragazzi. Nel ruscello che attraversa i Barren, tenendoci per mano in circolo, dopo che ci eravamo tagliati i palmi con un pezzo di vetro. Sembravamo un gruppo di ragazzini che giocano ai fratelli di sangue, solo che si faceva sul serio. *E promettemmo, ''giurammo'' che se non era finita, se avesse dovuto ricominciare... saremmo tornati. E l'avremmo rifatto. E l'avremmo fatto smettere. Per sempre. *Può ''un'intera città'' essere posseduta? *Potresti giungere alla conclusione di esserti imbattuto nel peggiore dei sergeti di Derry... ma ne resta sempre un altro da scoprire. E un altro. E un altro ancora. *Che cosa si ciba a Derry? Che cosa si ciba ''di'' Derry? *Ci sono realtà qui a Derry che mordono. Lascia stare. ''Lascia stare''. *Un vecchio mi raccontò di come sua moglie avesse udito delle voci che le parlavano dallo scarico del lavello in cucina durante le tre settimane precedenti la morte della loro figliola, agli inizi della stagione invernale del 1957-58. *Io penso che ciò che era qui prima è qui ancora, la cosa che era qui nel 1957 e 1958; la cosa che era qui nel 1929 e nel 1939 quando la Legione della Rispettabilità Bianca diede alle fiamme il Punto Nero; la cosa che era lì nel 1904 e 1905 e alli'inizio del 1906, almeno fino all'esplosione delle Ferriere Kitchener; la cosa che era lì nel 1876 e 1877, la cosa che si è manifestata ogni ventisette anni circa. Qualche volta viene un po' prima, qualche volta un po' più tardi... ma viene sempre. *Buddinger e Ives concordarono anche su un altro aspetto: nell'atmosfera qui a Derry c'è qualcosa di sbagliato. A Derry c'è ''sempre'' stato qualcosa di sbagliato. *Il tasso di omicidi a Derry è sei volte superiore a quello di qualunque altra cittadina di analoghe dimensioni nel New England. *Qui a Derry i più giovani scompaiono nel nulla al ritmo di una cinquantina l'anno. Perlopiù sono adolescenti. Vengono classificati scappati di casa. Immagino che questa ipotesi sia valida per alcuni di loro. *Massacro indiano? Difficile. Né cadaveri, né ossa. Alluvione? Non quell'anno. Malattia? Nessuna traccia nelle comunità più vicine. Scomparvero senza una causa apparente. Tutti. Trecentoquranta persone. Senza lasciare traccia. *Gli piaceva l'odore dei libri, un odore di spezie, che aveva del favoloso. Ogni tanto passava tra gli scaffali per gli adulti, rimirando migliaia di volumi e immaginando un mondo di vite dentro ciascuno di essi, come talvolta camminando per la sua via in un crepuscolo affocato e affumicato di un pomeriggio di tardo ottobre, il sole ridotto a una linea di arancione cupo all'orizzonte, immaginava le vite che si svolgevano dietro tutte quelle finestre: persone che ridevano o litigavano o sistemavano i fiori o davano da mangiare ai bambini o a cani e gatti, oppure desinavano loro stessi guardando la telescatola. *C'era qualcuno in quel groviglio di erba alta e bassi cespugli in lontananza. In una mano inguantata di bianco teneva un grappolo di palloncini, rossi e gialli e blu e verdi. Con l'altra gli aveva indirizzato un cenno. Non ne aveva visto il volto, troppo distante, ma ne aveva visto il costume ampio con i grossi pompom arancione per bottoni e il gran fiocco giallo e cadente. Era un clown. *[[Haiku]] era una sana forma poetica, secondo Ben, perché era poesia ''strutturata''. Non c'erano regole segrete. Diciattessete sillabe, un'immagine che rappresentasse un'emozione ed era fatta. Tombola. Era pulita, era funzionale, era interamente circoscritta e dipendente dalle proprie regole. *Brace d'inverno, <br /> I capelli tuoi, <br /> Dove il mio cuore brucia. *La Derry School covava oscuri pensieri sotto una pelle livida di cielo. Il vento soffiava senza interruzioni. I gancetti sulla corda della bandiera risuonavano malinconicamente contro l'asta d'acciaio. *La persona sconosciuta indossava quel che sembrava un costume da clown color bianco argento. Gli tremava intorno a corpo in quel vento polare. Portava abnormi scarpe arancioni ai piedi. S'intonavano ai bottoni a pompon che aveva sul davanti del costume. In una mano stringeva un mazzo di spaghi che trattenevano un grappolo variopinto di palloncini e quando Ben si era accorto che quei palloncini erano inclinati nella sua direzione, la sensazione di trovarsi in un mondo irreale si era fatta più intensa. *''Volano, Ben! Tutti volano! Provane uno e vedrai!'' *Sebbene l'ultimo barlume di luce del giorno avesse disteso un alone rosato sul ghiaccio del Canale, il clown non proiettava un'ombra. Assolutamente niente. *Ti piacerà qui, te lo prometto, a tutti i ragazzi e le ragazze che incontro piace molto perché qui è come l'isola dei divertimenti di ''Pinocchio'' e il paese del Mai-Mai di ''Peter Pan''; non devono mai diventare grandi ed è quello che tutti i bambini desiderano! Perciò vieni! Vieni a vedere tutte le meraviglie, prendi un pallonicno, dai da mangiare agli elefanti, gioca sullo scivolo! Oh ti paicerà e oh, Ben, vedrai come ''volerai''... *Gli occhi di George nella fotografia si mossero. Si alzarono a incontrare quelli di Bill. L'artificiale sorriso fotografico di George si trasformò in un orrido sogghigno. L'occhio destro ammiccò: ''A presto, Bill. Nel mio armadio. Forse stanotte''. *''Lui sta andando verso'' MAIN, N.H., NEW ENGLAND SETTENTRIONALE - TUTTE LE DIREZIONI. ''Ma anche verso Derry e a Derry c'è qualcosa che dovrebbe essere morto da ventisette anni e invece non lo è. Qualcosa che ha tante facce quante un imitatore. Ma che cos'è in realtà? Non erano riusciti alla fine a vederlo come era realmente dietro alle sue mille maschere?'' *La casa al numero 29 di Neibolt Street era appena fuori dallo scalo di Derry. era vecchia, con le assi chiodate alle finestre, la veranda che piano piano sprofondava nel terreno, un campo di sterpaglie al posto del prato. Un vecchio triciclo, arrugginito e ribaltato era nascosto nell'erba con una ruota che ne affiorava di sghimbescio. *A metà circa della staccionata cresceva un mazzo mostruoso di girasole. Il più alto dei quali arrivava quasi a due metri. Piacque poco a Richie il loro aspetto gonfio e maligno. Frusciarono in un colpo di vento e gli sembrò quasi che annuissero confabulando: ''Ci sono i ragazzi, non è bello? Altri ragazzi. I nostri ragazzi.'' Richie rabbrividì. *Beep-beep. (usato dai bambini per zittirsi scherzosamente) *E quasi per sbaglio Eddie scoprì una delle grandi verità della sua [[infanzia]]: i veri mostri sono gli adulti. *"I [[Biscotto della fortuna|biscotti della fortuna]], quelli non ve li potete dimenticare!".<br />"Ah già", replicò Richie. "Tanto so qual è il mio [[Oroscopi dai libri|oroscopo]]. {{maiuscoletto|Presto sarai divorato da un grosso mostro. Buona giornata}}." *Allora vai senza perdere altro tempo, vai veloce mentre l'ultima luce si spegne, vattene da Derry, allontanati dal ricordo... ma non dal desiderio. Quello resta, tutto ciò che eravamo e tutto ciò che credevamo da bambini, tutto quello che brillava nei nostri occhi quando eravamo sperduti e il vento soffiava nella notte. Parti e cerca di continuare a sorridere. Trovati un po' di rock and roll alla radio e vai verso tutta la vita che c'è con tutto il coraggio che riesci a trovare e tutta la fiducia che riesci ad alimentare. Sii valoroso, sii coraggioso, resisti. Tutto il resto è buio. *Ma chi sa per quanto tempo può durare un [[lutto]]. Non è possibile che dopo trenta o quarant'anni dalla scomparsa di un figlio o di un fratello di una sorella, ci si ritrovi nel dormiveglia a pensare al defunto con lo stesso senso di nostalgia e di vuoto, la sensazione di un'assenza che non potrà mai più essere riempita.. forse nemmeno dopo la morte. *Avrebbe voluto dir loro che quei ragazzi morti scesi dalla scala a chiocciola avevano fatto qualcosa di ben peggio che spaventarlo. Lo avevano profanato. *Stanno stretti sotto ai letti sette spettri a denti stretti. *Forse non esistono nemmeno amici buoni o cattivi, forse ci sono solo amici, persone che prendono le tue parti quando stai male e che ti aiutano a non sentirti solo. Forse per un amico vale sempre la pena avere paura e sperare e vivere. Forse vale anche la pena persino morire per lui, se così ha da essere. Niente amici buoni. Niente amici cattivi. Persone e basta che vuoi avere vicino, persone con le quali hai bisogno di essere; persone che hanno costruito la loro dimora nel tuo cuore. *[...] quel misero gruppuscolo di nati perdenti con il loro piccolo club segreto in quella località nota come i Barrens, i "brulli", buffo nome per una zona così lussureggiante di vegetazione. A credersi esploratori nella giungla, o genieri della Marina americana a disboscare un atollo nel Pacifico per una pista d'atterraggio tenendo testa ai giapponesi; a immaginarsi costruttori di una diga, cowboy, astronauti in un mondo di giungla; a inventarsi di tutto e tutto si poteva inventare, ma sempre senza dimenticarsi di quello che stavano facendo veramente: si nascondevano dai ragazzi più grandi, si nascondevano a Henry Bowers e Victor Criss e Belch Huggins e tutti gli altri. Che branco di miserevoli erano stati: Stan Uris con quel nasone da ebreo; Bill Denbrough che a parte "Hi-yo, ragazzi" non sapeva dire niente senza balbettare così spaventosamente da farti torcere le budella; Beverly Marsh con i suoi lividi e le sigarette nascoste nella manica arrotolata della camicetta; Ben Hanscom, così grosso da sembrare una versione umana di Moby Dick; e Richie Tozier, con quei fondi di bottiglia che aveva per occhiali e i suoi voti da primo della classe e la sua lingua saggia e quella faccia che sembrava supplicare di essere squinternata e ricomposta in forme nuove ed eccitanti. C'era una parola per definirli? Oh sì. C'è sempre una parola. Nel loro caso era impiastri. *Si sveglia da questo sogno incapace di ricordare esattamente che cosa fosse, a parte la nitida sensazione di essersi visto di nuovo bambino. Accarezza la schiena liscia di sua moglie che dorme il suo sonno tiepido e sogna i suoi sogni; pensa che è bello essere bambini, ma è anche bello essere adulti ed essere capaci di riflettere sul mistero dell'infanzia... sulle sue credenze e i suoi desideri. Un giorno ne scriverò, pensa, ma sa che è un proposito della prim'ora, un postumo di sogno. Ma è bello crederlo per un po' nel silenzio pulito del mattino, pensare che l'infanzia ha i propri dolci segreti e conferma la [[mortalità]] e che la mortalità definisce coraggio e amore. Pensare che chi ha guardato in avanti deve anche guardare indietro e che ciascuna vita crea la propria imitazione dell'immortalità: una ruota. O almeno così medita talvolta Bill Denbrough svegliandosi il mattino di buon ora dopo aver sognato, quando quasi ricorda la sua infanzia e gli amici con cui l'ha vissuta. *Era successo qualcosa di nuovo. Per la prima volta da sempre, qualcosa di nuovo.<br/>Prima dell'universo esistevano solo due cose. Una era It e l'altra la Tartaruga. It era arrivato sulla Terra molto tempo dopo che la Tartaruga si era ritirata nel suo guscio, e lì aveva scoperto una facoltà immaginifica del tutto nuova, quasi straordinaria. Le capacità di questa immaginazione rendevano il cibo molto nutriente. I suoi denti straziavano carni paralizzate da esotici terrori e paure voluttuose: esseri che sognavano di mostri notturni e sabbie mobili; contro la loro stessa volontà, si affacciavano su baratri senza fondi.<br/>Grazie a quel cibo nutriente It conduceva la sua esistenza in un semplice ciclo di veglia per mangiare e sonno per sognare. Aveva creato un luogo a sua immagine e lo rimirava con orgoglio dai pozzi neri che aveva per occhi. Derry era il suo mattatoio, la popolazione di Derry erano le sue greggi.<br/>Così era stato.<br/>Poi... quei bambini.<br/>Un fatto nuovo. Per la prima volta da sempre. ==''L'acchiappasogni''== ===[[Incipit]]=== SMAG Era diventato il loro motto, e Jonesy proprio non si ricordava chi di loro avesse cominciato a dirlo per primo. 'Render pan per focaccia è una stronzata' era stata una sua creazione. 'Fanculo, Freddy' e un'altra serie di oscenità ben più colorite erano un parto di Beaver. Henry era stato quello che aveva imposto 'Tutto andrà come vorrà', il genere di cazzata zen che piaceva a lui, fin da quando erano bambini. Ma che dire di Smag? chi aveva avuto quella pensata?<br> Poco importava. Ciò che contava è che avevano creduto alla prima metà della sigla quando erano un quartetto e a tutta quand'erano in cinque, e poi alla seconda metà quando erano ridiventati quattro. Fu allora che i tempi divennero più cupi. Le giornate 'Fanculo, Freddy si fecero più frequenti. Se ne rendevano conto senza sapere il perché. Sapevano che qualcosa non tornava – o perlomeno che c'era c'era qualcosa di diverso– ma non capivano esattamente che cosa. Sapevano di essere intrappolati, ma non in che modo. E tutto questo molto prima delle luci nel cielo. Prima di McCaarthy e Becky Shue.<br> Smag: talvolta è solo un modo di dire. E talvolta non credi in nulla al di fuori dell'oscurità. E allora come procedi? ===Citazioni=== *Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita. Probabilmente è meglio così. *Non si aspettava una risposta: erano domande pronunciate ad alta voce solo per sentirne il suono consolante in quel luogo di morte, ma una risposta venne comunque (p. 275) *Qui non mi perdo così come non mi perderei nella mia camera da letto. E neppure devo frugare alla ricerca di quel che mi occorre. Questo posto mi appartiene. Benvenuto nella tua testa, ragazzo mio (p. 360) ==''L'istituto''== ===[[Incipit]]=== Mezz'ora dopo l'orario previsto per il decollo del volo Delta che avrebbe portato Tim Jamieson da Tampa alle luci brillanti e ai grattacieli di New York, il velivolo era ancora parcheggiato al gate. Non appena un agente della Delta e una donna bionda con un badge della sicurezza appeso al collo entrarono in cabina, i passeggeri stipati in economy si lasciarono andare a un mormorio carico di fastidio e di premonizioni. ===Citazioni=== *Da piccole cose nascono grandi eventi (p. 8) *L'onestà era comunque la politica migliore, se non altro perché le menzogne (...) finivano quasi sempre per ritorcersi contro chi le aveva raccontate. (p. 13) *Leggeva legal thriller di [[John Grisham]] e la serie intera del '' Trono di Spade''. Era un grandissimo fan di [[Tyrion Lannister]]. Tim sapeva che c'era una serie tv basata sui libri di Martin, ma non sentiva alcun bisogno di guardarla: la sua immaginazione produceva da sola tutti i draghi che aveva bisogno. (p. 28) *La vita che crediamo di vivere non è reale. È solo un teatrino di ombre cinesi, e per quanto mi riguarda sarò ben lieto quando le luci si spegneranno. Al buio, le ombre spariscono. (p. 31) *Tra mezzanotte e le quattro del mattino tutti dovrebbero parlare liberamente. (p. 31) *«Figliolo, come fai a sapere queste cose?» Luke si strinse nelle spalle «[[Wikipedia]], tanto per cominciare. Poi rintraccio le fonti principali citate negli articoli di Wikipedia» (p. 51) *La vita era fondamentalmente un lungo test di ammissione, solo che invece di quattro o cinque alternative possibili, ne avevi decine. Incluso stronzate come '' ogni tanto'' e ''forse sì o forse no''. (p. 56) *Ecco cosa siamo noi: un branco di pellerossa abbastanza ingenui da credere a qualunque cosa sembri buona e che somigli a un... ''lieto fine del cazzo!'' (p. 90) *Luke scopri di ammirarlo ugualmente. Non aveva accettato la situazione. «Ascoltate, gente! Potete farmi il culo quanto volete, e potete portarmi nella Seconda Casa, ma continuerò a lottare a ogni passo! ''Nick Wilholm non si vende per quattro perline e una coperta pulciosa!''» (p. 91) *Pensò all'autore di satire, [[Giovenale]] , il quale sosteneva che bastasse dare alla gente pane e spettacoli circensi perché tutti fossero felici e non causassero guai. Probabilmente lo stesso poteva valere per l'alcol e le sigarette. (p. 93) *Se devi combattere, scegli quando farlo. (p. 100) *C'erano sempre soluzioni per tutto, e l'apprendimento consisteva proprio nello scoprirle. (p. 114) *Meglio - e più sicuro - convincersi che quella donna fosse esattamente come l'aveva immaginata, a meno che e finché non si fosse dimostrata diversamente. Era una brutta situazione, su questo non c'erano dubbi, e ingannare se stesso rischiava di essere il peggiore errore che potesse commettere. (p. 116) *Quando qualcuno diceva «fidati di me», di solito stava mentendo. (p. 120) *Era bello avere uno scopo, nella vita. Ti aiutava a superare i momenti peggiori. (p. 145) *Metti i tuoi desideri su un piatto e la merda sull'altro, e vedrai da che parte pende la bilancia. (p. 222) *L'inferno vi attende. Sarò lì ad aspettarvi. (p. 290) *Pensò all'[[entropia]]. La tendenza a procedere per inerzia quando le cose vanno bene. La tendenza a dare le cose per scontate. (p. 294) *Benché non credesse esattamente in Dio, considerando le prove della sua esistenza meno convincenti del loro contrario, pregò ugualmente. (p. 350) *C'era una spugna imbevuta di dolore nella sua testa, da cui lei cercava di tenersi lontana il più possibile. Nascondersi dal dolore era una reazione sensata, almeno finché funzionava. Il problema era che la spugna avrebbe continuato a gonfiarsi fino a quando non ci fosse più stato un posto dove nascondersi, e l'avrebbe inchiodata contro le pareti del suo stesso cranio, come una mosca contro il muro. A quel punto, lei non ci sarebbe più stata. (p. 377) *«I più grandi segreti del nostro governo sono stati sbandierati in Internet grazie a una specie di sistema illegale che si chiama...»<br>«[[WikiLeaks]]. So di cosa si tratta.» (p. 382) *«''Beep Beep, Beep Beep, il coyote ti è ADDOSSO! Beep Beep, se non scappi ti spolpa fino all'OSSO!''» (p. 389) *Perché quella era una partita a scacchi, e non bastava sapere la mossa successiva, o quella dopo ancora. Bisognava essere tre mosse avanti, era questa la regola. E disporre di tre alternative per ogni mossa, a seconda della reazione dell'avversario. *[..] quello che facevi per te stesso era ciò che ti dava potere (p. 394) ==''L'ombra dello scorpione''== ===[[Incipit]]=== «Sally.»<br> Un borbottio.<br> «Svegliati, Sally.»<br> Un borbottio più forte: '''sciami in pace''.<br> La scosse più bruscamente.<br> «Svegliati. Devi svegliarti!»<br> Charlie.<br> La voce di Charlie. La stava chiamando. Da quanto tempo?<br> Sally emerse dal sonno. ===Citazioni=== *Nel sottosuolo del deserto californiano, finanziato con il denaro dei contribuenti, qualcuno aveva finalmente inventato una [[catena di sant'Antonio]] che funzionava davvero. Una catena di sant'Antonio decisamente letale. *A volte, pensò, il vero amore è muto oltre che cieco. *Anche la compagnia dei pazzi era meglio della compagnia dei morti. *Al crepuscolo, anche un tronco d'albero, se lo guardi nel modo giusto, ti mette paura. Siamo tutti mortali, grazie a Dio. *Se torni da queste parti, Stu, e rinnovi l'invito a unirmi a te, probabilmente accetto. È questo il destino della razza umana. Socievolezza. Vuoi che ti dica che cosa ci insegna la sociologia a proposito della [[uomo|razza umana]]? Te lo dico in poche parole. Mostrami un uomo o una donna soli e io ti mostrerò un santo o una santa. Dammene due e quelli si innamoreranno. Dammene tre e quelli inventeranno quella cosa affascinante che chiamiamo «società». Quattro ed edificheranno una piramide. Cinque e uno lo metteranno fuori legge. Dammene sei e reinventeranno il pregiudizio. Dammene sette e in sette anni reinventeranno la guerra. L'uomo può essere stato fatto a immagine di Dio, ma la società umana è stata fatta a immagine del Suo opposto. E cerca sempre di ritornare. (Bateman, a Stu) *Non è colpa di nessuno. A meno che non esista Dio, s'intende. Se Dio esiste, allora è colpa Sua. E quando Lo vedrò, ho intenzione di darGli un calcio nelle palle. (Perion a Harold) *Ma nessuno sa quanto durano cinque minuti nel buio; si potrebbe dire che, nel buio, cinque minuti non esistono. *Il bello della mania [[religione|religiosa]] è che ha la capacità di spiegare tutto. Una volta che Dio (o Satana) sia accettato come causa prima di tutto ciò che accade nel mondo dei mortali, nulla viene lasciato al caso... o al mutamento. Una volta che ci si sia impadroniti perbene di formule magiche quali «Ora noi vediamo come in uno specchio scuro» e «Misteriose sono le vie che Egli sceglie per porre in atto le Sue meraviglie,» si può buttare allegramente la logica dalla finestra. La mania religiosa è uno dei pochi metodi infallibili per reagire ai ghiribizzi del mondo, perché elimina totalmente il puro caso. Per il perfetto maniaco religioso, tutto ha un suo scopo. *La madre dei peccati era l'[[orgoglio]]. L'orgoglio era la faccia femminile di Satana nella razza umana, il silenzioso uovo del peccato, sempre fertile. *Non si può rimettere le mani sulle cose fatte e ribaltarle nel verso giusto. Quello è un potere forse degli dei, ma non degli uomini e delle donne, e questo probabilmente era una buona cosa. In caso contrario, la gente sarebbe morta di vecchiaia ancora impegnata a riscrivere la propria adolescenza. *Sapendo che il passato è fuori dalla propria portata, forse è possibile perdonare. *I giochi, certe volte, hanno un loro modo di diventare una faccenda seria. *La gente che cerca con tutte le forze di fare ciò che ritiene giusto sembra sempre pazza. *Ha l'aspetto di uno qualunque che si incontra per strada. Ma quando sogghigna, gli uccelli cadono morti dai fili del telefono. Quando ti guarda in un certo modo, la tua prostata marcisce e la tua urina brucia. L'erba ingiallisce e muore quando lui sputa. È sempre fuori. È venuto fuori dal tempo. Non conosce se stesso. Ha il nome di mille demoni. Una volta Gesù l'ha spinto in un branco di maiali. Il suo nome è Legione. Ha paura di noi. Noi siamo dentro. Lui conosce la magia. Può chiamare le volpi e vivere nei corvi. È il re di nessun luogo. Ma ha paura di noi. Ha paura del... dentro. *Quando si morde la mano che ti nutre, bisogna aspettarsi che quella mano tesa si stringa in un pugno. La vita andava così; non solo: la giustizia andava così. *Dio chiede sempre un sacrificio. Ha le mani tutte insanguinate. *Sembravano tutti in attesa e in guardia. A volte cadeva uno strano silenzio tra loro e i loro occhi sembravano persi nel vuoto, come se stessero facendo tutti lo stesso brutto sogno. Facevano delle cose senza chiedere perché le stavano facendo, per quale scopo. Era come se questa gente si fosse messa addosso delle maschere di contentezza, ma avesse sotto delle facce di mostri. Una volta aveva visto un film pauroso, così. Quella specie di mostri si chiamano lupi mannari. ==''La bambina che amava Tom Gordon''== ===[[Incipit]]=== Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare. Questo Trisha McFarland scoprì a nove anni. Alle dieci di una mattina dei primi di giugno era sul sedile posteriore della Dodge Caravan di sua madre con addosso la sua maglietta blu dei Red Sox (quella che ha 36 GORDON sulla schiena) a giocare con Mona, la sua bambola. Alle dieci e mezzo era persa nel bosco. Alle undici cercava di non essere terrorizzata, cercava di non pensare: ''Questa è una cosa seria, questa è una cosa molto seria''. Cercava di non pensare che certe volte a perdersi nel bosco ci si poteva fare anche molto male. Certe volte si moriva. ===Citazioni=== *Il mondo aveva i denti e con quei denti poteva morsicarti in qualsiasi momento. *Io non credo in nessun Dio veramente pensante che prende nota della caduta di ogni uccello in Australia e ogni insetto in India, un Dio che registra tutti i nostri peccati in un librone d'oro e ci giudica quando moriamo... non voglio credere in un Dio che crei volontariamente persone cattive e poi volontariamente le spedisca ad arrostire nell'inferno che ha creato lui. Questo no. Però credo che ci debba essere qualcosa. *La luna quella notte era così fulgida da aver messo in imbarazzo le stelle più brillanti inducendole all'invisibilità. ==''La metà oscura''== ===[[Incipit]]=== La vita di ciascuno, intendendo quella vera, non la semplice esistenza fisica, comincia in momenti diversi. La vera vita di Thad Beaumont, un ragazzo nato e cresciuto nel quartiere di Ridgeway a Bergenfield, New Jersey, ebbe inizio nel 1960. In quell'anno gli accaddero due fatti. Il primo formò la sua vita e il secondo per poco non vi pose fine. ===Citazioni=== *Certe volte la gente mente soltanto tacendo. == ''La storia di Lisey'' == ===[[Incipit]]=== Agli occhi del pubblico le mogli degli scrittori popolari sono quasi invisibili e nessuno lo sapeva meglio di Lisey Landon. Suo marito aveva vinto il Pulitzer e il National Book Award, ma Lisey aveva rilasciato una sola vera intervista in tutta la sua vita. ===Citazioni=== *Le argomentazioni contro l'insania sfumano con un fruscio lieve d'increspatura; questi sono i suoni di voci morte su dischi morti che fluttuano nel canale guasto della memoria. Quando mi giro a chiederti se ricordi, quando mi giro verso di te nel nostro letto. *E poi altre volte arrivava un giorno, uno di quelli grigi quando aveva di lui una nostalgia così struggente da sentirsi vuota, non più una donna ma un albero morto, pieno di gelido soffio novembrino. Così si sentì in quel momento, ebbe voglia di urlare il suo nome e urlargli di tornare a casa e il suo cuore soffrì al pensiero degli anni che l'attendevano e si domandò che cosa avesse di buono l'amore se il risultato era quello, anche solo dieci secondi di una sensazione così. *"Io mi espongo a te e tu mi vedi tutto intero", dice. "Tu mi ami lungo tutto il giro dell'equatore e non solo per qualche storia che scrivo. Quando la tua porta si chiude e il mondo resta fuori, noi siamo occhi negli occhi." *"Tu sei sempre stata l'acciaio nella sua spina dorsale".<br> Lisey la guardò più che stupefatta. Scioccata. "Che cosa?"<br>"Di Scott. E lo sapeva." *"Aspetta che cambi il vento, ''Babyluv''" *"Babyluv: se ''tu'' hai bisogno di un'ancora per conservare il tuo posto nel mondo, non Boo'ya Moon ma quello dove siamo vissuti insieme,''usa l'africano''.Sai come riportarlo indietro. Baci. Almeno mille, Scott.P.S.Tutto lo stesso. Ti amo." *Più è la fatica che hai fatto per aprire un pacco, meno alla fine ti importa di che cosa ci trovi dentro. *Ci sono cose che non si dimenticano più. Era giunta a convincersi che proprio le cose che il mondo pratico archiviava come effimere – per esempio le canzoni e la luce della luna e i baci – erano in certi casi proprio le cose che duravano più a lungo. Potevano essere sciocchezze, ma sconfiggevano la dimenticanza. Ed era una bene. Era un bene. *Fai il bravo per quelli a cui vuoi bene. Vuoi fare il bravo per quelli a cui vuoi bene, perché sai che il tuo tempo con loro finirà per esser troppo breve, per quanto lungo sia. *Nessuno vuole bene ad un [[pagliaccio|clown]] a mezzanotte. *Quindi, invece di dirle che finché c'è vita c'è speranza, o esortarla ad affrontare le contrarietà con un sorriso, o rammentarle che il buio era sempre più intenso prima dell'alba, o una delle altre mille cose appena cascate fuori dal culo del cane, la tenne semplicemente tra le braccia. Perché in certi momenti abbracciare una persona e basta è quanto di meglio. Era una delle cose che aveva insegnato all'uomo del quale aveva assunto il cognome: che certe volte è meglio stare zitti; certe volte era meglio chiudere l'imperitura boccaccia e resistere, resistere, resistere. Roland: Certe volte proprio non mi capisci, vero? <<Certe volte no>>, ammette il pistolero. <<Allora ti spiego. Ci sono persone che hanno bisogno di sentirsi necessarie ad altre persone, il motivo per cui non capisci è che tu non sei una di quelli. Tu saresti capace di usarmi per poi buttarmi via come un sacchetto di carta, se dovesse essere necessario. Dio ti ha fregato, amico mio. Tu sei abbastanza onesto da soffrirne, se dovessi farlo, e contemporaneamente abbastanza spietato da farlo lo stesso. Non potresti tirarti indietro. Se io fossi qui, abbandonato su questa spiaggia a invocare disperatamente aiuto, tu cammineresti sopra se mi trovasse fra te e la tua maledetta Torre. Sono abbastanza vicino alla verità?>> Roland non risponde, lo guarda soltanto. <<Ma non sono tutti così. Ci sono anche quelli che hanno bisogno di persono che hanno bisogno di loro. Come in quella canzone di Barbara Streisand. Stucchevole, ma sincera. È un modo come un altro per essere dipendenti da qualcosa.>> Eddie lo fissa. <<E da questo punto di vista tu non puoi ritenerti scagionato, vero?>> Roland lo osserva. <<Però c'è la tua Torre.>> Eddie si concede una risatina. <<Tu sei un Torredipendente, Roland.>> <<Che guerra è stata>> mormora Roland. <<Come?>> <<Quella in cui ti sei fatto ammazzare il senso della nobiltà e del dovere?>> Eddie sussulta ritraendosi come se Roland lo avesse schiaffeggiato. <<Vado a prendere dell'acqua>>, taglia corto in tono brusco. ==''La torre nera''== {{vedi anche|La torre nera}} ==''La zona morta''== ===[[Incipit]]=== Al tempo in cui si diplomò al college, John Smith aveva scordato tutto della brutta caduta sul ghiaccio in quel giorno di gennaio del 1953. Effettivamente gli sarebbe stato difficile ricordarsene anche quando terminò le scuole secondarie. Suo padre e sua madre, poi, non ne avevano mai saputo niente. ===Citazioni=== *E ripensava a volte al suo pomeriggio con Sarah; quel lungo, lento pomeriggio. Era un ricordo che non si concedeva troppo spesso per timore che il continuo rivivere luminose esperienze le facesse appassire e scolorire per troppa esposizione alla luce, come le vecchie fotografie... *«Ciao, Johnny», mormorò e il vento corse leggero tra gli alberi di porpora. Una foglia rossa ondeggiò nell'aria azzurra e le si posò tra i capelli. «Sono qui. Sono venuta finalmente.» Parlare ad alta voce le sarebbe sembrato inopportuno. Parlare a un morto era un'azione stupida. Così avrebbe pensato una volta. Ma ora si sentiva presa da un'emozione talmente intensa da farle dolere la gola e stringere i pugni. Forse era giusto parlargli. *DIO... FATO... PROVVIDENZA... DESTINO... chiamalo come vuoi, sembra sia sempre lì in agguato, tempestivo e inflessibile, per rimettere in equilibrio i piatti della bilancia. *"[...] Ma volevo che tu sapessi che ti penso, Sarah. Davvero, per me non c'è mai stata qualcun'altra e quella notte fu la nostra notte più bella [...] e quella notte fu la nostra notte più bella, anche se a volte mi è difficile credere che vi sia mai stato un anno 1970 e le dimostrazioni nei campus e Nixon presidente. Senza calcolatori tascabili, senza videocassette, senza orchestre punk e rock. E altre volte mi sembra che quel tempo sia tutt'ora vicinissimo, da poterlo quasi toccare. Mi sembra che se potessi tenerti tra le braccia, o toccare la tua guancia, o la tua nuca, potrei portarti con me in un futuro diverso senza dolore o tenebre o scelte amare. <br /> Bene, tutti facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci... e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Spero soltanto che tu mi penserai nel modo migliore che ti riesce, Sarah cara. Con tutto il cuore e tutto il mio amore. Johnny." <br /> Le si mozzò il respiro di colpo e restò con la schiena rigida e gli occhi sbarrati. "Johnny...?" <br /> Era andato. <br /> Si alzò, si girò e naturalmente non c'era nulla. Ma poteva vederlo, ritto lì accanto, le mani sprofondate nelle tasche, il caldo sorriso un po' obliquo sul volto più attraente che bello che si appoggiava snello e disinvolto ad una tomba o ad un pilastro dell'ingresso o forse contro un albero rosseggiante d'autunno. Bella roba, Sarah, annusi ancora quella dannata cocaina? <br /> Niente intorno se non Johnny, lì vicino. Forse ovunque. <br /> Tutti noi facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci... e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Niente è perduto per sempre, Sarah. Niente che non possa esser ritrovato. <br /> "Sempre il vecchio Johnny", sussurrò Sarah. Uscì dal cimitero e attraversò la strada. Indugiò un attimo, voltandosi a guardare. Il tiepido vento d'ottobre alitava robusto e grandi cortine di luce e d'ombra sembravano attraversare il mondo. Gli alberi frusciavano misteriosamente. <br /> Sarah salì in macchina e si allontanò. (p. 458-460) ◾Sotto la pelle della belva,un uomo.Ma sotto la pelle dell'uomo,una belva. (p.343) ==''Later''== ===[[Incipit]]=== Non mi piace cominciare con delle scuse — probabilmente esiste anche una regola che lo vieta, come non finire mai una fase con una preposizione —, ma dopo aver letto le trenta pagine abbondanti che ho scritto finora, mi sento in dovere di farlo. Le scuse riguardano una certa parola che mi ostino a utilizzare. Ho imparato diverse parolacce da mia madre e ne faccio uso da quando ero piccolo (come scoprirete), ma questa è di sole quattro lettere. La parola in questione è ''dopo'' nel senso di «tempo dopo» o «l'ho scoperto dopo» o «me ne sono reso conto solo dopo». ===Citazioni=== *C'è sempre un dopo, adesso lo so. Almeno finché non moriamo. A quel punto, immagino che esisterà solamente un ''prima''. (p. 2) *Si dice per favore, si dice grazie non si sventola il pisellino davanti agli altri e non si mangia con la bocca aperta, ma soprattutto non si parla con i morti quando si trovano accanto ai vivi, che hanno appena cominciato a sentirne la mancanza. (p. 8) *I morti sono costretti a dire la verità, il che va bene quando vuoi che rispondano a una tua domanda, ma, come ho già detto, certe volte la verità fa schifo. (p. 12) *«Non dire mai a nessuno che vedi la gente morta, James. ''Mai.''» (p. 21 ) *Lo so, si dice che è impossibile sentire la mancanza di qualcosa che non si è mai avuto, e c'è un fondo di verità in questa teoria, ma io sapevo comunque che mi mancava ''qualcosa''. (p. 82) *Io li vedo, e loro lo sanno. È sempre stato così. (p. 126) *Tutti noi cambiamo e al tempo stesso non cambiamo. Non posso spiegarlo. È un mistero. (p. 209) *Si può sconfiggere il diavolo una volta — grazie alla provvidenza, al coraggio, alla semplice fortuna o a una combinazione delle tre cose —, ma ritentare è un suicidio. Credo che solo i santi siano in grado di vincere due volto contro il diavolo, e forse neanche loro. (p. 278) ==''Le notti di Salem''== ===[[Incipit]]=== Quasi tutti pensavano che l'uomo e il ragazzo fossero padre e figlio.<br /> Attraversavano il paese diretti verso sudovest su una vecchia Citroën, tenendosi sulle strade secondarie, sostando spesso. Si fermarono in tre luoghi prima di giungere a destinazione; la prima volta nel Rhode Island, dove l'uomo alto con i capelli neri lavorò in una fabbrica tessile; quindi a Youngstown, nell'Ohio, dove passò tre mesi alla catena di montaggio d'una fabbrica di trattori; e infine in una piccola città californiana vicino al confine con il Messico, dove fece il benzinaio e si mise a riparare le piccole auto europee con un successo che gli riuscì del tutto imprevisto e gradito. ===Citazioni=== *[[Jerusalem's Lot]] è una piccola cittadina a est di Cumberland, venti miglia a nord di Portland. Non è il primo centro abitato nella storia americana a prosciugarsi e sparire e probabilmente non sarà l'ultimo, ma è uno dei più strani. (p. 6) *Rimasero in silenzio a pensare entrambi a quella dimora. Era una reminescenza priva dei colori pastello della nostalgia. Il clamore e la violenza che avevano bollato quella casa risalivano a prima che loro nascessero, ma i borhi di provincia hanno la memoria lunga e si tramandano cerimoniosamente i propri orrori da generazione a generazione. (p. 43) *Nei giorni di cielo limpido e aria fresca i cavi telefonici emettono uno strano ronzio, come vibrando dei pettegolezzi che trasmettono, ed è un suono che non ha eguali, il suono solitario di voci che volano nello spazio. (p. 135) *Io credo che quella [[Casa Marsten|casa]] possa essere il monumento di Hubert Marsten al male, una specie di cassa di risonanza psichica. Un radiofaro soprannaturale, se vogliamo. Appollaiata lassù per tutti questi anni, forse a conservare l'essenza del male di Hubie nelle sue vecchie ossa che si vanno sgretolando. (p. 148). *Forse la casa ha chiamato a sé un altro uomo cattivo. (p. 149) *Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate. (p. 166) *Ecco l'importanza di non piangere: piangere era come pisciar via ogni cosa. (p. 179) *Quando lo sconosciuto gli si avvicinò, Dud comprese ogni cosa e ne fu felice e quando giunse il dolore, fu dolce come argento, verde come l'acqua immobile delle profondità. (p. 189) *Solo. Sì, era quella la parola chiave, la parola più terribile di tutto il vocabolario. Al confronto «omicidio» era una bazzecola e «inferno» ne era solo un blando sinonimo... (p. 255) *Vivere al borgo è un fatto prosaico, sensuale, alcolico. E quando fa buio il borgo è tuo e tu sei del borgo e insieme dormite come i morti, come le pietre dei tuoi campi. Non c'è vita qui, ma il lento morire dei giorni, e così quando il male cala sul borgo, la sua venuta sembra quasi preordinata, dolce e letargica. Sembra quasi che il borgo sappia il male che sta arrivando e quale forma assumerà. (p. 263) *Questi sono i segreti della città e alcuni si sapranno e altri no. La città li conserva tutti dietro una faccia da perfetto giocatore di poker. (p. 266) *La città si disinteressa del lavoro del diavolo come si disinteressa di quello di Dio e di quello del'uomo. Conosce il buio. E il buio è sufficiente. (p. 266) *Non ci sono terapia di gruppo o psichiatria o assistenza sociale in soccorso del bambino che tutte le sere deve vedersela con la cosa sotto il letto o in cantina, la cosa che sogghigna e si sfrega le mani e trasmette minacce restando laggiù, appena oltre il limite a cui giunge il tuo sguardo. (p. 301) *Non c'era altro da dire. Il carattere essenziale e tipico dell'infanzia non è la fusione spontanea di sogno e realtà, ma soltanto l'alienazione. Non ci sono parole per esprimere le ingiustizie a cui va necessariamente incontro un bambino per la sola colpa di essere tale. Se è saggio, le affronta con rassegnazione e fermezza. (p. 308) *Lo spiraglio era troppo sottile perché la luce potesse passare. La lingua di oscurità tra uscio e stipite pareva protendersi vorace verso la cucina in attesa che scendesse la notte quando avrebbe potuto ingoiarsela tutta intera. Quella fettina di buio era una promessa di orrori in tutte le loro più indicibili varianti. (p. 350) *Era una perfetta posizione dominante, in cima al suo poggio affacciato sull'incrocio di Jointner Avenue e Brock Street. Una posizione dominante, con una vista di quasi trecentosessanta gradi. Era enorme, un'archietettura disordinata che, con le imposte tutte chiuse, trasmetteva un'impressione di disagio e oppresione, si ergeva come un gigantesco sarcofago, un'evocazione di morte. (p. 406) *Alle [[tre di notte]] il sangue scorre lento e denso e il sonno è pesante. L'anima dorme nella beata ignoranza dell'ora o si guarda intorno in preda alla totale disperazione. Non c'è via di mezzo. Alle tre di notte quella vecchia puttana che è il mondo è senza trucco e non ha naso e ha un occhio di vetro. La gioia diventa fragile e si svuota di sostanza, come nel castello di Poe assediato dalla Morte Rossa. La noia soffoca l'orrore. L'amore è sogno. (p. 456) *Alzò lo sguardo e vide Casa Marsten, con le imposte sempre chiuse, a sorvegliare la città come un rudere ostile. Era inoffensiva ora, ma dopo il tramonto?... (p. 520) ==''Misery''== ===[[Incipit]]=== umber whunnnn<br> yerrrnnn umber whunnnn<br> fayunnun<br> Questi suoni: nonostante la nebbia. Ogni tanto i suoni si affievolivano, come il dolore, e allora restava solo la nebbia. Prima della nebbia ricordava l'oscurità: oscurità totale. Doveva dedurne che stava facendo progressi? Sia fatta la luce (anche se di tipo nebbioso), e la luce era cosa buona e così via e così via? Erano esistiti quei suoni nell'oscurità? Non era in grado di dare risposta a nessuna di quelle domande. Aveva senso porsele? No, non aveva risposta nemmeno a questa. ===Citazioni=== *Quando guardi nell'abisso, l'abisso guarda in te. Friedrich Nietzsche (p. 2) *Paul recitò a voce alta una delle massime di sua madre, quasi che fosse una formula magica:"Alle fate puoi credere lo stesso, ma Iddio aiuta chi aiuta se stesso." (p. 91) *Perché gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai romanzi, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l'unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice (p. 267) *Un uomo [[coraggio e viltà|coraggioso]] riesce a pensare. Un [[coraggio e viltà|vigliacco]] no. *Quando ci lascia una persona speciale, una persona specialmente cara a tutti noi, troviamo difficile accettarlo, così può accadere che immaginiamo che non ci abbia veramente lasciati. *Annie aveva scritto: Bastone sasso e percossa mi romperan le ossa ma le parole non mi faran mai male. (p. 224) *La verità di ogni cosa era orribilmente semplice, era così spaventosamente semplice. Moriva piano piano, ma morire in quel modo non era così terribile come aveva temuto. Però si stava anche dissolvendo, ed era orribile, perché era da imbecilli. (p. 293) *In un libro tutto si sarebbe svolto secondo i piani... ma la vita è sempre così fottutamente caotica! Che dire di un'esistenza in cui alcune delle conversazioni più delicate trovano il modo di svolgersi proprio quando tu hai un pazzesco bisogno di correre al cesso? Un'esistenza dove non ci sono nemmeno i capitoli? (p. 367) ==''Mucchio d'ossa''== ===[[Incipit]]=== In un giorno caldissimo dell'agosto 1994, mia moglie mi disse che scendeva al Rite Aid di Derry a prendere una ricarica per il suo inalatore perché la sua era esaurita; un farmaco prescrittole dal medico, che credo oggigiorno si venda senza ricetta. Io per quella giornata avevo finito di scrivere e mi offrii di assumermi l'incombenza. Lei mi ringraziò, ma voleva comprare del pesce al supermercato lì accanto; due piccioni con una fava e compagnia bella. Mi soffiò un bacio dal palmo della mano e uscì. La rividi in TV. È così che si identificano i morti qui a Derry, non si percorre un corridoio sotterraneo di piastrelle verdi sotto lunghi tubi fluorescenti, non ti tirano fuori un cadavere nudo da una cella frigorifera. Si entra in un ufficio con la scritta PRIVATO, si guarda uno schermo TV e si dice sì o no. La mia fortezza fu lacerata dal dolore. Se non ci fosse stato il letto, sarei caduto sul pavimento. Piangiamo dagli occhi, più di così non sappiamo fare, ma quella sera ebbi la sensazione che stesse piangendo ogni poro del mio corpo, ogni pertugio e ogni fessura. ===Citazioni=== *Di giorno sapevo riconoscere in questi dubbi gli sciocchi balbettii trascendentali che erano, ma di notte mi era molto più difficile. Di notte i pensieri hanno la spiacevole abitudine di sfilarsi il collare e correre liberi. *E forse la nostra benedizione più grande era di non aver mai saputo quanto è breve il tempo. *Era come se in petto le si fosse consumato il cuore e la tristezza che rimaneva fosse anch'essa spettrale, un ricordo dell'amore insinuato nello scheletro dell'odio. *Ero tornato a Sara da tre giorni, ma avevo già postulato la Prima Legge dell'[[Eccentricità]] di Noonan: quando sei da solo, un comportamento strano non è più strano per niente. *Fai fieno finché splende il sole. *Forse siamo sempre indotti a pensare che ciò che è perduto era il meglio... o lo sarebbe stato. Non ne sono sicuro. *Il dolore fu immenso, qualcosa che, se fosse stato un rumore, sarebbe stato un [[tuono]]. *I morti mettono su peso, mi sembra; nelle proprie carni e nella nostra mente, mettono su peso. *Mi sentivo allo stesso tempo solo e sereno. Credo che sia un tipo di felicità molto raro. *«[...] mio padre non mentiva. Era contro la sua religione.» «Battista?» «Nossignore. Yankee.» *Non fargli mai vedere che sudi, era il motto del clan Noonan. Qualcuno avrebbe dovuto incidere '''non ti preoccupare sto bene''' sul sepolcro di famiglia. *Ogni buon matrimonio è territorio segreto, uno spazio necessariamente bianco sulla mappa della società. Ciò che gli altri non sanno della tua relazione coniugale, la rende tua. *Quando una persona fantasiosa finisce in un guaio mentale, la linea di demarcazione tra sembrare ed essere ha la peculiare tendenza a scomparire. *Stupido, forse, ma certe volte le cose funzionano solo perché sei tu a pensare che funzionino. È una definizione di fede che ne vale tante altre. *Sono come un [[claustrofobia|claustrofobico]] su un sottomarino che affonda. Ecco come va, grazie per averlo chiesto. Ma non lo dissi mai. Io non chiedo aiuto. *Tornando a casa pensai al vecchio detto secondo cui una persona non può mai conoscere veramente un'altra. È un postulato facile da scacciare a parole, ma è un trauma, un'esperienza orribile e inaspettata come una zona di forte turbolenza durante una traversata aerea fino a quel momento assolutamente tranquilla, scoprire che è una verità letterale nella propria esistenza. *Un senso di mistero mi invase il cuore e la mente, quella percezione del mondo come una pelle sottile su organi e ossa sconosciuti. *Una persona può tener duro per un bel pezzo se gli capita una giornata buona di tanto in tanto, così la penso io. ==''Notte buia, niente stelle''== ===Postilla=== *Le storie raccolte in questo libro sono molto dure. Forse, in certi momenti, le hai trovate difficili da leggere. Ti assicuro che io stesso, in certi momenti, le ho trovate difficili da scrivere. (p. 415) *Io prendo molto sul serio quel che faccio, ed è sempre stato così, fin da quando a diciott'anni scrissi il mio primo romanzo ''La lunga marcia''.<br/>Ho pochissima pazienza nei confronti degli scrittori che ''non'' prendono sul serio il proprio lavoro, e proprio nessuna pazienza nei confronti di chi sostiene che l'arte di scrivere storia sia ormai logora. Non è logora, e non è un giochino letterario. È uno dei più importanti modi di cercare un senso nelle nostre vite e nel sovente terribile mondo che ci circonda. È il modo in cui rispondiamo alla domanda: «Come possono accadere cose del genere?» Le storie ci portano a pensare che a volte (non sempre, ma a volte) vi sia una ''ragione''. (pp. 415-416) *Fin dal principio [...] ho avuto la sensazione che la migliore narrativa fosse propulsiva e aggressiva. Ti arriva dritta in faccia. A volte ti ''grida'' in faccia. Non ho nulla contro la prosa «alta», che di solito descrive persone straordinarie in circostanze ordinarie, ma sia come lettore sia come scrittore, mi interessano molto di più le persone ordinarie in circostanze straordinarie. Nei miei [[lettore|lettori]] voglio provocare una reazione emotiva, quasi viscerale. Il mio scopo non è farli pensare ''mentre'' leggono. Metto la parola in corsivo per far capire che, se la storia è buona abbastanza e i personaggi sono sufficientemente vividi, il pensiero seguirà all'emozione ''dopo'' la lettura e a libro già riposto (talvolta con sollievo). (p. 416) *La verità è nell'occhio di chi guarda, ma se si parla di narrativa, la sola responsabilità dello scrittore è quella di cercare la verità nel proprio cuore. Non sarà sempre la verità del lettore, e nemmeno quella del critico, ma finché sarà la verità ''dello scrittore'' (e finché quest'ultimo non si umilierà né si toglierà il cappello in ossequio alle mode), tutto andrà bene. Per gli scrittori che mentono di proposito, per quelli che sostituiscono comportamenti non credibili al modo in cui le persone agiscono davvero, io non provo altro che disprezzo. Scrivere male non è solo questione di cattiva sintassi o scarso spirito d'osservazione: si scrive male quando ci si rifiuta di raccontare storie su quel che la gente fa realmente. (p. 417) *In ''Notte buia, niente stelle'' ho fatto del mio meglio per rendere quel che la gente potrebbe fare e come potrebbe comportarsi in certe situazioni estreme. Le persone in questi racconti non sono prive di speranza, ma riconoscono che a volte persino le speranze più fervide (e i migliori auspici per il nostro prossimo e la società in cui viviamo) si rivelano vane. Anzi, succede spesso. Quello che ci dicono, secondo me, è che la nobiltà non sta principalmente nel successo, ma nel cercare di fare la cosa giusta, e che se non riusciamo a farla, o intenzionalmente ci sottraiamo al compito, la conseguenza sarà l'inferno. (p. 417) ==''On Writing''== {{vedi anche|On Writing: Autobiografia di un mestiere}} ==''Pet Sematary''== ===[[Incipit]]=== Louis Creed, che aveva perso il padre a tre anni e non aveva mai conosciuto i nonni, non si aspettava di trovare un padre quand'era ormai alle soglie della mezza età, eppure andò proprio così... sebbene egli chiamasse quell'uomo un amico, com'è logico che faccia un adulto quando l'incontro con l'uomo adatto a fargli da padre arriva relativamente tardi nella vita. Conobbe quell'uomo la sera in cui lui, sua moglie e i loro due bambini si trasferirono nella casa di Ludlow, una grande casa bianca dalle strutture in legno. Winston Churchill traslocò con loro. Church era il gatto della piccola Eileen. ===Citazioni=== *I bambini non dimenticano mai le bugie sentite dai genitori. (p. 49) *Ma davvero c'è chi crede di capire i bambini? si domandò. (p. 113) *Si dice che le donne siano brave nell'avere segreti, e forse qualcuno ce l'hanno, ma qualsiasi donna che abbia un po' d'esperienza della vita ti direbbe di non aver mai guardato realmente nel cuore di un uomo. Il cuore di un uomo è fatto di un terreno più duro, Louis. Come lassù, nell'antico terreno di sepoltura dei micmac. La roccia affiora prima. Un uomo ci coltiva quello che può… e ne ha cura. (p. 145) *Non fare domande, Louis. Accetta quello che è fatto e segui il tuo cuore. (p. 145) *Oh, Cristo, è subito tardi per tutto, sempre. (p. 207) *I giorni che ci sembrano autenticamente buoni - buoni in tutti i sensi - sono abbastanza rari. Secondo Louis, nella migliore delle ipotesi le giornate così assommavano a meno di un mese, nel corso di una vita umana. (p. 229) *E Louis ora si stava domandando (non per la prima volta) se l'infanzia non fosse un periodo in cui, più che imparare, si dimenticava. (p. 230) *Eppure, in quelle persone c'era anche del buono, ed è quello che la gente stenta molto a ricordare. (p. 282) *Ma, in fondo alla sua mente, l'idea restava; come una fiammella guizzante, che non voleva spegnersi. (p. 284) *Stai deformando tutte le prove in favore della conclusione alla quale vuoi arrivare, protestava la sua mente. (p. 297) *Lo disse con una veemenza che era in parte esasperazione. Lo irritava anche il fatto di sentirsi così trasparente. (p. 308) *Un fantoccio imbottito di paglia, Church. Ecco cosa sono io. Devi credermi. (p. 376) *Quello che avevi voluto a tutti i costi ti appartenenva, e prima o poi quel che ti apparteneva tornava da te. (p. 399) *Scoprì che, mettendosi il pollice in bocca, poteva diventare ancora più piccolo e così fece. (p. 407) ==''Quattro dopo mezzanotte''== {{vedi anche|Quattro dopo mezzanotte}} ==''Scheletri''== {{vedi anche|Scheletri (raccolta di racconti)}} ==''Shining''== ===[[Incipit]]=== Jack Torrance pensò: Piccolo stronzo intrigante.<br /> Ullman era alto poco più di un metro e sessanta, e quando si muoveva aveva la rapidità scattante che sembra essere peculiare a tutti gli ometti grassocci. Aveva i capelli spartiti da una scriminatura impeccabile, e il completo scuro era sobrio, ma severo. Sono un uomo al quale potete tranquillamente esporre i vostri problemi, diceva quel completo alla clientela solvente. ===Citazioni=== *Amare te, piccolo mio, è come cadere da un albero.<br />Ma se non posso essere la tua donna, non voglio nemmeno essere il tuo cane. (p. 53) *Le anime di un vero avventuriero politico e di un vero oratore non erano molto dissimili tra di loro; erano entrambe appassionatamente interessate all'occasione buona. (p. 118) *Non smettono mai di fare male le vecchie ferite? (p. 156) *La massa amorfa dell'umanità mi era divenuta insopportabile. *L'operaio imboccò la corsia sulla sinistra, continuando a premere sul clacson, e [[sorpasso|sorpassò]] ruggendo la berlina che procedeva zigzagando come ubriaca. Invitò il guidatore della berlina a prodursi in un atto sessuale illecito con se stesso. A esibirsi in un amplesso orale con varie specie di roditori e uccelli. Espresse la sua personale proposta di rispedire tutti gli individui con sangue nero nelle vene nel loro continente d'origine. Manifestò la sua sincera convinzione circa il posto che avrebbe occupato nell'aldilà l'anima del guidatore della berlina. Concluse con l'asserzione di aver incontrato la madre del guidatore della berlina in una casa di tolleranza di New Orleans. *Il fuoco uccide qualsiasi cosa. (p. 327) *Le [[lacrima|lacrime]] che guariscono sono anche le lacrime che scottano e feriscono. (p. 427) *Ci sono cose che non si dovrebbero dire a un bambino di sei anni, raramente si riesce a far concordare le cose come dovrebbero essere e come realmente sono. Il mondo è duro, Danny. Se ne frega. Non ci odia, no, ma nemmeno ci ama. Cose terribili accadono nel mondo, e si tratta di cose che nessuno sa spiegare. Le persone per bene muoiono in circostanze atroci e lasciano nello strazio chi li ha amati. Il mondo non ti ama, ma la tua mamma ti vuol bene, e io pure. Tu sei un bravo bambino. E quando ti vien voglia di piangere per quello che è accaduto a tuo padre, nasconditi in un armadio o sotto le coperte e piangi finché non ti sei liberato di tutto il peso che grava sul tuo cuore. È questo che deve fare un buon figlio. Ma bada a tenerti in carreggiata. È questo il tuo compito in questo duro mondo: tener vivo il tuo amore e badare a tirare avanti, qualsiasi cosa accada. Fatti coraggio e continua per la tua strada. (p.428) ==''Stagioni diverse''== *Anche se avessi saputo la cosa giusta da dire, probabilmente non avrei potuto dirla. I discorsi distruggono le funzioni dell'amore, credo. [...] La parola è danno. L'amore non è quello che i poeti del cazzo vogliono farvi credere. L'amore ha i denti; i denti mordono; i morsi non guariscono mai. Nessuna parola, nessuna combinazione di parole, può chiudere le ferite d'amore. È tutto il contrario, questo è il bello. Se quelle ferite si asciugano, le parole muoiono con loro. ===''Il corpo''=== ====[[Incipit]]==== Avevamo una casa su un albero, un grande olmo che sovrastava un terreno vuoto a Castel Rock. Oggi in quel lotto c'è una societa' di traslochi e l'olmo è scomparso. Progresso. Era una specie di circolo sociale, anche se non aveva nome. Eravamo cinque, forse sei, i fissi, più qualche altro di passaggio. Li facevamo salire quando c'era una partita a carte e avevamo bisogno di sangue fresco. Il gioco di solito era il blackjack e ci giocavamo solo qualche penny. Ma prendi il doppio, con blackjack e cinque carte sotto ... e il triplo con sei carte sotto, anche se solo Teddy era così pazzo da tentarlo. ====Citazioni==== *Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le [[Parola|parole]] le immiseriscono – le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare. *È la storia, non colui che la racconta. *"Voglio andarmene in qualche posto dove nessuno mi conosce e dove non ho nessuna macchia nera addosso prima di cominciare. Ma non so se ce la faccio." "Perché?" "La gente. La gente ti trascina giù." "Chi?" chiesi io, pensando si riferisse agli insegnanti, o a mostri adulti come Miss Simons, che aveva desiderato una gonna nuova, o magari a suo fratello Eyeball che se ne andava in giro con Ace e Billy e Charlie e gli altri, o magari a suo padre e sua madre. Ma lui disse "I tuoi amici, loro ti trascinano giù, Gordie. Non lo sai?" Indicò Vern e Teddy, che si erano fermati e aspettavano che li raggiungessimo. Stavano ridendo di qualcosa; Vern, anzi, era piegato in due dalle risate. "I tuoi amici. Sono come quelli che ti annegano attaccandosi alle gambe. Non puoi salvarli. Puoi solo annegare con loro." *La parola è danno. L'amore non è quello che quei poeti del cazzo come McKuen vogliono farvi credere. L'amore ha i denti; i denti mordono; i morsi non guariscono mai. Nessuna parola, nessuna combinazione di parole, può chiudere quelle ferite d'amore. È tutto il contrario, questo è il bello. Se quelle ferite si asciugano, le parole muoiono con loro. ===''Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank''=== ====[[Incipit]]==== Uno come me, sono sicuro, c'è in ogni prigione d'America, statale o federale: io sono quello che vi procura la roba. Sigarette confezionate o spinelli – se è quello il vostro debole – una bottiglia di brandy per festeggiare il diploma del figlio, o della figlia, praticamente qualsiasi cosa... nei limiti del ragionevole, cioè. E non sempre è stato così. ==''The Dome''== ===[[Incipit]]=== Mentre Claudette Sanders stava prendendo una lezione di volo, osservava la cittadina di Chester's Mill brillare nella luce del mattino come qualcosa di appena fatto e lì posato giusto ora. Le macchine che percorrevano Main Street lanciavano ammiccamenti di sole. Il campanile della chiesa congregazionalista (la Congo) sembrava abbastanza aguzzo da pungere il cielo immacolato. Nel momento in cui il Seneca V lo sorvolava, il sole scorreva sulla superficie del Prestile Stream, acqua e aereo a tagliare la cittadina sulla medesima diagonale. ===Citazioni=== *Alla fine per convivere con la paura c'erano solo due regole (era arrivato alla conclusione che DOMINARE la paura fosse una pia illusione) e le ripeté a se stesso ora che aspettava nella sua cella. <br /> DEVO ACCETTARE LE COSE SU CUI NON HO CONTROLLO. <br /> DEVO TRASFORMARE LE MIE AVVERSITÀ IN VANTAGGI. <br /> La seconda regola si traduceva nell'amministrare con la massima oculatezza tutte le risorse disponibili e fare progetti tenendole bene a mente. *Sua figlia era in preda a un attacco di convulsioni. Il piccolo Dinsmore aveva preso un proiettile di rimbalzo in un occhio e aveva un frammento conficcato nel cervello. Che cosa gli diceva tutto questo?<br />''Non mi dice niente. Che cosa disse lo scozzese in [[Lost]]? "Non confondere una coincidenza con il destino"?<br />''Forse era stato così. Forse. Ma ''Lost'' era di molto tempo prima. Forse lo scozzese aveva detto: ''Non confondere il destino con una coincidenza.''<ref>«Non confondere la coincidenza con il destino.» (''Don't mistake coincidence for fate.'') La frase viene detta da [[:w:John Locke (personaggio)|John Locke]] nell'episodio 3x05 ''[[Lost#Episodio 5, Il prezzo della vita|Il prezzo della vita]]''.</ref> *Mentre dormiva il mondo intero era andato a gambe all'aria ed era precipitata in un episodio di ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]''. Non poteva essere altrimenti, nessun'altra spiegazione aveva uno straccio di senso. Da un momento all'altro avrebbero udito la voce fuori campo di [[Rod Serling]]. *Se non controlli la tua collera, la tua collera controllerà te. *Su una spiaggia in [[Costa Rica]] o in una tenuta in [[Namibia]], Big Jim sarebbe diventato Small Jim. Perché un uomo senza uno scopo, anche se ricco sfondato, è sempre un uomo piccolo. *Era la ragione principale per cui non aveva mai preso in considerazione di lasciare il Mill. Nel mondo più grande avrebbe forse avuto più soldi, ma dell'esistenza, la ricchezza era la birra. Il potere era lo champagne. *Chiudi gli occhi e batti i tacchi tre volte, pensò Julia. Perché non c'è posto come la Cupola.<ref>Riferimento a ''[[Il mago di Oz]]''.</ref> *Quelli che possono, fanno; quelli che non possono criticano le decisioni di quelli che possono. *Una donna disse: ''Portaglielo''.<br />Horace rialzò il muso drizzando le orecchie. Non era né la voce di Julia, né quella dell'altra donna; era una voce morta. Come tutti i cani, Horace sentiva spesso qualche voce morta e qualche volta ne vedeva persino i proprietari. I morti erano dappertutto, ma i vivi non sapevano vederli più di quanto sapessero cogliere la maggior parte dei diecimila effluvi che li circondavano in ogni minuto di ogni giorno. *«Posso dire che fin dal giorno in cui sono venuta qui ad assumere questo ministero – che è stata la mia aspirazione da quand'ero bambina – ho capito che Jim Rennie era un mostro in embrione. Ora, se mi passa il tono melodrammatico dell'espressione, il mostro è nato.» *''Sweet Home Alabama, play that dead band's song.''<ref>Citando ''Play It All Night Long'' di [[Warren Zevon]].</ref> *Prima di quegli ultimi giorni, Carolyn avrebbe dichiarato di non provare alcun desiderio di avere dei figli, avrebbe detto che le stava molto più a cuore la carriera di insegnante e scrittrice. Magari romanziera, anche se le sembrava che scrivere romanzi fosse un mestiere alquanto rischioso; e se dedicavi un mare di tempo a scrivere un racconto di mille pagine e poi faceva schifo? *Se fossimo più progrediti sul piano scientifico – o più progrediti su quello spirituale, forse è questo che ci vuole per andare a zonzo nel grande ignoto che ci circonda – vedremmo che c'è vita dappertutto. [[Extraterrestre|Tanti mondi abitati e tante forme di vita intelligenti]] quanti formicai ci sono in questa città. *Noi sappiamo che le [[formica|formiche]] sono insetti sociali, costruttori di case e di colonie, architetti incredibili. Lavorano sodo come noi. Seppelliscono i loro morti come noi. Hanno persino le loro guerre tra razze diverse, nere contro rosse. Tutto questo noi lo sappiamo, ma non per questo presumiamo che le formiche siano intelligenti. *Dio ascolta. Lui spia dentro le nostre anime come l'[[FBI]] spia nei nostri telefoni. *Provare [[rimorso]] per una cosa sbagliata era meglio che niente, ma nessuno rimorso a posteriori poteva espiare la colpa per aver provato gusto nel far del male, fosse bruciare formiche o ammazzare prigionieri. ===[[Explicit]]=== La pietà non è amore, pensò Barbie... ma se da bambino hai donato un indumento a chi era nudo, non può non essere un passo nella direzione giusta. ==''Tutto è fatidico''== {{vedi anche|Tutto è fatidico}} ==''L'orrore secondo Stephen King''== *{{NDR|Su ''[[Shining]]'' di [[Stanley Kubrick]]}} Ci sono parti che mi sono piaciute e parti invece che non mi sono piaciute affatto. Pari e patta insomma. Kubrick ha dichiarato di aver voluto fare un film dell'orrore ma non credo che sapesse esattamente cos'è un film dell'orrore. Quello che viene fuori alla fine è una semplice tragedia famigliare. (p. 29) *Per quanto riguarda i miei libri, be', si tratta di prendere una decisione di fondo e cioè: vuoi vendere il libro per farne un film oppure no? Alla fine, spesso, non resta che assumere l'atteggiamento tipo "mi aspetto il peggio, tutto quello che viene tanto meglio". Ne ho discusso fra me e me e alla fine ho concluso che anche se ne fanno un pessimo film, alla fine a uscirne distrutto è il film, il libro no, quello ''non possono distruggerlo''. Il libro rimane. Io sono uno che si occupa di libri. E per quanto anche il cinema sia una forma d'arte non la ritengo all'altezza del fare libri. (p. 29) *C'è una cosa che [[Arthur Machen|Machen]] ha detto una volta e che io non ho mai più dimenticato: il vero male è quando una rosa comincia a cantare. Non sono sicuro di capire esattamente cosa intendesse dire, eppure la sensazione di quella frase mi appare così chiara. (p. 31) *Tra le storie di [[Howard Phillips Lovecraft|Lovecraft]] ho le mie preferite e quelle rimarranno sempre ma è il suo stile che prima o poi può diventare un problema. Ti attira sin che sei giovane e riesci ad accettare anche tutto l'armamentario rococò. (p. 31) *Penso che [[Richard Matheson]] sia fantastico. Quando è al meglio, non c'è nessuno che stia al suo livello. Alcune delle sue storie sono diventate dei classici. (p. 31) *Non credo molto al mito "scrittori si nasce", credo piuttosto che lo si diventi. Penso che ci sia un sacco di gente che avrebbe il talento per scrivere ma sottostima l'impegno, il lavoro e la costanza che occorrono per affilare quel talento di partenza e riuscire a diventare uno scrittore di successo. (p. 41) *Di grande in [[Howard Phillips Lovecraft|Lovecraft]] c'è proprio questo aspetto; sembra sempre che ti dica: «Ho questa cosa orribile per le mani ma non posso descrivertela, se te la descrivessi diventeresti pazzo all'istante e quindi non lo farò». E per me è come se dicesse: «È successo qualcosa, ed è stato incredibilmente sexy. Oh, Dio mio se è stato sexy! Se lo sapessi ti metteresti a correre per strada ululando, ma non posso dirtelo perché non voglio che tu cominci a comportarti in quel modo». Provoca senza eccedere, senza fare un passo in più. Cosa che può lasciare il lettore nello stato d'animo di chiedersi: «Be', Lovecraft si comportava così perché stava bluffando e cosa fosse l'orrore davvero non lo sapeva». E allora penso che occorra farlo quel passo in più e sono stato criticato per questo perché quando l'orrore è disvelato ecco che non è più così brutto come lo si dipingeva. Ma questo è quello che succede ed è la ragione per cui alla fine il romanzo dell'orrore manca sempre la mira. Perché è come puntare la luce. (p. 45) *{{NDR|Su [[Stanley Kubrick]]}} Penso che sia un vero genio e non uno di quei registi con buone capacità visive ma intellettualmente zero. Kubrick non è uno stupido, certo, ma penso che il libro {{NDR|''[[Stephen King#Shining|Shining]]''}}, in sé, non gli interessi più di tanto. Credo che sia andata più o meno così: interessante quel libro, ci si può lavorare sopra. (p. 49) *Fa parte del diventare adulti: lo spegnimento progressivo della nostra immaginazione. [...] La gente risponde a questo. Non è che muoia del tutto. Si atrofizza e si addormenta. E se riesco a mostrare le cose da una [[prospettiva]] diversa, ecco è per questo che sono pagato. [...] Sono un niente nelle retrovie della civiltà. Non ho alcuna abilità che possa migliorare la qualità della vita sotto qualsiasi punto di vista. L'unica cosa che so fare è dire: «Guardate qui, guardate come non avete mai fatto sino a ora. È vero, a voi sembra solo una nuvola, ma guardate meglio, non assomiglia a un elefante?!». E per questo la gente paga, perché è qualcosa che loro hanno perso. Si potrebbe dire che sono una persona che fa occhiali per la mente. (pp. 57-59) *{{NDR|su [[Halloween]]}} È il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall'oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata a vedere solo un certo percorso, una piccola occhiata verso quell'oscurità. (p. 60) *{{NDR|Su ''[[Shining]]'' di [[Stanley Kubrick]]}} Io penso che il film sia ottimo ma allo stesso tempo mi sembrava lecito volere di più. Capita che Kubrick tratti il soggetto qua e là in modo piuttosto lezioso. [...] È l'errore di base di ''Shining''; si tratta di un film fatto da una persona che pensa troppo. [...] ''Shining'' è più una storia di fantasmi sul modello edoardiano piuttosto che un film dell'orrore così come lo si pensa ai giorni nostri. [...] ''Shining'' dal mio punto di vista non è un film che faccia paura. (p. 121-122) *Tendo a pensare che il [[bene e male|male]] sia molto potente anche se alla lunga si rivela piuttosto stupido. Tento a vedere il potere del [[bene e male|bene]] in modo più sottile e in definitiva come la forza che ha più possibilità di trasformarsi, manifestarsi e dunque provocare un interesse più vero. L'interesse per il potere del male è più superficiale, ma sotto sotto è sciocco e alla lunga monotono – ed è questo il vero aspetto terrificante della questione. Come diceva Joseph Conrad «l'unico orrore è che non c'è orrore». (p. 134) *Si può uccidere il [[male]] seppellendolo di risate. Il male può esistere solo quando è capace di creare un senso di angoscia e di terrore incontrollabile. (p. 135) *{{NDR|Su ''[[Shining]]'' di [[Stanley Kubrick]]}} Ci sono cose che mi piacciono moltissimo e cose che non mi piacciono per nulla. Penso che i problemi principali riguardino la sceneggiatura e non la recitazione o la regia. Ci sono evidenti lacune nella sceneggiatura, momenti in cui Kubrick e Diane Johnson sembra che non abbiano pensato a sufficienza oppure che abbiano pensato troppo. Ho l'impressione che fosse intenzione cosciente di Kubrick quella di trascendere il genere. (p. 141) *{{NDR|Su ''[[Shining]]'' di [[Stanley Kubrick]]}} Mi sembra di avere definito una volta ''Shining'' come una bellissima automobile senza motore. Un film di classe in piena regola. Magnifico da vedere, potrei guardarmelo tutti i giorni, ma il problema è che Kubrick aveva intenzione di fare un film dell'orrore. E la mia impressione è che abbia cercato di farlo senza avere nessuna conoscenza del genere. (p. 165) *La maggior parte di ciò che è comico si basa su cose negative che capitano ad altri e per le quali noi ridiamo come per dire: «Grazie a Dio non è capitato a me!». Sotto certi punti di vista l'horror è anche più umano, perché quando urliamo mostriamo più simpatia che mancanza di simpatia. Quando si ride invece non si dimostra simpatia, si produce un suono scimmiesco che assomiglia a un grugnito di trionfo. (p. 180) *A mio parere il fatto di avere bambini non ha nulla a che fare con l'idea di perpetuare la razza e di farla sopravvivere. Mi sembra piuttosto un modo per completare la propria infanzia... Se hai dei bambini è come se risperimentassi tutta la tua infanzia solo con una prospettiva più matura. È come una ruota che finisce il suo giro. A quel punto puoi dire che la tua infanzia è finita. (p. 291) *Se hai dei bambini è come se ti fosse data la possibilità di vivere la tua infanzia una seconda volta. E con quella una nuova prospettiva, un nuovo senso di quello che è stato, di quanto ha significato per te. È come se a un certo punto si sentisse dentro che non si può continuare a essere bambini e se hai dei figli il processo giunge a compimento quando loro sono cresciuti e il tuo compito di padre è finito. (p. 340) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''1408''=== Mike Enslin si trovava ancora nella porta girevole quando vide Olin, il direttore dell'''Hotel Dolphin'', seduto in una delle potrone fin troppo imbottite della hall. Sentì un tuffo al cuore. ''Dopotutto, forse era meglio portare di nuovo l'avvocato'', pensò. Be', ormai era troppo tardi. E anche se Olin aveva deciso di frapporre qualche altro ostacolo tra Mike e la camera 1408, non era poi così grave; c'erano anche dei lati positivi. ===''Colorado Kid''=== Concluso che non avrebbe cavato nulla di interessante dai due vecchi che costituivano l'intero organico del ''Weekly Islander'', il giornalista del ''Globe'' di Boston diede un'occhiata all'orologio, commentò che se si sbrigava faceva appena in tempo per il traghetto dell'una e mezzo, li ringraziò del tempo che gli avevano dedicato, lasciò il denaro sulla tovaglia, lo fermò con lo spargisale perché l'intensa brezza che spirava dal mare non se lo portasse via e scese frettoloso i gradini di pietra che dal patio del ''Grey Gull'' portavano in Bay Street e alla cittadina sottostante. Tolto qualche fugace passaggio degli occhi sulle sue tette, non si era praticamente accorto della presenza della giovane donna tra i due uomini anziani. ===''Cose preziose''=== *'''Sei già stato qui'''<br>SÌ CHE ci sei stato. Sicuro. Io non dimentico mai una faccia.<br>Vieni, vieni, qua la mano! Ti dirò, guarda, ti ho riconosciuto da come camminavi prima ancora di vederti in faccia. Non avresti potuto scegliere un giorno migliore per tornare a Castle Rock. Non è un bijou? Manca poco all'apertura della caccia e poi avremo i boschi invasi da quegli scemi che tirano a tutto quello che si muove e mai che mettano la giubba arancione, e poi neve e nevischio, ma a suo tempo, a suo tempo. Adesso è ottobre, e alla Rocca ce lo teniamo buono, l'ottobre, che resti pure quanto vuole. *Ma il vero motivo per cui era andato era quello che hanno in comune tutte le decisioni sbagliate: lì per lì gli era sembrata una buona idea. ===''Gli occhi del drago''=== Oltre i monti e oltre i mari, in un regno che si chiamava Delain, c'era una volta un re con due figli. Delain era un regno antico che aveva avuto centinaia di re, se non addirittura migliaia: quando è davvero molto il tempo trascorso, nemmeno gli storici riescono a ricordare tutto. Roland il Buono non era né il migliore né il peggiore fra i re che avevano governato quel paese. Nell'evitare eccessi di malvagità metteva un grande impegno e in questo riusciva quasi sempre. Uguale buona volontà dedicava alle grandi opere, che purtroppo non gli riuscivano altrettanto bene. Ne risultava un re decisamente mediocre, tanto che lui stesso dubitava che sarebbe stato ricordato a lungo dopo la sua morte. La quale morte sarebbe potuta giungere da un momento all'altro, ormai, perché era diventato vecchio e il suo cuore era affaticato. Gli restava forse un anno, a dir molto gliene restavano tre. Tutti coloro che lo conoscevano e coloro che notavano il grigiore del suo volto e il tremito delle sue mani quando dava udienza, erano d'accordo nel pronosticare che di lì a cinque anni al massimo nella grande piazza dominata dall'Obelisco si sarebbe incoronato un nuovo re... e volendo Iddio mancavano non più di cinque anni a quel momento. Perciò dal più ricco barona e dalla più leziosa cortigiana al più povero servo della gleba e alla più umile contadina, tutti nel regno pensavano e parlavano del re prossimo venturo, Peter, figlio primogenito di Roland.<br /> E uno solo fra tanti pensava e architettava e rimuginava su come fare in modo che venisse incoronato in sua vece Thomas, secondogenito di Roland. Costui era Flagg, il mago di corte. ===''I figli del grano''=== Burt accese la radio. Il volume era troppo alto, ma non lo abbassò perché erano lì lì per litigare di nuovo e lui non voleva che accadesse. Disperatamente desiderava che non accadesse.<br> Vicky disse qualcosa.<br> «Come?» gridò lui.<br> «Abbassala! Hai deciso di rompermi i timpani?»<br> Lui fece uno sforzo per trattenere quello che poteva uscire dalle sue labbra e abbassò il volume. ===''Il compressore''=== L'agente Hunton arrivò alla lavanderia proprio mentre l'ambulanza stava partendo: lentamente senza sirene né lampeggiantori. Brutto segno. Dentro, l'ufficio era pieno zeppo di gente silenziosa, inebetita. Alcuni piangevano. L'impianto era deserto; le grandi lavatrici automatiche, all'altra estremità dello stanzone, non erano state neppure spente. Questo metteva Hunton molto in guardia. Sarebbe stato logico che la folla fosse stata sul luogo dell'incidente, non nell'ufficio. Le cose andavano così, purtroppo: l'animale umano aveva un innato bisogno di contemplare i resti. Qualcosa di molto grave, allora. Hunton avvertì un crampo allo stomaco, come sempre gli capitava quando l'incidente era molto grave. Quattordici anni passati a ripulire dai resti umani le autostrade, le strade e i marciapiedi alla base di edifici molto alti non erano serviti a cancellare quel crampo, come se qualcosa di maligno si fosse installato là per sempre. ===''Insomnia''=== Nessuno, e il dottor Litchfield meno ancora, dichiarò fuori dei denti a Ralph Roberts che sua moglie stava per morire, ma venne il momento in cui Ralph lo capì senza bisogno che qualcuno glielo dicesse. Nella sua testa i mesi tra marzo e giugno erano un confuso pandemonio, un periodo di colloqui con medici, corse serali all'ospedale con Carolyn, pellegrinaggi ad altri ospedali in altri stati per analisi speciali (Ralph impiegava la gran parte del tempo dedicato ai trasferimenti a ringraziare Iddio per l'assicurazione medica di Carolyn), indagini personali alla Biblioteca Pubblica di Derry, dapprima alla ricerca di risposte che gli specialisti potessero aver trascurato, in seguito a cercare solo fili di speranza a cui aggrapparsi.<br> {{NDR|Stephen King, ''Insomnia'', trad. di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1995}} ===''L'incendiaria''=== «Sono molto stanca, papà», si lagnò la bambina in calzoni rossi e maglietta verde. «Non possiamo fermarci solamente per un poco?»<br> «Non ancora tesoro.»<br> L'uomo era alto, aveva spalle larghe e portava una giacca di velluto a coste sopra robusti calzoni di cotone. Teneva per mano la bambina e quasi la trascinava su per la Terza Strada di New York con passo frettoloso, da fuggitivo. Furtivamente guardò indietro e vide che la macchina verde li tallonava ancora, procedendo a passo d'uomo, quasi a filo del marciapiede. ===''La scorciatoia della signora Todd''=== «Ecco là quella Todd», dissi.<br> Homer Buckland osservò la piccola Jaguar che passava, e approvò col capo. La donna alzò la mano e salutò Homer. Homer fece un cenno di risposta con la sua grossa testa irsuta ma senza alzare la mano. La famiglia Todd aveva una grande casa per la villeggiatura sul lago Castle, e Homer era il loro guardiano da tempo immemorabile. Avevo una mezza idea che la seconda moglie di Worth Todd non gli piacesse nemmeno la metà di quanto gli era piaciuta la prima, Phelia Todd. ===''La tempesta del secolo''=== DISSOLVENZA IN APERTURA:<br> 1 ESTERNO: MAIN STREET, LITTLE TALL ISLAND – TARDO POMERIGGIO. La NEVE scorre davanti all'obiettivo della TELECAMERA, dapprima così veloce e intensa che non vediamo niente. IL VENTO SIBILA. LA TELECAMERA comincia ad AVANZARE e vediamo una LUCE ARANCIONE INTERMITTENTE. È il semaforo all'angolo di Main Street con Atlantic Street, l'unico incrocio cittadino di Little Tall. Il semaforo DONDOLA VIOLENTEMENTE nel vento. Le due vie sono deserte e così è giusto che sia: è in corso una feroce tormenta. Vediamo fioche luci nelle case, ma nessun essere umano. La neve già accumulata copre per metà le vetrine. MIKE ANDERSON parla con un ''lieve'' accento del Maine. {{centrato|MIKE ANDERSON (voce fuori campo)}} :Mi chiamo Michael Anderson e non sono quello che si definirebbe un erudito. Non sono forte nemmeno in filosofia, ma so una cosa: in questo mondo ci si passa pagando. Di solito un bel po'. Qualche volta tutto quello che hai. È una lezione che pensavo di aver imparato nove anni fa, durante quella che da queste parti chiamano la tempesta del secolo. ===''Le creature del buio''=== Per un punto Martin perse la cappa. A voler guardare alla sostanza, è così che recita la saggezza popolare. In fondo ''tutto'' può essere ricondotto a qualcosa di simile: così avrebbe pensato molto tempo più tardi Roberta Anderson. Delle due l'una, o puro caso... o puro destino. E la Anderson inciampò letteralmente nel suo destino ad Haven, una cittadina del Maine, il 21 giugno 1988. Il nocciolo della questione è lì: tutto il resto è storia. ===''Lo stretto''=== ''Tu ami?'' Quella domanda aveva preso a tormentarla senza che nemmeno lei sapesse cosa significava.<br> Arrivò l'autunno, e tanto sull'isola quando a Capo Procione, al di là dello Stretto, fu un autunno gelido e avaro di quelle piogge che colorano gli alberi. Il vento fischiava note lunghe e fredde che risuonavano nel cuore di Stella. ===''Ossessione''=== Quello della svolta era un bel giorno, una bella mattina di maggio.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===''Rose Madder''=== Siede nell'angolo e cerca di estrarre aria da una stanza che fino a pochi minuti fa ne era piena e ora sembra non averne più. Da molto lontano le giunge un suono sottile di risucchio e sa che è aria che le scende nei polmoni e poi risale ed esce in una serie di brevi ansiti febbrili, ma non muta la sensazione che ha di annegare nell'angolo del soggiorno di casa sua, con lo sguardo sulle spoglie stracciate del romanzo in edizione economica che stava leggendo quando è rincasato suo marito. ===''Uomini bassi in soprabito giallo''=== Il padre di Bobby Garfield era stato uno di quelli che cominciano a perdere i capelli sui vent'anni e sono completamente calvi intorno ai quarantacinque. La morte per infarto a trentasei anni aveva risparmiato a Randall Garfield quesito esito estremo. Era agente immobiliare e aveva esalato l'ultimo respiro sul pavimento di una cucina altrui. Quando era spirato il possibile acquirente era in soggiorno a cercare di chiamare un'ambulanza da un telefono scollegato. All'epoca Bobby aveva tre anni. Conservava ricordi vaghi di un uomo che gli faceva il solletico e lo baciava sulle guance e sulla fronte. Era più che sicuro che quell'uomo era suo padre. HA LASCIATO UN VUOTO COLMO DI TRISTEZZA, era scritto sulla lapide di Randall Garfield, ma sua madre non era poi così triste e quanto a Bobby... be', come si può rimpiangere una persona che non si riesce a ricordare? ===''Unico indizio la luna piena''=== Da qualche parte, in alto in alto, la luna risplende, bella piena... ma qui, a Tarker's Mills, infuria una tormenta di neve. Il vento fischia battendo a tutta forza la strada principale deserta; gli spazzaneve municipali hanno rinunciato da un pezzo a liberare le vie.<br> Arnie Westrum, segnalatore della compagnia ferroviaria GS&WM, è stato colto dalla tormenta a quindici chilometri dal paese: ha dovuto fermare il carrello azionato da un motore diesel e rifugiarsi nella baracca degli attrezzi e dei segnali, dove, aspettando che finisca la nevicata, fa, con un vecchio e unto mazzo di carte, il Solitario del Ritardatario. ==Citazioni su Stephen King== *Mi ha influenzato, certo, ma ciò che più conta è che con lui si è modificato il rapporto tra la gente e il mondo dell'orrore. I suoi libri hanno spezzato la barriera che faceva si che chi leggesse un horror lo nascondesse fra le pieghe di un giornale. ([[Clive Barker]]) *Nel mercato italiano c'è bisogno di sfornare libri che abbiano acquirenti e lettori. Giova all'intero settore, anche perché da noi si legge poco. E avere tanti lettori non vuol dire necessariamente abbassare il livello. Non dimentichiamo che il nostro è un piccolo mercato esposto alle incursioni di scrittori popolari come [[Dan Brown]] e Stephen King che guidano sempre le classifiche di vendita ad ogni loro uscita. ([[Andrea Camilleri]]) *''[[Shining]]'' di [[Stanley Kubrick|Kubrick]] è un film eccezionale tratto da un romanzo di Stephen King non altrettanto bello. Dentro il libro però c'era un'idea incredibile, quella di una famiglia impossibilitata a muoversi e di un albergo che trasmette il male. King guardava più al sovrannaturale. Kubrick invece si concentrò soprattutto sugli uomini. ([[Niccolò Ammaniti]]) *''Siamo tornati | ancora più incistati, | eccoci qui, ti eravamo già mancati. | Suono il gong, parte il bip, il palco è il ring, | faccio paura come It di Stephen King...'' ([[Articolo 31]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *''L'orrore secondo Stephen King'', a cura di Tim Underwood e Chuck Miller, traduzione di Luca Guerneri, Arnoldo Mondadori, Editore, 1999. ISBN 8804464224 *Stephen King, ''22/11/'63'', traduzione di [[Wu Ming]] 1, Sperling & Kupfer, 2011. ISBN 9788820051358 *Stephen King, ''Billy Summers'', traduzione di Luca Briasco, Sperling & Kupfer, 2021. ISBN 978-88-200-7208-7 *Stephen King, ''Buick 8'', traduzione di Stefano Bortolussi, Sperling & Kupfer, 2003. *Stephen King, ''Carrie'', traduzione di Brunella Gasperini, Bompiani, 1984. ISBN 8845210006 *Stephen King, ''Cell'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 2006. *Stephen King, ''Christine'' (''Christine''), traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1984. *Stephen King, ''Colorado Kid'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 2005. *Stephen King, ''Cose preziose'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1992. *Stephen King, ''Cujo'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling Paperback, 1992. ISBN 8878242357 *Stephen King, ''Danse Macabre'', traduzione di [[Edoardo Nesi]], Frassinelli, 2000. ISBN 8876845941 *Stephen King, ''Desperation'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1997. ISBN 8820023636 *Stephen King, ''Dolores Claiborne'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling Paperback, 1998. ISBN 8878248657 *Stephen King, ''Duma Key'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 2008. ISBN 9788820045067 *Stephen King, ''Gli occhi del drago'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1988. ISBN 882000819X *Stephen King, ''Il gioco di Gerald'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1998. ISBN 882001498X *Stephen King, ''Il miglio verde'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling Paperback, 1998. ISBN 8878249424 *Stephen King, ''Insomnia'', traduzione di Tullio Dobner, Mondadori, 2004. *Stephen King, ''It'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1986. *Stephen King, ''L'Acchiappasogni'', traduzione di Maria Teresa Marenco, Sperling & Kupfer. *Stephen King, ''L'incendiaria'', traduzione di Prestini M.G., Sperling Paperback, 1994. ISBN 887824418X *Stephen King, ''L'istituto'', traduzione Luca Briasco, Sperling & Kupfer, 2019. ISBN 8820068288 *Stephen King, ''L'ombra dello scorpione'', traduzione di Bruno Amato e Adriana Dell'Orto, Bompiani, 1991. ISBN 8845212173 *Stephen King, ''La bambina che amava Tom Gordon'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1999. ISBN 8820029073 *Stephen King, ''La metà oscura'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1990. *Stephen King, ''La scorciatoia della signora Todd'', traduzione di Gianni Pilo, in "L'orrore del buio", a cura di Karl Edward Wagner, Newton & Compton, 1996. ISBN 8881831988 *Stephen King, ''La storia di Lisey'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 2006. *Stephen King, ''La zona morta'', traduzione di A. Terzi, Sperling & Kupfer, 1979. *Stephen King, ''Later'', traduzione di Luca Briasco, Sperling & Kupfer, 2021. ISBN 9788820071189 *Stephen King, ''Le creature del buio'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling Paperback, 1993. ISBN 8878242624 *Stephen King, ''Le notti di Salem'', traduzione di Carlo Brera, Bompiani, 1975. *Stephen King, ''Lo stretto'', traduzione di Susanna Molinari, in "Il colore del male. I capolavori dei maestri dell'horror", a cura di David G. Hartwell, Armenia Editore, 1989. ISBN 8834404068 *Stephen King, ''Misery'', traduzione di Tullio Dobner, Mondadori, 1987. *Stephen King, ''Mucchio d'ossa'', Sperling & Kupfer, 1999. ISBN 880450806X *Stephen King, ''Notte buia, niente stelle'', traduzione di Wu Ming 1, Sperling & Kupfer, 2010. ISBN *Stephen King, ''Pet Sematary'', traduzione di Brinis H., Sperling & Kupfer, 1993. ISBN 8820016397 *Stephen King, ''Rose Madder'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1999. ISBN 8820029359 *Stephen King, ''Shining'' (''The Shining'', 1977), traduzione di Adriana Dell'Orto, Bompiani, Milano, 2005. ISBN 8845246558 *Stephen King, ''Stagioni diverse'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1989. ISBN 8882743535 *Stephen King, ''Stagioni diverse'', con il racconto ''L'autunno dell'innocenza'', Sperling & Kupfer, 1987. *Stephen King, ''Stagioni diverse'', con il racconto ''Stand by me: ricordo di un'estate'', Sperling & Kupfer, 1987. *Stephen King, ''The Dome'', traduzione di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 2009. ISBN 9788820047665 *Stephen King, ''Unico indizio la luna piena'', traduzione di Carlo Brera, Salani, 1991. ISBN 8877822368 ==Libri== *''[[Sleeping Beauties]]'' (2017) ==Film== {{div col|}} *''[[Shining]]'' (1980) *''[[La zona morta]]'' (1983) *''[[Stand by Me - Ricordo di un'estate]]'' (1986) *''[[Brivido (film 1986)|Brivido]]'' (1986) *''[[Misery non deve morire]]'' (1990) *''[[It (miniserie televisiva)|It]]'' (1990) *''[[Le ali della libertà]]'' (1994) *''[[Il miglio verde]]'' (1999) *''[[L'acchiappasogni (film)|L'acchiappasogni]]'' (2003) *''[[Secret Window]]'' (2004) *''[[1408]]'' (2007) *''[[1922 (film 2017)|1922]]'' (2017) *''[[It (film)|It]]'' (2017) *''[[La torre nera (film)|La torre nera]]'' (2017) *''[[Doctor Sleep (film 2019)|Doctor Sleep]]'' (2019) *''[[It - Capitolo due]]'' (2019) *''[[Nell'erba alta (film)|Nell'erba alta]]'' (2019) *''[[Pet Sematary (film 2019)|Pet Sematary]]'' (2019) {{div col end}} ==Voci correlate== *[[Joe Hill (scrittore)]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Buick 8||}} {{Pedia|Carrie (romanzo)|''Carrie''}} {{Pedia|Cell (romanzo)|''Cell''|}} {{Pedia|Christine - la macchina infernale|''Christine''|}} {{Pedia|Cose preziose (romanzo)|''Cose preziose''|}} {{Pedia|Cujo}} {{Pedia|Danse Macabre}} {{Pedia|Desperation}} {{Pedia|Dolores Claiborne}} {{Pedia|Duma Key||}} {{Pedia|I lupi del Calla||}} {{Pedia|Il gioco di Gerald}} {{Pedia|Insomnia (romanzo)|''Insomnia''}} {{Pedia|L'incendiaria}} {{Pedia|L'ombra dello scorpione||}} {{Pedia|L'ultimo cavaliere (romanzo)|''L'ultimo cavaliere''|}} {{Pedia|La bambina che amava Tom Gordon}} {{Pedia|La canzone di Susannah}} {{Pedia|La chiamata dei Tre}} {{Pedia|La sfera del buio||}} {{Pedia|La zona morta (romanzo)|''La zona morta''|}} {{Pedia|Misery (romanzo)|''Misery''|}} {{Pedia|Notte buia, niente stelle|''Notte buia, niente stelle''|}} {{Pedia|Pet Sematary (romanzo)|''Pet Sematary''}} {{Pedia|Roland di Gilead||}} {{Pedia|Rose Madder}} {{Pedia|Terre desolate}} {{Pedia|The Dome}} {{Pedia|Unico indizio la luna piena}} {{Pedia|22/11/'63||(2011)}} {{DEFAULTSORT:King, Stephen}} [[Categoria:Sceneggiatori statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] 2jbb2w3lcq43x95mqylj7oub3p9goyw Erich Fromm 0 1768 1223268 1214970 2022-08-18T20:32:39Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Erich Fromm */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Erich Fromm.jpg|thumb|250px|Erich Fromm]] '''Erich Pinchas Fromm''' (1900 – 1980), psicoanalista e sociologo tedesco. ==Citazioni di Erich Fromm== *Fascismo, nazismo e stalinismo sono il culmine dell'alienazione.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 38. ISBN 9788858041406</ref> *I [[sogno|sogni]] sono come un microscopio attraverso il quale possiamo vedere gli avvenimenti nascosti nella nostra anima.<ref>Da ''Il linguaggio dimenticato. La natura dei miti e dei sogni'', traduzione di Graziella Brianzoni, Bompiani, 1994.</ref> *Il compito principale di un [[uomo]] è dare origine a se stesso, trasformandosi in tutto ciò che è in grado di essere. Il risultato di tali sforzi sarà la sua personalità. :{{en}} ''Man’s main task in life is to give birth to himself, to become what he potentially is. The most important product of his effort is his own personality''.<ref>Da ''Man for Himself'', cap. 4, "Problems of Humanistic Ethics".</ref> *Il sorriso convenzionale ha sostituito la risata genuina... l'opaca disperazione ha preso il posto di un'autentica sofferenza.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 188. ISBN 9788858015827</ref> *L'uomo è l'unico animale la cui esistenza è un problema che deve risolvere.<ref>Da ''Psicanalisi e religione'', traduzione di Ugo Varnai, Mondadori, 1996.</ref> :L'uomo è l'unico animale per il quale la sua stessa esistenza è un problema che deve risolvere.<ref>Da ''Dalla parte dell'uomo. Indagine sulla psicologia della morale'', Astrolabio Ubaldini, 1971.</ref> *L'uomo moderno, se osasse parlare del suo concetto di paradiso, descriverebbe una visione ove il paradiso sarebbe simile al più grande emporio del mondo, con esposti nuovi articoli ed elettrodomestici. Quanto a lui, fornito dei quattrini necessari per l'acquisto, se ne andrebbe su e giù con la borsa aperta, in mezzo a questo paradiso di elettrodomestici e di merci, purché, beninteso, vi fossero da comprare cose sempre più nuove e in maggior quantità, e, forse, purché i suoi vicini fossero un tantino meno privilegiati di lui.<ref name=cont>Da ''Psicanalisi della società contemporanea''</ref> *{{NDR|La necrofilia}} La passione di distruggere la vita, e l'attrazione per tutto quanto è morto, in disfacimento o puramente meccanico.<ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. 465. ISBN 88-415-5890-3</ref> *La vita ha un dinamismo interno tutto suo; tende a crescere, a essere espressa e vissuta.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della psicologia'', traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 129. ISBN 9788858015018</ref> *Nel diciannovesimo secolo il problema era: Dio è morto; nel ventesimo secolo è questo: è morto l'uomo.<ref name=cont/> *Niente appare più difficile per l'uomo medio che sopportare la sensazione di non essere identificato con un gruppo più vasto.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della psicologia'', traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 126. ISBN 9788858015018</ref> *Non è sorprendente che la visione profetica di un'umanità unita e pacifica, di giustizia per i poveri e gli indifesi, trovasse un suolo fertile tra gli [[ebrei]] e che non fosse mai dimenticata? Che quando le mura dei ghetti caddero al suolo, gli ebrei, in numero sproporzionatamente grande, fossero tra coloro che proclamavano gli ideali di internazionalismo, pace e giustizia? Quella che da un punto di vista umano è stata la loro tragedia — la perdita della loro terra e del loro stato — dal punto di vista umanistico fu la più grande benedizione: essendo fra chi soffre ed è disprezzato, furono capaci di svilupparsi e di mantenere una tradizione di umanesimo.<ref>Da ''Voi sarete come dèi'', traduzione di Stefania Gana, Ubaldini Editore.</ref> *Scopo del [[sadismo]] è trasformare l'uomo in una cosa, qualcosa di animato in qualcosa di inanimato, poiché sotto un controllo completo e assoluto l'essere vivente perde una qualità essenziale della vita: la libertà.<ref>Da ''Psicoanalisi dell'amore'', a cura e traduzione di Elisa Calzavara, Newton Compton editori, Roma, 2007, p. 35. ISBN 9788879838177</ref> ==''Avere o essere?''== ===[[Incipit]]=== L'aut-aut tra [[Possesso|avere]] ed essere non è un'alternativa che si imponga al comune buon senso. Sembrerebbe che l'''avere'' costituisca una normale funzione della nostra esistenza, nel senso che, per vivere, dobbiamo avere oggetti. Inoltre, dobbiamo avere cose per poterne godere. In una cultura nella quale la meta suprema sia l'avere – e anzi l'avere sempre più – e in cui sia possibile parlare di qualcuno come una persona che «vale un milione di dollari», come può esserci un'alternativa tra avere ed essere? Si direbbe, al contrario, che l'essenza vera dell'essere sia l'avere; che, se uno ''non ha'' nulla, ''non è'' nulla. ===Citazioni=== *Si possono scrivere pagine e pagine di descrizione del sorriso della [[Gioconda]], ma il sorriso stesso quale è stato dipinto da Leonardo non potrà mai essere tradotto in parole, e ciò non perché il [[sorriso]] della Gioconda sia così «misterioso». In realtà, il sorriso di chiunque è misterioso (a meno che non si tratti del sorriso frutto di apprendimento, per così dire sintetico, che serve agli scambi commerciali). *La nostra è una società composta da individui notoriamente infelici: isolati, ansiosi, in preda a stati depressivi e a impulsi distruttivi, incapaci di indipendenza, in una parola esseri umani ben lieti di poter ammazzare il tempo che con tanto accanimento cercano di risparmiare. *Il vivere bene non rappresenta ormai più da un pezzo la soddisfazione semplicemente di un'esigenza di carattere etico o religioso: per la prima volta nella storia, "la sopravvivenza fisica della specie umana dipende dalla radicale trasformazione del cuore umano". D'altro canto, una trasformazione del cuore umano è possibile solo a patto che si verifichino mutamenti economici e sociali di drastica entità, tali da offrire al cuore umano l'occasione per mutare e il coraggio e l'ampiezza di prospettive necessari per farlo. (p. 32) *..ben pochi sforzi sono stati compiuti per sondare la possibilità di elaborare modelli sociali completamente nuovi e per metterli alla prova dell'esperienza. In realtà, finché i problemi della ricostruzione sociale non prenderanno, almeno in parte, il posto dell'interesse per la scienza e per la tecnica che occupano attualmente le migliori menti, la [[fantasia]] umana non sarà in grado di dar corpo a nuove e realistiche alternative. (p. 35) *Marx affermava che il lusso è un vizio esattamente come la povertà e che dovremmo proporci come meta quella di "essere" molto, non già di "avere" molto. (Mi riferisco qui al vero Marx, all'umanista radicale, non alla sua volgare contraffazione costituita dal «comunismo» sovietico.) (p. 40) *La differenza tra essere e avere non è essenzialmente quella tra Oriente e Occidente, ma piuttosto tra una società imperniata sulle persone e una società imperniata sulle cose. L'atteggiamento dell'avere è caratteristico della società industriale occidentale, in cui la sete di denaro, fama e potere, è divenuta la tematica dominante della vita. (p. 45) *Naturalmente, si potrà ribattere che l'insonnia è un sintomo fisico al pari di un'infiammazione alla gola o di un mal di denti, e che pertanto è altrettanto legittimo dire che si "ha" l'insonnia quanto dire che si ha la gola infiammata. C'è però una differenza: una infiammazione alla gola o un mal di denti è una sensazione fisica che può essere più o meno intensa, ma che ha scarse connotazioni psichiche. Si può avere la gola infiammata perché si ha una gola, o un mal di denti perché si hanno i denti. L'insonnia, al contrario, non è una sensazione fisica ma una condizione mentale, quella della incapacità a dormire. Se parlo di «"avere" l'insonnia» invece di dire «non posso dormire», tradisco il mio desiderio di rimuovere l'esperienza di ansia, inquietudine, tensione, che mi impedisce di dormire, e di affrontare la manifestazione mentale come se si trattasse di un sintomo somatico. (p. 49) *Le strutture viventi possono essere soltanto se divengono; possono esistere soltanto se mutano. Trasformazione e crescita sono qualità inerenti al processo vitale. (p. 54) *Nulla è reale all'infuori del divenire. (p. 54) *Un'autorità, un'istituzione, un'idea, un'immagine, possono essere introiettate allo stesso modo: io le ho, per sempre protette e difese, per così dire, nelle mie viscere. (p. 56) *Per riassumere: [[Consumismo|consumare]] è una forma dell'avere, forse quella di maggior momento per l'odierna società industriale opulenta. Il consumo ha caratteristiche ambivalenti: placa l'ansia, perché ciò che uno ha non può essergli ripreso; ma impone anche che il consumatore consumi sempre di più, dal momento che il consumo precedente ben presto perde il proprio carattere gratificante. I consumatori moderni possono etichettare se stessi con questa formula: io sono = ciò che ho e ciò che consumo. (p. 57) *Gli [[studente|studenti]] e quanto viene loro insegnato rimangono estranei tra loro, a parte il fatto che ognuno degli studenti è divenuto il proprietario di un insieme di affermazioni fatte da qualcun altro (il quale a sua volta o le ha coniate di suo o le ha riprese da un'altra fonte). (p. 60) *Gli studenti che fanno propria la modalità dell'avere si prefiggono un'unica meta: conservare ciò che hanno appreso», registrandolo esattamente nella propria memoria oppure conservando accuratamente le annotazioni. Non devono né produrre né creare qualcosa di nuovo. In effetti, gli individui del tipo «avere» mostrano la tendenza a sentirsi turbati da nuovi pensieri o idee su questo o quell'argomento, e ciò perché il nuovo mette in questione l'insieme cristallizzato di informazioni che già possiedono. In effetti, per una persona agli occhi della quale l'avere costituisce la forma principale di relazione con il mondo, idee che non possano venire facilmente incamerate (o registrate per iscritto) sono preoccupanti, al pari di qualsiasi altra cosa cresca e si trasformi, e che pertanto sia incontrollabile. (p. 60) *Il mio centro è dentro di me. (traduzione di Francesco Saba Sardi, Mondadori, 2006) ==''Fuga dalla libertà''== *L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della [[ragione]]. (1980) *L'uomo moderno, liberato dalle costrizioni della [[società]] preindividualistica, che al tempo stesso gli dava sicurezza e lo limitava, non ha raggiunto la libertà nel senso positivo di realizzazione del proprio essere: cioè di espressione delle sue potenzialità intellettuali emotive e sensuali. Pur avendogli portato indipendenza e razionalità, la [[libertà]] lo ha reso isolato e, pertanto, ansioso e impotente. (1980) *Se le qualità che uno ha, non servono, egli non ne possiede alcuna. (1980) *In realtà non c'è nulla di più accattivante e convincente della [[spontaneità]], sia che la si trovi nel bambino, o nell'artista, sia che la si trovi in quegli individui che non rientrano per età o professione in questi due gruppi. (1980) *La libertà positiva consiste nell'attività spontanea della personalità totale. (1980) *Rinunciare alla spontaneità e all'individualità significa soffocare la vita. (1980) *In ogni attività spontanea l'individuo abbraccia il mondo. Non solo il suo io individuale resta intatto, ma si rafforza e si consolida. Infatti l'io è tanto forte quanto attivo. (1980) *Solo le qualità che sorgono dalla nostra attività spontanea danno forza all'io e formano per tanto la base della sua integrità. L'incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel che veramente si sente e si pensa, e la conseguente necessità di presentare uno pseudo io agli altri e a se stessi, sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza. Che ne siamo o no coscienti, non c'è nulla di cui ci vergogniamo di più del fatto di non essere noi stessi, e non c'è nulla che ci dia più orgoglio o felicità di pensare, sentire e dire quel che è nostro. Ciò implica che quello che importa è l'attività in quanto tale, il processo e non il risultato. (1980) *Se l'individuo realizza il suo io mediante l'attività spontanea, e in questo modo si mette in rapporto con il mondo, cessa di essere un atomo isolato; sia lui che diventano parti di un tutto organico; egli occupa il suo giusto posto, e così i dubbi su se stesso e sul significato della vita; quando egli riesce a vivere non in modo coatto, né da un automa, ma spontaneamente, essi scompaiono. Ha coscienza di sé come un individuo attivo e creativo e riconosce che c'è un solo significato della vita: l'atto stesso di vivere. (1980) *Affermare che l'uomo non deve essere soggetto a qualche cosa di superiore a lui non significa negare la dignità degli ideali. Ci costringe però ad un'analisi critica di che cosa è un ideale. Oggigiorno si dà di solito per scontato che un ideale è un qualsiasi fine il cui perseguimento non implichi un guadagno materiale, una qualsiasi cosa per la quale una persona sia pronta a sacrificare dei fini egoistici. Questo è un concetto puramente psicologico, e anzi relativistico, dell'ideale. Da questo punto soggettivistico un fascista, che è mosso da un desiderio di subordinarsi a un potere, e nello stesso tempo di sopraffare gli altri, ha un ideale proprio come lo ha l'uomo che si batte per l'eguaglianza e per le libertà umane. Su questa base il problema degli ideali non può in alcun modo essere risolto. (1980) *Tutti i veri ideali hanno un elemento in comune: esprimono il desiderio di qualche cosa che non è ancora realizzato, ma che è desiderabile ai fini dello sviluppo e della felicità dell'individuo. (1980) *Abbiamo visto che l'intenso desiderio di una attività incessante era radicato nella solitudine e nell'ansietà. (1980) *Quali sono questi impulsi? il più importante di tutti appare la tendenza a crescere, a sviluppare e realizzare la possibilità che l'uomo ha maturato, in sé nel corso della storia, come, ad esempio la facoltà di pensare in modo creativo e critico e di avere esperienze emotive sensuali differenziate. (1980) *Ci sono bisogni imperativi che debbono venir soddisfatti prima di ogni altra cosa. Quando solo dopo la soddisfazione dei bisogni primari restano all'uomo tempo ed energia, la civiltà può svilupparsi e con essa quelle aspirazioni che accompagnano i fenomeni dell'abbondanza. Le azioni libere (o spontanee) sono sempre fenomeni di abbondanza. (1980) *La questione decisiva non è quel che si pensa, ma in che modo lo si pensa. Il pensiero che è frutto della riflessione attiva, è sempre nuovo ed originale. (1980) *Alle razionalizzazioni manca in definitiva questo tratto dello scoprire e del rivelare; esse si limitano a confermare il pregiudizio emotivo esistente nell'individuo. La razionalizzazione non è uno strumento per penetrare la realtà, ma un tentativo a posteriori di armonizzare i propri desideri con la realtà esistente. (1980) *Con ciò non si vuole dire che l'educazione debba portare inevitabilmente alla soppressione della spontaneità, dato che il vero fine dell'educazione, è di promuovere l'indipendenza interiore e l'individualità del bambino, il suo sviluppo e la sua integrità. ... Nella nostra civiltà, tuttavia, l'educazione troppo spesso produce l'eliminazione della spontaneità. (1980) *Nella nostra società le emozioni in generale vengono scoraggiate. Benché senza dubbio il pensiero creativo, come ogni altra attività creativa, sia inseparabilmente legato alle emozioni, è diventato un ideale pensare e vivere senza emozioni. Essere emotivo è diventato sinonimo di instabile e squilibrato. (1980) *Quanto maggiore è l'integrazione della personalità dell'individuo, e quanto maggiore è quindi la limpidezza verso se stesso, tanto più grande è la sua forza. Il «conosci te stesso» resta uno dei comandamenti fondamentali, che mirano a creare la base della forza e della felicità dell'uomo. (1980) *Una parte immensa della [[pubblicità]] moderna è diversa. Non fa appello alla [[ragione]], ma all'emozione; come qualsiasi altro tipo di suggestione ipnotica, cerca di colpire i suoi oggetti emotivamente e poi di renderli sottomessi intellettualmente. (cap. 4; 2021) *L'uomo moderno vive nell'illusione di sapere ciò che vuole, mentre in realtà vuole quel che ci si aspetta che voglia. (cap. 7, par. 1; 2021) *Il [[Rivoluzione|rivoluzionario]] vittorioso è uno statista, il rivoluzionario fallito è un criminale. (cap. 7, par. 2; 2021) ==''Il coraggio di essere''== ===[[Incipit]]=== Sono ormai trascorsi vent'anni dal mio colloquio con Erich Fromm, la cui trascrizione fedele è pubblicata nelle pagine che seguono. <br /> Avevo già incontrato Fromm in due altre occasioni. La prima volta gli avevo chiesto un colloquio privato. Alcune sue opere mi avevano colpito: ''L'arte di amare, Fuga dalla libertà, Psicanalisi della società contemporanea.'' Mi recai da Fromm a Muralto, nei pressi di Locarno, dove risiedeva da qualche anno. Mi accolse nella sua abitazione all'ultimo piano di un palazzo, da cui dominava il Lago Maggiore. Al centro del suo studio c'era una grande tavola piena di libri e carte. Mi disse che stava lavorando al tema dell'aggressività umana (pubblicò qualche anno dopo ''Anatomia della distruttività umana''), un tema doloroso, tragico, ineluttabile – aggiunse. ===Citazioni=== *Direi piuttosto cosa è [[Karl Marx|Marx]] per me. Non è stato, resta una delle fonti più importanti del mio pensiero e della mia ispirazione. Oggi è molto difficile parlare di Marx, perché pochi pensatori sono stati così manipolati, soprattutto da coloro che si autodefiniscono marxisti, dunque soprattutto i comunisti. In Russia non si conosce quasi Marx. L'ho notato, io stesso. Una volta ho partecipato ad una riunione a cui erano presenti alcuni esperti russi... i corifei: di Marx ne sapevano quanto un prete di campagna sa di teologia medioevale. Del resto non può essere diversamente, perché in un sistema come quello russo Marx deve essere ucciso per poter vivere. (pp. 20-21) *L'avere è il lavoro accumulato, l'essere è l'attività umana, certo, non un'attività semplicemente tale – come portare delle pietre da un posto all'altro –, questa non è l'attività umana. [...] Essere vivo, interessato, vedere le cose, vedere l'uomo, ascoltare l'uomo, immedesimarsi nel prossimo, sentire se stessi, rendere la vita interessante, fare della vita qualcosa di bello e non di noioso. (pp. 30-31) *La domanda fondamentale è infatti: qual è lo [[senso della vita|scopo della vita]]? Diventare più umani o produrre di più? (p. 30) *La [[religione]] è nulla. Vivere religiosamente è tutto. Ciò che intendo per vivere religiosamente è ciò che pensavano i profeti, ciò che Gesù pensava: fare ciò che è giusto, dire la verità, amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto. (p. 31) *L'uomo crede di volere la [[libertà]]. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi. [...] Se invece si sottomette a un'[[autorità]], allora può sperare che l'autorità gli dica quello che è giusto fare, e ciò vale tanto più se c'è un'unica autorità – come è spesso il caso – che decide per tutta la società cosa è utile e cosa invece è nocivo. (pp. 27-28) *Mah... dunque... mio padre era commerciante, ma contro la sua volontà. Si vergognava di essere un commerciante. Anch'io, da bambino, quando avevo dieci, dodici anni, me ne vergognavo. Se qualcuno mi diceva "sono un commerciante" avevo pietà di lui; mi dicevo "ma come si può ammettere che lo scopo della sua vita sia quello di guadagnare del [[denaro]]?". [...] Evidentemente sono cresciuto nel mondo moderno, ma non mi sono mai sentito a mio agio: il mio vero mondo è il mondo precapitalistico, del quale il mio bisnonno e quell'aneddoto sono un esempio. In fondo, mi sento così ancora oggi; mi sento straniero in un mondo il cui scopo è guadagnare il più possibile. Per me questo è piuttosto una perversione. (pp. 16-17) ==''L'arte di amare''== ===[[Incipit]]=== È l'amore un'arte? Allora richiede sforzo e saggezza.<br /> Oppure l'amore è una piacevole sensazione, qualcosa in cui imbattersi è una questione di fortuna? Questo volumetto contempla la prima ipotesi, mentre è fuor di dubbio che oggi si creda alla seconda.<br> La gente non pensa che l'amore non conti. Anzi, ne ha bisogno; corre a vedere serie interminabili di film d'amore, felice o infelice, ascolta canzoni d'amore; eppure nessuno crede che ci sia qualcosa da imparare in materia d'amore. ===Citazioni=== *Se due persone che erano estranee lasciano improvvisamente cadere la parete che le divideva, e si sentono vicine, unite, questo attimo di unione è una delle emozioni più eccitanti della vita. È ancora più meravigliosa e miracolosa per chi è vissuto solo, isolato, senza affetti. Il miracolo di questa intimità improvvisa è spesso facilitato se coincide, o se inizia, con l'attrazione sessuale. Tuttavia, questo tipo di amore è per la sua stessa natura un amore non duraturo. Via via che due soggetti diventano ben affiatati, la loro intimità perde sempre più il carattere miracoloso, finché il loro antagonismo, i loro screzi, la reciproca sopportazione uccidono ciò che resta dell'eccitamento iniziale. Eppure, all'inizio, essi non lo sanno; scambiano l'intensità dell'infatuazione, il folle amore che li lega, per la prova dell'intensità del loro sentimento, mentre potrebbe solo provare l'intensità della loro solitudine. (p. 16) *Dare è la più alta espressione di potenza. Nello stesso atto di dare, io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere. Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. Mi sento traboccante di vita e di felicità. Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell'atto mi sento vivo. (pp. 34-35) *"Innamorarsi", l'imprevista caduta delle barriere che esistevano fino a quel momento fra due estranei. *In ogni attività creativa, colui che crea si fonde con la propria [[materia]], che rappresenta il mondo che lo circonda. Sia che il contadino coltivi il grano o il pittore dipinga un quadro, in ogni tipo di lavoro creativo, l'artefice e il suo oggetto diventano un'unica cosa: l'[[uomo]] si unisce col [[mondo]] nel processo di creazione. *L'[[amore]] è un potere attivo dell'[[uomo]]; un potere che annulla le pareti che lo separano dai suoi simili, che gli fa superare il senso d'isolamento e di separazione, e tuttavia gli permette di essere sé stesso e di conservare la propria integrità. Sembra un [[paradossi dai libri|paradosso]], ma nell'amore due esseri diventano uno, e tuttavia restano due. (p. 32) *Oltre al [[conformismo]] inteso come mezzo per superare l'isolamento, un altro fattore nella [[vita]] contemporanea deve essere preso in considerazione: la routine del [[lavoro]] e del piacere. L'uomo diventa un 'dalle nove alle cinque', è parte della forza del lavoro, della forza burocratica degli impiegati e dei dirigenti. Ha scarsa iniziativa, i suoi compiti essendo prescritti dall'organizzazione; vi è ben poca differenza tra chi è in cima alla scala, e chi è in basso. Tutti seguono schemi prestabiliti, con una velocità prestabilita, in modo predisposto. Perfino le reazioni sono prescritte: [[allegria]], [[tolleranza]], [[amabilità]], [[ambizione]] e capacità di andare d'accordo con tutti senza attrito. Il divertimento è organizzato nello stesso modo, sebbene non con lo stesso sistema; i libri sono selezioni da biblioteche, i film dagli impresari, e gli slogans pubblicitari coniati da loro; il resto è pure uniforme; la gita domenicale in automobile, i programmi televisivi, le riunioni e i ricevimenti ufficiali. Dalla nascita alla morte, dal lunedì alla domenica, da mattina a sera, tutte le attività sono organizzate e prestabilite. Come potrebbe un [[uomo]] prigioniero nella ragnatela della routine ricordarsi che è un uomo, un individuo ben distinto, uno al quale è concessa un'unica occasione di vivere, con speranze e delusioni, dolori e timori, col desiderio di amare e il terrore della [[solitudine]] e del nulla? (pp. 28-29) *Amare la propria carne e il proprio sangue non è una conquista. L'animale ama i suoi piccoli e li cura. Il debole ama il suo padrone poiché la sua vita dipende da lui; il bambino ama i suoi genitori poiché ha bisogno di loro. Solo l'amore disinteressato è un [[sentimento]] maturo, completo. È significativo, nel [[Vecchio Testamento]], il fatto che l'oggetto d'amore dell'uomo sia il povero, lo straniero, la vedova e l'orfano, ed eventualmente, anche il nemico, l'egiziano e l'[[Edomiti|edomita]]. Con la [[compassione]] per il debole, l'uomo comincia a sviluppare l'amore per il fratello; e nel suo amore per se stesso, ama anche colui che ha bisogno di aiuto, l'essere umano fragile e insicuro. La compassione implica la comprensione e la [[fratellanza|fraternità]]. «Voi conoscete lo straniero», dice il Vecchio Testamento, «perché eravate nella terra d'Egitto... di conseguenza amate gli stranieri». (p. 65-66<ref name = "Il Saggiatore, 1979">Eric Fromm, ''L'arte di amare'', Il Saggiatore, traduzione di Marilena Damiani, Febbraio 1979, Firenze, 14° edizione</ref>) *Il bisogno di trascendenza è uno dei più fondamentali bisogni dell'uomo, radicato nel suo [[egocentrismo]], nel suo ruolo di creatura che ''non sa rassegnarsi all'idea di essere un dado lanciato fuori dal bicchiere''. Ha bisogno di sentirsi il [[creazione (teologia)|Creatore]], colui che trascende il ruolo passivo di creatura. [...] La madre supera se stessa nel bambino, il suo amore per lui le dà lo scopo, il senso della vita. (In questa incapacità del maschio a soddisfare il suo bisogno di trascendenza portando il peso dei figli, sta il suo bisogno di superare se stesso creando cose e e idee). (p. 69<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *Il desiderio sessuale può essere stimolato dall'[[ansia]] della [[solitudine]], dal desiderio di conquistare o di essere conquistato, dalla [[vanità]], dalla volontà di ferire e persino di distruggere, così come può essere stimolato dall'amore. [...] Se il desiderio di unione fisica non è stimolato dall'amore, se l'amore [[Eros|erotico]] non è anche amore fraterno, non porta mai alla fusione se non in un senso [[orgia|orgiastico]] e fittizio. L'[[attrazione sessuale]] crea, sul momento, un'illusione d'unione, eppure senza amore questa "unione" lascia due esseri estranei e divisi come prima. [...] La tenerezza è senza dubbio, come credeva [[Sigmund Freud|Freud]], una sublimazione dell'[[istinto]] sessuale. È la conseguenza dell'[[amore]] fraterno, ed esiste sia nelle forme psichiche d'amore che in quelle fisiche. (p. 72<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *È molto frequente trovare due persone "[[innamoramento|innamorate]]" che non sentono amore per nessun altro. Il loro amore è infatti un [[egotismo|egotismo]] ''a due''; sono due esseri che si annullano a vicenda, che risolvono il problema della separazione fondendosi tra loro. Credono così di superare la [[solitudine]]; eppure staccandosi dal resto della [[specie]], restano separati tra di loro e perfino da loro stessi; la loro unione è un'[[illusione]]. L'amore erotico esclude l'amore per gli altri solo nel senso di fusione erotica ma non di amore fraterno. (p.73<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *Il [[Dieci comandamenti|concetto biblico]] «ama il prossimo tuo come te stesso» significa che il rispetto per la propria integrità, l'amore e la comprensione di se stessi non possono essere scissi dal rispetto, dalla comprensione e dall'amore per un altro essere umano. (p.77<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *Ho dichiarato che il nostro bisogno di amare si basa sul senso della separazione e sul conseguente bisogno di superare l'ansia della separazione. La forma religiosa di amore, che è chiamata amore per Dio, psicologicamente parlando non è diversa. Nasce dal bisogno di superare la separazione e di raggiungere l'unione. [...] Dio rappresenta il più alto valore e il più desiderabile dei beni. Di conseguenza, il significato più specifico di Dio dipende da ciò che è il bene più desiderabile per una [[persona]]; in ultima analisi dal carattere del soggetto che adora Dio. (p. 81<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *Secondo le decisive scoperte di Backhofen e Morgan, a metà del diciannovesimo secolo, vi sono pochi dubbi che sia esistita una fase matriarcale della religione. [...] L'amore materno è incondizionato, protettivo, illimitato; poiché è [[condizione|incondizionato]], non può essere controllato o conquistato. [...] La caratteristica dell'amore paterno è che il padre fa delle richieste, stabilisce principi e leggi, e che il suo amore per il figlio dipende dall'obbedienza di quest'ultimo alle sue richieste. Egli ama di più il figlio che più gli rassomiglia, che è il più obbediente e il più adatto a diventare il suo successore, l'erede dei suoi beni. Lo sviluppo della società patriarcale va di pari passo con lo sviluppo della proprietà privata. (p. 83<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *L'amore materno non può essere conquistato: o c'è o non c'è; tutto ciò che posso è aver [[fede]] (come dice il [[salmo|salmista]]: «Tu fammi aver fede nel seno di mia madre»). (p. 85<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *Se pensiamo alla civiltà indiana, egiziana o greca, o a quella giudaico-cristiana o a quella islamitica, siamo in pieno mondo patriarcale, coi suoi dei maschi, sui quali regna un dio principale, o in cui tutti gli dei sono eliminati ad eccezione di Uno, ''il'' Dio.[...] Nella [[ebraismo|religione ebraica]], gli aspetti materni di Dio sono introdotti di nuovo specialmente nelle varie correnti del [[mistica|misticismo]]. Nella [[cattolicesimo|religione cattolica]] la madre è simbolizzata dalla [[Chiesa]] e dalla [[Maria|Vergine]]. [...] La dottrina cattolica del lavoro ben fatto fa parte del quadro patriarcale: posso procurarmi l'amore paterno con l'obbedienza e l'adempimento dei suoi ordini. (p. 84-85<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *[[Martin Lutero|Lutero]] stabilisce, come suo maggior principio, che niente che l'uomo ''faccia'' possa meritargli l'amore di Dio. L'amore di Dio è la [[grazia]], la tendenza religiosa ad aver fede in questa grazia, a rendersi piccoli e indifesi. [..] La dottrina luterana, ad onta del suo carattere patriarcale, porta con sé molti elementi matriarcali. [...] Ma è caratteristica della fede di Lutero che la figura della madre sia stata eliminata dal quadro e sostituita da quella del padre; all'incertezza di essere amato dalla madre si sostituisce la [[speranza]] in un amore paterno incondizionato. (p. 85<ref name ="Il Saggiatore, 1979" />) *L'uomo moderno crede di perdere qualcosa – il tempo – quando non fa le cose in fretta; eppure non sa che cosa fare del tempo che guadagna, tranne che ammazzarlo. (p. 117) *Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d'amare. (p. 119) *Amare qualcuno non è solo un forte [[sentimento]], è una [[scelta]], una [[promessa]], un [[impegno]]. *Chi ama davvero ama il [[mondo]] intero, non soltanto un individuo particolare. *Chiunque abbia possibilità di studiare l'effetto di una [[madre]] dotata di genuino amore per se stessa, può vedere che non c'è niente di più utile che dare a un [[bambino]] l'esperienza di ciò che è [[amore]], [[gioia]], [[felicità]], che solo può ricevere il bambino amato da una madre che ama se stessa. *Il capitalismo moderno necessita di uomini che senza difficoltà cooperino in vasto numero; che vogliano consumare sempre di più; i cui gusti siano standardizzati e possano essere facilmente previsti e influenzati.<ref name="diz">Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *L'amore immaturo dice: [[ti amo]] perché ho bisogno di te. L'amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo. *L'unico modo per conoscere profondamente un essere è l'atto di [[amore]]; questo atto supera il pensiero, supera le parole. È il tuffo ardito nell'[[esperienza]] dell'unione. *La [[felicità]] dell'uomo moderno consiste nell'emozione di guardare vetrine di negozi, di acquistare tutto ciò che può permettersi, sia in contanti che a rate. *La maggior parte della gente ritiene che amore significhi «essere amati», anziché amare.<ref name=diz/> *Le relazioni umane sono per lui <nowiki>[</nowiki>il conformista<nowiki>]</nowiki> essenzialmente quelle di automi alienati, ognuno dei quali basa la propria sicurezza tenendosi vicino al gregge e non divergendo nel pensiero, nei sentimenti o nell'azione.<ref name=diz/> *Senza [[amore]], l'umanità non sopravvivrebbe un solo giorno. *Tutti noi siamo Uno, eppure ognuno di noi è un'entità unica, separata. Nei nostri rapporti col prossimo si ripete lo stesso paradosso. In quanto Uno, possiamo amare tutti nello stesso modo, nel senso di amore fraterno. Ma in quanto esseri distinti, l'amore erotico esige prerogative strettamente individuali, che esistono tra determinate persone, e non certo tra tutte. *Solo colui che ha [[fede]] in se stesso è in grado di essere fedele agli altri. ==''L'arte di vivere''== ===[[Incipit]]=== L'idea che l'arte di [[vita|vivere]] sia una cosa semplice è relativamente recente. Da sempre sono esistiti individui convinti che per essere felici sarebbe bastato raggiungere il piacere, il potere, la fama e la ricchezza, e che l'unica cosa da imparare non fosse tanto l'arte di vivere quanto il modo per ottenere abbastanza successo da acquisire i mezzi per vivere bene. Eppure, se anche esistevano individui e gruppi che praticavano il principio di un edonismo radicale, tutte le culture avevano maestri di vita e maestri di pensiero. Questi proclamavano che vivere bene è un'arte che va imparata, che imparare quest'arte richiede fatica, dedizione, comprensione, e pazienza, e tuttavia costituisce la cosa più importante da apprendere. <br /> Oggi, invece, coloro che insegnano agli uomini come vivere – gli psicologi, i sociologi, i politici – dichiarano che imparare a vivere è assai semplice, al punto che basterebbe leggere un qualche manualetto della serie "Come fare"! Che cosa ha causato un cambiamento così sorprendente? Come si è giunti a credere che sia facile imparare l'arte di vivere, e che difficile sia solo guadagnarsi i mezzi per vivere? ===Citazioni=== *È un dato di fatto che la maggior parte degli [[uomini]] siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina. Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro. *Gli idoli dell'uomo moderno avido, alienato sono la produzione, il consumo, la tecnologia, lo sfruttamento della natura. [...] Quanto più ricchi sono i suoi idoli, tanto più l'uomo si impoverisce. Invece della gioia egli va in cerca di piacere e di eccitamento; invece di crescere cerca possesso e potere; invece di ''essere'', egli persegue ''avere'' e sfruttamento; invece di ciò che è vivo sceglie ciò che è morto. (p. 105) *L'uomo muore sempre prima di essere completamente nato. *Il modo di produzione del sistema capitalistico ha trasformato l'uomo in una creatura ansiosa e alienata. (p. 74) *Nella modalità dell'avere, quella occupata dalla grande maggioranza delle persone, l'idea sottesa all'affermazione "io sono io" è "io sono io perché ho X", intendendo con X tutti gli oggetti naturali e le persone con le quali istituisco un rapporto tramite il mio potere di controllarli, di farli permanentemente miei. Secondo la modalità dell'avere non c'è rapporto vivente tra me e quello che io ho. Questo e l'io sono divenuti cose, e io ho le cose perché ho la forza di farle mie. C'è però anche una relazione inversa: le cose hanno me; perché il mio senso di identità, vale a dire l'equilibrio mentale, si fonda sul mio avere le cose (e quante più possibile). La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivo, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di [[morte]], non di [[vita]]. *Tutto è diventato business, ogni cosa deve funzionare ed essere utilizzabile. Non esiste un sentimento di identità, esiste un vuoto interiore. non si hanno convinzioni, né scopi autentici. Il carattere mercantile è l'essere umano completamente alienato, privo di qualunque altro interesse che non sia quello di manipolare e funzionare. È proprio questo il tipo di umano conforme ai bisogni sociali. Si può dire che la maggior parte degli uomini diventano come la società desidera che essi siano per avere successo. La [[società]] fabbrica tipi umani così come fabbrica tipi di scarpe o di vestiti o di automobili: merci di cui esiste una domanda. E già da bambino l'uomo impara quale sia il tipo più richiesto. ==Citazioni su Erich Fromm== *Il libro di Fromm ''L'arte di amare'' diventò proprio la mia Bibbia. Imparai a memoria pagine intere. Semplicemente per il fatto che sentivo il bisogno di rileggerle continuamente. Ricopiai anche dei passaggi del libro e li appesi sul mio letto. Questo Fromm è proprio un paraculo che ha capito tutto. Se la gente si attenesse a quello che lui scrive, la vita avrebbe veramente un senso perché uno riuscirebbe semplicemente a farcela. ([[Christiane F.]]) *''L'arte di non innamorarsi''<br>Letture sconsigliate: Erich Fromm, ''L'arte d'amare''. ([[Gianni Monduzzi]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Erich Fromm, ''Dalla parte dell'uomo. Indagine sulla psicologia della morale'', Astrolabio Ubaldini, 1971. ISBN 8834000501; ISBN 9788834000502. *Erich Fromm, ''Avere o essere?'', traduzione di Francesco Saba Sardi, Mondadori, 1977. *Erich Fromm, ''Fuga dalla libertà'', traduzione di Cesare Mannucci, Edizioni di Comunità, 1980. *Erich Fromm, ''Fuga dalla libertà'', traduzione di Cesare Mannucci, Mondadori, 2021. ISBN 9788835708780 *Erich Fromm, ''Il coraggio di essere'', intervista e traduzione di Guido Ferrari, Casagrande, Bellinzona 2006. *Erich Fromm, ''L'arte di amare'', traduzione di Marilena Damiani, Mondadori, 1996. ISBN 8804409975 *Erich Fromm, ''L'arte di vivere'', a cura di Rainer Funk, Mondadori, Milano 2005. *Erich Fromm, ''Psicanalisi della società contemporanea'', traduzione di Carlo De Roberto, Edizioni di Comunità, 1968. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|L'arte di amare||(1957)}} {{DEFAULTSORT:Fromm, Erich}} [[Categoria:Psicologi tedeschi]] [[Categoria:Sociologi tedeschi]] m8h9e5auehg67mnrb04qx25vpgdjwm0 Walter Benjamin 0 2461 1223153 1223133 2022-08-18T15:13:35Z Dread83 47 /* Citazioni di Walter Benjamin */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Walter Benjamin vers 1928.jpg|thumb|Walter Benjamin nel 1928]] '''Walter Benjamin''' (1892 – 1940), filosofo, scrittore e critico letterario tedesco. ==Citazioni di Walter Benjamin== *{{NDR|A [[Verona]]}} Depositiamo per tre ore i bagagli alla stazione e ci dirigiamo lungo la strada maestra, attraversando la città e le fortificazioni, verso San Zeno Maggiore. Che strano effetto questo ribollio di colli, queste mura ora ripide, ora smussate, le differenze di altitudine, a volte appena percepibili. Tutto di una sottile sensibilità del tutto celata all'occhio profano. Il portale di una fortezza, diviso in tre parti, ci stupisce per il suo acroterio e la sua imponenza. Per il resto la mia memoria potrà fornire solo un racconto approssimativo degli altri edifici e monumenti... Viaggiando in filobus per la città vediamo altri edifici. Le fermate del tram sono indeterminate o mal segnalate; si scende da una parte diversa che da noi in Germania e in quel mattino ho dovuto rincorrere per ben tre volte il filobus mentre gli altri vi sedevano comodamente.<ref>Da ''Il mio viaggio in Italia. Pentecoste 1912'', traduzione di L. A. Petroni, Rubbettino, Messina, 1995.</ref> *Gli scolari modello della vita sono fermamente convinti che una grande opera sia solo ed esclusivamente frutto della fatica, del dolore e della delusione. Che nella bellezza possa avere una parte anche la felicità, sarebbe un bene troppo grande, di cui il loro rancore non si consolerebbe mai.<ref>Da ''Per un ritratto di Proust'', in ''Opere complete'', vol. III, p. 287.</ref> *Il [[consiglio]], incorporato nel tessuto della vita vissuta, è saggezza.<ref>Da ''Il narratore'', in ''Opere complete'', vol. VI.</ref> *Il [[passato]] reca con sé un indice segreto che lo rinvia alla redenzione. Non sfiora forse anche noi un soffio dell'aria che spirava attorno a quelli prima di noi? Non c'è, nelle voci cui prestiamo ascolto, un'eco di voci ora mute? Le donne che corteggiamo non hanno delle sorelle da loro non più conosciute? Se è così, allora esiste un appuntamento misterioso tra le generazioni che sono state e la nostra. Allora noi siamo stati attesi sulla terra. Allora a noi, come a ogni generazione che fu prima di noi, è stata consegnata una ''debole'' forza messianica, a cui il passato ha diritto.<ref>Da ''Sul concetto di storia'', II tesi, in ''Opere complete'', vol. VII.</ref> *Il romanzo ''Lesabéndio'' è il frutto di una vita spirituale di grande purezza e riflessione e la coscienza dell'esser legato ad alcuni elementi del "reale" e dell' "esterno" gli ha conferito quella purezza che noi chiamiamo stile. (''[[Paul Scheerbart]]: Lesabéndio''; citato in [[Fabrizio Desideri]], ''Il «fantastico» Scheerbart'', Editori Riuniti, Roma, 1982) *... il [[sole]], meno propizio ai sognatori, sfuma le ore ben diversamente dal solito. Allora bisogna eludere il [[giorno]] fin dal primo [[mattino]], soprattutto bisogna alzarsi presto e avere una buona [[coscienza]] per l'[[ozio]]. [[Ferdinand Hardekopf]], l'unico vero decadente della letteratura tedesca, che io considero, fra tutti i poeti viventi a [[Parigi]], il più improduttivo e il più virtuoso, ha indicato, nell'''Ode del beato mattino'' dedicata a [[Emmy Hennings]], le migliori misure protettive per il sognatore contro i giorni di sole. In tutta la storia dei ''poètes maudits'', il capitolo della loro lotta contro il sole è ancora da scrivere... (da ''Das Passagen – Werk'')<ref>Citato in [[Franco Buono]], ''Ferdinand Hardekopf: il fantasma dell'avanguardia'', Edizioni Dedalo, Bari, 1996, p. 46.</ref> *L'[[allegoria]] barocca vede il cadavere solo dall'esterno. [[Charles Baudelaire|Baudelaire]] lo vede anche dall'interno.<ref name=cort>Citato in [[Andrea Cortellessa]], ''[[Giovanni Raboni]]. L'osso senza carne della parola'', ''Poesia'', anno XII, n. 126, Crocetti Editore.</ref> *[...] l'antitesi tra l'assolutezza del potere sovrano e la sua effettiva capacità di governare crea nel dramma una caratteristica peculiare, che solo in apparenza è di maniera, e che è possibile mettere in chiaro solo a partire dalla teoria della sovranità. Si tratta dell'incapacità decisionale del tiranno. Il principe, che ha la facoltà di decidere sullo [[stato d'eccezione|stato di eccezione]], mostra alla prima occasione che decidere gli è quasi impossibile.<ref>Da ''Ursprung des deutschen Trauerspiels'', Rowohlt, Berlino, 1928; ''Il dramma barocco tedesco'', traduzione di Flavio Cuniberto, Einaudi, Torino, 1999. Citato in Lisa Rose, ''[http://eprints-phd.biblio.unitn.it/2540/3/tesi_con_frontespizio.pdf Per la critica della concettualità politica moderna. Walter Benjamin e il monopolio della ''Gewalt'']'', p. 49.</ref> *La mia situazione senza speranza non mi lascia altra scelta che uccidermi. È in un piccolo villaggio dei Pirenei, dove nessuno mi conosce, a Port-Bou, che la mia vita finisce.<ref>Citato in [[Pietro Citati]], ''L'amico geniale'', ''la Repubblica'', 16 febbraio 2020, pp. 36-37.</ref> *{{NDR|La [[didascalia]]}} è la miccia che porta la scintilla del pensiero critico nel calderone delle immagini [...].<ref>Da ''Lettera da Parigi Pittura e fotografia, in ''Breve storia della fotografia'', a cura di Sabrina Mori Carmignani, Passigli, Firenze, 2021, p. 83. ISBN 9788836818303''</ref> *La [[moda]] è l'eterno ritorno del nuovo. (da ''Parco centrale'', XXIX, in ''Opere complete'', vol. VII) *La presa ferma, apparentemente brutale, fa parte dell'immagine della salvezza.<ref name=cort/> *La vera spiegazione (Deutung) afferra l'estrema superficie delle cose, la loro più pura materialità (Sinnlichkeit); spiegazione (Deutung) è superamento del senso. (da ''Gesammelte Schriften''; citato in [[Fabrizio Desideri]], ''Il «fantastico» Scheerbart'', Editori Riuniti, Roma 1982) *Le opinioni sono una cosa privata, il pubblico ha interesse solo ai giudizi. (da ''Karl Kraus'', in ''Opere complete'', vol. IV) *Ogni gesto è un evento, si potrebbe quasi dire: un dramma a sé. (da ''Franz Kafka'', in ''Opere complete'', vol. VI) *Per gli uomini come sono oggi è solo una novità radicale – ed è sempre la stessa: la morte.<ref name=cort/> *{{NDR|Dalla conclusione della recensione a ''L'aridité'' di [[Roger Caillois|Caillois]], in riferimento alle attività del [[Collège de sociologie]]}} È triste vedere come un'ampia corrente limacciosa sia alimentata da fonti situate ad una notevole altitudine. (da ''Critiche e recensioni'', Einaudi 1979, p. 314) *[[Robert Walser|Walser]] comincia dove cessano le fiabe.<ref>Citato in [[Ferruccio Masini]], ''Il suono di una sola mano. Lemmi critici e metacritici'', Guida Editori, Napoli, 1982, p. 79.</ref> ===Attribuite=== *Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la [[fotografia]], sarà l'analfabeta del futuro. **È in realtà una citazione di [[László Moholy-Nagy]]. Nel 1931 Walter Benjamin riporta la citazione dell'artista ungherese in ''Piccola storia della fotografia'', sulla rivista tedesca ''Die literarische Welt'', e la commenta così: "Ma un fotografo che non sa leggere le proprie immagini non è forse meno di un analfabeta? La didascalia non diventerà per caso uno degli elementi essenziali dell'immagine?". {{cfr}} Walter Benjamin, ''L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica'', Einaudi, 2000. ==''Angelus Novus''== *Creazione di diritto è creazione di potere [...]<ref>Da ''Per la critica della violenza'', ''Sritti filosofici'', Einaudi 1995, p. 24.</ref> *C'è un quadro di [[Paul Klee|Klee]] che si chiama Angelus Novus. Vi è rappresentato un angelo che sembra in procinto di allontanarsi da qualcosa su cui ha fisso lo sguardo. I suoi occhi sono spalancati, la bocca è aperta, e le ali sono dispiegate. L'angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Là dove davanti a noi appare una catena di avvenimenti, egli vede un'unica catastrofe, che ammassa incessantemente macerie su macerie e le scaraventa ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e riconnettere i frantumi. Ma dal paradiso soffia una bufera, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che l'angelo non può più chiuderle. Questa bufera lo spinge inarrestabilmente nel futuro, a cui egli volge le spalle, mentre cresce verso il cielo il cumulo delle macerie davanti a lui. Ciò che noi chiamiamo il progresso, è questa bufera.<ref>Da ''Tesi di filosofia della storia'', ''Scritti filosofici'', Einaudi 1995, p. 80.</ref> *È noto che agli [[ebrei]] era vietato investigare il futuro. La ''[[Torah|thorà]]'' e la preghiera li istruiscono invece nella memoria. Ciò li liberava dal fascino del futuro, a cui soggiacciono quelli che cercano informazioni presso gli indovini. Ma non per questo il futuro diventò per gli ebrei un tempo omogeneo e vuoto. Poiché ogni secondo, in esso, era la piccola porta da cui poteva entrare il Messia.<ref>Da ''Tesi di filosofia della storia'', ''Scritti filosofici'', Einaudi 1995, p. 86.</ref> *Il labirinto è la patria dell'esitazione. La via di chi teme di arrivare alla meta traccerà, facilmente, un labirinto. Così fa l'istinto negli episodi che precedono la sua soddisfazione. Ma così fa anche l'umanità (la classe) che non vuol sapere dove va a finire.<ref>Da ''Parco centrale'', ''Baudelaire e Parigi'', Einaudi 1995, p. 136.</ref> *Giudicare la forza di pensiero di Baudelaire dai suoi escorsi filosofici (Lemaître) sarebbe un grave errore. Baudelaire è un cattivo filosofo, un buon teorico, ma insuperabile solo come rimuginatore. Del rimuginatore ha la stereotipia dei motivi, la fermezza nel rifiuto di tutto ciò che potrebbe distrarlo, la capacità di porre continuamente l'immagine al servizio del pensiero. Il rimuginatore, come tipo storicamente determinato di pensatore, è quello che è di casa fra le allegorie.<ref>Da ''Parco centrale'', ''Baudelaire e Parigi'', Einaudi 1995, p. 136.</ref> *Impotenza virile – figura chiave della solitudine, nel suo segno si attua l'arresto delle forze produttive – un abisso separa l'uomo dai suoi simili.<ref>Da ''Parco centrale'', ''Baudelaire e Parigi'', Einaudi 1995, p. 139.</ref> *– La fantasmagoria della civiltà capitalistica tocca la sua espansione più radiosa nell'[[Esposizione universale di Parigi (1867)|esposizione universale del 1867]]. L'Impero è al culmine della sua potenza. [[Parigi]] si conferma capitale del lusso e delle mode. [[Jacques Offenbach|Offenbach]] detta il ritmo alla vita parigina. L'[[operetta]] è l'utopia ironica di un dominio permanente del capitale. () *Le [[Esposizione universale|esposizioni universali]] sono luoghi di pellegrinaggio al feticcio merce.<ref name=shrine>Da ''Baudelaire e Parigi'', ''Parigi. La capitale del XIX secolo'', Einaudi 1995, p. 151.</ref> *Le esposizioni mondiali trasfigurano il valore di scambio delle merci; creano un ambito in cui il loro valore d'uso passa in secondo piano; inaugurano una fantasmagoria in cui l'uomo entra per lasciarsi distrarre.<ref name=shrine /> *– La fantasmagoria della civiltà capitalistica tocca la sua espansione più radiosa nell'[[Esposizione universale di Parigi (1867)|esposizione universale del 1867]]. L'Impero è al culmine della sua potenza. [[Parigi]] si conferma capitale del lusso e delle mode. [[Jacques Offenbach|Offenbach]] detta il ritmo alla vita parigina. L'[[operetta]] è l'utopia ironica di un dominio permanente del capitale.<ref>Da ''Baudelaire e Parigi'', ''Parigi. La capitale del XIX secolo'', Einaudi 1995, p. 152.</ref> *L'ideale urbanistico di Haussmann erano gli scorci prospettici attraverso lunghe fughe di viali. Esso corrisponde alla tendenza che si osserva continuamente nell'Ottocento a nobilitare necessità tecniche con finalità artistiche. Gli istituti del dominio mondano e spirituale della borghesia dovevano trovare la loro apoteosi nella cornice delle grandi arterie stradali. Certe arterie erano ricoperte, prima della loro inaugurazione, di una tenda, e quindi scoperte come monumenti.<ref>Da ''Baudelaire e Parigi'', ''Parigi. La capitale del XIX secolo'', Einaudi 1995, pp. 157-158.</ref> *Solo per chi non ha più speranza ci è data la speranza.<ref>Da ''Le affinità elettive'', Einaudi 1995, p. 243.</ref> *L'orientamento pratico è un tratto caratteristico di molti narratori nati. In modo più marcato che in Leskov, esso si ritrova per esempio in Gotthelf, che dava ai suoi contadini consigli pratici di agricoltura; o in Nodier, che si occupava dei pericoli dell'illuminazione a gas; e uno Hebel, che metteva nel suo ''Tesoretto'' brevi istruzioni scientifiche per i suoi lettori, rientra di diritto in questa serie. Tutto ciò rinvia alla natura della vera narrazione. Essa implica, apertamente o meno, un utile, un vantaggio. Tale utile può consistere una volta in una morale, un'altra in un'istruzione di carattere pratico, una terza in un proverbio o in una norma di vita: in ogni caso il narratore è persona di «consiglio» per chi lo ascolta. Che se oggi questa espressione ci sembra antiquata, ciò dipende dal fatto che diminuisce la comunicabilità dell'esperienza. Per cui non abbiamo consiglio né per noi né per gli altri. «Consiglio», infatti, è meno la risposta a una domanda che la proposta relativa alla continuazione di una storia (che è in atto di svolgersi). Per riceverlo, bisogna anzitutto saperla raccontare.<ref>Da ''Considerazioni sull'opera di Nicola Leskov'', 4, ''Saggi critici'', Einaudi 1995, p. 250.</ref> (''Il narratore'', p. 15) *Se l'arte di narrare si è fatta sempre più rara, la diffusione dell'informazione ha in ciò una pare decisiva. Ogni mattino ci informa delle novità di tutto il pianeta. E con tutto ciò difettiamo di storie singolari e significative. Ciò accade perché non ci raggiunge più alcun evento che non sia già infarcito di spiegazioni. In altri termini: quasi più nulla di ciò che avviene torna a vantaggio della narrazione, quasi tutto a vantaggio dell'informazione. È, infatti, già la metà dell'arte di narrare, lasciare libera una storia, nell'atto di riprodurla, da ogni sorta di spiegazioni.<ref>Da ''Considerazioni sull'opera di Nicola Leskov'', 6, ''Saggi critici'', Einaudi 1995, p. 253.</ref> *Ogni analisi di una determinata forma epica deve occuparsi del rapporto in cui essa si trova con la storiografia. Anzi possiamo andare oltre e porci il problema se la storiografia non rappresenti il punto d'indifferenza creativa di tutte le forme dell'epica. In questo caso la storia scritta starebbe alle forme epiche come la luce bianca ai colori dell'iride. Comunque sia, fra tutte le forme dell'epica non ce n'è una la cui presenza nella pura luce incolore della storia scritta sia più sicura di quella della [[Cronaca (genere letterario)|cronaca]]. E nell'ampia gamma della cronaca i vari modi in cui si può raccontare si distribuiscono come sfumature di un solo e medesimo colore. Il cronista è il narratore della storia.<ref name=Kronos>Da ''Considerazioni sull'opera di Nicola Leskov'', 12, ''Saggi critici'', Einaudi 1995, p. 260.</ref> *Lo storico è tenuto a spiegare, in un modo o nell'altro, gli eventi di cui si occupa; non può mai limitarsi a presentarli come esempi del corso del mondo. Che è proprio ciò che fa il cronista, specie nei suoi rappresentanti classici, i cronisti medievali, che furono i precursori degli storici moderni. Ponendo essi alla base della loro narrazione storica il piano imperscrutabile della salvezza divina, si sono liberati in anticipo dell'onere di una spiegazione dimostrabile. Al suo posto subentra l'interpretazione, che non si occupa dell'esatta concatenazione di determinati eventi, ma del modo in cui si inseriscono nel grande e imperscrutabile corso del mondo.<ref name=Kronos /> *Chi ascolta una storia è in compagnia del narratore; anche chi legge partecipa a questa società. Ma il lettore di un romanzo è solo. Egli è più solo di ogni altro lettore. (Poiché anche chi legge una poesia è pronto a dare una voce alle parole per chi si trova in ascolto). In questo isolamento il lettore di romanzi s'impadronisce del loro contenuto più avidamente di ogni altro lettore. Egli è pronto ad assimilarlo interamente, a – per così dire – divorarlo. Sì, egli brucia, divora il contenuto come il fuoco la legna nel camino. La tensione che percorre il romanzo è molto simile al tiraggio dell'aria che avviva la fiamma nel camino e accende il suo gioco.<ref>Da ''Considerazioni sull'opera di Nicola Leskov'', 15, ''Saggi critici'', Einaudi 1995, p. 265.</ref> *Il «Dasein» è, nel senso dell'[[poema epico|epica]], un mare. Non c'è nulla di più epico che il [[mare]]. Di fronte al mare, naturalmente, ci si può comportare in maniera molto diversa. Per esempio distendersi sulla spiaggia, ascoltare il frangersi delle onde, o raccogliere le conchiglie che queste trasportano. Questo fa il poeta epico. Si può anche navigare sul mare. Con molti scopi e inutilmente. Si può anche fare un viaggio per mare e allora, tutt'intorno, non incrociare con lo sguardo alcuna striscia di terra, solo mare e cielo. Questo fa il romanziere. Egli è il vero solitario, muto. Solo l'uomo epico riposa. Nell'Epos il popolo riposa dopo il lavoro quotidiano: ascolta, sogna; e raccoglie. Il romanziere si è separato dal popolo e da ciò di cui esso si occupa. Il luogo di nascita del romanzo è l'individuo nella sua solitudine, che non può più pronunciarsi esemplarmente sui suoi più importanti desideri, giacché egli stesso è privo di consigli e non ne può ricevere. Scrivere un romanzo consiste nel portare alle estreme conseguenze, attraverso la descrizione, l'incommensurabile dell'umano «esserci».<ref>Da ''Crisi del romanzo. A proposito di «Berlin Alexanderplatz» di Döblin'', in ''Angelus Novus'', Suhrkamp Verlag, Francoforte sul Meno, 1966, traduzione di Mauro Ponzi, ''Quaderni di critica'', n. 1, gennaio 1973, pp. 234-239. Riportato nell'introduzione a [[Alfred Döblin]], ''Berlin Alexandeplatz'', traduzione di Alberto Spaini, introduzione di Walter Benjamin, Rizzoli Bur, Milano, 1983, p. 3.</ref> ==''Burattini, streghe e briganti''== *Il [[Dialetto berlinese|berlinese]] è una lingua che nasce dal mondo del lavoro. Non si forma tra le mani dello scrittore o dell'uomo di scienza, ma nelle camerate dei soldati e al tavolo dei giocatori di scacchi, sull'autobus e al Monte dei pegni, al Palazzo dello sport e in fabbrica. Il berlinese è la lingua della gente che non ha tempo e che molte volte è costretta a intendersi con un cenno rapido della mano, con un'occhiata o con una mezza parola. E ciò è possibile non a persone che s'incontrano di tanto in tanto nell'ambito della buona società, ma solo a individui che si vedono regolarmente, quotidianamente, in circostanze precise e invariate. Tra gente simile nascono sempre linguaggi gergali, e voi stessi ne avete il migliore esempio nella vostra classe, dato che esiste un linguaggio tutto speciale che si adopera a scuola. Così come esistono anche espressioni in gergo tra gli operai, gli sportivi, i militari, i ladri, e così via. E tutti questi linguaggi contribuiscono, ciascuno a suo modo, a formare il berlinese, dato che proprio a Berlino queste persone si trovano a convivere ammassate tutte insieme, passando con un ritmo sfrenato tra le situazioni più eterogenee e svolgendo i mestieri più disparati. Il [[Dialetto berlinese|dialetto di Berlino]] è oggi una delle espressioni più belle e più circostanziate di questo ritmo di vita vorticoso.<ref>Da ''Il dialetto berlinese'', pp. 61-62.</ref> *Il paesaggio del [[Marca di Brandeburgo|Brandeburgo]] è fatto di distese sconfinate, come si può egregiamente notare nell'interminabile successione di villaggi e insediamenti. La sabbia e il terreno marnoso non consentono forme più distinte, anche se a volte si può rimanere sorpresi dinanzi a voragini che si spalancano precipitosamente e a precipizi improvvisi. Ma la cosa più bella del paesaggio brandeburghese è la pianura, che si estende a perdita d'occhio come un enorme mare di puntini grigioverdi, con le sue pinete e i suoi campi. Essa è talmente timida, delicata e discreta che a volte, guardando i raggi del sole al tramonto che filtrano tra i rami dei pini oltre uno specchio d'acqua, si può avere l'impressione di trovarsi in Giappone; oppure altre volte, trovandosi sulle montagne calcaree vicino a Rüdersdorf, si crede di essere in pieno deserto, finché non si viene riportati alla realtà dai nomi dei villaggi della [[Marca di Brandeburgo|Marca]].<ref>Da Le ''Peregrinazioni attraverso la Marca di Brandeburgo'' di [[Theodor Fontane]], pp. 171-172.</ref> *[[Cagliostro]] ha sfoderato le sue arti con tanto successo proprio in un'epoca attenta alla libertà e allo spirito critico come l'[[Illuminismo]]. Come fu possibile? Lo fu proprio perché la gente era talmente persuasa che il soprannaturale fosse una falsità che non si era mai preoccupata di rifletterci seriamente, finendo così per essere vittima di Cagliostro, che le ammanniva subdolamente il soprannaturale con l'abilità di un prestigiatore. Se le persone avessero avuto convinzioni meno salde e maggiore spirito di osservazione ciò non sarebbe potuto accadere. Anche questo è uno degli insegnamenti che possiamo trarre da questa vicenda: che in molti casi lo spirito di osservazione e la conoscenza degli uomini sono più importanti anche del più saldo e giusto dei punti di vista.<ref>Da ''Cagliostro'', p. 243.</ref> *Divorare libri: una singolare metafora. Che dà da pensare. In effetti, nessun mondo formale viene a tal punto ingerito con gusto, scomposto e assimilato come la narrativa. Forse si può effettivamente stabilire un confronto tra l'atto del leggere e quello del mangiare. [...] Noi non leggiamo per accrescere le nostre esperienze, ma per accrescere noi stessi. E sono sempre e soprattutto i bambini a leggere in questo modo: incorporando, non immedesimandosi empaticamente. Il loro leggere è in strettissimo rapporto non tanto con la loro formazione e conoscenza del mondo, quanto piuttosto con la loro crescita e con il loro potere. Per questo nei libri che essi leggono si nasconde sempre qualcosa di grande e insieme di geniale. E questo fa del [[Letteratura per ragazzi|libro per l'infanzia]] un caso del tutto particolare.<ref>Da ''Letteratura per l'infanzia'', pp. 347-348.</ref> ==''Immagini di città''== *Fra tutte le città nessuna quanto [[Parigi]] ha un legame così stretto con il libro. Se Giraudoux ha ragione, e cioè se il sentimento supremo della libertà umana consiste nel seguire pigramente il corso di un fiume, qui anche l'ozio più perfetto, dunque la libertà più soddisfatta, conduce al libro e nel libro. Infatti lungo gli spogli ''quais'' della [[Senna]] da secoli ha attecchito l'edera delle pagine colte: Parigi è la grande sala di una biblioteca attraversata dalla Senna. (p. 65) *{{NDR|La [[Senna]]}} Essa è il grande specchio, sempre desto, di Parigi. Ogni giorno la città proietta come immagini in questo fiume le sue solide costruzioni e i suoi sogni fra le nuvole. Esso accoglie benignamente queste offerte e, in segno del suo favore, lo rompe in mille pezzi. (p. 69) *{{NDR|[[San Gimignano]]}} Quel che spesso si trova nelle città del Sud, in nessun altro luogo è tangibile come qui; ossia che l'uomo che le abita dura fatica a rammentarsi di ciò che gli occorre per vivere, tanto il profilo di questi archi e di questi merli, l'ombra e il volo dei colombi e delle cornacchie gliene fa scordare il bisogno. Gli riesce difficile svincolarsi da questa sovraccarica realtà, di mattina pensare alla sera, e di notte al giorno. (p. 80) ==''Infanzia berlinese''== *Non sapersi orientare in una [[città]] non vuol dir molto. Ma smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta, è una cosa tutta da imparare. Ché i nomi delle strade devono suonare all'orecchio dell'errabondo come lo scricchiolio dei rami secchi e le viuzze interne gli devono scandire senza incertezze, come le gole montane, le ore del giorno. Tardi ho appreso quest'arte; essa ha coronato il sogno, i primi segni del quale furono i labirinti che arabescavano le carte assorbenti dei miei quaderni. (da ''Giardino zoologico'', p. 9) *Una grande attrattiva delle vedute di luoghi lontani, che si proiettavano al Kaiserpanorama, stava nel fatto che era indifferente da quale si cominciasse il giro. Infatti, poiché sia lo schermo che gli antistanti sedili erano disposti secondo una circonferenza, ciascuna immagine passava davanti a ogni posto: dal quale la si osservava, nella sua sfumata lontananza, attraverso una specola binoculare. Posto se ne trovava sempre. (da ''Kaiserpanorama'', p. 13) *La musica, che rende così stancante viaggiare con il film, nel [[Kaiserpanorama]] non esisteva. Mi sembrava che le fosse superiore un effetto insignificante, anzi addirittura fastidioso. Era uno scampanellio che risonava pochi secondi prima che l'immagine si spostasse con uno scatto per lasciar posto inizialmente a un vuoto e poi all'immagine successiva. E ogni volta che echeggiava, le montagne dalla vetta ai piedi, le città con tutte le loro lucenti finestre, le stazioni con il loro fumo giallo, i vigneti nella più minuscola foglia risultavano permeati dal colore dell'addio. (da ''kaiserpanorama'', [2007], p. 9) *Il libro stava aperto sopra il tavolo troppo alto. Leggendo, mi tappavo le orecchie. Non c'era già stato un tempo in cui avevo sentito narrare senza voce? Non da mio padre, però. Talvolta, d'inverno, quando nella calda stanza me ne stavo alla finestra, era invece il turbinio di neve a narrare così senza rumore. Non avevo mai capito con precisione cosa mi raccontasse perché troppo fittamente e incessantemente il noto si avvicendava all'ignoto. Avevo appena stretto amicizia con uno sciame di fiocchi, e già mi accorgevo come avesse dovuto cedermi a un altro che s'era improvvisamente mescolato al primo. Ora però era arrivato il momento di seguire, nel turbinio delle lettere, le storie che quando ero alla finestra mi si erano sottratte. I paesi lontani che vi incontravo danzavano confidenzialmente l'uno intorno all'altro come i fiocchi di neve. (da ''Libri per ragazzi'', [2007], pp. 23-24) *La fata, presso la quale si ha diritto a un desiderio, c'è per ognuno. Solo pochi però riescono a ricordarsi il desiderio che hanno espresso; così, nel corso della loro vita, solo pochi si accorgono che si è realizzato. (da ''Mattini d'inverno'', p. 25) *La luce che piove dalla [[luna]] non è destinata alla scena del nostro esistere diurno. Il cerchio che essa indistintamente rischiara, sembra essere quello di una terra rivale o secondaria. Non è quella che la luna segue da satellite, ma quella a sua volta trasformata in satellite della luna. Il suo vasto petto, il cui respiro era il tempo, non si muove più; finalmente la creazione è tornata alle origini, e può nuovamente indossare il velo vedovile che il giorno le aveva strappato. (da ''La luna'', [2007], p. 76) ==''L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica''== *Uno dei compiti principali dell'arte è sempre stato quello di creare esigenze che al momento non è in grado di soddisfare. *Attraverso la [[distrazione]], quale è offerta dall'arte, si può controllare di sottomano in che misura l'appercezione è in grado di assolvere compiti nuovi. Poiché, del resto, il singolo sarà sempre tentato di sottrarsi a questi compiti, l'arte affronterà quello più difficile e più importante quando riuscirà a mobilitare le masse. Attualmente essa fa questo attraverso il [[cinema]]. la ricezione della distrazione, che si fa sentire in modo sempre più insistente in tutti i settori dell'arte e che costituisce il sintomo di profonde modificazioni dell'appercezione, trova nel cinema lo strumento più autentico su cui esercitarsi. Grazie al suo effetto di shock il cinema favorisce questa forma di ricezione. Il cinema svaluta il valore culturale non soltanto inducendo il pubblico a un atteggiamento valutativo, ma anche per il fatto che al cinema l'atteggiamento valutativo non implica attenzione. Il pubblico è un esaminatore, ma un esaminatore distratto. (p. 46) ==''Strada a senso unico''== ===[[Incipit]]=== La costruzione della vita dipende in questo momento assai più dai fatti che dalle convinzioni. ===Citazioni=== *Commento e traduzione stanno al testo come lo stile e la mimesi alla natura: lo stesso fenomeno sotto aspetti diversi. Sull'albero del testo sacro l'uno e l'altra sono solo le foglie che eternamente stormiscono; sull'albero del testo profano i frutti che cadono al momento giusto. (da ''Queste aiole sono affidate alla cura del pubblico'', pp. 10-11) *La [[lontananza]] penetra come una tinta nella persona che si dilegua e l'impregna di tenero fuoco. (da ''Bandiera'', p. 13) *La libertà della [[conversazione]] si smarrisce. Se prima, tra persone che conversavano, era ovvio interessarsi dell'interlocutore, ora quest'interesse è sostituito dalle domande sul prezzo delle sue scarpe o del suo ombrello. Inevitabilmente s'insinua in ogni discorso il tema delle condizioni di vita, dei soldi. E in primo piano non stanno tanto i crucci e i disagi del singolo, dove forse gli interlocutori potrebbero aiutarsi a vicenda, quanto la disamina dell'insieme. È come se si fosse prigionieri in un teatro e si dovesse seguire, volenti o nolenti, lo spettacolo che viene rappresentato, volenti o nolenti se ne dovesse fare l'oggetto di pensieri e parole. (da ''Viaggio attraverso l'inflazione tedesca'', ''Kaiserpanorama'', VII, p. 17) *Una [[frase]] che, concepita in forma metrica, venga in seguito scompaginata nel ritmo in un solo punto, crea il miglior periodo in prosa che si possa pensare. Cade così, attraverso una piccola breccia nel muro, un raggio di luce nel laboratorio dell'alchimista, facendo scintillare cristalli, bocce e storte. (da ''Materale didattico'', p. 25) *L'arte del [[critico]], in nuce: coniare [[slogan]] senza tradire le idee. Gli slogan di una critica mediocre mercanteggiano il pensiero con la moda. (da ''La tecnica del critico in tredici tesi'', XII, p. 29) *Libri e prostitute si possono portare a letto.<ref name=schiavoni01>Citato in Giulio Schiavoni, ''Walter Benjamin: il figlio della felicità'', Einaudi, Torino, 2001, p. 161.</ref> (da ''N. 13'', p. 29) *Libri e prostitute intrecciano il tempo. Dominano la notte come il giorno e il giorno come la notte.<ref name=schiavoni01/> (da ''N. 13'', p. 29) *[...] ma dei due dovevo esser io, a ogni costo, il primo a vedere l'altro. Perché se lei m'avesse sfiorato con la miccia del suo sguardo, io sarei volato in aria come un deposito di munizioni. (da ''Armi e munizioni'', p. 30) *Chi rispetta le convenienze ma rifiuta la menzogna somiglia a uno che veste sì alla moda ma non porta camicia. (da'' Accessori'', p. 33) *Esser felici vuol dire potersi accorgere di se stessi senza spavento. (da ''Accessori'', p. 33) *C'è una cosa che è privilegio dei sommi [[Poema epico|epici]]: poter nutrire i loro eroi. (''Cucchiaio antico'', ''Antichità'', p. 37) *Sopra i personaggi dei romanzi è appeso, come orologio della loro vita su cui trascorrono rapidi i secondi, il numero della pagina. Qual è il lettore che non gli abbia già lanciato una volta uno sguardo fugace e spaurito? (da ''Orologi e preziosi'', p. 39) *Una persona la conosce solo colui che l'ama senza speranza. (''Lampada ad arco'', p. 40) *[[Atrani]]. La curva scalinata barocca in leggera salita verso la chiesa. La cancellata dietro la chiesa. Le litanie delle vecchie all'avemaria: propedeutica alla prima classe del trapasso. Se ci si gira, la chiesa confina, come [[Dio]] stesso, col mare. Tutte le mattine l'era cristiana intacca la rupe, ma tra le mura sottostanti la notte torna ogni volta a spaccarsi nei quattro antichi quartieri romani. (da ''Atrani'', p. 44) *{{NDR|[[Porta sud del battistero di Firenze|Firenze, battistero.]]}} Sopra il portale la ''Spes'' di [[Andrea Pisano]]. Seduta, leva impotente le braccia verso un frutto che le rimane irraggiungibile. E tuttavia è alata. Nulla di più vero. (''Firenze, battistero'', ''Ricordi di viaggio'', pp. 46-47) *Lo [[sguardo]] è l'ultima goccia dell'uomo. (da ''Ottico'', p. 47) *I [[francobollo|francobolli]] pullulano di numerini, di minuscole lettere, di foglioline e di occhielli. Sono tessuti cellulari grafici. (da ''Filatelia'', p. 58) *Paesi e mari sono, sui francobollli, solo le province, i re solo i mercenari delle cifre che gli spandono sopra a proprio capriccio il loro colore. Gli album per francobolli sono enciclopedie magiche in cui si conservano i numeri dei monarchi e dei palazzi, degli animali e delle allegorie e degli stati. (da ''Filatelia'', [2006], p. 58) *Le [[Citazione|citazioni]], nel mio lavoro, sono come briganti ai bordi della strada, che balzano fuori armati e strappano l'assenso all'ozioso viandante. (da ''Chincaglieria'', p. 61) *Bisognerebbe fare un'analisi descrittiva delle [[banconota|banconote]]. Un libro la cui sconfinata forza satirica sarebbe pari solo alla forza della sua obiettività. Perché, mai come in simili documenti, il capitalismo si mostra candido nel suo zelo solenne. Tutti quei putti innocenti che ruzzano tra i numeri, quelle dee che reggono tavole della legge e quegli eroi attempati che rinfoderano la spada al cospetto di unità monetarie rappresentano un mondo a sé: architettura per la facciata dell'inferno. (da ''Consulenza fiscale'', p. 62) *L'uccisione del malfattore può essere morale: mai la legittimazione di essa. (da ''Chincaglieria'', p. 61) *Il [[giorno]] è steso ogni mattina sul nostro letto come una camicia di bucato; questo fittissimo, sottilissimo tessuto di linda profezia ci sta addosso a pennello. La fortuna delle prossime ventiquattr'ore dipende dalla nostra capacità di afferrarlo svegliandoci. (da ''Madame Ariane secondo cortile a sinistra'', [2006], pp. 65-66) *[...] la [[tecnica]]: non dominio della natura, dominio del rapporto tra natura e umanità. (da ''Al Planetario'', p. 70) *Al matrimonio [...] si contrappone e solo così – nel destino del [[nome]], non in quello del corpo – si lascia davvero determinare l'[[amore platonico]] nel suo unico senso genuino e rilevante: in quanto amore che nel nome non soddisfa il suo piacere, ma nel nome ama l'amata, nel nome la possiede e nel nome la tiene in palma di mano. La vera espressione di quella tensione, di quella inclinazione alla lontananza che si definisce amor platonico è il fatto che esso conserva e custodisce inviolato il nome, il nome di battesimo dell'amata. Per questo amore l'esserci dell'amata proviene dal suo nome come i raggi di una fiamma, anzi da lui proviene anche l'opera dell'amante. Così la ''Divina Commedia'' non è che l'aura intorno al nome [[Beatrice Portinari|Beatrice]], la più possente rappresentazione del fatto che tutte le forze e le figure del cosmo provengono dal nome uscito salvo dall'amore. (da ''Amore platonico'', pp. 81-82) *[...] decisivo non è tanto lo sviluppo lineare di [[conoscenza]] in conoscenza, quanto piuttosto il salto che esiste in ogni singola conoscenza. È questo il marchio di autenticità, per quanto poco appariscente, che la contraddistingue da qualsiasi merce in serie riprodotta secondo dei modelli. (da ''Segno segreto'', [2006], p. 101) *Anche il [[successo]] è un appuntamento: trovarsi al tempo giusto nel punto giusto, cosa non da poco. Ciò vuol dire infatti comprendere la lingua nella quale la fortuna ci rivolge la parola. Ora come può, chi nella sua vita non ha mai udito questa lingua, giudicare la genialità di chi ha successo? Egli non ne ha la benché minima idea. Per lui tutto va considerato un [[caso]]. Ma non gli passa per la mente che quel «caso» rappresenta nella grammatica della fortuna quello che è nella nostra il verbo irregolare, e cioè la traccia inafferrata di una forza originaria. (da ''La via al successo in tredici tesi,'' 10, p. 105) *«Il [[tempo]] in cui dimora anche chi non ha casa» diventa per il [[Viaggio|viaggiatore]], che non ne ha dietro a sé nessuna, un palazzo. (da ''Mare nordico'', p. 124) *Le strade di [[Svolvær]] sono deserte. E i ''rouleau'' dietro le finestre sono abbassati. Dormono gli abitanti? È mezzanotte passata; da una casa vengono voci, da un'altra rumori di un pasto. E ogni suono che si spande nella strada tramuta questa notte in un giorno non segnato nel calendario. Qui si è arrivati nell'officina del Tempo e si può gettare lo sguardo su quella riserva di giorni non consumati, di cui la terra da millenni si è fatta una provvista su questi ghiacci. (da ''Luce'', p. 127) ==Citazioni su Walter Benjamin== *Essenzialmente un puro e semplice metafisico, attirato da soggetti che con la metafisica avevano poco o nulla da spartire. ([[Gershom Scholem]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Walter Benjamin, ''Burattini, streghe e briganti: {{small|racconti radiofonici per ragazzi (1929-1932)}}'', introduzione, traduzione e note di Giulio Schiavoni, BUR Rizzoli, Milano, 2014. ISBN 978-88-17-07134-5 *Walter Benjamin, ''L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica'', Einaudi, 1966. *Walter Benjamin, ''Critiche e recensioni'', traduzione di Anna Marietti Solmi, Einaudi, 1979. *Walter Benjamin, ''Strada a senso unico'', nuova edizione accresciuta, a cura di Giulio Schiavoni<ref group="nota">Traduzioni di Marisa Bertolini (pp. 121-130); Gianni Carchia (pp. 79-82, 87, 100, 102-106, 108-10); Olga Cerrato (96, 130-131); Bianca Cetti Marinoni (pp. 3-72); Piera Di Segni (pp. 92-95); Anna Marietti Solmi (pp. 95-96); Ginevra Quadrio-Curzio (pp. 88-92, 116-17); Giulio Schiavoni (pp. 82-86, 97-99, 106-108, 110-16, 117-21)</ref>, Einaudi, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino, [2006]. ISBN 9788806176273 *Walter Benjamin, ''Angelus Novus'', traduzione e introduzione di Renato Solmi, Einaudi, 1995. ISBN 88-06-52084-9 *Walter Benjamin, ''Angelus Novus'', traduzione di R. Solmi, Einaudi, 2006. *Walter Benjamin, ''Il narratore. Considerazioni sull'opera di Nikolaj Leskov'', traduzione di R. Solmi, Super ET, 2011. ISBN 9788806206529 *Walter Benjamin ''Immagini di città'', nuova edizione a cura di Enrico Ganni, prefazione di Claudio Magris, con uno scritto di [[Péter Szondi]], traduzione per il saggio ''Parigi'' di Gianni Carchia, per ''San Gimignano'' di Marisa Bertolini, Einaudi, Torino. ISBN 978-88-06-18917-4 *Walter Benjamin, ''Infanzia berlinese'', traduzione di Marisa Bertoli Peruzzi, seconda edizione, Einaudi, 1973. *Walter Benjamin, ''Infanzia berlinese intorno al Millenovecento'', cura e traduzione di Enrico Ganni, postfazione di [[Theodor W. Adorno]], con uno scritto di Péter Szondi, Einaudi (Letture Einaudi 3), [2007]. ISBN 978-88-06-18850-4 *Walter Benjamin, ''Opere complete'', vol. II, ''Scritti 1923-1927'', a cura di Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhäuser, ed. it. a cura di Enrico Ganni, traduzioni di Marisa Bertolini, Gianni Carchia, Bianca Cetti Marinoni, Flavio Cuniberto, Claudio Groff, Anna Marietti Solmi, Ginevra Quadrio-Curzio, Hellmut Riediger e Giulio Schiavoni, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2001. *Walter Benjamin, ''Opere complete'', vol. III, ''Scritti 1928-1929'', a cura di Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhäuser, ed. it. a cura di Enrico Ganni, traduzioni di Marisa Bartolini Peruzzi, Silvia Bortoli, Gianni Carchia, Giovanni Gurisatti, Margherita Lupieri, Alisa Matizen e Anna Marietti Solmi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2010. *Walter Benjamin, ''Opere complete'', vol. IV, ''Scritti 1930-1931'', a cura di Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhäuser, ed. it. a cura di Enrico Ganni e Hellmut Riediger, traduzioni di Giorgio Backhaus, Marisa Bertolini, Fabrizio Desideri, Piera Di Segni, Enrico Filippini, Umberto Gandini, Enrico Ganni, Anna Marietti Solmi, Ginevra Quadrio-Curzio, Hellmut Riediger, Giulio Schiavoni e Paola Teruzzi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2002. *Walter Benjamin, ''Opere complete'', vol. VI, ''Scritti 1934-1937'', a cura di Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhäuser, ed. it. a cura di Enrico Ganni e Hellmut Riediger, traduzioni di Giorgio Backhaus, Francesca Boarini, Clara Bovero, Emilio Castellani, Olga Cerrato, Umberto Gandini, Enrico Filippini, Hellmut Riediger, Enrico Ganni, Ugo Marelli, Anna Marietti Solmi, Ginevra Quadrio-Curzio, Giulio Schiavoni, Renato Solmi ed Elisabetta Villari, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2004. *Walter Benjamin, ''Opere complete'', vol. VII, ''Scritti 1938-1940'', a cura di Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhäuser, ed. it. a cura di Enrico Ganni e Hellmut Riediger, traduzioni di Francesca Boarini, Gianfranco Bonola, Michele Ranchetti, Margherita Botto, Cinzia Cerrato, Enrico Filippini, Enrico Ganni, Ugo Marelli, Ginevra Quadrio-Curzio, Anna Maria Marietti, Giulio Schiavoni, Renato Solmi ed Enrico Ganni, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2006. ===Note alla bibliografia=== <references group="nota" /> ==Voci correlate== *[[Walter Benjamin e Asja Lācis]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica||(1936)}} {{Pedia|Infanzia berlinese||(1950)}} {{DEFAULTSORT:Benjamin, Walter}} [[Categoria:Critici letterari tedeschi]] [[Categoria:Filosofi tedeschi]] [[Categoria:Scrittori tedeschi]] 3d75d0hb68px844hulzkhmtmevi3hxi Clint Eastwood 0 2520 1223318 1181967 2022-08-19T10:35:28Z Udiki 86035 /* Attore */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:ClintEastwood Berlinale.jpg|thumb|right|Clint Eastwood]] {{Premio|Oscar| '''[[Gli spietati]]''' *Miglior film (1993) *Miglior regia (1993) Oscar alla memoria [[Irving G. Thalberg]] (1995) '''[[Million Dollar Baby]]''' *Miglior film (2005) *Miglior regia (2005) }} '''Clinton Eastwood Jr.''' (1930 – vivente), attore, produttore e regista statunitense. ==Citazioni di Clint Eastwood== *Chiunque sarà meglio di [[Barack Obama|Obama]].<ref>Citato in Cinzia Romani, ''[http://www.ilgiornale.it/news/politica/quei-divi-hollywood-che-danno-loscar-trump-1229725.html Quei divi di Hollywood che danno l'Oscar a Trump]'', ''il Giornale.it'', 27 febbraio 2016.</ref> *Ciò che mi interessa più di ogni altra cosa nel lavoro e nella vita è la ricerca della verità. Questo percorso mi spinge ancora a dirigere film.<ref>Citato in Giovanna Grassi, ''[//www.corriere.it/Cinema/2008/Cannes/grassi_canens_commossa_da_angelina_jolie_39d4a820-2705-11dd-93bf-00144f02aabc.shtml Angelina Jolie mamma disperata E la Croisette si commuove]'', ''corriere.it'', 21 maggio 2008.</ref> *Le [[Opinione|opinioni]] sono come le palle: ognuno ha le sue.<ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano'', Arnoldo Mondadori Editore, 1997.</ref> *Se qualcosa non va per il verso giusto, devi sforzarti di farcela andare. Se pensi che potrebbe [[Pioggia|piovere]], alla fine pioverà.<ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895</ref> *Siamo tutti il prodotto di ciò che abbiamo visto nella vita.<ref>Dall'intervista al ''Charlie Rose Show'' per il film [[Mystic River]].</ref> *Siamo tutti stanchi del ''[[Politicamente corretto|politically correct]]''. Oggi siamo nel pieno della generazione "kiss-ass", la generazione "pussy": questo non si può dire, questo non si può fare, tutto è proibito. Altrimenti piovono accuse di razzismo.<ref>Dall'intervista di Michael Hainey, ''[http://www.esquire.com/entertainment/a46893/double-trouble-clint-and-scott-eastwood/ Clint and Scott Eastwood: No Holds Barred in Their First Interview Together]'', ''Esquire.com'', 3 agosto 2016; citato in Raffaello Binelli, ''[http://www.ilgiornale.it/news/mondo/clint-eastwwod-sta-trump-1293423.html Clint Eastwood sta con Donald Trump]'', ''il Giornale.it'', 4 agosto 2016.</ref> ==''Clint Eastwood – L'uomo dalla cravatta di cuoio''== *Ho sempre ritenuto che ci sia qualcosa che brucia dentro di noi. Sono sempre stato convinto che un attore debba restare in contatto con la sua rabbia. *Ho sempre avuto la convinzione che gli attori che implorano il pubblico di amarli... siano sempre peggiori di quelli che dicono: 'Andate al diavolo, se non vi piaccio non venite a vedermi'. *Sono convinto che il compito del regista, oltre a realizzare la sceneggiatura e girare il materiale necessario, consista nello scritturare le persone adatte ma, a parte questo, credo che la sua maggiore responsabilità sia mettere queste persone a proprio agio, farle sentire a casa loro. Creare un'atmosfera dove tutti sono rilassati e non vi sia tensione. *Ho visto ogni genere di set. Sono stato su set cinematografici in cui tutti avevano i nervi a fior di pelle. Ma se cominci a urlare, a mostrarti insofferente, a schizzare da una parte all'altra, dai l'impressione di insicurezza. E questa diventa contagiosa. Si trasmette agli attori che diventano nervosi, poi si diffonde tra le maestranze e anch'esse si fanno irritabili, e questo non ti facilita le cose. E se io non sono di buon umore, se non riesco a comunicare questo stato d'animo, posso aspettarmi che gli altri lavorino serenamente. *È difficile lavorare su un set. Non puoi conoscere tutti. Ci sono cinquanta, a volte anche sessanta persone in giro... uno ti pettina, l'altro parla del tuo guardaroba, e tutti fanno pressione, ti fanno fretta mentre pensi: Dio, adesso devo andare davanti alla cinepresa e recitare. *A volte, nella maggior parte dei casi, lascio che gli attori si sciolgano un poco. *Non credo di essere mai stato attratto da una donna che non ami la musica, che non abbia interesse per la musica. *Il sesso occupa una piccola parte della vita. È una bella cosa, davvero fantastica, ma il 99,9 per cento dell'esistenza viene dedicato alla realizzazione di altri obiettivi. *{{NDR|A proposito di [[James Stewart]]}} Penso che riuscisse a entrare in contatto con la sua rabbia più di ogni altro attore della sua generazione. *[[sergio Leone|Leone]] era provvisto in egual misura di un grande senso dell'umorismo e di una tendenza alla visionarietà. Era estremamente naturale. Non aveva paura di fare qualcosa di nuovo. ==Citazioni su Clint Eastwood== *Anche se il più forte di tutti è Clint Eastwood, bestiale! ''Coraggio, fatti ammazzare...'' Dio, mi vengono i brividi tutte le volte che ci penso. ([[Carlo Lucarelli]]) *Avevo bisogno più di una maschera che di un attore, ed Eastwood a quell'epoca aveva solo due espressioni: con il cappello e senza cappello. ([[Sergio Leone]]) *Clint Eastwood è un regista e un filmmaker straordinario, un'icona del cinema americano da decenni. Dai film della serie dell'[[Harry Callaghan|Ispettore Callaghan]] è passato a una fase diversa, decisamente più seria. E ha mostrato di essere un formidabile narratore di storie. ([[Ben Affleck]]) *Clint impartisce poche istruzioni ed è una cosa che apprezzo molto. La maggior parte delle istruzioni dei registi serve a soddisfare il loro amor proprio. Sono cose dette per le persone che li circondano, per far capire a tutti chi comanda. E spesso sono inutili. ([[Gene Hackman]]) *{{NDR|Sul cinema che apprezza}} Mi piace quello di Clint Eastwood, le sue regie così asciutte e personali. Penso a ''Million Dollar Baby'' e a ''Gran Torino''. Non era facile prevederlo cineasta quando lo si vedeva nei panni di un cowboy. ([[Carlo Delle Piane]]) *[[Robert De Niro]] si butta nel film e nel ruolo assumendo la personalità del personaggio con la stessa naturalezza con cui uno potrebbe infilare un cappotto, mentre Clint Eastwood indossa un'armatura e abbassa la visiera con uno scatto rugginoso. Bobby, prima di tutto, è un attore. Clint, prima di tutto, è un divo. Bobby soffre, Clint sbadiglia. ([[Sergio Leone]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Richard Schickel, ''Clint Eastwood – L'uomo dalla cravatta di cuoio'', prefazione a cura di Gianni Canova, Sperling & Kupfer Editori, 1999. ==Filmografia== ===Attore=== *''[[Per un pugno di dollari]]'' (1964) – Attore *''[[Per qualche dollaro in più]]'' (1965) – Attore *''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' (1966) – Attore *''[[Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo]]'' (1971) – Attore *''[[Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan]]'' (1973) – Attore *''[[Il texano dagli occhi di ghiaccio]]'' (1976) – Attore, Regista *''[[Cielo di piombo, ispettore Callaghan]]'' (1976) – Attore *''[[L'uomo nel mirino]]'' (1977) – Attore, Regista *''[[Fuga da Alcatraz]]'' (1979) – Attore *''[[Coraggio... fatti ammazzare]]'' (1983) – Attore, Regista, Produttore *''[[Gunny]]'' (1986) – Attore, Regista, Produttore *''[[Scommessa con la morte]]'' (1988) – Attore *''[[Gli spietati]]'' (1992) – Attore, Regista, Produttore *''[[Un mondo perfetto]]'' (1993) – Attore, Regista, Produttore *''[[Un secolo di cinema - Viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese]]'' (1995) – Attore *''[[Potere assoluto]]'' (1997) – Attore, Regista, Produttore *''[[Fino a prova contraria]]'' (1999) – Attore, Regista, Produttore *''[[Debito di sangue (film)|Debito di sangue]]'' (2002) – Attore, Regista, Produttore *''[[Million Dollar Baby]]'' (2004) – Attore, Regista, Produttore *''[[Flags of Our Fathers]]'' (2006) – Regista, Produttore *''[[Gran Torino]]'' (2008) – Attore, Regista, Produttore *''[[Di nuovo in gioco]]'' (2012) – Attore, Produttore *''[[Il corriere - The Mule]]'' (2018) – Attore, Regista, Produttore ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Eastwood, Clint}} [[Categoria:Attori statunitensi]] [[Categoria:Produttori cinematografici statunitensi]] [[Categoria:Registi statunitensi]] 596lqidk7e38ifdqh6217t2p5ki05fu Roland Barthes 0 3221 1223223 1222869 2022-08-18T19:08:58Z SunOfErat 12245 /* Frammenti di un discorso amoroso */ wikitext text/x-wiki [[File:Roland Barthes.jpg|thumb|Ritratto di Roland Barthes]] '''Roland Barthes''' (1915 – 1980), saggista, critico letterario e semiologo francese. ==Citazioni di Roland Barthes== *Amo gli [[attore|attori]] che recitano tutti i loro ruoli nello stesso modo, se questo modo è al contempo caldo e chiaro. Non amo che un attore si travesta, ed è forse questa l'origine del mio dissidio con il teatro. (da ''Sul teatro'') *Ciò che la [[Pop Art]] vuole è desimbolizzare l'oggetto, dargli l'opacità e l'ottusa caparbietà d'un fatto.<ref>Da ''L'arte, questa vecchia cosa'', in AA. VV., ''PopArt: evoluzione di una generazione'', Electa, Milano, 1980, p. 167.</ref> *Essendo la [[lettura]] una traversata di codici, niente ne può arrestare il viaggio. (da ''S/Z''<ref name=Hea>Citato in [[Stephen Heath]], ''L'analisi Sregolata: Lettura Di Roland Barthes'', traduzione di Patrizia Lombardo, Edizioni Dedalo, Bari, 1977.</ref>) *Ho sempre amato molto il teatro, eppure non ci vado quasi più. È un voltafaccia che insospettisce anche me. Cos'è accaduto? Quando è accaduto? Sono cambiato io o è cambiato il teatro? Non lo amo più o lo amo troppo? (da ''Sul teatro'', a cura di Marco Consolini, Meltemi) *Il mio fantasma: l'[[idiorritmico|idiorritmia]]<br>Un fantasma (o almeno ciò che io definisco tale): un ritorno di desideri, di immagini, che vagano, si cercano in voi, anche per tutta una vita, e spesso si cristallizzano solo attraverso una parola. La parola, significante maggiore, indotto dal fantasma alla sua esplorazione [...] {{sic|[È]}} un fantasma di vita, di regime, di genere di vita, ''diaita'', dieta. Né duale, né plurale (collettivo). Una sorta di solitudine interrotta in un modo definito: il paradosso, la contraddizione, l'aporia di una condivisione delle distanze – l'utopia di un socialismo delle distanze [...].<ref>Citato in Gianfranco Marrone e Marco Consolini, ''Roland Barthes l'immagine, il visibile'', Marcos y Marcos, Milano, 2010, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=SDNSAQAAIAAJ&dq=Roland+Barthes+l%27immagine%2C+il+visibile&focus=searchwithinvolume&q=vagano p. 30] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=SDNSAQAAIAAJ&dq=Roland+Barthes+l%27immagine%2C+il+visibile&focus=searchwithinvolume&q=diaita] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=SDNSAQAAIAAJ&dq=Roland+Barthes+l%27immagine%2C+il+visibile&focus=searchwithinvolume&q=condivisione]</ref> *Il testo di godimento è assolutamente intransitivo. Pure, la [[perversione]] non basta a definire il godimento; è l'estremo della perversione a definirlo: estremo sempre spostato, estremo vuoto, mobile, imprevedibile. Questo estremo garantisce il godimento: una perversione media si carica ben presto di un gioco di mentalità subalterne: prestigio, ostentazione, rivalità, discorso, parate ecc. (da ''Testi di godimento'') *La [[letteratura]] non permette di camminare ma permette di respirare. (da ''Letteratura e significazione'', in ''Saggi critici'') *La letteratura: un codice che bisogna accettare di decifrare.<ref>Da ''Letteratura e discontinuità'', in ''Saggi critici'', traduzione di Lidia Lonzi, Einaudi.</ref> *La [[sapienza]] è nessun potere, un po' di sapere, un po' di intelligenza e quanto più sapore possibile.<ref name="lectio">Da una ''lectio'' inaugurale all'Institut de France; citato in Ravasi, p. 106.</ref> *Lo [[scrittore]] deve considerare i suoi vecchi testi quali altri testi, che egli riprende, cita o deforma, come farebbe di una moltitudine di altri segni. (da ''Drame, Poème, Roman'', 1968<ref name=Hea></ref> ) *Lo [[specchio]] non capta altro se non altri specchi, e questo infinito riflettere è il vuoto stesso, (che, lo si sa, è la forma). (da ''L'impero dei segni''<ref name=Hea></ref>) *Non occorre essere né cattolici né cristiani, né credenti, né umanisti per essere interessati agli ''Esercizi Spirituali'' di [[Ignazio di Loyola]].<ref>Da ''Sade, Fourier, Loyola''; citato in Ravasi, p. 7.</ref> *Ogni amante è pazzo.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 291. ISBN 9788858014165</ref> *Per sfuggire all'alienazione della società presente non rimane che questa via: ''la fuga in avanti''.<ref>Da ''Il piacere del testo'', traduzione di Lidia Lonzi, Einaudi, Torino, 1980, p. 40.</ref> *Poiché il [[mito]] ruba al linguaggio, perché non rubare al mito?<ref name=Hea></ref> *[[Marcel Proust|Proust]] è quello che mi viene, non quello che chiamo; non è un'«autorità»; semplicemente un «ricordo circolare». Ed è questo l'intertesto: l'impossibilità di vivere al di fuori del testo infinito – sia questo testo Proust, o il giornale quotidiano, o lo schermo televisivo: il libro fa il senso, il senso fa la vita. (da ''Variazioni sulla scrittura'') *Quali sono i piani che ogni lettura scopre? Come è costruita la cosmogonia che questo semplice sguardo postula? Singolare cosmonauta, eccomi attraversare mondi e mondi, senza fermarmi a nessuno d'essi: il candore della carta, la forma dei segni, la figura delle parole, le regole della lingua, le esigenze del messaggio, la profusione dei sensi che si connettono. E uno stesso infinito viaggio nell'altra direzione, dalla parte di chi scrive: dalla parola scritta potrei risalire alla mano, alla nervatura, al sangue, alla pulsione, alla cultura del corpo, al suo godimento. Da una parte e dall'altra, la scrittura-lettura si dilata all'infinito, impegna l'uomo nella sua interezza, corpo e storia; è un atto panico, del quale la sola definizione certa è che "non potrà fermarsi da nessuna parte".<ref>Da ''Variazioni sulla scrittura'', traduzione di Carlo Ossola, Lidia Lonzi, Einaudi, Torino, 1999.</ref> *Quelli che trascurano di [[rilettura|rileggere]] si condannano a leggere sempre la stessa storia. (da ''S/Z''<ref>Citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref>) *Scrivere significa scuotere il senso del mondo, disporvi un'interrogazione indiretta alla quale lo scrittore, con un'ultima sospensione, si astiene dal rispondere. La risposta è data da chiunque vi rechi la propria libertà; ma poiché questa muta la risposta del mondo allo scrittore è infinita: non si smette mai di rispondere a ciò che è stato scritto fuori da ogni risposta: i significati passano, la domanda resta.<ref>Da ''Scritti critici'', traduzione di Lidia Lonzi, Torino, Einaudi, 1966, p. 11.</ref> *Vi è un'età in cui si insegna ciò che si sa; ma poi ne viene un'altra in cui si insegna ciò che non si sa: questo si chiama cercare.<ref name="lectio" /> ==''L'ovvio e l'ottuso''== *[...] lo statuto particolare dell'immagine fotografica: ''è un messaggio senza codice.'' (''Il messaggio fotografico'', p. 7) *Che cos'è il [[colore]]? Un godimento [...] come una palpebra che si chiude, uno svanire leggero. (''Cy Twombly o «Non multa sed multum»'', pp. 165-166) *È cambiato il soggetto umano: l'interiorità, l'intimità, la solitudine hanno perso il loro valore, l'individuo è sempre più diventato gregario, vuole musiche collettive, massicce, spesso parossistiche, espressione del ''noi'', più che dell'''io''. (''Amare Schumann'', p. 281) ==''La camera chiara''== *La vita è fatta di piccole [[solitudine|solitudini]]. (da ''La camera chiara'') *Davanti all'obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte. (da ''La camera chiara'') *{{NDR|Il [[colore]] è}} un'intonacatura apposta successivamente sulla verità originaria del Bianco e Nero. Il Colore è per me un belletto, un ''make-up'' (come quello fatto ai cadaveri).<ref>Da ''La camera chiara. Nota sulla fotografia'', traduzione di R. Guidieri, Einaudi, Torino, 1998, p. 82; citato in David Batchelor, ''Cromofobia. Storia della paura del colore'', traduzione di M. Sampaolo, Mondadori, Milano, 2001, p. 59. ISBN 9788842497684</ref> *Ciò che la fotografia riproduce all'infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più a ripetersi esistenzialmente. In essa, l'avvenimento non si trasforma mai in altra cosa: essa riconduce sempre il corpus di cui ho bisogno al corpo che io vedo; è il Particolare assoluto, la Contingenza sovrana, spenta e come ottusa, il Tale, in breve la Tyché, l'Occasione, l'Incontro, il Reale nella sua espressione infaticabile. (da ''La camera chiara'') *La società si adopera per far rinsavire la Fotografia, per temperare la follia che minaccia di esplodere in faccia a chi la guarda.<ref>Da ''La camera chiara. Nota sulla fotografia'', Torino, Einaudi, p. 117.</ref> ==''Frammenti di un discorso amoroso''== *"Nell'amorosa quiete delle tue braccia"<br>{{maiuscoletto|abbraccio}} Per il soggetto, il gesto dell'[[abbraccio]] amoroso sembra realizzare, per un momento, il sogno di unione totale con l'essere amato.<br>1. Oltre all'accoppiamento (e al diavolo l'Immaginario), vi è quest'altro abbraccio, che è una stretta immobile: siamo ammaliati, stregati: siamo nel sonno, senza dormire; siamo nella voluttà infantile dell'addormentamento: è il momento delle storie raccontate, della voce che giunge a ipnotizzarmi, a straniarmi, è il ritorno alla madre (nell'amorosa quiete delle tue braccia, dice una poesia musicata da Duparc). In questo incesto rinnovato, tutto rimane sospeso: il tempo, la legge, la proibizione: niente si esaurisce, niente si desidera: tutti i desideri sono aboliti perché sembrano essere definitivamente appagati.<br>2. Tuttavia nel mezzo di questo abbraccio infantile, immancabilmente, il genitale si fa sentire; esso viene a spezzare l'indistinta sensualità dell'abbraccio incestuoso; la logica del desiderio si mette in marcia, riemerge il voler prendere, l'adulto si sovrappone al bambino e, a questo punto, io sono contemporaneamente due soggetti in uno: io voglio la maternità e la genitalità. (L'innamorato potrebbe definirsi un bambino con il membro eretto: tale era il giovane Eros).<br>3. Momento dell'affermazione, per un po', anche se limitatamente, disordinatamente, qualcosa è andato per il verso giusto: sono stato appagato (tutti i desideri aboliti attraverso la pienezza del loro soddisfacimento): l'appagamento esiste, e io lotterò senza tregua per ottenerlo di nuovo: attraverso tutti i meandri della storia amorosa, mi ostinerò a voler ritrovare, rinnovare, la contraddizione, la contrazione, dei due abbracci. (''Nell'amorosa quiete delle tue braccia'', pp. 13-14) *{{maiuscoletto|[[abito]]}} Ogni fenomeno emotivo suscitato o alimentato dal vestito che il soggetto ha indossato in occasione dell'incontro amoroso o che indossa nell'intento di sedurre l'oggetto amato. (''Frac turchino e gilet giallo'', p. 15) *È come se alla fine di ogni [[toilette]], vi fosse sempre, compreso nell'eccitazione che essa suscita, il corpo ucciso, imbalsamato, laccato, imbellito alla maniera di una vittima. Vestendomi, io faccio bello ciò che sta per essere guastato dal desiderio. (p. 15, ''Frac turchino e gilet giallo'') *{{maiuscoletto|[[adorabile]]}} Non riuscendo a precisare la specialità del suo desiderio per l'essere amato, il soggetto amoroso non trova di meglio che questa parola un po' stupida: ''adorabile''! (''«Adorabile!»'', p. 17) *2. Con una logica tutta particolare, il soggetto amoroso sente l’altro come un Tutto (come se si trattasse della Parigi autunnale) e, al tempo stesso, questo Tutto gli sembra comportare un resto, che egli non può esprimere. È soltanto l’altro a produrre in lui una visione estetica: egli lo elogia per il fatto di essere perfetto, si gloria per averlo scelto perfetto; immagina che l’altro voglia essere amato, come vorrebbe esserlo lui stesso, non già per questa o quella sua qualità, ma per ''tutto'', e questo tutto glielo concede sottoforma di una parola vuota, giacché Tutto non potrebbe inventariarsi senza senza sminuirsi: all'infuori del ''tutto'' dell’affetto, in ''Adorabile!'' non è contenuta nessuna qualità. Tuttavia, esprimendo tutto, ''adorabile'' esprime anche ciò che manca al tutto; la parola vuole designare lo spazio dell’altro in cui viene ''specialmente'' a innestarsi il mio desiderio, ma questo spazio non è designabile; io non saprò mai niente di lui; il mio linguaggio sarà sempre confuso, esso cincischierà nel tentativo di esprimerlo, ma io non potrò mai produrre altro che una parola vuota, la quale è come il grado zero di tutti gli spazi in cui si forma il desiderio specialissimo che io ho di quell'altro là (e non di un altro). (''«Adorabile!»'', p. 18) *''Adorabile'' vuol dire: questo è il mio desiderio, in quanto esso è unico: «È questo! È esattamente questo, che io amo!» Tuttavia, più provo la specialità del mio desiderio, meno sono in grado di precisarla; alla precisione di ciò che voglio dire corrisponde uno sfocamento del nome; il proprio del desiderio non può produrre altro che un improprio dell'enunciato. (''«Adorabile!»'', p. 19) *{{maiuscoletto|affermazione}} Nonostante tutto, il soggetto amoroso afferma l'amore come ''valore''. (''L'Intrattabile'', p. 20) *Mi si dice: questa specie d'amore non da frutti. Ma co- ime poter ''valutare'' ciò che fruttifica? Perché ciò che dà frutti è un Bene? Perché ''durare'' è meglio che ''bruciare''? (''L'Intrattabile'', p. 21) *2. Stamattina, devo scrivere con urgenza una lettera “importante” – dalla quale dipende il successo d’una certa iniziativa; scrivo invece una lettera d’amore – che non spedisco. Abbandono allegramente tristi incombenze, ragionevoli scrupoli, comportamenti reattivi imposti dal mondo, a beneficio d’un compito inutile, derivato da un Dovere luminoso: il Dovere amoroso. Con discrezione, faccio delle cose pazze; sono l’unico testimone della mia follia. Quello che l'[[amore]] mette a nudo in me è l’''energia''. Tutto ciò che faccio ha un senso (posso perciò ''vivere'' senza lamentarmi), ma questo senso è una finalità inafferrabile: esso non è altro che la coscienza della mia forza. Le inflessioni dolenti, colpevoli, tristi, tutto il reattivo della mia vita d’ogni giorno è sconvolto. (''L'Intrattabile'', p. 21) *{{maiuscoletto|alterazione}} Produzione breve, nel campo amoroso, d'una controimmagine dell'oggetto amato. Sulla base di episodi trascurabili o di minimi connotati, il soggetto vede l'immagine buona alterarsi improvvisamente e rovesciarsi. (''Un piccolo punto del naso'', p. 23) *Sul volto perfetto e come imbalsamato dell'altro (a tal punto esso mi affascina), scorgo tutt'a un tratto un punto di corruzione. Questo punto è minuscolo: un gesto, una parola, un oggetto, un vestito, qualcosa d'insolito che emerge (che prende risalto) da una regione di cui non avevo mai sospettato l'esistenza, e che bruscamente unisce l'oggetto amato a un mondo ''piatto''. L'altro, di cui devotamente lodavo l'eleganza e l'originalità, sarebbe dunque volgare? Egli fa un gesto ed ecco che in lui si disvela un'altra razza. Sono ''sbigottito'': avverto un controritmo: qualcosa come una sincope nella bella frase dell'essere amato, il rumore di uno strappo nel liscio involucro dell'Immagine. (''Un piccolo punto del naso'', p. 23) *{{maiuscoletto|[[angoscia]]}} A seconda di tale o talaltra circostanza, il soggetto amoroso si sente trascinato dalla paura di un pericolo, di una ferita, di un abbandono, di un improvviso cambiamento – sentimento che egli esprime con la parola ''angoscia''. (''Agony'', p. 27) *Lo [[psicosi|psicotico]] vive nel timore del crollo (di cui le diverse psicosi non sarebbero altro che le difese). Ma «la paura clinica del crollo è la paura d’un crollo che è già stato subito (''primitive agony'') [...] e vi sono dei momenti in cui un paziente ha bisogno che gli si dica che il crollo la cui paura mina la sua vita è già avvenuto».<ref>{{maiuscoletto|[[Winnicott]]}}: La crainte de l'effrondement, 75</ref> Lo stesso avviene, a quanto sembra, per l’angoscia d’amore: essa è la paura di una perdita che è già avvenuta, sin dall’inizio dell’amore, sin dal momento in cui sono stato stregato. Bisognerebbe che qualcuno potesse dirmi: «Non essere più angosciato, tu l’hai già perduto(a)». (''Agony'', p. 27) *{{maiuscoletto|[[annullamento]]}} Accesso di linguaggio durante il quale il soggetto giunge ad annullare l'oggetto amato sotto il volume dell'amore stesso: con una perversione propriamente amorosa, il soggetto ama l'[[amore]], non l'oggetto. (''Amare l'amore'', p. 28) *Basta che, in un lampo, io veda l'altro nelle vesti d'un oggetto inerte, come impagliato, perché trasferisca il mio desiderio da questo oggetto annullato al mio stesso desiderio; io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è più che il suo accessorio. Mi esalto al pensiero di una così nobile causa, che non tiene nel minimo conto la persona che ho preso a pretesto (questo è almeno quanto mi dico, felice di potermi innalzare sminuendo l'altro): io sacrifico l'immagine all'Immaginario. E se un giorno dovessi decidermi di rinunciare all'altro, il violento lutto che mi colpirebbe sarebbe il lutto dell'Immaginario: era una struttura cara, e io piangerei la [[perdita]] dell'amore, non già la perdita di questa o quella persona. (''Amare l'amore'', p. 28) *{{maiuscoletto|[[appagamento]]}} Il soggetto ricerca, con ostinazione, la possibilità di ottenere una totale soddisfazione del desiderio implicito nella relazione amorosa e di conseguire un successo completo e come eterno di questa relazione: immagine paradisiaca del Bene Supremo da dare e da ricevere. (''«Tutte le voluttà della terra»'', p. 30) *{{maiuscoletto|[[ascesi]]}} Sia che si senta colpevole nei confronti dell'essere amato, sia che voglia impressionarlo mostrandogli la sua infelicità, il soggetto amoroso abbozza una condotta ascetica di autopunizione (regime di vita, abiti, ecc.). (''Essere ascetici'', p. 32) *1. Dato che sono colpevole di questo e di quello (io ho, io trovo cento ragioni per esserlo), io mi punisco, mortifico il mio corpo: mi faccio tagliare i capelli cortissimi, nascondo il mio sguardo dietro a degli occhiali scuri (come se dovessi entrare in convento), mi consacro allo studio di una scienza seria e astratta. Come un monaco, mi alzerò presto per mettermi al lavoro mentre è ancora notte. Sarò molto paziente, un po' triste, in poche parole, ''degno'', come si addice all'uomo risentito. Mostrerò istericamente il mio [[lutto]] (il lutto che io m'immagino) attraverso il mio vestito, il taglio dei miei capelli, la regolarità delle mie abitudini. Sarà un piacevole romitaggio, un ritiro spirituale necessario al buon funzionamento di un patetico discreto. (''Essere ascetici'', p. 32) *2. L'[[ascesi]] (la velleità d'ascesi) è rivolta all'altro: voltati, guardami, renditi conto di cosa stai facendo di me. È un ricatto morale: io metto di fronte all'altro la figura della mia propria scomparsa, quale essa sicuramente avrà luogo se lui non cede (a che cosa?). (p. 32, ''Essere ascetici'') *{{maiuscoletto|[[assenza]]}} Ogni episodio di linguaggio che mette in scena l'assenza dell'oggetto amato – quali che siano la causa e la durata – e tende a trasformare questa assenza in prova d'abbandono. (''L'assente'', p. 33) *Orbene, l'unica [[assenza]] è quella dell'altro: è l'altro che parte, sono io che resto. L'altro è in stato di perpetua partenza, sempre sul punto di mettersi in viaggio; egli è, per vocazione, migratore, errante; io che amo sono invece, per vocazione inversa, sedentario, immobile, a disposizione, in attesa, sempre nello stesso posto, ''in giacenza'', come un pacco in un angolo sperduto d'una stazione. L'assenza amorosa è possibile in un solo senso e non può essere espressa che da chi resta - e non da chi parte: ''io'', sempre presente, non si costituisce che di fronte a ''te'', continuamente assente. Esprimere l'assenza equivale a significare di colpo che il posto del soggetto e il posto dell'altro non possono essere permutati; è come dire: «Sono meno amato di quanto io ami». (''L'assente'', p. 33) *2. Storicamente, il discorso dell'assenza viene fatto dalla Donna: la Donna è sedentaria, l'Uomo è vagabondo, viaggiatore; la Donna è fedele (aspetta), l'uomo è cacciatore (cerca l'avventura, fa la corte). È la Donna che dà forma all'assenza, che ne elabora la finzione, poiché ha il tempo per farlo; essa tesse e canta; le Tessitrici, le Canzoni cantate al telaio esprimono al tempo stesso l'immobilità (attraverso il ronzio dell'Arcolaio) e l'assenza (in lontananza, ritmi di viaggio, onde marine, cavalcate). Ne consegue che in ogni uomo che esprime l'assenza dell'altro si manifesta l'elemento ''femminino'': l'uomo che attende e che soffre è miracolosamente femminizzato. Un uomo è femminizzato non perché è invertito, ma perché è innamorato. (Mito e utopia: come l'origine è appartenuta, così anche l'avvenire apparterrà ai soggetti ''in cui vi è del femminino''). (''L'assente'', pp. 33-34) *3. Talvolta mi succede di sopportare bene l'assenza. lo sono allora ''normale'': sono in linea col modo in cui ''tutti'' sopportano la separazione da una ''persona cara''; mi conformo con cognizione all'addestramento attraverso cui sono stato abituato assai per tempo ad essere separato da mia madre – ciò che tuttavia, in principio, non mancò di essere doloroso (per non dire sconvolgente). Agisco da soggetto ben svezzato: ''aspettando'', so nutrirmi di altre cose che non siano solamente il seno materno.<br>Questa assenza ben sopportata non è altro che l'oblio. A intermittenza, io sono infedele. È la condizione per la mia sopravvivenza; poiché se io non dimenticassi, morirei. L'innamorato che non dimentica ''qualche volta'', muore per eccesso, fatica e tensione di memoria (come [[Johann_Wolfgang_von_Goethe#I_dolori_del_giovane_Werther|Werther]]). (''L'assente'', p. 34) *Come! {{sic|il}} desiderio non è forse sempre lo stesso, sia che l'oggetto sia presente o assente? L'oggetto non è forse ''sempre'' assente? - Non si tratta dello stesso struggimento: vi sono due parole: ''Póthos'', per il desiderio dell'essere assente, e ''Hímeros'', più ardente, per il desiderio dell'essere presente. (''L'assente'', p. 35) *5. All'assente, io faccio continuamente il discorso della sua assenza; situazione che è tutto sommato strana; l'altro è assente come referente e presente come allocutore. Da tale singolare distorsione, nasce una sorta di presente insostenibile; mi trovo incastrato fra due tempi: il tempo della referenza e il tempo dell'allocuzione: tu te ne sei andato (della qual cosa soffro), tu sei qui (giacché mi rivolgo a te). Io so allora che cos'è il presente, questo tempo difficile: un pezzo di angoscia pura.<br>[...] Questa messa in scena di linguaggio allontana la morte dell'altro: un brevissimo momento, si dice, separa il tempo in cui il bambino crede sua madre ancora assente da quel lo in cui la crede già morta. Manipolare l'assenza significa far durare questo momento, ritardare il più a lungo possibile l'istante in cui l'altro potrebbe, dall'assenza, piombare bruscamente nella morte. (p. 35, ''L'assente'') *L'[[Assenza]] è la figura della privazione; io desidero e ho bisogno simultaneamente. Il desiderio si spegne sul bisogno: questo è il fatto ossessionante del sentimento amoroso. (''L'assente'', p. 36) *L'assenza dell'altro mi tiene la testa sott'acqua; poco a poco, io soffoco, la mia aria si fa più rarefatta: ed è attraverso quest'asfissia che io ricostituisco la mia ''verità'' e preparo l'Intrattabile dell'amore. (''L'assente'', p. 37) *{{maiuscoletto|atopos}} Il soggetto amoroso riconosce l'essere amato come «atopos» (qualifica attribuita a Socrate dai suoi interlocutori), cioè inclassificabile, dotato di una originalità sempre imprevedibile. (''Atopos'', p. 38) *L'altro che io amo e che mi affascina è ''atopos''. Io non posso classificarlo, poiché egli è precisamente l'Unico, l'Immagine irripetibile che corrisponde miracolosamente alla specialità dei mio desiderio. È la figura della mia verità; esso non può essere fissato in alcun stereotipo (che è la verità degli altri).<br>Tuttavia, durante la mia vita, io ho amato o amerò più volte. Questo significherebbe dunque che il mio desiderio, per quanto speciale, si fissa su un tipo? Il mio desiderio è dunque classificabile? C'è, mi domando, fra tutti gli esseri che ho amato, un solo tratto comune che, per quanto tenue (un naso, una pelle, un qualcosa), mi permetta di dire: {{sic|ecco}} il mio tipo! «È esattamente il mio tipo», «Non è affatto il mio tipo»: frase da dongiovanni; l'innamorato è dunque soltanto un dongiovanni più difficile che per tutta la vita cerca il "suo tipo"? In quale parte del corpo avverso devo leggere la mia verità? (''Atopos'', p. 38) *Essendo atopico, l'altro fa tremare il linguaggio: non si può parlare ''di'' lui, ''su'' lui; qualsiasi attributo è falso, doloroso, goffo, imbarazzante: l'altro è ''inqualificabile'' (e questo sarebbe il vero significato di ''atopos''). (''Atopos'', p. 39) *3. Di fronte alla brillante originalità dell'altro, io non mi sento mai "atopos", ma semmai classificato (come un dossier fin troppo noto). Talvolta, riesco però a sospendere il gioco delle immagini ineguali («Perché mai non posso essere anch'io originale, forte quanto l'altro?»); indovino che la vera originalità non è né in me né nell'altro, ma nella nostra stessa relazione. Ciò che bisogna conquistare è l'originalità della relazione. La maggior parte delle ferite d'amore me le procura lo stereotipo: io sono costretto, come tutti, a far la parte dell'innamorato: ad essere geloso, trascurato, frustrato come gli altri. Ma quando la [[relazione]] è originale, lo stereotipo viene sconvolto, superato, evacuato, e la gelosia, ad esempio, non ha più luogo d'essere in questo rapporto senza luogo, senza ''topos'', senza ''topo'' - senza discorso. (''Atopos'', p. 39) *{{maiuscoletto|[[attesa]]}} Tumulto d'angoscia suscitato dall'attesa dell'essere amato in seguito a piccolissimi ritardi (appuntamenti, telefonate, lettere, ritorni). (''L'attesa'', p. 40) *1. Sto [[aspettare|aspettando]] un arrivo, un ritorno, un segnale promesso. Ciò può essere futile o infinitamente patetico: in ''Erwartung'' (attesa), una donna aspetta, nella foresta, di notte, il suo amante; io sto aspettando solamente una telefonata, ma è la stessa angoscia. Tutto è solenne: non ho il senso delle ''proporzioni''. (''L'attesa'', p. 40) *2. Vi è una scenografia dell'attesa: io la organizzo, la manipolo, ritaglio un pezzo di tempo in cui mimerò la perdita dell'oggetto amato e provocherò tutti gli effetti di un piccolo lutto. Tutto questo avviene dunque come in una recita. (''L'attesa'', p. 40) *Questa è la recita; essa può essere abbreviata dall'arrivo dell'altro; se arriva in primo, l'accoglienza è calma; se arriva in secondo, avviene una «scenata»; se arriva in terzo, vi è la riconoscenza, l'atto di grazia: io respiro nuovamente a pieni polmoni, come Pelléas allorché, uscendo dal sotterraneo, ritrova la vita, il profumo delle rose. (''L'attesa'', p. 41) *4. L'essere che io aspetto non è reale. Come il seno materno per il poppante, «io lo creo e lo ricreo continuamente a cominciare dalla mia capacità di amare, a cominciare dal bisogno che io ho di lui»<ref>{{maiuscoletto|[[Winnicott]]}}, Jeu et Réalité, 34 e 21</ref>: l'altro viene là dove io lo sto aspettando, là dove io l'ho già creato. E, se lui non viene, io lo allucino: l'attesa è un delirio. (''L'attesa'', p. 41) *E ancora molto tempo dopo che la relazione amorosa si è acquietata, io conservo l'abitudine di allucinare l'essere che ho amato: talora, una telefonata che tarda a venire riesce ancora ad angosciarmi e, in ogni importuno, credo di riconoscere la voce che amavo: io sono un mutilato che continua ad avere male alla gamba amputata. (''L'attesa'', p. 42) *5. «Sono innamorato? - Sì, poiché sto aspettando». L'altro, invece, non aspetta mai. Talvolta, ho voglia di giocare a quello che non aspetta; cerco allora di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco io perdo sempre: qualunque cosa io faccia, mi ritrovo sempre sfaccendato, esatto, o per meglio dire in anticipo. La fatale identità dell'innamorato non è altro che: ''io sono quello che aspetta. (''L'attesa'', p. 42) *6. Un mandarino era innamorato di una cortigiana. «Sarò vostra, - disse lei, - solo quando voi avrete passato cento notti ad aspettarmi seduto su uno sgabello, nel mio giardino, sotto la mia finestra». Ma, alla novantanovesima notte, il mandarino si alzò, prese il suo sgabello sotto il braccio e se n'andò. (''L'attesa'', p. 42) *{{maiuscoletto|[[capire]]}} Sentendo improvvisamente l'episodio amoroso come un groviglio di motivazioni inspiegabili e di situazioni senza vie d'uscita, il soggetto esclama: «''Voglio capire (che cosa mi sta capitando)!''» (''«Voglio capire»'', p. 43) *1. Che cosa penso dell'[[amore]]? - In fondo, non penso niente. Certo, vorrei sapere ''che cos'è'', ma, vivendolo dal di dentro, lo vedo in quanto esistenza, non in quanto essenza. [...] Naturalmente, la riflessione mi è consentita, ma, siccome questa riflessione viene subito trascinata nel ribollimento delle immagini, essa non muta mai in riflessività: escluso dalla logica (che presuppone dei linguaggi estranei gli uni agli altri), non posso pretendere di poter ''pensare con lucidità''. E così, se anche continuassi a discettare sull'amore per un anno intero, potrei solamente sperare di riuscire ad afferrarne il concetto «per la coda»: flashes, formule, espressioni a effetto sparse nel copioso fluire dell'Immaginario; io mi trovo nel ''posto sbagliato'' dell'amore, che è poi il suo punto più in vista; dice un [[proverbio]] cinese: «Il punto più in ombra, si trova sempre sotto la lampada».<ref>Proverbio citato da Reik, 184.</ref> (''«Voglio capire»'', p. 43) *{{maiuscoletto|[[catastrofe]]}} Crisi violenta durante la quale il soggetto, sentendo la situazione amorosa come un vicolo cieco, una trappola da cui non potrà mai più uscire, si vede destinato a una totale distruzione di sé. (p. 45, ''La catastrofe'') *1. Vi sono due tipi di disperazione: la disperazione pacata, la rassegnazione attiva («lo vi amo come bisogna amare: nella disperazione»), e la disperazione violenta: un bel giorno, in seguito a un incidente qualsiasi, mi chiudo nella mia stanza e scoppio in lacrime: sono in balia di una forza che mi soverchia, asfissiato dal dolore; il mio corpo s'irrigidisce e si contrae: come in un lampo, freddo e tagliente, io vedo la distruzione a cui sono condannato. Tutto ciò non ha niente di paragonabile alla prostrazione insidiosa, ma in fondo molto civile, degli amori difficili; non c'è alcun rapporto con l'annichilimento in cui si viene a trovare il soggetto abbandonato: qui, sono come folgorato, ma lucido. La sensazione che provo è quella di una vera e propria catastrofe: «''Ecco, "sono veramente fottuto!''» (p. 45, ''La catastrofe'') *{{maiuscoletto|[[circoscrivere]]}} Per ridurre la propria infelicità, il soggetto ripone la sua speranza in un metodo di controllo che gli dovrebbe permettere di circoscrivere i piaceri che la relazione amorosa gli dà: da una parte, continuare a tenersi questi piaceri, approfittarne pienamente, e, dall'altra, mettere in una parentesi d'impensato le larghe zone depressive che separano questi piaceri: ''dimenticare'' l'essere amato al di fuori dei piaceri che esso dà. (p. 47, ''Laetitia'') *1. Cicerone, prima, e Leibniz, poi, hanno contrapposto ''gaudium'' e ''laetitia''<ref>[[Leibniz]], "Nuovi saggi sull'intelletto umano", XX e 296.</ref>''Gaudium'' è il «piacere che l'anima prova quando considera sicuro il possesso di un bene presente o futuro, ed un bene è in nostro possesso quando è in nostro potere il poterne godere quando lo vogliamo». ''Laetitia'' è un piacere allegro, «uno stato nel quale il piacere predomina in noi» [...]. ''Gaudium'' è ciò che io vagheggio: godere di un possesso perpetuo. Ma non potendo ottenere ''Gaudium'', da cui troppi ostacoli mi separano, considero l'eventualità di ripiegare su ''Laetitia''. (p. 47, ''Laetitia'') *{{maiuscoletto|[[colpe]]}} In un qualsiasi episodio trascurabile della vita d'ogni giorno, il soggetto crede di aver mancato nei confronti dell'essere amato e prova per questo un sentimento di colpevolezza. (p. 49, ''Colpe'') *2. Ogni incrinatura nella Devozione è una colpa: questa è la regola della ''Cortezia''. Questa colpa prende corpo quando io abbozzo un semplice gesto d'indipendenza nei confronti dell'oggetto amato; ogni volta che, per spezzare l'asservimento, cerco di «sganciarmi» (è il consiglio unanime dei mondo), io mi sento colpevole. E perciò, paradossalmente, io sono colpevole di alleggerire il peso, di ridurre l'ingombro esagerato della mia devozione, in poche parole di «riuscire» (secondo il mondo); insomma, ciò che mi fa paura è di essere forte e ciò che mi rende colpevole è la padronanza (o il suo semplice gesto). (p. 50, ''Colpe'') *{{maiuscoletto|[[compassione]]}} Il soggetto prova un sentimento di compassione nei riguardi dell'oggetto amato ogni volta che lo vede, lo sente o lo sa infelice o minacciato da qualcosa che è estraneo alla relazione amorosa in sé. (p. 51, ''«Ho male all'altro»'') *{{NDR|[[compassione]]}} «[...] più giustamente si dovrebbe chiamare unipassione, dolore all'unisono -, noi dovremmo odiarlo se lui, come Pascal, trova se stesso odioso» [...] Ora, per quanto grande sia la forza dell'amore, questo non avviene: sono commosso, angosciato, poiché è terribile veder soffrire le persone a cui si vuol bene, ma, al tempo stesso, rimango asciutto, impenetrabile. La mia, è un'identificazione imperfetta: sono una Madre (l'altro mi dà delle preoccupazioni), ma una Madre carente; [...] Giacché, proprio mentre m'identifico «sinceramente» nell'infelicità dell'altro, ciò che vedo in questa infelicità è che essa si manifesta ''senza di me'' e che, essendo infelice di per sé, l'altro mi abbandona: se egli soffre senza che io ne sia la causa, vuol dire che per lui io non conto: la sua sofferenza mi annulla nella misura in cui lo pone fuori della mia portata. (p. 51, ''«Ho male all'altro»'') *2. Di conseguenza, le cose si rovesciano: dato che l'altro soffre senza di me, perché io dovrei soffrire al suo posto? La sua infelicità lo porta lontano da me e io finirei per sfiancarmi cercando di corrergli dietro, senza poter mai sperare di raggiungerlo, di entrare in coincidenza con lui. Dunque, stacchiamoci un po', impariamo a tenerci a una certa distanza. (pp. 51-52, ''«Ho male all'altro»'') *{{maiuscoletto|[[comportamento]]}} Figura deliberativa: il soggetto amoroso si pone con angoscia dei problemi di comportamento che il più delle volte sono futili: che fare davanti a tale alternativa? Come agire? (p. 53, ''«Che fare?»'') *2. Le mie angosce di comportamento sono ridicole e diventano sempre più ridicole, all'infinito. Se l'altro, incidentalmente o negligentemente mi dà il numero di telefono di un posto in cui posso trovarlo a certe ore, io subito mi agito: devo o non devo telefonargli? (Dirmi che ''posso'' telefonargli - questo è il senso obiettivo, logico, del messaggio - non servirebbe a niente, poiché ciò che mi mette in crisi è proprio questo ''permesso''). (p. 53, ''«Che fare?»'') *{{maiuscoletto|[[connivenza]]}} Il soggetto s'immagina di stare parlando dell'essere amato con una persona rivale, e questa immagine, curiosamente fa nascere in lui un piacevole senso di complicità. (p. 55, ''La connivenza'') *Finalmente posso parlare dell'altro ''con chi se ne intende''; si verifica una parità di sapere, un piacere d'inclusione; parlandone, l'oggetto non viene né estraniato né lacerato; egli resta interno al discorso duale, che anzi lo preserva. Io coincido con l'Immagine e al contempo con questo secondo specchio che riflette ciò che io sono (sul volto del rivale io leggo la mia paura, la mia gelosia). (p. 55, ''La connivenza'') *3. La [[gelosia]] è un'equazione a tre termini permutabili (indecidibile): si è sempre gelosi di due persone contemporaneamente: io sono geloso di chi amo e di chi lo ama. L'''odiosamato'' (il «rivale») è ''anche'' amato da me: esso m'interessa, m'incuriosisce, mi affascina (vedi ''L'eterno marito'', di [[Dostoevskij]]). (p. 56, ''La connivenza'') *{{maiuscoletto|[[contatti]]}} La figura fa riferimento ad ogni discorso interiore suscitato da un contatto furtivo con il corpo (e più precisamente con la pelle) dell'essere amato. (p. 57, ''«Quando innavertitamente il mio dito»'') *1. Il dito di [[I dolori del giovane Werther|Werther]] sfiora inavvertitamente il dito di Carlotta; i loro piedi, sotto il tavolo, si incontrano.<ref>Werther, p. 57.</ref> Werther potrebbe astrarsi dal senso di questi episodi casuali; egli potrebbe concentrarsi corporalmente su quelle minuscole zone di contatto e, come un feticista, provare piacere per questo o quel pezzetto di dito o di piede inerte, ''senza preoccuparsi della risposta'' (come Dio - è la sua etimologia -, il Feticcio non risponde). Ma, per l'appunto, Werther non è pervertito, ma innamorato: egli dà un senso, sempre, ovunque, a proposito di niente, ed è proprio il senso che lo fa fremere: egli si trova nel braciere del senso. Per l'innamorato, ogni contatto pone il problema della risposta: egli chiede alla pelle di rispondere. (p. 57, ''«Quando innavertitamente il mio dito»'') *{{maiuscoletto|[[contingenze]]}} Avvenimenti insignificanti, fatti fortuiti, traversie, inezie, meschinerie, quisquilie, episodi della vita amorosa; qualsiasi nucleo fattuale che ostacoli l'aspirazione alla felicità del soggetto amoroso, come se il caso tramasse contro di lui. (p. 59, ''Avvenimenti, traversie, contrarietà'') *2. L'episodio è trascurabile (esso è sempre trascurabile) ma attirerà tutto il mio linguaggio. Io lo trasformo subito in un avvenimento importante, 'pensato'' da qualcosa che assomiglia al destino. È una cappa che mi cade addosso e che trascina con s‚ tutto. Innumerevoli e vaghe circostanze finiscono così col tessere il velo nero della Maya, la tappezzeria delle illusioni, dei significati, delle parole. Io mi metto a ''classificare'' quello che mi sta capitando. (p. 59, ''Avvenimenti, traversie, contrarietà'') *(Per me, l'episodio è un segno, non un indizio: l'elemento di un sistema, non l'efflorescenza di una causalità). (p. 60, ''Avvenimenti, traversie, contrarietà'') *{{maiuscoletto|[[corpo]]}} Ogni pensiero, ogni emozione, ogni interesse suscitato nel soggetto amoroso dal corpo amato. (p. 61, ''Il corpo dell'altro'') *1. Il suo corpo era diviso: da una parte, il corpo vero e proprio - la sua pelle, i suoi occhi - tenero, caldo, e, dall'altra, la sua voce, breve, trattenuta, soggetta ad accessi di lontananza, la sua voce, che non dava ciò che dava il suo corpo. O anche: da una parte, il suo corpo morbido, tiepido, languido al punto giusto, con una sottile peluria, fintamente goffo, e, dall'altra, la sua voce - la voce, sempre la voce - sonora, nitida, mondana, ecc. (p. 61, ''Il corpo dell'altro'') *''[[Scrutare]]'' vuol dire ''frugare'': io frugo il corpo dell'altro, come se volessi vedere cosa c'è dentro, come se la causa meccanica del mio desiderio si trovasse nel corpo antagonista (sono come quei bambini che smontano una sveglia per sapere che cos'è il tempo). Questa operazione viene condotta in maniera fredda e stupita; sono calmo, attento, come se fossi davanti a uno strano insetto di cui improvvisamente non ho ''più paura''. Certe parti del corpo sono particolarmente adatte a questa ''osservazione'': le ciglia, le unghie, l'attaccatura dei capelli, gli oggetti molto particolari. P- evidente che in quel momento io sto feticizzando un morto. La prova è data dal fatto che, se il corpo che sto scrutando si scuote dalla sua inerzia, se si mette ''a fare qualcosa'', il mio desiderio cambia; se, per esempio, vedo l'altro ''pensare'', il mio desiderio cessa di essere perverso e ridiventa immaginario: io ritorno a un'Immagine, a un Tutto: io amo di nuovo. (p. 61, ''Il corpo dell'altro'') *(Io guardavo tutto del suo volto, del suo corpo, con distacco: le sue ciglia, l'unghia del suo alluce, la sottigliezza delle sue sopracciglia, delle sue labbra, il colore di smalto dei suoi occhi, un certo neo, un certo modo di tenere le dita fumando; ero affascinato - dato che, alla fin fine, la fascinazione non altro è che il punto estremo del distacco - da quella specie di statuina colorata, smaltata, vetrificata, nella quale potevo leggere, senza capirci nulla, ''la causa del mio desiderio''). (p. 62, ''Il corpo dell'altro'') *{{maiuscoletto|[[cuore]]}} Questa parola serve per moti e desideri d'ogni genere, ma ciò che è costante è che il cuore - negato o rifiutato che sia - vuole essere un oggetto di dono. (p. 63, ''Il cuore'') *3. Il cuore, è ciò che io credo di donare. Ogni volta che questo dono mi viene restituito, allora non basta dire, come Werther, che una volta tolto tutto l'ingegno che mi si attribuisce e di cui non mi curo, il cuore è ciò che resta di me: il cuore è ciò che ''mi'' resta, e questo cuore che mi pesa e il cuore greve: greve per il rigurgito che l'ha riempito (solo gl'innamorati e i bambini hanno il cuore greve). (p. 63, ''Il cuore'') *{{maiuscoletto|[[dedica]]}} Episodio di linguaggio che accompagna ogni regalo amoroso, sia esso reale o progettato, e, più in generale, ogni gesto, effettivo o interiore, per mezzo del quale il soggetto dedica qualche cosa all'essere amato. (p. 65, ''La dedica'') *Il [[regalo]] d'amore è solenne; trascinato dall'insaziabile metonimia che disciplina la vita immaginaria, io mi traspongo tutt'intero in esso. Attraverso questo oggetto, io ti do il mio Tutto, io ti tocco con il mio fallo; è per questo che io sono follemente eccitato, che corro da un negozio all'altro, che mi ostino a cercare il feticcio che vada bene, il feticcio splendente, riuscito, che si adatterà ''perfettamente'' al tuo desiderio. (p. 65, ''La dedica'') *Il [[regalo]] è contatto, sensualità: tu stai per toccare ciò che io ho toccato: una terza pelle ci unisce. (p. 65, ''La dedica'') *5. Quantunque sia incapace di enunciarsi, di enunciare, l'amore vuole nondimeno clamarsi, declamarsi, scriversi ovunque: "all'acqua, all'ombra, ai monti, ai fiori, all'erbe, ai fonti, all'eco, all'aria, ai venti..." Basta che il soggetto amoroso crei o costruisca qualcosa, che subito è colto da una pulsione di [[dedica]]. Tutto ciò che fa, subito, e ancora prima che sia finito, egli vuole donarlo alla persona che ama, per la quale ha lavorato o lavorerà. La scritta del nome dirà per chi è il dono.<ref>{{maiuscoletto|le nozze di figaro}}: aria di Cherubino (atto I)</ref> (p. 67, ''La dedica'') *In ''[[Teorema (film)|Teorema]]'' l'«altro» non parla, ma iscrive però qualcosa in tutti coloro che lo desiderano - opera ciò che i matematici chiamano una catastrofe (lo sconvolgimento di un sistema per mezzo di un altro sistema): vero è che quel muto è un angelo. (p. 69, ''La dedica'') *{{maiuscoletto|demoni}} Il soggetto amoroso ha talvolta l'impressione di essere posseduto da un demone del linguaggio che lo spinge a farsi del male e a espellersi - secondo le parole di Goethe - dal paradiso che, in altri momenti, la relazione amorosa rappresenta per lui. (p. 70, ''«Noi siamo i nostri propri demoni»'') *1. Una forza precisa trascina il mio linguaggio verso il male che io posso fare a me stesso: il regime del mio linguaggio è la ruota libera: il linguaggio si morula, senza nessuna idea tattica della realtà. Io cerco di farmi del male, mi espello da solo dal mio paradiso, affannandomi di suscitare in me stesso le immagini (di gelosia, di abbandono, di umiliazione) che possono ferirmi; e quando la ferita è aperta, cerco di mantenerla tale, la alimento con altre immagini, fino a che un'altra ferita non venga a distogliermi da quella. (p. 70, ''«Noi siamo i nostri propri demoni»'') *2. Il demonio è plurale («Il mio nome è Legione», [[Vangelo secondo Luca|Luca]] 8.30). Quando un demone viene respinto, quando finalmente sono riuscito a imporgli il silenzio (per caso o attraverso la lotta), un altro lì vicino solleva la testa e si mette a parlare<ref>{{maiuscoletto|[[Goethe]]}}: «Noi siamo i nostri propri demoni, noi ci espelliamo dal nostro paradiso» ('Werther'', nota 93 dell'ed. Aubier-Montaigne)]</ref>. La vita demoniaca di un innamorato è simile alla superficie d'una solfatara; delle grandi bolle (roventi e fangose) scoppiano una dopo l'altra; quando una si rompe e s'affloscia, essa ritorna nel magma e subito, più lontano, un'altra si forma, si gonfia. Le bolle «Disperazione», «Gelosia», «Esclusione», «Desiderio», «Incertezza di comportamento», «Terrore di perdere la faccia» (il più malvagio dei demoni) fanno ''ploc' una dopo l'altra, in un ordine indeterminato: è il ''disordine'' della Natura. *3. Come respingere un demone (vecchio problema)? I demoni, specialmente se sono demoni di linguaggio (e sennò di cos'altro sarebbero?), si combattono con il linguaggio. Io posso quindi sperare di esorcizzare la parola demoniaca che mi è suggerita (da me stesso) sostituendola (posto che io possegga il necessario talento linguistico) con un'altra parola più dimessa (procedo per eufemia). Così credevo di essere finalmente uscito dalla crisi, ma ecco che - favorita da un lungo viaggio in automobile - sono colto da una loquela mentre continuo incessantemente ad agitare nella mia testa il desiderio, il rimpianto e l'aggressione dell'altro; e a queste ferite s'aggiunge lo sconforto di dover constatare che io ''sto avendo una ricaduta''; ma il vocabolario è una vera e propria farmacopea (veleno da una parte, rimedio dall'altra): no, non è una ricaduta, è soltanto un ultimo ''sussulto'' del demone anteriore. (p. 71, ''«Noi siamo i nostri propri demoni»'') *{{maiuscoletto|de-realtà}} Sensazione di assenza, di riduzione di realtà, provata dal soggetto amoroso nei confronti del mondo. (p. 72, ''Il mondo siderato'') *(Il mondo è pieno senza di me, come nella ''[[Jean-Paul Sartre#La_nausea|Nausea]]''; esso gioca alla vita dietro un vetro; il mondo è immerso in un acquario; io lo vedo vicinissimo e tuttavia separato, fatto di un'altra sostanza; cado continuamente fuori di me, senza vertigine, senza annebbiamento, nella ''precisione'', come fossi drogato. [...]) (p. 72, ''Il mondo siderato'') *{{NDR|L'[[Italia]]}} Questo paese perde in tutto: abolisce la differenza dei gusti, ma non la divisione delle classi, ecc. (p. 73, ''Il mondo siderato'') *Fino a quando sentirò che il mondo mi è ostile, io gli sarò legato: ''io non sono pazzo''. Ma talvolta, quando ho dato fondo al malumore, mi accorgo di non avere più alcun linguaggio: il mondo non è ''irreale'' (se lo fosse potrei esprimerlo: esiste un'arte dell'irreale che è fra le più alte), ma de-reale: il reale lo ha abbandonato, cosicché io non ho più alcun senso (alcun paradigma) a mia disposizione; ''io non riesco'' a definire i miei rapporti con Coluche, col ristorante, col pittore, con piazza del Popolo. Quale tipo di rapporto posso io avere con un potere, se non ne sono lo schiavo, né il complice, né il testimone? (p. 74, ''Il mondo siderato'') *6. Talvolta il mondo mi appare ''irreale'' (io lo esprimo in un modo diverso), talaltra mi appare ''dereale'' (io lo esprimo con difficoltà). Non è (si dice) la stessa riduzione di realtà. Nel primo caso, il rifiuto che io oppongo alla realtà si estrinseca attraverso una ''fantasia'': tutto ciò che mi circonda muta di valore rispetto a una funzione, che è poi l'Immaginario; l'innamorato si separa quindi dal mondo, lo irrealizza perché, su un altro versante, fantasmatizza le peripezie o le utopie del suo amore; si abbandona all'Immagine e, di conseguenza, tutto ciò che è «reale» lo infastidisce. Anche nel secondo caso vi è una perdita di contatto col reale, ma qui nessuna sostituzione immaginaria viene a compensare la perdita. seduto davanti al manifesto di Coluche, io non «sogno» niente (neanche l'altro); anzi, non sono più nemmeno nell'Immaginario. Tutto è cristallizzato, pietrificato, immutabile, cioè ''insostituibile'': l'Immaginario è (temporaneamente) proscritto. Nel primo caso, sono nevrotizzato, io irrealizzo; nel secondo caso, sono pazzo, io de-realizzo. (p. 75, ''Il mondo siderato'') *{{maiuscoletto|[[dichiarazione]]}} Propensione del soggetto amoroso a intrattenere a lungo, con un'emozione contenuta, l'essere amato, a proposito del suo amore, di lui, di sé, di loro: la dichiarazione non verte sulla confessione dell'amore, ma sulla forma, commentata all'infinito, della relazione amorosa. (p. 77, ''Il colloquio'') *(Parlare amorosamente, significa dissipare senza limite, senza soluzione di continuità; vuol dire praticare un rapporto senza orgasmo. Forse esiste una forma letteraria di questo ''coitus reservatus'': il preziosismo). (p. 77, ''Il colloquio'') *Nessuno ha voglia di parlare dell'amore, se non è ''per'' qualcuno. (p. 78, ''Il colloquio'') *{{maiuscoletto|[[dipendenza]]}} Figura nella quale l'opinione intravede la condizione stessa del soggetto amoroso, asservito all'oggetto amato. (p. 79, ''Domnei'') *1. La meccanica del vassallaggio amoroso esige una futilità senza fondo<ref>{{maiuscoletto|Cortezia}}: l'amore cortese è fondato sul vassallaggio amoroso (''Domnei'' o ''Donnoi'')</ref>. Questo perché, se si vuole che la dipendenza si manifesti nella sua purezza, bisogna che essa si renda palese nelle circostanze più irrilevanti e diventi qua si vergognosa a forza di pusillanimità: aspettare una telefonata è in un certo senso una dipendenza troppo gravosa<ref>{{maiuscoletto|[[Simposio]]}}: 166.</ref>; bisogna che io la affini, senza limiti: quindi, mi farò il sangue cattivo di fronte allo spettegolare delle comari che, dal farmacista, mi tiene lontano dall'apparecchio a cui sono asservito; e siccome questa telefonata, che io non voglio perdere, mi fornirà qualche nuova occasione di asservimento, si potrebbe dire che io agisco energicamente per preservare proprio lo spazio della dipendenza e per permettere inoltre a questa dipendenza di esercitarsi: io mi smarrisco nella dipendenza ma, ciò che è più - altro tranello -, sono umiliato da questo smarrimento. (p. 79, ''Domnei'') *(Se io accetto la mia dipendenza, è perché essa costituisce per me un mezzo per "significare" la mia domanda: nel campo amoroso, la futilità non è una "debolezza" né una "meschinità": essa è un segno di forza: più la cosa è futile, più ha significato e più s'impone come forza). (p. 79, ''Domnei'') *{{maiuscoletto|[[disagio]]}} Scena a più persone, nella quale l'implicito del rapporto amoroso agisce come una coartazione e suscita un imbarazzo collettivo che non viene esternato. (p. 81, ''«Con aria imbarazzata»'') *{{maiuscoletto|[[dispendio]]}} Figura mediante la quale il soggetto amoroso mira e al contempo esita a situare l'amore in un'economia di puro dispendio, di perdita «per niente». (p. 83, ''L'esuberanza'') *1. Alberto, personaggio piatto, morale, conformista, decreta (come chissà quanti prima di lui) che il [[suicidio]] è una viltà. Per Werther, al contrario, il suicidio non è una debolezza, dal momento che esso scaturisce da una tensione<ref>{{maiuscoletto|[[I dolori del giovane Werther|Werther]]}}: 59, 133</ref>: «Mio caro, se un eccesso fisico viene considerato come una forza, perché non lo sarà anche l'eccesso dei sentimenti?» L'amore-passione è dunque una forza («questa violenza, questa passione irriducibile»), è qualcosa che ricorda la vecchia nozione di ἰσχύς (''ischus'': energia, tensione, forza di carattere) e, più vicino a noi, quella di Dispendio.<ref>{{maiuscoletto|GRECO}}: nozione stoica (''Les Stoïciens'').</ref> (p. 83, ''L'esuberanza'') *(Prima un lord e poi un vescovo inglese, rimproverarono a Goethe l'epidemia di suicidi provocati dal ''Werther''. [[Goethe]] rispose in termini propriamente ''economici'': «Il vostro sistema commerciale ha fatto migliaia di vittime; perché non perdonarne qualcuna anche al ''Werther''?»)<ref>{{maiuscoletto|[[I dolori del giovane Werther|Werther]]}}: ''furor wertherinus'', Introduzione, XIX. Risposta di Goethe: Introduzione, XXXII (ed. Aubier-Montaigne).</ref> (p. 84, ''L'esuberanza'') *3. Il discorso amoroso non è proprio privo di calcoli: io ragiono, certe volte calcolo, sia per ottenere una certa soddisfazione, o per evitare un certo dolore, sia per rappresentare interiormente all'altro, in un moto di stizza, i tesori d'ingegnosità che io dilapido ''per niente'' in suo favore (cedere, dissimulare, non ferire, divertire, convincere, ecc.). Ma questi calcoli sono soltanto delle impazienze: in essi non vi è alcuna idea di guadagno finale: il Dispendio è aperto, all'infinito, la forza deriva, senza nessuna finalità (l'oggetto amato non è una meta: è un oggetto-cosa, non un oggetto-termine). (p. 84, ''L'esuberanza'') *L'esuberanza amorosa è l'esuberanza del fanciullo a cui niente (ancora) viene a contenere l'ostentazione narcisistica, il godimento multiforme. Considerato che il discorso amoroso non è una ''media'' di stati d'animo, questa esuberanza può essere rotta a intervalli da tristezze, avvilimenti, impulsi suicidi; ma un tale squilibrio fa parte di quest'economia nera che mi marchia con la sua aberrazione, e per così dire con il suo lusso sfrenato. (p. 84, ''L'esuberanza'') *{{maiuscoletto|[[dramma]]}} Il soggetto amoroso non può scrivere egli stesso il suo romanzo d'amore. Solo una forma molto arcaica potrebbe raccogliere il fatto che lui declama senza però poterlo raccontare. (p. 85, ''Romanzo/dramma'') *Se io tengo un [[diario]], è difficile che questo diario riporti i ''fatti accaduti''. I fatti della vita amorosa sono talmente futili che accedono alla scrittura solo attraverso uno sforzo immenso: ci si scoraggia di scrivere ciò che, ''nello scriversi'', rivela in pieno la propria banalità. (p. 85, ''Romanzo/dramma'') *{{maiuscoletto|[[esilio]]}} Decidendo di rinunziare allo stato amoroso, il soggetto si vede con tristezza esiliato dal proprio Immaginario. (p. 87, ''L'esilio dell'Immaginario'') *(La passione [[amore|amorosa]] è un delirio; ma il delirio non è poi così straordinario; tutti ne parlano e ormai non fa più paura. Enigmatica è semmai ''la perdita di delirio'': dove porta?) (p. 87, ''L'esilio dell'Immaginario'') *2. Nel [[lutto]] reale, è la «prova di realtà» a mostrarmi che l'oggetto amato ha cessato di esistere. Nel lutto amoroso, l'oggetto non è né morto né lontano. Sono io a decidere che la sua immagine deve morire (e questa morte, io potrò addirittura arrivare a nascondergliela). Per tutto il tempo che durerà questo strano lutto, dovrò portare il peso di due infelicità fra loro contrarie: soffrire per il fatto che l'altro sia presente (e che continui, suo malgrado, a farmi del male) e affliggermi per il fatto che egli sia morto (se non altro, che sia morto quello che io amavo). Cosicché mi angoscio (vecchia abitudine) per una telefonata che non arriva, ma nello stesso tempo devo dirmi che questo silenzio è, ''in ogni caso'', inconseguente, poiché io ho deciso di non aspettarmi più niente: il telefonarmi, dipendeva soltanto dall'immagine amorosa; scomparsa quell'immagine, sia che suoni sia che non suoni, il telefono riprende la sua futile esistenza. (Il punto più sensibile di questo lutto è che mi tocca ''perdere un linguaggio'' - il linguaggio amoroso. D'ora innanzi, non ci saranno più i «Ti amo»). (pp. 87-88, ''L'esilio dell'Immaginario'') *3. Per quanto io lo rovini, il lutto dell'immagine mi rende angosciato; ma, d'altro lato, per quanto io riesca a dargli buon esito, esso mi rende triste. Se l'esilio dell'Immaginario è la via obbligata per giungere alla «guarigione», allora bisogna convenire che il progresso è triste. Questa tristezza non è una malinconia - o almeno è una malinconia incompleta (niente affatto clinica), giacché non mi rimprovero niente e non sono prostrato. La mia tristezza appartiene a quella frangia della malinconia in cui la perdita dell'essere amato resta astratta.<ref>{{maiuscoletto|[[Freud]]}}: «In altre circostanze si può invece riscontrare che la perdita è di natura più ideale, Può darsi che l'oggetto non sia morto davvero, ma sia andato perduto come oggetto d'amore...» (''Ibid.'', 104).</ref> Qui, la perdita è doppia: non posso neppure investire la mia infelicità, come quando soffrivo per il fatto di essere innamorato. Allora, io desideravo, sognavo, lottavo; un bene prezioso era dinanzi a me, semplicemente ritardato, il suo possesso era ostacolato da alcuni contrattempi. Adesso non c'è più niente; tutto è calmo, e questo è peggio. Sebbene sia giustificato da un'economia - l'immagine muore affinché io viva -, il lutto amoroso ha sempre uno strascico: una frase viene ripetuta in continuazione: «Che peccato!» (p. 88, ''L'esilio dell'Immaginario'') *Il vero atto del lutto, non è soffrire per la perdita dell'essere amato; è constatare un giorno, sulla pelle della relazione, simile a una minuscola macchia, il sintomo di una morte sicura: per la prima volta, io faccio del male a chi amo, senza volerlo, certo, ma anche ''senza darmi eccessiva pena''. (p. 89, ''L'esilio dell'Immaginario'') *5. Io cerco di strapparmi all'Immaginario amoroso: ma, come brace non ancora spenta, sotto l'Immaginario cova la fiamma; esso avvampa di nuovo; ciò che era stato ripudiato risorge; ad un tratto, dalla tomba mal sigillata sale un lungo lamento. (Gelosie, angosce, possessi, discorsi, appetiti, segni: ovunque, il desiderio amoroso ardeva nuovamente. Era come se io avessi voluto stringere per l'ultima volta, allo spasimo, qualcuno che stava per morire - che stavo per far morire: il mio, era un rifiuto di separazione).<ref>{{maiuscoletto|[[Freud]]}}: «Questa avversione può essere talmente intensa da sfociare in un estraniamento dalla realtà e in una pertinace adesione all'oggetto, consentita dall'instaurarsi di una psicosi allucinatoria di desiderio» (''ibid.'')</ref><ref>{{maiuscoletto|[[Winnicott]]}}: «Poco prima che la perdita si faccia sentire, si può discernere nel bambino, nella eccessiva utilizzazione dell'oggetto transizionale, il rifiuto del timore che questo oggetto perda il suo significato» (''Jeu et Réalité'', 26 sgg.).</ref> (p. 89, ''L'esilio dell'Immaginario'') *Io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio. (da ''Frammenti di un discorso amoroso'', 1977) *Le [[parola|parole]] non sono mai pazze (tutt'al più sono perverse): è la sintassi che è pazza.<ref>Da ''Frammenti di un discorso amoroso'', traduzione di R. Guidieri, Einaudi, Torino, 1979.</ref> ==''Miti d'oggi''== *Pretendo di vivere pienamente la contraddizione del mio tempo, che di un [[sarcasmo]] può fare la condizione della verità. (''Premessa'', p. X) *È probabile che se a nostra volta sbarcassimo su [[Marte (astronomia)|Marte]] quale l'abbiamo costruito non vi troveremmo altro che la [[Terra]] stessa, e tra questi due prodotti di una medesima Storia non sapremmo risolvere qual è il nostro. Infatti perché Marte sia giunto al sapere geografico bisogna pure che abbia avuto anche lui il suo [[Strabone]], il suo [[Jules Michelet|Michelet]], il suo Vidal de la Blanche, e, facendoci sempre più vicini, le stesse nazioni, le stesse guerre, gli stessi scienziati e gli stessi uomini che abbiamo avuto noi. (''Marziani'', p. 34) *La [[Greta Garbo|Garbo]] appartiene ancora a quel momento del cinema in cui la sola cattura del volto umano provocava nelle folle il massimo turbamento, in cui ci si perdeva letteralmente in un'immagine umana come in un filtro, in cui il viso costituiva una specie di stato assoluto della carne, che non si poteva raggiungere né abbandonare. [...] La Garbo offriva una specie di idea platonica della creatura [...]. Il suo appellativo di ''Divina'' mirava indubbiamente a rendere, più che uno stato superlativo della bellezza, l'essenza della sua persona corporea, scesa da un cielo dove le cose sono formate e finite nella massima chiarezza. (pp. 63-64) *Il viso della [[Greta Garbo|Garbo]] è Idea, quello della [[Audrey Hepburn|Hepburn]] è Evento. (p. 64) *Credo che oggi l'[[automobile]] sia l'equivalente abbastanza esatto delle grandi cattedrali gotiche: voglio dire una creazione d'epoca, concepita appassionatamente da artisti ignoti, consumata nella sua immagine, se non nel suo uso, da tutto un popolo che si appropria con essa di un oggetto perfettamente magico. (p. 147) *''Il [[mito]] è una parola.'' (p. 191) *Mi si obietteranno mille altri sensi del termine ''mito''. Io ho però cercato di definire delle cose, non delle parole. (nota, p. 191) *È la storia umana che fa passare il reale allo stato di parola. (p. 192) *Ciò che disgusta nel [[mito]] è il ricorso a una falsa natura, il ''lusso'' delle forme significative, come in quegli oggetti che ornano la loro utilità con una apparenza naturale. La volontà di appesantire la significazione di tutte le cauzioni della natura provoca una specie di nausea: il mito è troppo ricco, e di troppo ha appunto la sua motivazione. (nota, p. 207) *La provocazione di un immaginario collettivo è sempre impresa inumana, non solo perché il sogno essenzializza la vita come destino, ma anche perché il sogno è povero ed è la cauzione di un'assenza. (nota, p. 221) *{{NDR|Riferendosi ai "miti dell'Ordine (sociale)"}} Statisticamente il [[mito]] è a destra. Qui esso è essenziale; ben nutrito, lucente, espansivo, loquace, s'inventa senza tregua. S'impadronisce di tutto: le giustizie, le morali, le estetiche, le diplomazie, le arti domestiche, la Letteratura, gli spettacoli. [...] L'oppresso non è niente, ha in sé una parola sola, quella della propria [[emancipazione]]; l'oppressore è tutto, la sua parola è ricca, multiforme, duttile, padrona di tutti i gradi possibili della dignità [...]. L'oppresso ''fa'' il mondo, ha solo un linguaggio attivo, transitivo (politico); l'oppressore lo conserva, la sua parola è plenaria, intransitiva, gestuale, teatrale: è il [[Mito]]; il linguaggio del primo tende a trasformare, il linguaggio dell'altro a eternare. (pp. 228-229) *Ogni ripudio del [[linguaggio]] è una morte. (p. 232) ==Citazioni su Roland Barthes== *La posizione di Barthes nel corso dei suoi lavori ricorda quello di Azdak ne ''Il Cerchio di gesso del Caucaso'', opera [[Bertolt Brecht|brechtiana]] che pare Barthes abbia amato molto. Vi è qualcosa di spostato, di irregolare: Azdak, furfante divenuto giudice, non è all'altezza del suo posto e, improvvisamente tutto si mette a girare e devia schivando il riconoscimento, la verità stessa. ([[Stephen Heath]]) *Per Barthes, il [[mito]], o per lo meno quello moderno (quello di cui egli si occupa), "è una parola": quindi "può essere mito tutto ciò che subisce le leggi di un discorso", ma d'altra parte "non è qualsiasi parola". ([[Massimo Corsale]]) *Variare porta a modificare, a trasportare, a cambiare di ritmo; il che costituisce un piccolo manuale della pratica di Barthes. Si pensi ad esempio al cambiamento di ritmo di lettura che interviene in modo così decisivo in ''S/Z'' e che dà l'avvio a tutte le variazioni — la pluralità colta in ogni momento — sul testo di [[Honoré de Balzac|Balzac]]. ([[Stephen Heath]]) *Viaggiare, spostarsi: questo è il percorso dei lavori di Barthes. Questa è l'attività del testo, e dei suoi testi. Il testo viaggia, sposta, va alla deriva. Così i testi di Barthes sono accesso, non accesso, movimento a spirale, asse avvolgentesi senza sosta ad ogni impero dei segni; senso, soggetto in processo, giro di scrittura, vertigine dello spostamento: «la vertigine è ciò che non finisce: stacca il senso, lo rimanda a più tardi» (''Réquichot'', p. 18). ([[Stephen Heath]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Roland Barthes, ''Miti d'oggi'', traduzione di Lidia Lonzi, Einaudi, Torino, 1974. *Roland Barthes, ''L'ovvio e l'ottuso. Saggi critici III'', traduzione di Carmine Benincasa, Giovanni Bottiroli, Gian Paolo Caprettini, Daniele De Agostini, Lidia Lonzi, Giovanni Mariotti, Einaudi, Torino, 1995. *Roland Barthes, ''La camera chiara. Nota sulla fotografia'', traduzione di Renzo Guidieri, Einaudi, Torino, 1980. *[[Gianfranco Ravasi]], ''L'incontro. Ritrovarsi nella preghiera'', Oscar Mondadori, Milano, 2014. ISBN 978-88-04-63591-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Barthes, Roland}} [[Categoria:Critici letterari francesi]] [[Categoria:Linguisti francesi]] [[Categoria:Saggisti francesi]] [[Categoria:Semiologi francesi]] roxa06h6qeb2uuhe5wdm9q2oliewl8p Malattia 0 3512 1223256 1204500 2022-08-18T20:17:31Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:'Cercospora capsici.jpg|thumb|Una foglia malata]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''malattia''' e sui '''malati'''. ==Citazioni== *A dire il vero, non è la morte, è la malattia quello che temo, l'immensa umiliazione legata al fatto di languire nei paraggi della morte. ([[Emil Cioran]]) *– A proposito, la mia bambina ha avuto gli [[parotite|orecchioni]], la [[scarlattina]], il [[morbillo]] e la [[rosolia]]!<br />– Malattie profondamente morali. (''[[Il conformista (film)|Il conformista]]'') *Amavo molto i malati ed avrei valicato monti e valli, se mi avessero lasciato fare, per visitare un malato, non per curarlo, ma per amarlo. ([[Marta Robin]]) *Attorno agli ammalati bisogna essere allegri. ([[Teresa di Lisieux]]) *Bisogna allontanare con ogni mezzo e sradicare col ferro e col fuoco e con vari espedienti, dal corpo la malattia. ([[Pitagora]]) *Chi non sa prendere sul serio la patologia, non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. (''[[The Kingdom - Il regno]]'') *Chi non sente il suo male è tanto più malato. ([[Pierre Corneille]]) *Ci sono poi, oltre alle malattie vere, quelle immaginarie, e per esse i dottori hanno inventato immaginari rimedi. Tutti conoscono i nomi di codeste malattie e le medicine necessarie; e le nostre ''iahù'' di sesso femminile sono quasi sempre afflitte da simil genere di mali. ([[Jonathan Swift]]) *Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori […] diventano cause di malattia se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. ([[Rudolf Steiner]]) *Dobbiamo sempre ritenere che la malattia sia curabile sin quando la natura non prova il contrario. ([[Peter Mere Latham]]) *È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria [[salute]] al prezzo di una dieta troppo severa. ([[François de La Rochefoucauld]]) *Essere malati è talora salutare. ([[Henry David Thoreau]]) *Essere molto malati ed essere morti sono condizioni molto simili agli occhi della società. ([[Charles Bukowski]]) *I sani sono dei malati che si ignorano. ([[Jules Romains]]) *Il malato deve essere curato, amato, vezzeggiato, rispettato, accarezzato, coccolato. (''[[Il malato immaginario (film)|Il malato immaginario]]'') *Il malato è un veggente, nessuno possiede un'immagine del mondo più chiara della sua. ([[Thomas Bernhard]]) *Il male è già mezzo guarito quando se n'è scoperta la causa. ([[Francesco di Sales]]) *Il medico non ha il senso delle proporzioni. La diagnosi, la prognosi, la terapia sono tutto il suo mondo. Eppure per l'uomo sano la malattia è solo una disgrazia, una parentesi, un incidente. Per l'avvocato è l'occasione per una causa di risarcimento. Per il filosofo è una riflessione sulla caducità delle cose umane. Per il sacerdote è un invito a rivolgersi alla misericordia divina. E tutti hanno ragione. Pare impossibile, ma tutti hanno ragione. ([[Rosario Magrì]]) *Il tabù [[morte]] ha già steso i suoi tentacoli alla malattia ed anche si sospetti di malattia, ed è rafforzato dal silenzio sulle realtà eterne. ([[Maurizio di Gesù Bambino]]) *Imparò a conoscere per la prima volta in vita sua la malattia, la benefica coercizione delle sue mani delicate, la sensazione meravigliosamente ingannevole di potersi alzare, ma di non volersi sollevare dal letto, la capacità di stare disteso e allo stesso tempo di librarsi, la forza che viene dall'abbandono come la grazia dalla sventura, e il muto dialogo con il cielo, che vasto e grigio empiva la finestra della stanza situata in alto, unico ospite dal mondo esterno. ([[Joseph Roth]]) *Io mantengo verso i [[Medico|medici]] una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la [[salute]] anch'essa come una malattia. ([[Alfredo Panzini]]) *L'[[amore]] d'oggi è una malattia che entra nel [[sangue]] con il contatto; il resto è letteratura romantica del [[passato]], è chiacchiera, è retorica; può essere tutt'al più contorno, ma non è il nocciolo. ([[Mario Mariani]]) *La [[guarigione]] tende all'unità e alla completezza. L'uomo è sano una volta che ha trovato il suo vero Sé ed è diventato una cosa sola con tutto quello che è. [...] La malattia costringe l'uomo a non abbandonare la via che porta all'[[unità]], per questo ''la malattia è una via che conduce alla [[perfezione]]''. (''[[Malattia e destino]]'') *La malattia è il lato [[notte|notturno]] della [[vita]]. ([[Susan Sontag]]) *La malattia è un linguaggio comunicativo, non un ammasso anarchico di cellule impazzite. Succede che il nostro corpo non sia soddisfatto della vita che fa e si lamenta, tenti di opporsi, critica il cervello per le sue scelte. ([[Paolo Crepet]]) *La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce. ([[Silvia Montefoschi]]) *«La malattia presenta innumerevoli aspetti squallidi, molti dei quali tu conosci anche troppo bene, mio caro», disse a Jack mentre erano insieme nella cabina del commodoro, «e tra questi, in un certo senso il peggiore è il totale egoismo del malato. È vero che un organismo impegnato a sopravvivere deve necessariamente concentrari su sé stesso, ma la mente che abita quell'organismo è talmente incline a indulgere anche quando la necessità non sussiste...» ([[Patrick O'Brian]]) *La malattia può agire «da filtro, da cribro», mettere l'uomo dinanzi alla verità, e quindi concentrare l'attenzione, dar maggiore acume allo spirito. Esser messi a faccia a faccia con la morte è ben diverso dal saper vagamente che un giorno si dovrà morire. ([[Mario Praz]]) *La malattia si è un impaccio del corpo, ma non della disposizione dell'animo, solo che esso non voglia. ([[Epitteto]]) *La realtà domestica è come la monade [[leibniz]]iana, senza porte e senza finestre, chiusa in sé stessa e impenetrabile, impermeabile alla solidarietà del vicinato. In essa sovente non c'è spazio, né tempo, né cultura, né cura per malattie che non siano di breve durata e per malati che non siano autosufficienti, autocoscienti, o che siano morenti. Emarginato e inesaudito in [[ospedale]], chi [[morte|muore]] non è meno solo e incompreso in [[famiglia]], nella realtà spesso ostile di oggi. ([[Giorgio Cosmacini]]) *La [[salute]] può essere un bene. La malattia a volte può essere addirittura meglio. Le malattie sono domande, sono anche dei compiti, perfino onorificenze. Tutto dipende da come uno se le appunta. ([[Ernst Jünger]]) *La società inizia pian piano a capire i problemi e, nel caso delle malattie, i malati si sentono meno soli. ([[Ron]]) *La verità è che la cosiddetta malattia è una crisi tossiemica e, una volta che le tossine sono state eliminate al di sotto del punto di tolleranza, la malattia automaticamente passa ripristinando la salute. Ma la malattia non va curata, in quanto le cause (le abitudini che hanno portato all'indebolimento) restano, le tossine continuano ad accumularsi, e nel corso del tempo si manifesterà un'altra crisi. Senza scoprire e rimuovere la causa che provoca la tossiemia, le crisi si ripeteranno fino a che i disordini funzionali faranno strada alla malattia organica. ([[John Henry Tilden]]) *Le malattie sono più intelligenti di noi, trovano la risposta dei nostri problemi prima della ragione. ([[Gina Lagorio]]) *MALATO. Per tirar su un malato, ridere della sua malattia e negare le sue sofferenze. ([[Gustave Flaubert]]) *Malattia e [[solitudine]] sono affini. Alla minima malattia, l'uomo si sente ancora più solo di prima. ([[Otto Weininger]]) *Malattia non è altro che non ''riconoscere'', non ''trovare'' le strade della propria guarigione! ([[Peter Altenberg]]) *Malattie e sofferenze sono il risultato di un uso sbagliato di energia creativa. Tuttavia sono parte della forza creativa. Non derivano da una fonte diversa da quella di, diciamo, salute e vitalità. La sofferenza non è una cosa buona per l'anima a meno che non vi insegni come riuscire a non soffrire. Questo è il suo scopo. ([[Jane Roberts]]) *Nella malattia il dolore fine a se stesso non va mai accettato e va contrastato con qualsiasi mezzo. La malattia deve aumentare e non diminuire il rispetto per la libertà, l'autodeterminazione e la personalità dell'individuo. ([[Umberto Veronesi]]) *Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria. ([[Antonio Bello]]) *Non era triste che la maggior parte delle persone si dovesse ammalare per rendersi conto che è bello vivere? ([[Jostein Gaarder]]) *Non fuggire i malati di malattie ripugnanti perché anche tu sei rivestito di carne. ([[Isacco di Ninive]]) *Ogni essere vivente, avendo la propria costituzione particolare, porta in sé la propria malattia, nuova e sconosciuta alla medicina e spesso molto complessa.<br />Essa non deriva esclusivamente né dai polmoni, né dal fegato, né dal cuore: non è menzionata in alcun libro di scienza; è semplicemente il risultato di combinazioni che provoca l'alterazione di uno di questi organi.<br />I medici, che passan la vita a curare gl'infermi, vi consacrano gli anni migliori e son pagati per questo, non possono ammettere questa opinione. ([[Lev Tolstoj]]) *Ovunque in una malattia subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. ([[Rudolf Steiner]]) *Quando entra un accidente nella vita, nel mio caso la malattia, ma lo stesso vale per un lutto, un inciampo casuale, la linea del [[tempo]] si frattura. E la gestione del futuro dipende anche da fattori esterni. La convivenza con l'imprevisto squaderna il passato e il futuro, o meglio l'idea di futuro che avevamo prima. La persona cui viene diagnosticata una malattia lo pensa in ogni singola attesa nelle anticamere dei reparti ospedalieri, quando si siede nella farmacia territoriale in attesa delle medicine, quando i giorni della settimana assumono un calendario intimo, privato. E i nomi dei giorni cambiano. Oggi non è domenica, è il giorno che segue alla terapia, forse avrò effetti collaterali che non mi faranno alzare dal letto. {{NDR|«Ti fa rabbia?»}} Tanta, non come il primo giorno, però sì. Ma mi ha fatto fare i conti con la nostra ''[[hybris]]''. Non siamo invincibili. Viviamo in corpi finiti. In corpi talvolta ostili. ([[Francesca Mannocchi]]) *Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un'oscura rete che seppellisce la speranza. ([[Muriel Barbery]]) *Quando la [[vita]] biografica sia impedita da una malattia tormentosa, inguaribile e ingravescente (come nel caso di [[Piergiorgio Welby|Welby]]) o da un'irreversibile perdita di coscienza (come nel caso di [[Eluana Englaro|Eluana]]), la vita biologica può essere interrotta da una ''pietas'' che è il rispetto dell'altrui identità ed è l'unica manifestazione autentica della «proprietà riflessiva» dell'amore che lega chi vive a chi muore. ([[Giorgio Cosmacini]]) *Ristrettezze: Malattia che coglie chi si espone alla prosperità di un amico. ([[Ambrose Bierce]]) *Se si esamina la natura delle malattie, si vedrà che esse traggono origine dalle passioni e dalle pene dello spirito. L'[[età dell'oro]], che ne era immune, era immune da malattie. ([[François de La Rochefoucauld]]) *Se so che ho una cosa grave e so che esiste, non mi preoccupo, me ne occupo. ([[Marco Pannella]]) *Sempre più mi divenne evidente che per le persone colpite Dio destina i giorni di malattia a diventare giorni di raccoglimento interiore. ([[Adrienne von Speyr]]) *Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali. ([[Enrico Pea]]) *Una malattia non conta nulla, quando non si hanno ragioni per desiderare di guarirne. ([[Shôhei Ôoka]]) ===[[Thomas Bernhard]]=== *Il malato è un veggente, nessuno possiede un'immagine del mondo più chiara della sua. *Non c'è ipocrisia più diffusa di quella del sano nei confronti del malato. I sani, in fondo, non vogliono avere più niente a che fare con i malati e non sono affatto contenti che i malati, sto parlando dei veri malati, e cioè dei malati gravi, esigano tutt'a un tratto di ritornare in buona salute, o almeno di normalizzarsi o almeno di migliorare le loro condizioni di salute. Il sano, se è una persona sincera, ammetterà che non vuole avere più niente a che fare con il malato, non vuole che nessuno gli rammenti la malattia e, attraverso la malattia, logicamente e forzatamente la morte. *Si tratta di capire se di malattie reali in generale ne esistano, se tutte le malattie non siano malattie inventate, essendo la malattia un'invenzione per sua stessa natura. ===[[Ippocrate]]=== *In ogni malattia è buon segno avere sano l'intelletto e prendere volentieri gli alimenti che sono offerti; il contrario è cattivo segno. *Per le malattie estreme i trattamenti estremi sono i più efficaci. *Quando la malattia è nel suo culmine, allora è necessario usare il regime più ristretto. ===[[Jules Renard]]=== *Bisogna essere malati per un anno intero per capire quanto è lungo un [[anno]]! *Le malattie sono le grandi manovre della morte. *Quando si è malati il viso comincia subito a decomporsi e comincia a riaffiorare subito la terra di cui siamo fatti. *Si va a visitare un malato per raccontare tutte le malattie che si sono avute o che hanno avuto gli altri. ==Proverbi== *Le persone che soffrono della stessa malattia si capiscono. ([[Proverbi giapponesi|Giapponese]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *All'ammalato manca una sola cosa, al sano molte. *Assai migliora chi non peggiora. *Chi sta accanto al letto, teme più dell'ammalato che vi sta sopra. *Chi vuol saldare piaga, non la maneggi. *È più facile [[prevenzione|prevenire]] una malattia che guarirla. *È vecchio un giovane che abbia infermo il petto, un vecchio ben robusto è un giovinetto. *Guai all'ammalato che si crede sano. *Guarì natura un debole ammalato, un forte l'hanno i medici ammazzato. *Ho veduto assai volte un piccol male non rispettato, divenir [[morte|mortale]]. *I malati non mangiano nulla, ma mangiano tutto. *La borsa dell'ammalato prolunga la sua cura. *La camera dell'ammalato è una cappella di devozione. *La donna di parto ha la fossa aperta per quaranta giorni. *La gente malata è stizzosa. *La malattia che dura, viene a noia alle mura. *La ricaduta è peggio della caduta. *L'ammalato disubbidiente fa il medico crudele. *L'ammalato per guarir tutto promette, ma torna a fare a modo suo fuori dal letto. *Le malattie ci dicono quel che siamo. *L'infermo per guarire promette assai. *Malattia lunga, morte sicura. *Malattie estreme, estremi rimedi. *Meglio essere ammalato di corpo che di anima. *Non v'è ammalato che non speri di guarire. *Ogni legno ha il suo tarlo, ogni uom che nasce incomincia a morir fin dalle fasce. *Più violenta la malattia, più strani i [[sogno|sogni]]. *Povero quell'uomo di trent'anni che non guarisce i suoi malanni. *Quando il grasso diminuisce, il magro perisce. *Quando la creatura indenta, la morte la tenta. *Quando la malattia entra nella regione cardiaca, la medicina non giova più. *Quando s'alza il sole, la malattia decresce. *Quel che piace all'ammalato, è per lui medicina. *Tre cose fanno l'uomo ammalato: amore, vino e bagno. ====[[Proverbi piemontesi|Piemontesi]]==== *A l'è 'n cativ mal col che as sent nen.<ref>«È una cattiva malattia quella che non si sente.»</ref> *A-i è gnun malan pes che na fomna grama.<ref>«Non c'è peggior malanno di una [[moglie]] cattiva.»</ref> *Chi ch'a l'è sempre malavi a l'è l'ultim a meuire.<ref>«Chi è sempre ammalato è l'ultimo a [[morte|morire]].»</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Epidemia]] *[[Medicina]] *[[Medico]] *[[Salute]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Malattie| ]] [[Categoria:Qualità individuali]] 9dxcst9m1ewl7awiz40p5jhzujtq4ob Jazz 0 3516 1223211 1192354 2022-08-18T17:57:29Z AnjaQantina 1348 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Ray Bauduc, Herschel Evans, Bob Haggard, Eddie Miller, Lester Young, Matty Matlock, Howard Theatre, Washington D.C., ca. 1941.jpg|thumb|Gruppo jazz all'Howard Theater, 1941]] Citazioni sul '''jazz'''. *Cos'era? Non lo so. Quando non sai cos'è, allora è Jazz. ([[Alessandro Baricco]]) *Credo che tutti i jazzisti italiani, in fondo, siano sempre rimasti fedeli a se stessi. Guardiamo l'America: tra easy jazz e fusion hanno rischiato una specie di deriva. ([[Stefano Bollani]]) *''E perfino l'amore è più bello a livello di jazz | e la pioggia è più tiepida sotto l'ombrello del jazz.'' ([[Francesco De Gregori]]) *I ritmi dello jazz scatenato facevano fremere i nervi dei raffinati europei, quasi parlassero di un ritorno alla ferinità originaria; le canzoni negre, attraverso la calda voce di Al Jonson, davano agli ascoltatori un'ebbrezza tra isterica e malinconica; [[Joséphine Baker|Josephine Baker]] girava l'Europa incantando le folle con la sua lascivia ingenua di giovane animale istintivo. ([[Ada Gobetti]]) *Il bello del jazz è nell'imperfezione. Imperfezione nel senso etimologico del termine. [...] Perfetto viene dal latino ''perficere'', cioè compiere. Imperfetto, in senso etimologico, è ciò che non è compiuto. L'incompiutezza distingue il jazz da ogni altro genere musicale. Nella musica classica, per esempio, lo spartito contiene tutte le note da suonare. L'interprete lo legge e suona le note scritte, nessuna di meno ma anche nessuna di più. L'interpretazione sta tutta nei modi, diversissimi fra loro, di suonare esattamente le note del compositore. Nel jazz lo spartito è solo il punto di partenza. [...] Si parte dallo standard, cioè dalle note scritte sullo spartito, per andare alla ricerca di altre cose. Altre cose che non sai, prima di iniziare. L'esecutore è anche il compositore del pezzo che sta eseguendo. ([[Gianrico Carofiglio]]) *Il jazz, ci si nasce o no. Non si impara e non si insegna, è un linguaggio a parte. Tenendo presente, che poi dietro la porta c'è sempre Johann Sebastian Bach. Il jazz è soprattutto libertà. ([[Armando Trovajoli]]) *Il jazz è musica della venuta, musica che crea. ([[Amiri Baraka]]) *Il jazz ha fatto grandi passi durante il suo cammino evolutivo: dalle bettole e dalle strade di New Orleans alla ventosa Chicago, dalla calda e cinematografica Los Angeles fino alla frenetica e cosmopolita New York. Poi ha attraversato gli oceani e ha invaso il mondo. ([[Flavio Caprera]]) *''Il jazz non è morto, ha solo un odore un po' curioso.'' ([[Frank Zappa]]) *Il jazz, se si vuole chiamarlo così, è un'espressione musicale; e questa musica è per me espressione degli ideali più alti. C'è dunque bisogno di [[fratellanza]], e credo che con la fratellanza non ci sarebbe povertà. E con la fratellanza non ci sarebbe nemmeno la guerra. ([[John Coltrane]]) *In genere, in questo paese, il jazz è sempre stato simile al tipo d'uomo con cui non vorreste far uscire vostra figlia. ([[Duke Ellington]]) *L'eterno suono del tam-tam nell'anima negra. ([[Langston Hughes]]) *L'improvvisazione jazz attiva una serie complessa di interscambi. Vi è un livello "intramusicale", in cui i musicisti dialogano tra di loro sulla base di sensibilità e competenze condivise, che generano uno scambio comunicativo e sociale complesso all'interno del gruppo, poiché i musicisti mettono in gioco le proprie idee, le proprie esperienze, al fine di attivare un dialogo ora armonioso ora conflittuale; un secondo livello è quello "intermusicale" che abbraccia l'appropriazione della scrittura e della "riscrittura" di un brano, la sua reinvenzione, la terza è la completa "liberazione" di un brano che si apre all'interazione con l'ascoltatore che parteciperà "creativamente", secondo il suo sentire e sapere, alla rinascita della forma e del senso. ([[Rita Marcotulli]]) *La grande sfida è "conquistare" il ceto medio, la gente che al jazz ci arriva non per educazione, ma per altre vie. ([[Stefano Bollani]]) *La parola jazz nella sua marcia verso la rispettabilità ha significato prima sessualità, poi danze, infine musica. È associata a uno stato di eccitazione nervosa, non dissimile da quello di grandi città poste nelle immediate retrovie del fronte. ([[Francis Scott Fitzgerald]]) *Lo senti com'è imprevedibile? Ma ha comunque delle regole. [...] È questo che mi piace del jazz: non è ovvio. Certo, mi rendo conto che a volte può essere poco piacevole, ma è pura espressione. E di solito trova un equilibrio. (''[[Estraneo a bordo]]'') *Quando non sai cos'è, allora è jazz! (''[[La leggenda del pianista sull'oceano]]'') *Tocca a critici e musicologi definire i confini tra i diversi generi musicali. Chi la musica la fa fortunatamente non ha questi problemi: i musicisti anzi tracciano nuove vie, a volte molto personali, su cui percorrere le lande ancora inesplorate della fantasia e dell'inventiva. Altrimenti, tango e jazz sarebbero ancora pensati come due mondi distanti. ([[Enrico Parola]]) *''Tutti quanti voglion fare jazz | perché resister non si può | al ritmo del jazz.'' (''[[Gli Aristogatti]]'') ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|wikt|commons_preposizione=inerenti al}} {{Generi musicali}} [[Categoria:Generi musicali jazz]] fwiexfo24lm3v55kdts03d2qrwwjun6 1223213 1223211 2022-08-18T17:59:36Z AnjaQantina 1348 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Ray Bauduc, Herschel Evans, Bob Haggard, Eddie Miller, Lester Young, Matty Matlock, Howard Theatre, Washington D.C., ca. 1941.jpg|thumb|Gruppo jazz all'Howard Theater, 1941]] Citazioni sul '''jazz'''. *Cos'era? Non lo so. Quando non sai cos'è, allora è Jazz. ([[Alessandro Baricco]]) *Credo che tutti i jazzisti italiani, in fondo, siano sempre rimasti fedeli a se stessi. Guardiamo l'America: tra easy jazz e fusion hanno rischiato una specie di deriva. ([[Stefano Bollani]]) *''E perfino l'amore è più bello a livello di jazz | e la pioggia è più tiepida sotto l'ombrello del jazz.'' ([[Francesco De Gregori]]) *I ritmi dello jazz scatenato facevano fremere i nervi dei raffinati europei, quasi parlassero di un ritorno alla ferinità originaria; le canzoni negre, attraverso la calda voce di Al Jonson, davano agli ascoltatori un'ebbrezza tra isterica e malinconica; [[Joséphine Baker|Josephine Baker]] girava l'Europa incantando le folle con la sua lascivia ingenua di giovane animale istintivo. ([[Ada Gobetti]]) *Il bello del jazz è nell'imperfezione. Imperfezione nel senso etimologico del termine. [...] Perfetto viene dal latino ''perficere'', cioè compiere. Imperfetto, in senso etimologico, è ciò che non è compiuto. L'incompiutezza distingue il jazz da ogni altro genere musicale. Nella musica classica, per esempio, lo spartito contiene tutte le note da suonare. L'interprete lo legge e suona le note scritte, nessuna di meno ma anche nessuna di più. L'interpretazione sta tutta nei modi, diversissimi fra loro, di suonare esattamente le note del compositore. Nel jazz lo spartito è solo il punto di partenza. [...] Si parte dallo standard, cioè dalle note scritte sullo spartito, per andare alla ricerca di altre cose. Altre cose che non sai, prima di iniziare. L'esecutore è anche il compositore del pezzo che sta eseguendo. ([[Gianrico Carofiglio]]) *Il jazz, ci si nasce o no. Non si impara e non si insegna, è un linguaggio a parte. Tenendo presente, che poi dietro la porta c'è sempre Johann Sebastian Bach. Il jazz è soprattutto libertà. ([[Armando Trovajoli]]) *Il jazz è libertà. Pensaci. ([[Thelonious Monk]]) *Il jazz è musica della venuta, musica che crea. ([[Amiri Baraka]]) *Il jazz ha fatto grandi passi durante il suo cammino evolutivo: dalle bettole e dalle strade di New Orleans alla ventosa Chicago, dalla calda e cinematografica Los Angeles fino alla frenetica e cosmopolita New York. Poi ha attraversato gli oceani e ha invaso il mondo. ([[Flavio Caprera]]) *''Il jazz non è morto, ha solo un odore un po' curioso.'' ([[Frank Zappa]]) *Il jazz, se si vuole chiamarlo così, è un'espressione musicale; e questa musica è per me espressione degli ideali più alti. C'è dunque bisogno di [[fratellanza]], e credo che con la fratellanza non ci sarebbe povertà. E con la fratellanza non ci sarebbe nemmeno la guerra. ([[John Coltrane]]) *In genere, in questo paese, il jazz è sempre stato simile al tipo d'uomo con cui non vorreste far uscire vostra figlia. ([[Duke Ellington]]) *L'eterno suono del tam-tam nell'anima negra. ([[Langston Hughes]]) *L'improvvisazione jazz attiva una serie complessa di interscambi. Vi è un livello "intramusicale", in cui i musicisti dialogano tra di loro sulla base di sensibilità e competenze condivise, che generano uno scambio comunicativo e sociale complesso all'interno del gruppo, poiché i musicisti mettono in gioco le proprie idee, le proprie esperienze, al fine di attivare un dialogo ora armonioso ora conflittuale; un secondo livello è quello "intermusicale" che abbraccia l'appropriazione della scrittura e della "riscrittura" di un brano, la sua reinvenzione, la terza è la completa "liberazione" di un brano che si apre all'interazione con l'ascoltatore che parteciperà "creativamente", secondo il suo sentire e sapere, alla rinascita della forma e del senso. ([[Rita Marcotulli]]) *La grande sfida è "conquistare" il ceto medio, la gente che al jazz ci arriva non per educazione, ma per altre vie. ([[Stefano Bollani]]) *La parola jazz nella sua marcia verso la rispettabilità ha significato prima sessualità, poi danze, infine musica. È associata a uno stato di eccitazione nervosa, non dissimile da quello di grandi città poste nelle immediate retrovie del fronte. ([[Francis Scott Fitzgerald]]) *Lo senti com'è imprevedibile? Ma ha comunque delle regole. [...] È questo che mi piace del jazz: non è ovvio. Certo, mi rendo conto che a volte può essere poco piacevole, ma è pura espressione. E di solito trova un equilibrio. (''[[Estraneo a bordo]]'') *Quando non sai cos'è, allora è jazz! (''[[La leggenda del pianista sull'oceano]]'') *Tocca a critici e musicologi definire i confini tra i diversi generi musicali. Chi la musica la fa fortunatamente non ha questi problemi: i musicisti anzi tracciano nuove vie, a volte molto personali, su cui percorrere le lande ancora inesplorate della fantasia e dell'inventiva. Altrimenti, tango e jazz sarebbero ancora pensati come due mondi distanti. ([[Enrico Parola]]) *''Tutti quanti voglion fare jazz | perché resister non si può | al ritmo del jazz.'' (''[[Gli Aristogatti]]'') ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|wikt|commons_preposizione=inerenti al}} {{Generi musicali}} [[Categoria:Generi musicali jazz]] 91h3xzve1dnkws3z1b8ympg00qmwxsf Malcolm X 0 3606 1223228 1189697 2022-08-18T19:21:28Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Malcolm X */ +1 wikitext text/x-wiki {{Nota disambigua|descrizione=il film di [[Spike Lee]]|titolo=[[Malcolm X (film)]]}} [[Immagine:Malcolm-x.jpg|right|thumb|Malcolm X (1964)]] '''Malcolm X''', pseudonimo di '''El-Hajj Malik El-Shabazz''' (1925 – 1965), attivista politico e leader religioso statunitense. ==Citazioni di Malcolm X== *Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente; si limitano a piangere della propria situazione. Ma quando si [[Ira|arrabbiano]], allora si danno da fare per cambiare le cose.<ref>Da ''Malcolm X Speaks: Selected Speeches and Statements'', George Breitman, 1965; citato in Marina Bacchiani, ''Un piccolo delitto di provincia'', Editrice UNI Service.</ref> *È impossibile per una persona bianca credere nel [[capitalismo]] e non credere nel [[razzismo]]. Non puoi avere il capitalismo senza razzismo.<ref>Citato in "From Civil Rights to Black Liberation". ISBN 0896084809</ref> :''It's impossible for a white person to believe in capitalism and not believe in racism. You can't have capitalism without racism.'' *[...] l'uomo nero deve dominare la politica e i politici della sua comunità.<ref>Da ''La scheda o il fucile'', 1964. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 288. ISBN 9788858041147</ref> *Le [[Prostituzione|prostitute]] dicevano che la maggior parte degli [[maschio e femmina|uomini]] avrebbe dovuto conoscere la [[maschio e femmina|donna]] quanto i protettori. La donna dovrebbe essere coccolata in modo da percepire l'affetto dell'uomo, ma trattata con severità... tutte le donne sono per natura fragili e deboli: sono attratte dall'uomo nel quale vedono la forza... La mia esperienza è fin troppo estesa e dimostra che le donne sono creature infide, ingannevoli e menzognere.<ref>Citato in [[Charles Shaar Murray]], ''Jimi Hendrix: una chitarra per il secolo'' (''Grosstown Traffic: Jim Hendrix and post-war pop''), traduzione di Massimo Cotto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1992. ISBN 88-07-07025-1</ref> *Nessuno può darti la [[libertà]]. Nessuno può darti l'uguaglianza o la giustizia o qualsiasi altra cosa. Se sei un uomo, te le prendi. :''Nobody can give you freedom. Nobody can give you equality or justice or anything. If you're a man, you take it.''<ref>Da ''Malcolm X Speaks: Selected Speeches and Statements'', 1965, p. 111.</ref> *Non si può separare la [[pace]] dalla libertà perché chi non è libero non può essere in pace.<ref>Da ''Malcolm X Speaks''; citato in Roberto Giammanco, ''Malcolm X: rifiuto, sfida, messaggio'', Dedalo.</ref> *Se mi conficchi un [[coltello]] nella schiena per ventitré centimetri e ne tiri fuori quindici, non c'è stato un miglioramento. Se lo tiri fuori del tutto non c'è stato un miglioramento. Il miglioramento è curare la ferita che il colpo ha causato. E loro non l'hanno neanche tirato fuori il coltello, neanche a parlarne di curare la ferita. Loro non ammetterebbero neanche l'esistenza del coltello. :''If you stick a knife in my back nine inches and pull it out six inches, there's no progress. If you pull it all the way out that's not progress. Progress is healing the wound that the blow made. And they haven't even pulled the knife out much less heal the wound. They won't even admit the knife is there.''<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=cReCQE8B5nY Intervista televisiva] dopo i 90 giorni di moratoria.</ref> *Vogliamo ottenere la libertà con tutti i mezzi necessari. Vogliamo ottenere la giustizia con tutti i mezzi necessari. Vogliamo ottenere l'uguaglianza con tutti i mezzi necessari. :''We want freedom by any means necessary. We want justice by any means necessary. We want equality by any means necessary''.<ref>Da ''By Any Means Necessary: Speeches, Interviews, and a Letter''</ref> ==''Autobiografia di Malcolm X''== ===[[Incipit]]=== Quando mia madre era incinta di me, come mi disse in seguito, un gruppo di cavalieri incappucciati del Ku Klux Klan arrivò al galoppo, di notte, davanti alla nostra casa a Omaha nel Nebraska. Dopo aver circondato l'edificio, essi urlarono a mio padre di uscire: erano tutti armati di fucili e carabine.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===Citazioni=== *{{NDR|Sulla prima volta che ha visto ''[[Via col vento]]''}} [...] ero l'unico negro in tutta la sala, e quando [[Butterfly McQueen]] entrò in scena mi sentii sprofondare sotto il tappeto. :[...] ''I was the only Negro in the theater, and when Butterfly McQueen went into her act, I felt like crawling under the rug.''<ref>{{en}} Da [https://books.google.it/books?id=EtVfCgAAQBAJ ''The Autobiography of Malcolm X''], Random House Publishing Group, 2015, p. 38. ISBN 9781101967805.</ref> *{{NDR|[[Ultime parole]] rivolte ai suoi assassini}} Fermi! Non agitatevi. Calma, fratelli! :''Hold it! Don't get excited. Let's cool it, brothers!''<ref>Riportato da Alex Haley nell'epilogo dell'''Autobiografia di Malcolm X'', ''Ballantine Books'', 1999. ISBN 0345350685.</ref> *Se non state attenti, i [[mass media|media]] vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono. :''If you're not careful, the newspapers will have you hating the people who are being oppressed, and loving the people who are doing the oppressing''.<ref>Citato in Alex Haley, ''The Autobiography of Malcolm X'', Ballantine Books, 1999, p. 67.</ref> *Sono per la [[verità]], non importa chi sia a dirla. Sono per la [[giustizia]], non importa contro o a favore di chi.<ref>Da ''The Autobiography of Malcolm X'', Ballantine Books, New York, 1973, p. 366; citato in [[Dennis Dalton]], ''Gandhi, il Mahatma: Il potere della nonviolenza'', traduzione di Andrea Boni, ECIG, Genova, 1998, p. 219. ISBN 88-7545-842-1</ref> ==Note== <references /> ==Voci correlate== * ''[[Malcolm X (film)|Malcolm X]]'' – film 1992 * ''[[Alì (film)|Alì]]'' – film 2001 ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] 5l1j916gw3otvz17zpiatq9fn9bpudr Nelson Mandela 0 3609 1223218 1186003 2022-08-18T18:57:11Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Nelson Mandela */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Nelson Mandela-2008 (edit).jpg|thumb|Nelson Mandela nel 2008]] {{Premio|Nobel|la pace '''(1993)'''}} {{indicedx}} '''Nelson Rolihlahla Mandela''' (1918 – 2013), politico sudafricano. ==Citazioni di Nelson Mandela== *Amici, compagni, concittadini sudafricani, vi saluto in nome della pace, della democrazia e della libertà per tutti. :''Friends, Comrades and fellow South Africans. I greet you all in the name of peace, democracy and freedom for all''.<ref>Dal discorso dopo la sua liberazione, 11 febbraio 1990.</ref> *Ho combattuto contro il dominio bianco e ho combattuto contro il dominio nero. Ho perseguito l'ideale di una società democratica e libera. :''I have fought against white domination, and I have fought against black domination. I have cherished the ideal of a democratic and free society''.<ref>Dal "[http://www.anc.org.za/show.php?id=3430 processo Rivonia]", 20 aprile 1964.</ref> *Ho tre amici nel mondo, e sono [[Yasser Arafat]], [[Mu'ammar Gheddafi|Muammar Gheddafi]] e [[Fidel Castro]].<ref>Citato in Filippo Bovo, ''[https://web.archive.org/web/20160305030821/http://www.statopotenza.eu/9599/la-morte-di-nelson-mandela La Morte Di Nelson Mandela]'', ''Statopotenza.eu'', 6 dicembre 2013.</ref> *I [[Comunismo|comunisti]] hanno sempre svolto un ruolo attivo nella lotta dei paesi coloniali per la loro libertà, perché gli obiettivi a breve termine del comunismo avrebbero dovuto sempre corrispondere con gli obiettivi a lungo termine dei movimenti per la libertà. :''Communists have always played an active role in the fight by colonial countries for their freedom, because the short-term objects of communism would always correspond with the long-term objects of freedom movements.''<ref name=discorso1964>Dal discorso del 20 aprile 1964; citato in ''[http://www.mandela.gov.za/mandela_speeches/before/640420_trial.htm]'', ''Mandela.gov.za''.</ref> *La causa del [[comunismo]] è la causa più grande nella storia dell'umanità perché cerca di rimuovere dalla società tutte le forme di oppressione e sfruttamento, di liberare l'umanità e di assicurare pace e prosperità a tutti. :''The cause of Communism is the greatest cause in the history of mankind becasuse it seeks to remove from society all forms of oppression and exploitation, to liberate mankind and to ensure peace and prosperity to all.''<ref>{{en}} Citato in ''[https://books.google.it/books?id=sSg8AQAAMAAJ&pg=RA3-PA37&lpg=RA3-PA37&dq=%22The+cause+of+Communism+is+the+greatest+cause+in+the+history+of+mankind%22&source=bl&ots=0bsJuDrtfQ&sig=ACfU3U1CGMZisxwpPoD8hsPtgoKRe0SlNg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiPkcSehoTsAhUJDuwKHWNuAR4Q6AEwCXoECAEQAQ#v=onepage&q=%22The%20cause%20of%20Communism%20is%20the%20greatest%20cause%20in%20the%20history%20of%20mankind%22&f=false United States Congressional Serial Set, Edizione 13677]'', 1986, p. 37</ref> *La [[Chiesa]] è importante nella vita di ogni giorno ma uno deve essere stato in una prigione sudafricana per apprezzare il ruolo cruciale da lei rivestito nel cercare di alleviare la sofferenza causata dai tribunali governativi <ref>Citato da Lorenzo Fazzini, ''[https://www.avvenire.it/mondo/pagine/letteramandela2008]'', ''Avvenire.Lettera del 1984. Mandela, la Chiesa e l'apartheid.'', 16 Luglio 2008.</ref> *{{NDR|Parlando di [[Laurent-Désiré Kabila]]}} La questione del cessate il fuoco non è nel suo vocabolario. :''The question of a cease-fire is not in his vocabulary.''<ref>{{en}} Citato in ''Zairian foes meet but fail to agree on end to crisis'', ''The New York Times'', 5 maggio 1997.</ref> *La storia ci giudicherà sicuramente... se non rispondiamo con tutte le energie e le risorse disponibili... per combattere l'[[AIDS|HIV/AIDS]].<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della medicina'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 297. ISBN 9788858036730</ref> *{{NDR|Parlando di [[Miriam Makeba]]}} Le sue melodie hanno dato voce al dolore dell'esilio che provò per 31 lunghi anni. Allo stesso tempo, la sua musica effondeva un profondo senso di speranza.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/makeba-muore/makeba-muore/makeba-muore.html Muore Miriam Makeba dopo il concerto per Saviano]'', ''Repubblica.it'', 10 novembre 2008.</ref> *Negare alle persone i [[diritti umani]] è sfidare la loro stessa umanità.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della legge'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 227. ISBN 9788858029596</ref> *Non c'è nessuna strada facile per la libertà.<ref>Dal discorso di insediamento, 1994. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 260. ISBN 9788858041147</ref> *Non è solo nella politica interna che consideriamo i [[Comunismo|comunisti]] tra coloro che supportano la nostra causa. Sul piano internazionale, i paesi comunisti sono sempre venuti in nostro aiuto. Nelle Nazioni Unite e in altri Consigli del mondo il blocco comunista ha sostenuto la lotta afro-asiatica contro il [[colonialismo]] e spesso sembra più solidale alla nostra grave condizione di alcune potenze occidentali. Nonostante ci sia una condanna universale dell'apartheid, il blocco comunista si esprime contro di esso con una voce più forte di molti del mondo dei bianchi. In queste circostanze, ci vorrebbe un giovane politico sfacciato, come ero io nel 1949, per affermare che i comunisti sono nostri nemici. :''It is not only in internal politics that we count communists as amongst those who support our cause. In the international field, communist countries have always come to our aid. In the United Nations and other Councils of the world the communist bloc has supported the Afro-Asian struggle against colonialism and often seems to be more sympathetic to our plight than some of the Western powers. Although there is a universal condemnation of apartheid, the communist bloc speaks out against it with a louder voice than most of the white world. In these circumstances, it would take a brash young politician, such as I was in 1949, to proclaim that the Communists are our enemies.''<ref name=discorso1964/> *Per molti decenni i [[Comunismo|comunisti]] erano l'unico gruppo politico in Sudafrica che era pronto a trattare gli africani come esseri umani e loro pari; che era pronto a mangiare con noi; parlare con noi, vivere con noi e lavorare con noi. Erano l'unico gruppo politico che era pronto a lavorare con gli africani per l'ottenimento dei diritti politici e di un posto nella società. Per questo, ci sono molti africani che, oggi, tendono ad equiparare la libertà al comunismo. :''For many decades communists were the only political group in South Africa who were prepared to treat Africans as human beings and their equals; who were prepared to eat with us; talk with us, live with us, and work with us. They were the only political group which was prepared to work with the Africans for the attainment of political rights and a stake in society. Because of this, there are many Africans who, today, tend to equate freedom with communism.''<ref name=discorso1964/> *Quando i neri non potevano nemmeno salire su un autobus, la [[Chiesa cattolica]] li faceva vescovi e cardinali <ref>Citato in ''[http://www.eupop.it/pages/news.cfm?news_ID=2651]'', ''Europa popolare''</ref> <ref>Citato in ''[https://www.uccronline.it/2013/12/17/mandela-e-la-stima-verso-la-chiesa-cattolica/]'', ''Nelson Mandela e la stima per la Chiesa cattolica''</ref><ref>In rivista ''TEMPI'' articolo ''Sono molto grato alla Chiesa cattolica'' in rubrica ''La preghiera del mattino'' a cura della redazione del Dicembre 2013 </ref> *Se c'è un paese che ha commesso indicibili atrocità nel mondo sono gli [[Stati Uniti d'America]]. Loro non si preoccupano degli esseri umani. :''If there is a country that has committed unspeakable atrocities in the world, it is the United States of America. They don't care for human beings.''<ref>Citato in ''[https://www.theguardian.com/world/2003/jan/31/usa.iraq Mandela attacks Blair and Bush]'', ''Theguardian.com'', 31 gennaio 2003.</ref> *Sebbene per molti il signor [[Pieter Willem Botha|Botha]] resti un simbolo dell'apartheid, noi lo ricordiamo anche per le iniziative assunte per aprire la strada a una soluzione pacifica e negoziata.<ref>Citato in ''[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Esteri/2006/11/rb1112006_botha.shtml?uuid=8e17a576-698e-11db-b778-00000e251029&DocRulesView=Libero Morto Botha, leader dell'apartheid. Mandela: aprì la strada alla pacificazione]'', ''Il Sole 24 Ore.com'', 1º novembre 2006.</ref> *Un [[vittoria|vincitore]] è semplicemente un [[sogno|sognatore]] che non si è mai arreso.<ref>Citato in Antonio Gaspari, ''[http://www.zenit.org/it/articles/e-morto-un-grande-uomo È morto un grande uomo!]'', ''Zenit.org'', 6 dicembre 2013. Citato anche in [[Gino & Michele]] e Paolo Borraccetti, ''Le cicale 2010'', Kowalski – Feltrinelli, Milano, 2009, [//books.google.it/books?id=9LpkZInLQLQC&pg=PT49 § 2759]: «Un vincitore è un sognatore che non si è arreso».</ref> *Una persona che viaggia attraverso il nostro paese si ferma in un villaggio, e qui non ha bisogno di chiedere cibo o acqua. Appena arrivata la gente le offre il cibo, la intrattiene. Questo è solo un lato di [[Ubuntu (filosofia)|Ubuntu]] ma Ubuntu ha anche altri aspetti. Ubuntu non significa che le persone non debbano dedicarsi a se stesse. La questione piuttosto è: vuoi farlo per aiutare la comunità che ti circonda a migliorare? :''A traveller through a country would stop at a village and he didn't have to ask for food or for water. Once he stops, the people give him food, entertain him. That is one aspect of Ubuntu, but it will have various aspects. Ubuntu does not mean that people should not enrich themselves. The question therefore is: Are you going to do so in order to enable the community around you to be able to improve?''<ref>{{en}} Dall'intervista di Tim Modise, 24 maggio 2006. [http://en.wikipedia.org/wiki/File:Experience_ubuntu.ogg Video] disponibile su ''en.Wikipedia''.</ref> *Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa ed il martello della lotta armata dobbiamo annientare l'[[apartheid]]!<ref>Dal messaggio dal carcere, pubblicato sul ''Manifesto dell'ANC'', 10 giugno 1980.</ref> ===Attribuite=== *Il [[risentimento]] è come bere veleno sperando che un altro muoia. :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} L'attribuzione a Mandela non trova riscontri. La massima esiste anche in altre varianti (in alcune ad esempio si parla di [[odio]] e non di risentimento) e viene anche attribuita a [[Gautama Buddha]], [[Agostino d'Ippona]] (nel film ''[[Affari di famiglia (film 2014)|Affari di famiglia]]'') ed altri. A quanto pare, questo concetto venne espresso per la prima volta da [[Emmet Fox]] in ''The Sermon on the Mount'' (1938), un testo molto famoso tra gli Alcolisti Anonimi: «Un cristiano non può considerare "giustificabili" l'odio o l'esecrazione in nessuna occasione e qualunque sia la tua opinione in merito, non ci sono dubbi sulle conseguenze pratiche che la cosa avrebbe su di te. Potresti ingoiare una dose di acido prussico in due sorsi e pensare di proteggerti dicendo: "Questo è per Robespierre, quest'altro è per l'assassino di Bristol", ma sarà difficile avere dubbi su chi beneficerà del veleno.» La massima, nelle sue diverse varianti, pare essersi diffusa successivamente.<ref>{{Cfr}} {{en}} ''[http://www.barrypopik.com/index.php/new_york_city/entry/resentment_is_like_drinking_poison Resentment is like drinking poison and then hoping it will kill your enemies]'', ''BarryPopik.com'', 20 dicembre 2013.</ref> ==''Lungo cammino verso la libertà''== *Ho percorso questo lungo cammino verso la [[libertà]] sforzandomi di non esitare, e ho fatto alcuni passi falsi lungo la via. Ma ho scoperto che dopo aver scalato una [[montagna]] ce ne sono sempre altre da scalare. (Quarta di copertina) *Oltre alla vita, a un fisico robusto, e a un antico legame con la casa reale thembu, l'unica cosa che mio padre mi ha conferito alla nascita è stato un nome: Rolihlahla. In xhosa Rolihlahla significa letteralmente "che tira il ramo di un albero", ma il suo significato colloquiale potrebbe esser reso più felicemente con "attaccabrighe". Non credo che il nome rappresenti il destino di una persona, né che mio padre abbia in qualche modo divinato il mio futuro, ma negli anni a venire amici e parenti ebbero spesso ad ascrivere al mio nome i non pochi scompigli che ho causato o ai quali sono riuscito a scampare. Il nome inglese, o cristiano, più conosciuto mi fu attribuito solo il primo giorno di scuola. (p. 13) *Gli [[xhosa]] sono un popolo fiero e patrilineo, con una lingua eufonica ed espressiva e una radicata credenza nell'importanza delle leggi, dell'istruzione, della cortesia. La società xhosa era un ordinamento sociale equilibrato e armonioso, nel quale ogni individuo sapeva quale fosse il suo posto. Ogni xhosa appartiene a un clan che fa risalire le sue origini a uno specifico antenato. Io sono un membro del clan Madiba, così chiamato dal nome di un capo thembu che governò nel Transkei nel diciottesimo secolo. A me si rivolgono spesso col nome di Madiba, il mio nome di clan, usandolo in segno di rispetto. (p. 14) *Tranne pochissime eccezioni, gli africani a quel tempo in Sudafrica non avevano il diritto di possedere privatamente delle terre; erano solo inquilini che pagavano annualmente un affitto allo stato. Nella zona c'erano due piccole scuole elementari, un emporio, e una casca di immersione per ripulire il bestiame dai parassiti e dalle malattie. (pp. 17-18) *Nella cultura africana i figli e le mogli delle proprie zie e dei propri zii sono considerati fratelli e sorelle, non cugini. Noi non pratichiamo le stesse distinzioni tra parenti in uso tra i bianchi. Non abbiamo fratellastri o sorellastre. La sorella di mia madre è mia madre; il figlio di mio zio è mio fratello; il figlio di mio fratello è mio figlio, o figlia. (p. 18) *Come i popoli d'Oriente, gli africani hanno un altissimo senso della dignità, o come dicono i cinesi, della "faccia". (p. 19) *Come tutti i bambini xhosa, imparavo soprattutto con l'osservare ogni cosa. Gli adulti ritenevano che noi dovessimo apprendere tramite l'imitazione e l'emulazione, più che chiedendo spiegazioni. (p. 20) *A quel tempo la mia vita, e quella della maggior parte degli xhosa, era modellata dalla tradizione, dai rituali e dai tabù. Questi erano il principio e la fine della nostra esistenza, e nessuno osava metterli in discussione. Gli uomini seguivano il sentiero tracciato per loro dai padri; le donne conducevano la vita che avevano condotto le madri. Senza che nessuno me ne avesse parlato, imparai presto le regole che governavano i rapporti tra uomini e donne. Scoprii che un uomo non può entrare in una casa dove una donna ha di recente partorito un bambino, e che una donna fresca dal matrimonio non può varcare il recinto della sua nuova casa senza un elaborato rituale. Imparai anche che non curarsi degli antenati porta sfortuna e fallimento nella vita. Se uno disonorava in qualche modo gli antenati, l'unico mezzo per rimediare al torto era quello di rivolgersi a un guaritore tradizionale o a un anziano della tribù, i quali comunicavano con gli antenati e presentavano loro profonde scuse. Tutte queste credenze mi sembravano perfettamente normali. (p. 21) *A Qunu, da bambino, non ebbi molto a che fare coi bianchi. Il magistrato locale, naturalmente, era bianco, e anche il gestore del negozio più vicino. Di tanto in tanto, viaggiatori e poliziotti bianchi attraversavano la nostra zona. Ai miei occhi erano splendidi come dei, e sapevo che bisognava trattarli con una sorta di paura e rispetto. Ma il loro ruolo nella mia vita era remoto, e in generale pensavo poco ai bianchi e ai rapporti tra la mia gente e quelle figure strane e distanti. (p. 21) *Non so precisare il momento in cui decisi di darmi alla politica, in cui seppi che avrei trascorso la vita al servizio della lotta di liberazione. Essere africani in Sudafrica significa essere politicizzati dal momento della nascita, che lo si voglia ammettere o no. Un bambino africano nasce in un ospedale per soli africani, viene portato a casa in un autobus per soli africani, vive in un'area per soli africani, e frequenta scuole per soli africani, se mai succede che frequenti una scuola.<br>Quando è grande può scegliere un lavoro per soli africani, affittare una casa in una township per soli africani, viaggiare su treni per soli africani, ed essere fermato in qualsiasi momento del giorno della notte con l'obbligo di esibire un lasciapassare in assenza del quale sarà arrestato e gettato in prigione. La sua vita è circoscritta da leggi e regolamenti razzisti che minano la sua crescita, intaccano il suo potenziale, e gli tolgono la gioia di vivere. Quella era la realtà, e si poteva affrontarla in mille modi.<br>Non ho avuto una folgorazione, una rivelazione improvvisa, un momento della verità: è stato il lento accumularsi di una miriade di offese, di una miriade di indegnità, di una miriade di momenti dimenticati a far scaturire in me la rabbia, la ribellione, il desiderio di combattere il sistema che imprigionava il mio popolo. Non c'è stato un momento particolare in cui abbia detto: da qui in avanti mi consacrerò alla liberazione del mio popolo; invece, mi sono semplicemente ritrovato a farlo, e non potevo fare altrimenti. (p. 99) *''[[Apartheid]]'' era un vocabolo nuovo ma l'idea era vecchia. Significa letteralmente "separatezza", e rappresentava la codifica in un unico sistema oppressivo di tutte le leggi e i regolamenti che per secoli hanno mantenuto gli africani in una posizione di inferiorità rispetto ai bianchi. Quello che era esistito più o meno ''de facto'' doveva implacabilmente affermarsi ''de jure''. La segregazione spesso sommaria degli ultimi trecento anni doveva essere consolidata in un sistema monolitico, diabolico nei dettagli, ineludibile nella portata e soverchiante nel potere. La premessa dell'apartheid era che i bianchi fossero superiori agli africani, ai meticci, agli indiani, e la sua funzione era quella di stabilire per sempre la supremazia bianca. Secondo i nazionalisti, "''Die wit man moet altyd baas wees''" ("I bianchi devono rimanere per sempre padroni). La loro piattaforma poggiava sulla parola ''baasskap'', letteralmente "padronanza", una parola forte che condensava la supremazia bianca in tutta la sua asprezza. Tale politica era supportata dalla Chiesa riformata olandese, che forniva all'apartheid la giustificazione religiosa sostenendo che gli afrikaner erano il popolo eletto da Dio e che i neri erano una razza inferiore. Nella visione del mondo degli afrikaner, la Chiesa e l'apartheid andavano d'amore e d'accordo. (p. 114) *Con la vittoria dei nazionalisti ci rendemmo conto che da allora in poi il nostro paese sarebbe diventato teatro di tensioni e conflitti. Per la prima volta nella storia sudafricana un partito esclusivamente afrikaner governava il paese. Nel suo discorso celebrativo [[Daniel François Malan|Malan]] proclamo: "Ancora una volta il Sudafrica ci appartiene". (p. 115) *L'azione di massa era pericolosa in Sudafrica, dove per un africano era un crimine scioperare e dove le libertà di parola e di movimento erano spietatamente ridotte. Scioperando, un africano metteva a rischio non solo il suo lavoro ma la sua stessa sussistenza, nonché il diritto di risiedere nell'area nella quale viveva. Secondo la mia esperienza, lo sciopero basato su una rivendicazione politica, piuttosto che su un obiettivo semplice come l'aumento del salario o la riduzione dell'orario di lavoro, è una forma di protesta più precaria e richiede un'organizzazione particolarmente efficiente. (p. 120) *Il [[materialismo dialettico]] sembrava offrire sia una torcia che illuminasse la notte buia dell'oppressione razziale, sia uno strumento che poteva essere usato per porvi fine. Mi aiutò a vedere la situazione da un'ottica che non fosse quella dei rapporti tra bianchi e neri: perché se volevamo vincere la lotta, dovevamo trascendere il bianco e il nero. Ero attratto dalle basi scientifiche del materialismo dialettico, perché sempre sono stato incline a credere in ciò che posso sottoporre a verifica. La sua analisi materialistica dell'economia mi suonava credibile. L'idea che il valore delle merci fosse basato sulla quantità di lavoro che veniva impiegata per produrle mi sembrava particolarmente appropriata per il Sudafrica. La classe dominante pagava alla forza lavoro africana un salario di sussistenza e quindi aggiungeva valore al costo delle merci, valore che tratteneva per sé. (p. 122) *Un amico una volta mi chiese come potevo conciliare la mia fede nel nazionalismo africano con la credenza nel materialismo dialettico. Io non vedevo contraddizione tra le due idee. Soprattutto e in primo luogo ero un nazionalista africano che lottava per emanciparsi dal dominio di una minoranza e per affermare il diritto di controllare il proprio destino. Ma il Sudafrica e il continente africano erano inseriti in un mondo più vasto. I nostri problemi, per quanto specifici e particolari, non avevano carattere di unicità, e una filosofia che situasse quei problemi in un contesto storico e internazionale era preziosa per una loro comprensione più vasta. Ero pronto a servirmi di qualsiasi mezzo per accelerare l'eliminazione del pregiudizio umano e la fine del nazionalismo sciovinista e violento. E non dovevo essere necessariamente comunista per servirmene. Scoprii che in generale i nazionalisti africani e i comunisti africani avevano più cose in comune che motivi di divisione. I cinici avevano sempre insinuato che i comunisti ci usavano. Ma chi poteva dire che non fossimo noi a usare loro? (p. 123) *La Group Areas Act era il fondamento dell'apartheid residenziale. Secondo le sue norme, ogni gruppo razziale poteva possedere terreni, occupare immobili, e stabilire commerci solo nelle aree a esso destinate. Dal momento della sua approvazione gli indiani poterono vivere esclusivamente nelle aree indiane, gli africani in quelle africane, e i meticci in quelle per meticci. Se i bianchi volevano le terre o le case degli altri gruppi non dovevano fare altro che dichiarare quella zona riservata ai bianchi. La Group Areas Act dette inizio al periodo degli sgomberi forzati, quando la comunità, i centri, i villaggi africani situati nelle aree di nuova pertinenza dei bianchi furono trasferiti con la forza perché i proprietari bianchi non volevano per vicini gli africani o volevano semplicemente impadronirsi delle loro terre. (p. 124) *Gli africani che lavoravano come spie a danno dei propri fratelli di solito lo facevano per denaro. Molti neri in Sudafrica pensavano che ogni sforzo per arrestare i bianchi fosse sconsiderato e destinato a fallire, perché i bianchi erano troppo forti e capaci. Quelle spie ci consideravano una minaccia non alla struttura di potere dei bianchi ma agli interessi dei neri, perché i bianchi se la sarebbero presa con tutti i neri a causa del comportamento di pochi fanatici. Per contro, c'erano molti poliziotti neri che segretamente ci venivano in aiuto. Erano bravi ragazzi che vivevano un dilemma morale. Erano fedeli a chi li impiegava e avevano bisogno di conservare il lavoro per mantenere la famiglia, ma simpatizzavano per la nostra causa. Avevamo un'intesa con alcuni agenti africani dei servizi di sicurezza, che ci avrebbero avvertiti in caso di incursioni della polizia. Quegli uomini erano patrioti che rischiavano la vita per sostenere la lotta. (p. 136) *L'[[istruzione]] è il grande motore dello sviluppo personale. È attraverso l'istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione. È quello che facciamo di ciò che abbiamo, non ciò che ci viene dato, che distingue una persona da un'altra. (p. 166) *Gli afrikaner erano tradizionalmente ostili a che gli africani imparassero l'inglese, perché per loro l'inglese era una lingua straniere, mentre per noi era la lingua dell'emancipazione. (p. 167) *[[Hendrik Frensch Verwoerd|Hendrik Verwoerd]], ministro dell'Istruzione bantu, spiegò che l'istruzione "deve addestrare e ammaestrare le persone conformemente alle opportunità che esse hanno nella vita". E dal momento che gli africani non avevano e non avrebbero avuto opportunità, a che scopo si doveva istruirli? (p. 167) *Il sistema dei bantustan era stato concepito dal dottor [[Hendrik Frensch Verwoerd|H. F. Verwoerd]], ministro degli Affari Indigeni, come modo per tacitare la critica internazionale sulla politica razziale sudafricana, ma al tempo stesso per istituzionalizzare l'apartheid. I bantustand, chiamati anche riserve, avrebbero rinchiuso tutti i cittadini africani in ''enclaves'' etniche separate. Gli africani, disse Verwoerd, "dovevano stare con tutti e due i piedi nelle riserve", dove dovevano "svilupparsi secondo linee che erano loro proprie". L'obiettivo era quello di preservare la situazione esistente, in cui tre milioni di bianchi possedevano l'87% delle terre, mentre gli otto milioni di africani erano relegati nel rimanente 13%. (p. 188) *L'immoralità della politica dei bantustan, con la quale al 70% della popolazione veniva destinato solo il 13% delle terre, era palese. Con la nuova politica, anche se due terzi degli africani venivano nelle aree cosiddette bianche, potevano stabilire la residenza solo nelle proprie "homeland tribali". Questo schema non ci concedeva né la libertà nelle aree "bianche" né l'autonomia in quelle che definivano le "nostre" aree. [[Hendrik Frensch Verwoerd|Verwoerd]] disse che l'istituzione dei bantustan avrebbe prodotto tanta operosità da impedire che il germe della ribellione germogliasse sul loro terreno.<br>Nella realtà accadde esattamente il contrario. (pp. 225-226) *Il massacro di Sharpeville provocò scompiglio in tutto il paese e una crisi di governo. Vibrate proteste pervennero al governo da ogni parte del mondo, perfino dal Dipartimento di stato americano. Per la prima volta il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite intervenne negli affari sudafricani condannando il governo per la carneficina e sollecitandolo ad adottare misure per realizzare la parità razziale. La Borsa di Johannesburg precipitò di colpo e i capitali cominciarono a prendere la fuga dal paese. I sudafricani bianchi facevano progetti per emigrare. I progressisti invitavano Verwoerd a fare concessioni agli africani. Il governo insisteva nell'affermare che Sharpeville era la conseguenza di un complotto comunista. (p. 233) *L'[[Etiopia]] aveva sempre occupato un posto speciale nella mia fantasia, e la prospettiva di visitarla mi attraeva di più che un viaggio in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti messi assieme. Sentivo che sarebbe stato come ritornare alle origini, mettere a nudo le mie radici di africano. Incontrare [[Haile Selassie|l'imperatore]], poi, sarebbe stato come trovarsi faccia a faccia con la storia. (p. 282) *Non sapevamo com'era morto il primo ministro; solo più tardi venimmo a sapere che un oscuro commesso parlamentare bianco aveva pugnalato Verwoerd, e ci chiedemmo che cosa lo avesse spinto. Anche se Verwoerd aveva sempre considerato gli africani inferiori alle bestie, non ci rallegrammo che fosse stato assassinato. Né io né l'Anc eravamo favorevoli all'omicidio politico, che consideravamo un modo primitivo di affrontare un rivale.<br>Verwoerd era stato il principale teorico e artefice dell'apartheid, il fautore della creazione delle "riserve" e del sistema di istruzione bantu. (p. 406) *Sapevo poco di [[Pieter Willem Botha|Botha]], oltre al fatto che era stato un bellicoso ministro della Difesa e nel 1975 aveva appoggiato le incursioni militari in Angola. Nulla faceva pensare, comunque, che sarebbe potuto essere un riformatore. (p. 464) *Ero teso all'idea di affrontare [[Pieter Willem Botha|Botha]]. Lo chiamavano ''die Groot Krokodil'', "il grande coccodrillo", e ne avevo sentite parecchie riguardo il suo carattere irascibile. Lo vedevo come il tipico esempio dell'[[afrikaner]] vecchio stile, rigido e testardo, che non voleva discutere con i dirigenti neri ma imporre loro la sua volontà: a quanto dicevano, il recente colpo apoplettico aveva ancora più accentuato questi aspetti del suo carattere. (p. 509) *Soltanto gli uomini liberi possono negoziare, i detenuti non hanno potere contrattuale...<ref>Da ''Lungo cammino verso la libertà. Autobiografia'', traduzione di Ester Dornetti, Adriana Bottini, Marco Papi, Feltrinelli, Milano, 1995, p. 486. ISBN 8807170000</ref> ==Citazioni su Nelson Mandela== *C'era una sorta di conflitto tra l'uomo che amavo e il mito. Soprattutto perché le persone dicevano alcune cose e non riuscivo a capire come le due figure potessero convivere. Lo conosco come un essere umano, una persona e questo mito che lo circonda. L'aura intorno a lui era un po' confusa, ma poi ho imparato a conviverci, in termini di separazione dei due. ([[Graça Machel]]) *Era un uomo straordinario. Un terzo della sua vita si è svolto in condizioni molto difficili. Ha fatto molto per l'umanità, e sarà ricordato non solo dalla gente del suo paese, ma da persone di tutto il mondo. [...] Era uno statista incredibile, intelligente e di talento. Mi ha detto molte volte che la [[Perestrojika|perestroika]] in Urss ha fatto molto per aiutare il suo paese a sbarazzarsi dell'apartheid. ([[Michail Gorbačëv]]) *Il modo migliore per ricordare ed onorare la vita dell'ultimo grande eroe del XX secolo è prenderlo da esempio. Mandela come Ghandi prima di lui e Martin Luther King hanno combattuto battaglie reputate ai tempi impossibili, e lo hanno fatto sfidando la visione del mondo tradizionale espressa dall'opinione pubblica, in nome dell'eguaglianza tra gli uomini. ([[Loretta Napoleoni]]) *In Africa ammiro Nelson Mandela perché ha svolto un lavoro estremamente importante. Ammiro i leader che si sono affermati nel mondo e hanno lavorato per l'evoluzione del mondo. ([[Teodoro Obiang Nguema Mbasogo]]) *L'ho conosciuto alla fine della sua vita, quando è uscito di prigione, e sono rimasto colpito da come avesse scelto l'amore invece dell'odio. Quando l'ho incontrato per la prima volta, si è avvicinato e mi ha detto: «Ragazzo, vorrei ringraziarti per le tue parole e la tua musica, perché mi ha aiutato negli anni passati in prigione». Mi sono messo a piangere, non riuscivo a smettere. ([[Lionel Richie]]) *Mandela è stato come un fratello maggiore. Dopo la sua liberazione, nel nostro incontro era esattamente l'immagine che mi aveva accompagnato negli anni: un uomo dal coraggio quieto. La sua lotta per la libertà e per la dignità umana entrarono nelle mie poesie. ([[Wole Soyinka]]) *Mandela non ignorava certo l'eredità di Gandhi. Ma è rimasto un uomo d'azione. I suoi modelli non erano i pacifisti. Lui non lo era. Sarà non violento quando potrà esercitare la violenza e non lo farà. Questa è stata la sua nobiltà. Una nobiltà africana, senza odio e desiderio di vendetta, o di rivalsa, che ne ha fatto un grande leader carismatico. ([[Bernardo Valli]]) *Nelson Mandela è stato troppo un santo. Si è dimostrato troppo buono con i bianchi e a farne le spese sono stati i neri del suo paese. ([[Robert Mugabe]]) *Nelson Mandela è stato uno dei pochi grandi uomini cui sia toccata la sorte di essere un faro e un simbolo due volte: prima come combattente per la libertà del suo popolo, poi come uomo di Stato deciso, con la stessa determinazione, a superare le lacerazioni del passato per restituire a tutti i sudafricani, neri e bianchi, la [[pace]]. Ci ha insegnato che con gli oppressori non si può venire a patti. Devono essere sconfitti; devono essere battuti, politicamente e culturalmente. Ci ha insegnato anche che su questa base, quando è chiaro da quale parte sta la ragione e da quale il torto, quando l'ingiustizia è stata battuta, bisogna saper andare avanti, senza dimenticare ma anche senza permettere agli spettri del passato di divorare il presente. ([[Loredana De Petris]]) *Penso che in primo luogo Mandela sia stato – e sia ancora – un modello di possibilità, una giudiziosa combinazione di combattività e di compassione umana che ha reso possibile il progresso dell’umanità verso una società nonviolenta, da raggiungere attraverso la libertà e la dignità umana. Era assolutamente privo della sete di potere che è invece una delle piaghe di molti leader africani. ([[Wole Soyinka]]) *Per la mia generazione Nelson Mandela è stato il prigioniero di Robben Island, l'uomo rimasto per ventisette anni in carcere rifiutando la scarcerazione, quando gli fu offerta, perché sapeva che accettare quell'accordo, rinunciare pubblicamente alla lotta, avrebbe voluto dire firmare un atto di resa di fronte al [[razzismo]], all'ingiustizia, all'oppressione. ([[Loredana De Petris]]) *Quando era in carcere lo ammiravo per la sua forza morale. Ora che è stato al governo non vedo i risultati. L'apartheid, almeno in apparenza, non esiste più, ma nessuno capisce cosa stia facendo questo nuovo potere sudafricano. ([[Menghistu Hailè Mariàm]]) ===[[Pieter Willem Botha]]=== *Mandela ha oltrepassato il limite. Ha infranto la legge. La giustizia di questo paese lo ha messo dove gli compete secondo le regole della democrazia. *Penso che Mandela sia un uomo intelligente. Quando non siamo d'accordo, ce lo diciamo, e quando siamo d'accordo, lo diciamo. *Sapendo che [Mandela] ricomincerà con la violenza, io, come capo di stato responsabile, dovrei sprigionarlo così che possa continuare con la sua violenza e poi arrestarlo? Che discorso insensato. ===[[Barack Obama]]=== *Ci sono troppi leader che sostengono la solidarietà con la lotta di Madiba per la libertà, ma non tollerano il dissenso dal loro stesso popolo. E ci sono troppi di noi che stanno in disparte, con un compiacimento confortevole o cinico, quando invece le nostre voci dovrebbero essere ascoltate. *Ha accettato le conseguenze delle sue azioni, sapendo che ribellarsi alle ingiustizie e ai poteri che le garantiscono, ha un suo prezzo. *Mandela ha mostrato il potere in azione, la forza di rischiare in nome dei nostri ideali. *Per la complessità della sua vita e per l'adorazione che giustamente si è guadagnato, c'è il tentativo di ricordare Nelson Mandela come un'icona, sorridente e serena, distaccata dalle terribili vicende umane di uomini normali. Ma Madiba stesso ha fortemente contestato questo suo ritratto. Ha insistito per condividere con noi i dubbi e le paure, gli errori di calcolo e le vittorie. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Nelson Mandela, ''Lungo cammino verso la libertà. Autobiografia'', traduzione di Ester Dornetti, Adriana Bottini, Marco Papi, Universale Economica Feltrinelli, Milano, 2013. ISBN 978-88-07-88038-4 ==Voci correlate== *''[[Invictus - L'invincibile]]'' – film 2009 ==Altri progetti== {{interprogetto|n=Categoria:Nelson Mandela}} ===Opere=== {{Pedia|Lungo cammino verso la libertà||(1994)}} {{DEFAULTSORT:Mandela, Nelson}} [[Categoria:Attivisti sudafricani]] [[Categoria:Politici sudafricani]] 6clhsjhxdijipfq8ptvmr131jcpj0ab Template:SelezioneNuove 10 4465 1223208 1223125 2022-08-18T17:56:09Z Danyele 19198 aggiornamento (+1) wikitext text/x-wiki <noinclude>{{Protetta}}</noinclude> <div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!-- AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 25. 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FRANCISCO FRANCO BAHAMONDE.jpg|thumb|Francisco Franco nel 1964]] '''Francisco Paulino Hermenegildo Teódulo Franco y Bahamonde Salgado Pardo de Andrade''' (1892 – 1975), generale, uomo politico e dittatore spagnolo. ==Citazioni di Francisco Franco== *Impegniamoci per formare un solo fronte nazionale... contro Mosca e le società marxiste.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 41. ISBN 9788858041406</ref> *{{NDR|Commentando le fotografie, esaminate con una lente d'ingrandimento, del corpo di [[Benito Mussolini]] appeso a piazzale Loreto}} Lo hanno legato male.<ref>Citato in Paolo Granzotto, ''Montanelli'', il Mulino, Bologna, 2004, p. 115. ISBN 88-15-09727-9</ref> *Non siamo neutrali. Siamo non belligeranti.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *{{NDR|Annunciando al popolo spagnolo la sua intenzione di non entrare in guerra}} Popolo spagnolo, popolo della Guerra Civile e della Falange. Popolo dell'Iberia e popolo più combattivo d'Europa. Tre sere fa ho avuto un dialogo di diverse ore col capo del governo italiano Benito Mussolini presso la città di Imperia. Si è discusso nella guerra in cui da più di un anno l'[[Italia]] è coinvolta, affiancata alla Germania contro Gran Bretagna e Francia. Ebbene, in queste ultime ore ho dovuto scegliere molte cose. Entrare o non entrare in guerra? E con chi? Se mi fossi alleato con i britannici, avrei 200.000 soldati tedeschi pronti a invadere la nostra patria, ma tuttavia questa nostra Spagna non sarebbe niente senza l'appoggio di Hitler e Mussolini. Pertanto, sono arrivato ad una decisione finale: non entrerò in guerra, ma contribuirò allo sforzo bellico italo-tedesco, rifornendo i due paesi e inviando una divisione di volontari in Unione Sovietica a fianco dell'Asse Roma-Berlino. (27 luglio 1941<ref>Citato in Antonio Ghirelli, ''Tiranni''.</ref>) ==Citazioni su Francisco Franco== *Francisco Franco ha lasciato in eredità l'ordine. In Spagna funziona tutto e funziona bene, ci sono educazione, pulizia, rispetto e poca burocrazia. ([[Fabio Capello]]) *Franco, piccolo, tarchiato, imperturbabile, era dotato di una notevole dose di astuzia. La sua nomina a capo dei nazionalisti era avvenuta per caso, si potrebbe dire, perché il generale, più in vista di lui, ch'era stato prescelto a dirigere il movimento era rimasto ucciso in un incidente aereo proprio agli inizi della rivolta. Ma una volta giunto al potere, Franco si dimostrò ben preparato a tenere uniti gli elementi dell'eterogenea coalizione che si accingevano ad abbattere la repubblica. ([[H. Stuart Hughes]]) *Quello di Franco, se proprio vogliamo chiamarlo regime, fu un regime di polizia, di una polizia molto più dura di quella fascista, ma un totalitarismo no. Ecco perché, quando sentì avvicinarsi il momento della fine, Franco poté liquidare il franchismo con relativa facilità: perché di totalitario non aveva altro che le galere. Però bisogna anche riconoscere che questo soldataccio squallido e ottuso (sul piano umano era repellente), il ritorno al regime democratico seppe compierlo da maestro, facendosi consegnare dal pretendente al trono, Don Juan, ch'egli considerava (non a torto) poco affidabile, il figlio Juan Carlos per prepararlo – operazione riuscitissima – ai suoi compiti di Re, e mettendogli accanto un uomo di primissimo ordine come Suarez. ([[Indro Montanelli]]) *Senza avere una propria ideologia nettamente definita, tranne quella del rispetto per la tradizione e per la disciplina, Franco era abbastanza scettico da non prendere troppo sul serio i suoi seguaci, comunque non più di quanto meritassero. ([[H. Stuart Hughes]]) ===[[Paul Preston]]=== *Dal 1939 fino alla sua morte Franco governò la Spagna come fosse un paese straniero sotto occupazione, il suo esercito aveva un addestramento, una forma di spiegamento e una struttura che lo rendevano più adatto ad agire contro la popolazione nativa che contro un nemico esterno. *Franco approfittava di ogni occasione per vantarsi di aver cancellato il retaggio dell'illuminismo e della rivoluzione francese, e tutti gli altri simboli della modernità. *Franco era freddo, spietato e reticente. La sua cautela di galiziano taciturno gli serviva per mascherare l'assenza di obiettivi politici precisi, come si vide nella conduzione della [[Guerra civile spagnola|guerra {{NDR|civile spagnola}}]]. Franco era lento nel prendere decisioni e sono state messe in dubbio anche le sue abilità militari. La sua leadership fu sicuramente ostinata, mediocre, una vera sciagura per gli alleati tedeschi. Per tutta la guerra civile Franco sacrificò uomini e tempo in inutili campagne per conquiste insignificanti. ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Guerra civile spagnola]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Franco, Francisco}} [[Categoria:Militari spagnoli]] [[Categoria:Politici spagnoli]] 19u1hbuuy2pgtsdyo54khpicasb5i00 Hermann Göring 0 4938 1223278 1200626 2022-08-18T20:53:03Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Hermann Göring */ +1, ordine alfab. wikitext text/x-wiki [[Immagine:Hermann Goering - Nuremberg2.jpg|thumb|Hermann Göring al processo di Norimberga]] '''Hermann Wilhelm Göring''' (1893 – 1946), politico e militare tedesco. ==Citazioni di Hermann Göring== *Io non ho nessuna coscienza! La mia coscienza è [[Adolf Hitler]].<ref>Citato in Theodor Schieder, ''Hermann Rauschning «Gespräche mit Hitler» als Geschichtsquelle'', Opladen 1972, p. 19, nota 25; citato in [[Joseph Ratzinger]], ''Euntes Docete'', Commentaria Urbaniana, Roma, XLIII/1990/3, p. 431-436; citato in ''[http://www.newmanfriendsinternational.org/italian/?p=50 Newman – uno dei grandi maestri della Chiesa]'', ''Centro Internazionale degli Amici di Newman''.</ref> *L'esercito polacco non si libererà mai dall'abbraccio tedesco.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 61. ISBN 9788858041406</ref> *La nostra è una lotta all'ultimo sangue, fino a quando il comunismo sarà totalmente estirpato dalla Germania.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della storia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 285. ISBN 9788858016572</ref> *{{NDR|Sul rapporto con la [[Francia]]}} Nulla deve impedire ai nostri due grandi Popoli che tanto si stimano reciprocamente, di vivere in pace.<ref>Da un'intervista alla ''Agenzia Avas'', ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1619_02_1938_0232_0001_23808313/ Un'intervista di Goering]'', riportato in ''La Stampa'', 30 settembre 1938.</ref> *Ogni tentativo di salvare la popolazione dalla morte per inedia importando i viveri in eccedenza dalla zona della terra nera (la parte più fertile dell'[[Ucraina]]) andrebbe a spese del rifornimento dell'[[Europa]]. Ridurrebbe la capacità della [[Germania]] di far fronte ai propri bisogni durante la guerra e pregiudicherebbe la possibilità della Germania e dell'Europa di resistere al blocco. Ciò deve essere inteso in modo chiaro ed inequivocabile.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Editori Laterza, Roma, 2008, pagg. 397-398. ISBN 978-88-420-8734-2</ref> *''Göring'': Ovviamente la gente non vuole la guerra. Perché un qualche poveraccio d'una fattoria dovrebbe voler rischiare la propria vita in una guerra quando quel che può ottenerne nel migliore dei casi è di tornare vivo alla sua fattoria? Naturalmente la gente comune non vuole la guerra; né in Russia né in Inghilterra né in America, né, per quel che conta, in Germania. Questo è chiaro. Ma dopotutto sono i leader di un Paese che ne determinano la politica ed ogni volta è solo questione di portare il popolo dove lo si vuole, ciò è sempre vero, in una democrazia come in una dittatura fascista, in presenza d'un Parlamento o in una dittatura comunista.<br>''Gilbert'': Una differenza c'è. In una democrazia il popolo ha una voce nelle decisioni politiche attraverso i rappresentanti che ha eletto, e negli Stati Uniti solo il Congresso può dichiarare guerra.<br>''Göring'': Oh, sì tutto ciò è splendido, ma voce o non voce, il popolo può sempre essere sottomesso al volere dei leader. È facile. Tutto ciò che devi fare è dir loro che sono sotto attacco e denunciare i pacifisti per la loro mancanza di patriottismo che non può che mettere a rischio il Paese. Funziona allo stesso modo in qualunque nazione. <ref>[http://www.snopes.com/quotes/goering.asp In un'intervista con Gilbert nella cella di Göring durante il processo di Norimberga per crimini di guerra (18 Aprile 1946)]</ref> *{{NDR|I cechi}} questa miserabile razza pigmea priva di cultura che opprime gente che una cultura ce l'ha e dietro la quale si nascondono [[Mosca]] e l'eterna maschera del demone giudeo.<ref>Frase pronunciata con l'inizio di una campagna propagandistica contro i cechi, prodromo dell'invasione dei Sudeti da parte delle truppe di [[Adolf Hitler|Hitler]]; citata in Edward Klein, ''La maledizione dei Kennedy'', Milano, Mondadori, 2007, p. 127. ISBN 978-88-04-53311-5</ref> *Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo... Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo... Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato!<ref>Dinanzi al Tribunale del Reich; citato in [[Reimund Schnabel]], ''Il disonore dell'uomo'', 1966.</ref> *{{NDR|In risposta a [[Gheorghi Dimitrov]]}} Vi insegnerò io ciò che sa il popolo tedesco. Il popolo tedesco sa che la vostra condotta qui è inqualificabile, che siete venuto in Germania per incendiare il Reichstag. Non sono venuto in tribunale per subire il vostro interrogatorio, né per sentire le vostre rimostranze, per me siete un criminale che deve essere impiccato.<ref>Dal processo di [[Lipsia]] del 1933; citato in [[Stella Blagoeva]], ''[[Gheorghi Dimitrov]]'', Editori Riuniti, 1972.</ref> ==Attribuite== *Quando sento qualcuno parlare di cultura, la mano mi corre al revolver. <ref>Pare in effetti che Göring amasse ripetere questa frase, che tuttavia origina da una battuta del dramma ''Schlageter'', in cui un personaggio si rivolge all'omonimo protagonista esclamando "Quando sento parlare di cultura [...] tolgo la sicura alla mia Browning!" [http://en.wikipedia.org/wiki/Albert_Leo_Schlageter#Creation_of_heroic_mythology La battuta originale in lingua tedesca]</ref> ==Citazioni su Hermann Göring== *Forse vi domanderete come sia possibile che una nazione {{NDR|la [[Germania]]}} di sessantasei milioni di esseri intelligenti si voglia sottomettere ad uno straniero, un tappezziere austriaco {{NDR|[[Adolf Hitler]]}}, e nemmeno molto in gamba a quanto mi dicono, e a pochi suoi simili come [[Joseph Göbbels|Göbbels]] e Göring che dettano ogni singolo gesto della vita del popolo germanico. ([[George William Mundelein]]) *Il capitano d'aviazione Hermann Göring, ultimo comandante della leggendaria squadriglia da caccia Richthofen, portò nell'entourage di Hitler un accento mondano, che fino a quel momento aveva trovato espressione soltanto in ''Putzi'' Hanfstaengl<ref>Ernst Hanfstaengl, soprannominato "Putzi" (1887–1975), uomo d'affari tedesco-americano e amico intimo di Hitler.</ref> il quale però era rimasto isolato nella sua sprezzante superiorità verso gli altri cortigiani di Hitler. Corpulento, gioviale, fragoroso, Göring era libero da quelle storture psicopatiche che caratterizzavano la media dei seguaci di Hitler; se era entrato a far parte del partito, era perché così poteva realizzare le sue aspirazioni alla mancanza di legami, all'azione e ai rapporti camerateschi, e non già, come egli stesso sottolineava, perché attratto dal «pattume ideologico». ([[Joachim Fest]]) *«Lasciatelo, è un uomo del [[Rinascimento]]!», soleva ribattere Hitler a chi veniva a parlargli del carattere compromettente della condotta di Göring. Ma egli impersonava solo un lato della natura rinascimentale, e cioè la mancanza di scrupoli, l'avidità e l'imperturbabile decisione dell'animale da preda. Ma di tutto il resto, dell'incomparabile sensibilità estetica e del gusto raffinato della vita del Rinascimento, egli non aveva la più pallida idea, nonostante tutto il suo ostentato eudemonismo. ([[Joachim Fest]]) *Quel bue ciccione di Göring che arraffa quattrini e decorazioni. ([[Galeazzo Ciano]]) *Quel parassita! Totalmente incapace! Quel parvenu! Quel fannullone! [...] È stato quel morfinomane a portare la corruzione in questo paese e a farla dilagare! (''[[La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler]]'') ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Goring, Hermann}} [[Categoria:Militari tedeschi]] [[Categoria:Personalità della seconda guerra mondiale]] [[Categoria:Politici tedeschi]] l352iymxczyls87kv0o2fw77zm35x96 Heinz Guderian 0 5282 1223281 783700 2022-08-18T21:06:35Z AnjaQantina 1348 +citazione, sfid wikitext text/x-wiki [[Immagine:Heinz Guderian.jpg|thumb|Heinz Guderian]] '''Heinz Guderian''' (1888 – 1954), Colonnello generale tedesco. *Devi colpire con il pugno, non con la mano aperta.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 72. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Guderian, Heinz}} [[Categoria:Militari tedeschi]] mxipndqbclmvyoz60qgcv3smbng64kz Frederick Douglass 0 5867 1223178 1183633 2022-08-18T16:19:52Z AnjaQantina 1348 +citazioni, +defaultsort wikitext text/x-wiki [[Immagine:Frederick Douglass (circa 1879).jpg|thumb|right|Frederick Douglass]] '''Frederick Augustus Washington Bailey''' (1818 – 1895), leader politico statunitense. ==Citazioni di Frederick Douglass== *Anelavo ad avere un futuro, un futuro di speranza. Essere racchiusi interamente nel passato e nel presente è contrario alla natura umana.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 176. ISBN 9788858041147</ref> *Che cos'è, per lo schiavo americano, il vostro 4 luglio?<ref>Da un discorso del 1852. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 172. ISBN 9788858041147</ref> *Era un lavoro nuovo, sudicio e faticoso, per me, ma lo sbrigai con animo sereno e mano pronta. Ero finalmente padrone di me stesso.<ref>Da ''Memorie di uno schiavo fuggiasco''. Citato in AA.VV., ''Il libro della letteratura'', traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2019, p. 126. ISBN 9788858024416</ref> *Gli schiavi sono generalmente tenuti a cantare e a lavorare.<ref>Citato in AA.VV., <i>Il libro della legge</i>, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 100. ISBN 9788858029596</ref> *Hai visto come un uomo è stato fatto schiavo, ora vedrai come uno schiavo sarà fatto uomo. :''You have seen how a man was made a slave; you shall see how a slave was made a man''.<ref>Da ''Narrative of the Life of Frederick Douglass, An American Slave'', 1845, cap. 10.</ref> *Il destino degli americani di colore... è il destino dell'[[America]] intera. :''We deem it a settled point that the destiny of the colored man is bound up with that of the white people of this country''.<ref>Saggio in ''North Star'' (novembre 1858); citato in Derrick Bell, ''Faces at the Bottom of the Well: The Permanence of Racism'', 1992, p. 40.</ref> *Il diritto non ha sesso. :''Right is of no sex''.<ref>Motto nel primo numero della rivista settimanale ''The North Star''; citato in Maurice S. Lee (2009), ''The Cambridge Companion to Frederick Douglass'', Cambridge University Press, p. 50; Thomson, Conyers & Dawson (2009), ''The Frederick Douglass Encyclopedia'', ABC-CLIO, p. 149; Connie A. Miller. ''Frederick Douglass American Hero: And International Icon of the Nineteenth Century'', Xlibris Corporation, p. 144</ref> *La schiavitù è abolita, ma la sua ombra aleggia ancora... e avvelena... l'atmosfera morale di ogni distretto della repubblica.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 72. ISBN 9788858015827</ref> *La [[vita]] di una [[nazione]] è sicura solo finché la nazione è onesta, sincera, e virtuosa. :''The life of the nation is secure only while the nation is honest, truthful, and virtuous''.<ref>Discorso per il 23° anniversario dell'emancipazione nel District of Columbia, Washington, D.C. (aprile 1885).</ref> *Non vedo come si possa fingere che l'urgenza della concessione del diritto di voto alle donne e ai negri sia la stessa.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro del femminismo'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019, p. 69. ISBN 9788858022900</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Douglass, Frederick}} [[Categoria:Politici statunitensi]] 68kso0wg9mlozok8yfu56kc222n0q49 David Lloyd George 0 6053 1223266 1183546 2022-08-18T20:28:39Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di David Lloyd George */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:David Lloyd George 1915.jpg|right|thumb|David Lloyd George]] '''David Lloyd George, 1st Earl Lloyd George of Dwyfor''' (1863 – 1945), uomo di stato britannico. ==Citazioni di David Lloyd George== *Credetemi, la Germania non può entrare in guerra.<ref>Citato in ''Focus'' n. 65, p. 134.</ref> {{NDR|1° agosto 1934; [[ultime parole famose]]}} *{{NDR|Dopo il Trattato di Versailles}} Entro 25 anni dovremo combattere un'altra guerra.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 21. ISBN 9788858041406</ref> *{{NDR|Su [[Edward Grey]]}} Fino a prima del 1914 andava ancora di moda posare a taciturno, e nessuno ne trasse tanto profitto quanto Gray [...] Gli uomini più forti della storia non sono mai stati silenziosi [...] Possedeva a perfezione quella correttezza fraseologica e comportamentale che passa per essere (e talvolta è) diplomazia, nonché quella pacata facondia d’ineccepibile dizione che giova a farsi annoverare fra gli statisti – almeno finché una crisi non giunge a mettere simili manieratezze (urbanities) alla prova. [...] Continuò a perseguire la sua politica confessa consistente nell’attendere che l’opinione pubblica decidesse al posto suo quale fosse la direzione da prendere [...] Se egli avesse ammonito la Germania circa il punto su cui la Gran Bretagna avrebbe dichiarato la guerra [vale a dire l’occupazione del Belgio], combattendola poi con tutte le sue forze, l’esito [della crisi] sarebbe stato diverso.<ref>In ''War Memoirs'', Odham Press, London (1932-1933) 1938, pp. 56-58.</ref> *Fra pochissimo tempo, forse tra un anno o due, gli elementi conservatori di questo paese vedranno la Germania {{NDR|[[nazionalsocialismo|nazista]]}} come un baluardo contro il comunismo in Europa... Non condanniamo troppo presto la Germania: un giorno la saluteremo come nazione amica. (1934<ref>Citato in [[Noam Chomsky]]. ''I nuovi mandarini. Gli intellettuali e il potere in America'', prefazione di Howard Zinn; traduzioni di Luca Baranelli, Francesco Ciafaloni, Giovanni Dettori, Maria Vittoria Malvano, Santina Mobiglia, Giovanna Stefancich, Adria Tissoni, Net, Milano, 2003, p. 129.</ref>) *Il messaggio che io rivolgo al popolo dell'Impero britannico in occasione del quarto anniversario della sua entrata in guerra, è questo: tenete fermo!... Io dico: tenete fermo! perché mai come oggi la prospettiva della vittoria è stata così brillante... Ma la battaglia non è ancora vinta... Avendo intrapreso un compito, dobbiamo continuarlo sino a che non si sia giunti ad una soluzione equa e duratura. In nessun altro modo possiamo assicurare al mondo la liberazione dalla guerra. Tenete fermo!<ref>Da un messaggio del 4 agosto 1918, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/728#c1905|p. 696]].</ref> :''The message which I send to the people of the British Empire on the fourth anniversary of their entry into the war is: hold fast!... I say: hold fast!, because our prospects of victory have never been so bright as they are to day... But the battle is not yet won... Having set our hands to the task we must see it through till a just and lasting settlement is achieved. In no other way can we ensure a world set free from war. Hold fast!'' *La [[Prussia]] non è una democrazia. Il [[Guglielmo II di Germania|kaiser]] ha promesso che ve ne sarà una dopo la guerra. Credo che abbia ragione. Non soltanto la Prussia non è una democrazia, ma non è neppure uno Stato: la Prussia è un esercito.<br>Essa possiede grandi industrie altamente sviluppate; essa ha un grande sistema di educazione; essa ha le sue Università; essa ha sviluppato la sua scienza; ma tutto ciò è subordinato a questo scopo unico e preponderante: un esercito irresistibile che deve intimidire il mondo. L'esercito è, per la Prussia, la punta di una lancia; il resto non è che il manico<ref>Dal discorso del 13 aprile 1917, ''La soppressione del delitto della guerra'', in ''I diritti dei popoli: {{small|rivista trimestrale per l'organizzazione giuridica della società internazionale}}'', n. 1, 1917, Tipografia del Senato di G. Bardi, Roma, 1917, [https://books.google.it/books?id=Te7c4C-hZMwC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA47#v=onepage&q&f=false pp. 47-48].</ref>. *{{NDR|su [[Francesco Saverio Nitti]]}} Nitti era un uomo di eccezionali qualità sia come amministratore che come statista.<ref>Citato in Enrico Serra, ''Nitti e la Russia'', Dedalo, Bari, 1975, p. 53.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Lloyd George, David}} [[Categoria:Personalità della prima guerra mondiale]] [[Categoria:Politici britannici]] 7x8n6b707aja8sat94x5e4s3l9r3h2a 1223292 1223266 2022-08-18T21:46:13Z Anssi Puro 91439 wikitext text/x-wiki [[Immagine:David Lloyd George 1915.jpg|right|thumb|David Lloyd George nel 1915]] '''David Lloyd George, 1st Earl Lloyd George of Dwyfor''' (1863 – 1945), uomo di stato britannico. ==Citazioni di David Lloyd George== *Credetemi, la Germania non può entrare in guerra.<ref>Citato in ''Focus'' n. 65, p. 134.</ref> {{NDR|1° agosto 1934; [[ultime parole famose]]}} *{{NDR|Dopo il Trattato di Versailles}} Entro 25 anni dovremo combattere un'altra guerra.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 21. ISBN 9788858041406</ref> *{{NDR|Su [[Edward Grey]]}} Fino a prima del 1914 andava ancora di moda posare a taciturno, e nessuno ne trasse tanto profitto quanto Gray [...] Gli uomini più forti della storia non sono mai stati silenziosi [...] Possedeva a perfezione quella correttezza fraseologica e comportamentale che passa per essere (e talvolta è) diplomazia, nonché quella pacata facondia d’ineccepibile dizione che giova a farsi annoverare fra gli statisti – almeno finché una crisi non giunge a mettere simili manieratezze (urbanities) alla prova. [...] Continuò a perseguire la sua politica confessa consistente nell’attendere che l’opinione pubblica decidesse al posto suo quale fosse la direzione da prendere [...] Se egli avesse ammonito la Germania circa il punto su cui la Gran Bretagna avrebbe dichiarato la guerra [vale a dire l’occupazione del Belgio], combattendola poi con tutte le sue forze, l’esito [della crisi] sarebbe stato diverso.<ref>In ''War Memoirs'', Odham Press, London (1932-1933) 1938, pp. 56-58.</ref> *Fra pochissimo tempo, forse tra un anno o due, gli elementi conservatori di questo paese vedranno la Germania {{NDR|[[nazionalsocialismo|nazista]]}} come un baluardo contro il comunismo in Europa... Non condanniamo troppo presto la Germania: un giorno la saluteremo come nazione amica. (1934<ref>Citato in [[Noam Chomsky]]. ''I nuovi mandarini. Gli intellettuali e il potere in America'', prefazione di Howard Zinn; traduzioni di Luca Baranelli, Francesco Ciafaloni, Giovanni Dettori, Maria Vittoria Malvano, Santina Mobiglia, Giovanna Stefancich, Adria Tissoni, Net, Milano, 2003, p. 129.</ref>) *Il messaggio che io rivolgo al popolo dell'Impero britannico in occasione del quarto anniversario della sua entrata in guerra, è questo: tenete fermo!... Io dico: tenete fermo! perché mai come oggi la prospettiva della vittoria è stata così brillante... Ma la battaglia non è ancora vinta... Avendo intrapreso un compito, dobbiamo continuarlo sino a che non si sia giunti ad una soluzione equa e duratura. In nessun altro modo possiamo assicurare al mondo la liberazione dalla guerra. Tenete fermo!<ref>Da un messaggio del 4 agosto 1918, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/728#c1905|p. 696]].</ref> :''The message which I send to the people of the British Empire on the fourth anniversary of their entry into the war is: hold fast!... I say: hold fast!, because our prospects of victory have never been so bright as they are to day... But the battle is not yet won... Having set our hands to the task we must see it through till a just and lasting settlement is achieved. In no other way can we ensure a world set free from war. Hold fast!'' *La [[Prussia]] non è una democrazia. Il [[Guglielmo II di Germania|kaiser]] ha promesso che ve ne sarà una dopo la guerra. Credo che abbia ragione. Non soltanto la Prussia non è una democrazia, ma non è neppure uno Stato: la Prussia è un esercito.<br>Essa possiede grandi industrie altamente sviluppate; essa ha un grande sistema di educazione; essa ha le sue Università; essa ha sviluppato la sua scienza; ma tutto ciò è subordinato a questo scopo unico e preponderante: un esercito irresistibile che deve intimidire il mondo. L'esercito è, per la Prussia, la punta di una lancia; il resto non è che il manico<ref>Dal discorso del 13 aprile 1917, ''La soppressione del delitto della guerra'', in ''I diritti dei popoli: {{small|rivista trimestrale per l'organizzazione giuridica della società internazionale}}'', n. 1, 1917, Tipografia del Senato di G. Bardi, Roma, 1917, [https://books.google.it/books?id=Te7c4C-hZMwC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA47#v=onepage&q&f=false pp. 47-48].</ref>. *{{NDR|su [[Francesco Saverio Nitti]]}} Nitti era un uomo di eccezionali qualità sia come amministratore che come statista.<ref>Citato in Enrico Serra, ''Nitti e la Russia'', Dedalo, Bari, 1975, p. 53.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Lloyd George, David}} [[Categoria:Personalità della prima guerra mondiale]] [[Categoria:Politici britannici]] icobtq1qucymwkclmvivrhgd3qvv4dd Razzismo 0 6301 1223171 1222983 2022-08-18T15:59:53Z AnjaQantina 1348 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Races and skulls.png|thumb|Disegno tratto da: Josiah Clark Nott, [[George Gliddon|George Robert Gliddon]], ''Indigenous races of the earth''. Si tratta di un testo del 1857, allora ritenuto scientifico, che sosteneva la teoria che i neri fossero biologicamente intermedi tra i caucasici e lo [[scimpanzé]].]] Citazioni sulla '''razza''' e il '''razzismo'''. ==Citazioni== *A: Mamma, cos'è il razzismo? B: Mangia, o chiamo l'uomo nero. ([[Mario Natangelo]]) *Ad accomunare le due situazioni è in ogni caso la violenza dell'ideologia razzista. [[Theodore Roosevelt]] può tranquillamente essere accostato a Hitler. Al di là delle singole personalità conviene non perdere di vista il quadro generale: «Gli sforzi per preservare la "purezza della razza" nel Sud degli Stati Uniti anticipavano alcuni aspetti della persecuzione scatenata dal regime nazista contro gli ebrei negli anni trenta del Novecento».<br>Se poi si tiene presente la regola per cui nel Sud degli Stati Uniti bastava una sola goccia di sangue impuro per essere esclusi dalla comunità bianca, una conclusione si impone: «La definizione nazista di un ebreo non fu mai così rigida come la norma definita "the one drop rule", prevalente nella classificazione dei neri nelle leggi sulla purezza della razza nel Sud degli Stati Uniti». ([[Domenico Losurdo]]) *Ancora oggi, dopo la [[Olocausto|Shoah]], l'odio razziale assume la forma insidiosa della diffidenza e del disprezzo fino alla violenza. Contro la viltà e l'egoismo, anche nel nostro tempo, serve il coraggio della verità contro l'inganno, la menzogna, l'infamia. ([[Mario Monti]]) *Ci pare un fatto assodato che le razze più misere, quelle che gli {{sic|antropologhi}} chiamano più basse, i Fuegiani, gli Australiani, i Boscimani, ecc., siano fisicamente ed anche intellettualmente inferiori alle altre. Che questa inferiorità sia innata, che sia sempre esistita, o che si debba attribuire alla desolazione delle contrade che quei popoli abitano, alla scarsezza di risorse che esse offrono ed all'estrema miseria che ne è la conseguenza, è questione che non è né facile né indispensabile per noi di risolvere. ([[Gaetano Mosca]]) *Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta in contatto con altre razze; deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e contaminazione. ([[Achille Starace]]) *Dal punto di vista scientifico, esiste solo la razza umana. Il razzismo è un costrutto, un costrutto sociale. ([[Toni Morrison]]) *Di fronte a una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. [...] I confini d'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani. ([[Benito Mussolini]]) *Dobbiamo decidere se la nostra etnia, se la nostra razza bianca, se la nostra società deve continuare a esistere o se la nostra società deve essere cancellata. ([[Attilio Fontana]]) *È facile [[Canto|cantare]] in tempi felici. Ma è duro farlo di fronte agli insulti, alle paure, alla minaccia della violenza, in mezzo all'odio o al silenzio dell'inazione: gli inni dei diritti civili aiutarono la causa di un popolo. ([[Barack Obama]]) *È impossibile parlare del razzismo di oggi se non si ricorda il razzi­smo di ieri. ([[Gian Antonio Stella]]) *È nata all'estero e serpeggia un po' dovunque una specie di eresia, che non solamente attenta alle fondamenta soprannaturali della cattolica Chiesa, ma materializza nel sangue umano i concetti spirituali di individuo, di Nazione e di Patria, rinnega all'umanità ogni altro valore spirituale, e costituisce così un pericolo internazionale non minore di quello dello stesso [[bolscevismo]]. È il cosiddetto razzismo. ([[Alfredo Ildefonso Schuster]]) *– È pieno di messicane adesso. [...]<br />– "Dominicane". Se devi essere razzista sii precisa, se no sembri scema. ([[Orange Is the New Black (quarta stagione)|''Orange Is the New Black'']]) *Ed è in questi termini che oggi vediamo la politica: il tentativo di escludere la possibilità di altre identità, di dire alle persone di colore diverso come devono essere. Così reagisce l'Europa. Il razzismo può assumere molte forme, e questa è una di quelle. Dal razzismo può nascere il predominio autoritario. Se cominciamo a dire alle persone chi pensiamo che dovrebbero essere, potremmo finire per costringerle a essere qualcosa che non vogliono. E questo tipo di coercizione è molto pericoloso. ([[Hanif Kureishi]]) *– Eh, è questo il problema. La gente ha terrore di sentirsi dire razzista solo perché vuole preservare la propria cultura.<br>{{NDR|Squilla il telefono}}<br>– Sì? Un momento. Chiedono cosa vuole per colazione.<br>– Il solito!<br>– Tortillas. (''[[La seconda guerra civile americana]]'') *[...] finché esisterà il concetto di razza ci sarà il razzismo. ([[Taiye Selasi]]) *Fin dagli inizi l'auto-proclamazione della comunità dei liberi avverte a bisogno di far ricorso a miti genealogici che diano un fondamento a questo gesto di distinzione. ([[Domenico Losurdo]]) *Fra duecento anni saremo così mescolati che la razza non conterà più. Nessuno noterà che colore hai. (''[[Law & Order - Unità vittime speciali]]'') *I bianchi credevano che, qualunque fosse la loro educazione, sotto ogni pelle scura si nascondesse una giungla. Acque vorticose non navigabili, babbuini che si dondolavano gridando, serpenti addormentati, gengive rosse pronte a succhiare il loro sangue dolce di bianchi. In un certo senso, pensò, avevano ragione. Più la gente di colore si sforzava di convincerli di quanto fossero gentili, intelligenti e affettuosi, umani, più si usavano a pretesto per persuadere i bianchi di qualcosa che i negri credevano fosse fuori discussione, e più la giungla dentro si faceva fitta e intricata. Ma non era la giungla che i negri avevano portato con sé in quel posto dall'altro posto (vivibile). Era la giungla che i bianchi avevano piantato loro dentro. E cresceva. E si allargava, si allargava prima, durante e dopo la vita, fino a coinvolgere i bianchi stessi che l'avevano creata. Li rendeva crudeli, stupidi, più di quanto non volessero esserlo, tanto erano spaventati da quella giungla di loro creazione. I babbuini urlanti vivevano sotto la loro pelle bianca, le gengive rosse erano le loro. ([[Toni Morrison]]) *I negri hanno un'anima? con licenza di vostro onore, disse il Caporale (in tono dubbioso).<br>Non sono molto versato in faccende di questo genere, Caporale, disse mio zio Toby; ma immagino che Dio non li lascebbe senza, più di me o di te——<br>——Significherebbe mettere alcuni al di sopra di altri, disse il Caporale.<br>Proprio così; disse mio zio Toby. Perché allora, con licenza di vostro onore, una ragazza nera deve essere trattata peggio di una ragazza bianca?<br>Non posso dartene alcun motivo, disse mio zio Toby———<br>——Soltanto, esclamò il Caporale, scuotendo il capo, perché non ha nessuno che la difenda—— ([[Laurence Sterne]]) *I razzisti sono ignoranti e deboli. ([[Mino Raiola]]) *I terroni non so, ma noi italiani non siamo razzisti. ([[Ellekappa]]) *Il moderno razzismo nutre rancore contro la Chiesa poiché essa non vuole cadere in ginocchio dinanzi al suo idolo, la [[nazione]], e adorarlo. ([[Alojzije Viktor Stepinac]]) *Il problema di scottante attualità è quello razziale. Anche in questo campo noi adotteremo le soluzioni necessarie. Coloro i quali fanno credere che noi abbiamo obbedito a imitazioni, o peggio, a suggestioni, sono dei poveri deficienti ai quali non sappiamo se dirigere il nostro disprezzo o la nostra pietà. Il problema razziale non è scoppiato all'improvviso, come pensano coloro i quali sono abituati ai bruschi risvegli, perché sono abituati ai lunghi sonni poltroni: è in relazione con la conquista dell'impero, poiché la storia ci insegna che gli imperi si conquistano con le armi ma si tengono col prestigio. E per il prestigio occorre una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze ma delle superiorità nettissime. ([[Benito Mussolini]]) *Il razzismo dimostrato dagli storici tradizionali dell'Ottocento e del primo Novecento nel trattare delle culture dell'Africa è terrificante. I più, fra loro, non credevano che le società africane avessero una storia degna di essere raccontata, o anche solo di essere oggetto di ricerca. ([[Robert Hughes]]) *Il razzismo è nemico dei [[diritti umani]]. ([[Mevlüt Çavuşoğlu]]) *Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera. ([[Giorgio Almirante]]) *Il ''razzismo''. È la paura del diverso, la persecuzione dell'estraneo: che sia l'ebreo internato nei campi di concentramento, l'uomo di colore ghettizzato dall'apartheid, o il vu cumprà all'angolo della strada. ([[Willy Pasini]]) *Il razzismo è totalitario per definizione: segna le sue vittime in eterno e nega loro il diritto anche solo a uno straccio di dignità o di individualità, anche l'elementare diritto di fare l'amore, di sposari o di fare figli con una persona della tribù sbagliata, senza che l'amore sia annullato dalla legge... ([[Christopher Hitchens]]) *Il razzismo è un odio di classe inconscio. Si confronti il razzismo americano: esso è stato appunto, fino a oggi e ancora oggi, un odio di classe inconscio. Ma dal momento che i negri hanno incominciato a lottare e avere consapevolezza di sé come classe povera, l'odio razzistico, oscuro e indecifrabile, di sta trasformando in un chiarissimo e decifrabilissimo odio di classe. L'odio cioè che un borghese italiano prova per un comunista, non per un «terrone» o un carcerato (che è ancora oscuro e indecifrabile). ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore. Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue ([[Giorgio Almirante]]) *Il razzismo non è solo l'essere intolleranti con il diverso, ma è anche il sottolineare ogni volta che comunque è diverso. ([[Filippo Facci]]) *Il razzismo non si può cancellare. È come le sigarette: non puoi smettere di fumare se non lo vuoi. E non si può fermare il razzismo se la gente non lo vuole. Ma io farò qualsiasi cosa per aiutare a fermare questa piaga. ([[Mario Balotelli]]) *Il razzismo, ormai l’ha capito, è solo gioco di specchi, illusione. E’ il modo più efficace mai inventato per stroncare la lotta contro le ineguaglianze – la lotta di classe, un tempo si chiamava. Serve a istigare i penultimi a sentirsi superiori agli ultimi, per impedire che si ribellino insieme contro i primi. In America gli ex schiavi li linciavano i bianchi poveri, per dire, mica i padroni delle piantagioni. E nell’Italia del nuovo millenio, il trucco è lo stesso: convinci i disoccupati che il posto di lavoro non gliel’hanno rubato gli speculatori bensì gli immigrati e oplà: quelli andranno a menare braccianti al nero, invece di farti la rivoluzione. E intanto il mercato agroalimentare italiano può mantenere prezzi bassi e concorrenziali. Due piccioni con una sola fava nera. ([[Francesca Melandri]]) *Il razzismo va combattuto, ma oggi il calcio é un mix di razze, religioni, colori. Credo che gli episodi che si vedono dipendono più dalla situazione politica ed economica. È un problema sociale, una protesta contro gli amministratori politici che poi si scatena in aggressività. ([[Pelé]]) *In ogni tipo di società razzista, i membri dei gruppi razziali emarginati hanno sempre dovuto sopportare forti svantaggi economici, creando ulteriori disagi familiari. ([[Charles Shaar Murray]]) *Io non ammetto che sia stato fatto nulla di male ai pellerossa d'America, e neppure ai neri d'Australia, quando una razza più forte, una razza di qualità migliore è arrivata e ne ha preso il posto. ([[Winston Churchill]]) *Io non domando a che razza appartenga un uomo, basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. ([[Mark Twain]]) *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la Città Eterna. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. ([[Giuseppe De Rita]]) *Io razzista? Sarà lei che è negro. ([[Beppe Viola]]) *Italiani razzisti? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... ([[Giuseppe De Rita]]) *L'idea razziale, abbia o non abbia alcun fondamento, è un'idea del tutto recente. ([[Francesco Saverio Nitti]]) *La così detta razza bianca è in realtà rosa – grigio. ([[Edward Morgan Forster]]) *La peculiarità che maggiormente caratterizza il razzismo passivo è di essere obbligato, inevitabile; è come se si trattasse di un dato della natura, perché è per lo più costituito da reazioni indispensabili la cui necessità scaturisce da costrutti storici duraturi, solidificati, che modulano l'ambiente sociale profondamente, e si possono rettificare solo in periodi molto lunghi. <br>Che le cose stiano così non è colpa di nessuno, o almeno di nessuno che sia in vista, nessuno con cui si abbia a che fare. Rendersene conto è una buona premessa per risparmiare energie ed evitare litigi inutili. Il militante antirazzista intelligente se ne rende conto e fa il possibile per ridurre al minimo le conseguenze; l'idiota non se ne accorge e infierisce, producendo danni a se stesso e agli altri. Per esempio, in fase di denuncia, il nero idiota accuserà i suoi alleati bianchi sia di tener conto del suo colore sia di non tenerne conto; in fase di controffensiva, teorizzerà la superiorità dei neri sui bianchi con sincero entusiasmo. [...] una società davvero color-blind potrà esistere solo nel futuro. Questo, ovviamente nel caso che, come spero, gli antirazzisti la abbiano fortemente voluta, e abbiano vinto le loro battaglie per almeno due secoli di seguito. ([[Flavio Baroncelli]]) *La persecuzione antiebraica è solo uno degli aspetti del razzismo nel mondo, ma ne è stata l'espressione più orribile. ([[Guido Piovene]]) *La razza ariana è destinata a trionfare. ([[Winston Churchill]]) *La razza che possiede il più elevato altruismo durerà. ([[Jack London]]) *La razza è l'elemento biologico che, creando particolari affinità, condiziona l'individuazione del settore particolare della esperienza sociale, che è il primo elemento discriminativo delle particolarità dello Stato. ([[Aldo Moro]]) *La razza è un'invenzione umana. ([[Evelynn M. Hammonds]]) *La razza è una categoria immaginaria applicata a gruppi umani reali, è una ''metafora naturalistica'' (così la chiama l'antropologa [[Colette Guillaumin]]) che serve a nominare differenze di potere, di status, di classe e a naturalizzare la stessa svalorizzazione, stigmatizzazione, gerarchizzazione, discriminazione di certi gruppi, minoranze, popolazioni. ([[Annamaria Rivera]]) *Le razze più scure sono sempre attratte da quelle chiare, ma non viceversa. (''[[Passaggio in India (film)|Passaggio in India]]'') *Nella tanto celebrata libera circolazione promossa dal capitalismo globale, le cose (i beni) circolano liberamente mentre le persone subiscono sempre più controlli. Questo nuovo razzismo dei paesi sviluppati è in un certo senso più brutale del vecchio. La sua implicita legittimazione non è naturalistica (la superiorità "naturale" dell'occidente sviluppato) né culturalista (anche noi occidentali vogliamo preservare la nostra identità culturale), ma nasce da un impassibile egoismo economico: la divisione fondamentale è quella tra chi partecipa al (relativo) benessere economico e chi ne è escluso. ([[Slavoj Žižek]]) *Nessuno pensava che i {{sic|cosidetti}} arii di Germania avessero avuto bisogno di tanto aiuto e tanto avessero accettato dai non arii. Quale vergogna sfruttare il lavoro dell'estraneo e adornarne, come hanno fatto finora, la loro storia! E quale animo dignitoso e disdegnoso e fiero è quel [[Julius Streicher]], che adesso viene chiedendo che non si curino più gl'infermi cristiani coi ritrovati medici dei [[August von Wassermann|Wassermann]], dei Neisser, dei Fraenkel e di altri scienziati ebrei, e piuttosto li si lasci morire che accettare la lurida elemosina! Bravo: questa è rinunzia eroica, degna di un vero ario: alla quale si potrebbe solo obiettare (ma è obiezione che non conta) che, per questa via, la parola "ario" finirà a prendere il significato d'[[Imbecillità|imbecille]]. ([[Benedetto Croce]]) *Pregiudizi di razza diventano pregiudizi sociali insuperabili: i negri, da ormai trent'anni emancipati negli Stati Uniti d'America, istruitisi ed arricchitisi nelle industrie e nei commerci, sono sempre considerati come una razza inferiore e l'uguaglianza giuridica non vi è divenuta uguaglianza sociale di fatto coi bianchi. ([[Carlo Ferraris]]) *Tutti gli uomini, ma anche tutti gli [[animale|animali]] sono della stessa razza, perché i princìpi dei loro corpi sono per natura gli stessi (parlando così non mi riferisco ai primi elementi dai quali provengono le piante, ma penso alla pelle, alle carni, a quel genere di umori inerenti agli animali), e ancor più perché l'anima che è in loro non è diversa per natura in rapporto agli appetiti, ai movimenti di collera, ai ragionamenti e soprattutto alle sensazioni. ([[Teofrasto]]) *Tutto è razza e non c'è altra verità. ([[Benjamin Disraeli]]) *Quel giorno a Jackson sono morte diciotto persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al colore della pelle quando decide di scatenare un tornado. (''[[The Help]]'') *Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene. ([[Francesco Tullio Altan|Altan]]) *Si parla assai e dappertutto di buona volontà di pace per evitare ad ogni costo un conflitto internazionale. Ma codesta filosofia nordica, che è diventata teosofia e politica insieme, non costituisce, forse, la fucina ove si forgiano le armi più micidiali per una guerra a venire? ([[Alfredo Ildefonso Schuster]]) ===[[Alberto Burgio]]=== *In che senso il razzismo sarebbe un fenomeno moderno? Qui entriamo già nel merito. Non è moderna la violenza, non è moderna la discriminazione, non è moderna la xenofobia. È moderna la strategia di legittimazione di questi fenomeni. *La mia idea è che il razzismo sia una delle strategie attraverso le quali l'ideologia dominante e, di conseguenza, il senso comune, giustifica il persistere di condizioni e dinamiche di esclusione, subordinazione, discriminazione e, ai limiti, persecuzione in presenza di uno sfondo di aspettative caratterizzate invece dall'inclusione, dalla partecipazione, dal riconoscimento e dall'eguaglianza. *Nulla sarebbe più fuorviante dell'idea di aver a che fare con qualcosa di contingente, accidentale oppure con un retaggio di epoche passate, un residuo che lo sviluppo della società e, perché no, il progresso, nell'ambito delle relazioni sociali, civili e politiche, porterebbero all'estinzione. *Potremmo definire il razzismo come una negazione determinata dell'eguaglianza, quindi come una negazione determinata del vettore progressivo della modernità. In questo senso la modernità del razzismo inerisce proprio al cuore stesso della modernità e alla sua dialettica. *Razzista non è l'azione violenta ma il modo in cui la si interpreta, rappresenta e giustifica. ==Voci correlate== *[[Crimini d'odio]] *[[Discriminazione]] *[[Ku Klux Klan]] *[[Leggi razziali fasciste]] *[[Potere bianco]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=razzismo|w|w_preposizione=riguardante il|wikt=razzismo|commons=Category:Racism|commons_preposizione=sul}} [[Categoria:Discriminazione]] [[Categoria:Teorie politiche]] mdwj09sxkemn5mly4yz4jg4ms50td6g 1223173 1223171 2022-08-18T16:04:42Z AnjaQantina 1348 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Races and skulls.png|thumb|Disegno tratto da: Josiah Clark Nott, [[George Gliddon|George Robert Gliddon]], ''Indigenous races of the earth''. Si tratta di un testo del 1857, allora ritenuto scientifico, che sosteneva la teoria che i neri fossero biologicamente intermedi tra i caucasici e lo [[scimpanzé]].]] Citazioni sulla '''razza''' e il '''razzismo'''. ==Citazioni== *A: Mamma, cos'è il razzismo? B: Mangia, o chiamo l'uomo nero. ([[Mario Natangelo]]) *Ad accomunare le due situazioni è in ogni caso la violenza dell'ideologia razzista. [[Theodore Roosevelt]] può tranquillamente essere accostato a Hitler. Al di là delle singole personalità conviene non perdere di vista il quadro generale: «Gli sforzi per preservare la "purezza della razza" nel Sud degli Stati Uniti anticipavano alcuni aspetti della persecuzione scatenata dal regime nazista contro gli ebrei negli anni trenta del Novecento».<br>Se poi si tiene presente la regola per cui nel Sud degli Stati Uniti bastava una sola goccia di sangue impuro per essere esclusi dalla comunità bianca, una conclusione si impone: «La definizione nazista di un ebreo non fu mai così rigida come la norma definita "the one drop rule", prevalente nella classificazione dei neri nelle leggi sulla purezza della razza nel Sud degli Stati Uniti». ([[Domenico Losurdo]]) *Ancora oggi, dopo la [[Olocausto|Shoah]], l'odio razziale assume la forma insidiosa della diffidenza e del disprezzo fino alla violenza. Contro la viltà e l'egoismo, anche nel nostro tempo, serve il coraggio della verità contro l'inganno, la menzogna, l'infamia. ([[Mario Monti]]) *Ci pare un fatto assodato che le razze più misere, quelle che gli {{sic|antropologhi}} chiamano più basse, i Fuegiani, gli Australiani, i Boscimani, ecc., siano fisicamente ed anche intellettualmente inferiori alle altre. Che questa inferiorità sia innata, che sia sempre esistita, o che si debba attribuire alla desolazione delle contrade che quei popoli abitano, alla scarsezza di risorse che esse offrono ed all'estrema miseria che ne è la conseguenza, è questione che non è né facile né indispensabile per noi di risolvere. ([[Gaetano Mosca]]) *Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta in contatto con altre razze; deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e contaminazione. ([[Achille Starace]]) *Dal punto di vista scientifico, esiste solo la razza umana. Il razzismo è un costrutto, un costrutto sociale. ([[Toni Morrison]]) *Di fronte a una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. [...] I confini d'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani. ([[Benito Mussolini]]) *Dobbiamo decidere se la nostra etnia, se la nostra razza bianca, se la nostra società deve continuare a esistere o se la nostra società deve essere cancellata. ([[Attilio Fontana]]) *È facile [[Canto|cantare]] in tempi felici. Ma è duro farlo di fronte agli insulti, alle paure, alla minaccia della violenza, in mezzo all'odio o al silenzio dell'inazione: gli inni dei diritti civili aiutarono la causa di un popolo. ([[Barack Obama]]) *È impossibile parlare del razzismo di oggi se non si ricorda il razzi­smo di ieri. ([[Gian Antonio Stella]]) *È nata all'estero e serpeggia un po' dovunque una specie di eresia, che non solamente attenta alle fondamenta soprannaturali della cattolica Chiesa, ma materializza nel sangue umano i concetti spirituali di individuo, di Nazione e di Patria, rinnega all'umanità ogni altro valore spirituale, e costituisce così un pericolo internazionale non minore di quello dello stesso [[bolscevismo]]. È il cosiddetto razzismo. ([[Alfredo Ildefonso Schuster]]) *– È pieno di messicane adesso. [...]<br />– "Dominicane". Se devi essere razzista sii precisa, se no sembri scema. ([[Orange Is the New Black (quarta stagione)|''Orange Is the New Black'']]) *Ed è in questi termini che oggi vediamo la politica: il tentativo di escludere la possibilità di altre identità, di dire alle persone di colore diverso come devono essere. Così reagisce l'Europa. Il razzismo può assumere molte forme, e questa è una di quelle. Dal razzismo può nascere il predominio autoritario. Se cominciamo a dire alle persone chi pensiamo che dovrebbero essere, potremmo finire per costringerle a essere qualcosa che non vogliono. E questo tipo di coercizione è molto pericoloso. ([[Hanif Kureishi]]) *– Eh, è questo il problema. La gente ha terrore di sentirsi dire razzista solo perché vuole preservare la propria cultura.<br>{{NDR|Squilla il telefono}}<br>– Sì? Un momento. Chiedono cosa vuole per colazione.<br>– Il solito!<br>– Tortillas. (''[[La seconda guerra civile americana]]'') *[...] finché esisterà il concetto di razza ci sarà il razzismo. ([[Taiye Selasi]]) *Fin dagli inizi l'auto-proclamazione della comunità dei liberi avverte a bisogno di far ricorso a miti genealogici che diano un fondamento a questo gesto di distinzione. ([[Domenico Losurdo]]) *Fra duecento anni saremo così mescolati che la razza non conterà più. Nessuno noterà che colore hai. (''[[Law & Order - Unità vittime speciali]]'') *I bianchi credevano che, qualunque fosse la loro educazione, sotto ogni pelle scura si nascondesse una giungla. Acque vorticose non navigabili, babbuini che si dondolavano gridando, serpenti addormentati, gengive rosse pronte a succhiare il loro sangue dolce di bianchi. In un certo senso, pensò, avevano ragione. Più la gente di colore si sforzava di convincerli di quanto fossero gentili, intelligenti e affettuosi, umani, più si usavano a pretesto per persuadere i bianchi di qualcosa che i negri credevano fosse fuori discussione, e più la giungla dentro si faceva fitta e intricata. Ma non era la giungla che i negri avevano portato con sé in quel posto dall'altro posto (vivibile). Era la giungla che i bianchi avevano piantato loro dentro. E cresceva. E si allargava, si allargava prima, durante e dopo la vita, fino a coinvolgere i bianchi stessi che l'avevano creata. Li rendeva crudeli, stupidi, più di quanto non volessero esserlo, tanto erano spaventati da quella giungla di loro creazione. I babbuini urlanti vivevano sotto la loro pelle bianca, le gengive rosse erano le loro. ([[Toni Morrison]]) *I negri hanno un'anima? con licenza di vostro onore, disse il Caporale (in tono dubbioso).<br>Non sono molto versato in faccende di questo genere, Caporale, disse mio zio Toby; ma immagino che Dio non li lascebbe senza, più di me o di te——<br>——Significherebbe mettere alcuni al di sopra di altri, disse il Caporale.<br>Proprio così; disse mio zio Toby. Perché allora, con licenza di vostro onore, una ragazza nera deve essere trattata peggio di una ragazza bianca?<br>Non posso dartene alcun motivo, disse mio zio Toby———<br>——Soltanto, esclamò il Caporale, scuotendo il capo, perché non ha nessuno che la difenda—— ([[Laurence Sterne]]) *I razzisti sono ignoranti e deboli. ([[Mino Raiola]]) *I terroni non so, ma noi italiani non siamo razzisti. ([[Ellekappa]]) *Il moderno razzismo nutre rancore contro la Chiesa poiché essa non vuole cadere in ginocchio dinanzi al suo idolo, la [[nazione]], e adorarlo. ([[Alojzije Viktor Stepinac]]) *Il problema di scottante attualità è quello razziale. Anche in questo campo noi adotteremo le soluzioni necessarie. Coloro i quali fanno credere che noi abbiamo obbedito a imitazioni, o peggio, a suggestioni, sono dei poveri deficienti ai quali non sappiamo se dirigere il nostro disprezzo o la nostra pietà. Il problema razziale non è scoppiato all'improvviso, come pensano coloro i quali sono abituati ai bruschi risvegli, perché sono abituati ai lunghi sonni poltroni: è in relazione con la conquista dell'impero, poiché la storia ci insegna che gli imperi si conquistano con le armi ma si tengono col prestigio. E per il prestigio occorre una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze ma delle superiorità nettissime. ([[Benito Mussolini]]) *Il razzismo dimostrato dagli storici tradizionali dell'Ottocento e del primo Novecento nel trattare delle culture dell'Africa è terrificante. I più, fra loro, non credevano che le società africane avessero una storia degna di essere raccontata, o anche solo di essere oggetto di ricerca. ([[Robert Hughes]]) *Il razzismo è nemico dei [[diritti umani]]. ([[Mevlüt Çavuşoğlu]]) *Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera. ([[Giorgio Almirante]]) *Il ''razzismo''. È la paura del diverso, la persecuzione dell'estraneo: che sia l'ebreo internato nei campi di concentramento, l'uomo di colore ghettizzato dall'apartheid, o il vu cumprà all'angolo della strada. ([[Willy Pasini]]) *Il razzismo è totalitario per definizione: segna le sue vittime in eterno e nega loro il diritto anche solo a uno straccio di dignità o di individualità, anche l'elementare diritto di fare l'amore, di sposari o di fare figli con una persona della tribù sbagliata, senza che l'amore sia annullato dalla legge... ([[Christopher Hitchens]]) *Il razzismo è un odio di classe inconscio. Si confronti il razzismo americano: esso è stato appunto, fino a oggi e ancora oggi, un odio di classe inconscio. Ma dal momento che i negri hanno incominciato a lottare e avere consapevolezza di sé come classe povera, l'odio razzistico, oscuro e indecifrabile, di sta trasformando in un chiarissimo e decifrabilissimo odio di classe. L'odio cioè che un borghese italiano prova per un comunista, non per un «terrone» o un carcerato (che è ancora oscuro e indecifrabile). ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore. Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue ([[Giorgio Almirante]]) *Il razzismo non è solo l'essere intolleranti con il diverso, ma è anche il sottolineare ogni volta che comunque è diverso. ([[Filippo Facci]]) *Il razzismo non si può cancellare. È come le sigarette: non puoi smettere di fumare se non lo vuoi. E non si può fermare il razzismo se la gente non lo vuole. Ma io farò qualsiasi cosa per aiutare a fermare questa piaga. ([[Mario Balotelli]]) *Il razzismo, ormai l’ha capito, è solo gioco di specchi, illusione. E’ il modo più efficace mai inventato per stroncare la lotta contro le ineguaglianze – la lotta di classe, un tempo si chiamava. Serve a istigare i penultimi a sentirsi superiori agli ultimi, per impedire che si ribellino insieme contro i primi. In America gli ex schiavi li linciavano i bianchi poveri, per dire, mica i padroni delle piantagioni. E nell’Italia del nuovo millenio, il trucco è lo stesso: convinci i disoccupati che il posto di lavoro non gliel’hanno rubato gli speculatori bensì gli immigrati e oplà: quelli andranno a menare braccianti al nero, invece di farti la rivoluzione. E intanto il mercato agroalimentare italiano può mantenere prezzi bassi e concorrenziali. Due piccioni con una sola fava nera. ([[Francesca Melandri]]) *Il razzismo va combattuto, ma oggi il calcio é un mix di razze, religioni, colori. Credo che gli episodi che si vedono dipendono più dalla situazione politica ed economica. È un problema sociale, una protesta contro gli amministratori politici che poi si scatena in aggressività. ([[Pelé]]) *In ogni tipo di società razzista, i membri dei gruppi razziali emarginati hanno sempre dovuto sopportare forti svantaggi economici, creando ulteriori disagi familiari. ([[Charles Shaar Murray]]) *Io non ammetto che sia stato fatto nulla di male ai pellerossa d'America, e neppure ai neri d'Australia, quando una razza più forte, una razza di qualità migliore è arrivata e ne ha preso il posto. ([[Winston Churchill]]) *Io non domando a che razza appartenga un uomo, basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. ([[Mark Twain]]) *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la Città Eterna. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. ([[Giuseppe De Rita]]) *Io razzista? Sarà lei che è negro. ([[Beppe Viola]]) *Italiani razzisti? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... ([[Giuseppe De Rita]]) *L'idea razziale, abbia o non abbia alcun fondamento, è un'idea del tutto recente. ([[Francesco Saverio Nitti]]) *La così detta razza bianca è in realtà rosa – grigio. ([[Edward Morgan Forster]]) *La peculiarità che maggiormente caratterizza il razzismo passivo è di essere obbligato, inevitabile; è come se si trattasse di un dato della natura, perché è per lo più costituito da reazioni indispensabili la cui necessità scaturisce da costrutti storici duraturi, solidificati, che modulano l'ambiente sociale profondamente, e si possono rettificare solo in periodi molto lunghi. <br>Che le cose stiano così non è colpa di nessuno, o almeno di nessuno che sia in vista, nessuno con cui si abbia a che fare. Rendersene conto è una buona premessa per risparmiare energie ed evitare litigi inutili. Il militante antirazzista intelligente se ne rende conto e fa il possibile per ridurre al minimo le conseguenze; l'idiota non se ne accorge e infierisce, producendo danni a se stesso e agli altri. Per esempio, in fase di denuncia, il nero idiota accuserà i suoi alleati bianchi sia di tener conto del suo colore sia di non tenerne conto; in fase di controffensiva, teorizzerà la superiorità dei neri sui bianchi con sincero entusiasmo. [...] una società davvero color-blind potrà esistere solo nel futuro. Questo, ovviamente nel caso che, come spero, gli antirazzisti la abbiano fortemente voluta, e abbiano vinto le loro battaglie per almeno due secoli di seguito. ([[Flavio Baroncelli]]) *La persecuzione antiebraica è solo uno degli aspetti del razzismo nel mondo, ma ne è stata l'espressione più orribile. ([[Guido Piovene]]) *La razza ariana è destinata a trionfare. ([[Winston Churchill]]) *La razza che possiede il più elevato altruismo durerà. ([[Jack London]]) *La razza è l'elemento biologico che, creando particolari affinità, condiziona l'individuazione del settore particolare della esperienza sociale, che è il primo elemento discriminativo delle particolarità dello Stato. ([[Aldo Moro]]) *La razza è la figlia del razzismo, non la madre, e non è mai stata una questione di genealogia e fisionomia, bensì di gerarchia. ([[Ta-Nehisi Coates]]) *La razza è un'invenzione umana. ([[Evelynn M. Hammonds]]) *La razza è una categoria immaginaria applicata a gruppi umani reali, è una ''metafora naturalistica'' (così la chiama l'antropologa [[Colette Guillaumin]]) che serve a nominare differenze di potere, di status, di classe e a naturalizzare la stessa svalorizzazione, stigmatizzazione, gerarchizzazione, discriminazione di certi gruppi, minoranze, popolazioni. ([[Annamaria Rivera]]) *Le razze più scure sono sempre attratte da quelle chiare, ma non viceversa. (''[[Passaggio in India (film)|Passaggio in India]]'') *Nella tanto celebrata libera circolazione promossa dal capitalismo globale, le cose (i beni) circolano liberamente mentre le persone subiscono sempre più controlli. Questo nuovo razzismo dei paesi sviluppati è in un certo senso più brutale del vecchio. La sua implicita legittimazione non è naturalistica (la superiorità "naturale" dell'occidente sviluppato) né culturalista (anche noi occidentali vogliamo preservare la nostra identità culturale), ma nasce da un impassibile egoismo economico: la divisione fondamentale è quella tra chi partecipa al (relativo) benessere economico e chi ne è escluso. ([[Slavoj Žižek]]) *Nessuno pensava che i {{sic|cosidetti}} arii di Germania avessero avuto bisogno di tanto aiuto e tanto avessero accettato dai non arii. Quale vergogna sfruttare il lavoro dell'estraneo e adornarne, come hanno fatto finora, la loro storia! E quale animo dignitoso e disdegnoso e fiero è quel [[Julius Streicher]], che adesso viene chiedendo che non si curino più gl'infermi cristiani coi ritrovati medici dei [[August von Wassermann|Wassermann]], dei Neisser, dei Fraenkel e di altri scienziati ebrei, e piuttosto li si lasci morire che accettare la lurida elemosina! Bravo: questa è rinunzia eroica, degna di un vero ario: alla quale si potrebbe solo obiettare (ma è obiezione che non conta) che, per questa via, la parola "ario" finirà a prendere il significato d'[[Imbecillità|imbecille]]. ([[Benedetto Croce]]) *Pregiudizi di razza diventano pregiudizi sociali insuperabili: i negri, da ormai trent'anni emancipati negli Stati Uniti d'America, istruitisi ed arricchitisi nelle industrie e nei commerci, sono sempre considerati come una razza inferiore e l'uguaglianza giuridica non vi è divenuta uguaglianza sociale di fatto coi bianchi. ([[Carlo Ferraris]]) *Tutti gli uomini, ma anche tutti gli [[animale|animali]] sono della stessa razza, perché i princìpi dei loro corpi sono per natura gli stessi (parlando così non mi riferisco ai primi elementi dai quali provengono le piante, ma penso alla pelle, alle carni, a quel genere di umori inerenti agli animali), e ancor più perché l'anima che è in loro non è diversa per natura in rapporto agli appetiti, ai movimenti di collera, ai ragionamenti e soprattutto alle sensazioni. ([[Teofrasto]]) *Tutto è razza e non c'è altra verità. ([[Benjamin Disraeli]]) *Quel giorno a Jackson sono morte diciotto persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al colore della pelle quando decide di scatenare un tornado. (''[[The Help]]'') *Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene. ([[Francesco Tullio Altan|Altan]]) *Si parla assai e dappertutto di buona volontà di pace per evitare ad ogni costo un conflitto internazionale. Ma codesta filosofia nordica, che è diventata teosofia e politica insieme, non costituisce, forse, la fucina ove si forgiano le armi più micidiali per una guerra a venire? ([[Alfredo Ildefonso Schuster]]) ===[[Alberto Burgio]]=== *In che senso il razzismo sarebbe un fenomeno moderno? Qui entriamo già nel merito. Non è moderna la violenza, non è moderna la discriminazione, non è moderna la xenofobia. È moderna la strategia di legittimazione di questi fenomeni. *La mia idea è che il razzismo sia una delle strategie attraverso le quali l'ideologia dominante e, di conseguenza, il senso comune, giustifica il persistere di condizioni e dinamiche di esclusione, subordinazione, discriminazione e, ai limiti, persecuzione in presenza di uno sfondo di aspettative caratterizzate invece dall'inclusione, dalla partecipazione, dal riconoscimento e dall'eguaglianza. *Nulla sarebbe più fuorviante dell'idea di aver a che fare con qualcosa di contingente, accidentale oppure con un retaggio di epoche passate, un residuo che lo sviluppo della società e, perché no, il progresso, nell'ambito delle relazioni sociali, civili e politiche, porterebbero all'estinzione. *Potremmo definire il razzismo come una negazione determinata dell'eguaglianza, quindi come una negazione determinata del vettore progressivo della modernità. In questo senso la modernità del razzismo inerisce proprio al cuore stesso della modernità e alla sua dialettica. *Razzista non è l'azione violenta ma il modo in cui la si interpreta, rappresenta e giustifica. ==Voci correlate== *[[Crimini d'odio]] *[[Discriminazione]] *[[Ku Klux Klan]] *[[Leggi razziali fasciste]] *[[Potere bianco]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=razzismo|w|w_preposizione=riguardante il|wikt=razzismo|commons=Category:Racism|commons_preposizione=sul}} [[Categoria:Discriminazione]] [[Categoria:Teorie politiche]] 1iigzkbj0i75i4znzt3g7ruzr0ykno1 1223201 1223173 2022-08-18T17:37:41Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni */ +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Races and skulls.png|thumb|Disegno tratto da: Josiah Clark Nott, [[George Gliddon|George Robert Gliddon]], ''Indigenous races of the earth''. Si tratta di un testo del 1857, allora ritenuto scientifico, che sosteneva la teoria che i neri fossero biologicamente intermedi tra i caucasici e lo [[scimpanzé]].]] Citazioni sulla '''razza''' e il '''razzismo'''. ==Citazioni== *A: Mamma, cos'è il razzismo? B: Mangia, o chiamo l'uomo nero. ([[Mario Natangelo]]) *Ad accomunare le due situazioni è in ogni caso la violenza dell'ideologia razzista. [[Theodore Roosevelt]] può tranquillamente essere accostato a Hitler. Al di là delle singole personalità conviene non perdere di vista il quadro generale: «Gli sforzi per preservare la "purezza della razza" nel Sud degli Stati Uniti anticipavano alcuni aspetti della persecuzione scatenata dal regime nazista contro gli ebrei negli anni trenta del Novecento».<br>Se poi si tiene presente la regola per cui nel Sud degli Stati Uniti bastava una sola goccia di sangue impuro per essere esclusi dalla comunità bianca, una conclusione si impone: «La definizione nazista di un ebreo non fu mai così rigida come la norma definita "the one drop rule", prevalente nella classificazione dei neri nelle leggi sulla purezza della razza nel Sud degli Stati Uniti». ([[Domenico Losurdo]]) *Ancora oggi, dopo la [[Olocausto|Shoah]], l'odio razziale assume la forma insidiosa della diffidenza e del disprezzo fino alla violenza. Contro la viltà e l'egoismo, anche nel nostro tempo, serve il coraggio della verità contro l'inganno, la menzogna, l'infamia. ([[Mario Monti]]) *Ci pare un fatto assodato che le razze più misere, quelle che gli {{sic|antropologhi}} chiamano più basse, i Fuegiani, gli Australiani, i Boscimani, ecc., siano fisicamente ed anche intellettualmente inferiori alle altre. Che questa inferiorità sia innata, che sia sempre esistita, o che si debba attribuire alla desolazione delle contrade che quei popoli abitano, alla scarsezza di risorse che esse offrono ed all'estrema miseria che ne è la conseguenza, è questione che non è né facile né indispensabile per noi di risolvere. ([[Gaetano Mosca]]) *Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta in contatto con altre razze; deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e contaminazione. ([[Achille Starace]]) *Dal punto di vista scientifico, esiste solo la razza umana. Il razzismo è un costrutto, un costrutto sociale. ([[Toni Morrison]]) *Di fronte a una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. [...] I confini d'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani. ([[Benito Mussolini]]) *Dobbiamo decidere se la nostra etnia, se la nostra razza bianca, se la nostra società deve continuare a esistere o se la nostra società deve essere cancellata. ([[Attilio Fontana]]) *È facile [[Canto|cantare]] in tempi felici. Ma è duro farlo di fronte agli insulti, alle paure, alla minaccia della violenza, in mezzo all'odio o al silenzio dell'inazione: gli inni dei diritti civili aiutarono la causa di un popolo. ([[Barack Obama]]) *È impossibile parlare del razzismo di oggi se non si ricorda il razzi­smo di ieri. ([[Gian Antonio Stella]]) *È nata all'estero e serpeggia un po' dovunque una specie di eresia, che non solamente attenta alle fondamenta soprannaturali della cattolica Chiesa, ma materializza nel sangue umano i concetti spirituali di individuo, di Nazione e di Patria, rinnega all'umanità ogni altro valore spirituale, e costituisce così un pericolo internazionale non minore di quello dello stesso [[bolscevismo]]. È il cosiddetto razzismo. ([[Alfredo Ildefonso Schuster]]) *– È pieno di messicane adesso. [...]<br />– "Dominicane". Se devi essere razzista sii precisa, se no sembri scema. ([[Orange Is the New Black (quarta stagione)|''Orange Is the New Black'']]) *Ed è in questi termini che oggi vediamo la politica: il tentativo di escludere la possibilità di altre identità, di dire alle persone di colore diverso come devono essere. Così reagisce l'Europa. Il razzismo può assumere molte forme, e questa è una di quelle. Dal razzismo può nascere il predominio autoritario. Se cominciamo a dire alle persone chi pensiamo che dovrebbero essere, potremmo finire per costringerle a essere qualcosa che non vogliono. E questo tipo di coercizione è molto pericoloso. ([[Hanif Kureishi]]) *– Eh, è questo il problema. La gente ha terrore di sentirsi dire razzista solo perché vuole preservare la propria cultura.<br>{{NDR|Squilla il telefono}}<br>– Sì? Un momento. Chiedono cosa vuole per colazione.<br>– Il solito!<br>– Tortillas. (''[[La seconda guerra civile americana]]'') *[...] finché esisterà il concetto di razza ci sarà il razzismo. ([[Taiye Selasi]]) *Fin dagli inizi l'auto-proclamazione della comunità dei liberi avverte a bisogno di far ricorso a miti genealogici che diano un fondamento a questo gesto di distinzione. ([[Domenico Losurdo]]) *Fra duecento anni saremo così mescolati che la razza non conterà più. Nessuno noterà che colore hai. (''[[Law & Order - Unità vittime speciali]]'') *I bianchi credevano che, qualunque fosse la loro educazione, sotto ogni pelle scura si nascondesse una giungla. Acque vorticose non navigabili, babbuini che si dondolavano gridando, serpenti addormentati, gengive rosse pronte a succhiare il loro sangue dolce di bianchi. In un certo senso, pensò, avevano ragione. Più la gente di colore si sforzava di convincerli di quanto fossero gentili, intelligenti e affettuosi, umani, più si usavano a pretesto per persuadere i bianchi di qualcosa che i negri credevano fosse fuori discussione, e più la giungla dentro si faceva fitta e intricata. Ma non era la giungla che i negri avevano portato con sé in quel posto dall'altro posto (vivibile). Era la giungla che i bianchi avevano piantato loro dentro. E cresceva. E si allargava, si allargava prima, durante e dopo la vita, fino a coinvolgere i bianchi stessi che l'avevano creata. Li rendeva crudeli, stupidi, più di quanto non volessero esserlo, tanto erano spaventati da quella giungla di loro creazione. I babbuini urlanti vivevano sotto la loro pelle bianca, le gengive rosse erano le loro. ([[Toni Morrison]]) *I negri hanno un'anima? con licenza di vostro onore, disse il Caporale (in tono dubbioso).<br>Non sono molto versato in faccende di questo genere, Caporale, disse mio zio Toby; ma immagino che Dio non li lascebbe senza, più di me o di te——<br>——Significherebbe mettere alcuni al di sopra di altri, disse il Caporale.<br>Proprio così; disse mio zio Toby. Perché allora, con licenza di vostro onore, una ragazza nera deve essere trattata peggio di una ragazza bianca?<br>Non posso dartene alcun motivo, disse mio zio Toby———<br>——Soltanto, esclamò il Caporale, scuotendo il capo, perché non ha nessuno che la difenda—— ([[Laurence Sterne]]) *I razzisti sono ignoranti e deboli. ([[Mino Raiola]]) *I terroni non so, ma noi italiani non siamo razzisti. ([[Ellekappa]]) *Il moderno razzismo nutre rancore contro la Chiesa poiché essa non vuole cadere in ginocchio dinanzi al suo idolo, la [[nazione]], e adorarlo. ([[Alojzije Viktor Stepinac]]) *Il problema di scottante attualità è quello razziale. Anche in questo campo noi adotteremo le soluzioni necessarie. Coloro i quali fanno credere che noi abbiamo obbedito a imitazioni, o peggio, a suggestioni, sono dei poveri deficienti ai quali non sappiamo se dirigere il nostro disprezzo o la nostra pietà. Il problema razziale non è scoppiato all'improvviso, come pensano coloro i quali sono abituati ai bruschi risvegli, perché sono abituati ai lunghi sonni poltroni: è in relazione con la conquista dell'impero, poiché la storia ci insegna che gli imperi si conquistano con le armi ma si tengono col prestigio. E per il prestigio occorre una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze ma delle superiorità nettissime. ([[Benito Mussolini]]) *Il razzismo dimostrato dagli storici tradizionali dell'Ottocento e del primo Novecento nel trattare delle culture dell'Africa è terrificante. I più, fra loro, non credevano che le società africane avessero una storia degna di essere raccontata, o anche solo di essere oggetto di ricerca. ([[Robert Hughes]]) *Il razzismo è nemico dei [[diritti umani]]. ([[Mevlüt Çavuşoğlu]]) *Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera. ([[Giorgio Almirante]]) *Il ''razzismo''. È la paura del diverso, la persecuzione dell'estraneo: che sia l'ebreo internato nei campi di concentramento, l'uomo di colore ghettizzato dall'apartheid, o il vu cumprà all'angolo della strada. ([[Willy Pasini]]) *Il razzismo è totalitario per definizione: segna le sue vittime in eterno e nega loro il diritto anche solo a uno straccio di dignità o di individualità, anche l'elementare diritto di fare l'amore, di sposari o di fare figli con una persona della tribù sbagliata, senza che l'amore sia annullato dalla legge... ([[Christopher Hitchens]]) *Il razzismo è un odio di classe inconscio. Si confronti il razzismo americano: esso è stato appunto, fino a oggi e ancora oggi, un odio di classe inconscio. Ma dal momento che i negri hanno incominciato a lottare e avere consapevolezza di sé come classe povera, l'odio razzistico, oscuro e indecifrabile, di sta trasformando in un chiarissimo e decifrabilissimo odio di classe. L'odio cioè che un borghese italiano prova per un comunista, non per un «terrone» o un carcerato (che è ancora oscuro e indecifrabile). ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore. Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue ([[Giorgio Almirante]]) *Il razzismo non è solo l'essere intolleranti con il diverso, ma è anche il sottolineare ogni volta che comunque è diverso. ([[Filippo Facci]]) *Il razzismo non si può cancellare. È come le sigarette: non puoi smettere di fumare se non lo vuoi. E non si può fermare il razzismo se la gente non lo vuole. Ma io farò qualsiasi cosa per aiutare a fermare questa piaga. ([[Mario Balotelli]]) *Il razzismo, ormai l’ha capito, è solo gioco di specchi, illusione. E’ il modo più efficace mai inventato per stroncare la lotta contro le ineguaglianze – la lotta di classe, un tempo si chiamava. Serve a istigare i penultimi a sentirsi superiori agli ultimi, per impedire che si ribellino insieme contro i primi. In America gli ex schiavi li linciavano i bianchi poveri, per dire, mica i padroni delle piantagioni. E nell’Italia del nuovo millenio, il trucco è lo stesso: convinci i disoccupati che il posto di lavoro non gliel’hanno rubato gli speculatori bensì gli immigrati e oplà: quelli andranno a menare braccianti al nero, invece di farti la rivoluzione. E intanto il mercato agroalimentare italiano può mantenere prezzi bassi e concorrenziali. Due piccioni con una sola fava nera. ([[Francesca Melandri]]) *Il razzismo va combattuto, ma oggi il calcio é un mix di razze, religioni, colori. Credo che gli episodi che si vedono dipendono più dalla situazione politica ed economica. È un problema sociale, una protesta contro gli amministratori politici che poi si scatena in aggressività. ([[Pelé]]) *In ogni tipo di società razzista, i membri dei gruppi razziali emarginati hanno sempre dovuto sopportare forti svantaggi economici, creando ulteriori disagi familiari. ([[Charles Shaar Murray]]) *Io non ammetto che sia stato fatto nulla di male ai pellerossa d'America, e neppure ai neri d'Australia, quando una razza più forte, una razza di qualità migliore è arrivata e ne ha preso il posto. ([[Winston Churchill]]) *Io non domando a che razza appartenga un uomo, basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio. ([[Mark Twain]]) *Io non ho mai pensato che gli italiani siano "razzisti" nel senso classico del termine. Sono invece convinti di essere superiori per colpa di un super-ego legato alla storia che hanno alle spalle. Comunque sia, si sentono più intelligenti, più svegli, migliori... mi verrebbe da dire "più fichi". Il grande poeta romano [[Giuseppe Gioacchino Belli]] nel 1830 irrideva inglesi, francesi, tedeschi che venivano a visitare la Città Eterna. Persino il più plebeo dei romani avvertiva un senso di superiorità verso questi stranieri, magari coltissimi, che venivano a studiare la loro città. ([[Giuseppe De Rita]]) *Io razzista? Sarà lei che è negro. ([[Beppe Viola]]) *Italiani razzisti? Non direi in modo così secco... Piuttosto afflitti da un ego, anzi da un super-ego che li induce a sentirsi, a vedersi superiori a chiunque. Non solo alle persone con la pelle di colore diverso, magari scuro. Ma anche nei confronti dei cosiddetti "bianchi", di quegli stessi americani che vennero qui a liberarci dal nazifascismo. Pensiamo cosa fecero i napoletani... ([[Giuseppe De Rita]]) *L'arbitraria separazione dei cittadini in base alla razza [...] non trova giustificazione in alcun fondamento giuridico. ([[John Marshall Harlan]]) *L'idea razziale, abbia o non abbia alcun fondamento, è un'idea del tutto recente. ([[Francesco Saverio Nitti]]) *La così detta razza bianca è in realtà rosa – grigio. ([[Edward Morgan Forster]]) *La peculiarità che maggiormente caratterizza il razzismo passivo è di essere obbligato, inevitabile; è come se si trattasse di un dato della natura, perché è per lo più costituito da reazioni indispensabili la cui necessità scaturisce da costrutti storici duraturi, solidificati, che modulano l'ambiente sociale profondamente, e si possono rettificare solo in periodi molto lunghi. <br>Che le cose stiano così non è colpa di nessuno, o almeno di nessuno che sia in vista, nessuno con cui si abbia a che fare. Rendersene conto è una buona premessa per risparmiare energie ed evitare litigi inutili. Il militante antirazzista intelligente se ne rende conto e fa il possibile per ridurre al minimo le conseguenze; l'idiota non se ne accorge e infierisce, producendo danni a se stesso e agli altri. Per esempio, in fase di denuncia, il nero idiota accuserà i suoi alleati bianchi sia di tener conto del suo colore sia di non tenerne conto; in fase di controffensiva, teorizzerà la superiorità dei neri sui bianchi con sincero entusiasmo. [...] una società davvero color-blind potrà esistere solo nel futuro. Questo, ovviamente nel caso che, come spero, gli antirazzisti la abbiano fortemente voluta, e abbiano vinto le loro battaglie per almeno due secoli di seguito. ([[Flavio Baroncelli]]) *La persecuzione antiebraica è solo uno degli aspetti del razzismo nel mondo, ma ne è stata l'espressione più orribile. ([[Guido Piovene]]) *La razza ariana è destinata a trionfare. ([[Winston Churchill]]) *La razza che possiede il più elevato altruismo durerà. ([[Jack London]]) *La razza è l'elemento biologico che, creando particolari affinità, condiziona l'individuazione del settore particolare della esperienza sociale, che è il primo elemento discriminativo delle particolarità dello Stato. ([[Aldo Moro]]) *La razza è la figlia del razzismo, non la madre, e non è mai stata una questione di genealogia e fisionomia, bensì di gerarchia. ([[Ta-Nehisi Coates]]) *La razza è un'invenzione umana. ([[Evelynn M. Hammonds]]) *La razza è una categoria immaginaria applicata a gruppi umani reali, è una ''metafora naturalistica'' (così la chiama l'antropologa [[Colette Guillaumin]]) che serve a nominare differenze di potere, di status, di classe e a naturalizzare la stessa svalorizzazione, stigmatizzazione, gerarchizzazione, discriminazione di certi gruppi, minoranze, popolazioni. ([[Annamaria Rivera]]) *Le razze più scure sono sempre attratte da quelle chiare, ma non viceversa. (''[[Passaggio in India (film)|Passaggio in India]]'') *Nella tanto celebrata libera circolazione promossa dal capitalismo globale, le cose (i beni) circolano liberamente mentre le persone subiscono sempre più controlli. Questo nuovo razzismo dei paesi sviluppati è in un certo senso più brutale del vecchio. La sua implicita legittimazione non è naturalistica (la superiorità "naturale" dell'occidente sviluppato) né culturalista (anche noi occidentali vogliamo preservare la nostra identità culturale), ma nasce da un impassibile egoismo economico: la divisione fondamentale è quella tra chi partecipa al (relativo) benessere economico e chi ne è escluso. ([[Slavoj Žižek]]) *Nessuno pensava che i {{sic|cosidetti}} arii di Germania avessero avuto bisogno di tanto aiuto e tanto avessero accettato dai non arii. Quale vergogna sfruttare il lavoro dell'estraneo e adornarne, come hanno fatto finora, la loro storia! E quale animo dignitoso e disdegnoso e fiero è quel [[Julius Streicher]], che adesso viene chiedendo che non si curino più gl'infermi cristiani coi ritrovati medici dei [[August von Wassermann|Wassermann]], dei Neisser, dei Fraenkel e di altri scienziati ebrei, e piuttosto li si lasci morire che accettare la lurida elemosina! Bravo: questa è rinunzia eroica, degna di un vero ario: alla quale si potrebbe solo obiettare (ma è obiezione che non conta) che, per questa via, la parola "ario" finirà a prendere il significato d'[[Imbecillità|imbecille]]. ([[Benedetto Croce]]) *Pregiudizi di razza diventano pregiudizi sociali insuperabili: i negri, da ormai trent'anni emancipati negli Stati Uniti d'America, istruitisi ed arricchitisi nelle industrie e nei commerci, sono sempre considerati come una razza inferiore e l'uguaglianza giuridica non vi è divenuta uguaglianza sociale di fatto coi bianchi. ([[Carlo Ferraris]]) *Tutti gli uomini, ma anche tutti gli [[animale|animali]] sono della stessa razza, perché i princìpi dei loro corpi sono per natura gli stessi (parlando così non mi riferisco ai primi elementi dai quali provengono le piante, ma penso alla pelle, alle carni, a quel genere di umori inerenti agli animali), e ancor più perché l'anima che è in loro non è diversa per natura in rapporto agli appetiti, ai movimenti di collera, ai ragionamenti e soprattutto alle sensazioni. ([[Teofrasto]]) *Tutto è razza e non c'è altra verità. ([[Benjamin Disraeli]]) *Quel giorno a Jackson sono morte diciotto persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al colore della pelle quando decide di scatenare un tornado. (''[[The Help]]'') *Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene. ([[Francesco Tullio Altan|Altan]]) *Si parla assai e dappertutto di buona volontà di pace per evitare ad ogni costo un conflitto internazionale. Ma codesta filosofia nordica, che è diventata teosofia e politica insieme, non costituisce, forse, la fucina ove si forgiano le armi più micidiali per una guerra a venire? ([[Alfredo Ildefonso Schuster]]) ===[[Alberto Burgio]]=== *In che senso il razzismo sarebbe un fenomeno moderno? Qui entriamo già nel merito. Non è moderna la violenza, non è moderna la discriminazione, non è moderna la xenofobia. È moderna la strategia di legittimazione di questi fenomeni. *La mia idea è che il razzismo sia una delle strategie attraverso le quali l'ideologia dominante e, di conseguenza, il senso comune, giustifica il persistere di condizioni e dinamiche di esclusione, subordinazione, discriminazione e, ai limiti, persecuzione in presenza di uno sfondo di aspettative caratterizzate invece dall'inclusione, dalla partecipazione, dal riconoscimento e dall'eguaglianza. *Nulla sarebbe più fuorviante dell'idea di aver a che fare con qualcosa di contingente, accidentale oppure con un retaggio di epoche passate, un residuo che lo sviluppo della società e, perché no, il progresso, nell'ambito delle relazioni sociali, civili e politiche, porterebbero all'estinzione. *Potremmo definire il razzismo come una negazione determinata dell'eguaglianza, quindi come una negazione determinata del vettore progressivo della modernità. In questo senso la modernità del razzismo inerisce proprio al cuore stesso della modernità e alla sua dialettica. *Razzista non è l'azione violenta ma il modo in cui la si interpreta, rappresenta e giustifica. ==Voci correlate== *[[Crimini d'odio]] *[[Discriminazione]] *[[Ku Klux Klan]] *[[Leggi razziali fasciste]] *[[Potere bianco]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=razzismo|w|w_preposizione=riguardante il|wikt=razzismo|commons=Category:Racism|commons_preposizione=sul}} [[Categoria:Discriminazione]] [[Categoria:Teorie politiche]] 5ysscrdeyk76peh6yu2ni8y3vrpc493 Pianto 0 9640 1223253 1210290 2022-08-18T20:13:54Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[file:Crying boy.jpg|thumb|Un bimbo che piange]] {{indicedx}} Citazioni sul '''pianto'''. *Anche il pianto ha una certa voluttà. ([[Ovidio]]) *Beati voi che ora piangete, perché riderete. ([[Gesù]]) :Beati quelli che piangono, perché saranno consolati. ([[Discorso della Montagna]]) *''Ben areste cagion di pianger sempre, | se il pianto vi recasse alcun rimedio; | ma se v'annoia più, meglio è lasciarlo.'' ([[Gian Giorgio Trissino]]) *Di fronte alla morte non si può non piangere... Il pianto è la sofferenza di fronte a un autentico male e quale è più autentico della morte? ([[Giovanni Reale]]) *«Dilata i polmoni, idrata l'incarnato, spurga gli occhi, e molcisce il carattere», disse il signor Bumble. «Perciò, piangete pure». ([[Charles Dickens]]) *Ho cominciato a piangere per gioco, e poi ho creduto che fosse il mio destino. ([[Alda Merini]]) *''Ier piansi del mio lume i vivi rai | Spariti a me per mio sinistro fato; | Oggi piango il suo cor già dilungato | Da me, ch'abbandonar non dovea mai''. ([[Angelo di Costanzo]]) *Il piangere si addice solo o ai seduttori che vogliono conquistare con le frasi l'incauta vanità delle donne, o ai sognatori. ([[Ivan Aleksandrovič Gončarov]]) *Il pianto è come una saponetta: lava tutto. ([[Vittorio Gassman]]) *Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il [[destino]]. ([[Italo Svevo]]) *Il pianto riesce a rendere spaventosa anche una bella donna. Se poi è brutta, diventerà addirittura repellente. ([[William Somerset Maugham]]) *Io non amo le lagrime, ma penso che peggio di tutto è non poter piangere: meglio piangere, ancor meglio aver voglia di piangere e trattenersi. ([[Lev Tolstoj]]) *La disgrazia di non piangere è una delle più crudeli ne' sommi dolori. ([[Silvio Pellico]]) *Lacrima tristi<br>''Ho il pianto facile | la lacrima sciolta. | Se una cipolla | fa lo spogliarello | piango a ruscello. | Se il raffreddore | s'incoccia in sinusite | piango come una vite | o un vitello. | E se c'è troppo fumo | in lacrime mi consumo. | Piango quando sbadiglio, | piango | dal gran ridere, | ma non piango mai | per piangere.'' ([[Marcello Marchesi]]) *Ma per quanto si pianga molto sinceramente, c'è sempre un momento in cui bisogna rimettere della cipria. ([[Henri Duvernois]]) *''Misera me! sollievo a me non resta | altro che il pianto; ed il pianto è delitto''. ([[Vittorio Alfieri]]) *''Nessuno vede il sale ch'è nel mare, | eppure, il mar n'è pieno; | nessuno vede il pianto ch'ho nel cuore | eppure, il cuor n'ho pieno.'' ([[Michele Marzulli]]) *Non è indegno dell'uomo piangere. ([[Jean Cardonnel]]) *Non piangere. Ti ricordi? Piangere ti rende brutta e debole. ([[Orange Is the New Black (quarta stagione)|''Orange Is the New Black'']]) *''Non v'è in terra virtù senza pianto.'' ([[Silvio Pellico]]) *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a piangere? (''[[The Kingdom - Il regno]]'') *Piangere a un'armonia, è sorridere agli angioli. ([[Ambrogio Bazzero]]) *''Per pianto la mia carne si distilla, | sì come al sol la neve, | o com'al vento si disfà la nebbia, né so che far mi debbia. | Or pensate al mio mal qual esser deve''. ([[Jacopo Sannazaro]]) *''Quanno 'a notte ê chiagnuto nun dì: | "'Ncopp' a terra chi chiagne? Sul' i'!" || Quanta gente fa 'a stessa nuttata! | Quanto chianto p' 'o munno e p' 'e cose! |'A matina nun truove 'a rusata | ncopp' 'e rrose?'' ([[Rocco Galdieri]]) *Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. (''[[Lettera ai Romani]]'') *''Sappi – e forse lo sai, nel camposanto – | la bimba dalle lunghe anella d'oro, | e l'altra che fu l'ultimo tuo pianto, | sappi ch'io le raccolsi e che le adoro''. ([[Giovanni Pascoli]]) *Se sono nervosa, piango. Io il pianto lo associo più ai momenti di [[Ira|rabbia]] e di [[delusione]] che non ad altro. ([[Lisa Vittozzi]]) *Sono convinta che piangere ogni tanto fa bene a tutti – rinfresca l'aria come fa la pioggia. ([[Mina Murray]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'') ==Proverbi== *Chi chiagne fotte a chi rire. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *Chi no cianze no tetta. ([[Proverbi genovesi|genovese]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *A faccia piangente non occorre preghiera. *A piangere non si cava un ragno dal buco. *Chi piange il morto, invano s'affatica. *Chi piange per tutto e per tutti, finisce col perdere gli occhi. *Chi vuol piangere non ha bisogno di spettatori. *Dove non c'è rimedio, il pianto è vano. *Gli occhi piangono il presente, e il [[cuore]] va cercando l'avvenire. *Il bambino piange per il suo bene, il vecchio per il suo male. *Il piangere alleggerisce il [[dolore]]. *Il pianto è inutile con animi insensibili. *La fine del riso è il pianto. *Le lacrime che un fanciullo fa piangere alla madre, lui solo può asciugarle. *Le ragazze piangono con un occhio, le sposate con due, le vedove con tre, le monache con quattro. *Né nozze senza canto, né mortorio senza pianto. *Nel [[vino]] si fanno gli amici, nel pianto si provano. *Niente si asciuga così presto come le lacrime. *Non bisogna piangere, ma rimediare al male. *Occhi piangenti, occhi eloquenti. *Oggi in canto, domani in pianto. *Piangendo incomincia la vita dell'[[uomo]], piangendo continua, e piangendo finisce. *Pianto per morto, pianto corto. *Piccolo il dolor, quando permette il pianto. *Spesso piangono i figli per la colpa del padre. *Tre cose fanno piangere gli occhi: fumo, cipolla e mala femmina. *Tutti si nasce piangendo e nessuno muore ridendo. ====[[Proverbi toscani|Toscani]]==== *Il piangere puzza a' morti e fa male a' vivi. *Lagrime di [[donna]], fontana di [[malizia]]. *Le ragazze piangono con un occhio, le maritate con due, e le monache con quattro. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Infelicità]] *[[Lacrima]] *[[Risata e pianto]] *[[Tristezza]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il|wikt}} [[Categoria:Sentimenti]] r3xgtrhdiea7ythp4b1hp9uft94te7k Template:Qotd/9settembre 10 9783 1223306 650818 2022-08-19T06:40:46Z Spinoziano 2297 anonimo > Benjamin wikitext text/x-wiki {{Cdg|citazione=Gli scolari modello della vita sono fermamente convinti che una grande opera sia solo ed esclusivamente frutto della fatica, del dolore e della delusione. Che nella bellezza possa avere una parte anche la felicità, sarebbe un bene troppo grande, di cui il loro rancore non si consolerebbe mai.|tipo=uomo|autore=Walter Benjamin}} s172im4driff2zxxcora9hrbzuxjvjt The Kingdom - Il regno 0 10366 1223219 1169758 2022-08-18T19:02:01Z SunOfErat 12245 /* Episodio 1, L'Ospite infernale */ +1 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Voce fuori campo''') ===Episodio 1, ''L'Ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del contatto. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della collettività. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un cadavere, dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. ('''Bondo''') *Chi non sa prendere sul serio la patologia, non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. ('''Bondo''') *Ancora mi ricordo il casino che mi hai combinato nel maggio del '68. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al figlio Bulder}} *Per il semplice fatto di essere la madre di una paziente accusa un primario di chiara fama di aver commesso un errore! Esisterà il reato di diffamazione anche in questo sciagurato Paese. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla madre di Mona, ridotta in stato catatonico dopo l'intervento chirurgico da lui praticato}} *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a piangere? ('''Lavapiatti 1''') *Grazie o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi, qui la [[Danimarca]] una cacata di gesso nell'acqua e lì la Svezia scolpita nel granito, danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. ('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il Tuo Regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un Corpo Estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I Morti Viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] s0ag0cvns9swjsf5fni714493q66deh 1223250 1223219 2022-08-18T20:08:48Z SunOfErat 12245 /* Episodio 1, L'Ospite infernale */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Voce fuori campo''') ===Episodio 1, ''L'Ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del contatto. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della collettività. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un cadavere, dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. ('''Bondo''') *Chi non sa prendere sul serio la [[malattia|patologia]], non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. ('''Bondo''') *Ancora mi ricordo il casino che mi hai combinato nel maggio del '68. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al figlio Bulder}} *Per il semplice fatto di essere la madre di una paziente accusa un primario di chiara fama di aver commesso un errore! Esisterà il reato di diffamazione anche in questo sciagurato Paese. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla madre di Mona, ridotta in stato catatonico dopo l'intervento chirurgico da lui praticato}} *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a piangere? ('''Lavapiatti 1''') *Grazie o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi, qui la [[Danimarca]] una cacata di gesso nell'acqua e lì la Svezia scolpita nel granito, danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. ('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il Tuo Regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un Corpo Estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I Morti Viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] g8q72kwq80zwsv3jvbepf6jyfmirkai 1223252 1223250 2022-08-18T20:12:54Z SunOfErat 12245 /* Episodio 1, L'Ospite infernale */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Voce fuori campo''') ===Episodio 1, ''L'Ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del [[contatto]]. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della [[collettività]]. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un [[cadavere]], dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. ('''Bondo''') *Chi non sa prendere sul serio la [[malattia|patologia]], non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. ('''Bondo''') *Ancora mi ricordo il casino che mi hai combinato nel maggio del '68. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al figlio Bulder}} *Per il semplice fatto di essere la madre di una paziente accusa un primario di chiara fama di aver commesso un errore! Esisterà il reato di diffamazione anche in questo sciagurato Paese. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla madre di Mona, ridotta in stato catatonico dopo l'intervento chirurgico da lui praticato}} *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a [[piangere]]? ('''Lavapiatti 1''') *Grazie 'o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi. Qui la [[Danimarca]] - una cacata di gesso nell'acqua - e lì la Svezia - scolpita nel granito. Danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. ('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione. Non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il Tuo Regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un Corpo Estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I Morti Viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] n6ai8n6aw868fc4in0bo8lyavpqup3x 1223258 1223252 2022-08-18T20:19:02Z SunOfErat 12245 /* Episodio 1, L'Ospite infernale */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Voce fuori campo''') ===Episodio 1, ''L'Ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del [[contatto]]. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della [[collettività]]. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un [[cadavere]], dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. ('''Bondo''') *Chi non sa prendere sul serio la [[malattia|patologia]], non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. ('''Bondo''') *Ancora mi ricordo il casino che mi hai combinato nel maggio del '68. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al figlio Bulder}} *Per il semplice fatto di essere la madre di una paziente, accusa un primario di chiara fama di aver commesso un errore! Esisterà il reato di diffamazione anche in questo sciagurato Paese. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla madre di Mona, ridotta in stato catatonico dopo l'intervento chirurgico da lui praticato}} *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a [[piangere]]? ('''Lavapiatti 1''') *Grazie 'o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi. Qui la [[Danimarca]] - una cacata di gesso nell'acqua - e lì la [[Svezia]] - scolpita nel granito. Danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. ('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione. Non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il Tuo Regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un Corpo Estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I Morti Viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] 4w587znxjv249zumellvj791st52kg1 1223262 1223258 2022-08-18T20:21:56Z SunOfErat 12245 /* Episodio 1, L'Ospite infernale */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Voce fuori campo''') ===Episodio 1, ''L'Ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del [[contatto]]. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della [[Comunità|collettività]]. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un [[cadavere]], dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. ('''Bondo''') *Chi non sa prendere sul serio la [[malattia|patologia]], non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. ('''Bondo''') *Ancora mi ricordo il casino che mi hai combinato nel maggio del '68. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al figlio Bulder}} *Per il semplice fatto di essere la madre di una paziente, accusa un primario di chiara fama di aver commesso un errore! Esisterà il reato di diffamazione anche in questo sciagurato Paese. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla madre di Mona, ridotta in stato catatonico dopo l'intervento chirurgico da lui praticato}} *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a [[piangere]]? ('''Lavapiatti 1''') *Grazie 'o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi. Qui la [[Danimarca]] - una cacata di gesso nell'acqua - e lì la [[Svezia]] - scolpita nel granito. Danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. ('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione. Non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il Tuo Regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un Corpo Estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I Morti Viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] o2tw1e16xgl86clljrbu325tupd0zm1 1223264 1223262 2022-08-18T20:23:52Z SunOfErat 12245 /* Stagione 1 */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Narratore''') {{NDR|Voce fuori campo}} ===Episodio 1, ''L'Ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del [[contatto]]. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della [[Comunità|collettività]]. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un [[cadavere]], dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. ('''Bondo''') *Chi non sa prendere sul serio la [[malattia|patologia]], non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. ('''Bondo''') *Ancora mi ricordo il casino che mi hai combinato nel maggio del '68. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al figlio Bulder}} *Per il semplice fatto di essere la madre di una paziente, accusa un primario di chiara fama di aver commesso un errore! Esisterà il reato di diffamazione anche in questo sciagurato Paese. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla madre di Mona, ridotta in stato catatonico dopo l'intervento chirurgico da lui praticato}} *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a [[piangere]]? ('''Lavapiatti 1''') *Grazie 'o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi. Qui la [[Danimarca]] - una cacata di gesso nell'acqua - e lì la [[Svezia]] - scolpita nel granito. Danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. ('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione. Non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il Tuo Regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un Corpo Estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I Morti Viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] kampbqmhyu5hlcuvwvwu2enc2c53hg0 1223267 1223264 2022-08-18T20:31:32Z SunOfErat 12245 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Narratore''') {{NDR|Voce fuori campo}} ===Episodio 1, ''L'ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del [[contatto]]. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della [[Comunità|collettività]]. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un [[cadavere]], dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. 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('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione. Non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il tuo regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un corpo estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I morti viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] ss1cpacvyabtw00rr2qpl3c89s60ciz 1223327 1223267 2022-08-19T11:57:34Z SunOfErat 12245 /* Episodio 2, Venga il tuo regno */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano = The Kingdom – Il Regno |titolooriginale = Riget |titoloalfabetico = Kingdom – Il Regno, The |paese = Danimarca |anno = 1994 |genere = horror, drammatico |regista = [[Lars von Trier]] |soggetto = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |sceneggiatore = [[Tómas Gislason]], [[Lars von Trier]], [[Niels Vørsel]] |attori = * [[Ernst-Hugo Järegård]]: Stig Helmer * [[Kirsten Rolffes]]: Sigrid Drusse * [[Holger Juul Hansen]]: Moesgaard * [[Søren Pilmark]]: Krogshøj * [[Ghita Nørby]]: Rigmor * [[Jens Okking]]: Bulder * [[Otto Brandenburg]]: Hansen * [[Annevig Schelde Ebbe]]: Mary * [[Baard Owe]]: Bondo * [[Birgitte Raaberg]]: Judith * [[Peter Mygind]]: Mogge * [[Solbjørg Højfeldt]]: Camilla * [[Udo Kier]]: Aage Krüger * [[Nis Bank-Mikkelsen]]: Priest * [[Ole Boisen]]: Christian * [[Lea Risum Brøgger]]: Mary's Mother * [[Laura Christensen]]: Mona * [[Paul Hüttel]]: Dr. Stenbaek * [[Henning Jensen]]: Hospital Manager |doppiatori italiani= *[[Michele Kalamera]]: Stig Helmer *[[Cristina Grado]]: Sigrid Drusse *[[Elio Zamuto]]: Moesgaard *[[Fabrizio Temperini]]: Krogshøj *[[Noemi Gifuni]]: Rigmor *[[Giorgio Lopez]]: Bulder *[[Giancarlo Padoan]]: Hansen *[[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Mary *[[Franco Zucca]]: Bondo *[[Pinella Dragani]]: Judith *[[Alessio Cigliano]]: Mogge *[[Oreste Baldini]]: Christian *[[Oliviero Dinelli]]: Ministro della sanità *[[Gianni Bersanetti]]: Lars von Trier *[[Christian Iansante]]: guardia *[[Enrico Di Troia]] *[[Pasquale Anselmo]] |note = }} '''''The Kingdom – Il Regno''''', miniserie televisiva danese del 1994, regia di [[Lars Von Trier]]. ==Stagione 1== ===[[Incipit]]=== *Il suolo sotto l'ospedale del Regno anticamente era una palude dove i tintori venivano a inumidire i grandi teli che poi stendevano per la sbiancatura. In seguito qui fu costruito il grande ospedale e gli sbiancatori furono sostituiti da medici e ricercatori. Geni della scienza e della tecnologia che per coronare il loro lavoro chiamarono questo luogo Il Regno. Essi erano i padroni della vita. Ignoranza e superstizione non avrebbero più potuto scuotere i bastioni della scienza. Forse fu la loro spiccata arroganza che li portò a negare la spiritualità. E adesso è come se il freddo e l'umidità fossero tornati. Si incominciano a vedere piccole tracce di stanchezza negli edifici non più così solidi e moderni. Nessun essere vivente ancora lo sa, ma la porta del Regno sta per aprirsi. ('''Narratore''') {{NDR|Voce fuori campo}} ===Episodio 1, ''L'ospite infernale''=== * Lei ha richiesto una [[Tomografia computerizzata|TAC]]?! Esiste una sola persona in questo ospedale che ha l'autorità di firmare la richiesta per una tomografia assiale computerizzata e questa persona è il primario! [...] Ma esiste la parola budget nel vostro vocabolario?! Sì o no?! Volete che ve la scandisca?! B-U-D ... {{NDR|si interrompe confuso dallo spelling}} ('''Helmer''') *'''Helmer''': Rigmor, verso quali orizzonti può portare la mancanza di disciplina in questo maledetto Paese? Mi puoi rispondere?<br>'''Rigmor''': No, Stig. * Sai perché Helmer è qui? Perché non c'è nessun ospedale in [[Svezia]] che lo vuole. ('''Krogshøj''') *No, chi l'avrebbe mai detto, non si vede neanche una cacca di mosca... ecco qua, le guardi, le guardi mio giovane assistente, eh eh eh eh eh... sono le immagini del cervello di una spudorata simulatrice mmh, ora se le porta a casa e ci fa un bel quadretto, va bene? Eh eh eh eh eh. ('''Helmer''') {{NDR|Commentando i risultati della T.A.C. della signora Drusse e irridendo Krogshøj che l'aveva prescritta}} *La prossima volta che intende farsi ricoverare con l'imbroglio nel mio reparto, le sarei grato se la smettesse di prenderci per il culo citando parola per parola quello che sta scritto nel manuale generale di neurologia. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla signora Drusse}} *Riti ancestrali, vudù, pratiche animiste, superstizioni? Tu sei un dottore, ricordatelo. Una ricercatrice, una donna di scienza. Dovresti correre a lavarti la bocca con il sapone! ('''Helmer''') *Mi scusi, credo di essermi ammalata un'altra volta. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al dottore dell'accettazione subito dopo essere stata dimessa da Helmer}} *Voi avete paura del [[contatto]]. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della [[Comunità|collettività]]. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. ('''Bondo''') *Un [[cadavere]], dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. ('''Bondo''') *Chi non sa prendere sul serio la [[malattia|patologia]], non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. ('''Bondo''') *Ancora mi ricordo il casino che mi hai combinato nel maggio del '68. ('''Drusse''') {{NDR|Rivolta al figlio Bulder}} *Per il semplice fatto di essere la madre di una paziente, accusa un primario di chiara fama di aver commesso un errore! Esisterà il reato di diffamazione anche in questo sciagurato Paese. ('''Helmer''') {{NDR|Rivolto alla madre di Mona, ridotta in stato catatonico dopo l'intervento chirurgico da lui praticato}} *Per una cosa triste, piangono i bambini. Per una cosa tragica allora, piangono i grandi. Ma che... ma che succede quando è tutta la casa che si mette a [[piangere]]? ('''Lavapiatti 1''') *Grazie 'o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi. Qui la [[Danimarca]] - una cacata di gesso nell'acqua - e lì la [[Svezia]] - scolpita nel granito. Danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. ('''Helmer''') {{NDR|Guardando, con un binocolo, la costa svedese dal tetto dell'ospedale}} *Cari spettatori, grazie per essere venuti insieme a noi nel Regno. Abbiamo cominciato con cautela per non perdere per strada nessuno. Ma dal prossimo episodio cominciano a complicarsi. Qui c'è qualcosa che non va e si alza un grido d'aiuto? Quante volte qualcuno chiede aiuto? E quante volte gli tende la mano? Spesso? Raramente? Mai? Ma questo programma resta nel regno dell'immaginazione. Non possiamo mai raggiungere la vita vera creata da Dio. Anche l'artista più dotato è una formica al suo confronto. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 2, ''Venga il tuo regno''=== *Quando c'è una grana è mia abitudine parlarne per primo così posso prospettare con calma ai colleghi le mie soluzioni. E loro alla fine si limitano a prenderne atto. È un semplice trucco, ma efficace. ('''Moesgaard''') *'''Bondo''': Suo padre è soggetto da sarcoma epatico. Potrei raggiungere importanti risultati con la mia ricerca. Il guaio è che negli ultimi dieci anni non ho trovato un campione fresco su cui lavorare e ho assolutamente bisogno del fegato di suo padre per poter portare al termine la mia ricerca.<br>'''Figlio di Zacharias''': Ho l'impressione che questi edificanti discorsi sul bene dell'umanità, in realtà siano unicamente finalizzati alla sua carriera e comprenderà che stando così le cose i suoi problemi non ci riguardano dottor Bondo. In più trovo la sua richiesta inopportuna e di cattivo gusto.<br>'''Bondo''': La mia ricerca rivoluzionerà i metodi di cura del sarcoma epatico. Il suo consenso potrebbe risparmiare sofferenze atroci a molti altri pazienti.<br>'''Figlio di Zacharias''': Con un caso ogni dieci anni? Mi sembra improbabile che la società possa considerare rivoluzionari i risultati della sua ricerca, ammesso pure che riesca ad ottenerlo. *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. ('''Krogshøj''') {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindisi]]}} *Tutti gli spiriti si trovano in una zona intermedia che noi chiamiamo la Stanza di Swedenborg, ma lei non ci resterà a lungo. Lei passerà dall'altra parte verso la luce ma deve cercare di restare là almeno qualche minuto, qualcuno la chiamerà da dentro la luce e forse si sentirà afferrare, ma lei si sforzi di resistere e non muoversi da là e dopo mi dovrà rispondere. ('''Drusse''') *Voi di temperamento nervoso, siete sempre i più creativi. ('''Moesgaard''') *Cù cù trallallà [[Hans Christian Andersen|Andersen]] il poeta nazionale danese. Cù cù trallallà, non sono solo degli idioti. Accidenti a loro, sono anche pericolosi. Canaglie, pezzenti! ('''Helmer''') *Bene, questo è il secondo episodio de "il Regno". Vorrei ringraziarvi ancora per aver visto la nostra piccola serie. insieme a noi nel Regno. La signora Drusse continua ostinatamente a seguire gli indizi, anche se sa che potrebbe condurla verso una situazione pericolosa. Questo secondo episodio mi piace molto e lo definirei poetico ed accattivante. Forse pensate che la storia sia prevedibile e deprimente. Se è così, analizzate la vostra vita. È monotona e ripetitiva? Sì? Allora godetevi il piacere di qualcosa di familiare. Ma se la vostra vita è eccitante, allora godetevi questo diversivo e la descrizione delle cose banali che vi siete lasciati alle spalle. Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete tornare a visitare il Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male! ('''Lars von Trier''') ===Episodio 3, ''Un corpo estraneo''=== *''Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun | Ciii, siamo tutti quanti però manca qualcun...'' ('''Medici in coro''') {{NDR|Coretto previsto dall'operazione "Aria del mattino"}} *Tu sei alieno a queste sciocchezze Stig. È talmente chiaro. Braccia incrociate, il linguaggio del tuo corpo è molto eloquente. Il tuo modo per dire: "non vi avvicinate" e forse hai ragione. Forse sono andato troppo oltre. Vieni da una cultura completamente diversa dalla nostra. ('''Moesgaard''') *So che voi danesi avete il deprecabile vizio di rendere le cose tremendamente più complicate di quanto non dovrebbero essere in realtà. ('''Helmer''') *[[Tetrapak]], grande. [[Volvo]], grande. [[Electrolux]], grande. [[Björn Borg]], grande. [[Hasselblad]], grande. E io sono qua, non so neanche perché. Che diavolo avrò fatto per meritarmi questo schifo di Paese! Canaglia, pezzente! ('''Helmer''') *Ancora una volta ci siamo ritrovati nel Regno. Come sono andate le cose? Nell'ombra dell'eccentricità si nasconde l'affascinante terrore. Forse è questo il fondale su quale si staglia con più evidenza la debolezza umana. Ora la signora Drusse ha il suo fantasma e Bondo il suo sarcoma. Le loro conquiste li faranno felici? Chissà. Ora come ora gli oggetti del loro desiderio sembrano piuttosto dei terribili fardelli. E Helmer? Mettiamola in questo modo... {{NDR|Trier prende dalla tasca interna della giacca un tovagliolino piegato}} Questo tovagliolino è fatto da dodici semplici pieghe. Un prototipo davvero elementare se comparato ai mille recessi del cervello umano. {{NDR|Trier prende dalla tasca esterna della giacca un tovagliolino appallottolato}} Ma questa è la versione di Helmer. Non è dei migliori, eh? La verità sulle nostre capacità viene sempre fuori prima o poi. {{NDR|Trier lancia per terra il tovagliolino appallottolato}} Un pensiero terribile, vero? Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vi unite a noi, siate pronti ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ===Episodio 4, ''I morti viventi''=== *'''Lavapiatti 2''': Qui è tutto tranquillo.<br>'''Lavapiatti 1''': Per quelli che non vogliono ascoltare è tranquillo. *Il tuo crimine non sarà mai dimenticato. ('''Mary''') *I cattivi rideranno e i buoni piangeranno, è così che va il mondo. ('''Lavapiatti 1''') *Sì, il portale verso Il Regno si sta di sicuro riaprendo. Mary è andata a casa, Judith ha avuto il bambino. I piani si sono realizzati e siamo giunti alle conclusioni. Eppure sembra più un nuovo inizio che una fine. Forse ciò vi turba. Forse ciò che vi abbiamo mostrato vi turba. Noi al massimo possiamo provare a spaventarvi con del sangue finto. Quando girerete lo sguardo, solo allora vi avremo in pugno. Il vero orrore si manifesta solo ad occhi chiusi. resta un semplice problema pratico. Come proseguirà la storia di queste persone e dei loro intrighi? Come continuerà la storia del Regno? Tutto sembrerà ad indicare una sola semplice soluzione: bisognerà usare la testa. {{NDR|Mostra la testa tagliata di un cadavere}} Mi chiamo Lars von Trier e vi auguro un'ottima serata. Se vorrete trascorrere ancora del tempo con noi qui al Regno, preparatevi ad accogliere il Bene e il Male. ('''Lars von Trier''') ==Citazioni su ''The Kingdom - Il regno''== *Questo film rappresenta uno dei momenti più difficili della mia carriera. Hanno dovuto mettermi in faccia di tutto: sangue, gelatina e merdate varie! Non sono riuscito a dormire bene per tre giorni dal fastidio. Comunque una grande esperienza. ([[Udo Kier]]) == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''The Kingdom - Il regno''}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film horror]] dbn0zuo1g9fr0dz8e6ja1aa634q1iui Napoli 0 10486 1223216 1222614 2022-08-18T18:16:11Z Sun-crops 10277 Sezione Norman Lewis, fix wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sulla città di '''Napoli''' e sui '''napoletani'''. [[Immagine:Napoli.jpg|thumb|530px|Napoli vista dal quartiere di Posillipo; sullo sfondo, il [[Vesuvio]]]] ===Citazioni in prosa=== {{indicedx}} *A dir la verità, la bellezza di Napoli è un po' un inganno. Napoli non è bella, finché non la guardate da lontano. Da lontano si stende dorata nel sole, il mare è azzurro, quanto ne avete appena un'idea, qui davanti un bel pino, lì quell'azzurro è [[Capri]], il [[Vesuvio]] soffia un batuffolo di ovatta biancastra, [[Sorrento]] splende lontana e netta – Dio, è bello. E poi scende il crepuscolo, tutto si inazzurra e spuntano le luci, adesso è tutto un semicerchio di piccole scintille, sul mare si muove una nave e splende di luci verdi, azzurre, dorate: Dio, è bello! Ma entra in città, amico mio; cammina per le strade, posa su tutto i tuoi occhi boemi e goditi quanto puoi il pittoresco di questa vita; tra un po' ne sarai nauseato. Forse queste strade sono pittoresche, ma sono decisamente bruttissime. Girovaghi sotto ghirlande di biancheria sporca, ti fai largo tra una minutaglia di ogni risma, asini, mascalzoni, capre, bambini, automobili, ceste di ortaggi, e di altre equivoche porcherie, officine che fuoriescono sul marciapiede e arrivano al centro della strada, immondizie, marinai, pesci, carrozzelle, cespi di cavolo, strilloni, ragazze con i capelli acconciati, sudici monelli stesi a terra; è tutto uno spintonarsi, uno schiamazzare, un bastonare con malagrazia gli animali, un chiamare a gran voce, offrire, urlare, schioccare la frusta, derubare. ([[Karel Čapek]]) *'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse. ([[Massimo Troisi]]) *A guardare nella nazione napolitana solamente l'uomo, a contemplare l'enorme sciupio delle leggi morali e religiose, ogni anima onesta sarebbe tentata a gridare: Dio non è, o l'uomo non è l'opera della sua mano! Ma quando lo sguardo ricade su quelle soavi creature, in cui non sai che più ammirare, se lo splendore della bellezza o la nobilità dello spirito, quando vagheggi quell'opàla eterna i cui fuochi non muoiono mai; allora ti riconcilii con Dio e dici: quest'uomo è caduto, e la sua tristizia è un'espiazione. Un'espiazione forse della sapienza etrusca, della signoria romana, della libertà proficua del medio evo; un'espiazione della codardia moderna e dello scoraggiamento di oggidì. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *A [[Milano]] od a [[Torino]] come nella maggior parte delle grandi città moderne, è appunto il moderno sviluppo industriale e commerciale che ha determinato progressivamente, con l'incremento demografico, l'ossatura fondamentale della vita cittadina, mentre il grande agglomerato umano di Napoli e la sua struttura sociale hanno origini assai più lontane, sono il prodotto di altre condizioni economiche, di altre forme di vita. Assai prima della costituzione del [[Regno d'Italia]], Napoli era stata, per lunghi secoli, la capitale del maggiore tra gli Stati in cui l'Italia era divisa, ed una delle più grandi città d'Europa. Già nello scorcio del Medio Evo, Napoli oltrepassava i 200 mila abitanti, quando Milano non sorpassava che di poco i 50 mila e Torino ne contava 16 mila soltanto; quando [[Amburgo]] ne aveva meno di Torino e [[Londra]] meno di Milano. ([[Emilio Sereni]]) *A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua capitale. ([[Charles de Brosses]]) *A Napoli, diversamente da [[Firenze]] o [[Venezia]], che sono città museo, prive di una vera vita cittadina, e dove tutto è organizzato in funzione di un turismo di massa che ha completamente cambiato la qualità della vita rendendo queste città dei musei ingessati, Napoli ha la possibilità, non potendo contenere un turismo di massa come le suddette città, di conservare il suo straordinario fascino e le qualità dove il museo è un museo vivente, dove il patrimonio artistico convive con le realtà sociali, economiche, commerciali. Dove cioè il patrimonio artistico non è visto come un museo ma come parte di una vita in continua trasformazione, con le sue ombre, le sue luci, la miseria e la nobiltà. Napoli, cioè, come ultimo luogo di una mediterraneità vissuta non come museo ma come vita e realtà in continua evoluzione. ([[Nicola Spinosa]]) *A Napoli è cambiato tutto. O quasi. Per i rifiuti è cambiato molto poco. La [[camorra]], è vero, è diventata meno aggressiva. E da qualche avamposto si è dovuta ritirare. Però la raccolta dei sacchi «da 'a munnezza» è rimasta nelle mani delle stesse imprese che l'avevano ottenuta in appalto agli inizi degli anni Novanta, gli anni d'oro di Cirino Pomicino, De Lorenzo, Di Donato: i tre avidi «viceré» del Caf. Imprese che nel settembre del '96 hanno riottenuto dalla giunta Bassolino l'appalto per la raccolta delle 1300 tonnellate/giorno di pattume tal quale generate dalla città di Napoli. ([[Ivan Berni]]) *A Napoli è stata affibbiata una mutazione di funzione e destino di cui non si è mai compresa la connotazione: da ex capitale, che cosa è diventata? Non si sa. E quel che è peggio: non se ne discute. ([[Philippe Daverio]]) *A Napoli, il 15 maggio, una sollevazione popolare aveva colto tutti di sorpresa. I soldati spararono e ci furono molti morti. Il Parlamento, che aveva tentato una mediazione, venne invece accusato di aver sostenuto la sedizione. ([[Nico Perrone]]) *A Napoli puoi anche mandare un prefetto di frontiera come Mori o un baluardo della cultura come il sottoscritto. Ma non ci fai nulla. Un po' come a [[Palermo]]. Al Sud c'è una travolgente forza del male. ([[Vittorio Sgarbi]]) *A Napoli va debitrice l'[[Italia]] della restaurazione della moderna [[filosofia]] razionale, che da quel regno si propagò per tutta la penisola. Il [[Bernardino Telesio|Telesio]], il [[Giordano Bruno|Bruno]] ed il [[Tommaso Campanella|Campanella]] aveano cominciato a scuotere il gioco aristotelico; il [[Giambattista Vico|Vico]] ed il [[Antonio Genovesi|Genovesi]] lo levarono dal collo degli Italiani e lo infransero. ([[Giuseppe Maffei]]) *Amo Napoli perché mi ricorda [[New York]], specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York. ([[Andy Warhol]]) *Avevo visto Valencia e Barcellona, avevo visto Genova, Milano, Venezia, Firenze e anche Roma; tuttavia non sapevo cosa fosse una grande Città fino a quando non sono giunto a Napoli. Altre la superano per la bellezza degli edifici e il gusto degli ornamenti, ma quella folla immensa, quello strepito di persone; quello splendore e frastuono di carrozze, quell'abbondanza di cose, quell'allegro tumulto e quella pacifica confusione destano scompiglio nell'animo di chi la vede per la prima volta. [...] Una splendida corte, una milizia brillante, un'innumerevole e ricca nobiltà, un altrettanto numeroso e ricco foro, un popolo chiassoso, una folla infinita fanno di Napoli una grande città come solo se ne possono vedere in Inghilterra e in Francia, ma non certo in altre nazioni europee. ([[Juan Andrés]]) *Cara Napoli, è difficile, tanto difficile dopo quattro anni... e allora ho pensato che forse è meglio salutarti così: chiedendo in prestito prima a zio Pino e poi a te, quello che la gente, la meravigliosa tua gente, ti canta ogni volta come una promessa di amore eterno. [...] ''Napule è tutto nu' suonno e a' sape tutto o' munno ma nun sann' a verità.''<ref>Nella lettera vengono citati i versi di ''Napule è'' di [[Pino Daniele]].</ref> Io la so. L'ho scoperta, l'ho amata, l'ho chiusa a chiave nel cuore: ed è per questo che oggi i miei occhi sono bagnati da questo mare e sporcati da questa terra. Terra mia. Ciao guagliù, forza Napoli sempre. ([[Gökhan Inler]]) *''[[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Caracciolo]]'' era uno di quei pochi che al più gran genio riuniva la più pura virtù. Chi più di lui amava la patria? Che non avrebbe fatto per lei? Diceva che la Nazione Napolitana era fatta dalla natura per avere una gran marina, e che questa si avrebbe potuto far sorgere in pochissimo tempo: avea in grandissima stima i nostri marinari. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Che cosa significasse per il [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] l’incontro con la immensa capitale mediterranea, più classicamente antica di Roma stessa, e insieme spagnolesca e orientale, non è difficile intendere a chi abbia letto almeno qualche passo del Porta o del Basile; un’immersione entro una realtà quotidiana violenta e mimica, disperatamente popolare. ([[Roberto Longhi]]) *{{NDR|Sembrerebbe}} che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi<ref>I napoletani.</ref>, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi. ([[Fanny Salazar Zampini]]) *Chi ha ragione? Chi ha visto meglio il tratto saliente della città che, come ogni realtà complessa, può essere considerata da molti e differenti punti di vista? Lo scrittore napoletano [[Raffaele La Capria]] definisce Napoli una città bifronte, come Giano, il dio con due facce: «Secondo come la si guarda può essere "disperatissima" o "felicissima"».<br>Il dilemma rappresentato da Napoli è forse nel fatto che qualunque giudizio si esprima può essere considerato giusto. La magnificenza e l'abiezione, la bellezza e l'orrore, una gentilezza e una crudeltà che sembrano venire entrambe da tempi remoti. Perché se Napoli fosse solo orrore e ferocia come talvolta la cronaca induce a pensare, non varrebbe nemmeno la pena di arrovellarsi, di chiedersi come mai possa accadere tutto ciò che vi accade. ([[Corrado Augias]]) *Ci sono città più forti dei secoli: il tempo non le muta. Si succedono le dominazioni, le civiltà vi si depositano come sedimenti geologici; ma esse conservano attraverso i tempi il loro carattere, il loro profumo, il loro ritmo e il loro rumore, diversi da tutte le altre città della terra. Da sempre Napoli è una di queste e, come appare oggi al viaggiatore, così era nel Medioevo e così indubbiamente mille anni prima, mezzo africana e mezzo latina, con i suoi vicoletti affollati, il suo chiassoso brulichio di gente, il suo odore di olio, di zafferano e di pesce fritto, la sua polvere color del sole e il rumore di sonagli che dondolano al collo dei muli. ([[Maurice Druon]]) *Città cosmopolita per eccellenza e tollerante quante altre mai, Napoli, più che limitarsi ad offrire ospitalità e rifugio agli esuli greci nelle diverse, tristi o meno tristi, vicende della loro storia, ha costituito quasi sempre una seconda patria, come a suggellare nel tempo il significato dell'antico nome ellenico. Per chi è greco e ha stabilito la propria dimora in questa città, non diversamente dai tanti altri che l'hanno preceduto nei tempi andati, non è solo un conforto o un compiacimento, è un motivo di esaltazione, e anche una lusinga cui non è facile sottrarsi. ([[Costantino Nicas]]) *Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. ([[Herman Melville]]) *Comm si bell... I miss you assai assai.<ref>Come sei bella {{NDR|Napoli}}... Mi manchi assai assai.</ref> ([[David Rocco]]) *Con superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto ed alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla Patria, nelle "Quattro Giornate" di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli Italiani, la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria. Napoli, 27 – 30 settembre 1943. (<small>Motivazione data dalla Presidenza della Repubblica italiana con decreto del 10 settembre 1944, che così assegnava alla città di Napoli la Medaglia d'oro al valor militare.</small><ref>''[http://archive.today/2013.07.02-161334/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18392 Medaglia d'oro al valor militare, città di Napoli.]'', ''quirinale.it''.</ref>) *Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il [[veneto]], il napoletano e il [[Sicilia|siciliano]]. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell’inglese di Shakespeare. ([[Toni Servillo]]) *Credimi, per chi ha un po' d'onore e di sangue nelle vene, è una gran calamità nascere napoletano. ([[Carlo Filangieri]]) *Cuffià: Dileggiare, beffare, deridere, burlare, prendere in giro, ma in una cadenza autenticamente napoletana, cioè ironica, sorridente e canzonatoria, tutt'altro che beffarda, sarcastica e maligna. [...] per l<nowiki>'</nowiki>''homo neapolitanus'' il ''cuffià'' si configura spesso quale itinerante supporto esistenziale: per lui, che sotto le disincantate specie del ''Tatonno 'e Quagliarella'' di [[Giovanni Capurro]] (musicato da [[Francesco Buongiovanni]] nel 1919), può dire «cuffeio pure 'a morte e 'a piglio 'a risa»... Ed è proprio in questa sovrana irrisione che si condensa e si sublima tutta la millenaria saggezza del nostro popolo, tutta la perenne essenzialità del suo sussistere, tutta la esplicita garanzia della sua rinnovantesi sopravvivenza... ([[Renato De Falco]]) *{{NDR|Napoli, vista dal Museo di San Martino}} Da questo cumulo di tetti si levava un frastuono, un urlo continuo, come esplosioni di voci ininterrotte, di cui non ci si fa l'idea nella città stessa. Questo vi incute davvero una sorta di spavento, e questo rumore che si alza con la nebbia azzurra fa stranamente sentire a quale altezza ci si trova e dà le vertigini.<br />Queste cappelle di marmo mi hanno incantato. Il paese che possiede quel che possiede l'Italia è il paese più ricco del mondo. Io paragono l'[[Italia]] con il resto dell'universo, come un magnifico quadro con un muro imbiancato a calce.<br />Come ho osato giudicare Napoli l'anno scorso! se solo avessi visto! Tutta la strada di San Martino e la discesa lungo Posillipo offrono bellezze da lasciare stupefatti. E queste ville sparpagliate e questo mare, e il Vesuvio e il cielo, e la grotta di Pozzuoli, che si scorge come una bocca di cannone! – Si perde la testa! ([[Marija Konstantinovna Baškirceva]]) *Da Parigi, seguendo i confini di Francia, abbiamo visto il Meno gettarsi nel Reno tra sponde fitte di bei vigneti, e la fertile Campania fino a Napoli, coi suoi palazzi stupendi e le strade dritte, ben lastricate, che dividono la città in quattro parti. E la tomba d'oro del saggio [[Publio Virgilio Marone|Marone]], e la strada lunga un miglio che tagliò nella roccia in una sola notte. ([[Christopher Marlowe]]) *Dei magnati napoletani mi ricorda di avere una volta parlato con poco favore a cagione di certo barbaro spettacolo non so se tuttavia costì praticato, che allora mi mosse a sdegno e a ribrezzo. Ma per ben costumata che sia, non v' è città che alcuna cosa in se stessa non offra degna di biasimo: ed or m'avveggo come degnissimi essi si porgano di bella lode per animo liberale, per indole generosa, e per singolare fedeltà nell' amicizia. E questo vanto {{sic|meritamente}} a loro consente la storia di Roma, che ridotta nella seconda guerra Punica allo stremo delle sue forze, abbandonata e combattuta da quasi tutta l' Italia, e tradita dai Capuani vostri vicini, che i benefizi ed i soccorsi da lei ricevuti rimeritarono con odio mortale e con gravissime ingiurie, dalla esimia fedeltà, e dalla liberale munificenza dei Napolitani ebbe nell'ora del suo più grave pericolo aiuto e sostegno. Perché gli antichi non meno che i recenti tempi mi porgono sicuri argomenti ad affermare che, chi veduta Napoli non se ne innamora, o non conosce che sia virtù, o non è capace di amarla. ([[Francesco Petrarca]]) *Disumanizzare Napoli non deve essere stato facile, ma sembrano esserci riusciti. Un popolo che ha molto patito superando con la sua vitalità e la sua impressionante saggezza prova dopo prova è facilmente preso alla sprovvista da un'aggressione disumanizzante, che ha lo scopo di ucciderne l'anima fingendo di liberarlo; così mi spiego questo popolo stravolto, paralizzato, che non può più fare nient'altro che gonfiarsi di rumore e produrne, ingoiare caos e trombettarlo fuori. ([[Guido Ceronetti]]) *{{NDR|A Napoli}} Dopo il 1830 nacque una nidiata di giornali, che sebbene parlassero di sole cose letterarie, e dicessero quello che potevan dire, pure ei si facevano intendere, erano pieni di vita e di brio, e toccavano quella corda che in tutti rispondeva. Era moda parlare d'Italia in ogni scritturella, si intende già l'Italia dei letterati: e sebbene molti avessero la sacra parola pure al sommo della bocca, nondimeno molti altri l'avevano in cuore. ([[Luigi Settembrini]]) *È così! I più grandi uomini, le figure nostre più luminose, non trovarono mai chi si agitasse in loro favore: [[Francesco de Sanctis]] e [[Luigi Settembrini]] hanno appena due povere teste marmoree in quel giardino pubblico che chiamiamo ''la [[Villa comunale di Napoli|Villa]]''; [[Salvator Rosa]], [[Luca Giordano]], [[Pietro Giannone]], [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], nulla; e i monumenti di Napoli sorti da cinquant'anni a questa parte, – salvo qualche rarissima eccezione – rappresentano, nella sciagurata decadenza della Scultura, la Partigianeria, la Politica e l'Intrigo...<br>Nemmeno le [[Accademia|Accademie]], delle quali pure il [[Bartolommeo Capasso|Capasso]] fu tanta parte, si mossero per onorarlo. Ma si muovono, forse, le Accademie? O non sono, forse, ora più che mai, acque stagnanti, necropoli anticipate, in cui si adagiano e nicchiano, nel ''severo raccoglimento'' che è torpore letale, le Mummie dell'Arte, della Letteratura e della Scienza?<br>Conto fra gli Accademici amici illustri e carissimi, viva minoranza d'intelletti fervidi in quelle Case dei Morti; e mi domando da anni perché non si riuniscono, in una iniziativa che qualcuno già tentò di sviluppare! Or vedremo invece altri marmi, non meno brutti di quelli già esistenti, ingombrare le piazze. ([[Ferdinando Russo]]) *È l'unica vera capitale d'Italia, avendo conservato splendori e miserie dell'impero spagnolo. Questo è l'unico posto al mondo dove gli aristocratici possono ancora fare i funerali col tiro a 8 di cavalli infiocchettati. Dove convivono la miseria disperata di [[Spaccanapoli]] e la sofisticazione disperata delle case degli aristocratici, capaci di affrontare così bene il ridicolo di quei fiocchetti sui cavalli ai funerali. ([[Fernanda Pivano]]) *{{NDR|[[Totò]]}} È la mia passione perché, oltre che grande interprete, è il simbolo di una Italia furba ma un po' ingenua, in cui non esisteva solitudine. Un'epoca che avete vissuto voi in Italia, soprattutto a Napoli e anche noi in Spagna. Ma che ora non esiste più. Quando cammino per le vie della città, nei [[Quartieri Spagnoli]] o nelle strade del centro storico provo una profonda malinconia, perché sono il segno del tempo che è passato e non ritornerà. ([[Arturo Pérez-Reverte]]) *È proprio di Napoli che si può ripetere con un famoso personaggio: qual è quel gentiluomo che non ha scritto una tragedia? Con questa variante, per altro, che la moda delle tragedie essendo passata, quei giovanetti egregi si erano dati al dramma e alla commedia; ingannando gli ozî signorili nel culto delle Muse, "cui giovano le quinte e la ribalta". La nobiltà napoletana segue in {{sic|cotesto}} le tradizioni del suo duca di Ventignano e del suo barone (sic)<ref>Nel testo citato.</ref> Genoino. Parte coltiva ancora gli studî classici, sotto gli auspici di Gargallo e di [[Basilio Puoti]]; parte si è data con ardore alla scuola moderna, e va sull'orme di [[Eugenio Scribe]] e di [[Alfred de Musset|Alfredo de Musset]]. Ma gli uni e gli altri, col loro culto per la scena, ci fanno fede che l'amore delle lettere è sempre vivo nel seno dell'aristocrazia del Sebeto, diversa in ciò da quella di tante altre città italiane. Epperò va lodata, e tutti debbono augurarsi che i baci delle Muse, una volta dati, non vadano perduti. ([[Anton Giulio Barrili]]) *È un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il [[Giovan Battista Marino|Marino]]. È inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso) è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione. ([[Giosuè Carducci]]) *È una città dove concorrono elementi che ritroviamo separatamente altrove, ma che a Napoli sono tutti riuniti. Perché Napoli è l'unica città del [[Mediterraneo]] in cui elementi di cultura greca, orientale, nordafricana, slava, francese, catalana, aragonese, perfino tedesca, si riuniscono in modo tale che non esiste un esempio simile nel Mediterraneo. Napoli è soprattutto Napoli ed è in questo aspetto la sua vera napoletanità, la capacità naturale di coordinare e conciliare fatti sociali, culturali ed antropologici in un luogo che è l'emblema di tutta la mediterraneità. ([[Nicola Spinosa]]) *È una trappola in cui noi napoletani cadiamo spesso, pensiamo sempre di essere simpatici. ([[Silvio Orlando]]) *Eccoci finalmente qui. Un proverbio italiano dice: – Vedi Napoli e poi muori!, ma io dico: – Vedi Napoli e vivi – perché c'è molto qui degno di essere vissuto. ([[Arthur John Strutt]]) *Ed è questa l'altra differenza con Berlino: mentre la seconda torna a vivere con la riunificazione germanica un momento di grande rilancio, all'opposto Napoli con l'unità d'Italia non ha fatto che perdere colpi. Eppure, le due città hanno in comune «tutte le caratteristiche che le rendono amabili agli occhi dei giovani, solo che a Napoli questa risorsa non viene percepita come una ricchezza bensì come un problema. Bisogna cambiare il paradigma, così come fu fatto per Berlino negli anni '80, e comprendere che i centri storici sono risorse su cui investire». ([[Hans Stimmann]]) *Era allora Napoli in un periodo di grande splendore. La sua vecchia aristocrazia, nella quale s'intrecciavano con la boriosità spagnola e l'argutezza francese l'innato senso estetico della [[Magna Grecia]], era fra le prime d'[[Europa]]. Briosa, svagata, scapigliata, elegante, vi si alternavano splendide feste a chiassose mattane, spettacoli di eccezione a banchetti pantagruelici, gite a [[Capri]], ad [[Ischia]], sul [[Vesuvio]]. ([[Salvatore Gaetani]]) *Era sera quando arrivai in città. Una sagra era stata allestita lungo tutta via Caracciolo e [[Posillipo]], con tamburi, pifferi e tarantelle. Più tardi i fuochi d'artificio illuminarono l'intero [[Golfo di Napoli|golfo]]. Non avevo più visto niente di così spettacolare dai bombardamenti notturni dei primi anni quaranta. Ho capito, allora, come luci e saette non siano sempre messaggeri di morte, ma possano invece rappresentare un rituale incantatorio grazie al quale cacciare i demoni ed esorcizzare la malasorte. Mi sentivo a mio agio, completamente solo, anonimo e libero tra migliaia di anonimi e liberi stranieri. ([[Hans Werner Henze]]) *Farei fatica a vivere nel caos delle grandi città. Ma io adoro Napoli e la sua umanità, adoro lo spirito sociale che c'è lì, il fatto che se succede una cosa al tuo vicino è come se fosse successa a te. Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita. ([[Maurizio Sarri]]) *Già non vi sono più tutte le immagini religiose che c'erano in altri tempi. L'immagine di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] ha sostituito quella del Signore. Adorare è una necessità di Napoli, adorare con fervore, qualunque sia l'oggetto dell'adorazione; adorare con urla, gesti, in mezzo allo strepito e alla gazzarra, con l'esaltazione propria dei temperamenti nervosi e col fanatismo che accompagna le passioni meridionali accese dal caldo molto intenso del clima. C'è qualcosa del Vesuvio, qualcosa dei suoi ardori e delle sue eruzioni, e anche qualcosa delle sue velleità nella mobile e ardente natura dei napoletani, di questi greci degenerati che vivono col sorriso sulle labbra sempre sull'orlo della morte, minacciati da un vulcano delle stesse catastrofi che seppellirono Ercolano e Pompei. ([[Emilio Castelar]]) *Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra. ([[Miguel de Cervantes]]) *Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana. ([[Elsa Morante]]) *Guardo in questo momento con rinnovata fiducia a Napoli e ai napoletani, alla loro capacità di cogliere i frutti del riconoscimento rappresentato dalla competizione che oggi si inaugura {{NDR|l'America's cup}}, e di esprimere, in generale, lo slancio necessario per la valorizzazione delle preziose risorse e potenzialità di cui è ricca la nostra grande, storica città. ([[Giorgio Napolitano]]) *Ho maltrattato Napoli: nondimeno, non la lasciammo, senz'avervi veduto il bel tempo. Bisogna confessare ch'ell'è bella e brillante allor che splende il solo, quanto nojosa e sgarbata sotto un cielo di pioggia. Immaginatevi, inquest'ultimo caso, di vedere una povera fanciulla che corre le strade, durante il {{sic|carnovale}}, in orpelli da teatro. Quanto più porta e nastri e merletti, quanto più fiori ha nelle chiome, quanto più la di lei acconciatura {{sic|strigne}} splendidi e freschi colori e tanto più parimenti vi si mostra il fango, e tanto più il vento e la pioggia la scompongono e la scolorano, e tutto ciò di cui ornossi per piacere la rende esosa a vedersi. Ma se dolce l'aria e limpida e sonora mai siasi all'indomani, se riede il sole, ed ella ritorni col sole: ell'è attillata, ell'è leggiera; que' suoi nastri cangiano di colore all'occhio, lusinghiero è il suo riso, ed il suo canto ci allegra. Ecco veramente Napoli. Essa è fatta per vivere al sole. ([[Louis Veuillot]]) *Ho vissuto in questa città, per la prima volta, non da turista, ma da napoletano. Per conoscerla a fondo dovevo anche viverla a fondo. Per me è stata l’esperienza lavorativa più bella in assoluto. Oggi mi sento come un vero e proprio ambasciatore di Napoli. Parlo sempre di questa città stupenda quando vengo intervistato dai giornali americani. Molti mi chiedono perché ho scelto di raccontare proprio Napoli. Io rispondo che volevo raccontare una città diversa. All'estero l'Italia viene associata alla pizza, al caffè, al sole, ma in realtà tutti questi cliché provengono da Napoli: questo fa capire che è Napoli il vero cuore dell’Italia. Molti che vanno in vacanza in Italia scelgono altre regioni come la [[Toscana]] per prendere il vino, ma questa come altre mete simili fanno parte del turismo chic; per conoscere veramente l'Italia bisogna andare a Napoli. ([[David Rocco]]) *I miei primi giorni a Napoli li ho trascorsi a guardare le processioni, sempre molto sontuose durante la settimana santa. ([[Joseph Addison]]) *I napoletani amano la loro città come un padre brutale si sente in diritto di maltrattare la propria figlia e non è consapevole di maltrattare innanzitutto se stesso, la nobiltà che è propria di un essere umano, senza la quale la brutalità dilaga verso la più bieca bestialità. ([[Gea Martire]]) *I napoletani guardano sempre indietro e mai al presente e al futuro, e dicono con nostalgia "prima si stava così bene". ([[Carlo Buccirosso]]) *I napoletani sono ipocriti, sembrano allegri, invece sono tristi. La gente li osserva, e loro fanno finta di essere spensierati. Non s'impegnano, perché da quando avevano in casa i mori sanno come va a finire. ([[Peppino De Filippo]]) *I Napolitani mi paiono incomparabilmente migliori.<ref>Rispetto ai romani.</ref> Sono rozzi, ma cordiali, franchi, aperti: sono generalmente incolti, ma non presumono: sono superstiziosi, ma non persecutori come i Romani. la natura ha fatto qui tutto, ma gli uomini non hanno fatto nulla{{sic|,..,.}} Contuttociò Napoli mi piace più di tutte le città d'Italia. Se la natura avesse dato ai Napolitani la maniera, la lingua e la polizia dei Fiorentini, io credo che gli angeli e i santi del paradiso abbandonerebbero il Padre eterno per venire a stare a Napoli. ([[Carlantonio Pilati]]) *I nostri sono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.<br>Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Il 1848 era alle porte, ma pareva che nessuno lo sospettasse; Napoli ha sempre di queste placide esteriorità: l'interno lavorio non offusca il suo aspetto e neppur le più grandi disgrazie valgono a mutarne la fisionomia. Con un grano, in quegli anni, il lazzarone era quasi ricco, e una piastra ballonzolante nella saccoccia del panciotto a un borghese gli conferiva l'aria della più grande superiorità. L'allegra povertà, in pieno possesso della strada, vi si sciorinava al sole; il facchino appisolato, a un angolo, in una cesta, schiudeva, di volta in volta, gli occhi e tranquillamente, abituato a posare, contemplava il forestiero, inglese o francese, che, impiedi, davanti a lui, pigliava note in un taccuino. Le solite baldorie per le feste de' soliti suoi santi occupavano la gente de' quartieri inferiori – come anche adesso la occupano – ma pareva che un senso di caricatura fosse pur penetrato dal giornale fin nella plebe. ([[Salvatore Di Giacomo]]) *Il Comitato ha deciso l'iscrizione sulla base di criteri (ii) e (iv), considerando che il sito è di eccezionale valore. Si tratta di una fra le più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia lunga e densa di eventi. La sua posizione sulla baia di Napoli gli conferisce un valore universale eccezionale che ha avuto una profonda influenza in molte parti d'Europa e oltre. (<small>Motivazione data dal Comitato di valutazione dell'UNESCO che nel 1995 decise di annoverare il centro storico di Napoli fra i siti patrimonio dell'umanità.</small><ref>«''The Committee decided to inscribe the property on the basis of criteria (ii) and (iv), considering that the site is of exceptional value. It is one of the most ancient cities in Europe, whose contemporary urban fabric preserves the elements of its long and eventful history. Its setting on the Bay of Naples gives it an outstanding universal value which has had a profound influence in many parts of Europe and beyond.''» Vedi ''[http://whc.unesco.org/en/decisions/3088 Decision - 19COM VIII.C.1 - Inscription: The Historic Centre of Naples (Italy)]'', ''unesco.org''.</ref>) *Il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di Napoli che pur m'erano state fatali due volte: non le potei salutare cogli occhi, ma il cuore armonizzò co' suoi palpiti l'inno mestissimo della partenza. Sapeva di non doverle piú rivedere, e se io non moriva per loro, esse restavano come morte per me. ([[Ippolito Nievo]]) *Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare. ([[Antonio Gramsci]]) *Il napoletano è per ordinario sobrio, ma intemperante fino alla ghiottornia nelle grandi gioie eccezionali. Dissi fino alla ghiottornia, mai però fino all'ebrezza: dopo questi formidabili pasti e queste omeriche libagioni i convitati se ne tornavano in città insieme, camminando dritti e sicuri, come una pattuglia di granatieri digiuni. ([[Marc Monnier]]) *Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a Napoli. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. ([[Bertrando Spaventa]]) *Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce. ([[Leo Longanesi]]) *Il Papa è a Roma, [[Dio]] è a Napoli. ([[Jean Cocteau]]) *Il papa non è venuto mai a Napoli per paura che gli chiedono i soldi. [...] Io una volta ci sono andato a Napoli. Era pulita. Però forse non ho visto bene. A Napoli ci sono tutti i ladri, mariuoli, assassini e drogati. Il mare è una latrina. Vendono le cozze usate. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'') *Il popolo non era né greco, né romano, né bizantino; era il popolo napoletano di sempre, un popolo che non assomiglia a nessun altro: di un'allegria che è uno schermo a coprire la tragedia della miseria; di un'enfasi che è un modo per dare un valore allo scorrere monotono dei giorni; di una pigrizia che è saggezza e che consiste nel non fingere di essere attivi quando non si ha nulla da fare. Un popolo che ama la vita, che gioca d'astuzia con i rovesci del destino, che ha il gusto della parola e il disprezzo per l'agitazione militare, perché la pace, che ha conosciuto solo raramente, non lo annoia mai. ([[Maurice Druon]]) *Il segreto del [[blu]] è ben custodito. Il blu arriva da laggiù. Man mano che avanza s'indurisce e si muta in montagna. La cicala vi lavora. Gli uccelli vi lavorano. In realtà, non si sa niente. Si parla del blu di Prussia. A Napoli la [[Maria|Santa Vergine]] resta nei buchi dei muri quando il cielo si ritira.<br>Ma qui tutto è mistero. Mistero lo zaffiro, mistero la Santa Vergine, mistero il sifone, mistero il collo del marinaio, mistero i raggi blu che accecano ed il tuo occhio blu che attraversa il mio cuore. ([[Jean Cocteau]]) *Il tumulto e l'andirivieni quotidiano rendono Napoli una città popolata e piena di vita come Parigi. ([[Donatien Alphonse François de Sade]]) *Imperciocché ad un tratto si fa un gran rivolgimento di cose letterarie in Napoli, che, quando si credevano dovervisi per lunga età ristabilire tutte le lettere migliori del Cinquecento, con la dipartenza del duca viceré vi surse un altro ordine di cose da mandarle tutte in brievissimo tempo in rovina contro ogni aspettazione. ([[Giambattista Vico]]) *In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una Napoli che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti). ([[Aldo Grasso]]) *In tutta la sua vicenda millenaria, Napoli non è mai stata solo dei napoletani, dalle origini si è caratterizzata come un ''melting pot'', un punto d'incontro di popoli, di culture e di lingue diverse le cui tracce si percepiscono ancora oggi, dando vita alla sua fisionomia inconfondibile di "metropoli della memoria".<br>[[Sigmund Freud]], grande viaggiatore e appassionato dilettante di archeologia, ha paragonato la psiche umana a una città antica come [[Roma]], sotto la cui forma moderna apparentemente visibile si celano i residui di una storia secolare che continua a influenzare la sua vita attuale. La metafora può essere valida in maniera particolare per Napoli, luogo in cui la «contemporaneità del non contemporaneo» ([[Ernst Bloch]]) salta subito agli occhi di chiunque percorra i suoi vicoli, strade e piazze, e la cui «porosità» si esprime anche come intreccio indissolubile di spazi e di tempi: città delle metamorfosi eterne in cui niente sembra scomparire per sempre. ([[Dieter Richter]]) *In tutte le chiese si vedono lapidi sepolcrali di spagnoli, e molte in castigliano, e qualcuna in catalano. La grande strada di Toledo, e quasi tutti gli edifici e monumenti pubblici, portano il nome di qualche spagnolo, e tutto è pieno di memorie di spagnoli, ma soprattutto ad ogni passo si avverte la presenza del nostro augusto monarca [[Carlo III di Spagna|Carlo III]]. La Strada Nuova, l'Albergo dei Poveri, Capo di Monte, Portici, Caserta, tutta Napoli e i suoi dintorni testimoniano l'animo generoso di Carlo III, e il Re ''Cattolico'' è un nome che si sente ripetere ad ogni occasione dai napoletani, e con un particolare sentimento di tenerezza e gratitudine. ([[Juan Andrés]]) *In tutti i modi la fusione ''coi Napoletani'' mi fa paura; è come mettersi a letto con un vaiuoloso! ([[Massimo d'Azeglio]]) *In uno dei quartieri popolari dove arrivai bighellonando vidi la seguente scena: da una stanza all' ultimo piano di un palazzo, si aprì una finestra e una vecchia signora calò una lunga fune con un cesto dal quale alcuni bambini che giocavano presero dei pupazzi ritagliati dalla carta colorata, con una gioia che mi commosse fino alle lacrime. Imparai che la povertà non esclude la gioia. ([[Hans-Georg Gadamer]]) *Innamoratevi a Napoli. Sposatevi a Battipaglia. Divorzierete a Potenza. Napoli città degli innamorati.<br>Per la gioia di [[Francesco Alberoni|Alberoni]] e sua moglie. Macchine incolonnate aspettano di entrare in città. Gente smaniosa, single, depressi, abbattuti, ipocondriaci, gente insomma spenta che fa la fila perché ha saputo che a Napoli ci s'innamora. ([[Peppe Lanzetta]]) *Intanto a Napoli con l'editto del 1802 (RD 30.06.1802) il Re proibiva l'accattonaggio per le Chiese, per le strade e nei luoghi pubblici (art. 1); ordinava il ricovero nel Real Albergo de' poveri, se storpi ed inabili al lavoro (artt. 2 e 4); comminava pene ai trasgressori (art. 3), e ai parenti, che non ne prendessero cura (artt. 5 e 9); prescriveva norme per l'amministrazione dell'Istituto e all'art. 12 dichiarava espressamente: «Oltre ai mendici saranno raccolti e rinchiusi per ora nel Real Albergo de' Poveri tutti i fanciulli e le fanciulle che vagano per la città abbandonati dai loro genitori, o da coloro che avendoli presi dalla Santa Casa dell'Annunziata, gli lascino esposti di nuovo, senza più curarne il mantenimento e l'istruzione». ([[Gabriele Amendola]]) *{{NDR|Alla recettività linguistica del [[dialetto napoletano]] si unisce quella}} intensamente e concretamente solidale sul piano umano. Si pensi all'accoglienza riservata agli Ebrei, non ghettizzati ma inseriti in due zone che ancora ne ricordano la presenza: Giudecca vecchia, nei pressi di Forcella e Giudecca nuova, verso Portanova, nonché alle varie Logge (cioè alloggiamenti) dei Pisani, dei Francesi, dei Genovesi... Etnie cui nel materno grembo partenopeo era possibile integrarsi e comunicare al di fuori di ogni discriminazione, nella stessa misura in cui il nostro aperto e multimediale idioma ha saputo dare spazio alle tante componenti in esso armonicamente trasfuse... ([[Renato De Falco]]) *Io ammiro in cotesta città principalmente due cose: la religione verso Dio, e la pietà verso il prossimo; che sono la perfettione di tutti quelli, ch'aspirano alla vita immortale, e gloriosa. ([[Gabriele Fiamma]]) *Io aveva creduto insino allora, che la terra e il genere umano fossero Napoli e i Napoletani; che gli ordini più sublimi di questo genere umano fossero quei feroci della fonte Capuana e dell'orto Botanico, e quei gendarmi del convento; e che la meta finale a cui questo genere umano intendesse, fossero certi saporitissimi desinari, e certe appetitivissime cenette, che, con eloquenza senza pari al mondo, que' miei eruditissimi studenti ragionavano sempre fra loro solersi dalla gente scelta fare qui alle lune estive, ponendo le tavole o in una bella contrada marina detta Santa Lucia, o in un'altra spiaggia deliziosissima detta Posilipo. ([[Antonio Ranieri]]) *Io, che ho camminato qualche parte d'Italia, ed ho notizia delle genti e de' costumi delle altre città, ardisco dire che non vi sia città al mondo dove sia più premiato il valore, e dove l'uomo senza avere altra qualità che il proprio merito possa ascender a cariche grandi e ricchezze immense, a dignità supreme ed a governar la repubblica, senza aver bisogno né di nascita, né di danari per arrivarci, anzi senza che nemmeno abbia l'onore della cittadinanza: stando così aperta la porta degli onori alli regnicoli come ai cittadini, e così a' poveri come a' ricchi, e così a' nobili come ad ignobili, ancorché siano d'infima plebe, e della più umile terra del regno: ciò che in nessun'altra città del mondo, non che dell'Italia, è lecito di desiderare, non che di sperare. ([[Francesco D'Andrea]]) *Io pur venni a Napoli gentile e da bene, il cui sito a me pare meraviglioso e il più bello ch'io vedessi mai, perché io non ho veduto città ch'abbia dall'un de' lati il monte e dall'altro la batti il mare, come fa questa; ed anche per altre sue particolarità, che tutte insieme e ciascuna per sé la fanno parere mirabile. Ma perché dovete sapere che la natura non vuole, né si conviene (come disse quella pecora del [[Francesco Petrarca|Petrarca]]) "per far ricco un, por gli altri in povertate", quando l'ebbe molte delle sue doti più care concedute, le parve di ristringer la mano, affine che l'altre città non le mandassero loro ambasciatori a dolersi con esso lei di tanta parzialità, e propose fra se stessa di dare questo paradiso ad habitare a diavoli; e così come aveva proposto, mandò ad effetto. ([[Bernardino Daniello]]) *Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica. ([[Roberto Rossellini]]) *L'eruzione dell'anno 79 ed i terremoti che si ad essa si accompagnarono non rattristarono che per pochi anni il sempre sorridente golfo. Dopo Costantino e Giuliano, anche dopo Teodosio, Napoli e i suoi dintorni non hanno perso il fascino che aveva sedotto i contemporanei di Augusto. Nelle lettere di Simmaco come nei versi di Orazio non si parla d'altro che delle delizie di Baia e del suo golfo in miniatura. [[Cecina Decio Albino|Decio]] aveva fama di rinnovare nella sua villa le magnifiche follie di Lucullo. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *L'espansione delle idee se era stata più sollecita a Napoli, non era men feconda nelle altre terre d'Italia. Napoli aveva risposta la prima al solenne appello del secolo; ma il Piemonte, la Toscana, Roma, e la grande voce di Lombardia e di Venezia non tardarono a farsi udire. La costituzione di Napoli era stata la lieve scintilla che aveva destato il grande incendio. Tutta la penisola da un capo all'altro subiva da lungo tempo l'azione di una disorganizzazione vitale. Il vecchio abito dell'assolutismo cadeva a brani, ed il bisogno della ricostruzione era universalmente sentito. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *L'indimenticabile ed eterna Napoli, che a volte prende sembianze mortali e va in rovina solo per esaltare ancora di più la sua sopravvivenza, l'incanto imperituro, la voluttuosità inesauribile che strugge il cuore con un piacere malinconico e ardente, con un supremo "qualcosa" che non è il golfo azzurrino, né le sue grotte trasparenti, né il suo vulcano dongiovannesco, né la sua Pompei, che ride e vive in idillio perpetuo nelle sue rovine, ma qualcosa di così particolare e così suo, che fa vivere nella nascosta trattoria l'averno e il cielo, l'angelico e l'umano, ciò che è stato e ciò che sarà poi, ed ancor più, il più struggente non voler morire che ho mai conosciuto. ([[Ramón Gómez de la Serna]]) *L'unico luogo che forse potrei scambiare con Napoli è Milano, l'altra grande metropoli italiana. ([[Toni Servillo]]) *La Capitale! Ma è egli possibile Napoli per capitale dell'Italia? Poi qual meschina idea?! Ma questo per Dio, non è amor patrio. ([[Giuseppe Verdi]]) *La Circe ingrata, che pur glorifica tante bestie, lo vide morire molto vecchio e quasi cieco pel troppo attento indugio degli stremati occhi {{sic|su le}} carte: e quasi non s'accorse della dipartita di Lui!<ref>Bartolomeo Capasso.</ref>. ([[Ferdinando Russo]]) *La città di Napoli non è solamente conosciuta per molto nobile, e principale da gl'italiani, che con piccola fatica, e con grandissimo gusto possono godere le comodità, e le delizie sue ma etiandio da tutte le straniere Nationi è stimata, e tenuta in pregio, come quella, da cui si conosce che in gran parte dipende la quiete, e la salute di questa provincia nobilissima d'Italia. ([[Gabriele Fiamma]]) *La città si sveglia di nuovo coi [[Pulcinella]], i borsaioli, i comici e i mendicanti; con gli stracci, le marionette, i fiori, la vivacità, la sporcizia e la universale degradazione; si risveglia sciorinando al sole il suo abito d'[[Arlecchino]], l'indomani e tutti gli altri giorni, cantando e digiunando, danzando e giocando sulla riva del mare. ([[Charles Dickens]]) *La contraddizione fra il genio inventivo e l'insuccesso pratico, tra la fecondità intellettuale e la sfortuna, il sottosviluppo, il marasma cronico, è l'aspetto più suggestivo di Napoli. Per la mancanza di una classe dirigente adulta, questa città che aveva tutto per riuscire ha fatto costantemente fiasco. Ma ha anche prodotto spiriti bizzarri e seducenti, invece di quegli scarafaggi sicuri del fatto loro che pullulano nelle capitali borghesi. ([[Dominique Fernandez]]) *La cosa che più mi colpisce è il continuo confronto forte che in altri posti faccio fatica a trovare, tra l'antico, la tradizione, ed il nuovo che si esprime anche a livello tecnologico. Per dirla con un'immagine sola, la vicinanza tra i computer e le reti dei pescatori. Ciò che trovo stimolante a Napoli è che mentre altre città hanno sacrificato completamente le proprie radici all'innovazione tecnologica, qui ancora si trova un incontro tra le radici profonde della cultura ed una visibile voglia di innovazione. Tanto che sarebbe uno scenario adatto ad un film di fantascienza. ([[Gabriele Salvatores]]) *La [[cucina napoletana|cucina di Napoli]]. E dopo aver mangiato un piatto di spaghetti con le vongole (e aver bevuto alquanto vino di [[Isola di Capri|Capri]] e d'[[Isola d'Ischia|Ischia]]) che [[Tristan Corbière]], il più simpatico dei maudits di [[Francia]], scrisse il "Sonetto a Napoli | {{sic|all'sole, all'luna}}, | {{sic|all'sabato, all'canonico}} | e tutti quanti con Pulcinella".<br/> ''Il n'est pas de samedi | qui n'ait soleil à midi; | femme ou fille soleillant, | qui n'ait midi sans amant!... || Lune, Bouc, Curé cafard | qui n'ait tricorne cornard; | – corne au front et {{sic|corde}} au seuil | préserve au mauvais oeil. || ...L'ombilic du jour filant | son macaroni brulant, | avec la tarantela: || {{sic|Lucia, Maz'Aniello}}, {{sic|Santo}} Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA –''<ref>''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}} {{NDR|(non)}} abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. (''SONETTO A [[Napoli|NAPOLI]] | AL SOLE ALL'UNA | AL SABATO AL CANONICO | E TUTTI QUANTI | CON PULCINELLA''), in Tristan Corbière, Gli Amori Gialli, poesie, vol. 2, cura e traduzione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, Acquaviva, 2006, [https://books.google.it/books?id=2SzGWQFWU2AC&lpg=PP1&dq=tristan%20corbi%C3%A8re%20pulcinella%20napoli%20poesie&hl=it&pg=PA232#v=onepage&q=tricorno&f=false pp. 232-233] </ref><br /> Mangia, lunghi filanti, serpeggianti, gli spaghetti, marezzati dai molluschi gonfi e teneri, ancora saporosi di mare, delle vongole veraci; bevi quei vini; te lo trovi addosso lo spirito maudit. Maledetto? Benedetto, mille volte benedetto da che ti riempie di sole, di desiderio di cantare anche tu con Pulcinella. ([[Luigi Veronelli]]) *La domenica pomeriggio i quartieri di Napoli sono silenziosi e oppressivamente immoti. Nei vicoli deserti una miscela di ritmi musicali, voci, un sommesso acciottolio di piatti e posate esce dalle finestre aperte e dai balconi. Percepire i suoni e i segni della vita da lontano, la quiete e la solitudine delle strade, le saracinesche chiuse dei negozi e dei chioschi, l'immagine di un mondo che si è sottratto allo sguardo esterno, per immergersi nella sua dimensione privata: tutto obbliga a concludere che l'unità elementare di vita sociale a Napoli è la famiglia. ([[Thomas Belmonte]]) *La jettatura napoletana è una particolare ideologia, nata a Napoli in ambiente colto verso la fine del XVIII secolo. Questa tesi può sembrar contraddetta dal fatto che il fascino, il malocchio, e – più generalmente – la credenza nel potere malefico di una persona si ritrovano in tutti i Paesi e in tutte le epoche, come stanno a dimostrare il mauvais œil francese, l'evil eye inglese e il bose blick tedesco, per tacere di tutti i possibili riferimenti extraeuropei. In realtà se si considera la jettatura napoletana in rapporto al resto della vita culturale dell'epoca, e quando si legge in prospettiva la letteratura che sull'argomento fiorì a Napoli dalla seconda metà del Settecento, il fenomeno si presenta con una sua specifica coloritura locale che lo rende inconfondibile. ([[Ernesto de Martino]]) *La litigiosità rientra nell'umore della nostra gente. C'è nell'aria una provocazione continua. Sono in troppi a essere creativi, in quella cinta daziaria. Napoli è sterminata. Ma lo spazio per convivervi tutti in pace risulta sempre troppo stretto. ([[Francesco Rosi]]) *La mia prima impressione del mio approdo a Napoli fu quello di una città caotica. I napoletani sono insolenti e maleducati [...]. In ogni momento ti assalivano gridando in dialetto "Uè Gargà vien accà" magari per fare una foto. Il "per favore" a Napoli non esiste ma è una cosa unica vivere li. La città cambia dal giorno alla notte. Se le cose vanno bene non puoi uscire di casa, se vanno male lo stesso. ([[Walter Gargano]]) *La napoletanità è una parola che si trova nel vocabolario ideale e che individua radici tipiche oltre gli schemi.<br />Storia e leggenda sono lavoro cosmico dove magia, esoterismo, nobiltà e sacro si fondono con il quotidiano, il peccato e la famiglia. ([[Francesco Grisi]]) *La nazione napolitana è divisa in due classi: il proletario e la borghesia. L'aristocrazia è un essere incompleto ed impotente, la quale non ha che un nome infecondo financo di memorie. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *La nostra città, oltre a tutte l'altre italiche di lietissime feste abondevole, non solamente rallegra li suoi cittadini o con nozze o con bagni o con li marini liti, ma, copiosa di molti giuochi, sovente ora con uno ora con un altro letifca la sua gente. Ma tra l'altre cose nelle quali essa appare splendidissima, è nel sovente armeggiare. ([[Giovanni Boccaccio]]) *La plebe napoletana è come quella dell'antica Roma, formata di liberti che non avevano nulla. Perciò è credulona, superstiziosa, avida di notizie. La plebe di Napoli, dove tanta gente non ha nulla, è ancora più plebe delle altre. ([[Montesquieu]]) *La prima volta che giunsi qui, fu per una conferenza accademica. Ero solo e non svolgevo alcun ruolo nell'Università. La povertà e la gioia di vivere, queste erano le cose che più mi hanno impressionato, e poi… {{sic|Il}} rispetto per la cultura. ([[Hans Georg Gadamer]]) *La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. Viverci è nutriente sul piano degli atteggiamenti e dei comportamenti, per questo voglio assolvere Napoli nonostante tutto. Nonostante una realtà dove l'inferno e il paradiso si toccano; dove l'ironia altro non è che la passione quando sa prendere le distanze; dove si lotta continuamente contro la cultura della morte, mentre le altre città hanno la morte in casa e, nella loro quiete apparente, fanno finta di non accorgersene. Tutto questo è sempre foriero di una condizione felice artisticamente parlando. E vale per musica, cinema, arte, letteratura. Napoli è una città che crea continuamente anche nella difficoltà del suo quotidiano. ([[Toni Servillo]]) *Lasciai Napoli nel mese di agosto, e con gran dispiacere. Conosciuto che uno abbia quella città, è impossibile che si risolva a lasciarla; e se avviene che si separi da essa, non accetta l'idea di non più ritornarvi. ([[Charles-Victor Prévost d'Arlincourt]]) *Le donne di Napoli sono dei maiali. Sono maiali grassi con dei vestiti sciatti, di solito neri, macchiati di salsa di pomodoro, urina, grasso, o dalla cacca di un bebè. [...] Ma devo anche spiegare che sono meravigliose, ognuna ha il volto della madre di Dio e le mani contorte, incallite e tenere delle donne che hanno passato la vita a badare ai propri figli e ai propri uomini. ([[John Fante]]) *Le mie radici sono ben ancorate al patrimonio di questa città che è stata ed è tuttora una capitale delle arti dello spettacolo in Europa e nel mondo.<br>Napoli è tra le poche metropoli che pur presentando un esperimento sociale tra il centro e la periferia degno delle grandi città del mondo, resta un luogo dove la modernità nei suoi aspetti deteriori non è arrivata del tutto, dove, quando si passeggia, si incontra l'uomo. E questo per chi fa teatro è fondamentale. ([[Toni Servillo]]) [[Immagine:Oswald Achenbach 001.jpg|thumb|Fuochi d'artificio sul litorale napoletano; olio su tela di Oswald Achenbach, 1875]] *Libera dalle improvvise ceneri il tuo volto semidistrutto, o Partenope, e le tue chiome, sepolte sotto il [[Vesuvio|monte]] scosso dall'aria che soffia al suo interno, poni sul tumulo e sulle reliquie del tuo grande figlio. ([[Publio Papinio Stazio]]) *Ma non lascierò per questo di avertirvi che dovete pensare di essere nella regalissima città di Napoli, vicino al seggio di Nilo. Questa casa che vedete qua formata, per questa notte servirrà per certi barri, furbi e marioli, – guardatevi, pur voi, che non vi faccian vedovi di qualche cosa che portate adosso: – qua costoro stenderranno le sue rete, e zara a chi tocca. ([[Giordano Bruno]]) *{{NDR|Il}} malanno immedicabile, oscuro, osceno, inveterato di questa città, sotto mille altri rispetti preclarissima, per cui il girare di nottetempo qui non si fa con minor paura e pericolo che in mezzo ai folti boschi: conciossiaché le strade sien piene di nobili giovani armati tutti, le immoderatezze de' quali nè la paterna educazione, nè l'autorità de' magistrati, nè la maestà e l'impero dei re valsero mai a raffrenare. Ma come meravigliare che fra le ombre della notte e senza alcun testimonio taluno ardisca commetter delitti, se a pieno giorno, alla vista del popolo, al cospetto dei re, in questa città d'Italia con ferocia da disgradarne i barbari si esercita l'infame giuoco de gladiatori: e come sangue di pecore l'umano sangue si sparge, e, plaudente l'insano volgo affollato, sotto gli occhi de miseri genitori si scannano i figli, e tiensi a disonore l'offerire con ripugnanza la gola al pugnale, quasi che per la patria o per la gloria della vita celeste si combattesse? Di tutto questo inconsapevole io fui condotto un giorno a certo luogo vicino della città chiamato Carbonaria: nome veramente acconcio alla cosa: imperocché quella scelerata officina deturpa e denigra gli spietati fabbri che ivi si affaticano sull'incudine della morte. Era presente la Regina, presente Andrea re fanciullo, che di sè promette riuscir magnanimo, se pur riesca a porsi in capo la contrastata corona: v'eran le milizie di Napoli, delle quali invan cercheresti le più attillate e più eleganti: popolo v'era venuto in folla da tutte parti. A tanto concorso di gente, e a tanta attenzione d'illustri personaggi sospeso, fiso io guardava aspettando di vedere qualche gran cosa, quand'ecco come per lietissimo evento un indicibile universale applauso s'alza alle stelle. Mi guardo intorno e veggo un bellissimo garzone trapassato da freddo pugnale cadermi ai piedi. Rimasi attonito, inorridito; e dato di sproni al cavallo, rampognando l'inganno de'miei compagni, la crudeltà degli spettatori, la stoltezza de'combattenti, all'infernale spettacolo ebbi volte le spalle. Questa doppia peste, o padre mio, quasi eredità de maggiori venne e s'accrebbe ne'posteri, e giunse a tale che la licenza del commetter delitti in conto di dignità e di libertà vien reputata. ([[Francesco Petrarca]]) *Materialmente questa città contribuì alla ricchezza dell'Italia Unita più di qualunque altro Stato; dati e cifre sono stati pubblicati da [[Francesco Saverio Nitti|Francesco Nitti]] in ''Nord e Sud'' (1900) come pure in altri scritti che nessuno ha mai confutato. Nella Scienza delle Finanze, Nitti dà il seguente computo della ricchezza dei diversi Stati al momento dell'unificazione: Regno delle Due Sicilie: milioni di lire oro 443,2; Lombardia: 8,1; Ducato di Modena: 0,4; Romagna, Marche e Umbria: 55,3; Parma e Piacenza: 1,2; Roma: 35,3; Piemonte, Liguria e Sardegna: 27; Toscana: 84,2; Veneto: 12,7; Veneto: 12,7. Così, dunque, contro i 443 milioni in oro corrisposti all'atto delle nozze dal Regno delle Due Sicilie, il resto d'Italia – oltre due terzi della Penisola – non portò in dote neppure metà di quella somma. A dispetto di ogni contrastante asserzione, le finanze di Napoli, nel complesso, non erano male amministrate. ([[Harold Acton]]) *Me ne sono andato da Napoli per stanchezza, ma anche perché sono una persona paurosa ed è una città che riesci a vivere bene solo se la affronti di petto, se la esplori senza il timore che ti possa succedere qualcosa... {{Sic|dipende}} probabilmente anche da dove sei nato. ([[Paolo Sorrentino]]) *Mi contava un sojatore che a Napoli, in certi alberghi, usava il servitore entrare nella camera del forastiero, la bella mattina del suo arrivo, con una guantiera sparsa di piccoli e grossi stronzi, ciascuno dei quali avea appeso un cartellino e scritto su un prezzo. I grossi costavano molto più dei piccini, ed alcuni tenevano in capo un cappellino di prete. Erano questi i prodotti degli abatini. E il forastiero sceglieva. E detto fatto si apriva la porta, e compariva ai comodi del forastiero la parte corrispondente – autrice dell'esemplare. ([[Carlo Dossi]]) *Mi trovo in un paese freddo e nebbioso, fra un popolo in cenci. Quando metto il naso alla finestra, vedo girar nella strada una popolazione che se ne sta sotto grandi e rozzi ombrelli verdi ed azzurri. La nebbia si condensa sulle foglie nascenti e scola {{sic|tristamente}} lungo i rami, anneriti da un inverno che mai finisce: anche i miei orecchi, al par degli occhi, sono spiacevolmente scossi. I rauchi gridi de' mercantelli ambulanti che si vanno agitando nella via, giungono fino a me più lugubri che non quelli dello spazzacamino sul finir dell'autunno; il tabacco è ben caro e molto cattivo. Se voglio azzardarmi alquanto fuori, bisogna affrontare il fango, e le {{sic|grondaie}}; e tutto, nella contrada principale del paese, mi rammenta lo stesso chiasso della Grande-Trouanderie. Lo stesso chiasso, lo stesso tumulto, lo stesso impaccio di carrozze, la stessa luce, lo stesso odor di cattivo formaggio e di vecchie drogherie. ebbene questa contrada chiamasi la ''[[Via Toledo|Strada Toledo]]''; questa città {{sic|sucida}}, stridula, cenciosa, che regala i reumi, comprime i polmoni, e {{sic|strigne}} il cuore, è Napoli. Sì, Napoli, Napoli, Partenope, la città dei poeti, la città dei lazzaroni, la città del sole; quella Napoli di cui si è detto: ''Vedi Napoli e poi muori!'' – Morire! ah! no! no! Bisogna vivere, invece, per cavarsela ben presto, per riedere ad ammirare le rive dell'isola Louviers, per correre a Montmartre, per augurarsi l'orizzonte della strada Mouffetard. ([[Louis Veuillot]]) *Mille volte si ripete che in Napoli eran repubblicani tutti coloro che avevano beni e fortuna, che niuna nazione conta tanti che bramassero una riforma per solo amor della patria; che in Napoli la repubblica é caduta quasi per soverchia virtù de' repubblicani. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Mobilità del territorio e sviluppo dei trasporti di massa [...] appaiono oggi condizioni imprescindibili per dare concretezza all'idea del futuro possibile. È un futuro che assumerà una fisionomia sempre più precisa nella misura in cui potrà disporre di un valore e di una risorsa tipici della società moderna: la velocità e la certezza degli spostamenti. Guardare a questo futuro significa anche porre riparo a errori e distorsioni del passato. In termini economici e di qualità della vita, Napoli ha già pagato prezzi molto alti. Un sistema efficiente di trasporti pubblici avrebbe potuto evitare uno sviluppo caotico della città che ha preso forma secondo direzioni non programmate e non razionali. Napoli è andata dove bisogni o pressioni particolari, molte volte speculativi, la spingevano. La stessa rete dei servizi primari si è dovuta realizzare, quando si è potuto, a posteriori, cioè a cose fatte. La «Napoli sbagliata» ha così divorato se stessa. ([[Ermanno Corsi]]) *Moltissimi a Napoli vogliono l'autonomia, ma sono sforzati a votare per l'annessione; e infatti la formula del voto e il modo di raccoglierlo sono sì disposti, che assicurano la più gran maggioranza possibile per l'annessione, ma non a constatare i desideri del paese. [...] I risultati delle votazioni a Napoli e in Sicilia rappresentano appena i diciannove tra cento votanti e designati. ([[Henry Elliot]]) *Napoletani, siamo fieri di questo nome che abbiamo fatto risonare dovunque alto e rispettato. Vogliamo l'unità, ma non l'unità arida e meccanica che esclude le differenze ed è immobile uniformità. Diventando italiani non abbiamo cessato d'essere napoletani. ([[Francesco De Sanctis]]) *Napoli, cità eccellente, como che meritamente sia capo del nostro siculo regno, cossì è e serà sempre florentissima in arme e in littere per li suoi generosi citadini illustrata; ne la quale, non son già multi anni passati, fu un dottor legista de onorevole fameglia, ricchissimo e multo costumato. ([[Masuccio Salernitano]]) *Napoli, città più popolata di tutte relativamente alla sua grandezza, li cui voluttuosi abitanti sembrano collocati sui confini del paradiso e dell'inferno. ([[Edward Gibbon]]) *Napoli è color ferro rugginoso. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è il cristallo nel quale il viaggiatore si è lasciato catturare per, come l'insetto, eternizzare la vertigine di un volo che l'ambra fossile trasforma in frammento infinito. ([[Gabriel Albiac]]) *Napoli è l'unica città dove le persone ti salutano ancora con il "buongiorno" e non con un laconico "notte" o "giorno". ([[Christian De Sica]]) *Napoli è la capitale musicale d'Europa, che vale a dire, del mondo intero. ([[Charles de Brosses]]) *Napoli è rimasto per me un certo paese magico e misterioso dove le vicende del mondo non camminano ma galoppano, non s'ingranano ma s'accavallano, e dove il sole sfrutta in un giorno quello che nelle altre regioni tarda un mese a fiorire. ([[Ippolito Nievo]]) *Napoli è tante cose, e molti sono i motivi per cui la si può amare o meno, ma soprattutto Napoli è una grande capitale, ed ha una stupefacente capacità di resistere alla paccottiglia kitsch da cui è oberata, una straordinaria possibilità di essere continuamente altro rispetto agli insopportabili stereotipi che la affliggono. ([[Elsa Morante]]) *Napoli è un sorriso della Grecia [...] i suoi orizzonti affogati nella porpora e nell'azzurro, il cielo che si riflette nei flutti di zaffiro azzurri, tutto, perfino il suo antico nome di Partenope trascina a quella civiltà brillante. ([[Charles Gounod]]) *Napoli è una città altamente morale dove si possono cercare mille ruffiani prima di trovare una prostituta. ([[Karl Kraus]]) *Napoli è una città che ha la struttura di un romanzo. Le strade sono piene di storie che chiedono di essere trascritte. Ma quello di Napoli può essere solo un romanzo barocco e surrealista, ma incompiuto, irrisolto, contraddittorio, dove convivono l'apoteosi della religione cattolica e della bestemmia. ([[Tahar Ben Jelloun]]) *Napoli è una città che trovo vibrante, creativa, dove si lotta per vivere, ma splendida. ([[Peter Brook]]) *Napoli è una città dove facilmente si sprofonda. Il nuovo è fragile, il passato ha strati robusti. ([[Domenico Starnone]]) *Napoli è una città viva e rovinata. Tutto è bello, orrendo e in disordine, niente funziona bene tranne il passato. Ma tutto è possibile.<br>Gli esperimenti marini più importanti del Mediterraneo, le speculazioni più colossali e fasulle, le storie più incredibili e piacevoli, le persone più nobili e declassate, le cose più inutili e intelligenti si trovano qui. Con sfondo di sole e di mare.<br>Anche le cose più ingenue e contorte che scendono negli abissi dell'anima prosperano qui meglio che altrove.<br>Se ci fosse una capitale dell'anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui.<br>Nel mezzo della città si apre via [[Spaccanapoli]], un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l'enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì [[Benedetto Croce]]. ([[Stanislao Nievo]]) *Napoli è una grande capitale del mondo ed è un pezzo pregiato del Mezzogiorno d'Italia e del Paese intero. ([[Nichi Vendola]]) *Napoli è una tappa fondamentale, la racconto nelle sue contraddizioni e nella sua estrema vitalità, anche lì [...], Napoli e i napoletani rappresentano nel bene e nel male un'Italia al quadrato. ([[Corrado Augias]]) *Napoli è uno dei peggiori luoghi d'Italia; ma tutta intera questa nazione non è più che uno sbubbonare di tante Napoli, che se anche non sanguinano come Napoli, ne riproducono sintomi, crolli, abbrutimento. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è uno strano paese!<br />Disteso come un Re orientale sul tappeto del più bel verde che si possa vedere, coi piedi sull'azzurro e limpido Tirreno col capo sul fianco dell'ardente Vesuvio, non v'ha città al mondo che possa rivaleggiare colla capitale della Italia del mezzodì.<br />Non v'ha mare più ridente, non v' ha cielo più sereno, non v'ha terra più feconda di frutti e di fiori.<br />Tutto è bello e tutto è grande qui. Questo popolo che sonnecchia, che si lascia calpestare con una pazienza che ha del dromedario del deserto il quale soccombe sotto al peso senza muover lamento, quando l'ora della rivoluzione lo ha scosso diventa d'un tratto tigre e pantera.<br />Non v'ha gente al mondo che sia stata oppressa di più.<br />La tirannide dei Viceré Spagnuoli avea appena lasciato a quel popolo gli occhi per piangere. ([[Franco Mistrali]]) *Napoli è vero e proprio crocevia della cultura italiana dell'ultimo secolo, luogo reale e simbolico, tempio della lacerazione e della speranza, delle ipotesi che balenano senza poter davvero trasformarsi in realtà e delle derive più inarrestabili, dove è possibile l'abbandono melodico e lo strappo più cupo, dove si esercitano il soccorso più solidale e la beffa più impietosa, l'intelligenza più problematica e la più becera volgarità, dove convivono violenza e dolcezza. ([[Giulio Ferroni]]) *Napoli fu per Metello il Rettifilo, via Toledo, piazza Plebiscito, e via Sergente Maggiore, via de' Fiorentini, quando gli sembrava di non aver altro da fare e si voleva prendere una distrazione. Non soltanto la mancanza di denaro, ma la divisa un poco lo umiliava; e dové adattarsi a quelle domestiche della Villa comunale, seppure non erano, per lui che aveva avuto Viola, proprio il suo tipo. Col tempo ''fece ghega'' insieme a un livornese, uno di Cascina, un fiorentino di Porta Romana: Mascherini, che negli anni dipoi non seppe mai dove fosse finito. Leoni, quello di Cascina, riceveva denaro, suo padre era mobiliere, ed egli era tirato ma finiva per offrire. Fu un sodalizio che durò a lungo: si frequentarono le bettole di Forcella, del Vasto e del Pendino, rioni che chiamano sezioni, come chi dicesse Sezione San Niccolò o Madonnone. Ebbero a che fare con la gente, per quei vicoli traversi o tutti in salita, dove la [[miseria]] e la sporcizia erano pari all'animazione che vi si trovava. Entrarono, piuttosto che in via Sergente Maggiore, in alcuni ''bassi'', dietro una sottana: ragazze tutte more di capelli, dai volti appassiti e i grossi seni. I bambini giocavano al di là della tenda. Non ci si toglieva nemmeno le mollettiere. Poi magari si restava a cena con tutta la famiglia, si diventava amici, ci tenevano in conto di figlioli: era gente come noi, come il livornese che non viveva meglio dietro la Darsena, come Mascherini che aveva il babbo fiaccherajo. E un po' ci si vergognava. Si vuotavano le tasche dell'ultimo soldino, come per farci perdonare. Cose trapassate nella [[memoria]], viste e vissute da dentro la campana. ([[Vasco Pratolini]]) *Napoli ha bisogno non pure di essere descritta, ma di essere spiegata, come città quasi eccezionale in Italia. ([[Antonio Morano]]) *Napoli ha una bellissima posizione. Le strade sono larghe e ben pavimentate con grossi e larghi massi di pietra squadrata. Le case, tutte grandi e pressappoco della stessa altezza. Molte piazze grandi e belle; e cinque castelli o fortezze, che non si finisce di ammirare. [...]<br />Da quando hanno pensato di costruire le fortezze dentro le città, non si ha più bisogno di avere popoli fedelissimi: li hanno resi obbedienti. Perciò prima scoppiava una rivoluzione al giorno, come in Italia. È quasi impossibile che i Napoletani si ribellino, con le cinque cittadelle che hanno. ([[Montesquieu]]) *Napoli, illustrissima e magnifica città, esposta al mezzo giorno, su le falde, anzi in mezzo alle radici del monte di Sant'Ermo [...] e d'alcuni altri piacevolissimi colli si riposa; l'onde mirando dell'imperioso Tirreno. ([[Bernardo Tasso]]) *Napoli in agosto è un po' come Parigi a maggio: ricorda Pescara in aprile. ([[Alessandro Bergonzoni]]) *{{NDR|Tischbein lascia Napoli occupata dai Francesi il 20 marzo 1799}} Napoli, la splendida Napoli mi parve nera e triste come una tomba. Altra volta, nei giorni di festa, i chiostri sulle colline erano illuminati con migliaia di lumi: si sparavano cannoni, s'accendevano fuochi d'artifizio. Ora, tutto scuro e deserto: i palazzi, sinistri e silenziosi: appena qua e là accennava un lume solitario. Il mio sangue era in fermento, i miei nervi in vibrazione, il mio cuore in malinconia. Questa città, in cui avevo goduto tanto: tante gioie, tante amicizie, tanti onori!... – Le ancore furono levate, le vele disciolte e spiegate al vento; il bastimento cominciò a muoversi. E noi passammo dinnanzi alla casa, dov'io avevo abitato tanti anni...<br>La mia commozione crebbe, quando vidi da lungi la roccia, su cui [[William Hamilton|Hamilton]] aveva un giardino pensile. La fantasia mi riprodusse tutte le belle ore, ch'io avevo trascorse in quel luogo. ([[Johann Heinrich Wilhelm Tischbein]]) *Napoli, metropoli di tutte le grandezze, meraviglia di meraviglie, i cui monti sono dolce oblio degli uomini, i cui campi sono splendidi prodigi della natura, il cui celebrato [[Sebeto]] è emulo dello Xanto e rivale del Pattolo, il suo molo, meraviglia del colosso piramidale, i suoi templi resti di quello di Efeso, i suoi principi e signori il simbolo della lealtà, la congregazione del valore, il centro della nobiltà, il sole di tutta l'Europa, e il fiore di tutta l'Italia. (''[[Estebanillo González]]'') *Napoli? Mi dispiace chiamarla solo città del sud, per me è l'unica capitale che abbiamo... In Italia c'è pochissima cultura diffusa e Napoli è un punto fondamentale per questo. ([[Cristina Comencini]]) *Napoli mi manca, sono fiero di essere napoletano. Ma [[Udine]] è come una seconda casa per me, sto benissimo qui, sento il calore della gente. ([[Antonio Di Natale]]) *Napoli nera e nuda. Napoli, che il baccano e la miseria fanno sembrare barbara al viaggiatore venuto da Roma, mentre non esiste, nella penisola, una città altrettanto fine, ingegnosa e colta, una città che abbia come lei l'aria di capitale, soprattutto se la si confronta con Roma; ma, dei successi che il talento dei suoi nativi avrebbe procurarle, è stata misteriosamente spogliata, da sempre. Città enigmatica, la cui popolazione è dotata delle più meravigliose risorse spirituali, senza riuscire a farle fruttare, perennemente vinta, nella lotta contro le offese; mendicante e umiliata da una continua calamità.<br>Così, giungendo da Roma per la strada litoranea, tanto bella da Terracina in poi, dove inizia il Sud, abbiamo proseguito rallentando l'andatura, amando Napoli e in pari tempo temendola. ([[Dominique Fernandez]]) *Napoli non è una città, è un mondo. Napoli non è solo a Napoli ma la trovi ovunque, anche in Germania. La "napoletanità" è una cosa unica. È chiaro che ogni città ha un suo calore, Napoli ce l'ha ma in maniera diversa, questa città vive le cose in maniera passionale, con un amore diverso da tutti gli altri. Non posso dire se rispetto alle altre tappe sia meglio o peggio, Napoli è sicuramente diversa. ([[Marco Masini]]) *Napoli non mi sentirà mai più! Tornerò a Napoli solamente per rivedere la mia cara mamma e per mangiare i vermicelli alle vongole! ([[Enrico Caruso]]) *Napoli per me è tutto, è mia madre, sono i miei ricordi; Napoli è la mia adolescenza. Se non fossi stato napoletano, non avrei potuto essere quello che sono a teatro. È grazie alla mia città, con la sua cultura, che mi sono realizzato come attore e artista. Non riuscirei a vivere lontano da Napoli. Credo di essere l'unico attore che non è scappato da una città vittima di molti pregiudizi. Alcuni veri, altri falsi. Mi piace ricordare sempre ciò che diceva [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], "‘o presepio è buono, ‘e pasture so malamente". E aveva ragione. Napoli è quella descritta da [[Pino Daniele]], piena di contraddizioni ma ricca di fascino. ([[Peppe Barra]]) *Napoli per me è una città straordinaria, che soddisfa in pieno le mie esigenze. Io sono un uomo di calcio, e Napoli è forse la città al mondo in cui il calcio si vive in maniera più intensa. Vengo da Liverpool, anche lì c'è un rapporto viscerale con la squadra che pensavo non fosse possibile trovare altrove. Ma a Napoli è forse superiore. Poi sono amante dell'arte. E Napoli da questo punto di vista è una miniera, ci sono cose straordinarie da vedere, forse neanche i napoletani sanno quanto è bella e quanto è ricca la loro città. Mi piacerebbe dare il mio piccolo contributo per far conoscere al mondo la vera immagine di Napoli. ([[Rafael Benitez]]) *Napoli senza sole, senza mare azzurro, senza Vesuvio. Pioggerella monotona, mimose in fiore, in lotta con la tristezza del tempo; ma emanano luce propria e profumi più forti di quelli dei gas delle auto che attraversano la città come interminabili cortei funebri, accompagnati dall'immenso fantasma della benzina bruciata. Un ''auto da {{sic|fe}}'' urbano, uguale in tutte le città del mondo, conquistate dalla tecnica, questa vittoria planetaria della metafisica occidentale, come dice [[Martin Heidegger|Heidegger]]. ([[Vintilă Horia]]) *Napoli, sì come ciascuno di voi molte volte può avere udito, è ne la più fruttifera e dilettevole parte di Italia, al lito del mare posta, famosa e nobilissima città, e di arme e di lettere felice forse quanto alcuna altra che al mondo ne sia. La quale da popoli di Calcidia venuti sovra le vetuste ceneri de la Sirena Partenope edificata, prese et ancora ritiene il venerando nome de la sepolta giovene. ([[Jacopo Sannazaro]]) *Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per [[Totò]]. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. ([[Lucio Dalla]]) *Napoli sono due città, una è esterna alla luce del sole, l'altra, sotterranea. Insomma il suolo su cui si costruisce è come la forma di una groviera piena di buchi. (''[[Le mani sulla città]]'') *Napoli – una città dove il «piacere» è attivamente coltivato. ([[Henry James]]) *Napoli! Zi' Teresa! Il Vesuvio! La Bersagliera! «A Marechiaro ce sta 'na fenesta»! Ah, come tornerei volentieri a Napoli! (''[[Totò le Mokò]]'') *Nei primi decenni del XVIII secolo, la città di Napoli è uno smisurato aggregato di persone, un contenitore umano che fa storia a sé nelle vicende demografiche del resto del Regno. ([[Giuseppe Moricola]]) *Nei primi giorni della mia dimora a Napoli visitavo con un nobile napoletano le rovine dei templi e dei palazzi romani a [[Pozzuoli]]. "Siete ancora fieri dei tempi antichi, voi napoletani?" gli chiesi. "Signore" mi rispose il grasso marchese "i napoletani sono tutti poveri ruffiani." Udendo che io mi servivo di un operaio mi disse: "Lo paghi un tanto e non un grano di più e se fa rimostranze, non gli dia niente di più". E proseguì: "Signore, stia in guardia, tutti i napoletani sono mariuoli". "Anche lei sarebbe nel numero?" io risposi, per metà scherzando e per metà sdegnato. "Sì, sì, mezzo birbante" rispose, {{sic|scotendosi}} dalle risa. Egli aveva ordinato al servitore che stava dietro alla carrozza di portare per noi una bottiglia di vino di [[Siracusa]]. Quando la cercammo, non la trovammo. Il marchese montò in gran collera e lo chiamò asino, ladro e bestia, infine lo minacciò di detrargli qualche cosa dalla paga per il mese seguente. Questo ebbe effetto. "Eccellenza" gridò il servitore a mani giunte "mi spezzi una gamba in due, ma non mi punisca sul denaro, il denaro fa male." [...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. ([[Karl August Mayer]]) *Nel Conservatorio di Napoli vive ancora quel mondo del Settecento confluito dai quattro collegi della città quando, nel secolo passato, se ne è raccolta la sede. ([[Riccardo Muti]]) *Nell'ultimo bollettino del Bureau of Psychological Warfare si dice che a Napoli quarantaduemila donne esercitano, occasionalmente o con regolarità, la prostituzione. Questo su una popolazione femminile nubile che si aggira intorno a centoquarantamila. Pare incredibile. ([[Norman Lewis]]) *Nella convinzione del popolo napoletano due classi d'individui guadagnano con certezza alla lotteria. La prima categoria è composta da coloro che sono in possesso di una formula di calcolo matematico che indica i numeri di un'estrazione prossima in base allo studio delle estrazioni anteriori. La seconda comprende gl'individui che agiscono sotto l'influenza di una suggestione extraumana, divina o diabolica. ([[Marcellin Pellet]]) *Non c'è palazzo di giustizia in cui il chiasso dei litiganti e loro accoliti superi quello dei tribunali di Napoli. Lì si vede la lite calzata e vestita. ([[Montesquieu]]) *{{NDR|Il 13 settembre 1789, presenti [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] IV e [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina d'Austria]], il pallone aerostatico di Lunardi si alza nel cielo di Napoli.}} Non ero levato appena mille piedi quando restai incantato a osservare la scena che si presentava sotto di me del tutto nuova da quanto<ref>''Quando'', nel testo.</ref>avevo veduto in altre capitali dalla [[Gran Bretagna]] alla [[Scozia]]. Sembrava<ref name=seems>''Sembravami'', in Gleijeses, ''Napoli nostra e nuove storie'', 1977.</ref>Napoli {{sic|composto}} da tante piccole piazzette, tutte ricoperte di anime viventi. Erano questi i lastrici, o siano terrazzi, su de' quali erano saliti gli abitanti delle rispettive case. Nell'innalzarmi maggiormente, principiando a perder la vista gli individui, queste piazzette sembravano<ref name=seems/>tanti giardinetti sparsi di fiori verdi e rossi, ch'erano i diversi ombrelli con i quali si riparavano dal sole. ([[Vincenzo Lunardi]]) *Non passa anno senza che le collezioni scientifiche di qualunque altra città d'[[Italia]] si arricchiscano per la munificenza di qualche privato. E così mano mano si colmano le lacune, si completano le serie e si ottiene più assai di quello che non sia il potere dello stato e de' municipii di fare. Ma il napoletano ''largo di bocca e stretto di mano''; mentre non sa vivere fuori della sua città, non vuol poi far niente per renderla più bella e simpatica; non è superbo delle sue istituzioni, non è zelante di migliorarle; il suo municipalismo non sa mai incarnarsi in un'opera bella e generosa. ([[Vittorio Imbriani]]) *Non potreste credere che bei giardini ho in questa città perché, ne sono io testimone, sembra che manchi solo Adamo ed Eva per farne un paradiso terrestre. ([[Carlo VIII di Francia]]) *Non sembrava di stampo [[Venezia|veneziano]], piuttosto della razza dei comici napoletani, mezzo ruffiani, mezzo commedianti, brutali e protervi, pericolosi e spassosi. ([[Thomas Mann]]) *{{NDR|Sul proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli}} Non so se è falso in tutto, ma son certo che quella parte appunto, in cui il credo anch'io vero, sia quella che mostra sino ai ciechi la bontà dei suoi abitanti, avvegnaché non faccia troppo onore alla loro sapienza. ([[Antonio Genovesi]]) *Non sono abbastanza forte per il nord: là imperversano gli spiriti pedanti ed artefatti, che non sanno fare altro che lavorare alle norme della convenienza, come il castoro alla sua costruzione. Ho vissuto tutta la mia gioventù fra gente simile! Mi è venuto in mente all'improvviso, mentre per la prima volta vedevo il cielo grigio e rosso della sera scendere su Napoli – un brivido di compassione per me stesso, l'idea di cominciare a vivere da vecchio, e lacrime, e, all'ultimo istante, la sensazione di essere ancora in tempo per salvarmi. ([[Friedrich Wilhelm Nietzsche]]) *Non vi mettete scuorno, napoletani e affini, ma l'Espresso e Santoro hanno ragione: Napoli è veramente una città impossibile, insopportabile, malata. Mancavano i duemila delinquenti liberati solo a Napoli e dintorni dall'indultaccio per darle la mazzata finale. Ora la delinquenza galoppa con il plauso della gente e don Clemente Mastella con il suo vice Manconi hanno voglia a dire che l'indulto non c'entra: mentre lo ripetevano, venivano acchiappati a Napoli quattro delinquenti che avevano ucciso per rapina e tre di loro erano usciti freschi freschi dal carcere, grazie all'indulto. Ma non è solo questione di indulto, ne convengo. Il problema è Napoli. Che è davvero una brutta chiavica, per dirla in linguaggio indigeno. [...] Andate per le strade dove trabocca l'immondizia, per i quartieri dove regna il casino e il rumore, per le piazze e i vicoli dove comanda la guapparia e dilaga la furbizia truffaldina. No, Napoli non si sopporta. ([[Marcello Veneziani]]) *Non voglio farla grossa, ma la scoper­ta del Dna è iniziata all'ombra del Golfo e l'ho raccontato nel libro La doppia elica. Napoli, quindi, è stato un luogo fondamentale per me. ([[James Dewey Watson]]) *{{NDR|A Napoli}} novantanove volte su 100 finisci scugnizzo. Vengo dai quartieri popolari, cresciuto dalla nonna. Quando entravo in casa, battevo forte i piedi per far scappare i topi. E niente doccia. Scendevi per strada e ti fottevano la cartella. Poi la bicicletta. Poi il motorino. Alla quarta diventavi scugnizzo. ([[Gigi D'Alessio]]) *Oggi fui a vedere trattare le cause. Sono rimasto edificato del metodo: vengono trattate come si deve, con decenza, con maestà, con onoratezza. Ma la quantità dei curiali è sorprendente! {{sic|figuratevi}} tutti gli abitanti di [[Trento]], e de' suoi contorni riuniti nel castello del mal consiglio. ([[Carlantonio Pilati]]) *Pensiamo a cosa è avvenuto a Napoli durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ([[Giuseppe De Rita]]) *Penso che abbia nella sua natura una tale magnifica tradizione di ibridazione, che questo discorso<ref>Sull'incontro e lo scambio di apporti culturali fra le civiltà del Mediterraneo.</ref>mi pare particolarmente proficuo, e anche perché Napoli è sempre stata vivissima dal punto di vista culturale: penso al circolo culturale aragonese. [[Roma]] difficilmente è stata capitale culturale, Napoli sì. E poi ha un legame molto forte con l'Oriente, e c'è una tradizione di riflessione filosofica sulla libertà. È una capitale del pensiero, non a caso uno spirito libero come [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] ha poi scelto questa città. Ha tradizioni che resistono insieme ad avanguardie estreme. ([[Silvia Ronchey]]) *Penso che Napoli sia l'unica capitale d'Italia perché è una città che raccoglie le qualità tipiche di una capitale: estrema miseria ed estremo fasto. A parte le bellezze naturali, che non sono suo merito, le è rimasta la ''grandeur'' spagnola ed è l'unica città a sommare a questa ''grandeur'' l<nowiki>'</nowiki>''allure'' della grande capitale''.'' ([[Fernanda Pivano]]) *Per disonore dell'umana ragione non v'è cosa in Napoli tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. ([[Vincenzo Monti]]) *Per me Napoli ha un posto particolare. Stendhal diceva: "Ci sono due capitali in Europa. Parigi e Napoli". Ho letto quello che Schifano ha scritto della città. Napoli è per me una città veramente particolare, l'ho visitata più volte e mi è molto cara. ([[Emmanuel Macron]]) *{{NDR|Napoli}}, per molti rispetti eccellente, ha questo oscuro e vergognoso e inveterato malanno, che il girar di notte vi è non meno pauroso e pericoloso che tra folti boschi, essendo le vie percorse da nobili giovani armati, la cui sfrenatezza né la paterna educazione né l'autorità dei magistrati né la maestà e gli ordini del re seppero mai contenere. ([[Francesco Petrarca]]) *Per nessuno tranne che per i meridionali è così. Se scrivi se canti se giochi, e vieni da Napoli sarai sempre il giornalista napoletano, scrittore napoletano pittore napoletano. Quel napoletano non te lo toglierai mai. ([[Roberto Saviano]]) *Per riassumermi, mi limiterò a trasmettervi l'impressione che reco da Napoli, da me prima non vagheggiata se non ne' sogni o ammirata se non ne' libri suoi. Ho visto una città colossale, ricca, potente: innumerevoli sono i suoi palazzi, costrutti con titanica negligenza sulle colline, sulle alture, nei vichi, nelle piazze, quasi che indifferente fosse la scelta del luogo in una terra da per tutto incantevole. Ho visto strade meglio selciate che a [[Parigi]], monumenti più splendidi che nelle prime capitali d'[[Europa]], abitanti fratellevoli, intelligenti, rapidi nel concepire, nel rispondere, nel sociare, nel agire. Napoli è la più grande capitale italiana, e quando domina i fuochi del Vesuvio e le ruine di [[Pompei]] sembra l'eterna regina della natura e delle nazioni. ([[Giuseppe Ferrari]]) *Per tutta la città {{NDR|si fanno}} accademie in diverse facoltà, {{NDR|alcune sono}} sospette essendo certo che la gioventù legge libri francesi ed oltramontani, e le massime di quelli contro la Chiesa ed ecclesiastici si spacciano con pompa pubblica, avendo preso gusto nella critica delle materie ecclesiastiche ed alle nuove opinioni cartesiane: {{NDR|di conseguenza a Napoli si è introdotta}} una specie d'ateismo. {{NDR|Particolarmente}} negli avvocati [...] e ministri si sentono pubblicamente proposizioni e massime contarie alla disciplina ecclesiastica, autorità di vescovi e bene spesso ancora contro la suprema autorità della Santa Sede. [...] Il moderno cappellano maggiore ha intrapreso di fondare una nuova accademia di molte facoltà e singolarmente di filosofia e di matematica, e pretende di introdurre la filosofia del [[John Locke|Loch]] e di altri autori simili, avendo già nominati i soggetti per ciascheduna facoltà. ([[Raniero Felice Simonetti]]) *Più ci penso e più mi convinco della forza delle immagini [[Walter Benjamin|benjaminiane]]. Si tratta di immaginare questa città come una colossale spugna stesa sul mare che non affronta i suoi problemi attraverso macroprogetti, sulla base di una ratio logocentrica, che non riduce il complesso delle tensioni, dei conflitti, che non tende ad annullarli, bensì assimilarli e, quasi, nutrirsene. ([[Massimo Cacciari]]) *Provo un estremo fastidio quando si parla di napoletanità. Essa esiste quando non la si individua, non la si isola in provetta e non la si esalta. È la storia impareggiabile di questa città. È la storia anche dei misteri, della morbosità, delle contraddizioni, della violenza, delle irrisioni. Quando la napoletanità diventa tronfia ed arrogante, un surrogato della retorica di regime, sia di sinistra, di destra che di centro, mi appare in tutta la sua miseria ed indeterminatezza culturale. Non mi piace quando viene sistematizzata, ma quando viene inseguita, quando ti contraddice, ti prende alle spalle per una sensazione, una verità carnale, di clima o di paesaggio. Oggi, con l'avvenuta trasmigrazione delle menti e dei corpi, è difficile vagheggiarla come si faceva una volta. Tanto vale trovarla nel rischio di vivere, di pensare e di cercare a Napoli questa grande emozione. ([[Valerio Caprara]]) *Quando diciamo che Napoli è una città violenta, una città criminale, una città sporca, una città in cui la qualità della vita è bassa, possiamo dire verità o esprimere esclusivamente luoghi comuni o stereotipi. È sbagliato rigettare queste definizioni esclusivamente perché mettono in mostra qualcosa che non va nella nostra città. La nostra città è questo ma è anche altro evidentemente: però è anche questo e allora bisogna cercare di capire qual è il fondamento di verità che c'è in questi stereotipi. ([[Aurelio Musi]]) *Quando mi chiedono che cosa resta, in questo nostro mondo cibernetico, di quel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] quasi arcadico del ricordo, "Napoli? Il raffinato cadavere di Napoli?", rispondo: "Per restare resta molto. Resta l'immenso paradiso infranto della memoria. Resta la magnifica nostalgia dei perduti splendori. Restano la coscienza profonda di una storia condivisa, le spoglie delle civiltà da cui proveniamo, un presente postatomico con scorie industriali e una vegetazione radioattiva. Il Mediterraneo è anche questo. Una bellissima cloaca, come il [[Golfo di Napoli|golfo di napoli]]. Un rifugio di turisti nordici in pensione, come a [[Ischia]]. Un frammento di sogno di pietra, come [[Capri]]. Una [[Costiera amalfitana|costa]] geniale dove si trova [[Ravello]], sognata da [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], sognata da [[Richard Wagner|Wagner]]. Isole trasformate in prigioni; vulcani in fiamme; vigne d'oro; vino verde, di uve prodotte e raccolte in proprio; un mondo rurale minacciato, fra il drammatico e il gaudente. Rovine di mille anni fa e persino di ieri. Eterni corpi di marmo e altri ancora effimeri, parimenti magnifici. Tutto il cumulo di passato e presente che ora è vita. Resta il bellissimo cadavere barocco che è Napoli". ([[Josep Piera]]) *Quando nell'Ot­tocento è stata scelta l'idea di unità nazionale, non si è rispettata l'identità della penisola, che è stata sempre po­licentrica. Napoli non ha mai fatto riferimento all'Italia, ma al Mediterraneo e all'Europa. I napoletani si son detti ''regnicoli'', mai italiani, e non lo erano. ([[Franco Cardini]]) *Quando sarò morto tornerò a Napoli a fare il fantasma, perché qui la notte è indicibilmente bella. ([[Hans Christian Andersen]]) *Quanto dunque é Napoli per questo Re {{NDR|[[Carlo III di Spagna|Carlo III]]}} malissima sede, tanto buona sarebbe una città mediterranea, quale io ho sempre stimato [[Melfi]], ove spesso sono stati gli antichi Re. Lontana ella è egualmente dai confini del Regno e dai due mari; buonissima vi è l'aria; le spalle ha guardate da una serie di montagne, il lido del mare dell'altra parte è di mal accesso e fortificabile. ([[Bernardo Tanucci]]) *{{NDR|Il misto di autentica generosità ed astuzia senza doppiezza dei napoletani}} Quest'oggi la padrona del basso che mi ospita ha voluto per forza offrirmi un piatto della loro minestra di riso e fagioli. Ero commosso dalla prodigalità di questa povera gente che si toglie un piatto della loro minestra così faticosamente guadagnata. Avevo appena finito di dire "Ma è sorprendente la generosità e l'ospitalità del popolo napoletano, che mi commuove nel profondo del mio animo" quando si è avvicinata la padrona e a un orecchio mi ha sussurrato: "{{sic|Vedite}} un po' voi {{sic|si putite}} ottenere dall'amministrazione un compenso per il disturbo che ci prendiamo." ([[Vittorio De Sica]]) *Questa città dei miracoli, [...] questo centro di sentimentalismo e di abile sforzo quotidiano tra il bene ed il male. ([[Vintilă Horia]]) *Questa era la città del tempo controtempo [...] noi siamo figli di un grande sonno pomeridiano, un immenso sonno storico mentre tutto l'universo attorno a noi si muoveva e vegliava. [...] Era la città dove il pigliamoci un caffè durava mezza giornata. [...] Era la città del presente eterno: un napoletano non diceva 'domani andrò al mare', diceva invece 'domani vado al mare'. E Napoli, come la sedia rotta e molto rotta e poi smembrata, non esiste più. Il nome è vuoto, come quello di una persona cara che è morta, adagiata sul letto, pronta per essere chiusa in una bara e sepolta. ([[Ruggero Cappuccio]]) *{{NDR|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]}} [...] questi due solitari e pur diversi poeti della malinconia, questi due perpetui esuli della loro città natale, ambedue innamorati della natura e portati per temperamento ai toni dell’idillio, ma che ambedue scavarono dentro le misure dell’idillio per cantare la fatale tristezza dell’uomo; e pensate anche a ciò che ha significato per l’uno e l’altro l’incontro con Napoli, se l'[[Eneide]] intera, nella sua stessa dimensione religiosa, e in quel di più che essa ha rispetto alle opere precedenti, non la si potrebbe concepire senza la presenza di questo mare e di questi dintorni, e se l’ultima e più alta impennata di Leopardi e la stessa disperata religione de La ginestra presuppongano come scenario, "''e di [[Capri]] la marina | e di Napoli il porto e [[Mergellina]]''". ([[Mario Pomilio]]) *Restituiamo Napoli ai Borbone! ([[Mario Borghezio]]) *[[Roma]] e [[Venezia]] si riuniranno all'Italia ma chissà se Napoli non sfuggirà all'Italia. Facile prender Napoli, difficile il conservarla. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas padre]]) *[[Lucia da Siracusa|Santa Lucia]] è, sotto il profilo strettamente storico, il luogo da cui nacque la città di Napoli. ([[Vittorio Paliotti]]) *«Santa Lucia vi conservi la vista», ripete da secoli, il mendicante napoletano che tende la mano sugli angoli delle strade, e dà con quella frase la misura esatta del significato in cui è tenuta a Napoli la «facoltà di vedere», un bene primario che costituisce la ricchezza estrema dei poveri e la sanità ultima degli ammalati. ([[Vittorio Paliotti]]) *Sarebbe una città di incanto se non vi si incontrasse una folla di plebei che hanno aria di ribaldi e di malandrini, senza essere sovente né l'uno né l'altro. ([[Papa Clemente XIV]]) *Sbarco sempre con angoscia a Napoli. Mi sembra di salire su un insidioso palcoscenico, dove la recita è corale e tu sei osservato e trattato come l'ultimo arrivato. Temi i tranelli della scena e la complicità della platea. Saranno pregiudizi e perfino ancestrali eredità del paesano sbarcato nella capitale storica del suo Regno, come una maschera del mio paese, don Pancrazio Cucuzziello, che veniva raggirato a Napoli per la sua ingenua rozzezza contadina. Ma quando arrivo a Napoli sento un'insidia che non avverto nemmeno nelle città arabe o sudamericane più insicure. Sopporto l'inferno napoletano solo come transito obbligato per accedere al paradiso delle sue isole e penisole o per godere di qualche amico. Non scriverò un ennesimo saggio su Napoli, camorra e sentimenti, semmai scriverei su una grande capitale fallita. Che affascina per la voluttà del suo declino, quasi la civetteria di disfarsi in pubblico. ([[Marcello Veneziani]]) *Se dall'unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone. ([[Gaetano Salvemini]]) *Se la banca Euromediterranea si farà, la sua sede naturale dovrà essere Napoli che per storia, centralità e condizioni geopolitiche non può avere rivali. ([[Giulio Tremonti]]) *Se quand'era tempo avessi potuto compiacere ad un mio desiderio, io sarei andato a vivere alcuni anni a Napoli, alcuni a [[Milano]]. Queste due città, una per la sua grande popolazione, l'altra per molte particolari condizioni, sono da qualche tempo la stanza del pensare filosofico in Italia. Esse furono abitate da quasi tutti i nostri scrittori che s'innalzarono ad una certa elevatezza d'idee, ed abbracciarono una certa estensione di principii. ([[Giuseppe Bianchetti]]) *Se [[Piazza del Mercato (Napoli)|qui]] dunque, pullulano i bassi e se ogni casa diventa bottega − come al Lavinaio − è proprio perché da questa economia il napoletano può trarre i mezzi di vita: e non sarà troppo prossimo il giorno, che tuttavia si auspica, di una Napoli pronta a offrire a tutto il milione dei suoi abitanti condizioni perfette di esistenza e di attività. Intanto, qui più che altrove si mostra come la conclamata inerzia napoletana sia invece una geniale attitudine a far diventare ricchezza il talento d'ognuno e come una rete minutissima leghi la grande alla minima industria, il grosso al minutissimo commercio.<br>Se un viaggiatore viene qui, tra la lunghissima [[Via nuova Marina|via Marina]] e il [[Corso Umberto I|Rettifilo]] e va curiosando − con sguardo acuto e cordiale, non distratto e acido − per questa contrada, s'avvederà subito come si tratti proprio di un pullulante fermento economico, come tutto qui risponda a un gioco essenziale della vita. Magari il ricordo di tante tragiche vicende darà un più oscuro colore ai gesti e alle parole di questa parte di Napoli, ma resterà vivo nell'animo di chiunque vi passerà questo «colore locale» che nasconde un significato sociale ben definito, forse anch'esso amabile perché anch'esso necessario alla vita di una grandissima città. ([[Mario Stefanile]]) *Se volete fare qualcosa di buono, fuitevenne 'a Napoli<ref>Fuggitevene da Napoli.</ref>. ([[Eduardo De Filippo]]) *Sebbene il lotto, introdotto a Napoli nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che [[Ignazio di Loyola]] abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la ''regola segreta'' e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. ([[Marcellin Pellet]]) *Secondo una tesi prevalente, si fronteggiarono allora<ref>Dagli anni 50 ai primi anni 60.</ref>due città: una della rozza speculazione, l'altra della migliore cultura. Due Napoli impermeabili l'una all'altra. «Ma le cose – afferma {{NDR|Pasquale}} Belfiore – non andarono esattamente in questi termini. Vi fu un groviglio di intrecci fra l'una e l'altra città, tra la migliore cultura e la più proterva speculazione; si generarono perverse implicazioni pur partendo da limpidi presupposti. Il ruolo delle facoltà universitarie, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria fu ora di totale estraneità, ora della più flagrante connivenza, ora della più intransigente opposizione in alcune delle loro componenti». Il ventaglio delle complicità, che via via hanno preso corpo, appare molto vasto. E non è ancora finita. La speculazione edilizia si avvia verso la terza fase. Dalle singole licenze rilasciate dalle amministrazioni [[Achille Lauro|Lauro]] si passa alle lottizzazioni; dai cantieri di improvvisati appaltatori e costruttori a quelli delle Immobiliari. In molti quartieri, però, la pioggia di cemento costituisce un attentato alla incolumità fisica. Si apre la stagione dei crolli. Napoli appare come «la città di cartone che scivola a mare e uccide», secondo una frase di [[Rosellina Balbi]]. Una "carta geologica", redatta dal Comune alla fine del '67, censisce {{sic|21mila}} metri quadri di vuoti sotterranei molto profondi, {{sic|119mila}} metri di vuoti ex cava e 366 caverne. Napoli è una città costruita sul vuoto. ([[Ermanno Corsi]]) *Sedevano un dì fra' boschetti d'aranci, sulla pendice a' cui piedi è [[Sorrento]]; e la brezza moveva da' rami e dalle foglie una musica di suoni e di fragranze; mentre di sotto alle verdi ombrelle rideva il golfo di Napoli, e dal cielo azzurro traluceva il Paradiso. ([[Augusto Conti]]) *Siamo tutti futuri napoletani. ([[Susanna Tamaro]]) *Si sa che i napoletani mettono tre o quattro parole dove non ne bisogna che una. ([[Giuseppe Pignata]]) *{{NDR|[[Napoli]] appare}} simile a certe leggendarie città orientali, vagheggiate dai poeti arabi: tetti e torrette che sembrano minareti, cupole ricoperte da tegole multicolori, chiese simili a moschee, guglie scintillanti, più adatte alla mezzaluna che alla croce, una popolazione brulicante simile nell'aspetto al popolo dell<nowiki>'</nowiki>''Arabia felix'', abbigliata secondo la foggia orientale. ([[Lady Morgan]]) *Solo noi abbiamo potuto permettere che la nostra Parigi {{NDR|Napoli}} venisse fagocitata da un centro minore {{NDR|[[Torino]]}}. ([[Pietrangelo Buttafuoco]]) [[File:Sfogliatelle.JPG|thumb|Sfogliatelle ricce, tipico dolce molto in uso a Napoli]] *Sono così afflitta, che preferisco l'entrata dei Francesi e che tolgano a quei miserabili fino all' ultima camicia, piuttosto che di vedere i nostri proprii sudditi bestie vili, poltroni, ma furfanti, condursi in tal guisa. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Sono due città simili, Napoli come [[Istanbul]] si è lasciata il suo antico splendore alle spalle... ma mentre a Napoli c'è ancora traccia del passato, nei musei, nei palazzi, nelle strade, a Istanbul tutto è andato bruciato, distrutto... Eravamo troppo occupati a sopravvivere. ([[Orhan Pamuk]]) *Su dalla piazza aperta la massa del Maschio Angioino inquadra il panorama del porto e del [[Vesuvio]] lontano. Sullo sfondo celestino del monte s'alza lo stelo rosa del faro e fittiscono gli alberi dei velieri e dei piroscafi. Le pietre del selciato dure e ondulate ricordano quelle delle strade di [[Pompei]]. Ci si inoltra nei quartieri popolari dove le vie sono profonde tra caseggiati enormi e corrosi. Sembra di avanzare in una densa boscaglia, dove tra i rami cantino gli uccelli: sono i richiami dei venditori ambulanti. ([[Giovanni Comisso]]) *Sulla filosofia dell'umanità, sull'economia dei popoli noi abbiamo avuto opere eccellenti da quel paese, giacché la libertà del pensiero illumina e predilige il golfo di Napoli più che ogni altra parte d'Italia. ([[Johann Gottfried Herder]]) *Tra tutti gli amori terreni niuno certamente è più lodevole, più onesto, quanto quel della Patria. E quantunque a ciascuno sembri la propria esserne la più degna, e sola senza divisione d'affetti, senza comparazioni, senza rivalità l'onori, e l'abbia in pregio e l'ami; pure se fosse permesso tra questi doverosi amori far parallelo, niuna Patria a noi ne pare tanto meritevole quanto Napoli per chiunque ebbe in sorte il nascervi cittadino. ([[Ferdinando Galiani]]) *Tu sguazzerai con quei caci cavallucci freschi, arrostiti non con lento fuoco, ma prestissimo, con sopravveste di zucchero e cinamono. Io mi struggo solo a pensarvi. Vedrai in Napoli la Loggia detta per sopranome de' Genovesi, piena di tutte quelle buone cose che per ungere la gola desiderar si possano. Mangerai in Napoli di susameli, mostacciuoli, raffioli, pesci, funghi, castagni di zucchero, schiacciate di màndole, pasta reale, conserve rosate, bianco mangiare. Sarannoti appresentati de' buoni caponi. ([[Ortensio Lando]]) *Tutto quello che esiste passa di qui. Qui dal porto di Napoli. Non v'è manufatto, stoffa, pezzo di plastica, giocattolo, martello, scarpa, cacciavite, bullone, videogioco, giacca, pantalone, trapano, orologio che non passi per il porto. Il porto di Napoli è una ferita. Larga. Punto finale dei viaggi interminabili delle merci. Le navi arrivano, si immettono nel golfo avvicinandosi alla darsena come cuccioli a mammelle, solo che loro non devono succhiare, ma al contrario essere munte. Il porto di Napoli è il buco nel mappamondo da dove esce quello che si produce in Cina, Estremo Oriente come ancora i cronisti si divertono a definirlo. Estremo. Lontanissimo. Quasi inimmaginabile. Chiudendo gli occhi appaiono kimono, la barba di Marco Polo e un calcio a mezz'aria di Bruce Lee. In realtà quest'Oriente è allacciato al porto di Napoli come nessun altro luogo. ([[Roberto Saviano]]) *Un'assoluta estinzione di sentimento morale è lo spettacolo disgustoso di Napoli e della sua gente. Non si vedono uomini ma selvaggi... Al gusto depravato, al senso perverso di questo popolo piace il laido, il ripugnante... È il paese del piacere, niente più. Da [[Tiberio]] ai nostri giorni qui non si è fatto che godere. ([[Ernest Renan]]) *Un popolo che ha più immaginazione che fantasia, più acume ed arguzia che sentimento e passione, il quale rimane con la testa fredda in mezzo agli impeti più selvaggi ed arzigogola e sofistica anche quando sragiona. ([[Vittorio Imbriani]]) *Un turista tedesco dell'Ottocento sosteneva che «nella città del sole, per vendere un pomodoro bisognava cantare una cavatina». C'è di più: il venditore deve essere un attore nato, come dimostra questo crescendo [[Gioacchino Rossini|rossiniano]] impiegato per vendere cocomeri.<br>– Comme so' russe sti mellune!<br>(Un rosso così intenso da sembrare nero).<br>– So' nire, nire, nire sti mellune!<br>(Sono addirittura di fiamma).<br>– Tenenno 'o ffuoco d' 'o Vesuvio 'a dinta, sti mellune!<br>(Macché Vesuvio, questo è addirittura l'inferno!)<br>'Nce sta 'o diavolo 'a dinta: vih, che ffuoco 'e ll'inferno!<br>(Ed infine, è roba da chiamare i pompieri).<br>– S'è appiccicato 'o ciuccio cu tutta 'a carretta oh, anema d' 'o ffuoco!! ([[Riccardo Morbelli]]) *Una cultura cittadina ancora troppo prigioniera di un ottocento napoletano, oltre tutto spesso di seconda e terza mano, una città che in quest'ultimo secolo ha avuto rarissime occasioni di monumenti urbani o di collocazioni artistiche sul territorio. Queste circostanze hanno certamente determinato una scarsa sensibilità e un'{{sic|altrettanta}} scarsa conoscenza collettiva dell'arte contemporanea. Ma se una città che vuole rinnovarsi e rilanciare se stessa, è giusto che sia sempre gelosa custode del suo passato e della sua storia, dalle cui radici deve trarre le sue azioni future, deve anche vivere il suo presente, deve produrre cultura attuale, deve, in altri termini, essere testimone e protagonista della sua contemporaneità.<br>Ci è sembrata, quindi, un'occasione straordinaria poter adoperare luoghi di grande afflusso, come sono le stazioni della metropolitana, come luoghi in cui la città potesse confrontarsi con l'arte e dove il rapporto con l'arte potesse divenire un rapporto quotidiano, ordinario, normale.<br>In altri termini, ci sembra fondamentale che la città nel suo complesso e i suoi cittadini non siano più fermi all'arte del passato, non siano più culturalmente frenati dalla cultura di Napoli come grande capitale borbonica, ma esprimano finalmente la cultura di Napoli come grande capitale del [[Mediterraneo]] e, quindi, vivano e abbiano confidenza con l'arte di oggi. ([[Riccardo Marone]]) *Una romantica rovina da ripensare continuamente. Una splendida festa di sole, di mare e di morte. Immagine, quella della mia città, che fugge via, si avviluppa, si trasforma, si strazia, s'imbelletta, provoca ed eccita incarnandosi in figurazioni anarchiche, aggressive, imprevedibili, irridenti. ([[Valerio Caprara]]) *Una sola città, in Italia, poté resistere, fino al tempo di Diocleziano, all'unità romana. Reggio e Taranto avevano già dimenticato il greco, quando Napoli lo parlava ancora. Mentre le città del litorale ionio erano entrate nell'oscurità in cui dovevano restare sommerse fino all'VIII° secolo dell'era cristiana, mentre Capua, ancora ricca e popolosa, declinava lentamente dal giorno in cui, rivale di Roma, era stata abbattuta per sempre, Napoli non aveva cessato di crescere sotto il dominio romano senza acquistare la sua prosperità a prezzo di una rinuncia a tutte le sue tradizioni elleniche. La città erede dell'antico splendore di Cuma conservò sotto l'Impero forme di gorverno che la stessa Grecia aveva perdute: i cittadini continuarono a ripartirsi entro ''fratrie'' ad imitazione di Atene; imperatori, come Tito e Adriano, si onorarono di portare il titolo di ''demarca'' di Napoli. Le stesse magistrature romane rivestirono nomi ellenici; il duumviro fu un ''arconte'', e l'edile un ''agoranomo''. Giochi di origine antica furono magnificamente restaurati in onore di Augusto e salutati dai poeti e dai retori delle scuole greche, che attirarono in Campania fino alla fine del IV° secolo, come gli ultimi giochi olimpici. È a Napoli che Nerone andò per ricevere al teatro la corona poetica perché contava di trovarvi una società affrancata dai pregiudizi romani e, per dirla tutta, con l'espressione stessa di Tacito, una città greca. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *Una volta che arrivi a Napoli e impari a conoscerla, la accetti e la apprezzi per quello che è: fantastica, caotica, a volte anche folle. Può capitare che quella follia un giorno non vada bene per te e per la tua famiglia, ma non succede quasi mai perché è quella stessa follia che te la fa amare e ti rende felice. ([[José Manuel Reina]]) *{{NDR|La Festa di Pedigrotta dell'8 settembre 1608}} Vi accorre tutta Napoli. Vi vanno diecimila donne con gran fasto in infinite carrozze, e duemila cavalieri a cavallo e in carrozza, che solo a vedere tante gale, tanti volti divini, è una gloria; tanta nobiltà di principi e titolati che superano i trecento, e con tanti diversi colori di ricche livree e così numerose, che tutto il passeggio sembra un prato di gradevoli fiori. Vi va un'infinità di gente del popolo, e vi sono tra le donne mille volti stupendi, e sono adorne di mille gioie, ché non v'ha mai donna di ciabattino che non porti il giorno della festa e catene e collane d'oro e vesti molto ricche di seta. Si vedono poi mille belle cortigiane spagnuole e italiane, la cui grazia e il cui brio svegliano i sensi più assorti e mortificati. ([[Miguel de Castro]]) *Vi sono a Napoli dei luoghi sotterranei che funzionano come una sorta di camera di decompressione simbolica, dove le presenze che abitano il fondo del tempo e dell'immaginario abbiano, nel corso della loro risalita, l'opportunità di sostare per farsi riconoscere e nominare, per riaffiorare infine nel presente senza sconvolgerlo [...] Queste "anime antiche" appaiono allo stesso tempo come simboli, custodi e testimoni del tempo: un archivio. A quest'archivio, i luoghi da una parte, il rituale e il mito dall'altra, forniscono la scena, la scrittura drammatica e l'ordine del discorso. Un discorso capace di arditezze metafisiche incredibili, soprattutto quando riflette obliquamente sul continuo e sul discontinuo, sull'oblio e sulla memoria, affidando ai morti il ruolo che nella logica spetta alle astrazioni. ([[Marino Niola]]) *– Vi sono forse città più piacevoli sul continente e capitali più allegre, disse Violetta, ma in una simile notte ed a quest'ora incantata, qual città può paragonarsi a [[Venezia]]?<br>– La Provvidenza è stata meno parziale nella distribuzione de' suoi favori terrestri, che non credono quelli che mancano d'esperienza, disse il Carmelitano. Se noi abbiamo i nostri piaceri particolari e i nostri momenti di contemplazione divina, altre città hanno i lor vantaggi: [[Genova]], [[Firenze]], per esempio, [[Roma]], [[Palermo]] e soprattutto Napoli...<br>– Napoli, padre mio!<br>– Sì, figlia!; di tutte le città della bellissima Italia, è la più bella e la più favorita dalla natura. Di tutti i paesi che ho visitati nella mia vita errante e consacrata alla penitenza, Napoli, è quello verso il quale la mano del Creatore è stata più generosa. ([[James Fenimore Cooper]]) *Via Toledo, presso al tramonto, è una zona di sogno, un canale di felicità trascinante gli ori del crepuscolo, il carminio del cielo caldamente appoggiato sulle bionde verdure del Vomero. L'eleganze, gli amori passano e s'incrociano fra uno scintillamento infiammato di cristallerie e di sorrisi, lungo i marciapiedi. Correre mollemente assisi in questo gurgito allegro di vita meridionale è una gioia di cui porterò con me l'amoroso ricordo. ([[Ardengo Soffici]]) *Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! E questa la vostra grande risorsa: la gioia, l'allegria. ([[Papa Francesco]]) ====[[Nicola Abbagnano]]==== *A «istruirmi» sull'umanità fu anche l'antica astuzia partenopea, quella che viene detta «arte d'arrangiarsi», ovvero di sopravvivere a una miseria forse invincibile. C'erano per esempio i venditori d'oro falso, che si accostavano con sfacciata impudenza ai turisti appena sbarcati, o in procinto d'entrare da Zi' Teresa, per vendere qualche «patacca», c'erano i vecchi di San Gennaro dei Poveri che, a pagamento, da Piazza Carlo III andavano nelle case a piangere i morti, e potevano spingersi per la bisogna (a tripla paga o almeno doppia: 150 lire) fino a [[Vietri sul Mare|Vietri]] e a [[Sorrento]]; a ogni angolo c'erano gli acquaioli, che t'offrivano boccali d'acqua ghiacciata, assieme ai venditori improvvisati di pasta, vermicelli fumanti e appena scodellati, con su uno spruzzo di pomodori e pepe; e c'erano le prostitute, giovani e vecchie, che vendevano se stesse col medesimo sguardo, ora sfrontato ora implorante. Nei libri, e nei piccoli fatti d'ogni giorno, trovavo una continua, reciproca conferma. *Napoli, del resto, rimase sostanzialmente impermeabile al [[fascismo]]. Lo furono gli stessi notabili che pure nel '22, alla vigilia della marcia su Roma, s'erano spellate le mani ad applaudire Mussolini al [[Teatro di San Carlo|teatro san Carlo]]. Altrettanto estraneo agli slogan mussoliniani fu il popolo, per atavico irridente scetticismo (un difetto, a volte, può trasformarsi in virtù). *Quando sessant'anni fa m'aggiravo per Napoli, e fiutavo l'aria salmastra tra le grida dei venditori di pesce, non m'imbattevo di certo nello Spirito Assoluto, che avanza nella Storia attraverso la sua dialettica fatta di tesi, antitesi, sintesi. M'aggrediva, dolorosa e dolcissima, soltanto la molteplice realtà. Vedevo i volti dei partenopei, le loro espressioni irridenti, con una saggezza antica e popolaresca, tutt'una con la miseria insieme aulica e familiare della «Napoli nobilissima», tra la barocca solennità dei monumenti e lo squallore dei bassi. Mi dicevo che la ''Ratio'' hegeliana era ben remota da tutto questo, dalla bellezza delle donne, dagli sguardi abbaglianti degli occhi morati dietro le lunghe ciglia delle ragazze giù a [[Via Toledo|Toledo]] e a Chiaia, nell'allegria chiassosa che ti veniva incontro ovunque, anche nella povertà, anche nei laceri panni multicolori fatti asciugare nei vicoli alla brezza notturna, sotto la luna. Era forse l'Assoluto a essere il soggetto del mondo reale, della storia, o non piuttosto la molteplicità degli individui, con i loro autentici bisogni? ====[[Percy Allum]]==== *L'elemento fondamentale è l'estraneità di vasti strati della popolazione dalle istituzioni della republica italiana, con tutte le conseguenze che ne derivano: la sopravvivenza del sistema paternalistico clientelare, l'ambigua accettazione dei valori sociali dominanti, la rottura causata dall'emigrazione e dalle trasformazioni economico-sociali. *Il napoletano è convinto di vivere in un mondo ostile, sul quale non è in grado di esercitare alcun controllo... I rapporti tra gli uomini sono regolati da una concezione fatalistica, nella quale l'Autorità svolge lo stesso ruolo che ha il «destino» nel mondo naturale. *In passato, se chi comandava faceva il suo dovere, il popolo lo sosteneva; quando non lo faceva più, il popolo scatenava una piccola rivolta... Il gran numero di dimostrazioni di piazza e di jacqueries che costellano le pagine della storia del napoletano è la prova di quanto sia radicata negli abitanti la fiducia in questo tradizionale meccanismo. ====[[Alberto Arbasino]]==== *Avvicinandoci alla città il cielo s'oscura e l'aria si fa soffocante. Le fiammate delle raffinerie tingono di rosso e di giallo il polverone dei cementifici, a nuvoloni foschi: ma lo si è sempre saputo fin da Virgilio che questi paraggi sono le porte dell'inferno, la sede dell'orrore. *E poi, insomma, una città fra le più vecchie d'Europa, e dalla [[Magna Grecia]] in poi sono i suoi stessi governi a ripeterle che non è ancora matura per... E lei, lì, ad aspettare che vengano Elargite Provvidenze, senza muovere un dito... Tanto vero che mentre gli altri ricostruiscono [[Amburgo]] o [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|Hiroshima]] qui non hanno ancora incominciato a portar via le immondizie del Dugento dalle strade... [...] Solita colpa dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]] che avrebbero borbonizzato la città? Mah, dev'essere lei che ha napoletanizzato loro. *Io poi a Napoli vorrei starci sempre il meno possibile. Mai combinato niente e sempre litigato con tutti. Una depressione, sempre. Veramente è una città che non mi dice niente, perciò trovo inutile venirci. Non so cosa farmene del sole mediterraneo e dell'eredità classica e dell'architettura normanna e delle semplici gioie della vita contadina e della pizza alla pescatora. Commedia dell'arte, per me no, grazie. ====[[Giovanni Artieri]]==== *Altri e più terribili dolori sarebbero intervenuti nella vita della città, diventata uno dei centri strategici della seconda guerra mondiale, nel Mediterraneo. Prove eroiche misero a nudo lo spirito stoico della popolazione, la sua illimitata capacità di sopravvivere, la sua quasi magica facoltà di «ridurre» stranieri e invasori al proprio modulo umano, e dominarne così eccessi e barbarie. *Chi ha detto Napoli città «savia», non la conosce: non sa quanto, a Napoli, il filisteo professorale, l'uomo di pomposa serietà che non sbaglia mai, che non sappia ridere o sorridere, rischi di passar da scemo, da «fesso», da persona non pertinente alla città.<br>A Napoli sta di casa una certa illustre e armoniosa follia di origini bacchiche e filosofiche, proveniente dal remoto passato, qualche cosa come i misteriosi raggi cosmici usciti dalle insondabili profondità del caotico universo. La follia trema con la sua luce di diamante, in fondo all'animo {{sic|queto}} e ragionevole dei napoletani. *È la sola città del mondo ove sia possibile scorgere qualche probabilità di sfuggire al destino comune dell'[[Europa]] d'oggi. Che ci appare assai simile a quello del decadente Seicento, alla ricerca d'un'anima che ne sorregga l'affastellata apparenza barocca.<br>In questa ricerca, l'[[Italia]] e l'Europa si affacciano al davanzale di eri. Cercano uno stile, una poesia. Tentano di rifarsi al neorealismo, ch'è poi il semplice e nudo realismo del secolo scorso.<br>Dove si pensa a quest'angoscia, è a Napoli. Napoli è ricca d'una incredibile ricchezza. Essa non ha bisogno di «darsi» uno stile. Non deve cercare una cifra, una chiave, un modulo per essere «se stessa». Non ha perduto, insomma, il contatto con il passato. Essa è sempre affacciata alla finestra che guarda sul giardino (un poco appassito) delle memorie e su quello fragrante e fresco dell'attualità. Perciò tutti invidiano Napoli. *{{NDR|L'ultimo incontro con Gino Doria, alla [[Certosa di San Martino]]}} E noi, «ncielo<ref>In cielo.</ref>» stavamo, chini sulla ringhiera barocca del celebre balcone su Napoli, lì sull'angolo dominato dalla cupa mole del Forte. Si guardava la città ai nostri piedi; compatta e ammonticchiata come sempre appare Napoli a chi la vede da una prospettiva aerea. Un grattacielo tagliava l'aria, dominando il mare confuso delle case, solcato dai neri decumani dei quartieri greco-romani.<br>Freddo e remoto il [[Vesuvio]] spento, albuginoso e come spento anch'esso, il mare; la collina di [[Posillipo]] ricoperta di eczemi. Dal caos brulicante veniva un vago rombo, un respiro di lontanissima risacca. Stavamo zitti, Doria ed io, a guardare come superstiti di una conflagrazione di mondi, reduci spaesati di evi caotici e rotolanti. Di tanto in tanto, don Gino puliva e s'aggiustava il monocolo, per vedere qualcosa nello spessore dell'aria. Qualcosa che nemmeno a me riusciva di scorgere. *[[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] non vende più i suoi pesci e le sue quaglie a questa plebe, ma, in cambio di voti, i partiti politici le vendono feste televisive e adulazioni sociali. *Il concetto di nobiltà, a Napoli, è profondamente unitario e totale: pochi, anche tra i più forti napoletanisti, conoscono, per esempio, un'espressione del dialetto per indicare «tutti, nessuno escluso», questa espressione rara è ''nòbbele e snòbbele''<ref>''Sdòbbele'', refuso, nel testo.</ref>(cioè nobili e non nobili), quanto dire l'intero popolo. Per questo diverso e più sottile coincidere degli intendimenti sociali e unitari della paroletta «nobilissima», Napoli lo è. [...] La loro prima nobiltà è diplomata dall'intelligenza, dall'acume, dallo spirito e dalla cultura. Un principe fesso non vale uno scugnizzo intelligente. *Il napoletano adopera la sua superstizione come un elemento aggiuntivo e razionale del suo giudizio. Come, cioè, una variabile indipendente il cui comportamento gli sfugge, ma la cui influenza gli è nota. Ciò è dimostrato dalla natura stessa della cabala e delle pratiche magico-aritmetiche in uso per la previsione dei numeri del lotto. ''La [[Smorfia]]'', libro dei sogni, introduce l'elemento fantastico nel rigore matematico delle ''scadenze'', delle ''figure'', degli ''estratti'' su cui si intrecciano i movimenti e l'intera meccanica delle giocate. *In ogni napoletano si può scorgere il riflesso dell'ironia, del sarcasmo, del gusto, dolorosamente umano, della deformazione bruegheliana<ref>Nel testo il refuso: breugheliana.</ref>, comica e tragica di [[Eduardo De Filippo|Eduardo de Filippo]]: la facoltà di tradurre in paradosso e poesia, la contingenza storica: nel prodigio di un detto, di una forzatura comica, d'una constatazione centrata nell'ironica e contraddetta natura delle cose.<br>Durante la sfilata a Napoli delle squadre di camicie nere, nell'ottobre del 1922, uno [[scugnizzo]] chiese ad alta voce, dinanzi a tante braccia protese nel saluto romano: «''Ma ched'e', chiove?''» (Ma cos'è, vedono se piove?). Quello scugnizzo non sapeva di fissare un tratto di storia. (Eccetera, eccetera.) *In questo discorrere, il lento e grigio giorno di [[Tokio]] declinava; fedelmente accompagnato dalla pioggia sottile. Ero un poco scontento. Perché a me, allora, [[Harukichi Shimoi|Shimoi]] interessava assai più come «giapponese» che come «napoletano» mentre a lui, quel fatto di possedere ogni segreto dell'anima e della misteriosa essenza d'arte del suo paese, non diceva quasi niente. Un fatto spiegabilissimo, del resto, che dice quanto Napoli avesse mutato o, come gli dissi scherzosamente, «corrotto» un nipponico così puro.<br>Allora Shimoi mi raccontò quest'aneddoto. Nel 1949 ricevette un invito a recarsi al [[Palazzo imperiale di Tokyo|palazzo imperiale]]. [[Douglas MacArthur|Mc Arthur]] aveva stabilito che l'Imperatore diventasse un monarca borghese e [[Hirohito]], prima di obbedire al generale americano ordinò di celebrare, per l'ultima volta, la «cerimonia del [[tè]]», convocando tutti i familiari, cioè tutti i principi del [[Giappone]]. A Shimoi fece dire dal suo maestro di cerimonie: «Venga ad allietarci con le sue storie di Napoli, in quest'ora triste». Nessun napoletano avrebbe immaginato il nome della sua città capace di consolare, anche per poco, la tragedia di un imperatore vinto. *La natura filosofica dei napoletani non è discriminabile nelle manifestazioni della vita comune; anzi è tutt'una con essa; in questo si rintraccia il segno più vero della nostra sostanza ellenica.<br>È un tratto del nostro pudore, della nostra ironia di fronte alle certezze troppo solenni e auguste della scienza, della storia, della morale: un'eleganza dello spirito che rifiuta a se stesso l'orgoglio di ritenersi capace di costruzioni eterne e perfette, di raggiungimenti immuni da incoerenze e contraddizioni. È, a pensarci bene, un senso di squisita umiltà. *Napoli pesa poco nel bagaglio di chi viaggia per il mondo, poiché appartiene al mondo delle idee. Si può incontrare, come una categoria universale, in ogni angolo, il più strano della terra. *{{NDR|Il}} nostro popolo, che è filosofo più d'ogni altro. Libero e sboccato sovente – e questo attrasse molti di coloro che scrissero prima che io giungessi – profondo ironico saggio, sempre, e questo attrae me, per tendenza ed anche per elezione del mio spirito. ([[Rocco Galdieri]]) *Per chissà quali remoti legamenti con il pensiero eleatico ([[Elea-Velia|Elea]], del resto, si trova a due passi da Napoli) i napoletani posseggono un naturale, istintivo senso della relatività. Il velo di ironia che si scopre, come la polvere del caffè in fondo alla tazza, alla fine di ogni conversazione, per quanto seria voglia essere, con un napoletano, viene da questa natura relativistica. *Un pomeriggio del settembre '54 con [[Amedeo Majuri]] e [[Augusto Cesareo]] andammo a rivedere [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]] e quel che la guerra ne ha lasciato. Spettacolo triste. Il guasto e la polvere avvolgevano ugualmente l'arco di Sant'Eligio e la facciata gotica di San Giovanni a mare. E, di fronte, il piedistallo di «Marianna 'a capa 'e Napule» era vuoto. Vi appoggiava le spalle una bellissima venditrice di pannocchie bollite, una «spicaiola». «''Signò''», ci disse, «''l'hanno luvata stammatina. Dice {{sic|ch'a}} mettono dinto 'o Municipio. Mo ce stongh'io...''<ref>Signore, l'hanno tolta stamattina. Corre voce che la collocano nel Municipio. Adesso ci sono io...</ref>» La [[Cibele]] era stata tolta, per trovar posto nel Cortile del palazzo del Municipio e lei, la bellissima, diceva: «La sostituisco io». Tanto è stretta la parentela tra i napoletani e gli dèi. *{{NDR|A [[Shiraz]], in un tempio zoroastriano}} Vi fummo introdotti e un tale, ch'era l'officiante ''parsi'', accese un fiammifero. Subito dal suolo, traverso una bocchetta di ferro, sprizzò una fiamma chiara e fumosa. Era petrolio nativo, come, in quel paese, se ne incontra dappertutto. «Ecco», ci disse l'uomo, «ecco: guarda la luce dello Spirito.» «Ma», obiettammo, «l'hai accesa tu, adesso, con un fiammifero...» «Non importa. La fiamma era lì, anche quando non appariva. Era lì. Ma tu non la vedevi.» Forse quell'imbroglione di prete ''parsi'' aveva ragione. Anche a Napoli, la «fiamma» è lì: spesso non la vediamo. Spesso la cogliamo per strada, camminando. La troviamo nella bocca di una popolana o nella rassegnata ironia di un tranviere. ====[[Simone de Beauvoir]]==== *In Via dei Tribunali, attorno a [[Porta Capuana]], guardavamo le piramidi di cocomeri e di melloni, i mucchi di pomidori, di melanzane, di limoni, di fichi, di uva, i pesci lucenti, e quelle specie di altarini rococò, così graziosi, che i venditori di frutti di mare fabbricano con muscoli e alghe: ignoravamo che il cibo si espone con tanta violenza solo quando la gente crepa di fame. *La vita degli uomini si esibisce nella sua nudità organica, nel suo calore viscerale: sotto questo aspetto, Napoli ci stordì, ci nauseò, ci stregò. *Misconoscendo la profondità di quella miseria, poterono piacerci certi suoi effetti; ci piaceva ch'essa sopprimesse tutte le barriere che isolano gli uomini e li diminuiscono: tutto quel popolo abitava il calore di un solo ventre; le parole «dentro», «fuori», avevano perduto il loro significato. Gli antri oscuri in cui rilucevano debolmente delle icone appartenevano alla strada, nel gran letto matrimoniale dormivano dei malati; dei morti riposavano allo scoperto. E l'intimità delle case si espandeva sulla strada. Sarti, calzolai, fabbri, fabbricanti di fiori artificiali; gli artigiani lavoravano sulla soglia della loro bottega; le donne si sedevano davanti alla porta di casa per spidocchiare i loro bambini, rammendare la biancheria, pulire il pesce, sorvegliando i bacili pieni di pomodori schiacciati che esponevano all'azzurro lontano del cielo. Da un capo all'altro della via correvano sorrisi, sguardi, voci, amicizia. Questa gentilezza ci conquistò. *Ogni tanto andavamo a prendere un caffè sotto la [[Galleria Umberto I|Galleria]], mangiavamo i lucidi pasticcini della grande pasticceria Caflish oppure un gelato in [[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]], sulla terrazza del [[Caffè Gambrinus]]. Sfuggendo le asprezze della vita napoletana ne scoprivamo le dolcezze. Peraltro, dappertutto, in qualsiasi momento, il vento ci portava la polvere desolata dei docks, odori umidi e ambigui. Quando salivamo a [[Posillipo]], il candore menzognero di Napoli, in lontananza, non ci ingannava. ====[[Walter Benjamin e Asja Lācis]]==== *Il linguaggio mimico è più spiccato che in qualsiasi altra parte d'Italia. Una conversazione tra napoletani risulta impenetrabile per qualsiasi forestiero. Le orecchie, il naso, gli occhi, il petto e le ascelle sono posti di segnalazione azionati attraverso le dita. Tale suddivisione ritorna nel loro erotismo schizzinosamente specializzato. Gesti servizievoli e tocchi impazienti appaiono allo straniero in una regolarità che esclude il caso. Sì, qui egli sarebbe perduto, e invece, bonario, il napoletano lo manda via. Lo manda qualche chilometro in là a Mori. «Vedere Napoli e poi Mori», dice secondo un vecchio motto. «Vedere Napoli e poi muori», ripete il tedesco. *L'architettura è porosa quanto questa pietra. Costruzione e azione si compenetrano in cortili, arcate e scale. Ovunque viene mantenuto dello spazio idoneo a diventare teatro di nuove impreviste circostanze. Si evita ciò che è definitivo, formato. Nessuna situazione appare come essa è, pensata per sempre, nessuna forma dichiara il suo «così e non diversamente». È così che qui si sviluppa l'architettura come sintesi della ritmica comunitaria: civilizzata, privata, ordinata solo nei grandi alberghi e nei magazzini delle banchine – anarchica, intrecciata, rustica nel centro. *Le descrizioni fantastiche di numerosi viaggiatori hanno colorato la città. In realtà essa è grigia: di un rosso grigio o ocra, di un bianco grigio. E assolutamente grigia in confronto al cielo e al mare. Il che contribuisce non poco a togliere piacere al visitatore. Poiché per chi non coglie le forme, qui c'è poco da vedere. La città ha un aspetto roccioso. Vista dall'alto, da Castel San Martino, dove non giungono le grida, al crepuscolo essa giace morta, tutt'uno con la pietra. ====[[Camillo Benso, conte di Cavour]]==== *Il tempo stringendo non le parlerò di [[Sicilia]] ove le cose procedono bene e mi restringerò al doloroso argomento di Napoli.<br>Divido pienamente il suo modo di vedere. Il nostro buon [[Luigi Carlo Farini|Farini]] ha preso una via falsa, ma può riparare l'errore, se alla caduta di Gaeta adotta un altro sistema. Bisogna parlargli schietto, è uomo generoso che non ha altro pensiero che il trionfo della causa cui ha dedicato la sua vita. Farini deve proclamare l'idea unificatrice ed attuarla, qualunque {{sic|sieno}} gli ostacoli che gli si parano innanzi. La menoma esitazione in proposito sarebbe fatale: glielo ripeta su tutti i {{sic|tuoni}} e con tutte le forme. Dato poi che Farini non reggesse o per difetto di forze fisiche o per qualunque altro motivo, che cosa fare?<br>Ci ho studiato bene , e non ho trovato che due soluzioni. Mandare [[Urbano Rattazzi|Rattazzi]] e [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] a governare Napoli oppure andarci io.<br>La prima sarebbe preferibile sotto ogni rispetto. Ma Rattazzi e La Marmora accetteranno? Solo il Re potrebbe decidere il primo, ed il primo trarre seco il secondo.<br>So che Rattazzi riuscendo a Napoli, gli spetterà il primo posto nel ministero: ma ciò poco monta. Trionfi pure Rattazzi purché si salvi il paese. Se egli evita una crisi a Napoli, gli daremo l'intiero nostro appoggio come cittadini e come deputati.<br>La seconda ipotesi può avere conseguenze fatali pel paese e per me. Egli è evidente che ho tutto a perdere e nulla a guadagnare.<br>Corro pericolo di vedere distrutta la riputazione che 13 anni di lotte continue mi valsero, senza possibilità di accrescerla. Ma ciò poco monta. L'uomo di Stato che non è disposto a sacrificare il suo nome al suo paese, non è degno di governare i suoi simili. *Io riassumo in due parole il concetto politico e militare che bisogna attuare.<br>Ristabilire l'ordine a Napoli prima, domare il [[Francesco II delle Due Sicilie|Re]] (Borbone) dopo. Guai se si invertisse il modo di procedere. Quindi occupazione immediata di Napoli... Occupate senza indugio gli Abruzzi. Fate entrare il Re in una città qualunque, e là chiami [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a sé. Lo magnetizzi... La spedizione di Cialdini a Napoli compie l'opera: Cialdini fa da dittatore militare sino all'arrivo del Re nella capitale...<br>...Ecco il solo programma d'esito sicuro.<br>Bisogna evitare che l'assedio di Gaeta preceda l'entrata di Vittorio Emanuele in Napoli. *L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani ingiuriandoli. Essi mi domandano impieghi, croci, promozioni. Bisogna che lavorino, che siano onesti, ed io darò loro croci, promozioni, decorazioni; ma soprattutto non lasciar passargliene una: l'impiegato non deve nemmeno esser sospettato. Niente stato d'assedio, nessun mezzo da governo assoluto. Tutti son capaci di governare con lo stato d'assedio. Io li governerò con la libertà, e mostrerò ciò che possono fare di quel bel paese dieci anni di libertà. In venti anni saranno le provincie più ricche d'Italia. No, niente stato d'assedio: ve lo raccomando. *Se la costituzione dell'Italia è posta a repentaglio perché non ho voluto ammettere ora, in via eccezionale, nella marina un giovane che dava la sua dimissione, e se ne stava a casa quando i suoi compagni si battevano, bisogna dire ch'essa è talmente {{sic|dilicata}} da non potere durare tre mesi.<br>Sapete perché Napoli è caduta sì basso? Si è perché le leggi, i regolamenti non si eseguivano quando si trattava di un gran signore o di un protetto del Re, dei Principi, dei loro confessori od aderenti. Sapete come Napoli risorgerà? coll'applicare le leggi severamente, duramente, ma giustamente. Così ho fatto nella marina; così farò nell'avvenire, e vi fo sicura che fra un anno gli equipaggi napoletani saranno disciplinati come gli antichi equipaggi genovesi. Ma per ottenere questo scopo, credete alla mia vecchia esperienza, bisogna essere inesorabile. ====[[Giorgio Bocca]]==== *E a Napoli non si sa mai se sia una recita o se si faccia sul serio. *È possibile a Napoli pranzare in un educato silenzio, magari prendendo appunti di quel che ti dice un tuo commensale? No, non è possibile, perché "pur isso adda campa'". ''Isso'' è uno con la chitarra che si avvicina al tuo tavolo, sorridendo fra i sorrisi affettuosi dei camerieri suoi amici. *Napoli adagiata sul golfo è stupenda, ci si chiede se anche questa bellezza non faccia parte della maledizione della città, non faccia parte del prezzo spaventoso che paga per esistere. *Per secoli Napoli, capitale del regno, è stata una metropoli che lo stato borbonico riusciva a governare solo grazie alla camorra. ====[[Camillo Boito]]==== *{{NDR|I napoletani}} Cavano l'arte dal sole. *{{NDR|Il popolo napoletano}} Rapido, immaginoso, facile ad infiammarsi e pur sottilissimo e studiatore. *Que' napoletani hanno la benedizione di unire in sé l'impeto e la pazienza: sono pieghevoli e tenaci. Piglieranno tutta in mano la politica e l'arte d'Italia, se gli altri italiani non s'affannano a emularli. ====[[Libero Bovio]]==== *A Napoli il successo dura un'ora, l'insuccesso un anno – quando non ti accompagna tutta la vita. *Napoli tutto tollera e perdona fuor che l'ingegno. *Conosco ed amo tutti i vicoli della vecchia Napoli. È giusto che il piccone li squarci, ma è anche umano che il mio cuore senta i rumori del piccone. *Tutto è azzurro a Napoli. Anche la malinconia è azzurra. ====[[Cesare Brandi]]==== *L'Italia deve salvare Napoli, riportarla al suo rango di capitale della cultura quale ottava meraviglia, non lasciarla abbruttire dalla spazzatura nel traffico immondo. Napoli deve vivere: non ha bisogno di tornare una stella, è una stella, non un buco nero, come si è fatta diventare. La responsabilità è di tutti gli italiani: Napoli appartiene all'Italia. *Napoli, nel '700 non fu provincia ma grande capitale europea in competizione con Madrid, Vienna ed anche Parigi; possedette una fioritura artistica di prim'ordine, pari a quella di Venezia e assai superiore a Firenze e a Roma. *Napoli, questa meravigliosa città, che ora fa arricciare il naso a raffinati e a villani, e nessuno ci va più, se non per vedere Pompei, come se questo palinsesto di culture non valesse che per le sue ossa. *Vi sono dei panorami che rappresentano assai più che una bellezza naturale o lo spettacolo di una grande città, addirittura le fattezze della Patria.<br>In Italia, per quanto ricca si creda, sono in numero limitatissimo. Ad esempio la vista dal Viale dei Colli sulla città e le colline di [[Firenze]]; quella dal Gianicolo su [[Roma]]; la Riva degli Schiavoni a [[Venezia]]: ma su tutte, inutile negarlo, troneggia il panorama del [[Golfo di Napoli]], sia dall'alto del [[Vomero]] o di [[Certosa di San Martino|San Martino]] sia all'arrivo dal mare. È questa la porta celeste dell'[[Italia]], la porta che non è {{sic|rettorico}} chiamare augusta, e provoca nostalgia e rimpianto non solo ai napoletani emigrati. ====[[Fernand Braudel]]==== *E Napoli ha continuato a dare molto all'Italia, all'Europa e al mondo: essa esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti.... Con generosità, certo. Ma anche per necessità. Mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori. L'Italia, secondo me, ha perso molto a non saper utilizzare, per indifferenza, ma anche per paura, le formidabili potenzialità di questa città decisamente troppo diversa: europea prima che italiana, essa ha sempre preferito il dialogo diretto con Madrid o Parigi, Londra o Vienna, sue omologhe, snobbando Firenze o Milano o Roma....<br>Non attendiamoci da essa né compiacimenti, né concessioni. Questo capitale oggi sottoutilizzato, sperperato fino ai limiti dell'esaurimento – poiché non si può dare indefinitamente senza ricevere – quale fortuna per tutti noi, se ora, domani, potesse essere sistematicamente mobilitato, sfruttato, valorizzato. Quale fortuna per l'Europa, ma anche e soprattutto per l'Italia. Questa fortuna, Napoli merita, più che mai, che le sia data. *Impossibile, nondimeno, per me non vagheggiare per Napoli una sorte diversa da quella che le conosco oggi e non invitare i miei amici italiani, per assaporarne reazioni, tanto più inorridite in quanto siano originari di Milano, di Bologna o di Firenze, a immaginare quale avrebbe potuto essere il destino dell'Italia ed il volto attuale di questa città se essa fosse stata preferita a Roma come capitale del nuovo Stato. Roma, che nulla qualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suo passato, quando Napoli era – e di gran lunga –, malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70, all'altezza del compito. *Nessuno è mai riuscito a governare Napoli. *Non dimentichiamolo, essa sarà l'unica città dell'Occidente, dopo il riflusso dell'Islam, a dare il proprio nome ad un regno; qualcosa di più di una capitale, e l'asserzione di un diritto di proprietà eminente. ====[[Giulio Cesare Capaccio]]==== *Buoni maestri furono i Greci nell'edificar città, eligendo i megliori lochi del mondo. Così vediamo Napoli in sito di tanta vaghezza e posto sotto così clemente cielo, che si fa per questo a qualsivoglia altra città superiore. Et ancor che alcuni han voluto dire che di sito la sopravvanzi Costantinopoli, e Lisboa, l'una per il trafico dei due mari, Propontide, et Marnero in quella felicissima regione della Tracia, l'altra per essere ella emporio di tutti i trafichi settentrionali, et occidentali in quella bellissima parte della Spagna, tutta volta l'una continuamente soggetta ai morbi contagiosi, o sia per il concorso dei barbari, o per il fiato di venti non così felici, l'altra non havendo altra perspettiva che l'horribilità dell'Oceano, all'uscir che si farà dalla foce del Tago, necessaria cosa è che cedano a Napoli, ove i venti meridionali d'austro, zefiri di ponente, e piacevolissima borea senza rigidezza de nevi dal settentrione discacciano ogni aura, che potesse portar simili mali, fronteggiata dal mare, che quasi in una leggiadrissima tazza si va terminando con tanta fertilità di pesci e di frutti marittimi, che se ne raccolgono in più copia ch'in tutti i seni di Europa; circonscritta da piacevolissime colline terminatrici della vista, e nelle quali in ogni tempo vi è la stagione di primavera; ornata di vaghissimi giardini; copiosa di frutti e d'acque le più pretiose che si possano imaginare, sempre ridente nell'amenità di tante riviere, che non la fanno invidiare alle delitiose Tempe di Tessaglia, che perciò gli antichi la chiamarono abitazione di Sirene, delle quali favolosamente una finsero Partenope. *È vero mo che gli edificij della Città di Napoli non han quella magnificenza, che richiederebbe l'architettura, perché toltone il palaggio del Principe di Salerno, hoggi con nova maniera fatta chiesa di [[Giesuiti]], e il principio della casa del Duca di Gravina, el' Palaggio reale, procurato dalla signora contessa di Lemos, non vi si vedrà maniera illustre, ma in quel modo che la copia della gente richiede. Non è però che ciò che par difettoso nell'architettura, non sia ragguardevole negli ornamenti con che sono elle vestite, dilettandosi tutti di varij apparati, aggiungendovisi una grandezza, ch'è manchevole nell'altre città, poiché le case di Napoli han li giardini di agrumi, onde di estate e d'inverno, {{sic|ancorche}} poste in luoghi occupati, sono per la verdura allegrissime accompagnate da bellissime fontane. *Havendo noi la pietra leggierissima, l'arena, detta pozzulana a somiglianza di quella di [[Pozzuoli|Pozzuolo]], che fa le fabbriche forti come ferro, et la calce delle pietre vive di [[Castellammare di Stabia|Castel a mare]], di [[Vico Equense|Vico]], et del contorno, possiamo fabricare in modo verso l'aria, che si alzano gli edificij insino al quinto et sesto solaro, cosa ch'in nissuna parte del mondo si vede, che perciò anco Napoli, se non supera di circuito l'altre città, ch'hanno a pena gli primi tavolati, come Costantinopoli e Parigi, le supera però di popolo, per il ristretto e folto modo di habitare. Et è pur bella cosa il vedere, che con due puntelli sostenendosi un palaggio in aria vi si fabrica di sotto senza far nocumento alcuno agli habitanti. È pur bella cosa anco {{sic|à}} vedere il dono della natura fatto a questo terreno, ove prima si ritrova l'arena, appresso il rapillo o lapillo per la struttuta degli astrachi, poi la pietra, e sotto l'acqua, in modo che, come disse quel buon huomo, di sotto ritroverai il maestro pronto a fabricare. Et essendo tutti gli edificij posti in suolo anco benigno e piacevole, si vede che potendovisi aggiatissimamente cavar le cloache, la Città non si mantiene sporca, come molte Città di Europa, che fundate su la pietra viva, non han questi favori. *I popolari come nati in città libera, et osservando a punto quella libertà greca mentionata da [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], poeta Napolitano, han tanto del nobile, che vogliono imitar la nobiltà; nel vestire niente cedendogli, nell'uso di cocchi aguagliandoli, et in ogn'altra civiltà non volendo loro essere inferiori, dalla quale animosità sogliono nelle famiglie nascere mille disordini. Anzi è tanta la libertà, che vi si gode, che han dato animo agli altri forastieri di volerla godere, poiché non tantosto da diversi lochi giungono qua, che liberamente favellano del Principe che governa, dei magistrati che ministrano giustitia, et vogliono il pan bianco grosso a vil mercato, procurano di prevalersi quanto si prevagliono i cittadini, e s'ingeriscono negli officij pubblici, e pretendono tutto ciò che potesse pretendere un antico cittadino.<br> E dall'altra parte fan bene, perché ritrovano il popolo così cortese, che li accettano, et li chiamano ad haver parte in molte amministrationi. *Vivono questi nobili con molta splendidezza, et si fan chiamare Cavalieri, perché essendo per honore detti prima militi nei servigi presso alte persone regali, e militando a cavallo, quasi quelli antichi ch'erano detti ''Equo publico'' nei marmi nostri napolitani, dai quali argomento l'antichissimo nome di Cavaliero, han cambiato il nome dell'armi di soldati in maneggio del cavallo, e veramente ai nobili Napolitani così bel nome conviene, i quali fan tanta professione di cavalcare, che tutte le nationi d'Europa qua vengono, per aver cavalli di prezzo, et per imparar di esercitarli nelli studij cavallereschi di maneggiar l'armi, di far giostre e tornei, guerreggiando con tutte le più famose nationi, che perciò sono nella militia sempre riusciti illustrissimi guerrieri, dei quali infiniti si fa mentione nell'historie. sono universalmente belli di corpo, ma tanto dediti alle delitie, che hanno cortissima vita, affabili, cortesi, ancorché a primo incontro altieri, inimici capitali della viltà interessata della mercatura, onde mentisce Cassaneo<ref>Il riferimento è al libro di Bartolomeo Cassaneo ''Catalogus gloriae mundi''.</ref>, che sotto una generalità, se pur ve ne fusse stato alcuno, tratta da mercanti tutti i nobili Napolitani, pronti a duelli, et massime i giovanetti, amatori della musica, et in quella et in vestire affettatamente imitano gli Spagnoli. È vero che niente attendono alle lettere, ma, quando avverrà che l'abbracciano, per la perspicacia del grande ingegno rinvestito dalla morbidezza della carne, sotto così felice temperamento di cielo, divengono in ogni professione meravigliosi. Tra le matrone ritrovasi esquisita bellezza di corpo, et prudenza tanto grande, ch'in ogni affare dimostrano, saviezza dell'Hortensie e del Cornelie, ma sopratutto dedite al culto della religione. Vestono gli uni e l'altre pomposamente, in maniera che non giovano le leggi suntuarie del vestire, né possono restringere la soverchia spesa degli ori, delle sete, e d'altre morbidezze somiglianti. Vivono tanto agiatamente, che non osano camminar cento passi senza le comodità dei cavalli, dei cocchi, delle sagette, quasi quei pallanchini che nell'Indie usano i Portughesi. E dirò che le matrone in particulare han difficoltà di esercitarsi a piedi, facendo a gara ad haver più alte le pianella che la persona, tutto ciò che coverte poi con le vesti, ove d'avantaggio si spende, mostrano con la lunghezza dell'habito gentilissimo portamento. Dignissima cosa è di considerare la grandezza di questa nobiltà Napolitana, che coi favori che ricevono dalla liberalissima mano di Sua M.<sup>tà</sup>, rilucono in tanto {{sic|spledore}} di 27 principi, 48 duchi, 76 marchesi, 62 conti, in modo che con 213 titolati par'a me e parerà ai giuditiosi, sia una delle più nobili città del mondo. ====[[Cesare Caravaglios]]==== *C'è qualche cosa di comune tra il grido ed il suo creatore; c'è qualche cosa che non si può scindere, e noi non sapremmo immaginare il grido del pizzaiuolo dato da un venditore di cocomeri, o il grido del venditore di acqua solfurea dato da un venditore di fichi d'India. In questa unità inscindibile appare, quindi, nella sua figura caratteristica il venditore ambulante napoletano il cui tipo etnico ed il cui carattere psicologico lo rendono dissimile dai venditori degli altri paesi. *Da Napoli, fortunatamente, è scomparso quello che era dato dal malgoverno e dall'abbandono, mentre restano vivi i suoi costumi e le sue tradizioni, il che vuol dire la sua anima bella e vivace.<br />Che importa se non si incontrerà più il lazzarone coi calzoni rimboccati sino alle ginocchia, lo scugnizzo mangiatore di maccheroni, il ''guappo'' coi calzoni a quadriglié?<br />La bellezza, la varietà, la poesia, i colori del folklore napoletano non sono rappresentati da codesti avanzi borbonici o dai quadretti in cui sono raffigurati i mangiatori di maccheroni con le mani, divenuti mondiali per la leggerezza di taluni napoletani, né dai tarlati ricordi della vita dei vecchi quartieri sepolti sotto la Napoli nuova e trionfante.<br />Chi osserva il popolo napoletano nell'ora del lavoro e della gioia, nelle feste cerimoniali; chi s'addentra nella sua vita, tanto più bella quanto più intima, nella casa e nella famiglia, dalla culla al talamo, dalla tomba all'altare, potrà cogliere i tratti significativi dell'anima popolare napoletana, dei suoi costumi e delle sue consuetudini che costituiscono il suo sacro retaggio morale, in una parola, il vero folklore. *Il dialetto napoletano è gaio e faceto. È ricco di frasi spiritose che si prestano talvolta ad arguti doppi sensi. La sua armonia imitativa è incomparabile; così in nessun dialetto del mondo si dirà ''schizzichèa'', per esprimere la prima pioggia; ''spaparanza'' per esprimere l'aprirsi di una porta; ''sciuliare'' per indicare chi scivola; ''sfrocoliare'' per stuzzicare; ''arripicchiato'' per aggrinzito; ''ha chiuoppete'', per ha piovuto; ''arteteca'' per argento vivo; ''ammarrare'' per chiudere, ecc.<br />Permette quasi sempre una satira pungente e penetrante mentre agevola in maniera meravigliosa le immagini fresche e naturali che sgorgano dalla fantasia dei napoletani.<br />I napoletani, dotati di una gaiezza e di un sentimentalismo introvabili altrove, sono i degni possessori di un linguaggio così faceto e così diffuso. Noi diremmo quasi che l'uno e gli altri si armonizzano e si completano. Il dialetto ed il carattere di questo immaginoso popolo meridionale contribuiscono a rendere più belli i suoi gridi che debbono essere considerati come la migliore espressione della sua natura. *Il grido del venditore napoletano rinasce ad ogni primavera a Napoli e nella sua espressione suggestiva parla della bellezza di questo cielo incantevole e di questo popolo originale. *Per quanto la moderna civiltà abbia travolto tante cose, non compatibili coi nuovi tempi, tuttavia ha lasciato intatte le più belle costumanze napoletane, così varie e così caratteristiche.<br >Napoli s'eleva sempre più nella vita morale, ma non è mutata nelle sue caratteristiche, nei suoi tipi, nelle sue vecchie e secolari istituzioni, nell'incanto dei suoi colori al sole di primavera.<br />Basta guardare con occhio esperto per ritrovare non soltanto la Napoli di eri ma anche quella di molti secoli fa, sempre viva, leggiadra e festevole nel suo spirito. *Sono pochi quelli che si sono portati, verso il tramonto, sulla balconata del belvedere della Certosa di S. Martino per udire la più suggestiva delle sinfonie, la ''vera'' voce di Napoli, quella che nasce nel cuore della città dalla folla che s'intreccia in mille sensi, da strilli di bimbi, da voci di venditori ambulanti, da trilli di organino, da bestemmie di facchini, da rotolii di trams, da suoni di chitarra, dalle voci affievolite di cantatori che si lamentano nelle malinconiche canzonette, e scende sulla spiaggia di S. Lucia, di Mergellina, ove il grido delle donne che vendono l<nowiki>'</nowiki>''acqua zurfegna'', lo ''spassatiempo'', i polipi cotti nell'acqua marina si confonde e si unifica col canto degli uomini che lavorano le reti per la pesca.... e si perde nella profondità suggestiva del mare, nelle {{sic|morbidi}} notti di estate.<br />Nessuna città al mondo ha una così grande varietà di modulazioni: esse sono eterne, come eterno è il sorriso di questa Napoli incomparabile. ====[[Pietro Colletta]]==== *Aveva Napoli antichi trattati di commercio con la Inghilterra, la Francia, ed antiche pratiche colla Spagna; queste non avevano data; quelli colla Gran Bretagna erano due di Madrid del 1667 e 1715, e tre di Utrecht del 1712 e 13; e colla Francia, uno di Madrid del 1669, altro de' Pirenei del 1688. Napoli concedeva innumerabili benefizi alle tre bandiere, senza premi o mercede, come servitù a signoria. Per trattati novelli, del 25 settembre 1816 colla Inghilterra, del 26 febbraio 1817 colla Francia, e del 15 agosto dello stesso anno colla Spagna furono abolti gli antichi, e si diede al commercio delle tre nazioni il ribasso del decimo de' dazi che si pagano dagli altri legni, stranieri o napoletani; perciò, le mercanzie di qualunque luogo venendo a noi colle favorite bandiere, gran parte del commercio di trasporto e quanto di utilità e di forza ne deriva, ci fu rapito. *I difetti che ho toccato, e che in più opportuno luogo descriverò, cagionarono che i delitti, nel regno di Carlo, fossero molti ed atroci: nella sola città di Napoli numerava il censo giudiziario trentamila ladri; gli omicidii, le scorrerie, i furti violenti abbandonavano nelle province, gli avvelenamenti nella città, tanto che il re creò un magistrato, la «Giunta de' Veleni», per discoprirli e punirli. Prevalevano in quel delitto le donne, bastandovi la malvagità de' deboli, come piace alla nequizia de' forti l'atrocità scoperta. *In dieci anni, dal 1720 al 30, non avvennero in Napoli cose memorabili, fuorché tremuoti, eruzioni volcaniche, diluvi ed altre meteore distruggitrici. Ma nella vicina Sicilia, l'anno 1724, fatto atroce apportò tanto spavento al Regno, che io credo mio debito il narrarlo a fine che resti saldo nella memoria di chi leggerà; e i Napoletani si confermino nell'odio giusto alla inquisizione; oggidì che per l'alleanza dell'imperio assoluto al sacerdozio, la superstizione, l'ipocrisia, la falsa venerazione dell'antichità spingono verso tempi e costumi abborriti, e vedesi quel tremendo Uffizio, chiamato Santo, risorgere in non pochi luoghi d'Italia, tacito ancora e discreto, ma per tornare, se fortuna lo aiuta, sanguinario e crudele quanto né tristi secoli di universale ignoranza. *Perciò in sei lustri centomila napoletani perirono di varia morte, tutti per causa di pubblica libertà o di amore d'Italia; e le altre italiche genti, oziose ed intere, serve a straniero impero, tacite o plaudenti, oltraggiano la miseria dei vinti; nel quale dispregio, ingiusto e codardo, sta scolpita la durevole loro servitù, insino a tanto che braccio altrui, quasi a malgrado, le sollevi da quella bassezza. Infausto presagio, che vorremmo fallace, ma discende dalle narrate istorie, e si farà manifesto agli avvenire; i quali ho fede che, imparando da' vizi nostri le contrarie virtù, concederanno al popolo napoletano (misero ed operoso, irrequieto, ma di meglio) qualche sospiro di pietà e qualche lode: sterile mercede che i presenti gli negano. ====[[Francesco Compagna]]==== *{{NDR|Il ruolo di Napoli nel futuro: metropoli regionale}} capace di assolvere a funzioni di equilibrio a livello nazionale e a funzioni di organizzazione e di animazione a livello regionale. Città fornitrice di alti e qualificati servizi a un territorio provinciale e regionale da ristrutturarsi attraverso ulteriori insediamenti industriali che debbono essere favoriti con coordinate iniziative di infrastrutture e di incentivazione. L'obiettivo è una Napoli non più ripiegata su sé stessa, ma aperta verso la Campania e tutto il Mezzogiorno. *Il potenziamento della funzione metropolitana di Napoli è il problema stesso dello sviluppo economico e civile della [[Campania]]; e in questo senso l'efficacia della terapia dell'industrializzazione risulta in [[Campania]] condizionata da quel particolare aspetto della [[questione meridionale]] che [[Gaetano Salvemini]] chiamava la "questione napoletana" e che oggi si pone in termini di promozione e di esaltazione dei valori metropolitani della vecchia capitale parassitaria. *La vera malattia endemica a Napoli è la disoccupazione. ====[[Benedetto Croce]]==== *Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. E via discorrendo.<br/>Sulla logica di queste considerazioni, il popolo napoletano è stato perfino più volte difeso, e il suo atteggiamento verso la vita ha suscitato simpatie [...] Napoli è apparsa come un'oasi nella quale sia possibile ritrarsi per obliare, riposare e respirare in mezzo a un popolo che di politica non cura o, tutt'al più, la prende a mera materia di chiacchiera, e, chiacchierandone senza riscaldarsi, spesso la giudica con spregiudicato acume. *I teatri di Napoli (mi suggerisce qui il nostro maestro [[Giuseppe De Blasiis]]) hanno a capo della loro storia perfino una grande memoria classica, le recite che vi venne a fare di persona l'imperatore [[Nerone]]. E, sebbene un'introduzione "archeologica" sembri ora di tanto cattivo gusto quanto una volta di ottimo, sia ricordato dunque che Nerone, avido di popolari applausi, e non osando presentarsi dapprima sulle scene di Roma, preferì pel suo esordio la nostra città, ''quasi graecam urbem''. Napoli, che possedeva, allora un ampio teatro scoperto, ricco di marmi e di statue, del quale ancora restano i ruderi, e la cui scena sorgeva di sbieco alle spalle della presente chiesa di San Paolo e la ''cavea'' volgeva verso la presente strada dell'Anticaglia; e un teatro coperto, un Odeo, posto probabilmente tra l'Anticaglia e gl'Incurabili, nelle vicinanze del luogo dove è adesso l'ex monastero di Santa Patrizia. *Le vecchie leggende rapidamente tramontano nella odierna trasformazione edilizia e sociale di Napoli, e le nuove non nascono, o piuttosto noi non ce ne avvediamo, e se ne avvedranno i nostri posteri, quando raccoglieranno qualche frammento del nostro presente sentire e immaginare, reso vieppiù fantastico dalle esagerazioni tradizionali, circondato dal fascino dell'antico o del vecchio, e fissato sopra taluna delle nostre ora tanto vilipese architetture e sculture. E coloro, «che questo tempo chiameranno antico», lo chiameranno forse anche «il buon vecchio tempo», come noi ora diciamo della Napoli del Settecento, e già, quasi quasi, di quella anteriore al Sessanta. *Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute. *Se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero. ====[[Elena Croce]]==== *A Napoli l'orgoglio, appannaggio del dominatore, non è mai considerato legittimo, ma sempre soltanto ridicolo. *Chi ha lasciato Napoli nella prima giovinezza ricorda la sua partenza come un momento di grande esaltazione. A quella età si desidera vivere nel «mondo». o almeno lo si desiderava prima di accorgersi che la guerra ci aveva sprofondati in un «cosmo» tanto incolore. Per chi vi era nato e cresciuto, a meno che non avesse subito precocemente il richiamo dello scetticismo, che è rimasto l'unico stemma della citta, Napoli non era «mondo». Era uno dei più pittoreschi scenari che avessero attirato l'evasione dell'antico viaggiatore in Italia. O altrimenti era un monumento storico grandioso. Nel perdere il paradiso di bellezze naturali che la circondava, la città è stata sempre messa a nudo come un monumento tra i più stratificati e fantasiosi, abbandonati e malinconici. *La coscienza dell'origine napoletana è restia a manifestarsi all'esterno, ed ha una lenta e difficile decantazione interiore. ====[[Lucio Dalla]]==== *Da sempre nutro una grande passione per Napoli, per la sua cultura, dalla scrittura alla filosofia alle canzoni: è una città che mi ha sempre catturato. *La bellezza di [[Totò]] è la bellezza di Napoli. Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per Totò. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. *Quando mi parlano di bellezza mi viene in mente, come prima immagine, Napoli. ====[[Pino Daniele]]==== *La napoletanità autentica deve essere coltivata con discrezione, con cura, sforzandosi di eliminarne le parti superflue o ridondanti, frutto di un eccesso di gusto barocco, per arrivare, se possibile, alla essenzialità di sentimenti e pensieri che, una volta colti nel modo giusto, si mostrano fragili e delicati. *Poche centinaia di metri più avanti<ref>Di Piazza del Gesù.</ref>c'è via Atri, dove frequentai il Diaz, istituto di ragioneria. Tutto a pochi passi da casa, andata e ritorno a piedi, sempre immerso nelle voci, negli odori, nell'aria di una Napoli popolare insediata in quello che fu il centro aristocratico della città. Una Napoli che giorno dopo giorno aderiva ai panni che portavo, entrava nei miei pori, circolava nelle vene e mi rendeva per sempre simile a lei, al suo carattere incazzoso e amabile, nervoso e paziente, dolce e amaro. *La napoletanità è bella, ma guai a cadere nel sottobosco delle vedute meschine. Ho un sogno, per Napoli: ogni piazza, un gruppo musicale che sappia unire tradizione e innovazione. Spazi per i giovani che vogliano fare musica in tranquillità. Teatri aperti, possibilità di mettersi alla prova, ritrovi culturali per confrontarsi, parlare, anche polemizzare. Il patrimonio delle esperienze artistiche è tanto grande, in questa città contraddittoria: è l'unico vero patrimonio morale di Napoli, va salvato. Mi piacerebbe una Napoli pienamente europea e tenacemente mediterranea. *Napoli è il [[Big Bang|big-bang]]. Non solo ciò da cui tutto ha avuto inizio, ma anche quell'energia inesauribile che a tutto ha dato e dà movimento. Vite, pensieri, passioni; fatica, sofferenza, dolore. Amore. Senza Napoli non sarei. Né quello che sono, né quello che suono. Sono partito da qui, da questo urlo che sale dal pozzo senza fondo della storia. ====[[Luciano De Crescenzo]]==== *«E chi Io sa! Chi Io sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di Napoli.» *I napoletani sono un popolo pieno di devozione cristiana, ma non hanno mai veramente abbandonato le tradizioni pagane. Sono sempre rimasti un po' politeisti. È proprio l'idea di Dio, del Dio che è uno, che noi napoletani facciamo fatica a digerire. *Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell'animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resta alla razza umana. *«Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe». *«Ritornando a Napoli lei ritiene che i napoletani siano nella stragrande maggioranza uomini d'amore?»<br />«Senza dubbio: in particolar modo il popolino.» ====[[Aurelio De Laurentiis]]==== *Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è [[Roma]]. Certo, in momenti come questi chi gira con auto e orologi di lusso dimostra di non essere diventato abbastanza napoletano. *Sono tornato in Italia, a Napoli, perché per me l'Italia è Napoli, Napoli è la cosa che più mi convince dell'Italia. *Questa città è stata l'unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell'arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo. ====[[Erri De Luca]]==== *A Napoli mancò uno straccio di re che capisse che nell'Europa delle nazioni l'Italia era destino inevitabile. Mancò un re che stipulasse coi modesti Savoia, signori di una provincia subalpina, un contratto Italia almeno alla pari, non tra occupanti e occupati. Napoli da allora è una capitale europea abrogata, non decaduta ma soppressa, come se Londra fosse stata soppiantata da Edimburgo. Così è andata e questa è la materia della sua ragionevole strafottenza verso la condizione di capoluogo di regione. Se non si vede l'evidenza dell'enorme orgoglio assopito nei suoi cittadini, non si sta parlando di lei. *Com'è importante stare a due, maschio e femmina, per questa città. Chi sta solo è meno di uno. *Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo. *Napoli si era consumata di lacrime di guerra, si sfogava con gli americani, faceva carnevale tutti i giorni. L'ho capita allora la città: monarchica e anarchica. Voleva un re però nessun governo. Era una città spagnola. In Spagna c'è sempre stata la monarchia ma pure il più forte movimento anarchico. Napoli è spagnola, sta in Italia per sbaglio. *Nella mia città e nel mio tempo di nascita, Napoli in dopoguerra, i bambini venivano sfoltiti dalla più alta mortalità d'Europa. La loro vita era un permesso rilasciato giorno per giorno, la loro morte non una tragedia. Le campane suonavano a festa perché un altro angioletto si era aggiunto alla volatile schiera degli sprotetti in terra, promossi d'ufficio a protettori in cielo. Di colpi ne incassavano tanti quanti atterrerebbero un pugile, assestati senza misura di proporzione, così come i vestiti, i panni: non avevano taglia, l'ultima stesura dell'usato. [...]<br>I bambini di Napoli a quel tempo saltavano la scuola, andavano al lavoro appena in grado, per giustificare la vita con un guadagno, per minimo che era. Rimborsavano il cibo delle madri. E perciò non era così atroce a quel tempo ascoltare la storia di Erode, la sua sbrigativa spada che si sostituiva a una delle periodiche epidemie e stragi di bambini. Erode era niente di più che uno dei tanti adulti da evitare, uno dei cento agguati apparecchiati. *Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare. *Se fu città violata da un numero esorbitante di vincitori, se fu militarmente indifendibile quel golfo spalancato, per reazione rese inespugnabili i suoi cittadini: ognuno di essi è città intera, sapendo di esserlo e di rappresentarla. ====[[Luigi de Magistris]]==== *Napoli è una città particolare, lo è stata anche storicamente. Quando l'intero continente viveva fasi di stallo Napoli ha segnato importanti accelerazioni nel mondo della cultura. L'Università, tra le più antiche d'Europa, è stata punto di riferimento quando tutta l'Europa era dilaniata da guerre interne. È una città che non ha mai consentito alla Santa Inquisizione di agire liberamente e incontrastata. È una città che sotto l'occupazione straniera e militare si è liberata da sola concedendosi autonomamente a chi nella seconda guerra mondiale determinava la ritirata dei nazisti. *Napoli può dimostrare che lo sport ed il calcio possono tranquillamente farsi con le mani pulite senza bisogno di truccare le partite come faceva Moggi con la Juventus e come, purtroppo, sembra stia accadendo nuovamente {{NDR|riferendosi allo scandalo del calcio scommesse relativo al 2011}}. Si potrebbe stringere tra Napoli e De Laurentiis, un patto di lealtà anche nello sport. Nel rilancio della città un punto fondamentale lo ha il calcio. *Duecentomila spettatori per le regate {{NDR|dell'America's Cup 2012}} nonostante le avverse condizioni meteo, senza dimenticare il mezzo milione di persone a Pasquetta: questi sono numeri che mi rendono orgoglioso. La città ha dato una bella immagine al mondo e ha rappresentato l'Italia in maniera entusiasmante. ====[[Madame de Staël]]==== *Ciò che manca il più a questa nazione in generale, è il sentimento della dignità. Eglino fanno azioni generose e benefiche per buon cuore, piuttosto che per principii: poiché la loro teoria in ogni genere nulla vale, e l'opinione in questo paese non ha punto di forza.<br>Ma allorché uomini e donne scansano cotal morale anarchia, la loro condotta è più notabile in sé stessa e più degna di ammirazione che in qualsivoglia altra parte, poiché niuna cosa nelle circostanze esteriori favorisce la virtù.<br>Si adotta tutta intiera nella sua anima. Né leggi, né i costumi ricompensano o puniscono. Quegli ch'è virtuoso è tanto più eroico, in quantoché non è per questo né più tenuto in istima, né più ricercato. *Fatte alcune onorevoli eccezioni, le prime classi di persone hanno molta somiglianza colle ultime; lo spirito delle une non è quasi più coltivato delle altre, e l'uso del mondo costituisce la sola differenza nell'esteriore. Ma in mezzo a questa ignoranza vi è un fondo di spirito naturale e di attitudine a tutto, talché non si può prevedere ciò che diventerebbe una somigliante nazione, se tutta la forza del governo fosse diretta nel senso dei lumi e della morale. Siccome vi è poca istruzione in Napoli, così vi si trova fino al presente più originalità che carattere nello spirito. Ma gli uomini ragguardevoli di questo paese, come l'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]], Caracciolo, ecc. possedevano, si dice, nel più alto grado la lepidezza e la riflessione, rare facoltà del pensiero, e unione, senza di cui la pedanteria o la frivolezza v'impedisce di conoscere il vero valore delle cose. *Giunsero a Napoli di giorno, in mezzo a quella immensa popolazione ch'è cotanto animata e nello stesso tempo cotanto oziosa. Attraversarono di primo lancio la [[Via Toledo|via ''Toledo'']] e videro i [[Lazzari|Lazzaroni]] a dormire sul lastricato o in una cesta di vetrice<ref>Ramo flessibile del salice, vimine.</ref> che serve loro di abitazione notte e giorno. Questo stato selvaggio, che si vede colà mescolato con la ''civilizzazione'', ha qualche cosa di estremamente originale. Tra quegli uomini ve ne sono alcuni che non sanno neppure il loro nome, e vanno a confessarsi di peccati anonimi, non potendo dire come si chiami colui che gli ha commessi. Esiste in Napoli una grotta sotterranea nella quale migliaia di Lazzaroni passano la loro vita, uscendo solamente sul mezzodì per vedere il sole, e dormendo il restante del giorno, mentreché le loro mogli filano. Nei climi in cui il vitto e il vestito sono sì facili, vi abbisognerebbe il più indipendente ed attivo governo per dare alla nazione sufficiente emulazione. Imperroché egli è sì agevole pel popolo il sussistere materialmente in Napoli, che può fare a meno di quella specie d'industria ch'è necessaria altrove per guadagnarsi il pane. L'infingardaggine e l'ignoranza, combinate coll'aria vulcanica che si respira in quel soggiorno, debbono produrre la ferocia, quando le passioni sono eccitate; ma questo popolo non è più cattivo di un altro. Esso ha dell'immaginazione, il che potrebbe essere il principio di azioni disinteressate, e con questa immaginazione si condurrebbe al bene, se le sue istituzioni politiche e religiose fossero buone. *Il popolo di Napoli non ha altra idea della felicità che quella del piacere: ma l'amore del piacere vale più di arido egoismo.<br>È vero che questo è il popolo del mondo che ami più il danaro. Se voi domandate a uomo del popolo il vostro cammino per la via, egli stende subito la mano dopo avervi fatto un cenno, poiché eglino sono più infingardi rapporto alle parole che ai gesti. Ma il loro gusto pel denaro non è né metodico, né ponderato; lo spendono subitoché l'hanno ricevuto. Se s'introducesse il danaro tra i selvaggi, i selvaggi lo domanderebbero come i Napoletani. *Il popolo napoletano, in alcuni rapporti, non è niente affatto dirozzato, ma non somiglia altronde al volgo degli altri popoli. La sua materialità stessa colpisce l'immaginazione. La spiaggia africana che circonda il mare dall'altra banda, vi si fa già quasi sentire e vi è un non so che di numidico nei gridi selvaggi che si odono da tutte le parti. Quei visi bruni, quei vestiti formati di alcuni brani di panno rosso o violetto, il cui colore pieno attrae gli altrui sguardi; quei pezzi d'abito, nel panneggiamento de' quali traspira ancora il gusto delle arti, danno qualche cosa di pittoresco al popolaccio, mentre che in altri paesi non vi si può scorgere che le miserie della ''civilizzazione''. *Si trova sovente in Napoli certo gusto {{sic|pegli}} acconciamenti e per le decorazioni accanto alla penuria assoluta delle cose necessarie o degli agi. Le botteghe sono ornate graziosamente con fiori e con frutta. Alcune hanno un'aria festiva che non dipende dall'abbondanza, né dalla felicità pubblica, ma solamente dalla vivacità dell'immaginazione: prima di ogni altra cosa si vuole rallegrare gli occhi. La dolcezza del clima permette agli artigiani di ogni specie di lavorare nella strada. I sarti vi fanno i vestiti, i vivandieri la loro cucina, e le occupazioni domestiche, succedendo in tal guisa esternamente, moltiplicano i movimenti del popolo in utili maniere; i canti, i balli, i giuochi rumorosi accompagnano assai bene tutto questo spettacolo; e non vi è altro paese, in cui si senta più chiaramente la differenza tra il divertimento e la felicità: finalmente si esce dall'interno della città per andare alla spiaggia d'onde si vede il mare e il [[Vesuvio]], e si dimentica ciò che si sa degli uomini. ====[[Francisco Elías de Tejada]]==== *Forse ora è tardi per risuscitare la Tradizione di Napoli. Ma, per coloro che ancora cercano di denigrarla o vogliono ignorarla, lì stanno le sue vestigia; nei libri che non si leggono, nel popolo che viene disprezzato, nel cuore di molti che inconsciamente le sentono come io le sento. Perciò passeggiando tanti pomeriggi nella rumorosa via Toledo ho sofferto la tristezza profonda della solitudine, consolata solo dalla voce serena dell'ultimo tradizionalista napoletano, Silvio Vitale, quando il richiamo che sentivo nel più profondo del mio essere mi diceva che era impossibile finisse così il popolo dei miei antenati, ricco di lealtà generosa, creatore di grandi libertà concrete, paladino di imprese universali. Morirò, ma voglio morire con la speranza che, anche se sepolta e derisa, la tradizione della mia Napoli non può restare inerte archeologia. La giustizia di Dio non può permettere che muoia tra lubridi un popolo che è stato strumento di Lui nelle battaglie decisive della storia. Neanche se, come sembra accadere, i Napoletani si sono lasciati andare nella pazzia di un suicidio collettivo. *I re delle Spagne sapevano che le Spagne non erano uniformi, ma varie; che Napoli era uno dei popoli spagnoli, ma con personalità culturale e politica peculiarissima; che coltivare questa personalità era uno dei doveri dei suoi re; che Napoli non era popolo da assimilare, ma da proteggere nel culto delle sue proprie caratteristiche. I re delle Spagne furono re della Tradizione, non imposero a Napoli né leggi né lingua castigliana, non furono castigliani dominatori di Napoli, ma re strettamente napoletani. *Quando, nel 1860, si realizzerà l'unità risorgimentale sotto il simbolo barbuto, piemontese, europeo e anticlericale di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], il corpo morto del Regno di Napoli si dissolverà come cadavere da cui centocinquanta anni addietro era volata via l'anima.<br>Ma l'Europa vincitrice non perdonò a Napoli l'aver combattuto per la causa della Cristianità. I vinti pagano e Napoli paga ricevendo il disprezzo dei vincitori, né più né meno degli altri popoli spagnoli. Il prezzo fu qui ancor più doloroso perché veniva dai "fratelli" del nord della Penisola, anche dai fiorentini e dai veneziani che in altri tempi avrebbero voluto dare il Regno di Napoli in mano ai turchi. La famosa questione meridionale non era né è altro che l'inadattabilità di Napoli, a causa dei suoi residui di ispanismo, alle concezioni europee che, sulla punta delle baionette, avevano innalzato gli invasori garibaldini. ====[[Salvatore Di Giacomo]]==== *Chi bada in Napoli al suo decoro? Certo, chi dovrebbe no. Lascia fare e lascia correre – ecco la frase filosofica, sacramentale d'ogni indifferente partenopeo, sia egli in alto nella cosa pubblica o le passi accanto tranquillo. *In verità, quanta somiglianza di costume tra {{sic|que'}} napoletani del tempo di [[Nerone]] e i napoletani del tempo nostro! Ecco [[Petronio Arbitro|Petronio]] che ci descrive un mercato di panni vecchi, così come oggi lo vediamo al ''Carmine'' e a ''Porta Nolana''; ecco il cantastorie, tolto di mira dagli ''[[scugnizzo|scugnizze]]'' del tempo; ecco una erbivendola che si [[Voci e gridi di venditori napoletani|sgola]] a un canto di strada; ecco Gitone e il barbiere d'Encolpio che, a braccetto, nella notte serena, se ne vanno a [[Crotone]] e cantano a distesa, o, come si direbbe adesso, a ''ffigliole''. Un cuoco, al famoso convito di Trimalcione, mette in tavola le lumache ''cum tremula taeterrimaque voce'' accompagnando la leccornia: e così ricordiamo il nostro ''maruzzaro''<ref>Venditore di lumache di terra o di mare o di frutti di mare.</ref>e la maniera e il tono di quel suo canto che s'indugia a vantare <nowiki>'</nowiki>''e maruzze<ref>Lumache di terra o di mare.</ref>d' 'a festa ca so' meglie d' 'e cunfiette''. E quante forme, quasi uguali, di locuzioni e d'apostrofi! Quelli antichi partenopei dicono ''urceatim plovebat'' e noi diciamo ''chiuveva a langelle'': dicono ''bonatus'', e noi diciamo ''abbunato''<ref>Bonaccione, semplicione. La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', Newton Compton Editori, Roma, 2016, p. 18. ISBN 978-88-541-8882-2</ref>. Per dir ''tu non sei del bottone''<nowiki>Non appartieni alla nostra combriccola.</nowiki>quelli dicevano ''non es nostrae fasciae''; e la frase ''nescio cui terrae filius''<ref>Non so a chi tu sia figlio. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 2, p. 192</ref> tenea luogo di ''nun saccio a chi figlio 'e p...''; e ''nun aiza 'a capa 'a copp' 'o libro'' si diceva ''caput de tabula non tollit''. Le lievi ferite, all'uso nostro, erano medicate con la ragnatela... ''at Giton... primum aranei oleo madentibus vulnus... coartivit...'' Qualcuno diceva ''Dies nihil est, dum versas te nox fit''<ref>La giornata è breve, il tempo di girarti e rigirarti ed è notte. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 3, p. 192.</ref>: – e voleva dire: – <nowiki>'</nowiki>''a jurnata è corta: mentre ca te vuote e te ggire s'è fatto notte''. Ma che! Se non mi sbaglio anche il ''[[Pernacchia| vernacchio]]'' è greco. Parla non so qual tronfio oratore alla mensa trimalcionica ed ecco qualcuno che, all'ultime enfatiche parole del conferenziere, ''oppositaque ad os manu nescio quid tetrum exibilavit, quod postea graecum esse adfirmabat!''<ref>E portata la mano alla bocca, non so che cosa abbia sibilato di tetro che dopo abbia detto lingua greca. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 4, p. 192.</ref> *La mia fissazione è questa, che Napoli è una città disgraziata, in mano di gente senza ingegno e senza cuore e senza iniziativa. *Napoli è una città bella e singolare – singolare principalmente. Le sue cose rare sono mescolate alle comuni – le nobili alle volgari – a pochi passi dal silenzio è il rumore – prossimi a' luoghi più luminosi ed aperti sono le ombre e il mistero – accanto a un monumento medievale è un lurido fondaco o un vicolo e, forse, alle spalle d'un tempio un lupanare. Ciò che è qui {{sic|da per tutto}}, è la vita: la sanguigna vita popolana, pulsante e ininterrotta, che passa e si rincorre e scivola lungo i muri del monumento e del tempio, che s'addensa e si sparpaglia, e s'agita ed urla o impreca, sotto un fulgido sole che par quasi la fecondi, e investa a un tempo col suo lume diffuso questa folla dell'ultima ora e i ruderi d'un teatro greco, e quel che fu il tempio insigne dei Dioscuri, e una chiesa angioina, e il pallido chiostro d'un antico convento di monache armene... *Napoli, [...] questo strano cuore d'Italia che patisce, se lo si considera bene, di tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'{{sic|iperestasia}}, dei ribollimenti subitanei e delle lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati. *{{NDR|L'uccisione di [[Masaniello]] e lo scempio del suo corpo}} Triste storia, che, peculiarmente, dimostra come il popolo napoletano, la plebe per meglio dire, non abbia mai avuto una coscienza propria: abituata a servire, s'è macchiata, in servitù, fin del sangue suo stesso. Essa ha avuto sempre lo sciagurato destino degl'ignoranti e le sue lacrime postume non hanno cancellato mai più certe crudeltà e certi delitti i quali, tuttavia, la fanno più degna di pietà che d'odio. ====[[Charles Dickens]]==== *Il posto è bello, ma molto meno di quanto la gente non dica. Il famoso golfo, secondo me, come veduta, è incomparabilmente inferiore a quello di Genova, che è quanto di più bello abbia mai visto. Nemmeno la città, dal canto suo, è paragonabile a Genova, con cui in Italia nessuna regge il confronto, salvo Venezia. *Napoli in sé, invece, almeno un po' mi ha deluso. Il golfo non mi pare bello come quello di Genova, non è facile scorgerne o coglierne la linea, e l'effetto delle montagne è sciupato dalle sue dimensioni. La vita per le strade non è pittoresca e insolita neanche la metà di quanto i nostri sapientoni giramondo amino farci credere. *Napoli mi ha ampiamente deluso. È pur vero che il tempo è stato brutto per gran parte della mia permanenza là, ma se non vi fosse stato il fango, vi sarebbe stata la polvere. E se anche avessi avuto il Sole, avrei comunque avuto anche i Lazzaroni, che sono così cenciosi, così luridi, abietti, degradati, immersi e imbevuti nella più totale impossibilità di riscatto, che renderebbero scomodo anche il Paradiso, semmai dovessero arrivarci. Non mi aspettavo di vedere una bella Città, ma qualcosa di più piacevole della lunga monotona {{Sic|filza}} di squallide case che si stendono da Chiaia al Quartiere di Porta Capuana, sì; e mentre ero piuttosto preparato all'idea di una popolazione miserabile, mi aspettavo comunque di vedere qualche straccio pulito ogni tanto, qualche gamba che ballasse, qualche viso sorridente, abbronzato dal sole. La realtà, invece, è che, se penso a Napoli in sé per sé, non mi resta un solo ricordo ''piacevole''. *Noi che pur siamo amanti e ricercatori del pittoresco, non dobbiamo fingere di ignorare la depravazione, la degradazione e la miseria a cui è irrimediabilmente legata l'allegra vita di Napoli! ====[[Gino Doria]]==== *Camminiamo, camminiamo insieme su queste nostre belle strade inondate di sole, e combiniamo insieme mille grandiosi affari. E quando ne avremo concluso uno grandissimo – la vendita della Villa Nazionale per suoli edificatorî io ti offrirò un caffè e tu mi offrirai una sigaretta. E ci prenderemo a braccetto e passeggeremo. E poi così domani, e poi sempre, fino alla morte. Non avremo concluso nulla, ma avremo avuto sempre – e quanti ce li avranno invidiati! – un canto nell'anima e un sogno nel cuore. *Dalla terra impastata, vivificata dal fuoco esso trascorre, e non solo per vecchia metafora, nelle vene e nel sentimento degli esseri umani che felicemente popolano Napoli. E come il fuoco non è sempre visibile ed esplosivo, ma talvolta inerte e sonnolento – non mai morto – sotto strati di cenere o in remoti {{sic|cuniculi}}, così anche nella storia degli uomini di queste terre e nelle loro singole esistenze, la virtù ignea trapassa dalla morte apparente a uno slancio vitale così impetuoso da portare a distruzione implacabile, mentre il più delle volte, e più pacificamente, genera pensieri profondi, opere d'arte, inimitabili modi di vita. *Il popolo napoletano, dunque, ignora la via della saggezza, la quale, al pari della virtù, sta nel mezzo.<br>Egli è sanfedista, ma se non è sanfedista è [[giacobinismo|giacobino]]. Al '60 non fu mai cavouriano: o era legittimista sfegatato, o era garibaldino, perché [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] aveva la capelliera bionda, la camicia rossa e la voce dolce.<br>Non fu sempre così, il napoletano. La maledetta [[rivoluzione francese]] con le sue maledette idee di libertà e d'uguaglianza venne a guastare irrimediabilmente il sangue di un popolo mirabilmente apolitico, iniettandogli il bacillo giacobino. *{{NDR|C'è un colore locale, superficiale ed appariscente che può attrarre ed appagare gli stranieri}} Ma c'è l'altro colore locale, quello che riguarda noi, i nativi, ed è meno appariscente ed è assai più caro al nostro sentimento. E che cos'è? E perché ci si tiene tanto, al punto che ogni colpo di piccone, ogni colpo di scopa, ogni colpo di pennello è come una stretta al cuore? È assai difficile spiegarlo: è un indefinibile, è un inafferrabile, è un complesso di mille cose impalpabili. Sono migliaia di ricordi ammucchiati in un punto, sono abitudini millenarie localizzate in un altro, sono tutte le gioie e i dolori di un popolo che hanno lasciato la loro traccia in quella piazza, in quel vicolo, su quella casa. È l'amore disperato per tutto ciò che fu dei nostri padri e dei nostri nostri nonni e degli avoli ancora più lontani, è il fatto fisico del nostro occhio stesso, conformato, attraverso più generazioni, a vedere le cose disposte in quel modo, in quell'ordine, con quelle tinte.<br>Di colore locale, in questo senso inteso, è fatta tutta la poesia napoletana, quella vera, tutta la pittura napoletana, quella vera. E quando si distrugge questo colore locale è un pezzo di poesia in potenza che se ne va, è una pittura in potenza che se ne va. *Noi napoletani abbiamo tutti, nel nostro foro interiore, un [[Pulcinella]] che ci ammonisce. *Persino il verbo camminare, che in lingua vale a designare la normalità dell'animale in moto, nel [[dialetto napoletano]] assume un significato fantastico. Che cosa è un cavallo che corra molto? È appena un cavallo ''cammenatore''. Ma avete sentito mai parlare di un uomo ''cammenatore''?<br>Eppure il napoletano qualche volta corre. Allorquando Mariantonia fu avvertita del terremoto, stirandosi dal letto e sbadigliando, rispose pacifica: ''Mo... mo...'' Ma se a Mariantonia avessero detto: «Dal terrazzo si vedono le granate del Carmine», Mariantonia si sarebbe precipitata dal letto e, magari nuda, sarebbe corsa sul terrazzo.<br>Il napoletano corre quando può ''vedere'' qualcosa. *Ricordate il lamento di Barcinio, nella duodecima egloga dell<nowiki>'</nowiki>''Arcadia''? ''Dunque, miser''<ref>Il riferimento è al Sebeto, antico fiume di Napoli.</ref>'', perché non rompi, o scapoli | tutte l'onde in un punto, ed inabissiti: | poi che Napoli tua non è più Napoli''? Già Napoli non era più Napoli all'aprirsi del secolo XVI! E che cosa direbbe oggi, se tornasse al mondo, quel bravissimo uomo del [[Iacopo Sannazzaro|Sannazzaro]]?<br>Direbbe che è scomparsa persino quella tradizionale cortesia, che a una giovinetta, cui si fosse detto che era bella, faceva rispondere, coperte le guance di pudico rossore: «sono belli gli occhi vostri». Direbbe che è scomparso persino l'amore, e Napoli era l'ultima rocca dell'amore romantico e sentimentale, cioè dell'amore. *Veramente c'è da discutere sul verbo ''camminare'' applicato al napoletano. Anzi, io voglio appunto dire che il napoletano ignora che cosa sia ''camminare'', mentre sa assai bene cosa significa ''passeggiare''. Il napoletano non cammina mai, ma passeggia sempre: anche se sia il napoletano più attivo, più energico, più preso dagli affari, più difettoso di tempo. ====[[Elena Ferrante]]==== *Ah, che città, diceva a mia figlia zia Lina, che città splendida e significativa: qua si sono parlate tutte le lingue, Imma, qua s’è costruito di tutto e s’è scassato di tutto, qua la gente non si fida di nessuna chiacchiera ed è assai chiacchierona, qua c’è il Vesuvio che ti ricorda ogni giorno che la più grande impresa degli uomini potenti, l’opera più splendida, il fuoco, e il terremoto, e la cenere e il mare in pochi secondi te la riducono a niente. *È una metropoli che ha anticipato e anticipa i mali italiani, forse europei. Perciò non andrebbe mai persa di vista. [...] Ciò che potremmo essere, su questo pianeta, e ciò che invece disgraziatamente siamo, a Napoli si vede meglio che altrove. *Ora cercava testimonianze di viaggiatori stranieri dentro cui le pareva di rintracciare incanto e repulsione mescolati insieme. Tutti, diceva, tutti, di secolo in secolo, hanno lodato il grande porto, il mare, le navi, i castelli, il Vesuvio alto e nero con le sue fiamme sdegnate, la città ad anfiteatro, i giardini, gli orti e i palazzi. Ma poi, sempre di secolo in secolo, sono passati a lagnarsi dell’inefficienza, della corruzione, della miseria fisica e morale. Nessuna istituzione che dietro la facciata, dietro il nome pomposo e i numerosi stipendiati, funzionasse davvero. Nessun ordine decifrabile, solo una folla sregolata e incontenibile per le strade ingombre di venditori d’ogni possibile mercanzia, gente che parla a voce altissima, scugnizzi, pitocchi. Ah, non c’è città che diffonda tanto rumore e tanto strepito come Napoli. ====[[Abel Ferrara]]==== *È una delle più grandi città del mondo, come [[New York]], [[New Orleans]], [[San Francisco]], tutte vicino all'acqua e aperte ai flussi migratori. *Napoli è un punto di riferimento culturale per l'intero Mediterraneo, è stata una tra le culle della civiltà occidentale, ha saputo esportare tutto il suo bene e anche tutto il suo male in giro per il mondo, come solo le grandi città sanno fare. E penso a New York, San Francisco, New Orleans, Londra, Liverpool: tutte città caratterizzate da grandi povertà e altrettanto grandi splendori. Rispetto a tutti questi luoghi, però, Napoli può vantare un elemento in più, al pari della sola New York. E si tratta della caratteristica che ho provato a catturare col mio documentario «Napoli Napoli Napoli». *Napoli mi ricorda la New York anni '90: c'è la stessa violenza, la stessa energia. *Penso che Napoli riuscirà a sopravvivere a tutto, è una città molto dinamica che non è mai cambiata. La mia famiglia proviene da quel luogo ed è come se avessi dei legami di sangue con questa città. La città è stata un centro culturale del mondo dal suo primo giorno. ====[[Maurizio Ferraris]]==== *A ben vedere, la friabilità del tufo, la sua eterna disponibilità a ritornare alla natura, proprio come accade nei templi Maya affondati nelle foreste dello Yucatan, costituisce l'insegnamento più profondo che si può trarre da quella città fatta di tufo che è Napoli. Una simile riflessione getterebbe un ponte ideale verso la lenta ginestra di Leopardi, verso la natura indifferente alla storia. *I [[libertinismo|libertini]], spiega {{NDR|il [[Marchese de Sade]]}}, hanno nel sangue le forze telluriche del [[Vesuvio]], mentre le persone ordinarie sono piatte come le pianure del vercellese.<br>È con questo mantra per la testa che giro per le vie di Napoli infastidito come un leghista di una volta e insieme sottomesso a una realtà più profonda infinitamente più antica di quelle che posso trovarmi tra le vie squadrate che portano i nomi di arciduchesse sabaude: proprio la vita dell'antichità, commentava [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e ripeteva [[Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff|Wilamowitz]]. Nelle insensate processioni della Madonna dell'Arco riemergono le usanze delle fratrie greche che nessun cristianesimo è riuscito ad addomesticare. Nelle donne grassissime e panterate che girano in moto come se le ruote facessero parte del loro corpo riappare il Pantheon pittoresco che, non dimentichiamocelo, era bianco e composto solo per i gentiluomini della Virginia del diciottesimo secolo. Il tratto dominante nascosto sotto la dolcezza dei paesaggi e la mitezza delle persone è in effetti l'orrore. *{{NDR|Napoli}} è rimasta città di corte. Come [[Torino]]. Solo che Torino è una città piccola, poco più di un villaggio, ma i pochi plebei che l'hanno da sempre abitata sono sta­ti messi in riga, facendogli fare pri­ma i soldati e poi gli operai. A Na­poli, invece, non c'è mai stato un vero esercito; ma un milione di per­sone che non osserva nessun tipo di regole e dei borghesi subordina­ti ad essi, subalterni, che ne hanno paura. *Napoli non ha mai creduto alla modernità ed è per questo che è naturalmente postmoderna e decostruzionista. ====[[Renato Fucini]]==== *Addio, Napoli mia, e, se l'ira del tuo vulcano non ti tocchi in eterno, vogli compatire il piccolo figlio d'una delle tue cento fortunate sorelle, che limpida e sconfinata, come la serenità del tuo cielo, vorrebbe la purezza della tua grande anima di fuoco. *Di patria, d'Italia, di nazionalità non occorre parlarne. Essi sono napoletani e basta, ed il resto degl'Italiani, dal lato Nord son Piemontesi, dal lato Sud cafoni e niente altro. *Dio si deve esser pentito d'essersi lasciato cadere questo pezzo di paradiso su la terra. Per correggere lo sbaglio, ha aperto quaggiù gole d'inferno che vomitan fiamme e minacciano distruzione da ogni parte, ma, per il suo scopo, ha fatto peggio che a lasciar correre. *Il fascino di questo abbrustolito Prometeo {{NDR|Vesuvio}}, che avviva con la sua anima di fuoco tutte le membra della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai sui piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile.<br/ >Scendete alla riva di Santa Lucia, o a [[Mergellina]]; salite alla rocca di Sant'Elmo, al Vomero, a Posillipo, a Capodimonte, od in qualunque altro luogo donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate. *Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità dì tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo, dalle lotte continue che gl'invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga, da permettere l'incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trapiantarvi dal proprio paese. *Quante volte dal folto di questo pandemonio, allorché udivo appena il cannone di Sant'Elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di Napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'Adriatico, ai suoi vuoti palazzi ed al silenzio de' suoi canali che lascia intendere il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare de' colombi su le cuspidi delle sue torri affilate! − Bellissime ambedue queste regine del mare, ma quanto diversamente belle! − Su la laguna posa languidamente la bellissima e pallida matrona, stanca sotto il peso degli anni, povera in mezzo alle sue gemme, ma ricca d'orgoglio per antica nobiltà. Ai piedi del Vesuvio, la voluttuosa e procace Almea, balla in ciabatte la tarantella, e canta e suda povera di tutto, ma ricca di speranze, di giovinezza e di sangue. Quella si nutrisce di mestizia e di gloria; questa, di maccheroni e di luce. Quella coperta di laceri broccati, ma lindi; questa seminuda e lercia, dalle ciabatte sfondate alla folta chioma nerissima ed arruffata. *S'io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di Proteo, in verità mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è sembrato essere il carattere di questo popolo.<br/>È così instabile, così pieno di {{sic|contradizioni}}; si presenta sotto tanti e così disparati aspetti dagli infiniti punti di vista da cui può essere osservato, che su le prime è impossibile raccapezzarsi. Ad un tratto ti sembreranno ingenue creature e ti sentirai portato ad amarle; non avrai anche finito di concepire questo sentimento che ti appariranno furfanti matricolati. Ora laboriosissimi per parerti dopo accidiosi; talvolta sobrii come Arabi del deserto, tal'altra intemperanti come {{sic|parasiti}}; audaci e generosi in un'azione, egoisti e vigliacchi in un'altra. Passano dal riso al pianto, dalla gioja più schietta all'ira più forsennata, con la massima rapidità, per modo che in un momento li crederesti deboli donne o fanciulli, in un altro, uomini in tutto il vigore della parola; insomma, la loro indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: ''anguilliforme'', poiché ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia con tanto di naso e con le mani in mano. *Strano paese è questo! Quale impasto bizzarro di bellissimo e di orrendo, di eccellente e di pessimo, di gradevole e di nauseante. L'effetto che l'animo riceve da un tale insieme è come se si chiudessero e si riaprissero continuamente gli occhi: tenebre e luce, luce e tenebre. *Son troppi quelli che abbisognano di lavoro, di fronte al movimento industriale e commerciale del paese, onde molti, lo ripeto, rimangono involontariamente inoperosi; ma quando offriamo loro da lavorare, è un'atroce calunnia, almeno ora, il dire che lo ricusino, perché hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli addormentati e troppe volte ho fatto la prova, destandoli e incaricandoli di qualche piccola commissione e qualche volta anche grossa e faticosa, e mai mi son sentito rispondere il famoso ''aggio magnato''. Sorgono in piedi come se scattassero per una molla, si stropicciano gli occhi e per pochi centesimi si mettono alle fatiche più improbe, fanno due chilometri di strada correndo, e ritornano ringraziandovi, domandandovi se comandate altro, e scaricandovi addosso un diluvio di ''eccellenze'' e di ''don'', come se avessero da voi ricevuto il più grosso favore del mondo.<br/>Gli ho osservati nelle loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e tutti mi hanno confermato nella mia scismatica opinione. Chi ha gambe venga e chi ha occhi veda, e dopo, se è onesto, dovrà convenire con me che lo sbadiglio lungo, sonoro, spasmodico, che quell'aspetto di prostrazione fisica, che quelle fisonomie assonnate e quasi sofferenti per la noia che s'incontrano specialmente nelle città di secondo ordine delle altre provincie, fra le quali non ultima la nostra leggiadra [[Toscana|Toscanina]], a Napoli non le troverà certamente; e giri, e cerchi, e osservi pure a suo piacere, assolutamente non le troverà. *Ti dirò soltanto che da quel tempo in poi la [[camorra]] non ha mai cessato di esistere e che non cesserà mai, nonostante le sfuriate di persecuzione che si è preteso farle, finché non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le danno vita. *Togliete a Napoli il Vesuvio, e la voce incantata della sirena avrà perduto per voi le più dolci armonie. ====[[Giuseppe Maria Galanti]]==== *I napoletani sono vivi, ciarlieri e gesticolosi all'eccesso, e non è meraviglia che non abbiano potuto soffrire l'Inquisizione. Sono avidi di feste e di spettacoli, e si sviluppa questo carattere in tutti i modi. *Ma più della situazione è bello il clima. Il cielo vi è quasi sempre puro e sereno: l'aria vi è salubre e libera, e non vi si sentono mai gli estremi del caldo e del freddo. Il suolo è di una fertilità meravigliosa. Tutto dunque invita a vivere e godere in questo angolo del mondo. *Napoli è situata rivolta a mezzogiorno e ad oriente sul pendio di una catena di colline oltremodo deliziose. Questa capitale col suo cratere, colle sue isole e montagne forma un colpo d'occhio ed una bellezza di situazione la più singolare. Tutti i luoghi presentano vedute così vaghe, così varie, così dilettevoli, che l'anima vi è rapita ed incantata. La principale è di osservare Napoli in alto mare. [[Immagine:Napoli - piazza San Domenico Maggiore e guglia 1030736.JPG|thumb|Piazza San Domenico Maggiore, 2007]] ====[[Giuseppe Galasso]]==== *Era solo nelle grandi ricchezze naturali del luogo – la luce, il sole, l'azzurro incomparabile del cielo e del mare, la linea insieme aspra e dolce del paesaggio tirrenico, la non comune mitezza del clima – che le insufficienze enormi dell'abitato cittadino si scioglievano e davano luogo a un paesaggio urbano della vitalità e del colore di Napoli, per cui si poteva anche dimenticare, come spesso avveniva, che quella vitalità e quel colore erano il corrispettivo di una struttura sociale tragicamente caratterizzata dalla presenza dell'enorme massa sottoproletaria. [...] Per cogliere appieno quella che doveva essere allora<ref>Nel 1700.</ref>la bellezza della città, quale ce l'ha trasmessa anche la pittura del tempo, bisogna riferirsi in generale all'equilibrio complessivo dell'insieme dell'abitato col territorio e col paesaggio. Allora lo spettacolo è di una seduzione sottile e inebriante. Le cose sembrano respirare nello stesso tempo un'atmosfera vitalissima, carica di profondi e pesanti effluvi, e una vaga aura di morte. Io capisco molto bene [[Leonardo Sciascia|Sciascia]], quando dice qualcosa del genere per la sua [[Sicilia]], e [[Raffaele La Capria|La Capria]], quando parla del «ferito a morte», ferito da questa dolorosa dialettica tra una natura stupenda e una società senza sufficienti equilibri e cariche interne. *Il napoletanismo deteriore e il mito della napoletanità hanno un po' stravolto, anzi hanno stravolto parecchio, il significato di questo momento aureo<ref>Il riferimento è all'alto livello e alla grande influenza che Napoli conseguì nella cultura e nell'arte durante il cinquantennio liberale.</ref>, l'ultimo grande momento – finora! – della Napoli artistica e letteraria. Ne è venuta fuori la smania del bozzetto napoletano, del colore locale; la coltivazione dell'«umanità» napoletana, che sarebbe un'umanità più umana di ogni altra; lo ''spleen'' di una tavolozza di sentimenti lacrimevolmente patetici; il mito di una vitalità primigenia irreprimibile: insomma, un misto di scugnizzo, di anima bella, di piccolo mondo antico e di provincialismo estetico che a me pare un falso storico, una dannosa evasione dalla realtà e un autentico contributo alla diffamazione napoletana de se stessi. *Il sottoproletariato napoletano non è, del resto, un cane che si faccia portare a passeggio meccanicamente. All'irrazionalità della sua formazione storica corrisponde puntualmente l'imprevedibilità del suo comportamento socio-politico. *L'importante è che di Napoli non si faccia un feticcio, né come caso disperato, né come fatto di napoletanità. La napoletanità è tutta nella storia. Il caso disperato è un comodo luogo comune di evasione della responsabilità. Direi che mai come nel caso di Napoli va bene riconoscere alla questione molte radici, molte tendenze di sviluppo, molte possibilità di orientamento, molta disponibilità di forze attuali, molte potenzialità. E che, quindi, le risposte e le scelte semplicistiche, a una dimensione, sono proprio le meno responsabili, le meno coraggiose. *Napoli fu la base operativa della flotta cristiana che nel 1571 riportò sui turchi la decisiva vittoria di Lepanto, con la quale si pose un alt definitivo alla minaccia ottomana sui paesi cristiani del Mediterraneo. Per quanto non lo si ricordi, ancora più importante fu, tuttavia, la funzione strategica di Napoli nei confronti del teatro politico e militare italiano ed Europeo. Napoli, col Regno, fu infatti la retrovia, la seconda linea dell'azione spagnola nella Valle Padana, dove [[Milano]] apparteneva egualmente, dal 1535, alla Corona madrilena. Retrovia di Milano, fortezza e cittadella, per così dire, di Milano, fu perciò per due secoli Napoli. *Nel corso dei secoli, e specialmente con il consolidarsi dell'appartenenza al dominio romano, la città aveva acquistato pure una fisionomia di centro culturale magari un po' provinciale, ma tranquillo, dignitoso, informato: qualcosa come una piccola città universitaria dell'Inghilterra vittoriana. Nello stesso tempo, però, qualcosa anche come le città turistiche della Riviera ligure in cui dall'Inghilterra vittoriana si veniva a villeggiare o a svernare, in quanto fra [[Isola di Capri|Capri]], [[Baia (Bacoli)|Baia]], Napoli a altri centri campani si andò sviluppando, fra il I secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo, la zona di soggiorno invernale, riposo, villeggiatura, svago più elegante dell'alta società romana. Fu in questa Napoli che [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] trascorse molti anni e scrisse le ''Georgiche'', trasmettendone pure l'immagine serena, benché dolcemente malinconica nella sua malia. Negli ultimi anni dell'Impero romano in Occidente la città sembra presentare una fisionomia più composita, e anche – se così posso dire – meno composta. Sembra come se la dolcezza malinconica, virgiliana, si fosse stemperata nell'edonismo lascivo e vitalisticamente agitato, tumultuoso della città ideata da [[Petronio Arbitro|Petronio]] come scena del ''Satyricon''. *Nel periodo fascista, in un'Italia e in un mondo mutati, col primo avvio della società consumistica, con l'incipiente trionfo della meccanizzazione di massa e dei mezzi di comunicazione di massa, la continuità voleva dire ristagno, degradazione, salto di qualità all'ingiù. E, infatti, è in questo periodo che, dopo le grandi fiammate del '700 e della ''belle époque'', Napoli tende ancora più a provincializzarsi, si trova sempre più spinta ai margini delle correnti principali della vita sociale e intellettuale. *{{NDR|La [[Mostra d'Oltremare]]}} non esprimeva solo il coronamento dell'intervento a Fuorigrotta, ma una più generale visione della città, la visione che in ultimo se ne fece il [[fascismo]]: una Napoli volta verso il [[Mediterraneo]] e l'[[Africa]], grande porto coloniale e militare, sostegno industriale e retrovia commerciale della potenza italiana oltremare e, perfino, base culturale dell'Italia africana, come si diceva allora, tramite l'Istituto Orientale e altre istituzioni universitarie ed extrauniversitarie. [...] Era, però, anche una visione pateticamente provinciale e ritardataria nel 1938-39. *Tutta «speciale» la politica per Napoli da un secolo a questa parte: regi commissari, commissari speciali, leggi speciali. L'eccezionale come norma, e come alibi della classe politica, soprattutto di quella impegnata a livello nazionale, nei riguardi dei problemi cittadini. Ed espressione anche dell'incapacità o difficoltà manifestate nel portare avanti uno sforzo o un disegno più ordinario, ma anche più costante e costruttivo. ====[[Giuseppe Garibaldi]]==== *A Napoli, come in tutti i paesi percorsi dallo [[Stretto Di Messina]], le popolazioni furono sublimi d'entusiasmo e d'amor patrio, ed il loro imponente contegno contribuì certo moltissimo a sì brillanti risultati.<br>Altra circostanza ben favorevole alla causa nazionale fu il tacito consenso della marina militare borbonica, che avrebbe potuto, se intieramente ostile, ritardare molto il nostro progresso verso la capitale. E veramente i nostri piroscafi trasportavano liberamente i corpi dell'esercito meridionale lungo tutto il {{sic|littorale}} napoletano, senza ostacoli; ciò che non avrebbero potuto eseguire con una marina assolutamente contraria. *I pochi giorni passati in Napoli, dopo l'accoglienza gentile fattami da quel popolo generoso, furono piuttosto di nausea, appunto per le mene e sollecitudini di quei tali cagnotti delle monarchie, che altro non sono in sostanza che sacerdoti del ventre. Aspiranti immorali e ridicoli, che usarono i più ignobili espedienti per rovesciare quel povero diavolo di Franceschiello, colpevole solo d'esser nato sui gradini d'un trono, e per sostituirlo del modo che tutti sanno.<br>Tutti sanno le trame d'una tentata insurrezione, che doveva aver luogo prima dell'arrivo dei Mille per toglier loro il merito di cacciar il Borbone, e farsene poi belli costoro presso l'Italia, con poca fatica e merito. Ciò poteva benissimo eseguirsi se coi grossi stipendi la monarchia sapesse infondere ne' suoi agenti un po' più di coraggio, e meno amor della pelle.<br>Non ebbero il coraggio d'una rivoluzione i fautori sabaudi, ed era allora tanto facile di edificare sulle fondamenta altrui, maestri come sono in tali appropriazioni; ma ne ebbero molto per intrigare, tramare, sovvertire l'ordine pubblico, e mentre nulla avean contribuito alla gloriosa spedizione, quando poco rimaneva da fare ed era divenuto il compimento facile, la smargiassavano da protettori ed alleati nostri, sbarcando truppe dell'esercito sardo in Napoli (per assicurare la gran preda, s'intende). *In Napoli più che a Palermo aveva il cavourismo lavorato indefessamente, e vi trovai non pochi ostacoli. Corroborato poi dalla notizia che l'esercito sardo invadeva lo Stato pontificio, esso diventava insolente. Quel partito, basato sulla corruzione, nulla avea lasciato d'intentato. Esso s'era prima lusingato di fermarci al di là dello stretto, e circoscrivere l'azione nostra alla sola [[Sicilia]]. Perciò avea chiamato in sussidio il magnanimo padrone, e già un vascello della marina militare francese era comparso nel Faro; ma ci valse immensamente il veto di lord [[John Russell, I conte di Russell|{{sic|John Russel}}]] che in nome d'[[Gran Bretagna|Albione]] imponeva al sire di [[Francia]] di non immischiarsi nelle cose nostre.<br>Quello che più mi urtava nei maneggi di cotesto partito era di trovare le {{sic|traccie}} in certi individui che mi erano cari, e di cui mai avrei dubitato. Gli uomini incorruttibili erano dominati con l'ipocrita ma terribile pretesto della necessità! La necessità d'esser codardi! La necessità di ravvolgersi nel fango davanti ad un simulacro d'effimera potenza, e non sentire, e non capire la robusta, imponente, maschia volontà d'un popolo che, volendo ''essere'' ad ogni costo, si dispone a frangere cotesti simulacri e disperderli nel letamaio donde scaturirono. *L'ingresso nella grande capitale ha più del portentoso che della realtà. Accompagnato da pochi aiutanti, io passai framezzo alle truppe borboniche ancora padrone, le quali mi presentavano l'armi con più ossequio certamente, che non lo facevano in quei tempi ai loro generali.<br>Il 7 settembre 1860! E chi dei figli di Partenope non ricorderà il gloriosissimo giorno? Il 7 settembre cadeva l'{{sic|abborrita}} [[Borbone delle Due Sicilie|dinastia]] che un grande statista inglese avea chiamato «Maledizione di Dio!» e sorgeva sulle sue ruine la sovranità del popolo, che una sventurata fatalità fa sempre poco duratura.<br>Il 7 settembre un figlio del popolo, accompagnato da pochi suoi amici che si chiamavano aiutanti, entrava nella superba capitale dal focoso destriero<ref>Simbolo di Napoli.</ref>acclamato e sorretto dai cinquecentomila abitatori, la cui fervida ed irresistibile volontà, paralizzando un esercito intiero, li spingeva alla demolizione d'una tirannide, all'emancipazione dei loro sacri diritti; quella scossa avrebbe potuto movere l'intiera Italia, e portarla sulla via del dovere, quel ruggito basterebbe a far mansueti i reggitori insolenti ed insaziabili, ed a rovesciarli nella polve!<br>Eppure il plauso ed il contegno imponente del grande popolo valsero nel 7 settembre 1860 a mantenere innocuo l'esercito borbonico, padrone ancora dei forti e dei punti principali della città, da dove avrebbe potuto distruggerla. *Trattavasi di rovesciare una monarchia per sostituirla, senza volontà o capacità di far meglio per quei poveri popoli, ed era bello veder quei magnati di tutti i dispotismi usar ogni specie di malefica influenza, corrompendo l'esercito, la marina, la corte, i ministri, servendosi di tutti i mezzi più subdoli per ottenere l'intento indecoroso.<br>Sì, era bello il barcamenare di tutti cotesti satelliti, che si atteggiavano ad alleati del re di Napoli, consigliandolo, cercando di condurlo a trattative ''fraterne'' ed attorniandolo d'insidie e di tradimenti. E se non avessero tanto temuto per la loro brutta pelle, essi potevano presentarsi all'Italia come liberatori.<br>Che bel risultato se potevano far restare con tanto di naso i Mille e tutta la democrazia italiana. Ma sì! Sono i bocconi fatti che piacciono a cotesti liberatori dell'Italia a grandi livree. ====[[Alfonso Gatto]]==== *{{NDR|Il napoletano}} Paziente, trasmoda dalla sua pazienza, non la perde. Rinuncia all'attacco per attecchire nel luogo e nel tempo che gli è dato vivere. Non ha radici, ma il fusto interrato come una croce. Potremmo scalzarlo, ma l'arma della sua punta – l'unica ch'egli possiede – sempre lo porterebbe a cercare in ogni sistema, in ogni rapporto, l'eterna provvisorietà del suo appiglio. Chiameremo «reazionario» l'inane opportunista che difende la sua superficialità, la sua parte di spillo a furia di penetrazione, a furia di cadere e d'essere vibrato dall'alto?<br>Io non so rispondere, ma vedo la morte ch'egli ha sulle spalle, quel suo bisogno di penetrare nelle sue ristrettezze come la zeppa di legno in uno spacco, il soliloquio delle parole tenere che nessuno mai gli dirà. *Se parliamo di Napoli, una città interrotta, sappiamo che «qualcosa» deve finire. Che sia l'inganno della distanza – quanto è più vicina – il fascino della sua verità?<br>Il luogo comune nasconde il suo genio o tardi lo rivela, a nostre spese. Napoli è un idolo sconsacrato e ignoto, un avanzo di storia, al quale diamo un nome, una leggenda. La prendiamo in giro e per secondare il gioco, per divertirci, lei ci tiene a distanza. Non ha nulla da riconoscersi, prestigio o fama, ma fa sue le lodi di chi la cerca. Napoli è la nostra provocazione che le fa gioco. Questo deve finire. *Tra l'essere e il non essere, Napoli appare. Siamo davanti alle rovine di un paese felice da cui giungono i primi segni di vita.<br>Gli scampati chini a raccogliere la propria ombra stendono il sole, luminoso prima che caldo. Si lasciano accogliere nelle strette di quel paesaggio ormai illeso e silenzioso al quale è stata tolta la parola. Di colpo, come da una pietra smossa, brulicano i bambini e al loro salto – di casa in casa, sembra –, al loro risalire, la platea di sasso scoscende nell'Ade o s'alza nella sua scena. La luce pesca tutti a uno a uno. Assenti le voci, e pure udite per quell'assiduo fervore, i vivi provano le braccia, le gambe, gli occhi di cui ancora non sanno che fare.<br>Crediamo di vedere, remoto nel suo avvenimento, un passato giunto a noi da secoli di luce. ====[[Andrea Geremicca]]==== *{{NDR|Napoli}} città sospesa che nel suo presente vive ancora il passato e costruisce il futuro, in un intreccio esaltante, doloroso e drammatico al tempo stesso. *Come la storia di un fiume non può essere letta senza scrutare i segni lasciati dalle acque in piena nel loro secolare corso verso il mare aperto, così la storia di questa città non potrà in avvenire essere compresa senza studiare le radici e le ragioni della eccezionale stagione vissuta in questi ultimi anni dal popolo napoletano, come inalienabile tappa del suo travagliato e doloroso cammino verso la propria emancipazione. *{{NDR|Connota Napoli}} l'ambiguità o, meglio, l'ambivalenza [...] della sua storia e delle sue vicende che possono essere lette in chiave di inarrestabile decadenza o in chiave di irrefrenabile vitalità. La mia – e non solo la mia – chiave di lettura è la seconda [...].<br>E non perché sia estranea alla mia – alla nostra – coscienza l'immagine tragicamente presente a [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], di quella parte della città che per non trasformarsi preferisce estinguersi. Al contrario: proprio perché ci è presente, siamo impegnati nella battaglia – politica, civile e culturale − per l'affermazione piena di quell'altra parte di Napoli, sino ad oggi largamente maggioritaria, che per non estinguersi vuole trasformarsi. *La crisi di Napoli non può essere letta con occhi antichi. Non si può decifrare chiudendosi nel ventre della città e girando nel dedalo dei vicoli, tra i fondaci fitti di voci e di bassi senza luce, nel tentativo di far rivivere le stupende «cronache» di [[Matilde Serao]]. Chi ci prova si perde, ricavandone un senso di mistero e di sgomento. Perché oggi nei vicoli descritti dalla Serao, assieme ai secolari malanni, spunta una nuova malattia sociale: il [[w:saturnismo|saturnismo]], che esce dalle tipografie per aggredire i bambini attraverso il gas di combustione delle auto dilaganti ovunque; e sui bassi incombe l'ombra lunare di mostruosi grattacieli; e nei fondaci le donne cuciono guanti e scarpe che non rimangono nel circuito chiuso di una astorica «economia del vicolo» ma vengono venduti in Asia e nelle Americhe. *Puntando tutte le carte ''sul ruolo produttivo'' di Napoli e della regione, e indicando (orgogliosamente, certo, ma legittimamente) la funzione di Napoli come ''cerniera democratica'' nel processo di unificazione politica del Paese, il movimento operaio e democratico ha contribuito grandemente alla liberazione di una massa nuova e potente di energie, promuovendo il suo impegno su una prospettiva di rinnovamento economico e di sviluppo democratico del Paese e dello Stato. Per la prima volta nella sua storia: Napoli non ''contro'' ma ''per'' uno stato democratico e realmente nazionale. Per la prima volta: da Napoli un apporto decisivo alla unificazione politica del Paese. Per la prima volta: Napoli non palla di piombo ai piedi del Paese ma leva decisiva per un assetto nuovo e diverso dell'economia, della società e dello Stato italiano nel suo insieme. ====[[George Gissing]]==== *È scoraggiante sotto qualunque cielo osservare i cambiamenti di Napoli. Lo sventramento prosegue e intere zone sono trasformate. Penso che sia un bene che l'ampio Corso Umberto I tagli il vecchio Pendino; ma quale contrasto tra il pittoresco di prima e la volgarità cosmopolita che ne ha preso il posto! «''Napoli se ne va!''» *Non ci sarebbe da stupirsi se il rimodernamento della città, insieme alla situazione generale italiana, avesse un effetto calmante sui modi napoletani. Sotto un aspetto le strade sono indubbiamente meno gaie. Quando venni a Napoli per la prima volta non si stava mai, letteralmente mai, senza sentire un organetto; e questi organetti che in generale avevano un timbro particolarmente armonioso suonavano le arie più brillanti; banali, anche volgari, se volete, ma sempre melodiose e care a Napoli. Ora la musica per le strade è rara, e sento che un regolamento di polizia ostacola già da tempo quei teneri strumenti. Ne sento la mancanza [...] (pp. 23-24) *Passo da Santa Lucia con gli occhi bassi, mentre i ricordi di dieci anni fa si fanno strada contro l'opaco presente. Il porto dal quale si partiva per Capri è colmato; il mare è stato scacciato a una disperata distanza, dietro squallidi mucchi di rifiuti. Vogliono fare un argine lungo e diritto da Castel dell'Uovo al Porto Grande, e tra non molto Santa Lucia sarà una strada qualunque, chiusa fra alti caseggiati, senza nessuna veduta. Ah, le notti che si passavano qui, osservando i rossi bagliori del [[Vesuvio]], seguendo la linea scura del promontorio di [[Sorrento]] o aspettando che il chiaro di luna spandesse la sua magìa su [[Capri]], a fiore delle acque! [...] Santa Lucia era unica. È diventata squallida. ====[[Vittorio Gleijeses]]==== *A [[Roma]], ad esempio, della antica città, della magnificenza della ''caput mundi'' oggi possiamo ammirare quanto è stato riportato alla luce per il suo valore archeologico, quasi in un cimitero debitamente recintato. Si possono ammirare o visitare i monumenti, i fori, gli scheletri vuoti dei templi, l'ossatura degli edifici, ruderi che pur testimoniandoci indubbiamente la grandezza di un'epoca che fu, restano avulsi dalla città vera e propria e circoscritti da barriere e confini.<br>A Napoli, ben poco o quasi nulla è rimasto di monumentale o di artistico, in quanto il centro urbano ha subito attraverso i secoli una lenta graduale insensibile trasformazione ma, in compenso, negli stessi luoghi in cui gli abitanti della {{sic|πολίς}} greca si recavano per concludere affari, divertirsi o pregare, ferve la vita, che a distanza di oltre venti secoli offre una continuità di costumi e di abitudini che dà la sensazione di essere fuori dal tempo. Questo vivere in un ambiente così fondamentalmente immutato ed immutabile spiega forse perché fra la nostra gente sia così vivo il senso della ineluttabilità del fato, del fluire incessante delle cose, dell'impotenza del genere umano di fronte all'eternità. Proprio il fatalismo imposto da questa consapevolezza è in parte responsabile della mancanza di riguardo dei napoletani verso il rudere o il monumento antico, ridotto diremmo, alla stregua di un oggetto di uso abituale. *Anche dopo le feste voi pensate che a Napoli le «regalie» siano finite? Vi sbagliate di grosso! Vi sentirete ancora dire: Signurì, buone fatte feste! Le mance hanno validità fino all'[[Epifania]], e se non si aderisce si diventa oggetto di... mormorii poco benevoli e... si perde il saluto. «Eh! La miseria!» mi diceva un giorno Augusto Cesareo, «ma ti pare che dopo tutti quei soldi che abbiamo speso, ci dobbiamo ancora sentire... buone fatte feste?» E così il portalettere, il portiere, lo spazzino che a Napoli sta diventando... la primula rossa, perché non viene mai, non si vede mai, e se c'è... nessuno se ne accorge, nei giorni precedenti le feste si danno da fare, diventano persino premurosi. *Certo che se nell'entusiasmo del momento si intravede la scorza ruvida del [[lazzari|lazzarone]] che in fondo in fondo ancora sopravvive, e se il divertimento degenera talvolta in rissa o in baccanale, bisogna cercare di comprendere questo popolo di lavoratori tenaci e silenziosi, ben lontano dal «cliché» del napoletano pigro e svogliato, anche se in qualche occasione è portato dal suo forte temperamento meridionale ad eccedere sotto alcuni aspetti.<br >Le feste religiose, in realtà, sono per i napoletani un pretesto per fare una scampagnata e mangiare in trattoria o all'aria aperta con ceste portate da casa. È del carattere napoletano cercare di dimenticare gli affanni giornalieri, il solito monotono «tran tran» di tutti i giorni, tuffandosi nella diversità di un giorno solo con tutta l'intensità dei propri sensi fino a sentirsi pervasi da un'allegria totale che ha qualcosa di insano. *Dall'anima cattolicissima di Napoli non è mai scomparso un fondo di paganesimo che tinge di una qualità particolare i costumi religiosi del nostro popolo. Nelle superstizioni e nel fanatismo che due millenni di cristianesimo non sono riusciti a cancellare, vive forse ancora il ricordo degli antichi riti dei culti degli dei pagani. *È stato detto che [[San Gennaro]] è l'anima di Napoli. Si potrebbe dire qualcosa di più. San Gennaro è il sentimento di un popolo che, nonostante le sconfitte, le delusioni, le amarezze patite nella sua lunga e dolorosa storia, trova ancora la forza di sperare, di lottare, di vivere. *L'alta civiltà del popolo napoletano è racchiusa proprio in questa sua immensa generosità, in questa possibilità di dare e di prendere tanto dal nulla, dalle piccole cose, da una infinitesimale soddisfazione morale, o da un minimo sollievo materiale; e si concretizza nel suo saldo amore per la famiglia, che per le feste si riunisce ed attraverso di esse si {{sic|cimenta}} e resta ancora unita, oggi, come credo, in ben pochi paesi al mondo. *La [[malocchio|jettatura]] – con la j (lunga) – è una influenza malefica alla quale, anche se non ci si crede del tutto, non ci si può sottrarre. In [[Campania]] è un fenomeno storico, poiché il timore dei suoi nefasti risultati noi napoletani l'abbiamo nel sangue, forse ereditato dai nostri progenitori greci e romani. [...] L'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]] sosteneva che persino [[Paolo di Tarso|San Paolo]] credesse alla jettatura in quanto scrivendo una epistola ai Galati, dai quali non riusciva ad ottenere quanto voleva, tra l'altro aveva scritto: «''quis vos fascinavit non oboedire veritati!''». Accertato quindi che questa malefica credenza esiste a Napoli sin dall'antichità, bisogna convenire con [[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas]] che essa è una malattia incurabile: si nasce jettatori, si muore jettatori e si può diventarlo, ma quando lo si è diventati, non si cessa più di esserlo. I forestieri che vengono a Napoli, all'inizio ridono di queste sciocchezze, ma poi cominciano a parlarne, diventano titubanti e dopo qualche mese di permanenza finiscono col coprirsi di corni e aggeggi del genere o, come un simpatico funzionario straniero mio buon amico, quando incontrano determinati personaggi, prendono la fuga! *La natura del napoletano, sempre in bilico tra il sacro ed il profano, è tale che egli addenta una [[pizza]] con la stessa voluttà con la quale stringe una bella ragazza e mette nel cantare una canzone tutta l'anima come la mette nelle sue preghiere: è sempre lo stesso entusiasmo che l'accompagna. *La Neapolis dei primi tempi dell'impero, decaduta ormai a luogo di villeggiatura dei romani più ricchi e potenti che vi venivano per essere abbastanza − anche se non troppo − lontani dalla vita pubblica, doveva necessariamente offrire ai suoi ospiti, come una novella Circe, una corruzione sottile e molli blandizie per trattenerli nel suo grembo. La più sottile cultura ellenistica faceva {{sic|si}} che gli usi della città – sia nei lati buoni sia in quelli cattivi – fossero più scanzonati, meno inibiti, con quel senso di superiorità che spesso dipende dal non avere più niente di solido, dentro. *La sensibilità acuta del popolo napoletano lo rende vulnerabile al dolore così come pronto al sorriso, ma questa gente semplice ha ancora la capacità di cercare gioia e felicità nello sguardo di un bimbo, nella bellezza di un tramonto, nel volo di uno stormo di uccelli, dando forse una impressione di superficialità che invece non è che vero, profondo, radicato sentimento poetico. *Le feste, i balli, le canzoni, le taverne, il [[Voci e gridi di venditori napoletani|grido]] dei tipici venditori ambulanti, rendono unico questo popolo, questa gente che sembra sempre allegra, gaia, sorridente e spensierata e molto spesso è invece solo molto coraggiosa nella miseria e nella sventura. Sembrerebbe quasi, come diceva [[Fanny Salazar Zampini|Zampini Salazaro]]: «Che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi». *Nella vecchia Napoli non è raro scoprire, fra vecchi palazzetti cadenti dall'intonaco scrostato e stinto, le vestigia di un passato, quasi mimetizzate dall'incuria e dall'abbandono in cui versano. I vasetti di gerani e le «''buatte''<ref>Lattine o scatole di metallo per alimenti.</ref>» con le piante di garofani nascondono talvolta una bordura di pietra viva finemente intagliata; le brutte, policrome insegne di una scuola-guida o di un sarto si addossano a un elegante portale, che, pur se sporco e fuligginoso, resta come isolato dal contesto generale in una sorta di distaccata nobiltà. Napoli antica riserva di queste sorprese a chi sappia guardarla con occhi che vedono, sorprese che, se talvolta mortificano e addolorano, tuttavia inteneriscono. *Oggi i costumi popolari sono spariti o modificati, ma il loro ricordo vive ancora tra noi, lasciando rimpianto ed ammirazione per quegli usi ancora coloriti dalla fantasia, pieni di brio e di giovanile freschezza. [...] il popolo napoletano è come un adulto che ricorda con rimpianto la sua infanzia, primitiva, semplice e bonaria. *Se una città dovesse ricevere un premio per aver coscienziosamente distrutto tutti i ricordi del passato, questo sicuramente spetterebbe a Napoli.<br>Un po' per le bizze dello «''sterminator [[Vesuvio|Vesevo]]''», eruzioni e terremoti, un po' per le guerre che attraverso i secoli hanno ciclicamente devastato questa nostra terra, eternamente appetita da eserciti e dominazioni straniere, un po' per l'entusiasmo degli abitanti nel voler seguire ogni nuova moda, che li ha spinti a modificare i monumenti per mantenerli ''à la page'' con i gusti dei tempi, un po' per il menefreghismo e il lasciar correre altrettanto congeniti nel carattere di noi napoletani, gran parte del nostro patrimonio storico-artistico si è come disintegrato attraverso i secoli. *Un popolo semplice, parco, generoso e civile nell'animo, anche se spesso non del tutto nell'esteriorità. ====[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''==== *Anche a me qui sembra di essere un altro. Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso. *Avvicinandoci a Napoli, l'atmosfera si era fatta completamente sgombra di nubi e noi ci trovammo veramente in un altro mondo. Le abitazioni coi tetti a terrazza facevan comprendere che eravamo in un clima diverso; ma non credo che nell'interno esse siano molto ospitali. Tutti sono sulla strada, tutti seggono al sole finché finisce di brillare. Il napoletano crede veramente d'essere in possesso del paradiso, e dei paesi settentrionali ha un concetto molto triste: «Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai». Questa è l'idea che essi hanno delle cose nostre. A edificazione di tutte le popolazioni tedesche, questa caratteristica, tradotta, significa: «''Immer Schnee, hölzerne Häuser, grosse Unwissenheit, aber Geld genug''».<br>Napoli per sé si annunzia giocondamente, piena di movimento e di vita; una folla innumerevole s'incrocia per le vie; il re è a caccia, la regina incinta, e non si potrebbe desiderare nulla di meglio. *Come si suol dire che colui, al quale è apparso uno spettro, non può più esser lieto, così si potrebbe dire al contrario che non sarà mai del tutto infelice chi può ritornare, col pensiero, a Napoli. *Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate... Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi! *È interessante e fa così bene, aggirarsi tra una folla innumerevole e irrequieta come questa. Tutti si rimescolano come le onde d'un torrente, eppure ognuno trova la sua via e arriva alla sua meta. Solo in mezzo a tanta folla e fra tanta irrequietezza io mi sento veramente tranquillo e solo; e più le vie rumoreggiano più mi sento calmo. *Il più splendido tramonto, una serata di paradiso, mi hanno estasiato al ritorno<ref>Dal Vesuvio.</ref>Ho potuto tuttavia sentire come un contrasto così enorme basti a turbare i nostri sensi. L'orribile accostato al bello, il bello all'orribile, si annullano a vicenda e finiscono per produrre una sensazione d'indifferenza. Non v'ha dubbio che il napoletano sarebbe un altr'uomo, se non si sentisse prigioniero fra Dio e Satana. *Napoli è un paradiso; tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso; non mi riconosco quasi più, mi sembra d'essere un altr'uomo. Ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso. *{{NDR|Kniep}} mi condusse sulla terrazza di una casa, dalla quale si poteva abbracciar con lo sguardo specialmente la parte bassa di Napoli, verso il molo, col golfo e la spiaggia di Sorrento; tutta la parte a destra si presentava in uno sfondo singolarissimo, come forse sarebbe difficile vedere da tutt'altro punto. Napoli e bella e stupenda da per tutto. *Oggi ci siamo dati alla pazza gioia e abbiamo dedicato il nostro tempo a contemplare meravigliose bellezze. Si dica o racconti o dipinga quel che si vuole, ma qui ogni attesa è superata. Queste rive, golfi, insenature, il Vesuvio, la città, coi suoi dintorni, i castelli, le ville! Al tramonto andammo a visitare la Grotta di Posillipo, nel momento in cui dall'altro lato entravano i raggi del sole declinante. Siano perdonati tutti coloro che a Napoli escono di senno! Ricordai pure con commozione mio padre, cui proprio le cose da me vedute oggi per la prima volta avevano lasciato un'impressione incancellabile. *Per ritornare al popolino di Napoli, è interessante osservare che, come fanno i ragazzi più vispi quando si comanda loro qualche cosa, anche i napoletani finiscono con l'assolvere il loro compito, ma ne traggono sempre argomento per scherzarvi sopra. Tutta la classe popolana è di spirito vivacissimo ed è dotata di un intuito rapido ed esatto: il suo linguaggio deve essere figurato, le sue trovate acute e mordaci. Non per nulla l'antica Atella sorgeva nei dintorni di Napoli; e come il suo prediletto Pulcinella continua ancora i giuochi atellani, così il basso popolo s'appassiona anche adesso ai suoi lazzi. *Poco dopo arrivammo ad un'altura, dove un quadro grandioso si presentò ai nostro occhi. Napoli in tutta la sua magnificenza, con le sue case schierate lungo la spiaggia del golfo per parecchie miglia, i promontori, le lingue di terra, le pareti delle rocce, e poi le isole, e, nello sfondo, il mare: spettacolo davvero incantevole.<br>Un canto selvaggio, o piuttosto un grido, un urlo di gioia mi spaventò e mi turbò: era il ragazzo, che stava nel biroccio dietro a noi. Io lo rimproverai vivacemente, mentre fino allora egli non aveva inteso una sola parola aspra da noi, essendo in fondo un buon figliuolo. Per un poco, non si mosse; poi mi batté lievemente sulla spalla, tese fra noi due il braccio destro con l'indice alzato e: – Signor, perdonate – disse – questa è la mia patria! Ciò che mi sorprese non men di prima e mi fece luccicare negli occhi, povero figlio del nord, qualche cosa come una lacrima. *Qui la gente non si dà alcun pensiero dei fatti altrui; è molto se si accorgono di correre qua e là, l'uno accanto all'altro; vanno e vengono tutto il giorno in un paradiso, senza guardarsi troppo intorno, e quando la bocca dell'inferno loro vicino minaccia di montar sulle furie, ricorrono a [[San Gennaro|S.Gennaro]] e al suo sangue, come del resto tutto il mondo ricorre al sangue, contro la morte e contro il demonio. *Riscontro in questo popolo un'industriosità sommamente viva e accorta, al fine non già ad arricchirsi ma di vivere senza affanni. *Se i napoletani non vogliono saperne di lasciar la loro città, se i loro poeti decantano con iperboli esagerate la felicità della sua posizione, bisognerebbe scusarli, anche se nei dintorni sorgessero due o tre [[Vesuvio|Vesuvi]] di più. In questo paese non è assolutamente possibile ripensare a [[Roma]]; di fronte alla posizione tutta aperta di Napoli, la capitale del mondo, nella valle del Tevere, fa l'impressione di un monastero mal situato. *«Vedi Napoli e poi muori». Dicono qui. ====[[Ferdinand Gregorovius]]==== *I mercati settimanali hanno pure luogo su quella [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza]], per un Tedesco di triste memoria, perché colà fu decapitato l'[[Corradino di Svevia|ultimo degli Hohenstaufen]]; è del pari caratteristica per essere stato il teatro di uno storico episodio, quello di [[Masaniello]], su quella piazza dai lazzari eletto loro re, e ivi trucidato.<br>Questo luogo è storico per il popolo napoletano; è come la sua [[Presa della Bastiglia|piazza della Bastiglia]], sanguinosa per le scene terribili di giustizia popolare; il popolo vi troncò il capo a nobili cittadini e li espose all'oltraggio. È rimasta terribile anche per i ricordi della peste. *I Napoletani sono irritati, ma ridono. Non vi è in tutto il mondo un paese in cui il dispotismo sia usato con tanta facilità, poiché è impossibile distruggere i tesori di questa splendida natura, ridurre sterile questo fertile suolo. Sotto questo cielo ognuno può sempre liberamente muoversi, tutti quanti i sensi provano la loro soddisfazione. La natura eguaglia tutto: non vi è luogo più democratico di Napoli. Chi potrebbe mai annullare questa ''magna charta'' della libertà? *Io dimorai a S. Lucia quaranta giorni, e dalla mia finestra vedevasi tutto il golfo raggiante di luce: le due cime del Vesuvio dominanti la bianca città, le pittoresche {{sic|spiaggie}} di Castellammare, di Sorrento, fino a Capo Minerva, e l'isola di Capri. Ogni mattino, quando la rosea luce del golfo veniva a svegliarmi nella mia camera, mi abbandonavo alla contemplazione di quel fantastico spettacolo che è colà il levare del sole, e guardavo le tinte di fuoco dei monti e del mare, che parevano avvolgere in un incendio colossale la grandiosa città. Ma più magico ancora era lo spettacolo che mi si parava dinanzi allorché la luna nel suo pieno, sorgeva sul [[Vesuvio]], e spandeva la sua luce argentea sui monti, sul mare, sulla città, illuminando l'intero golfo. La cupa foresta degli alberi delle navi nel porto si distaccava allora sopra un fondo di brillante bianchezza; la luce dei fanali impallidiva; infinite barche scivolavano sulle onde, e sparivano, e tosto ricomparivano all'orizzonte; lo scoglio gigantesco di Capri appariva, e Somma, il Vesuvio, i monti di Castellammare e di Sorrento, quasi forme fantastiche, s'illuminavano. Chi avrebbe potuto dormire in quelle notti? Io prendevo una barca a S. Lucia e navigavo su quelle onde fosforescenti, oppure rimanevo seduto sulla spiaggia, insieme con popolani a mangiare frutti di mare. *Io ho trovato sempre straordinariamente caratteristico questo spettacolo. Nelle ore calde del pomeriggio, sotto il porticato di una delle principali chiese, quella di S. Francesco di Paola, si vedono centinaia di lazzaroni sdraiati che dormono, sudici e cenciosi, decorazione poco armoniosa e decorosa con quell'opera architettonica. Ho ripensato a quegli altri lazzaroni dell'antica Roma, i quali facevano essi pure la siesta sotto il portico di Augusto e di Pompeo, se non che quelli tenevano in tasca le tessere per la distribuzione del grano, e questi non l'hanno. In qualunque altra capitale d'Europa la polizia caccerebbe via tutti quei dormienti dal portico di una chiesa dinanzi al palazzo reale. Qui, invece, dormono a loro bell'agio, e le sentinelle che passeggiano distratte in su e in giù presso le statue equestri di Carlo III e di Ferdinando I, li guardano come la cosa più naturale del mondo. *L'armonia regna in questo paese: non un volto grave, melanconico: tutto qui sorride; a migliaia scivolano nel porto le barche, a migliaia passano per Chiaia e S. Lucia le carrozze; ad ogni passo s'incontrano persone intente a mangiare maccheroni, o frutti di mare; in terra si canta e si suona; tutti i teatri sono aperti; oggi, come prima, il sangue di S. Gennaro bolle e si discioglie; nessuna bomba ha ucciso {{sic|pulcinella}}; la Villa Reale è piena di forestieri che lasciano cospicue {{sic|mancie}}. Questo popolo vive alla giornata: non ha passioni politiche, non ama le cose gravi, le passioni virili, senza le quali un paese non ha una storia propria. Dalle sue origini Napoli ha sempre avuto per padroni gli stranieri: i Bizantini prima, poi i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Spagnuoli, i Borboni e Gioacchino Murat. Un popolo, che è privo di carattere, che non ha sentimento nazionale, si piega a qualunque signoria. Fa senso vedere ancora oggi in corso le monete coll'effigie di Murat, accanto a quelle di re Ferdinando. Gli uomini assennati, che scusano il carattere di questo popolo e non se ne adontano, mancano di perspicacia e di prudenza. *La folla e il movimento che regnano sul porto, sono un nulla in confronto a quanto si vede nei due maggiori mercati, vicini a Marinella: il Porto Nuovo e il Mercato. Il Porto Nuovo è sempre ingombro da una folla immensa; si direbbe che l'intera Campania abbia mandato le sue frutta e il golfo tutti i suoi pesci su questa piazza. Il popolo vi si reca per comprare, per mangiare; lo si potrebbe dunque definire come il ventricolo di Napoli. È veramente interessante osservare tutta quella folla, tutto quel frastuono, ed uno lo può fare a suo bell'agio, rifugiandosi in una di quelle cucine all'aperto, costituite da quattro tavole, dove si preparano e vengono mangiate le ''pizze'', specie di torte schiacciate, rotonde, condite con formaggio, o con prosciutto. Si ordinano e in cinque minuti sono pronte; per digerirle, però, è necessario avere i succhi gastrici di un lazzarone. *Le bellezze della natura e i sentimenti cristiani, alla presenza delle più grandi meraviglie della creazione, risvegliano sempre idee tristi. Ero giunto su di una altura dove alcuni soldati svizzeri stavano bevendo fuori di una piccola bettola, una capanna di paglia. Di lassù si dominavano il mare, le isole di Nisida, di Procida e d'Ischia, tutte avvolte nel manto meraviglioso del sole al tramonto. Uno di quei soldati mi si avvicinò e, gettando uno sguardo su quello spettacolo meraviglioso, con tono di mestizia mi disse: «Come è bello! troppo bello!... rende melanconici...» *Mentre io stavo seduto sulle rovine della villa di Giove, contemplando lo splendido golfo irradiato dal sole, il [[Vesuvio]] che fumava mi parve quasi il [[Tiberio]] della natura, e pensai che spesso da questo punto Tiberio lo contemplasse cupo e pensoso, ravvisando la sua stessa immagine personificata nel demonio della distruzione. Nel contemplare il vulcano e ai suoi piedi la fertile Campania e il mare avvolto di luce, il monte solitario che terribile signoreggia quella felice regione mi sembrò quasi un simbolo della storia dell'umanità ed il vasto anfiteatro di Napoli la più profonda poesia della natura. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *Nel quartiere di S. Lucia è concentrato specialmente il commercio dei frutti marini, disposti in buon ordine, con le ostriche, nelle piccole botteghe, ciascuna delle quali porta un numero e il nome del proprietario. Sono incessanti le grida per invitare la gente ad entrare; le botteghe sono illuminate, e tutti quei prodotti del mare rilucono dei colori più svariati: sono ricci, stelle di mare, coralli, araguste, dalle forme più bizzarre, dalle tinte più dissimili. Il mistero delle profondità marine è ivi svelato e quel piccolo mercato presenta ogni sera il lieto aspetto quasi di una notte di Natale marittima. *Non potrei descrivere quali brutte immagini di santi io abbia visto portare in processione a Napoli; prodotti di un'arte senza principî, senza gusto e di una fantasia bizzarra che, in quanto a stranezza, ha poco da invidiare all'arte indiana. Per formarsi un'idea di quanto sia disposto questo popolo ad essere tollerante in materia d'arte, basta osservare bene quelle barocche statue di santi per le strade e quei Cristi in legno di orribile fattura, sorgenti qua e là nelle piazze. [...] Pur troppo, l'uomo qui non corrisponde, alla natura che lo circonda; diversamente, in vista di questo mare, di questi monti, di questo cielo, non potrebbe pregare davanti a quegli orribili fantocci. *Povere cose, invero, l'erudizione e l'archeologia! In questo angolo di paradiso le cose si sentono e si comprendono oggi come le sentivano e le comprendevano gli antichi. Qui regna ancora l'idea del culto di Bacco e l'immaginazione si solleva in alto come una baccante col tirso; qui ci sembra di staccarci dal suolo e, sciolti da ogni vincolo terreno, di spaziare nell'atmosfera. *Questa Piazza Reale, vicinissima al mare, di cui però non si gode la vista, mirabilmente selciata, tanto che potrebbe servire benissimo da sala da ballo, circondata di eleganti edifici, è uno dei punti più eleganti della città. Vi risiedono il Re, la Corte e le principali amministrazioni; si potrebbe chiamare questa piazza, non il cuore di Napoli, ché questo titolo spetta al porto, ma il cervello. *Rimasi a lungo sulla terrazza di S. Martino appoggiato al parapetto ad ascoltare le voci che salivano da Napoli. Se questo popolo, pensavo, fa tanto chiasso nella sua vita comune, quanto ne farà quando è agitato da passioni, durante le lotte, quando vuole il saccheggio, come fecero il 15 maggio 1848 i lazzaroni a migliaia dietro la carrozza di re Ferdinando!<br>Il frastuono napoletano ha però di solito un carattere pacifico: è allegro ed in fondo è ordinato nel suo apparente disordine. Tutta quella gente, che brulica come formiche, si muove in certe direzioni fisse, con uno scopo determinato. In questo popolo la vita circola come il sangue nel corpo umano, e quelle sue pulsazioni febbrili in apparenza, sono in realtà regolari e normali. *[[Roma]], da dopo la rivoluzione del 1848, appare ancor più silenziosa che nel passato; tutta la vivacità del popolo è scomparsa e le classi agiate si tengono paurosamente nascoste, guardandosi bene di far parlare di sè; e le classi infime sono ancora più misere e più oppresse di prima. Le feste popolari sono scomparse, o quasi; il carnevale è in piena decadenza; e persino le feste di ottobre, un tempo sì allegre fuori delle porte, fra i bicchieri di vino dei Castelli e il saltarello, sono presso che dimenticate. [...] Ben diverso è l'aspetto di Napoli, dove il vivace, febbrile e continuo chiassoso movimento di tutto quel popolo, ha del fantastico. Si direbbe una città in rivoluzione, perché tutti si muovono, tutti si agitano, tutti gridano e schiamazzano. Nel porto, sulle rive del mare, nei mercati, in [[via Toledo]], persino a Capodimonte, al Vomero, a Posillipo, lo stesso movimento, lo stesso chiasso. A Napoli non si riesce a far nulla, e il nostro occhio nulla può fissare: ovunque bisogna guardarsi senza posa contro gli urti e gli spintoni. La stessa viva luce del mare e delle rive mantiene in continua agitazione, eccita la vista e la fantasia; e il frastuono delle voci umane e delle carrozze non cessa nemmeno nel cuore della notte. *S. Lucia, il luogo di carattere più svariato e dove sono le locande di secondo ordine, è la linea di confine fra la parte aristocratica di Napoli e quella popolare. Il porto è il punto del maggior movimento popolare e del commercio; ivi si lavora, si traffica senza posa, e ivi è tutto quello che è necessario alla vita del popolo. V'è un movimento continuo; le calate sono sempre ingombre di carbone e di altri materiali; vi si affollano continuamente pescatori, barcaiuoli, lazzaroni, piccoli mercanti. Gli abitanti delle campagne, i popolani vengono qui ad acquistare gli abiti e le scarpe, che empiono case da cima a fondo. Qui si vendono tutte le masserizie casalinghe, qui sono caffè, liquorerie, spacci di tabacco, unicamente frequentati dal popolo, fruttaioli i quali tengono gli aranci e le angurie già tagliate a fette che essi vendono per un tornese e che vengono mangiate dai compratori in piedi. Qui si vedono vere montagne di fichi d'India, di cui la gente più misera si nutre; questo è il luogo di riunione, si potrebbe dire la sala di conversazione del popolo. *Tanto nella festa della Madonna del Mercato, quanto in altre occasioni, il popolo non pensa che a divertirsi e a stare allegro. I Napoletani non vanno ad una festa per assistere alle funzioni religiose, per ammirare le fonti del culto, ma per stare all'aria aperta, per godere le bellezze naturali, cui la folla variopinta dà un nuovo risalto. Ho visto migliaia e migliaia di Napoletani alla festa per il centenario della Madonna di Posillipo. Non avevo mai assistito ad uno spettacolo così teatrale: la folla variopinta ingombrava la splendida riviera di Chiaia, la Villa Reale, tutta la strada sino a Posillipo: ovunque bandiere, festoni, fiori; il golfo splendeva di luce; sei navi da guerra, ancorate fra Chiaia e il porto, facevano senza posa fuoco dalle loro artiglierie; il rumore ed il chiasso erano indescrivibili; la processione non aveva niente di dignitoso, di solenne, d'imponente, per chi arrivava da Roma. A Roma, anche le processioni più meschine presentano un carattere artistico, il che mostra avere le arti esercitato la loro benefica influenza persino sulle minime cose del culto, quali sono gli emblemi, le allegorie, le immagini dei santi. Il senso del bello ivi regna dovunque, in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano e al Campidoglio, non tollerino il brutto e il barocco neanche nei santi. Il Museo Borbonico non ha esercitata affatto quest'influenza sul popolo di Napoli. ====[[Pierre-Jean Grosley]]==== *È senza dubbio sorprendente che un tale popolo, tenuto quasi sempre in nessuna considerazione nelle rivoluzioni che gli hanno fatto cambiare dominatore così spesso, abbia preso parte attivamente solo a quella di [[Masaniello]]. La sua indifferenza verso i movimenti politici poté esser messa più fortemente a prova di quando, nel cuore della capitale degli Stati dei suoi padri, lo sfortunato [[Corradino di Svevia|Corradino]], all'età di diciassette anni, versò quel che restava di un sangue riprovato e proscritto dai capi della Chiesa? Non potei vedere, senza fremere, il luogo in cui si mostrano ancora le vestigia di questa spaventosa scena.<br>Questa indifferenza, apparentemente stupida, è l'opera di un istinto illuminato dall'esperienza: ''Cosa m'importa'' – dicono con l'asino della favola – ''purché non mi si faccia portare più del mio carico ordinario''. Per completare il ritratto di questo popolo, è sufficiente aggiungere che Napoli non ha l'ombra di polizia, e tuttavia di rado avvengono quei disordini e quegli eccessi che a Parigi tutta la vigilanza del magistrato riesce a prevenire solo con un'attenzione costante. *Non ho soggiornato abbastanza a Napoli, per essere istruito a fondo sulla vita, sia privata sia di società che vi si conduce. So solo che vi si dorme più che in qualsiasi altro paese dell'Italia; che vi si consuma una quantità prodigiosa di cioccolato che ogni privato fa preparare a casa sua nella dose che più preferisce; che le conversazioni o riunioni generali sono nel tono di quelle delle altre città d'Italia; che nelle cerchie private il parlare è alla greca, cioè, molto allegro ed estremamente libero; che la galanteria è tanto comune e poco discreta nei primi ranghi, quanto rara e misteriosa nella borghesia; che, a seguirla nel popolo, gli estremi si toccano; che la continenza, in generale, a Napoli è la virtù meno comune; che l'amore, che altrove spesso non è che apparenza, fatuità, fantasia, è uno dei più urgenti bisogni; infine che il Vesuvio, che comanda questa città, è l'emblema più esatto sotto cui da questo punto di vista la si possa rappresentare.<br>Altri bisogni, che la polizia ed un certo pudore altrove, soprattutto nelle grandi città, reprimono, a Napoli sono al di sopra di tutte le leggi. Lo zolfo, mescolato a tutti i vegetali e a tutti gli alimenti, l'uso continuo del cioccolato, dei liquori più forti, delle spezie che più riscaldano provocano esplosioni ed eruzioni che non sopportano né rinvio né cerimonie. I cortili dei palazzi e degli alberghi, i porticati delle case private, le loro scale e i loro pianerottoli sono altrettanti ricettacoli per le necessità di tutti i passanti. Anche chi va in carrozza scende per mescolarsi alla folla che cammina; chiunque si prende in casa d'altri la libertà che permette a casa sua. *Sotto un'apparenza di allegria, di distrazione e di leggerezza, il popolo e la borghesia di Napoli, divisi fra il lavoro ed il piacere, nascondono vedute profonde e ben seguite, se non in ciascuna testa, perlomeno nell'insieme. Considerati in questo insieme, formano una democrazia indipendente dal re e dalla nobiltà alla quale si uniscono quando il loro interesse lo esige. Nel loro partito hanno sempre in basso clero e la maggior parte dei monaci di cui Napoli brulica. ====[[Felix Hartlaub]]==== *A nemmeno cento metri di distanza dal mio attuale domicilio ha insegnato [[Tommaso d'Aquino]], è cresciuto [[Giordano Bruno]], sono sepolti il [[Fernando Francesco d'Avalos|Pescara]] e [[Vittoria Colonna]]<br>Dall'altra parte della strada ha passeggiato [[Francesco Petrarca]], e [[Federico II di Svevia|Federico II di Hohenstaufen]] ha amministrato la giustizia − incredibile, incommensurabile. Ma la vita del presente in questa città si muove e gira così rumorosa e disinvolta intorno a questi monumenti che non si ha nemmeno il tempo di rendersi ragione del loro significato. Per tanta ricchezza di tempo – assenza di tempo – Napoli eterna è semplicemente uno degli ingredienti eterni del tempo. Dio creò il cielo, l'acqua e la terra e creò anche l'elemento "napoletano", una piccola nuvola di olio grasso e odore di putrido, con alcune melodie e frammenti di chiasso, un Tutto e un Nulla, un elemento di tutto il mondo e insieme anche qualcosa semplicemente di inferiore. Ci saranno ancora molti bravi napoletani e gente che a Napoli imparerà e farà qualcosa di buono, si pensa, e si compra una pizza in una strada su cui, forse, ha camminato verso Roma l'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]]. *A volte trovo tutto inverosimilmente grandioso, un'altra volta confuso e perturbante, in ogni caso è sempre molto interessante e prende tutta la persona come un sortilegio. Non esiste un'altra città che così, ad ogni passo, trasmette a chi cammina il suo respiro, con cui bisogna entrare in rapporto interiore. Qui non si possono cogliere, con tranquillo stato d'animo epicureo, i tesori d'arte, perfezionare la propria cultura, no, ogni giorno bisogna ricominciare di nuovo in qualche modo da capo, cercare sempre di nuovo il proprio cammino spirituale attraverso le pesanti grossolane realtà che oppone, ad ogni passo, la vita della strada. *Il grande sole africano dona al cervello una grandiosa asciuttezza, vengono prosciugate tutte le pozzanghere dell'osservazione che psicologizza e individualizza. L'uomo accetta se stesso come è venuto al mondo e si mette subito in marcia verso un fine che gli è naturale. Il carattere matura presto al grande calore e non richiede tanto spazio per sé come da noi, consiste quasi sempre per metà in gentilezza, premura e disponibilità e tante altre piacevoli virtù con cui gli uomini reciprocamente rendono i loro rapporti più facili.<br/>E se da un canto con questa mancanza dell'idea dell'Io e della personalità ci si ritrova già quasi in Oriente, d'altro canto l'Occidente, con il mondo antico, il cristianesimo e con la scienza moderna è presente ovunque nella sua forma più evidente.<br/>Naturalmente bisogna accettare anche altre cose, la mancanza, per esempio, di una qualsiasi generosità eroica. In fondo questa spiritualità del tutto particolare la si può spegare con il fatto che Napoli in realtà è un paese, una nazione a sé, con un passato del tutto diverso da quello del resto dell'Italia. ====[[Raffaele La Capria]]==== *A Napoli, – e in questo mondo di kamikaze dove pietà l'è morta – siamo andati «molto oltre tutto quello che si poteva immaginare». Se eliminassimo tutti gli assassini che vanno in giro nelle nostre città si dovrebbe aprire una succursale dell'Inferno. *La Napoli dimenticata, l'altra faccia di una città che ha dato all'Italia [[Benedetto Croce]], [[Salvatore Di Giacomo]], anche se tutto questo viene trascurato perché nella rappresentazione della città prevale sempre l'osservazione sulla plebe. Io credo che la borghesia napoletana non si è saputa raccontare; non ci sono romanzi e personaggi che la rappresentano, così come invece hanno saputo fare in Sicilia con [[Federico De Roberto|De Roberto]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]]; Napoli ha eccelso soltanto nel pensiero, è stata più avanti, non solo della Sicilia ma anche di altre regioni italiane, nella speculazione filosofica. *La nostra non è la città di quel "chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato" che spesso le attribuiscono. Chi ha dato e chi ha avuto restano sulle rispettive posizioni. Intransigenti nel valutarle. Appassionandosi ancora nel discuterne, dopo quarant'anni. Finché una città trova parole per parlare di sé, fa emergere contrasti all'interno di questo discorso e riesce a interessare anche gli altri, vuol dire che non è morta. *Ma è l'Italia il vero problema di Napoli. *Napoli è stata uccisa dalla speculazione edilizia. Si combatteva contro questa speculazione... Cambiare la struttura [[urbanistica]] di una [[città]] significa cambiarne la morale. E Napoli è cambiata moltissimo dopo la speculazione edilizia: è stato allora che sono arrivate le periferie inabitabili, è stato allora che è nata la «corona di spine», così viene chiamata a Napoli la periferia, «corona di spine». Ed è allora che, come scrivevo in ''L'occhio di Napoli'', se ti capita di sbagliare strada, vai a finire in periferia e puoi arrivare all'inferno. ====[[Jérôme Lalande]]==== *Il carattere tranquillo di questo popolo è ben apparso durante la terribile carestia che provò questa città {{NDR|di [[Napoli]]}} nel 1764: non si vide la minima sommossa; tuttavia le strade erano piene di infelici che morivano o di fame o per le malattie che la malnutrizione porta con sé, e i Magistrati avevano tanto più torto, in quanto avevano lasciato esportare i grani in abbondanza qualche mese prima. *Niente si può immaginare di più bello, di più grande, di più singolare sotto tutti i punti di vista del colpo d'occhio di Napoli da quel lato in cui la si vede: questa città è posta al fondo di un bacino, chiamato in italiano cratere, che ha due leghe e mezzo di larghezza e altrettante di profondità; esso sembra quasi chiuso dall'isola di [[Capri]], che si presenta dal lato di mezzogiorno, e sebbene a sette leghe di distanza la vista termini piacevolmente, si crede di vedere ai lati di quest'isola due aperture chiamate in effetti Bocche di Capri, ma l'una ha più di otto leghe di larghezza, e l'altra ha solamente una lega, sebbene esse appaiono pressoché uguali. *Non si incontrano affatto la sera, nelle strade di Napoli, quelle donne che sono la vergogna del loro sesso con le molestie; è vero che vi sono delle guide che si piazzano nei luoghi conosciuti, come vicino al teatro, ma è ancora con una specie di riservatezza, o di timidezza, che fa onore ai costumi e alla città di Napoli. ====[[Giacomo Leopardi]]==== *L'aria di Napoli mi è di qualche utilità; ma nelle altre cose questo soggiorno non mi conviene molto... Spero che partiremo di qua in breve, il mio amico e io. *Lazzaroni pulcinelli nobili e plebei, tutti ladri e b. f. degnissimi di Spagnuoli e di forche. *Paese semibarbaro e {{sic|semiaffricano}}, nel quale io vivo in un perfettissimo isolamento da tutti. ====[[Norman Lewis]]==== *Da dieci secoli questa terra è battuta da eserciti invasori. Sul trono di Napoli si sono avvicendati re stranieri che hanno ridotto in schiavitù il popolo. Le rivolte sono state soffocate nel sangue. Ma niente di tutto questo ha lasciato la minima traccia nella fantasia o nella memoria dell'uomo comune, né ha sollecitato una qualsiasi aggiunta al repertorio del cantastorie. E ancora oggi, quando questi intona il suo racconto a [[Villa comunale di Napoli|Villa Comunale]], il piccolo pubblico che gli si raccoglie intorno non vuole sentire altro. Gli Svevi, gli Aragonesi, i Borboni, e ora anche i Tedeschi vengono dimenticati in un attimo. Carlo Magno e i Paladini sono ancora vivi, per miracolo e nonostante il cinema, che tuttavia alla fine li sconfiggerà. *Il vicolo è gremito fino a scoppiare di famiglie proletarie abituate a vivere quanto più possono all'aperto, ragion per cui la strada è chiassosa come un'uccelleria tropicale.<br>Stamattina sul presto, una famiglia che abita nella casa di fronte ha portato fuori un tavolo e lo ha sistemato in strada vicino alla sua porta. In un attimo è stato ricoperto con una tovaglia verde con la frangia. Tutt'intorno sono state disposte delle sedie, alla stessa distanza l'una dall'altra, e sul piano hanno trovato posto diverse foto incorniciate, un vaso di fiori finti, una gabbietta con un cardellino e alcuni bicchierini decorati che di tanto in tanto, nel corso della giornata, venivano strofinati per rimuovere la polvere. Intorno al tavolo, la famiglia – una madre, i nonni, una ragazza sui diciotto anni e due bambini irrequieti che andavano e venivano in continuazione – viveva in quella che era, di fatto, una stanza senza pareti. [...] Lungo il vicolo c'erano molti altri tavoli come questo, e i vicini si scambiavano visite, dando luogo a un'incessante migrazione sociale. La scena era di grande serenità. Le stuoie verdi delle finestre e dei balconi ai piani superiori respiravano dolcemente nella mite brezza marina. La gente si chiamava da grande distanza, quasi cantando. *Tutta Napoli era distesa sotto di noi come un'antica mappa, sulla quale l'artista avesse disegnato con minuzia quasi eccessiva i molti giardini, i castelli, le torri e le cupole. Per la prima volta, aspettando il cataclisma, ho ammirato lo splendore di questa città, vista da una distanza che la ripuliva dalla sudicia crosta del tempo di guerra, e per la prima volta ho capito quanto poco europea, e quanto invece orientale essa sia. Tutto era immobile, a parte i fluttuanti coriandoli delle colombe in lontananza. ====[[Nanni Loy]]==== *Durante la lavorazione de ''Le quattro giornate di Napoli'', se prendevo il megafono e dicevo alle 500 comparse di correre da una direzione all'altra ad un mio fischio, non si muoveva nessuno. Inizialmente non riuscivo a capire il perché. La realtà è che non mi riconoscevano il diritto di imporre loro qualcosa con un fischio. Bisognava loro spiegare il motivo. Così mi riunii a loro e spiegai il perché di quella scena. [...] Il rendimento si capovolse e tutte le comparse dettero un loro contributo creativo. Non erano stati parcellizzati con un dovere. Si sentirono talmente investiti del problema del film e delle riprese, da comportarsi come dei registi. Durante le prove gridavano stop nel megafono per fermare gli errori, assimilando ciò che facevo io, interrompendo le riprese anche quando andavano bene. Ma perché volevano diventare tutti registi? Perché nei napoletani è insopprimibile il desiderio di essere considerate persone, con una dignità personale, una intelligenza ed una personalità riconoscibili. [...] A Napoli, no. Con i soldi e gli ordini non si compra nulla. *Provo una sorta di amore e odio, una grande ammirazione, affetto e tenerezza per il singolo napoletano. Provo al tempo stesso molto risentimento per quella che ricordo essere l'organizzazione sociale della città. L'odio nasce per questo patrimonio, energie, ed intelligenza che venivano, non so oggi, continuamente deviate, sprecate. È un'amarezza che mi prende qualche volta, nel vedere queste persone che singolarmente valgono tanto, sprecarsi in complicazioni inutili, confusioni evitabili, violenze ingiustificate. *Vi è una cultura di fondo individualista, ed in questo senso è da considerare negativa, per quanto sia al tempo stesso molto ricca di un grande potenziale, che si manifesta in esaltazione della persona e dell'uomo contro tutte le culture di appiattimento del nostro tempo. L'individualismo dei napoletani produce certamente delle difficoltà di gestione degli affari sociali, il che la fa apparire agli occhi di un non napoletano come me una città incivile, una civis incivile; è pur vero, però, che in questo modo si preserva la ricchezza dell'individuo, la sua fantasia, quel potenziale che le permette di essere fuori dalle regole della produzione e del consumo. ====[[Curzio Malaparte]]==== *Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. Napoli è l'altra Europa. Che, ripeto, la ragione cartesiana non può penetrare. *Nessun popolo sulla terra ha mai tanto sofferto quanto il popolo napoletano. Soffre la fame e la schiavitù da venti secoli, e non si lamenta. Non maledice nessuno, non odia nessuno: neppure la miseria. Cristo era napoletano. *Non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli. *Quando Napoli era una delle più illustri capitali d'[[Europa]], una delle più grandi città del mondo, v'era di tutto, a Napoli: v'era Londra, Parigi, Madrid, Vienna, v'era tutta l'Europa. Ora che è decaduta, a Napoli non c'è rimasta che Napoli. Che cosa sperate di trovare a Londra, a Parigi, a Vienna? Vi troverete Napoli. E' il destino dell'Europa di diventar Napoli. Se rimarrete un po' di tempo in Europa, diverrete anche voi napoletani. *Tutti piangevano, poiché un lutto, a Napoli, è un lutto comune, non di uno solo, né di pochi o di molti, ma di tutti, e il dolore di ciascuno è il dolore di tutta la città, la fame di uno solo è la fame di tutti. Non v'è dolore privato, a Napoli, né miseria privata: tutti soffrono e piangono l'uno per l'altro, e non c'è angoscia, non c'è fame, né colera, né strage, che questo popolo buono, infelice, e generoso, non consideri un tesoro comune, un comune patrimonio di lacrime. ====[[Giorgio Manganelli]]==== *La storia di Napoli nasce lentamente. Soprattutto, è una storia esotica, una invenzione che sa di [[Omero]], di poemi ciclici, di innumeri indecifrabili frammenti di leggende, favole, conti di mercanti, liti di taverne, imbrogli, risse, coltelli lucidi e rapidi, adulteri e nostalgie. *Napoli voleva essere accerchiata, catturata, la grande metropoli inesistente, invisibile, intoccabile, stava nel centro delle grandi manovre delle flotte tra piratesche e adolescenti che cercavano casa oltre le coste patrie. Napoli non c'era; non c'era il rumore, il clangore, non il precipitoso coagulo di colori, non gli dèi, le donne, l'aroma del cibo, il sonno. Eppure l'ipotesi colossale di Napoli agiva, e i minuscoli uomini sfioravano lo spazio che doveva per sempre essere Napoli. Poi sbarcarono a Cuma. *[[Partenope (sirena)|Partenope]] è una sirena, è una città, è greca, è morta per amore, è una dea, è un luogo, è una strada, è una taverna, è miracolosa, venerarla bisogna, qui è Partenope<ref>Nel testo: [[Partenone]].</ref>, Partenope è in ogni luogo, di soppiatto scaturisce dal mare, qui dove è nome di ninfa sarà sacra la ninfa nei secoli; non morirà mai; la città non morrà, la ninfa città non morrà. Gioco, allucinazione, miracolo, liturgia, la città-ninfa sta nascendo. È inevitabile chiedersi; ma come, ma quando, ma dove nasce Napoli?<br>Giacché il nascere di Napoli non può essere il nascere di altre, anche nobili, eroiche città.<br>Dopo Partenope nascerà una «città nuova», insomma una Neapolis. Siamo arrivati? Forse siamo arrivati da sempre; forse è impossibile arrivare. Ma questo sospettiamo: che vi fu un momento in cui tra i marittimi dalle brache salse e crude, tra i duri campani che non capivano greco, cominciarono ad arrivare gli dèi. *Si ha l'impressione che arrivassero dappertutto, e certamente era così, ma che a Napoli-Partenope fosse impossibile distinguerli dalla folla di {{sic|graeculi}} e campani; erano dèi forastici, meteci, un po' contado un po' mare, ma fitti e inframettenti come i folletti. (Certo che c'erano i culti misterici. A Napoli? Ma dove volete che fossero? E [[Mitra]] si sa. E la bella [[Cerere (divinità)|Cerere]], materna e chiassona, e un'Iside così pervasiva che nemmeno si sa dove si fosse il suo santuario, si è diffusa per tutta la città, non v'è città isiaca come Napoli-Partenope. Ecco, Partenope; no, non è né storia, né folklore, è ancora una presenza sacra, e ancora qualcuno, che non veda Cerere, sussurra nella gran folla una preghiera greca a una ninfa ondosa, una ninfa greca morta dopo aver conosciuto [[Ulisse|Odisseo]]. ====[[Sándor Márai]]==== *Già verso Napoli sul treno mi è venuto in mente, e mi animava anche durante i giorni trascorsi a Roma: scrivere un altro romanzo, un'ultimo con il titolo: ''Il sangue di San Gennaro''. Un uomo arriva a Napoli, e decide di salvare il mondo – questo sarebbe il romanzo. *L'addio a Napoli, a [[Posillipo]] fu più doloroso di qualsiasi addio ad una persona, o a qualcosa nella mia vita. [...] Questi tre anni e mezzo in Italia, a Posillipo, erano il dono più grande nella mia vita. Ho amato tutto qui, e sapevo che a modo loro anche loro, gli italiani meridionali, mi hanno accettato. Molti hanno pianto, nella cittadina e nel palazzo i venditori di vino, di carbone come anche il pescivendolo mi stringevano la mano. *Napoli è un posto curioso: una città dove il miracolo regolarmente, due volte all'anno fa parte della vita della città, come un avvenimento turistico. I napoletani sono gli specialisti del miracolo. *Per i vicoli di Napoli, ogni pomeriggio. Nei dintorni di San Biagio dei Librai. Abitano tutti qui: [[Benedetto Croce]], il vescovo, i principi, in mezzo al lerciume, in palazzi pericolanti. Ed è qui che abita il popolo napoletano. Uomini di ogni classe, di ogni condizione mangiano e bevono le stesse cose, la pensano alla stessa maniera, sognano allo stesso modo. Sono tutti uomini mediterranei. Non tanto italiani, quanto piuttosto mediterranei. È questo il loro stato sociale. *[[Posillipo]] è come se fosse la Collina delle Rose a [[Budapest]], ma anche come il villaggio di Leányfalu sul Danubio. Tutto qui è «come se fosse»... Anche Napoli è come Budapest: non c'è l'Isola Margherita ma c'è [[Capri]], non ci sono i Bagni Lukács ma c'è il Mar Tirreno, non c'è il Danubio, ma qui davanti alle mie finestre si spalanca il Golfo di Napoli, non ci sono le Colline di Buda, ma c'è il [[Vesuvio]], non c'è la Váci utca, ma c'è via Chiaia con i suoi negozi eleganti, dove sciama e s'affretta la folla variopinta e orientaleggiante di Napoli, che assomiglia misteriosamente a quella di Budapest. ====[[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]==== *Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia! *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|il Vesuvio}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. *I "Quartieri", a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i "Quartieri" per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. *La mia città fu, ed è, e sarà in ogni epoca, un libro di tutte le favole. Che cosa non vi producono amore e odio, saggezza e follia, candore e astuzia, verità e menzogna, "guapparia" e soldi? *La notte è venuta e Napoli piglia fuoco. Da Via Partenope a Posillipo il mare divampa di luci riflesse, dolgono gli occhi ai pesci, un turista che percorre la litoranea in carrozza non vede i cenci che respirano sul marciapiedi ma scorge distintamente gli scheletri delle sirene che si rivoltano nelle loro tombe di sabbia. Voi dite a Napoli: «Quanto sei bella!», e Napoli è perduta. *La possibilità di rialzarsi dopo ogni caduta; una remota, ereditaria, intelligente, superiore pazienza. Arrotoliamo i secoli, i millenni, e forse ne troveremo l'origine nelle convulsioni del suolo, negli sbuffi di mortifero vapore che erompevano improvvisi, nelle onde che scavalcavano le colline, in tutti i pericoli che qui insidiavano la vita umana; è l'oro di Napoli questa pazienza. *La quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli. *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. *Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette. *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; Napoli è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il Vesuvio, le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. ====[[Mario Martone]]==== *Attraverso il teatro Napoli esprime spudoratamente il suo stato di capitale del Sud del mondo. *Napoli è una città difficile che insegna ad essere aperti, liberi, disponibili alle novità. Napoli ha una forza dolorosa ed è per questo che io l'amo. *Questo popolo, fratello di tanti popoli sofferenti, vivo più che mai intorno a noi, ci insegna a aprire gli occhi, guardare in faccia il dolore e trasformare il dolore in energia. ====[[Francesco Mastriani]]==== *Gli è indubitato che ci è ancora della feccia nel nostro popolo, e ce ne sarà ancora per qualche tempo. Ma è forse possibile una compiuta improvvisa riforma de' suoi costumi?<br>Noi accogliamo la speranza, per non dire la certezza, che tra dieci anni il nostro popolo non sarà secondo ad altri in Europa. Voglia Dio benedire all'opera della nostra rigenerazione, iniziata dal più Grande Italiano vivente [[Giuseppe Garibaldi|GIUSEPPE GARIBALDI]]! Voglia Dio benedire gli sforzi degli uomini che han rette intenzioni e buon volere! Possano le aure incantate del nostro cielo non essere più contaminate da straniere favelle! Possano i nostri ubertosi campi non essere più calpestati da orde inimiche del sangue italiano! Possa presto Napoli festeggiare il dì in cui per tutta [[Italia]] risuoni il grido della compiuta nostra unificazione, proclamata in ROMA CAPITALE. Allora, dopo il ''Pater noster'', noi insegneremo a' nostri figliuoli questa altra prece che eglino dovranno recitare ad ogni alba e ad ogni sera:<br><br>''Da' Tedeschi ed Imperiali,<br>Da' Francesi e Cardinali<br>Libera nos, Domine!'' *L'invenzione dei bassi, cioè delle case a terreno, delle case-botteghe, è proprio un'invenzione tutta napolitana a pro del guaglione, il quale si procura quel divertimento di scegliere quel domicilio che vuole su la soglia di qualcuni di questi bassolini. *Ma è proprio per il guaglione che Napoli è stata creata. Il guaglione è il Re di Napoli è il padrone assoluto del suolo [[Fiume|sebezio]] ed esercita talvolta il suo impero con una [[Bullismo|tirannia]] che è tanto più inesorabilmente quanto è più graziosa. *Napoli, per la sua posizione geografica, per la sua gran popolazione, per la natura feracissima del suo suolo, per le sue gloriose tradizioni in ogni ramo dello scibile, per la prodigiosa attitudine de suoi abitanti alle arti belle e dalle arti meccaniche, per grandiosi e storici monumenti di che è ricca e pei suoi vasti commerci, sarà sempre la Filadelfia d'Italia. Incorporata oggi alla grande [[Italia|Famiglia Italiana]], essa comincia ad appropriarsi dalle città sorelle l'affrancamento da quegli aviti pregiudizi che formarono per sì lungo volger di tempo sì possente ostacolo al progresso della sua civiltà siccome le città sorelle e specialmente le settentrionali cominciano a smettere, per la fusione coi nostri vispi meridionali, le forme pedantesche, le arie pesanti e le rigidezze cancelleresche. *Né climi meridionali sotto un cielo come questo di Napoli che invita così potentemente alla [[Ozio|pigrizia]] ed a quel dolce far niente di che ci han fatto una colpa gli [[Straniero|stranieri]], il [[Mendicante|vagabondaggio]] è così esteso che noi disperiamo che possa il governo giungere ad estirparlo del tutto in un paese come il nostro dove si vive così a buon mercato. Dove con dieci centesimi di maccheroni, dove con cinque centesimi di pane ed altrettanti di frutte un uomo ha messo a poco a poco il suo pranzo, non sappiamo come si possa sentire la suprema necessità e l'obbligo del lavoro. ====[[Raffaele Mastriani]]==== *L'antichità di Napoli si è del tutto smarrita nella oscurità de' secoli trascorsi. *La principal veduta è di mirar Napoli in alto mare, donde l'intiera città si presenta come un immenso anfiteatro. La seconda e di guardarla da S. Martino, dove si vede sotto gli occhi minutamente quasi tutta la città ed il delizioso contorno del golfo. La terza è di veder Napoli dalla Specola Reale o dal palazzo della Riccia: questo luogo per la estensione della sua veduta è detta con nome Spagnuolo Miradolos. La quarta è di contemplarla da' reali giardini di [[Portici]], e più dalla villa del Duca di Gravina e lì è ad essa superiore. La quinta è di osservarla dalla Madonna del Pianto. *La veduta della Capitale è sorprendente dalla cima del Vesuvio in un bel mattino di primavera: e bellissima dal terrazzo di Belvedere e dal palazzo Patrizj al Vomero, è vaga dai punti più elevali dell'Arenella, è incantevole quella parte che se ne scorge dalla strada nuova di Posillipo, al tramonto del sole. *Napoli col suo cratere, colle sue isole, col suo Vesuvio, colle sue montagne offre vedute cosi vaghe, così amene, così varie che l'anima ne resta rapita ed incantata. ====[[Marcello Mastroianni]]==== *{{NDR|A Roma}} [...] in Via del Corso [...], sentii dietro di me uno che fece "ammazza le rughe! Hai visto come si è invecchiato?" Detto forte, perché io potessi sentire. Non so se lo dicesse a una ragazza o a chi: "ammazza le rughe!" La stessa cosa mi è accaduta a Napoli. "Marcelli', c simm fatt vecchiariell eh? 'O vulit nu cafè?" La vedete la differenza? *La città meno americanizzata d'[[Italia]], anzi d'[[Europa]]. Eppure le truppe americane l'hanno avuta per tanto tempo. Ma una volta ripartiti questi soldati (a parte qualche moretto lasciato lì), tutto quanto era americano è stato cancellato.<br />La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici. *Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano perché so che ci starei bene. *Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale quindi non la possono capire tutti. ====[[Klemens von Metternich]]==== *Questo [[Vesuvio]], mia buona amica, è uno spettacolo imponente ed augusto. Sfortunatamente non posso vederlo dalla mia finestra; lo si vede però da qualsiasi posto, anche solo a cento passi dalla mia casa, come un immenso fanale nella notte. Una forte eruzione come quella del 1814, per esempio, deve essere uno spettacolo incredibile. La montagna è così vicina alla [[Napoli|città]], ed il pendio vi porta in modo così diretto che la formazione di un nuovo cratere, e ogni eruzione ne forma uno nuovo, la metterà in gran pericolo. I napoletani, del resto, non ci pensano; sono come i marinai, che dimenticano che solo una tavola li separa dall'abisso, e si è tentati di dimenticare, al cospetto di una natura tanto bella e ridente, come il pericolo possa essere anche ravvicinato dal godimento. *Qui sareste la creatura più felice del mondo. Tutto ciò che la natura ha fatto di più bello, di più maestoso e di più incantevole è versato qui a torrenti, su tutto ciò che si vede, si sente e si tocca. *Un popolo per metà barbaro, di un'ignoranza assoluta, di una superstizione senza limiti, ardente e passionale come sono gli africani, un popolo che non sa leggere né scrivere e di cui l'ultima parola è il pugnale, offre bel soggetto per l'applicazione dei principi costituzionali. ====[[Paolo Monelli]]==== *Ha detto [[Cicerone]] che Napoli è la città dove i sospettosi diventano confidenti, e gli infelici trovano consolazione. Perciò, quando sono seccato della politica vengo a Napoli a dimenticare tutto. *I napoletani discendono dagli dèi, questa è la verità, non sono né greci né oschi né romani, sono dèi. Che per vivere sulla terra si sono fatti come siamo; un misto di spirito attico grazie agli ateniesi, di tenacia al lavoro osca, di intelligenza indulgente ed acuta quale si conviene ad esseri divini. *Il napoletano non è ozioso; è filosofo. Sa che la vita è labile, l'avvenire è fallace, il lavoro è pena; accetta ogni fatica perché deve dar da mangiare ai piccirilli e alla donna; ma non lo esalta, non ne fa una missione nella vita come avrebbe voluto quello scocciatore di Catone. È povero e non è avido di denaro, è sobrio e non s'ingozza se la fortuna gli mette davanti una tavola imbandita. *Ora Napoli ha un nome greco, e se vuoi fare un complimento a qualche mio compatriota che m'intendo io puoi chiamarla l'Atene dell'occidente; ma prima di essere Neapolis era Paleopolis, città antichissima come dice il nome, e prima era Partenope, la città delle sirene, chiamata così dalla sirena Parthenope che ci ebbe la tomba. ====[[Francesco Saverio Nitti]]==== *Come vivea Napoli prima del 1860? Essa era, come abbiam detto, la capitale del più grande regno della penisola. Messa in clima temperato, tra la collina e il mare (come nell'ideale platonico) dato lo scarso sviluppo della igiene pubblica in tutta Europa, non ostante condizioni cattive della sua edilizia, rimaneva città di dolce soggiorno, in cui i forestieri si recavano spesso a svernare, più spesso ancora erano attratti, oltre che dalla bellezza del clima, dalla facilità della vita. *Napoli ha cessato di essere, per necessità delle cose, ''città di consumo'' e non è diventata città industriale, né di commercio: quindi le risorse dei cittadini sono diminuite. *Napoli, la grande città che era ancora qualche secolo fa la seconda in Europa per popolazione, che nel 1860 soverchiava per importanza tutte le città italiane; Napoli, la città che Sella chiamava ''cospicua'' e che avea almeno fino a qualche tempo fa alcune apparenze di ricchezza, Napoli muore lentamente sulle sponde del Tirreno. ====[[Anna Maria Ortese]]==== *Come tutte le mostruosità, Napoli non aveva alcun effetto su persone scarsamente umane, e i suoi smisurati incanti non potevano lasciare traccia su un cuore freddo. *Di solito, giunti a Napoli, la terra perde per voi buona parte della sua forza di gravità, non avete più peso né direzione. Si cammina senza scopo, si parla senza ragione, si tace senza motivo, ecc. Si viene, si va. Si è qui o lì, non importa dove. È come se tutti avessero perduto la possibilità di una logica, e navigassero nell'astratto profondo, completo, della pura immaginazione. *Era strano, ma questo che vedevo, per tanti aspetti non mi sembrava un popolo. Vedevo della gente camminare adagio, parlare lentamente, salutarsi dieci volte prima di lasciasi, e poi ricominciare a parlare ancora. Qualcosa vi appariva spezzato, o mai stato, un motore segreto, che sostituisce al parlare l'agire, al fantasticare il pensare, al sorridere l'interrogarsi; e, in una parola, dà freno al colore, perché appaia la linea. Non vedevo linea, qui, ma un colore così turbinoso, da farsi a un punto bianco assoluto, o nero. *Erano molto veri il dolore e il male di Napoli, usciti in pezzi dalla guerra. Ma Napoli era città sterminata, godeva anche di infinite risorse nella sua grazia naturale, nel suo vivere pieno di radici. *Ho abitato a lungo in una città veramente eccezionale. Qui [...] tutte le cose, il bene e il male, la salute e lo spasimo, la felicità più cantante e il dolore più lacerato, [...] tutte queste voci erano così saldamente strette, confuse, amalgamate tra loro, che il forestiero che giungeva in questa città ne aveva, a tutta prima, una impressione stranissima, come di un'orchestra i cui strumenti, composti di anime umane, non obbedissero più alla bacchetta intelligente del Maestro, ma si esprimessero ciascuno per proprio conto suscitando effetti di una meravigliosa confusione. *L'eterna folla di Napoli, semovente come un serpe folgorato dal sole, ma non ancora ucciso. *La città si copriva di rumori, a un tratto, per non riflettere più, come un infelice si ubriaca. Ma non era lieto, non era limpido, non era buono quel rumore fatto di chiacchierii, di richiami, di risate, o solo di suoni meccanici; latente e orribile vi si avvertiva il silenzio, l'irrigidirsi della memoria, l'andirivieni impazzito della speranza. *Napoli è un pezzo di deserto azzurro. *Tornai al mio albergo, e pensando tanti casi e persone passò la notte, e riapparve l'alba del giorno in cui dovevo ripartire. Mi accostai alla finestra di quella casa ch'era alta come una torre, e guardai tutta Napoli: nella immensa luce, delicata come quella di una conchiglia, dalle verdi colline del [[Vomero]] e di Capodimonte fino alla punta scura di [[Posillipo]], era un solo sonno, una meraviglia senza coscienza. ====[[Johan Turesson Oxenstierna]]==== *Il più delizioso paese dell'Europa è Napoli, e di quanto fa {{sic|duopo}} per una vita deliziosa è provveduto, {{sic|benche}} da perverso popolo sia abitato. Albergo è quasi sempre della più trista nazione 'l paese migliore. Si trovano quivi galantuomini quanti altrove fuor d'ogni dubbio, ma così mi spiego al riguardo del popolo minuto, che dello stato la terza parte compone. *Nazione di più inquietissima è questa, e contro cui devesi ad ogni momento ben avvertire; chiara testimonianza ne fanno quaranta due generali rivoluzioni seguite {{sic|doppo}} la separazione sua dal Romano impero, di cui per lo passato era parte, e nello spazio di due anni ha cinque Re tutti di nazioni differenti avuto, questa Corona i Re di Spagna possedendo, dicevasi; ''che 'l Re cattolico in [[Sicilia]] per la dolcezza regnava, per l'autorità in [[Milano]], ed in Napoli con la sottigliezza.'' *Napoli è nel rimanente 'l paese de' Monaci e delle Civette, due spezie d'animali ugualmente pericolosi, e per una quotidiana, ed ordinaria {{sic|Conversazione}}: Forastieri molti perciò non si vedono doppo un breve soggiorno in altra maniera ritornarsene, che colla borsa vuota, caricata la coscienza, e contaminato 'l corpo. Questa è di Napoli la mia sentenza, che per verità d'esser {{sic|veduto}} merita, ma non già d'esser con troppa curiosità {{sic|esaminato}}. ====[[Pier Paolo Pasolini]]==== *Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. Non saranno dei napoletani trasformati. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all'ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili, incorruttibili. *Ho scelto Napoli<ref>Per le riprese del ''Decamerone''.</ref>perché è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e così di lasciarsi morire: come certe tribù dell'Africa. *Io con un napoletano posso semplicemente dire quel che so, perché ho, per il suo sapere, un'idea piena di rispetto quasi mitico, e comunque pieno di allegria e di naturale affetto. Considero anche l'imbroglio uno scambio di sapere. Un giorno mi sono accorto che un napoletano, durante un'effusione di affetto, mi stava sfilando il portafoglio: gliel'ho fatto notare, e il nostro affetto è cresciuto. *Io so questo: che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. La stessa cosa fanno nel deserto i Tuareg o nella savana i Beja (o lo fanno anche da secoli, gli zingari): è un rifiuto sorto dal cuore della collettività [...]; una negazione fatale contro cui non c'è niente da fare. Essa dà una profonda malinconia come tutte le tragedie che si compiono lentamente; ma anche una profonda consolazione, perché questo rifiuto, questa negazione alla storia, è giusto, è sacrosanto. *Io sto scrivendo nei primi mesi del 1975: e, in questo periodo, benché sia ormai un po' di tempo che non vengo a Napoli, i napoletani rappresentano per me una categoria di persone che mi sono appunto, in concreto, e, per di più, ideologicamente, simpatici. Essi infatti in questi anni – e, per la precisione, in questo decennio – non sono molto cambiati. Sono rimasti gli stessi napoletani di tutta la storia. E questo per me è molto importante, anche se so che posso essere sospettato, per questo, delle cose più terribili, fino ad apparire un traditore, un reietto, un poco di buono. Ma cosa vuoi farci, preferisco la povertà dei napoletani al benessere della repubblica italiana, preferisco l'ignoranza dei napoletani alle scuole della repubblica italiana, preferisco le scenette, sia pure un po' naturalistiche, cui si può ancora assistere nei bassi napoletani alle scenette della televisione della repubblica italiana. Coi napoletani mi sento in estrema confidenza, perché siamo costretti a capirci a vicenda. Coi napoletani non ho ritegno fisico, perché essi, innocentemente, non ce l'hanno con me. Coi napoletani posso presumere di poter insegnare qualcosa perché essi sanno che la loro attenzione è un favore che essi mi fanno. Lo scambio di sapere è dunque assolutamente naturale. *Napoli è ancora l'ultima metropoli plebea, l'ultimo grande villaggio (e per di più con tradizioni culturali non strettamente italiane): questo fatto generale e storico livella fisicamente e intellettualmente le classi sociali. La vitalità è sempre fonte di affetto e ingenuità. A Napoli sono pieni di vitalità sia il ragazzo povero che il ragazzo borghese. [[Immagine:Palazzo dello Spagnolo - Naples.jpg|thumb|Palazzo dello Spagnolo]] ====[[Jean Paul]]==== *Ancor prima che avessimo compiuto il periplo del promontorio di [[Posillipo]], il cratere del [[Vesuvio]] eruttò lentamente nel cielo un figlio ardente, il sole, e mare e terra si infiammarono. L'anfiteatro di Napoli coi palazzi color dell'aurora, la sua [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del mercato]] fatta di vele pallide, il brulichio delle sue fattorie sulle pendici dei monti e sulla riva e il suo trono verdeggiante di Sant'Elmo, si drizzò fieramente tra due montagne, davanti al mare. *Io passeggiavo solitario; per me non c'era notte, né casa. Il mare dormiva, la terra pareva desta. Nel fuggevole chiarore (la luna calava già verso Posillipo) contemplavo quella divina città di frontiera del mondo delle acque, quella montagna di palazzi che s'inerpicava, fin dove l'alto [[Castel sant'Elmo|castello di Sant'Elmo]] occhieggiava bianco tra il verde del fogliame. La terra cingeva il bel mare; sul braccio destro, il Posillipo, portava fiorenti vigneti fin dentro le onde, mentre col sinistro reggeva città e racchiudeva le onde e le navi del mare e se le stringeva al petto. Sull'orizzonte la puntuta [[Capri]] giaceva nell'acqua come una sfinge e sorvegliava la porta del [[Golfo di Napoli|golfo]]. Dietro la città il vulcano fumava nell'etere, sprizzando a tratti scintille tra le stelle. *La luna era alta nel cielo, luminosa come un sole, e l'orizzonte era indorato dalle stelle – e in tutto il cielo senza nubi si ergeva sola, a oriente la cupa colonna del Vesuvio. Nel cuore della notte, dopo le due, attraversammo da un capo all'altro la città meravigliosa, in cui continuava a fiorire la vita del giorno. Gente allegra popolava le strade – i balconi si scambiavano canzoni – sui tetti spuntavano fiori, alberi tra i lampioni, e le campanelle delle ore prolungavano il giorno, e la luna sembrava riscaldare. Solo di tanto in tanto ci imbattevamo lungo i colonnati, in qualcuno intento alla sua siesta. ====[[Roger Peyrefitte]]==== *Costumi tranquilli del popolo napoletano, che ci si immagina inquietante: la sorveglianza notturna di questa città è affidata a dodici carabinieri. *La vera Napoli, meravigliosa, pittoresca, commovente: quella della strada. *«Posillipo»: «che calma il dolore». Questo luogo d'incanto deve il nome a una villa di Pollione, il Romano che gettava gli schiavi alle murene. Un nome così di buon augurio non era che un'antifrasi. *Risa e sorrisi – la sola Corte d'Europa dove [[Giacomo Casanova|Casanova]] abbia sentito ridere fragorosamente fu quella di Napoli. *Un incidente qualunque fornisce immediatamente dei numeri per giocare al lotto. Un vaso da fiori è caduto in testa ad una passante: i testimoni, dopo averla soccorsa, vanno a giocare 17 (disgrazia), 21 (ad una donna), 34 (sulla testa). ====[[Guido Piovene]]==== *A Napoli, come a Parigi, è difficile udire, almeno in conversazione, quei giudizi assoluti, radicalmente negativi che si odono altrove; come a Parigi, la tendenza è piuttosto verso l'assoluzione, naturalmente con un sottinteso un po' scettico, e senza approfondire troppo; vi è sempre, nei giudizi, un umorismo e un garbo di capitale anche mondana. *È un accento che spesso ho udito risuonare a Napoli in diversa forma. Un incanto nel vivere, unito però al sottinteso che il vivere ha per se stesso qualche cosa di doloroso. Si ha una specie di pendolo tra quell'incanto e quel sottinteso riposto: non si sa mai quale prevalga. *I bambini, le «creature» brulicano. Anche nei ristoranti medi, pochi sono gli avventori senza i bambini intorno. Napoli è una città allattante e poppante, perpetuamente gravida. Un semidio napoletano è l'amore; nella coscienza popolare, l'amore si redime con la creazione. *L'orario a Napoli può essere una necessità pratica, mai una necessità intima. Lo si abbandona quando non occorre più. *La bellezza di Napoli cresce di giorno in giorno, di settimana in settimana, via via che scopre i suoi segreti, finché si giunge a intendere che veramente è questo il più bel golfo della terra. *Napoli non è una città per puristi. Vedo una chiesetta barocca, che porta a metà altezza la statua di un angelo, e si prolunga sul medesimo piano con la finestra e il balconcino di una casa senza pretese. Al balconcino sta una donna, gomito a gomito con la statua dell'angelo; questa è veramente Napoli; si abbatta la casa e il balcone, e anche la chiesa sarà divenuta scipita. In tutte le città, ma a Napoli specialmente, risulta evidente che l'arte non è fatta soltanto di quelle che chiamiamo opere d'arte. *Come ha trovato modo di convivere con i santi, con i miracoli, con la scienza e la tecnica, questo popolo vive in confidenza con le forze occulte e le potenze cosmiche. Dovunque si destreggia con la sua malizia, come la piccola barca sulle onde del mare. Anche per questo credo che il [[Vesuvio|vulcano di Napoli]], come gli scavi archeologici del Napoletano, non abbiano equivalenti in nessuna parte del mondo: tutto a Napoli, è umanizzato due volte. ====[[Antoine-Claude Pasquin Valéry]]==== *Il popolo di Napoli, malgrado ciò che si pretende ultimamente, deve essere considerato come il primo popolo della terra per inclinazione alla sommossa: esiste un libro italiano, intitolato: ''Relazione della ventisettesima rivolta della FEDELISSIMA città di Napoli''. Ma questi uomini indisciplinati, facili all'ira, non sono né crudeli, né furiosi, e malgrado la loro vivacità e l'ardore del clima che li brucia, la loro storia non offre nessuno di quei grandi massacri popolari di cui la storia di nazioni più civilizzate offre anche troppi esempi; gli orrori della rivoluzione del 1799 scaturirono da [[Horatio Nelson|Nelson]] e dalla [[Borbone delle Due Sicilie|corte]]; degli autentici napoletani non avrebbero mai destituito [[San Gennaro]], come [[Giacobinismo|giacobino]] e protettore dei Giacobini, per sostituirlo, come si fece, con [[Antonio da Padova|S. Antonio]]. *Le diverse dominazioni straniere che hanno occupato questo paese, successivamente greco, arabo, normanno, spagnolo, austriaco, francese, produssero senza dubbio negli abitanti la loro perpetua assuefazione, la loro facilità d'imitazione: fin nei costumi odierni si ritrovano molte tracce dei costumi spagnoli, quali l'esagerazione, la iattanza, il gusto delle cerimonie, e da vent'anni l'esercito ha scimmiottato di volta in volta i Francesi, gli Inglesi, e gli Austriaci, prendendo sempre, come capita a quelle specie di copisti, ciò che c'è di peggio nei loro modelli. *Se la natura del Napoletano è poco elevata, il suo istinto è buono, compassionevole, e benché ignorante, svogliato, ha immaginazione ed un'intelligenza viva, molto suscettibile di essere coltivata; il suo linguaggio è pittoresco, figurato, talvolta eloquente. Quando Sua Maestà l'arciduchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa]] venne a Napoli, nel 1824, la si mostrò da lontano ad un uomo del popolo, dicendogli che era ''la vedova di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]'' – ''Che la vedova?'' ribatté il [[lazzari|Lazzarone]], ''è il suo sepolcro''. ====[[Michele Prisco]]==== *La consonanza assoluta della gente napoletana con la città che la tiene stretta è il fatto capitale, che non somiglia a nessun altro fenomeno sociologico di altrove, perché [[New York]] o [[Londra]] potrebbero mutare a loro piacimento la loro disposizione urbanistica e la gente {{sic|neviorchese}} o londinese non muterebbe di un soffio il suo modo di vivere. [...] Ed è proprio dunque da questo costante abbraccio fra la città e la sua gente, da questo rapporto che all'apparenza è anche irrazionale ma che poi si rivela come un preciso equilibrio di forze concomitanti, che nascono tanti aspetti della socialità napoletana. {{NDR|([[Mario Stefanile]])}}<br>Parole che vorremmo fossero meditate dai vari inviati speciali quando vengono quaggiù a diagnosticare le piaghe di Napoli: che sono le stesse piaghe della nazione, ingrandite, se si vuole, o esasperate, solo da questa situazione di fondo registrata da Stefanile. Del resto, aggiungiamo a nostra consolazione, se questi inviati non l'hanno capita, la nostra Napoli, non l'hanno capita neppure tanti ospiti illustri, e ben più validi sul piano letterario: non l'hanno capita, vogliamo dire, né Dumas né Anatole France né Lamartine né Mommsen, i quali l'interpretarono, com'è naturale, ciascuno secondo le reazioni del proprio temperamento. E poi non dimentichiamo le eredità impostate nel nostro sangue: fenicia, greca, moresca, e forse anche slava se la filosofia del «lassamme fa {{sic|a'}} Ddio» si apparenta al «nitchevò» russo: per non parlare dell'eredità del [[Vesuvio]], questa specie di Moby Dick nostrano.<br>Anche per tutto questo in nessun altro luogo del mondo si ritrova con la stessa evidenza che acquista a Napoli la testimonianza di un rapporto immediato viscerale e continuo fra i cittadini e la città, senza la mediazione e anzi a dispregio della legge, della norma e dell'autorità. Pensate per un momento a [[Spaccanapoli]], dove una folla pittoresca, geniale, fertile d'inventiva, sembra quotidianamente accreditare – con parole, gesti e atteggiamenti – la sua duplice singolarità alla [[Giordano Bruno]]: scoprire la gioia di vivere nella sua deprimente miseria, e trovare nelle sue scarse felicità un invito alla malinconia e alla rassegnazione. Ecco perché prima che una città, Napoli è a suo modo una categoria umana, e il suo connotato più rilevante resta l'imprevedibilità e il suo destino quello di favorire e continuare a favorire, con la sua permanente contrapposizione e contraddizione – di paesaggio, di storia, di costume, di vita – un'abbondante fioritura di luoghi comuni che ne perpetuano un'immagine di falso folclore e ininterrotto colore locale. *Si stendeva sul [[Golfo di Napoli|golfo]] una caligine colorata, un cumulo di vapori che andavano dal rosa all'azzurro al viola, conferendo al paesaggio, come il riverbero d'uno specchio rotto, quella vaghezza di riflessi, di ombre, di tinte e di lumi ch'è la tristezza di Napoli. [...] In nessuna casa di Napoli la luce era stata ancora accesa. Ma quante case, Gesù! Da far venire il capogiro a fissarle un poco a lungo: era così grande, Napoli? Non s'era mai affacciata<ref>Aurora, protagonista del romanzo.</ref>da San Martino su Napoli: è uno spettacolo meraviglioso. Era grande, la città, a starci dentro non sembrava: ora osservava le facciate stinte delle case, predominavano l'intonaco rosa e il colore grigio, il rosa pareva un riverbero di fuoco e il grigio un tappeto di cenere vulcanica: riconosceva le cupole argentate delle chiese, i terrazzi asfaltati pieni di rattoppi come la biancheria dei poveretti, le buche dei palazzi distrutti: e le strade dove si trovano? Un groviglio, a guardarle da quassù, un crudo e umido intrico di pietre. *{{NDR|Napoli, vista da San Martino}} [...] a poco a poco emersero in quella velata malinconia, nella foschia dei vapori rosei azzurrastri e violacei, fra un brusio di voci perpetue e lontane, i profili delle case, le squadrature dei terrazzi, le rampe tortuose, le scale a precipizio. Cercava un taglio diritto da riconoscere una strada, e non lo trovava: restava questo aspetto informe e caotico di concrezione uscita dal mare, rimasta a secco, scavata con lenti e individuali accorgimenti per trovarvi riparo. ====[[Hermann von Pückler-Muskau]]==== *Il mio amico ed io ci avventurammo da soli in Via Toledo e, spinti dalla folla, giungemmo alla [[Piazza del Plebiscito|piazza del Palazzo]] dove vedemmo per la prima volta in tutta la loro maestà il [[Golfo di Napoli|golfo]] ed il [[Vesuvio]] fumante. Quale che fosse l'impressione destata in noi da questa immagine, il rumore ed il movimento che ci circondava erano così grandi, che l'intera prospettiva ci sembrava girare con la folla. Ero continuamente sul punto di gridare al popolo: insomma, tenetevi un po' tranquilli, perché possa godere di questa bella veduta che ha altrettanto bisogno di silenzio che di un canto melodioso; ma questo popolo che le baionette austriache sole potevano far tacere, di sicuro non si sarebbe lasciato calmare da belle parole; dovetti così rinunciare per il momento a godere di questa tranquillità a cui aspiravo. *Molto spesso [[Posillipo]] mi era stato vantato come il più bel luogo che si trovi negli immediati dintorni di Napoli, e ci dirigemmo quindi da quella parte. Più di una volta lungo il nostro cammino fummo fermati prima di giungere alla meta cui tendevamo; perché, nonostante già conoscessimo discretamente l'[[Italia]] e ci fossimo abbastanza familiarizzati con gli usi degli Italiani, fummo nondimeno talmente sorpresi da tutto quel che vedevamo e sentivamo a Napoli, che ci sembrava di essere in mezzo ad un popolo del tutto estraneo a ciò che avevamo visto a [[Milano]], a [[Genova]] o a [[Roma]]: erano altri giochi, altri canti, altri costumi; gli stessi cavalli erano diversamente bardati. Tutto, in una parola, era nuovo per noi. Ma ciò che più di ogni altra cosa ci colpì, furono senza dubbio le grida eccessive del popolo. *Napoli non ha né porte né mura di cinta, così che ci trovammo, senza aspettarcelo, in mezzo a questa città popolosa in cui all'improvviso fummo storditi dal rumore della folla che ci circondava come se, durante un viaggio per mare, fossimo stati sorpresi da una tempesta in mezzo alla calma più profonda. Quando entrammo in [[Via Toledo]] immaginai che da poco fosse avvenuta una sommossa e che il popolo si accingesse a prendere d'assalto il palazzo del re o il castel Sant'Elmo; ma, osservando più da vicino, vedemmo che tutte queste persone così chiassose, erano, in fondo, individui assolutamente pacifici che gridavano solo per vendere le loro merci, che consistevano in qualche cipolla, in fette di anguria o in piccoli pesci. Accanto a questi venditori ambulanti si trovavano i mercanti fissi di maccheroni, di frittelle, di limonate e di arance. Oltre a questo, poiché era domenica, e la serata era bella, le strade erano ancora gremite d'un gran numero di allegri oziosi a cui è permesso di gridare e cantare a squarciagola, senza minimamente darsene pensiero. In mezzo a questa folla, i ''calessari'' correvano al gran galoppo come se si trattasse di guadagnare il premio della corsa, ciò che non migliorava la tranquillità ed il buon ordine. Man mano che avanzavamo la folla si faceva sempre più serrata, di modo che alla fine ci trovammo completamente bloccati, sia per la quantità di persone che per le riparazioni che si facevano al lastricato. *Qui imparo anche a conoscere questa trasparenza dell'atmosfera di cui avevo tanto sentito parlare; perché dal mio balcone distinguo perfettamente nella città di [[Sorrento]] da cui sono lontano quindici miglia, ogni casa con la sua forma ed anche il suo colore. Quel che c'è di più straordinario è che, quando il cielo è coperto, gli oggetti si avvicinano e sembrano divenire ancora più distinti; mentre quando fa molto caldo, e soprattutto quando soffia lo scirocco, sono come avvolti in un vapore incerto e gialligno. Dall'altro lato del mio balcone, ho innanzitutto la parte della città che si estende verso la [[Villa comunale di Napoli|Villa Reale]] e [[Posillipo]], poi fiancheggio i giardini e le residenze di villeggiatura, mi elevo verso il Capo Miseno e volo da un'isola all'altra. L'Epomeo, nell'isola d'Ischia, serve da limite da questa parte, ma le isole sono disposte nel mare come una collana di corallo, e le onde, fatte lucenti dal sole, che brillano in un orizzonte lontano, somigliano ad una catena d'argento che lega insieme i due promontori collocati l'uno di fronte all'altro. Quando si hanno davanti agli occhi tante mirabili bellezze, che non si ha bisogno di andare a cercare, non si sente il minimo desiderio di uscire di casa, a meno che non si veda passare sotto le proprie finestre una gondola o una barca a vapore; allora, a dire il vero, si sentono nascere desideri cui si fa fatica a resistere. ====[[Fabrizia Ramondino]]==== *Chi non è vissuto in una città balia, ma solo in una città madre, difficilmente potrà comprendere come le ordinate costellazioni celesti, a immagine dell’ordine terrestre – spirituale, sociale, politico, – siano indifferenti al napoletano, mentre nella Via Lattea egli ritrova quell'indistinto luminoso brulichio, privo di forme e di nomi, quel caos chiaro e nutriente, specchio celeste della sua città. *E fuggendo Napoli, per inseguire un Nord mitico, che quasi sempre non oltrepassava Roma, [i giovani intellettuali napoletani] venivano a loro volta inseguiti da Napoli, come da una segreta ossessione. Ché Napoli usa seguire i suoi concittadini dovunque, come un'ombra, se si trasferiscono altrove.... Così Napoli, dove è così difficile vivere e che invoglia tanto a partire, che è così difficile abbandonare e che costringe sempre a tornare, diventa, più di molti altri, il luogo emblematico di una generale condizione umana nel nostro tempo: trovarsi su un inabitabile pianeta, ma sapere che è l'unico dove per ora possiamo star di casa. *La porta dell'Oriente verso l'Occidente e dell'Occidente verso l'Oriente, come definì Napoli [[Fernand Braudel|Braudel]], è sempre spalancata, pronta ad accogliere tutti. Ma chi la oltrepassa avverte di entrare in un luogo dove sono radunati i membri di una grande setta segreta alla quale è arduo essere iniziati. ====[[Domenico Rea]]==== *A Napoli [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] si preparò non solo a diventare uomo, ma {{sic|intanto}} divenne sommo scrittore in quanto subì una profonda napoletanizzazione. A Napoli acquistò il vastissimo sentimento tragico della vita, di una vita in movimento, senza scrupoli, consumata dalla e nell'azione, senza mezze misure, intensa nel bene e nel male, nell'amore celeste e nel profano. *Boccaccio lontano da Napoli vive come un emigrante. Non sa porre radici profonde in nessun altro luogo. Si rassegnerà a rimanere in Certaldo. E il paese che sempre l'attirerà, anche dopo l'amara delusione del 1362, sarà Napoli, ed è a Napoli, come gli emigranti, che penserà sempre di ritornare. A Napoli, non a [[Firenze]], che non gli ricorda le donne ingrate ma appassionate di Napoli, le scampagnate a [[Baia]], i bagni e e le cacce, quel mare, quel cielo, quella città piena di gente, amante di una vita gridata, che tira a campare senza preoccuparsi se domani sarà domenica o lunedì, giacché sarà un bel giorno se la fortuna avrà dato un segno della sua benevolenza. *Come un popolo tanto disposto al farsesco sia poi giunto a certi suoi grandi giorni, a [[Masaniello]], al netto rifiuto dell'Inquisizione (anche se a Napoli in fatto d'impiccagioni, arrotamenti, squartamenti, supplizi in pubblico se ne contarono a migliaia fino al Settecento), alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica del '99]] e ai moti del 1820, non ce lo {{sic|sapremo}} spiegare se dovessimo prendere sul serio la sua letteratura che si è lasciata attrarre quasi sempre dagli effetti e non dalle cause, che ha sottomesso la miseria al colore, non il colore ad essa. Chi ha parlato delle 4 giornate? E donde sono uscite? Dalla pulcinelleria? *{{NDR|Il panorama dal balcone di una casa di Napoli}} Da Punta della Campanella a Capo Miseno<ref>Le due estremità che delimitano il Golfo di Napoli. {{cfr}} ''Letteratura delle regioni d'Italia, Campania'', p. 341, nota 12.</ref>era un cerchio perfetto nella metafisica luce della luna. Ogni punto era un riferimento archeo-storico-sociologico, un «a capo del mito»: il [[Vesuvio]], [[Pompei]], la costa di Stabia, il promontorio di Sorrento, [[Capri]] e il [[Salto di Tiberio]], lo sperone di [[Ischia]], la prua della virgiliana [[Posillipo]] e il vasto mare a cerchi concentrici come l'eco, frastagliato dalle luci delle lampare... Ora mi spiego perché [[Giacomo Leopardi]] dettò gli ultimi sei versi del divino (e mai aggettivo fu più effettuale) ''Tramonto della luna'' da un giardino del [[Golfo di Napoli|golfo]], dopo avere amato e odiato Napoli. *Dovunque si parli di Napoli, c'è una disposizione a comprendere Napoli, che è in sostanza un'accusa alla sua pulcinelleria, alla sua corruzione in politica e in morale. Popolo sporco, dedito all'ozio, alla prostituzione, impoeticissimo! E la nostra meraviglia si leva in dubbio; per come sia stato possibile che un popolo corrotto, da quando se ne ha una memoria, sia ancora tanto vivo, anzi nella piena capacità d'insegnare qualche cosa agli uomini, di dare a loro, se non altro, uno spettacolo che gli stranieri chiamano vita piena. *Il mare a Napoli è un maestro. Il mare è una lenta fatica. *Il napoletano è fuori dalla storia; o meglio vi è stato così addentro e così maltrattato, deriso e beffato che ha finito per uscire dal tempo, creandosi un suo ambiente eterno dominato, è ovvio, da [[San Gennaro]] e dalla [[cabala]].<br>Che cosa poteva fare di diverso con i suoi problemi in sospeso e procrastinati all'infinito? *Il ''rilievo'' del mendicante, che sarebbe violento in un'altra città, a Napoli, rientra nel quadro generale della grande miseria. Si distinguono solo quei mendicanti coperti di piaghe o di altre brutture fisiche, esposte con arte provetta. Ma se piaghe, infermità e mutilazioni, stracci e insetti muovono a ribrezzo la maggioranza degli uomini, ai napoletani suggeriscono una profonda emozione. Il napoletano vecchio tipo nutriva una cieca sfiducia nel Progresso, ma confidava nella Provvidenza. In cuor suo non approvava che un mendicante, ossia un uomo colpevole di non essersi maturato nel grembo di una regina, doveva essere gettato nel fetore e nella promiscuità di un ospizio, togliendogli, in pratica, la libertà. Era considerato un colmo d'ingiustizia. *{{NDR|Napoli}} La porta misteriosa di tutta l'Italia meridionale. *«Ma Napoli, Napoli bella della mia gioventù, com'è diventata?»<br />«È orribile. Altro che odore di mare, che mi dicevi. Odore di merda come qua. Ma qua è la nostra merda». *Napoli, una commedia perpetua recitata in pubblico, gridata e urlata. *Ora l'anno è pieno. Siamo agli sgoccioli. I giorni non passano mai, ma gli anni passano come i lampi. Ma a Napoli se ne fregano. Tutto in questo mese concorre verso il [[presepe]], ossia verso un mondo immaginario pieno di pace e di bendidio. Il presepe è questo: la metafora di come dovrebbe essere la terra governata più che dagli uomini dall'ingenuo Bambino [[Gesù]]. Il presepe è il regno dell'armonia e della fine dell'ingiustizia. *Per noi resta il fatto che ovunque troviamo quattro righe su Napoli, prostituzione, furto, arrangiamento e compromesso sono i punti di forza. Ma il sentimento tragico della vita, spogliato e nudo, che qui regna su tutto, come la violenza di vivere almeno una volta, perché una volta si vive, rimangono forze oscure. *Re, governanti, turisti e poeti passano e se ne vanno. Anche il napoletano se ne andrebbe a vivere in riva al mare, dove l'aria sveltisce il cuore, o sulla collina del [[Vomero]] o ai Camaldoli, dove c'è odore di campagna e di cielo fresco. Egli invece è costretto a restare nel pozzo. Questa certezza ha trasformato il vicolo in una casa in comune, ha sviluppato l'istinto del mutuo soccorso – si prestano tutto: pentole, cibi, panni, scarpe, abiti – ma ha anche sollecitato un'indifferenza politica fatalistica, che ne ha fatto un popolo politicamente rachitico. *Scartati i re, i loro delfini, parenti, congiunti e amici, ai napoletani rimase il patrono, proprio nel significato di padre da cui solo sperare non miracoli, ma il pane allo stato brado. Da questo legittimo desiderio a «un culto di sangue di stampo barbarico<ref>La citazione è tratta dalla voce ''San Gennaro'' nell<nowiki>'</nowiki>''Enciclopedia delle religioni'', edita da Vallecchi. {{cfr}} ''San Gennaro'', ''Opere'', Mondadori, 2005, p. 1520.</ref>» ce ne passa. San Gennaro largamente manovrato dai chierici per tener buoni gli sprovveduti si trasformò in un'arma di ricatto nelle mani di questi ultimi nell'immarcescibile speranza di addomesticare chi aveva e poteva. *Si resta a Napoli perché i napoletani nella collettivizzazione universale, conservano un loro preciso comportamento; perché non provano il rigetto del loro prossimo. Lo accettano, ne sopportano e comprendono i difetti. È per questo motivo che la notte napoletana è ancora tra le più fulgide notti del mondo. Alle tre del mattino si può invitare un amico a gustare un piatto di spaghetti con pomodori, triglie in cartoccio e babà flambé. In molti luoghi d'Europa si vocifera di libertà sessuale: ma soltanto a Napoli, da illo tempore, una creatura di qualsiasi sesso può coltivare i propri sfizi. Il vizio della libertà sessuale a una certa ora della notte si respira nell'aria. Certo, rimane una città difficile. È per palati dal gusto forte. Possono capitare tante cose, tante avventure, tanti guai, tante invenzioni del vivere e tanti delitti. La ragione è semplice. Non c'è mai stata una borghesia a dettare le leggi dell'ipocrisia. La città è rimasta sostanzialmente plebea, incline al «dialettale», al versante greco, quello liberatorio degli istinti, più che mai socratica e legata al superiore ordine divino (umile, semplice) che a quello storico e politico: potere e violenza. Una città con ancora le carni e le piaghe esposte, dolenti e alla ricerca di una giustizia più vicina al diavolo che a Dio. *Troppa folla, troppo disordine, troppo rumore. Non pioveva, ma le strade erano bagnate e umide peggio che in campagna, e dappertutto bucce e cartacce, semi di zucca, scheletrini di pesci, valve di cozze, banchi di pizzaiuoli di paste cresciute esposte alla polvere in un acre fetor d'olio fritto. *Truppe d'occupazione furono quelle americane, ma apportatrici di un vastissimo concetto di democrazia nel significato più comune e umano del termine. Il fatto che un capitano alleato potesse amare fino a sposarla una popolana fu una rivelazione (e una rivoluzione) sociale d'inaudita importanza. Una conquista memorabile, che restò nel fondo del cuore dei napoletani. Per questa ragione la società fittizia e illegale che si instaurò a Napoli per due o tre anni lasciò dei beni morali e spirituali che sono ancora motori di progresso più di mille teorie. *{{NDR|Napoli}} Un infernale miscuglio di casi umani piccoli e piccolissimi, ma ugualmente fatali e terribili, potenti nella gioia e nella tristezza, che riceve, raccoglie e nasconde gente di ogni risma e razza. *Una città in cui l'ingiustizia è diventata edilizia, plastica, rilevo. ====[[Ermanno Rea]]==== *Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. Napoli è una città che non conosce se stessa. *[[Antonio Bassolino]] è il nuovo sindaco di Napoli. La città ha detto no alla nipote del duce, [[Alessandra Mussolini]], che comunque esce dalla piazza non proprio polverizzata, con il 44,4 per cento dei voti che poca cosa non è.<br />Ma che importa? Il dettaglio appartiene alla cronaca; l'evento alla storia. Un ciclo si chiude anche per questa città (si è chiuso per la verità già da tempo con il crollo di tutto un ceto dirigente e di un'impalcatura di potere) e noi, figli della guerra fredda, diventiamo archeologia. *Chi semina vento raccoglie tempesta, sostiene il proverbio. A Napoli il vento fu seminato ancora prima dell'ultimo conflitto mondiale, quando la città fu chiamata a garantire col sacrificio del proprio mare e del proprio porto, insomma con la rinuncia a ogni forma di sviluppo possibile, i perversi equilibri della guerra fredda nell'area sud-europea. ====[[Marchese de Sade]]==== *Fra il popolo, non si vedono che marchi spaventosi del veleno di questa peste<ref>La [[sifilide]].</ref>che sfigura ogni cosa in quasi tutte le parti del corpo. Se il veleno è tenuto più nascosto dai ricchi e dai nobili, non è per questo meno pericoloso, e io credo che ciò che uno straniero può fare di meglio è di evitare ogni contatto con questo popolo corrotto.<br>Come fare tuttavia, in un paese in cui il clima, gli alimenti e la corruzione generale invitano così eternamente alla depravazione? È fisicamente impossibile immaginarsi sino a qual punto essa è spinta a Napoli.<br>Le strade, di sera, sono piene di sventurate vittime offerte alla brutalità del primo venuto, e che vi provocano, per il prezzo più vile, a tutti i tipi di libertinaggio che l'immaginazione può concepire, e persino a quelli per i quali sembra che il loro sesso dovrebbe avere orrore. [...]<br>Con il danaro si può avere a Napoli la prima duchessa della città. E io mi domando cosa diventeranno la virtù, la popolazione, la salute in uno Stato in cui la degradazione dei costumi è arrivata<ref>Arivata, refuso, nel testo.</ref>sino a questo punto, e in cui la più lieve lusinga per il guadagno conduce al delitto, capovolgendo ogni sentimento di probità, di onore e di virtù!<br>L'onesta e piacevole galanteria, il sano commercio dei due sessi, che riscalda tutte le passioni nobili e che serve spesso da focolare a tutte le virtù, è poco conosciuto in una città in cui la brutalità dei costumi non vuole che il godimento. *Il popolo indubbiamente è rozzo, grossolano, superstizioso e brutale, ma ha una certa franchezza, e non è privo, talvolta, persino di amenità. La miglior prova è che questa plebe sterminata si mantiene nell'ordine senza polizia. La borghesia è civile, sollecita. La preferirei alla nobiltà, che l'alterigia e l'orgoglio sminuiscono proporzionalmente al suo desiderio di elevarsi. In generale è una nazione da formarsi; ma non è un'opera di un giorno, né di un regno. *In generale non è a Napoli che bisogna venire a cercare le arti. Si lasciano a [[Roma]]. Qui non bisogna ricercare che la natura e oso credere che essa sia superiore a ciò che le arti stesse sono a Roma. [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] è il viaggiatore da tener presente percorrendo questa felice campagna dove egli fa peregrinare il suo eroe, e si trova che, malgrado le rivoluzioni che hanno desolato questo bel paese, esso non è tuttavia ancora abbastanza mutato per non riconoscerlo dalle descrizioni che egli ci fa. *Risalendo all'origine della mescolanza dei diversi popoli che hanno sostituito i Greci in questa bella contrada, e che non vi hanno apportato che quella crudeltà che li ha condotti a distruggere i più bei monumenti, si troverebbe forse una causa<ref>Della rozzezza del popolo, che l'abate [[w:Jérôme Richard|Jérôme Richard]] attribuiva alle vicende tumultuose che hanno caratterizzato la storia di Napoli. {{cfr}} De Sade, ''Viaggio in Italia'', p. 262.</ref>più giusta: lo scarso progresso che le arti e le scienze vi hanno fatto in seguito, da cui è venuta questa imperdonabile negligenza nell'educazione, ha continuato a nutrire l'ignoranza e conseguentemente l'abbrutimento. La mollezza, vizio ordinario dei popoli che abitano in un bel clima, si è venuta ad aggiungere. La depravazione, che ne è una conseguenza, ha finito di corrompere, e io credo che ci vorrebbe oggi una rivoluzione completa per riportare questo popolo a quella amabilità che regna nella massima parte del resto dell'[[Europa]]. ====[[Jean-Paul Sartre]]==== *A Napoli ho scoperto l'immonda parentela tra l'amore e il Cibo. Non è avvenuto all'improvviso, Napoli non si rivela immediatamente: è una città che si vergogna di se stessa; tenta di far credere agli stranieri che è popolata di casinò, ville e palazzi. Sono arrivato via mare, un mattino di settembre, ed essa mi ha accolto da lontano con dei bagliori scialbi; ho passeggiato tutto il giorno lungo le sue strade diritte e larghe, la Via Umberto, la Via Garibaldi e non ho saputo scorgere, dietro i belletti, le piaghe sospette che esse si portano ai fianchi.<br>Verso sera ero capitato alla terrazza del caffè Gambrinus, davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto. Ero piuttosto scoraggiato, non avevo afferrato a volo che piccoli fatti multicolori, dei coriandoli. Mi domandavo: «Ma sono a Napoli? Napoli esiste?» *La nostra corriera fa spostare un carro funebre, che caracolla davanti a noi, più adorno di un carretto siciliano, il cavallo ha l'aria di una bella di notte; la carrozza sobbalza dietro di lui, quattro colonne tortili sostengono una sorta di baldacchino dove volano gli angeli. Dai quattro vetri si vede la bara ricoperta di fiori. Ai quattro lati traballano lanterne d'argento. Sulla predella posteriore, un beccamorto fa acrobazie. È bello essere ricevuti a Napoli dalla morte. Da una morte caracollante, agghindata come una puttana, fantastica, assurda e veloce. Tutto si copre d'ombra, ci si immerge nella città. *Napoli si avvicina. Come ogni volta, prima di arrivarci, ho una stretta al cuore. Attraversiamo un frutteto deserto. So molto bene, troppo bene, ciò che troverò a Napoli. È una città in putrefazione. L'amo e ne ho orrore. *Seguì per un po' [[Via Toledo|Via Roma]], poi si infilò in un vicolo. «Un vicolo di Napoli, non è come un tempio. Ti si appiccica, è come la pece.» [...] Dei bassi impudichi e segreti: ti buttano in faccia il loro calore organico ma non si svelano mai. «Forse perché non si vede mai qualcuno dentro.» Di notte, si chiudevano ermeticamente; di giorno, quando si aprivano, si svuotavano dei loro occupanti, li spingevano fuori, nella strada, e questi restavano là tutto il giorno, madidi, stagnanti, legati ai bassi da un invisibile cordone ombelicale, legati tra di loro da un qualcosa {{sic|più profondo}} del linguaggio, da una comunanza carnale. [...] Il cielo sembrava altissimo, lontanissimo sopra la sua testa; Audry stava proprio in fondo – in fondo a una vita densa e nera come sangue che si coagula, era stordito; a poco a poco era invaso da un desiderio di sonno, di cibo e d'amore. ====[[Giovanni Scafoglio]]==== *La Napoli di oggi è una città stanca, ma di quella stanchezza che non precede rabbia e voglia di cambiare le cose. Che è stanca piuttosto di attendere che passi la nottata. *Napoli che strana città, per viverla serenamente bisognerebbe eliminare tutte quelle sorprese che ti riserva giorno dopo giorno, ma poi non sarebbe più la stessa. Un po' come quegli uomini che le donne amano per il gusto di poterli poi educare una volta sposati. *Napoli, la città che mi ha cresciuto è un mondo di ombre proiettate su pareti degradate dove anche la pioggia si vergogna di cadere. ====[[Jean Noel Schifano]]==== *Con l'unificazione, i reali Savoia vollero trasformare Napoli in una città provinciale, senza successo, saccheggiandone gli immensi tesori. Non riuscirono a governare perché refrattaria, persino usando la collaborazione della Camorra e dei capi di quartieri. Napoli si vide privata, negli anni, di spazio e creatività. Il genio partenopeo si rifugiò nell'illegalità. *E dico che tutti i mali di Napoli nascono a [[Roma]]. In un secolo e mezzo hanno fatto di tutto per trasformare la grande capitale che nei secoli è stata Napoli in una città-bonsai, privandola di banche, ferrovie, cantieri navali e opere d'arte. L'hanno trasformata in una città assistita da tenere al guinzaglio. E ora gli lasciano la monnezza, dopo che gli hanno portato per decenni i rifiuti tossici delle fabbriche del Nord. *Fra 50 anni Salerno e Caserta saranno uniti da un solo territorio urbano, sarà cosa favolosa. Volevano ridurla a una città bonsai, invece ne hanno fatto una pantagruelica, che ha difficoltà a muoversi ancora con le catene del colonizzatore al piede. *In tutti i sensi, credo che la civiltà napoletana sia indispensabile all'uomo moderno. Non si può essere moderni senza avere in gran parte una sensibilità napoletana. *Napoli ha la particolarità di essere tollerante ed accogliente. Napoli fa delle altre culture del mondo la propria cultura. Fagocita, digerisce e ricrea a partire dalle altre culture. Più si dà a Napoli, più Napoli dà al mondo. *Per sensibilità e cultura sono di tutto cuore napoletano. Ho imparato a vivere a Napoli, ho imparato a scrivere a Napoli. *Più Napoli sarà Napoli, più sarà universale. *Un altro simbolo che riconosco in Napoli è l'uovo. L'uovo primordiale si vive a Napoli. Una forma indistinta in cui l'uomo non si distingue dal ventre materno. Lo stesso sangue di [[San Gennaro|S. Gennaro]] che si scioglie ogni sei mesi, fa pensare al sangue femminile: sono ciò che ho chiamato i semestrui di San Gennaro. La civiltà napoletana è un uovo da cui tutti si possono nutrire. *Vogliono neronizzare Napoli e tutta la Campania con la monnezza. Odiano Napoli per la sua trimillenaria intelligenza, per la sua civiltà. Così la sfruttano, come l'hanno sfruttata in questi 150 anni di Unità. ====[[Ingo Schulze]]==== *Ci sono naturalmente città più rumorose, più profumate, più puzzolenti, più anguste, più veloci, più grandi, più imprevedibili – [[Calcutta]], San'a, [[Il Cairo]], [[Tokyo]]. Posso amarle oppure odiarle, ma sono città straniere. Napoli invece è come il tipo strambo in famiglia che turba molto più di un pazzo incontrato alla stazione, Napoli è la bella zia o la bella nipote che confonde i pensieri più di qualunque ragazza pinup. *Napoli è per me un insieme di densità e ampiezza dello sguardo. Il contatto è subito fisico, lo spazio è limitato e denso: rumori, profumi, cattivi odori, tutto è immanente, la storia qui non è lingua morta. E poi la vista del mare e del golfo, che si apre improvvisa e sembra racchiudere l'intera cultura di cui siamo fatti, da Ulisse e Virgilio fino ai giorni nostri. Mi sembra che Napoli possieda una sua intensità in tutte le sue espressioni, nel bene come nel male. *Napoli è una città che sperpera la propria bellezza, non solo a causa della criminalità e del degrado. Qui le chiese più sontuose ti si parano davanti all'improvviso, tanto che quasi non riesci a vederne la facciata, per non dire a ricavarne una visuale d'insieme. Il vero sfarzo si rivela spesso solo nei cortili interni. In nessun altro luogo l'aria è tanto satura di odori, che passo dopo passo si trasformano. Si viene squadrati, toccati, spintonati, non vi è mai tregua. Lo scoppiettio dei motorini costringe a guardarsi continuamente le spalle. Ma questa densità nulla sarebbe senza la corrispettiva vastità. A volte basta salire qualche gradino o cambiare lato della strada o anche solo voltarsi, e già ti coglie la vertigine alla ''vista del mare''. ====[[Matilde Serao]]==== *Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli. *Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale. *Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare. *Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore. *Sotto il vivo raggio del sole, il glauco [[mare]] freme di gioia; è fresco, è profumato. Le sue voci seduttrici sono irresistibili, e bisogna evitare di guardare per non gettarvisi dentro, anelanti del suo abbraccio. Le serate sono splendide, la [[Villa comunale di Napoli|Villa]] è gaia, le fanciulle sotto gli alberi somigliano molto alla Galatea di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], sono più... o forse meno vestite, ecco tutte, ecco tutto. Ci è da divertirsi, ci è da respirare a pieni polmoni l'aria leggiera, ci è da sorridere, financo, financo... ci è da innamorarsi. *Troppo ho sofferto nell'onore e nella prosperità: troppo ho lagrimato di vergogna e di indignazione. Io debbo cominciare per salvarmi, se voglio esser salvata da tutto, da tutti. Nelle mie mani è la mia prima risurrezione: cioè quella della mia esistenza, morale, cioè quella del mio decoro sociale. Farò, io, veder al mondo, all'Europa, all'Italia che di tutti i doni della sorte, io sono degna, che di tutti gli aiuti fraterni, io sono degna, io, Napoli, paese di gente onesta, mandando al Comune solo gli onesti, chiedendo ad essi, che da essi si prosegua e si esalti la mia riabilitazione! ====[[Samuel Sharp (chirurgo)|Samuel Sharp]]==== *A Napoli è una piazza chiamata ''[[Piazza del Municipio (Napoli)|Largo del Castello]]''. Somiglia molto al nostro ''Fower Hill'', ed è il ritrovo del popolo ozioso. Qui, in ogni pomeriggio, i frati e i pagliacci, i borsaiuoli e i ciarlatani compiono la lor bisogna. Un frate (del genere dei nostri predicatori ambulanti) predica a un uditorio di popolani che riesce man mano ad attirare; un pagliaccio tenta di stornar dal frate quella gente, mettendo in mostra ''[[Pulcinella]];'' e gli altri parecchi commedianti s'ingegnano a fare altrettanto. Or accadde un giorno che ''Pulcinella'' ottenne molto successo. Il povero frate predicava addirittura alle panche: nessuno se gli accostava. Seccato, mortificato, imbestialito all'idea che un teatrino di marionette, a venti metri di distanza da lui, potesse in quel modo sviare l'attenzione del pubblico dall'Evangelo e fargli preferire un sì triviale divertimento, egli levò alto a un tratto il Crocifisso e con voce tra {{sic|inspirata}} e rabbiosa si mise a urlare: «Ecco il vero Pulcinella! Ecco il vero Pulcinella! Venite, signori! Venite da me!»<br>Ed è così noto in Napoli questo fatto ch'io non mi sarei permesso di narrarvelo, se non lo narrassero, a tutti, anche le persone più pie. *{{NDR|La ''cuccagna'', offerta al popolo nel periodo di Carnevale per quattro domeniche consecutive}} Ai lati della costruzione sono inchiodati un numero prodigioso di pani in ordine architettonico ed anche una grande quantità di arrosti. Tra i cespugli sono trenta o quaranta montoni vivi, qualche maiale, dei piccoli bovi ed una quantità di polli. Ora la bisogna da compiere è di sacrificare questi poveri animali alla fame del popolo e, per ciò lasciar fare con ordine, ben tremila soldati circondano la costruzione per allontanare la gente finché il Re appaia a un balcone e dia il segnale per principiare la cerimonia sventolando il suo fazzoletto. Allora i soldati aprono i ranghi ed il popolaccio vi si precipita, ognun pigliando la sua preda e portando via le vivande e gli animali. Tutto è finito in un batter d'occhio. In questa confusione ci sono state gravi disgrazie, ma quest'anno non constato che vi siano morti o feriti. Le quattro società dei macellai, dei fornai, dei pescivendoli e dei pollaiuoli fanno le spese dei quattro giorni. Non posso trovare un napoletano qualunque che conosca l'origine di questa abitudine né che mi possa dire se derivi dai mori quando possedevano una parte della Sicilia o se sia d'origine pagana, o, in ultimo, se sia, come pare probabile, un ricordo delle esposizioni di belve che avevano gli antichi romani, giacché corrisponde molto al ''Venatio Direptionis''<ref>"La caccia, a cui per consenso dell'editore, e del principe dava termine la irruzione nell'arena del popolo, autorizzato, in tale occasione, ad impadronirsi di checché gli cadea sottomano, fu detta caccia di saccheggio, ''venatio direptionis''. La magnificenza dello addobbo, e la quantità delle vittime uccise, consentiva largo campo allo spoglio tumultuoso, che, pei seduti nelle gradinate formava pur esso parte animatissima dello spettacolo.<br>I Cesari costumavano far gettare dall'alto nell'affollato anfiteatro pallottole di legno contenenti numeri; ad ogni numero corrispondeva un dono, perfino navigli, isole, poderi." Da ''Storia del Pensiero nei Tempi Moderni del Conte Tullio Dandolo'', vol. II, Stabilimento Tipografico Sensi, Assisi, [https://books.google.it/books?id=dXFUAAAAcAAJ&lpg=PA349&ots=awuYBhSavP&dq=&pg=PA349#v=onepage&q&f=false p. 349]</ref>.<br>Un inglese vede con meraviglia tante migliaia di persone così pacificamente radunate. A Londra in un'occasione di tanta allegria la metà della gente sarebbe {{sic|ubbriaca}}, la si vedrebbe bisticciarsi, azzuffarsi, magari buttar nella folla qualche gatto morto, per accrescere la confusione. Però mi pare che il popolaccio napoletano, per diabolico che sia quando è inquieto, si dimostri più contenuto, quando è di buon umore, del nostro popolaccio. *Certi luoghi delle [[Alpi]] offrono un bellissimo e pur tremendo aspetto: essi mi dettero il primo grande spettacolo, davvero ''meraviglioso''. Credo che la città di [[Venezia]], emergente dalle acque con le incantevoli sue isole adiacenti, potrebbe essere considerata come la seconda delle meraviglie ch'ho visto: e mi permetterei di nominare la [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Chiesa di San Pietro]], in [[Roma]], come la terza di quelle, malgrado che le sue bellezze non derivino dalla natura ma soltanto dall'opera dell'arte. Sopratutto ammiro il cielo, la terra e il mare di Napoli! Le isole, le colline, il [[Golfo di Napoli|golfo]], le costruzioni che scendono, come in anfiteatro, fino al mare rendono l'aspetto di questa città cosa di una infinita bellezza. *Io suppongo che Napoli sia l'unica città d'Europa che basti a' suoi abitanti; tutte le altre sono rinforzate dalla gente di provincia: quel che costa la vita, quel che occorre al lusso costituiscono in altre grandi città tali ostacoli ai {{sic|matrimonii}} ch'esse, in pochi anni, certo resterebbero spopolate se non se ne rimettessero a' provinciali. Invece a Napoli il caso è diverso: si ha la curiosa abitudine di prender gente di servizio coniugata: a [[Parigi]] o a [[Londra]] poche persone di servizio sposate trovano posto, anzi la gran parte di questa classe rimane tutta la vita senza sposarsi; se lo facessero, difficilmente potrebbero in quelle città i domestici e le cameriere trovar posto anche in diverso modo. A Napoli è l'uso quasi generale di dare un tanto al giorno agli uomini di servizio per nutrirsi, essi non dormono in casa del loro padrone, e quindi son costretti a pigliar moglie: ne accade che un gran numero di ragazze è sempre pronto ad accettare la prima domanda di matrimonio, giacché in Italia le donne vanno difficilmente a servizio come in Inghilterra. [...] La difficoltà d'impiegarsi come serve, quella ancora di guadagnarsi il pane in altro modo, son, giusto, le ragioni che inducono certe povere donne ad affrontare la miseria sicura, la quale le aspetta subito dopo il matrimonio. Sciami di bambini si vedono in tutte le strade abitate da' poveri, e son natural conseguenza di quelle unioni: un marito e una moglie che abitualmente hanno sei o sette figliuoli e una sola stanza per casa contribuiscono specialmente ad affollare le vie della città. *Se non ricordo male è il Signor [[Joseph Addison|Addison]] il quale afferma che appena un napoletano non sa che farsene si caccia in saccoccia tutte le sue carte e pianta allegramente un processo; è perfettamente vero, e dico anzi che se il [[Regno di Napoli]] fosse grande come la Repubblica di Roma nel momento del suo splendore, e se ogni causa dovesse essere giudicata nella capitale, le migliaia di avvocati che qui si vedono sarebbero appena sufficienti.<br>La prima volta che mi recai alla [[Castel Capuano|Vicaria]] credetti di essere uscito tardi di casa; le strade erano zeppe di avvocati che andavano a pranzo. Una folla enorme usciva dalla ''Vicaria'' e io credetti che il Tribunale si svuotasse. Invece, riuscito a penetrarvi, vi trovai lo stesso numero di gente che s'incontrerebbe ne' teatri di Londra la sera prima di una nuova rappresentazione!<br>Benedetto paese, ove chi non è principe o pezzente è ''[[w:paglietta|paglietta]]'' o prete. *Si dice che fosse costume dei pagani di non soltanto biasimare ma pur di castigare le loro deità quando non ascoltassero le preghiere di quelli antichi: ebbene lo stesso segue nel popolo napoletano. Se la [[Maria|Madonna]] stessa, oppur un qualunque lor santo in cui ripongono fiducia, non soddisfano le loro preghiere Madonna e santi son davvero trattati male. Per conto mio non posso dire di aver assistito a un caso di una somigliante mancanza di rispetto, ma certo, se mai merita un esemplare castigo una santa, io credo che questa deve essere proprio Santa Lucia. V'era oggi a chiederle aiuto un tal numero di ciechi che al solito arrivano [[Basilica di Santa Lucia a Mare|qui]] ogni anno da queste vicinanze, ch'io non dubito che voi stesso vi sareste indignato al punto di proprio picchiar la santa, per indurla a manifestar senza indugio la sua rara potenza. Ciò naturalmente, se foste stato un cattolico del genere di que' disgraziati. ====[[Amalia Signorelli]]==== *Anche per i non-napoletani, diciamo pure per gli italiani, ad alimentare la produzione dello stereotipo non è solo un bisogno di ordine cognitivo (semplificare la complessità, pre-costituirsi una mappa); credo (ed è ovviamente una mia ipotesi), che gli stereotipi su Napoli servano anche a esorcizzare, a tenere sotto controllo paura e senso di colpa. Paura di ciò che non si sa o non si può gestire, governare, mettere in ordine, far fruttare; senso di colpa per le occasioni sprecate, le ricchezze, anche immateriali dilapidate, le vigliaccherie e le rinunce. Incapace di assegnare un ruolo nuovo e innovativo alla ex-capitale più capitale che ci fosse nella Penisola, è come se l'Italia avesse scelto di farne contemporaneamente il proprio giullare e la propria anima nera: insomma, un vero e proprio capro espiatorio. *Estremamente moderna e urbana è la modalità di interazione con il potere. Rapporto estremamente laico e strumentale, che non riconosce ai potenti nessuna sacralità e ben raramente il carisma, ma è costruito sulla propiziazione strumentale, sul calcolo razionale delle convenienze reciproche (sempre utilizzabili anche se asimmetriche) e sull'ironia come strumento di autotutela della propria dignità. L'ironia è resa possibile dal disincanto, ma anche da un'altra risorsa molto urbana, che è la ricca competenza linguistica. I napoletani delle classi popolari hanno almeno tre competenze linguistiche: il dialetto della loro vita quotidiana; il dialetto «aulico» in parte appreso dalla frequentazione dei ceti borghesi, dalla canzone, dal teatro e così via, in parte inventato da loro stessi come parodia del vero dialetto "alto"; infine l'italiano. Il gioco delle decontestualizzazioni e ricontestualizzazioni surreali, delle cortocircuitazioni, delle iperboli e degli understatement con il quale si prendono le distanze da e si ridimensionano quei potenti con i quali pure è ritenuto inevitabile venire a patti, trova nella ricca competenza linguistica un eccellente strumento. *Napoli è senza dubbio la città d'Italia sulla quale più numerosi si sono prodotti e si producono stereotipi. Spesso in contraddizione fra loro e con quelli già consolidati, che non scompaiono sostituiti dai nuovi, ma persistono. Tutti insieme, e ad onta delle contraddizioni, confluiscono nell'idea di quella "qualità" (immaginata) che ontologicamente dovrebbe permeare di sé tutti i partenopei: la napoletanità. Tanto è forte e diffusa questa idea della napoletanità, che nell'immaginario collettivo nazionale e anche internazionale essa riassume e annulla in sé tutta la Regione, sicché salernitani, casertani, avellinesi finiscono riassorbiti e scoloriti nella categoria dei "napoletani", magari di serie B. *Tuttavia non sono solo gli "altri", gli estranei a produrre e utilizzare gli stereotipi su Napoli. Come si è accennato, sono stati e sono i napoletani stessi a utilizzarli e a farli circolare. Lo stereotipo può rivelarsi non solo irritante ma anche utile per coloro a cui si riferisce. Anche per i napoletani esso funziona, o può funzionare, con un riduttore di complessità, della propria complessità, difficile da gestire nel rapporto con sé stessi e con gli altri. Lo stereotipo si offre come una sorta di staffa cui agganciare il primo nodo dell'ordito e della trama dell'identità: lo stereotipo semplifica, fissa, rende comprensibile per tutti ciò che si è («io so' napoletano e si nun canto moro»), definisce ciò che gli altri si aspettano e dunque anche ciò che ci si può aspettare dagli altri. E ancora, affidato agli imprenditori giusti, lo stereotipo può rivelarsi una merce eccellente, che si vende bene e dà ottimi profitti. Quanta napoletanità i napoletani hanno esportato ed esportano? E quanta riescono ad esportarne in loco, ai visitatori e ai turisti ansiosi di acquistarla?<br>Bisogna sottolineare con forza, però, che le funzioni strumentali non esauriscono l'utilità dello stereotipo. Per i napoletani, esso può assumere un'importante funzione espressiva: deresponsabilizza mentre identifica, perché aggrega il singolo a un "noi", e dunque dà o può dare un senso di legittimazione, persino di forza e di orgoglio. Funzione questa tanto più rilevante per la popolazione di una città che dall'Unità in poi ha vissuto una storia difficile, pesante di regressioni e di delusioni. ====[[Alfred Sohn-Rethel]]==== *A Napoli i congegni tecnici sono quasi sempre rotti: soltanto in via eccezionale, e per puro caso, si trova qualcosa di intatto. Se ne ricava a poco a poco l'impressione che tutto venga prodotto già rotto in partenza [...] per il napoletano le cose cominciano a funzionare soltanto quando sono rotte. *La città viveva sotto il [[Vesuvio]] ed era quindi costantemente minacciata nella propria esistenza. Di conseguenza, aveva preso parte al diffuso sviluppo tecnico ed economico dell'Europa soltanto a sbalzi, poiché non si poteva mai sapere se l'anno sarebbe trascorso senza catastrofi. *Se qualcuno gli dicesse che non è così in realtà che ci si serve di un motore o di un'apparecchiatura tecnica in generale, {{NDR|un napoletano}} lo guarderebbe sbalordito e si opporrebbe addirittura in modo energico: perché l'essenza della tecnica consiste per lui proprio nel far funzionare quel che è rotto. E nel maneggiare macchinari difettosi è senza dubbio un maestro, ben al di là di ogni tecnica. Nell'abilità e nella prontezza di spirito con cui, di fronte a un pericolo, ricava con irrisoria facilità la soluzione vincente proprio da ciò che non funziona, ha per certi versi qualcosa in comune con l'americano. Ma dalla sua ha la suprema ricchezza inventiva dei bambini, e come i bambini è sempre fortunato, e come accade ai bambini, la fortuna gli arride volentieri. Di ciò che è intatto, invece, di quel che per così dire funziona da sé, egli in fondo sospetta e diffida: infatti proprio perché va da solo, alla fine non si può mai sapere come e dove andrà. ====[[Stendhal]]==== *In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli. (attribuita) *Ingresso solenne: si discende per un'ora verso il mare seguendo una strada larga scavata nella roccia tenera, sulla quale è costruita la città. – Solidità delle mura – 'Albergo dei poveri', primo edificio. Fa un'impressione molto più forte di quella bomboniera tanto celebrata, che a Roma si chiama la Porta del Popolo. Eccoci al palazzo ''degli Studj'', si volta a destra, è la via Toledo. Ecco una delle grandi mete del mio viaggio, la strada più popolosa e allegra del mondo. *Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo. ====[[Hippolyte Taine]]==== *È gente brillante, volubile, pronta all'entusiasmo, senza equilibrio, che si lascia trasportare dalla propria natura. In condizioni normali, sono amabili e persino dolci; ma nei pericoli e nei momenti di collera, in tempi di rivoluzioni o di fanatismo, essi arrivano fino all'estremo limite del furore e della follia. *È un altro clima, un altro cielo, quasi un altro mondo. Questa mattina, avvicinandomi al porto, quando lo spazio s'è slargato e l'orizzonte s'è scoperto, io non ho più visto, tutto a un tratto, che un vivo sfolgorio di luce bianca. In lontananza, sotto la foschia che copriva il mare, si profilavano e si stendevano le montagne, luminose e morbide come nubi. Il mare s'avanzava a grandi ondate biancheggianti, e il sole versava un fiume di fuoco, simile a metallo fuso, che arrivava sino alla spiaggia. *In tutte le cose, la prima impressione è in essi troppo forte; appena toccati, essi scattano di colpo con una esagerazione qualche volta terribile, il più sovente grottesca. I mercanti che gridano la loro mercanzia paiono degli ossessi. Due cocchieri che litigano tra loro, sembrano vogliano uscire dalla pelle; un minuto dopo, essi non ci pensano più. *La gente del popolo è molto sobria, pranza con pane e cipolle. Conosco un vecchio operaio che ha fatto di suo figlio un mezzo signore, e che non mangia che pochi soldi di pane al giorno. Essi lavorano da mattina a sera, qualche volta sino a mezzanotte, ad eccezione della siesta da mezzogiorno alle tre. Si vedono ciabattini all'aria aperta tirare la lesina dal mattino alla sera. Calderai che, in prossimità del porto, occupano intere strade, non cessano di battere. *Quali strade si attraversano! Alte, strette, sudice; a tutti i piani balconi che strapiombano, un formicaio di piccoli fondachi, di botteghe all'aria aperta, di uomini e di donne che comprano, vendono, ciarlano, gesticolano, si urtano; la maggior parte macilenti e brutti, le donne in particolar modo, piccole e camuse, dalla faccia gialla e dagli occhi penetranti, poco pulite e cenciose, con degli scialli disegnati a fogliami e fazzoletti da collo color viola, rossi, arancioni, sempre a colori vivaci, ornate di ninnoli di rame. Nei dintorni della [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del Mercato]] si intreccia un labirinto di straducole lastricate e tortuose, piene di polvere, sparse di bucce d'aranci e d'angurie, di resti di legumi. La folla si pigia, nera e brulicante, nell'ombra spessa, sotto il cielo sereno. *Verso le otto, non soffiava più un alito di vento. Il cielo sembrava di lapislazzuli, la luna, come una regina immacolata, risplendeva sola in mezzo all'azzurro e i suoi fasci di luce tremolavano sulla distesa dell'acqua, simili a torrenti di latte. Non ci sono parole adeguate per esprimere la grazia e la dolcezza delle montagne avvolte nella loro ultima tinta, nel viola vaporoso del loro manto notturno. Il molo, la foresta di barche, colle loro masse nere e cupe, le rendevano ancora più suggestive; e Chiaia a destra, girando intorno al [[Golfo di Napoli|golfo]] con la sua cintura di case illuminate, gli faceva una corona di fiamme.<br>Da tutte le parti, brillano i fanali; la gente all'aria aperta chiacchiera ad alta voce, ride e mangia. Questo cielo è una festa per se stesso. ====[[John Turturro]]==== *Napoli è un luogo misterioso sia per chi non ci abita sia per i suoi stessi abitanti: c'è qualcosa di veramente vibrante e vivo che si percepisce ovunque ed è come qualcosa d'infinito che percepisci anche quando la lasci. Mi ha colpito molto e credo di aver riportato nel film queste sensazioni. *Napoli è un luogo sopravvissuto ad invasioni straniere, eruzioni vulcaniche, terremoti, rivolte popolari e che allo stesso tempo ha prodotto nella sua storia una valanga di musica. *Una città splendida conquistata da popoli diversi, massacrata e ricostruita, con ferite aperte, ma che sa ancora cantare e raccontarsi attraverso la sua musica ed i suoi artisti. ====[[Federigo Verdinois]]==== *Napoli ha otto Biblioteche con circa due milioni di volumi; i quali volumi, pare impossibile, son letti, poiché coteste Biblioteche danno un movimento quotidiano di 3000 lettori: un milione di lettori all'anno. *Nello stesso anno 1899, sopra 3504 matrimoni celebrati, solo 623 atti non furono sottoscritti: il che vuol dire che l'analfabetismo coniugale è in una proporzione decrescente; né si starà molto a vederlo affatto sparire.<br>Il fenomeno è notevolissimo, chi consideri che fra tutte le città italiane Napoli è la più folta di plebe. Via via, dal '60 in qua, cotesta plebe s'è andata sollevando a dignità di popolo, vincendo pregiudizi, abitudini, miseria, ostacoli d'ogni sorta: il che non è poco merito. Il classico paese del ''dolce far niente'' ha dunque fatto qualche cosa più che starsene al sole. I piccoli popolani della generazione che vien su san leggere quasi tutti, e non solo le insegne delle botteghe ma i giornali; sanno scrivere, e non solo il proprio nome; spesso sanno disegnare e non senza gusto. A ciò han contribuito in varia misura l'istruzione obbligatoria, i Ricreatori festivi, i teatri popolari, le officine, l'esercito, la partecipazione alla vita politica e amministrativa, la stampa, e soprattutto un sentimento sempre più dirozzato di individualità e di esistenza intellettuale e morale. *Se la fotografia avesse potuto far commercio dell<nowiki>'</nowiki>''ignoranza'' napoletana, da un pezzo l'ignoranza nostra farebbe artistica mostra di sé nelle vetrine dei cartolai e girerebbe mezzo mondo in compagnia del ''[[lazzari|lazzarone]]'', del ''ladruncolo di fazzoletti'' e dei ''mangiatori di maccheroni''.<br>Più tempo passa, meno codesta fotografia è possibile. L'ignoranza perde, giorno per giorno, contorni e colore e si va sciogliendo anch'essa in nebbia di leggenda. *Pronti a riconoscere ed ammirare i meriti dei nostri fratelli di oltre Tronto, e anche a rallegrarcene, noi siamo parchi di lode pel valore indigeno e modesto. Epperò, siamo i primi a stupire, e in perfetta buona fede, quando ci accade di udir decantare all'estero un ingegno di casa nostra. Ed è così, lo si può affermare senza esagerazione, che ci si è accorti, dopo le consacrazioni francesi, tedesche, russe, perfino americane, che Napoli ha dato al romanzo Matilde Serao, alla lirica [[Gabriele d'Annunzio]], agli studi sociali e giuridici [[Raffaele Garofalo]], al nostro teatro [[Achille Torelli]], [[Roberto Bracco]], [[Salvatore Di Giacomo|Salvatore di Giacomo]], alla poesia popolare lo stesso di Giacomo e [[Ferdinando Russo]], al giornalismo [[Giuseppe Turco|Peppino Turco]], e alla storia, all'archeologia, alla linguistica, alle scienze esatte, agli studi politici tutta una falange di cultori insigni, la cui azione civilizzatrice è più efficace che non si creda e il cui valore tanto meno si può disconoscere quanto più volentieri lasciamo agli stranieri la cura di esaltarlo. *Uno dei pregiudizi più stolti è che il nostro così detto ''gran mondo'' viva soltanto di futilità e non sia informato di niente. È vero che [Napoli non ha l<nowiki>'</nowiki>''Hôtel Rambouillet'', ma non l'ha oggi nemmeno Parigi, la ''ville lumière''. a Napoli, invece, un'accademia di dotti come la [[Accademia Pontaniana|Pontaniana]], si onora di contar fra' suoi membri effettivi due duchesse, la [[Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri|Ravaschieri]] e la [[Enrichetta Carafa Capecelatro|Carafa D'Andria]], che tengono il loro stallo accanto a [[Matilde Serao]]. Il duca [[Giuseppe Avarna|Gualtieri]] ha scritto della costituzione inglese; il principe [[Francesco Pignatelli, principe di Strongoli.|Pignatelli-Strongoli]] ha volgarizzato l<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]''; il [[Pasquale Del Pezzo|duca Caianiello]] è professore di Università; il principe [[Gaetano Filangieri, principe di Satriano|Filangieri]] ha fondato il [[Museo artistico industriale Filippo Palizzi|Museo artistico industriale]]; e non serve dire di altri. Sono ritrovo di artisti e di scienziati i saloni della duchessa D'Andria, della principessa di Tricase. Con ciò non si nega che vi siano dei nobili ignoranti, allo stesso modo che ve ne sono di borghesi e popolani; ma, su per giù, la cosa si riscontra {{sic|dapertutto}} e in proporzioni non diverse. ====[[Lina Wertmuller]]==== *Come si fa a dire che la [[camorra]] è un dato costitutivo di Napoli? Significa non conoscere la storia di questa città, vittima di continue dominazioni nei secoli. Il popolo minuto doveva difendersi da dominatori ogni volta diversi e nei suoi strati diciamo più distanti dalla Storia ha assunto atteggiamenti di un certo tipo, poi precipitati con la modernità. Ci sono, pertanto, anche tanti mascalzoni. Ma assumerlo a fatto costitutivo non si può. *Napoli è la dea della bellezza. La voglia di cantare dei napoletani deriva dalla loro natura di artisti. Perché disprezzare i mandolini che venivano suonati anche da [[Domenico Cimarosa|Cimarosa]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]. Il [[Conservatorio di San Pietro a Majella|Conservatorio S. Pietro a Maiella]] contiene un enorme patrimonio musicale, è un forziere inesauribile dove l'incuria e l'ignoranza hanno fatto marcire cose inestimabili. Qualsiasi paese al mondo avrebbe attinto a questo patrimonio per creare una stagione speciale d'arte. Napoli dovrebbe diventare, almeno per quattro/cinque mesi all'anno, Turistlandia, un posto cioè dove tutti potrebbero arrivare guidati dalla grande vela della musica, dell'arte e della bellezza. *Per me non è un luogo fisico ma un posto dell’anima. *Sì la amo davvero. È molto più che una città. È speciale. Una perla antica. ===Citazioni in versi=== [[Immagine:‪Piazza del Plebiscito - Augusto De Luca.jpg‬|thumb|Piazza del Plebiscito]] *''(A Napoli dove l'amore è Sovrano | Quando i ragazzi incontrano le ragazze | Ecco cosa dicono) | Quando la luna ti fa spalancare gli occhi | Come un grande fetta di pizza | Questo è l'amore.'' ([[Dean Martin]]) *''Basta ca ce sta 'o Sole, | ca c'è rimasto 'o mare, | na nénna''<ref>Ragazza.</ref>'' a core a core, | na canzone pe' cantà. || Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, | chi ha dato, ha dato, ha dato, | scurdàmmoce 'o ppassato, | simmo''<ref>Siamo.</ref>'' 'e Napule paisà.'' ([[Giuseppe Fiorelli]])<ref>Versi musicati da Nicola Valente.</ref> *''Bella Napoli, o quanto, i primi dì! | [[Chiaia]], e il [[Vesuvio]], e [[Portici]], e [[Via Toledo|Toledo]], | coi calessetti che saettan lì; | e il gran chiasso e il gran moto ch'io ci vedo, | d'altra vasta città finor digiuno, | fan sì che fuggon l'ore e non m'avvedo. | Ignoranti miei pari, assai più d'uno | la neghittosa Napoli men presta, | con cui l'ozio mio stupido accomuno. | Ma, sia pur bella, ha da finir la festa. | Al picchiar di Quaresima, mi trovo | tra un fascio di ganasce senza testa.'' ([[Vittorio Alfieri]]) *''Che fòra il veder Napoli coi fonti, | così nel sommo suo come nel basso! | Altro saria, ch'aver | marchesi e conti!'' ([[Luigi Tansillo]]) *''Chi puoi proteggere, madonna adorata, | dalla cieca miseria? | Il tacchino che si spidocchia sotto le sacre immagini | o la donna gravida nell'armadio a specchiera? | Ci vorrebbe il mare! | O che discendesse da Posillipo un'onda azzurra di cielo! | Essa dovrebbe salire le scalinate rischiarandosi, | carica di torce azzurre e di dolcezza; | e illuminare i poveri, penetrare nelle nostre contrade, | al fine di renderci diversi e di affermarci! || Ahimè! chi potrebbe esaudirci! | Potenti divinità si sono nascoste laggiù | sotto le colonne spezzate vicino al mare. || Il santo barocco s'è contorto impotente. | Le parole del poeta sono inutili.'' | Napoli-Parigi, settembre-ottobre 1959. ([[André Frénaud]]) *''Chiave di volta di un arco di azzurro, Napoli s'adagia sul mare, | Incoronata da compiacenti nazioni regina d'allegria senza pari: | Ride dell'ira dell'oceano, schernisce la furia del Vesuvio, | Disprezza malattia, e miseria, e fame, quelle che affollano le sue strade assolate.'' ([[Martin Farquhar Tupper]]) *''– Chisto è Napule d' 'o sole, | 'o paese d' 'o calore? | Gela l'acqua inte' 'e cannole''<ref>Tubazioni.</ref>'', | s'è schiattato''<ref>Scoppiato.</ref>'' 'o cuntatore!'' ([[Raffaele Viviani]]) *''Comme a stu suonno de marenare | tu duorme, Napule, viat' a tte! | Duorme, ma nzuonno<ref>In sonno.</ref> lacreme amare | tu chiagne, Napule!... Scétete<ref>Svegliati.</ref>, scé'!...'' ([[Salvatore Di Giacomo]]) *''Da secoli vive la miseria | nel sud dell'Italia. Guardate il suo trono: | pendono come tappezzerie | le tremule ragnatele nere | e i topi grigi rodono | i legni antichi. | Bucherellato trono che attraverso | le finestre rotte | della notte di Napoli respira | con rantolo terribile, | e tra i buchi | i neri riccioli cadono sulle tempie | dei bimbi belli | come piccoli dèi straccioni. | Oh, Italia, nella tua dimora | di marmo e splendore, chi abita? | Così tratti, antica lupa rossa, | la tua progenie d'oro?'' ([[Pablo Neruda]]) *''È mezzogiorno, | balena il mare; | sui colli e al piano | un uniforme | tedio. Alla vampa | canicolare | Napoli dorme || È mezzanotte, | sovra il sereno | golfo, alle rive | tra pianta e pianta | l'argento piove. | La luna è in pieno; | Napoli canta.'' ([[Vittoria Aganoor]]) *''Era fermo Imeneo tra l'erto monte | E 'l mare, in cui sovente austro risuona, | La 've cinge e 'ncorona Napoli bella l'onorata fronte : Napoli che di gloria e d'or corona | Impose a tanti duci, | Ouante serene luci | Ha notte ombrosa, allorché 'l vel dispiega; | E con amor, che avvolge i cori, e lega | L'anime pellegrine, | Facean ghirlanda al crine, | Ed allori tesseano e sacre palme, | E tessean preziosi i nodi all'alme.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Fuggo i paterni tetti, e i patrii lidi, | Ma con tremante pié, mi lascio a tergo | Passo, e con questi, che di pianto aspergo, | Per voi rimiro amati colli, e fidi. || I tuoi, si vuole il Ciel, vezzi omicidi | Sirena disleal, dal cor dispergo; | E caro men, ma più securo albergo | Pellegrino ricerco, ov'io m'annidi.'' ([[Giovan Battista Marino]]) *''La gente del [[Vomero]] ha sempre campato | vendendo pane in Via Tribunali. | Accarezzati dalla brezza del Vomero, | quei signori guardano dall'alto in basso | il sudore di Via Tribunali, | le lacrime di [[Mergellina]], | il sangue di [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Mercato]] – | ma se vogliono pregare i santi, | devono scendere nel buio della povertà. | Perché su al Vomero non ci sono chiese con santi | e nemmeno gli dei abitarono mai.'' ([[Alfred Andersch]]) *{{NDR|Venere}} ''Lascia Gaeta, e su per l'onda corre | tanto ch'arriva a [[Procida]] e la rade, | indi giugne a [[Pozzuoli|Puzzòlo]], e via trascorre, | Puzzòlo che di solfo ha le contrade | quindi s'andava in Nisida a raccorre, | e a Napoli scopría l'alta beltade: | onde dal porto suo parea inchinare | la Regina del mar, la Dea del mare.'' ([[Alessandro Tassoni]]) *''Le grandezze, i stupor, le meraviglie, | le delizie, i piacer, mare, aria e sito, | le cose illustri e celebri famiglie | della mia bella Patria, altiero vanto | de l'altre antiche e de le più moderne | degne di glorie eterne, | da cui per gusto altrui son già partito, | e fiori e frutti, e l'acque fresche e chiare, sotto il ciel più che rare, | oggi a Voi, Donne, io canto | se per cantare o dir ne saprò tanto.'' ([[Giovanni Battista del Tufo]]) *''Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale | e una Napoli che ruba in ogni telegiornale, | una Napoli che puzza di ragù di malavita, | di spaghetti, cocaina e di pizza margherita, | di una Napoli abusiva paradiso artificiale | con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare.'' ([[Federico Salvatore]]) *''Ma 'sta città mme pare sempe 'a stessa | che canta pe' cantà, ma sta chiagnenno''<ref>Piangendo.</ref>''. | Napule, chesta si', si 'na canzone | cantata cu dulore, alleramente.'' ([[Raffaele De Novellis]])<ref>Versi musicati da Cafazo.</ref> *''Mamma Napoli | Io stonghe ccà || E nun abbastano cient'anne | A ll'acqua e mare pe putè cagnà sta razza | 'o viento e terra le tocca pe crianza | e nun le passa maie sta vrenzola e speranza || e nun abbastano cient'anne | pe ce putè assettà a sta tavulata e gente | gente che già ha magnato, gente che già ha bevuto | che 'o mmeglio e chisto munno già se ll'ha futtuto | Mamma Napoli.'' ([[Teresa De Sio]]) *''Napolì | 'e benpensante votano Dc | Napolì | 'e camurriste votano Psi | Napolì | 'e sicchie 'e lota''<ref>Secchi di melma.</ref>'' votano Msi | Napolì | ma 'mmiez' 'a via continuano a murì | Napolì | ma tenimmo 'o sole 'a pizza e 'o mandulino | tarantelle canzone sole e mandulino | a Napoli se more a tarallucce e vino.'' ([[99 Posse]]) *''Napoli fu non è. La pompa altera | de le glorie già sue si volse in duolo. | Busto e tomba di sé, sul nudo suolo | pianger si può, ma non veder qual era. || Con aereo velen la Morte arciera | omicide sbalzò le Parche a volo; | e di Grandi e Plebei recisi a stuolo, | l'insepolto carname i Cieli annera. || Son macelli i Palagi, urne le sponde | del bel Sebeto; e sospirando stassi, | d'orride {{sic|straggi}} insanguinato l'onde. || Passeggier, bagna i lumi, affretta i passi, | fuggi, ché di spavento ombre feconde | spira la Morte ancor viva ne' sassi.'' ([[Giacomo Lubrano]]) *''Napoli ride int'a 'na luce 'e sole | chiena 'e feneste aperte e d'uocchie nire.'' ([[Ferdinando Russo]]) *''Napoli! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.'' ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Napule bella, desiata tanto | dal core e da la mia penosa vita, | Napuli bella, ch'io lassai da canto, | Napuli bella, e come t'ho fuggita? | Napuli bella, gli occhi miei di pianto | son pieni per la misera partita!'' ([[Francesco Galeota]]) *''Napule è comm' 'a femmena, | te fa venì 'o gulìo''<ref>Voglia.</ref>''. | Apprimma''<ref>Prima.</ref>'', core mio | e doppo, frusta llà. | E nfrìnghete, nfrìnghete, nfrà, | nfrùnghete, nfrùnghete, nfrù. || Napule, bello mio, | si' sempe tu, | si' sempe tu.'' ([[Pasquale Cinquegrana]])<ref>Versi musicati da Giuseppe De Gregorio.</ref> *''Napule è 'nu paese curioso: | è 'nu teatro antico, sempre apierto. | Ce nasce gente ca senza cuncierto''<ref>Senza preparazione.</ref>'' | scenne p' 'e strate e sape recita'.'' ([[Eduardo De Filippo]]) *''Napule è tutta rampe, scalinate, | scale, gradune, grade, gradiatelle, | sagliute, scese, cupe, calate, | vicule ’e coppa, ’e sotto, viculille, | vicule stuorte, | vicule cecate.'' ([[Carlo Bernari]]) *''Napule Napule Napule Na' | 'na notte e luna chiena | 'o sole ca me vase''<ref>Bacia.</ref>'' | 'n'addore e panne spase | me fa' senti' nu rre.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Sergio Bruni.</ref> *''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}}''<ref>Refuso. In realtà: non.</ref>'' abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. ([[Tristan Corbière]]) *''Non ti ricordi la fresca sera, | molle di nubi, plenilunar, mentre di Napoli per la Riviera | a i parapetti scrosciava il mar? || Era un settembre più che autunnale, | e Piedigrotta passata già; | dentro la Villa, pel gran viale, | avean le raffiche spersa l'està. || Moriva lungi su i mandolini | una canzone, sotto un hôtel. | Ma che profumo di gelsomini! | Parea dal mondo caduto un vel. || Non ti ricordi? Scendea la notte | sempre più opaca, su te, su me; | ci sorpassavano le ultime frotte | de le discepole, da gli ateliers. || Ci soffermammo. Nubi più grosse | spegnean de i cieli, nere, il chiaror; | tossisti, e della piccola tosse | su la tua bocca bevvi il sapor: || e stemmo avvinti, contro a le spume | che ci spruzzavano, salse, ognor più, | mentre [[Posillipo]] con cento e un lume | insanguinava l'onde laggiù...'' ([[Francesco Gaeta]]) *''O bella come una favola d'oro, | città solare, contrada incantata, | ove una dolce invisibile fata | fa sue magie tra una palma e un alloro. || La dolce fata nasconde al mortale, | chiuso in mistero, il divino suo viso; | ma bene effonde nell'aria un sorriso | di mite e ardente fulgor celestiale. || Tutta ne esulta la verde pendice | lungo il grand'arco del golfo beato; | tutto ne splende, commosso, incendiato, | l'azzurro specchio del mare felice. || Solo, laggiù, c'è un cattivo gigante''<ref>Il Vesuvio.</ref>'' | che freme e sbuffa in rabbioso tormento; | ma il suo fumacchio, portato dal vento, | si perde in ciel come un cirro vagante.'' ([[Diego Valeri]]) *''O gente senza alcuna cortesia, | la cu' 'nvidia punge | l'altrui valor, ed ogni ben s'oblia; | o vil malizia, a te, perché t'allunge | di bella leggiadria, | la penna e l'orinal teco s'aggiunge.'' ([[Cino da Pistoia]]) *''Oje né', | si te vuó' sciogliere''<ref>Scioglierti, nel senso di lasciarmi.</ref>'', | 'a strada è libera, | puó' cammenà. | Napule è chino 'e femmene | tutte pe' me, | ca vònno''<ref>Vogliono.</ref>'' a me, | pazze pe'mmé.'' ([[Salvatore Baratta]])<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> *''Pare che a tre generazioni di russi | fosse proibito andare a spasso | senza meta per le vie | di questa città meridionale, | lasciando libero lo sguardo di vagare, | curiosare disinvolti | qua e là, scattanti come bovi, | non com'aquile o leoni in cerca di preda, | che aguzzano la vista crudele''. ([[Maksim Amelin]]) *''Pe' [[Via Toledo|Tuleto]], p' 'a strada cchiù bella | d' 'a cchiù bella città ca se trova, | n'ata vita llà 'n miezo vulesse campà!...'' :'' 'N Paraviso 'stu sciore 'e bellezza | llà sultanto 'o putite truvà!'' ([[Salvatore Baratta]]) *''Per questo, straniero, la gente | a Napoli ha il culto dei santi: | da sempre ha conosciuto non un solo Dio, | ma molti dei, | perciò scambia San Paolo e San Pietro con i Dioscuri, | San Giovanni con Hermes | e Santa Restituta con Cibele. | Vecchie usanze dei tempi di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]].'' ([[Alfred Andersch]]) *''Più volte haver porai tu fors'udito | la nobiltade et la celebre fama | de 'st'inclyta città posta nel lito | de le syrene. Et Napoli hor si chiama. | A questo lieto et fortunato sito | la giovenetta, ch'anchor via più s'ama, | sepolta giace et come antica autrice | la sirena Parthenope si dice.'' ([[Ioan Bernardino Fuscano]]) *''Pure la nostra sirena vedrai, Partenope, alla quale, condotta di qua dal mare, lo stesso Apollo indicò con la colomba Dionea il fertile suolo. A questa mia sede natale io ti invito. Qui è mite l'inverno e fresca l'estate: qui con le onde sue lente batte il mare tranquillo, ed è la pace sicura e il dolce far niente e una quiete senza fine; e si dorme qui, tanto!'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Qui sicura è la pace, e qui si gode | d'una comoda vita il bel piacere, | né v'è chi l'ozio altrui conturbi, o i sonni. | Non ha litigi il foro, e niun contrasto | conobbero giammai le leggi armate; | del diritto s'appaga ogni uom d'onore | senza aspettar che un tribunal l'astringa. | Or dirò delle superbe cose, | ch'alle colte città crescono il vanto? | Vedrai li sacri templi, e gli atrii suoi | da cento trammezzati alte colonne: | le due moli vedrai, teatro e circo, | e i quinquennali giuochi, il cui splendore | non cede a quei, che [[Roma]] sacra a Giove. | Né di [[Menandro]] a te lodar pretendo | le commedie di riso, e il dir faceto | di greco misto, e di parlar latino. | Né manca qui ciò, ch'è diletto al senso.'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Quivi Napoli bella i regi alberga, | Città vittoriosa e trionfale: | Veggio altri tempi ancor, e in altri monti | Quel ch'ora innalza tre sublimi fronti.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Settimana di sette feste, | questa è Napoli, punto e basta! | Passa il guappo con le maestre, | s'alza il grido dell'acquaiuol.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Lino Benedetto.</ref> *''Stace Napole mia, bella, e gentile, | sciore de 'Talia<ref>''Fiore di Italia.''</ref>e schiecco<ref>''Specchio.''</ref>de lo Munno, | mamma che face nascere l'Abrile | Tutto a no ventre | sempre co l'Autunno, | sott'a n'airo né gruosso né sottile, | 'nzino a mare commo uovo chino e tunno, | accanto a sciumme''<ref>Fiumi.</ref>'', e munte, e fontanelle, | Che 'nnanze foro giuvene e zitelle.'' ([[Giulio Cesare Cortese]]) *''T'accumpagno vico vico | sulo a tte ca si' 'n amico | e te porto pe' 'e quartiere | addò 'o sole nun se vede | ma se vede tutto 'o riesto | e s'arapeno 'e ffenèste | e capisce comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella. | Comm'è bella comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella.'' ([[Claudio Mattone]]) *''T'adoro, sì, domenica | napoletana verso giugno: oh tu | di fragole odorosa! | oh coltri gialle e rosa | a i terrazzi! oh, profumo del ragù! || Ecco, a la chiesa prossima | chiama a distesa il campanello ancor; | nel sole, hanno per «essa», | tornata da la messa, | mobili e letto una scintilla d'or: || spunta con lumi e musica | per la salita la procession; | incede il Santo, e trema; | sul baldacchino crema | foglie di rose piove ogni balcon. || Adoro il tuo crepuscolo: | la gelsa bianca ne i panieri appar: | e l'uom de le campagne | suoi serti di castagne | su la pertica lunga ama cantar: || siede al balcone e dondola | «essa», con il ventaglio in grembo, il pié: | assorta un po', sospira | al dì che si ritira, | e ride a pena, tra le amiche, a me.'' ([[Francesco Gaeta]]) *''Una croce nera sul petto dell'italiano, | senza intaglio, rabesco, splendore, | conservata da una famiglia povera | e portata dall'unico figlio...| Giovane nativo di Napoli! | Cos'hai lasciato sui campi di Russia? | Perché non hai potuto esser felice, | circondato dal celebre golfo? | Io che ti ho ucciso vicino a Mozdòk | sognavo tanto il vulcano lontano! | O, come sognavo nelle distese del Volga | almeno una volta di andare in gondola! | Ma io non son venuto con la pistola | a portarti via l'estate italiana | e le mie pallottole non hanno fischiato | sulla santa terra di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]]! | Qui ho sparato! Qui dove sono nato, | dov'ero orgoglioso di me e degli amici, | dove gli epici canti dei nostri popoli | non risuonano mai in traduzioni. | Forse che l'ansa del medio Don | è studiata da uno scienziato straniero? | La nostra terra, la Russia, la Rus, | l'ha seminata una camicia nera? | T'hanno portato qui in una tradotta | per conquistare lontane colonie, | perché la croce del cofanetto familiare | crescesse alle dimensioni d'una croce di tomba... | Non permetterò che la mia patria sia portata | oltre le distese di mari stranieri! | Io sparo. E non c'è giustizia | più giusta della mia pallottola! | Non sei mai stato né vissuto qui!... | Ma è sparso sui campi nevosi | l'azzurro cielo italiano, | sotto il vetro degli occhi morti.'' ([[Mikhail Svetlov]]) *''Vi quant'è bella Napule | pare nu franfellicco: | ognuno vene e allicca | arronza e se ne va.'' ([[canti popolari|canto popolare napoletano]]) *''Vieni o straniero nella grande Napoli, vedila, e muori! | Ama e inebriati, godi mentre l'attimo fugge | Il più splendido sogno, scorda i desideri delusi, | e i tormenti che un demone ha tessuto nella tua vita: | impara qui a godere, ad essere felice, e poi muori!'' ([[August von Platen-Hallermünde]]) *''Voglia 'e turnà | dint'e vicoli e sta città, | guarda e ride e te vò tuccà | nun se ferma mai, | voglia 'e verè | notte e juorno te fa cantà | chest'è Napule do cafè | nun te può sbaglià.'' ([[Teresa De Sio]]) ====[[Edoardo Bennato]]==== *''Chille ca nun vonno fa' 'a fila, | chille che stanno arreto 'e spurtielle, | chille ca passano c' 'o rrusso, | chille ca se fermano c' 'o giallo, | chille ca stanno chiene 'e miliarde, | chille ca vanno pezziente, 'e viecche, 'e criature, 'e buone, 'e malamente, | nisciuno! | Nun se salva nisciuno, | nisciuno nisciuno, | int' 'a 'sta città nun se salva nisciuno!'' *''E la nottata non passa mai | Bella, appariscente, invidiata, invadente | Volgare, indecente, violenta, incandescente | Ma è la mia città''. *''Non è piana non è verticale | è una linea che sale in collina | è una strada che parte dal mare | il percorso della città obliqua. || Scale mobili sotto la luna | diagonali e passaggi segreti | un cammino che esiste da sempre | il tesoro della città antica.'' ====[[Libero Bovio]]==== *''E cheste è Napule: | Canzone ca nun more, | Profumo 'e ll'aria, | Ciardino sempe 'n fiore. | Speranze, ammore, lacreme: | Napule chesto vo'.'' *''Chist'è 'o paese d' 'o sole, | chist'è 'o paese d' 'o mare, | chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole,| so' doce o so' amare, so' sempe parole d'ammore!'' *''È tutta d'oro, | d'oro e celeste è Napule. | Se canta e more? | Ma i' voglio murì ccà. | Pe' Napule e Maria | trèmmano 'e ccorde d' 'a [[chitarra]] mia, | Marì.''<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> ====[[Chariteo]]==== *''La gentil sacra, cittade, | Napol, di Muse et divi antiquo hospitio; | di [[w:|trabea]] degna et non d'aspro cilitio.'' *''Seconda patria mia, dolce Sirena, | Parthenope gentil, casta cittade, | nido di leggiadria e nobiltade, | d'ogni vertute e di delicie piena; || con tal dolor ti lascio e con tal pena, | qual, lasso!, io mai soffersi in nulla etade. | A dio, amici!, a dio, dolci contrade: | Hor qui ragion le lagrime non frena.'' *''– Parthenope son io, piena di duolo: | Non men beäta pria, c'hor infelice, | squarciata in mille parti, equata al suolo. || Misera me!, fruïr più non mi lice | Primavera, che sempre in me fioriva; | ché Venere è conversa in diva ultrice! || Libera fui gran tempo, hor son captiva, | in man di fieri monstri, horrendi et diri''<ref>I francesi di Luigi XII che occuparono Napoli dal 4 agosto 1501 al 16 maggio 1503.</ref>'', | quai Protheo doma in la Carpathia riva. || Qual re più fida in regno, in me si miri | come in lucido specchio! O re possenti, | imparate frenar vostri desiri! || Non vi inganne il piacer di ben presenti, | ché sempre a voi minaccia il Re {{sic|magiore}} | ciò che temon di voi le minor genti.'' ====[[Nino D'Angelo]]==== *''Ma quanto bene te voglio, mia cara città, | quann'era vierno''<ref>Inverno.</ref>'' cu 'o sole m'ê''<ref>Mi hai.</ref>'' fatto scarfa<nowiki>'</nowiki> ''<ref>Riscaldare.</ref>'', | mmiezzo a 'sti strade cchiù vecchie 'e l'età | tu m'ê 'mparato a parla', | e quanta vote m'ê fatto capi' | ca se po' sempe muri<nowiki>'</nowiki>''. *''<nowiki>'</nowiki>Nu napulitano nunn'è sempe allero, | nun le basta 'o sole, tene troppi pensiere, | dint' 'a chesta gara parte sempe arrete''<ref>Indietro</ref>'', | corre tutt' 'a vita e 'o traguardo è 'na barriera.'' *''Sott' a 'stu cielo blu, | 'o ssaje ca nun se vola | e nun se po' campa' sempe aspetta' | speranza e sole. | T'ha tradito 'sta città, | ca vo' sulo ave' e nun dà. | Stella napulitana | che triemme 'ncopp' 'a 'stu mare | ca nun t'ha dato maje niente.'' ====[[Pino Daniele]]==== *''Città che non mantiene mai le sue promesse, | città fatta di inciuci e di fotografia, | di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] e di [[Sofia Loren|Sofia]] | ma è la mia città | tra l'inferno e il cielo.'' *''Napule è mille culure | Napule è mille paure | Napule è a voce d' 'e criature''<ref>Creature, bambini.</ref>'' | che saglie chiano chianu | e tu saje ca nun si sulo''. *''Napule è 'na carta sporca | e nisciuno se ne 'mporta | e ognuno aspetta 'a ciorta.'' *''Napule è tutta 'no suonno | e 'a sape tutto 'o munno | ma nun sanno a verità.'' *''Simmo lazzari felici | gente ca nun trova cchiù pace | quanno canta se dispiace | è sempe pronta a se vutta' | pe' nun perdere l'addore.'' *''Terra mia, terra mia | comm'è bello a la penza'. | Terra mia, terra mia | comm'è bello a la guarda'. | Nunn è 'o vero nun è sempre 'o stesso | tutt' 'e journe po' cagna' | ogge è dritto, dimane è stuorto | e chesta vita se ne va.'' ====[[Ernesto Murolo]]==== *''E 'a Luna guarda e dice: | "Si fosse ancora overo. | Chisto è 'o popolo 'e na vota''<ref>Di una volta.</ref>'', | gente semplice e felice. | Chist'è Napule sincero, | ca pur'isso se ne va".''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule, | a qua' parte d' 'o munno se fa '[[amore|ammore]] | comm'a Napule, 'e sera, 'int'a ll'està''<ref>Estate.</ref>''? | Vócche vasate''<ref>Bocche baciate.</ref>'', cantano, | core tradute, chiagnono. | Ma è tantu bella Napule | ca pure ll'odio te fa scurdà''<ref>Dimenticare.</ref>''.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule bella mia, | terra d'ammore, lacreme e canzone... | che suonno d'oro ca nce faje sunná''<ref>Sognare.</ref>''! | 'Ncòre nce miette na malincunía, | na freva tu nce miette dint'<nowiki>'</nowiki>e vvéne | pecché nce vuó' fa' chiagnere e cantá.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> ====[[Totò]]==== *''A Napule nun se po' sta cuieto''<ref>Quieto.</ref>''. | Aiere un brutto cane mascalzone | se ferma, addora, aiza 'a coscia 'e reto, | e po' mme fa pipi 'nfaccia 'o sciassì.'' *''Io voglio bene a Napule | pecché 'o paese mio | è cchiù bello 'e 'na femmena, | carnale e simpatia. || E voglio bene a te | ca si napulitana | pecché si comm'a me | cu tanto 'e core 'mmano.'' *'''Sta Napule, riggina d' 'e ssirene, | ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene. | 'A tengo sana sana dinto''<ref>Dentro.</ref>'' 'e vvene, | 'a porto dinto 'o core, ch'aggia''<ref>Che devo.</ref>'' fa'? | Napule, si' comme 'o zzucchero, | terra d'ammore – che rarità!'' ==Proverbi== *Napl<sub>''ǝ''</sub> tand'avandát<sub>''ǝ''</sub> s'è r<sub>''ǝ''</sub>ddótt<sub>''ǝ''</sub> a car<sub>''ǝ''</sub>scià prèt<sub>''ǝ''</sub>. ([[Proverbi lucani|lucano]]) *Napulitane: larghe 'e vocca e stritte 'e mane. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *'O napulitano è cavaliere. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *[[Roma]] santa, [[L'Aquila|Aquila]] bella, Napoli galante. ([[Proverbi italiani|italiano]]) *Tre sono le meraviglie, Napoli, [[Roma]] e la faccia tua. ([[Proverbi italiani|italiano]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== {{div col|strette}} *[[Archivio di Stato di Napoli]] *[[Arcipelago Campano]] *[[Biblioteca dei Girolamini]] *[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]] *[[Borbone delle Due Sicilie]] *[[Borgo Santa Lucia]] *[[Brodo di polipo]] *[[Camorra]] *[[Campania]] *[[Canzone classica napoletana]] *[[Casatiello]] *[[Castel Capuano]] *[[Castel sant'Elmo]] *[[Centro direzionale di Napoli]] *[[Certosa di San Martino]] *[[Chiostri di San Martino]] *[[Cimitero delle Fontanelle]] *[[Cimitero di Poggioreale]] *[[Crypta Neapolitana]] *[[Cucina napoletana]] *[[Ducato di Napoli]] *[[Festa di Piedigrotta]] *[[Filastrocche napoletane]] *[[Fontana della Spinacorona]] *[[Forcella (Napoli)|Forcella]] *[[Galleria Umberto I]] *[[Golfo di Napoli]] *[[Guappo]] *[[Il Vasto]] *[[Indovinelli napoletani]] *[[Istituto italiano per gli studi filosofici]] *[[Lago d'Averno]] *[[Lazzari]] *[[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]] *[[Maschio Angioino]] *[[Mergellina]] *[[Modi di dire napoletani]] *[[Mostra d'Oltremare]] *[[Museo archeologico nazionale di Napoli]] *[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]] *[[Museo nazionale di Capodimonte]] *[[Museo nazionale di San Martino]] *[[Palazzo Cellammare]] *[[Palazzo Donn'Anna]] *[[Pallonetto di Santa Lucia‎]] *[[Pastiera napoletana]] *[[Piazza Carlo III (Napoli)|Piazza Carlo III]] *[[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]] *[[Pignasecca]] *[[Pizza]] *[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]] *[[Porta Capuana]] *[[Posillipo]] *[[Preghiere napoletane]] *[[Presepe napoletano]] *[[Proverbi napoletani]] *[[Pulcinella]] *[[Quartieri Spagnoli]] *[[Real Albergo dei Poveri]] *[[Regno di Napoli]] *[[Repubblica Napoletana (1799)]] *[[Risanamento di Napoli]] *[[Riviera di Chiaia]] *[[San Gennaro]] *[[Scioglilingua napoletani]] *[[Scugnizzo]] *[[Scuola di Posillipo]] *[[Scuola militare "Nunziatella"]] *[[Sebeto]] *[[Sedili di Napoli]] *[[Spaccanapoli]] *[[Stazione zoologica Anton Dohrn]] *[[Stazioni dell'arte]] *[[Strummolo]] *[[Teatro di San Carlo]] *[[Teatro napoletano]] *[[Teatro San Carlino]] *[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] *[[Vesuvio]] *[[Via Foria]] *[[Villa comunale di Napoli]] *[[Voci e gridi di venditori napoletani]] *[[Vomero]] *[[Zucchine alla scapece]] {{Div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=Napoli|n=Categoria:Napoli}} {{vetrina|7|11|2012|argomenti}} [[Categoria:Comuni della Campania]] [[Categoria:Napoli| ]] b9rxs68haclosysu9xyma1bi3ncdqn7 Vladimir Putin 0 11296 1223313 1221894 2022-08-19T08:50:16Z Mariomassone 17056 /* 2022 */ wikitext text/x-wiki [[File:Vladimir Putin 17-11-2021 (cropped).jpg|thumb|Putin nel 2021]] '''Vladimir Vladimirovič Putin''' (1952 – vivente), politico russo. ==Citazioni di Vladimir Putin== ===1991=== {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2016/12/10/prima-intervista-vladimir-putin-1991/ "Mi dicono di essere troppo morbido con le persone". Forse, la prima intervista a Vladimir Putin concessa nel 1991]''|Intervista di Natalja Nikiforova, ''Čas Pik'', giugno 1991; riportato e tradotto in ''Russiaintranslation.com''|h=4}} *Io non nascondo e non ho mai nascosto di aver lavorato per 17 anni per l’intelligence esterna del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]]. Il punto è un altro: non l’ho mai ostentato. *Non vorrei adesso discutere dell’indole o dei modi di Sobčak anche se da molti sento dire che lui è a volte duro. A me, invece, dicono di essere troppo morbido con le persone. Ma riesco a capire quando qualcuno perde le staffe. Ci troviamo adesso a vivere con l’acqua alla gola e a volte manca la pazienza di approfondire una domanda. *Io mi sono messo in aspettativa dal KGB. Io non ci lavoro e non ricevo soldi. Al KGB sono andato in modo legale e trasparente tramite ripartizione dopo la fine dell’università. *Gli agenti dei servizi segreti vengono addestrati senza che loro sospettino nulla. Se lo sapessero, inizierebbero ad adattarsi e a mostrare quei lati del carattere e della personalità desiderate dal potenziale fruitore delle informazioni. *Volete sapere se avessi dei legami col KGB prima di essere assunto? La risposta è no. *{{NDR|«Anche lei considera il KGB un mostro?»}} Certamente. È un dato di fatto che l’apparato del comitato abbia completamente smesso di occuparsi di quei compiti per il quale era stato creato. È necessario ricostruirlo. E lo stanno facendo. Inoltre, io ho lavorato nell’intelligence esterna, non ho avuto nulla a che fare con problemi di politica interna. *Ci si pente solo dei reati. Io non ho commesso alcun reato. E non mi discolpo. Anche se discolparsi è sempre più facile che fare un importante passo. E io l’ho fatto. *{{NDR|Su [[George H. W. Bush]]}} L’attuale presidente USA è un ex direttore della CIA. Questo è per caso un elemento di disturbo per lui? Anche io sono un ex. Un ex collaboratore, un ex comunista. Perché questo dovrebbe essere di disturbo nel mio lavoro? ===1999=== *{{NDR|Sui guerriglieri ceceni}} Non tratteremo mai con i terroristi. Li distruggeremo, dovunque essi si trovano: se sono andati al bagno, li ammazzeremo nel cesso. (dichiarazione il 24 settembre 1999, poco prima dello scoppio della [[seconda guerra cecena]])<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0510_01_1999_0262_0010_6759451/ ''Grozny accusa Mosca. «Ci state invadendo»''], ''La Stampa'', 25 settembre 1999.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0510_01_1999_0265_0009_6765207/ «Li stermineremo con metodo dal cielo»]''|Intervista di Vera Kuznetsova sulla [[seconda guerra cecena]], ''La Stampa'', 28 settembre 1999|h=4}} *Abbiamo permesso alla Cecenia di fare ciò che voleva. Non è diventata una repubblica sovrana, ma un'enclave di banditi. *Oggi siamo vittime dell'aggressione del terrorismo internazionale. Non è più una guerra civile. Oggi in Cecenia operano persone finanziate e addestrate all'estero. Quando hanno visto che la Russia era in grado di difendersi, hanno colpito le nostre città. Oggi siamo costretti a proteggere le vite dei nostri cittadini. Non ci hanno lasciato altra scelta. *Ci sono solo due soluzioni. O attacchiamo al grido "Comunisti, avanti!" e senza contare le vittime, oppure li sterminiamo pazientemente e metodicamente dall'aria. Senza fretta. *{{NDR|«Come si sente nel ruolo di "erede designato"?»}} A dire il vero mi considero piuttosto un "tecnico". Se sarò necessario anche in futuro, cercherò di rimanere sulla scena politica. Anche passando attraverso le elezioni. Se invece vedrò che non ha senso, non lo farò. *{{NDR|«Ogni tanto sulla stampa appaiono voci sulla cancellazione delle elezioni...»}} Se ci sono motivi per ritenere che le elezioni parlamentari non si terranno nella data fissata, io non ne so niente. ===2000=== *La democrazia è la dittatura della legge e non di coloro che vogliono invece usare la legge per accrescere il loro potere. (da un articolo dell<nowiki>'</nowiki>''Isvetsija'', 25 marzo 2000).<ref name="dittaturalegge">Citato in [http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/02/25/Esteri/RUSSIA-PUTIN-LA-DEMOCRAZIA-E-DITTATURA-DELLA-LEGGE_170100.php ''Russia: Putin, "La democrazia è dittatura della legge"''], ''Adnkronos.com'', 25 febbraio 2000.</ref> *La Russia da tempo non è più un pezzo dell'Unione Sovietica frantumata, ma una nazione sicura di sé, con un radioso futuro e una popolazione splendida. (da un articolo dell<nowiki>'</nowiki>''Isvetsija'', 25 marzo 2000).<ref name="dittaturalegge"/> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0409_01_2000_0070_0007_4133384/ «Il Kgb, grande amore della mia vita»]''|Intervista di Natalia Gevorkian e Andrej Kolesnikov, ''La Stampa'', 12 marzo 2000|h=4}} *Non ho mai pensato di avere uno scarso senso del pericolo, ma gli psicologi che mi hanno osservato a lungo, anche di nascosto, sono giunti a questa conclusione. *Era impossibile lavorare nello spionaggio senza essere nel [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|partito]]. Ma quelli che arrivavano nello spionaggio dal partito di solito erano cialtroni fissati sulla carriera e questo irritava i professionisti. *Non sono mai stato un dissidente, che questo sia un bene o un male. Ma molte cose che gli "organi" si permettono adeso all'epoca erano impossibili. Tutto si faceva discretamente. Certo, era sbagliato, era una manifestazione dello Stato totalitario. Ma il [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] non si permetteva, come ora di interferire direttamente nella lotta politica. *Sono rimasto membro del partito finché è esistito. Poi ho preso la tessera, l'ho messa in un cassetto e ci ho fatto sopra il segno della croce. Sta ancora lì. *{{NDR|Su sua madre}} Quattro anni prima della sua morte sono andato in Israele e lei mi ha dato la mia croce di battesimo per consacrarla al Santo Sepolcro. L'ho presa e, per non perderla, me la sono messa al collo. Da allora non me la sono mai più tolta. {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0426_01_2000_0152_0001_4351208/ Putin: cari italiani, vi spiego chi sono]''|Colloquio con Maurizio Molinari, ''La Stampa'', 7 giugno 2000|h=4}} *[[Slobodan Milošević|Milosevic]] piaccia o no - anche noi abbiamo avuto problemi con lui - è stato eletto democraticamente da tutto il suo popolo. Tentare di destituirlo aumenta la sua popolarità in patria, non la diminuisce. *La Chiesa ortodossa è stata molto indebolita durante il comunismo. Era l'unica forma di opposizione legale permessa in Unione Sovietica. Ha sofferto molto per questo. La sua base materiale è stata minata. Ha subito molte ingiustizie ed ha avuto molte vittime. Ci sono stati dei casi, nei primi anni che seguirono la Rivoluzione d'Ottobre, in cui in una sola notte sono stati affogati nell'acqua ghiacciata del Don ventimila monaci. Ritenendosi indebolita la Chiesa Ortodossa si sente impreparata ad una concorrenza con la Chiesa Cattolica. *Non sospettavo neppure che esistesse il termine [[mafia russa]]. Che io sappia mafia è un termine italiano. *L'economia russa deve essere guarita. Non vogliamo che la medicina sia peggiore della malatia. Gli ideali conservatori sono più efficaci di una super-socializzazione dell'economia anche se rimango convinto che lo Stato deve garantire la difesa dei ceti che più necessitano di appoggio. ===2001=== {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0348_01_2001_0309_0007_3147027/ Putin. «Americani vi sono amico»]''|Intervista di Barbara Walters sugli [[attentati dell'11 settembre 2001]], ''La Stampa'', 9 novembre 2001|h=4}} *Non so se gli attacchi aerei su New York e Washington potessero essere prevenuti, ma ribadisco che contavamo su una maggiore cooperazione. Da parte nostra è un peccato che i nostri servizi segreti non abbiano raccolto informazioni tempestive e non siano stati in grado di avvertire con precisione gli americani della tragedia che stava per abbattersi su di loro. *Mi rendevo conto, allora come ora, che la necessità di combattere il terrorismo internazionale è assoluta, quanto quella di far sapere all'America che in quel momento terribile non era sola. *{{NDR|Su [[George W. Bush]]}} Sono convinto che egli sia un partner affidabile. Possiamo dividerci su qualche problema, essere in disaccordo su qualcosa. Ma ho notato che quando raggiungiamo un accordo, lui lo pone in essere senza indugio. *La Russia non si aspetta favori né ricompense per il supporto all'America nella lotta al terrorismo. Abbiamo un nemico comune, il terrorismo internazionale, e il lavoro che stiamo facendo insieme è anche nostro interesse. Ma è anche nostro interesse integrare la Russia nella comunità internazionale in ogni settore: nella politica, nella difesa, nella sicurezza. *Per i russi tornare in Afghanistan sarebbe come per gli americani tornare in Vietnam. Anzi peggio, perché la nostra esperienza in Afghanistan è più recente. ===2003=== *Schengen sta diventando per i russi un muro come quello di Berlino. (da una dichiarazione ai capi dell'Ue a San Pietroburgo, <ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0162_01_2003_0149_0006_1092304/ Putin: per noi Schengen equivale al Muro di Berlino]'', ''La Stampa'', 1 giugno 2003.</ref> *{{NDR|Commentando la ''Madonna Litta'' di [[Leonardo da Vinci]]}} veramente la [[Maria|Madonna]] guarda negli occhi il Bambino Gesù sottolineando così che è lui il centro del quadro; ma il Salvatore guarda a noi ed è come se dicesse: so che avete delle difficoltà, ma io sto con voi. (Dalla visita di Stato del 5 novembre 2003)<ref>Citato in ''[https://web.archive.org/web/20100619153822/http://www.suncaribbean.net/ilcorriereditalia/articoli_IT_cultura_arteScienza_PutinCiampi.htm Putin e Ciampi ammirano Madonna Litta di Leonardo al Quirinale]'', ''Suncaribbean.it''.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0164_01_2003_0170_0010_1100467/ Putin: continueremo a lavorare con l'Iran nel settore nucleare]''|Intervista di [[David Frost]], ''La Stampa'', 23 giugno 2003|h=4}} *Dato che una gran parte dell'industria irachena si basa su tecnologie sovietiche e russe, certo non avanzate ma tuttora funzionali, c'è bisogno dei nostri pezzi di ricambio e del nostro personale tecnico. *La partnership non implica che si debba essere d'accordo su ogni cosa. [...] La questione è come raggiungere lo scopo comune di eliminare le minacce. Siamo contrari a stilare liste nere. *Siamo sulla strada giusta. Negli ultimi tre anni la nostra economia è cresciuta in media del 6% all'anno. Non male. Prima, la gente riceveva gli stipendi e le pensioni anche con sei mesi di ritardo. Questo problema è stato praticamente eliminato e i redditi delle persone sono cresciuti in misura significativa. Restano bassi, ma il trend è positivo. ===2004=== *Io non vi consiglio di incontrare Bin Laden, di invitarlo a Bruxelles, alla Nato o alla Casa Bianca, di trattare con lui e di farvi dire cosa farvi lasciare in pace. Voi invece venite a dirci che dovremmo parlare con tutti, anche con chi ha ucciso dei bambini.<ref>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/2004/09/08/page_011.pdf ''Putin: «Non tratto con i terroristi ceceni»''], ''L'Unità'', 8 settembre 2004.</ref> *Distinguere in [[Terrorismo|terroristi]] in moderati e radicali apre la strada al terrorismo, ogni cedimento non fa che allargare le loro richieste e moltiplicare le vittime.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0204_01_2004_0258_0007_1435881/ ''Putin: attacchi preventivi per sradicare il terrorismo''], ''La Stampa'', 18 settembre 2004.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0203_01_2004_0245_0003_1427742/ Putin: ci hanno dichiarato guerra]''|Sulla [[strage di Beslan]], ''La Stampa'', 5 settembre 2004|h=4}} *Abbiamo manifestato debolezza e i deboli vengono picchiati. *Alcuni vogliono strapparci un boccone di lardo, altri li aiutano perché considerano la Russia, una delle potenze nucleari, ancora una minaccia e vorrebbero liquidarla. *Come presidente e capo di Stato, come cittadino vi dico che non c'è nessuna scelta, se ci facciamo ricattare abbandoneremo milioni di persone a una catena di conflitti sanguinosi. ===2005=== *Il [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica|crollo dell'Unione Sovietica]] è stata la più grande catastrofe geopolitica del ventesimo secolo e un autentico dramma per il popolo russo. (da un discorso sullo stato della nazione il 25 aprile 2005)<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0225_01_2005_0114_0010_1565931/ Putin dà la linea alla nuova Russia. Più democrazia, meno corruzione]'', ''La Stampa'', 26 aprile 2005.</ref> ===2006=== *{{NDR|Parlando con tono ironico a Ehud Olmert, durante una visita di Stato in Israele}} [[Moshe Katsav|Katsav]] si è rivelato un uomo forte, ha stuprato ben dieci donne! Non me lo sarei mai aspettato da lui. Ci ha sorpreso tutti, lo invidiamo.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/esteri/putin-stupro/putin-stupro/putin-stupro.html Gaffe di Putin: "Che uomo forte Katsav, ha stuprato 10 donne, lo invidiamo"]'', ''Repubblica.it'', 20 ottobre 2006.</ref> ===2007=== {{Int|Da ''[https://www.resistenze.org/sito/os/mo/osmo7b13-001073.htm Discorso alla Conferenza di Monaco di Baviera sulla Politica di Sicurezza]''|11 febbraio, 2007, traduzione a cura di ''Resistenze.org''|h=4}} [[File:Msc 2007-Saturday, 09.00 - 11.00 Uhr-Wildgrube042 Putin.jpg|thumb|Putin durante il discorso a Monaco]] *Si sa bene che la sicurezza internazionale va molto più in là delle questioni relative alla stabilità militare e politica. Comprende la stabilità dell'economia globale, il superamento della povertà, la sicurezza economica e lo sviluppo di un dialogo tra civiltà. *Solamente due decadi fa il mondo era ideologicamente ed economicamente diviso e fu l'enorme potenziale strategico di due superpotenze che garantì la sicurezza globale. Questa situazione globale ha spostato i problemi economici e sociali più acuti ai margini dell'agenda della comunità internazionale e del mondo. E, proprio come ogni guerra, la [[Guerra Fredda]] ci lasciò con la miccia accesa, parlando figuratamente. Mi sto riferendo agli stereotipi ideologici, ai doppi standard e ad altri tipici aspetti di pensiero per blocchi della Guerra Fredda. *Alla Russia - a noi - danno continuamente lezioni di democrazia. Ma per qualche ragione quelli che ci insegnano non vogliono imparare loro stessi. *È un dato di fatto che norme legali indipendenti stiano diventando in modo crescente più legate al sistema legale di uno stato. Primo fra tutti, gli Stati Uniti, che hanno oltrepassato i loro confini nazionali in ogni modo. Questo è visibile nelle politiche economiche, governative, culturali e dell’istruzione che impongono alle altre nazioni. Bene, a chi piace questo? Chi è felice di questo? *Il nostro paese non ha avuto una transizione pacifica alla democrazia? Effettivamente, noi siamo la testimonianza di una trasformazione pacifica dal regime sovietico - una trasformazione pacifica! E che regime! E con quale dovizia di armi, incluse le armi nucleari! Perché ora dovremmo metterci a bombardare e sparare in ogni occasione possibile? *Io, o non ho capito quello che il nostro collega Ministro della Difesa italiano ha detto, o quello che lui ha detto era inesatto. Cioè, ho inteso che l'uso della forza può essere solamente legittimo quando la decisione è presa dalla Nato, dall'EU, o dall'Onu. Se lui realmente pensa così, allora noi abbiamo punti di vista diversi. O io non ho sentito correttamente. L'uso della forza può solamente essere considerato legittimo se la decisione è sancita dall'Onu. E noi non abbiamo bisogno di mettere la Nato o l'EU al posto dell'Onu. *I missili bellici con una raggio di circa cinque/otto mila chilometri che realmente costituiscono una minaccia per l’Europa non esistono in nessuno dei cosiddetti paesi problematici. Nel prossimo futuro ed in prospettiva , questo non accadrà e non è neanche prevedibile. E qualche ipotetico lancio, ad esempio, di un razzo nordcoreano diretto al territorio americano attraverso l'Europa occidentale, contraddice in modo palese le leggi della balistica. Come noi diciamo in Russia, sarebbe come usare la mano destra per giungere all'orecchio sinistro. *Io penso che sia chiaro che l’espansione della Nato non abbia alcuna relazione con la modernizzazione dell'Alleanza stessa o con la garanzia di sicurezza in Europa. Al contrario, rappresenta una seria provocazione che riduce il livello della reciproca fiducia. E noi abbiamo diritto di chiedere: contro chi è intesa questa espansione? E cosa è successo alle assicurazioni dei nostri partner occidentali fatte dopo la dissoluzione del Patto di Varsavia? Dove sono oggi quelle dichiarazioni? Nessuno nemmeno le ricorda. *Le pietre e i blocchi di cemento del [[Muro di Berlino]] sono stati da molto tempo distribuiti come souvenir. Ma noi non dovremmo dimenticare che la caduta del Muro di Berlino fu resa possibile grazie ad una scelta storica - scelta che è stata fatta anche dalla nostra gente, dal popolo della Russia - una scelta in favore di democrazia, libertà, apertura ed una sincera partnership con tutti i membri della grande famiglia europea. ===2009=== *{{NDR|Sulla caduta del [[Muro di Berlino]]}} Ad essere onesti devo dire che mi dispiaceva che l'Urss stesse perdendo le sue posizioni in Europa. [...] Però capivo che una posizione costruita sulle divisioni e sui muri non poteva durare. (da un'intervista di ''Ntv'', 8 novembre 2009)<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_08/putin-crollo-muro_49978fe0-cc20-11de-b450-00144f02aabc.shtml Putin e il crollo del Muro]'', ''Corriere.it'', 8 novembre 2009.</ref> ===2012=== *{{NDR|Su [[Mario Monti]]}} Un kamikaze che ama l'Italia.<ref>{{cita web|url=http://frontierenews.it/2012/03/putin-monti-un-kamikaze-che-ama-litalia/|titolo=Putin: "Monti, un kamikaze che ama l'Italia"|accesso=3 marzo 2012}}</ref> ===2014=== *La «[[Guerra fredda]]» è finita. Però non si è conclusa con un raggiungimento di «pace», con degli accordi comprensibili e trasparenti sul rispetto delle regole e degli standard oppure sulle loro elaborazione. Par di capire che i cosiddetti vincitori della «Guerra fredda» abbiano deciso di «sfruttare» fino in fondo la situazione per ritagliare il mondo intero a misura dei propri interessi. (dal discorso al Forum di Valdai, 29 ottobre 2014<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/politica/1063116.html Così le Nazioni dell'Europa stanno perdendo la loro sovranità]'', ''ilGiornale.it'', 28 ottobre 2014.</ref>) {{Int|Da ''[https://www.limesonline.com/cartaceo/la-crimea-e-russia "La Crimea è Russia"]''|Discorso tenuto al Cremlino il 18 marzo 2014 dopo l'[[annessione della Crimea alla Russia]], ''Limesonline.com'', 16 aprile 2014|h=4}} [[File:Address by President of the Russian Federation 2014.jpg|thumb|Putin durante il suo discorso del 18 marzo 2014]] *Il 16 marzo si è tenuto un referendum in Crimea nel pieno rispetto dei meccanismi democratici e delle norme internazionali. Più dell’82% degli aventi diritto ha preso parte al voto. Di questi, oltre il 96% si è espresso a favore della riunificazione con la Russia. Questi numeri parlano da soli. *Tutto in Crimea ricorda la storia e l’orgoglio che condividiamo. Là sorge l’antica Kherson, dove il principe Vladimir fu battezzato. La sua opera spirituale di conversione all’ortodossia pose le fondamenta della cultura, della civiltà, dei valori umani che uniscono i popoli di Russia, Ucraina e Bielorussia. *La Crimea è una combinazione unica di popoli, culture e tradizioni diverse. In questo è simile alla Russia, dove nel corso dei secoli non un solo gruppo etnico è scomparso. Russi e ucraini, tatari della Crimea e genti appartenenti ad altri gruppi etnici hanno vissuto fianco a fianco in Crimea conservando la loro identità, le loro tradizioni, le loro lingue e le loro confessioni. *Vero, vi fu un tempo in cui i tatari della Crimea ricevettero un trattamento ingiusto, così come altri popoli dell’Urss. Solo una cosa posso dire oggi: milioni di persone di varie etnie soffrirono durante quelle repressioni, primi fra tutti i russi. I tatari della Crimea sono tornati alla loro terra natia. Credo che dovremmo intraprendere tutte le necessarie misure politiche e normative per completare la riabilitazione dei tatari della Crimea, restituire i loro diritti e ripristinare la loro reputazione. *La gente, ovviamente, si chiese perché tutto d’un tratto la Crimea fosse diventata parte dell’Ucraina. Ma in generale – e dobbiamo dirlo chiaramente, lo sappiamo tutti – la decisione fu trattata come una formalità, dal momento che il territorio veniva trasferito all’interno dei confini di uno Stato unitario. All’epoca, era impossibile immaginare che l’Ucraina e la Russia potessero separarsi e diventare due Stati diversi. Tuttavia è successo. *{{NDR|Sulla [[rivoluzione ucraina del 2014]]}} Questo colpo di Stato è opera di nazionalisti, neonazisti, russofobi e antisemiti, che continuano a dettare l’agenda in Ucraina. [...] Al momento, in Ucraina non c’è nessuna legittima autorità esecutiva, nessuno con cui parlare. Diverse agenzie governative sono state conquistate da impostori che non hanno alcun controllo del paese, mentre essi stessi – voglio sottolinearlo – sono sovente controllati dai radicali. Spesso, per incontrare alcuni ministri dell’attuale governo c’è bisogno di un permesso speciale dei militanti di Majdan. Non è uno scherzo, è la realtà. *Gli abitanti della Crimea e di Sebastopoli si sono rivolti alla Russia perché li aiutasse nella difesa dei loro diritti e delle loro vite, per prevenire gli eventi che si stavano e si stanno succedendo a Kiev, Donec’k, Kharkiv e in altre città ucraine. Ovviamente, non potevamo non ascoltare questo appello; non potevamo abbandonare la Crimea e i suoi abitanti. Si sarebbe trattato di tradimento. *Dichiarando l’indipendenza e decidendo di organizzare un referendum, il Consiglio supremo della Crimea ha fatto riferimento alla Carta delle Nazioni Unite, che riconosce il diritto all’autodeterminazione delle nazioni. Per inciso, vorrei ricordare che l’Ucraina adoperò gli stessi argomenti quando si staccò dall’Urss, quasi parola per parola. L’Ucraina poté godere di questo diritto, ma agli abitanti della Crimea non è concesso. Perché? *Scomparso il mondo bipolare, non c’è più stabilità. Le istituzioni internazionali più importanti non si stanno rafforzando; al contrario, in molti casi conoscono un triste declino. I nostri partner occidentali, capeggiati dagli Stati Uniti d’America, preferiscono farsi guidare nelle loro pratiche politiche non dal diritto internazionale, ma dalla legge del cannone. Sono arrivati a credere, nella loro esclusività e nel loro eccezionalismo, di poter decidere i destini del mondo e di essere gli unici ad aver sem­pre ragione. *C’è stata una serie di [[Rivoluzioni colorate|rivoluzioni «colorate»]] controllate. I popoli delle nazioni in cui questi eventi avevano luogo erano chiaramente stanchi della tirannia, della povertà e della mancanza di prospettive; ma questi impulsi sono stati cinicamente sfruttati. A queste nazioni sono stati imposti standard che non corrispondevano in alcun modo al loro stile di vita, alle loro tradizioni, alle culture di quei popoli. I risultati, invece della democrazia e della libertà, sono stati il caos, le esplosioni di violenza e diverse insurrezioni. *Oggi vorrei rivolgermi al popolo degli Stati Uniti d’America, il popolo che, sin dalla fondazione della propria nazione e dall’adozione della dichiarazione d’indipendenza, si è fatto vanto di considerare la libertà al di sopra di tutto. Il desiderio degli abitanti della Crimea di disporre liberamente del loro destino non risponde a quel valore? Vi prego di capirci. *Abbiamo sempre rispettato l’integrità territoriale dello Stato ucraino, a differenza, per inciso, di coloro che hanno sacrificato l’unità ucraina ad ambizioni politiche particolari. Quelli che scandiscono slogan sulla grandezza dell’Ucraina sono gli stessi che hanno fatto di tutto per dividere la nazione. L’attuale stallo pesa interamente sulle loro coscienze. *Ho sentito dichiarazioni da Kiev sull’imminente ingresso dell’Ucraina nella Nato. Cosa avrebbe significato questo per la Crimea e per Sebastopoli? Che la Marina della Nato si sarebbe installata proprio là, nella città della gloria militare russa, portando una minaccia non potenziale, ma pienamente attuale all’intera Russia meridionale. Questo scenario si sarebbe potuto avverare, non fosse stato per la scelta del popolo della Crimea e vi voglio ringraziare per questo. Non abbiamo nulla in contrario a una cooperazione con la Nato. *Non potrei assolutamente immaginare di andare a Sebastopoli per rendere visita ai marinai della Nato. Certo, molti di loro sono dei meravigliosi ragazzi, ma sarebbe meglio che loro fossero nostri ospiti, non il contrario. ===2015=== *{{NDR|L'esercito ucraino è la}} legione straniera della nato che non persegue gli interessi di Kiev ma ha come obiettivo geopolitico quello di contenere la Russia.<ref>Citato in ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Ucraina-Putin-L-esercito-di-Kiev-e-Legione-straniera-della-Nato-1c087282-59c9-44db-a75b-24c5ee3fe6da.html ucraina, putin: "l'esercito di kiev è legione straniera della nato"]'', ''Rainews.it'', 26 gennaio 2015</ref> *{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Nessuno dovrebbe avere l'illusione di poter ottenere una superiorità militare sulla Russia, di poter metterci un qualche tipo di pressione. Avremo sempre un'adeguata risposta a qualsiasi avventurismo. I nostri soldati e ufficiali hanno dimostrato la loro prontezza a combattere con risolutezza, in modo coeso, professionale e coraggioso, a cogliere gli obiettivi non convenzionali più difficili proprio come si addice a un esercito moderno e pronto al combattimento che conserva le sue tradizioni e il suo dovere militare.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/esteri/2015/02/20/news/ucraina_violazioni_tregua_merkel_hollande_tusk-107804017/ Ucraina, Tusk: 300 violazioni della tregua. Merkel e Hollande non escludono nuove sanzioni a Mosca]'', ''Repubblica.it'', 20 febbraio 2015.</ref> *Oltre nuovi 40 missili balistici intercontinentali, in grado di prevalere perfino sui sistemi di difesa anti-missilistica più avanzati dal punto di vista tecnico, saranno aggiunti all'arsenale [[nucleare]] entro quest'anno.<ref>Citato in ''[http://it.euronews.com/2015/06/16/russia-putin-in-arrivo-oltre-40-nuovi-missili-intercontinentali/ Russia: Putin, in arrivo oltre 40 nuovi missili intercontinentali]'', ''Euronews.com'', 16 giugno 2015.</ref> *Non voglio entrare in dettagli, ma non credo a una sola parola di chi dice che [[Sepp Blatter|Blatter]] è coinvolto in casi di [[corruzione]]. Credo che le persone come Blatter, quelle che guidano a una grande organizzazione sportiva internazionale, oppure i Giochi Olimpici, meritino un riconoscimento speciale. Se c'è qualcuno che merita il Premio Nobel, sono persone così.<ref>Citato in ''[http://www.ilpost.it/2015/07/28/blatter-si-merita-il-premio-nobel-dice-putin/ Blatter si merita il premio Nobel, dice Putin]'', ''Il Post.it'', 28 luglio 2015.</ref> *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Più di duemila combattenti russi e delle ex repubbliche sovietiche sono in Siria con il pericolo che possano tornare in patria. Invece di aspettare che lo facciano, aiutiamo [[Bashar al-Assad|Assad]] a combatterli in territorio siriano. Stiamo considerando di intensificare il dialogo sia con lui che con i nostri partner negli altri Paesi. (intervento davanti alla 70esima Assemblea generale dell'Onu, settembre 2015)<ref name="assadbrutalizza">Citato in [http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/28/news/is_putin_piu_di_2mila_combattenti_russi_in_siria-123828417/ ''Onu, Obama: "Assad brutalizza popolo, serve leader". Putin "Un errore non cooperare con Damasco"''], ''Repubblica.it'', 28 settembre 2015.</ref> *È un errore non cooperare con il governo siriano di [[Bashar al-Assad]]. In Siria solo le forze di Assad e i curdi stanno combattendo valorosamente il terrorismo. Per fronteggiare l'[[Stato Islamico|Is]] occorre una coalizione internazionale come quella che si creò contro Hitler durante la Seconda Guerra mondiale. (intervento davanti alla 70esima Assemblea generale dell'Onu, settembre 2015)<ref name="assadbrutalizza"/> {{Int|Da ''[https://it.topwar.ru/83290-intervyu-amerikanskomu-zhurnalistu-charli-rouzu-dlya-telekanalov-cbs-i-pbs.html Intervista al giornalista americano Charlie Rose per CBS e PBS]''|Intervista di [[Charlie Rose]], ''It.topwar.ru'', 28 settembre 2015|h=4}} *Esiste solo un esercito legittimo ordinario. Questo è l'esercito del presidente della Siria Assad. Ed è contrario, secondo l'interpretazione di alcuni dei nostri partner internazionali, dall'opposizione. Ma in realtà, nella vita reale, l'esercito di Assad sta davvero combattendo con organizzazioni terroristiche. *Non c'è altro modo per risolvere il problema siriano, oltre a rafforzare le strutture statali esistenti, aiutandoli nella lotta contro il terrorismo, ma, naturalmente, incoraggiandoli nello stesso tempo a impegnarsi in un dialogo positivo con la parte sana dell'opposizione e ad attuare trasformazioni politiche. *La Russia non parteciperà a nessuna operazione militare sul territorio della Siria o in altri stati, in ogni caso, oggi non stiamo pianificando questo. *Più di duemila militanti - persone provenienti dall'ex Unione Sovietica sono in Siria. C'è una minaccia che torneranno da noi. Che aspettare che tornino da noi, è meglio aiutare Assad a combatterli lì, in Siria. Questo è il motivo più importante che ci spinge ad assistere Assad. *Sono orgoglioso della Russia. Abbiamo molto di cui essere orgogliosi. Ma non abbiamo una specie di feticcio per la superpotenza della Russia sul palcoscenico mondiale. *Abbiamo continuato a dire che l'[[Ucraina]] è un paese fraterno, ed è così. Questo non è solo un popolo slavo, è il più vicino al popolo russo: la lingua è molto simile, la cultura, la storia comune, la religione comune e così via. *Cosa considero assolutamente inaccettabile per noi? Risolvere questioni, comprese questioni controverse, questioni politiche interne nelle repubbliche dell'ex Unione Sovietica con l'aiuto delle cosiddette [[Rivoluzioni colorate|rivoluzioni "colorate"]], con l'aiuto di colpi di stato e modi incostituzionali per spostare l'attuale governo - questo è assolutamente inaccettabile. I nostri partner negli Stati Uniti non nascondono il fatto che hanno sostenuto coloro che si sono opposti al presidente Yanukovich. *{{NDR|«Rispetti la sovranità dell'Ucraina?»}} Certo. Ma vorremmo che altri paesi rispettassero la sovranità di altri paesi, compresa l'Ucraina. E rispettare la sovranità significa prevenire colpi di stato, azioni anticostituzionali e sfollamenti illegali di autorità legittime. *Sai, non una fase della nostra vita passa senza lasciare traccia. Qualunque cosa facciamo, qualsiasi cosa facciamo, questa conoscenza, questa esperienza, rimangono sempre con noi, e li portiamo più avanti con noi, in qualche modo li usiamo. *C'è qualcosa che unisce me e altri cittadini russi. Abbiamo qualcosa in comune che ci unisce: l'amore per la madrepatria. *{{NDR|Sul [[Fronte orientale (1941-1945)|Fronte orientale]]}} Nella famiglia di mio padre, penso, c'erano cinque fratelli, quattro morirono. Dal lato della madre - circa la stessa immagine. La Russia ha sofferto molto. Certo, non possiamo dimenticarlo e non dovremmo dimenticarlo - non per incolpare qualcuno, ma affinché nulla del genere accada in futuro. *Ho davvero detto che considero il crollo dell'Unione Sovietica un'enorme tragedia del XX secolo. Sai perché? Prima di tutto, perché durante la notte i confini della Federazione Russa si sono rivelati essere 25 di milioni di russi. Vivevano in un solo paese - improvvisamente si trovarono all'estero. Immagina quanti problemi sono sorti? Questioni domestiche, separazione delle famiglie, problemi economici, problemi sociali - semplicemente non elencare tutto. Pensi che sia normale che 25 di milioni di russi si trovasse improvvisamente all'estero? I russi si sono rivelati la più grande nazione divisa al mondo oggi. Non è un problema? *Non ci può essere democrazia senza l'osservanza della legge, e tutti dovrebbero osservarla - questa è la cosa più importante e importante che tutti dovremmo ricordare, che nessuno dovrebbe dimenticare. *Per quanto riguarda cose così tragiche come la morte di persone, compresi i giornalisti, sfortunatamente, questo accade in tutti i paesi del mondo. *Qui negli Stati Uniti quanto si sta sviluppando il processo democratico? Fin dall'inizio della creazione degli Stati Uniti. Bene, ora, pensi che tutto sia stato deciso dal punto di vista della democrazia? Se tutto fosse stato deciso, non ci sarebbe stato nessun problema con Ferguson, giusto? Non ci sarebbero altri problemi di questo tipo, non ci sarebbe arbitrarietà della polizia. *{{NDR|«Cosa ti piace di più dell'America?»}} Un approccio creativo per risolvere i problemi che affliggono l'America, l'apertura e l'emancipazione - questo rende possibile sbloccare il potenziale interiore delle persone. Penso che, a causa di ciò, l'America abbia ottenuto un così grande successo nel suo sviluppo. *Come posso essere un gangster quando lavoravo nel KGB? Questo è completamente falso. *Presumo che la maggior parte delle persone si fidi di me se votano per me alle elezioni. *Non è importante come sei chiamato dai sostenitori, dagli amici o dai tuoi avversari politici. È importante che tu pensi a ciò che sei obbligato a fare nell'interesse del paese che ti ha affidato un posto del genere, un incarico come capo dello stato russo. {{Int|Da ''[http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/vladimir-putin/discorso-di-vladimir-putin-alla-70assemblea-delle-nazioni-unite/ Discorso di Vladimir Putin alla 70°Assemblea delle Nazioni Unite]''|29 settembre 2015; tradotto da Sascha Picciotto e Marco Bordoni per ''SakerItalia.it''|h=4}} *Le Nazioni Unite hanno aiutato l'umanità durante tempi difficili, eventi drammatici, negli ultimi 70 anni. Hanno salvato il mondo da sconvolgimenti di larga scala. *Siamo tutti diversi e dovremmo rispettarlo. Nessuno ha l'obbligo di adeguarsi a un singolo modello di sviluppo che qualcun altro ha riconosciuto una volta per tutte come l'unico adeguato. Dovremmo ricordarci tutti cosa ci ha insegnato il passato, ricordarci anche episodi passati della storia dell'Unione Sovietica, esperimenti sociali esportati per ottenere cambiamenti politici in altri paesi basati su preferenze ideologiche hanno spesso condotto a tragiche conseguenze e degradazione invece che progresso. *La situazione è più che pericolosa. In queste circostanze è ipocrita e irresponsabile fare dichiarazioni rumorose sul terrorismo internazionale mentre si chiudono gli occhi di fronte ai canali di finanziamento e di sostegno ai terroristi, incluse le pratiche di traffico di droga, petrolio e armi. Sarebbe ugualmente irresponsabile provare a manipolare gruppi di estremisti, provare ad assoldarli per raggiungere i propri obiettivi politici sperando di riuscire a "gestirli" o, in altre parole, liquidarli, più tardi. A coloro che credono sia possibile vorrei dire: cari signori, senza dubbio state dialogando con persone crudeli e violente, ma non sono in alcun modo primitive. Sono intelligenti quanto voi e non saprete mai chi sta manipolando chi. *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Pensiamo sia un enorme sbaglio rifiutarsi di collaborare con il governo siriano e le sue forze armate che stanno combattendo il terrorismo con valore, faccia a faccia. Dovremmo poi riconoscere che nessuno tranne le forze armate del Presidente Assad e le milizie curde stanno combattendo veramente lo Stato Islamico e le altre organizzazioni terroristiche in Siria. {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2015/10/27/putin-racconta-a-cosa-mira-la-russia-in-siria-e-chi-ha-ingannato-il-mondo-intero/ Putin racconta: a cosa mira la Russia in Siria e chi ha ingannato il mondo intero]''|Discorso al Club di dialogo internazionale "Valdaj", ''Vedemosti'', 22 ottobre 2015; riportato in ''Russiaintranslation.com'', 27 ottobre 2015|h=4}} *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Dopo la richiesta di aiuto delle autorità ufficiali siriane, noi abbiamo preso la decisione di iniziare una operazione militare russa in questo paese. Lo ripeterò ancora una volta: essa è completamente legittima e il suo unico obbiettivo è quello di favorire lo stabilimento della pace. *Cosa, a nostro giudizio, è necessario fare per supportare una pacificazione lungimirante nella regione e una sua rinascita sociale, economica e politica? Prima di tutto liberare i territori della Siria e dell’Iraq dal terrorismo e non dargli la possibilità di diffondere la propria attività in altre regioni. *Oggi il problema nucleare iraniano è stato risolto. Come avevamo detto, non c’è stata e non c’è nessuna minaccia da parte dell’Iran. Il motivo, almeno quello che ha indotto i partner americani a costruire il sistema di difesa antimissilistico, è quindi sparito e noi ci saremmo aspettati che il lavoro sullo sviluppo del sistema missilistico da parte degli USA si sarebbe fermato. E cosa è invece successo in realtà? Non succede nulla di tutto questo ma, al contrario, tutto continua. *{{NDR|Sulla [[guerra al terrorismo]]}} È sempre difficile condurre un doppio gioco. Annunciare una lotta al terrorismo e contemporaneamente tentare di utilizzare parte di essi per piazzare qualche propria pedina nello scacchiere mediorientale. Ovvero per interessi propri. *{{NDR|Sullo [[Stato islamico]]}} Per l'intera comunità internazionale è giunto il momento di capire finalmente con chi abbiamo a che fare. Con un nemico della civiltà, della cultura umana e mondiale, un nemico che porta un odio ideologico e barbarie, che calpesta la moralità delle religioni mondiali inclusa quella islamica che da essi viene compromessa. ===2016=== *{{NDR|Su [[Brexit]]}} Il motivo per cui è accaduto tutto questo mi sembra comprensibile: in primo luogo, nessuno vuole alimentare e sovvenzionare un’economia più debole, sostenere altri stati e intere popolazioni.<ref name="brexit">Citato in [http://russiaintranslation.com/2016/06/28/putin-le-due-possibili-cause-di-brexit/ ''Putin – le due possibili cause di Brexit''], ''Vedemosti'', 24 giugno 2016; riportato in ''Russiaintranslation.com''.</ref> *Come possiamo vedere, Brexit non ha avuto risvolti positivi neanche per coloro che hanno raggiunto questo risultato. A mio avviso dopo questo voto nessuno ha diritto di dichiarare quale sia la posizione della Russia in merito. Questa non è altro che una manifestazione di un basso livello di cultura politica.<ref name="brexit"/> {{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/15_giugno_06/intervista-putin-corriere-non-sono-aggressore-patto-europa-ab5eeffe-0c0a-11e5-81da-8596be76a029.shtml Putin al Corriere della Sera: «Non sono un aggressore, patto con l'Europa e parità con gli Usa»]''|Intervista di Paolo Valentino, ''Corriere.it'', 6 giugno 2016|h=4}} *Non è stata colpa della Federazione Russa se i rapporti con i Paesi dell'Unione europea si sono deteriorati. La scelta ci è stata imposta dai nostri partner. Non siamo stati noi a introdurre certe limitazioni nel commercio e nell'attività economica. È stato fatto contro di noi e siamo stati costretti ad adottare contromisure. *Molti Paesi del mondo ottengono il sostegno e l'aiuto necessario usando risorse russe. *Se lei ha certi rapporti con una donna senza assumersi degli impegni, allora non ha nessun diritto di chiedere alla sua partner di assumersi a sua volta impegni nei suoi confronti. Noi non abbiamo mai trattato l'Europa come un'amante. Ora parlo molto seriamente. Abbiamo sempre proposto rapporti seri. Ma oggi ho l'impressione che fosse l'Europa a cercare di costruire con noi rapporti puramente su base materiale ed esclusivamente a proprio favore. *Quali sono le origini della crisi in Ucraina? La ragione, come sembra, non è commensurabile alla tragedia di oggi con un gran numero di vittime nel Sud-Est. Attorno a cosa è nata questa diatriba? L'ex presidente Yanukovich disse che aveva bisogno di pensarci sulla firma dell'Accordo d'associazione Ucraina-Ue, forse ottenere dei cambiamenti e consultarsi con la Russia, il partner economico-commerciale principale dell'Ucraina. Sotto questo pretesto sono cominciati i disordini a Kiev, appoggiati attivamente dai nostri partner sia europei che americani. Dopo è venuto il colpo di Stato, un'azione assolutamente anticostituzionale. Le nuove autorità hanno dichiarato di voler firmare l'accordo, rinviandone però l'applicazione al 1° gennaio 2016. Facciamoci una domanda: a cosa sono serviti il colpo di Stato. la guerra civile, la disfatta economica se l'esito è stato lo stesso? Non eravamo per niente contrari alla firma dell'accordo tra l'Ucraina e l'Ue. Però, certo, volevamo partecipare all'elaborazione delle decisioni finali, considerando che l'Ucraina sia allora che adesso fa parte della zona di libero scambio della CSI e ci sono impegni reciprochi che ne derivano. Com'è possibile ignorare questo fatto e non rispettarlo? Non riesco a capirlo. *Lo scenario di Crimea non è legato alla posizione della Russia ma a quella della gente che ci abita. Tutte le nostre azioni, incluse quelle di forza, non avevano come obiettivo di alienare la Crimea dall'Ucraina, ma avevano il fine di dare alla gente che vive lì la possibilità di esprimere la propria opinione su come vogliono organizzare la propria vita. Se questo è stato permesso agli albanesi del Kosovo ed ai kosovari perché vietarlo ai russi, ucraini e tartari che vivono in Crimea? *Le spese militari degli Stati Uniti sono superiori alle spese militari di tutti i Paesi del mondo messi insieme. Quelle complessive della Nato sono 10 volte superiori a quelle della Federazione Russa. La Russia praticamente non ha più basi militari all'estero. La nostra politica non ha un carattere globale, offensivo o aggressivo. Pubblicate sul vostro giornale la mappa del mondo, indicando tutte le basi militari americane e vedrete la differenza. *Solo una persona non sana di mente o in sogno può immaginare che la Russia possa un giorno attaccare la Nato. *Il terrorismo di oggi in molte sue manifestazioni è simile al nazismo, non c'è in sostanza alcuna differenza. *Il numero dei partiti politici da noi è aumentato di parecchie volte, negli anni precedenti abbiamo liberalizzato le regole per la loro costituzione e il loro avanzamento sulla scena politica regionale e nazionale. Si deve solo essere validi e sapere lavorare con l'elettorato, con i cittadini. *Sia nella nostra Storia, che in quella europea e mondiale ci sono stati molti degni esempi di leadership. Ma tutte queste persone vivevano e lavoravano in certe condizioni. La cosa principale è essere onesto con se stesso e con le persone che ti hanno affidato questo lavoro. ===2017=== *{{NDR|Sul [[ruolo della Russia nella guerra civile siriana]]}} Grazie all'[[Forze terrestri russe|esercito russo]], l'integrità della Siria è stata salvata ed è stato fatto molto per stabilizzare la situazione nel Paese. Spero che nel prossimo futuro concluderemo la lotta contro il terrorismo in Siria. Anche se, ovviamente, nuovi focolai di terrorismo appariranno nella stessa Siria, in Medio oriente e nel mondo.<ref>Citato in [http://it.euronews.com/2017/11/21/siria-putin-riceve-assad-onu-guidi-processo-politico ''Siria: Putin riceve Assad "Onu guidi processo politico"''], ''Euronews.com'', 21 novembre 2017</ref> {{Int|Da ''[http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/vladimir-putin/intervista-della-nbc-a-vladimir-putin/ Intervista della NBC a Vladimir Putin]''|5 giugno 2017; tradotto da Fabio San, Elvia Politi e Raffaele Ucci per ''SakerItalia.it''|h=4}} *Non ho mai visto una prova dell’sull'[[ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti]]. Noi ne abbiamo parlato con il precedente presidente Obama e con molti altri funzionari, nessuno di loro mi ha mai mostrato alcuna prova diretta. *Punti il ​​dito in qualsiasi punto del mappamondo, e ovunque sentirà lamentele sul fatto che i funzionari americani interferiscono nei loro processi politici nazionali. *I presidenti vanno e vengono, e anche i partiti ottengono e perdono il potere, ma il corso principale della politica non cambia. Quindi, in linea di massima non ci importa chi sarà al timone negli Stati Uniti. Abbiamo una vaga idea di ciò che sta per accadere, e a questo proposito, anche se volessimo, per noi non avrebbe alcun senso interferire. *C’è una teoria che afferma che l’assassinio di Kennedy è stato organizzato dai servizi segreti degli Stati Uniti. Se questa teoria è corretta, e non si può escludere che lo sia, allora che cosa può essere più semplice nel contesto odierno, potendo contare sulle intere capacità tecniche disponibili ai servizi segreti, di organizzare un qualche tipo di attacco nel modo appropriato, facendo riferimento alla Russia? {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2017/12/20/giovani-non-ricordano-che-cosa-e-successo-negli-anni-90/ I giovani non ricordano che cosa è successo negli anni '90]''|Conferenza stampa al Cremlino, ''Lenta.ru'', 14 dicembre 2017; riportato in ''Russiaintranslation.com''|h=4}} *Ho già detto molte volte come vorrei vedere la Russia. Lo dico di nuovo: deve essere orientata al futuro, essere molto moderna, il sistema politico deve essere flessibile, l'economia deve fondarsi sulle tecnologie avanzate, la produttività del lavoro deve moltiplicarsi. *Molte persone sono insoddisfatte e hanno ragione a esserlo, ma quando le persone iniziano a fare confronti e a guardare quello che offre l'opposizione, specialmente quella non sistemica, appaiono grossi dubbi. Ecco il principale problema, secondo me, di chi vorrebbe essere un'opposizione competitiva. *Sicuramente i giovani assolutamente non ricordano o non sanno che cosa è successo negli anni '90 e all'inizio degli anni 2000. Non possono confrontare con quello che c'è oggi. [...] Noi abbiamo vissuto in condizioni di guerra civile per un lungo periodo di tempo, praticamente sei anni, anzi di più – quasi dieci, quando eravamo ragazzi di 18-19 anni, impreparati, inesperti, sotto i proiettili che il Paese è stato costretto a sparare. Guardate ora che esercito abbiamo. *{{NDR|Su [[Grigorij Rodčenkov]]}} Si trova sotto il controllo e la protezione dell'FBI. Per noi questo non è un plus, è un minus. Significa che lavora sotto il controllo dei servizi segreti americani. Che cosa ci fanno con lui? Che farmaci gli danno per fargli dire quello che serve? È semplicemente ridicolo. *C'è una barzelletta abbastanza contemporanea. Un figlio va da un ex ufficiale e questi domanda al figlio: «Qui c'era un pugnale, dov'è?» Lui risponde: «Non ti arrabbiare, l'ho scambiato con un orologio col ragazzo del cortile vicino.» «Mostra l'orologio, da bravo. E se domani vengono da noi i banditi, uccidono me, tua madre, i tuoi tre fratelli, violentano tua sorella, tu che gli dici? Buonasera, sono le 12 e 30 minuti secondo l'ora di Mosca?» *Ritengo che quanto fa [[Mikheil Saak'ashvili|Saakašvili]] sia uno sputo in faccia al popolo Georgiano e uno sputo in faccia al popolo Ucraino. Come potete ancora tollerarlo? Lui è stato presidente dello Stato indipendente Georgiano. E ora si precipita nelle piazze urlando a tutto il mondo: io sono Ucraino! Non abbiamo forse veri Ucraini in Ucraina? E l'Ucraina tollera tutto questo, capite? Fa male osservare tutto questo. Mi sanguina il cuore. *Volete che questi Saakašvili destabilizzino la situazione nel Paese? Volete che passiamo da un Maidan all'altro? Che subiamo tentativi di colpo di Stato? Volete che corrano per le piazze decine di "Saakašvili"? [...] Volete che subiamo tentativi di colpo di Stato? Siamo già passati attraverso tutto questo. Volete che si ripeta? Io sono convinto che la stragrande maggioranza dei russi non lo voglia e che non lo permetterà. Ci deve essere concorrenza e ci sarà. L'unico problema è il radicalismo. *{{NDR|Sulla [[guerra del Donbass]]}} Sul territorio del Donbass non è presente l’esercito Russo, ma sono davvero presenti alcune formazioni di polizia militare che sono autosufficienti e pronte a respingere qualsiasi azione militare su larga scala contro il Donbass. Noi riteniamo che questo corrisponda agli interessi delle persone che vivono in quel territorio poiché, se non avessere tale opportunità, un massacro ancora peggiore che a [[Massacro di Srebrenica|Srebrenica]] potrebbe essere eseguito dai cosiddetti battaglioni nazionalisti. E nulla li fermerà, compresi gli appelli – come mi hanno consigliato alcuni dei miei colleghi occidentali – alle organizzazioni internazionali per i diritti umani nel caso dello sviluppo di tali eventi. E di questo siamo pienamente consapevoli. *{{NDR|Su [[Ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|Russiagate]]}} Tutto questo è stato inventato da persone che si oppongono a Trump al fine di dare al suo lavoro un carattere illegittimo. Per me risulta addirittura strano come questo venga fatto da persone che non capiscono che stanno danneggiano lo stato politico interno del Paese, dissanguando le possibilità del capo di Stato eletto. Significa semplicemente che non rispettano gli elettori che hanno votato per lui. ===2018=== *{{NDR|Ironicamente su [[ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|Russiagate]]}} Sì, ho aiutato io [[Donald Trump|Trump]] a vincere le elezioni in America perché prometteva di migliorare le relazioni fra Usa e Russia.<ref>Citato in ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/16/trump-putin-giocano-di-sponda-sul-russiagate-uninchiesta-farsa-che-ci-ha-tenuti-separati/4496457/ Trump-Putin giocano di sponda sul Russiagate: “Un'inchiesta farsa che ci ha tenuti separati”]'', ''ilFattoQuotidiano.it'', 16 luglio 2018.</ref> {{Int|Da ''[http://russiaintranslation.com/2019/01/31/putin-sulla-russia-dopo-di-lui/ "Per ora non ho intenzione di andare da nessuna parte"]''|Intervento al forum "La Russia chiama!", ''Lenta.ru'', 28 novembre 2018; riportato in ''Russiaintranslation.com'', 31 gennaio 2019|h=4}} *{{NDR|Sull'[[incidente dello stretto di Kerč' del 2018]]}} Come devono comportarsi le guardie di frontiera? Le navi militari hanno invaso le acque territoriali russe e, non rispondendo, non è chiaro cosa abbiano intenzione di fare. Come dovrebbero agire? Se avessero agito diversamente, avrebbero dovuto rispondere davanti ad un tribunale. Hanno fatto il proprio dovere, hanno obbedito agli ordini, appunto, hanno svolto legittimamente i propri compiti per la difesa dell’integrità territoriale della Federazione Russa. *{{NDR|Sull'[[incidente dello stretto di Kerč' del 2018]]}} I segni evidenti che la provocazione è stata preparata in anticipo si basano sul fatto che sia stata utilizzata questa vicenda come pretesto per introdurre lo stato di guerra nel paese. Non ha nulla a che fare con i tentativi di normalizzare le relazioni tra la Russia e l’Ucraina. È un gioco all'inasprimento. *{{NDR|Sull'[[incidente dello stretto di Kerč' del 2018]]}} Vi faccio notare che sono entrati nelle nostre acque territoriali che erano tali anche prima della riunificazione della Crimea alla Russia, ovvero lì sono sempre state acque territoriali russe. *Il popolo russo e quello ucraino sono sempre stati e sempre rimarranno fratelli, popoli molto vicini. Questa angoscia politica se ne andrà, finirà e prima o poi il popolo ucraino giudicherà l’attuale governo, così come il popolo georgiano ha giudicato l'attività di Saakashvili. *Non abbiamo l'obiettivo di staccarci dal dollaro, è il dollaro che si sta staccando da noi. *Che fretta avete? Per ora non ho intenzione di andare da nessuna parte. ===2019=== *{{NDR|Su [[Wikipedia]]}} È meglio sostituirla con una nuova grande enciclopedia russa in formato elettronico... informazioni affidabili in un buon formato moderno. (da una riunione del Consiglio della lingua russa tenutasi al Cremlino, 5 novembre 2019)<ref>Citato in ''[https://it.euronews.com/2019/11/08/putin-vuole-rimpiazzare-wikipedia-con-una-nuova-grande-e-affidabile-versione-russa Putin vuole rimpiazzare Wikipedia con una "nuova, grande e affidabile" versione russa]'', ''euronews.com'', 8 novembre 2019.</ref> {{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/19_luglio_04/siamo-prontia-riannodareil-filo-strategicocon-l-america-11aac0fc-9dd0-11e9-9326-3d0a58e59695.shtml Putin: «Pronti a dialogare con gli Usa. Contatti costanti con la Lega di Salvini»]''|Intervista di Fabrizio Dragosei e Paolo Valentino, ''Corriere.it'', 4 luglio 2019|h=4}} *Lo sfacelo del sistema della sicurezza internazionale è iniziato con l’abbandono unilaterale del Trattato sulla difesa antimissilistica (Abm) da parte degli Usa. E quella era la pietra angolare dell’intero sistema del controllo sugli armamenti. Confrontate quanto spende per la difesa la Russia — circa 48 miliardi di dollari — e quello che è il bilancio militare degli Usa, oltre 700 miliardi di dollari. Dov’è allora in realtà la corsa agli armamenti? *Il colmo dell’assurdo è stata l’accusa alla Russia di sull'[[ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|ingerenze nelle elezioni americane]]. Come tutto ciò sia andato a finire è ben noto: un buco nell’acqua. [...] Dello stesso tipo è la baraonda sollevata su una intromissione russa anche nei processi elettorali nella Ue. Essa è stata diffusa con insistenza alla vigilia delle elezioni al Parlamento europeo. Sembrava che si stesse cercando in anticipo di suggerire agli europei che proprio la “malefica interferenza russa” fosse la causa di scarsi risultati di singole forze politiche alle elezioni. Ma anche l’obiettivo principale dei loro autori è rimasto lo stesso: continuare a “demonizzare” la Russia agli occhi dei cittadini comuni europei. Voglio dirlo con estrema chiarezza: non ci siamo intromessi e non intendiamo intrometterci negli affari interni sia dei Paesi membri della Ue sia degli altri Stati del mondo. *La [[Lega Nord|Lega]] italiana e la nostra Russia Unita collaborano nell’ambito di un accordo di cooperazione. La Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione tra Italia e Russia; si pronunciano per una più rapida abolizione delle sanzioni anti-russe introdotte dagli Usa e dall’Ue. Qui i nostri punti di vista coincidono. *[[Matteo Salvini|Salvini]] ha un atteggiamento caloroso verso il nostro Paese, conosce bene la realtà russa. *Per quanto riguarda [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], ci legano rapporti di amicizia pluriennali. Silvio è un politico di statura mondiale, un vero leader che propugna fermamente gli interessi del suo Paese nell’arena internazionale. Suscita rispetto la sua sincera volontà di preservare e moltiplicare il potenziale accumulato nei rapporti tra i nostri Paesi. Non riusciamo a incontrarci spesso, ma quando tale opportunità si presenta, lui non si permette mai di discutere questioni di politica interna. E non lo faccio nemmeno io. *I cittadini dell’Ucraina si aspettano da [[Volodymyr Zelens'kyj|Zelensky]] e dalla sua squadra non dichiarazioni ma azioni concrete e cambiamenti per il meglio al più presto. E certamente le autorità di Kiev devono finalmente capire che non è interesse comune un confronto tra Russia e Ucraina, bensì uno sviluppo della cooperazione pragmatica sulla base della fiducia e della reciproca comprensione. Noi siamo pronti. ===2020=== {{Int|Da [https://comedonchisciotte.org/putin-a-capo/ ''Putin, a capo'']|Da ''The Real Lessons of the 75th Anniversary of World War II'', ''nationalinterest.org'', 18 giugno 2020. Citato in Pierluigi Fagan, Nadia Lucio Olivares in ''comedonchisciotte.org'', 25 giugno 2020.|h=4}} *Nella [[Lega delle Nazioni]], e in genere nel continente europeo, non sono stati ascoltati ripetuti inviti dell'Unione Sovietica a formare un sistema paritario di sicurezza collettiva. In particolare, per concludere patti per l'Europa orientale e per il Pacifico che avrebbero potuto costituire un ostacolo all'aggressione. Queste proposte sono state ignorate. [...] Ancora una volta, vi ricordo una cosa ovvia: le cause alla base della [[seconda guerra mondiale]] derivano in gran parte dalle decisioni prese in seguito ai risultati della [[prima guerra mondiale]]. Il [[Trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]] divenne un simbolo di profonda ingiustizia per la Germania. In effetti, fu la rapina di un paese che fu costretto a pagare enormi riparazioni agli alleati occidentali, che esaurirono la sua economia, il comandante in capo delle forze alleate, il maresciallo francese Ferdinand Foch descrisse profeticamente Versailles: "Questa non è pace, questa è una tregua per vent'anni." *Noto che, a differenza di molti degli allora leader d’Europa, Stalin non si macchiò di nessun incontro personale con Hitler, che allora era conosciuto, negli ambienti occidentali, come rispettabile politico ed era un gradito ospite nelle capitali europee. *In totale, l’URSS ha rappresentato circa il 75 percento degli sforzi militari della coalizione anti-Hitler. *I leader sovietici possono essere rimproverati di molte cose, ma non della mancanza di comprensione della natura delle minacce esterne. *L’eroizzazione dei complici dei nazisti può essere vista solo come un tradimento della memoria dei nostri padri e dei nostri nonni. Un tradimento di quegli ideali che hanno unito le persone nella lotta contro il nazismo. ===2021=== *{{NDR|Sui paesi occidentali}} Piccoli [[Tabaqui]] che girano intorno, come intorno alla tigre [[Shere Khan]] e ululano per placare il sovrano.<ref>Citato in [https://www.repubblica.it/esteri/2021/04/21/news/putin-297398157/ ''Russia, Putin minaccia una "risposta asimmetrica, rapida e dura" se l'Occidente oltrepasserà "la linea rossa"''], ''Repubblica.it'', 21 aprile 2021.</ref> *Il presidente [[Joe Biden]] è un professionista. [...] L'immagine del presidente americano dipinta dai media non ha nulla a che fare con la realtà. Non gli sfugge nulla.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/06/17/putin-biden-e-un-professionista-dovremo-fare-attenzione_849e5e55-362a-417d-8f71-d50cdb14debb.html ''Putin, Biden è un professionista, dovremo fare attenzione''], ''Ansa.it'', 17 giugno 2021.</ref> *Tutti dicono che il modello esistente di [[capitalismo]], che è la base della struttura sociale nella stragrande maggioranza dei paesi oggi, si è esaurito. Ovunque, anche nei paesi e nelle regioni più ricche, la distribuzione ineguale della ricchezza materiale porta ad aggravare la disuguaglianza. (dichiarazione al Forum di Valdai, 21 ottobre 2021) :''Все говорят о том, что существующая модель капитализма, а это сегодня основа общественного устройства в подавляющем большинстве стран, исчерпала себя. Повсеместно, даже в самых богатых странах и регионах, неравномерное распределение материальных благ ведет к усугубляющему неравенству.''<ref>{{Cita web|url=https://tass.ru/politika/12727815|titolo=Путин заявил, что существующая модель капитализма исчерпала себя|lingua=ru|sito=tass.ru|data=2021-10-21}}</ref> {{Int|Da ''[https://www.ilgiorno.it/mondo/vladimir-putin-russia-conferenza-stampa-fine-anno-espansione-nato-1.7182366 Putin all'Occidente: "Inaccettabile espansione a Est della Nato, ho i missili sotto casa"]''|Discorso sulla [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]] e [[pandemia di COVID-19 in Russia]], ''Ilgiorno.it'', 23 dicembre 2021|h=4}} *Siamo noi a piazzare i missili vicino ai confini degli Stati Uniti? No! Sono gli Stati Uniti che con i loro missili sono arrivati presso casa nostra, e si trovano già sulla soglia di casa nostra. È forse una richiesta eccessiva non piazzare più sistemi di attacco sotto casa nostra? Come reagirebbero gli americani se noi piazzassimo i nostri missili al confine tra Canada e Usa o tra Messico e Usa? Perché, il Messico e gli Usa non ebbero forse questioni territoriali? E la California a chi apparteneva? E il Texas? Se ne sono forse dimenticati? *Nel 1991 ci siamo divisi in 12 parti, a mio avviso, ma l'impressione è che questo non sia abbastanza per i nostri partner: la Russia, secondo loro, è troppo grande oggi, perché gli stessi paesi europei si sono trasformati in piccoli stati. *Oggi, coloro che governavano il paese ancora in epoca sovietica - un grande paese prima del crollo - oggi sono in prima linea tra coloro che stanno combattendo la vaccinazione. Lo fanno per alzare i tassi di popolarità presso quella parte della popolazione che esprime dubbi sulla necessità di vaccinarsi. Ma è una posizione disonesta. ===2022=== *{{NDR|Alle forze armate ucraine durante l'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]]}} Prendete il potere nelle vostre mani. Sarà più facile per noi negoziare con voi che con questa banda di tossicodipendenti e neonazisti che si è stabilita a Kiev e ha preso l'intero popolo ucraino in ostaggio.<ref>Citato in [https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/25/guerra-russia-ucraina-putin-non-mi-aspetto-di-raggiungere-accordi-con-una-banda-di-drogati-e-neonazisti/6507957/ ''Guerra Russia-Ucraina, Putin: “Non mi aspetto di raggiungere accordi con una banda di drogati e neonazisti”''], ''Ilfattoquotidiano.it'', 25 febbraio 2022.</ref> *A Hollywood fanno i film in cui l'esercito che ha sconfitto il fascismo è quello americano, ma se si guarda ai numeri dei soldati che combatterono nell'Est furono i russi. [...] Non citano nemmeno chi ha lanciato le bombe su Hiroshima e Nagasaki, dicono solo che sono stati degli indefiniti "alleati". [...] Cancellano la verità. Di recente hanno cancellato [[J. K. Rowling|Joanne Rowling]], l'autrice di libri per ragazzi pubblicati in tutto il mondo, solo perché non soddisfa le loro esigenze per quanto riguarda i diritti di genere. E stanno provando a cancellare il nostro paese, parlo della progressiva discriminazione verso tutto ciò che è russo. È una tendenza che si sta sviluppando in una serie di paesi occidentali. Praticano la "[[cancel culture]]", stanno addirittura rimuovendo Čajkovskij, Šostakóvič e Rachmaninov dai poster, gli scrittori russi e i loro libri vengono cancellati. L'ultima operazione per bruciare i libri fu condotta dai nazisti 90 anni fa. È impossibile immaginare qualcosa di simile nel nostro paese.<ref>Citato in [https://www.ilpost.it/2022/03/25/putin-rowling-cancel-culture/ ''Putin ora parla di "cancel culture"''], ''Ilpost.it'', 25 marzo 2022.</ref> *La strategia della guerra lampo economica è fallita. Inoltre, le [[Sanzioni internazionali durante la crisi ucraina|sanzioni]] hanno colpito anche i loro stessi promotori. Mi riferisco alla crescita dell'inflazione e della disoccupazione, al deterioramento delle dinamiche economiche negli Stati Uniti e nei paesi europei, al calo del tenore di vita in Europa, alla svalutazione dei loro risparmi [...]. La Russia ha retto a questa pressione senza precedenti. La situazione si sta stabilizzando: il tasso di cambio del rublo è tornato ai livelli della prima metà di febbraio e viene definito dalla bilancia commerciale oggettivamente forte [...]. :''The economic blitzkrieg strategy has failed. Moreover, sanctions also affected the initiators themselves. I mean the growth of inflation and unemployment, the deterioration of economic dynamics in the United States and European countries, the decline in the standard of living in Europe, the devaluation of their savings,'' [...] ''Russia has withstood this unprecedented pressure. The situation is stabilizing, the ruble exchange rate has returned to the levels of the first half of February and is being defined by the objectively strong payment balance,'' [...]<ref>{{en}} Citato in ''[https://tass.com/world/1439261 Putin says Western barrage of sanctions failed ]'', ''tass.com'', 18 aprile 2022.</ref> *La pressione politica e sociale senza precedenti da parte dell’Occidente sta accelerando il processo di unificazione tra Russia e [[Bielorussia]]<ref>Citato in Andrea Walton, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/07/02/bielorussia-annessa-da-putin-gli-oppositori-di-lukashenko-ci-stanno-occupando-versione-soft-di-quanto-potrebbe-accadere-in-ucraina/6647752/ Bielorussia annessa da Putin? Gli oppositori di Lukashenko: “Ci stanno occupando, versione soft di quanto potrebbe accadere in Ucraina”]'', ''Ilfattoquotidiano.it'', 2 luglio 2022.</ref> *I paesi occidentali stanno cercando con tutte le loro forze di mantenere l'egemonia e il potere che sta sfuggendo loro di mano, stanno cercando di mantenere paesi e popoli nella morsa di un ordine neocoloniale. La loro egemonia significa stagnazione per il mondo intero, per l'intera civiltà, oscurantismo e abolizione della cultura, totalitarismo neoliberista.<ref>Citato in ''[https://www.ilmeteo.it/notizie/guerra-ucraina-putin-accusa-gli-usa-il-presidente-russo-ora-fa-sul-serio-i-dettagli-075549 Guerra Ucraina: Putin accusa gli USA, il presidente russo ora fa sul serio; i dettagli]'', ''Ilmeteo.it'', 17 agosto 2022.</ref> {{Int|Da ''[https://www.lindipendente.online/2022/02/24/perche-la-russia-ha-attaccato-la-traduzione-integrale-del-discorso-di-putin/ Perché la Russia ha attaccato: la traduzione integrale del discorso di Putin]''|Discorso sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Lindipendente.online'', 24 febbraio 2022|h=4}} [[File:Vladimir Putin (2022-02-24).jpg|thumb|Putin durante l'annuncio dell'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione dell'Ucraina]]]] *Negli ultimi trent'anni siamo stati pazienti e abbiamo cercato di negoziare con i leader dei paesi della NATO sui principi di uguaglianza e sicurezza in Europa. In risposta alle nostre proposte, abbiamo ricevuto soltanto inganni e menzogne, a cui si aggiungono i tentativi di pressioni e ricatti. L'alleanza nordatlantica, nonostante tutte le nostre proteste e preoccupazioni, ha continuato la propria espansione, facendo avanzare la loro macchina da guerra verso i nostri confini. *Dopo il crollo dell'URSS gli Stati Uniti si proclamarono, insieme agli alleati, come i vincitori della Guerra Fredda e avvenne la redistribuzione dei territori nel mondo. Questa però avrebbe dovuto tener conto degli interessi di tutti i Paesi coinvolti, e invece no. Uno spirito di euforia e di assoluta supremazia prevalse e le cose si svilupparono in modo diverso. [...] I risultati dei loro interventi non solo hanno portato a numerose vittime, ma anche a una pesante ondata di terrorismo. L'impressione generale nei Paesi in cui vengono a imporre il loro ordine è quasi ovunque la medesima: sangue, ferite non cicatrizzate, terrorismo ed estremismo è tutto ciò che portano con sé. *Diversi politici, scienziati e giornalisti americani scrivono e parlano di cosa si nasconda realmente negli Stati Uniti: un impero delle bugie. Come non essere d'accordo? Loro restano tuttavia il grande Paese rappresentante la spina dorsale degli Stati satellite, che docilmente e in modo sottomesso li supportano in qualsiasi momento e occasione, anche copiando i loro comportamenti e accettando le regole imposte. Sono sicuro che si possa dire che tutto il cosiddetto blocco occidentale si sia plasmato sul modello degli Stati Uniti, assumendo sembianze imperiali. Dopo il crollo dell'URSS anche noi ci siamo aperti nei loro confronti, lavorando onestamente sia con gli Stati Uniti sia con i partner occidentali, anche a condizione di un disarmo unilaterale con cui di fatto hanno cercato di finirci e distruggerci completamente, finanziando perfino i mercenari separatisti nel sud della Russia. Noi abbiamo resistito e abbiamo spezzato la spina dorsale del terrorismo internazionale nel Caucaso. Ma loro continuano a minacciare i nostri valori per imporci i propri, tentando di corrompere la nostra gente. Questo non accadrà mai. *Per quanto riguarda la sfera militare, la Russia moderna anche dopo il crollo dell'URSS resta una potenza mondiale, con un proprio arsenale nucleare e altro ancora. Nessuno dovrebbe dubitare del fatto che un attacco diretto al nostro Paese si tradurrebbe in distruzione dell'aggressore. Ci sarebbero terribili conseguenze per chiunque. *Mentre la NATO si espande a est la situazione per il nostro Paese peggiora sempre di più, diventando pericolosa. Non possiamo più permettercelo: un'ulteriore espansione delle infrastrutture dell'Alleanza, compreso lo sviluppo militare nel territorio dell'Ucraina, è inaccettabile per noi. Questa presenza a est sta nutrendo nei territori storicamente affini alla Russia un sentimento di ostilità verso la nostra Patria. Si tratta di territori posti sotto il pieno controllo esterno fortemente plasmato dalle forze della NATO. Questa situazione porta la Russia di fronte un bivio: vita o morte? *In Ucraina, i nazisti del regime di Kiev non perdonano e non lo faranno mai{{NDR|,}} l'annessione della Crimea {{NDR|fu}} una riunificazione dettata dalla libera scelta degli abitanti. Quindi si riverseranno sicuramente nella penisola, come avvenuto in Donbass, per uccidere persone indifese e innocenti, così come fecero anni fa le bande nazionaliste ucraine, complici del massacro di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. Loro rivendicano un certo numero di territori russi e le informazioni in nostro possesso lo dimostrano. Allora lo scontro con la Russia è inevitabilmente solo questione di tempo. Loro si stanno preparando e aspettano il momento giusto per attaccare. Non lasceremo che accada come nel 1941. *Ai sensi dell'articolo 51 della parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l'approvazione del Consiglio della Federazione russa e in applicazione dei trattati di amicizia e assistenza reciproca ratificati dall'Assemblea federale il 22 febbraio di quest'anno con la Repubblica popolare di Donetsk e Repubblica popolare di Luhansk, ho deciso di condurre un'operazione militare speciale. L'obiettivo è proteggere le persone che per otto anni hanno subito abusi e genocidi da parte del regime di Kiev. Per questo ci adopereremo per la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina, nonché per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa. Voglio ribadire che i nostri piani non includono l'occupazione dei territori ucraini. Non imporremo nulla a nessuno con la forza. *Gli eventi di oggi non sono collegati al desiderio di violare gli interessi dell'Ucraina e del popolo ucraino, ma sono connessi alla protezione della stessa Russia da coloro che hanno preso in ostaggio lo Stato e stanno cercando di usarlo contro il nostro Paese e il suo popolo. Ripeto, le nostre azioni sono semplice autodifesa contro le minacce che si stanno creando nei nostri confronti. *I vostri padri, nonni, bisnonni hanno combattuto i nazisti, difendendo la nostra Patria comune, ma oggi i neonazisti hanno preso il potere in Ucraina. Voi avete giurato fedeltà al vostro popolo e non alla giunta antipopolare che saccheggia il Paese e deride queste stesse persone. Non seguite i suoi ordini criminali. Vi esorto a deporre immediatamente le armi e ad andare a casa. Mi spiego meglio: tutti i militari dell'esercito ucraino che lo faranno, potranno lasciare liberamente la zona di combattimento e tornare dalle loro famiglie. Ancora una volta, sottolineo con forza: ogni responsabilità per un possibile spargimento di sangue sarà interamente sulla coscienza del regime che regna sul territorio dell'Ucraina. *Chiunque tenti di ostacolarci, e ancor di più di creare minacce per il nostro Paese, per il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia arriverà immediatamente e porterà a conseguenze che non avete mai visto nella storia. *Al centro della politica dell'"impero della menzogna" [...] c'è principalmente la forza bruta e schietta. In questi casi, diciamo: "C'è potere, la mente non è necessaria". Mentre noi sappiamo che la vera forza risiede nella giustizia e nella verità, che è dalla nostra parte. {{Int|Da ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/16/il-messaggio-di-putin-agli-oligarchi-traditori-si-sentono-parte-della-casta-occidentale-ma-il-popolo-russo-li-sputera-via-come-moscerini/6528093/ Il messaggio di Putin agli oligarchi "traditori": "Si sentono parte della casta occidentale. Ma il popolo russo li sputerà via come moscerini"]''|Discorso sugli [[oligarchi russi]] durante l'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilfattoquotidiano.it'', 16 marzo 2022|h=4}} *Non sto affatto giudicando quelli che hanno una villa a Miami o in Costa Azzurra, che non possono fare a meno del foie gras, delle ostriche o delle cosiddette libertà di genere. Questo non è assolutamente il problema, ma, ripeto, il problema è che molte di queste persone sono mentalmente lì e non qui, non con il nostro popolo, non con la Russia. Questo è, secondo loro – secondo loro! – un segno di appartenenza a una casta superiore, a una razza superiore. Queste persone sono pronte a vendere le loro madri per avere il permesso di sedersi nell’anticamera di questa casta molto alta. *L'Occidente collettivo sta cercando di dividere la nostra società, speculando sulle perdite militari e sulle conseguenze socio-economiche delle sanzioni, per provocare una guerra civile in Russia e cerca di raggiungere l'obiettivo usando la sua "quinta colonna". E c'è solo un obiettivo, la distruzione della Russia. Ma qualsiasi nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalle canaglie e dai traditori, e li sputerà semplicemente fuori, come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca. [...] Sono convinto che questa naturale e necessaria auto-pulizia della società non potrà che rafforzare il nostro paese, la nostra solidarietà, la coesione e la prontezza di fronte a qualsiasi sfida. *Sì, molti Paesi del mondo si sono abituati da tempo a vivere con la schiena china e ad accettare servilmente tutte le decisioni del loro sovrano, purtroppo anche in Europa. Ma la Russia non sarà mai in uno stato così patetico e umiliato, e la lotta che stiamo conducendo è una lotta per la nostra sovranità, per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. {{Int|Da ''[https://www.today.it/mondo/discorso-putin-stadio-parole-tagliate.html Il discorso di Putin davanti allo stadio strapieno e il giallo delle parole tagliate]''|Discorso allo stadio Lužinskij sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Today.it'', 18 marzo 2022|h=4}} *Gli abitanti della Crimea e di Sebastopoli hanno fatto la scelta giusta: hanno superato l'ostacolo in una regione che stava precipitando nel nazismo, quello che sta accadendo ora nel Donbass. *Hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. *Le parole che arrivano dalle sacre scritture sono valori universali, care a tutti i popoli e a tutte le confessioni, ma anche e soprattutto a noi: la conferma è che i nostri soldati stanno combattendo spalla a spalla, sostendendosi e proteggendosi a vicenda sul campo di battaglia come fratelli. Noi non vedevamo da tempo tanta unità. {{Int|Da ''[https://www.nicolaporro.it/loccidente-voleva-invaderci-ecco-il-discorso-integrale-di-putin-a-mosca/ "L’Occidente voleva invaderci". Ecco il discorso integrale di Putin a Mosca]''|Discorso sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Nicolaporro.it'', 9 maggio 2022|h=4}} *Il Giorno della Vittoria è vicino e caro a ciascuno di noi. Non c’è famiglia in Russia che non sia stata bruciata dalla [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|Grande Guerra Patriottica]]. La sua memoria non svanisce mai. *Apertamente, erano in corso i preparativi per un’altra operazione punitiva nel Donbass, per un’invasione delle nostre terre storiche, compresa la Crimea. A Kiev hanno annunciato la possibile acquisizione di armi nucleari. *La Russia ha evitato preventivamente l’aggressione. È stata una decisione forzata, tempestiva e l’unica giusta. La decisione di un Paese sovrano, forte, indipendente. *Non rinunceremo mai all’amore per la Patria, alla fede e ai valori tradizionali, ai costumi dei nostri antenati, al rispetto per tutti i popoli e le culture. E in Occidente, questi valori millenari, a quanto pare, hanno deciso di cancellarli. Tale degrado morale è diventato la base per ciniche falsificazioni della storia della seconda guerra mondiale, incitando alla russofobia, elogiando i traditori, deridendo la memoria delle loro vittime, cancellando il coraggio di coloro che ci portarono alla Vittoria. *La morte di ciascuno dei nostri soldati e ufficiali è un dolore per tutti noi e una perdita irreparabile per parenti e amici. Lo Stato, le regioni, le imprese, le organizzazioni pubbliche faranno di tutto per prendersi cura di queste famiglie e aiutarle. Daremo un sostegno speciale ai figli dei compagni morti e feriti. *Ricordiamo come i nemici della Russia hanno cercato di usare contro di noi bande di terroristi internazionali, hanno cercato di seminare inimicizia nazionale e religiosa per indebolirci e dividerci dall’interno. Niente è riuscito. Oggi, i nostri combattenti di diverse nazionalità sono insieme in battaglia, coprendosi a vicenda da proiettili e schegge come fratelli. E questa è la forza della Russia, la grande, indistruttibile forza del nostro popolo unito e multinazionale. {{Int|Da ''[https://www.fanpage.it/esteri/finlandia-e-svezia-nella-nato-putin-espansione-infrastrutture-militari-sollecitera-risposta-russa/ Putin: "Finlandia e Svezia nella Nato, nessuna minaccia per noi ma risponderemo"]''|Dichiarazioni sull'adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato e sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Fanpage.it'', 16 maggio 2022|h=4}} *La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla NATO non crea alcuna minacce per Mosca nell'immediato. Tuttavia, l'espansione delle infrastrutture militari in questo territorio solleciterà sicuramente la nostra risposta. *Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentali che dimostrano che, in violazione delle convenzioni che vietano le armi batteriologiche e tossiche, sono state effettivamente create componenti di armi di questo tipo nelle immediate vicinanze dei nostri confini e sono stati testati i modi per destabilizzare la situazione epidemiologica nelle ex repubbliche sovietiche. *Ci sono estremisti in tutti i Paesi, eppure l'Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali. Il neonazismo rampante è stato osservato da tempo in Ucraina, l'Occidente chiude un occhio su questo. ===Attribuite=== *Chi vuole restaurare il [[comunismo]] è senza cervello. Chi non lo rimpiange è senza cuore.<ref>Citato in Gennaro Sangiuliano, ''Putin: vita di uno zar'', Mondadori, 2015. ISBN 978-88-04-65860-3</ref> *Perdonare i terroristi spetta a Dio, a me spetta mandarceli. :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione si è diffusa sul web nel novembre 2015, soprattutto quando [[Remi Maalouf]], una giornalista russa, ha riportato in un tweet la citazione, attribuendola a Putin. In seguito la giornalista, dopo aver appurato che la citazione era falsa, si è scusata per aver contribuito a diffonderla. Una frase simile veniva detta comunemente durante l'addestramento dei soldati del [[w:en:Reserve Officers' Training Corps|ROTC]] negli anni '80: «''Your enemy's duty is to die in defense of his country. Your duty is to see that your enemy does his duty.''» («Il compito del vostro nemico è quello di morire in difesa della propria patria. La vostra missione è quella di assicurarvi che il vostro nemico porti a termine il suo compito.»). Inoltre nel film ''[[Man on Fire - Il fuoco della vendetta]]'' (2004), il personaggio John W. Creasy, interpretato da [[Denzel Washington]], pronuncia una battuta alquanto simile: «Il perdono è una cosa tra loro e Dio, io provvedo ad organizzare l'incontro.»<ref>{{Cfr}} ''[http://www.giornalettismo.com/archives/1951068/perdonare-i-terroristi-spetta-dio-mandarceli-putin-non-lha-mai-detto/ "Perdonare i terroristi spetta a Dio. Mandarglieli a me": Putin non l'ha mai detto]'', ''Giornalettismo.com'', 20 novembre 2015 e ''[http://www.snopes.com/putin-forgive-terrorists-quote/ The Last Putin Hero]'', ''Snopes.com'', 19 novembre 2014.</ref> *Se volessi le truppe russe potrebbero essere in due giorni non solo a Kiev, ma anche a Riga, Vilnius, Tallinn e Varsavia o Bucarest.<ref>Citato dal quotidiano tedesco ''Sueddeustche Zeitung''; citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/18/putin-se-voglio-invado-polonia-e-romania-kiev-4-000-soldati-russi-al-confine/1125231/ Ucraina, Putin minaccia Poroshenko: "Se voglio invado la Polonia e la Romania"]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 18 settembre 2014.</ref> ==''Oliver Stone intervista Vladimir Putin''== *Sa, a [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]] e al suo entourage era ormai chiaro che servivano dei cambiamenti. Oggi posso dire con certezza che non avevano capito quali dovessero essere quei cambiamenti, e che non sapevano come ottenerli. [...] Per questo fecero molte cose che danneggiarono parecchio il paese, nonostante agissero per il bene della nazione e avessero ragione a pensare che bisognasse cambiare. (2 luglio 2015; p. 21) *{{NDR|Sulla [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]]}} Era ormai chiaro che il sistema non era efficiente e che si trovava in un vicolo cieco. L'economia non cresceva, il sistema politico ristagnava, era congelato e incapace di svilupparsi. Il monopolio di una sola forza incapace di svilupparsi. Il monopolio di una sola forza politico, di un solo partito, è nocivo per un paese. (2 luglio 2015; p. 24) *{{NDR|Su [[Michail Gorbačëv]]}} Lo ripeto, il suo merito è di aver percepito l'esigenza di un cambiamento. E ha provato a cambiare il sistema. No, nemmeno a cambiarlo, ha provato a rinnovarlo, a revisionarlo. Il problema è che il sistema mancava di efficienza alla radice, e come si può cambiare radicalmente un sistema senza cambiare il paese? All'epoca nessuno lo capiva, incluso Gorbaciov, e così hanno spinto il paese verso il collasso. (2 luglio 2015; pp. 24-25) *Spesso mi vengono rivolte delle critiche. Dicono che rimpiango il collasso dell'Unione Sovietica. Tanto per cominciare, la cosa più significativa è che dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica, venticinque milioni di russi si trovarono in un batter d'occhio a vivere all'estero, in un altro paese. È stata una delle più grandi catastrofi del XX secolo. La gente viveva qui, aveva parenti, lavoro, appartamenti e gli stessi diritti. Poi, un attimo dopo era all'estero, in casa propria. Ci furono dei segnali e poi delle vere e proprie guerre civili. (2 luglio, 2015; p. 26) *{{NDR|Su [[Boris Nikolaevič El'cin]]}} Come chiunque altro aveva i suoi difetti, ma anche un lato forte. Uno dei suoi pregi era che non cercò mai di evitare le responsabilità, le responsabilità personali. Sapeva assumersi le sue responsabilità, anche se aveva i suoi demoni. (2 luglio 2015; p. 27) *Stalin è un prodotto della sua epoca. Si può demonizzarlo quanto si vuole. Si può anche parlare dei suoi meriti nella vittoria sul fascismo. Rispetto alla demonizzazione, ricordiamoci che la storia ha conosciuto gente come [[Oliver Cromwell]], un uomo assetato di sangue che giunto al potere sull'onda di una rivoluzione si trasformò in tiranno e dittatore. Eppure in tutto il Regno Unito esistono ancora monumenti in suo onore. Napoleone è stato in pratica divinizzato. E cos'ha fatto? Ha cavalcato lo slancio del fervore rivoluzionario per conquistare il potere. E non solo ha ristabilito la monarchia, si è addirittura proclamato imperatore, per poi trascinare la Francia in una catastrofe nazionale, un'assoluta sconfitta. Ci sono moltissime situazioni, molti personaggi, sin troppi, nella storia mondiale. Credo che l'eccessiva demonizzazione di Stalin sia uno dei modi per attaccare l'Unione Sovietica e la Russia, per mostrare che la Russia di oggi ha qualcosa che riconduce allo stalinismo. Certo, ognuno ha le sue macchie, ma devo dire che la Russia è cambiata drasticamente. Qualcosa sarà anche rimasto nel modo di pensare, ma un ritorno allo stalinismo è fuori discussione, perché la mentalità delle persone è diversa. E per quanto riguarda Stalin, arrivò al potere presentando idee meravigliose. Parlava del bisogno di fraternità, di uguaglianza, di pace... Poi diventò un dittatore. [...] Eppure Stalin fu capace di riunire i popoli dell'Unione Sovietica, riuscì a organizzare la resistenza al fascismo e non si comportava come Hitler. Dava ascolto ai generali, in alcuni casi attenne alle loro decisioni. Questo non significa che dobbiamo dimenticare tutte le atrocità dello stalinismo, l'uccisione di milioni di compatrioti, i campi di sterminio. Sono cose che non possiamo dimenticare. (2 luglio 2015; pp. 41-42) *{{NDR|Sull'[[annessione della Crimea alla Russia]]}} La prima cosa di cui cominciarono a parlare i nuovi arrivati al potere fu la necessità di adottare una legge che limitasse l'uso della lingua russa. Gli europei glielo impedirono, ma il segnale inviato alla società era chiaro e la gente comprese la direzione che stava prendendo il paese, specie in luoghi come la Crimea, dove la stragrande maggioranza della popolazione è di nazionalità russa. E gli ucraini che vivono in quei luoghi, nel complesso, ritengono che la loro lingua madre sia il russo. La popolazione della Crimea era particolarmente preoccupata per questa situazione. Inoltre, fu minacciata direttamente. Tutto ciò portò alle circostanze che tutti conoscono. (4 luglio 2015; p. 93) *{{NDR|Sull'[[annessione della Crimea alla Russia]]}} Per quanto riguarda la Crimea, vorrei farle una domanda. Cos'è la democrazia? La democrazia è una politica che si basa sulla volontà del popolo. E come si fa a conoscere la volontà del popolo? Nel mondo moderno, usando le elezioni. La gente ha votato un referendum, e non c'erano né fruste, né fucili. Non si possono usare questi mezzi per mandare la gente a votare. L'affluenza è stata superiore al 90%. E più del 90% ha votato a favore della riunificazione con la Russia. (4 luglio 2015; pp. 97-98) *Le forze armate degli Stati Uniti invadendo l'Iraq lo hanno violato. Non c'erano le elezioni là. In Crimea invece sì, e abbiamo creato le condizioni perché la gente potesse andare a votare. (4 luglio 2015; p. 98) *Una volta che un paese è diventato membro della [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]], diventa difficile resistere alla pressione di una presenza imponente come quella degli Stati Uniti, e sul territorio del nuovo Stato membro all'improvviso potrà essere installato ogni genere di sistema d'arma, come un sistema anti missili balistici, nuove basi militari e, se necessario, nuovi sistemi offensivi. E noi cosa dovremmo fare in questi casi? In questi casi dovremmo prendere delle contromisure, e questo significa che dovremmo nel mirino dei nostri sistemi missilistici delle strutture che, dal nostro punto di vista, potrebbero costituire una minaccia, rendendo la situazione sempre più tesa. E tutto questo nell'interesse di chi, e perché? (4 luglio 2015; pp. 109-110) *{{NDR|Sui [[diritti LGBT in Russia]]}} La situazione in Russia non è come in alcuni Stati islamici, dove l'omosessualità è punita con la morte. La società russa è di mentalità più aperta e liberale, e se qualcuno dichiara di essere omosessuale, non è una tragedia. (10 maggio 2016; p. 232) *{{NDR|Sui [[diritti LGBT in Russia]]}} In qualità di capo di Stato, oggi ritengo che sia mio dovere preservare i valori tradizionali e i valori famigliari. Sa perché? Perché i matrimoni tra persone dello stesso sesso non producono figli. Dio ha deciso così e dobbiamo preoccuparci del tasso di natalità; nel nostro paese ci preoccupiamo della salute dei nostri cittadini e delle famiglie. Dobbiamo rafforzare le famiglie. È un atteggiamento naturale che tutte le autorità, ovunque, dovrebbero avere, se ci tengono a rafforzare un paese. Ma questo non significa che si debba perseguitare qualcuno, e in Russia non perseguitiamo nessuno. (10 maggio 2016; p. 233) *All'interno della comunità gay non tutti la pensano allo stesso modo sull'adozione. Personalmente ritengo che un bambino sia più libero se cresce in una famiglia tradizionale, perché ha più possibilità di scelta. (10 maggio 2016; pp. 233-234) *{{NDR|Sulla [[seconda guerra in Ossezia del Sud]]}} Il presidente Saakashvili ha ordinato alle sue truppe di attaccare il territorio dell'Ossezia del Sud. Durante il primo attacco che hanno sferrato, hanno distrutto lo spazio dedicato ai ''peacekeepers'', i mediatori di pace russi. In quello scontro sono morte dieci o quindici persone. Le truppe georgiane hanno utilizzato diversi lanciarazzi e la gente non ha avuto nemmeno il tempo di uscire dagli alloggi. Dopo di che la Georgia ha eseguito un assalto militare su larga scala. Mi piacerebbe sentir dire dai rappresentanti di altri paesi cosa farebbero dopo aver ricevuto un attacco che ha ucciso tutti i loro pacieri. Quindi, è vero che abbiamo aiutato l'Ossezia del Sud, ma stavamo anche, e voglio sottolinearlo, svolgendo i nostri doveri di tutori della pace. E, a parte questo, abbiamo subito delle perdite ingiustificate. Potevamo considerarlo come un attacco alla Federazione Russa. (11 maggio 2016; p. 255) *{{NDR|Sulla seconda guerra in Ossezia del Sud}} La Russia aveva dimostrato moderazione, pazienza, anche durante l'attacco armato contro i nostri pacieri e l'uccisione di persone innocenti. In seguito, e mi ripeterò, è venuto fuori che nessuno stava provando a fermare quell'agente provocatore. Alla fine il presidente Medvedev ha preso la decisione giusta. (11 maggio 2016; p. 257) *I giornalisti occidentali, sono persone di vero talento. Sono capaci di convincere la gente che il nero è bianco e viceversa. Per fare un esempio, in eventi tragici come l'assalto in Ossezia del Sud, Saakashvili ha detto pubblicamente di avere lui stesso ordinato alle truppe di agire. Uno dei suoi dignitari ha persino parlato in TV confermando la stessa cosa. Capirà quindi la mia incredulità quando ho sentito che i media accusavano la Russia dell'attacco. E milioni di telespettatori nel mondo ci hanno creduto. È sbalorditiva, questa capacità che hanno i giornalisti americani ed europei. Davvero un grande talento. Ma quando i nostri giornalisti tentano di proteggere gli interessi nazionali russi, quando prendono posizione, vengono subito accusati di essere i portavoce della propaganda del Cremlino, con mio grande disappunto. (11 maggio 2016; pp. 258-259) ==''Per l'unità dei russi''== {{Int|Da ''Sulla storica unità tra russi ed ucraini''|Articolo pubblicato sul sito presidenziale ''kremlin.ru'' il 12 luglio 2021, col titolo "Об историческом единстве русских и украинцев"}} *[[Russia e Ucraina|Russi e ucraini]] sono un unico popolo – un unico insieme. Queste parole non sono state dettate da considerazioni a breve termine o dal contesto politico attuale. È ciò che ho detto in numerose occasioni e ciò che credo fermamente. *La politica di localizzazione giocò senza dubbio un ruolo importante nello sviluppo e nel consolidamento della cultura, della lingua e dell'identità ucraina. Allo stesso tempo, con il pretesto di combattere il cosiddetto sciovinismo russo da grande potenza, l'ucrainizzazione fu spesso imposta a coloro che non si consideravano ucraini. Questa politica nazionale sovietica assicurò a livello statale la disposizione su tre popoli slavi separati: Russo, Ucraino e Bielorusso, invece della grande nazione russa, un popolo trino che comprendeva Velikorussi, Malorussi e Bielorussi. *I bolscevichi trattavano il popolo russo come materiale inesauribile per i loro esperimenti sociali. Sognavano una Rivoluzione mondiale che avrebbe spazzato via gli Stati nazionali. Ecco perché erano così generosi nel tracciare le frontiere e nell'elargire doni territoriali. Non è più importante quale fosse esattamente l'idea dei leader bolscevichi che facevano a pezzi il Paese. Possiamo essere in disaccordo su dettagli. *L'[[Ucraina]] e la Russia si sono sviluppate come un unico sistema economico nel corso di decenni e secoli. La profonda cooperazione che abbiamo avuto 30 anni fa è un esempio a cui l'Unione europea deve guardare. Siamo partner economici naturali e complementari. Una relazione così stretta può rafforzare i vantaggi competitivi, aumentando il potenziale di entrambi i Paesi. *In sostanza, i circoli dirigenti dell'Ucraina decisero di giustificare l'indipendenza del loro Paese attraverso la negazione del suo passato, fatta eccezione per le questioni di confine. Cominciarono a mitizzare e riscrivere la storia, eliminando tutto ciò che ci univa e riferendosi al periodo in cui l'Ucraina faceva parte dell'Impero russo e dell'Unione Sovietica come un'occupazione. La tragedia comune della collettivizzazione e della carestia dei primi anni '30 fu dipinta come il genocidio del popolo ucraino. *Non sarebbe esagerato dire che il percorso di assimilazione forzata, la formazione di uno Stato ucraino etnicamente puro, aggressivo verso la Russia, è paragonabile nelle sue conseguenze all'uso di armi di distruzione di massa contro di noi. *Il progetto anti-Russia è stato rifiutato da milioni di ucraini. Il popolo della Crimea e i residenti di Sebastopoli hanno fatto la loro scelta storica. E la gente del sud-est ha cercato pacificamente di difendere la propria posizione. Eppure, tutti loro, compresi i bambini, sono stati etichettati come separatisti e terroristi. Sono stati minacciati di pulizia etnica e di uso della forza militare. E gli abitanti di Donetsk e Lugansk hanno preso le armi per difendere la loro casa, la loro lingua e la loro vita. Non avevano altra scelta dopo le rivolte che hanno travolto le città dell'Ucraina, dopo l'orrore e la tragedia del 2 maggio 2014 a Odessa dove i neonazisti ucraini hanno bruciato vive le persone facendo una nuova Khatyn. *Oggi, il patriota “giusto” dell'Ucraina è solo quello che odia la Russia. *Sono sicuro che la vera sovranità dell'Ucraina è possibile solo in collaborazione con la Russia. I nostri legami spirituali, umani e di civiltà si sono formati per secoli e hanno le loro origini nelle stesse fonti; sono stati induriti da prove, conquiste e vittorie comuni. La nostra parentela è stata trasmessa di generazione in generazione. È nei cuori e nella memoria delle persone che vivono nella Russia moderna e in Ucraina, nei legami di sangue che uniscono milioni delle nostre famiglie. Insieme siamo sempre stati e saremo molte volte più forti e di successo. Perché siamo un solo popolo. {{Int|Da ''Per il Donbass. Per la Russia''|Discorso pronunciato in diretta nazionale in occasione del riconoscimento delle due Repubbliche separatiste del Donbass (Repubblica Popolare del Donetsk e Repubblica Popolare del Lugansk), alle 20 circa (ore di Mosca) del 21 febbraio 2022}} *L'[[Ucraina]] non è solo un Paese vicino per noi. È parte integrante della nostra storia, della nostra cultura e del nostro spazio spirituale. Questi sono i nostri compagni e i nostri cari, compresi non solo i colleghi, gli amici e gli ex colleghi d'armi, ma anche i nostri parenti e le persone legate a noi da vincoli di sangue e familiari. *L'Ucraina moderna è stata creata interamente dalla Russia, o più precisamente, dalla Russia bolscevica e comunista. Il processo iniziò quasi immediatamente dopo la Rivoluzione del 1917, e [[Lenin]] e i suoi soci lo fecero in modo molto crudo alla Russia stessa – con la secessione, strappando parte dei propri territori storici. Alle milioni di persone che vivevano lì, ovviamente, non è stato chiesto nulla. *La politica bolscevica ha portato alla nascita dell'Ucraina sovietica, che ancora oggi può essere giustamente chiamata "Ucraina di Vladimir Lenin". È il suo autore e architetto. Questo è pienamente confermato dai documenti d'archivio, comprese le dure direttive di Lenin sul Donbass, che fu letteralmente schiacciato sull'Ucraina. E ora "discendenti riconoscenti" hanno demolito (e demoliscono) i monumenti a Lenin in Ucraina. La chiamano "decomunizzazione". *Anche due anni prima del crollo dell'URSS, il suo destino era praticamente segnato. Ora sono i radicali e i nazionalisti, anche e soprattutto in Ucraina, a prendersi il merito della conquista dell'indipendenza. Come possiamo vedere, questo non è il caso. Il crollo del nostro Paese unito è stato causato da errori storici e strategici dei dirigenti bolscevichi, la direzione del Partito Comunista, fatti in diversi momenti nella costruzione dello Stato, nella politica economica e nazionale. Il crollo della Russia storica chiamata URSS è sulla loro coscienza. *Le autorità ucraine inizialmente, e voglio sottolinearlo, fin dai primi passi, hanno cominciato a costruire la loro statualità sulla negazione di tutto ciò che ci unisce, hanno cercato di distorcere la coscienza e la memoria storica di milioni di persone, intere generazioni che vivono in Ucraina. Non sorprende che la società ucraina abbia affrontato l'ascesa di un nazionalismo estremo, che ha rapidamente preso la forma di una russofobia aggressiva e del neonazismo. *L'Ucraina non ha essenzialmente mai avuto una tradizione stabile di una sua autentica statualità. E da quell'anno 1991 ha seguito la strada della copia meccanica di modelli alieni, distaccata sia dalla storia sia dalle realtà ucraine. *L'intero scopo della cosiddetta scelta di civiltà filo-occidentale del governo oligarchico ucraino non era e non è quello di creare condizioni migliori per il benessere del popolo, ma piuttosto di servire servilmente i rivali geopolitici della Russia, mantenendo i miliardi di dollari rubati agli ucraini e nascosti dagli oligarchi nei conti bancari occidentali. *Non c'è una statualità sostenibile in Ucraina, e le procedure politiche ed elettorali servono solo come una copertura, uno schermo per la ridistribuzione del potere e della proprietà tra i vari clan oligarchici. *La corruzione, che è senza dubbio una sfida e un problema per molti Paesi, compresa la Russia, ha assunto un carattere particolare in Ucraina. Ha letteralmente permeato, corroso lo Stato ucraino, l'intero sistema, tutti i rami del potere. *Il [[Maidan]] non ha portato l'Ucraina più vicina alla democrazia e al progresso. Con il colpo di Stato, i nazionalisti e le forze politiche che li sostenevano hanno finalmente portato la situazione a un punto morto e hanno spinto l'Ucraina nell'abisso della guerra civile. Otto anni dopo quegli eventi, il Paese è diviso. L'Ucraina sta vivendo un'acuta crisi socio-economica *{{NDR|Sull'[[annessione della Crimea alla Russia]]}} Il popolo della penisola ha fatto la sua libera scelta: stare con la Russia. Le autorità di Kiev non hanno nulla per contrastare questa chiara ed esplicita volontà del popolo, quindi puntano su azioni aggressive, sull'attivazione di cellule estremiste, comprese le organizzazioni radicali islamiche, sull'invio di gruppi sovversivi per commettere atti terroristici presso infrastrutture critiche e per rapire cittadini russi. *Sappiamo anche che ci sono già state dichiarazioni che l'Ucraina sta per sviluppare le proprie armi nucleari, e questa non è una vuota spavalderia. L'Ucraina possiede la tecnologia nucleare sovietica e i mezzi di consegna di tali armi, tra cui l'aviazione e i missili Tochka-U, anch'essi di progettazione sovietica, con una portata di più di 100 chilometri. Ma ne faranno di più, è solo una questione di tempo. *Kiev ha da tempo proclamato un percorso strategico verso l'adesione alla NATO. Sì, certo, ogni Paese ha il diritto di scegliere il proprio sistema di sicurezza e di stringere alleanze militari. E sembrerebbe così, se non fosse per un "ma". I documenti internazionali sanciscono espressamente il principio della sicurezza ''uguale e indivisibile'', che, come sappiamo, include l'obbligo di ''non rafforzare la propria sicurezza a spese della sicurezza di altri Stati''. [...] In altre parole, le scelte di sicurezza non dovrebbero minacciare altri Stati, e l'adesione dell'Ucraina alla NATO è una minaccia diretta alla sicurezza della Russia. *Nei documenti della NATO il nostro Paese è ufficialmente dichiarato direttamente come la principale minaccia alla sicurezza euro-atlantica. E l'Ucraina servirà da trampolino per un tale colpo. ==Citazioni su Vladimir Putin== *Abbiamo visto in questi anni il modo in cui ha governato: avvelenando, incarcerando ed eliminando tutti coloro che gli davano fastidio. ([[Javier Marías]]) *Chiunque legga i saggi storicizzanti di Putin, chi abbia assistito alla sua dichiarazione di guerra televisiva all'Ucraina, o chi abbia recentemente – come ho fatto io – avuto ore di colloqui diretti con lui, non può più avere alcun dubbio sul fatto che Putin voglia costruire un impero russo. ([[Olaf Scholz]]) *È al potere dal 1999 e sta cercando di prolungare il suo regno anche dopo la fine del suo mandato attuale, nel 2024. I benefici della stabilità politica che lui incarna, e della riconquistata influenza russa negli affari internazionali, non sono avvertiti dalla maggioranza dei suoi cittadini. Le risorse naturali del Paese – petrolio, gas, diamanti – sono in mano a pochi oligarchi legati al presidente. Lui e i suoi compari hanno accumulato immense fortune, mentre quasi venti milioni di loro connazionali vivono sotto la soglia della povertà. ([[Lilli Gruber]]) *È da almeno quindici anni che va teorizzando la ricostruzione di una grande potenza slava dominata dalla [[Russia]] e fondata su ordine, gerarchia, ideologia illiberale e disprezzo per l'Occidente corrotto. La sua retorica si nutre di pezzi di storia molto diversi. Da una parte risale al nazionalismo grande-russo precedente il 1914, dall'altra recupera l'eredità di [[Iosif Stalin|Stalin]] scegliendo come evento legittimante del nuovo Stato russo la vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale: una guerra di liberazione dai nazisti, certo; ma anche - come ci ha raccontato [[Vasilij Semënovič Grossman|Vasilij Grossman]] - una guerra di oppressione dei popoli dell'Europa orientale. A queste radici storiche s'aggiunga la retorica dell'umiliazione che il popolo russo avrebbe subito dopo il crollo dell'[[Unione Sovietica|Urss]]. Quello della nazione umiliata è un mito che muove le guerre. Basti pensare all'uso che ne fece Hitler. ([[Andrea Graziosi]]) *È meglio che le critiche alla [[cancel culture]] occidentale non arrivino da chi al momento sta massacrando i civili per il crimine di resistere, e sta mettendo in carcere e avvelenando i propri oppositori. ([[J. K. Rowling]]) *Fermo restando le dovute differenze storiche Putin è più simile a [[Hitler]] che a [[Mussolini]]. Sul piano della propaganda è ricorso al pretesto della difesa delle minoranze germanofone nei Sudeti e a Danzica per giustificare l'aggressione a Cecoslovacchia e Polonia. Lo stesso schema che Putin ha applicato invadendo l'Ucraina. Inoltre, Putin come Hitler, se incontra resistenza rade al suolo le città. ([[Antonio Scurati]]) *Gli occidentali si credono con le spalle al muro, in guerra aperta con l'[[Islam]], in conflitto strisciante con [[Africa]] e [[Asia]]. Il più delle volte inconsapevolmente, in qualche caso consapevolmente, gli occidentali hanno dunque voglia di un vero capo, di qualcuno che li guidi in battaglia, di un generale che non biascichi le parole e non sia smidollato, ed è in questo ruolo che Vladimir Putin si offre loro, inebriando le nuove estreme destre e seducendo al di là di esse. In virtù di uno straordinario paradosso storico, [[Mosca (Russia)|Mosca]] diventa [[la Mecca]] delle destre nazionaliste dopo essere stata la Mecca del Comunismo, e il presidente russo, le sue delegazioni, i suoi deputati e la sua televisione coltivano una connivenza attiva con queste forze riemerse dal periodo prebellico fascista. Come i partiti comunisti di ieri, le nuove estreme destre sono diventate gli intermediari del Cremlino in territorio occidentale, e questa offensiva ideologica centra il bersaglio, riscuote successo perché il terreno le è favorevole. ([[Bernard Guetta]]) *I [[dittatori]] cercano di imparare dalla [[storia]], ma sono cattivi studenti. Putin e la sua banda hanno cercato di creare la dittatura moderna del XXI secolo. ... Ma la lezione principale della storia per i dittatori, Putin non l'ha imparata. Sono tutti finiti male. Probabilmente ora si sogna [[Saddam Hussein|Saddam]] impiccato o [[Muʿammar Gheddafi|Gheddafi]] linciato. ([[Michail Pavlovič Šiškin]]) *Immaginate questa sceneggiatura cinematografica: un ex agente segreto del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]], rabbioso a causa del collasso della sua madrepatria, progetta un piano di vendetta. Approfittandosi del clima di caos, scala la gerarchia di potere della Russia post-sovietica e diventa presidente. Istituisce un regime autoritario, poi prende la mira sul suo nemico giurato: gli Stati Uniti. E in qualità di spia utilizza gli strumenti di guerra cibernetica per attaccare la democrazia nel mondo. Attraverso la diffusione di propaganda e notizie false sui social network convince i cittadini delle società democratiche a diffidare dei media, del processo politico stesso e persino dei loro vicini. E vince. Vladimir Putin è tale spia e questo non è un copione cinematografico. ([[Morgan Freeman]]) *In questi anni Putin ha tentato di destabilizzare l'[[Unione Europea]], alimentare i movimenti secessionisti, influire nelle elezioni. Questo è quello che è accaduto, questo è ciò che rimane. ([[Javier Marías]]) *Io sono [[animalismo|animalista]] e penso che tra Putin e qualsiasi animale c'è un abisso, sicuramente quello atroce è lui. ([[Luigi Di Maio]]) *La banda criminale di Putin ha preso in ostaggio l'intero Paese e ha cominciato a costruire la propria Russia, a sua immagine e somiglianza. Per vent'anni si sono investiti milioni non nella sanità, nell'istruzione e nelle infrastrutture, ma in yacht, ville e club calcistici all'estero. Però la colpa della miseria e della disperazione, come afferma la tv, è dell'Occidente, dell'America. E il nemico numero uno del regime di Putin è l'Ucraina, dato che un'Ucraina prospera e democratica è un esempio pericoloso per i russi. ([[Michail Pavlovič Šiškin]]) *Lui, e nessun altro, ha preso le decisioni più importanti e continua a farlo. Anche se ha dei sostegni interni, Vladimir Putin ha scatenato questa guerra perché pensa che l’[[Ucraina]] sia uno Stato illegittimo. È anche spinto da motivi economici, dato che si tratta di un Paese molto ricco. ([[Margaret MacMillan]]) *Medievalismo, comunismo, stalinismo, carri armati, bombe, esercito, ecco che cosa ci porta quest'uomo. Se lo ricordi però il ceto medio europeo, ovvero tutti i lettori di questo articolo: Putin vi minaccia e minaccia il vostro stile di vita perché quest'uomo lo trova inammissibile. Non sopporta la prosperità, la crescita economica, la ricchezza culturale, le società critiche che contestano il potere politico. Non sopporta la [[libertà di stampa|stampa libera]], i romanzi, i film, i profumi, le spiagge, gli alberghi, le scarpe nuove e i baci degli [[omosessualità|omosessuali]] per strada. Non sopporta il concetto di cittadinanza fondato sul piacere e sul lusso di vivere. Non sopporta la democrazia. In realtà, è un poveraccio che non ha capito niente. ([[Manuel Vilas]]) *Nella Russia di Putin gli oppositori vengono arrestati alla vigilia delle elezioni e i giornalisti che scrivono contro Putin incredibilmente muoiono sempre di morte violenta e misteriosa. ([[Marco Travaglio]]) *Non rimpiange il [[comunismo]], la bandiera rossa, la falce e il martello: ma la solidità del comando che quella dottrina conferiva a Mosca, l'autorità che quello stendardo portava con sé, la differenza originaria e perpetua che quel simbolo attribuiva alla [[Russia]], dandole la potestà di rappresentare l'altra metà del mondo, nella lunga contesa bipolare con l'Ovest. Putin non ha bisogno dell'investitura bolscevica per esercitare un dominio assoluto sul Paese, garantito da un metodo autoritario che ha raso al suolo ogni opposizione, concentrando direttamente sulla sua persona l'esercizio del potere assoluto. ([[Ezio Mauro]]) *Oggi la Russia, guidata da un ex membro del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] già in servizio a Dresda, invade i suoi vicini e uccide gli oppositori politici. ([[Mike Pompeo]]) *Per Eltsin una cosa valeva l'altra, ma con Putin ha cominciato a prevalere l'interesse russo. Come è naturale che sia. Putin è un leader forte, acuto, coraggioso: ha capito che la Russia ha un interesse geostrategico e che è necessario perseguirlo. Perché abbandonare l'Abkhazia? Perché lasciare che ai confini della Russia arrivi la Nato? Il mio è un Paese leale alla Russia, e bisogna guardare alle prospettive future. ([[Sergej Bagapš]]) *Per me è la persona che ha fondato nel mio Paese un sistema corrotto che ne impedisce lo sviluppo e che voglio distruggere. ([[Aleksej Naval'nyj]]) *Perché Putin sente il bisogno di sfruttare la religione ortodossa e la sua estetica? Dopo tutto, egli avrebbe potuto impiegare i suoi strumenti di potere, decisamente più secolari – per esempio, le imprese controllate dallo Stato, o il suo minaccioso sistema poliziesco, oppure il suo obbediente sistema giudiziario. Può darsi che le dure e fallimentari politiche del governo Putin, l’incidente del sottomarino [[K-141 Kursk|Kursk]], il bombardamento di civili alla luce del giorno e altri spiacevoli momenti della sua carriera politica lo abbiano costretto a riflettere sulla possibilità che fosse venuto il momento di dare le dimissioni; altrimenti, i cittadini russi lo avrebbero aiutato a farlo. Apparentemente, è stato allora che ha sentito il bisogno di garanzie più persuasive e trascendenti per la sua lunga permanenza al vertice del potere. É stato allora che è diventato necessario fare uso dell’estetica della religione ortodossa, che è storicamente associata al massimo splendore della Russia imperiale, quando il potere veniva non dalle manifestazioni terrene come le elezioni democratiche e la società civile, ma da Dio stesso ([[Ekaterina Samucevič]]) *[[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] si era avvicinato all’Europa trovando ispirazione per la creazione del suo impero. Tre secoli dopo, Putin ha fatto una scelta diversa, quella dell’isolamento e dell’aggressività. ([[Pierre Haski]]) *Può essere riuscito a ridurre al silenzio un uomo, ma l'urlo della protesta di tutto il mondo, signor Putin, le rimbomberà nelle orecchie per il resto della vita. ([[Aleksandr Val'terovič Litvinenko|Aleksandr Litvinenko]]) *Putin, come lo avevo definito tempo fa, è un serpente a sonagli che circonda i suoi avversari, non sempre il serpente a sonagli morde velenoso. Spesso, specie se viene accarezzato, circonda con disinvoltura il corpo di chi lo sopporta, ma può colpire di sorpresa e mordere con morsi velenosi e quindi uccidere. E così è accaduto, il serpente con il suo morso velenoso ha colpito, l'[[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|aggressione militare all'Ucraina]] è stata ed è ancora in queste ore di una violenza inaudita. ([[Eugenio Scalfari]]) *Putin costituisce per l'Europa un pericolo maggiore dell'Is, minaccia l'esistenza stessa dell'Europa. Putin ha fisiologicamente bisogno del crollo delle sue istituzioni. ([[Garri Kimovič Kasparov]]) *Putin è stato nell'ultimo decennio il punto di riferimento dei sovranisti e dei nazionalisti europei. Non bastasse, il regime russo ha inquinato molte elezioni democratiche in Europa e ha sostenuto con i propri finanziamenti più di un partito democratico. Ha anche appoggiato alcuni movimenti secessionistici, a partire da quello catalano, che peraltro, va precisato, si sono fatti sostenere in totale buona fede. Vladimir Putin è stato il sovranista per eccellenza ed è impossibile disconoscerlo. ([[Bobo Craxi]]) *Putin era ed è l'erede dell'Impero russo comunista. Era, evidentemente, un'illusione pensare che il crollo delle Repubbliche Sovietiche avesse rimosso l'elemento permanente della visione imperiale, un tempo ideologica, ora solo imperiale. ([[Bobo Craxi]]) *Putin era un giovane membro del Kgb quando ci fu il crollo dell’[[Unione Sovietica]], che lo colse in Germania. Ha detto che la [[Muro di Berlino|caduta del Muro]] è stata la più importante catastrofe geopolitica del XX secolo. Gli è andata bene nella nuova Russia, ma ha un grande risentimento e vede l’[[Unione europea|Unione Europea]] come il nemico; non sopportava che l’Ucraina guardasse a Ovest e non a Est. ([[Margaret MacMillan]]) *Putin imita [[Adolf Hitler|Hitler]]: il piccolo ufficiale del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] di Dresda non agita a vuoto la sua minaccia atomica. ([[Wolf Biermann]]) *Putin mantiene legami con i partiti nazionalisti di destra in Francia, con il Front National di Marine Le Pen, e in Gran Bretagna. In Grecia ha rapporti con Anel, il partito della destra nazionalista che fa parte del governo, ma anche con la sinistra ex comunista anch'essa nella maggioranza ad Atene. [...] Putin ha un piano. La sua ambizione prima di tutto è dividere e destabilizzare l'Ucraina. Oltre a questo, mira anche a dividere la UE, diffondere l'influenza russa e, se possibile, sostituire gli Stati Uniti come il principale fattore esterno sull'Unione europea. È noto che può già pesare molto sull'Ungheria, la Slovacchia e la Repubblica Ceca attraverso il controllo delle forniture di energia. ([[George Soros]]) *Putin non si è accorto che l'Urss è crollata, che la guerra fredda è finita e che l'Ucraina è indipendente. Con [[Leonid Kučma|Kuchma]] era abituato a dare ordini, non si rassegna al confronto con un partner fondato su diritto e democrazia. ([[Viktor Juščenko]]) *Putin si fa forte di una propaganda [[antifascismo|antifascista]], ma i suoi valori sono di estrema destra. Vede nemici dappertutto. Perché è di nemici che ha bisogno ogni [[dittatura|dittatore]] per poter giustificare le violazioni dei diritti umani. ([[Herta Müller]]) *Se l'Ucraina cadrà nelle mani dei russi, seguiranno altre nazioni. Putin minaccia con il [[nucleare]] e continuerà ad usare questa carta. L'unica speranza è che [[morte|muoia]], altrimenti farà proprio come [[Adolf Hitler|Hitler]] quando stava dividendo l'Europa. Spaccherà le nazioni in due. ([[Serhij Stachovs'kyj]]) *Sarei veramente curioso di domandargli perché pensa che discriminare le persone [[omosessualità|gay]] sia la strada giusta per rendere la Russia più ricca, più di successo o prestigiosa nel mondo; perché questo è sicuramente il suo mondo. ([[Leo Varadkar]]) *Se Putin fosse una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, penso davvero che non si sarebbe avventurato in una guerra folle e machista di invasione e violenza come ha fatto lui. [...] Se volete un esempio perfetto di mascolinità tossica, è quello che sta facendo in Ucraina. ([[Boris Johnson]]) *Sotto il suo governo in Russia sono scomparse le libertà di espressione e di associazione sbocciate ai tempi di [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]]. Vladimir Putin ha fatto del suo paese una "democratura", una dittatura con le parvenze e perfino i fronzoli elettorali della democrazia, ma che bombarda a tappeto con i suoi aerei – non con quelli di [[Bashar al-Assad]] – perfino gli ospedali di [[Aleppo]]. Annulla il suo incontro con [[François Hollande]] e crea nel proprio paese un clima di guerra. Tutti sanno queste cose. Nessuno osa confutarle. Nonostante tutto, però, Putin piace. Perché? È una questione di immagine: questa attrazione politica ha prima di ogni altra cosa una dimensione fisica. Vladimir Putin non è [[James Dean]] né [[Marcello Mastroianni]]: le sue fattezze e i suoi lineamenti sono del tutto ordinari, eppure quest'uomo asciutto e muscoloso sprigiona un'impressione di forza bruta che egli sa usare in modo quasi scenico. Quando si fa riprendere a torso nudo, sempre a torso nudo, mentre cavalca stalloni o lotta da solo contro animali selvaggi, non fa perdere la testa soltanto agli appassionati di pornografia omosessuale. In Russia come in Occidente questa sublimazione della virilità serve a metterlo in netta contrapposizione con gli altri dirigenti del mondo, europei e americani in primis, perché bisogna ammettere che la qualità principale di [[Angela Merkel]] non è essere un'amazzone, così come François Hollande non è proprio Superman. E sebbene [[Barack Obama]] abbia sicuramente classe, ha più l'aspetto di un professore universitario che quello di un campione di lotta libera. ([[Bernard Guetta]]) *Spero che questa visita abbia successo e sia utile, e che durante il vertice con lo stimato presidente Putin potrò discutere in dettaglio le questioni relative alla risoluzione della situazione nella penisola coreana e allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali. {{NDR|alla Russia}} ([[Kim Jong-un]]) *Su Putin ho un atteggiamento freddo. Ci ha tolto la libertà, è vero. E lo combatto per questo. Ma con lui almeno si sopravvive. Negli anni del caos di Eltsin, invece si faceva fatica pure a trovare il pane. ([[Ėduard Limonov]]) *Un [[judo|judoka]] non farebbe mai questo. Putin non è un judoka, è solo un aggressore. ([[Georgii Zantaraia]]) *Un tiranno manipolatore che sembra un po' Dobby l'elfo domestico. ([[Boris Johnson]]) *Vladimir Putin è mosso da un desiderio di vendetta contro l'Occidente che ha distrutto la potenza dell'Urss e ignorato gli interessi vitali della Russia post-sovietica. Il fallimento delle democrazie liberali è il suo obiettivo. Le sue armi: il ricatto, la corruzione e l'eliminazione fisica degli avversari. ([[Lilli Gruber]]) ===[[Madeleine Albright]]=== [[File:Vladimir Putin with Madeleine Albright-1.jpg|thumb|Putin con [[Madeleine Albright]] nel 2000]] *Ci sono forti alleati degli Stati Uniti in quasi tutti i continenti. Gli amici di Putin, da parte loro, includono persone come [[Bashar al-Assad]], [[Alexander Lukashenko]] e [[Kim Jong-un]]. *Credo che Putin abbia ragione a credere che gli Stati Uniti vogliano impedire al suo paese di esercitare il potere militare fuori dai confini nazionali, perché è proprio così. Sbaglia invece a pensare che l'America desideri una Russia marginalizzata e debole. Ciò che vogliamo - e che gran parte del mondo vorrebbe - è una Russia disposta a trattare gli altri con il rispetto che pretende per se stessa. Non è chiedere tanto. *Il presidente ha preso il pretesto del débâcle degli anni Novanta per screditare le istituzioni democratiche e accusare Washington di voler accerchiare il suo paese o, per usare una terminologia da Guerra fredda, di volerlo contenere. Immagina che i politici americani restino svegli la notte per escogitare piani volti a indebolire la Russia. Come si spiegherebbero altrimenti l'allargamento della Nato, le iniziative Usa di sostegno alla democrazia nelle frontiere o il dispiegamento di uno scudo missilistico in Europa dell'Est? Putin si rifiuta di ammettere che altri paesi possano reclamare dei diritti e che, dopo decenni di dominio moscovita, molte delle repubbliche e dei satelliti sovietici abbiano sentito il bisogno di ottenere l'indipendenza e di lavorare per l'annessione all'Europa. *Mentre Eltsin mi aveva lusingato, vantato e lusingato, Putin ha parlato senza emozioni e senza note della sua determinazione a resuscitare l'economia russa e schiacciare i ribelli ceceni. *Per mantenere alto il consenso, Putin non si è mai legato fino in fondo a un'ideologia o a un partito. Cerca piuttosto di identificare il proprio volto con quello dell'intera nazione. Benché possa essere spietato con gli avversari, non è mai volutamente polarizzante come Chávez o Erdoğan. A differenza di molti esponenti della destra europea, è rispettoso nei confronti di ebrei e musulmani. Conserva il grosso della sua artiglieria verbale per i nemici stranieri, gli ipocriti arroganti che predicano bene e razzolano male, diffondono falsità sulla Russia e cospirano per accerchiare e strangolare il paese. Quando passa all'offensiva contro un avversario interno non lo fa per dibattere sul merito politico ma per rivolgergli accuse di tradimento. *Vladimir Putin non giura fedeltà ai principi della democrazia, ma non vi rinuncia in modo esplicito. Disprezza i valori occidentali, ma dichiara di identificarsi con l'Occidente. Non si preoccupa di ciò che il Dipartimento di Stato scriverà nel rapporto sui diritti umani del prossimo anno perché sta ancora pagando in patria il prezzo politico per le infrazioni commesse negli anni precedenti. Racconta bugie spudorate con una faccia imperturbabile e se viene accusato di soprusi dà la colpa alle vittime. Ha convinto molti, a quanto pare anche il presidente americano, di essere un maestro di strategia, un uomo forte e volitivo. Se restassero nel chiuso della Federazione russa, questi aspetti sarebbero semplicemente preoccupanti, ma Putin, come Mussolini novant'anni fa, è tenuto sotto osservazione dai leader di altre regioni del mondo che sono tentati di seguire le sue orme. E in alcuni casi lo stanno già facendo. ===[[Svjatlana Aleksievič]]=== *Dagli anni Novanta in poi, la libertà è stato il tema sul quale più hanno insistito gli intellettuali russi. C'era la convinzione che si trattasse di un'esigenza diffusa, rispetto alla quale il sostanziale silenzio del popolo suonava abbastanza strano. La verità è che il popolo non parlava perché non aspirava affatto a essere libero. Attendeva semmai che si manifestasse una qualche variante dello stalinismo, una qualche forma di russicità mutante. Ed è a questo punto che si è fatto avanti Vladimir Putin, con la promessa di una nuova Russia dalle ambizioni imperiali, talmente forte da incutere timore al mondo intero. Un Paese, come Putin ripete spesso, che può contare su due soli alleati: l'esercito e la flotta. *È un uomo pericoloso che ci ha fatto abituare ad una società totalitaria. Anche se sono tanti i giovani che lo appoggiano, in generale la gente non è contenta, ma se provi a dire qualcosa di diverso, non ti ascoltano e ti dicono che sei contro il tuo paese, che è colpa di Obama e delle sanzioni introdotte contro di noi. *La Russia si vuole ancora vedere come una grande potenza, forte; è questo che la popolazione capisce e tutto ciò che dai tempi sovietici poteva essere ripristinato, lui l'ha ripristinato. *Non posso che essere contro di lui, non sto zitta, il mio è un impegno politico, sociale, culturale ed esistenziale. Per lui, la Russia è la più forte nel mondo, capace di combattere ogni nemico, ma non si rende conto dei danni che sta facendo. Usa spesso la parola "guerra" tanto che la stessa non fa più paura a nessuno. ===[[Al Bano]]=== {{cronologico}} *Gli danno del dittatore, ma lui ha il popolo dalla sua parte. (4 settembre 2014) *Putin è rimasto al fianco dell’Occidente anche nei momenti peggiori. Ci ha sempre detto: io sono vostro amico. Però, se da ingrati non capiamo la sua politica in Ucraina, poi è giusto che ci dica: attenti, ho la Russia in mano... Nessuno ha fatto nulla a Bush che ha ammazzato Saddam quando non nuoceva più. Però si dà del dittatore a Putin che vuole aiutare i russi. Lui non attacca nessuno. Difende e basta. (4 settembre 2014) *Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male. (2 gennaio 2018) *Lui, con tutte la potenzialità che ha, con tutte le cose belle che ha fatto a favore della Russia, con questo senso di pace che ha seminato per molti anni, ora impone ai suoi di attraversare una nazione che si chiama Ucraina con i carri armati, con le pistole, con i fucili, con i bambini che scappano con le loro mamme. [...] Non si può restare indifferenti di fronte a questo seminare della morte. (28 febbraio 2022) *Ho conosciuto Putin, ho cantato per lui, mi è piaciuto in passato, ma ora è una totale delusione. Mi è dispiaciuto vedermi definito “amico di Putin”. Purtroppo non sono amico suo. Se lo fossi farei una bella passeggiata con lui nel [[Cremlino]] e gli direi: “Sediamoci 5 minuti davanti a una bella bottiglia di [[vino]], o di [[vodka]], o di acqua pura. Parliamone. Non è giusto aggredire una nazione” (17 marzo 2022) ===[[Michail Baryšnikov]]=== *Il tuo mondo russo - un mondo di paura, un mondo che brucia libri in lingua ucraina - non ha futuro finché siamo qui, noi che siamo stati vaccinati durante la nostra infanzia contro questa piaga. Il nostro mondo, d'altra parte, ha un futuro, nonostante tutti i tuoi blocchi. Sappiamo come preservare i valori del nostro mondo russo. E il tuo mondo, se non si sveglia, morirà delle sue paure. *Non riesco proprio a comprendere come alcune persone possano fidarsi e seguire leader come Putin, nonostante i russi stessi abbiano sofferto, nel corso della Storia, per la sottomissione a regimi brutali e oppressivi. Non riesco proprio a spiegarmi come si sia arrivati a questo punto; probabilmente, su questo argomento si scriveranno decine di libri. Non dimentichiamo, tuttavia, che perfino nella società libera e democratica nella quale vivo una percentuale sconvolgente di americani pare credere in teorie contorte a proposito di un’elezione che si ritiene sia stata "rubata" nel 2020. Questo ci insegna che l’ignoranza della Storia e il fervore nazionalista non sono esclusivi di nessun Paese. *Penso che Putin abbia risonanza in coloro che hanno paura. Presumo che ciò procuri loro una sensazione di sicurezza, proprio come le leadership autoritarie fanno credere ai loro popoli di proteggerli. Certo, si tratta di un sentimento di sicurezza fittizio, perché in qualsiasi momento il protetto può diventare un perseguitato. ===[[Silvio Berlusconi]]=== [[File:Vladimir Putin 25 October 2001-1.jpg|thumb|upright=1.5|Putin e [[Silvio Berlusconi]] nel 2001]] {{cronologico}} *[[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]] e Putin sono un dono di Dio per il vostro Paese. (11 settembre 2010) *Putin è una persona rispettosa degli altri, è un riflessivo, è un uomo profondamente liberale, è uno che mantiene la parola data, è veramente un democratico. Io lo conosco da più di quindici anni, lo considero quasi un mio fratello minore; ho con lui una grandissima cordialità, una grandissima confidenza. Ed oggi è indubitabilmente il numero uno tra i leader del mondo. (settembre 2015) *Vladimir Putin è un leader eccezionale. Io sono legato da un'amicizia fraterna a lui. E lo conosco per quello che è realmente: è il contrario dell'immagine che i media di tutto il mondo gli hanno creato addosso. Mister Putin ha un grande rapporto con i cittadini russi. Lui vince le elezioni con una grande quantità di voti ed è amato dalla sua gente. (aprile 2017) *Putin è molto rispettoso delle libere scelte degli italiani, e vorrebbe — e io sono totalmente d’accordo su questo — che l’Italia fosse parte attiva in un migliore e più costrittivo rapporto fra la Russia e l’Occidente. (9 dicembre 2017) ===[[Joe Biden]]=== *Lei mi aveva chiesto se potessi chiamare Putin un [[criminale di guerra]]. Sì, penso che sia un criminale di guerra. *Sì, penso che Putin sia un [[killer]]. *Putin è un [[dittatore]] [[omicida]], un delinquente allo stato puro. ===[[Boris Bondarev]]=== *Evidentemente Putin immaginava che la sua ricchezza lo avrebbe posto sullo stesso piano dei leader europei, pronti a far finta di niente sulla vera natura del suo potere. Si sbagliava. Oggi lui e la sua "élite" sono infuriati, pensano che l’Occidente abbia giocato "sporco". Curioso quando un baro si ritiene offeso perché nessuno vuole giocarci a carte. *I ventidue anni di Vladimir Putin al potere sono stati un totale spreco di tempo per la Russia. Con un’ottima congiuntura sui mercati globali, il rialzo dei prezzi di petrolio, gas e altri beni per l’export, un’autorità consolidata sui russi, negli anni 2000 Putin avrebbe potuto ottenere qualsiasi cosa. Avrebbe potuto usare il suo potere, la sua autorevolezza per condurre in porto le tanto attese riforme e spingere sullo sviluppo economico e la costruzione di una società democratica e libera. Sarebbe stato ricordato come il grande leader e uomo di Stato che senza dubbio desidera essere. [...] Invece ha scelto di costruire una dittatura personale per permettere a se stesso e ai suoi amici di godersi miliardi di dollari, palazzi e yacht, opprimendo nel frattempo l’opposizione e privando milioni di persone della speranza di un futuro migliore. *Putin isolerà la Russia dal mondo, ne farà un Paese più povero e sottosviluppato. La guerra avvicina l’obiettivo, per questo dico che è un crimine contro il futuro dei russi. Senza contare che i nostri rapporti con l’Ucraina, uno dei Paesi confinanti a noi più vicini, saranno persi del tutto per decenni e intere generazioni. ===[[Vladimir Konstantinovič Bukovskij]]=== *Con l'avvento di Putin al potere possiamo tranquillamente dire che il [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]] è tornato a occupare i ranghi della società, a livello finanziario, politico, economico e amministrativo. *Il governo Putin sta cercando di ricomporre il potere del centro, diciamo il potere del Cremlino. È chiaro che non ci riuscirà totalmente, perché prima il potere del Cremlino era strettamente collegato all'ideologia, al sistema totalitario. Non credo che riescano più a restaurare un sistema totalitario, ma possono ripristinare il potere centrale su molti aspetti della vita, rendendo i russi sempre più infelici. *Quando Putin è andato al potere nel 2000, le persone in Russia hanno immediatamente capito che il KGB era tornato al potere, e subito si sono spaventate. Se prima c'era più o meno la possibilità di essere critici nei riguardi del governo, ora la maggior parte delle persone ha paura di dire qualsiasi cosa. ===[[Michail Borisovič Chodorkovskij]]=== [[File:Vladimir Putin 31 May 2001-2.jpg|thumb|Putin e Chodorkovskij nel 2001]] *Ci sono molte informazioni sui legami profondi tra [[Matteo Salvini|Salvini]] e Putin e il suo entourage. Parte di queste informazioni fanno dubitare dell’integrità di questi contatti. Sfortunatamente si tratta di una pratica comune per Putin che è un eccellente ufficiale reclutatore ed è riuscito a trovare chiavi di varia natura per arrivare a molti politici europei. *I leader dei Paesi europei pensano di avere a che fare con uno statista che ragiona come loro. Invece lui funziona in modo completamente diverso: pensa come un criminale. Se a un criminale tu fai vedere la tua debolezza, quello non si ferma: continuerà sempre ad andare in avanti. Ed è ciò che Putin sta facendo. *Negli ultimi anni ho notato sempre più spesso che Putin usa un’informazione unilaterale e che le persone che lo circondano lo manipolano più facilmente di prima in base ai loro interessi. È stanco, ha perso la capacità di comprensione di molti aspetti della contemporaneità. *Non penso che Putin abbia avuto paura dell’allargamento della Nato all’Ucraina. Lui detesta la Nato, ma non la teme. Piuttosto, è ormai preso da una specie di missione messianica: ne è posseduto, e lo si capisce dal fatto che ha fatto mettere davanti al Cremlino la statua del principe [[Vladimir I di Kiev|Vladimir]]. [...] È una mentalità perfettamente normale per un criminale in età da pensione. *Non siamo mai stati amici, non posso dire di averlo conosciuto da vicino. Io ero al vertice di una grande impresa e Putin era il presidente, avevamo rapporti professionali. In apparenza è cambiato, sì. Vent’anni di potere lo hanno cambiato e in questo il suo non è un caso unico. Oggi si permette di fare cose che prima non osava. All’epoca si comportava in maniera più normale, riconosceva l’esistenza di certi limiti. Ma al fondo è sempre lui. Era già un criminale ed è rimasto tale. Ha la mentalità di un esponente della criminalità organizzata. È ciò che i leader occidentali non hanno mai capito, non capiscono adesso e – mi dispiace – a mio parere non capiranno mai. ===[[Nina Lvovna Chruščёva]]=== *Durante il suo terzo mandato presidenziale – ora è al quarto – si era concentrato più sulla difesa del suo entourage dalle accuse di corruzione o indifferenza che sulla felicità delle persone comuni. In vero stile sovietico, egli rimane più spaventato da un colpo di stato di palazzo che da una rivolta pubblica. *Ha passato gli ultimi 18 anni a interpretare di tutto, dal padre premuroso della nazione a un James Bond esperto di judo. *L'incompetenza di Putin si estende molto oltre l'economia. Le sue forze di sicurezza restano brutali e inaffidabili; in alcune parti del paese si sono mescolate a delle bande criminali. La sua direzione della magistratura non tranquillizza i comuni cittadini, e le installazioni militari, i sottomarini, le trivelle, i pozzi, gli ospedali e le case di riposo del paese esplodono continuamente, si rompono, o affondano, a causa della negligenza e dell'irresponsabilità. ===[[Aleksandr Gel'evič Dugin]]=== *Finché c'è Putin, la Russia ha speranza di essere forte, ma Putin è un problema perché non ha istituzionalizzato la sua linea di pensiero. La Russia oggi è Putin-centrica. *Non c'è aggressione di Putin, ma restaurazione di una civiltà russa che si era dissolta. Queste accuse sono il risultato della paura che la Russia si riaffermi come potere indipendente e che voglia difendere la propria identità. *Non ha fatto nulla nell'educazione, che è rimasta metà sovietica, metà liberale, copiata dall'Occidente. Un miscuglio di incoerenza. Lo stesso vale per la nostra cultura. La nostra cultura è un'imitazione della cultura occidentale e liberale con un frammento di pura propaganda politica, mal fatta. Questa è solo un simulacro, non una preparazione per il regno dello zar. Così non si ritorna alla nostra identità. Si ragiona troppo pragmaticamente e si pensa troppo poco al sacro. Putin rimane nella sua posizione, non sacrifica abbastanza attenzione, tempo e la sua forza vitale per questo problema. *Putin ha frenato la caduta, non ci ha ridestati. Questo trascende i suoi limiti. Lui non è un salvatore. Ha solo intenzione di riparare. È un manager, blocca la crisi. E lo sta facendo in modo eccellente, ma ha dei limiti. Agisce come se fosse eterno, non crede in qualcosa che esiste dopo la sua fine: non ha una chiave per il futuro. Questo è un vero problema. *Putin ha frenato la spaccatura e la caduta della Federazione Russa. Ha iniziato a ricostruire passo dopo passo. È molto più vicino allo zar di quanto lo fossero Eltsin e Gorbaciov per questa e molte altre ragioni. *Putin non è un essere "estraneo" che serviremo supinamente. Lui è noi stessi. Agisce per il nostro interesse. Fa esattamente ciò che siamo disposti a fare noi. Per noi non è una entità separata. È questo il concetto profondo del re sacro. *Quando Putin è salito al potere, pur essendo politicamente contiguo a Eltsin, è stato influenzato da questo terreno che avevo seminato e ha iniziato ad incarnare la mia visione della geopolitica facendo proprie le mie teorie. Ha iniziato a promuovere l'unione euroasiatica, a difendere la sovranità dei popoli pur non ricadendo in un nazionalismo di stampo ottocentesco, mi ha permesso di tornare ad apparire in televisione e a tenere incontri pubblici. È questa l'influenza che ho su di lui. Un'influenza razionale su un uomo realista quale lui è e che ha capito che le mie teorie sono le più valide per garantire una degna collocazione della Russia nel globo facendo fronte alle pressioni dell'Occidente. ===[[Michail Gorbačëv]]=== [[File:Vladimir Putin 8 October 2001-1.jpg|thumb|Putin con [[Michail Gorbačëv|Gorbačëv]] nel 2001]] {{cronologico}} *La tv li aveva mostrati tutti in piedi, acclamanti Putin, in un'atmosfera di unanimità forzata che mi ricordava i tempi sovietici. Tutto ciò mi confermava che stavano maturando in fretta novità. (3 gennaio 2000) *Il regime non cambia, non ci sarà lotta alla corruzione, gli interessi e i privilegi dell'oligarchia saranno tutelati in pieno. Se continua così Vladimir Putin vedrà presto logorarsi i suoi margini di popolarità, perché la gente capirà che è stato un trucco. E il gioco diverrà scoperto. (3 gennaio 2000) *Vladimir Putin è un uomo freddo e concreto, un uomo capace di capire, analizzare e gestire le situazioni. Anche le più difficili. (1 aprile 2000) *Putin arriva al potere in un momento di acuto e profondo distacco tra il vertice e la società. Una vera e propria crisi di fiducia. In questo senso si può dire che perfino l'affluenza alle urne, che è stata relativamente alta, rappresenta un evento stupefacente. Perché questo sia accaduto bisogna ancora capirlo. Ma io oggi penso che Putin sia in grado di fare le mosse giuste. (1 aprile 2000) *Le stesse promesse che Putin ha ripetutamente fatto non sono state realizzate e, io temo, non sono realizzabili perché la burocrazia fa affogare il Paese in un pantano d'incompetenza, corruzione e disordine. (10 maggio 2005) *Non credo che Putin sia interessato a un regime autoritario. [...] Putin crede nella democrazia e nello Stato di diritto. Ma egli eredita una situazione desolante. Eltsin e il suo gruppo hanno costruito un sistema oligarchico che si rivela tenace e ostile a ogni forma di rinnovamento e di sviluppo. Non c'è spazio per i piccoli imprenditori, per il ceto medio. C'è una concentrazione di ricchezze in poche mani, ricchezze improduttive per il Paese, che infatti emigrano all'estero. Portare ordine è necessario. Ma non credo che Putin voglia eliminare la democrazia per portare ordine. (10 maggio 2005) *Certo, Putin ha commesso degli errori sul piano dello sviluppo democratico, ma non possiamo dimenticare l'eredità che ha ricevuto da Eltsin: un paese che stava andando a pezzi. Bisogna dargli atto che ha evitato il collasso della Russia. (12 ottobre 2008) *Rimprovero a Putin la lentezza del processo democratico. Perché è vero che molte delle libertà civili introdotte con la perestrojka resistono e che la stragrande maggioranza dei russi ha votato per Vladimir Putin. Ma nessuno sa quale sarebbe la loro scelta se l'intero processo elettorale, dalla selezione dei candidati in poi, fosse davvero libero e democratico. (11 marzo 2016) ===[[Diego Fusaro]]=== *Con guinzaglio sempre più corto, i cani da guardia latrano e abbaiano da tempo contro Putin: il loro sguardo è sempre quello del potere di Washington. *Dopo Gorbaciov che faceva la pubblicità per Pizza Hut e dopo Eltsin che, tra una vodka e l’altra, svendeva la Russia agli oligarchi della finanza, Putin ha ripreso, a suo modo, l’eroica tradizione leniniana di resistenza al capitalismo imperialistico americanocentrico. *È opportuno che Putin conservi il primato militare come arma di dissuasione: per poter svolgere una civile funzione di freno alla super-potenza americana. *La Russia di Putin è uno Stato che non si piega alla globalizzazione americanocentrica e che non accetta l'invasione graduale degli spazi ex sovietici con la Nato come sta accadendo in Ucraina e com'è già avvenuto in Georgia. Perché mai dovrebbe accettare l'atlantizzazione dei propri spazi e la Nato ai propri confini? Questa è la colpa dell'Occidente: l'hybris, la tracotanza, e il non aver rispettato i limiti e gli accordi secondo cui la Nato non doveva espandersi verso Oriente. *Penso francamente che Putin abbia ragione su tutto il fronte. La sua Russia è oggi uno degli ultimi baluardi di resistenza all'imperialismo incontenibile della civiltà dell'hamburger. *Vladimir Putin, per me, rappresenta l'eroica resistenza all'imperialismo statutinense, la capacità di uno stato sovrano nazionale di resistere e di non lasciarsi piegare. Putin, poi, rappresenta anche l'importanza di aver riscoperto le identità e la sovranità nazionale come baluardo di resistenza all'imperialismo. Insomma, Putin può rappresentare la possibilità di un mondo multipolare, ossia di un mondo sottratto all'atlantizzazione integrale, detta globalizzazione. ===[[Pierre Haski]]=== *Certo, c’è sempre il rischio di un mandato di troppo e di perdere quell’autorità fatta di rispetto e paura che ha permesso a Putin di diventare un Brežnev post-sovietico, a sua volta fossilizzato. *Gli uomini della provvidenza hanno la tendenza a presentarsi come insostituibili, e a forza di spazzare via tutti i potenziali rivali finiscono per diventarlo davvero. Vladimir Putin, ormai da vent’anni alla guida della Russia, è uno di loro. *Il problema di Putin non riguarda tanto l’economia mondiale, quanto la situazione interna. Con il blocco dell’economia russa gli ammortizzatori sociali si sono indeboliti, e malgrado il presidente abbia promesso di versare tutti gli stipendi, il denaro arriva con il contagocce. Il malcontento sociale è un problema evidente. *La logica del Cremlino non è la nostra, perché Putin non deve rendere conto a nessuno e può correre rischi che nessuna democrazia occidentale è disposta ad accettare. *La popolarità incontestabile del presidente si basa su due pilastri. Per prima cosa Putin è considerato l’architetto della ripresa della Russia dopo gli anni di Eltsin, e in secondo luogo ha saputo restituire un certo orgoglio ai russi riportando l’ex impero al ruolo di potenza magari non rispettata, ma sicuramente temuta. E pazienza se questo orgoglio nasce da avventure militari insanguinate, in Siria come in Ucraina. *[[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] si era avvicinato all’Europa trovando ispirazione per la creazione del suo impero. Tre secoli dopo, Putin ha fatto una scelta diversa, quella dell’isolamento e dell’aggressività. *Putin si considera insostituibile perché è lui, e solo lui, a decidere di bombardare la Siria, negoziare con la Turchia, giocare con i nervi degli occidentali e restituire alla Russia lo status di potenza temuta. E pazienza se il paese resta un attore di secondo piano in campo economico. *Trent’anni dopo la morte dell’Urss che Gorbaciov non era riuscito a salvare, Putin ha rimesso in marcia la storia, e andrà avanti fino a quando qualcuno non lo fermerà. ===[[Vladimir Kara-Murza]]=== *A tutti coloro che sostengono che Vladimir Putin è così popolare io chiedo una sola cosa: perché un capo di Stato così popolare ha così paura di un’elezione libera? *Al momento in cui il regime di Putin perderà il potere sarà troppo tardi per sedersi e pensare a cosa occorre fare. Bisogna pensarci ora. *{{NDR|«È innegabile [...] che in Russia Putin goda di un notevole sostegno»}} Credo sia molto importante ricordarsi che questa popolarità supposta del signor Putin non è mai stata verificata e confermata da un’elezione libera e democratica, contro dei veri oppositori. *Il regime di Putin non è al potere grazie al popolo russo, non ha un mandato democratico ricevuto dal popolo. È per questo che sempre più persone scendono per le strade a protestare contro il regime. È il solo modo per esprimersi, per opporsi al Governo: non abbiamo delle vere elezioni, tutti i canali televisivi sono controllati dallo Stato, il Parlamento è solo di facciata, non c’è una vera opposizione. Chi si oppone a Putin finisce in prigione. *La storia di questi ultimi due secoli ci insegna che l'unico modello in grado di garantire sviluppo, benessere ed una dignitosa vita umana è quello che si fonda sul rispetto dello stato di diritto, sulla piena libertà politica e sul rispetto dei diritti di ogni individuo. Questo è il modello della "democrazia liberale" inviso a Putin che ha trasformato la Russia da una democrazia imperfetta com’era, in una perfetta dittatura. *Le forze sovraniste e l’estrema destra europea stanno dando qualcosa a Putin che gli mancava da tempo: una nuova legittimazione internazionale. *Non so esattamente che cosa [[Matteo Salvini|Salvini]] ammiri del Presidente Putin: forse le centinaia di prigionieri politici o il fatto che il più importante leader dell’opposizione, [[Boris Nemcov|Boris Nemtsov]], sia stato ucciso a pochi metri dal Cremlino? *Putin sarà il nuovo presidente. È al potere da 18 anni. 18 anni! C’è un’intera nuova generazione di russi nati sotto Vladimir Putin. Coloro che andranno ora a votare per la prima volta sono proprio quelli nati sotto Putin. Certo, quando oggi si parla di elezioni in Russia bisogna mettere la parola "elezioni" tra virgolette: non hanno nulla a che vedere con una vera procedura democratica. *Tutta l'ideologia anti-europea, anti-liberale ed anti-occidentale di Putin è anacronistica e sbagliata. La Russia da sola potrà essere soltanto, ben che vada, un "junior partner" del colosso cinese. ===[[Nicolai Lilin]]=== {{cronologico}} *Da giovane, e anche nei primi anni della sua presidenza, parlava spesso di portare in Russia il modello di democrazia occidentale. Un progetto che ha presto accantonato perché, da vero russo, ha sentito quella corda intima che c'è nella nostra cultura: la richiesta di autoritarismo. [...] Abbiamo ereditato dai bizantini l'idea che siamo la terza Roma e che non ce ne sarà una quarta. Il popolo vuole lo zar e Putin lo ha capito. (16 ottobre 2020) *Putin parla con gli [[Oligarchi russi|oligarchi]] e non può fare altrimenti. In Russia, si può arrivare al potere solo in due modi: ottenendo l'appoggio delle famiglie degli oligarchi oppure facendo come i comunisti, massacrando, giustamente o ingiustamente, milioni di persone. (16 ottobre 2020) *Alcuni ritengono che Putin voglia ricostruire l'Unione sovietica, ma non è così. Lui non è un sognatore come Gorbačëv (che infatti si è fatto abbindolare da tutti). Putin non è un sognatore, è molto freddo e logico. La sua visione geopolitica si rifà soprattutto agli interessi del sistema economico che lui mantiene e dal quale è mantenuto. (16 ottobre 2020) *Putin ha sbagliato nel condurre una politica interna che ha allontanato la Russia dal binario della democrazia del modello occidentale. Ha scelto la via dell'impero e abbiamo visto com'è finita. Da una parte c'è una setta di ortodossi che l'ha proclamato santo e dipinge icone con la faccia di Putin. Credono infatti che sia stato mandato dal cielo per combattere l'Anticristo. Dall'altra ci sono quelli che dicono che ha rovinato tutto. Io non credo a nessuno dei due. Io ritengo che all'epoca in cui Putin è diventato presidente si dovesse prendere una decisione. Era un momento difficile però lui l'ha fatto. (16 ottobre 2020) *Putin è una cartuccia sparata, non cambierà più. L'unico modo per la Russia di salvarsi, se lui davvero la ama, è quello di cominciare a preparare qualche sostituto, più giovane e più energico. E, soprattutto, meno legato agli olicarchi. (16 ottobre 2020) *Il modello a cui si rifà è un modello imperiale, messianico, il suo modello è [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]]. Forse all'inizio ha pensato di avvicinarsi alle democrazie occidentali, non certo a un vero Stato liberale, ma si muoveva in quel senso. Poi ha prevalso l'idea di tornare all'Impero, si è trasformato quasi in un personaggio shakespeariano. (26 marzo 2022) *Sono moltissimi quelli che non la penseranno come Putin. E i più dovranno pernsarlo in silenzio. Ma non si può pensare che Putin cada per una rivoluzione, i russi hanno già provato le rivoluzioni e temono più di tutto il caos. Se ci sarà un cambiamento partirà all'interno del sistema. (26 marzo 2022) *In lui c’è stato un cambiamento incline anche verso il male, il potere non ha migliorato quest’uomo, sicuramente lo ha danneggiato dal punto di vista umano. (28 marzo 2022) ===[[Boris Nemcov]]=== *A Putin piace essere capitalista, ma odia la libertà. Gli piace stare con Silvio Berlusconi in Sardegna, in Francia a sciare sulle Alpi, ma non ama la libertà. *A Putin sembra che tutti siano nemici, tranne la Cina. Ma la Russia non ha nemici, tranne forse la Cina. *{{NDR|«Qual è la sua valutazione degli otto anni di presidenza Putin?»}} Difficile dirlo in due parole. [...] Credo che questi siano stati otto anni di enormi possibilità per la Russia, possibilità di cui non abbiamo approfittato: abbiamo avuto autoritarismo senza modernizzazione. Da un lato, sono stati anni di grande crescita economica, ma anche di enorme aumento della corruzione. Sono stati anni di degradazione degli istituti democratici, dai tribunali al sistema pensionistico, dall’educazione alla salute e all’esercito. Putin dice che il più grande risultato del suo mandato è stato il raggiungimento della stabilità, ma sono convinto che si tratta piuttosto di stagnazione. E le due cose sono ben diverse. *La verità è che nessuno ha votato per Putin, basta guardare sul sito inguschetiya.ru, dove sono raccolte le firme di chi non ha votato Putin. Sono molti più di quanto le autorità non vogliano farci credere. *[[Barack Obama|Obama]] crede nella [[libertà]] e nello stato di diritto. Putin nel [[denaro]], negli affari e nel [[potere]]. *Putin vorrebbe che la Russia fosse un impero, ma la Russia oggi rappresenta circa il 2% del pil mondiale. Gli Stati Uniti contano per il 27%, la Cina per il 15%, l’Europa da sola pesa per più del 25%: che tipo di impero può contare su statistiche del genere? ===[[Petro Oleksijovyč Porošenko]]=== *La mia regola è che non fidarti di Putin e non avere paura, tutto quel che promette non accade mai. Non farà mai un passo verso di te. Non fidarti e non avere paura. Se hai paura, hai perso. *Ovunque parlino russo, lui pensa sia Russia. E che la gente sia pronto ad accoglierlo coi fiori. Ma oggi nessuno lo applaudirebbe: gli ucraini hanno avuto 14mila morti, non accettano provocazioni. *Putin non è una persona normale, non si vede solo a capo d’una nazione: si crede a metà fra un imperatore e Dio. *Vladimir Putin non è il diavolo. È soltanto un imperatore che vuole inglobare il mio Paese senza neanche chiedere un parere al mio popolo. ===[[Domenico Quirico]]=== *Aveva assorbito tutto quello che noi avevamo insegnato, intendeva sfruttare fino in fondo quello che avevamo permesso e la nostra avidità. Ci aveva osservato con attenzione: sapeva che per ingannarci bastava indossare le vesti di scena per lo spettacolo che ci convinceva. Cercavamo complici servili, non democratici orgogliosi. *Noi lo abbiamo creato, accettato, lusingato perché eravamo consapevoli, fino a cinque mesi fa, che non ci era estraneo. Anzi. Pensavamo che al momento giusto, quando ha iniziato ad alzare la voce, avremmo saputo parlargli, addomesticarlo. Aleggiava solo una vaga angoscia, parlavamo la stessa lingua e ci avrebbe ascoltato perché non poteva in fondo negare di assomigliarci. Altro che democrazie contro autocrazia. Ci disprezza ma solo perché è certo di averci superato in cinismo e brutalità. *Noi lo abbiamo creato. Per sbarazzarcene dovremo innanzitutto cambiare noi stessi. ===[[Massimo Luigi Salvadori]]=== *{{NDR|Su Vladimir Putin e [[Silvio Berlusconi]]}} Ciò che li lega è sicuramente l'insensibilità verso le procedure democratiche, e poi vi è la simpatia profonda tra due personaggi che condividono il piacere di un potere svincolato dall'ascolto di una società che abbia a cuore il rispetto dei diritti personali e collettivi. *Credo si possa definire come l'espressione, indubbiamente abile quanto cinica, di una concezione statalistico accentatrice che governa in maniera di fatto autoritaria, la società civile russa, la quale vive in una condizione di pluralismo limitato e fortememente controllato dall'alto. *Nelle relazioni con il resto del mondo, Putin può contare su due elementi di forza: il primo, è il fatto che egli ha risollevato sul piano internazionale la Federazione Russa, dando al sistema politico una forte stabilità. Il secondo fattore, che è strettamente collegato al primo e che riguarda in particolare i rapporti tra Mosca e l'Unione Europea, risiede nel fatto che la Russia è la grande fornitrice di una risorsa preziosa, come quella energetica, di cui è enormemente ricca. Grazie alla stabilità interna, Putin può farsi garante di forniture energetiche, gas e petrolio, di cui l'Europa, e non solo essa, ha gran bisogno. ===[[Matteo Salvini]]=== {{cronologico}} *Farei cambio tra Renzi e Putin domattina, altro che dittatore. (18 ottobre 2014) *Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin! (18 ottobre 2014) *Lo ammiro per le idee chiare, la fermezza, il coraggio, l'interventismo e una visione della società basata su punti cardine che condivido. (9 dicembre 2015) *Ho sempre ritenuto sbagliate le sanzioni contro la Russia. Putin ha il nostro sostegno per toglierle anche perchè so bene che la Russia ama il made in Italy e con queste sanzioni ci stiamo rimettendo miliardi di fatturato. (9 dicembre 2015) *Se è considerato un dittatore mi fa sorridere. Le dico solo che quest’anno la Russia crescerà più dell’Italia. (27 marzo 2017) *Di Putin apprezzo l’operato. E mi sembra che la stessa posizione la abbiano Marine La Pen e François Fillon, il Berlusconi di Francia. Eppoi come non dimenticare che anche Renzi ha chiesto di togliere le sanzioni. Fra qualche giorno scopriremo che il ministro Alfano vorrà andare da Putin. (27 marzo 2017) *Noi siamo a fianco degli aggrediti, c'è Putin che ha aggredito e Zelensky che è aggredito. È il caso di dirlo, per dire basta alle polemiche stucchevoli. (2 marzo 2022) *Putin, fino all'aggressione, è stato incontrato e omaggiato da tutti i leader politici nazionali ed europei. Ricordo ancora gli onori con cui lo accolsero Conte e Di Maio. Ma posso citare Berlusconi, Letta, Renzi... Ora c'è una guerra in cui è chiaro a tutti chi è l'aggressore. (10 marzo 2022) ===[[Michail Šiškin]]=== *Il crimine di Putin è nell'avere avvelenato gli uomini con l'[[odio]]. *La banda criminale di Putin ha preso in ostaggio l'intero Paese e ha cominciato a costruire la propria Russia, a sua immagine e somiglianza. Per vent'anni si sono investiti milioni non nella sanità, nell'istruzione e nelle infrastrutture, ma in yacht, ville e club calcistici all'estero. Però la colpa della miseria e della disperazione, come afferma la tv, è dell'Occidente, dell'America. *La Russia di Putin è irrespirabile, puzza tremendamente di stivale poliziesco. Sotto gli occhi di tutti il mio paese si sta trasformando in una [[dittatura]] [[fascismo|fascista]]. ===[[Timothy Snyder]]=== *La Seconda Guerra Mondiale è un elemento del mito storico dell’innocenza russa e della grandezza perduta di Putin: la Russia deve godere del monopolio del vittimismo e della vittoria. *Nella sua mente, gli ucraini sono russi che amano gli occidentali. Devono essere corretti con la forza – “puliti” o “sputati fuori”. *Per Putin un "fascista" o un "nazista" è semplicemente qualcuno che si oppone a lui o al suo piano di distruggere l'Ucraina. [...] Chiamare gli altri fascisti pur essendo fascisti è la pratica putinista per eccellenza. *Putin è un dittatore che controlla i media del suo Paese. E se le cose vanno male, gli basta cambiare argomento. [...] L’ultima volta che la Russia ha invaso l’Ucraina, nel 2014, i suoi media hanno cambiato argomento sulla Siria da un giorno all’altro, e i russi lo hanno seguito. *Putin governa in una realtà virtuale dove c’è sempre una via di fuga. Non può essere messo in un angolo in Ucraina, perché l’Ucraina è un posto reale. *Putin non è lungimirante. Geopoliticamente sta consegnando il suo paese alla Cina. *Tribalizza la storia della Seconda Guerra mondiale: è lui il nazista e lo sa. ===[[Vittorio Strada]]=== *Dopo il pangermanesimo, il panslavismo, il panarabismo, Vladimir Putin ha inventato il panrussismo. E con questa strategia imperiale l'Occidente è chiamato a fare i conti. [...] L'interpretazione corrente e diffusa è che Vladimir Putin voglia ricostituire l'Unione Sovietica. Si tratta di una interpretazione semplicistica e approssimativa. Il fatto stesso che Putin faccia riferimento esclusivamente all'elemento nazionale russo dimostra che si tratta di una ideologia diversa da quella sovietica. *Il primo, grande successo è che Putin ha portato la Russia tra le potenze mondiali di primo rango, subito dopo gli Stati Uniti, e al livello della Cina. *Ordine e stabilità erano stati i pilastri del suo "patto" con i russi, il fondamento della sua legittimazione popolare, sin da quando Eltsin lo spinse avanti. Ordine e stabilità sono i valori più sentiti oggi dai russi: tutti i più recenti sondaggi indicano chiaramente che in testa a tutti i valori che erano stati indicati - libertà, democrazia....- la stragrande maggioranza dei russi poneva ordine e stabilità, oltre al miglioramento della situazione economica e delle condizioni di vita. *Per lui la Russia non è soltanto l'etnia di un'unica razza, bensì comprende tutte le etnie che compongono l'attuale Federazione. Più volte ed esplicitamente, il leader del Cremlino ha messo in guardia contro un nazionalismo russo esclusivo. Per lui, l'elemento russofono è il "fratello maggiore" di una comunità di popoli, di etnie, che compongono, per l'appunto, l'attuale Federazione. In questo senso, anche gli ucraini (ucrainofoni) potrebbero far parte di questa "famiglia allargata". Anche da questo nasce la violenta polemica scatenata dalla leadership putiniana contro i nazionalisti ucraini antirussi. *Può piacere o meno, ma sta di fatto che oggi la Russia da lui guidata ha una capacità di azione internazionale, politica ed economica notevolissima. *Putin viene visto come l'uomo che ha fatto uscire la Russia da una situazione di inferiorità che prima aveva avuto. E poi, ognuno vede in Putin ciò che vuole: l'uomo d'ordine, quasi l'uomo "qualunque", "uno dei nostri", vicino al cittadino. In questa ottica, la sua mancanza di carisma risulta essere agli occhi dell'elettore medio, non particolarmente politicizzato, un elemento vincente. A ciò si aggiunge la vecchia tendenza. fortemente radicata nella Russia pre rivoluzionaria e ulteriormente rafforzatasi nella Russia sovietica, dell'uomo forte, dell'uomo che può difendere il Paese da tutti i pericoli e garantire un minimo di sicurezza e di prestigio. *Sotto Putin, il regime "ibrido" - autoritarismo di sostanza e democrazia di facciata - ha raggiunto una indubbia stabilità, tanto è vero che alcuni autorevoli analisti non parlano più di post-sovietismo ma di neo-sovietismo. *Un uomo di stabilità e di transizione, in una fase di sviluppo della Russia post-comunista. Un politico indubbiamente capace che ha risolto alcuni problemi e ne ha aperti altri. ===[[Julija Tymošenko]]=== {{cronologico}} *Prenderei io stessa l'Avtomat {{NDR|arma automatica}} e sparerei in fronte a questo stronzo... (18 marzo 2014) *Un barbaro. Le spiego perché: l'aver lanciato [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|una guerra]] contro un Paese pacifico, democratico ed europeo come l’[[Ucraina]], è una conferma della sua natura barbarica. Ha incoraggiato l’eliminazione di anziani, donne, bambini. Questo non può essere descritto in altro modo che con quella parola: barbaro. E [[fascismo|fascista]]. Qualcuno pensa che lui sia pazzo, io non credo. Ha una mente fredda, razionale, cinica. E dietro i suoi comportamenti c’è come un nucleo oscuro, qualcosa che arriva dal [[Medioevo]] più nero. (19 aprile 2022) ===[[Donald Trump]]=== {{cronologico}} *Pensate che Putin a novembre verrà al concorso di bellezza Miss Universo a Mosca? Se sì, pensate che diventerà il mio nuovo miglior amico? (18 giugno 2013) *{{NDR|Sull'[[Ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali]]}} Il mio staff è venuto da me – Dan Coats, il capo dell'intelligence, e qualcun altro – e mi hanno detto che è stata la Russia. Qui c'è Vladimir Putin: dice che non è stata la Russia. Io dico questo: non vedo nessuna ragione perché sia stata la Russia, ma voglio davvero scoprire dov'è il server. (16 luglio 2018) *Putin dichiara che una bella porzione dell'Ucraina, dico dell'Ucraina, è indipendente. Cioè, è fantastico. Io ho detto: ma quanto è intelligente! E ora ci entra come peacekeeper, cioè con la forza di pace più potente. Potremmo farlo anche noi al nostro confine Sud. (22 febbraio 2022) ===[[Bernardo Valli]]=== *Da giovane, vivendo per le strade di San Pietroburgo (allora Leningrado), Putin ha imparato che spesso bisogna essere pronti a sferrare il primo pugno. È un principio che non ha mai dimenticato. Sorprendere. Così ha fatto, mezzo secolo dopo, in Georgia, poi in Crimea e adesso in Siria. *Oltre a suscitare un "entusiasmo disciplinato", Putin applica una democrazia protetta, che è un surrogato di quella vera. Non esiste censura in Russia, né giornalistica né letteraria. Ma sulla stampa agisce una forte autocensura, favorita dalle proprietà e dalla vigilanza politica. Questo non esclude la discreta libertà concessa a pubblicazioni secondarie. Le quali servono da alibi. Lo stesso vale per la televisione, totalmente addomesticata, ma con qualche canale e stazione radio marginali che fanno eccezione. Idem per le case editrici. Non ci sono interdizioni ma i saggi o i romanzi troppo scomodi per il regime finiscono da editori secondari. La vita privata usufruisce di una larga libertà. Una libertà nella sicurezza dopo il caos degli anni Novanta, quando dalle ceneri dell'Urss spuntavano gli oligarchi, che si spartivano i beni dello Stato, e nelle strade non mancavano i delinquenti. Oggi puoi usare senza restrizioni Internet e i suoi più moderni derivati. Se hai i soldi puoi viaggiare dove vuoi nel mondo. Sbatti contro la cappa autoritaria se alzi la testa al livello del potere politico. *Vladimir Putin invoca la nostalgia dell'Unione Sovietica, ma anche dei principi religiosi, della Russia zarista, dell'identità russa, della lingua nazionale, del progetto euroasiatico, dell'ispirazione slovofila (che l'ha spinto a incontrare Alexander Solgenitsyn). Il suo impero in gestazione si muove in tante direzioni, zigzagando tra le due correnti opposte, in cui si divide il pensiero russo: quella slavofila e quella filo- occidentale. Il sistema imperiale che si disegna è più pragmatico di quel che appare. Vuol essere efficace, moderno, capace di usufruire degli spazi internazionali, politici e militari, che si presentano. Un sistema basato sull'economia di mercato, in cui le tradizioni religiose e nazionali sono elementi essenziali per l'unità del paese. Molto resta imprevedibile. ===[[Lech Wałęsa]]=== *Il metodo di Putin è legato al passato ed è inefficace. *Putin deve essere convinto, non sconfitto. *Putin è imprevedibile e il peggio può ancora accadere se lo lasciamo continuare a conquistare territori e a uccidere persone. ===[[Volodymyr Zelens'kyj]]=== {{cronologico}} *Quando i suoi consiglieri guardano uno Stato, non vedono i cittadini [...] Vedono solo il capo di Stato, vedono i politici, gli imprenditori potenti. *Sono convinto che il presidente russo ben di rado si confronta con persone oneste e sincere. Qualunque cosa gli arrivi all’orecchio o gli venga consegnato nei rapporti scritti, questo è quanto sentiamo dire da lui. *{{NDR|«Crede che Putin stia già prendendo di mira altri Paesi, come la Moldavia?»}} Ma siete a conoscenza di quanto annunciato a Mosca negli ultimi anni? Avete mai sentito una sola frase rispettosa nei confronti dell’Ue? Credete che Putin riconosca l’Europa come potenza alla pari? No. Il suo scopo è quello di dividere e lacerare l’Europa, come sta facendo con l’Ucraina. Ascoltate quello che dice la propaganda russa. Lo predicano persino dalle loro chiese, che bisogna conquistare altri Stati: la Moldavia, la Georgia, le repubbliche baltiche. A mio avviso anche la Polonia è minacciata. Anzi, l’intero continente europeo è in pericolo, fintanto che a Putin verrà consentito di aggredire un Paese vicino. *Credo che Putin non sia stato in un bunker per due settimane o sei mesi, ma per più di due decenni. Non lo intendo letteralmente, ma nel senso che ha ricevuto informazioni solo dalla sua cerchia. E l'Ucraina, mentre era in questo bunker, è cambiata in modo significativo. Quindi il modo in cui vede l'Ucraina è molto diverso dall'Ucraina che esiste nella vita reale. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Oliver Stone]] e Vladimir Putin, ''Oliver Stone intervista Vladimir Putin'', Marsilio ancora, Venezia, 2017, ISBN 9788831728454 *Vladimir Putin, ''[https://www.m-48.it/wp-content/uploads/2022/02/Per-lunita-dei-Russi.pdf Per l'unità dei russi. {{small|Discorsi e scritti sulla questione nazionale}}]'', tradotto e pubblicato da m★48, 2022. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Putin, Vladimir}} [[Categoria:Personalità della guerra al terrorismo]] [[Categoria:Politici russi]] adt7je1u21izrdv3wv8dc6bum0lhna6 Kofi Annan 0 13224 1223243 1184252 2022-08-18T19:43:22Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Kofi Annan */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Kofi Annan.jpg|thumb|right|Kofi Annan]] '''Kofi Annan''' (1938 – 2018), politico e diplomatico ghanese. ==Citazioni di Kofi Annan== *Come ribadisce [[Papa Francesco]], il cambiamento climatico è una minaccia totalizzante [...]. Mi congratulo con il Papa per la sua forte leadership morale ed etica. Abbiamo bisogno di più di tale guida ispirata. Ci vediamo al vertice sul clima a Parigi? :''As Pope Francis reaffirms, climate change is an all-encompassing threat'' [...]. ''I applaud the Pope for his strong moral and ethical leadership. We need more of such inspired leadership. Will we see it at the climate summit in Paris?''<ref>{{en}} Citato in ''[http://globenewswire.com/news-release/2015/06/18/745567/10138977/en/Statement-by-Kofi-Annan-Chair-of-the-Africa-Progress-Panel-and-Kofi-Annan-Foundation-in-Support-of-the-Encyclical-on-Climate-Change-by-His-Holiness-Pope-Francis.html Statement by Kofi Annan, Chair of the Africa Progress Panel and Kofi Annan Foundation, in Support of the Encyclical on Climate Change by His Holiness Pope Francis]'', ''Globenewswire.com'', 18 giugno 2015.</ref> *Dai tempi dell'[[Olocausto]], con grande ignominia, il [[mondo]] ha fallito più di una volta nel prevenire o porre fine a dei [[genocidio|genocidi]], per esempio in Cambogia, in Ruanda e nell'ex Jugoslavia.<ref>24 gennaio 2005; citato in Christian Rocca, ''Contro l'ONU'', Lindau.</ref> *La comunità internazionale ha tradito il Ruanda, e questo ci lascerà per sempre un intenso rimorso e un dolore persistente.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 301. ISBN 9788858041147</ref> *Le [[droga|droghe]] stanno distruggendo la nostra società, generando crimine, diffondendo malattie come l'AIDS, e uccidendo la nostra gioventù e il nostro futuro. :''Drugs are tearing apart our societies, spawning crime, spreading diseases such as AIDS, and killing our youth and our future.''<ref>{{en}} Citato in ''[https://wol.jw.org/en/wol/d/r1/lp-e/102003241 Young People and Drugs]'', ''Awake!'' magazine, Jehovah's Witnesses, 8 aprile 2003.</ref> *Non c'è alternativa all'ONU. È ancora l'ultima e la massima speranza dell'umanità.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della legge'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 218. ISBN 9788858029596</ref> {{Int|''Scontri di civiltà: non è mai la fede il problema''|''Avvenire'', 11 gennaio 2009}} *Penso che sia di vitale importanza per noi superare i "risentimenti", e stabilire relazioni di fiducia tra le comunità. *Occorre fare attenzione a non lasciare che i crimini commessi da singole persone o da piccoli gruppi ci facciano cadere nella trappola delle "generalizzazioni", in modo che questi atti condizionino il nostro modo di guardare a intere popolazioni, intere regioni e religioni. *La diversità tra culture è qualcosa da valorizzare, non da temere. *Molte guerre, purtroppo, derivano dal timore di coloro che sono diversi da noi stessi. Solo attraverso il "dialogo" si possono superare queste paure. ==Citazioni su Kofi Annan== *Non mi è simpatico Kofi Annan. Non mi piace Kofi Annan. Kofi Annan non è quello che sembra. Cioè un bonario monarca con la cravatta, un imparziale nobiluomo africano, un anti-Waldheim. All'inizio aveva sollevato in me qualche speranza, e di lui apprezzavo anche gli aspetti esteriori. La sua eleganza, la sua ricercatezza verbale, la sua signorilità. La sua voce fonda e suasiva, il suo mite strabismo di Venere. Ma poi lo osservai meglio, lo ascoltai meglio, e m'accorsi che nel suo mite strabismo di Venere c'era qualcosa di ambiguo. Qualcosa di insincero, di infido. E ora capisco perché Blair controllasse le sue telefonate. Da che parte guarda, Kofi Annan, mentre con l'occhio destro fissa un punto e con l'occhio sinistro ne fissa un altro? Non certo dalla parte dell'Occidente, sebbene, appartenga a una chiesa evangelica e abbia studiato nel Minnesota poi a Ginevra poi a Boston: le sue prese di posizioni sono sempre a favore dell'Islam. Come Kurt Waldheim trova sempre il modo di dar torto agli occidentali e ragione ai loro nemici. È anche lui un discepolo di Sigrid Hunke? Mah! Forse è soltanto un freddo calcolatore che obbedisce a un'Assemblea Generale dominata dai paesi del Terzo Mondo cioè dai mussulmani più biliosi e impreparati. O forse è semplicemente un antiamericano che merita il Premio Nobel ormai riservato agli antiamericani e basta. ([[Oriana Fallaci]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Annan, Kofi}} [[Categoria:Politici ghanesi]] [[Categoria:Segretari generali delle Nazioni Unite]] 37fyrhv55nepp882bxnvh3z19srpwf0 Le follie dell'imperatore 0 13881 1223295 1217173 2022-08-18T22:11:19Z 37.162.6.111 /* Frasi */Aggiunte informazioni wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = Kuzco, l'empereur mégalo logo.jpg |titoloitaliano=Le follie dell'imperatore |titolooriginale=The Emperor's New Groove |paese=USA |anno=2000 |genere=animazione, commedia, avventura |regista=[[Mark Dindal]] |soggetto= [[Chris Williams]], [[Mark Dindal]], [[Roger Allers]] |sceneggiatore=[[David Reynolds]] |doppiatorioriginali = *[[David Spade]]: Kuzco *[[John Goodman]]: Pacha *[[Eartha Kitt]]: Yzma *[[Patrick Warburton]]: Kronk *[[Wendie Malick]]: Chicha *[[Eli Russell Linnetz]]: Tipo *[[Kellyann Kelso]]: Chaca |doppiatoriitaliani = *[[Luca Bizzarri]]: Imperatore Kuzco *[[Adalberto Maria Merli]]: Pacha *[[Anna Marchesini]]: Yzma *[[Paolo Kessisoglu]]: Kronk *[[Emanuela Rossi]]: Chicha *[[Erica Necci]]: Tipo *[[Veronica Puccio]]: Chaca *[[Massimo Corizza]]: Rudy *[[Mirko Pontrelli]]: l'uomo-sigla *[[Roberto Stocchi]]: Il cuoco della locanda *[[Angiolina Quinterno]]: la cameriera della locanda *[[Roberto Gammino]]: guardia trasformata in mucca *[[Luigi Rosa]]: guardia 1 *[[Michele Kalamera]]: guardia 2 |montatore = [[Tom Finan]] [[Pam Ziegenhagen]] |musicista = [[John Debney]] }} '''''Le follie dell'imperatore''''', film d'animazione statunitense della Disney del 2000, regia di [[Mark Dindal]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} Tanto tempo fa, da qualche parte in mezzo alla giungla... :''Long ago, somewhere deep in the jungle...'' {{NDR|Viene mostrato un lama sotto la pioggia}} Dico, l'avete visto? Che scena patetica, eh? Be', voi non ci crederete, ma una volta quel misero lama era un essere umano. E non un essere umano qualunque: era un imperatore, ricco, potente e carismatico, ma di più! E questa è la sua storia. Be', per la verità è la mia storia. Proprio così, quel lama sono io, di nome Kuzco, l'imperatore Kuzco. Ero la persona più gentile del mondo, e mi hanno rovinato la vita senza motivo! Che c'è? Non ci credete? Allora facciamo una cosa: torniamo un po' indietro! Quando non ero ancora un lama... così capirete tutto. {{NDR|si vedono delle immagini di lui da piccolissimo}} No, siamo tornati troppo indietro... Oh, oh, guardatemi! Quello sono io da piccolo... Ehm, andiamo avanti! ('''Kuzco''') {{NDR|come voce narrante}} ==Frasi== {{cronologico}} *Bene ragazzi, ditemi se non è un capolavoro. Si chiama Yzma, ed è la consigliera dell'imperatore: prova vivente che i dinosauri abitavano la Terra. Per non parlare del suo braccio destro. Ne cambia uno ogni dieci anni più o meno. Il modello di quest'anno si chiama Kronk. {{NDR|Kronk si colpisce la fronte per uccidere una mosca}} Ecco, questo è Kronk! ('''Kuzco''') {{NDR|come voce narrante}} *Che fai? Tocchi? Non si tocca! A cuccia! ('''Kuzco''') {{NDR|a Kronk}} *All'anima; che ragnatela di rughe... come farà a non sbriciolarsi? E quello? Da quanto tempo è incastrato lì?('''Kuzco''') {{NDR|pensando mentre osserva il viso di Yzma}} *Propongo un bel [[brindisi dai film|brindisi]]... lunga vita a Kuzco! ('''Yzma''') {{NDR|prima di far bere a Kuzco il veleno}} *{{NDR|Yzma fa segno a Kronk di tramortire Kuzco mimando l'azione con dei broccoli, ma Kronk non capisce e le offre dei broccoli}} Vuoi [[Broccolo|broccoli]]? ('''Kronk''') *{{NDR|Dopo il colpo di scena la carrellata va così all'indietro che vengono inquadrati una scimmia e un insetto su un albero}} Ehm, cosa c'entrano la scimmia e l'insetto? Vogliamo tornare a me? ('''Kuzco''') {{NDR|come voce narrante}} *{{NDR|Interrompendo la scena in cui viene mostrato Pacha da solo e rompendo la quarta parete e rivolgendosi alla "telecamera"}} Ehehehehe ! Salve ! Scusatemi ! Non so se vi ricordate di me ... sono quello rimasto sul carretto !{{NDR| fa un cerchio attorno al sacco con un pennarello rosso}} La storia parla di me, non di lui {{NDR| fa una X a Pacha}} ! Ecco, tutto chiaro ? Possiamo andare avanti, scusate l'interruzione ! {{NDR|fa per andarsene ma ricompare brevemente coprendo Pacha facendo uno scarabocchio per poi andarsene di nuovo e la scena si riprende}} ('''Kuzco''') {{NDR|nei panni del lama comparso all'inizio come voce narrante}} *Scorpioni! ('''Kuzco''') *{{NDR|Al sarto di corte}} Te lo dico subito, non ho un fisico facile: sono alto 1 e 80 per 60 di vita. ('''Kronk''') *{{NDR|Parlando di Yzma con uno scoiattolo}} Non è la donna più facile con cui entrare in sintonia... ha il filo spinato intorno all'anima. ('''Kronk''') *{{NDR|Parlando di Kuzco con un branco di lama}} Certo, è un lama brutto. E credetemi, se lo dico io è brutto veramente. ('''Pacha''') *{{NDR|Dopo l'inseguimento, Kuzco e Pacha raggiungono il palazzo, ma quest'ultimo, fuori schermo, abbassa la leva sbagliata e Kuzco cade nella botola, per poi comparire con il coccodrillo che gli morde la coda}} ('''Kuzco'''): Io vorrei sapere che se ne fanno di due leve?! {{NDR|da un calcio in faccia al coccodrillo, che guaisce come un cane e se ne va}} *{{NDR|Rivolto all'addetto di trampolini giganti}} Per l'ultima volta, amico, non abbiamo ordinato un trampolino gigante. ('''Guardia''') *Smettetela di essere severo con voi stesso! È tutto perdonato! [...] Oh, non è la prima volta che vengo defenestrato... e non sarà neanche l'ultima! Che volete che vi dica? Sono un ribelle! ('''Rudy''') *''Saresti quello più popolare, | un geniaccio che ci sa fare. | Ma se non hai gli amici a che servirà poi? | Perché il mondo girerà | se la tua gente capirà | che la tua vita inizia qui! | ...che la tua vita inizia qui! | ...che la tua vita inizia qui... con noi!'' ('''Uomo sigla''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Uomo Sigla''': ''Ci son tanti dittatori, | politicanti predatori | blasonati col cervello di un bignè | e ci sono dei tiranni | da sempre dediti agli inganni, | ma incapaci di contare fino a tre! | Era scritto nel destino | che lui fosse il più divino, | il signore degli aristocratici. | È un enigma, è un mistero | per tutto il mondo intero. | È davvero il non plus ultra, è così.'' [...] ''Oh yeah! Dell'impero lui è sovrano, | è un genio, è un vulcano! | Dopo di lui c'è solo il nulla, sai perché? | Questo mondo girerà | appena il dito schioccherà | perché la tua vita inizia qui con...''<br /> '''Kuzco''': Me!<br/>'''Uomo Sigla''': ''Come si chiama?! Kuzco! | Sì, è lui! | È il sovrano del mondo! | È il migliore! Già!'' <br/> {{NDR|Kuzco ballando urta Rudy}} <br/> '''Kuzco''': No! Mi hai rotto il ritmo!<br/> '''Guardia''': Mi dispiace, nonnetto, ma hai rotto il ritmo dell'Imperatore.<br/> '''Rudy''' {{NDR|volando giù da una finestra}}: ...Scusate!<br />'''Kuzco''': Dicevi?<br />'''Uomo Sigla''': ''Di chi stiamo parlando?! Kuzco! | Sì, è lui! | È fantastico! |È il signore dell'universo! | Wow, wow, sì!| Ow!''<br />'''Kuzco''': Ah! Bum, baby!<br />'''Visir''': Vostra Altezza, è il momento di scegliere la sposa! <br /> '''Kuzco''': Va bene! Largo alla bellezza! Diamo un'occhiatina... odio i tuoi capelli. Non ci siamo. Aiuto. Aiuto, aiuto. Lasciami indovinare... tu devi essere bella dentro... Allora, è questo il meglio che sai fare? <br /> '''Visir''': Oh, sì! Cioè, volevo dire no! Cioè, volevo dire... <br /> '''Kuzco''' {{NDR|pensando}}: Mamma mia, quanto parla! Ma come si spegne questo qui? *'''Kuzco''': {{NDR|Voce narrante}} Ultimamente Yzma ha preso la pessima abitudine di governare il paese alle mie spalle... ed io ho deciso che deve piantarla. <br /> '''Yzma''': Non è certo un mio problema se la tua famiglia non ha... che cos'è che non ha?<br />'''Contadino pezzente''': Be'... da mangiare.<br />'''Yzma''': Ah! Dovevi rifletterci prima di diventare un pezzente! Con lui ho finito, via, portatelo via, un altro!<br />'''Contadino pezzente''': Ma io... {{NDR|le due guardie lo prendono velocemente per le braccia per portarlo via}} Come non detto. <br />'''Kuzco''': Che faccia tosta questi contadini eh? <br />'''Yzma''': {{NDR|Senza accorgersi di lui}} Non me ne parlare... {{NDR|Spicca un balzo}} HAA! Vostra Altezza! {{NDR|Ride imbarazzata}} <br />'''Kuzco''': Ci stavi riprovando, vero? <br />'''Yzma''': {{NDR|Imbarazzata}} Che cosa? Ri-riprovare a fare che cosa? <br />'''Kuzco''': A soffiarmi il posto! L'imperatore sono io e tu sei la mia consigliera, chiaro? Qualche domanda? *'''Kuzco''': Ah, a proposito, sei licenziata. <br/> '''Yzma''': Licenziata?! Co-co-come sarebbe a dire licenziata?<br/>'''Kuzco''': Ehm, come posso spiegartelo? Ti sollevo dall'incarico, sei stata dimissionata, rientri nella riduzione del personale, divergenza di intenti, conflitto d'interessi... scegli la tua versione, ne ho altre! <br/ > '''Yzma''': Ma io... voi... noi... oh! Ma, ma Vostra Altezza, sono anni che dimostro la mia cieca fedeltà all'Impero! Saranno almeno... be'... molti, moltissimi anni, Altezza! <br/ > '''Kuzco''': Ehi, abbiamo tutti il nostro canto del cigno! Il tuo è finito da almeno mezzo secolo. Allora, chi è seduto sul mio trono?<br/ > '''Kronk''': Ah! Ah! Lo so io! È Yzma. La risposta è Yzma, esatto?<br/ >'''Kuzco''' {{NDR|imitando un padrone orgoglioso del proprio cane}}: Bra-vissimo, Kronk! Prendi un biscottino! {{NDR|gli lancia un biscotto}}<br/ > '''Kronk''': È mio! {{NDR|cerca di acchiappare il biscotto al volo, ma così facendo perde l'equilibrio e precipita giù dalla scalinata}} ...Sto bene! Fatto niente!<br/ > '''Kuzco''': Capito, bellezza? Hop, hop, hop! {{NDR|Yzma se ne và mugugnando, mentre Kuzco si siede sul trono attendendo Pacha}} Bene! Può entrare! <br /> '''Pacha''': Ehm... salve vostra altezza, mi trovo qui perché sono stato... <br />'''Kuzco''': Finalmente! Il mio saggio capo villaggio! <br />'''Pacha''': Ah, Pacha! Ad ogni modo, sono stato convocato... <br />'''Kuzco''': Pacha... sei esattamente l'uomo che avevo intenzione di vedere! <br />'''Pacha''': Davvero? <br />'''Kuzco''': Gira voce che puoi risolvere il mio problema! {{NDR|Scenda dal trono}} Tu puoi risolvere il mio problema, vero? <br />'''Pacha''': Sicuro, io... farò del mio meglio... <br />'''Kuzco''': Bravo, bravo! È quello che volevo sentirti dire! Hai idea di quanto sia importante il villaggio per l'impero? <br />'''Pacha''': Beh, produciamo il raccolto che consumate qui a palazzo e alleviamo anche i lama... {{NDR|Kuzco alza un tendone mostrandogli il suo villaggio in miniatura}} il mio vilaggio? <br />'''Kuzco''': Carino, eh? Vedo che ti sei accasato bene in cima alla collina, bel furbastro! Eh eh eh! <br />'''Pacha''': Già, la mia famiglia si è stabilità lassù da almeno sei generazioni! <br />'''Kuzco''': Ah ah...dimmi una cosa, qual è il versante che riceve più sole? <br />'''Pacha''': Oh beh, se volete stare al sole, dovete andare al di là di quel boschetto! Quando il sole si trova in questa posizione... le colline cantano! <br />'''Kuzco''': Bene, allora ci siamo! <br />'''Pacha''': Davvero? <br />'''Kuzco''': Si, problema risolto! Grazie mio caro. <br />'''Pacha''': Nient'altro? Sono stato chiamato per questo? <br />'''Kuzco''': Si, mi serviva una consulenza interna prima di far costruire la mia piscina... <br />'''Pacha''': Ah ah... piscina? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Piazza all'improvviso Kuzcotopia in miniatura sulla cima della collina}} Vai, olè! Benvenuto a Kuzcotopia! La mia super mega residenza estiva, completo di scivolo acquatico! <br />'''Pacha''': Cosa? <br />'''Kuzco''': Non è magnifica? {{NDR|Gioisce come un bambino}} È il mio regalo a me per il mio compleanno! Sono felice come un re! <br />'''Pacha''': {{NDR|Confuso}} Oh, ecco io... io non... io non capisco come sia possibile... <br />'''Kuzco''': Tranquillo, ora ti spiego. Domani, quando festeggerò il mio compleanno, darò un semplice ordine e il tuo villaggio sarà distrutto, per fare spazio... a questa! {{NDR|Preme un pulsante che attiva dei coriandoli su Kuzcotopia in miniatura}} Quindi al posto tuo uscendo, passerei in comune per fare il cambio di domicilio. <br />'''Pacha''': {{NDR|Preoccupato}} Ma-ma... e noi dove andremo a vivere? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Noncurante}} Mmmm... non so e non m'importa, ti basta? *'''Kuzco''': {{NDR|Pensando}} Eh si, stava andando tutto secondo i miei piani... {{NDR|Una testa di pietra viene spaccata da Yzma}} o almeno così credevo... <br />'''Yzma''': Non si libererà di me così facilmente! Ma chi si crede di essere quel minuscolo verme irriconoscente?! Quello... un po' più a sinistra... non ha la più pallida idea di chi si trova di fronte! Come può farmi una cosa simile? Praticamente l'ho allevato io! <br />'''Kronk''': Che strano, non ti somiglia per niente! <br /> '''Yzma''': Già, pensa te... <br />'''Kronk''': Meglio scaricare la rabbia in questo modo, {{NDR|Spaccare teste di pietra}} invece che prendertela col vero Kuzco, eh? <br />'''Yzma''': {{NDR|Ha un'illuminazione}} Che idea, Kronk! Che idea geniale! Spedirò Kuzco all'altro mondo! {{NDR|Risata malefica}} <br />'''Kronk''': Il vero... Kuzco? <br /> '''Yzma''': {{NDR|Respinge Kronk}} Il VERO Kuzco, mi pare ovvio! Non ci arrivi? È perfetto! Con lui fuori dai piedi e nessun erede al trono, io prenderò il suo posto e governerò l'impero! Mi piace!<br>'''Kronk''': E come la metti col fatto che sei stata... diciamo licenziata?<br>'''Yzma''': Gli unici che ne sono al corrente siamo noi tre e presto resteremo in due!<br>'''Kronk''': E io sono uno di questi due, vero?<br>'''Yzma''': Al laboratorio! {{NDR|in tono solenne}} Abbassa la leva, Kronk! {{NDR|Kronk tira la leva sbagliata e Yzma precipita urlando in una botola}} L'altra leva! {{NDR|si sente un tonfo nell'acqua}}<br/>'''Kronk''': Oh.<br/>'''Yzma''' {{NDR|rientrando nella stanza tutta bagnata e con un coccodrillo aggrappato alla veste}}: Ma perché dobbiamo avere due leve?! {{NDR|schiaffeggia il coccodrillo che se ne va guaendo come un cane}} Togliti di mezzo! *'''Yzma''' {{NDR|pianificando come uccidere Kuzco}}: Ah, cosa posso fare? Ho trovato! Lo trasformerò in una pulce, un'innocua piccola pulce, poi metterò la pulce in una scatola, e la scatola dentro un'altra scatola... quindi spedirò la scatola a me stessa, e quando arriverà {{NDR|ride maleficamente}} la spiaccicherò con un martello! È una splendida, splendida, splendida idea! Geniale, direi! {{NDR|cade una fiala con del veleno, che carbonizza e uccide una piantina}} ...No, troppi francobolli. Lo avvelenerò con questo! {{NDR|passando la boccetta del veleno a Kronk}} Toccalo, Kronk, non ne avverti il nero potere?<br/>'''Kronk''' {{NDR|Con gli occhiali da sole}}: Oh! Caspita, è nero forte! <br />'''Yzma''': Si avvicina il nostro momento di gloria! {{NDR|ride maleficamente}} È l'ora di cena! {{NDR|Parte una scarica di tuoni}} *'''Yzma''': Allora... è tutto pronto per la serata? <br /> '''Kronk''': Oh, certo! Inizieremo con una minestra, un'insalatina leggera e poi si vedrà. <br /> '''Yzma''': Non mi riferivo alla cena! A quella cosa... <br /> '''Kronk''': Oh, certo, il veleno! Il veleno per Kuzco! Il veleno scelto appositamente per uccidere Kuzco! Kuzco e il suo veleno!... Quel veleno? <br /> '''Yzma''': Sì, quel veleno! <br /> '''Kronk''' {{NDR|lo tira fuori dalla divisa}}: Eccolo qui! <br /> '''Yzma''': Eccellente! Due o tre gocce nel suo bicchiere, io proporrò un brindisi e lui morirà prima del dessert! <br /> '''Kronk''': Il che è un vero peccato, perché sarà una delizia! <br /> '''Kuzco''' {{NDR|entra sbattendo la porta}}: Bum, bum, baby! Diamo un senso alla serata! Sono un re di larghe vedute, ma ho una fame che non ci vedo! Nessun... rancore per il licenziamento, vero? <br /> '''Yzma''': Assolutamente. Kronk, servi da bere all'imperatore! <br /> '''Kronk''': Bere... ma certo! {{NDR|serve da bere}} Vostra Altezza. <br /> '''Kuzco''' {{NDR|annusando l'aria}}: C'è qualcosa che brucia? <br /> '''Kronk''': Oh! I miei sformatini di spinaci! {{NDR|corre in cucina per toglierli dal forno}} <br /> '''Kuzco''' {{NDR|riferito a Kronk}}: In fondo sembra... simpatico. <br /> '''Yzma''': Ehm... sì, infatti. <br /> '''Kuzco''': E quanti anni avrà?... Una ventina? <br /> '''Yzma''': Ehm... non... saprei dire... <br /> '''Kronk''': Sono salvi! <br /> '''Yzma''': Splendido! <br /> '''Kuzco''': Fantastico, bravo! <br /> '''Yzma''': Ottimo lavoro! <br /> '''Kronk''': Attenzione! Sono ancora bollenti! {{NDR|si prepara a servire gli sformatini}} <br /> '''Yzma''': Ehm, ehm... Mmmmh! Ehm... Kronk! L'imperatore voleva... bere! <br /> '''Kronk''': Certo! ...Oooh! Ma certo! *'''Yzma''': Cosa?! Un lama?! Dovrebbe essere morto stecchito! <br /> '''Kronk''': Eh già, curioso... <br /> '''Yzma''': Fammi vedere quella fiala... Ma questo non è veleno! Questo qui è estratto di... lama! Oooh! <br /> '''Kronk''': Posso dire a mia discolpa che i tuoi veleni si assomigliano un po' tutti. Dovresti riordinare l'archivio. <br /> '''Yzma''': Portalo fuori città e finisci l'opera! Avanti! <br /> '''Kronk''': E la cena, scusa? <br /> '''Yzma''': Kroonk... è una questione importante! <br /> '''Kronk''': E il mio dessert?! <br /> '''Yzma''': Ah... be', forse lo troviamo il tempo per il dessert. <br /> '''Kronk''': E il caffè! <br /> '''Yzma''': D'accordo, una tazzina veloce. Poi portalo fuori città e finisci l'opera! *{{NDR|Dopo che Kronk ha gettato Kuzco nel canale che porta alla cascata appaiono sulle spalle di Kronk le sue versioni vestite da angelo e diavolo}}<br>'''Kronk angelo''': Non lo lascerai morire in quel modo, vero? {{NDR|riferito a Kuzco, che sta per precipitare dalla cascata}} <br /> '''Kronk''': Il mio angelo custode! <br /> '''Kronk diavolo''': Non dar retta a quello lì. Sta cercando di convincerti a imboccare la via dell'onestà. Io invece ti porterò sulla via dello sballo! <br /> '''Kronk angelo''': Oh, ma smettila! <br /> '''Kronk diavolo''': Tu devi smetterla! <br /> '''Kronk angelo''': Tu! <br /> '''Kronk diavolo''': Tu! <br /> '''Kronk angelo''': Tu! <br /> '''Kronk diavolo''': Tu all'infinito! {{NDR|Kronk angelo si innervosisce e tace}} <br /> '''Kronk diavolo''': Ascolta, Mister Universo, ti do tre motivi per togliertelo dalle spalle. Numero uno: ma l'hai guardato? Con quel ridicolo strumento da femminuccia! <br /> '''Kronk angelo''': Te l'ho già spiegato: questa è un'arpa, e tu lo sai! <br /> '''Kronk diavolo''': Sì, certo. Quella è un'arpa. E quello è un vestitino. <br /> '''Kronk angelo''': Una tunica! <br /> '''Kronk diavolo''': Motivo numero due: guarda che so fare! {{NDR|si mette a fare ginnastica}} <br /> '''Kronk''': Ma... scusa tanto, questo cosa c'entra? <br /> '''Kronk angelo''': No, no, è un valido argomento! *'''Tipo''': Sai, oggi ho mangiato un insetto! <br /> '''Pacha''': Oh, la mamma l'ha fatto al forno? ...Non ditele che l'ho detto. *'''Pacha''': Ah! Un demone!<br/> '''Kuzco''': Quale demone? Dove?! {{NDR|vede Mitsy e si terrorizza, in una scena che ricorda il film di [[E.T. l'extra-terrestre|E.T.]]}} Aaaah! {{NDR|va a sbattere contro il recinto}} Ahia! La mia testa!<br/> '''Pacha''': Sta' calmo, demone! Cerca di non agitarti! Giuro che non ti farò nulla di male. <br/> '''Kuzco''': Ma di che cosa stai parlan- Un momento. Io ti conosco! Tu sei quel villico lagnoso! <br/> '''Pacha''': Ah!... L'imperatore Kuzco? <br/> '''Kuzco''': Già! E chi pensavi che fossi, scusa? <br/> '''Pacha''': Voi... ehm... voi non assomiglia... non assomigliate all'Imperatore. <br/> '''Kuzco''': Come sarebbe? Non assomiglio all'Imperatore?! <br/> '''Pacha''': Ecco, fate così. {{NDR|muove le dita}}<br/> '''Kuzco''': E che cos'è questo? Un nuovo giochetto che fate voi villici? {{NDR|si accorge di non avere più delle dita, bensì uno zoccolo}} No! Non ci credo! {{NDR|corre a specchiarsi nel pozzo e vede il suo riflesso}} Aaaah! Il mio viso! Il mio bellissimo, bellissimo viso! Sono un lama puzzolente, che schifo! Ho una faccia da lama! Sto cercando di ricordare, va bene? Eh! Eh! È inutile! Ho un buio totale, non ricordo più nulla... No, un momento! Di te mi ricordo! Mi ricordo di averti detto... che avrei costruito la mia piscina dove c'è la tua casa... e tu ti sei arrabbiato con me... Oh! E mi hai trasformato in un lama!<br/> '''Pacha''': Cosa?! Ma questo non è vero! <br/> '''Kuzco''': Sì che è vero! E poi mi hai rapito! <br/> '''Pacha''': Perché dovrei rapire un lama?! <br/> '''Kuzco''': E che ne so! Qui sei tu la mente criminale! Non io! <br/> '''Pacha''': Cosa?! <br/> '''Kuzco''': Mh. Hai ragione. A pensarci bene... ti ho sopravvalutato. {{NDR|Tra sé}} Adesso devo tornare subito a palazzo! Yzma ha quel suo "laboratorio segreto"... schioccherà le dita e mi farò restituire il mio vero aspetto! {{NDR|A Pacha cercando di camminare sulle gambe}} Ehi tu, non c'è tempo da perdere! Forza! {{NDR|Pacha lo guarda indeciso}} Senti smilzo, voglio liberarmi di questo corpo, quindi muoviti! Cammina! <br />'''Pacha''': {{NDR|Deciso}} Costruite la piscina da un'altra parte. <br />'''Kuzko''': Un momento, ti dispiace ripetere? <br />'''Pacha''': Io non vi porto a palazzo a meno che non cambiate idea e costruite la piscina da un'altra parte! <br /> '''Kuzco''': Ti svelerò un segreto. Vieni qui. Più vicino. {{NDR|Pacha gli si avvicina e Kuzco gli grida nell'orecchio}} NON SCENDO A PATTI COI CONTADINI!!! *'''Kuzco''': {{NDR|Mentre cammina nella giungla}} "Pericolosa" un cavolo! Oh una foglia, potrebbe aggredirmi! Che albero terrificante! {{NDR|In falsetto}} "Ho tanta paura"! {{NDR|Ridacchia}} Per favore, andiamo! Sono un imperatore! Ed essendo un imperatore ho un innato senso dell'orientamento... allora, dove mi trovo? {{NDR|Si guarda intorno mentre svolazza un insetto, che finisce in una ragnatela}} <br />'''Insetto nella ragnatela''': Aiuto! Aiuto! Aiuto! Aiuto... {{NDR|Un ragno lo mangia}} Troppo tardi... <br /> '''Kuzco''': Oh, mamma. Questa non me la vorrei sognare stanotte.<ref>Citazione di una scena del film ''[[L'esperimento del dottor K.]]''</ref> *'''Kuzco''' {{NDR|ironico a Pacha dopo che, legati ad un tronco, sono precipitati in un fiume}}: Non so te, smilzo, ma io mi sto divertendo anche troppo!<br/>'''Pacha''': Oh, oh...<br/> '''Kuzco''' {{NDR|in tono inespressivo e rassegnato}}: Non dirmelo: stiamo andando verso un'altissima cascata. <br/> '''Pacha''': Già.<br/> '''Kuzco''': Con massi appuntiti? <br/> '''Pacha''': È un classico. <br/> '''Kuzco''': E andiamo! {{NDR|precipitano nella cascata}} Mamma! *'''Pacha''': {{NDR|Dopo aver provato la respirazione bocca a bocca su Kuzco, che si sciacqua la bocca disgustato}} Per l'ultima volta, non vi stavo dando un bacino! {{NDR|Accende un fuoco}} <br />'''Kuzco''': Chiamalo come vuoi! {{NDR|Spegne il fuoco con uno sputo}} È stato... disgustoso! E se tu avessi eseguito i miei ordini fin dall'inizio, a quest'ora ci saremmo risparmiati questa "schifezza romantica"! {{NDR|Pacha riaccende il fuoco, ma Kuzco lo rispegne scrollandosi l'acqua dal pelo}} Ma visto che sei qui, dovrai riaccompagnarmi a palazzo, Yzma mi farà tornare come prima ed io seguirò i lavori di Kuzcotopia! Oh yeah! <br />'''Pacha''': Ascoltate, io credo che siate partito col piede sbagliato. {{NDR|Riaccende il fuoco}} Sono convinto che se ci riflettete un attimo vi metterete a cercare un'altra sistemazione {{NDR|per Kuzcotopia}}.<br/>'''Kuzco''': E perché dovrei farlo? {{NDR|Dopo essersi asciugato con la coperta di Pacha, la getta spegnendo il fuoco}} <br/>'''Pacha''': {{NDR|Trattenendo la rabbia}} Perché voi vi renderete conto che così facendo costringerete un intero villaggio a sloggiare per un vostro capriccio.<br/>'''Kuzco''': È questo è sssss... bagliato?<br/>'''Pacha''': Certo, non si può essere così crudeli!<br/>'''Kuzco''': Mh. Riportami a casa.<br/>'''Pacha''': No no no! Aspettate! Ma come fate a infischiarvene?! Vi preoccupate soltanto della vostra piscina, pensate solo a voi!<br/>'''Kuzco''': Esatto, penso solo a me. È una lezione che hanno imparato tutti. Tu invece sei rimasto indietro col programma, eh Pacha?<br/>'''Pacha''': Sapete una cosa? Un giorno finirete per restare solo e darete la colpa solo a voi stesso.<br/>'''Kuzco''' {{NDR|noncurante}}: Grazie per l'informazione, me la segno. Adesso per l'ultima volta, ti ordino di ricondurmi a palazzo! <br/>'''Pacha''': Ho l'impressione che resterete inchiodato qui, perché se non cambiate idea, il palazzo ve lo scordate... *'''Yzma''' {{NDR|[[elegie funebri dai film|elegia]]}}: E dunque, è con immenso dolore che piangiamo l'improvvisa scomparsa del nostro beneamato principe, venuto tragicamente a mancare proprio alla viglia del suo diciottesimo compleanno.<br>'''Kronk''': Povero ragazzo!<br>'''Yzma''': Il suo ricordo vivrà nei nostri cuori...<br>'''Kronk''': ...che tragedia!<br>'''Yzma''': ...per tutta l'eternità! {{NDR|si toglie la veste nera che nasconde un vestito di luccicanti paiettes}} Be', l'abbiamo pianto anche troppo! Al lavoro! *'''Tipo''': {{NDR|Svegliandosi di soprassalto dopo aver avuto un incubo}} Papà, attento! {{NDR|Ansima per la paura}}<br/>'''Chicha''': {{NDR|Sale le scale con una candela e gli si avvicina}} Tipo che cosa è successo?<br/>'''Tipo''' {{NDR|Molto spaventato}}: Ho sognato che papà era legato a un tronco e veniva sbattuto sulle rocce dalla corrente del "Fiume della Morte"!<br/>'''Chicha''': {{NDR|Cerca di rassicurarlo}} Stà tranquillo! Calmati !<br/>'''Tipo''' {{NDR|Ancora spaventato}}: Era Terribile!<br/>'''Chicha''': {{NDR|Confortandolo}} Shhhh ! Non ti agitare! Tipo, calmati! Era un brutto sogno! Tuo padre stà bene! È solo tornato dall'Imperatore!<br/>'''Tipo''' {{NDR|Finalmente calmo}}: Oh, come gli avevi detto perché tu hai sempre ragione!<br/>'''Chicha''': Infatti ...<br/>'''Chaca''': {{NDR|Mettendosi a testa in giù}} Io ho sognato che papà baciava un lama {{NDR|Kuzco}}! <ref> Gli incubi sono dei riferimenti alla scena della cascata </ref> <br/>'''Tipo''': Questa cosa non potrà mai succedere!<br/>'''Chaca''': Invece sì!<br/>'''Tipo''': Noooo!<br/>'''Chaca''': Sììììì!<br/>'''Tipo''': Noooo!<br/>'''Chaca''': Sìììììììì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Chicha''': Buonanotte tesorucci!<br/>'''Chaca''' e '''Tipo''' {{NDR|Si fermano per un attimo}}: Notte mamma! {{NDR|Si rimettono a litigare e Chicha spegne la candela}} *'''Kuzco''': Allora... io stavo pensando che... quando tornerò a palazzo... potremmo... insomma qui intorno è pieno di colline, per cui... magari diciamo che potrei... io potrei... <br />'''Pacha''': Tu... stai dicendo... che ora hai cambiato idea? <br />'''Kuzco''': Beh io... io... <br />'''Pacha''': Perché se così fosse, significherebbe fare qualcosa di gentile per un'altra persona. <br />'''Kuzco''': Lo so, questo lo so... <br />'''Pacha''': E riesci ad accettarlo? <br />'''Kuzco''': Certo! {{NDR|Pacha lo fissa per verificare se non sta mentendo}} Che c'è? <br />'''Pacha''': {{NDR|Allunga la mano, ma alza prima che Kuzco la stringa}} Non stringerla se non ne sei convinto... {{NDR|Kuzco ci pensa e poi la stringe}} AH AH! Evviva! Ti riporto a palazzo. Oh a proposito, grazie. <br />'''Kuzco''': {{NDR|Sibilando}} No... grazie a te... *'''Pacha''': {{NDR|Si ritrova appeso per le liane di un vecchio ponte}} Kuzco! Kuzco! <br />'''Kuzco''': {{NDR|Disinteressato}} Sii? <br />'''Pacha''': Svelto dammi una mano! <br />'''Kuzco''': No, non credo che lo farò. <br >'''Pacha''': Vorresti lasciarmi qui? <br />'''Kuzco''': Beh, avevo intenzione di metterti in prigione a vita, ma questa soluzione mi piace di più! <br />'''Pacha''': E io che ti credevo cambiato! <br />'''Kuzco''': Andiamo, ho dovuto dire qualcosa per convincerti a riportarmi in città. <br />'''Pacha''': Era tutta una messa in scena? <br /> '''Kuzco''': Ma certo! No aspetta... si si, è stata tutta una messa in scena. Addio! {{NDR|Se ne va}} <br />'''Pacha''': {{NDR|Disperato}} Ci siamo anche stretti la mano!<br/>'''Kuzco''': Sai, per stringere la mano devi... {{NDR|mostrando gli zoccoli}} avere la mano! Eh, eh, eh! Carina questa! Ciao, ciao! {{NDR|Fa per andarsene, ma cade anche lui, restando appeso per le liane}} <br />'''Pacha''': {{NDR|Fingendosi preoccupato}} Come stai? Tutto bene? <br />'''Kuzco''': Si... credo di stare bene... <br />'''Pacha''': Bravo! {{NDR|Gli tira un pugno}} Così impari a rimangiarti le promesse! <br />'''Kuzco''': {{NDR|Risponde, dandogli un calcio}} Ecco! E questo è per avermi rapito e portato nel tuo villaggio, che ho sempre intenzione di distruggere! Eh eh eh eh! Che fai tocchi? {{NDR|Pacha gli da una testata}} <br />'''Pacha''': E io che ho rischiato la vita per un egoista come te! Mi hanno insegnato che in tutti c'è del buono, ma tu sei la prova che non è vero! <br/> '''Kuzco''': {{NDR|fingendo di essere offeso}} Boo hoo hoo! Sono brutto e cattivo! Brutto lama! <br/> '''Pacha''': Dovevo lasciarti morire in quella giungla. A quest'ora avrei risolto tutti i miei problemi! <br/> '''Kuzco''': Perché, oltre ad essere ciccione, sei anche stupido! <br/> '''Pacha''': Ah si? Fatti sotto! <br/> '''Kuzco''': Prima le signore! {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Kuzco''': Come faremo adesso? Come faremo? Moriremo! Moriremo! È finita per me! <br/> '''Pacha''': No, non è finita! Calmati ora! Mi è venuta un'idea! Dammi un braccio! Resisti! Dammi l'altro! Quando griderò via, spingiti contro la mia schiena! E cerca di camminare lungo la parete! Intesi? <br/> '''Kuzco''': Ow! Ti ho visto! L'hai fatto apposta! <br/> '''Pacha''': Non è vero! Se vogliamo salvarci dobbiamo collaborare quindi segui le mie istruzioni. Ci sei? Vai con la destra!<br>'''Kuzco''': Quale destra scusa, la tua o la mia?<br>'''Pacha''': Non importa! ...la mia.<br>'''Kuzco''': Perché la tua?<br>'''Pacha''': Va bene, la tua. Allora, ci sei?<br>'''Kuzco''': No, sono al bar! * '''Kuzco''': E ora che facciamo, Genio? <br/> '''Pacha''': Ci sto pensando! Allora. Sta a sentire. Se mi spingi con la testa, riesco a prendere la corda, capito? <br/> '''Kuzco''': E chi mi dice che una volta presa non mi lascerai cadere nel fiume? <br/> '''Pacha''': Nessuno te lo dice. Devi solo fidarti di me! <br/> '''Kuzko''': Certo! È una fortuna che non sei un bestione grande e grosso. Se no sarebbe stata una vera tragedia! *'''Kuzco''': Yu Ha! Ma dico? Hai visto? Faccio paura? Ti ho preso al volo, mentre andavi giù come un sacco di patate. Uuh. Sono la parete di un canyon che si sgretola che ti portano al fiume. Bè, non oggi, bella! Ha ha. Ha, ha, ha, ha, ha, ha. <br/> '''Pacha''': Tu, mi hai salvato la vita? <br/> '''Kuzco''': Eh? E allora? <br/> '''Pacha''': Lo sapevo! <br/> '''Kuzco''': Cosa? <br/> '''Pacha''': Che c'è del buono nel tuo cuore! <br/> '''Kuzco''': No no! <br/> '''Pacha''': Ammettilo! <br/> '''Kuzco''': Non c'è! <br/> '''Pacha''': Si che c'è! <br/> '''Kuzco''': No! <br/> '''Pacha''': Io dico di sì! <br/> '''Kuzco''': No! <br/> '''Pacha''': Potevi lasciarmi cadere! <br/> '''Kuzco''': È una cosa normale, nessuno è così crudele! Ew! Senti, non cercare significati nascosti, è stato soltanto un episodio, va bene? <br/> '''Pacha''': Certo! Giusto! Su rimettiamoci in cammino! Senza il ponte ci vogliono quattro giorni per arrivare al palazzo. <br /> '''Kuzco''': Cosa? Hai ancora intenzione di accompagnarmi? <br />'''Pacha''': Beh ci siamo stretti la mano! <br />'''Kuzco''': Già è vero, ma ti rendi conto che quello che è successo non cambierà nulla! Al mio ritorno costruirò Kuzcotopia comunque, lo sai bene! <br />'''Pacha''': Quattro giorni sono tanti! Chi lo sa, magari cambierai idea. <br /> '''Kuzco''': Quattro giorni? Quante probabilità ci sono che mi porti in braccio? <br />'''Pacha''': {{NDR|Ironico}} Pochissime... *'''Yzma''': {{NDR|Isterica, dopo essere caduta nel fango, essendo stata inseguita da uno sciame di zanzare e si presenta lo scoiattolo che gli offre la ghianda}} Stai lontano da me! <br />'''Kronk''': {{NDR|Parlando con lo scoiattolo che prima se la prende con Yzma}} Già, non me ne parlare... {{NDR|Lo scoiattolo gli parla}} No no, non sei tu... non è la donna più facile con cui entrare in sintonia. Ha il filo spinato intorno all'anima... <br />'''Yzma''': Stai parlando con uno scoiattolo?! <br /> '''Kronk''': Ero una Giovane Marmotta! Dovevo... uh... intendermi con tutte le creature. {{NDR|Allo scoiattolo}} Prego, continua. <br /> '''Yzma''': {{NDR|Con tono rassegnato e disperato}} Perché a me! Perché a me?! Che cosa ho fatto di male?! <br />'''Kronk''': Non devi sentirti sempre al centro dell'attenzione! È lui che non è fortunato negli incontri! Dice che un lama parlante gli ha fatto passare un momentaccio... *'''Pacha''': {{NDR|Porta Kuzco in braccio verso un ristorante}} Hai un calo di zuccheri, eh? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Ironico}} Si, è una maledizione... eh eh eh! <br />'''Pacha''': D'accordo caro, ma appena mangerai qualcosa riprenderai a camminare. *{{NDR|Kuzco, vestito da donna, e Pacha fingono di essere una coppia per poter entrare al ristorante}}<br />'''Pacha''': Siamo in luna di miele.<br>'''Cameriera''': Complimenti per esservi mostrati in pubblico. *'''Kuzco''': Quando imparerai che tutte le mie idee sono buone?<br>'''Pacha''': Non me n'ero accorto, perché credevo che avventurarsi nella giungla da solo, farsi inseguire dai giaguari, mentirmi per farti riportare al palazzo fossero pessime idee!<br>'''Kuzco''': Oh be', tutto sembra sbagliato se lo dici con quel tono! *'''Pacha''': Ehi, dove vai? <br />'''Kuzco''': Faccio un salto in cucina a dire due paroline allo chef. <br />'''Pacha''': Già, così ci buttano fuori! <br />'''Kuzco''': Ma che dici? Con questa acconciatura, sono invisibile... *'''Yzma''': {{NDR|Leggendo il menù}} C'è qualcosa su questo menù che non galleggi su una brodaglia grassa? <br />'''Kronk''': Vado a domandare allo chef. *'''Cameriera''': Ordine in arrivo! Tre piatti di maiale con pancetta extra a parte, due assaggini di formaggio piccante, un trionfo di fegato e cipolla e una bistecca scolpita a forma di trota! Tutto chiaro, dolcezza? <br /> '''Kronk''': Tre maialini in fiamminga, caciotta alla cayenna, il piatto della nonna e manzo con le pinne. Pronti! *'''Kuzco''': D'accordo, facciamola semplice: omelette agli spinaci con pane integrale. Capito? <br />'''Kronk''': Arriva! <br />'''Yzma''': {{NDR|Entra in cucina}} Ma quanto ci vuole? <br />'''Kronk''': {{NDR|Mentre serve due piatti}} Pronti! <br />'''Yzma''': Kronk, ma che stai facendo? <br />'''Kronk''': Ah è un momentaccio! <br />'''Yzma''': {{NDR|Ironica}} Perché non mi sorprende? <br />'''Kronk''': {{NDR|Serve una zuppa}} Via la nove! <br />'''Yzma''': {{NDR|Trattiene la rabbia}} Visto che ci sei, preparami lo speciale del giorno, senza brodaglia! <br />'''Kronk''': Bene! La comanda! <br />'''Kuzko''': Sai che c'è? Cambio l'omelette con un bel tortino di carne. <br /> '''Kronk''': Tortino di carne! <br /> '''Yzma''': Kronk! Posso avere le patate a parte? <br /> '''Kronk''': Te le mettiamo in conto. {{NDR|Yzma trattiene la rabbia}} <br /> '''Kuzco''': Come contorno vorrei delle patate, grazie. <br /> '''Kronk''': Bene, con formaggio? <br /> '''Yzma''': Grazie, Kronk, il cheddar è l'ideale. <br /> '''Kronk''': Patate con cheddar. <br /> '''Kuzco''': Patate sì, cheddar no. <br /> '''Kronk''': Senza il cheddar. <br /> '''Yzma''': Perché? Io lo voglio! <br /> '''Kronk''': Con il cheddar. <br /> '''Kuzco''': Il cheddar ''no me gusta''! <br /> '''Kronk''': Cheddar no! <br /> '''Yzma''': Cheddar sì! <br /> '''Kronk''': Insomma, lo metto o non lo metto?<br /> '''Yzma e Kuzco''' {{NDR|in coro}}: Lascia stare, ci ho ripensato. Al posto delle patate l'insalata. *'''Kuzco''': Ma che stai facendo? <br />'''Pacha''': Ci sono due persone che ti stanno cercando!<br />'''Kuzco''': Cosa?!<br/ >'''Pacha''': Un atleta e una vecchia scheletrica!<br/ >'''Kuzco''': Aspetta, la vecchia sembra la donna brutta di Dracula? <br/ >'''Pancha''': Altroché!<br/ >'''Kuzco''': Sono Yzma e Kronk! Sono salvo! <br />'''Pacha''': Non sono venuti a salvarti! Non capisci! <br />'''Kuzco''': Finalmente mi ricondurranno a palazzo... grazie per l'aiuto, sei stato fantastico, ora faccio da solo. <br />'''Pacha''': No no no! Forse non è chiaro, stanno cercando di ucciderti! <br />'''Kuzco''': Uccidermi? Senza di me sarebbero perduti! <br />'''Pacha''': {{NDR|Cerca di fermarlo}} No, non te lo permetto! <br />'''Kuzco''': Cosa? {{NDR|Finisce per fraintendere le parole di Pacha}} Wo wo! Ora ho capito! <br />'''Pacha''': Cosa? <br />'''Kuzco''': Tu non vuoi riportarmi a palazzo, no, tu vorresti tenermi bloccato qui per tutta la vita! <br />'''Pacha''': NO! <br />'''Kuzco''': Facevi finta ed io c'ero quasi cascato... <br />'''Pacha''': Kuzco, mi vuoi ascoltare? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Arrabbiandosi sempre più}} No no, sei tu che ascolti me! A te importa solo... la tua stupida collina e basta! Non t'importa nulla di me, quindi vattene! Sloggia! Vattene via ho detto! <br />'''Pacha''': {{NDR|Rassegnato}} Addio! *{{NDR|Si ritorna alla scena iniziale del film dove Kuzco, trasformato in lama, è da solo sotto la pioggia}}<br>'''Kuzco''' {{NDR|come voce narrante}}: Ed è qui che siete arrivati voi. Come vi ho detto, sono io la vittima di questa storia. Ma io non ho fatto nulla, sono gli altri che mi hanno rovinato la vita!<br>'''Kuzco''': Fai il favore, dacci un taglio, eh!<br>'''Kuzco''' {{NDR|come voce narrante}}: Sto raccontando quello che è successo.<br>'''Kuzco''': Ma a chi vuoi darla a bere? Loro hanno visto tutto, lo sanno che è successo!<br>'''Kuzco''' {{NDR|come voce narrante}}: È vero, ma...<br>'''Kuzco''': Lasciami in pace. *'''Kronk''': Yzma!<br/>'''Yzma''' {{NDR|alzandosi e mostrando la maschera di bellezza che ha sulla faccia e dei cetrioli sugli occhi}}: Che c'è?!<br/>'''Kronk''' {{NDR|orripilato}}: Aaah!<br/>'''Yzma''': Guarda che ho ucciso per molto meno! {{NDR|i cetrioli si staccano dagli occhi di Yzma}} *{{NDR|Riferendosi a Yzma e Kronk}}<br>'''Vecchietto 1''': Uno era un armadio a due ante, l'altra era una donna, cioè una vecchia, tu come la descriveresti? <br /> '''Vecchietto 2''': La donna brutta di Dracula! <br /> '''Vecchietto 1''': Già, proprio così! *'''Chicha''' {{NDR|a Yzma}}: Le dispiace ricordarmi che tipo di parentela ha con Pacha? <br/>'''Yzma''': Oh, sono la bisprozia della nipote della moglie del fratello del cugino acquisito, eheheh... eh, da parte di mamma! <br/>'''Chica''': Ah... <br/>'''Yzma''': È così, non è vero, Kronk?<br>{{NDR|Si vede Kronk che salta la corda con i figli di Pacha}} <br/>'''Chaca''' {{NDR|[[Canzoni dai film|cantando]]}}: 99 scimmie saltavano sul letto...<br/>'''Kronk''': ''Una cadde in terra e si ruppe il cervelletto!'' *'''Yzma''': {{NDR|Salta la corda insieme a Kronk}} Nasconde qualcosa {{NDR|Chica}}! Al mio segnale perquisiamo la casa! <br />'''Kronk''': Come vuoi, ma ho ancora 90 scimmie sul letto! <br />'''Yzma''': {{NDR|Trattiene la rabbia e torna da Chica sorridendo}} Ora mentre aspettiamo Sacha... <br />'''Chicha''': "Pacha"! <br />'''Yzma''': Ah già! Ehm... all'occorrenza potremmo visitare questa casa così graziosa... <br />'''Chicha''': Ma perché non ripassate con comodo quando Pacha sarà tornato? Scommetto che sarà felicissimo di f... {{NDR|Nota con la coda nell'occhio Pacha dalla finestra che gli fa cenno di correre in cucina}} F-f-f-forno! Ho dimenticato qualcosa nel forno! Scusi un attimo! {{NDR|Scappa in cucina}} <br />'''Kronk''': {{NDR|Mentre gioca con due corde dove Tipo salta in una e Chaca in un'altra}} Vi mostro una variante che ho inventato io: al mio via, ci scambiamo i posti! <br />'''Yzma''': {{NDR|A Kronk, sottovoce}} È il momento, vai! <br />'''Kronk''': E via! {{NDR|Si scambiano i posti, con Yzma che, trattenendo la rabbia, tiene le due corde, Kronk salta da una parte, Chaca e Tipo dall'altra}} *'''Tipo''': Sai una cosa? Non credo che tu sia davvero la mia bis-prozia. Sembri più la mia bis-bis-bis... {{NDR|la scena viene interrotta e poi riprende dopo un po' di temo}} ...bis-bis-bis-bis-bis-bis...<br>'''Yzma''': Oh, insomma! Ne hai per molto?!<br>'''Tipo''': ...bis-prozia. *'''Chicha''': {{NDR|Ha rinchiuso Yzma e Kronk dentro uno sgabuzzino per far guadagnare tempo a Kuzco e Pacha}} Come sarebbe "la porta è bloccata?" Provate a girare il pomello! <br />'''Yzma''': Qui dentro non c'è alcun pomello! <br />'''Chicha''': {{NDR|Ironica, tenendo in mano il pomello, mentre Chaca e Tipo se la ridono}} Ma davvero? Ne è sicura? <br />'''Yzma''': E va bene, adesso ne ho abbastanza! Dicci dove si trova il lama parlante e noi bruceremo la tua casa! <br /> '''Kronk''': Ehm... forse volevi dire "o". <br /> '''Yzma''':{{NDR|sospira stizzitamente}} Dicci dove si trova il lama parlante ''o'' noi bruceremo la tua casa! <br /> '''Chaca''': Scegli la frase, allora! Si tratta di una congiunzione decisiva! <br />'''Yzma''': {{NDR|Spazientita}} Ora basta! Kronk, sfonda la porta! <br />'''Kronk''': "Sfonda la porta"? Ma vuoi scherzare? È di legno massiccio! <br />'''Yzma''': Proprio come la tua testa! Spostati, la sfondo da sola! *'''Kuzco''': No! Non è possibile! Come hai fatto ad arrivare prima?!<br />'''Yzma''' {{NDR|sta per rispondere, ma poi si rende conto che non lo sa neanche lei}}: Come abbiamo fatto, Kronk?<br />'''Kronk''': Bella domanda. {{NDR|mostra la mappa con il percorso sia di Kuzko che di Yzma}} Se lo stanno chiedendo tutti in sala. <br />'''Yzma''': Allora, torniamo alla fiala. <br /> '''Kuzco''': D'accordo, lo ammetto, magari non sono un simpaticone... però dai... Yzma... vuoi veramente uccidermi?<br />'''Yzma''': Forse è il caso di dire che ti sollevo dall'incarico o che si è venuta a creare una divergenza d'intenti o che è nato un conflitto d'interessi o che sei in sovrannumero...<br />'''Kronk''': Ehi, tutte queste cose qui te le ha dette lui quando ti ha licenziata!<br />'''Yzma''': Lo so Kronk, si chiama "crudele ironia", come la mia dipendenza dal tuo aiuto.<br>'''Kuzco''': Non è possibile, è un incubo!<br>'''Yzma''': Allora aspetta di vedere cos'ho qui! {{NDR|sta per alzarsi la veste, Kuzco e Pacha si coprono gli occhi terrorizzati}}<br>'''Kuzco''': No! No! {{NDR|Yzma alza la veste rivelando un pugnale acuminato nascosto all'altezza della coscia}}<br>'''Pacha''' {{NDR|sollevato}}: Ah!<br>'''Kuzco''' {{NDR|sollevato}}: Ah, meno male! *'''Kronk diavolo''' {{NDR|apparendo su una spalla di Kronk}}: Ehi! Non vorrai tirarti indietro proprio adesso? <br /> '''Kronk''' {{NDR|riferendosi a Kronk angelo}}: Che fine ha fatto quell'altro? Allora? <br /> '''Kronk angelo''' {{NDR|dopo essere apparso seduto su una sedia del parrucchiere si mette in fretta l'aureola}}: Oh, scusa per il ritardo. Che mi sono perso? <br />'''Kronk''': Beh, Yzma mi ha appena lanciato questo pugnale e mi ha chiesto... ecco, di farli fuori... dopodiché è arrivato lui {{NDR|Kronk diavolo}}, poi abbiamo aspettato te {{NDR|Kronk angelo}}, ora se devo essere sincero, sono... {{NDR|Yzma lo guarda perplessa perché non vede Kronk angelo e Kronk diavolo, e quando lo indica a Kuzco e Pacha loro alzano le spalle}} <br /> '''Yzma''': Kronk! Perché ho pensato che avresti potuto farlo? Una cosa così semplice! È come parlare a uno scimmione! <br /> '''Kronk angelo''': Vacci piano. <br /> '''Yzma''': Un grosso scimmione stupido e incapace di nome Kronk! <br /> '''Kronk diavolo''': Che offesa! <br /> '''Yzma''': E vuoi che ti dica tutta la verità!? I tuoi sformatini mi fanno schifo. {{NDR|Kronk ammutolisce scioccato}} '''Schifo!''' {{NDR|Kronk inizia a piangere}} <br /> '''Kronk diavolo''' {{NDR|caricando il tridente come un fucile}}: Ora basta! Merita una lezione! <br /> '''Kronk angelo''': Calma, non vi disperate! Dall'alto arriva sempre la punizione per i malvagi! <br /> '''Kronk, Kronk diavolo e Kronk angelo''': {{NDR|notando un lampadario proprio sopra Yzma}}: Eccola lì. {{NDR|Kronk taglia il filo del lampadario che cade su Yzma, ma lei è così magra che passa in mezzo al buco al centro di esso}} <br /> '''Kronk''': Che strano... Ha sempre funzionato. <br /> '''Yzma''' {{NDR| Tira una leva che apre una botola sotto Kronk}}: Lo so, anche questa! <br /> '''Kronk''' {{NDR|prima di cadere nella botola}}: Oh. Dovevo aspettarmelo. *{{NDR|Pacha ha gettato delle pozioni addosso a dei soldati che si trasformano rispettivamente in un cinghiale, un gorilla, una lucertola, una mucca, un polpo ed uno struzzo}} <br /> '''Yzma''': Addosso! <br />'''Soldato''': Eh, io sono stato trasformato in una mucca. Posso andare a casa? <br />'''Yzma''': Sei giustificato. Qualcun altro? {{NDR|Gli altri soldati negano}} Addosso! *'''Kuzco''': E così... mi hai mentito! <br />'''Pacha''': Davvero? <br />'''Kuzco''': Già, perché tu mi hai detto che quando il sole è in questa posizione le colline cantano. Ebbene, le ho girate quasi tutte le colline della tua zona e non le ho mai sentite cantare! Per cui, costruirò Kuzcotopia su una collina più magica di questa! {{NDR|Rimuove Kuzcotopia in miniatura}} Grazie! <br />'''Pacha''': {{NDR|Restituendogli la casa in miniatura}} Non ti si può nascondere niente, eh? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Ironico, rimette la casa in cima alla collina}} No no, sono un tipo astuto io! Sembra che tu e la tua famiglia vivrete per sempre su una collina silenziosa... ==[[Explicit]]== {{explicit film}} {{NDR|Kronk insegna a parlare la lingua degli scoiattoli alle Giovani Marmotte}}<br>'''Kronk''': "La mia ghianda è sparita."<br>'''Giovani Marmotte''' {{NDR|in coro}}: Squik squiken squik squikin.<br>'''Kronk''': "Hai mangiato tu la mia ghianda?"<br>'''Giovani Marmotte''' {{NDR|in coro}}: Squiken squik squik squikin.<br>'''Kronk''': "Tu mi devi la mia ghianda."<br>'''Giovani Marmotte''' {{NDR|in coro}}: Squink squink squik squink squiken... {{NDR|un bambino incita Yzma trasformata in gatto, infuriata dalla sconfitta, a tradurre}}<br>'''Yzma''' {{NDR|contrariata}}: Squikin... {{NDR|alzano tutti una ghianda al cielo}}<br>'''Kronk''': Sono commosso, ragazzi! ==Citazioni su ''Le follie dell'imperatore''== ===Frasi promozionali=== *Tutto gira intorno a me! :''It's all about me''<ref>Dalla locandina in inglese dedicata al personaggio di Kuzco. {{Cfr}} [https://www.screenweek.it/entries/poster/72229 ''Poster di Le follie dell'imperatore (It's all about me)''], ''screenweek.it''</ref> *Una allegra avventura in un mitico regno.<ref>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/21184/le-follie-dell-imperatore/foto/137506/ ''Foto Locandina da Le follie dell'imperatore''], ''filmTV.it''</ref> ==Voci correlate== *''[[Le follie di Kronk]]'' (2005) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Le follie dell'imperatore''}} {{Disney}} [[Categoria:Classici Disney]] qcm9luze1x7py9n2uqaopt3r5uidtso 1223301 1223295 2022-08-19T05:55:42Z Spinoziano 2297 non significative, troppo raccontate wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = Kuzco, l'empereur mégalo logo.jpg |titoloitaliano=Le follie dell'imperatore |titolooriginale=The Emperor's New Groove |paese=USA |anno=2000 |genere=animazione, commedia, avventura |regista=[[Mark Dindal]] |soggetto= [[Chris Williams]], [[Mark Dindal]], [[Roger Allers]] |sceneggiatore=[[David Reynolds]] |doppiatorioriginali = *[[David Spade]]: Kuzco *[[John Goodman]]: Pacha *[[Eartha Kitt]]: Yzma *[[Patrick Warburton]]: Kronk *[[Wendie Malick]]: Chicha *[[Eli Russell Linnetz]]: Tipo *[[Kellyann Kelso]]: Chaca |doppiatoriitaliani = *[[Luca Bizzarri]]: Imperatore Kuzco *[[Adalberto Maria Merli]]: Pacha *[[Anna Marchesini]]: Yzma *[[Paolo Kessisoglu]]: Kronk *[[Emanuela Rossi]]: Chicha *[[Erica Necci]]: Tipo *[[Veronica Puccio]]: Chaca *[[Massimo Corizza]]: Rudy *[[Mirko Pontrelli]]: l'uomo-sigla *[[Roberto Stocchi]]: Il cuoco della locanda *[[Angiolina Quinterno]]: la cameriera della locanda *[[Roberto Gammino]]: guardia trasformata in mucca *[[Luigi Rosa]]: guardia 1 *[[Michele Kalamera]]: guardia 2 |montatore = [[Tom Finan]] [[Pam Ziegenhagen]] |musicista = [[John Debney]] }} '''''Le follie dell'imperatore''''', film d'animazione statunitense della Disney del 2000, regia di [[Mark Dindal]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} Tanto tempo fa, da qualche parte in mezzo alla giungla... :''Long ago, somewhere deep in the jungle...'' {{NDR|Viene mostrato un lama sotto la pioggia}} Dico, l'avete visto? Che scena patetica, eh? Be', voi non ci crederete, ma una volta quel misero lama era un essere umano. E non un essere umano qualunque: era un imperatore, ricco, potente e carismatico, ma di più! E questa è la sua storia. Be', per la verità è la mia storia. Proprio così, quel lama sono io, di nome Kuzco, l'imperatore Kuzco. Ero la persona più gentile del mondo, e mi hanno rovinato la vita senza motivo! Che c'è? Non ci credete? Allora facciamo una cosa: torniamo un po' indietro! Quando non ero ancora un lama... così capirete tutto. {{NDR|si vedono delle immagini di lui da piccolissimo}} No, siamo tornati troppo indietro... Oh, oh, guardatemi! Quello sono io da piccolo... Ehm, andiamo avanti! ('''Kuzco''') {{NDR|come voce narrante}} ==Frasi== {{cronologico}} *Bene ragazzi, ditemi se non è un capolavoro. Si chiama Yzma, ed è la consigliera dell'imperatore: prova vivente che i dinosauri abitavano la Terra. Per non parlare del suo braccio destro. Ne cambia uno ogni dieci anni più o meno. Il modello di quest'anno si chiama Kronk. {{NDR|Kronk si colpisce la fronte per uccidere una mosca}} Ecco, questo è Kronk! ('''Kuzco''') {{NDR|come voce narrante}} *Che fai? Tocchi? Non si tocca! A cuccia! ('''Kuzco''') {{NDR|a Kronk}} *All'anima; che ragnatela di rughe... come farà a non sbriciolarsi? E quello? Da quanto tempo è incastrato lì? ('''Kuzco''') {{NDR|pensando mentre osserva il viso di Yzma}} *Propongo un bel [[brindisi dai film|brindisi]]... lunga vita a Kuzco! ('''Yzma''') {{NDR|prima di far bere a Kuzco il veleno}} *{{NDR|Al sarto di corte}} Te lo dico subito, non ho un fisico facile: sono alto 1 e 80 per 60 di vita. ('''Kronk''') *{{NDR|Parlando di Yzma con uno scoiattolo}} Non è la donna più facile con cui entrare in sintonia... ha il filo spinato intorno all'anima. ('''Kronk''') *{{NDR|Parlando di Kuzco con un branco di lama}} Certo, è un lama brutto. E credetemi, se lo dico io è brutto veramente. ('''Pacha''') *Smettetela di essere severo con voi stesso! È tutto perdonato! [...] Oh, non è la prima volta che vengo defenestrato... e non sarà neanche l'ultima! Che volete che vi dica? Sono un ribelle! ('''Rudy''') *''Saresti quello più popolare, | un geniaccio che ci sa fare. | Ma se non hai gli amici a che servirà poi? | Perché il mondo girerà | se la tua gente capirà | che la tua vita inizia qui! | ...che la tua vita inizia qui! | ...che la tua vita inizia qui... con noi!'' ('''Uomo sigla''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Uomo Sigla''': ''Ci son tanti dittatori, | politicanti predatori | blasonati col cervello di un bignè | e ci sono dei tiranni | da sempre dediti agli inganni, | ma incapaci di contare fino a tre! | Era scritto nel destino | che lui fosse il più divino, | il signore degli aristocratici. | È un enigma, è un mistero | per tutto il mondo intero. | È davvero il non plus ultra, è così.'' [...] ''Oh yeah! Dell'impero lui è sovrano, | è un genio, è un vulcano! | Dopo di lui c'è solo il nulla, sai perché? | Questo mondo girerà | appena il dito schioccherà | perché la tua vita inizia qui con...''<br /> '''Kuzco''': Me!<br/>'''Uomo Sigla''': ''Come si chiama?! Kuzco! | Sì, è lui! | È il sovrano del mondo! | È il migliore! Già!'' <br/> {{NDR|Kuzco ballando urta Rudy}} <br/> '''Kuzco''': No! Mi hai rotto il ritmo!<br/> '''Guardia''': Mi dispiace, nonnetto, ma hai rotto il ritmo dell'Imperatore.<br/> '''Rudy''' {{NDR|volando giù da una finestra}}: ...Scusate!<br />'''Kuzco''': Dicevi?<br />'''Uomo Sigla''': ''Di chi stiamo parlando?! Kuzco! | Sì, è lui! | È fantastico! |È il signore dell'universo! | Wow, wow, sì!| Ow!''<br />'''Kuzco''': Ah! Bum, baby!<br />'''Visir''': Vostra Altezza, è il momento di scegliere la sposa! <br /> '''Kuzco''': Va bene! Largo alla bellezza! Diamo un'occhiatina... odio i tuoi capelli. Non ci siamo. Aiuto. Aiuto, aiuto. Lasciami indovinare... tu devi essere bella dentro... Allora, è questo il meglio che sai fare? <br /> '''Visir''': Oh, sì! Cioè, volevo dire no! Cioè, volevo dire... <br /> '''Kuzco''' {{NDR|pensando}}: Mamma mia, quanto parla! Ma come si spegne questo qui? *'''Kuzco''': {{NDR|Voce narrante}} Ultimamente Yzma ha preso la pessima abitudine di governare il paese alle mie spalle... ed io ho deciso che deve piantarla. <br /> '''Yzma''': Non è certo un mio problema se la tua famiglia non ha... che cos'è che non ha?<br />'''Contadino pezzente''': Be'... da mangiare.<br />'''Yzma''': Ah! Dovevi rifletterci prima di diventare un pezzente! Con lui ho finito, via, portatelo via, un altro!<br />'''Contadino pezzente''': Ma io... {{NDR|le due guardie lo prendono velocemente per le braccia per portarlo via}} Come non detto. <br />'''Kuzco''': Che faccia tosta questi contadini eh? <br />'''Yzma''': {{NDR|Senza accorgersi di lui}} Non me ne parlare... {{NDR|Spicca un balzo}} HAA! Vostra Altezza! {{NDR|Ride imbarazzata}} <br />'''Kuzco''': Ci stavi riprovando, vero? <br />'''Yzma''': {{NDR|Imbarazzata}} Che cosa? Ri-riprovare a fare che cosa? <br />'''Kuzco''': A soffiarmi il posto! L'imperatore sono io e tu sei la mia consigliera, chiaro? Qualche domanda? *'''Kuzco''': Ah, a proposito, sei licenziata. <br/> '''Yzma''': Licenziata?! Co-co-come sarebbe a dire licenziata?<br/>'''Kuzco''': Ehm, come posso spiegartelo? Ti sollevo dall'incarico, sei stata dimissionata, rientri nella riduzione del personale, divergenza di intenti, conflitto d'interessi... scegli la tua versione, ne ho altre! <br/ > '''Yzma''': Ma io... voi... noi... oh! Ma, ma Vostra Altezza, sono anni che dimostro la mia cieca fedeltà all'Impero! Saranno almeno... be'... molti, moltissimi anni, Altezza! <br/ > '''Kuzco''': Ehi, abbiamo tutti il nostro canto del cigno! Il tuo è finito da almeno mezzo secolo. Allora, chi è seduto sul mio trono?<br/ > '''Kronk''': Ah! Ah! Lo so io! È Yzma. La risposta è Yzma, esatto?<br/ >'''Kuzco''' {{NDR|imitando un padrone orgoglioso del proprio cane}}: Bra-vissimo, Kronk! Prendi un biscottino! {{NDR|gli lancia un biscotto}}<br/ > '''Kronk''': È mio! {{NDR|cerca di acchiappare il biscotto al volo, ma così facendo perde l'equilibrio e precipita giù dalla scalinata}} ...Sto bene! Fatto niente!<br/ > '''Kuzco''': Capito, bellezza? Hop, hop, hop! {{NDR|Yzma se ne và mugugnando, mentre Kuzco si siede sul trono attendendo Pacha}} Bene! Può entrare! <br /> '''Pacha''': Ehm... salve vostra altezza, mi trovo qui perché sono stato... <br />'''Kuzco''': Finalmente! Il mio saggio capo villaggio! <br />'''Pacha''': Ah, Pacha! Ad ogni modo, sono stato convocato... <br />'''Kuzco''': Pacha... sei esattamente l'uomo che avevo intenzione di vedere! <br />'''Pacha''': Davvero? <br />'''Kuzco''': Gira voce che puoi risolvere il mio problema! {{NDR|Scenda dal trono}} Tu puoi risolvere il mio problema, vero? <br />'''Pacha''': Sicuro, io... farò del mio meglio... <br />'''Kuzco''': Bravo, bravo! È quello che volevo sentirti dire! Hai idea di quanto sia importante il villaggio per l'impero? <br />'''Pacha''': Beh, produciamo il raccolto che consumate qui a palazzo e alleviamo anche i lama... {{NDR|Kuzco alza un tendone mostrandogli il suo villaggio in miniatura}} il mio vilaggio? <br />'''Kuzco''': Carino, eh? Vedo che ti sei accasato bene in cima alla collina, bel furbastro! Eh eh eh! <br />'''Pacha''': Già, la mia famiglia si è stabilità lassù da almeno sei generazioni! <br />'''Kuzco''': Ah ah...dimmi una cosa, qual è il versante che riceve più sole? <br />'''Pacha''': Oh beh, se volete stare al sole, dovete andare al di là di quel boschetto! Quando il sole si trova in questa posizione... le colline cantano! <br />'''Kuzco''': Bene, allora ci siamo! <br />'''Pacha''': Davvero? <br />'''Kuzco''': Si, problema risolto! Grazie mio caro. <br />'''Pacha''': Nient'altro? Sono stato chiamato per questo? <br />'''Kuzco''': Si, mi serviva una consulenza interna prima di far costruire la mia piscina... <br />'''Pacha''': Ah ah... piscina? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Piazza all'improvviso Kuzcotopia in miniatura sulla cima della collina}} Vai, olè! Benvenuto a Kuzcotopia! La mia super mega residenza estiva, completo di scivolo acquatico! <br />'''Pacha''': Cosa? <br />'''Kuzco''': Non è magnifica? {{NDR|Gioisce come un bambino}} È il mio regalo a me per il mio compleanno! Sono felice come un re! <br />'''Pacha''': {{NDR|Confuso}} Oh, ecco io... io non... io non capisco come sia possibile... <br />'''Kuzco''': Tranquillo, ora ti spiego. Domani, quando festeggerò il mio compleanno, darò un semplice ordine e il tuo villaggio sarà distrutto, per fare spazio... a questa! {{NDR|Preme un pulsante che attiva dei coriandoli su Kuzcotopia in miniatura}} Quindi al posto tuo uscendo, passerei in comune per fare il cambio di domicilio. <br />'''Pacha''': {{NDR|Preoccupato}} Ma-ma... e noi dove andremo a vivere? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Noncurante}} Mmmm... non so e non m'importa, ti basta? *'''Kuzco''': {{NDR|Pensando}} Eh si, stava andando tutto secondo i miei piani... {{NDR|Una testa di pietra viene spaccata da Yzma}} o almeno così credevo... <br />'''Yzma''': Non si libererà di me così facilmente! Ma chi si crede di essere quel minuscolo verme irriconoscente?! Quello... un po' più a sinistra... non ha la più pallida idea di chi si trova di fronte! Come può farmi una cosa simile? Praticamente l'ho allevato io! <br />'''Kronk''': Che strano, non ti somiglia per niente! <br /> '''Yzma''': Già, pensa te... <br />'''Kronk''': Meglio scaricare la rabbia in questo modo, {{NDR|Spaccare teste di pietra}} invece che prendertela col vero Kuzco, eh? <br />'''Yzma''': {{NDR|Ha un'illuminazione}} Che idea, Kronk! Che idea geniale! Spedirò Kuzco all'altro mondo! {{NDR|Risata malefica}} <br />'''Kronk''': Il vero... Kuzco? <br /> '''Yzma''': {{NDR|Respinge Kronk}} Il VERO Kuzco, mi pare ovvio! Non ci arrivi? È perfetto! Con lui fuori dai piedi e nessun erede al trono, io prenderò il suo posto e governerò l'impero! Mi piace!<br>'''Kronk''': E come la metti col fatto che sei stata... diciamo licenziata?<br>'''Yzma''': Gli unici che ne sono al corrente siamo noi tre e presto resteremo in due!<br>'''Kronk''': E io sono uno di questi due, vero?<br>'''Yzma''': Al laboratorio! {{NDR|in tono solenne}} Abbassa la leva, Kronk! {{NDR|Kronk tira la leva sbagliata e Yzma precipita urlando in una botola}} L'altra leva! {{NDR|si sente un tonfo nell'acqua}}<br/>'''Kronk''': Oh.<br/>'''Yzma''' {{NDR|rientrando nella stanza tutta bagnata e con un coccodrillo aggrappato alla veste}}: Ma perché dobbiamo avere due leve?! {{NDR|schiaffeggia il coccodrillo che se ne va guaendo come un cane}} Togliti di mezzo! *'''Yzma''' {{NDR|pianificando come uccidere Kuzco}}: Ah, cosa posso fare? Ho trovato! Lo trasformerò in una pulce, un'innocua piccola pulce, poi metterò la pulce in una scatola, e la scatola dentro un'altra scatola... quindi spedirò la scatola a me stessa, e quando arriverà {{NDR|ride maleficamente}} la spiaccicherò con un martello! È una splendida, splendida, splendida idea! Geniale, direi! {{NDR|cade una fiala con del veleno, che carbonizza e uccide una piantina}} ...No, troppi francobolli. Lo avvelenerò con questo! {{NDR|passando la boccetta del veleno a Kronk}} Toccalo, Kronk, non ne avverti il nero potere?<br/>'''Kronk''' {{NDR|Con gli occhiali da sole}}: Oh! Caspita, è nero forte! <br />'''Yzma''': Si avvicina il nostro momento di gloria! {{NDR|ride maleficamente}} È l'ora di cena! {{NDR|Parte una scarica di tuoni}} *'''Yzma''': Allora... è tutto pronto per la serata? <br /> '''Kronk''': Oh, certo! Inizieremo con una minestra, un'insalatina leggera e poi si vedrà. <br /> '''Yzma''': Non mi riferivo alla cena! A quella cosa... <br /> '''Kronk''': Oh, certo, il veleno! Il veleno per Kuzco! Il veleno scelto appositamente per uccidere Kuzco! Kuzco e il suo veleno!... Quel veleno? <br /> '''Yzma''': Sì, quel veleno! <br /> '''Kronk''' {{NDR|lo tira fuori dalla divisa}}: Eccolo qui! <br /> '''Yzma''': Eccellente! Due o tre gocce nel suo bicchiere, io proporrò un brindisi e lui morirà prima del dessert! <br /> '''Kronk''': Il che è un vero peccato, perché sarà una delizia! <br /> '''Kuzco''' {{NDR|entra sbattendo la porta}}: Bum, bum, baby! Diamo un senso alla serata! Sono un re di larghe vedute, ma ho una fame che non ci vedo! Nessun... rancore per il licenziamento, vero? <br /> '''Yzma''': Assolutamente. Kronk, servi da bere all'imperatore! <br /> '''Kronk''': Bere... ma certo! {{NDR|serve da bere}} Vostra Altezza. <br /> '''Kuzco''' {{NDR|annusando l'aria}}: C'è qualcosa che brucia? <br /> '''Kronk''': Oh! I miei sformatini di spinaci! {{NDR|corre in cucina per toglierli dal forno}} <br /> '''Kuzco''' {{NDR|riferito a Kronk}}: In fondo sembra... simpatico. <br /> '''Yzma''': Ehm... sì, infatti. <br /> '''Kuzco''': E quanti anni avrà?... Una ventina? <br /> '''Yzma''': Ehm... non... saprei dire... <br /> '''Kronk''': Sono salvi! <br /> '''Yzma''': Splendido! <br /> '''Kuzco''': Fantastico, bravo! <br /> '''Yzma''': Ottimo lavoro! <br /> '''Kronk''': Attenzione! Sono ancora bollenti! {{NDR|si prepara a servire gli sformatini}} <br /> '''Yzma''': Ehm, ehm... Mmmmh! Ehm... Kronk! L'imperatore voleva... bere! <br /> '''Kronk''': Certo! ...Oooh! Ma certo! *'''Yzma''': Cosa?! Un lama?! Dovrebbe essere morto stecchito! <br /> '''Kronk''': Eh già, curioso... <br /> '''Yzma''': Fammi vedere quella fiala... Ma questo non è veleno! Questo qui è estratto di... lama! Oooh! <br /> '''Kronk''': Posso dire a mia discolpa che i tuoi veleni si assomigliano un po' tutti. Dovresti riordinare l'archivio. <br /> '''Yzma''': Portalo fuori città e finisci l'opera! Avanti! <br /> '''Kronk''': E la cena, scusa? <br /> '''Yzma''': Kroonk... è una questione importante! <br /> '''Kronk''': E il mio dessert?! <br /> '''Yzma''': Ah... be', forse lo troviamo il tempo per il dessert. <br /> '''Kronk''': E il caffè! <br /> '''Yzma''': D'accordo, una tazzina veloce. Poi portalo fuori città e finisci l'opera! *{{NDR|Dopo che Kronk ha gettato Kuzco nel canale che porta alla cascata appaiono sulle spalle di Kronk le sue versioni vestite da angelo e diavolo}}<br>'''Kronk angelo''': Non lo lascerai morire in quel modo, vero? {{NDR|riferito a Kuzco, che sta per precipitare dalla cascata}} <br /> '''Kronk''': Il mio angelo custode! <br /> '''Kronk diavolo''': Non dar retta a quello lì. Sta cercando di convincerti a imboccare la via dell'onestà. Io invece ti porterò sulla via dello sballo! <br /> '''Kronk angelo''': Oh, ma smettila! <br /> '''Kronk diavolo''': Tu devi smetterla! <br /> '''Kronk angelo''': Tu! <br /> '''Kronk diavolo''': Tu! <br /> '''Kronk angelo''': Tu! <br /> '''Kronk diavolo''': Tu all'infinito! {{NDR|Kronk angelo si innervosisce e tace}} <br /> '''Kronk diavolo''': Ascolta, Mister Universo, ti do tre motivi per togliertelo dalle spalle. Numero uno: ma l'hai guardato? Con quel ridicolo strumento da femminuccia! <br /> '''Kronk angelo''': Te l'ho già spiegato: questa è un'arpa, e tu lo sai! <br /> '''Kronk diavolo''': Sì, certo. Quella è un'arpa. E quello è un vestitino. <br /> '''Kronk angelo''': Una tunica! <br /> '''Kronk diavolo''': Motivo numero due: guarda che so fare! {{NDR|si mette a fare ginnastica}} <br /> '''Kronk''': Ma... scusa tanto, questo cosa c'entra? <br /> '''Kronk angelo''': No, no, è un valido argomento! *'''Tipo''': Sai, oggi ho mangiato un insetto! <br /> '''Pacha''': Oh, la mamma l'ha fatto al forno? ...Non ditele che l'ho detto. *'''Pacha''': Ah! Un demone!<br/> '''Kuzco''': Quale demone? Dove?! {{NDR|vede Mitsy e si terrorizza, in una scena che ricorda il film di [[E.T. l'extra-terrestre|E.T.]]}} Aaaah! {{NDR|va a sbattere contro il recinto}} Ahia! La mia testa!<br/> '''Pacha''': Sta' calmo, demone! Cerca di non agitarti! Giuro che non ti farò nulla di male. <br/> '''Kuzco''': Ma di che cosa stai parlan- Un momento. Io ti conosco! Tu sei quel villico lagnoso! <br/> '''Pacha''': Ah!... L'imperatore Kuzco? <br/> '''Kuzco''': Già! E chi pensavi che fossi, scusa? <br/> '''Pacha''': Voi... ehm... voi non assomiglia... non assomigliate all'Imperatore. <br/> '''Kuzco''': Come sarebbe? Non assomiglio all'Imperatore?! <br/> '''Pacha''': Ecco, fate così. {{NDR|muove le dita}}<br/> '''Kuzco''': E che cos'è questo? Un nuovo giochetto che fate voi villici? {{NDR|si accorge di non avere più delle dita, bensì uno zoccolo}} No! Non ci credo! {{NDR|corre a specchiarsi nel pozzo e vede il suo riflesso}} Aaaah! Il mio viso! Il mio bellissimo, bellissimo viso! Sono un lama puzzolente, che schifo! Ho una faccia da lama! Sto cercando di ricordare, va bene? Eh! Eh! È inutile! Ho un buio totale, non ricordo più nulla... No, un momento! Di te mi ricordo! Mi ricordo di averti detto... che avrei costruito la mia piscina dove c'è la tua casa... e tu ti sei arrabbiato con me... Oh! E mi hai trasformato in un lama!<br/> '''Pacha''': Cosa?! Ma questo non è vero! <br/> '''Kuzco''': Sì che è vero! E poi mi hai rapito! <br/> '''Pacha''': Perché dovrei rapire un lama?! <br/> '''Kuzco''': E che ne so! Qui sei tu la mente criminale! Non io! <br/> '''Pacha''': Cosa?! <br/> '''Kuzco''': Mh. Hai ragione. A pensarci bene... ti ho sopravvalutato. {{NDR|Tra sé}} Adesso devo tornare subito a palazzo! Yzma ha quel suo "laboratorio segreto"... schioccherà le dita e mi farò restituire il mio vero aspetto! {{NDR|A Pacha cercando di camminare sulle gambe}} Ehi tu, non c'è tempo da perdere! Forza! {{NDR|Pacha lo guarda indeciso}} Senti smilzo, voglio liberarmi di questo corpo, quindi muoviti! Cammina! <br />'''Pacha''': {{NDR|Deciso}} Costruite la piscina da un'altra parte. <br />'''Kuzko''': Un momento, ti dispiace ripetere? <br />'''Pacha''': Io non vi porto a palazzo a meno che non cambiate idea e costruite la piscina da un'altra parte! <br /> '''Kuzco''': Ti svelerò un segreto. Vieni qui. Più vicino. {{NDR|Pacha gli si avvicina e Kuzco gli grida nell'orecchio}} NON SCENDO A PATTI COI CONTADINI!!! *'''Kuzco''': {{NDR|Mentre cammina nella giungla}} "Pericolosa" un cavolo! Oh una foglia, potrebbe aggredirmi! Che albero terrificante! {{NDR|In falsetto}} "Ho tanta paura"! {{NDR|Ridacchia}} Per favore, andiamo! Sono un imperatore! Ed essendo un imperatore ho un innato senso dell'orientamento... allora, dove mi trovo? {{NDR|Si guarda intorno mentre svolazza un insetto, che finisce in una ragnatela}} <br />'''Insetto nella ragnatela''': Aiuto! Aiuto! Aiuto! Aiuto... {{NDR|Un ragno lo mangia}} Troppo tardi... <br /> '''Kuzco''': Oh, mamma. Questa non me la vorrei sognare stanotte.<ref>Citazione di una scena del film ''[[L'esperimento del dottor K.]]''</ref> *'''Kuzco''' {{NDR|ironico a Pacha dopo che, legati ad un tronco, sono precipitati in un fiume}}: Non so te, smilzo, ma io mi sto divertendo anche troppo!<br/>'''Pacha''': Oh, oh...<br/> '''Kuzco''' {{NDR|in tono inespressivo e rassegnato}}: Non dirmelo: stiamo andando verso un'altissima cascata. <br/> '''Pacha''': Già.<br/> '''Kuzco''': Con massi appuntiti? <br/> '''Pacha''': È un classico. <br/> '''Kuzco''': E andiamo! {{NDR|precipitano nella cascata}} Mamma! *'''Pacha''': {{NDR|Dopo aver provato la respirazione bocca a bocca su Kuzco, che si sciacqua la bocca disgustato}} Per l'ultima volta, non vi stavo dando un bacino! {{NDR|Accende un fuoco}} <br />'''Kuzco''': Chiamalo come vuoi! {{NDR|Spegne il fuoco con uno sputo}} È stato... disgustoso! E se tu avessi eseguito i miei ordini fin dall'inizio, a quest'ora ci saremmo risparmiati questa "schifezza romantica"! {{NDR|Pacha riaccende il fuoco, ma Kuzco lo rispegne scrollandosi l'acqua dal pelo}} Ma visto che sei qui, dovrai riaccompagnarmi a palazzo, Yzma mi farà tornare come prima ed io seguirò i lavori di Kuzcotopia! Oh yeah! <br />'''Pacha''': Ascoltate, io credo che siate partito col piede sbagliato. {{NDR|Riaccende il fuoco}} Sono convinto che se ci riflettete un attimo vi metterete a cercare un'altra sistemazione {{NDR|per Kuzcotopia}}.<br/>'''Kuzco''': E perché dovrei farlo? {{NDR|Dopo essersi asciugato con la coperta di Pacha, la getta spegnendo il fuoco}} <br/>'''Pacha''': {{NDR|Trattenendo la rabbia}} Perché voi vi renderete conto che così facendo costringerete un intero villaggio a sloggiare per un vostro capriccio.<br/>'''Kuzco''': È questo è sssss... bagliato?<br/>'''Pacha''': Certo, non si può essere così crudeli!<br/>'''Kuzco''': Mh. Riportami a casa.<br/>'''Pacha''': No no no! Aspettate! Ma come fate a infischiarvene?! Vi preoccupate soltanto della vostra piscina, pensate solo a voi!<br/>'''Kuzco''': Esatto, penso solo a me. È una lezione che hanno imparato tutti. Tu invece sei rimasto indietro col programma, eh Pacha?<br/>'''Pacha''': Sapete una cosa? Un giorno finirete per restare solo e darete la colpa solo a voi stesso.<br/>'''Kuzco''' {{NDR|noncurante}}: Grazie per l'informazione, me la segno. Adesso per l'ultima volta, ti ordino di ricondurmi a palazzo! <br/>'''Pacha''': Ho l'impressione che resterete inchiodato qui, perché se non cambiate idea, il palazzo ve lo scordate... *'''Yzma''' {{NDR|[[elegie funebri dai film|elegia]]}}: E dunque, è con immenso dolore che piangiamo l'improvvisa scomparsa del nostro beneamato principe, venuto tragicamente a mancare proprio alla viglia del suo diciottesimo compleanno.<br>'''Kronk''': Povero ragazzo!<br>'''Yzma''': Il suo ricordo vivrà nei nostri cuori...<br>'''Kronk''': ...che tragedia!<br>'''Yzma''': ...per tutta l'eternità! {{NDR|si toglie la veste nera che nasconde un vestito di luccicanti paiettes}} Be', l'abbiamo pianto anche troppo! Al lavoro! *'''Tipo''': {{NDR|Svegliandosi di soprassalto dopo aver avuto un incubo}} Papà, attento! {{NDR|Ansima per la paura}}<br/>'''Chicha''': {{NDR|Sale le scale con una candela e gli si avvicina}} Tipo che cosa è successo?<br/>'''Tipo''' {{NDR|Molto spaventato}}: Ho sognato che papà era legato a un tronco e veniva sbattuto sulle rocce dalla corrente del "Fiume della Morte"!<br/>'''Chicha''': {{NDR|Cerca di rassicurarlo}} Stà tranquillo! Calmati !<br/>'''Tipo''' {{NDR|Ancora spaventato}}: Era Terribile!<br/>'''Chicha''': {{NDR|Confortandolo}} Shhhh ! Non ti agitare! Tipo, calmati! Era un brutto sogno! Tuo padre stà bene! È solo tornato dall'Imperatore!<br/>'''Tipo''' {{NDR|Finalmente calmo}}: Oh, come gli avevi detto perché tu hai sempre ragione!<br/>'''Chicha''': Infatti ...<br/>'''Chaca''': {{NDR|Mettendosi a testa in giù}} Io ho sognato che papà baciava un lama {{NDR|Kuzco}}! <ref> Gli incubi sono dei riferimenti alla scena della cascata </ref> <br/>'''Tipo''': Questa cosa non potrà mai succedere!<br/>'''Chaca''': Invece sì!<br/>'''Tipo''': Noooo!<br/>'''Chaca''': Sììììì!<br/>'''Tipo''': Noooo!<br/>'''Chaca''': Sìììììììì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Tipo''': No!<br/>'''Chaca''': Sì!<br/>'''Chicha''': Buonanotte tesorucci!<br/>'''Chaca''' e '''Tipo''' {{NDR|Si fermano per un attimo}}: Notte mamma! {{NDR|Si rimettono a litigare e Chicha spegne la candela}} *'''Kuzco''': Allora... io stavo pensando che... quando tornerò a palazzo... potremmo... insomma qui intorno è pieno di colline, per cui... magari diciamo che potrei... io potrei... <br />'''Pacha''': Tu... stai dicendo... che ora hai cambiato idea? <br />'''Kuzco''': Beh io... io... <br />'''Pacha''': Perché se così fosse, significherebbe fare qualcosa di gentile per un'altra persona. <br />'''Kuzco''': Lo so, questo lo so... <br />'''Pacha''': E riesci ad accettarlo? <br />'''Kuzco''': Certo! {{NDR|Pacha lo fissa per verificare se non sta mentendo}} Che c'è? <br />'''Pacha''': {{NDR|Allunga la mano, ma alza prima che Kuzco la stringa}} Non stringerla se non ne sei convinto... {{NDR|Kuzco ci pensa e poi la stringe}} AH AH! Evviva! Ti riporto a palazzo. Oh a proposito, grazie. <br />'''Kuzco''': {{NDR|Sibilando}} No... grazie a te... *'''Pacha''': {{NDR|Si ritrova appeso per le liane di un vecchio ponte}} Kuzco! Kuzco! <br />'''Kuzco''': {{NDR|Disinteressato}} Sii? <br />'''Pacha''': Svelto dammi una mano! <br />'''Kuzco''': No, non credo che lo farò. <br >'''Pacha''': Vorresti lasciarmi qui? <br />'''Kuzco''': Beh, avevo intenzione di metterti in prigione a vita, ma questa soluzione mi piace di più! <br />'''Pacha''': E io che ti credevo cambiato! <br />'''Kuzco''': Andiamo, ho dovuto dire qualcosa per convincerti a riportarmi in città. <br />'''Pacha''': Era tutta una messa in scena? <br /> '''Kuzco''': Ma certo! No aspetta... si si, è stata tutta una messa in scena. Addio! {{NDR|Se ne va}} <br />'''Pacha''': {{NDR|Disperato}} Ci siamo anche stretti la mano!<br/>'''Kuzco''': Sai, per stringere la mano devi... {{NDR|mostrando gli zoccoli}} avere la mano! Eh, eh, eh! Carina questa! Ciao, ciao! {{NDR|Fa per andarsene, ma cade anche lui, restando appeso per le liane}} <br />'''Pacha''': {{NDR|Fingendosi preoccupato}} Come stai? Tutto bene? <br />'''Kuzco''': Si... credo di stare bene... <br />'''Pacha''': Bravo! {{NDR|Gli tira un pugno}} Così impari a rimangiarti le promesse! <br />'''Kuzco''': {{NDR|Risponde, dandogli un calcio}} Ecco! E questo è per avermi rapito e portato nel tuo villaggio, che ho sempre intenzione di distruggere! Eh eh eh eh! Che fai tocchi? {{NDR|Pacha gli da una testata}} <br />'''Pacha''': E io che ho rischiato la vita per un egoista come te! Mi hanno insegnato che in tutti c'è del buono, ma tu sei la prova che non è vero! <br/> '''Kuzco''': {{NDR|fingendo di essere offeso}} Boo hoo hoo! Sono brutto e cattivo! Brutto lama! <br/> '''Pacha''': Dovevo lasciarti morire in quella giungla. A quest'ora avrei risolto tutti i miei problemi! <br/> '''Kuzco''': Perché, oltre ad essere ciccione, sei anche stupido! <br/> '''Pacha''': Ah si? Fatti sotto! <br/> '''Kuzco''': Prima le signore! {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Kuzco''': Come faremo adesso? Come faremo? Moriremo! Moriremo! È finita per me! <br/> '''Pacha''': No, non è finita! Calmati ora! Mi è venuta un'idea! Dammi un braccio! Resisti! Dammi l'altro! Quando griderò via, spingiti contro la mia schiena! E cerca di camminare lungo la parete! Intesi? <br/> '''Kuzco''': Ow! Ti ho visto! L'hai fatto apposta! <br/> '''Pacha''': Non è vero! Se vogliamo salvarci dobbiamo collaborare quindi segui le mie istruzioni. Ci sei? Vai con la destra!<br>'''Kuzco''': Quale destra scusa, la tua o la mia?<br>'''Pacha''': Non importa! ...la mia.<br>'''Kuzco''': Perché la tua?<br>'''Pacha''': Va bene, la tua. Allora, ci sei?<br>'''Kuzco''': No, sono al bar! * '''Kuzco''': E ora che facciamo, Genio? <br/> '''Pacha''': Ci sto pensando! Allora. Sta a sentire. Se mi spingi con la testa, riesco a prendere la corda, capito? <br/> '''Kuzco''': E chi mi dice che una volta presa non mi lascerai cadere nel fiume? <br/> '''Pacha''': Nessuno te lo dice. Devi solo fidarti di me! <br/> '''Kuzko''': Certo! È una fortuna che non sei un bestione grande e grosso. Se no sarebbe stata una vera tragedia! *'''Kuzco''': Yu Ha! Ma dico? Hai visto? Faccio paura? Ti ho preso al volo, mentre andavi giù come un sacco di patate. Uuh. Sono la parete di un canyon che si sgretola che ti portano al fiume. Bè, non oggi, bella! Ha ha. Ha, ha, ha, ha, ha, ha. <br/> '''Pacha''': Tu, mi hai salvato la vita? <br/> '''Kuzco''': Eh? E allora? <br/> '''Pacha''': Lo sapevo! <br/> '''Kuzco''': Cosa? <br/> '''Pacha''': Che c'è del buono nel tuo cuore! <br/> '''Kuzco''': No no! <br/> '''Pacha''': Ammettilo! <br/> '''Kuzco''': Non c'è! <br/> '''Pacha''': Si che c'è! <br/> '''Kuzco''': No! <br/> '''Pacha''': Io dico di sì! <br/> '''Kuzco''': No! <br/> '''Pacha''': Potevi lasciarmi cadere! <br/> '''Kuzco''': È una cosa normale, nessuno è così crudele! Ew! Senti, non cercare significati nascosti, è stato soltanto un episodio, va bene? <br/> '''Pacha''': Certo! Giusto! Su rimettiamoci in cammino! Senza il ponte ci vogliono quattro giorni per arrivare al palazzo. <br /> '''Kuzco''': Cosa? Hai ancora intenzione di accompagnarmi? <br />'''Pacha''': Beh ci siamo stretti la mano! <br />'''Kuzco''': Già è vero, ma ti rendi conto che quello che è successo non cambierà nulla! Al mio ritorno costruirò Kuzcotopia comunque, lo sai bene! <br />'''Pacha''': Quattro giorni sono tanti! Chi lo sa, magari cambierai idea. <br /> '''Kuzco''': Quattro giorni? Quante probabilità ci sono che mi porti in braccio? <br />'''Pacha''': {{NDR|Ironico}} Pochissime... *'''Yzma''': {{NDR|Isterica, dopo essere caduta nel fango, essendo stata inseguita da uno sciame di zanzare e si presenta lo scoiattolo che gli offre la ghianda}} Stai lontano da me! <br />'''Kronk''': {{NDR|Parlando con lo scoiattolo che prima se la prende con Yzma}} Già, non me ne parlare... {{NDR|Lo scoiattolo gli parla}} No no, non sei tu... non è la donna più facile con cui entrare in sintonia. Ha il filo spinato intorno all'anima... <br />'''Yzma''': Stai parlando con uno scoiattolo?! <br /> '''Kronk''': Ero una Giovane Marmotta! Dovevo... uh... intendermi con tutte le creature. {{NDR|Allo scoiattolo}} Prego, continua. <br /> '''Yzma''': {{NDR|Con tono rassegnato e disperato}} Perché a me! Perché a me?! Che cosa ho fatto di male?! <br />'''Kronk''': Non devi sentirti sempre al centro dell'attenzione! È lui che non è fortunato negli incontri! Dice che un lama parlante gli ha fatto passare un momentaccio... *'''Pacha''': {{NDR|Porta Kuzco in braccio verso un ristorante}} Hai un calo di zuccheri, eh? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Ironico}} Si, è una maledizione... eh eh eh! <br />'''Pacha''': D'accordo caro, ma appena mangerai qualcosa riprenderai a camminare. *{{NDR|Kuzco, vestito da donna, e Pacha fingono di essere una coppia per poter entrare al ristorante}}<br />'''Pacha''': Siamo in luna di miele.<br>'''Cameriera''': Complimenti per esservi mostrati in pubblico. *'''Kuzco''': Quando imparerai che tutte le mie idee sono buone?<br>'''Pacha''': Non me n'ero accorto, perché credevo che avventurarsi nella giungla da solo, farsi inseguire dai giaguari, mentirmi per farti riportare al palazzo fossero pessime idee!<br>'''Kuzco''': Oh be', tutto sembra sbagliato se lo dici con quel tono! *'''Pacha''': Ehi, dove vai? <br />'''Kuzco''': Faccio un salto in cucina a dire due paroline allo chef. <br />'''Pacha''': Già, così ci buttano fuori! <br />'''Kuzco''': Ma che dici? Con questa acconciatura, sono invisibile... *'''Yzma''': {{NDR|Leggendo il menù}} C'è qualcosa su questo menù che non galleggi su una brodaglia grassa? <br />'''Kronk''': Vado a domandare allo chef. *'''Cameriera''': Ordine in arrivo! Tre piatti di maiale con pancetta extra a parte, due assaggini di formaggio piccante, un trionfo di fegato e cipolla e una bistecca scolpita a forma di trota! Tutto chiaro, dolcezza? <br /> '''Kronk''': Tre maialini in fiamminga, caciotta alla cayenna, il piatto della nonna e manzo con le pinne. Pronti! *'''Kuzco''': D'accordo, facciamola semplice: omelette agli spinaci con pane integrale. Capito? <br />'''Kronk''': Arriva! <br />'''Yzma''': {{NDR|Entra in cucina}} Ma quanto ci vuole? <br />'''Kronk''': {{NDR|Mentre serve due piatti}} Pronti! <br />'''Yzma''': Kronk, ma che stai facendo? <br />'''Kronk''': Ah è un momentaccio! <br />'''Yzma''': {{NDR|Ironica}} Perché non mi sorprende? <br />'''Kronk''': {{NDR|Serve una zuppa}} Via la nove! <br />'''Yzma''': {{NDR|Trattiene la rabbia}} Visto che ci sei, preparami lo speciale del giorno, senza brodaglia! <br />'''Kronk''': Bene! La comanda! <br />'''Kuzko''': Sai che c'è? Cambio l'omelette con un bel tortino di carne. <br /> '''Kronk''': Tortino di carne! <br /> '''Yzma''': Kronk! Posso avere le patate a parte? <br /> '''Kronk''': Te le mettiamo in conto. {{NDR|Yzma trattiene la rabbia}} <br /> '''Kuzco''': Come contorno vorrei delle patate, grazie. <br /> '''Kronk''': Bene, con formaggio? <br /> '''Yzma''': Grazie, Kronk, il cheddar è l'ideale. <br /> '''Kronk''': Patate con cheddar. <br /> '''Kuzco''': Patate sì, cheddar no. <br /> '''Kronk''': Senza il cheddar. <br /> '''Yzma''': Perché? Io lo voglio! <br /> '''Kronk''': Con il cheddar. <br /> '''Kuzco''': Il cheddar ''no me gusta''! <br /> '''Kronk''': Cheddar no! <br /> '''Yzma''': Cheddar sì! <br /> '''Kronk''': Insomma, lo metto o non lo metto?<br /> '''Yzma e Kuzco''' {{NDR|in coro}}: Lascia stare, ci ho ripensato. Al posto delle patate l'insalata. *'''Kuzco''': Ma che stai facendo? <br />'''Pacha''': Ci sono due persone che ti stanno cercando!<br />'''Kuzco''': Cosa?!<br/ >'''Pacha''': Un atleta e una vecchia scheletrica!<br/ >'''Kuzco''': Aspetta, la vecchia sembra la donna brutta di Dracula? <br/ >'''Pancha''': Altroché!<br/ >'''Kuzco''': Sono Yzma e Kronk! Sono salvo! <br />'''Pacha''': Non sono venuti a salvarti! Non capisci! <br />'''Kuzco''': Finalmente mi ricondurranno a palazzo... grazie per l'aiuto, sei stato fantastico, ora faccio da solo. <br />'''Pacha''': No no no! Forse non è chiaro, stanno cercando di ucciderti! <br />'''Kuzco''': Uccidermi? Senza di me sarebbero perduti! <br />'''Pacha''': {{NDR|Cerca di fermarlo}} No, non te lo permetto! <br />'''Kuzco''': Cosa? {{NDR|Finisce per fraintendere le parole di Pacha}} Wo wo! Ora ho capito! <br />'''Pacha''': Cosa? <br />'''Kuzco''': Tu non vuoi riportarmi a palazzo, no, tu vorresti tenermi bloccato qui per tutta la vita! <br />'''Pacha''': NO! <br />'''Kuzco''': Facevi finta ed io c'ero quasi cascato... <br />'''Pacha''': Kuzco, mi vuoi ascoltare? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Arrabbiandosi sempre più}} No no, sei tu che ascolti me! A te importa solo... la tua stupida collina e basta! Non t'importa nulla di me, quindi vattene! Sloggia! Vattene via ho detto! <br />'''Pacha''': {{NDR|Rassegnato}} Addio! *{{NDR|Si ritorna alla scena iniziale del film dove Kuzco, trasformato in lama, è da solo sotto la pioggia}}<br>'''Kuzco''' {{NDR|come voce narrante}}: Ed è qui che siete arrivati voi. Come vi ho detto, sono io la vittima di questa storia. Ma io non ho fatto nulla, sono gli altri che mi hanno rovinato la vita!<br>'''Kuzco''': Fai il favore, dacci un taglio, eh!<br>'''Kuzco''' {{NDR|come voce narrante}}: Sto raccontando quello che è successo.<br>'''Kuzco''': Ma a chi vuoi darla a bere? Loro hanno visto tutto, lo sanno che è successo!<br>'''Kuzco''' {{NDR|come voce narrante}}: È vero, ma...<br>'''Kuzco''': Lasciami in pace. *'''Kronk''': Yzma!<br/>'''Yzma''' {{NDR|alzandosi e mostrando la maschera di bellezza che ha sulla faccia e dei cetrioli sugli occhi}}: Che c'è?!<br/>'''Kronk''' {{NDR|orripilato}}: Aaah!<br/>'''Yzma''': Guarda che ho ucciso per molto meno! {{NDR|i cetrioli si staccano dagli occhi di Yzma}} *{{NDR|Riferendosi a Yzma e Kronk}}<br>'''Vecchietto 1''': Uno era un armadio a due ante, l'altra era una donna, cioè una vecchia, tu come la descriveresti? <br /> '''Vecchietto 2''': La donna brutta di Dracula! <br /> '''Vecchietto 1''': Già, proprio così! *'''Chicha''' {{NDR|a Yzma}}: Le dispiace ricordarmi che tipo di parentela ha con Pacha? <br/>'''Yzma''': Oh, sono la bisprozia della nipote della moglie del fratello del cugino acquisito, eheheh... eh, da parte di mamma! <br/>'''Chica''': Ah... <br/>'''Yzma''': È così, non è vero, Kronk?<br>{{NDR|Si vede Kronk che salta la corda con i figli di Pacha}} <br/>'''Chaca''' {{NDR|[[Canzoni dai film|cantando]]}}: 99 scimmie saltavano sul letto...<br/>'''Kronk''': ''Una cadde in terra e si ruppe il cervelletto!'' *'''Yzma''': {{NDR|Salta la corda insieme a Kronk}} Nasconde qualcosa {{NDR|Chica}}! Al mio segnale perquisiamo la casa! <br />'''Kronk''': Come vuoi, ma ho ancora 90 scimmie sul letto! <br />'''Yzma''': {{NDR|Trattiene la rabbia e torna da Chica sorridendo}} Ora mentre aspettiamo Sacha... <br />'''Chicha''': "Pacha"! <br />'''Yzma''': Ah già! Ehm... all'occorrenza potremmo visitare questa casa così graziosa... <br />'''Chicha''': Ma perché non ripassate con comodo quando Pacha sarà tornato? Scommetto che sarà felicissimo di f... {{NDR|Nota con la coda nell'occhio Pacha dalla finestra che gli fa cenno di correre in cucina}} F-f-f-forno! Ho dimenticato qualcosa nel forno! Scusi un attimo! {{NDR|Scappa in cucina}} <br />'''Kronk''': {{NDR|Mentre gioca con due corde dove Tipo salta in una e Chaca in un'altra}} Vi mostro una variante che ho inventato io: al mio via, ci scambiamo i posti! <br />'''Yzma''': {{NDR|A Kronk, sottovoce}} È il momento, vai! <br />'''Kronk''': E via! {{NDR|Si scambiano i posti, con Yzma che, trattenendo la rabbia, tiene le due corde, Kronk salta da una parte, Chaca e Tipo dall'altra}} *'''Tipo''': Sai una cosa? Non credo che tu sia davvero la mia bis-prozia. Sembri più la mia bis-bis-bis... {{NDR|la scena viene interrotta e poi riprende dopo un po' di temo}} ...bis-bis-bis-bis-bis-bis...<br>'''Yzma''': Oh, insomma! Ne hai per molto?!<br>'''Tipo''': ...bis-prozia. *'''Chicha''': {{NDR|Ha rinchiuso Yzma e Kronk dentro uno sgabuzzino per far guadagnare tempo a Kuzco e Pacha}} Come sarebbe "la porta è bloccata?" Provate a girare il pomello! <br />'''Yzma''': Qui dentro non c'è alcun pomello! <br />'''Chicha''': {{NDR|Ironica, tenendo in mano il pomello, mentre Chaca e Tipo se la ridono}} Ma davvero? Ne è sicura? <br />'''Yzma''': E va bene, adesso ne ho abbastanza! Dicci dove si trova il lama parlante e noi bruceremo la tua casa! <br /> '''Kronk''': Ehm... forse volevi dire "o". <br /> '''Yzma''':{{NDR|sospira stizzitamente}} Dicci dove si trova il lama parlante ''o'' noi bruceremo la tua casa! <br /> '''Chaca''': Scegli la frase, allora! Si tratta di una congiunzione decisiva! <br />'''Yzma''': {{NDR|Spazientita}} Ora basta! Kronk, sfonda la porta! <br />'''Kronk''': "Sfonda la porta"? Ma vuoi scherzare? È di legno massiccio! <br />'''Yzma''': Proprio come la tua testa! Spostati, la sfondo da sola! *'''Kuzco''': No! Non è possibile! Come hai fatto ad arrivare prima?!<br />'''Yzma''' {{NDR|sta per rispondere, ma poi si rende conto che non lo sa neanche lei}}: Come abbiamo fatto, Kronk?<br />'''Kronk''': Bella domanda. {{NDR|mostra la mappa con il percorso sia di Kuzko che di Yzma}} Se lo stanno chiedendo tutti in sala. <br />'''Yzma''': Allora, torniamo alla fiala. <br /> '''Kuzco''': D'accordo, lo ammetto, magari non sono un simpaticone... però dai... Yzma... vuoi veramente uccidermi?<br />'''Yzma''': Forse è il caso di dire che ti sollevo dall'incarico o che si è venuta a creare una divergenza d'intenti o che è nato un conflitto d'interessi o che sei in sovrannumero...<br />'''Kronk''': Ehi, tutte queste cose qui te le ha dette lui quando ti ha licenziata!<br />'''Yzma''': Lo so Kronk, si chiama "crudele ironia", come la mia dipendenza dal tuo aiuto.<br>'''Kuzco''': Non è possibile, è un incubo!<br>'''Yzma''': Allora aspetta di vedere cos'ho qui! {{NDR|sta per alzarsi la veste, Kuzco e Pacha si coprono gli occhi terrorizzati}}<br>'''Kuzco''': No! No! {{NDR|Yzma alza la veste rivelando un pugnale acuminato nascosto all'altezza della coscia}}<br>'''Pacha''' {{NDR|sollevato}}: Ah!<br>'''Kuzco''' {{NDR|sollevato}}: Ah, meno male! *'''Kronk diavolo''' {{NDR|apparendo su una spalla di Kronk}}: Ehi! Non vorrai tirarti indietro proprio adesso? <br /> '''Kronk''' {{NDR|riferendosi a Kronk angelo}}: Che fine ha fatto quell'altro? Allora? <br /> '''Kronk angelo''' {{NDR|dopo essere apparso seduto su una sedia del parrucchiere si mette in fretta l'aureola}}: Oh, scusa per il ritardo. Che mi sono perso? <br />'''Kronk''': Beh, Yzma mi ha appena lanciato questo pugnale e mi ha chiesto... ecco, di farli fuori... dopodiché è arrivato lui {{NDR|Kronk diavolo}}, poi abbiamo aspettato te {{NDR|Kronk angelo}}, ora se devo essere sincero, sono... {{NDR|Yzma lo guarda perplessa perché non vede Kronk angelo e Kronk diavolo, e quando lo indica a Kuzco e Pacha loro alzano le spalle}} <br /> '''Yzma''': Kronk! Perché ho pensato che avresti potuto farlo? Una cosa così semplice! È come parlare a uno scimmione! <br /> '''Kronk angelo''': Vacci piano. <br /> '''Yzma''': Un grosso scimmione stupido e incapace di nome Kronk! <br /> '''Kronk diavolo''': Che offesa! <br /> '''Yzma''': E vuoi che ti dica tutta la verità!? I tuoi sformatini mi fanno schifo. {{NDR|Kronk ammutolisce scioccato}} '''Schifo!''' {{NDR|Kronk inizia a piangere}} <br /> '''Kronk diavolo''' {{NDR|caricando il tridente come un fucile}}: Ora basta! Merita una lezione! <br /> '''Kronk angelo''': Calma, non vi disperate! Dall'alto arriva sempre la punizione per i malvagi! <br /> '''Kronk, Kronk diavolo e Kronk angelo''': {{NDR|notando un lampadario proprio sopra Yzma}}: Eccola lì. {{NDR|Kronk taglia il filo del lampadario che cade su Yzma, ma lei è così magra che passa in mezzo al buco al centro di esso}} <br /> '''Kronk''': Che strano... Ha sempre funzionato. <br /> '''Yzma''' {{NDR| Tira una leva che apre una botola sotto Kronk}}: Lo so, anche questa! <br /> '''Kronk''' {{NDR|prima di cadere nella botola}}: Oh. Dovevo aspettarmelo. *{{NDR|Pacha ha gettato delle pozioni addosso a dei soldati che si trasformano rispettivamente in un cinghiale, un gorilla, una lucertola, una mucca, un polpo ed uno struzzo}} <br /> '''Yzma''': Addosso! <br />'''Soldato''': Eh, io sono stato trasformato in una mucca. Posso andare a casa? <br />'''Yzma''': Sei giustificato. Qualcun altro? {{NDR|Gli altri soldati negano}} Addosso! *'''Kuzco''': E così... mi hai mentito! <br />'''Pacha''': Davvero? <br />'''Kuzco''': Già, perché tu mi hai detto che quando il sole è in questa posizione le colline cantano. Ebbene, le ho girate quasi tutte le colline della tua zona e non le ho mai sentite cantare! Per cui, costruirò Kuzcotopia su una collina più magica di questa! {{NDR|Rimuove Kuzcotopia in miniatura}} Grazie! <br />'''Pacha''': {{NDR|Restituendogli la casa in miniatura}} Non ti si può nascondere niente, eh? <br />'''Kuzco''': {{NDR|Ironico, rimette la casa in cima alla collina}} No no, sono un tipo astuto io! Sembra che tu e la tua famiglia vivrete per sempre su una collina silenziosa... ==[[Explicit]]== {{explicit film}} {{NDR|Kronk insegna a parlare la lingua degli scoiattoli alle Giovani Marmotte}}<br>'''Kronk''': "La mia ghianda è sparita."<br>'''Giovani Marmotte''' {{NDR|in coro}}: Squik squiken squik squikin.<br>'''Kronk''': "Hai mangiato tu la mia ghianda?"<br>'''Giovani Marmotte''' {{NDR|in coro}}: Squiken squik squik squikin.<br>'''Kronk''': "Tu mi devi la mia ghianda."<br>'''Giovani Marmotte''' {{NDR|in coro}}: Squink squink squik squink squiken... {{NDR|un bambino incita Yzma trasformata in gatto, infuriata dalla sconfitta, a tradurre}}<br>'''Yzma''' {{NDR|contrariata}}: Squikin... {{NDR|alzano tutti una ghianda al cielo}}<br>'''Kronk''': Sono commosso, ragazzi! ==Citazioni su ''Le follie dell'imperatore''== ===Frasi promozionali=== *Tutto gira intorno a me! :''It's all about me''<ref>Dalla locandina in inglese dedicata al personaggio di Kuzco. {{Cfr}} [https://www.screenweek.it/entries/poster/72229 ''Poster di Le follie dell'imperatore (It's all about me)''], ''screenweek.it''</ref> *Una allegra avventura in un mitico regno.<ref>Dalla locandina in italiano. {{Cfr}} [http://www.filmtv.it/film/21184/le-follie-dell-imperatore/foto/137506/ ''Foto Locandina da Le follie dell'imperatore''], ''filmTV.it''</ref> ==Voci correlate== *''[[Le follie di Kronk]]'' (2005) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Le follie dell'imperatore''}} {{Disney}} [[Categoria:Classici Disney]] f00uv81ocplk4ntgj729slkgjhl1hec Toussaint Louverture 0 14796 1223180 1000209 2022-08-18T16:31:07Z AnjaQantina 1348 +citazione, +categoria wikitext text/x-wiki [[File:Toussaint L'Ouverture.jpg|thumb|right|Toussaint Louverture]] '''François-Dominique Toussaint Louverture''', o '''Toussaint Bréda, Toussaint-Louverture''' (1743 – 1803), rivoluzionario e fondatore di Haiti. *Ho preso le armi per la [[libertà]] di quelli del mio colore, [libertà] che solo la Francia ha proclamato, ma che nessuno ha il diritto di annullare. La nostra libertà non è più nelle loro mani, ma nelle nostre. Noi la difenderemo o periremo. {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}} *[...] l'adozione assoluta del principio per cui nessun uomo, rosso, nero o bianco che sia, può essere [[schiavitù|proprietà]] del suo simile.<ref>Citato in Gauthier 1992, p. 282; citato in Losurdo 2005, p. 180.</ref> *Sono nato schiavo, ma la natura mi ha conferito l'anima di uomo libero.<ref>Da un rapporto al governo francese, 1797. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 187. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Florence Gauthier, ''Triomphe et mori du droit naturel en Révolution'', PUF, Paris, 1992. *Domenico Losurdo, ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, 2005. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Rivoluzionari]] mpw8u0qj9m42o67rt3fw3pezn0z6u35 Thelonious Monk 0 15047 1223212 1096160 2022-08-18T17:58:59Z AnjaQantina 1348 +citazione wikitext text/x-wiki [[File:(Portrait of Thelonious Monk, Minton's Playhouse, New York, N.Y., ca. Sept. 1947) (LOC) (4843753116).jpg|thumb|Thelonious Monk, New York, 1947]] '''Thelonious Sphere Monk''' (1917 – 1982), pianista e compositore di jazz statunitense. *Il [[jazz]] è libertà. Pensaci.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 247. ISBN 9788858041147</ref> ==Citazioni su Thelonious Monk== *Attenti a non sbagliare. Quest'uomo sa perfettamente quello che fa anche dal punto di vista teorico: ciò che fa è organizzato molto probabilmente secondo una personale terminologia ma non per questo l'organizzazione è meno solida. Dobbiamo essergli grati per avere saputo combinare capacità, intuito, forza trascinatoria, comprensione, fantasia e tutte quelle altre cose che concorrono a fare l'artista totale, e dobbiamo essergli grati per avere fatto dei discorsi tanto franchi in quest'epoca di insormontabili costrizioni conformistiche. ([[Bill Evans]]) *Come molti altri jazzmen negri della sua generazione, [[Bud Powell|Earl "Bud" Powell]] ebbe il suo battesimo del fuoco al Minton's, dove comparve per la prima volta, al seguito di Thelonious Monk, una sera del 1941. Aveva circa diciassette anni, e pochi gli prestarono attenzione: stando a quanto assicura Monk, nessuno lo capiva, salvo lui. Non lo capivano neppure come persona, se è vero che era conosciuto come "the quiet one" o "the strange one", quello quieto, quello strano. Prima di allora il ragazzo non aveva suonato con dei jazzmen negri di qualche importanza, anche se aveva sempre vissuto fra i musicisti. Vi era nato in mezzo, anzi. Suo nonno, che era stato a Cuba durante la guerra ispano-americana, fu un ottimo chitarrista di flamenco, e suo padre, William, un capace pianista di stile ''stride''. E anche i suoi fratelli suonavano. ([[Arrigo Polillo]]) *Il lavoro con Monk mi portò vicino a un architetto musicale di primissimo ordine. Ogni giorno imparavo da lui qualche cosa per mezzo dei sensi oltre che teoricamente e tecnicamente. Parlavo con Monk di problemi musicali e lui si metteva al piano e mi mostrava le risposte suonando. Io lo guardavo suonare e scoprivo ciò che volevo sapere. E così imparavo anche un sacco di cose per me del tutto nuove. ([[John Coltrane]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Monk, Thelonius}} [[Categoria:Compositori statunitensi]] [[Categoria:Musicisti jazz]] [[Categoria:Pianisti statunitensi]] 3d5anl18n4k3b5elms1p015llso2uxf 1223260 1223212 2022-08-18T20:20:20Z Sun-crops 10277 sez. note wikitext text/x-wiki [[File:(Portrait of Thelonious Monk, Minton's Playhouse, New York, N.Y., ca. Sept. 1947) (LOC) (4843753116).jpg|thumb|Thelonious Monk, New York, 1947]] '''Thelonious Sphere Monk''' (1917 – 1982), pianista e compositore di jazz statunitense. *Il [[jazz]] è libertà. Pensaci.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 247. ISBN 9788858041147</ref> ==Citazioni su Thelonious Monk== *Attenti a non sbagliare. Quest'uomo sa perfettamente quello che fa anche dal punto di vista teorico: ciò che fa è organizzato molto probabilmente secondo una personale terminologia ma non per questo l'organizzazione è meno solida. Dobbiamo essergli grati per avere saputo combinare capacità, intuito, forza trascinatoria, comprensione, fantasia e tutte quelle altre cose che concorrono a fare l'artista totale, e dobbiamo essergli grati per avere fatto dei discorsi tanto franchi in quest'epoca di insormontabili costrizioni conformistiche. ([[Bill Evans]]) *Come molti altri jazzmen negri della sua generazione, [[Bud Powell|Earl "Bud" Powell]] ebbe il suo battesimo del fuoco al Minton's, dove comparve per la prima volta, al seguito di Thelonious Monk, una sera del 1941. Aveva circa diciassette anni, e pochi gli prestarono attenzione: stando a quanto assicura Monk, nessuno lo capiva, salvo lui. Non lo capivano neppure come persona, se è vero che era conosciuto come "the quiet one" o "the strange one", quello quieto, quello strano. Prima di allora il ragazzo non aveva suonato con dei jazzmen negri di qualche importanza, anche se aveva sempre vissuto fra i musicisti. Vi era nato in mezzo, anzi. Suo nonno, che era stato a Cuba durante la guerra ispano-americana, fu un ottimo chitarrista di flamenco, e suo padre, William, un capace pianista di stile ''stride''. E anche i suoi fratelli suonavano. ([[Arrigo Polillo]]) *Il lavoro con Monk mi portò vicino a un architetto musicale di primissimo ordine. Ogni giorno imparavo da lui qualche cosa per mezzo dei sensi oltre che teoricamente e tecnicamente. Parlavo con Monk di problemi musicali e lui si metteva al piano e mi mostrava le risposte suonando. Io lo guardavo suonare e scoprivo ciò che volevo sapere. E così imparavo anche un sacco di cose per me del tutto nuove. ([[John Coltrane]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Monk, Thelonius}} [[Categoria:Compositori statunitensi]] [[Categoria:Musicisti jazz]] [[Categoria:Pianisti statunitensi]] 26dpdpdcg18u0ezegc59by1i3m1dchz 1223263 1223260 2022-08-18T20:23:30Z Sun-crops 10277 wikitext text/x-wiki [[File:(Portrait of Thelonious Monk, Minton's Playhouse, New York, N.Y., ca. Sept. 1947) (LOC) (4843753116).jpg|thumb|Thelonious Monk, New York, 1947]] '''Thelonious Sphere Monk''' (1917 – 1982), pianista e compositore di jazz statunitense. *Il [[jazz]] è libertà. Pensaci.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, Milano, 2022, p. 247. ISBN 978-88-580-4114-7</ref> ==Citazioni su Thelonious Monk== *Attenti a non sbagliare. Quest'uomo sa perfettamente quello che fa anche dal punto di vista teorico: ciò che fa è organizzato molto probabilmente secondo una personale terminologia ma non per questo l'organizzazione è meno solida. Dobbiamo essergli grati per avere saputo combinare capacità, intuito, forza trascinatoria, comprensione, fantasia e tutte quelle altre cose che concorrono a fare l'artista totale, e dobbiamo essergli grati per avere fatto dei discorsi tanto franchi in quest'epoca di insormontabili costrizioni conformistiche. ([[Bill Evans]]) *Come molti altri jazzmen negri della sua generazione, [[Bud Powell|Earl "Bud" Powell]] ebbe il suo battesimo del fuoco al Minton's, dove comparve per la prima volta, al seguito di Thelonious Monk, una sera del 1941. Aveva circa diciassette anni, e pochi gli prestarono attenzione: stando a quanto assicura Monk, nessuno lo capiva, salvo lui. Non lo capivano neppure come persona, se è vero che era conosciuto come "the quiet one" o "the strange one", quello quieto, quello strano. Prima di allora il ragazzo non aveva suonato con dei jazzmen negri di qualche importanza, anche se aveva sempre vissuto fra i musicisti. Vi era nato in mezzo, anzi. Suo nonno, che era stato a Cuba durante la guerra ispano-americana, fu un ottimo chitarrista di flamenco, e suo padre, William, un capace pianista di stile ''stride''. E anche i suoi fratelli suonavano. ([[Arrigo Polillo]]) *Il lavoro con Monk mi portò vicino a un architetto musicale di primissimo ordine. Ogni giorno imparavo da lui qualche cosa per mezzo dei sensi oltre che teoricamente e tecnicamente. Parlavo con Monk di problemi musicali e lui si metteva al piano e mi mostrava le risposte suonando. Io lo guardavo suonare e scoprivo ciò che volevo sapere. E così imparavo anche un sacco di cose per me del tutto nuove. ([[John Coltrane]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Monk, Thelonius}} [[Categoria:Compositori statunitensi]] [[Categoria:Musicisti jazz]] [[Categoria:Pianisti statunitensi]] lkcxwztlt1p10cd24bcn522ypa6clru Pugilato 0 19913 1223192 1134871 2022-08-18T17:29:54Z Danyele 19198 +4 ([[#Irma Testa]]) wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Taking the count thomas eakins.jpeg|thumb|upright=1.3|''Effettuando il conteggio'' (T. Eakins, 1898)]] Citazioni sul '''pugilato''' o '''boxe''' e sui '''pugili'''. ==Citazioni== *Che non si riesca a vivere di pugilato, è cosa nota. Ma che addirittura un pugile professionista debba, per poter combattere, rischiare addirittura di rimetterci... be', questo è troppo. ([[Leonardo Damian Bruzzese]]) *Ci vuole coraggio a salire sul ring con la certezza di essere sconfitti... (''[[Rocky Balboa (film)|Rocky Balboa]]'') *Come si fa a vincere? [...] Te lo dico io. In tutto, non solo nella boxe, ci vuole una cosa, se no non si vince. [...] L'[[odio]]. L'odio ci vuole. Odia chi vuole batterti, odialo a morte! E vedrai che i soldi ti pioveranno addosso. E coi soldi verranno le donne. E tutte le altre cose belle della vita. (''[[La polizia bussa alla porta]]'') *Credevo che questi incontri fossero reali come nel [[wrestling]], invece sono truccati come nella boxe! (''[[Futurama (seconda stagione)|Futurama]]'') *Credi che sia una novità per me, che la boxe sia pericolosa o cose del genere? Non credi che lavorare al porto di notte sulle impalcature ci si possa ammazzare lo stesso? L'altra notte quanti uomini che vivevano in baracche sono morti per risparmiare i soldi dell'affitto? Cercavano solo soldi per far mangiare la famiglia perché gente come te non ha ancora trovato il modo per fare soldi guardando quegli uomini morire. Nella mia professione, ed è la mia professione, sono un po' più fortunato. (''[[Cinderella Man - Una ragione per lottare]]'') *Di tutti gli sport, l'unico che ami veramente è la boxe. Certo, è uno sport che a poco a poco va scomparendo. Ma mi auguro che, nei giorni che mi restano da vivere, ci sia sempre da qualche parte un'arena cui poter andare. ([[Jack London]]) *Dopo aver fatto sport per 19 anni la cosa più importante è uscirne integro con la testa che funziona. ([[Floyd Mayweather Jr.]]) *Dovete ricordarvi che la boxe è ottanta per cento fiato e venti per cento talento... bisogna allenarsi, correre. (''[[Il collezionista]]'') *È uno sport terribile ma è uno sport... la lotta è la lotta per la sopravvivenza. ([[Rocky Graziano]]) *Essere pugile non significa soltanto colpire, ma, prima di tutto, imparare a ricevere i colpi. A incassare. A fare in modo che quei colpi facciano meno male possibile. La vita non è altro che un succedersi di round. Incassare, incassare. Tenere duro, non cedere. E colpire al posto giusto, nel momento giusto. ([[Jean-Claude Izzo]]) *Faccio pugilato, ma poco, perché sembra piuttosto assurdo per un presidente apparire con un occhio nero e con il naso schiacciato o con le labbra tagliate. ([[Theodore Roosevelt]]) *Fin da quando ero bambino mi affascinavano la disciplina, la tecnica, l'educazione che ci vogliono per praticare la nobile arte. In più, la boxe è uno strumento di auto difesa e di miglioramento personale. Guardavo i ''match'' di [[Mike Tyson|Tyson]] e mi convincevo sempre di più che il pugilato fosse la mia strada. ([[Emiliano Marsili]]) *Ho sempre interpretato il pugilato come un lavoro da svolgere al meglio, senza distrazioni, sempre ricordando ciò che mi insegnò il mio primo maestro: puoi sentirti il re del mondo, ma basta un decimo di secondo per trovarti col sedere per terra. ([[Bruno Arcari]]) *I diversi tipi di pugilato e di lotta sono prova che l’umanità non si è ancora liberata da tutti i comportamenti selvaggi. ([[Mu'ammar Gheddafi]]) *I pugni si danno, i pugni si prendono. Questa è la boxe. Questa è la vita. E io nella vita ne ho presi tanti di pugni, veramente tanti... Ma lo rifarei, perché tutti i pugni che ho preso sono serviti a far studiare i miei figli. (''[[Carnera - The Walking Mountain]]'') *Il declino di un pugile? Prima si perde il movimento di gambe. Poi si perdono i riflessi. Poi si perdono gli amici. ([[Willie Pep]]) *Il pugilato arricchisce, forma, fa diventare uomo, cementa il corpo e la mente con ore e ore di allenamento. Sul ring non si va solo per dare pugni. C'è un modo di combattere, uno stile, una tecnica. È la noble art. ([[Roberto Cammarelle]]) *Il pugilato è l'unica attività illegale in cui c'è la certezza di finire come un barbone. ([[Rocky Graziano]]) *Il pugilato è una specie di [[jazz]]. Più è bello, meno gente lo apprezza. ([[George Foreman]]) *Il pugilato non è uno scherzo, [...] si prendono colpi in testa e soprattutto bisogna saper usare il cervello sul ring, la mente deve essere libera e pronta a rispondere agli stimoli. ([[Sandro Lopopolo]]) *Il ritmo, nel pugilato, è tutto. Qualsiasi movimento tu faccia, nasce dal cuore: o questo ha il ritmo giusto, o sei nei guai. ([[Sugar Ray Robinson]]) *In allenamento consiglio sempre a mio figlio di evitare la testa perché i suoi pugni sono veloci, potenti e pericolosi. Volevo proteggere il suo avversario. Ciò non significa che la boxe debba esser vietata, i match si farebbero comunque, senza controlli, e i danni sarebbero molto più gravi per i pugili. ([[Chris Eubank]]) *In fondo quell'esperienza {{NDR|di lotta}}, di un'estasi, di una trascendenza quasi completa di una persona cosciente, era affine a un genere di esperienze perdute, già note ai mistici di tutte le religioni, e quindi si poteva in qualche maniera considerare come il surrogato moderno di eterne esigenze, un cattivo surrogato, ma pur sempre un surrogato; sicché la boxe e altri sport analoghi, che lo introducono in sistema razionale, sono una specie di teologia, anche se non si può pretendere che ciò venga universalmente riconosciuto. ([[Robert Musil]]) *Io sono più affezionato ai brocchi, i brocchi che ho avuto nel passato, perché anche loro hanno il coraggio di andare sul ring. Entrare nel ring non è da tutti. ([[Ottavio Tazzi]]) *Io in un ring non ci metterei mai piede! La boxe causa gravi danni al cervello! {{NDR|mettendosi a bere una tanica di vernice}} (''[[I Simpson (ottava stagione)|I Simpson]]'') *L'età anagrafica non è tanto importante nella boxe quanto la quantità di botte che hai preso. ([[Bruce Strauss]]) *La boxe è un grande sport e uno sporco affare. ([[Ken Norton]]) *La boxe mi ha salvato dal finire in prigione, mio padre è morto che avevo 15 anni, ero un delinquente da strada. La palestra è stata la mia casa, ero sempre lì ad allenarmi e a disposizione, ho accettato chiamate anche all'ultimo momento, anche alle otto di sera. Se c'era un buco da tappare nelle riunioni arrivavo io, pronto a sostituire ogni avversario, mai detto no a nessuno, spesso sono salito sul ring con gli occhi ancora neri per la sconfitta precedente. ([[Peter Buckley]]) *La boxe non è violenza. Bisogna essere aggressivi... e anche nella vita, se non aggredisci i problemi che tu affronti... e quando li risolvi? ([[Domenico Brillantino]]) *La cosa più difficile è preparare un pugile per il match. Si arriva all'80-85 per cento, mai al 100 per cento. Perché se un pugile va sul ring preparato al 100 per cento e perde, non ha più scuse. ([[Cus D'Amato]]) *La nobile arte è molto meno cruenta. Hai di fronte l'avversario, le dai, le prendi, alla fine ti abbracci. In [[politica]], nemmeno hai messo i guantoni che hai già preso una coltellata e non da chi hai davanti ma da quello di fianco. ([[Marco Rizzo]]) *La [[vita]] è come la boxe in molti particolari inquietanti. Ma la boxe è soltanto come la boxe. ([[Joyce Carol Oates]]) *Ma lo sa con che cosa è stato colpito ieri sera? Con delle armi improprie, amico mio, bum bam bum bam. No, lei è uno con le palle lo sento anche per telefono, ma la legge dice che le mani di un pugile professionista, lo sa che cosa sono? Sono delle armi improprie. (''[[La notte e la città]]'') *– Ma tu davvero facevi la boxe?<br />– Sì, una volta.<br />– E come hai cominciato?<br />– Mah, non lo so, facevo sempre a pugni e ho pensato di farmi pagare. (''[[Fronte del porto]]'') *Nella boxe come nella vita, se proteggi in modo ossessivo il ragazzo, questo non cresce, e poi magari arriva a confronti importanti ancora immaturo, trovandosi di fronte ragazzi di 17-18 anni che sono già uomini. [...] La boxe deve [...] tornare come era ai miei tempi, quando era assolutamente normale andar fuori, anche se c'era da prendere qualche pugno. Facciamo la boxe, non danza classica, e i ragazzi devono trovare ed affrontare i giusti test da superare per crescere. ([[Giacobbe Fragomeni]]) *''Nella boxe posso dire | che mi faccio onore... | perché invece di fuggire | son rimasto a far l'amore?'' ([[Vera Inber]]) *Niente è vero se tu non puoi credere in quello che sei! E in me stesso io non ci credo più, lo vuoi capire? E se un pugile non crede in se stesso è finito, è chiuso, è andato! (''[[Rocky III]]'') *Noi pugili ci intendiamo di menzogne. Cos'è una finta? Cos'è un jab che si trasforma in gancio sinistro? Cos'è un colpo di assaggio? È pensare una cosa e farne un'altra. ([[José Torres]]) *Non mi interessano i discorsi sulle razze. Io non vedo altri colori che il rosso dei guantoni e il rosso del sangue. Non mi preoccupo del bianco o del nero, ma del destro o del sinistro. ([[Gerrie Coetzee]]) *Non riesco a concentrarmi quando gioco a golf o a bowling. Riuscivo a farlo sul ring, perché c'era qualcuno che cercava di uccidermi. Le palle del [[bowling]] non sono mica destinate a colpirmi. ([[Carmen Basilio]]) *{{NDR|Alla richiesta di un parere sulla boxe moderna}} Povera di valori. Una volta ogni categoria vantava un solo campione, oggi c'è la fila. ([[Vito Antuofermo]]) *Prima cosa: la boxe la fai se hai fame. Non importa di cosa. [...]<br />[...] Mondini diceva che per imparare a boxare basta una notte. E una vita intera per imparare a combattere. ([[Alessandro Baricco]]) *Quando due pugili salgono sul ring, uno solo merita di vincere. Quando sali sul ring devi convincerti che sei tu a meritare di vincere. Devi sapere che il destino ti deve una vittoria perché ti sei allenato più del tuo avversario, hai lavorato di più con il tuo ''sparring partner'', hai fatto più footing, ti sei alzato prima. (''[[Tyson]]'') *Robert Cohn era stato un tempo campione di pugilato di Prìnceton, categoria pesi medi. Non crediate che questo, come titolo pugilistico, a me faccia una grande impressione, ma per Cohn significava molto. Non gli importava niente della boxe, anzi la detestava, ma l'aveva imparata, con fatica e sino in fondo, per reagire a quel senso di inferiorità e di insicurezza che gli derivavano a Prìnceton dall'essere trattato come ebreo. ([[Ernest Hemingway]]) *Sai, a un pugile non servono vecchie foto. Vuoi sapere che ha fatto e dove ha boxato? Glielo leggi in faccia. Ha tutta la sua storia impressa nella carne. (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (prima stagione)|Ai confini della realtà]]'') *Se non ci sono bravi maestri non ci sono bravi pugili. Non è vero che ci sono meno pugili, non emergono perché non ci sono maestri all'altezza. Bisogna trovare per ogni pugile il proprio modo di combattere. ([[Lucinio Sconfietti]]) *Se un pugile ha due mani, vedi, e un cuore che batte, ce la fa senz'altro. (''[[Rocky V]]'') *Uno ha imparato il pugilato, il pancrazio e la lotta con le armi in modo da essere più forte degli amici come dei nemici, non per questo egli deve percuotere gli amici, né ferirli né ucciderli. ([[Gorgia]]) *Vedi, tre anni fa tu eri soprannaturale, eri un duro e avevi grinta e avevi una mascella di ferro. Poi è capitata la cosa peggiore che possa capitare a qualsiasi pugile: ti sei civilizzato! (''[[Rocky III]]'') *Venivo dalla strada, sapevo solo sopravvivere. Combatti per non morire. La boxe è così. Può umiliare. Devi avere il ''corazon''. Se non vi piace, evitatela. ([[Roberto Durán]]) *Viviamo in un momento in cui sembra che una sconfitta sia una cosa deningrante. Io invece dalle mie ho imparato tantissimo. Ho vinto un titolo avendo sei sconfitte di cui vado davvero orgoglioso. Mi hanno insegnato tanto. Sono state quelle in cui ho trovato dei veri e propri miglioramenti. Dopo Zeuge ho avuto modo di riflettere, sono andato in Australia per 22 giorni dove ho fatto sparring ed ho capito che avevo ancora tantissima voglia di combattere. ([[Giovanni De Carolis]]) ===[[Alessandro Duran]]=== *Avevo 18 anni, appena 8 incontri da dilettante alle spalle, e non potevo combattere da pro. Siamo andati contro tutto e tutti. Io e papà abbiamo preso l'areo per l'America. Abbiamo passato 40 giorni a Chicago a casa dei nonni di mamma. Mi allenavo in una palestra che si trovava nella zona più brutta della città. Cinquanta pugili che si picchiavano sognando il successo. La fame la toccavi con mano, quando vedevi sparring che appena presi i 5 dollari per due riprese scappavano a comprarsi qualcosa da mangiare. C'era l'anima della boxe lì dentro. *Il pugilato è uno sport per pochi. Può essere per tutti l'allenamento, quando picchi un sacco o sulle mani. Picchiare un avversario che a sua volta vuole picchiarti è un'altra cosa. Diventa tutto un altro sport. *La boxe è uno sport per uomini duri, dall'altra parte c'è un tizio che ti vuole picchiare e tu non devi permetterglielo. Chi non ha paura, diciamo meglio: rispetto per quello che fa e per il rivale che affronta, vuole dire che è arrivato al capolinea. Devi avere rispetto per il tuo avversario, così lo avrai anche per te stesso. ===[[Marvin Hagler]]=== [[File:Between Rounds.jpg|thumb|upright=1.3|''Tra i round'' (T. Eakins, 1899)]] *Fare il pugile è un lavoro, non è un divertimento. Sul ring non c'è tempo per lasciarsi andare alle emozioni, quando si sale sul quadrato ci sei solo tu e l'avversario... e se poi vinci, ecco: allora sei felice. *Il primo avversario è stato un tipo [...] che mi aveva fatto un occhio nero in una lite in discoteca [...]. A questo serviva la boxe: a riparare i conti della vita. *Non c'è dubbio che il pugilato sia una ''Noble Art'' se lo fai nella maniera giusta con persone esperte... perché se vogliamo parlare di violenza, allora oggi ci sono altri sport molto più violenti. ===''[[Million Dollar Baby]]''=== *Alcuni direbbero che la qualità più importante per un pugile è avere cuore. Frankie invece direbbe : "un pugile che è solo cuore stai tranquillo che le prende di sicuro e di brutto!" *La boxe è qualcosa di innaturale perché si fa sempre tutto al contrario. Quando vuoi spostarti a sinistra, non fai un passo a sinistra: spingi sull'alluce destro. Per spostarti a destra usi l'alluce sinistro. Invece di allontanarti dal dolore come farebbe qualunque persona sana, gli vai incontro. Tutto nella boxe funziona al contrario. *Frankie amava ripetere che la boxe era qualcosa di innaturale, che nella boxe si fa tutto al contrario. A volte, per tirare un colpo vincente, bisogna arretrare. Ma se arretri troppo, non combatti più. *Parlare di boxe è parlare di rispetto. Cercare di ottenerlo per se stessi, togliendolo all'avversario. *Se c'è una magia nella boxe è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione, al di là di costole incrinate, reni fatti a pezzi e retine distaccate. È la magia di rischiare tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne te. ===[[Irma Testa]]=== *Ci sono ancora dei momenti in cui non credo in me stessa. La boxe ti mette in discussione a ogni colpo che prendi, e si sentono, si sentono tutti. In faccia, al fegato, precisi, sporchi, dritti, incrociati, fanno male di più quelli che non ti aspetti, i colpi sotto sono i più difficili da incassare. Io non lo so che cosa avrei fatto, senza la boxe. *La boxe mi ha fatto tirare fuori la parte migliore di me, anche per la vita. *Quando ho iniziato a fare pugilato, colpivo e scappavo. Mi facevo rincorrere per tutto il ring! Il mio maestro mi chiamava la farfalla pazza, e se ci penso adesso mi viene da ridere, perché non puoi farti rincorrere per tutto il round. Ma crescendo, ho tolto quest'abitudine di scappare, così il mio maestro mi disse: Non sei più una farfalla pazza, ma una farfalla bella! *Tanti pensano che questo non sia uno sport da femmine. Ma sbagliano, anzi il pugilato è la disciplina più vicina alla personalità di una donna... Sul ring non basta picchiare. Devi essere razionale, leggere nel pensiero dell'avversario, anticiparlo, sacrificarti, scegliere in fretta la tattica e la soluzione giusta, studiare quella del round successivo. Vi sembra che un uomo sia capace di fare tutte queste cose insieme? ===[[Mike Tyson]]=== *Forse io sono un uomo di Neanderthal, ma io ho sempre voluto uccidere il mio avversario. La boxe oggi è differente. Si tratta di uomini d'affari e io sono un assassino nato, e voglio vincere e farlo in maniera drammatica e creare ferite agli avversari. *Fuori dal ring tutto è così noioso. *La boxe mi ha dato una grande opportunità. Non è colpa sua. Ancora non capisco come [[Cus D'Amato]], che mi ha preso dal riformatorio e che per me è stato come un padre, abbia potuto vedere in me un campione del mondo. Avevo solo 13 anni, e nessuna autostima. Ma nella boxe ci sono squali e profittatori. Gente che si avvantaggia e guadagna su dolori e debolezze umane. ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|wikt|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Discipline sportive]] [[Categoria:Pugilato| ]] 89j6pv7kyw1fras9anmli2ncfzfbgaz Barack Obama 0 20417 1223248 1188122 2022-08-18T20:03:41Z AnjaQantina 1348 /* 2009 */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Barack Obama.jpg|thumb|Barack Obama nel 2005]] {{Premio|Nobel|la pace '''(2009)'''}} {{indicedx}} '''Barack Hussein Obama Jr.''' (1961 – vivente), politico statunitense, 44° Presidente degli [[Stati Uniti d'America]]. ==Citazioni di Barack Obama== {{cronologico}} ===2004=== *Non c'è un'America progressista e un'America conservatrice – ci sono gli Stati Uniti d'America. Non c'è un'America nera e un'America bianca, un'America latina e un'America asiatica: ci sono gli [[Stati Uniti d'America|Stati uniti d'America]]. [...] Veneriamo un dio onnipotente negli stati blu [a maggioranza democratica] e non amiamo che gli agenti federali ficchino il naso nelle nostre biblioteche negli stati rossi [a maggioranza repubblicana]. Prepariamo il campionato di basket negli stati blu e abbiamo amici gay negli stati rossi. Alcuni patrioti si sono opposti alla guerra in Iraq e alcuni patrioti l'hanno sostenuta. Siamo un solo popolo, abbiamo tutti prestato giuramento di fedeltà alla bandiera, difendiamo tutto gli Stati uniti d'America. (dal discorso del luglio 2004 al convegno democratico<ref name=mon>Citato in John Gerring e Joshua Yesnowitz, ''L'arrischiata scommessa di Barack Obama'', traduzione di A. D. R., ''Le monde diplomatique – il manifesto'', aprile 2008, p. 7.</ref>) ===2007=== *L'idea che non parlare a un paese sia una punizione – ovvero l'idea che ha guidato la sua amministrazione {{NDR|di [[George W. Bush]]}} è ridicola. (durante la campagna elettorale per le presidenziali nel 2007<ref name="Jaffe"></ref>) *{{NDR|Ha mai letto [[Reinhold Niebuhr]]?}} Mi piace molto. È uno dei miei filosofi preferiti. Da lui traggo l'irrefutabile idea che nel mondo esistano il male grave, le avversità e il dolore. E che noi dobbiamo essere umili e modesti nella nostra convinzione di poter eliminare queste cose. Ma questo non deve servirci come giustificazione per il [[cinismo]] e per l'inazione. Ho tratto da lui... la percezione che dobbiamo compiere questi sforzi nella consapevolezza che sono duri, senza oscillare fra un [[idealismo]] ingenuo ed un amaro [[realismo]]. :''I love him. He's one of my favorite philosophers.<br>I take away the compelling idea that there's serious evil in the world, and hardship and pain. And we should be humble and modest in our belief we can eliminate those things. But we shouldn't use that as an excuse for cynicism and inaction. I take away ... the sense we have to make these efforts knowing they are hard, and not swinging from naïve idealism to bitter realism.''<ref>{{en}} Dall'intervista di David Brooks, [https://www.nytimes.com/2007/04/26/opinion/26brooks.html ''Obama, Gospel and Verse''], '' nytimes.com'', 26 aprile 2007.</ref> ===2008=== *[I miei genitori mi hanno] dato un nome africano, Barack, che vuol dire "benedetto" pensando che in un'America tollerante il nome che si porta non sia un ostacolo al successo. Hanno immaginato che sarei andato nelle migliori scuole del paese anche se non erano ricchi, perché in un'America generosa non si ha bisogno di essere ricchi per realizzare le proprie potenzialità.<ref name=mon/> *Quando abbiamo superato delle prove apparentemente insuperabili; quando ci hanno detto che non eravamo pronti o che non dovevamo provare o che non potevamo, generazioni di americani hanno risposto con una semplice frase che riassume lo spirito di un popolo.<br /> Sì, noi possiamo.<br />Questa frase era scritta nei documenti fondatori che dichiaravano il destino di un paese.<br />Sì, noi possiamo.<br />È stata mormorata dagli schiavi e dagli abolizionisti, aprendo uno spiraglio di luce verso la libertà nella notte più buia.<br />Sì, noi possiamo.<br />Lo hanno cantato i migranti che lasciavano terre lontane e i pionieri che progredivano verso ovest nonostante una natura spietata.<br />Sì, noi possiamo.<br />È stato l'appello degli operai che si organizzavano in sindacati; delle donne che lottavano per il diritto di voto; di un presidente che ha fatto della Luna la nostra nuova frontiera; e di un re che ci ha portato in cima alla montagna e ci ha mostrato la strada verso la Terra promessa.<br />Sì, noi possiamo avere giustizia e uguaglianza. Sì, noi possiamo avere possibilità e prosperità. Sì, noi possiamo guarire questa nazione. Sì, noi possiamo riparare questo mondo.<br />Sì, noi possiamo. (dal discorso della campagna elettorale nel New Hampshire del 10 gennaio 2008<ref name=mon/>) *Il mondo deve impedire all'Iran di acquisire armi nucleari e lavorare per eliminare il programma nucleare nordcoreano. Nel perseguire questo obiettivo, non dobbiamo mai escludere l'opzione militare.<ref name=roc>Citato in Christian Rocca, ''[http://www.camilloblog.it/archivio/2008/02/03/il-cowboy-obama/ Il cowboy Obama]'', ''Il Foglio'', 3 febbraio 2008.</ref> *Il momento americano non è passato. Respingo quei cinici che dicono che questo nuovo secolo non possa essere un altro in cui, con le parole di [[Franklin Roosevelt]], guideremo il mondo nella battaglia contro il male e nella promozione del bene. Io credo ancora che l'America sia l'ultima e migliore speranza sulla terra.<ref name=roc/> *Nessun presidente deve mai esitare a usare la forza, unilateralmente se è necessario, per proteggere noi stessi e i nostri interessi vitali quando siamo attaccati o minacciati di essere attaccati.<ref name=roc/> *Vai in queste piccole cittadine della Pennsylvania, e come in molte cittadine del Midwest i posti di lavoro se ne sono andati 25 anni fa e non sono stati rimpiazzati da niente. I cittadini passano attraverso l'amministrazione Clinton e poi quella Bush, e ogni governo che arriva dice che in qualche modo queste comunità risorgeranno, ma non succede niente. Non è sorprendente, allora, che diventino rancorosi e amareggiati, che si aggrappino alle armi o alla religione o all'antipatia verso chi non è come loro o a sentimenti anti-immigrazione o a opinioni contro il libero mercato, per spiegare le loro frustrazioni.<ref>Da un discorso durante un evento di raccolta fondi nel paesino di Kentfield, 6 aprile 2008; citato in ''[https://www.ilpost.it/2012/09/19/la-volta-che-obama-fu-registrato-di-nascosto/ La volta che Obama fu registrato di nascosto]'', ''ilPost.it'', 19 settembre 2012.</ref> *Questa sera, dopo cinquantaquattro combattutissime sfide, la nostra stagione delle primarie si è finalmente conclusa. Sono passati sedici mesi da quando ci siamo riuniti per la prima volta, sui gradini del vecchio palazzo del Parlamento statale dell'Illinois, a Springfield. Abbiamo percorso migliaia di miglia. Abbiamo ascoltato milioni di voci. E grazie a quello che voi avete detto, grazie al fatto che voi avete deciso che a Washington deve arrivare il cambiamento, grazie al fatto che voi avete creduto che quest'anno dovrà essere diverso da tutti gli altri anni, grazie al fatto che voi avete scelto di dare ascolto non ai vostri dubbi o alle vostre paure ma alle vostre speranze e aspirazioni più grandi, questa notte noi scriviamo la parola fine di uno storico viaggio con l'inizio di un altro viaggio, un viaggio che porterà un'alba nuova e migliore per l'America. Questa notte, io posso venire da voi e dire che sarò il candidato del Partito democratico alla presidenza degli Stati Uniti.<ref name=fabio>Traduzione di Fabio Galimberti in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/05/la-mia-sfida-mccain-per-un-america.html La mia sfida a McCain per un'America diversa]'', ''la Repubblica'', 5 giugno 2008.</ref> :''Tonight, Minnesota, after fifty-four hard-fought contests, our primary season has finally come to an end. Sixteen months have passed since we first stood together on the steps of the Old State Capitol in Springfield, Illinois. Thousands of miles have been traveled. Millions of voices have been heard. And because of what you said – because you decided that change must come to Washington; because you believed that this year must be different than all the rest; because you chose to listen not to your doubts or your fears but to your greatest hopes and highest aspirations, tonight we mark the end of one historic journey with the beginning of another – a journey that will bring a new and better day to America. Tonight, I can stand before you and say that I will be the Democratic nominee for President of the United States.''<ref name=minnesota>Dal discorso della campagna elettorale in Minnesota del 3 giugno 2008; citato in ''[http://articles.cnn.com/2008-06-03/politics/obama.speech_1_historic-journey-hillary-clinton-south-dakota?_s=PM:POLITICS Obama speaks to supporters in Minnesota]'', ''CNN Politics'', 3 giugno 2008.</ref> *America, questo è il nostro momento. Questa è il nostro tempo. Il tempo di voltare pagina rispetto alle politica del passato. Il tempo di apportare una nuova energia e nuove idee alle sfide che abbiamo di fronte. Il tempo di offrire una direzione nuova al Paese che amiamo.<ref name=fabio/> :''America, this is our moment. This is our time. Our time to turn the page on the policies of the past. Our time to bring new energy and new ideas to the challenges we face. Our time to offer a new direction for the country we love.''<ref name=minnesota/> *Ho scelto di fare il presidente solo perché non potevo essere [[Bruce Springsteen]].<ref>Citato in ''[http://www.comingsoon.it/musica/bruce-springsteen/142/biografia/ Bruce Springsteen: Biografia e Discografia]'', ''Comingsoon.it''.</ref> :''[...] I'm running for president is I can't be Bruce Springsteen.''<ref>{{en}} Durante la festa del Partito Democratico, 16 ottobre 2008; citato in ''[http://www.billboard.com/articles/news/1043753/springsteen-joel-rock-for-obama-in-new-york Springsteen, Joel Rock For Obama In New York]'', ''Billboard.com'', 17 ottobre 2008.</ref> *Per gli uomini e donne in ogni città e paese di questa nazione, per realizzare il loro sogno americano. E in Florida e in America, in quest'ultima settimana, se busserai ad alcune porte per me, Se farete delle telefonate per me, se andrete su barackobama.com e scoprirete dove votare e se resterete con me, al mio fianco, allora vi prometto che non solo vinceremo le elezioni, ma lo faremo insieme e insieme cambieremo questo paese e cambieremo il mondo. Grazie. Dio vi benedica e possa Dio benedire gli Stati Uniti d'America. :''For men and women in every city and town across this nation, to achieve their American dream. And Florida, and America, in this last week, if you will knock on some doors for me, if you will make calls for me, if you go to BarackObama.com and find out where to vote, if you'll stand with me and fight by my side and cast your ballot for me, then I promise you, we will not just win Florida, we will win this election and together we will change this country and change the world. Thank you. God bless you, and may God bless the United States of America.''<ref>{{en}} Dalla Campagna infomercial ''American Stories, American Solutions'' trasmessa su NBC, CBS, Fox, Univision, MSNBC, BET e TV One, 29 ottobre 2008; ''[https://www.youtube.com/watch?v=GtREqAmLsoA Video]'', disponibile su ''Youtube.com - BarackObamadotcom''</ref> *[...] se busserete alle porte per me – se farete telefonate per me – se andrete su BarackObama.com e scoprirete dove votare – se mi sosterrete, e se lotterete al mio fianco e voterete per me, allora vi prometto che non solo ci aggiudicheremo la Florida, ma vinceremo questa elezione e insieme cambieremo questo paese e cambieremo il mondo. Grazie! Dio Vi benedica e possa Dio benedire gli Stati Uniti d'America! :[...] if you will knock on some doors for me—if you will make some calls for me—il you will go to BarackObama.com and find out where to vote—if you will stand with me, and fight by my side, and cast your ballot for me, then I promise you, we will not just win Florida, we will win this election and together we will change this country and change the world. Thank You! God bless You, and may God bless United States of America!<ref>Dal discorso pronunciato di fronte a ventimila sostenitori riuniti nello stadio di hockey di Sunrise, in Florida; citato in Julia Tolliver, ''The Distinguishable Gentleman and the Presidential Race of '08'', [https://books.google.it/books?id=X9Gn1Iv5xzgC&lpg=PP1&dq=Julia%20Tolliver&hl=it&pg=PA149#v=onepage&q=Julia%20Tolliver&f=false, pp. 148-149]</ref> *Se ancora c'è qualcuno che dubita che l'America non sia un luogo nel quale nulla è impossibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri padri fondatori è tuttora vivo in questa nostra epoca, che ancora mette in dubbio il potere della nostra democrazia, questa notte ha avuto le risposte che cercava.<ref name=anna>Traduzione di Anna Bissanti in ''[http://www.repubblica.it/2008/10/speciale/altri/2008elezioniusa/traduzione-obama/traduzione-obama.html "Abbiamo fatto tanta strada questa vittoria appartiene a voi"]'', ''Repubblica.it''.</ref> :''If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible, who still wonders if the dream of our founders is alive in our time, who still questions the power of our democracy, tonight is your answer.''<ref name=dream>Dal suo primo discorso da Presidente degli Stati Uniti a Chicago, 5 novembre 2008; citato in ''[http://www.thestar.com/News/USElection/article/530862 'The dream of our founders is alive,' Obama says]'', ''Thestar.com''.</ref> *Questa è la nostra epoca: dobbiamo rimettere tutti al lavoro, spalancare le porte delle opportunità per i nostri figli, ridare benessere e promuovere la causa della pace, reclamare il [[Sogno Americano]] e riaffermare quella verità fondamentale: siamo molti ma siamo un solo popolo. Viviamo, speriamo, e quando siamo assaliti dal cinismo, dal dubbio e da chi ci dice che non potremo riuscirci, noi risponderemo con quella convinzioni senza tempo e immutabile che riassume lo spirito del nostro popolo: Yes, We Can.<ref name=anna/> :''This is our moment. This is our time, to put our people back to work and open doors of opportunity for our kids; to restore prosperity and promote the cause of peace; to reclaim the American Dream and reaffirm that fundamental truth, that, out of many, we are one; that while we breathe, we hope. And where we are met with cynicism and doubts and those who tell us that we can't, we will respond with that timeless creed that sums up the spirit of a people: Yes, we can.''<ref name=dream/> *Se qualcuno spedisse razzi nella mia casa dove dormono le mie due figlie la notte, farei tutto per fermarlo, e mi aspetto che Israele faccia lo stesso. :''If somebody was sending rockets into my house where my two daughters sleep at night, I would do everything to stop that, and would expect Israel to do the same thing.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://online.wsj.com/article/SB123051140769338457.html Israel's Gaza Defense]'', ''Wall Street Journal'', 29 dicembre 2008.</ref> ===2009=== *{{NDR|Sulle [[armi nucleari]]}} Come unica potenza ad aver usato la bomba atomica, gli Stati Uniti hanno la responsabilità morale di agire. Per questo oggi annuncio con chiarezza e convinzione l'impegno dell'America a perseguire la pace e la sicurezza di un mondo senza armi atomiche. Non sono un ingenuo, so bene che questo obiettivo non sarà raggiungibile in tempi brevi e magari non vivrò abbastanza da vedere il completamento della missione. Ma oggi dobbiamo ignorare le voci che ci dicono che il mondo non può cambiare.<ref name="Tradito">Da un discorso tenuto a Praga il 5 aprile 2009; citato in James Carroll, Tom Dispatch, ''Traditi da Obama'', ''Internazionale'', n. 1096, 3/9 aprile 2015, p. 22.</ref> *{{NDR|Sulle [[armi nucleari]]}} So bene che alcune persone dubiteranno di un progetto così ambizioso. Alcune persone non credono a una reale collaborazione internazionale, sentono parlare di un mondo senza armi nucleari e pensano che non valga la pena porsi un obiettivo apparentemente irraggiungibile. Ma non lasciatevi ingannare, sappiamo bene dove porta quella strada.<ref name="Tradito"/> *Se noi crediamo che la diffusione delle [[armi nucleari]] sia inevitabile, allora stiamo ammettendo in qualche forma che l'uso delle stesse armi sarà inevitabile. (da un discorso tenuto a Praga il 5 aprile 2009<ref name="Jaffe">Citato in Greg Jaffe, ''[http://www.washingtonpost.com/politics/why-obama-chose-the-iran-talks-to-take-one-of-his-presidencys-biggest-risks/2015/04/01/403b7a06-d7af-11e4-ba28-f2a685dc7f89_story.html Why Obama chose the Iran talks to take one of his presidency's biggest risks]'', ''The Washington Post.com'', 1° aprile 2015; tradotto in ''[http://www.ilpost.it/2015/04/02/nucleare-iran-colloqui-obama/ Perché Obama si è preso il rischio dell'Iran]'', ''Il Post.it''', 3 aprile 2015.</ref>) *Il Pontefice {{NDR|[[Benedetto XVI]]}} gode del mio massimo rispetto personale, come figura che unisce una grande cultura a una grande sensibilità. L'opera che ha svolto per il dialogo fra le fedi è notevole.<ref name=avv>Citato in Marco Tosatti, ''[http://www.lastampa.it/2009/07/03/blogs/san-pietro-e-dintorni/obama-parla-del-papa-TUZ1o3nA7vOVfXr1gtO2JM/pagina.html Obama parla del Papa]'', ''Lastampa.it'', 3 luglio 2009.</ref> *In un'epoca senza blogs, email, cellulari e satellite, LUI era la notizia<ref>In lingua originale: «''In an era before blogs and emails, cellphones and cable, HE was the news''»</ref>. Il Paese ha perso un'icona e un amico caro. [[Walter Cronkite|Walter]] fu sempre qualcosa in più di un conduttore: qualcuno a cui ci potevamo affidare perché ci guidasse attraverso i temi più importanti del giorno, la voce della certezza in un mondo incerto. Era come uno di famiglia. Ci invitava a credergli e non ci deluse mai.<ref>Citato in [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/19/uomo_piu_fidato_America_Che_co_8_090719033.shtml ''«L'uomo più fidato d'America» Che pianse per la morte di JFK''], ''Corriere della Sera'', 19 luglio 2009.</ref> *Non siamo venuti qui per temere il futuro. Siamo venuti qui per crearlo.<ref>Dal discorso a una seduta congiunta del Congresso sulla riforma sanitaria, 9 settembre 2009. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 305. ISBN 9788858041147</ref> :''We did not come to fear the future. We came here to shape it''.<ref>''[https://www.americanrhetoric.com/speeches/barackobama/barackobamajointsessionhealthcare.htm Speech to a Joint Session of Congress on Health Care Reform]''.</ref> *Be', non è proprio il modo in cui pensavo di svegliarmi oggi. Dopo aver avuto la notizia, Malia è entrata e ha detto: papà, hai vinto il Nobel per la Pace ed è il compleanno di Bo (il cane). E poi Sasha ha aggiunto: e sta arrivando un week-end lungo. È bene avere bambini che mantengano le cose entro una prospettiva.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/nobel-obama/nobel-obama/nobel-obama.html Il Nobel per la pace a Barack Obama. Il presidente: "Non so se lo merito"]'', ''Repubblica.it'', 9 ottobre 2009.</ref> *{{NDR|Consegnando un premio a [[Bruce Springsteen]]}} In una occasione come questa mi piace ricordare che io sarò anche il presidente, ma lui è e resta il Boss.<ref>Citato in ''[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/12/07/visualizza_new.html_1644213588.html Obama premia Robert De Niro, Mel Brooks e Springsteen]'', ''Ansa.it'', 7 dicembre 2009.</ref> {{Int|Da ''[http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/esteri/obama-presidenza-8/discorso-italiano/discorso-italiano.html "Con l'Islam un nuovo inizio"]''|''Repubblica.it'', 4 giugno 2009.|h=4}} *Ci incontriamo qui in un periodo di forte tensione tra gli Stati Uniti e i musulmani in tutto il mondo, tensione che ha le sue radici nelle forze storiche che prescindono da qualsiasi attuale dibattito politico. Il rapporto tra Islam e Occidente ha alle spalle secoli di coesistenza e cooperazione, ma anche di conflitto e di guerre di religione. In tempi più recenti, questa tensione è stata alimentata dal colonialismo, che ha negato diritti e opportunità a molti musulmani, e da una Guerra Fredda nella quale i Paesi a maggioranza musulmana troppo spesso sono stati trattati come Paesi che agivano per procura, senza tener conto delle loro legittime aspirazioni. Oltretutto, i cambiamenti radicali prodotti dal processo di modernizzazione e dalla globalizzazione hanno indotto molti musulmani a considerare l'Occidente ostile nei confronti delle tradizioni dell'Islam. *Fu l'Islam infatti – in istituzioni come l'Università Al-Azhar – a tenere alta la fiaccola del sapere per molti secoli, preparando la strada al Rinascimento europeo e all'Illuminismo. Fu l'innovazione presso le comunità musulmane a sviluppare scienze come l'algebra, a inventare la bussola magnetica, vari strumenti per la navigazione; a far progredire la maestria nello scrivere e nella stampa; la nostra comprensione di come si diffondono le malattie e come è possibile curarle. La cultura islamica ci ha regalato maestosi archi e cuspidi elevate; poesia immortale e musica eccelsa; calligrafia elegante e luoghi di meditazione pacifica. Per tutto il corso della sua Storia, l'Islam ha dimostrato con le parole e le azioni la possibilità di praticare la tolleranza religiosa e l'eguaglianza tra le razze. *Sin dalla fondazione degli Stati Uniti, i musulmani americani hanno arricchito il mio Paese: hanno combattuto nelle nostre guerre, hanno prestato servizio al governo, si sono battuti per i diritti civili, hanno avviato aziende e attività, hanno insegnato nelle nostre università, hanno eccelso in molteplici sport, hanno vinto premi Nobel, hanno costruito i nostri edifici più alti e acceso la Torcia Olimpica. E quando di recente il primo musulmano americano è stato eletto come rappresentante al Congresso degli Stati Uniti, egli ha giurato di difendere la nostra Costituzione utilizzando lo stesso Sacro Corano che uno dei nostri Padri Fondatori – [[Thomas Jefferson]] – custodiva nella sua biblioteca personale. *Ad Ankara ho detto chiaramente che l'America non è – e non sarà mai – in guerra con l'Islam. In ogni caso, però, noi non daremo mai tregua agli estremisti violenti che costituiscono una grave minaccia per la nostra sicurezza. E questo perché anche noi disapproviamo ciò che le persone di tutte le confessioni religiose disapprovano: l'uccisione di uomini, donne e bambini innocenti. *La situazione in Afghanistan dimostra quali siano gli obiettivi dell'America, e la nostra necessità di lavorare insieme. Oltre sette anni fa gli Stati Uniti dettero la caccia ad Al Qaeda e ai Taliban con un vasto sostegno internazionale. Non andammo per scelta, ma per necessità. Sono consapevole che alcuni mettono in dubbio o giustificano gli eventi dell'11 settembre. Cerchiamo però di essere chiari: quel giorno Al Qaeda uccise circa 3.000 persone. Le vittime furono uomini, donne, bambini innocenti, americani e di molte altre nazioni, che non avevano commesso nulla di male nei confronti di nessuno. Eppure Al Qaeda scelse deliberatamente di massacrare quelle persone, rivendicando gli attentati, e ancora adesso proclama la propria intenzione di continuare a perpetrare stragi di massa. Al Qaeda ha affiliati in molti Paesi e sta cercando di espandere il proprio raggio di azione. Queste non sono opinioni sulle quali polemizzare: sono dati di fatto da affrontare concretamente.<br>Non lasciatevi trarre in errore: noi non vogliamo che le nostre truppe restino in Afghanistan. Non abbiamo intenzione di impiantarvi basi militari stabili. È lacerante per l'America continuare a perdere giovani uomini e giovani donne. Portare avanti quel conflitto è difficile, oneroso e politicamente arduo. Saremmo ben lieti di riportare a casa anche l'ultimo dei nostri soldati se solo potessimo essere fiduciosi che in Afghanistan e in Pakistan non ci sono estremisti violenti che si prefiggono di massacrare quanti più americani possibile. Ma non è ancora così. *A differenza di quella in Afghanistan, la [[guerra in Iraq]] è stata voluta, ed è una scelta che ha provocato molti forti dissidi nel mio Paese e in tutto il mondo. Anche se sono convinto che in definitiva il popolo iracheno oggi viva molto meglio senza la tirannia di [[Saddam Hussein]], credo anche che quanto accaduto in Iraq sia servito all'America per comprendere meglio l'uso delle risorse diplomatiche e l'utilità di un consenso internazionale per risolvere, ogniqualvolta ciò sia possibile, i nostri problemi. *Oggi l'America ha una duplice responsabilità: aiutare l'Iraq a plasmare un miglior futuro per se stesso e lasciare l'Iraq agli iracheni. Ho già detto chiaramente al popolo iracheno che l'America non intende avere alcuna base sul territorio iracheno, e non ha alcuna pretesa o rivendicazione sul suo territorio o sulle sue risorse. La sovranità dell'Iraq è esclusivamente sua. *Minacciare Israele di distruzione – o ripetere vili stereotipi sugli ebrei – è profondamente sbagliato, e serve soltanto a evocare nella mente degli israeliani il ricordo più doloroso della loro Storia, precludendo la pace che il popolo di quella regione merita. *Da decenni tutto è fermo, in uno stallo senza soluzione: due popoli con legittime aspirazioni, ciascuno con una storia dolorosa alle spalle che rende il compromesso quanto mai difficile da raggiungere. È facile puntare il dito: è facile per i palestinesi addossare alla fondazione di Israele la colpa del loro essere profughi. È facile per gli israeliani addossare la colpa alla costante ostilità e agli attentati che hanno costellato tutta la loro storia all'interno dei confini e oltre. Ma se noi insisteremo a voler considerare questo conflitto da una parte piuttosto che dall'altra, rimarremo ciechi e non riusciremo a vedere la verità: l'unica soluzione possibile per le aspirazioni di entrambe le parti è quella dei due Stati, dove israeliani e palestinesi possano vivere in pace e in sicurezza. *I palestinesi devono abbandonare la violenza. Resistere con la violenza e le stragi è sbagliato e non porta ad alcun risultato. Per secoli i neri in America hanno subito i colpi di frusta, quando erano schiavi, e hanno patito l'umiliazione della segregazione. Ma non è stata certo la violenza a far loro ottenere pieni ed eguali diritti come il resto della popolazione: è stata la pacifica e determinata insistenza sugli ideali al cuore della fondazione dell'America. La stessa cosa vale per altri popoli, dal Sudafrica all'Asia meridionale, dall'Europa dell'Est all'Indonesia. Questa storia ha un'unica semplice verità di fondo: la violenza è una strada senza vie di uscita. *Il conflitto israelo-palestinese non dovrebbe più essere sfruttato per distogliere l'attenzione dei popoli delle nazioni arabe da altri problemi. Esso, al contrario, deve essere di incitamento ad agire per aiutare il popolo palestinese a sviluppare le istituzioni che costituiranno il sostegno e la premessa del loro Stato; per riconoscere la legittimità di Israele; per scegliere il progresso invece che l'incessante e autodistruttiva attenzione per il passato. *Noi tutti condividiamo la responsabilità di dover lavorare per il giorno in cui le madri israeliane e palestinesi potranno vedere i loro figli crescere insieme senza paura; in cui la Terra Santa delle tre grandi religioni diverrà quel luogo di pace che Dio voleva che fosse; in cui Gerusalemme sarà la casa sicura ed eterna di ebrei, cristiani e musulmani insieme, la città di pace nella quale tutti i figli di Abramo vivranno insieme in modo pacifico come nella storia di Isra, allorché Mosé, Gesù e Maometto (la pace sia con loro) si unirono in preghiera. *Da molti anni l'Iran si distingue per la propria ostilità nei confronti del mio Paese e in effetti tra i nostri popoli ci sono stati episodi storici violenti. Nel bel mezzo della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno avuto parte nel rovesciamento di un governo iraniano democraticamente eletto. Dalla Rivoluzione Islamica, l'Iran ha rivestito un ruolo preciso nella cattura di ostaggi e in episodi di violenza contro i soldati e i civili statunitensi. Tutto ciò è ben noto. Invece di rimanere intrappolati nel passato, ho detto chiaramente alla leadership iraniana e al popolo iraniano che il mio Paese è pronto ad andare avanti. La questione, adesso, non è capire contro cosa sia l'Iran, ma piuttosto quale futuro intenda costruire. *Non importa chi è al potere: è il governo del popolo ed eletto dal popolo a fissare l'unico parametro per tutti coloro che sono al potere. Occorre restare al potere solo col consenso, non con la coercizione; occorre rispettare i diritti delle minoranze e partecipare con uno spirito di tolleranza e di compromesso; occorre mettere gli interessi del popolo e il legittimo sviluppo del processo politico al di sopra dei propri interessi e del proprio partito. Senza questi elementi fondamentali, le elezioni da sole non creano una vera democrazia. *L'Islam ha una fiera tradizione di tolleranza: lo vediamo nella storia dell'Andalusia e di Cordoba durante l'Inquisizione. Con i miei stessi occhi da bambino in Indonesia ho visto che i cristiani erano liberi di professare la loro fede in un Paese a stragrande maggioranza musulmana. Questo è lo spirito che ci serve oggi. *È più facile dare inizio a una guerra che porle fine. È più facile accusare gli altri invece che guardarsi dentro. È più facile tener conto delle differenze di ciascuno di noi che delle cose che abbiamo in comune. Ma nostro dovere è scegliere il cammino giusto, non quello più facile. C'è un unico vero comandamento al fondo di ogni religione: fare agli altri quello che si vorrebbe che gli altri facessero a noi. Questa verità trascende nazioni e popoli, è un principio, un valore non certo nuovo. Non è nero, non è bianco, non è marrone. Non è cristiano, musulmano, ebreo. É un principio che si è andato affermando nella culla della civiltà, e che tuttora pulsa nel cuore di miliardi di persone. È la fiducia nel prossimo, è la fiducia negli altri, ed è ciò che mi ha condotto qui oggi. ===2010=== *{{NDR|Sulla [[Razzismo|segregazione razziale]]}} È facile cantare in tempi felici. Ma è duro farlo di fronte agli insulti, alle paure, alla minaccia della violenza, in mezzo all'odio o al silenzio dell'inazione: gli [[Freedom Songs|inni dei diritti civili]] aiutarono la causa di un popolo.<ref>Citato in Paolo Valentino, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/11/Dalla_Baez_Bob_Dylan_scena_co_8_100211022.shtml Dalla Baez a Bob Dylan In scena alla Casa Bianca la musica dei diritti civili]'', ''Corriere della Sera'', 11 febbraio 2010, pp. 18-19.</ref> ===2011=== * Ho parlato con lui {{NDR|[[Hosni Mubarak]]}} subito dopo il suo discorso, e gli ho detto che ha la responsabilità di dare un senso a quelle parole, di compiere passi e azioni concrete che adempiano a questa promessa. La violenza non è il modo per farsi carico delle lamentele del popolo egiziano. Il [[asfissia|soffocare]] le idee non è mai riuscito a eradicarle. [...] Questo momento di instabilità deve risolversi in un momento di promessa. :''I just spoke to him after his speech, and told him he has a responsibility to give meaning to those words, to take concrete steps and actions that deliver on that promise. Violence will not address the grievances of the Egyptian people. Suppressing ideas never succeeds in making them go away. [...] This moment of volatility has to be turned into a moment of promise''<ref>Dopo un giorno di proteste antigovernative in Egitto; citato in ''[http://edition.cnn.com/2011/WORLD/africa/01/28/egypt.protests.u.s..response/index.html?hpt=C1 "Obama: I told Mubarak he must deliver on his promises"]'', ''CNN.com'', 28 gennaio 2011.</ref> * Il popolo egiziano ha fatto sentire la sua voce, la sua voce è stata ascoltata, e l'[[Egitto]] non sarà mai più lo stesso. [...] Sono veramente pochi i momenti, nelle nostre vite, in cui abbiamo il privilegio di testimoniare il compiersi della storia. Questo è uno di quei momenti. :''The people of Egypt have spoken, their voices have been heard, and Egypt will never be the same. [...] There are very few moments in our lives where we have the privilege of witnessing history taking place. This is one of those moments.''<ref>Commentando le dimissioni di [[Hosni Mubarak]], epilogo delle [[sommosse popolari in Egitto del 2011]]; citato in ''[http://www.agi.it/world/news/201102112135-pol-ren1103-obama_egypt_will_never_be_the_same "Obama: Egypt will never be the same"]'', ''AGI News'', e in [http://www.upi.com/Top_News/US/2011/02/11/Obama-World-saw-historic-moments-in-Egypt/UPI-20041297458339/ ''Obama: World saw historic moments in Egypt''], ''U.S. News'', 11 febbraio 2011.</ref> *Ogni americano, [[gay]], bisessuale e transgender, merita di essere uguale davanti alla legge e godere degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini.<ref>Citato in [http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/02/news/obama_a_gruppo_gay_ho_visto_vostra_leader_lady_gaga-22558654/ Barack Obama a gruppo gay "Ho visto vostra leader, Lady Gaga"] ''Repubblica.it'', 2 ottobre 2011.</ref> ===2012=== *{{NDR|Con tono scherzoso}} Alcuni hanno detto che do la colpa di molti problemi ai miei predecessori, ma non dimentichiamo che questa è una pratica introdotta da [[George W. Bush]]. :''Now, some have said I blame too many problems on my predecessor, but let's not forget that's a practice that was initiated by George W. Bush.'' (presentando la cena della White House Correspondents' Association, Washington, D.C., 28 aprile 2012<ref>{{en}} Visibile al minuto 00:23:40 di [https://www.c-span.org/video/?305614-1/2012-white-house-correspondents-dinner ''2012 White House Correspondents' Dinner''], ''C-SPAN.org'', 28 aprile 2012; citato in [https://obamawhitehouse.archives.gov/the-press-office/2012/04/29/remarks-president-white-house-correspondents-association-dinner ''Remarks by the President at the White House Correspondents' Association Dinner''], ''ObamaWhiteHouse.Archives.gov''</ref>) *Nel corso degli anni ho potuto parlare e conoscere gente del mio staff con partner dello stesso sesso, che ha cresciuto i figli insieme. Quando penso ai nostri soldati, ai nostri aviatori, ai nostri marinai che hanno dovuto lottare tanto per i loro diritti. Sì, a un certo punto ho concluso che per me personalmente è importante andare avanti e affermare che le coppie dello stesso sesso hanno il diritto di sposarsi.<ref>Citato in Angelo Aquaro, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2012/05/09/news/obama_matrimoni_gay-34809291/?ref=HREC2-9 Matrimoni gay, la rivoluzione di Obama "Quelle coppie hanno diritto a sposarsi"]'', ''la Repubblica'', 9 maggio 2012.</ref> ===2013=== *Sulla base della tecnologia acquisita finora, l'[[Iran]] necessita circa un anno o un po' di più per produrre armi nucleari. Ma noi ovviamente non vogliamo arrivare vicini a quel punto... Il nostro obiettivo è di accertarci che l'Iran non venga a dotarsi di armi nucleari che metterebbero in pericolo Israele ed innescherebbero una corsa agli armamenti nella Regione.<ref>Citato in ''[http://www.lastampa.it/2013/03/14/esteri/obama-entro-un-anno-l-iran-avra-l-atomica-ma-li-fermeremo-prima-rRBi6LPIgxLgBO4GkqyPgK/pagina.html Obama: "Entro un anno l'Iran avrà l'atomica, ma li fermeremo prima"]'', ''La Stampa.it'', 14 marzo 2013.</ref> *Ogni paese che riconosce il valore della giustizia deve definire [[Hezbollah]] per quello che è: una organizzazione terroristica.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/esteri/2013/03/21/news/obama_israele_razzi-55014034/?ref=HREC1-10 Razzi da Gaza su Israele: nessun ferito. Obama: "Pace unica via per sicurezza"]'', ''Repubblica.it'', 21 marzo 2013.</ref> *{{NDR|Dopo la bocciatura da parte del Senato della legge su controllo delle armi}} Oggi è una giornata vergognosa per Washington. Ma non è finita qui. La mia amministrazione farà di tutto per proteggere la nostra comunità dalla violenza delle armi.<ref>Citato in ''[http://www.huffingtonpost.it/2013/04/18/stati-uniti-il-senato-boccia-la-riforma-sulle-armi_n_3106221.html Stati Uniti, il Senato boccia la riforma sul controllo delle armi, Barack Obama furioso: "È un giorno vergognoso per Washington"]'', ''HuffingtonPost.it'', 18 aprile 2013.</ref> *{{NDR|Sul [[coming out]] di [[Jason Collins]]}} Sembra una persona così meravigliosa. Gli ho detto che non potrei essere più orgoglioso di lui. Uno dei modi per misurare il progresso di questo paese è il riconoscimento che la comunità LGBT meriti il pieno riconoscimento, non la semplice eguaglianza parziale, non solo la tolleranza, ma il riconoscimento che è parte integrante della famiglia americana. E data l'importanza dello sport nella nostra società, una persona che eccelle ai massimi livelli in uno degli sport più seguiti può ancora dire: "Questo è quello che sono e ne sono orgoglioso. Sono ancora un grande campione. Sono alto ancora più di 2 metri, posso battere Shaq {{NDR|[[Shaquille O'Neal]]}}". Penso che per i giovani [[gay]] e lesbiche che sono alle prese con questi problemi, avere come modello di riferimento una persona che non ha paura, penso sia una grande cosa. E penso che gli americani dovrebbero essere orgogliosi che questo possa essere un ulteriore passo in avanti verso il riconoscimento che tutti possano essere trattati con equità e tutti siano parte di una famiglia e che giudichiamo le persone sulla base del loro carattere e di quello che fanno e non per il loro orientamento sessuale. Sono molto orgoglioso di lui.<ref>Citato in ''[http://www.gay.it/video/attualita/35403/Obama-sul-coming-out-dell-atleta-non-potrei-essere-piu-orgoglioso.html Obama sul coming out dell'atleta: "non potrei essere più orgoglioso"]''. ''Gay.it'', 30 aprile 2013.</ref> *Nessuno è più offeso di me dalla legislazione anti-gay e anti-lesbiche che stiamo vedendo in [[Russia]].<ref name ="leggi">Citato in ''[http://www.lastampa.it/2013/08/09/sport/atletica/atletica-a-mosca-mondiali-e-polemiche-la-legge-contro-i-gay-diventa-un-caso-fw2RxXiACp4ovaHqhiONMP/pagina.html?exp=1 Atletica, a Mosca Mondiali e polemiche. La legge contro i gay diventa un caso]'', ''La Stampa.it'', 9 agosto 2013.</ref> *Non ho [[tolleranza]] alcuna per i Paesi che tentano di trattare le persone [[gay]] o [[lesbiche]] o [[transgender]] in modo intimidatorio o che li danneggi.<ref name ="leggi"></ref> *{{NDR|Riferendosi ai Giochi olimpici di Sochi}} Se la Russia non avrà atleti gay o lesbiche, il suo team sarà più debole.<ref name ="leggi"></ref> *Non sono morti invano. Sono degli eroi. [[Martin Luther King]] ha dato speranza a milioni di persone. L'America è divenuta più libera e giusta, non solo per gli afro-americani ma anche per i [[latinos]] e i [[gay]]. Grazie a loro sono cambiati i legislatori, il Congresso, e alla fine anche la Casa Bianca è cambiata. E ora noi abbiamo il dovere di continuare il loro sogno.<ref>Citato in Katia Riccardi, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin-luther-king_50_anni-65433896/ "I have a dream", il sogno 50 anni dopo. Obama: "Liberi grazie a Martin Luther King"]'', ''Repubblica.it'', 28 agosto 2013.</ref> *{{NDR|Durante la [[guerra civile siriana]]}} Il nostro territorio non può essere raggiunto da eventuali attacchi [[Siria|siriani]] con gas mortali, dobbiamo però evitare in ogni modo che armi chimiche possano essere usate contro di noi.<ref name=Intervento>Citato in ''[http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/29/news/obama_intervento_in_siria_sar_limitato_impediremo_ulteriori_attacchi_con_i_gas-65459425/?ref=HREA-1 Obama: "Intervento in Siria sarà limitato. Ma il regime di Assad riceverà un duro colpo"]'', ''Repubblica.it'', 29 agosto 2013.</ref> *{{NDR|Durante la [[guerra civile siriana]]}} Non sarà un nuovo [[Iraq]] e non ci sarà un lungo conflitto qualora decidessimo di entrare in azione. In [[Siria]] possiamo utilizzare un approccio che non ci faccia ripiombare in una lunga guerra, o una ripetizione dell'intervento in Iraq.<ref name=Intervento/> *{{NDR|Durante la [[guerra civile siriana]]}} Vogliamo che il regime di [[Bashar al-Asad|Assad]] comprenda che usare armi chimiche su larga scala contro il proprio popolo, contro donne, bambini, non infrange solo le norme internazionali, e ogni standard di decenza, ma crea anche una situazione in cui gli interessi nazionali degli Stati Uniti vengono colpiti e questo deve cessare.<ref name=Intervento/> {{Int|Da ''[https://ilmanifesto.it/il-discorso-di-obama-per-mandela/ Il discorso di Obama per Mandela]''|Dal discorso pronunciato dopo la morte di Nelson Mandela, ''ilmanifesto.it'', 10 dicembre 2013.|h=4}} *Per la complessità della sua vita e per l'adorazione che giustamente si è guadagnato, c'è il tentativo di ricordare Nelson Mandela come un'icona, sorridente e serena, distaccata dalle terribili vicende umane di uomini normali. Ma Madiba stesso ha fortemente contestato questo suo ritratto. Ha insistito per condividere con noi i dubbi e le paure, gli errori di calcolo e le vittorie. *Mandela ha mostrato il potere in azione, la forza di rischiare in nome dei nostri ideali. *Ha accettato le conseguenze delle sue azioni, sapendo che ribellarsi alle ingiustizie e ai poteri che le garantiscono, ha un suo prezzo. *Ci sono troppi leader che sostengono la solidarietà con la lotta di Madiba per la libertà, ma non tollerano il dissenso dal loro stesso popolo. E ci sono troppi di noi che stanno in disparte, con un compiacimento confortevole o cinico, quando invece le nostre voci dovrebbero essere ascoltate. ===2014=== *Come è stato ben documentato io ho fumato [[marijuana]] quando ero giovane, la considero un'abitudine sbagliata ed un vizio, ma non molto diverso dalle [[tabagismo|sigarette]] che ho fumato anche da grande. Ma non penso che sia più pericoloso dell'[[Bevanda alcolica|alcol]].<ref>Citato in ''[http://www.unita.it/mondo/obama-marijuana-non-e-piu-br-rischiosa-di-fumo-e-alcool-1.546129 Obama: «Marijuana? Non è più rischiosa di fumo e alcool»]'', ''l'Unità.it'', 19 gennaio 2014.</ref> *Oggi, nel 2014, è finita da tempo l'epoca in cui i confini potevano essere ridisegnati passando sulla testa dei leader democraticamente eletti. Dobbiamo sostenere il popolo ucraino man mano che si avvicina la data delle elezioni a maggio. È questo il percorso da seguire. Il segretario Kerry sta discutendo con tutti i nostri alleati, incluse anche l'[[Ucraina]] e la [[Russia]], per percorrere questa strada, ma, se le violazioni del diritto internazionale continueranno, la determinazione degli Stati Uniti e della comunità internazioanle rimarrà salda.<ref>Citato in ''[http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/ucraina_russia_usa_guerra_caccia_f16/notizie/558831.shtml Ucraina, 12 caccia Usa atterrano in Polonia. Nave da guerra americana verso la Crimea]'', ''Il Messaggero.it'', 6 marzo 2014.</ref> *Nel 2008 il mio slogan era "Yes we can." Nel 2013 invece era "[[control-alt-canc]]". :''In 2008, my slogan was "Yes we can." In 2013, my slogan was "control-alt-delete".'' (alla cena con i giornalisti della White House Correspondents' Association, Washington, 3 maggio 2014<ref>Citato in {{en}} ''[https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2014/05/03/remarks-president-white-house-correspondents-dinner Remarks by the President at White House Correspondents' Dinner]'', ''whitehouse.gov'', 3 maggio 2014.</ref>) *{{NDR|Sull'abbattimento del [[Volo Malaysia Airlines 17]].}} I separatisti non possono abbattere gli aerei senza armi sofisticate e addestramento che viene dalla [[Russia]]. Siamo pronti, se necessario, a rafforzare le sanzioni contro Mosca.<ref name="filorussi">Citato in ''[http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/obama_aereo_abbattuto_missile_lanciato_filorussi/notizie/804630.shtml#fg-slider-auto-74377 Obama: «L'aereo abbattuto da un missile lanciato dai filorussi»]'', ''Il Messaggero.it'', 18 luglio 2014.</ref> *{{NDR|Sull'abbattimento del [[Volo Malaysia Airlines 17]]}} Penso che sia troppo presto per noi cercare di capire quali possano essere state le intenzioni di chi ha lanciato missili aria terra, ci sono delle indagini in corso e vedremo quale sarà l'esito... la verità sara sicuramente stabilita. Sappiamo però che i separatisti filroussi hanno sicuramente lanciato questo missile che ha colpito l'aereo ... bisogna che chi ha commesso questo terribile attacco venga assicurato alla giustizia.<ref name="filorussi"></ref> *{{NDR|Sull'abbattimento del [[Volo Malaysia Airlines 17]].}} L'intelligence ci dice che sono stati i filorussi a lanciare il missile che ha abbattuto il Boeing 777 della Malaysia Airlines.<ref>Citato in ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aereo-abbattuto-usa-missile-da-zona-filorussi-2016c623-eebe-440c-9153-21b9717e5356.html#sthash.fBwo4tp8.dpuf Aereo abbattuto, ONU chiede inchiesta internazionale. Obama: "Missile lanciato dai filorussi]'',''Rainews.it'', 19 luglio 2014.</ref> *{{NDR|L'[[Iran]]}} È un paese grande e sofisticato, con molto talento.<ref>Dall'intervista di Leslye Davis, A.J. Chavar, Abe Sater e David Frank, ''[http://www.nytimes.com/video/opinion/100000003048414/obama-on-the-world.html Exclusive Interview: Obama on the World]'', ''New York Times.com'', 10 agosto 2014.</ref><ref name="Jaffe"></ref> *L'[[Stato Islamico|ISIS]] non è musulmano. Nessuna religione perdona lo sterminio di innocenti, e la maggior parte delle vittime dell'Isis sono stati dei musulmani. (da un discorso ufficiale del 9 settembre 2014) :''ISIL is not "Islamic." No religion condones the killing of innocents, and the vast majority of ISIL's victims have been Muslim.''<ref>Visibile in {{en}} The New York Times, ''[https://www.youtube.com/watch?v=spIWGoNZnaU Obama ISIS Speech Today on 9/10/2014: 'Ultimately Destroy' Militants | The New York Times]'', YouTube, 10 settembre 2014. Citato in {{en}} ''[http://edition.cnn.com/2014/09/10/politics/transcript-obama-syria-isis-speech/ Transcript: President Obama's Speech on Combating ISIS and Terrorism]'', ''CNN.com'', 11 settembre 2014.</ref> ===2015=== *{{NDR|In occasione dell'anniversario delle legge statunitense sull'[[aborto]]}} Quarantadue anni fa la Corte Suprema degli Stati Uniti emise la sua sentenza nel caso "Roe contro Wade"<ref>Vedi [[w:Roe contro Wade]].</ref>, una decisione che protegge la libertà di una donna di fare le proprie scelte sul suo corpo e sulla sua salute, e che riafferma un valore americano fondamentale, e cioè che il governo non dovrebbe intromettersi nella nostre più private e personali faccende familiari.<ref>''Forty-two years ago today, the U.S. Supreme Court issued its ruling in Roe v. Wade, a decision that protects a woman's freedom to make her own choices about her body and her health, and reaffirms a fundamental American value: that government should not intrude in our most private and personal family matters.'' (Citato in ''[https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2015/01/22/statement-president-42nd-anniversary-roe-v-wade Statement by the President on the 42nd Anniversary of Roe v. Wade]'', ''whitehouse.gov'', 22 gennaio 2015.)</ref> *Gruppi come [[al Qaida]] e [[ISIS]] sfruttano la rabbia crescente tra la popolazione quando questa sente che ingiustizia e corruzione non lasciano possibilità di migliorare la propria vita.<ref>Dall'editoriale ''[http://www.latimes.com/opinion/op-ed/la-oe-obama-terrorism-conference-20150218-story.html Op-Ed President Obama: Our fight against violent extremism]'', ''LATimes.com'', 17 febbraio 2015; citato in ''[http://www.ilpost.it/2015/02/19/obama-terrorismo-isis-al-qaida/ Il discorso di Obama sul terrorismo]'', ''il Post.it'', 19 febbraio 2015.</ref> *Provano a dipingersi come leader religiosi, come guerrieri santi che difendono l'Islam. È per questo che l'ISIS presume di potersi dichiarare lo [[Stato islamico]]. Propagandano l'idea che l'America, e in generale l'Occidente, è in guerra con l'Islam. In questo modo riescono a reclutare. In questo modo riescono a rendere i giovani dei fondamentalisti. Non dobbiamo accettare la loro premessa perché è una bugia. E non dobbiamo neanche concedere a questi terroristi la legittimazione religiosa che cercano. Non sono leader religiosi. Sono terroristi. E non siamo in guerra con l'Islam. Siamo in guerra con chi ha corrotto l'Islam. (da un discorso fatto a un summit contro il terrorismo a Washington D.C. il 18 febbraio 2015) :''They try to portray themselves as religious leaders, holy warriors in defense of Islam. That's why ISIL presumes to declare itself the Islamic state. And they propagate the notion that America and the west generally is at war with Islam. That's how they recruit. That's how they try to radicalize young people. We must never accept the premise that they put forward because it is a lie. Nor should we grant these terrorists the religious legitimacy that they seek. They are not religious leaders. They are terrorists. And we are not at war with Islam. We are at war with people who have perverted Islam.''<ref>Visibile in {{en}} The Hill Newpaper, ''[https://www.youtube.com/watch?v=pZe5AnIwCgo Obama: ISIS 'aren't religious leaders, they're terrorists']'', YouTube, 18 febbraio 2015.</ref> *L'istinto americano che spinse quei giovani uomini e donne ad assumersi le proprie responsabilità e attraversare questo ponte è lo stesso che portò i patrioti a ribellarsi contro la tirannia. È lo stesso istinto che attira immigrati dall'altra parte degli oceani e del Rio Grande; che condusse le donne a conquistare il diritto di voto e i lavoratori a organizzarsi contro uno status quo ingiusto; che ci portò a piantare una bandiera a Iwo Jima e sulla Luna. (dal discorso del 7 marzo 2015 a Selma per il 50° anniversario della ''[[Bloody Sunday (1965)|Bloody Sunday]]''<ref name=":0">Citato in ''Noi siamo gli schiavi, i braccianti, i cowboy Questa è l'America'', ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2017, p. 15.</ref>) *Noi siamo gli schiavi che costruirono la Casa Bianca e l'economia del Sud. Noi siamo i braccianti e i cowboy che conquistarono l'Ovest, e la moltitudine di operai che realizzarono le ferrovie, innalzarono grattacieli e si riunirono in sindacati per tutelare i propri diritti. (dal discorso del 7 marzo 2015 a Selma per il 50° anniversario della ''[[Bloody Sunday (1965)|Bloody Sunday]]''<ref name=":0" />) *L'[[Stato Islamico|ISIS]] è un'emanazione diretta di [[Al Qaida]] in [[Iraq]] che è stata generata dalla nostra invasione. È un esempio di conseguenza indesiderata, ed è per questo che dovremmo in generale prendere bene la mira prima di sparare. :''ISIL is direct outgrowth of Al-Qaida in Iraq that grew out of our invasion. Which is an example of unintended consequences, which is why we should generally aim before we shoot.''<ref>Visibile al minuto 12:20 dell'intervista condotta da Shane Smith {{en}} ''[https://www.youtube.com/watch?v=2a01Rg2g2Z8 President Barack Obama Speaks With VICE News]'', ''VICE News'', YouTube, 16 marzo 2015; Citato in ''[http://www.ilpost.it/2015/03/17/obama-intervista-vice/ "L'ISIS è nato dalla nostra invasione in Iraq", dice Obama]'', ''IlPost.it'', 17 marzo 2015.</ref> *{{NDR|Su [[Usain Bolt]].}} Nessuno è mai stato più veloce di questo qui, nessuno, di tutti i miliardi di persone.<ref>Pronunciata in Giamaica il 9 aprile 2015; citata in ''[http://www.ilpost.it/2015/04/11/barack-obama-usain-bolt/ Il video di Barack Obama che fa il gesto dell'esultanza di Usain Bolt, insieme a Usain Bolt]'', ''Il Post.it'', 12 aprile 2015.</ref> *{{NDR|Incontrando Raul Castro durante il Summit delle Americhe di Panama.}} La Guerra fredda è finita da molto tempo e francamente non ho voglia di combattere una battaglia cominciata molto prima della mia nascita.<ref>Pronunciata a Panama l'11 aprile 2015; citato in ''[http://www.ilpost.it/2015/04/12/incontro-obama-castro/ Lo storico incontro tra Obama e Castro]'', ''Il Post.it'', 12 aprile 2015.</ref> *Purtroppo non ho antenati [[Italia|italiani]] ma mi considero un italiano onorario perché amo tutto dell'Italia.<ref>Dalla conferenza stampa congiunta con [[Matteo Renzi]] tenuta alla Casa Bianca il 17 aprile 2015; citato in ''[http://www.repubblica.it/politica/2015/04/17/news/renzi_incontra_obama_alla_casa_bianca-112196446/?ref=HRER2-1 Casa Bianca, Obama a Renzi: "Impressionato dalla tua energia sulle riforme". Il premier: "Usa nostro modello"]'', ''Repubblica.it'', 18 aprile 2015.</ref> *Qualche settimana fa [[Dick Cheney]] ha detto che pensa che io sia il peggior presidente di tutta la sua vita. Interessante, perché io penso che Dick Cheney sia il peggior presidente di tutta la ''mia'' vita. :''A few weeks ago Dick Cheney said he thinks I'm the worst president of his lifetime. Which is interesting, because I think Dick Cheney is the worst president of my lifetime.'' (alla cena con i giornalisti della White House Correspondents' Association, Washington, 25 aprile 2015<ref>Visibile al minuto 05:00 di {{en}} ''[https://www.youtube.com/watch?v=NM6d06ALBVA President Obama complete remarks at 2015 White House Correspondents' Dinner (C-SPAN)]'', C-SPAN, YouTube, 25 aprile 2015.</ref>) *{{NDR|''[[Black-ish]]''}} è un bello show, ma devo dare alla ABC un avvertimento: essere "quasi nero" ti rende popolare, ma solo per un po' di tempo. Credetemi, c'è una data di scadenza per queste cose. :''[...] It's a great show, but I have to give to ABC fair warning: being blackish only makes you popular for so long. Trust me. There's a shelf life to that.'' (alla cena con i giornalisti della White House Correspondents' Association, Washington, 25 aprile 2015<ref>Visibile al minuto 09:00 di {{en}} ''[https://www.youtube.com/watch?v=NM6d06ALBVA President Obama complete remarks at 2015 White House Correspondents' Dinner (C-SPAN)]'', C-SPAN, YouTube, 25 aprile 2015; citato in ''[http://www.ilpost.it/2015/04/26/battute-obama-cena-corrispondenti-casa-bianca/ Le battute di Obama alla cena dei giornalisti alla Casa Bianca, spiegate]'', ''IlPost.it'', 26 aprile 2015.</ref>) *[[Ted Cruz]] ha detto che negare l'esistenza del mutamento climatico l'ha reso come [[Galileo Galilei|Galileo]]. Non è un paragone molto appropriato. Galileo credeva che la Terra girasse intorno al Sole. Ted Cruz crede che la Terra giri attorno a Ted Cruz. E vorrei far notare che quando uno che ha la faccia su un poster che recita "Hope"<ref>Il celebre poster realizzato da [[Shepard Fairey]]. Cfr.: [[:w:en:Barack Obama "Hope" poster|Barack Obama "Hope" poster]].</ref> ti dice che sei egocentrico, sai di avere un problema. :''Ted Cruz said that denying the existence of climate change made... made him like Galileo. Now that's not really an apt comparison. Galileo believed the earth revolved around the sun. Ted Cruz believes the earth revolves around Ted Cruz. And just as an aside, I want to point out, when a guy who has his face on a "Hope" poster calls you self-centered, you know you've got a problem.'' (alla cena con i giornalisti della White House Correspondents' Association, Washington, 25 aprile 2015<ref>Visibile al minuto 10:25 di {{en}} ''[https://www.youtube.com/watch?v=NM6d06ALBVA President Obama complete remarks at 2015 White House Correspondents' Dinner (C-SPAN)]'', C-SPAN, YouTube, 25 aprile 2015.</ref>) *{{NDR|Con [[Jens Stoltenberg]]}} Abbiamo avuto l'opportunità di discutere della situazione in [[Ucraina]] e dell'atteggiamento sempre più aggressivo della [[Russia]]. Sosteniamo che la [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|Nato]] sia il pilastro non soltanto della sicurezza transatlantica, ma sotto molti aspetti, di quella globale.<ref>Citato in ''[http://it.euronews.com/2015/05/26/usa-barack-obama-russia-sempre-piu-aggressiva-in-ucraina/ Usa: Barack Obama, Russia sempre più aggressiva in Ucraina]'', ''Euronews.com'', 27 maggio 2015.</ref> *Bisogna contrastare con fermezza l'aggressione all'Ucraina.<ref name="Baviera">Citato in ''[http://www.corriere.it/economia/15_giugno_07/g7-via-germania-obama-contrastare-fermezza-l-aggressione-all-ucraina-fe0b14e6-0cf8-11e5-8612-1eda5b996824.shtml G7 in Germania, Obama: «Contrastare con fermezza l'aggressione all'Ucraina»]'', ''Corriere.it'', 7 giugno 2015.</ref> *Quello che è importante della Gran Bretagna è l'influenza positiva della sua leadership nell'Ue e nel mondo.<ref name="Baviera"/> *Devo ammettere che quando [[Angela Merkel]] mi ha parlato per la prima volta del [[G7]] in [[Baviera]], ho sperato che fosse in ottobre, perché coincidesse con l'[[Oktoberfest]].<ref name="Baviera"/> *La mia città, [[Chicago]], non sarebbe la stessa senza il contributo di tanti migranti tedeschi, inclusi molti bavaresi.<ref name="Baviera"/> *La cosa più frustrante per me è che gli Stati Uniti continuano a essere l'unico Paese avanzato che non ha leggi di buon senso per il controllo delle [[armi]].<ref>Citato in Paolo Mastrolilli, ''[http://www.lastampa.it/2015/07/25/esteri/obama-lo-stallo-sulle-armi-frustrante-igmWeGgOurut43ZY1FpbYL/premium.html Obama: lo stallo sulle armi è frustrante]'', ''La Stampa.it'', 25 luglio 2015.</ref> *Gli Stati Uniti rafforzeranno la propria collaborazione con il [[Kenya]] nella lotta ai [[jihad|jihadisti]] di [[al Shabaab]], perché, seppure "indeboliti, continuano a fare danni. Abbiamo sistematicamente ridotto il territorio controllato dagli Shabaab in [[Somalia]], abbiamo indebolito le reti che operano in Africa orientale, ma il problema non è risolto, perché continuano a fare danni. [...] È importante continuare il lavoro per sradicare la capacità degli Shabaab di operare in Somalia. Dobbiamo continuare a fare pressioni, rafforzando al contempo il governo somalo, che è credibile e che sta collaborando con la comunità internazionale su diverse questioni. E dobbiamo anche rafforzare la collaborazione sul fronte dell'intelligence per scongiurare nuovi attacchi.<ref>Dalla conferenza stampa a Nairobi dopo l'inaugurazione del ''Global Entrepreneurs Summit''; citato in ''[http://www.repubblica.it/esteri/2015/07/25/news/obama_in_kenya_l_africa_corre_e_in_crescita_-119784065/ Obama in Kenya tra lotta a jihadisti e difesa diritti gay: "L'Africa corre, è in crescita"]'', ''Repubblica.it'', 25 luglio 2015.</ref> *Per quanto riguarda i diritti dei [[gay]], l'ho ripetuto in tutta l'[[Africa]], credo che le persone non debbano essere discriminate dalle legge sulla base del loro [[orientamento sessuale]].<ref>Citato in ''[http://www.ilpost.it/2015/07/26/obama-diritti-gay-africa/ Obama in difesa dei diritti dei gay in Africa]'', ''Il Post.it'', 26 luglio 2015.</ref> *Penso di essere un buon presidente, e credo che se mi ricandidassi vincerei. Però non posso. La legge lo vieta e nessuno è al di sopra della legge, neppure il presidente.<ref>Citato in Paolo Mastrolilli, ''[http://www.lastampa.it/2015/07/29/esteri/obama-bacchetta-i-leader-africani-non-esistono-presidenti-a-vita-cvmM5PCEVM3gfw9OrhPYVO/pagina.html Obama bacchetta i leader africani: “Non esistono presidenti a vita”]'', ''La Stampa.it'', 29 luglio 2015.</ref> *{{NDR|Sull'accordo [[Energia nucleare in Iran|nuclerare in Iran]].<ref> Il riferimento è all'accordo internazionale dell'aprile 2015 sulle limitazioni imposte alla ricerca e produzione sul nucleare a scopi civili perché questo non abbia anche utilizzi militari in Iran, tra il gruppo 5+1 (Cina, Francia, Stati Uniti d'America, Regno Unito, Russia e Germania) e l'Iran.</ref>}} Cerchiamo di non usare mezzi termini, la scelta è tra la diplomazia o qualche forma di guerra. [...] {{NDR|Un}} rifiuto del Congresso dell'accordo lascia una sola opzione: un'altra guerra in Medio Oriente. [...] Coloro che dicono che possiamo mollare l'accordo e continuare le sanzioni vendono solo una fantasia.<ref>Citato in ''[http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2015/08/05/iran-gentiloni-rohani-verra-presto-in-visita-in-italia_5a4d9034-5675-4820-8aa2-897a5b2286f6.html Obama, se Congresso boccia accordo Iran c'è la guerra]'', ''Ansa.it'', 5 agosto 2015.</ref> *C'è qualcuno che ci dice che dovremmo sostenere dei tiranni come Assad, perché l'alternativa è molto peggio. [[Bashar al-Assad]] ha brutalizzato il suo popolo: una soluzione in Siria deve essere la transizione a un nuovo leader.<ref name="assadbrutalizza">Citato in [http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/28/news/is_putin_piu_di_2mila_combattenti_russi_in_siria-123828417/ ''Onu, Obama: "Assad brutalizza popolo, serve leader". Putin "Un errore non cooperare con Damasco"''], ''la Repubblica'', 28 settembre 2015.</ref> ===2016=== *Per distruggere lo [[Stato islamico]] stiamo conducendo i raid aerei più precisi della storia militare.<ref name="senza sosta">Da una conferenza stampa al Pentagono; citato in Arturo Zampaglione, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2016/08/04/news/obama_libia_is-145384604/ Libia, Obama: "Continueremo a combattere l'Is senza sosta e su tutti i fronti"]'', ''Repubblica.it'', 4 agosto 2016.</ref> *Dobbiamo fare di più per sradicare questi network del terrore, in particolare con l'intelligence [...] Ma dobbiamo anche ricordarci che, mentre l'Isis non è in grado di sconfiggere gli Stati Uniti o l'Europa, potremmo sconfiggerci da soli, dando spazio al panico e facendo così vincere l'ideologia dei terroristi.<ref name="senza sosta"/> *Nonostante il declino dell'Is, in Siria e in Iraq ha ancora la capacità di ispirare attacchi, anche negli Stati Uniti. Ma noi continueremo a combatterli senza sosta, in modo implacabile, e su tutti i fronti.<ref name="senza sosta"/> *...a volte {{NDR|le proteste<ref>Il riferimento è a [[Colin Kaepernick]] che non si è alzato durante l'esecuzione dell'inno nazionale statunitense per protestare contro le violenze della polizia nei confronti delle minoranze.</ref>}} sono confuse e controverse e fanno arrabbiare la gente. Ma preferisco che ci siano giovani impegnati e che pensano a come possono essere parte del processo democratico, invece che persone che semplicemente se ne stanno sedute in disparte indifferenti.<ref>Citato in '''[http://www.ilpost.it/2016/09/06/colin-kaepernick/ La protesta silenziosa di Colin Kaepernick]'', ''Il Post.it'', 6 settembre 2016.</ref> *Dobbiamo resistere alla tentazione del tribalismo e dell'autoreferenzialità, proprio quando l'odio brucia più forte.<ref name="due presidenti">Citato in Vittorio Zucconi, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2016/12/30/news/i_due_presidenti_e_il_fattore_putin_la_guerra_della_transizione-155095361/?ref=HREA-1 "I due presidenti e il fattore Putin, la guerra della transizione"]'', ''Repubblica.it'', 30 dicembre 2016</ref> {{Int|Da [https://www.ilpost.it/2016/03/17/legacy-obama-politica-estera/ ''Il mondo che Obama ci lascia'']|Colloqui con Jeffrey Goldberg, ''Ilpost.it'', 17 marzo 2016|h=4}} *L'[[Stato Islamico|ISIS]] è [[Joker]]. Ha la capacità di infiammare l'intera regione. Questo è il motivo per cui dobbiamo combatterlo. *Tutto quello di cui ho bisogno in Medio Oriente sono pochi autocrati svegli. [...] Se tutti fossero come gli scandinavi, sarebbe tutto più facile. *La verità è che in tutti i nostri incontri Putin è stato meticolosamente gentile, molto schietto. I nostri incontri sono molto professionali. Non mi ha mai fatto aspettare due ore come fa con un mucchio di altre persone. È sempre interessato a essere visto come un nostro pari e come uno che collabora con noi, perché non è stupido. Sa che l'influenza della Russia nel mondo è diminuita significativamente. E il fatto che abbia invaso la Crimea o che stia cercando di sostenere Assad non lo rende improvvisamente un attore così significativo. [...] Non c'è una sola riunione del G20 dove i russi abbiano stabilito l'agenda delle questioni importanti. *Quando sento la gente dire cose di questo genere – forse si dovrebbe far entrare solo i cristiani ma non i musulmani – quando ascolto leader politici suggerire che dovrebbe esserci un "test di ammissione" per le persone che sono scappate da un paese in guerra, penso che tutto ciò non sia americano. Non è quello che siamo. Non facciamo test religiosi prima di dare la nostra compassione. *L'ISIS non è una minaccia esistenziale per gli Stati Uniti. Il cambiamento climatico, invece, è una potenziale minaccia esistenziale per il mondo intero, se non facciamo qualcosa. ===2017=== *{{NDR|Sull'essere [[presidente degli Stati Uniti]]}} [...] siamo soltanto inquilini temporanei di questo studio. Questo fa di noi dei guardiani di quelle istituzioni e tradizioni democratiche – tipo lo stato di diritto, la separazione dei poteri, l'uguaglianza dei diritti e le libertà civili – per le quali hanno combattuto e sono morti i nostri predecessori. Indipendentemente dalle questioni della politica quotidiana, spetta a noi lasciare questi strumenti della nostra democrazia forti almeno quanto li abbiamo trovati.<ref>Traduzione da [http://www.ilpost.it/2017/09/03/lettera-barack-obama-donald-trump-insediamento/ ''La lettera che Barack Obama lasciò a Donald Trump nel giorno del suo insediamento''], ''IlPost.it'', 3 settembre 2017.</ref> :[...] ''we are just temporary occupants of this office. That makes us guardians of those democratic institutions and traditions – like rule of law, separation of powers, equal protection and civil liberties – that our forebears fought and bled for. Regardless of the push and pull of daily politics, it's up to us to leave those instruments of our democracy at least as strong as we found them.'' (da una lettera destinata a [[Donald Trump]] in occasione del suo insediamento alla Casa Bianca, 20 gennaio 2017<ref>{{en}} Citato in Kevin Liptak, [http://edition.cnn.com/2017/09/03/politics/obama-trump-letter-inauguration-day/index.html?sr=twCNN090317obama-trump-letter-inauguration-day0846AMStory ''Exclusive: Read the Inauguration Day letter Obama left for Trump''], ''Edition.CNN.com'', 3 settembre 2017.</ref> *Dobbiamo avere cura di questo giardino della democrazia perché le cose possono precipitare velocemente. Come è successo in Germania negli anni '30, dove nonostante la democrazia della Repubblica di Weimar e secoli di progresso culturale e scientifico Adolph Hitler è arrivato a dominare.<ref name="paragona">Citato in ''[http://www.lastampa.it/2017/12/08/esteri/obama-paragona-trump-a-hitler-democrazia-in-pericolo-Od4K9dhb9eWpmolhRprxUN/pagina.html Obama paragona Trump a Hitler: “Democrazia in pericolo”]'', ''La Stampa.it'', 9 dicembre 2017.</ref> *La [[libertà di stampa]] è vitale per una [[democrazia]].<ref name="paragona"/> === 2018 === *Qualcuno diceva che le divisioni politiche basate sul colore della pelle sono completamente artificiali. E che quando sarebbero scomparse, sarebbe scomparso anche il dominio di un’etnia sull’altra. Era [[Nelson Mandela]]. Lo diceva nel 1964, quando io avevo tre anni. Quello che era vero allora, è vero anche oggi. Le verità fondamentali non cambiano. È una verità che può essere abbracciata dagli inglesi, dagli indiani, dai messicani, dai Bantu, dai Luo, dagli americani. È una verità che sta alla base di tutte le grandi religioni del mondo: che dovremmo trattare gli altri come vorremmo che gli altri trattassero noi, che dovremmo vedere noi stessi nel prossimo, che dovremmo riconoscere che abbiamo speranze e sogni comuni. È una verità incompatibile con ogni forma di [[discriminazione]] per ragioni di etnia, di religione, di genere o di orientamento sessuale. Ed è una verità che, una volta abbracciata, fornisce vantaggi concreti a tutti: perché permette alla società di godere a pieno dei talenti e delle energie e delle capacità di tutte le persone. Se avete ancora dei dubbi, chiedete alla nazionale francese di calcio che ha appena vinto i Mondiali. Non tutti quei ragazzi somigliano ai galli. Ma sono francesi. Sono francesi.<ref>Dal discorso tenuto a Johannesburg durante la cerimonia per la celebrazione del centesimo anniversario della nascita di [[Nelson Mandela]]; citato in ''[https://www.ilpost.it/2018/07/17/obama-francia-calcio/ Barack Obama ha parlato a una cerimonia per Nelson Mandela, e ha citato la nazionale francese di calcio]'', ''Il Post.it'', 17 luglio 2018.</ref> *{{Ndr|Su [[John McCain]]}} Altri, durante questa settimana e anche ora, hanno parlato del suo tormento profondo e del suo profondo coraggio nelle celle di Hanoi, quando giorno dopo giorno, anno dopo anno, quel ferro giovanile veniva temprato fino a diventare acciaio. E questo riporta alla mente una cosa che ha scritto [[Ernest Hemingway|Hemingway]], un libro a cui ha fatto riferimento sua figlia Meghan, il suo libro preferito (''[[Per chi suona la campana]]''). «Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma quello che accadrà in tutti gli altri giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi».<ref name=":1">Dal discorso tenuto a New York durante la cerimonia funebre di [[John McCain]]; citato in ''[https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2018/09/01/news/il_discorso_di_obama_al_funerale_di_mccain-205418986/ “Eravamo diversi ma fedeli agli stessi ideali”]'', ''Rep.repubblica.it'', traduz. di Luis E. Moriones, 01 settembre 2018.</ref> *John {{NDR|[[John McCain|McCain]]}} capì, come aveva capito [[John Fitzgerald Kennedy|JFK]], come aveva capito anche [[Ronald Reagan|Ronald Reagan,]] che una delle cose che rendono grande il nostro Paese è che la nostra unione non si basa sui legami di stirpe, sul nostro aspetto, sui nostri cognomi, sul luogo di provenienza dei nostri genitori o dei nostri nonni, né da quanto tempo siano arrivati, ma sull’adesione al credo comune che siamo tutti stati creati uguali. Dotati dal nostro creatore di diritti inalienabili.<ref name=":1" /> === 2020 === *Alla fine la [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2020|pandemia]] ha sollevato del tutto il sipario su ciò che molte delle persone al comando stanno facendo. Molti di loro non stanno neanche facendo finta di essere al comando.<ref>Citato in ''[https://www.corriere.it/esteri/elezioni-usa-2020/notizie/coronavirus-obama-attacca-trump-amministrazione-improvvisata-3bad184e-97d7-11ea-ba09-20ae073bed63.shtml Coronavirus, Obama attacca Trump: «Amministrazione improvvisata»]'', ''Corriere.it'', 17 maggio 2020.</ref> *Quando sono entrato alla Casa Bianca nel 2008 la situazione era difficile. C'era la depressione, una forte crisi finanziaria, che i dieci anni precedenti non avevano aiutato, mancavano risorse e compassione da parte delle istituzioni. Non amavo ciò che aveva fatto il mio predecessore, ma di una cosa potevo star sicuro, che lui aveva riguardo per le leggi di questo paese. L'America aveva ideali e valori, ci importava di paesi oppressi, della democrazia, della dignità delle persone. Si parlava di aiuti per paesi sottosviluppati, di diritti umani, oltre ad una economia che dovevamo rimettere in sesto. C'era ancora il senso dell'ideale americano. In questi ultimi anni la White House ha sradicato le fondamenta di chi siamo. Improvvisamente la scienza non ha più importanza, si parla di un virus mortale come di fake news. Si vede il dipartimento di giustizia come un prolungamento del potere del presidente. Prevale la divisione, per cui alcune persone in America vengono considerano meno americane di altre. Questo non lo avevamo mai visto prima.<ref>Citato in [https://www.lavocedinewyork.com/news/politica/2020/06/23/mentre-trump-fa-comizi-ignorando-il-covid-19-obama-suona-la-sveglia-a-biden/ ''Mentre Trump fa comizi ignorando il Covid-19, Obama suona la sveglia a Biden''], ''Lavocedinewyork.com'', 23 giugno 2020.</ref> *Speravo che Trump potesse mostrare qualche interesse nel prendere sul serio la carica, che potesse arrivare a sentire il peso dell'ufficio e scoprire qualche riverenza per la democrazia affidata alle sue cure ma non lo ha mai fatto. [...] Le conseguenze di questo fallimento sono gravi: 170 mila americani morti, milioni di posti di lavoro persi, i nostri peggiori istinti liberati, la nostra orgogliosa reputazione nel mondo ridotta e le nostre istituzioni democratiche minacciate.<ref name="ingioco">Citato in [https://www.huffingtonpost.it/entry/obama-agli-americani-e-in-gioco-la-nostra-democrazia-votate_it_5f3dff05c5b609f4f674b425?jts&utm_hp_ref=it-homepage ''Obama agli americani: "È in gioco la nostra democrazia, votate"''], ''Huffingtonpost.it'', 20 agosto 2020.</ref> *Donald Trump non ha mostrato alcun interesse nel mettersi al lavoro, nel trovare un terreno comune, nell'usare l'eccezionale potere del suo ufficio per aiutare qualcuno tranne se stesso e i suoi amici. Nessun interesse nel trattare la presidenza come tutto fuorché un altro reality show che può usare per ottenere l'attenzione che desidera.<ref name="ingioco"/> *Questa amministrazione ha dimostrato che distruggerà la nostra democrazia se è quello che serve per vincere.<ref>Citato in [https://www.lapresse.it/esteri/usa-2020/convention_dem_obama_e_in_gioco_la_nostra_democrazia_-2887823/video/2020-08-20/ ''Convention Dem, Obama: "È in gioco la nostra democrazia"''], ''Lapresse.it'', 20 agosto 2020.</ref> *Joe e Kamala proteggeranno il vostro Obamacare, state tranquilli. I repubblicani dicono da anni che lo sostituiranno con un nuovo programma sanitario, ma non ne hanno mai presentato uno. Ora dicono di volerlo fare, nelle ultime due settimane prima del voto ma per dieci anni non lo hanno saputo fare. La verità è che non hanno nessun piano per sostituire il mio.<ref name="presidenzarealityshow">Citato in [https://www.repubblica.it/esteri/2020/10/22/news/elezioni_obama_contro_trump_biden-271404400/amp/ ''Elezioni Usa, Obama contro Trump: "La sua presidenza è un reality show"''], ''Repubblica.it'', 22 ottobre 2020.</ref> *Io vi dico una cosa, Joe Biden non chiamerà mai le donne e gli uomini delle nostre forze armate sfigati e perdenti.<ref name="presidenzarealityshow"/> *Potete immaginare cosa sarebbe accaduto se avessi avuto io un conto segreto in Cina mentre correvo per la Casa Bianca? Lui ha pagato più tasse ad un Paese straniero che negli Usa, io stesso ho pagato più tasse di lui quando avevo 15 anni e distribuivo gelati.<ref name="presidenzarealityshow"/> *La democrazia non può funzionare con un presidente che mente tutti i giorni. Non è un comportamento normale per un presidente, non potremmo tollerarlo dal preside di un liceo, non potremmo tollerarlo dall'allenatore di una squadra sportiva, non potremmo tollerarlo da un collega. Non potremmo tollerarlo nella nostra famiglia, eccetto forse per qualche zio pazzo. Non lasciamo che questa elezione ci lasci rimpianti perché, voi tutti lo sapete, il presidente l'ha già detto diverse volte: 'se il risultato sarà incerto, mi inventerò qualcosa'. Attenzione, lui è già pronto a farlo, per questo non dobbiamo lasciare nessun dubbio, non dobbiamo essere compiacenti. Non mi interessano i sondaggi. Andate a votare e convincete gli altri a farlo.<ref name="presidenzarealityshow"/> *{{NDR|Sulla possibilità che Trump dichiari vittoria elettorale prima che tutti i voti siano contati}} Questo è qualcosa che fa un dittatore da quattro soldi, se credi nella democrazia vuoi che ogni voto sia contato.<ref>Citato in ''[https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/corsa-alla-casa-bianca-2020/usa-2020-obama-paragona-trump-a-un-dittatore-da-quattro-soldi_24995865-202002a.shtml Usa 2020, Obama paragona Trump a "un dittatore da quattro soldi"]'', ''Tgcom24.mediaset.it'', 3 novembre 2020.</ref> {{Int|Da [https://www.periodicodaily.com/obama-risultati-delle-elezioni-mostrano-una-nazione-profondamente-divisa/ ''Obama: “risultati delle elezioni mostrano una nazione profondamente divisa”'']|Intervista di Scott Pelley per ''60 Minutes'', 16 novembre 2020, riportato in ''Periodicodaily.com''|h=4}} *È molto difficile per la nostra democrazia funzionare se operiamo su una serie di fatti completamente diversi, dove tutti lottano uno contro l'altro. *Quando il tempo tuo tempo è scaduto, bisogna lasciare l'ufficio. Il compito di un Presidente è di mettere il Paese al primo posto e pensare al di là del suo ego, del suo interesse e delle sue delusioni. Il mio consiglio al presidente Trump è che se vuole essere ricordato come qualcuno che ha messo il Paese al primo posto, è ora si faccia da parte. *Non ho intenzione di lavorare all'improvviso nello staff della Casa Bianca o qualcosa del genere... Michelle mi lascerebbe. === 2021 === *La storia ricorderà a ragione la violenza di oggi al Campidoglio, incitata da un presidente in carica che ha continuato a mentire senza fondamento sul risultato di un'elezione legittima, come un momento di grande disonore e vergogna per la nostra nazione. Ma ci staremmo prendendo in giro se la considerassimo una totale sorpresa. [...] Per due mesi un partito politico e il sistema mediatico che lo accompagnava non ha spesso voluto dire ai suoi seguaci la verità - che questa non era un'elezione particolarmente sul filo di lana e che ci sarà l'inaugurazione di Joe Biden il 20 gennaio. [...] Questa narrazione di fantasia si è allontanata sempre più dalla realtà ed è costruita sulla semina di anni di risentimento. Ora ne stiamo vedendo le conseguenze, avvolte in un violento crescendo. (Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]])<ref>Citato in [https://www.agi.it/estero/news/2021-01-07/obama-proteste-capitol-hill-10932803/ ''"Un momento di grande disonore e vergogna", dice Obama''], ''Agi.it'', 7 gennaio 2021.</ref> ==''Una terra promessa''== ===Incipit=== Ho iniziato a scrivere questo libro poco dopo la fine della mia presidenza - poco dopo, cioè, che io e Michelle ci siamo imbarcati sull'Air Force One per l'ultima volta, diretti a ovest per una pausa a lungo rimandata. Sull'aereo, l'umore era altalenante. Eravamo entrambi prosciugati, sia sotto il profilo fisico sia sotto quello emotivo, non soltanto per le fatiche degli ultimi otto anni ma anche per gli esiti inattesi di un'elezione in cui, come mio successore, era stato scelto un leader politico agli antipodi rispetto a tutto ciò per cui ci eravamo battuti. A ogni modo, dopo aver portato a termine la nostra tappa, ci restavano la soddisfazione di aver fatto del nostro meglio e la consapevolezza che, nonostante tutte le mie mancanze e i progetti non realizzati, il Paese si trovava in una situazione migliore di quando avevo assunto l'incarico. ===Citazioni=== *Mentre scrivo queste parole, il Paese si dibatte nella morsa di una pandemia globale e della crisi economica che ne è derivata, con più di 178.000 americani morti, aziende costrette al fallimento e milioni di persone rimaste senza lavoro. In tutta la nazione, individui di ogni ceto sociale si sono riversati nelle strade per protestare in seguito all'uccisione da parte della polizia di uomini e donne di colore disarmati. E, cosa forse ancora più preoccupante, la nostra democrazia sembra sull'orlo della crisi, una crisi che affonda le sue radici nel conflitto fondamentale tra due visioni opposte di ciò che l'America è e di ciò che dovrebbe essere; una crisi che ha lasciato il corpo politico lacerato, arrabbiato e diffidente, e che ha permesso una continua violazione delle norme istituzionali, delle garanzie procedurali e del rispetto di quelle nozioni fondamentali che repubblicani e democratici davano un tempo per scontate. (p. 13) *Sono infatti dell'idea che la pandemia che stiamo vivendo sia al tempo stesso una conseguenza e una momentanea interruzione della marcia incessante verso un mondo interconnesso, un mondo in cui popoli e culture non potranno fare a meno di entrare in collisione. In un mondo simile - un mondo di reti di approvvigionamento globali, trasferimenti istantanei di capitali, social media, organizzazioni terroristiche transnazionali, cambiamenti climatici, migrazioni di massa e complessità crescenti - o impareremo a convivere, a cooperare e a riconoscere la dignità degli altri o soccomberemo. Ed è per questo che il mondo guarda all'America - l'unica grande potenza nella storia composta da persone di ogni razza, fede, cultura provenienti da ogni angolo del pianeta - per capire se il nostro esperimento di democrazia può funzionare. Per capire se riusciamo a fare quello che nessun'altra nazione ha mai fatto. Per capire se davvero possiamo vivere all'altezza del nostro credo e di ciò che significa. (p. 14) *So che talvolta, ai tempi delle superiori, iniziavo a fare domande: sull'assenza di mio padre e sulle scelte di mia madre; su come mai mi fossi ritrovato a vivere in un posto dove solo in pochi avevano il mio aspetto. Un sacco di domande avevano a che vedere con la razza: perché i neri giocavano nel basket professionistico ma non allenavano? Che cosa intendeva quella compagna di scuola quando diceva di non considerarmi un nero? Perché nei film i neri erano tutti degli squilibrati sempre pronti a brandire il coltello a serramanico, a eccezione dell'unico rispettabile - il comprimario, guarda caso - che però finiva immancabilmente per farsi ammazzare? (p. 25) *Da giovane, mi irritavano i libri che liquidavano la nozione dell'eccezionalismo americano; intrattenevo lunghe ed estenuanti discussioni con amici che insistevano nel sostenere che l'egemonia americana fosse causa di oppressione in tutto il mondo. Avevo vissuto all'estero: lo sapevo fin troppo bene. Ero pronto a concedere che l'America non si dimostrava all'altezza dei suoi ideali. Non potevo certo difendere la versione della storia americana insegnata nelle scuole, quella in cui si sorvolava sulla schiavitù e il massacro dei nativi era quasi del tutto taciuto. L'esercizio azzardato della forza militare, l'avidita delle multinazionali: sì, certo, erano tutte cose che avevo ben presenti.<br>Ma l'idea di America, la promessa insita nell'America: a queste ero aggrappato con una caparbietà che sorprendeva persino me. «Noi riteniamo che sono per sé stesse evidente queste verità: che tutti gli uomini sono creati uguali»: ''questa'' era la mia America. L'America descritta da Tocqueville, il Paese di Whitman e Thoreau, dove nessuno stava su un gradino più basso o più alto di me; l'America dei pionieri che si erano spinti verso ovest con la speranza di una vita migliore o degli immigrati sbarcati a Ellis Island inseguendo un desiderio di libertà.<br>Era l'America di Thomas Edison e dei fratelli Wright, capaci di dare ali ai loro sogni, e delle imprese di Jackie Robinson sul campo da baseball. Era Chuck Berry e Bob Dylan, Billie Holiday al Village Vanguard e Johnny Cash al carcere di Folsom: tutti quei disadattati che avevano preso gli avanzi ignoranti o scartati dagli altri e ne avevano tratto una bellezza mai vista prima.<br>Era l'America di Lincoln a Gettysburg, di Jane Addams che sgobbava in una casa di assistenza a Chicago, dei soldati esausti in Normandia e di Martin Luther King che al National Mall invocava il coraggio per sé e per gli altri.<br>Era la Costituzione e il Bill of Rights, predisposti da pensatori imperfetti, magari, ma brillanti, capaci di elaborare un sistema solido e insieme in grado di cambiare.<br>Un'America che potesse dar conto di uno come me. (pp. 30-31) *{{NDR|Sulla [[guerra in Iraq]]}} A distanza di quasi tre anni dall'invasione guidata dagli Stati Uniti, l'amministrazione non poteva più negare il disastro in cui era sfociata la guerra. Smantellando l'esercito iracheno e consentendo alla maggioranza sciita di rimuovere con metodi aggressivi un gran numero di sunniti dagli incarichi di governo, le autorità statunitensi avevano creato una situazione caotica e sempre più pericolosa, un sanguinoso conflitto fra fazioni caratterizzato da un crescendo di assalti suicidi, ordigni esplosivi piazzati sul ciglio delle strade e autobombe che scoppiavano nei mercati affollati. (p. 85) *Ho paura che il destino possa servire a incoraggiare la rassegnazione nei disperati e l'autocompiacimento tra i potenti. Sospetto che il progetto di Dio, qualunque esso sia, operi su una scala troppo ampia per considerare le nostre tribolazioni mortali; e che il massimo che possiamo fare è tentare di allinearci con ciò che sentiamo giusto e dare un significato alla nostra confusione, giocando con grazia e coraggio le carte che ci sono toccate. (p. 87) ==Citazioni su Barack Obama== *Alcuni pensano che fosse cauto fino alla timidezza. Non sono affatto d’accordo. L’incremento delle armi di distruzione di massa rende possibile lo scoppio di una terza guerra mondiale. Viviamo in un mondo estremamente precario che richiede equilibrio e attenzione. Lo ha dimostrato nell’incredibile impresa di catturare Osama bin Laden. È necessario un leader cauto, di buoni principi, ed efficace per autorizzare un’operazione del genere come segnale al mondo che non si commette questo tipo di atrocità senza aspettarsi ripercussioni. È servito coraggio. Le persone obiettarono che fu omicidio extragiudiziale. Lo trovo davvero ridicolo. È stato un crimine globale e Obama ha preso provvedimenti. Allo stesso tempo, tuttavia, l’ecumenismo, possiamo dire, di Obama, il suo senso di dedizione per l’uguaglianza delle culture, a volte lo ha condotto sulla strada sbagliata. Ad esempio, credo che la sua affermazione al Cairo sia stata un disastro in termini di liberazione dell’umanità – quando ha parlato del suo, non proprio assenso, ma sostegno al diritto di qualsiasi cultura di costringere le donne ad indossare il velo. Questo genere di discorso ha reso quello di umanità un concetto relativo. Per me, c’è un’unica umanità o non c’è affatto. Nessuna cultura ha il diritto di umiliare la femminilità. ([[Wole Soyinka]]) *Barack Obama, premio Nobel per la Pace, ha dichiarato di "''non escludere un attacco militare all'Iran''". Il presidente israeliano [[Shimon Peres]], premio Nobel per la Pace, ha affermato: "''L'attacco all'Iran è sempre più vicino''". Perché non diamo anche un bel premio Nobel per la Pace, alla memoria, al vecchio [[Adolf Hitler]]? ([[Massimo Fini]]) *[[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] e [[Nicolas Sarkozy|Sarkozy]] si muovono sulla stessa rotta, individualismo e liberismo sfrenati. Non mi riconosco in quei governi. Il mio presidente è Obama. Ho tifato per lui alle primarie, ho brindato alla sua vittoria. ([[Patrice Chéreau]]) *Credo che quel che è successo sia molto importante e poteva accadere solo in America. Inoltre non sarebbe potuto accadere senza Internet perché è stato il web a fornire la capillarità necessaria. YouTube da solo ha giocato un enorme ruolo. Piace dire che Kennedy fu eletto grazie alla televisione. Se è così, allora Obama è stato eletto grazie a YouTube. ([[Nicholas Negroponte]]) *D'istinto vedo molte analogie fra Obama e [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]]. Rompono entrambi gli schemi precostituiti: non sono per nulla ideologici, fondano le loro leadership su un carisma comunicativo personale unico. ([[Sandro Bondi]]) *È stato un eccellente stratega della propria campagna elettorale. Ha battuto Hillary Clinton, una professionista della politica. Barack Obama sarà ricordato per avere ridestato la passione politica in America. ([[Nico Perrone]]) *Ho detto al Presidente {{NDR|[[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]]}} che Obama ha tutto per poter andare d'accordo con lui: perché è giovane, è bello e anche abbronzato e quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione. ([[Silvio Berlusconi]]) *Insegnavo alla Columbia quando Obama era studente. Da giovane, da "più giovane", era un lavativo. […] Dai miei corsi, che erano corsi temuti, ha girato alla larga, non l'ho mai visto. Sul fronte di questo candidato siamo nel buio perché il nuovo, il giovane ed il fresco sono contenitori vuoti, non vogliono dire nulla. ([[Giovanni Sartori]]) *{{NDR|Fingendo di leggere un SMS}} In più il presidente americano mi ha... eeeh... Lo devo leggere? Mi ha offerto di essere il suo collaboratore più vicino. Questo per me vuol dire essere un grande onore, perché io e Obama siamo diventati amici per la pelle: lui sente me e io sento lui, nel senso che c'è un connubio molto molto forte. ([[Richard Benson]]) *L'ho incontrato alla Casa Bianca. È incredibile che un afro-americano sia arrivato in quella posizione, specie dopo le sofferenze che abbiamo subito, dopo quello che succedeva in America solo 40 anni fa. Volevo incontrarlo a tutti i costi, è stato emozionante. ([[Serena Williams]]) *La sua visione di umanità, di dignità, di dialogo. Il suo insegnamento è utile per le nostre battaglie, quelle per una giustizia sociale, per l'uguaglianza, per una genuina democrazia che includa l'istruzione per tutti, la parità tra uomini e donne, i diritti umani. ([[Samia Nkrumah]]) *Mi scuso con il presidente Obama e gli altri presenti. Ho detto al presidente Obama che mi emoziono molto a parlare della rivoluzione. Mi scuso con lui perché il presidente Obama non ha responsabilità per questo. Io credo che il presidente Obama sia un uomo onesto. ([[Raúl Castro]]) *Obama crede nella [[libertà]] e nello stato di diritto. [[Vladimir Putin|Putin]] nel [[denaro]], negli affari e nel [[potere]]. ([[Boris Nemcov]]) *Obama è un capo di governo chiamato a fare i conti con una società pluralista. Questo è un dato da tener presente se si vogliono davvero capire le sue parole. ([[Georges Marie Martin Cottier]]) *Obama si preoccupa troppo di piacere, è la sua ossessione. Ma il nuovo presidente deve capire che un conto è fare pubbliche relazioni, un altro credere di potere veramente seguire una politica bipartisan, perché in questo caso sta perdendo tempo. ([[Tina Brown]]) *Obama è un grande fautore della [[pace]] eccetera, e anche dei droni. Lui pensa che la maniera di curare qualcuno di al Qaida è di mandargli un missile da un drone, mentre [[Gino Strada]] con me ha detto in televisione che avrebbe curato gli SS, se era in tempo di guerra, perché Emergency non fa differenze. Quindi tu curi le SS, lui esce e uccide altre trenta persone. ([[Edward Luttwak]]) *Obama ha fatto una scelta coraggiosa. In [[Italia]] siamo talmente indietro che credo sarà premiato chi sarà capace di aprire questa partita dei diritti in modo concreto. A parole, ad esempio, c'è una grandissima intesa sul tema delle [[unione civile|unioni civili]], però nessuno ha il coraggio di trasformare questi progetti in qualcosa di concreto. Tutto ciò che riguarda la sfera dei diritti delle persone, da noi, non arriva mai ad una conclusione pratica. Per questo dovremmo prendere esempio da Obama. In un momento in cui puoi garantire poco alle persone sui temi sociali, del ''welfare'' e dell'assistenza, perché c'è la crisi, ci sono dei diritti immateriali che garantiscono alle persone più felicità, che non costano niente, ma che cambiano la vita delle persone. ([[Flavia Perina]]) *Obama ha potuto conquistare la Casa Bianca capitalizzando la figura di [[Martin Luther King|King]], le cui conquiste storiche non si cancellano. Ma al tempo stesso ha spaventato una parte dei bianchi. C'è un pezzo d'America che si è sentito insicuro di fronte allo spettacolo di un nero troppo bravo, troppo competente. ([[Andrew Young]]) *Per come mi ha influenzato personalmente quando detenevo la green card ed ero un residente permanente di questo paese, posso dire grazie al cielo per la Obamacare nei tempi duri per la mia famiglia. Quindi capisco il suo valore, il suo significato per la gente normale. E mi rivolgo a chiunque cominci a smantellarla: per me equivale ad un crimine contro l’umanità. Per quanto riguarda la politica estera, ovviamente Obama è stato risoluto se necessario. ([[Wole Soyinka]]) *Per i neri di tutto il mondo la sua elezione è un'apertura per il futuro. Un meticcio alla guida della più potente nazione del mondo fa cambiare colore, metaforicamente, alla questione razziale. ([[Samia Nkrumah]]) *Quest'uomo offre cambiamento e speranza. Le due cose in cui avevamo smesso di credere. Per la prima volta dopo otto anni mi sento di nuovo orgogliosa di essere americana. ([[Anne Hathaway]]) *Sono d'accordo con la sua linea politica ma la sua impostazione riguardo l'istruzione è davvero deludente. La logica scelta è quella di puntare sulle materie scientifiche, con la convinzione che queste possano garantire un posto di lavoro, a scapito dell'insegnamento delle materie umanistiche. Credo che sia uno sbaglio poiché la grande scienza e la grande letteratura vanno di pari passo e sono sorpresa che Obama non lo capisca. ([[Azar Nafisi]]) *Sul piano della lotta al [[terrorismo]] internazionale, dovremo vedere Obama alla prova, perché questo è il vero banco di prova. L'America è la democrazia di riferimento per quanti vogliano affermare i valori della libertà, minacciati dal fondamentalismo, dal terrorismo islamico. Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca [[Al Qaida|Al Qaeda]] forse è più contenta. ([[Maurizio Gasparri]]) ===[[Mu'ammar Gheddafi]]=== *Ha fatto un appello serio per il disarmo nucleare, che noi applaudiamo. Ha anche detto che l'America da sola non può risolvere i problemi che dobbiamo affrontare e che il mondo intero dovrebbe unirsi insieme per riuscirci. Ha detto che dobbiamo fare di più di quanto stiamo facendo ora, cioè fare di più che non soltanto semplici discorsi. Siamo d'accordo con questo e lo applaudiamo. Ha detto che dobbiamo venire alle Nazioni Unite per poter parlare uno contro l'altro. É vero che quando veniamo qui, dovremmo comunicare con gli altri in condizioni di parità. Ed egli disse che la democrazia non dovrebbe essere imposta dall'esterno. Fino a poco tempo, i presidenti americani hanno detto che la democrazia deve essere imposta in Iraq e in altri paesi. Ha detto che si trattava di un affare interno. Ha detto il vero quando ha detto che la democrazia non può essere imposta dall'esterno. *Questo è un evento storico. Ora, in un paese dove un tempo i neri non potevano mescolarsi con i bianchi, in bar o ristoranti, o sedersi accanto a loro su un autobus, il popolo americano ha eletto come loro presidente un giovane nero, Obama, di origini del Kenya. Questa è una cosa meravigliosa, e ne siamo orgogliosi. Ciò segna l'inizio di un cambiamento. Tuttavia, per quanto mi riguarda, Obama è un sollievo temporaneo per i prossimi quattro o otto anni. Ho paura che dopo torneremo al punto di partenza. Nessuno può garantire come l'America verrà governata dopo Obama. *Saremmo contenti se Obama potesse rimanere Presidente degli Stati Uniti d'America per sempre. L'affermazione che ha appena fatto dimostra come egli è completamente diverso da qualsiasi presidente americano che abbiamo visto. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Barack Obama, ''Una terra promessa'', traduzione di Chicca Galli, Paolo Lucca e Giuseppe Maugeri, Garzanti, 2020, ISBN 978-88-11-14987-3 ==Voci correlate== *[[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2012]] *[[Michelle Obama]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{PresidentiUSA}} {{DEFAULTSORT:Obama, Barack}} [[Categoria:Personalità della guerra al terrorismo]] [[Categoria:Politici statunitensi]] [[Categoria:Presidenti degli Stati Uniti d'America]] 2y09ejuszyoy259rcertutojpzr695d Danimarca 0 20910 1223259 907383 2022-08-18T20:20:00Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Dannebrog.jpg|thumb|La bandiera danese]] Citazioni sulla '''Danimarca'''. *C'è del marcio in Danimarca. ([[William Shakespeare]]) *Grazie 'o nere torri svedesi, col plutonio abbiamo messo in ginocchio i danesi. Qui la Danimarca - una cacata di gesso nell'acqua - e lì la [[Svezia]] - scolpita nel granito. Danesi maledetti, danesi canaglia pezzenti. (''[[The Kingdom - Il regno]]'') *I danesi amano l'Italia e si considerano i "veneziani della Scandinavia", ovvero siamo più divertenti e allegri dei norvegesi e dei finlandesi. ([[Margrethe Vestager]]) *La Danimarca possiede una grandiosa, impalpabile risorsa naturale: l'estate. L'estate viene in Danimarca come un caldo abbraccio. ([[James Stewart-Gordon]]) *Lo stesso amore che il montanaro porta ai suoi monti abbiamo innegabilmente noi danesi per il mare. Contemplai dal mio balcone quella distesa azzurro cupa, nuova eppur conosciuta da sempre. ([[Hans Christian Andersen]]) *Storicamente la Danimarca è il più antico regno d'Europa. Fu fondata 1000 anni fa da re Gorm il Vecchio, che aveva un figlio di nome Harald Dente Azzurro, che a sua volta ebbe un figlio chiamato Sweyn Barbaforcuta che conquistò l'Inghilterra. ([[James Stewart-Gordon]]) ==Voci correlate== *[[Proverbi danesi]] ==Altri progetti== {{interprogetto|s=:Categoria:Scrittori_danesi|s_preposizione=di|s_etichetta=scrittori danesi|preposizione=sulla}} [[Categoria:Luoghi della Danimarca| ]] qbwbr39oitc9xi3gk0fme6brxfvu868 Robin Hood (film 1973) 0 22669 1223325 1222316 2022-08-19T11:23:11Z 151.15.6.112 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Robin Hood |immagine= |didascalia = Little John |genere= animazione |regista= [[Wolfgang Reitherman]] |soggetto= |sceneggiatore= [[Larry Clemmons]], [[Ken Anderson (sceneggiatore)|Ken Anderson]] |doppiatorioriginali= *[[Brian Bedford]]: Robin Hood *[[Phil Harris]]: Little John *Sir [[Peter Ustinov]]: Principe Giovanni *[[Terry Thomas]]: Sir Biss *[[Monica Evans]]: Lady Marian *[[Andy Devine]]: Fra Tuck *[[Roger Miller]]: Cantagallo *[[Carole Shelley]]: Lady Cocca *[[Pat Buttram]]: Sceriffo di Nottingham *[[James Patrick O'Malley]]: Otto *[[John Fiedler]]: Sagrestano *[[Beulah Bondi]]: Ma' Topo *[[Dana Laurita]]: Coniglietta *[[Barbara Luddy]]: Mamma Coniglia *[[Ken Curtis]]: Codicillo *[[George Lindsey]]: Saetta *[[Richie Sanders]]: Tobia *[[Ken Curtis]]: Tonto |doppiatoriitaliani= *[[Pino Colizzi]]: Robin Hood *[[Pino Locchi]] (voce), [[Tony De Falco]] (canto): Little John *[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: Principe Giovanni *[[Sergio Tedesco]]: Sir Biss *[[Micaela Esdra]] (voce), [[Gianna Spagnuolo]] (canto): Lady Marian *[[Manlio De Angelis]]: Fra Tuck *[[Gianni Marzocchi]]: Cantagallo *[[Lydia Simoneschi]]: Lady Cocca *[[Carlo Romano]]: Sceriffo di Nottingham *[[Arturo Dominici]]: Otto *[[Marcello Tusco]]: Sagrestano *[[Miranda Bonansea]]: Ma' Topo *[[Emanuela Rossi]]: Coniglietta *[[Franca Dominici]]: Mamma Coniglia *[[Fabrizio Vidale]]: Codicillo *[[Fabio Boccanera]]: Saetta *[[Marco Bresciani]]: Tobia *[[Sergio Fiorentini]]: Crucco *[[Gianfranco Bellini]]: Tonto *[[Giorgio Piazza]]: Voce narrante *[[Glauco Onorato]]: Capitan Coccodrillo }} '''''Robin Hood''''', film d'animazione statunitense del 1973. ==[[Incipit]]== {{Incipit film}} '''Voce narrante''': Tanto tempo fa, il buon re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone partì per una crociata in terra santa. Durante la sua assenza, il Principe Giovanni, suo avido e sleale fratello usurpò la corona. Robin Hood era l'unica speranza del popolo. Egli derubava i ricchi per sfamare i poveri e il popolo lo adorava.<br/>'''Cantagallo''': Ci sono un'infinità di leggende e di racconti fantastici su Robin Hood e tutti diversi. Be', noi del Regno Animale abbiamo la nostra versione ed eccovi la storia di quel che accadde nella Foresta di Sherwood... ==Frasi== {{cronologico}} *''Robin Hood e Little John van per la foresta, | ed ognun con l'altro ride e scherza come vuol; | Son felici del successo, delle loro gesta. | Urca urca! Tirulero! Oggi splende il sol. | Non pensavano ad i rischi che correvan nel gettarsi in acqua per trovare ristor | e che un subdolo Sceriffo e i suoi stupidi scagnozzi eran lì decisi a farli fuor.'' ('''Cantagallo''') *Urca urca! Tirulero! ('''Robin Hood e Little John''') *Mamma! ('''Principe Giovanni''') *Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? ('''Principe Giovanni''') *{{NDR|Dopo che il Principe Giovanni gli ha rotto furiosamente uno specchio in testa}} Gasp! Sette anni di guai! E avete rotto lo ssspecchio di vostra madre! ('''Sir Biss''') *Mamma! E anche sporco di fango! ('''Principe Giovanni''') *Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato, per noi! ('''Sceriffo di Nottingham''') *Tenete, e fatevi coraggio, un giorno tornerà la felicità a Nottingham. ('''Robin Hood''') *''Mi ricordo quando eri tu | un ragazzo e nulla più; | siam cresciuti noi, ma tanto ancor | è cresciuto il nostro [[Amore|amor]]. | Prima il tempo non passava mai, | ora vola, ma sai, | svanirà la [[vita]] ma | resterà l'amor. | Finirà tutto ma per noi due l'amor vivrà.'' ('''Lady Marian''') *{{NDR|Riferito a Lady Cocca}} Prendete la grassona!!! ('''Principe Giovanni''') *''Di [[Giovanni d'Inghilterra|Giovanni Re]] tra un millennio e più ancor si parlerà | non certo per le sue virtù, né per la sua [[bontà]]. | Lontano è Re Riccardo contro i Turchi a guerreggiar | e quel buono a nulla fa tutti quanti tribolar. | Fenomeno d'incapacità, nei [[libri]] di Storia lui sarà il Re più fasullo d'[[Inghilterra]]. | Sul trono sta seduto là, lui gioca a fare il Re, | neanche sa di far pietà, ridicolo com'è, | fa le bizze come un matto se non ha quel che vuol lui | poi diventa mammone | e si succhia il ditone (sì, ce l'han tutti con lui). | Ma quando Riccardo tornerà il comodo suo più non farà. | Va' via Re Fasullo d'Inghilterra!| Giovanni, Re fasullo d'Inghilterra.| Quell'avido cupido, pavido stupido. Zotico lepido, storico trepido. Ladro rapace, Re incapace. Il Re fasullo d'Inghilterra. Yeah!'' ('''Little John''') *{{NDR|Rivolto allo sceriffo di Nottingham}} La stanno cantando, eh? Be' canteranno su un'altra musica! Raddoppia le tasse! Triplica le tasse! Spremi fino all'ultima goccia questi insolenti "bifolchi canori"! ('''Principe Giovanni''') *Tasse, tasse, tasse. A forza di tasse, {{NDR|Principe Giovanni}} spremette il cuore e l'anima del povero popolo di Nottingham. Chi non poteva pagare le tasse, finiva in galera. Eh, sì. Ci sono anch'io. Nottingham era proprio nei guai. ('''Cantagallo''') *''Ogni città | qualche guaio ha | ma qua e là c'è serenità | ma non a [[Nottingham]]. | Com'è triste subir | questa tirannia | e non poter volare via | dopo tanto pianto, | dopo aver sofferto tanto. | Forse un po' di gioia tornerà | ma non a Nottingham.'' ('''Cantagallo''') *{{NDR|Urlando}} È l'[[una di notte]], e tutto va bene!!! ('''Tonto''') *Tonto, come faccio a dormire con te che strilli tutto va bene tutto il tempo? ('''Sceriffo di Nottingham''') *Poffarbacco Crucco, punta questa trappola da un'altra parte. ('''Sceriffo di Nottingham''') *{{NDR|Rivolto a Biss, dopo aver fallito per la seconda volta, per uccidere Robin Hood}} Mamma!!! Fermo brutto vigliacco di un cobra!! Questo poltronaccio di un pitone! Aspidee!! Anguilla travestita da serpente!!! Fermati, Fermatiiii!!!! ('''Principe Giovanni''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Little John''': Sai una cosa, Robin? Mi è venuto un dubbio! Noi due siamo brava gente, o delinquenti? Sai, il fatto di derubare ai ricchi per sfamare i poveri non è...<br>'''Robin Hood''': "Derubare"!? Ma che brutta parola, noi non rubiamo! Noi ci facciamo... prestare qualcosa da chi può farne a meno.<br>'''Little John''': Prestare!? Però, ne abbiamo di debiti, eh? *'''Lady Marian''': Sono certa che sa quanto io l'amo ancora. <br> '''Lady Cocca''': Certamente. E credetemi, mia cara, un giorno non lontano vostro zio Re Riccardo avrà un fuorilegge per nipote! <br> '''Lady Marian''': Oh Cocca... ma quando? Quando? <br> '''Lady Cocca''': Pazienza, mia cara, pazienza. E ricordate: la lontananza rafforza l'amore. <br> '''Lady Marian''': Oppure lo distrugge... *'''Saetta''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Tobia''': Ragni, serpenti, scorpioni e zanzare.<br/>'''Saetta''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare.<br/>'''Tobia''': Se faccio la spia, ch'io possa crepare. {{NDR|[[Giuramenti dai film|giuramento]]}} *'''Sir Biss''' {{NDR|dopo aver visto Robin Hood, che vestito da chiromante, ha rubato l'anello al Principe Giovanni}}: Ssssire! {{NDR|sibilandogli nell'orecchio}} Avete visssto che cosssa...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Oh, smettila di fischiarmi nelle orecchie!<br/>{{NDR|Little John, vestito anche lui da chiromante, bacia i vari anelli del Principe Giovanni, e quando Biss lo fissa sospettoso lui sorride mostrando le pietre preziose}}<br/>'''Sir Biss''': S-s-ssire...<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|sturandosi l'orecchio}}: Eh? {{NDR|afferrando Biss per il collo}} Biss! Hai sibilato il tuo ultimo sibilo! {{NDR|gli annoda il collo}} *'''Little John''' {{NDR|[[Si traveste da Duca]]}} : Eh, il vecchio Rob è un ottimo attore, ma aspetta che veda la scena che reciterò al Principe Giovanni. Oh! Mio Signor. Mio stimato Sovrano Regale del Regno! Il Numero Uno in persona! Come siete bello!<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Ride compiaciuto]]}} : Eh, eh, eh, eh. Ha molto stile. Eh? Biss? Di savoir faire il a. N'est-ce pas? Biss? <br/> '''Little John''': Eh, eh, eh. Mi avete tolto le parole di bocca, PG.<br/> '''Principe Giovanni''': PG? Oh, oh, oh, mi piace davvero! Biss, fallo scrivere su tutte le mie valigie. Oh, oh, oh, oh. PG, sì!<br/> '''Sir Biss''': E voi chi siete mai ssssignore? <br/> '''Little John''': Sono Sir Reginald, Duca di Whisky e non tirarmi fuori la lingua, lombrico! E ora, Vostra Potenza, permettetemi di esprimervi la mia deferenza {{NDR|[[Sta per baciargli la mano]]}} .<br/> '''Principe Giovanni''' {{NDR|[[Sta ritirando la mano]]}}: No! No! No! Perdonatemi, ma ho perso più gioielli in questo modo che...prego, accomodatevi.<br/> '''Little John''': Grazie, PG. Non esiste posto migliore di questo. E' il banco reale. Oh, oh, oh. Un momento! Ma che succede? Oh. Scusa, marmocchio!<br/> '''Sir Biss''': Marmocchio! Voi,sssignore, avete preso il mio sssedile {{NDR|[[Il Principe Giovanni e Little John ridono a crepapelle]]}}.<br/> '''Principe Giovanni''': Biss, con te accanto a che serve un buffone di corte? Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah! Ora vai in giro e tieni aperti i tuoi occhi da serpente per chi sai bene tu.<br/> '''Sir Biss''': Voi volete dire che sono congedato?<br/> '''Little Jonh''': Hai sentito Sua Onnipotenza? Dai, muoviti, rettile! Sparisci! Eclìssati! Lombrico!<br/> '''Sir Biss''': Che inssssolenza! Rettile! Marmocchio! Lombrico! Ma chi sssi crede di essssere quello stupido duca? *'''Principe Giovanni''': Biss! Non ti trovo mai quando mi servi...<br/>'''Sir Biss''' {{NDR|cantando dentro la botte di birra dentro cui era stato rinchiuso precedentemente da Fra'Tuck}}: ''Arrivo, arrivo, evviva Noe' Gran Patriarca | salpato nell'arca...'' {{NDR|il Principe Giovanni toglie il tappo della botte, e Sir Biss ne esce ubriaco}} Ah, siete qua vecchio mio! P.G., non ci crederete, ma in realtà la cicogna è Robin Hood!<br/>'''Principe Giovanni''' {{NDR|lentamente, trattenendo la rabbia}}: Robin... Hood... {{NDR|Sir Biss annuisce ridacchiando, ma il Principe Giovanni si infuria, e lo afferra scuotendolo}} Aaahh! {{NDR|lega Sir Biss ad un palo con una serie di complicatissimi nodi}} E adesso sciogliti, se ti riesce! *'''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando a Robin Hood}}: I traditori della corona devono morire!!! <br /> '''Robin Hood''': Di quale corona?! Quella corona appartiene a Re Riccardo! Evviva Re Riccardo! <br /> {{NDR|Il Principe Giovanni lo guarda sorpreso}} <br /> '''Folla''' {{NDR|in coro}}: Evviva Re Riccardo! <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando e saltando sul trono in preda alla rabbia}}: Basta! Io sono il re! Io, io sono il Reeeeee! {{NDR|rivolto alle sue guardie}} Ed ora tagliategli la testa!!! *'''Sceriffo di Nottingham''': Salve, frate. Be', sembra proprio che sia arrivato al momento giusto eh?<br>'''Sagrestano''': Che cosa vuole qui quel pancione prepotente?<br>'''Ma' Topo''': Papà, ssh.<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Mmmh. Bene che cosa abbiamo qui?<br>'''Fra' Tuck''': No, un momento, sceriffo! Qu-qu-quella è un'elemosina per i poveri!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Ne sono convinto. Per questo la prendo per il povero Principe Giovanni. Eheheh. Tutto va, anche se poco.<br>'''Ma' Topo''': Oh. Rimettetelo subito là!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': E sua Maestà vi benedirà con tutto il suo cuore, sorellina.<br>'''Fra' Tuck''': Brutta canaglia di un ladro!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Via, calmati frate. Io faccio solo il mio dovere.<br>'''Fra' Tuck''': Prelevando le tasse per quel'arrogante, avido, spietato, malvagio principe Giovanni?<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Senti, frate: a te piace predicare! Finirai a predicare col collo dentro il cappio del boia!<br>'''Fra' Tuck''' {{NDR|urlando}}: Fuori dalla mia chiesa! Fuori! Fuori! Fuori! Fuori!<br>'''Ma' Topo''': Oh, santo cielo!<br>'''Fra' Tuck''': Tu vuoi le tasse, eh? E va bene te le do io le tasse!<br>'''Sagrestano''': Dagliele sode! Dagliele!<br>'''Sceriffo di Nottingham''': Sei in arresto per alto tradimento della corona!<br>'''Ma' Topo''': Oh no!<br>'''Sagrestano''': Su, non piangere mamma. *'''Sir Biss''': Sire, le tasse affluiscono copiose, la prigione è piena... e, oh, ho una buona notizia, Sire. Fra Tuck è in galera. <br /> '''Principe Giovanni''' {{NDR|urlando}}: Fra' Tuck?!? È Robin Hood che voglio, pezzo di idiota!!! Darei tutto il mio oro solo per mettere le mani su quel... hai, hai detto Fra Tuck? <br /> '''Sir Biss''': L'ho detto? S-sì, l'ho detto. <br /> '''Principe Giovanni''': Ah, ho un'idea, Biss! Userò quel Fratacchione come esca per attirare Robin Hood. <br /> '''Sir Biss''': Un'altra trappola? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, sì, stupido serpente. Fra' Tuck sarà condotto nel patibolo sulla piazza del villaggio. <br /> '''Sir Biss''': Ma Sire, impiccare Fra' Tuck? Un uomo di chiesa? <br /> '''Principe Giovanni''': Sì, mio scrupoloso rettile. E quando il nostro astuto eroe si precipiterà a salvare il corpulento monaco, {{NDR|sghignazza malignamente}} i miei uomini lo acciufferanno! Hahahah! *'''Sceriffo di Nottingham''': Ahhhh, bene Crucco, è tutto pronto e sistemato a dovere. <br /> '''Crucco''': Sì, è una delle più belle forche che abbiate mai preparato, Sceriffo. <br /> '''Tonto''': Sceriffo, non credete che sia il caso di dare un provatina a quella botola? {{NDR|lo Sceriffo cade nella botola}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Poffarbacco, ora capisco perché tua mamma ti ha chiamato Tonto. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Carità, la carità per i poveri. Sentono le mie vecchie orecchie la melodica voce dello Sceriffo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eheheh, proprio così, vecchio. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Che sta succedendo qui? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Ci prepariamo a impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': No, impiccare... ehm... impiccare Fra' Tuck? <br /> '''Tonto''': Eccome, all'alba. E forse ci sarà una doppia impiccagione. <br /> '''Crucco''': Shh, chiudi il becco, allocco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Una doppia impiccagione, eh? E chi può essere l'altro che andrà sulla forca? <br /> '''Crucco''': Ehi, vecchio, stai diventando un po' troppo curioso! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ah, io dicevo così per dire. Ehm ehm, non potrebbero succedere dei guai se arrivasse Robin Hood? <br /> '''Tonto''': Ah, questa sì che è bella, Sceriffo. Ha indovinato! <br /> '''Crucco''': Tonto, cuciti il becco! <br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': Ahh, non c'è da preoccuparsi. Lo Sceriffo è troppo abile, troppo intelligente e troppo furbo per gente come lui, dico io. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''' {{NDR|sentendosi sempre più lusingato}}: Eheheh, hai sentito, Tonto? Per esser cieco sa riconoscere un uomo di valore quando lo "vede", dico io.<br /> '''Crucco''': Ho ancora l'impressione che questo vecchio vagabondo ficcanaso sappia un po' troppo!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Naaah! Piantala, Crucco! Non è che un innocuo vecchio mendicante cieco.<br /> '''Vecchio cieco/Robin Hood''': La Carità, la carità per i poveri {{NDR|dopo essersi nascosto, si toglie il travestimento}} .<br /> '''Little John''': Rob, non possiamo lasciare impiccare Fra' Tuck. <br /> '''Robin Hood''': L'unica sua salvezza è farlo evadere questa notte.<br /> '''Little John''': Farlo evadere? Non c'è modo di poter entrare là dentro!<br /> '''Robin Hood''': Ma dobbiamo farlo, o Fra' Tuck all'alba morrà! *'''Sceriffo di Nottingham''': Aspetta un momento. Hai messo la sicura alla "Vecchia Betsy"? {{NDR|cioè una balestra}} <br /> '''Crucco''': {{NDR|dietro lo Sceriffo con la balestra in mano}} Come no, Sceriffo. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Proprio questo mi fa paura. Va' avanti tu. {{NDR|Crucco si fa avanti}} <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Coraggio voi la dentro, venite fuori con le mani in alto. <br /> '''Crucco''': Sì le mani verso il cielo. <br /> '''Robin Hood''': {{NDR|si traveste da Tonto}} Guarda questa mia esibizione, amico. <br /> '''Little John''': Sii prudente, Rob. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Iih. Santo Cielo, Crucco! Metti giù quella balestra. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Eh! Cribbio, Crucco! E' solo Tonto! E poffarbacco! Torna a fare la tua ronda, di corsa! Fila!<br /> '''Crucco''': Ci torno! Ci torno!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Quel Crucco farebbe innervosire chiunque! Non succederà niente! Quel frattacchione penzolerà dalla forca appena spunta l'alba. <br /> '''Tonto/Robin Hood''': Ehm. Sceriffo, perché non vi mettete seduto qui, comodo comodo? <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Grazie, Tonto.<br /> '''Tonto/Robin Hood''': E ora chiudete i vostri occhioni sonnacchiosi e contate le pecore. E ora perché non vi allentate la cinta? {{NDR|gli canta la ninna nanna mentre gli ruba le chiavi}} Dormi, bambino. Dormi, tesor. <br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Tonto, sei proprio un tesoro. <br /> '''Crucco''': {{NDR|dopo aver sentito chiudere la porta da Little John, usa la balestra}} Un momento! Un'evasione! Un'evasione! L'ho sentito, Sceriffo. La porta, la porta!<br /> '''Sceriffo di Nottingham''': Senti! Per l'ultima volta, basta coi falsi allarmi! {{NDR|gli dà un calcio}}<br /> '''Robin Hood''': {{NDR|a Little John}} Ora, tu libera Fra'Tuck e gli altri. Io faccio una visita al tesoro reale. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Cantagallo''': Bene gente! Ora sapete come sono andate a finire veramente le cose! <br /> '''Coro''': ''Resterà l'amor! Urca urca tirulero oggi splende il sol! Urca urca tirulero oggi splende il soool!'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Disney}} [[Categoria:Classici Disney]] 0ew11sh70kqvzwedgcsqkn2y481nlb1 Lietta Tornabuoni 0 24386 1223148 1222685 2022-08-18T14:34:37Z Udiki 86035 /* Citazioni di Lietta Tornabuoni */ wikitext text/x-wiki '''Lietta Tornabuoni''' (1931 – 2011), giornalista e critica cinematografica italiana. ==Citazioni di Lietta Tornabuoni== {{cronologico}} *Il fenomeno [[Simone Veil|Veil]] ha cinquantadue anni, bellissimi occhi verdi, un'eleganza da preside che intimidisce, la serietà un po' quadra di chi vuole soprattutto apparire autorevole, mettere soggezione.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1075_01_1979_0157_0001_15375032/ Simone Veil donna di marmo]'', ''La Stampa'', 15 luglio 1979.</ref> *[[Tina Anselmi]] è una donna molto simpatica. [...] Ha un modo di fare serio, franco e spiccio, concreto, senza untuosa falsamodestia, senza presunzione indisponente. Ha un bel sorriso perenne, una bella faccia chiara. Ha la speciale flemmatica serenità e l'umana comprensione verso tutti che sono le doti del mediatore per vocazione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1057_01_1981_0283_0002_15273755/ Quella donna piace]'', ''La Stampa'', 3 dicembre 1981.</ref> *Vedere i film di [[Dario Argento]] è bello come riascoltare (con qualche variante) una favola nera ben nota: sapendo già quando si avrà paura, quando illusoriamente si proverà il sollievo che l'incubo sia finito, quando si sussulterà perché tutto ricomincia, cosa significhino certi segni (la pioggia, la notte, l'agitarsi al vento dei rami degli alberi, l'apparizione di gechi o farfalle, il balenare dell'arma luccicante). Come nelle favole, la consapevolezza non riduce affatto l'emozione. È anzi un piacere che, mentre l'horror americano ha preso strade nuove (la macelleria insignificante, l'ironia o l'umorismo, il misticismo alto, lo pseudorealismo sociologico), Argento sèguiti a percorrere i familiari sentieri della psicoanalisi freudiana, delle parascienze esoteriche, dello spavento puro.<ref name=freud>Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,0778_01_1993_0071_0020_10985079/ ''Tutto Freud e spavento''], ''La Stampa'', 13 marzo 1993.</ref> *{{NDR|Su ''[[Trauma (film)|Trauma]]''}} C'è insomma tutto quel che si può desiderare da una favola nera, con in più un elemento morboso così contemporaneo come l'anoressia, un luogo di terrore così attuale come l'ospedale o la clinica: e, naturalmente, con lo stile ammirevole di Dario Argento.<ref name=freud/> *{{NDR|Su ''[[Scent of a Woman - Profumo di donna|Scent of a Woman]]''}} Già è un pastrocchio. Gli americani però non s'accontentano d'un rifacimento: aggiungono una storia parallela etico-scolastico-giovanile alla maniera de «[[L'attimo fuggente]]»; inzeppano la vicenda di alberghi e oggetti lussuosi (una suite al Waldorf-Astoria di New York, abiti adattati su misura, pranzi e drink all'Oak Room del Plaza, una Ferrari, un tango danzato nella sala da ballo vuota del Pierre); smussano la vicenda brutale, sciolgono nel patetico o nel declamatorio il personaggio odioso. [...] Gran pastrocchio, per due ore e trentacinque minuti: e tuttavia non ci si annoia. Al Pacino, altre volte così bravo, strafà con un'autoindulgenza e un autocompiacimento insopportabili, ma anche con una virulenza che tiene desta l'attenzione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0776_01_1993_0057_0022_10959067/ Pacino, re di un pastrocchio che avvince]'', ''La Stampa'', 27 febbraio 1993, p. 22.</ref> *{{NDR|Su ''[[Proposta indecente]]''}} Un film sentimentale sul genere di "''[[Love Story]]''" (e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0785_01_1993_0125_0019_11129721/ "Proposta indecente" di Lyne, con Redford truccato per ringiovanirlo e la bellissima Demi Moore]'', ''La Stampa'', 8 maggio 1993, p. 19.</ref> *{{NDR|Su ''[[Frankenstein di Mary Shelley]]''}} Un Frankenstein in più non farà male a nessuno, ma come al solito Bob De Niro è stato bravo a scegliere la parte: la Creatura è sempre stata più simpatica del Creatore.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0795_01_1993_0195_0021_11207952/ Eroi immortali? No, resuscitati]'', ''La stampa'', 18 luglio 1993, p. 21.</ref> *{{NDR|Su ''[[La sindrome di Stendhal]]''}} A cinquant'anni, Dario Argento s'è un poco addomesticato. Il suo horror classico che si rifà agli spaventi umani archetipici (buio, armi da taglio, prigionia, sangue, insetti, presenze invisibili e minacciose) sembra rimasto indietro rispetto ai vertiginosi, artificiosi, laidi orrori sociali e mistico-paranoici immaginati da film americani come «[[Seven]]», ma la sua gran bravura di regista si nutre qui di invenzioni intelligenti ed efficaci.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0629_01_1996_0026_0020_8595204/ Argento padre e figlia con sindrome di Stendhal]'', ''La Stampa'', 27 gennaio 1996.</ref> *{{NDR|Su ''[[Fargo]]''}} Tutto è bello nel film molto riuscito: il rapimento confuso e poi l'abbandono della rapita, buttata sul pavimento come un cane schiacciato sull'autostrada; le esplosioni di violenza, il gangster ferito che cerca di tamponare il sangue con la carta igienica, le uccisioni a colpi di pala in testa, l'avarizia del ricco, le facce dei vinti, lo sguardo affettuoso e spietato dei Coen sulla gente normale.<ref>Da '''96 al cinema'', Dalai Editore, Milano, 1996, [//books.google.it/books?id=A8ntOA9_qk8C&lpg=PP1&hl=it&pg=PA149 p. 149]. ISBN 88-8089-187-1</ref> *''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' è un grande spettacolo, un film possente, un affascinante melodramma che mette insieme amore e naufragio, la forza della passione e la fragilità della tecnologia: e che smentisce uno dei luoghi comuni a cui si era più affezionati, l'idea che i ricchi irresponsabili viaggiatori del [[Titanic]] continuassero sventatamente a ballare mentre tutto affondava intorno a loro, la nave insieme con l'orgoglio industriale e con una società classista arcaica.<ref>Da ''Titanic: il naufragar m'è dolce in questo mare'', ''L'Espresso'', 22 gennaio 1998.</ref> *{{NDR|Su ''[[Matrix]]''}} Sequenza interessante: [[Keanu Reeves]] viene immobilizzato e gli viene infilato nella pancia (attraverso l'ombelico, parrebbe) una specie di scorpione che permetterà di seguire tutte le sue mosse. Immagine cruciale: campi infiniti di innumerevoli feti umani contenuti in sacchi di plastica trasparente, appesi a sostegni come piante d'uno sterminato frutteto, che respirano, sognano e vengono allevati per nutrire con la loro energia vitale le macchine padrone degli uomini. Le cose belle di «Matrix» sono queste: il resto è un pastrocchio pomposo e sentenzioso, pretensioso e misticheggiante, inzeppato di quei motti confusi e altisonanti che impressionano i ragazzini e gli autodidatti [...]<ref name="matrix">Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0487_01_1999_0123_0033_6791289/ Matrix. Il gioco della violenza]'', ''La Stampa'', 7 maggio 1999, p. 31.</ref> *{{NDR|Su ''[[Matrix]]''}} Effetti visivi innovativi, e grandiosi. Romanticismo nero. Invenzioni divertenti: i personaggi ricevono informazioni direttamente nel cervello, il futurismo elettronico si mescola alle arti marziali della tradizione orientale, che la lavorazione sia avvenuta a Sydney in Australia o altrove non ha importanza, tanto è sempre buio e i paesaggi urbani sono diapositive immensamente ingrandite.<ref name="matrix"/> *"[[Entrapment]]" è stupido, malcongegnato, divertente: e resta incantevole il personaggio che [[Sean Connery]] s'è inventato per la vecchiaia, calmo e onnisciente, protettivo e provvido, seducente e capace di tutto.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0489_01_1999_0131_0030_6466697/ «Entrapment»: ladri in fuga tra stupidità e divertimento]'', ''La Stampa'', 15 maggio 1999, p. 30.</ref> *«''[[2001: Odissea nello spazio|2001 – Odissea nello spazio]]''» di [[Stanley Kubrick]] [...] è il film unico che ha segnato per sempre il cinema di fantascienza, condensandone e fissandone gli universi col suo stile imitato e inimitabile: il candore e la freddezza, la danza degli astri, la posizione del veicolo spaziale nell'oscurità sconfinata del sistema stellare, il modo di muoversi e la vita quotidiana degli astronauti, le porte autochiudentesi, i corridoi rotondi come l'anima di un enorme tubo bianco. L'iconografia fantascientifica non era mai stata così suggestiva e perfetta prima di «2001», né lo sarebbe mai più stata dopo.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,28/articleid,0371_01_2001_0060_0030_4229205/anews,true/ Scienza, sacro e ignoto]'', ''La Stampa'', 2 marzo 2001, p. 28.</ref> *[[Wes Craven]], gran maestro dello spavento, insieme con la sua compagna Marianne Maddalena ha prodotto senza troppo impegno «[[Dracula's Legacy - Il fascino del male|Dracula's Legacy]]» (L'eredità di Dracula), un horror di serie B per ragazzini, ambientato nelle città nere di Londra e di New Orleans, interpretato da giovani attori non famosi e non bravi, scritto ricalcando ogni luogo comune sul personaggio infinito e attribuendogli un amore per la figlia di Van Helsing, Mary, che abita in America a New Orleans, città dove nei film è sempre Martedì Grasso. Un elemento originale è la molta pubblicità palese per la Virgin (negozi, furgoni, dischi), così come in «Hannibal» figura pubblicità palese per Gucci e in «Cast Away» figura pubblicità palese per la Federal Express, la grande agenzia di recapiti americana: è una tendenza che rischi di dilatarsi, di moltiplicarsi.<ref>Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,0371_01_2001_0062_0028_3323344/ ''Un Dracula bello e giovane che non spaventa nessuno''], ''La Stampa'', 4 marzo 2001.</ref> *{{NDR|Su ''[[Scoprendo Forrester]]''}} Da [[J.D. Salinger|Jerome David Salinger]] a [[Thomas Pynchon]], il vecchio scrittore solitario, separato dalla vita, misantropo, nevrotico, chiuso nella memoria e nel rimpianto, sprezzante del mondo, non è certo un personaggio raro nella storia della letteratura americana: ad esso vuol somigliare il protagonista di Scoprendo Forrester di [[Gus Van Sant]], uno scrittore che dopo aver avuto gran successo e un premio Pulitzer con un romanzo, s'è rinserrato in se stesso e nel suo appartamento newyorkese all'attico.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0375_01_2001_0081_0031_3353372/ Il vecchio Sean burbero scrittore]'', ''La Stampa'', 23 marzo 2001, p. 29.</ref> *{{NDR|Su ''[[Panic Room]]''}} Fra i tre interpreti, ben tre (Jodie Foster, Forest Whitaker e Dwight Yoakam) sono registi oltre che attori, e questo non rappresenta affatto un inconveniente rispetto alla riuscita del film: affascinante, forse meno impressionante e più hitchcockiano dei precedenti [film del regista], girato con grande stile.<ref>Da ''[http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/panic-room/41280/ Panic Room]'', ''Cinematografo.it'', 19 aprile 2002.</ref> *[[Gabriele Muccino]] non è per ora un autore, non sembra avere un proprio mondo di idee e di emozioni da esprimere. Ma è prensile rispetto alla realtà e abile a riprodurne i luoghi comuni; sa filmare in modo fluido e plastico da professionista americano; sa imprimere al film un ritmo veloce e vivace, una urgenza immotivata ma divertente. [...] È più di quanto offra la maggioranza dei giovani registi italiani.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0172_04_2003_1381_0008_1217270/ Muccino, il nostro americano]'', ''Tutto libri'', 4 ottobre 2003.</ref> *L'accanimento per vittorie insensate, la tristezza degli animi, la scenografia solenne e insieme familiare di Bologna, l'amarezza della sconfitta, il senso di fine, la bravura degli interpreti diretti benissimo: sono<ref>Il testo: «solo».</ref> elementi della qualità de «[[La rivincita di Natale]]».<ref>Da ''Barare al gioco, così fan tutti'', ''La Stampa'', 30 gennaio 2004, p. 33.</ref> *Gli elementi più forti e convincenti di «[[Evilenko]]» sono certo la grande vicenda torbida e feroce, l'interpretazione davvero magnifica di Malcolm McDowell.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0189_01_2004_0105_0035_1332231/ Stupefacente McDowell il comunista cannibale]'', ''La stampa'', 16 aprile 2004.</ref> *{{NDR|[[Stephen Sommers]]}} ha trasformato [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]], l'anziano cacciatore di mostri ideato da Bram Stoker, in una specie di body guard giovane, robusto, ardito, cafone, superarmato. Ha fatto perdere ai mostri della narrativa ogni forza enigmatica, ogni impatto culturale: non più emblemi della morte, dell'eternità, della possibilità dell'uomo di creare la vita, della fusione uomo-bestia, della ricerca scientifica, del fascino del Male, del dolore e della pietà, i Mostri sono soltanto vecchi stereotipi, figurine d'infanzia scolorite, tipi risibili o almeno strani. Se passando dalla letteratura nera al cinema Dracula e gli altri erano diventati sotto-cultura, «[[Van Helsing]]» li porta a una sub-sottocultura, nella quale l'umorismo tempera sempre lo spavento e il marketing (DVD, giochi interattivi, live action e animazione per la televisione, attrazioni da parco a tema) è il vero scopo.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,32/articleid,0191_01_2004_0125_0032_1327861/ Tutti invitati alla festa del conte Dracula]'', ''La stampa'', 7 maggio 2004.</ref> *{{NDR|Su ''[[Van Helsing]]''}} Il film lussuoso, fragoroso, dinamico, è abbastanza divertente.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,37/articleid,0192_01_2004_0132_0037_1339529/ «Van Helsing e i mostri»]'', ''La Stampa'', 14 maggio 2004.</ref> *Campione coraggioso, irriducibile, diventato un simbolo della lotta americana per uscire dalla crisi, Braddock è interpretato davvero bene da un [[Russell Crowe|Crowe]] dimagrito e affinato, con la faccia tonda divenuta triangolare. ''[[Cinderella Man - Una ragione per lottare|Cinderella Man]]'' è una prova molto interessante di epopea della miseria: l'unico personaggio insopportabile è il solito, la moglie del pugile sempre lagnosa e iettatrice, stavolta [[Renée Zellweger]].<ref>Da ''La Stampa'', 6 settembre 2005; citato in ''[https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/cinderella-man---una-ragione-per-lottare/43241/ Cinderella Man - Una ragione per lottare]'', ''cinematografo.it''.</ref> *{{NDR|Su ''[[V per Vendetta]]''}} [...] esempio di film avventuroso-politico alla maniera della Primula Rossa, emozionante, libertario, divertente.<ref name=v>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6873498 La vendetta senza fine del «distruttore positivo»]'', ''La Stampa'', 17 marzo 2006, p. 33.</ref> *{{NDR|Su ''[[V per Vendetta]]''}} Il lungo film è ogni tanto un poco stanco ma è recitato benissimo (la voce italiana del protagonista [[Hugo Weaving]] è quella di [[Gabriele Lavia]]), è intelligente e appassionante.<ref name=v/> *{{NDR|Su ''[[Solo due ore]]''}} Bel film d'azione, «Solo due ore» di Richard Donner: ma l'elemento che colpisce di più è [[Bruce Willis]] che, dimagrito, malinconico, con i baffi e un poco di barba, somiglia in modo impressionante al giudice [[Paolo Borsellino|Borsellino]]. Invece è un detective della polizia di New York, malconcio e dal passato tutt'altro che inappuntabile.<ref name=Solodueore>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6899429 Bruce Willis nel marcio della Omicidi]'', ''La Stampa'', 31 marzo 2006, p. 32.</ref> *{{NDR|Su ''[[Solo due ore]]''}} Drammaticamente ottimo, il film ha un'aria triste: quei poliziotti cinici e assassini, quel detective che dice «Non c'è niente che mi faccia sentir bene», quel delinquente nero stupido e coraggioso, quella città caotica e indifferente formano un mondo brutto molto interessante.<ref name=Solodueore /> *{{NDR|Su ''[[Fascisti su Marte]]''}} Il regista-protagonista, come sempre, è straordinariamente divertente: certi suoi sguardi loschi o traversi, certa sua imperiosità dittatoriale, certi suoi improvvisi smarrimenti, sono fantastici, almeno quanto la creatività e la comicità dell'ideazione.<ref>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7303417 Quanto divertono quei fascisti]'', ''La Stampa'', 3 novembre 2006, p. 31.</ref> *{{NDR|Su ''[[Romanzo criminale (film)|Romanzo criminale]]''}} Ispirandosi al libro di [[Giancarlo De Cataldo]] pubblicato da Einaudi, per due ore e mezza il film corale analizza in chiave romantica i criminali, le loro imprese, la loro ascesa e caduta. Raccogliendo nel cast molti attori italiani soprattutto giovani e bravi (bravissimo [[Kim Rossi Stuart]]), [[Michele Placido]] ha realizzato un film con qualche difetto però molto interessante, forte, riuscito.<ref>Da ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6461859 Film della weekend drammatico «Romanzo criminale» ]'', ''La Stampa'', 3 novembre 2006, p. 31.</ref> *Per la sua carica liberatoria, la sua assenza di moralismo, la sua struttura narrativa, il suo splendore figurativo, la sua linea antimetafisica, [[La dolce vita]] è nel cinema una rivoluzione. Sembrava che, dopo, non si potessero più fare i film consueti. Non è andata così: come càpita a tutti i maestri davvero grandi, il regista non ha allievi, non ha fatto scuola.<ref name=dolcevita/> *[[La dolce vita]] risulterà alla fine simile a un viaggio con tante tappe del protagonista, un giornalista di mondanità e pettegolezzi in movimento nella cosiddetta café society, nel carnevale perenne che nasconde un vuoto drammatico.<ref name=dolcevita>Da ''[http://www.lastampa.it/2011/01/11/spettacoli/i-cinquant-anni-de-la-dolce-vita-raccontati-da-lietta-tornabuoni-378QJ2pZT1jomYG4eAQ0RL/pagina.html I cinquant'anni de La dolce vita raccontati da Lietta Tornabuoni]'', ''Lastampa.it'', 11 gennaio 2011.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1118_01_1973_0303_0003_16229167/ Che ridere con Dracula]''|''La stampa'', 29 dicembre 1973}} *[[Andy Warhol]] ha cambiato assai due dei più celebri miti della letteratura e del cinema «neri»: il suo ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein|Frankenstein]]'' girato in tre dimensioni non crea un orrendo mostro ma una bellissima coppia, il suo ''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!|Dracula]]'' ambientato negli Anni Trenta è sempre in frac e si porta dietro la bara sul tetto della Mercedes. [...] I due film non mostrano il minimo rispetto per i loro eroi. *Dracula ha cambiato status: ne ''[[I satanici riti di Dracula]]'' il regista Alan Gibson ne ha fatto un magnate misterioso, onnipotente e pauroso, un supercapitalista ossessionato dal timore delle malattie e dei rapimenti, «un personaggio alla Howard Hughes». *L'epopea del male non regge il confronto con la nera realtà contemporanea, i miti ottocenteschi si sfaldano di fronte ai nuovi riti di sangue. L'intervento di Andy Warhol può apparire il segno definitivo del tramonto di Frankenstein e Dracula: quando arriva Warhol il distruttore, estetizzante imbalsamatore del reale, geniale seppellitore di vitalità creativa, vuol proprio dire che tutto è finito. {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0771_01_1993_0021_0015_10877554/ Vampiro innamorato stanotte t'ho sognato]''|''La stampa'', 22 gennaio 1993}} *{{NDR|Su ''[[Dracula di Bram Stoker]]''}} Dopo il vampiro spaventevole, il vampiro patetico e il vampiro comico, ecco il vampiro innamorato. *Autoproclamantesi fedele al romanzo, il film trascura purtroppo le qualità domestiche del più aristocratico dei vampiri, che teneva in ordine senza servitori il suo tetro castello dei Carpazi. [...] Trascura il superbo snobismo che induce Dracula a rivendicarsi discendente di Attila e a disprezzare gli Asburgo o i Romanov come «schiuma della Terra». Trascura i folti baffi bianchi che il romanzo attribuisce a Dracula, e che il cinema ha sempre ignorato: l'unico a rispettare i baffi bianchi è un film turco del 1963, ''Drakula Instanbulda'', dove naturalmente il vampiro arretra di fronte al Corano mentre rimane indifferente al crocefisso. *Coppola ha preso un simbolo delle forze del Male che riflette il sadismo inconscio di molti lettori e spettatori, ha scelto un'incarnazione della trasgressione e del totale rifiuto di sottomettersi alle leggi umane o divine, una grande mente criminale, e ne ha fatto un trepido innamorato sentimentale: come idea non è granché, né il film consente alcuna analogia contemporanea tra il contagio vampiresco attraverso il morso e il contagio dell'Aids attraverso il coito. Son discorsi anche sproporzionati: Coppola ha detto, dichiarato e ripetuto d'aver fatto il film su commissione, per ragioni alimentari, per pagare i suoi eterni debiti. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Tornabuoni, Lietta}} [[Categoria:Critici cinematografici italiani]] [[Categoria:Giornalisti italiani]] p1qbv2awfu3hfz0p1qzee2g0wpbwumf William Edward Burghardt Du Bois 0 31081 1223190 986772 2022-08-18T17:23:59Z AnjaQantina 1348 +citazione, ordine alfab., +defaultsort wikitext text/x-wiki [[Immagine:WEB Du Bois 1946.jpg|thumb|W.E.B. Du Bois, 1946]] '''William Edward Burghardt Du Bois''', spesso indicato semplicemente come '''W.E.B. Du Bois''', o '''DuBois''' (1868 – 1963), attivista, storico, scrittore, editore e poeta statunitense. ==Citazioni di William Edward Burghardt Du Bois== *Formeremo uomini solo se assumiamo a oggetto del lavoro nelle scuole la condizione stessa degli esseri umani – l'intelligenza, la sostanziale solidarietà, la conoscenza del mondo e le relazioni che gli uomini intrattengono con esso – è questo il curricolo di quell'Alta [[Formazione]] su cui si devono costruire le fondamenta di una vita reale.<ref>Da ''The Talented Tenth'', in ''The Negro Problem'', New York, 1903. Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *[[Iosif Stalin|Giuseppe Stalin]] è stato un grande uomo; pochi altri uomini del ventesimo secolo si avvicinano alla sua levatura. Era semplice, calmo e coraggioso. Raramente perdeva il suo equilibrio; ponderava lentamente i suoi problemi, prendeva le sue decisioni in modo chiaro e deciso; non cedeva mai all'ostentazione né si tratteneva timidamente dal mantenere con dignità il suo legittimo posto. Era il figlio di un servo ma rimaneva calmo di fronte al signore senza esitazione o nervi. Ma anche - e questa era la prova più alta della sua grandezza - conosceva l'uomo comune, sentiva i suoi problemi, seguiva il suo destino. :''Joseph Stalin was a great man; few other men of the 20th century approach his stature. He was simple, calm and courageous. He seldom lost his poise; pondered his problems slowly, made his decisions clearly and firmly; never yielded to ostentation nor coyly refrained from holding his rightful place with dignity. He was the son of a serf but stood calmly before the great without hesitation or nerves. But also—and this was the highest proof of his greatness—he knew the common man, felt his problems, followed his fate.''<ref>Citato in ''[https://www.marxists.org/reference/archive/stalin/biographies/1953/03/16.htm On Stalin]'', ''Marxists.org''.</ref> *I ciechi adulatori della [[Mediocrità]] che gridano allarmati: queste sono eccezioni, guardate qui morte, disastri e crimine – sono loro la regola compiaciuta!<ref>Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *Il paradosso centrale del Sud: la separazione sociale delle razze.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 71. ISBN 9788858015827</ref> *Il problema del XX secolo è la discriminazione sulla linea del colore. :''The problem of the twentieth century is the problem of the color line''.<ref>Da ''To the Nations of the World'', discorso per la conferenza pan-africana, Londra, 1900. Queste parole si trovano anche in ''The Souls of Black Folk'', 1903, cap. II: "Of the Dawn of Freedom".</ref> *Lo schiavo fu liberato; rimase per un breve momento al sole; poi tornò verso la schiavitù.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 219. ISBN 9788858041147</ref> *Non abbiamo diritto a stare in disparte in silenzio mentre si gettano i semi di un raccolto di disastro per i nostri bambini, neri e bianchi.<ref>Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> ==Note== <references /> == Altri progetti == {{interprogetto|w|commons=W.E.B. Du Bois|etichetta=William Edward Burghardt Du Bois}} {{DEFAULTSORT:Du Bois, William Edward Burghardt}} [[Categoria:Storici statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Editori statunitensi]] f5r85rmfz64ckrrghz9ug893p24bmrd 1223202 1223190 2022-08-18T17:39:12Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di William Edward Burghardt Du Bois */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:WEB Du Bois 1946.jpg|thumb|W.E.B. Du Bois, 1946]] '''William Edward Burghardt Du Bois''', spesso indicato semplicemente come '''W.E.B. Du Bois''', o '''DuBois''' (1868 – 1963), attivista, storico, scrittore, editore e poeta statunitense. ==Citazioni di William Edward Burghardt Du Bois== *Formeremo uomini solo se assumiamo a oggetto del lavoro nelle scuole la condizione stessa degli esseri umani – l'intelligenza, la sostanziale solidarietà, la conoscenza del mondo e le relazioni che gli uomini intrattengono con esso – è questo il curricolo di quell'Alta [[Formazione]] su cui si devono costruire le fondamenta di una vita reale.<ref>Da ''The Talented Tenth'', in ''The Negro Problem'', New York, 1903. Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *[[Iosif Stalin|Giuseppe Stalin]] è stato un grande uomo; pochi altri uomini del ventesimo secolo si avvicinano alla sua levatura. Era semplice, calmo e coraggioso. Raramente perdeva il suo equilibrio; ponderava lentamente i suoi problemi, prendeva le sue decisioni in modo chiaro e deciso; non cedeva mai all'ostentazione né si tratteneva timidamente dal mantenere con dignità il suo legittimo posto. Era il figlio di un servo ma rimaneva calmo di fronte al signore senza esitazione o nervi. Ma anche - e questa era la prova più alta della sua grandezza - conosceva l'uomo comune, sentiva i suoi problemi, seguiva il suo destino. :''Joseph Stalin was a great man; few other men of the 20th century approach his stature. He was simple, calm and courageous. He seldom lost his poise; pondered his problems slowly, made his decisions clearly and firmly; never yielded to ostentation nor coyly refrained from holding his rightful place with dignity. He was the son of a serf but stood calmly before the great without hesitation or nerves. But also—and this was the highest proof of his greatness—he knew the common man, felt his problems, followed his fate.''<ref>Citato in ''[https://www.marxists.org/reference/archive/stalin/biographies/1953/03/16.htm On Stalin]'', ''Marxists.org''.</ref> *I ciechi adulatori della [[Mediocrità]] che gridano allarmati: queste sono eccezioni, guardate qui morte, disastri e crimine – sono loro la regola compiaciuta!<ref>Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *Il paradosso centrale del Sud: la separazione sociale delle razze.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 71. ISBN 9788858015827</ref> *Il problema del XX secolo è la discriminazione sulla linea del colore. :''The problem of the twentieth century is the problem of the color line''.<ref>Da ''To the Nations of the World'', discorso per la conferenza pan-africana, Londra, 1900. Queste parole si trovano anche in ''The Souls of Black Folk'', 1903, cap. II: "Of the Dawn of Freedom".</ref> *Lo schiavo fu liberato; rimase per un breve momento al sole; poi tornò verso la schiavitù.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 219. ISBN 9788858041147</ref> *Non abbiamo diritto a stare in disparte in silenzio mentre si gettano i semi di un raccolto di disastro per i nostri bambini, neri e bianchi.<ref>Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *Si percepisce sempre questa dualità, americano, negro; due anime, due pensieri, due lotte inconciliabili.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 220. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> == Altri progetti == {{interprogetto|w|commons=W.E.B. Du Bois|etichetta=William Edward Burghardt Du Bois}} {{DEFAULTSORT:Du Bois, William Edward Burghardt}} [[Categoria:Storici statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Editori statunitensi]] 0h0tlzsy3kk90pa9ap3pu9i2bb1z3op 1223206 1223202 2022-08-18T17:53:17Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di William Edward Burghardt Du Bois */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:WEB Du Bois 1946.jpg|thumb|W.E.B. Du Bois, 1946]] '''William Edward Burghardt Du Bois''', spesso indicato semplicemente come '''W.E.B. Du Bois''', o '''DuBois''' (1868 – 1963), attivista, storico, scrittore, editore e poeta statunitense. ==Citazioni di William Edward Burghardt Du Bois== *Formeremo uomini solo se assumiamo a oggetto del lavoro nelle scuole la condizione stessa degli esseri umani – l'intelligenza, la sostanziale solidarietà, la conoscenza del mondo e le relazioni che gli uomini intrattengono con esso – è questo il curricolo di quell'Alta [[Formazione]] su cui si devono costruire le fondamenta di una vita reale.<ref>Da ''The Talented Tenth'', in ''The Negro Problem'', New York, 1903. Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *[[Iosif Stalin|Giuseppe Stalin]] è stato un grande uomo; pochi altri uomini del ventesimo secolo si avvicinano alla sua levatura. Era semplice, calmo e coraggioso. Raramente perdeva il suo equilibrio; ponderava lentamente i suoi problemi, prendeva le sue decisioni in modo chiaro e deciso; non cedeva mai all'ostentazione né si tratteneva timidamente dal mantenere con dignità il suo legittimo posto. Era il figlio di un servo ma rimaneva calmo di fronte al signore senza esitazione o nervi. Ma anche - e questa era la prova più alta della sua grandezza - conosceva l'uomo comune, sentiva i suoi problemi, seguiva il suo destino. :''Joseph Stalin was a great man; few other men of the 20th century approach his stature. He was simple, calm and courageous. He seldom lost his poise; pondered his problems slowly, made his decisions clearly and firmly; never yielded to ostentation nor coyly refrained from holding his rightful place with dignity. He was the son of a serf but stood calmly before the great without hesitation or nerves. But also—and this was the highest proof of his greatness—he knew the common man, felt his problems, followed his fate.''<ref>Citato in ''[https://www.marxists.org/reference/archive/stalin/biographies/1953/03/16.htm On Stalin]'', ''Marxists.org''.</ref> *I ciechi adulatori della [[Mediocrità]] che gridano allarmati: queste sono eccezioni, guardate qui morte, disastri e crimine – sono loro la regola compiaciuta!<ref>Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *Il paradosso centrale del Sud: la separazione sociale delle razze.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 71. ISBN 9788858015827</ref> *Il problema del XX secolo è la discriminazione sulla linea del colore. :''The problem of the twentieth century is the problem of the color line''.<ref>Da ''To the Nations of the World'', discorso per la conferenza pan-africana, Londra, 1900. Queste parole si trovano anche in ''The Souls of Black Folk'', 1903, cap. II: "Of the Dawn of Freedom".</ref> *Lo schiavo fu liberato; rimase per un breve momento al sole; poi tornò verso la schiavitù.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 219. ISBN 9788858041147</ref> *Non abbiamo diritto a stare in disparte in silenzio mentre si gettano i semi di un raccolto di disastro per i nostri bambini, neri e bianchi.<ref>Citato in Enrica Rigo, ''Lezioni di Razza'', ''il manifesto'', 21 gennaio 2009.</ref> *Non mi interessa [...] l'arte che non venga usata per la propaganda. Ma mi preoccupo quando la propaganda è confinata da un lato, mentre l'altro lato è spoglio e muto.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 243. ISBN 9788858041147</ref> *Si percepisce sempre questa dualità, americano, negro; due anime, due pensieri, due lotte inconciliabili.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 220. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> == Altri progetti == {{interprogetto|w|commons=W.E.B. Du Bois|etichetta=William Edward Burghardt Du Bois}} {{DEFAULTSORT:Du Bois, William Edward Burghardt}} [[Categoria:Storici statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Editori statunitensi]] 6di2kwdp4zjks9bpwm6yhg7uz7jqcyl Dmitrij Medvedev 0 34030 1223314 1217739 2022-08-19T09:01:32Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dmitrij Medvedev */ wikitext text/x-wiki [[File:Dmitry Medvedev official portrait (01) (cropped).jpg|thumb|Medvedev nel 2016]] '''Dmitrij Anatol'evič Medvedev''' (1965 – vivente), politico russo. ==Citazioni di Dmitrij Medvedev== *Quando si parlò del [[Kosovo]], i partner occidentali lo giustificarono come un caso particolare. La situazione era particolare in Kosovo, la situazione è particolare in Ossezia del Sud e in Abkhazia.<ref>Citato in [http://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2008/08/27/EA2PO_VA701.html ''La Russia riconosce Ossezia e Abkhazia''], ''Gazzetta di Reggio'', 27 agosto 2008</ref> *L'eroismo della [[Russia]] durante la [[Seconda guerra mondiale]] non deve mai essere messo in dubbio.<ref name=sole24ore>Da ''Il Sole 24 Ore'', 20 maggio 2009.</ref> *Penso che [[Vasilij Kljuchevskij]] {{NDR|storico russo}} avesse ragione: la storia non ci insegna nulla. Si limita a punirci se non impariamo le sue lezioni.<ref name=sole24ore/> *Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/06/07/ucraina-medvedev-odio-chi-e-contro-la-russia_356120ab-77fb-40d2-b36b-dae56a231006.html ''Ucraina, Medvedev: "Odio chi è contro la Russia"''], ''Ansa.it'', 8 giugno 2022.</ref> *Ho letto che l'Ucraina, con il sistema di affitti e prestiti, vuole ricevere Gnl dai suoi padroni d'oltremare con pagamento per la consegna in due anni, altrimenti il prossimo inverno si congelerà semplicemente. Chi ha detto che tra due anni l'Ucraina esista ancora sulle mappe mondiali?<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/dubito-che-l-ucraina-esister-paio-d-anni-parole-choc-2042767.html ''"Dubito che l'Ucraina esisterà tra un paio d'anni": parole choc di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 15 giugno 2022.</ref> *Agli europei, grandi mangiatori di rane, salsicce e spaghetti, piace visitare Kiev. Inutilmente. Hanno promesso l'adesione dell'Ucraina all'Ue e obici datati, si ubriacano di horilka, tornano a casa in treno, come cento anni fa.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/medvedev-contro-draghi-macron-e-scholz-visita-inutile-tempo-2043068.html ''"Grandi mangiatori di rane e spaghetti...". L'ultimo insulto choc di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 16 giugno 2022.</ref> *Se l'Ucraina attacca la Crimea allora gli ucraini conosceranno il giorno del giudizio, sarà la fine del mondo.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/nuova-minaccia-medvedev-conoscerete-giorno-giudizio-2051969.html ''"Pronta una risposta da fine del mondo": l'ultima minaccia di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 17 luglio 2022.</ref> *Vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità. I voti degli elettori sono una potente leva di influenza. Chiamate i vostri idioti a rendere conto. E vi ascolteremo. Il vantaggio è evidente: l’inverno è molto più caldo e confortevole in compagnia della Russia che in uno splendido isolamento con la stufa a gas spenta.<ref>Citato in [https://www.ilsecoloxix.it/italia-mondo/esteri/2022/08/19/news/gli-amici-dello-zar-e-quel-pressing-in-europa-per-fermare-le-sanzioni-contro-la-russia-1.41637826 ''Gli amici dello Zar e quel pressing in Europa per fermare le sanzioni contro la Russia''], ''Ilsecoloxix.it'', 19 agosto 2022.</ref> {{Int|Da [https://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/ossezia-bombardamenti-3/lettera-medvedev/lettera-medvedev.html ''"La nostra scelta inevitabile"'']|''La repubblica'', 27 agosto 2008}} *L'aggressione del regime di [[Mikheil Saak'ashvili|Mikhail Saakashvili]] contro l'Ossezia del Sud ha cancellato le vite di molti dei nostri cittadini, compresi i militari che facevano parte del contingente multinazionale per il mantenimento della pace. Avendo dato l'ordine criminale di attaccare l'Ossezia del Sud, Saakashvili contava di realizzare un'operazione lampo e di mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto di una "sistemazione" del conflitto tra la Georgia e l'Ossezia del Sud alle condizioni di Tbilisi. *Da quando, all'inizio degli anni '90, il presidente georgiano [[Zviad Gamsakhurdia|Gamsakhurdia]] lanciò l'appello per una "Georgia per i georgiani" e abolì gli Stati autonomi dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, ordinando di prendere d'assalto Sukhumi e Tskhinvali, la Russia fece tutto quanto in suo potere per impedire il genocidio e le pulizie etniche. La Russia, come mediatrice e pacificatrice, voleva arrivare a una soluzione politica dei conflitti. Allo stesso tempo, ci siamo sempre basati sul riconoscimento dell'integrità territoriale della Georgia. *I nostri insistenti appelli a Tbilisi per la stipula di accordi sull'impegno al non uso della forza in Abkhazia e Ossezia del Sud sono stati respinti dalla dirigenza georgiana e ignorati dall'Unione europea e dalla Nato. Nella notte dell'8 agosto 2008 Tbilisi ha fatto la sua scelta, iniziando la guerra contro il popolo sudosseto il quale - stando alle dichiarazioni di Saakashvili - è considerato una parte del suo Stato. Con il suo ordine criminale di iniziare la guerra, il presidente georgiano ha cancellato di propria mano tutte le speranze per il ristabilimento dell'integrità territoriale e la coesistenza pacifica di sudosseti, abkhazi e georgiani in un unico Stato. I popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud si sono espressi più volte con referendum a favore dell'indipendenza delle proprie Repubbliche. Ciò che è successo in Ossezia del Sud e si stava pianificando di fare anche in Abkhazia ha fatto traboccare il vaso della pazienza. *Basandosi sulla situazione che si è venuta a creare, tenendo conto della volontà espressa dai popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, attenendosi alle disposizioni dello statuto Onu e alla dichiarazione sui principi e il diritto internazionale riguardanti le relazioni amichevoli tra gli Stati, all'atto finale di Helsinki e agli altri documenti internazionali di parte, è stata presa la decisione del riconoscimento da parte della Federazione Russa dell'indipendenza della Repubblica di Abkhazia e della Repubblica dell'Ossezia del Sud. {{Int|Da [http://russiaintranslation.com/2018/09/10/la-russia-ha-ricevuto-una-cosa-importante-la-pace/ ''La Russia ha ricevuto una cosa importante: la pace'']|Intervista di Vladimir Solov'ev, ''Russiaintranslation.com'', 10 settembre 2018}} *Le mie valutazioni rimangono le stesse: senza la condotta irresponsabile, immorale e criminale di Saakashvili e dei suoi seguaci, non ci sarebbe stata alcuna guerra. *Nel 2008 il governo georgiano guidato dal presidente ha dato il via libera all'aggressione ed è successo quello che è successo. Non era inevitabile. È stata senza dubbi una scelta soggettiva di Saakashvili e del suo entourage. *All'inizio non sembrava male. Durante il nostro primo incontro, quando sono entrato in carica, ha detto che avrebbe voluto ripristinare i rapporti, che si aspettava di essere amici – in generale, ha detto molte parole piacevoli. [...] Ricordo chiaramente che dall'inizio del luglio 2008 interruppe le comunicazioni. Allora non gli detti molta importanza, ma ora sono incline a pensare che questa fosse una linea già elaborata. Lui, da un lato, si aspettava che il nuovo capo della Federazione Russa avrebbe preso un'altra posizione nel rapporto con il suo governo e con lui personalmente. In altre parole, si aspettava semplicemente che non avremmo interferito nei processi che sarebbero occorsi, non reagendo in alcun modo alle azioni intraprese contro le nostre forze di pace e, cosa più importante, verso i cittadini della Federazione Russa che vivevano in Abkhazia e in Ossezia del Sud. D'altra parte, penso che a quel tempo avesse già tenuto consultazioni su larga scala con i suoi protettori. In questo caso si tratta principalmente degli Stati Uniti d'America. *La Georgia ha iniziato l'aggressione, questa è la conclusione più importante. Questo non può essere cancellato dalla storia. *La Russia ha ricevuto una cosa importante: la pace. Siamo stati in grado di proteggere i nostri cittadini, e sono molti, che vivono in Abkhazia e nell'Ossezia meridionale. Non abbiamo il rompicapo di un possibile altro attacco in cui dovremo intervenire, proteggere i nostri cittadini, proteggere la nostra sicurezza e dare una risposta. Nella regione è tutto chiaro. E questa è la cosa più importante. *La [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]], che si è conservata, sta cercando di circondare la Federazione Russa. Non si tratta di far piacere la leadership politica della Russia, non si tratta di alcuni principi ideologici o differenze di valori, si tratta di cose semplici che sono assolutamente ovvie per qualsiasi persona. *La NATO non solo continua a esistere, si sta espandendo. Sempre più paesi stanno cercando di essere coinvolti nell'alleanza dell'Atlantico del Nord . Non possiamo trattare questa cosa con indifferenza, perché nessuno ha abolito la parità nucleare nel mondo, nessuno ha cancellato il fatto che è estremamente importante per i leader militari capire la relazione tra le forze strategiche nucleari dei diversi stati. *Mentre l'anello intorno al nostro paese inizia a contrarsi – il numero di paesi membri della NATO sta aumentando sempre di più – non possiamo fare a meno di preoccuparci. Perché in questo caso non si tratta solo delle forze strategiche nucleari che si avvicinano ai confini russi diventando armi nucleari strategiche, ma anche di armi tattiche non nucleari che, avendo un'alta precisione, sono in grado di causare danni colossali. In altre parole, l'allargamento della NATO è una minaccia assoluta per la Federazione Russa. Si tratta di una sfida incondizionata. *Per noi l'Abkhazia e l'Ossezia del Sud sono stati indipendenti con cui abbiamo rapporti amichevoli e in cui ci sono delle nostre basi militari. Un altro paese che li vede come un proprio territorio potrebbe portare a conseguenze molto gravi. *La carriera di Saakashvili in Georgia è con ogni probabilità conclusa, cosa che credo sia molto buona per la Georgia. ==Citazioni su Dmitrij Medvedev== *Al Cremlino c'è un sognatore... che sogna un futuro migliore per la Russia, mentre il Paese va in tutt'altra direzione. Noi non vorremmo sogni e articoli, ma decreti, leggi, proposte. ([[Oleg Orlov]]) *Medvedev e [[Vladimir Vladimirovič Putin|Putin]] sono un dono di Dio per il vostro Paese. ([[Silvio Berlusconi]]) *L'ex presidente russo è una piccola persona dimenticata dalla Storia che cerca di mostrarsi seria e minacciosa, ma che in realtà suscita solo pietà. ([[Mychajlo Podoljak]]) *Se l'imperialismo russo avesse un volto, sarebbe quello di Medvedev. Un piccolo uomo con grandi insicurezze, che sprizza veleno verso l'Ucraina o minaccia il mondo come unico modo per affermarsi. L'Ucraina c'era, c'è e ci sarà. La domanda è dove sarà fra due anni Dmitri Medvedev. ([[Mychajlo Podoljak]]) ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Seconda guerra in Ossezia del Sud]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Dmitry Medvedev}} [[Categoria:Politici russi|Medvedev, Dimitri]] 9niu0pu0pvu0wn8shajoqagrcwcseyg 1223315 1223314 2022-08-19T09:03:58Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Dmitrij Medvedev */ wikitext text/x-wiki [[File:Dmitry Medvedev official portrait (01) (cropped).jpg|thumb|Medvedev nel 2016]] '''Dmitrij Anatol'evič Medvedev''' (1965 – vivente), politico russo. ==Citazioni di Dmitrij Medvedev== *Quando si parlò del [[Kosovo]], i partner occidentali lo giustificarono come un caso particolare. La situazione era particolare in Kosovo, la situazione è particolare in Ossezia del Sud e in Abkhazia.<ref>Citato in [http://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2008/08/27/EA2PO_VA701.html ''La Russia riconosce Ossezia e Abkhazia''], ''Gazzetta di Reggio'', 27 agosto 2008</ref> *L'eroismo della [[Russia]] durante la [[Seconda guerra mondiale]] non deve mai essere messo in dubbio.<ref name=sole24ore>Da ''Il Sole 24 Ore'', 20 maggio 2009.</ref> *Penso che [[Vasilij Kljuchevskij]] {{NDR|storico russo}} avesse ragione: la storia non ci insegna nulla. Si limita a punirci se non impariamo le sue lezioni.<ref name=sole24ore/> *Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/06/07/ucraina-medvedev-odio-chi-e-contro-la-russia_356120ab-77fb-40d2-b36b-dae56a231006.html ''Ucraina, Medvedev: "Odio chi è contro la Russia"''], ''Ansa.it'', 8 giugno 2022.</ref> *Ho letto che l'Ucraina, con il sistema di affitti e prestiti, vuole ricevere Gnl dai suoi padroni d'oltremare con pagamento per la consegna in due anni, altrimenti il prossimo inverno si congelerà semplicemente. Chi ha detto che tra due anni l'Ucraina esista ancora sulle mappe mondiali?<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/dubito-che-l-ucraina-esister-paio-d-anni-parole-choc-2042767.html ''"Dubito che l'Ucraina esisterà tra un paio d'anni": parole choc di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 15 giugno 2022.</ref> *Agli europei, grandi mangiatori di rane, salsicce e spaghetti, piace visitare Kiev. Inutilmente. Hanno promesso l'adesione dell'Ucraina all'Ue e obici datati, si ubriacano di horilka, tornano a casa in treno, come cento anni fa.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/medvedev-contro-draghi-macron-e-scholz-visita-inutile-tempo-2043068.html ''"Grandi mangiatori di rane e spaghetti...". L'ultimo insulto choc di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 16 giugno 2022.</ref> *Se l'Ucraina attacca la Crimea allora gli ucraini conosceranno il giorno del giudizio, sarà la fine del mondo.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/nuova-minaccia-medvedev-conoscerete-giorno-giudizio-2051969.html ''"Pronta una risposta da fine del mondo": l'ultima minaccia di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 17 luglio 2022.</ref> *Vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità. I voti degli elettori sono una potente leva di influenza. Chiamate i vostri idioti a rendere conto. E vi ascolteremo. Il vantaggio è evidente: l’inverno è molto più caldo e confortevole in compagnia della Russia che in uno splendido isolamento con la stufa a gas spenta.<ref>Citato in [https://www.ilsecoloxix.it/italia-mondo/esteri/2022/08/19/news/gli-amici-dello-zar-e-quel-pressing-in-europa-per-fermare-le-sanzioni-contro-la-russia-1.41637826 ''Gli amici dello Zar e quel pressing in Europa per fermare le sanzioni contro la Russia''], ''Ilsecoloxix.it'', 19 agosto 2022.</ref> {{Int|Da [https://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/ossezia-bombardamenti-3/lettera-medvedev/lettera-medvedev.html ''"La nostra scelta inevitabile"'']|Lettera inviata ad alcuni capi di stato e governo annunciando il riconoscimento dell'indipendenza di Ossezia del Sud e Abkhazia il 26 agosto 2008; ''La repubblica'', 27 agosto 2008}} *L'aggressione del regime di [[Mikheil Saak'ashvili|Mikhail Saakashvili]] contro l'Ossezia del Sud ha cancellato le vite di molti dei nostri cittadini, compresi i militari che facevano parte del contingente multinazionale per il mantenimento della pace. Avendo dato l'ordine criminale di attaccare l'Ossezia del Sud, Saakashvili contava di realizzare un'operazione lampo e di mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto di una "sistemazione" del conflitto tra la Georgia e l'Ossezia del Sud alle condizioni di Tbilisi. *Da quando, all'inizio degli anni '90, il presidente georgiano [[Zviad Gamsakhurdia|Gamsakhurdia]] lanciò l'appello per una "Georgia per i georgiani" e abolì gli Stati autonomi dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, ordinando di prendere d'assalto Sukhumi e Tskhinvali, la Russia fece tutto quanto in suo potere per impedire il genocidio e le pulizie etniche. La Russia, come mediatrice e pacificatrice, voleva arrivare a una soluzione politica dei conflitti. Allo stesso tempo, ci siamo sempre basati sul riconoscimento dell'integrità territoriale della Georgia. *I nostri insistenti appelli a Tbilisi per la stipula di accordi sull'impegno al non uso della forza in Abkhazia e Ossezia del Sud sono stati respinti dalla dirigenza georgiana e ignorati dall'Unione europea e dalla Nato. Nella notte dell'8 agosto 2008 Tbilisi ha fatto la sua scelta, iniziando la guerra contro il popolo sudosseto il quale - stando alle dichiarazioni di Saakashvili - è considerato una parte del suo Stato. Con il suo ordine criminale di iniziare la guerra, il presidente georgiano ha cancellato di propria mano tutte le speranze per il ristabilimento dell'integrità territoriale e la coesistenza pacifica di sudosseti, abkhazi e georgiani in un unico Stato. I popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud si sono espressi più volte con referendum a favore dell'indipendenza delle proprie Repubbliche. Ciò che è successo in Ossezia del Sud e si stava pianificando di fare anche in Abkhazia ha fatto traboccare il vaso della pazienza. *Basandosi sulla situazione che si è venuta a creare, tenendo conto della volontà espressa dai popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, attenendosi alle disposizioni dello statuto Onu e alla dichiarazione sui principi e il diritto internazionale riguardanti le relazioni amichevoli tra gli Stati, all'atto finale di Helsinki e agli altri documenti internazionali di parte, è stata presa la decisione del riconoscimento da parte della Federazione Russa dell'indipendenza della Repubblica di Abkhazia e della Repubblica dell'Ossezia del Sud. {{Int|Da [http://russiaintranslation.com/2018/09/10/la-russia-ha-ricevuto-una-cosa-importante-la-pace/ ''La Russia ha ricevuto una cosa importante: la pace'']|Intervista di Vladimir Solov'ev, ''Russiaintranslation.com'', 10 settembre 2018}} *Le mie valutazioni rimangono le stesse: senza la condotta irresponsabile, immorale e criminale di Saakashvili e dei suoi seguaci, non ci sarebbe stata alcuna guerra. *Nel 2008 il governo georgiano guidato dal presidente ha dato il via libera all'aggressione ed è successo quello che è successo. Non era inevitabile. È stata senza dubbi una scelta soggettiva di Saakashvili e del suo entourage. *All'inizio non sembrava male. Durante il nostro primo incontro, quando sono entrato in carica, ha detto che avrebbe voluto ripristinare i rapporti, che si aspettava di essere amici – in generale, ha detto molte parole piacevoli. [...] Ricordo chiaramente che dall'inizio del luglio 2008 interruppe le comunicazioni. Allora non gli detti molta importanza, ma ora sono incline a pensare che questa fosse una linea già elaborata. Lui, da un lato, si aspettava che il nuovo capo della Federazione Russa avrebbe preso un'altra posizione nel rapporto con il suo governo e con lui personalmente. In altre parole, si aspettava semplicemente che non avremmo interferito nei processi che sarebbero occorsi, non reagendo in alcun modo alle azioni intraprese contro le nostre forze di pace e, cosa più importante, verso i cittadini della Federazione Russa che vivevano in Abkhazia e in Ossezia del Sud. D'altra parte, penso che a quel tempo avesse già tenuto consultazioni su larga scala con i suoi protettori. In questo caso si tratta principalmente degli Stati Uniti d'America. *La Georgia ha iniziato l'aggressione, questa è la conclusione più importante. Questo non può essere cancellato dalla storia. *La Russia ha ricevuto una cosa importante: la pace. Siamo stati in grado di proteggere i nostri cittadini, e sono molti, che vivono in Abkhazia e nell'Ossezia meridionale. Non abbiamo il rompicapo di un possibile altro attacco in cui dovremo intervenire, proteggere i nostri cittadini, proteggere la nostra sicurezza e dare una risposta. Nella regione è tutto chiaro. E questa è la cosa più importante. *La [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]], che si è conservata, sta cercando di circondare la Federazione Russa. Non si tratta di far piacere la leadership politica della Russia, non si tratta di alcuni principi ideologici o differenze di valori, si tratta di cose semplici che sono assolutamente ovvie per qualsiasi persona. *La NATO non solo continua a esistere, si sta espandendo. Sempre più paesi stanno cercando di essere coinvolti nell'alleanza dell'Atlantico del Nord . Non possiamo trattare questa cosa con indifferenza, perché nessuno ha abolito la parità nucleare nel mondo, nessuno ha cancellato il fatto che è estremamente importante per i leader militari capire la relazione tra le forze strategiche nucleari dei diversi stati. *Mentre l'anello intorno al nostro paese inizia a contrarsi – il numero di paesi membri della NATO sta aumentando sempre di più – non possiamo fare a meno di preoccuparci. Perché in questo caso non si tratta solo delle forze strategiche nucleari che si avvicinano ai confini russi diventando armi nucleari strategiche, ma anche di armi tattiche non nucleari che, avendo un'alta precisione, sono in grado di causare danni colossali. In altre parole, l'allargamento della NATO è una minaccia assoluta per la Federazione Russa. Si tratta di una sfida incondizionata. *Per noi l'Abkhazia e l'Ossezia del Sud sono stati indipendenti con cui abbiamo rapporti amichevoli e in cui ci sono delle nostre basi militari. Un altro paese che li vede come un proprio territorio potrebbe portare a conseguenze molto gravi. *La carriera di Saakashvili in Georgia è con ogni probabilità conclusa, cosa che credo sia molto buona per la Georgia. ==Citazioni su Dmitrij Medvedev== *Al Cremlino c'è un sognatore... che sogna un futuro migliore per la Russia, mentre il Paese va in tutt'altra direzione. Noi non vorremmo sogni e articoli, ma decreti, leggi, proposte. ([[Oleg Orlov]]) *Medvedev e [[Vladimir Vladimirovič Putin|Putin]] sono un dono di Dio per il vostro Paese. ([[Silvio Berlusconi]]) *L'ex presidente russo è una piccola persona dimenticata dalla Storia che cerca di mostrarsi seria e minacciosa, ma che in realtà suscita solo pietà. ([[Mychajlo Podoljak]]) *Se l'imperialismo russo avesse un volto, sarebbe quello di Medvedev. Un piccolo uomo con grandi insicurezze, che sprizza veleno verso l'Ucraina o minaccia il mondo come unico modo per affermarsi. L'Ucraina c'era, c'è e ci sarà. La domanda è dove sarà fra due anni Dmitri Medvedev. ([[Mychajlo Podoljak]]) ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Seconda guerra in Ossezia del Sud]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Dmitry Medvedev}} [[Categoria:Politici russi|Medvedev, Dimitri]] rzeqpba4wd6wxwgndorinhxukgqagzp 1223321 1223315 2022-08-19T10:54:25Z Mariomassone 17056 Mariomassone ha spostato la pagina [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev]] a [[Dmitrij Medvedev]] tramite redirect: as per wikipedia wikitext text/x-wiki [[File:Dmitry Medvedev official portrait (01) (cropped).jpg|thumb|Medvedev nel 2016]] '''Dmitrij Anatol'evič Medvedev''' (1965 – vivente), politico russo. ==Citazioni di Dmitrij Medvedev== *Quando si parlò del [[Kosovo]], i partner occidentali lo giustificarono come un caso particolare. La situazione era particolare in Kosovo, la situazione è particolare in Ossezia del Sud e in Abkhazia.<ref>Citato in [http://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2008/08/27/EA2PO_VA701.html ''La Russia riconosce Ossezia e Abkhazia''], ''Gazzetta di Reggio'', 27 agosto 2008</ref> *L'eroismo della [[Russia]] durante la [[Seconda guerra mondiale]] non deve mai essere messo in dubbio.<ref name=sole24ore>Da ''Il Sole 24 Ore'', 20 maggio 2009.</ref> *Penso che [[Vasilij Kljuchevskij]] {{NDR|storico russo}} avesse ragione: la storia non ci insegna nulla. Si limita a punirci se non impariamo le sue lezioni.<ref name=sole24ore/> *Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/06/07/ucraina-medvedev-odio-chi-e-contro-la-russia_356120ab-77fb-40d2-b36b-dae56a231006.html ''Ucraina, Medvedev: "Odio chi è contro la Russia"''], ''Ansa.it'', 8 giugno 2022.</ref> *Ho letto che l'Ucraina, con il sistema di affitti e prestiti, vuole ricevere Gnl dai suoi padroni d'oltremare con pagamento per la consegna in due anni, altrimenti il prossimo inverno si congelerà semplicemente. Chi ha detto che tra due anni l'Ucraina esista ancora sulle mappe mondiali?<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/dubito-che-l-ucraina-esister-paio-d-anni-parole-choc-2042767.html ''"Dubito che l'Ucraina esisterà tra un paio d'anni": parole choc di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 15 giugno 2022.</ref> *Agli europei, grandi mangiatori di rane, salsicce e spaghetti, piace visitare Kiev. Inutilmente. Hanno promesso l'adesione dell'Ucraina all'Ue e obici datati, si ubriacano di horilka, tornano a casa in treno, come cento anni fa.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/medvedev-contro-draghi-macron-e-scholz-visita-inutile-tempo-2043068.html ''"Grandi mangiatori di rane e spaghetti...". L'ultimo insulto choc di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 16 giugno 2022.</ref> *Se l'Ucraina attacca la Crimea allora gli ucraini conosceranno il giorno del giudizio, sarà la fine del mondo.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/nuova-minaccia-medvedev-conoscerete-giorno-giudizio-2051969.html ''"Pronta una risposta da fine del mondo": l'ultima minaccia di Medvedev''], ''Ilgiornale.it'', 17 luglio 2022.</ref> *Vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità. I voti degli elettori sono una potente leva di influenza. Chiamate i vostri idioti a rendere conto. E vi ascolteremo. Il vantaggio è evidente: l’inverno è molto più caldo e confortevole in compagnia della Russia che in uno splendido isolamento con la stufa a gas spenta.<ref>Citato in [https://www.ilsecoloxix.it/italia-mondo/esteri/2022/08/19/news/gli-amici-dello-zar-e-quel-pressing-in-europa-per-fermare-le-sanzioni-contro-la-russia-1.41637826 ''Gli amici dello Zar e quel pressing in Europa per fermare le sanzioni contro la Russia''], ''Ilsecoloxix.it'', 19 agosto 2022.</ref> {{Int|Da [https://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/ossezia-bombardamenti-3/lettera-medvedev/lettera-medvedev.html ''"La nostra scelta inevitabile"'']|Lettera inviata ad alcuni capi di stato e governo annunciando il riconoscimento dell'indipendenza di Ossezia del Sud e Abkhazia il 26 agosto 2008; ''La repubblica'', 27 agosto 2008}} *L'aggressione del regime di [[Mikheil Saak'ashvili|Mikhail Saakashvili]] contro l'Ossezia del Sud ha cancellato le vite di molti dei nostri cittadini, compresi i militari che facevano parte del contingente multinazionale per il mantenimento della pace. Avendo dato l'ordine criminale di attaccare l'Ossezia del Sud, Saakashvili contava di realizzare un'operazione lampo e di mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto di una "sistemazione" del conflitto tra la Georgia e l'Ossezia del Sud alle condizioni di Tbilisi. *Da quando, all'inizio degli anni '90, il presidente georgiano [[Zviad Gamsakhurdia|Gamsakhurdia]] lanciò l'appello per una "Georgia per i georgiani" e abolì gli Stati autonomi dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, ordinando di prendere d'assalto Sukhumi e Tskhinvali, la Russia fece tutto quanto in suo potere per impedire il genocidio e le pulizie etniche. La Russia, come mediatrice e pacificatrice, voleva arrivare a una soluzione politica dei conflitti. Allo stesso tempo, ci siamo sempre basati sul riconoscimento dell'integrità territoriale della Georgia. *I nostri insistenti appelli a Tbilisi per la stipula di accordi sull'impegno al non uso della forza in Abkhazia e Ossezia del Sud sono stati respinti dalla dirigenza georgiana e ignorati dall'Unione europea e dalla Nato. Nella notte dell'8 agosto 2008 Tbilisi ha fatto la sua scelta, iniziando la guerra contro il popolo sudosseto il quale - stando alle dichiarazioni di Saakashvili - è considerato una parte del suo Stato. Con il suo ordine criminale di iniziare la guerra, il presidente georgiano ha cancellato di propria mano tutte le speranze per il ristabilimento dell'integrità territoriale e la coesistenza pacifica di sudosseti, abkhazi e georgiani in un unico Stato. I popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud si sono espressi più volte con referendum a favore dell'indipendenza delle proprie Repubbliche. Ciò che è successo in Ossezia del Sud e si stava pianificando di fare anche in Abkhazia ha fatto traboccare il vaso della pazienza. *Basandosi sulla situazione che si è venuta a creare, tenendo conto della volontà espressa dai popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, attenendosi alle disposizioni dello statuto Onu e alla dichiarazione sui principi e il diritto internazionale riguardanti le relazioni amichevoli tra gli Stati, all'atto finale di Helsinki e agli altri documenti internazionali di parte, è stata presa la decisione del riconoscimento da parte della Federazione Russa dell'indipendenza della Repubblica di Abkhazia e della Repubblica dell'Ossezia del Sud. {{Int|Da [http://russiaintranslation.com/2018/09/10/la-russia-ha-ricevuto-una-cosa-importante-la-pace/ ''La Russia ha ricevuto una cosa importante: la pace'']|Intervista di Vladimir Solov'ev, ''Russiaintranslation.com'', 10 settembre 2018}} *Le mie valutazioni rimangono le stesse: senza la condotta irresponsabile, immorale e criminale di Saakashvili e dei suoi seguaci, non ci sarebbe stata alcuna guerra. *Nel 2008 il governo georgiano guidato dal presidente ha dato il via libera all'aggressione ed è successo quello che è successo. Non era inevitabile. È stata senza dubbi una scelta soggettiva di Saakashvili e del suo entourage. *All'inizio non sembrava male. Durante il nostro primo incontro, quando sono entrato in carica, ha detto che avrebbe voluto ripristinare i rapporti, che si aspettava di essere amici – in generale, ha detto molte parole piacevoli. [...] Ricordo chiaramente che dall'inizio del luglio 2008 interruppe le comunicazioni. Allora non gli detti molta importanza, ma ora sono incline a pensare che questa fosse una linea già elaborata. Lui, da un lato, si aspettava che il nuovo capo della Federazione Russa avrebbe preso un'altra posizione nel rapporto con il suo governo e con lui personalmente. In altre parole, si aspettava semplicemente che non avremmo interferito nei processi che sarebbero occorsi, non reagendo in alcun modo alle azioni intraprese contro le nostre forze di pace e, cosa più importante, verso i cittadini della Federazione Russa che vivevano in Abkhazia e in Ossezia del Sud. D'altra parte, penso che a quel tempo avesse già tenuto consultazioni su larga scala con i suoi protettori. In questo caso si tratta principalmente degli Stati Uniti d'America. *La Georgia ha iniziato l'aggressione, questa è la conclusione più importante. Questo non può essere cancellato dalla storia. *La Russia ha ricevuto una cosa importante: la pace. Siamo stati in grado di proteggere i nostri cittadini, e sono molti, che vivono in Abkhazia e nell'Ossezia meridionale. Non abbiamo il rompicapo di un possibile altro attacco in cui dovremo intervenire, proteggere i nostri cittadini, proteggere la nostra sicurezza e dare una risposta. Nella regione è tutto chiaro. E questa è la cosa più importante. *La [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]], che si è conservata, sta cercando di circondare la Federazione Russa. Non si tratta di far piacere la leadership politica della Russia, non si tratta di alcuni principi ideologici o differenze di valori, si tratta di cose semplici che sono assolutamente ovvie per qualsiasi persona. *La NATO non solo continua a esistere, si sta espandendo. Sempre più paesi stanno cercando di essere coinvolti nell'alleanza dell'Atlantico del Nord . Non possiamo trattare questa cosa con indifferenza, perché nessuno ha abolito la parità nucleare nel mondo, nessuno ha cancellato il fatto che è estremamente importante per i leader militari capire la relazione tra le forze strategiche nucleari dei diversi stati. *Mentre l'anello intorno al nostro paese inizia a contrarsi – il numero di paesi membri della NATO sta aumentando sempre di più – non possiamo fare a meno di preoccuparci. Perché in questo caso non si tratta solo delle forze strategiche nucleari che si avvicinano ai confini russi diventando armi nucleari strategiche, ma anche di armi tattiche non nucleari che, avendo un'alta precisione, sono in grado di causare danni colossali. In altre parole, l'allargamento della NATO è una minaccia assoluta per la Federazione Russa. Si tratta di una sfida incondizionata. *Per noi l'Abkhazia e l'Ossezia del Sud sono stati indipendenti con cui abbiamo rapporti amichevoli e in cui ci sono delle nostre basi militari. Un altro paese che li vede come un proprio territorio potrebbe portare a conseguenze molto gravi. *La carriera di Saakashvili in Georgia è con ogni probabilità conclusa, cosa che credo sia molto buona per la Georgia. ==Citazioni su Dmitrij Medvedev== *Al Cremlino c'è un sognatore... che sogna un futuro migliore per la Russia, mentre il Paese va in tutt'altra direzione. Noi non vorremmo sogni e articoli, ma decreti, leggi, proposte. ([[Oleg Orlov]]) *Medvedev e [[Vladimir Vladimirovič Putin|Putin]] sono un dono di Dio per il vostro Paese. ([[Silvio Berlusconi]]) *L'ex presidente russo è una piccola persona dimenticata dalla Storia che cerca di mostrarsi seria e minacciosa, ma che in realtà suscita solo pietà. ([[Mychajlo Podoljak]]) *Se l'imperialismo russo avesse un volto, sarebbe quello di Medvedev. Un piccolo uomo con grandi insicurezze, che sprizza veleno verso l'Ucraina o minaccia il mondo come unico modo per affermarsi. L'Ucraina c'era, c'è e ci sarà. La domanda è dove sarà fra due anni Dmitri Medvedev. ([[Mychajlo Podoljak]]) ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Seconda guerra in Ossezia del Sud]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Dmitry Medvedev}} [[Categoria:Politici russi|Medvedev, Dimitri]] rzeqpba4wd6wxwgndorinhxukgqagzp Darkwing Duck 0 34621 1223296 1222261 2022-08-18T22:39:36Z 80.183.120.15 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano=Darkwing Duck |tipofiction= Serie TV d'animazione |titolooriginale= Darkwing Duck |immagine = Darkwing Duck 1991 logo.svg |paese= USA |anno= 1991-1992 |genere= avventura, azione, commedia |stagioni= 3 |episodi= 91 |ideatore= [[Tad Stones]] |ideatore 2= |doppiatorioriginali= *[[Jim Cummings]]: Drake Mallard/Darkwing Duck, Negaduck, Beppe Parapiglia, Talponi *[[Christine Cavanaugh]]: Ocalina Mallard *[[Terence McGovern]]: Jet McQuack *[[Dan Castellaneta]]: Megavolt *[[Tino Insana]]: Clorofix *[[Michael Bell]]: Quackerjack *[[Jack Angel]]: Liquidator *[[Rob Paulsen]]: Becco D'Acciaio *[[Kenneth Mars]]: Tuskernini *[[Tim Curry]]: Toros Bulba *[[Kaith Soucie]]: Morgana McCawber *[[Katie Leigh]]: Tonnaso Parapiglia *[[Dana Hill]]: Tank Parapiglia |doppiatoriitaliani= *[[Oliviero Dinelli]]: Drake Mallard/Darkwing Duck *[[Antonella Baldini]]: Ocalina Mallard *[[Roberto Pedicini]]: Jet McQuack *[[Stefano Carraro]]: Negaduck *[[Fabrizio Manfredi]]: Megavolt *[[Vittorio Battarra]]: Clorofix *[[Oreste Baldini]]: Quackerjack *[[Mauro Bosco]]: Liquidator, Talponi *[[Marco Bolognesi]]: Becco D'Acciaio *[[Renzo Stacchi]]: Toros Bulba, Stego, Paddywhack, Lilliput *[[Vittorio Amandola]]: Tuskernini *[[Laura Boccanera]]: Morgana McCawber *[[Ilaria Stagni]]: Tonnaso Parapiglia *[[Roberto Stocchi]]: Beppe Parapiglia *[[Silvia Pepitoni]]: Alice Parapiglia *[[Paolo Vivio]]: Tank Parapiglia |note= }} '''''Darkwing Duck''''', serie animata statunitense della Disney, spin-off di ''[[DuckTales - Avventure di paperi]]'', andata in onda per la prima volta nel 1991. ==Frasi dell'eroe== *Dagli addosso Duck! *Io sono Darkwing Duck! *Io sono il terrore che svolazza nella notte. *Io sono il brivido che corre per la tua schiena. *Io sono il capello sulla lente del vostro proiettore. *Io sono il carceriere che getta nel fiume la tua chiave. *Io sono il chiodo che sfregia le vostre carrozzerie. *Io sono il colesterolo che ti ostruisce le arterie. *Io sono il dito nel vostro piatto di minestra. *Io sono il fritto che sfrigola nella tua padella. *Io sono il tubetto di giallo di cadmio che non riesci ad aprire. *Io sono il [[ketchup]] sulle tue patatine. *Io sono il mal di testa nella mente criminale. *Io sono il moscerino che imbratta il vostro parabrezza. *Io sono il parchimetro che finisce mentre siete ancora nel negozio. *Io sono il preside che ti manda a chiamare. *Io sono il prurito che non riesci a raggiungere. *Io sono il ragno velenoso che ti morde sul collo. *Io sono il seme di more tra i denti che non si toglie neanche con lo spazzolino. *Io sono il terrore che rema nella notte. *Io sono il terrore che semina il panico nella notte. *Io sono il topolino che rosicchia il tuo formaggio. *Io sono la bolla ripiena di pus che si rompe nel tuo scarpone. *Io sono il tassametro sul taxi della giustizia. *Io sono la bottiglia che non riesci ad aprire. *Io sono la maschera a ossigeno per le vittime soffocate dal crimine. *Io sono la chiave di metallo sopra la scatola di sardine. *Io sono la forbice che pota le vostre siepi. *Io sono la lampadina bruciata che non riuscite a svitare. *Io sono la lozione novanta che non ti fa bruciare. *Io sono la nevrosi che ha bisogno di uno psichiatra da 500 $ l'ora. *Io sono la nuvola nera che fa piovere sulla tua vacanza. *Io sono la prima vittima dell'invasione degli alieni. *Io sono il moscone spiaccicato sul parabrezza del tuo ufo. *Io sono la pulce che non riesci a trovare. *Io sono la sorpresa nel tuo pacchetto di patatine. *Io sono la termite che divora i vostri pavimenti di legno. *Io sono le batterie che non sono incluse. *Io sono l'edizione straordinaria che interrompe il tuo programma preferito. *Io sono l'eroe di cui ogni cultura in ogni angolo del mondo ha bisogno. *Io sono l'esattore delle tasse che bussa alla tua porta. *Io sono l'insetto schifoso che si arrampica sulla gamba dei tuoi pantaloni. *Io sono lo sciacallo che divora le vostre ossa. *Io sono lo spillo che bucherà la tua bolla. *Io sono l'ostacolo che fa deragliare il vostro treno. *Io sono l'unghia incarnita schiacciata da un macigno. *Io sono senza il fumo blu che mi distingue. *Succhia gas, criminale. ==Negaduck== * Questo dovrebbe tenere occupato il mio gemellino virtuoso! Okay. Forse fingere di essere Darkwing Duck è un'azione perfida! Ma dopotutto, io sono Negaduck, il più perfido dei perfidi! * È così, a St. Canard sarebbe nata una nuova eroina, eh? Una ragazzina per giunta! In altre parole l'obbiettivo perfetto per il nemico pubblico numero uno! * Oggi St. Canard! Domani il mondo intero! ==Quackerjack== * È tempo di giocare! ==Liquidator== * {{NDR|Riferendo a Negaduck}} Proprio quando il crimine stava per pagare, è spuntato il traditore. ==Becco D'Acciaio== * Prendeteli ragazzi! ==Citazioni== ===Prima stagione=== ====Episodio 1, ''Panico nella notte (1^parte)''==== *Questa è la città di St. Canard. Come in ogni altra grande metropoli ha dei seri problemi di criminalità. ('''Darkwing Duck''', all'inizio del primo episodio) *'''Darkwing Duck''' {{NDR|Uscendo dalla stazione di polizia dopo aver catturato un criminale}}: Ma dov'è la stampa? Credevo che fosse l'epoca dei Mass Media! Dove sono quelli del telegiornale? Ho passato tutto il giorno a stirare questa mantellina. ====Episodio 9, ''Fumetto a quattro mani''==== *'''Darkwing Duck''' {{NDR|Vedendo il fumetto su di lui}}: Non posso crederci è una...<br>'''Capo editore''': È una cosa avvincente, vero? Sa, noi dell'imponente società dei fumetti abbiamo grandi speranze sull'uscita di questo numero. E sinceramente, signor Darkwing, sentiamo odore di un successo senza precedenti.<br>'''Darkwing Duck''': Oh, per la verità, anch'io sento un'odore. Ma è una gran puzza!<br>'''Capo editore''': Perchè? C'è qualcosa che non va, signore?<br>'''Darkwing Duck''': Qualcosa? Oh no. Qualcosa. Tutto dal primo all'ultimo disegno. Questo fumetto non ha nessun rapporto con la realtà!<br>'''Capo editore''': Ecco, le spiego. Forse ci siamo presi, come dire? Qualche licenza drammatica, allo scopo di rendere più umano il personaggio, capisce?<br>'''Darkwing Duck''': La vostra licenza drammatica è stata revocata!<br>'''Capo editore''': Vede, abbiamo pensato che lei potrà sembrare troppo coraggioso, troppo audace, e troppo più grande di quello vero.<br>'''Darkwing Duck''': Ma è logico! È proprio così che è fatto un eroe. Questa cosa mi rovinerebbe, tutti mi riderebbero dietro, nessuno tremerebbe davanti a me. Mi ascolti bene, questa roba sarà letta da bambini piccoli e impressionabili. Come potranno prendermi come modello? Se pensano che sono un vigliacco. Se volete fare dei fumetti basati sulla mia vita, cercate di informarvi meglio! C'è una sola persona in cui mi fido per un lavoro del genere. E quella sono io! ====Episodio 20, ''La grande sfida (1^parte)''==== *'''Megavolt''': Il congegno elettro-schiavo è in attesa di essere attivato.<br>'''Quackerjack''': E il dipartimento di polizia è stato eliminato.<br>'''Negaduck''': Splendido. E ora dobbiamo togliere dal nostro cammino l'altro più grande ostacolo: la centrale S.H.U.S.H.. E questo è pane per i denti di Negaduck.<br>'''Liquidator''': Attenzione! È Negaduck? Oppure Darkwing Duck? Neanche uno S.H.U.S.H. capirà mai la differenza.<br>'''Clorofix''': Ma che cosa fa se arriva Darkwing Duck?<br>'''Negaduck''': Qualcosa di questo genere, ma peggio. ====Episodio 21, ''La grande sfida (2^parte)''==== *'''Darkwing Duck''' {{NDR|Con una voce femminile}}: Cesto di fiori per Negaduck.<br>'''Negaduck''': Io detesto i fiori. <br>'''Darkwing Duck''': Scusi, ho detto fiori? Volevo dire... Ehm... Volevo dire... Crani! Cesto di crani per Negaduck!<br>'''Negaduck''': Sì, vengo subito. Speriamo che ve le valsa la pena. <br>'''Darkwing Duck''' {{NDR|Con la sua voce normale}}: Scusi, ho detto crani? Volevo dire incudine! ====Episodio 32, ''La guerra dei giocattoli''==== *Fagli vedere chi sei! ('''Darkwing Duck''' ad Ocalina) ====Episodio 33, ''Le origini segrete di Darkwing Duck''==== *'''Ocalinozza''': Protoni che fissa! Quello lì è il vero costume di Darkwing Duck?<br>'''Archeologo''': No! Questo è solo un rifacimento da una serie di cartoni di immenso successo basati sulle mitiche imprese di Darkwing. *'''Moglie di Drakel''': Che sta succedendo? Drakel, che succede? Nessuna brutta notizia, spero?<br>'''Drakel''': È cominciata la fine del mondo!<br>'''Moglie di Drakel''': Bè, si, questo la qualifichi come una brutta notizia!<br>'''Drakel''': È tutta colpa di quel tonto di mio fratello! Ha costruito una bomba capace di far saltare l'intero pianeta! Ha minacciato di distruggere Zipton, se il consiglio non l'avesse nominato "Gran Maritozzo di Corte"!<br>'''Moglie di Drakel''': Ma sicuramente non l'ha usata!<br>'''Drakel''': Bè, no! Ah, cioè sì! Pare... pare che ci sia stato un'incidente con il detonatore! Ahha! Ecco che cosa stavo cercando! Il vecchio gasatore al laser del nonno! Tornerà utile al piccolo sul grillofrizzo!<br>'''Moglie di Drakel''': Grillofrizzo?<br>'''Drakel''': Custodiscilo con cura, mio piccolo caro! Potrebbe farti molto comodo un giorno!<br>'''Moglie di Drakel''': Drakel, tesoro, non vorrai dire che...<br>'''Drakel''': Sì! Noi tutti periremo! Ma nostro figlio sopravviverà! Sul quel nuovo mondo, egli crescerà e prospererà e farà grandi cose! E... e chi lo sa? Può anche darsi che in un tempo lontano, faranno tutta una serie di [[Cartone animato|cartoni animati]] basata sulle sue mitiche imprese! *'''Moglie del fratello di Drakel''': Non te l'avevo detto forse che era un'idea da idioti?<br>'''Fratello di Drakel''': Guarda che non è stata colpa mia!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Te l'avevo detto che succede! Se poi esplode e di cosa diventerai Gran Maritozzo, allora? Gran Maritozzo di un mucchio di calcerazzi! Ah, sai che soddisfazione!<br>'''Fratello di Drakel''': Bè, la bomba non sarebbe mai esplosa, se quell'idiota di mio fratello non si fosse seduto sul detonatore! Che cos'era? L'orologio del forno? Meglio che vai a vedere l'arrosto!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Ehi, dove credi di svignartela?<br>'''Fratello di Drakel''': Al grillofrizzo! Addio! È stato un bel matrimonio! Peccato che sia finito così!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Tu non vai da nessuna parte!<br>'''Fratello di Drakel''': Eh, bè, senti, mettiamola così! Qui in fondo saltiamo solo per aria! Ma vuol mettere sul grillofrizzo, quando dovranno vedersela con lui! *'''Vendicatrice''': Cos'è?<br>'''Darkwing Duck''': Coo-Coo Cola! Ne vuoi?<br>'''Vendicatrice''': Aa! Tienila lontano! Buttala buttala!<br>'''Darkwing Duck''': È senza caffeina!<br>'''Jet''': Non hai capito! La Coo-Coo Cola è il punto debole della Vendicatrice! ====Episodio 35, ''La banda degli imbranati''==== *'''Negaduck''': Una rapina al giorno toglie la povertà di torno! Bè ci vediamo!<br>'''Quackerjack''': Nah andiamo, Negaduck! Non resti mai con noi, dopo una rapina!<br>'''Negaduck''': Ehi, Quackerjack! Perchè pensi che faccia così, eh? Potrebbe essere perchè non vi sopporto, oppure potrebbe anche essere perchè siete dei buoni a nulla, oppure è perchè ho di meglio da fare, ecco!<br>'''Liquidator''': No! Non può essere per questo. Liquidator pensa che tu ora vorresti con noi per un altro motivo!<br>'''Megavolt''': Perchè tu hai un nascondiglio segreto!<br>'''Negaduck''': Oh bravo, Megavolt! Questo vuol dire usargli le batterie dal cervello!<br>'''Clorofix''': Oh! Noi non c'è l'abbiamo un nascondiglio segreto! Perchè non possiamo venire nel tuo?<br>'''Negaduck''': Clorofix! Se io vi permettessi di venire nel mio nascondiglio segreto, non sarebbe più un segreto! Il motivo per cui ho un nascondiglio segreto è che voglio stare lontano dalla banda degli imbranati! Ci vediamo al prossimo crimine!<br>'''Quackerjack''': Al diavolo lui e il suo nascondiglio segreto. {{NDR|Imitando Cervello di Banana}} Perchè non lo inseguiamo, così scopriamo dove si trova? *'''Megavolt''': Il nascondiglio segreto di Negaduck è nel forno zucchero, pepe e panna montata?<br>'''Liquidator''': Ma aspetta! Non finisce qui!<br>'''Clorofix''': Non dobbiamo farci vedere da Negaduck! *'''Negaduck''': Imbranati! Avete rovinato tutto. Avete buttato Darkwing Duck nel Negaverso!<br>'''Megavolt''': Nel cosa?<br>'''Negaduck''': È il mio nascondiglio segreto, brutti idioti! ====Episodio 38, ''Giochi di ruolo''==== *'''Giornalista''': Edizione speciale della sera: Darkwing Duck, matto scatenato o delinquente pazzo?<br>'''Darkwing Duck''': He! Matto scatenato o deliquente... delinquente pazzo?<br>'''Giornalista''': Sì, esatto! Delinquente! Darkwing Duck alla fine ha scelto il mondo del crimine! È ricercato per una lista di reati troppo lunga da innumerare! Ma che comprende? Incendio doloroso, furto, di rottamento, rapimento, calcio al gatto, gioco d'azzardo e calpestamento di aiuole! Non fa meraviglia che il sindaco abbia offerto una taglia da un milione di dollari!<br>'''Darkwing Duck''': Impossibile! Ma è ridicolo! Ne valgo almeno 10! ====Episodio 50, ''Dalla missione alla pensione''==== *'''Derek Blunt''': Guarda!<br>'''Darkwing Duck''': Sono Becco D'Acciaio e Ammoniaca Pine!<br>'''Jet''': Ammoniaca sta facendo piazza pulita!<br>'''Darkwing Duck''': Sono due dei migliori agenti dell'O.C.A.! Che cosa fanno qui?<br>'''Derek Blunt''': Dovrebbe essere chiaro anche per te, Darkwing! Questo posto è una copertura! Phineas Sharp ha riunito questi furfanti per mettere all'asta il suo elenco di agenti S.H.U.S.H..<br>'''Darkwing Duck''': Vuol dire il nostro elenco! Dobbiamo assolutamente entrare!<br>'''Derek Blunt''': Ci serve un travestimento! ====Episodio 52, ''Ritorno al presente''==== *'''Megavolt''': Fatto, Quacker! Il time top è carico è pronto per dirci bye bye!<br>'''Quackerjack''': Megavolt, ti rendi conto di quello che significa? Tutte le meraviglie del futuro saranno nostre yo-yo a raggio laser, corde per saltare ioni positivi, orsacchiotti a raggi di particelle!<br>'''Megavolt''': Automobili elettriche, cellule solari formato micro, lampadine da miliardo di maffon garanzia eterna! Ma viaggiare in tempo potrebbe fare un buco la continuità spaziotempo, portare il caos della storia, e cambiare il corso del passato, del presente e del futuro per sempre! Certo, sarebbe divertente! ====Episodio 53, ''Galeotto fu il biscotto''==== *Non chiamarmi Scintilla! ('''Megavolt''' a Quackerjack) ====Episodio 61, ''Robinia Hood''==== *'''Darkwing Duck''': Io ero occupato a salvare le vostre vite!<br>'''Ocalina''': Non è vero! Tu eri occupato a fare l'eroe!<br>'''Darkwing''': Va bene! Adesso basta! Niente più frecce! Niente più aiutanti! E niente più Robinia Hood! È chiaro? Avevo ragione fin dall'inizio! *'''Jet''': Che peccato! Detesto quando tu e Ocalina litigate!<br>'''Darkwing''': Lo so, anch'io. Avevo forse torto a fermarla? Eh, affrontare un criminale come Negaduck non è il classico lavoretto del doposcuola.<br>'''Jet''': Sai, mio padre diceva sempre che prima o poi arriva il momento che un genitore deve arrendersi. Perchè se gli stai troppo dietro, il bambino potrebbe ribellarsi. E Ocalina deve cominciare a badare a se stessa. Perchè, anche se è un errore, l'emozione di vederla volare da sola è indescrivibile.<br>'''Darkwing''': Tuo padre ha detto tutto questo?<br>'''Jet''': Già. Prima di cacciarmi per mandarmi a lavorare. ===Seconda stagione=== ====Episodio 10, ''Cattive notizie''==== *'''Darkwing Duck''': Guarda, Grizzlykof!<br>'''Grizzlykof''': Ah! Io non ci casco! È il trucco più vecchio del mondo! {{NDR|Però non è un trucco è un onda gigantesca che arriva su di loro}} ==Voci correlate== *''[[DuckTales - Avventure di paperi]]'' (1987-1990) ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Darkwing Duck''|w|commons=Category:Darkwing Duck}} {{Serie animate Disney}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione Disney]] 3x4thkco4vb6fw0barxvdcczou9s87n 1223297 1223296 2022-08-18T22:40:44Z 80.183.120.15 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano=Darkwing Duck |tipofiction= Serie TV d'animazione |titolooriginale= Darkwing Duck |immagine = Darkwing Duck 1991 logo.svg |paese= USA |anno= 1991-1992 |genere= avventura, azione, commedia |stagioni= 3 |episodi= 91 |ideatore= [[Tad Stones]] |ideatore 2= |doppiatorioriginali= *[[Jim Cummings]]: Drake Mallard/Darkwing Duck, Negaduck, Beppe Parapiglia, Talponi *[[Christine Cavanaugh]]: Ocalina Mallard *[[Terence McGovern]]: Jet McQuack *[[Dan Castellaneta]]: Megavolt *[[Tino Insana]]: Clorofix *[[Michael Bell]]: Quackerjack *[[Jack Angel]]: Liquidator *[[Rob Paulsen]]: Becco D'Acciaio *[[Kenneth Mars]]: Tuskernini *[[Tim Curry]]: Toros Bulba *[[Kaith Soucie]]: Morgana McCawber *[[Katie Leigh]]: Tonnaso Parapiglia *[[Dana Hill]]: Tank Parapiglia |doppiatoriitaliani= *[[Oliviero Dinelli]]: Drake Mallard/Darkwing Duck *[[Antonella Baldini]]: Ocalina Mallard *[[Roberto Pedicini]]: Jet McQuack *[[Stefano Carraro]]: Negaduck *[[Fabrizio Manfredi]]: Megavolt *[[Vittorio Battarra]]: Clorofix *[[Oreste Baldini]]: Quackerjack *[[Mauro Bosco]]: Liquidator, Talponi *[[Marco Bolognesi]]: Becco D'Acciaio *[[Renzo Stacchi]]: Toros Bulba, Stego, Paddywhack, Lilliput *[[Vittorio Amandola]]: Tuskernini *[[Laura Boccanera]]: Morgana McCawber *[[Ilaria Stagni]]: Tonnaso Parapiglia *[[Roberto Stocchi]]: Beppe Parapiglia *[[Silvia Pepitoni]]: Alice Parapiglia *[[Paolo Vivio]]: Tank Parapiglia |note= }} '''''Darkwing Duck''''', serie animata statunitense della Disney, spin-off di ''[[DuckTales - Avventure di paperi]]'', andata in onda per la prima volta nel 1991. ==Frasi dell'eroe== *Dagli addosso Duck! *Io sono Darkwing Duck! *Io sono il terrore che svolazza nella notte. *Io sono il brivido che corre per la tua schiena. *Io sono il capello sulla lente del vostro proiettore. *Io sono il carceriere che getta nel fiume la tua chiave. *Io sono il chiodo che sfregia le vostre carrozzerie. *Io sono il colesterolo che ti ostruisce le arterie. *Io sono il dito nel vostro piatto di minestra. *Io sono il fritto che sfrigola nella tua padella. *Io sono il tubetto di giallo di cadmio che non riesci ad aprire. *Io sono il [[ketchup]] sulle tue patatine. *Io sono il mal di testa nella mente criminale. *Io sono il moscerino che imbratta il vostro parabrezza. *Io sono il parchimetro che finisce mentre siete ancora nel negozio. *Io sono il preside che ti manda a chiamare. *Io sono il prurito che non riesci a raggiungere. *Io sono il ragno velenoso che ti morde sul collo. *Io sono il seme di more tra i denti che non si toglie neanche con lo spazzolino. *Io sono il terrore che rema nella notte. *Io sono il terrore che semina il panico nella notte. *Io sono il topolino che rosicchia il tuo formaggio. *Io sono la bolla ripiena di pus che si rompe nel tuo scarpone. *Io sono il tassametro sul taxi della giustizia. *Io sono la bottiglia che non riesci ad aprire. *Io sono la maschera a ossigeno per le vittime soffocate dal crimine. *Io sono la chiave di metallo sopra la scatola di sardine. *Io sono la forbice che pota le vostre siepi. *Io sono la lampadina bruciata che non riuscite a svitare. *Io sono la lozione novanta che non ti fa bruciare. *Io sono la nevrosi che ha bisogno di uno psichiatra da 500 $ l'ora. *Io sono la nuvola nera che fa piovere sulla tua vacanza. *Io sono la prima vittima dell'invasione degli alieni. *Io sono il moscone spiaccicato sul parabrezza del tuo ufo. *Io sono la pulce che non riesci a trovare. *Io sono la sorpresa nel tuo pacchetto di patatine. *Io sono la termite che divora i vostri pavimenti di legno. *Io sono le batterie che non sono incluse. *Io sono l'edizione straordinaria che interrompe il tuo programma preferito. *Io sono l'eroe di cui ogni cultura in ogni angolo del mondo ha bisogno. *Io sono l'esattore delle tasse che bussa alla tua porta. *Io sono l'insetto schifoso che si arrampica sulla gamba dei tuoi pantaloni. *Io sono lo sciacallo che divora le vostre ossa. *Io sono lo spillo che bucherà la tua bolla. *Io sono l'ostacolo che fa deragliare il vostro treno. *Io sono l'unghia incarnita schiacciata da un macigno. *Io sono senza il fumo blu che mi distingue. *Succhia gas, criminale. ==Negaduck== * Questo dovrebbe tenere occupato il mio gemellino virtuoso! Okay. Forse fingere di essere Darkwing Duck è un'azione perfida! Ma dopotutto, io sono Negaduck, il più perfido dei perfidi! * È così, a St. Canard sarebbe nata una nuova eroina, eh? Una ragazzina per giunta! In altre parole l'obbiettivo perfetto per il nemico pubblico numero uno! * Oggi St. Canard! Domani il mondo intero! ==Quackerjack== * È tempo di giocare! ==Liquidator== * {{NDR|Riferendo a Negaduck}} Proprio quando il crimine stava per pagare, è spuntato il traditore. ==Becco D'Acciaio== * Prendeteli ragazzi! ==Citazioni== ===Prima stagione=== ====Episodio 1, ''Panico nella notte (1^parte)''==== *Questa è la città di St. Canard. Come in ogni altra grande metropoli ha dei seri problemi di criminalità. ('''Darkwing Duck''', all'inizio del primo episodio) *'''Darkwing Duck''' {{NDR|Uscendo dalla stazione di polizia dopo aver catturato un criminale}}: Ma dov'è la stampa? Credevo che fosse l'epoca dei Mass Media! Dove sono quelli del telegiornale? Ho passato tutto il giorno a stirare questa mantellina. ====Episodio 9, ''Fumetto a quattro mani''==== *'''Darkwing Duck''' {{NDR|Vedendo il fumetto su di lui}}: Non posso crederci è una...<br>'''Capo editore''': È una cosa avvincente, vero? Sa, noi dell'imponente società dei fumetti abbiamo grandi speranze sull'uscita di questo numero. E sinceramente, signor Darkwing, sentiamo odore di un successo senza precedenti.<br>'''Darkwing Duck''': Oh, per la verità, anch'io sento un'odore. Ma è una gran puzza!<br>'''Capo editore''': Perchè? C'è qualcosa che non va, signore?<br>'''Darkwing Duck''': Qualcosa? Oh no. Qualcosa. Tutto dal primo all'ultimo disegno. Questo fumetto non ha nessun rapporto con la realtà!<br>'''Capo editore''': Ecco, le spiego. Forse ci siamo presi, come dire? Qualche licenza drammatica, allo scopo di rendere più umano il personaggio, capisce?<br>'''Darkwing Duck''': La vostra licenza drammatica è stata revocata!<br>'''Capo editore''': Vede, abbiamo pensato che lei potrà sembrare troppo coraggioso, troppo audace, e troppo più grande di quello vero.<br>'''Darkwing Duck''': Ma è logico! È proprio così che è fatto un eroe. Questa cosa mi rovinerebbe, tutti mi riderebbero dietro, nessuno tremerebbe davanti a me. Mi ascolti bene, questa roba sarà letta da bambini piccoli e impressionabili. Come potranno prendermi come modello? Se pensano che sono un vigliacco. Se volete fare dei fumetti basati sulla mia vita, cercate di informarvi meglio! C'è una sola persona in cui mi fido per un lavoro del genere. E quella sono io! ====Episodio 20, ''La grande sfida (1^parte)''==== *'''Megavolt''': Il congegno elettro-schiavo è in attesa di essere attivato.<br>'''Quackerjack''': E il dipartimento di polizia è stato eliminato.<br>'''Negaduck''': Splendido. E ora dobbiamo togliere dal nostro cammino l'altro più grande ostacolo: la centrale S.H.U.S.H.. E questo è pane per i denti di Negaduck.<br>'''Liquidator''': Attenzione! È Negaduck? Oppure Darkwing Duck? Neanche uno S.H.U.S.H. capirà mai la differenza.<br>'''Clorofix''': Ma che cosa fa se arriva Darkwing Duck?<br>'''Negaduck''': Qualcosa di questo genere, ma peggio. ====Episodio 21, ''La grande sfida (2^parte)''==== *'''Darkwing Duck''' {{NDR|Con una voce femminile}}: Cesto di fiori per Negaduck.<br>'''Negaduck''': Io detesto i fiori. <br>'''Darkwing Duck''': Scusi, ho detto fiori? Volevo dire... Ehm... Volevo dire... Crani! Cesto di crani per Negaduck!<br>'''Negaduck''': Sì, vengo subito. Speriamo che ve le valsa la pena. <br>'''Darkwing Duck''' {{NDR|Con la sua voce normale}}: Scusi, ho detto crani? Volevo dire incudine! ====Episodio 32, ''La guerra dei giocattoli''==== *Fagli vedere chi sei! ('''Darkwing Duck''' ad Ocalina) ====Episodio 33, ''Le origini segrete di Darkwing Duck''==== *'''Ocalinozza''': Protoni che fissa! Quello lì è il vero costume di Darkwing Duck?<br>'''Archeologo''': No! Questo è solo un rifacimento da una serie di cartoni di immenso successo basati sulle mitiche imprese di Darkwing. *'''Moglie di Drakel''': Che sta succedendo? Drakel, che succede? Nessuna brutta notizia, spero?<br>'''Drakel''': È cominciata la fine del mondo!<br>'''Moglie di Drakel''': Bè, si, questo la qualifichi come una brutta notizia!<br>'''Drakel''': È tutta colpa di quel tonto di mio fratello! Ha costruito una bomba capace di far saltare l'intero pianeta! Ha minacciato di distruggere Zipton, se il consiglio non l'avesse nominato "Gran Maritozzo di Corte"!<br>'''Moglie di Drakel''': Ma sicuramente non l'ha usata!<br>'''Drakel''': Bè, no! Ah, cioè sì! Pare... pare che ci sia stato un'incidente con il detonatore! Ahha! Ecco che cosa stavo cercando! Il vecchio gasatore al laser del nonno! Tornerà utile al piccolo sul grillofrizzo!<br>'''Moglie di Drakel''': Grillofrizzo?<br>'''Drakel''': Custodiscilo con cura, mio piccolo caro! Potrebbe farti molto comodo un giorno!<br>'''Moglie di Drakel''': Drakel, tesoro, non vorrai dire che...<br>'''Drakel''': Sì! Noi tutti periremo! Ma nostro figlio sopravviverà! Sul quel nuovo mondo, egli crescerà e prospererà e farà grandi cose! E... e chi lo sa? Può anche darsi che in un tempo lontano, faranno tutta una serie di [[Cartone animato|cartoni animati]] basata sulle sue mitiche imprese! *'''Moglie del fratello di Drakel''': Non te l'avevo detto forse che era un'idea da idioti?<br>'''Fratello di Drakel''': Guarda che non è stata colpa mia!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Te l'avevo detto che succede! Se poi esplode e di cosa diventerai Gran Maritozzo, allora? Gran Maritozzo di un mucchio di calcerazzi! Ah, sai che soddisfazione!<br>'''Fratello di Drakel''': Bè, la bomba non sarebbe mai esplosa, se quell'idiota di mio fratello non si fosse seduto sul detonatore! Che cos'era? L'orologio del forno? Meglio che vai a vedere l'arrosto!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Ehi, dove credi di svignartela?<br>'''Fratello di Drakel''': Al grillofrizzo! Addio! È stato un bel matrimonio! Peccato che sia finito così!<br>'''Moglie del fratello di Drakel''': Tu non vai da nessuna parte!<br>'''Fratello di Drakel''': Eh, bè, senti, mettiamola così! Qui in fondo saltiamo solo per aria! Ma vuol mettere sul grillofrizzo, quando dovranno vedersela con lui! *'''Vendicatrice''': Cos'è?<br>'''Darkwing Duck''': Coo-Coo Cola! Ne vuoi?<br>'''Vendicatrice''': Aa! Tienila lontano! Buttala buttala!<br>'''Darkwing Duck''': È senza caffeina!<br>'''Jet''': Non hai capito! La Coo-Coo Cola è il punto debole della Vendicatrice! ====Episodio 35, ''La banda degli imbranati''==== *'''Negaduck''': Una rapina al giorno toglie la povertà di torno! Bè ci vediamo!<br>'''Quackerjack''': Nah andiamo, Negaduck! Non resti mai con noi, dopo una rapina!<br>'''Negaduck''': Ehi, Quackerjack! Perchè pensi che faccia così, eh? Potrebbe essere perchè non vi sopporto, oppure potrebbe anche essere perchè siete dei buoni a nulla, oppure è perchè ho di meglio da fare, ecco!<br>'''Liquidator''': No! Non può essere per questo. Liquidator pensa che tu ora vorresti con noi per un altro motivo!<br>'''Megavolt''': Perchè tu hai un nascondiglio segreto!<br>'''Negaduck''': Oh bravo, Megavolt! Questo vuol dire usargli le batterie dal cervello!<br>'''Clorofix''': Oh! Noi non c'è l'abbiamo un nascondiglio segreto! Perchè non possiamo venire nel tuo?<br>'''Negaduck''': Clorofix! Se io vi permettessi di venire nel mio nascondiglio segreto, non sarebbe più un segreto! Il motivo per cui ho un nascondiglio segreto è che voglio stare lontano dalla banda degli imbranati! Ci vediamo al prossimo crimine!<br>'''Quackerjack''': Al diavolo lui e il suo nascondiglio segreto. {{NDR|Imitando Cervello di Banana}} Perchè non lo inseguiamo, così scopriamo dove si trova? *'''Megavolt''': Il nascondiglio segreto di Negaduck è nel forno zucchero, pepe e panna montata?<br>'''Liquidator''': Ma aspetta! Non finisce qui!<br>'''Clorofix''': Non dobbiamo farci vedere da Negaduck! *'''Negaduck''': Imbranati! Avete rovinato tutto. Avete buttato Darkwing Duck nel Negaverso!<br>'''Megavolt''': Nel cosa?<br>'''Negaduck''': È il mio nascondiglio segreto, brutti idioti! ====Episodio 38, ''Giochi di ruolo''==== *'''Giornalista''': Edizione speciale della sera: Darkwing Duck, matto scatenato o delinquente pazzo?<br>'''Darkwing Duck''': He! Matto scatenato o deliquente... delinquente pazzo?<br>'''Giornalista''': Sì, esatto! Delinquente! Darkwing Duck alla fine ha scelto il mondo del crimine! È ricercato per una lista di reati troppo lunga da innumerare! Ma che comprende? Incendio doloroso, furto, di rottamento, rapimento, calcio al gatto, gioco d'azzardo e calpestamento di aiuole! Non fa meraviglia che il sindaco abbia offerto una taglia da un milione di dollari!<br>'''Darkwing Duck''': Impossibile! Ma è ridicolo! Ne valgo almeno 10! ====Episodio 50, ''Dalla missione alla pensione''==== *'''Derek Blunt''': Guarda!<br>'''Darkwing Duck''': Sono Becco D'Acciaio e Ammoniaca Pine!<br>'''Jet''': Ammoniaca sta facendo piazza pulita!<br>'''Darkwing Duck''': Sono due dei migliori agenti dell'O.C.A.! Che cosa fanno qui?<br>'''Derek Blunt''': Dovrebbe essere chiaro anche per te, Darkwing! Questo posto è una copertura! Phineas Sharp ha riunito questi furfanti per mettere all'asta il suo elenco di agenti S.H.U.S.H..<br>'''Darkwing Duck''': Vuol dire il nostro elenco! Dobbiamo assolutamente entrare!<br>'''Derek Blunt''': Ci serve un travestimento! ====Episodio 52, ''Ritorno al presente''==== *'''Megavolt''': Fatto, Quacker! Il time top è carico è pronto per dirci bye bye!<br>'''Quackerjack''': Megavolt, ti rendi conto di quello che significa? Tutte le meraviglie del futuro saranno nostre: yo-yo a raggio laser, corde per saltare ioni positivi, orsacchiotti a raggi di particelle!<br>'''Megavolt''': Automobili elettriche, cellule solari formato micro, lampadine da miliardo di maffon garanzia eterna! Ma viaggiare in tempo potrebbe fare un buco la continuità spaziotempo, portare il caos della storia, e cambiare il corso del passato, del presente e del futuro per sempre! Certo, sarebbe divertente! ====Episodio 53, ''Galeotto fu il biscotto''==== *Non chiamarmi Scintilla! ('''Megavolt''' a Quackerjack) ====Episodio 61, ''Robinia Hood''==== *'''Darkwing Duck''': Io ero occupato a salvare le vostre vite!<br>'''Ocalina''': Non è vero! Tu eri occupato a fare l'eroe!<br>'''Darkwing''': Va bene! Adesso basta! Niente più frecce! Niente più aiutanti! E niente più Robinia Hood! È chiaro? Avevo ragione fin dall'inizio! *'''Jet''': Che peccato! Detesto quando tu e Ocalina litigate!<br>'''Darkwing''': Lo so, anch'io. Avevo forse torto a fermarla? Eh, affrontare un criminale come Negaduck non è il classico lavoretto del doposcuola.<br>'''Jet''': Sai, mio padre diceva sempre che prima o poi arriva il momento che un genitore deve arrendersi. Perchè se gli stai troppo dietro, il bambino potrebbe ribellarsi. E Ocalina deve cominciare a badare a se stessa. Perchè, anche se è un errore, l'emozione di vederla volare da sola è indescrivibile.<br>'''Darkwing''': Tuo padre ha detto tutto questo?<br>'''Jet''': Già. Prima di cacciarmi per mandarmi a lavorare. ===Seconda stagione=== ====Episodio 10, ''Cattive notizie''==== *'''Darkwing Duck''': Guarda, Grizzlykof!<br>'''Grizzlykof''': Ah! Io non ci casco! È il trucco più vecchio del mondo! {{NDR|Però non è un trucco è un onda gigantesca che arriva su di loro}} ==Voci correlate== *''[[DuckTales - Avventure di paperi]]'' (1987-1990) ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Darkwing Duck''|w|commons=Category:Darkwing Duck}} {{Serie animate Disney}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione Disney]] pgjmbzkbcg19epy5p85ducg26ywux8b Pupi Avati 0 47562 1223149 1223020 2022-08-18T14:39:50Z Udiki 86035 /* Citazioni di Pupi Avati */ aggiunta wikitext text/x-wiki [[Immagine:Pupi Avati.jpg|thumb|Pupi Avati (2008)]] '''Pupi Avati''', all'anagrafe '''Giuseppe Avati''' (1938 – vivente), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Pupi Avati== *{{NDR|Su [[Marisa Merlini]]}} Amava il mio cinema e mi chiedeva da tempo di lavorare insieme, ed è stato bellissimo. Con la sua straordinaria esperienza che ha attraversato quasi un secolo di cinema, sapeva stare sul set con una competenza ed un rispetto dei ruoli che oggi purtroppo sembrano quasi anacronistici.<ref>Citato in ''[http://cinema-tv.corriere.it/cinema/08_luglio_28/marisa_merlini_fa55d04c-5c89-11dd-88a9-00144f02aabc.shtml Cinema, è morta Marisa Merlini]'', ''Corriere.it'', 28 luglio 2008.</ref> *{{NDR|Sull'assegnazione al premio alla carriera al Festival Cinevasioni}} [[Carlo Delle Piane]] è stato il filo rosso di tutto il cinema italiano dal dopoguerra ad oggi [...] è una persona di una sensibilità estrema che merita il premio che oggi gli viene riconosciuto, ne avrebbe meritati molti di più, ma soprattutto avrebbe meritato quell'attenzione da parte dei miei colleghi che non ha ricevuto. Questo è un mio grandissimo rammarico perché ad esempio in America o in Francia avrebbe ottenuto più considerazione.<ref>Citato in Fulvio Fulvi, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/delle-piane-pupi-avati-intervista Carlo Delle Piane: "In 70 anni di carriera Pupi Avati il regalo più bello"]'', ''Avvenire.it'', 12 ottobre 2017.</ref> *Credo di aver fatto, in quel mondo, {{NDR|[[Scautismo|scout]]}} esperienze che né la famiglia né la scuola ti possono offrire. Come i «fuochi di bivacco» prima di andare a dormire. Erano anche quelli momenti di socializzazione. Che potevano essere scherzosi, allegri, con scenette e barzellette. Ma anche molto seri: momenti in cui ci si confrontava, ci si raccontava, ci si confidava, sapendo che nessuno avrebbe mai fatto uso di dileggio di quel che sentiva. Se sono una persona che ha una certa facilità a raccontare se stesso senza nascondere le proprie debolezze e i propri errori, lo devo a quei momenti lì, ai «fuochi di bivacco».<ref name=scout>Da ''[http://www.lastampa.it/2014/08/05/cultura/opinioni/editoriali/cos-gli-scout-mi-hanno-insegnato-a-vivere-gMYw9lwguqPA9fy628I2OM/premium.html Così gli scout mi hanno insegnato a vivere]'', ''Lastampa.it'', 5 agosto 2014.</ref> *Ho letto con crescente interesse la corposa antologia sull’amore e sulla caducità dei sentimenti di [[Paolo Ruffilli]]. Sembrano tutte storie "sbagliate" queste di ''Un'altra vita'' (Fazi Editore), incontri fugaci fra anime in pena che, nell’insensata baraonda dell’esistenza, si regalano un attimo, uno e uno solo, di intensa umanità. L’autore è riuscito a raccontare l'amore (tema di cui si è fatto e si fa abuso smodato) attraverso una serie di incontri tutti verosimili e tuttavia tutti singolari. Lasciando il lettore nella certezza di non aver esaurito il "catalogo" delle possibili combinazioni. Dei possibili intrecci. Come se questa sua profonda conoscenza del tema lo legittimi a continuare a narrarlo ancora all’infinito. E sempre in modo nuovo. Tenendo ben desta la nostra curiosità. Ho anche molto apprezzato l’aver dedicato ogni racconto ad un suo (nostro!) Nume Tutelare. Non per vezzo letterario (la sua voce è così sua, è così poetica, da non potersi piegare all’emulazione o al ricalco) né per una dannosa foga citazionista. È – così l’ho interpretato – un ricambiare un dono ricevuto con un suo dono. Un gesto di profonda sentita riconoscenza. E in quelle ore di lavoro, ne sono certo, sia Emily Dickinson che Hermann Hesse (e così tutti gli altri) si sono fermati, soddisfatti, al suo fianco.<ref>Citato in Literary.it http://www.literary.it/dati/literary/avati_pupi/unaltra_vita.html</ref> *{{NDR|Sul film ''[[Regalo di Natale]]''}} Ho voluto che i miei personaggi avessero dei ruoli molto connotati, molto tipici di questa nostra società approssimativa e avida, superficiale e accanita, perché, attraverso una situazione estrema, fosse più chiaro il mio discorso sull'impossibilità di mantenere un rapporto di amicizia tra uomini adulti.<ref>Citato in Simonetta Robiony, ''Avati si gioca Venezia al poker'', ''La Stampa'', 10 agosto 1986, p. 18.</ref> *{{NDR|Sul film ''[[La rivincita di Natale]]''}} In "Regalo di Natale" cerano ancora in gioco i sentimenti. Tanto che si provava solidarietà per Abatantuono, la vittima, e si restava con la voglia di vedere la sua rivincita. Lui giocava onestamente, gli altri l'avevano truffato. Ora, invece, anche Franco gioca sporco, bara. Ma qui si misura la distanza tra quei tempi e oggi. Ora tutto, rapporti umani compresi, è parametrato sul denaro, quantificato in soldi.<ref>Citato in Roberto Nepoti, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/30/il-tradimento-la-vendetta-meritano-una-bella.030il.html Il tradimento e la vendetta meritano una bella rivincita]'', ''la Repubblica'', 30 gennaio 2004.</ref> *Nel 1986 stavo realizzando al Bandiera Gialla di Rimini un programma per la televisione e ad un certo punto ho sentito, dall'altra parte dello studio, qualcuno cantare con un timbro, una voce, una grinta e una ruvidezza che mi ricordavano molto un modo di cantare che mi era caro perché era quello dei cantanti di colore. Allora chiesi chi fosse questo cantante americano e mi risposero "si chiama [[Zucchero (cantante)|Zucchero]]". Zucchero? Ma che nome è? Poi ho scoperto che invece si chiamava Adelmo che è un nome delle nostre terre, della campagna. Nessun nobile aristocratico emiliano si chiamerebbe mai Adelmo!<ref>Dal programma televisivo ''Un soffio caldo – Natale con Zucchero'', Rai 2, 21 dicembre 2010.</ref> *Nella mia mente [...] rimangono i suoni che anticipano l'arrivo del gruppo. Ecco, quel mix di sirene, clacson, pale di elicottero e urla degli spettatori è la cosa che più mi ha colpito del [[Giro d'Italia]]. Rumori sovrapposti che diventano una sola, caratteristica sonorità. Un momento unico!<ref>Citato in Pier Bergonzi, ''Che emozione il suono del Giro'', ''SportWeek'', nº 19 (936), 11 maggio 2019, pp. 59-60.</ref> *Nella mia vita, subito dopo i miei genitori metto gli [[Scautismo|scout]]. Mi hanno insegnato soprattutto due cose. La prima è che bisogna dare un senso a ogni nostra giornata. La seconda è la sacralità della vita, in un tutt'uno con la sacralità della natura.<ref name=scout/> {{Int|Da ''[http://www.lanuovabq.it/it/articoli-io-pupi-avati-vi-racconto-la-famiglia-la-stiamouccidendo-con-lindifferenza-e-la-solitudine-16802.htm "Io, Pupi Avati, vi racconto la famiglia"]''|Intervista di Andrea Zambrano, ''Lanuovabq.it'', 18 luglio 2016.}} *Siamo assuefatti alla solitudine, la famiglia è l'unico rimedio. *Noi abbiamo il dovere di lasciare delle tracce di noi stessi nei figli. *I figli hanno un unico diritto. Un padre, una madre e dei fratelli. I fratelli sono delle garanzie. I figli devono sentirsi garantiti dai fratelli. *{{NDR|Riferito al matrimonio}} [...] vedo la tentazione di disfarsi di questo istituto, che è l'istituto principe con il quale si richiama l'essere umano alla responsabilità. Oggi si cerca la solitudine, il solitario oggi rappresenta il massimo della tentazione perché abbiamo tutti l'illusione di vivere un'eterna giovinezza, provvediamo con artifizi chirurgici o chimici perché la stagione dell'adolescenza si protragga di stagione in stagione. *Tutti arrivano a fare un figlio dopo aver sistemato il mutuo, poi la macchina, poi il lavoro. Il bambino diventa un optional. Tutto ciò è una forma sotterranea di egoismo. *Non frequento l'ambiente del cinema, lo vivo tenendomene alla larga. Diciamo che sono più compatito che apprezzato. Però non è vero che sia così malvagio. È un luogo comune che sia un coacervo di nequizie. Se vai nel mondo dei bancari è peggio. Tra i politici è peggio ancora, ovunque l'egoismo ti spinga a cogliere il massimo arraffando con voracità. Ma vedo che l'importante oggi è rassicurare. I nostri politici di mestiere fanno i rassicuratori. *La mia fede è condizionata dal dubbio, credo che sia la bellezza della fede. Ogni giorno devi perderla e ritrovarla. Se hai capito cos'è la fede, dopo un po' lo fai di mestiere. *Nella mia ingenuità provocatoriamente vado a messa tutti i giorni a cercare Dio e a convincere Dio di esistere, lo ritengo necessario perché solo un Dio ci può salvare. *Recitare è ascoltare. Lo disse a Katia Ricciarelli indecisa se accettare la parte ne ''La seconda notte di nozze''.<ref>Frase detta a [[Katia Ricciarelli]].</ref> *L'ascolto è la dinamica che muove una società. La nostra società non ascolta. *Il corteggiamento una volta aveva delle regole rituali, che preparavano ad un bene superiore. Oggi ci siamo giocati tutte queste relazioni umane per cui la nostra vita si risolve all'essenza: arrivi già a quello che è il risultato, ti guardi attorno e sei privo di desideri. ==Citazioni su Pupi Avati== *Pupi Avati non è abituato a fare dei provini agli attori: quando è interessato a qualcuno per un suo film lo incontra, lo studia da vicino e segue il suo intuito. A me è successo esattamente questo e oggi mi sento lusingata di essere stata scelta e di avere avuto l’opportunità di entrare nel suo mondo. ([[Violante Placido]]) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Gli amici del Bar Margherita''=== Una volta c'era una città grande e lunga, soleggiata o piovosa nei giorni giusti, che noi chiamavamo Bologna e ancora oggi, se desideri ricordare un posto che non c'è più, c'è chi dice quel nome e ti torna in mente una città grande e lunga, soleggiata o piovosa.<br> Lì c'erano tutte le persone che ti servivano, nel centro o nella periferia, qualunque genere di persona cerassi, avessi voglia di vedere o di salutare, lì sapevi che c'era e prima o poi l'avresti trovata. Non ne mancava nessuna.<ref>Prima dell'inizio del libro ci sono due pagine con le dodici "regole del Bar Margherita", la prima delle quali è:<br>«1. Al bar non si portano mogli, sorelle, figli, nipoti.»</ref> ===''Una sconfinata giovinezza''=== ''A vent'anni nei ragazzi cercavo l'impegno, la sensibilità, addirittura il senso del sacro. E se erano belli tanto meglio...''<br> ''Insomma, cercavo una specie di angelo e mi ritrovo questo qui che vince una caccia al tesoro organizzata dai miei cugini di Bologna... Lo conoscevano tutti e si capiva come gli piacesse salutare e farsi salutare, insomma, si atteggiava un po'. Dopo la premiazione lo invitarono al nostro tavolo per chiedergli della squadra di calcio di lì. Mi piacque che rispondesse alle loro domande senza smettere di guardarmi. Il giorno dopo ci ha portati all'allenamento del Bologna, anche lì lo conoscevano tutti.'' ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Pupi Avati, ''Gli amici del Bar Margherita'', Garzanti, 2009. ISBN 9788811681236 *Pupi Avati, ''Una sconfinata giovinezza'', Garzanti, 2010. ISBN 9788811681984 ==Filmografia== *''[[La casa dalle finestre che ridono]]'' (1976) – regista, sceneggiatore *''[[Salò o le 120 giornate di Sodoma]]'' (1976) – sceneggiatore *''[[Regalo di Natale]]'' (1986) – regia, soggetto e sceneggiatura *''[[Il cuore altrove]]'' (2003) – regista, sceneggiatore *''[[Benvenuto Presidente!]]'' (2013) – attore ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Avati, Pupi}} [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] fzlwg1r24zsh9he5g2o6euu25q2ll48 1223177 1223149 2022-08-18T16:15:57Z Udiki 86035 /* Citazioni di Pupi Avati */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Pupi Avati.jpg|thumb|Pupi Avati (2008)]] '''Pupi Avati''', all'anagrafe '''Giuseppe Avati''' (1938 – vivente), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Pupi Avati== *{{NDR|Su [[Marisa Merlini]]}} Amava il mio cinema e mi chiedeva da tempo di lavorare insieme, ed è stato bellissimo. Con la sua straordinaria esperienza che ha attraversato quasi un secolo di cinema, sapeva stare sul set con una competenza ed un rispetto dei ruoli che oggi purtroppo sembrano quasi anacronistici.<ref>Citato in ''[http://cinema-tv.corriere.it/cinema/08_luglio_28/marisa_merlini_fa55d04c-5c89-11dd-88a9-00144f02aabc.shtml Cinema, è morta Marisa Merlini]'', ''Corriere.it'', 28 luglio 2008.</ref> *{{NDR|Sull'assegnazione al premio alla carriera al Festival Cinevasioni}} [[Carlo Delle Piane]] è stato il filo rosso di tutto il cinema italiano dal dopoguerra ad oggi [...] è una persona di una sensibilità estrema che merita il premio che oggi gli viene riconosciuto, ne avrebbe meritati molti di più, ma soprattutto avrebbe meritato quell'attenzione da parte dei miei colleghi che non ha ricevuto. Questo è un mio grandissimo rammarico perché ad esempio in America o in Francia avrebbe ottenuto più considerazione.<ref>Citato in Fulvio Fulvi, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/delle-piane-pupi-avati-intervista Carlo Delle Piane: "In 70 anni di carriera Pupi Avati il regalo più bello"]'', ''Avvenire.it'', 12 ottobre 2017.</ref> *Credo di aver fatto, in quel mondo, {{NDR|[[Scautismo|scout]]}} esperienze che né la famiglia né la scuola ti possono offrire. Come i «fuochi di bivacco» prima di andare a dormire. Erano anche quelli momenti di socializzazione. Che potevano essere scherzosi, allegri, con scenette e barzellette. Ma anche molto seri: momenti in cui ci si confrontava, ci si raccontava, ci si confidava, sapendo che nessuno avrebbe mai fatto uso di dileggio di quel che sentiva. Se sono una persona che ha una certa facilità a raccontare se stesso senza nascondere le proprie debolezze e i propri errori, lo devo a quei momenti lì, ai «fuochi di bivacco».<ref name=scout>Da ''[http://www.lastampa.it/2014/08/05/cultura/opinioni/editoriali/cos-gli-scout-mi-hanno-insegnato-a-vivere-gMYw9lwguqPA9fy628I2OM/premium.html Così gli scout mi hanno insegnato a vivere]'', ''Lastampa.it'', 5 agosto 2014.</ref> *Ho letto con crescente interesse la corposa antologia sull’amore e sulla caducità dei sentimenti di [[Paolo Ruffilli]]. Sembrano tutte storie "sbagliate" queste di ''Un'altra vita'' (Fazi Editore), incontri fugaci fra anime in pena che, nell’insensata baraonda dell’esistenza, si regalano un attimo, uno e uno solo, di intensa umanità. L’autore è riuscito a raccontare l'amore (tema di cui si è fatto e si fa abuso smodato) attraverso una serie di incontri tutti verosimili e tuttavia tutti singolari. Lasciando il lettore nella certezza di non aver esaurito il "catalogo" delle possibili combinazioni. Dei possibili intrecci. Come se questa sua profonda conoscenza del tema lo legittimi a continuare a narrarlo ancora all’infinito. E sempre in modo nuovo. Tenendo ben desta la nostra curiosità. Ho anche molto apprezzato l’aver dedicato ogni racconto ad un suo (nostro!) Nume Tutelare. Non per vezzo letterario (la sua voce è così sua, è così poetica, da non potersi piegare all’emulazione o al ricalco) né per una dannosa foga citazionista. È – così l’ho interpretato – un ricambiare un dono ricevuto con un suo dono. Un gesto di profonda sentita riconoscenza. E in quelle ore di lavoro, ne sono certo, sia Emily Dickinson che Hermann Hesse (e così tutti gli altri) si sono fermati, soddisfatti, al suo fianco.<ref>Citato in Literary.it http://www.literary.it/dati/literary/avati_pupi/unaltra_vita.html</ref> *{{NDR|Sul film ''[[Regalo di Natale]]''}} Ho voluto che i miei personaggi avessero dei ruoli molto connotati, molto tipici di questa nostra società approssimativa e avida, superficiale e accanita, perché, attraverso una situazione estrema, fosse più chiaro il mio discorso sull'impossibilità di mantenere un rapporto di amicizia tra uomini adulti.<ref>Citato in Simonetta Robiony, ''Avati si gioca Venezia al poker'', ''La Stampa'', 10 agosto 1986, p. 18.</ref> *{{NDR|Sul film ''[[La rivincita di Natale]]''}} In "Regalo di Natale" cerano ancora in gioco i sentimenti. Tanto che si provava solidarietà per Abatantuono, la vittima, e si restava con la voglia di vedere la sua rivincita. Lui giocava onestamente, gli altri l'avevano truffato. Ora, invece, anche Franco gioca sporco, bara. Ma qui si misura la distanza tra quei tempi e oggi. Ora tutto, rapporti umani compresi, è parametrato sul denaro, quantificato in soldi.<ref>Dall'intervista di [[Roberto Nepoti]], ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/30/il-tradimento-la-vendetta-meritano-una-bella.030il.html Il tradimento e la vendetta meritano una bella rivincita]'', ''la Repubblica'', 30 gennaio 2004.</ref> *Nel 1986 stavo realizzando al Bandiera Gialla di Rimini un programma per la televisione e ad un certo punto ho sentito, dall'altra parte dello studio, qualcuno cantare con un timbro, una voce, una grinta e una ruvidezza che mi ricordavano molto un modo di cantare che mi era caro perché era quello dei cantanti di colore. Allora chiesi chi fosse questo cantante americano e mi risposero "si chiama [[Zucchero (cantante)|Zucchero]]". Zucchero? Ma che nome è? Poi ho scoperto che invece si chiamava Adelmo che è un nome delle nostre terre, della campagna. Nessun nobile aristocratico emiliano si chiamerebbe mai Adelmo!<ref>Dal programma televisivo ''Un soffio caldo – Natale con Zucchero'', Rai 2, 21 dicembre 2010.</ref> *Nella mia mente [...] rimangono i suoni che anticipano l'arrivo del gruppo. Ecco, quel mix di sirene, clacson, pale di elicottero e urla degli spettatori è la cosa che più mi ha colpito del [[Giro d'Italia]]. Rumori sovrapposti che diventano una sola, caratteristica sonorità. Un momento unico!<ref>Citato in Pier Bergonzi, ''Che emozione il suono del Giro'', ''SportWeek'', nº 19 (936), 11 maggio 2019, pp. 59-60.</ref> *Nella mia vita, subito dopo i miei genitori metto gli [[Scautismo|scout]]. Mi hanno insegnato soprattutto due cose. La prima è che bisogna dare un senso a ogni nostra giornata. La seconda è la sacralità della vita, in un tutt'uno con la sacralità della natura.<ref name=scout/> {{Int|Da ''[http://www.lanuovabq.it/it/articoli-io-pupi-avati-vi-racconto-la-famiglia-la-stiamouccidendo-con-lindifferenza-e-la-solitudine-16802.htm "Io, Pupi Avati, vi racconto la famiglia"]''|Intervista di Andrea Zambrano, ''Lanuovabq.it'', 18 luglio 2016.}} *Siamo assuefatti alla solitudine, la famiglia è l'unico rimedio. *Noi abbiamo il dovere di lasciare delle tracce di noi stessi nei figli. *I figli hanno un unico diritto. Un padre, una madre e dei fratelli. I fratelli sono delle garanzie. I figli devono sentirsi garantiti dai fratelli. *{{NDR|Riferito al matrimonio}} [...] vedo la tentazione di disfarsi di questo istituto, che è l'istituto principe con il quale si richiama l'essere umano alla responsabilità. Oggi si cerca la solitudine, il solitario oggi rappresenta il massimo della tentazione perché abbiamo tutti l'illusione di vivere un'eterna giovinezza, provvediamo con artifizi chirurgici o chimici perché la stagione dell'adolescenza si protragga di stagione in stagione. *Tutti arrivano a fare un figlio dopo aver sistemato il mutuo, poi la macchina, poi il lavoro. Il bambino diventa un optional. Tutto ciò è una forma sotterranea di egoismo. *Non frequento l'ambiente del cinema, lo vivo tenendomene alla larga. Diciamo che sono più compatito che apprezzato. Però non è vero che sia così malvagio. È un luogo comune che sia un coacervo di nequizie. Se vai nel mondo dei bancari è peggio. Tra i politici è peggio ancora, ovunque l'egoismo ti spinga a cogliere il massimo arraffando con voracità. Ma vedo che l'importante oggi è rassicurare. I nostri politici di mestiere fanno i rassicuratori. *La mia fede è condizionata dal dubbio, credo che sia la bellezza della fede. Ogni giorno devi perderla e ritrovarla. Se hai capito cos'è la fede, dopo un po' lo fai di mestiere. *Nella mia ingenuità provocatoriamente vado a messa tutti i giorni a cercare Dio e a convincere Dio di esistere, lo ritengo necessario perché solo un Dio ci può salvare. *Recitare è ascoltare. Lo disse a Katia Ricciarelli indecisa se accettare la parte ne ''La seconda notte di nozze''.<ref>Frase detta a [[Katia Ricciarelli]].</ref> *L'ascolto è la dinamica che muove una società. La nostra società non ascolta. *Il corteggiamento una volta aveva delle regole rituali, che preparavano ad un bene superiore. Oggi ci siamo giocati tutte queste relazioni umane per cui la nostra vita si risolve all'essenza: arrivi già a quello che è il risultato, ti guardi attorno e sei privo di desideri. ==Citazioni su Pupi Avati== *Pupi Avati non è abituato a fare dei provini agli attori: quando è interessato a qualcuno per un suo film lo incontra, lo studia da vicino e segue il suo intuito. A me è successo esattamente questo e oggi mi sento lusingata di essere stata scelta e di avere avuto l’opportunità di entrare nel suo mondo. ([[Violante Placido]]) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Gli amici del Bar Margherita''=== Una volta c'era una città grande e lunga, soleggiata o piovosa nei giorni giusti, che noi chiamavamo Bologna e ancora oggi, se desideri ricordare un posto che non c'è più, c'è chi dice quel nome e ti torna in mente una città grande e lunga, soleggiata o piovosa.<br> Lì c'erano tutte le persone che ti servivano, nel centro o nella periferia, qualunque genere di persona cerassi, avessi voglia di vedere o di salutare, lì sapevi che c'era e prima o poi l'avresti trovata. Non ne mancava nessuna.<ref>Prima dell'inizio del libro ci sono due pagine con le dodici "regole del Bar Margherita", la prima delle quali è:<br>«1. Al bar non si portano mogli, sorelle, figli, nipoti.»</ref> ===''Una sconfinata giovinezza''=== ''A vent'anni nei ragazzi cercavo l'impegno, la sensibilità, addirittura il senso del sacro. E se erano belli tanto meglio...''<br> ''Insomma, cercavo una specie di angelo e mi ritrovo questo qui che vince una caccia al tesoro organizzata dai miei cugini di Bologna... Lo conoscevano tutti e si capiva come gli piacesse salutare e farsi salutare, insomma, si atteggiava un po'. Dopo la premiazione lo invitarono al nostro tavolo per chiedergli della squadra di calcio di lì. Mi piacque che rispondesse alle loro domande senza smettere di guardarmi. Il giorno dopo ci ha portati all'allenamento del Bologna, anche lì lo conoscevano tutti.'' ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Pupi Avati, ''Gli amici del Bar Margherita'', Garzanti, 2009. ISBN 9788811681236 *Pupi Avati, ''Una sconfinata giovinezza'', Garzanti, 2010. ISBN 9788811681984 ==Filmografia== *''[[La casa dalle finestre che ridono]]'' (1976) – regista, sceneggiatore *''[[Salò o le 120 giornate di Sodoma]]'' (1976) – sceneggiatore *''[[Regalo di Natale]]'' (1986) – regia, soggetto e sceneggiatura *''[[Il cuore altrove]]'' (2003) – regista, sceneggiatore *''[[Benvenuto Presidente!]]'' (2013) – attore ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Avati, Pupi}} [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] 6kltgm658uegnq1kd98moz9dqrej3ni 1223231 1223177 2022-08-18T19:25:46Z Udiki 86035 /* Filmografia */ aggiunta wikitext text/x-wiki [[Immagine:Pupi Avati.jpg|thumb|Pupi Avati (2008)]] '''Pupi Avati''', all'anagrafe '''Giuseppe Avati''' (1938 – vivente), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. ==Citazioni di Pupi Avati== *{{NDR|Su [[Marisa Merlini]]}} Amava il mio cinema e mi chiedeva da tempo di lavorare insieme, ed è stato bellissimo. Con la sua straordinaria esperienza che ha attraversato quasi un secolo di cinema, sapeva stare sul set con una competenza ed un rispetto dei ruoli che oggi purtroppo sembrano quasi anacronistici.<ref>Citato in ''[http://cinema-tv.corriere.it/cinema/08_luglio_28/marisa_merlini_fa55d04c-5c89-11dd-88a9-00144f02aabc.shtml Cinema, è morta Marisa Merlini]'', ''Corriere.it'', 28 luglio 2008.</ref> *{{NDR|Sull'assegnazione al premio alla carriera al Festival Cinevasioni}} [[Carlo Delle Piane]] è stato il filo rosso di tutto il cinema italiano dal dopoguerra ad oggi [...] è una persona di una sensibilità estrema che merita il premio che oggi gli viene riconosciuto, ne avrebbe meritati molti di più, ma soprattutto avrebbe meritato quell'attenzione da parte dei miei colleghi che non ha ricevuto. Questo è un mio grandissimo rammarico perché ad esempio in America o in Francia avrebbe ottenuto più considerazione.<ref>Citato in Fulvio Fulvi, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/delle-piane-pupi-avati-intervista Carlo Delle Piane: "In 70 anni di carriera Pupi Avati il regalo più bello"]'', ''Avvenire.it'', 12 ottobre 2017.</ref> *Credo di aver fatto, in quel mondo, {{NDR|[[Scautismo|scout]]}} esperienze che né la famiglia né la scuola ti possono offrire. Come i «fuochi di bivacco» prima di andare a dormire. Erano anche quelli momenti di socializzazione. Che potevano essere scherzosi, allegri, con scenette e barzellette. Ma anche molto seri: momenti in cui ci si confrontava, ci si raccontava, ci si confidava, sapendo che nessuno avrebbe mai fatto uso di dileggio di quel che sentiva. 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Lasciando il lettore nella certezza di non aver esaurito il "catalogo" delle possibili combinazioni. Dei possibili intrecci. Come se questa sua profonda conoscenza del tema lo legittimi a continuare a narrarlo ancora all’infinito. E sempre in modo nuovo. Tenendo ben desta la nostra curiosità. Ho anche molto apprezzato l’aver dedicato ogni racconto ad un suo (nostro!) Nume Tutelare. Non per vezzo letterario (la sua voce è così sua, è così poetica, da non potersi piegare all’emulazione o al ricalco) né per una dannosa foga citazionista. È – così l’ho interpretato – un ricambiare un dono ricevuto con un suo dono. Un gesto di profonda sentita riconoscenza. E in quelle ore di lavoro, ne sono certo, sia Emily Dickinson che Hermann Hesse (e così tutti gli altri) si sono fermati, soddisfatti, al suo fianco.<ref>Citato in Literary.it http://www.literary.it/dati/literary/avati_pupi/unaltra_vita.html</ref> *{{NDR|Sul film ''[[Regalo di Natale]]''}} Ho voluto che i miei personaggi avessero dei ruoli molto connotati, molto tipici di questa nostra società approssimativa e avida, superficiale e accanita, perché, attraverso una situazione estrema, fosse più chiaro il mio discorso sull'impossibilità di mantenere un rapporto di amicizia tra uomini adulti.<ref>Citato in Simonetta Robiony, ''Avati si gioca Venezia al poker'', ''La Stampa'', 10 agosto 1986, p. 18.</ref> *{{NDR|Sul film ''[[La rivincita di Natale]]''}} In "Regalo di Natale" cerano ancora in gioco i sentimenti. Tanto che si provava solidarietà per Abatantuono, la vittima, e si restava con la voglia di vedere la sua rivincita. Lui giocava onestamente, gli altri l'avevano truffato. Ora, invece, anche Franco gioca sporco, bara. Ma qui si misura la distanza tra quei tempi e oggi. Ora tutto, rapporti umani compresi, è parametrato sul denaro, quantificato in soldi.<ref>Dall'intervista di [[Roberto Nepoti]], ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/30/il-tradimento-la-vendetta-meritano-una-bella.030il.html Il tradimento e la vendetta meritano una bella rivincita]'', ''la Repubblica'', 30 gennaio 2004.</ref> *Nel 1986 stavo realizzando al Bandiera Gialla di Rimini un programma per la televisione e ad un certo punto ho sentito, dall'altra parte dello studio, qualcuno cantare con un timbro, una voce, una grinta e una ruvidezza che mi ricordavano molto un modo di cantare che mi era caro perché era quello dei cantanti di colore. Allora chiesi chi fosse questo cantante americano e mi risposero "si chiama [[Zucchero (cantante)|Zucchero]]". Zucchero? Ma che nome è? Poi ho scoperto che invece si chiamava Adelmo che è un nome delle nostre terre, della campagna. Nessun nobile aristocratico emiliano si chiamerebbe mai Adelmo!<ref>Dal programma televisivo ''Un soffio caldo – Natale con Zucchero'', Rai 2, 21 dicembre 2010.</ref> *Nella mia mente [...] rimangono i suoni che anticipano l'arrivo del gruppo. Ecco, quel mix di sirene, clacson, pale di elicottero e urla degli spettatori è la cosa che più mi ha colpito del [[Giro d'Italia]]. Rumori sovrapposti che diventano una sola, caratteristica sonorità. Un momento unico!<ref>Citato in Pier Bergonzi, ''Che emozione il suono del Giro'', ''SportWeek'', nº 19 (936), 11 maggio 2019, pp. 59-60.</ref> *Nella mia vita, subito dopo i miei genitori metto gli [[Scautismo|scout]]. Mi hanno insegnato soprattutto due cose. La prima è che bisogna dare un senso a ogni nostra giornata. 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Oggi si cerca la solitudine, il solitario oggi rappresenta il massimo della tentazione perché abbiamo tutti l'illusione di vivere un'eterna giovinezza, provvediamo con artifizi chirurgici o chimici perché la stagione dell'adolescenza si protragga di stagione in stagione. *Tutti arrivano a fare un figlio dopo aver sistemato il mutuo, poi la macchina, poi il lavoro. Il bambino diventa un optional. Tutto ciò è una forma sotterranea di egoismo. *Non frequento l'ambiente del cinema, lo vivo tenendomene alla larga. Diciamo che sono più compatito che apprezzato. Però non è vero che sia così malvagio. È un luogo comune che sia un coacervo di nequizie. Se vai nel mondo dei bancari è peggio. Tra i politici è peggio ancora, ovunque l'egoismo ti spinga a cogliere il massimo arraffando con voracità. Ma vedo che l'importante oggi è rassicurare. I nostri politici di mestiere fanno i rassicuratori. *La mia fede è condizionata dal dubbio, credo che sia la bellezza della fede. Ogni giorno devi perderla e ritrovarla. Se hai capito cos'è la fede, dopo un po' lo fai di mestiere. *Nella mia ingenuità provocatoriamente vado a messa tutti i giorni a cercare Dio e a convincere Dio di esistere, lo ritengo necessario perché solo un Dio ci può salvare. *Recitare è ascoltare. Lo disse a Katia Ricciarelli indecisa se accettare la parte ne ''La seconda notte di nozze''.<ref>Frase detta a [[Katia Ricciarelli]].</ref> *L'ascolto è la dinamica che muove una società. La nostra società non ascolta. *Il corteggiamento una volta aveva delle regole rituali, che preparavano ad un bene superiore. Oggi ci siamo giocati tutte queste relazioni umane per cui la nostra vita si risolve all'essenza: arrivi già a quello che è il risultato, ti guardi attorno e sei privo di desideri. ==Citazioni su Pupi Avati== *Pupi Avati non è abituato a fare dei provini agli attori: quando è interessato a qualcuno per un suo film lo incontra, lo studia da vicino e segue il suo intuito. A me è successo esattamente questo e oggi mi sento lusingata di essere stata scelta e di avere avuto l’opportunità di entrare nel suo mondo. ([[Violante Placido]]) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Gli amici del Bar Margherita''=== Una volta c'era una città grande e lunga, soleggiata o piovosa nei giorni giusti, che noi chiamavamo Bologna e ancora oggi, se desideri ricordare un posto che non c'è più, c'è chi dice quel nome e ti torna in mente una città grande e lunga, soleggiata o piovosa.<br> Lì c'erano tutte le persone che ti servivano, nel centro o nella periferia, qualunque genere di persona cerassi, avessi voglia di vedere o di salutare, lì sapevi che c'era e prima o poi l'avresti trovata. Non ne mancava nessuna.<ref>Prima dell'inizio del libro ci sono due pagine con le dodici "regole del Bar Margherita", la prima delle quali è:<br>«1. Al bar non si portano mogli, sorelle, figli, nipoti.»</ref> ===''Una sconfinata giovinezza''=== ''A vent'anni nei ragazzi cercavo l'impegno, la sensibilità, addirittura il senso del sacro. E se erano belli tanto meglio...''<br> ''Insomma, cercavo una specie di angelo e mi ritrovo questo qui che vince una caccia al tesoro organizzata dai miei cugini di Bologna... Lo conoscevano tutti e si capiva come gli piacesse salutare e farsi salutare, insomma, si atteggiava un po'. Dopo la premiazione lo invitarono al nostro tavolo per chiedergli della squadra di calcio di lì. Mi piacque che rispondesse alle loro domande senza smettere di guardarmi. Il giorno dopo ci ha portati all'allenamento del Bologna, anche lì lo conoscevano tutti.'' ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Pupi Avati, ''Gli amici del Bar Margherita'', Garzanti, 2009. ISBN 9788811681236 *Pupi Avati, ''Una sconfinata giovinezza'', Garzanti, 2010. ISBN 9788811681984 ==Filmografia== *''[[La casa dalle finestre che ridono]]'' (1976) – regista, sceneggiatore *''[[Salò o le 120 giornate di Sodoma]]'' (1976) – sceneggiatore *''[[Regalo di Natale]]'' (1986) – regia, soggetto e sceneggiatura *''[[Il cuore altrove]]'' (2003) – regista, sceneggiatore *''[[La rivincita di Natale]]'' (2004) – regia, soggetto e sceneggiatura *''[[Benvenuto Presidente!]]'' (2013) – attore ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Avati, Pupi}} [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] qaybxwjbizqs2yp0v9dal7977n66gmz Cuma 0 47768 1223304 1218006 2022-08-19T06:07:18Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Cuma - Terme del foro (particolare delle colonne marmoree).JPG|thumb|Le Terme del foro a Cuma]] Citazioni su '''Cuma'''. *A [[Sorrento]] cerca di comprare del pesce spada, presso Cuma del pesce blu. ([[Quinto Ennio]]) *La strada passa a pochi metri dall'antro roccioso della [[Sibilla Cumana|Sibilla]], dove tanti re e imperatori del mondo mediterraneo si recavano per riceverne lumi nelle ore cruciali della loro vita. [[Virgilio]] parla delle sue «cento vite, cento porte da cui cento scorrono voci, responsi della Sibilla». Parole che lì, all'imboccatura di quell'impressionante galleria a camere scavata nella roccia, suonavano assolutamente credibili. Attraverso le fenditure nella roccia, sulle cui pareti si aprono innumerevoli nicchie e tabernacoli, si vedevano le rovine della più antica colonia greca in Italia. E qui davvero si rimaneva senza parola, schiacciati dal sentimento della grandezza del passato. Cuma, da sola, sarebbe valsa un lungo viaggio. ([[Norman Lewis]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Città della Magna Grecia]] [[Categoria:Luoghi della Campania]] aop304vggc5cnaj1sdtkji46co19s8r Credere 0 48551 1223193 1215783 2022-08-18T17:30:43Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} {{indicedx}} Citazioni sul '''credere'''. *A volte si finisce per credere una cosa semplicemente perché si vorrebbe che fosse vera. (''[[X-Files]]'') *Alcuni sostengono che ciò che si crede diventa vero, ma il povero malato che ha sperato invano non sarebbe certamente d'accordo. ([[Fausto Cercignani]]) *Bisogna essere sempre estremamente prudenti nel credere ai credenti. ([[Aldous Huxley]]) *C'è molto a cui credere: alla forza dei valori umani che con i millenni il cervello ha elaborato progressivamente per raggiungere una coscienza etica. ([[Umberto Veronesi]]) *Certo è sbagliato non credere mai, ma è colpa ben più grave credere a tutto. ([[Fernando de Rojas]]) *Chi crede non vuole pensare, ma spostare montagne, diventare beato, avere molto: Dio, immortalità, felicità eterna. Forse è per questo che non vuole pensare? Forse non ne è affatto capace? In ogni caso non deve. Spesso non ne ha bisogno, perché altri se ne incaricano per lui. ([[Karlheinz Deschner]]) *Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto. (attribuita a [[Gilbert Keith Chesterton]]) *Ci sono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori, e i [[peccato (religione)|peccatori]] che si credono giusti. ([[Blaise Pascal]]) *''Cred'io ch'ei credette ch'io credesse.'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'') *Credere + [[Dubitare]] = [[Saggezza]] ([[Barbara Kruger]]) *Credere significa liberare in se stessi l'indistruttibile, o meglio: liberarsi, o meglio ancora: essere. ([[Franz Kafka]]) *Credere una cosa perché si è udito dirla, e perché non si è avuta cura di esaminarla, fa torto all'intelletto dell'uomo. ([[Giacomo Leopardi]]) *Credi per [[comprendere]]: comprendi per credere. ([[Agostino d'Ippona]]) *Credo perché è [[assurdo]]. (attribuita a [[Tertulliano]]) *Dalla vita di un uomo, dalle sue azioni, oggi come anche allora, non si può in alcun modo venire a sapere se egli è credente o no. [...] l'intelligenza, l'onestà, la rettitudine, la coscienza morale per lo più si incontravano in persone che si riconoscevano non credenti. ([[Lev Tolstoj]]) *Devi credere. Se il tuo cuore è puro, avrai successo. (''[[Metal Gear Solid]]'') *È molto difficile per un uomo credere abbastanza energicamente in qualcosa, in modo che ciò che crede significhi qualcosa, senza dare fastidio agli altri. ([[Ezra Pound]]) *È perfettamente possibile essere atei e credere nella credenza in Dio. Una simile persona non crede in Dio, ma pensa ciononostante che credere in Dio sarebbe una meravigliosa condizione mentale, se solo fosse possibile deciderlo. Le persone che credono nella credenza in Dio cercano di convincere gli altri a credere in Dio e, ogni volta che vedono affievolirsi la loro credenza in Dio, fanno il possibile per rinvigorirla. ([[Daniel Dennett]]) *È pericoloso credere e pericoloso non credere. ([[Fedro]]) *Gli argomenti speculativi non spingono gli uomini a credere in un Dio, molti vi credono solo perché non sanno liberarsi dagli insegnamenti appresi nell'infanzia: nell'uomo c'è il desiderio di credere in Dio per bisogno di sicurezza e di protezione. ([[Bertrand Russell]]) *Ho bisogno di credere perché – nonostante il mio peso – mi sento piccolo di fronte a quello che c'è intorno a me. Se non credo sono fregato. A una conferenza ho detto: "Non esiste al mondo un uomo o una donna che non ha bisogno di credere in qualche cosa". Un ragazzo si è alzato dicendo: "Io sono ateo!". "Bene", gli ho risposto, "lei allora crede che Dio non esiste, quindi crede in qualche cosa". ([[Bud Spencer]]) *''I credenti nelle chiese | si ubriacano di eternità. | Ma io do spallate al cielo | e rimescolo la tenebra''. ([[Sergej Aleksandrovič Esenin]]) *[''I'']''l miser suole | dar facile credenza a quel che vuole''. ([[Ludovico Ariosto]]) *L'[[Ateismo|ateo]] non ha alcuna predisposizione in più del credente per agire scorrettamente e, d'altro lato, le leggi divine non garantiscono affatto la buona condotta di chi crede in [[Dio]]. ([[Nando Tonon]]) *L'esigenza del credere è insopprimibile. Risponde a un bisogno di sicurezza quando a noi manca: e ciò capita spesso. ([[Nando Tonon]]) *La credenza in un potere invisibile ed intelligente è stata sempre diffusa largamente nella razza umana, in tutti i luoghi e in tutte le età, ma non è mai stata così universale da non ammettere eccezioni, né ha suggerito idee affatto uniformi. Si è scoperto qualche popolo privo di sentimenti religiosi, se c'è da credere a quel che dicono i viaggiatori e gli storici; ma non esistono due popoli, e neppure due uomini qualsiasi, che siano perfettamente convinti della medesima opinione. ([[David Hume]]) *Molti possono essere costretti ad affermare qualcosa, nessuno a credervi. ([[Francesco Petrarca]]) *Negare bene, credere bene, [[dubbio|dubitare]] bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo. ([[Blaise Pascal]]) *Non cerco infatti di comprendere per credere, ma credo per comprendere. Poiché credo anche questo: che "se non avrò creduto non potrò [[comprendere]]". ([[Anselmo d'Aosta]]) *Non credete a nulla di quanto sentite dire e non credete che alla metà di ciò che vedete. ([[Edgar Allan Poe]]) *Non importa ciò che credi; ciò che conta è perché lo credi, e quanto puoi mostrare che sia accurato ciò che credi. ([[Aron Ra]]) *Non so perché la gente abbia bisogno di credere in qualcuno. O in qualcosa. Davvero, non lo so. Credetemi. (''[[Rat-Man]]'') *Non vi è nulla di più potente sull'anima. Una credenza è l'opera del nostro spirito; ma noi non siamo liberi di modificarla a piacere nostro. Essa è una nostra creazione; ma noi non lo sappiamo; è umana, e la crediamo un dio; è l'effetto della nostra potenza, ed è più forte di noi; è in noi; non ci abbandona mai; ci parla in tutti i momenti. Se essa ci dice di obbedire, obbediamo; se c'indica dei doveri, ci sottomettiamo. L'uomo può dominare, è vero, la natura, ma è soggetto al proprio [[pensiero]]. ([[Fustel de Coulanges]]) *Ogni uomo crede solo in ciò in cui s'imbatte. ([[Empedocle]]) *O credente, ammetto che hai un ideale, e il tuo lume nella tua foresta; pensi che io non abbia il mio? Ma mentre il tuo l'hai ricevuto e accettato senza quel severissimo esame che il problema merita, se ha qualche importanza; e mentre ti giunge dalla bocca altrui, bell'e fatto e articolato, il mio si forma nei miei tentativi − ed è inseparabile da essi, se addirittura non vi si confonde completamente. È la ricerca il mio espediente, e non potrei trovare niente che valga di più della propria ricerca, compreso l'ideale da assegnarsi. ([[Paul Valéry]]) *O si crede o non si crede. Il mistero rimane tale e forse un giorno, se esiste, lo sveleremo per intero. ''Post mortem''. ([[Nando Tonon]]) *Per credere, è d'uopo voler credere, è d'uopo amare fortemente il vero. ([[Silvio Pellico]]) *{{NDR|A [[Tommaso apostolo|Tommaso]]}} Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno! ([[Gesù]], ''[[Vangelo secondo Giovanni]]'') *Quali terribili sofferenze mi è costata – e mi costa tuttora – questa sete di credere, che tanto più fortemente si fa sentire nella mia anima quanto più forti mi appaiono gli argomenti ad essa contrari! ([[Fëdor Dostoevskij]]) *Quando si crede bisognerebbe lottare per non ridurre Dio a un piccolo idolo domestico. ([[Fabrice Hadjadj]]) *Quel che conta è solo credere nella propria causa. E magari l'avversario crede nella causa opposta! ([[Elias Canetti]]) *Se credere è difficile, non credere è morte certa. ([[Carlo Carretto]]) *Se dunque qualcuno vuol conoscere quello che deve credere, deve rendersi conto che non potrà capire di più parlandone, che credendo. ([[Colombano di Bobbio]]) *Se un uomo crede in modo sufficientemente fervido, agli occhi di chi lo guarda diventa irreale. E più tenacemente crede, più ciò in cui crede diventa irreale quanto lui. Dice che tutto ciò è bellezza. Dice che questa è l'utile bellezza dell'uomo e del suo credo agli occhi di Dio e dell'Universo. ([[Maurizio Maggiani]]) *Si rischia egualmente sia a credere troppo, sia a credere troppo poco. ([[Denis Diderot]]) *Sono una credente, ma non in un dio specifico, non quello che ci hanno inculcato da bambini. Sento l'esistenza di qualcosa di grande da scoprire, forse la vita neppure ci basterà. È il fascino del mondo senza barriere. ([[Irma Testa]]) *Tutto è possibile per chi crede. ([[Gesù]]) *Una religione è viva soltanto prima che vengano elaborati i dogmi. Si crede davvero soltanto finché si ignora a che cosa esattamente si deve credere. ([[Emil Cioran]]) ==Proverbi== ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *A chi non vuol credere, poco valgono mille [[Testimonianza|testimoni]]. *A chi non vuol credere sono inutili tutte le [[Prova (diritto)|prove]]. *Triste e guai, chi crede troppo e chi non crede mai. ====[[Proverbi toscani|Toscani]]==== *A chi s'[[Amore|ama]] si crede. *Chi ama crede. *Chi è reo, e buono è tenuto, può fare il male che non è creduto. *Chi non crede alla buona [[madre]], crede poi alla mala matrigna. ==Voci correlate== *[[Fede]] *[[Incredulità]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Credenza|etichetta=credenza|preposizione=sulla|wikt|wikt_etichetta=credere}} [[Categoria:Azioni]] [[Categoria:Conoscenza]] [[Categoria:Percezioni]] [[Categoria:Posizioni e teorie filosofiche]] [[Categoria:Religione]] i18in1j1aqk8bukhjfj2uqcuz7kxzjl Gilbert du Motier de La Fayette 0 68432 1223176 920555 2022-08-18T16:13:07Z AnjaQantina 1348 +citazione, +note wikitext text/x-wiki [[Immagine:Gilbert du Motier Marquis de Lafayette.jpg|thumb|La Fayette]] '''Marie-Joseph Paul Yves Roch Gilbert du Motier, marchese de La Fayette''' (1757 – 1834), generale e politico francese con cittadinanza statunitense. ==Citazioni di Gilbert du Motier de La Fayette== *L'[[insurrezione]] è il più santo dei doveri.<ref>Dal discorso all'Assemblea Costituente del 20 febbraio 1790, in ''Mémoires du Gen. La Fayette'', ed. 1837, vol. II, p. 382.</ref> :''L'insurrection est le plus saint des devoirs''. *Non avrei mai sguainato la spada per la causa dell'America se avessi immaginato che lì avrei trovato una terra di schiavitù!<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 171. ISBN 9788858041147</ref> *Quando il [[governo]] viola i diritti del popolo, l'insurrezione, per il popolo e per ogni parte del popolo, è il più sacro di tutti i diritti e il più indispensabile di tutti i doveri.<ref>Dal discorso all'Assemblea Costituente del 20 febbraio 1790 in ''[//www.liceodavincitv.it/didatt/ipertesti/700/dichiarazione_dei_diritti_dell.htm#Art.35_93 Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1793]'', art. 35.</ref> :''Quand le gouvernement viole les droits du peuple, l'insurrection est, pour le peuple et pour chaque portion du peuple, le plus sacré des droits et le plus indispensable des devoirs.''<ref>Da ''[[:s:fr:Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen de 1793#Article 35|Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen de 1793]]'', art. 35.</ref> ==Citazioni su Gilbert du Motier de La Fayette== *Eccoci, Lafayette! ([[John Pershing]]) *''Il marchese La Fayette ritorna dall'America | importando la rivoluzione e un cappello nuovo.'' ([[Rino Gaetano]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:La Fayette}} [[Categoria:Generali francesi]] [[Categoria:Generali statunitensi]] [[Categoria:Personalità della Rivoluzione francese]] [[Categoria:Politici francesi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] 1c4p05mls3mex0j4m4jy4w2dtpldoft Comunità 0 77085 1223261 1135037 2022-08-18T20:21:45Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Bigdayout crowd2.jpg|thumb|Comunità]] Citazioni sulla '''comunità''' e sugli '''aspetti comunitari'''. *Colui che non vuole vivere in comunità, è uno stregone. ([[Proverbi nigeriani|proverbio nigeriano]]) *La comunità immaginata di un uomo è la prigione politica di un altro uomo. ([[Arjun Appadurai]]) *La comunità nasce quando i fedeli sono interiormente presenti, quando entrano in contatto reciproco e tutti partecipano dello spazio sacro. ([[Romano Guardini]]) *Le comunità hanno bisogno di un nemico comune. Se non ci fossimo noi se la prenderebbero con qualcun altro. Quasi sicuramente dei neri. (''[[Malcolm (quinta stagione)|Malcolm]]'') *Le persone hanno bisogno di sentirsi utili alla comunità, di avere un obiettivo. La mera sopravvivenza non basta. (''[[I sopravvissuti]]'') *Se il tuo Signore avesse voluto, avrebbe fatto di tutti gli uomini una sola comunità. Invece non smettono di essere in contrasto tra loro, eccetto coloro ai quali il tuo Signore ha concesso la Sua misericordia. (''[[Corano]]'') *Sopportare è la prima regola di ogni comunità. ([[Angelo Fiore]]) *Voi avete paura del contatto. Paura di avvicinarvi troppo agli altri, ovverosia: paura della morte. E perché? Perché scaturisce dalla paura della collettività. Ogni volta che sull'autobus vi spostate dal sedile per evitare il contatto con il vostro vicino, oppure ogni volta che vi tirate indietro per non toccare qualcosa con le mani e rischiare così di prendervi qualche brutta malattia, ebbene quella è paura della collettività. (''[[The Kingdom - Il regno]]'') ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Concetti delle scienze etnoantropologiche]] [[Categoria:Gruppi]] [[Categoria:Sociologia della cultura]] 98m1vnadx6bm7acn6r5hxig4xniq5dx Philippe Pétain 0 77484 1223284 1075926 2022-08-18T21:19:42Z AnjaQantina 1348 +citazione su, +note wikitext text/x-wiki [[File:Philippe Pétain (before 1918).jpg|thumb|Philippe Pétain]] '''Henri-Philippe-Omer Pétain''' (1856 – 1951), generale e politico francese. *Per quanto riguarda i [[carro armato|carri armati]], che alcuni ritengono possano portarci ad un'abbreviazione delle guerre, la loro inadeguatezza è straordinaria. :''As for tanks, which are supposed by some to bring us a shortening of wars, their incapacity is striking.''<ref>Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, p. 264. ISBN 0-679-77806-3</ref> *{{NDR|Sui soldati tedeschi nella I guerra mondiale}} Li acciufferemo.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/706#c1878|674]].</ref> :''On les aura''. ==Citazioni su Pétain== *Il processo che si sta facendo qui, contro di me, è stato paragonato e lo si può paragonare, in un certo senso, a qello che fu fatto in Francia, dieci anni fa, contro il maresciallo Petain, un uomo coraggioso, un soldato che aveva servito per oltre mezzo secolo il suo Paese, un uomo politico che era riuscito ad evitare al suo popolo molti guai durante il periodo difficile della occupazione straniera. Vecchi entrambi, Petain ed io, entrambi chiamati a rispondere di ciò che abbiamo fatto davanti a giudici. Ma vi è, tra me e Petain, una differenza sostanziale. Il maresciallo Petain aveva collaborato col nemico e sotto questa imputazione fu condannato a 95 anni; io, invece, perché vengo processato? Perché volevo combattere contro i nemici della Persia. Ed oggi è per volontà dello straniero che io mi trovo qui. ([[Mohammad Mossadeq]]) *Maresciallo, eccoci! Salvatore della Francia, noi, i vostri uomini, giuriamo di servire e seguire i vostri passi. ([[André Montagard]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Pétain, Philippe}} [[Categoria:Militari francesi]] [[Categoria:Politici francesi]] gcp6b7tgdizkxlc1p5vamhr51e1glbe Norman Lewis 0 77554 1223214 1066377 2022-08-18T18:02:11Z Sun-crops 10277 + citazioni, fix, bibliografia wikitext text/x-wiki '''Norman Lewis''' (1908 – 2003), scrittore britannico. ==''Napoli '44''== ===[[Incipit]]=== Alle 18,30 ci è stata annunciata la firma di un armistizio con l'Italia che entrerà in vigore domani, quando dovremmo sbarcare a Salerno.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni== *Il vicolo è gremito fino a scoppiare di famiglie proletarie abituate a vivere quanto più possono all'aperto, ragion per cui la strada è chiassosa come un'uccelleria tropicale.<br>Stamattina sul presto, una famiglia che abita nella casa di fronte ha portato fuori un tavolo e lo ha sistemato in strada vicino alla sua porta. In un attimo è stato ricoperto con una tovaglia verde con la frangia. Tutt'intorno sono state disposte delle sedie, alla stessa distanza l'una dall'altra, e sul piano hanno trovato posto diverse foto incorniciate, un vaso di fiori finti, una gabbietta con un cardellino e alcuni bicchierini decorati che di tanto in tanto, nel corso della giornata, venivano strofinati per rimuovere la polvere. Intorno al tavolo, la famiglia – una madre, i nonni, una ragazza sui diciotto anni e due bambini irrequieti che andavano e venivano in continuazione – viveva in quella che era, di fatto, una stanza senza pareti. [...] Lungo il vicolo c'erano molti altri tavoli come questo, e i vicini si scambiavano visite, dando luogo a un'incessante migrazione sociale. La scena era di grande serenità. Le stuoie verdi delle finestre e dei balconi ai piani superiori respiravano dolcemente nella mite brezza marina. La gente si chiamava da grande distanza, quasi cantando. (10 ottobre 1943; 1998, pp. 38-39) *Tutta [[Napoli]] era distesa sotto di noi come un'antica mappa, sulla quale l'artista avesse disegnato con minuzia quasi eccessiva i molti giardini, i castelli, le torri e le cupole. Per la prima volta, aspettando il cataclisma, ho ammirato lo splendore di questa città, vista da una distanza che la ripuliva dalla sudicia crosta del tempo di guerra, e per la prima volta ho capito quanto poco europea, e quanto invece orientale essa sia. Tutto era immobile, a parte i fluttuanti coriandoli delle colombe in lontananza. (23 ottobre 1943, 1998, p. 53) *Da dieci secoli questa terra è battuta da eserciti invasori. Sul trono di Napoli si sono avvicendati re stranieri che hanno ridotto in schiavitù il popolo. Le rivolte sono state soffocate nel sangue. Ma niente di tutto questo ha lasciato la minima traccia nella fantasia o nella memoria dell'uomo comune, né ha sollecitato una qualsiasi aggiunta al repertorio del cantastorie. E ancora oggi, quando questi intona il suo racconto a [[Villa comunale di Napoli|Villa Comunale]], il piccolo pubblico che gli si raccoglie intorno non vuole sentire altro. Gli Svevi, gli Aragonesi, i Borboni, e ora anche i Tedeschi vengono dimenticati in un attimo. Carlo Magno e i Paladini sono ancora vivi, per miracolo e nonostante il cinema, che tuttavia alla fine li sconfiggerà. (28 febbraio 1944, pp. 110-111) *Nell'ultimo bollettino del Bureau of Psychological Warfare si dice che a Napoli quarantaduemila donne esercitano, occasionalmente o con regolarità, la [[prostituzione]]. Questo, su una popolazione femminile nubile che si aggira intorno a centocinquantamila. Pare incredibile. (5 aprile 1944, 1998, pp. 136-137) *Con mia sorpresa, durante la mia ultima visita al quartier generale trovo che mi è stato affidato un compito ben definito: indagare i moventi di un partito politico clandestino che opera in questo settore... Alcuni sono considerati più motivati e funesti, incluso quello da indagare, denominato Forza Italia!, che è sospettato di tendenze neofasciste. I miei contatti a Benevento lo liquidano con disprezzo come un altro movimento di maniaci di destra sostenuto dai proprietari terrieri e dalla mafia locale, guidato in questo caso da un semi-demente latifondista che si proclama la reincarnazione di Garibaldi.<ref>Da ''Naples '44, An Intelligence Officer in the Italian Labyrinth'', Enland, London, 2011, p. 150, 151.</ref> ==Bibliografia== *Norman Lewis, ''Napoli '44'', traduzione di Matteo Codignola, Adelphi, Milano, 1998. ISBN 978-88-459-1397-6 ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Lewis, Norman}} [[Categoria:Scrittori britannici]] qxz7orhnmf9dtcnyk36y5utuqv6ho9g 1223303 1223214 2022-08-19T06:04:02Z Sun-crops 10277 +2 wikitext text/x-wiki '''Norman Lewis''' (1908 – 2003), scrittore britannico. ==''Napoli '44''== ===[[Incipit]]=== Alle 18,30 ci è stata annunciata la firma di un armistizio con l'Italia che entrerà in vigore domani, quando dovremmo sbarcare a Salerno.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Citazioni== *Il vicolo è gremito fino a scoppiare di famiglie proletarie abituate a vivere quanto più possono all'aperto, ragion per cui la strada è chiassosa come un'uccelleria tropicale.<br>Stamattina sul presto, una famiglia che abita nella casa di fronte ha portato fuori un tavolo e lo ha sistemato in strada vicino alla sua porta. In un attimo è stato ricoperto con una tovaglia verde con la frangia. Tutt'intorno sono state disposte delle sedie, alla stessa distanza l'una dall'altra, e sul piano hanno trovato posto diverse foto incorniciate, un vaso di fiori finti, una gabbietta con un cardellino e alcuni bicchierini decorati che di tanto in tanto, nel corso della giornata, venivano strofinati per rimuovere la polvere. Intorno al tavolo, la famiglia – una madre, i nonni, una ragazza sui diciotto anni e due bambini irrequieti che andavano e venivano in continuazione – viveva in quella che era, di fatto, una stanza senza pareti. [...] Lungo il vicolo c'erano molti altri tavoli come questo, e i vicini si scambiavano visite, dando luogo a un'incessante migrazione sociale. La scena era di grande serenità. Le stuoie verdi delle finestre e dei balconi ai piani superiori respiravano dolcemente nella mite brezza marina. La gente si chiamava da grande distanza, quasi cantando. (10 ottobre 1943; 1998, pp. 38-39) *Tutta [[Napoli]] era distesa sotto di noi come un'antica mappa, sulla quale l'artista avesse disegnato con minuzia quasi eccessiva i molti giardini, i castelli, le torri e le cupole. Per la prima volta, aspettando il cataclisma, ho ammirato lo splendore di questa città, vista da una distanza che la ripuliva dalla sudicia crosta del tempo di guerra, e per la prima volta ho capito quanto poco europea, e quanto invece orientale essa sia. Tutto era immobile, a parte i fluttuanti coriandoli delle colombe in lontananza. (23 ottobre 1943, 1998, p. 53) *Da dieci secoli questa terra è battuta da eserciti invasori. Sul trono di Napoli si sono avvicendati re stranieri che hanno ridotto in schiavitù il popolo. Le rivolte sono state soffocate nel sangue. Ma niente di tutto questo ha lasciato la minima traccia nella fantasia o nella memoria dell'uomo comune, né ha sollecitato una qualsiasi aggiunta al repertorio del cantastorie. E ancora oggi, quando questi intona il suo racconto a [[Villa comunale di Napoli|Villa Comunale]], il piccolo pubblico che gli si raccoglie intorno non vuole sentire altro. Gli Svevi, gli Aragonesi, i Borboni, e ora anche i Tedeschi vengono dimenticati in un attimo. Carlo Magno e i Paladini sono ancora vivi, per miracolo e nonostante il cinema, che tuttavia alla fine li sconfiggerà. (28 febbraio 1944; 1998, pp. 110-111) *Nell'ultimo bollettino del Bureau of Psychological Warfare si dice che a Napoli quarantaduemila donne esercitano, occasionalmente o con regolarità, la [[prostituzione]]. Questo, su una popolazione femminile nubile che si aggira intorno a centocinquantamila. Pare incredibile. (5 aprile 1944, 1998, pp. 136-137) *Con mia sorpresa, durante la mia ultima visita al quartier generale trovo che mi è stato affidato un compito ben definito: indagare i moventi di un partito politico clandestino che opera in questo settore... Alcuni sono considerati più motivati e funesti, incluso quello da indagare, denominato Forza Italia!, che è sospettato di tendenze neofasciste. I miei contatti a Benevento lo liquidano con disprezzo come un altro movimento di maniaci di destra sostenuto dai proprietari terrieri e dalla mafia locale, guidato in questo caso da un semi-demente latifondista che si proclama la reincarnazione di Garibaldi.<ref>Da ''Naples '44, An Intelligence Officer in the Italian Labyrinth'', Enland, London, 2011, p. 150, 151.</ref> *Mi è parsa molto diversa, sia di aspetto che per atmosfera, da ogni altra cittadina del Napoletano. Pozzuoli è tranquilla e ripiegata su se stessa. [...] Si può quasi immaginare di non essere affatto in Italia, ma in una qualche sonnacchiosa cittadina costiera del Levante. I colori di Napoli sono un grigio austero e il rosso cupo. Pozzuoli indulge in tenui rosa slavati dal salino, con persiane verdi a tutte le finestre, molte delle quali sono ogivali, in stile veneziano. Le numerose cupole danno alla città un'aria ancora più orientaleggiante. [...] Fu a Pozzuoli, e a Baia – circa tre chilometri da qui, sulla curva del [[Golfo di Napoli|golfo]] – che nell'antichità tutti i Romani più ricchi, dissoluti e sanguinari costruirono le loro ville al mare, e l'ameno, incantevole paesaggio è intriso di oscure leggende sulle loro imprese. (12 luglio 1944; 1998, pp. 182-183) *{{NDR|[[Cuma]]}} La strada passa a pochi metri dall'antro roccioso della [[Sibilla Cumana|Sibilla]], dove tanti re e imperatori del mondo mediterraneo si recavano per riceverne lumi nelle ore cruciali della loro vita. [[Virgilio]] parla delle sue «cento vite, cento porte da cui cento scorrono voci, responsi della Sibilla». Parole che lì, all'imboccatura di quell'impressionante galleria a camere scavata nella roccia, suonavano assolutamente credibili. Attraverso le fenditure nella roccia, sulle cui pareti si aprono innumerevoli nicchie e tabernacoli, si vedevano le rovine della più antica colonia greca in Italia. E qui davvero si rimaneva senza parola, schiacciati dal sentimento della grandezza del passato. Cuma, da sola, sarebbe valsa un lungo viaggio. (12 luglio 1944; 1998, pp. 185-186) ==Bibliografia== *Norman Lewis, ''Napoli '44'', traduzione di Matteo Codignola, Adelphi, Milano, 1998. ISBN 978-88-459-1397-6 ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Lewis, Norman}} [[Categoria:Scrittori britannici]] oipvzqdrs2hbi4vgslsvpp268xrjeng Cadavere 0 84590 1223255 1188168 2022-08-18T20:14:39Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Rembrandt - The Anatomy Lecture of Dr. Nicolaes Tulp - WGA19139.jpg|thumb|upright=1.4|''Lezione di anatomia del dottor Tulp'' ([[Rembrandt]], 1632)]] Citazioni sul '''cadavere'''. *I cadaveri sono da gettar via più degli escrementi. ([[Eraclito]]) *La morte aveva, in [[Russia]], un odore diverso che in [[Africa]]. Sotto il massiccio fuoco inglese i cadaveri in Africa, fra una linea e l'altra, erano rimasti a lungo insepolti. Ma il sole aveva lavorato rapidamente. Di notte l'odore era arrivato col vento, dolce, soffocante e greve: il gas aveva gonfiato i morti e questi si erano alzati come spettri alla luce delle stelle straniere, quasi combattessero ancora una volta in silenzio, senza speranza, ciascuno per sé; ma già il giorno seguente avevano incominciato ad aggrinzirsi, ad aderire alla terra, infinitamente stanchi, come per insinuarsi sotto il suolo; e più tardi, quando era possibile andare a prenderli, taluni erano già leggeri e risecchiti, e di quelli che si trovavano dopo settimane non rimaneva quasi altro che lo scheletro ciondolante nelle divise ormai troppo comode. Era una morte asciutta nella sabbia, al sole e al vento. In Russia, invece, la morte era fetida e imbrattata. ([[Erich Maria Remarque]]) *Mi portarono nella stanza dove mia madre giaceva morta; come dicevano, «per vederla»; in realtà, come seppi subito, «per vederlo». Non c'era nulla di quello che un adulto chiamerebbe devastazione, tranne la totale devastazione che è la morte stessa. Il mio dolore fu soffocato dal terrore. Ancora oggi non capisco cosa intendano col dire che i cadaveri sono belli. In confronto al più amabile dei morti, il più brutto uomo vivente è un angelo di bellezza. ([[C. S. Lewis]]) *Nella giungla, i cadaveri passano molto velocemente dal brutto al peggio. Trascorrono solo poche ore prima che il rigor mortis li renda difficili da maneggiare, difficili da infilare in un contenitore di plastica. Perché intanto cominciano, se sono cadaveri di bianchi o di gialli, a diventare verdolini nei punti in cui la pelle è esposta. Poi diventano neri e cominciano a puzzare. Poi si gonfiano e scoppiano. ([[Joe Haldeman]]) *''Non passa giorno, minuto, secondo senza una nascita, | non passa giorno, minuto, secondo senza un cadavere.'' ([[Walt Whitman]]) *Ogni cadavere ha una sua storia da raccontare, in molti casi è solo un sussurro. (''[[NCIS - Unità anticrimine (terza stagione)|NCIS - Unità anticrimine]]'') *Perdìo, ci manca qualcosa dentro. ([[Anonimi spartani|anonimo spartano]]) *Se portassi qui alcuni cadaveri morti da 2-3 giorni, nessuno potrebbe tollerare la loro presenza. Un cadavere in decomposizione è una minaccia. ([[Guillermo Arriaga]]) *Stabilisce una legge dello Stato: infatti «per cadavere si intende: "Il corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale"». ([[Stefano Lorenzetto]]) *Un cadavere, dall'alto della sua sublime magnanimità, fa dono dei suoi tessuti alla scienza e quindi alla collettività. (''[[The Kingdom - Il regno]]'') ==Voci correlate== *[[Carogna]] *[[Morte]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul|wikt}} [[Categoria:Biologia]] [[Categoria:Criminologia]] [[Categoria:Morte]] 3pzou7dcdbsqdu43uhrqftzssxr4cct Nuoto 0 95868 1223210 1175175 2022-08-18T17:57:10Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Swimming hole.jpg|miniatura|upright=1.4|''Nuotando'' (T. Eakins, 1885)]] Citazioni sul '''nuoto''' e sul '''nuotare'''. *Chi non arrischia questo salto [nella corrente] non sperimenterà mai che cosa è nuotare, e così anche chi non osa il salto nella verità non raggiungerà mai la certezza della sua esistenza. ([[Hans Urs von Balthasar]]) *Come quando attraversi a nuoto un fiume reale, imprevedibile e infido, e se riesci a raggiungere l'altra sponda sei una persona diversa rispetto a quella che è entrata in acqua. ([[Joyce Carol Oates]]) *{{NDR|«Cosa ti è piaciuto del nuoto quando hai iniziato a praticarlo?»}} Ero una bambina iperattiva e il nuoto mi ha dato un posto in cui concentrare tutta la mia energia. Era perfetto. Adoravo il colore blu della vasca e quello della luce che illuminava l'acqua mentre nuotavo. C'era il classico ingrediente segreto da cui non sai perché sei attratto, ma lo sei. Non saprei come razionalizzarlo, ma era così, mi piaceva tantissimo. ([[Rūta Meilutytė]]) *Fare una corsia, toccare il fondo della piscina e ritornare indietro senza avere uno scontro tra uomo e uomo... ho lasciato perdere: amo la competizione. ([[Cesare Rubini]]) *I negri non emergono nel nuoto perché per loro le piscine sono sempre chiuse. ([[João Saldanha]]) *{{NDR|«Dopo tanti anni, tuffarsi ti dà ancora le stesse sensazioni?»}} Il bello del nuoto è che è uno sport di sensibilità: ogni volta che sei in [[acqua]] hai la percezione esatta, e sempre diversa, di ogni millimetro del tuo corpo. La gara è importante, ma è qualcosa che arriva dopo. ([[Federica Pellegrini]]) *Il momento migliore per imparare a nuotare è quando stai [[annegamento|annegando]]. ([[Hachirōta Hoshino]]) *''Il nuotatore nudo in piscina, contemplato mentre nuota per il trasparente verde traslucido, o fluttua con il volto in alto e si lascia in silenzio cullare dalle onde dell'acqua.'' ([[Walt Whitman]]) *Non puoi sconfiggere i fiumi, se nuoti contro l'impeto dell'onda. ([[Publio Ovidio Nasone]]) *Per [[vivere]], proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, ché anche nella tempesta della vita umana le cose leggiere servono a sostenere, quelle pesanti a far affondare. ([[Apuleio]]) *''Sai piccina che a nessuno frega, | chi può nuota, chi non può [[annegamento|annega]].'' ([[Afterhours]]) *Se camminassi sull'acqua, i miei detrattori direbbero che è perché non so nuotare. ([[Berti Vogts]]) *So nuotare giusto quanto basta per trattenermi dal salvare gli altri. ([[Jules Renard]]) ===[[Gianni Mura]]=== *Il nuoto è esaltante ai massimi livelli, ma per arrivare a quei livelli richiede allenamenti pesantissimi, vasche e vasche in solitudine, all'alba, in un'acqua che sa di cloro, che irrita gli occhi. *Il nuoto è noioso, ripetitivo e dà sempre l'idea di essere quello che è: uno sport. A calcio, a tennis, a basket, anche a pallanuoto si gioca. Il nuoto, si fa. Assente il gioco, assente la fantasia, resta il dubbio fascino del lavoro paziente, di settimane e mesi per abbassare il proprio limite. *Non credo si troverebbero tanti ventenni che nuotano per cinque giorni e si rilassano la domenica pescando trote nelle cave. Si troveranno, sempre più, tante famiglie con bambini troppo grassi, o troppo gracili, o con la spina dorsale un po' così, e il nuoto farà bene a questi bambini, poi cresceranno e troveranno qualche altra attività più interessante. Il nuoto è uno sport-ponte che porta ad altri sport, e questa è una ricchezza rispetto ad altri, come il [[Calcio (sport)|calcio]], che portano in una sola direzione. ==Voci correlate== *[[Piscina]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sul|n=Categoria:Nuoto|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Azioni]] [[Categoria:Sport acquatici]] 6ha02m0xhm9tf1vx4d8m8sgq23981rr Seconda guerra in Ossezia del Sud 0 97128 1223323 1199111 2022-08-19T10:54:57Z Mariomassone 17056 /* Dmitrij Anatol'evič Medvedev */ wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Destroyed Georgian T-72 tank in Tskhinvali.jpg|thumb|Carro armato georgiano distrutto a Tskhinvali]] Citazioni sulla '''seconda guerra in Ossezia del Sud'''. ==Citazioni== *Il presidente georgiano Saakashvili si aspettava di aver il sostegno incondizionato dell'Occidente perché l'Occidente gli aveva dato buone ragioni per crederlo. Ora sia Tbilisi sia i suoi sostenitori dovrebbero rivedere le loro posizioni. ([[Michail Gorbačëv]]) *In sé, come ho detto, la guerra in Georgia non è così importante dal punto di vista economico. Ma essa segna la fine della Pax Americana, dell’epoca nella quale gli Stati Uniti avevano più o meno mantenuto il monopolio dell’uso della forza militare. Il che apre qualche domanda sostanziale sul futuro della globalizzazione. ([[Paul Krugman]]) *La posta in gioco è il controllo su alcune aree di importanza geostrategica ed economica, che vanno al di là della Georgia, e che in questo caso riguardano l’area caucasica e quelle contigue del Mar Nero e dell’area caucasica. Si tratta di aree di interesse mondiale, in particolare per la Russia. Tanto più che accanto alla questione georgiana per Mosca ne esiste una ancora più importante: la questione ucraina. ([[Vittorio Strada]]) *Oggi la Georgia, domani l'Ucraina, dopodomani i Paesi baltici. E poi, chissà, magari toccherà anche alla Polonia. ([[Lech Kaczyński]]) *Per anni noi abbiamo detto alla Turchia, alla Germania, agli Stati Uniti... Non armate la Georgia! Perchè la Georgia le armi non le userà contro la Russia - non può nemmeno pensare di farlo - le userà contro gli osseti, e contro di noi. Questo è successo, e quei Paesi hanno la responsabilità morale per quello che è successo. La Georgia ha sfidato Mosca dicendo di avere dietro l'America. Che sciocchezze! Alla Russia non puoi parlare così, soprattutto adesso che é tornata grande e forte. ([[Sergej Bagapš]]) *Quello che è successo la notte del 7 agosto è al di là di ogni comprensione. I militari georgiani hanno attaccato la capitale dell' Ossezia del sud Tshkhivali con lanci di razzi multipli con enorme portata di devastazione. La Russia doveva rispondere. Accusarla di aggressione verso "un piccolo paese indifeso" non è solo ipocrita, mostra una mancanza di umanità. Montare un attacco militare contro una popolazione innocente è stata una decisione avventuristica le cui tragiche conseguenze sono ora davanti agli occhi di tutti. La leadership georgiana ha potuto farlo solo perché riteneva di essere sostenuta da una forza molto più potente. ([[Michail Gorbačëv]]) *Se la Russia intende ed è capace di usare la forza per far valere il suo controllo nei confronti della sua auto-dichiarata sfera di influenza, gli altri non vorrano fare lo stesso? Si pensi soltanto allo sconvolgimento economico globale che seguirebbe alla decisione della Cina di far valere con la forza le sue pretese su Taiwan, nel momento in cui la Cina sta sorpassando l’America come più grande nazione nella produzione manifatturiera. ([[Paul Krugman]]) ===[[Wojciech Górecki]]=== *La fulminea risposta della Russia, nonché la quantità di equipaggiamenti e di soldati ammassati nella zona del conflitto permettono di supporre che Mosca non solo si aspettasse l'attacco, ma che l'avesse addirittura provocato. In luglio, in Abkhazia aveva stazionato un reparto del genio ferrovieri; dei binari riparati si sarebbero serviti in seguito i reggimenti penetrati dall'Abkhazia nelle città georgiane di Poti, Zugdidi e Senaki. Già in agosto, alla vigilia della guerra, era stata trasferita in Ossezia del Nord una serie di unità della 58ª armata russa stazionante nel Caucaso settentrionale. Bastava attraversare la frontiera. Tutto sta a indicare che una parte dei soldati l'avesse attraversata prima ancora che i georgiani attaccassero Tskhinvali. *La guerra dei cinque giorni, sebbene iniziata come un conflitto georgiano-osseto poi trasformandosi in russo-georgiano, è stata un aspetto della rivalità della Russia con gli Stati Uniti (e con una parte dell'Unione Europea). Il vero oggetto del contendere sono stati il controllo sulle vie di comunicazione e sui percorsi degli idrocarburi, le influenze sulla zona tra il Mar Nero e il Caspio (o addirittura su una zona molto maggiore, comprendente anche le regioni limitrofe di questa parte del mondo) e la garanzia di una sicurezza, soprattutto energetica. *Saakašvili aveva indubbiamente agito in modo irresponsabile, tuttavia la risposta della Russia era stata un'aggressione in piena regola contro uno Stato sovrano. ===[[Dmitrij Medvedev]]=== *La Georgia ha iniziato l'aggressione, questa è la conclusione più importante. Questo non può essere cancellato dalla storia. *La Russia ha ricevuto una cosa importante: la pace. Siamo stati in grado di proteggere i nostri cittadini, e sono molti, che vivono in Abkhazia e nell'Ossezia meridionale. Non abbiamo il rompicapo di un possibile altro attacco in cui dovremo intervenire, proteggere i nostri cittadini, proteggere la nostra sicurezza e dare una risposta. Nella regione è tutto chiaro. E questa è la cosa più importante. *Le mie valutazioni rimangono le stesse: senza la condotta irresponsabile, immorale e criminale di Saakashvili e dei suoi seguaci, non ci sarebbe stata alcuna guerra. *Nella notte dell'8 agosto 2008 Tbilisi ha fatto la sua scelta, iniziando la guerra contro il popolo sudosseto il quale - stando alle dichiarazioni di Saakashvili - è considerato una parte del suo Stato. Con il suo ordine criminale di iniziare la guerra, il presidente georgiano ha cancellato di propria mano tutte le speranze per il ristabilimento dell'integrità territoriale e la coesistenza pacifica di sudosseti, abkhazi e georgiani in un unico Stato. I popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud si sono espressi più volte con referendum a favore dell'indipendenza delle proprie Repubbliche. Ciò che è successo in Ossezia del Sud e si stava pianificando di fare anche in Abkhazia ha fatto traboccare il vaso della pazienza. ===[[Vladimir Putin]]=== *I giornalisti occidentali, sono persone di vero talento. Sono capaci di convincere la gente che il nero è bianco e viceversa. Per fare un esempio, in eventi tragici come l'assalto in Ossezia del Sud, Saakashvili ha detto pubblicamente di avere lui stesso ordinato alle truppe di agire. Uno dei suoi dignitari ha persino parlato in TV confermando la stessa cosa. Capirà quindi la mia incredulità quando ho sentito che i media accusavano la Russia dell'attacco. E milioni di telespettatori nel mondo ci hanno creduto. È sbalorditiva, questa capacità che hanno i giornalisti americani ed europei. Davvero un grande talento. Ma quando i nostri giornalisti tentano di proteggere gli interessi nazionali russi, quando prendono posizione, vengono subito accusati di essere i portavoce della propaganda del Cremlino, con mio grande disappunto. *Il presidente Saakashvili ha ordinato alle sue truppe di attaccare il territorio dell'Ossezia del Sud. Durante il primo attacco che hanno sferrato, hanno distrutto lo spazio dedicato ai ''peacekeepers'', i mediatori di pace russi. In quello scontro sono morte dieci o quindici persone. Le truppe georgiane hanno utilizzato diversi lanciarazzi e la gente non ha avuto nemmeno il tempo di uscire dagli alloggi. Dopo di che la Georgia ha eseguito un assalto militare su larga scala. Mi piacerebbe sentir dire dai rappresentanti di altri paesi cosa farebbero dopo aver ricevuto un attacco che ha ucciso tutti i loro pacieri. Quindi, è vero che abbiamo aiutato l'Ossezia del Sud, ma stavamo anche, e voglio sottolinearlo, svolgendo i nostri doveri di tutori della pace. E, a parte questo, abbiamo subito delle perdite ingiustificate. Potevamo considerarlo come un attacco alla Federazione Russa. *La Russia aveva dimostrato moderazione, pazienza, anche durante l'attacco armato contro i nostri pacieri e l'uccisione di persone innocenti. In seguito, e mi ripeterò, è venuto fuori che nessuno stava provando a fermare quell'agente provocatore. Alla fine il presidente Medvedev ha preso la decisione giusta. ===[[Mikheil Saak'ashvili]]=== *È un'invasione classica che non ha niente a che vedere con il diritto internazionale moderno. Si sta cercando di soffocare il diritto delle nazioni. *Gli americani pensavano che dopo la fine della Guerra fredda la Russia non avrebbe invaso nessuno. Il pensiero strategico era che non sarebbe più stato possibile. Anche se nel nostro caso è iniziata una storia diversa. *I russi ci accusano di aver provocato il conflitto, ma in 12 ore hanno mobilitato 500 carri armati e 25mila uomini. La loro aggressione era premeditata. Vogliono rovesciare il potere in Georgia perché non sopportano un governo democratico e indipendente ai loro confini. Quel che ci sta accadendo ricorda il '68 in Cecoslovacchia e il '56 in Ungheria. La Russia vuole impadronirsi delle rotte energetiche del Caucaso. *Immediatamente nel 2008 la Russia non ottenne proprio niente oltre all'occupazione di alcune decine di villaggi georgiani al prezzo di enormi perdite umane e di reputazione. In quel momento non riuscirono a cambiare il mio governo e il corso politico. *In Ossezia del Sud tutti i separatisti importanti hanno scelto di avere contatti con la Georgia, ma i russi hanno inviato generali russi che si sono proclamati governo dell'Ossezia del Sud e ora dicono che sono dei separatisti e che la Georgia non può recuperare quei territori. *L'Ossezia del sud è solo un pretesto. La Russia vuole impadronirsi dell'intera Georgia e infatti il suo esercito ha già superato i confini di quella regione fatta di piccoli villaggi, che già da tempo era stata trasformata in un grande campo militare, con amministratori scelti da Mosca e gli unici posti di lavoro legati alla cosiddetta missione di "peace-keeping" russa. *Mosca vuole conquistare l'intera Georgia. Già dall'inizio della primavera i russi hanno rinnovato a fondo una linea ferroviaria nella provincia separatista dell'Abkhazia, e così hanno potuto trasportare sul posto una quantità enorme di carburante. Ora sappiamo che ne avevano bisogno per le loro truppe. *Ne sento tutta la responsabilità. E, chiaramente, questa per me è un'esperienza molto dolorosa, una tragedia mortale. Ma d'altro canto allora c'erano solo due soluzioni: arrendersi o combattere. Non mi sarei potuto permettere di non combattere. Odio la guerra e ho odiato ogni secondo di quella guerra. Quando dirigevo l'esercito percepivo la perdita di ogni soldato come una tragedia personale. *Siamo tornati alla politica del XIX secolo, anzi, dell'età della pietra. I miei amici occidentali mi rassicuravano: "Mosca non arriverà fino a questo punto". Oggi invece sto vivendo il peggiore degli incubi. ==Voci correlate== *[[Prima guerra in Ossezia del Sud]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|n=La Georgia ha decretato lo stato di guerra}} [[Categoria:Eventi degli anni 2000]] [[Categoria:Guerre]] [[Categoria:Storia della Georgia]] [[Categoria:Storia della Russia]] 0666yclyhygwp7vczlllc32bc07vkbp Brindisi dalle serie televisive 0 104702 1223328 1141626 2022-08-19T11:58:12Z SunOfErat 12245 /* Brindisi dalle serie televisive */ +1 wikitext text/x-wiki {{Raccolta}} Raccolta di '''brindisi''' tratti '''dalle serie televisive'''. ==Brindisi dalle serie televisive== *A Don Pietro Savastano, come lui ci sta sulamente [[Marek Hamšík|Hamsik]]! (''[[Gomorra - La serie (prima stagione)|Gomorra - La serie]]'') *A noi, amore mio, alla vita che ci aspetta. (''[[Gomorra - La serie (seconda stagione)|Gomorra - La serie]]'') *A un nuovo inizio. (''[[Fargo (serie televisiva)|Fargo]]'') *Ad Ana Maria Rosa de la Inmaculada Jimenez Morales! (''[[Modern Family]]'') *Ai cambiamenti di stato. (''[[Black Mirror (serie televisiva)|Black Mirror]]'') *Ai lavoratori del mondo. (''[[Chernobyl (miniserie televisiva)|Chernobyl]]'') *– Ai nuovi amori? <br>– E ai vecchi amici. <br>– Quelli che ci saranno sempre. <br>– In questi anni ne abbiamo passate tante, ma alla fine l'importante è ritrovarsi! <br>– L'amicizia può durare per sempre, magari è il caso nostro. (''[[I Cesaroni]]'') *Al dottor Jules Christiansen, che meritava di essere qui con noi. (''[[The Knick]]'') *– Al Libanese che c'ha levato a tutti da'a strada pe' mostracce er Paradiso!<br />– Ma lui c'è arivato prima de noi!<br />– Er Libano è sempre stato avanti... Ar Libano! (''[[Romanzo criminale - La serie]]'', [[Romanzo criminale - La serie (seconda stagione)|seconda stagione]]) *[[etanolo|Alcol etilico]] e acqua distillata, il liquore più puro che esista al mondo. (''[[The Kingdom - Il regno]]'') *Alla stupidità. Ai dolori muscolari, agli spasmi, alle articolazioni che ti sembra vengano strappate e sostituite da schegge di vetro. (''[[Dr. House - Medical Division]]'', [[Dr. House - Medical Division (ottava stagione)#Episodio 19, La parola cancro|ottava stagione]]) *{{NDR|Brindando col caffè}} Alla tua! (''[[The O.C.]]'', [[The O.C. (prima stagione)|prima stagione]]) *Alle case trasformate in focolari domestici. Ai cuori riempiti di nuove speranze. All'alba di un giorno che non è mai sorto. Tutto finito con te, amore mio. (''[[Jarod il camaleonte]]'', [[Jarod il camaleonte (quarta stagione)#Episodio 9, Nome in codice: Rumor|quarta stagione]]) *Alle donne! Con loro non si vive, ma non si possono uccidere e dire ai vicini che sono fuggite all'estero! (''[[Dr. House - Medical Division]]'', [[Dr. House - Medical Division (prima stagione)#Episodio 22, Un uomo solo|prima stagione]]) *Alle occasioni perdute. (''[[1992 (serie televisiva)|1992]]'') *– Allora, a che brindamo?<br />– A te, al re de Roma!<br />– All'affari che faremo 'nsieme!<br />– Io c'ho n'idea migliore! Perché non brindamo ar poro Angioletto? O magari a l'etto d'eroina che j'avete fregato o all'etto de piombo che j'avete messo 'n corpo? (''[[Romanzo criminale - La serie]]'', [[Romanzo criminale - La serie (prima stagione)|prima stagione]]) *Amici, cari vicini, dedichiamo un brindisi al nostro nuovo sceriffo, Ethan Burke. Non si può negare che la rapidità con cui ha fatto carriera è sorprendente. Un grande potere comporta grandi responsabilità. Abbiamo bisogno di qualcuno che capisca che coloro che infrangono la legge devono essere puniti rapidamente. E se si rendesse necessario, severamente. Nel pieno rispetto delle nostre leggi! (''[[Wayward Pines]]'') *– Bene ragazze, brindiamo. A Mary Alice, una buona amica e vicina. Ovunque tu sia, speriamo tu abbia trovato pace.<br />– A Mary Alice. (''[[Desperate Housewives (prima stagione)|Desperate Housewives]]'') *Ci vuole un brindisi! La vita è fatta di continui cambiamenti: casa tua può diventare la casa dei ravioli a vapore... ma le cose importanti non cambiano mai! Brindo alle cose importanti! (''[[How I Met Your Mother (prima stagione)|How I Met Your Mother]]'') *Com'era solito dire mio padre: In piedi e pronti con il bicchiere in mano, bevete sempre guardando negli occhi colleghi... Un brindisi a colui che è già morto, e un hurrà a chi presto morirà! (''[[Prison Break]]'') *– Con gli omaggi di Cameron Dennis.<br>– Harvey, hai vinto la causa e sarai a capo dei civilisti. Lo scotch non basta ci vuole un rituale o roba simile. ([[Suits (terza stagione)|Suits]]) *Dunque, vorrei proporre un brindisi all'unica cosa in assoluto della mia vita che è sempre buona, sempre dolce e senza la quale non avrei ragione di alzarmi al mattino, la mia piccola Rory. (''[[Una mamma per amica]]'') *– Ma sinceramente non riesco a credere che abbia funzionato. Un errore del genere nel caso più importante della loro vita. Alla nostra squadra!<br>– Salute! (''[[American Crime Story]]'') *Ora sì che si festeggia! Buon Natale! (''[[Black Mirror (serie televisiva)|Black Mirror]]'') *Possa il Signore della Luce proteggere tutti noi. Alziamo il calice insieme? [...] Una coppa di vino per onorare il vero ed unico nostro Dio. (''[[Il Trono di Spade (seconda stagione)|Il Trono di Spade]]'') *– Ragazzi, a Kimmie. congratulazioni per aver portato a termine questa cena!<br>– E a James per il suo aiuto! James non ha un grande cappello a forma di fungo bianco, ma ha un grande cuore a forma di fungo bianco! Non so cosa Dan abbia messo nei cocktail, ma penso di dovermi sedere... (''[[Super Fun Night]]'') *Scusatemi signore, signori. Vorrei fare un brindisi. Ai nostri gentili ospiti e a tutti voi, perché questa è davvero una serata speciale. Almeno per il sottoscritto. Probabilmente vi starete chiedendo chi io sia, quindi vado a presentarmi: sono un ladro d'arte di fama internazionale. E questa sera, sono qui per derubarvi. (''[[White Collar (prima stagione)|White Collar]]'') *Siamo uomini con la gonna! (''[[Transparent]]'') *– Su, facciamolo. A te l'onore.<br>– Prima vorrei fare un brindisi o qualcosa del genere. Ci sentiamo liberi quando scappiamo anche se a volte è solo per cadere dalla padella nella brace. [[Eric Hoffer]]. Niente allarmi...<br>– Alla brace! (''[[White Collar (prima stagione)|White Collar]]'') *Un brindisi ai gatti neri al chiaro di luna! (''[[Sword Art Online (prima stagione)|Sword Art Online]]'') *Un brindisi all'amico Mitch. Per la somma delle sue singole parti è solo un uomo, ma per quello che fa con quelle parti trascende se stesso. Non corrisponderà alla definizione tradizionale di eroe, ma è l'eroe di cui avevo bisogno, l'eroe che mi ha aiutato a rialzarmi dal mio fallito quasi-matrimonio e a rientrare in gioco. Vive nell'ombra. È un sogno? Verità? Finzione? Dannazione? Salvezza? È tutte queste cose e nessuna di esse: lui è Nudoman! (''[[How I Met Your Mother (quarta stagione)|How I Met Your Mother]]'') *– Un brindisi alla chiusura di Briarcliff.<br>– Cin cin! (''[[American Horror Story]]'') *Un ultimo schnapps per il viaggio. Un brindisi alla nostra storia. (''[[American Horror Story]]'') ===''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]''=== *– Ad altri giorni, signor Hanley, e ad altri brindisi.<br>– Brindo con lei, signor Whipple. ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|quinta stagione]]) *Adesso voglio fare un brindisi a voi! Voglio brindare ai miei amici. A Cristo, il coraggioso! A D'Alesandro, il devoto! A Tabal, il tranquillo! A Garcia, il forte! Il padre della sofferenza per la rivoluzione! Ai nuovi capi di governo! ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|terza stagione]]) *Alla più brillante star, alla prima attrice più conturbante, alla donna più bella del mondo... Ann Alexandra, che ha appena acconsentito a essere al mio fianco in ''Beowulf''! ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quarta stagione)|quarta stagione]]) *Alla rivoluzione! ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|terza stagione]]) *– Banzai!<br>– Ok... Banzai. ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|quinta stagione]]) *– Bel discorso! È il caso di brindare! Ci vuole un brindisi!<br>[...]<br>– Buona fortuna a tutti!<br>– Salute! ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quarta stagione)|quarta stagione]]) *Salute!<br>– Alla sua, amico!<br>– Facciamo alla nostra! ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|quinta stagione]]) *Signora Bronson, d'ora in avanti dovremo vivere l'una alle spalle dell'altra. Alla salute. ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|terza stagione]]) *Un brindisi! Alla Lady Anne, la più bella, la più adorabile, la più allegra di tutte le navi! ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quarta stagione)|quarta stagione]]) ===''[[Breaking Bad]]''=== *Un brindisi a mio cognato! Walt, il tuo cervello ha le dimensioni del Wisconsin, ma non lo useremo contro di te! Ma hai il cuore al posto giusto, amico. Hai il cuore al posto giusto. Ti vogliamo bene, Walt. Davvero. ([[Breaking Bad (prima stagione)|prima stagione]]) *Hollie, sono orgoglioso di te e ti penso tanto ogni momento. E dovunque tu vada, qualunque cosa tu faccia, non scordare mai che qui hai una bella famiglia che ti ama davvero tanto, piccola. Brindate con me. A Hollie! ([[Breaking Bad (prima stagione)|prima stagione]]) *Vorrei fare un brindisi con la mia bibita analcolica. So che una festa non può certo ricompensare il vostro sostegno e la vostra davvero infinita cortesia, ma, che sia chiaro, Hank voglio che scorra un fiume di [[Margarita (cocktail)|Margarita]]! Noi vogliamo...vogliamo ringraziarvi tutti in questi mesi be' abbiamo affrontato una sfida, per dirlo con un eufemismo, ma devo dire che Walt si è battuto da campione. Tesoro, sono proprio fiero di te. Va bene, la smetto con questa roba melensa, sì. Ma è la verità: è stato forte. E finalmente dopo tanto tempo siamo ottimisti per il futuro. Comunque io...oh, vorrei anche esprimere la mia gratitudine a due persone...due persone davvero speciali che oggi non sono potute venire, ma si scusano e mandano i loro auguri: Gretchen e Elliot Schwartz. Per quelli che non li conoscono dirò solo che...che sono...be', degli eroi. Sono dei nostri amici molto molto generosi che si sono offerti di pagare le spese per la terapia di Walt. E così è stato. Perciò... a Gretchen e Elliot! ([[Breaking Bad (seconda stagione)|seconda stagione]]) *{{NDR|Brindando con una birra scura doppio malto}} All'acqua su Marte! ([[Breaking Bad (seconda stagione)|seconda stagione]]) *{{NDR|Brindando con lo Champagne Cuvée Pol Roger Sir [[Winston Churchill]] dopo aver comprato l'autolavaggio per riciclare il denaro}} Alle auto pulite e ai soldi puliti. ([[Breaking Bad (quarta stagione)|quarta stagione]]) ===''[[Futurama]]''=== *– A Fry!<br/>– Lunga vita!<br/>– Lunga vita! ([[Futurama (prima stagione)|prima stagione]]) *A noi tre poveri sgobboni che lavoriamo per il capo. Anche se è un capo femmina sensuale e abbondante. ([[Futurama (seconda stagione)|seconda stagione]]) *Al mio amico Bender. Una volta un saggio ha detto che era un dannato spione, forse il migliore sulla Terra. ([[Futurama (sesta stagione)|sesta stagione]]) *Allora brindo a un altro squallido millennio. ([[Futurama (prima stagione)|prima stagione]]) *– Per Slurm!<br/>– Viva il didietro! ([[Futurama (prima stagione)|prima stagione]]) *Vorrei imporre un brindisi alla felice coppietta. Felicitazioni! ([[Futurama (prima stagione)|prima stagione]]) ===''[[Glee]]''=== *Al ballo! ([[Glee (seconda stagione)|seconda stagione]]) *{{NDR|Brindando con una tazza di chicchi di caffè macinati}} Alla tua grande idea! ([[Glee (seconda stagione)|seconda stagione]]) *La ricorrenza di stasera è importantissima: segna la vera prima comunione tra il clan degli Hummel e degli Hudson. Immagino che al primo convivio tra i Kennedy e i Bouvier ci fosse un'analoga atmosfera di gioia e di solennità. Brindo dunque con questo Shirley Temple alla nostra nuova famiglia. ([[Glee (prima stagione)|prima stagione]]) *Volevo proporre un brindisi a mia madre. Sei una donna unica. Non si sa come, anche se sono cresciuto senza un padre, mi ha insegnato a diventare un uomo. ([[Glee (seconda stagione)|seconda stagione]]) ===''[[The Last Man on Earth (serie televisiva)|The Last Man on Earth]]''=== *– All'ultimo uomo sulla Terra!<br>– Che vive a Tucson!<br>– Ora siamo in tre! *Brindiamo! Che vadano a farsi friggere! *Facciamo un brindisi all'amicizia femminile! *Facciamo un brindisi! Hai avuto un'impressione sbagliata, l'hai ammesso... Grandioso! ===''[[I Simpson]]''=== *A Homer! E al Sergente Pepper che gli spunta da dietro la schiena! *All'alcol! La causa di... e la soluzione a, tutti i problemi della vita! ([[I Simpson (ottava stagione)|ottava stagione]]) *Ora brindiamo con vodka! {{NDR|Si versa la vodka in un bicchiere. Beve dal bicchiere. Scaraventa il bicchiere a terra. Beve dalla bottiglia. Scaraventa la bottiglia a terra.}} Ora guidiamo! ([[I Simpson (ventiquattresima stagione)|ventiquattresima stagione]]) *Signori, alla perfidia! ([[I Simpson (quarta stagione)|quarta stagione]]) *Vorrei proporre un brindisi dell'affiatamento dei Simpson con i Flanders. Se questo fosse un mondo più perfetto saremmo tutti noti con il nome Flimpson! Sei il mio migliore amico Ned. ([[I Simpson (quinta stagione)|quinta stagione]]) {{Raccolte dai media|Brindisi|dalle serie televisive}} [[Categoria:Brindisi dai media|Serie televisive]] [[Categoria:Raccolte dalle serie televisive]] cl2ogyh4m9mhzqei0ze4tnp2f834gi1 Antonio de Montesinos 0 105033 1223154 1097749 2022-08-18T15:14:48Z AnjaQantina 1348 +citazione wikitext text/x-wiki [[File:Fray Antonio Montesino.jpg|thumb|Scultura raffigurante Antonio de Montesinos]] '''Antonio de Montesinos''' (1475 – 1545), missionario e religioso spagnolo. *{{NDR|A un'assemblea di ''conquistadores''}} Con quale giustizia e con quale diritto tenete in tanta crudele e orribile servitù questi [[Nativi americani|indios]]? Con quale autorità avete fatto tante guerre detestabili a queste genti che stavano docili e pacifiche nelle loro terre e avete eliminato molti di loro?... Perché li tenete così oppressi e affaticati, senza dar loro da mangiare, né curarli nelle loro infermità? Che cura avete affinché conoscano la dottrina e il loro Dio e creatore? Questi non sono uomini? Non hanno un'anima razionale? Non siete obbligati ad amarli come voi stessi?<ref>Da una predica del 1511 trasmessa da [[Bartolomeo de Las Casas]]; citato in [[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti: riflessioni sui Vangeli. Anno C'', Piemme, Casale Monferrato, 2001, p. 17.</ref> *{{NDR|Gli schiavi}} muoiono, o meglio vengono uccisi, allo scopo di estrarre e procurare oro ogni giorno.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 131. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:de Montesinos, Antonio}} [[Categoria:Missionari spagnoli]] [[Categoria:Religiosi spagnoli]] cdgftivbtgyh0hii3lu6dzyaeu0pjja Broccolo 0 109676 1223302 837052 2022-08-19T05:56:09Z Spinoziano 2297 -1 non significativa wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Broccoli DSC00862.png|200px|right]] Citazioni sui '''broccoli'''. *{{NDR|A Stewie vengono fatti mangiare i broccoli imitando il volo di un aeroplano con la forchetta}} Al diavolo i broccoli, al diavolo te e al diavolo i [[fratelli Wright]]! (''[[I Griffin]]'') *I broccoli invece sono cazzuti! (''[[Orange Is the New Black (seconda stagione)|Orange Is the New Black]]'') *In un'altra era, nel "Tanto tempo fa", vivevamo con le leggi dei procreatori, ma i procreatori erano ingiusti: ci mettevano a letto presto e ci davano i broccoli. (''[[South Park (quarta stagione)|South Park]]'') *La mia parola preferita? "Broccoli". (''[[La famiglia omicidi]]'') *Non mi piacciono i broccoli. Sin da bambino non mi sono mai piaciuti, mia madre me li faceva mangiare. Ora sono presidente degli Stati Uniti d'America e non dovrò più mangiare broccoli. ([[George H. W. Bush]]) *– Sai cos'è?<br>– Lo scopino del bagno.<br>– Sono broccoli! Quando prima li ho mostrati a Brittany lei ha cominciato a piangere credendo che avessi abbattuto la casetta di una famiglia di orsetti gommosi. (''[[Glee (seconda stagione)|Glee]]'') *Tu non mangeresti i broccoli nemmeno se fossero immersi nel cioccolato! (''[[Seinfeld (ottava stagione)|Seinfeld]]'') *Un altro decesso dovuto ai broccoli. [...] Oh, sì, uno degli ortaggi più mortiferi della terra! Loro stessi tentano di avvertirti con il loro terribile odore! ([[I Simpson (dodicesima stagione)|''I Simpson'']]) *Vroccula e predicaturi doppu Pasca perdunu 'u sapuri.<ref>«Broccoli e predicatori dopo la Pasqua perdono il sapore.» Nel senso che ogni cosa va fatta al tempo giusto.</ref> ([[Proverbi calabresi|proverbio calabrese]]) *– Yes, ora sono broccoli miei.<br>– No, cavoli miei, puzzano uguale, ma sono diversi. (''[[South Kensington]]'') ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sul|etichetta=broccolo}} [[Categoria:Ortaggi]] b11ilzaxo2bn5r5whw1trq30mj1pq1z Ta-Nehisi Coates 0 109917 1223172 871869 2022-08-18T16:03:54Z AnjaQantina 1348 +citazione wikitext text/x-wiki [[File:Ta Nehisi Coates.jpg|thumb|Ta-Nehisi Coates nel 2015.]] '''Ta-Nehisi Coates''' (1975 – vivente), giornalista e scrittore statunitense. {{cronologico}} *Quando la [[nonviolenza]] è introdotta dall'aggressore che si chiama fuori a metà della battaglia si rivela una mossa strategica. Quando la nonviolenza è predicata dai rappresentanti dello Stato, mentre lo Stato distribuisce un mucchio di [[violenza]], quei richiami sono solo una truffa. Tutto questo non può significare che i disordini o la violenza siano "corretti" o "saggi", non più di quanto, almeno, lo sia un incendio in un bosco. La saggezza non è il punto. La mancanza di rispetto lo è. In questo caso, la mancanza di rispetto per una legge vuota e l'incapacità di mantenere l'ordine, cose che a loro volta mancano di rispetto alla comunità, di continuo.<ref>Traduzione da Giulia Siviero, ''[http://www.ilpost.it/giuliasiviero/2015/04/29/angela-davis-ci-aiuta-spiegare-la-violenza-baltimora/ Angela Davis e la violenza di Baltimora]'', ''IlPost.it'', 29 aprile 2015.</ref> :''When nonviolence begins halfway through the war with the aggressor calling time out, it exposes itself as a ruse. When nonviolence is preached by the representatives of the state, while the state doles out heaps of violence to its citizens, it reveals itself to be a con. And none of this can mean that rioting or violence is "correct" or "wise," any more than a forest fire can be "correct" or "wise." Wisdom isn't the point tonight. Disrespect is. In this case, disrespect for the hollow law and failed order that so regularly disrespects the community.''<ref>Da {{en}} ''[http://www.theatlantic.com/politics/archive/2015/04/nonviolence-as-compliance/391640/ Nonviolence as Compliance]'', ''TheAtlantic.com'', 27 aprile 2015.</ref> *La razza è la figlia del [[razzismo]], non la madre, e non è mai stata una questione di genealogia e fisionomia, bensì di gerarchia.<ref>Da ''Tra me e il mondo'', 2015. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 157. ISBN 9788858041147</ref> *[...] lo scopo della [[supremazia bianca]] è assicurarsi che tutto ciò che gli altri ottengono con il massimo sforzo venga ottenuto dai bianchi (in particolare dagli uomini) con il minimo dei requisiti. :[...] ''the point of white supremacy {{NDR|is}} — to ensure that that which all others achieve with maximal effort, white people (particularly white men) achieve with minimal qualification.''<ref name="First White President">{{en}} Da [https://www.theatlantic.com/amp/article/537909/ ''The First White President''], ''TheAtlantic.com'', 7 settembre 2017.</ref> *Sembra quasi che [[Barack Obama|Obama]] stesso e il suo essere un presidente nero sia per [[Donald Trump|Trump]] un affronto personale. [...] Rimpiazzare Obama non è abbastanza – Trump ha reso la negazione del lascito di Obama la base per la sua eredità. [...] Donald Trump è arrivato alla vigilia di qualcosa di più grande — una presidenza da negri con un'assistenza sanitaria da negri, degli accordi sul clima da negri e una riforma della giustizia da negri, tutti destinati alla distruzione o alla redenzione così da reificare il concetto dell'essere bianchi. Trump è davvero qualcosa di mai visto – è il primo presidente la cui intera esistenza politica dipende da un presidente nero. Non basta dire che Trump è un maschio bianco così come tutti gli altri maschi bianchi che sono diventati presidenti. Deve essere chiamato con il suo legittimo titolo onorifico – il primo presidente bianco d'America. :''For Trump, it almost seems that the fact of Obama, the fact of a black president, insulted him personally.'' [...] ''Replacing Obama is not enough – Trump has made the negation of Obama's legacy the foundation of his own.'' [...] ''Donald Trump arrived in the wake of something more potent – an entire nigger presidency with nigger health care, nigger climate accords, and nigger justice reform, all of which could be targeted for destruction or redemption, thus reifying the idea of being white. Trump truly is something new – the first president whose entire political existence hinges on the fact of a black president. And so it will not suffice to say that Trump is a white man like all the others who rose to become president. He must be called by his rightful honorific – America's first white president.''<ref name="First White President"/> *{{NDR|Su [[Donald Trump]]}} Se sei il proprietario di un business che impedisce ai neri di affittare i tuoi appartamenti; se dici che non vuoi che i neri contino i tuoi soldi, o almeno così viene riportato; se dici che [...] qualcuno non può fare da giudice per un processo perché è messicano; se la tua reazione all'elezione del primo presidente nero è quella di dire, nonostante le prove a tuo sfavore, che non è nato in questo paese; se dici che non è abbastanza intelligente per aver frequentato legge ad Harvard ed esigi di vedere le valutazioni da lui ottenute; se questa è l'essenza della tua identità politica, sì, potresti essere un suprematista bianco. :''I think if you own a business that attempts to keep black people from renting from you; if you are reported to say that you don't want black people counting your money; if you say'' [...] ''that someone can't judge your case because they are Mexican; if your response to the first black president is that they weren't born in this country, despite all proof; if you say they weren’t smart enough to go to Harvard Law School, and demand to see their grades; if that's the essence of your entire political identity you might be a white supremacist.'' (da un'intervista condatta da Chris Hayes, ''All In with Chris Hayes'', MSNBC, 15 settembre 2017<ref>{{en}} Visibile al minuto 03:35 di [https://www.youtube.com/watch?v=5cFJKsld8Ok ''Ta-Nehisi Coates: 'You Might Be A White Supremacist' | All In <nowiki>|<nowiki/> MSNBC''], ''YouTube.com'', 15 settembre 2017.</ref>) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Coates, Ta-Nehisi}} [[Categoria:Scrittori statunitensi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] iq12u0lzekhamo53lvhjhufuir6ecyy Chiang Kai-shek 0 117123 1223270 1191805 2022-08-18T20:35:06Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Chiang Kai-shek */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Chiang Kai-shek(蔣中正).jpg|thumb|Il generalissimo Chiang Kai-shek]] '''Chiang Kai-shek''' (1887 – 1975), militare e politico cinese. ==Citazioni di Chiang Kai-shek== *{{NDR|Nel 1950}} Io non ho dubbi che riprenderemo il continente, che i [[comunismo|comunisti]] verranno sconfitti, e che la Repubblica di Cina... verrà reinstaurata. :''I not have any doubt that we will recover the mainland, that the Communists will be crushed and that the Republic of China... will be reestablished.''<ref>{{en}} Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, p. 286. ISBN 0-679-77806-3</ref> *Se l'imperialismo non sarà bandito dal paese, la Cina come nazione perirà.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 41. ISBN 9788858041406</ref> ==Citazioni su Chiang Kai-shek== *Chiang Kai-shek aveva adottato una politica di non resistenza di fronte alla conquista giapponese della Manciuria e agli sconfinamenti sempre più frequenti nel territorio della Cina propriamente detta, e si era concentrato sul tentativo di annientare i comunisti. ([[Jung Chang]]) *Deve sapere che di Ciang Kai-scek non di ci può più fidare. Ormai è diventato troppo vecchio. ([[Konrad Adenauer]]) *Dopo che Chiang Kai-shek sarà sbarcato sulla terra ferma e vi ci sarà stabilito per tre mesi, la minaccia [[comunismo|comunista]] in [[Asia]] sarà terminata, e l'intera Asia diventerà anti-comunista. ([[Henry Robinson Luce]]) *Si ritiene che l'opzione preferibile sia l'eliminazione [di Chiang Kai-shek]. ([[Mao Zedong]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Militari cinesi]] [[Categoria:Politici cinesi]] n66rw88cmcypgkqn7fkr3am2nb99759 Squadra (sport) 0 117399 1223194 1222471 2022-08-18T17:31:20Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Notts county 1894.jpg|thumb|Una squadra di calcio, 1894]] Citazioni sulla '''squadra'''. *{{NDR|Sul concetto di squadra}} I ragazzini che alleno non guardano il miglior difensore, vogliono assomigliare a quello che fa 40 punti a partita. Sto cercando di insegnargli a pensare più al campo e meno al tabellino, perché i punti non sono l'unica cosa che conta. [...] Per costruire un palazzo non devono essere tutti muratori, non devono essere tutti architetti, non devono essere tutti geometri. Ci deve essere il muratore, l’architetto e il geometra: questa è la funzione del gruppo. ([[Alessandro Tonolli]]) *La prima squadra è come il primo amore, non si scorda mai. ([[Roberto Rosato]]) *La squadra è come un buon piatto di carne. A volte basta cuocerla a fuoco lento, altre volte serve pressione o brace. ([[Aldair]]) *Negli sport di squadra se hai una giornata storta, la tua squadra può comunque vincere, puoi lasciar perdere o sostenere il tuo compagno, lui fa goal e tutto va bene, la tua squadra vince e tu mantieni la fiducia vincente. ([[Ernests Gulbis]]) *{{NDR|«Da cosa partiresti per costruire un gruppo [...]?»}} Non posso pretendere che tutte diventino amiche perché non lo eravamo neanche noi dello storico Setterosa. Siamo state sorelle che è una cosa diversa. Però vorrei che capissero che fare uno sport di squadra presuppone che tutte siano importanti, mettendole in condizione di dare il massimo senza provare invidia se qualcuna è meglio di te. Ognuna contribuisce personalmente per conseguire un obiettivo comune non individuale. Noi del Setterosa Oro ad Atene, avevamo questa cosa qui. Avevamo un sogno. ([[Tania Di Mario]]) *Non vado d'accordo con l'idea che un mio errore possa finire per danneggiare altri, o tutta una squadra. Io penso che se sbaglio, devo pagare da sola. ([[Irma Testa]]) *Quando vinci con la tua squadra, non c'è niente che possa superare quella sensazione, nemmeno i successi personali. ([[Larry Bird]]) *Se sei una buona squadra da ottobre a giugno, fantastico, sei eccezionale. Ma le squadre vincenti sono brave quando conta di più, quando è il momento di vincere. ([[Sergio Scariolo]]) *Una squadra vincente non è necessariamente una squadra di amici. La squadra vincente ha l'obiettivo chiaro e, a prescindere da chi ne fa parte, va dritta verso quell'obiettivo. Ho vinto campionati con compagne di squadra con cui non avrei mangiato neanche una pizza, però quando hai la consapevolezza di indossare la maglia dello stesso colore questo ti aiuta a condividere il valore di ciò che stai facendo. Dunque devi onorare chi ha scelto te, i tuoi principi e i tuoi obiettivi. ([[Maurizia Cacciatori]]) ==Voci correlate== *[[Atleta]] *[[Sport]] *[[Sport di squadra]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=squadra|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Gruppi]] [[Categoria:Terminologia sportiva]] tdnessthr7d2xlk5a366ow1cnnz3gzv 1223195 1223194 2022-08-18T17:32:27Z Danyele 19198 Annullata la modifica 1223194 di [[Special:Contributions/Danyele|Danyele]] ([[User talk:Danyele|discussione]]): probabilmente più adatta a [[Sport di squadra]] wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Notts county 1894.jpg|thumb|Una squadra di calcio, 1894]] Citazioni sulla '''squadra'''. *{{NDR|Sul concetto di squadra}} I ragazzini che alleno non guardano il miglior difensore, vogliono assomigliare a quello che fa 40 punti a partita. Sto cercando di insegnargli a pensare più al campo e meno al tabellino, perché i punti non sono l'unica cosa che conta. [...] Per costruire un palazzo non devono essere tutti muratori, non devono essere tutti architetti, non devono essere tutti geometri. Ci deve essere il muratore, l’architetto e il geometra: questa è la funzione del gruppo. ([[Alessandro Tonolli]]) *La prima squadra è come il primo amore, non si scorda mai. ([[Roberto Rosato]]) *La squadra è come un buon piatto di carne. A volte basta cuocerla a fuoco lento, altre volte serve pressione o brace. ([[Aldair]]) *Negli sport di squadra se hai una giornata storta, la tua squadra può comunque vincere, puoi lasciar perdere o sostenere il tuo compagno, lui fa goal e tutto va bene, la tua squadra vince e tu mantieni la fiducia vincente. ([[Ernests Gulbis]]) *{{NDR|«Da cosa partiresti per costruire un gruppo [...]?»}} Non posso pretendere che tutte diventino amiche perché non lo eravamo neanche noi dello storico Setterosa. Siamo state sorelle che è una cosa diversa. Però vorrei che capissero che fare uno sport di squadra presuppone che tutte siano importanti, mettendole in condizione di dare il massimo senza provare invidia se qualcuna è meglio di te. Ognuna contribuisce personalmente per conseguire un obiettivo comune non individuale. Noi del Setterosa Oro ad Atene, avevamo questa cosa qui. Avevamo un sogno. ([[Tania Di Mario]]) *Quando vinci con la tua squadra, non c'è niente che possa superare quella sensazione, nemmeno i successi personali. ([[Larry Bird]]) *Se sei una buona squadra da ottobre a giugno, fantastico, sei eccezionale. Ma le squadre vincenti sono brave quando conta di più, quando è il momento di vincere. ([[Sergio Scariolo]]) *Una squadra vincente non è necessariamente una squadra di amici. La squadra vincente ha l'obiettivo chiaro e, a prescindere da chi ne fa parte, va dritta verso quell'obiettivo. Ho vinto campionati con compagne di squadra con cui non avrei mangiato neanche una pizza, però quando hai la consapevolezza di indossare la maglia dello stesso colore questo ti aiuta a condividere il valore di ciò che stai facendo. Dunque devi onorare chi ha scelto te, i tuoi principi e i tuoi obiettivi. ([[Maurizia Cacciatori]]) ==Voci correlate== *[[Atleta]] *[[Sport]] *[[Sport di squadra]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=squadra|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Gruppi]] [[Categoria:Terminologia sportiva]] 44hztwx3bilzv5zm6vh3hgpuf90p7c0 Sport di squadra 0 117403 1223196 979431 2022-08-18T17:32:51Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Kobe Bryant Freethrow Spurs.jpg|thumb|Un'immagine di una gara di [[pallacanestro]], disciplina in cui una squadra è composta da cinque giocatori.]] Citazioni sullo '''sport di squadra'''. *È importante parlare insieme se si sta giocando uno sport di squadra. ([[Roger Federer]]) *Gli sport di squadra spesso addossano la responsabilità a qualcun altro, mentre in quelli individuali è più difficile nascondersi dietro colpe altrui. ([[Dick Pound]]) *In uno sport di squadra ci sono dei momenti della stagione dove si può rallentare in attesa delle partite importanti perché i tuoi compagni ti possono aiutare. ([[Federico Buffa]]) *Negli sport di squadra se hai una giornata storta, la tua squadra può comunque vincere, puoi lasciar perdere o sostenere il tuo compagno, lui fa goal e tutto va bene, la tua squadra vince e tu mantieni la fiducia vincente. ([[Ernests Gulbis]]) *Non esiste l'Io in uno sport di squadra. ([[Tex Winter]]) *{{NDR|«Che ne pensi degli sport di squadra?»}} Non mi piacciono, [...] a me perdere per colpa di altri non è mai piaciuto. ([[Kiara Fontanesi]]) *Non vado d'accordo con l'idea che un mio errore possa finire per danneggiare altri, o tutta una squadra. Io penso che se sbaglio, devo pagare da sola. ([[Irma Testa]]) *Penso sia fondamentale condividere [[Gioia|gioie]] e [[Delusione|delusioni]]: in uno sport di squadra come la pallacanestro gioisci sempre assieme a qualcuno. ([[Cecilia Zandalasini]]) ==Voci correlate== *[[Allenatore]] *[[Squadra (sport)|Squadra]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Discipline sportive]] ikw63sbql7fdbyfgv7n79o6w020arlk Langston Hughes 0 118986 1223207 1192998 2022-08-18T17:55:24Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Langston Hughes */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Langston Hughes 1936.jpg|thumb|Langston Hughes (1936)]] '''Langston Hughes''' (1902 – 1967), poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense. ==Citazioni di Langston Hughes== *Certo, sono contro il [[fascismo]], con la sua diffusione di pregiudizi sul colore, odio razziale e oppressione della classe operaia. Come potrebbe essere diversamente qualsiasi negro sensibile? :''Of course, I am against fascism with its spread of color prejudice and race hatred and working class oppression. How could any sensible Negro be otherwise?''<ref>Citato in ''[http://ryanweberling.com/civilwars/2016/10/28/langston-hughes Langston Hughes]'', ''Ryanweberling.com''.</ref> *''Io non vi odio, | perché anche il vostro volto è bello, | io non vi odio, | anche i vostri volti sono turbinose luci di bellezza e di splendore. | Perché mi torturate, | oh, gente bianca e forte, | perché mi torturate?''<ref>Da ''I bianchi'', in ''Io sono un negro'', a cura di S. Piccinato, Edizioni Avanti, Milano; citato in M. L. Santoli e M. Stanghellini, ''I grandi libri'', vol. III, Zanichelli, Bologna, 1971, p. 308.</ref> *''[[Lenin]] cammina in tutto il mondo. | Il sole tramonta come una cicatrice. | Tra le tenebre e l'aurora | sorge una stella rossa.'' :''Lenin walks around the world. | The sun sets like a scar. | Between the darkness and the dawn | There rises a red star.''<ref>Da ''Lenin''. {{en}} Riportata in Arnold Rampersad, ''The life of Langston Huges'', vol. II (''1941-1967: {{small|I dream a world}}''), Oxford University Press, New York, 2002, p. [https://www.google.it/books/edition/The_Life_of_Langston_Hughes/WyC5910u1b4C?hl=it&gbpv=1&dq=Lenin+walks+around+the+world.+The+sun+sets+like+a+scar&pg=PA95&printsec=frontcover 95]. ISBN 9780195146431</ref> *Noi giovani artisti negri oggi all'opera intendiamo esprimere senza paura né vergogna il nostro io individuale dalla pelle scura.<ref>Da ''L'artista negro e la montagna razziale'', 1926. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 244. ISBN 9788858041147</ref> ==[[Incipit]] di ''Due neri al bar''== «Se volete conoscere la mia vita» cominciò Simple, mentre soffiava la schiuma dalla superficie del bicchiere di birra che il barista gli aveva appena riempito e messo davanti «non guardate la mia faccia e le mie mani, guardate piuttosto i miei piedi e vedete se riuscite a indovinare da quanto tempo ci sto sopra.»<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT: Hughes, Langston}} [[Categoria:Drammaturghi statunitensi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] iiv8deks2bd3k5vk350nb7ipgcuk3ro 1223209 1223207 2022-08-18T17:56:54Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni di Langston Hughes */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Langston Hughes 1936.jpg|thumb|Langston Hughes (1936)]] '''Langston Hughes''' (1902 – 1967), poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense. ==Citazioni di Langston Hughes== *Certo, sono contro il [[fascismo]], con la sua diffusione di pregiudizi sul colore, odio razziale e oppressione della classe operaia. Come potrebbe essere diversamente qualsiasi negro sensibile? :''Of course, I am against fascism with its spread of color prejudice and race hatred and working class oppression. How could any sensible Negro be otherwise?''<ref>Citato in ''[http://ryanweberling.com/civilwars/2016/10/28/langston-hughes Langston Hughes]'', ''Ryanweberling.com''.</ref> *''Io non vi odio, | perché anche il vostro volto è bello, | io non vi odio, | anche i vostri volti sono turbinose luci di bellezza e di splendore. | Perché mi torturate, | oh, gente bianca e forte, | perché mi torturate?''<ref>Da ''I bianchi'', in ''Io sono un negro'', a cura di S. Piccinato, Edizioni Avanti, Milano; citato in M. L. Santoli e M. Stanghellini, ''I grandi libri'', vol. III, Zanichelli, Bologna, 1971, p. 308.</ref> *{{NDR|Sul [[jazz]]}} L'eterno suono del tam-tam nell'anima negra.<ref>Da ''L'artista negro e la montagna razziale'', 1926. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 246. ISBN 9788858041147</ref> *''[[Lenin]] cammina in tutto il mondo. | Il sole tramonta come una cicatrice. | Tra le tenebre e l'aurora | sorge una stella rossa.'' :''Lenin walks around the world. | The sun sets like a scar. | Between the darkness and the dawn | There rises a red star.''<ref>Da ''Lenin''. {{en}} Riportata in Arnold Rampersad, ''The life of Langston Huges'', vol. II (''1941-1967: {{small|I dream a world}}''), Oxford University Press, New York, 2002, p. [https://www.google.it/books/edition/The_Life_of_Langston_Hughes/WyC5910u1b4C?hl=it&gbpv=1&dq=Lenin+walks+around+the+world.+The+sun+sets+like+a+scar&pg=PA95&printsec=frontcover 95]. ISBN 9780195146431</ref> *Noi giovani artisti negri oggi all'opera intendiamo esprimere senza paura né vergogna il nostro io individuale dalla pelle scura.<ref>Da ''L'artista negro e la montagna razziale'', 1926. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 244. ISBN 9788858041147</ref> ==[[Incipit]] di ''Due neri al bar''== «Se volete conoscere la mia vita» cominciò Simple, mentre soffiava la schiuma dalla superficie del bicchiere di birra che il barista gli aveva appena riempito e messo davanti «non guardate la mia faccia e le mie mani, guardate piuttosto i miei piedi e vedete se riuscite a indovinare da quanto tempo ci sto sopra.»<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT: Hughes, Langston}} [[Categoria:Drammaturghi statunitensi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Poeti statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] fi7sg11h83vo14hzqt4artx3kt8e59u I segreti di Twin Peaks (seconda stagione) 0 128113 1223300 1223097 2022-08-19T05:00:23Z Ignazio Cannata 56122 Virgola wikitext text/x-wiki {{torna a|I segreti di Twin Peaks}} {{TOCright}} '''''[[I segreti di Twin Peaks]]''''', seconda stagione. ==Episodio 1, ''Che il Gigante sia con te''== [[File:Spotted Eagle Owl sitting on a branch in the South African Bush (24050497610).jpg|thumb|I gufi non sono quello che sembrano. (Gigante)]] {{cronologico}} *Salve ancora. Puoi vedere attraverso un muro? Puoi vedere attraverso la pelle umana? I raggi X vedono attraverso oggetti solidi, o cosiddetti solidi. Ci sono cose nella vita che esistono, ma i nostri occhi non possono vederle. Hai mai visto qualcosa di sorprendente che altri non possono vedere? Perché certe cose si celano a noi? La vita è un puzzle? Sono piena di domande. Qualche volta le mie domande hanno risposta. Nel mio cuore, so se la risposta è corretta. Io sono la mia coscienza. In un sogno, i personaggi sono tutti manifestazioni di te stesso? Diversi aspertti del tuo essere? I sogni portano forse consiglio? Un'ultima cosa sono cresciuta nella foresta. Capisco molte cose per via della foresta. Alberi che si ergono uniti, crescendo l'uno accanto all'altro, provvedendo così tanto. Io mastico resina. Sull'esterno del Pino di Ponderosa, qualche volta la resina fuoriesce. La resina che cola non è buona da masticare. La resina dura e friabile non è buona. Ma in mezzo a questi, esiste una resina consistente e coriacea, con un particolare aroma. Questa è la resina che mastico.<ref name="sottotitoli">Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition''.</ref> :''Hello again. Can you see through a wall? Can you see through human skin? X – rays see through solid, or so – called solid objects. There are things in life that exist, and yet our eyes cannot see them. Have you ever seen something startling that others cannot see? Why are some things kept from our vision? Is life a puzzle? I am filled with questions. Sometimes my questions are answered. In my heart, I can tell if the answer is correct. I am my own judge. In a dream, are all the characters really you? Different aspects of you? Do answers come in dreams? One more thing: I grew up in the woods. I understand many things because of the woods. Trees standing together, growing alongside one another, providing so much. I chew pitch gum. On the outside, let's say of the ponderosa pine, sometimes pitch oozes out. Runny pitch is no good to chew. Hard, brittle pitch is no good. But in between there exists a firm, slightly crusted pitch with such a flavor. This is the pitch I chew.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993">Le introduzioni della Signora Ceppo sono posteriori alla prima messa in onda della serie televisiva sulla ABC; sono state scritte da [[David Lynch]] in occasione della trasmissione degli episodi sul canale televisivo Bravo nel 1993, due anni dopo la fine della serie. {{Cfr}} {{en}} Susan King, [http://articles.latimes.com/1993-06-13/news/tv-2570_1_twin-peaks ''Retro: Taking Another 'Peak': Bravo airs all 30 episodes of series with real lynchian intros''], ''Articles.LATimes.com'', 13 giugno 1993.</ref>) *{{NDR|L'agente Cooper è a terra sanguinante dopo che è stato colpito da tre colpi d'arma da fuoco, nel frattempo è arrivato un anziano cameriere a portare il latte caldo che aveva ordinato}}<br>'''Cameriere''': Servizio in camera. Cosa ci fa sdraiato per terra? Ecco il latte caldo! [...]<br>'''Agente Cooper''': Può appoggiarlo sul tavolo, per favore? Le dispiace chiamarmi un dottore?<br>'''Cameriere''': Sicuro. [...] {{NDR|al telefono c'è Andy, ma anziché avvertire delle condizioni di Cooper, il cameriere riattacca la cornetta}} Le ho riattaccato il telefono.<br>'''Agente Cooper''': Cosa ha detto?<br>'''Cameriere''': Il telefono. L'ho riattaccato.<br>'''Agente Cooper''': Ha già chiamato un dottore? C'è il dottore?<br>'''Cameriere''': Ho rimesso a posto... Ho rimesso a posto il telefono.<br>'''Agente Cooper''': Grazie.<br>'''Cameriere''': Di niente. Era mio dovere.<br>{{NDR|Il cameriere gli fa firmare il conto del servizio in camera}}<br>'''Agente Cooper''': Nel servizio è compresa la mancia?<br>'''Cameriere''': Sì, signore. {{NDR|l'agente Cooper, ferito e dolorante, firma con fatica}} Grazie! Grazie di tutto cuore! Guardi che il latte le diventerà freddo se non si sbriga!<br>'''Agente Cooper''': D'accordo.<br>'''Cameriere''': Io ho sentito parlare di lei. {{NDR|fa il gesto del pollice alzato e l'occhiolino, esce dalla stanza, ma poi rientra}} Ho sentito parlare di lei. {{NDR|fa di nuovo il gesto del pollice alzato, esce di nuovo, rientra, alza di nuovo il pollice e fa l'occhiolino}} *{{NDR|L'agente Cooper, ferito da tre colpi d'arma da fuoco, ha la visione del Gigante}}<br>'''Gigante''': Sono qui per dirti tre cose. Se io te le dico e queste si avverano, allora mi crederai?<br>'''Agente Cooper''': Tu chi sei?<br>'''Gigante''': Considerami un tuo amico.<br>'''Agente Cooper''': Da dove sei venuto?<br>'''Gigante''': La domanda giusta è: "Dove sei giunto tu fino ad ora?". La prima cosa che ti devo dire è: c'è un uomo chiuso in un sacco che sorride.<br>'''Agente Cooper''': Un uomo in un sacco che sorride...<br>'''Gigante''': La seconda cosa è: i [[gufo|gufi]] non sono quello che sembrano. La terza cosa è: senza medicine lui è perduto.<br>'''Agente Cooper''': Ma che significa tutto questo?<br>'''Gigante''': Non mi è permesso di dire altro adesso? Dammi il tuo anello. Te lo renderò solo quando queste tre cose si saranno avverate. {{NDR|gli sfila l'anello dal mignolo sinistro}} Noi vogliamo aiutarti.<br>'''Agente Cooper''': "Noi" chi?<br>'''Gigante''': Un'ultima cosa: Leo è stato chiuso dentro un cavallo affamato. C'è un indizio nella casa di Leo. Hai urgente bisogno delle cure di un dottore. *Diane, il mio registratore è sopra il tavolo. Non mi è possibile raggiungerlo in questo momento. Posso solo sperare di aver lasciato pigiato il... il... il tasto di attivazione vocale. Sono nella mia stanza, sdraiato sul pavimento. Mi hanno sparato. Avverto un forte dolore e sto perdendo sangue. Per fortuna avevo indossato il corpetto antiproiettile ieri sera, come vuole il regolamento per le missioni segrete. Ricordo di aver sollevato il corpetto per... per togliere un insetto fastidioso. Se riesci ad immaginare l'impatto sullo stomaco di tre palle da bowling che cadono da un'altezza di nove piedi ti puoi fare un'idea approssimativa di quello che ho sentito. Tutto considerato, essere feriti da un'arma non è così brutto come avevo immaginato, almeno finché riesci a scacciare la paura. Credo che questo si possa dire di qualunque altra cosa. Niente è brutto se riesci ad allontanare la paura dalla tua mente. {{NDR|controlla il mignolo sinistro}} Oh, mio Dio... non ho più l'anello. In queste situazioni stranamente cominci a pensare a quello che avresti voluto fare, a tutte le occasioni perdute. Mi sarebbe piaciuto trattare la gente con molta più gentilezza e molto più rispetto. Mi sarebbe piaciuto scalare un'alta collina, non troppo alta, sedermi su di un freddo prato, non troppo freddo, e sentire il sole sulla mia faccia. Mi sarebbe piaciuto risolvere il caso del [[rapimento Lindbergh]] e avrei tanto voluto fare l'amore con una donna meravigliosa per la quale ho provato un sentimento profondo. E naturalmente non c'è bisogno di dire che avrei voluto visitare il [[Tibet]]. Avrei voluto vedere il [[Dalai Lama]] fare ritorno in un paese libero. Sì, questo l'avrei voluto davvero. Ma in fin dei conti è stata un'esperienza interessante. {{NDR|sente rumore}} Sono arrivati. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane mentre è a terra con un'emorragia}} *{{NDR|L'agente Cooper è in ospedale per farsi medicare le ferite d'arma fuoco}}<br>'''Agente Cooper''': Sentivo un prurito sulla pelle, un insetto che faceva colazione. Ho sollevato il corpetto antiproiettile. Tre colpi, sparati a bruciapelo.<br>'''Dr. Hayward''' {{NDR|mostrando la zecca insanguinata ritrovata sull'agente Cooper}}: Ora capisco questo. Che razza di modo per uccidere un insetto! *'''Lucy''': Leo Johnson è stato ferito, Jacques Renault è stato strangolato, la segheria è stata incendiata, Shelly e Pete intossicati dal fumo, Catherine e Josie sono scomparse, Nadine è in coma per aver preso dei barbiturici.<br>'''Agente Cooper''': Per quanto tempo sono rimasto svenuto?<br>'''Dr. Hayward''': Sono le sette e cinque di mattina. Non succedevano tante cose in una notte dai tempi dell'incendio dell'Elks Club del '59. *{{NDR|L'agente Cooper vuole tornare al lavoro nonostante due costole fratturate e le cartilagini costali distrutte}}<br>'''Dr. Hayward''': Non può uscire in queste condizioni!<br>'''Agente Cooper''': Dottore quando la forza di volontà lo richiede il corpo ha delle capacità di recupero straordinarie. Datemi solo un paio d'ore per vestirmi... *'''Agente Cooper''' {{NDR|notando un sacco nero per cadaveri}}: Chi è quello?<br>'''Dr. Hayward''': Jacques Renault.<br>'''Agente Cooper''': Sta in un sacco che sorride? Sorride?<br>'''Lucy''': E che cosa ci sarebbe da sorridere? *'''Maddy''': Ho fatto un [[sogni dalle serie televisive|sogno]] stranissimo stanotte.<br>'''Sarah''': Cos'hai sognato?<br>'''Maddy''': Il tappeto. Questo... questo qui. Lo vedevo proprio da questa poltrona. *Ecco un altro grande momento nella storia della polizia locale. ('''Albert''') {{NDR|dopo che Andy si è scontrato con una tavola di legno schiodata}} *Donna, vedi gli occhiali che sto portando? {{NDR|li rompe con le mani}} Io li odio! E ho deciso ce non ho più voglia di portarli. ('''Maddy''') *'''Donna''': Non sappiamo se abbiamo fatto qualcosa di male. Il dottor Jacoby ha avuto un infarto perché è stato aggredito. Noi gli abbiamo solo dato un nastro.<br>'''Maddy''': Se non l'avessimo forse non sarebbe stato aggredito!<br>'''Donna''': Forse. E se ti lavi i capelli forse il sole non sorgerà! Queste sono idee che portano alla pazzia. Quello che è fatto è fatto. L'unico modo per non farsi ossessionare da questa storia è non parlare di quello che è accaduto l'altra notte. E ti assicuro che James farà la stessa cosa. Ricevuto?<br>'''Maddy''': Forte e chiaro. *'''Maddy''': I capelli di zio Leland! Sono diventati bianchi! Bianchi come un lenzuolo!<br>'''Donna''': Che strano... *Guarda dentro ai pasti ai pasti a domicilio. :''Look into the meals on wheels.'' ('''Biglietto destinato a Donna''') *'''Agente Cooper''': Albert, come riesci a trovare sempre il modo di essere sgradevole?<br>'''Albert''': Potrei farti la stessa domanda.<br>'''Agente Cooper''': Ascoltami bene, se non vuoi passare dei guai seri ti consiglio di adeguarti allo stile di vita locale.<br>'''Albert''' {{NDR|sarcastico}}: Bravo. E dopo la quadriglia potremmo fare una corsa coi sacchi! *Fa apposta o è davvero cretino? ('''Albert''') {{NDR|riferendosi a Andy}} *'''James''': Harry, Laura nel nastro parla sempre di un uomo misterioso...<br />'''Harry''': La Corvette rossa. Leo Johnson.<br /> '''James''': Non credo che si tratti di lui, e neanche di Jacques Renault.<br /> '''Harry''': Perché dici questo?<br /> '''James''': L'ho capito quando ho sentito il nastro in cui Laura diceva "Questo tizio sa come accendere il mio fuoco". Be' io mi ricordo di una sera – era da poco che ci vedevamo, lei prendeva ancora la droga allora – eravamo nel bosco, Laura si era messa a recitare uno spaventoso poema, continuava a ripeterlo, parlava di fuoco, e alla fine mi ha detto: "Ti piacerebbe giocare col fuoco, ragazzino? Ti piacerebbe giocare con BOB? Ti piacerebbe giocare con BOB?"<br /> '''Harry''': E che voleva dire con questo?<br /> '''James''': Ah, non lo so. Laura diceva un sacco di cose strane. A volte invece non ti rivolgeva la parola. Lei sapeva incantare. *'''Donna''': [[tabagismo|Fumo]] una [[sigaretta]] ogni tanto. Mi rilassa quando sono tesa.<br />'''James''': Da quando ti senti tesa?<br />'''Donna''': Da quando ho cominciato a fumare. *Diane, ho ricevuto i numeri arretrati di ''Flesh World''. Ottimo lavoro. Finalmente qualcuno che aiuta la legge, anche se si tratta di una compagnia che sfrutta le debolezze umane. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Questa volta non voglio sentir parlare di Hawaii, trucchi magici e psicostupidaggini! ('''Agente Cooper''') {{NDR|spazientito da Jacoby}} *'''Jacoby''': [...] Apparteneva a lei il ciondolo. Sì, a lei. Un cuore diviso in due. Anche Laura era divisa in due; insomma, viveva una doppia vita. Due persone. Sì ma poi, poi quando l'ho vista per l'ultima volta lei, sembrava che fosse riuscita a trovare la pace interiore, la serenità. Ora io sono convinto che questa trasformazione fosse dovuta alla decisione di togliersi la vita.<br />'''Harry''': Lei crede che Laura Palmer volesse suicidarsi?<br />'''Agente Cooper''': Dottore, Laura Palmer non si è certamente suicidata.<br />'''Jacoby''': No, no. Ma forse per lei la morte è stata una liberazione. *Lo sai, Shelly, gli [[ospedale|ospedali]] sono luoghi pericolosi. Prima di tutto sono pieni di gente malata e in secondo luogo quel cibo potrebbe ucciderti. ('''Bobby''') {{NDR|facendo visita a Shelly in ospedale}} *'''Ed''': Io non credo nel destino, agente Cooper. Ho sempre pensato che siamo noi a costruirci il futuro con le nostre mani, mattone su mattone.<br>'''Albert''' {{NDR|sbeffeggiandolo}}: Dall'almanacco rurale. *{{NDR|Nadine è in coma}}<br>'''Ed''': Me lo sarei dovuto aspettare, ma non volevo crederci. Non ho saputo fare niente per evitarlo. Forse c'era una parte di me che voleva la sua morte. Questa idea mi ossessiona.<br>'''Agente Cooper''': Quando vi siete sposati?<br>'''Ed''': Appena finita la scuola. Norma e io eravamo stati insieme quattro anni e tutti pensavano che l'avrei sposata. Anch'io lo credevo. A quei tempi conoscevo Nadine solo di vista. È stato in primavera, durante un fine settimana. Norma se ne andò con Hank, io piansi come un bambino per tutta la giornata, poi improvvisamente vidi Nadine ferma davanti a me. Vidi una ragazza dolce, così sola e indifesa.Girammo tutta la notte e ci trovammo in una cittadina del Montana subito dopo Great Falls e lì le chiesi di sposarmi, quasi per gioco, mezzo ubriaco, mezzo folle. Al mattino riuscimmo a trovare un giudice di pace e Norma non aveva neanche dormito con Hank. Dio, la sua faccia quando le dissi tutto! Nadine e io ce ne andammo nel vecchio rifugio di mio padre a Eagle Pass per cacciare. Speravo che lì avrei trovato il coraggio per parlare di divorzio, per dirle che amavo Norma, ma Nadine sembrava così felice. E lo sa poi che accadde? Che le sparai durante la nostra luna di miele.<br>'''Agente Cooper''': Come sarebbe, Ed?<br>'''Ed''': Il primo giorno stavamo cacciando fagiani. Nadine spara bene. Abbiamo preso subito due uccelli. Mi sentivo bene quel giorno. Ascoltavo l'eco delle fucilate risuonare tra le colline. Ho sparato e un frammento di pallottola deviato da una roccia ha colpito l'occhio di Nadine.<br>'''Agente Cooper''': È una storia terribile.<br>{{NDR|Albert ridacchia}}<br>'''Ed''': Si stringeva a me mentre tornavamo in città. Non ha mai pianto. Non me l'ha mai rinfacciato, non mi ha mai odiato per questo. {{NDR|Albert finge di asciugarsi le lacrime e ridacchia}} Un paio di mesi dopo Norma sposò Hank. Ecco perché non credo nel destino. Ognuno ha quello che si merita. *'''Agente Cooper''': Harry, quando Albert avrà terminato ci vedremo alla stazione di polizia. Faremo il punto della situazione.<br>'''Harry''': Sassi e bottiglie?<br>'''Agente Cooper''': Gessetti e lavagna basteranno.<br>'''Harry''': E le frittelle?<br>'''Agente Cooper''': C'è bisogno di dirlo, forse? *'''Maggiore Briggs''': Bobby, vorrei raccontarti una cosa.<br>'''Bobby''': D'accordo.<br>'''Maggiore Briggs''': È una visione che ho avuto ieri notte nel sonno. Non parlo di un [[sogni dalle serie televisive|sogno]], cioè di un semplice catalogo degli avvenimenti della giornata {{sic|fatta}} dal subconscio. Parlo di una visione radiosa, chiara come un torrente di montagna, dove l'anima può rivelare tutti i suoi segreti. Nella mia visione mi trovavo sulla veranda di una... di una grande costruzione, un palazzo lussuoso, di proporzioni gigantesche. Al suo interno sembrava di vedere una luce proveniente da... dai riflessi del candido marmo. Conoscevo questo posto: era la casa dove sono nato e cresciuto. Da tanto tempo non vi ritornavo. È stato come ritrovare il senso profondo della mia stessa esistenza. Mi aggiravo per le camere e notavo che tutto era rimasto come ai tempi della mia giovinezza. A dire il vero c'erano più stanze di quante ne ricordassi, ma disposte in modo da integrarsi perfettamente con la costruzione originale. Io stesso non riuscivo a cogliere la differenza. Mentre mi dirigevo verso l'ingresso della casa ho udito bussare alla porta. C'era mio figlio dietro quella porta. Era spensierato, era felice. Come lo è chi ha una vita da vivere con profonda armonia, con gioia. Ci siamo abbracciati... un abbraccio caldo e affetuoso, ci eravamo ritrovati. Eravamo una sola persona in quel momento. Una sola. La visione era finita e io mi sono svegliato con una straprdinaria sensazione di ottimismo e di totale fiducia in te e nel tuo futuro. Così ti vedo io, figliolo.<br>'''Bobby''' {{NDR|commosso}}: Davvero?<br>'''Maggiore Briggs''': Sono tanto felice di aver avuto l'opportunità di parlarti di questo. {{NDR|si alza e stringe la mano di Bobby}} Io desidero solo di poterti aiutare in tutte le cose.<br>'''Bobby''': Grazie, papà. *'''Agente Cooper''': La notte in cui fu uccisa Laura Palmer ebbe non meno di due appuntamenti. Nel diario aveva scritto «Sono nervosa, incontrerò "J" stanotte.» La mia idea era che volesse riferirsi a James Hurley. Era nervosa perché gli avrebbe detto che non voleva più vederlo. Prima di uscire di casa ricevette una telefonata.<br>'''Albert''': Noi pensiamo che fosse Leo Johnson che le dava un appuntamento per qualche ora più tardi.<br>'''Agente Cooper''': Laura incontrò James e rimase con lui fin dopo la mezzanotte, quando arrivarono vicino allo Sparkwood. Lei scese dalla moto e corse verso il bosco. Noi crediamo che qui avesse appuntamento con Jacques Renault, leo Johnson e Ronette Pulaski. Arrivarono in auto fino al sentiero che conduce al rifugio di Jacques. Mentre risalivano il sentiero vennero uditi dalla Signora Ceppo. All'una di notte giunsero al rifugio. Qui presero alcool e droga. Laura venne legata ed ebbe rapporti sessuali con Leo e Jacques. waldo fu fatto uscire dalla gabbia ed aggredì Laura. Ci fu una zuffa tra Leo e Jacques. Jacques ebbe la peggio. Quando rinvenne Leo e le ragazze non c'erano più. Noi pensiamo che Leo lasciò le ragazze e fece la strada fino alla Corvette.<br>'''Albert''': La ragione era che c'era un terzo uomo.<br>'''Agente Cooper''': Infatti l'agente Hawk ha trovato le sue tracce fuori dalla finestra del rifugio di Jacques.<br>'''Albert''': Il terzo uomo portò Laura e Ronette al vagone abbandonato e le legò. Laura per la seconda volta, Ronette per la prima.<br>'''Agente Cooper''': L'assassino con un corpo contundente colpì Ronette per farla svenire. Probabilmente era così impegnato a uccidere Laura da non accorgersi che Ronette aveva ripreso conoscenza ed era scappata.<br>'''Albert''': O forse la cosa non lo interessava. Fece un mucchietto di spazztaure e mise il mezzo ciondolo di laura sulla sommità, poi inserì una piccola incisione della lettera "R" sotto l'unghia del suo anulare sinistro. Ricorderete che mise la lettera "T" sotto l'unghia di Teresa Banks. Poi lasciò un messaggio scritto con il sangue: "Fuoco cammina con me".<br>'''Agente Cooper''': Qui c'è un dato interessante. Il sangue è stato analizzato e non appartiene né a Leo, né a Jacques, né a Laura, né a Ronette.<br>'''Albert''': La nostra ipotesi è che l'assassino abbais critto il messagio con il suo stesso sangue: un tipo raro, AB negativo. L'asciugamano che Hawk ha trovato a mezzo miglio di distanza dalla ferrovia era impregnato di sangue dello stesso tipo. Ha anche trovato proprio lì vicino dei pezzi di giornale sbiaditi.<br>'''Agente Cooper''': Forse è stato l'assassino a lasciarli. Li abbiamo mandati a Washington per farli analizzare.<br>{{NDR|Andy si mette a piangere}}<br>'''Albert''' {{NDR|sbeffeggiandolo}}: Lo so, Andy. Lo so, lo so, lo so... Non sono cose da raccontare a voi bambini, queste.<br>'''Andy''' {{NDR|si alza}}: Albert Rosenfield, non mi piace il tono strafottente che usa con lo sceriffo Truman e con tutti noi! Tieni chiusa quella boccaccia!<br>{{NDR|Esce sbattendo la porta, tutti tranne Albert sono soddisfatti}}<br>'''Agente Cooper''': Laura Palmer è morta, Jacques Renault è morto, Leo Johnson e Ronette Pulaski sono in coma, Waldo l'uccello è morto. Ci resta solamente il terzo uomo. *'''Pete''' {{NDR|parlando di Josie}}: Lei va sempre a Seattle, una volta ogni tre mesi più o meno. Se proprio vuoi la mia opinione io credo che lei ci vada per soddisfare un vizio segreto.<br>'''Harry''': Di che si tratta?<br>'''Pete''': Shopping! *{{NDR|Dopo aver saputo che Catherine non è stata ritrovata tra le macerie della segheria}} Ho sempre pensato che sarei stato io ad andarmene per primo. Insomma, se qualcuno avesse raccolto scommesse sul nome dell'unico sopravvissuto ad una guerra atomica avrei puntato su di lei! ('''Pete''') *'''Hank''': Leo è in coma, il cervello è danneggiato.<br>'''Jerry''': Il cervello di Leo? E da che l'hanno capito? *Signori, se non incolpano di incendio doloso la nostra compianta Catherine e il suo perfido complice Leo... farò voto di castità. ('''Ben''') {{NDR|a Jerry e Hank}} *'''Blackie''': Al proprietario non è piaciuto il tuo comportamento di ieri notte.<br>'''Audrey''': Il fatto è che quel tale non era esattamente il mio tipo.<br>'''Blackie''': E chi sarebbe il tuo tipo, carina?<br>'''Audrey''': Be', non tu! Senza offesa. {{NDR|il buttafuori la afferra}} Ehi!<br>'''Blackie''': Cerchiamo di capirci una volta per tutte, principessa.<br>'''Audrey''': D'accordo.<br>'''Blackie''': Non voglio più sentire lamentele sul tuo conto. Quando lavori per me qualunque uomo è il tuo tipo. *''Il suo nome era Laura | e io l'ho vista risplendere di sole | nell'oscurità del bosco. | Ho visto il suo sorriso. | Noi piangevamo e io l'ho vista ridere. | Eravamo tristi e io l'ho vista danzare. | Era Laura, viva nel miei sogni. | Era Laura, la sua voce era vita. | Il suo sorriso ci diceva che piangere era giusto. | Il bosco era la nostra tristezza. | La danza era la sua voce. | Era Laura, venuta a salutarmi con un bacio.'' ('''Harriet''') {{NDR|[[poesie dalle serie televisive|poesia]] in memoria di Laura}} *'''Dr. Hayward''': Come tuo dottore, Leland... che diavolo è successo ai tuoi capelli?!<br>'''Leland''': Eh, be'... È molto strano, vero? Be', io mi sono guardato allo specchio stamattina e erano così. Hanno cambiato colore questa notte.<br>'''Dr. Hayward''': Be', considerando tutto quello che hai passato...<br>'''Leland''': Sì, ma, vuoi sapere una cosa? Vedendomi io ho avuto l'imrepssione di... di avere voltato l'angolo. Non so se mi spiego. C'è ancora tanta trsitezza in me, ma non ne sono più sopraffatto. È come se... se mi fossi tolto un gran peso dal cuore.<br>'''Dr. Hayward''': Be', forse è così.<br>'''Leland''': Sì, forse. Forse è così! Dio, avrei voglia di cantare!<br>'''Dr. Hayward''': È un bene che tu reagisca.<br>'''Leland''': No, davvero! Ho voglia di cantare una canzone! {{NDR|si mette a cantare ''Get Happy''<ref>{{Cfr}} [[:w:en:Get Happy (song)|Get Happy]]</ref>, ma poi collassa a terra}} *Diane, sono le undici e cinquantacinque di notte. Sono passate circa diciannove ore dal momento in cui ho rischiato la prematura dipartita verso i pascoli celesti. Mi sento davvero stanco. Non si può resistere tanto a lungo se non ci si concede qualche momento di riposo. Stando ai risultati dei test condotti sui soldati americani durante la guerra di Corea, la privazione forzata del sonno causa inevitabilmente disturbi mentali... e io non dormo da tre giorni. Mi sentivo così stupido ieri notte, Diane, steso sul pavimento a domandarmi se ce l'avrei fatta. E credevo di vedere un gigante in questa camera! Be', questa storia te la racconterò un'altra volta. Questo ero io, Dale, stanza 315, Great Northern Hotel. Per oggi è tutto. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Mi senti, Dale? Mi puoi sentire, Cooper? Ti prego, sono io, Audrey. Ti ho lasciato un messaggio. Sei riuscito a leggerlo? L'ho infilato sotto la porta. Possibile che non l'hai visto? Sono qui al One Eyed Jacks. Se devo essere sincera non so come farò a cavarmela. Naturalmente me l'aspettavo. Insomma, se voglio darti una mano nelle tue indagini sono certa che mi trovferò molto spesso ad affronatre situazioni più pericolose di questa. Solo che... lo sai, questa è la mia prima volta e io avrei bisogno di una guida esperta. Volevo dirti che c'è un legame tra i grandi magazzini Horne e il One Eyed Jacks: è mio padre il proprietario del locale, una palla di grasso di nome Battis lo aiuta a reclutare le ragazze dal reparto profumi. Somani cercherò di scoprire se Laura e Ronette sono state qui. Spero che tu non sia arrabbiato con me perché cerco di aiutarti. Ti assicuro che lo sto facendo con le migliori intenzioni e se tu mi puoi sentire, se le mie parole riescono ad arrivare fino a te, dovunque ti trovi... aiutami, per favore. Aiutami, aiutami! ('''Audrey''') {{NDR|[[preghiere dalle serie televisive|preghiera]]}} *{{NDR|Seconda apparizione del Gigante}}<br>'''Gigante''': Mi dispiace di svegliarti.<br>'''Agente Cooper''': Non è un sogno, vero?<br>'''Gigante''': Ho dimenticato di dirti alcune cose.<br>'''Agente Cooper''': È vero, c'era un uomo in un sacco che sorride.<br>'''Gigante''': Tutte le cose che ti dico sono destinate ad avverarsi. È meglio ascoltare che parlare.<br>'''Agente Cooper''': Sì, ti credo.<br>'''Gigante''': Non cercare tutte le risposte in una volta sola. Un percorso viene tracciato ponendo ogni singola pietra dietro l'altra. Una sola persona ha visto il terzo uomo. In tre l'avevano visto, ma... ma non il suo corpo. Solo una persona e tu la conosci. È pronta ormai a parlare. Ascoltami bene ora. Tu hai dimenticato qualcosa.<br>'''Agente Cooper''': Cosa?<br>{{NDR|Una sfera luminosa attraversa la stanza e il Gigante scompare}} ==Episodio 2, ''Coma''== {{cronologico}} *Come sopra, così sotto. L'essere umano si trova nel mezzo. C'è tanto spazio fuori dall'uomo, proporzionalmente, quanto ce n'è dentro. Stelle, lune e pianeti ci ricordano di protoni, neutroni ed elettroni. C'è forse un essere supremo, che cammina con tutte le stelle all'interno? Il nostro pensiero influenza quello che succede all'esterno, e quello che succede al nostro interno? Penso di sì. Dov'è il posto della crema di mais nell'universo? Cos'è la crema di mais? È un simbolo di qualcos'altro?<ref name=sottotitoli/> :''As above, so below. The human being finds himself, or herself, in the middle. There is as much space outside the human, proportionately, as inside. Stars, moons, and planets remind us of protons, neutrons, and electrons. Is there a bigger being walking with all the stars within? Does our thinking affect what goes on outside us, and what goes on inside us? I think it does. Where does creamed corn figure into the workings of the universe? What really is creamed corn? Is it a symbol for something else?'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *'''Agente Cooper''': La tradizione buddhista giunse nel Paese delle Nevi nel V secolo d. C.. Il primo re tibetano toccato dal dharma è stato [[Lha Thothori gNyan bTsan]].<ref>Nei sottotitoli tratti dal cofanetto DVD ''Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition'' è scritto "Hathatha Rignamputsan".</ref> Albert, la sua dinastia è conosciuta con il nome di "stirpe della felicità". Certi storici la fanno risalire all'anno della biscia, il 213, altri invece all'anno del bufalo, il 173. È fantastico, vero? La stirpe della felicità!<br>'''Albert''': Agente Cooper, è sconvolgente sapere che il dharma andò dal re Ho-Ho-Ho veramente, ma ora vorrei spostare l'attenzione su fatti avvenuti nel XX secolo qui a Twin Peaks.<br>'''Agente Cooper''': Albert, tu non hai idea dei rapporti che ci sono fra le due storie.<br>'''Albert''': Non mi stupisco più di niente. *'''Albert''': Tu come ti senti?<br>'''Agente Cooper''': Io?<br>'''Albert''': Informarsi sullo stato di salute di una persona colpita da tre pallottole è buona norma.<br>'''Agente Cooper''': Grazie di cuore.<br>'''Albert''': Niente smancerie! *Il cameriere del room service, l'uomo più vecchio del mondo, non ha notato nulla di strano quella sera. Non me ne stupisco. Il nostro signor masticabrodo ha – come dire? – il cervello in pensione. ('''Albert''') *'''Agente Cooper''': Windom Earle? È andato in pensione.<br>'''Albert''': Sì, su una comoda sedia completa di lacci ai polsi all'accademia dei buontemponi. *'''Pierre Tremond''': Signorina...<br>'''Donna''': Ah, ciao.<br>'''Pierre Tremond''': A volte le cose accadono proprio in questo modo. {{NDR|schiocca le dita}}<br>'''Signora Tremond''': Crema di mais... Signorina, vede la crema di mais in questo piatto?<br>'''Donna''': Certo.<br>'''Signora Tremond''': Io non avevo affatto chiesto la crema di mais! Adesso la vede al crema di mais su questo piatto? {{NDR|la crema di mais è scomparsa dal piatto}}<br>'''Donna''': No.<br>{{NDR|La crema di mais è apparsa tra le mani di Pierre}}<br>'''Signora Tremond''': Il mio nipotino studia... magia!<br>'''Donna''': È divertente.<br>'''Signora Tremond''': Ma tu chi sei?<br>'''Donna''': Io... io consegno i pasti a domicilio al posto di Laura Palmer.<br>'''Signora Tremond''': È morta, vero?<br>'''Donna''': La conosceva bene?<br>'''Signora Tremond''': No.<br>'''Donna''': Allora signora Tremond tornerò domani e non le porterò la crema di mais.<br>'''Signora Tremond''': Di solito prima portavano il cibo dell'ospedale. Si rende conto? Cerchi il signor Smith dell'appartamento qui accanto.<br>'''Donna''': Qui accanto?<br>'''Signora Tremond''': Era amico di Laura Palmer.<br>'''Pierre Tremond''': ''J'âi une ame solitaire.''<br>'''Signora Tremond''': Il signor Smith resta chiuso in casa tutto il giorno. *Treno! Treno! Treno! ('''Ronette Pulaski''') {{NDR|parole pronunciate dopo aver visto l'identikit di BOB}} *Fratello, qui abbiamo due registri e un porcellino di formaggio affumicato. Che cosa bruceremo? Di sicuro non il mio porcellino. ('''Jerry''') *'''Norma''': Margaret, è sempre un piacere vederti qui. Ma se hai intenzione di sputare quella schifezza che mastichi, ti prego di farlo nel portacenere e non su un bancone o su un tavolino come hai fatto ieri.<br>'''Signora Ceppo''': Vorrei un hamburger con ketchup. *'''Signora Ceppo''': Lei ha un sacco di bandierine luccicanti sulla giacca.<br>'''Maggiore Briggs''': Sì, infatti.<br>'''Signora Ceppo''': E ne va fiero?<br>'''Maggiore Briggs''': No, il successo si premia da solo. L'orgoglio lo offuscherebbe. Latte?<br>'''Signora Ceppo''' {{NDR|copre la tazza per rifiutare il latte}}: Il mio ceppo ha qualcosa da dirle. Lei lo conosce?<br>'''Maggiore Briggs''': Non credo che nessuno ci abbia mai presentato.<br>'''Signora Ceppo''': Be', il mio ceppo non ama i convenevoli.<ref>Nella versione originale in inglese: «I do not introduce the log.»</ref> Lei riesce a sentirlo?<br>'''Maggiore Briggs''': No, signora. Non lo sento.<br>'''Signora Ceppo''': Parlerò io per lui. {{NDR|ascolta il ceppo}} "Riferire il messaggio". Lei ha capito, vero?<br>'''Maggiore Briggs''': Ho capito molto bene, glielo assicuro. *La banca del seme di Tacoma cercava donatori e naturalmente mi sono offerto. È un mio dovere civico e poi a me piacciono le balene.<ref>Andy pensa che la banca dello sperma abbia a che fare con i cetacei perché in inglese "[[w:en:sperm whale|sperm whale]]" significa "capodoglio".</ref> Ho fatto gli esami che si fanno in questi casi e sono risultato sterile. pensavo volesse dire che non dovevo farmi il bagno, ma i dottori mi hanno spiegato tutto. E mi hanno detto che essendo sterile non posso avere figli. E visto che non sarò mai padre, Lucy, com'è che aspetti un bambino, allora? {{NDR|Lucy si alza e si avvicina, Andy pensa che gli voglia dare un bacio, ma Lucy gli strappa con violenza il pezzo di scotch che Andy ha sulla fronte}} ('''Andy''') *Il cervo si è fermato qui. :''The buck stopped here.'' ('''Cartello''', sotto la testa di un cervo impagliato) *È tutto vero, Ben? O si tratta di un sogno ad occhi aperti? ('''Jerry''') *Diane, oggi ho ricevuto delle brutte notizie: Windom Earle è scomparso. L'improvvisa sparizione del mio vecchio amico e collega mi preoccupa moltissimo. Ho anche saputo che Audrey Horne manca da due giorni. La notizia dell'assenza di Audrey ha avuto su di me un effetto imprevedibile: per la prima volta non ho pensaot agli indizi o alle tracce da seguire, ma alla dolcezza del suo sorriso. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *'''Maggiore Briggs''': Ho un messaggio per lei.<br>'''Agente Cooper''': Da parte di chi?<br>'''Maggiore Briggs''': Purtroppo non mi è consentito rivelare la natura del mio lavoro. Questa segretezza è molto spiacevole certe volte. Ogni apparato burocratico che non operi alla luce del sole rischia purtroppo di corrompere i suoi funzionari, ma queste sono le regole che ho giurato di rispettare e per me il giuramento è sacro.<br>'''Agente Cooper''': Come uomo e come dipendente del governo federale sono perfettamente d'accordo, maggiore.<br>'''Maggiore Briggs''': Ecco tutto quello che posso rivelarle. Tra i compiti che mi sono stati affidati c'è anche il controllo di alcuni radiotelescopi puntati verso le più lontane galassie. {{NDR|mostra una serie di fogli stampati con codici incomprensibili}} Noi riceviamo quotidianamente segnali di ogni tipo e provenienza, spazzatura cosmica da decifrare e esaminare. Cose di questo tipo, insomma: sequenze incomprensibili di onde radio, agente Cooper. Almeno fino a giovedì notte. Venerdì mattina per essere precisi.<br>'''Agente Cooper''': Quando mi hanno sparato, più o meno.<br>'''Maggiore Briggs''': Il tabulato ci ha colto di sorpresa. Intere righe di sequenze incomprensibili, poi all'improvviso: "I gufi non sono quello che sembrano".<br>'''Agente Cooper''': Perché lo racconta a me?<br>'''Maggiore Briggs''' {{NDR|voltando pagina}}: Perché, poco più tardi, "Cooper, Cooper, Cooper."<br>'''Agente Cooper''': Mio Dio! ==Episodio 4, ''Il diario segreto di Laura''== {{cronologico}} *Vedi, Audrey, in una situazione come questa devi comportarti in modo professionale. Noi siamo gente ragionevole e, come scoprirai, c'è sempre un modo ragionevole per risolvere qualsiasi problema. Basta affrontare la situazione con la dovuta calma e... ('''Emory Battis''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 5, ''La maledizione dell'orchidea''== {{cronologico}} *Qualche volta la natura si fa gioco di noi, e immaginiamo di essere qualcosa che non siamo. È questa la chiave della vita in generale? O il caso dello schizofrenico dalla [[Disturbo dissociativo dell'identità|doppia personalità]]? Entrambe le personalità credevano che l'altra seguisse se stessa. Alla fine, quando una personalità non guardava, una ha sparato all'altra in mezzo agli occhi e ovviamente, ha ucciso se stessa.<ref name=sottotitoli/> :''Sometimes nature plays tricks on us and we imagine we are something other than what we truly are. Is this a key to life in general? Or the case of the two – headed schizophrenic? Both heads thought the other was following itself. Finally, when one head wasn't looking, the other shot the other right between the eyes, and, of course, killed himself.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Diane, sono sei e quarantadue del mattino, be', pressapoco. Ho sognato di masticare una gomma gigantesca ed insipida. Appena sveglio, mi sono reso conto che stavo addentando uno dei miei tappi di silicone per le orecchie. Davvero insipido. Forse dovrei andarci piano con i caffè e i dolcetti dopo cena. Avverto una fitta persistente al costato che sto curando con quindici minuti di yoga tutte le mattine dopo i quali, ringraziando il cielo, il dolore scompare per qualche tempo, perdendosi nelle estreme periferie del mio subconscio. Bene comincerò con la candela. {{NDR|si mette a testa in giù, appoggiandosi alla parete}} Diane, adesso sono a testa in giù. La mente comincia ad aprirsi... Sto mettendo a fuoco gli impegni di oggi... Le cose si fanno sempre più chiare... {{NDR|vede sotto al letto la busta con il messaggio lasciato da Audrey}} Diane, il Gigante aveva ragione: avevo dimenticato qualcosa. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Sono andata a nord, forse Jack ha la risposta. Con affetto, Audrey. :''I've gone North. Jack may have the answer. Love, Audrey.'' ('''Messaggio di Audrey per l'agente Cooper''') *'''Donna''': Certe cose nei [[libro|libri]] non le trovi.<br>'''Harold''': Certe cose non le trovi da nessuna parte... ma sogniamo di trovarle nelle altre persone.<br>'''Donna''': Forse i sogni dicono la verità. *Se vuole un consiglio faccia attenzione ai boschi. Qui i boschi sono meravigliosi, ma molto infidi. ('''Giudice Sternwood''') {{NDR|all'agente Cooper}} *Avevo circa tredici anni allora. Quattordici forse. Laura e io avevamo indossato delle gonne molto corte, attillatissime. Era stata un'idea di Laura. Dovevamo andare alla Roadhouse per incontrare dei ragazzi. I loro nomi erano Josh, Rick e Tim. Dovevano avere circa vent'anni. Erano carini con noi. E ci facevano sentire più grandi. Rick ci propone di andare a fare un giro e Laura dice di sì. In quell'esatto momento io sento un nodo che si forma nel mio stomaco, ma quando Laura sale nel furgone dei ragazzi io la seguo. C'è un laghetto nel bosco, la luna piena credo, è una notte molto luminosa. Laura comincia a danzare attorno ai ragazzi e mentre balla muove i fianchi, indietro e avanti... Rick comincia ad applaudire e Tim sta lì senza fare niente, guarda e basta. È una cosa che mi fa arrabbiare. Allora dico "Andiamo a fare il bagno nudi!" E ci togliamo tutti i vestiti. So che i ragazzi ci guardano. Laura sta baciando Josh e Rick. Io non so cosa fare e nuoto verso il largo. Vorrei fuggire via, ma non lo faccio. Ad un tratto Tim si avvicina, mi bacia le mani e poi la bocca... Lo sento ancora oggi quel bacio. Le sue labbra sono molto calde, hanno un buon sapore. Il mio cuore fa un balzo. Lui mi parla, ma io non riesco a sentirlo. C'è solo quel bacio. Non l'ho più visto da quella sera. È stata la prima volta che mi sono innamorata. È tutto. ('''Donna''') {{NDR|raccontando il suo passato a Harold}} *Ah, Jean, è questo che volevo sentire da te! ('''Blackie "Black Rose" O'Reiley''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Butta la pistola, lentamente. Adesso giratevi. ('''Guardia del One Eyed Jack's''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *{{NDR|Ferendosi il viso con un attrezzo da giardinaggio}} Stato cercando dei segreti? È questo che volete, vero? Bene, cercherò di aiutarvi. Sapete qual è l'ultimo e più grande segreto che voi possiate conoscere? Laura lo sapeva. È quello di conoscere il tuo assassino! ('''Harold''') ==Episodio 6, ''Demoni''== {{cronologico}} [[File:Arun image12.jpg|thumb|La domanda è dentro la risposta. (Signora Ceppo)]] *Qualche volta vogliamo nasconderci da noi stessi. Non vogliamo essere noi stessi. È troppo difficile essere noi stessi. È in questi momenti che ci buttiamo sull'alcol o sulla droga, o su comportamenti che ci aiutano a dimenticare chi siamo. Questa, ovviamente, è solo una posizione temporanea nei confronti di un problema che è destinato a tornare, e, qualche volta, queste soluzioni temporanee sono peggiori del problema originale. Sì, è un dilemma. C'è una risposta? Certo che c'è. Come disse sorridendo una persona saggia: "La risposta è nella domanda".<ref name="sottotitoli"/> :''Sometimes we want to hide from ourselves – we do not want to be us – it is too difficult to be us. It is at these times that we turn to drugs or alcohol or behavior to help us forget that we are ourselves. This of course is only a temporary solution to a problem which is going to keep returning, and sometimes these temporary solutions are worse for us than the original problem. Yes, it is a dilemma. Is there an answer? Of course there is: as a wise person said with a smile: "The answer is within the question."'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Tu sei impura, Donna! Sei impura e volevi contaminare anche me! ('''Harold''') *Basta scherzare col fuoco. ('''James''') *Sai, tu sei il miglior piedi piatti che abbia mai conosciuto, però certe volte pensi troppo. ('''Harry''') {{NDR|all'agente Cooper}} *Capo ufficio regionale dell'ufficio federale d'investigazione Gordon Cole! È come uno scioglilingua, a volte non riesco a dirlo neanch'io!('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}} *Deve parlare più forte, se no non la sento! È una lunga storia! Devo tenere questi cosi al massimo!('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}} *'''Dale Cooper''' {{NDR|urlando}}: Albert ha trovato delle fibre fuori dalla camera di Cooper provenienti da un cappotto di vigogna!<br>'''Harry''': Un cappotto di vigogna...<br>'''Dale Cooper''' {{NDR|urlando}}: Lei è molto gentile, sceriffo, ma ho già mangiato! *'''Nadine''': Dimmi, Ed, quand'è che miei genitori torneranno dall'Europa?<br>'''Ed''': Ehm... Be', presto credo.<br>'''Nadine''': È magnifico avere questa casa a nostra disposizione e fare finta che è nostra come se fossimo sposati! *Quando eravamo piccole tra me e Laura c'era un legame che mi spaventava. Sentivo i suoi pensieri come se i nostri cervelli riuscissero a comunicare. E poi quand'è morta è come se io fossi diventata Laura, o almeno era così che la gente mi vedeva. ('''Maddy''') *All'incendio! ('''Ben''') {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] in compagnia di Josie}} *'''Ben''' {{NDR|mostrando una chiave}}: Josie, questa qui è la chiave della mia cassaforte personale. Ora, ho qui al sicuro nella mia cassaforte un affascinante dossier su di e, mia cara, e sul tuo ultimo marito Andrew e sulla barca che ha fatto "boom". Quindi ti prego di comportarti bene perché se non ti comporterai bene io ti farò seppellire, Josie.<br>'''Josie''': Pensaci due volte, Ben, perché se dovesse capitarmi qualcosa di spiacevole questo porterebbe le autorità {{NDR|tira fuori una chiave}} a frugare dentro una cassetta di sicurezza in una banca di un'altra città. Dentro questa cassetta ci sono così tante prove contro di te che ti daranno almeno tre ergastoli. Ci seppelliranno fianco a fianco!<br>'''Ben''': Siamo pari. *{{NDR|Bobby e Shelly fanno una festa in onore di Leo, vestendolo a festa e addobbandolo con stelle filanti}}<br>'''Bobby e Shelly''' {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindando]] con il Jack Daniels}}: A Leo!<br>'''Bobby''': Abbiamo immaginato quanto tu hai sofferto fuori di qui. Allora – che diavolo! – noi abbiamo pensato di festeggiarti. È il nostro modo di dirti: "Ehi, Leo Johnson, bentornato a casa!"<br>'''Shelly''': Bentornato, tesoro.<br>'''Bobby''' {{NDR|ironico}}: Perché tu sei un tipo speciale, Leo. E noi vogliamo farti sapere che ci ricordiamo i nobili gesti che hai fatto per le persone che amavi!<br>'''Shelly''': Molto nobili!<br>'''Bobby''': Shelly ad esempio. Chi potrebbe desiderare un marito più premuroso di Leo, eh? Che ti fa lavare tutti i suoi vestiti sporchi...<br>'''Shelly''': Sì, sì.<br>'''Bobby''': ...e pulire e asciugare i piatti...<br>'''Shelly''': Già.<br>'''Bobby''': ...spazzare i pavimenti...<br>'''Shelly''': Odio spazzare!<br>'''Bobby''': Sei un vero gentiluomo, amico! Dalla testa ai piedi!<br>'''Shelly''': Un vero gentiluomo!<br>'''Bobby''': E con quante attenzioni il nostro Leo Johnson picchiava la moglie! Ah, sì! Devo complimentarmi con quest'uomo! La saponetta nel calzino che provoca fratture interne, ma lascia pochi lividi! E per ultimo, ma non in ordine di...<br>'''Bobby e Shelly''' {{NDR|in coro}}: ...importanza!<br>'''Bobby''': ...il caro Leo Johnson ha tentato l'omicidio! Hai appeso tua moglie come un pezzo di carne e hai provato ad arrostirla! Certo, nessuno può dirti che non sai trattare le donne, amico! [[File:David Lynch (1990).jpg|thumb|upright|Cooper, oggi hai una faccia davvero strana! Sembri un piccolo cane messicano, un chihuahua! (Gordon Cole, interpretato da [[David Lynch]])]] *Cooper, oggi hai una faccia davvero strana! Sembri un piccolo cane messicano, un [[chihuahua]]! ('''Gordon Cole''') {{NDR|urlando e tenendo gli auricolari nelle orecchie}} *'''Agente Cooper''': Allora Gordon, che diavolo volevi dire con quello strano paragone con il chihuahua?<br>'''Gordon Cole''' {{NDR|urlando}}: Abbiamo altro a cui pensare, Cooper! Due e due non fanno necessariamente quattro! Non scordarlo! *Porto fuori i bagagli. ('''Johnathan Kumagai/Mr Lee''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Io ne so qualcosa del fuoco. La mia famiglia era di [[Nagasaki]]. ('''Toyamura''') *'''MIKE''': Non ho più bisogno della medicina. Sto bene adesso.<br>'''Agente Cooper''': Chi sei tu?<br>'''MIKE''': Il mio nome è MIKE.<br>'''Agente Cooper''': Cosa sei tu?<br>'''MIKE''': Io sono uno spirito che vive negli uomini.<br>'''Agente Cooper''': E chi è Philip Gerard?<br>'''MIKE''': È il mio attuale ospite.<br>'''Agente Cooper''': In un sogno una volta mi hai parlato di un certo BOB.<br>'''MIKE''': Lui era uno spirito simile.<br>'''Agente Cooper''': E da dove viene questo BOB?<br>'''MIKE''': È una cosa che non può essere rivelata.<br>'''Agente Cooper''': Puoi dirci che cosa vuole?<br>'''MIKE''': Lui è BOB, gli piace divertirsi ed ha un sorriso tale al quale nessuno può resistere. Sapete che cos'è un parassita? È un essere che sfrutta un'altra forma di vita e se ne nutre. BOB ha bisogno di un ospite umano. Lui si ciba di paure e a volte di piaceri. Questi sono i suoi figli. Io sono simile a BOB.. Una volta eravamo soci.<br>'''MIKE e Cooper''' {{NDR|in coro}}: "''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere...''"<br>'''MIKE''': "''...Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.''"<ref>Nell'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]'' è tradotto così: «''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.''»</ref> Ma poi io ho visto il volto di Dio e da allora divenni puro e mi tolsi il braccio, però restai vicino a questo vascello e lo abitai di tanto in tanto perché avevo una missione da compiere.<br>'''Agente Cooper''': Trovare BOB!<br>'''MIKE''': Per fermarlo! Il suo vero volto è questo, ma pochi riescono a vederlo: gli eletti e i condannati.<br>'''Agente Cooper''': BOB è vicino a noi adesso?<br>'''MIKE''': Da quasi quarant'anni.<br>'''Agente Cooper''': Dove?<br>'''MIKE''': In una grande casa fatta di legno, circondata dagli alberi. La casa è composta da molte stanze tutte uguali, ma occupate da anime differenti notte dopo notte.<br>'''Agente Cooper''': Il Great Northern Hotel! ==Episodio 7, ''Anime solitarie''== {{cronologico}} *Una [[poesie dalle serie televisive|poesia]] amabile come un albero: come soffia il vento notturno, il ramo ondeggia avanti e indietro. Il fruscio, il magico fruscio che porta con sé il sogno scuro. Il sogno di tribolazione e sofferenza. Dolore per la vittima, dolore per chi infligge il dolore. Un circolo di dolore, un circolo di sofferenza. Guai a quelli che osservano il cavallo pallido.<ref name="sottotitoli"/> :''A poem as lovely as a tree: as the night wind blows, the boughs move to and fro. The rustling, the magic rustling that brings on the dark dream. The dream of suffering and pain. Pain for the victim, pain for the inflicter of pain. A circle of pain, a circle of suffering. Woe to the ones who behold the pale horse.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Ho un'anima solitaria. :''J'ai une âme solitaire.''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} (''' Biglietto d'addio lasciato da Harold Smith''') *Scarpe nuove! ('''Leo''') {{NDR|parole pronunciate in stato vegetativo}} *Diane, due e quaranta del pomeriggio. Sono nella sala conferenze della stazione di polizia con quello che resta del diario di Laura Palmer. Molte pagine sono state strappate, tutto ciò che sono riuscito a decifrare conferma quello che ha detto l'uomo con un braccio solo. Ci sono continui riferimenti a un certo BOB, una presenza minacciosa fin dai primi anni dell'adolescenza. Ci sono anche accenni piuttosto frequenti a molestie e a maltrattamenti ripetuti. Questo BOB sarebbe, a quanto ha scritto Laura, un amico del padre. Adesso ti leggo un passaggio che risale a due settimane prima della morte. "Un giorno il mondo conoscerà la verità du Benjamin Horne. Voglio dire a tutti chi sia realmente quell'uomo." ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Non sappiamo che cosa succederà, né quando, ma ci sono dei gufi alla Roadhouse. ('''Signora Ceppo''') *{{NDR|Catherine, travestita da signor Toyamura, salta addosso a Pete e lo bacia}}<br>'''Pete''': Ma che accidente t'è saltato in testa, amico?!<br>'''Toyamura''': Dal primo momento che ti ho visto ho provato per te una forte attrazione.<br>'''Pete''': È meglio se vai a cercartene un altro, fratello!<br>'''Toyamura''': C'è qualcosa in quei tuoi occhioni, così caldi e profondi... {{NDR|con la sua voce normale}} ...e azzurri come il cielo... Scemo, sono io! Sono io!<br>'''Pete''': Catherine? Hai un aspetto terribile... {{NDR|ride e la abbraccia}} Davvero terribile! Terribile! *Attento, sta per succedere ancora. Attento, sta per succedere ancora. ('''Gigante''') {{NDR|apparendo sul palco della Roadhouse}} *Mi dispiace davvero. ('''Cameriere''') {{NDR|all'agente Cooper, dopo la visione del Gigante}} *Qualcuno mi auti! Aiuto! ('''Maddy Ferguson''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Leland dice: vuoi tornare a Missoula? Ma ora vieni con me! ('''Leland Palmer/BOB''') {{NDR|Sbatte violentemente la testa di Maddy contro lo specchio uccidendola}} ==Episodio 8, ''Guida con una ragazza morta''== {{cronologico}} *Il cibo è interessante. Per esempio, perché abbiamo bisogno di mangiare? Perché non ci accontentiamo del giusto quantitativo di cibo per mantenerci in salute e avere energia? Sembra sempre che non ci basti mai. Quando si mangia troppo, il giusto equilibrio viene turbato, e ci si ammala. Naturalmente, quando si mangia troppo poco l'equilibrio ne risente in modo opposto. E le malattie ci colpiscono di nuovo. L'equilibrio è la chiave. L'equilibrio è la chiave di molte cose. Siamo in grado di capire l'equilibrio? La parola equilibrio ha dieci lettere. Il numero dieci è difficile da equilibrare, ma non è impossibile se siamo in grado di dividerlo. Naturalmente, vi sono i pro e i contro della divisione.<ref name="sottotitoli"/> :''Food is interesting. For instance, why do we need to eat? Why are we never satisfied with just the right amount of food to maintain good health and proper energy? We always seem to want more and more. When eating too much, the proper balance is disturbed and ill health follows. Of course, eating too little food throws the balance off in the opposite direction and there is the ill health coming at us again. Balance is the key. Balance is the key to many things. Do we understand balance? The word "balance" has seven letters. Seven is difficult to balance, but not impossible if we are able to divide. There are, of course, the pros and cons of division.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *La [[verità]] è una delle ultime cose che un [[avvocato]] deve sapere. ('''Jerry''') *'''Gwen''': Oh, lui dev'essere quel pellerossa di cui ho sentito tanto parlare! Ehm, "Occhio d'Aquila" o...<br>'''Hawk''': ...Hawk.<br>[...]<br>'''Gwen''': È un piacere conoscerti. Dio, come devi odiare noi bianchi dopo quello che abbiamo fatto alla tua gente!<br>'''Hawk''': Alcuni dei miei migliori amici sono bianchi. *Diane, dieci e mezzo del mattino, Great Northern Hotel. Siamo appena sati dall'uomo con un braccio solo. Povero diavolo. In un'altra epoca, in un'altra cultura sarebbe stato un veggente, un profeta illuminato, nel nostro mondo è un venditore di scarpe che vive nell'ombra. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *Il tuo alibi è stato arrostito. Potrebbero scoprirne il motivo. E managri il tuo sangue è proprio del tipo che stanno cercando. Ben, come tuo legale, tuo amico e tuo fratello ti prego di accettare questo consiglio: procurati un avvocato migliore. ('''Jerry''') {{NDR|a Ben}} *'''Hank''': Ciao, Norma. Credo di essere un po' in ritardo...<br>'''Norma''': Quarantott'ore non è ritardo, Hank, è diserzione! *{{NDR|Andy vorrebbe parlare in privato con Lucy a proprosito del suo esame per la fertilità, ma Gwen si intromette}}<br>'''Andy''': C'è una cosa che devi sapere sui miei spermatozoi.<br>'''Gwen''': [[Spermatozoo|Spermatozoi]]! Vedi, gli uomini pensano soltanto a questo! Però mi ricordo che quando tenni il piccolo Carl in braccio per la prima volta, insomma, vedendo questo dolcissimo esserino che si aggrappava a me con tutte le sue forze mi sono detta: "Mio Dio, fate attenzione, donne! Eccone un altro che conterà gli spermatozoi in giro!" {{NDR|Andy e Lucy la guardano perplessi}} Be', ho detto così. *Se mi consentite propongo un brindisi ai nuovi sposti e alla loro felicità. [...] A Ernie e Vivian, perché la nuova vita insieme abbia successo, così come i loro futuri affari. ('''Hank''') {{NDR|[[brindisi dalle serie televisive|brindisi]]}} *Diane, sono le undici e cinque di sera. Ti parlo dalla mia stanza al Great Northern. Non c'è neanche una stella nel cielo stanotte. Benjamin Horne è ancora in prigione. Il cerchio si stringe, Diane. Sono quasi arrivato, ma gli ultimi passi sono sempre i più oscuri, i più difficili. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} ==Episodio 9, ''Legge arbitraria''== {{cronologico}} *Ecco che arriva la tristezza. La rivelazione. Segue la depressione dopo che si ottiene una risposta. Era quasi meglio non sapere. Sì, ora sappiamo. Almeno conosciamo ciò che abbiamo cercato all'inizio. Ma rimane sempre la domanda: "Perché?" E la domanda resterà sempre, finché non si avrà la risposta finale. A quel punto la conoscenza sarà satura, e non rimarrà posto per le domande.<ref name="sottotitoli"/> :''So now the sadness comes – the revelation. There is a depression after an answer is given. It was almost fun not knowing. Yes, now we know. At least we know what we sought in the beginning. But there is still the question: why? And this question will go on and on until the final answer comes. Then the knowing is so full, there is no room for questions.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Ho fatto un giro in moto stamattina. Dio, il motore cantava con la voce di mille uomini! ('''James''') *"Oggi è il 22 febbraio, ieri notte ho fatto un [[sogni dalle serie televisive|sogno]] stranissimo. ero in una stanza rossa con un piccolo uomo vestito di rosso e un anziano signore seduto su una sedia. Volevo parlare con lui, volevo dirgli chi fosse BOB perché pensavo che potesse aiutarmi. Le mie parole uscivano lente e distorte. era penoso parlare in quel modo. Allora mi sono avvicinata all'anziano signore, mi sono chinata verso di lui e gli ho sussurrato il mio segreto all'orecchio. Qualcuno deve fermare BOB. BOB ha paura soltanto di un uomo, me l'ha detto lui una volta, un uomo di nome MIKE. Mi chiedo se fosse MIKE quello del sogno e anche se fosse soltanto un sogno spero che mi abbia ascoltato. Nessuno nel mondo reale vuole credermi."<ref>Racconto del sogno fatto dall'agente Cooper nell'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]''.</ref> ('''Donna''') {{NDR|leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura}} *"23 febbraio. Morirò questa notte, è deciso. Devo farlo perché questo è l'unico modo per tenere BOB lontano da me. È l'unico modo per strapparmelo da dentro. Lo so che lui mi vuole, posso sentire il suo fuoco. Ma se muoio non può più farmi del male." ('''Donna'''') {{NDR|leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura}} *'''Agente Cooper''': BOB era nel mio sogno, Laura Palmer era nel mio sogno e c'eri anche tu. Laura ha sognato di me la notte prima di morire, lo stesso sogno che ho fatto io. Devo scoprire perché, credo che sia dentro di me la risposta.<br>'''MIKE''': BOB e io eravamo soci una volta, questo già lo sai. E tra noi c'era.. c'era una relazione perfetta: appetiti e soddisfazioni, era un cerchio dorato!<br>'''Agente Cooper''': Un cerchio dorato... Un anello... Il mio anello! È vero, ho dato il mio anello al Gigante.<br>'''MIKE''': Sì, lui è conosciuto dalla nostra gente.<br>'''Agente Cooper''': Allora esiste davvero.<br>'''MIKE''': Certamente, anch'io esisto. Lui ti può aiutare a trovare BOB.<br>'''Agente Cooper''': E come?<br>'''MIKE''': Dovrai essere tu, tu a chiedere il suo aiuto.<br>'''Agente Cooper''': Come faccio a chiederglielo?<br>'''MIKE''': Tu hai già raccolto tutti gli indizi che ti servono. La risposta non è qui, amico mio, la risposta è qui!<br>'''Agente Cooper''': Non ho capito. Non capisco, MIKE!<br>'''MIKE'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Quanta... responsabilità... *Ho sentito parlare di lei. Il latte rischiava di diventare freddo l'altra volta, ma è diventato più caldo adesso. ('''Cameriere''') {{NDR|all'agente Cooper, facendo il gesto del pollice alzato}} *Benjamin Horne, sei soltanto uno schifoso topo di fogna! E io farò tutto quello che è in mio potere per trasformare la tua patetica esistenza in un inferno! ('''Catherine''') *Abbiamo passato una vita intera a [[bugia e verità|mentire]] l'uno all'altro, perché rovinare tutto con la [[bugia e verità|verità]] adesso? ('''Catherine''') {{NDR|a Ben}} *Dana, ma non ti sei accorta che tutto quello ce noi facciamo non riesce a cambiare niente? Non ha alcuna importanza se siamo felici, il mondo se ne va lo stesso all'inferno. ('''James''') *Come uomo dell'FBI ho il compito di trovare risposte semplici a domande difficili. Per dare la caccia all'assassino di Laura ho usato esperienza professionale, tecnica deduttiva, metodo tibetano, istinto e fortuna. Ma ora ho bisogno di un procedimento diverso, che in mancanza di un aggettivo migliore potrei definire "magico". ('''Agente Cooper''') *'''Leland''': Conosco quella gomma, la compravo sempre da ragazzo. È stata la mia gomma preferita fin da allora.<br>'''Cameriere''': Quella gomma, tu lo sai, sta ritornando di moda in questi giorni.<ref>Riprendendo una frase del Nano tratta dall'episodio ''[[I segreti di Twin Peaks (prima stagione)#Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer|Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer]]'': «Quella gomma che ti piaceva tanto è di moda questi giorni.» («That gum you like is going to come back in style»)</ref> *Mio padre mi ha ucciso. ('''Laura''') {{NDR|nel sogno, sussurrando all'orecchio dell'agente Cooper}} *'''BOB''' {{NDR|nel corpo di Leland}}: Suppongo che vogliate fargli qualche domanda.<br>'''Agente Cooper''': L'hai uccisa tu Laura Palmer?<br>'''BOB''': {{NDR|ulula}} Questo er aun sì.<br>'''Agente Cooper''': Hai ucciso anche Maddy Ferguson?<br>'''BOB''': Tu che ne dici?<br>'''Agente Cooper''': Faccio io le domande.<br>'''BOB''': No, tu che ne dici?<br>'''Agente Cooper''': Avanti, rispondi!<br>'''BOB''': Ah, sì, forse, come no... In fondo potrei dover voler averlo fatto... Ho un debole per i coltelli. Ma dimmi, cos'è successo a Pittsburgh quella volta? Eh, Cooper? Oh, Leland, Leland, Leland! Sei stato un buon veicolo e viaggiare era divertente. Ma adesso sei vecchio, pieno di malanni. Ormai è arrivato il momento di volarsene via a Buffalo!<br>'''Agente Cooper''': Leland lo sa che cos'hai fatto?<br>'''BOB''': Leland è un albero nel bosco con un grande foro dove si rifugia la sua coscienza e quando era solamente un ragazzino mi divertivo a tirarla fuori di lì e ti dicevo: "Attento, Leland, non fidarti mai! Non fidarti mai!" Ma tu non mi ascoltavi. *'''Agente Cooper''': Harry, la risposta era davanti a me fin dall'inizio. Che cosa faceva il Nano nel mio sogno?<br>'''Harry''': Ballava.<br>'''Agente Cooper''': Dopo la morte della figlia Leland ballava continuamente. Sarah ci ha detto che BOB, l'assassino, aveva i capelli grigi. Quando Leland ha uccido Jacques i suoi capelli sono diventati grigi. Leland diceva che da piccolo ha conosciuto un uomo con i capelli grigi di nome Robertson. Secondo MIKE i posseduti erano figli di BOB: "Robert' son", "figlio di Robert". Le lettere trovate sotto le unghie "R", "O", "B", "T" facevano parte del suo nome, la firma sotto l'autoritratto del demonio.<br>'''Harry''': E perché l'ha uccisa? <br>'''Agente Cooper''': Laura stava parlando di BOB nel suo diario. Leland l'ha trovato e ha strappato le pagine. Lei sapeva tutto. È stato Leland a fare quella telefonata dall'ufficio di Ben la notte in cui è morta Laura. Era lui il terzo uomo fuori dal rifugio di Jacques, lui ha portato le ragazze nel vagone e le tracce di sangue sono sue, non di Benjamin Horne.<br>'''Harry''': Ma perché ha ucciso Maddy?<br>'''Agente Cooper''': Forse perché gli ricordava Laura. Maddy stava tornando dai suoi, può darsi che lui non volesse. Magari voleva rivivere l'esperienza, o forse lei aveva scoperto la verità su BOB e lui l'ha capito.<br>'''Harry''': Sì, ma questo BOB non può esistere nella realtà... Insomma, Leland è soltanto un pazzo, giusto? *''Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me.'' Ti catturerò, MIKE, con il mio sacco mortale! Forse tu penserai che io sia impazzito. Ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! ('''BOB''') {{NDR|nel corpo di Leland}} *{{NDR|BOB è uscito dal corpo di Leland dopo averlo fatto sbattere violentemente contro la porta della stanza degli interrogatori}}<br>'''Leland''': Oddio, Laura! L'ho uccisa io! Oh, mio Dio! Ho ucciso mia figlia! Non sono stato io! Perdonami! Perdonami! Oh, Dio! Ero... ero soltanto un bambino. Lui veniva a trovarmi nel sogni. Diceva di voler giocare con me. Alla fine mi convinse, lo invitai a giocare e lui entrò dentro di me.<br>'''Agente Cooper''': Entrò dentro di te?<br>'''Leland''': Io non lo sapevo quando era dentro di em e quando se ne andava. Non ricordavo pià niente! Mi faceva fare delle cose, delle cose terribili! Diceva di volere delle anime, loro volevano altra gente... altra gente da poter usare così come hanno usato me!<br>'''Agente Cooper''': Anche Laura?<br>'''Leland''': Sì, la volevano! Volevano mia figlia! Ma lei era molto forte, lei si rifiutava, lei riusciva a resistere! Oh, Dio! Mi hanno fatto uccidere quella ragazza, Teresa, e poi hanno detto che... che se non gli avessi dato mia figlia mi avrebbero costretto a ucciderla!<br>'''Agente Cooper''': Ma lei non voleva, si rifiutava.<br>'''Leland''': Si sarebbe fatta ammazzare piuttosto che cedere. E allora me l'hanno fatta uccidere. L'ho uccisa! Oh, Dio, abbi pietà di me! Che cosa ho fatto?! Che cosa ho fatto?! Oh, Dio! Io l'amavo! L'amavo con tutta la mia anima! La mia bambina non c'è più!<br>'''Agente Cooper''': Leland... Leland, per te è arrivato il momento di seguire la via. Tra poco la tua anima verrà sommersa da una luce splendente e tu conoscerai una nuova e definitiva realtà, una realtà in cui tutto è come un cielo vuoto, senza nuvole. In cui l'immacolato e nudo intelletto è come un immenso spazio trasparente, senza un confine e senza un centro. Leland, in questo momento tu conosci te stesso e rimarrai così in eterno. Giuarda verso la luce, Leland. Cerca la luce.<br>'''Leland''': La vedo.<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce, Leland. Entra nella luce.<br>'''Leland''': Io la vedo... Sì, c'è anche lei...<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce, Leland.<br>'''Leland''': È bellissima...<br>'''Agente Cooper''': Entra nella luce.<br>'''Leland'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} Laura...<br>'''Agente Cooper''': Non aver paura. {{NDR|Leland spira in pace sotto i loro occhi}} *'''Garland''': Signori, ci sono più cose tra il cielo e la terra di quante l'uomo ne possa pensare.<br>'''Agente Cooper''': Amen.<br>'''Harry''': Gran parte della mia vita l'ho vissuta tra questi vecchi boschi e ne ho viste di cose strane, ma tutto questo va al di là di ogni immaginazione. Come è potuto accadere? Mi sembra impossibile.<br>'''Agente Cooper''': Harry, ti sembra più facile pensare che un uomo abbia violentato e assassinato sua figlia? Lo trovi più rassicurante?<br>'''Harry''': No.<br>'''Garland''': Un male così grande in questo mondo meraviglioso. Alla fine ha importanza saperne la causa?<br>'''Agente Cooper''': Sì, perché il nostro dovere è di fermarlo.<br>'''Garland''': Già.<br>'''Albert''': Forse è questo che BOB rappresenta: il male che c'è dentro di noi. Forse non importa come lo chiamiamo.<br>'''Harry''': Forse no. Ma se è una cosa reale ed è stato qui e noi l'abbiamo intrappolato ed è riuscito a fuggire... dov'è BOB adesso? ==Episodio 10, ''Discussione tra fratelli''== {{cronologico}} *Incominciano le complicazioni. Sì, le complicazioni. Quante volte abbiamo sentito: "È facile". Niente è facile. Viviamo in un mondo dove niente è facile. Ogni giorno, quando pensiamo di avere tutto sotto controllo, improvvisamente, compaiono degli elementi nuovi e tutto si complica nuovamente. Qual è il segreto? Qual è il segreto della semplicità? Della vita pura e semplice? I nostri appetiti, i nostri desideri, ci stanno ostacolando? Il carro è davanti ai buoi?<ref name="sottotitoli"/> :''Complications set in – yes, complications. How many times have we heard: 'it's simple'. Nothing is simple. We live in a world where nothing is simple. Each day, just when we think we have a handle on things, suddenly some new element is introduced and everything is complicated once again. What is the secret? What is the secret to simplicity, to the pure and simple life? Are our appetites, our desires undermining us? Is the cart in front of the horse?'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *Stamattina ho seppellito il mio povero marito, accanto alla mia unica figlia. La tomba della mia bambina è quasi intatta, c'è appena un velo d'erba sulla terra che la copre. ('''Sarah''') *Leland riusciva sempre a trovare l'altro orecchino. ('''Sarah''') {{NDR|dopo aver perso un degli orecchini}} *La nostra vecchia città sta cadendo a pezzi. ('''Donna''') *Eddie, per caso si vedono le mie mutandine di pizzo riflesse nelle scarpe? Sai, sono così lucide che ho paura che facciano da specchio. Tu dici che i ragazzi possono vedere sotto la gonna? ('''Nadine''') *Lei era un testimone chiave in un'indagine importante. Dovevamo proteggerla ventiquattr'ore al giorno, io e il mio collega. Windom Earl si chiama. È lui che mi ha insegnato tutto quello che so fare. Quando attentarono alla vita di quella donna fui colto di sorpresa. Forse perché l'amavo. Lei morì tra le mie braccia. Io rimasi gravemnte ferito. Il mio collega uscì di senno. ('''Agente Cooper''') {{NDR|raccontando le vicende di Pittsburgh a Audrey}} *'''Agente Cooper''': Tu sei una cara ragazza e mi piaci molto, ma ti ho sempre considerata un'amica.<br>'''Audrey''': "L'amicizia è il fondamento di tutte le relazioni durevoli."<br>'''Agente Cooper''': È piacevole sentirsi citare.<br>'''Audrey''': Adesso ascoltami bene agente Cooper: uno di questi giorni, prima che tu te ne accorga, io diventerà grande, diventerò una donna. Dio ti salvi quel giorno!<br>'''Agente Cooper''': Quel giorno pregherò, Audrey.<br>'''Audrey''': Sai, c'è solo un problema per te: sei perfetto. *Scusa se te lo chiedo Catherine... ma tu non eri morta? ('''Harry''') *{{NDR|Catherine racconta cosa le è successo dopo l'incendio alla segheria}}<br>'''Catherine''': Non ho idea di come sia riuscita a scappare da lì, ma all'improvviso ero in mezzo al bosco. Ero spaventata. Per la prima volta nella mia vita ero spaventata. Mi trascinavo senza meta nella notte. Poi il cielo cominciò a rischiararsi e il paesaggio divenne familiare: il bosco, il sentiero, le formazioni rocciose... Fu allora che... che venni sommersa dai ricordi della mia giovinezza. Creddevo di essere in paradiso, ma all'improvviso vidi un vecchio rifugio dietro agli alberi. Era il nostro rifugio di Pearl Lakes; avevo camminato per chilometri durante la notte. Solo un angelo custode può avermi portato lì. Grazie a Dio teniamo sempre la dispensa ben fornita. Sono entrata e ho aperto una scatola di tonno sott'olio e mi sono messa ad aspettare. Forse chi aveva tentato di uccidermi voleva finire il lavoro. Avevo sempre la pistola a portata di mano. Ero terrorizzata, ogni istante poteva essere l'ultimo della mia vita.<br>'''Harry''': Ma-ma che cos'è che ti ha fatto tornare?<br>'''Catherine''': Era finito il tonno sott'olio. *Lucy, ho passato dei momenti terribili e lo sai cos'ho scoperto? Io, Richard Tremayne, sono un essere mortalmente noioso e ciò di cui ho disperatamente bisogno in questo momento è qualcosa – no! – qualcuno più importante di me stesso da-da proteggere, da amare. E così puoi renderti conto che per me adesso l'idea di fare... di fare il genitore è diventata affascinante. ('''Dick''') *'''Bobby''': Ma tu non dovresti essere a scuola ora?<br>'''Audrey''': La scuola mi addormenta il cervello. *La prima [[regole dalle serie televisive|regola]] negli affari è sapere a chi devi rivolgerti. ('''Audrey''') *Samantha, portami l'insetticida: c'è uno scarafaggio nel mio ufficio! ('''Ben''') {{NDR|chiedendo alla segretaria di chiamare i buttafuori per sbarazzarsi di Bobby}} *'''Bobby''': Questa è la seconda volta che mi salvi le chiappe, Audrey. Aspiri alla santità per caso? C'è niente che posso fare per te?<br>'''Audrey''': Che ne dici di un [[gelato]]?<br>'''Bobby''': Coppetta o cono?<br>'''Audrey''': Mh... Cono! Io adoro leccare. *'''Harry''': Vi serve un attestato di estradizione per potermi interrogare e anche la notifica di un giudice. Ora, a meno che voi, signori, non abbiate questi documenti, potete prendere la vostra richiesta di collaborazione e mettervela...<br>'''Roger''': Il suo atteggiamento non aiuterà né lei né l'agente Cooper.<br>'''Harry''': Non è un atteggiamento, ve l'assicuro. L'agente Cooper è uno degli uomini più in gamba che conosca. Non provo che ammirazione per lui, fin dal giorno che è arrivato a Twin Peaks. *Vicino a noi vivono le forze oscure del [[male]] e il destino di alcuni uomini è di affrontare la loro violenza. Sta a noi scegliere come reagire. Se è la paura a prevalere, allora saremo travolti e sconfitti. Ma ci sono dei mezzi per resistere. Lei, Cooper, ha ricevuto in dono questi mezzi. Sotto questo aspetto non è solo. Le è mai capitato di sentir parlare della Loggia Bianca? ('''Garland''') *Nulla è più inebriante di un contatto intimo con la [[natura]]. ('''Agente Cooper''') {{NDR|urinando contro un albero nei boschi}} ==Episodio 11, ''Pallottola mascherata (Ballo in maschera)''== {{cronologico}} *La vita è una partita a scacchi? Le nostre mosse di oggi sono importanti pe ril nostro successo futuro? Penso di sì. Dipingiamo il nostro futuro con i colpi di pennello che diamo adesso. Dipingere. Colori. Forme. Sfumature. Composizione. Ripetizione di forme. Contrasto. Lasciamo che la natura ci guidi. La natura è la grande maestra. Chi è il preside? A volte fa bene scherzare. Come la battuta del bambino che disse: "Mi è piaciuta la scuola. Era solo il principio della cosa."<ref name="sottotitoli"/> :''Is life like a game of chess? Are our present moves important for future success? I think so. We paint our future with every present brush stroke. Painting. Colors. Shapes. Textures. Composition. Repetition of shapes. Contrast. Let nature guide us. Nature is the great teacher. Who is the principal? Sometimes jokes are welcome. Like the one about the kid who said: "I enjoyed school. It was just the principal of the thing.<ref>Intraducibile gioco di parole tra «principle» («principio») e «principal» («preside»).</ref>"'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *'''Hawk''': I matrimoni di Dougie sono eventi stagionali, come il ritorno dei salmoni!<br>'''Agente Cooper''': [[Matrimonio]] rapido, pentimento fulmineo. *'''Gordon Cole''' {{NDR|al telefono, in vivavoce}}: Devo anche dirti che la Drug Enforcement Agency ha intenzione di venire a curiosare. Manderanno un loro agente per investigare su questo presunto traffico.<br>'''Agente Cooper''': Chi è l'agente?<br>'''Gordon Cole''' {{NDR|dopo una pausa}}: Sono Gordon! Gordon Cole!<br>'''Agente Cooper''' {{NDR|alzando la voce}}: Chi è l'agente?<br>'''Gordon Cole''': Ah. Dennis Bryson.<br>'''Agente Cooper''': Bryson, un tipo in gamba, Harry, lo conosco bene.<br>'''Gordon Cole''': Non farti fregare, Cooper. Per questa gente ficcare il naso nei cassetti degli altri è una ragione di vita. Tutti ci siamo ritrovati con i calzini sparsi per la stanza e oggi è il tuo turno. *'''Roger Hardy''': Dale, esiste un modo giusto e un modo sbagliato di agire. La prima cosa che ci aspettiamo da uno dei nostri agenti è che sappia combattere. Un uomo che non lo fa, che non ci prova neanche, be', probabilmente ha soltanto gelatina al posto della spina dorsale.<br>'''Agente Cooper''': Roger, so bene quali mosse devo fare e conosco la scacchiera.<br>'''Roger Hardy''': E allora?<br>'''Agente Cooper''': Ultimamente ho riflettuto molto e ho rivolto la mia attenzione a quello che succede al di là della scacchiera, in un gioco più grande.<br>'''Roger Hardy''': Di che gioco parli?<br>'''Agente Cooper''': Del suono che fa il vento quando soffia tra gli alberi, della sensitività degli animali, del nostro timore dell'oscurità e di tutto quello che c'è dietro l'oscurità.<br>'''Roger Hardy''': Ma... che razza di discorsi fai, Cooper?!<br>'''Agente Cooper''': Ti sto dicendo di guardare al di là della paura, Roger. E di affrontare la vita di ogni giorno con amore. *[...] a volte Eddy si comporta come se avesse gli anni di mio padre! ('''Nadine''') *'''Evelyn Marsh''': Hai una metà?<br>'''James''': Come, scusi?<br>'''Evelyn Marsh''': Hai un luogo preciso da raggiungere? O da cui fuggire?<br>'''James''': No, io non fuggo da niente. Sono a posto.<br>'''Evelyn Marsh''': Già, dicono tutti così. Però qualcuno ogni tanto tira il grilletto e allora si vedono i vicini fare a gomitate davanti alle telecamere soltanto per dire "Poveretto, e pensare che era un ragazzo così tranquillo!"<br>'''James''': Be', la mia tranquillità è soltanto apparenza.<br>'''Evelyn Marsh''': Ti assicuro che si indovina anche la sostanza. *'''Harry''': Che pensi di fare se non troviamo il modo di scagionarti?<br>'''Agente Cooper''': Be', Harry, il Gigante ha detto che un percorso viene tracciato ponendo una pietra dopo l'altra. *Cooper, lei può essere coraggioso su questa terra, ma esistono realtà diverse. [...] La mia gente è convinta che la Loggia Bianca sia un luogo dove vivono gli spiriti che governano gli uomini e la natura. [...] C'è anche una leggenda su un posto chiamato la Loggia Nera, cioè l'io-ombra della Loggia Bianca. Questa leggenda dice che ogni spirito deve passare di lì se vuole raggiungere la perfezione. Solo lì potrai incontrare l'io-ombra che ti appartiene. Noi la chiamiamo anche "La dimora del limite estremo". [...] Ma fa attenzione, se entri nella Loggia Nera e il tuo cuore non è saldo, allora la tua anima sarà incenerita. ('''Hawk''') *Ho fatto un giro nei dintorni, sceriffo. Non riesco a immaginare dei criminali qui. Credevo che la polizia cercasse i cani smarriti oppure arrestasse gli ubriachi! ('''Denise''') {{NDR|appena arrivata a [[Twin Peaks (città)|Twin Peaks]]}} *Quel colore gli donava molto. ('''Hawk''') {{NDR|dopo aver visto per la prima volta Denise, precedentemente conosciuto come Dennis}} *'''James''': Non mi interessa tanto l'aspetto della mia moto, ma dove mi può portare.<br>'''Evelyn''': E dove ti porta?<br>'''James''': Non è un posto reale, ma una sensazione. A volte mentre giro di notte spengo improvvisamente le luci, poi chiudo gli occhi e do tutto il gas e mi butto alla cieca nell'oscurità. *'''Ben''': Ma lo sai in che razza di pasticci mi sono trovato in questi ultimi giorni? Tu dicevi di aver sistemato Catherine con quell'incendio e invece è viva! E come puoi ben immaginare non ha gradito lo scherzo! Quella truffatrice! Con uno sporco trucco, con l'estorsione è riuscita a mandare a gambe all'aria tutti i miei piani e si è ripresa il Ghostwood e lo stabilimento! Poi c'è il piccolo particolare con l'accusa di aver ucciso Laura Palmer. La classica ciliegina sulla torta! E come se non bastasse il mio fedele avvocato e consigliere Leland Palmer è risultato essere un pazzo omicida!<br>'''Hank''': Settimana dura, eh? *Non sei più nessuno, guardati intorno! Sei solo un boss di cartapesta! Sei fuori, Benjamin! ('''Hank''') *Sei fuori, Benjamin! Sei fuori! Sei fuori! Sei fuori, Benjamin! Benjamin, sei fuori! ('''Ben''') {{NDR|facendo le ombre cinesi con le mani}} *Naturalmente non hai potuto fare altro che prendere atto della mia apertura tradizionale. Devo dire che la tua risposta non mi ha affatto sorpreso perché conosco bene la tua fastidiosa predilezione per l'ordine e la pulizia. Sono sicuro, come avrai notato, come la mia nuova mossa ci conduca verso un confronto che definirei classico. Ma c'è un dubbio nella tua mente: quali saranno le mie reali intenzioni? E tu, cos'hai deciso di rispondere questa volta? Sono fantasmi, Dale: consistenza, prevedibilità, dare risalto agli schemi. Sappiamo tutti e due fin troppo bene quanto questi schemi ti rendano vulnerabile agli attacchi, tu con le tue ferite, io con le mie. ora, lascia che ti illustri il quadro: affiderò ai cavalli le prime schermaglie, apriranno varchi attraverso i quali scatenerò la potenza degli alfieri e delle torri. Naturalmente avrò molte perdite tra i pedoni. Sono anche pronto a sacrificare la regina perché ti assicuro, mio caro Dale, che otterrò quello che voglio a qualsiasi costo: il re deve morire. ('''Windom Earle''') {{NDR|registrazione per l'agente Cooper allegata alla mossa degli scacchi "P to Q4" (pedone in Q4)}} *Mi oppongo alle nozze! Quella piccola cercatrice d'oro vuole solo i suoi soldi e anche il suo impero editoriale! E Dio solo sa cos'altro! E guardate lui! È vecchio, decrepito e ha un piede della fossa! ('''Dwayne''') {{NDR|al matrimonio del fratello Dougie}} *Sapete, io li adoro i matrimoni di Dougie. ('''Signora Ceppo''') *Il mio è stato un gioco sleale. Quante altre ragazze erano campionesse di football? ('''Denise''') {{NDR|dopo aver preso il bouquet lanciato da Lana}} *Mio fratello è sempre stato un babbeo: se una donna gli passa davanti con una promessa negli occhi e un po' di gelatina nei fianchi lui abbocca come un merluzzo! ('''Dwayne''') {{NDR|parlando di Dougie}} *'''Agente Cooper''' {{NDR|chiedendo della sua [[transessualità]]}}: Allora Denise, ti secca molto se ti chiedo... cosa ti è successo?<br>'''Denise''': No, nient'affatto. Sono contenta di parlarne. È tutto molto semplice. L'anno scorso ero in missione, avevamo scoperto un traffico di eroina e lo spacciatore aveva una strana abitudine: sembrava che vendesse la droga soltanto ai travestiti. Mi sono presentato insieme a un collega – io facevo la parte del compratore – ed ho scoperto che indossare abiti femminili mi rilassava molto. Continuavo a indossarli anche di notte. Il collega pensava che fosse eccesso di professionismo. Sono stati giorni di grande confusione.<br>'''Agente Cooper''': Be', avrai stupito tutti con questa inattesa rivelazione, non è vero Denise?<br>'''Denise''': Puoi immaginarti la mia sorpresa, Cooper. Non sono certo cose che puoi prevedere. *I ragazzi sono ragazzi! ('''Denise''') *Io sono stato sposato con la stessa donna per più di mezzo secolo. Che Dio l'abbia in gloria! Io ho sempre usato il cervello per pensare, non il mio innaffiatoio per le piante! ('''Dwayne''') {{NDR|parlando male di Dougie}} *Andiamo tesoro, è la nostra canzone! A dopo. ('''Douglas "Dougie" Millford''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 12, ''La vedova nera''== {{cronologico}} *Il cane è forse il miglior amico dell'uomo? Avevo un cane. Era grande. Mangiava i miei fiori, tutte le piante e molta terra. Il cane mangiò così tanta terra che morì. Il suo corpo tornò alla terra. Conservo un ricordo di quel cane. Il ricordo è tutto ciò che mi resta del mio cane. Era bianco e nero.<ref name="sottotitoli"/> :''Is a dog man's best friend? I had a dog. The dog was large. It ate my garden, all the plants, and much earth. The dog ate so much earth it died. Its body went back to the earth. I have a memory of this dog. The memory is all that I have left of my dog. He was black and white.'' (introduzione della '''Signora Ceppo'''<ref name="bravo 1993"/>) *{{NDR|Ben ha accatastato ordinatamente tutto l'arredamento del suo ufficio per formare una costruzione simmetrica}}<br>'''Ben''': Bobby, lo sai che cosa ci vuole nella vita? Equilibrio, distanza, simmetria. Guarda, è più bello così. No? Eh?<br>'''Bobby''': Ehm, signor Horne, ha ascoltato il nastro che le ho spedito?<br>'''Ben''': Sì, l'ho sentito il tuo nastro, Bobby. Sinceramente mi ha sorpreso che Leo usasse questa tecnologia d'avanguardia! Sputa, Bobby, che cosa vuoi?<br>'''Bobby''': Signor Horne, io ho una grande ammirazione per lei...<br>'''Ben''': L'[[ammirazione]] è per i poeti e per le mucche da latte!<br>'''Bobby''': Io... io non ho capito che vuol dire "mucche da latte"... *'''Judy Swain''' {{NDR|parlando di Nicky}}: È orfano, sapete?<br>'''Andy''': Davvero? E cos'è successo, i genitori sono morti? *'''Lana''': Io porto sfortuna!<br>'''Hank''': Non sia sciocca.<br>'''Lana''': No! No, è la verità! Mi ricordo ai tempi della scuola, al ballo annuale: il mio cavaliere voleva baciarmi, era la prima sera che metteva l'[[apparecchio ortodontico|apparecchio per i denti]]. Oh, come brillava sotto al luna piena! Ma poi l'apparecchio si inceppo e lui non riuscì più a richiudere la bocca e allora siamo andati subito al pronto soccorso e il dottore gli ha dovuto spaccare la mascella in tre punti per riuscire a sbloccarla. Ed è andata sempre peggio da quel giorno...<br>'''Hank''': La sfortuna va curata. Me ne intendo abbastanza di queste cose.<br>'''Lana''': Lei è lo sceriffo?<br>'''Hank''': Be', diciamo che quando c'è in ballo qualcosa di grosso me ne occupo io. {{NDR|si appoggia alla porta con una posa da macho, ma cade una volta che Andy apre la porta per uscire dalla stanza}} *{{NDR|L'agente immobiliare Irene Littlehorse conduce Cooper a vedere la Casa del Cane Morto}}<br>'''Irene Littlehorse''': Bene, è ancora in piedi, vedo. Dev'essere la forza dell'abitudine.<br>'''Agente Cooper''': Un'abitudine ha sempre delle solide fondamenta. Perché "Villa del Cane Morto"?<br>'''Irene Littlehorse''': È un'antica leggenda indiana. La leggenda dice che tutte le anime della Terra vengono condotte davanti al cane morto, ma molte vengono respinte. Le anime pure di cuore possono sentire la sua sofferenza, quelle che non lo sono vagheranno per sempre senza meta. *'''Agente Cooper''': Poco prima che il maggiore Briggs sparisse ricordo di aver sentito un gufo.<br>'''Colonnello Riley''': E non ha avuto contatti visivi?<br>'''Harry''': Mi scusi colonnello, Garland Briggs è un mio ottimo amico. Sarebbe molto meglio se ci spiegasse cosa c'è sotto.<br>'''Agente Cooper''': Noi siamo a conoscenza dei radiotelescopi e dei messaggi che avete ricevuto dallo spazio in cui si faceva il mio nome.<br>'''Colonnello Riley''': Voi sapete solo qualcosa, ma non mi è consentito rivelare tutto. I radiotelescopi sono puntati verso lo spazio, ma i messaggi che abbiamo intercettato, quelli che le ha mostrato Briggs, sono stati inviati proprio da qui, da questi boschi. {{NDR|punta il dito sulla mappa della foresta di Ghostwood}} E chi fosse il destinatario non possiamo rivelarlo.<br>'''Agente Cooper''': Ha a che fare con un posto chiamato "la Loggia Bianca"?<br>'''Colonnello Riley''': È un segreto militare.<br>'''Harry''': Colonnello, noi vogliamo aiutarla, ma abbiamo bisogno di informazioni dettagliate.<br>'''Colonnello Riley''': Garland Briggs è il miglior pilota d'aereo che abbia mai conosciuto. Ha una preparazione che la maggior parte di noi può solamente sognare. Posso dirvi questo: la sua sparizione ha delle implicazioni di estrema rilevanza per la sicurezza degli Stati Uniti. La guerra fredda al confronto è stata un semplice raffreddore. *'''Pete''': Questo è il nettare degli dei, mia cara. Nettare con bollicine. "''Il vino entra nella bocca, l'amore entra negli occhi. Io sfioro il bicchiere con le labbra, io guardo te e sospiro.''"<ref>{{Cfr}} [[William Butler Yeats]], ''A Drinking Song'': «Wine comes in at the mouth | And love comes in at the eye; | That's all we shall know for truth | Before we grow old and die. | I lift the glass to my mouth, | I look at you, and I sigh.»</ref><br>'''Catherine''': Grazie, pete. Sei stato molto poetico.<br>'''Pete''': È [[William Butler Yeats|Yeats]]. È un poeta, sai?<br>'''Catherine''': Sì, lo so...<br>'''Pete''': L'unico altro [[brindisi dalle serie televisive|brindisi]] che conosco è un vecchio limerick.<br>'''Catherine''': Non voglio sentirlo. Davvero, Pete, non rovinare... <br>'''Pete''': "C'era una volta una nobildonna di Galway..."<br>'''Catherine''' {{NDR|lo interrompe}}: Josie! *'''Catherine''': Vorrei fare un [[brindisi dalle serie televisive|brindisi]] io adesso. Ai doppi giochi di Benjamin Horne, alle losche macchinazioni di Josei Packard, ma soprattutto alla donna che è stata in grado di affrontarli: questa donna. Brindiamo.<br>'''Pete''': Alla tua salute, terremoto. *Diane, ho qui il giornale di oggi. Ebbene, la mia mossa in risposta alla mossa di apertura inviatami da Windom Earle è stata pubblicata tra gli avvisi personali, come avevo richiesto, ma ho già ricevuto la seconda mossa del mio ex collega – è stato ieri. Aveva previsto con esattezza la mia risposta a quell'apertura. Gioca come il gatto con il topo. Mi chiedo dove sia e che cos'abbia in mente. Nel frattempo ho cercato di passare nel migliore dei modi questi giorni di sospensione. Ho tenuto occupato il corpo e lo spirito. Sono stato a vedere una villetta. La venditrice la definisce ottimisticamente "bisognosa di ritocchi". In ogni caso è un posto dove un uomo può rifarsi una vita, metter su famiglia – una cosa che spero di essere ancora in grado di fare. Comunque, come tutte le cose qui a Twin Peaks, perfino questa casetta sperduta nasconde tanti segreti, segreti che forse hanno una relazione con i miei problemi attuali, con la cociana trovata nella mia automobile. Roger Hary ha quasi terminato le indagini e se non riesco a dare prove evidenti della mia innocenza ho uina concereta possibilità di essere arrestato. ('''Agente Cooper''') {{NDR|registrazione per Diane}} *'''Audrey''': Ci sono anche donne tra gli agenti speciali?<br>'''Denise''': Be', più o meno... *'''Denise''' {{NDR|riferendosi a Audrey}}: Di preciso quanti anni ha la ragazza?<br>'''Agente Cooper''': Mh, Denise, credevo che le donne non ti interessassero più.<br>'''Denise''': Eh, Cooper, anche se non porto più i pantaloni so riconoscere le ragazzine in grado di calarteli. Mi spiego? *Pensi di mangiarla quella torta o di portarla a spasso per il piatto? ('''Norma''') {{NDR|a Ed, a cui ha servito una fetta di torta alla ciliegia}} *Ti ricordi quando da ragazzi facevamo tutti quei progetti? Era come... come se facessimo delle prove per quando la vita reale sarebbe finalmente cominciata, invece a vita inizia prima che tu te ne renda conto: all'improvviso ci sei dentro e tutti quei progetti ti servono solo per accendere il camino. Purtroppo questa è la mia vita e non è che mi piaccia molto. ('''Ed''') {{NDR|a Norma}} *'''Dr. Hayward''': Ho portato il referto dell'autopsia. Dwayne, Dougie è morto per cause naturali: un attacco di cuore. È escluso che si tratti di omicidio.<br>'''Dwayne''': E se gli avesse fatto una stregoneria?<br>'''Dr. Hayward''': Ho paura che questo sia il tipo di cose che non possa venir fuori da un'autopsia. *'''Hank''': Harry, per caso hai ancora quella bottiglia di whiskey nel tuo ufficio? Volevo metterne un po' nel latte caldo per la vedova Milford.<br>{{NDR|Tutti si avvicinano per ammirare Lana}}<br>'''Dick''': ''Oh, lei... lei insegna alle torce come ardere e brillare! | Sembra che scenda contro la guancia della notte. | Come un ricco duello nell'orecchio di un Etiope.''<br>'''Dicke e Dr. Hayward''' {{NDR|in coro, estasiati}}: ''...beltà troppo ricca per la giovinezza, per noi troppo preziosa.''<ref>{{Cfr}} [[William Shakespeare]], ''[[Romeo e Giulietta]]'', atto 1, scena 5: «''Oh, she doth teach the torches to burn bright! | It seems she hangs upon the cheek of night. | Like a rich jewel in an Ethiope's ear, | beauty too rich for use, for earth too dear.''»</ref> ==Episodio 13, ''Scacco matto''== {{cronologico}} *Noi ci conosciamo per caso? ('''Jean Renault''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *'''Betty''': Tuo padre è davvero straordinario, Bobby.<br>'''Bobby''': Mio padre è uno degli uomini più bizzarri che conosca, ma ha molta più materia grigia di un sacco di altra gente, questo è sicuro.<br>'''Betty''': Qualche volta mentre dormo lui mi accarezza dolcemente i capelli... {{NDR|scoppia a piangere}} ...Crede che non me ne accorga!<br>{{NDR|Il maggiore Briggs riappare}} ==Episodio 14, ''Doppio gioco''== *Bene, vado a fare un giro di prova! ('''Jeffrey Marsh''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 15, ''Schiavi e padroni''== *Dammi la pistola, Evelyn! Dammi la pistola! ('''Malcolm Sloan''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 16, ''La donna condannata''== *"Salva colui che ami, vieni all'adunata degli angeli stasera alla Road House alle nove e mezzo". ('''Biglietto d'invito di Windom Earle''') *'''Hank Jennings''': {{NDR|Parlando a Norma di Ed}} Sei solo la sua sgualdrina. <br/>'''Norma Jannings''': Preferisco essere la sua sgualdrina che essere tua moglie. {{NDR|Se ne va}} <br/>'''Hank Jannings'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Norma! Norma! *Josie, per l'amor del cielo... ('''Thomas Eckhardt''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Harry, perdonami! Io non volevo farti del male, non volevo! ('''Josie Packard''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Cooper! Che cosa è successo a Josie?! ('''BOB''') ==Episodio 19, ''Variazioni e relazioni''== *'''Windom Earle''': Un brindisi, amico mio! Si festeggia! <br/>'''Rusty Tomasky''': {{NDR|Ubriaco, è intrappolato nella costruzione di Windom}} Si festeggia? Non riesco neanche a muovere le braccia! {{NDR|Leo gli fa bere la birra}} <br/>'''Windom Earle''': Tu hai vissuto la tua breve vita nell'odio e nell'oscurità. Ma adesso, alla fine, potrai esibirti su un palcoscenico più grande. Devo ammetterlo, ti invidio.{{NDR|Ridono}} La tua meta si trova aldilà di ogni immaginazione. Chissà cosa troverai alla fine del viaggio, eh? <br/>'''Rusty Tomasky''': Ah ah ah, sono proprio fatto! Ehi, non è che si tratta di una qualche stupida mostra di arte moderna, vero? <br/>'''Windom Earle''': No, non è una mostra, amico mio. Non esattamente. <br/>'''Rusty Tomasky''': Senti, mi diverte tanto aiutarti a fare questa cosa... Ma come faccio ad uscire da qui? <br/>'''Windom Earle''': {{NDR|Afferra una balestra}} Eh eh. Tu non esci. Leo, su, portami una freccia. <br/>'''Rusty Tomasky''': Una freccia? Ascolta amico, non apprezzo molto questi scherzi di cattivo gusto! <br/>'''Windom Earle''': Leo? Questa freccia? <br/>'''Leo Johnson''': No... No... {{NDR|Windom attiva il collare elettrico}} Aaaaah! <br/>'''Rusty Tomasky''': Ehi, per favore! Non farlo agitare così, sta rovesciando in terra tutta la mia birra! {{NDR|Windom colpisce con un'altra scarica Leo}} Fa male, eh? <br/>'''Windom Earle''': Avanti, da bravo, portami quella freccia! {{NDR|Spaventato, Leo porta la freccia a Windom}} Grazie, Leo! <br/>'''Rusty Tomasky''': {{NDR|Vedendo che Windom sta caricando la balestra}} A che ti serve la freccia, amico? Che stai facendo? Non mi diverto più! <br/>'''Windom Earle''': Shh. Stai zitto. <br/>'''Rusty Tomasky'''{{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}}: Ma che diavolo hai intenzione di fare? <br/>'''Windom Earle''': Pensa a quegli sfortunati peccatori che si dannano per scoprire il destino della loro vita. Cosa cercano? Cercano la risposta ad una strana domanda: "per quali strade vagherà il mio spirito? Qual è la vita che mi attende dopo questa vita?". è questa la domanda che ha tormentato la coscienza di uomini inquieti per secoli interi. E adesso tu sei un ragazzo fortunato: tu avrai la risposta... Adesso! {{NDR|Colpisce Rusty alla testa con la freccia}} ==Episodio 20, ''Il sentiero per la Loggia Nera''== *Questi sacerdoti infernali, "dugpas" vengono chiamati, cercano di raggiungere la perfezione attraverso il male. La loro ricerca si svolge nelle tenebre ed è con le tenebre che nutrono lo spirito. Questa purezza di intenti permette loro di raggiungere un luogo segreto in cui, in nome dell'odio, si celebrano i riti dell'assoluta perdizione e dove il male può finalmente esprimere il suo terribile potere. Questo luogo segreto esiste veramente. Voglio dire che dovremmo cercarlo perché servendosi della sua potenza si può compiere qualunque impresa. I dugpas lo chiamano con diversi nomi ma quello più usato e il più antico è "la Loggia Nera". ('''Windom Earle''') *'''Audrey''': Jack... io ti amo.<br />'''Jack''': Anch'io ti amo, Audrey.<br />'''Audrey''': Davvero te ne devi andare?<br />'''Jack''': Sì...<br />'''Audrey''': Quando potrò rivederti?<br />'''Jack''': Non lo so...<br />'''Audrey''': Io sono vergine.<br />'''Jack''': Tu cosa...?!<br />'''Audrey''': Voglio che tu faccia l'amore con me.<br />'''Jack''': Qui? Adesso?<br />'''Audrey''': È tuo il jet, no?<br />'''Jack''': Sì, per fortuna. *{{NDR|Guardando le pareti del Great Northen Hotel}} Josie... Io vedo il tuo viso! ('''Pete Martell''') ==Episodio 21, ''Miss Twin Peaks''== *Shelly...Deve salvare Shelly! Deve salvare Shelly! ('''Leo Johnson''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} ==Episodio 22, ''Oltre la vita e la morte''== *Wow, Bob, wow! ('''Il Nano/Il Braccio''') *Audrey.('''Pete Martell''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Se mi vuoi dare quella chiave... ('''Dell Mibbler''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Oh, mio Dio! ('''Andrew Packard''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Mi trovo nella loggia nera, con Windom Earle. ('''Sarah Palmer''') *Se mi dai la tua anima, lascerò vivere Annie! ('''Windom Earle''') {{NDR|[[Ultime parole da Twin Peaks|Ultime parole]]}} *Non stavo dormendo. ('''Dale Cooper/BOB''') *Come sta Annie? Come sta Annie? ('''Dale Cooper/BOB''') ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Twin Peaks}} {{DEFAULTSORT:I segreti di Twin Peaks, 02}} [[Categoria:Stagioni de I segreti di Twin Peaks]] lau35ds5c2gstc5sfsc73dhoypwqbfb Alessandro Haber 0 141464 1223234 1223026 2022-08-18T19:26:49Z Udiki 86035 /* Filmografia */ wikitext text/x-wiki [[File:Alessandro Haber 2007 cropped.jpg|miniatura|Alessandro Haber nel 2007]] '''Alessandro Haber''' (1947 – vivente), attore, cantante e regista italiano. ==Citazioni di Alessandro Haber== *Quante volte ho litigato con [[Carmelo Bene]], che nella "Cena delle beffe" mi dava 70 schiaffi per sera, ma alla fine di nuovo amici.<ref>Dall'intervista di [[Maurizio Porro]], ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_luglio_09/porro-haber-rovinato-da-un-bacio_717dede2-a9ff-11e0-9d03-960d18ba419d.shtml Haber: rovinato da un bacio ma ero posseduto da Otello]'', ''Corriere.it'', 9 luglio 2011.</ref> {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0982_02_1987_0254_0006_19043617/ Haber, la celebrità può attendere]''|Intervista di Lamberto Antonelli, ''Stampa Sera'', 21 settembre 1987.}} *Credo di essere nato attore, nel senso che ho cominciato da bambino, dovevo avere sei anni appena, in una recita scolastica a [[Tel Aviv]], dove per esibizionismo fanciullesco ho un po' dirottato dal copione provocando scrosci di risate in platea. *Ho cercato di fare soprattutto [[cinema]], perché mi interessa di più, direi che mi diverte anche di più farlo, perché è più vario, mi piace la vita variopinta del set. *Il cinema è venuto quasi per caso e mi sono sempre dimenticato di chiedere a [[Marco Bellocchio]] perché mi avesse scelto. *In [[teatro]] devi ripetere per sere e sere sempre la stessa cosa, fare gli stessi gesti, dire le stesse parole. *Io sono un casalingo, lieto di starmene in casa con la mia compagna e la figlia, ma mi piace anche trangugiare un po' di whisky, fumare una sigaretta dietro l'altra e giocare a poker con accanimento, e poi travestirmi, mascherarmi, raccontare bugie. *Non sono un personaggio, non fornisco materiale per i rotocalchi rosa, non ho un ufficio di pubblicità e la gente stenta a riconoscermi. {{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0926_02_1989_0014_0006_25020713/ Haber: "Sono come De Niro"]''|Intervista di Donata Gianeri, ''Stampa Sera'', 16 gennaio 1989.}} *La maggior parte dei [[critico|critici]] è legata a stilemi un po stantii e non è aperta al linguaggio nuovo, contemporaneo. *La verità che io riesco a fare filtrare attraverso un testo ha la stessa forza della verità di [[Dustin Hoffman]] o di [[Robert De Niro]]. *{{NDR|Sulla considerazione di sè stesso come attore}} Uno degli attori più interessanti d'Europa: e nello stesso momento in cui lo dico, dentro di me arrossisco. {{Int|Da ''[http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2017/01/19/news/alessandro-haber-in-scena-a-massa-per-i-suoi-70-anni-1.14739026 Alessandro Haber in scena a Massa per i suoi 70 anni]''|Intervista di Manuela D'Angelo, ''Iltirreno.it'', 19 gennaio 2017.}} *Credo nella verità, il perfezionismo recitativo mi fa cagare. *Ho paura della [[morte]]. Non mi sento vecchio, me ne accorgo solo quando mi guardo allo specchio; il [[teatro]] è magnifico, mi permette di rimanere sempre con i miei giocattoli. La mia età, però, è quella che è, e una riflessione sulla morte viene naturale. È che mi dispiacerà quando arriverà quel momento; mi vedo immerso nel grigio eterno; immagino un regista che ha voluto giocare con noi, e poi il nulla. *Io non mi preparo mai. Faccio incazzare registi e colleghi perché non so mai la parte fino al giorno prima; ho un pessimo carattere, gli scontri con la compagnia sono la prassi; però so chiedere scusa. *Preparare un personaggio è come un preliminare nel sesso. È quello l'eccitante, poi arriva l'orgasmo, certo, ma a quel punto il bello finisce, il personaggio è pronto, è finita. ==Citazioni su Alessandro Haber== *{{NDR|Sulla sua partecipazione a ''Il Ciclone''}} Haber si conferma principe dei caratteristi italiani. (''[[il Morandini]]'') ==Note== <references /> ==Filmografia== *''[[La Cina è vicina]]'' (1967) *''[[Il conformista (film)|Il conformista]]'' (1970) *''[[Sogni d'oro]]'' (1981) *''[[Amici miei atto II]]'' (1982) *''[[Sogni mostruosamente proibiti]]'' (1982) *''[[Fantozzi subisce ancora]]'' (1983) *''[[Grandi magazzini (film 1986)|Grandi magazzini]]'' (1986) *''[[Regalo di Natale]]'' (1986) *''[[Da grande]]'' (1987) *''[[A che punto è la notte (miniserie televisiva)|A che punto è la notte]]'' (1994) *''[[I laureati]]'' (1995) *''[[Il ciclone]]'' (1996) *''[[Fuochi d'artificio (film 1997)|Fuochi d'artificio]]'' (1997) *''[[Il paradiso all'improvviso]]'' (2003) *''[[La rivincita di Natale]]'' (2004) *''[[La sconosciuta]]'' (2006) *''[[Le rose del deserto]]'' (2006) *''[[7 km da Gerusalemme]]'' (2007) *''[[Vengo anch'io]]'' (2018) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Haber, Alessandro}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Cantanti italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] 5ghkgwrqxgy6ubzz4i8hzdluldasbrc Carlo Delle Piane 0 142498 1223236 1223023 2022-08-18T19:27:04Z Udiki 86035 /* Filmografia */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Carlo delle piane 1972.png|thumb|Carlo Delle Piane]] '''Carlo Delle Piane''' (1936 – 2019), attore italiano. ==Citazioni di Carlo Delle Piane== {{cronologico}} *Io amo molto i ruoli più impegnativi, più complessi. Mi piace poi esplorare il personaggio che interpreto. Conoscerlo a fondo, cerco di immedesimarmi.<ref name=Roma>Dall'intervista di Gianfranco Gramola, ''[http://www.intervisteromane.net/Interviste%20pronte%201/carlo_delle_piane.htm Dai film con Totò a quelli con Pupi Avati]'', ''Intervisteromane.net'', 19 settembre 2002.</ref> *[[Totò]] era un grande uomo riservato, forse poteva dare l'idea di una persona triste, molto riservata, mai presuntuosa.<ref name=Roma/> *Da sempre ho vissuto il cinema in modo istintivo, animalesco. Giocavo a calcio e quando toccava a me dicevo le mie battute intonate. Era un modo di fare cinema diverso, più genuino. Quasi un gioco.<ref name=intervista>Da ''[https://www.taxidrivers.it/533/interviste/intervista-a-carlo-delle-piane.html Intervista a Carlo Delle Piane]'', ''Taxidrivers.it'', 24 gennaio 2015.</ref> *Molti approfittavano della mia faccia strana, particolare. Ma non ho mai sofferto di questo.<ref name=intervista/> {{Int|Da ''[http://cavevisioni.it/delle-piane-solo-sul-set-le-mie-fobie-spariscono/ Delle Piane: "Solo sul set le mie fobie spariscono"]''|''La Verità'', citato in ''Cavevisioni.it'', 28 gennaio 2017.}} *Non entro nelle sale. Ma credo di non perdermi molto. Amo troppo il cinema per intristirmi con le solite commediole. Forse sono diventato troppo esigente e soprattutto il cinema italiano, così provinciale, mi appare di una semplicità disarmante. *{{NDR|Sul cinema straniero}} Mi piace quello di [[Clint Eastwood]], le sue regie così asciutte e personali. Penso a ''[[Million Dollar Baby]]'' e a ''[[Gran Torino]]''. Non era facile prevederlo cineasta quando lo si vedeva nei panni di un cowboy. Mi piace anche [[Martin Scorsese]]. Andando indietro amo molto [[John Ford]] e [[Orson Welles]]: le nuove tecniche della regia e del montaggio sono nate con ''[[Quarto Potere]]'' e ''[[L'infernale Quinlan]]''. E poi [[Billy Wilder]], il più grande di tutti nelle commedie. *[[Marlon Brando]] è stato il vero innovatore, libero di inventare e aggiungere i suoi tic. La recitazione moderna è nata con lui, prima erano tutti così misurati. Senza Marlon Brando non ci sarebbe stato [[Robert De Niro]]. *Non amo molto il cinema di [[Sergio Leone]]. Lo trovo un po’ ricercato, troppi primi piani. *{{NDR|Sulla politica italiana}} Ne sono totalmente disgustato: vedo solo ipocrisie, false promesse per accaparrarsi i voti, sempre più politici indagati. {{Int|Da ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/delle-piane-pupi-avati-intervista Carlo Delle Piane: "In 70 anni di carriera Pupi Avati il regalo più bello"]''|Intervista di Fulvio Fulvi, ''Avvenire.it'', 12 ottobre 2017.}} *Frequentavo le medie al Pio XI di Roma e gli assistenti del regista [[Duilio Coletti]] cercavano tra gli alunni i ragazzi da far recitare nel film ''[[Cuore (film 1948)|Cuore]]''. Feci un provino e mi scelsero per interpretare Garoffi. *Dicevo tra me e me le battute ma non mi rendevo conto di quello che facevo, non capivo l'importanza del mestiere che stavo invece imparando. Era un gioco. *[[Buster Keaton]]. Lo studiavo, volevo essere come lui. Ho sempre ammirato la sua essenzialità, l'asciuttezza della recitazione. *Non sono stato sempre apprezzato da colleghi e registi per quello che valevo realmente. L'unico vero amico che ho avuto è stato [[Aldo Fabrizi]]. Ma anche lui non era molto amato dai colleghi perché diceva sempre quello che pensava e non scendeva mai a compromessi. *Grande professionista, [[Alberto Sordi|Sordi]]. Ci siamo rispettati a vicenda. Era divertente lavorare con lui. Ma non siamo mai diventati amici. *{{NDR|Riferendosi a [[Pupi Avati]]}} C'è sempre stato un grande rispetto tra me e il maestro: lui ha capito che io potevo dare molto al cinema e mi lasciava abbastanza libero di inventare i personaggi che lui aveva delineato. ==Citazioni su Carlo Delle Piane== *{{NDR|Sull'assegnazione al premio alla carriera al Festival Cinevasioni}} Carlo Delle Piane è stato il filo rosso di tutto il cinema italiano dal dopoguerra ad oggi [...] è una persona di una sensibilità estrema che merita il premio che oggi gli viene riconosciuto, ne avrebbe meritati molti di più, ma soprattutto avrebbe meritato quell’attenzione da parte dei miei colleghi che non ha ricevuto. Questo è un mio grandissimo rammarico perché ad esempio in America o in Francia avrebbe ottenuto più considerazione. ([[Pupi Avati]]) ==Note== <references /> ==Filmografia== *''[[Guardie e ladri]]'' (1951) *''[[Mamma mia, che impressione!]]'' (1951) *''[[Un ladro in paradiso]]'' (1952) *''[[Un americano a Roma]]'' (1954) *''[[Il monaco di Monza]]'' (1963) *''[[Totò e Cleopatra]]'' (1963) *''[[Teresa la ladra]]'' (1973) *''[[Regalo di Natale]]'' (1986) *''[[La rivincita di Natale]]'' (2004) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Delle Piane, Carlo}} [[Categoria:Attori italiani]] 2vt5liftabzd54psus4l8rx6vvim3qz Template:Lingue/Dati 10 148341 1223294 1223052 2022-08-18T21:58:17Z ItwikiBot 66727 Bot: aggiornamento dati wikitext text/x-wiki {{#switch:{{{1}}} |lingua1 = it |voci1 = 44101 |lingua2 = en |voci2 = 43169 |lingua3 = pl |voci3 = 24740 |lingua4 = ru |voci4 = 15158 |lingua5 = cs |voci5 = 12143 |lingua6 = et |voci6 = 10085 |lingua7 = pt |voci7 = 9272 |lingua8 = fa |voci8 = 9099 }} hda8p462yqdch8b5gf0z1ctv8qr1hse Pozzuoli 0 148582 1223305 1143907 2022-08-19T06:12:29Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Golfo di Pozzuoli di notte da Posillipo.jpg|thumb|Il golfo di Pozzuoli]] Citazioni su '''Pozzuoli''' e i '''puteolani'''. *Mi è parsa molto diversa, sia di aspetto che per atmosfera, da ogni altra cittadina del Napoletano. Pozzuoli è tranquilla e ripiegata su se stessa. [...] Si può quasi immaginare di non essere affatto in Italia, ma in una qualche sonnacchiosa cittadina costiera del Levante. I colori di Napoli sono un grigio austero e il rosso cupo. Pozzuoli indulge in tenui rosa slavati dal salino, con persiane verdi a tutte le finestre, molte delle quali sono ogivali, in stile veneziano. Le numerose cupole danno alla città un'aria ancora più orientaleggiante. [...] Fu a Pozzuoli, e a [[Baia]] – circa tre chilometri da qui, sulla curva del [[Golfo di Napoli|golfo]] – che nell'antichità tutti i Romani più ricchi, dissoluti e sanguinari costruirono le loro ville al mare, e l'ameno, incantevole paesaggio è intriso di oscure leggende sulle loro imprese. ([[Norman Lewis]]) *Una gita per mare a Pozzuoli, un breve tratto di strada per terra, passeggiate piacevoli nella contrada la più amena del mondo. Il suolo il più infido, sotto il cielo il più limpido! Acque bollenti, grotte le quali sprigionano vapori zolforosi, monti calcari, decomposti, selvaggi, ostili alla vita delle piante, ed ad onta di ciò, vegetazione rigogliosa quanto si possa vedere dovunque; la vita che trionfa sulla morte; stagni, ruscelli, e per ultimo una foresta stupenda di querce, sulla pendice di un antico volcano.<br>Il pensiero ricorre ivi, ora alla natura, ora alla storia dei popoli scomparsi. Si vorrebbe riflettere, meditare, ma non vi si riesce. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) ==Voci correlate== *[[Solfatara di Pozzuoli]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Comuni della Campania]] gpf597xsy9846wv9x80g9llpby9fgga Giacomo Bove 0 155470 1223150 1223123 2022-08-18T14:54:44Z Ibisco 49387 /* Citazioni di Giacomo Bove */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Giacomo Bove 1887.jpg|thumb|Giacomo Bove]] '''Giacomo Bove''' (1852 – 1887), navigatore ed esploratore italiano. ==Citazioni di Giacomo Bove== *Era la prima volta che vedevo il [[guanaco]] e potei constatare il suo stadio eminentemente selvaggio. In due o tre occasioni valli e piccole alture per lo spazio di alcuni chilometri quadrati ne furono letteralmente ricoperti; visti da lontano sembravano un esercito in attesa di un attacco. Ed era la verità.<ref name=Bove>Dai "Taccuini" sulla spedizione del 1882 dall'isola degli Stati a Punta Arenas; citato in [[Daniele Del Giudice]], ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009, pp. 49-50 e 81-82. ISBN 978-88-06-19793-3</ref> *{{NDR|Sui guanachi}} Mano a mano che avanzavamo le staffette correvano da un avamposto all'altro, e se noi procedevamo verso di loro gli avamposti ripiegavano e rientravano nel corpo principale. L'allarme si diffondeva: si udiva una specie di sbuffo e subito un'immensa nube di polvere segnalava la più precipitosa delle ritirate. Si accampavano altrove, gli avamposti spiccavano dalle fila e le sentinelle tornavano in postazione.<ref name=Bove/> *Con un sistema di spionaggio così ben organizzato, avvicinare un branco di guanachi è molto difficile. Gli indios Tehuelche li cacciano accerchiandoli da lati diversi, aizzando loro contro cani ammaestrati a quello scopo, spaventandoli con fuochi e grida; a poco a poco l'ampio cerchio primitivo va chiudendosi e i poveri animali, incalzati da ogni parte, si urtano, cadono, si stringono l'uno all'altro come se ognuno cercasse aiuto nell'altro, ed è a quel punto che le ''bolas'' fanno il proprio lavoro abbattendo decine di individui. Ai cacciatori giovani e inesperti tocca il compito di dare il ''golpe de misericordia'' ai caduti mentre i vecchi mettono mano ad altre ''bolas'', muovendo sempre più verso il centro.<ref name=Bove/> *[...] gli [[Ona]] hanno i tratti dei Tehuelche e quasi la stessa lingua.<ref name=Bove/> ==''Patagonia, Terra del Fuoco, Mari australi''== *Sebbene la [[Cordigliera Patagonica]], non possa in alcun modo rivaleggiare colle sorelle più settentrionali, essa sorgendo ''ex-abrupto'' dal mare da un lato, e da un'estesa pianura dall'altro, colpisce il viaggiatore forse più di quello che le seconde non facciano. Quivi sembrano cessare le facili gole e le cime arrotondate, e chi guarda le Ande dall'alto della catena di S. Gregorio, non vede dinnanzi a se che un immenso gruppo di nevosi ''monseratti''. Quali emozioni per un ''touriste'', in mezzo a quelle agose guglie, su di quelle terribili ''vedrette''; ma quando vi sarà mai una sezione patagonica di un qualsiasi ''Club Andino?'' (p. 94) *Alcuni ''gauchos'' mi raccontarono che dopo una lunga siccità, l'accendere fuochi nella [[pampa]], è uno de' più seri pericoli che uno si possa creare; e talvolta non v'ha forza di cavallo che possa vincere la rapidità, con cui il fuoco si propaga. La piccola {{sic|fiamicella}}, prodotta da un sigaretto inavvertitamente cacciato in una zolla di erbe secche, in un lampo si estende su centinaia di metri quadrati; oramai non v'ha più forza capace di arrestare il fuoco; allargandosi aumenta di velocità, valica monti, scavalca fiumi, divorando ogni cosa, che incontra nella sua corsa. Innumerevoli branchi di animali, cavalli, buoi, guanachi ecc. fuggono insensati dinnanzi alla terribile onda: le bestie da preda, nel comune pericolo, dimenticano le inimicizie, e migliaia di {{sic|avoltoi}} ed {{sic|acquile}} si librano sui poveri fuggitivi, pronti a divorare quelle carcasse non interamente distrutte dal fuoco. (pp. 94-95) *In poche terre il passaggio dal grandioso, desolante, orrido, all'ameno, al ricreante, al gaio, si effettua con tanta rapidità quanto alla Terra del Fuoco: il canale dell'Ammiragliato, la baia di Jandagaia e l'On-Asciaga dividono quell'arcipelago in due parti di natura così differente, che a stento puossi credere essere e l'una e l'altra situate sotto gli stessi paralleli<ref>Nel testo ''paralelli''.</ref>. (p. 127) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Giacomo Bove, ''[https://archive.org/details/patagoniaterrad00bovegoog/page/n7 Patagonia, Terra del Fuoco, Mari australi]'', Parte prima, Tipografia del R. Istituto sordo-muti, 1883. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bove, Giacomo}} [[Categoria:Esploratori italiani]] [[Categoria:Navigatori italiani]] 1q8hutea4orl56zmokbh1vyv1p9ox4g Sojourner Truth 0 156687 1223179 984434 2022-08-18T16:22:21Z AnjaQantina 1348 +citazione, +note wikitext text/x-wiki [[File:SojournerTruth 1850 OliveGilbert.PNG|thumb|Sojourner Truth]] '''Isabella Baumfree''', nota con il nome di '''Sojourner Truth''' da lei stessa scelto (1797 circa – 1883), attivista statunitense. *Ho tanti muscoli quanto ne possiede qualsiasi uomo.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro del femminismo'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019, p. 64. ISBN 9788858022900</ref> *Se la prima donna creata da Dio fu tanto forte da capovolgere il mondo da sola, queste donne insieme dovrebbero riuscire a capovolgerlo di nuovo e a rimetterlo nel verso giusto!<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 176. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Stub}} {{Portale|donne}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] kf194ihwisa82hufgoq19pmknpdvka8 Mikheil Saak'ashvili 0 163003 1223324 1101959 2022-08-19T10:55:05Z Mariomassone 17056 /* Dmitrij Anatol'evič Medvedev */ wikitext text/x-wiki [[File:Mikheil Saakashvili Senate of Poland 02 Cropped.jpg|thumb|Saak'ashvili nel 2008]] '''Mikheil Saak'ashvili''' (1967 – vivente), politico ucraino-georgiano. ==Citazioni di Mikehil Saak'ashvili== *{{NDR|Dopo la [[rivoluzione delle rose]]}} Costruiremo una nuova Georgia, democratica, legale e con una economia sana: combatteremo la corruzione e la disgregazione del Paese. Puntiamo anche a buoni rapporti sia con gli Usa che con la Russia, ma la nostra sovranità va rispettata. E non chiediamo più il ritiro delle truppe di Mosca, visto che già nel 1999 ci è stato promesso.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/05/georgia-saakashvili-presidente-il-nostro-obiettivo.092georgia.html ''Georgia, Saakashvili presidente Il nostro obiettivo è l'Europa''], ''La repubblica'', 5 gennaio 2004</ref> *Voglio dare solo un esempio del ruolo dei peacekeepers russi in zone di conflitto. Duemila georgiani sono morti nelle regioni di conflitto da quando loro i peacekeepers russi sono stati dislocati in Georgia. La maggior parte dei residenti in Abkhazija e in Ossezia del Sud non può ancora godere dei benefici raggiunti con la Rivoluzione delle Rose. I bambini osseti crescono con il suono degli spari che riecheggia nelle orecchie. Molti sono i senzatetto. Sono vittime delle politiche immorali, comprese le pulizie etniche. Ma non ci fermeremo finché non avremo ottenuto giustizia.<ref>Citato in [https://www.balcanicaucaso.org/aree/Georgia/La-linea-dura-di-Saakashvili-38876 ''La linea dura di Saakashvili''], ''Balcanicaucaso.org'', 29 settembre 2007</ref> *I russi ci accusano di aver provocato il conflitto, ma in 12 ore hanno mobilitato 500 carri armati e 25mila uomini. La loro aggressione era premeditata. Vogliono rovesciare il potere in Georgia perché non sopportano un governo democratico e indipendente ai loro confini. Quel che ci sta accadendo ricorda il '68 in Cecoslovacchia e il '56 in Ungheria. La Russia vuole impadronirsi delle rotte energetiche del Caucaso.<ref name="putinrovesciarmi">Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/08/12/saakashvili-putin-vuole-rovesciarmi.html ''Saakashvili: Putin vuole rovesciarmi''], ''La repubblica'', 12 agosto 2008</ref> *L'Ossezia del sud è solo un pretesto. La Russia vuole impadronirsi dell'intera Georgia e infatti il suo esercito ha già superato i confini di quella regione fatta di piccoli villaggi, che già da tempo era stata trasformata in un grande campo militare, con amministratori scelti da Mosca e gli unici posti di lavoro legati alla cosiddetta missione di "peace-keeping" russa.<ref name="putinrovesciarmi"/> *Siamo tornati alla politica del XIX secolo, anzi, dell'età della pietra. I miei amici occidentali mi rassicuravano: "Mosca non arriverà fino a questo punto". Oggi invece sto vivendo il peggiore degli incubi.<ref name="putinrovesciarmi"/> *Mosca vuole conquistare l'intera Georgia. Già dall'inizio della primavera i russi hanno rinnovato a fondo una linea ferroviaria nella provincia separatista dell'Abkhazia, e così hanno potuto trasportare sul posto una quantità enorme di carburante. Ora sappiamo che ne avevano bisogno per le loro truppe.<ref name="nazisti38">Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/08/19/saakashvili-attacca-putin-come-nazisti-nel-38.html ''Saakashvili attacca Putin. Come i nazisti nel '38''], ''La repubblica'', 19 agosto 2008</ref> *I russi stanno conducendo una pulizia etnica, come hanno fatto dopo la II Guerra Mondiale a Koenigsberg, oggi Kaliningrad, o in Slesia. I leader russi hanno detto sia a Sarkozy sia alla Rice che senza un mio ritiro non ci sarà soluzione al conflitto. In sostanza sostengono che se io voglio salvare la mia testa devo rinunciare all' Abkhazia e all'Ossezia del sud. Ma io non rinuncerò a territori georgiani per salvare il mio potere. La Russia vuole fare con noi qualcosa di simile alla Conferenza di Monaco del 1938, quando Hitler ottenne lo smembramento della Cecoslovacchia.<ref name="nazisti38"/> *Noi popoli slavi siamo legati intrinsecamente e se l'[[Ucraina]] avrà successo nel cammino di riforme per l'integrazione europea tutti ne trarranno giovamento. Sono stato governatore di Odessa. Sono sorpreso dell'incapacità di Poroshenko di cambiare la grave situazione politico-economica del paese. L'Ucraina è la più povera nazione europea, con il pil peggiore e la crescita più lenta. Continua a perdere popolazione. È la più grande catastrofe demografica europea. Sento di essere parte di tutto questo. Parlo ucraino, georgiano, russo, voglio aiutare la prossima generazione di politici a migliorare il paese.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/12/30/-aiuto-gli-ucraini-ad-avvicinarsi-alleuropa14.html ''"Aiuto gli ucraini ad avvicinarsi all'Europa"''], ''La repubblica'', 30 dicembre 2017</ref> {{Int|Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0220_01_2005_0050_0006_1721864/ ''«Ci siamo liberati dai ricatti di Mosca»'']|Intervista di Francesca Sforza, ''La Stampa'', 20 febbraio 2005}} *{{NDR|Sulla [[Russia]]}} È un paese che sta cercando di riconquistare un orgoglio imperialista, un primato nel mondo. Ma ho l'impressione che non sappiano neanche loro cosa devono fare esattamente. Io credo che se i russi decidessero di avere relazioni più moderne con i loro vicini potrebbero tornare a essere di nuovo grandi. *{{NDR|Sulle [[rivoluzioni colorate]]}} In Russia pensano che le rivoluzioni in Georgia e Ucraina siano state pilotate dalla Cia o stipendiate da George Soros. È la vecchia teoria del complotto che riemerge. Ma è una visione semplicistica e anche un po' stupida. La realtà è che la gente a reagito a delle ingiustizie. Dicevano che in Georgia non sarebbe mai potuto accadere... e lo dicevano anche dell'Ucraina. *Da una parte ci sono gli americani che ci danno assistenza, programmi, sostegno internazionale, sono contenti se abbiamo successo e non vogliono niente in cambio. Dall'altra abbiamo i russi che dicono "Se non state dalla nostre parte vi renderemo la vita impossibile, bloccheremo gli ingressi, ritarderemo la concessione dei visti, faremo in modo che voi abbiate ogni sorta di problemi". Lei da che parte starebbe? *La Russia è un paese con un grande orgoglio nazionale, vogliono essere riconosciuti, presi in considerazione. *Non si capisce perché qualsiasi problema russo debba diventare un problema nostro. *Non siamo meno europei della Lituania. *La Georgia è un paese poco costoso, con una manodopera molto formata e un'economia in crescita. E poi gli italiani hanno un temperamento simile al nostro, ci piacciono le stesse cose, il buon cibo, la qualità della vita. Ci stiamo ispirando ai codici civili e penali italiani per riscrivere i nostri. {{Int|Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0227_01_2005_0127_0002_1598556/ ''«Noi, ultime vittime di Yalta»'']|Intervista di Natalie Nougayrède, ''La Stampa'', 10 maggio 2005}} *Il 9 maggio 1945 non può che suscitare sentimenti misti in quanto per alcuni Paesi questa data ha significato l'inizio dell'oppressione sovietica. *Nell'anno precedente alla rivoluzione in Ucraina non ho smesso di viaggiare e di parlare dovunque di un imminente cambiamento politico in quella repubblica. Molti non ci credevano e dicevano che l'Ucraina era troppo legata alla Russia. *{{NDR|Sulle [[rivoluzioni colorate]]}} Si tratta della seconda ondata di liberazione in Europa, dopo le rivoluzioni del 1989. *Il regime di [[Aleksandr Lukašenko|Alexandr Lukashenko]] è chiaramente una dittatura, un'anomalia nel cuore dell'Europa. {{Int|Da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/08/26/saakashvili-confini-non-si-toccano-la-secessione.html ''I confini non si toccano la secessione sarebbe una tragedia'']|Intervista di Hélène Despic-Popovic, ''La repubblica'', 26 agosto 2008}} *È un'invasione classica che non ha niente a che vedere con il diritto internazionale moderno. Si sta cercando di soffocare il diritto delle nazioni. *E chi sono abkhazi e ossetini? Dall'Abkhazia hanno espulso 500.000 persone, dall'Ossezia del Sud la metà della popolazione. Non si può parlare di dialogo perché non si tratta di un separatismo locale classico. In Ossezia del Sud tutti i separatisti importanti hanno scelto di avere contatti con la Georgia, ma i russi hanno inviato generali russi che si sono proclamati governo dell'Ossezia del Sud e ora dicono che sono dei separatisti e che la Georgia non può recuperare quei territori. *La Russia ha cercato di dare l'impressione di aver riportato una vittoria sulla Nato. Ma è un gioco in cui non può vincere a lungo termine. Non è l'Unione sovietica, è gente che ama troppo il denaro. Sono molto legati all'Occidente, preferiscono la Costa Azzurra a quella dell'Abkhazia, hanno molti soldi nelle banche svizzere e i loro figli sono tutti a studiare in Francia e in Gran Bretagna. {{Int|Da [https://it.euronews.com/2015/07/02/ucraina-saakashvili-a-euronews-primo-ministro-amo-le-sfide ''Ucraina: Saakashvili a euronews "Primo ministro? Amo le sfide"'']|Intervista di Sergio Cantone, ''It.euronews.com'', 2 luglio 2015}} *Non credo che [[Odessa]] sia filo-russa. È vero che qui si parla russo, qui c'è parte del patrimonio culturale russo, ma questa non è una debolezza, si tratta di una grande risorsa. Odessa è un grande marchio internazionale. È un luogo molto importante sia per la cultura ucraina che per quella russa. Credo che la sua storia andrebbe capitalizzata, messa a frutto. *{{NDR|Sulla [[Transnistria]]}} Questo è il buco nero dell'Europa. *Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo ottenuto in Georgia. Le istituzioni georgiane, la maggior parte di esse, in questo momento, sono più forti di quelle degli altri Stati ex sovietici. In Georgia abbiamo costruito nuove città, abbiamo costruito nuovi paesaggi. La quantità di turisti è aumentata di sessanta volte! Ed è per questo che gli ucraini mi hanno chiamato qui. Il mio unico problema è che non piaccio al Presidente della Georgia. *La Georgia rappresenta ancora una delle istituzioni meno corrotte dell'Europa orientale, una delle regioni più sicure e, nonostante alcuni problemi che caratterizzano questa regione, e ancora un luogo dove la gente vuole andare, dove la gente vuole investire ed è stato il mio governo a fare questo. {{Int|Da [https://www.rsi.ch/news/mondo/Ucraina-un-georgiano-all%E2%80%99opposizione1-9957238.html ''Ucraina, un georgiano all'opposizione'']|Intervista di Pierre Ograbek, ''Rsi.ch'', 30 dicembre 2017}} *Certo è molto insolito che un ex capo di Stato di un paese diventi il leader dell’opposizione in un altro paese. Ma è quanto capitato a me. *Io ho deciso di restare qui in Ucraina per combattere fino alla vittoria, fino a quando il popolo si libererà da questo potere corrotto e dagli oligarchi. *Potenzialmente l'[[Ucraina]] è il paese più ricco d’Europa, con le sue risorse. È un paradosso: questi oligarchi controllano tutta la ricchezza del paese, quasi tutti i media, la politica, la giustizia, i tribunali... Al popolo non resta che la protesta pacifica per le strade. *L'Ucraina ha avuto 2 rivolte, non delle rivoluzioni. Non hanno condotto ad un cambiamento delle élite. Dall'indipendenza via sono rimasti gli stessi oligarchi, gli stessi politici. La motivazione principale è la corruzione, lo sanno tutti. Ora però c'è una nuova generazione, dei giovani che hanno potuto viaggiare, che sono pieni di ambizioni. Non sono spinti dal denaro: la loro sfida è creare un nuovo Stato. *Credo che la cosa che destabilizza davvero l'Ucraina è la corruzione, quella del presidente, quella degli oligarchi. La povertà è un grosso fattore di destabilizzazione. Non si può andare avanti se la gente è povera, se abbandona il paese. Milioni di persone ben formate, specializzate, che se ne vanno. Non è normale. È una catastrofe demografica inaspettata in Europa, in un paese ricco di risorse naturali. {{Int|Da [http://russiaintranslation.com/2018/10/02/se-i-georgiani-vi-sorridono-questo-non-significa-che-hanno-gia-dimenticato-tutto/ ''"Se i georgiani vi sorridono, questo non significa che hanno già dimenticato tutto"'']|Intervista di Pavel Kanygin, ''Russiaintranslation.com'', 2 ottobre 2018}} *Gli americani pensavano che dopo la fine della Guerra fredda la Russia non avrebbe invaso nessuno. Il pensiero strategico era che non sarebbe più stato possibile. Anche se nel nostro caso è iniziata una storia diversa. *{{NDR|Su [[George W. Bush]]}} Si fidava del suo istinto e pensava che Putin non lo avrebbe mai tradito. Ma in quel periodo Bush era molto debole e incastrato con la guerra in Iraq. C’erano già segnali della crisi economica in avvicinamento. E Putin ritenne che questa era la sua vittoria, tutto qui. *È sorprendente come le mie palle siano entrate in modo stabile nei discorsi degli esponenti russi, da Putin a Šamanov! Anche se ho sempre detto che sarei pronto a tagliarmele da solo e spedirgliele in cambio dei nostri territori, se loro sono disposti. Se questo è il loro vero scopo. *{{NDR|Sulla [[seconda guerra in Ossezia del Sud]]}} Ne sento tutta la responsabilità. E, chiaramente, questa per me è un’esperienza molto dolorosa, una tragedia mortale. Ma d’altro canto allora c’erano solo due soluzioni: arrendersi o combattere. Non mi sarei potuto permettere di non combattere. Odio la guerra e ho odiato ogni secondo di quella guerra. Quando dirigevo l’esercito percepivo la perdita di ogni soldato come una tragedia personale. *Immediatamente nel 2008 la Russia non ottenne proprio niente oltre all’occupazione di alcune decine di villaggi georgiani al prezzo di enormi perdite umane e di reputazione. In quel momento non riuscirono a cambiare il mio governo e il corso politico. *Mosca vuole che Ivanišvili si allontani completamente dalla NATO, vuole che venga aperta in breve tempo una ferrovia per l'Armenia attraverso l'Abcasia perché Erevan sta uscendo molto velocemente dalla sfera di influenza e bisogna fare qualcosa presto. Ovvero Putin vuole che Ivanišvili passi dal flirtare alle carezze dirette e che cada tra le sue braccia. *Si ricorda cosa mostravano della Georgia per la televisione russa! Tutti sparano, masse di persone affamate vagano frettolosamente per le strade e per poco non mangiano i bambini. *Nella società georgiana [...] nessun candidato alla presidenza di posizioni filorusse ha la più piccola chance. *Logisticamente la Georgia non è per niente orientata verso la Russia: i nostri porti lavorano per l'Asia centrale e l'Europa. La Georgia è fortemente integrata nell'economia turca. Per prima la Turchia, poi l'Europa e infine la Russia. La Russia non è sicuramente il mercato principale, né il principale partner commerciale. E difficilmente un giorno lo diventerà. *L'Ossezia del Sud non era mai stata nel radar degli interessi russi. L'Abcasia ovviamente sì, lì soggiornavano Lev Trockij con Stalin, Brežnev e la restante élite. Certamente l'Abcasia è sempre stata attraente, non come l'Ossezia del Sud che era un capriccio di Stalin e di cui, oltre a lui, nessuno si interessava. È comparsa come un progetto solo dopo il fallimento della Russia in Agiaria. Questo è l'unico caso in cui a Putin è stato soffiato un territorio da sotto il naso. *È la solita storia di Shevardnadze: fare sempre manovre che non portano da nessuna parte. *Mosca vuole creare una situazione simile a quella che c'era in Armenia, con i turchi che sarebbero arrivati e che vi avrebbero ammazzati tutti. Ma se nel caso dell'Armenia c'è una base storica e gli armeni hanno qualche timore che, dal loro punto di vista, possono essere giustificati, in Abcasia il conflitto negli anni Novanta è stato una guerra civile. E allora combatterono soprattutto georgiani contro altri georgiani, mentre gli abcasi giocarono un ruolo secondario. Sì, la storia è stata molto crudele. I volontari del Caucaso del Nord, i militari russi e una parte degli abcasi compirono una pulizia etnica e circa 500 mila persone furono costrette a lasciare la propria casa. D'altro canto, con il tempo l'ostilità è passata perché non ci sono profonde radici storiche di questa malevolenza. ==Citazioni su Mikehil Saak'ashvili== *Se si lascia fare Saakashvili finirà esattamente come con Hitler e il nazismo. Il suo cognome è georgiano, ma la sua personalità è americana. È cresciuto in occidente, non ha niente di caucasico: pensa e agisce come un americano. Come si può fare della gente che sta qui, nel Caucaso, che beve la nostra birra, e che ha le nostre tradizioni, degli americani? ([[Sergej Bagapš]]) ===[[Dmitrij Medvedev]]=== [[File:CIS Summit 6-7 June 2008-5.jpg|thumb|Saak'ashvili con [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]] nel 2008]] *All'inizio non sembrava male. Durante il nostro primo incontro, quando sono entrato in carica, ha detto che avrebbe voluto ripristinare i rapporti, che si aspettava di essere amici – in generale, ha detto molte parole piacevoli. [...] Ricordo chiaramente che dall'inizio del luglio 2008 interruppe le comunicazioni. Allora non gli detti molta importanza, ma ora sono incline a pensare che questa fosse una linea già elaborata. Lui, da un lato, si aspettava che il nuovo capo della Federazione Russa avrebbe preso un'altra posizione nel rapporto con il suo governo e con lui personalmente. In altre parole, si aspettava semplicemente che non avremmo interferito nei processi che sarebbero occorsi, non reagendo in alcun modo alle azioni intraprese contro le nostre forze di pace e, cosa più importante, verso i cittadini della Federazione Russa che vivevano in Abkhazia e in Ossezia del Sud. D'altra parte, penso che a quel tempo avesse già tenuto consultazioni su larga scala con i suoi protettori. In questo caso si tratta principalmente degli Stati Uniti d'America. *L'aggressione del regime di Mikhail Saakashvili contro l'Ossezia del Sud ha cancellato le vite di molti dei nostri cittadini, compresi i militari che facevano parte del contingente multinazionale per il mantenimento della pace. Avendo dato l'ordine criminale di attaccare l'Ossezia del Sud, Saakashvili contava di realizzare un'operazione lampo e di mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto di una "sistemazione" del conflitto tra la Georgia e l'Ossezia del Sud alle condizioni di Tbilisi. *La carriera di Saakashvili in Georgia è con ogni probabilità conclusa, cosa che credo sia molto buona per la Georgia. *Le mie valutazioni rimangono le stesse: senza la condotta irresponsabile, immorale e criminale di Saakashvili e dei suoi seguaci, non ci sarebbe stata alcuna guerra. ===[[Eduard Shevardnadze]]=== *È giovane, ha molte energie da spendere e un'ottima formazione: se lavorerà, se avrà voglia di lavorare, saprà rimettere tutto a posto. Ma adesso non è più tempo di chiacchiere: è tempo di fatti. *Lui è giovane e impulsivo. Certo ha sbagliato ma devo ritenere che avesse buone ragioni per fare questo passo. Anche se i buoni motivi non sempre bastano a giustificare le nostre azioni. Devo dire però che formalmente Saakasvili aveva il diritto di entrare sia in Abkhazia che in Ossezia dal momento che fanno parte del territorio georgiano, ma tengo a sottolineare la parola formalmente. Se mi chiede se doveva o meno farlo, non posso che rispondere che sarà la storia a giudicare. *Più Mosca lo vuole fuori dai piedi, più la gente si stringerà intorno a lui. I georgiani non li amano i russi, forse perché non dimenticano che per 200 anni la Georgia è stata una loro colonia. ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Seconda guerra in Ossezia del Sud]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Saak'ashvili, Mikheil}} [[Categoria:Georgiani]] [[Categoria:Politici]] 25ijz86s79dthiiuu18er1eh7avdvvy Dario Penne 0 167136 1223319 1220524 2022-08-19T10:36:57Z Udiki 86035 /* Film */ wikitext text/x-wiki [[File:Dario Penne.jpg|thumb|upright=1.5|Dario Penne]] '''Dario Penne''' (1938 – vivente), attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano. ==Citazioni di Dario Penne== *Il primo protagonista che ho fatto al doppiaggio me l'ha fatto fare Renato Cominetti che stava alla S.A.S, era un dei direttori più importanti della S.A.S.<ref name= Razza>Dall'intervista di Andrea Razza e Gerardo Di Cola, ''EnciclopediadelDoppiaggio.it '', 24 settembre 2012. [https://www.youtube.com/watch?v=mYW3pkJMTe4 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *La cosa più importante è la professionalità, che vuol dire tutto. Significa che il regista è preparato, sa quello che vuole, sa spiegartelo e nello stesso tempo non ti è addosso, non ti opprime insomma. Ti lascia anche libero quando hai capito quello che devi fare, di farlo tu insomma. E queste sono le doti più importanti secondo me sia per un regista sia per un direttore di doppiaggio.<ref name= Razza /> *Mi sono trasferito a Milano ed ho fatto uno spettacolo con [[Giorgio Strehler]], anche. Ah, sì sì. Infatti ero molto, molto felice di ciò e devo dire che Strehler era una persona incredibile di una bravura e di... per carità era un gigione, era un esagerato. Quando aveva voglia, in certi pomeriggi di prove, lavorava solo lui. Tutti gli attori giù in platea e recitava lui tutte le parti. Però era bravo, bravo, bravo, bravo ed è uno che mi ha insegnato moltissimo.<ref name= Razza /> *Non è che c'è tanto tempo per studiare quando si fa il doppiaggio. Voglio dire, molto spesso non si vede neanche il film prima, una volta sì. Questo sì, ''[[Il silenzio degli innocenti]]'' sì l'ho visto prima, me l'hanno fatto vedere prema ma non capita spesso. Spesso si arriva in sala senza neanche sapere quello che si deve fare e ci si trova di fronte il film per cui non c'è tempo veramente appunto di studiare però la cosa importante è che il direttore appunto sia bravo, sia professionale, sia preparato, sappia spiegarti esattamente bene quello che succede. Quello che succede in quel momento. Quello che è successo prima. Quello che succederà dopo per cui entri in qualche modo nel personaggio.<ref name= Razza /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Gli eredi di King Kong]]'' (1968) *''[[Il padrino]]'' (1972; riddoppiaggio 2007) *''[[Emanuelle nera - Orient Reportage]]'' (1976) *''[[L'uomo nel mirino]]'' (1977) *''[[Laguna blu]]'' (1980) *''[[E.T. l'extra-terrestre]]'' (1982) *''[[Star Trek II - L'ira di Khan]]'' (1982) *''[[Tron (film)|Tron]]'' (1982) *''[[Il ritorno dello Jedi]]'' (1983) *''[[Platoon]]'' (1986) *''[[Good Morning, Vietnam]]'' (1987) *''[[L'ultimo imperatore]]'' (1987) *''[[Predator]]'' (1987) *''[[Chi ha incastrato Roger Rabbit?]]'' (1988) *''[[L'ultima tentazione di Cristo]]'' (1988) *''[[Nico (film)|Nico]]'' (1988) *''[[Nosferatu a Venezia]]'' (1988) *''[[Scommessa con la morte]]'' (1988) *''[[Enrico V (film 1989)|Enrico V]]'' (1989) *''[[Ritorno al futuro - Parte II]]'' (1989) *''[[Sesso, bugie e videotape]]'' (1989) *''[[Uccidete la colomba bianca]]'' (1989) *''[[Ritorno al futuro - Parte III]]'' (1990) *''[[Cape Fear - Il promontorio della paura]]'' (1991) *''[[Il silenzio degli innocenti]]'' (1991) *''[[Beethoven (film)|Beethoven]]'' (1992) *''[[Dracula di Bram Stoker]]'' (1992) *''[[Trappola in alto mare]]'' (1992) *''[[Cliffhanger - L'ultima sfida]]'' (1993) *''[[Demolition Man]]'' (1993) *''[[Il fuggitivo (film 1993)|Il fuggitivo]]'' (1993) *''[[Il rapporto Pelican (film)|Il rapporto Pelican]]'' (1993) *''[[Impatto imminente]]'' (1993) *''[[Proposta indecente]]'' (1993) *''[[Quel che resta del giorno (film)|Quel che resta del giorno]]'' (1993) *''[[Super Mario Bros. (film)|Super Mario Bros.]]'' (1993) *''[[Tombstone (film)|Tombstone]]'' (1993) *''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'' (1994) *''[[I ricordi di Abbey]]'' (1994) *''[[Il cliente (film)|Il cliente]]'' (1994) *''[[Facile preda]]'' (1995) *''[[Gli intrighi del potere - Nixon]]'' (1995) *''[[Jumanji]]'' (1995) *''[[La giusta causa]]'' (1995) *''[[Ragione e sentimento (film)|Ragione e sentimento]]'' (1995) *''[[Daylight - Trappola nel tunnel]]'' (1996) *''[[Fratelli (film 1996)|Fratelli]]'' (1996) *''[[Jerry Maguire]]'' (1996) *''[[Larry Flynt - Oltre lo scandalo]]'' (1996) *''[[Michael Collins (film)|Michael Collins]]'' (1996) *''[[Primo contatto]]'' (1996) *''[[Air Force One (film)|Air Force One]]'' (1997) *''[[Amistad]]'' (1997) *''[[Gattaca - La porta dell'universo]]'' (1997) *''[[Il cavaliere di Lagardère (film 1997)|Il cavaliere di Lagardère]]'' (1997) *''[[Il mondo perduto - Jurassic Park]]'' (1997) *''[[Il quinto elemento]]'' (1997) *''[[L'uomo del giorno dopo]]'' (1997) *''[[L'urlo dell'odio]]'' (1997) *''[[Men in Black]]'' (1997) *''[[Mezzanotte nel giardino del bene e del male]]'' (1997) *''[[Punto di non ritorno (film)|Punto di non ritorno]]'' (1997) *''[[Blade (film)|Blade]]'' (1998) *''[[C'è posta per te (film)|C'è posta per te]]'' (1998) *''[[Deep Impact (film)|Deep Impact]]'' (1998) *''[[La leggenda del pianista sull'oceano]]'' (1998) *''[[La maschera di ferro (film 1998)|La maschera di ferro]]'' (1998) *''[[La maschera di Zorro]]'' (1998) *''[[Vi presento Joe Black]]'' (1998) *''[[Colpevole d'innocenza]]'' (1999) *''[[Dogma (film)|Dogma]]'' (1999) *''[[Il miglio verde]]'' (1999) *''[[Le regole della casa del sidro]]'' (1999) *''[[Magnolia (film)|Magnolia]]'' (1999) *''[[Se scappi, ti sposo]]'' (1999) *''[[Wild Wild West]]'' (1999) *''[[Mission: Impossible II]]'' (2000) *''[[Scoprendo Forrester]]'' (2000) *''[[Snatch - Lo strappo]]'' (2000) *''[[What Women Want - Quello che le donne vogliono]]'' (2000) *''[[Giuda (film 2001)|Giuda]]'' (2001) *''[[Gosford Park]]'' (2001) *''[[Hannibal]]'' (2001) *''[[Tommaso (film 2001)|Tommaso]]'' (2001) *''[[Al vertice della tensione]]'' (2002) *''[[Blade II]]'' (2002) *''[[Clockstoppers]]'' (2002) *''[[Harry Potter e la camera dei segreti]]'' (2002) *''[[High Crimes - Crimini di stato]]'' (2002) *''[[Interstate 60]]'' (2002) *''[[Men in Black II]]'' (2002) *''[[Minority Report]]'' (2002) *''[[Red Dragon]]'' (2002) *''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'' (2002) *''[[Star Trek: La nemesi]]'' (2002) *''[[Amore estremo - Tough Love]]'' (2003) *''[[La macchia umana]]'' (2003) *''[[Scary Movie 3]]'' (2003) *''[[Underworld]]'' (2003) *''[[Alexander (film)|Alexander]]'' (2004) *''[[La mia vita a Garden State]]'' (2004) *''[[Ocean's Twelve]]'' (2004) *''[[Batman Begins]]'' (2005) *''[[Constantine (film)|Constantine]]'' (2005) *''[[Le tre sepolture]]'' (2005) *''[[Munich]]'' (2005) *''[[Quel mostro di suocera]]'' (2005) *''[[The Weather Man - 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(miniserie televisiva)|Quo vadis?]]'' (1985) *''[[Giuseppe (miniserie televisiva)|Giuseppe]]'' (1995) *''[[Sansone e Dalila (miniserie televisiva)|Sansone e Dalila]]'' (1996) *''[[Battlestar Galactica]]'' (2003 - 2009) *''[[Sant'Agostino (miniserie televisiva)|Sant'Agostino]]'' (2010) *''[[The Young Pope]]'' (2016 - in corso) *''[[Westworld - Dove tutto è concesso]]'' (2016 - in corso) *''[[La casa di carta]]'' (2017 - in corso) {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Penne, Dario}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] ivyc2wcanefes5ifowwlf1a6z576ddm Carlo Reali 0 173319 1223237 1196594 2022-08-18T19:27:31Z Udiki 86035 /* Attore */ wikitext text/x-wiki '''Carlo Reali''' (1930 – vivente), attore e doppiatore italiano. ==Citazioni di Carlo Reali == *Ho sempre accettato tutto quello che mi proponevano cercando di adeguarmi alle esigenze registiche. Forse un rimpianto però ce l’ho! Da giovane avrei potuto fare il protagonista… Ma non ero abbastanza alto!<ref name=D'Agostino>Dall'intervista di Veronica D'Agostino ''[https://openmag.it/blog/2017/02/15/carlo-reali-carriera-esperienza-e-il-ricordo-di-bud-spencer/ Carlo Reali: carriera, esperienza e il ricordo di Bud Spencer]'', ''Openmag.it'', 15 febbraio 2017.</ref> *La verità è che oggi non ci sono più grandi attori. Ci sono dei bravissimi attori giovani, però mancano i [[Nino Manfredi]], gli [[Alberto Sordi]] e tutta la costellazione di caratteri che ruotavano attorno a loro, e che rendevano protagonista il cinema italiano nel mondo.<ref name=D'Agostino/> *{{NDR|Un aneddoto su [[Bud Spencer]]}} Quello più esilarante è legato ai momenti in cui Bud studiava in inglese i copioni perché all'epoca i film venivano recitati tutti in lingua originale per essere distribuiti sul mercato americano e lui non conosceva una parola d’inglese. Fu una faticaccia tremenda e al tempo stesso uno spasso.<ref name=D'Agostino/> ==Note== <references /> ==Filmografia== ===Attore=== *''[[Era notte a Roma]]'' (1960) *''[[Piedone l'africano]]'' (1978) *''[[La rivincita di Natale]]'' (2004) ===Doppiatore=== ====Film==== {{div col|strette}} *''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' (1931) <small>doppiaggio 2003</small> *''[[I mostri]]'' (1963) *''[[Il sole scotta a Cipro]]'' (1964) *''[[Piedone l'africano]]'' (1978) *''[[L'Impero colpisce ancora]]'' (1980) *''[[The Blues Brothers]]'' (1980) *''[[Furyo]]'' (1983) *''[[Una poltrona per due]]'' (1983) *''[[Wargames - Giochi di guerra]]'' (1983) *''[[Indiana Jones e il tempio maledetto]]'' (1984) *''[[Star Trek III - Alla ricerca di Spock]]'' (1984) *''[[Beetlejuice - Spiritello porcello]]'' (1988) *''[[Arma letale 2]]'' (1989) *''[[Ghost - Fantasma]]'' (1990) *''[[Rosencrantz e Guildenstern sono morti (film)|Rosencrantz e Guildenstern sono morti]]'' (1990) *''[[Rotta verso l'ignoto]]'' (1991) *''[[Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre]]'' (1993) *''[[Dal tramonto all'alba]]'' (1996) *''[[Il corvo 2]]'' (1996) *''[[Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma]]'' (1999) *''[[Il Grinch]]'' (2000) *''[[La leggenda di Bagger Vance]]'' (2000) *''[[L'amore infedele - Unfaithful]]'' (2002) *''[[Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni]]'' (2002) *''[[Looney Tunes: Back in Action]]'' (2003) *''[[Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà]]'' (2003) *''[[2046]]'' (2004) *''[[King Arthur]]'' (2004) *''[[La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler]]'' (2004) *''[[The Manchurian Candidate]]'' (2004) *''[[Harry Potter e il calice di fuoco]]'' (2005) *''[[L'amore non va in vacanza]]'' (2006) *''[[The Prestige]]'' (2006) *''[[La promessa dell'assassino]]'' (2007) *''[[Mongol]]'' (2007) *''[[Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo]]'' (2008) *''[[Bastardi senza gloria]]'' (2009) *''[[Adèle e l'enigma del faraone]]'' (2010) *''[[Albert Nobbs]]'' (2011) *''[[Another Earth]]'' (2011) *''[[Jane Eyre (film 2011)|Jane Eyre]]'' (2011) *''[[The Iron Lady]]'' (2011) *''[[The Resident]]'' (2011) *''[[X-Men - L'inizio]]'' (2011) *''[[Biancaneve e il cacciatore]]'' (2012) *''[[Cristiada]]'' (2012) *''[[Birdman (film)|Birdman]]'' (2014) *''[[Exodus - Dei e re]]'' (2014) *''[[Notte al museo - Il segreto del faraone]]'' (2014) {{div col end}} ====Film d'animazione==== {{div col|strette}} *''[[Canto di Natale di Topolino]]'' (1983) *''[[Taron e la pentola magica]]'' (1985) *''[[Oliver & Company]]'' (1988) *''[[Porco Rosso]]'' (1992) *''[[Giuseppe - Il re dei sogni]]'' (2002) *''[[Il piccolo principe (film 2015)|Il piccolo principe]]'' (2015) *''[[Coco]]'' (2017) {{div col end}} ====Serie televisive==== *''[[A.D. - Anno Domini]]'' (1985) *''[[I Soprano]]'' (1999 - 2007) *''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]'' (2001-2010) *''[[Roma (serie televisiva)|Roma]]'' (2005-2007) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Reali, Carlo}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] 7asx7sf55rloxejhe5dwulafpzhrhqa Gianni Cavina 0 173525 1223233 1223025 2022-08-18T19:26:31Z Udiki 86035 /* Filmografia */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:La mazurka del barone 08.png|miniatura|Gianni Cavina]] '''Gianni Cavina''' (1940 – 2022), attore e sceneggiatore italiano. ==Citazioni di Gianni Cavina== *{{NDR|Mostra un ritaglio di giornale in un quadretto su cui vi sono due frasi scritte in pennarello rosso da Franco Enriquez}} ''Dimenticate tutto quello che avete imparato...cominciate dai sogni.'' Io questa frase ce l'ho da una vita. Da quando Franco se ne andato, io questo l'ho tenuto. E poi questa: ''Esagerare vuol dire inventare!''<ref name= Enriquez/> *[[Franco Enriquez]] è stato il primo che ha creduto in me. In maniera assoluta. È stato il primo che ha esagerato su di me, come dice quella scritta di là nello studio {{NDR|Esagerare vuol dire inventare!}} Ha voluto esagerare, io non ero convinto fino in fondo di fare questo mestiere. L'esperienza era straordinaria, ma la convinzione fino a un certo punto. Lui mi ha comunicato una cosa eccezionale, che mi porto ancora dietro: la passione. Senza passione questo mestiere non si fa. Senza passione fai soltanto questo mestiere perché è un mestiere che ti consente di farti vedere. Un mestiere di presenzialismo. Io queste cose non le faccio, non le ho mai fatte e non le farò mai perché lui mi ha comunicato la passione.<ref name= Enriquez>Intervento al ''Premio Enriquez 2011'', 22 novembre 2011. [https://www.youtube.com/watch?v=8PEcjdifYiQ Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Su Franco Enriquez}} La sua bellezza era assolutamente straordinaria. Sembrava un greco e aveva una passione, una fantasia. Ci ha comunicato a noi giovani attori di allora, la voglia di fare questo mestiere.<ref name= Enriquez/> *Questo futuro futuribile, meglio evitarlo.<ref name= Room>Dall'intervista di, ''Room 21 Web Tv Vicenza'', 10 aprile 2019. [https://www.youtube.com/watch?v=CZq0aipdpLA Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> ==Note== <references /> ==Filmografia== *''[[La casa dalle finestre che ridono]]'' (1976) *''[[L'ingorgo (film)|L'ingorgo]]'' (1978) *''[[Regalo di Natale]]'' (1986) *''[[La rivincita di Natale]]'' (2004) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Cavina, Gianni}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] gfyyw178ozztbhytlg0uefrpm3hu0pq Nzinga di Ndongo e Matamba 0 176906 1223165 1115428 2022-08-18T15:34:59Z AnjaQantina 1348 /* Citazioni su Nzinga di Ndongo e Matamba */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Ann Zingha.jpg|thumb|La regina Nzinga ritratta in una litografia ottocentesca]] '''Nzinga di Ndongo e Matamba''', o '''Anna I de Sousa Nzingha Mbande''' o '''Njinga Mbandi''' (1583 – 1663), regina regnante di Ndongo e Matamba. ==Citazioni su Nzinga di Ndongo e Matamba== *Talvolta la forza è in grado di sopprimere le usanze malvagie di coloro che non usano il raziocinio e non capiscono alcun ragionamento senza una punizione. ([[Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo]]) ===[[Laure Junot d'Abrantès]]=== *Ella era di mente a meraviglia pronta, e i missionari che le furono più da vicino dicono essere notevole il modo con cui {{sic|Zinga}} aveva applicato ai costumi africani quanto aveva osservato di meglio nei costumi d'Europa. – I suoi popoli la veneravano, e in essa scorgevano un non so che di divino. *Sempre combattente, sempre vittoriosa, questa donna, per certo crudele e vendicativa, ma grande per coraggio eroico, provò al mondo che in un paese remoto e selvaggio viveva un'anima la quale preferiva la morte alla schiavitù. Ella da prima si lasciò al certo troppo trasportare dalla sete di vendetta; ma conviene riflettere alla nazione che governava e ai tempi in cui vivea. Zinga, ardente e vendicativa al par di tutte le Negre, doveva per necessità spingere le sue passioni all'eccesso in un paese in cui chi ha la corona in testa e lo scettro in mano può tutto che vuole. *{{sic|Zinga}}, regina di Matamba<ref>Stato dell'Africa precoloniale nei territori dell'attuale Angola.</ref>, [...], ebbe parte attivissima nelle dispute micidiali che insanguinarono l'Africa a quei tempi. Crudele e vendicativa come l'uomo più selvaggio di sua nazione, sebbene foss'ella donna, e superiore al suo secolo, Zinga fu da principio, ma apparentemente, lo strumento dei missionari cattolici, essendo che codesta donna singolare {{sic|gli}} assoggettò alla sua volontà, e {{sic|gli}} astrinse ben anco a curvarsi sotto il gioco d'una regina così tremenda. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Sovrani di antichi Stati africani]] 2x4ndbs15lhrc3nq56cagkhs49mzyp9 1223167 1223165 2022-08-18T15:41:44Z AnjaQantina 1348 +citazione wikitext text/x-wiki [[File:Ann Zingha.jpg|thumb|La regina Nzinga ritratta in una litografia ottocentesca]] '''Nzinga di Ndongo e Matamba''', o '''Anna I de Sousa Nzingha Mbande''' o '''Njinga Mbandi''' (1583 – 1663), regina regnante di Ndongo e Matamba. {{indicedx}} *Per questi e altri tradimenti mi sono rifugiata nei ''matos'' [boschi], lontano dai miei territori.<ref>Da una lettera al governatore generale dell'Angola, 1655. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 143. ISBN 9788858041147</ref> ==Citazioni su Nzinga di Ndongo e Matamba== *Talvolta la forza è in grado di sopprimere le usanze malvagie di coloro che non usano il raziocinio e non capiscono alcun ragionamento senza una punizione. ([[Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo]]) ===[[Laure Junot d'Abrantès]]=== *Ella era di mente a meraviglia pronta, e i missionari che le furono più da vicino dicono essere notevole il modo con cui {{sic|Zinga}} aveva applicato ai costumi africani quanto aveva osservato di meglio nei costumi d'Europa. – I suoi popoli la veneravano, e in essa scorgevano un non so che di divino. *Sempre combattente, sempre vittoriosa, questa donna, per certo crudele e vendicativa, ma grande per coraggio eroico, provò al mondo che in un paese remoto e selvaggio viveva un'anima la quale preferiva la morte alla schiavitù. Ella da prima si lasciò al certo troppo trasportare dalla sete di vendetta; ma conviene riflettere alla nazione che governava e ai tempi in cui vivea. Zinga, ardente e vendicativa al par di tutte le Negre, doveva per necessità spingere le sue passioni all'eccesso in un paese in cui chi ha la corona in testa e lo scettro in mano può tutto che vuole. *{{sic|Zinga}}, regina di Matamba<ref>Stato dell'Africa precoloniale nei territori dell'attuale Angola.</ref>, [...], ebbe parte attivissima nelle dispute micidiali che insanguinarono l'Africa a quei tempi. Crudele e vendicativa come l'uomo più selvaggio di sua nazione, sebbene foss'ella donna, e superiore al suo secolo, Zinga fu da principio, ma apparentemente, lo strumento dei missionari cattolici, essendo che codesta donna singolare {{sic|gli}} assoggettò alla sua volontà, e {{sic|gli}} astrinse ben anco a curvarsi sotto il gioco d'una regina così tremenda. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Sovrani di antichi Stati africani]] qq6xb0to5j1d4t9oip9ht9nvzk2sgkt Miuccia Prada 0 178018 1223308 1120776 2022-08-19T06:51:24Z Ibisco 49387 Citazioni su... wikitext text/x-wiki [[File:Miuccia Prada (cropped).jpg|miniatura|Miuccia Prada]] '''Miuccia Prada''' pseudonimo di '''Maria Bianchi''' (1948 – vivente), stilista e imprenditrice italiana. ==Citazioni di Miuccia Prada== *Il [[novità|nuovo]] è l'incubo di ogni designer, o almeno lo è sempre stato per me, ma credo che ormai il nuovo non sia più rilevante; non so se questo sia dovuto al Corona virus o meno, ma ognuno deve esprimere l'anima più profonda della persona e del brand e il cercare la novità per il puro gusto di farlo non è più la cosa fondamentale, sebbene sia qualcosa che i designers cercano sempre di fare.<ref name=Cantarini>Citato da Giorgia Cantarini, ''[https://www.lofficielitalia.com/fashion-week/miuccia-prada-in-conversazione-con-raf-simons Miuccia Prada in conversazione con Raf Simons]'', ''lofficielitalia.com'', 24 settembre 2020.</ref> *Per me la cosa più importante della moda è l’espressione. Perché con i tuoi [[Vestito|abiti]] non esprimi solo l’aspetto sociale e l’estetica del tuo tempo, ma anche chi sei. Il modo in cui ti vesti è forse la cosa meno importante di te, ma è la prima che vedono gli altri. Quindi se ti vesti in modo personale, unico, forse significa che non senti l'esigenza di compiacere nessuno. Il che probabilmente significa che sei molto forte, e sicuro di te.<ref name=Bowles>Citato da Hamish Bowles, ''[https://www.vogue.it/moda/article/miuccia-prada-raf-simons-significato-collaborazione Miuccia Prada e Raf Simons: il significato della collaborazione]'', ''vogue.it'', 26 febbraio 2020.</ref> *Se tutti vogliono fare nero, io faccio rosso: è più forte di me. Partendo da questo principio, sviluppo il mio pensiero, che esprimo sempre con le forme e i colori. Mai con gli slogan, perché penso che la politica debba essere trattata in modo più complesso.<ref name=Nucini>Citato da Silvia Nucini , ''[https://www.vanityfair.it/people/italia/2018/08/01/miuccia-prada-intervista-vita-privata-foto-storia-famiglia Miuccia Prada: «Ho solo cercato di essere la più brava»]'', ''vanityfair.it'', 23 Giugno 2020.</ref> =Citazioni su Miuccia Prada== *[...] sono felice quando mi confondono con Miuccia Prada, perché è un'intellettuale impegnata in politica prima che una stilista. Perfino qualcosa di brutto diventa belllissimo quando lo fa Prada. ([[Ágatha Ruiz de la Prada]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Prada, Miuccia}} [[Categoria:Imprenditori italiani]] [[Categoria:Stilisti italiani]] h3decoh7rdttxu4r55rxq561swu0k38 1223309 1223308 2022-08-19T06:51:51Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki [[File:Miuccia Prada (cropped).jpg|miniatura|Miuccia Prada nel 2011]] '''Miuccia Prada''' pseudonimo di '''Maria Bianchi''' (1948 – vivente), stilista e imprenditrice italiana. ==Citazioni di Miuccia Prada== *Il [[novità|nuovo]] è l'incubo di ogni designer, o almeno lo è sempre stato per me, ma credo che ormai il nuovo non sia più rilevante; non so se questo sia dovuto al Corona virus o meno, ma ognuno deve esprimere l'anima più profonda della persona e del brand e il cercare la novità per il puro gusto di farlo non è più la cosa fondamentale, sebbene sia qualcosa che i designers cercano sempre di fare.<ref name=Cantarini>Citato da Giorgia Cantarini, ''[https://www.lofficielitalia.com/fashion-week/miuccia-prada-in-conversazione-con-raf-simons Miuccia Prada in conversazione con Raf Simons]'', ''lofficielitalia.com'', 24 settembre 2020.</ref> *Per me la cosa più importante della moda è l’espressione. Perché con i tuoi [[Vestito|abiti]] non esprimi solo l’aspetto sociale e l’estetica del tuo tempo, ma anche chi sei. Il modo in cui ti vesti è forse la cosa meno importante di te, ma è la prima che vedono gli altri. Quindi se ti vesti in modo personale, unico, forse significa che non senti l'esigenza di compiacere nessuno. Il che probabilmente significa che sei molto forte, e sicuro di te.<ref name=Bowles>Citato da Hamish Bowles, ''[https://www.vogue.it/moda/article/miuccia-prada-raf-simons-significato-collaborazione Miuccia Prada e Raf Simons: il significato della collaborazione]'', ''vogue.it'', 26 febbraio 2020.</ref> *Se tutti vogliono fare nero, io faccio rosso: è più forte di me. Partendo da questo principio, sviluppo il mio pensiero, che esprimo sempre con le forme e i colori. Mai con gli slogan, perché penso che la politica debba essere trattata in modo più complesso.<ref name=Nucini>Citato da Silvia Nucini , ''[https://www.vanityfair.it/people/italia/2018/08/01/miuccia-prada-intervista-vita-privata-foto-storia-famiglia Miuccia Prada: «Ho solo cercato di essere la più brava»]'', ''vanityfair.it'', 23 Giugno 2020.</ref> =Citazioni su Miuccia Prada== *[...] sono felice quando mi confondono con Miuccia Prada, perché è un'intellettuale impegnata in politica prima che una stilista. Perfino qualcosa di brutto diventa belllissimo quando lo fa Prada. ([[Ágatha Ruiz de la Prada]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Prada, Miuccia}} [[Categoria:Imprenditori italiani]] [[Categoria:Stilisti italiani]] kyy3en1kyf4kmyez161xpa1c6fbfyzx 1223310 1223309 2022-08-19T06:52:09Z Ibisco 49387 /* Citazioni su Miuccia Prada= */ wikitext text/x-wiki [[File:Miuccia Prada (cropped).jpg|miniatura|Miuccia Prada nel 2011]] '''Miuccia Prada''' pseudonimo di '''Maria Bianchi''' (1948 – vivente), stilista e imprenditrice italiana. ==Citazioni di Miuccia Prada== *Il [[novità|nuovo]] è l'incubo di ogni designer, o almeno lo è sempre stato per me, ma credo che ormai il nuovo non sia più rilevante; non so se questo sia dovuto al Corona virus o meno, ma ognuno deve esprimere l'anima più profonda della persona e del brand e il cercare la novità per il puro gusto di farlo non è più la cosa fondamentale, sebbene sia qualcosa che i designers cercano sempre di fare.<ref name=Cantarini>Citato da Giorgia Cantarini, ''[https://www.lofficielitalia.com/fashion-week/miuccia-prada-in-conversazione-con-raf-simons Miuccia Prada in conversazione con Raf Simons]'', ''lofficielitalia.com'', 24 settembre 2020.</ref> *Per me la cosa più importante della moda è l’espressione. Perché con i tuoi [[Vestito|abiti]] non esprimi solo l’aspetto sociale e l’estetica del tuo tempo, ma anche chi sei. Il modo in cui ti vesti è forse la cosa meno importante di te, ma è la prima che vedono gli altri. Quindi se ti vesti in modo personale, unico, forse significa che non senti l'esigenza di compiacere nessuno. Il che probabilmente significa che sei molto forte, e sicuro di te.<ref name=Bowles>Citato da Hamish Bowles, ''[https://www.vogue.it/moda/article/miuccia-prada-raf-simons-significato-collaborazione Miuccia Prada e Raf Simons: il significato della collaborazione]'', ''vogue.it'', 26 febbraio 2020.</ref> *Se tutti vogliono fare nero, io faccio rosso: è più forte di me. Partendo da questo principio, sviluppo il mio pensiero, che esprimo sempre con le forme e i colori. Mai con gli slogan, perché penso che la politica debba essere trattata in modo più complesso.<ref name=Nucini>Citato da Silvia Nucini , ''[https://www.vanityfair.it/people/italia/2018/08/01/miuccia-prada-intervista-vita-privata-foto-storia-famiglia Miuccia Prada: «Ho solo cercato di essere la più brava»]'', ''vanityfair.it'', 23 Giugno 2020.</ref> ==Citazioni su Miuccia Prada== *[...] sono felice quando mi confondono con Miuccia Prada, perché è un'intellettuale impegnata in politica prima che una stilista. Perfino qualcosa di brutto diventa belllissimo quando lo fa Prada. ([[Ágatha Ruiz de la Prada]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Prada, Miuccia}} [[Categoria:Imprenditori italiani]] [[Categoria:Stilisti italiani]] rbylxq2yhahlfkgqq0gbdv4j65jlo1y Franco Moschino 0 178034 1223311 1120858 2022-08-19T06:54:15Z Ibisco 49387 Citazioni su... wikitext text/x-wiki [[File:Franco Moschino dress heavy wool.jpg|miniatura|Creazione di Franco Moschino del 1990]] '''Franco Moschino''' (1950 – 1994), stilista italiano. ==Citazioni di Franco Moschino== *Il motivo per cui faccio questo lavoro è perché iniziai come pittore. Fare soldi nell'arte era difficile. Il modo più semplice per guadagnare era usare l'arte in qualche altro modo. Una delle cose più facili e interessanti dal punto di vista economico è stata la moda. La moda paga. :''The reason I do this job is because I started to be a painter. Making money in art was difficult. The easiest way to make money was to use art for some other reason. One of the easiest and most interesting from an economic point of view was fashion. Fashion pays.''<ref name=Gross>{{en}} Citato da Michael Gross ''[https://www.nytimes.com/1986/10/09/garden/moschino-milan-s-impertinent-designer.html Moschino: Milan's impertinent designer]'', ''nytimes.com'', 9 ottobre 1986.</ref> *Non c'è libertà senza caos. Il concetto Moschino consiste nel lasciare la più totale libertà di scelta a coloro che desiderano vestirsi. Le impostazioni sono bandite, quello che si usava l’anno scorso, se ti piace, si userà anche quest’anno e l’anno dopo.<ref name= Sciola>Citato da Giulia Sciola ''[https://www.esquire.com/it/stile/moda-uomo/a24881119/moschino-biografia/ Franco Moschino, lo stilista più irriverente della moda italiana]'', ''esquire.com'', 14 novembre 2018.</ref> *Se non potete essere eleganti, siate almeno stravaganti.<ref name= Sciola/> ==Citazioni su Franco Moschino== *Ho amato tantissimo Moschino, per il suo infinito senso dell'umorismo. ([[Ágatha Ruiz de la Prada]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Moschino, Franco}} [[Categoria:Stilisti italiani]] bajzujz6yry5u40jllby04gpvuti1r2 Irma Testa 0 184318 1223191 1186568 2022-08-18T17:26:25Z Danyele 19198 /* Citazioni di Irma Testa */ +3 wikitext text/x-wiki '''Irma Testa''' (1997 – vivente), pugile italiana. ==Citazioni di Irma Testa== {{cronologico}} *Il sapore della [[vittoria]] è difficile da spiegare, come lo sono tutte le sensazioni interiori. [...] La [[sconfitta]] invece agita nella mia mente il senso della [[paura]], che non è certo quella di prendere pugni. La vera paura è perdere dopo tanti [[Sacrificio|sacrifici]]. Odio la sconfitta, la considero [[Umiliazione|umiliante]].<ref>Dall'intervista di Luigi Panella, ''Irma la dura'', ''la Repubblica'', 2 dicembre 2019, p. 41.</ref> *{{NDR|Sul soprannome "The Butterfly"}} Quando ho iniziato a fare [[pugilato]], colpivo e scappavo. Mi facevo rincorrere per tutto il ring! Il mio maestro mi chiamava la farfalla pazza, e se ci penso adesso mi viene da ridere, perché non puoi farti rincorrere per tutto il round. Ma crescendo, ho tolto quest'abitudine di scappare, così il mio maestro mi disse: Non sei più una farfalla pazza, ma una farfalla bella!<ref>Da Giuseppe Garetti, ''[https://gazzettafannews.it/olimpiadi/intervista-irma-testa-sogno-la-medaglia-olimpica/ Intervista a Irma Testa: 'Sogno la medaglia olimpica']'', ''gazzettafannews.it'', 29 aprile 2020.</ref> *L'aspetto che mi diverte di più è "fregare" l'avversaria. Si tratta di una sfida fra due teste e vince chi "frega" l'altra. Mentre ti muovi e fai lo sforzo fisico c'è tutto un aspetto mentale dietro per capire come fare a prendere in contropiede l'avversaria. E quando ci riesci lo percepisci dal suo sguardo, è li che capisci di averla superata. Il mio punto di forza è la velocità e la capacità di non prendere colpi.<ref>Dall'intervista di Giorgia Bernardini, ''[https://www.ultimouomo.com/intervista-irma-testa/ Ricominciare da capo, intervista a Irma Testa]'', ''ultimouomo.com'', 12 febbraio 2021.</ref> *La boxe mi ha fatto tirare fuori la parte migliore di me, anche per la vita.<ref>Da un'intervista a ''gazzetta.it''; citato in ''[https://www.fpi.it/ita-boxing/news/13818-gazzetta-it-intervista-a-irma-testa.html Intervista a Irma Testa]'', ''fpi.it'', 18 giugno 2021.</ref> *[...] tanti pensano che questo non sia uno sport da femmine. Ma sbagliano, anzi il pugilato è la disciplina più vicina alla personalità di una donna... Sul ring non basta picchiare. Devi essere razionale, leggere nel pensiero dell'avversario, anticiparlo, sacrificarti, scegliere in fretta la tattica e la soluzione giusta, studiare quella del round successivo. Vi sembra che un uomo sia capace di fare tutte queste cose insieme?<ref>Citato in Alberto Caprotti, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/tokyo-2020-irma-testa-medaglia-di-bronzo-boxe Il podio di Irma, una carezza in un pugno]'', ''avvenire.it'', 1º agosto 2021.</ref> * Se dopo il mio [[coming out]] tutti quanti avessero detto "ma chissenefrega" sarebbe stato troppo bello, sarebbe stata la vera rivoluzione. Ma purtroppo non è stato così, fa ancora scalpore, fa notizia. Leggevo certi commenti... [...] Se dopo dieci anni ho deciso di farlo soltanto ora è perché nello sport è ancora un tabù. Vengono ancora criticati [[Calcio (sport)|calciatori]], atleti e atlete che dichiarano di essere gay o lesbiche. Nello sport è un tema ancora intoccabile, secondo me invece è un ambiente come tutti gli altri.<ref>Dall'intervista di Daniele Sparisci, ''[https://www.corriere.it/sport/21_dicembre_25/irma-testa-ci-ho-messo-dieci-anni-fare-coming-out-sport-gay-lesbiche-sono-ancora-tabu-e4c57b46-64ff-11ec-bed2-c41ff16854bd.shtml Irma Testa: «Ci ho messo dieci anni a fare coming out, nello sport gay e lesbiche sono ancora un tabù»]'', ''corriere.it'', 25 dicembre 2021.</ref> {{Int2|''[https://www.rivistaundici.com/2022/08/01/irma-testa-intervista/ In palestra con Irma Testa]''|Dall'intervista di Angelo Carotenuto a ''Undici'' n° 45; citato in ''rivistaundici.com'', 1º agosto 2022.}} *Sono andata via di casa a 14 anni. Mia madre si era preoccupata di tenermi lontana dai guai e di darmi un'educazione, ma stava fuori tutto il giorno per pagare i debiti che avevamo in famiglia. Se andavo o non andavo a scuola, non lo sapeva nessuno. Sono cresciuta con i miei nonni che non hanno avuto modo di imparare a leggere e scrivere. La boxe è stata un mezzo per conoscermi. Mi sono fatta un'opinione sui discorsi che sentivo intorno a me. Ho letto i romanzi di [[Dostoevskij]] quando mi è servito per parlarne con chi mi stava vicino e li citava. È questo il cambiamento che mi rende fiera, non le medaglie sul ring. Quelle sono venute. La crescita l'ho voluta io. *Ci sono ancora dei momenti in cui non credo in me stessa. La boxe ti mette in discussione a ogni colpo che prendi, e si sentono, si sentono tutti. In faccia, al fegato, precisi, sporchi, dritti, incrociati, fanno male di più quelli che non ti aspetti, i colpi sotto sono i più difficili da incassare. Io non lo so che cosa avrei fatto, senza la boxe. Credo che mi sarei scelta un altro sport individuale. Non vado d'accordo con l'idea che un mio errore possa finire per danneggiare altri, o tutta una [[Squadra (sport)|squadra]]. Io penso che se sbaglio, devo pagare da sola. *Sono una [[Credere|credente]], ma non in un dio specifico, non quello che ci hanno inculcato da bambini. Sento l'esistenza di qualcosa di grande da scoprire, forse la vita neppure ci basterà. È il fascino del mondo senza barriere [...] ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Testa, Irma}} [[Categoria:Pugili italiani]] 70ib1mrgx7hd9etjjq211pw68lw74az 1223197 1223191 2022-08-18T17:33:35Z Danyele 19198 /* Citazioni di Irma Testa */ correggo wl wikitext text/x-wiki '''Irma Testa''' (1997 – vivente), pugile italiana. ==Citazioni di Irma Testa== {{cronologico}} *Il sapore della [[vittoria]] è difficile da spiegare, come lo sono tutte le sensazioni interiori. [...] La [[sconfitta]] invece agita nella mia mente il senso della [[paura]], che non è certo quella di prendere pugni. La vera paura è perdere dopo tanti [[Sacrificio|sacrifici]]. Odio la sconfitta, la considero [[Umiliazione|umiliante]].<ref>Dall'intervista di Luigi Panella, ''Irma la dura'', ''la Repubblica'', 2 dicembre 2019, p. 41.</ref> *{{NDR|Sul soprannome "The Butterfly"}} Quando ho iniziato a fare [[pugilato]], colpivo e scappavo. Mi facevo rincorrere per tutto il ring! Il mio maestro mi chiamava la farfalla pazza, e se ci penso adesso mi viene da ridere, perché non puoi farti rincorrere per tutto il round. Ma crescendo, ho tolto quest'abitudine di scappare, così il mio maestro mi disse: Non sei più una farfalla pazza, ma una farfalla bella!<ref>Da Giuseppe Garetti, ''[https://gazzettafannews.it/olimpiadi/intervista-irma-testa-sogno-la-medaglia-olimpica/ Intervista a Irma Testa: 'Sogno la medaglia olimpica']'', ''gazzettafannews.it'', 29 aprile 2020.</ref> *L'aspetto che mi diverte di più è "fregare" l'avversaria. Si tratta di una sfida fra due teste e vince chi "frega" l'altra. Mentre ti muovi e fai lo sforzo fisico c'è tutto un aspetto mentale dietro per capire come fare a prendere in contropiede l'avversaria. E quando ci riesci lo percepisci dal suo sguardo, è li che capisci di averla superata. Il mio punto di forza è la velocità e la capacità di non prendere colpi.<ref>Dall'intervista di Giorgia Bernardini, ''[https://www.ultimouomo.com/intervista-irma-testa/ Ricominciare da capo, intervista a Irma Testa]'', ''ultimouomo.com'', 12 febbraio 2021.</ref> *La boxe mi ha fatto tirare fuori la parte migliore di me, anche per la vita.<ref>Da un'intervista a ''gazzetta.it''; citato in ''[https://www.fpi.it/ita-boxing/news/13818-gazzetta-it-intervista-a-irma-testa.html Intervista a Irma Testa]'', ''fpi.it'', 18 giugno 2021.</ref> *[...] tanti pensano che questo non sia uno sport da femmine. Ma sbagliano, anzi il pugilato è la disciplina più vicina alla personalità di una donna... Sul ring non basta picchiare. Devi essere razionale, leggere nel pensiero dell'avversario, anticiparlo, sacrificarti, scegliere in fretta la tattica e la soluzione giusta, studiare quella del round successivo. Vi sembra che un uomo sia capace di fare tutte queste cose insieme?<ref>Citato in Alberto Caprotti, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/tokyo-2020-irma-testa-medaglia-di-bronzo-boxe Il podio di Irma, una carezza in un pugno]'', ''avvenire.it'', 1º agosto 2021.</ref> * Se dopo il mio [[coming out]] tutti quanti avessero detto "ma chissenefrega" sarebbe stato troppo bello, sarebbe stata la vera rivoluzione. Ma purtroppo non è stato così, fa ancora scalpore, fa notizia. Leggevo certi commenti... [...] Se dopo dieci anni ho deciso di farlo soltanto ora è perché nello sport è ancora un tabù. Vengono ancora criticati [[Calcio (sport)|calciatori]], atleti e atlete che dichiarano di essere gay o lesbiche. Nello sport è un tema ancora intoccabile, secondo me invece è un ambiente come tutti gli altri.<ref>Dall'intervista di Daniele Sparisci, ''[https://www.corriere.it/sport/21_dicembre_25/irma-testa-ci-ho-messo-dieci-anni-fare-coming-out-sport-gay-lesbiche-sono-ancora-tabu-e4c57b46-64ff-11ec-bed2-c41ff16854bd.shtml Irma Testa: «Ci ho messo dieci anni a fare coming out, nello sport gay e lesbiche sono ancora un tabù»]'', ''corriere.it'', 25 dicembre 2021.</ref> {{Int2|''[https://www.rivistaundici.com/2022/08/01/irma-testa-intervista/ In palestra con Irma Testa]''|Dall'intervista di Angelo Carotenuto a ''Undici'' n° 45; citato in ''rivistaundici.com'', 1º agosto 2022.}} *Sono andata via di casa a 14 anni. Mia madre si era preoccupata di tenermi lontana dai guai e di darmi un'educazione, ma stava fuori tutto il giorno per pagare i debiti che avevamo in famiglia. Se andavo o non andavo a scuola, non lo sapeva nessuno. Sono cresciuta con i miei nonni che non hanno avuto modo di imparare a leggere e scrivere. La boxe è stata un mezzo per conoscermi. Mi sono fatta un'opinione sui discorsi che sentivo intorno a me. Ho letto i romanzi di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]] quando mi è servito per parlarne con chi mi stava vicino e li citava. È questo il cambiamento che mi rende fiera, non le medaglie sul ring. Quelle sono venute. La crescita l'ho voluta io. *Ci sono ancora dei momenti in cui non credo in me stessa. La boxe ti mette in discussione a ogni colpo che prendi, e si sentono, si sentono tutti. In faccia, al fegato, precisi, sporchi, dritti, incrociati, fanno male di più quelli che non ti aspetti, i colpi sotto sono i più difficili da incassare. Io non lo so che cosa avrei fatto, senza la boxe. Credo che mi sarei scelta un altro sport individuale. Non vado d'accordo con l'idea che un mio errore possa finire per danneggiare altri, o [[Sport di squadra|tutta una squadra]]. Io penso che se sbaglio, devo pagare da sola. *Sono una [[Credere|credente]], ma non in un dio specifico, non quello che ci hanno inculcato da bambini. Sento l'esistenza di qualcosa di grande da scoprire, forse la vita neppure ci basterà. È il fascino del mondo senza barriere [...] ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Testa, Irma}} [[Categoria:Pugili italiani]] rjxd1ejys1c737c6erk0rvqiahho9y7 Abdulrazak Gurnah 0 186924 1223145 1223143 2022-08-18T12:47:32Z SolePensoso 4367 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki [[File:AbulrazakGurnahHebronPanel (cropped).jpg|thumb|320px|Abdulrazak Gurnah nel 2009]] {{Premio|Nobel|la letteratura ('''2021''')}} '''Abdulrazak Gurnah''' (1948 – vivente), scrittore e romanziere tanzaniano naturalizzato britannico. ==Citazioni di Abdulrazak Gurnah== *Dedico questo [[premio Nobel]] all'Africa e agli africani, e anche a tutti i miei lettori, grazie! Ho pensato che fosse uno scherzo. È stata tale la sorpresa che ho aspettato fino a quando l'ho sentito annunciare prima di poterci credere.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/nobel-letteratura-al-tanzaniano-abdulrazak-gurnah Nobel "anticolonialista" per la Letteratura al tanzaniano Abdulrazak Gurnah <small>Appartiene alla generazione degli scrittori che, provenienti da culture e tradizioni differenti, hanno adoperato la lingua diffusa dall’Impero Britannico come strumento di rivendicazione e riscatto</small>]'', ''avvenire.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *{{NDR|Sui rifugiati e i migranti africani che arrivano in Europa}} Molte di queste persone vengono per necessità e anche perché hanno qualcosa da dare. Non arrivano a mani vuote. Molte hanno talento ed energia.<ref>Citato in Cristina Taglietti, ''[https://www.corriere.it/cultura/21_ottobre_07/abdulrazak-gurnah-premio-nobel-letteratura-ac3b1088-2756-11ec-8e22-571cfe84393b.shtml Premio Nobel per la Letteratura 2021 a Abdulrazak Gurnah <small>Nato a Zanzibar e arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni Sessanta, ha vinto per il suo lavoro sugli effetti del colonialismo e sul destino dei rifugiati</small>]'', ''corriere.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *Non sono come [[Virginia Woolf]] che all’età di dieci anni sapeva già di essere una scrittrice. Io mi sono ritrovato a scrivere qualcosa un giorno, come le persone di solito fanno. Poi si sono aggiunte nuove pagine. Infine sono arrivato a un punto in cui ho pensato: cos’è questa cosa che sto scrivendo? Lì ho compreso la differenza tra buttare giù qualche riga e scrivere.<ref>Citato in Davide Turrini, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/07/nobel-per-la-letteratura-2021-ad-abdulrazak-gurnah-ecco-chi-e-lo-scrittore-tanzano-arrivato-in-gran-bretagna-come-rifugiato-e-quali-libri-ha-scritto/6346284/ Nobel per la Letteratura 2021 ad Abdulrazak Gurnah: ecco chi è lo scrittore tanzano arrivato in Gran Bretagna come rifugiato e quali libri ha scritto]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *{{NDR|Sulla Tanzania, il paese natale da cui è scappato alla fine degli anni Sessanta}} Quando me ne sono andato era un posto molto pericoloso. La gente veniva imprigionata. C’era pochissimo spazio di manovra, per le persone, per lavorare, per avere successo, o anche per discutere e parlare apertamente del proprio malcontento.<ref>Citato in ''[https://www.ilpost.it/2021/10/07/premio-nobel-letteratura-2021/ Abdulrazak Gurnah ha vinto il Nobel per la Letteratura <small>È un romanziere della Tanzania e il primo scrittore africano nero a ricevere il premio dal 1986; i suoi libri in Italia sono fuori catalogo</small>]'', ''ilpost.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *Sono venuto in Inghilterra quando parole come richiedente asilo non avevano esattamente lo stesso significato: oggi sempre più persone lottano e scappano da Stati terroristici. Il mondo è molto più violento di quanto non fosse negli anni Sessanta, per questo adesso c'è una maggiore pressione sui Paesi più sicuri. Non vedo divisioni permanenti, le persone si sono sempre spostate. La migrazione degli africani verso l'Europa è un fenomeno relativamente nuovo, ma gli europei che si riversano nel mondo non sono una novità. Penso che ci sia una sorta di avarizia dietro al motivo per cui è così difficile per gli Stati europei fare i conti con questa realtà.<ref>Citato in Cristina Taglietti, ''Abdulrazak Gurnah / Parole tra due mondi'', ''Corriere della Sera'', 8 ottobre 2021.</ref> ==''Il disertore''== ===[[Incipit]]=== C'era una storia sulla prima comparsa dell'inglese. In realtà ce n'era più di una, ma con il tempo, passando di bocca in bocca, gli elementi delle varie storie si fusero in un unico racconto. In tutte le versioni, comunque, egli compa­riva all'alba, come il personaggio di un mito. ===Citazioni=== * La sorte regola ogni vicenda umana, e dunque fu così anche per la prima comparsa di quell'uomo, tuttavia la sor­te non è identica al caso, e persino gli avvenimenti più ina­spettati in realtà adempiono a un disegno. (p. 9) * E poi c'era la sua passione smodata per tutto quello che era italiano. (...) Quando era più giovane, gli insegnanti della scuola primaria avevano preso i suoi proclami filoitaliani come una forma di esuberanza, l'inevitabile esibizionismo di un ragazzino dall'ingegno bril­lante. In ogni caso, la maggior parte della gente pensava che gli italiani fossero un po' buffi, per via degli aneddoti sulle loro pagliacciate durante la guerra in Abissinia, ragio­ne per cui anche la passione di Rashid per l'Italia era considerata una cosa comica. (pp. 173-174) * Quando si tratta d'amore, i genitori cre­dono sempre al peggio, e impongono la loro autorità con la rettitudine più aspra e il ricatto. (p. 228) * Nei giorni che seguirono, arrivarono le notizie di nuove violenze e sterminii di massa, accompagnate dalle brevi ed erudite analisi di giornalisti ed esperti, ma intanto non ri­cevevo una parola, non una lettera, da casa, e fu solo alcune settimane dopo, quando l'accaduto era ormai evidente, che l'incredulità, la paura e la vergogna cominciarono a tradur­si nella coscienza del terrore che doveva avere sommerso il nostro paese. (p. 255) ==''Sulla riva del mare''== ===[[Incipit]]=== Ha detto che passerà più tardi, e a volte quando dice così lo fa davvero. ===Citazioni=== * Vivo in una piccola città sulla riva del mare, come ho sempre fatto, anche se ho trascorso la maggior parte della mia vita sulla riva di un caldo oceano verde, molto lontano da qui. Adesso vivo la mezza vita di uno straniero, spio nelle case attraverso lo schermo televisivo e immagino le continue paure che affliggono le persone che incontro durante le mie passeggiate. (p. 13) * Sono un rifugiato, uno che cerca asilo. Queste non sono parole facili, anche se l’abitudine di sentirle le fa sembrare tali. Sono arrivato all'aeroporto di Gatwick nel tardo pomeriggio del 23 novembre dell’anno scorso. È una piccola emozione ben nota, nelle nostre storie, lasciare ciò che conosciamo e arrivare in posti strani, trascinando piccoli bagagli affastellati e nascondendo ambizioni segrete e represse. (p. 16) * Il governo britannico, per ragioni che non mi sono del tutto chiare neanche adesso, aveva deciso che le persone provenienti dal mio paese potevano ottenere asilo politico se dichiaravano che la loro vita era in pericolo. I britannici volevano far sapere a livello internazionale che consideravano il nostro governo pericoloso per i suoi cittadini, cosa che sia loro sia tutti gli altri sapevano da molto tempo. Ma i tempi erano cambiati e adesso qualsiasi pallone gonfiato della comunità internazionale doveva dimostrare che non ammetteva altre sciocchezze da parte della plebaglia disordinata e litigiosa che brulica in quelle savane cotte dal sole. Il troppo è troppo. Che cos’aveva fatto il nostro governo di peggio rispetto a quello che faceva prima? Aveva manipolato un’elezione, falsificando le cifre di fronte a osservatori internazionali, mentre prima aveva solo imprigionato, violentato, ucciso o comunque degradato i suoi cittadini. (pp. 25-26) * «Ho visitato la sua casa una volta,» disse Latif Mahmud. «Non so se si ricorda. È stato molto tempo fa. E adesso, dopo una vita, visito la sua nuova casa qui. È come se un pezzetto di filo ci tenesse legati a un paletto piantato per terra, e uno gratta gratta sempre nello stesso punto, anche se crede di aver percorso mondi interi.» (p. 241) ===[[Explicit]]=== Facevo sempre una cena leggera, in ogni caso, e avevo pur sempre con me l’asciugamano di Alfonso se le cose si fossero messe male. ==Bibliografia== * Abdulrazak Gurnah, ''Il disertore'', traduzione di Laura Noulian, Garzanti, Milano, 2006, ISBN 88-11-68321-1 * Abdulrazak Gurnah, ''Sulla riva del mare'', traduzione di Alberto Cristofori, La nave di Teseo, Milano, 2021, ISBN 978-88-346-0968-2 ==Note== <references /> ==Opere== {{Pedia|Il disertore (Gurnah)|''Il disertore''|(2005)}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gurnah, Abdulrazak}} [[Categoria:Insegnanti britannici]] [[Categoria:Premi Nobel]] [[Categoria:Scrittori britannici]] [[Categoria:Tanzaniani]] g9znc9dq6ayt5tysriuoc3qovjotz3p 1223146 1223145 2022-08-18T14:18:55Z SolePensoso 4367 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki [[File:AbulrazakGurnahHebronPanel (cropped).jpg|thumb|320px|Abdulrazak Gurnah nel 2009]] {{Premio|Nobel|la letteratura ('''2021''')}} '''Abdulrazak Gurnah''' (1948 – vivente), scrittore e romanziere tanzaniano naturalizzato britannico. ==Citazioni di Abdulrazak Gurnah== *Dedico questo [[premio Nobel]] all'Africa e agli africani, e anche a tutti i miei lettori, grazie! Ho pensato che fosse uno scherzo. È stata tale la sorpresa che ho aspettato fino a quando l'ho sentito annunciare prima di poterci credere.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/nobel-letteratura-al-tanzaniano-abdulrazak-gurnah Nobel "anticolonialista" per la Letteratura al tanzaniano Abdulrazak Gurnah <small>Appartiene alla generazione degli scrittori che, provenienti da culture e tradizioni differenti, hanno adoperato la lingua diffusa dall’Impero Britannico come strumento di rivendicazione e riscatto</small>]'', ''avvenire.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *{{NDR|Sui rifugiati e i migranti africani che arrivano in Europa}} Molte di queste persone vengono per necessità e anche perché hanno qualcosa da dare. Non arrivano a mani vuote. Molte hanno talento ed energia.<ref>Citato in Cristina Taglietti, ''[https://www.corriere.it/cultura/21_ottobre_07/abdulrazak-gurnah-premio-nobel-letteratura-ac3b1088-2756-11ec-8e22-571cfe84393b.shtml Premio Nobel per la Letteratura 2021 a Abdulrazak Gurnah <small>Nato a Zanzibar e arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni Sessanta, ha vinto per il suo lavoro sugli effetti del colonialismo e sul destino dei rifugiati</small>]'', ''corriere.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *Non sono come [[Virginia Woolf]] che all’età di dieci anni sapeva già di essere una scrittrice. Io mi sono ritrovato a scrivere qualcosa un giorno, come le persone di solito fanno. Poi si sono aggiunte nuove pagine. Infine sono arrivato a un punto in cui ho pensato: cos’è questa cosa che sto scrivendo? Lì ho compreso la differenza tra buttare giù qualche riga e scrivere.<ref>Citato in Davide Turrini, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/07/nobel-per-la-letteratura-2021-ad-abdulrazak-gurnah-ecco-chi-e-lo-scrittore-tanzano-arrivato-in-gran-bretagna-come-rifugiato-e-quali-libri-ha-scritto/6346284/ Nobel per la Letteratura 2021 ad Abdulrazak Gurnah: ecco chi è lo scrittore tanzano arrivato in Gran Bretagna come rifugiato e quali libri ha scritto]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *{{NDR|Sulla Tanzania, il paese natale da cui è scappato alla fine degli anni Sessanta}} Quando me ne sono andato era un posto molto pericoloso. La gente veniva imprigionata. C’era pochissimo spazio di manovra, per le persone, per lavorare, per avere successo, o anche per discutere e parlare apertamente del proprio malcontento.<ref>Citato in ''[https://www.ilpost.it/2021/10/07/premio-nobel-letteratura-2021/ Abdulrazak Gurnah ha vinto il Nobel per la Letteratura <small>È un romanziere della Tanzania e il primo scrittore africano nero a ricevere il premio dal 1986; i suoi libri in Italia sono fuori catalogo</small>]'', ''ilpost.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *Sono venuto in Inghilterra quando parole come richiedente asilo non avevano esattamente lo stesso significato: oggi sempre più persone lottano e scappano da Stati terroristici. Il mondo è molto più violento di quanto non fosse negli anni Sessanta, per questo adesso c'è una maggiore pressione sui Paesi più sicuri. Non vedo divisioni permanenti, le persone si sono sempre spostate. La migrazione degli africani verso l'Europa è un fenomeno relativamente nuovo, ma gli europei che si riversano nel mondo non sono una novità. Penso che ci sia una sorta di avarizia dietro al motivo per cui è così difficile per gli Stati europei fare i conti con questa realtà.<ref>Citato in Cristina Taglietti, ''Abdulrazak Gurnah / Parole tra due mondi'', ''Corriere della Sera'', 8 ottobre 2021.</ref> ==''Il disertore''== ===[[Incipit]]=== C'era una storia sulla prima comparsa dell'inglese. In realtà ce n'era più di una, ma con il tempo, passando di bocca in bocca, gli elementi delle varie storie si fusero in un unico racconto. In tutte le versioni, comunque, egli compa­riva all'alba, come il personaggio di un mito. ===Citazioni=== * La sorte regola ogni vicenda umana, e dunque fu così anche per la prima comparsa di quell'uomo, tuttavia la sor­te non è identica al caso, e persino gli avvenimenti più ina­spettati in realtà adempiono a un disegno. (p. 9) * E poi c'era la sua passione smodata per tutto quello che era italiano. (...) Quando era più giovane, gli insegnanti della scuola primaria avevano preso i suoi proclami filoitaliani come una forma di esuberanza, l'inevitabile esibizionismo di un ragazzino dall'ingegno bril­lante. In ogni caso, la maggior parte della gente pensava che gli italiani fossero un po' buffi, per via degli aneddoti sulle loro pagliacciate durante la guerra in Abissinia, ragio­ne per cui anche la passione di Rashid per l'Italia era considerata una cosa comica. (pp. 173-174) * Quando si tratta d'amore, i genitori cre­dono sempre al peggio, e impongono la loro autorità con la rettitudine più aspra e il ricatto. (p. 228) * Nei giorni che seguirono, arrivarono le notizie di nuove violenze e sterminii di massa, accompagnate dalle brevi ed erudite analisi di giornalisti ed esperti, ma intanto non ri­cevevo una parola, non una lettera, da casa, e fu solo alcune settimane dopo, quando l'accaduto era ormai evidente, che l'incredulità, la paura e la vergogna cominciarono a tradur­si nella coscienza del terrore che doveva avere sommerso il nostro paese. (p. 255) ==''Sulla riva del mare''== ===[[Incipit]]=== Ha detto che passerà più tardi, e a volte quando dice così lo fa davvero. ===Citazioni=== * Vivo in una piccola città sulla riva del mare, come ho sempre fatto, anche se ho trascorso la maggior parte della mia vita sulla riva di un caldo oceano verde, molto lontano da qui. Adesso vivo la mezza vita di uno straniero, spio nelle case attraverso lo schermo televisivo e immagino le continue paure che affliggono le persone che incontro durante le mie passeggiate. (p. 13) * Sono un rifugiato, uno che cerca asilo. Queste non sono parole facili, anche se l’abitudine di sentirle le fa sembrare tali. Sono arrivato all'aeroporto di Gatwick nel tardo pomeriggio del 23 novembre dell’anno scorso. È una piccola emozione ben nota, nelle nostre storie, lasciare ciò che conosciamo e arrivare in posti strani, trascinando piccoli bagagli affastellati e nascondendo ambizioni segrete e represse. (p. 16) * Il governo britannico, per ragioni che non mi sono del tutto chiare neanche adesso, aveva deciso che le persone provenienti dal mio paese potevano ottenere asilo politico se dichiaravano che la loro vita era in pericolo. I britannici volevano far sapere a livello internazionale che consideravano il nostro governo pericoloso per i suoi cittadini, cosa che sia loro sia tutti gli altri sapevano da molto tempo. Ma i tempi erano cambiati e adesso qualsiasi pallone gonfiato della comunità internazionale doveva dimostrare che non ammetteva altre sciocchezze da parte della plebaglia disordinata e litigiosa che brulica in quelle savane cotte dal sole. Il troppo è troppo. Che cos’aveva fatto il nostro governo di peggio rispetto a quello che faceva prima? Aveva manipolato un’elezione, falsificando le cifre di fronte a osservatori internazionali, mentre prima aveva solo imprigionato, violentato, ucciso o comunque degradato i suoi cittadini. (pp. 25-26) * È un posto triste, il paese della memoria, un deposito buio con pavimenti marci e scale arrugginite dove a volte si passa il tempo frugando fra cose abbandonate. (p. 141) * «Ho visitato la sua casa una volta,» disse Latif Mahmud. «Non so se si ricorda. È stato molto tempo fa. E adesso, dopo una vita, visito la sua nuova casa qui. È come se un pezzetto di filo ci tenesse legati a un paletto piantato per terra, e uno gratta gratta sempre nello stesso punto, anche se crede di aver percorso mondi interi.» (p. 241) ===[[Explicit]]=== Facevo sempre una cena leggera, in ogni caso, e avevo pur sempre con me l’asciugamano di Alfonso se le cose si fossero messe male. ==Bibliografia== * Abdulrazak Gurnah, ''Il disertore'', traduzione di Laura Noulian, Garzanti, Milano, 2006, ISBN 88-11-68321-1 * Abdulrazak Gurnah, ''Sulla riva del mare'', traduzione di Alberto Cristofori, La nave di Teseo, Milano, 2021, ISBN 978-88-346-0968-2 ==Note== <references /> ==Opere== {{Pedia|Il disertore (Gurnah)|''Il disertore''|(2005)}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gurnah, Abdulrazak}} [[Categoria:Insegnanti britannici]] [[Categoria:Premi Nobel]] [[Categoria:Scrittori britannici]] [[Categoria:Tanzaniani]] ft1t8jyaysje27d0imbe51cvkyyos00 1223147 1223146 2022-08-18T14:24:01Z SolePensoso 4367 /* Opere */ wikitext text/x-wiki [[File:AbulrazakGurnahHebronPanel (cropped).jpg|thumb|320px|Abdulrazak Gurnah nel 2009]] {{Premio|Nobel|la letteratura ('''2021''')}} '''Abdulrazak Gurnah''' (1948 – vivente), scrittore e romanziere tanzaniano naturalizzato britannico. ==Citazioni di Abdulrazak Gurnah== *Dedico questo [[premio Nobel]] all'Africa e agli africani, e anche a tutti i miei lettori, grazie! Ho pensato che fosse uno scherzo. È stata tale la sorpresa che ho aspettato fino a quando l'ho sentito annunciare prima di poterci credere.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/nobel-letteratura-al-tanzaniano-abdulrazak-gurnah Nobel "anticolonialista" per la Letteratura al tanzaniano Abdulrazak Gurnah <small>Appartiene alla generazione degli scrittori che, provenienti da culture e tradizioni differenti, hanno adoperato la lingua diffusa dall’Impero Britannico come strumento di rivendicazione e riscatto</small>]'', ''avvenire.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *{{NDR|Sui rifugiati e i migranti africani che arrivano in Europa}} Molte di queste persone vengono per necessità e anche perché hanno qualcosa da dare. Non arrivano a mani vuote. Molte hanno talento ed energia.<ref>Citato in Cristina Taglietti, ''[https://www.corriere.it/cultura/21_ottobre_07/abdulrazak-gurnah-premio-nobel-letteratura-ac3b1088-2756-11ec-8e22-571cfe84393b.shtml Premio Nobel per la Letteratura 2021 a Abdulrazak Gurnah <small>Nato a Zanzibar e arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni Sessanta, ha vinto per il suo lavoro sugli effetti del colonialismo e sul destino dei rifugiati</small>]'', ''corriere.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *Non sono come [[Virginia Woolf]] che all’età di dieci anni sapeva già di essere una scrittrice. Io mi sono ritrovato a scrivere qualcosa un giorno, come le persone di solito fanno. Poi si sono aggiunte nuove pagine. Infine sono arrivato a un punto in cui ho pensato: cos’è questa cosa che sto scrivendo? Lì ho compreso la differenza tra buttare giù qualche riga e scrivere.<ref>Citato in Davide Turrini, ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/07/nobel-per-la-letteratura-2021-ad-abdulrazak-gurnah-ecco-chi-e-lo-scrittore-tanzano-arrivato-in-gran-bretagna-come-rifugiato-e-quali-libri-ha-scritto/6346284/ Nobel per la Letteratura 2021 ad Abdulrazak Gurnah: ecco chi è lo scrittore tanzano arrivato in Gran Bretagna come rifugiato e quali libri ha scritto]'', ''ilfattoquotidiano.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *{{NDR|Sulla Tanzania, il paese natale da cui è scappato alla fine degli anni Sessanta}} Quando me ne sono andato era un posto molto pericoloso. La gente veniva imprigionata. C’era pochissimo spazio di manovra, per le persone, per lavorare, per avere successo, o anche per discutere e parlare apertamente del proprio malcontento.<ref>Citato in ''[https://www.ilpost.it/2021/10/07/premio-nobel-letteratura-2021/ Abdulrazak Gurnah ha vinto il Nobel per la Letteratura <small>È un romanziere della Tanzania e il primo scrittore africano nero a ricevere il premio dal 1986; i suoi libri in Italia sono fuori catalogo</small>]'', ''ilpost.it'', 7 ottobre 2021.</ref> *Sono venuto in Inghilterra quando parole come richiedente asilo non avevano esattamente lo stesso significato: oggi sempre più persone lottano e scappano da Stati terroristici. Il mondo è molto più violento di quanto non fosse negli anni Sessanta, per questo adesso c'è una maggiore pressione sui Paesi più sicuri. Non vedo divisioni permanenti, le persone si sono sempre spostate. La migrazione degli africani verso l'Europa è un fenomeno relativamente nuovo, ma gli europei che si riversano nel mondo non sono una novità. Penso che ci sia una sorta di avarizia dietro al motivo per cui è così difficile per gli Stati europei fare i conti con questa realtà.<ref>Citato in Cristina Taglietti, ''Abdulrazak Gurnah / Parole tra due mondi'', ''Corriere della Sera'', 8 ottobre 2021.</ref> ==''Il disertore''== ===[[Incipit]]=== C'era una storia sulla prima comparsa dell'inglese. In realtà ce n'era più di una, ma con il tempo, passando di bocca in bocca, gli elementi delle varie storie si fusero in un unico racconto. In tutte le versioni, comunque, egli compa­riva all'alba, come il personaggio di un mito. ===Citazioni=== * La sorte regola ogni vicenda umana, e dunque fu così anche per la prima comparsa di quell'uomo, tuttavia la sor­te non è identica al caso, e persino gli avvenimenti più ina­spettati in realtà adempiono a un disegno. (p. 9) * E poi c'era la sua passione smodata per tutto quello che era italiano. (...) Quando era più giovane, gli insegnanti della scuola primaria avevano preso i suoi proclami filoitaliani come una forma di esuberanza, l'inevitabile esibizionismo di un ragazzino dall'ingegno bril­lante. In ogni caso, la maggior parte della gente pensava che gli italiani fossero un po' buffi, per via degli aneddoti sulle loro pagliacciate durante la guerra in Abissinia, ragio­ne per cui anche la passione di Rashid per l'Italia era considerata una cosa comica. (pp. 173-174) * Quando si tratta d'amore, i genitori cre­dono sempre al peggio, e impongono la loro autorità con la rettitudine più aspra e il ricatto. (p. 228) * Nei giorni che seguirono, arrivarono le notizie di nuove violenze e sterminii di massa, accompagnate dalle brevi ed erudite analisi di giornalisti ed esperti, ma intanto non ri­cevevo una parola, non una lettera, da casa, e fu solo alcune settimane dopo, quando l'accaduto era ormai evidente, che l'incredulità, la paura e la vergogna cominciarono a tradur­si nella coscienza del terrore che doveva avere sommerso il nostro paese. (p. 255) ==''Sulla riva del mare''== ===[[Incipit]]=== Ha detto che passerà più tardi, e a volte quando dice così lo fa davvero. ===Citazioni=== * Vivo in una piccola città sulla riva del mare, come ho sempre fatto, anche se ho trascorso la maggior parte della mia vita sulla riva di un caldo oceano verde, molto lontano da qui. Adesso vivo la mezza vita di uno straniero, spio nelle case attraverso lo schermo televisivo e immagino le continue paure che affliggono le persone che incontro durante le mie passeggiate. (p. 13) * Sono un rifugiato, uno che cerca asilo. Queste non sono parole facili, anche se l’abitudine di sentirle le fa sembrare tali. Sono arrivato all'aeroporto di Gatwick nel tardo pomeriggio del 23 novembre dell’anno scorso. È una piccola emozione ben nota, nelle nostre storie, lasciare ciò che conosciamo e arrivare in posti strani, trascinando piccoli bagagli affastellati e nascondendo ambizioni segrete e represse. (p. 16) * Il governo britannico, per ragioni che non mi sono del tutto chiare neanche adesso, aveva deciso che le persone provenienti dal mio paese potevano ottenere asilo politico se dichiaravano che la loro vita era in pericolo. I britannici volevano far sapere a livello internazionale che consideravano il nostro governo pericoloso per i suoi cittadini, cosa che sia loro sia tutti gli altri sapevano da molto tempo. Ma i tempi erano cambiati e adesso qualsiasi pallone gonfiato della comunità internazionale doveva dimostrare che non ammetteva altre sciocchezze da parte della plebaglia disordinata e litigiosa che brulica in quelle savane cotte dal sole. Il troppo è troppo. Che cos’aveva fatto il nostro governo di peggio rispetto a quello che faceva prima? Aveva manipolato un’elezione, falsificando le cifre di fronte a osservatori internazionali, mentre prima aveva solo imprigionato, violentato, ucciso o comunque degradato i suoi cittadini. (pp. 25-26) * È un posto triste, il paese della memoria, un deposito buio con pavimenti marci e scale arrugginite dove a volte si passa il tempo frugando fra cose abbandonate. (p. 141) * «Ho visitato la sua casa una volta,» disse Latif Mahmud. «Non so se si ricorda. È stato molto tempo fa. E adesso, dopo una vita, visito la sua nuova casa qui. È come se un pezzetto di filo ci tenesse legati a un paletto piantato per terra, e uno gratta gratta sempre nello stesso punto, anche se crede di aver percorso mondi interi.» (p. 241) ===[[Explicit]]=== Facevo sempre una cena leggera, in ogni caso, e avevo pur sempre con me l’asciugamano di Alfonso se le cose si fossero messe male. ==Bibliografia== * Abdulrazak Gurnah, ''Il disertore'', traduzione di Laura Noulian, Garzanti, Milano, 2006, ISBN 88-11-68321-1 * Abdulrazak Gurnah, ''Sulla riva del mare'', traduzione di Alberto Cristofori, La nave di Teseo, Milano, 2021, ISBN 978-88-346-0968-2 ==Note== <references /> ==Opere== {{Pedia|Il disertore (Gurnah)|''Il disertore''|(2005)}} {{Pedia|Sulla riva del mare|''Sulla riva del mare''|(2001)}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Gurnah, Abdulrazak}} [[Categoria:Insegnanti britannici]] [[Categoria:Premi Nobel]] [[Categoria:Scrittori britannici]] [[Categoria:Tanzaniani]] 83hjnnbjzcmmb5qneuvn9bew0gu0tux John Marshall 0 189241 1223200 1183812 2022-08-18T17:36:54Z AnjaQantina 1348 +nota disambigua wikitext text/x-wiki {{Nota disambigua|descrizione=l'omonimo giudice statunitense (1833 – 1911)|titolo=[[John Marshall Harlan]]}} [[File:CJ Marshall copy.png|thumb|John Marshall]] '''John Marshall''' (1755 – 1835), politico statunitense. *È enfaticamente dovere e competenza del potere giudiziario dire che cos'è la legge.<ref>In ''Marbury vs Madison''. Citato in AA.VV., <i>Il libro della legge</i>, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 127. ISBN 9788858029596</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Stub}} {{DEFAULTSORT:Marshall, John}} [[Categoria:Politici statunitensi]] thcpy1o7zpxgyo3sx2grsyrgevrvls1 Blanca 0 192305 1223144 1208391 2022-08-18T12:10:16Z Vale93b 2254 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano=Blanca |tipofiction= Serie TV |titolooriginale= Blanca |anno= 2021 – in corso |genere=poliziesco / commedia drammatica / noir |attori = * [[Maria Chiara Giannetta]]: Blanca Ferrando * [[Giuseppe Zeno]]: Michele Liguori * [[Enzo Paci (attore)|Enzo Paci]]: Mauro Bacigalupo * [[Pierpaolo Spollon]]: Nanni Busalla / Sebastiano Russo * [[Antonio Zavatteri]]: Alberto Repetto * [[Gualtiero Burzi]]: Nello Carità * [[Federica Cacciola]]: Stella * [[Sara Ciocca]]: Lucia Ottonello * [[Ugo Dighero]]: Leone Ferrando |note= }} '''''Blanca''''', serie televisiva italiana diretta da [[Jan Maria Michelini]] e [[Giacomo Martelli]], liberamente tratta dal romanzo di [[Patrizia Rinaldi]]. {{tagline|Io sono Blanca e non ho paura del buio}} ==Stagione 1== ===Episodio 1. ''Senza occhi''=== ====Dialoghi==== *'''Liguori''': Scusa, non ho capito che sei...<br />'''Blanca''': Cieca. Lo puoi dire, non è un'offesa. *'''Bacigalupo''': Ma tu ti rendi conto? Ho un'agente in maternità, l'altra in malattia e la questura chi mi manda, questa... questa...<br />'''Liguori''': Cieca. Può dirlo, non è un'offesa.<br />'''Mauro Bacigalupo''': Il pronto soccorso stiamo diventando! *'''Alberto''': Ci sono certi poliziotti che non guardano in faccia a nessuno, non avranno pietà, rideranno di te.<br />'''Blanca''': Zio, stai parlando con una che da anni non sa come va pettinata in giro, che inciampa dappertutto, che parla con un cane. *'''Liguori''': Questa è la stanza più bella del commissariato, qui ci sono delle grandi finestre vista mare, computer di ultima generazione ovunque... ah, e proprio lì c'è una bellissima pianta ornamentale.<br />'''Blanca''': Io e te andremo molto d'accordo.<br />'''Liguori''': Come fai a saperlo?<br />'''Blanca''': A tutti e due piace usare la fantasia... a proposito fammi sentire la faccia.<br />'''Liguori''': {{ndr|la ferma afferrandole le braccia}}<br />'''Blanca''': Non può essere peggio del tuo ufficio. *'''Bacigalupo''': Tua moglie di notte andava spesso sotto i ponti?<br />'''Gianni Ottonello''': Mia moglie è appena morta e lei mi chiede se era una puttana.<br />'''Bacigalupo''': No, questo l'hai detto tu. *'''Lucia''': Sei cieca?<br />'''Blanca''': Per gli amici Blanca. *'''Bacigalupo''': Seguire dei casi sbobinando delle cassette da casa non è la stessa cosa che facciamo noi!<br />'''Blanca''': Non si sbobinano le cassette dagli anni '90. *'''Blanca''': {{ndr|riferita a Bacigalupo}} Che cafone!<br />'''Liguori''': Ed è pure della [[Sampdoria]]. *'''Blanca''': Tu la metti la scopa nell'angolo?<br />'''Nanni/Sebastiano''': Cosa?<br />'''Blanca''': Lo chef... la canzone di [[Fabrizio De Andrè|De Andrè]]! ''Metterai la scopa nell'angolo | che se dalla cappa in cucina scivola la strega | a forza di contare le paglie | [[cima alla genovese|la cima]] è già piena e cucita'' *'''Blanca''': Volevi sapere perché voglio fare la poliziotta? Per mia sorella, è stata uccisa [...] ho visto che le stavano facendo del male e non ho fatto niente, poteva diventare grande, avere dei figli, e non è successo. Non sono riuscita a salvarla.<br />'''Liguori''': A volte la vita ci chiede di essere più forti di quello che possiamo essere. *'''Blanca''': Allora, come sto?<br />'''Stella''': Bene, per essere una che si è messa in tiro per un maniaco. ====Frasi==== *Sono un'esperta di ''décodage'' [...] analizzo le registrazioni per capire quello che sfugge a un primo ascolto. Tipico lavoro da ciechi. ('''Blanca''') *Qui dentro capisci presto che non puoi salvare tutti. ('''Liguori''') *Il tuo problema Bla non è che sei cieca, è che sei matta. ('''Stella''') *I genovesi sono per le pari opportunità, cieco o non cieco il pedone non conta. ('''Liguori''') *Non dimenticarti cosa sei [...] non cieca: viva. ('''Leone''') *Stavo pensando che in fondo io te siamo uguali [...] per me per te le apparenze non contano. Gli altri si fidano solo della vista, noi dobbiamo fidarci di tutti gli altri sensi. ('''Nanni/Sebastiano''') *Quando ho perso la vista [...] volevo suicidarmi. Allora mio padre mi ha detto: «Fammi sentire, come vorresti suicidarti?» Io gli ho detto: «Mi butto giù dalla finestra». E mio padre mi ha detto: «Blanca, viviamo al primo piano, vieni con me ti porto sul ponte, così sicuro ci riesci» [...] Ci siamo andati sul ponte e mio papà mi ha detto: «Io adesso ti butto, però secondo me fai una cazzata, perché la vita è una figata [...] la vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia». [...] Io ho imparato a ballare sotto la pioggia. ('''Blanca''') *Andrea mi ha invitato in un bar [...] Non è pericoloso, perché ci sarai tu fuori dal locale. Tranquillo papi, è solo un appuntamento. ('''Blanca''') *Solo così potevo entrare nel tuo appartamento, sfondadoti la porta. ('''Liguori''') ===Episodio 2. ''Fantasmi''=== ====Dialoghi==== *'''Nanni/Sebastiano''': Con tutto quello che ci ho messo per riconquistarti ho paura a rischiare.<br />'''Blanca''': Ansia da prestazione?<br />'''Nanni/Sebastiano''': Da personale! Il nostro garzone ci ha lasciato per aprire un all you can eat, vogliono fare tutti i cuochi, nessuno più che lavi le pentole.<br />{{ndr|Il vento apre una finestra a casa di Blanca}}<br />'''Nanni/Sebastiano''': Che succede?<br />'''Blanca''': Ci sono i fantasmi.<br />'''Nanni/Sebastiano''': Non hai paura di stare in quella casa da sola?<br />'''Blanca''': Quando succederà chiamerò un altro. *'''Liguori''': Posso avere la tua mano? {{ndr|per mostrarle il funzionamento del telefono}}<br />'''Blanca''': Non stiamo correndo un po' troppo ispettore? *'''Edoardo Alboino Liguori''': {{ndr|risponde al citofono}} Chi è?<br />'''Liguori''': Ciao zio sono io, apri.<br />'''Edoardo Alboino Liguori''': Io chi?<br />'''Liguori''': Michele.<br />'''Edoardo Alboino Liguori''': Non conosco nessun Michele.<br />'''Liguori''': Michelangelo Agilulfo dei conti Liguori.<br />'''Edoardo Alboino Liguori''': Carissimo, sali!<br />'''Carità''': {{ndr|con fare canzonatorio}} Agilulfo!<br />'''Liguori''': Cazzo ridi? Era un re longobardo, ignorante! *'''Bacigalupo''': Tu che ci fai qui?<br />'''Blanca''': Dice a me?<br />'''Bacigalupo''': Vedi altri qui?<br />'''Blanca''': Sarei felice di poterlo fare. *'''Bacigalupo''': Li riconosci questi messaggi?<br />'''Bartolomeo''': E' una cosa vecchia.<br />'''Bacigalupo''': L'ultimo è di tre giorni fa. Se dopo tre giorni sei vecchio come sei dopo tre anni di [[riformatorio]]? *'''Bacigalupo''': Ma che sei, [[la signora in giallo]]?<br />'''Blanca''': Chi è?<br />'''Bacigalupo''': Ecco appunto, neanche le basi! *'''Liguori''': C'è sempre qualcosa che resta sfuocato.<br />'''Blanca''': Per me niente è sfuocato. *'''Bacigalupo''': Le danno fastidio gli estranei?<br />'''Edoardo Alboino Liguori''': Come a ogni gentiluomo. *'''Bacigalupo''': Te lo faccio io un indovinello. Che cosa hanno in comune tre ragazzi tossici, un conte fuori di testa e una stagista non vedente? Che non sono credibili, ecco cosa!<br />'''Blanca''': Senta questa invece: sa qual è la differenza tra me e lei? E' che io non posso vedere, mentre lei non vuole vedere. *'''Bacigalupo''': Vedi come prende il palo.<br />'''Blanca''': Glielo ripeto, sono cieca, non sorda.<br />'''Bacigalupo''': No lo dicevo per te, non vorrei ti facessi male. *'''Bacigalupo''': {{ndr|rivolto a Liguori}} Tu sei pure parente di un indiziato, quindi muto!<br />'''Blanca''': Il muto, la cieca e il sordo. Bella squadra! *'''Stefania''': Strana tipa questa Blanca, non sei ancora riuscito a portartela a letto.<br />'''Liguori''': Con lei è diverso.<br />'''Stefania''': Ti interessa molto.<br />'''Liguori''': Sono anche impegnato molto.<br />'''Stefania''': Eri impegnato anche quando stavi con me, e non era un problema mi sembra. *'''Liguori''': {{ndr|riferito a Stefania}} Abbiamo fatto squadra insieme per un po'.<br />'''Blanca''': E ti va di fare squadra con me stasera a casa mia? *'''Blanca''': Sto aspettando Liguori a cena.<br />'''Stella''': Quando me lo volevi dire, al test di gravidanza? *'''Blanca''': {{ndr|a mezza voce}} Stronzo.<br />'''Liguori''': Guarda che sono ancora qui.<br />'''Blanca''': Lo so. ====Frasi==== *Lui {{ndr|Sebastiano}} era innocente. Ora so che lavori per la polizia, e allora dimmi una cosa, quanti altri innocenti rovinerai ancora? ('''Carmine''') *I genitori sono sempre gli ultimi a capire, e i suicidi tra gli adolescenti sono sempre di più, tutta colpa di sti cazzo di ''social nàituorcs'' ('''Bacigalupo''') *I bugiardi ribadiscono sempre le loro bugie. ('''Blanca''') *Gli spacciatori mi fanno meno ansia dei serial killer, ma non potevi seguire una bella storia di corna? ('''Stella''') *Ho solo un modo per non impazzire, l'[[ordine]]. Se le cose non sono al loro posto, non le troverò mai. Breve storia triste. ('''Blanca''') *Non ti caccio solo perché al tuo posto rischio che mi mandano un'altra stagista, sorda magari! ('''Bacigalupo''') *Tutti i miei clienti sono innocenti. ('''Livia''') *In piedi, non ti permetterò di rovinarci questa occasione! ('''Stella''') *Al mio cane non piacciono le pistole degli altri. ('''Blanca''') *La polizia è la mia famiglia, e non l'ho mai tradita. ('''Bacigalupo''') *Hai fatto un bel lavoro, tu {{ndr|Liguori}} e [[la signora in giallo|la Fletcher]] {{ndr|Blanca}}. ('''Bacigalupo''') *Mio nipote è abbastanza apprezzabile, anche se totalmente inaffidabile. ('''Edoardo Alboino Liguori''') ===Episodio 3. ''Io ballo da sola''=== ====Dialoghi==== *'''Blanca''': Lucia ha bisogno di un po' di tempo.<br />'''Preside''': No, Lucia ha bisogno di socializzare, di integrarsi nel gruppo classe.<br />'''Blanca''': Qualcuno sta bene anche da solo, sa? *'''Marinella''': Ero al telefono per lavoro.<br />'''Bacigalupo''': E chi sta sputtanando stavolta? *'''Marinella''': Gabriele non si è incamminato, qualcuno l'ha preso, qualcuno che vuole farmela pagare per le mie inchieste! Clan albanesi, la mafia nigeriana...<br />'''Bacigalupo''': E magari la SPECTRE. *'''Stella''': Quindi niente moglie e niente figlio? Forse siamo state un po' troppo cattive col tuo amico {{ndr|Liguori}}.<br />'''Blanca''': Non è mio amico, e dalla Fabbri non ci va mica per fare yoga.<br />'''Stella''': Mi piace quando fai la gelosa. *'''Nanni/Sebastiano''': Mi fa piacere esserti d'aiuto.<br />'''Blanca''': L'avevo capito. *'''Pittaluga''': Ha mai mangiato [[polipo]] crudo a colazione?<br />'''Bacigalupo''': Non sono abbastanza ricco da potermi permettere un'[[epatite]]. *'''Blanca''': Se potessi vedermi da fuori direi che non sono normale. E per fortuna non posso vedermi.<br />'''Liguori''': E questo è un vero peccato.<br />'''Blanca''': Che cosa, che non sono normale?<br />'''Liguori''': Che tu non possa vederti. *'''Blanca''': Questo odore di focaccia che sento non dipende da te?<br />'''Nanni/Sebastiano''': {{ndr|passandole una mano sugli occhi}} Io a volte ho dei dubbi. *'''Blanca''': Torno a trascrivere le registrazioni del tribunale.<br />'''Bacigalupo''': Io lo dico dall'inizio.<br />'''Liguori''': No [...] ci sono due ragazzini rapiti e tu l'unica ad aver capito che c'era un complice, quindi adesso muovi il culo e vieni con me. *'''Liguori''': Stai attenta cazzo!<br />'''Blanca''': Sì mamma. *'''Rapitore''': Sei venuta qui a vedere quello che sto facendo, vai via!<br />'''Blanca''': Magari. *'''Alberto''': Tirate fuori mia nipote da là dentro.<br />'''Liguori''': Sua nipote si è tirata fuori da sola. *'''Clelia''': Come stai amore?<br />'''Vittorio''': Più leggero, ho perso qualche chilo e un orecchio. *'''Blanca''': Ci tenevo a finire lo stage lasciando un bel ricordo.<br />'''Liguori''': Come collega sei davvero un incubo, ma sei speciale. Blanca, il tuo posto è in polizia. ====Frasi==== *{{ndr|Discutendo con Blanca della vita sentimentale di Liguori}} La Fabbri è una iena, ha già fatto inchieste su mezza Genova, di sicuro ti sta già pedinando. ('''Stella''') *Noi "sbirri bastardi" [...] siamo al servizio di tutti, anche di chi ci infama. ('''Bacigalupo''') *Mi servivi naturale, grande, grosso e ''abelinou''. ('''Bacigalupo''') *Fammi capire, mio figlio è in mano ad un maniaco e l'unica speranza è una stagista? [...] E' un'[[handicap]]pata cazzo! [...] Una cieca patetica che si è convinta di essere normale soltanto perché nessuno di voi stronzi ha il coraggio di dirle che non è vero! ('''Marinella''') *Fare gli scherzi a una cieca è divertente, però farli a una prof... ('''Blanca''') *Sapete cosa ho pensato quando mi hanno chiesto un milione di riscatto? Finalmente l'incapace di Vittorio ha fatto uno sforzo [...] meglio un finto rapimento per derubarmi piuttosto che le ''belinate'' in cui buttava i suoi soldi. ('''Pittaluga''') *Anche i supereroi a volte fanno casini. ('''Gabriele''') *Non so fare niente da sola. Senza Linneo non riesco nemmeno ad alzarmi. ('''Blanca''') *Non ce l'hanno un cane da prestarti? Non lo so, tipo l'auto di cortesia. ('''Lucia''') *Meglio stare soli, è più sicuro. ('''Lucia''') *Gli altri sono un casino, ma solo in mezzo a loro capiamo chi siamo. Non avere paura degli altri, non avere paura del buio. ('''Blanca''') *Non pensi a cazzeggiare col cellulare quando hai un figlio rapito. ('''Blanca''') *Io non posso minacciare nessuno. ('''Blanca''') *Voglio solo parlare, e i morti non sono molto loquaci. ('''Blanca''') *Sono stata fortunata, e la [[fortuna]] è cieca. ('''Blanca''') ===Episodio 4. ''Blu profondo''=== ====Dialoghi==== *'''Blanca''': Non riesco a pensare a un altro cane, proprio non ce la faccio.<br />'''Liguori''': E allora non ci pensare. Intanto ci sono io. Non abbaio, non serve il guinzaglio... *'''Fulvia''': Il compagno di immersione è il vostro punto di riferimento. Vi dovete fidare più del compagno che del vostro fidanzato.<br />'''Lorenzo''': Mai fidarsi del fidanzato. *'''Carità''': Ma almeno un pesce l'hai toccato? Che so, un polpo, una sogliola...<br />'''Blanca''': In realtà nessun sub dovrebbe toccare cose sott'acqua.<br />'''Carità''': E ho capito, però per tanto così potevi metterti nella vasca da bagno.<br />'''Liguori''': Nella vasca non galleggi.<br />'''Carità''': Ma ci poteva aggiungere un po' di sale grosso, che ci vuole? *'''Blanca''': A me sto Barisoni sembra uno che ci crede veramente alle immersioni per non vedenti.<br />'''Bacigalupo''': Sì, [[madre Teresa]] che va in giro a vendere rosari con la [[svastica]].<br />'''Blanca''': [...] Perché mettersi a vendere roba nazi?<br />'''Bacigalupo''': Perché è come il legno del gozzo vecchio, marcio dentro. *'''Fulvia''': Se perdete il vostro compagno avete un minuto di tempo per cercarlo, poi dovete risalire su in superficie.<br />'''Blanca''': Perché dovrei abbandonarlo?<br />'''Fulvia''': Per salvare te stessa, ma anche lui. [...] A volte ci si deve lasciare per salvarsi. *'''Leone''': So che {{ndr|Sebastiano}} ha 18 anni e che ha già avuto a che fare con la polizia.<br />'''Beatrice''': Sempre meglio di chi fa finta di essere una brava persona. *'''Lucia''': Potrei venire io da te a farti compagnia qualche giorno. Lavo, cucino, faccio le pulizie...<br />'''Blanca''': E nelle pause studi pure?<br />'''Lucia''': Preferisci che viene il tuo amico cuoco? [...] Guarda che quello ti muore dietro. *'''Liguori''': Da quanto state insieme tu e Linneo?<br />'''Blanca''': Quattordici anni.<br />'''Liguori''': Un matrimonio praticamente. *'''Stella''': Meglio sola che con quello stronzo di Liguori.<br />'''Blanca''': Lo stronzo si è lasciato.<br />'''Stella''': Lo stronzo si fa improvvisamente interessante. *'''Fulvia''': Magari {{ndr|Lorenzo}} ha solo scoperto qualcosa e questi trafficanti lo hanno ucciso.<br />'''Bacigalupo''': Magari la terra è piatta. [...] Tutto quello che le abbiamo detto resta strettamente confidenziale. Pensi che casino se si viene a sapere che da voi si spaccia roba nazi.<br />'''Fulvia''': Mi sta ricattando?<br />'''Bacigalupo''': No, ragionavo a voce alta. *'''Bacigalupo''': [[Stupidità]], il tuo nome è donna!<br />'''Blanca''': [[Fragile|Fragilità]], il tuo nome è donna.<br />'''Bacigalupo''': Lo so, ma la mia è più vera. *'''Carolina''': Ero lì per i soldi [...] Lorenzo me li aveva promessi [...] Voglio aprire una sartoria e Lorenzo voleva darmi una mano.<br />'''Bacigalupo''': Senti un po', [[Donatella Versace]]... *'''Claudio''': Come devono essere i respiri sott'acqua?<br />'''Bambini''': {{ndr|in coro}} Lunghi!<br />'''Claudio''': E qual è il segreto per fare sempre dei bei respiri lunghi?<br />'''Bambini''': Stare calmi e sereni!<br />'''Claudio''': E perché sotto il mare è facile stare calmi e sereni? [...] Ma perché sotto il mare non ci sono le maestre! *'''Claudio''': {{ndr|sfogliando il verbale di sequestro del diving center}} Sto giudice è un cretino, come si chiama? Non lo sa che mezzo tribunale viene qui da me a fare le immersioni?<br />'''Bacigalupo''': E si vede che questo preferisce la montagna. *'''Liguori''': Perché {{ndr|Lorenzo}} non ha denunciato il ritrovamento?<br />'''Blanca''': Magari voleva farlo, però non gliel'hanno permesso.<br />'''Bacigalupo''': Sì, anche io volevo dimagrire, sono i cornetti alla crema che non me l'hanno permesso. *'''Bacigalupo''': {{ndr|a Blanca e Liguori, con sguardo complice}} Ma non è che anche voi... eh?<br />'''Blanca''': Come ricci, instancabili, senza tregua... dottore, sì che l'amore è cieco, però a tutto c'è un limite.<br />'''Liguori''': Sei simpatica.<br />'''Blanca''': Non deve capire che sei pazzo di me, altrimenti addio indagini insieme. *'''Stella''': Non è che te lo devi sposare, tu ci esci fuori, te lo porti fuori a cena, poi lo fai salire a casa, ti fai una bella...<br />'''Blanca''': Saluta Lucia che è qui a cena con me stasera! *'''Stella''': Voi due comunque non lo trovate mica un uomo che vi sopporta, gatte morte. Gatta morta grande e gatta morta mignon.<br />'''Blanca''': E gatta morta randagia. *'''Liguori''': Per sopravvivere a volte bisogna lasciarsi.<br />'''Blanca''': E' quello che dici sempre alle tue ex?<br />'''Liguori''': No è quello che dicono i sub, me l'hai detto tu.<br />'''Blanca''': Uno è morto, l'altra è in coma. I sub dicono solo cazzate. *'''Carolina''': Lei è mai stata innamorata di un uomo pericoloso signorina?<br />'''Blanca''': Tutti gli uomini hanno qualcosa di pericoloso. ====Frasi==== *Scusa ma tu ti lanceresti con un paracadute piegato da qualcuno che non conosci? [...] Ecco, io le mie bombole le riempio da solo sempre, su 'sta cosa sono un po' nazista. ('''Lorenzo''') *[[Droga|Quella merda]] non ti molla mai. ('''Claudio''') *Se una storia non funziona, meglio lasciarsi. ('''Liguori''') *Io non ci sarò sempre, devi prepararti. E' vero, può andare tutto male, però se pensi così non farai mai niente, non vivrai. Pensa invece che può andare tutto bene, perché anche questo è vero. ('''Leone''') *A volte bisogna cambiare per sopravvivere. ('''Blanca''') *Cerchiamo tritolo, non tartufi. ('''Bacigalupo''') *{{ndr|mostrando un tirapugni durante un interrogatorio}} E questo cos'è, un pelapatate? ('''Bacigalupo''') *Ci hai tirato scemi con la storia dei pregiudizi, che Lorenzo era cambiato, che adesso era una specie di principe azzurro con le pinne gialle. ('''Bacigalupo''') *Gli uomini non cambiano, magari ci provano, ma tanto non ce la fanno e ci ricascano. ('''Carolina''') ===Episodio 5. ''Macchie''=== ====Dialoghi==== *'''Liguori''': {{ndr|rivolto a Piccardo}} Che cosa c'era tra lei e Caterina?<br />'''Livia''': La domanda è tendenziosa.<br />'''Liguori''': L'avvocato è suscettibile. *{{ndr|ricordo d'infanzia di Liguori, che ha appena visto la madre baciare Piccardo}} '''Livia''': Non c'è bisogno di parlare con papà di quello che hai visto.<br />'''Michele''': Devo dire una bugia?<br />'''Livia''': Il silenzio non è una bugia. *'''Liguori''': E' chiaro che {{ndr|Piccardo}} aveva una relazione con Caterina.<br />'''Bacigalupo''': Allora andiamo a [[Teheran]] e lo accusiamo di [[adulterio]]. *'''Blanca''': Secondo me Piccardo non è l'assassino.<br />'''Bacigalupo''': Stai migliorando, per la prima volta sei d'accordo con me. *'''Piccardo''': Non l'ho uccisa {{ndr|Caterina}}.<br />'''Livia''': Devi imparare a dirlo con meno tormento. *'''Stella''': Tu ti devi rilassare ogni tanto, non come me che non mi fermo un attimo.<br />'''Blanca''': Poverina, neanche un attimo per farsi una lampada.<br />'''Stella''': No, tu adesso mi dici come l'hai capito.<br />'''Blanca''': Dal rumore della ventola. Anzi, sei lì sotto da 16 minuti, esci prima che inizio a sentire odore di griglia.<br />'''Stella''': Niente, belìn sei peggio di mia madre, con te non mi posso più rilassare.<br />'''Blanca''': Scusa. Forse hai ragione.<br />'''Stella''': Che hai detto, puoi ripetere? [...] non sono abituata a sentire queste parole! *'''Stella''': Senti, chiudi gli occhi e dimmi una cosa che desideri.<br />'''Blanca''': Tipo che non ho bisogno di chiudere gli occhi? *'''Blanca''': Tu mi conosci troppo bene. Non è che mi controlli?<br />'''Nanni/Sebastiano''': Certo, ho telecamere nascoste ovunque. *'''Carità''': Dottore, è arrivata una mail!<br />'''Bacigalupo''': Incredibile!<br />'''Carità''': [...] Dentro c'erano delle immagini e dei video della vittima.<br />'''Liguori''': Che tipo di immagini?<br />'''Carità''': Ehm...<br />'''Blanca''': Tranquillo Carità, tanto non posso vederle. *'''Liguori''': Una macchia così quella ragazza non se la leva più di dosso!<br />'''Livia''': Allora doveva evitare di sporcarsi, o coprire meglio le macchie. *'''Bacigalupo''': Vedi qualcosa?<br />'''Blanca''': Mah, così ad occhio no. *'''Livia''': {{ndr|riferendosi a Blanca}} Ragazza sveglia, peccato tu non abbia una storia con lei.<br />'''Liguori''': Qualcuno ci riesce a non avere relazioni sul lavoro. *'''Blanca''': Se non fosse tua madre la insulterei male.<br />'''Liguori''': Non puoi dire niente che io non abbia già pensato.<br />'''Blanca''': Perché ce l'hai così tanto con lei?<br />'''Liguori''': Perché complica sempre le cose.<br />'''Blanca''': Un po' come me. ====Frasi==== *Blanca [...] c'era un limone nel frigo del dottore, l'hai mica visto?... Cioè non visto, sentito, col naso dico... Hai visto mai... ('''Carità''') *Prima lo zio matto, adesso la mamma strega, belìn Liguori, ma cosa siete, [[la famiglia Addams]]? ('''Bacigalupo''') *Senti un po' [[Ispettore Callaghan: il caso "Scorpio" è tuo!!|Callaghan]], guardaci. Io, te, Carità, la stagista, gli altri premi Nobel che ci sono di là, perché ci hanno cacciati qui secondo te? Te lo dico io: perché è un posto di merda. Ma ora è il mio posto di merda, e io non voglio che per colpa tua mi tocca scoprirne uno peggio di questo. ('''Bacigalupo''') *Stai diventando troppo sbirra. ('''Stella''') *Mi scendono le lacrime dagli occhi, però tanto te non le vedi. ('''Nanni/Sebastiano''') *Tu sei un ragioniere, pensi solo ai numeri... soprattutto a uno, quello di Caterina. [...] Hai il numero di tutte le ragazze delle pulizie? Cos'hai, manie di igiene? ('''Bacigalupo''') *Un'altra risposta sbagliata e vinci un soggiorno gratis a Marassi. Lì c'è pieno di ragazzoni appassionati di pulizie. ('''Bacigalupo''') *Se mi stai chiedendo di chiudere un occhio, caschi male. ('''Blanca''') *Tutto quello che facciamo lascia una traccia, lascia una macchia. ('''Blanca''') *Professore corrotto, assistente assassino e studentessa uccisa. E io che insisto che mia figlia faccia l'università. ('''Bacigalupo''') *Ho pensato fossimo amici, invece siamo solo colleghi. E tra un po' nemmeno quello, perché tu te ne andrai. ('''Liguori''') ===Episodio 6. ''Tornando a casa''=== ====Dialoghi==== *'''Liguori''': Guarda un po' dove viveva 'sto povero Cristo.<br />'''Carità''': Sono mica tutti nobili come te, Agilulfo. *{{ndr|Ricordo d'infanzia di Blanca}} '''Blanca''': Bea ti prego, andiamo a casa, al sicuro.<br />'''Beatrice''': Nessun posto è sicuro per me. *'''Blanca''': Sei tu il poliziotto.<br />'''Bacigalupo''': "Lei", sempre. *'''Blanca''': So che [...] c'è una telecamera di sicurezza. [...] Mi servirebbero le immagini.<br />'''Carità''': Mi prendi in giro?<br />'''Blanca''': Ogni tanto, non adesso. *'''Liguori''': Lavoro solo con le persone di cui mi posso fidare. {{ndr|se ne va}}<br />'''Blanca''': {{ndr|gli mostra il [[dito medio]]}}<br />'''Liguori''': Sono di qua.<br />'''Blanca''': {{ndr|girandosi}} Così va bene? *'''Blanca''': Ti ricordi quando da piccola mi lasciavi in un punto al centro del paese e mi mollavi lì, e dovevo tornare a casa da sola? [...] Adesso ho di nuovo paura. [...] E se non riuscissi più a tornare a casa da sola?<br />'''Leone''': E' impossibile, tu sei Ferrando Blanca...<br />'''''Insieme''''': E Ferrando Blanca non ha paura del buio. *'''Lucia''': {{ndr|strappa un sigillo a un locale sequestrato}} Non è che mi arrestano?<br />'''Blanca''': Sei minorenne.<br />'''Lucia''': Ah, allora posso fare tutto? *'''Bacigalupo''': Meno male che stai bene.<br />'''Blanca''': E' carino a preoccuparsi per me.<br />'''Bacigalupo''': No, sono preoccupato per quelli dell'[[INAIL]], se ti fai male qui mi scuoiano vivo. *'''Carità''': Domani la [[Sampdoria|Samp]] gioca in Coppa. Col campo pesante sviluppiamo poco il gioco.<br />'''Liguori''': Ah, lo sviluppi tu? *'''Alberto''': Non hai prove [...] Nessuno ti crederà!<br />'''Blanca''': Tu hai bruciato mia sorella, tu hai mandato Sebastiano in galera per 15 anni!<br />'''Alberto''': No tu l'hai mandato in galera. Ti farai solo del male, farai del male a te e a tuo padre. Vuoi che sappia veramente cos'è successo? Se tu ti metti contro di me, perderai tutto, niente più lavoro in polizia o in tribunale, niente di niente. Tornerai a essere quello che eri prima, una povera cieca al buio.<br />'''Blanca''': Io non ho paura del buio. ====Frasi==== *Ma cosa c'hai nel cervello, i [[tafano|tafani]]? ('''Bacigalupo''') *I morti non camminano. ('''Blanca''') *{{ndr|Al medico che le controlla l'orecchio con l'otoscopio}} Riesce a vedere dall'altra parte? ('''Blanca''') *E' la "N" volta che mi salvi, stai provando a rimorchiarmi? ('''Blanca''') *Voglio che ritrovi la vista, voglio che impari a vedere, a vedere veramente però, a vedere cosa vuol dire passare quindici anni in prigione. Ma a differenza di me tu mangerai bene, e al contrario di me tu sei colpevole [...] di avermi rubato la vita. ('''Nanni/Sebastiano''') *{{ndr|Rivolto a Lucia}} Tutti se ne fregano di te, di noi, tutti. [...] Tanto questo esame {{ndr|al conservatorio}} mica lo passavi, non sei così brava, e lo sai perché? Perché fai schifo. Tu fai schifo. La vita fa schifo. ('''Gianni''') *Avevi ragione [...] forse non hai dei tafani nel cervello. Magari qualche [[zanzara]]. ('''Bacigalupo''') ==Citazioni su Blanca== *In ''[[Delitto e castigo]]'' di [[Fedor Dostoevskij|Dostoevskij]] il poliziotto [...] porta Raskòl'nikov a confessare interrogandolo, non ha bisogno di guardarlo. {{ndr|Per questo}} trovo che l'idea di Blanca di fare la poliziotta sia geniale.<ref>Citato in ''[https://video.repubblica.it/dossier/venezia-78/venezia-78-andrea-bocelli-ecco-banca-una-serie-tv-anche-per-chi-non-vede/395365/396074 Venezia 78, Andrea Bocelli, ecco 'Blanca': "Una serie tv anche per chi non vede"]'', in "La Repubblica", 6 settembre 2021</ref> ([[Andrea Bocelli]]) *A una fiction di Rai 1 che inserisce nel racconto in maniera non banale una citazione tratta dalla canzone ''[[Fabrizio_De_André#Le_nuvole|’Â çímma]]'' di De Andrè si perdona tutto: le scivolate melodrammatiche, le cartoline da Camogli, il vecchio trucco di mescolare indagini e sentimenti. In realtà, c’è poco da perdonare [...] La Lux Vide ha messo a segno un'altra delle sue macchine da sogno.<ref>Citato in ''[https://www.corriere.it/spettacoli/21_novembre_24/indagini-sentimenti-blanca-fiction-non-banale-f2ada7fe-4d37-11ec-8b01-c023696b7b18.shtml Indagini e sentimenti di «Blanca», una fiction non banale]'', in "Corriere della Sera", 24 novembre 2021</ref> ([[Aldo Grasso]]) *Ci siamo concentrati sulla vita di una ragazza che vuole essere trattata come qualsiasi altra. Non è una supereroina, non è speciale.<ref>Citato in ''Giannetta al Bif&st: "Cinema, ti amo. Ma dico: grazie tv"'', in "Corriere del Mezzogiorno", 29 marzo 2022</ref> ([[Maria Chiara Giannetta]]) ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Blanca''}} [[categoria:Serie televisive italiane]] rw5vasi0b03s7aru1uxo40hx43sdnak Spider-Man: No Way Home 0 192745 1223271 1222222 2022-08-18T20:36:45Z 93.68.200.237 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Spider-Man: No Way Home |genere = azione/avventura/fantascienza |regista = [[Jon Watts]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(personaggio)</small> |sceneggiatore = [[Chris McKenna (sceneggiatore)|Chris McKenna]], [[Erik Sommers]] |attori = * [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man * [[Zendaya]]: Michelle "MJ" Jones-Watson * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Jacob Batalon]]: Ned Leeds * [[Jon Favreau]]: Harold "Happy" Hogan * [[Jamie Foxx]]: Max Dillon / Electro * [[Willem Dafoe]]: Norman Osborn / Goblin * [[Alfred Molina]]: Otto Octavius / Dottor Octopus * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Tony Revolori]]: Eugene "Flash" Thompson * [[Marisa Tomei]]: May Parker * [[Andrew Garfield]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man * [[Tobey Maguire]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere |doppiatori italiani = * [[Alex Polidori]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man * [[Emanuela Ionica]]: Michelle "MJ" Jones-Watson * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Francesco Ferri]]: Ned Leeds * [[Enrico Chirico]]: Harold "Happy" Hogan * [[Franco Mannella]]: Max Dillon / Electro * [[Francesco Pannofino]]: Norman Osborn / Goblin * [[Massimo Lodolo]]: Otto Octavius / Dottor Octopus * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Mattia Nissolino]]: Eugene "Flash" Thompson * [[Barbara De Bortoli]]: May Parker * [[Lorenzo De Angelis]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man * [[Marco Vivio]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere |fotografo = [[Mauro Fiore]] |montatore = [[Jeffrey Ford]], [[Leigh Folsom Boyd]] |effetti speciali = [[Kelly Port]], [[Chris Waegner]], [[Scott Edelstein]], [[Dan Sudick]] |musicista = [[Michael Giacchino]] |scenografo = [[Rosemary Brandenburg]], [[Emmanuelle Hoessly]] |costumista = [[Sanja Milkovic Hays]] }} '''''Spider-Man: No Way Home''''', film statunitense del 2021 con [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]], [[Tobey Maguire]], [[Andrew Garfield]], [[Benedict Cumberbatch]], [[Zendaya]], [[Jacob Batalon]], [[Willem Dafoe]], [[Alfred Molina]] e [[Jamie Foxx]], regia di [[Jon Watts]]. ==Frasi== *In poche parole, tutti quelli che sapevano che ero Spider-Man, dovrebbero saperlo ancora!!! ('''Peter Parker''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Pensi che la tua nuova tuta ti salverà?! ('''Dottor Octopus''') *{{NDR|A Peter e MJ, indicando Lizard}} Oh, quello è un dinosauro? ('''Ned Leeds''') *{{NDR|Rivolto a Peter, a nome dei suoi tentacoli}} Siamo stanchi delle tue domande, ragazzo!!! ('''Dottor Octopus''') *Un Peter diverso. Strano. ('''Uomo Sabbia''') *{{NDR|Prima di intrappolare il Dottor Strange nella Dimensione Specchio in modo per curare i supercriminali multiversali}} Mi dispiace, signore, ma... devo provarci. ('''Spider-Man''') *Posso aiutarti. Sai, anch'io sarei una specie di scienziato. ('''Norman Osborn''') *Fidati, Peter. Quando cerchi di riparare le persone, ci sono sempre conseguenze. ('''Lizard''') *Be', io... io non voglio essere ucciso, soprattutto da uno vestito alla ''[[Dungeons & Dragons]]''. {{NDR|riferendosi al Dottor Strange}} Perciò qual è il piano? ('''Electro''') *{{NDR|Colpito dallo stile di coraggio di MJ}} È impossibile che sia la sua ragazza, è impossibile. ('''Lizard''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Be', io ci sto. Ma, se qualcosa va storto, ti friggo dentro e fuori. ('''Electro''') *Ci ucciderà tutti. ('''Dottor Octopus''') *Oh, queste umiliazioni non finiscono mai?! Tieni il tuo giochino scientifico lontano da me! ('''Dottor Octopus''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man, dopo aver preso il controllo mentale di Norman}} È un bel trucchetto, il tuo senso ragnesco. ('''Goblin''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Ti ho osservato profondamente, attraverso gli occhi codardi di Norman. Che lotti, per avere tutto quello che vuoi, mentre il mondo cerca di farti scegliere. Gli dei non devono scegliere. Noi prendiamo. ('''Goblin''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Visto quando parlavo delle conseguenze!! ('''Lizard''') *Peter, Peter, Peter. A fare del bene ci si rimette sempre. Puoi ringraziarmi dopo. ('''Goblin''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Fammi solo... riprendere fiato. ('''May Parker''') *Come va, Peter. Ti piace il nuovo me? Senti, tu dammela. La distruggerò {{NDR|sghignazza}}, ma ti lascerò vivere. Non costringermi ad ucciderti. ('''Electro''') *Mi dispiace, Sandman, nessuno torna a casa! ('''Electro''') *{{NDR|Dopo aver curato l'Uomo Sabbia}} A posto, Flint. Ti porteremo a casa. Tu resta qui. ('''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''') *{{NDR|Dopo aver curato Lizard}} Dottor Connors? Bentornato, signore. ('''Peter Parker/Spider-Man''') *Spider-Man può venire a giocare?! ('''Goblin''') *{{NDR|Alla Cappa della Levitazione del Dottor Strange}} Grazie, Mister Mantello! ('''Ned Leeds''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolto a Peter, riferendosi a May}} Lei era lì per causa tua! Io l'avrò pure colpita, ma tu... {{NDR|ridendo in modo maniacale}} Tu sei quello che l'ha uccisa! ('''Goblin''') *{{NDR|Dopo essere stato curato da Peter}} Peter? {{NDR|guardando con rimorso il Peter Parker del suo universo, sdraiato a terra, ferito}} Cosa ho fatto? ('''Norman Osborn''') *A poche settimane dal disastro della Statua della Libertà, i seguaci di Spider-Man seguitano a sostenere che il vile vigilante sia un eroe! Ma se fosse un eroe, si toglierebbe la maschera e ci direbbe di chi è veramente, perché solo un codardo cela la propria identità. Solo un codardo nasconde le proprie vere intenzioni. Siatene certi, signore e signori, il sottoscritto scoprirà quelle intenzioni, con le buone e le cattive! ('''J. Jonah Jameson''') ==Dialoghi== *'''Matt Murdock''': Bene, ho delle buone notizie: nessuna delle accuse contro di te reggerà.<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorridendo di gioia}}: Dai, sul serio?!<br />'''May Parker''': Ah, lo sapevo!<br />'''Happy Hogan''': Grande!<br />'''Peter Parker''': Oh, mio Dio, signor Murdock, la ringrazio!<br />'''May Parker''': Grazie, Matt!<br />'''Peter Parker''': È incredibile!<br />'''Matt Murdock''': Prego.<br />'''Happy Hogan''': Perfetto.<br />'''Matt Murdock''': Tuttavia, signor Hogan?<br />'''Happy Hogan''': Sì.<br />'''Matt Murdock''': I federali stanno indagando sulla tecnologia scomparsa. Io comprendo la sua lealtà verso il signor Stark e a al suo retaggio, ma se fossi coinvolto...<br />'''Happy Hogan''': Se fossi coinvolto?!<br />'''Matt Murdock''': Si procuri un avvocato.<br />'''Happy Hogan''': Mi serve un avvocato, perché sono sotto inchiesta?! Pensavo che... Ha detto nessuna accusa. Potrei dire su un consiglio del mio legale che rifiuto rispettosamente di rispondere alla domanda perché la responsabilità potrebbe incriminarmi. Lo dicono quei in ''Bravi ragazzi''? Cosa dicono quei in ''Bravi ragazzi''?<br />'''May Parker''': Happy, Happy, lo so cosa stai pensando. Calmati. Sentiamo cosa ha da dire. Matt?<br />'''Matt Murdock''': Deve procurarsi di un avvocato eccellente. Peter, avrai eppure evitato i problemi illegali per ora, ma è solo l'inizio. C'è ancora il tribunale dell'opinione pubblica. {{NDR|dalla finestra viene lanciato un mattone verso Peter, ma Matt lo afferra subito}}<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorpreso}}: Come è riuscito a farlo!?<br />'''Matt Murdock''': Sono un avvocato eccellente.<br />'''May Parker''': Ci occorre un luogo più sicuro dove vivere. *'''Dottor Strange''': Allora, Peter, a cosa devo il piacere?<br />'''Peter Parker''': Ah, giusto. Mi dispiace disturbarla, signore, ma...<br />'''Dottor Strange''': Per favore, abbiamo salvato mezzo universo insieme, puoi evitare di chiamarmi "signore".<br />'''Peter Parker''': Okay, ah, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': Suona strano, ma te lo concedo. *'''Dottor Octopus''': Ciao, Peter.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|confuso}}: Ciao! Noi ci... La conosco?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa hai fatto al mio apparecchio?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ah, il suo apparecchio? Non so di cosa stia parlando! Non so... Quale apparecchio?<br />'''Dottor Octopus''': La potenza del sole nel palmo della mia mano. È sparita!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ascolti, signore, se la smette di devastare auto, potremmo lavorare insieme e la aiuterò a trovare il suo apparecchio!<br />'''Dottor Octopus''': Vuoi giocare con me?! {{NDR|solleva le due auto}} Prendile!! {{NDR|lo attacca}} *'''Dottor Octopus''' {{NDR|si [[Spider-Man 2|riferisce però a Mary Jane]]}}: Avrei dovuto uccidere la tua fidanzatina quando potevo! {{NDR|Spider-Man fuoriesce le zampe meccaniche della sua tuta nanotecnologica}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|visibilmente infuriato, credendo che fosse Michelle Jones}}: Che cosa ha detto?!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|ai suoi tentacoli}}: Pare che ci sia una gara. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Dottor Octopus''': Nanotecnologia. Ah, hai superato te stesso, Peter. Ti ho sottovalutato. Ma ora morirai. {{NDR|cerca di ucciderlo con una lama del tentacolo, ma la tuta nanotecnologica difende Peter nel petto che però mostra il suo volto, Doc Ock si toglie gli occhiali da sole per vederlo meglio che ne rimane confuso}} Tu non sei Peter Parker.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Sono davvero confuso, ora. *'''Dottor Strange''': Devi stare attento a ciò che desideri, Parker!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|imprigionato nella cella magica}}: Fatemi uscire!!!<br />'''Peter Parker''': Potrebbe spiegarmi, per favore, che cosa succede?<br />'''Dottor Strange''': Sai l'incantesimo che hai rovinato che doveva far dimenticare a tutti che Peter Parker è Spider-Man? Sta attirando tutti coloro che sanno che Peter Parker è Spider-Man, da ogni universo fino al nostro.<br />'''Peter Parker''': Da ogni universo?<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto al Dottor Strange}}: Chi sei tu? E dove mi trovo?<br />'''Dottor Strange''': Penso sia meglio non coinvolgerli, perché francamente il multiverso è un concerto di cui sappiamo spaventosamente poco.<br />'''Peter Parker''': Il multiverso esiste?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sospira}}: Non dovrebbe nemmeno essere possibile.<br />'''Peter Parker''': Ma aveva fermato l'incantesimo?<br />'''Dottor Strange''': No, lo contenuto. Ma pare che qualcuno di loro siano riusciti a passare. Quando sei andato via, ho rilevato una presenza ultraterrena, l'ho seguita nelle fogne, e dove ho trovato quel... {{NDR|indicando Lizard che è anche lui imprigionato}} viscido meticcio verdastro.<br />'''Dottor Octopus''': Incantesimo?! Come nella magia? Che cos'è? Una festa di compleanno?! Chi è questo pagliaccio?! Cos'è questa follia?!<br />'''Dottor Strange''': Guarda. Conosci un Peter Parker che è Spider-Man?<br />'''Dottor Octopus''': Sì.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indica il Peter di questo universo}}: È lui?<br />'''Dottor Octopus''': No!<br />'''Dottor Strange''': Visto? Okay, ecco cosa dobbiamo fare. Non so di quanti visitatori ci siano arri...<br />'''Peter Parker''': Io ne ho visto un altro. Sul ponte. Ero tipo... era tipo un elfo verde volante. {{NDR|si riferisce al Goblin}}<br />'''Dottor Strange''': Sembra gioioso. Perché non cominci da lui. Li devi catturare e portali qui, intanto io capisco come rispedirli indietro prima che distruggano il tessuto della realtà, o peggio, che Wong lo scopra. *'''Dottor Octopus''' {{NDR|sbalordito di aver visto, per la prima volta, lanciare un incantesimo a Peter nell'altra cella}}: Come ci sei riuscito?!?<br />'''Dottor Strange''': Tante feste di compleanno! *'''Ned Leeds''': Allora, come sono arrivati quei cattivi?<br />'''Dottor Strange''': Rovinando un incantesimo per farmi ammettere all'università!<br />'''Michelle Jones''': Come?! Cosa?! Non è stata la signora dell'MIT che hai salvato?<br />'''Ned Leeds''': Hai usato la magia?!<br />'''Peter Parker''': E... No, quello era dopo. Concentriamoci sulla buona notizia, okay.<br />'''Dottor Strange''': No, concentriamoci sulla brutta notizia. Sino ad ora avete individuato zero intrusi del multiverso, perciò tirate fuori i cellulari, setacciate [[Internet]] e... fiutate quelle carogne!<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|ironica}}: Ci sta dicendo cosa fare anche se il suo incantesimo che ha combinato il casino e che vuol dire che è colpa sua? Sa, io conosco delle frasi magiche che cominciano con le parole "per favore".<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Per favore, fiutate quelle carogne. *'''Dottor Octopus''' {{NDR|parlando di Norman}}: Non può essere lui.<br />'''Michelle Jones''': Perché?<br />'''Dottor Octopus''': Perché Norman Osborn è morto anni fa. O abbiamo visto qualcun altro, oppure stai per volare nell'oscurità a combattere un fantasma. *'''Uomo Sabbia''' {{NDR|finito nella cella magica}}: Che succede?!<br />'''Electro''': Hai scelto la parte sbagliata. {{NDR|Lizard si mette a ridacchiare per averlo riconosciuto}} Connors?<br />'''Dottor Octopus''': Aspetta. Conosci questa creatura?<br />'''Electro''': No no no no, non una creatura. Un uomo.<br />'''Ned Leeds''': Oh, gli stessi universi.<br />'''Electro''': Il dottor Curt Connors era uno scienziato di Oscorp, quando lavoravo lì. Uno scienziato brillante che si è trasformato in una lucertola. Poi voleva trasformare tutta la città in lucertole. Roba da pazzi.<br />'''Lizard''': Quale roba da pazzi, Max?! Era il prossimo passo nell'evoluzione umana!<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man (film)|The Amazing Spider-Man]]'' (2012).</ref><br />'''Ned Leeds''' {{NDR|sottovoce a MJ}}: Il dinosauro parla.<br />'''Michelle Jones''': È una lucertola.<br />'''Ned Leeds''': Giusto.<br />'''Lizard''': A proposito, a te cos'è successo? Ti ricordavo con i denti marci, gli occhiali e il riporto ai capelli. Ti sei rifatto di sana pianta? Sei vuoi, te lo posso farti io, di sana pianta.<br />'''Electro''': Mi trasformi in lucertola?<br />'''Lizard''': Esatto!<br />'''Uomo Sabbia''': Voi due fatela finita! *'''Ned Leeds''' {{NDR|a MJ}}: Ehi, mi chiedi se questo è un mostro albero oppure uno scienziato che si è trasformato un albero.<br />'''Electro''': È solamente un albero. Solo un albero. *'''Goblin''': Vigliacco! Abbiamo un nuovo mondo da conquistare! Mi dai il voltastomaco!<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|ormai impaurito}}: Lasciami in pace, ti prego.<br />'''Goblin''': Ti nascondi nell'ombra! Ti nascondi da chi sei veramente!!<br />'''Norman Osborn''': No!<br />'''Goblin''': Non puoi scappare da te stesso!!! *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ragazzi, lui è il signor Orsborn.<br />'''Norman Osborn''': Ehi, dottore.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Scusi, il dottor Osborn. Loro sono i miei amici: lui è Ned e MJ.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|confuso}}: "Mary Jane"?<br />'''Michelle Jones''': È Michelle Jones, in verità.<br />'''Norman Osborn''': Affascinante.<br />'''Ned Leeds''': Dici che ci sono altri Ned Leeds? *'''Norman Osborn''': Octavius?<br />'''Dottor Octopus''': Osborn?<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|riguardo ai tentacoli di Octavius}}: Cosa... Cosa ti è successo?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa è successo a me?! Sei il morto vivente!<br />'''Norman Osborn''': Che... che vuoi dire?<br />'''Dottor Octopus''': Sei morto, Norman. Anni fa.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|continuando non capire}}: Tu sei pazzo.<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Adoro questo universo!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Di che sta parlando? Lui era qui, non può...<br />'''Uomo Sabbia''': Morti. Sono morti entrambi, combattendo Spider-Man. Ne parlarono i notiziari. Green Goblin, trafitto dallo stesso aliante su cui volavi.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'' (2002).</ref> E, un paio di anni dopo, tu, Doc Ock, annegato nel fiume con il tuo apparecchio.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 2]]'' (2004).</ref><br />'''Dottor Octopus''': Sono sciocchezze! Spider-Man stava cercando di fermare il mio reattore a fusione! E io ho fermato lui! L'ho avevo per la gola e poi io... {{NDR|realizzando di essere sfuggito nel suo destino}} Poi ero qui.<br />'''Electro''': Oh, mai dai! Non sai una cosa? Io stavo pestando Spider-Man! Fatelo dire! E lui ha causato un sovraccarico, ero bloccato nella griglia, assorbivo dati, stavo per trasformami in energia pura, e poi... e poi... e... {{NDR|realizzando di aver subito anche lui il suo destino}} E poi... Oh, cazzo! Stavo per morire.<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]]'' (2014).</ref><br />'''Lizard''' {{NDR|in preda dalla paura}}: Max, tu sai? Che io morirò? *'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto sorpreso a Peter per il rifiuto di lasciare gli alcuni cattivi a morire nei loro universi}}: Avresti potuto lasciarci a morire. Perché non l'hai fatto?<br />'''Michelle Jones''': Perché lui è diverso. *'''Electro''': Guarda questo posto e quante possibilità.<br />'''Uomo Sabbia''': Cosa? L'appartamento?<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, sì, l'appartamento! Mi piace il dancing dell'open space, no! No, amico. Sto parlando del mondo. A me piace come sono qui. E tutta quell'energia potrei essere molto di più. Perché ti sei aggregato?<br />'''Uomo Sabbia''': Ho una figlia {{NDR|Penny}}. E voglio vederla. {{NDR|parlando del Peter di questo universo}} A lui non rimarrà a casa, fin quando non avrà finito il suo piccolo progetto.<br />'''Electro''': Ti fidi lui?<br />'''Uomo Sabbia''': Non mi fido di nessuno. Ma come hai fatto finire?<br />'''Electro''': Ah, dove lavoravo prima, facevano esperimenti con l'elettricità creata dagli organismi viventi e poi sono caduto in una vasca di anguille elettriche.<br />'''Uomo Sabbia''': Scherzi?! Io sono caduto in un super collisore.<br />'''Electro''': Accidenti, devi stare attento a dove cadi. *'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|dopo essere stato curato da Peter}}: Che silenzio. Quelle voci nella mia testa... l'avevo dimenticate.<br />'''Norman Osborn''': Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|sorridendo}}: Sì, Norman. Sono io.<br />'''Uomo Sabbia''': Ma guarda un po'.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|stringendo la mano a Peter}}: Ti ringrazio, ragazzo. Davvero.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Si figuri. *'''Peter Parker/Spider-Man''': È tutta colpa mia, May. Avrei dovuto dare ascolto a Strange a lasciare che li mandasse...<br />'''May Parker''': No, no, no, no, hai fatto la cosa giusta. Sarebbero stati uccisi. Hai fatto la cosa giusta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non è una mia responsabilità, May.<br />'''May Parker''': Oh, quello che ha detto Norman? La missione morale? No.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, May, tu non devi...<br />'''May Parker''': No, no, no. Peter, ascoltami bene. Tu hai un dono. Tu hai un potere. E da un grande potere derivano anche grandi responsabilità. *'''Michelle Jones''': Chi diavolo sei?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Peter Parker.<br />'''Michelle Jones''': Non è possibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Spider-Man, nel mio mondo. Ma poi, ieri, io mi sono... E mi sono ritrovato qui. *'''Ned Leeds''': Allora anche tu sei Spider-Man? Perché non l'hai detto subito?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Di solito non vado in giro a pubblicizzarlo. Sennò l'anonimato del supereroe finirebbe.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man e Michelle Jones''': Ha detto la stessa cosa. *'''Michelle Jones''' {{NDR|lei e Ned confortano Peter per la morte della zia May}}: Mi dispiace. Peter, ci sono... Ci sono delle persone qui.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Cosa?! {{NDR|vede arrivare le sue due varianti dei loro universi alternativi}} Ehi, ehi, aspetta, aspetta! Wow! Cosa...?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mi dispiace... per May.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, condoglianze. Credo di sapere che cosa stai provando...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|interrompendolo dall'angoscia}}: No, no, no, non dirmi che cosa sto provando.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Okay...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lei non c'è più. Ed è tutta colpa mia. È morta invano. Perciò farei quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ti prego, no! Non dovreste essere qui. Nessuno dei due, vi rispedisco a casa. Quei tipi provengono dai vostri mondi, giusto? Vedetevela voi. Se moriranno, se li ucciderete... dipenderà da voi. Non è un mio problema. Non m'interessa più. Ho chiuso. Mi dispiace di avervi trascinato in questa cosa. Ma ora dovete tornare a casa. Buona fortuna.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mio zio Ben è stato ucciso. È stata colpa mia.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ho perso... Ho perso Gwen, era la mia... Era la mia MJ. Non ho potuto salvarla. Non potrò mai perdonarlo per questo. Ho continuato, ho cercato di andare avanti, ho cercato di essere l'amichevole Spider-Man di quartiere, perché so che lei l'avrebbe voluto, ma... ad un certo punto non ho più usato mezzo misure. Sono diventato rabbioso. Mi sono inasprito. Non voglio che tu finisca come me.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': La notte in cui morì Ben, cercai l'uomo che ritenevo colpevole. Lo volevo morto. Ho raggiunto il mio obbiettivo. Non mi ha fatto sentire meglio. Ci ho messo molto tempo a... imparare a uscire dall'oscurità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|riferendosi amaramente al Goblin}}: Io voglio ucciderlo. Voglio farlo a pezzi. Ho ancora la sua voce nelle orecchie. Anche dopo che è stata ferita, mi ha detto che abbiamo fatto una cosa giusta. Mi ha detto che da un grande potere...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...derivano grandi responsabilità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Aspetta, cosa, come fai a saperlo?!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo disse zio Ben.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il giorno in cui morì. {{NDR|commosso}} Forse non è morta invano, Peter. *'''Ned Leeds''': Ehm, voi ce l'avete un migliore amico?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|riguardo proprio a Harry Osborn}}: Ce l'avevo.<br />'''Ned Leeds''': Ce l'avevi?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È morto tra le mie braccia, dopo che ha provato di uccidermi. È stato atroce.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 3]]'' (2007).</ref> *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, quali sono i cattivi più assurdi che avete dovuto combattere?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu ne avrai conosciuto parecchio.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|ridacchiando}}: Bella domanda!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Si, io ho combattuto un alieno fatto di gelatina nera, una volta. {{NDR|si riferisce a Venom in ''[[Spider-Man 3]]''}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Oh, ma dai! Anch'io ho combattuto un alieno. Sulla Terra e nello spazio.<ref>Riferimento ai film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018) e ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019).</ref><br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ah.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, era viola. {{NDR|si riferisce a Thanos}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Io vorrei combattere un alieno!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Io, io sono stupito che tu abbia combattuto un alieno nello spazio?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|sospira}}: Io non posso competere. Ho combattuto un russo dentro una macchina da rinoceronte. {{NDR|si riferisce a Rhino in ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|The Amazing Spider-Man 2]]''}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Aspetta, perché stai dicendo che tu non puoi competere? Secondo me non è vero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ah, grazie, l'apprezzo, non dico che faccio schifo...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È solo la tua voce interiore... Io dico che non dovresti...<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ecco, lo so, lo so... Io...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei... Tu sei incredibile. Devi soltanto convincertene.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, sì, devo convincerne! Posso farlo!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Posso farlo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo dirai.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Mi è bastato sentirtelo dire, grazie! *'''Uomo Sabbia''': Dov'è la scatola, Peter?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Flint, possiamo aiutare tutti!<br />'''Uomo Sabbia''': Non m'interessa! *{{NDR|Durante lo scontro con Electro, Lizard e l'Uomo Sabbia}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ma che sta succedendo?! Continuavo a chiamare Peter Due, Peter Due, Peter Due!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, ehi, ehi, ehi!!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo so, ma pensavo che fossi tu Peter Due!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Cosa?! Io non sono Peter Due!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Basta litigare!! Ascoltate Peter Uno! Sentite, è chiaro che non sappiamo lavorare insieme!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sì!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo so, lo so, facciamo pena! Io... io non so come si lavora in squadra!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Nemmeno io!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Beh, io sì! Io sono stato in una squadra, okay!? Non voglio vantarmi, ma lo farò, ero negli Avengers!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Gli Avengers, grandioso!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ma chi sono?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non conoscete gli Avengers!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': È... è una band? Tu sei in una band?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, non sono una band! No! Gli Avengers sono, ehm, i più potenti eroi... {{NDR|durante il dialogo viene interrotto dai colpi di Electro in mezzo alla statua}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|continuando nervosamente a non capire}}: Non è di aiuto!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sentite, non è importante! Dobbiamo solo concentrarci, fidarsi del prurito e coordinarsi ai nostri attacchi!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con onore}}: Sì, okay. Scegliamo un bersaglio.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Giusto!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|autoconvinto}}: Li togliamo alla lista una alla volta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Adesso ci siamo! Peter Uno, Peter Due!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter Due.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Peter Tre!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|un po' imbarazzato}}: Peter Tre!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Va bene! Andiamoci dentro!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Fermi, fermi, fermi, fermi!! Vi voglio bene, ragazzi!<br />'''Peter Parker/Spider-Man e Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|un po' confusi}}: Grazie!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Avanti, al lavoro!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere e Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Andiamo! {{NDR|riprendono lo scontro con i tre supercriminali}} *'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ehi, dottor Connors!<br />'''Lizard''': Salve, Peter! *{{NDR|Dopo che Max è stato curato da Octavius}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Max? Maaax?<br />'''Max Dillon/Electro''': Tranquillo, sono a secco.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ne sei sicuro?<br />'''Max Dillon/Electro''': Torno ad essere nessuno.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non sei mai stato un nessuno.<br />'''Max Dillon/Electro''': No, no, no. Sì, lo sono stato. Tu non mi hai visto. {{NDR|ridacchia}} Pero, posso dirti una cosa?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì.<br />'''Max Dillon/Electro''': Hai una bella faccia. Sei giovane. {{NDR|Peter-Tre ammette con timidezza}} Vieni dai Queens. Hai quella tuta. Aiuti molta povera gente. Pensavo solo che fossi nero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Oh, mi dispiace, scusa.<br />'''Max Dillon/Electro''': Oh, non scusarti. Ci sarà uno Spider-Ma nero<ref>Riferimento a [[Miles Morales]], il giovane erede di Peter Parker.</ref> da qualche parte. {{NDR|Peter gll offre una mano}} Maledette anguille. {{NDR|si stringono la mano}} *'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|guardando ammirato il reattore ARC di Iron Man}}: La potenza del sole...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...Nel palmo della tua mano<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Peter?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|si toglie la maschera per essere quello dell'universo di Doc Ock}}: Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Ah, che piacere vederti, ragazzo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il piacere è mio.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Sei cresciuto. {{NDR|sorridendo}} Come stai?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Un po' meno pigro. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Strange, aspetta!! Ci sono quasi!<br />'''Dottor Strange''': Finiscila!!! Sono stato appeso sopra al Grand Canyon per dodici ore!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so, lo so! Ehm... Ehm... {{NDR|Strange guarda sbalordito gli altri due Spider-Man}} Per quello le chiedo scusa, signore! Be', insomma...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con tono sorpreso}}: È andato al Grand Canyon?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non avrebbe dovuto aiutarlo?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, no, no! A posto, a posto! E loro sono i miei nuovi amici. Lui è Peter Parker, Peter Parker! Spider-Man, Spider-Man! Loro sono me di altri universi! Sono qui per aiutare!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, non sapendo come avrebbe fatto}}: No, no, no.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lui è lo stregone di cui vi parlavo prima.<br />'''Dottor Strange''': Senti, sono sorpreso che tu sia riuscito a dargli una seconda occasione, ragazzo. Ma devono andarsene, ora. *{{NDR|Dopo che Peter-Tre ha salvato MJ dalla caduta per non subire la [[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|stessa sorte di Gwen]]}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Stai bene?<br />'''Michelle Jones''': Sì, sto bene! Tu stai bene? {{NDR|Peter-Tre annuisce commosso}} *'''Goblin''' {{NDR|con falso dispiacere}}: Povero Peter! Troppo debole per mandarmi a casa a morire!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|furibondo}}: No, voglio solo ucciderti con le mie mani.<br />'''Goblin''' {{NDR|sorridendo malignamente impressionato}}: Bravissimo. {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Peter Parker/Spider-Man''': Che succede?<br />'''Dottor Strange''': Cominciano ad arrivare e non riesco a fermarli!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Dev'esserci qualcosa che possiamo fare? Non potrebbe lanciare di nuovo l'incantesimo? Ma nella forma originale, prima che io lo rovinasse!<br />'''Dottor Strange''': Ormai è troppo tardi! Sono qui! Sono qui per causa tua!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': E se tutti dimenticassero chi sono?<br />'''Dottor Strange''': Cosa!?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Vengono qui per causa mia, giusto? Perché io sono Peter Parker. Allora lancia un nuovo incantesimo, ma stavolta che tutti dimenticano chi è Peter Parker! Che tutti dimentichi... chi sono.<br />'''Dottor Strange''': No...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ma funzionerebbe, giusto?<br />'''Dottor Strange''': Sì, funzionerebbe. Ma devi comprendere che tutti quelli che ti conoscono e ti amano... noi... non avremo ricordo di te. Sarebbe come se non fossi mai esistito.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so. Lo faccia.<br />'''Dottor Strange''': Okay, meglio che tu vada a salutare tutti, non hai molto tempo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, signore.<br />'''Dottor Strange''': Chiamami "Stephen".<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, mi suona ancora strano.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|sorride}}: Allora ci vediamo. {{NDR|si allontana}}<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, emozionato}}: Addio, ragazzo. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, ehm, credo che ci siamo: state per tornare a casa.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Okay, va bene.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehm, sentite... {{NDR|lamentando timidamente}} Grazie. Voglio solo che... Voglio solo che voi... Voglio dirvi... Non so proprio come dirlo.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Peter...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Voglio che sappiate che...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|lui e Peter-Tre sorridono}}: Lo sai, è la nostra etica.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|sorridendo}}: Sì, è la nostra etica. Devo trovare Ned e MJ. Ehm... {{NDR|abbraccia le sue varianti dall'emozione}} Grazie, grazie, grazie, grazie... Allora, ci vediamo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sì.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Bene. {{NDR|si allontana}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|emozionato}}: Soffre parecchio, eh?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Esatto.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Dimenticherete chi sono.<br />'''Ned Leeds''': Cosa?!<br />'''Michelle Jones''': Dimenticarti?! Ma di che parli?!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Tutto okay. Io verrò a cercarvi e vi spiegherò tutto. Farò in modo che vi ricordiate. E sarà come se fosse niente successo. Okay?<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|preoccupata tristemente che non lo vedrà più}}: Okay, ma se non funzionasse? Se non dovesse funzionare?! E se non riuscissimo a ricordarti?!? Io non voglio farlo. Non voglio... Non voglio farlo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so, MJ, lo so.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|balbettando dalla tristezza}}: Ma... non c'è niente che si può fare?! Non si può escogitare qualcosa, un piano?! Ci sarà qualcosa che si può fare?!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non c'è niente che si può fare. Ma andrà tutto bene.<br />'''Ned Leeds''' {{NDR|con tono triste}}: Lo prometti?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, lo prometto. {{NDR|si danno i batti cinque e pugni della loro amicizia, e si abbracciano in lacrime}} Verrò a cercarvi, okay?<br />'''Ned Leeds''' {{NDR|piangendo}}: Sì, ne sono certo. Va bene, okay.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|piangendo}}: Ti conviene. Se non lo farai e lo capirò da solo. L'ho già fatto una volta, posso rifarlo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Prometto che sistemerò tutto.<br />'''Michelle Jones''': Odio la magia.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, anch'io.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|toccandogli il volto}}: Ti amo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Anch'io ti...<br />'''Michelle ''' {{NDR|lo interrompe in un attimo}}: Aspetta. Voglio che me lo dirai quando ci rivedremo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Certo. {{NDR|si baciano}} ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} {{NDR|Nella scena finale dopo i titoli di coda, che narra dopo gli eventi di ''[[Venom - La furia di Carnage]]''}}<br />'''Eddie Brock''' {{NDR|al barista spagnolo, parlando degli Avengers}}: Okay. Okay, okay, credo di aver capito. Stai dicendo che in questo posto, ci... ci sono tantissime... superpersone.<br />'''Venom''': Te l'ho stavi per dirlo da ore!<br />'''Eddie Brock''': Va bene. Dimmelo di nuovo. Scusa, sono idiota. {{NDR|si riferisce ad Iron Man}} C'era un miliardario che ha un armatura di latta che poteva volare. Giusto? {{NDR|il barista fa il segno della croce per [[Avengers: Endgame|la morte di Iron Man]]}} Mmh. Okay, e c'era un uomo verde molto arrabbiato.<br />'''Barista''': Hulk.<br />'''Eddie Brock''': Hulk!<br />'''Venom''': E dicevi che il Protettore Letale era un nome di merda!!<br />'''Eddie Brock''': Sì, perché lo è. Allora parlami di nuovo dell'alieno viola che ama le gemme. {{NDR|si riferisce a Thanos e il Guanto dell'Infinito}} Perché sai una cosa, ''amigo'': gli alieni non amano le gemme.<br />'''Venom''': Eddie, per favore!<br />'''Eddie Brock''': No, loro non amano le gemme! Sai che amano gli alieni? Mangiare cervelli! Perché questo che fanno! Va bene?<br />'''Barista''': ''Señor'', li ha fatti sparire la mia famiglia, per cinque anni.<br />'''Eddie Brock''': Cinque anni? Sono tanti. Insomma, forse... forse dovrei andare a New York a parlare con questo... Spider-Man.<br />'''Venom''': Eddie! Siamo sbronzi! {{NDR|rutta}} Facciamo il bagno nudi!<br />'''Eddie Brock''': Non faremo il bagno nudi.<br />'''Barista''': ''Señor'', deve pagare il conto.<br />'''Venom''' {{NDR|succede nuovamente le stesso incantesimo del Dottor Strange nei loro corpi}}: Ma che succede?! No! No! Siamo appena arrivati!! Non di nuovo!! {{NDR|Eddie e Venom svaniscono anche loro per ritornare nel loro universo natale}}<br />'''Barista''': Ecco, è sparito. Non ha pagato il conto, niente mancia, niente. {{NDR|sul balcone del bar si vede ancora il pezzo del simbionte nero che si muove}} ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Uomo Ragno]] *[[Spider-Man (film)]] *[[Spider-Man 2]] *[[Spider-Man 3]] *[[The Amazing Spider-Man (film)]] *[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]] *[[Spider-Man: Homecoming]] *[[Spider-Man: Far from Home]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Spider-Man}} {{Marvel Cinematic Universe}} {{Sony Pictures Universe of Marvel Characters}} [[Categoria:Film dell'Uomo Ragno]] qtr6toohrshrvgeg2qpxffk8n6uhfgt 1223273 1223271 2022-08-18T20:40:57Z 93.68.200.237 wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Spider-Man: No Way Home |genere = azione/avventura/fantascienza |regista = [[Jon Watts]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(personaggio)</small> |sceneggiatore = [[Chris McKenna (sceneggiatore)|Chris McKenna]], [[Erik Sommers]] |attori = * [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man * [[Zendaya]]: Michelle "MJ" Jones-Watson * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Jacob Batalon]]: Ned Leeds * [[Jon Favreau]]: Harold "Happy" Hogan * [[Jamie Foxx]]: Max Dillon / Electro * [[Willem Dafoe]]: Norman Osborn / Goblin * [[Alfred Molina]]: Otto Octavius / Dottor Octopus * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Tony Revolori]]: Eugene "Flash" Thompson * [[Marisa Tomei]]: May Parker * [[Andrew Garfield]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man * [[Tobey Maguire]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere |doppiatori italiani = * [[Alex Polidori]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man * [[Emanuela Ionica]]: Michelle "MJ" Jones-Watson * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Francesco Ferri]]: Ned Leeds * [[Enrico Chirico]]: Harold "Happy" Hogan * [[Franco Mannella]]: Max Dillon / Electro * [[Francesco Pannofino]]: Norman Osborn / Goblin * [[Massimo Lodolo]]: Otto Octavius / Dottor Octopus * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Mattia Nissolino]]: Eugene "Flash" Thompson * [[Barbara De Bortoli]]: May Parker * [[Lorenzo De Angelis]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man * [[Marco Vivio]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere |fotografo = [[Mauro Fiore]] |montatore = [[Jeffrey Ford]], [[Leigh Folsom Boyd]] |effetti speciali = [[Kelly Port]], [[Chris Waegner]], [[Scott Edelstein]], [[Dan Sudick]] |musicista = [[Michael Giacchino]] |scenografo = [[Rosemary Brandenburg]], [[Emmanuelle Hoessly]] |costumista = [[Sanja Milkovic Hays]] }} '''''Spider-Man: No Way Home''''', film statunitense del 2021 con [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]], [[Tobey Maguire]], [[Andrew Garfield]], [[Benedict Cumberbatch]], [[Zendaya]], [[Jacob Batalon]], [[Willem Dafoe]], [[Alfred Molina]] e [[Jamie Foxx]], regia di [[Jon Watts]]. ==Frasi== *In poche parole, tutti quelli che sapevano che ero Spider-Man, dovrebbero saperlo ancora!!! ('''Peter Parker''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Pensi che la tua nuova tuta ti salverà?! ('''Dottor Octopus''') *{{NDR|A Peter e MJ, indicando Lizard}} Oh, quello è un dinosauro? ('''Ned Leeds''') *{{NDR|Rivolto a Peter, a nome dei suoi tentacoli}} Siamo stanchi delle tue domande, ragazzo!!! ('''Dottor Octopus''') *Un Peter diverso. Strano. ('''Uomo Sabbia''') *{{NDR|Prima di intrappolare il Dottor Strange nella Dimensione Specchio in modo per curare i supercriminali multiversali}} Mi dispiace, signore, ma... devo provarci. ('''Spider-Man''') *Posso aiutarti. Sai, anch'io sarei una specie di scienziato. ('''Norman Osborn''') *Fidati, Peter. Quando cerchi di riparare le persone, ci sono sempre conseguenze. ('''Lizard''') *Be', io... io non voglio essere ucciso, soprattutto da uno vestito alla ''[[Dungeons & Dragons]]''. {{NDR|riferendosi al Dottor Strange}} Perciò qual è il piano? ('''Electro''') *{{NDR|Colpito dallo stile di coraggio di MJ}} È impossibile che sia la sua ragazza, è impossibile. ('''Lizard''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Be', io ci sto. Ma, se qualcosa va storto, ti friggo dentro e fuori. ('''Electro''') *Ci ucciderà tutti. ('''Dottor Octopus''') *Oh, queste umiliazioni non finiscono mai?! Tieni il tuo giochino scientifico lontano da me! ('''Dottor Octopus''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man, dopo aver preso il controllo mentale di Norman}} È un bel trucchetto, il tuo senso ragnesco. ('''Goblin''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Ti ho osservato profondamente, attraverso gli occhi codardi di Norman. Che lotti, per avere tutto quello che vuoi, mentre il mondo cerca di farti scegliere. Gli dei non devono scegliere. Noi prendiamo. ('''Goblin''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Visto quando parlavo delle conseguenze!! ('''Lizard''') *Peter, Peter, Peter. A fare del bene ci si rimette sempre. Puoi ringraziarmi dopo. ('''Goblin''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Fammi solo... riprendere fiato. ('''May Parker''') *Tragedia. Come altro chiamarla? Cos'altro corre dire? I danni. La distruzione. Lo avete visto con i vostri occhi. Quand'è che la gente si sveglierà e capirà che, vada Spider-Man, conseguono caos e calamità? Qualunque cosa Spider-Man tocchi va in rovina. E noi, gli innocenti, restiamo a raccoglierne i pezzi. J. Jonah Jameson per voi. Buona notte e che Dio ci protegga. ('''J. Jonah Jameson''') *Come va, Peter. Ti piace il nuovo me? Senti, tu dammela. La distruggerò {{NDR|sghignazza}}, ma ti lascerò vivere. Non costringermi ad ucciderti. ('''Electro''') *Mi dispiace, Sandman, nessuno torna a casa! ('''Electro''') *{{NDR|Dopo aver curato l'Uomo Sabbia}} A posto, Flint. Ti porteremo a casa. Tu resta qui. ('''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''') *{{NDR|Dopo aver curato Lizard}} Dottor Connors? Bentornato, signore. ('''Peter Parker/Spider-Man''') *Spider-Man può venire a giocare?! ('''Goblin''') *{{NDR|Alla Cappa della Levitazione del Dottor Strange}} Grazie, Mister Mantello! ('''Ned Leeds''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolto a Peter, riferendosi a May}} Lei era lì per causa tua! Io l'avrò pure colpita, ma tu... {{NDR|ridendo in modo maniacale}} Tu sei quello che l'ha uccisa! ('''Goblin''') *{{NDR|Dopo essere stato curato da Peter}} Peter? {{NDR|guardando con rimorso il Peter Parker del suo universo, sdraiato a terra, ferito}} Cosa ho fatto? ('''Norman Osborn''') *A poche settimane dal disastro della Statua della Libertà, i seguaci di Spider-Man seguitano a sostenere che il vile vigilante sia un eroe! Ma se fosse un eroe, si toglierebbe la maschera e ci direbbe di chi è veramente, perché solo un codardo cela la propria identità. Solo un codardo nasconde le proprie vere intenzioni. Siatene certi, signore e signori, il sottoscritto scoprirà quelle intenzioni, con le buone e le cattive! ('''J. Jonah Jameson''') ==Dialoghi== *'''Matt Murdock''': Bene, ho delle buone notizie: nessuna delle accuse contro di te reggerà.<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorridendo di gioia}}: Dai, sul serio?!<br />'''May Parker''': Ah, lo sapevo!<br />'''Happy Hogan''': Grande!<br />'''Peter Parker''': Oh, mio Dio, signor Murdock, la ringrazio!<br />'''May Parker''': Grazie, Matt!<br />'''Peter Parker''': È incredibile!<br />'''Matt Murdock''': Prego.<br />'''Happy Hogan''': Perfetto.<br />'''Matt Murdock''': Tuttavia, signor Hogan?<br />'''Happy Hogan''': Sì.<br />'''Matt Murdock''': I federali stanno indagando sulla tecnologia scomparsa. Io comprendo la sua lealtà verso il signor Stark e a al suo retaggio, ma se fossi coinvolto...<br />'''Happy Hogan''': Se fossi coinvolto?!<br />'''Matt Murdock''': Si procuri un avvocato.<br />'''Happy Hogan''': Mi serve un avvocato, perché sono sotto inchiesta?! Pensavo che... Ha detto nessuna accusa. Potrei dire su un consiglio del mio legale che rifiuto rispettosamente di rispondere alla domanda perché la responsabilità potrebbe incriminarmi. Lo dicono quei in ''Bravi ragazzi''? Cosa dicono quei in ''Bravi ragazzi''?<br />'''May Parker''': Happy, Happy, lo so cosa stai pensando. Calmati. Sentiamo cosa ha da dire. Matt?<br />'''Matt Murdock''': Deve procurarsi di un avvocato eccellente. Peter, avrai eppure evitato i problemi illegali per ora, ma è solo l'inizio. C'è ancora il tribunale dell'opinione pubblica. {{NDR|dalla finestra viene lanciato un mattone verso Peter, ma Matt lo afferra subito}}<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorpreso}}: Come è riuscito a farlo!?<br />'''Matt Murdock''': Sono un avvocato eccellente.<br />'''May Parker''': Ci occorre un luogo più sicuro dove vivere. *'''Dottor Strange''': Allora, Peter, a cosa devo il piacere?<br />'''Peter Parker''': Ah, giusto. Mi dispiace disturbarla, signore, ma...<br />'''Dottor Strange''': Per favore, abbiamo salvato mezzo universo insieme, puoi evitare di chiamarmi "signore".<br />'''Peter Parker''': Okay, ah, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': Suona strano, ma te lo concedo. *'''Dottor Octopus''': Ciao, Peter.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|confuso}}: Ciao! Noi ci... La conosco?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa hai fatto al mio apparecchio?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ah, il suo apparecchio? Non so di cosa stia parlando! Non so... Quale apparecchio?<br />'''Dottor Octopus''': La potenza del sole nel palmo della mia mano. È sparita!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ascolti, signore, se la smette di devastare auto, potremmo lavorare insieme e la aiuterò a trovare il suo apparecchio!<br />'''Dottor Octopus''': Vuoi giocare con me?! {{NDR|solleva le due auto}} Prendile!! {{NDR|lo attacca}} *'''Dottor Octopus''' {{NDR|si [[Spider-Man 2|riferisce però a Mary Jane]]}}: Avrei dovuto uccidere la tua fidanzatina quando potevo! {{NDR|Spider-Man fuoriesce le zampe meccaniche della sua tuta nanotecnologica}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|visibilmente infuriato, credendo che fosse Michelle Jones}}: Che cosa ha detto?!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|ai suoi tentacoli}}: Pare che ci sia una gara. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Dottor Octopus''': Nanotecnologia. Ah, hai superato te stesso, Peter. Ti ho sottovalutato. Ma ora morirai. {{NDR|cerca di ucciderlo con una lama del tentacolo, ma la tuta nanotecnologica difende Peter nel petto che però mostra il suo volto, Doc Ock si toglie gli occhiali da sole per vederlo meglio che ne rimane confuso}} Tu non sei Peter Parker.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Sono davvero confuso, ora. *'''Dottor Strange''': Devi stare attento a ciò che desideri, Parker!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|imprigionato nella cella magica}}: Fatemi uscire!!!<br />'''Peter Parker''': Potrebbe spiegarmi, per favore, che cosa succede?<br />'''Dottor Strange''': Sai l'incantesimo che hai rovinato che doveva far dimenticare a tutti che Peter Parker è Spider-Man? Sta attirando tutti coloro che sanno che Peter Parker è Spider-Man, da ogni universo fino al nostro.<br />'''Peter Parker''': Da ogni universo?<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto al Dottor Strange}}: Chi sei tu? E dove mi trovo?<br />'''Dottor Strange''': Penso sia meglio non coinvolgerli, perché francamente il multiverso è un concerto di cui sappiamo spaventosamente poco.<br />'''Peter Parker''': Il multiverso esiste?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sospira}}: Non dovrebbe nemmeno essere possibile.<br />'''Peter Parker''': Ma aveva fermato l'incantesimo?<br />'''Dottor Strange''': No, lo contenuto. Ma pare che qualcuno di loro siano riusciti a passare. Quando sei andato via, ho rilevato una presenza ultraterrena, l'ho seguita nelle fogne, e dove ho trovato quel... {{NDR|indicando Lizard che è anche lui imprigionato}} viscido meticcio verdastro.<br />'''Dottor Octopus''': Incantesimo?! Come nella magia? Che cos'è? Una festa di compleanno?! Chi è questo pagliaccio?! Cos'è questa follia?!<br />'''Dottor Strange''': Guarda. Conosci un Peter Parker che è Spider-Man?<br />'''Dottor Octopus''': Sì.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indica il Peter di questo universo}}: È lui?<br />'''Dottor Octopus''': No!<br />'''Dottor Strange''': Visto? Okay, ecco cosa dobbiamo fare. Non so di quanti visitatori ci siano arri...<br />'''Peter Parker''': Io ne ho visto un altro. Sul ponte. Ero tipo... era tipo un elfo verde volante. {{NDR|si riferisce al Goblin}}<br />'''Dottor Strange''': Sembra gioioso. Perché non cominci da lui. Li devi catturare e portali qui, intanto io capisco come rispedirli indietro prima che distruggano il tessuto della realtà, o peggio, che Wong lo scopra. *'''Dottor Octopus''' {{NDR|sbalordito di aver visto, per la prima volta, lanciare un incantesimo a Peter nell'altra cella}}: Come ci sei riuscito?!?<br />'''Dottor Strange''': Tante feste di compleanno! *'''Ned Leeds''': Allora, come sono arrivati quei cattivi?<br />'''Dottor Strange''': Rovinando un incantesimo per farmi ammettere all'università!<br />'''Michelle Jones''': Come?! Cosa?! Non è stata la signora dell'MIT che hai salvato?<br />'''Ned Leeds''': Hai usato la magia?!<br />'''Peter Parker''': E... No, quello era dopo. Concentriamoci sulla buona notizia, okay.<br />'''Dottor Strange''': No, concentriamoci sulla brutta notizia. Sino ad ora avete individuato zero intrusi del multiverso, perciò tirate fuori i cellulari, setacciate [[Internet]] e... fiutate quelle carogne!<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|ironica}}: Ci sta dicendo cosa fare anche se il suo incantesimo che ha combinato il casino e che vuol dire che è colpa sua? Sa, io conosco delle frasi magiche che cominciano con le parole "per favore".<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Per favore, fiutate quelle carogne. *'''Dottor Octopus''' {{NDR|parlando di Norman}}: Non può essere lui.<br />'''Michelle Jones''': Perché?<br />'''Dottor Octopus''': Perché Norman Osborn è morto anni fa. O abbiamo visto qualcun altro, oppure stai per volare nell'oscurità a combattere un fantasma. *'''Uomo Sabbia''' {{NDR|finito nella cella magica}}: Che succede?!<br />'''Electro''': Hai scelto la parte sbagliata. {{NDR|Lizard si mette a ridacchiare per averlo riconosciuto}} Connors?<br />'''Dottor Octopus''': Aspetta. Conosci questa creatura?<br />'''Electro''': No no no no, non una creatura. Un uomo.<br />'''Ned Leeds''': Oh, gli stessi universi.<br />'''Electro''': Il dottor Curt Connors era uno scienziato di Oscorp, quando lavoravo lì. Uno scienziato brillante che si è trasformato in una lucertola. Poi voleva trasformare tutta la città in lucertole. Roba da pazzi.<br />'''Lizard''': Quale roba da pazzi, Max?! Era il prossimo passo nell'evoluzione umana!<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man (film)|The Amazing Spider-Man]]'' (2012).</ref><br />'''Ned Leeds''' {{NDR|sottovoce a MJ}}: Il dinosauro parla.<br />'''Michelle Jones''': È una lucertola.<br />'''Ned Leeds''': Giusto.<br />'''Lizard''': A proposito, a te cos'è successo? Ti ricordavo con i denti marci, gli occhiali e il riporto ai capelli. Ti sei rifatto di sana pianta? Sei vuoi, te lo posso farti io, di sana pianta.<br />'''Electro''': Mi trasformi in lucertola?<br />'''Lizard''': Esatto!<br />'''Uomo Sabbia''': Voi due fatela finita! *'''Ned Leeds''' {{NDR|a MJ}}: Ehi, mi chiedi se questo è un mostro albero oppure uno scienziato che si è trasformato un albero.<br />'''Electro''': È solamente un albero. Solo un albero. *'''Goblin''': Vigliacco! Abbiamo un nuovo mondo da conquistare! Mi dai il voltastomaco!<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|ormai impaurito}}: Lasciami in pace, ti prego.<br />'''Goblin''': Ti nascondi nell'ombra! Ti nascondi da chi sei veramente!!<br />'''Norman Osborn''': No!<br />'''Goblin''': Non puoi scappare da te stesso!!! *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ragazzi, lui è il signor Orsborn.<br />'''Norman Osborn''': Ehi, dottore.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Scusi, il dottor Osborn. Loro sono i miei amici: lui è Ned e MJ.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|confuso}}: "Mary Jane"?<br />'''Michelle Jones''': È Michelle Jones, in verità.<br />'''Norman Osborn''': Affascinante.<br />'''Ned Leeds''': Dici che ci sono altri Ned Leeds? *'''Norman Osborn''': Octavius?<br />'''Dottor Octopus''': Osborn?<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|riguardo ai tentacoli di Octavius}}: Cosa... Cosa ti è successo?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa è successo a me?! Sei il morto vivente!<br />'''Norman Osborn''': Che... che vuoi dire?<br />'''Dottor Octopus''': Sei morto, Norman. Anni fa.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|continuando non capire}}: Tu sei pazzo.<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Adoro questo universo!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Di che sta parlando? Lui era qui, non può...<br />'''Uomo Sabbia''': Morti. Sono morti entrambi, combattendo Spider-Man. Ne parlarono i notiziari. Green Goblin, trafitto dallo stesso aliante su cui volavi.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'' (2002).</ref> E, un paio di anni dopo, tu, Doc Ock, annegato nel fiume con il tuo apparecchio.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 2]]'' (2004).</ref><br />'''Dottor Octopus''': Sono sciocchezze! Spider-Man stava cercando di fermare il mio reattore a fusione! E io ho fermato lui! L'ho avevo per la gola e poi io... {{NDR|realizzando di essere sfuggito nel suo destino}} Poi ero qui.<br />'''Electro''': Oh, mai dai! Non sai una cosa? Io stavo pestando Spider-Man! Fatelo dire! E lui ha causato un sovraccarico, ero bloccato nella griglia, assorbivo dati, stavo per trasformami in energia pura, e poi... e poi... e... {{NDR|realizzando di aver subito anche lui il suo destino}} E poi... Oh, cazzo! Stavo per morire.<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]]'' (2014).</ref><br />'''Lizard''' {{NDR|in preda dalla paura}}: Max, tu sai? Che io morirò? *'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto sorpreso a Peter per il rifiuto di lasciare gli alcuni cattivi a morire nei loro universi}}: Avresti potuto lasciarci a morire. Perché non l'hai fatto?<br />'''Michelle Jones''': Perché lui è diverso. *'''Electro''': Guarda questo posto e quante possibilità.<br />'''Uomo Sabbia''': Cosa? L'appartamento?<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, sì, l'appartamento! Mi piace il dancing dell'open space, no! No, amico. Sto parlando del mondo. A me piace come sono qui. E tutta quell'energia potrei essere molto di più. Perché ti sei aggregato?<br />'''Uomo Sabbia''': Ho una figlia {{NDR|Penny}}. E voglio vederla. {{NDR|parlando del Peter di questo universo}} A lui non rimarrà a casa, fin quando non avrà finito il suo piccolo progetto.<br />'''Electro''': Ti fidi lui?<br />'''Uomo Sabbia''': Non mi fido di nessuno. Ma come hai fatto finire?<br />'''Electro''': Ah, dove lavoravo prima, facevano esperimenti con l'elettricità creata dagli organismi viventi e poi sono caduto in una vasca di anguille elettriche.<br />'''Uomo Sabbia''': Scherzi?! Io sono caduto in un super collisore.<br />'''Electro''': Accidenti, devi stare attento a dove cadi. *'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|dopo essere stato curato da Peter}}: Che silenzio. Quelle voci nella mia testa... l'avevo dimenticate.<br />'''Norman Osborn''': Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|sorridendo}}: Sì, Norman. Sono io.<br />'''Uomo Sabbia''': Ma guarda un po'.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|stringendo la mano a Peter}}: Ti ringrazio, ragazzo. Davvero.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Si figuri. *'''Peter Parker/Spider-Man''': È tutta colpa mia, May. Avrei dovuto dare ascolto a Strange a lasciare che li mandasse...<br />'''May Parker''': No, no, no, no, hai fatto la cosa giusta. Sarebbero stati uccisi. Hai fatto la cosa giusta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non è una mia responsabilità, May.<br />'''May Parker''': Oh, quello che ha detto Norman? La missione morale? No.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, May, tu non devi...<br />'''May Parker''': No, no, no. Peter, ascoltami bene. Tu hai un dono. Tu hai un potere. E da un grande potere derivano anche grandi responsabilità. *'''Michelle Jones''': Chi diavolo sei?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Peter Parker.<br />'''Michelle Jones''': Non è possibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Spider-Man, nel mio mondo. Ma poi, ieri, io mi sono... E mi sono ritrovato qui. *'''Ned Leeds''': Allora anche tu sei Spider-Man? Perché non l'hai detto subito?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Di solito non vado in giro a pubblicizzarlo. Sennò l'anonimato del supereroe finirebbe.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man e Michelle Jones''': Ha detto la stessa cosa. *'''Michelle Jones''' {{NDR|lei e Ned confortano Peter per la morte della zia May}}: Mi dispiace. Peter, ci sono... Ci sono delle persone qui.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Cosa?! {{NDR|vede arrivare le sue due varianti dei loro universi alternativi}} Ehi, ehi, aspetta, aspetta! Wow! Cosa...?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mi dispiace... per May.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, condoglianze. Credo di sapere che cosa stai provando...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|interrompendolo dall'angoscia}}: No, no, no, non dirmi che cosa sto provando.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Okay...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lei non c'è più. Ed è tutta colpa mia. È morta invano. Perciò farei quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ti prego, no! Non dovreste essere qui. Nessuno dei due, vi rispedisco a casa. Quei tipi provengono dai vostri mondi, giusto? Vedetevela voi. Se moriranno, se li ucciderete... dipenderà da voi. Non è un mio problema. Non m'interessa più. Ho chiuso. Mi dispiace di avervi trascinato in questa cosa. Ma ora dovete tornare a casa. Buona fortuna.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mio zio Ben è stato ucciso. È stata colpa mia.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ho perso... Ho perso Gwen, era la mia... Era la mia MJ. Non ho potuto salvarla. Non potrò mai perdonarlo per questo. Ho continuato, ho cercato di andare avanti, ho cercato di essere l'amichevole Spider-Man di quartiere, perché so che lei l'avrebbe voluto, ma... ad un certo punto non ho più usato mezzo misure. Sono diventato rabbioso. Mi sono inasprito. Non voglio che tu finisca come me.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': La notte in cui morì Ben, cercai l'uomo che ritenevo colpevole. Lo volevo morto. Ho raggiunto il mio obbiettivo. Non mi ha fatto sentire meglio. Ci ho messo molto tempo a... imparare a uscire dall'oscurità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|riferendosi amaramente al Goblin}}: Io voglio ucciderlo. Voglio farlo a pezzi. Ho ancora la sua voce nelle orecchie. Anche dopo che è stata ferita, mi ha detto che abbiamo fatto una cosa giusta. Mi ha detto che da un grande potere...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...derivano grandi responsabilità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Aspetta, cosa, come fai a saperlo?!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo disse zio Ben.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il giorno in cui morì. {{NDR|commosso}} Forse non è morta invano, Peter. *'''Ned Leeds''': Ehm, voi ce l'avete un migliore amico?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|riguardo proprio a Harry Osborn}}: Ce l'avevo.<br />'''Ned Leeds''': Ce l'avevi?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È morto tra le mie braccia, dopo che ha provato di uccidermi. È stato atroce.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 3]]'' (2007).</ref> *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, quali sono i cattivi più assurdi che avete dovuto combattere?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu ne avrai conosciuto parecchio.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|ridacchiando}}: Bella domanda!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Si, io ho combattuto un alieno fatto di gelatina nera, una volta. {{NDR|si riferisce a Venom in ''[[Spider-Man 3]]''}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Oh, ma dai! Anch'io ho combattuto un alieno. Sulla Terra e nello spazio.<ref>Riferimento ai film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018) e ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019).</ref><br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ah.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, era viola. {{NDR|si riferisce a Thanos}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Io vorrei combattere un alieno!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Io, io sono stupito che tu abbia combattuto un alieno nello spazio?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|sospira}}: Io non posso competere. Ho combattuto un russo dentro una macchina da rinoceronte. {{NDR|si riferisce a Rhino in ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|The Amazing Spider-Man 2]]''}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Aspetta, perché stai dicendo che tu non puoi competere? Secondo me non è vero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ah, grazie, l'apprezzo, non dico che faccio schifo...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È solo la tua voce interiore... Io dico che non dovresti...<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ecco, lo so, lo so... Io...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei... Tu sei incredibile. Devi soltanto convincertene.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, sì, devo convincerne! Posso farlo!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Posso farlo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo dirai.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Mi è bastato sentirtelo dire, grazie! *'''Uomo Sabbia''': Dov'è la scatola, Peter?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Flint, possiamo aiutare tutti!<br />'''Uomo Sabbia''': Non m'interessa! *{{NDR|Durante lo scontro con Electro, Lizard e l'Uomo Sabbia}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ma che sta succedendo?! Continuavo a chiamare Peter Due, Peter Due, Peter Due!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, ehi, ehi, ehi!!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo so, ma pensavo che fossi tu Peter Due!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Cosa?! Io non sono Peter Due!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Basta litigare!! Ascoltate Peter Uno! Sentite, è chiaro che non sappiamo lavorare insieme!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sì!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo so, lo so, facciamo pena! Io... io non so come si lavora in squadra!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Nemmeno io!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Beh, io sì! Io sono stato in una squadra, okay!? Non voglio vantarmi, ma lo farò, ero negli Avengers!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Gli Avengers, grandioso!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ma chi sono?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non conoscete gli Avengers!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': È... è una band? Tu sei in una band?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, non sono una band! No! Gli Avengers sono, ehm, i più potenti eroi... {{NDR|durante il dialogo viene interrotto dai colpi di Electro in mezzo alla statua}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|continuando nervosamente a non capire}}: Non è di aiuto!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sentite, non è importante! Dobbiamo solo concentrarci, fidarsi del prurito e coordinarsi ai nostri attacchi!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con onore}}: Sì, okay. Scegliamo un bersaglio.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Giusto!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|autoconvinto}}: Li togliamo alla lista una alla volta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Adesso ci siamo! Peter Uno, Peter Due!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter Due.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Peter Tre!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|un po' imbarazzato}}: Peter Tre!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Va bene! Andiamoci dentro!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Fermi, fermi, fermi, fermi!! Vi voglio bene, ragazzi!<br />'''Peter Parker/Spider-Man e Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|un po' confusi}}: Grazie!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Avanti, al lavoro!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere e Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Andiamo! {{NDR|riprendono lo scontro con i tre supercriminali}} *'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ehi, dottor Connors!<br />'''Lizard''': Salve, Peter! *{{NDR|Dopo che Max è stato curato da Octavius}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Max? Maaax?<br />'''Max Dillon/Electro''': Tranquillo, sono a secco.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ne sei sicuro?<br />'''Max Dillon/Electro''': Torno ad essere nessuno.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non sei mai stato un nessuno.<br />'''Max Dillon/Electro''': No, no, no. Sì, lo sono stato. Tu non mi hai visto. {{NDR|ridacchia}} Pero, posso dirti una cosa?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì.<br />'''Max Dillon/Electro''': Hai una bella faccia. Sei giovane. {{NDR|Peter-Tre ammette con timidezza}} Vieni dai Queens. Hai quella tuta. Aiuti molta povera gente. Pensavo solo che fossi nero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Oh, mi dispiace, scusa.<br />'''Max Dillon/Electro''': Oh, non scusarti. Ci sarà uno Spider-Ma nero<ref>Riferimento a [[Miles Morales]], il giovane erede di Peter Parker.</ref> da qualche parte. {{NDR|Peter gll offre una mano}} Maledette anguille. {{NDR|si stringono la mano}} *'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|guardando ammirato il reattore ARC di Iron Man}}: La potenza del sole...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...Nel palmo della tua mano<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Peter?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|si toglie la maschera per essere quello dell'universo di Doc Ock}}: Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Ah, che piacere vederti, ragazzo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il piacere è mio.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Sei cresciuto. {{NDR|sorridendo}} Come stai?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Un po' meno pigro. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Strange, aspetta!! Ci sono quasi!<br />'''Dottor Strange''': Finiscila!!! Sono stato appeso sopra al Grand Canyon per dodici ore!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so, lo so! Ehm... Ehm... {{NDR|Strange guarda sbalordito gli altri due Spider-Man}} Per quello le chiedo scusa, signore! Be', insomma...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con tono sorpreso}}: È andato al Grand Canyon?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non avrebbe dovuto aiutarlo?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, no, no! A posto, a posto! E loro sono i miei nuovi amici. Lui è Peter Parker, Peter Parker! Spider-Man, Spider-Man! Loro sono me di altri universi! Sono qui per aiutare!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, non sapendo come avrebbe fatto}}: No, no, no.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lui è lo stregone di cui vi parlavo prima.<br />'''Dottor Strange''': Senti, sono sorpreso che tu sia riuscito a dargli una seconda occasione, ragazzo. Ma devono andarsene, ora. *{{NDR|Dopo che Peter-Tre ha salvato MJ dalla caduta per non subire la [[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|stessa sorte di Gwen]]}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Stai bene?<br />'''Michelle Jones''': Sì, sto bene! Tu stai bene? {{NDR|Peter-Tre annuisce commosso}} *'''Goblin''' {{NDR|con falso dispiacere}}: Povero Peter! Troppo debole per mandarmi a casa a morire!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|furibondo}}: No, voglio solo ucciderti con le mie mani.<br />'''Goblin''' {{NDR|sorridendo malignamente impressionato}}: Bravissimo. {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Peter Parker/Spider-Man''': Che succede?<br />'''Dottor Strange''': Cominciano ad arrivare e non riesco a fermarli!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Dev'esserci qualcosa che possiamo fare? Non potrebbe lanciare di nuovo l'incantesimo? Ma nella forma originale, prima che io lo rovinasse!<br />'''Dottor Strange''': Ormai è troppo tardi! Sono qui! Sono qui per causa tua!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': E se tutti dimenticassero chi sono?<br />'''Dottor Strange''': Cosa!?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Vengono qui per causa mia, giusto? Perché io sono Peter Parker. Allora lancia un nuovo incantesimo, ma stavolta che tutti dimenticano chi è Peter Parker! Che tutti dimentichi... chi sono.<br />'''Dottor Strange''': No...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ma funzionerebbe, giusto?<br />'''Dottor Strange''': Sì, funzionerebbe. Ma devi comprendere che tutti quelli che ti conoscono e ti amano... noi... non avremo ricordo di te. Sarebbe come se non fossi mai esistito.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so. Lo faccia.<br />'''Dottor Strange''': Okay, meglio che tu vada a salutare tutti, non hai molto tempo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, signore.<br />'''Dottor Strange''': Chiamami "Stephen".<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, mi suona ancora strano.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|sorride}}: Allora ci vediamo. {{NDR|si allontana}}<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, emozionato}}: Addio, ragazzo. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, ehm, credo che ci siamo: state per tornare a casa.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Okay, va bene.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehm, sentite... {{NDR|lamentando timidamente}} Grazie. Voglio solo che... Voglio solo che voi... Voglio dirvi... Non so proprio come dirlo.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Peter...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Voglio che sappiate che...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|lui e Peter-Tre sorridono}}: Lo sai, è la nostra etica.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|sorridendo}}: Sì, è la nostra etica. Devo trovare Ned e MJ. Ehm... {{NDR|abbraccia le sue varianti dall'emozione}} Grazie, grazie, grazie, grazie... Allora, ci vediamo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sì.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Bene. {{NDR|si allontana}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|emozionato}}: Soffre parecchio, eh?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Esatto.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Dimenticherete chi sono.<br />'''Ned Leeds''': Cosa?!<br />'''Michelle Jones''': Dimenticarti?! Ma di che parli?!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Tutto okay. Io verrò a cercarvi e vi spiegherò tutto. Farò in modo che vi ricordiate. E sarà come se fosse niente successo. Okay?<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|preoccupata tristemente che non lo vedrà più}}: Okay, ma se non funzionasse? Se non dovesse funzionare?! E se non riuscissimo a ricordarti?!? Io non voglio farlo. Non voglio... Non voglio farlo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so, MJ, lo so.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|balbettando dalla tristezza}}: Ma... non c'è niente che si può fare?! Non si può escogitare qualcosa, un piano?! Ci sarà qualcosa che si può fare?!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non c'è niente che si può fare. Ma andrà tutto bene.<br />'''Ned Leeds''' {{NDR|con tono triste}}: Lo prometti?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, lo prometto. {{NDR|si danno i batti cinque e pugni della loro amicizia, e si abbracciano in lacrime}} Verrò a cercarvi, okay?<br />'''Ned Leeds''' {{NDR|piangendo}}: Sì, ne sono certo. Va bene, okay.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|piangendo}}: Ti conviene. Se non lo farai e lo capirò da sola. L'ho già fatto una volta, posso rifarlo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Prometto che sistemerò tutto.<br />'''Michelle Jones''': Odio la magia.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, anch'io.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|toccandogli il volto}}: Ti amo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Anch'io ti...<br />'''Michelle ''' {{NDR|lo interrompe in un attimo}}: Aspetta. Voglio che me lo dirai quando ci rivedremo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Certo. {{NDR|si baciano}} ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} {{NDR|Nella scena finale dopo i titoli di coda, che narra dopo gli eventi di ''[[Venom - La furia di Carnage]]''}}<br />'''Eddie Brock''' {{NDR|al barista spagnolo, parlando degli Avengers}}: Okay. Okay, okay, credo di aver capito. Stai dicendo che in questo posto, ci... ci sono tantissime... superpersone.<br />'''Venom''': Te l'ho stavi per dirlo da ore!<br />'''Eddie Brock''': Va bene. Dimmelo di nuovo. Scusa, sono idiota. {{NDR|si riferisce ad Iron Man}} C'era un miliardario che ha un armatura di latta che poteva volare. Giusto? {{NDR|il barista fa il segno della croce per [[Avengers: Endgame|la morte di Iron Man]]}} Mmh. Okay, e c'era un uomo verde molto arrabbiato.<br />'''Barista''': Hulk.<br />'''Eddie Brock''': Hulk!<br />'''Venom''': E dicevi che il Protettore Letale era un nome di merda!!<br />'''Eddie Brock''': Sì, perché lo è. Allora parlami di nuovo dell'alieno viola che ama le gemme. {{NDR|si riferisce a Thanos e il Guanto dell'Infinito}} Perché sai una cosa, ''amigo'': gli alieni non amano le gemme.<br />'''Venom''': Eddie, per favore!<br />'''Eddie Brock''': No, loro non amano le gemme! Sai che amano gli alieni? Mangiare cervelli! Perché questo che fanno! Va bene?<br />'''Barista''': ''Señor'', li ha fatti sparire la mia famiglia, per cinque anni.<br />'''Eddie Brock''': Cinque anni? Sono tanti. Insomma, forse... forse dovrei andare a New York a parlare con questo... Spider-Man.<br />'''Venom''': Eddie! Siamo sbronzi! {{NDR|rutta}} Facciamo il bagno nudi!<br />'''Eddie Brock''': Non faremo il bagno nudi.<br />'''Barista''': ''Señor'', deve pagare il conto.<br />'''Venom''' {{NDR|succede nuovamente le stesso incantesimo del Dottor Strange nei loro corpi}}: Ma che succede?! No! No! Siamo appena arrivati!! Non di nuovo!! {{NDR|Eddie e Venom svaniscono anche loro per ritornare nel loro universo natale}}<br />'''Barista''': Ecco, è sparito. Non ha pagato il conto, niente mancia, niente. {{NDR|sul balcone del bar si vede ancora il pezzo del simbionte nero che si muove}} ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Uomo Ragno]] *[[Spider-Man (film)]] *[[Spider-Man 2]] *[[Spider-Man 3]] *[[The Amazing Spider-Man (film)]] *[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]] *[[Spider-Man: Homecoming]] *[[Spider-Man: Far from Home]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Spider-Man}} {{Marvel Cinematic Universe}} {{Sony Pictures Universe of Marvel Characters}} [[Categoria:Film dell'Uomo Ragno]] d56gdujulj12jhejtjwkfbewc61vb86 1223276 1223273 2022-08-18T20:49:11Z 93.68.200.237 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Spider-Man: No Way Home |genere = azione/avventura/fantascienza |regista = [[Jon Watts]] |soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(personaggio)</small> |sceneggiatore = [[Chris McKenna (sceneggiatore)|Chris McKenna]], [[Erik Sommers]] |attori = * [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man * [[Zendaya]]: Michelle "MJ" Jones-Watson * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange * [[Jacob Batalon]]: Ned Leeds * [[Jon Favreau]]: Harold "Happy" Hogan * [[Jamie Foxx]]: Max Dillon / Electro * [[Willem Dafoe]]: Norman Osborn / Goblin * [[Alfred Molina]]: Otto Octavius / Dottor Octopus * [[Benedict Wong]]: Wong * [[Tony Revolori]]: Eugene "Flash" Thompson * [[Marisa Tomei]]: May Parker * [[Andrew Garfield]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man * [[Tobey Maguire]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere |doppiatori italiani = * [[Alex Polidori]]: Peter "Uno" Parker / Spider-Man * [[Emanuela Ionica]]: Michelle "MJ" Jones-Watson * [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange * [[Francesco Ferri]]: Ned Leeds * [[Enrico Chirico]]: Harold "Happy" Hogan * [[Franco Mannella]]: Max Dillon / Electro * [[Francesco Pannofino]]: Norman Osborn / Goblin * [[Massimo Lodolo]]: Otto Octavius / Dottor Octopus * [[Carlo Cosolo]]: Wong * [[Mattia Nissolino]]: Eugene "Flash" Thompson * [[Barbara De Bortoli]]: May Parker * [[Lorenzo De Angelis]]: Peter "Tre" Parker / Amazing Spider-Man * [[Marco Vivio]]: Peter "Due" Parker / Amichevole Spider-Man di quartiere |fotografo = [[Mauro Fiore]] |montatore = [[Jeffrey Ford]], [[Leigh Folsom Boyd]] |effetti speciali = [[Kelly Port]], [[Chris Waegner]], [[Scott Edelstein]], [[Dan Sudick]] |musicista = [[Michael Giacchino]] |scenografo = [[Rosemary Brandenburg]], [[Emmanuelle Hoessly]] |costumista = [[Sanja Milkovic Hays]] }} '''''Spider-Man: No Way Home''''', film statunitense del 2021 con [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]], [[Tobey Maguire]], [[Andrew Garfield]], [[Benedict Cumberbatch]], [[Zendaya]], [[Jacob Batalon]], [[Willem Dafoe]], [[Alfred Molina]] e [[Jamie Foxx]], regia di [[Jon Watts]]. ==Frasi== *In poche parole, tutti quelli che sapevano che ero Spider-Man, dovrebbero saperlo ancora!!! ('''Peter Parker''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Pensi che la tua nuova tuta ti salverà?! ('''Dottor Octopus''') *{{NDR|A Peter e MJ, indicando Lizard}} Oh, quello è un dinosauro? ('''Ned Leeds''') *{{NDR|Rivolto a Peter, a nome dei suoi tentacoli}} Siamo stanchi delle tue domande, ragazzo!!! ('''Dottor Octopus''') *Un Peter diverso. Strano. ('''Uomo Sabbia''') *{{NDR|Prima di intrappolare il Dottor Strange nella Dimensione Specchio in modo per curare i supercriminali multiversali}} Mi dispiace, signore, ma... devo provarci. ('''Spider-Man''') *Posso aiutarti. Sai, anch'io sarei una specie di scienziato. ('''Norman Osborn''') *Fidati, Peter. Quando cerchi di riparare le persone, ci sono sempre conseguenze. ('''Lizard''') *Be', io... io non voglio essere ucciso, soprattutto da uno vestito alla ''[[Dungeons & Dragons]]''. {{NDR|riferendosi al Dottor Strange}} Perciò qual è il piano? ('''Electro''') *{{NDR|Colpito dallo stile di coraggio di MJ}} È impossibile che sia la sua ragazza, è impossibile. ('''Lizard''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Be', io ci sto. Ma, se qualcosa va storto, ti friggo dentro e fuori. ('''Electro''') *Ci ucciderà tutti. ('''Dottor Octopus''') *Oh, queste umiliazioni non finiscono mai?! Tieni il tuo giochino scientifico lontano da me! ('''Dottor Octopus''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man, dopo aver preso il controllo mentale di Norman}} È un bel trucchetto, il tuo senso ragnesco. ('''Goblin''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Ti ho osservato profondamente, attraverso gli occhi codardi di Norman. Che lotti, per avere tutto quello che vuoi, mentre il mondo cerca di farti scegliere. Gli dei non devono scegliere. Noi prendiamo. ('''Goblin''') *{{NDR|Rivolto a Spider-Man}} Visto quando parlavo delle conseguenze!! ('''Lizard''') *Peter, Peter, Peter. A fare del bene ci si rimette sempre. Puoi ringraziarmi dopo. ('''Goblin''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Fammi solo... riprendere fiato. ('''May Parker''') *Tragedia. Come altro chiamarla? Cos'altro corre dire? I danni. La distruzione. Lo avete visto con i vostri occhi. Quand'è che la gente si sveglierà e capirà che, vada Spider-Man, conseguono caos e calamità? Qualunque cosa Spider-Man tocchi va in rovina. E noi, gli innocenti, restiamo a raccoglierne i pezzi. J. Jonah Jameson per voi. Buona notte e che Dio ci protegga. ('''J. Jonah Jameson''') *Come va, Peter. Ti piace il nuovo me? Senti, tu dammela. La distruggerò {{NDR|sghignazza}}, ma ti lascerò vivere. Non costringermi ad ucciderti. ('''Electro''') *Mi dispiace, Sandman, nessuno torna a casa! ('''Electro''') *{{NDR|Dopo aver curato l'Uomo Sabbia}} A posto, Flint. Ti porteremo a casa. Tu resta qui. ('''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''') *{{NDR|Dopo aver curato Lizard}} Dottor Connors? Bentornato, signore. ('''Peter Parker/Spider-Man''') *Spider-Man può venire a giocare?! ('''Goblin''') *{{NDR|Alla Cappa della Levitazione del Dottor Strange}} Grazie, Mister Mantello! ('''Ned Leeds''') *{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolto a Peter, riferendosi a May}} Lei era lì per causa tua! Io l'avrò pure colpita, ma tu... {{NDR|ridendo in modo maniacale}} Tu sei quello che l'ha uccisa! ('''Goblin''') *{{NDR|Dopo essere stato curato da Peter}} Peter? {{NDR|guardando con rimorso il Peter Parker del suo universo, sdraiato a terra, ferito}} Cosa ho fatto? ('''Norman Osborn''') *A poche settimane dal disastro della Statua della Libertà, i seguaci di Spider-Man seguitano a sostenere che il vile vigilante sia un eroe! Ma se fosse un eroe, si toglierebbe la maschera e ci direbbe di chi è veramente, perché solo un codardo cela la propria identità. Solo un codardo nasconde le proprie vere intenzioni. Siatene certi, signore e signori, il sottoscritto scoprirà quelle intenzioni, con le buone e le cattive! ('''J. Jonah Jameson''') ==Dialoghi== *'''Matt Murdock''': Bene, ho delle buone notizie: nessuna delle accuse contro di te reggerà.<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorridendo di gioia}}: Dai, sul serio?!<br />'''May Parker''': Ah, lo sapevo!<br />'''Happy Hogan''': Grande!<br />'''Peter Parker''': Oh, mio Dio, signor Murdock, la ringrazio!<br />'''May Parker''': Grazie, Matt!<br />'''Peter Parker''': È incredibile!<br />'''Matt Murdock''': Prego.<br />'''Happy Hogan''': Perfetto.<br />'''Matt Murdock''': Tuttavia, signor Hogan?<br />'''Happy Hogan''': Sì.<br />'''Matt Murdock''': I federali stanno indagando sulla tecnologia scomparsa. Io comprendo la sua lealtà verso il signor Stark e a al suo retaggio, ma se fossi coinvolto...<br />'''Happy Hogan''': Se fossi coinvolto?!<br />'''Matt Murdock''': Si procuri un avvocato.<br />'''Happy Hogan''': Mi serve un avvocato, perché sono sotto inchiesta?! Pensavo che... Ha detto nessuna accusa. Potrei dire su un consiglio del mio legale che rifiuto rispettosamente di rispondere alla domanda perché la responsabilità potrebbe incriminarmi. Lo dicono quei in ''Bravi ragazzi''? Cosa dicono quei in ''Bravi ragazzi''?<br />'''May Parker''': Happy, Happy, lo so cosa stai pensando. Calmati. Sentiamo cosa ha da dire. Matt?<br />'''Matt Murdock''': Deve procurarsi di un avvocato eccellente. Peter, avrai eppure evitato i problemi illegali per ora, ma è solo l'inizio. C'è ancora il tribunale dell'opinione pubblica. {{NDR|dalla finestra viene lanciato un mattone verso Peter, ma Matt lo afferra subito}}<br />'''Peter Parker''' {{NDR|sorpreso}}: Come è riuscito a farlo!?<br />'''Matt Murdock''': Sono un avvocato eccellente.<br />'''May Parker''': Ci occorre un luogo più sicuro dove vivere. *'''Dottor Strange''': Allora, Peter, a cosa devo il piacere?<br />'''Peter Parker''': Ah, giusto. Mi dispiace disturbarla, signore, ma...<br />'''Dottor Strange''': Per favore, abbiamo salvato mezzo universo insieme, puoi evitare di chiamarmi "signore".<br />'''Peter Parker''': Okay, ah, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': Suona strano, ma te lo concedo. *'''Dottor Octopus''': Ciao, Peter.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|confuso}}: Ciao! Noi ci... La conosco?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa hai fatto al mio apparecchio?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ah, il suo apparecchio? Non so di cosa stia parlando! Non so... Quale apparecchio?<br />'''Dottor Octopus''': La potenza del sole nel palmo della mia mano. È sparita!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ascolti, signore, se la smette di devastare auto, potremmo lavorare insieme e la aiuterò a trovare il suo apparecchio!<br />'''Dottor Octopus''': Vuoi giocare con me?! {{NDR|solleva le due auto}} Prendile!! {{NDR|lo attacca}} *'''Dottor Octopus''' {{NDR|si [[Spider-Man 2|riferisce però a Mary Jane]]}}: Avrei dovuto uccidere la tua fidanzatina quando potevo! {{NDR|Spider-Man fuoriesce le zampe meccaniche della sua tuta nanotecnologica}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|visibilmente infuriato, credendo che fosse Michelle Jones}}: Che cosa ha detto?!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|ai suoi tentacoli}}: Pare che ci sia una gara. {{NDR|iniziano a combattersi}} *'''Dottor Octopus''': Nanotecnologia. Ah, hai superato te stesso, Peter. Ti ho sottovalutato. Ma ora morirai. {{NDR|cerca di ucciderlo con una lama del tentacolo, ma la tuta nanotecnologica difende Peter nel petto che però mostra il suo volto, Doc Ock si toglie gli occhiali da sole per vederlo meglio che ne rimane confuso}} Tu non sei Peter Parker.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Sono davvero confuso, ora. *'''Dottor Strange''': Devi stare attento a ciò che desideri, Parker!<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|imprigionato nella cella magica}}: Fatemi uscire!!!<br />'''Peter Parker''': Potrebbe spiegarmi, per favore, che cosa succede?<br />'''Dottor Strange''': Sai l'incantesimo che hai rovinato che doveva far dimenticare a tutti che Peter Parker è Spider-Man? Sta attirando tutti coloro che sanno che Peter Parker è Spider-Man, da ogni universo fino al nostro.<br />'''Peter Parker''': Da ogni universo?<br />'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto al Dottor Strange}}: Chi sei tu? E dove mi trovo?<br />'''Dottor Strange''': Penso sia meglio non coinvolgerli, perché francamente il multiverso è un concerto di cui sappiamo spaventosamente poco.<br />'''Peter Parker''': Il multiverso esiste?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sospira}}: Non dovrebbe nemmeno essere possibile.<br />'''Peter Parker''': Ma aveva fermato l'incantesimo?<br />'''Dottor Strange''': No, lo contenuto. Ma pare che qualcuno di loro siano riusciti a passare. Quando sei andato via, ho rilevato una presenza ultraterrena, l'ho seguita nelle fogne, e dove ho trovato quel... {{NDR|indicando Lizard che è anche lui imprigionato}} viscido meticcio verdastro.<br />'''Dottor Octopus''': Incantesimo?! Come nella magia? Che cos'è? Una festa di compleanno?! Chi è questo pagliaccio?! Cos'è questa follia?!<br />'''Dottor Strange''': Guarda. Conosci un Peter Parker che è Spider-Man?<br />'''Dottor Octopus''': Sì.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indica il Peter di questo universo}}: È lui?<br />'''Dottor Octopus''': No!<br />'''Dottor Strange''': Visto? Okay, ecco cosa dobbiamo fare. Non so di quanti visitatori ci siano arri...<br />'''Peter Parker''': Io ne ho visto un altro. Sul ponte. Ero tipo... era tipo un elfo verde volante. {{NDR|si riferisce al Goblin}}<br />'''Dottor Strange''': Sembra gioioso. Perché non cominci da lui. Li devi catturare e portali qui, intanto io capisco come rispedirli indietro prima che distruggano il tessuto della realtà, o peggio, che Wong lo scopra. *'''Dottor Octopus''' {{NDR|sbalordito di aver visto, per la prima volta, lanciare un incantesimo a Peter nell'altra cella}}: Come ci sei riuscito?!?<br />'''Dottor Strange''': Tante feste di compleanno! *'''Ned Leeds''': Allora, come sono arrivati quei cattivi?<br />'''Dottor Strange''': Rovinando un incantesimo per farmi ammettere all'università!<br />'''Michelle Jones''': Come?! Cosa?! Non è stata la signora dell'MIT che hai salvato?<br />'''Ned Leeds''': Hai usato la magia?!<br />'''Peter Parker''': E... No, quello era dopo. Concentriamoci sulla buona notizia, okay.<br />'''Dottor Strange''': No, concentriamoci sulla brutta notizia. Sino ad ora avete individuato zero intrusi del multiverso, perciò tirate fuori i cellulari, setacciate [[Internet]] e... fiutate quelle carogne!<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|ironica}}: Ci sta dicendo cosa fare anche se il suo incantesimo che ha combinato il casino e che vuol dire che è colpa sua? Sa, io conosco delle frasi magiche che cominciano con le parole "per favore".<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Per favore, fiutate quelle carogne. *'''Dottor Octopus''' {{NDR|parlando di Norman}}: Non può essere lui.<br />'''Michelle Jones''': Perché?<br />'''Dottor Octopus''': Perché Norman Osborn è morto anni fa. O abbiamo visto qualcun altro, oppure stai per volare nell'oscurità a combattere un fantasma. *'''Uomo Sabbia''' {{NDR|finito nella cella magica}}: Che succede?!<br />'''Electro''': Hai scelto la parte sbagliata. {{NDR|Lizard si mette a ridacchiare per averlo riconosciuto}} Connors?<br />'''Dottor Octopus''': Aspetta. Conosci questa creatura?<br />'''Electro''': No no no no, non una creatura. Un uomo.<br />'''Ned Leeds''': Oh, gli stessi universi.<br />'''Electro''': Il dottor Curt Connors era uno scienziato di Oscorp, quando lavoravo lì. Uno scienziato brillante che si è trasformato in una lucertola. Poi voleva trasformare tutta la città in lucertole. Roba da pazzi.<br />'''Lizard''': Quale roba da pazzi, Max?! Era il prossimo passo nell'evoluzione umana!<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man (film)|The Amazing Spider-Man]]'' (2012).</ref><br />'''Ned Leeds''' {{NDR|sottovoce a MJ}}: Il dinosauro parla.<br />'''Michelle Jones''': È una lucertola.<br />'''Ned Leeds''': Giusto.<br />'''Lizard''': A proposito, a te cos'è successo? Ti ricordavo con i denti marci, gli occhiali e il riporto ai capelli. Ti sei rifatto di sana pianta? Sei vuoi, te lo posso farti io, di sana pianta.<br />'''Electro''': Mi trasformi in lucertola?<br />'''Lizard''': Esatto!<br />'''Uomo Sabbia''': Voi due fatela finita! *'''Ned Leeds''' {{NDR|a MJ}}: Ehi, mi chiedi se questo è un mostro albero oppure uno scienziato che si è trasformato un albero.<br />'''Electro''': È solamente un albero. Solo un albero. *'''Goblin''': Vigliacco! Abbiamo un nuovo mondo da conquistare! Mi dai il voltastomaco!<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|ormai impaurito}}: Lasciami in pace, ti prego.<br />'''Goblin''': Ti nascondi nell'ombra! Ti nascondi da chi sei veramente!!<br />'''Norman Osborn''': No!<br />'''Goblin''': Non puoi scappare da te stesso!!! *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ragazzi, lui è il signor Orsborn.<br />'''Norman Osborn''': Ehi, dottore.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Scusi, il dottor Osborn. Loro sono i miei amici: lui è Ned e MJ.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|confuso}}: "Mary Jane"?<br />'''Michelle Jones''': È Michelle Jones, in verità.<br />'''Norman Osborn''': Affascinante.<br />'''Ned Leeds''': Dici che ci sono altri Ned Leeds? *'''Norman Osborn''': Octavius?<br />'''Dottor Octopus''': Osborn?<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|riguardo ai tentacoli di Octavius}}: Cosa... Cosa ti è successo?<br />'''Dottor Octopus''': Cosa è successo a me?! Sei il morto vivente!<br />'''Norman Osborn''': Che... che vuoi dire?<br />'''Dottor Octopus''': Sei morto, Norman. Anni fa.<br />'''Norman Osborn''' {{NDR|continuando non capire}}: Tu sei pazzo.<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Adoro questo universo!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Di che sta parlando? Lui era qui, non può...<br />'''Uomo Sabbia''': Morti. Sono morti entrambi, combattendo Spider-Man. Ne parlarono i notiziari. Green Goblin, trafitto dallo stesso aliante su cui volavi.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'' (2002).</ref> E, un paio di anni dopo, tu, Doc Ock, annegato nel fiume con il tuo apparecchio.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 2]]'' (2004).</ref><br />'''Dottor Octopus''': Sono sciocchezze! Spider-Man stava cercando di fermare il mio reattore a fusione! E io ho fermato lui! L'ho avevo per la gola e poi io... {{NDR|realizzando di essere sfuggito nel suo destino}} Poi ero qui.<br />'''Electro''': Oh, mai dai! Non sai una cosa? Io stavo pestando Spider-Man! Fatelo dire! E lui ha causato un sovraccarico, ero bloccato nella griglia, assorbivo dati, stavo per trasformami in energia pura, e poi... e poi... e... {{NDR|realizzando di aver subito anche lui il suo destino}} E poi... Oh, cazzo! Stavo per morire.<ref>Riferimento al film ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]]'' (2014).</ref><br />'''Lizard''' {{NDR|in preda dalla paura}}: Max, tu sai? Che io morirò? *'''Dottor Octopus''' {{NDR|rivolto sorpreso a Peter per il rifiuto di lasciare gli alcuni cattivi a morire nei loro universi}}: Avresti potuto lasciarci a morire. Perché non l'hai fatto?<br />'''Michelle Jones''': Perché lui è diverso. *'''Electro''': Guarda questo posto e quante possibilità.<br />'''Uomo Sabbia''': Cosa? L'appartamento?<br />'''Electro''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, sì, l'appartamento! Mi piace il dancing dell'open space, no! No, amico. Sto parlando del mondo. A me piace come sono qui. E tutta quell'energia potrei essere molto di più. Perché ti sei aggregato?<br />'''Uomo Sabbia''': Ho una figlia {{NDR|Penny}}. E voglio vederla. {{NDR|parlando del Peter di questo universo}} A lui non rimarrà a casa, fin quando non avrà finito il suo piccolo progetto.<br />'''Electro''': Ti fidi lui?<br />'''Uomo Sabbia''': Non mi fido di nessuno. Ma come hai fatto finire?<br />'''Electro''': Ah, dove lavoravo prima, facevano esperimenti con l'elettricità creata dagli organismi viventi e poi sono caduto in una vasca di anguille elettriche.<br />'''Uomo Sabbia''': Scherzi?! Io sono caduto in un super collisore.<br />'''Electro''': Accidenti, devi stare attento a dove cadi. *'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|dopo essere stato curato da Peter}}: Che silenzio. Quelle voci nella mia testa... l'avevo dimenticate.<br />'''Norman Osborn''': Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|sorridendo}}: Sì, Norman. Sono io.<br />'''Uomo Sabbia''': Ma guarda un po'.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|stringendo la mano a Peter}}: Ti ringrazio, ragazzo. Davvero.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Si figuri. *'''Peter Parker/Spider-Man''': È tutta colpa mia, May. Avrei dovuto dare ascolto a Strange a lasciare che li mandasse...<br />'''May Parker''': No, no, no, no, hai fatto la cosa giusta. Sarebbero stati uccisi. Hai fatto la cosa giusta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non è una mia responsabilità, May.<br />'''May Parker''': Oh, quello che ha detto Norman? La missione morale? No.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, May, tu non devi...<br />'''May Parker''': No, no, no. Peter, ascoltami bene. Tu hai un dono. Tu hai un potere. E da un grande potere derivano anche grandi responsabilità. *'''Michelle Jones''': Chi diavolo sei?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Peter Parker.<br />'''Michelle Jones''': Non è possibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sono Spider-Man, nel mio mondo. Ma poi, ieri, io mi sono... E mi sono ritrovato qui. *'''Ned Leeds''': Allora anche tu sei Spider-Man? Perché non l'hai detto subito?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Di solito non vado in giro a pubblicizzarlo. Sennò l'anonimato del supereroe finirebbe.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man e Michelle Jones''': Ha detto la stessa cosa. *'''Michelle Jones''' {{NDR|lei e Ned confortano Peter per la morte della zia May}}: Mi dispiace. Peter, ci sono... Ci sono delle persone qui.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Cosa?! {{NDR|vede arrivare le sue due varianti dei loro universi alternativi}} Ehi, ehi, aspetta, aspetta! Wow! Cosa...?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mi dispiace... per May.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, condoglianze. Credo di sapere che cosa stai provando...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|interrompendolo dall'angoscia}}: No, no, no, non dirmi che cosa sto provando.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|esterrefatto}}: Okay...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lei non c'è più. Ed è tutta colpa mia. È morta invano. Perciò farei quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ti prego, no! Non dovreste essere qui. Nessuno dei due, vi rispedisco a casa. Quei tipi provengono dai vostri mondi, giusto? Vedetevela voi. Se moriranno, se li ucciderete... dipenderà da voi. Non è un mio problema. Non m'interessa più. Ho chiuso. Mi dispiace di avervi trascinato in questa cosa. Ma ora dovete tornare a casa. Buona fortuna.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Mio zio Ben è stato ucciso. È stata colpa mia.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ho perso... Ho perso Gwen, era la mia... Era la mia MJ. Non ho potuto salvarla. Non potrò mai perdonarlo per questo. Ho continuato, ho cercato di andare avanti, ho cercato di essere l'amichevole Spider-Man di quartiere, perché so che lei l'avrebbe voluto, ma... ad un certo punto non ho più usato mezzo misure. Sono diventato rabbioso. Mi sono inasprito. Non voglio che tu finisca come me.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': La notte in cui morì Ben, cercai l'uomo che ritenevo colpevole. Lo volevo morto. Ho raggiunto il mio obbiettivo. Non mi ha fatto sentire meglio. Ci ho messo molto tempo a... imparare a uscire dall'oscurità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|riferendosi amaramente al Goblin}}: Io voglio ucciderlo. Voglio farlo a pezzi. Ho ancora la sua voce nelle orecchie. Anche dopo che è stata ferita, mi ha detto che abbiamo fatto una cosa giusta. Mi ha detto che da un grande potere...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...derivano grandi responsabilità.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Aspetta, cosa, come fai a saperlo?!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo disse zio Ben.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il giorno in cui morì. {{NDR|commosso}} Forse non è morta invano, Peter. *'''Ned Leeds''': Ehm, voi ce l'avete un migliore amico?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|riguardo proprio a Harry Osborn}}: Ce l'avevo.<br />'''Ned Leeds''': Ce l'avevi?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È morto tra le mie braccia, dopo che ha provato di uccidermi. È stato atroce.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man 3]]'' (2007).</ref> *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, quali sono i cattivi più assurdi che avete dovuto combattere?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu ne avrai conosciuto parecchio.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|ridacchiando}}: Bella domanda!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Si, io ho combattuto un alieno fatto di gelatina nera, una volta. {{NDR|si riferisce a Venom in ''[[Spider-Man 3]]''}}<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Oh, ma dai! Anch'io ho combattuto un alieno. Sulla Terra e nello spazio.<ref>Riferimento ai film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018) e ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019).</ref><br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ah.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, era viola. {{NDR|si riferisce a Thanos}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Io vorrei combattere un alieno!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Io, io sono stupito che tu abbia combattuto un alieno nello spazio?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|sospira}}: Io non posso competere. Ho combattuto un russo dentro una macchina da rinoceronte. {{NDR|si riferisce a Rhino in ''[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|The Amazing Spider-Man 2]]''}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Aspetta, perché stai dicendo che tu non puoi competere? Secondo me non è vero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ah, grazie, l'apprezzo, non dico che faccio schifo...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': È solo la tua voce interiore... Io dico che non dovresti...<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ecco, lo so, lo so... Io...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei... Tu sei incredibile. Devi soltanto convincertene.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, sì, devo convincerne! Posso farlo!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Tu sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Posso farlo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sei incredibile.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì, grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo dirai.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Mi è bastato sentirtelo dire, grazie! *'''Uomo Sabbia''': Dov'è la scatola, Peter?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Flint, possiamo aiutare tutti!<br />'''Uomo Sabbia''': Non m'interessa! *{{NDR|Durante lo scontro con Electro, Lizard e l'Uomo Sabbia}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ma che sta succedendo?! Continuavo a chiamare Peter Due, Peter Due, Peter Due!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, ehi, ehi, ehi!!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Lo so, ma pensavo che fossi tu Peter Due!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Cosa?! Io non sono Peter Due!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Basta litigare!! Ascoltate Peter Uno! Sentite, è chiaro che non sappiamo lavorare insieme!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sì!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Lo so, lo so, facciamo pena! Io... io non so come si lavora in squadra!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Nemmeno io!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Beh, io sì! Io sono stato in una squadra, okay!? Non voglio vantarmi, ma lo farò, ero negli Avengers!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Gli Avengers, grandioso!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Ma chi sono?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non conoscete gli Avengers!?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': È... è una band? Tu sei in una band?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, non sono una band! No! Gli Avengers sono, ehm, i più potenti eroi... {{NDR|durante il dialogo viene interrotto dai colpi di Electro in mezzo alla statua}}<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|continuando nervosamente a non capire}}: Non è di aiuto!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sentite, non è importante! Dobbiamo solo concentrarci, fidarsi del prurito e coordinarsi ai nostri attacchi!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con onore}}: Sì, okay. Scegliamo un bersaglio.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Giusto!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|autoconvinto}}: Li togliamo alla lista una alla volta.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Adesso ci siamo! Peter Uno, Peter Due!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Peter Due.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Peter Tre!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|un po' imbarazzato}}: Peter Tre!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Va bene! Andiamoci dentro!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Fermi, fermi, fermi, fermi!! Vi voglio bene, ragazzi!<br />'''Peter Parker/Spider-Man e Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|un po' confusi}}: Grazie!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Avanti, al lavoro!<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere e Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Andiamo! {{NDR|riprendono lo scontro con i tre supercriminali}} *'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ehi, dottor Connors!<br />'''Lizard''': Salve, Peter! *{{NDR|Dopo che Max è stato curato da Octavius}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Max? Maaax?<br />'''Max Dillon/Electro''': Tranquillo, sono a secco.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Ne sei sicuro?<br />'''Max Dillon/Electro''': Torno ad essere nessuno.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non sei mai stato un nessuno.<br />'''Max Dillon/Electro''': No, no, no. Sì, lo sono stato. Tu non mi hai visto. {{NDR|ridacchia}} Pero, posso dirti una cosa?<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì.<br />'''Max Dillon/Electro''': Hai una bella faccia. Sei giovane. {{NDR|Peter-Tre ammette con timidezza}} Vieni dai Queens. Hai quella tuta. Aiuti molta povera gente. Pensavo solo che fossi nero.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Oh, mi dispiace, scusa.<br />'''Max Dillon/Electro''': Oh, non scusarti. Ci sarà uno Spider-Ma nero<ref>Riferimento a [[Miles Morales]], il giovane erede di Peter Parker.</ref> da qualche parte. {{NDR|Peter gll offre una mano}} Maledette anguille. {{NDR|si stringono la mano}} *'''Otto Octavius/Dottor Octopus''' {{NDR|guardando ammirato il reattore ARC di Iron Man}}: La potenza del sole...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': ...Nel palmo della tua mano<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Peter?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|si toglie la maschera per essere quello dell'universo di Doc Ock}}: Otto.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Ah, che piacere vederti, ragazzo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Il piacere è mio.<br />'''Otto Octavius/Dottor Octopus''': Sei cresciuto. {{NDR|sorridendo}} Come stai?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Un po' meno pigro. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Strange, aspetta!! Ci sono quasi!<br />'''Dottor Strange''': Finiscila!!! Sono stato appeso sopra al Grand Canyon per dodici ore!!!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so, lo so! Ehm... Ehm... {{NDR|Strange guarda sbalordito gli altri due Spider-Man}} Per quello le chiedo scusa, signore! Be', insomma...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|con tono sorpreso}}: È andato al Grand Canyon?!<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Non avrebbe dovuto aiutarlo?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': No, no, no! A posto, a posto! E loro sono i miei nuovi amici. Lui è Peter Parker, Peter Parker! Spider-Man, Spider-Man! Loro sono me di altri universi! Sono qui per aiutare!<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, non sapendo come avrebbe fatto}}: No, no, no.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lui è lo stregone di cui vi parlavo prima.<br />'''Dottor Strange''': Senti, sono sorpreso che tu sia riuscito a dargli una seconda occasione, ragazzo. Ma devono andarsene, ora. *{{NDR|Dopo che Peter-Tre ha salvato MJ dalla caduta per non subire la [[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro|stessa sorte di Gwen]]}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Stai bene?<br />'''Michelle Jones''': Sì, sto bene! Tu stai bene? {{NDR|Peter-Tre annuisce commosso}} *'''Goblin''' {{NDR|con falso dispiacere}}: Povero Peter! Troppo debole per mandarmi a casa a morire!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|furibondo}}: No, voglio solo ucciderti con le mie mani.<br />'''Goblin''' {{NDR|sorridendo malignamente impressionato}}: Bravissimo. {{NDR|inizia il combattimento finale}} *'''Peter Parker/Spider-Man''': Che succede?<br />'''Dottor Strange''': Cominciano ad arrivare e non riesco a fermarli!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Dev'esserci qualcosa che possiamo fare? Non potrebbe lanciare di nuovo l'incantesimo? Ma nella forma originale, prima che io lo rovinasse!<br />'''Dottor Strange''': Ormai è troppo tardi! Sono qui! Sono qui per causa tua!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': E se tutti dimenticassero chi sono?<br />'''Dottor Strange''': Cosa!?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Vengono qui per causa mia, giusto? Perché io sono Peter Parker. Allora lancia un nuovo incantesimo, ma stavolta che tutti dimenticano chi è Peter Parker! Che tutti dimentichi... chi sono.<br />'''Dottor Strange''': No...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ma funzionerebbe, giusto?<br />'''Dottor Strange''': Sì, funzionerebbe. Ma devi comprendere che tutti quelli che ti conoscono e ti amano... noi... non avremo ricordo di te. Sarebbe come se non fossi mai esistito.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so. Lo faccia.<br />'''Dottor Strange''': Okay, meglio che tu vada a salutare tutti, non hai molto tempo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, signore.<br />'''Dottor Strange''': Chiamami "Stephen".<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Grazie, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|ridacchiando}}: Sì, mi suona ancora strano.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|sorride}}: Allora ci vediamo. {{NDR|si allontana}}<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|tra sé e sé, emozionato}}: Addio, ragazzo. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehi, ehm, credo che ci siamo: state per tornare a casa.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Okay, va bene.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Ehm, sentite... {{NDR|lamentando timidamente}} Grazie. Voglio solo che... Voglio solo che voi... Voglio dirvi... Non so proprio come dirlo.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Peter...<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Voglio che sappiate che...<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''' {{NDR|lui e Peter-Tre sorridono}}: Lo sai, è la nostra etica.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''' {{NDR|sorridendo}}: Sì, è la nostra etica. Devo trovare Ned e MJ. Ehm... {{NDR|abbraccia le sue varianti dall'emozione}} Grazie, grazie, grazie, grazie... Allora, ci vediamo.<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Sì.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Bene. {{NDR|si allontana}}<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''' {{NDR|emozionato}}: Soffre parecchio, eh?<br />'''Peter "Due" Parker/Amichevole Spider-Man di quartiere''': Esatto.<br />'''Peter "Tre" Parker/Amazing Spider-Man''': Sì. *'''Peter Parker/Spider-Man''': Dimenticherete chi sono.<br />'''Ned Leeds''': Cosa?!<br />'''Michelle Jones''': Dimenticarti?! Ma di che parli?!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Tutto okay. Io verrò a cercarvi e vi spiegherò tutto. Farò in modo che vi ricordiate. E sarà come se fosse niente successo. Okay?<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|preoccupata tristemente che non lo vedrà più}}: Okay, ma se non funzionasse? Se non dovesse funzionare?! E se non riuscissimo a ricordarti?!? Io non voglio farlo. Non voglio... Non voglio farlo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Lo so, MJ, lo so.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|balbettando dalla tristezza}}: Ma... non c'è niente che si può fare?! Non si può escogitare qualcosa, un piano?! Ci sarà qualcosa che si può fare?!<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Non c'è niente che si può fare. Ma andrà tutto bene.<br />'''Ned Leeds''' {{NDR|con tono triste}}: Lo prometti?<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, lo prometto. {{NDR|si danno i batti cinque e pugni della loro amicizia, e si abbracciano in lacrime}} Verrò a cercarvi, okay?<br />'''Ned Leeds''' {{NDR|piangendo}}: Sì, ne sono certo. Va bene, okay.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|piangendo}}: Ti conviene. Se non lo farai e lo capirò da sola. L'ho già fatto una volta, posso rifarlo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Prometto che sistemerò tutto.<br />'''Michelle Jones''': Odio la magia.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Sì, anch'io.<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|toccandogli il volto}}: Ti amo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Anch'io ti...<br />'''Michelle Jones''' {{NDR|lo interrompe in un attimo}}: Aspetta. Voglio che me lo dirai quando ci rivedremo.<br />'''Peter Parker/Spider-Man''': Certo. {{NDR|si baciano}} ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} {{NDR|Nella scena finale dopo i titoli di coda, che narra dopo gli eventi di ''[[Venom - La furia di Carnage]]''}}<br />'''Eddie Brock''' {{NDR|al barista spagnolo, parlando degli Avengers}}: Okay. Okay, okay, credo di aver capito. Stai dicendo che in questo posto, ci... ci sono tantissime... superpersone.<br />'''Venom''': Te l'ho stavi per dirlo da ore!<br />'''Eddie Brock''': Va bene. Dimmelo di nuovo. Scusa, sono idiota. {{NDR|si riferisce ad Iron Man}} C'era un miliardario che ha un armatura di latta che poteva volare. Giusto? {{NDR|il barista fa il segno della croce per [[Avengers: Endgame|la morte di Iron Man]]}} Mmh. Okay, e c'era un uomo verde molto arrabbiato.<br />'''Barista''': Hulk.<br />'''Eddie Brock''': Hulk!<br />'''Venom''': E dicevi che il Protettore Letale era un nome di merda!!<br />'''Eddie Brock''': Sì, perché lo è. Allora parlami di nuovo dell'alieno viola che ama le gemme. {{NDR|si riferisce a Thanos e il Guanto dell'Infinito}} Perché sai una cosa, ''amigo'': gli alieni non amano le gemme.<br />'''Venom''': Eddie, per favore!<br />'''Eddie Brock''': No, loro non amano le gemme! Sai che amano gli alieni? Mangiare cervelli! Perché questo che fanno! Va bene?<br />'''Barista''': ''Señor'', li ha fatti sparire la mia famiglia, per cinque anni.<br />'''Eddie Brock''': Cinque anni? Sono tanti. Insomma, forse... forse dovrei andare a New York a parlare con questo... Spider-Man.<br />'''Venom''': Eddie! Siamo sbronzi! {{NDR|rutta}} Facciamo il bagno nudi!<br />'''Eddie Brock''': Non faremo il bagno nudi.<br />'''Barista''': ''Señor'', deve pagare il conto.<br />'''Venom''' {{NDR|succede nuovamente le stesso incantesimo del Dottor Strange nei loro corpi}}: Ma che succede?! No! No! Siamo appena arrivati!! Non di nuovo!! {{NDR|Eddie e Venom svaniscono anche loro per ritornare nel loro universo natale}}<br />'''Barista''': Ecco, è sparito. Non ha pagato il conto, niente mancia, niente. {{NDR|sul balcone del bar si vede ancora il pezzo del simbionte nero che si muove}} ==Note== <references/> ==Voci correlate== *[[Uomo Ragno]] *[[Spider-Man (film)]] *[[Spider-Man 2]] *[[Spider-Man 3]] *[[The Amazing Spider-Man (film)]] *[[The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro]] *[[Spider-Man: Homecoming]] *[[Spider-Man: Far from Home]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Spider-Man}} {{Marvel Cinematic Universe}} {{Sony Pictures Universe of Marvel Characters}} [[Categoria:Film dell'Uomo Ragno]] pjluocv6ngkk8egbqqpjep29staayju Paycheck 0 195441 1223239 1221677 2022-08-18T19:36:19Z Udiki 86035 parametri superflui wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Paycheck |titolooriginale = |immagine= |didascalia= |soggetto = [[Philip K. Dick]] (dall'omonimo racconto) |attori = *[[Ben Affleck]]: Michael Jennings *[[Aaron Eckhart]]: James Rethrick *[[Uma Thurman]]: Dr. Rachel Porter *[[Paul Giamatti]]: Shorty *[[Colm Feore]]: John Wolfe *[[Joe Morton]]: Agente Dodge *[[Michael C. Hall]]: Agente Klein *[[Peter Friedman]]: Procuratore Generale Brown *[[Kathryn Morris]]: Rita Dunne *[[Ivana Miličević]]: Maya-Rachel *[[Fulvio Cecere]]: Agente Fuman |doppiatori italiani= *[[Fabio Boccanera]]: Michael Jennings *[[Angelo Maggi]]: James Rethrick *[[Francesca Fiorentini]]: Dr. Rachel Porter *[[Pasquale Anselmo]]: Shorty *[[Stefano De Sando]]: John Wolfe *[[Roberto Draghetti]]: Agente Dodge *[[Enrico Di Troia]]: Agente Klein *[[Luca Biagini]]: Procuratore Generale Brown *[[Alessandra Korompay]]: Maya-Rachel |fotografo = [[Jeffrey L. Kimball]] |montatore = [[Christopher Rouse]], [[Kevin Stitt (montatore)|Kevin Stitt]] |effetti speciali = [[Al Di Sarro]], [[Gregory L. McMurry]] |musicista = [[John Powell]] |scenografo = [[William Sandell]], [[Sandy Cochrane]], [[Elizabeth Wilcox]] |costumista = [[Erica Edell Phillips]] |truccatore = [[Norma Hill-Patton]], [[Ilona Herman]], [[John E. Jackson]] }} '''''Paycheck''''', film statunitense del 2003 con [[Ben Affleck]], [[Aaron Eckhart]] e [[Uma Thurman]], regia di [[John Woo]]. {{tagline|Ha visto il suo futuro e ha deciso di cambiarlo.}} ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|Scritto su un biglietto che Michael legge}} Se guarderai dove non puoi andare, perderai le ricchezze che calpesti. :''If you only look where you can't go, you will miss the riches below.'' *Le cose migliori della vita sono spesso degli [[errori]]. ('''Rachel''') *Se indichi a qualcuno il suo [[futuro]], non avrà più futuro. Priva la gente del mistero e la priverai della speranza. ('''Michael''') == Dialoghi == {{cronologico}} *'''Rachel''': Sto cercando un socio per una nuova impresa.<br>'''Michael''': Davvero?<br>'''Rachel''': Uh-uh.<br>'''Michael''': Che impresa?<br>'''Rachel''': Voglio salvare il mondo.<br>'''Michael''': Aaah... Non faccio per te. Ma non ti accontenteresti di uno che lo vuole solo cambiare?<br>'''Rachel''': Mmmh... Andata!<br>'''Michael''': Bene.<br> ==Citazioni su ''Paycheck''== ===Frasi promozionali=== *Ha visto il suo futuro e ha deciso di cambiarlo.<ref>Dalla locandina del film in lingua italiana.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Paycheck''}} [[Categoria:Film di fantascienza]] [[Categoria:Film statunitensi]] [[Categoria:Film thriller d'azione]] s7ptk3byformdir3ii5et5byclxbl9i 1223241 1223239 2022-08-18T19:37:06Z Udiki 86035 idem wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Paycheck |titolooriginale = |immagine= |didascalia= |soggetto = [[Philip K. Dick]] (dall'omonimo racconto) |attori = *[[Ben Affleck]]: Michael Jennings *[[Aaron Eckhart]]: James Rethrick *[[Uma Thurman]]: Dr. Rachel Porter *[[Paul Giamatti]]: Shorty *[[Colm Feore]]: John Wolfe *[[Joe Morton]]: Agente Dodge *[[Michael C. 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('''Rachel''') *Se indichi a qualcuno il suo [[futuro]], non avrà più futuro. Priva la gente del mistero e la priverai della speranza. ('''Michael''') == Dialoghi == {{cronologico}} *'''Rachel''': Sto cercando un socio per una nuova impresa.<br>'''Michael''': Davvero?<br>'''Rachel''': Uh-uh.<br>'''Michael''': Che impresa?<br>'''Rachel''': Voglio salvare il mondo.<br>'''Michael''': Aaah... Non faccio per te. Ma non ti accontenteresti di uno che lo vuole solo cambiare?<br>'''Rachel''': Mmmh... Andata!<br>'''Michael''': Bene.<br> ==Citazioni su ''Paycheck''== ===Frasi promozionali=== *Ha visto il suo futuro e ha deciso di cambiarlo.<ref>Dalla locandina del film in lingua italiana.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Paycheck''}} [[Categoria:Film di fantascienza]] [[Categoria:Film statunitensi]] [[Categoria:Film thriller d'azione]] j46b56wiqkatp0i1g16xnqlu4t3q9mo 1223245 1223241 2022-08-18T19:51:28Z Udiki 86035 idem wikitext text/x-wiki {{Film |immagine= |didascalia= |soggetto = [[Philip K. Dick]] (dall'omonimo racconto) |attori = *[[Ben Affleck]]: Michael Jennings *[[Aaron Eckhart]]: James Rethrick *[[Uma Thurman]]: Dr. Rachel Porter *[[Paul Giamatti]]: Shorty *[[Colm Feore]]: John Wolfe *[[Joe Morton]]: Agente Dodge *[[Michael C. Hall]]: Agente Klein *[[Peter Friedman]]: Procuratore Generale Brown *[[Kathryn Morris]]: Rita Dunne *[[Ivana Miličević]]: Maya-Rachel *[[Fulvio Cecere]]: Agente Fuman |doppiatori italiani= *[[Fabio Boccanera]]: Michael Jennings *[[Angelo Maggi]]: James Rethrick *[[Francesca Fiorentini]]: Dr. Rachel Porter *[[Pasquale Anselmo]]: Shorty *[[Stefano De Sando]]: John Wolfe *[[Roberto Draghetti]]: Agente Dodge *[[Enrico Di Troia]]: Agente Klein *[[Luca Biagini]]: Procuratore Generale Brown *[[Alessandra Korompay]]: Maya-Rachel }} '''''Paycheck''''', film statunitense del 2003 con [[Ben Affleck]], [[Aaron Eckhart]] e [[Uma Thurman]], regia di [[John Woo]]. {{tagline|Ha visto il suo futuro e ha deciso di cambiarlo.}} ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|Scritto su un biglietto che Michael legge}} Se guarderai dove non puoi andare, perderai le ricchezze che calpesti. :''If you only look where you can't go, you will miss the riches below.'' *Le cose migliori della vita sono spesso degli [[errori]]. ('''Rachel''') *Se indichi a qualcuno il suo [[futuro]], non avrà più futuro. Priva la gente del mistero e la priverai della speranza. ('''Michael''') == Dialoghi == {{cronologico}} *'''Rachel''': Sto cercando un socio per una nuova impresa.<br>'''Michael''': Davvero?<br>'''Rachel''': Uh-uh.<br>'''Michael''': Che impresa?<br>'''Rachel''': Voglio salvare il mondo.<br>'''Michael''': Aaah... Non faccio per te. Ma non ti accontenteresti di uno che lo vuole solo cambiare?<br>'''Rachel''': Mmmh... Andata!<br>'''Michael''': Bene.<br> ==Citazioni su ''Paycheck''== ===Frasi promozionali=== *Ha visto il suo futuro e ha deciso di cambiarlo.<ref>Dalla locandina del film in lingua italiana.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Paycheck''}} [[Categoria:Film di fantascienza]] [[Categoria:Film statunitensi]] [[Categoria:Film thriller d'azione]] 2y1dm7h2cv9kjqseawl7y3acx17pn3a Pasqualino Settebellezze 0 195578 1223316 1222210 2022-08-19T10:05:17Z Italaid 43888 +autore citazione wikitext text/x-wiki {{Film|titoloitaliano=Pasqualino Settebellezze|titolooriginale=Pasqualino Settebellezze|immagine=|paese=Italia|anno=1975|genere=drammatico|regista=[[Lina Wertmüller]]|soggetto=[[Lina Wertmüller]]|sceneggiatore=[[Lina Wertmüller]]|produttore=Medusa Film|attori=* [[Giancarlo Giannini]]: Pasqualino Frafuso detto "Settebellezze" * [[Fernando Rey]]: Pedro * [[Shirley Stoler]]: comandante * [[Elena Fiore]]: Concettina * [[Piero Di Iorio]]: Francesco * [[Enzo Vitale]]: Don Raffaele * [[Roberto Herlitzka]]: socialista * [[Lucio Amelio]]: avvocato Cangemi * [[Ermelinda De Felice]]: madre * [[Aristide Caporale]]: sig. Aristide * [[Francesca Marciano]]: la ragazzina che canta}} '''''Pasqualino Settebellezze''''', film del 1975, con [[Giancarlo Giannini]], regia di [[Lina Wertmüller]]. == Dialoghi == * '''Pasqualino''': Pasquale Framuso, il mostro di [[Napoli]]. Totale infermità di mente, 12 anni.<br />'''Socialista''': Beato lei! Io, invece, 28 anni e 4 mesi...<br />'''Pasqualino''': Vintott'? Azz, e ch'avite cumbinat?<br />'''Socialista''': Ho pensato! Questo Paese qua è il delitto peggiore che possa commettere un cittadino. Lui {{NDR|Mussolini}} non vuole. * '''Pedro''': Il mondo finirà... peccato perché io ci credo nell'uomo. Ma deve fare presto, deve fare presto a nascere, a nascere l'uomo nuovo, l'essere civile. Non quella bestia, purtroppo intelligente, che ha rotto l'armonia nel mondo. Distrutto il sacro equilibrio della natura solo per massacrare tutto. L'uomo nuovo. L'uomo che sappia ritrovare l'armonia dentro di sé.<br />'''Pasqualino''': Ma che vuoi dire? Mettere ordine?<br />'''Pedro''': Ordine? No no no no. Questi qua {{NDR|i nazisti}} sono ordinatissimi. No. ''El hombre en el desorden''. Questa è l'unica speranza. L'uomo nel disordine. == Citazioni su ''Pasqualino Settebellezze'' == * ''Pasqualino Settebellezze'' era un film che non voleva far nessuno, perché parla di un [[Lager|campo di concentramento]]. È una storia vera. Sono riuscito a convincere [[Lina Wertmüller|Lina]] a farlo e ha avuto quattro candidature all'[[Premio Oscar|Oscar]]. ([[Giancarlo Giannini]]<ref>Dall'intervista di Silvia Bizio, ''Giancarlo Giannini: “Il cinema è morto? Me lo diceva già Fellini”'', ''Rep.repubblica.it'', 15 febbraio 2019.</ref>) == Note == <references/> == Altri progetti == {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film sull'Olocausto]] eso1t2315z34760hcz18o1t2dlp7a6m Alakaluf 0 195630 1223155 1222681 2022-08-18T15:18:18Z Ibisco 49387 /* Voci correlate */ + 1 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:The earth and its inhabitants (1882) (14591030248).jpg|thumb|350px|Gruppo familiare di fuegini Alakaluf nel 1882]] Citazioni sugli '''Alakaluf''', conosciuti anche come '''Kaweshkar''', indigeni della Terra del Fuoco. ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: Alakaluf, [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. ==Voci correlate== *[[Yagan]] *[[Ona]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] nj8mhela5yfd5c1hiqqfrk6y2py0vwc Yagan 0 195631 1223156 1222712 2022-08-18T15:18:35Z Ibisco 49387 /* Voci correlate */ + 1 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Mujeres Yamanas.jpg|thumb|340px|Femmine fuegine di etnia Yagan nel 1882]] Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco. ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. ==Voci correlate== *[[Alakaluf]] *[[Ona]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] 10l5w9zjjhrtqjoa7gif5kz427ztbcw Servitore del popolo (serie televisiva) 0 195686 1223247 1223045 2022-08-18T19:59:42Z Mariomassone 17056 /* Episodio 3 */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo italiano = Servitore del popolo |immagine = Слуга народу.png |titolo originale = Слуга Народу |titolo traslitterato = Sluha Narodu |paese = [[Ucraina]] |annoprimatv= 2015 – 2019 |tipo fiction = serie TV |genere = Commedia, satirico |lingua originale = [[Lingua russa|Russo]]<br />[[Lingua ucraina|Ucraino]] |ideatore = [[Volodymyr Zelens'kyj]] |regista = [[Volodymyr Zelens'kyj]]<br />Andrij Yakovlev<br />Olexij Kirjušenko |soggetto = [[Volodymyr Zelens'kyj]]<br />[[Stanislav Boklan]] |sceneggiatore = [[Volodymyr Zelens'kyj]] |produttore = [[Eugene Koshovyij]]<br>[[Serhij Shefir]] |attori = * [[Volodymyr Zelens'kyj]]: Presidente Vasilij Petrovič Goloborodko, Griša * [[Stanislav Boklan]]: Primo Ministro Jurij Ivanovyč Čuiko * Jurij Krapov: Mychajlo Ivanovyč Sanin, Ministro delle Finanze * [[Olena Kravets]]: Olha Miščenko, ex moglie di Vasilij *[[Dmitry Surzhikov]]: Dmitryj Vasiljevyč Surikov, primo ministro dell’Ucraina * Viktor Saraykin: Petro Vasiljevyč Goloborodko, padre di Vasilij * Natalija Sumskaja: Marija Stefanovna Goloborodko, madre di Vasilij * Hanna Kašmal: Nataša, nipote di Vasilij * Mykhailo Fatalov: Volodymyr, oligarca * Oleksandr Pikalov * Eugene Koshovyi: ministro degli affari esteri * Kateryna Kisten |doppiatori italiani = * [[Luca Bizzarri]]: Presidente Vasilij Petrovič Goloborodko, Griša * [[Mario Cordova]]: Primo Ministro Jurij Ivanovyč Čuiko * [[Fabio Gervasi]]: Mychajlo Ivanovyč Sanin * [[Massimo De Ambrosis]]: Petro Vasiljevyč Goloborodko * [[Daniela Abbruzzese]]: Mariya Stefanovna Goloborodko * [[Perla Liberatori]]: Olha Miščenko *[[Stefano Macchi]]: Dmitryj Vasiljevyč Surikov * [[Luisa D'Aprile]]: Nataša * [[Sergio Lucchetti]]: Volodymyr }} '''''Servitore del popolo''''', serie tv ucraina. <!--Frasi e dialoghi tratti dal sottotitolaggio su Netflix, con errori ortografici corretti--> ==Stagione 1== ===Episodio 1-2=== *'''Andrij Nemčuk''': Signori, non siete stanchi di sprecare i vostri soldi? Spendiamo milioni per i nostri candidati, e il doppio per rovinare l'opposizione.<br>'''Mychajlo Rojzman''': È così che funziona. Se no è impossibile insediare un presidente.<br>'''Andrij Nemčuk''': Siamo onesti per una volta.<br>'''Rustem Mamatov''': Quando qualcuno vuole parlare onestamente significa che vuole fregarti. Non ricordo chi lo ha detto, ma penso fosse qualcuno famoso.<br>'''Mychajlo Rojzman''': [[Pavlo Ivanovyč Lazarenko|Paša Lazarenko]]. Andrij Mykolajovyč, lei ha qualche idea?<br>'''Andrij Nemčuk''': Sì, Mychajlo Semenovyč. Manca poco alle elezioni. Abbiamo aiutato i nostri candidati. E ora sono in cima ai sondaggi. Lasciamo che vinca il migliore.<br>'''Rustem Mamatov''': Questo cosa mi porterà?<br>'''Andrij Nemčuk''': Rustem Ašotovyč, lei dimostrerà a Mychajlo Semenovyč, a me, e a lei stesso chi è il re del castello.<br>'''Rustem Mamatov''': D'accordo. Lasciamo che sia l'[[Ucraina]] a decretare il vincitore.<br>'''Mychajlo Rojzman''': Senza il nostro controllo? Mi piace come gioco. Da tempo non sentivo una tale scarica di adrenalina. *'''Petro Goloborodko''': La [[disoccupazione]] è meglio dello stipendio da [[insegnante]].<br>'''Vasilij Goloborodko''': La tua logica è strana.<br>'''Petro Goloborodko''': Sei tu che hai fatto l'università per tornare a scuola.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Mi dispiace di non aver fatto come te, e non fare il [[Taxi|tassista]].<br>'''Petro Goloborodko''': Non sono un tassista. Lavoro nel settore dei servizi. *'''Barack Obama''': Sinceramente non so nulla di Vasilij Goloborodko. Ma mi auguro di trovare un terreno comune.<br>'''Xi Jinping''': La vittoria di Goloborodko è stata inaspettata. Siamo sconvolti dal risultato.<br>'''Angela Merkel''': Tuttavia, rispettiamo la scelta del popolo ucraino e riconosciamo l'elezione che si è svolta in maniera democratica. *'''Vasilij Goloborodko''': È uno scherzo. Deve essere uno scherzo. Secondo i sondaggi preliminari non ero neppure tra i primi dieci.<br>'''Jurij Čuiko''': I sondaggi preliminari non misurano la volontà del popolo. *{{NDR|Flashback, in aula}}<br>'''Vasilij Goloborodko''': Come?<br>'''Glotov''': Beh... Lo hanno eletto...<br>'''Vasilij Goloborodko''': [[Mychajlo Serhijovyč Hruševs'kyj|Hruševs'kyj]]?<br>'''Glotov''': Hruševs'kyj.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Sì. Presidente?<br>'''Glotov''': Presidente.<br>'''Vasilij Goloborodko''': È inesatto. Era capo del Consiglio, tutto qui. Cos'altro sai dirmi di Hruševs'kyj?<br>'''Glotov''': Si chiama come una via.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Una via.<br>'''Glotov''': È anche sulla banconota da 50 grivne.<br>{{NDR|Gli alunni ridono}}<br>'''Vasilij Goloborodko''': Fate silenzio. Una banconota, una via... Tutto giusto. Ma per quale motivo?<br>'''Glotov''': Per il suo Servizio alla Madrepatria?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Appunto. Per i tuoi servizi alla Madrepatria ti diamo... un'insufficienza. Complimenti, è la quinta insufficienza. *{{NDR|Flashback, in aula}}<br>'''Vasilij Goloborodko''': Sono stuffo, c...!<br>'''Insegnante''': Qual è il problema?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Sono stanco di questo! La [[matematica]] è una c... di scienza. Va bene. E storia è solo una m...! Chissà perché i [[Politica|politici]] al potere fanno sempre gli stessi errori. Perché sono dei grandi matematici! Sanno solo dividere e sottrarre. Nient'altro.<br>'''Insegnante''': Non l'ho mai sentita parlare così. Che ha?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Queste teste di c... mi hanno stancato. Dannazione, mandano i ragazzi a montare i seggi! La vita fa schifo perché scegliamo in un seggio di legno. E per chi si può votare? Per i soliti due s... che sono lì da 25 anni. Sa che altro? Non cambierà nulla. E sa perché? Perché tutti noi voteremo per l'ennesimo def...! Perché sì, lui fa schifo ma l'altro candidato è peggio!<br>'''Insegnante''': Su, beviamo qualcosa.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Poi questi s... arrivano al governo, rubano, dicono c..., e truffano! È sempre la stessa storia. E non frega un c... a nessuno. A nessuno. A nessuno frega un c... di tutto questo! Se fossi al loro posto, anche solo una settimana, ci penserei io! F... ai cortei, ai benefici, agli chalet! F... a tutto! Magari ci fosse un insegnante al posto del presidente! Glielo sto dicendo da insegnante di storia. *'''Jurij Čuiko''': Comunque quale preferisce? [[Patek Philippe]] o [[Vacheron Constantin]]?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Non li ho letti. Non ne ho il tempo. *{{NDR|Flashback, in aula}}<br>Quindi... Chi ha visto il video? {{NDR|tutti gli alunni, tranne Glotov, alzano la mano}} Grazie. Tutti tranne Glotov? Devo congratularmi. Il video ''Lo storico si infiamma'' è diventato immediatamente virale. Mi sembra il momento di raccontarvi una parabola. Un tempo, da un imperatore giapponese si recò un umile contadino. Disse: "Altezza, in provincia le tasse sono troppo alte, non abbiamo da mangiare. E io in particolare non ho niente, quindi sarò sincero". Poi vomitò un fiume di imprecazioni contro l'imperatore, la sua famiglia, e il suo regno. Contro tutto ciò che l'imperatore possedeva, in pratica. Le sue parole fecero arrossire i samurai e le guardie. Le geishe persero i sensi e il ciliegio in fiore appassì, e non produsse più alcun frutto. L'imperatore rimase calmo e silenzioso e dopo emanò due decreti. Con il primo ordinò di tagliare la lingua al contadino per la sua colpa. E con il secondo ridusse le tasse nella provincia. Perché la [[verità]], qualunque sia, è comunque la verità. ('''Vasilij Goloborodko''') *'''Petro Goloborodko''': Perché i muratori?<br>'''Myhola Pavlovyč''': È primavera. È tempo di fare i lavori.<br>'''Petro Goloborodko''': Finalmente, dopo 10 anni, è tornata la primavera. ===Episodio 3=== *{{NDR|Plutarco e Erodoto visitano Goloborodko in un sogno}}<br>'''Vasilij Goloborodko''': Un dollaro equivale a otto grivne...<br>'''Plutarco''': Sta delirando.<br>'''Erodoto''': È colpa del tuo libro.<br>'''Plutarco''': Non è vero, Erodoto! È solo nervoso. Gli è stata affidata una nazione.<br>'''Erodoto''': Dovrebbe gioire. I suoi figli e nipoti saranno ricchi!<br>'''Plutarco''': Ma è una persona onesta.<br>'''Erodoto''': Questo è un problema.<br>'''Plutarco''': Vuole servire e migliorare il Paese.<br>'''Erodoto''': Un riformista? È una condanna.<br>'''Plutarco''': ''Demos Russos''...<br>'''Vasilij Goloborodko''': Un euro equivale a cinque grivne...<br>'''Erodoto''': Cosa vuole cambiare? Qual è l'ordinamento sociale?<br>'''Plutarco''': La democrazia. {{NDR|Goloborodko ride}} Beh... Dicono sia una democrazia.<br>'''Erodoto''': E cosa vorrebbe? Anarchia? Centralismo?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Centralismo...<br>'''Erodoto''': Federalismo? {{NDR|Goloborodko lo afferra per la gola}} *{{NDR|Plutarco e Erodoto visitano Goloborodko in un sogno}}<br>'''Erodoto''': Ma il socialismo era così male? {{NDR|Goloborodko si alza di scatto}}<br>'''Plutarco''': Attento a quello che dici!<br>'''Erodoto''': Okay.<br>'''Plutarco''': Dovrebbe optare per l'autocrazia. Zar Goloborodko. {{NDR|Goloborodko ride}} Gli piace come suona.<br>'''Erodoto''': Pensaci un po'. Uno zar non può rubare a se stesso.<br>'''Plutarco''': Ma gli altri... Vengono, rubano e se ne vanno. E lo stesso fanno i successori. Il potere è fragile.<br>'''Erodoto''': E adesso? Il popolo vive in povertà?<br>'''Plutarco''': Beh... Hanno il primato nella produzione di olio.<br>'''Erodoto''': Olio d'oliva?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Di semi di girasole.<br>'''Plutarco''': Vero. Esiste.<br>'''Erodoto''': Okay.<br>'''Plutarco''': Sono terzi nella produzione di grano.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Esatto.<br>'''Plutarco''': Costruiscono aeroplani, mietitrebbie, automobili...<br>'''Vasilij Goloborodko''': Non proprio...<br>'''Plutarco''': Trattori!<br>'''Vasilij Goloborodko''': Giusto, i trattori...<br>'''Erodoto''': Ma questo è un paradiso. Perché cambiarlo?<br>'''Plutarco''': Il paese è in crisi.<br>'''Erodoto''': Com'è possibile? Dove finisce tutta la ricchezza?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Nelle tasche di pochi. Ladri.<br>'''Plutarco''': Capito?<br>'''Erodoto''': Deve fare qualcosa.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Continuano a rubare...<br>'''Erodoto''': Le cose devono cambiare.<br>'''Plutarco''': Lo vorrebbe.<br>'''Erodoto''': È una situazione complicata. *'''Vasilij Goloborodko''': Per il discorso, pensavo...<br>'''Jurij Čuiko''': Non c'è bisogno. Cioè, è positivo che lei ci pensi. Ma ci sono figure apposite per questo. Non si deve preoccupare di tali minuzie.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Pensa siano minuzie?<br>'''Jurij Čuiko''': Penso che il capo dello stato non debba occupare la sua preziosa mente con qualsiasi banalità. *Questo è Vasilij Petrovyč Goloborodko, nato nel 1978, originario di Kyiv. È di etnia ucraina. La famiglia appartiene alla classe operaia. Figlio di un costruttore e di una neurologa. La nonna era una famosa dottoressa in storia, professoressa, e vincitrice di premi accademici. L'appartamento della famiglia le era stato assegnato per le sue ricerche. Nel 1997 il soggetto si è diplomato con lode. Iscritto a giurisprudenza, si è ritirato. Il padre aveva corrotto i professori per ammetterlo. Quando lo ha scoperto, il soggetto si è ribellato, per iscriversi a storia. È stato rappresentante e capitano della squadra di calcio. Da studente ha guidato proteste e uno sciopero della fame contro un docente. Dopo 12 giorni, il professore si è dimesso, e lui è stato ricoverato per denutrizione. È conosciuto per le sue forti qualità morali, e per il carattere forte, deciso e coraggioso. Si è laureato con lode. Lo stesso anno, ha sposato Olha Miščenko. L'anno dopo, hanno avuto un figlio. Quell'anno sono andati in vacanza a Berdjans'k. Per la precisione, il soggetto non è mai stato all'estero. Due anni dopo, la coppia ha divorziato. I vicini dicono che i due litigavano per la situazione economica. La casa è rimasta a moglie e figlio, e lui ora vive con i genitori. Lavora da 12 anni alla scuola numero 521. Non ha problemi a lavoro. Per gli studenti il soggetto è praticamente un santo. Non ha beni, né un conto bancario. Ha fatto un mutuo per un microonde e paga una rata mensile di 74 grivne. Non fa parte di alcun partito politico, non accetta compensi per partecipare a incontri, e non ha cattive abitudini. ('''Krivickij''') *'''Jurij Čuiko''': Le presento gli ingranaggi della macchina statale.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Salve.<br>'''Jurij Čuiko''': Valentina Nikolaevna, addetta stampa.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Salve.<br>'''Jurij Čuiko''': Kirill Ivanovyč. Per la politica estera.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Piacere.<br>'''Jurij Čuiko''': Tatiana Pavlovna, delle Politiche umanitarie. E Viktor Olegovyč, del ministero di politiche umanitarie estere.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Che confusione. Forse si dovrebbero riformare i ministeri.<br>'''Jurij Čuiko''': Ci abbiamo pensato. C'è il Ministero delle riforme. *Anche agli onesti piace vivere a spese dello Stato, quando possono farlo. ('''Andrij Mykolajovyč Nemčuk''') *'''Jurij Čuiko''': Si deve abituare. Un politico perde tanto peso in un'ora quanto un fabbro in un giorno.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Dubito che si applichi a tutti i politici.<br>'''Jurij Čuiko''': Bel senso dell'umorismo. Potremmo usarlo all'inaugurazione.<br>'''Vasilij Goloborodko''': A proposito, riguardo al discorso... Ho un'idea.<br>'''Jurij Čuiko''': Solo una? Rassicurante. ===Episodio 4=== *'''Ministro del Cerimoniale''': Per adesso salga le scale.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Sì.<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Qui ci saranno le guardie domani. Sorrida e continui lungo la scalinata di marmo. È italiano, antico. Pure [[Maria Antonietta]] ci ha camminato. Salendo alla ghigliottina. Comunque, prima di essere dorato, il lampadario era argentato. Ricorda la crisi del 2008?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Sì.<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Ecco. *'''Vasilij Goloborodko''': Cari ucraini! Da 25 anni, abbiamo iniziato a costruire una nuova nazione, basata sulla libertà e sulla parità di tutti i cittadini!<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Magnifico!<br>'''Vasilij Goloborodko''': Per niente.<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Che c'è?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Questo è il discorso di Gettysburg, che [[Abraham Lincoln|Lincoln]] pronunciò nel 1863.<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Sul serio?<br>'''Jurij Čuiko''': In realtà è un'ottima cosa. Nessuno qui lo noterà, e la patria di Lincoln lo apprezzerà. Dovranno chiederle i diritti.<br>'''Vasilij Goloborodko''': E se usassi le mie parole?<br>'''Jurij Čuiko''': Vasilij Petrovyč, mi ascolti. Si fidi della mia lunga esperienza. Le improvvisazioni portano a bushismi come "mi hanno frainteso". Quindi, meglio attenersi al testo. *'''Ministro del Cerimoniale''': Passiamo alla parte più importante della cerimonia. Le congratulazioni!<br>'''Vasilij Goloborodko''': Okay.<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Iniziamo.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Che devo fare?<br>'''Jurij Čuiko''': Nulla. Sorrida, annuisca, stringa le mani. Non dica molto, per evitare di doversi scusare troppo.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Okay<br>'''Jurij Čuiko''': Si sieda.<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Signore e signori! Il presidente degli Stati Uniti, [[Barack Obama]].<br>'''Jurij Čuiko''': In piedi.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Okay. È davvero lui?<br>{{NDR|Entra la controfigura di Obama}}<br>'''Vasilij Goloborodko''': ''Hello! I'm glad to see you. Nice to meet you.''<br>'''Controfigura''': Mi scusi, non la capisco. *'''Ministro del Cerimoniale''': Signore e signori! [[Angela Merkel]]!<br>'''Jurij Čuiko''': Si alzi.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Okay.<br>'''Controfigura''': Salve, Vasilij Petrovyč.<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Valija, perché questa informalità? "Salve" non va bene. Poi cosa dirai, "shalom"? Devi imitare la Merkel!<br>'''Controfigura''': ''Guten abend, Herr Wassyl Petrowytsch.''<br>'''Vasilij Goloborodko''': ''Guten abend''. {{NDR|Le stringe la mano}}<br>'''Jurij Čuiko''': Sia delicato.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Okay.<br>'''Jurij Čuiko''': Deve dominare lei. La stretta indica quanto aiuto ci darà la banca tedesca. *'''Ministro del Cerimoniale''': Signore e signori! [[Nicolas Sarkozy|Sarkozy]] e [[Vladimir Putin|Putin]].<br>'''Vasilij Goloborodko''': Perché Putin?<br>'''Jurij Čuiko''': Anche Sarkozy. Il presidente è [[François Hollande|Hollande]].<br>'''Ministro del Cerimoniale''': Scusate, erano in una vecchia lista. *'''Ministro del Cerimoniale''': Il presidente bielorusso, [[Aljaksandr Lukašėnka]].<br>'''Jurij Čuiko''': Non si alzi. *'''Vasilij Goloborodko''': Salve, signor Lincoln. È un piacere. Come ha fatto...<br>'''Abraham Lincoln''': Volevo vedere come stava. È inquieto.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Abramo... Qual è il suo patronimico?<br>'''Abraham Lincoln''': Mi chiami Signor Presidente.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Riguardo al discorso... Non volevo rubarglielo.<br>'''Abraham Lincoln''': E perché dovrebbe? Il suo discorso era bello. Anche se non ho capito qualcosa. Ad esempio, quando diceva "def". Intendeva deficit? Poi non capivo di che enti parlasse.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Non è... attualmente nel nostro Paese c'è un "deficit di enti".<br>'''Abraham Lincoln''': Chiaro.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Più o meno.<br>'''Abraham Lincoln''': È come la Grande Depressione?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Più o meno.<br>'''Abraham Lincoln''': E...<br>'''Vasilij Goloborodko''': E cosa?<br>'''Abraham Lincoln''': Cosa farà? Ha un piano? O il suo limite sono cinque milioni di visualizzazioni?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Erano otto milioni, non cinque. E poi...<br>'''Abraham Lincoln''': Sa che noi due siamo molto simili? Vengo da una famiglia povera. E non credevo nelle mie capacità. Ma ho abolito la schiavitù. Liberato milioni di schiavi. Nell'anno 18...<br>'''Vasilij Goloborodko''': ...62. Me lo ricordo.<br>'''Abraham Lincoln''': Bravo. Anche lei può liberare il suo popolo.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Ma non siamo schiavi.<br>'''Abraham Lincoln''': Pensa che i milioni di ucraini che si spezzano la schiena per sfamare la cosiddetta "élite", e per pagargli ogni bene, non siano schiavi?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Ma cosa posso fare?<br>'''Abraham Lincoln''': Sia se stesso. Signor Presidente. *Miei cari concittadini, e ospiti. Da 25 anni proviamo a costruire una nuova Nazione, basata sulla libertà e sull'uguaglianza dei diritti dei cittadini. [...] Scusatemi. Posso usare le mie parole? Sapete, sono solo un insegnante. Un insegnante di storia che sta facendo la storia! Fa ridere. Secondo i programmi, dovevo promettervi tante cose. Ma... Non farò promesse. Perché non è onesto, e perché non sono bravo in queste cose. Per adesso. Ma lo diventerò. Ma una cosa c'è: voglio che le mie azioni non mi facciano vergognare quando guardo i bambini. O i loro genitori. O voi, ovviamente. Questo ve lo prometto, popolo dell'Ucraina. ('''Vasilij Goloborodko''') ===Episodio 5=== *'''Marija Goloborodko''': Petija, auguragli buona fortuna.<br>'''Petro Goloborodko''': Non distruggere il paese. *'''Jurij Čuiko''': Mi è piaciuto il suo discorso inaugurale.<br>'''Vasilij Goloborodko''': Davvero?<br>'''Jurij Čuiko''': Sì. È stato capace di fare un discorso eloquente senza promettere nulla alla fine. Merita un dieci. *'''Vasilij Goloborodko''': È inaccettabile per il presidente, un servo del popolo.<br>'''Jurij Čuiko''': Perché?<br>'''Vasilij Goloborodko''': Perché no? Il popolo elegge il presidente, gli ufficiali e i legislatori. E noi siamo i suoi servitori.<br>'''Jurij Čuiko''': Io direi "manager".<br>'''Vasilij Goloborodko''': Ma perché il popolo deve lavorare per pagare i manager e i loro palazzi, auto, domestici e scorta? *'''Vasilij Goloborodko''': Che succede?<br>'''Bella Rudolfivna''': L'ex presidente si è chiuso in ufficio, urlando che è lui il presidente. E chiedendo vodka, sigarette, e asilo politico in [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]].<br>'''Vasilij Goloborodko''': Non esiste più.<br>'''Bella Rudolfivna''': Lo sa. La vodka è per questo. *'''Serhij Pavlovyč''': Dobbiamo fare qualcosa!<br>'''Jurij Čuiko''': E cosa?<br>'''Serhij Pavlovyč''': Cambiare la costituzione.<br>'''Jurij Čuiko''': Come?<br>'''Serhij Pavlovyč''': Lo sai... Lo abbiamo già fatto.<br>'''Jurij Čuiko''': Non si può.<br>'''Serhij Pavlovyč''': Ricontiamo i voti.<br>'''Jurij Čuiko''': Già fatto.<br>'''Serhij Pavlovyč''': Voglio contarli personalmente.<br>'''Jurij Čuiko''': Vuoi contare il tuo tre per cento?<br>'''Serhij Pavlovyč''': Tre e mezzo.<br>'''Jurij Čuiko''': Ha il 60%<br>'''Serhij Pavlovyč''': Hanno sbagliato.<br>'''Jurij Čuiko''': Con il 60% dei voti?<br>'''Serhij Pavlovyč''': Il popolo ha sbagliato. Gli darò una seconda possibilità. Lascia che votino di nuovo. Facciamoli votare via messaggio. Via messaggio, Jura! Perché stai zitto? Fa' qualcosa, stronzo!<br>'''Jurij Čuiko''': Serhij, è giunto il momento... Io ti capisco.<br>'''Serhij Pavlovyč''': Non lo fai.<br>'''Jurij Čuiko''': Sì.<br>'''Serhij Pavlovyč''': No!<br>'''Jurij Čuiko''': Ho detto di sì.<br>'''Serhij Pavlovyč''': Mi hanno rubato il Paese! Un intero Paese! Hai mai avuto una nazione tutta per te? Ci ho vissuto, mangiato, bevuto! E voglio morire con lei, Jura! Ho faticato tantissimo, ho pure i capelli grigi. Ho pure imparato l'ucraino, Jura! *'''Serhij Pavlovyč''': Lasciatemi solo! Lasciatemi morire in pace. Ovunque... in Transcarpazia! Datemi la Transcarpazia! O il porto di Odessa! Datemi della terra e dell'acqua.<br>'''Jurij Čuiko''': Acqua?<br>'''Serhij Pavlovyč''': Un pezzo di mare! Un area marina! Del pesce!<br>'''Jurij Čuiko''': Che pesce?<br>'''Serhij Pavlovyč''': Non lo so. Sogliole o acciughe. Datemi i delfini! Me ne prenderò cura. Mi piace il pesce, Jura. Era un sogno per mio figlio... Ora cosa gli dirò?<br>'''Jurij Čuiko''': Tuo figlio ha 30 anni. È a capo della Corte Suprema. ==Altri progetti== {{interprogetto}} tkwdr8d3tnuto9qmuu7uvkj6ludkkk8 Regalo di Natale 0 195717 1223226 1223044 2022-08-18T19:20:37Z Udiki 86035 rimossi parametri superflui dal template film, aggiunta sez. "voci correlate" wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Regalo di Natale |immagine = |didascalia = |soggetto = Pupi Avati |attori = *[[Diego Abatantuono]]: Franco Mattioli *[[Carlo Delle Piane]]: avvocato Antonio Santelia *[[Gianni Cavina]]: Ugo Bondi *[[Alessandro Haber]]: Gabriele Bagnoli *[[George Eastman (attore)|George Eastman]]: Stefano Bertoni *[[Kristina Sevieri]]: Martina *[[Gianna Piaz]]: Adriana *[[Ferdinando Orlandi (attore)|Ferdinando Orlandi]]: assistente editore }} '''''Regalo di Natale''''', film italiano del 1986 con [[Diego Abatantuono]] e [[Carlo Delle Piane]], regia di [[Pupi Avati]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} {{NDR|Voce fuori campo}} C'erano due ragazzi, allora, nella città, ed erano amici la notte e il giorno. Camminavano assieme nelle strade, e stavano assieme dentro i bar e le sale da ballo, e andavano dietro alle stesse ragazze. Erano amici come forse tanti altri lo erano; ma loro credevano, in quel loro rapporto, di essere speciali. Forse, furono proprio quelli gli anni giusti, gli anni in cui quei due individui camminavano nelle strade, nelle piazze, e nei giardini della loro città. ==Citazioni su ''Regalo di Natale''== *È un film ben fatto, benissimo recitato (straordinario il recupero di Abatantuono) e godibile: ma a ripensarci lascia la sensazione di una macchina da spettacolo in cui non tutti i pezzi sono al loro posto. A cominciare dal disegno del misterioso antagonista (un incisivo Carlo Delle Piane, premiato a Venezia come miglior attore) che nel corso della partita si è rivelato troppo emotivo per essere un "gambler" di professione: se sta tirando un colpo al vero "pollo" della serata, in combutta con un Giuda del poker, perché gli offre a un certo punto il "regalo di Natale" di andarsene senza regolare il debito? Quando Hollywood comprerà i diritti di questo film per rifarlo con cinque stars da mercato planetario (ne varrebbe la pena), al nuovo sceneggiatore toccherà l'incarico di rimettere a fuoco parecchie cosette con quella tecnica da orologiai della drammaturgia che da noi anche i più bravi cineasti non padroneggiano fino in fondo. ([[Tullio Kezich]]) *Ho voluto che i miei personaggi avessero dei ruoli molto connotati, molto tipici di questa nostra società approssimativa e avida, superficiale e accanita, perché, attraverso una situazione estrema, fosse più chiaro il mio discorso sull'impossibilità di mantenere un rapporto di amicizia tra uomini adulti. ([[Pupi Avati]]) ==Voci correlate== *''[[La rivincita di Natale]]'', sequel ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film natalizi]] omx6w3aoaq3xb6rl1tp9m66pm6f4gkf Ottobah Cugoano 0 195720 1223174 1223032 2022-08-18T16:09:32Z AnjaQantina 1348 +citazione wikitext text/x-wiki [[File:Richard and Maria Cosway, and Ottobah Cugoano 1784 (cropped) (cropped).jpg|thumb|Ottobah Cugoano]] '''Ottobah Cugoano''' (1757 circa – dopo il 1791), attivista ghanese. *{{NDR|Sulla tratta degli schiavi}} Devo ammettere [...] di essere stato inizialmente rapito e tradito da qualcuno del mio stesso colore [...] però se non ci fossero acquirenti, non ci sarebbero venditori.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 120. ISBN 9788858041147</ref> *La schiavitù è un male di prima grandezza [...] ed è contraria ad ogni autentico principio del cristianesimo, eppure viene praticata da uomini di questa religione.<ref>Da ''Pensieri e sentimenti sul perfido e malvagio traffico della schiavitù'', 1787. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 170. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Cugoano, Ottobah}} [[Categoria:Attivisti]] [[Categoria:Ghanesi]] fj1wm6cwm6r5pupvh5wpzus1tgozwjd Discussioni utente:Rq72 3 195750 1223151 2022-08-18T14:55:56Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 16:55, 18 ago 2022 (CEST)}} j4kg64d236o874pangkumphkvlts4a2 Ona 0 195751 1223152 2022-08-18T14:58:50Z Ibisco 49387 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sugli '''Ona''' detti anche '''Selknam''', indigeni della Terra del Fuoco. *Gli Ona hanno i tratti dei [[Tehuelche]] e quasi la stessa lingua. ([[Giacomo Bove]]) ==Voci correlate== *[[Alakaluf]] *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] 33evsldm9q82t4jtwqs19bm4bscomfj 1223157 1223152 2022-08-18T15:20:26Z Ibisco 49387 Foto wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Groupe d´Indiens Ona.jpg|thumb|250px|Gruppo di indigeni di etnia Ona, 1915]] Citazioni sugli '''Ona''' detti anche '''Selknam''', indigeni della Terra del Fuoco. *Gli Ona hanno i tratti dei [[Tehuelche]] e quasi la stessa lingua. ([[Giacomo Bove]]) ==Voci correlate== *[[Alakaluf]] *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] set736z17p1n0xqyrx3xuki686jkep8 Gaspar Yanga 0 195752 1223158 2022-08-18T15:22:09Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:EstatuaYanga.jpg|thumb|Statua di Gaspar Yanga]] '''Yanga Gaspar''' (1579 — ?), o semplicemente '''Yanga''' o '''Nyanga''', principe gabonese. ==Citazioni su Gaspar Yanga== *Yanga guidò i ribelli sulle montagne, dove trovarono un luogo inaccessibile in cui stabilirsi. [Per] più di trent'anni Yanga e i suoi seguaci vissero liberi. ([[Andrés Pérez de Ribas]]) ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=es}} {{stub}} [[Categoria:Sovrani]] jr5ejc7iho0gcd0yfjafx8rn3l92i77 Andrés Pérez de Ribas 0 195753 1223159 2022-08-18T15:26:05Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''Andrés Pérez de Ribas''' (1576 — 1655), sacerdote e scrittore spagnolo. *{{NDR|Su [[Gaspar Yanga]]}} Yanga guidò i ribelli sulle montagne, dove trovarono un luogo inaccessibile in cui stabilirsi. [Per] più di trent'anni Yanga e i suoi seguaci vissero liberi.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 134. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=es}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Pérez de Ribas, Andrés}} [[Categoria:Sacerdoti spagnoli]] [[Categoria:Scrittori spagnoli]] ahgijo4w381z92iqs9vnn1ii1c5je0l 1223160 1223159 2022-08-18T15:26:32Z AnjaQantina 1348 removed [[Category:Sacerdoti spagnoli]]; added [[Category:Sacerdoti]] using [[Help:Gadget-HotCat|HotCat]] wikitext text/x-wiki '''Andrés Pérez de Ribas''' (1576 — 1655), sacerdote e scrittore spagnolo. *{{NDR|Su [[Gaspar Yanga]]}} Yanga guidò i ribelli sulle montagne, dove trovarono un luogo inaccessibile in cui stabilirsi. [Per] più di trent'anni Yanga e i suoi seguaci vissero liberi.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 134. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=es}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Pérez de Ribas, Andrés}} [[Categoria:Sacerdoti]] [[Categoria:Scrittori spagnoli]] 5pc12qk58wz600x4b3yfhdh5nufquy2 1223161 1223160 2022-08-18T15:26:38Z AnjaQantina 1348 removed [[Category:Sacerdoti]] using [[Help:Gadget-HotCat|HotCat]] wikitext text/x-wiki '''Andrés Pérez de Ribas''' (1576 — 1655), sacerdote e scrittore spagnolo. *{{NDR|Su [[Gaspar Yanga]]}} Yanga guidò i ribelli sulle montagne, dove trovarono un luogo inaccessibile in cui stabilirsi. [Per] più di trent'anni Yanga e i suoi seguaci vissero liberi.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 134. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=es}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Pérez de Ribas, Andrés}} [[Categoria:Scrittori spagnoli]] l65qz7mav3eurywcda8qustsz9rxb4a 1223162 1223161 2022-08-18T15:26:51Z AnjaQantina 1348 added [[Category:Gesuiti spagnoli]] using [[Help:Gadget-HotCat|HotCat]] wikitext text/x-wiki '''Andrés Pérez de Ribas''' (1576 — 1655), sacerdote e scrittore spagnolo. *{{NDR|Su [[Gaspar Yanga]]}} Yanga guidò i ribelli sulle montagne, dove trovarono un luogo inaccessibile in cui stabilirsi. [Per] più di trent'anni Yanga e i suoi seguaci vissero liberi.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 134. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=es}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Pérez de Ribas, Andrés}} [[Categoria:Scrittori spagnoli]] [[Categoria:Gesuiti spagnoli]] q1csdffjdj0q8kl4mmmseb4kln2gdd3 Toña la Negra 0 195754 1223163 2022-08-18T15:29:49Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''Toña la Negra''', pseudonimo di '''Antonia del Carmen Peregrino Álvarez''' (1912 – 1982), cantante e attrice messicana. *Io sono mulatta e orgogliosa di avere il sangue dei neri che mi scorre nelle vene.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 135. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Attori messicani]] [[Categoria:Cantanti]] gebo0vu1w06z404kdkh9yhc2p05ecyk Antonia del Carmen Peregrino Álvarez 0 195755 1223164 2022-08-18T15:31:21Z AnjaQantina 1348 Redirect alla pagina [[Toña la Negra]] wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Toña la Negra]] aaisus1ifb5gf2pi821t1zp8yuib5zt Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo 0 195756 1223166 2022-08-18T15:38:35Z AnjaQantina 1348 Creata pagina con "Padre '''Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo''', o '''da Montecuccoli''', battezzato col nome di '''Galeotto''' (1621 – 1678), missionario, francescano e scrittore italiano. *{{NDR|Su [[Nzinga di Ndongo e Matamba]]}} Talvolta la forza è in grado di sopprimere le usanze malvagie di coloro che non usano il raziocinio e non capiscono alcun ragionamento senza una punizione.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo..." wikitext text/x-wiki Padre '''Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo''', o '''da Montecuccoli''', battezzato col nome di '''Galeotto''' (1621 – 1678), missionario, francescano e scrittore italiano. *{{NDR|Su [[Nzinga di Ndongo e Matamba]]}} Talvolta la forza è in grado di sopprimere le usanze malvagie di coloro che non usano il raziocinio e non capiscono alcun ragionamento senza una punizione.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 142. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Cavazzi da Montecuccolo, Giovanni Antonio}} [[Categoria:Francescani italiani]] [[Categoria:Missionari italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 3fsrmr8svpsndq006t2pqclcvnmj56w Yaa Asantewaa 0 195757 1223168 2022-08-18T15:47:11Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''Yaa Asantewaa I''' (1840 – 1921), regina dell'impero Ashanti. *Combatteremo! Combatteremo finché sui campi di battaglia cadrà l'ultimo di noi!<ref>1901. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 151. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} [[Categoria:Sovrani di antichi Stati africani]] tju8c6vqwziogc03xxsy4ag5z5i3py2 Alex A. Y. Kyerematen 0 195758 1223169 2022-08-18T15:51:29Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''Alexander Atta Yaw Kyerematen''' (1916 – 1976), antropologo ghanese. *Per dimostrare che lo sgabello {{NDR|da capotribù}} apparteneva non solo al re, ma alla nazione Ashanti, veniva strofinato con un unguento preparato con pezzetti di unghie e di capelli.<ref>Da ''The Royal Stools of Ashanti'', 1969. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 151. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Kyerematen, Alex A. Y.}} [[Categoria:Antropologi]] [[Categoria:Ghanesi]] 283ja6nhjt6698tapk4yo9k3d9sbzw3 Evelynn M. Hammonds 0 195759 1223170 2022-08-18T15:59:06Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Evelynn Hammonds, March 2017.jpg|thumb|Evelynn M. Hammonds, 2017]] '''Evelynn Maxine Hammonds''' (1953 — vivente), femminista e studiosa statunitense. *La [[razza]] è un'invenzione umana.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 154. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{Portale|Donne}} {{DEFAULTSORT:Hammonds, Evelynn M.}} [[Categoria:Femministe statunitensi]] pi79g0cl0gkdshe0uw2eldgdh37nnnj Pompée Valentin Vastey 0 195760 1223181 2022-08-18T16:41:46Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Pompée-Valentin Vastey -Réflexions sur une lettre de Mazères, 1816vast.djvu|thumb|page=7|Pompée Valentin Vastey, ''Réflexions sur une lettre de Mazères'', 1816]] '''Jean-Louis Vastey''', detto '''Pompée-Valentin, barone di Vastey''' (1781 — 1820), scrittore e politico haitiano. *Quale popolo ha mai avuto diritto all'indipendenza più del popolo haitiano?<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 189. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=fr}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Vastey, Pompée Valentin}} [[Categoria:Politici]] [[Categoria:Scrittori]] rb31ymricdbsvqupbl7qzxbz2b3bu9i Thomas Garrett 0 195761 1223182 2022-08-18T16:53:44Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Garrett ambrotype c1850-crop.jpg|thumb|Thomas Garrett]] '''Thomas Garrett''' (1789 – 1871), abolizionista statunitense. *{{NDR|Sugli schiavi}} Avrei fatto violenza al mio concetto del dovere se non avessi sfruttato tutti i mezzi leciti in mio potere per liberare queste persone.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 194. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Garrett, Thomas}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] fyaqcno1sn0rvd4u8ju8hydk5ydvb7a Nat Turner 0 195762 1223183 2022-08-18T17:00:00Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Nat Turner.jpg|thumb|Nat Turner]] '''Nathaniel Turner''', noto come '''Nat Turner''' (1800 – 1831), rivoluzionario statunitense. *[...] lo Spirito all'improvviso mi apparve e disse [...] Cristo aveva deposto il giogo da lui portato per i peccati degli uomini [...] io dovevo raccoglierlo e combattere.<ref>Da ''The Confessions od Nat Turner'', 1831. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 203. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Turner, Nat}} [[Categoria:Rivoluzionari]] [[Categoria:Statunitensi]] bce26vkmz673e4829ymom1alwwnim1r Tidiane N'Diaye 0 195763 1223184 2022-08-18T17:04:17Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''Tidiane N'Diaye''' (1950 — vivente), antropologo e scrittore franco-senegalese. *La crescente potenza militare dell'Europa pose fine all'espansione islamica, e ora che vi era carenza di schiavi [bianch] gli arabi musulmani guardavano all'Africa nera.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 205. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=fr}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:N'Diaye, Tidiane}} [[Categoria:Antropologi francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] [[Categoria:Scrittori senegalesi]] 3o3r0mb4zape5s8yfeja7oej3slfhhv Walter Rodney 0 195764 1223185 2022-08-18T17:09:53Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''Walter Rodney''' (1942 – 1980), storico e politico guyanese. *Fin da principio, la tendenza del capitalismo in Europa fu improntata a concorrenza, eliminazione e monopolio.<ref>Da ''How Europe Underdeveloped Africa'', 1972; citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 214. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|How Europe Underdeveloped Africa}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Rodney, Walter}} [[Categoria:Politici]] [[Categoria:Storici]] 1u2idyz1puf717vtttp5z80okdpnrb5 Isma'il Pascià 0 195765 1223186 2022-08-18T17:18:05Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Khedive Ismail (1906) - TIMEA.jpg|thumb|Isma'il Pascià, 1906]] '''Ismāʿīl Pascià''' (in arabo: إسماعيل باشا‎, '''Ismā‘īl Bāshā''' in turco '''İsmail Paşa'''; 1830 – 1895), detto anche '''Isma'il il Magnifico''', wālī e chedivè d'Egitto. *{{NDR|Dopo la costruzione del Canale di Suez}} Adesso facciamo parte dell'Europa.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 215. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Militari]] [[Categoria:Politici egiziani]] 9u29vee8lli9i79ctg09sql2667okol Ismā‘īl Bāshā 0 195766 1223187 2022-08-18T17:18:55Z AnjaQantina 1348 Redirect alla pagina [[Isma'il Pascià]] wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Isma'il Pascià]] mu8111raga9h6tk3b04mqantft95yxd İsmail Paşa 0 195767 1223188 2022-08-18T17:19:26Z AnjaQantina 1348 Redirect alla pagina [[Isma'il Pascià]] wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Isma'il Pascià]] mu8111raga9h6tk3b04mqantft95yxd Isma'il il Magnifico 0 195768 1223189 2022-08-18T17:20:41Z AnjaQantina 1348 Redirect alla pagina [[Isma'il Pascià]] wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Isma'il Pascià]] mu8111raga9h6tk3b04mqantft95yxd John Marshall Harlan 0 195769 1223198 2022-08-18T17:33:52Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:JudgeJMHarlan.jpg|thumb|John Marshall Harlan]] '''John Marshall Harlan''' (1833 – 1911), avvocato, giudice e politico statunitense. *L'arbitraria separazione dei cittadini in base alla [[razza]] [...] non trova giustificazione in alcun fondamento giuridico.<ref>In dissenso sulla sentenza ''Plessy contro Ferguson'', 1896. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 219. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Harlan, John Marshall}} [[Categoria:Avvocati statunitensi]] [[Categoria:Giudici statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] k211sstbxdjh1a3ex9rm818xrw5bvnx 1223199 1223198 2022-08-18T17:35:37Z AnjaQantina 1348 +nota disambigua wikitext text/x-wiki {{Nota disambigua|descrizione=l'omonimo politico statunitense (1755 – 1835)|titolo=[[John Marshall]]}} [[File:JudgeJMHarlan.jpg|thumb|John Marshall Harlan]] '''John Marshall Harlan''' (1833 – 1911), avvocato, giudice e politico statunitense. *L'arbitraria separazione dei cittadini in base alla [[razza]] [...] non trova giustificazione in alcun fondamento giuridico.<ref>In dissenso sulla sentenza ''Plessy contro Ferguson'', 1896. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 219. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Harlan, John Marshall}} [[Categoria:Avvocati statunitensi]] [[Categoria:Giudici statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] ce2ps18ynypiqwcycw0daf58irnae84 George Padmore 0 195770 1223203 2022-08-18T17:45:03Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:George Padmore, circa 1937.jpg|thumb|George Padmore]] '''George Padmore''', vero nome '''Malcolm Nurse''' (1902 – 1959), politico trinidadiano. *Il panafricanismo guarda al di sopra dei ristretti confini di classe, razza, tribù e religione. In altri termini, vuole pari opportunità per tutti.<ref>Da ''Pan-Africanism or Communism'', 1956. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 234. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Padmore, George}} [[Categoria:Politici]] 82sfr3jzgmsf8p7vl6bz2qjiqlfv93t Rūta Meilutytė 0 195771 1223204 2022-08-18T17:49:41Z Danyele 19198 Creata pagina con "[[File:Rūta Meilutytė portrait.jpg|thumb|Rūta Meilutytė (2012)]] '''Rūta Meilutytė''' (1997 – vivente), nuotatrice lituana. {{Int2|''[https://www.rivistaundici.com/2022/08/15/intervista-ruta-meilutyte-nuoto/ Ruta Meilutyte e il diritto di fermarsi]''|Intervista di Francesco Caligaris, ''rivistaundici.com'', 15 agosto 2022.}} *Prima io avevo sempre e solo conosciuto la vita della nuotatrice. Invece ho scoperto che ci sono altri tipi di vite che qualcuno vive, no..." wikitext text/x-wiki [[File:Rūta Meilutytė portrait.jpg|thumb|Rūta Meilutytė (2012)]] '''Rūta Meilutytė''' (1997 – vivente), nuotatrice lituana. {{Int2|''[https://www.rivistaundici.com/2022/08/15/intervista-ruta-meilutyte-nuoto/ Ruta Meilutyte e il diritto di fermarsi]''|Intervista di Francesco Caligaris, ''rivistaundici.com'', 15 agosto 2022.}} *Prima io avevo sempre e solo conosciuto la vita della nuotatrice. Invece ho scoperto che ci sono altri tipi di vite che qualcuno vive, non solo nello sport. E anche se la vita dell'atleta sembra migliore, o più interessante, ho capito che alcune cose sembrano glamour da fuori, ma quando ci sei dentro in realtà sono molto banali, a volte per nulla glamour. *{{NDR|«Cosa ti è piaciuto del [[nuoto]] quando hai iniziato a praticarlo?»}} Ero una bambina iperattiva e il nuoto mi ha dato un posto in cui concentrare tutta la mia energia. Era perfetto. Adoravo il colore blu della vasca e quello della luce che illuminava l'acqua mentre nuotavo. C'era il classico ingrediente segreto da cui non sai perché sei attratto, ma lo sei. Non saprei come razionalizzarlo, ma era così, mi piaceva tantissimo. *{{NDR|«Ti è mancata l'adolescenza?»}} Non saprei. Non so cosa mi sono persa perché ho vissuto una vita diversa. Posso immaginare tutte quelle cose tipo gli amici, l'amore, la scuola, i primi appuntamenti, le prime volte... Ma io ho avuto la mia, di adolescenza. Non potevo scappare. Quindi mi verrebbe da dire di sì, ma chi lo sa. *{{NDR|Sulla depressione}} A un certo punto non ho più capito che piega stesse prendendo la mia vita. C'era come un non detto tra la gente secondo cui dovevo vincere per sempre, perché non c'erano motivi per sostenere il contrario. È stato un processo molto graduale e penso, poco alla volta, di aver smarrito il senso del perché facevo nuoto, anche a causa delle aspettative delle persone intorno a me. Mi sono davvero sentita persa. Ho avuto dei disturbi alimentari, altre cose hanno cominciato a venire a galla, e stavo spingendo il mio fisico a un livello tale che a un certo punto non ce l'ha più fatta. Il mio corpo ha provato ad adattarsi ai cambiamenti della mia vita, alla mia crescita, alla mia pubertà, ma io non ho mai avuto il tempo di sedermi e domandarmi: ma io cosa provo? cosa sento? cosa voglio? Pensavo solo ad andare avanti, ero sempre impegnata ad allenarmi, viaggiare e gareggiare. È stato un periodo molto intenso. Tutto questo mi ha provocato un forte burnout e ho iniziato ad andare in terapia. *{{NDR|«Cosa rispondi a chi pensa che gli sportivi e le sportive non dovrebbero parlare di politica?»}} Stronzate. Gli sportivi rappresentano una parte importante della società e dovrebbero parlare delle cose che sono importanti per la società. Sarebbe strano il contrario, perché molte persone seguono gli sportivi come degli esempi, e se c'è la possibilità di migliorare la società il loro impegno può contare molto, senza dubbio. *{{NDR|«Secondo te perché così tanti nuotatori soffrono o hanno sofferto di problemi di salute mentale?»}} Il nuoto è uno sport molto faticoso, richiede molto a livello fisico, i nuotatori si allenano duramente e penso che qualche volta gli allenatori non si accorgono che il riposo è fondamentale. In più il nuoto è uno sport individuale, quindi sei sempre da solo con i tuoi pensieri, e qualche volta penso che questo non ci aiuti, perché avremmo bisogno di condividere con qualcun altro le nostre sensazioni, dovremmo fare comunità. Questo nel nuoto si fa ancora poco. Si parla poco di salute mentale. [...] Forse perché mostrarsi vulnerabili e non sentirsi ok con la propria mente è ancora considerato un tabù, e qualche volta per gli allenatori e anche per i nuotatori stessi gareggiare e vincere una medaglia diventa prioritario. E si dimentica tutto il resto. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Meilutyte, Ruta}} [[Categoria:Nuotatori]] [[Categoria:Lituani]] nvuncd8qap1gefiz50rlz1galml996c Ralph Waldo Ellison 0 195772 1223205 2022-08-18T17:49:59Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Ralph Ellison photo portrait seated.jpg|thumb|Ralph Waldo Ellison]] '''Ralph Waldo Ellison''' (1914 – 1994), scrittore, saggista e critico musicale statunitense. *[...] discendenti di schiavi affrancati [...] consideravano [l'Oklahoma] un territorio di speranza e un luogo in cui promuovere proprie iniziative.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 239. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Ellison, Ralph Waldo}} [[Categoria:Critici musicali statunitensi]] [[Categoria:Saggisti statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] cfohziuwm3q4ml052f1x06rs0ia4e6o Nwanyeruwa 0 195773 1223215 2022-08-18T18:11:06Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''Nwanyeruwa''', nota anche come '''Madame Nwanyeruwa''' (XIX secolo — XX secolo), attivista nigeriana. *Le donne non pagheranno tasse fino alla fine del mondo.<ref>Dalla ''Dichiarazione sui risultati della guerra delle donne''. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 252. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} [[Categoria:Attivisti nigeriani]] a8ty0rir38o37gsuwveti8zchloswju Discussioni utente:EdoAug 3 195774 1223217 2022-08-18T18:55:56Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 20:55, 18 ago 2022 (CEST)}} d16j561lzazyj5z8duumeb3xmkab4pc Bildad Kaggia 0 195775 1223220 2022-08-18T19:02:36Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Bildad Kagia. Nairobi. 1949.jpg|thumb|Bildad Kaggia, 1949]] '''Bildad Mwaganu Kaggia''' (1921 – 2005), nazionalista, attivista e politico keniota. *{{NDR|Sulla rivolta dei Mau Mau}} Non potevamo più accettare che uno ''mzungu'' [europeo] fosse migliore di un africano.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 262. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Kaggia, Bildad}} [[Categoria:Attivisti]] [[Categoria:Politici kenioti]] ik9jryn0lim4v9dhneku89ctt1tczjl Earl Warren 0 195776 1223221 2022-08-18T19:06:34Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Earl Warren Portrait, half figure, seated, facing front, as Governor (cropped 3x4).jpg|thumb|Earl Warren]] '''Earl Warren''' (1891 – 1974), giudice e politico statunitense. *Nel settore della pubblica istruzione la dottrina dei "separati ma uguali" non trova posto.<ref>1954. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 265. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Warren, Earl}} [[Categoria:Giudici statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] 8dq62r29f96kbnhx9x501cwzhs1w8xs 1223222 1223221 2022-08-18T19:07:43Z AnjaQantina 1348 removed [[Category:Giudici statunitensi]] using [[Help:Gadget-HotCat|HotCat]] wikitext text/x-wiki [[File:Earl Warren Portrait, half figure, seated, facing front, as Governor (cropped 3x4).jpg|thumb|Earl Warren]] '''Earl Warren''' (1891 – 1974), giudice e politico statunitense. *Nel settore della pubblica istruzione la dottrina dei "separati ma uguali" non trova posto.<ref>1954. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 265. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Warren, Earl}} [[Categoria:Politici statunitensi]] n4ehdl0rg50fmgtxh6dnzd650d6b18x La rivincita di Natale 0 195777 1223224 2022-08-18T19:12:46Z Udiki 86035 Creata pagina con "{{Film |titoloitaliano = La rivincita di Natale |immagine = |didascalia = |titoloalfabetico = Rivincita di Natale, La |soggetto = Pupi Avati |attori = *[[Diego Abatantuono]]: Franco Mattioli *[[Gianni Cavina]]: Ugo Cavara *[[Alessandro Haber]]: Gabriele Bagnoli *[[Carlo Delle Piane]]: avvocato Santelia *[[George Eastman (attore)|George Eastman]]: Stefano Bertoni *[[Petra Khruz]]: Elisa Delai *[[Edoardo Romano]]: Bollino *[[Osvaldo Ruggieri]]: il falso professor Renato..." wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = La rivincita di Natale |immagine = |didascalia = |titoloalfabetico = Rivincita di Natale, La |soggetto = Pupi Avati |attori = *[[Diego Abatantuono]]: Franco Mattioli *[[Gianni Cavina]]: Ugo Cavara *[[Alessandro Haber]]: Gabriele Bagnoli *[[Carlo Delle Piane]]: avvocato Santelia *[[George Eastman (attore)|George Eastman]]: Stefano Bertoni *[[Petra Khruz]]: Elisa Delai *[[Edoardo Romano]]: Bollino *[[Osvaldo Ruggieri]]: il falso professor Renato Delai *[[Carlo Reali]]: il vero professor Renato Delai (solo voce) *[[Eliana Miglio]]: Mariarosa Boscovich *[[Augusto Zucchi]]: Pietro Boscovich *[[Nino Fuscagni]]: Maurizio *[[Vanessa Galipoli]]: agente immobiliare |doppiatori italiani = *[[Cinzia Villari]]: Elisa Delai }} ==Dialoghi== *'''Avvocato Santelia''': Comunque secondo me le donne fanno bene ad amare le donne. Sono di gran lunga più belle degli uomini.<br>'''Franco''': Soprattutto nel suo caso. ==Citazioni su ''La rivincita di Natale''== *In "Regalo di Natale" cerano ancora in gioco i sentimenti. Tanto che si provava solidarietà per Abatantuono, la vittima, e si restava con la voglia di vedere la sua rivincita. Lui giocava onestamente, gli altri l'avevano truffato. Ora, invece, anche Franco gioca sporco, bara. Ma qui si misura la distanza tra quei tempi e oggi. Ora tutto, rapporti umani compresi, è parametrato sul denaro, quantificato in soldi. ([[Pupi Avati]]) *L'accanimento per vittorie insensate, la tristezza degli animi, la scenografia solenne e insieme familiare di Bologna, l'amarezza della sconfitta, il senso di fine, la bravura degli interpreti diretti benissimo: sono elementi della qualità de «La rivincita di Natale». ([[Lietta Tornabuoni]]) ==Voci correlate== *''[[Regalo di Natale]]'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film commedia drammatica]] [[Categoria:Film natalizi]] 5cil6vtqcfjhx47nm21uuaafl7f36dp 1223227 1223224 2022-08-18T19:21:19Z Udiki 86035 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = La rivincita di Natale |immagine = |didascalia = |titoloalfabetico = Rivincita di Natale, La |soggetto = Pupi Avati |attori = *[[Diego Abatantuono]]: Franco Mattioli *[[Gianni Cavina]]: Ugo Cavara *[[Alessandro Haber]]: Gabriele Bagnoli *[[Carlo Delle Piane]]: avvocato Santelia *[[George Eastman (attore)|George Eastman]]: Stefano Bertoni *[[Petra Khruz]]: Elisa Delai *[[Edoardo Romano]]: Bollino *[[Osvaldo Ruggieri]]: il falso professor Renato Delai *[[Carlo Reali]]: il vero professor Renato Delai (solo voce) *[[Eliana Miglio]]: Mariarosa Boscovich *[[Augusto Zucchi]]: Pietro Boscovich *[[Nino Fuscagni]]: Maurizio *[[Vanessa Galipoli]]: agente immobiliare |doppiatori italiani = *[[Cinzia Villari]]: Elisa Delai }} '''''La rivincita di Natale''''', film italiano del 2004 con Diego Abatantuono e Carlo Delle Piane, regia di Pupi Avati. ==Dialoghi== *'''Avvocato Santelia''': Comunque secondo me le donne fanno bene ad amare le donne. Sono di gran lunga più belle degli uomini.<br>'''Franco''': Soprattutto nel suo caso. ==Citazioni su ''La rivincita di Natale''== *In "Regalo di Natale" cerano ancora in gioco i sentimenti. Tanto che si provava solidarietà per Abatantuono, la vittima, e si restava con la voglia di vedere la sua rivincita. Lui giocava onestamente, gli altri l'avevano truffato. Ora, invece, anche Franco gioca sporco, bara. Ma qui si misura la distanza tra quei tempi e oggi. Ora tutto, rapporti umani compresi, è parametrato sul denaro, quantificato in soldi. ([[Pupi Avati]]) *L'accanimento per vittorie insensate, la tristezza degli animi, la scenografia solenne e insieme familiare di Bologna, l'amarezza della sconfitta, il senso di fine, la bravura degli interpreti diretti benissimo: sono elementi della qualità de «La rivincita di Natale». ([[Lietta Tornabuoni]]) ==Voci correlate== *''[[Regalo di Natale]]'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film commedia drammatica]] [[Categoria:Film natalizi]] cgbz151k1bonh6wrvkaxuhdnqdd5uvj 1223229 1223227 2022-08-18T19:22:47Z Udiki 86035 wikilink wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = La rivincita di Natale |immagine = |didascalia = |titoloalfabetico = Rivincita di Natale, La |soggetto = Pupi Avati |attori = *[[Diego Abatantuono]]: Franco Mattioli *[[Gianni Cavina]]: Ugo Cavara *[[Alessandro Haber]]: Gabriele Bagnoli *[[Carlo Delle Piane]]: avvocato Santelia *[[George Eastman (attore)|George Eastman]]: Stefano Bertoni *[[Petra Khruz]]: Elisa Delai *[[Edoardo Romano]]: Bollino *[[Osvaldo Ruggieri]]: il falso professor Renato Delai *[[Carlo Reali]]: il vero professor Renato Delai (solo voce) *[[Eliana Miglio]]: Mariarosa Boscovich *[[Augusto Zucchi]]: Pietro Boscovich *[[Nino Fuscagni]]: Maurizio *[[Vanessa Galipoli]]: agente immobiliare |doppiatori italiani = *[[Cinzia Villari]]: Elisa Delai }} '''''La rivincita di Natale''''', film italiano del 2004 con [[Diego Abatantuono]] e [[Carlo Delle Piane]], regia di [[Pupi Avati]]. ==Dialoghi== *'''Avvocato Santelia''': Comunque secondo me le donne fanno bene ad amare le donne. Sono di gran lunga più belle degli uomini.<br>'''Franco''': Soprattutto nel suo caso. ==Citazioni su ''La rivincita di Natale''== *In "Regalo di Natale" cerano ancora in gioco i sentimenti. Tanto che si provava solidarietà per Abatantuono, la vittima, e si restava con la voglia di vedere la sua rivincita. Lui giocava onestamente, gli altri l'avevano truffato. Ora, invece, anche Franco gioca sporco, bara. Ma qui si misura la distanza tra quei tempi e oggi. Ora tutto, rapporti umani compresi, è parametrato sul denaro, quantificato in soldi. ([[Pupi Avati]]) *L'accanimento per vittorie insensate, la tristezza degli animi, la scenografia solenne e insieme familiare di Bologna, l'amarezza della sconfitta, il senso di fine, la bravura degli interpreti diretti benissimo: sono elementi della qualità de «La rivincita di Natale». ([[Lietta Tornabuoni]]) ==Voci correlate== *''[[Regalo di Natale]]'' ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film commedia drammatica]] [[Categoria:Film natalizi]] jgqkfe89wrqniehho69mdovdzfnl92v Asa Philip Randolph 0 195778 1223225 2022-08-18T19:18:04Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:A Philip Randolph, photographed on the day of the March on Washington, 1963. Photograph by Rowland Scherman.tif|thumb|A. Philip Randolph alla marcia su Washington, 1963]] '''Asa Philip Randolph''' (1889 – 1979), sindacalista e attivista statunitense. *Non siamo una folla in tumulto. Siamo l'avanguardia di un'enorme rivoluzione morale per il lavoro e la libertà.<ref>Dal discorso alla marcia su Washington. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 283. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Randolph, Asa Philip}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Sindacalisti statunitensi]] oi980jhgzvjdb2lwxnj9xij199pflut Rokhaya Diallo 0 195779 1223235 2022-08-18T19:26:59Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Europa21 - 2.jpg|thumb|Rokhaya Diallo]] '''Rokhaya Diallo''' (1978 — vivente), giornalista francese. *Negare l'esistenza della [[razza]] significa negare la realtà della discriminazione razziale.<ref>Da "France's Dangerous Move to Remove 'Race' From Its Constitution", ''Washington Post'', 2018. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 290. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=fr}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Diallo, Rokhaya}} [[Categoria:Giornalisti francesi]] qqm84zkvpcw8n7ikczs5ntpfnd8rcq9 Alex Wheatle 0 195780 1223238 2022-08-18T19:30:52Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:1981 Brixton Riots.jpg|thumb|La rivolta di Brixton, 1981]] '''Alex Alphonso Wheatle''' (1963 — vivente), scrittore britannico. *Per la prima volta i neri come me sono diventati presidenti di comitati, politici e attivisti della comunità.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 296. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Wheatle, Alex}} [[Categoria:Scrittori britannici]] gn9iqi8m2031bjsgqiyzlh6lk45qyah Tom Bradley 0 195781 1223240 2022-08-18T19:36:34Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Los Angeles Mayor Tom Bradley meets with Rodolfo Escalera (Crop).jpg|thumb|Tom Bradley]] '''Thomas Bradley''' (1917 – 1998), politico statunitense. *{{NDR|Su [[Rodney King]]}} Non è più possibile [...] considerare un'aberrazione il pestaggio di King.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 298. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Bradley, Tom}} [[Categoria:Politici statunitensi]] t0l4lj9er4ahspjg7n338lng1sjqiiu Rodney King 0 195782 1223242 2022-08-18T19:40:25Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Rodney King Apr 2012 cropped.jpg|thumb|Rodney King, 2012]] '''Rodney Glen King''' (1965 – 2012), tassista statunitense. ==Citazioni su Rodney King== *Non è più possibile [...] considerare un'aberrazione il pestaggio di King. ([[Tom Bradley]]) ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:King, Rodney}} [[Categoria:Statunitensi]] hykb4kg0vaulwsvncrnk9xdy8j0x6cg Hailé Mariàm Desalegn 0 195783 1223244 2022-08-18T19:46:41Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Hailemariam Desalegn - Closing Plenary- Africa's Next Chapter - World Economic Forum on Africa 2011.jpg|thumb|Hailé Mariàm Desalegn, 2011]] '''Hailé Mariàm Desalegn''' (1965 — vivente), politico etiope. *Il rinascimento africano è dietro l'angolo.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 302. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Desalegn, Hailé Mariàm}} [[Categoria:Politici etiopi]] ljhhe90cjhar7e37p9kxcxmte4rhhv4 Pascal Lamy 0 195784 1223246 2022-08-18T19:51:45Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Photos from the Fourth Global Review of Aid for Trade “Connecting to value chains” 8-10 July 2013 (9256546212).jpg|thumb|Pascal Lamy]] '''Pascal Lamy''' (1947 — vivente), economista e politico francese. *{{NDR|Sull'espansione economica africana dal 2000 in poi}} La povertà è diminuita, le opportunità aumentano, la stabilità è migliorata. È tornata la fiducia.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 303. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Lamy, Pascal}} [[Categoria:Economisti francesi]] [[Categoria:Politici francesi]] s13j64esqsp9qg3fxjid9xs516nqjl7 1223290 1223246 2022-08-18T21:43:56Z Anssi Puro 91439 wikitext text/x-wiki [[File:Photos from the Fourth Global Review of Aid for Trade “Connecting to value chains” 8-10 July 2013 (9256546212).jpg|thumb|Pascal Lamy nel 2013]] '''Pascal Lamy''' (1947 — vivente), economista e politico francese. *{{NDR|Sull'espansione economica africana dal 2000 in poi}} La povertà è diminuita, le opportunità aumentano, la stabilità è migliorata. È tornata la fiducia.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 303. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Lamy, Pascal}} [[Categoria:Economisti francesi]] [[Categoria:Politici francesi]] 4y9yy0baej1v8t5gxfl4eq6lrtfml2d Alicia Garza 0 195785 1223249 2022-08-18T20:07:36Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Alicia Garza.jpg|thumb|Alicia Garza]] '''Alicia Garza''' (1981 — vivente), attivista ed editrice statunitense. *{{en}} ''Black lives matter''.<ref>Da ''A Love Letter to Black People'', 2013. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 306. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Garza, Alicia}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Editori statunitensi]] cr4vgu2jpyz7lfltqhtr6utb66pg8ls 1223251 1223249 2022-08-18T20:09:48Z AnjaQantina 1348 +citazione wikitext text/x-wiki [[File:Alicia Garza.jpg|thumb|Alicia Garza]] '''Alicia Garza''' (1981 — vivente), attivista ed editrice statunitense. *{{en}} ''Black lives matter''.<ref>Da ''A Love Letter to Black People'', 2013. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 306. ISBN 9788858041147</ref> *Continuo a essere sorpresa da quanto poco contino le vite dei neri. [...] Smettetela di trascurare le vite dei neri [...] Neri, vi amo, amo tutti noi. Le nostre vite contano.<ref>Da ''Lettera d'amore ai neri'', 2013. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 309. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Garza, Alicia}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Editori statunitensi]] 4hetypxfcsa1r6qnig5cefx48nb4cpb Gary Younge 0 195786 1223254 2022-08-18T20:13:55Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Gary Younge (14477965983).jpg|thumb|Gary Younge]] '''Gary Younge''' (1969 — vivente), giornalista e scrittore britannico. *{{NDR|Sull'omicidio di George Floyd}} C'è tanto olio per terra in attesa di una scintilla [...] l'esplosione era prevedibile.<ref>Da un'intervista per la ''New Economics Foundation'', 2020. Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 311. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Younge, Gary}} [[Categoria:Giornalisti britannici]] [[Categoria:Scrittori britannici]] bkmqe30llz4vw39npjg1n1elhlbsagg John Henrik Clarke 0 195787 1223257 2022-08-18T20:18:22Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''John Henrik Clarke''' (1915 — 1998), storico e attivista statunitense. *L'Africa è il nostro baricentro, la nostra madre e il nostro padre in senso culturale e spirituale, il nostro cuore pulsante, ovunque viviamo sulla faccia della Terra.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 315. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Clarke, John Henrik}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Storici statunitensi]] 3ji2tmrslbboyrmfjuiooctqp41owgg John Rabe 0 195788 1223272 2022-08-18T20:39:02Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:John Rabe.jpeg|thumb|John Rabe]] '''John Heinrich Detlev Rabe''' (1882 – 1950), imprenditore tedesco. *{{NDR|Sul massacro di Nanchino}} Il corpo di un bambino ... aveva quattro ferite di baionetta... Un uomo non può rimanere in silenzio di fronte a queste crudeltà!<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 45. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Rabe, John}} [[Categoria:Imprenditori tedeschi]] 5lnis8l8ivvl28t7izxqaekogve72hr Margot Friedländer 0 195789 1223274 2022-08-18T20:43:28Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Margot-Friedlander.jpg|thumb|Margot Friedländer]] '''Margot Friedländer''', nata '''Bendheim''' (1921 — vivente), sopravvissuta all'olocausto. *Non avremmo mai pensato che i tedeschi sarebbero rimasti a guardare senza fare niente.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 49. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=de}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Friedländer, Margot}} [[Categoria:Tedeschi]] jdon8jxm0j26rpdnsj69euxl7bjw2lz Margot Bendheim 0 195790 1223275 2022-08-18T20:44:19Z AnjaQantina 1348 Redirect alla pagina [[Margot Friedländer]] wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Margot Friedländer]] pgslrxaqwbhkma1mbdygz26geb6fohi Jan Masaryk 0 195791 1223277 2022-08-18T20:49:53Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Jan Masaryk .jpg|thumb|Jan Masaryk]] '''Jan Garrigue Masaryk''' (1886 – 1948), politico cecoslovacco. *{{NDR|Poco prima dell'invasione nazista in Cecoslovacchia}} Se avete sacrificato la mia nazione per conservare la pace del mondo sarò il primo ad applaudirvi, ma sennò, signori, Dio aiuti le vostre anime.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 51. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Masaryk, Jan}} [[Categoria:Politici cecoslovacchi]] huec9qv5namxzlox7d79pl37nzx1r3b Wacław Lipiński 0 195792 1223279 2022-08-18T20:57:08Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Waclaw Lipinski 1937.png|thumb|Wacław Lipiński, 1937]] '''Wacław Lipiński''' (1896 – 1949), storico e militare polacco. *Varsavia sarà difesa fino all'ultimo respiro.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 62. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w=Wacław Lipiński (polski historyk i oficer)|w_site=pl}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Lipiński, Wacław}} [[Categoria:Militari polacchi]] [[Categoria:Storici polacchi]] 88cwf020iisgeu388jn8luk650ncmlb Edward Spears 0 195793 1223280 2022-08-18T21:00:53Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Brig. Gen. E.L. Speare of Great Britain at White House 2-6-25 LCCN2016839255.jpg|thumb|Edward Spears]] '''Edward Spears''' (1886 – 1974), generale britannico. *{{NDR|Sulla campagna dei volantini britannica}} È vergognoso condurre una guerra di coriandoli contro un nemico così spietato.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 65. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Spears, Edward}} [[Categoria:Generali britannici]] duuyx20icuegpqia7bmyht1j0ure1ik 1223293 1223280 2022-08-18T21:49:04Z Anssi Puro 91439 wikitext text/x-wiki [[File:Brig. Gen. E.L. Speare of Great Britain at White House 2-6-25 LCCN2016839255.jpg|thumb|Edward Spears nel 1925]] '''Edward Spears''' (1886 – 1974), generale britannico. *{{NDR|Sulla campagna dei volantini britannica}} È vergognoso condurre una guerra di coriandoli contro un nemico così spietato.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 65. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Spears, Edward}} [[Categoria:Generali britannici]] jav3sxyqc1ifbe0fzuushbhzg62pf0e Discussione:Heinz Guderian 1 195794 1223282 2022-08-18T21:07:18Z AnjaQantina 1348 /* Senza fonte */ nuova sezione wikitext text/x-wiki == Senza fonte == {{sfid}} *È mio dovere far sì che l'impossibile diventi possibile. *La battaglia contro i propri superiori {{NDR|[[Adolf Hitler|Hitler]]}} dà a volte più da fare di quella contro i francesi. *Le ''Panzerdivisionen'' devono essere il principio della sorpresa come mezzo per evitare o prevenire l'azione difensiva del nemico. [[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 23:07, 18 ago 2022 (CEST) ijy08jrgm3x4d4dmmlo6n2bn8g1jjz2 Walter Lord 0 195795 1223283 2022-08-18T21:12:43Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Walter Lord grave.jpg|thumb|La tomba di Walter Lord]] '''John Walter Lord Jr.''' (1917 – 2002), scrittore statunitense. *Dunkerque... dev'essere considerata come una serie di crisi. A ogni crisi risolta, se ne sostituiva un'altra.<ref>Da ''The Miracle of Dunkirk'', 1982. Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 77. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Lord, Walter}} [[Categoria:Scrittori statunitensi]] rp1a8vlo4hi8xqfwvi6nihgho8e4gxy André Montagard 0 195796 1223285 2022-08-18T21:23:11Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki '''André Montagard''' (1887 — 1963), compositore e poeta francese. *{{NDR|Su [[Philippe Pétain]]}} Maresciallo, eccoci! Salvatore della Francia, noi, i vostri uomini, giuriamo di servire e seguire i vostri passi.<ref>Da ''Maréchal, nous voilà!''. Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 86. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=fr}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Montagard, André}} [[Categoria:Compositori francesi]] [[Categoria:Poeti francesi]] 5aqfc2f56ygaqif8exn9r09ta3rez63 Adolf Galland 0 195797 1223286 2022-08-18T21:27:41Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:AdolfGalland.jpg|thumb|Adolf Galland]] '''Adolf Joseph Ferdinand Galland''' (1912 – 1996), generale e aviatore tedesco. *{{NDR|Sul radar}} I britannici hanno ottenuto un vantaggio straordinario che non riusciremo a recuperare in tutta la guerra.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 96. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Galland Adolf}} [[Categoria:Aviatori tedeschi]] [[Categoria:Generali tedeschi]] pyj3fma55us63xrukbgoh4a5kcbp9pl Dingle Foot 0 195798 1223287 2022-08-18T21:32:36Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki Sir '''Dingle Mackintosh Foot''' (1905 – 1978), avvocato e politico britannico. *{{NDR|Sulle restrizioni dei diritti civili nel Regno Unito, 1940}} La Gran Bretagna sta combattendo due guerre: l'aggressione nazista all'estero e le idee naziste in patria.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 101. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto|w|w_site=en}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Foot, Dingle}} [[Categoria:Avvocati britannici]] [[Categoria:Politici britannici]] o96b38ynvvh9yhir74z872jh7lm68wg Ernst Lindemann 0 195799 1223288 2022-08-18T21:37:23Z AnjaQantina 1348 Nuova pagina wikitext text/x-wiki [[File:Bundesarchiv Bild 101II-MN-1361-21A, Schlachtschiff Bismarck, Kapitän Ernst Lindemann.jpg|thumb|Ernst Lindemann]] '''Ernst Lindemann''' (1894 – 1941), militare e marinaio tedesco. *{{NDR|Sulla corazzata ''Bismarck''}} Per la prima volta abbiamo una nave le cui qualità nel combattimento sono almeno pari a ogni unità nemica.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della Seconda guerra mondiale'', traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 109. ISBN 9788858041406</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} {{DEFAULTSORT:Lindemann, Ernst}} [[Categoria:Marinai]] [[Categoria:Militari tedeschi]] ltvpdpgomtl4ctgcoeya1nvccb2lrmq Ágatha Ruiz de la Prada 0 195800 1223307 2022-08-19T06:47:53Z Ibisco 49387 '''Ágatha Ruiz de la Prada y Sentmenat''' (1960 – vivente), stilista spagnola. wikitext text/x-wiki [[File:Ágatha Ruiz de la Prada (2010).jpg|thumb|Ágatha Ruiz de la Prada nel 2010]] '''Ágatha Ruiz de la Prada y Sentmenat''' (1960 – vivente), stilista spagnola. ==Citazioni di Ágatha Ruiz de la Prada== Il mio primo ricordo della [[moda]] italiana forse risale a quando ero bambina e mia madre, tornando da un viaggio, mi portò qualcosa di [[Valentino (stilista)|Valentino]]. Ho amato tantissimo [[Franco Moschino|Moschino]], per il suo infinito senso dell'umorismo. Ma devo riconoscere che sono felice quando mi confondono con [[Miuccia Prada]], perché è un'intellettuale impegnata in politica prima che una stilista. Perfino qualcosa di brutto diventa belllissimo quando lo fa Prada.<ref>Citato in Elisabetta Rosaspina, ''«Non siamo poi così simili. Voi italiani siete più casalinghi, noi sappiamo divertirci»'', ''Corriere della Sera'', 19 agosto 2022.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Ruiz de la Prada, Ágatha}} [[Categoria:Stilisti spagnoli]] b08bf4x2kief4dkk8uts6naussuxmn1 Curva (matematica) 0 195801 1223312 2022-08-19T06:56:24Z Sun-crops 10277 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sulla '''curva'''. *Non è l'angolo retto che mi attira né la linea retta, dura, inflessibile inventata dall'uomo. Mi attira solamente la linea curva libera e sensuale, la curva che si incontra nelle montagne del [[Brasile|mio Paese]], nei corsi sinuosi dei suoi fiumi, nelle onde del mare, nel corpo della donna amata. Di curve è fatto l'universo, l'universo curvo di [[Albert Einstein|Einstein]]. ([[Oscar Niemeyer]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=curva|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la}} {{s}} [[Categoria:Geometria]] [[Categoria:Matematica]] 5z7b6n6di2coow0klo21z77zdhac5pp L'uomo nel mirino 0 195802 1223317 2022-08-19T10:29:03Z Udiki 86035 Creata pagina con "{{Film |immagine = Eastwood Locke The Gauntlet 1977.jpg |didascalia = Clint Eastwood e Sondra Locke in una scena del film |attori = *[[Clint Eastwood]]: Ben Shockley *[[Sondra Locke]]: Augustina "Gus" Mally *[[Pat Hingle]]: Maynard Josephson *[[William Prince]]: Edgar A. 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Blakelock *[[Giancarlo Padoan]]: poliziotto *[[Giacomo Piperno]]: John Feyderspiel }} '''''L'uomo nel mirino''''', film statunitense del 1977 con [[Clint Eastwood]] e [[Sondra Locke]], regia di Clint Eastwood. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} '''Maynard Josephson''': Che hai fatto? Sei uno straccio!<br>'''Ben Shockley''': Ho giocato a poker tutta la notte.<br>'''Maynard Josephson''': Almeno la barba potevi fartela.<br> ==Dialoghi== *'''Gus Mally''': Non vedi altro che il tuo stronzo lavoro!<br>'''Ben Shockley''': Obbedisco agli ordini.<br>'''Gus Mally''': Già, come fanno tutti gli imbecilli!<br> ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} {{NDR|Ben giace a terra, ferito}}<br>'''Gus Mally''': Parla! Parla, di' qualcosa Ben! Lo sai che ti voglio bene! Porca vacca, sta' attento di non farmi questo scherzo, sai?! Ti ammazzo, lo sai?! Apri quegli occhi, deficiente!<br>'''Ben Shockley''': Ehi! Ehi! 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Blakelock *[[Giancarlo Padoan]]: poliziotto *[[Giacomo Piperno]]: John Feyderspiel }} '''''L'uomo nel mirino''''', film statunitense del 1977 con [[Clint Eastwood]] e [[Sondra Locke]], regia di Clint Eastwood. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} '''Maynard Josephson''': Che hai fatto? Sei uno straccio!<br>'''Ben Shockley''': Ho giocato a poker tutta la notte.<br>'''Maynard Josephson''': Almeno la barba potevi fartela.<br> ==Dialoghi== *'''Gus Mally''': Non vedi altro che il tuo stronzo lavoro!<br>'''Ben Shockley''': Obbedisco agli ordini.<br>'''Gus Mally''': Già, come fanno tutti gli imbecilli!<br> ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} {{NDR|Ben giace a terra, ferito}}<br>'''Gus Mally''': Parla! Parla, di' qualcosa Ben! Lo sai che ti voglio bene! Porca vacca, sta' attento di non farmi questo scherzo, sai?! Ti ammazzo, lo sai?! Apri quegli occhi, deficiente!<br>'''Ben Shockley''': Ehi! Ehi! 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